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Pininfarina

AGM Information Jun 1, 2016

4044_agm-r_2016-06-01_3e7f6c25-c493-42d4-b626-e40c36f6d3d3.pdf

AGM Information

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"PININFARINA S.p.A."

Sede Torino, via Bruno Buozzi n. 6 Capitale sociale euro 30.166.652 Registro delle imprese - ufficio di Torino n. 00489110015 Società le cui azioni sono ammesse alle negoziazioni presso il Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.

* * * * *

Verbale dell'assemblea ordinaria degli azionisti tenutasi il 12 maggio 2016.

* * * * *

Il dodici maggio duemilasedici,

in Cambiano (TO), via Nazionale n. 30, presso la sala Mythos, alle ore 11,30 circa, si è riunita in prima convocazione l'assemblea ordinaria degli azionisti della Società, convocata con avviso pubblicato in data 11 aprile 2016 sul sito Internet della Società e nel meccanismo di stoccaggio autorizzato eMarket-storage nonché, per estratto, sul quotidiano Italia Oggi per discutere e deliberare sul seguente

Ordine del giorno

  1. Approvazione del bilancio al 31 dicembre 2015 e

deliberazioni relative.

2. Relazione sulla remunerazione e deliberazioni di cui all'art. 123 ter del D. Lgs. 58/1998.

Assume la presidenza, ai sensi dell'articolo 14 dello statuto sociale, e regola lo svolgimento dell'assemblea il presidente del consiglio di amministrazione ingegner Paolo PININFARINA il quale comunica anzitutto:

  • che l'avviso di convocazione è stato pubblicato come dianzi detto, ai sensi dell'articolo 10 dello statuto sociale e delle relative disposizioni normative;

  • che sono stati regolarmente espletati i previsti adempimenti informativi nei confronti del pubblico; - che l'assemblea è regolarmente costituita in quanto sono presenti o rappresentati n. 10 azionisti per n. 23.328.883 azioni sulle n. 30.166.652 azioni da nominali euro 1 cadauna costituenti l'intero capitale sociale;

  • che non sono state rilasciate deleghe alla Società per Amministrazioni Fiduciarie SPAFID S.p.A., rappresentante designato dalla Società per il conferimento delle deleghe ai sensi dell'articolo 135 undecies del decreto legislativo 58/1998; - che la Società detiene attualmente n. 15.958 pro-

prie azioni che hanno pertanto il diritto di voto sospeso.

Il presidente invita, con il consenso dell'assemblea, a fungere da segretario il notaio Remo Maria MORONE e dà atto:

  • che, oltre ad esso presidente, sono presenti gli amministratori:

Silvio Pietro ANGORI – amministratore delegato e direttore generale

Gianfranco ALBERTINI

Romina GUGLIELMETTI

Licia MATTIOLI

Enrico PARAZZINI

Carlo PAVESIO

Roberto TESTORE;

  • che sono inoltre presenti i sindaci effettivi:

Nicola TREVES – presidente

Giovanni RAYNERI

Margherita SPAINI;

  • che ha giustificato l'assenza l'amministratore Edoardo GARRONE;

  • che esso presidente ha accertato, a mezzo di personale all'uopo incaricato, l'identità e la legittimazione dei presenti.

Il presidente invita a permettere che assistano al-

la riunione esperti, analisti finanziari, giornalisti qualificati e rappresentanti della società di revisione nonché, per ragioni di servizio, alcuni dipendenti e collaboratori.

Fa poi presente che, se l'assemblea non ha nulla in contrario, assistono alla riunione alcuni studenti del dipartimento di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Torino con la professoressa Eva DESANA.

Quindi segnala che, a seguito delle modifiche apportate all'articolo 120 del Testo Unico della Finanza dal D. Lgs. 25/2016 in vigore dal 18 marzo scorso, il limite del 2% per la comunicazione delle partecipazioni rilevanti in emittenti azioni quotate è stato elevato al 3%.

Comunica pertanto che partecipa al capitale sociale sottoscritto rappresentato da azioni con diritto di voto, in misura superiore al 3%, la SEGLAP società semplice per complessive n. 23.316.104 azioni, delle quali n. 189.038 (0,627%) detenute direttamente nonché:

  • n. 181.500 azioni (0,602%) detenute dalla controllata SEGI S.r.l.

  • n. 22.945.566 azioni (76,063%) detenute dalla controllata PINCAR S.r.l. in liquidazione.

Informa che l'elenco nominativo dei partecipanti all'assemblea, in proprio o per delega, con l'indicazione del numero delle rispettive azioni, sarà allegato al verbale dell'assemblea stessa (allegato "G") e chiede a coloro che intendessero abbandonare l'assemblea prima del termine e comunque prima di una votazione di consegnare le schede di voto agli incaricati all'uscita della sala. Quindi passa allo svolgimento dell'ordine del gior-

no dando lettura dello stesso.

Sul punto

1. Approvazione del bilancio al 31 dicembre 2015 e deliberazioni relative,

il presidente propone, se l'assemblea ed i sindaci sono d'accordo, di omettere la lettura dell'intera documentazione assembleare che è stata distribuita ai presenti, ad eccezione unicamente della proposta di destinazione del risultato di esercizio; precisa che saranno comunque forniti, mediante la proiezione di immagini digitali che saranno allegate al presente verbale ed inviate a coloro che ne faranno richiesta, i dati più significativi dell'esercizio in esame.

L'azionista Marco Geremia Carlo BAVA

chiede di avere copia delle predette immagini digi-

tali.

Il presidente

precisa che le stesse saranno allegate al presente verbale ed inviate a coloro che ne faranno richiesta.

L'azionista Marco Geremia Carlo BAVA

dichiara che avrebbe voluto averle come negli anni scorsi.

L'amministratore Gianfranco ALBERTINI

spiega che da quest'anno, per ragioni di tempistica, saranno inviate successivamente via mail.

L'azionista Marco Geremia Carlo BAVA

lamenta ancora la mancata consegna.

Quindi il presidente

fa presente che, prima di procedere con i dati dell'esercizio 2015, intende proiettare un breve filmato sulla PININFARINA.

Al termine della proiezione il presidente precisa che il filmato è indirizzato al mercato internazionale ed è stato realizzato da una troupe statunitense che ha fatto un lavoro di grande qualità, molto apprezzato dai clienti della Società. Segue un caloroso applauso da parte dell'assemblea. Quindi il presidente fa presente che analizzerà i fatti salienti, quello che è stato percepibile dal-

l'esterno dell'attività della PININFARINA nel periodo da maggio 2015 a maggio 2016, negli ultimi dodici mesi, dopo l'ultima assemblea.

Illustra e commenta pertanto alcune immagini digitali proiettate (allegato "A"), esponendo quanto segue:

"(Slide n. 1) Nel periodo dall'11 al 14 giugno si è svolto un evento molto importante, il primo Salone dell'Automobile di Torino, denominato "Parco Valentino"; osservate sulla destra la presentazione del libro "The Pininfarina Book" fatta per gli 85 anni dell'Azienda, al Castello del Valentino l'11 giugno; vedete il dottor ANGORI alla mia sinistra, il dottor CALABRESI, allora direttore de La Stampa, come moderatore, alla sua destra l'autore del libro Günther RAUPP e l'ingegner RAMACIOTTI come testimonial; nell'immagine a sinistra il Concorso di Eleganza nel cortile del Castello del Valentino con la partecipazione di 50 automobili, tutte PI-NINFARINA, e un grande successo di pubblico e di media. Il giorno successivo abbiamo partecipato con quasi tutte le 50 vetture alla grande parata che si è svolta dal Valentino alla Reggia di Venaria.

(Slide n. 2) La vettura SOUTH EAST MOTOR DX7, pre-

sentata a Shanghai, già vista lo scorso anno, primo frutto della collaborazione tra PININFARINA e SOUTH EAST MOTOR, dall'8 di agosto a ottobre 2015 ha seguito la Via della Seta, percorrendo 16 mila chilometri in 70 giorni, da Shanghai al Padiglione Cina dell'EXPO di Milano. E' partita l'8/8 in 8 esemplari, perché l'8 è un numero che in Cina porta fortuna.

Si è poi svolto un evento particolare nel Padiglione Cina, denominato "One Belt One Road", di promozione degli scambi tra l'Italia e la Cina. La vettura ha un grande successo commerciale e raccoglie ordini per circa 10 mila unità al mese, dato di tutto rispetto in un mercato frammentato come quello cinese.

(Slide n. 3) Il 10 novembre è stato presentato alla Fiera Agritecnica di Hannover il primo trattore ZETOR by PININFARINA, diffuso con grandissimo successo sui social media; è un concept molto particolare, con fortissima personalità, che ha avuto un enorme successo nel settore particolare e che intende ispirare le versioni di serie della ZETOR. (Slide n. 4) Il 1° marzo 2016 è stata presentata

l'H2 Speed al Salone di Ginevra; non mi soffermo molto perché è già stato detto e scritto tantissi-

mo su questa vettura straordinariamente innovativa, che peraltro ha vinto il Best Concept della rivista americana AUTO WEEK e il Best Concept di Ginevra 2016.

Nell'immagine si vede lo stand di Ginevra con l'H2 Speed in primo piano, su una pedana rotante, e su un'altra pedana la Sigma Grand Prix, vettura appartenente alla nostra collezione - che vedete anche in questa sala - e che per certi aspetti è stato uno degli elementi ispiratori della H2 Speed, pur in due contesti temporali e tecnici completamente diversi; le due vetture hanno in comune il mondo delle prestazioni; sono frutto di una partnership fra la PININFARINA e un'entità svizzera, la AUTOMO-BILE REVIEW nel 1969 e la GREEN GT nel 2016; e qualche elemento più subliminale, come i serbatoi di benzina nella Sigma Grand Prix e i serbatoi di idrogeno posizionati lateralmente nell'H2 Speed, oltre a colori segni grafici.

(Slide n. 5) Grande successo sui media e su internet per l'H2 Speed, il cui primo evento rilevante è stato la presentazione, il 30 marzo davanti al Palazzo Grimaldi di Monaco, rivolta al Principe Alberto e a un limitato numero di ospiti; l'H2 Speed è stata illustrata tecnicamente in tutti i detta-

gli dal nostro responsabile del design, l'architetto FILIPPINI, e da tutto il team di GREEN GT; nell'immagine vedete, mentre stanno scoprendo la vettura, sulla sinistra Jean-Michel BOURESCHE, il presidente di GREEN GT, davanti sulla destra il Principe Alberto, dietro al Principe Alberto ci sono io e dietro BOURESCHE, il direttore ricerca e sviluppo di GREEN GT, Jean François WEBER, mentre sulla destra c'è il dottor ANGORI. È piaciuta molto al Principe.

Montecarlo intende rilanciarsi come esempio di economia sostenibile per l'ambiente e propone "emissioni zero"; speriamo che ciò possa preludere a ulteriori eventi nel Principato di Monaco.

(Slide n. 6) Il 21 aprile 2016 è stato presentato il concept di SEM DX3, un SUV compatto che ha ottenuto un notevole successo al Salone di Pechino; nella foto vedete il nostro amministratore delegato Silvio ANGORI con l'amministratore delegato di SOUTH EAST MOTOR che presentano questo nuovo progetto di grande successo per quest'ultima.

(Slide n. 7) Nel prossimo mese parteciperemo a tre eventi più vicini al nostro territorio: a Villa d'Este, ad Alassio e a Torino al Parco Valentino. A Villa d'Este saremo presenti con il modello del-

la GREEN GT ed incontreremo la stampa specializzata nell'ambito del Concorso di Eleganza, quest'anno particolarmente importante in quanto ricorrono i 100 anni della BMW, uno degli sponsor principali dell'evento.

Successivamente ci sarà un Concorso di Eleganza PI-NINFARINA ad Alassio, dove ci saranno alcune vetture della nostra collezione (non in concorso); oltre alla la SERGIO, la H2 Speed e la BMW Gran Lusso. Abbiamo deciso di limitare la partecipazione a 26 vetture per tenere alta la qualità; arriveranno esemplari da tutto il mondo, come era successo lo scorso anno a Torino dove siamo riusciti ad aggregarne 50; qui sono solo 26, ma puntiamo molto sulla qualità.

Vedete in questa splendida fotografia mio padre, quando era più giovane di quanto lo sono io adesso; compirebbe 90 anni, essendo nato nel 1926: dedichiamo a lui questo evento e abbiamo quindi 26 vetture partecipanti al concorso.

A Torino, al Parco Valentino, avremo il nostro spazio con uno stand in cui esporremo nuovamente la H2 Speed e la BMW Gran Lusso, che ci è stata gentilmente concessa da BMW nell'ambito dei festeggiamenti per il suo centenario.

(Slide n. 8) Passando alle attività non automotive, sapete che lo scorso anno abbiamo elaborato il design della Terrazza Martini all'interno del Padiglione Italia dell'EXPO; all'interno della Terrazza Martini avevamo la possibilità di organizzare un evento tutto PININFARINA e lo abbiamo fatto il 30 giugno del 2015, presentando una collezione denominata ICON 85: 85 prodotti di 6 categorie diverse, dalle penne agli articoli da scrittura forever, alla pelletteria, il bracciale, una polo molto particolare, degli occhiali da sole, tutti con una finitura unica, il blu PININFARINA e oro, 85 pezzi per ognuno di questi prodotti.

(Slide n. 9) Questa foto è stata fatta nella Galleria del Vento, durante le prove sulla bicicletta SK DE ROSA; ci sono io con Cristiano DE ROSA. La bicicletta è stata ottimizzata in Galleria del Vento ed è stata subito un grandissimo successo sui media; si sta rivelando un notevole successo commerciale, sia in Italia che in Europa, oltre che in Oriente e in Giappone in particolare.

La bicicletta è stata presentata alla Fiera EUROBI-KE in Germania alla fine di agosto.

(Slide n. 10) In settembre abbiamo lanciato al Monaco Boat Show il progetto di superyacht Ottanta-

cinque: qui vedete una renderizzazione molto realistica, sembra sia un'imbarcazione che naviga. Sfortunatamente l'imbarcazione non c'è ancora, c'è per adesso un modellino in scala 1:100 (85 centimetri per 85 metri). Abbiamo curato il design di esterno di questa imbarcazione, mentre FINCANTIERI ha curato la parte pre-ingegneristica della motorizzazione e dell'"opera viva"; per gli interni abbiamo disegnato alcuni ambienti, abbiamo presentato insieme il modellino e il progetto alla stampa e abbiamo avuto moltissimo successo. Il progetto ora è in mano ai brokers e speriamo di trovare uno o più utilizzatori finali che siano interessati ad avere una barca che ha tutte le caratteristiche del miglior design PININFARINA, perché è sicuramente elegante, innovativa e pura. Vedete come è spostato il volume della tuga verso prua: davvero un qualcosa che io considero PININFARINA al 101%.

(Slide n. 11) Nel mese di novembre il progetto VI-TRA ha vinto il Premio American Architecture Award dal Chicago Athenaeum; è il secondo progetto realizzato per il costruttore PASQUALOTTO nello Stato di Santa Caterina a Balneario Camboriù, in Brasile, secondo progetto dopo Yachthouse, le due torri gemelle sempre a Balneario Camboriù mostrate lo

scorso anno, che sono in costruzione e che saranno inaugurate nel 2018.

(Slide n. 12) Anche la Torre Cyrela by Pininfarina, che si trova nella zona Fiandeiras a San Paolo del Brasile, sarà inaugurata nel 2018 e anche questo progetto ha vinto un premio molto prestigioso: l'IF Design Award per l'architettura di interni a febbraio di quest'anno, un segno di riconoscimento di eccellenza con 75 premi assegnati su 5.000 partecipanti.

(Slide n. 13) Ad aprile, in concomitanza con il Salone del Mobile, è stato presentato un altro progetto molto innovativo, denominato "Pininfarina Home Design"; abbiamo realizzato un'ipotesi di ambiente living PININFARINA, integrando in un unico progetto 6 nuovi elementi di arredo living realizzati dalla società veneta REFLEX, le ceramiche di CASALGRANDE PADANA e una delle cucine SNAIDERO. Siamo riusciti a creare un team di 4 aziende mettendo insieme tutte le possibili sinergie, sia a livello di design che a livello commerciale. Non possiamo più pensare di sviluppare il design degli elementi di arredo, il design dell'interior e dell'architettura in maniera non integrata; la grande opportunità è quella di promuovere i nostri elemen-

ti di arredo attraverso i progetti di architettura e di avere accesso ai progetti di interior in cui sono coinvolti i nostri partners.

(Slide n. 14) Lo stesso giorno, il 13 aprile del 2016, abbiamo lanciato al Salone del Mobile il concept della decima cucina PININFARINA-SNAIDERO in 28 anni di collaborazione. Si chiama Aria ed è un concept che è un concentrato di tecnologia e di design di assoluta avanguardia. Aria vuol dire leggerezza, con l'utilizzo di materiali leggeri: per esempio la struttura che porta l'illuminazione è realizzata in fibra di carbonio.

(Slide n. 15) L'ultima immagine è un'associazione un po' trasgressiva fra l'H2 Speed, vettura super performante a idrogeno, e la nostra bicicletta DE ROSA-PININFARINA SK; oltre al colore bianco, giallo e rosso hanno in comune il fatto che sono due mezzi di trasporto a emissioni zero.

La bicicletta H2S, il primo esemplare, è esposto in sala, poiché DE ROSA ce ne ha fatto dono. Abbiamo l'esclusiva per vendere la bicicletta H2S sul nostro e-store. La seconda bicicletta invece è stata data a Damiano CUNEGO, vincitore del Giro d'Italia nel 2004, che sta correndo il Giro d'Italia 2016 e che è in testa nel Gran Premio della Monta-

gna."

Il presidente fa poi presente che intende ora proiettare un breve filmato sulla H2 Speed.

Al termine della proiezione del filmato l'azionista Marco Geremia Carlo BAVA

chiede se si tratta di un modello semovente o statico.

L'amministratore delegato e direttore generale Silvio Pietro ANGORI

precisa che si tratta di un modello statico e passa ad illustrare e commentare alcune immagini digitali proiettate (allegato "B") esponendo quanto segue:

"(Slide n. 1) Nell'esercizio 2015 sono state portate a compimento una serie di azioni iniziate nel corso degli esercizi precedenti che erano state già anticipate anche in altre assemblee.

Nel corso dell'anno è stato sviluppato un piano industriale condiviso con il gruppo MAHINDRA, che conferma la strategia di sviluppo della PININFARI-NA secondo tre assi principali:

  • i servizi di design automobilistico e industriale in tutti i settori industriali ove il design diviene fattore distintivo e che siano in linea con il DNA del marchio;

  • i servizi di ingegneria nel mondo automobilistico, ma anche più in generale in quello dei trasporti;

  • la concezione, lo sviluppo e la costruzione di prototipi di vetture uniche e di serie limitate. E' del tutto pacifico e unanimemente riconosciuto che l'unicità della Società risiede nel valore intrinseco del suo marchio. Esso infatti è strumentale alla generazione di attività ed ha permesso fino ad oggi, in assenza - o quasi - di investimenti, di consolidare il giro d'affari degli ultimi anni.

Tra i fatti di maggior rilievo dell'esercizio 2015 intendo sottolineare la sottoscrizione, il 14 dicembre 2015, dell'Investment Agreement con il gruppo MAHINDRA, di cui vi abbiamo già dato ampio resoconto nei comunicati stampa degli ultimi mesi. Esso arriva alla conclusione di un negoziato lungo, molto intenso ma altrettanto proficuo, che per effetto del closing permetterà alla Società di guardare al futuro con maggiore tranquillità e serenità.

Nel corso del 2015 è stato altresì definito un nuovo accordo di ristrutturazione del debito con gli istituti finanziatori, che ne garantisce la futura

stabilità finanziaria.

Dal punto di vista dell'operatività della Società mi preme sottolineare la stabilità del portafoglio clienti nella conferma delle linee di attività dei tre settori di business del Gruppo, temi sui quali tornerò fra un attimo.

(Slide n. 2) Il dottor ALBERTINI illustrerà successivamente nel corso del suo intervento gli aspetti economico finanziari dell'esercizio 2015; mi preme sottolineare la stabilità del valore della produzione nel corso del 2015 che, a parità di perimetro, rispetto al 2014, rimane essenzialmente lo stesso, considerato che nel corso del 2014 si registravano introiti collegati alla cessione di vetture storiche.

Il margine operativo lordo salda a 1,5 milioni nel 2015 ed è comparabile, a parità di perimetro, con quello del 2014; questo, seppure non ancora soddisfacente, testimonia l'efficacia di alcune misure intraprese negli esercizi precedenti e nel corso del 2015.

Il risultato operativo, negativo di 12,4 milioni, risente in modo significativo degli effetti conseguenti, tra l'altro, all'adeguamento del valore dei cespiti produttivi così come collegato al nuo-

vo piano industriale e finanziario. Come già anticipato, il dottor ALBERTINI affronterà più in dettaglio questi temi.

Il debito lordo si riduce ulteriormente a fine anno, passando a 97,8 milioni per effetto del pagamento delle ultime due rate di debito nei confronti di BNL PARIBAS.

(Slide n. 3) In questa slide sono riassunte alcune informazioni che reputo importanti da condividere con voi azionisti.

Le aree geografiche dove sono stati generati i fatturati risultano cresciute in valore percentuale al di fuori dell'Europa rispetto a quanto generato in Europa. Questo fenomeno è collegato alla crescita di fatturati generati sul mercato cinese; nei Paesi in cui la PININFARINA AUTOMOTIVE ENGINEERING SHANGHAI è cresciuta saldando a 3 milioni il valore della produzione nel corso del 2015 si è potuto anche generare fatturato da clienti cinesi per la Capogruppo e stabilizzare una collaborazione con una più ampia base di clienti. Infatti il valore percentuale del fatturato generato in Cina è passato dal 3% circa al 9%.

In particolare, come ha ricordato anche il Presidente nella sua esposizione, è stato sottoscritto

con il gruppo SOUTH EAST MOTOR un accordo pluriennale soddisfacente sia per gli aspetti economici che per quelli industriali.

Una vettura da noi concepita e presentata nel corso del 2014, e oggi in produzione, è stata eletta nel corso del 2015 come il miglior SUV dell'anno in Cina, in un mercato così importante dove solo nel corso del 2015 sono state presentate 52 nuove vetture di questo tipo; questo risultato è molto rilevante e importante, le richieste dei mercati hanno portato all'aumento della capacità produttiva del nostro cliente. Quindi il design si dimostra ancora una volta fattore discriminante nelle decisioni di acquisto dei clienti finali ed è la ragione per la quale le case automobilistiche richiedono il nostro contributo nello sviluppo delle loro vetture.

Nel corso del 2015 abbiamo generato fatturato anche in altre aree geografiche, in particolare nel Sud-est asiatico e nel Nord America, mercati di notevole interesse sia per il nostro Gruppo che per i futuri investitori. Infatti queste sono aree di forte espansione economica in cui le necessità vanno oltre quelle del design automobilistico, spaziando dal design architetturale a quello dei tra-

sporti, a quello delle infrastrutture; da qui ne consegue anche la crescita del giro d'affari della PININFARINA EXTRA.

La contrazione del fatturato generato nel continente sub-indiano è da collegarsi alle ciclicità proprie dei programmi di sviluppo prodotto di alcuni dei nostri clienti di quell'area; potremo immaginare che il giro d'affari torni a crescere entro breve tempo.

I fatturati generati in Italia rimangono pressoché costanti anno su anno. Il nostro rapporto con FER-RARI prosegue su un ampio spettro di attività ed è, come sempre, di notevole soddisfazione.

In Germania la conclusione dell'attività di sviluppo delle due vetture Mini per BMW ha generato una flessione nei ricavi verso la fine dell'esercizio. Il mercato tedesco, ricordo, risente ancora oggi del caso VOLKSWAGEN, dal momento che non solo questo gruppo ma anche altre case automobilistiche tedesche nel corso dell'ultimo trimestre del 2015 hanno rallentato i loro progetti di sviluppo, con ciò generando sia una riduzione di attività destinate ai loro fornitori che notevoli tensioni sui prezzi dei servizi offerti.

In sintesi, il portafoglio clienti della Società

si è stabilizzato intorno ad un nocciolo duro e si è ulteriormente arricchito di nuovi clienti.

(Slide n. 4) Nella slide sono rappresentate le linee di attività secondo gli assi del piano strategico a partire dal 2011. Vorrei sottolineare alcuni aspetti rilevanti, segnatamente la crescita costante, a partire dal 2012, delle attività di design che, depurate dagli effetti collegati alla cessione di auto storiche nel 2014, sono cresciute del 14% su base annua composta.

Al valore della produzione del design di 17,5 milioni contribuisce, per quasi la metà, il gruppo PININFARINA EXTRA. Oggi la maggior parte delle case automobilistiche mondiali si è dotata di propri centri stile; dopo un periodo di autarchia queste sono tornate a richiedere creatività all'esterno ed il Gruppo PININFARINA si è confermato essere il partner di scelta di molti costruttori premium.

Il design, le sue declinazioni auto-non auto e le attività di costruzione fisica di prototipi e dei modelli di stile rende questo complesso di attività unico nel suo genere ed elemento di distinzione rispetto ai nostri concorrenti.

In complemento a questo vi sono le attività di ingegneria nel mondo dell'automobile - oramai stabi-

lizzate su fatturati importanti - che continuano ad avere margini di crescita significativi, specialmente sui mercati al di fuori dell'Italia. Queste tre linee di attività - servizi di design auto-non auto, servizi di ingegneria e sviluppo prodotto, concezione e sviluppo e costruzione di serie limitate - sono alla base del piano industriale sviluppato dalla Società di concerto con nuovi investitori.

Il futuro industriale della Società si svilupperà lungo questi assi strategici con l'intento, da parte dei futuri investitori, di valorizzare uomini, cespiti e marchi nel contesto delle attività industriali che rappresentano un'importante linea di ricavo per il gruppo TECH MAHINDRA su tutti i mercati del mondo.

Il Gruppo PININFARINA ormai genera la gran parte dei propri fatturati al di fuori dell'Italia, su mercati e con clienti complementari a quelli del futuro investitore, ma la radice italiana della Società è altresì il fattore competitivo e differenziante per via delle competenze e dei mestieri del nostro capitale umano. Tutto ciò è la base dell'interesse del futuro investitore, che nel suo stesso interesse non potrà che valorizzarla ulteriormen-

te".

Quindi il presidente dà la parola all'amministratore Gianfranco ALBERTINI il quale illustra e commenta alcune immagini digitali proiettate (allegato "C") esponendo quanto segue:

"(Slide n. 1) Analizziamo come sempre i temi più importanti, dal punto di vista economico finanziario, che hanno caratterizzato l'esercizio 2015.

In questa slide viene mostrato il conto economico consolidato dove, riprendendo quanto detto dal dottor ANGORI, la gestione evidenzia una devianza tra il 2015 e il 2014 in riferimento al valore della produzione e alla marginalità e ricordando che il 2014 era interessato dalla cessione di proprietà intellettuali di alcuni concept – ha un valore intorno ai 4,5 milioni di euro, sia a livello di valore della produzione sia a livello di margine operativo lordo.

Inoltre possiamo notare una deviazione forte nella voce "accantonamenti e svalutazioni". L'incremento della voce è dovuto a due valori molto elevati: l'importo di circa 900 mila euro collegato alla procedura di mobilità, iniziata nell'ottobre 2015 e terminata nel dicembre 2015 per 12 persone, e l'importo di 9,5 milioni di euro collegato al-

l'impairment test dello stabilimento di San Giorgio Canavese.

(Slide n. 2) Riprendendo le modalità di esposizione delle assemblee precedenti, il margine operativo lordo - o EBITDA - a partire dal 2011 e fino al 2015 è stato normalizzato, cioè depurato, come anche gli altri dati, dagli effetti che la nostra Società per varie ragioni ha avuto nel corso degli anni, di tipo straordinario o comunque non ripetitivo.

L'anno 2015, da questo punto di vista, risulta rispetto al 2014 sì inferiore, ma non così inferiore come i dati civilistici dimostrano.

(Slide n. 3) Se si osserva invece l'andamento delle altre due società del Gruppo che hanno una certa significatività a livello consolidato, la PININ-FARINA DEUTSCHLAND e la PININFARINA EXTRA, queste hanno chiuso un bilancio 2015 decisamente migliore rispetto al 2014, e comunque al massimo storico della loro rispettiva storia.

(Slide n. 4) E' evidente che tutto ciò è positivo, ma chiaramente comunque non sufficiente. Nella slide proiettata è riportato sulla sinistra l'andamento del patrimonio netto, ripreso dagli anni precedenti, di PININFARINA S.p.A., al 31 dicembre 2015

si ha un valore di 8,6 milioni di euro. Come è stato detto in più riprese, la Società ha bisogno di un'iniezione di capitale importante, che si sta realizzando attraverso l'accordo con MAHINDRA. Da un punto di vista numerico si può osservare come, a partire dalla crisi del 2008, la sequenza dei valori di patrimonio netto evidenzia due colonne più alte rispetto alle altre, corrispondenti agli anni 2009 e 2012, per effetto, nel 2009, dell'accordo di riscadenziamento e dell'aumento di capitale e, nel 2012, del secondo accordo di riscadenziamento. È chiaro che oggi occorre prendere delle iniziative radicalmente diverse rispetto al passato.

Sulla destra viene rappresentato l'andamento della posizione finanziaria netta. Questo indicatore mostra che il peggioramento negli anni ha delle percentuali inferiori rispetto ai dati di patrimonio netto; il valore 2015 di 54,1 milioni di euro risente anche del periodo di moratoria con gli istituti di credito, scaturito dalla firma degli accordi del 14 dicembre 2015. Questo significa che a dicembre la Società non ha pagato la rata, in accordo con gli istituti finanziatori, del debito.

(Slide n. 5) Nella slide viene mostrato il debito lordo della PININFARINA S.p.A., cioè la parte anco-

ra al momento da restituire; tra il 2014 e il 2015 viene mostrata una discesa di circa 7 milioni di euro relativa al pagamento dell'ultima rata del finanziamento FORTIS, ricordo che quest'ultima aveva ipotecato tutti i terreni e i fabbricati della PI-NINFARINA S.p.A., il debito è stato integralmente ripagato, ed era l'unico non ristrutturato, con il pagamento integrale del debito le ipoteche non sono più escutibili. Nel corso degli anni, a partire dal 2008 fino alla fine del 2015, quindi, la restituzione in linea capitale effettuata dalla Società agli istituti finanziatori è stata di circa 237 milioni di euro."

Quindi l'amministratore Gianfranco ALBERTINI dà lettura del comunicato stampa relativo alla riunione del consiglio di amministrazione tenutasi prima dell'assemblea (allegato "D") precisando che lo stesso è disponibile presso il tavolo di segreteria.

Al termine della lettura dell'amministratore Gianfranco ALBERTINI, il presidente fa presente che, come già precisato nell'assemblea del 5 febbraio scorso, in data 14 dicembre 2015 le società Pincar S.r.l. in liquidazione, da un lato, e Tech Mahindra Ltd. e Mahindra & Mahindra Ltd., dall'altro la-

to, hanno sottoscritto un patto parasociale avente ad oggetto la PININFARINA S.p.A. che prevede un divieto di trasferimento e pattuizioni circa l'esercizio del diritto di voto in relazione alla totalità delle azioni ordinarie detenute da Pincar S.r.l. in liquidazione in PININFARINA S.p.A..

Precisa inoltre che in data 3 maggio 2016 le medesime società Tech Mahindra Ltd. e Mahindra & Mahindra Ltd. hanno sottoscritto un patto parasociale avente ad oggetto la PF Holdings B.V. nel quale, in particolare, è indicato che quest'ultima opererà quale società veicolo per l'acquisizione della totalità delle azioni ordinarie detenute da Pincar S.r.l. in liquidazione in PININFARINA S.p.A..

Fa poi presente che per tali patti sono stati regolarmente espletati gli adempimenti pubblicitari previsti dalla legge; in particolare le informazioni essenziali sono state pubblicate sul sito Internet della Società e sono comunque disponibili presso il tavolo di segreteria.

Quindi dà lettura della proposta di destinazione del risultato di esercizio riportata nel fascicolo relativo al bilancio 2015 distribuito ai presenti e che qui di seguito si trascrive:

"L'esercizio 2015 presenta una perdita di bilancio

ammontante a euro 20.263.436 la cui copertura vi proponiamo di rinviare ai futuri esercizi." Comunica poi che un azionista avente diritto al voto ha ritenuto di avvalersi del diritto di porre domande prima dell'assemblea precisando che, entro il termine indicato nell'avviso di convocazione (9 maggio 2016), sono quindi pervenute numerose domande, anche di dettaglio, la cui risposta in formato cartaceo è stata messa a disposizione, all'inizio dell'odierna assemblea, di ciascuno degli aventi diritto al voto ed è ancora disponibile presso il tavolo di segreteria.

Segnala poi che nella documentazione distribuita ai presenti è ricompresa la relazione sul governo societario e gli assetti proprietari 2015 e passa alla discussione sul primo punto all'ordine del giorno precisando che chi interverrà dovrà attenersi all'argomento all'ordine del giorno e svolgere il proprio intervento e l'eventuale replica alle risposte fornite in un lasso di tempo limitato rispettivamente di 5 e di 2 minuti nei quali dovranno essere ricomprese le eventuali dichiarazioni di voto.

Precisa inoltre che si terrà comunque conto della pertinenza dell'intervento.

L'azionista Marco Geremia Carlo BAVA

dichiara la sua opposizione.

Quindi il presidente dichiara aperta la discussione sul bilancio al 31 dicembre 2015.

Una sintesi viene qui di seguito riportata.

L'azionista Giuseppe MARGARONE

pensa che la commercializzazione di determinati prodotti influenzi sempre il bilancio;

afferma di essere un appassionato di automobili e di partecipare alle assemblee con grande emozione per poter visionare i modelli nuovi, a dimostrazione che la tecnologia in Italia ancora è in evoluzione;

domanda se la tecnologia che è stata applicata alla H2 Speed – che possiede un design chiaramente eccellente – consiste nel possedere un motore a idrogeno in cui è l'idrogeno che sviluppa energia elettrica, e quindi con propulsione tramite motore elettrico, o in cui è l'idrogeno che va direttamente in un motore a scoppio;

ipotizza che la risposta sia la prima e che quindi l'auto utilizzi l'energia elettrica per il movimento;

ritiene che questo tipo di tecnologia applicata alla H2 Speed sia qualcosa di straordinario e doman-

da se non si possa applicare anche a una macchina da utilizzare in città;

consiglia, come è già stato fatto in passato con la vettura Bluecar, sviluppata in collaborazione con BOLLORE', di costruire un'automobile che possa avere un utilizzo urbano - anche coinvolgendo il nuovo partner MAHINDRA - di tipo elettrico, in cui l'energia elettrica possa essere prodotta con pale eoliche o con pannelli solari o a idrogeno, in quest'ultimo caso con tutti i conseguenti problemi di logistica;

pensa che la costruzione di un'auto elettrica influenzerebbe molto il bilancio, considerando che attualmente i risultati che sono stati riportati nell'esposizione sono tutti negativi;

ritiene sia necessario essere meno idealisti e scendere più nel particolare e nel pratico; si chiede se sia possibile commercializzare quei veicoli che sono stati prodotti in partnership con la Cina anche in Italia, da sempre mercato evoluto dell'automobile, in cui un'ottima commercializzazione e un ottimo risultato influenzerebbe anche gli altri mercati europei;

domanda se sia vantaggioso vendere veicoli in Cina, in India o in altri Paesi molto vasti, che ma-

gari sono meno importanti rispetto all'Italia, ala Germania o alla Francia, Paesi in cui la tecnologia automobilistica è stata sempre all'avanguardia. L'amministratore delegato e direttore generale Silvio Pietro ANGORI

spiega che la vettura H2 Speed è di tipo elettrico, in cui l'idrogeno produce l'elettricità che alimenta il motore elettrico;

chiarisce, in riferimento all'adozione su vetture per uso urbano, che questa tecnologia è ancora impiegata in modo limitato, necessita di economie di scala per poter essere applicata su flotte urbane, e che per questi motivi - in partnership con la società GREEN GT – si è inteso realizzare questo concept in una serie limitata di dieci vetture che, come detto già in altre occasioni, devono fondamentalmente dimostrare l'applicabilità pratica della tecnologia;

ricorda che la PININFARINA non è un costruttore automobilistico, e che per questa ragione può sviluppare il design, e come sistemista di ingegneria può arrivare allo sviluppo delle vetture per conto di clienti; un esempio di ciò si può trovare nel SUV a cui l'azionista faceva riferimento, creato in collaborazione con la cinese SOUTH EAST MOTOR;

precisa che non pertiene alla PININFARINA la scelta industriale e commerciale di commercializzare una vettura in mercati differenti dalla Cina e che quello che la Società può fare è continuare a fare bene il mestiere che sta facendo, cioè far sì che le vetture siano attraenti per il cliente finale, come già verificatosi in molti casi, non tutti citati per ragioni di riservatezza.

Il presidente

chiede all'azionista MARGARONE se intende intervenire per la replica.

L'azionista Giuseppe MARGARONE

domanda se, come è stato fatto per la bicicletta SK DE ROSA, in cui la Società ha ottenuto l'esclusiva per la vendita, non sia possibile in qualche modo fare la stessa cosa con una vettura, come ad esempio il SUV compatto, per verificarne le prestazioni;

precisa di essere appassionato di macchine elettriche, di aver avuto modo di testare quasi tutte quelle in commercio e che ognuna presenta delle complicazioni diverse;

domanda nuovamente se si possa tentare questa strada come già fatto per la bicicletta anche per le autovetture;

chiede se sia possibile costruire - dato che tutti ne parlano ma nessuno mette in pratica - un'auto elettrica tradizionale, alimentata ad idrogeno o meno, magari in partnership, richiedendone la commercializzazione in Italia, per verificarne la risposta da parte dei clienti.

L'azionista Carlo Maria BRAGHERO

sottolinea come il presidente e gli amministratori abbiano parlato nell'esposizione iniziale per più di un'ora in totale, lamentando come sia incoerente pretendere di comprimere gli interventi degli azionisti in 5 minuti ciascuno;

afferma che ben comprende le motivazioni di questa decisione e che le condivide, ma che bisognerebbe adottare a questo proposito un modo diverso per far sì che tutti gli interventi siano concreti e tenuti in termini ragionevoli, non contingentando il tempo in questo modo;

domanda, essendo arrivato in ritardo e non avendo assistito a parte dell'esposizione iniziale, per quale motivo due sindaci sono da una parte del tavolo, e il presidente dall'altra, dato che sono stati eletti tutti nella stessa lista, ritenendo questo fatto molto curioso;

lamenta come le diapositive mostrate dal dottor AN-

GORI e dal dottor ALBERTINI fossero praticamente illeggibili.

L'azionista Marco Geremia Carlo BAVA

conferma che anche per lui erano illeggibili.

L'azionista Carlo Maria BRAGHERO

precisa che, avendo già letto il bilancio in precedenza, le diapositive illeggibili tutto sommato non sono state di per sé una grande perdita; spiega come sia rilevante che le banche stiano dimostrando una scarsissima fiducia nei nuovi azionisti, tanto è vero che ben il 58% dei crediti devono essere liquidati a saldo e stralcio, rappresentando una mancanza di fiducia nel futuro;

afferma di ben comprendere questa questione, perché per ragioni professionali un anno fa ha avuto modo di assistere una società che doveva essere venduta alla indiana VIDEOCON INDUSTRIES, più piccola di MAHINDRA ma non di tanto, precisando che avere a che fare con gli indiani non è stato facile per lui e non lo sarà per nessuno;

sottolinea come lo abbia particolarmente colpito il capitolo della relazione sulla evoluzione della gestione, che ha avuto una conferma sui dati trimestrali che sono stati letti dal dottor ALBERTINI; domanda, alla luce delle previsioni nel 2016 di un

valore della produzione ancora inferiore da un lato - che porta ad una continua riduzione e ad un conseguente risultato operativo ancora una volta negativo - e di un risultato netto positivo a causa della ristrutturazione dei debiti – ha perso il conto di quante ne sono state fatte - dall'altro lato, come intenda procedere la Società, se ci sarà un aumento di produzione o un risultato operativo positivo, in quanto nulla è stato detto su questi aspetti, sottolineando solo quelli finanziari;

chiede se la Società intende progressivamente trasformarsi in qualcosa di diverso da quello che è la PININFARINA storica, quindi in un qualcosa di più finanziario;

ricorda che la Società possiede 95 milioni di perdite fiscali pregresse, che magari a qualcuno potrebbero interessare;

chiede informazioni su cosa si intende fare per recuperare tali perdite, anche in caso di riduzione della produzione;

pensa che - poiché poco prima era stato precisato che il gruppo facente capo a PININFARINA EXTRA continua a dare risultati buoni - questi risultati fossero già buoni qualche lustro fa, soprattutto

per merito dell'ingegner Paolo PININFARINA;

domanda, in riferimento alla PININFARINA DEUT-SCHLAND, chi ha avuto l'idea di aprire questa succursale, spiegando come a giudicare dai risultati questa sia stata una mossa intelligente e sostenendo che varrebbe la pena ricordare di chi era stato il merito;

pensa che sia da premiare, riguardo alla valorizzazione delle controllate e dei loro avviamenti, chi ha stabilito il costo medio ponderato del capitale per l'attualizzazione delle previsioni nell'8,58%, domandandosi quali siano le capacità divinatorie di chi ha stabilito questo importo, poiché in questo modo la Società è riuscita a non modificare il valore per ben due anni consecutivi.

Il presidente

ringrazia l'azionista per l'apprezzamento dell'operato di PININFARINA EXTRA, spiegando che però è merito anche di quello che è e che è stata la PININ-FARINA nei 57 anni precedenti la nascita della PI-NINFARINA EXTRA e anche in parallelo;

spiega che la PININFARINA EXTRA produce un ottimo design e bei progetti con un certo successo e una crescita anche geografica, ma che non bisogna dimenticare che il grande valore della PININFARINA

EXTRA è anche il marchio PININFARINA, frutto della storia, del DNA e della consistenza della PININFA-RINA in tutti questi anni; non considera quindi isolato il successo della PININFARINA EXTRA, ma facente parte del successo della PININFARINA; precisa che la PININFARINA DEUTSCHLAND è nata dall'idea di suo fratello Andrea di investire in Germania.

L'amministratore delegato e direttore generale Silvio Pietro ANGORI

ringrazia per le domande fatte, soprattutto per quelle che riguardano l'evoluzione della gestione; precisa che essa dipende da fattori di natura esterna alla Società, dai mercati di riferimento nei quali la Società opera e dalle dinamiche della Società stessa;

spiega che, in riferimento alla prevedibile gestione del 2016, sulla base delle indicazioni della trimestrale i valori mostrati sono il frutto di una situazione che è collegata soprattutto al mondo dell'ingegneria in relazione a quanto è successo al Gruppo VOLKSWAGEN, in quanto sul mercato tedesco la maggior parte dei costruttori ha evidentemente tenuto conto del problema generato dal dover contenere gli eventuali costi collegati allo scan-

dalo da parte di VOLKSWAGEN e quindi portando a un blocco o ad un rallentamento dello sviluppo dell'attività di ingegneria e dello sviluppo di nuovi prodotti;

precisa che questo ha impattato in modo importante anche nelle altre case automobilistiche, le quali hanno rallentato e posticipato alcuni dei programmi nei quali la PININFARINA era coinvolta; chiarisce, in un aspetto più ampio, che è sempre stato detto e ribadito in tutti i contesti che l'investitore futuro della Società idealmente avrebbe dovuto essere un gruppo industriale, perché la forza della Società messa a fattor comune con risorse economiche e finanziarie e con un portafoglio clienti molto più ampio del suo, permetterebbe alla PININFARINA di far crescere sulla prima riga del conto economico e di conseguenza portare nel complesso effetti positivi;

ricorda che il gruppo TECH MAHINDRA ha 800 clienti attivi in questo momento, fatturando circa 350 milioni di dollari nell'ingegneria, nei trasporti, nel settore automobilistico e nell'information technology, mentre la PININFARINA ha ad oggi attivi 160 clienti;

spiega come basterebbe solo che il 10% dei clienti

del gruppo TECH MAHINDRA che non sono ancora clienti della PININFARINA lo diventassero per avere il 50% di clienti in più rispetto a quelli che la Società possiede oggi.

Il presidente

precisa che il tempo a disposizione degli azionisti non è di 5 minuti, ma di 5 minuti più 2 minuti per ogni azionista, quindi in totale 7 minuti, e che, facendo un rapido calcolo, con 10 azionisti presenti ci sono in totale un potenziale di 70 minuti aperti al dibattito, specificando di ritenere equa la regola della limitazione di tempo.

L'azionista Marco Geremia Carlo BAVA

fa presente che i suoi siti sono www.marcobava.it e www.nuovomodellodisviluppo.it, precisando di partecipare anche per questa costituenda associazione; comunica ai presenti che sul suo sito si può prendere visione dello statuto ed eventualmente iscriversi;

spiega come le domande n. 1 e n. 4, che ha posto prima dell'assemblea, fossero relative agli aggiornamenti su MAHINDRA e come ad esse non sia stata data risposta o sia stato indicato un riferimento a comunicati stampa, anche se il 3 maggio 2016 è avvenuto un aggiornamento importante sulla questio-

domanda se la Società intende trasferirsi in Olanda, ritenendo che MAHINDRA abbia questa intenzione e che l'avvocato PAVESIO, con la sua grande esperienza di diritto internazionale, lo stia consigliando, probabilmente anche per evitare che gli azionisti vadano in Olanda a parlare, come è già successo per FIAT e FERRARI in cui la partecipazione da parte degli azionisti alle assemblee è minore rispetto a quella rilevabile nelle assemblee di condominio;

pensa che, osservando nelle risposte le cifre date ad alcune sue domande, i costi si possano diminuire, considerando che altre società, più o meno di questa entità, hanno dei costi più bassi di circa un terzo;

condivide quanto detto dall'ingegner PININFARINA, per cui i risultati ottenuti nella PININFARINA EX-TRA sono prodotti da chi ha lavorato in PININFARI-NA ancora prima che la PININFARINA EXTRA nascesse; domanda chi ha i demeriti per cui la PININFARINA è arrivata a questa situazione, ormai sotto gli occhi di tutti;

condivide quanto detto dal dottor ANGORI per cui è finita l'autarchia per quanto riguarda le case au-

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ne;

tomobilistiche, non comprendendo però cosa abbia fatto la PININFARINA per convincere questa autarchia a finire prima di arrivare a questi estremi; spiega come sia un piacere vedere questo ambiente, che rappresenta un pezzo di storia importante per il Paese, e guidare una FIAT Coupè, un pezzo di storia importante della PININFARINA e dell'industria automobilistica italiana;

specifica come lui e il dottor ANGORI siano gli unici presenti ad avere auto PININFARINA - l'uno proprietario di un FIAT Coupè e l'altro di un'Alfa GTS – e come la seconda sia il punto più alto della storia industriale della PININFARINA e la prima il punto più basso, anche a causa di grossi problemi tecnici ed economici con quella vettura;

spiega che è molto costoso mantenere un'auto di quel tipo, ma che lo fa apposta per dimostrare a chi non ci crede che quella auto è stata costruita e venduta, che la sua produzione all'epoca poteva arrivare a 30 o 40 mila vetture all'anno, che il suo costo si aggirava intorno ai 50 milioni di lire e che questo ora non succede più, domandandosi perché;

afferma che PININFARINA nel primo anno abbia dato un grosso contributo al Parco Valentino, ribattez-

zato ora Salone dell'Auto, dove tutti guardavano Andrea LEVI come un personaggio quasi amico dell'azionista stesso - cosa che non è – e quindi con molta diffidenza, come è abituato lui stesso ad essere guardato da molti anni;

pensa che questo Salone dell'Auto possa servire molto alla PININFARINA come aggancio al Salone dell'Auto di Monaco per il prossimo anno - salone molto votato all'auto ecologica - e soprattutto per capire se veramente questa autarchia, poiché saranno presenti 45 produttori di automobili e 16 studi di design, sia finita o meno;

si congratula per la bicicletta, chiedendo se sia possibile provarla;

reputa sbagliata l'affermazione del dottor ANGORI secondo cui la Società opera solo nel campo del design e non progetta soluzioni tecniche, in quanto quando si propone seriamente una soluzione di design, si possiede nello stesso tempo anche la soluzione tecnica, come già Andrea PININFARINA aveva fatto in stabilimento per risolvere alcuni problemi in squadra;

ritiene che il prodotto di design debba per definizione costare di meno e non di più, perché è il risultato di un studio di un'ottimizzazione produtti-

va, che lo porta ad essere non solo bello, ma deve essere anche più facile da produrre, con minor costo e più riciclabile;

pensa che con questo si dimostri per quale motivo sulle vendite di concept si perdano 4 milioni di euro e soprattutto perchè dal 2008 al 2016 si sono svalutati per circa 10 milioni di euro gli stabilimenti della Società, in particolare quello di San Giorgio Canavese;

ritiene che MAHINDRA userà il marchio PININFARINA per le sue automobili, anche se non avrebbe bisogno di acquistarla per farlo, con la conseguenza che l'apprezzamento del mercato non cambierà - se ci sarà - su una macchina MAHINDRA costruita da MA-HINDRA e con la tecnologia di MAHINDRA, che nessuno apprezza, ma che pochi apprezzeranno qualora ci sarà il marchio PININFARINA;

afferma di avere ultimamente apprezzato la nuova O-PEL Astra, giudicandola un "best in class" superiore anche a VOLKSWAGEN.

Il presidente

sospende l'intervento dell'azionista per coerenza con gli altri azionisti, essendo passati quasi 10 minuti.

L'azionista Marco Geremia Carlo BAVA

chiede di poter usufruire dei restanti 60 minuti previsti per gli interventi essendo l'ultimo azionista a chiedere la parola.

Il presidente

ribadisce che il tempo a disposizione è stato stabilito in 5 minuti e che, dopo ulteriori 4 minuti di intervento concessi, passerà alle risposte.

L'azionista Marco Geremia Carlo BAVA

dichiara di non avere assolutamente finito l'intervento.

Il presidente

precisa che l'azionista BAVA ha già formulato 77 domande a cui è stata data risposta per iscritto.

L'azionista Marco Geremia Carlo BAVA

dichiara nuovamente di non avere assolutamente ancora concluso l'intervento.

Il presidente

afferma di voler provare a dare una risposta anche a queste altre domande formulate nell'intervento, ricordando che ad altre 77 è già stata data risposta;

spiega come il dottor ALBERTINI ha già presentato la situazione attuale nella sua esposizione iniziale, riprendendo la slide n. 5 che è rimasta proiettata per molto più tempo rispetto alle altre e più esemplificativa di tutte perché specifica la situazione della Società dal 2008 al 2015;

fa presente che gli accordi di ristrutturazione dei debiti fatti negli anni dal 2008 al 2015 sono tre, uno nel 2008, uno nel 2011 e uno nel 2015, e che il loro numero è elevato ma ragionevole, considerando che il debito lordo nel 2007 era di 558 milioni di euro, che oggi ammonta a 98 milioni di euro e che sono stati restituiti 237 milioni di euro; precisa che con tutte queste operazioni avvenute in parallelo l'operatività della Società è riuscita a riposizionarsi, ridefinendo una missione nei servizi e riuscendo ad attrarre anche gli interessi di un grande investitore internazionale;

pensa che in questi anni si sia riusciti a passare da una situazione in cui la Società aveva un debito lordo di 558 milioni di euro e tutti i parametri fuori scala a una in cui si è riusciti ad attirare un grande azionista internazionale, con una conseguente crescita di fatturato nei servizi da cifre intorno a 20 milioni di euro nel 2007-2008, a cifre dell'ordine degli 82 milioni oggi; spiega come dal 2015 al 2016 il Parco Valentino sia cambiato e come non sia ragionevole e sostenibile finanziariamente una partecipazione pari a

quella dell'anno passato;

espone come la scorsa edizione la Società abbia partecipato con 50 vetture per la celebrazione degli 85 anni e come nel 2016 sarà ben presente, sperando in un ampio successo;

afferma che è possibile provare la bicicletta, magari non in sede di assemblea ma in futuro, precisando che se l'azionista rispettasse di più il regolamento, il presidente sarebbe più propenso a far provare il veicolo all'azionista stesso; conferma che farà comunque provare la bicicletta

all'azionista;

ritiene che parlare di un marchio PININFARI-NA-MAHINDRA sia prematuro e comunque non pertinente all'ordine del giorno, dichiarando di non volerlo escludere, né confermare.

L'amministratore Carlo PAVESIO

specifica che la decisione di trasferirsi in Olanda o meno spetta all'investitore;

precisa come in alcuni comunicati l'investitore abbia dichiarato il desiderio di mantenere la Società quotata in Italia.

L'azionista Marco Geremia Carlo BAVA

ricorda come nei comunicati ci sia scritto chiaramente che il brand PININFARINA verrà utilizzato,

licenza e marchio, sulle vetture MAHINDRA & MAHIN-DRA, ritenendo questo la fine della Società; consiglia uno sviluppo della Società anche dal punto di vista dell'arredo urbano, come già da lui consigliato anni prima, dimostrando come la Società si sia finalmente resa conto che il piano industriale realizzato dal dottor PISONI fosse sbagliato e che incidentalmente si stia lo stesso sviluppando, dal punto di vista sinergico, in questo senso;

domanda cos'altro sia stato prodotto in questo settore oltre la fiaccola olimpica, affermando di non aver visto altro;

chiede per quale motivo sono stati persi 50 mila euro per cessioni di immobilizzazioni, perché ci sono ancora degli investimenti su un immobile in Torino, quale sia l'immobile e quanto sia il loro costo;

vuole sapere perché la Società continua a detenere partecipazioni in UNIONFIDI e IDROENERGIA; domanda perché il valore delle consulenze sia arrivato a circa 1 milione di euro, ritenendo che le consulenze siano richieste prevalentemente all'avvocato PAVESIO;

pensa che la PININFARINA non abbia bisogno di MA-

HINDRA e che MAHINDRA non abbia bisogno di PININFA-RINA;

ricorda come il dottor ANGORI abbia dichiarato poco prima come sia giunta la fine dell'autarchia, come tutto sta procedendo bene e quindi alla fine rimarrà esclusivamente la PININFARINA EXTRA; domanda se è veramente così e cosa c'entri MAHIN-

DRA;

vuole sapere perchè - se la Società è passata negli anni dai 20 milioni di euro ai 60 milioni di euro per i servizi - la PININFARINA sia in perdita, ritenendo non condizionante l'indebitamento, di solo lo 0,25% su base annua;

crede sia importante capire cosa succederà alla PI-NINFARINA;

domanda alla presidente dell'Unione Industriale di Torino, presente in consiglio, per quale motivo non sia stato possibile trovare qualcuno che a Torino volesse investire nella PININFARINA, ricordando come la Società abbia una sua indipendenza, un valore, un marchio, che non vale solo quei 500 milioni di euro che MAHINDRA è disposta a pagare; vuole sapere se MAHINDRA risolverà davvero i problemi della Società e se non esistono alternative sul territorio, auspicando un suggerimento da par-

te dell'Unione Industriale.

Il presidente

precisa che verranno fornite delle risposte a queste ulteriori domande;

spiega che la Pincar ritiene di aver fatto la cosa migliore per se stessa e per la PININFARINA in quanto frutto di una decisione strategica nell'interesse delle aziende che il consiglio di amministrazione della PININFARINA ha approvato per quanto di sua competenza.

L'azionista Gianfranco Maria CARADONNA

rilegge una parte del comunicato stampa letto dal dottor ALBERTINI "Si sono così realizzate le principali condizioni per poter addivenire al closing degli accordi del 14 dicembre 2015 ad oggi previsto entro il 30 giugno 2016", sottolineando come sia importante aver comunicato agli azionisti che le principali condizioni per arrivare al closing sono state realizzate;

domanda, poiché è importante per la Società espandersi verso i mercati esteri - come si è già verificato non solo per la Germania ma anche per il mercato orientale -, quali siano i possibili sviluppi in Iran.

L'amministratore delegato e direttore generale Sil-

vio Pietro ANGORI

spiega che il mercato iraniano prima dell'embargo aveva una produzione di 1 milione e 600 mila vetture quando in Italia, a oggi, la produzione è di 600 mila, specificando come la riapertura dei rapporti commerciali con questo Paese sia vista da tutto il mondo come un mercato di sbocco importantissimo e come non sia casuale che in questo momento tutte le case automobilistiche e tutti gli operatori industriali si rechino in Iran;

precisa come, nel dovuto rispetto delle norme sull'embargo, la PININFARINA abbia mantenuto sempre rapporti corretti e cordiali con le due principali case automobilistiche iraniane proprio per poter cogliere l'onda collegata alla riapertura di quel mercato;

illustra come questo, insieme all'Africa e a tutta l'area Mediorientale, sia un nuovo mercato di sbocco - tenuto conto del rallentamento sul mercato cinese - da monitorare attentamente nel tempo.

Nessun altro chiedendo la parola, il presidente chiude la discussione e mette in votazione il bilancio al 31 dicembre 2015 e la proposta di destinazione del risultato di esercizio chiedendo rispettivamente a chi sia favorevole, contrario o si

astenga di alzare la mano.

Quindi il presidente accerta che il bilancio e la proposta di destinazione del risultato di esercizio sono approvati a maggioranza con:

voti favorevoli n. 23.328.882

voti contrari n. 1

voti astenuti n. 102.

Hanno espresso voto favorevole tutti i partecipanti all'assemblea riportati nell'allegato "G" ad eccezione dell'azionista Marco Geremia Carlo BAVA per n. 1 azione che ha espresso voto contrario e degli azionisti Aldo GNAVI per n. 100 azioni e Carlo Maria BRAGHERO per n. 2 azioni che hanno espresso la loro astensione.

Sul punto

  1. Relazione sulla remunerazione e deliberazioni di cui all'art. 123 ter del D. Lgs. 58/1998,

il presidente precisa che, come indicato nella relativa relazione illustrativa del consiglio di amministrazione distribuita ai presenti (allegato "E"), gli azionisti sono stati convocati in assemblea ordinaria per deliberare in merito alla relazione sulla remunerazione prevista dall'articolo 123 ter del decreto legislativo 58/1998, anch'essa distribuita ai presenti (allegato "F").

Fa poi presente che la relazione sulla remunerazione 2015 contiene le informazioni richieste da tale articolo in merito alla politica della Società in materia di remunerazione dei componenti dell'organo amministrativo, del direttore generale e dei dirigenti con responsabilità strategiche e che sono inoltre forniti dettagli sulle voci che compongono la remunerazione corrisposta a qualsiasi titolo e in qualsiasi forma dalla PININFARINA S.p.A. e da società controllate e collegate.

Quindi il presidente passa alla discussione sul secondo punto all'ordine del giorno precisando che anche in questo caso chi interverrà dovrà attenersi all'argomento all'ordine del giorno e svolgere il proprio intervento e l'eventuale replica alle risposte fornite in un lasso di tempo limitato rispettivamente di 5 e 2 minuti nei quali dovranno essere ricomprese le eventuali dichiarazioni di voto.

Precisa inoltre che si terrà comunque conto della pertinenza dell'intervento.

Quindi dichiara aperta la discussione sul secondo punto all'ordine del giorno.

Una sintesi viene qui di seguito riportata.

L'azionista Giuseppe MARGARONE

ritiene doveroso proporre, come fa in altre assemblee, anche se con dispiacere, che gli amministratori riducano i loro emolumenti del 10%, visti i risultati negativi, non per punizione ma per essere solidali con gli azionisti e con l'andamento in generale.

Il presidente

prende atto della proposta.

L'azionista Marco Geremia Carlo BAVA

ricorda che, all'epoca di Andrea PININFARINA, quando Sergio PININFARINA era amministratore delegato e presidente, le cifre degli emolumenti erano molto più basse e l'Azienda andava benissimo, fino al 2008;

non riesce a capire la situazione, ritenendo che l'attuale management – con o senza colpa - sia responsabile dello stato in cui si trova oggi la Società; sostiene sia normale che un'azienda sana cambi il management quando va male, mentre in PI-NINFARINA si ritrova sempre la stessa dirigenza con emolumenti sempre più alti anno per anno; mostra stupore di fronte a proposte e indicazioni offerte dagli amministratori, citando l'affermazione del dottor ANGORI "Basta che i clienti della MA-HINDRA diventino i clienti della PININFARINA"; la-

menta come nessuno abbia ancora spiegato la differenza tra l'attività di MAHINDRA e quella di PININ-FARINA e afferma che i clienti non possono essere intercambiabili;

vuol sottolineare - in maniera che rimanga a futura memoria, quando si incontrerà magari col dottor TREVES a parlare della PININFARINA, che forse non si chiamerà più così, ma si chiamerà MAHINDRA dopo una fusione tra le due società – che l'affermazione fatta dal dottor ANGORI non ha senso, poiché i clienti di PININFARINA semplicemente non ci saranno più;

denuncia al collegio sindacale ai sensi del 2408 la mancanza di trasparenza nel non voler fornire agli azionisti in assemblea le slide proiettate, come se fossero top-secret;

ricorda che il dottor ALBERTINI all'inizio era una persona mite e disponibile, mentre ora la sua arroganza aumenta in proporzione al suo stipendio; ribadisce che in futuro MAHINDRA non venderà più auto col marchio PININFARINA e la PININFARINA non avrà più clienti al di fuori di MAHINDRA.

Il presidente

precisa che l'argomento MAHINDRA non è pertinente, poiché il punto all'ordine del giorno parla di re-

munerazione.

L'azionista Marco Geremia Carlo BAVA

afferma che sono gli stipendi a non essere pertinenti coi risultati e accusa gli amministratori di essere i responsabili della situazione o di essere degli irresponsabili a condurre l'Azienda in questo modo, con questi risultati e trovando questa soluzione.

Il presidente

dissente dalle affermazioni dell'azionista e ritiene che la remunerazione del management sia assolutamente equa; vuole escludere i paragoni con tempi e contesti diversi e ritiene che paragonare le remunerazioni di esponenti di altre generazioni, con aziende che si muovevano in contesti diversi, mondi diversi, distribuzione di dividendi diversi è come paragonare un calciatore di oggi a un calciatore degli anni settanta;

afferma di essere contento, in un contesto di mercato come quello attuale, di aver confermato il management, che ha saputo mantenere le competenze, il marchio e l'eccellenza e attrarre un investitore internazionale, dopo otto anni in cui ha dovuto gestire tre ristrutturazioni;

ribadisce che la remunerazione degli amministrato-

ri è giusta, avendo essi fatto due lavori: gestire l'Azienda nell'ordinario e in tre ristrutturazioni, affrontando un mare tempestoso in cui più di metà dei concorrenti si sono persi, tra fallimenti, crisi finanziarie economiche globali, dalla LEHMAN BROTHERS a tutto quello che è successo dal 2000, in Italia e in Europa;

precisa inoltre che sia ragionevole dare al management una remunerazione a livello di mercato.

L'azionista Marco Geremia Carlo BAVA

trova discutibile tale concetto di equità; afferma che questo management ha gestito tre ristrutturazioni nel modo peggiore possibile, altrimenti sarebbe bastata la prima; crede che con un costo finanziario dello 0,25% chiunque avrebbe potuto fare di tutto; ribadisce che il management porta la PI-NINFARINA alla perdita della sua indipendenza e autonomia, a favore di una società che non potrà mai rilanciare l'Azienda da un punto di vista economico e industriale, perché fa un altro mestiere; trova assurda tutta la situazione e l'affermazione secondo cui "peggio vanno le aziende e più è giusto pagare il management";

crede che fosse sufficiente fare azioni semplici, come collaborare con le case automobilistiche –

che dovevano essere meno autarchiche - , ma nessuno è riuscito a concretizzarle;

afferma che il mercato è cambiato, ma nessuno ha lavorato in maniera corretta ottenendo il risultato di portare il mercato verso il buon senso; fa notare che il mercato rifiuta le auto tutte uguali e riconosce il valore del design, che però è stato distrutto perché la Società non è più in grado di vendere il proprio prodotto;

sostiene che sotto il marchio MAHINDRA nessuno chiederà alla PININFARINA di elaborare progetti esclusivi e che si stiano buttando via 75 anni di lavoro di tre generazioni.

Il presidente

fa nuovamente notare che l'argomento non è pertinente;

prende atto delle domande e comunica che verranno fornite le risposte.

L'azionista Giuseppe MARGARONE

precisa che la sua richiesta di riduzione di stipendio del 10% agli amministratori non voleva essere né una punizione né una valutazione negativa e anzi capisce che il management sia da elogiare proprio nei momenti più difficili;

evidenzia come la PININFARINA sia una società mol-

to idealista, cioè non una società di mercato che compra e vende e che può quindi modificare i parametri per restare sul mercato, ma un'azienda che, per la commercializzazione delle proprie idee, del grande talento che ha espresso negli anni, deve purtroppo essere dipendente da chi le richiede il servizio;

ricorda che le case automobilistiche si stanno sempre più attrezzando per avere i designer all'interno, per cui per PININFARINA è sempre più difficile rimanere sul mercato;

ribadisce che la sua richiesta di riduzione voleva essere un suggerimento, un essere solidale con chi ha perso il lavoro, ma anche un elogio, non ritenendosi certo all'altezza di giudicare il management di PININFARINA; fa presente quindi come il suo intervento abbia un tono completamente diverso da quello dell'azionista BAVA.

Nessun altro chiedendo la parola, il presidente dichiara chiusa la discussione e mette in votazione, ai sensi dell'articolo 123 ter, comma 6, del decreto legislativo 58/1998, la prima sezione della relazione sulla remunerazione chiedendo rispettivamente a chi sia favorevole, contrario o si astenga di alzare la mano.

Accerta poi che la prima sezione della relazione sulla remunerazione è approvata a maggioranza con: voti favorevoli n. 23.327.684

voti contrari n. 1

voti astenuti n. 1.300.

Hanno espresso voto favorevole tutti i partecipanti all'assemblea riportati nell'allegato "G" ad eccezione dell'azionista Marco Geremia Carlo BAVA per n. 1 azione che ha espresso voto contrario e dell'azionista Giuseppe MARGARONE per n. 1.300 azioni che ha espresso la sua astensione.

Null'altro essendovi all'ordine del giorno da deliberare, il presidente dichiara sciolta l'assemblea alle ore 13,40 circa.

Si allegano al presente verbale, per farne parte integrante e sostanziale:

. sotto la lettera "A" copia delle immagini digitali illustrate e commentate dal presidente,

. sotto la lettera "B" copia delle immagini digitali e commentate dall'amministratore delegato e direttore generale Silvio Pietro ANGORI,

. sotto la lettera "C" copia delle immagini digitali illustrate e commentate dall'amministratore Gianfranco ALBERTINI,

. sotto la lettera "D" il comunicato stampa letto

dall'amministratore Gianfranco ALBERTINI,

. sotto la lettera "E" la relazione illustrativa del consiglio di amministrazione sul secondo punto all'ordine del giorno,

. sotto la lettera "F" la relazione sulla remunerazione 2015,

. sotto la lettera "G" l'elenco nominativo dei partecipanti all'assemblea, in proprio o per delega, con l'indicazione del numero delle rispettive azioni.

Il presidente

Firmato

(ingegner Paolo PININFARINA)

Il segretario

Firmato

(notaio Remo Maria MORONE)

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