AGM Information • May 22, 2015
AGM Information
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Sede Torino, via Bruno Buozzi n. 6 Capitale sociale euro 30.166.652 Registro delle imprese - ufficio di Torino n. 00489110015 Società le cui azioni sono ammesse alle negoziazioni presso il Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.
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Verbale dell'assemblea ordinaria degli azionisti tenutasi il 29 aprile 2015.
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Il ventinove aprile duemilaquindici,
in Cambiano (TO), via Nazionale n. 30, presso la sala Mythos, alle ore 11 circa, si è riunita in prima convocazione l'assemblea ordinaria degli azionisti della Società, convocata con avviso pubblicato in data 20 marzo 2015 sul sito Internet della Società e nel meccanismo di stoccaggio autorizzato eMarket-storage nonché, per estratto, sul quotidiano Italia Oggi per discutere e deliberare sul seguente
deliberazioni relative.
Relazione sulla remunerazione e deliberazioni di cui all'art. 123 ter del D. Lgs. 58/1998.
Nomina del consiglio di amministrazione, previa determinazione del numero dei suoi componenti e della relativa durata in carica, e determinazione del compenso spettante agli stessi. Deliberazioni inerenti e conseguenti.
Nomina del collegio sindacale e determinazione della retribuzione dei sindaci effettivi. Deliberazioni inerenti e conseguenti.
Assume la presidenza, ai sensi dell'articolo 14 dello statuto sociale, e regola lo svolgimento dell'assemblea il presidente del consiglio di amministrazione ingegner Paolo PININFARINA il quale comunica anzitutto:
che l'avviso di convocazione è stato pubblicato come dianzi detto, ai sensi dell'articolo 10 dello statuto sociale e delle relative disposizioni normative;
che sono stati regolarmente espletati i previsti adempimenti informativi nei confronti del pubblico; - che l'assemblea è regolarmente costituita in quanto sono presenti o rappresentati n. 9 azionisti per n. 23.327.086 azioni sulle n. 30.166.652 a-
zioni da nominali euro 1 cadauna costituenti l'intero capitale sociale;
Il presidente invita, con il consenso dell'assemblea, a fungere da segretario il notaio Remo Maria MORONE e dà atto:
Silvio Pietro ANGORI – amministratore delegato e direttore generale
Gianfranco ALBERTINI
Edoardo GARRONE
Enrico PARAZZINI
Carlo PAVESIO
Roberto TESTORE;
Nicola TREVES – presidente
Mario MONTALCINI
Giovanni RAYNERI;
Il presidente invita a permettere che assistano alla riunione esperti, analisti finanziari, giornalisti qualificati e rappresentanti della società di revisione nonché, per ragioni di servizio, alcuni dipendenti e collaboratori.
Quindi comunica che partecipa al capitale sociale sottoscritto rappresentato da azioni con diritto di voto, in misura superiore al 2%, la SEGLAP società semplice per complessive n. 23.316.104 azioni, delle quali n. 189.038 (0,627%) detenute direttamente nonché:
n. 181.500 azioni (0,602%) detenute dalla controllata SEGI S.r.l.
n. 22.945.566 azioni (76,063%) detenute dalla controllata PINCAR S.r.l..
Informa che l'elenco nominativo dei partecipanti all'assemblea, in proprio o per delega, con l'indicazione del numero delle rispettive azioni sarà allegato al presente verbale (allegato "L") e chiede a coloro che intendessero abbandonare l'assemblea prima del termine e comunque prima di una votazio-
ne di consegnare le schede di voto agli incaricati all'uscita della sala.
Quindi passa allo svolgimento dell'ordine del giorno dando lettura dello stesso.
Sul punto
il presidente propone, se l'assemblea ed i sindaci sono d'accordo, di omettere la lettura dell'intera documentazione assembleare che è stata distribuita ai presenti, ad eccezione unicamente della proposta di destinazione del risultato di esercizio; precisa che saranno comunque forniti, mediante la proiezione di immagini digitali, anch'esse distribuite ai presenti, i dati più significativi dell'esercizio in esame nonché le prospettive per il 2015.
Avuto il consenso dell'assemblea e del collegio sindacale in merito a quanto proposto, il presidente espone quanto segue:
"All'ingresso dell'edificio dedicato ad ospitare l'assemblea trovate sulla sinistra l'accesso alla sala dell'assemblea degli azionisti, mentre sulla destra è localizzata la collezione; alla fine dell'assemblea vorrei che visitaste le sale ad essa
dedicate e osserviate come le immagini e i testi siano stati aggiornati all'anno corrente, sia per la parete dedicata al Fondatore che per quella dedicata alle generazioni successive; in esse abbiamo aggiornato il testo fino al 2015 e introdotto il colore, totalmente nella parte dal '66 a oggi e parzialmente nella parte fino al '66.
Il risultato mi sembra buono ed è una testimonianza di vitalità dell'Azienda.".
Quindi il presidente illustra e commenta alcune immagini digitali proiettate (allegato "A"), che rappresentano i fatti salienti dal 2014 ad oggi, esponendo quanto segue:
"(Slide n. 1) Nel mese di maggio abbiamo conseguito una menzione d'onore ADI per la Cambiano, Concept Car del 2012, e insieme con la Direzione Stile Ferrari abbiamo ottenuto il Compasso d'Oro per la vettura Ferrari F12 Berlinetta.
(Slide n. 2) Nel mese di settembre, il dottor ANGO-RI – lo vediamo sulla destra – riceve dal Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Stefania GIANNINI il premio dei Premi per l'Innovazione per la Cambiano.
La Cambiano aveva già ricevuto nel 2012 il premio Interior Design of the Year.
(Slide n. 3) Nel mese di novembre 2014 è stato presentato da EUROSTAR il treno E320, dove il numero 320 significa 320 chilometri all'ora, disegnato dalla nostra Società sia come livrea che come interni.
EUROSTAR è una società mista franco-belga-inglese, che è arrivata al suo ventesimo anniversario e ha presentato una versione aggiornata del treno Eurostar con un miglioramento di prestazioni del 20% rispetto alla versione originale, che lo porta alla velocità di ben 320 chilometri orari. C'è stato un notevole miglioramento negli interni, come comfort, spazio ed ergonomia; il progetto prevede la costruzione di 17 convogli da 900 passeggeri ed entrerà in servizio alla fine del 2015.
(Slide n. 4) Nel mese di dicembre il sottoscritto era, insieme ad Andrea LEVY - ideatore nonché presidente del comitato organizzatore dell'evento "Parco Valentino" che si svolgerà dall'11 al 14 giugno prossimo a Torino - al Motorshow di Bologna, dove nell'area carrozzieri/centri stile era esposta la Cambiano. In quella occasione ci fu la prima comunicazione all'esterno dell'evento "Parco Valentino", sostenuto fin dall'inizio dalla nostra Società. A riconoscenza del fatto che veramente
fin dall'inizio abbiamo sposato l'iniziativa, nelle affissioni, che già cominciano a vedersi in città, è presente l'immagine della Sergio con il logo PININFARINA.
(Slide n. 5) Nel marzo 2015 abbiamo festeggiato gli 85 anni a Ginevra con la Ferrari Sergio, che rappresenta il coronamento di un progetto iniziato nel 2012-2013: è la vettura concept dedicata a mio padre, scomparso nel 2012, realizzata in tempo record per il salone di Ginevra del 2013, è stata trasformata in vettura street legal senza perdere la sua identità.
In sala alla vostra sinistra ci sono due immagini, sia della concept car, rossa, che del prototipo, in particolare il numero 2: se l'obiettivo era di realizzare la vettura marciante su strada senza perdere l'identità stilistica della vettura, ritengo che sia stato ampiamente raggiunto. E questo pensiero sembra essere stato condiviso dalla stragrande maggioranza del pubblico e della critica. È il primo progetto fuoriserie ed ha un'importanza strategica, come vi confermerà il dottor ANGORI. Sempre a Ginevra sono stati esposti - allargando il concetto di fuoriserie non solo all'automobile ma a 360 gradi - altri tre progetti, di cui due so-
no visibili in sala alla vostra destra: sulla pedana di destra trovate la bicicletta Fuoriserie Bike e il modello della torre Cyrela by Pininfarina, mentre sulla pedana di sinistra vedete la Sergio concept car. In questo modo abbiamo riprodotto in sala, non esattamente ma sostanzialmente, il concept dello stand di Ginevra.
(Slide n. 6) Nel mese di aprile 2015 abbiamo presentato al salone dell'auto di Shanghai la DX7 di SOUTH EAST MOTORS. È un SUV di fascia alta del mercato cinese, una vettura che ha un prezzo ragionevole- ma alto per il mercato cinese - di circa 15 mila euro, realizzata su base MITSUBISHI. Con l'occasione vi ricordo che lavoriamo da quasi 20 anni in Cina e il primo progetto fu realizzato da mio fratello Andrea a partire dal '96 per la HAFEI MO-TORS. Abbiamo, nel corso di quasi 20 anni, sviluppato oltre dieci collaborazioni; nel 2010 abbiamo aperto la società PAES a Shanghai, nel 2012 abbiamo fatto il primo accordo con SOUTH EAST MOTORS e questo è il primo progetto di una serie in quanto è stato definito un accordo quadro per la realizzazione di altri progetti in futuro per questo cliente.
(Slide n. 7) Questa è l'immagine della campagna
pubblicitaria del "Parco Valentino - Salone & Gran Premio" per cui è stata richiesta e utilizzata, con molto entusiasmo da parte nostra, un'immagine della Ferrari Sergio concept, dove vedete anche il logo F Pininfarina. Il salone si svolge all'aperto; l'inaugurazione è prevista il giorno 11 giugno, e vi sarà una presentazione statica di automobili di vari marchi, sia dei carrozzieri che dei produttori. Avremo due pedane statiche: in una sarà in mostra la Sergio concept e nell'altra la Cambiano.
L'evento per noi straordinario, dedicato agli 85 anni della PININFARINA, avverrà il 13 giugno nel Castello del Valentino, con l'esposizione di 50 automobili selezionate che rappresentano il meglio della storia della nostra Azienda, che saranno esposte nel cortile. Ci sarà un concorso d'eleganza con una giuria, che stiamo definendo, con un bel momento di aggregazione davanti a queste splendide automobili; saranno presenti veicoli degli anni Trenta, Quaranta, Cinquanta, fino ai giorni nostri riuscendo a descrivere bene la storia dell'Azienda in un solo evento.
Infine il giorno 14 giugno è prevista la partecipazione di parte di queste 50 automobili, forse non
la totalità, ad una sfilata di circa 16 chilometri che partirà da Torino Esposizioni e arriverà fino al Castello della Venaria Reale. Le vetture "Tributo Pininfarina" parteciperanno a questo "Gran Premio dell'Automobile" insieme al tributo delle case automobilistiche più prestigiose.
(Slide n. 8) Veniamo adesso ad un elenco di progetti sviluppati al di fuori dell'ambito automobilistico, in PININFARINA EXTRA.
Nel mese di luglio viene presentato il progetto Proximo: si tratta del progetto di interni ad aree comuni per un complesso di uffici di classe A in Varsavia di circa 28 mila metri quadri; il developer si chiama HINES e i lavori sono già iniziati con previsione dell'inaugurazione per il 2017.
(Slide n. 9) Un altro progetto di notevole rilevanza è il primo che viene presentato nell'area di San Paolo, in Brasile, dal nome Cyrela by Pininfarina, di cui potete anche vedere il plastico in scala alla vostra destra, come avevo già accennato: si trova nella zona Faria Lima di San Paolo, zona prevalentemente orientata al business, in cui stanno anche sorgendo edifici residenziali di supporto; in particolare questo edificio integrerà circa 100 unità abitative tra 50 e 100 metri qua-
dri, ed è una torre con un'altezza di circa 100 metri.
E' il primo progetto per CYRELA e ne sono in corso altri due nell'ambito di un contratto quadro di esclusiva nell'area di San Paolo.
L'edificio, che sarà completato entro il 2018, non ha una gerarchia di facciate, e a mio parere sempre esprimendo al meglio il nostro linguaggio architettonico sembra più concreto, più "real", rispetto all'edificio Ferra di Singapore.
Altri progetti, di cui non ho ora immagini, sono in corso nello stato di Santa Caterina, nella città di Balneario Camboriu, per un altro developer di nome Pasqualotto che ha l'esclusiva per questa zona costiera. Il primo dei tre progetti, è già stato presentato alla stampa con il nome di Yachthouse, è composto da due torri ed ha il primato di essere il più alto grattacielo residenziale in tutto il Brasile, con oltre 50 piani.
(Slide n. 10) L'immagine rappresenta il progetto Ferra a Singapore. La PININFARINA EXTRA ha avviato la attività di interior design intorno al 2004, circa dieci anni fa, e di architettura più di recente, circa cinque anni fa. Grazie alle attività di architettura e design, oltre alle attività già
rilevanti di industrial design e di transportation design che erano state iniziate già negli anni Ottanta e poi consolidate negli anni Novanta, la PI-NINFARINA EXTRA è entrata in questa classifica di società di architettura e design italiane e la sta scalando: nella classifica 2013, in base ai dati del 2012, eravamo al decimo posto; nella classifica 2014, in base ai dati 2013, eravamo al quinto posto. I primi quattro, per dare un'idea del livello a cui è arrivata la PININFARINA EXTRA, sono, al primo posto, Renzo PIANO, al secondo posto, Antonio CITTERIO, al terzo, studio BACIOCCHI, al quarto, Massimiliano FUKSAS.
Nel 2014 abbiamo conseguito un valore della produzione, come PININFARINA EXTRA, di 6,5 milioni di euro: nella classifica 2015 un valore di questo genere ci porterebbe a crescere fino al quarto posto, logicamente in dipendenza dal comportamento degli altri studi che ci precedono nella classifica.
(Slide n. 11) Nel mese di novembre lo strumento di scrittura Forever ha conseguito il premio "Trophée du design et de l'attrait technologique" come migliore strumento di scrittura, il più innovativo: è effettivamente uno "strumento da scrittura", non
è neanche una "penna", e da un punto di vista stilistico contiene tutti i valori di essenzialità, innovazione, eleganza, purezza del design PININFA-RINA. È un oggetto che io considero di lusso, ma dal punto di vista del marketing è di lusso accessibile: per questo motivo ha avuto un successo commerciale straordinario. A oggi, in circa sei mesi, sono già state vendute più di 20 mila strumenti di scrittura, moltissimi anche direttamente con il sistema di vendita e-commerce sul nostro sito internet.".
L'azionista Marco Geremia Carlo BAVA chiede di poter prendere visione di un esemplare dello strumento di scrittura prima che l'assemblea abbia fine. Il presidente richiede che sia portato un campione per prenderne visione e prosegue esponendo quanto segue:
"Il segreto della penna è che non è una penna, in quanto possiede una punta composta di una lega di metallo, dal nome Etergraph, che ossida la carta: toccando la carta questa si rovina permanentemente. Questo è un progetto brevettato che, quindi, oltre ad essere innovativo, essenziale, elegante e puro, è anche assolutamente esclusivo. Ci sono per questo ragioni precise del grande successo di que-
sto oggetto PININFARINA e vi posso anticipare che è allo studio un nuovo modello aggiornato.".
L'azionista Marco Geremia Carlo BAVA domanda il costo di questo strumento di scrittura.
Il presidente risponde che il costo è di 85 euro e prosegue esponendo quanto segue:
"(Slide n. 12) Dall'altra parte dell'Oceano Atlantico possiamo vedere il primo progetto realizzato e concluso in ambito "Pininfarina of America", dal nome 1100 Millecento Miami Residences, per il developer RELATED GROUP. È una torre residenziale, in Miami downtown, di 42 piani e 382 appartamenti, tutti venduti; è il risultato di un progetto realizzato nel 2011-2012, i lavori iniziarono con la cerimonia di "groundbreaking" nel 2013 e l'edificio è stato completato e consegnato il 21 marzo 2015.
È la prima torre realizzata completamente con il contributo di interior design da parte della PININ-FARINA. Non è solo la prima torre a Miami, e anche in America, ma è la prima torre nel mondo, la prima di molte altre.
Di questa struttura abbiamo realizzato l'interior design delle aree comuni; è inoltre prevista tra qualche giorno una cerimonia analoga per un secon-
do progetto, dal nome Beachwalk, a Hallandale Beach, nord di Miami Beach, dove abbiamo sviluppato nuovamente le aree comuni e un beach club. Questo consolida quindi la nostra presenza sul territorio della Florida, tramite un esempio concreto di un progetto arrivato a compimento.
Sottolineo che la PININFARINA EXTRA ha riavviato la sua presenza in America - che era stata abbastanza rilevante circa dieci anni fa con un contratto con MOTOROLA, conclusosi poco dopo - dal 1° gennaio 2013; abbiamo un management che sviluppa localmente il business, un organico in crescita e riteniamo in futuro di mantenere sempre il concept design in Italia, ma di sviluppare l'assistenza e l'affinamento del design direttamente sul territorio.
(Slide n. 13) In aprile 2015 è avvenuta la presentazione PININFARINA-DE RIGO della collezione Lozza di occhiali da sole. Nelle immagini possiamo vedere in alto a sinistra Barbara DE RIGO, direttore marketing di DE RIGO, Paolo TREVISAN, design manager PININFARINA EXTRA, in basso a destra Michele A-RACRI, amministratore delegato di DE RIGO VISION, e il sottoscritto, tutti che sfoggiano occhiali Lozza by Pininfarina, in quattro modelli diversi.".
L'azionista Marco Geremia Carlo BAVA domanda se è possibile visionare anche gli occhiali.
Il presidente risponde che non è possibile non avendo campioni al momento e prosegue esponendo quanto segue:
"(Slide n. 14) Sempre nello stesso mese sono state presentate, salendo ulteriormente di fascia, due fuoriserie dal nome la Fuoriserie Pininfarina Bike e Fuoriserie Micro-Bolide, realizzate entrambe in 30 unità per ricordare il 1930, anno di fondazione della PININFARINA. La Fuoriserie Bike è stata realizzata in collaborazione con 43 MILANO, mentre il Micro-Bolide, con ciclistica in alluminio e carrozzeria interamente in fibra di carbonio, è realizzato in collaborazione con SCUDERIA CAMPARI.
Il primo esemplare di Micro-Bolide è esposto alla Fiera Like Bike di Monaco e possiede il numero 85 per ricordare l'ottantacinquesimo anno della PININ-FARINA.".
L'azionista Marco Geremia Carlo BAVA domanda come funziona il Micro-Bolide, chiedendo se si tratta di un veicolo di tipo elettrico.
Il presidente risponde che è un veicolo a pedali utilizzabile fino agli 8 anni di età, il massimo del sostenibile, e prosegue esponendo quanto segue:
"(Slide n. 15) Il 14 aprile 2015 al Salone del Mobile di Milano abbiamo presentato due novità in termini di elementi di arredo. Sottolineo come gli elementi di arredo siano importanti, strategici, e che è giusto continuare a progettare questi elementi, a maggior ragione laddove si fa design, interior design e architettura, perché si possono integrare questi elementi nei progetti di design e quindi raddoppiare le potenzialità di business, che diventa quindi attuabile sia progettando gli ambienti ma anche proponendo i nostri elementi di arredo all'interno degli ambienti. Stiamo quindi cercando di tornare a spingere di nuovo sul furniture-design in modo da poterlo integrare nei progetti di interior.
A sinistra nell'immagine potete vedere un tavolo Orbital con piano in ceramica-vetro, di straordinario successo e presentato nel 2011, ora con una nuova veste di colori, materiali e finiture. Per Orbital è previsto l'avviamento, nelle prossime settimane, di un nuovo progetto di elemento di arredo per CALLIGARIS.
A destra nell'immagine invece è raffigurata la seduta per la casa REFLEX, dal nome Vela.
L'avviamento di un nuovo progetto di furnitu-
re-design è previsto a partire dalle prossime settimane.
Stiamo cercando di consolidare collaborazioni con partner che siano comunque forti nell'export.
(Slide n. 16) In questa immagine potete vedere la cabina Leitner Lighter Symphony, presentata il 15 aprile scorso alla Fiera Interalpin di Innsbruck, la fiera più importante d'Europa nel settore degli impianti per le stazioni sciistiche. È un progetto molto innovativo, al top come tecnologia e funzionalità. La cabina avrà 28 posti a sedere e 7 posti in piedi, due schermi al plasma, tutti i comfort, sedute in pelle e sarà una cabina che stabilirà veramente il benchmark del lusso nel settore degli impianti a fune; la prima applicazione è in alta montagna, ma ha potenzialità di applicazione anche nelle metropoli in giro per il mondo. La prima installazione - di particolare rilievo mediatico - è prevista nel 2018 nell'ambito della nuova funivia del Piccolo Cervino. La stazione di monte sarà a 3.883 metri di quota, col primato di essere la più alta stazione di monte d'Europa, superiore ancora a quella del Monte Bianco, e sono previste 25 cabine per il committente ZERMATT BERGBAHNEN.
(Slide n. 17) Infine in quest'ultima immagine pos-
siamo vedere la "Terrazza Martini by Pininfarina" all'EXPO 2015, che verrà ufficialmente inaugurata all'inizio di maggio. Di essa sono già stati presentati i render e il cantiere è in completamento con un ritmo vorticoso perché mancano ormai 48 ore all'inaugurazione.
Si tratta di un luogo di incontri molto importante e di grande prestigio, localizzato sopra il padiglione della Confindustria: è composto di 400 metri quadri affacciati su Piazza Italia, al centro di EXPO 2015, all'incrocio tra il Cardo e il Decumano; sono previsti una reception, due bar, uno più tradizionale, ispirato all'immagine globale MARTINI, e uno ispirato al MARTINI RACING.
Sono previsti in Terrazza quattro eventi nel mese di giugno, il mese del design, che riguardano sia la PININFARINA che la PININFARINA EXTRA, di cui tre pubblici e uno privato.".
Il presidente, poiché è stato portato dagli assistenti un campione dello strumento di scrittura Forever, comunica ai presenti che possono prenderne visione.
Il presidente dà poi la parola all'amministratore delegato e direttore generale Silvio Pietro ANGORI il quale illustra e commenta alcune slide (allega-
to "B") esponendo quanto segue:
"(Slide n. 1) Nell'esercizio 2014 è continuata la crescita del valore della produzione con un incremento significativo, pari all'8,5% rispetto all'anno precedente, in coerenza con l'andamento degli ultimi esercizi.
I risultati economici in termini di margine operativo lordo, di risultato operativo, sono entrambi positivi, anche al netto di fenomeni ripetibili, ma non continui, e testimoniano la validità delle azioni intraprese nel corso degli anni, che erano tutte volte a raggiungere i livelli di efficientamento attesi.
La varietà dei servizi offerti e la qualità del portafoglio clienti sono a questo punto il miglior indicatore della validità della strategia e della credibilità raggiunta dalla vostra Società.
La Società ha onorato tutti i suoi impegni contrattuali nei confronti di tutti gli stakeholders, siano essi clienti che finanziatori, tra l'altro restituendo un'ulteriore tranche di debito, così come da accordi.
(Slide n. 2) Non commenterò i dati economico-finanziari di questa tabella che vedete proiettata, lasciando il compito, come sempre, e gli ap-
profondimenti al dottor ALBERTINI, ma richiamo la vostra attenzione sulle variazioni esercizio su esercizio dei principali indicatori economico-finanziari che sono per la gran parte di segno positivo.
(Slide n. 3) La crescita del valore della produzione del Gruppo è il risultato della crescita di ogni singola società del Gruppo stesso, così come anche il miglioramento del risultato operativo del Gruppo è dovuto a quello che ogni singola società ha raggiunto nel corso dell'esercizio 2014 rispetto all'anno precedente.
Voglio evidenziare i risultati particolarmente positivi e per certi versi entusiasmanti della PININ-FARINA EXTRA, che incrementa notevolmente il valore della produzione e quindi conseguentemente il risultato operativo.
Anche PININFARINA DEUTSCHLAND, la nostra società tedesca, migliora significativamente rispetto all'anno precedente e questo è l'effetto delle azioni di ristrutturazione che avevamo intrapreso nel corso dell'esercizio 2013 e che hanno cominciato a dare risultati nel corso dell'esercizio 2014. Per quanto riguarda la Capogruppo, cioè la PININFA-RINA S.p.A., anche al netto delle rivenienze che
sono dovute alla cessione delle proprietà intellettuali, di 2 Concept e di una vettura storica, si registra un deciso miglioramento a livello di risultato operativo, facendo sì che quello del Gruppo ammonti a poco meno di 4 milioni.
Quindi, in estrema sintesi, la Società solidifica il fatturato su livelli che le consentono di iniziare a beneficiare di efficienze di scala anche se esistono ancora margini di miglioramento importanti, da perseguirsi durante l'esercizio in corso e in quelli che verranno.
(Slide n. 4) La Società ha continuato nell'esercizio 2014 nell'attuazione della strategia di diversificazione del portafoglio clienti e dei mercati, dove essa genera il proprio fatturato. Le attività che sono collegate a Pininfarina Fuoriserie, cioè alla concezione, sviluppo e produzione di serie limitate, hanno dato frutti importanti nel corso dell'anno, che hanno permesso di migliorare significativamente il valore della produzione generato in Italia e le relative marginalità.
Sempre sul mercato italiano, rimarchiamo l'avvio della collaborazione con il gruppo FIAT CHRYSLER in nuovi ambiti, quali quelli dell'ingegneria di prodotto, a testimonianza della credibilità e del-
la maturità dei servizi offerti dalla vostra Società.
La PININFARINA AUTOMOTIVE ENGINEERING di Shanghai (PAES) consente di espanderci verso quei costruttori cinesi che richiedono una presenza e un'assistenza in loco ai loro fornitori. Questa era una delle ragioni per le quali tale investimento strategico è stato eseguito in allora dal momento che il mercato cinese richiede la localizzazione della gran parte delle attività, ivi incluse per l'appunto quelle che storicamente venivano invece sottocontrattate in Italia e in particolare sul distretto torinese del design.
L'obiettivo per PAES è quello di raggiungere in Cina i livelli di fatturato che anni fa generavamo in Italia per i costruttori cinesi.
Sempre nell'area asiatica abbiamo iniziato collaborazioni con nuovi costruttori globali, sui quali intendiamo puntare per un'ulteriore crescita.
Quindi, in sintesi, la piattaforma di servizi, il portafoglio di clienti della Società costituiscono, a mio avviso, un ottimo punto di partenza per un'ulteriore crescita nella disponibilità di nuove risorse.
(Slide n. 5) In questa slide vedete a confronto il
fatturato a partire dal 2011 sino al 2014. Infatti a partire dal 2011, anno in cui la Società ha completato il riposizionamento sul mercato divenendo una pura società di servizi, la crescita del fatturato, secondo gli assi del nostro piano strategico, è stata costante e pari a circa il 10% su base composta annua. La forza del marchio, il know-how riconosciuto sul design e quello che abbiamo consolidato nel mentre in ambito ingegneristico hanno consentito di raggiungere valori di fatturato molto importanti, pur nella limitatezza delle risorse impiegate.
(Slide n. 6) Voglio sottolineare la crescita del design non automotive, come ha ricordato poco fa il presidente, che ha controbilanciato il ciclo negativo del design automotive che invece in questi ultimi mesi dimostra un'inversione di tendenza puntando nuovamente verso la crescita; la crescita dell'engineering e soprattutto mi preme rimarcare l'ingresso, anzi la creazione, di un nuovo segmento di mercato, che è quello delle serie limitate e delle one-off.
La Ferrari Sergio, che è stata così importante per l'esercizio 2014, non rimarrà un esempio unico, ma diverrà una linea di attività rilevante per la PI-
NINFARINA del futuro. E a tale scopo è in corso un insieme di discussioni con alcuni clienti potenziali che lasciano ben sperare, per l'appunto, per il futuro.".
L'azionista Marco Geremia Marco BAVA domanda a quanto viene venduta la Ferrari Sergio.
L'amministratore delegato e direttore generale Silvio Pietro ANGORI
fa presente che questa è un'informazione da chiedersi a FERRARI ma che il prezzo è presumibilmente sopra i due milioni e mezzo;
precisa ne sono state costruite sei, interamente vendute prima ancora della costruzione. La valorizzazione del marchio PININFARINA trova in questa iniziativa e in iniziative analoghe la sua massima espressione.
Quindi prosegue esponendo quanto segue:
"(Slide n. 7) Per quanto attiene alle risorse umane, nel corso dell'esercizio 2014 abbiamo stabilizzato il numero di dipendenti al netto delle collaborazioni interinali. Qui, di nuovo, sottolineo la crescita del personale in PININFARINA EXTRA, è ovvio, a sostegno della crescita della prima riga del conto economico, e anche in PININFARINA DEUT-SCHLAND, proprio perché il fatturato anche in quel-
la nostra società è cresciuto in modo significativo, di quasi il 18%. La diminuzione che vedete del personale nella Capogruppo era collegata alla conclusione di contratti interinali che avevamo invece in essere nel corso del 2013 per attività collegate alla realizzazione di prototipi.
La conversione di personale indiretto nella Capogruppo, insieme all'inserimento di figure professionali esterne, è di fatto alla base del miglioramento del risultato operativo.
(Slide n. 8) Per l'esercizio 2015 le previsioni sono, dunque, quelle che vedete riassunte in questa slide.
Ricordo, infine, che il consiglio di amministrazione, di concerto con PINCAR e le banche creditrici, sta lavorando a diverse ipotesi volte alla definitiva stabilità patrimoniale ed economica del Gruppo PININFARINA attraverso il reperimento delle risorse necessarie allo sviluppo e alla stabilizzazione dei flussi finanziari, con nuove opportunità economiche e commerciali nei settori strategici in cui opera il Gruppo.
In merito alle molte notizie stampa circolate nelle settimane scorse circa l'ingresso nella compagine azionaria di nuovi importanti azionisti, l'inte-
resse per PININFARINA dimostra che la Società nel corso di 85 anni si è affermata come una tra le principali società del "made in Italy", rappresentando quindi l'eccellenza nel design e nell'engineering nel settore automotive e non automotive. Tutto ciò è stato conseguito attraverso i molti successi dei suoi prodotti ed iniziative, l'identità e l'impegno di una famiglia e la professionalità dei suoi manager e dipendenti. Questi valori saranno sempre preservati.
Come è stato già menzionato nel comunicato stampa del 26 marzo 2015, il gruppo indiano MAHINDRA & MA-HINDRA ha mostrato interesse per PININFARINA. Tuttavia nessun accordo è stato ancora raggiunto. Si ricorda che la conclusione di un accordo implica il completamento di un processo strutturato di formazione del consenso, ciò significando che PINCAR, la Società e le istituzioni finanziarie dovranno esprimere il loro accordo. Quindi PINCAR e PININFA-RINA informeranno immediatamente il mercato qualora un accordo vincolante dovesse essere concluso.". L'azionista Marco Geremia Marco BAVA chiede conferma, relativamente a quanto da ultimo citato, che, in sintesi, le banche devono essere d'accordo.
L'amministratore delegato e direttore generale Sil-
vio Pietro ANGORI fa presente che è quello che ha detto.
Quindi il presidente dà la parola all'amministratore Gianfranco ALBERTINI il quale illustra e commenta alcune immagini digitali proiettate (allegato "C") esponendo quanto segue:
"(Slide n. 1) Vorrei condividere con voi un ragionamento che parte da un'analisi dei numeri già ampiamente visti e spiegati nella relazione, e arriva a dare un significato alle ultime parole espresse dal dottor ANGORI.
Guardiamo nello specifico il conto economico del Gruppo PININFARINA nell'anno 2014, comparato con l'anno 2013.
Si possono fare tre ragionamenti: uno legato al margine operativo lordo, che non solo cambia di segno ma che esplode da un punto di vista numerico. Due sono le ragioni fondamentali alla base di questo andamento: sicuramente la vendita dei concept e di una vettura storica ha avuto un impatto importante sulla redditività; di certo – come vedremo nella slide successiva - c'è stato comunque un miglioramento generale di tutte le società del Gruppo che ha contribuito ad arrivare a questo risulta-
to.
Un secondo punto di attenzione è quello relativo agli ammortamenti, che sono sostanzialmente identici negli anni in confronto.
Se allargassimo l'orizzonte al 2012, o addirittura se tornassimo indietro al 2011, noteremmo che, in linea di principio, gli importi non cambiano. Questo di fatto significa considerare i vincoli posti al Gruppo dall'accordo di riscadenziamento, esistono dei covenant ossia delle limitazioni che non permettono nuovi investimenti perlomeno di una certa rilevanza. Questo tema sarà poi ricordato nelle conclusioni.
Terzo argomento interessante è quello legato agli oneri finanziari netti, che si riducono abbastanza rapidamente, di 1 milione e 100 mila euro circa, fondamentalmente per la diminuzione del debito in seguito alla restituzione delle quote evidenziando gli effetti dell'applicazione del principio del costo ammortizzato sui nostri conti economici con i conseguenti oneri figurativi.
(Slide n. 2) Dato che l'anno scorso aveva riscosso un certo successo, ho riproposto questa slide considerando anche il 2014.
Si è cercato sostanzialmente di eliminare tutti gli effetti positivi o negativi di una certa rile-
vanza, normalizzando l'andamento del Gruppo per far capire meglio che cosa sta succedendo negli ultimi anni.
Non a caso siamo partiti dal 2011 perché, come è stato ricordato in precedenza, rappresenta il primo anno in cui il Gruppo si è occupato esclusivamente di servizi.
Il miglioramento è innegabile, al di là di movimenti di una certa rilevanza negli anni si arriva ad un importo di circa 2 milioni di euro di EBITDA nel 2014.
Una considerazione a questo punto è opportuna: è vero che stiamo migliorando, in valori assoluti anche in maniera rapida, tuttavia, l'importo dell'E-BITDA non è ancora in grado nel 2014 di coprire gli ammortamenti, di cui abbiamo parlato prima e che peraltro sono "flat" perché sostanzialmente il Gruppo non sta investendo, oltre al peso degli oneri finanziari netti, la cui componente principale è legata all'accordo di riscadenziamento, oneri figurativi; pertanto, la velocità del miglioramento non riesce sostanzialmente a far sì che i conti economici del Gruppo PININFARINA smettano di perdere.
Su questo tema è opportuno riflettere.
(Slide n. 3) Questo è l'andamento delle "legal entity", le tre società principali del Gruppo PININ-FARINA. Focalizziamoci, esclusa PININFARINA S.p.A. di cui si è parlato in maniera più diffusa, su questi numeri, sulle grandezze principali e sulla differenza tra un anno e l'altro e guardiamo PININFA-RINA DEUTSCHLAND e PININFARINA EXTRA: si notano miglioramenti notevoli da un anno all'altro e valori importanti per le nostre dimensioni. Stiamo parlando, in particolare, in termini di redditività, di massimi storici dei risultati, sia per PININFARINA EXTRA che per PININFARINA DEUTSCHLAND: in passato non si era mai fatto meglio, per la prima società anche in termini di volume di attività.
Nonostante questo e i miglioramenti innegabili in PININFARINA S.p.A. non riusciamo, con le nostre dimensioni e con i limiti a investire, almeno ad arrivare ad un risultato in pareggio e di conseguenza a non intaccare il patrimonio netto.
(Slide n. 4) Questa slide, dove sulla sinistra si può notare l'andamento del patrimonio netto e sulla destra quello della posizione finanziaria netta, ha sicuramente un valore storico e statistico, e vorrei ricordare in che condizioni abbiamo vissuto con molti dei presenti questi anni e le relati-
ve assemblee.
Se si guardano gli effetti sul patrimonio netto, tra il 2007 e il 2008 si sono verificate la prima ristrutturazione del debito e le prime forti svalutazioni di asset legati alle attività produttive. Nel 2009 ha avuto luogo la seconda fase degli accordi con gli Istituti finanziatori con un aumento di capitale di 70 milioni di euro e ulteriori svalutazioni.
Nel 2010 abbiamo avuto, tra l'altro, il risultato del lodo MITSUBISHI che comportò svalutazioni per 28,5 milioni, numeri a cui oggi non siamo più abituati perché lo consideriamo un periodo molto lontano, ma in realtà parliamo di pochi anni fa. Nel 2011, primo anno di soli servizi, ricordo che il valore della produzione passò dai 183 milioni di euro del 2010 ai 33 milioni di euro del 2011, è evidente la frenata in termini di valore della produzione. Tuttavia, nel 2011 PININFARINA, ancora legata ad attività produttive ormai cessate nel 2010, ha dovuto svalutare e accantonare un importo pari a 9 milioni di euro; il valore della produzione quindi ammontava a 33 milioni di euro mentre gli accantonamenti e le svalutazioni a 9 milioni di euro, in proporzione circa un terzo.
Nel 2012 è avvenuta la seconda ristrutturazione del debito, solo contabile, che però ha comportato un aumento di patrimonio di oltre 40 milioni, che oggi scontiamo a livello di oneri figurativi, un peso molto forte da sopportare; nel 2013 e nel 2014 le oscillazioni sono state molto più basse con una stabilizzazione abbastanza precaria, che comunque abbiamo raggiunto con le nostre capacità. Se guardiamo il livello della posizione finanziaria netta, dall'altro lato della slide, gli effetti furono all'incirca gli stessi: tra il 2007 e il 2008 ha avuto luogo la rinuncia di 180 milioni da parte delle banche, nel 2009 ci sono state altre rinunce per 61 milioni, nel 2012 l'impatto della ristrutturazione del debito che ha comportato anche una revisione dei valori della posizione finanziaria netta.
(Slide n. 5) Il debito lordo – altro tema importante - si è ridotto da 558 milioni circa, prima della ristrutturazione del 2008, agli attuali 104,8. Questo non è il valore di bilancio, ma quello del debito a medio e lungo termine che il Gruppo PI-NINRFARINA deve ancora restituire. Come si vede sono stati restituiti circa 230 milioni di euro in tutto questo periodo e le banche hanno rinunciato
a 260 milioni di euro. La ragione per la quale le banche hanno un diritto ad esprimere la loro opinione riguardo al Gruppo è proprio legata a questo aspetto.
(Slide n. 6) Questa slide è collegata all'andamento della liquidità, un altro tema importante, rispetto al trend del debito lordo a medio e lungo termine. Vedete che, al di là degli aspetti assoluti, sta scendendo; peraltro, tra il 2013 e il 2014 si è verificata una perdita di 21 milioni di euro di liquidità per due ragioni principali: la prima perché abbiamo pagato il debito per 14,5 milioni; la seconda perché l'Agenzia delle Entrate ha accertato, tra la fine del 2013 e l'inizio del 2014, un supposto mancato pagamento di credito di imposta legato alla ristrutturazione del 2008, che ha dato luogo ad un contenzioso come indicato nella relazione: questo ha comportato provvisoriamente un esborso di cassa, diretto di PININFARINA e un finanziamento a PINCAR, che è stata coinvolta sullo stesso tema, per 7,2 milioni; fortunatamente l'Agenzia delle Entrate ha cambiato idea abbandonando il contenzioso e il Gruppo PININFARINA è quindi in attesa di riavere questi 7,2 milioni oltre agli interessi, che nella slide non sono indicati.
Riepilogando, è innegabile che la gestione operativa progredisca. Alcune società del Gruppo si trovano sicuramente su livelli di redditività positiva ai massimi storici. Tuttavia, l'entità delle attività e dei margini della PININFARINA S.p.A., che rappresenta una componente fondamentale a livello del Gruppo, non sono ancora in grado di evitare le perdite, che intaccano il patrimonio netto; la dimensione dell'attività di business e la mancanza di investimenti fanno sì che il business operativo non riesca a creare nuova liquidità tale da poter sopportare nel medio e lungo termine il debito. Questo si riallaccia, dunque, a quello che è stato detto dal dottor ANGORI e a quanto presente nei comunicati stampa di PINCAR S.r.l.".
Al termine dell'esposizione dell'amministratore Gianfranco ALBERTINI, il presidente dà lettura della proposta di destinazione del risultato di esercizio riportata nel fascicolo relativo al bilancio 2014 distribuito ai presenti e che qui di seguito si trascrive:
"L'esercizio 2014 presenta una perdita di bilancio ammontante a euro 2.971.795 la cui copertura vi proponiamo di rinviare ai futuri esercizi." Quindi comunica che un azionista avente diritto al
voto ha ritenuto di avvalersi del diritto di porre domande prima dell'assemblea precisando che, entro il termine indicato nell'avviso di convocazione (26 aprile 2015), sono quindi pervenute numerose domande, anche di dettaglio, la cui risposta in formato cartaceo è stata messa a disposizione, all'inizio dell'odierna assemblea, di ciascuno degli aventi diritto al voto ed è ancora disponibile presso il tavolo di segreteria.
Segnala poi che nella documentazione distribuita ai presenti è ricompresa la relazione sul governo societario e gli assetti proprietari 2014 e dichiara aperta la discussione sul bilancio al 31 dicembre 2014.
Una sintesi viene qui di seguito riportata.
cita i suoi siti www.marcobava.it, www.nuovomodellodisviluppo.it e www.omicidioedoardoagnelli.it;
afferma di essere presente in sala in proprio e per la costituenda associazione dal nome NUOVO MO-DELLO DI SVILUPPO, che ha l'obiettivo di tutelare gli azionisti come costituzione di parte civile nei processi societari di reati finanziari; comunica che in questo momento è parte civile nel
processo FONSAI e nel processo per insider trading iniziato nei confronti di TELECOM, mentre in passato a Torino ha avuto un ruolo in numerosi processi di cui l'avvocato PAVESIO dovrebbe essere a conoscenza;
afferma di voler discutere col il presidente di molte cose che sono state da lui comunicate ma che preferisce parlare di un tema centrale, che è l'eventuale acquisizione da parte di MAHINDRA;
ritiene che l'acquisizione sarebbe un grosso errore e chiede di avere fiducia anche se la Società verso di lui ha dimostrato solo opposizione in tutti questi anni, da quando lui stesso ha iniziato a mettere in allarme l'amministrazione;
si complimenta del fatto che finalmente, anche se tardivamente, l'Azienda si sia espansa anche verso il settore architettonico-edilizio;
ricorda come ai tempi della costruzione della metropolitana di Torino avesse spinto l'Azienda a contribuire alla costruzione delle stazioni, ma come in risposta l'amministrazione si fosse chiusa in una torre d'avorio e come non riuscisse nemmeno a parlare con la segretaria del presidente senza sentire da parte sua ostilità;
ritiene che la città di Torino sarebbe stata diver-
sa se la PININFARINA avesse contribuito alla costruzione dei due terribili grattacieli che stanno nascendo e che l'Azienda così facendo avrebbe potuto incrementare i suoi guadagni;
richiama il fatto che la Società è leader mondiale nel campo del design e dice che non potrebbe permettersi di perdere credibilità nel mondo con questa acquisizione;
ricorda che insistette con il fratello del presidente, Andrea PININFARINA, per far sì che anche TOYOTA diventasse cliente PININFARINA;
sostiene che sia sempre stato difficile relazionarsi con la famiglia PININFARINA, a cominciare dal padre Sergio, in quanto, pur essendo una grande persona, possedeva un connotato di diffidenza che emana ancora oggi da molte persone vicine all'amministrazione;
pensa che nessun cliente mondiale continuerebbe a lavorare con PININFARINA se la Società venisse acquisita da MAHINDRA;
osserva che per MAHINDRA l'investimento non avrebbe senso, perché la cifra che investirebbe in PI-NINFARINA per l'acquisizione, sempre che sia in grado di fare il turnaround, sarebbe molto più alta di quella che spenderebbe se fosse solo cliente;
è felice che la Cina paghi la Società, ricordando come il fratello del presidente un tempo gli avesse comunicato che per far sì che i clienti paghino sia necessario fornire solo al pagamento al cliente gli altri dati, mancanti, dei progetti commissionati;
afferma di aver così dimostrato che nonostante la chiusura e le umiliazioni subite negli ultimi 20 anni è ancora a conoscenza dei fatti che avvengono in questa Azienda;
insiste nel ritenere che se finora la PININFARINA è sopravvissuta, l'acquisizione da parte di MAHIN-DRA la ucciderebbe inesorabilmente, perdendo qualcosa di unico al mondo;
vuole sapere su questo argomento come e cosa succederà in futuro;
crede che la PININFARINA, in riferimento al debito, "se la sia voluta", in quanto se l'amministrazione avesse dato ascolto a chi parlava sia dall'esterno, invece di continuare a umiliarlo per 20 anni, che dall'interno, e di questo l'avvocato PAVE-SIO ne è a conoscenza, le cose sarebbero andate in modo diverso;
ricorda che, da un rapido calcolo, le banche oggi sono creditrici della PININFARINA per circa 200 mi-
lioni di euro, 182 milioni più 18 milioni di linea di credito;
domanda quali siano le garanzie date alle banche, in quanto è a conoscenza che alla BNL è stato dato Cambiano come garanzia;
chiede quali siano le quote di debito di ciascuna banca, anche solo percentualmente, senza avere il dettaglio;
vuole sapere come si svolgerà tecnicamente la trattativa con MAHINDRA e come si può comportare la Società ipotizzando una offerta pari al suo valore di quotazione in Borsa oggi sommata a una parte del debito;
ritiene che le banche abbiano concesso il debito in quanto il presidente è un uomo nel quale hanno fiducia;
si chiede quali siano le garanzie nel momento in cui MAHINDRA potrebbe entrare nella situazione societaria; teme infatti che MAHINDRA possa cambiare idea e sostituire l'amministrazione pochi giorni dopo l'acquisizione, come è già successo nel caso EDISON in cui l'amministratore delegato QUADRINO è stato sostituito dal francese LESCOEUR che ora sta distruggendo la società;
domanda se l'amministrazione si sta rendendo conto
che l'approccio strategico è errato e se in questi anni nessuno ha pensato a una soluzione diversa: lui stesso è testimone del fatto che qualcuno che ha pensata almeno una;
chiede come e quando si possano fare proposte, senza essere ostacolati, che abbiano prospettive serie, ritenendo che MAHINDRA non sia una prospettiva ma solo una "non soluzione", in quando questa società non sarà in grado di coprire il debito nei confronti delle banche, non saprà gestire e non potrà dare nessuna garanzia;
afferma di non conoscere bene il presidente come invece conosceva suo fratello, che durante una telefonata aveva detto all'azionista stesso che egli era l'unico ad avere capito veramente come fosse; domanda se abbia senso fare cassa tramite la vendita di una B24, automobile italiana che fa parte della storia della PININFARINA, inserendo non a caso questo argomento subito dopo il discorso di MA-HINDRA;
afferma di essersi commosso nel vedere il recente insediamento del Presidente della Repubblica e aver riconosciuto durante la cerimonia una magnifica Flaminia Cabriolet, presente anche in esposizione al Museo dell'automobile di Torino ma in esso
mal tenuta e mal valorizzata;
pensa che al posto della vendita della B24, icona e testimonianza della storia dell'Azienda, si potesse vendere una Sergio in più;
teme che oltre agli errori strategici si possano fare degli errori "mortali", in quanto la PININFA-RINA è una società che rappresenta il Paese e un concetto di bellezza che tutti nel mondo vorrebbero trovare; un concetto che ad esempio cercano i cinesi, che acquistano in Italia prodotti che non possono avere;
si rammarica che non sia stata citata la SNAIDERO, ottimo prodotto che valorizza molto il marchio PI-NINFARINA, e del fatto che molti che hanno aiutato la Società in questi anni abbiano allo stesso tempo creato numerosi problemi, come si può evincere dalla causa DE TOMASO;
ritiene che invece il grattacielo della Regione Piemonte avrebbe dovuto essere progettato dalla PI-NINFARINA;
pensa che debbano finire i "finti aiuti", in quanto possono sembrare interessanti, ma alla fine si pagano;
osserva come gli azionisti continuino a notare in Società molti fatti spiacevoli, come ad esempio il
basso indice di indipendenza del consiglio di amministrazione; non si riferisce però al consigliere GARRONE - che ritiene uno degli imprenditori italiani più illuminati del Paese che ha portato il mondo verso una direzione diversa, più pulita e soprattutto umana - ma ai due consiglieri TESTORE e PAVESIO, nei confronti dei quali ha una grossa stima e considerazione, ma di cui non condivide le parcelle da consulente;
si rammarica a questo proposito del fatto che le spese siano aumentate anche nel campo delle consulenze, chiedendosi per quale motivo i consulenti devono essere pagati così tanto e perché in una società, in cui la famiglia PININFARINA si è vista letteralmente spogliata delle sue proprietà, si abbia ancora una notevole mancanza di sensibilità economica;
esprime un notevole rispetto per il consigliere GARRONE sia perché è presente in assemblea per ascoltare gli azionisti ma soprattutto perché potrebbe aiutare molto nel progettare tecnologie rinnovabili, sempre più influenti nel nostro futuro, che siano anche belle, dando alla Società un'occasione per dimostrare molto in termini di vivibilità;
considera la torre Cyrela by Pininfarina bella, accettabile, un edificio che si armonizza in qualsiasi paesaggio, a differenza dei due antiestetici grattacieli in Torino che rovinano il panorama; domanda al presidente se sono veramente da considerare amici coloro che dicono di esserlo politicamente e imprenditorialmente e poi cercano fuori dai confini italiani quello che in realtà c'è già, invitandolo ad aprire gli occhi.
si dichiara ampiamente disponibile nel momento assembleare e solo nel rispetto dei propri ruoli; afferma di essere felice quando tutti gli anni viene ricordata l'importanza dei risultati conseguiti dalla PININFARINA EXTRA, ricordando che è arrivata al quinto posto tra le società di architettura e design in Italia, e ritiene opportuno fare un po' i piemontesi e non esagerare nel definirla addirittura, come ha fatto l'azionista BAVA, leader mondiale;
precisa che i risultati ottenuti sono stati costruiti attraverso un percorso graduale che è stato fatto con il merito di trent'anni di lavoro a partire dalla fine degli anni ottanta, senza ricevere favoritismi, operando su moltissimi progetti
e magari sbagliandone qualcuno;
pensa che sia stato fatto molto, che alcune cose forse si potevano fare meglio, ma non sia vero che non sia stato fatto abbastanza;
ricorda che il core business dell'Azienda è nel campo dell'automobile e che gli altri settori sono stati esplorati dopo: anche solo per dimostrare al mondo che la PININFARINA poteva creare altro al di fuori dell'auto, ci sono voluti dieci anni, per raccogliere i primi risultati concreti e rilevanti sono serviti vent'anni e ancora oggi i risultati concreti di 7 milioni di euro di valore della produzione non sono ancora sufficientemente rilevanti, per certi aspetti;
ritiene che la PININFARINA EXTRA sia una straordinaria realtà, che fa parte però del gruppo PININFA-RINA;
rimanda al dottor ANGORI per una risposta più precisa sul tema MAHINDRA, ma sottolinea intanto la eccessiva negatività dell'azionista dimostrata nell'intervento;
precisa che per PININFARINA è presente un grande interesse a livello internazionale per il legame con la famiglia, la storia, lo stile, i talenti e l'ingegneria, facendone un Made in Italy unico al
mondo, un mondo oggi globalizzato, mentre in Italia invece questo interesse – è un dato di fatto non è stato riscontrato e il motivo non è chiaro; afferma che con le banche la Società ha un rapporto di grande credibilità, non "sfilacciato" come si è dichiarato, sottolineando come siano stati restituiti ad esse oltre 220 milioni di euro mantenendo tutti gli impegni presi piano dopo piano; precisa che i dettagli dell'offerta di MAHINDRA per l'acquisizione sono informazioni assolutamente riservate e sensibili, che non possono essere fornite.
specifica che ha richiesto informazioni non sui contenuti ma sulla forma, ad esempio se è già avvenuto un incontro di MAHINDRA con le banche, passo decisivo per una qualsiasi tipo di acquisizione.
precisa che ci sono procedure da rispettare e che lascerà la risposta agli altri consiglieri; oppone, in risposta alla critica generalizzata al consiglio di amministrazione dell'azionista BAVA, i risultati dal 2007 al 2009 e soprattutto dal 2009 al 2015 che dimostrano il percorso fatto da questa Azienda, in un contesto a dir poco diffici-
le, derivato dall'eredità lasciata di situazioni di debito e ammortamenti non assolutamente imputabili all'attuale consiglio, il cui operato è invece da difendere;
richiama, anche per la critica sulla scarsa indipendenza del consiglio di amministrazione, i dati del percorso fatto dal 2009 al 2015, che sono chiari e si commentano da soli;
dichiara che, anche se non è la sede opportuna, apprezza la proposta fatta dall'azionista BAVA in riferimento all'eventuale sinergia con il consigliere GARRONE, in quanto proposta costruttiva e positiva; al contrario non apprezza le osservazioni negative, e a priori distruttive.
L'amministratore delegato e direttore generale Silvio Pietro ANGORI
ricorda che MAHINDRA è un gruppo che opera in 17 settori industriali, quotato alla Borsa di Mumbai dal 1956, con un fatturato di 17 miliardi di dollari e che tra i settori industriali molto diversificati in cui opera sono presenti il real estate, l'housing, la sanità, i servizi di information technology - che rappresentano una parte molto significativa del suo lavoro - e l'ingegneria di servizi nel mondo aerospaziale e automotive;
fa notare che nel mondo sono molti gli esempi rintracciabili di società automobilistiche che posseggono società di servizi che in certa misura competono con PININFARINA;
riferisce che TATA ENGINEERING, ad esempio, possiede JAGUAR e LAND ROVER e opera sia come primo costruttore di camion in India sia come conglomerato che lavora in mille settori differenti, in cui settemila persone forniscono servizi anche al gruppo concorrente FIAT CHRYSLER AUTOMOBILES;
espone come altri esempi si possano trovare anche molto più vicino a noi, come COMAU, posseduta dal gruppo FIAT CHRYSLER AUTOMOBILES, che fornisce alta tecnologia anche a concorrenti del gruppo stesso; oppure MBTECH, una volta di proprietà del gruppo DAIMLER e oggi posseduta dal gruppo di ingegneria aerospaziale francese AKKA, che aveva un fatturato da clienti terzi rispetto al suo azionista principale pari al 60% del complessivo;
ritiene, visti i numerosi esempi, che nessun ostacolo di questo genere possa essere un problema; evidenzia, in riferimento alla considerazione fatta dall'azionista sulla cessione della B24, che tutti i report delle principali case d'asta che si occupano di transazioni di auto d'epoca ne sottoli-
neino la bolla speculativa in corso;
specifica che, in questo particolare caso, la B24 aveva una valutazione fino a due anni e mezzo fa di circa 200-250 mila euro, mentre si è raggiunto un picco di valore per cui la transazione, risalente a qualche mese fa, è stata perfezionata a livelli a cui la Società ha acconsentito solo dopo la sollecitazione da un certo insieme di collezionisti, cogliendo una grandissima opportunità e "guardando in avanti e non indietro", come afferma sempre l'ingegner PININFARINA;
precisa infine che il dato del debito lordo al 31 dicembre citato dall'azionista non è corretto, e che quello esatto, come riportato in bilancio è di 104 milioni e 800 mila euro.
precisa che aveva richiesto la suddivisione del debito tra le banche in percentuale.
specifica che sono riportati a pagina 56 del fascicolo distribuito, il debito è calcolato con i criteri IAS, non lordo, ma le proporzioni delle banche sono uguali;
precisa che INTESA SANPAOLO ha, su un totale di circa 87 milioni di euro di debito, circa 20 milio-
ni, risultando essere la prima creditrice in assoluto, che i gruppi BANCO POPOLARE e UNICREDIT risultano sostanzialmente vicini alla prima, mentre RELEASE, società di leasing, è leggermente meno esposta con 15 milioni di euro;
evidenzia quindi come queste società siamo le più coinvolte, e poi c'è il residuo di BNL; chiarisce inoltre come a pagina 44 dello stesso fascicolo viene indicato che i flussi finanziari contrattuali ammontano a 104 milioni e 800 mila euro, valore ricavabile dal debito diviso tra finanziamenti a termine, leasing finanziari e BNL.
Il presidente chiede all'azionista BAVA se intende replicare.
dichiara che una persona può fare di tutto per avere i migliori rapporti umani con le altre persone, ma che quando non riesce a farsi sentire è difficile riuscire a comunicare;
ritiene di aver sempre fatto critiche costruttive; lamenta il fatto che lo strumento di scrittura che ha avuto modo di visionare non ha nessun accessorio per poterlo agganciare al taschino della giacca;
ribadisce che i suoi interventi sono sempre co-
struttivi, indicando dei problemi in modo tale che il design trovi delle soluzioni;
sostiene che la storia non abbia prezzo, in quanto un collezionista come era Giovanni AGNELLI può essere compreso se vendeva le Ferrari a prezzi più elevati possibili, in momenti in cui il mercato portava il loro valore più in alto, ma non essendo la PININFARINA un collezionista tutto questo non ha senso;
consiglia, dicendo di voler fare una considerazione di tipo costruttivo, di diminuire lo stipendio degli amministratori e di costruire qualche Sergio in più;
sottolinea come il suo nome sia Marco Geremia Carlo e non Franco come detto dal presidente, prendendo atto del fatto che egli sia solo disponibile nel momento assembleare;
sostiene che sia negativo interpretare il concetto di globalizzazione aprendo uffici all'estero, ricordando il dottor Brunello CUCINELLI, che con il suo lavoro di export all'estero porta valore aggiunto in Italia, forse perché anche più aiutato del presidente da chi gli sta accanto; dichiara che a suo tempo il presidente, bravissimo nel suo lavoro, ha volentieri parlato con lui del-
l'argomento bici elettrica, ma che oggi non succede più in quanto i rapporti sono notevolmente cambiati.
in riferimento alle parole dell'azionista per cui la storia non ha un prezzo, sostiene invece che, per una società che fa business, tutto abbia un prezzo;
ricorda che per una operazione come quella effettuata per la B24 è molto il lavoro alle spalle per creare un margine operativo di quel livello, soprattutto in un mercato competitivo pari a quello di oggi;
dichiara che la PININFARINA se non è un collezionista, come affermato dall'azionista BAVA, non è nemmeno un museo: è una casa di design che può possedere pezzi rappresentativi della propria storia ma che nel momento in cui la storia si concretizza e l'Azienda riesce ad andare avanti i pezzi diventano sempre più storici e subentrano ad altri pezzi in un cerchio per cui il passato diventa presente, il presente diventa futuro e il futuro diventa passato;
conferma che a maggior ragione la Società non è un collezionista ma che pensa semplicemente al futu-
ro, ricollegandosi a chi prima di lui l'ha amministrata, senza fare un museo troppo grande, col pensiero rivolto sempre al prossimo come il pezzo migliore dell'Azienda;
afferma che i capolavori del passato sono preziosi ma se c'è l'occasione giusta tutto ha un prezzo.
dichiara che la PININFARINA di oggi è frutto della sua storia e che se non ci fosse stato il suo passato non ci sarebbe neanche il presente.
sostiene che se dovessimo pensare a tutta la storia della PININFARINA la Società dovrebbe esporre mille automobili, essendo tutte parte della storia.
precisa che bisogna saperle esporre nel momento giusto, cosa che la sorella del presidente Lorenza sapeva fare bene.
precisa, in riferimento al valore aggiunto sul territorio e al paragone con il dottor CUCINELLI, che è positivo qualsiasi progetto che vada ad attrarre investimenti sul nostro territorio;
dichiara che la PININFARINA è un'azienda italiana, con uno stile italiano, ingegneria italiana e sto-
ria italiana, con fabbriche in Italia, know-how in Italia, fornitori in Italia, e che se si riesce ad attrarre investitori che possono dare più forza e stabilità all'Azienda per il futuro, questo risulta essere positivo anche per il territorio in cui l'Azienda vive;
ritiene che dal metodo di lavoro di CUCINELLI ci sia differenza per il semplice fatto che è un modo diverso di pensare, una storia diversa, un settore diverso, un territorio diverso.
ritiene che la Società stia attraendo unicamente un solo territorio e che PINIFARINA ha diciotto clienti importanti nel mondo automobilistico e che MAHINDRA è solo un diciottesimo di questi clienti.
ricorda che durante la sua prima assemblea fece presente di essere venuto ad assistere all'adunanza ma soprattutto a visitare una sede storica, cosa che da quando era arrivato a Torino nel 1968 per studiare al Politecnico aveva sempre rimandato; le emozioni, che siano passate, presenti o future, sono comunque legate tra loro;
è dell'idea che le trattative con MAHINDRA siano riservate e complesse, perciò trova che sia sempli-
cistico scegliere solo di farlo o di non farlo, anzi crede che sia addirittura comico che qualcuno dica se si possa attuare o meno, in quanto le questioni sono numerose e ci sono persone in grado di risolverle sia da parte di PININFARINA che dalla controparte;
propone, come aveva fatto in altre occasioni, in merito al tema della remunerazione degli amministratori e dei sindaci, che a quelli assenti vengano decurtati, anche solo simbolicamente, gli emolumenti, in quanto ritiene che sia importante per gli azionisti vederli in assemblea; si rende conto che tale proposta verrebbe in ogni caso votata in modo negativo; lui invece vorrebbe che fosse deliberata perché così gli assenti parteciperebbero alla prossima assemblea;
fa presente di aver acquistato due anni fa 100 azioni PININFARINA, come anche in passato di FCA e di EXOR, per il piacere di prendere parte alle assemblee e che ciò costituiva un hobby, un passatempo;
spiega che per chi detiene poche azioni andare alle adunanze diventa uno svago fatto con disinvoltura;
propone quindi di accorpare il capitale, in modo
tale che chi partecipa all'assemblea abbia un minimo di interesse, anche a costo di perdere qualche piccolo azionista: un socio che detiene 10 mila azioni assisterebbe con un altro spirito all'assemblea e sarebbe più attivo;
non sa se sia una proposta fattibile quella di portare il numero minimo di azioni a mille con l'accorpamento o, se ciò costasse troppo, con l'introduzione di qualche regola; ricorda che CREVAL lo ha fatto, anche se è una società che fino a poco tempo fa votava pro capite e non per numero di azioni, però aveva portato il numero di azioni a un minimo indispensabile per poter intervenire in assemblea; fa sapere che questa è la sua proposta che a livello tecnico potrà essere realizzata da qualcuno di più esperto.
augura a PININFARINA il successo che si merita; sottolinea la bellezza del museo storico, quale patrimonio dell'Azienda, concordando allo stesso tempo con chi dice che la Società non possa diventare un collezionista, in quanto essa stessa deve rendere conto ad azionisti e non raggruppare pezzi che posso essere valutati eccessivamente o convenienti da vendere; è dell'idea che la gestione debba essere lasciata a PININFARINA.
ringrazia l'azionista Giuseppe MARGARONE; evidenzia che all'odierna assemblea sono presenti tutti gli amministratori;
fa sapere che nell'ultimo anno si sono tenuti sette consigli di amministrazione: l'Azienda è complessa e sta vivendo un momento delicato; rammenta che una volta il consiglio di amministrazione si riuniva ogni sei mesi, poi è stato introdotto l'obbligo di tenerlo ogni tre mesi e nell'ultimo anno si sono svolte sette riunioni del consiglio oltre all'assemblea con una partecipazione in media pari al 94%; richiama il fatto che, seppur non sono stati abbassati i compensi, il carico di lavoro è aumentato.
osserva che se venisse fatto il raggruppamento di azioni l'azionista BAVA potrebbe non sapere come comportarsi.
ribatte che ciò potrebbe essere un modo per impedirgli l'ingresso.
fa sapere che la sua considerazione non era rivolta all'azionista BAVA.
chiede che venga messo a verbale che non esiste nulla che possa vietargli di far sapere di non essere d'accordo riguardo a MAHINDRA e di averne tutto il diritto.
segnala che il pensiero dell'azionista BAVA era già chiaro.
spiega che, se la Società operasse degli accorpamenti, il valore delle azioni accorpate, in linea di principio, sarebbe sostanzialmente lo stesso e il peso del singolo azionista rimarrebbe comunque invariato;
aggiunge che in Borsa tale operazione non verrebbe probabilmente autorizzata, visto che in questo momento il titolo PININFARINA è già "sottile".
Nessun altro chiedendo la parola, il presidente dichiara chiusa la discussione e mette in votazione il bilancio al 31 dicembre 2014 e la proposta di destinazione del risultato di esercizio chiedendo rispettivamente a chi sia favorevole, contrario o si astenga di alzare la mano.
dichiara che il proprio voto è negativo in funzio-
ne di un piano industriale che non vede portare risultati soddisfacenti, anche in una situazione finanziaria più che ottimale, nella quale la PININFA-RINA paga un tasso di interesse dello 0,25% alle banche, senza le quali non potrebbe andare avanti; crede che un tasso del genere un imprenditore come il consigliere GARRONE non l'abbia mai ottenuto per nessuna delle sue aziende;
evidenzia che il Paese crede nella PININFARINA, le banche ne sono testimonianza, ma domanda se questo non sia sufficiente al presidente per capire quanto la PININFARINA sia legata al Paese, essendo difficile poterlo dimostrare maggiormente;
ritiene che questa mancanza di sensibilità porti ad una gestione che non vuole vedere oltre a questi orizzonti e soprattutto cogliere delle opportunità all'esterno che sono migliori di quelle che sono state ipotizzate con MAHINDRA.
Quindi il presidente accerta che il bilancio e la proposta di destinazione del risultato di esercizio sono approvati a maggioranza con:
voti favorevoli n. 23.327.188
voti contrari n. 1.
Hanno espresso voto favorevole tutti i partecipanti all'assemblea riportati nell'allegato "L" ad ec-
cezione dell'azionista Marco Geremia Carlo BAVA per n. 1 azione che ha espresso voto contrario. Sul punto
il presidente precisa che, come indicato nella relativa relazione illustrativa del consiglio di amministrazione distribuita ai presenti (allegato "D"), gli azionisti sono stati convocati in assemblea ordinaria per deliberare in merito alla relazione sulla remunerazione prevista dall'articolo 123 ter del decreto legislativo 58/1998, anch'essa distribuita ai presenti (allegato "E").
Fa poi presente che la relazione sulla remunerazione 2014 contiene le informazioni richieste da tale articolo in merito alla politica della Società in materia di remunerazione dei componenti dell'organo amministrativo, del direttore generale e dei dirigenti con responsabilità strategiche e che sono inoltre forniti dettagli sulle voci che compongono la remunerazione corrisposta a qualsiasi titolo e in qualsiasi forma dalla PININFARINA S.p.A. e da società controllate e collegate.
Quindi il presidente dichiara aperta la discussione sul secondo punto all'ordine del giorno.
Una sintesi viene qui di seguito riportata.
precisa, come già accennato, di essere contrario perché sicuramente non ritiene corretto che per pagare gli emolumenti degli amministratori si venda una B24;
fa presente che il ricavato di una B24 corrisponde all'incirca al valore dello stipendio dell'amministratore delegato;
è del parere che la cosa che si commenti da sé per la sua assurdità, e crede che gli amministratori non meritino gli emolumenti indicati.
Nessun altro chiedendo la parola, il presidente dichiara chiusa la discussione e mette in votazione, ai sensi dell'articolo 123 ter, comma 6, del decreto legislativo 58/1998, la prima sezione della relazione sulla remunerazione chiedendo rispettivamente a chi sia favorevole, contrario o si astenga di alzare la mano.
Accerta poi che la prima sezione della relazione sulla remunerazione è approvata a maggioranza con: voti favorevoli n. 23.327.138 voti contrari n. 1
voti astenuti n. 50.
Hanno espresso voto favorevole tutti i partecipan-
ti all'assemblea riportati nell'allegato "L" ad eccezione dell'azionista Marco Geremia Carlo BAVA per n. 1 azione che ha espresso voto contrario e dell'azionista Leonardo FIORAVANTI per n. 50 azioni che ha espresso la sua astensione.
Sul punto
il presidente fa presente che nella relativa relazione illustrativa del consiglio di amministrazione distribuita ai presenti (allegato "F") e della quale, con il consenso dell'assemblea, omette la lettura, è precisato che in occasione della presente assemblea viene a scadere il mandato triennale dell'intero consiglio di amministrazione.
Fa altresì presente che il consiglio di amministrazione ringrazia per la fiducia allo stesso accordata ed invita a provvedere alla nomina del nuovo consiglio di amministrazione - previa determinazione del numero dei suoi componenti e della durata in carica - e alla determinazione del relativo compenso.
Quindi segnala che l'azionista di maggioranza PIN-CAR S.r.l., titolare del 76,06% del capitale sociale, ha depositato una lista di contenente i seguenti nove candidati:
Precisa poi che unitamente alla lista sono stati consegnati ai presenti i curricula dei candidati (allegato "G").
Quindi evidenzia che, come si può notare, viene proposta dall'azionista di maggioranza la riconferma dell'intero consiglio di amministrazione uscente oltre alla nomina dell'avvocato Romina GUGLIEL-METTI, esperta di corporate governance e diritto società in società quotate e non e intermediari finanziari, che è presente in sale e che ringrazia per la disponibilità, e dell'avvocato Licia MATTIO-LI, imprenditrice nel settore orafo del lusso e
presidente dell'Unione Industriale di Torino nonché membro del consiglio e della giunta della Confindustria.
Segnala poi che nelle dichiarazioni allegate alla lista i candidati Edoardo GARRONE, Romina GUGLIEL-METTI, Licia MATTIOLI, Enrico PARAZZINI e Roberto TESTORE hanno dichiarato di potersi qualificare come amministratore indipendente ai sensi della normativa vigente e del Codice di comportamento in materia di governo societario.
Quindi precisa che non sono state depositate ulteriori liste di candidati.
Fa poi presente che lo stesso azionista di maggioranza, unitamente alla lista di candidati ha depositato la proposta di:
. fissare in 9 il numero dei componenti il consiglio di amministrazione,
. determinare la durata in carica degli stessi in tre esercizi, con scadenza alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017,
. stabilire in euro 259.000 annui lordi, fino a diversa deliberazione, il compenso al consiglio di amministrazione, comprensivo del compenso per la partecipazione a comitati istituiti al suo interno
e all'organismo di vigilanza di cui al decreto legislativo 231/2001 ed al netto degli emolumenti per gli amministratori investiti di particolari cariche.
Per quanto riguarda il compenso al consiglio di amministrazione, segnala che, nonostante l'aumento del numero dei componenti da 7 a 9, l'importo proposto corrisponde a quello del triennio scorso. Quindi dichiara aperta la discussione sul terzo
punto all'ordine del giorno.
Una sintesi viene qui di seguito riportata.
dubita sia opportuna la proposta di allargare a nove membri il consiglio di amministrazione in quanto la Società versa in una situazione di estrema difficoltà;
si domanda se l'avvocato GUGLIELMETTI svolga la libera professionista ed emetta parcelle.
fa presente che l'avvocato GUGLIELMETTI non è ancora stata votata e che pertanto le domande dell'azionista BAVA sono inopportune.
commenta che vuole essere informato prima di votare le nomine.
tranquillizza i presenti qualificandosi come indipendente e affermando che non intende assumere nessun altro incarico da parte della società.
L'azionista Marco Geremia Carlo BAVA
si rallegra di ciò;
osserva che entra a far parte del consiglio anche l'avvocato Licia MATTIOLI, che tuttavia non è presente;
si chiede se la nomina dell'avvocato GUGLIELMETTI sia legata alle trattative con MAHINDRA o se sia casuale.
La signora Maria Luisa ANELLI, per delega dell'azionista Gianfranco CARADONNA,
nota con piacere che l'intero consiglio di amministrazione sarà riconfermato nella sua interezza e ciò le sembra molto positivo, visto il lavoro che ha portato avanti fino ad oggi;
non è d'accordo con l'azionista BAVA sul fatto che aumentare il numero degli amministratori di questa Società non sia una cosa positiva; in primo luogo, in quanto vengono integrate due professionalità di rilievo, che potranno dare un forte contributo alla Società; in secondo luogo, perché così l'Azienda si adegua alla normativa sulle quote rosa;
ritiene che l'intervento e la nomina di due professioniste, all'interno del consiglio non possa che costituire un vantaggio per la Società, anche alla luce anche del fatto che il compenso non cambia; di conseguenza, non vede nessuna preclusione, ma solo benefici dalla nomina del nuovo consiglio di amministrazione.
segnala che l'avvocato Licia MATTIOLI non è necessario che sia presente in assemblea al momento dell'elezione e che avrà modo di confrontarsi con tutti successivamente;
osserva che la signora ANELLI ha espresso esattamente il suo pensiero lasciandolo così senza parole.
asserisce che l'amministratore Gianfranco ALBERTI-NI l'abbia sollecitata telepaticamente ad intervenire.
L'amministratore Gianfranco ALBERTINI
risponde di non conoscerla assolutamente.
La signora Maria Luisa ANELLI, per delega dell'azionista Gianfranco CARADONNA,
precisa che non voleva sostituirsi all'amministratore Gianfranco ALBERTINI e di non essere interve-
nuta sotto compenso.
conferma che il suo pensiero era analogo a quello della signora ANELLI.
ironizza sul fatto che si tratti di ragionamento telepatico.
è dell'avviso che la presenza di due donne, per essere in regola con la normativa, ma con simili professionalità, non può che giovare alla Società, soprattutto in un momento come questo; diversamente, si sarebbe potuto pensare che fosse solo per le quote rosa; precisa che invece i loro curricula dimostrino chiaramente il loro valore.
conferma ciò che è stato detto dall'amministratore Gianfranco ALBERTINI in merito alle due persone, che entrano a far parte del consiglio di amministrazione per la loro professionalità, competenza, capacità;
manifesta il suo apprezzamento circa il lavoro svolto dal consiglio di amministrazione nella sua interezza negli ultimi trienni;
è per questo che l'azionista di maggioranza ha ri-
tenuto di confermarlo nella sua totalità.
Quindi il presidente procede con le repliche.
prende atto della dichiarazione resa dall'avvocato GUGLIELMETTI e immagina che la sua presenza porterà ad una riduzione delle parcelle agli avvocati, visto che percepirà il compenso già come consigliere;
auspica che rappresenti anche un esempio per l'avvocato PAVESIO;
è d'accordo col discorso sulle quote rosa; si rammarica del fatto che gli interventi di Licia MATTIOLI siano sempre risultati di parte e poco indipendenti;
denuncia il fatto che la Società abbia avuto a disposizione un consigliere che non è stato più rinnovato, ossia Lorenza PININFARINA, le cui competenze in questo campo e per quanto riguarda l'Azienda sono sicuramente superiori rispetto a quelle di Licia MATTIOLI, ma nello stesso tempo risulta essere più scomoda.
desidera specificare all'osservazione dell'azionista BAVA di essere stata lei a scegliere di non ricandidarsi nel 2009 per il triennio successivo, e
che si tratta di una sua scelta personale.
chiede se lo sia stata anche quella di rinunciare a PININFARINA EXTRA.
dichiara di non aver affatto rinunciato a PININFA-RINA EXTRA, ma di esserne consigliere con grande piacere e grande orgoglio.
Nessun altro chiedendo la parola, il presidente dichiara chiusa la discussione e passa alle votazioni precisando che:
. la prima riguarderà il numero dei componenti il consiglio di amministrazione, la durata in carica degli stessi e il relativo compenso,
Fa poi presente che, essendo stata presentata un'unica lista, non è possibile procedere alla nomina del consiglio di amministrazione con il sistema delle liste previsto dall'articolo 15 dello statuto sociale e pertanto, per entrambe le votazioni, si procederà come per le precedenti.
Mette pertanto in votazione la proposta di:
. fissare in 9 il numero dei componenti il consiglio di amministrazione,
. determinare la durata in carica degli stessi in tre esercizi, con scadenza alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017,
. stabilire in euro 259.000 annui lordi, fino a diversa deliberazione, il compenso al consiglio di amministrazione, comprensivo del compenso per la partecipazione ai comitati istituiti al suo interno e all'organismo di vigilanza di cui al decreto legislativo 231/2001 ed al netto degli emolumenti per gli amministratori investiti di particolari cariche,
chiedendo rispettivamente a chi sia favorevole, contrario o si astenga di alzare la mano.
Accerta poi che la proposta è approvata a maggioranza con:
voti favorevoli n. 23.327.088
voti contrari n. 1
voti astenuti n. 100.
Hanno espresso voto favorevole tutti i partecipanti all'assemblea riportati nell'allegato "L" ad eccezione dell'azionista Marco Geremia Carlo BAVA per n. 1 azione che ha espresso voto contrario e dell'azionista Giuseppe MARGARONE per n. 100 azioni che ha espresso la sua astensione.
Quindi mette in votazione la proposta di nominare
amministratori i signori:
Edoardo GARRONE
Romina GUGLIELMETTI
Licia MATTIOLI
Paolo PININFARINA
Gianfranco ALBERTINI
Silvio Pietro ANGORI
Enrico PARAZZINI
Carlo PAVESIO
Roberto TESTORE,
tutti in possesso dei requisiti richiesti dalla legge e cittadini italiani,
chiedendo rispettivamente a chi sia favorevole, contrario o si astenga di alzare la mano.
L'azionista Marco Geremia Carlo BAVA
dichiara di votare contro tutti i candidati tranne Edoardo GARRONE.
Quindi il presidente accerta che la proposta è approvata a maggioranza con:
voti favorevoli n. 23.327.088
voti contrari n. 1
voti astenuti n. 100.
Hanno espresso voto favorevole tutti i partecipanti all'assemblea riportati nell'allegato "L" ad ec-
cezione dell'azionista Marco Geremia Carlo BAVA per n. 1 azione che ha espresso voto contrario, con la dichiarazione dallo stesso formulata, e dell'azionista Giuseppe MARGARONE per n. 100 azioni che ha espresso la sua astensione.
Risultano pertanto eletti amministratori i signori: Edoardo GARRONE, nato a Genova il 30 dicembre 1961, codice fiscale GRRDRD61T30D969J Romina GUGLIELMETTI, nata a Piacenza il 18 marzo 1973, codice fiscale GGLRMN73C58G535B Licia MATTIOLI, nata a Napoli il 10 giugno 1967, codice fiscale MTTLCI67H50F839M Paolo PININFARINA, nato a Torino il 28 agosto 1958, codice fiscale PNNPLA58M28L219X Gianfranco ALBERTINI, nato a Torino il 9 febbraio 1958, codice fiscale LBRGFR58B09L219Z Silvio Pietro ANGORI, nato a Castiglione del Lago (PG) il 29 giugno 1961, codice fiscale NGRSVP61H29C309H
Enrico PARAZZINI, nato a Milano il 18 marzo 1944, codice fiscale PRZNRC44C18F205X Carlo PAVESIO, nato a Torino il 1° febbraio 1956, codice fiscale PVSCRL56B01L219K Roberto TESTORE, nato a Torino il 17 ottobre 1952, codice fiscale TSTRRT52R17L219N
tutti in possesso dei requisiti richiesti dalla legge, cittadini italiani e domiciliati per la carica presso la sede sociale.
Sul punto
il presidente fa presente che nella relativa relazione illustrativa del consiglio di amministrazione distribuita ai presenti (allegato "H") e della quale, con il consenso dell'assemblea, omette la lettura, si rammenta che con l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2014 scade anche il mandato triennale del collegio sindacale.
Fa altresì presente che l'assemblea è invitata pertanto a provvedere alle nuove nomine, previa determinazione della relativa retribuzione.
Quindi segnala che l'azionista di maggioranza PIN-CAR S.r.l., titolare del 76,06% del capitale sociale, ha depositato una lista contenente i seguenti candidati:
per la carica di sindaco effettivo
Nicola TREVES Margherita SPAINI
Giovanni RAYNERI
per la carica di sindaco supplente
Maria Luisa FASSERO
Alberto BERTAGNOLIO LICIO.
Precisa poi che, unitamente alla lista, sono stati consegnati i curricula dei candidati, tra i quali quelli della dottoressa Margherita SPAINI e della dottoressa Maria Luisa FASSERO delle quali viene proposta per la prima volta la nomina, nonché gli elenchi degli incarichi di amministrazione di controllo dagli stessi ricoperti presso altre società (allegato "I").
Al sindaco effettivo dottor Mario MONTALCINI, del quale non viene proposta la riconferma, esprime un ringraziamento per l'opera prestata.
Fa poi presente che lo stesso azionista di maggioranza, unitamente alla lista di candidati, ha depositato la proposta di determinare la retribuzione annua dei sindaci effettivi in euro 42.000 per il presidente ed euro 28.000 per ciascuno degli altri due sindaci effettivi, importi che sono immutati rispetto al triennio scorso.
Quindi segnala che l'azionista di maggioranza propone inoltre di nominare, in assenza di liste di minoranza, presidente del collegio sindacale il dottor Nicola TREVES.
Precisa che, come richiesto dall'articolo 144 octies, comma 2 del Regolamento Emittenti, della mancata presentazione entro il 4 aprile 2015 di liste di minoranza per la nomina dei sindaci, dell'ulteriore termine di 3 giorni per la presentazione delle stesse e della riduzione dal 2,5% all'1,25% della soglia minima prevista dallo statuto è stata data notizia nei modi di legge.
Infine fa presente che anche in tale ulteriore termine non sono state depositate altre liste di candidati.
Quindi dichiara aperta la discussione sul quarto punto all'ordine del giorno.
Una sintesi viene qui di seguito riportata.
L'azionista Marco Geremia Carlo BAVA
preannuncia il suo voto di astensione, sostenendo che il ruolo del collegio sindacale non sia facile; presenta al collegio una denuncia ai sensi dell'articolo 2408 del codice civile relativamente ad un approfondimento sulle parcelle dei consiglieri, ritenendo che non siano giustificate a sufficienza; ricorda che nel processo FONSAI vi sia una contestazione sulle parcelle dell'ingegner Salvatore LI-GRESTI non di poco conto;
ritiene che non sia possibile avere un doppio ruo-
lo in una società, anche se ne esistono numerosi esempi;
specifica che questo discorso l'ha sempre fatto anche in riferimento ad altre parcelle in altre sedi, senza distinzioni di simpatia o persona; invita il collegio sindacale a fare chiarezza su questo argomento così importante e delicato, in quanto i consulenti devono fare solo i consulenti, senza il duplice ruolo dei consiglieri che decidono sulla consulenza prestata;
precisa, anche ai fini del verbale, che ritiene il fatto censurabile.
per richiesta del medesimo dà la parola all'amministratore Carlo PAVESIO.
intende intervenire personalmente essendo stato più volte chiamato in causa anche in maniera non corretta dall'azionista BAVA;
sottolinea come da tanti anni ha l'onore di essere nominato nel consiglio di amministrazione di PININ-FARINA e come in tutti questi anni non abbia mai rivestito la qualifica di amministratore indipendente, bensì quella di amministratore non esecuti-
vo;
dichiara che da molti anni non lui ma il suo studio PAVESIO E ASSOCIATI, in cui è main partner, svolge attività di consulenza alla PININFARINA al pari di altri studi e che gli onorari del suo studio, come sempre avviene, sono sempre stati di mercato.
ringrazia l'avvocato Carlo PAVESIO per il supporto, la competenza, l'impegno, la disponibilità assoluta e l'aiuto che ha dato in questi anni così difficili alla Società, veramente rilevanti;
ritiene che nessuno dei presenti sarebbe stato in quella sala a parlare in modo così democratico senza il supporto determinante dell'avvocato PAVESIO in momenti particolarmente delicati dell'esistenza della Società negli ultimi 7-8 anni.
pensa di essersi espresso in modo corretto, chiaro e trasparente;
osserva che tutti gli aggettivi nella lingua italiana hanno un contenuto e un significato, precisando che il fatto che il presidente ritenga che non abbia parlato in modo corretto rimarrà scritto nel verbale e nella storia tra le umiliazioni che gli vengono e gli verranno inferte fino a quando
Dio gli darà la possibilità di rimanere in vita; precisa che ha detto una cosa diversa e semplice, cioè che l'indipendenza non è un'etichetta, e che quando uno è indipendente ragiona indipendentemente da altri fattori ed essendo un consulente nello stesso tempo anche consigliere nelle votazioni ci potrebbe essere un conflitto;
ricorda che i consiglieri, tutti i consiglieri, dipendenti e indipendenti, possiedono diritto di voto, anche in occasione di una proposta "vitale", parola suggerita dal presidente;
si augura che la discussione democratica non venga comunque messa a rischio e che, se le società verranno acquisite da gruppi indiani come MAHINDRA, o cinesi, come è avvenuto in PIRELLI, i sistemi esteri non vengano portati anche nelle assemblee italiane;
ritiene FIAT un buon precursore, avendolo fatto portare via dall'assemblea dello scorso anno da 7 uomini della DIGOS;
sottolinea la correttezza e l'esemplarità del pensiero espresso poco prima dall'avvocato GUGLIELMET-TI, che assicura che sarà un consigliere e agirà solo da consigliere e non anche consulente.
Nessun altro chiedendo la parola, il presidente di-
chiara chiusa la discussione e passa alle votazioni precisando che:
la prima riguarderà la retribuzione dei sindaci effettivi,
la seconda riguarderà i nominativi dei sindaci. Fa poi presente che, essendo stata presentata un'unica lista, anche per la nomina del collegio sindacale non è possibile procedere con il sistema delle liste previsto dall'articolo 24 dello statuto sociale e pertanto, per entrambe le votazioni, si procederà come per le precedenti.
Mette pertanto in votazione la proposta di determinare la retribuzione annua dei sindaci effettivi in euro 42.000 per il presidente ed euro 28.000 per ciascuno degli altri due sindaci effettivi, chiedendo rispettivamente chi sia favorevole, contrario o astenuto di alzare la mano.
Accerta poi che la proposta è approvata a maggioranza con:
voti favorevoli n. 23.327.088
voti astenuti n. 101.
Hanno espresso voto favorevole tutti i partecipanti all'assemblea riportati nell'allegato "L" ad eccezione dell'azionista Marco Geremia Carlo BAVA per n. 1 azione e dell'azionista Giuseppe MARGARO-
NE per n. 100 azioni che hanno espresso la loro astensione.
Mette poi in votazione la proposta di nominare per tre esercizi, con scadenza alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017
sindaci effettivi
Nicola TREVES
Margherita SPAINI
Giovanni RAYNERI
sindaci supplenti
Maria Luisa FASSERO
Alberto BERTAGNOLIO LICIO
presidente del collegio sindacale
Nicola TREVES,
tutti in possesso dei requisiti richiesti dalla legge e dallo statuto e cittadini italiani,
chiedendo rispettivamente a chi sia favorevole, contrario o astenuto di alzare la mano.
Accerta poi che la proposta è approvata a maggioranza con:
voti favorevoli n. 23.327.188
voti astenuti n. 1.
Hanno espresso voto favorevole tutti i partecipanti all'assemblea riportati nell'allegato "L" ad ec-
cezione dell'azionista Marco Geremia Carlo BAVA per n. 1 azione che ha espresso la sua astensione. Risultano pertanto eletti per tre esercizi, con scadenza alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017, i signori:
Nicola TREVES, nato a Torino il 6 dicembre 1958, codice fiscale TRVNCL58T06L219C, sindaco effettivo - presidente,
Margherita SPAINI, nata a Torino il 7 febbraio 1961, codice fiscale SPNMGH61B47L219A, sindaco effettivo,
Giovanni RAYNERI, nato a Torino il 20 luglio 1963, codice fiscale RYNGNN63L20L219Y, sindaco effettivo, Maria Luisa FASSERO, nata a Ciriè (TO) il 13 marzo 1953, codice fiscale FSSMLS53C53C722G, sindaco supplente,
Alberto BERTAGNOLIO LICIO, nato a Torino il 21 gennaio 1975, codice fiscale BRTLRT75A21L219C, sindaco supplente,
tutti in possesso dei requisiti richiesti dalla legge e dallo statuto, cittadini italiani e domiciliati per la carica presso la sede sociale. Null'altro essendovi all'ordine del giorno da deliberare, il presidente dichiara sciolta l'assemblea
alle ore 13,30 circa.
Si allegano al presente verbale, per farne parte integrante e sostanziale:
. sotto la lettera "A" copia delle slide illustrate e commentate dal presidente,
. sotto la lettera "B" copia delle slide illustrate e commentate dall'amministratore delegato e direttore generale Silvio Pietro ANGORI,
. sotto la lettera "C" copia delle slide illustrate e commentate dall'amministratore Gianfranco AL-BERTINI,
. sotto la lettera "D" la relazione illustrativa del consiglio di amministrazione sul secondo punto all'ordine del giorno,
. sotto la lettera "E" la relazione sulla remunerazione 2014,
. sotto la lettera "F" la relazione illustrativa del consiglio di amministrazione sul terzo punto all'ordine del giorno,
. sotto la lettera "G" il fascicolo contenente la lista dei candidati per la nomina del consiglio di amministrazione depositata dall'azionista PINCAR S.r.l., con i relativi curricula,
. sotto la lettera "H" la relazione illustrativa del consiglio di amministrazione sul quarto punto
all'ordine del giorno,
. sotto la lettera "I" il fascicolo contenente la lista dei candidati per la nomina del collegio sindacale depositata dall'azionista PINCAR S.r.l., con i relativi curricula e gli elenchi degli incarichi di amministrazione e di controllo ricoperti dai candidati presso altre società,
. sotto la lettera "L" l'elenco nominativo dei partecipanti all'assemblea, in proprio o per delega, con l'indicazione del numero delle rispettive azioni.
Il presidente
Firmato
(ingegner Paolo PININFARINA)
Il segretario
Firmato
(notaio Remo Maria MORONE)
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