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Poste Italiane

Interim / Quarterly Report Nov 11, 2016

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Interim / Quarterly Report

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Consiglio di Amministrazione del 2 Consiglio di Amministrazione del 23marzo 2015 marzo RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 30 SETTEMBRE 2016

INDICE

PRINCIPALI DATI ECONOMICI FINANZIARI E GESTIONALI DEL GRUPPO 3
RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE AL 30 SETTEMBRE 2016 5
1. ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO 7
2. MISSIONE E INDIRIZZI STRATEGICI 8
3. ASSETTO ORGANIZZATIVO DEL GRUPPO 9
4. INDICATORI DI PERFORMANCE 16
5. ANDAMENTO ECONOMICO DEL GRUPPO 18
6. ANDAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO DEL GRUPPO 43
7. RISORSE UMANE 47
8. GESTIONE DEI RISCHI 52
9. EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI AL 30 SETTEMBRE 2016 55
10. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE 55
11. PROCEDIMENTI E RAPPORTI CON LE AUTORITA' 57
12. ALTRE INFORMAZIONI 66
APPENDICE - DATI SALIENTI DELLE PRINCIPALI SOCIETÀ DEL GRUPPO POSTE ITALIANE 68

BILANCIO INTERMEDIO CONSOLIDATO ABBREVIATO AL 30 SETTEMBRE 2016………………………..……...71

1. PREMESSA….…………………………………………………………………………………………………………73
2. CRITERI GENERALI DI REDAZIONE……………………………………………………………….……………73
3. GRUPPO POSTE ITALIANE AL 30 SETTEMBRE 2016……………………………………………………85
4. ANALISI E PRESIDIO DEI RISCHI…………………………………………………………………………………156
5. PROCEDIMENTI IN CORSO ………………………………………………………………………………………166
6. DICHIARAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO…………………………………………………………………174

2 Gruppo Poste Italiane – Resoconto Intermedio di gestione al 30 settembre 2016

PRINCIPALI DATI ECONOMICI FINANZIARI E GESTIONALI DEL GRUPPO

Primi nove mesi
Dati economici 2016 2015
(dati in milioni di euro)
Ricavi totali 25.729 23.921
di cui:
Servizi Postali e Commerciali 2.728 2.829
Servizi Finanziari 4.107 3.949
Servizi Assicurativi e Risparmio Gestito 18.725 16.962
Altri Servizi 169 181
EBITDA 1.635 1.355
Risultato Operativo e di intermediazione 1.196 930
Utile del periodo 807 622
ROE lordo 13,0% 11,1%
30 settembre 31 dicembre
Dati Patrimoniali e Finanziari 2016 2015
(dati in milioni di euro)
Capitale immobilizzato 2.817 3.010
Capitale d'esercizio 1.476 1.301
Capitale investito netto 1.373 999
Patrimonio netto 9.027 9.658
Posizione finanziaria netta 7.654 8.659
Posizione finanziaria netta industriale
(al lordo dei rapporti intersettoriali)
274 307
Primi nove mesi
Investimenti industriali del Gruppo 2016 2015
(dati in milioni di euro)
Investimenti industriali del Gruppo 252 229
Primi nove mesi
Numero medio dipendenti 2016 2015
Totale organico stabile e flessibile espresso in full time equivalent 141.647 143.580
30 settembre 31 dicembre
Altri dati della gestione 2016 2015
Numero di Conti Correnti (in migliaia) 1 6.376 6.362
Masse gestite/amministrate (dati in miliardi di euro) 2 493 476
Numero Uffici Postali 12.845 13.048
Primi nove mesi
2016 2015
Servizi di Corrispondenza del Gruppo (volumi in milioni) 2.590 2.889
Servizi di Corriere Espresso, Logistica e Pacchi del Gruppo (volumi in milioni) 68 60
Conti Correnti (Giacenza media del periodo in milioni di euro) 3 48.840 44.906
Gruppo Poste Vita (premi netti in milioni di euro) 15.388 14.543
SIM PosteMobile (consistenza media in migliaia) 3.632 3.432

1 Il dato non include i Conti Correnti di servizio

2 Gli importi comprendono le giacenze del Risparmio Postale, i Fondi comuni promossi, le Riserve Tecniche Vita e le giacenze medie dei Conti Correnti.

3 Gli importi comprendono sia la raccolta effettuata presso clientela privata (compresi gli impieghi di liquidità delle società del Gruppo e i debiti verso istituzioni finanziarie per operazioni di Pronti contro termine), sia la raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione.

4 Gruppo Poste Italiane – Resoconto Intermedio di gestione al 30 settembre 2016

RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE AL 30 SETTEMBRE 2016

6 Gruppo Poste Italiane – Relazione intermedia sulla gestione al 30 settembre 2016

1. ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO

Consiglio di Amministrazione (1)
Presidente Luisa Todini
Amministratore Delegato e Direttore Generale Francesco Caio
Consiglieri Giovanni Azzone
Elisabetta Fabri
Mimi Kung
Umberto Carlo Maria Nicodano
Chiara Palmieri
Filippo Passerini
Roberto Rao
Collegio Sindacale (2)
Presidente Mauro Lonardo
Sindaci effettivi Alessia Bastiani
Maurizio Bastoni
Sindaci supplenti Marina Colletta
Andrea Bonechi
Ermanno Sgaravato
Organismo di Vigilanza (3)
Presidente Nadia Fontana
Componenti Gennaro Terracciano
Paolo Casati (4)
Magistrato della Corte dei Conti Delegato al controllo su Poste Italiane
Francesco Petronio
Società di revisione
PricewaterhouseCoopersSpA

Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 10 settembre 2015 ha deliberato la costituzione di 3 comitati endo-consiliari, "Comitato Controllo e Rischi", "Comitato Remunerazioni" e "Comitato Nomine", che hanno funzioni propositive e consultive nei confronti del Consiglio medesimo. Successivamente, in data 15 settembre 2016 ha costituito, con efficacia a decorrere dal 1° ottobre 2016, il Comitato "Parti Correlate e Soggetti Collegati" - interamente composto da amministratori indipendenti - con le funzioni e le competenze previste dalla normativa sulle operazioni con parti correlate e soggetti collegati. Sino al 1° ottobre, tali funzioni sono state attribuite al Comitato "Controllo e Rischi".

Di conseguenza, il Consiglio ha determinato, sempre con decorrenza 1° ottobre, la nuova composizione dei comitati endoconsiliari, come segue:

Comitato
Controllo e Rischi
Comitato
Remunerazioni
Comitato
Nomine
Comitato
Parti Correlate e Soggetto
Collegati
Umberto Carlo Maria Nicodano (presidente)
Chiara Palmieri
Filippo Passerini
Roberto Rao
Filippo Passerini (presidente)
Elisabetta Fabri
Mimi Kung
Roberto Rao (presidente)
Giovanni Azzone
Chiara Palmieri
Giovanni Azzone (presidente)
Mimi Kung
Roberto Rao

(1) L'Assemblea ordinaria del 24 maggio 2016, ha integrato, al fine di dare corso agli impegni assunti in sede di quotazione dalla Società e dall'Azionista Ministero dell'Economia e delle Finanze, la composizione del Consiglio di Amministrazione, aumentando da sette a nove il numero dei componenti e nominando, quali nuovi membri dell'organo amministrativo, Giovanni Azzone e Mimi Kung. Il Consiglio di Amministrazione rimarrà in carica fino all'approvazione, da parte dell'Assemblea, del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016.

(2) Il Collegio Sindacale è stato nominato dall'Assemblea ordinaria del 24 maggio 2016 per la durata di tre esercizi e rimarrà in carica fino all'approvazione, da parte dell'Assemblea, del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018.

(3) Il Consiglio di Amministrazione nella riunione del 17 maggio 2016 ha deliberato di attribuire a due organismi separati le funzioni di organo di controllo (proprie del Collegio Sindacale) e quelle di Organismo di Vigilanza. Conseguentemente, il Consiglio di Amministrazione ha nominato, con decorrenza 24 maggio 2016, il nuovo Organismo di Vigilanza. La durata in carica dell'Organismo di Vigilanza è di tre anni.

(4) Unico componente interno, responsabile della funzione Controllo Interno di Poste Italiane SpA.

2. MISSIONE E INDIRIZZI STRATEGICI

Poste Italiane vuole essere il motore di sviluppo inclusivo per il Paese, accompagnando cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione verso la nuova economia digitale offrendo servizi di qualità, semplici, trasparenti e affidabili.

Gli indirizzi strategici del Gruppo proseguono lungo le tre direttrici principali:

  • difesa dei ricavi della Corrispondenza e crescita nel segmento Pacchi;
  • sviluppo dell'offerta relativa al polo del risparmio;
  • consolidamento della profittabilità nei servizi finanziari.

Per quanto attiene al settore Postale e Commerciale, prosegue l'implementazione del nuovo modello di recapito con conseguente adeguamento dei processi e dell'offerta, in modo tale da renderlo sostenibile e al contempo allineato alle nuove esigenze dei clienti. Inoltre, nel comparto Pacchi si conferma il trend positivo già avviato nel primo semestre 2016, anche in virtù del rinnovamento e dalla semplificazione dell'offerta.

In ambito Servizi Assicurativi e Risparmio gestito, nel corso dei primi nove mesi del 2016 sono proseguiti il piano di sviluppo dell'offerta relativa ai fondi di investimento, anche grazie all'alleanza con Anima SGR, e il potenziamento del portafoglio prodotti di Ramo III.

In ambito Servizi Finanziari nel mese di settembre è stato perfezionato l'accordo per l'acquisizione, da parte di Poste Italiane, della partecipazione indiretta del 14,85% del capitale di SIA SpA, società leader nel business della monetica, dei pagamenti e dei servizi in rete. Tale acquisizione rappresenta un importante strumento attraverso il quale il Gruppo potrà accelerare la crescita nel settore della digitalizzazione dei pagamenti, delle transazioni e quindi dell'e-Commerce, in piena aderenza alle direttrici del Piano Industriale. Sul fronte del programma di digitalizzazione, proseguono le implementazioni di soluzioni innovative di pagamento on line e lo sviluppo di soluzioni di dematerializzazione dei contratti per migliorare l'esperienza degli utenti negli Uffici Postali.

3. ASSETTO ORGANIZZATIVO DEL GRUPPO

A partire dall'esercizio 2016, l'allocazione di alcune società ai relativi settori operativi ha subito delle variazioni. Nello specifico, BancoPosta Fondi SpA SGR, precedentemente allocata nel settore Servizi Finanziari, è ora rappresentata nel settore dedicato ai Servizi Assicurativi e Risparmio gestito; la società Poste Tributi ScpA, precedentemente allocata nel settore Servizi Postali e Commerciali, è ora rappresentata nel settore Servizi Finanziari. Pertanto, nella presente Relazione, i dati comparativi relativi ai primi nove mesi del 2015 sono stati coerentemente riclassificati.

Inoltre, nel periodo, nell'ambito del più vasto piano di razionalizzazione dell'assetto societario del Gruppo, sono intervenute le seguenti operazioni societarie:

  • in data 18 aprile 2016 l'Assemblea di SDS System Data Software Srl ha deliberato la fusione per incorporazione della società SDS Nuova Sanità Srl; l'atto di fusione è stato sottoscritto in data 25 luglio 2016 con contestuale cambio di denominazione in Poste Welfare Servizi Srl. Gli effetti contabili e fiscali di tale atto decorrono dal 1° gennaio 2016, mentre quelli giuridici dalla data di iscrizione dell'atto di fusione presso il Registro delle Imprese (29 luglio 2016).
  • In data 22 aprile 2016 è stato sottoscritto l'atto di fusione per incorporazione della società PosteShop SpA in Postel SpA. Gli effetti giuridici, contabili e fiscali di tale atto decorrono dal 1° maggio 2016.
  • In data 27 aprile 2016 è stato sottoscritto l'atto di scissione parziale del ramo d'azienda cd. "Rete Fissa TLC" di PosteMobile in favore di Poste Italiane, la cui efficacia decorre dal 1° maggio 2016.
  • In data 28 giugno 2016, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane ha autorizzato la partecipazione all'Assemblea Straordinaria di Poste Tributi ScpA per deliberarne in merito allo scioglimento e messa in liquidazione. Alla data di approvazione del presente Resoconto intermedio, l'Assemblea straordinaria della società consortile non ha ancora deliberato in merito.
  • In data 12 settembre 2016 Poste Italiane, Postecom e Postel hanno approvato il progetto di scissione e di fusione inerente l'operazione di riassetto societario di Postecom, che si articola in due passaggi: (i) scissione parziale da Postecom in favore di Postel del ramo d'azienda relativo alle attività connesse alla partecipazioni di Postecom in PatentiVIaPoste ScpA e nel Consorzio Poste Motori; (ii) fusione per

incorporazione di Postecom in Poste Italiane. L'operazione spiegherà la sua efficacia giuridica, contabile e fiscale a partire dal 1° Aprile 2017.

  • In data 16 settembre 2016 è stato perfezionato l'accordo preliminare tra Poste e Cassa Depositi e Prestiti (CDP) di trasferimento da FSI Investimenti SpA (Società del Gruppo CDP) a Poste Italiane di una partecipazione azionaria indiretta in SIA SpA, società leader nel business della monetica, dei pagamenti e dei servizi di rete. L'accordo stabilisce che Poste Italiane acquisti, con un investimento complessivo previsto di 278 milioni di euro, una quota del 30% di FSIA Investimenti Srl (società che detiene il 49,5% di SIA), posseduta al 100% da FSI Investimenti SpA, a sua volta controllata da CDP Equity SpA attraverso una partecipazione del 77%. A seguito dell'operazione, Poste Italiane arriverà a detenere indirettamente una partecipazione del 14,85% del capitale di SIA, nonché l'acquisizione di importanti poteri di governance. Il perfezionamento dell'operazione è subordinato all'approvazione da parte delle autorità antitrust competenti e della Banca d'Italia.
  • In data 7 ottobre 2016 è stato sottoscritto l'atto costitutivo della Risparmio Holding SpA, partecipata da Poste Italiane (80%) e da CDP (20%): l'oggetto sociale della nuova società prevede l'istruttoria volta all'assunzione di partecipazioni, finanziamenti delle società o enti alle quali partecipa e compravendita titoli per via diretta e/o tramite partecipazione a una società appositamente costituita.
  • In data 17 ottobre 2016 è stato sottoscritto l'atto costitutivo della Equam SpA, partecipata per l'80% da Risparmio Holding SpA e per il 20% da Anima Holding SpA, il cui oggetto sociale prevede l'istruttoria volta all'assunzione di partecipazioni, finanziamenti delle società o enti alle quali partecipa e compravendita titoli.

Per quanto concerne le altre società del Gruppo si segnala:

• La controllata SDA Express Courier SpA, chiude il periodo con una perdita di 20,7 milioni di euro (30,6 milioni di euro di perdita nel primo semestre 2015), facendo ricadere la Società nella fattispecie di cui all'art. 2447 c.c. (Riduzione del capitale sociale al di sotto del limite legale). A tal riguardo, l'Assemblea straordinaria dell'Azionista del 6 ottobre 2016, a seguito delle informative rese dal Consiglio di Amministrazione e rappresentate alla Capogruppo, ha provveduto alla ricapitalizzazione della Società1 mediante un versamento di 38 milioni di euro.

***

In data 31 maggio 2016 il Consiglio dei Ministri ha approvato, su proposta del Ministro dell'Economia e delle Finanze, lo schema di Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) che definisce i criteri di privatizzazione e le modalità di dismissione di una ulteriore quota della partecipazione detenuta dal Ministero dell'Economia e delle Finanze - MEF (che allo stato detiene il 64,7%) nel capitale di Poste Italiane SpA tale da mantenere una partecipazione pubblica anche tramite Cassa Depositi e Prestiti SpA (CDP), nel capitale della Società non inferiore al 35%, da assegnare alla gestione separata di CDP, relativamente alla quale l'attività di indirizzo e gestione continuerà a essere esercitata dal MEF. In data 24 giugno 2016, l'Assemblea straordinaria di CDP ha approvato un aumento del capitale sociale riservato al MEF per un ammontare, comprensivo di sovrapprezzo, di 2,930 miliardi di euro. A liberazione di tale aumento del capitale sociale, in data 20 ottobre 2016 è stata conferita a CDP da parte del MEF una partecipazione in Poste Italiane costituita da 457.138.500 azioni ordinarie (35% del capitale sociale).

A valle di tale operazione, il MEF detiene una quota pari a circa il 29,7% del capitale di Poste.

1 Poste Italiane SpA ha assunto l'impegno a supportare finanziariamente e patrimonialmente SDA Express Courier SpA e Mistral Air Srl, almeno sino al 31 dicembre 2016.

CANALI COMMERCIALI E STRATEGIA MULTICANALE

Nel corso dei primi nove mesi del 2016 sono proseguiti gli interventi volti a garantire un più efficace presidio organizzativo e commerciale per i segmenti retail e Piccole e Medie Imprese2 .

I principali interventi organizzativi hanno riguardato:

  • L'evoluzione dei formati di vendita (sale e corner) presenti all'interno dei 12.8453 Uffici Postali (13.048 Uffici Postali al 31 dicembre 2015), al fine di massimizzare l'efficacia e la capillarità degli stessi in linea con il potenziale di sviluppo del relativo target di clientela. A tal proposito, è stato completato il superamento dei "Corner assicurativi" con la riconduzione delle relative attività commerciali all'interno di "Sale assicurative" specializzate (al 30 settembre 2016 gli Uffici Postali con sala assicurativa sono 174); inoltre in 92 Uffici ad alto potenziale di sviluppo è stato introdotto il nuovo formato di vendita "Corner UP", finalizzato alla proposizione commerciale di servizi accessori al conto corrente e a fornire informazioni sull'offerta assicurativa orientando, in caso di interesse, il cliente verso gli specialisti dedicati al comparto.
  • L'implementazione su ulteriori Uffici Postali (per un totale di 2.309 Uffici al 30 settembre 2016 contro 900 al 31 dicembre 2015) del "nuovo modello di servizio retail" che prevede una maggiore focalizzazione sul cliente attraverso l'introduzione di consulenti specializzati per target di clientela nonché nuove figure dedicate alla accoglienza del cliente e orientamento del medesimo all'interno dell'Ufficio Postale.
  • L'introduzione di una rete di 51 referenti Filatelia in ambito Filiale, al fine di rafforzare il presidio sul comparto filatelico attraverso la gestione delle relative attività commerciali; tali figure garantiscono, inoltre, il supporto agli Uffici Postali con specializzazione sulla vendita di prodotti filatelici, nonché lo sviluppo delle relazioni sul territorio per il loro ambito di competenza.

Ulteriori interventi sulla rete degli Uffici Postali hanno riguardato l'incremento delle sale fisiche dedicate alla consulenza che al 30 settembre 2016 sono 6.350 e contemplano 2.300 sale con risorsa dedicata alla clientela affluent (900 al 31 dicembre 2015), 181 con risorsa dedicata ai prodotti di finanziamento (159 al 31 dicembre 2015) e 174 con risorsa dedicata ai prodotti assicurativi (47 al 31 dicembre 2015). Inoltre:

  • è stato incrementato il numero degli Uffici Postali con "sportelli Postamat" (2.831 al 30 settembre 2016 contro 2.808 al 31 dicembre 2015);
  • sono state effettuate ulteriori installazioni del sistema "Nuovo gestore attese" presente al 30 settembre 2016 in 1.550 Uffici Postali (720 al 31 dicembre 2015);
  • è stato incrementato il numero degli Specialisti Commerciali Promotori Finanziari (318 risorse al 30 settembre 2016, rispetto alle 206 risorse del 31 dicembre 2015) e sono state introdotte figure professionali con responsabilità di coordinamento e supporto dell'attività commerciale dei medesimi anche tramite affiancamento diretto nella fase di vendita;
  • è stata consolidata la rete dei corner PosteMobile, che al 30 settembre 2016 consta di 340 unità attive;
  • è stata estesa la connettività Wi-Fi gratuita per la clientela su ulteriori Uffici Postali (al 30 settembre 2016 sono 2.199 gli Uffici dotati di tale connettività contro 917 Uffici al 31 dicembre 2015);
  • con riferimento al Canale Impresa, sono proseguite le attività di potenziamento dell'efficacia commerciale attraverso l'incremento del numero degli Specialisti Consulenti Finanziari Impresa e dei Venditori

2 I canali di vendita e di contatto con la clientela retail e le Piccole e Medie Imprese (PMI) sono presidiati dalla funzione

Mercato Privati che coordina la rete degli Uffici Postali e dei servizi di contact center. 3 La razionalizzazione della rete degli Uffici Postali, finalizzata a contenere i costi relativi alla prestazione del servizio universale, è in corso secondo i criteri stabiliti dal Decreto Ministeriale del 7 ottobre 2008 e dalla delibera dell'Agcom 342/14/CONS.

Imprese4 che al 30 settembre 2016 si attestano a 489 unità (464 al 31 dicembre 2015) e operano per lo sviluppo della clientela PMI. La rete degli Specialisti Consulenti impresa è stata redistribuita su un numero maggiore di Uffici Postali per garantire un presidio più efficace delle aree con alta concentrazione di attività economiche. Al 30 settembre 2016 gli Uffici Postali dotati di Specialisti Consulenti Imprese sono 946 (907 al 31 dicembre 2015). Inoltre su 128 Uffici privi di tale figura è stato reso disponibile in via sperimentale il servizio di prenotazione di un appuntamento con uno Specialista di un Ufficio limitrofo.

In conseguenza dei drammatici eventi sismici che hanno colpito la popolazione del centro Italia nei mesi di agosto e ottobre, Poste Italiane ha immediatamente avviato una serie di iniziative a favore degli abitanti dei centri più colpiti attraverso l'apertura di Uffici Postali mobili sin dalle ore immediatamente successive alle scosse, per garantire la funzionalità di tutti i servizi. Tra l'altro, ciò ha garantito la possibilità, per i pensionati residenti nelle zone colpite dal sisma, di riscuotere la pensione in qualsiasi Ufficio Postale attivo sul territorio nazionale. Si è altresì decisa la sospensione immediata del pagamento delle rate dei mutui e dei prestiti in corso su esplicita richiesta degli interessati. Infine, tramite l'attivazione del servizio "Seguimi", è stata garantita la consegna della corrispondenza al recapito delle persone temporaneamente trasferite anche attraverso la collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile e le altre strutture che si occupano delle gestione dell'emergenza.

Il Contact Center "Poste Risponde" nei primi nove mesi del 2016 ha gestito circa 14 milioni di contatti di cui il 92% per il mercato captive. Accanto ai consueti servizi di gestione della relazione con i clienti e di assistenza alla rete commerciale, nel periodo sono state avviate nuove iniziative a supporto dei business del Gruppo. Tra queste, nell'ambito dei servizi postali e logistici è stato reso disponibile l'applicativo Nuovo Front-End Assistenza - NFEA, che consente agli operatori di migliorare la gestione del cliente ottimizzando i tempi necessari per evadere le richieste.

In ambito assicurativo è stata potenziata l'assistenza in termini di risorse dedicate, mentre con riferimento al comparto postale il canale supporta i cittadini nell'abilitazione al servizio SPID. A tal riguardo, Poste Italiane, in qualità di Gestore dell'Identità Digitale accreditato presso Agenzia per l'Italia Digitale ID, ha completato le attività finalizzate all'avvio del Sistema Pubblico per la gestione dell'Identità Digitale – SPID che consente a tutti i cittadini e alle imprese di accedere a qualunque servizio delle pubbliche amministrazioni e imprese aderenti con un unico PIN e di autenticarsi una sola volta.

La soluzione d'Identità Digitale di Poste Italiane è "PosteID abilitato a SPID" che può essere richiesto, a seconda dei requisiti posseduti dall'utente, sia on line che presso tutti gli Uffici Postali del territorio nazionale.

In ambito customer satisfaction, con l'obiettivo di offrire servizi di assistenza sempre più elevati, è stato avviato un processo strutturato di analisi della qualità percepita sul canale, attraverso indagini erogate ai clienti che contattano il Contact Center. Tali survey vengono proposte su tutti i servizi, in modalità automatica, con periodicità giornaliera e permanente.

Il canale commerciale web attraverso il sito www.poste.it e gli altri portali dedicati, costituisce il punto di accesso ai servizi on line per 11,9 milioni5 (10,7 milioni al 31 dicembre 2015) di utenti retail e business e si posiziona, sia come canale di vendita diretto (end to end), sia come supporto agli altri canali.

4 Gli Specialisti Consulenti Finanziari Impresa e Venditori Imprese sono dedicati alle aziende (manifatturiere, di servizi, etc.) di piccole e medie dimensioni. Gli Specialisti Consulenti Impresa sono orientati ai clienti che tradizionalmente operano presso gli Uffici Postali e in particolar modo a professionisti e artigiani. 5 Il dato si riferisce agli utenti registrati e attivi.

Nel corso dei primi nove mesi del 2016 sono state svolte attività di manutenzione evolutiva del portale e sono proseguiti, in linea con il percorso di digital transformation, gli interventi volti al miglioramento della proposizione dell'offerta on line del Gruppo.

In particolare, il sito www.postepay.it è stato arricchito con nuove funzionalità quali l'estensione a un anno della lista storica movimenti, la possibilità di effettuare un bonifico estero dalla nuova carta prepagata PostePay Evolution e di attivare la carta Postepay direttamente dal canale web. Anche il sito www.postevita.it è stato oggetto di evoluzione in termini di funzionalità erogate al cliente finale tra cui l'introduzione di nuove applicazioni di simulazione legate al lancio di alcuni prodotti e la possibilità di avviare l'iter di apertura/denuncia di un sinistro legato alla propria polizza personale seguendone lo stato attraverso il suo ciclo di vita.

Con riferimento al segmento Grandi Imprese, Business e Pubblica Amministrazione Centrale e Locale6 nel corso dei primi nove mesi del 2016 è proseguita l'implementazione del modello commerciale e organizzativo introdotto nel 2015 e basato su approcci differenziati in funzione delle caratteristiche dei settori in cui opera la clientela e del valore attuale e potenziale dei diversi target individuati. In particolare, a seguito della riconduzione in un'unica filiera di governo nella funzione MBPA dei clienti della Pubblica Amministrazione Locale (PAL), è stata attivata una rete commerciale dedicata. Con riferimento infine al business assicurativo si è proceduto a orientare la forza vendita anche verso i servizi welfare per le grandi imprese.

Distribuzione territoriale Uffici Postali e Filiali

6 I canali di vendita e di contatto con la clientela Grandi Imprese, Business e Pubblica Amministrazione Centrale e Locale sono presidiati dalla funzione Mercato Business e Pubblica Amministrazione (MBPA).

STRUTTURA ORGANIZZATIVA

(*) Nell'ambito della Vice Direzione Generale sono inquadrate le funzioni Risorse Umane e Organizzazione, Immobiliare, Comunicazione, Relazioni Istituzionali e Tutela Aziendale.

(**) Nell'area Affari Legali e Societari sono inquadrate le funzioni Affari Legali, Affari Societari e Corporate Assurance e Affari Generali.

(***) La funzione Revisione Interna di BancoPosta riferisce direttamente al CdA e al Collegio Sindacale.

(****) Il Vice Direttore Generale coordina i progetti Customer Operations e Integrazione Back Office Finanziario.

Nel corso dei primi nove mesi del 2016, gli interventi sono stati finalizzati al consolidamento del modello organizzativo e di funzionamento del Gruppo per migliorarne ulteriormente qualità ed efficienza. Tali interventi hanno riguardato:

  • l'individuazione di due Vice Direttori Generali ai quali è stata attribuita, in aggiunta a responsabilità organizzative rilevanti, la conduzione di iniziative trasversali particolarmente significative per la realizzazione degli obiettivi strategici di piano. E' stata creata inoltre la funzione Risorse Umane, Relazioni Esterne e Servizi, coordinata da uno dei due Vice Direttori Generali, in cui sono state allocate le funzioni Risorse Umane e Organizzazione, Immobiliare, Tutela Aziendale, Comunicazione e Relazioni Istituzionali;
  • l'accentramento nella funzione Amministrazione, Finanza e Controllo, dei presidi aziendali dedicati alle attività amministrativo-contabili (centrali e territoriali) nell'ambito del progetto di progressiva centralizzazione dei servizi amministrativi e delle attività di ciclo contabile svolte all'interno del Gruppo, nonché il rafforzamento delle attività di "Merger and Acquisition" attraverso l'istituzione di un presidio dedicato alla valutazione e realizzazione di operazioni;
  • la creazione, in ambito Sistemi Informativi, di un presidio dedicato alla progettazione, sviluppo ed esercizio della "Rete Fissa TLC", conferita alla Capogruppo a seguito dell'operazione di scissione del ramo d'azienda di Poste Mobile SpA;

Per quanto riguarda la funzione Posta, Comunicazione e Logistica sono proseguite le azioni di razionalizzazione previste dal Piano Industriale e dagli accordi sindacali del 25 settembre 2015 e del 24 febbraio 2016, attraverso l'implementazione dei nuovi modelli di recapito a giorni alterni sulle aree definite e l'efficientamento del numero di zone di recapito.

Infine, nell'ultimo trimestre, si evidenzia l'avvio operativo del Progetto Customer Operations, la cui conduzione è stata attribuita al Vice Direttore Generale e responsabile di Mercato Privati, con l'obiettivo di realizzare la gestione integrata dell'assistenza clienti a livello Gruppo.

4. INDICATORI DI PERFORMANCE

I criteri di rilevazione, valutazione e classificazione contabile adottati sono uniformi a quelli di predisposizione della Relazione Finanziaria Annuale 2015 e sono quelli stabiliti dai principi contabili internazionali - International Financial Reporting Standards (IFRS) adottati dall'Unione Europea e contenuti nei relativi Regolamenti UE pubblicati sino al 9 novembre 2016, data in cui il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato il Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2016.

I contenuti informativi del Resoconto sono finalizzati a fornire un aggiornamento sulle attività, fatti e circostanze intercorsi esclusivamente nei primi nove mesi del 2016. Per una trattazione completa, si rimanda alla Relazione Finanziaria Annuale 2015.

Poste Italiane, in linea con gli orientamenti pubblicati il 5 ottobre 2015 dall'European Securities and Markets Authority (ESMA/2015/1415) che, come comunicato dalla Consob7 , a partire dal 3 luglio 2016 sostituiscono la Raccomandazione CESR/05-178b del Committee of European Securities Regulators presenta in questa Relazione, in aggiunta ai dati economico-patrimoniali e finanziari previsti dagli IFRS, alcuni indicatori da questi ultimi derivati, che forniscono al management un ulteriore parametro per la valutazione delle performance conseguite della Capogruppo e delle sue controllate.

In particolare, la riclassificazione del conto economico dei settori Finanziario e Assicurativo e risparmio gestito, in aggiunta a quanto previsto dall'informativa per settori operativi presentata in conformità dell'IFRS 8, è elaborata dal management al solo fine di integrare e approfondire l'analisi dell'andamento della gestione dei citati settori specifici di attività del Gruppo.

Gli indicatori alternativi di performance utilizzati sono i seguenti:

EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization) - indicatore che evidenzia il risultato economico prima degli effetti della gestione finanziaria non operativa e di quella fiscale, nonché degli ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni e degli investimenti immobiliari.

ROE (Return On Equity) lordo – è calcolato come rapporto tra il Risultato prima delle imposte e la media del valore del "Patrimonio netto" all'inizio e alla chiusura del periodo di riferimento. L'andamento di tale indicatore risente, tra l'altro, della variazione delle riserve di fair value delle attività finanziarie classificate come disponibili per la vendita. Al fine di agevolare la comparabilità della redditività del Gruppo, per il calcolo di tale indicatore è stato utilizzato il Risultato prima delle imposte anziché l'utile netto di periodo, tenuto conto della diversa tassazione prevista per i settori operativi del Gruppo.

CAPITALE IMMOBILIZZATO – è un indicatore patrimoniale rappresentato dalla somma degli Immobili, impianti e macchinari, degli Investimenti immobiliari, delle Attività immateriali e delle Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto.

CAPITALE D'ESERCIZIO - è la somma delle Rimanenze, dei Crediti commerciali e degli Altri crediti e attività, dei Crediti per imposte correnti, dei Debiti commerciali e Altre passività, e dei Debiti per imposte correnti.

7 Comunicazione n. 0092543 del 3 dicembre 2015.

CAPITALE INVESTITO NETTO - è la somma del Capitale immobilizzato e del Capitale d'esercizio, dei Crediti per imposte anticipate, dei Debiti per imposte differite, dei Fondi per rischi e oneri, del TFR e Fondo di quiescenza.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DEL GRUPPO - è la somma delle Passività finanziarie, delle Riserve tecniche assicurative, delle Attività finanziarie, delle Riserve tecniche a carico dei riassicuratori, della Cassa e Depositi BancoPosta e delle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascun settore operativo.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA INDUSTRIALE ESMA dei settori operativi Postale e commerciale e Altri servizi - è la somma delle voci di seguito elencate, esposte secondo lo schema raccomandato dall'ESMA European Securities and Markets Authority (documento n.319 del 2013): Passività finanziarie al netto dei rapporti intersettoriali, Attività finanziarie correnti al netto dei rapporti intersettoriali, Disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA INDUSTRIALE al lordo dei rapporti intersettoriali: è la somma della Posizione finanziaria netta del settore operativo Postale e commerciale e di quella del settore operativo Altri servizi al lordo dei rapporti con gli altri settori operativi.

5. ANDAMENTO ECONOMICO DEL GRUPPO

CONTESTO MACROECONOMICO

I primi nove mesi del 2016 hanno registrato una moderata crescita dell'economia mondiale e del commercio internazionale, al di sotto delle stime di inizio anno. Il calo sulle prospettive macroeconomiche è stato confermato dalle previsioni di settembre da parte di alcuni organismi, quali l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), il Fondo monetario internazionale (FMI) e il WTO (World Trade Organization) che hanno rivisto al ribasso le stime per il 2016.

Il calo di fiducia su tali prospettive ha determinato un eccesso di offerta di petrolio, i cui prezzi hanno mostrato nel periodo un andamento volatile. Tale eccesso di capacità produttiva potrebbe però risolversi a seguito dell'accordo sul taglio della produzione raggiunto tra i Paesi Opec. I dettagli di tale accordo, non ancora ratificato, dovrebbero essere definiti nel mese di novembre 2016.

Tra i Paesi industrializzati, prosegue la fase espansiva dell'economia statunitense, anche se su ritmi più ridotti, trainata principalmente da esportazioni e consumi delle famiglie. In questo contesto, la politica monetaria della Federal Reserve, seppur con qualche apertura rialzista, è stata quella di mantenere ancora invariati i tassi di interesse.

Nel Regno Unito l'esito del referendum (Brexit) che ha determinato l'uscita del Paese dall'Unione Europea non ha al momento evidenziato impatti negativi sulle condizioni dei mercati internazionali e la crescita ha continuato a mantenersi su valori positivi.

In Giappone la crescita del PIL si attesta su valori modesti e l'inflazione al consumo rimane negativa nonostante la politica di stimoli e riforme adottate dal Governo.

Tra i paesi emergenti la situazione rimane fragile, mentre in Cina i principali indicatori macroeconomici sembrano puntare a una fase di stabilizzazione della crescita dell'economia, che beneficia dell'espansione del credito e dell'incremento dei consumi interni che hanno bilanciato il minor contributo delle esportazioni nette e degli investimenti.

In Europa, le ultime indicazioni della Banca Centrale Europea (BCE) sottolineano una ripresa su livelli moderati e leggermente inferiori a quanto previsto nel mese di giugno. La crescita è frenata dall'indebolimento della domanda globale e l'inflazione si mantiene costantemente al di sotto delle aspettative. Prosegue tuttavia l'attuazione delle misure di politica monetaria espansiva mirate ad assicurare il ritorno dell'inflazione su valori coerenti con gli obiettivi.

Dal punto di vista commerciale è importante sottolineare l'accordo raggiunto tra l'Unione Europea e il Canada per il libero scambio delle merci che entrerà in vigore, nella sua completezza, solo dopo la ratifica dei Parlamenti degli Stati membri dell'Ue.

In Italia, dopo un primo trimestre positivo, l'economia ha interrotto la fase di crescita, indebolita dalla domanda interna. Il tasso di ripresa dei consumi privati si è ridimensionato a causa del minor apporto di tutte le tipologie di beni, compresi quelli durevoli. Anche il tasso di disoccupazione, che fino al mese di agosto era in lieve calo, si è mantenuto sostanzialmente stabile. Il mercato del credito alle imprese, dopo la breve ripresa economica, ha registrato un rallentamento e la domanda di prestiti ha evidenziato a luglio un segnale di ulteriore contrazione. Di contro, prosegue il recupero dei consumi da parte delle famiglie, nonché la domanda di credito.

Gli ultimi dati degli indicatori congiunturali segnalano per i prossimi mesi un proseguimento della fase di debolezza del ciclo economico e, per l'intero anno, il tasso di crescita del Pil è stato rivisto ulteriormente al ribasso da investitori e organismi internazionali.

ANDAMENTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2016 il Gruppo Poste ha prodotto un utile di 807 milioni di euro, registrando un incremento di 185 milioni di euro (+29,7%) rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente.

Il Risultato operativo e di intermediazione passa da 930 milioni di euro dei primi nove mesi del 2015 a 1.196 milioni di euro del 2016 (+28,6%) e beneficia delle buone performance dei diversi comparti nei quali il Gruppo opera.

La contribuzione al Risultato operativo dei servizi Postali e Commerciali è positiva per 35 milioni di euro (137 milioni di euro di risultato operativo negativo nell'analogo periodo dell'esercizio precedente) essenzialmente per effetto del positivo apporto derivante dalla remunerazione dei servizi resi dalla rete distributiva al Patrimonio BancoPosta.

Il comparto dei servizi Finanziari ha conseguito un Risultato operativo di 704 milioni di euro (670 milioni di euro nei primi nove mesi 2015), prevalentemente legato a proventi non ricorrenti derivanti dalla cessione della partecipazione in Visa Europe Ltd8 , avvenuta nell'ambito dell'acquisizione della stessa da parte della Visa Inc, nonché al rendimento degli impieghi del Patrimonio BancoPosta da cui dipendono i ricavi di distribuzione.

Il settore dei servizi Assicurativi e Risparmio gestito ha conseguito un Risultato operativo di 436 milioni di euro (+18,5%) ed evidenzia un ottimo risultato commerciale con 15,4 miliardi di euro di premi raccolti nel periodo (14,5 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2015).

8 Con comunicazione del 21 dicembre 2015, Visa Europe Ltd aveva informato i suoi Principal Member, tra cui Poste Italiane che deteneva una azione assegnata in sede di costituzione, che a ciascuno di essi sarebbe stato riconosciuto un corrispettivo derivante dall'operazione di acquisizione e incorporazione della Visa Europe Ltd nella società di diritto statunitense Visa Incorporated. Tale operazione è stata perfezionata in data 21 giugno 2016 e conseguentemente a Poste è stato riconosciuto il suddetto provento, corrispondente a un fair value di complessivi 121 milioni di euro.

Primi nove mesi
(dati in milioni di euro) 2016 2015 Variazioni
Ricavi, proventi e premi assicurativi 21.794 21.041 753 3,6%
Servizi postali e commerciali 2.687 2.783 (96) -3,4%
Servizi finanziari 3.501 3.504 (3) -0,1%
Servizi assicurativi e Risparmio gestito 15.438 14.575 863 5,9%
Altri servizi 168 179 (11) -6,1%
Proventi diversi da operatività finanziaria e assicurativa 3.887 2.828 1.059 37,4%
Servizi finanziari 602 441 161 36,5%
Servizi assicurativi e Risparmio gestito 3.285 2.387 898 37,6%
Altri ricavi e proventi 48 52 (4) -7,7%
Servizi postali e commerciali 41 46 (5) -10,9%
Servizi finanziari 4 4 - n.s.
Servizi assicurativi e Risparmio gestito 2 - 2 n.s.
Altri servizi 1 2 (1) -50,0%
Totale ricavi 25.729 23.921 1.808 7,6%
Costi per beni e servizi 1.809 1.874 (65) -3,5%
Variazioni riserve tecniche assicurative ed oneri relativi a sinistri 17.449 15.475 1.974 12,8%
Oneri diversi da operatività finanziaria e assicurativa 360 674 (314) -46,6%
Costo del lavoro 4.333 4.370 (37) -0,8%
Incrementi per lavori interni (15) (21) 6 28,6%
Altri costi e oneri 158 194 (36) -18,6%
Totale costi 24.094 22.566 1.528 6,8%
EBITDA 1.635 1.355 280 20,7%
Ammortamenti e svalutazioni 439 425 14 3,3%
Risultato operativo e di intermediazione 1.196 930 266 28,6%
Proventi/(oneri) finanziari 14 41 (27) -65,9%
Proventi/(oneri) da valutazione di partecipazioni con il metodo del
patrimonio netto
7 - 7 n.s.
Risultato prima delle imposte 1.217 971 246 25,3%
Imposte 410 349 61 17,5%
Utile del periodo 807 622 185 29,7%

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO RICLASSIFICATO

n.s.: non significativo

Ricavi totali per settore operativo

Primi nove mesi
(dati in milioni di euro) 2016 2015 Variazioni
Servizi Postali e Commerciali 2.728 2.829 (101) -3,6%
Servizi Finanziari 4.107 3.949 158 4,0%
Servizi Assicurativi e Risparmio Gestito 18.725 16.962 1.763 10,4%
Altri Servizi 169 181 (12) -6,6%
Ricavi totali 25.729 23.921 1.808 7,6%

I ricavi totali ammontano a 25,7 miliardi di euro ed evidenziano un incremento del 7,6% rispetto all'analogo periodo del 2015 attribuibile prevalentemente alle positive performance del comparto assicurativo e del risparmio gestito, i cui ricavi totali si attestano a 18,7 miliardi di euro (+10,4% rispetto ai primo nove mesi del 2015).

I Servizi Postali e Commerciali hanno contribuito alla formazione dei ricavi totali per 2.728 milioni di euro, registrando una riduzione del 3,6% imputabile all'atteso declino dei prodotti tradizionali di corrispondenza. Da notare che la riduzione del fatturato complessivo nel comparto è in costante frenata da diversi trimestri; la contrazione dei ricavi da corrispondenza tradizionale è solo parzialmente compensata dalla crescita dei ricavi provenienti dal business pacchi.

I ricavi totali dei Servizi Finanziari ammontano a 4.107 milioni di euro e segnano una crescita del 4,0% ascrivibile ai maggiori Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria, che passano da 441 milioni di euro dei primi nove mesi del 2015 a 602 milioni di euro nel 2016 e accolgono, per 121 milioni di euro, i proventi non ricorrenti derivanti dalla cessione della partecipazione di Visa Europe Ltd.

Il comparto assicurativo e del risparmio gestito, che a partire dal 1° gennaio 2016 accoglie anche le attività di BancoPosta Fondi Sgr, ha registrato nel periodo ottimi risultati (18,7 miliardi di euro di ricavi totali), con una raccolta premi assicurativi, realizzata da Poste Vita e dalla sua controllata Poste Assicura, di 15,4 miliardi di euro (14,5 miliardi di euro di premi nei primi nove mesi del 2015), conseguiti principalmente sui tradizionali prodotti d'investimento e risparmio di Ramo I, ormai fortemente presidiati dal Gruppo.

I ricavi totali degli Altri Servizi si attestano a 169 milioni di euro (181 milioni di euro conseguiti nell'analogo periodo del 2015) e afferiscono alla gestione di Poste Mobile.

Costi per beni e servizi

Primi nove mesi
(dati in milioni di euro) 2016 2015 Variazioni
Costi per servizi 1.419 1.427 (8) -0,6%
Godimento beni di terzi 256 272 (16) -5,9%
Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 108 130 (22) -16,9%
Interessi passivi 26 45 (19) -42,2%
Totale costi per beni e servizi 1.809 1.874 (65) -3,5%

I costi per beni e servizi si riducono del 3,5%, passando da 1.874 milioni di euro dei primi nove mesi del 2015 a 1.809 milioni di euro nel 2016, per effetto principalmente dei minori costi, sia per l'acquisto di beni (-22 milioni di euro), sia degli interessi passivi riconosciuti alla clientela del Patrimonio BancoPosta (-19 milioni di euro rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente).

La variazione delle riserve tecniche assicurative, che è strettamente correlata alla crescita della raccolta da Poste Vita, ammonta a 17,4 miliardi di euro (15,5 miliardi di euro nei primi nove mesi dell'esercizio precedente).

Gli oneri diversi derivanti da operatività finanziaria e assicurativa passano da 674 milioni di euro dei primi nove mesi del 2015 a 360 milioni di euro nel 2016 e accolgono le fluttuazioni del fair value degli strumenti finanziari della controllata PosteVita e del Patrimonio BancoPosta.

Costo del lavoro

Primi nove mesi
(dati in milioni di euro) 2016 2015 Variazioni
Stipendi, contributi e oneri diversi (*) 4.315 4.348 (33) -0,8%
Incentivi all'esodo 14 21 (7) -33,3%
Accantonamenti (assorbimenti) netti per vertenze 4 1 3 n.s.
Totale costo del lavoro 4.333 4.370 (37) -0,8%

n.s. non significativo

(*) La voce include le seguenti voci riportate nella nota C8 del Bilancio intermedio consolidato abbreviato al 30 settembre 2016: salari e stipendi; oneri sociali; trattamento di fine rapporto; contratti di somministrazione/a progetto; compensi e spese amministratori; altri costi (recuperi di costo).

Il costo del lavoro si riduce di 37 milioni di euro, passando da 4.370 milioni di euro dei primi nove mesi del 2015 a 4.333 milioni di euro nel 2016, per effetto essenzialmente della riduzione nella componente ordinaria connessa a stipendi, contributi e oneri diversi.

Il costo per incentivi all'esodo sostenuto nel corso del periodo ammonta a 14 milioni di euro (21 milioni di euro nei primi nove mesi dell'esercizio precedente) e si riferisce al personale dirigente. Per il personale non dirigente è stato utilizzato parte del fondo di ristrutturazione costituito in chiusura del precedente esercizio per far fronte alle passività che Poste Italiane dovrà sostenere per i dipendenti che risolveranno il proprio rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2017.

ANDAMENTO ECONOMICO PER SETTORE DI ATTIVITA'

(dati in milioni di euro)
Primi nove mesi 2016 Servizi Postali e
Commerciali
Servizi
Finanziari
Servizi Assicurativi e
Risparmio Gestito
Altri
Servizi
Rettifiche ed
elisioni
Totale
Ricavi da terzi 2.728 4.107 18.725 169 - 25.729
Ricavi altri settori 3.529 413 - 38 (3.980) -
Totale ricavi 6.257 4.520 18.725 207 (3.980) 25.729
Costi 6.154 313 17.894 172 - 24.533
Costi altri settori 68 3.503 395 14 (3.980) -
Totale costi 6.222 3.816 18.289 186 (3.980) 24.533
Risultato operativo e di intermediazione 35 704 436 21 - 1.196
(dati in milioni di euro)
Primi nove mesi 2015
Servizi Postali e
Commerciali
Servizi
Finanziari
Servizi Assicurativi e
Risparmio Gestito
Altri
Servizi
Rettifiche ed
elisioni
Totale
Ricavi da terzi 2.829 3.949 16.962 181 - 23.921
Ricavi altri settori 3.364 388 - 69 (3.821) -
Totale ricavi 6.193 4.337 16.962 250 (3.821) 23.921
Costi
Costi altri settori
6.232
98
327
3.340
16.225
369
207
14
-
(3.821)
22.991
-
Totale costi 6.330 3.667 16.594 221 (3.821) 22.991
Risultato operativo e di intermediazione (137) 670 368 29 - 930

SERVIZI POSTALI E COMMERCIALI

IL MERCATO DEI SERVIZI POSTALI

Il mercato dei servizi postali ha mostrato, nel corso dei primi nove mesi del 2016, una tendenza, ormai consolidata, alla diminuzione dei volumi e dei ricavi dei servizi tradizionali di corrispondenza, cui per contro si accompagna una graduale crescita dei volumi e dei ricavi del segmento pacchi legato alla crescita dell'ecommerce.

La flessione dei servizi di corrispondenza continua a registrarsi a velocità e intensità diverse tra gli operatori europei riflettendo fattori quali il grado di penetrazione di internet, l'intensità delle iniziative pubbliche e private in materia di electronic invoicing and billing (e-substitution), il grado di competizione e liberalizzazione del mercato, l'intensità dell'elasticità dei volumi alle manovre tariffarie e le contingenze macroeconomiche.

In Italia gli interventi dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni sulle modalità di erogazione del Servizio Universale consentono di procedere nell'attuazione del Piano di trasformazione del servizio postale, necessario per poter continuare a servire con efficacia il cittadino nei suoi nuovi bisogni dell'era digitale.

Primi nove mesi
(dati in milioni di euro) 2016 2015 Variazioni
Ricavi e proventi 2.687 2.783 (96) -3,4%
Altri ricavi e proventi 41 46 (5) -10,9%
Totale Ricavi da terzi 2.728 2.829 (101) -3,6%
Ricavi altri settori 3.529 3.364 165 4,9%
Totale Ricavi 6.257 6.193 64 1,0%
Costi per beni e servizi 1.488 1.530 (42) -2,7%
Costo del lavoro 4.200 4.239 (39) -0,9%
Ammortamenti e svalutazioni 404 389 15 3,9%
Incrementi per lavori interni (15) (21) 6 28,6%
Altri costi e oneri 77 95 (18) -18,9%
Costi altri settori 68 98 (30) -30,6%
Totale Costi 6.222 6.330 (108) -1,7%
Risultato operativo (EBIT) 35 (137) 172 n.s.

Conto Economico del settore Postale e Commerciale

n.s.: non significativo

Il settore dei servizi Postali e Commerciali presenta un Risultato operativo positivo per 35 milioni di euro (137 milioni di euro di risultato negativo nell'analogo periodo del 2015).

Tale andamento riflette l'incremento dei ricavi da altri settori (+165 milioni di euro rispetto al medesimo periodo del 2015, +4,9%) regolati dai disciplinari interni per la remunerazione dei servizi resi al segmento finanziario, che hanno compensato la riduzione dei volumi e conseguentemente dei ricavi da terzi (-101 milioni di euro, corrispondenti a -3,6% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente), prevalentemente ascrivibili al calo del mercato tradizionale della corrispondenza.

Ai maggiori ricavi intersettoriali per servizi di distribuzione, hanno concorso i risultati della gestione attiva del portafoglio BancoPosta e la citata plusvalenza derivante della cessione dell'azione Visa Europe.

Al positivo risultato di periodo del settore hanno infine contribuito, sia i minori costi per l'acquisto di beni e servizi (-42 milioni di euro rispetto all'analogo periodo del 2015), sia la riduzione del costo del lavoro (-39 milioni di euro rispetto all'analogo periodo del 2015), entrambi riconducibili alle numerose iniziative di efficienza poste in essere nel periodo.

Analisi dei risultati

Corrispondenza di Gruppo

Volumi (in milioni) Ricavi (in milioni di euro)
Primi nove
mesi 2016
Primi nove
mesi 2015
Variazioni Primi nove
mesi 2016
Primi nove
mesi 2015
Variazioni
Posta Indescritta e Filatelia 1.128 1.160 (32) -2,8% 708 750 (42) -5,6%
Posta Descritta 146 150 (4) -2,7% 701 704 (3) -0,4%
Direct Marketing e Posta non indirizzata 563 691 (128) -18,5% 124 139 (15) -10,8%
Servizi Integrati 26 31 (5) -16,1% 145 159 (14) -8,8%
Altro (*) 727 857 (130) -15,2% 186 207 (21) -10,1%
Compensazioni per il Servizio Postale Universale (**) 197 197 - n.s.
Totale Corrispondenza di Gruppo 2.590 2.889 (299) -10,3% 2.061 2.156 (95) -4,4%

n.s.: non significativo

(*) Include servizi per l'editoria, servizi multicanale, stampa, gestione documentale, altri servizi di base.

(**) Le Compensazioni per il Servizio Postale Universale includono anche le compensazioni relative al Pacco ordinario.

Corriere Espresso, Logistica e Pacchi di Gruppo

Volumi (in milioni) Ricavi (in milioni di euro)
Primi nove
mesi 2016
Primi nove
mesi 2015
Variazioni Primi nove
mesi 2016
Primi nove
mesi 2015
Variazioni
Corriere Espresso 66,8 58,3 8,5 14,6% 394,1 349,5 44,6 12,8%
Espresso Nazionale 53,0 46,0 7,0 15,2% 310,8 274,0 36,8 13,4%
Espresso Internazionale 13,8 12,3 1,5 12,2% 83,3 75,5 7,8 10,3%
Pacchi 1,4 1,4 - n.s. 25,5 27,7 (2,2) -7,9%
Pacchi nazionali 1,0 0,9 0,1 11,1% 10,0 9,2 0,8 8,7%
Pacchi internazionali 0,4 0,5 (0,1) -20,0% 15,5 18,5 (3,0) -16,2%
Altro (*) 41,3 54,0 (12,7) -23,5%
Totale Corriere Espresso, Logistica e Pacchi di Gruppo 68,2 59,7 8,5 14,2% 460,9 431,2 29,7 6,9%

(*) La voce "Altro" include i Servizi Dedicati, Logistica, altri servizi di SDA Exspess Courier SpA e altri ricavi del Consorzio Logistica Pacchi ScpA. n.s.: non significativo

I risultati dei servizi postali di Corrispondenza conseguiti dal Gruppo evidenziano un arretramento dei volumi e dei ricavi rispettivamente del 10,3% (-299 milioni di invii) e del 4,4% (-95 milioni di euro) rispetto al medesimo periodo del 2015, essenzialmente ascrivibile al calo strutturale che interessa il mercato dei servizi postali tradizionali anche per effetto della progressiva sostituzione della posta cartacea con quella elettronica (lettere sostituite da e-mail, fatture inviate on line ecc.).

Nel dettaglio, la contrazione dei volumi della Posta Indescritta (-32 milioni di invii, corrispondenti a -2,8% rispetto al medesimo periodo del 2015) ha generato un calo dei ricavi per 42 milioni di euro (-5,6%), riflettendo, come detto, il quadro generale di diminuzione dei volumi complessivamente trattati sul mercato in conseguenza della e-substitution.

Il settore della Posta Descritta evidenzia, pur in presenza di una riduzione dei volumi del 2,7% (4 milioni di minori invii rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente), una sostanziale tenuta dei ricavi, che passano da 704 milioni di euro dei primi nove mesi del 2015 a 701 milioni di euro nel 2016, per effetto degli adeguamenti tariffari introdotti sul prodotto Raccomandata a partire dal 1° dicembre 2015.

Il Direct Marketing e la Posta non indirizzata mostrano una riduzione dei volumi e dei ricavi rispettivamente del 18,5% e del 10,8%, ascrivibile, sia alla scelta del Gruppo di uscire dal mercato della corrispondenza non indirizzata, sia alla razionalizzazione effettuata da parte della clientela delle spese in comunicazione a mezzo Posta.

Al netto della sopra menzionata decisione del Gruppo, il calo dei volumi tradizionali di corrispondenza si attesterebbe al 5%.

Gli Altri ricavi accolgono, tra l'altro, i servizi editoriali che diminuiscono per effetto della continua riduzione della clientela abbonata ai prodotti editoriali e della maggiore diffusione degli abbonamenti digitali.

La determinazione del compenso a parziale copertura dell'onere del Servizio Universale per l'esercizio 2016 è di 197 milioni di euro rilevati nei limiti degli stanziamenti del Bilancio dello Stato allo scopo previsti dalla Legge di Stabilità 2015 e stabiliti dal Contratto di Programma in vigore.

I risultati del comparto Corriere Espresso, Logistica e Pacchi evidenziano una crescita dei volumi e dei ricavi conseguiti, rispettivamente del 14,2% (+8,5 milioni di invii) e del 6,9% (+29,7 milioni di euro) rispetto al medesimo periodo del 2015. Tale positivo andamento è essenzialmente ascrivibile alla crescita del comparto Espresso Nazionale, che ha conseguito maggiori volumi per 7 milioni di invii e maggiori ricavi per 36,8 milioni di euro (+15,2% in termini di volumi e +13,4% in termini di ricavi rispetto allo stesso periodo del 2015) per effetto del positivo andamento del mercato dell'e-commerce nel segmento B2C.

Anche il comparto dell'Espresso Internazionale ha registrato un positivo andamento (+12,2% di volumi e +10,3 % di ricavi) trainato dallo sviluppo degli invii transfrontalieri di pacchi legati al commercio elettronico.

NORMATIVA DEL SETTORE POSTALE

Sulla base dell'art. 23 comma 2 del D.Lgs 261/99 e ss.mm., ogni cinque anni - a partire dall'entrata in vigore del D.Lgs 58/2011 che ha affidato il Servizio Universale a Poste Italiane per quindici anni - il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) verifica, sulla base di un'analisi effettuata dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCom), che tale affidamento sia conforme a determinati criteri previsti dal decreto (continuità nella fornitura del servizio, stato economico, miglioramento di efficienza ecc.) e che nello svolgimento dello stesso si registri un miglioramento dell'efficienza.

A seguito della suindicata verifica quinquennale, i cui esiti sono stati comunicati dall'AGCom con Delibera n. 379/16/CONS (allegato A) del 28 luglio 2016, il MISE con Decreto del 25 agosto 2016, ha attestato la conformità dell'affidamento del servizio universale a Poste Italiane per il periodo 30 aprile 2011 - 30 aprile 2016.

In data 26 gennaio 2015 il MISE aveva emanato il Decreto recante Misura e modalità di versamento del contributo dovuto dai soggetti operanti nel settore postale all'AGCom per gli anni 2012, 2013 e 2014, relativo al contributo che i suddetti soggetti devono versare all'Autorità per il funzionamento della medesima, secondo le previsioni del D.Lgs. 261/99. In data 30 marzo 2015 Poste Italiane aveva effettuato il pagamento dei contributi per gli anni 2012 e 2013. Per quanto concerne invece il 2014, il relativo pagamento è stato effettuato in data 11 dicembre 2015, con riserva di ripetizione all'esito del ricorso promosso dall'AICAI (Associazione Italiana Corrieri Aerei Internazionali) e da altri operatori per l'annullamento del citato Decreto. Il Tar Lazio – sezione prima, con sentenza di primo grado n.1930 del 10 febbraio 2016 ha statuito la illegittimità della retroattività della contribuzione per gli anni 2012-2014. Si resta in attesa della definitività del contenzioso in essere, stante la pendenza del giudizio di appello dinanzi al Consiglio di Stato.

In data 10 marzo 2016, il MISE ha emanato il Decreto interministeriale con cui disciplina il versamento del contributo per l'anno 2016, dovuto all'AGCom da parte degli operatori postali, nelle more dell'emanazione da parte dello stesso MISE del decreto di determinazione del contributo per gli anni 2015 e 2016 di cui al D.Lgs. 261/99. Successivamente, nel mese di maggio 2016, Poste Italiane ha effettuato il pagamento in conformità alle modalità indicate dall' AGCom nella delibera 145/16/CONS del 19 aprile 2016.

Con altro Decreto interministeriale del 10 marzo 2016 sono stati poi ridefiniti i contributi per gli anni 2016 e 2017 dovuti al MISE per l'istruttoria relativa al rilascio dei titoli abilitativi (licenza individuale e autorizzazione generale) e ai controlli e verifica sulla permanenza dei relativi requisiti. Nel mese di maggio 2016, Poste ha effettuato il pagamento per l'anno 2016 e acconto per l'anno 2017.

In data 29 luglio 2016 l'AGCom ha pubblicato la Delibera 166/16/CONS con la quale viene avviata la consultazione pubblica sullo schema di provvedimento concernente la valutazione del costo netto del Servizio postale universale per gli anni 2013 e 2014. In data 27 settembre 2016 Poste Italiane ha presentato all'Autorità il proprio contributo alla consultazione.

Tra gli altri interventi normativi di settore, il Disegno di Legge n. 3012 "Legge annuale per il mercato e la concorrenza" approvato dalla Camera il 7 ottobre 2015 prevede all'art. 25 l'abrogazione, dal 10 giugno 2017, dell'art. 4 del D.Lgs 261/99 che attribuisce in esclusiva a Poste Italiane (quale fornitore del Servizio Universale) la riserva sulle notifiche a mezzo posta di atti giudiziari e verbali di infrazione al Codice della Strada. Ad oggi, l'iter parlamentare non si è ancora concluso, per cui la riserva resta attribuita a Poste Italiane.

ATTIVITA' DEL PERIODO

Il comparto postale e logistico è stato interessato dalla prosecuzione del processo di ristrutturazione che mira, come anticipato nel commento alla Struttura Organizzativa, alla rivisitazione di un nuovo Servizio Universale di qualità, sostenibile e allineato alle nuove esigenze dei cittadini.

In tale contesto e nell'ambito del percorso di ottimizzazione, digitalizzazione e automazione, sono stati completati i seguenti interventi:

  • progetto "Firma Digitale per i portalettere" che consente l'acquisizione, direttamente sul palmare dei portalettere, della firma dell'avvenuta consegna al destinatario dell'oggetto di corrispondenza o pacco con contestuale acquisizione delle coordinate GPS del luogo di consegna;
  • implementazione, presso i Centri di Recapito, di una soluzione ICT per la gestione, consuntivazione e reporting dei pagamenti in contrassegno effettuati dai portalettere (per es. incassi in contanti o tramite POS per la vendita a domicilio di servizi quali raccomandata, ricarica Postepay, ecc.);
  • attivazione degli impianti DSP (Driven Sorting Parcel) per l'automazione e la tracciatura dei pacchi presso i CMP di Bologna, Firenze, Milano Peschiera Borromeo, Torino; Padova e Roma Fiumicino;

È altresì proseguito il programma di rinnovamento della flotta, che garantirà entro il 2017 la sostituzione di circa 17mila autoveicoli presso i Centri della Rete da utilizzare per il trasporto e il recapito dei prodotti postali.

Con riferimento alle iniziative volte al miglioramento delle performance di qualità, è proseguita l'attività di monitoraggio dei più importanti processi di erogazione dei servizi, attraverso la diffusione a livello territoriale del Cruscotto Qualità9 . Ciascun indicatore del Cruscotto consente di apprezzare sia le prestazioni globali che quelle di ciascuna unità organizzativa (Centro di Distribuzione/Primario/Secondario/Presidi Decentrati di Distribuzione), rispetto agli obiettivi assegnati.

Nel corso dell'esercizio 2015, è stata indetta una gara per l'individuazione di un fornitore del servizio delle attività di Customer Service in ambito di Gruppo. In esito a tale gara, le società a cui la controllata SDA Express Courier aveva affidato i servizi sino a tutto l'esercizio 2015, la Uptime SpA a controllo congiunto e la Gepin Contact SpA (altro socio in Uptime SpA), non sono risultate aggiudicatarie e, in data 30 dicembre 2015, la SDA ha proceduto al recesso, contrattualmente previsto, dai singoli rapporti con le stesse, con effetto dal 1° luglio 2016.

Con riferimento agli impatti occupazionali dell'operazione si evidenzia che, in data 16 marzo 2016, l'Assemblea Ordinaria della Uptime ha deliberato, con il solo voto del socio di maggioranza Gepin e l'astensione del socio SDA, la cessazione dell'attività e messa in liquidazione della società. A seguito dell'avvio delle procedure di licenziamento collettivo per la totalità dei 93 dipendenti, in data 31 maggio 2016, Poste e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative hanno raggiunto un accordo inerente la ricollocazione professionale dei lavoratori che prevede, tra l'altro, l'assunzione in Poste, con contratto di lavoro a tempo indeterminato part time, di tutto il personale ex Uptime che non abbia trovato ricollocazione sul mercato entro il 31 dicembre 2016. Per quanto riguarda Gepin sono a tutt'oggi in corso trattative tra le aziende aggiudicatarie della commessa, Poste e le organizzazioni sindacali per risolvere il problema occupazionale.

Sul piano strettamente giuslavoristico, nel corso degli ultimi mesi, diversi ex dipendenti di Uptime/Gepin hanno fatto pervenire diffide e impugnativa di licenziamento, nonostante gli accordi raggiunti o le trattative in atto.

Sul piano civilistico la Gepin, anche per conto della controllata Uptime SpA, ha intrapreso diverse azioni legali, aventi a oggetto pretesi risarcimenti per un totale di circa 60 milioni di euro, perlopiù connesse all'asserita ingiustificata interruzione dei rapporti commerciali. Tutte le iniziative attivate giudizialmente sono state opposte. SDA, sulla scorta del parere espresso dai propri legali, ritiene tutte le pretese formulate prive di fondamento giuridico.

Inoltre, nel corso del 2016, Gepin ha notificato tre decreti ingiuntivi, uno per prestazioni non contrattualizzate e comunque non rese per circa 3,7 milioni di euro, prontamente opposto in sede giudiziaria, ed altri due rispettivamente per 0,6 milioni di euro e 1,2 milioni di euro che sono stati pagati da SDA perché inerenti prestazione regolarmente fatturate.

Fermo restando l'accordo riguardo i dipendenti della Uptime, sul piano societario si registra l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2015 e, a seguito del deliberato stato di liquidazione, si è, ad oggi, in attesa dell'emissione, da parte del liquidatore, del bilancio di liquidazione, sulla base del quale sarà possibile valutare l'impatto economico delle possibili passività, connesse, perlopiù, ai costi sostenuti o da sostenere per le procedure di mobilità del personale.

9 Il cruscotto o dashboard è un sistema di sintesi e di aggregazione delle informazioni aziendali, che vengono rappresentate graficamente e numericamente mediante un impatto visivo immediato e di facile lettura.

Qualità dei Servizi Postali

Con riferimento alla verifica degli obiettivi di qualità per l'anno 2014, pubblicata dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCom) il 22 dicembre 2015, l'Autorità ha rilevato uno scostamento di lieve entità (- 0,1%) rispetto all'obiettivo regolatorio a livello nazionale della tratta extraregionale della posta Prioritaria e uno scostamento (-1,1%) rispetto all'obiettivo regionale in Abruzzo. Rispetto a quest'ultimo scostamento l'Autorità ha applicato una penale di 50mila euro con delibera 572/15/CONS del 16 ottobre 2015. Avverso la suddetta delibera, in data 7 dicembre 2015, Poste Italiane ha presentato la propria memoria difensiva. Con delibera 5/16/CONS del 14 gennaio 2016 l'Autorità ha confermato l'applicazione della suddetta penale per la quale è stato effettuato il relativo pagamento in data 7 marzo 2016.

Con nota del 27 novembre 2015, l'AGCom ha invitato la società IZI SpA a traslare, a partire dal mese di dicembre 2015, le verifiche campionarie sulla qualità del recapito dal servizio di posta prioritaria al servizio di posta ordinaria. Inoltre, con la delibera 699/15/CONS pubblicata il 15 gennaio 2016, l'Autorità, nell'ambito del contratto con la società IZI, ha disposto una variazione in aumento per l'affidamento di prestazione aggiuntive concernenti l'attività di monitoraggio dei tempi di recapito della posta ordinaria nei Comuni dove è attivo il recapito a giorni alterni (prima fase attuativa), per il periodo 1° febbraio – 30 giugno 2016.

Il 31 marzo 2016 sono stati trasmessi all'AGCom i risultati conseguiti nel secondo semestre 2015 sulla posta registrata, massiva e prioritaria (relativamente al periodo ottobre-dicembre 2015) e pacco ordinario. Tutti i risultati sono in linea con gli obiettivi regolatori.

Il 30 giugno 2016, in ottemperanza all'art. 9, comma 1, lett. b) e c) dell'allegato A alla delibera AGCom 413/14/ CONS, è stata inviata all'Autorità, e pubblicata sul sito istituzionale di Poste Italiane, la relazione con i risultati di qualità del recapito raggiunti nei servizi offerti liberamente sul mercato relativi all'anno 2015.

Il 26 settembre 2016 sono stati trasmessi all'AGCom i risultati conseguiti nel primo semestre 2016 sulla posta registrata, massiva, prioritaria e pacco ordinario.

Inoltre, sono stati trasmessi i risultati della qualità degli atti giudiziari per i quali, in mancanza di obiettivi regolatori stabiliti dall'Autorità ai sensi dell'art. 12 D.lgs 261/99, sono state rilevate le performance conseguite in conformità alla Legge n.190/2014 (Legge di stabilità 2015) e assumendo a mero riferimento gli indici della posta registrata. Tutti i risultati sono in linea con gli obiettivi regolatori.

Il 21 luglio 2016 l'AGCom ha avviato, con Determina 132/16/SAG, una procedura aperta in ambito comunitario per la selezione di un organismo specializzato indipendente per il monitoraggio della qualità del servizio postale universale relativo al triennio 1° dicembre 2016 - 30 novembre 2019. La procedura è tuttora in corso.

In data 29 maggio il Garante Privacy, tenuto conto di alcune notizie stampa, ha formulato a Poste Italiane una richiesta di informazioni in relazione all'asserito trattamento dei dati personali di soggetti operanti presso imprese (in particolare IZI SPA) incaricate di svolgere il controllo degli standard di qualità del servizio postale. Tali trattamenti sarebbero avvenuti secondo il Garante senza avere reso l'Informativa privacy agli interessati e senza avere acquisito il loro consenso privacy. Poste Italiane ha dato completo riscontro alle richieste del Garante fornendo ampia e documentata informativa in ordine alle verifiche di audit effettuate, ai provvedimenti assunti nei confronti dei dipendenti e alle comunicate misure organizzative e procedurali adottate o in corso di adozione. Alla luce di ciò il Garante, con provvedimento del 23 marzo 2016, ha ritenuto allo stato insussistenti, in ragione di quanto previsto dall'art. 11, c.1, lett. d) del regolamento Garante n. 1/2007, i presupposti per promuovere l'adozione di provvedimenti prescrittivi o inibitori da parte del Collegio. Dalle risultanze dell'audit condotto internamente sono tuttavia emersi alcuni comportamenti di dipendenti attinenti all'interferenza con i sistemi di controllo di qualità e non conformi alle policy della Società. Allo stato non è possibile determinare se tali comportamenti possano aver avuto riflessi sulla determinazione degli indici di qualità del servizio rilevati e non è possibile escludere che per effetto di tali vicende possano derivare giudizi o sanzioni. Sulla base delle suddette risultanze, sono state notificate 246 contestazioni disciplinari e adottati complessivamente, alla data del 31 marzo 2016, 15 licenziamenti e 156 misure conservative nei confronti di personale dirigente e non.

Per la gestione di tali procedimenti è stato costituito un comitato tecnico finalizzato alla verifica delle evidenze di audit contestate, tenendo conto delle argomentazioni difensive fornite dagli interessati e di ogni eventuale ulteriore dato probatorio emerso. Tutti i provvedimenti hanno incluso, inoltre, una riserva di azione a tutela dei diritti e degli interessi della Società rispetto a quanto dovesse ancora emergere e ai danni che la Società stessa dovesse comunque subire a qualsiasi titolo o causa.

Per completezza - e sempre con riferimento alle iniziative disciplinari attivate - si fa presente che, a seguito della chiusura dell'audit nel frattempo intervenuta, si è dato corso ai necessari approfondimenti in ordine alle risultanze di dettaglio da cui sono emerse specifiche evidenze addebitabili al personale coinvolto.

Per effetto di quanto sopra, a partire dalla prima decade del mese di maggio 2016, sono stati attivati ulteriori 988 procedimenti disciplinari; a conclusione dei relativi iter, per la cui gestione ci si è avvalsi del medesimo comitato tecnico, sono state complessivamente adottate 976 misure conservative nei confronti di personale dirigente e non. Con i riferiti procedimenti si sono esaurite le iniziative disciplinari attivabili, non risultando agli atti ulteriori profili di addebito da contestare.

Nel corso del 2015 era stato avviato un programma di trasformazione pluriennale finalizzato a incrementare il livello di automazione dei processi logistici di corrispondenza e pacchi, in tutte le fasi di lavorazione, dall'accettazione fino alla consegna, anche attraverso l'evoluzione dei sistemi e delle piattaforme ICT di supporto; tale programma consentirà di traguardare un sostanziale rafforzamento del monitoraggio delle performance.

In tale contesto la Società ha presentato un esposto alla magistratura costituendosi persona offesa e depositando report redatto dalla funzione Controllo Interno nel quale ha illustrato le misure adottate dalla Società anche con riferimento al personale coinvolto, come peraltro fatto con le altre Autorità Indipendenti.

SERVIZI FINANZIARI

ANDAMENTO DEI MERCATI FINANZIARI

Il perdurare del contesto deflazionistico nell'area Euro e le condizioni di instabilità registrate sui mercati, hanno spinto la Banca Centrale Europea (BCE) a introdurre, nel corso del mese di giugno, quattro nuove operazioni mirate di rifinanziamento del sistema bancario (Targeted Longer-Term Refinancing Operations, TLTRO2) di durata quadriennale, con un meccanismo di incentivazione per stimolare i prestiti al settore privato. La politica monetaria espansiva ha permesso di contenere la fase di ampliamento degli spread sovrani registrata durante le turbolenze finanziarie di inizio anno e di fine giugno (il differenziale BTP-Bund decennale, nei giorni immediatamente successivi al referendum sul Brexit, ha superato i 160 punti base, mentre al 30 settembre ha registrato un valore intorno ai 131 punti base).

In tale contesto, i mercati azionari internazionali nei primi nove mesi del 2016 sono stati caratterizzati da una forte volatilità e da un incremento dell'avversione al rischio da parte degli investitori. Nel complesso i mercati statunitensi hanno registrato performance migliori delle borse europee: l'indice S&P500 a fine settembre ha registrato una crescita dell'11,1% su base annua, mentre le borse europee (indice Dow Jones Eurostoxx) nello stesso periodo hanno perso il 3,4%; la performance peggiore è stata registrata dall'indice azionario italiano (-23% su base annua). Tali risultati sono da ascrivere, sia a fattori di natura macroeconomica, sia alle performance negative del settore bancario, per effetto della gestione di elevate sofferenze in rapporto agli impieghi (l'indice del settore bancario italiano nei primi nove mesi del 2016 ha perso circa il 50%).

Sul mercato dei cambi, la fase di allineamento nelle manovre di politica monetaria delle due principali banche centrali (la BCE e la Federal Reserve) ha comportato un graduale deprezzamento del dollaro nei primi nove mesi del 2016 (il cambio USD/EUR medio di settembre 2016 è stato pari a 1,12 vs. 1,09 di dicembre 2015). A seguito poi del referendum inglese vi è stato un repentino deprezzamento anche della sterlina rispetto a tutte le principali valute, compreso l'euro (il cambio GBP/EUR nel terzo trimestre 2016 ha registrato un valore medio di 0,85 mentre nel primo semestre si aggirava intorno a valori vicini allo 0,78).

SISTEMA CREDITIZIO

Nel corso dei primi nove mesi del 2016 la dinamica della raccolta delle banche italiane presso i risparmiatori residenti ha registrato una flessione dell'1,3%, con lo stock che a settembre 2016 si è attestato a circa 1.657 miliardi di euro.

Tale negativa performance è da attribuirsi al calo della raccolta da obbligazioni (a settembre 2016 pari a -65 miliardi di euro su base annua), solo in parte compensata dalla crescita dei depositi da clientela residente (+43 miliardi di euro su base annua). Anche il costo della raccolta bancaria (depositi, obbligazioni e Pronti Contro Termine) nel corso dei primi nove mesi del 2016 è in contrazione, con un tasso medio da clientela che a settembre si è attestato all'1,02% contro l'1,19% di dicembre 2015 e l'1,25% di settembre 2015.

L'andamento dei finanziamenti bancari ha registrato, nei primi nove mesi del 2016, un trend di stabilità; a settembre 2016 il totale dei prestiti a residenti in Italia - escluso l'interbancario - si è collocato intorno a 1.808 miliardi di euro, segnando una variazione annua negativa dello -0,4%. Segnali di miglioramento arrivano dal mercato dei mutui (ad agosto 2016, l'ammontare complessivo dei mutui in essere delle famiglie ha registrato un variazione annua positiva dell'1,9%)

Le sofferenze del sistema bancario al netto delle svalutazioni ad agosto 2016 ammontano a circa 85 miliardi di euro, in diminuzione di circa 1,3 miliardi rispetto ad agosto dell'anno precedente; nel rapporto con gli impieghi, ad agosto 2016 le sofferenze rappresentano il 4,76% (4,79% ad agosto 2015). Il tasso medio applicato sui finanziamenti a famiglie e imprese ha registrato un trend in contrazione, attestandosi a settembre al 2,97% contro, rispettivamente il 3,25% e il 3,34% di dicembre e settembre 2015.

CONTESTO NORMATIVO

Con riferimento al percorso di adeguamento alle Disposizioni di Vigilanza di Banca d'Italia (Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013, 16° agg.to del 17 maggio 2016), che recepiscono totalmente gli "Orientamenti finali sulla sicurezza dei pagamenti via internet", sono state svolte le attività di rafforzamento dei presidi di prevenzione, monitoraggio e contrasto delle frodi, tramite la definizione dell'assetto organizzativo, l'evoluzione dei sistemi di monitoraggio delle transazioni, l'adeguamento delle procedure e il rafforzamento dell'informativa alla clientela; a tal proposito è stato predisposto l'apposito questionario di conformità ai citati orientamenti, che verrà inviato all'Autorità previa approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione.

Sono altresì proseguite le attività procedurali e informatiche di consolidamento dei presidi inerenti alla gestione della continuità operativa e in materia di Sistema Informativo, nell'ambito di un programma biennale di adeguamento.

Inoltre, a seguito dell'entrata in vigore del D.Lgs 21 aprile 2016 n.72 finalizzato ad assicurare un'adeguata protezione ai consumatori che stipulano contratti di credito relativi a beni immobili residenziali, Poste Italiane ha avviato, d'intesa con il partner Deutsche Bank, le attività necessarie ai fini del recepimento della normativa.

Per quanto concerne le attività di intermediazione assicurativa sono stati avviati, congiuntamente con Poste Vita e Poste Assicura, gli interventi organizzativi di adeguamento al Provvedimento IVASS n.46 del 3 maggio 2016, che estende l'applicabilità del regolamento Isvap n. 24 del 2008 in materia di gestione dei reclami, agli intermediari di prodotti assicurativi. In linea con l'entrata in vigore del Provvedimento, il completamento di tali attività è previsto per il mese di novembre 2016.

A seguito dell'entrata in vigore del Decreto del MEF del 29 febbraio 2016 che prevede l'introduzione, a partire dal 15 novembre 2016, dei Libretti di Risparmio dematerializzati, sono state avviate le attività progettuali per lo sviluppo dei necessari adeguamenti contrattuali, procedurali e informatici. Tale innovazione si pone l'obiettivo di favorire l'accesso al risparmio attraverso il ricorso a uno strumento rappresentato unicamente da registrazioni contabili, in aggiunta a libretti rappresentati da documento cartaceo.

Con riferimento alle attività inerenti ai servizi di investimento, la Consob, con la delibera n. 19602 del 4 maggio 2016, ha istituito l'Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF) che possano insorgere con gli investitori nella prestazione dei servizi di investimento e di gestione collettiva del risparmio e ha adottato il relativo Regolamento di organizzazione. Per tale nuovo sistema di risoluzione extragiudiziale delle controversie, in analogia all'Arbitro Bancario Finanziario (ABF) della Banca d'Italia, è prevista l'adesione obbligatoria degli intermediari, inclusa Poste Italiane - Patrimonio BancoPosta che ha avviato le attività necessarie per assicurare la corretta applicazione. Il nuovo Istituto diverrà operativo a seguito dell'emanazione di ulteriori disposizioni organizzative e di funzionamento da parte della Consob.

Conto Economico del settore Servizi Finanziari

Primi nove mesi
(dati in milioni di euro) 2016 2015 Variazioni
Margine di interesse 1.142 1.154 (12) -1,0%
Interessi attivi e proventi assimilati 1.194 1.200 (6) -0,5%
Interessi passivi e oneri assimilati (52) (46) (6) 13,0%
Commissioni nette 2.685 2.644 41 1,6%
Commissioni attive 2.730 2.685 45 1,7%
Commissioni passive (45) (41) (4) 9,8%
Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura e cessione riacquisto 581 433 148 34,2%
Margine di intermediazione 4.408 4.231 177 4,2%
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti (5) (7) 2 28,6%
Risultato netto della gestione finanziaria 4.403 4.224 179 4,2%
Spese amministrative (3.645) (3.486) (159) 4,6%
spese per il personale (92) (92) - n.s.
altre spese amministrative (3.553) (3.394) (159) 4,7%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (37) (46) 9 19,6%
Altri oneri/proventi di gestione (17) (22) 5 22,7%
Costi operativi (3.699) (3.554) (145) 4,1%
Risultato operativo (EBIT) 704 670 34 5,1%

n.s.: non significativo

L'andamento economico del settore dei Servizi Finanziari evidenzia per i primi nove mesi del 2016 un positivo risultato della gestione operativa che si attesta a 704 milioni di euro, in crescita del 5,1 % rispetto all'analogo periodo del precedente esercizio (670 milioni di euro) essenzialmente ascrivibile alla gestione del Patrimonio BancoPosta sulle cui performance hanno positivamente inciso gli utili realizzati dalla cessione di attività finanziarie, nonché le commissioni derivanti prevalentemente dal collocamento di prodotti di finanziamento e servizi di intermediazione assicurativa.

Il Margine di interesse si attesta a 1.142 milioni di euro, evidenziando una lieve diminuzione dell'1% (1.154 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015) per effetto della contrazione del rendimento degli impieghi del Patrimonio BancoPosta in depositi presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze, in linea con l'andamento del mercato.

Le Commissioni nette passano da 2.644 milioni di euro dei primi nove mesi del 2015 a 2.685 milioni di euro nel 2016 e accolgono prevalentemente commissioni attive derivanti dal servizio di raccolta del risparmio postale per 1.174 milioni di euro e 1.520 milioni di euro derivanti da bollettini, servizi di intermediazione assicurativa, collocamento di prodotti finanziari e altri servizi di incasso e pagamento.

Il Margine di Intermediazione passa da 4.231 milioni di euro dei primi nove mesi del 2015 a 4.408 milioni di euro (+4,2%) e beneficia prevalentemente dell'utile da cessione di attività finanziarie disponibili per la vendita (AFS) del Patrimonio BancoPosta per 594 milioni di euro (426 milioni di euro nell'analogo periodo dell'esercizio precedente) che accoglie proventi non ricorrenti per 121 milioni di euro, derivanti della cessione della partecipazione Visa Europe Ltd a Visa Incorporated avvenuta il 21 giugno 2016; tali proventi sono stati riconosciuti in funzione dell'apporto fornito negli anni da Poste Italiane quale operatore nel settore della monetica.

Sul margine in questione incidono 11 milioni di euro di rettifiche di valore su crediti relative a posizioni classificate a credito deteriorato effettuate dalla Banca del Mezzogiorno-MCC anche sulla base dell'esito del confronto intervenuto con Banca d'Italia nel corso della visita ispettiva conclusasi nel mese di aprile 2016.

Il Risultato netto della gestione finanziaria si incrementa di 179 milioni di euro, passando da 4.224 milioni di euro dei primi nove mesi del 2015 a 4.403 milioni di euro nel 2016 e comprende rettifiche di valore su crediti per 5 milioni di euro che includono la svalutazione dei conti correnti della clientela BancoPosta con saldo debitore.

L'analisi dei Costi operativi evidenzia un incremento del 4,1% rispetto all'analogo periodo del precedente esercizio, imputabile prevalentemente ai maggiori costi del disciplinare interno per la remunerazione dei servizi resi dalla Rete Commerciale al segmento finanziario.

Analisi dei risultati

Primi nove mesi
(dati in milioni di euro) 2016 2015 Variazioni
Ricavi da:
gestione della liquidità raccolta e relativi impieghi (1) 1.610 1.588 22 1,4%
raccolta del risparmio postale 1.174 1.214 (40) -3,3%
commissioni per incassi e pagamenti (2) 786 773 13 1,7%
collocamento e distribuzione di prodotti finanziari (3) 245 200 45 22,5%
servizi di monetica (4) 292 174 118 67,8%
Totale Ricavi Servizi Finanziari di Gruppo 4.107 3.949 158 4,0%

n.s.: non significativo

(1) La voce comprende rendimenti e plusvalenze da alienazione.

(2) La voce comprende commissioni bollettini, servizi delegati, trasferimento fondi e altri ricavi da conti correnti.

(3) La voce comprende ricavi relativi a finanziamenti, carte di credito, altri prodotti di investimento e Banca del Mezzogiorno.

(4) La voce comprende commissioni su carte prepagate, carte di debito e servizi di acquiring.

I risultati commerciali del settore operativo Servizi finanziari evidenziano un incremento dei ricavi che passano da 3.949 milioni di euro dei primi nove mesi del 2015 a 4.107 milioni di euro del 2016. Nel dettaglio, i ricavi degli impieghi della liquidità hanno registrato un incremento dell'1,4% passando da 1.588 milioni di euro dei primi nove mesi del 2015 a 1.610 milioni di euro del 2016 per effetto della positiva gestione finanziaria della raccolta da clientela che, pur in presenza di condizioni di mercato non particolarmente favorevoli, ha consentito di realizzare plusvalenze da alienazione di titoli di proprietà per 473 milioni di euro (426 milioni di euro nell'analogo periodo del 2015). Tale risultato ha più che compensato la riduzione degli interessi attivi sugli impieghi che passano da 1.158 milioni di euro dei primi nove mesi del 2015 a 1.137 milioni di euro del 2016 risentendo, pur in presenza di un aumento delle consistenze conseguente alla crescita della raccolta10, della diminuzione dei tassi medi della remunerazione degli impieghi (sia del portafoglio Titoli che dei depositi presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze).

Il Servizio di raccolta del risparmio postale, i cui proventi sono legati al meccanismo convenzionale negoziato con Cassa Depositi e Prestiti SpA (e su cui si riflette il conseguimento di predeterminati obiettivi di raccolta netta e giacenza media), ha concorso alla formazione dei ricavi per 1.174 milioni di euro (1.214 milioni di euro

10 La giacenza media della raccolta passa da 44,9 miliardi di euro dei primi nove mesi del 2015 a 48,8 miliardi di euro del 2016 (compresi gli impieghi delle società del Gruppo e i Debiti verso istituzioni finanziarie per operazioni di Pronti contro termine).

nei primi nove mesi del 2015). Al 30 settembre 2016 la consistenza dei Libretti è di 119 miliardi di euro (116 miliardi di euro al 30 settembre 2015), mentre la consistenza dei Buoni Postali Fruttiferi è di 205 miliardi di euro (208 miliardi di euro al 30 settembre 2015).

I ricavi dei servizi di incasso e pagamento segnano un incremento dell'1,7% (786 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016, contro 773 milioni di euro dell'analogo periodo dell'esercizio precedente) dovuto principalmente a maggiori ricavi non ricorrenti su F24 derivanti dall'accordo con l'Agenzia delle Entrate per il recupero di compensi relativi ad anni precedenti (15 milioni di euro incassati nel mese di settembre 2016). Tali maggiori ricavi su F24 sono stati parzialmente assorbiti da minori proventi sui Servizi delegati - la cui flessione deriva dalla riduzione dei pagamenti dei voucher per prestazioni occasionali e alla riduzione del corrispettivo degli accrediti su conti correnti, in seguito alla revisione dell'accordo con INPS avvenuta a giugno 2015 -.

I Servizi di collocamento e distribuzione di prodotti finanziari di terzi crescono del 22,5% per effetto della crescita dei ricavi da collocamento di prodotti di finanziamento (145 milioni di euro al 30 settembre 2016 rispetto ai 94 milioni di euro al 30 settembre 2015).

Per quanto concerne infine i Servizi di monetica, l'incremento dei ricavi, che passano da 174 milioni di euro al 30 settembre 2015 a 292 milioni di euro al 30 settembre 2016, è prevalentemente attribuibile all'operazione di acquisizione di Visa Europe da parte di Visa Inc, che ha comportato per Poste Italiane il conseguimento di una plusvalenza di 121 milioni di euro derivante dalla cessione dell'azione detenuta in Visa Europe. Buona anche la performance del prodotto Postepay, i cui ricavi si attestano a 108 milioni di euro (95 milioni di euro nel 2015), beneficiando dell'incremento dei proventi connessi all'emissione e utilizzo della Postepay Evolution.

ATTIVITA' DEL PERIODO

Nel settore dei servizi finanziari i primi nove mesi del 2016 sono stati caratterizzati dalla prosecuzione delle iniziative commerciali finalizzate a sviluppare l'offerta e incentivare il cross-selling, facendo leva su un modello di business incentrato sulla relazione interpersonale di lungo periodo e di fiducia con la clientela.

In tale contesto, le principali iniziative sono state finalizzate a valorizzare l'offerta dei prodotti di Risparmio Postale, mediante un processo di rivisitazione della gamma, rilanciare l'offerta dei finanziamenti retail e crescere nel portafoglio dei servizi di transazione (transaction banking) quali monetica, incassi e pagamenti. Proprio con riferimento ai servizi di incasso e pagamento, sono proseguite le attività finalizzate ad aggiornare e rinnovare, anche in ottica digital e omnicanale, il tradizionale servizio "Bollettino"; a tal riguardo è stata lanciata la nuova sezione Pagamenti accessibile dal sito "www.poste.it", un unico ambiente digitale per il pagamento di bollette, utenze, oneri verso imprese e Pubblica Amministrazione e, dal mese di luglio, anche dei modelli F24.

Per quanto riguarda le attività di Trasferimento fondi internazionali è stata realizzata una campagna di comunicazione del prodotto MoneyGram finalizzata a rafforzare i servizi offerti in relazione alla conoscenza del brand BancoPosta.

Nel settore della monetica, il numero delle carte Postamat in circolazione è stabile a 7 milioni, mentre le carte Postepay sono quasi 16, milioni di cui quasi 3 milioni le nuove Postepay Evolution. Inoltre, nel mese giugno è stata rilasciata una versione dell'app che, oltre a una rinnovata veste grafica e a una maggiore semplicità d'uso, offre il nuovo servizio di trasferimento fondi in tempo reale, mentre nel mese di settembre l'App postepay è stata arricchita con il bottone "Paga con Postepay", una nuova modalità di pagamento che consente al cliente di effettuare acquisti mediante un "portafoglio digitale" (wallet) e un codice di identificazione.

Con riferimento ai finanziamenti erogati da partner terzi, sono state introdotte nuove soluzioni tra cui, l'ampliamento della gamma cessione del quinto per i clienti retail e l'offerta di nuove tipologie di prestiti per i clienti business (titolari di Libretto Postale e professionisti) che devono per es. finanziare l'acquisto di beni strumentali o la ristrutturazione di immobili funzionali alla propria attività professionale. In particolare, è stato introdotto un nuovo strumento a supporto delle attività di consulenza che agevola l'individuazione dell'offerta più adeguata e sostenibile per ogni singolo cliente ed è stata estesa, attraverso la partnership con Banca del Mezzogiorno, l'offerta della cessione del quinto per i dipendenti di Poste Italiane e delle principali Società del Gruppo.

SERVIZI ASSICURATIVI E RISPARMIO GESTITO

MERCATO ASSICURATIVO

Secondo i dati ANIA disponibili alla data della presente Relazione, nel corso dei primi otto mesi del 2016 (dunque fino al mese di agosto) la nuova produzione di polizze vita raccolta in Italia è stata di 70 miliardi di euro, in calo dell'11,4% rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente. Tale dinamica è da ricondurre principalmente alla significativa contrazione della raccolta di polizze di ramo III e V mentre sostanzialmente in linea con il 2015 (+2.3%) la raccolta afferente a prodotti tradizionali di ramo I.

Per quanto attiene invece al mercato assicurativo "danni", la produzione ha registrato, nel corso dei primi sei mesi del 2016, una contrazione nella raccolta premi complessiva dell'1,5% rispetto al medesimo periodo del 2015, con un portafoglio di 18,1 miliardi di euro. A tale flessione ha contribuito una diminuzione dei premi del comparto Auto (-4,3%) in parte compensata dalla crescita degli altri rami danni (+1,3%). In particolare, i rami che risultano avere una crescita uguale o superiore alla media sono stati: Altri Danni ai beni (1.503 milioni; +2,2%), Malattia (1.195 milioni di Euro; +8,5%); Tutela Legale (196 milioni di Euro; +4,9%); Cauzione (261 milioni di Euro; +5,6%); Corpi veicoli marittimi (157 milioni di Euro; +6,8%), Assistenza (355 milioni di Euro; +7,1 %).

Positiva infine, la dinamica afferente il mercato dei "fondi comuni e della gestione del risparmio" con una raccolta netta positiva, nei primi nove mesi dell'anno, per 43,6 miliardi di euro, di cui 19 veicolati in gestioni di portafoglio e 24 in gestioni collettive. In particolare, tra gennaio e settembre 2016, si segnalano oltre 10 miliardi di euro confluiti nei fondi obbligazionari e 12,8 miliardi di euro raccolti dai fondi flessibili. Alla fine di settembre il settore registrava complessivamente asset under management superiore ai 1.913 miliardi di euro, in crescita di circa 4 miliardi di euro rispetto al saldo del mese precedente.

Primi nove mesi
(dati in milioni di euro) 2016 2015 Variazioni
Premi netti 15.388 14.543 845 5,8%
premi lordi di competenza 15.421 14.573 848 5,8%
premi ceduti in riassicurazione di competenza (33) (30) (3) 10,0%
Commissioni attive 43 32 11 34,4%
Proventi finanziari netti su titoli relativi a prodotti tradizionali 3.040 1.643 1.397 85,0%
Proventi finanziari netti su titoli a copertura index e unit linked (70) 95 (165) n.s.
Variazione netta riserve tecniche (17.449) (15.475) (1.974) 12,8%
Importi pagati (5.750) (5.399) (351) 6,5%
Variazione delle riserve tecniche (11.714) (10.094) (1.620) 16,0%
Quote a carico dei riassicuratori 15 18 (3) -16,7%
Spese di gestione degli investimenti (14) (11) (3) 27,3%
Spese di gestione (481) (433) (48) 11,1%
Provvigioni nette (370) (348) (22) 6,3%
Costi di funzionamento (111) (85) (26) 30,6%
Altri ricavi/costi netti (21) (26) 5 19,2%
Risultato operativo (EBIT) 436 368 68 18,5%

Conto economico del settore Servizi Assicurativi e Risparmio Gestito

n.s.: non significativo

Il Risultato Operativo del settore dei servizi Assicurativi e Risparmio gestito ammonta a 436 milioni di euro ed evidenzia una crescita del 18,5% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente. Tale risultato è prevalentemente attribuibile alla positiva performance della gestione operativa del Gruppo Poste Vita, la cui attività commerciale ha condotto alla realizzazione di una produzione complessiva che, al netto della quota ceduta in riassicurazione, ammonta a 15,4 miliardi di euro (14,5 miliardi di euro di premi nei primi nove mesi del 2015) e attiene prevalentemente al collocamento di prodotti "vita".

Con riferimento alle attività di Risparmio gestito, il periodo è stato caratterizzato da una crescita della raccolta di fondi comuni di investimento che ha generato commissioni attive per 43,2 milioni di euro (32,4 milioni di euro nell'analogo periodo dell'esercizio precedente).

I proventi finanziari netti riferiti a titoli a copertura di prodotti tradizionali, pur in un contesto di mercato caratterizzato da una flessione dei tassi di interesse sui rendimenti dei titoli governativi, ammontano a 3.040 milioni di euro, in crescita rispetto a 1.643 milioni di euro del 2015 per effetto, sia dei maggiori proventi ordinari correlati alla crescita delle masse gestite, sia delle dinamiche dei mercati finanziari che hanno comportato la rilevazione di plusvalenze da valutazione nette per complessivi 972 milioni di euro, mentre nel 2015 erano state rilevate minusvalenze per 456 milioni di euro. Tuttavia, trattandosi di investimenti inclusi nelle gestioni separate a copertura delle corrispondenti passività assicurative, tale importo è interamente attribuito agli assicurati mediante il meccanismo dello shadow accounting.

L'accresciuta volatilità dei mercati finanziari, nonché la riduzione dei volumi in virtù della scadenza di alcuni prodotti di Ramo III, si sono riflessi anche sugli investimenti a copertura di prodotti index e unit linked, il cui risultato finanziario complessivamente conseguito nel periodo è negativo per 70 milioni di euro (95 milioni di euro di risultato positivo nell'analogo periodo dell'esercizio precedente). Tale importo si riflette pressoché integralmente nella valutazione delle correlate riserve tecniche.

Per effetto delle dinamiche commerciali e della corrispondente rivalutazione delle passività assicurative in virtù dei positivi risultati finanziari conseguiti, la variazione delle riserve tecniche, al netto della quota ceduta ai riassicuratori, ammonta a 17,4 miliardi di euro contro 15,5 miliardi di euro del medesimo periodo del precedente esercizio. Della variazione indicata, le liquidazioni per prestazioni assicurative alla clientela ammontano a circa 5,8 miliardi di euro (5,4 miliardi di euro nel medesimo periodo del 2015) comprensive di scadenze di polizze per circa 3,0 miliardi di euro (2,8 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2015). L'incidenza dei riscatti rispetto alle riserve iniziali è del 3,0% (2,9% al 30 settembre 2015) dato che continua a mantenersi su livelli ampiamente inferiori rispetto al dato medio di mercato.

In relazione a quanto sopra, la raccolta netta alla fine del periodo ammonta a circa 9,6 miliardi di euro (9,1 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2015).

Le spese di gestione degli investimenti che ammontano a 13,6 milioni di euro (11,1 milioni di euro nel 2015), si riferiscono principalmente alle commissioni di gestione del portafoglio finanziario e a quelle di custodia titoli. L'incremento della voce è connesso alla crescita del portafoglio.

Per l'attività di distribuzione e incasso, stante le positive dinamiche commerciali, sono state corrisposte provvigioni per 370 milioni di euro (348 milioni di euro nel 2015). Delle stesse hanno beneficiato il Settore Operativo Finanziario del Gruppo che cura il collocamento dei prodotti e quello Postale e Commerciale per i servizi di distribuzione resi.

I costi di funzionamento ammontano a 111,5 milioni di euro e segnano un incremento del 30,6% rispetto a 85,1 milioni di euro dei primi nove mesi del 2015 per effetto del rafforzamento quali/quantitativo dell'organico del Gruppo, necessario a fronte della costante crescita in termini di dimensioni e di volumi, e degli investimenti effettuati nell'ottica del continuo miglioramento funzionale/infrastrutturale dei più importanti sistemi di supporto al business.

ATTIVITA' DEL PERIODO

Nel corso dei primi nove mesi del 2016 la gestione del gruppo assicurativo Poste Vita, in continuità con gli obiettivi strategici perseguiti negli ultimi anni, è stata principalmente finalizzata a:

• rafforzare la leadership nel mercato vita e consolidare il posizionamento rispetto agli altri player,

• crescere nel segmento welfare, investendo nel comparto delle coperture sanitarie, anche grazie all'acquisto della società SDS Srl avvenuto a fine 2015.

L'attività commerciale, in un contesto di mercato contraddistinto da bassi tassi di interesse e da una elevata volatilità è stata indirizzata, coerentemente con le linee strategiche individuate nel piano industriale, ad avviare un graduale e progressivo ribilanciamento della produzione verso prodotti assicurativi non garantiti (prodotti "multiramo" e "unit linked"), caratterizzati da un profilo di rischio rendimento comunque moderato, compatibile con le caratteristiche della clientela del Gruppo, ma potenzialmente con ritorni sugli investimenti più attrattivi.

Nel complesso, come già commentato, la produzione si attesta a 15,4 miliardi di euro (14,5 miliardi di euro nell'analogo periodo del 2015) di cui circa 14,9 miliardi di euro (14,4 miliardi di euro nello stesso periodo del 2015) afferenti alla commercializzazione di prodotti d'investimento e risparmio di Ramo I e V (prodotti tradizionali con gestione separata), mentre la raccolta nel prodotto Multiramo e di una Unit (il cui collocamento è stato avviato alla fine del mese di aprile) ammonta a 615 milioni di euro rispetto ai 244 milioni dell'analogo periodo dell'esercizio precedente.

Soddisfacente la commercializzazione di prodotti a premio ricorrente (Multiutile Ricorrente, Long Term Care, Posta Futuro Da Grande), con oltre 95mila polizze vendute nel periodo, così come le vendite del prodotto PostaPrevidenzaValore che, con oltre 62mila polizze collocate e un livello di adesioni che ha raggiunto le circa 841mila unità, hanno permesso a Poste Vita di consolidare il proprio ruolo anche nel mercato della previdenza.

Positivi sono stati infine i risultati afferenti alla vendita di polizze di puro rischio (temporanee caso morte), vendute "stand alone" (al di fuori, cioè, di operazioni bundled con prodotti di natura finanziaria), con oltre 19mila nuove polizze vendute nel corso dei primi nove mesi del 2016, mentre quasi 68mila sono state le nuove polizze di prodotti, sempre di puro rischio, correlate a Mutui e Prestiti collocati presso la rete di Poste Italiane.

Anche nel comparto danni la gestione si è mossa confermando le linee strategiche previste nel piano industriale, promuovendo la valorizzazione delle nuove esigenze della clientela nei campi del welfare e della sanità, potenziando l'offerta e ottimizzando il modello di supporto alla rete. In particolare, sono state identificate specifiche iniziative di marketing e commerciali orientate verso un'offerta di prodotti sempre più modulabili per la salute e prevenzione, (per es. PosteProtezione Innova Salute e PosteProtezione Innova Infortuni), in grado di soddisfare le esigenze eterogenee di un vasto bacino di clienti. Sebbene la contribuzione al risultato sia ancora marginale, i risultati commerciali appaiono comunque positivi, con una produzione complessiva di 87 milioni di euro11, in crescita rispetto al dato dello stesso periodo del 2015 (71

11 I premi lordi di competenza dei primi nove mesi del 2016 ammontano a 79 milioni di euro (70 milioni di euro nello stesso periodo del 2015).

milioni di euro), accompagnati anche da un positivo andamento tecnico conseguente una ridotta sinistrosità rispetto alla crescita del portafoglio e sostanzialmente in continuità con le dinamiche registrate nello stesso periodo dell'esercizio precedente.

Per quanto attiene alla gestione finanziaria, nel corso del periodo, in un contesto caratterizzato da una flessione dei tassi di interesse e dei rendimenti dei titoli governativi, pur mantenendo una complessiva moderata propensione al rischio è proseguito il graduale processo di diversificazione degli investimenti, attraverso il contestuale incremento di quelli in titoli di capitale (la cui incidenza sul portafoglio è passata dal 10,6% all'attuale 12,7%) in particolare in fondi multiasset aperti armonizzati di tipo UCITS.

In linea con la strategic asset allocation, inoltre, è proseguita la realizzazione di investimenti in Fondi che investono nel settore immobiliare (con target su immobili di tipo retail e uffici) in Europa.

Poste Vita, sempre in un'ottica di diversificazione degli investimenti e considerando altresì il contesto finanziario attuale, ha deliberato la sottoscrizione di un investimento di circa 260 milioni di euro nel fondo di investimento alternativo mobiliare di tipo chiuso denominato "Atlante", gestito da Quaestio Capital Management, la cui sottoscrizione è riservata esclusivamente agli investitori professionali. Il fondo investe prevalentemente in emittenti che si trovino ad avere ratio patrimoniali inadeguati rispetto ai minimi regolamentari (e che quindi realizzino, su richiesta dell'Autorità di Vigilanza, interventi di rafforzamento patrimoniale da attuarsi mediante aumento di capitale) e investimenti in Non Performing Loan di una pluralità di banche italiane. Alla data della presente relazione, il Fondo ha richiamato 155,0 milioni di euro, di cui 137,1 milioni di euro allocati alla gestione separata PostaValorePiù e 17,9 milioni di euro allocati al patrimonio libero della Società. E' stata altresì deliberata la sottoscrizione di un ulteriore investimento di 200 milioni di euro (sempre allocati nella gestione separata PostaValorePiù) nel fondo di investimento alternativo mobiliare di tipo chiuso denominato "Atlante 2", sempre gestito da Quaestio Capital Management.

Ciò detto, le scelte di investimento continuano comunque a essere improntate a obiettivi di prudenza, con un portafoglio investito ancora prevalentemente in Titoli di Stato e obbligazioni "corporate", con una esposizione complessiva che rappresenta oltre l'87% dell'intero portafoglio.

In conseguenza delle menzionate dinamiche commerciali e finanziarie, le riserve tecniche del portafoglio diretto italiano ammontano a 100,9 miliardi di euro (90,5 miliardi di euro a fine 2015), di cui 92,5 miliardi di euro riferiti ai prodotti di Ramo I e V (81,7 miliardi di euro a fine 2015) mentre le riserve matematiche afferenti a prodotti, allorché il rischio d'investimento è sopportato dagli assicurati, ammontano a 7,1 miliardi di euro (7,2 miliardi di euro al 31 dicembre 2015). La Riserva di Deferred Policyholder Liability (DPL), correlata alla variazione di fair value degli strumenti finanziari a copertura delle riserve, è passata da 9,7 miliardi di euro rilevati alla fine del 2015 a 12,8 miliardi di euro, per effetto dell'incremento del fair value quale conseguenza dell'andamento più favorevole dei mercati finanziari rispetto alla fine del precedente esercizio.

Le riserve tecniche afferenti ai rami Danni, al lordo delle cessioni in riassicurazione, ammontano alla fine del periodo a 135 milioni di euro, in crescita rispetto ai 112 milioni di euro rilevati alla fine del 2015.

Per quanto attiene agli aspetti di carattere organizzativo, nel corso dei primi nove mesi del 2016 sono proseguite le attività progettuali a sostegno dello sviluppo industriale e del continuo miglioramento funzionale/infrastrutturale dei più importanti sistemi di supporto al business, oltre al rafforzamento della struttura organizzativa del Gruppo. Conseguentemente, i costi di funzionamento ammontano a circa 111,5 milioni di euro, in crescita rispetto al dato rilevato alla fine dello stesso periodo del 2015 in cui ammontavano

a 85,4 milioni di euro. L'incidenza dei costi di funzionamento continua comunque a mantenersi su livelli di gran lunga inferiori rispetto alla media di mercato (0,5% dei premi emessi e 0,1% delle riserve).

Con riferimento, infine, alla linea di business rappresentata dai Fondi Comuni di Investimento, la raccolta lorda è stata di oltre 1,8 miliardi di euro, in crescita del 25% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente, mentre la significativa contrazione dei riscatti si è riflessa in una crescita della raccolta netta passata da 358 milioni di euro dei primi nove mesi del 2015 a 1,2 miliardi di euro; conseguentemente il patrimonio della "clientela retail" gestito da Banco Posta Fondi Sgr è passato da 5,7 miliardi di euro di fine dicembre 2015 a 7,0 miliardi di euro al 30 settembre 2016. Tenuto conto della quota in gestione delle riserve del Gruppo Poste Vita, il patrimonio complessivamente gestito al 30 settembre 2016 ha raggiunto complessivamente 81,4 miliardi di euro, facendo registrare un aumento del 16% rispetto a 70,1 miliardi di euro di fine 2015.

ALTRI SERVIZI

MERCATO DEGLI OPERATORI MOBILI

Nel corso dei primi nove mesi del 2016 l'andamento del mercato dei servizi di telefonia mobile presenta evidenze in continuità con quanto già registrato dagli operatori negli ultimi mesi del 2015; si conferma il processo di razionalizzazione delle offerte tariffarie, caratterizzate dalla presenza di bundle ulteriormente ampliati nella quantità di traffico (prevalentemente navigazione mobile). Attraverso il perseguimento di una strategia incentrata su offerte di pacchetti triple e quadruple play12 si amplia ulteriormente l'offerta con l'introduzione di opzioni legate a contenuti tv/video on demand, streaming con l'intento di intercettare, su un'unica piattaforma commerciale, la gran parte della spesa del consumatore per la comunicazione e l'intrattenimento. Prosegue sia il trend di convergenza tra servizi di rete fissa e mobile, sia la prospettiva di realizzazione di partnership tra fornitori di contenuti digitali e operatori di rete di telecomunicazioni.

Sul mercato retail si confermano alcuni trend di sviluppo, in cui l'utilizzo dei social media è ancora proiettato a crescere in tutti i mercati chiave, sia a scopo ricreativo, sia per ricerche on line, in particolare per i servizi di m-commerce. Sul mercato business gli operatori mirano invece a essere i protagonisti della digital transformation delle aziende italiane in tutti i settori, compresa la Pubblica Amministrazione.

Primi nove mesi
(dati in milioni di euro) 2016 2015 Variazioni
Ricavi e proventi 168 179 (11) -6,1%
Altri ricavi e proventi 1 2 (1) -50,0%
Totale Ricavi da terzi 169 181 (12) -6,6%
Ricavi altri settori 38 69 (31) -44,9%
Totale Ricavi 207 250 (43) -17,2%
Costi per beni e servizi 133 158 (25) -15,8%
Costo del lavoro 13 16 (3) -18,8%
Ammortamenti e svalutazioni 24 28 (4) -14,3%
Altri costi e oneri 2 5 (3) -60,0%
Costi altri settori 14 14 - n.s.
Totale Costi 186 221 (35) -15,8%
Risultato operativo (EBIT) 21 29 (8) -27,6%

Conto Economico del settore Altri Servizi

n.s.: non significativo

Il settore Altri servizi, che include la società PosteMobile, presenta nei primi nove mesi del 2016 un Risultato Operativo di 21 milioni di euro, in riduzione di 8 milioni di euro rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente (29 milioni di euro nel 2015). Tale flessione è ascrivibile all'andamento dei ricavi, il cui volume raggiunge i 207 milioni di euro e registra una riduzione del 17,2% per effetto, sia di minori ricavi mobili non ripetibili (2,8 milioni di euro nel 2016 contro 8 milioni di euro nei primi nove mesi del 2015), sia dell'operazione straordinaria di scissione del ramo d'azienda cd. "Rete Fissa TLC" in favore di Poste Italiane SpA che ha determinato minori ricavi da altri settori per 31 milioni di euro.

12 Gli operatori che utilizzano reti di telecomunicazioni possono sfruttare la convergenza tra telecomunicazioni e televisioni e offrire pacchetti di servizi congiunti triple play (telefonia fissa, banda larga e pay-TV) e quadruple play (telefonia fissa, mobile, banda larga e pay-TV).

I costi per beni e servizi si attestano a 133 milioni di euro, con una riduzione del 15,8% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente, influenzati dall'operazione straordinaria citata e dai benefici rivenienti dalle efficienze prodotte dal contratto con il nuovo operatore relativamente alle SIM commercializzate su piattaforma FULL.

Anche il costo del lavoro si riduce, passando da 16 milioni di euro dei primi nove mesi del 2015 a 13 milioni di euro nel 2016 (-18,8%), in virtù del passaggio di una parte dell'organico nella Capogruppo (260 risorse FTE stabili e flessibili - mediamente impiegate nel 2016, contro 310 dei primi nove mesi del 2015).

La base clienti di PosteMobile a fine settembre 2016 raggiunge 3,7 milioni di linee (circa 3,6 milioni al 31 dicembre 2015). Buone le performance, sia dei volumi di traffico voce, che hanno superato nel periodo i 4 miliardi di minuti (+2,8% rispetto all'analogo periodo del 2015), sia soprattutto dei volumi di traffico dati, che registrano una importante crescita raggiungendo 4,8 migliaia di Terabyte, in crescita di poco meno dell'80% rispetto all'analogo periodo del 2015.

Nel corso dei primi nove mesi del 2016 è proseguita la positiva evoluzione dei servizi "Semplifica", anche a seguito della sempre maggiore diffusione dell'APP PosteMobile, disponibile sia per i clienti PosteMobile che per quelli degli altri operatori mobili. Il valore delle transazioni a settembre 2016 ha raggiunto complessivamente i 724 milioni di euro, raddoppiando i risultati conseguiti nel 2015. L'APP PosteMobile, beneficiando dei continui rinnovamenti in termini di funzionalità e di user experience, continua a essere una delle maggiormente apprezzate e utilizzate del proprio segmento. Con quasi 1,8 milioni di download raggiunti e una valutazione media sugli store pari a 4,2 (scala 1-5), costituisce uno dei principali mobile wallet del mercato mobile italiano, traguardando un valore complessivo transato di oltre 380 milioni di euro (APP Postemobile e SIM Tool Kit) e migliorando ulteriormente la performance conseguita nel precedente esercizio del 14%.

Anche l'APP BancoPosta, lanciata a luglio 2015 per tutti i clienti di Poste Italiane indipendentemente dall'operatore telefonico, ha consolidato i propri risultati, con quasi 500mila clienti abilitati ai propri servizi dispositivi. Nel periodo il transato di questo specifico canale supera i 344 milioni di euro.

6. ANDAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO DEL GRUPPO

ANDAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO DEL GRUPPO

Capitale investito netto e relativa copertura

30 settembre 31 dicembre Variazioni
(dati in milioni di euro) 2016 2015
Capitale immobilizzato:
Immobili, impianti e macchinari 2.062 2.190 (128) -5,8%
Investimenti immobiliari 57 61 (4) -6,6%
Attività immateriali 483 545 (62) -11,4%
Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto 215 214 1 0,5%
Totale Capitale immobilizzato
(a)
2.817 3.010 (193) -6,4%
Capitale d'esercizio:
Rimanenze 137 134 3 2,2%
Crediti commerciali e Altri crediti e attività 5.915 5.546 369 6,7%
Debiti commerciali e Altre passività (4.402) (4.398) (4) 0,1%
Crediti (Debiti) per imposte correnti (174) 19 (193) n.s.
Totale Capitale d'esercizio:
(b)
1.476 1.301 175 13,5%
Capitale investito lordo
(a+b)
4.293 4.311 (18) -0,4%
Fondi per rischi e oneri (1.165) (1.397) 232 16,6%
Trattamento di fine rapporto e Fondo di quiescenza (1.478) (1.361) (117) 8,6%
Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite (277) (554) 277 50,0%
Capitale investito netto 1.373 999 374 37,4%
Patrimonio netto 9.027 9.658 (631) -6,5%
Posizione finanziaria netta 7.654 8.659 (1.005) -11,6%

n.s.: non significativo

La struttura patrimoniale del Gruppo Poste Italiane evidenzia al 30 settembre 2016 un Capitale investito netto di 1.373 milioni di euro ampiamente coperto dal Patrimonio netto. Dal confronto con i dati di chiusura del precedente esercizio, in cui l'indicatore ammontava a 999 milioni di euro, emerge un incremento per 374 milioni di euro.

Il Capitale immobilizzato si attesta a 2.817 milioni di euro ed evidenzia, rispetto alla situazione di fine esercizio 2015, un decremento di 193 milioni di euro. Alla formazione del saldo hanno principalmente concorso, oltre ad Ammortamenti e svalutazioni (comprensivi di riprese di valore) per 439 milioni di euro rilevati nel periodo, investimenti industriali per 252 milioni, di cui 208 milioni di euro effettuati da Poste Italiane e prevalentemente inerenti alle attività legate all'Information Technology quali: l'ampliamento delle nuove Infrastrutture Server Farm, il proseguimento delle attività finalizzate a consolidare l'infrastruttura dei Data Center del Gruppo e l'allineamento dei sistemi alle necessità di business e della relativa infrastruttura centralizzata. Importante inoltre l'impegno volto al supporto della digital trasformation. Per quanto concerne invece l'attività finalizzata all'ammodernamento e alla ristrutturazione immobiliare, in continuità con la strategia di valorizzazione del patrimonio immobiliare di Poste Italiane, è proseguita l'attività di investimento che ha interessato prevalentemente il patrimonio immobiliare strumentale. In particolare, sono proseguite le attività di ristrutturazione e manutenzione straordinaria programmata mediante la realizzazione di interventi finalizzati alla riqualificazione e all'adeguamento degli immobili strumentali, secondo le esigenze funzionali dei luoghi di lavoro e dei servizi svolti, nonché interventi volti a migliorare la sicurezza e la salute dei dipendenti. Inoltre, nel corso dei primi nove mesi del 2016 sono stati realizzati 1440 interventi per attività di manutenzione straordinaria non programmata (impianti di riscaldamento e condizionamento, impianti elettrici e antincendio, ecc.) oltre a interventi per il ripristino dell'operatività degli Uffici Postali oggetto di attacchi criminosi.

Il Capitale d'esercizio al 30 settembre 2016 ammonta a 1.476 milioni di euro e si incrementa di 175 milioni di euro rispetto a fine esercizio 2015 essenzialmente per effetto della variazione dei crediti per sostituto di imposta afferenti all'anticipazione delle ritenute e delle imposte sostitutive sui capital gain delle polizze Vita. Il saldo tiene conto altresì di partite regolatorie inerenti alla compensazione per il Servizio Universale che il Gruppo ritiene tuttavia di poter incassare entro la fine dell'esercizio.

Il decremento del saldo netto passivo dei Crediti (Debiti) per imposte anticipate/differite per 277 milioni di euro è in larga parte ascrivibile all'effetto fiscale netto positivo (incremento di crediti per imposte anticipate e/o decremento di debiti per imposte differite) sulla variazione negativa della riserva di fair value degli investimenti in titoli disponibili per la vendita.

Il Patrimonio netto al 30 settembre 2016 ammonta a 9 miliardi di euro ed evidenzia un decremento di 631 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015 principalmente ascrivibile alla movimentazione delle riserve di fair value (887 milioni di euro, al netto degli effetti fiscali) in cui sono riflesse le oscillazioni (positive e/o negative) degli investimenti del settore operativo Finanziario in titoli disponibili per la vendita, nonché in virtù della distribuzione di dividendi, così come deliberato dalla Assemblea degli azionisti del 24 maggio 2016, per 444 milioni di euro (34 centesimi di euro per azione) corrisposti agli azionisti il 22 giugno 2016.

Tali variazioni sono state parzialmente compensate dall'Utile del periodo per 807 milioni di euro.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

Posizione finanziaria netta del Gruppo per settore operativo

(dati in milioni di euro)
Saldo al 30 settembre 2016 Postale e
commerciale
Finanziario Assicurativo e
Risparmio
Gestito
Altro Elisioni Consolidato
Passività finanziarie (2.288) (61.978) (1.163) (2) 2.034 (63.397)
Riserve tecniche assicurative - - (113.878) - - (113.878)
Attività finanziarie 1.447 63.307 116.499 47 (1.728) 179.572
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori - - 66 - - 66
Avanzo finanziario netto/(Indebitamento netto) (841) 1.329 1.524 45 306 2.363
Cassa e depositi BancoPosta - 2.918 - - - 2.918
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.061 422 1.187 9 (306) 2.373
Posizione finanziaria netta 220 4.669 2.711 54 - 7.654
(dati in milioni di euro)
Saldo al 31 dicembre 2015
Postale e
commerciale
Finanziario Assicurativo e
Risparmio Gestito
Altro Elisioni Consolidato
Passività finanziarie (2.442) (55.418) (1.218) (4) 1.604 (57.478)
Riserve tecniche assicurative - - (100.314) - - (100.314)
Attività finanziarie 1.396 57.574 102.409 26 (1.315) 160.090
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori - - 58 - - 58
Avanzo finanziario netto/(Indebitamento netto) (1.046) 2.156 935 22 289 2.356
Cassa e depositi BancoPosta - 3.161 - - - 3.161
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.315 485 1.615 16 (289) 3.142
Posizione finanziaria netta

La Posizione finanziaria netta complessiva al 30 settembre 2016 è in avanzo di 7.654 milioni di euro, in contrazione rispetto ai valori al 31 dicembre 2015 (in cui presentava un avanzo di 8.659 milioni di euro) principalmente per effetto della componente valutativa legata al fair value degli investimenti in titoli in portafoglio per circa 2.580 milioni di euro (3.775 milioni di euro al 31 dicembre 2015), prevalentemente ascrivibile al portafoglio titoli del Patrimonio BancoPosta e, in misura minore, agli impieghi della controllata Poste Vita.

LIQUIDITA'

Primi nove mesi
(dati in milioni di euro) 2016 2015
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo 3.142 1.704
Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa 442 793
Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa non finanziaria 858 1.259
Liquidità generata/(assorbita) da attività e passività da operatività finanziaria 71 (295)
Liquidità generata/(assorbita) da attività e passività da operatività assicurativa (487) (171)
Flusso di cassa netto da/(per) attività di investimento (252) (432)
Flusso di cassa da/(per) attività di finanziamento e operazioni con gli azionisti (959) (209)
Flusso delle disponibilità liquide (769) 152
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo 2.373 1.856
di cui:
Disponibilità assoggettate a vincolo d'impiego - (315)
Liquidità a copertura delle riserve tecniche assicurative (669) (939)
Altra liquidità indisponibile (28) (25)

Posizione finanziaria netta industriale ESMA

La posizione finanziaria netta industriale ESMA dei Settori Operativi Servizi Postali e Commerciali e Altri Servizi al 30 settembre 2016, determinata in applicazione di quanto previsto dal paragrafo 127 delle raccomandazioni contenute nel documento predisposto dall'ESMA n. 319 del 2013 è la seguente:

30 settembre 31 dicembre
(dati in milioni di euro) 2016 2015
A. Cassa 2 2
B. Altre disponibilità liquide 1.068 1.329
C. Titoli detenuti per la negoziazione - -
D. Liquidità (A+B+C) 1.070 1.331
E. Crediti finanziari correnti 65 169
F. Debiti bancari correnti - (515)
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente (8) (16)
H. Altri debiti finanziari correnti (23) (20)
I. Posizione finanziaria corrente (F+G+H) (31) (551)
J. Posizione finanziaria netta corrente (I+E+D) 1.104 949
K. Debiti bancari non correnti (400) (400)
L. Obbligazioni emesse (798) (797)
M. Altri debiti non correnti (56) (57)
N. Posizione finanziaria non corrente (K+L+M) (1.254) (1.254)
O. Posizione Finanziaria Netta Industriale ESMA (J+N) (150) (305)
Attività finanziarie non correnti 658 553
Posizione Finanziaria Netta Industriale 508 248
Crediti finanziari intersettoriali 724 674
Debiti finanziari intersettoriali (958) (615)
Posizione Finanziaria Netta Industriale al lordo dei rapporti intersettoriali 274 307
di cui:
- Postale e commerciale 220 269
- Altro 54 38

7. RISORSE UMANE

ORGANICO

L'organico del Gruppo è di seguito evidenziato:

Numero medio dei dipendenti (*)
Primi nove mesi
2016
Primi nove mesi
2015
Organico stabile
Dirigenti 776 783
Quadri 16.081 16.015
Aree operative 119.039 121.584
Aree di base 1.102 1.486
Totale unità a tempo indeterminato 136.998 139.868
Contratti di apprendistato 34 44
Totale 137.032 139.912
Organico flessibile
Contratti di somministrazione/a progetto 13 121
Contratti a tempo determinato 4.602 3.547
Totale 4.615 3.668
Totale organico stabile e flessibile 141.647 143.580

(*) Dati espressi in full time equivalent .

E' proseguita nel corso dei primi nove mesi del 2016 l'attività di recruiting e selezione dal mercato esterno di neolaureati in discipline economico/finanziarie da inserire, con finalità di rafforzamento del front end commerciale, in qualità di specialisti commerciali e promotori finanziari.

All'interno degli Uffici Postali sono stati, altresì, potenziati i ruoli di operatori di sportello multi-etnico.

In ambito Corporate sono state rafforzate le funzioni Marketing Strategico, con specifico riferimento alle competenze digital, e le funzioni Sistemi Informativi e Bancoposta.

Gli inserimenti dal mercato esterno hanno anche riguardato specifiche esigenze di business delle aziende del Gruppo con particolare riferimento a Poste Vita.

Diverse le iniziative di sviluppo condotte nel periodo e destinate a tutta la popolazione aziendale. Con riferimento ai giovani impiegati con alto potenziale ma limitata seniority aziendale è proseguito il Programma di Orientamento Professionale, un processo di assessment e orientamento professionale funzionale alla crescita verso ruoli di area quadri, che ha coinvolto 272 partecipanti.

Nell'ambito dell'area quadri, il processo "MLab"- Managerial Lab, finalizzato a intercettare solidi professionisti da sviluppare su posizioni di maggiore complessità, ha visto la partecipazione di 195 persone.

Il processo di valutazione delle prestazioni 2015, conclusosi con la fase di feedback nel mese di giugno, è stato esteso la prima volta anche alla popolazione dei portalettere (circa 34mila risorse). Le valutazioni complessive sono state oltre 123mila (30mila valutati in più rispetto al 2015), mentre il numero di valutatori è in linea con gli anni precedenti (circa 8.200).

In merito alle politiche di incentivazione sono state emesse le nuove "Linee Guida Sistemi di Incentivazione Commerciale e Operativa del Gruppo Poste Italiane", che descrivono gli apporti delle diverse funzioni aziendali coinvolte nel processo, in coerenza con le normative vigenti di settore.

Per quanto concerne il sistema di incentivazione manageriale MBO è stata completata la consuntivazione degli obiettivi relativi all'anno 2015 e sono stati formalizzati gli obiettivi 2016, in linea con le politiche illustrate nella "Relazione sulla Remunerazione 2016" approvata dall'Assemblea degli Azionisti riunitasi il 24 maggio 2016. Peraltro nella stessa seduta l'Assemblea ha approvato il documento informativo, redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sul "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016-2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock". Per ulteriori approfondimenti si rimanda al Bilancio intermedio consolidato abbreviato al 30 settembre 2016 (nota 3.7 Ulteriori informazioni).

Hanno preso avvio diverse iniziative di formazione manageriale (Customer Accademy, Caminetti Manageriali, Scenari di Business, Effective Communication). Per le risorse più giovani e in sviluppo sono state riavviate le iniziative LiberaMente al Lavoro e Future is Now, finalizzate a supportare i partecipanti (circa 200 risorse) nell'interpretazione dei nuovi scenari.

Nell'ambito delle iniziative a valenza sociale è proseguito il progetto "integrazione disabili", con un'iniziativa a favore del personale non udente (circa 72 risorse), avente l'obiettivo di favorire l'integrazione nei luoghi di lavoro, aumentarne i livelli di performance e di inclusione sociale e professionale.

Con riferimento alla formazione tecnico-specialistica sono state erogate, tra l'altro, iniziative: sui temi di compliance normativa, sullo SPID, a supporto del business per le strutture commerciali, a supporto delle attività in ambito logistico, finalizzate allo sviluppo delle competenze specialistiche per i ruoli non manageriali, nonché dirette alla valorizzazione del knowledge interno.

Nel complesso, nei primi nove mesi del 2016 sono state erogate oltre 1,9 milioni di ore di formazione.

RELAZIONI INDUSTRIALI

Il sistema di relazioni industriali di Poste Italiane ha visto, nei primi nove mesi del 2016, Azienda e Organizzazioni Sindacali (OO.SS.) impegnate principalmente nelle trattative di seguito argomentate.

Posta, Comunicazione e Logistica

In relazione alle esigenze emerse nell'ambito delle attività di recapito, il 27 gennaio 2016 è stato sottoscritto un verbale di accordo sull'opportunità di procedere alla trasformazione a tempo indeterminato, in regime di part time, per un numero massimo di 125 contratti a termine stipulati in applicazione dei verbali sottoscritti con le OO.SS. tra il 2013 e il 2014 . La conversione a tempo indeterminato, avvenuta entro il mese di marzo 2016, è stata riferita ai lavoratori in servizio alla data di sottoscrizione dell'intesa per lo svolgimento di attività di recapito, presso le sedi di assegnazione; tali lavoratori sono stati impiegati a tempo parziale.

Il 24 febbraio 2016 è stato sottoscritto con tutte le OO.SS., ad eccezione della UILposte, un verbale di accordo a conclusione dell'esame congiunto dei progetti di riorganizzazione relativi all'anno 2016, definiti in coerenza con le linee guida condivise nell'accordo del 25 settembre 2015. L'intesa prevede, a decorrere dall'anno 2016, l'implementazione dei nuovi modelli di recapito per i capoluoghi di provincia ed aree extraurbane non regolate e per le aree extraurbane regolate (già individuati nell'accordo del 2015); tale modalità favorirà una gestione ottimale delle relative ricadute occupazionali. L'intesa individua oltre 4mila eccedenze.

Nel confermare l'attuale gestione dell'istituto della flessibilità operativa, le Parti hanno inoltre previsto l'innalzamento dei limiti mensili e annuali entro i quali sarà compresa l'esecuzione di tale flessibilità per i portalettere con orario settimanale articolato su 5 giorni lavorativi.

Infine, sempre con l'intesa del 24 febbraio 2016 l'Azienda si è resa disponibile a proporre la trasformazione del rapporto di lavoro da part time in full time ad almeno 150 lavoratori, ovunque applicati, per lo svolgimento di attività di recapito presso le province di Milano e Monza Brianza. Al riguardo, in data 14 aprile 2016, è stato sottoscritto un ulteriore accordo che ha definito i tempi e i criteri per l'adesione da parte dei lavoratori alla suddetta proposta di trasformazione.

Mercato Privati

In data 8 marzo 2016 è stato sottoscritto con le OO.SS. un verbale di incontro che definisce, oltre l'evoluzione dei formati di vendita presenti negli Uffici Postali (sale e corner), diverse soluzioni organizzative per la gestione dei quadri fuori posizione e da riqualificare, individuando tre specifici progetti (Rafforzamento Presidio Territoriale Filatelia, Rafforzamento Presidio sui Processi Operativi e Professional di Filiale).

Mobilità Volontaria Nazionale

Il 12 aprile 2016 è stato sottoscritto un accordo che disciplina le modalità di gestione delle domande di trasferimento volontario per il lavoratori interessati a svolgere le proprie mansioni in regioni diverse da quelle di assegnazione. L'intesa, di vigenza biennale (2016 e 2017), conferma l'impianto del precedente accordo in materia, rafforzando le tutele nei confronti delle situazioni socialmente rilevanti. Infatti, l'agevolazione al trasferimento, già prevista per i lavoratori affetti dalle "gravi patologie" espressamente indicate nell'art. 41 del CCNL o che abbiano figli conviventi ovvero coniuge/convivente "more uxorio" affetti dalle medesime patologie, viene estesa ai dipendenti che effettuino terapie salvavita o che hanno figli per i quali ricorrano le condizioni qualificate come "croniche e invalidanti" dal Ministero della Salute.

Uptime SpA in liquidazione

A seguito dell'apertura della procedura di licenziamenti collettivi per la totalità dei dipendenti da parte della società Uptime SpA – partecipata da SDA Express Courier SpA - il 31 maggio 2016 Poste italiane ha sottoscritto, come si è detto in precedenza, un accordo con le OO.SS. volto a garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali. Nel dettaglio, l'intesa prevede - dal momento del licenziamento - il ricorso agli ammortizzatori sociali con contestuale avvio, per il tramite di una società di outplacement individuata da Poste Italiane, della ricerca di alternative occupazionali, con contratto di lavoro a tempo indeterminato full time e coerenti con le esperienze professionali maturate. Nei confronti dei lavoratori per i quali non emerga, nel corso di un periodo di 6 mesi, la possibilità di ricollocazione sul mercato del lavoro, Poste Italiane proporrà l'assunzione con contratto a tempo indeterminato part time, nell'ambito del comune di Roma.

Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il personale non dirigente di Poste Italiane Nel mese di maggio è stato avviato il confronto con le OO.SS. per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro nel cui ambito l'Azienda ha, tra l'altro presentato una proposta per l'istituzione di un Fondo Sanitario preposto a erogare prestazioni assicurative integrative.

Premio di Risultato

Il 26 luglio 2016 è stata raggiunta l'intesa sul premio di risultato per: Poste Italiane SpA, Poste Vita SpA, Poste Assicura SpA, Postetutela SpA, Poste Tributi ScpA, EGI SpA, BancoPosta Fondi SpA SGR. L'accordo ha vigenza annuale e permette di valorizzare l'apporto dei dipendenti al raggiungimento degli obiettivi aziendali per il 2016, rinviando la definizione della struttura del premio per il successivo triennio al primo trimestre del 2017.

Nuova Flotta Aziendale dotata del sistema "Black Box"

In relazione alla consegna della nuova flotta aziendale dotata del sistema Black Box13, l'Azienda ha avviato il confronto con le OO.SS., conclusosi il 20 luglio 2016 con la sottoscrizione di un verbale di mancato accordo. In coerenza con le disposizioni legislative in materia (art. 4 Statuto dei Lavoratori – "Impianti audiovisivi") Poste, in data 25 luglio 2016, ha presentato al Ministero del Lavoro l'istanza finalizzata a ottenere l'autorizzazione all'utilizzo del citato sistema e dei relativi dati.

Enti Bilaterali

E' proseguita l'attività dell'Ente Bilaterale per la Formazione e Riqualificazione del personale con la sottoscrizione di accordi per l'accesso ai finanziamenti erogati da Fondimpresa e dal Fondo di Solidarietà per il sostegno del reddito. Nel periodo di riferimento, sono stati rendicontati a Fondimpresa 180 piani formativi per un valore complessivo di circa 6,6 milioni di euro e sono state presentate al Fondo di Solidarietà domande per circa 7,2 milioni, allo stato in via di approvazione.

In tema di Responsabilità Sociale d'Impresa, nel corso del primi nove mesi del 2016 il sistema di welfare aziendale è stato orientato alla qualità dei servizi inclusivi a favore delle fasce deboli e delle iniziative rivolte ai dipendenti e ai loro familiari.

Con riferimento sisma che il 24 agosto 2016 ha interessato il centro Italia, l'Azienda (anche in rappresentanza delle società del Gruppo che applicano il CCNL per il personale non dirigente di Poste Italiane) ha sottoscritto con le OO.SS. un verbale di accordo relativo alle iniziative a favore dei dipendenti e delle popolazioni colpite. L'intesa prevede la possibilità di richiedere l'anticipo del trattamento di fine rapporto per far fronte ad eventuali impegni di natura economica conseguenti al terremoto, confermando inoltre l'impegno a tenere conto delle giornate di mancata operatività degli Uffici Postali per quanto attiene agli obiettivi commerciali, a sospendere temporaneamente l'avvio della riorganizzazione del recapito nei comuni colpiti dal sisma e a esaminare con particolare attenzione il tema dei trasferimenti individuali e delle applicazioni temporanee presso altre sedi. L'accordo, infine, stabilisce la partecipazione del Gruppo all'iniziativa avviata da Confindustria e CGIL-CISL-UIL in merito all'attivazione del Fondo di Solidarietà per le Popolazioni del Centro Italia; in particolare, con l'istituzione della "Ora Etica", i dipendenti potranno contribuire versando un contributo pari a un'ora della propria retribuzione, o una giornata della propria retribuzione se trattasi di personale dirigente, a fronte del

quale l'Azienda donerà un importo equivalente.

Nel corso dei primi nove mesi del 2016 il Contenzioso del Lavoro di Poste Italiane SpA ha registrato, rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente, una flessione di circa il 22% delle controversie, il cui numero complessivo dei ricorsi notificati è stato di 798 unità rispetto alle 1.029 del 2015.

Con riferimento specifico alle vertenze riguardanti il lavoro flessibile:

• per i contratti di lavoro a tempo determinato (CTD), il numero delle nuove cause attivate si è attestato a 36 notifiche rispetto alle 81 dello stesso periodo dell'anno precedente. Quanto al tasso di soccombenza di

13 La black box o scatola nera per l'auto è un dispositivo satellitare che, se montato sul veicolo, monitora e registra tutte le informazioni sul mezzo. Sulla base di un emendamento al DDL Concorrenza in esame al Senato, a partire dal 2017 il governo dovrà adottare delle misure e dei decreti legislativi che prevedano l'obbligo di "stabilire la progressiva estensione dell'utilizzo dei dispositivi elettronici, con priorità sui veicoli che svolgono un servizio pubblico o che beneficiano di incentivi pubblici e, successivamente, sui veicoli privati adibiti al trasporto di persone o cose, senza maggiori oneri per i cittadini".

tale filone vertenziale, calcolato sugli esiti ricevuti indipendentemente dall'anno di notifica, lo stesso si è collocato al 10% circa (17,3% circa nel 2015);

• per i contratti di lavoro temporaneo (interinale/somministrazione), sono pervenuti in Azienda 14 nuovi ricorsi rispetto agli 11 del 30 settembre 2015. Il tasso di soccombenza si è attestato al 49% circa (il 45% nell'analogo periodo 2015).

Con riferimento alle controversie originate dagli altri istituti contrattuali, le nuove cause attivate nei primi nove mesi del 2016 sono state 615, in riduzione rispetto alle 750 dell'analogo periodo 2015. In tale ambito si inserisce il contenzioso afferente ai licenziamenti disciplinari, i cui nuovi ricorsi nei primi nove mesi del 2016 sono stati 133 a fronte dei 187 dell'analogo periodo 2015. La soccombenza di tali controversie è del 28% nei primi nove mesi del 2016 contro il 27% circa dell'analogo periodo 2015.

Per quanto attiene all'esercizio del potere disciplinare, sono state complessivamente definiti 3.633 procedimenti disciplinari; rispetto all'analogo periodo del 2015, il decremento si è registrato sia sul fronte delle sanzioni conservative (87 in meno) sia su quelle espulsive (70 in meno).

8. GESTIONE DEI RISCHI

Poste Italiane sta progressivamente consolidando, nell'ambito del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi ("SCIGR"), un modello di Governo dei Rischi di Gruppo (di seguito anche "GRG") in linea con i requisiti del codice di Autodisciplina delle società quotate e con le best practice di riferimento. Il modello GRG persegue l'obiettivo di conseguire una visione organica e complessiva dei principali rischi aziendali, una maggiore coerenza delle metodologie e degli strumenti a supporto del risk management e un rafforzamento della consapevolezza, a tutti i livelli, che un'adeguata valutazione e gestione dei rischi può incidere sul raggiungimento degli obiettivi strategici.

Il modello GRG si esplicita attraverso un processo di gestione integrata del rischio continuo e dinamico, che valorizza i sistemi di gestione del rischio già esistenti a livello di singolo segmento (finanziario, assicurativo, postale e logistico) e di processi aziendali, promuovendone l'armonizzazione con le metodologie e gli strumenti specifici del modello stesso, in modo da contribuire allo sviluppo di attitudini e competenze di gestione del rischio in tutti gli ambiti di attività del Gruppo.

Nel corso dei primi nove mesi del 2016 sono state svolte le attività di monitoraggio rischi, con particolare riferimento ai top risk individuati nei precedenti cicli di assessment; inoltre è stato avviato un ulteriore ciclo di assessment, attualmente in corso, che tiene conto delle evoluzioni del contesto interno/esterno e della strategia del Gruppo.

Il modello GRG ha adottato lo strumento del Risk Model a supporto della fase di identificazione e descrizione dei rischi, attraverso il quale i rischi individuati possono essere ricondotti a categorie omogenee sulla base di uno schema di classificazione condiviso a livello di Gruppo, in linea con le best practice di riferimento e, ove presenti, con le specifiche prescrizioni normative. Il Risk Model rappresenta un costante punto di riferimento per la gestione, il controllo e il reporting integrato dei rischi, pertanto viene assicurato l'aggiornamento periodico anche rispetto all'operatività aziendale nonché in relazione agli esiti delle attività di assessment. Il Risk Model prevede cinque categorie di rischi: strategici, evoluzione normativa e compliance, assicurativi, operativi e finanziari come di seguito riportate.

RISCHI STRATEGICI

Rischi di flessione degli utili o del capitale derivanti da cambiamenti del contesto operativo, decisioni aziendali errate, attuazione inadeguata di decisioni, scarsa reattività a variazioni di contesto competitivo.

EVOLUZIONE NORMATIVA E COMPLIANCE

Rischio attuale o prospettico connesso al mancato rispetto di leggi e regolamenti imposti dal legislatore, da autorità di settore nonché da normativa interna.

RISCHI ASSICURATIVI

Rischi tecnici derivanti dal contesto operativo del settore assicurativo (tecnico danni, tecnico salute e tecnico vita) per la cui trattazione si rimanda al Bilancio intermedio consolidato abbreviato al 30 settembre 2016 (nota 4. Analisi e presidio dei rischi) che costituiscono, con la Relazione sulla Gestione, un'ulteriore sezione del Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2016.

RISCHI OPERATIVI

Rischi di perdite derivanti dalla inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, il rischio di incidenti o infortuni dei dipendenti sul luogo di lavoro, il rischio di azioni criminali e attentati commessi ai danni delle strutture operative o delle relative attività, le truffe, ivi comprese le truffe online (c.d. phishing), nonché le operazioni non autorizzate, ivi compresi gli errori derivanti dal malfunzionamento dei sistemi informatici o di telecomunicazione.

Di seguito sono evidenziate alcune delle tipologie di rischi operativi.

Rischi di attacchi/eventi esterni

Uno dei temi da sempre all'attenzione di Poste Italiane è rappresentato dalla sicurezza degli Uffici Postali, al fine di tutelare i dipendenti, la clientela e il patrimonio aziendale e fronteggiare i rischi derivanti da azioni fraudolente e/o attacchi criminosi dall'esterno. Poste, in considerazione dell'attività di movimentazione di fondi è esposta ai rischi connessi al compimento di atti delittuosi (furti e/o rapine) che, qualora si verificassero, potrebbero comportare effetti negativi sull'immagine, sull'attività, sulle prospettive e sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo.

Nel corso dei primi nove mesi del 2016, sono proseguite le attività di potenziamento della sicurezza attiva degli Uffici Postali, fra l'altro attraverso l'attivazione, l'integrazione e la sostituzione di impianti di allarme e di videosorveglianza con apparati tecnologicamente avanzati nonché della sicurezza passiva attraverso l'implementazione dei sistemi di protezione antirapina.

Particolare attenzione e specifiche iniziative di prevenzione hanno riguardato anche i rischi derivanti da potenziali truffe e frodi interne ed esterne all'Azienda, tra cui il furto di identità digitale, il phishing, le minacce alle risorse informatiche costituite fra l'altro da malicious code, indirizzi IP tracciati come malevoli e altri dati.

Rischi connessi alla normativa in materia di salute e sicurezza

Poste Italiane dopo aver ridefinito, nel corso del 2015, il modello aziendale di gestione della salute e della sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro individuando 5 nuove unità produttive (4 coincidenti con le funzioni di business Posta, Comunicazione e Logistica, BancoPosta, Mercato Privati e Mercato Business e Pubblica Amministrazione e 1 coincidente con le restanti funzioni di staff) unificate nella struttura organizzativa Tutela Aziendale.

Nel corso del periodo è stato portato avanti un progetto specifico nell'ambito dei Centri di Meccanizzazione Postale, finalizzato all'individuazione di misure correttive, tese alla riduzione dell'indice di movimentazione manuale dei carichi con riferimento a specifici processi di lavoro.

E' proseguita infine la formazione obbligatoria in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro, in continuità con quanto fatto negli anni precedenti e sono stati aggiornati i processi formativi dedicati agli addetti alla gestione delle emergenze antincendio e primo soccorso.

Rischi di natura informatica

Nell'ambito dei rischi provenienti da eventi di natura materiale ( es. incendio, terremoto, danni d'acqua, guasti macchina) e/o immateriale (infedeltà, blocco improvviso della rete, cyber crime) stanno assumendo sempre maggiore rilevanza le minacce alla protezione di beni "intangibili" c.d. "data breaches" (o violazione della sicurezza) le cui conseguenze dirette sono la perdita, distruzione o divulgazione non autorizzata di informazioni sensibili e riservate. Poste Italiane sta quindi svolgendo attività di analisi al fine di valutare l'opportunità di prevedere condizioni di polizza più idonee a tutelare l'Azienda stante il considerevole aumento delle informazioni digitalizzate che incrementano i rischi di perdita di riservatezza, integrità, e disponibilità dei dati.

Sicurezza delle informazioni

Negli ultimi anni Poste Italiane ha definito un modello di Information Security Governance integrato a livello di Gruppo in cui sono delineati ruoli, responsabilità e attività aventi l'obiettivo di fornire la guida strategica necessaria per monitorare l'infrastruttura di sicurezza dei dati aziendali. Alla sicurezza dei dati, infatti, è stata dedicata, nel corso del 2016, ampia attenzione, conducendo specifiche attività di analisi e valutazione dei rischi di Information Security che hanno portato alla definizione di requisiti di sicurezza necessari per garantire un adeguato livello di protezione delle informazioni trattate da Sistemi Informativi. Tali attività hanno riguardato: lo sviluppo delle soluzioni per la protezione delle infrastrutture tecnologiche, l'incremento dell'efficienza operativa e del livello di sicurezza di processi e sistemi per il controllo degli accessi utente al sistema informativo aziendale; nonché l'implementazione: delle soluzioni per la protezione della rete dati aziendale; delle misure di sicurezza per la protezione delle applicazioni; di adeguate misure e presidi per la sicurezza del contesto cyber con particolare attenzione ai servizi erogati ai clienti tramite canali digitali.

A tale ultimo riguardo Poste Italiane è attualmente la prima organizzazione italiana ad aver realizzato un CERT (Computer Emergency Response Team) operativo e accreditato a livello internazionale, che rappresenta un punto di sintesi e coordinamento unitario delle attività di prevenzione e risposta agli incidenti. Inoltre, per quanto riguarda le Società del Gruppo, è stato completato il programma di verifica dello stato di sicurezza dei Sistemi Informativi per Postel, Postecom, SDA, PosteVita, PosteMobile (per gli ambiti fisso e mobile).

RISCHI FINANZIARI

Per la trattazione dei rischi finanziari si rimanda al Bilancio intermedio consolidato abbreviato al 30 settembre 2016 (nota 4. Analisi e presidio dei rischi).

9. EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI AL 30 SETTEMBRE 2016

Gli accadimenti intervenuti dopo la data di riferimento della Relazione Finanziaria Annuale 2015 sono descritti negli altri paragrafi del documento e non vi sono altri eventi di rilievo successivi al 30 settembre 2016.

10. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Sul fronte dei servizi postali tradizionali, nell'ultimo trimestre del 2016 il Gruppo seguiterà con il processo di ristrutturazione del comparto, facendo leva, da un lato, sul nuovo assetto regolatorio, e dall'altro sugli efficientamenti conseguiti grazie all'implementazione del nuovo modello di recapito, d'intesa con le organizzazioni sindacali.

Proseguirà inoltre l'impegno nelle attività di ottimizzazione e semplificazione dei diversi portafogli d'offerta, sia sul target retail che business, per continuare a migliorare il livello di servizio offerto ai clienti con particolare riferimento al mercato del corriere espresso e pacchi, per il quale si conferma l'attenzione sul B2C, segmento in crescita trainato dall'e-commerce.

Anche il Patrimonio BancoPosta proseguirà nell'attuazione degli obiettivi strategici con particolare attenzione:

  • alla valorizzazione dell'attuale base clienti, attraverso la proposizione mirata di prodotti e servizi che rispondano ai loro bisogni, per consolidare la relazione e incrementare le giacenze sugli strumenti di liquidità;
  • al rafforzamento del proprio posizionamento nel comparto della monetica e degli incassi e pagamenti, favorendo la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione;
  • alla crescita nel mercato del credito al consumo e al riposizionamento "digital" nell'ambito della più ampia strategia multicanale di Poste Italiane.

Inoltre, proseguirà la strategia di gestione attiva del portafoglio titoli mirata alla stabilizzazione del rendimento complessivo determinato da interessi attivi e plusvalenze realizzate e si prevede di proseguire il lavoro congiunto con Cassa Depositi e Prestiti per assicurare il mantenimento dell'attrattività del risparmio postale. Inoltre, in esecuzione di quanto deliberato dal Consiglio di Amministrazione, è stato avviato con il management di SIA e d'intesa con l'azionista CdP Equity, un confronto tecnico per esplorare tutte le possibili sinergie tra le due aziende nell'ambito dello sviluppo e della realizzazione di sistemi e soluzioni di incasso e pagamento.

Per quanto attiene al Polo del Risparmio, il Gruppo continuerà a puntare al consolidamento delle attività sui prodotti di Ramo I con l'obiettivo di capitalizzare la posizione di leadership di PosteVita e di rafforzare il business del risparmio gestito attraverso un ulteriore ampliamento della gamma d'offerta.

Prosegue il percorso di crescente penetrazione sui comparti Fondi e polizze Ramo III, coerentemente con quanto previsto nelle strategie di Piano e nel rispetto delle normative vigenti, garantendo trasparenza e massima aderenza ai bisogni della clientela in uno scenario a tassi zero.

In coerenza con le priorità strategiche, il comparto Assicurativo mirerà a rinnovare gli attuali prodotti e a sviluppare soluzioni volte a rispondere ai crescenti bisogni di tutela della persona, dei beni e di previdenza integrativa, rendendo semplice e accessibile l'offerta e migliorando il posizionamento nel settore del welfare (Previdenza, Salute e Assistenza).

Per supportare questo processo, particolare attenzione sarà data all'azione di rafforzamento e potenziamento dei sistemi IT attraverso cui sviluppare soluzioni digitali volte a rendere sempre più accessibile l'offerta.

PosteMobile seguiterà nel percorso strategico intrapreso che prevede il consolidamento del proprio core business, con un posizionamento distintivo sul mercato e un'offerta maggiormente sinergica e integrata con il Gruppo.

11. PROCEDIMENTI E RAPPORTI CON LE AUTORITA'

Quanto di seguito riportato è finalizzato a fornire un aggiornamento su fatti e circostanze intercorsi tra la chiusura dell'esercizio e la data di approvazione della presente Relazione. Per una trattazione completa dei temi in oggetto, si rimanda alla Relazione Finanziaria Annuale 2015.

Principali rapporti con l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCom)

L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, in conformità a quanto previsto dalla Legge n. 190/2014 (Legge di Stabilità 2015), ha autorizzato una serie di interventi mirati a ridefinire il Servizio Postale Universale per garantirne una gestione economicamente sostenibile e in linea con le mutate esigenze degli utenti. In particolare:

  • con la delibera 395/15/CONS l'AGCom ha autorizzato l'attuazione di un modello di recapito a giorni alterni degli invii postali rientranti nel servizio universale;
  • con la delibera 396/15/CONS l'AGCom ha introdotto nuovi obiettivi statistici di qualità e nuove tariffe degli invii postali universali.

Nello specifico, la delibera 395/15/CONS prevede che l'attuazione del recapito a giorni alterni, che a regime coinvolgerà circa il 23,2% della popolazione nazionale, avvenga in tre fasi successive. La prima fase, avviata nel mese di ottobre 2015, ha interessato 256 Comuni appartenenti alle Regioni Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Veneto. La seconda è stata avviata a partire dal mese di aprile 2016 e interesserà, gradualmente, circa 2.400 Comuni in 14 regioni italiane. Da ultimo, la terza fase del nuovo modello di recapito dovrà essere avviata, ai sensi di quanto previsto dall'art. 3, comma 1 della delibera, non prima di febbraio 2017.

Inoltre Poste, ai sensi della medesima Delibera, ha definito con l'Autorità un'offerta integrativa per la distribuzione dei prodotti editoriali che arriva a coprire circa il 68,6% delle copie in abbonamento nelle aree nelle quali si realizza il modello di recapito a giorni alterni.

La delibera 395/15/CONS è stata oggetto di impugnativa, innanzi al TAR del Lazio, attraverso i ricorsi promossi da FIEG (Federazione Italiana Editori Giornali) e Avvenire, dall'Associazione dei consumatori Codacons e infine da Anci Piemonte insieme a 41 Comuni piemontesi. In particolare, quest'ultimo ricorso è l'unico ad aver finora raggiunto la fase del giudizio che è stato tuttavia sospeso, con ordinanza del 29 aprile 2016, perché il TAR - nel dichiarare non fondati i motivi proposti dai ricorrenti e legittimando, allo stato, la predetta delibera - ha contestualmente disposto il rinvio degli atti alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea per valutare la compatibilità della legge nazionale con la direttiva postale europea. Il 30 giugno 2016 la Corte ha notificato la domanda di rinvio pregiudiziale a Poste Italiane che ha trasmesso le proprie osservazioni in data 16 settembre 2016.

La decisione del TAR sui ricorsi promossi da FIEG e Avvenire e da Codacons è stata, invece, rimandata a data da destinarsi.

L'AICAI (Associazione dei corrieri espressi) ha impugnato al TAR Lazio la delibera 396/15/CONS e gli atti presupposti e conseguenti nella parte in cui prevedono la tracciatura della Posta Prioritaria, funzionalità che renderebbe sostituibile tale servizio universale con i prodotti dei corrieri e potrebbe comportare per questi ultimi l'obbligo di contribuire al Fondo di compensazione dell'Onere del Servizio Universale.

Sul medesimo tema il 6 novembre 2015 l'AGCM ha inviato ad AGCom una segnalazione, chiedendo al Regolatore di rivedere la decisione di includere la nuova Posta Prioritaria all'interno del Servizio Universale, in particolare nella sua versione «pro» (business), operazione, secondo l'AGCM, idonea ad alterare la concorrenza nel mercato del pacco/corriere. Il 9 dicembre 2015, AGCom ha tuttavia confermato la propria decisione di includere il servizio in questione nell'ambito universale (con la delibera 662/15/CONS).

Le associazioni AICAI e Confetra (Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica) hanno impugnato al TAR la Delibera AGCom 129/15/Cons ("Regolamento in materia di titoli abilitativi per l'offerta al pubblico di servizi postali") e gli atti presupposti e conseguenti, ritenendo illegittima l'applicazione degli obblighi disposti da tali atti in capo ai propri rispettivi associati. Nel ricorso, l'AICAI sostiene, fra l'altro, l'esclusione dei corrieri espressi dal contributo al fondo di compensazione per il finanziamento del servizio universale.

Il TAR del Lazio, con due distinte Ordinanze del 27 gennaio 2016, ha rimesso la questione alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea ("CGUE") che sarà chiamata a valutare la compatibilità della normativa nazionale con la Direttiva Postale, incluso il contributo al fondo di compensazione da parte dei corrieri espressi. In data 27 settembre Poste Italiane, intervenuta nel procedimento nazionale innescato da AICAI come controinteressata, ha depositato la propria memoria presso la CGUE in difesa della legittimità dell'applicazione degli obblighi previsti dalla normativa in parola a corrieri ed autotrasportatori nella misura in cui questi svolgano servizi postali.

In tema di diritto di accesso alla rete postale universale pende ancora il ricorso promosso da Poste Italiane contro la delibera 728/13/CONS che ha posto in capo alla Società l'obbligo di fornire, su richiesta di soggetti terzi, l'accesso a condizioni eque e ragionevoli liberamente negoziate con le parti. Nelle more del ricorso, Poste Italiane aveva ricevuto due richieste di accesso alla rete postale universale, a febbraio e a ottobre 2014. Nessuna delle due trattative si è conclusa. Relativamente alla prima richiesta, nel mese di ottobre 2014 l'operatore richiedente aveva interessato l'Autorità, che aveva sollecitato le parti a proseguire con la negoziazione. A gennaio 2015, l'operatore aveva informalmente comunicato a Poste di aver rinnovato la richiesta d'intervento, stante il perdurare dello stallo della trattativa, ma a seguito di ciò l'Autorità non ha – al momento – dato alcun seguito alla richiesta di intervento.

Inoltre, in data 1° luglio 2016 l'AGCom ha pubblicato sul proprio sito internet un comunicato con cui ha reso noto l'avvio di un procedimento volto a rivedere gli obblighi di accesso alla rete sulla base di quanto disposto dall'art. 6 della delibera 728/13/CONS. L'avvio di tale procedimento era stato previsto nell'ambito della delibera 396/15/CONS di approvazione delle nuove condizioni economiche e dei nuovi obiettivi di qualità del servizio universale, in considerazione delle mutate condizioni del mercato postale. Il termine del procedimento è fissato in 150 giorni dalla data di pubblicazione della comunicazione, salvo proroghe motivate.

Nel mese di settembre 2016 Poste Italiane ha inviato un documento in cui esprime la propria posizione sul tema e richiede la rimozione del suddetto obbligo in quanto ritenuto non giustificato; successivamente, l'Azienda ha altresì inviato all'Autorità le risultanze di uno studio sul tema svolto dal Copenaghen Economics, "Benefits and risks of access regulation: the case of the Italian postal market" corredato da alcune informazioni aggiuntive rilevanti per il procedimento.

L'AGCom – a seguito di un'istanza sollevata dall'operatore GPS (Globe Postal Services) e previo esperimento dell'iter di consultazione pubblica – aveva adottato la delibera 621/15/CONS recante disciplina del tema della restituzione degli invii di altri operatori rinvenuti nella rete di Poste Italiane. In tale ambito è previsto l'obbligo per Poste di modificare le "Condizioni generali di contratto per la restituzione di invii affidati dai mittenti ad altri operatori postali rinvenuti nella rete di Poste Italiane" prevedendo tre distinte modalità per la restituzione14 e, sulla base di esse, la rimodulazione delle condizioni economiche tenendo conto, tra l'altro, del principio dell'orientamento al costo (costo evitabile) e applicando una scontistica sui volumi.

Poste aveva provveduto ad adeguare le proprie Condizioni generali di contratto e a informare tutti gli operatori contrattualizzati, oltre alla società GPS, in merito alle nuove Condizioni generali di contratto.

In ragione degli impatti finanziari che tale provvedimento può determinare in capo a Poste, in particolare con riferimento alla possibilità di recuperare con la tariffa i soli costi addizionali, la Società aveva impugnato il provvedimento innanzi al TAR del Lazio. L'udienza di merito si è tenuta in data 8 giugno 2016 e in data 22 settembre il TAR ha pubblicato la propria decisione, accogliendo parzialmente i motivi di ricorso proposti da Poste Italiane. In particolare, il TAR ha accolto il ricorso con riferimento al principio di copertura dei soli costi addizionali, stabilendo il diritto di Poste Italiane di recuperare attraverso le tariffe del servizio il costo pieno dello stesso.

La società GPS ha impugnato innanzi al TAR Lazio alcune comunicazioni indirizzatele da AGCom, miranti a obbligare l'operatore a sottoscrivere le nuove Condizioni generali di contratto di Poste (ritenute da AGCom in linea con la delibera), nonché altro ricorso avverso l'inibitoria di AGCom volta a far cessare di impiegare il termine stamp/francobollo per identificare le "vignette" adesive di GPS. Poste si è costituita in giudizio e il TAR ha rinviato il giudizio di merito a data da destinarsi.

Su quest'ultimo tema, con Delibera 412/16/CONS del 16 settembre 2016 l'Autorità ha ingiunto formalmente a GPS di rimuovere, entro il termine perentorio di 15 giorni dalla notifica della delibera, i termini "francobollo" e "affrancatura", e i corrispondenti termini tradotti in inglese, tra cui il termine "stamp", da tutti i prodotti offerti al pubblico e dalla documentazione informativa destinata alla clientela in qualsiasi forma diffusa.

In data 14 aprile 2015 l'AGCom, con l'atto di contestazione 02/15/DSP, aveva avviato un procedimento sanzionatorio nei confronti di Poste Italiane per la presunta violazione degli obblighi normativi legati alla fornitura del Servizio Postale Universale, con riferimento alla chiusura temporanea di 21 Uffici Postali di Messina città e provincia in alcune giornate dei mesi di luglio e agosto 2014. A seguito della presentazione delle memorie difensive della Società, l'Autorità con delibera 517/15/CONS del 25 settembre 2015, notificata il 26 ottobre 2015, aveva archiviato il procedimento sanzionatorio per 29 delle 42 violazioni inizialmente contestate. Per le restanti violazioni l'AGCom, non accogliendo le difese di Poste Italiane, con delibera 631/15/CONS del 21 dicembre 2015 ha definito una sanzione complessiva di 296mila euro. Poste avverso tale sanzione ha presentato ricorso al TAR del Lazio, innanzi al quale è tuttora pendente il giudizio.

In data 10 luglio 2015 l'AGCom, con l'atto di contestazione 04/15/DISP, aveva avviato un procedimento sanzionatorio nei confronti di Poste Italiane per la presunta violazione di alcuni obblighi normativi relativamente ad alcuni Uffici Postali e Direzioni di Area Territoriale, a seguito del monitoraggio svolto per il 2014 dalla Società IZI sulle rimodulazioni orarie degli Uffici Postali nel periodo estivo. Avverso tale atto di contestazione Poste Italiane in data 7 agosto 2015 aveva inviato all'Autorità la propria memoria difensiva. In data 18 marzo 2016 il Consiglio di AGCom ha convocato in audizione Poste Italiane in relazione al suddetto procedimento in vista della quale, in data 4 aprile 2016, la Società ha inviato all'Autorità le proprie memorie

14 1) Ritiro presso il CMP di rinvenimento e/o di riferimento;

2) ritiro presso uno o più centri di aggregazione;

3) consegna da parte di Poste all'indirizzo indicato dagli altri operatori.

conclusive. Successivamente con la delibera 143/16/CONS del 19 aprile 2016, l'AGCom ha archiviato integralmente il procedimento.

In tema di notifica degli atti giudiziari l'AGCom, al termine di procedimenti sanzionatori inerenti presunte violazioni delle prescrizioni in materia di notificazione di atti a mezzo posta di cui alla Legge 20 novembre 1982, n. 890:

  • con delibera 161/16/CONS del 5 maggio 2016, ha ingiunto alla Società il pagamento di una sanzione di 50mila euro;
  • con delibere 188/16/CONS e 251/16/CONS ha notificato, nel corso del mese di giugno, due provvedimenti sanzionatori per un importo complessivo di 180mila euro;
  • con delibere 338/16/CONS e 339/16/CONS del 2 agosto 2016, ha notificato sanzioni per un importo complessivo di 342.500 euro;
  • ha notificato alla Società, in relazione al procedimento sanzionatorio 9/16/DSP, in data 3 ottobre 2016 la delibera sanzionatoria 413/16/CONS per un importo di 57.500 euro.

Avverso tutti i provvedimenti citati, la Società ha presentato ricorso dinanzi al TAR del Lazio, ovvero lo presenterà nei termini di legge.

Inoltre, con Delibera 366/16/CONS notificata il 2 agosto 2016, AGCom ha rivolto formale diffida a Poste Italiane a dare corretta attuazione alle previsioni di cui alla citata Legge 890/1982, nonché a presentare una pianificazione di misure organizzative atte a garantire una corretta esecuzione del servizio. Con nota del 5 agosto 2016, la Società ha trasmesso all'Autorità il documento contenente "Proposte per la revisione del processo di lavorazione e consegna degli atti giudiziari" che aveva già inviato alla stessa in data 10 dicembre 2015 formalizzando una serie di proposte volte a modificare l'attuale quadro normativo di riferimento e a migliorare i processi operativi di gestione degli atti giudiziari. Nella stessa nota la Società ha inoltre illustrato all'Autorità le iniziative e le misure correttive nel frattempo già intraprese per il miglioramento dei processi operativi. Avverso la Delibera 366/16/CONS la Società ha presentato ricorso al TAR.

Per quanto concerne invece agli obblighi inerenti alla gestione degli Uffici Postali, l'Autorità ha notificato quattro delibere di archiviazione (184/16/CONS,187/16/CONS ,414/16/CONS e 434/16/CONS) e una delibera sanzionatoria per una somma di 50mila euro (186/16/CONS) avverso la quale la Società ha presentato ricorso al TAR del Lazio il 5 settembre 2016 ed è in attesa della fissazione dell'udienza.

Allo stato restano aperti ulteriori due procedimenti (10/16/DSP e 14/16/DSP). In relazione al procedimento 10/16/DSP avente, medesimo oggetto della contestazione già archiviata con delibera 143/16CONS, l'AGCom, con comunicazione del 24 ottobre 2016, ha disposto una proroga dei termini procedimentali fino al 24 dicembre 2016 al fine di effettuare ulteriori approfondimenti giuridici. Con riferimento al procedimento 14/16/DSP, l'Azienda ha presentato la propria memoria difensiva il 21 ottobre 2016.

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato

Con riferimento al procedimento PS/10009 avviato dall'AGCM nel 2015 per presunta violazione degli artt. 20, 21 e 22 del Codice del Consumo e avente a oggetto il "Libretto Smart, l'Autorità in data 21 dicembre 2015 ha irrogato a Poste Italiane la sanzione amministrativa pecuniaria di 540mila euro, limitata a un decimo del valore massimo applicabile tenuto conto della circostanza attenuante per la quale Poste ha adottato iniziative finalizzate a consentire ai consumatori l'effettiva fruizione del tasso premiale.

Avverso il suddetto provvedimento Poste Italiane, in data 24 febbraio 2016, ha depositato ricorso innanzi al TAR del Lazio che, nell'udienza del 23 marzo 2016, ha rinviato la causa al giudizio di merito.

Inoltre, in data 7 marzo 2016 l'AGCM, nell'ambito della verifica di ottemperanza, ha inviato una richiesta volta ad acquisire informazioni in merito alle caratteristiche del Libretto Smart previste a partire dal 1° luglio 2015 nonché alla connessa offerta "Supersmart". Il 22 marzo 2016 Poste ha trasmesso all'AGCM la relativa nota di riscontro e in data 24 giugno 2016 l'Autorità ha comunicato a Poste di aver deliberato che, allo stato, non sussistono elementi sufficienti per un approfondimento istruttorio.

In data 4 giugno 2015 l'AGCM ha avviato ai sensi dell'art. 8, comma 2-quater, della L. 287/90 un procedimento (SP/157), volto a verificare se le condotte poste in essere da Poste Italiane siano state idonee a precludere l'accesso alla rete degli Uffici Postali alla società H3G SpA. Al procedimento sono state ammesse le società Fastweb SpA e Vodafone Omnitel BV, oltre che PosteMobile. Con il provvedimento adottato nell'adunanza del 16 dicembre 2015, l'Autorità ha ritenuto che Poste Italiane, in difformità a quanto previsto dall'art. 8, comma 2-quater, della Legge n. 287/90, avrebbe omesso di offrire, dietro esplicita richiesta, a un concorrente della controllata PosteMobile l'accesso, a condizioni equivalenti, ai beni e servizi di cui Poste ha disponibilità esclusiva in dipendenza delle attività rientranti nel Servizio Postale Universale, diffidando Poste dal porre in essere comportamenti analoghi, senza irrogare alcuna sanzione.

A valle del succitato provvedimento adottato dall'AGCM, la società H3G ha presentato in data 23 dicembre 2015 al Tribunale di Roma un atto di citazione contro Poste Italiane e PosteMobile per la condanna di queste ultime al risarcimento del danno patito in conseguenza delle violazioni oggetto del procedimento di cui sopra per circa 338 milioni di euro oltre alla condanna alle spese di giudizio. All'udienza di prima comparizione innanzi al Tribunale civile di Roma il 7 aprile 2016, il giudice, accogliendo l'eccezione pregiudiziale sollevata da Poste, ha rinviato la trattazione all'udienza tenutasi il 22 giugno 2016; in tale sede, dopo ampia discussione, il giudice istruttore ha accolto l'eccezione pregiudiziale, sollevata da Poste, relativa ad una carenza di potere in capo al legale rappresentante di H3G in ordine al potere di instaurare un giudizio e ha rinviato la causa all'udienza del 1° dicembre 2016, assegnando i termini per le memorie ai sensi dell'art. 183 c.p.c..

Avverso il suddetto provvedimento adottato dall'AGCM Poste Italiane, in data 25 febbraio 2016, ha depositato ricorso innanzi al TAR Lazio. Anche per PosteMobile, in data 19 febbraio 2016, è stato depositato ricorso al Tar Lazio avverso il provvedimento finale.

In data 28 settembre 2016, è stata pubblicata la sentenza del Tar Lazio che respinge i ricorsi proposti da Poste e Poste Mobile, affermando l'importante principio, sostenuto da Poste ed espressamente approvato dall'AGCM, secondo il quale l'obbligo di cui all'art. 8 comma 2-quater L. 287/90 attiene alla parità di trattamento; pertanto, è risultata illegittima la richiesta di H3G che intendeva limitare l'accesso ad alcuni punti della rete di Poste e non era interessata ad un trattamento a condizioni equivalenti a quelle applicate dalla stessa Poste alla propria controllata Poste Mobile. Infatti con provvedimento in data 14 settembre 2016 l'AGCM ha chiarito che allo stato non sussistono elementi tali da giustificare un intervento ai sensi della L. 287/90. Infatti, come sottolineato dall'AGCM, l'art. 8, comma 2-quater legge 287/90 sancisce non un generico obbligo di accesso alla rete sulla base di condizioni ad hoc, ma un obbligo di accesso a condizioni equivalenti a quelle praticate alle società controllate. A tale ultimo riguardo risulta la disponibilità espressa di Poste a offrire ad H3G l'accesso a condizioni equivalenti a quelle praticate a Poste Mobile.

Anche tenendo conto della percentuale di incertezza propria di ogni giudizio, che impedisce qualsivoglia quantificazione, allo stato è possibile constatare una sensibile diminuzione del rischio di soccombenza di Poste afferente al contenzioso sopra descritto.

In data 8 giugno 2016, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha notificato a Poste Italiane l'avvio dell'istruttoria A493 ai sensi dell'art. 14 della legge 287/90 volta ad accertare se le condotte poste in essere nei confronti della Società Nexive SpA, nei mercati del recapito degli invii multipli di corrispondenza ordinaria, integrino un abuso di posizione dominante ai sensi dell'art. 102 del TFUE.

In particolare, l'AGCM intende verificare se Poste rifiuta di offrire a Nexive, nelle aree geografiche nelle quali essa non è presente con le proprie reti distributive, il servizio Posta Time, vale a dire il servizio che in quelle stesse aree Poste Italiane offre ai clienti finali, rendendo disponibile il solo servizio di Posta Massiva che ha prezzi superiori a Posta Time. Secondo l'Antitrust Poste, inoltre, applicherebbe ai i clienti finali una politica di sconti fidelizzanti sul proprio prodotto Posta Time. Il procedimento terminerà il 31 ottobre 2017.

In data 9 settembre 2016, Poste ha presentato il Formulario recante impegni volti a superare le preoccupazioni concorrenziali dell'Autorità e,stante il rigetto da parte dell'Autorità in data 4 ottobre 2016, sta predisponendo un nuovo Formulario di impegni

In tema di servizi postali acquistabili on line, in data 22 aprile 2016, l'AGCM ha inviato a Poste una comunicazione contenente un invito a rimuovere i profili di possibile illiceità della condotta commerciale (PS/10408), ai sensi dell'art. 4, comma 5, del "Regolamento sulle procedure istruttorie in materia di pubblicità ingannevole e comparativa, pratiche commerciali scorrette, violazione dei diritti dei consumatori nei contratti, violazione del divieto di discriminazioni, clausole vessatorie".

L'invito dell'AGCM atteneva: i) all'indicazione dell'indirizzo elettronico di Poste Italiane nell'ambito del sito di Poste, in homepage o in una sezione in essa richiamata ii) ad una più chiara indicazione, prima della conferma di acquisto, dei prezzi dei servizi postali acquistabili on line, soprattutto con riferimento al valore di eventuali costi accessori, quali quelli relativi all'imposta di bollo.

In data 13 maggio 2016, Poste ha trasmesso all'Autorità una nota di riscontro unitamente ai relativi documenti allegati. Successivamente, in data 9 agosto 2016, l'AGCM ha richiesto ulteriori informazioni sul numero telefonico e sull'email di Poste, quali canali di contatto da parte del consumatore; il 6 settembre 2016, Poste ha fornito adeguato riscontro.

L'AGCM ha promosso ricorso al TAR Lazio nei confronti di INPS e Poste Italiane per l'annullamento della gara per l'affidamento dei servizi di recapito e gestione della corrispondenza non automatizzata della direzione generale e delle direzioni regionali. Con sentenza del maggio 2016 il TAR ha respinto il ricorso confermando la legittimità della gara INPS. Allo stato, pendono ancora i termini per l'eventuale appello al Consiglio di Stato da parte dell'AGCM.

Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC)

L'ANAC in data 28 settembre 2015 ha trasmesso a Poste un atto di avvio di un procedimento istruttorio volto a verificare le procedure amministrative svolte per la realizzazione dei lavori di riqualificazione e di adeguamento presso il CMP Sesto Fiorentino (FI). L'Autorità ha richiesto a Poste l'invio di una relazione illustrativa in merito allo svolgersi dell'appalto, unitamente alla relativa documentazione. In data 17 novembre 2015 il Responsabile del procedimento ha inviato all'ANAC la relazione documentata e ha chiesto all'Autorità di essere sentito in audizione. In data 27 gennaio 2016 si è tenuta l'audizione nel corso della quale la Società ha reso chiarimenti e precisazioni in merito all'appalto in questione. Si è in attesa di conoscere l'esito del procedimento.

Banca d'Italia

Nel mese di dicembre 2015, l'Unità di Informazione Finanziaria della Banca d'Italia (UIF) ha avviato nei confronti della Compagnia Poste Vita SpA accertamenti ispettivi in tema di antiriciclaggio ai sensi dell'art. 47 e dell'art. 53, comma 4, del D.Lgs 231 del 2007.

I predetti accertamenti si sono conclusi in data 8 aprile 2016 con la ricezione dell'ultima nota trasmessa dalla Compagnia recante i chiarimenti e le informazioni richiesti dalla UIF.

In data 8 luglio 2016 l'UIF ha notificato a Poste Vita un "Processo verbale di accertamento e contestazione" a carico della Compagnia per violazione dell'obbligo di tempestiva segnalazione di operazioni sospette (in relazione a operazioni afferenti a una singola polizza) ai sensi dell'art. 41 del D.Lgs. 231/2007. La violazione contestata, punibile con pena pecuniaria dall'1% al 40% del valore delle operazioni può, nel caso di specie, comportare una sanzione fino e 406mila euro. Poste Vita ha trasmesso al Ministero dell'Economia e delle Finanze propri scritti difensivi con contestuale richiesta di audizione.

Con riferimento a tali accertamenti ispettivi, l'Autorità ha invitato alla Compagnia una comunicazione datata 27 luglio 2016 affinché vengano intraprese azioni correttive al fine di rimuovere alcune criticità emerse nel corso delle verifiche svolte, chiedendo riscontro. La Compagnia ha informato l'Autorità di aver avviato un piano di lavoro operativo all''esito del quale verrà data informativa sulle iniziative e sulle azioni correttive intraprese.

Il 18 luglio 2016 Banca d'Italia, a seguito della visita ispettiva completata il 20 aprile 2016 presso Banca del Mezzogiorno – MedioCredito Centrale, ha reso noto gli esiti degli accertamenti, in cui vengono individuati taluni profili della organizzazione e dell'attività della Banca che richiedono interventi correttivi, esprimendo un giudizio parzialmente sfavorevole. L'ispezione non ha dato luogo all'avvio di procedure sanzionatorie a carico della Banca o degli esponenti aziendali.

Come disposto dalla normativa di riferimento, la Banca ha provveduto in data 5 agosto 2016 a comunicare all'Autorità di Vigilanza le proprie considerazioni in ordine ai rilievi e alle osservazioni formulati nonché il piano complessivo degli interventi di adeguamento, in parte già adottati.

CONSOB

È proseguito lo sviluppo degli interventi propedeutici all'introduzione del nuovo servizio di "consulenza guidata" previsto dal Piano trasmesso alla Consob a seguito dell'intervento ispettivo concluso nel 2014. In particolare, con nota trasmessa il 1° giugno 2016, è stata fornita su richiesta dell'Autorità una informativa sullo stato di avanzamento complessivo del piano e sulla previsione di avvio a partire da ottobre 2016 del rollout della nuova piattaforma. Quest'ultima ha come obiettivo l'adozione di iter standardizzati che supportino l'individuazione della migliore soluzione di investimento per il cliente, consentendo una sistematica storicizzazione delle modalità di interazione gestore–cliente. Nel mese di settembre sono stati completati i collaudi del nuovo applicativo e l'avvio del nuovo servizio è previsto nell'ultimo trimestre 2016 con graduale estensione sulla rete di Uffici Postali "MiFID" entro il primo semestre 2017.

IVASS

A seguito di attività ispettiva condotta tra il 1° aprile e il 14 luglio 2014 tesa a valutare il governo, la gestione e il controllo degli investimenti e dei rischi finanziari nonché il rispetto della normativa antiriciclaggio, l'IVASS, in data 17 settembre 2014, ha notificato a Poste Vita SpA talune raccomandazioni nonché l'avvio di un procedimento amministrativo relativo alla presunta violazione di quattro previsioni concernenti la normativa antiriciclaggio. In data 12 maggio 2016 l'Autorità ha notificato alla Società l'ordinanza con la quale delle quattro violazioni contestate ne sono state ritenute sussistenti due. Poste Vita ha provveduto al pagamento della sanzione e, in seguito all'esito delle analisi e valutazioni svolte, il Consiglio di Amministrazione della società ha deliberato di non impugnare il provvedimento.

Nel periodo compreso tra settembre 2015 e settembre 2016, l'Ivass ha notificato a Poste Vita 7 atti di contestazione, concernenti la violazione dell'art. 183, comma 1, lett. a), del CAP, riguardanti l'asserito ritardo nella liquidazione di polizze assicurative.

Con riferimento a tre delle predette contestazioni, nel corso del mese di agosto 2016 l'Ivass, avendo ritenuto sussistenti le violazioni già contestate, ha notificato tre Ordinanze ingiungendo a Poste Vita di pagare le sanzioni corrispondenti (una per 11mila euro e due per 2mila euro ciascuna).

Per una delle altre contestazioni l'Autorità ha notificato alla Compagnia l'archiviazione del procedimento sanzionatorio, mentre le rimanenti 3 sono tutt'ora pendenti.

Autorità Garante per la protezione dei dati personali

Nei giorni tra il 29 settembre e 1° ottobre 2015 il Nucleo Speciale Privacy della Guardia di Finanza, in esecuzione della delega n. 21876/97157 del Garante per la Protezione dei Dati Personali, ha effettuato ai sensi del Codice della Privacy, una visita ispettiva presso i locali di Poste Mobile.

A valle dell'ispezione, in data 3 novembre 2015, il suddetto Nucleo ha notificato a Poste Mobile la contestazione per l'unica presunta difformità riscontrata, relativa alla conservazione dei dati di traffico telematico per le finalità di accertamento e repressione dei reati (documentazione del traffico dati, ovvero accessi Internet) oltre i tempi massimi previsti dal Codice e, nello specifico dall'art. 132, con contestuale applicazione di una sanzione pecuniaria (da un minimo di 10mila a un massimo di 50mila euro).

Poste Mobile, ritenendo non fondata la contestazione, in data 2 dicembre 2015 ha presentato, ai sensi dell'art. 18 della Legge 24 novembre 1981, n. 689, una memoria difensiva nella quale ha rappresentato all'Autorità che l'estensione della conservazione dei dati di traffico telematico per le finalità di accertamento e repressione dei reati oltre i tempi massimi previsti dal Codice, è stata attuata in totale buona fede e in conformità alla prassi interpretativa e applicativa del Decreto Antiterrorismo, n. 43 del 17 aprile, cui ha aderito la totalità degli operatori di telecomunicazioni. In data 2 febbraio 2016, la Società ha confermato al Garante il positivo completamento delle procedure di cancellazione dei dati di traffico telematico relativi a comunicazioni effettuate precedentemente al 21 aprile 2015, ossia alla data di entrata in vigore della Legge di conversione del Decreto Antiterrorismo. Poste Mobile ha depositato richiesta di archiviazione tenendo conto dell'unicità e isolatezza della circostanza contestata nell'ambito di un quadro generale, emerso nel corso delle Attività Ispettive, di piena conformità alla normativa vigente in materia di protezione dei dati personali.

Commissione Europea

In data 13 settembre 2013, il Tribunale dell'Unione Europea ha accolto con sentenza il ricorso di Poste Italiane SpA contro la decisione della Commissione Europea del 16 luglio 2008 in tema di Aiuti di Stato (decisione C42/2006), condannando quest'ultima alle spese del procedimento. In ottemperanza a tale Decisione, e in conformità alle disposizioni dell'Ministero dell'Economia e delle Finanze, la Società nel novembre del 2008 aveva effettuato la restituzione delle somme richieste (443 milioni di euro oltre interessi per 41 milioni di euro). Con la Legge di Stabilità 2015, al fine di dare attuazione alla sentenza del Tribunale dell'Unione Europea del 13 settembre 2013, è stata autorizzata la spesa di 535 milioni di euro per l'anno 2014 a favore di Poste Italiane. L'incasso di tali somme presso la Tesoreria Centrale dello Stato è avvenuto il 13 maggio 2015.

La Commissione Europea ha successivamente riaperto l'indagine, incaricando un esperto esterno di verificare che i livelli dei tassi d'interesse riconosciuti alla Società dal 1° gennaio 2005 al 31 dicembre 2007 sui depositi presso il MEF (ai sensi dell'art. 1, comma 31 della Legge 23 dicembre 2005 n. 266 "Legge Finanziaria 2006"), siano stati allineati a quelli di mercato. L'esperto ha sottoposto alla Commissione in via preliminare una versione aggiornata delle analisi condotte originariamente dalla Commissione. Poste Italiane intende collaborare attivamente con le autorità nazionali nel dimostrare la congruità dei rendimenti percepiti nel periodo di riferimento.

Il 5 febbraio 2016 le società Hutchison e VimpelCom hanno notificato alla Commissione Europea, ai sensi del Regolamento Comunitario sulle concentrazioni (Regolamento (CE) n. 139/2004), un progetto di concentrazione nel mercato radiomobile in Italia attraverso la creazione di una Joint Venture fra le rispettive controllate Hutchison 3G Italy e WIND. La concentrazione ridurrebbe da quattro a tre il numero degli operatori mobili in Italia dotati di un'infrastruttura di rete propria La Commissione ha conseguentemente attivato la procedura di valutazione della concentrazione, a cui ha partecipato anche PosteMobile come terza parte interessata (PosteMobile è un operatore mobile virtuale in quanto non dotato di una propria rete).

Il 30 marzo 2016 la Commissione ha deciso di avviare la seconda fase della procedura, comunicando alle parti che la concentrazione notificata solleva dubbi di compatibilità con il mercato comune. Infatti l'operazione potrebbe dar luogo a prezzi più elevati, meno scelta da parte dei consumatori e una riduzione dell'innovazione nella telefonia mobile in Italia. Inoltre, gli operatori mobili virtuali potrebbero avere una minore scelta e un minore potere contrattuale nell'accesso alle reti degli operatori dotati di un'infrastruttura propria (segmento dell'accesso Wholesale).

Il 6 giugno 2016 i soggetti notificanti hanno presentato, ai sensi della procedura comunitaria, i propri impegni al fine di eliminare i possibili effetti anticoncorrenziali a cui la concentrazione potrebbe dar luogo.

Il 1 settembre 2016, alla luce degli impegni presentati dai soggetti notificanti, la Commissione ha approvato il progetto di concentrazione, ponendo specifiche condizioni ("remedies"), con l'obiettivo di consentire l'ingresso in Italia di un quarto operatore di rete mobile. Tale operatore era già stato selezionato dai soggetti notificanti attraverso un accordo con l'operatore francese Iliad.

Le condizioni poste dalla Commissione sono principalmente le seguenti:

  • la cessione, da parte di Wind/H3G, di una parte dello spettro radio a Iliad;
  • la co-locazione e la messa a disposizione di Iliad di alcune migliaia di siti ("mobile base station sites");
  • un accordo transitorio con Iliad per l'accesso alle nuove tecnologie di Wind/H3G, dando modo ad Iliad di dotarsi progressivamente di un'infrastruttura propria.

Con riferimento ai procedimenti giudiziari, tributari e in materia previdenziale si rimanda al Bilancio intermedio consolidato abbreviato del Gruppo Poste Italiane al 30 settembre 2016 (nota 5. Procedimenti in corso).

12. ALTRE INFORMAZIONI

AMBIENTE

Il Gruppo Poste Italiane è molto attento alla salvaguardia dell'ambiente che, nell'ambito della propria green strategy, considera come componente essenziale del suo percorso di crescita; per tale motivo ha sviluppato le proprie attività di business mettendo in atto azioni e politiche di sostenibilità ambientale ispirate ai principi di risparmio, recupero e riciclo, innovazione e sicurezza.

L'energia necessaria per alimentare l'ingente patrimonio immobiliare di Poste Italiane è responsabile per oltre due terzi delle emissioni inquinanti del Gruppo. Per tale motivo, anche nei primi nove mesi del 2016 è proseguito il piano di ottimizzazione dell'uso di energia promuovendo comportamenti virtuosi da parte dei dipendenti, anche attraverso campagne di comunicazione sul risparmio energetico (per esempio sull'attento uso delle "pompe di calore"), e introducendo iniziative tecniche finalizzate all'abbattimento degli sprechi, tramite l'installazione e attivazione di rilevatori di consumi di energia che consentono di monitorare l'andamento degli stessi e permettono, per esempio, di analizzare i consumi il sabato e la domenica, di effettuare la misurazione delle sedi che assorbono più energia e il corretto settaggio delle temperature e degli orari di funzionamento dei sistemi di raffreddamento e riscaldamento; inoltre le installazioni dei sensori di presenza hanno superato le 20milaunità.

In tale ottica, è proseguita la partecipazione ai programmi degli organismi internazionali finalizzati alla riduzione di gas serra quali l'Environmental Measurement and Monitoring System (EMMS) nell'ambito dell'International Post Corporation (IPC) e il Greenhouse Gas Reduction Programme nell'ambito di Posteurop, nonché il nuovo programma OSCAR (Online Solution for Carbon Analysis and Reporting), partito nel mese di luglio in ambito UPU (Unione Postale Universale) e finalizzato a rendicontare e monitorare le emissioni di CO2 degli operatori postali. In particolare, grazie al crescente impegno nei confronti di tali tematiche, quest'anno il Gruppo Poste Italiane è entrato nella c.d. "fascia argento" del programma EMMS che contraddistingue gli operatori postali che sono riusciti a conseguire importanti risultati qualitativi (per esempio efficienza energetica nei sistemi di gestione, politiche e procedure) accompagnati da una congrua riduzione delle emissioni di CO2; il Gruppo, in una scala da 0 a 100 ha ottenuto un punteggio superiore a 80.

Nell'ambito del percorso di Mobility Management, finalizzato a supportare soluzioni di mobilità sostenibile nelle aree urbane, sono proseguite le convenzioni per l'acquisto agevolato e rateizzato, da parte dei dipendenti, degli abbonamenti annuali al trasporto pubblico locale per diverse città italiane, nonché iniziative volte a trasferire l'importanza di nuovi stili di vita equi e sostenibili alla popolazione dei dipendenti che quotidianamente svolgono il percorso casa-lavoro alla guida di mezzi privati, con l'impegno primario di contribuire alla significativa riduzione delle immissioni di CO2 nell'aria.

INFORMATIVA SULLE PARTI CORRELATE

Poste Italiane, con l'obiettivo di assicurare la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con Parti Correlate e Soggetti Collegati si è dotata delle "Linee Guida per la gestione delle operazioni con Parti Correlate e Soggetti Collegati", approvate dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA nel mese di luglio 2015, redatte in conformità con i principi stabiliti dalla Consob nel Regolamento adottato con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e alla Comunicazione n. DEM/10078683 del 24 settembre 2010.

Le medesime Linee Guida recepiscono le norme di cui alla Circolare della Banca d'Italia n. 263/2006, "Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche", Titolo V, Capitolo 5, "Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di Soggetti Collegati" e alla Circolare Banca d'Italia n. 285/2013 ("Disposizioni di Vigilanza"), applicabili a Poste Italiane con riferimento alle operazioni poste in essere da BancoPosta con soggetti collegati a Poste.

L'ambito di applicazione delle Linee Guida si differenzia a seconda della normativa applicata ovvero quanto previsto dal Regolamento Consob si applica a Poste Italiane (nell'esercizio sia delle attività postali sia di BancoPosta e nell'esecuzione di operazioni con Parti Correlate di Poste Italiane effettuate per il tramite di società controllate), mentre la disciplina emanata da Banca d'Italia si applica esclusivamente all'operatività del Patrimonio BancoPosta con soggetti collegati di Poste Italiane. La versione aggiornata delle Linee Guida è pubblicata sul sito internet di Poste Italiane all'indirizzo: http://www.posteitaliane.it/it/governance/documenti\_societari/operativita\_parti\_correlate\_sogg\_collegati.shtml. Il documento è riproposto, per la sezione BancoPosta, anche all'indirizzo http://www.posteitaliane.it/it/governance/documenti\_bancoposta/operativita\_parti\_correlate\_sogg\_collegati.sh tml.

Il dettaglio dei rapporti patrimoniali ed economici con parti correlate è riportato nel Bilancio intermedio consolidato abbreviato del Gruppo Poste Italiane al 30 settembre 2016 (nota 3.5 Parti correlate).

PROSPETTO DI RACCORDO DEL PATRIMONIO NETTO

Il Prospetto di raccordo tra il risultato e il Patrimonio netto della Capogruppo e gli analoghi valori del Gruppo al 30 settembre 2016 comparativo con quello al 31 dicembre 2015 è riportato nel Bilancio intermedio consolidato abbreviato al 30 settembre 2016 (3.3 Note delle voci di Bilancio).

APPENDICE - DATI SALIENTI DELLE PRINCIPALI SOCIETÀ DEL GRUPPO POSTE ITALIANE

POSTE ITALIANE SPA Primi nove mesi
(dati in milioni di euro) 2016 2015 Variazioni
Ricavi, proventi e altri 6.689 6.650 39 0,6%
Risultato operativo 740 582 158 27,1%
Risultato netto 522 404 118 29,2%
Investimenti (*) 208 434 (226) -52,1%
Patrimonio netto (**) 6.703 7.646 (943) -12,3%
Organico stabile - medio 132.876 135.719 (2.843) -2,1%
Organico flessibile - medio 4.430 3.354 1.076 32,1%

(*) Il valore dei primi nove mesi del 2015 include investimenti in Partecipazioni pari a 252 milioni di euro.

(**) Il valore indicato nella colonna dei primi nove mesi 2015 è riferito al 31 dicembre 2015.

I valori indicati nelle tabelle che seguono riflettono i dati patrimoniali, economici e gestionali (desunti dai package di consolidamento) delle principali società del Gruppo elaborati secondo i principi contabili internazionali IFRS e approvati dai Consigli di Amministrazione delle rispettive società.

POSTEL SPA (*) Primi nove mesi
(dati in migliaia di euro) 2016 2015 Variazioni
Ricavi, proventi e altri 157.597 161.973 (4.376) -2,7%
Risultato operativo (5.477) (4.460) (1.017) 22,8%
Risultato del periodo (6.421) (4.780) (1.641) 34,3%
Investimenti 6.271 6.124 147 2,4%
Patrimonio netto (**) 96.298 103.265 (6.967) -6,7%
Organico stabile - medio 1.184 1.201 (17) -1,4%
Organico flessibile - medio 32 34 (2) -5,9%

(*) Nel 2016 Postel SpA ha incorporato la società PosteShop SpA con effetti fiscali, giuridici e contabili dal 1° maggio 2016.

(**) Il valore indicato nella colonna dei primi nove mesi 2015 è riferito al 31 dicembre 2015.

SDA EXPRESS COURIER SPA Primi nove mesi
(dati in migliaia di euro) 2016 2015 Variazioni
Ricavi, proventi e altri 410.364 378.969 31.395 8,3%
Risultato operativo (26.498) (39.291) 12.793 32,6%
Risultato del periodo (20.735) (30.583) 9.848 32,2%
Investimenti 2.329 4.477 (2.148) -48,0%
Patrimonio netto (*) (21.316) 498 (21.814) n.s.
Organico stabile - medio 1.400 1.425 (25) -1,8%
Organico flessibile - medio 65 144 (79) -54,9%

(*) Il valore indicato nella colonna dei primi nove mesi 2015 è riferito al 31 dicembre 2015.

n.s.: non significativo

POSTE TUTELA SPA Primi nove mesi
(dati in migliaia di euro) 2016 2015 Variazioni
Ricavi, proventi e altri 66.105 63.024 3.081 4,9%
Risultato operativo 586 378 208 55,0%
Risultato del periodo 436 226 210 92,9%
Investimenti 9 55 (46) -83,6%
Patrimonio netto (*) 13.056 12.662 394 3,1%
Organico stabile - medio 16 15 1 6,7%

-

(*) Il valore indicato nella colonna dei primi nove mesi 2015 è riferito al 31 dicembre 2015.

POSTECOM SPA Primi nove mesi
(dati in migliaia di euro) 2016 2015 Variazioni
Ricavi, proventi e altri 53.889 56.973 (3.084) -5,4%
Risultato operativo 2.145 1.008 1.137 n.s.
Risultato del periodo 1.103 212 891 n.s.
Investimenti 5.182 6.229 (1.047) -16,8%
Patrimonio netto (*) 21.908 21.003 905 4,3%
Organico stabile - medio 286 296 (10) -3,4%
Organico flessibile - medio 3 6 (3) -50,0%

(*) Il valore indicato nella colonna dei primi nove mesi 2015 è riferito al 31 dicembre 2015.

n.s.: non significativo

EUROPA GESTIONI IMMOBILIARI SPA (*) Primi nove mesi
(dati in migliaia di euro) 2016 2015 Variazioni
Ricavi, proventi e altri 71.330 11.449 59.881 n.s.
Risultato operativo 3.414 1.449 1.965 n.s.
Risultato del periodo 1.020 1.814 (794) -43,8%
Investimenti 333 808 (475) -58,8%
Patrimonio netto (*) 234.833 233.833 1.000 0,4%
Organico stabile - medio 30 16 14 87,5%

(*) Nel 2015 la società Poste Energia SpA è stata fusa in Europa Gestioni Immobiliari SpA con effetti fiscali e contabili dal 31 dicembre 2015.

(**) Il valore indicato nella colonna dei primi nove mesi 2015 è riferito al 31 dicembre 2015.

n.s.: non significativo

MISTRAL AIR SRL Primi nove mesi
(dati in migliaia di euro) 2016 2015 Variazioni
Ricavi, proventi e altri 69.330 98.628 (29.298) -29,7%
Risultato operativo (2.953) 3.012 (5.965) n.s.
Risultato del periodo (2.296) 1.838 (4.134) n.s.
Investimenti 433 80 353 n.s.
Patrimonio netto (*) 2.158 4.577 (2.419) -52,9%
Organico stabile - medio 146 153 (7) -4,6%
Organico flessibile - medio 42 84 (42) -50,0%

(*) Il valore indicato nella colonna dei primi nove mesi 2015 è riferito al 31 dicembre 2015.

n.s.: non significativo

BANCA DEL MEZZOGIORNO - MEDIOCREDITO

CENTRALE SPA Primi nove mesi
(dati in migliaia di euro) 2016 2015 Variazioni
Margine d'interesse 31.461 36.185 (4.724) -13,1%
Commissioni nette 36.222 31.290 4.932 15,8%
Risultato del periodo 22.329 26.407 (4.078) -15,4%
Impieghi finanziari (*) 2.496.403 2.523.777 (27.374) -1,1%
Patrimonio netto (*) 419.543 425.511 (5.968) -1,4%
Organico stabile - medio 282 273 9 3,3%
Organico flessibile - medio 24 19 5 26,3%

(*) Nel 2016 la società ha distribuito 25 milioni di euro di dividendi. Il valore indicato nella colonna dei primi nove mesi 2015 è riferito al 31 dicembre 2015.

POSTE VITA SPA (*) Primi nove mesi
(dati in migliaia di euro) 2016 2015
Premi assicurativi (**) 15.341.277 14.503.416 837.861 5,8%
Risultato del periodo 265.665 231.077 34.588 15,0%
Attività finanziarie (***) 116.258.024 102.210.858 14.047.166 13,7%
Riserve tecniche assicurative (***) 113.743.260 100.201.523 13.541.737 13,5%
Patrimonio netto (***) 3.580.542 3.283.955 296.587 9,0%
Organico stabile - medio 333 284 49 17,3%
Organico flessibile - medio 4 2 2 n.s.

(*) I dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti bilancio redatto in conformità al Codice Civile e ai principi contabili italiani.

(**) I Premi assicurativi sono esposti al lordo delle cessioni in riassicurazione.

(***) Il valore indicato nella colonna dei primi nove mesi 2015 è riferito al 31 dicembre 2015.

n.s.: non significativo

POSTE ASSICURA SPA (*) Primi nove mesi
(dati in migliaia di euro) 2016 2015 Variazioni
Premi assicurativi (**) 79.371 69.758 9.613 13,8%
Risultato del periodo 8.088 7.047 1.041 14,8%
Attività finanziarie (***) 179.102 139.884 39.218 28,0%
Riserve tecniche assicurative (***) 135.051 112.317 22.734 20,2%
Patrimonio netto (***) 74.604 65.225 9.379 14,4%
Organico stabile - medio 52 52 - n.s.
Organico flessibile - medio 1 - 1 n.s.

(*) I dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti bilancio redatto in conformità al Codice Civile e ai principi contabili italiani.

(**) I Premi assicurativi sono esposti al lordo delle cessioni in riassicurazione. (***) Il valore indicato nella colonna dei primi nove mesi 2015 è riferito al 31 dicembre 2015.

n.s.: non significativo

BANCOPOSTA FONDI SPA SGR Primi nove mesi
(dati in migliaia di euro) 2016 2015 Variazioni
Commissioni attive 54.879 42.615 12.264 28,8%
Commissioni nette 30.599 25.199 5.400 21,4%
Risultato del periodo 15.766 12.157 3.609 29,7%
Impieghi finanziari (liquidità + titoli) (*) 89.857 65.851 24.006 36,5%
Patrimonio netto (*) 72.323 56.820 15.503 27,3%
Organico stabile - medio 53 54 (1) -1,9%
Organico flessibile - medio 1 - 1 n.s.

(*) Il valore indicato nella colonna dei primi nove mesi 2015 è riferito al 31 dicembre 2015.

n.s.: non significativo

POSTEMOBILE SPA (*) Primi nove mesi
(dati in migliaia di euro) 2016 2015 Variazioni
Ricavi, proventi e altri 206.955 249.427 (42.472) -17,0%
Risultato operativo 20.691 28.644 (7.953) -27,8%
Risultato del periodo 12.608 17.589 (4.981) -28,3%
Investimenti 16.535 12.091 4.444 36,8%
Patrimonio netto (**) 68.549 66.657 1.892 2,8%
Organico stabile - medio 252 306 (54) -17,6%
Organico flessibile - medio 8 4 4 n.s.

(*) In data 27 aprile 2016 è stato stipulato l'atto di scissione parziale del ramo d'azienda "Rete fissa TLC" in favore di Poste Italiane SpA. Gli effetti giuridici, contabili e fiscali decorrono dal 1° maggio 2016.

(**) Il valore indicato nella colonna dei primi nove mesi 2015 è riferito al 31 dicembre 2015.

n.s.: non significativo

.

Bilancio intermedio consolidato abbreviato

al 30 settembre 2016

1. PREMESSA

Poste Italiane SpA (di seguito anche la "Capogruppo"), società derivante dalla trasformazione dell'Ente Pubblico Poste Italiane disposta dalla Delibera del CIPE n. 244 del 18 dicembre 1997, ha sede legale in Roma (Italia), viale Europa n. 190.

Dal 27 ottobre 2015, le azioni di Poste Italiane sono quotate sul Mercato Telematico Azionario (MTA). Al 30 settembre 2016, la Società risultava partecipata per il 64,7 % dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (di seguito anche MEF) e per la residua parte da azionariato istituzionale ed individuale. In data 20 ottobre 2016, il MEF ha sottoscritto l'aumento di capitale sociale di Cassa Depositi e Prestiti SpA (CDP), per un ammontare, comprensivo di sovrapprezzo, di 2.930 milioni di euro, liberato mediante il conferimento in CDP di una partecipazione del 35% del capitale sociale di Poste Italiane SpA. L'attività di indirizzo e gestione su Poste Italiane SpA continuerà ad essere esercitata dal MEF.

Il presente Bilancio intermedio consolidato abbreviato riguarda i primi nove mesi del 2016 ed è redatto in euro, moneta corrente nell'economia in cui il Gruppo opera. È costituito dallo Stato patrimoniale, dal Prospetto dell'utile (perdita) di periodo, dal Conto economico complessivo, dal Prospetto di movimentazione del Patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario sintetico e dalle note al bilancio. Tutti i valori indicati nei prospetti contabili e nelle note illustrative sono espressi in milioni di euro, salvo diversamente indicato. Il Resoconto Intermedio di Gestione del Gruppo Poste Italiane per il periodo chiuso al 30 settembre 2015 non

è stato sottoposto a revisione contabile.

2. CRITERI GENERALI DI REDAZIONE

2.1 CONFORMITA' AGLI IAS/IFRS

Il Gruppo Poste Italiane redige il Bilancio intermedio consolidato abbreviato secondo i princípi contabili internazionali International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea con il Regolamento Europeo (CE) n. 1606/2002 del 19 luglio 2002, nonché ai sensi del Decreto Legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005 che ha disciplinato l'applicazione degli IFRS nell'ambito del corpo legislativo italiano. Per IFRS si intendono tutti gli International Financial Reporting Standards, tutti gli International Accounting Standards (IAS), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC), adottati dall'Unione Europea e contenuti nei relativi Regolamenti UE pubblicati sino al 9 novembre 2016, data in cui il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato il presente Bilancio intermedio consolidato abbreviato.

2.2 MODALITA' DI PRESENTAZIONE E PRINCIPI CONTABILI APPLICATI

Il presente Bilancio intermedio consolidato abbreviato per i primi nove mesi dell'esercizio 2016 è redatto in conformità allo IAS 34 – Bilanci intermedi, per tener conto degli adempimenti eventuali, conseguenti a quanto previsto dallo schema di Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM), approvato dal Consiglio dei ministri il 31 maggio 2016, che definisce i criteri di privatizzazione e le modalità di dismissione di una ulteriore quota della partecipazione detenuta dal MEF nel capitale di Poste Italiane SpA. La redazione del presente documento in conformità allo IAS 34 non vincola la società ad adottare le stesse modalità di presentazione al termine del primo e del terzo trimestre dei futuri esercizi.

In applicazione della facoltà concessa dal citato principio contabile, i contenuti informativi previsti in tale bilancio sono ridotti rispetto a quelli di un bilancio annuale completo (ai sensi dello IAS 1 – Presentazione del bilancio), in quanto finalizzati a fornire un aggiornamento sulle attività, fatti e circostanze intercorsi nel periodo di riferimento - se ritenuti rilevanti - oltre che alcune informazioni integrative minime espressamente richieste dal medesimo principio, omettendo pertanto informazioni, dati e note già presentati e commentati nel Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2015, cui si rimanda per una più completa comprensione delle informazioni riportate nel presente documento. La rilevanza delle informazioni di seguito fornite è stata valutata, secondo quanto previsto dallo IAS 34, nell'ottica di assicurare la comprensibilità delle variazioni patrimoniali, finanziarie ed economiche rilevate nel corso dei primi nove mesi del 2016.

I principi contabili e i criteri di rilevazione, valutazione e classificazione adottati nel presente Bilancio intermedio consolidato abbreviato sono uniformi a quelli di predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015. Tuttavia, al fine di consentire un confronto omogeneo con i dati relativi ai primi nove mesi e all'esercizio 2015, tenuto conto delle modifiche organizzative intervenute, a seguito delle quali, a partire dall'esercizio 2016, l'allocazione di alcune società ai relativi settori operativi ha subito delle variazioni (si veda quanto riportato nella nota 3.4) sono stati riclassificati alcuni dati e note di dettaglio.

Come previsto dalla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, negli schemi di Stato patrimoniale, Prospetto dell'utile (perdita) di periodo e Rendiconto finanziario sintetico sono evidenziati gli ammontari delle posizioni o transazioni con parti correlate. Inoltre, nel Prospetto dell'utile (perdita) di periodo sono rappresentati, ove esistenti, i proventi e oneri derivanti da operazioni significative non ricorrenti ovvero da fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento delle attività. Tenuto conto della diversificata natura e della numerosità delle transazioni compiute dalle società del Gruppo, numerose componenti positive e negative di reddito di carattere inusuale possono tuttavia occorrere con notevole frequenza. La separata esposizione di tali proventi e oneri è pertanto effettuata solo quando ricorrono congiuntamente i requisiti di atipicità ed effettiva rilevanza dell'operazione che li ha generati.

Alla data di approvazione del bilancio in commento, per l'interpretazione e applicazione dei principi contabili internazionali di nuova pubblicazione o che sono stati oggetto di revisione non esiste ancora una prassi consolidata alla quale fare riferimento. Inoltre, la trattazione degli aspetti fiscali15, le interpretazioni formulate in dottrina e giurisprudenza non possono ancora ritenersi esaustive. Il presente bilancio è stato dunque redatto sulla base delle migliori conoscenze attuali e tenuto conto della migliore dottrina in materia e eventuali futuri orientamenti e aggiornamenti interpretativi troveranno riflesso nei successivi esercizi, secondo le modalità di volta in volta previste dai principi contabili di riferimento.

15 In relazione agli aspetti fiscali, l'Amministrazione Finanziaria ha fornito interpretazioni ufficiali sistematiche solo su alcuni degli effetti derivanti dalle disposizioni fiscali contenute nel D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, nella Legge n. 244 del 24 dicembre 2007 (Legge Finanziaria 2008), e nel Decreto Ministeriale del 1° aprile 2009, di attuazione della Finanziaria 2008, in relazione alle numerose modifiche intervenute in tema di IRES e IRAP, mentre il Decreto del MEF dell'8 giugno 2011 contiene disposizioni di coordinamento tra i principi contabili internazionali adottati con regolamento UE ed entrati in vigore nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2009 e il 31 dicembre 2010, nonché regole di determinazione della base imponibile dell'IRES e dell'IRAP.

2.3 USO DI STIME

Per la redazione del Bilancio intermedio consolidato abbreviato al 30 settembre 2016 è richiesto un uso più esteso dei metodi di stima rispetto all'informativa annuale. Tuttavia, sia in relazione alle fattispecie di riferimento che alle metodologie di calcolo e valutazione adottate, non sono intervenute variazioni rispetto a quanto evidenziato nel Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2015.

Qui di seguito si fornisce un aggiornamento di quei trattamenti contabili, consistentemente adottati, che, per le rilevazioni prodotte nel corso del periodo in commento, sono meritevoli di aggiornamento. Per una completa descrizione dell'uso di stime si rinvia alla Relazione finanziaria annuale 2015.

Ricavi e crediti commerciali verso lo Stato

Ancorché in misura sensibilmente inferiore rispetto al passato, il Gruppo vanta rilevanti crediti verso la Pubblica Amministrazione. La contabilizzazione dei ricavi per attività svolte a favore o per conto dello Stato e delle Pubbliche Amministrazioni è effettuata per ammontari corrispondenti a quanto effettivamente maturato, sulla base delle leggi o delle convenzioni vigenti, avendo comunque riguardo alle disposizioni contenute in provvedimenti di Finanza Pubblica. Il contesto normativo di riferimento è tuttavia suscettibile di modifiche e aggiornamenti, e, come talvolta accaduto in passato, possono intervenire circostanze tali da comportare cambiamenti nelle stime effettuate nei precedenti bilanci con effetti sul Conto economico. Il complesso processo di definizione delle partite creditorie, non ancora del tutto completato, non consente di escludere che, in esito a futuri provvedimenti normativi o a seguito della finalizzazione di contratti scaduti e in corso di rinnovo, i risultati economici dei periodi successivi a quello chiuso il 30 settembre 2016 possano riflettere variazioni delle stime formulate.

Al 30 settembre 2016, i crediti maturati dal Gruppo Poste Italiane nei confronti delle amministrazioni pubbliche centrali e locali ammontano a circa 1,2 miliardi di euro (1,3 miliardi di euro al 31 dicembre 2015), al lordo delle svalutazioni. I saldi esposti al 30 settembre 2016 e al 31 dicembre 2015, sensibilmente ridotti rispetto al passato, riflettono gli effetti dell'intervenuta ricognizione delle principali esposizioni da parte di un tavolo di lavoro congiunto con il MEF – Dipartimento del Tesoro e Ragioneria generale dello Stato, conclusosi nel mese di agosto 2015. In particolare, in data 7 agosto 2015, il Ministro dell'Economia e delle Finanze ha impegnato "il Ministero ad adoperarsi affinché si pervenga al perfezionamento di tutti gli atti necessari alla corresponsione di quanto dovuto secondo modalità e tempi coerenti con l'operazione di privatizzazione (…) ivi comprese le occorrenti coperture finanziarie" e ha trasmesso alla Capogruppo una apposita nota a firma del Direttore Generale del Tesoro e del Ragioniere Generale dello Stato (di seguito, in breve, "Nota MEF") con valore di impegno giuridicamente vincolante.

Il riepilogo delle posizioni creditorie nei confronti della Pubblica Amministrazione è riportato nella tabella che segue.

Crediti 30.09.2016 31.12.2015
OSU (i) 237 334
Rimborso di riduzioni tariffarie elettorali (ii) 83 83
Remunerazione raccolta su c/c (iii) 14 15
Servizi delegati (iii) 14 28
Distribuzione Euroconvertitori (iv) 6 6
Altro 3 3
Crediti commerciali vs Controllante 357 469
Crediti finanziari vs Controllante
per rimborso mutui iscritti nel passivo 1 3
Operazioni con azionisti:
Credito vs azionista annullamento Dec. CE 16/07/08 (v) 45 45
Totale crediti verso MEF 403 517
Cred. vs Ministeri ed enti pubblici: PdCM per agev.ni editoriali (vi) 52 52
Cred. vs Ministeri ed enti pubblici: MISE (vii) 74 72
Altri crediti commerciali vs Pubbliche Amministrazioni (viii) 612 557
Crediti commerciali vs Pubbliche Amministrazioni 738 681
Altri crediti e attività:
Crediti diversi vs Pubblica Amministrazione (ix) 8 9
Crediti per imposte correnti e relativi interessi (x) 58 59
Totale Crediti vs. MEF e Pubblica Amministrazione 1.207 1.266

Nel dettaglio, al 30 settembre 2016, l'esposizione complessiva nei confronti della Pubblica Amministrazione comprende.

  • (i) Crediti relativi all'OSU per 237 milioni di euro riferiti:
  • per 66 milioni di euro a compensi relativi al terzo trimestre 2016, stanziati nel Bilancio dello Stato 2016, ma non ancora incassati al 30 settembre 2016;
  • per 67 milioni di euro a residui compensi dell'esercizio 2015, metà dei quali inseriti nel Bilancio previsionale dello Stato 2017, e il rimanente privo di copertura;
  • per 104 milioni di euro a compensi relativi a esercizi precedenti, di cui 32 milioni di euro stanziati nel Bilancio dello Stato 2016, 41 milioni di euro inseriti nel Bilancio previsionale dello Stato 2017 e 31 milioni di euro privi di copertura nel Bilancio dello Stato.

Nel corso del primo semestre 2016 sono stati incassati 131 milioni di euro per compensi dell'intero periodo, corrisposti mensilmente come previsto dal nuovo Contratto di Programma, ulteriori 131 milioni di euro relativi a compensi 2015 e 32 milioni di euro relativi a compensi pregressi.

  • (ii) Crediti per integrazioni tariffarie elettorali per 83 milioni di euro, oggetto di ricognizione nella citata Nota MEF, quasi interamente stanziati nel Bilancio dello Stato 2016 e nei precedenti, in attesa di approvazione da parte della Commissione Europea.
  • (iii) Crediti nei confronti del MEF per complessivi 28 milioni di euro maturati nel periodo e comunque privi di particolari criticità.
  • (iv) Crediti per 6 milioni di euro, per il servizio di distribuzione di Euroconvertitori a suo tempo prestato e oggetto di ricognizione nella citata Nota MEF, tuttora privi di copertura nel Bilancio dello Stato.
  • (v) Crediti per 45 milioni di euro derivanti dall'annullamento della Decisione CE 16/07/08 per interessi relativi alla sentenza del Tribunale (UE) 30 settembre 2013, i cui effetti nel patrimonio netto della

Capogruppo sono sospesi o rettificati, oggetto di riconoscimento nella citata Nota MEF nei limiti di 6 milioni di euro, ma tuttora privi di copertura nel Bilancio dello Stato.

  • (vi) Crediti verso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per 52 milioni di euro, dei quali, circa 51 milioni di euro previsti in pagamento nell'esercizio 2016 con DPCM del 13 novembre 2007 e 27 novembre 2008, e un milione di euro oggetto di ricognizione nella Nota MEF.
  • (vii) Crediti verso il MiSE per 74 milioni di euro, il cui riconoscimento in sede transattiva di una quota di circa 50 milioni di euro non ha ottenuto il preventivo favorevole parere dell'Avvocatura dello Stato; alla data del presente Bilancio, crediti per 62 milioni di euro sono oggetto di azione giudiziale di recupero mentre per il complemento al saldo è aperto un tavolo di lavoro congiunto con il debitore, teso a definire l'ammontare delle prestazioni da fatturare.
  • (viii) Crediti vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione centrale e locale per complessivi 612 milioni di euro. In generale, per l'incasso di taluni di detti crediti si rilevano ritardi dovuti in prevalenza a mancanza di stanziamenti nei bilanci delle diverse Amministrazioni ovvero nella stipula di contratti o convenzioni. Al riguardo, proseguono le azioni finalizzate al rinnovo delle convenzioni scadute e a sollecitare le richieste di stanziamento.
  • (ix) Altri crediti per 8 milioni di euro il cui recupero è in corso di definizione: tali crediti risultano peraltro interamente svalutati.
  • (x) Crediti per imposte correnti e relativi interessi riferiti all'IRES da recuperare sulla mancata deduzione dell'IRAP sostenuta sul costo del lavoro per 58 milioni di euro. Nella seconda metà dell'esercizio 2015, sono stati incassati crediti pregressi per imposte correnti per 546 milioni di euro, come previsto dalla più volte citata Nota MEF. Con riferimento al credito residuo, per gran parte del quale si è aperto un contenzioso, i relativi tempi di definizione non sono noti e Poste Italiane ha posto in essere quanto necessario per non vedere compromesso il suo diritto al rimborso. Eventuali elementi di incertezza o di rischio che dovessero comportare nuove valutazioni da parte della Società saranno riflessi nei futuri bilanci.

Al 30 settembre 2016, i Fondi svalutazione crediti rilevati tengono conto delle partite ancora prive di copertura nel Bilancio dello Stato, di alcune partite inserite solo in via previsionale nell'esercizio 2017, e delle posizioni scadute nei confronti della Pubblica Amministrazione. In esito alla finale definizione degli atti normativi, contrattuali e dei procedimenti autorizzativi relativi a tali partite, una quota dei fondi stanziati potrebbe essere assorbita a conto economico, mentre nuovi stanziamenti e valutazioni potrebbero rendersi necessari.

Impairment test e unità generatrici di cassa

Al 30 settembre 2016 la Società ha svolto le analisi previste dal par. 12 dello IAS 36 – Riduzione di valore delle attività, al fine di verificare l'esistenza di eventuali eventi che possano aver potenzialmente modificato le conclusioni raggiunte a seguito dei test di impairment eseguiti sulle partecipazioni e sugli avviamenti al termine dell'esercizio 2015 e del primo semestre dell'esercizio 2016, cui si rimanda per una più completa comprensione delle informazioni riportate nel presente documento. In assenza di elementi di novità, la società non ha effettuato nuovi test.

Valutazione degli altri attivi immobilizzati

L'attuale contesto di crisi, caratterizzato da una significativa volatilità delle principali grandezze di mercato e da una profonda aleatorietà delle aspettative economiche, nonché il declino del mercato postale in cui il Gruppo opera, rendono difficile l'elaborazione di previsioni che possano definirsi, senza alcuna incertezza, attendibili.

Inoltre, nella valutazione degli attivi immobilizzati del settore Postale e commerciale sono considerati gli eventuali effetti sui valori d'uso, ove taluni immobili, in futuro, risultassero non più impiegati nel processo produttivo aggiornando talune svalutazioni cautelativamente effettuate in passato con le evidenze al 30 settembre 2016. Il fair value complessivo del patrimonio immobiliare della Capogruppo utilizzato nella produzione di beni e servizi continua a risultare sensibilmente superiore al valore di bilancio. Con particolare riferimento alle unità immobiliari adibite a Uffici Postali e a centri di meccanizzazione e smistamento, la valutazione, coerentemente con il passato, ha tenuto conto dell'obbligo di adempimento del Servizio Postale Universale cui Poste Italiane SpA è soggetta, dell'inscindibilità dei flussi di cassa generati dal complesso delle unità immobiliari adibite a tale servizio, diffuso obbligatoriamente e capillarmente sul territorio prescindendo dalla redditività teorica delle diverse localizzazioni, dell'unicità del processo produttivo dedicato, nonché della sovrapposizione delle attività produttive postali e finanziarie nell'ambito degli stessi punti vendita, costituiti dagli Uffici Postali. Su tali basi, il valore d'uso per la Capogruppo dei Terreni e Fabbricati strumentali può considerarsi relativamente insensibile alla fluttuazione del valore commerciale degli immobili e, in particolari situazioni critiche di mercato, per determinate unità immobiliari, può risultare anche significativamente superiore al mero valore commerciale, senza che tale fenomenologia influisca negativamente sui flussi di cassa e sulla redditività complessiva del segmento Postale e Commerciale.

2.4 PAGAMENTI BASATI SU AZIONI

Secondo quanto previsto dall'IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni, nel caso di operazioni con pagamento basato su azioni – regolate per cassa, azioni, o altri strumenti finanziari – la Società misura i beni o servizi acquisiti e le passività assunte al loro fair value. Fino a quando la passività non viene estinta, la Società ne rileva e aggiorna il fair value a ciascuna data di chiusura del bilancio, registrandone le variazioni a conto economico. Nel caso di benefici concessi ai dipendenti, la rilevazione avviene durante il periodo in cui gli stessi prestano il loro servizio, tra i costi per benefici ai dipendenti.

Si rimanda alla nota 3.7 Ulteriori informazioni per la descrizione del "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016-2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock" di Poste Italiane.

2.5 TECNICHE DI VALUTAZIONE DEL FAIR VALUE

Il Gruppo Poste Italiane si è dotato di una Policy sul fair value che disciplina i principi e le regole generali che governano il processo di determinazione del fair value ai fini della redazione del Bilancio, ai fini delle valutazioni di risk management e a supporto delle attività condotte sul mercato dalle funzioni di finanza delle diverse entità del Gruppo. Principi e regole per la valutazione a fair value degli strumenti finanziari non sono variati rispetto al 31 dicembre 2015 e sono stati individuati nel rispetto delle indicazioni provenienti dai diversi Regulators (bancari ed assicurativi) e dai principi contabili di riferimento, garantendo omogeneità nelle tecniche di valutazione adottate nell'ambito del Gruppo.

In conformità a quanto indicato dall'IFRS 13 - Valutazione del fair value, di seguito si descrivono le tecniche di valutazione del fair value utilizzate all'interno del Gruppo Poste Italiane.

Le attività e passività interessate (nello specifico, attività e passività iscritte al fair value e attività e passività iscritte al costo ovvero al costo ammortizzato, per le quali si fornisce il fair value nelle note di bilancio) sono classificate in base ad una scala gerarchica che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni.

La scala gerarchica è composta dai 3 livelli di seguito rappresentati.

Livello 1: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate tramite prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione. Per il gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

Titoli obbligazionari quotati su mercati attivi:

  • Titoli obbligazionari emessi da Enti governativi UE o soggetti non governativi: la valutazione viene effettuata considerando i prezzi bid secondo un ordine gerarchico che vede in primo luogo il ricorso al mercato MTS (Mercato Telematico dei Titoli di Stato all'ingrosso), quindi al mercato MILA (Milan Stock Exchange), per i titoli obbligazionari indirizzati prevalentemente alla clientela retail e, infine, al CBBT (Bloomberg Composite Price);
  • Passività finanziarie: la valutazione viene effettuata considerando i prezzi ask rilevati sul mercato CBBT (Bloomberg Composite Price).

Titoli azionari e ETF (Exchange Traded Fund) quotati in mercati attivi: la valutazione viene effettuata considerando il prezzo derivante dall'ultimo contratto scambiato nella giornata presso la Borsa di riferimento.

Fondi mobiliari di investimento aperti quotati: la valutazione viene effettuata considerando il prezzo di mercato di chiusura giornaliero come fornito dall'info provider Bloomberg o dal gestore del fondo.

La quotazione degli strumenti di tipo obbligazionario di Livello 1 incorpora la componente di rischio credito.

Livello 2: appartengono a tale livello le valutazioni effettuate impiegando input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1 ed osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività. Considerate le caratteristiche dell'operatività del gruppo Poste Italiane, i dati di input osservabili, impiegati ai fini della determinazione del fair value delle singole forme tecniche, includono curve dei rendimenti e di inflazione, superfici di volatilità su tassi, premi delle opzioni su inflazione, asset swap spread o credit default spread rappresentativi del merito creditizio delle specifiche controparti, eventuali adjustment di liquidità quotati da primarie controparti di mercato.

Per il gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

Titoli obbligazionari quotati su mercati non attivi o non quotati:

Titoli obbligazionari plain governativi e non, italiani e esteri: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito in base a spread determinati su titoli benchmark dell'emittente o di altre società con caratteristiche similari all'emittente, quotati e liquidi. La curva dei rendimenti può essere soggetta a rettifiche di importo contenuto, per tenere conto del rischio di liquidità derivante dalla mancanza di un mercato attivo.

Titoli obbligazionari strutturati: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente obbligazionaria e componente opzionale. La valutazione della componente obbligazionaria viene effettuata sulla base di tecniche di discounted cash flow applicabili ai titoli obbligazionari plain così come definite al punto precedente. La componente opzionale che, considerate le caratteristiche dei titoli obbligazionari compresi nei portafogli del Gruppo Poste Italiane, è riconducibile al rischio tasso, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tale specifico fattore di rischio. Con riferimento ai titoli strutturati a copertura di polizze index linked (ante regolamento ISVAP n. 32), la valutazione viene effettuata facendo riferimento al prezzo bid fornito dalle controparti finanziarie con cui sono stati stipulati accordi di buy-back.

Titoli azionari non quotati: sono compresi in tale categoria i titoli azionari non quotati quando è possibile fare riferimento al prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente. Ad essi è applicato un fattore di sconto, quotato da primarie controparti di mercato, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni da valorizzare in azioni quotate.

Fondi mobiliari di investimento aperti non quotati: la valutazione viene effettuata considerando l'ultimo NAV (Net Asset Value) disponibile del fondo così come fornito dall'info provider Bloomberg o determinato dal gestore del fondo.

Strumenti finanziari derivati:

Interest Rate Swap:

Plain vanilla interest rate swap: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei differenziali tra i flussi cedolari propri delle due gambe (receiver e payer) previste dal contratto. La costruzione delle curve dei rendimenti per la stima dei futuri flussi contrattuali indicizzati a parametri di mercato (tassi monetari e/o inflazione) e l'attualizzazione dei differenziali viene effettuata applicando le prassi in vigore sui mercati dei capitali.

Interest rate swap con opzione implicita: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente lineare e componente opzionale. La valutazione della componente lineare viene effettuata applicando le tecniche di discounted cash flow definite per i plain vanilla interest rate swap al punto precedente. La componente opzionale che, considerate le caratteristiche degli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli di Poste Italiane, è riconducibile ai fattori di rischio tasso o inflazione, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tali specifici fattori di rischio.

Warrant: considerate le caratteristiche degli strumenti presenti in portafoglio, la valutazione viene effettuata tramite modello di equity local volatility. In particolare, poiché per tali strumenti sono stati stipulati accordi di buy-back con le controparti finanziarie strutturatrici dei warrants, e considerando che i modelli di valutazione utilizzati da queste ultime sono coerenti con quelli utilizzati dal Gruppo, la valutazione viene effettuata utilizzando le quotazioni bid fornite dalle controparti stesse.

Gli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli di Poste Italiane sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tener conto del merito creditizio della controparte. La curva dei rendimenti impiegata per l'attualizzazione è selezionata in coerenza con le modalità di remunerazione previste per il cash collateral. L'approccio descritto è confermato anche nel caso di garanzie rappresentate da titoli di debito, considerato il livello contenuto di rischio di credito che contraddistingue gli effettivi titoli che costituiscono il collateral per il Gruppo Poste Italiane.

Nei rari casi in cui le caratteristiche degli accordi di collateralizzazione non consentano la sostanziale riduzione del rischio di controparte, la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito dell'emittente. In alternativa, viene utilizzato il metodo del valore corrente che consente di elaborare il CVA/DVA (Credit Valuation Adjustment / Debit Valuation Adjustment) in funzione delle principali caratteristiche tecnico-finanziarie dei contratti e la probabilità di default della controparte.

Buy & Sell Back per impiego temporaneo della liquidità: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. I Buy & Sell Back sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.

Impieghi a tasso fisso e tasso variabile: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow. Lo spread di credito della controparte viene incorporato tramite:

  • l'utilizzo della curva governativa italiana o del credit default swap (CDS) della Repubblica Italiana, in caso di Amministrazioni Centrali italiane;
  • l'utilizzo di curve CDS quotate o, se non disponibili, l'adozione di curve CDS "sintetiche" rappresentative della classe di rating della controparte, costruite a partire dai dati di input osservabili sul mercato;
  • l'utilizzo di curve dei rendimenti costruite a partire dalle quotazioni delle emissioni obbligazionarie specifiche dell'emittente.

Passività finanziarie quotate su mercati non attivi o non quotate:

  • Titoli obbligazionari plain: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito dell'emittente;
  • Titoli obbligazionari strutturati: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente obbligazionaria e componente opzionale. La valutazione della componente obbligazionaria viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow applicabili alle obbligazioni plain, così come definite al punto precedente. La componente opzionale che, considerate le caratteristiche dei titoli obbligazionari emessi da società comprese nel gruppo Poste Italiane, è riconducibile al rischio tasso, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tale specifico fattore di rischio.
  • Debiti finanziari: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito.

Repo di finanziamento: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. I Repo sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.

Investimenti immobiliari (esclusi ex alloggi di servizio) e rimanenze di immobili destinati alla vendita: I valori di fair value, sia degli Investimenti Immobiliari che delle Rimanenze, sono stati determinati utilizzando principalmente la tecnica reddituale secondo cui il valore dell'immobile, deriva dall'attualizzazione dei cash flow che ci si attende verranno generati dai contratti di locazione e/o dai proventi delle vendite, al netto dei costi di pertinenza della proprietà; il procedimento utilizza un appropriato tasso di attualizzazione che considera analiticamente i rischi caratteristici dell'immobile.

Livello 3: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate tramite input non osservabili per l'attività o per la passività. Per il gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

Impieghi a tasso fisso e tasso variabile: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow. Lo spread di credito della controparte viene determinato secondo le best practice di mercato, impiegando default probability e matrici di transizione elaborate da info providers esterni ed i parametri di loss given default stabiliti dalla normativa prudenziale per le banche o da valori benchmark di mercato.

Fondi chiusi non quotati: rientrano in tale categoria i fondi che investono prevalentemente in strumenti non quotati. La valutazione del fair value viene effettuata considerando l'ultimo NAV (Net Asset Value) disponibile, con periodicità almeno semestrale, comunicato dal gestore del fondo. Tale NAV viene aggiustato secondo i richiami e rimborsi comunicati dai gestori e intercorsi tra la data dell'ultima valorizzazione ufficiale al NAV e la data di valutazione.

Investimenti immobiliari (ex alloggi di servizio): Il prezzo degli investimenti in commento è determinato in base a criteri e parametri prestabiliti dalla normativa di riferimento (Legge 560 del 24 dicembre 1993) che ne stabilisce il prezzo di alienazione nel caso di vendita all'affittuario ovvero il prezzo minimo di alienazione nel caso in cui il bene venga venduto tramite di un'asta pubblica.

Azioni non quotate: rientrano in tale categoria titoli azionari per i quali non sono disponibili prezzi osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. Ad essi è applicato un fattore di sconto, calcolato tramite modello interno, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni da valorizzare in azioni quotate.

2.6 PRINCIPI CONTABILI E INTERPRETAZIONI DI NUOVA APPLICAZIONE

I princípi contabili, le interpretazioni e gli emendamenti di seguito elencati sono applicabili a partire dal 1° gennaio 2016:

  • Ciclo Annuale di Miglioramenti agli IFRS 2010 - 2012 adottato con Regolamento (UE) n. 28/2015 nell'ambito del progetto annuale di miglioramento e rivisitazione generale dei principi contabili internazionali.
  • IAS 19 Benefici per i dipendenti - Piani a benefici definiti: contributi dei dipendenti emendato con Regolamento (UE) n. 29/2015. L'emendamento fornisce chiarimenti sull'applicazione dello IAS 19 ai piani a benefici definiti che sottendono contributi non volontari da parte del dipendente o terze parti. Tali

contributi riducono il costo dell'entità nel fornire benefici e, nella misura in cui siano commisurati al servizio fornito dal dipendente in un dato periodo, possono essere integralmente dedotti dal costo di periodo, piuttosto che essere ripartiti lungo la vita lavorativa del dipendente stesso.

  • IFRS 11 Accordi a controllo congiunto emendato con Regolamento (UE) n. 2173/2015. L'emendamento stabilisce che un'entità adotti i principi contenuti nell'IFRS 3 per rilevare gli effetti contabili conseguenti all'acquisizione di una interessenza in una joint operation che costituisce un business. La novità introdotta si applica sia per l'acquisizione di una interessenza iniziale sia per le acquisizioni successive di ulteriori interessenze. Diversamente, una partecipazione detenuta precedentemente all'entrata in vigore della modifica, non è rivalutata nel caso in cui l'acquisizione di un'ulteriore quota ha come effetto il mantenimento del controllo congiunto (cioè l'acquisizione ulteriore non comporta l'ottenimento del controllo sulla partecipata).
  • IAS 16 Immobili, impianti e macchinari e IAS 38 Attività immateriali emendati con Regolamento (UE) n. 2231/2015. L'emendamento introduce alcune precisazioni sul metodo di ammortamento basato sui ricavi (tra quelli consentiti dalle preesistenti versioni dello IAS 16 e dallo IAS 38, rispettivamente, per le attività materiali e immateriali), definendolo inappropriato per le attività materiali e preservandone la facoltà di applicazione alle attività immateriali nelle sole circostanze in cui si possa dimostrare che i ricavi e il consumo dei benefici economici derivanti dall'attività siano fortemente correlati. Alla base dell'emendamento, la ricorrenza dei casi in cui i ricavi generati dall'attività che prevede l'utilizzo di un bene ammortizzabile riflettono fattori diversi dal consumo atteso dei benefici economici derivanti dal bene stesso, quali ad es. l'attività di vendita, l'andamento di un diverso processo produttivo, le variazioni nei prezzi di vendita.
  • Ciclo Annuale di Miglioramenti agli IFRS 2012 - 2014 adottato con Regolamento (UE) n. 2343/2015 nell'ambito del progetto annuale di miglioramento e rivisitazione generale dei principi contabili internazionali.
  • IAS 1 Presentazione del bilancio emendato con Regolamento (UE) n. 2406/2015. L'emendamento è finalizzato a migliorare l'efficacia e la chiarezza dell'informativa di bilancio, incoraggiando le società a esprimere e rappresentare il proprio giudizio professionale nell'esposizione delle informazioni da fornire. In particolare, le modifiche introdotte chiariscono le linee guida contenute nel principio contabile sulla materialità, l'aggregazione di voci, la rappresentazione dei subtotali, la struttura dei bilanci e la disclosure in merito alle politiche contabili adottate. Sono altresì modificate le richieste di informazioni per la sezione delle altre componenti di Conto economico complessivo; l'emendamento, in particolare, richiede esplicitamente di indicare la quota di Conto economico complessivo di pertinenza di società collegate e joint ventures contabilizzate con il metodo del Patrimonio netto, indicando anche per questi ammontari quali saranno o non saranno successivamente riclassificate nell'utile (perdita) d'esercizio.
  • IAS 27 - Bilancio separato emendato con Regolamento (UE) n. 2441/2015. Con riguardo alle entità che redigono il bilancio separato, l'emendamento introduce la facoltà di adottare il metodo del Patrimonio netto per la contabilizzazione delle partecipazioni in società controllate, collegate e joint ventures. L'opzione di contabilizzazione va ad aggiungersi a quelle già concesse dalla preesistente versione del principio contabile (metodo del costo e conformemente allo IAS 39).
  • Modifiche agli IFRS 10, 12 e allo IAS 28 adottate con Regolamento (UE) n. 1703/2016 finalizzate ad introdurre alcuni chiarimenti in materia di Entità di investimento.

I princípi contabili, le interpretazioni e gli emendamenti in vigore dal 1° gennaio 2016 sono risultati privi di effetti nel presente Bilancio intermedio consolidato abbreviato.3. GRUPPO POSTE ITALIANE AL

3. Gruppo Poste Italiane al 30 settembre 2016

3.1 PROSPETTI DI BILANCIO CONSOLIDATO

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

(milioni di euro) (milioni di euro)
ATTIVO Note 30 settembre
2016
di cui parti
correlate
(Nota 3.5)
31 dicembre 2015 di cui parti
correlate
(Nota 3.5)
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari [A1] 2.062 - 2.190 -
Investimenti immobiliari [A2] 57 - 61 -
Attività immateriali [A3] 483 - 545 -
Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto [A4] 215 215 214 214
Attività finanziarie [A5] 159.808 3.880 139.310 3.988
Crediti commerciali [A7] 48 - 54 -
Imposte differite attive [C12] 650 - 623 -
Altri crediti e attività [A8] 2.503 1 2.303 1
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori 66 - 58 -
Totale 165.892 145.358
Attività correnti
Rimanenze [A6] 137 - 134 -
Crediti commerciali [A7] 2.278 801 2.292 904
Crediti per imposte correnti [C12] 180 - 72 -
Altri crediti e attività [A8] 1.086 4 897 2
Attività finanziarie [A5] 19.764 6.484 20.780 7.274
Cassa e depositi BancoPosta [A9] 2.918 - 3.161 -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti [A10] 2.373 365 3.142 391
Totale 28.736 30.478
TOTALE ATTIVO 194.628 175.836
di cui parti di cui parti
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO Note 30 settembre
2016
correlate
31 dicembre 2015
(Nota 3.5)
correlate
(Nota 3.5)
Patrimonio netto
Capitale sociale [B1] 1.306 - 1.306 -
Riserve [B4] 3.166 - 4.047 -
Risultati portati a nuovo 4.555 - 4.305 -
Totale Patrimonio netto di Gruppo 9.027 9.658
Patrimonio netto di terzi - - - -
Totale 9.027 9.658
Passività non correnti
Riserve tecniche assicurative [B5] 113.878 - 100.314 -
Fondi per rischi e oneri [B6] 608 48 634 50
Trattamento di fine rapporto e Fondo di quiescenza [B7] 1.478 - 1.361 -
Passività finanziarie [B8] 10.164 84 7.598 77
Imposte differite passive [C12] 927 - 1.177 -
Altre passività [B10] 856 - 920 -
Totale 127.911 112.004
Passività correnti
Fondi per rischi e oneri [B6] 557 10 763 11
Debiti commerciali [B9] 1.332 195 1.453 174
Debiti per imposte correnti [C12] 354 - 53 -
Altre passività [B10] 2.214 75 2.025 91
Passività finanziarie [B8] 53.233 20 49.880 3
Totale 57.690 54.174
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 194.628 175.836
(milioni di euro) (milioni di euro)
Terzo trimestre
2016
Terzo trimestre
2015
Note Primi nove mesi
2016
di cui parti
correlate
(Nota 3.5)
Primi nove mesi
2015
di cui parti
correlate
(Nota 3.5)
2.090 2.108 Ricavi e proventi [C1] 6.406 1.704 6.498 1.836
4.837 5.069 Premi assicurativi [C2] 15.388 - 14.543 -
1.106 773 Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria e
assicurativa
[C3] 3.887 64 2.828 74
- - di cui proventi non ricorrenti 121 -
14 21 Altri ricavi e proventi [C4] 48 1 52 4
8.047 7.971 Totale ricavi 25.729 23.921
594 635 Costi per beni e servizi [C5] 1.809 118 1.874 130
5.505 5.090 Variazione riserve tecniche assicurative
e oneri relativi ai sinistri
[C6] 17.449 - 15.475 -
51 369 Oneri diversi derivanti da operatività finanziaria e
assicurativa
[C7] 360 - 674 -
1.348 1.387 Costo del lavoro [C8] 4.333 29 4.370 29
140 136 Ammortamenti e svalutazioni [C9] 439 - 425 -
(7) (9) Incrementi per lavori interni (15) - (21) -
63 71 Altri costi e oneri [C10] 158 10 194 4
353 292 Risultato operativo e di intermediazione 1.196 930
21 15 Oneri finanziari [C11] 69 1 76 -
26 29 Proventi finanziari [C11] 83 1 117 2
1 - Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni
con il metodo del Patrimonio netto
[A4] 7 - - -
359 306 Risultato prima delle imposte 1.217 971
117 119 Imposte del periodo [C12] 410 - 349 -
- - di cui oneri (proventi) non ricorrenti - (17)
242 187 UTILE DEL PERIODO 807 622
242 187 di cui Quota Gruppo 807 622
- - di cui Quota di spettanza di Terzi - -

PROSPETTO DELL'UTILE/(PERDITA) DI PERIODO CONSOLIDATO

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

(milioni di euro)
Terzo trimestre
2016
Terzo trimestre
2015
Note Primi nove mesi
2016
Primi nove
mesi 2015
242 187 Utile/(Perdita) del periodo 807 622
Voci da riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) del periodo
Titoli disponibili per la vendita
335 1.124 Incremento/(Decremento) di fair value nel periodo [tab. B4] (607) 902
(106) (83) Trasferimenti a Conto economico [tab. B4] (588) (433)
Copertura di flussi
(12) 57 Incremento/(Decremento) di fair value nel periodo [tab. B4] 35 18
(7) (27) Trasferimenti a Conto economico [tab. B4] (28) (66)
(58) (345) Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da 306 (133)
- - riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) del periodo
Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto (al netto
dell'effetto fiscale)
- -
Voci da non riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) del periodo
(36) - Utili/(Perdite) attuariali da TFR e fondi di quiescenza [tab. B7] (162) 86
11 - Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da non
riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) del periodo
49 (27)
- - Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto (al netto
dell'effetto fiscale)
- -
127 726 Totale delle altre componenti di Conto economico complessivo (995) 347
369 913 TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DEL PERIODO (188) 969
369 913 di cui Quota Gruppo (188) 969
- - di cui Quota di spettanza di Terzi - -

PROSPETTO DI MOVIMENTAZIONE DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Patrimonio netto (milioni di euro)
Riserve
Capitale sociale Riserva Legale Riserva per il Patrimonio
BancoPosta
Riserva fair value Riserva Cash
flow hedge
Riserva da partecipazioni
valutate con il metodo del
patrimonio netto
Risultati portati a nuovo Totale Patrimonio
netto di Gruppo
Capitale e
riserve di Terzi
Totale Patrimonio
netto
Saldo al 1° gennaio 2015 1.306 299 1.000 1.813 48 - 3.952 8.418 - 8.418
Totale conto economico complessivo del periodo - - - 320 (32) - 681 969 - 969
Destinazione utile a riserve - - - - - - - - - -
Dividendi distribuiti - - - - - - (250) (250) - (250)
Variazione per pagamenti basati su azioni - - - - - - - - - -
Altre variazioni - - - - - - - - - -
Variazione perimetro di consolidamento - - - - - - - - - -
Altre operazioni con gli azionisti - - - - - - - - - -
Saldo al 30 Settembre 2015 1.306 299 1.000 2.133 16 -
4.383
9.137 - 9.137
Totale conto economico complessivo del periodo - - - 606 (7) - (78) 521 - 521
Destinazione utile a riserve - - - - - - - - - -
Dividendi distribuiti - - - - - - - - - -
Variazione per pagamenti basati su azioni - - - - - - 1 1 - 1
Altre variazioni - - - - - - - - - -
Variazione perimetro di consolidamento - - - - - - - - - -
Altre operazioni con gli azionisti - - - - - - (1) (1) - (1)
Saldo al 31 dicembre 2015 1.306 299 1.000 2.739 9 -
4.305
9.658 - 9.658
Totale conto economico complessivo del periodo - - - (887) 5 - 694 (*) (188) - (188)
Destinazione utile a riserve - - - - - - - - - -
Dividendi distribuiti - - - - - - (444) (444) - (444)
Variazione per pagamenti basati su azioni - - - - - - - - - -
Altre variazioni - - - - - 1 - 1 - 1
Variazione perimetro di consolidamento - - - - - - - - - -
Altre operazioni con gli azionisti - - - - - - - - - -
Saldo al 30 Settembre 2016 1.306 299 1.000 1.852 14 1
4.555
9.027 - 9.027

(*) La voce comprende l'utile di periodo di 807 milioni di euro e le perdite attuariali sul TFR di 162 milioni di euro al netto del relativo effetto fiscale di 49 milioni di euro.

RENDICONTO FINANZIARIO SINTETICO CONSOLIDATO

(milioni di euro)
Primi nove mesi
2016
Primi nove mesi
2015
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti non vincolati all'inizio del periodo 1.783 747
Disponibilità liquide assoggetate a vincolo di impiego 1 511
Liquidità a copertura delle riserve tecniche assicurative 1.324 415
Somme indisponibili per provvedimenti giudiziali 11 11
Scoperti di conto corrente
Gestioni incasso in contrassegno e altri vincoli
5
18
8
12
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo 3.142 1.704
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo 3.142 1.704
Risultato del periodo 807 622
Ammortamenti e svalutazioni 439 425
Perdite e svalutazioni /(Recuperi) su crediti 23 5
(Plusvalenze)/Minusvalenze per disinvestimenti
Svalutazione su investimenti disponibili per la vendita
2
-
-
-
(Incremento)/Decremento Rimanenze (3) (1)
(Incremento)/Decremento Crediti e Altre attività (458) 111
Incremento/(Decremento) Debiti e Altre passività 293 277
Variazioni dei fondi rischi e oneri
Variazione del Trattamento fine rapporto e Fondo di quiescenza
(232)
(46)
(125)
(29)
Differenza ratei su oneri e proventi finanziari (correzione per cassa) (18) (46)
Altre variazioni 51 20
Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa non finanziaria [a] 858 1.259
Incremento/(Decremento) passività da operatività finanziaria
Liquidità netta generata / (assorbita) dalle attività finanziarie da operatività finanziaria detenute per
negoziazione
4.419
-
(180)
-
Liquidità netta generata / (assorbita) dagli impieghi finanziari AFS da operatività finanziaria (3.637) (361)
Liquidità netta generata / (assorbita) dagli impieghi finanziari HTM da operatività finanziaria 498 1.404
(Incremento)/Decremento della Cassa e depositi BancoPosta 242 234
(Incremento)/Decremento delle altre attività da operatività finanziaria
(Proventi)/Oneri derivanti dall'operatività finanziaria
(672)
(779)
(712)
(680)
Liquidità generata /(assorbita) da attività e passività da operatività finanziaria [b] 71 (295)
Liquidità netta generata / (assorbita) dalle attività finanziarie al fair value vs CE da operatività assicurativa (4.233) (6.239)
Incremento/(Decremento) delle riserve tecniche assicurative nette 11.431 10.097
Liquidità netta generata / (assorbita) dagli impieghi finanziari AFS da operatività assicurativa
(Incremento)/Decremento delle altre attività da operatività assicurativa
(5.837)
(60)
(3.610)
(122)
(Plusvalenze)/Minusvalenze su attività/passività finanziarie valutate al fair value (1.009) 366
(Proventi)/Oneri derivanti dall'operatività assicurativa (779) (663)
Liquidità generata /(assorbita) da attività e passività da operatività assicurativa [c] (487) (171)
Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa
- di cui parti correlate
[d]=[a+b+c] 442
1.037
793
(804)
Investimenti:
Immobili, impianti e macchinari, Inv.immob.ri ed attività immateriali (252) (229)
Partecipazioni
Altre attività finanziarie
-
(105)
(211)
-
Disinvestimenti:
Immobili, impianti e macchinari, inv.immob.ri, attività immateriali ed attività destinate alla vendita 5 2
Partecipazioni
Altre attività finanziarie
-
100
-
6
Variazione perimetro di consolidamento - -
Flusso di cassa netto da/(per) attività di investimento [e] (252) (432)
- di cui parti correlate (22) (212)
Assunzione/(Rimborso) di debiti finanziari
(Incremento)/Decremento crediti finanziari
(517)
2
(608)
114
Dividendi pagati (444) (250)
Credito autorizzato da Legge di Stabilità 2015 in attuazione Sentenza Tribunale UE - 535
Flusso di cassa da/(per) attività di finanziamento e operazioni con gli azionisti [f] (959) (209)
- di cui parti correlate
Flusso delle disponibilità liquide
[g]=[d+e+f] (285)
(769)
397
152
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo 2.373 1.856
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo 2.373 1.856
Disponibilità liquide assoggetate a vincolo di impiego - (315)
Liquidità a copertura delle riserve tecniche assicurative (669) (939)
Somme indisponibili per provvedimenti giudiziali (12) (11)
Scoperti di conto corrente - -
Gestioni incassi in contrassegno e altri vincoli (16) (14)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti non vincolati alla fine del periodo 1.676 577

3.2 CRITERI E METODOLOGIE DI CONSOLIDAMENTO

Il Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane include il Bilancio di Poste Italiane SpA e dei soggetti sui quali la Capogruppo esercita, direttamente o indirettamente, il controllo ai sensi dell'IFRS 10, a partire dalla data in cui lo stesso è stato acquisito e sino alla data in cui cessa.

I bilanci oggetto di consolidamento sono redatti al 30 settembre 2016, e ove necessario, sono opportunamente rettificati per uniformarli ai principi contabili della Capogruppo.

Non sono stati inclusi nell'area di consolidamento, e pertanto non sono consolidati con il metodo integrale, i bilanci delle società controllate la cui inclusione non produrrebbe effetti significativi, singolarmente e cumulativamente, da un punto di vista sia quantitativo sia qualitativo ai fini di una corretta rappresentazione della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo.

I criteri e le metodologie di consolidamento adottati sono uniformi a quelli adottati per la predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015, cui si rinvia per una trattazione esaustiva degli stessi.

Nella seguente tabella si rappresenta il numero delle società controllate per criterio di consolidamento e di valutazione:

Società controllate 30/09/2016 31/12/2015
Consolidate con il metodo integrale 17 19
Valutate con il metodo del Patrimonio netto 3 3
Totale società 20 22

Nel corso dei primi nove mesi del 2016, nell'ambito del più vasto piano di razionalizzazione dell'assetto societario del Gruppo Poste Italiane, sono intervenute le seguenti operazioni societarie, tutte sotto il controllo comune diretto o indiretto della Capogruppo:

  • In data 22 aprile 2016 è stato sottoscritto l'atto di fusione per incorporazione della società PosteShop SpA in Postel SpA, iscritto nel Registro delle Imprese il 29 aprile 2016. Gli effetti giuridici, contabili e fiscali di tale atto decorrono dal 1° maggio 2016.
  • In data 28 giugno 2016, il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha autorizzato la partecipazione di Poste Italiane all'Assemblea Straordinaria di Poste Tributi ScpA per deliberarne in merito allo scioglimento e messa in liquidazione. Alla data di approvazione del presente Resoconto intermedio, l'Assemblea straordinaria della società consortile non ha ancora deliberato in merito.
  • In data 25 luglio 2016 è stato sottoscritto l'atto di fusione per incorporazione della società SDS Nuova Sanità Srl in SDS System Data Software Srl, la cui denominazione sociale è cambiata in Poste Welfare Servizi Srl. Gli effetti contabili e fiscali dell'atto di fusione decorrono dal 1° gennaio 2016.
  • In data 12 settembre 2016, i Consigli di Amministrazione di Poste Italiane SpA, Postecom SpA, Postel SpA hanno approvato il progetto di scissione-fusione inerente il riassetto societario della società Postecom, partecipata al 100% da Poste Italiane. L'operazione prevede la scissione parziale di Postecom in favore di Postel e per la parte restante la fusione per incorporazione di Postecom in Poste Italiane, con decorrenza 1° aprile 2017.

Inoltre:

  • in data 16 settembre 2016, a seguito delle delibere dei Consigli di Amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti e Poste Italiane, si è perfezionato l'accordo preliminare di trasferimento da FSI Investimenti SpA (Gruppo CDP) a Poste Italiane di una partecipazione azionaria indiretta in SIA SpA, società leader nel business della monetica, dei pagamenti e dei servizi di rete. In particolare, l'accordo stabilisce che Poste Italiane acquisti - con un investimento previsto di 278 milioni di euro - una quota del 30% di FSIA Investimenti Srl16, società che detiene il 49,5% di SIA. A seguito dell'operazione, Poste Italiane assumerà una partecipazione indiretta del 14,85% del capitale di SIA. Il perfezionamento dell'operazione è subordinato all'approvazione da parte delle autorità antitrust competenti e della Banca d'Italia.
  • In data 7 ottobre 2016 è stato sottoscritto, e in data 10 ottobre 2016 depositato al Registro delle imprese, l'atto costitutivo della Risparmio Holding SpA, partecipata da Poste Italiane SpA (80%) e da Cassa Depositi e Prestiti (20%): l'oggetto sociale della nuova società prevede l'istruttoria volta all'assunzione di partecipazioni, finanziamenti delle società o enti alle quali partecipa e compravendita titoli per via diretta e/o tramite partecipazione a una società appositamente costituita.
  • In data 17 ottobre 2016 è stato sottoscritto, e in data 18 ottobre 2016 depositato al Registro delle imprese, l'atto costitutivo della Equam SpA, partecipata per l'80% dalla Risparmio Holding SpA e per il 20% dalla Anima Holding SpA, il cui oggetto sociale prevede l'istruttoria volta all'assunzione di partecipazioni, l'assunzione di partecipazioni, finanziamenti delle società o enti alle quali partecipa e compravendita titoli.

L'elenco e i dati salienti delle società controllate consolidate integralmente e delle società collegate valutate con il criterio del Patrimonio netto sono forniti nella nota 3.8.

16 La FSIA Investimenti Srl è posseduta al 100% da FSI Investimenti, a sua volta controllata da CDP Equity attraverso una partecipazione del 77%.

3.3 NOTE DELLE VOCI DI BILANCIO

ATTIVO

A1 - IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI

Nei primi nove mesi del 2016 la movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari è la seguente:

tab. A1 - Movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari (milioni di euro)
Terreni Fabbricati
strumentali
Impianti e
macchinari
Attrezzature ind.li
e comm.li
Migliorie beni di
terzi
Altri beni Immobilizz. in
corso e acconti
Totale
Saldo al 1° gennaio 2015
Costo
Fondo ammortamento
Fondo svalutazione
76
-
-
2.840
(1.429)
(96)
2.200
(1.792)
(19)
323
(288)
(1)
398
(202)
(12)
1.639
(1.383)
(1)
43
-
-
7.519
(5.094)
(129)
Valore a Stato patrimoniale 76 1.315 389 34 184 255 43 2.296
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni
Rettifiche
-
-
35
-
36
-
6
-
23
-
91
-
46
-
237
-
Riclassifiche
Dismissioni
Variazione perimetro consolidamento
Ammortamento
-
-
-
-
11
-
-
(108)
8
-
-
(98)
-
-
-
(10)
6
(2)
-
(29)
12
-
-
(108)
(37)
-
-
-
-
(2)
-
(353)
(Svalutazioni) / Riprese di valore - 8 (3) - 7 - - 12
Totale variazioni - (54) (57) (4) 5 (5) 9 (106)
Saldo al 31 dicembre 2015
Costo
Fondo ammortamento
Fondo svalutazione
76
-
-
2.883
(1.534)
(88)
2.209
(1.855)
(22)
329
(298)
(1)
424
(230)
(5)
1.719
(1.468)
(1)
52
-
-
7.692
(5.385)
(117)
Valore a Stato patrimoniale 76 1.261 332 30 189 250 52 2.190
Variazioni del periodo
Acquisizioni
Rettifiche (1)
Riclassifiche (2)
Dismissioni (3)
Ammortamento
(Svalutazioni) / Riprese di valore
-
-
-
-
-
-
13
-
3
-
(83)
11
21
-
5
-
(67)
2
3
-
-
-
(7)
-
12
-
3
(1)
(23)
-
37
-
29
(2)
(83)
-
30
-
(31)
-
-
-
116
-
9
(3)
(263)
13
Totale variazioni - (56) (39) (4) (9) (19) (1) (128)
Saldo al 30 settembre 2016
Costo
Fondo ammortamento
Fondo svalutazione
76
-
-
2.899
(1.617)
(77)
2.197
(1.884)
(20)
330
(303)
(1)
435
(251)
(4)
1.771
(1.539)
(1)
51
-
-
7.759
(5.594)
(103)
Valore a Stato patrimoniale 76 1.205 293 26 180 231 51 2.062
Rettifiche (1)
Costo
Fondo ammortamento
Fondo svalutazione
-
-
-
-
-
-
2
(2)
-
-
-
-
-
-
-
1
(1)
-
-
-
-
3
(3)
-
Totale - - - - - - - -
Riclassifiche (2)
Costo
Fondo ammortamento
Fondo svalutazione
-
-
-
3
-
-
5
-
-
-
-
-
3
-
-
30
(1)
-
(31)
-
-
10
(1)
-
Totale - 3 5 - 3 29 (31) 9
Dismissioni (3)
Costo
Fondo ammortamento
Fondo svalutazione
-
-
-
-
-
-
(40)
40
-
(2)
2
-
(4)
2
1
(16)
14
-
-
-
-
(62)
58
1
Totale - - - - (1) (2) - (3)

La voce Immobili, impianti e macchinari al 30 settembre 2016 comprende attività della Capogruppo site in terreni detenuti in regime di concessione o sub-concessione, gratuitamente devolvibili all'ente concedente alla scadenza del relativo diritto, per un valore netto contabile di complessivi 72 milioni di euro.

Gli investimenti del periodo per 116 milioni di euro, di cui circa 3 milioni di euro dovuti a capitalizzazioni di lavori interni, sono composti principalmente da:

  • 13 milioni di euro relativi a spese per manutenzione straordinaria di locali di proprietà adibiti a Uffici Postali e Uffici direzionali dislocati sul territorio e locali di smistamento posta;
  • 21 milioni di euro per impianti, di cui le voci più significative sono riferite alla Capogruppo e individuabili in 11 milioni di euro per la realizzazione di impianti connessi a fabbricati e 4 milioni di euro per la realizzazione e manutenzione straordinaria di impianti di videosorveglianza;

  • 12 milioni di euro per investimenti destinati a migliorare la parte impiantistica e la parte strutturale degli immobili condotti in locazione;

  • 37 milioni di euro relativi ad Altri beni di cui le voci più significative sono riferite alla Capogruppo e individuabili in 28 milioni di euro per l'acquisto di hardware per il rinnovo delle dotazioni tecnologiche presso gli Uffici Postali e direzionali e il consolidamento dei sistemi di storage e 3 milioni di euro per l'acquisto di dotazioni nell'ambito del progetto del nuovo layout degli Uffici Postali;
  • 30 milioni di euro riferiti a investimenti in corso di realizzazione in prevalenza dalla Capogruppo, di cui circa 16 milioni di euro per lavori di restyling degli Uffici Postali, 4 milioni di euro per l'acquisto di hardware e di altra dotazione tecnologica non ancora inserita nel processo produttivo e 3 milioni di euro per lavori di ristrutturazione dei CPD (Centri Primari di Distribuzione).

Le riprese di valore nette scaturiscono dall'aggiornamento di previsioni e stime relative a impianti presso i CMP (Centri di Meccanizzazione Postale), a immobili industriali di proprietà (fabbricati strumentali) e immobili commerciali condotti in locazione (migliorie su beni di terzi) detenuti dalla Capogruppo, per i quali, cautelativamente, sono monitorati gli effetti sui valori d'uso che potrebbero emergere, in futuro, qualora l'impiego di tali beni nel processo produttivo dovesse essere ridotto o sospeso (nota 2.3 – Uso di stime).

Le riclassifiche da Immobilizzazioni materiali in corso ammontano a 31 milioni di euro e si riferiscono al costo di acquisto di cespiti divenuti disponibili e pronti all'uso nel corso del periodo principalmente riconducibili all'attivazione di hardware stoccato in magazzino e alla conclusione di attività di restyling su edifici condotti in locazione e di proprietà.

Al 30 settembre 2016 gli Immobili, impianti e macchinari includono beni in leasing finanziario per un valore netto contabile di circa 10 milioni di euro.

A2 - INVESTIMENTI IMMOBILIARI

Gli Investimenti immobiliari riguardano gli alloggi di proprietà di Poste Italiane SpA assoggettati alle prescrizioni della Legge 560 del 24 dicembre 1993. La movimentazione è la seguente:

tab. A2 - Movimentazione degli Investimenti immobiliari (milioni di euro)
Primi nove mesi
2016
Esercizio 2015
Saldo a inizio periodo
Costo 144 147
Fondo ammortamento (82) (79)
Fondo svalutazione (1) (1)
Valore a Stato patrimoniale 61 67
Variazioni del periodo
Acquisizioni - -
Riclassifiche (1) - -
Dismissioni (2) (1) (1)
Ammortamento
(Svalutazioni) / Riprese di valore
(3)
-
(5)
-
Totale variazioni (4) (6)
Saldo a fine periodo
Costo
142 144
Fondo ammortamento (84) (82)
Fondo svalutazione (1) (1)
Valore a Stato patrimoniale 57 61
Fair value a fine periodo 114 113
Riclassifiche (1)
Costo - -
Fondo ammortamento - -
Fondo svalutazione - -
Totale - -
Dismissioni (2)
Costo (2) (3)
Fondo ammortamento 1 2
Fondo svalutazione - -
Totale (1) (1)

Il fair value degli Investimenti immobiliari al 30 settembre 2016 è rappresentato per 66 milioni di euro dal prezzo di vendita applicabile agli alloggi ai sensi della Legge 560 del 24 dicembre 1993 e per il rimanente ammontare è riferito a stime dei prezzi di mercato effettuate internamente all'azienda17 .

La maggior parte dei beni immobili compresi nella categoria in commento sono concessi in locazione con contratti classificabili come leasing operativi, poiché il Gruppo mantiene sostanzialmente i rischi e benefici legati alla proprietà di tali unità immobiliari. Con detti contratti è di norma concessa al conduttore la facoltà di interrompere il rapporto con un preavviso di sei mesi; ne consegue che i relativi flussi di reddito attesi, mancando del requisito della certezza, non sono oggetto di commento nelle presenti note.

17 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato degli ex alloggi di servizio è di livello 3 mentre quello degli altri investimenti immobiliari è di livello 2.

A3 - ATTIVITA' IMMATERIALI

Nei primi nove mesi del 2016 il valore netto e la movimentazione delle Attività immateriali sono i seguenti:

tab. A3 - Movimentazione delle Attività immateriali (milioni di euro)
Diritti di brevetto
ind.le e di utilizz.
opere d'ingegno,
concessioni, licenze,
marchi e simili
Immobilizz. in corso e
acconti
Avviamento Altre Totale
Saldo al 1° gennaio 2015
Costo 2.263 74 104 100 2.541
Ammortamenti e svalutazioni cumulati (1.874) - (57) (81) (2.012)
Valore a Stato patrimoniale 389 74 47 19 529
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni 155 72 18 6 251
Rettifiche - - - - -
Riclassifiche 63 (68) - 5 -
Cessazioni e Dismissioni - - - (1) (1)
Variazione perimetro di consolidamento
Ammortamenti e svalutazioni
1
(212)
-
-
-
(12)
-
(11)
1
(235)
Totale variazioni 7 4 6 (1) 16
Saldo al 31 dicembre 2015
Costo 2.477 78 122 110 2.787
Ammortamenti e svalutazioni cumulati (2.081) - (69) (92) (2.242)
Valore a Stato patrimoniale 396 78 53 18 545
Variazioni del periodo
Acquisizioni 55 79 - 2 136
Rettifiche (1) - - - - -
Riclassifiche (1) 39 (51) - 3 (9)
Cessazioni e Dismissioni (2)
Variazione perimetro di consolidamento(3)
-
-
(3)
-
-
-
-
-
(3)
-
Ammortamenti e svalutazioni (179) - - (7) (186)
Totale variazioni (85) 25 - (2) (62)
Saldo al 30 settembre 2016
Costo 2.567 103 122 116 2.908
Ammortamenti e svalutazioni cumulati (2.256) - (69) (100) (2.425)
Valore a Stato patrimoniale 311 103 53 16 483
Riclassifiche (1)
Costo 37 (51) - 4 (10)
Ammortamento cumulato 2 - - (1) 1
Totale 39 (51) - 3 (9)
Cessazioni e Dismissioni (2)
Costo (2) (3) - - (5)
Ammortamento cumulato 2 - - - 2
Totale - (3) - - (3)

Gli investimenti dei primi nove mesi 2016 in Attività immateriali ammontano a 136 milioni di euro e comprendono 12 milioni di euro riferibili a software sviluppato all'interno del Gruppo. Non sono capitalizzati costi di ricerca e sviluppo diversi da quelli direttamente sostenuti per la realizzazione di prodotti software identificabili, utilizzati o destinati all'utilizzo da parte del Gruppo.

L'incremento nella voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno, concessioni, licenze, marchi e simili di 55 milioni di euro, prima degli ammortamenti effettuati nel periodo, si riferisce principalmente all'acquisto e all'entrata in produzione di nuovi programmi e alle acquisizioni di licenze software.

Le acquisizioni di Immobilizzazioni immateriali in corso si riferiscono principalmente ad attività per lo sviluppo di software per le piattaforme infrastrutturali e per i servizi BancoPosta.

Qui di seguito si riportano i valori della piattaforma informatica per lo sviluppo del progetto Full MVNO (Mobile Virtual Network Operator) condotta in leasing finanziario da PosteMobile SpA. La piattaforma è ammortizzata in 10 anni.

tab. A3.1 - Immobilizzazioni in locazione finanziaria (milioni di euro)
30.09.16
31.12.15
Descrizione Costo Fondo ammortamento Valore netto
contabile
Costo Fondo ammortamento Valore netto
contabile
Diritti di brevetto ind.le e di utilizz. opere d'ingegno,
concessioni, licenze, marchi e simili
16
(4)
12 16 (2) 14
Totale 16
(4)
12 16 (2) 14

Il saldo delle Immobilizzazioni immateriali in corso comprende attività della Capogruppo che riguardano principalmente lo sviluppo di software per la piattaforma infrastrutturale (42 milioni di euro), per i servizi Bancoposta (25 milioni di euro), per il supporto alla rete di vendita (12 milioni di euro) e per la piattaforma relativa ai prodotti postali (8 milioni di euro).

Nel corso del periodo il Gruppo ha effettuato riclassifiche dalla voce Immobilizzazioni immateriali in corso alla voce Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere d'ingegno, concessioni, licenze, marchi e simili per 39 milioni di euro dovute principalmente al completamento e messa in funzione dei programmi software e all'evoluzione di quelli esistenti.

La voce Avviamento è composta come segue:

tab. A3.2 - Avviamento (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 30.09.16 Saldo al 31.12.15
Postel SpA 33 33
Poste Welfare Servizi Srl 18 18
BdM - MCC SpA 2 2
Totale 53 53

A4 - PARTECIPAZIONI VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO

tab. A4 - Partecipazioni (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 30.09.16 Saldo al 31.12.15
Partecipazioni in imprese controllate 1 1
Partecipazioni in imprese a controllo congiunto - -
Partecipazioni in imprese collegate 214 213
Totale 215 214

La principale variazione intervenuta nell'esercizio in commento riguarda l'adeguamento netto positivo del valore di carico della partecipazione in Anima Holding SpA per circa 0,5 milioni di euro, costituito da un decremento di 7,7 milioni di euro per dividendi riconosciuti sul risultato dell'esercizio 2015 e un incremento di 8,2 milioni di cui 7,2 dovuto alla quota di pertinenza del risultato conseguito dalla partecipata tra il 30 settembre 2015 e il 30 giugno 2016 (ultimi dati disponibili) e 1 milione di euro circa a partite rilevate in diretta contropartita del Patrimonio netto.

L'elenco e i dati salienti delle società controllate, a controllo congiunto e collegate valutate con il criterio del Patrimonio netto sono forniti nella nota 3.8.

A5 - ATTIVITA' FINANZIARIE

Al 30 settembre 2016 le Attività finanziarie sono le seguenti:

tab. A5 - Attività finanziarie

Attività finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 30.09.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale
Finanziamenti e crediti 1.299 9.947 11.246 1.303 9.205 10.508
Investimenti posseduti fino a scadenza 11.090 1.381 12.471 11.402 1.484 12.886
Investimenti disponibili per la vendita 127.962 4.127 132.089 109.699 8.170 117.869
Strumenti finanziari al fair value rilevato a C/E 19.169 4.252 23.421 16.233 1.899 18.132
Strumenti finanziari derivati 288 57 345 673 22 695
Totale 159.808 19.764 179.572 139.310 20.780 160.090
Attività finanziarie per settore di operatività (milioni di euro)
Saldo al 30.09.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale
OPERATIVITA' FINANZIARIA 50.687 11.694 62.381 45.294 11.703 56.997
Finanziamenti e crediti 1.210 9.762 10.972 1.217 9.084 10.301
Investimenti posseduti fino a scadenza 11.090 1.381 12.471 11.402 1.484 12.886
Investimenti disponibili per la vendita 38.204 533 38.737 32.247 1.113 33.360
Strumenti finanziari derivati 183 18 201 428 22 450
OPERATIVITA' ASSICURATIVA 108.463 8.005 116.468 93.463 8.908 102.371
Finanziamenti e crediti - 128 128 - 66 66
Investimenti disponibili per la vendita 89.189 3.586 92.775 76.985 6.943 83.928
Strumenti finanziari al fair value rilevato a C/E 19.169 4.252 23.421 16.233 1.899 18.132
Strumenti finanziari derivati 105 39 144 245 - 245
OPERATIVITA' POSTALE E COMMERCIALE 658 65 723 553 169 722
Finanziamenti e crediti 89 57 146 86 55 141
Investimenti disponibili per la vendita 569 8 577 467 114 581
Strumenti finanziari derivati - - - - - -
Totale 159.808 19.764 179.572 139.310 20.780 160.090

I dettagli della voce Attività finanziarie sono distinti nel modo seguente:

  • Operatività Finanziaria, in cui sono rappresentate principalmente le attività finanziarie del Patrimonio BancoPosta18 e della BdM-MCC SpA;
  • Operatività Assicurativa, in cui sono rappresentate le attività finanziarie della compagnia Poste Vita SpA della sua controllata Poste Assicura SpA e di BancoPosta Fondi SpA SGR;
  • Operatività Postale e Commerciale, in cui sono rappresentate tutte le altre attività finanziarie del Gruppo.

18 Le attività in commento riguardano le operazioni finanziarie effettuate dalla Capogruppo ai sensi del DPR 144/2001, che dal 2 maggio 2011 rientrano nell'ambito del Patrimonio destinato, e in particolare la gestione della raccolta diretta, svolta in nome proprio ma con vincoli riguardanti l'impiego in conformità alla normativa applicabile, e la gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi. Le risorse provenienti dalla raccolta diretta effettuata da clientela privata sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro. Inoltre, per effetto delle modifiche introdotte all'art. 1 comma 1097 della Legge 27 dicembre 2006 n. 296 dall'art. 1 comma 285 della Legge di stabilità 2015 (n. 190 del 23 dicembre 2014), il Patrimonio BancoPosta ha la facoltà di investire sino al 50% della raccolta in titoli garantiti dallo Stato italiano. Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione sono invece depositate presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze e remunerate a un tasso variabile calcolato per il 50% in base al rendimento BOT a sei mesi e per il restante 50% in base alla media mensile del Rendistato. Quest'ultimo è un parametro costituito dal costo medio del debito pubblico con durata superiore a un anno che può ritenersi approssimato dal rendimento dei BTP a sette anni, in conformità a quanto previsto da apposita convenzione con il MEF. Nell'ambito della gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi rientrano invece l'attività di raccolta del Risparmio postale (libretti di deposito e buoni fruttiferi), svolta per conto della Cassa Depositi e Prestiti e del MEF, e i Servizi delegati dalle Pubbliche Amministrazioni. Le operazioni in questione comportano, tra l'altro, l'utilizzo di anticipazioni di cassa della Tesoreria dello Stato e l'iscrizione di partite creditorie in attesa di regolazione finanziaria. Apposita convenzione con il MEF prevede che tutti i flussi di cassa del BancoPosta siano rendicontati quotidianamente con un differimento di due giorni lavorativi bancari rispetto alla data dell'operazione.

OPERATIVITA' FINANZIARIA

Finanziamenti e crediti

tab. A5.1 - Finanziamenti e crediti (milioni di euro)
Saldo al 30.09.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale
Finanziamenti 1.202 297 1.499 1.217 689 1.906
Crediti 8 9.465 9.473 - 8.395 8.395
Depositi presso il MEF - 4.632 4.632 - 5.855 5.855
MEF conto Tesoreria dello Stato - 1.599 1.599 - 1.331 1.331
Altri crediti finanziari 8 3.234 3.242 - 1.209 1.209
Totale 1.210 9.762 10.972 1.217 9.084 10.301

Al 30 settembre 2016, la voce Finanziamenti di 1.499 milioni di euro, riferita interamente alla BdM-MCC SpA, risulta costituta da mutui e prestiti concessi ad aziende e a persone fisiche. Il fair value19 dei finanziamenti in commento è di 1.714 milioni di euro.

Finanziamenti per un ammontare complessivo di 787 milioni di euro sono stati concessi in garanzia. In particolare:

  • 706 milioni di euro risultano impegnati a fronte della provvista accordata (tramite Banca d'Italia) nell'ambito delle operazioni di mercato aperto e di rifinanziamento a lungo termine della BCE (nota B8);
  • 81 milioni di euro sono a garanzia di provvista erogata dalla Cassa Depositi e Prestiti.

La controllata BdM-MCC SpA, nell'ambito delle proprie strategie, riflesse nel Piano di Liquidità 2016 approvato dal Consiglio di Amministrazione della Banca in data 28 aprile 2016, ha in corso la strutturazione di un'operazione di c.d. auto-cartolarizzazione, ai sensi della Legge 130/1999, del portafoglio mutui ipotecari residenziali. L'operazione prevede la cessione a titolo oneroso e pro soluto del portafoglio crediti costituito dai contratti di mutuo ipotecario residenziale in bonis per un importo nominale complessivo in linea capitale di circa 419 milioni di euro e avrà luogo attraverso: (i) il trasferimento di detto portafoglio a uno Special Purpose Vehicle, denominato MCC Residential Morgage Backed Security Srl, (ii) la sottoscrizione da parte di BdM-MCC SpA di tutti i titoli emessi dallo SPV e (iii) la successiva costituzione della Tranche Senior in garanzia di operazioni di rifinanziamento con la BCE, previo ottenimento del rating da parte di 2 agenzie e l'ammissione a quotazione sul mercato lussemburghese. Il Consiglio di Amministrazione della banca tenutosi in data 18 ottobre 2016 ha deliberato il perfezionamento dell'operazione.

La voce Crediti di 9.473 milioni di euro include:

  • Depositi presso il MEF di 4.632 milioni di euro, costituiti dagli impieghi della raccolta da conti correnti postali appartenenti alla clientela pubblica, remunerati ad un tasso variabile calcolato su un paniere di rendimenti di titoli pubblici.
  • Il saldo del conto MEF tenuto dalla Capogruppo presso Tesoreria dello Stato di 1.599 milioni di euro, così composto:

19 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 3.

tab. A5.1.1 - MEF conto Tesoreria dello Stato
(milioni di euro)
Saldo al 30.09.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale
Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni - 1.603 1.603 - 1.693 1.693
Saldo flussi fin.ri gestione del Risparmio Postale - 192 192 - (170) (170)
Debiti per responsabilità connesse a rapine - (161) (161) - (158) (158)
Debiti per rischi operativi - (35) (35) - (34) (34)
Totale - 1.599 1.599 - 1.331 1.331

Il saldo dei flussi finanziari per anticipazioni di 1.603 milioni di euro accoglie il credito dovuto ai versamenti della raccolta e delle eventuali eccedenze di liquidità al netto del debito per anticipazioni erogate dal MEF necessarie a far fronte al fabbisogno di cassa del BancoPosta ed è così composto:

tab. A5.1.1 a) - Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni
(milioni di euro)
Saldo al 30.09.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale
Anticipazioni nette - 1.603 1.603 - 1.694 1.694
Conti correnti postali del MEF e altri debiti - (670) (670) - (672) (672)
Min. della Giustizia - Gest. mandati pagamento - - - - (1) (1)
MEF - Gestione pensioni di Stato - 670 670 - 672 672
Totale - 1.603 1.603 - 1.693 1.693

Il saldo dei flussi per la gestione del risparmio postale, positivo di 192 milioni di euro, è costituito dall'eccedenza dei rimborsi sui depositi avvenuti negli ultimi due giorni del periodo in commento e regolati nel periodo successivo. Al 30 settembre 2016, il saldo è rappresentato da un credito di 135 milioni di euro verso Cassa Depositi e Prestiti e da un credito di 57 milioni di euro verso il MEF per le emissioni di buoni postali fruttiferi di sua competenza.

Altri crediti finanziari di 3.242 milioni di euro così composti:

tab. A5.1.2 - Altri crediti finanziari
(milioni di euro)
Saldo al 30.09.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale
Depositi in garanzia - 2.859 2.859 - 864 864
Partite da addebitare alla clientela - 245 245 - 233 233
Partite in corso di regolamento con il sistema bancario - 119 119 - 106 106
Altri crediti 8 11 19 - 6 6
Totale 8 3.234 3.242 - 1.209 1.209

I crediti per Depositi in garanzia di 2.859 milioni di euro sono relativi per 2.801 milioni di euro a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di Asset Swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex) e per 58 milioni di euro a controparti con le quali sono in essere operazioni di repo passivi su titoli a reddito fisso (collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement).

Investimenti in titoli e azioni

Sono così composti:

tab. A5.2 - Investimenti in titoli e azioni (milioni di euro)
Saldo al 30.09.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Note Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale
Investimenti posseduti sino a scadenza 11.090 1.381 12.471 11.402 1.484 12.886
Titoli a reddito fisso [tab. A5.2.1] 11.090 1.381 12.471 11.402 1.484 12.886
Invest.disponibili per la vendita 38.204 533 38.737 32.247 1.113 33.360
Titoli a reddito fisso [tab. A5.2.1] 38.105 533 38.638 32.176 1.002 33.178
Azioni 99 - 99 71 111 182
Totale 49.294 1.914 51.208 43.649 2.597 46.246

Gli investimenti in titoli riguardano titoli di Stato di emissione italiana del valore nominale di 43.736 milioni di euro, detenuti principalmente dal Patrimonio BancoPosta20 e in via residuale dalla BdM-MCC SpA.

Nell'esercizio 2015 e nei primi nove mesi del 2016 la movimentazione degli investimenti in titoli è la seguente: tab. A5.2.1 - Movimentazione degli Investimenti in titoli (milioni di euro)

HTM
AFS
FV vs CE TOTALE
Titoli Valore Nominale Valore di bilancio Valore Nominale Fair value Valore Nominale Fair value Valore Nominale Valore di bilancio
Saldo al 1° gennaio 2015 13.808 14.100 24.575 29.448 - - 38.383 43.548
Acquisti - 11.214 5.862 17.076
Trasf.ti riserve di PN - (395) - (395)
Var. costo ammortizzato 3 (20) - (17)
Variazioni fair value a PN - 1.412 - 1.412
Variazioni fair value a CE - (432) - (432)
Var.ni per op. di CFH - - - -
Effetti delle vendite a CE - 385 1 386
Ratei 187 304 - 491
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (1.404) (8.738) (5.863) (16.005)
Saldo al 31 dicembre 2015 12.612 12.886 27.165 33.178 - - 39.777 46.064
Acquisti 992 9.726 - 10.718
Trasf.ti riserve di PN - (476) - (476)
Var. costo ammortizzato - (23) - (23)
Variazioni fair value a PN - (661) - (661)
Variazioni fair value a CE - 2.295 - 2.295
Var.ni per op. di CFH - 3 - 3
Effetti delle vendite a CE - 463 - 463
Ratei 83 126 - 209
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (1.490) (5.993) - (7.483)
Saldo al 30 Settembre 2016 12.266 12.471 31.470 38.638 - - 43.736 51.109

* La voce della tabella Variazioni per operazioni di CFH, riferita agli acquisti a termine effettuati nell'ambito di operazioni di cash flow hedge, accoglie le variazioni di fair value dei titoli acquistati intercorse tra la data di stipula e quella di regolamento e trova contropartita nella corrispondente variazione della riserva di Cash flow hedge.

Al 30 settembre 2016, il fair value21 del portafoglio titoli posseduti sino a scadenza, iscritti al costo ammortizzato, è di 14.667 milioni di euro (83 milioni di euro dovuto a ratei di interesse in maturazione).

Titoli per un valore nominale di 7.228 milioni di euro sono indisponibili in quanto:

  • 6.063 milioni di euro sono stati consegnati a controparti a fronte di operazioni di pronti contro termine;
  • 614 milioni di euro sono stati consegnati in garanzia (collateral) a controparti con le quali sono in essere operazioni di Asset Swap;
  • 464 milioni di euro sono stati consegnati a Banca d'Italia a garanzia della linea di credito intraday concessa alla Capogruppo;
  • 58 milioni di euro sono stati consegnati in garanzia (collateral) a controparti con le quali sono in essere operazioni di pronti contro termine;
  • 29 milioni di euro a garanzia dell'attività in SEPA Direct Debit.

I titoli disponibili per la vendita sono iscritti al fair value di 38.638 milioni di euro. L'oscillazione complessiva del fair value nel periodo in commento è positiva per 1.634 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di

20 Al riguardo, la composizione del portafoglio mira a replicare la struttura finanziaria della raccolta su conti correnti postali presso la clientela privata. L'andamento previsionale e quello prudenziale di persistenza delle masse raccolte sono approssimati mediante opportuno modello statistico per l'elaborazione del quale Poste Italiane SpA si avvale di un primario operatore di mercato. Per la gestione delle relazioni finanziarie fra la struttura della raccolta e degli impieghi è stato realizzato un appropriato sistema di Asset & Liability Management.

21 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 1.

Patrimonio netto per l'importo negativo di 661 milioni di euro relativo alla parte non coperta da strumenti di fair value hedge, e a Conto economico per l'importo positivo di 2.295 milioni di euro relativo alla parte coperta.

Nel portafoglio dei titoli disponibili per la vendita sono compresi due titoli a tasso fisso per un ammontare di 750 milioni di euro ciascuno con cedola semestrale e durata rispettivamente di 4 e 5 anni, emessi da Cassa Depositi e Prestiti SpA e garantiti dallo Stato italiano (al 30 settembre 2016 fair value complessivo di 1.521 milioni di euro).

Titoli per un valore nominale di 663 milioni di euro sono indisponibili e comprendono:

  • 466 milioni di euro di titoli concessi in garanzia in relazione alla provvista accordata (tramite Banca d'Italia) nell'ambito delle operazioni di mercato aperto e di rifinanziamento a lungo termine della BCE di cui si è avvalsa la BDM-MCC SpA (nota B8);
  • 193 milioni di euro di titoli consegnati dalla Capogruppo in garanzia a controparti a fronte di operazioni di pronti contro termine.

Gli investimenti in azioni sono pertinenti il Patrimonio BancoPosta e sono principalmente rappresentati:

  • per 69 milioni di euro dal fair value di 756.280 azioni di Classe B della Mastercard Incorporated; tali titoli azionari non sono oggetto di quotazione in un mercato regolamentato ma, in caso di alienazione, sono convertibili in altrettanti titoli di Classe A, regolarmente quotati sul New York Stock Exchange;
  • per 27 milioni di euro dal fair value di 32.059 azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series C Convertible Participating Preferred Stock) assegnate a seguito del perfezionamento dell'operazione di cessione dell'azione di Visa Europe Ltd a Visa Incorporated avvenuta il 21 giugno 2016. A seguito della cessione dell'azione di Visa Europe Ltd22, a Poste Italiane è stato riconosciuto un corrispettivo corrispondente a un fair value di complessivi 121 milioni di euro (rilevato come provento da realizzo di natura non ricorrente e iscritto nella voce Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria e assicurativa) così suddiviso:
  • o 88 milioni di euro per cassa;

  • o 25 milioni di euro corrispondenti al controvalore di 32.059 Azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series C Convertible Participating Preferred Stock) convertibili in azioni ordinarie in base al rapporto di 13,95223 azioni ordinarie ogni azione di classe C e opportunamente scontate ad un idoneo tasso per tener conto della loro illiquidità in quanto convertibili in più tranches a partire dal quarto anno dal closing e sino al dodicesimo anno;

  • o 8 milioni di euro pagabili da Visa Incorporated a tre anni dalla conclusione dell'operazione;
  • per 3 milioni di euro, dal fair value di ulteriori 11.144 azioni di Classe C della Visa Incorporated; tali titoli azionari non sono oggetto di quotazione in un mercato regolamentato ma, in caso di alienazione, sono immediatamente convertibili in titoli di Classe A (rapporto di conversione di quattro azioni ordinarie ogni azione di Classe C), regolarmente quotati sul New York Stock Exchange.

L'oscillazione complessiva del fair value nel periodo in commento delle azioni possedute dal Patrimonio BancoPosta è positiva per 3 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto (par. B4).

22 Con comunicazione del 21 dicembre 2015, Visa Europe Ltd ha informato i suoi Principal Member che a ciascuno di essi sarebbe stato riconosciuto un corrispettivo derivante dall'operazione di acquisizione e incorporazione della Visa Europe Ltd (in cui Poste Italiane deteneva una partecipazione assegnata in sede di costituzione) nella società di diritto statunitense Visa Incorporated.

23 Sino alla data della completa conversione delle azioni assegnate in azioni ordinarie, il tasso di conversione potrà essere ridotto a seguito del manifestarsi di passività della Visa Europe Ltd ritenute oggi solo potenziali.

Strumenti finanziari derivati

Al 30 settembre 2016, il saldo attivo degli strumenti derivati relativi all'operatività finanziaria ammonta complessivamente a 201 milioni di euro e si riferisce per 67 milioni di euro al Patrimonio BancoPosta e per 134 milioni di euro alla BdM-MCC SpA.

tab. A5.3 - Movimentazione degli Strumenti finanziari derivati (milioni di euro)
Cash flow hedging Fair value hedging FV vs CE
Acquisti a termine Asset swap Asset swap Acquisti a termine Vendite a termine Totale
nozionale fair value nozionale fair value nozionale fair value nozionale fair value nozionale fair value nozionale fair value
Saldo al 1° gennaio 2015 - - 1.700 1 7.295 (1.672) - - - - 8.995 (1.671)
Incrementi/(decrementi) * - - - 12 4.780 404 108 5 2.700 1 7.588 422
Proventi/(Oneri) a CE ** - - - - - - - - - - - -
Operazioni completate *** - - - (39) (320) 75 (108) (5) (2.700) (1) (3.128) 30
Saldo al 31 dicembre 2015 - - 1.700 (26) 11.755 (1.193) - - - - 13.455 (1.219)
Incrementi/(decrementi) * 150 3 100 35 4.425 (2.331) - - - - 4.675 (2.293)
Proventi/(Oneri) a CE ** - - - - - (3) - - - - - (3)
Operazioni completate *** (150) (3) (410) (27) (130) 60 - - - - (690) 30
Saldo al 30 Settembre 2016 - - 1.390 (18) 16.050 (3.467) - - - - 17.440 (3.485)
Di cui:
Strumenti derivati attivi - - 175 60 450 7 - - - - 625 67
Strumenti derivati passivi - - 1.215 (78) 15.600 (3.474) - - - - 16.815 (3.552)

I movimenti degli strumenti derivati del Patrimonio BancoPosta sono i seguenti:

* Gli incrementi/(decrementi) si riferiscono al nozionale delle nuove operazioni e alle variazioni di fair value intervenute nel periodo sul portafoglio complessivo.

** I Proventi ed Oneri imputati a Conto economico si riferiscono ad eventuali componenti inefficaci dei contratti di copertura che sono rilevati nei Proventi e Oneri diversi derivanti da operatività finanziaria e assicurativa.

*** Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e l'estinzione di asset swap relativi a titoli ceduti.

Gli strumenti di copertura del rischio di tasso d'interesse sui flussi finanziari hanno complessivamente subito nel periodo in commento una variazione positiva netta del fair value riferita alla componente efficace della copertura di 35 milioni di euro riflessa nella Riserva cash flow hedge di Patrimonio netto.

Gli strumenti di fair value hedge in essere, detenuti per limitare la volatilità del prezzo di taluni impieghi a tasso fisso disponibili per la vendita, hanno complessivamente subito nel periodo in commento una variazione negativa netta efficace del fair value di 2.331 milioni di euro (di cui 303 milioni di euro di variazione negativa relativa a strumenti finanziari stipulati nel corso del periodo in commento), i titoli coperti (tab. A5.2.1) hanno subito una variazione positiva netta di fair value di 2.295 milioni di euro, essendo la differenza di 36 milioni di euro dovuta ai differenziali pagati e in corso di maturazione.

Nel periodo in commento la Capogruppo ha effettuato le seguenti operazioni:

  • stipula di nuovi asset swap di fair value hedge per un nozionale di 4.425 milioni di euro;
  • stipula di nuovi asset swap di cash flow hedge per un nozionale di 100 milioni di euro;
  • estinzione di asset swap di fair value hedge su titoli alienati, le cui variazioni di fair value erano oggetto di copertura, per un nozionale di 130 milioni di euro;
  • estinzione di asset swap di cash flow hedge su titoli alienati, le cui variazioni di fair value erano oggetto di copertura, per un nozionale di 410 milioni di euro.

I movimenti degli strumenti derivati della BdM-MCC SpA sono i seguenti:

tab. A5.4 - Movimentazione degli strumenti finanziari derivati (milioni di euro)
Primi nove mesi 2016 Esercizio 2015
Cash Flow
hedging
Fair value
hedging
Fair value vs.
conto
economico
Totale Cash Flow
hedging
Fair value
hedging
Fair value vs.
conto
economico
Totale
Saldo al 1° gennaio - 123 - 123 - 133 - 133
Incrementi/(decrementi) - 24 - 24 - - - -
Proventi / (Oneri) a CE - - - - - - -
Operazioni completate - (13) - (13) - (11) - (11)
Saldo a fine periodo - 134 - 134 - 122 - 122
di cui:
Strumenti derivati attivi - 134 - 134 - 122 - 122
Strumenti derivati passivi - - - - - - - -

Il fair value positivo di 134 milioni di euro dei derivati di fair value hedge si riferisce al valore di quattro contratti di Interest rate swap per la copertura dal rischio di tasso delle obbligazioni emesse dalla BdM-MCC SpA (tab. B8), per un nozionale complessivo di 349 milioni di euro.

OPERATIVITA' ASSICURATIVA

Crediti

I Crediti per 128 milioni di euro comprendono crediti relativi a sottoscrizioni e versamenti di quote di fondi comuni d'investimento e dei quali ancora non sono state emesse le corrispondenti quote (69 milioni di euro) e crediti per cedole scadute da incassare (57 milioni di euro).

Investimenti disponibili per la vendita

La movimentazione degli investimenti disponibili per la vendita è la seguente:

tab. A5.5 - Movimentazione degli Investimenti disponibili per la vendita
(milioni di euro)
Titoli a reddito fisso Altri investimenti Azioni Totale
Valore Nominale Fair value Fair value Fair value Fair value
Saldo al 1° gennaio 2015 68.732 75.561 1.492 9 77.062
Acquisti 24.846 180 11 25.037
Trasf.ti riserve di PN (371) - - (371)
Variaz. per costo ammortizzato 227 - - 227
Variazioni del fair value a PN 1.092 (7) (1) 1.084
Effetti delle vendite a CE 328 - 1 329
Ratei 682 - - 682
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (20.061) (49) (12) (20.122)
Saldo al 31 dicembre 2015 74.226 82.304 1.616 8 83.928
Acquisti 16.579 486 23 17.088
Trasf.ti riserve di PN (193) - - (193)
Variaz. per costo ammortizzato 111 - - 111
Variazioni del fair value a PN 2.351 17 (3) 2.365
Effetti delle vendite a CE 217 - - 217
Ratei 510 - - 510
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (11.189) (51) (11) (11.251)
Saldo al 30 Settembre 2016 80.113 90.690 2.068 17 92.775

Tali strumenti finanziari hanno registrato nel periodo in commento una variazione positiva netta di fair value per 2.365 milioni di euro. A tale importo concorrono:

proventi netti da valutazione di titoli detenuti da Poste Vita SpA per 2.363 milioni di euro, di cui 2.313 milioni di euro retrocessi agli assicurati e rilevati in apposita riserva tecnica con il meccanismo dello "shadow accounting" ;

proventi netti da valutazione di titoli detenuti da Poste Assicura SpA e BancoPosta Fondi SGR SpA per 2 milioni di euro.

La somma algebrica delle summenzionate variazioni del fair value degli Strumenti finanziari disponibili per la vendita intervenute nel periodo corrisponde a un effetto positivo netto sulla apposita riserva di Patrimonio netto di 52 milioni di euro (tab. B4).

La voce Titoli a reddito fisso si riferisce a investimenti di Poste Vita SpA per 90.460 milioni di euro (valore nominale di 79.900 milioni di euro) rappresentati da titoli emessi da Stati e primarie società europei. I titoli in commento sono destinati prevalentemente alla copertura di Gestioni separate, i cui utili e perdite da valutazione vengono integralmente retrocessi agli assicurati e rilevati in apposita riserva tecnica con il meccanismo dello "shadow accounting", e, in via residuale, a investimenti del patrimonio libero della Compagnia. La voce in commento comprende obbligazioni emesse da CDP SpA per un fair value di 1.392 milioni di euro (valore nominale di 1.197 milioni di euro). Il complemento al saldo, per un fair value di 230 milioni di euro si riferisce ai titoli a reddito fisso detenuti dalla compagnia Poste Assicura SpA e dalla BancoPosta Fondi SGR SpA.

La voce Altri investimenti, è costituita da quote di fondi comuni di investimento di cui 867 milioni di euro a prevalente composizione azionaria e 916 milioni di euro a prevalente composizione obbligazionaria, sottoscritte da Poste Vita SpA e assegnate alle Gestioni Separate della compagnia assicurativa. Il complemento al saldo per un fair value di 285 milioni di euro si riferisce alle quote di fondi comuni immobiliari.

Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico

La movimentazione degli strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico è la seguente:

tab. A5.6 - Movimentazione degli strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico
Titoli a reddito fisso Obbligazioni strutturate Altri
investimenti
Totale
Valore nominale Fair value Valore nominale Fair value Fair value Fair value
Saldo al 1° gennaio 2015 7.404 7.369 1.965 2.368 2.418 12.155
Acquisti
Variazioni del fair value vs CE
Ratei
Effetti delle vendite a CE
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei
816
65
26
(6)
(711)
-
22
-
21
(1.065)
7.394
(392)
-
-
(193)
8.210
(305)
26
15
(1.969)
Saldo al 31 dicembre 2015 7.542 7.559 1.155 1.346 9.227 18.132
Acquisti
Variazioni del fair value vs CE
Ratei
Effetti delle vendite a CE
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei
2.001
231
44
5
(452)
-
6
4
-
(21)
3.156
770
-
(3)
(452)
5.157
1.007
48
2
(925)
Saldo al 30 Settembre 2016 9.118 9.388 1.138 1.335 12.698 23.421

Tali strumenti finanziari sono detenuti dalla controllata Poste Vita SpA e sono rappresentati da:

  • Titoli a reddito fisso per 9.388 milioni di euro costituiti per 5.482 milioni di euro da BTP stripped acquisiti a copertura di polizze di Ramo III, per 3.883 milioni di euro da strumenti corporate emessi da primari emittenti a copertura dei prodotti collegati alle Gestioni separate e per i rimanenti 23 milioni di euro da titoli del patrimonio libero della Compagnia.
  • Obbligazioni strutturate per 1.335 milioni di euro riferite a investimenti il cui rendimento è legato all'andamento di particolari indici di mercato; gli strumenti finanziari in commento comprendono un private placement emesso dalla CDP SpA per un fair value complessivo di 575 milioni di euro (nozionale di 500 milioni di euro) destinato alla copertura degli impegni di Ramo I.

Altri investimenti per 12.698 milioni di euro relativi a quote di Fondi comuni di investimento. La voce in commento include 5.871 milioni di euro di investimenti nel Fondo UCITS Blackrock Diversified Distribution Fund e un investimento di 4.199 milioni di euro nel Fondo UCITS Multiflex, a fronte di prodotti di Ramo I, allo scopo di diversificare l'esposizione della compagnia assicurativa verso Titoli di Stato (si veda al riguardo anche quanto riportato nella nota 3.7 sulle Entità strutturate non consolidate). Investimenti per 775 milioni di euro sono posti a copertura di prodotti unit linked di Ramo III.

Strumenti finanziari derivati

Al 30 settembre 2016, gli strumenti in essere sono rappresentati da warrants stipulati dalla compagnia Poste Vita destinati a copertura di polizze di Ramo III per un fair value di 144 milioni di euro e un nozionale complessivo di 5.558 milioni di euro. La riduzione di valore è dovuta al decremento di fair value di 100 milioni di euro. Il dettaglio della posizione in warrants del Gruppo è la seguente.

tab. A5.7 - Warrants (milioni di euro)
30.09.16 31.12.15
Polizza Valore nominale Fair value Nominal value Fair value
Alba 712 6 712 18
Terra 1.355 14 1.355 35
Quarzo 1.254 18 1.254 36
Titanium 656 20 656 36
Arco 174 21 174 30
Prisma 175 18 175 25
6Speciale 200 - 200 -
6Avanti 200 - 200 -
6Sereno 181 12 181 15
Primula 184 11 184 15
Top5 233 11 233 15
Top5 edizione II
-
234 13 234 20
Totale 5.558 144 5.558 245

OPERATIVITA' POSTALE E COMMERCIALE

Finanziamenti e crediti

Ammontano complessivamente a 146 milioni di euro e sono costituiti da Finanziamenti per 80 milioni di euro e Crediti per 66 milioni di euro.

La voce Finanziamenti di 80 milioni di euro (valore nominale complessivo 75 milioni di euro) si riferisce alle Contingent Convertible Notes24 sottoscritte in data 23 dicembre 2014 da Poste Italiane SpA, nell'ambito dell'operazione strategica finalizzata all'ingresso della Compagnia Etihad Airways nel capitale sociale di Alitalia SAI SpA25, emesse dalla Midco SpA che, a sua volta, detiene il 51% della Alitalia SAI. Le Contingent

24 Prestito convertibile, al verificarsi di determinate condizioni negative, in uno strumento finanziario partecipativo ai sensi dell'art. 2346 comma 6 del Codice Civile dotato degli stessi diritti associati al prestito.

25 Trattasi della c.d."Nuova Alitaila" società in cui è stata conferita tutta l'attività operativa di vettore aereo della Alitalia Compagnia Aerea Italiana, oggi CAI SpA. Tale società detiene il 100% del pacchetto azionario della Midco SpA.

Convertible Notes, di durata ventennale, maturano dal 1° gennaio 2015 un interesse contrattuale del 7% nominale annuo. Il pagamento degli interessi e del capitale sarà effettuato dalla Midco SpA se, e nella misura in cui, esistono risorse liquide disponibili. Sulla base dell'ultimo Piano industriale del Gruppo Alitalia, redatto alla fine dell'esercizio 2014, una ragionevole stima del tasso di interesse effettivo che maturerà sulle Notes è di circa il 4,6%.

Il dettaglio della voce Crediti, detenuti pressoché interamente dalla Capogruppo, è il seguente:

tab. A5.8 - Crediti (milioni di euro)
Saldo al 30.09.16 Saldo al 31.12.15
Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale
Vs. Controllante per rimborso mutui iscritti nel passivo - 1 1 - 3 3
Depositi in garanzia - 57 57 - 52 52
Vs. acquirenti alloggi di servizio 8 - 8 8 - 8
Totale 8 58 66 8 55 63

I crediti per Depositi in garanzia di 57 milioni di euro sono relativi a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di Asset Swap.

Investimenti disponibili per la vendita

Il dettaglio degli Investimenti disponibili per la vendita detenuti principalmente dalla Capogruppo e delle relative movimentazioni è il seguente:

tab. A5.9 - Movimentazione degli Investimenti disponibili per la vendita
(milioni di euro)
Titoli a reddito fisso Altri investimenti Azioni Totale
Valore
nominale
Fair value Valore
nominale
Fair value Fair value Fair value
Saldo al 1° gennaio 2015 500 570 5 6 5 581
Acquisti - - - -
Rimborsi - - - -
Trasf.ti riserve di PN - - - -
Var. costo ammortizzato 1 - - 1
Svalutazioni - - - -
Var. fair value a PN 4 - - 4
Var. fair value a CE (5) - - (5)
Effetti delle vendite a CE - - - -
Ratei 6 - - 6
Vendite ed estinzione ratei (6) - - (6)
Saldo al 31 dicembre 2015 500 570 5 6 5 581
Acquisti 101 - - 101
Rimborsi (100) - - (100)
Trasf.ti riserve di PN - - - -
Var. costo ammortizzato - - - -
Svalutazioni - - - -
Var. fair value a PN (1) - - (1)
Var. fair value a CE 3 - - 3
Effetti delle vendite a CE - - - -
Ratei esercizio corrente 1 - - 1
Vendite ed estinzione ratei (8) - - (8)
Saldo al 30 Settembre 2016 500 566 5 6 5 577

La voce Titoli a reddito fisso accoglie BTP per un valore nominale complessivo di 500 milioni di euro (fair value di 566 milioni di euro). Di questi, 375 milioni di euro sono oggetto di Asset Swap di fair value hedge.

La partecipazione di Poste Italiane in CAI SpA (ex Alitalia-CAI SpA), acquisita nell'esercizio 2013 al costo storico di 75 milioni di euro, è interamente svalutata.

Strumenti finanziari derivati

La movimentazione delle attività e passività è la seguente:

tab. A5.10 - Movimentazione degli strumenti finanziari derivati (milioni di euro)

Primi nove mesi 2016 Esercizio 2015
Cash Flow
hedging
Fair value
hedging
Fair value vs.
conto
economico
Totale Cash Flow
hedging
Fair value
hedging
Fair value vs.
conto
economico
Totale
Saldo al 1° gennaio (5) (47) - (52) - (52) (7) (59)
Incrementi/(decrementi) (*) (3) (10) - (13) 1 (4) 1 (2)
Perfezionamento copertura - - - - (6) - 6 -
Proventi / (Oneri) a CE (**) - - - - - - - -
Operazioni completate (***) (1) 10 - 9 - 9 - 9
Saldo a fine periodo (9) (47) - (56) (5) (47) - (52)
di cui:
Strumenti derivati attivi - - - - - - - -
Strumenti derivati passivi (9) (47) - (56) (5) (47) - (52)

* Gli Incrementi/ (decrementi) si riferiscono al nozionale delle nuove operazioni e alle variazioni di fair value intervenute nel periodo sul portafoglio complessivo.

** I Proventi ed oneri imputati a conto economico si riferiscono ad eventuali componenti inefficaci dei contratti di copertura che sono rilevate nei Proventi e Oneri finanziari.

*** Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e l'estinzione di asset swap relativi a titoli ceduti.

Al 30 settembre 2016 gli strumenti derivati, detenuti dalla Capogruppo, con un fair value negativo di 56 milioni di euro sono costituiti:

  • da nove contratti di Asset Swap di fair value hedging, stipulati nell'esercizio 2010 e finalizzati alla protezione del valore di BTP per un nozionale di 375 milioni di euro dalle oscillazioni dei tassi di interesse; con tali strumenti la Società ha venduto il tasso fisso dei titoli del 3,75% acquistando un tasso variabile;
  • da un contratto di Swap stipulato nell'esercizio 2013 finalizzato alla protezione dei flussi finanziari relativi al Prestito obbligazionario di 50 milioni di euro emesso in data 25 ottobre 2013 (par. B.8); con tale operazione la Capogruppo si è assunta l'obbligazione di corrispondere il tasso fisso del 4,035% e ha venduto il tasso variabile del prestito obbligazionario pari, al 30 settembre 2016, al 1,902%.

A6 - RIMANENZE

Al 30 settembre 2016 le rimanenze nette sono così composte:

(milioni di euro)
tab. A6 - Rimanenze
Descrizione Saldo al 31.12.15 Variazioni
economiche
Saldo al 30.09.16
Immobili destinati alla vendita 114 3 117
Prodotti in corso di lav.ne, semilavorati, finiti e merci 12 - 12
Materie prime, sussidiarie e di consumo 8 - 8
Totale 134 3 137

La voce in commento si riferisce principalmente alle Rimanenze di immobili destinati alla vendita relativa alla porzione del portafoglio immobiliare della EGI SpA, il cui fair value26 al 30 settembre 2016 è di circa 310 milioni di euro.

A7 - CREDITI COMMERCIALI

Il dettaglio dei Crediti commerciali è il seguente:

26 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.

tab. A7 - Crediti commerciali (milioni di euro)
Saldo al 30.09.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Attività non
correnti
Attività correnti Totale Attività non
correnti
Attività correnti Totale
Crediti vs. clienti 48 2.066 2.114 54 1.968 2.022
Crediti vs. Controllanti -
210
210 -
322
322
Crediti vs. imprese controllate, collegate e a controllo congiunto -
2
2 -
2
2
Anticipi a fornitori -
-
- -
-
-
Totale 48 2.278 2.326 54 2.292 2.346

Crediti verso clienti

tab. A7.1 - Crediti verso clienti
(milioni di euro)
Saldo al 30.09.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Attività non
correnti
Attività correnti Totale Attività non
correnti
Attività correnti Totale
Ministeri ed Enti Pubblici 43 695 738 49 632 681
Cassa Depositi e Prestiti - 364 364 - 397 397
Crediti per servizi SMA e altri servizi a valore aggiunto 27 298 325 27 322 349
Corrispondenti esteri - 266 266 - 236 236
Crediti per pacchi, corriere espresso e pacco celere - 218 218 - 227 227
Crediti per altri servizi BancoPosta - 151 151 - 109 109
Crediti per conto con saldo debitore - 140 140 - 138 138
Crediti per gestione immobiliare - 7 7 - 7 7
Crediti verso altri clienti 1 425 426 1 379 380
Fondo svalutazione crediti verso clienti (23) (498) (521) (23) (479) (502)
Totale 48 2.066 2.114 54 1.968 2.022

I crediti verso Ministeri ed Enti Pubblici riguardano, per complessivi 291 milioni di euro, servizi integrati di notifica, di gestione della corrispondenza.

La movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso clienti è la seguente:

tab. A7.2 - Movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso clienti
(milioni di euro)
Descrizione Saldo al
01.01.15
Acc.ti netti Ricavi
sospesi
Utilizzi Saldo al 31.12.15 Acc.ti netti Ricavi
sospesi
Utilizzi Variazione
perimetro
Saldo al 30.09.16
Amm.ni postali estere 5 (1) - - 4 - - - -
4
Amm.ni pubbliche 134 (5) 3 - 132 3 2 (1) -
136
Privati 314 27 - (7) 334 16 - (5) -
345
453 21 3 (7) 470 19 2 (6) -
485
Per interessi per ritardati pagamenti 17 17 - (2) 32 9 - (5) -
36
Totale 470 38 3 (9) 502 28 2 (11) -
521

Crediti verso Controllanti

Sono relativi ai rapporti di natura commerciale intrattenuti dalla Capogruppo con il Ministero dell'Economia e delle Finanze.

tab. A7.3 - Crediti verso Controllanti (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 30.09.16 Saldo al 31.12.15
Servizio Universale 237 334
Riduz. tariffarie/Agevolaz. elett. 83 83
Remunerazione raccolta su c/c 14 15
Servizi delegati 14 28
Distribuzione Euroconvertitori 6 6
Altri 3 3
F.do sval.cred. vs. Controllanti (147) (147)
Totale 210 322

Nel dettaglio:

I crediti per compensi del Servizio Universale sono così composti:

tab. A7.3.1 - Crediti per Servizio Universale (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 30.09.16 Saldo al 31.12.15
Primo nove mesi 2016 66 -
Residuo esercizio 2015 67 198
Residuo esercizio 2014 55 55
Residuo esercizio 2012 23 23
Residuo esercizio 2011 18 50
Residuo esercizio 2005 8 8
Totale 237 334

I compensi del primo semestre del 2016, per 131 milioni di euro, sono stati incassati mensilmente come previsto dal nuovo Contratto di Programma 2015-2019 in vigore dal 1° gennaio 2016. Il residuo credito relativo al compenso del terzo trimestre 2016 è stanziato nel Bilancio dello Stato 2016. Inoltre:

  • con riferimento al residuo credito relativo al compenso 2015, 33,3 milioni di euro risultano inseriti nel Bilancio previsionale dello Stato 2017 e 33,3 milioni sono al momento privi di copertura. L'ammontare di 131 milioni di euro, già stanziato nel Bilancio dello Stato 2015, è stato incassato nel mese di marzo 2016.
  • Del residuo credito relativo all'esercizio 2014, 13,9 milioni di euro risultano stanziati nel Bilancio dello Stato 2016 e 41,5 milioni di euro sono inseriti nel Bilancio previsionale dello Stato 2017.
  • Con riferimento al compenso 2012, a fronte di un compenso originariamente rilevato di 350 milioni di euro, l'AGCom ha riconosciuto un onere di 327 milioni di euro. Il residuo ammontare di 22,6 milioni di euro è dunque privo di copertura nel Bilancio dello Stato. Avverso la delibera AGCom, in data 13 novembre 2014 la Società ha presentato ricorso al TAR.
  • Per il residuo credito relativo al compenso dell'esercizio 2011 è prevista copertura nel Bilancio dello Stato 2016.
  • Il residuo credito per il compenso dell'esercizio 2005 è stato oggetto di tagli definitivi a seguito delle Leggi finanziarie per gli esercizi 2007 e 2008.

Infine, con riferimento al compenso 2013, interamente incassato nell'esercizio 2015, con delibera 493/14/CONS del 9 ottobre 2014, l'AGCom ha avviato la verifica del relativo costo netto sostenuto dalla Società che, in data 24 luglio 2015, l'Autorità ha comunicato di estendere anche all'esercizio 2014. Con delibera 166/16/CONS, pubblicata in data 29 luglio 2016, l'AGCom ha avviato la consultazione pubblica concernente lo schema di provvedimento relativo alla valutazione del costo netto del Servizio postale universale per gli anni 2013 e 2014, in cui risulta che la stima dell'onere del servizio universale sia pari a 345 milioni di euro per il 2013 e pari a 365 milioni di euro per il 2014. In data 27 settembre 2016, la Società ha presentato le proprie osservazioni alla consultazione pubblica.

  • I crediti per riduzioni tariffarie elettorali si riferiscono a compensi maturati in esercizi precedenti, pressoché interamente oggetto di copertura nel Bilancio dello Stato 2016 e nei precedenti, ma oggetto di approvazione della Commissione Europea.
  • I crediti per la remunerazione della raccolta su c/c si riferiscono esclusivamente a quanto maturato nel periodo e sono pressoché interamente relativi a depositi di risorse rivenienti da conti accesi dalla Pubblica Amministrazione e di pertinenza del Patrimonio BancoPosta.
  • I crediti per servizi delegati si riferiscono esclusivamente a quanto maturato nel terzo trimestre 2016 e sono relativi alla remunerazione dei servizi di Tesoreria svolti dal Bancoposta per conto dello Stato e disciplinati da apposita Convenzione con il MEF rinnovata l'11 giugno 2014 per il triennio 2014-2016.

Al 30 settembre 2016, come si è detto, alcuni dei crediti in commento sono privi di copertura finanziaria nel Bilancio dello Stato ovvero il relativo incasso risulta sospeso o dilazionato (nota 2.3 – Uso di stime). La movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso Controllanti è la seguente:

tab. A7.4 - Movimentazione del fondo svalutazione crediti verso Controllanti (milioni di euro)
Saldo al
01.01.15
Acc.ti netti Ricavi
sospesi
Utilizzi Saldo al
31.12.15
Acc.ti netti Ricavi
sospesi
Utilizzi Saldo al
30.09.16
Fondo svalutazione 166 (68) 49 - 147 - - -
147

Tale fondo, che non si è movimentato nel periodo in commento, riflette, nel suo complesso, le assenze di copertura e/o l'alea connessa a previsioni di medio-lungo termine nel Bilancio dello Stato che rendono difficoltoso l'incasso di talune partite creditorie iscritte sulla base della normativa nonché dei contratti e delle convenzioni in vigore all'epoca della rilevazione.

A8 - ALTRI CREDITI E ATTIVITA'

Il dettaglio degli altri crediti e attività è il seguente:

tab. A8 - Altri crediti e attività (milioni di euro)
Saldo al 30.09.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Note Attività non
correnti
Attività correnti Totale Attività non
correnti
Attività correnti Totale
Crediti per sostituto di imposta 2.352 671 3.023 2.147 520 2.667
Crediti per accordi CTD 136 85 221 144 95 239
Crediti verso enti previdenziali e assistenziali (escl. accordi CTD) - 87 87 -
77
77
Crediti per somme indisponibili per provvedimenti giudiziari - 72 72 -
68
68
Ratei e risconti attivi di natura commerciale 1 27 28 -
16
16
Crediti tributari - 4 4 -
6
6
Altri crediti verso imprese collegate - - - -
-
-
Altri crediti verso imprese controllate - - - -
-
-
Altri crediti verso imprese a controllo congiunto - - - -
-
-
Crediti diversi 14 155 169 12 127 139
Fondo svalutazione crediti verso altri - (62) (62) -
(59)
(59)
Altri crediti e attività 2.503 1.039 3.542 2.303 850 3.153
Crediti per interessi attivi su rimborso IRES [C12.1] - 47 47 -
47
47
Totale 2.503 1.086 3.589 2.303 897 3.200

In particolare:

  • I crediti per sostituto di imposta, si riferiscono principalmente:
  • per 1.641 milioni di euro ai crediti per l'anticipazione di Poste Vita SpA, per gli esercizi 2012-2016, delle ritenute e delle imposte sostitutive sui capital gain delle polizze Vita27;
  • per 729 milioni di euro alla rivalsa sui titolari di buoni fruttiferi postali in circolazione e di polizze assicurative dei Rami III e V dell'imposta di bollo maturata al 30 settembre 201628; un corrispondente ammontare è iscritto negli Altri debiti tributari sino alla scadenza o estinzione anticipata dei buoni fruttiferi postali o delle polizze assicurative, data in cui l'imposta dovrà essere versata all'Erario (tab. B10.3);
  • per 602 milioni di euro ad acconti versati all'Erario per imposta di bollo da assolvere in modo virtuale nel 2016 e 2017 e da recuperare dalla clientela;
  • per 16 milioni di euro ad acconti sulle ritenute 2016 su interessi passivi a correntisti da recuperare dalla clientela.
  • I crediti per accordi CTD sono costituiti da salari da recuperare a seguito degli accordi stipulati in data 13 gennaio 2006, 10 luglio 2008, 27 luglio 2010, 18 maggio 2012, 21 marzo 2013 e 30 luglio 2015 tra

27 Dell'ammontare complessivo in commento, una quota di 430 milioni di euro, determinata con riferimento alle riserve risultanti alla data del 30 giugno 2016, non è stata ancora versata ed è iscritta tra gli Altri debiti tributari (tab. B10.3).

28 Introdotta dall'art. 19 del DL 201/2011 convertito con modifiche dalla Legge 214/2011 con le modalità previste con Decreto MEF del 24 maggio 2012: Modalità di attuazione dei commi da 1 a 3 dell'articolo 19 del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, in materia di imposta di bollo su conti correnti e prodotti finanziari (G.U. n. 127 del 1° giugno 2012).

Poste Italiane SpA e le Organizzazioni Sindacali sul tema delle riammissioni giudiziali di personale già assunto in Azienda con contratto a tempo determinato. La voce si riferisce a crediti del valore attuale complessivo residuo di 221 milioni di euro verso il personale, le gestioni previdenziali e i fondi pensione recuperabili in rate variabili, l'ultima delle quali nell'esercizio 2040.

  • I crediti per somme indisponibili per provvedimenti giudiziari si riferiscono per 59 milioni di euro ad ammontari pignorati e non assegnati ai creditori, in corso di recupero, e per 13 milioni di euro a somme sottratte a Poste Italiane SpA nel dicembre 2007 a seguito di un tentativo di frode, ancora oggi giacenti presso un istituto di credito estero. Con riferimento a tale ultima partita, si è in attesa che il completamento delle formalità giudiziarie ne consenta lo svincolo.
  • I Crediti per interessi attivi su rimborso IRES di complessivi 47 milioni di euro si riferiscono agli interessi maturati sino al 30 settembre 2016 sul credito per IRES sulla mancata deduzione dell'IRAP sostenuta sul costo del lavoro. Del residuo credito complessivo di 58 milioni di euro (comprensivo cioè dei Crediti per imposte correnti e relativi interessi) commentato nella nota 2.3 – Uso di stime, i relativi tempi di definizione non sono noti e, per gran parte dell'importo, Poste Italiane ha posto in essere quanto necessario per non vedere compromesso il suo diritto al rimborso del credito restante. In maggior dettaglio, Poste Italiane ha provveduto a presentare ricorsi dinanzi alla competente Commissione Tributaria avverso il silenzio-rifiuto parziale dell'Amministrazione finanziaria alle suddette richieste di rimborsi. L'Agenzia delle Entrate, riservandosi di comunicare l'esito dei controlli in corso di svolgimento in merito a quanto chiesto a rimborso a titolo di IRES, si è costituita in giudizio contestando i termini iniziali e finali per la determinazione degli interessi. Detti contenziosi sono tutt'ora pendenti e Poste Italiane, ritenendo comunque fondato il proprio diritto al rimborso, ha provveduto a replicare alle affermazioni erariali, illustrando le ragioni per le quali esse sarebbero infondate.

La movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso altri è la seguente:

tab. A8.1 - Movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso altri (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 01.01.15 Acc.ti netti Utilizzi Saldo al 31.12.15 Acc.ti netti Utilizzi Saldo al 30.09.16
Amm.ni pubbliche per servizi diversi 13 - - 13 - (1) 12
Crediti per accordi CTD 6 1 - 7 1 - 8
Altri crediti 38 3 (2) 39 3 - 42
Totale 57 4 (2) 59 4 (1) 62

A9 - CASSA E DEPOSITI BANCOPOSTA

Il dettaglio è il seguente:

tab. A9 - Cassa e depositi BancoPosta (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 30.09.16 Saldo al 31.12.15
Denaro e valori in cassa 2.696 2.943
Assegni - -
Depositi bancari 222 218
Totale 2.918 3.161

Le disponibilità presso gli Uffici Postali, esclusivamente relative alle attività del Patrimonio BancoPosta, sono rivenienti dalla raccolta effettuata su conti correnti postali, sui prodotti di risparmio postale (sottoscrizione di Buoni Fruttiferi Postali e versamenti sui libretti di deposito), o da anticipazioni prelevate presso la Tesoreria dello Stato per garantire l'operatività degli Uffici Postali stessi. Tali disponibilità non possono essere utilizzate

per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate. Il Denaro e i valori in cassa sono giacenti presso gli Uffici Postali (1.021 milioni di euro) e presso le Società di service (1.675 milioni di euro) che svolgono attività di trasporto e custodia valori in attesa di essere versati alla Tesoreria dello Stato. I depositi bancari sono strumentali al funzionamento del Patrimonio destinato ed includono somme versate sul conto aperto presso Banca d'Italia destinato ai regolamenti interbancari per 220 milioni di euro.

A10 - DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

tab. A10 - Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 30.09.16 Saldo al 31.12.15
Depositi bancari e presso la Tesoreria dello Stato 1.997 2.741
Depositi presso il MEF 365 391
Denaro e valori in cassa 11 10
Totale 2.373 3.142

I Depositi bancari e presso la Tesoreria dello Stato comprendono 12 milioni di euro vincolati in conseguenza di provvedimenti giudiziali relativi a contenziosi di diversa natura.

Il saldo delle disponibilità liquide al 30 settembre 2016 comprende disponibilità vincolate per circa 697 milioni di euro, di cui circa 669 milioni di euro di liquidità posta a copertura di riserve tecniche assicurative.

PATRIMONIO NETTO

B1 - CAPITALE SOCIALE

Il Capitale sociale è costituito da n. 1.306.110.000 azioni ordinarie, prive di indicazione del valore nominale, detenute, al 30 settembre 2016, per il 64,7 % dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e per la residua parte da azionariato istituzionale ed individuale.

Tutte le azioni emesse sono sottoscritte e versate, non sono state emesse azioni privilegiate e la Capogruppo non possiede azioni proprie.

La seguente tabella rappresenta il raccordo tra il Patrimonio netto e il risultato della Capogruppo e il Patrimonio netto e il risultato consolidato:

tab. B1 - Raccordo del Patrimonio Netto (milioni di euro)
Patrimonio netto
30.09.16
Variazioni
patrimoniali primi
nove mesi 2016
Risultato primi nove mesi 2016 Patrimonio netto
31.12.15
Variazioni
patrimoniali
esercizio 2015
Risultato d'esercizio
2015
Patrimonio netto
01.01.15
Bilancio Poste Italiane SpA 6.703 (1.465) 522 7.646 690 451 6.505
- Saldo dei risultati non distribuiti delle società partecipate consolidate 2.610 - 299 -
2.311
-
424
-
1.887
- Valutazione delle partecipazioni con il metodo del Patrimonio netto 11 1 7 3 -
3
-
-
-
- Saldo delle riserve FV e CFH delle società partecipate 229 31 - 198 (4) - 202
-
- Differenze attuariali su TFR società partecipate (9) (5) - (4) 2
-
(6)
-
- Provvigioni da ammortizzare Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA (40) - (1) (39) -
(5)
(34)
-
- Effetti conferimenti e cessioni di rami d'azienda tra società del gruppo:
SDA Express Courier SpA
EGI SpA
Postel SpA
PosteShop SpA
2
(71)
17
1
-
-
-
-
-
-
-
-
2
(71)
17
1
-
-
-
(6)
-
-
-
-
2
(65)
17
1
- Effetti da operazioni tra società del Gruppo (inclusi dividendi) (671)
-
- (33) (638) -
(392)
-
(246)
-
- Eliminazione rettifiche di valore di partecipazioni consolidate 364 - 1 363 -
84
279
-
- Ammortamento sino al 1°gennaio 2004/ Impairment Avviamento (139) - - (139) -
(12)
(127)
- Effetti del Consolidato fiscale - - - - -
-
-
-
- Altre rettifiche di consolidamento 20 - 12 8 -
5
3
Patrimonio netto del Gruppo 9.027 (1.438) 807 9.658 688 552 8.418
- Patrimonio netto di Terzi
(escluso risultato)
- - - -
-
-
-
-
- Risultato di Terzi - - - -
-
-
-
-
Patrimonio netto di Terzi - - - - -
-
-
TOTALE PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO 9.027 (1.438) 807 9.658 688 552 8.418

B2 – OPERAZIONI CON GLI AZIONISTI

Come deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 24 maggio 2016, in data 22 giugno 2016 la Capogruppo ha distribuito dividendi per 444 milioni di euro (dividendo unitario pari a euro 0,34). 29

B3 – UTILE PER AZIONE

Utile per azione

Per la determinazione dell'Utile base e dell'Utile diluito è stato assunto il risultato netto consolidato. Il denominatore utilizzato nel calcolo è rappresentato dal numero delle azioni emesse dalla Capogruppo, sia nel calcolo dell'Utile base che dell'Utile diluito, non esistendo elementi diluitivi né al 30 settembre 2016 né al 30 settembre 2015.

29 Nell'ambito delle operazioni con gli azionisti, come meglio descritto nel Bilancio chiuso al 31 dicembre 2015, a seguito della sentenza del tribunale dell'Unione Europea del 13 settembre 2013 favorevole alla Società, la Capogruppo vanta un credito residuo di 45 milioni di natura patrimoniale nei confronti dell'Azionista MEF, riferito alla restituzione di somme che a suo tempo furono versate al MEF con imputazione alla voce Risultati portati a nuovo. Nelle more di un espresso riconoscimento di tale credito da parte del MEF, al 30 giugno 2016, come al 31 dicembre 2015, la relativa componente del patrimonio netto della Capogruppo è cautelativamente esposta per un valore pari a zero.

B4 – RISERVE

tab. B4 - Riserve (milioni di euro)
Riserva legale Riserva per il
Patrimonio
BancoPosta
Riserva fair value Riserva Cash Flow
Hedge
Riserva da
partecipazioni
valutate con il
metodo del
patrimonio netto
Totale
Saldo al 1° gennaio 2015 299 1.000 1.813 48 - 3.160
Incremento/(Decremento) di fair value nel periodo - - 902 18 - 920
Effetto fiscale sulla variazione di fair value - - (288) (6) - (294)
Trasferimenti a Conto economico - - (433) (66) - (499)
Effetto fiscale sui trasferimenti a Conto economico - - 139 22 - 161
Proventi/(Oneri) imputati direttamente a Patrimonio netto - - 320 (32) - 288
Saldo al 30 settembre 2015 299 1.000 2.133 16 - 3.448
Incremento/(Decremento) di fair value nel periodo - - 689 (5) - 684
Effetto fiscale sulla variazione di fair value - - (184) 2 - (182)
Trasferimenti a Conto economico - - (34) (5) - (39)
Effetto fiscale sui trasferimenti a Conto economico - - 11 1 - 12
Adeguamento aliquota IRES Legge di Stabilità 2016
Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto (al
124 - - 124
netto dell'effetto fiscale) - - - - - -
Proventi/(Oneri) imputati direttamente a Patrimonio netto - - 606 (7) - 599
Altre variazioni - - - - - -
Saldo al 31 dicembre 2015 299 1.000 2.739 9 - 4.047
Incremento/(Decremento) di fair value nel periodo - - (607) 35 - (572)
Effetto fiscale sulla variazione di fair value - - 169 (10) - 159
Trasferimenti a Conto economico - - (588) (28) - (616)
Effetto fiscale sui trasferimenti a Conto economico - - 139 8 - 147
Adeguamento aliquota IRES Legge di Stabilità 2016 - - - - - -
Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto (al
netto dell'effetto fiscale) - - - - - -
Proventi/(Oneri) imputati direttamente a Patrimonio netto - - (887) 5 - (882)
Altre variazioni - - - - 1 1
Saldo al 30 settembre 2016 299 1.000 1.852 14 1 3.166

Il dettaglio è il seguente:

  • la riserva fair value accoglie le variazioni di valore delle attività finanziarie disponibili per la vendita. Nel corso dei primi nove mesi del 2016 le variazioni negative complessivamente intervenute riflesse nella riserva per 607 milioni di euro si riferiscono:
  • per 658 milioni di euro alla variazione negativa netta di valore degli investimenti disponibili per la vendita relativi all'Operatività finanziaria del Gruppo, composta per 661 milioni di euro dalla oscillazione negativa degli Investimenti in titoli e per 3 milioni di euro dall'oscillazione positiva degli Investimenti in azioni;
  • per 52 milioni di euro alla variazione positiva netta del valore degli investimenti disponibili per la vendita relativi all'Operatività assicurativa del Gruppo;
  • per 1 milioni di euro alla variazione negativa netta del valore degli investimenti disponibili per la vendita relativi all'Operatività postale e commerciale del Gruppo.
  • La riserva di cash flow hedge, riferita alla Capogruppo, rappresenta le variazioni di fair value della parte "efficace" degli strumenti derivati di copertura di flussi di cassa previsti per il futuro. Nel corso del periodo in commento la variazione positiva netta di fair value di complessivi 35 milioni di euro che è intervenuta sulla riserva si riferisce per 38 milioni di euro agli strumenti finanziari derivati del Patrimonio BancoPosta e per 3 milioni di euro negativi alla variazione di fair value del contratto di swap stipulato a copertura dei flussi finanziari relativo al Prestito obbligazionario di 50 milioni di euro.

PASSIVO

B5 - RISERVE TECNICHE ASSICURATIVE

Riguardano gli impegni delle controllate Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA nei confronti degli assicurati, comprensivi delle passività differite determinatesi nell'applicazione del meccanismo dello shadow accounting e sono così composte:

tab. B5 - Riserve tecniche assicurative (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
30.09.16
Saldo al
31.12.15
Riserve matematiche 92.854 82.015
Riserve per somme da pagare 903 1.179
Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati 7.100 7.218
Altre Riserve 12.886 9.790
per spese di gestione 75 79
passività differite verso gli assicurati 12.811 9.711
Riserve tecniche danni 135 112
Totale 113.878 100.314

Il dettaglio delle variazioni intervenute è riportato nella tabella inerente la Variazione delle riserve tecniche e oneri relativi ai sinistri, nelle note al Conto economico consolidato.

La riserva per passività differite verso gli assicurati accoglie le quote di utili e perdite da valutazione di competenza degli assicurati, agli stessi attribuite secondo il meccanismo dello shadow accounting. In particolare, il valore della riserva in commento deriva dalla traslazione agli assicurati, secondo i principi contabili di riferimento adottati, degli utili e delle perdite da valutazione al 30 settembre 2016 del portafoglio degli investimenti disponibili per la vendita e, in via residuale, di quelli classificati nel Fair value rilevato a Conto economico.

B6 - FONDI PER RISCHI E ONERI

La movimentazione è la seguente:

tab. B6 - Movimentazione Fondi per rischi e oneri nei primi nove mesi 2016 (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.15
Accant.ti Oneri
finanziari
Assorbim. a
Conto
economico
Utilizzi Saldo al
30.09.16
Fondo oneri non ricorrenti 295 38 - (8) (16) 309
Fondo vertenze con terzi 399 34 - (53) (14) 366
Fondo vertenze con il personale (1) 142 11 - (3) (20) 130
Fondo oneri del personale 131 119 - (5) (43) 202
Fondo di ristrutturazione 316 - - - (284) 32
Fondo buoni postali prescritti 14 - - - - 14
Fondo oneri fiscali/previdenziali 24 4 1 - (1) 28
Altri fondi per rischi e oneri 76 13 - - (5) 84
Totale 1.397 219 1 (69) (383) 1.165
Analisi complessiva Fondi per rischi e oneri:
- quota non corrente 634 608
- quota corrente 763 557
1.397 1.165

(1) Gli accantonamenti netti al Costo del lavoro ammontano a 4 milioni di euro. I costi per servizi (assistenze legali) sono di 4 milioni di euro.

Movimentazione Fondi per rischi e oneri nell'esercizio 2015 (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.14
Accant.ti Oneri
finanziari
Assorbim. a
Conto
economico
Utilizzi Saldo al
31.12.15
Fondo oneri non ricorrenti 278 50 - (4) (29) 295
Fondo vertenze con terzi 383 73 1 (32) (26) 399
Fondo vertenze con il personale (1) 184 16 - (22) (36) 142
Fondo oneri del personale 115 80 - (25) (39) 131
Fondo di ristrutturazione 256 316 - - (256) 316
Fondo buoni postali prescritti 14 - - - - 14
Fondo oneri fiscali/previdenziali 24 3 - (3) - 24
Altri fondi per rischi e oneri 80 12 - (10) (6) 76
Totale 1.334 550 1 (96) (392) 1.397
Analisi complessiva Fondi per rischi e oneri:
- quota non corrente 601 634
- quota corrente 733 763
1.334 1.397

(1) Gli assorbimenti netti al Costo del lavoro ammontano a 13 milioni di euro. I costi per servizi (assistenze legali) sono di 7 milioni di euro.

Al riguardo:

  • Il fondo oneri non ricorrenti è relativo ai rischi operativi connessi prevalentemente alle attività finanziarie del Gruppo. Gli accantonamenti del periodo, riflettono principalmente passività per rischi legati a istanze della clientela relative a strumenti e prodotti di investimento con caratteristiche da questa ritenute non coerenti con i profili e con performance non in linea con le attese, per rischi legati a istanze della clientela relative all'offerta di taluni prodotti di risparmio e per rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti. Gli utilizzi si riferiscono alla composizione di vertenze o alla definizione di passività nel periodo. L'assorbimento a Conto economico è dovuto al venir meno di passività identificate in passato.
  • Il fondo vertenze con terzi è costituito a copertura delle prevedibili passività, relative a contenziosi di varia natura con fornitori e terzi, giudiziali ed extragiudiziali, alle relative spese legali, nonché a penali e indennizzi nei confronti della clientela. Gli accantonamenti del periodo di 34 milioni di euro si riferiscono al valore stimato di nuove passività valutate in base al prevedibile esito. Il fondo si decrementa per il venir meno di passività identificate in passato per 53 milioni di euro e per passività definite pari a 14 milioni di euro.
  • Il fondo vertenze con il personale è costituito a fronte delle passività che potrebbero emergere in esito a contenziosi e vertenze di lavoro promossi a vario titolo. Gli accantonamenti netti di 8 milioni di euro riguardano l'aggiornamento delle passività stimate e delle relative spese legali tenuto conto sia dei livelli complessivi di soccombenza consuntivati in esito a giudizi, sia dell'applicazione della Legge n. 183 del 4

novembre 2010 (c.d. "Collegato lavoro"), che ha introdotto per i giudizi in corso e futuri un limite massimo al risarcimento del danno a favore del lavoratore CTD il cui contratto di lavoro sia convertito giudizialmente a tempo indeterminato. Gli utilizzi, pari a 20 milioni di euro, si riferiscono all'estinzione di contenziosi.

  • Il fondo oneri del personale è costituito a copertura di prevedibili passività concernenti il costo del lavoro, certe o probabili nel loro futuro manifestarsi ma suscettibili di variazioni di stima nella relativa quantificazione. Si incrementa nel periodo per il valore stimato di nuove passività (119 milioni di euro) e si decrementa per passività definite (43 milioni di euro).
  • Il fondo di ristrutturazione è stato costituito nell'esercizio 2015 e riflette la stima delle passività che la Capogruppo sosterrà per trattamenti di incentivazione all'esodo, secondo le prassi gestionali in atto, per i dipendenti che risolveranno il rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2017. Il Fondo è stato utilizzato nel periodo in commento per 284 milioni di euro.

B7 - TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO E FONDO DI QUIESCENZA

Nei primi nove mesi del 2016 la movimentazione delle passività in commento è la seguente:

tab. B7 - Movimentazione TFR e Fondo di quiescenza (milioni di euro)
Primi nove mesi 2016 Primi nove mesi 2015
TFR F.do di
quiescenza
Totale TFR F.do di
quiescenza
Totale
Saldo al 1° gennaio 1.357 4 1.361 1.475 3 1.478
Variazione di perimetro - - - - - -
Costo relativo alle prestazioni correnti 1 - 1 1 - 1
Componente finanziaria 20 - 20 21 - 21
Effetto (utili)/perdite attuariali 161 1 162 (86) - (86)
Utilizzi dell'esercizio (66) - (66) (50) - (50)
Saldo a fine periodo 1.473 5 1.478 1.361 3 1.364

Il costo relativo alle prestazioni correnti, è rilevato nel costo del lavoro mentre la componente finanziaria dell'accantonamento è iscritta negli Oneri finanziari.

Le principali assunzioni attuariali applicate nel calcolo del TFR e del Fondo di quiescenza, che è interamente riferito a dipendenti della BdM-MCC, sono le seguenti:

tab. B7.1 - Basi tecniche economico-finanziarie

30.09.2016
Tasso di attualizzazione 0,80%
1,50% per il 2016
1,80% per il 2017
Tasso di inflazione 1,70% per il 2018
1,60% per il 2019
2,00% dal 2020 in poi
2,625% per il 2016
2,85% per il 2017
Tasso annuo incremento TFR 2,775% per il 2018
2,70% per il 2019
3,00% dal 2020 in poi

tab. B7.2 - Basi tecniche demografiche

30.09.2016
Mortalità RG48
Inabilità Tavole INPS distinte per età e sesso
Età pensionamento Raggiungimento requisiti Assicurazione
Generale Obbligatoria

Gli utili e le perdite attuariali sono stati generati dalle variazioni relative ai seguenti fattori:

tab. B7.3 - (Utili)/perdite attuariali

TFR al
30.09.2016
FIP al
30.09.2016
Variazione ipotesi demografiche - -
Variazione ipotesi finanziarie 173 -
Altre variazioni legate all'esperienza (12) 1
Totale 161 1

Di seguito si fornisce l'analisi di sensitività del TFR e del Fondo pensione rispetto alla variazione delle principali ipotesi attuariali.

tab. B7.4 - Analisi di sensitività

TFR al FIP al
30.09.2016 30.09.2016
Tasso di inflazione +0,25% 1.497 5
Tasso di inflazione -0,25% 1.449 4
Tasso di attualizzazione +0,25% 1.435 4
Tasso di attualizzazione -0,25% 1.512 5
Tasso di turnover +0,25% 1.469 -
Tasso di turnover -0,25% 1.477 -

Di seguito si forniscono ulteriori informazioni riguardanti il TFR.

tab. B7.5 - Altre informazioni

30.09.2016
Service Cost previsto 1
Duration media del Piano a benefici definiti 11,3
Turnover medio dei dipendenti 0,41%

B8 - PASSIVITA' FINANZIARIE

Al 30 settembre 2016, le passività finanziarie sono le seguenti:

tab. B8 - Passività finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 30.09.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Debiti per conti correnti postali - 45.540 45.540 - 43.468 43.468
Finanziamenti 6.588 3.965 10.553 6.003 3.074 9.077
Obbligazioni 2.026 16 2.042 2.011 37 2.048
Debiti vs. istituzioni finanziarie 4.561 3.941 8.502 3.984 3.034 7.018
Debiti per mutui - 1 1 - 1 1
Debiti per leasing finanziari 1 7 8 8 2 10
Strumenti finanziari derivati 3.575 33 3.608 1.595 4 1.599
Cash flow hedging 63 24 87 88 (9) 79
Fair Value hedging 3.512 9 3.521 1.507 13 1.520
Fair Value vs. conto economico - - - - - -
Altre passività finanziarie 1 3.695 3.696 - 3.334 3.334
Totale 10.164 53.233 63.397 7.598 49.880 57.478

Debiti per conti correnti postali

I debiti per conti correnti postali rappresentano la raccolta diretta Bancoposta.

Finanziamenti

Salvo le garanzie indicate nelle note che seguono, i finanziamenti non sono assistiti da garanzie reali e non sono in essere financial covenants che obbligano le società del Gruppo al rispetto di determinati ratios economici e finanziari o al mantenimento di livelli minimi di rating.

Obbligazioni

La voce obbligazioni si riferisce a:

  • Due prestiti iscritti al costo ammortizzato di 805 milioni di euro emessi da Poste Italiane SpA nell'ambito del programma EMTN – Euro Medium Term Note di 2 miliardi di euro promosso dalla Società nel corso dell'esercizio 2013 presso la Borsa del Lussemburgo. In particolare:
  • o un prestito del valore nominale di 750 milioni di euro, collocato in forma pubblica a investitori istituzionali, emesso in data 18 giugno 2013 al prezzo sotto la pari di 99,66; la durata del prestito è di cinque anni con cedole annuali al tasso fisso del 3,25%; il fair value 30 del prestito al 30 settembre 2016 è di 798 milioni di euro;
  • o un prestito del valore nominale di 50 milioni di euro, collocato in forma privata, emesso alla pari in data 25 ottobre 2013; la durata del prestito è decennale con pagamento con cedole annuali a tasso fisso del 3,5% per i primi due anni e quindi a tasso variabile (tasso EUR Constant Maturity Swap maggiorato dello 0,955%, con cap al 6% e floor allo 0%). L'esposizione del prestito al rischio di oscillazione dei relativi flussi finanziari è stata oggetto di copertura con le modalità descritte in nota A5; il fair value 31 del prestito al 30 settembre 2016 è di 53 milioni di euro.

30 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 1.

31 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.

  • Un prestito subordinato32 del valore nominale di 750 milioni di euro e iscritto al costo ammortizzato di 754 milioni di euro, emesso sotto la pari a 99,597 da Poste Vita SpA il 30 maggio 2014 e quotato presso la Borsa del Lussemburgo. La durata del prestito obbligazionario è quinquennale con pagamento di cedole annuali a tasso fisso del 2,875%. Il fair value33 della passività in commento al 30 settembre 2016 è di 807 milioni di euro.
  • Quattro prestiti iscritti ad un valore di 482 milioni di euro emessi dalla BdM-MCC SpA tra il 1998 e il 1999 e scadenza compresa tra il 2018 ed il 2028, quotati presso il MOT, a tasso variabile o reso tale mediante operazioni di copertura di fair value hedge, del valore di rimborso a scadenza di 508 milioni di euro (valore nominale e cedole premio alla scadenza) e un costo ammortizzato alla data di riferimento di 374 milioni di euro. Al 30 settembre 2016, per effetto delle citate operazioni di copertura, il valore di iscrizione delle obbligazioni in commento tiene conto dell'adeguamento di valore complessivo di 108 milioni di euro. Il fair value34 dei prestiti obbligazionari in commento al 30 settembre 2016 è di 473 milioni di euro. Nel mese di giugno 2016 la Banca ha effettuato un riacquisto sul mercato secondario dei titoli obbligazionari in commento per un valore di 15 milioni di euro procedendo anche alla cancellazione della relativa quota dei derivati di copertura.

Debiti verso istituzioni finanziarie

Il loro dettaglio è il seguente:

tab. B8.1 - Debiti verso istituzioni finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 30.09.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Pronti contro termine 3.751 3.361 7.112 3.384 2.021 5.405
Fin.to BCE 325 365 690 - 830 830
Fin.to BEI TF scad. 11/04/18 200 - 200 200 - 200
Fin.to BEI TF scad. 23/03/19 200 - 200 200 - 200
Fin.to BEI TV scad. 2017 - 1 1 - 1 1
Altri finanziamenti 85 213 298 200 175 375
Scoperti di conto corrente bancario - - - - 5 5
Ratei di interesse - 1 1 - 2 2
Totale 4.561 3.941 8.502 3.984 3.034 -
7.018

TV: Finanziamento a tasso variabile. TF: Finanziamento a tasso fisso

Per i debiti verso istituzioni finanziarie sono in essere clausole standard di negative pledge. 35 .

Al 30 settembre 2016 sono in essere debiti per 7.112 milioni di euro relativi a operazioni di pronti contro termine poste in essere dalla Capogruppo con primari operatori finanziari per un nominale complessivo di 6.256 milioni di euro. Tali debiti sono così composti:

  • 4.253 milioni di euro si riferiscono a Long Term RePo stipulati con i primari operatori finanziari le cui risorse sono state interamente investite in titoli di Stato italiani a reddito fisso di pari nozionale;
  • 2.859 milioni di euro si riferiscono a operazioni ordinarie di finanziamento del BancoPosta mediante contratti di Pronti contro termine con primari operatori finanziari finalizzati all'ottimizzazione degli impieghi

32 Gli obbligazionisti godono di diritti di rimborso subordinati rispetto a quelli derivanti dalle polizze detenute dalla clientela assicurata.

33 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 1.

34 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.

35 Impegno assunto nei confronti dei creditori di non concedere ad altri finanziatori successivi di pari status, garanzie migliori o privilegi, salvo offrire analoga tutela anche ai creditori preesistenti.

rispetto alle oscillazioni di breve termine della raccolta privata e come provvista per il versamento di depositi incrementali a garanzia di operazioni di Asset Swap.

Il fair value36 dei pronti contro termine in commento al 30 settembre 2016 ammonta a 7.170 milioni di euro.

Finanziamenti BCE di complessivi 690 milioni di euro accesi dalla BdM-MCC SpA di cui 365 milioni di euro accordato da Banca d'Italia nell'ambito delle operazioni di mercato aperto e 325 milioni di euro derivanti dalla partecipazione della Banca alla seconda serie di operazioni di rifinanziamento a lungo termine TLTRO-II (Targeted Long Term Refinancing Operation). Il fair value37 al 30 settembre 2016 dei finanziamenti BCE è di 696 milioni di euro .

I due Finanziamenti BEI a tasso fisso di complessivi 400 milioni di euro hanno un fair value38 al 30 settembre 2016 di 406 milioni di euro.

Gli Altri finanziamenti di 298 milioni di euro si riferiscono a:

  • finanziamento di breve termine stipulato da BdM-MCC SpA per 145 milioni di euro e da raccolta interbancaria per 50 milioni di euro (il valore di bilancio approssima il relativo fair value al 30 settembre 2016);
  • finanziamenti concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti SpA alla BdM-MCC SpA prevalentemente per i prestiti a favore delle piccole e medie imprese per complessivi 102 milioni di euro (il valore di bilancio approssima il relativo fair value al 30 settembre 2016);
  • finanziamenti per ulteriori 1 milione di euro circa stipulati dalla BdM-MCC SpA.

Affidamenti

Al 30 settembre 2016 sono disponibili i seguenti affidamenti:

  • linee di credito committed per 1.669 milioni di euro utilizzate per 794 milioni di euro;
  • linee di credito a revoca uncommitted per 1.633 milioni di euro, utilizzate per 195 milioni di euro per finanziamenti a breve termine;
  • affidamenti per scoperto di conto corrente per 89 milioni di euro;
  • affidamenti per il rilascio di garanzie personali per 487 milioni di euro (di cui 347 milioni di euro relativi alla Capogruppo), utilizzati per 321 milioni di euro nell'interesse di società del Gruppo Poste Italiane a favore di terzi.

A fronte delle linee di credito ottenute non è stata costituita alcuna forma di garanzia reale.

A partire dall'esercizio 2014 il Patrimonio BancoPosta, per l'operatività interbancaria intraday, può accedere ad un'anticipazione infragiornaliera di Banca d'Italia e garantita da titoli di valore nominale di 464 milioni di euro, non utilizzata al 30 settembre 2016.

Strumenti finanziari derivati

Le variazioni della voce in oggetto intervenute nel periodo in commento sono commentate nel par. A5.

36 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.

37 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 3.

38 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.

Altre passività finanziarie

Le altre passività finanziarie sono iscritte ad un valore che approssima il relativo fair value e si riferiscono prevalentemente all'operatività del Patrimonio BancoPosta.

tab. B8.2 - Altre passività finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 30.09.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
per gestione carte prepagate - 1.939 1.939 - 1.454 1.454
per trasferimento fondi naz. e intern.li - 576 576 - 532 532
per assegni da accreditare sui libretti di risparmio - 207 207 - 508 508
per RAV, F23, F24 e bolli auto - 184 184 - 106 106
per debiti verso clientela BdM-MCC SpA - 165 165 - 88 88
per assegni vidimati - 153 153 - 135 135
per importi da accreditare alla clientela - 148 148 - 160 160
per depositi in garanzia - 139 139 - 205 205
per altri importi da riconoscere a terzi - 65 65 - 65 65
per altre partite in corso di lavorazione - 100 100 - 60 60
altri 1 19 20 - 21 21
Totale 1 3.695 3.696 - 3.334 3.334

I debiti per la gestione di carte prepagate riguardano le somme dovute alla clientela per il "monte moneta" delle carte Postepay.

B9 - DEBITI COMMERCIALI

Il dettaglio è il seguente:

tab. B9 - Debiti commerciali (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 30.09.16 Saldo al 31.12.15
Debiti verso fornitori 1.098 1.254
Anticipi e acconti da clienti 221 186
Altri debiti commerciali 9 10
Debiti verso imprese controllate 1 2
Debiti verso imprese collegate 2 -
Debiti verso imprese a controllo congiunto 1 1
Totale 1.332 1.453

Debiti verso fornitori

tab. B9.1 - Debiti verso fornitori (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 30.09.16 Saldo al 31.12.15
Fornitori Italia 955 1.118
Fornitori estero 26 21
Corrispondenti esteri (1) 117 115
Totale 1.098 1.254

(1) I debiti verso corrispondenti esteri si riferiscono ai compensi dovuti alle Amministrazioni Postali estere e ad aziende a fronte di servizi postali e telegrafici ricevuti.

Anticipi e acconti da clienti

Riguardano principalmente somme ricevute dalla clientela a fronte dei servizi da eseguire ed elencati di seguito:

tab. B9.2 - Anticipi e acconti da clienti (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 30.09.16 Saldo al 31.12.15
Anticipi da corrispondenti esteri 123 92
Affrancatura meccanica 56 60
Spedizioni senza affrancatura 21 12
Spedizioni in abbonamento postale 6 5
Altri servizi 15 17
Totale 221 186

B10 - ALTRE PASSIVITA'

Il dettaglio è il seguente:

tab. B10 - Altre passività Saldo al 30.09.16 (milioni di euro)
Saldo al 31.12.15
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Debiti verso il personale 1 837 838 - 794 794
Debiti verso ist. di previdenza e sicurezza sociale 41 400 441 41 443 484
Altri debiti tributari 708 785 1.493 773 642 1.415
Debiti verso Controllante - 21 21 - 21 21
Debiti diversi 92 97 189 90 69 159
Ratei e risconti passivi di natura commerciale 14 74 88 16 56 72
Totale 856 2.214 3.070 920 2.025 2.945

Debiti verso il personale

Riguardano principalmente le competenze maturate e non ancora pagate al 30 settembre 2016. Il loro dettaglio è il seguente:

tab. B10.1 - Debiti verso il personale

Saldo al 30.09.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
per 13^ e 14^ mensilità - 366 366 - 240 240
per incentivi 1 342 343 - 413 413
per permessi e ferie maturate e non godute - 48 48 - 56 56
per altre partite del personale - 81 81 - 85 85
Totale 1 837 838 - 794 794

Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale

tab. B10.2 - Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale (milioni di euro) Descrizione Passività non correnti Passività correnti Totale Passività non correnti Passività correnti Totale Debiti verso INPS - 319 319 - 351 351 Debiti verso fondi pensione - 71 71 - 82 82 Debiti verso INAIL 41 3 44 41 3 44 Debiti verso altri Istituti - 7 7 - 7 7 Totale 41 400 441 41 443 484 Saldo al 30.09.16 Saldo al 31.12.15

In particolare:

  • I Debiti verso INPS riguardano i contributi previdenziali dovuti all'Istituto per le competenze del personale liquidate e per quelle maturate al 30 settembre 2016. La voce accoglie inoltre le quote relative al TFR ancora da versare.
  • I Debiti verso fondi pensione riguardano le somme dovute al FondoPoste e ad altre forme di previdenza per effetto dell'adesione dei dipendenti alla previdenza complementare.
  • I Debiti verso INAIL riguardano principalmente gli oneri relativi all'erogazione di rendite infortunistiche ai dipendenti della Capogruppo per sinistri verificatisi fino al 31 dicembre 1998.

Altri debiti tributari

tab. B10.3 - Altri debiti tributari (milioni di euro)
Saldo al 30.09.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Debito per imposta di bollo 708 169 877 773 43 816
Debito per imposta sulle riserve assicurative - 430 430 - 385 385
Ritenute sui redditi di lavoro dipendente e autonomo - 91 91 - 113 113
Debito per IVA - 36 36 - 21 21
Debito per imposta sostitutiva - 21 21 - 55 55
Ritenute su c/c postali - 2 2 - 7 7
Debiti tributari diversi - 36 36 - 18 18
Totale 708 785 1.493 773 642 1.415

In particolare:

  • Il Debito per imposta di bollo assolta in modo virtuale al 30 settembre 2016 è esposta al lordo del credito degli acconti versati. La quota non corrente del debito per imposta di bollo si riferisce principalmente a quanto maturato al 30 settembre 2016 sui buoni fruttiferi postali in circolazione e in via residuale sulle polizze assicurative dei Rami III e V ai sensi della normativa richiamata nel par. A8.
  • I Debiti per imposta sulle riserve assicurative si riferiscono a Poste Vita SpA e sono commentati nella par. A8.

Debiti verso Controllante

I Debiti verso Controllante sono dovuti :

  • per 12 milioni di euro, a pensioni erogate dal MEF a ex dipendenti delle Poste Italiane SpA nel periodo 1° gennaio 1994 – 31 luglio 1994;
  • per 9 milioni di euro, alla restituzione del contributo straordinario, ai sensi dell'art. 2 Legge 778/85, ricevuto dal MEF per la copertura dei disavanzi del fondo per il trattamento di quiescenza afferenti la gestione previdenziale dell'ex Amministrazione delle Poste e delle Telecomunicazioni.

Le partite in commento sono state oggetto di ricognizione da parte di un tavolo congiunto con il MEF – Dipartimento del Tesoro e Ragioneria Generale dello Stato, concluso con nota del 7 agosto 2015.

Debiti diversi

tab. B10.4 - Debiti diversi (milioni di euro)
Saldo al 30.09.16 Saldo al 31.12.15
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Debiti diversi della gestione BancoPosta 75 8 83 76 8 84
Depositi cauzionali 9 3 12 8 2 10
Altri debiti 8 86 94 6 59 65
Totale 92 97 189 90 69 159

I debiti diversi della gestione Bancoposta riguardano principalmente partite pregresse in corso di appuramento.

L'incremento della voce Altri debiti è riconducibile prevalentemente alla stima della passività verso gli assicurati sottoscrittori della polizza di Ramo I "Partecipa", la quale prevede a determinate condizioni, la restituzione dei caricamenti iniziali per i sottoscrittori estratti a sorte. La passività al 30 settembre 2016 di circa 25 milioni di euro troverà alla fine dell'esercizio riversamento nelle riserve tecniche assicurative.

Ratei e risconti passivi di natura commerciale

I risconti passivi comprendono:

  • per 22 milioni di euro traffico telefonico prepagato venduto alla data del 30 giugno 2016 da PosteMobile SpA e non ancora consumato dalla clientela;
  • per 20 milioni di euro commissioni su carte Postamat e carta "Postepay Evolution" riscosse anticipatamente dalla Capogruppo;
  • per 8 milioni di euro proventi di competenza futura riferiti a contributi deliberati dagli enti competenti a favore della Capogruppo, i cui costi connessi debbono ancora essere sostenuti.

CONTO ECONOMICO

C1 - RICAVI E PROVENTI

I Ricavi e proventi ammontano a 6.406 milioni di euro e sono così costituiti:

tab. C1 - Ricavi e proventi (milioni di euro)
Descrizione Primi nove mesi
2016
Primi nove mesi
2015
Ricavi per Servizi Postali e Commerciali 2.687 2.783
Ricavi per Servizi Finanziari 3.501 3.504
Ricavi per Servizi Assicurativi e Risparmio Gestito 50 32
Ricavi per Servizi di Telefonia mobile 168 179
Totale 6.406 6.498

Ricavi per Servizi postali e commerciali

I ricavi per Servizi postali e commerciali del periodo sono i seguenti:

tab. C1.1 - Ricavi per Servizi Postali e Commerciali (milioni di euro)
Descrizione Primi nove mesi 2016 Primi nove mesi 2015
Spedizioni senza la materiale affrancatura 843 866
Francatura meccanica presso terzi e presso UP 583 606
Pacchi Posta celere e Corriere Espresso 320 301
Servizi integrati 144 159
Carte valori 143 162
Corrispondenza e pacchi - estero 103 87
Spedizioni in abbonamento postale 71 81
Servizi GED (gestione elettronica documentale) ed e-procurement 29 28
Telegrammi 28 30
Servizi innovativi 10 15
Servizi di logistica 9 20
Altri servizi postali 63 55
Totale ricavi per servizi postali 2.346 2.410
Servizi di trasporto aereo 47 71
Proventi per richieste permessi di soggiorno 20 22
Canoni di locazione 12 11
Vendita prodotti PosteShop 1 7
Altri servizi commerciali 64 65
Totale ricavi per servizi commerciali 144 176
Totale ricavi da mercato 2.490 2.586
Compensi per Servizio Universale 197 197
Integrazioni tariffarie Elettorali - -
Totale 2.687 2.783

I compensi per Servizio Universale riguardano il parziale rimborso a carico del Ministero dell'Economia e delle Finanze dell'onere per lo svolgimento degli obblighi di Servizio Universale (OSU). L'ammontare del compenso nel conto economico del periodo è stato rilevato in base a quanto definito nel nuovo Contratto di Programma 2015-2019, in vigore dal 1° gennaio 2016.

Ricavi per Servizi finanziari

Sono costituiti dai servizi resi principalmente nell'ambito del Patrimonio BancoPosta della Capogruppo e dalla BdM-MCC SpA derivanti dalle seguenti forme tecniche:

tab. C1.2 - Ricavi per Servizi Finanziari (milioni di euro)
Descrizione Primi nove mesi
2016
Primi nove mesi
2015
Remun.ne attività di raccolta del risparmio postale 1.174 1.214
Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali 1.137 1.158
Commissioni su bollettini di c/c postale 348 331
Ricavi dei servizi di c/c 333 349
Collocamento prodotti di finanziamento 145 94
Commissioni su emissione e utilizzo carte prepagate 108 95
Proventi dei servizi delegati 81 94
Commissioni gestione fondi pubblici 37 32
Interessi attivi su finanziamenti e altri proventi 36 42
Servizi di trasferimento fondi 30 33
Deposito Titoli 4 6
Commissioni da collocamento e negoziazione titoli 3 3
Altri prodotti e servizi 65 53
Totale 3.501 3.504

In particolare:

  • La remunerazione delle attività di raccolta del risparmio postale, si riferisce al calcolo del compenso di competenza del periodo riferito al servizio di emissione e rimborso di Buoni Fruttiferi Postali e al servizio di versamento e prelevamento su Libretti Postali, svolti da Poste Italiane SpA per conto della Cassa Depositi e Prestiti ai sensi della Convenzione del 4 dicembre 2014 per il quinquennio 2014-2018.
  • La voce Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali è di seguito dettagliata:
tab. C1.3 - Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali (milioni di euro)
Descrizione Primi nove mesi
2016
Primi nove mesi
2015
Proventi degli impieghi in titoli 1.123 1.130
Interessi su titoli detenuti a scadenza (HTM) 411 433
Interessi su titoli disponibili per la vendita (AFS) 727 692
Interessi su titoli posseduti per la negoziazione - -
Interessi su asset swap su titoli disponibili per la vendita (20) 5
Interessi su operazioni di pronti contro termine 5 -
Proventi degli impieghi presso il MEF 14 28
Remunerazione della raccolta su c/c (depositi presso il MEF) 14 27
Differenziale derivati di stabilizzazione dei rendimenti - 1
Totale 1.137 1.158

I proventi degli impieghi in titoli riguardano gli interessi maturati sugli impieghi dei fondi provenienti dalla raccolta effettuata presso la clientela privata.

I proventi degli impieghi presso il MEF riguardano gli interessi maturati nel periodo sugli impieghi della raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione e, in misura minore, i rendimenti delle somme depositate sul c.d. conto "Buffer" presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze.

Ricavi servizi assicurativi e risparmio gestito

Ammontano a 50 milioni di euro e si riferiscono per 43 milioni di euro alle commissioni percepite dalla BancoPosta Fondi SGR SpA per le Gestioni collettive e 7 milioni di euro ai ricavi della Poste Welfare Servizi Srl.

Ricavi per servizi di telefonia mobile

Ammontano a 168 milioni di euro e sono realizzati da PosteMobile SpA.

C2 - PREMI ASSICURATIVI

Il dettaglio è il seguente:

tab. C2 - Premi Assicurativi (milioni di euro)
Descrizione Primi nove mesi
2016
Primi nove mesi
2015
Premi Vita (*) 15.329 14.493
Ramo I 14.862 14.316
Ramo III 404 115
Ramo IV 4 4
Ramo V 59 58
Premi di competenza Danni (*) 59 50
Totale 15.388 14.543

(*) I Premi assicurativi sono esposti al netto delle cessioni in riassicurazione

C3 - PROVENTI DIVERSI DERIVANTI DA OPERATIVITÀ FINANZIARIA E ASSICURATIVA

Il dettaglio è il seguente:

tab. C3 - Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria e assicurativa (milioni di euro)
Descrizione Primi nove mesi
2016
Primi nove mesi
2015
Proventi da strumenti finanziari a fair value rilevato a CE 1.412 373
Interessi 209 137
Utili da valutazione 1.192 220
Utili realizzati 11 16
Proventi da investimenti disponibili per la vendita 2.457 2.440
Interessi 1.642 1.710
Utili realizzati 694 730
Utili realizzati su altre partecipazioni 121 -
Dividendi da altre partecipazioni - -
Proventi da strumenti finanziari di fair value hedge - 2
Utili da valutazione - 2
Utili su cambi 3 3
Utili da valutazione - 1
Utili realizzati 3 2
Proventi diversi 15 10
Totale 3.887 2.828

Gli utili realizzati su altre partecipazioni si riferiscono alla plusvalenza derivante dalla cessione della partecipazione nella Visa Europe Ltd derivanti dall'operazione descritta nella tabella A5.2.1.

C4 - ALTRI RICAVI E PROVENTI

Il dettaglio è il seguente:

tab. C4 - Altri ricavi e proventi (milioni di euro)
Descrizione Primi nove mesi
2016
Primi nove mesi
2015
Rimborsi spese contrattuali e altri recuperi 19 22
Contributi pubblici 9 10
Rimborso spese personale c/o terzi 1 1
Plusvalenze da alienazione 1 1
Altri ricavi e proventi diversi 18 18
Totale 48 52

C5 - COSTI PER BENI E SERVIZI

Riguardano:

tab. C5 - Costi per beni e servizi (milioni di euro)
Descrizione Primi nove mesi
2016
Primi nove mesi
2015
Costi per servizi 1.419 1.427
Godimento beni di terzi 256 272
Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 108 130
Interessi passivi 26 45
Totale 1.809 1.874

Costi per servizi

tab. C5.1 - Costi per servizi (milioni di euro)
Descrizione Primi nove mesi
2016
Primi nove mesi
2015
Trasporti di corrispondenza, pacchi e modulistica 388 372
Manutenzione ordinaria e assistenza tecnica 187 193
Canoni outsourcing e oneri diversi per prestazioni esterne 138 122
Spese per servizi del personale 118 122
Utenze energetiche e idriche 94 102
Servizi di telefonia mobile per la clientela 82 84
Servizio movimento fondi 77 74
Commissioni e oneri di gestione carte di credito/debito 58 55
Pulizia, smaltimento e vigilanza 48 47
Servizi di telecomunicazione e trasmissione dati 46 54
Scambio corrispondenza, telegrafia e telex 46 45
Pubblicità e propaganda 36 41
Consulenze varie e assistenze legali 24 32
Costi aeroportuali 20 23
Servizi di stampa e imbustamento 18 23
Commissioni per attività di gestione patrimoni 14 12
Premi di assicurazione 11 12
Provvigioni ai rivenditori e diverse 10 11
Oneri per custodia e gestione titoli 1 1
Compensi e spese sindaci 1 1
Altro 2 1
Totale 1.419 1.427

Godimento beni di terzi

tab. C5.2 - Godimento beni di terzi (milioni di euro)
------------------------------------- -------------------
Descrizione Primi nove mesi
2016
Primi nove mesi
2015
Affitto immobili e spese accessorie 142 145
Veicoli in full rent 52 58
Noleggi apparecchiature e licenze software 36 39
Altri costi per godimento di beni di terzi 26 30
Totale 256 272

Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci

tab. C5.3 - Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci (milioni di euro)
Descrizione Nota Primi nove mesi
2016
Primi nove mesi
2015
Materiale di consumo, pubblicitario e beni destinati alla vendita 63 69
Carburanti, lubrificanti e combustibili 41 54
Stampa francobolli e carte valori 5 6
SIM card e scratch card 2 2
Var.ne rimanenze prodotti in corso, semil., finiti e merci [tab. A6] - (1)
Var.ne rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo [tab. A6] - 3
Var.ne immobili destinati alla vendita [tab. A6] (3) (3)
Altri - -
Totale 108 130

Interessi passivi

tab. C5.4 - Interessi passivi (milioni di euro)
Descrizione Primi nove mesi
2016
Primi nove mesi
2015
Interessi passivi a favore della clientela 9 25
Interessi passivi su operazioni di pronti contro termine 13 16
Interessi passivi vs Controllante 1 -
Altri Interessi passivi e oneri assimilati 3 4
Remunerazione netta della liquidità propria iscritta nei proventi e oneri fin.ri - -
Totale 26 45

Gli interessi passivi a favore della clientela si riducono, rispetto al periodo di comparazione, principalmente per effetto della contrazione dei tassi di interesse riconosciuti su talune forme tecniche di conti correnti postali.

C6 - VARIAZIONE RISERVE TECNICHE ASSICURATIVE E ONERI RELATIVI AI SINISTRI

Riguardano:
tab. C6 - Variazione delle Riserve tecniche assicurative e oneri relativi ai sinistri (milioni di euro)
Descrizione Primi nove mesi
2016
Primi nove mesi
2015
Somme pagate 6.007 5.366
Variazione delle Riserve matematiche 10.843 11.372
Variazione della Riserva per somme da pagare (276) 17
Variazione delle Altre riserve tecniche 972 (456)
Variazione delle Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati (119) (844)
Oneri relativi a sinistri e variazione altre riserve - Danni 22 20
Totale 17.449 15.475

C7 - ONERI DIVERSI DERIVANTI DA OPERATIVITÀ FINANZIARIA E ASSICURATIVA

Riguardano:

tab. C7 - Oneri diversi derivanti da operatività finanziaria e assicurativa (milioni di euro)
Descrizione Primi nove mesi
2016
Primi nove mesi
2015
Oneri da strumenti finanziari a fair value rilevato a Conto economico
Perdite da valutazione
Perdite da realizzo
298
285
13
596
588
8
Oneri da investimenti disponibili per la vendita
Perdite da realizzo
7
7
45
45
Oneri da strumenti finanziari di cash flow hedge
Perdite da valutazione
-
-
-
-
Variazione di fair value delle passività finanziarie - -
Oneri da strumenti finanziari di fair value hedge
Perdite da valutazione
3
3
-
-
Perdite su cambi
Perdite da valutazione
Perdite da realizzo
1
1
-
-
-
-
Oneri da operazioni di pronti contro termine 6 -
Altri oneri 45 33
Totale 360 674

C8 - COSTO DEL LAVORO

Il costo del lavoro include le spese per il personale comandato o distaccato presso altre amministrazioni, i cui recuperi sono iscritti nella voce Altri ricavi e proventi, ed è così ripartito per natura:

tab. C8 - Costo del lavoro (milioni di euro)
Descrizione Nota Primi nove mesi
2016
Primi nove mesi
2015
Salari e stipendi 3.230 3.246
Oneri sociali 908 913
TFR: costo relativo alle prestazioni correnti [tab. B7] 1 1
TFR: costo relativo alla previdenza complementare e INPS 200 202
Contratti di somministrazione/a progetto 1 4
Compensi e spese amministratori 2 1
Incentivi all'esodo 14 21
Accantonamenti (assorbimenti) netti per vertenze con il personale [tab. B6] 4 1
Accantonamento al fondo di ristrutturazione [tab. B6] - -
Altri costi (recuperi di costo) del personale (27) (19)
Totale costi 4.333 4.370
Proventi per accordi CTD e somministrati - -
Totale 4.333 4.370

La voce Accantonamenti netti per vertenze con il personale è commentata nel par. B6.

I recuperi di costo si riferiscono principalmente a variazioni di stime effettuate in precedenti esercizi.

Il numero medio dei dipendenti del Gruppo è il seguente:

tab. C8.1 - Numero dei dipendenti

Numero dei dipendenti (*)
Medio
Unità Primi nove mesi
2016
Primi nove mesi
2015
Dirigenti 776 783
Quadri 16.081 16.015
Aree operative 119.039 121.584
Aree di base 1.102 1.486
Tot. unità tempo indeterminato 136.998 139.868
Contratti d'inserimento - -
Contratti di apprendistato 34 44
Totale 137.032 139.912
Numero medio
Primi nove mesi
2016
Primi nove mesi
2015
Contratti di somministrazione/a progetto
Contratti a tempo determinato
13
4.602
121
3.547
Totale 4.615 3.668
Totale organico stabile e flessibile 141.647 143.580

(*) Dati espressi in full time equivalent

C9 - AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI

Il dettaglio è il seguente:

tab. C9 - Ammortamenti e svalutazioni (milioni di euro)
Descrizione Primi nove mesi
2016
Primi nove mesi
2015
Ammortamenti Immobili impianti e macchinari 263 266
Fabbricati strumentali 83 81
Impianti e macchinari 67 74
Attrezzature industriali e commerciali 7 7
Migliorie beni di terzi 23 22
Altri beni 83 82
Svalutazioni/assorbimento sval.ni/rettifiche Immobili, impianti e macchinari (13) (10)
Ammortamenti Investimenti immobiliari 3 4
Svalutazioni/assorbimento sval.ni/rettifiche Investimenti immobiliari - -
Ammortamenti e Svalutazioni di Attività immateriali 186 165
Diritti di brev.ind.le e diritti di utiliz.opere ing., concessioni licenze, marchi e simili 179 160
Altre 7 5
Impairment avviamento - -
Totale 439 425

C10 - ALTRI COSTI E ONERI

La composizione del saldo degli Altri costi e oneri è la seguente:

tab. C10 - Altri costi e oneri (milioni di euro)
Descrizione Primi nove mesi
2016
Primi nove mesi
2015
Svalutazioni nette e perdite su crediti (assorbimenti del fondo svalutazione)
Svalutazione crediti verso clienti
Svalutazione (riprese di valore) crediti verso Controllante
Svalutazione (riprese di valore) crediti diversi
Perdite su crediti
[tab. A7.2]
[tab. A7.4]
[tab. A8.1]
23
19
-
4
-
5
13
(10)
2
-
Manifestazione rischi operativi
Rapine subite
Insussitenze dell'attivo BancoPosta al netto dei recuperi
Altre perdite operative del BancoPosta
24
6
1
17
28
4
1
23
Accantonamenti netti ai (assorbimenti netti dai) fondi rischi e oneri
per vertenze con terzi
per oneri non ricorrenti
per altri rischi e oneri
[tab. B6]
[tab. B6]
[tab. B6]
24
(19)
30
13
77
38
34
5
Minusvalenze 2 1
IMU, TARSU/TARI/TARES e altre imposte e tasse 58 54
Altri costi correnti 27 29
Totale 158 194

C11 - PROVENTI E ONERI FINANZIARI

Le voci Proventi e Oneri da strumenti finanziari si riferiscono ad attività diverse da quelle tipiche del Bancoposta e/o del settore assicurativo.

Proventi finanziari

tab. C11.1 - Proventi finanziari (milioni di euro)
Descrizione Primi nove mesi
2016
Primi nove mesi
2015
Proventi da strumenti finanziari disponibili per la vendita
Interessi
Differenziali maturati su strumenti finanziari derivati di Fair Value Hedging
Proventi da realizzo
Dividendi
72
73
(7)
6
-
93
79
(7)
21
-
Proventi da strumenti finanziari a fair value rilevato a Conto economico - -
Altri proventi finanziari
Interessi attivi da Controllante
Interessi su c/c bancari
Proventi finanziari su crediti attualizzati
Interessi di mora
Svalutazione crediti per interessi di mora
Proventi da società controllate
Interessi su Crediti rimborso IRES
8
-
-
5
8
(8)
-
-
20
2
-
9
5
(5)
-
5
Rettifica interessi su credito rimborso IRES
Altri proventi
-
3
-
4
Utili su cambi 3 4
Totale 83 117

Oneri finanziari

tab. C11.2 - Oneri finanziari (milioni di euro)

Descrizione Nota Primi nove mesi
2016
Primi nove mesi
2015
Oneri sulle passività finanziarie 40 44
su prestiti obbligazionari 37 37
su debiti verso Cassa Depositi e Prestiti - -
su debiti verso istituzioni finanziarie 2 7
da strumenti finanziari derivati 1 -
Oneri diversi sulle attività finanziarie
Perdite da realizzo su strumenti finanziari a fair value rilevato a Conto economico
-
-
-
-
Componente finanziaria dell'accantonamento a TFR e F.do di quiescenza [tab. B7] 20 21
Componente finanziaria degli accantonamenti a fondi rischi [tab. B6] 1 1
Altri oneri finanziari 5 6
Perdite su cambi 2 4
Totale 69 76

C12 - IMPOSTE SUL REDDITO

Il dettaglio è il seguente:

tab. C12 - Imposte sul reddito (milioni di euro)
Descrizione Primi nove mesi 2016 Primi nove mesi 2015
IRES IRAP Totale IRES IRAP Totale
Imposte correnti 296 64 360 271 57 328
Imposte differite attive 57 11 68 39 (17) 22
Imposte differite passive (13) (5) (18) (1) - (1)
Totale 340 70 410 309 40 349

Imposte correnti

Nel corso del periodo, la movimentazione dei saldi patrimoniali per imposte correnti è la seguente.

tab. C12.1 - Movimentazione crediti/(debiti) imposte correnti (milioni di euro)
Imposte correnti Primi nove mesi 2016
Imposte correnti 2015
Descrizione IRES IRAP IRES IRAP
Crediti/
(Debiti)
Crediti/
(Debiti)
Totale Crediti/
(Debiti)
Crediti/
(Debiti)
Totale
Saldo al 1° gennaio (16) 35 19 587 48 635
Pagamenti 126 9 135 225 50 275
per acconti dell'esercizio corrente 107 8 115 213 46 259
per saldo esercizio precedente 19 1 20 12 4 16
Incasso credito istanza di rimborso IRES - - - (518) - (518)
Rettifica credito istanza di rimborso IRES - - - (9) - (9)
Accantonamenti a Conto Economico (296) (64) (360) (288) (59) (347)
Accantonamenti a Patrimonio Netto 20 8 28 (22) (4) (26)
Altro 5 (1) 4 9 - 9
Saldo a fine periodo (161) (13) (174) (16) 35 19
di cui:
Crediti per imposte correnti
Debiti per imposte correnti
135
(296)
45
(58)
180
(354)
34
(50)
38
(3)
72
(53)

I Crediti per imposte correnti al 30 settembre 2016 di 180 milioni di euro, oltre agli acconti sulle imposte di competenza dell'esercizio 2016 comprendono 11 milioni di euro riferiti al residuo credito IRES da recuperare sulla mancata deduzione dell'IRAP derivante dalle istanze presentate ai sensi dell'articolo 6 del D.L. 29

novembre 2008 n. 185 e dell'art. 2 del D.L. 6 dicembre 2011 n. 201, che hanno previsto una parziale deducibilità dell'IRAP ai fini IRES (al riguardo, si veda quanto riportato sui crediti per i relativi interessi nella tab. A8).

Imposte differite

Al 30 settembre 2016, i crediti/(debiti) per imposte differite sono di seguito dettagliati:

tab. C12.2 - Imposte differite (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 30.09.16 Saldo al 31.12.15
Imposte differite attive 650 623
Imposte differite passive (927) (1.177)
Totale (277) (554)

L'aliquota nominale dell'IRES, attualmente del 27,5%, è del 24% dal 1° gennaio 2017, mentre l'aliquota IRAP media teorica del Gruppo calcolata al 31 dicembre 2015 era del 6,16%39. Di seguito vengono illustrati i movimenti dei debiti e crediti per imposte differite:

tab. C12.3 - Movimentazione dei (debiti) e crediti per imposte differite (milioni di euro)
Descrizione Primi nove mesi
2016
Esercizio 2015
Saldo al 1° gennaio (554) (345)
Proventi/(Oneri) netti imputati a Conto economico (50) (18)
Proventi/(Oneri) netti non ricorrenti imputati a Conto economico - 17
Proventi/(Oneri) netti non ricorrenti imputati a Conto economico adeguamento aliquota IRES - (24)
Proventi/(Oneri) netti imputati a Patrimonio netto 327 (303)
Proventi/(Oneri) netti non ricorrenti imputati a Patrimonio netto adeguamento aliquota IRES - 119
Saldo a fine periodo (277) (554)

Al 30 settembre 2016 le Imposte differite attive e passive riferite direttamente a voci incluse nel Patrimonio netto sono le seguenti:

tab. C12.4 - Imposte differite imputate a Patrimonio netto (milioni di euro)
Maggior/(Minor) Patrimonio netto
Descrizione Primi nove mesi
2016
Esercizio 2015
Riserva fair value per strumenti finanziari disponibili per la vendita 308 (198)
Riserva cash flow hedging per strumenti derivati di copertura (2) 19
Utili/(Perdite) attuariali da TFR 21 (4)
Risultati a nuovo per operazioni con azionisti - (1)
Totale 327 (184)

39 L'aliquota nominale dell'IRAP è del 3,9% per la generalità dei soggetti passivi (maggiorata al 4,20% per i soggetti che esercitano attività di imprese concessionarie diverse da quelle di costruzione e gestione di autostrade e trafori), del 4,65% per le banche e gli altri soggetti finanziari e del 5,90% per le imprese di assicurazioni (+/–0,92% per effetto delle maggiorazioni e agevolazioni regionali e +0,15% per effetto di ulteriori maggiorazioni per le regioni i cui bilanci hanno evidenziato un disavanzo sanitario).

3.4 INFORMATIVA PER SETTORI OPERATIVI

I settori operativi identificati sono quelli dedicati a: i Servizi postali e commerciali, i Servizi finanziari, i Servizi Assicurativi e Risparmio Gestito e, in via residuale, gli Altri Servizi.

A seguito delle modifiche organizzative intervenute, a partire dall'esercizio 2016, l'allocazione di alcune società ai relativi settori operativi ha subito delle variazioni. In particolare, BancoPosta Fondi SGR SpA dal settore Servizi Finanziari è rappresentata dal 2016 nel settore dei Servizi Assicurativi e Risparmio Gestito (sino al 31 dicembre 2015 il settore prendeva nome di Servizi Assicurativi) e la società Poste Tributi ScpA, dal settore Servizi Postali e Commerciali è rappresentata dal 2016 nel settore Servizi Finanziari. I dati dei primi nove mesi del 2015 sono stati pertanto riclassificati.

Il settore dei Servizi postali e commerciali beneficia dei ricavi per le attività svolte dalle varie strutture di Poste Italiane SpA a favore della gestione del Patrimonio BancoPosta. Al riguardo, è stato predisposto un apposito Disciplinare Operativo Generale approvato dal Consiglio di amministrazione della Capogruppo che, in esecuzione di quanto previsto nel Regolamento del Patrimonio destinato, individua le attività in esame e stabilisce i criteri di valorizzazione dei rispettivi contributi apportati.

La misura economica del risultato conseguito da ogni settore è il Risultato operativo e di intermediazione. Tutte le componenti reddituali presentate nell'Informativa sui settori operativi sono valutate utilizzando gli stessi criteri contabili applicati per la redazione del presente bilancio consolidato.

I risultati che seguono, esposti separatamente coerentemente con la visione del Management e in ottemperanza ai principi contabili di riferimento, devono essere letti congiuntamente in un'ottica di integrazione dei servizi offerti dalla Rete commerciale in ambito postale, finanziario e assicurativo, anche tenuto conto dell'obbligo di adempimento del Servizio Postale Universale.

(milioni di euro)
Primi nove mesi 2016 Servizi Postali e
Commerciali
Servizi
Finanziari
Servizi
Assicurativi e
Risparmio Gestito
Altri
Servizi
Rettifiche ed
elisioni
Totale
Ricavi da terzi 2.728 4.107 18.725 169 - 25.729
Ricavi da altri settori 3.529 413 - 38 (3.980) -
Totale ricavi 6.257 4.520 18.725 207 (3.980) 25.729
Risultato operativo e di intermediazione 35 704 436 21 - 1.196
Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni
con il metodo del Patrimonio netto
- - 7 - - 7
Proventi/(oneri) finanziari 14
Imposte del periodo (410)
Utile/(perdita) del periodo 807
(milioni di euro)
Primi nove mesi 2015 Servizi Postali e
Commerciali
Servizi
Finanziari
Servizi
Assicurativi e
Risparmio Gestito
Altri
Servizi
Rettifiche ed
elisioni
Totale
Ricavi da terzi 2.829 3.949 16.962 181 - 23.921
Ricavi da altri settori 3.364 388 - 69 (3.821) -
Totale ricavi 6.193 4.337 16.962 250 (3.821) 23.921
Risultato operativo e di intermediazione (137) 670 368 29 - 930
Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni
con il metodo del Patrimonio netto
- - - - - -
Proventi/(oneri) finanziari 41
Imposte del periodo (349)
Utile/(perdita) del periodo 622

L'informativa in merito alle aree geografiche, definite in funzione della sede delle società appartenenti al Gruppo oppure dell'ubicazione della clientela del Gruppo stesso, non è significativa. Al 30 settembre 2016 tutte le entità consolidate integralmente hanno sede in Italia e la clientela è localizzata principalmente in Italia: i ricavi verso clienti esteri non rappresentano una percentuale rilevante dei ricavi totali.

3.5 PARTI CORRELATE

Rapporti economici e patrimoniali con entità correlate

La componente dei saldi patrimoniali ed economici di bilancio riferibile a entità correlate è esposta di seguito. tab. 3.5.1 - Rapporti patrimoniali con entità correlate al 30 settembre 2016 (milioni di euro)

Saldo al 30.09.16
Denominazione Attività
Finanz.
Cred. comm.li Altre attività Altri
crediti
Disponibilità
liquide e mezzi
equivalenti
Passività
finanz.
Deb.
comm.li
Altre pass.
Controllate
Address Software Srl
Kipoint SpA
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1
-
-
Controllo congiunto
Uptime SpA - - - - - 1 -
Collegate
Gruppo Anima Holding
Altre collegate del gruppo SDA
-
-
-
2
-
-
-
-
-
-
2
-
-
-
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 6.231 424 15 365 1 107 20
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 3.767 366 - - 103 18 -
Gruppo Enel 67 72 - - - 11 -
Gruppo Eni 211 21 - - - 10 -
Gruppo Equitalia - 71 - - - 2 8
Gruppo Leonardo 15 - - - - 28 -
Altre correlate esterne 73 4 - - - 15 47
F.do svalutaz. crediti vs correlate esterne - (159) (10) - - - -
Totale 10.364 801 5 365 104 195 75

Al 30 settembre 2016, i Fondi per rischi e oneri complessivamente stanziati a fronte di probabili passività da sostenersi verso correlate esterne al Gruppo e riferiti a rapporti di natura commerciale ammontano a 58 milioni di euro.

tab. 3.5.2 - Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 dicembre 2015 (milioni di euro)
Saldo al 31.12.15
Denominazione Attività
Finanz.
Cred. comm.li Altre attività Altri
crediti
Disponibilità
liquide e mezzi
equivalenti
Passività
finanz.
Deb.
comm.li
Altre pass.
Controllate
Address Software Srl
Kipoint SpA
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1
1
-
-
Controllo congiunto
Uptime SpA - - - - - 1 -
Collegate
Gruppo Anima Holding
Altre collegate del gruppo SDA
-
-
-
2
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 7.189 541 13 391 2 102 21
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 3.764 397 - - 78 11 -
Gruppo Enel 79 45 - - - 12 -
Gruppo Eni 140 15 - - - 12 -
Gruppo Equitalia - 56 - - - 1 8
Gruppo Leonardo 14 - - - - 30 -
Altre correlate esterne 76 5 - - - 3 62
F.do svalutaz. crediti vs correlate esterne - (157) (10) - - - -
Totale 11.262 904 3 391 80 174 91

tab. 3.5.3 - Rapporti economici con entità correlate nei primi nove mesi 2016 (milioni di euro)

Primi nove mesi 2016
Ricavi Costi
Investimenti Spese correnti
Denominazione Ricavi e
proventi
Altri ricavi e
proventi
Proventi diversi
da operatività
fin. e ass.
Proventi
finanziari
Immob., imp. e
macchin.
Attività
immateriali
Costi per beni e
servizi
Costo del
lavoro
Altri costi e
oneri
Oneri
finanziari
Controllate
Address Software Srl
Kipoint SpA
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1
1
-
-
-
-
-
-
Controllo congiunto
Uptime SpA - - - - - - 1 - - -
Collegate
Gruppo Anima Holding
Altre collegate del gruppo SDA
-
3
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2
2
-
-
-
-
-
-
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 386 1 - - - - 3 - 3 1
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 1.183 - 52 1 - 2 18 - 1 -
Gruppo Enel 68 - 7 - - - 28 - 1 -
Gruppo Eni 16 - 3 - - - 28 - - -
Gruppo Equitalia 42 - - - - - 2 - - -
Gruppo Leonardo - - - - - 6 21 - - -
Altre correlate esterne 6
-
2 - - - 11 29 2 -
Totale 1.704 1 64 1 - 8 118 29 7 1

Al 30 settembre 2016, gli Accantonamenti netti a fondi rischi e oneri effettuati a fronte di probabili passività da sostenersi verso entità correlate esterne al Gruppo e riferiti a rapporti di natura commerciale ammontano a 3 milioni di euro.

tab. 3.5.4 - Rapporti economici con entità correlate nei primi nove mesi 2015 (milioni di euro)
Primi nove mesi 2015
Ricavi Investimenti Costi Spese correnti
Denominazione Ricavi e
proventi
Altri ricavi e
proventi
Proventi diversi
da operatività fin.
e ass.
Proventi
finanziari
Immob., imp. e macchin. Attività
immateriali
Costi per beni e
servizi
Costo del
lavoro
Altri costi e
oneri
Oneri
finanziari
Controllate
Address Software Srl
Kipoint SpA
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1
1
-
-
-
-
-
-
Controllo congiunto
Uptime SpA - - - - - - 5 - - -
Collegate
Altre collegate del gruppo SDA
- - - - - - - - - -
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 449 1 - 2 - - 2 - (8) -
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 1.214 - 66 - - - 15 - 1 -
Gruppo Enel 88 1 2 - - - 36 - - -
Gruppo Eni 22 - 3 - - - 33 - - -
Gruppo Equitalia 47 - - - - - 2 - - -
Gruppo Leonardo - - 2 - - 6 24 - - -
Altre correlate esterne 16 2 1 - - - 11 29 2 -
Totale 1.836 4 74 2 - 6 130 29 (5) -

La natura dei principali rapporti sopradescritti con entità correlate esterne, riferibili alla Capogruppo, è riassunta per rilevanza di seguito.

  • I corrispettivi riconosciuti dal MEF si riferiscono principalmente al compenso per l'espletamento del servizio universale (OSU), alla remunerazione dei servizi di gestione dei conti correnti postali, al rimborso di riduzioni e, con riferimento a esercizi pregressi, agevolazioni elettorali, alla remunerazione dei servizi delegati, ai compensi per i servizi integrati di posta elettronica, per l'affrancatura di corrispondenza a credito e per l'accettazione di dichiarazioni fiscali e per i servizi di incasso e rendicontazione dei pagamenti tramite F24.
  • I corrispettivi riconosciuti dalla CDP SpA si riferiscono principalmente alla remunerazione per l'espletamento del servizio di raccolta del risparmio postale. I costi sostenuti verso il Gruppo CDP si riferiscono principalmente a manutenzione software e servizio di gestione carte elettroniche di pagamenti effettuati da parte di SIA SpA.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo Enel si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza massiva, per spedizioni senza materiale affrancatura, per affrancatura di corrispondenza

a credito e spedizioni in abbonamento postale etc. I costi sostenuti si riferiscono principalmente alla fornitura di gas.

  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo Equitalia si riferiscono principalmente a compensi per il servizio integrato notifiche e per spedizioni senza materiale affrancatura. I costi sostenuti si riferiscono principalmente a servizi di trasmissione telematica dei flussi F24.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo ENI si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza e per il servizio di incasso e rendicontazione dei bollettini. I costi sostenuti si riferiscono principalmente alla fornitura di gas e di carburanti per moto e autoveicoli .
  • Gli acquisti effettuati dal Gruppo Leonardo si riferiscono principalmente alla fornitura da parte di Finmeccanica SpA (ex Selex ES SpA) di apparati e interventi di manutenzione e assistenza tecnica su impianti di meccanizzazione della corrispondenza e ad assistenza sistemistica e informatica per la creazione di archivi gestionali, consulenza specialistica e manutenzione software, forniture di licenze software e di hardware.

Dirigenti con responsabilità strategiche

Per Dirigenti con responsabilità strategiche si intendono gli Amministratori, i membri del Collegio Sindacale e dell'Organismo di Vigilanza, i Responsabili di primo livello organizzativo della Capogruppo e il Dirigente Preposto di Poste Italiane. Le relative competenze, al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali, sono di seguito rappresentate:

tab. 3.5.5 - Competenze lorde dei Dirigenti con responsabilità strategiche (migliaia di euro)
Descrizione Primi nove mesi 2016 Primi nove mesi 2015
Competenze con pagamento a breve/medio termine 10.057 10.834
Benefici successivi alla fine del rapporto 390 446
Altri benefici con pagamento a lungo termine - -
Benefici per la cessazione del rapporto di lavoro 3.845 -
Pagamenti basati su azioni 699 -
Totale 14.991 11.280
tab. 3.5.6 - Compensi e spese sindaci (migliaia di euro)
Denominazione Primi nove mesi
Primi nove mesi
2016 2015
Compensi 1.110 1.189
Spese 35 86
Totale 1.145 1.275

Le competenze sostenute per l'Organismo di Vigilanza, la cui composizione dal 24 maggio 2016 non è più corrispondente a quella del Collegio Sindacale, ammontano complessivamente a circa 30 migliaia di euro per il periodo compreso dal suo insediamento al 30 settembre 2016. Nella determinazione delle competenze non si tiene conto dei compensi attribuiti ai dirigenti di Poste Italiane membri dell'OdV, che sono riversati al datore di lavoro.

Nel corso del periodo in commento non sono stati erogati finanziamenti a Dirigenti con responsabilità strategiche e al 30 settembre 2016 le società del Gruppo non sono creditrici per finanziamenti loro concessi.

Operazioni con fondo pensioni per dipendenti

La Capogruppo e le società controllate che applicano il CCNL aderiscono al Fondo Pensione Fondoposte, ossia il Fondo Nazionale di Pensione Complementare per il personale non dirigente. Come indicato dall'art. 14 comma 1 dello Statuto del Fondoposte, per quanto concerne gli Organi sociali del Fondo (Assemblea dei delegati; Consiglio di Amministrazione; Presidente e Vice Presidente; Collegio dei Sindaci), la rappresentanza dei soci è fondata sul criterio della partecipazione paritetica tra la rappresentanza dei lavoratori e quella delle imprese aderenti. Il Consiglio di Amministrazione del Fondo delibera, tra l'altro, su:

  • criteri generali per la ripartizione del rischio in materia di investimenti e partecipazioni nonché le politiche di investimento;
  • scelta dei soggetti gestori e individuazione della banca depositaria.

3.6 ALTRE INFORMAZIONI SU ATTIVITA' E PASSIVITA' FINANZIARIE

Posizione finanziaria netta

A seguito delle modifiche organizzative intervenute, a partire dall'esercizio 2016, l'allocazione di alcune società ai relativi settori operativi ha subito delle variazioni. In particolare, BancoPosta Fondi SGR SpA dal settore Servizi Finanziari è rappresentata dal 2016 nel settore dei Servizi Assicurativi e Risparmio Gestito (sino al 31 dicembre 2015 il settore prendeva nome di Servizi Assicurativi) e la società Poste Tributi ScpA, dal settore Servizi Postali e Commerciali è rappresentata dal 2016 nel settore Servizi Finanziari. I dati al 31 dicembre 2015 sono stati pertanto riclassificati.

La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2016 del Gruppo Poste Italiane è la seguente:
tab. 3.6.1 - Posizione finanziaria netta (milioni di euro)
Saldo al 30.09.16 Postale e
commerciale
Finanziario Assicurativo e
Risparmio Gestito
Altro Elisioni Consolidato di cui parti
correlate
Passività finanziarie (2.288) (61.978) (1.163) (2) 2.034 (63.397)
Debiti per conti correnti postali - (45.846) - - 306 (45.540) -
Obbligazioni (805) (483) (754) - - (2.042) -
Debiti vs istituzioni finanziarie (401) (8.101) - - - (8.502) (102)
Debiti per mutui (1) - - - - (1) (1)
Debiti per leasing finanziari (6) - - (2) - (8) -
Strumenti finanziari derivati (56) (3.552) - - - (3.608) -
Altre passività finanziarie (14) (3.675) (7) - - (3.696) (1)
Passività finanziarie verso altri settori (1.005) (321) (402) - 1.728 - -
Riserve tecniche assicurative - - (113.878) - - (113.878) -
Attività finanziarie 1.447 63.307 116.499 47 (1.728) 179.572
Finanziamenti e crediti 146 10.972 128 - - 11.246 6.263
Investimenti posseduti fino a scadenza - 12.471 - - - 12.471 -
Investimenti disponibili per la vendita 577 38.737 92.775 - - 132.089 3.524
Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico - - 23.421 - - 23.421 577
Strumenti finanziari derivati - 201 144 - - 345 -
Attività finanziarie verso altri settori 724 926 31 47 (1.728) - -
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori - - 66 - - 66 -
Avanzo finanziario netto/(indebitamento netto) (841) 1.329 1.524 45 306 2.363
Cassa e depositi BancoPosta - 2.918 - - - 2.918 -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.061 422 1.187 9 (306) 2.373 365
Posizione finanziaria netta 220 4.669 2.711 54 - 7.654
tab. 3.6.2 - Posizione finanziaria netta (milioni di euro)
Saldo al 31.12.15 Postale e
commerciale
Finanziario Assicurativo e
Risparmio Gestito
Altro Elisioni Consolidato di cui parti
correlate
Passività finanziarie (2.442) (55.418) (1.218) (4) 1.604 (57.478)
Debiti per conti correnti postali - (43.757) - - 289 (43.468) (1)
Obbligazioni (811) (479) (758) - - (2.048) -
Debiti vs istituzioni finanziarie (917) (6.101) - - - (7.018) (77)
Debiti per mutui (1) - - - - (1) (1)
Debiti per leasing finanziari (6) - - (4) - (10) -
Strumenti finanziari derivati (52) (1.547) - - - (1.599) -
Altre passività finanziarie (14) (3.314) (6) - - (3.334) (2)
Passività finanziarie verso altri settori (641) (220) (454) - 1.315 -
Riserve tecniche assicurative - - (100.314) - - (100.314) -
Attività finanziarie 1.396 57.574 102.409 26 (1.315) 160.090 -
Finanziamenti e crediti 141 10.301 66 - - 10.508 8.724
Investimenti posseduti fino a scadenza - 12.886 - - - 12.886 -
Investimenti disponibili per la vendita 581 33.360 83.928 - - 117.869 1.969
Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico - - 18.132 - - 18.132 569
Strumenti finanziari derivati - 450 245 - - 695 -
Attività finanziarie verso altri settori 674 577 38 26 (1.315) - -
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori - - 58 - - 58 -
Avanzo finanziario netto/(indebitamento netto) (1.046) 2.156 935 22 289 2.356 -
Cassa e depositi BancoPosta - 3.161 - - - 3.161 -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.315 485 1.615 16 (289) 3.142 391
Posizione finanziaria netta 269 5.802 2.550 38 - 8.659 -

Al 30 settembre 2016 le riserve di fair value relative a strumenti finanziari disponibili per la vendita ammontano al lordo del relativo effetto fiscale a 2.580 milioni di euro (3.775 milioni di euro al 31 dicembre 2015).

Posizione finanziaria netta industriale ESMA

La posizione finanziaria netta industriale ESMA dei Settori Operativi Servizi Postali e Commerciali e Altri Servizi al 30 settembre 2016, determinata in applicazione di quanto previsto dal paragrafo 127 delle raccomandazioni contenute nel documento predisposto dall'ESMA n.319 del 2013 è la seguente:

(milioni di euro)
Al 30 settembre Al 31 dicembre
2016 2015
A. Cassa 2 2
B. Altre disponibilità liquide 1.068 1.329
C. Titoli detenuti per la negoziazione - -
D. Liquidità (A+B+C) 1.070 1.331
E. Crediti finanziari correnti 65 169
F. Debiti bancari correnti - (515)
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente (8) (16)
H. Altri debiti finanziari correnti (23) (20)
I. Posizione finanziaria corrente (F+G+H) (31) (551)
J. Posizione finanziaria netta corrente (I+E+D) 1.104 949
K. Debiti bancari non correnti (400) (400)
L. Obbligazioni emesse (798) (797)
M. Altri debiti non correnti (56) (57)
N. Posizione finanziaria non corrente (K+L+M) (1.254) (1.254)
O. Posizione Finanziaria Netta Industriale ESMA (J+N) (150) (305)
Attività finanziarie non correnti 658 553
Posizione Finanziaria Netta Industriale 508 248
Crediti finanziari intersettoriali 724 674
Debiti finanziari intersettoriali (958) (615)
Posizione Finanziaria Netta Industriale al lordo dei rapporti con gli altri settori 274 307
di cui:
- Postale e commerciale 220 269
- Altro 54 38

Informativa sulla determinazione del fair value

Le tecniche di valutazione del fair value del Gruppo Poste Italiane sono descritte nella nota 2.5. Nel presente paragrafo si forniscono le informazioni integrative relative alle attività e passività iscritte in bilancio al fair value. Le informazioni integrative relative alle attività e passività iscritte in bilancio al costo ammortizzato sono riportate nelle note delle rispettive voci di bilancio.

Di seguito si fornisce la ripartizione del fair value delle attività e passività per livello di gerarchia:

Gruppo Poste Italiane - Gerarchia del fair value (milioni di euro)
30.09.2016 31.12.2015
Descrizione Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività finanziarie
Investimenti disponibili per la vendita 126.204 5.151 734 132.089 112.267 5.123 479 117.869
Azioni 17 72 32 121 8 70 117 195
Titoli a reddito fisso 126.181 3.713 - 129.894 112.253 3.799 - 116.052
Altri investimenti 6 1.366 702 2.074 6 1.254 362 1.622
Strumenti finanziari al fair value rilevato a C/E 9.769 13.596 56 23.421 8.067 10.065 - 18.132
Titoli a reddito fisso 9.370 18 - 9.388 7.537 22 - 7.559
Obbligazioni strutturate - 1.335 - 1.335 - 1.346 - 1.346
Altri investimenti 399 12.243 56 12.698 530 8.697 - 9.227
Strumenti finanziari derivati - 345 - 345 - 695 - 695
Totale 135.973 19.092 790 155.855 120.334 15.883 479 136.696
Passività finanziarie
Passività finanziarie al fair value - - - - - - - -
Strumenti finanziari derivati - (3.608) - (3.608) - (1.599) - (1.599)
Totale - (3.608) - (3.608) - (1.599) - (1.599)

Di seguito si forniscono gli importi dei trasferimenti tra il Livello 1 e il Livello 2 delle voci in commento valutate al fair value su base ricorrente.

Trasferimenti netti tra Livello 1 e 2 al 30 settembre 2016 (milioni di euro)
da Livello 1 a Livello 2 da Livello 2 a Livello 1
Descrizione Livello 1 Livello 2 Livello 1 Livello 2
Trasferimenti Attività finanziarie (165) 165 374 (374)
Investimenti disponibili per la vendita
Azioni - - - -
Titoli a reddito fisso (147) 147 354 (354)
Altri investimenti - - - -
Strumenti finanziari al fair value rilevato a C/E
Titoli a reddito fisso (18) 18 20 (20)
Obbligazioni strutturate - - - -
Altri investimenti - - - -
Trasferimenti netti (165) 165 374 (374)

Le riclassifiche dal livello 1 al livello 2 effettuate al 30 settembre 2016 si riferiscono principalmente a titoli a reddito fisso disponibili per la vendita, il cui fair value, al termine del periodo, non è riscontrabile in un mercato liquido e attivo secondo i parametri stabiliti dalla Fair Value Policy di Gruppo.

Le riclassifiche dal livello 2 al livello 1 riguardano principalmente titoli a reddito fisso il cui fair value è osservabile al 30 settembre 2016 in un mercato liquido e attivo.

Di seguito si fornisce la riconciliazione dei saldi di apertura e di chiusura degli strumenti finanziari iscritti a fair value di Livello 3.

Gruppo Poste Italiane - Variazioni strumenti finanziari livello 3 (milioni di euro)
Attività finanziarie
Descrizione Investimenti
disponibili
per la vendita
Strumenti
finanziari al
fair value
rilevato a C/E
Strumenti
finanziari
derivati
Totale
Esistenza al 1° gennaio 2015 248 - - 248
Acquisti/Emissioni 151 - - 151
Vendite/Estinzione Ratei iniziali (49) - - (49)
Rimborsi - - - -
Variazioni del fair value vs CE - - - -
Variazioni del fair value a PN 129 - - 129
Trasferimenti a Conto economico - - - -
Plus/Minus a Conto ecomomico per vendite - - - -
Trasferimenti nel livello 3 - - - -
Trasferimenti ad altri livelli - - - -
Variazioni per Costo ammortizzato - - - -
Svalutazione - - - -
Altre variazioni (compresi Ratei alla data di chiusura) - - - -
Esistenza al 31 dicembre 2015 479 - - 479
Acquisti/Emissioni 403 56 - 459
Vendite/Estinzione Ratei iniziali (164) - - (164)
Rimborsi - - - -
Variazioni del fair value vs CE - - - -
Variazioni del fair value a PN 16 - - 16
Trasferimenti a Conto economico - - - -
Plus/Minus a Conto ecomomico per vendite - - - -
Trasferimenti nel livello 3 - - - -
Trasferimenti ad altri livelli - - - -
Variazioni per Costo ammortizzato - - - -
Svalutazione - - - -
Altre variazioni (compresi Ratei alla data di chiusura) - - - -
Esistenza al 30 settembre 2016 734 56 - 790

Le variazioni intervenute nel livello 3 della gerarchia si riferiscono a nuovi investimenti e a rimborsi di quote di Fondi chiusi non quotati (variazione netta di circa 396 milioni di euro), nell'ambito dell'operatività di Poste Vita SpA. Rientrano in tale categoria i fondi che investono prevalentemente in strumenti non quotati, la cui valutazione del fair value viene effettuata a partire dall'ultimo Net Asset Value disponibile comunicato dal gestore del fondo, successivamente revisionato in base ai richiami e rimborsi comunicati dai gestori e intercorsi tra la data dell'ultima valorizzazione ufficiale del NAV e la data di valutazione. I suddetti strumenti

immobiliari totalmente posti a copertura di prodotti di Ramo I collegati a Gestioni separate.

Nel periodo in commento, le variazioni intercorse comprendono inoltre la cessione della partecipazione della Capogruppo nella Visa Europe Ltd (al 31 dicembre 2015 un fair value di 111 milioni di euro) descritta nella nota A5.2 e l'iscrizione delle azioni Series C Visa Inc convertible preferred stock ottenute in parziale contropartita. Il fair value delle azioni "Series C Visa Inc convertible preferred stock" (al 30 settembre 2016 pari a 27 milioni di euro) può subire modifiche a seguito dei cambiamenti che potrebbero intervenire nel fattore di sconto applicato nella determinazione del fair value per tenere conto dell'illiquidità propria di tale azioni. Tale fattore di sconto, stimato tramite un modello interno di valutazione, è in particolare, influenzato dalla volatilità annua registrata dall'azione sottostante. Applicando la volatilità massima prevista dal modello utilizzato, la riduzione del fair value ipotizzabile può raggiungere il 38% circa.

finanziari sono principalmente investimenti di tipo Private equity e, in misura minore, investimenti in fondi

3.7 ULTERIORI INFORMAZIONI

Risparmio postale

Il risparmio postale raccolto dalla Capogruppo in nome e per conto della Cassa Depositi e Prestiti è rappresentato di seguito, suddiviso per forma tecnica. Gli importi sono comprensivi degli interessi maturati, non ancora liquidati.

tab. 3.7.1 - Risparmio postale (milioni di euro)
Descrizione 30.09.16 31.12.15
Libretti di deposito 118.795 118.721
Buoni Fruttiferi Postali 204.620 206.114
Cassa Depositi e Prestiti 133.596 135.497
Ministero dell' Economia e delle Finanze 71.024 70.617
Totale 323.415 324.835

Informazioni relative a patrimoni gestiti

L'ammontare dei patrimoni gestiti da BancoPosta Fondi SpA SGR, costituito dal fair value delle quote valorizzate all'ultimo giorno utile del periodo in commento, è riportato qui di seguito:

tab. 3.7.2 - Informazioni relative ai patrimoni gestiti (milioni di euro)
Descrizione 30.09.16 31.12.15
Gestioni collettive 7.023 5.734
Gestioni proprie 6.993 5.625
Gestioni date in delega a terzi 31 109
Totale 7.023 5.734

Il patrimonio medio complessivo dei Fondi Comuni d'Investimento della clientela nei primi nove mesi del 2016 è risultato pari a 6.272 milioni di euro. BancoPosta Fondi SpA SGR gestisce inoltre il servizio di portafoglio individuale di Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA.

Impegni

Gli Impegni di acquisto, come dettagliati nella tabella che segue, sono riferiti principalmente alla Capogruppo.

tab. 3.7.3 - Impegni (milioni di euro)
Descrizione 30.09.16 31.12.15
Impegni di acquisto
Contratti per affitti passivi di immobili 504 521
Contratti per acquisto di Immobili, impianti e macchinari 63 52
Contratti per acquisto di Attività immateriali 54 32
Contratti per Investimenti immobiliari - -
Contratti per leasing flotta automezzi 265 61
Contratti per altri canoni 43 33
Impegni per finanziamenti da erogare
Mutui stipulati da erogare 42 58
Totale 971 757

L'incremento degli impegni di acquisto riguardanti i contratti per leasing della flotta di automezzi aziendali è dovuto al rinnovo contrattuale stipulato dalla Capogruppo nel corso del periodo.

La società EGI SpA, si è impegnata per l'ultimo trimestre 2016 e per il 2017 ad acquistare energia elettrica sui mercati a termine regolamentati per un valore complessivo di 14,6 milioni di euro. Al 30 settembre 2016 il corrispondente valore di mercato è di 15,2 milioni di euro.

Garanzie

Le Garanzie in essere per le quali esiste un impegno del Gruppo sono le seguenti:

tab. 3.7.4 - Garanzie (milioni di euro)
Descrizione 30.09.16 31.12.15
Fidejussioni e altre garanzie rilasciate:
rilasciate da Istituti di credito/Assicurazioni nell'interesse di imprese del Gruppo a favore di terzi
rilasciate dal Gruppo nel proprio interesse a favore di terzi
322
-
281
-
Totale 322 281

Beni di terzi

tab. 3.7.5 - Beni di terzi (milioni di euro)
Descrizione 30.09.16 31.12.15
Titoli obbligazionari sottoscritti dalla clientela c/o istituti di credito terzi 5.484 5.592
Altri beni - 3
Totale 5.484 5.595

Attività in corso di rendicontazione

Al 30 settembre 2016, la Capogruppo ha pagato titoli di spesa del Ministero della Giustizia per 126 milioni di euro per i quali Poste Italiane SpA, nel rispetto della Convenzione Poste Italiane - MEF, ha già ottenuto la regolazione finanziaria da parte della Tesoreria dello Stato, ma è in attesa del riconoscimento del credito da parte del Ministero della Giustizia.

Entità Strutturate non consolidate

Al fine di disporre di forme di impiego il più possibile coerenti con i profili di rischio e rendimento delle polizze emesse, assicurando flessibilità ed efficienza della gestione, Poste Vita SpA ha acquistato quote superiori al 50% della massa amministrata di alcuni Fondi di investimento. Per tali fattispecie sono state svolte le analisi previste dai principi contabili internazionali al fine di verificare l'esistenza o meno del controllo. Gli esiti delle analisi condotte su tali Fondi inducono a concludere che la Compagnia non eserciti alcun potere di controllo nell'accezione prevista dalle disposizioni dell'IFRS 10 – Bilancio consolidato. Tali Fondi rientrano tuttavia nella definizione di Entità strutturate non consolidate: un'entità strutturata è una entità configurata in modo che i diritti di voto o similari non siano il fattore preponderante per stabilire chi controlla l'entità, come nel caso in cui i diritti di voto si riferiscano solo ad attività amministrative e le relative attività operative siano dirette mediante accordi contrattuali.

Natura del coinvolgimento nell'entità strutturata non consolidata

Lo scopo dell'investimento della Compagnia nei Fondi è la diversificazione del portafoglio di strumenti finanziari posti a copertura dei prodotti di Ramo I (Gestioni Separate), con l'obiettivo di mitigare la concentrazione degli impieghi in Titoli di Stato Italiani e Corporate Bond denominati in euro. Si riporta di seguito l'elenco dei Fondi e talune informazioni di dettaglio.

NAV del Fondo (milioni di euro)
ISIN Denominazione Natura dell'Entità Attività del Fondo % Investimento Data di rif. Importo
IE00BP9DPZ45 BLACKROCK DIVERSIFIED
DISTRIBUTION FUND
Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government
bonds e equities)
100% 30/09/2016 5.871
LU1193254122 MFX - GLOBAL FUND - ASSET GLOBAL
FUND (PIMCO MULTI ASSET)
Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government
bonds e equities).
100% 30/09/2016 4.199
LU1407712014 MULTIFLEX - Global Optimal Multi Asset
Fund
Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government
bonds e equities)
100% 30/09/2016 599
LU1407711800 MULTIFLEX - Dynamic Multi Asset Fund Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government
bonds e equities)
100% 30/09/2016 599
LU1407712287 MULTIFLEX - Strategic Insurance
Distribution
Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government
bonds e equities)
100% 30/09/2016 598
IE00B1VWGP80 PIANO 400 FUND DEUTSCHE BANK Fondo Aperto Armonizzato Investimento in un mix di asset classes, soprattutto strumenti di debito di
vari settori e paesi
100% 22/09/2016 500
IT0004801996 TAGES CAPITAL PLATINUM Fondo di Hedge Fund non armonizzato Perseguimento di rendimenti assoluti, con un basso livello di volatilità e di
correlazione di lungo termine rispetto ai principali mercati finanziari
100% 31/08/2016 252
IT0004937691 TAGES PLATINUM GROWTH Fondo di Hedge Fund non armonizzato Perseguimento di rendimenti assoluti, con un basso livello di volatilità e di
correlazione di lungo termine rispetto ai principali mercati finanziari
100% 31/08/2016 193
LU1081427665 SHOPPING PROPERTY FUND 2 Fondo Chiuso Armonizzato Master fund che principalmente investe in immobili del settore commerciale
secondariamente uffici e settori alternativi. Non investe nel debito
immobiliare
63,80% 30/09/2016 86
IT0005174450 FONDO DIAMOND EUROZONE OFFICE
UBS
Fondi di investimento alternativi
immobiliari chiusi di diritto italiano
Investimento in beni immobili "core" e "core plus" destinati ad uso lavorativo
(uffici), situati nell'Eurozona, e denominati in Euro,
100% 30/09/2016 56
IT0004597396 ADVANCE CAPITAL ENERGY FUND Fondo di Fondi Chiuso non armonizzato Investimento in imprese nel settore dell'energia allo scopo di incrementarne
il valore e mediante la successiva dismissione, conseguirne delle
plusvalenze
86,21% 30/09/2016 21
IT0005177263 FONDO CBRE DIAMOND Fondi di investimento alternativi
immobiliari chiusi di diritto italiano
Investimento in beni immobili, diritti reali immobiliari, compresi quelli
derivanti da contratti di leasing immobiliare, partecipazioni in società
immobiliari e quote di investimento alternativi immobiliari. Gli investimenti
del Fondo saranno comunque effettuati senza particolari vincoli di
localizzazione geografica ma comunque in Italia, potranno essere destinati
ai seguenti usi: logistico, case di riposo, residenziale, alberghiero,
destinazione ad uso promiscuo e uso ufficio o commerciale.
100% 30/09/2016 1
IT0005210387 DIAMOND EUROZONE RETAIL
PROPERTY FUND
Fondi di investimento alternativi
immobiliari chiusi di diritto italiano
Investimento in beni immobili "core" e "core plus" destinati ad uso retail,
situati nell'Eurozona, e denominati in Euro,
100% 30/09/2016 0

Natura del rischio

Gli investimenti della Compagnia nei fondi in commento sono valutati a fair value (principalmente livello 2 della scala gerarchica del fair value) sulla base del Net Asset Value comunicato periodicamente dal gestore del fondo stesso. Tali investimenti sono stati effettuati nell'ambito delle Polizze di Ramo I (cd. Gestioni Separate) e pertanto le variazioni di fair value sono ribaltate all'assicurato sulla base del meccanismo dello shadow accounting.

Di seguito si forniscono alcune informazioni di dettaglio al 30 settembre 2016.

(milioni di euro)
ISIN Denominazione Categoria di bilancio Valore contabile
investimento
Massima
esposizione
alla perdita *
Confronto tra
valore contabile e massima
esposizione
Metodologia determinazione massima
esposizione alla perdita
IE00BP9DPZ45 BLACKROCK DIVERSIFIED DISTRIBUTION FUND Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
5.871 602 5.269 Analytical VaR 99,5% annualizzato
LU1193254122 MFX - GLOBAL FUND - ASSET GLOBAL FUND (PIMCO
MULTI ASSET)
Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
4.199 534 3.665 Analytical VaR 99,5% 1y
LU1407712014 MULTIFLEX - Global Optimal Multi Asset Fund Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
599 45 554 Analytical VaR 99,5% 1y
LU1407711800 MULTIFLEX - Dynamic Multi Asset Fund Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
599 49 550 Analytical VaR 99,5% 1y
LU1407712287 MULTIFLEX - Strategic Insurance Distribution Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
598 65 533 Historical VaR 99,5% 1y
IE00B1VWGP80 PIANO 400 FUND DEUTSCHE BANK Attività finanziarie disponibili per la
vendita
500 43 457 Delta tra valore di mercato alla data e valore
della prestazione garantita
IT0004801996 TAGES CAPITAL PLATINUM Attività finanziarie disponibili per la
vendita
252 71 181 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno
IT0004937691 TAGES PLATINUM GROWTH Attività finanziarie disponibili per la
vendita
193 37 156 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno
LU1081427665 SHOPPING PROPERTY FUND 2 Attività finanziarie disponibili per la
vendita
55 21 34 Analytical VaR 99,5% annualizzato
IT0005174450 FONDO DIAMOND EUROZONE OFFICE UBS Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
56 18 38 Analytical VaR 99,5% annualizzato
IT0004597396 ADVANCE CAPITAL ENERGY FUND Attività finanziarie disponibili per la
vendita
18 8 10 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno
IT0005177263 FONDO CBRE DIAMOND Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
1 0 1 Analytical VaR 99,5% annualizzato
IT0005210387 DIAMOND EUROZONE RETAIL PROPERTY FUND Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
0 0 0 Analytical VaR 99,5% annualizzato
*La massima perdita è stimata al lordo della capacità di assorbimento delle perdite delle passività rappresentando quindi una stima più prudenziale

Piano di Phantom Stock

L'Assemblea degli azionisti di Poste Italiane SpA tenutasi in data 24 Maggio 2016 ha approvato il documento, redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sul "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016-2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock". Il sistema di incentivazione a lungo termine, costruito in linea con la prassi di mercato, ha l'obiettivo di collegare una quota della componente variabile della remunerazione di talune risorse al raggiungimento di obiettivi di redditività e di creazione di valore sostenibile per gli azionisti.

Descrizione del Piano

Il Piano di Phantom Stock 2016-2018, come descritto nel sopracitato Documento Informativo redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sul "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016-2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock" prevede l'assegnazione ai Beneficiari di diritti a ricevere delle unità rappresentative del valore dell'azione Poste Italiane (c.d. Phantom Stock), e il relativo premio in denaro, al termine di un periodo di maturazione. Il numero delle unità da attribuire a ciascun Beneficiario è condizionato al raggiungimento degli Obiettivi di Performance nell'arco di un periodo triennale. Il Piano si sviluppa su un orizzonte temporale di medio-lungo periodo. In particolare, il Piano si articola in tre Cicli (2016, 2017, 2018), ciascuno avente durata triennale.

Le Phantom Stock vengono attribuite nel caso siano raggiunti gli obiettivi di performance, e contestualmente convertite in un premio monetario in base al valore di mercato dell'azione nei trenta giorni lavorativi di Borsa antecedenti alla data di attribuzione delle Phantom stesse ovvero dopo un periodo di retention (come di seguito specificato). Le principali caratteristiche del Piano sono di seguito evidenziate.

Destinatari

I destinatari del piano sono: l'Amministratore Delegato di Poste Italiane, in qualità di Direttore generale, taluni Manager del Gruppo Poste Italiane, inclusi Dirigenti con responsabilità strategica, Risk Takers del Patrimonio destinato BancoPosta e personale del Gruppo assicurativo Poste Vita.

Condizioni del Piano

Gli Obiettivi di Performance, a cui è condizionato il conseguimento del premio in denaro, sono di seguito evidenziati:

  • per il Direttore Generale e gli altri beneficiari del piano dipendenti di Poste Italiane diversi dal personale Bancoposta, un indicatore di redditività individuato nell'EBIT gestionale cumulato triennale di Gruppo utilizzato per riconoscere la continuità e sostenibilità dei risultati di redditività nel lungo termine;
  • per i Beneficiari inclusi tra i Risk Takers del Patrimonio BancoPosta, l'indicatore di redditività triennale individuato nel RORAC (Return On Risk Adjusted Capital), utilizzato nel Piano di lungo termine con l'obiettivo di riconoscere la continuità e sostenibilità dei risultati nel lungo termine adeguatamente corretti per il rischio;
  • per i Beneficiari inclusi tra il personale del Gruppo assicurativo Poste Vita, un indicatore di redditività individuato nel RORAC del gruppo assicurativo Poste Vita relativo al triennio e utilizzato nel Piano di lungo termine con l'obiettivo di riconoscere la continuità e sostenibilità dei risultati nel lungo termine adeguatamente corretti per il rischio.

Comune a tutti i beneficiari, è il raggiungimento di un indicatore di creazione di valore per gli azionisti, individuato nel Total Shareholder Return, utilizzato per identificare la performance relativa alla generazione di valore per gli azionisti di Poste Italiane rispetto alle aziende del FTSE MIB.

La maturazione dei Diritti è subordinata alla sussistenza della Condizione Cancello che garantisce la sostenibilità del Piano a livello di Gruppo. La Condizione Cancello è rappresentata dal raggiungimento di una determinata soglia di EBIT gestionale cumulato triennale di Gruppo al termine di ciascun Periodo di Performance. Inoltre, per il Direttore Generale (nonché Amministratore Delegato) e per i Risk Takers del Patrimonio BancoPosta la maturazione dei Diritti è subordinata altresì alla sussistenza di Condizioni di Accesso che certifichino la presenza di solidità patrimoniale e di liquidità del Patrimonio BancoPosta stesso come segue:

  • Parametro di adeguatezza patrimoniale, identificato nel CET 1 di fine periodo;
  • Parametro di liquidità a breve termine, identificato nel LCR fine periodo.

Diversamente per il personale appartenente al Gruppo assicurativo Poste Vita, la maturazione dei Diritti è subordinata oltre che alla Condizione Cancello (EBIT gestionale cumulato triennale di Gruppo) alla sussistenza della Condizione di Accesso specifica ossia Solvency II ratio di fine periodo.

Le Phantom Stock verranno attribuite entro la fine dell'anno successivo al termine del Periodo di performance, e immediatamente convertite in denaro. Per il Direttore Generale, Risk Takers Bancoposta e personale del Gruppo Poste Vita, esse saranno soggette a un periodo di retention di un anno, prima di essere convertite in denaro.

Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici

Il numero di Phantom stock complessivamente assegnate per il Primo Ciclo del Piano a 55 beneficiari è stato di 706.643 unità, il cui fair value unitario al 30 settembre 2016 è stato stimato in euro 6,1876. La valutazione è stata affidata ad un esperto esterno al Gruppo ed è stata effettuata secondo le migliori prassi di mercato. Il

costo rilevato nei primi nove mesi del 2016 è stato di circa 1,1 milioni di euro che equivale alla passività iscritta tra i debiti del personale.

3.8 DATI SALIENTI DELLE PARTECIPAZIONI

tab. 3.8.1 - Elenco delle partecipazioni consolidate integralmente (migliaia di euro)
Denominazione (sede sociale) Quota %
posseduta
Capitale
sociale
Risultato
del periodo
Patrimonio
netto
BancoPosta Fondi SpA SGR (Roma) 100,00% 12.000 15.766 72.323
Banca del Mezzogiorno - MedioCredito Centrale SpA (Roma) 100,00% 364.509 22.329 419.543
Consorzio Logistica Pacchi ScpA (Roma) 100,00% 516 - 516
Consorzio per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA (Roma) (*) 100,00% 120 - 120
Consorzio PosteMotori (Roma) 80,75% 120 - 120
Europa Gestioni Immobiliari SpA (Roma) 100,00% 103.200 1.020 234.833
Mistral Air Srl (Roma) (**) 100,00% 1.000 (2.296) 2.158
PatentiViaPoste ScpA (Roma) (*) 86,86% 120 67 187
Postecom SpA (Roma) 100,00% 6.450 1.103 21.908
PosteMobile SpA (Roma) 100,00% 32.561 12.608 68.549
Poste Tributi ScpA (Roma) (*) 90,00% 2.583 - 2.488
PosteTutela SpA (Roma) 100,00% 153 436 13.056
Poste Vita SpA (Roma) (*) 100,00% 1.216.608 265.665 3.580.542
Poste Assicura SpA (Roma) (*) 100,00% 25.000 8.088 74.604
Postel SpA (Roma) 100,00% 20.400 (6.421) 96.298
SDA Express Courier SpA (Roma) (**) 100,00% 10.000 (20.735) (21.316)
Poste Welfare Servizi Srl (Roma) (*) 100,00% 16 1.789 4.488

(*) Per tali società i dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nei bilanci di esercizio redatti in conformità al codice civile e ai principi contabili italiani.

(**) Poste Italiane SpA ha assunto l'impegno a supportare finanziariamente e patrimonialmente le controllate SDA Express Courier SpA e Mistral Air Srl almeno sino al 31 dicembre 2016.

La società PosteShop SpA è stata fusa per incorporazione nella società Postel SpA, con decorrenza degli effetti giuridici, fiscali e contabili dal 1° maggio 2016. Il risultato dei primi 4 mesi dell'esercizio 2016 è stato negativo per 0,8 milioni di euro.

La società Conio Srl, il cui capitale sociale è interamente detenuto dalla Conio Inc, dal 16 febbraio 2016, a seguito della sottoscrizione di un Shareholder agreement tra Postecom SpA, Conio Inc., Conio Holding LLS (e i suoi soci fondatori), è divenuta una società collegata.

La società SDS Nuova Sanità Srl è stata fusa per incorporazione nella società SDS System Data Software Srl (con contestuale cambio di denominazione di quest'ultima in Poste Welfare Servizi Srl), con decorrenza degli effetti giuridici, fiscali e contabili dal 1° gennaio 2016.

tab. 3.8.2 - Elenco delle partecipazioni in entità valutate con il metodo del Patrimonio netto (migliaia di euro)
Denominazione (sede sociale) Valore a Stato
Patrimoniale
Quota %
posseduta
Attività Passività Patrimonio netto Ricavi e proventi Risultato
del periodo
Address Software Srl (Roma) 178 51,00% 802 455 347 740 (43)
Anima Holding SpA (Milano) (a) 213.698 10,32% 1.178.373 411.884 766.489 380.552 (*) 38.716
Conio Inc. (San Francisco) (b) 47 20,00% 216 127 89 - 110
ItaliaCamp Srl (Roma) (c) 21 20,00% 640 536 104 613 83
Kipoint SpA (Roma) 569 100,00% 2.130 1.561 569 3.134 74
Programma Dinamico SpA (Roma) (d) - 0,00% 136 166 (30) - (149)
Uptime SpA - in liquidazione (Roma) (e) - 28,57% 4.302 4.125 177 5.817 (6)
Altre collegate del gruppo SDA (f) 9

(a) Dati dell'ultimo bilancio consolidato disponibile al 30.06.2016.

(b) Dati riferiti alla Conio Inc. e alla sua controllata Conio Srl.

(c) Dati dell'ultimo bilancio approvato dalla società al 31.12.2015

(d) Dati dell'ultimo bilancio approvato dalla società al 31.12.2014; le società del Gruppo non detengono partecipazioni in Programma Dinamico SpA.

(e) Dati dell'ultimo bilancio approvato dalla società al 31.12.2014. Il 16 marzo 2016 la società è stata messa in liquidazione. (f) Le altre collegate del gruppo SDA Express Courier sono: Epiemme srl inattiva, International Speedy Srl in liquidazione , MDG Express Srl, Speedy Express Courier Srl, T.W.S. Express Courier Srl.

(*) Il valore comprende l'importo delle commissioni attive e degli interessi attivi e proventi assimilati.

3.9 EVENTI SUCCESSIVI

Gli accadimenti intervenuti dopo la data di riferimento del Bilancio sono descritti nelle Note che precedono e non vi sono altri eventi di rilievo successivi al 30 settembre 2016.

4. ANALISI E PRESIDIO DEI RISCHI

Rischi finanziari

Di seguito, si fornisce una breve disamina sulle partite patrimoniali soggette ai rischi finanziari (declinati secondo l'impostazione dell'IFRS 7 - Strumenti finanziari: informazioni integrative), resa in forma sintetica secondo quanto previsto dallo IAS 34 - Bilanci intermedi (si rinvia al paragrafo "Criteri generali di redazione" del presente Bilancio intermedio consolidato abbreviato).

La gestione finanziaria del Gruppo e dei connessi profili di rischio è principalmente riconducibile a Poste Italiane SpA e a Poste Vita SpA.

L'operatività del Patrimonio BancoPosta di Poste Italiane SpA, è costituita dalla gestione della liquidità raccolta su conti correnti postali, svolta in nome proprio ma con vincolo d'impiego in conformità alla normativa applicabile, e dalla gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi. Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata su conti correnti postali sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro40 mentre le risorse provenienti dalla raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione sono depositate presso il MEF. Il profilo di impieghi si basa, tra l'altro, sulle risultanze delle attività di continuo monitoraggio delle caratteristiche comportamentali della raccolta in conti correnti postali e sull'aggiornamento, realizzato da un primario operatore di mercato, del modello statistico/econometrico dell'andamento previsionale e prudenziale di persistenza delle masse raccolte. Al riguardo, la composizione del portafoglio mira a replicare la struttura finanziaria della raccolta su conti correnti postali presso la clientela privata. Per la gestione delle relazioni finanziarie fra la struttura della raccolta e degli impieghi è stato realizzato un appropriato sistema di Asset & Liability Management.

Nel corso dei primi nove mesi del 2016, l'indice di leva finanziaria del Patrimonio BancoPosta, o leverage ratio (rapporto tra patrimonio di vigilanza e totale attivo) è diminuito per il significativo incremento dei volumi operativi connesso al positivo andamento della raccolta e ai relativi impieghi. Al 30 settembre 2016, l'indice è lievemente al di sotto del limite del 3%, fissato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA che, già nel mese di maggio 2016, informato della contrazione dell'indice nel primo trimestre, ha deliberato di continuare a monitorarne con attenzione l'evoluzione e ha preso atto della possibilità di dover rafforzare i mezzi propri del Patrimonio BancoPosta, a fine esercizio, nella misura che sarà necessaria per riequilibrare l'indice ai valori obiettivo fissati nel Risk Appetite Framework.

Gli strumenti finanziari detenuti dalla compagnia Poste Vita SpA si riferiscono prevalentemente agli investimenti effettuati a copertura delle obbligazioni contrattuali assunte nei confronti degli assicurati, relative a polizze vita di tipo tradizionale rivalutabile e a prodotti index e unit linked. Con riferimento alle polizze vita di tipo tradizionale (Ramo I e V) gli utili e perdite da valutazione degli investimenti a copertura vengono integralmente retrocessi agli assicurati e rilevati in apposita riserva tecnica in base al metodo dello shadow accounting. La tecnica di calcolo utilizzata per l'applicazione di tale metodo si basa sulla determinazione del rendimento prospettico di ogni Gestione separata, tenendo conto di un ipotetico realizzo delle plusvalenze e minusvalenze latenti lungo un orizzonte temporale coerente con le caratteristiche delle attività e passività presenti nel portafoglio. L'impatto economico dei rischi finanziari sugli investimenti può essere in tutto o in parte assorbito dalle passività assicurative. In

40 Inoltre, per effetto delle modifiche introdotte all'art. 1 comma 1097 della Legge 27 dicembre 2006 n. 296 dall'art. 1 comma 285 della Legge di stabilità 2015 (n. 190 del 23 dicembre 2014), il Patrimonio BancoPosta ha la facoltà di investire sino al 50% della raccolta in titoli garantiti dallo Stato italiano.

particolare, tale assorbimento è generalmente funzione del livello e struttura delle garanzie di rendimento minimo e dei meccanismi di partecipazione all'utile della "Gestione separata" per l'assicurato. La sostenibilità dei rendimenti minimi viene valutata dalla Compagnia attraverso periodiche analisi, effettuate con l'ausilio di un modello interno finanziario-attuariale (Asset Liability Management), che, per singola gestione separata, simula l'evoluzione del valore delle attività finanziarie e dei rendimenti attesi sia nell'ipotesi di uno "scenario centrale" (basato su correnti ipotesi finanziarie e commerciali) sia nell'ipotesi di scenari di stress e di diversi sviluppi commerciali. Tale modello consente una gestione quantitativa dei rischi assunti da Poste Vita SpA, favorendo una riduzione della volatilità degli utili e un'allocazione ottimale delle risorse finanziare.

Rischio prezzo

Attiene a quelle poste finanziarie attive che nei programmi del Gruppo sono "disponibili per la vendita" ovvero "detenute a fini di negoziazione", nonché a taluni strumenti finanziari derivati le cui fluttuazioni di valore sono rilevate nel Conto economico.

Gli Investimenti disponibili per la vendita che rilevano al rischio in commento riguardano prevalentemente la posizione di Poste Vita SpA in Altri investimenti costituita da quote di fondi comuni per 1.152 milioni di euro, principalmente a copertura di impegni assunti nei confronti degli assicurati nell'ambito delle Gestioni separate e la posizione della Capogruppo, nell'ambito del Patrimonio BancoPosta, in titoli azionari Mastercard Incorporated per 69 milioni di euro e in titoli azionari Visa Incorporated per complessivi 30 milioni di euro (nota A5.2).

Nell'ambito della voce Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico, il rischio prezzo riguarda investimenti di Poste Vita SpA per complessivi 13.458 milioni di euro, di cui 1.535 milioni di euro posti a copertura di polizze di Ramo III, 11.922 milioni di euro posti a copertura di polizze di Ramo I e 1 milione di euro di quote di fondi comuni detenuti nel patrimonio libero della Compagnia.

Infine, nell'ambito degli Strumenti finanziari derivati, il rischio prezzo riguarda investimenti in warrants, per 144 milioni di euro, detenuti da Poste Vita SpA a copertura delle prestazioni associate alle polizze di Ramo III.

Rischio valuta

Al rischio in commento sono esposti principalmente i Crediti e Debiti Commerciali detenuti dalla Capogruppo verso Corrispondenti Esteri e i citati investimenti della Capogruppo in azioni Mastercard e Visa (110 milioni di USD al 30 settembre 2016).

Rischio di tasso di interesse sul fair value

Riguarda principalmente gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul prezzo degli strumenti finanziari a tasso fisso o ricondotti a tasso fisso mediante operazioni di copertura di cash flow hedge e, in via residuale, gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sulla componente fissa (spread) degli strumenti finanziari a tasso variabile o ricondotti a tasso variabile mediante operazioni di copertura di fair value hedge. Tali effetti risultano tanto più significativi quanto maggiore è la duration dello strumento finanziario.

Gli Investimenti disponibili per la vendita che rilevano al rischio in commento riguardano principalmente impieghi a tasso fisso detenuti nella quasi totalità dalla Capogruppo e da Poste Vita SpA. Nel dettaglio:

  • titoli di Stato a reddito fisso (comprensivi delle emissioni CDP) detenuti da Poste Vita SpA per complessivi 76.323 milioni di euro (di cui 7.943 milioni di euro di titoli indicizzati all'inflazione); di tale importo, 72.757 milioni di euro sono a copertura di impegni contrattuali di Ramo I e V collegati alle Gestioni separate e 3.566 milioni di euro riferiti al patrimonio libero della Compagnia;
  • titoli di Stato a reddito fisso detenuti dal Patrimonio BancoPosta per 36.364 milioni di euro, costituiti da: titoli a tasso fisso per 11.231 milioni di euro, titoli a tasso variabile ricondotti a posizioni di tasso fisso mediante asset swap di cash flow hedge per 1.773 milioni di euro, titoli a tasso variabile per 2.853 milioni di euro (di cui 2.681 milioni di euro indicizzati all'inflazione e 172 milioni di euro per CCTeu), titoli a tasso fisso o variabile ricondotti a posizioni a tasso variabile mediante contratti derivati di fair value hedge per 20.507 milioni di euro (di cui 17.660 milioni di euro riferiti a derivati forward start);
  • altri titoli di debito non governativi del portafoglio di Poste Vita SpA per 14.137 milioni di euro, principalmente posti a copertura di impegni assunti nei confronti degli assicurati nell'ambito delle Gestioni separate di Ramo I e V;
  • titoli di debito a tasso fisso emessi da CDP e garantiti dallo Stato italiano per 1.521 milioni di euro, detenuti dal Patrimonio BancoPosta.

Nell'ambito degli Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico, il rischio di tasso di interesse sul fair value riguarda una quota degli investimenti di Poste Vita SpA impiegata in titoli a reddito fisso per complessivi 9.388 milioni di euro (costituiti per un fair value di 5.482 milioni di euro da BTP coupon stripped41 principalmente posti a copertura di polizze di Ramo III e per un fair value di 3.906 milioni di euro da titoli corporate a copertura di impegni contrattuali di Ramo I e V) e da titoli emessi dalla CDP SpA per un fair value di 575 milioni di euro posti a copertura di polizze di Ramo I.

Nell'ambito degli Strumenti finanziari derivati, il rischio in commento riguarda il fair value negativo per 9 milioni di euro di un contratto derivato stipulato dalla Capogruppo nell'esercizio 2013 e finalizzato alla protezione dei flussi finanziari relativi al Prestito obbligazionario a tasso variabile di 50 milioni di euro emesso in data 25 ottobre 2013 (tab. A5.10). La copertura di cash flow hedge del derivato in commento si è perfezionata a decorrere dal 25 ottobre 2015, data in cui il Prestito obbligazionario prevede il pagamento di interessi a tasso variabile. Anteriormente a tale data il contratto era classificato tra gli strumenti derivati al fair value rilevato a Conto economico.

Al 30 settembre 2016 con riferimento all'esposizione al rischio di tasso dovuta alla durata media finanziaria dei portafogli, la duration42 degli impieghi complessivi BancoPosta è di 5,68 mentre, con riguardo ai prodotti collegati alle Gestioni separate della compagnia Poste Vita SpA, la duration degli attivi è di 6,22 e quella delle passività è di 7,54. Gli strumenti finanziari a copertura delle Riserve tecniche di Ramo III hanno invece scadenza coincidente con quella delle passività.

41 Il coupon stripping è l'operazione di separazione delle componenti cedolari dal valore di rimborso di un titolo. L'operazione di coupon stripping consente di ottenere una serie di titoli zero coupon da ciascun titolo di Stato. Ciascuna componente può essere negoziata separatamente.

42 La duration è l'indicatore utilizzato per stimare la variazione percentuale del prezzo corrispondente ad una determinata variazione dei rendimenti di mercato.

Rischio spread

La sensitività del valore del portafoglio dei Titoli di Stato al rischio creditizio della Repubblica Italiana risulta superiore a quella riferita al solo movimento dei tassi di interesse c.d. "risk free". Tale situazione ha origine dal fatto che la variazione dello spread creditizio non è oggetto di copertura e riguarda l'intero portafoglio titoli ossia sia la componete a tasso fisso sia la componente a tasso variabile. Infatti in quest'ultimo caso i derivati di fair value, che trasformano i titoli in tasso variabile, coprono solo il rischio tasso di interesse "risk free" e non anche il rischio creditizio. Pertanto, una variazione dello spread creditizio impatta in eguale misura tanto sui titoli a tasso fisso che sui titoli a tasso variabile, mentre una variazione del solo tasso di interesse si riflette unicamente sul portafoglio a tasso fisso che non siano stati oggetto di copertura di fair value hedge.

Nel corso dei primi nove mesi del 2016 si osserva una contestuale contrazione dei tassi "risk free", anche a seguito degli attuali stimoli di politica monetaria applicati dalle banche centrali, ed un lieve trend crescente della componente spread (differenziale di rendimento rispetto al Bund tedesco) dei Titoli di Stato di molti paesi europei, tra cui anche l'Italia. In particolare, lo spread per i titoli italiani a dieci anni presenta al 30 settembre 2016 un valore di 131 bps, superiore rispetto ai 97 bps registrati al 31 dicembre 2015.

Nel periodo in commento la contrazione dei tassi "risk free", di entità superiore all'incremento dello spread creditizio, ha comportato nel complesso una riduzione dei tassi di rendimento, determinando nel portafoglio del Gruppo i seguenti effetti:

(i) il portafoglio Available for Sale detenuto dal Patrimonio BancoPosta (nozionale di circa 31 miliardi) ha beneficiato nel periodo di una complessiva variazione netta positiva del fair value di oltre 1,6 miliardi di euro: la variazione positiva di fair value dei titoli oggetto di copertura dal rischio tasso di interesse di circa 2,3 miliardi di euro ha trovato compensazione nella variazione negativa di fair value dei derivati corrispondenti, mentre la variazione negativa del fair value dei titoli non coperti e della componente relativa al rischio spread (non oggetto di copertura), si è riflessa nel patrimonio netto consolidato per circa 0,7 miliardi di euro;

(ii) il portafoglio Available for Sale detenuto dal Gruppo assicurativo Poste Vita (nozionale dei titoli a reddito fisso di 80 miliardi circa) ha registrato una variazione di fair value positiva complessiva di circa 2,4 miliardi di euro quasi interamente retrocessa agli assicurati e rilevata in apposita riserva tecnica con il meccanismo dello shadow accounting (gli effetti rilevati nella specifica riserva di fair value ammontano a circa 52 milioni di euro).

Rischio di credito

Attiene a tutti gli strumenti finanziari dell'Attivo patrimoniale, ad eccezione degli investimenti in azioni e in quote di fondi comuni.

Il rischio di credito è complessivamente presidiato attraverso:

  • limiti di rating per emittente/controparte, suddivisi in base alla tipologia di strumento;
  • monitoraggio delle concentrazione per emittente/controparte;
  • monitoraggio delle variazioni di rating delle controparti.

Nel corso dei primi nove mesi del 2016, l'attività di revisione dei rating espressi dalle principali agenzie non ha comportato variazioni del rating medio ponderato delle esposizioni del Gruppo che, per le posizioni diverse da quelle nei confronti dello Stato Italiano, al 30 settembre 2016 è pari ad A3 invariato rispetto al 31 dicembre 2015.

A presidio del rischio di credito in operazioni derivate, in particolare, sono previsti idonei limiti di rating ed un monitoraggio delle concentrazioni per gruppo/controparte. Inoltre, nell'ambito del Patrimonio BancoPosta e di BdM-MCC SpA, i contratti di interest rate e asset swap sono oggetto di collateralizzazione mediante la prestazione di depositi o la consegna di strumenti finanziari in garanzia (collateral previsti da Credit Support Annex). La quantificazione e il monitoraggio delle esposizioni avvengono applicando il metodo del "valore di mercato" previsto dal Regolamento (UE) n. 575/2013 (Basilea 3).

In relazione ai ricavi e crediti verso lo Stato, la natura della clientela, la struttura dei ricavi e la modalità degli incassi sono tali da limitare la rischiosità del portafoglio clienti commerciali. Tuttavia, come anche illustrato nella nota 2.3, per talune attività della Capogruppo, regolamentate da disposizioni di legge e da appositi contratti e convenzioni, e il cui rinnovo risulta talora di particolare complessità, la puntuale corresponsione di compensi dipende dalla disponibilità di risorse nel Bilancio dello Stato o degli enti pubblici interessati.

Tutti i crediti sono oggetto di attività di monitoraggio e di reporting a supporto delle azioni di sollecito e incasso.

Infine, con riferimento alle attività finanziarie, di seguito si riportano le informazioni riguardo l'esposizione al debito sovrano43 del Gruppo al 30 settembre 2016, ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/11070007 del 28 luglio 2011 di attuazione del documento n. 2011/266 pubblicato dall'ESMA e successive integrazioni, con l'evidenza del valore nominale, valore contabile e fair value per ogni tipologia di portafoglio.

Gruppo Poste Italiane - Esposizione in titoli di debito sovrano 30.09.2016 31.12.2015 (milioni di euro)
Descrizione Valore Valore di Valore di Valore Valore di Valore di
nominale Bilancio mercato nominale Bilancio mercato
Italia 111.464 127.521 129.717 104.304 117.688 119.859
Investimenti posseduti sino a scadenza 12.266 12.471 14.667 12.612 12.886 15.057
Attività finanziarie disponibili per la vendita 93.721 109.568 109.568 86.014 99.137 99.137
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE 5.477 5.482 5.482 5.678 5.665 5.665
Austria 45 48 48 10 11 11
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita 45 48 48 10 11 11
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Belgio 95 113 113 95 93 93
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita 95 113 113 95 93 93
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Finlandia 35 36 36 - - -
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita 35 36 36 - - -
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Francia 206 257 257 208 217 217
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita 206 257 257 208 217 217
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Germania 13 23 23 25 32 32
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita 13 23 23 25 32 32
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Irlanda - - - 355 365 365
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - 355 365 365
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Olanda - - - 10 10 10
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - 10 10 10
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Portogallo - - - 28 29 29
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - 28 29 29
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Spagna 2.093 2.616 2.616 1.359 1.487 1.487
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE
2.093
-
2.616
-
2.616
-
1.359
-
1.487
-
1.487
-
Slovenia 93 106 106 40 43 43
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE
93
-
106
-
106
-
40
-
43
-
43
-
Altri Paesi
Investimenti posseduti sino a scadenza
43
-
59
-
59
-
-
-
-
-
-
-
Attività finanziarie disponibili per la vendita 43 59 59 - - -
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Totale 114.087 130.779 132.975 106.435 119.974 122.145

43 Per "debito sovrano" si intendono i titoli obbligazionari emessi dai governi centrali e locali e dagli enti governativi nonché i prestiti erogati agli stessi.

Rischio di liquidità

Il Gruppo Poste Italiane applica una politica finanziaria mirata a minimizzare il rischio di incorrere in difficoltà nel reperire fondi, a condizioni di mercato, per far fronte agli impegni iscritti nel passivo, attraverso:

  • la diversificazione delle forme di finanziamento a breve e a lungo termine e delle controparti;
  • la disponibilità di linee di credito rilevanti in termini di ammontare e numero di banche affidanti;
  • la distribuzione graduale e omogenea nel tempo delle scadenze della provvista a medio e lungo termine;
  • l'adozione di modelli di analisi preposti al monitoraggio delle scadenze dell'attivo e del passivo.

Per l'attività specifica del Patrimonio BancoPosta, il rischio di liquidità è riconducibile alla raccolta in conti correnti, al connesso impegno in titoli eurogovernativi e alla marginazione inerente all'operatività in derivati. Con riguardo alle polizze emesse da Poste Vita SpA, ai fini dell'analisi del profilo di rischio di liquidità, sono effettuate analisi di ALM (Asset/Liability Management) finalizzate a un'efficace gestione degli attivi rispetto agli impegni assunti nei confronti degli assicurati, e sono altresì elaborate analisi prospettiche sugli effetti derivanti dal verificarsi di shock sui mercati finanziari (dinamica dell'attivo) e sui comportamenti degli assicurati (dinamica del passivo).

Infine, per una corretta valutazione del rischio di liquidità, è opportuno tener conto che gli impieghi costituiti in "titoli eurogovernativi", se non vincolati, possono essere assimilati a Attività Prontamente Liquidabili (APL); nello specifico, tali titoli sono utilizzabili come collateral nell'ambito di operazioni interbancarie di pronti contro termine di finanziamento. Tale prassi è normalmente adottata in ambito BancoPosta.

Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari

Riguarda gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul conseguimento di flussi finanziari derivanti da titoli a tasso variabile o resi tali per effetto di operazioni di fair value hedge.

Nell'ambito delle Attività finanziarie, il rischio di interesse sui flussi finanziari riguarda principalmente:

  • una quota del portafoglio titoli detenuti da Poste Vita SpA per un nominale complessivo di 12.460 milioni di euro;
  • l'attività di impiego della liquidità proveniente dalla raccolta su conti correnti postali della Pubblica Amministrazione impiegata dalla Capogruppo presso il MEF, per un valore di 4.632 milioni di euro;
  • titoli di Stato a reddito fisso detenuti dalla Capogruppo sia a tasso variabile per un nominale complessivo di 170 milioni di euro, sia a tasso fisso ricondotti a posizioni a tasso variabile attraverso la stipula di contratti derivati di fair value hedge per un nominale complessivo di 2.340 milioni di euro; rileva altresì un titolo della Repubblica Italiana del valore nominale di 100 milioni di euro con rendimento legato all'inflazione, oggetto di copertura di fair value hedge;
  • i crediti per depositi in garanzia prestati come collateral di passività per strumenti finanziari derivati, principalmente detenuti dal Patrimonio BancoPosta per 2.859 milioni di euro.

Nell'ambito delle Disponibilità liquide, il rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari riguarda principalmente le somme depositate dalla Capogruppo presso il MEF sul conto operativo c.d. conto "Buffer", nonché i depositi bancari detenuti dalle società Poste Italiane SpA e Poste Vita SpA.

Rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari

Al 30 settembre 2016, il rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari riguarda i titoli di Stato indicizzati all'inflazione, che non sono stati oggetto di copertura di cash flow hedge o fair value hedge. Sono detenuti principalmente da Poste Vita SpA per un nominale di 6.849 milioni di euro e dal Patrimonio BancoPosta per un nominale di 2.120 milioni di euro.

Altri rischi

Rischio operativo

È definibile come il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali.

Nella parte finale dell'esercizio 2015, sono giunte a scadenza talune forniture di servizi informatici riguardanti la gestione dei prodotti di investimento del Patrimonio BancoPosta, parzialmente rinnovate nel 2016. Le implicazioni operative sono oggetto di attento monitoraggio, anche nell'ambito dello sviluppo degli interventi propedeutici all'introduzione del nuovo servizio di "consulenza guidata" previsto dal Piano trasmesso alla Consob a seguito dell'intervento ispettivo concluso nel 2014. In particolare, il 17 ottobre è stato avviato, come previsto dal Piano, il roll-out della nuova piattaforma.

Rischi assicurativi

Tale tipologia di rischi emerge come conseguenza della stipula dei contratti assicurativi e delle condizioni previste nei contratti stessi (basi tecniche adottate, calcolo del premio, condizioni di riscatto, etc.). Per una trattazione completa si rimanda alla Relazione finanziaria annuale 2015.

Rischi reputazionali

Il principale elemento del rischio in commento a cui l'attività del Gruppo è fisiologicamente esposta è connesso all'andamento delle performance di mercato e riconducibile prevalentemente al collocamento di strumenti di investimento, emessi da soggetti terzi (obbligazioni, Certificates e Fondi Immobiliari) ovvero da parte di Società del Gruppo (polizze assicurative emesse dalla controllata Poste Vita SpA e Fondi Comuni di Investimento gestiti da BancoPosta Fondi SpA SGR).

In tale ambito al fine di ottimizzare il profilo rischio rendimento dei prodotti offerti alla propria clientela, Poste Italiane SpA adotta policy e procedure di selezione competitiva degli emittenti terzi, che consentono esclusivamente la selezione di emittenti nazionali ed esteri di natura bancaria-finanziaria con rating investment grade. Inoltre, al fine di tutelare e mantenere nei confronti della clientela l'elevata reputazione e le credenziali di capacità operativa del Gruppo, nonché di preservare i propri interessi commerciali a fronte di un'eventuale insoddisfazione dei risparmiatori, viene svolta un'adeguata attività di monitoraggio a livello di Gruppo, finalizzata ad assicurare la consapevolezza sulle performance dei prodotti collocati e sull'evoluzione dei rischi a carico della clientela, valutando la natura contrattuale dei prodotti in questione sotto l'aspetto della loro adeguatezza con le caratteristiche della clientela stessa. In particolare, con riferimento ai collocamenti di Fondi immobiliari effettuati nel periodo 2002-2005, per i quali sono pervenuti taluni reclami e instaurati alcuni contenziosi, oltre a valutarne i riflessi in eventuali accantonamenti di bilancio, si continua a monitorare con particolare attenzione l'evoluzione del mercato nell'interesse della propria clientela.

Nel corso dell'esercizio 2015, è stata indetta una gara per l'individuazione di un fornitore del servizio delle attività di Customer Service in ambito di Gruppo. In esito a tale gara, le società a cui la controllata SDA Express Courier SpA aveva affidato i servizi sino a tutto l'esercizio 2015, la Uptime SpA a controllo congiunto e la Gepin Contact SpA (altro socio in Uptime SpA), non sono risultate aggiudicatarie e, in data 30 dicembre 2015, la SDA ha proceduto al recesso, contrattualmente previsto, dai singoli rapporti con le stesse, con effetto dal 1° luglio 2016.

Con riferimento agli impatti occupazionali dell'operazione si evidenzia che, in data 16 marzo 2016, l'Assemblea Ordinaria della Uptime ha deliberato, con il solo voto del socio di maggioranza Gepin e l'astensione del socio SDA, la cessazione dell'attività e messa in liquidazione della società. A seguito dell'avvio delle procedure di licenziamento collettivo per la totalità dei 93 dipendenti, in data 31 maggio 2016, Poste e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative hanno raggiunto un accordo inerente la ricollocazione professionale dei lavoratori che prevede, tra l'altro, l'assunzione in Poste, con contratto di lavoro a tempo indeterminato part time, di tutto il personale ex Uptime che non abbia trovato ricollocazione sul mercato entro il 31 dicembre 2016. Per quanto riguarda Gepin sono a tutt'oggi in corso trattative tra le aziende aggiudicatarie della commessa, Poste e le organizzazioni sindacali per risolvere il problema occupazionale.

Sul piano strettamente giuslavoristico, nel corso degli ultimi mesi, diversi ex dipendenti di Uptime/Gepin hanno fatto pervenire diffide e impugnativa di licenziamento, nonostante gli accordi raggiunti o le trattative in atto. Sul piano civilistico la Gepin, anche per conto della controllata Uptime SpA, ha intrapreso diverse azioni legali, aventi a oggetto pretesi risarcimenti per un totale di circa 60 milioni di euro perlopiù connesse all'asserita ingiustificata interruzione dei rapporti commerciali. Tutte le iniziative attivate giudizialmente sono state opposte. SDA, sulla scorta del parere espresso dai propri legali, ritiene tutte le pretese formulate prive di fondamento giuridico.

Inoltre, nel corso del 2016, Gepin ha notificato tre decreti ingiuntivi, uno per prestazioni non contrattualizzate e comunque non rese per circa 3,7 milioni di euro, prontamente opposto in sede giudiziaria, ed altri due rispettivamente per 0,6 milioni di euro e 1,2 milioni di euro che sono stati pagati da SDA perché inerenti prestazione regolarmente fatturate.

Fermo restando l'accordo riguardo i dipendenti della Uptime, si è, ad oggi, in attesa della redazione, da parte del liquidatore, del bilancio di liquidazione, sulla base del quale sarà possibile valutare complessivamente l'impatto economico delle possibili passività, connesse, perlopiù, ai costi da sostenere per le procedure di mobilità del personale.

5. PROCEDIMENTI IN CORSO

Procedimenti giudiziari

Nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2016 non sono intervenute variazioni significative rispetto a quanto riportato nel Bilancio al 31 dicembre 2015, a cui si rimanda per la trattazione dei procedimenti in questione.

Procedimenti tributari

In data 22 dicembre 2011, a conclusione di una verifica dell'Agenzia delle Entrate sull'anno di imposta 2008, è pervenuto a BdM-MCC SpA un Processo Verbale di Constatazione con cui è stata contestata la deducibilità di costi sostenuti per complessivi 19,6 milioni di euro (relativi a transazioni concluse nell'esercizio 2008 per l'estinzione di controversie con il Gruppo Parmalat) e l'asserita sottrazione di base imponibile per 16,2 milioni di euro (ascritta alla cessione di posizioni in sofferenza a favore di una società del Gruppo Unicredit a cui all'epoca apparteneva la Banca). Il ricorso opposto contro l'avviso di accertamento relativo alla seconda delle due asserite violazioni è stato accolto positivamente dalla Commissione Tributaria Provinciale in data 2 ottobre 2014 e confermato nell'udienza d'appello tenutasi il 10 maggio 2016. Non risulta ad oggi presentata opposizione da parte dell'Agenzia delle Entrate. Per le eventuali obbligazioni derivanti dagli eventi e comportamenti in questione è responsabile il precedente azionista dell'Istituto, ai cui legali, nelle circostanze, è affidata la difesa e si ritiene che possibili residue passività derivanti dalle contestazioni in oggetto non possano essere, in nessun caso, ascritte a BdM-MCC SpA.

Nel novembre 2011, l'Agenzia delle Entrate ha notificato a EGI SpA tre Avvisi di Accertamento riferiti agli anni 2006, 2007 e 2008 eccependo un medesimo rilievo ai fini IRES, concernente l'applicazione della norma di cui all'art. 11, comma 2, della legge 413/1991 agli immobili di interesse storico-artistico di proprietà concessi in locazione a terzi. A seguito della sentenza di primo grado della Commissione Tributaria Provinciale di Roma, in data 7 maggio 2014, la Società ha provveduto a corrispondere l'importo complessivo di circa 2,1 milioni di euro e, per effetto della sentenza di secondo grado della Commissione Tributaria Regionale di Roma favorevole a EGI SpA, in data 10 giugno 2015 la società ha ottenuto il rimborso della somma corrisposta. In data 24 aprile 2015, l'Agenzia delle Entrate ha notificato a EGI il ricorso in Cassazione per richiedere l'annullamento della sentenza di appello e in data 12 giugno 2015 EGI SpA ha presentato il proprio controricorso. Il contenzioso è attualmente pendente innanzi alla Suprema Corte di Cassazione.

Nel corso dell'esercizio 2009, l'Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale del Lazio, Ufficio grandi contribuenti, ha notificato a Poste Vita SpA un atto di contestazione relativo all'anno d'imposta 2004 per presunte violazioni IVA, recante sanzioni di circa 2,3 milioni di euro per asserita omessa regolarizzazione di fatture per commissioni di delega incassate. Contro tale atto, la Compagnia ha presentato nei termini ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale di Roma. Nel dicembre 2010 e nel settembre 2011, l'Agenzia ha notificato alla Compagnia due ulteriori atti di contestazione, con analoghe motivazioni ma sanzioni di ammontare non rilevante, relativi rispettivamente agli anni di imposta 2005 e 2006. Anche per tali atti la Compagnia ha proposto ricorso chiedendone l'annullamento. In relazione ai contenziosi in materia IVA relativi agli anni 2004 e 2006, la Commissione Tributaria Provinciale di Roma si è espressa in favore della Compagnia, ritenendo infondate le pretese dell'Agenzia delle Entrate. Le sentenze sono state tuttavia impugnate da parte dell'Agenzia delle Entrate con ricorso in appello. La Commissione Tributaria Regionale di Roma ha respinto entrambi i ricorsi proposti dall'Agenzia delle Entrate e ha confermato l'annullamento delle pretese impositive avanzate nei confronti di Poste Vita. In data 23 ottobre 2015 l'Avvocatura dello Stato ha deciso di impugnare tali sentenze e ha notificato alla Società i ricorsi innanzi alla Corte di Cassazione. I controricorsi per Cassazione di Poste Vita sono stati entrambi notificati all'Agenzia delle Entrate in data 3 dicembre 2015 e, successivamente depositati presso la cancelleria della Cassazione in data 17 dicembre 2015. Attualmente il giudizio pende innanzi alla Corte di Cassazione. Con riferimento, invece, alle contestazioni relative al 2005, con sentenza depositata in data 24 dicembre 2015, la Commissione Tributaria Provinciale di Roma si è espressa in favore della Compagnia. La sentenza è stata successivamente impugnata dall'Agenzia delle Entrate con ricorso in appello notificato alla compagnia in data 26 giugno 2016. La Compagnia ha provveduto a costituirsi in giudizio in data 27 luglio 2016 e a oggi non è ancora stata fissata la data dell'udienza. Dei probabili esiti del contenzioso tributario in oggetto si continua a tener conto nella determinazione dei Fondi per rischi ed oneri.

In data 22 luglio 2014, la Guardia di Finanza, Nucleo Polizia Tributaria di Roma, ha avviato una verifica fiscale nei confronti di Postel SpA relativa alle imposte dirette e all'IVA per i periodi di imposta dal 2009 al 2012 compreso. La verifica si è conclusa in data 25 novembre 2014 con la consegna di un Processo Verbale di Constatazione, nel quale si contesta il diritto alla detrazione dell'IVA sugli acquisiti effettuati dalla società negli anni 2010 e 2011. In data 21 dicembre 2015, l'Agenzia delle Entrate ha notificato alla società un avviso di accertamento, limitatamente al periodo di imposta 2010, con il quale ha quantificato la maggiore IVA dovuta per tale esercizio in 5,6 milioni di euro, oltre a sanzioni e interessi. Ritenendo che l'avviso di accertamento presenti dei profili di criticità tali da giustificarne una radicale revisione e considerando quanto rappresentato in sede di osservazioni ex art 12, co. 7, della L. 27 luglio 2000, n. 212, Postel SpA ha presentato istanza di accertamento con adesione che è stato respinto. In data 18 maggio 2016 la Società ha presentato ricorso avverso l'avviso di accertamento, versando contestualmente a titolo provvisorio un importo complessivo di circa 2,35 milioni di euro. Dei probabili esiti si continua a tener conto negli stanziamenti dei Fondi per rischi e oneri.

Inoltre, in data 6 luglio 2015 la Guardia di Finanza – Nucleo Polizia Tributaria di Roma si era recata presso Postel SpA per intraprendere un controllo fiscale ai fini delle imposte sui redditi, dell'IRAP e delle Ritenute, ai sensi e per gli effetti degli artt. 32 e 33 del DPR del 29 settembre 1973 n. 600, dell'art. 35 della legge 7 gennaio 1929 n. 4 e dell'art. 2 del DLGS 19 marzo 2001 n. 68: in particolare, il controllo aveva per oggetto asseriti omessi versamenti contributivi da parte della società negli anni dal 2010 al 2014 nei confronti di personale dipendente e/o collaborativo di un fornitore. In data 8 ottobre 2015 si è conclusa la verifica con la consegna di un Processo Verbale di Constatazione nel quale sono stati contestati i diritti alla detrazione dell'IVA e alla deducibilità dell'IRAP esercitati dalla società negli anni 2010 e 2014. In data 4 dicembre 2015, la società ha depositato presso l'Agenzia delle Entrate le osservazioni ex art. 12, comma 7, della Legge n. 212/2000. Col medesimo atto del 21 dicembre 2015 di cui al punto che precede, l'Agenzia delle Entrate ha notificato alla società un accertamento per l'anno 2010, in cui, facendo propri i rilievi concernenti la riqualificazione dei contratti di collaborazione stipulati con il fornitore in rapporti di lavoro subordinato di cui al predetto processo verbale, ha accertato maggiori imposte ai fini IVA, IRES, IRAP e ritenute per un ammontare complessivo di 0,2 milioni di euro, oltre sanzioni ed interessi. Ritenendo che l'avviso di accertamento presenti dei profili di criticità tali da giustificare una radicale revisione dell'accertamento stesso e considerando quanto rappresentato in sede di osservazioni ex art. 12, co. 7, della L. 27 luglio 2000, n. 212, Postel SpA in data 27 gennaio 2016 ha presentato istanza di accertamento con adesione, che è stata respinta. In data 18 maggio 2016 la Società ha presentato ricorso avverso l'avviso di accertamento. Il grado

di intrinseca infondatezza delle contestazioni mosse dai verificatori su tale vicenda fa ritenere che allo stato, si possa ragionevolmente ipotizzare di giungere ad un esito positivo della vicenda.

Infine, in data 18 ottobre 2016, l'Agenzia delle Entrate ha notificato a Postel SpA un avviso di accertamento per 1,2 milioni di euro oltre a sanzioni e interessi relativo all'anno 2011: tale atto si riferisce ai PVC notificati in data 25 novembre 2014 e in data 8 ottobre 2015, relativi alle verifiche effettuate dalla Guardia di Finanza per le operazioni di e-procurement svolte dalla Società e ai rilievi concernenti la riqualificazione dei contratti stipulati con un fornitore. I contenuti dell'avviso sono attualmente in corso di valutazione.

Procedimenti in materia previdenziale

A partire dall'esercizio 2012, l'Agenzia INPS di Genova Ponente ha emesso nei confronti di Postel SpA e di Postelprint SpA (di cui in data 27 aprile 2015, è stato sottoscritto l'atto di fusione per incorporazione in Postel SpA con effetti contabili e fiscali a decorrere dal 1° gennaio 2015) delle note di rettifica, alcune delle quali confermate in avvisi di addebito, al 30 settembre 2016 per complessivi 14,8 milioni di euro, con i quali è stato richiesto il pagamento di contributi previdenziali che, a dire dell'Istituto, le due società avrebbero omesso. Avverso le richieste formulate, sono stati proposti tempestivi ricorsi, dapprima in via amministrativa al Comitato Amministratore Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, e poi in via giudiziale al Tribunale di Genova, al fine di farne accertare la infondatezza. Il Tribunale ha disposto la sospensione degli avvisi di addebito e rinviato per la discussione alle relative udienze. Con memoria depositata il 24 maggio 2014 in uno dei giudizi pendenti, l'INPS ha per la prima volta chiarito la natura delle pretese contributive avanzate, sostenendo che le due società, benché abbiano correttamente versato le contribuzioni pensionistiche a IPOST (circostanza oramai incontestabile alla luce della norma di interpretazione autentica di cui all'art 7, comma 9 sexies, del DL 101/2013), avrebbero comunque dovuto versare all'INPS le contribuzioni di natura non pensionistica, sull'assunto che IPOST costituirebbe un regime previdenziale sostitutivo e non esclusivo del regime generale, e avrebbe come unico fine quello di assicurare le prestazioni pensionistiche di vecchiaia, invalidità e superstiti. Secondo tale interpretazione, Postel SpA sarebbe dunque tenuta ad assicurare i propri dipendenti presso l'INPS per le altre forme di tutela (afferenti CIG, CIGS, mobilità e CUAF) non coperte dal regime IPOST. Anche sulla scorta del parere dei propri legali, la società ritiene di aver correttamente applicato la normativa in vigore e che le pretese dell'INPS debbano essere rigettate. Degli elementi di incertezza comunque legati all'esito dei giudizi in corso, la cui prossima udienza è stata fissata dal Tribunale di Genova al 7 marzo 2017, è stato in ogni caso cautelativamente tenuto conto nel calcolo dei fondi per oneri e rischi al 30 settembre 2016.

Principali procedimenti pendenti e rapporti con le Autorità

Commissione Europea

In data 13 settembre 2013, il Tribunale dell'Unione Europea ha accolto con sentenza il ricorso di Poste Italiane SpA contro la decisione della Commissione Europea del 16 luglio 2008 in tema di Aiuti di Stato, condannando quest'ultima alle spese del procedimento. In ottemperanza a tale Decisione, e in conformità alle disposizioni dell'Azionista, Poste Italiane SpA, nel novembre del 2008 aveva rimesso a disposizione del MEF, che lo ritirava nel gennaio 2009, l'ammontare di 443 milioni di euro oltre a interessi per 41 milioni di euro. In attuazione della sentenza del Tribunale UE divenuta definitiva, come previsto dall'art.1 comma 281 della Legge di stabilità n. 190 del 23 dicembre 2014, in data 13 maggio 2015 la Società ha incassato l'importo di 535 milioni di euro dall'azionista MEF (nota B2). A seguito della sentenza del Tribunale UE, comunque, la Commissione Europea ha riaperto l'indagine, incaricando un esperto esterno di verificare che i livelli dei tassi d'interesse riconosciuti alla Società dal 1° gennaio 2005 al 31 dicembre 2007 sui depositi presso il MEF (ai sensi dell'art. 1, comma 31 della Legge 23 dicembre 2005 n. 266 "Legge Finanziaria 2006") siano stati allineati a quelli di mercato. L'esperto ha sottoposto alla Commissione in via preliminare una versione aggiornata delle analisi condotte originariamente dalla Commissione. Poste Italiane intende collaborare attivamente con le autorità nazionali nel dimostrare la congruità dei rendimenti percepiti nel periodo di riferimento. La decisione è prevista entro la fine dell'esercizio 2016.

AGCM

In data 9 marzo 2015, è stato avviato un procedimento nei confronti di Poste Italiane SpA per presunta violazione degli artt. 20, 21 e 22 del Codice del Consumo, avente ad oggetto il "Libretto Smart". L'Autorità in particolare ha contestato che nelle campagne pubblicitarie del febbraio 2015 è stato enfatizzato il rendimento offerto dal Libretto Smart senza precisare le caratteristiche dell'offerta, cui il rendimento pubblicizzato è connesso. In data 12 giugno 2015 l'AGCM ha comunicato di aver rigettato gli impegni proposti da Poste Italiane SpA e di voler procedere all'accertamento dell'eventuale infrazione. Il procedimento è stato esteso nei confronti di Cassa Depositi e Prestiti SpA con provvedimento notificato a Poste Italiane SpA in data 3 luglio 2015. In data 21 dicembre 2015, l'AGCM ha notificato a Poste Italiane il provvedimento finale in cui la condotta della Società è stata ritenuta non corretta ed è stata irrogata una sanzione amministrativa di 0,54 milioni di euro, limitata cioè a un decimo del valore massimo applicabile, tenuto conto dell'attenuante secondo cui Poste Italiane ha consentito l'effettiva fruizione del tasso premiale ai consumatori. Avverso suddetto provvedimento Poste Italiane SpA, in data 24 febbraio 2016, ha depositato ricorso innanzi al TAR del Lazio che, nell'udienza, del 23 marzo 2016, ha rinviato la causa al giudizio di merito. Inoltre, in data 7 marzo 2016, l'AGCM, nell'ambito della verifica di ottemperanza, ha inviato una richiesta volta ad acquisire informazioni in merito alle caratteristiche del Libretto Smart previste a partire dal 1° luglio 2015 nonché alla connessa offerta "Supersmart". Il 22 marzo 2016 la Società ha trasmesso all'AGCM la relativa nota di riscontro e in data 24 giugno 2016 l'Autorità ha comunicato a Poste Italiane di aver deliberato che, allo stato, non sussistono elementi sufficienti per un approfondimento istruttorio.

In data 4 giugno 2015 l'AGCM ha avviato ai sensi dell'art. 8, comma 2 quater, della L. 287/90 un procedimento, volto a verificare se le condotte poste in essere da Poste Italiane siano state idonee a precludere l'accesso alla rete degli Uffici Postali alla società H3G SpA. Al procedimento sono state ammesse le società Fastweb SpA e Vodafone Omnitel BV, oltre che PosteMobile. Con il provvedimento adottato nell'adunanza del 16 dicembre 2015, l'Autorità ha ritenuto che Poste Italiane, in difformità a quanto previsto dall'art. 8, comma 2-quater, della Legge n. 287/90, avrebbe omesso di offrire, dietro esplicita richiesta, a un concorrente della controllata PosteMobile l'accesso, a condizioni equivalenti, ai beni e servizi di cui Poste ha disponibilità esclusiva in dipendenza delle attività rientranti nel Servizio Postale Universale, diffidando Poste dal porre in essere comportamenti analoghi, senza irrogare alcuna sanzione.

A valle del succitato provvedimento adottato dall'AGCM, la società H3G ha presentato in data 23 dicembre 2015 al Tribunale di Roma un atto di citazione contro Poste Italiane e PosteMobile per la condanna di queste ultime al risarcimento del danno patito in conseguenza delle violazioni oggetto del procedimento di cui sopra per circa 338 milioni di euro oltre alla condanna alle spese di giudizio. All'udienza di prima comparizione innanzi al Tribunale civile di Roma il 7 aprile 2016, il giudice, accogliendo l'eccezione pregiudiziale sollevata da Poste, ha rinviato la trattazione all'udienza tenutasi il 22 giugno 2016; in tale sede, dopo ampia discussione, il giudice istruttore ha accolto l'eccezione pregiudiziale, sollevata da Poste, relativa ad una carenza di potere in capo al legale rappresentante di H3G in ordine al potere di instaurare un giudizio e ha rinviato la causa all'udienza del 1° dicembre 2016, assegnando i termini per le memorie ai sensi dell'art. 183 c.p.c..

Avverso il suddetto provvedimento adottato dall'AGCM Poste Italiane, in data 25 febbraio 2016, ha depositato ricorso innanzi al TAR Lazio. Anche per PosteMobile, in data 19 febbraio 2016, è stato depositato ricorso al Tar Lazio avverso il provvedimento finale.

In data 28 settembre 2016, è stata pubblicata la sentenza del Tar Lazio che respinge i ricorsi proposti da Poste e Poste Mobile, affermando però il principio secondo il quale l'obbligo di cui all'art. 8 comma 2-quater L. 287/90 attiene alla parità di trattamento; pertanto, è risultata illegittima la richiesta di H3G che intendeva limitare l'accesso ad alcuni punti della rete di Poste e non era interessata ad un trattamento a condizioni equivalenti a quelle applicate dalla stessa Poste alla propria controllata Poste Mobile. Infatti, con provvedimento del 14 settembre 2016 l'AGCM aveva chiarito che allo stato non sussistono elementi tali da giustificare un intervento ai sensi della L. 287/90. Come sottolineato dall'AGCM, l'art. 8, comma 2-quater legge 287/90 sancisce non un generico obbligo di accesso alla rete sulla base di condizioni ad hoc, ma un obbligo di accesso a condizioni equivalenti a quelle praticate alle società controllate. A tale ultimo riguardo risulta la disponibilità espressa di Poste a offrire ad H3G l'accesso a condizioni equivalenti a quelle praticate a Poste Mobile.

Anche tenendo conto della percentuale di incertezza propria di ogni giudizio, che impedisce qualsivoglia quantificazione, allo stato è possibile constatare una sensibile diminuzione del rischio di soccombenza di Poste afferente al contenzioso sopra descritto.

In data 8 giugno 2016, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha notificato a Poste Italiane l'avvio di un'istruttoria ai sensi dell'art. 14 della legge 287/90 volta ad accertare se le condotte poste in essere nei confronti della Società Nexive SpA, nei mercati del recapito degli invii multipli di corrispondenza ordinaria, integrino un abuso di posizione dominante ai sensi dell'art. 102 del TFUE.

In particolare, l'AGCM intende verificare se Poste rifiuta di offrire a Nexive, nelle aree geografiche nelle quali essa non è presente con le proprie reti distributive, il servizio Posta Time, vale a dire il servizio che in quelle stesse aree Poste Italiane offre ai clienti finali, rendendo disponibile il solo servizio di Posta Massiva che ha prezzi superiori a Posta Time. Secondo l'Antitrust, Poste, inoltre, applicherebbe ai clienti finali una politica di sconti fidelizzanti sul proprio prodotto Posta Time. Il procedimento terminerà il 31 ottobre 2017.

AGCom

Il Servizio Universale è stato affidato a Poste Italiane SpA con il D.Lgs. 261/1999 (art. 23, comma 2) e successivamente, con Decreto Ministeriale del 17 aprile 2000, tale affidamento è stato confermato per un periodo massimo di quindici anni, suscettibile di riduzione in relazione all'andamento del processo di liberalizzazione. Il D.Lgs. n. 58 del 31 marzo 2011 ha nuovamente affidato a Poste Italiane per quindici anni a decorrere dall'entrata in vigore del decreto la fornitura del Servizio Universale, prevedendo verifiche quinquennali che la fornitura del servizio sia conforme ai criteri previsti dal decreto e che nello svolgimento dello stesso si registri un miglioramento dell'efficienza. AGCOM, con comunicazione dell'11 maggio 2016 ha avviato la suindicata verifica quinquennale e, in data 28 luglio 2016, ha emesso la relativa Delibera n. 379/16/CONS. ln data 25 agosto 2016, il Ministero dello sviluppo economico ha attestato la conformità dell'affidamento del servizio universale a Poste Italiane per il periodo 30 aprile 2011- 30 aprile 2016.

In materia di accesso alla rete postale, inoltre, in data 1° luglio 2016, l'AGCom ha pubblicato sul proprio sito internet un comunicato con cui ha reso noto l'avvio di un procedimento volto a rivedere gli obblighi di accesso alla rete attualmente in capo a Poste Italiane sulla base di quanto disposto dall'art. 6 della Delibera 728/13/CONS. L'avvio di tale procedimento era stato previsto nell'ambito della Delibera 396/15/CONS di approvazione delle nuove condizioni economiche e dei nuovi obiettivi di qualità del servizio universale, in considerazione delle mutate condizioni del mercato postale. Il termine del procedimento è fissato in 150 giorni dalla data di pubblicazione della comunicazione, salvo proroghe motivate. In data 1 settembre 2016, Poste Italiane ha inviato un primo documento di posizionamento sul tema, richiedendo la rimozione del suddetto obbligo in quanto non giustificato; successivamente, in data 27 settembre, Poste Italiane ha inviato uno studio sul tema, corredato da alcune informazioni aggiuntive rilevanti per il procedimento.

In data 29 luglio 2016, l'AGCom ha pubblicato la Delibera n. 166/16/CONS con la quale viene avviata la consultazione pubblica sullo schema di provvedimento concernente la valutazione del costo netto del Servizio postale universale per gli anni 2013 e 2014. In data 27 settembre 2016 Poste Italiane SpA ha presentato all'autorità il proprio contributo alla consultazione.

Banca d'Italia

Nel mese di dicembre 2015, l'Unità di Informazione Finanziaria della Banca d'Italia (UIF) ha avviato nei confronti della Compagnia Poste Vita SpA accertamenti ispettivi in tema di antiriciclaggio ai sensi dell'art. 47 e dell'art. 53, comma 4, del D.Lgs 231 del 2007. I predetti accertamenti si sono conclusi in data 8 aprile 2016 con la ricezione dell'ultima nota trasmessa dalla Compagnia recante i chiarimenti e le informazioni richiesti dalla UIF.

In data 8 luglio 2016 l'UIF ha notificato a Poste Vita un "Processo verbale di accertamento e contestazione" a carico della Compagnia per violazione dell'obbligo di tempestiva segnalazione di operazioni sospette (in relazione ad operazioni afferenti ad una singola polizza) ai sensi dell'art. 41 del D.Lgs. 231/2007. La violazione contestata (punibile a norma dell'art. 57, comma 4, del D.Lgs. 231/2007 con pena pecuniaria dall'1% al 40% del valore delle operazioni) può comportare una sanzione sino a un massimo di circa 400 migliaia di euro. Poste Vita ha trasmesso al Ministero dell'economia e delle finanze i propri scritti difensivi con contestuale richiesta audizione. L'Autorità ha invitato alla Compagnia una comunicazione datata 27 luglio 2016 affinché vengano intraprese azioni correttive al fine di rimuovere alcune criticità emerse nel corso delle verifiche svolte, chiedendo riscontro. La Compagnia ha informato l'Autorità di aver avviato un piano di lavoro operativo all''esito del quale verrà data informativa sulle iniziative e sulle azioni correttive intraprese.

Il 18 luglio 2016 Banca d'Italia, a seguito di visita ispettiva completata il 20 aprile 2016 presso Banca del Mezzogiorno – MedioCredito Centrale, ha reso noto gli esiti degli accertamenti, in cui vengono individuati taluni profili della organizzazione e dell'attività della Banca che richiedono interventi correttivi, esprimendo un giudizio parzialmente sfavorevole. L'ispezione non ha dato luogo all'avvio di procedure sanzionatorie a carico della Banca o degli esponenti aziendali. Come disposto dalla normativa di riferimento, la Banca ha provveduto in data 5 agosto 2016 a comunicare all'Autorità di Vigilanza le proprie considerazioni in ordine ai rilievi e alle osservazioni formulati nonché il piano complessivo degli interventi di adeguamento, in parte già adottati.

IVASS

A seguito di attività ispettiva condotta tra il 1° aprile ed il 14 luglio 2014 tesa a valutare il governo, la gestione e il controllo degli investimenti e dei rischi finanziari nonché il rispetto della normativa antiriciclaggio, l'IVASS, in data 17 settembre 2014, ha notificato a Poste Vita SpA talune raccomandazioni nonché l'avvio di un procedimento amministrativo relativo alla presunta violazione di quattro previsioni concernenti la normativa antiriciclaggio. In data 12 maggio 2016 l'IVASS ha notificato alla società l'ordinanza con la quale delle quattro violazioni contestate ne sono state ritenute sussistenti due. Poste Vita SpA ha provveduto al pagamento della sanzione di 70 migliaia di euro e, in seguito all'esito delle analisi e valutazioni svolte, il Consiglio di Amministrazione della società ha deliberato di non impugnare il provvedimento.

Infine, nel periodo compreso tra settembre 2015 e settembre 2016, l'IVASS ha notificato alla società sette contestazioni concernenti la violazione dell'art. 183, comma 1 lett. a) del Codice delle Assicurazioni Private riguardanti l'asserito ritardo nella liquidazione di polizze assicurative. Con riferimento a tre delle predette contestazioni, nel mese di agosto 2016, l'Ivass, avendo ritenuto sussistenti le violazioni, ha notificato tre Ordinanze ingiungendo a Poste Vita di pagare le sanzioni corrispondenti, di ammontare complessivamente non significativo. Per una delle altre contestazioni l'Autorità ha notificato alla Compagnia l'archiviazione del procedimento sanzionatorio. Le rimanenti tre contestazioni sono tuttora pendenti.

Consob

Nel corso dei primi nove mesi del 2016 non sono intervenute variazioni significative rispetto a quanto riportato nel Bilancio al 31 dicembre 2015, a cui si rimanda per una trattazione dei procedimenti in questione. Si veda peraltro quanto esposto nella nota 4 "Analisi e presidio dei rischi – altri rischi – rischio operativi".

Autorità Garante per la protezione dei dati personali

In data 29 maggio il Garante Privacy, tenuto conto di alcune notizie stampa, ha formulato a Poste Italiane una richiesta di informazioni in relazione all'asserito trattamento dei dati personali di soggetti operanti presso imprese incaricate di svolgere il controllo degli standard di qualità del servizio postale. Tali trattamenti sarebbero avvenuti secondo il Garante senza avere reso l'Informativa privacy agli interessati e senza avere acquisito il loro consenso privacy. Poste Italiane ha dato completo riscontro alle richieste del Garante fornendo ampia e documentata informativa in ordine alle verifiche di audit effettuate, ai provvedimenti assunti nei confronti dei dipendenti e alle comunicate misure organizzative e procedurali adottate o in corso di adozione. Alla luce di ciò il Garante, con provvedimento del 23 marzo 2016, ha ritenuto allo stato insussistenti, in ragione di quanto previsto dall'art. 11, c.1, lett. d) del regolamento Garante n. 1/2007, i presupposti per promuovere l'adozione di provvedimenti prescrittivi o inibitori da parte del Collegio. Dalle risultanze dell' audit condotto internamente sono tuttavia emersi alcuni comportamenti di dipendenti attinenti all'interferenza con i sistemi di controllo di qualità e non conformi alle policy della Società. Allo stato non è possibile determinare se tali comportamenti possano aver avuto riflessi sulla determinazione degli indici di qualità del servizio rilevati e non è possibile escludere che per effetto di tali vicende possano derivare giudizi o sanzioni.

Sulla base delle suddette risultanze di audit, sono state notificate 246 contestazioni disciplinari interne e adottati complessivamente, alla data del 31 marzo 2016, 15 licenziamenti e 156 misure conservative nei confronti di personale dirigente e non.

Per la gestione di tali procedimenti è stato costituito un comitato tecnico finalizzato alla verifica delle evidenze di audit contestate, tenendo conto delle argomentazioni difensive fornite dagli interessati e di ogni eventuale ulteriore dato probatorio emerso. Tutti i provvedimenti hanno incluso, inoltre, una riserva di azione a tutela dei diritti e degli interessi della Società rispetto a quanto dovesse ancora emergere e ai danni che la Società stessa dovesse comunque subire a qualsiasi titolo o causa.

A seguito della chiusura dell'audit nel frattempo intervenuta, si è dato corso ai necessari approfondimenti in ordine alle risultanze di dettaglio da cui sono emerse specifiche evidenze addebitabili al personale coinvolto. Per l'effetto, a partire dalla prima decade del mese di maggio 2016, sono stati attivati ulteriori 988 procedimenti disciplinari. A conclusione dei relativi iter, per la cui gestione ci si è avvalsi del medesimo comitato tecnico, sono state complessivamente adottate 976 misure conservative nei confronti di personale dirigente e non.

Con i riferiti procedimenti, si sono esaurite le iniziative disciplinari attivabili, non risultando agli atti ulteriori profili di addebito da contestare.

Nel corso del 2015 è stato avviato un programma di trasformazione pluriennale finalizzato a incrementare il livello di automazione dei processi logistici di corrispondenza e pacchi, in tutte le fasi di lavorazione, dall'accettazione fino alla consegna, anche attraverso l'evoluzione dei sistemi e delle piattaforme ICT di supporto; tale programma consentirà di traguardare un sostanziale rafforzamento del monitoraggio delle performance.

In tale contesto la Società ha presentato un esposto alla magistratura costituendosi persona offesa e depositando report redatto dalla funzione Controllo Interno nel quale ha illustrato le misure adottate dalla Società anche con riferimento al personale coinvolto, come peraltro fatto con le altre Autorità Indipendenti.

6. DICHIARAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO

Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Luciano Loiodice dichiara, ai sensi dell'art. 154 bis, comma 2 del Testo Unico della Finanza, che l'informativa contabile contenuta nel presente Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2016 corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

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