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Piaggio & C

Governance Information Mar 24, 2025

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Governance Information

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Piaggio & C. S.p.A.

ai sensi dell'art.123-bis TUF

(Modello di amministrazione e controllo monistico)

Emittente: Piaggio & C. S.p.A. Sito Web: www.piaggiogroup.com

Esercizio a cui si riferisce la Relazione: 2024 Data di approvazione della Relazione: 4 marzo 2025

INDICE

GLOSSARIO3
1. PROFILO DELL'EMITTENTE 6
2. INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI (EX ART. 123-BIS TUF) ALLA DATA DEL 31/12/2024 7
A) STRUTTURA DEL CAPITALE SOCIALE (ART. 123-BIS, COMMA 1, LETT. A), TUF)7
B) RESTRIZIONI AL TRASFERIMENTO DI TITOLI (ART. 123-BIS, COMMA 1, LETT. B), TUF)7
C) PARTECIPAZIONI RILEVANTI NEL CAPITALE (ART. 123-BIS, COMMA 1, LETT. C), TUF)7
D) TITOLI CHE CONFERISCONO DIRITTI SPECIALI (ART. 123-BIS, COMMA 1, LETT. D), TUF)8
E) PARTECIPAZIONE AZIONARIA DEI DIPENDENTI: MECCANISMO DI ESERCIZIO
DEI DIRITTI DI VOTO (ART. 123-BIS, COMMA 1, LETT. E), TUF)8
F) RESTRIZIONI AL DIRITTO DI VOTO (ART. 123-BIS, COMMA 1, LETT. F), TUF)8
G) ACCORDI TRA AZIONISTI (ART. 123-BIS, COMMA 1, LETT. G), TUF)8
H) CLAUSOLE DI CHANGE OF CONTROL (ART. 123-BIS, COMMA 1, LETT. H), TUF)
E DISPOSIZIONI STATUTARIE IN MATERIA DI OPA (ARTT. 104, COMMA 1-TER E 104-BIS, COMMA 1, TUF)8
I)
DELEGHE AD AUMENTARE IL CAPITALE SOCIALE E AUTORIZZAZIONI ALL'ACQUISTO
DI AZIONI PROPRIE (ART. 123-BIS, COMMA 1, LETT. M), TUF)9
J)
ATTIVITÀ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO (EX ART. 2497 E SS. C.C.)10
3. COMPLIANCE 11
4. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 11
4.1. RUOLO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETTERA D), TUF)11
4.2 NOMINA E SOSTITUZIONE DEGLI AMMINISTRATORI (EX ART. 123-BIS, COMMA 1, LETT. L), TUF)13
4.3.COMPOSIZIONE (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETT. D) E D-BIS, TUF)16
4.4.FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETT. D), TUF)23
4.5.RUOLO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETT. D), TUF) 25
4.6.CONSIGLIERI ESECUTIVI27
4.7. AMMINISTRATORI INDIPENDENTI E LEAD INDEPENDENT DIRECTOR 29
4.8.COMITATO PER IL CONTROLLO SULLA GESTIONE32
5. GESTIONE DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE 35
5.1 PROCEDURA PER LA COMUNICAZIONE AL PUBBLICO DI INFORMAZIONI PRIVILEGIATE 35
5.2. PROCEDURA PER LA GESTIONE DEL REGISTRO DELLE PERSONE
CHE HANNO ACCESSO A INFORMAZIONI PRIVILEGIATE 36
5.3. PROCEDURA PER L'ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI IN MATERIA DI INTERNAL DEALING 36
6. COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETT. D), TUF) 38
7. AUTOVALUTAZIONE E SUCCESSIONE DEGLI AMMINISTRATORI 39
7.1 AUTOVALUTAZIONE E SUCCESSIONE DEGLI AMMINISTRATORI 39
8. COMITATO NOMINE E REMUNERAZIONE41

9.1 CHIEF EXECUTIVE OFFICER44
9.2 COMITATO CONTROLLO RISCHI E SOSTENIBILITA'44
9.3 RESPONSABILE DELLA FUNZIONE INTERNAL AUDIT46
9.4 MODELLO ORGANIZZATIVO EX D. LGS. 231/2001 47
9.5 SOCIETÀ DI REVISIONE 49
9.6 DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI
SOCIETARI E ALTRI RUOLI E FUNZIONI AZIENDALI 49
9.7 COORDINAMENTO TRA I SOGGETTI COINVOLTI NEL SISTEMA DI CONTROLLO
INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI 50
9.8 PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEI SISTEMI DI GESTIONE DEI RISCHI E DI CONTROLLO INTERNO ESISTENTI
IN RELAZIONE AL PROCESSO DI INFORMATIVA FINANZIARIA (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETT. B), TUF)50
10. INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE 55
11. COLLEGIO SINDACALE IN CARICA SINO ALL'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI TENUTASI IN DATA 17 APRILE 202457
12. RAPPORTI CON GLI AZIONISTI 57
13. ASSEMBLEE (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETT. C), TUF) 59
14. ULTERIORI PRATICHE DI GOVERNO SOCIETARIO (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETT. A), TUF) 61
15. CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO61
16. CONSIDERAZIONI SULLA LETTERA DEL PRESIDENTE DEL COMITATO PER LA CORPORATE GOVERNANCE 61
ALLEGATO 164
ALLEGATO 2 72
9. SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI43

GLOSSARIO

Assemblea: l'Assemblea degli Azionisti dell'Emittente.

Borsa Italiana: Borsa Italiana S.p.A.

Codice di Corporate Governance/ Codice CG: approvato dal Comitato per la Corporate Governance e promosso da Borsa Italiana S.p.A., nel gennaio 2020, disponibile all'indirizzo www.borsaitaliana.it. che ha trovato applicazione a partire dal 1° gennaio 2021.

Cod. civ. / c.c.: il codice civile.

Comitato/Comitato CG/Comitato per la Corporate Governance: il Comitato italiano per la Corporate Governance delle società quotate, promosso, oltre che da Borsa Italiana S.p.A., da ABI, Ania, Assogestioni, Assonime e Confindustria.

Consiglio/Consiglio di Amministrazione: il consiglio di amministrazione dell'Emittente.

Collegio Sindacale: il collegio sindacale dell'Emittente.

Comitato per il Controllo sulla Gestione / Co.co.ge: il comitato per il controllo sulla gestione dell'Emittente.

Data della Relazione: la data di approvazione della presente Relazione da parte del Consiglio di Amministrazione di Piaggio.

Emittente/Società/Piaggio: l'Emittente azioni quotate cui si riferisce la Relazione.

Esercizio: l'esercizio sociale 2024, cui si riferisce la Relazione.

ESRS: i principi di rendicontazione di sostenibilità definiti nel Regolamento Delegato (UE) 2023/2772 della Commissione del 31 luglio 2023.

Gruppo: il gruppo di società cui l'Emittente è a capo.

Istruzioni al Regolamento di Borsa: le Istruzioni al Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A..

Regolamento di Borsa: il Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A..

Regolamento Emittenti Consob o Regolamento Emittenti: il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 11971 del 1999 (come successivamente modificato) in materia di emittenti.

Regolamento Mercati Consob: il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 20249 del 2017 (come successivamente modificato) in materia di mercati.

Regolamento Parti Correlate: il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 17221 del 12 marzo 2010 (come successivamente modificato) in materia di operazioni con parti correlate.

Relazione: la presente relazione sul governo societario e gli assetti proprietari redatta da Piaggio ai sensi dell'art. 123-bis TUF riferita all'Esercizio.

Rendicontazione di Sostenibilità: la rendicontazione di sostenibilità redatta dalla Società ai sensi del D. Lgs. 125/2024 e pubblicata all'interno della relazione sulla gestione nella relazione finanziaria annuale pubblicata sul Sito Internet www.piaggiogroup.com.

Relazione sulla Remunerazione: la "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti" redatta ai sensi dell'art. 123-ter TUF e dell'art. 84-quater Regolamento Emittenti Consob, disponibile ai sensi di legge presso la sede sociale, presso il sito internet dell'Emittente all'indirizzo www.piaggiogroup.com nonché presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarket Storage" consultabile all'indirizzo .

Società a Proprietà Concentrata: le "società a proprietà concentrata" di cui al Codice CG, ossia la società in cui uno o più soci che partecipano a un patto parasociale di voto dispongono, direttamente o indirettamente (attraverso società controllate, fiduciarie o per interposta persona), della maggioranza dei voti esercitabili in assemblea ordinaria.

Società Grande: la "società grande" di cui al Codice CG, ossia la società la cui capitalizzazione è stata superiore a 1 miliardo di euro l'ultimo giorno di mercato aperto di ciascuno dei tre anni solari precedenti.

Statuto: lo statuto dell'Emittente in vigore alla Data della Relazione.

Testo Unico della Finanza/TUF: il Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (come successivamente modificato).

1. PROFILO DELL'EMITTENTE

Fondata nel 1884, l'Emittente, con sede a Pontedera (Pisa), è oggi uno dei principali costruttori mondiali di veicoli motorizzati a due ruote.

L'Emittente si colloca fra i primi 4 operatori nel mercato di riferimento; la gamma di prodotti comprende scooter, ciclomotori e moto da 50 a 1.200cc commercializzati con i marchi Piaggio®, Vespa®, Gilera®, Aprilia®, Moto Guzzi®, Derbi® e Scarabeo®. L'Emittente opera, inoltre, nel trasporto leggero a 3 e 4 ruote con i veicoli Ape® e Piaggio Porter®.

Nel corso dell'esercizio, l'Emittente è stato organizzato secondo il modello di amministrazione e controllo tradizionale di cui agli articoli 2380-bis e seguenti del codice civile, con l'Assemblea degli Azionisti, il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale sino all'Assemblea tenutasi in data 17 aprile 2024, la quale in via straordinaria ha approvato l'adozione del sistema di amministrazione e controllo monistico di cui all'art. 2409-sexiesdecies c.c. e le conseguenti modifiche statutarie, tra cui l'istituzione di un Comitato per il Controllo sulla Gestione, costituito in seno al Consiglio di Amministrazione, quale organo di controllo della Società. Il sistema di amministrazione e controllo monistico è in vigore alla data della presente Relazione.

Il Consiglio di Amministrazione, nell'ambito del processo di adeguamento alle raccomandazioni contenute nel Codice di Corporate Governance, promuove l'integrazione delle tematiche di sostenibilità all'interno del proprio sistema di governo societario e della politica sulla remunerazione, nei termini descritti nel prosieguo della Relazione. Per maggiori informazioni in merito alle politiche di sostenibilità adottate dall'Emittente e dal Gruppo si rinvia alla Rendicontazione di Sostenibilità ed al Codice etico pubblicato sul sito internet dell'Emittente nella Sezione "Governance – Codice Etico".

Il Consiglio di Amministrazione guida l'Emittente con l'obiettivo di perseguirne il successo sostenibile, obiettivo che si sostanza nella creazione di valore nel lungo termine a beneficio degli azionisti, tenendo conto degli interessi degli altri stakeholders rilevanti per l'Emittente, il tutto come meglio illustrato ai successivi paragrafi 4.1, 6, 8 e 9.

Ai sensi del Decreto Legislativo 6 settembre 2024, n. 125, l'Emittente predispone su base obbligatoria la Rendicontazione di Sostenibilità, che presenta le principali politiche praticate dall'impresa, i modelli di gestione e le principali attività svolte dal Gruppo nel corso dell'Esercizio relativamente ai temi espressamente richiamati dal predetto decreto.

Si segnala che, alla Data della Reazione, l'Emittente si qualifica come "PMI" ai sensi dell'art. 1, comma 1, lett. w-quater.1 del TUF, in quanto la capitalizzazione della Società, calcolata in conformità a quanto previsto dall'art. 2-ter del Regolamento Emittenti Consob, nell'esercizio 2022 e nell'esercizio 2023 era superiore alla soglia di Euro 1 miliardo ma nell'Esercizio è risultata inferiore alla soglia di Euro 1 miliardo. Al riguardo si ricorda infatti che ai sensi del citato art. 1, comma 1, lett. w-quater.1 del TUF la definizione di PMI opera in via residuale, qualificandosi come PMI l'emittente azioni quotate che non abbia superato il limite di Euro 1 miliardo di capitalizzazione per tre anni consecutivi. Si dà, infine, atto che nell'Esercizio la capitalizzazione è stata pari a 947,54 milioni di euro.

Sulla base di quanto previsto dal Codice di Corporate Governance, alla Data della Relazione l'Emittente non si configura come Società Grande ma come Società a Proprietà Concentrata (cfr. Sezioni 4.3 e 7.2 della Relazione per le opzioni di flessibilità utilizzate). Per l'effetto, la Società non è tenuta ad applicare le raccomandazioni del Codice di CG rivolte alle Società Grandi.

2. INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI (EX ART. 123-BIS TUF) ALLA DATA DEL 31/12/2024

A) STRUTTURA DEL CAPITALE SOCIALE (art. 123-bis, comma 1, lett. a), TUF)

Il capitale sociale dell'Emittente, interamente sottoscritto e versato, è pari a Euro 207.613.944,37 suddiviso in n. 354.632.049 azioni ordinarie, senza indicazione del valore nominale. Le azioni, ognuna delle quali dà diritto ad un voto, sono indivisibili ed emesse in regime di dematerializzazione.

Categorie di azioni che compongono il capitale sociale:

STRUTTURA DEL CAPITALE SOCIALE

N° AZIONI % RISPETTO AL C.S. N° DIRITTI DI VOTO QUOTATO DIRITTI E OBBLIGHI
AZIONI ORDINARIE 354.632.049 100 354.632.049 Euronext Milan (già
MTA – Mercato
Telematico Azionario)
Ogni azione dà diritto ad
un voto.
I diritti e gli obblighi
degli azionisti sono quelli
previsti dagli artt. 2346
e seguenti c.c.

B) RESTRIZIONI AL TRASFERIMENTO DI TITOLI (art. 123-bis, comma 1, lett. b), TUF)

Non esistono restrizioni al trasferimento di titoli.

C) PARTECIPAZIONI RILEVANTI NEL CAPITALE (art. 123-bis, comma 1, lett. c), TUF)

Alla data del 31 dicembre 2024, così come alla Data della Relazione, le partecipazioni rilevanti nel capitale dell'Emittente, secondo quanto risulta dalle comunicazioni effettuate ai sensi dell'art. 120 TUF e dalle comunicazioni puntuali ricevute dall'Emittente, sono le seguenti:

PARTECIPAZIONI RILEVANTI NEL CAPITALE

DICHIARANTE AZIONISTA DIRETTO QUOTA % SU CAPITALE ORDINARIO QUOTA % SU CAPITALE VOTANTE
IMMSI S.p.A. IMMSI S.p.A. 50,57 50,57

D) TITOLI CHE CONFERISCONO DIRITTI SPECIALI (art. 123-bis, comma 1, lett. d), TUF)

Non sono stati emessi titoli che conferiscono diritti speciali di controllo. Lo statuto dell'Emittente non contiene previsioni relative al voto maggiorato ai sensi dell'art. 127-quinquies del TUF.

E) PARTECIPAZIONE AZIONARIA DEI DIPENDENTI: MECCANISMO DI ESERCIZIO DEI DIRITTI DI VOTO

(art. 123-bis, comma 1, lett. e), TUF)

Non esiste un sistema di partecipazione azionaria dei dipendenti.

F) RESTRIZIONI AL DIRITTO DI VOTO (art. 123-bis, comma 1, lett. f), TUF)

Non esistono restrizioni al diritto di voto.

G) ACCORDI TRA AZIONISTI (art. 123-bis, comma 1, lett. g), TUF)

Per quanto a conoscenza dell'Emittente, alla data del 31 dicembre 2024 e alla Data della Relazione non risultano esservi accordi tra gli azionisti della Società aventi contenuto rilevante ai sensi dell'art. 122 del TUF.

H) CLAUSOLE DI CHANGE OF CONTROL (art. 123-bis, comma 1, lett. h), TUF) e disposizioni statutarie in materia di OPA (artt. 104, comma 1-ter e 104-bis, comma 1, TUF)

L'Emittente ha stipulato alcuni accordi significativi, il cui contenuto è illustrato in apposita sezione del Bilancio di Esercizio al 31 dicembre 2024 (al quale si rinvia per ogni ulteriore informazione di dettaglio), che sono modificati o si possono estinguere in caso di cambiamento di controllo della società contraente. In particolare, sono stati sottoscritti:

  • un contratto di apertura di credito (Revolving Credit Facility) sindacato per complessivi Euro 200 milioni;
  • un prestito obbligazionario di Euro 250 milioni emesso dalla Società;
  • un contratto di finanziamento con la Banca Europea per gli Investimenti per Euro 70 milioni;
  • un contratto di finanziamento con la Banca Europea per gli Investimenti per Euro 30 milioni;
  • un contratto di finanziamento con la Banca Europea per gli Investimenti per Euro 60 milioni;
  • un contratto di finanziamento a termine con Banco BPM per Euro 30 milioni;
  • un contratto di apertura di credito (Revolving Credit Facility) con Banca del Mezzogiorno MedioCredito Centrale per Euro 20 milioni;
  • un contratto di apertura di credito e di finanziamento (Term Loan and Revolving Credit Facility) con la Banca Popolare Emilia Romagna per Euro 35 milioni;
  • un contratto di finanziamento con la BNL per Euro 24 milioni;
  • contratti di finanziamento a termine (Schuldschein Loans) con banche internazionali per complessivi Euro 87 milioni;
  • un contratto di finanziamento con la Oldenburgische Landesbank per Euro 15 milioni;
  • un contratto di finanziamento con la Oldenburgische Landesbank per Euro 11 milioni;
  • un contratto di finanziamento a termine con Cassa Depositi e Prestiti per Euro 30 milioni;
  • un contratto di finanziamento a termine con Cassa Depositi e Prestiti per Euro 26 milioni.

– un contratto di apertura di credito (Revolving Credit Facility) con CACIB per Euro 40 milioni. In materia di OPA, le disposizioni dello Statuto dell'Emittente non derogano alla disciplina della passivity rule prevista dall'art. 104,

commi 1 e 1-bis, TUF, né prevedono l'applicazione di regole di neutralizzazione contemplate dall'art. 104-bis, commi 2 e 3, TUF.

I) DELEGHE AD AUMENTARE IL CAPITALE SOCIALE E AUTORIZZAZIONI ALL'ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE

(art. 123-bis, comma 1, lett. m), TUF)

Il Consiglio non è stato delegato dall'Assemblea ad aumentare il capitale sociale ai sensi dell'art. 2443 c.c..

Non sono previste deleghe o poteri in capo agli Amministratori ad emettere strumenti finanziari partecipativi.

Autorizzazioni all'acquisto e disposizione di azioni proprie

In data 17 aprile 2024 l'Assemblea ha deliberato l'autorizzazione di operazioni di acquisto e di disposizione di azioni ordinarie proprie previa revoca di analoga autorizzazione conferita dall'Assemblea del 18 aprile 2023 – al fine di dotare la Società di una utile opportunità strategica di investimento per ogni finalità consentita dalle vigenti disposizioni, ivi incluse le finalità contemplate nell'art. 5 del Regolamento (UE) 596/2014 (Market Abuse Regulation, di seguito "MAR") e nelle prassi ammesse da Consob a norma dell'art. 13 MAR, ove applicabili, ivi inclusa la finalità di acquisto di azioni proprie in funzione del loro successivo annullamento, nei termini e con le modalità che saranno eventualmente deliberate dai competenti organi sociali.

In particolare, l'Assemblea ha deliberato:

  • I. di autorizzare, ai sensi e per gli effetti dell'art. 2357 c.c., l'acquisto, in una o più volte, per il periodo di diciotto mesi a far data dalla delibera - di azioni ordinarie della Società fino ad un numero massimo che, tenuto conto delle azioni ordinarie Piaggio di volta in volta detenute in portafoglio dalla Società e dalle società da essa controllate, non sia complessivamente superiore al massimo stabilito dalla normativa pro tempore applicabile, ad un corrispettivo che non sia superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell'ultima operazione indipendente e il prezzo dell'offerta indipendente più elevata corrente nelle sedi di negoziazione dove viene effettuato l'acquisto, fermo restando che il corrispettivo unitario non potrà comunque essere inferiore nel minimo del 20% e superiore nel massimo del 10% rispetto alla media aritmetica dei prezzi ufficiali registrati dal titolo Piaggio nei dieci giorni di borsa aperta antecedenti ogni singola operazione di acquisto;
  • II. di dare mandato al Consiglio di Amministrazione, e per esso al suo Presidente e all'Amministratore Delegato in via tra di loro disgiunta, di individuare l'ammontare di azioni da acquistare in relazione a ciascun programma di acquisto, nell'ambito delle finalità sopra indicate, anteriormente all'avvio del programma medesimo, e di procedere all'acquisto di azioni con le modalità stabilite nelle applicabili disposizioni del Regolamento Emittenti in attuazione dell'art. 132 del TUF, nel rispetto delle condizioni relative alla negoziazione di cui all'art. 3 del Regolamento Delegato (UE) 2016/1052 e con la gradualità ritenuta opportuna nell'interesse della Società, attribuendo ogni più ampio potere per l'esecuzione delle operazioni di acquisto di cui alla delibera e di ogni altra formalità alle stesse relativa, ivi incluso l'eventuale conferimento di incarichi ad intermediari abilitati ai sensi di legge e con facoltà di nominare procuratori speciali;
  • III. di autorizzare il Consiglio di Amministrazione, e per esso il suo Presidente e l'Amministratore Delegato in via tra di loro disgiunta, affinché, ai sensi e per gli effetti dell'art. 2357-ter c.c., possano disporre, in qualsiasi momento, in tutto o in parte, in una o più volte, delle azioni proprie acquistate in base alla delibera, o comunque già in portafoglio della Società, mediante alienazione delle stesse in borsa o fuori borsa, eventualmente anche mediante cessione di diritti reali e/o personali, ivi incluso a mero titolo esemplificativo il prestito titoli, nel rispetto delle disposizioni di legge e regolamentari pro tempore vigenti e per il perseguimento delle finalità di cui alla presente delibera, con i termini, le modalità e le condizioni dell'atto di disposizione delle azioni proprie ritenuti più opportuni nell'interesse della Società, attribuendo ogni più ampio potere per l'esecuzione delle operazioni di disposizione di cui alla delibera, nonché di ogni altra formalità alle stesse relativa, ivi incluso l'eventuale conferimento di incarichi ad intermediari abilitati ai sensi di legge e con facoltà di nominare procuratori speciali; le operazioni di disposizioni delle azioni proprie in portafoglio verranno in ogni caso effettuate nel rispetto della normativa legislativa e regolamentare vigente in tema di esecuzione delle negoziazioni sui titoli quotati, ivi incluse le prassi ammesse a norma dell'art. 13 MAR, ove applicabili, e potranno avvenire in una o più soluzioni, e con la gradualità ritenuta opportuna nell'interesse della Società. L'autorizzazione di cui al presente punto è stata accordata senza limiti temporali e dovrà intendersi rilasciata anche con riferimento alle azioni proprie già possedute da Piaggio & C. S.p.A. alla data della delibera.

La medesima Assemblea ha altresì disposto che gli acquisti di azioni proprie siano contenuti entro i limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo bilancio (anche infrannuale) approvato al momento dell'effettuazione dell'operazione e che, in occasione dell'acquisto e della alienazione delle azioni proprie, siano effettuate le necessarie appostazioni contabili, in osservanza delle disposizioni di legge e dei principi contabili applicabili.

In forza del predetto mandato, il Consiglio di Amministrazione tenutosi in data 22 aprile 2024, a valle della predetta Assemblea, ha approvato l'avvio di un nuovo programma di acquisto di azioni proprie, non ancora concluso alla Data della Relazione, da realizzarsi ai termini, alle condizioni e con le modalità di cui alla predetta delibera assembleare anche in più tranches entro il 16 ottobre 2025 e sino ad

un massimo di n. 14.354.000 azioni ordinarie della Società, prive di valore nominale espresso, per un controvalore massimo stabilito in Euro 41.500.000, tenuto conto della media del prezzo delle azioni degli ultimi 30 giorni di mercato aperto, e quindi, contenuto nei limiti di legge (20% del capitale sociale, a norma dell'art. 2357, comma 3, c.c.).

Alla data del 31 dicembre 2024 la Società detiene in portafoglio n. 1.036.661 azioni proprie, pari allo 0,2923% del capitale sociale, mentre alla Data della Relazione le azioni proprie in portafoglio sono 1.086.661 pari allo 0,3064% del capitale sociale. Per ulteriori informazioni sul programma di acquisto azioni proprie si rimanda al verbale della predetta Assemblea ordinaria e alla Relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione disponibili sul sito internet della Società all'indirizzo www.piaggiogroup.com, nella Sezione "Governance – Assemblee".

J) ATTIVITÀ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO (ex art. 2497 e ss. c.c.)

L'Emittente è soggetta all'attività di direzione e coordinamento di IMMSI S.p.A. ai sensi degli artt. 2497 e ss. cod. civ. Tale attività viene espletata con le modalità indicate in apposita sezione della Relazione sulla Gestione alla quale si rinvia per ogni ulteriore informazione. L'Emittente, in quanto società sottoposta all'attività di direzione e coordinamento da parte di un'altra società, è soggetta alla disciplina di cui all'art. 16 del Regolamento Mercati Consob. Per informazioni in merito ai riflessi di tale disciplina sulla struttura di corporate governance dell'Emittente si rinvia ai paragrafi 4.2, 4.3 e 4.7.

Con riguardo alle informazioni richieste dall'art. 123-bis, comma 1, lettera i), TUF, la Società precisa che non sono stati stipulati accordi tra l'Emittente e gli Amministratori che prevedono indennità in caso di dimissioni o licenziamento/revoca senza giusta causa o se il rapporto di lavoro cessa a seguito di un'offerta pubblica di acquisto. Per maggiori dettagli si rinvia alla Relazione sulla Remunerazione disponibile all'indirizzo www.piaggiogroup.com nella Sezione "Governance – Assemblea".

Per quanto riguarda le informazioni richieste dall'articolo 123-bis, comma 1, lettera l), prima e seconda parte TUF relativamente alle "Norme applicabili alla nomina e alla sostituzione degli amministratori, componenti del consiglio di gestione o di sorveglianza, nonché alla modifica dello statuto, se diverse da quelle legislative e regolamentari applicabili in via suppletiva", queste sono illustrate rispettivamente nella sezione della Relazione dedicata al Consiglio di Amministrazione (Sezione. 4.2) e in quella dedicata all'Assemblea (Sezione 13).

3. COMPLIANCE

L'Emittente aderisce al Codice CG.

Il Codice CG è accessibile al pubblico sul sito web del Comitato per la Corporate Governance alla pagina https://www.borsaitaliana.it/ comitato-corporate-governance/codice/2020.pdf.

Si precisa che né l'Emittente né le sue controllate aventi rilevanza strategica sono soggetti a disposizioni di legge non italiane che influenzano la struttura di corporate governance dell'Emittente stessa.

La concreta applicazione dei principi del Codice CG, nonché gli scostamenti e le relative motivazioni sono illustrati nei diversi paragrafi della Relazione; si rinvia all'Allegato 2 alla presente Relazione per un riepilogo del livello di applicazione del Codice.

4. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Nel presente paragrafo si farà riferimento alle disposizioni statutarie vigenti nell'Esercizio a seguito dell'Assemblea straordinaria degli Azionisti del 17 aprile 2024 che ha adottato il sistema di amministrazione e controllo monistico ex art. 2409-sexiesdecies c.c. Nel presente paragrafo si farà dunque riferimento allo Statuto come da ultimo modificato dall'Assemblea del 17 aprile 2024; per informazioni in merito alle disposizioni statutarie in vigore nell'Esercizio sino al 17 aprile 2024, si rinvia alla Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari della Società riferita all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 e disponibile sul sito dell'Emittente alla Sezione Governance/Assemblea.

4.1. RUOLO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d), tuf).

Il Consiglio riveste un ruolo centrale nell'ambito dell'organizzazione aziendale e ad esso fanno capo le funzioni e la responsabilità degli indirizzi strategici ed organizzativi, nonché la verifica dell'esistenza dei controlli necessari per monitorare l'andamento dell'Emittente e delle società del Gruppo cui l'Emittente è a capo.

Ai sensi dell'art. 18.1 dello Statuto e del Regolamento del Consiglio di Amministrazione (il "Regolamento del Cda"), il Consiglio è investito di tutti i poteri per la gestione della Società e a tale fine può deliberare o compiere tutti gli atti che riterrà necessari o utili per l'attuazione dell'oggetto sociale, ad eccezione di quanto riservato dalla legge e dallo Statuto all'Assemblea dei Soci.

Ai sensi dell'art. 18 dello Statuto, nel rispetto dell'art. 2436 cod. civ., la competenza assembleare è derogata in favore del Consiglio di Amministrazione per le deliberazioni concernenti:

  • fusioni o scissioni c.d. semplificate ai sensi degli artt. 2505, 2505-bis, 2506-ter, ultimo comma, cod. civ.;
  • istituzione o soppressione di sedi secondarie;
  • trasferimento della sede sociale nel territorio nazionale;
  • indicazione di quali Amministratori hanno la rappresentanza legale;
  • riduzione del capitale a seguito di recesso;
  • adeguamento dello Statuto a disposizioni normative.

Dette deliberazioni potranno essere comunque assunte anche dall'Assemblea dei Soci in sede straordinaria.

Il Consiglio di Amministrazione, come indicato nel Regolamento del Cda, monitora l'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile di Piaggio e delle società controllate aventi rilevanza strategica, con particolare rifermento al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi; in particolare il Consiglio: (i) guida la Società perseguendone il successo sostenibile; (ii) definisce le strategie della Società e del gruppo ad essa facente capo e ne monitora l'attuazione; (iii) definisce il sistema di governo societario più funzionale allo svolgimento dell'attività di impresa e al perseguimento delle sue strategie, tenendo conto degli spazi di autonomia offerti dall'ordinamento, e, se del caso, valuta e promuove le modifiche opportune, sottoponendole, quando di competenza,

all'Assemblea dei soci; (iv) promuove, nelle forme più opportune, il dialogo con gli azionisti e gli altri stakeholder rilevanti per la Società. In particolare, come indicato nel Regolamento del Cda e in conformità al Codice CG, il Consiglio di Amministrazione: (a) esamina e condivide annualmente, in occasione e nell'ambito delle valutazioni di impairment, le linee strategiche della Società e del Gruppo, ed è regolarmente coinvolto nell'analisi dei temi rilevanti per la generazione di valore nel lungo termine; (b) valuta il generale andamento della gestione, confrontando periodicamente i risultati conseguiti con quelli programmati; (c) definisce la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici della Società, includendo nelle proprie valutazioni tutti gli elementi che possono assumere rilievo nell'ottica del successo sostenibile della Società; (d) definisce il sistema di governo societario della Società e la struttura del Gruppo ad essa facente capo e valuta l'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società e delle controllate aventi rilevanza strategica, con particolare riferimento al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (cfr. Sezione 9); (e) delibera in merito alle operazione della Società e delle sue controllate che hanno un significato strategico, economico, patrimoniale o finanziario per la Società stessa; al riguardo si segnala che il Consiglio non ha stabilito criteri generali per individuare le operazioni che abbiano un significativo rilievo strategico, economico, patrimoniale o finanziario per la Società, in quanto ritiene più idoneo valutare di volta in volta la significatività delle operazioni poste in essere. Tuttavia, restano riservate alla competenza del Consiglio le materie indicate al paragrafo 10; (f) adotta, su proposta del Presidente, d'intesa con il Chief Executive Officer (se diverso dal Presidente), le procedure interne, anche in materia di abusi di mercato (Regolamento (UE) n. 596/2014, c.d. Market Abuse Regulation) (cfr. Sezione 5).

Si precisa che l'Emittente, tenuto conto dell'attuale azionariato e dell'assetto organizzativo di Piaggio, non ha sinora adottato una politica di dialogo per gli azionisti, rinviando all'esercizio 2025 la valutazione circa l'opportunità di adottare detta politica, in linea con la raccomandazione di cui al Codice CG.

Per un dettaglio delle informazioni richieste dai principi ESRS 2 – Par. 19 e 20, lettera b) e 22 in merito ai ruoli e alle responsabilità degli organi di amministrazione e direzione nella sorveglianza sulle procedure volte a gestire i rischi, gli impatti e le opportunità rilevanti si rinvia alla Rendicontazione di Sostenibilità, Sezione Informazioni generali/ Governance.

Per un dettaglio delle informazioni richieste dai principi ESRS 2 – Par. 24 e 26 in merito al modo in cui gli organi di amministrazione e direzione sono informati sulle questioni di sostenibilità e come tali questioni sono state affrontate durante il periodo di riferimento si rinvia alla Rendicontazione di Sostenibilità, Sezione Informazioni generali/ Governance.

Ai sensi dell'art. 2381 del cod. civ. e dell'art. 1, Raccomandazione 1, lett. d) del Codice di Corporate Governance, nel corso dell'Esercizio il Consiglio ha valutato con cadenza almeno trimestrale l'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile generale dell'Emittente e delle sue controllate aventi rilevanza strategica, con particolare riferimento al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e alla gestione dei conflitti di interesse, secondo le procedure a tale fine adottate dall'Emittente. Nell'ambito di tale attività il Consiglio si è avvalso, a seconda dei casi, del supporto del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, del Responsabile Internal Audit e della società di auditing IMMSI Audit S.c.a.r.l., del Dirigente Preposto alla Redazione dei Documenti Contabili Societari, nonché delle procedure e delle verifiche implementate anche ai sensi della L. 262/2005.

Nel corso dell'Esercizio, il Consiglio ha inoltre valutato con cadenza almeno trimestrale il generale andamento della gestione, tenendo in considerazione le informazioni ricevute dall'Amministratore Delegato e confrontando periodicamente i risultati conseguiti con quelli programmati.

Al riguardo si precisa che, ai sensi dell'art. 18.2 dello Statuto sociale, il Consiglio di Amministrazione ed il Comitato per il Controllo sulla Gestione sono informati, in occasione delle riunioni del Consiglio di Amministrazione, convocate anche appositamente, e comunque con periodicità almeno trimestrale, a cura degli organi delegati sull'attività svolta dall'Emittente e dalle sue controllate e sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, sulle operazioni di maggior rilievo per le loro dimensioni e caratteristiche, con particolare riguardo alle operazioni in cui gli Amministratori abbiano un interesse proprio o di terzi o che siano eventualmente influenzate da IMMSI S.p.A..

Ai sensi degli artt. 18.5 e 18.6 dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione può nominare uno o più direttori generali, determinandone le mansioni e i compensi e può altresì istituire Comitati con funzioni consultive e/o propositive determinandone le competenze, le attribuzioni e le modalità di funzionamento. Per informazioni in merito ai Comitati costituiti dal Consiglio di Amministrazione dell'Emittente al proprio interno, si rinvia alle successive Sezioni 8.1 (Comitato Nomine e Remunerazione), 9.2 (Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità) e 10.2 (Comitato per le Operazioni con Parti Correlate).

Inoltre, ai sensi dell'art. 18.3 dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione, previo parere obbligatorio del Comitato per il Controllo sulla Gestione, nomina e revoca il Dirigente Preposto alla Redazione dei Documenti Contabili Societari, al quale sono attribuiti i poteri e le funzioni stabilite dalla legge e dalle altre disposizioni applicabili, nonché i poteri e le funzioni stabiliti dal Consiglio all'atto della nomina

o con successiva deliberazione. Il Consiglio di Amministrazione determina altresì il compenso del predetto dirigente (cfr. Sezione 9.6). Per maggiori informazioni circa (i) la nomina, la composizione del Consiglio di Amministrazione, il funzionamento, il ruolo del Presidente e i consiglieri esecutivi, nonché l'autovalutazione si rinvia, rispettivamente, alle successive Sezioni 4.2, 4.3, 4.4, 4.4, 4.6 e 7; (ii) il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi si rinvia alla Sezione 9 della Relazione.

Per una descrizione della politica di remunerazione dell'Emittente, si rinvia alla Sezione I della Relazione sulla Remunerazione disponibile sul sito internet dell'Emittente all'indirizzo www.piaggiogroup.com.

4.2 NOMINA E SOSTITUZIONE DEGLI AMMINISTRATORI (ex art. 123-bis, comma 1, lett. l), TUF)

Le disposizioni dello Statuto che regolano la composizione e nomina del Consiglio nonché il possesso dei requisiti per l'assunzione della carica (art. 13) sono state da ultimo modificate con delibera dell'Assemblea degli azionisti dell'Emittente in data 17 aprile 2024, redatta per atto pubblico e adottata in forza di quanto disposto dall'art. 2365 c.c. e dell'art. 18 dello Statuto, con particolare riferimento alla nomina tra i Consiglieri, di n. 3 (tre) componenti i quali siano in possesso anche degli ulteriori requisiti per i componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione.

Lo Statuto dell'Emittente è in linea con la disciplina dell'equilibrio tra generi nella composizione dell'organo di amministrazione di cui all'art. 147-ter, comma 1-ter del TUF nonché al nuovo testo dell'art 144-undecies.1 del Regolamento Emittenti1 .

Pertanto, ai sensi della menzionata normativa applicabile alla Data della Relazione, il genere meno rappresentato deve ottenere almeno due quinti dei membri eletti.

Nel presente paragrafo viene descritto il meccanismo di nomina dei componenti dell'organo amministrativo così come previsto dalle disposizioni statutarie attualmente vigenti.

La Società è amministrata da un Consiglio di Amministrazione composto da un numero di membri non inferiore a 7 (sette) e non superiore a 15 (quindici). L'Assemblea determina, all'atto della nomina, il numero dei componenti del Consiglio entro i limiti suddetti nonché la durata del relativo incarico che non potrà essere superiore a tre esercizi, nel qual caso scadrà alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'ultimo esercizio della loro carica. Essi sono rieleggibili.

Ai sensi dell'art. 13 comma 2 dello Statuto, non possono essere nominati alla carica di Amministratore della Società e, se nominati, decadono dall'incarico, coloro che non abbiano maturato un'esperienza complessiva di almeno un triennio nell'esercizio di:

  • a. attività di amministrazione e controllo ovvero compiti direttivi presso società di capitali dotate di un capitale non inferiore a due milioni di euro; ovvero
  • b. attività professionali o di insegnamento universitario di ruolo in materie giuridiche, economiche, finanziarie, e tecnico-scientifiche strettamente attinenti all'attività della Società; ovvero
  • c. funzioni dirigenziali presso enti pubblici o pubbliche amministrazioni operanti nei settori creditizio, finanziario e assicurativo o, comunque, in settori strettamente attinenti a quello di attività della Società.

Fermo quanto precede, gli Amministratori devono essere in possesso dei requisiti previsti dalla normativa pro tempore vigente; di essi almeno un terzo (con un minimo in ogni caso di tre, e fermo restando l'eventuale maggior numero minimo previsto dalla normativa tempo per tempo applicabile) deve possedere i requisiti di indipendenza di cui all'articolo 148, comma 3, del TUF e di questi almeno tre devono essere in possesso dei requisiti stabiliti dall'art. 148, comma 4, del TUF. In aggiunta a quanto sopra, di questi ultimi almeno uno deve essere iscritto nel registro dei revisori legali.

1 Il comma 1-ter, dell'art. 147-ter, del TUF in vigore alla Data della Relazione dispone, tra l'altro, che "[i]l genere meno rappresentato deve ottenere almeno due quinti degli amministratori eletti. Tale criterio di riparto di applica per sei mandati consecutivi."

Inoltre, ai sensi del comma 3, dell'art. 144-undecies.1 del Regolamento Emittenti, come da ultimo modificato con Delibera Consob n. 21359 del 13 maggio 2020, "qualora dall'applicazione del criterio di riparto tra generi non risulti un numero intero di componenti degli organi di amministrazione o controllo appartenenti al genere meno rappresentato, tale numero è arrotondato per eccesso all'unità superiore, ad eccezione degli organi sociali formati da tre componenti per i quali l'arrotondamento avviene per difetto all'unità inferiore."

Il venir meno dei requisiti determina la decadenza dell'Amministratore. Il venir meno del requisito di indipendenza prescritto dall'art. 148, comma 3, del TUF in capo ad un Amministratore non ne determina la decadenza se i requisiti permangono in capo al numero minimo di Amministratori che secondo la normativa vigente e lo Statuto devono possedere tale requisito.

Ai sensi dell'art. 13.3 dello Statuto dell'Emittente, gli Amministratori vengono nominati dall'Assemblea ordinaria, nel rispetto della normativa pro tempore vigente inerente all'equilibrio tra i generi, sulla base di liste presentate dagli azionisti nelle quali i candidati devono essere elencati mediante un numero progressivo. Ogni Azionista, nonché i Soci aderenti ad un patto parasociale rilevante ai sensi dell'art. 122 del TUF, come pure il soggetto controllante, le società controllate e quelle sottoposte a comune controllo ai sensi dell'art. 93 del TUF, non possono presentare o concorrere a presentare, neppure per interposta persona o società fiduciaria, più di una lista, né possono votare liste diverse. Le adesioni e i voti espressi in violazione di tale divieto non sono attribuiti ad alcuna lista.

Hanno diritto a presentare le liste soltanto gli Azionisti che, da soli od insieme ad altri, rappresentino almeno il 2,5% (due virgola cinque per cento) del capitale sociale ovvero la diversa minore percentuale eventualmente stabilita da disposizioni di legge o regolamentari. Con determinazione dirigenziale del Responsabile della Divisione Vigilanza Emittenti n. 123 del 28 gennaio 2025, la Consob ha determinato nel 2,5% (due virgola cinque) del capitale sociale la quota di partecipazione richiesta per la presentazione delle liste dei candidati per l'elezione dell'organo di Amministrazione dell'Emittente. Le liste dei candidati alla carica di Consigliere devono essere depositate dagli Azionisti presso la sede sociale, ferme eventuali ulteriori forme di pubblicità e modalità di deposito prescritte dalla disciplina anche regolamentare pro tempore vigente, almeno 25 (venticinque) giorni liberi prima di quello fissato per l'Assemblea in prima convocazione; ai fini della presentazione della lista, la titolarità delle quote di partecipazione richiesta è determinata avendo riguardo alle azioni che risultano registrate a favore del socio nel giorno in cui le liste sono depositate presso l'Emittente; la relativa certificazione può essere prodotta anche successivamente al deposito della lista, purché entro il termine previsto per la pubblicazione delle liste medesime.

Unitamente a ciascuna lista devono depositarsi presso la sede sociale, ferma ogni eventuale ulteriore disposizione pro tempore vigente: (i) informazioni relative all'identità dei soci che hanno presentato la lista; (ii) un sintetico curriculum vitae dei candidati inclusi nella lista riguardante le caratteristiche personali e professionali di ciascun candidato; nonché (iii) le dichiarazioni con le quali i singoli candidati accettano la propria candidatura e attestano, sotto la propria responsabilità, l'inesistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità, nonché l'esistenza dei requisiti prescritti dalla normativa vigente e dallo Statuto per le rispettive cariche, ivi compresa l'eventuale idoneità a qualificarsi come indipendenti ai sensi dell'art. 148, comma 3, del TUF. La lista per la quale non sono osservate le statuizioni di cui sopra è considerata come non presentata. Le liste saranno altresì soggette alle altre forme di pubblicità previste dalla normativa anche regolamentare pro tempore vigente.

Ogni candidato può presentarsi in una sola lista a pena di ineleggibilità. Non possono essere inseriti nelle liste candidati che (salva ogni altra causa di ineleggibilità o decadenza) non siano in possesso dei requisiti stabiliti dalla legge, dallo Statuto o da altre disposizioni applicabili per le rispettive cariche.

Ai sensi dell'art. 13.3 dello Statuto dell'Emittente, ogni lista potrà contenere un numero di candidati fino al numero massimo di componenti del Consiglio di Amministrazione e, tra questi, almeno un candidato in possesso dei requisiti di indipendenza di cui all'articolo 13.2 dello Statuto.

Le liste che presentino un numero di candidati pari o superiore a tre devono essere composte da candidati appartenenti a entrambi i generi, in misura conforme alla disciplina pro tempore vigente relativa all'equilibrio tra generi.

In caso di presentazione di liste di minoranza, alle medesime liste è riservato n. 1 (un) Consigliere, come di seguito descritto.

Il meccanismo di nomina adottato per la scelta dei candidati inclusi nelle liste è il seguente:

  • a. dalla lista che ha ottenuto il maggior numero dei voti vengono tratti, nell'ordine progressivo con il quale sono elencati nella lista stessa, tutti gli Amministratori da eleggere tranne uno;
  • b. dalla lista di minoranza che non sia collegata in alcun modo, neppure indirettamente, con coloro che hanno presentato o votato la lista di cui al punto a) e che abbia ottenuto il maggior numero di voti, è tratto, sulla base dell'ordine progressivo ivi indicato, il primo candidato che sia in possesso dei requisiti per far parte del Comitato per il Controllo sulla Gestione.

Qualora la lista di cui al punto b) non abbia conseguito una percentuale di voti almeno pari alla metà di quella richiesta, ai sensi di quanto precede, ai fini della presentazione della lista medesima, tutti gli Amministratori da eleggere saranno tratti dalla lista di cui al punto a). Qualora i candidati eletti con le modalità sopra indicate non assicurino la nomina di un numero di Amministratori in possesso dei requisiti di indipendenza di cui all'art. 158, comma 3, del TUF pari al numero minimo stabilito dalla legge e dallo Statuto, tre dei quali in possesso anche degli ulteriori requisiti per i componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione, il candidato che non sia in possesso

dei predetti requisiti eletto come ultimo in ordine progressivo nella lista che ha riportato il maggior numero di voti, di cui al precedente punto a), sarà sostituito dal primo candidato non eletto delle altre liste in possesso di tali requisiti, secondo il numero di voti da ciascuna ottenuto. A tale procedura di sostituzione si farà luogo sino a che il Consiglio risulti composto dal numero minimo di amministratori in possesso dei requisiti di indipendenza cui all'articolo 148, comma 3, del TUF, secondo quanto prescritto dalla legge e dallo Statuto, tre dei quali in possesso anche degli ulteriori requisiti per i componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione. Qualora detta procedura non assicuri il risultato da ultimo indicato, la sostituzione avverrà con delibera assunta dall'Assemblea a maggioranza relativa, previa presentazione di candidature di soggetti in possesso dei citati requisiti.

Qualora, inoltre, i candidati eletti con le modalità sopra indicate non assicurino la composizione del Consiglio di Amministrazione conforme alla disciplina pro tempore vigente inerente all'equilibrio tra generi, il candidato del genere più rappresentato eletto come ultimo in ordine progressivo nella lista che ha riportato il maggior numero di voti sarà sostituito dal primo candidato del genere meno rappresentato non eletto della stessa lista secondo l'ordine progressivo. A tale procedura di sostituzione si farà luogo sino a che non sia assicurata la composizione del Consiglio di Amministrazione conforme alla disciplina pro tempore vigente inerente all'equilibrio tra generi. Qualora detta procedura non assicuri il risultato da ultimo indicato, la sostituzione avverrà con delibera assunta dall'Assemblea a maggioranza relativa, previa presentazione di candidature di soggetti appartenenti al genere meno rappresentato.

Ai sensi dell'art. 13.4 dello Statuto, nel caso in cui venga presentata un'unica lista o nel caso in cui non venga presentata alcuna lista, l'Assemblea delibera con le maggioranze di legge, senza osservare il procedimento sopra previsto, in modo in ogni caso da Assicurare (i) la presenza del numero minimo di amministratori indipendenti ai sensi dell'art. 148, comma 3, del TUF prescritto dallo Statuto, tre dei quali in possesso degli ulteriori requisiti previsti dalla normativa vigente e dallo Statuto per i componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e (ii) il rispetto della disciplina pro tempore vigente inerente all'equilibrio tra generi.

Se nel corso dell'esercizio vengono a mancare uno o più Amministratori, purché la maggioranza sia sempre costituita da Amministratori nominati dall'Assemblea, si provvede, ai sensi dell'art. 2386 cod. civ., secondo quanto appresso indicato:

  • a. il Consiglio di Amministrazione nomina i sostituti nell'ambito dei candidati (che siano tuttora eleggibili) appartenenti alla medesima lista cui apparteneva l'Amministratore cessato, e l'Assemblea delibera, con le maggioranze di legge, in modo in ogni caso da assicurare (i) la presenza del numero minimo di amministratori indipendenti ai sensi dell'art. 148, comma 3, TUF prescritto dallo Statuto, tre dei quali in possesso degli ulteriori requisiti previsti dalla normativa vigente e dallo Statuto per i componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e (ii) il rispetto della disciplina pro tempore vigente inerente all'equilibrio tra generi;
  • b. qualora non residuino nella predetta lista candidati non eletti in precedenza, ovvero candidati con i requisiti richiesti, o ancora quando venga presentata un'unica lista o non venga presentata alcuna lista, il Consiglio provvede alla sostituzione degli Amministratori cessati senza l'osservanza di quanto indicato al punto a), così come provvede l'Assemblea sempre con le maggioranza di legge, in modo in ogni caso da assicurare (i) la presenza del numero minimo di amministratori indipendenti ai sensi dell'art. 148, comma 3, TUF prescritto dallo Statuto, tre dei quali in possesso degli ulteriori requisiti previsti dalla normativa vigente e dallo Statuto per i componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e (ii) il rispetto della disciplina pro tempore vigente inerente all'equilibrio tra generi.

Se viene meno la maggioranza degli Amministratori nominati dall'Assemblea si intende dimissionario l'intero Consiglio e l'Assemblea deve essere convocata senza indugio dagli Amministratori rimasti in carica per la ricostituzione dello stesso.

Se nel corso dell'esercizio vengono a mancare uno o più Amministratori, purché la maggioranza sia sempre costituita da Amministratori nominati dall'Assemblea, l'Assemblea ha tuttavia la facoltà di deliberare di ridurre il numero dei componenti del Consiglio a quello degli Amministratori in carica per il periodo di durata residuo del loro mandato, in modo in ogni caso da assicurare (i) la presenza del numero minimo di amministratori indipendenti ai sensi dell'art. 148, comma 3, TUF prescritto dallo Statuto, tre dei quali in possesso degli ulteriori requisiti previsti dalla normativa vigente e dal presente Statuto per i componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e (ii) il rispetto della disciplina pro tempore vigente inerente all'equilibrio tra generi.

Ai sensi dell'art. 13.7 dello Statuto, ove il numero degli Amministratori sia stato determinato in misura inferiore rispetto a quanto sopra previsto, l'Assemblea, durante il periodo di permanenza in carica del Consiglio, potrà aumentare tale numero entro il limite massimo previsto. Per la nomina degli ulteriori componenti del Consiglio si procede come segue:

a. gli ulteriori Amministratori vengono tratti dalla lista che ha ottenuto il maggior numero dei voti espressi in occasione della nomina dei componenti al momento in carica, tra i candidati che siano tuttora eleggibili e l'Assemblea delibera, con le maggioranze di legge, in modo in ogni caso da assicurare (i) la presenza del numero minimo di amministratori indipendenti ai sensi dell'art. 148, comma 3, TUF prescritto dallo Statuto, tre dei quali in possesso degli ulteriori requisiti previsti dalla normativa vigente e dal presente Statuto per i componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e (ii)il rispetto della disciplina pro tempore vigente inerente all'equilibrio tra generi;

b. qualora non residuino dalla predetta lista candidati non eletti in precedenza, ovvero nel caso in cui venga presentata un'unica lista o nel caso in cui non venga presentata alcuna lista, l'Assemblea provvede alla nomina senza l'osservanza di quanto indicato al punto a), con le maggioranze di legge, in modo in ogni caso da assicurare (i) la presenza del numero minimo di amministratori indipendenti ai sensi dell'art. 148, comma 3, TUF prescritto dallo Statuto, tre dei quali in possesso degli ulteriori requisiti previsti dalla normativa vigente e dal presente Statuto per i componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e (ii) il rispetto della disciplina pro tempore vigente inerente all'equilibrio tra generi.

Ai sensi di Statuto non è prevista la possibilità per il Consiglio uscente di presentare una lista.

Il Consiglio deve inoltre soddisfare i requisiti previsti dall'art. 16, comma 1, lett. d) del Regolamento Mercati Consob il quale stabilisce che – per le società sottoposte all'attività di direzione e coordinamento di un'altra società italiana con azioni quotate in mercati regolamentati – è richiesto un Consiglio composto in maggioranza da Amministratori indipendenti ai sensi della predetta disposizione.

Per maggiori informazioni in merito alle predette disposizioni si rinvia allo Statuto disponibile sul sito internet della società www. piaggiogroup.com nella Sezione "Governance/Documenti e procedure" nonché presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarket Storage" consultabile all'indirizzo .

Per quanto riguarda le informazioni sul ruolo del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati endo-consiliari nei processi di autovalutazione, nomina e successione degli amministratori, si rinvia alla successiva Sezione 7 della Relazione.

4.3. COMPOSIZIONE (ex art. 123-bis, comma 2, lett. D) e d-bis, tuf)

In osservanza dei Principi del Codice CG, il Consiglio è composto da amministratori esecutivi e non esecutivi, tutti dotati di professionalità e di competenze adeguate ai compiti loro affidati (Principio V); il numero e le competenze di quelli non esecutivi sono tali da assicurare loro un peso significativo nell'assunzione delle delibere consiliari e da garantire un efficace monitoraggio della gestione, ed è composto in maggioranza da amministratori indipendenti nel rispetto dell'art. 16 del Regolamento Mercati Consob, il tutto come di seguito meglio precisato.

In data 17 aprile 2024 è giunto a scadenza il mandato del Consiglio di Amministrazione nominato dall'Assemblea dei soci in data 19 aprile 2021 per il triennio 2021-2023 e, pertanto, fino all'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2023.

I consiglieri in carica nell'Esercizio, fino all'Assemblea ordinaria tenutasi il 17 aprile 2024 erano:

  • Matteo Colaninno (Presidente esecutivo);
  • Michele Colaninno (Amministratore esecutivo);
  • Federica Savasi (Amministratore non esecutivo);
  • Carlo Zanetti (Amministratore non esecutivo);
  • Patrizia Albano (Amministratore Indipendente);
  • Graziano Gianmichele Visentin (Amministratore Indipendente);
  • Rita Ciccone (Amministratore Indipendente);
  • Micaela Vescia (Amministratore Indipendente);
  • Andrea Formica (Amministratore Indipendente).

Per maggiori informazioni circa i candidati e le liste depositate per la nomina dell'organo amministrativo in carica sino al 17 aprile 2024, si rinvia al sito istituzionale dell'Emittente www.piaggiogroup.com nella Sezione Governance/Assemblea.

In data 17 aprile 2024, l'Assemblea, dopo aver fissato in dodici il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione, ha nominato, sulla base delle liste presentate dai soci, gli amministratori in carica per il triennio 2024 - 2026 e dunque sino all'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2026.

Pertanto, alla data di chiusura dell'Esercizio e alla Data della Relazione sono in carica n. 12 Amministratori nominati in occasione dell'Assemblea ordinaria tenutasi in data 17 aprile 2024.

In sede di Assemblea dei soci del 17 aprile 2024 sono state presentate tre liste:

  • la lista presentata dall'azionista di maggioranza IMMSI S.p.A., rappresentante il 50,568% del capitale sociale di Piaggio (la "Lista di Maggioranza"), la quale:
    • includeva i seguenti candidati: Colaninno Matteo; Colaninno Michele; Lai Alessandro; Visentin Graziano Gianmichele; Zanetti Carlo; Formica Andrea; Zanello Ugo Ottaviano; Vescia Micaela; Mignani Paola; Albano Patrizia; Ciccone Rita; Fornara Elena. • ha ottenuto n. 180.370.082 voti favorevoli, pari 64,508% del capitale votante.
  • la lista presentata dall'azionista Diego della Valle & C. S.r.l., rappresentante il 5,594% del capitale sociale di Piaggio, la quale:
    • includeva il candidato Guglielmetti Romina
  • ha ottenuto n. 19.838.938 voti favorevoli, pari al 7,095% del capitale sociale rappresentato in Assemblea;
  • la lista presentata da un gruppo di investitori, rappresentante il 2,72319% del capitale sociale di Piaggio (la "Lista di Minoranza"), la quale:
    • includeva i seguenti candidati: Pagani Raffaella Annamaria e Bonelli Fabrizio Piercarlo.
    • ha ottenuto n. 77.424.033 voti favorevoli, pari al 27,690% del capitale sociale rappresentato in Assemblea.

Per maggiori informazioni circa i candidati e le liste depositate per la nomina dell'organo amministrativo, si rinvia al sito istituzionale dell'Emittente www.piaggiogroup.com nella Sezione "Governance – Assemblea", e ""Governance – organi sociali" ove sono disponibili, tra l'altro, i curriculum degli Amministratori che ne illustrano le caratteristiche professionali in conformità al disposto dell'art. 144-decies del Regolamento Emittenti Consob.

I consiglieri in carica alla data di chiusura dell'Esercizio e alla Data della Relazione sono pertanto2 :

  • Matteo Colaninno (Presidente esecutivo);
  • Michele Colaninno (Amministratore Delegato);
  • Alessandro Lai (Amministratore Indipendente);
  • Raffaella Annamaria Pagani (Amministratore Indipendente);
  • Graziano Gianmichele Visentin (Amministratore Indipendente);
  • Paola Mignani (Amministratore Indipendente);
  • Carlo Zanetti (Amministratore non esecutivo);
  • Patrizia Albano (Amministratore Indipendente);
  • Rita Ciccone (Amministratore Indipendente);
  • Micaela Vescia (Amministratore Indipendente);
  • Zanello Ugo Ottaviano (Amministratore Indipendente);
  • Andrea Formica (Amministratore Indipendente).

Ulteriori informazioni riguardanti la composizione del Consiglio di Amministrazione alla data di chiusura dell'Esercizio sono riportate nella Tabella 2 riportata nell'Allegato 1 della Relazione.

Si segnala che a far data dalla chiusura dell'Esercizio e fino alla Data della Relazione non ci sono stati cambiamenti nella composizione del Consiglio.

L'Assemblea non ha autorizzato deroghe al divieto di concorrenza previsto dall'art. 2390 cod. civ.

Per un dettaglio delle informazioni richieste dai principi ESRS 2 – Par. 19, 20 lettera a) e c), 21 e 23 in merito alla composizione e diversità del Consiglio di Amministrazione con particolare riferimento alle competenze in materia di sostenibilità si rinvia alla Rendicontazione di Sostenibilità, Sezione Informazioni generali/ Governance.

2 Si precisa al riguardo che l'Assemblea ordinaria tenutasi in data 17 aprile 2024 ha nominato i Consiglieri Matteo Colaninno, Michele Colaninno, Alessandro Lai, Graziano Gianmichele Visentin, Paola Mignani, Carlo Zanetti, Rita Ciccone, Patrizia Albano, Andrea Formica, Micaela Vescia e Zanello Ugo Ottaviano; tutti tratti dalla Lista di Maggioranza; mentre il Consigliere Raffaella Annamaria Pagani è stato tratto dalla Lista di Minoranza.

Criteri e politiche di diversità nella composizione del Consiglio e nell'organizzazione aziendale

Per quanto concerne le politiche aziendali in materia di diversità applicate in relazione alla composizione del Consiglio di Amministrazione (alla data di chiusura dell'Esercizio e alla Data della Relazione) relativamente ad aspetti quali l'età, la composizione di genere e il percorso formativo e professionale (art. 123-bis, lett. d-bis), TUF), il Consiglio di Amministrazione in carica sino all'Assemblea degli Azionisti tenutasi in data 17 aprile 2024 convocata per il rinnovo degli organi sociali, nella seduta del 4 marzo 2024, su proposta del Comitato per le Proposte di Nomina, ha formulato il proprio orientamento sulla composizione quantitativa e qualitativa del Consiglio di Amministrazione ritenuta ottimale (anche in conformità alla Raccomandazione 23 del Codice di Corporate Governance, pur se rivolta alle società diverse dalle Società a Proprietà Concentrata quale è Piaggio) e alcune indicazioni per gli azionisti in merito alla politica di diversità nella composizione dell'organo amministrativo (anche ai sensi del Principio VII e della Raccomandazione 8 del Codice di Corporate Governance).

In particolare, il Consiglio di Amministrazione, tenuto conto degli esiti della autovalutazione di cui al successivo par. 7, ha ritenuto di formulare le seguenti indicazioni, incluse nella relazione illustrativa predisposta ai sensi dell'art. 125-ter del TUF relativa alla nomina del Consiglio di Amministrazione da parte dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio di Esercizio e pubblicata sul sito dell'Emittente www.piaggiogroup.com nella Sezione "Governance – Assemblea", tenuto anche conto della proposta di adozione del sistema di governance monistico di cui all'art. 2409-sexiesdecies c.c. successivamente approvata dall'Assemblea straordinaria dell'Emittente tenutasi il 17 aprile 2024 (cfr. par. 1 "Profilo dell'Emittente"):

  • tenuto conto delle dimensioni e dell'attività della Società, si ritiene adeguato il numero di Amministratori che componeva l'organo di amministrazione in carica sino al 17 aprile 2024, ossia 9 (nove) Consiglieri;
  • gli Amministratori devono essere in possesso dei requisiti di professionalità indicati dal previgente art. 12.2 dello Statuto sociale;
  • in conformità alla normativa in materia di equilibrio tra i generi, almeno due quinti dei Consiglieri eletti (con arrotondamento per eccesso all'unità superiore) devono appartenere al genere meno rappresentato;
  • giusto il disposto dell'art. 16 del Regolamento Mercati Consob, la maggioranza degli Amministratori deve essere in possesso dei requisiti di indipendenza ai sensi di legge e del Codice di Corporate Governance, anche al fine di garantire la corretta composizione dei Comitati endoconsiliari e del Comitato per il Controllo sulla Gestione: il possesso dei requisiti di indipendenza deve essere valutato con riguardo prevalentemente ad aspetti di sostanza, tenendo anche in dovuta considerazione l'importanza della continuità nell'attività aziendale;
  • per quanto concerne le politiche in materia di diversità (art. 123-bis, lett. d-bis), TUF), si ritiene opportuno, anche al fine di favorire la comprensione dell'organizzazione della Società e delle sue attività, nonché lo sviluppo di un'efficiente governance della stessa, che, fermo restando il requisito di legge in materia di equilibrio tra i generi: (a) il Consiglio si caratterizzi per la diversità anagrafica dei suoi membri; e (b) il percorso formativo e professionale dei Consiglieri garantisca una equilibrata combinazione di profili ed esperienze idonea ad assicurare il corretto svolgimento delle funzioni ad esso spettanti;
  • si rimette a ciascun candidato la valutazione della compatibilità dell'assunzione della carica di Consigliere nella Società con le eventuali ulteriori cariche di amministratore e sindaco rivestite in altre società quotate in mercati regolamentati o di rilevanti dimensioni;
  • per quanto riguarda le cariche di Presidente e Amministratore Delegato, nonché il bilanciamento tra componente esecutiva e non esecutiva, si ritiene che (a) il Presidente sia un componente dotato di (i) autorevolezza per lo svolgimento dell'incarico o, comunque, caratteristiche tali da assicurare nel corso del mandato una gestione corretta e trasparente del funzionamento del Consiglio di Amministrazione, rappresentando quindi una figura in grado di valorizzare gli interessi di tutti gli Azionisti, oltre che di riferimento per la gestione del dialogo con questi ultimi e gli stakeholder; (ii) capacità di favorire l'integrazione delle diverse competenze ed esperienze degli Amministratori operando in sinergia con l'Amministratore Delegato. Si ritiene inoltre opportuno che il Presidente sia destinatario, oltre che dei poteri previsti per tale ruolo dalla legge, dallo Statuto e dal Regolamento del Cda, di deleghe nell'ambito delle relazioni istituzionali e, con l'Amministratore Delegato, nell'ambito della definizione del piano strategico; (b) l'Amministratore Delegato – a cui dovrebbero essere conferite ampie deleghe gestionali – dovrebbe avere, oltre ad autorevolezza, capacità imprenditoriale e sensibilità su temi di sostenibilità, conoscenza del business della Società e precedenti esperienze di gestione di società quotate; (c) tutti gli altri Amministratori dovrebbero essere non esecutivi ai sensi del Codice di Corporate Governance, anche al fine di garantire un proficuo apporto degli stessi nelle decisioni strategiche aziendali, soprattutto con riferimento a potenziali situazioni di conflitto di interesse.

Al riguardo, con riferimento alla composizione del Consiglio di Amministrazione in carica, si specifica che: (i) nel Consiglio di Amministrazione della Società sono presenti n. 5 Consiglieri appartenenti al genere meno rappresentato, in conformità alla vigente normativa in materia di equilibrio tra i generi che dispone che almeno due quinti del Consiglio di Amministrazione debbano appartenere al genere meno rappresentato (con arrotondamento per eccesso all'unità superiore); (ii) il Consiglio si caratterizza per la diversità anagrafica dei suoi membri, tenuto conto che l'età dei Consiglieri è compresa tra i 75 e i 49 anni; (iii) il percorso formativo e professionale

dei Consiglieri attualmente in carica garantisce una equilibrata combinazione di profili ed esperienze all'interno dell'organo amministrativo idonea ad assicurare il corretto svolgimento delle funzioni ad esso spettanti.

Si segnala che la Società promuove l'inclusione, la parità di trattamento e di opportunità tra i generi all'interno dell'intera organizzazione aziendale, come previsto all'interno del proprio Codice Etico e della Rendicontazione di Sostenibilità. Per maggiori dettagli in merito, anche ai sensi di questo previsto dai principi ESRS – Par. 24, si rinvia alla Rendicontazione di Sostenibilità, Sezione Informazioni generali/ Governance.

Cumulo massimo agli incarichi ricoperti in altre società

Il Consiglio non ha ritenuto di definire criteri generali circa il numero massimo di incarichi di amministrazione e di controllo in altre società che possa essere considerato compatibile con un efficace svolgimento del ruolo di Amministratore dell'Emittente (anche tenuto conto della circostanza che la Raccomandazione 15 del Codice CG che raccomanda la definizione di un orientamento sul numero massimo degli incarichi all'organo amministrativo si rivolge alle sole Società Grandi), e fermo restando il dovere di ciascun Consigliere di valutare la compatibilità delle cariche di amministratore e componente dell'organo di controllo, rivestite in altre società quotate in mercati regolamentati o di rilevanti dimensioni, con lo svolgimento diligente dei compiti assunti come Consigliere dell'Emittente.

Nel corso della seduta tenutasi in data 4 marzo 2025, il Consiglio, all'esito della verifica degli incarichi attualmente ricoperti dai propri Consiglieri in altre società di capitali, ha ritenuto che il numero e la qualità degli incarichi rivestiti non interferisca con un efficace svolgimento dell'incarico di Amministratore nell'Emittente.

Con riferimento agli incarichi assunti da Consiglieri dell'Emittente nella società controllante IMMSI S.p.A., si precisa inoltre che nel Consiglio dell'Emittente la maggioranza dei componenti non ricopre cariche amministrative e direttive in IMMSI S.p.A. e nel gruppo ad essa facente capo.

Di seguito viene riportato l'elenco delle società in cui ciascun Consigliere ricopre incarichi di amministrazione o controllo, con evidenza se la società in cui è ricoperto l'incarico fa parte o meno del gruppo cui fa capo o di cui è parte l'Emittente.

Di seguito sono riportai gli incarichi ricoperti dai Consiglieri in carica alla Data della Relazione.

NOME E COGNOME SOCIETÀ INCARICHI DI AMMINISTRAZIONE E
CONTROLLO RICOPERTI
IN SOCIETÀ DI CAPITALI
Omniaholding S.p.A.* Presidente esecutivo
Omniainvest S.p.A.* Presidente esecutivo
Matteo Colaninno IMMSI S.p.A.* Presidente esecutivo
Immobiliare Rippa S.r.l. Amministratore Unico
Ominiaholding S.p.A.* Vice Presidente e Amministratore Delegato
Ominiainvest S.p.A.* Amministratore Delegato
IMMSI S.p.A.* Amministratore Delegato e Direttore Generale
ISM Investimenti S.p.A.* Presidente Consiglio di Amministrazione
Piaggio Fast Forward Inc.* Presidente Consiglio di Amministrazione
Michele Colaninno ACEM (Association des Constructeurs Européens
de Motocycles)
Presidente
RCN Finanziaria S.p.A.* Amministratore
Intermarine S.p.A.* Amministratore
Is Molas S.p.A.* Amministratore
IMMSI Audit S.c.a.r.l. * Amministratore
Abilio S.p.A. Sindaco Effettivo
Air One S.p.A. Sindaco Effettivo
Centomilacandele Scpa in liquidazione Sindaco Effettivo
Compagnia Aerea Italiana S.p.A. Sindaco Effettivo
Eurostazioni S.p.A. Sindaco Effettivo
Graziano Gianmichele Visentin H – Farm S.p.A. Sindaco Effettivo
Mundys S.p.A. Sindaco Effettivo
Opera Holding S.r.l. Sindaco Effettivo
Quimmo Prestige Agency S.r.l. Sindaco Effettivo
Schema Alfa S.p.A. Presidente del Collegio Sindacale
Texa S.p.A. Sindaco Effettivo
Farmacie Italiane S.r.l. Presidente
F2i Holding Portuale S.p.A. Amministratore
MarterNeri S.p.A. Amministratore
Compagnia Ferroviaria Italiana S.p.A. Amministratore
F2i Ligantia S.p.A. Amministratore
Geasar S.p.A. Amministratore
2i Aeroporti S.p.A. Amministratore
Rita Ciccone Gesac S.p.A. Amministratore
ReLife S.p.A. Amministratore
F2i Medtech Amministratore
Persidera S.p.A. Amministratore
F2i Life S.p.A. Amministratore
Hisi S.r.l. Amministratore
Genesi Uno S.p.A. Amministratore
Genesi Due S.p.A. Amministratore
NOME E COGNOME SOCIETÀ INCARICHI DI AMMINISTRAZIONE E
CONTROLLO RICOPERTI
IN SOCIETÀ DI CAPITALI
Artemide Group S.p.A. Sindaco
Artemide S.p.A. Sindaco
Patrizia Albano Fineco Bank S.p.A. Amministratore Indipendente
Edison S.p.A. Sindaco supplente
Milanosesto Sicaf in Gestione Esterna S.p.A. Sindaco
Metro 5 S.p.A. Consigliere di Amministrazione
Micaela Vescia Poliambulatorio Fondazione ATM s.r.l. Vicepresidente
THEMA S.A. Presidente
Gruppo Illiria S.p.A. Consigliere di Amministrazione
Migross S.p.A. Consigliere di Amministrazione
Alessandro Lai Oniverse S.p.A. Sindaco
Calzedonia S.p.A. Sindaco
Consulfiduciaria S.p.A. Presidente del Collegio sindacale
Buzzi S.p.A. Presidente del Collegio sindacale
Chiesi Farmaceutici S.p.A. Presidente del Collegio sindacale
Dufrital S.p.A. Presidente del Collegio sindacale
Ferrovienord S.p.A. Presidente del Collegio sindacale
Fiera Parking S.p.A. Presidente del Collegio sindacale
Fondazione Fiera Milano Presidente del Collegio sindacale
Nuovo Foro Boario Padova S.p.A. Presidente del Collegio sindacale
Sanofi S.r.l. Presidente del Collegio sindacale
Autostrade Lombarde S.p.A. Sindaco
Bracco Imaging S.p.A. Sindaco
Raffaella Annamaria Pagani Enel Green Power S.p.A. Sindaco
Leroy Merlin Italia S.r.l. Sindaco
Mercitalia Logistic S.p.A. Sindaco
SEN S.p.A. Sindaco
PAI S.p.A. Sindaco
Varas Holding S.p.A. Sindaco
Varas S.p.A. Sindaco
Dufry Shop Finance Limited S.r.l. Sindaco unico
Enel Power S.p.A. Sindaco unico
Vanguard Logistics Services S.r.l. Sindaco unico
Dé Longhi S.p.A. Sindaco supplente
NOME E COGNOME SOCIETÀ INCARICHI DI AMMINISTRAZIONE E
CONTROLLO RICOPERTI
IN SOCIETÀ DI CAPITALI
Cairo Communication S.p.A. Consigliere di Amministrazione
LU-VE S.p.A. Sindaco
Clessidra Private Equity SGR S.p.A. Consigliere di Amministrazione
Inter S.p.A. Sindaco
F2A S.r.l. Sindaco
Centotrenta Servicing S.p.A. Sindaco
e-Novia S.p.A. Sindaco
Paola Mignani Eurotrol S.p.A. Sindaco
Zani S.p.A. Sindaco
Ist. Vigilanza Nott. Gallarate S.p.A. Sindaco
Immobiliare Teodolinda S.p.A. Sindaco
Elma Group Services S.p.A. Sindaco
Investis Advisory S.r.l. Sindaco
Forgiatura S. Giorgio S.p.A. Sindaco
Italtergi s.r.l. Amministratore
Andrea Formica E22 Mobility S.r.l. Presidente
Ugo Ottaviano Zanello Intermarine S.p.A.* Amministratore (e componente Cocoge)
Banca Galileo S.p.A. Presidente del CdA
Zanetti S.p.A. Amministratore
Carlo Zanetti Zunitas S.r.l. Consigliere e Amministratore Unico
Cleca S.p.A. Amministratore Delegato
Zacufin S.r.l. Presidente

Induction Programme

In linea con le previsioni del Codice di Corporate Governance sull'efficace e consapevole svolgimento del proprio ruolo da parte di ciascun Amministratore, il Presidente promuove il continuo aggiornamento degli Amministratori sulla realtà aziendale e di mercato, nonché sulle principali novità legislative e regolamentari che riguardano l'Emittente ed il suo Gruppo.

In particolare, nel corso dell'Esercizio le materie di cui all'art. 3, Raccomandazione 12, lett. d) del Codice di Corporate Governance (ossia approfondimenti sul settore di attività in cui opera l'Emittente, sulle dinamiche aziendali e loro evoluzione anche nell'ottica del successo sostenibile della società, sui principi di corretta gestione dei rischi, nonché sul quadro normativo e autoregolamentare di riferimento) sono state regolarmente trattate durante le riunioni del Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità e successivamente presentate nel corso delle adunanze del Consiglio di Amministrazione.

Il Presidente e l'Amministratore Delegato della Società hanno inoltre curato, anche mediante l'organizzazione di incontri dedicati tra il top management della Società e gli Amministratori, che questi ultimi ottenessero approfondimenti e delucidazioni sulle attività e sui progetti del gruppo cui l'Emittente è a capo, nonché sul quadro normativo e autoregolamentare di riferimento.

* La società rientra nel Gruppo di cui è parte l'Emittente.

In particolare, nel corso del 2024 si sono svolte le seguenti induction session ritenute particolarmente utili e dunque apprezzate dai Consiglieri, in particolar modo indipendenti:

  • in data 18 gennaio 2024, induction session dedicata al tema della sostenibilità dal titolo "La Sostenibilità e la sua rendicontazione" svolta a cura del Prof. Alessandro Lai, alla quale hanno preso parte i componenti degli organi sociali a quella data in carica di Piaggio e della controllante Immsi S.p.A.;
  • in data 29 luglio 2024, induction session dedicata ad un approfondimento dei mercati di riferimento per il Gruppo, alla presenza del dott. Mario Di Maria, Responsabile del Mercato due Ruote, Italia, EMEA e America;
  • in data 8 novembre 2024, induction session dedicata ad un approfondimento dell'attività produttiva in Italia, alla presenza di Carlo Coppola, Responsabile Direzione Fabbricazione Prodotto.

Nel corso dell'Esercizio, gli amministratori hanno inoltre avuto modo di approfondire la propria conoscenza (i) del settore automotive tramite la partecipazione alle riunioni consiliari nelle quali sono state approfondite tematiche relative alle dinamiche aziendali e alle loro evoluzioni, come quelle nelle quali sono stati approvati investimenti; nonché (ii) del quadro normativo, regolamentare e autoregolamentare di riferimento. In particolare, gli amministratori hanno ricevuto dettagliata informativa in merito alle novità introdotte dal D.Lgs. n. 125/2024 in recepimento della CSRD, con particolare riferimento all'ampliamento dell'ambito di applicazione degli obblighi di rendicontazione delle informazioni di sostenibilità e all'obbligo, vigente dal corrente Esercizio, di predisporre la Rendicontazione di Sostenibilità da includere nella relazione sulla gestione, secondo standard comuni definiti a livello europeo, oltreché dell'obbligo di sottoporre la Rendicontazione di Sostenibilità ad assurance, per il rilascio dell'attestazione di conformità agli ESRS.

Nella riunione del 22 gennaio 2025 sono state inoltre sottoposte all'esame del Consiglio di Amministrazione le raccomandazioni per il 2025 formulate dalla Presidente del Comitato per la Corporate Governance, Dott. Massimo Tononi, a corredo degli esiti di cui al Rapporto annuale 2024 sull'applicazione del Codice CG.

Il management della Società si è inoltre tenuto costantemente in contatto con gli organi societari per gli opportuni flussi di informazione e/o aggiornamento sulle tematiche di interesse.

4.4. FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (ex art. 123-bis, comma 2, lett. D), tuf)

La gestione della Società spetta agli amministratori, i quali compiono le operazioni necessarie per l'attuazione dell'oggetto sociale.

Il Consiglio di Amministrazione, ai sensi della Raccomandazione 11 del Codice di Corporate Governance, nella seduta del 8 novembre 2024, ha approvato l'adozione del proprio regolamento interno, il Regolamento del Cda, al fine di disciplinare le modalità di funzionamento del Consiglio di Amministrazione stesso e del Comitato per il Controllo sulla Gestione quale organo di controllo costituito in seno al Consiglio, incluse le modalità di verbalizzazione delle riunioni e le procedure per la gestione dell'informativa agli amministratori, ad integrazione delle disposizioni statutarie e di quanto previsto dalle disposizioni di legge e di regolamento.

Con riferimento alle modalità di convocazione, svolgimento e verbalizzazione delle riunioni consiliari, l'art. 15, commi 1 e 2, dello Statuto e il Regolamento del Cda, dispongono che il Consiglio è convocato dal Presidente - o da chi ne fa le veci - con lettera spedita, anche via telefax o con altro idoneo mezzo di comunicazione, al domicilio di ciascun Amministratore, almeno 3 (tre) giorni prima della data fissata per la riunione. In caso di urgenza il Consiglio può essere convocato per telegramma, telefax, posta elettronica o altro mezzo telematico almeno 24 (ventiquattro) ore prima della data della riunione.

In caso di mancanza di formale convocazione, le riunioni del Consiglio si riterranno validamente costituite quando vi prendano parte la totalità dei membri del Consiglio di Amministrazione.

Le riunioni sono presiedute dal Presidente o, in sua assenza o impedimento, dall'unico Vice Presidente, ove nominato o, nel caso di più Vice Presidenti, dal più anziano di carica di essi presente e, in caso di pari anzianità di carica, dal più anziano di età.

Ai sensi dell'art. 15 comma 4 dello Statuto e del Regolamento del CdA, il Consiglio è convocato presso la sede sociale o altrove, purché nel territorio nazionale, tutte le volte che il Presidente - o chi ne fa le veci ai sensi dello Statuto - lo ritenga necessario ovvero quando sia richiesto dall'Amministratore Delegato, se nominato, o da almeno tre Amministratori, fermi restando i poteri di convocazione attribuiti ad altri soggetti ai sensi di legge. Le riunioni del Consiglio di Amministrazione possono avvenire, ove consentito dalla normativa pro tempore vigente, anche esclusivamente a distanza mediante l'utilizzo di sistemi di collegamento audiovisivo (video o teleconferenza), a condizione che tutti gli aventi diritto possano parteciparvi e assistervi, possano essere identificati e sia loro consentito di intervenire ed

esprimere il proprio avviso in tempo reale previa ricezione, trasmissione e visione della documentazione non conosciuta in precedenza; deve essere, altresì, assicurata la contestualità dell'esame, degli interventi e della deliberazione.

Ai sensi dell'art. 16 dello Statuto e del Regolamento del CdA, per la validità delle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione è richiesta la presenza della maggioranza dei membri in carica. Le deliberazioni sono assunte a maggioranza dei votanti dal computo dei quali sono esclusi gli astenuti. In caso di parità, prevale il voto di chi presiede. Le votazioni devono aver luogo per voto palese. In conformità a quanto previsto dal Regolamento del CdA, delle deliberazioni si fa constare per mezzo di verbali redatti in forma sintetica dal Presidente della riunione (e a cura dello stesso) e dal Segretario della stessa, dai medesimi sottoscritti.

Il Regolamento del CdA disciplina, inoltre, le modalità di nomina del segretario del Consiglio di Amministrazione, definendone – in conformità alla Raccomandazione 18 del Codice di Corporate Governance – i requisiti di professionalità e le relative attribuzioni (per maggiori informazioni si rinvia al paragrafo 4.5).

Il Regolamento di CdA disciplina, inoltre, la gestione dell'informativa pre-consiliare: il Presidente del Consiglio di Amministrazione provvede affinché adeguate informazioni sulle materie iscritte all'ordine del giorno vengano fornite a tutti i Consiglieri. In particolare, detta informazione avviene sempre con modalità idonee a permettere ai Consiglieri di esprimersi in modo consapevole sulle materie sottoposte al loro esame. L'eventuale documentazione relativa alle materie all'ordine del giorno viene messa a disposizione (a mezzo posta elettronica ovvero mediante altra modalità, quale ad esempio piattaforma informatica dotata di chiavi di sicurezza), almeno con 48 (quarantotto) ore di anticipo rispetto alla convocata riunione consiliare, con la sola eccezione dei casi di urgenza o di particolari esigenze di riservatezza e/o di tutela delle informazioni classificate (o a diffusione limitata) ravvisati dal Presidente (secondo il suo insindacabile giudizio). In quest'ultimo caso viene comunque assicurata durante la trattazione consiliare la completezza e la fruibilità dell'informativa ai fini della trattazione; in particolare, il Presidente cura che siano effettuati adeguati approfondimenti durante le sessioni consiliari. Ove il Presidente, o chi lo sostituisce ai sensi del Regolamento del CdA, lo ritenga opportuno in relazione al contenuto dell'argomento e della relativa deliberazione, la documentazione informativa potrà essere fornita direttamente in riunione (e ritirata al termine della stessa), dandone preventivo avviso ai membri del Consiglio di Amministrazione. In tal caso il Presidente, con l'ausilio del Segretario, cura che siano effettuati adeguati e puntuali approfondimenti durante la sessione consiliare. La documentazione di supporto distribuita ai Consiglieri viene conservata agli atti del Consiglio. Nel corso dell'Esercizio la Società ha derogato per ragioni di urgenza o di riservatezza alle tempistiche di cui sopra solo in limitati casi e comunque provvedendo ad assicurare informative complete ed esaustive in sede di Consiglio.

Inoltre, il Presidente del Consiglio di Amministrazione cura che agli argomenti posti all'ordine del giorno sia dedicato il tempo necessario per consentire a tutti i consiglieri di intervenire, garantendo, dunque, dibattiti costruttivi nel corso delle riunioni consiliari. Gli Amministratori partecipano alle riunioni in modo proattivo, riservando adeguato tempo allo svolgimento dei lavori consiliari, e alla loro preparazione. Ogni Amministratore può richiedere, esclusivamente nell'ambito di una riunione, che siano fornite informazioni aggiuntive rispetto all'informativa pre-consiliare o a quella data in riunione, al fine di poter agire in modo informato.

Gli Amministratori accettano la carica quando ritengono di poter dedicare allo svolgimento diligente dei loro compiti il tempo necessario, anche tenendo conto dell'impegno connesso alle proprie attività lavorative e professionali e del numero di incarichi da essi ricoperti in altre società o enti (anche esteri). Nel corso dell'Esercizio gli Amministratori hanno assicurato una disponibilità di tempo adeguata allo svolgimento dei propri compiti nell'ambito della carica ricoperta all'interno della Società.

Per informazioni in merito alla partecipazione di ciascun amministratore alle riunioni tenute nel corso dell'Esercizio si rinvia alla Tabella 2 riportata nell'Allegato 1 della Relazione.

Nel corso dell'Esercizio si sono tenute n. 8 riunioni del Consiglio. Più precisamente, il Consiglio dell'Emittente si è riunito nelle seguenti date: 26 gennaio 2024, 23 febbraio 2024, 4 marzo 2024, 22 aprile 2024, 9 maggio 2024, 29 luglio 2024, 8 novembre 2024 e 19 dicembre 2024.

La durata delle riunioni consiliari è stata mediamente di 2 ore.

Alle riunioni consiliari hanno partecipato, oltre ai membri dell'organo di controllo pro tempore in carica, il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari per fornire gli opportuni approfondimenti sul sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché i dirigenti dell'Emittente per fornire gli opportuni approfondimenti sugli argomenti posti di volta in volta all'ordine del giorno.

Per l'esercizio in corso, oltre a quelle già tenutesi in data 22 gennaio 2025 (approvazione del budget), 26 febbraio 2025 (impairment test) nonché quella del 4 marzo 2025 (approvazione del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2024), sono previste almeno altre tre ulteriori riunioni indicate nel Calendario dei principali eventi societari dell'esercizio 2025 (già comunicato al mercato e a Borsa Italiana S.p.A. secondo le prescrizioni regolamentari in data 20 dicembre 2024) disponibile, in lingua italiana e inglese, sul sito istituzionale dell'Emittente www.piaggiogroup.com, nella Sezione "Investors - Calendario Eventi Finanziari", nonché presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato meccanismo di stoccaggio denominato "eMarket Storage" consultabile all'indirizzo .

Si precisa che la Società, allo scopo di garantire continuità e regolarità di informazioni alla comunità finanziaria, ha deliberato di continuare a pubblicare, su base volontaria, informazioni trimestrali adottando, fino a diversa deliberazione, la politica di comunicazione descritta in dettaglio nel comunicato del 15 dicembre 2016 disponibile sul sito istituzionale dell'Emittente www.piaggiogroup.com nonché presso il meccanismo di stoccaggio denominato "eMarket Storage" consultabile all'indirizzo .

4.5. RUOLO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (ex art. 123-bis, comma 2, lett. D), tuf)

Ai sensi dell'art. 14 dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione, qualora non vi abbia provveduto l'Assemblea, elegge fra i propri membri il Presidente; può altresì eleggere uno o più Vice Presidenti.

In data 22 aprile 2024 il Consiglio di Amministrazione ha confermato (i) il dott. Matteo Colaninno quale Presidente esecutivo della Società confermando in capo al medesimo le deleghe nell'ambito delle relazioni istituzionali a livello nazionale e internazionale già conferite in data 28 ottobre 2022 dal Consiglio di Amministrazione allora in carica, e (ii) il dott. Michele Colaninno quale Amministratore Delegato; entrambi in carica sino alla scadenza del Consiglio di Amministrazione nominato dall'Assemblea ordinaria degli Azionisti tenutasi in data 17 aprile 2024.

Ai sensi del Regolamento del Cda, il Presidente riveste un ruolo di raccordo tra gli Amministratori esecutivi e gli Amministratori non esecutivi e cura l'efficace funzionamento dei lavori consiliari. Il Presidente, o chi ne fa le veci, convoca il Consiglio di Amministrazione, fissa l'ordine del giorno delle riunioni, ne programma e coordina i lavori e le attività e provvede affinché adeguate informazioni sulle materie iscritte all'ordine del giorno siano fornite a tutti i Consiglieri come precisato dal Regolamento medesimo.

Inoltre, ai sensi dell'art. 9 dello Statuto, il Presidente presiede l'Assemblea, accerta l'identità e la legittimazione dei presenti, constata la regolarità della costituzione dell'Assemblea, la presenza del numero di aventi diritto necessario per poter validamente deliberare, regola il suo svolgimento, stabilisce le modalità della votazione ed accerta i risultati della stessa.

Competono al Presidente e, in caso di sua assenza o impedimento, anche temporanei, al Vice Presidente o a ciascuno dei Vice Presidenti, se più di uno, con le modalità stabilite dallo Statuto, la rappresentanza della Società nei confronti dei terzi ed in giudizio, nonché la firma sociale.

Inoltre, come previso dal Regolamento del Cda ed in conformità alle previsioni del Codice CG, il Presidente del Consiglio di Amministrazione, con l'ausilio del Segretario, cura:

  • a. che l'informativa pre-consiliare e le informazioni complementari fornite durante le riunioni siano idonee a consentire agli Amministratori di agire in modo informato nello svolgimento del loro ruolo, come descritto al paragrafo 4.4. della Relazione;
  • b. che l'attività dei comitati consiliari con funzioni istruttorie, propositive e consultive sia coordinata con l'attività dell'organo di amministrazione;
  • c. d'intesa con il Chief Executive Officer (ove diverso dal Presidente), che i dirigenti della Società e quelli delle società del gruppo che ad essa fa capo, responsabili delle funzioni aziendali competenti secondo la materia, intervengano alle riunioni consiliari, anche su richiesta di singoli Amministratori, per fornire gli opportuni approfondimenti sugli argomenti posti all'ordine del giorno, come precisato al paragrafo 4.4. della Relazione;
  • d. che i componenti del Consiglio di Amministrazione possano partecipare, anche in forma di induction session al di fuori delle riunioni formali di detti organi, successivamente alla nomina e durante il mandato, a iniziative finalizzate a fornire loro un'adeguata conoscenza dei settori di attività in cui opera la Società, delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione anche nell'ottica del successo sostenibile della Società stessa, nonché dei princìpi di corretta gestione dei rischi e del quadro normativo e autoregolamentare di riferimento, con la collaborazione del Lead Independent Director, come precisato al paragrafo 4.3 (induction programme);
  • e. l'adeguatezza e la trasparenza del processo di autovalutazione dell'organo di amministrazione, con il supporto del Comitato Nomine e Remunerazione, come previsto al paragrafo 7 della Relazione.

All'unico Vice Presidente, ove nominato, ovvero, nel caso di più Vice Presidenti, al più anziano di carica e, in caso di parità di anzianità di carica, al più anziano di età, in caso di assenza e/o impedimento del Presidente, spettano i medesimi poteri attribuiti al Presidente.

Segretario del Consiglio

Ai sensi dell'art. 14 dello Statuto e del Regolamento del Cda, il Consiglio può nominare un Segretario che può essere persona estranea al Consiglio. La nomina e la revoca del Segretario avviene su proposta del Presidente.

In data 22 aprile 2024, il Consiglio ha confermato la nomina del dott. Fabio Grimaldi, responsabile fiscale, legale e societario dell'Emittente, quale segretario del Consiglio di Amministrazione fino alla scadenza del mandato dell'organo amministrativo.

In virtù di quanto previsto dal Regolamento del Cda, il Segretario è in possesso di adeguati requisiti di professionalità ed esperienza maturati, preferibilmente, in ambito legale e societario.

Il Segretario è dotato inoltre di requisiti di indipendenza di giudizio e non si trova in situazioni di conflitto di interessi. Il Segretario supporta l'attività del Presidente e lo coadiuva, in particolare, nell'espletamento delle relative funzioni sovra richiamate curando in particolare:

  • a. che l'informativa pre-consiliare e le informazioni complementari fornite durante le riunioni siano idonee a consentire agli Amministratori di agire in modo informato nello svolgimento del loro ruolo;
  • b. che l'attività dei comitati consiliari con funzioni istruttorie, propositive e consultive sia coordinata con l'attività dell'organo di amministrazione;
  • c. d'intesa con il Chief Executive Officer (ove diverso dal Presidente), che i dirigenti della Società e quelli delle società del gruppo che ad essa fa capo, responsabili delle funzioni aziendali competenti secondo la materia, intervengano alle riunioni consiliari, anche su richiesta di singoli Amministratori, per fornire gli opportuni approfondimenti sugli argomenti posti all'ordine del giorno;
  • d. che i componenti del Consiglio di Amministrazione possano partecipare, anche in forma di induction session al di fuori delle riunioni formali di detti organi, successivamente alla nomina e durante il mandato, a iniziative finalizzate a fornire loro un'adeguata conoscenza dei settori di attività in cui opera la Società, delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione anche nell'ottica del successo sostenibile della Società stessa, nonché dei princìpi di corretta gestione dei rischi e del quadro normativo e autoregolamentare di riferimento, con la collaborazione del Lead Independent Director.

Il Segretario fornisce con imparzialità di giudizio assistenza e consulenza all'organo di amministrazione su ogni aspetto rilevante per il corretto funzionamento del sistema di governo societario. Ai fini dello svolgimento delle funzioni previste dal Regolamento del CdA, il Segretario risponde funzionalmente al Presidente.

In caso di suo impedimento od assenza le sue mansioni sono affidate ad altra persona designata di volta in volta dal Presidente delle singole riunioni.

Nel corso dell'Esercizio, nel ruolo di Segretario del Consiglio, il dott. Fabio Grimaldi ha supportato l'attività del Presidente del Consiglio e fornito con imparzialità di giudizio assistenza e consulenza al Consiglio su ogni aspetto rilevante per il corretto funzionamento del sistema di governo societario, nonché nello svolgimento dei compiti al medesimo attributi e sopra definiti.

4.6. CONSIGLIERI ESECUTIVI

Come anticipato, il Consiglio di Amministrazione riunitosi a valle dell'adozione del nuovo modello di governance c.d. monistico in data 22 aprile 2024 ha confermato la nomina di n. 2 consiglieri esecutivi, nelle persone del dott. Matteo Colaninno quale Presidente esecutivo della Società con le deleghe di cui infra e del dott. Michele Colaninno quale Amministratore Delegato della Società, conferendo altresì in capo ai medesimi i poteri necessari ai fini dell'operatività della Società.

Di seguito si indicano dunque le cariche e le deleghe gestionali dei consiglieri esecutivi nel corso dell'Esercizio e alla data della Relazione.

Amministratore Delegato

Il Consiglio di Amministrazione tenutosi il 22 aprile 2024, ha confermato l'attribuzione in capo a Michele Colaninno della carica di Amministratore Delegato.

L'Amministratore Delegato:

  • a. è il principale responsabile della gestione dell'Emittente (Chief Executive Officer) e
  • b. non è l'azionista di controllo dell'Emittente.

Nella medesima riunione il Consiglio di Amministrazione ha conferito in capo all'Amministratore Delegato tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione, con esclusione dei poteri riservati per legge o per disposizione statutaria, nonché in forza della delibera del Consiglio medesimo, alla competenza collegiale dell'organo amministrativo, quali:

  • a. acquisto o cessione di partecipazioni in società, di aziende o rami di azienda;
  • b. conclusione e modifica di contratti di finanziamento in qualunque forma stipulati il cui importo sia superiore ad euro 25 milioni;
  • c. rilascio di garanzie reali su beni e rilascio di garanzie personali per obbligazioni di terzi diverse da quelle rilasciate nell'interesse di società direttamente o indirettamente controllate;
  • d. trasferimento di marchi, brevetti e altri diritti di proprietà intellettuale, nonché la conclusione di contratti di licenza ad essi relativi, il cui importo o valore sia superiore ad euro 2,5 milioni;
  • e. conclusione e modifica di accordi di natura commerciale pluriennale, incluse le joint venture, non rientranti nell'ordinaria operatività della Società;
  • f. acquisto e cessione di immobili;
  • g. altre operazioni di straordinaria amministrazione il cui importo sia superiore ad euro 50 milioni;
  • h. fatto salvo quanto previsto ai precedenti punti, operazioni concluse con parti correlate, così come definite ai sensi delle vigenti disposizioni e della procedura in materia di operazioni con parti correlate adottata dalla Società, ferma restando l'applicazione delle esenzioni previste da tali disposizioni e dalla medesima procedura;
  • i. nomina del direttore generale e del responsabile della direzione amministrazione, finanza e controllo della Società;
  • j. nomina dei componenti degli organi amministrativi e dei direttori generali delle società direttamente controllate e proposte di nomina dei componenti degli organi amministrativi delle società indirettamente controllate.

Nella medesima riunione, il Consiglio di Amministrazione ha altresì confermato che sono da ritenersi ricompresi nelle deleghe di cui sopra i poteri che seguono:

    1. deleghe ad operare nello sviluppo delle attività del Gruppo, con il potere di individuare progetti ed iniziative, di natura strategica, industriale e commerciale, unitamente ai relativi strumenti di attuazione, da sottoporre all'approvazione del Consiglio di Amministrazione, nonché il conseguente potere di sviluppare e dare esecuzione ai medesimi progetti ed iniziative approvati dal Consiglio di Amministrazione;
    1. deleghe ad operare nell'ambito delle strategie di prodotto e marketing con il potere di:
    2. a. dirigere e coordinare a livello world-wide le seguenti funzioni aziendali coinvolte nel processo di formazione e sviluppo delle strategie di prodotto: marketing e comunicazione, marketing di prodotto, design e racing;
    3. b. negoziare e stipulare in nome e per conto della Società i contratti di licenza di marchio il cui valore (inteso come corrispettivo complessivo per la concessione della licenza o delle licenze oggetto del singolo contratto) non sia superiore a euro 2,5 milioni per singolo contratto, nonché sottoscrivere e perfezionare tutti i documenti funzionali alla stipulazione dei suddetti contratti.

Spetta inoltre all'Amministratore Delegato, d'intesa con il Presidente del Consiglio di Amministrazione, proporre al Consiglio di Amministrazione l'approvazione del piano strategico e/o di modifiche o integrazioni al medesimo.

Presidente esecutivo

Il Consiglio di Amministrazione riunitosi in data 22 aprile 2024 ha inoltre nominato alla carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione Matteo Colaninno al quale sono attribuiti i relativi poteri spettanti in virtù di tale ruolo, ai sensi delle applicabili disposizioni di legge, dello Statuto e del Regolamento del Cda. Lo stesso Consiglio di Amministrazione del 22 aprile 2024 ha inoltre confermato in capo a Matteo Colaninno i poteri esecutivi – già attribuiti con delibera consiliare del 28 ottobre 2022 e successivamente integrati e/o modificati con delibera del 1° settembre 2023 – di seguito indicati:

  • a. gestire e rappresentare la Società negli affari e nelle relazioni istituzionali con Autorità di Governo, Parlamento, autorità politiche, diplomatiche o di altra natura, italiane ed estere, Organismi sovranazionali ed Enti di diritto pubblico (ivi incluse Pubbliche amministrazioni ad ogni livello, Autorità diplomatiche e consolari, Istituzioni e organi dell'Unione Europea, Agenzie di sicurezza, Autorità indipendenti e altre autorità con funzioni regolamentari o di vigilanza);
  • b. gestire la costituzione e la partecipazione a, nonché rappresentare la Società nei rapporti con associazioni, fondazioni e altri enti o organismi – ivi inclusi quelli non a scopo di lucro – operanti in materia di diritti umani e di ambiente, ovvero con altre finalità che siano ritenute coerenti con l'interesse della Società;
  • c. gestire e rappresentare la Società nei rapporti con associazioni, fondazioni, comunità e altri enti (quali, a titolo esemplificativo, associazioni ambientaliste o di consumatori, comunità locali etc.);
  • d. rappresentare la Società nei rapporti con istituzioni, centri di ricerca, centri di studi, istituti e università, sia nazionali che internazionali, in merito alle politiche di sostenibilità ambientale e di transizione energetica, in coordinamento con l'Amministratore Delegato;
  • e. rappresentare la Società nei rapporti con Confindustria e con le organizzazioni imprenditoriali; rappresentare la Società con le Organizzazioni Sindacali, in coordinamento con l'Amministratore Delegato;
  • f. d'intesa con l'Amministratore Delegato proporre al Consiglio di Amministrazione il piano strategico e/o modifiche o integrazioni al medesimo;
  • g. relazionarsi con le strutture e funzioni societarie competenti con riferimento alle materie oggetto di delega.

Nell'ambito del nuovo assetto di governance, il conferimento di deleghe al Presidente consente alla Società di avvalersi del contributo e dell'esperienza del medesimo maturata nelle relazioni nazionali ed internazionali, sia con interlocutori di business che istituzionali.

Comitato Esecutivo

Il Consiglio dell'Emittente non ha costituito al proprio interno un Comitato Esecutivo.

Informativa al Consiglio da parte dei consiglieri/organi delegati

Nel corso dell'Esercizio, l'Amministratore Delegato Michele Colaninno ha riferito adeguatamente e tempestivamente, con periodicità, al Consiglio circa l'attività svolta nell'esercizio delle deleghe ad esso conferite, e ciò con modalità idonee a permettere ai Consiglieri di esserne informati ed esprimersi con consapevolezza sulle materie sottoposte di volta in volta al loro esame. Anche il Presidente esecutivo, investito delle deleghe nell'ambito delle relazioni istituzionali a livello nazionale e internazionale, ha riferito in ordine al proprio operato durante l'Esercizio.

Altri consiglieri esecutivi

L'Esercizio non si è caratterizzato per la presenza di ulteriori consiglieri esecutivi oltre a Michele Colaninno (attuale Amministratore Delegato) e a Matteo Colaninno (attuale Presidente esecutivo).

4.7. AMMINISTRATORI INDIPENDENTI E LEAD INDEPENDENT DIRECTOR

Amministratori Indipendenti

Il Consiglio è composto in maggioranza da Amministratori indipendenti e non esecutivi che, per numero ed autorevolezza, sono in grado di influire significativamente nell'assunzione delle decisioni consiliari dell'Emittente, nonché risultano adeguati alle esigenze dell'impresa, al funzionamento del Consiglio e alla costituzione dei relativi comitati. Gli Amministratori indipendenti e non esecutivi apportano le loro specifiche competenze nelle discussioni consiliari, contribuendo all'assunzione di decisioni conformi all'interesse sociale.

Si segnala inoltre che, al fine di escludere i potenziali rischi di limitazione dell'autonomia gestionale dell'Emittente che potrebbero derivare, in particolare, da una sovrapposizione tra gli organi amministrativi dell'Emittente e della controllante IMMSI S.p.A.: (a) nel Consiglio dell'Emittente attualmente in carica sono presenti 1 (un) Amministratore non esecutivo, nella persona del Consigliere Carlo Zanetti, e 9 (nove) Amministratori non esecutivi indipendenti, nelle persone dei Consiglieri Alessandro Lai, Paola Mignani, Raffaella Annamaria Pagani, Graziano Gianmichele Visentin, Patrizia Albano, Rita Ciccone, Micaela Vescia, Andrea Formica e Ugo Ottaviano Zanello; (b) la maggioranza dei componenti del Consiglio dell'Emittente non ricopre cariche amministrative e direttive in IMMSI S.p.A. e nel gruppo ad essa facente capo.

Il possesso dei requisiti di indipendenza di cui agli artt. 147-ter, comma 4 e 148, comma 3, lett. b) e c) del TUF, dell'art. 16, comma 1, lett. d) del Regolamento Mercati Consob e dell'art. 2, Raccomandazione 7, del Codice CG degli Amministratori indipendenti attualmente in carica, è stato verificato nella riunione del Consiglio di Amministrazione del 22 aprile 2024 a seguito della nomina da parte dell'Assemblea ordinaria degli Azionisti (la verifica è stata comunicata al mercato in pari data). In tale sede il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto opportuna, nell'interesse della Società e privilegiando un profilo di sostanza sulla forma, la disapplicazione del criterio di cui all'art. 2, Raccomandazione 7, lett. e) del Codice per gli Amministratori Graziano Gianmichele Visentin e Andrea Formica, ritenendo che i predetti Consiglieri abbiano conservato la propria indipendenza e autonomia di giudizio nell'espletamento del ruolo, tenuto altresì conto del particolare valore aggiunto apportato da tali soggetti in considerazione del possesso di requisiti di elevata professionalità ed esperienza, rivelatisi nel tempo preziosi per la Società, nonché della conoscenza storica della realtà aziendale, fondamentale anche ai fini della transizione verso il nuovo sistema di amministrazione e controllo.

Il possesso dei requisiti di indipendenza è stato inoltre da ultimo verificato nella riunione del Consiglio del 4 marzo 2025, sulla base delle dichiarazioni di indipendenza rese nel mese di febbraio 2025 rilasciate dagli amministratori oggetto di valutazione (i.e. Alessandro Lai, Paola Mignani, Raffaella Annamaria Pagani, Graziano Gianmichele Visentin, Patrizia Albano, Rita Ciccone, Micaela Vescia, Andrea Formica e Ugo Ottaviano Zanello), anche alla luce della Politica in materia di criteri qualitativi e quantitativi ai fini della valutazione dei requisiti di indipendenza dei componenti del Consiglio di amministrazione adottata dal Consiglio di Amministrazione in data 22 gennaio 2025, di cui si riferirà infra.

Valutando tutte le circostanze che appaiono compromettere l'indipendenza individuate dal TUF e dal Codice CG, e applicando tutti i criteri previsti dal Codice CG con riguardo all'indipendenza degli amministratori, il Consiglio nella medesima riunione del 4 marzo 2025 ha espresso nel contempo una valutazione positiva in ordine alla composizione del Consiglio di Amministrazione, composto in maggioranza di Amministratori indipendenti, così come prescritto dalla normativa di riferimento e tenuto conto dei requisiti di indipendenza previsti dalla Raccomandazione 7 del Codice di Corporate Governance. A tal proposito, ciascun amministratore non esecutivo ha fornito tutti gli elementi necessari o utili alle valutazioni del Consiglio.

In tale composizione, il Consiglio soddisfa altresì i requisiti previsti dall'art. 16, comma 1, lett. d) del Regolamento Mercati Consob che stabilisce come, per le società sottoposte all'attività di direzione e coordinamento di un'altra società italiana con azioni quotate in mercati regolamentati, sia richiesto un Consiglio composto in maggioranza da Amministratori indipendenti ai sensi della predetta disposizione.

Sulla base delle dichiarazioni di indipendenza rese dagli Amministratori indipendenti, gli stessi si sono impegnati a mantenere l'indipendenza durante la durata del mandato e comunque ad informare tempestivamente il Consiglio di Amministrazione in merito ad eventuali situazioni che possano compromettere la propria indipendenza. Si precisa, inoltre, che ai sensi dell'art. 13 comma 2 dello Statuto sociale dell'Emittente, il venir meno del requisito di indipendenza prescritto dall'art. 148 comma 3 del TUF in capo ad un Amministratore non ne determina la decadenza se i requisiti permangono in capo al numero minimo di Amministratori che secondo la normativa vigente devono possedere tale requisito.

In ottemperanza alla raccomandazione 7 del Codice CG e ai fini dell'applicazione di quanto previsto dalla raccomandazione medesima e dall'art. 148, comma 3, lett. c) del TUF, il Consiglio di Amministrazione nella seduta del 22 gennaio 2025 ha adottato una Politica in materia di criteri qualitativi e quantitativi ai fini della valutazione dei requisiti di indipendenza dei componenti del Consiglio di amministrazione (nel seguito anche solo la "Politica"), pubblicata sul sito internet della Società all'indirizzo www.piaggiogroup.com, nella Sezione "Governance – documenti e procedure". Nella definizione dei criteri di significatività il Consiglio ha, tra l'altro, tenuto conto delle raccomandazioni di cui al Codice CG e dei chiarimenti forniti nella raccolta "Q&A funzionali all'applicazione del Codice di Corporate Governance – edizione 2020" pubblicata sul sito internet del Comitato per la Corporate Governance. La Politica definisce i criteri quantitativi e qualitativi per valutare la "significatività" i) delle relazioni commerciali, finanziarie e professionali di cui alla lettera c) della raccomandazione 7 del Codice CG intrattenute, nonché ii) delle eventuali remunerazioni aggiuntive di cui alla lettera d) della raccomandazione 7 del Codice percepite nel corso dei tre esercizi precedenti sull'indipendenza degli Amministratori non esecutivi dichiaratisi "indipendenti".

Più in particolare, il Consiglio ha inteso considerare "significative" ai fini dell'indipendenza:

  • le relazioni commerciali, finanziarie e professionali intrattenute, anche nei tre esercizi precedenti, con uno dei soggetti di cui alla lettera c) della raccomandazione 7 del Codice di Corporate Governance qualora il valore complessivo di tali relazioni sia superiore:
    • I. al 5% del reddito annuo lordo del/i soggetto/i interessato/i quale persona/e fisica/fisiche ovvero del fatturato annuo direttamente generato; o
  • II. al 5% del fatturato annuo dell'impresa o dell'ente di cui i/il soggetto/i interessato/i abbia/abbiano il controllo o sia/siano amministratore/i esecutivo/i ovvero dello studio professionale o della società di consulenza di cui sia/siano partner; o III. al 5% dei costi annui sostenuti dal Gruppo Piaggio che risultino riconducibili a rapporti di natura similare.
  • le remunerazioni aggiuntive ricevute, anche nei tre esercizi precedenti, da parte delle società di cui alla lettera d) della raccomandazione 7 del Codice qualora il valore complessivo di tali remunerazioni superi il 100% dell'importo complessivamente percepito dal Consigliere per la carica e per l'eventuale partecipazione ai comitati (o organismi) raccomandati dal Codice o previsti dalla normativa vigente.

Con riferimento alle relazioni professionali, viene precisato che, nel caso in cui il Consigliere sia anche partner di uno studio professionale o di una società di consulenza si qualificano inoltre come significative – indipendentemente dai parametri quantitativi sovra riportati – le relazioni professionali dello studio e/o della società di consulenza con uno dei soggetti di cui alla lettera c) della raccomandazione 7 del Codice di Corporate Governance, che:

  • a. possono avere un effetto sulla sua posizione e sul suo ruolo all'interno dello studio o della società di consulenza; o
  • b. comunque, attengono a importanti operazioni della Società e del gruppo ad essa facente capo.

La significatività delle relazioni sopra richiamate è valutata tenuto conto della complessiva attività professionale normalmente esercitata dal Consigliere, degli incarichi ad esso normalmente affidati all'interno dello studio professionale o della società di consulenza, nonché della rilevanza che tali relazioni possono assumere per il Consigliere in termini reputazionali all'interno della propria organizzazione.

Ai fini della valutazione della significatività, il Consiglio può, in relazione alle specifiche situazioni riguardanti ciascun Consigliere – quali la posizione, le caratteristiche individuali e la complessiva attività professionale – considerare ogni ulteriore elemento ritenuto utile e/o opportuno, adottando criteri aggiuntivi e/o parzialmente difformi da quanto sopra riportato che privilegino la sostanza sulla forma.

Resta dunque in ogni caso ferma la facoltà del Consiglio di Amministrazione di valutare discrezionalmente e nel miglior interesse della Società la significatività delle relazioni intrattenute e delle remunerazioni aggiuntive corrisposte e la loro idoneità ad incidere sull'indipendenza dell'Amministratore dichiaratosi come tale, in applicazione del generale principio di prevalenza della sostanza sulla forma e ferma la necessaria applicazione del criterio del "comply or explain" previsto dal Codice CG.

I predetti criteri di significatività contenuti nell'approvata Politica sono stati posti alla base della verifica di indipendenza da ultimo svolta dal Consiglio di Amministrazione in data 4 marzo 2025.

Si precisa a tal proposito che, ai fini delle dichiarazioni di indipendenza rese dagli Amministratori così come verificate in data 4 marzo 2025, non si sono considerati, ai fini dei Criteri di Significatività, i rapporti pregressi conclusi alla data di entrata in vigore della Politica, come previsto dalla Politica stessa.

Il Comitato per il Controllo sulla Gestione ha altresì verificato nella riunione del 28 febbraio 2025 il possesso dei requisiti di indipendenza previsti dalla normativa in capo ai componenti del Comitato medesimo. Di tale circostanza il Co.co.ge ha dato atto nella propria Relazione di autovalutazione oltreché nell'ambito della relazione dell'organo di controllo all'Assemblea predisposta ai sensi dell'art. 153 TUF.

Nel corso dell'Esercizio gli Amministratori Indipendenti in carica si sono riuniti, in assenza degli altri amministratori, in data 8 novembre 2024 per discutere, nell'ambito delle competenze e prerogative loro attribuite, su alcuni temi rilevanti inerenti la nuova governance della Società, tra cui in particolare l'opportunità di definire nuove e più frequenti sessioni di induction in favore dei Consiglieri su vari temi di interesse per la Società ed in linea con le previsioni del Codice CG. Gli Amministratori Indipendenti si sono riuniti anche in data 22 gennaio 2025 per condividere preliminarmente la proposta di Politica in materia di criteri qualitativi e quantitativi ai fini della valutazione dei requisiti di indipendenza dei componenti del Consiglio di Amministrazione, in vista della successiva approvazione in Consiglio, condividendo alcune riflessioni in ordine alla portata pratica delle nuove previsioni introdotte.

Ambedue le predette riunioni sono state coordinate dal Lead Independent Director in carica alla Data della Relazione.

Lead independent director

In data 22 aprile 2024, il Consiglio ha designato il Consigliere non esecutivo indipendente Alessandro Lai quale Lead Independent Director ai sensi del Codice CG. Anteriormente alla predetta data e sino all'Assemblea degli Azionisti tenutasi in data 17 aprile 2024, la carica di Lead Independent Director è stata rivestita dal Consigliere non esecutivo indipendente Graziano Gianmichele Visentin, il quale rivestiva anche la carica di Presidente del Comitato per le Proposte di Nomina, del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate e del Comitato per il Controllo Rischi e Sostenibilità a quella data in vigore (cfr. Sezioni 7.2, 10 e 9.2).

Ai sensi del regolamento del Cda e in conformità al Codice CG, il Lead Independent Director rappresenta il punto di riferimento e di coordinamento delle istanze e dei contributi degli Amministratori indipendenti e di quelli non esecutivi e collabora con il Presidente al fine di garantire che gli Amministratori siano destinatari di flussi informativi completi e tempestivi, anche tramite l'organizzazione di specifiche attività di induction. Inoltre, il Lead Independent Director coordina le riunioni dei soli amministratori indipendenti e ha la facoltà di convocare riunioni per la discussione di temi giudicati di interesse rispetto al funzionamento del Consiglio di Amministrazione o alla gestione sociale.

Il Lead Independent Director Alessandro Lai riveste anche la carica di componente del Comitato per il Controllo sulla Gestione, del Comitato Nomine e Remunerazione e del Comitato per il Controllo Rischi e Sostenibilità (cfr. Sezioni 4.8, 8 e 9.2).

4.8. COMITATO PER IL CONTROLLO SULLA GESTIONE

Come anticipato al par. 1 "Profilo dell'Emittente", l'Emittente, a decorrere dal 18 aprile 2024 (data di iscrizione al Registro delle Imprese di Pisa Toscana Nord Ovest della delibera di Assemblea straordinaria tenutasi il 17 aprile 2024 per l'adozione del nuovo modello di governance) e alla Data della Relazione, risulta organizzato secondo il modello di amministrazione e controllo monistico e per l'effetto detiene quale organo di controllo costituito in seno al Consiglio di Amministrazione, un Comitato per il Controllo sulla Gestione (nel seguito anche solo "Co.co.ge.") composto da tre membri, nominati nella riunione del Consiglio svoltasi in data 22 aprile 2024, per il triennio 2024-2026, nelle persone dei Consiglieri non esecutivi indipendenti Raffaella Annamaria Pagani quale Presidente, Alessandro Lai e Paola Mignani, tutti in possesso dei requisiti di legge e di Statuto per l'attribuzione della carica.

Nomina e sostituzione dei componenti del CO.CO.GE.

Ai sensi dell'art. 25 dello Statuto il Comitato per il Controllo sulla Gestione è composto da tre componenti nominati dal Consiglio di Amministrazione fra i suoi membri in conformità a quanto previsto dalla normativa vigente e dallo Statuto. In particolare, i membri del Comitato per il Controllo sulla Gestione devono possedere i requisiti di professionalità e di onorabilità previsti dalla normativa vigente, i requisiti di indipendenza previsti dall'art. 148, comma 3, TUF, nonché rispettare la normativa in materia di limiti al cumulo degli incarichi. Almeno un componente del Comitato per il Controllo sulla Gestione deve essere iscritto nel registro dei revisori legali. Ai fini dell'art. 1, comma terzo, del Decreto del Ministero della Giustizia del 30 marzo 2000, n. 162, devono considerarsi strettamente attinenti a quelli dell'impresa esercitata dalla Società le materie (giuridiche, economiche, finanziarie e tecnico-scientifiche) ed i settori di attività connessi o inerenti all'attività svolta della Società e di cui all'oggetto sociale.

Il venir meno di uno dei requisiti previsti dalla normativa vigente e dallo Statuto per uno o più componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione, ivi incluso quello di iscrizione nel registro dei revisori legali, determina la loro decadenza dalla carica. Il venir meno di uno dei predetti requisiti in capo ad un componente del Comitato per il Controllo sulla Gestione determina, altresì, la sua decadenza come Amministratore a meno che, trattandosi di componente tratto dalla lista di maggioranza, tra gli altri Amministratori in carica ve ne sia almeno uno in possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente per sostituirlo quale componente del Comitato per il Controllo sulla Gestione. In tale ultimo caso, il componente del Comitato per il Controllo sulla Gestione cessato manterrà la carica di Amministratore. Se un componente del Comitato per il Controllo sulla Gestione cessa per qualunque motivo dalla carica di Amministratore, per la sua sostituzione si applicheranno, nel rispetto della normativa vigente, le regole previste dall'articolo 13 dello Statuto per i componenti del Consiglio di Amministrazione. Qualora, invece, nel corso dell'esercizio, si debba procedere alla sostituzione di uno o più componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione che non siano cessati dalla carica di Amministratore, il Consiglio di Amministrazione, nel rispetto della normativa vigente e dal presente Statuto, procederà a nominare il sostituto secondo quanto previsto dal presente articolo, in modo da assicurare che i componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione siano in possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente e dallo Statuto.

Presidente del comitato per il controllo sulla gestione

Il ruolo di Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione spetta all'Amministratore tratto dalla lista di minoranza o al soggetto nominato in sua mancanza e/o sostituzione ai sensi dell'articolo 13 dello Statuto. Nel caso in cui non sia stata presentata alcuna lista il Presidente è eletto dal Comitato per il Controllo sulla Gestione tra i suoi membri. In caso di impedimento o assenza del Presidente del Comitato per il Controllo sulla Gestione, ai sensi del Regolamento del CdA, le sue funzioni sono affidate al componente del Co.co.ge. più anziano di età.

Composizione e funzionamento del CO.CO.GE.

Ai sensi dell'art. 26 dello Statuto e del regolamento del Cda, il Comitato per il Controllo sulla Gestione esercita i poteri e le funzioni ad esso attribuite dalla legge e da altre disposizioni applicabili. In particolare, il Co.co.ge., collegialmente:

  • a. vigila sull'adeguatezza della struttura organizzativa della Società, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo e contabile, nonché sulla sua idoneità a rappresentare correttamente i fatti di gestione;
  • b. vigila sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste da codici di comportamento redatti da società di gestione di mercati regolamentati o da associazioni di categoria, cui la Società, mediante informativa al pubblico, dichiara di attenersi, nonché sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle società controllate affinché queste assolvano correttamente ai propri obblighi informativi price sensitive verso il pubblico;
  • c. svolge i compiti e le funzioni assegnate al Comitato per il Controllo interno e la revisione contabile dal D.Lgs. 39/2010 e dal Regolamento (UE) n. 537/2014 e scambia con la società di revisione legale i dati e le informazioni rilevanti per l'espletamento dei rispettivi compiti;
  • d. scambia tempestivamente con il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità le informazioni rilevanti per l'espletamento dei rispettivi compiti;
  • e. predispone la relazione per l'assemblea ai sensi dell'art. 153 TUF;
  • f. assiste alle adunanze del comitato esecutivo (ove istituito) e può assistere alle adunanze dei comitati endoconsiliari, secondo quanto previsto dalla disciplina applicabile e dai rispettivi regolamenti;
  • g. può procedere, anche attraverso un componente del Co.co.ge. volta per volta appositamente delegato, ad atti d'ispezione e di controllo nonché scambiare informazioni con gli organi di controllo delle società controllate in merito ai sistemi di amministrazione e controllo e all'andamento generale dell'attività sociale;
  • h. può chiedere agli organi delegati notizie, anche con riferimento a società controllate, sull'andamento delle operazioni sociali o su determinati affari, ovvero rivolgere le medesime richieste di informazione direttamente agli organi di amministrazione e di controllo delle società controllate;
  • i. può chiedere al Presidente del Consiglio di Amministrazione la convocazione del Consiglio di Amministrazione o il comitato esecutivo (ove istituito).

Ai sensi dello Statuto, le riunioni del Comitato per il Controllo sulla Gestione possono svolgersi anche esclusivamente in teleconferenza e/o videoconferenza, a condizione che tutti i partecipanti possano essere identificati e sia loro consentito di seguire la discussione, di ricevere, trasmettere e visionare documenti, di intervenire oralmente ed in tempo reale su tutti gli argomenti; verificandosi tali presupposti, il Comitato si considera tenuto nel luogo in cui si trova il Presidente. Il Comitato per il Controllo sulla Gestione è regolarmente costituito con la presenza della maggioranza dei suoi componenti e delibera a maggioranza assoluta dei presenti.

A norma dello Statuto e del Regolamento del Cda, il Comitato per il Controllo sulla Gestione deve riunirsi almeno ogni novanta giorni, in Italia o all'estero, nonché tutte le volte che il Presidente lo ritenga necessario. I componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione possono, anche individualmente, chiedere al Presidente la convocazione del Co.co.ge., indicando gli argomenti da trattare. La riunione deve essere convocata senza ritardo, salvo che vi ostino ragioni tempestivamente comunicate al richiedente e illustrate al Co.co.ge. alla prima riunione successiva.

Si applicano, quanto alla convocazione e alle riunioni del Co.co.ge., mutatis mutandis, le corrispondenti disposizioni del Consiglio di Amministrazione. Delle riunioni del Comitato per il Controllo sulla Gestione deve redigersi verbale, sottoscritto dagli intervenuti, che deve essere trascritto nel libro delle adunanze del Comitato per il Controllo sulla Gestione e sottoscritto da tutti i suoi componenti. Il Comitato per il Controllo sulla Gestione, previa comunicazione al Presidente del Consiglio di Amministrazione, può avvalersi della collaborazione di dipendenti della Società per l'espletamento delle proprie funzioni.

Ove ritenuto opportuno in relazione alle tematiche da trattare, il Co.co.ge. e il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità possono decidere di riunirsi congiuntamente.

– di monitorare il processo di informativa finanziaria e della rendicontazione di sostenibilità, nonché presentare le raccomandazioni o le proposte volte a garantirne l'integrità;

Il D.Lgs. n. 39/2010, come da ultimo modificato dal D.Lgs. 125/2024, identifica l'organo di controllo quale Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, il quale, in particolare, è incaricato:

di informare l'organo competente dell'esito della revisione legale e dell'esito dell'attività di attestazione della rendicontazione di sostenibilità e trasmettere a tale organo la relazione aggiuntiva di cui all'art. 11 del Regolamento n. 537/2014, corredata da eventuali osservazioni;

  • di controllare l'efficacia dei sistemi di controllo interno della qualità e di gestione del rischio dell'impresa e, se applicabile, della revisione interna, per quanto attiene l'informativa finanziaria e la rendicontazione di sostenibilità dell'ente sottoposto a revisione, senza violarne l'indipendenza;
  • di monitorare la revisione legale del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato e l'attività di attestazione della conformità della rendicontazione di sostenibilità, anche tenendo conto di eventuali risultati e conclusioni dei controlli di qualità svolti dalla Consob a norma dell'art. 26, paragrafo 6, del Regolamento n. 537/2014, ove disponibili;
  • di verificare e monitorare l'indipendenza dei revisori legali, dei revisori della sostenibilità o delle società di revisione legale a norma degli artt. 10, 10-bis, 10-ter, 10-quater e 17 del D.Lgs. 39/2010 e dell'art. 6 del Regolamento n. 537/2014, in particolare per quanto concerne l'adeguatezza della prestazione di servizi diversi dalla revisione all'ente sottoposto a revisione, conformemente all'art. 5 di tale regolamento;
  • di essere responsabile della procedura volta alla selezione dei revisori legali o delle società di revisione legale e raccomandare i revisori legali o le imprese di revisione legale da designare ai sensi dell'art. 16 del Regolamento n. 537/2014.

Per quanto riguarda i compensi corrisposti nell'Esercizio agli organi di controllo a qualsiasi titolo ed in qualsiasi forma si rinvia a quanto illustrato nella Sezione II della Relazione sulla Remunerazione pubblicata ai sensi dell'art. 123-ter del TUF.

Per un dettaglio delle informazioni richieste dai principi ESRS 2 – Par. 19, 20 lettera a) e c), 21 e 23 in merito alla composizione e diversità dell'organo di controllo con particolare riferimento alle competenze di sostenibilità si rinvia alla Rendicontazione di Sostenibilità, Sezione Informazioni generali/ Governance.

Per un dettaglio delle informazioni richieste dai principi ESRS 2 – Par. 19 e 20, lettera b) e 22 in merito ai ruoli e alle responsabilità degli organi di controllo nella sorveglianza sulle procedure volte a gestire i rischi, gli impatti e le opportunità rilevanti si rinvia alla Rendicontazione di Sostenibilità, Sezione Informazioni generali/ Governance.

Per un dettaglio delle informazioni richieste dai principi ESRS 2 – Par. 24 e 26 in merito al modo in cui gli organi di controllo sono informati sulle questioni di sostenibilità e come tali questioni sono state affrontate durante il periodo di riferimento si rinvia alla Rendicontazione di Sostenibilità, Sezione Informazioni generali/ Governance.

Per maggiori dettagli sul ruolo e sulle principali attività svolte nel corso dell'Esercizio dall'organo di controllo si rinvia alla relazione sull'attività di vigilanza del Co.co.ge. ex art. 153 TUF reperibile sul Sito Internet (Sezione "governance/assemblea").

5. GESTIONE DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE

Nel corso dell'Esercizio la Società ha provveduto ad aggiornare le c.d. Procedure MAR, in vigore dal 3 luglio 2016 e adottate dalla Società in attuazione della disciplina contenuta nel Regolamento (UE) 596/2014 (Market Abuse Regulation, "MAR") e dai relativi regolamenti di attuazione. Per la precisione, il Consiglio di Amministrazione dell'8 novembre 2024 ha approvato il nuovo testo della "Procedura per l'adempimento degli obblighi in materia di internal dealing" in aggiornamento rispetto alla versione da ultimo approvata in data 25 giugno 2021, della "Procedura per la comunicazione al pubblico di Informazioni Privilegiate", in aggiornamento rispetto alla versione da ultimo approvata in data 26 febbraio 2018, e della "Procedura per la gestione del Registro delle Persone che hanno accesso a Informazioni Privilegiate", in aggiornamento rispetto alla versione da ultimo approvata in data 26 febbraio 2018.

In particolare, la "Procedura per la comunicazione al pubblico di Informazioni Privilegiate" e la "Procedura per la gestione del Registro delle Persone che hanno accesso a Informazioni Privilegiate", in linea alla migliore prassi instauratasi in conformità alle Linee Guida Consob n. 1/2017 in materia di "Gestione delle Informazioni Privilegiate", sono state modificate e integrate al fine di introdurre, oltre alle già presenti previsioni relative alla gestione e comunicazione delle "informazioni privilegiate" ai sensi degli articoli 7 e 17 MAR nonché al Registro delle persone che hanno accesso a tali informazioni ai sensi dell'art. 18 MAR (c.d. Registro Insider), anche previsioni relative alle "informazioni rilevanti" (ossia quelle informazioni ritenute rilevanti in quanto relative a dati, eventi, progetti o circostanze che, in modo continuativo, ripetitivo, periodico, oppure saltuario, occasionale o imprevisto, riguardano direttamente l'emittente stesso e che possono, in un secondo, anche prossimo, momento, assumere natura privilegiata) e al relativo registro (c.d. RIL). Come precisato anche dalle predette linee guida, infatti, l'individuazione e gestione delle "informazioni rilevanti" facilita l'individuazione delle informazioni che possono assumere natura privilegiata, consentendo così una segregazione anticipata delle stesse e l'adozione di ulteriori cautele, nonché di assolvere all'obbligo di pubblicare quanto prima possibile le informazioni che assumono natura privilegiata (salvo ritardo). Le nuove Procedure MAR, entrate in vigore a partire dal 12 novembre 2024, sono pubblicate sul sito istituzionale dell'Emittente www.piaggiogroup.com (sezione "Governance/Documenti e Procedure").

5.1. PROCEDURA PER LA GESTIONE INTERNA DELLE INFORMAZIONI RILEVANTI E DELLE INFORMAZIONI PRIVILEGIATE E PER LA COMUNICAZIONE AL PUBBLICO DI INFORMAZIONI PRIVILEGIATE

La Procedura per la gestione interna delle Informazioni Rilevanti e delle Informazioni Privilegiate e per la comunicazione al pubblico di Informazioni Privilegiate adottata dal Consiglio in data 8 novembre 2024 ha sostituito la precedente Procedura per la comunicazione al pubblico di Informazioni Privilegiate da ultimo aggiornata in data 26 febbraio 2018.

Tale nuova Procedura è finalizzata (i) ad assicurare l'osservanza delle disposizioni di legge e regolamentari vigenti in materia e (ii) a garantire il rispetto della massima riservatezza e confidenzialità delle Informazioni Privilegiate e delle Informazioni Rilevanti, nonché (iii) ad assicurare una maggiore trasparenza nei confronti del mercato e adeguate misure preventive contro gli abusi di mercato e, in particolare, contro l'abuso di Informazioni Privilegiate. Sono tenuti al rispetto della medesima, con diversi livelli di responsabilità e adempimenti, i componenti degli organi di amministrazione e controllo, i Direttori Generali (ove nominati), i Dirigenti, i Dipendenti della Società e/o delle società del Gruppo, nonché i soggetti "esterni" iscritti nella RIL ovvero nel "Registro Insider" che a qualsiasi titolo abbiano accesso, a seconda del caso, alle Informazioni Rilevanti e/o alle Informazioni Privilegiate riguardanti la Società e il relativo Gruppo.

In particolare, la comunicazione al pubblico delle Informazioni Privilegiate deve avvenire mediante diffusione di un apposito comunicato predisposto congiuntamente da parte della funzione Legale & Societario, della funzione External & Media Relations e della funzione Investor Relations; il testo del comunicato stampa deve essere sottoposto al Presidente del Consiglio di Amministrazione ovvero all'Amministratore Delegato e, qualora se ne ravvisi l'opportunità o la necessità, al Consiglio d'Amministrazione, per l'approvazione finale prima della diffusione all'esterno previa attestazione, nel caso il testo sia relativo ad informativa di natura contabile, del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari ai sensi e per gli effetti dell'art. 154-bis del TUF.

5.2. PROCEDURA PER LA GESTIONE DEL REGISTRO DELLE PERSONE CHE HANNO ACCESSO A INFORMAZIONI PRIVILEGIATE

La Procedura per la gestione del Registro delle Persone che hanno accesso a Informazioni Rilevanti e/o a Informazioni Privilegiate adottata dal Consiglio in data 8 novembre 2024 ha sostituito la precedente Procedura per la gestione del Registro delle Persone che hanno accesso a Informazioni Privilegiate" da ultimo aggiornata in data 26 febbraio 2018.

La nuova Procedura si propone principalmente di introdurre previsioni sostanzialmente equivalenti a quelle relative al Registro Insider sull'istituzione, gestione e aggiornamento da parte della Società della RIL (Registro Informazioni Rilevanti), nonché sul coordinamento tra i due registri. L'articolo 18 MAR e le relative norme di esecuzione e attuazione della Commissione Europea stabiliscono l'obbligo per gli "emittenti o le persone che agiscono a nome o per conto loro" di redigere, gestire e aggiornare un registro delle persone che hanno accesso a informazioni privilegiate così come definite dall'articolo 7 MAR.

Per informazione privilegiata, si intende ai sensi di quanto disposto dal citato articolo 7 "un'informazione avente un carattere preciso, che non è stata resa pubblica, concernente, direttamente o indirettamente, uno o più emittenti o uno o più strumenti finanziari, e che, se resa pubblica, potrebbe avere un effetto significativo sui prezzi di tali strumenti finanziari o sui prezzi di strumenti finanziari derivati collegati", mentre per informazione rilevante s'intende un'informazione relativa a dati, eventi, progetti o circostanze che, in modo continuativo, ripetitivo, periodico, oppure saltuario, occasionale o imprevisto, riguarda direttamente l'emittente stesso e che può, in un secondo, anche prossimo, momento, assumere natura privilegiata.

Gli obblighi di istituzione e tenuta del registro sono finalizzati ad incentivare gli operatori a prestare una maggiore attenzione al valore delle informazioni privilegiate e, quindi, a stimolare la costituzione di adeguate procedure interne per monitorare la circolazione delle stesse prima della loro diffusione al pubblico.

5.3. PROCEDURA PER L'ADEMPIMENTO DEGLI OBBLIGHI IN MATERIA DI INTERNAL DEALING

Il nuovo testo della "Procedura per l'adempimento degli obblighi in materia di internal dealing" adottato dal Consiglio in data 8 novembre 2024 ha sostituito la versione precedente della procedura, da ultimo approvata in data 25 giugno 2021.

In particolare, la nuova "Procedura Internal Dealing" ha recepito le modifiche apportate dalla L. 5 marzo 2024, n. 21 che ha abrogato l'art. 114, comma 7, del TUF e dunque gli obblighi di comunicazione in materia di internal dealing da parte degli azionisti rilevanti, fermi restando gli obblighi di comunicazione ai sensi della MAR qualora tali azionisti siano qualificabili quali "persone strettamente legate" a soggetti rilevanti MAR.

La procedura per l'adempimento degli obblighi in materia di internal dealing regola gli obblighi informativi inerenti alle operazioni su strumenti finanziari compiute dalle persone rilevanti, come individuate dalla procedura medesima, al fine di garantire una maggiore trasparenza nei confronti del mercato e adeguate misure preventive contro gli abusi di mercato e, in particolare, contro l'abuso di informazioni privilegiate.

La procedura è adottata da Piaggio in attuazione della disciplina contenuta nell'articolo 19 MAR, come successivamente modificato e integrato.

6. COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETT. D), TUF)

Secondo quanto previsto dal Codice CG, il Consiglio di Amministrazione può istituire al proprio interno comitati con funzioni istruttorie, propositive e consultive, in materia di nomine, remunerazioni e controllo e rischi, nonché in altri ambiti ritenuti importanti per la Società, cui è affidato il compito di supportare il Consiglio nello svolgimento del proprio ruolo.

Durante la vigenza del sistema di amministrazione e controllo tradizionale e pertanto sino all'Assemblea degli azionisti tenutasi il 17 aprile 2024, i comitati endo consiliari vigenti sono stati: il Comitato per le Proposte di Nomina3 , il Comitato per la Remunerazione (cfr. Sezione 8.2 della Relazione), il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità (cfr. Sezione 9.2 della Relazione) ed il Comitato per le Operazioni con Parti Correlate (cfr. Sezione 10 della Relazione), come previsto dalla Raccomandazione 16 del Codice di Corporate Governance.

Successivamente all'entrata in vigore del nuovo assetto di governance, il Consiglio di Amministrazione del 22 aprile 2024 ha istituito i seguenti comitati endoconsiliari, in adesione alla Raccomandazione 16 del Codice CG: il Comitato Nomine e Remunerazione (cfr. Sezione 8.2 della Relazione) al quale sono stati attribuiti compiti e funzioni sia in materia di nomine sia in materia di remunerazione (accorpando così il Comitato per le Proposte di Nomina e il Comitato per la Remunerazione); il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità (cfr. Sezione 9.2 della Relazione) e il Comitato per le Operazioni con Parti Correlate (cfr. Sezione 10 della Relazione).

Il Consiglio di Amministrazione attualmente in carica, con deliberazione del 22 aprile 2024, ha dunque istituito al proprio interno i seguenti Comitati, così composti:

Rita Ciccone (Presidente)
Comitato per le Operazioni con Parti Correlate Micaela Vescia
Andrea Formica
Graziano Gianmichele Visentin (Presidente)
Comitato Nomine e Remunerazione Rita Ciccone
Alessandro Lai
Graziano Gianmichele Visentin (Presidente)
Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità Alessandro Lai
Paola Mignani

Si precisa che l'Emittente non ha costituito comitati diversi da quelli previsti dal Codice CG. Non sono state "distribuite" tra i Comitati funzioni in modo diverso rispetto a quanto raccomandato dal Codice, né, tantomeno, le funzioni di uno o più comitati previste nello stesso sono state riservate all'intero Consiglio, sotto il coordinamento del Presidente.

La Società, in conformità alla best practice delle società quotate e tenendo conto del mutamento del sistema di amministrazione e controllo avvenuto nel corso dell'Esercizio, approverà nel corso dell'esercizio 2025 l'adozione di regolamenti interni dei singoli comitati che ne disciplinino la composizione, le competenze e il funzionamento.

Nel determinare la composizione dei comitati il Consiglio ha privilegiato la competenza e l'esperienza dei relativi componenti. Nonostante la presenza di taluni Amministratori Indipendenti coincidenti nel Comitato Nomine e Remunerazione e nel Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, il Consiglio ha ritenuto che tali circostanze non integrassero un rischio di eccessiva concentrazione di incarichi in capo alle medesime persone ostative al corretto funzionamento degli stessi comitati, quanto piuttosto una sinergia operativa ai fini del funzionamento dei Comitati. Tale sinergia si riscontra anche nella composizione del CCRS e del Co.co.ge.

Comitati Ulteriori (diversi da quelli previsti dalla normativa o raccomandati dal Codice)

Non sono previsti comitati diversi da quelli previsti dalla normativa o raccomandati dal Codice.

3 Il Comitato per le Proposte di Nomina in carica sino all'Assemblea degli azionisti tenutasi il 17 aprile 2024 risultava così composto: Graziano Gianmichele Visentin (Presidente), Rita Ciccone e Micaela Vescia in qualità di componenti.

7.AUTOVALUTAZIONE E SUCCESSIONE DEGLI AMMINISTRATORI

7.1 AUTOVALUTAZIONE E SUCCESSIONE DEGLI AMMINISTRATORI

Ai sensi del Regolamento del CdA, nonché dell'art. 4, Principio XIV e Raccomandazione 21 del Codice di Corporate Governance, il Consiglio di Amministrazione valuta periodicamente l'efficacia della propria attività e il contributo portato dalle sue singole componenti, attraverso procedure formalizzate di cui sovraintende l'attuazione.

Più in particolare - sebbene il Codice CG raccomandi espressamente alle sole Società Grandi diverse da quelle a proprietà concentrata di effettuare la propria autovalutazione su base annua (cfr. Raccomandazione 22) - il Consiglio di Amministrazione ha continuato, in linea con la prassi interna e in generale la best practice, ad effettuare la propria valutazione annualmente. A tal fine l'Emittente effettua una propria valutazione sulla dimensione, sulla composizione e sul concreto funzionamento del Consiglio stesso e dei Comitati endoconsiliari (c.d. board review), considerando anche il ruolo che il Consiglio ha svolto nella definizione delle strategie e nel monitoraggio dell'andamento della gestione e dell'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

Nello svolgimento della board review il Consiglio non si è avvalso dell'ausilio di consulenti esterni.

Inoltre, il Consiglio dell'Emittente, ai sensi delle sopra richiamate previsioni del Codice di Corporate Governance e del Regolamento del Cda, ha provveduto ad effettuare la valutazione annuale sulla base di un apposito questionario suddiviso in diversi ambiti di indagine (i.e. dimensione, composizione e funzionamento del Consiglio di Amministrazione; dimensione, composizione e funzionamento dei Comitati interni al Consiglio di Amministrazione; comunicazione tra Consiglio di Amministrazione e alta direzione – induction programme; corporate governance e governance del rischio, amministratori indipendenti) e con possibilità di esprimere commenti e proposte. Peraltro, considerata l'adozione del sistema di amministrazione e controllo di tipo monistico, il questionario utilizzato per l'autovalutazione relativa all'esercizio 2024 è stato arricchito con una sezione dedicata alla composizione e al funzionamento del Co.co. ge. Tale questionario, come da ultimo aggiornato, è stato trasmesso e compilato da tutti gli Amministratori, nonché esaminato prima dal Comitato Nomine e Remunerazione nella riunione del 31 gennaio 2025 e poi dal Consiglio nella seduta del 4 marzo 2025.

All'esito della predetta autovalutazione il Consiglio ha ritenuto che l'organo amministrativo sia idoneo ad assolvere le funzioni allo stesso attribuite dalla normativa vigente e che la dimensione, la composizione ed il funzionamento del Consiglio stesso e dei suoi comitati siano adeguati rispetto alle esigenze gestionali ed organizzative dell'Emittente, tenuto anche conto delle caratteristiche professionali, di esperienza, anche manageriale, dei suoi componenti, della loro anzianità di carica nonché della presenza, su un totale di 12 (dodici) componenti, di 10 (dieci) Amministratori non esecutivi, di cui 9 (nove) Amministratori non esecutivi indipendenti e 5 (cinque) di genere femminile, i quali garantiscono altresì una idonea composizione dei Comitati costituiti all'interno del Consiglio. Inoltre, i Consiglieri hanno ritenuto che la composizione del Consiglio di Amministrazione (e del Co.co.ge) rifletta adeguati profili di diversità relativamente ad aspetti quali l'età, la composizione di genere e il percorso formativo e professionale.

Nel contesto di un elevato apprezzamento per l'operato del Consiglio di Amministrazione, specialmente evidenziato per i singoli elementi che caratterizzano il suo funzionamento nonché con riferimento (i) al maggior ricorso nell'Esercizio 2024 ad induction session organizzate su iniziativa del Presidente e del Lead Independent Director con l'obiettivo di approfondire temi di strategia nonché le attività di business del Gruppo; (ii) alla maggiore partecipazione del top management e di ulteriori responsabili di riferimento per il business alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e/o alle induction session dedicate, in funzione degli specifici temi trattati; (iii) all'accresciuto dialogo ed interazione tra i Consiglieri conseguito durante le riunioni del Consiglio di Amministrazione, così come incoraggiato dal relativo Presidente, particolarmente attento nel supportare lo sviluppo di un dibattito aperto e libero tra i presenti, sono state altresì formulate le seguenti raccomandazioni quali aree di miglioramento: (i) - un auspicabile continuo miglioramento delle tempistiche di anticipo della documentazione a supporto delle riunioni degli organi sociali, fermi restando gli adeguati ed esaustivi approfondimenti resi nel corso delle riunioni; (ii) l'auspicabile svolgimento di un maggior numero di riunioni del Consiglio di Amministrazione (di media n. 1 al mese); nonché (iii) l'auspicabile maggior coinvolgimento dell'intero Consiglio di Amministrazione su temi strategici per il Gruppo. Il Consiglio cura per quanto di propria competenza, che il processo di nomina degli amministratori sia trasparente e funzionale a realizzare la composizione ottimale dell'organo di amministrazione, esprimendo, in vista di ogni suo rinnovo, un orientamento sulla sua composizione quantitativa e qualitativa ritenuta ottimale, tenendo conto anche degli esiti dell'autovalutazione.

Si ricorda a tal proposito che il Consiglio di Amministrazione in carica sino all'Assemblea degli azionisti del 17 aprile 2024 ha precisato, nella relazione illustrativa predisposta ai sensi dell'art. 125-ter del TUF, relativa alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione da parte dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023, un orientamento sulla composizione quantitativa

e qualitativa ritenuta ottimale e alcune indicazioni per gli azionisti in merito alla politica di diversità nella composizione dell'organo amministrativo (cfr. Sezione 4.3).

Inoltre, il Consiglio non ha adottato un piano per la successione degli amministratori esecutivi, tenendo conto dell'attuale azionariato e dell'assetto organizzativo dell'Emittente e anche considerando che la Società ai sensi del Codice CG non è tenuta all'adozione di tale piano.

8. COMITATO NOMINE E REMUNERAZIONE

Come anticipato, sino al 17 aprile 2024 all'interno del Consiglio di Amministrazione erano costituiti un Comitato per le Proposte di Nomina e un Comitato per la Remunerazione.

Il Comitato per le Proposte di Nomina, nominato con deliberazione del Consiglio del 15 aprile 2021, era composto esclusivamente da Consiglieri non esecutivi indipendenti, nelle persone di Graziano Gianmichele Visentin (Presidente), Rita Ciccone e Micaela Vescia.

Il Comitato per la Remunerazione, nominato con la stessa deliberazione del Consiglio del 15 aprile 2021, risultava composto da Consiglieri non esecutivi indipendenti, quali Rita Ciccone (Presidente), Graziano Gianmichele Visentin e Andrea Formica. Tutti i membri del Comitato possedevano un'esperienza e conoscenza in materia finanziaria e di politiche retributive ritenuta adeguata dal Consiglio al momento della nomina.

Nel corso dell'Esercizio le riunioni del Comitato per le Proposte di Nomina hanno avuto ad oggetto gli esiti dell'autovalutazione del Consiglio come risultanti dai questionari, l'orientamento sulla composizione quali-quantitativa del Consiglio di Amministrazione e criteri di diversità per la composizione degli organi di amministrazione e controllo, in vista del prossimo rinnovo, nonché la verifica delle liste presentate per il rinovo degli organi sociali.

Le sedute del Comitato per le Proposte di Nomina hanno avuto durata media inferiore ad 1 ora.

Nel corso dell'Esercizio le riunioni del Comitato per la Remunerazione hanno avuto ad oggetto:

  • la proposta di remunerazione variabile destinata pro rata temporis per l'esercizio 2023 al Presidente esecutivo e all'Amministratore Delegato, nonché al compianto ex Presidente e Amministratore Delegato Roberto Colaninno;
  • l'esame della Relazione sulla Remunerazione e i compensi corrisposti nel 2023 e la formulazione della proposta, da sottoporre al Consiglio di Amministrazione, relativa alla modifica della Politica di Remunerazione (illustrata nella Sezione I della Relazione sulla Remunerazione).

Le sedute del Comitato per la Remunerazione hanno avuto durata media di circa 1 ora.

Per maggiori informazioni in merito a tali comitati si rinvia alla Relazione sul Governo societario e gli Assetti Proprietari riferita all'esercizio 2023.

Successivamente all'adozione del sistema di amministrazione e controllo di tipo monistico deliberata dall'Assemblea straordinaria del 17 aprile 2024, il Consiglio di Amministrazione del 22 aprile 2024, anche in conformità alla prassi seguita da altri emittenti, ha deciso di costituire un unico comitato cui affidare le competenze precedentemente attribuite al Comitato per le Proposte di Nomina e al Comitato per la Remunerazione, e ha pertanto costituito il Comitato Nomine e Remunerazione in carica alla Data della Relazione. Tale comitato è composto dai Consiglieri indipendenti Graziano Gianmichele Visentin in qualità di Presidente, Rita Ciccone e Alessandro Lai.

Non ci sono stati cambiamenti nella composizione del Comitato Nomine e Remunerazione a far data dalla chiusura dell'Esercizio.

Nel corso dell'Esercizio il Comitato Nomine e Remunerazione si è riunito n. 2 (due) volte, in data 8 maggio 2024 e 16 ottobre 2024. Nell'esercizio in corso è prevista la tenuta di un maggior numero di riunioni rispetto all'esercizio 2024, stante il proposito del Comitato di contribuire ad implementare nell'esercizio delle proprie funzioni propositive e consultive al Consiglio di Amministrazione, le linee guida della futura Politica di Remunerazione della Società in linea con le best practice e le Raccomandazioni del Codice di CG.

Alla Data della Relazione il Comitato Nomine e Remunerazione si è più volte informalmente riunito o sentito per le vie brevi al fine di convergere sul piano lavori da sottomettere alle successive formali riunioni del Comitato, anche alla presenza del Responsabile delle Risorse Umane di Gruppo.

Il medesimo Comitato, alla Data della Relazione si è dunque formalmente riunito in n. 2 riunioni, tenutesi rispettivamente in data 31 gennaio 2025 e 27 febbraio 2025.

Le riunioni del Comitato Nomine e Remunerazioni sono state coordinate dal Presidente e sono state regolarmente verbalizzate; il Presidente ha regolarmente relazionato il Consiglio di Amministrazione nella prima riunione utile sulle attività svolte.

Le sedute del Comitato del Comitato Nomine e Remunerazioni hanno avuto durata media di 1 ora. Nella Tabella 3 riportata nell'Allegato 1 della Relazione è indicata la partecipazione di ciascun componente alla riunione del Comitato.

Alle riunioni del Comitato Nomine e Remunerazione hanno preso parte i componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione, il Responsabile Legale della Società e, laddove opportuno in ragione degli argomenti trattati, il Chief Financial Officer.

Ai sensi della Raccomandazione 26 del Codice di Corporate Governance, nessun Amministratore prende parte alle riunioni del Comitato Nomine e Remunerazione in cui vengono formulate proposte al Consiglio di Amministrazione relative alla propria remunerazione.

Funzioni del Comitato Nomine e Remunerazioni

In materia di nomine, il Comitato Nomine e Remunerazioni: (a) coadiuva il Consiglio di Amministrazione nel processo di autovalutazione nonché il Presidente del Consiglio nel curare l'adeguatezza e la trasparenza del processo di autovalutazione del Consiglio stesso, (b) formula, ove ne ravvisi la necessità, pareri al Consiglio in merito alla dimensione ed alla composizione ottimale dello stesso e dei suoi Comitati ovvero esprime raccomandazioni in merito alle figure professionali la cui presenza all'interno del Consiglio sia ritenuta opportuna e propone al Consiglio candidati alla carica di Amministratore nei casi di cooptazione e (c) verifica che la procedura di presentazione delle liste stabilita dallo Statuto si svolga in modo corretto e trasparente, nel rispetto delle disposizioni di legge e statutarie applicabili. Infine, ove ritenuto necessario, predispone, aggiorna e attua l'eventuale piano per la successione del Chief Executive Officer e degli altri amministratori esecutivi.

In materia di nomine, le riunioni del Comitato Nomine e Remunerazioni nel corso dell'Esercizio hanno avuto ad oggetto gli esiti dell'autovalutazione del Consiglio come risultanti dai questionari di autovalutazione inviati dall'Emittente.

In materia di remunerazione il Comitato: (a) coadiuva il Consiglio di Amministrazione nell'elaborazione della Politica di Remunerazione; (b) presenta proposte o esprime pareri sulla remunerazione degli Amministratori esecutivi e degli altri Amministratori che ricoprono particolari cariche nonché sulla fissazione degli obiettivi di performance correlati alla componente variabile di tale remunerazione; (c) monitora la concreta applicazione della Politica di Remunerazione e verifica, in particolare, l'effettivo raggiungimento degli obiettivi di performance; d) valuta periodicamente l'adeguatezza e la coerenza complessiva della Politica di Remunerazione.

In materia di remunerazione, le riunioni del Comitato Nomine e Remunerazioni nel corso dell'Esercizio hanno avuto ad oggetto:

  • l'esame della Relazione sulla Remunerazione e i compensi corrisposti nel 2024 e la formulazione della proposta, da sottoporre al Consiglio di Amministrazione, relativa alla modifica della Politica di Remunerazione (illustrata nella Sezione I della Relazione sulla Remunerazione);
  • la consuntivazione della componente variabile della remunerazione eventualmente da corrispondere, al raggiungimento dei relativi presupposti, pro rata temporis per l'esercizio 2024 al Presidente esecutivo e all'Amministratore Delegato quali beneficiari della Politica.

Il Comitato Nomine e Remunerazione, previa informativa all'Amministratore Delegato, ha facoltà di accesso alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei propri compiti e può disporre di risorse finanziarie e avvalersi di consulenti esterni, il tutto nei termini e con le modalità stabiliti dal Consiglio di Amministrazione.

Non sono state destinate risorse finanziarie al Comitato Nomine e Remunerazione in quanto lo stesso si avvale, per l'assolvimento dei propri compiti, dei mezzi e delle strutture aziendali dell'Emittente.

Per informazioni in merito (i) alla politica in materia di remunerazione degli Amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche, nonché (ii) ai compensi corrisposti nel corso dell'Esercizio si rinvia, rispettivamente, alla Sezione I e alla Sezione II della Relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti pubblicata ai sensi dell'art. 123-ter TUF sul sito internet della Società www. piaggiogroup.com nella sezione "Governance – Management".

Per informazioni in merito all'integrazione nei sistemi di incentivazione delle proprie prestazioni in termini di sostenibilità ai sensi dei principi ESRS 2 – Par. 27 e 29 si rinvia alla Rendicontazione di Sostenibilità, Sezione Informazioni generali/ Governance.

9. SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI

Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi è costituito dall'insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire l'identificazione, la misurazione, la gestione e il monitoraggio dei principali rischi. Tale sistema è integrato a vari livelli nei più generali assetti organizzativi e di governo societario adottati dalla società, e concorre ad assicurare la salvaguardia del patrimonio sociale, l'efficienza e l'efficacia dei processi aziendali, l'affidabilità dell'informazione finanziaria, il rispetto di leggi e regolamenti nonché dello statuto sociale e delle procedure interne.

Nell'ambito di tale sistema il Consiglio, previo parere del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità:

  • a. definisce la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici dell'Emittente, includendo nelle proprie valutazioni tutti i rischi che possono assumere rilievo anche nell'ottica della sostenibilità nel medio-lungo periodo;
  • b. definisce le linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, in modo che i principali rischi afferenti all'Emittente e alle sue controllate risultino correttamente identificati, nonché adeguatamente misurati, gestiti e monitorati, determinando inoltre il grado di compatibilità di tali rischi con una gestione dell'impresa coerente con gli obiettivi strategici individuati ed in modo da contribuire al successo sostenibile dell'Emittente;
  • c. valuta con cadenza almeno annuale, l'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi rispetto alle caratteristiche dell'impresa e al profilo di rischio assunto, nonché la sua efficacia;
  • d. approva, con cadenza almeno annuale, il piano di lavoro predisposto dal Responsabile della Funzione di Internal Audit, sentiti l'organo di controllo e il Chief Executive Officer;
  • e. descrive, nella relazione sul governo societario, le principali caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, esprimendo la propria valutazione sull'adeguatezza dello stesso;
  • f. valuta, sentito l'organo di controllo, i risultati esposti dal revisore legale nella eventuale lettera di suggerimenti e nella relazione sulle questioni fondamentali emerse in sede di revisione legale.

Nell'esercizio di tali funzioni, il Consiglio si avvale della collaborazione del Chief Executive Officer ai sensi del Codice di Corporate Governance e del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità; tiene inoltre in considerazione i modelli di organizzazione e gestione adottati dall'Emittente e dalle Società del gruppo di cui l'Emittente è a capo ai sensi del D.Lgs. 231/2001.

Di seguito nella Relazione viene indicato in che modo il sistema di controllo interno e di gestione del rischio coinvolge, ciascuno per le proprie competenze: il chief executive officer; il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità; il responsabile della funzione internal audit; le altre funzioni aziendali coinvolte nei controlli (quali la funzione di risk management) ed l'organo di controllo.

Il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente, tenuto anche conto delle indicazioni fornite nella relazione annuale del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, ha espresso, nella riunione del 4 marzo 2025, una valutazione positiva sull'adeguatezza, efficacia ed effettivo funzionamento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, tenuto conto delle caratteristiche dell'impresa e del profilo di rischio assunto.

Per la descrizione delle principali caratteristiche del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria, ai sensi dell'art. 123-bis, comma 2, lettera b), TUF, si rinvia al successivo paragrafo 9.8 della Relazione. Per le informazioni richieste dai principi ESRS 2 – Par. 34 e 36 in merito alle caratteristiche principali dei sistemi interni di controllo e gestione del rischio in relazione al processo della rendicontazione sulla sostenibilità, si rinvia alla Rendicontazione di Sostenibilità, Sezione Informazioni generali/ Governance.

9.1 CHIEF EXECUTIVE OFFICER

Il Consiglio di Amministrazione nella riunione del 22 aprile 2024 ha confermato la carica di Chief Execuitve Officer – conferita già in data 1° settembre 2023 – in capo dell'Amministratore Delegato, Michele Colaninno, incaricando lo stesso dell'istituzione e del mantenimento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e attribuendo ad esso tutte le funzioni previste dal Codice al riguardo e, in particolare, le funzioni di cui all'art. 6, Raccomandazione 34 del Codice.

Il Chief Executive Officer, nel corso dell'Esercizio:

  • ha curato l'identificazione dei principali rischi aziendali (strategici, operativi, finanziari e di compliance), tenendo conto delle caratteristiche delle attività svolte dall'Emittente e dalle sue controllate, e li ha sottoposti periodicamente all'esame del Consiglio; – ha dato esecuzione alle linee di indirizzo definite dal Consiglio, provvedendo alla progettazione, realizzazione e gestione del sistema
  • di controllo interno e di gestione dei rischi, verificandone costantemente l'adeguatezza complessiva e l'efficacia;
  • si è occupato dell'adattamento di tale sistema alla dinamica delle condizioni operative e del panorama legislativo e regolamentare;
  • ha riferito tempestivamente al Consiglio di Amministrazione e al Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità in merito a problematiche e criticità emerse nello svolgimento della propria attività o di cui abbia avuto comunque notizia, affinché il Consiglio ed il comitato potessero prendere le opportune iniziative.

Il Chief Executive Officer ha il potere di chiedere alla funzione di Internal Audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative e sul rispetto delle regole e procedure interne nell'esecuzione di operazioni aziendali, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Consiglio di Amministrazione, al Presidente del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità e al Presidente del Collegio Sindacale. Nel corso dell'Esercizio la Funzione Internal Audit è stata incaricata dello svolgimento di ulteriori verifiche specifiche oltre a quelle già definite del Piano di Audit approvato dal Consiglio di Amministrazione. Il Chief Executive Officer ha fornito al Responsabile Internal Audit le proprie indicazioni per la composizione del Piano di Audit, per il quale è stato tenuto conto, secondo un approccio risk-based, anche di analoghe indicazioni formulate dagli Organi di controllo.

9.2 COMITATO CONTROLLO RISCHI E SOSTENIBILITA'

Il Consiglio ha costituto al proprio interno un Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità.

Il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità dell'Emittente è composto esclusivamente da Consiglieri indipendenti e non esecutivi.

Il Comitato, nominato con deliberazione del Consiglio del 15 aprile 2021 ed in carica sino al 17 aprile 2024 era composto da Consiglieri non esecutivi indipendenti, quali Graziano Gianmichele Visentin (Presidente), Rita Ciccone e Micaela Vescia. Il Consiglio di Amministrazione, al momento della nomina, ha valutato e ritenuto che l'intero Comitato sia composto da soggetti che possiedono un'adeguata esperienza in materia contabile e finanziaria e di gestione dei rischi.

Il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità in carica alla Data della Relazione è stato nominato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 22 aprile 2024 ed è composto dai Consiglieri indipendenti Graziano Gianmichele Visentin, in qualità di Presidente, Alessandro Lai e Paola Mignani. Il Consiglio di Amministrazione, al momento della nomina, ha valutato e ritenuto che l'intero Comitato sia composto da soggetti che possiedono un'adeguata esperienza in materia contabile e finanziaria e di gestione dei rischi.

Non ci sono stati cambiamenti nella composizione del Comitato a far data dalla chiusura dell'Esercizio.

Le riunioni sono state coordinate dal Presidente e sono state regolarmente verbalizzate; il Presidente nel corso dell'Esercizio ha regolarmente relazionato il Consiglio di Amministrazione nella prima riunione utile sulle attività svolte.

Le sedute del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità hanno avuto durata media di circa 2 ore.

Nella Tabella 3 riportata nell'Allegato 1 della Relazione è indicata la partecipazione di ciascun componente alla riunione del Comitato.

Nell'esercizio in corso e alla Data della Relazione si sono svolte già n. 8 (otto) riunioni del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, la maggior parte delle quali relative inter alia all'analisi e approfondimento degli obblighi relativi alla nuova rendicontazione di sostenibilità CSRD.

Alle riunioni del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità hanno partecipato i componenti del Comitato per il Controllo sulla Gestione e, su invito del Presidente del Comitato e informandone il Presidente e Amministratore Delegato, in relazione a specifici argomenti di interesse, il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili anche Dirigente della Sostenibilità e Risk Officer, il Compliance Officer, il responsabile legale e fiscale, il responsabile della funzione di Internal Audit, taluni manager della Società nonché rappresentanti della società di revisione incaricata e ulteriori consulenti a cui la Società ha fatto ricorso per il Progetto ERM e la definizione dell'analisi di doppia materialità.

Funzioni attribuite al Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità

Come deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 22 aprile 2024, il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità svolge funzioni istruttorie, propositive e consultive nei confronti del Consiglio di Amministrazione.

In particolare, in materia di controllo e rischi, il Comitato:

  • a. valuta, sentiti il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, il revisore legale e il Co.co.ge., il corretto utilizzo dei princìpi contabili e, nel caso di gruppi, la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato;
  • b. valuta l'idoneità dell'informazione periodica, finanziaria e non finanziaria, a rappresentare correttamente il modello di business, le strategie della società, l'impatto della sua attività e le performance conseguite;
  • c. esamina il contenuto dell'informazione periodica a carattere non finanziario rilevante ai fini del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • d. esprime pareri su specifici aspetti inerenti alla identificazione dei principali rischi aziendali e supporta le valutazioni e le decisioni dell'organo di amministrazione relative alla gestione di rischi derivanti da fatti pregiudizievoli di cui quest'ultimo sia venuto a conoscenza;
  • e. esamina le relazioni periodiche e quelle di particolare rilevanza predisposte dalla funzione di internal audit;
  • f. monitora l'autonomia, l'adeguatezza, l'efficacia e l'efficienza della funzione di internal audit;
  • g. può affidare alla funzione di internal audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Co.co.ge.

In materia di sostenibilità, il Comitato:

  • a. esamina e valuta le questioni di sostenibilità connesse all'esercizio dell'attività di impresa ed alle dinamiche di interazione con gli stakeholders;
  • b. esamina e valuta il piano di sostenibilità;
  • c. esamina e valuta il sistema di raccolta e consolidamento dei dati per la Rendicontazione di Sostenibilità;
  • d. esamina preventivamente la Rendicontazione di Sostenibilità, formulando un parere per l'approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione;
  • e. monitora il posizionamento della Società sui temi di sostenibilità, con particolare riferimento alla collocazione della Società negli indici etici di sostenibilità;
  • f. esamina e valuta i possibili impatti delle tematiche ESG sull'attività di impresa in termini di rischi ed opportunità e le dinamiche di interazione con gli stakeholders;
  • g. esprime, su richiesta del Consiglio di Amministrazione, pareri su eventuali ulteriori temi in materia di sostenibilità.

Nel corso dell'Esercizio il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità ha svolto una costante attività di verifica in merito al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e in materia di sostenibilità. In particolare, l'attività del Comitato si è concentrata su:

– l'esame delle evoluzioni intervenute nella struttura organizzativa dell'Emittente, dei mutamenti nei processi e nelle attività aziendali; (ii) l'avanzamento del piano di lavoro in materia di internal auditing con particolare riguardo all'attuazione dei provvedimenti conseguenti alle attività di audit dei precedenti esercizi, all'avanzamento delle attività del Piano di Audit 2024 ed alle verifiche di compliance svolte ai sensi della Legge 262/2005 e del D.Lgs. 231/01; (iii) il monitoraggio dell'autonomia, adeguatezza, efficacia ed efficienza della Funzione di Internal Audit, anche attraverso la verifica di specifici indicatori e del processo di Quality Assurance Review attivato dalla funzione stessa che ha portato al conseguimento della relativa certificazione, in adesione agli standard internazionali della professione; (iv) l'esame, con il Dirigente preposto alla redazione di documenti contabili societari e CFO, sentiti il Revisore legale e l'organo di controllo, del processo di informativa finanziaria, dei principi contabili adottati nella redazione delle rendicontazioni periodiche, del bilancio di esercizio e della omogeneità dei principi stessi ai fini della redazione

del bilancio consolidato; (v) l'esame della procedura di impairment test adottata dalla Società, al fine di verificarne l'adeguatezza e la rispondenza agli IAS/IFRS, in recepimento alle raccomandazioni espresse nel documento congiunto Banca d'Italia, Consob e ISVAP n. 4 del 3 Marzo 2010; (vi) l'esame del presidio dei rischi e l'evoluzione del processo di risk assessment; (vi) la verifica delle procedure sulla salute e sicurezza sul lavoro; (vii) la verifica della cyber security e relativi adempimenti privacy alla presenza del Responsabile della Funzione ICT.

– In ordine alla tematica riguardante la sostenibilità, durante l'Esercizio il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità ha esaminato, in particolare, le policy interne redatte ai fini della nuova informativa di sostenibilità di cui alla Rendicontazione di Sostenibilità 2024 in ordine alle quali ha espresso il proprio parere favorevole in vista della successiva adozione da parte de Consiglio di Amministrazione oltre a contribuire alla definizione della matrice di doppia materialità, dal medesimo validata in vista della successiva Rendicontazione di Sostenibilità.

Nel corso delle proprie sedute il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità ha inoltre discusso le più opportune iniziative in relazione all'attività di auditing, nell'ottica di un progressivo miglioramento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

Nello svolgimento delle sue funzioni, il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità ha avuto la facoltà di accedere alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei suoi compiti nonché di avvalersi di consulenti esterni, nei termini stabiliti dal Consiglio.

Non sono state destinate specifiche risorse finanziarie al Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità in quanto lo stesso si è avvalso, per l'assolvimento dei propri compiti, dei mezzi e delle strutture aziendali dell'Emittente, tra cui la Funzione Internal Audit.

Nel corso dell'Esercizio il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità ha riferito regolarmente al Consiglio sull'operato del Comitato stesso, sull'esito delle verifiche espletate e sul funzionamento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, evidenziando come il sistema di controllo e di gestione dei rischi sia risultato sostanzialmente congruo rispetto alle dimensioni ed alla struttura organizzativa ed operativa dell'Emittente.

9.3 RESPONSABILE DELLA FUNZIONE INTERNAL AUDIT

Dal 1° gennaio 2009 la società Immsi Audit S.c.a.r.l. ha iniziato ad operare con il compito di svolgere tutte le attività di internal auditing delle società del Gruppo Immsi; tale società consortile, pariteticamente partecipata da dette società tra le quali l'Emittente, assicura adeguati requisiti di professionalità, indipendenza e organizzazione.

Il Consiglio tenutosi in data 9 maggio 2024, su proposta del Chief Executive Officer, previo parere favorevole del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità e sentito l'organo di controllo, ha rinnovato la nomina dell'Amministratore Delegato di Immsi Audit S.c.a.r.l., Maurizio Strozzi, quale Responsabile Internal Audit con l'incarico di verificare che il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi sia funzionante e adeguato. Non sono state destinate al Responsabile Internal Audit apposite risorse finanziarie, in quanto lo stesso si avvale, per l'assolvimento dei propri compiti, dei mezzi e delle strutture dell'Emittente e della Società Immsi Audit S.c.a.r.l. che provvede a riaddebitare ad ogni Società consorziata i costi sostenuti relativamente alle attività per essa svolte.

Tale soluzione organizzativa adottata dal Gruppo Immsi permette di: (i) evitare la duplicazione di strutture accentrando l'attività di verifica in capo ad un solo organo; (ii) massimizzare l'indipendenza del Responsabile Internal Audit dalle strutture societarie, nei confronti delle quali opera in piena autonomia; (iii) monitorare costantemente, attraverso una figura all'uopo dedicata, l'efficacia, l'adeguatezza e l'effettivo funzionamento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi della Società e del Gruppo.

Il Consiglio, nel corso dell'Esercizio, ha approvato il piano di lavoro predisposto dal Responsabile della Funzione di Internal Audit, sentiti l'organo di controllo e il Chief Executive Officer.

Il Responsabile della Funzione di Internal Audit, che non è responsabile di alcuna area operativa dell'Emittente e riporta, per l'attività svolta, direttamente al Consiglio di Amministrazione, ha accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento del proprio incarico. Nel corso dell'Esercizio:

  • ha verificato, sia in via continuativa sia in relazione a specifiche necessità e nel rispetto degli standard internazionali, l'operatività e l'idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, attraverso un piano di audit, approvato dal Consiglio di Amministrazione, basato su un processo strutturato di analisi e prioritizzazione dei principali rischi;
  • ha predisposto relazioni periodiche contenenti adeguate informazioni sulla propria attività e sulle modalità con cui viene condotta la gestione dei rischi nonché sul rispetto dei piani definiti per il loro contenimento, ed una valutazione sull'idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché sul rispetto dei piani di azione definiti per il loro contenimento e le ha trasmesse ai presidenti dell'organo di controllo, del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità e del Consiglio di amministrazione nonché al Chief Executive Officer;
  • ha predisposto tempestivamente, anche su richiesta dell'organo di controllo, relazioni su eventi di particolare rilevanza e le ha trasmesse ai presidenti dell'organo di controllo, del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità e del Consiglio di amministrazione nonché al Chief Executive Officeri;
  • ha predisposto il piano di audit per l'esercizio 2024 comprendendo la verifica dell'affidabilità dei sistemi informativi, inclusi i sistemi di rilevazione contabile.

Nel corso dell'Esercizio, il Responsabile Internal Audit, con l'ausilio della struttura di Internal Audit, ha eseguito le attività di verifica del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, in conformità al Piano di Internal Audit previsto per l'Esercizio stesso, approvato dal Consiglio in data 23 febbraio 2024 sviluppando le attività di financial, operational e compliance auditing (con peculiare riferimento alle verifiche realizzate ai fini del rispetto normativo dei disposti ex L.262/2005 ed ex D.Lgs.231/2001), la verifica dell'affidabilità dei sistemi informativi, inclusi i sistemi di rilevazione contabile, e sul sistema di valutazione dei rischi, nonché i monitoraggi relativi all'adozione dei piani migliorativi/correttivi concordati a valle delle suddette attività di internal auditing.

I risultati dell'attività di audit svolta a fronte dei Piani di Audit sono stati sempre analizzati, discussi e condivisi tra la funzione Internal Audit, i vari Responsabili dei processi e delle funzioni ed il Management della Società al fine di concordare e porre in atto i provvedimenti preventivi-correttivi, la cui realizzazione viene continuamente monitorata fino alla loro completa esecuzione. Il Responsabile Internal Audit ha quindi rappresentato le relazioni di audit al Presidente del Consiglio di Amministrazione e al Chief Execuitve Officer, nonché al Presidente del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità ed al Presidente dell'organo di controllo, nonché all'Organismo di Vigilanza ed al Dirigente Preposto e Risk Manager per quanto concerne le tematiche di propria competenza. Tale rappresentazione è avvenuta, al termine delle relative verifiche, sia con l'invio delle relazioni di audit sia con l'esame degli specifici esiti nell'ambito degli incontri periodici con i citati destinatari. Il Responsabile Internal Audit attraverso una specifica relazione ha altresì riferito in merito all'attività svolta dall'Internal Audit nell'esercizio 2024, anche con il management della Società, rappresentando inoltre il proprio parere in merito all'adeguatezza, efficacia ed effettivo funzionamento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi della Società.

9.4 MODELLO ORGANIZZATIVO EX D. LGS. 231/2001

L'Emittente in data 12 marzo 2004 ha adottato il modello di organizzazione, gestione e controllo per la prevenzione dei reati agli scopi previsti dal D.Lgs. 231/2001 e successive integrazioni ("Modello").

Il Modello si divide in una parte generale e una parte speciale divisa in sezioni in relazione alle diverse tipologie di reato contemplate nel Decreto.

La parte generale si apre con il Codice etico: fin dal 2004, Piaggio ha adottato un Codice Etico nell'ambito del Modello Organizzativo ex D.Lgs. 231/2001 che è stato da ultimo aggiornato nel corso del 2023, con l'introduzione di articoli dedicati alle seguenti tematiche: antitrust e concorrenza; protezione dei dati personali; ESG; whistleblowing. Il Codice Etico è diffuso capillarmente, è in vigore presso tutte le società del Gruppo e definisce in modo chiaro e trasparente i principi ed i valori ai quali l'intera organizzazione aziendale si ispira:

  • rispetto delle leggi degli Stati in cui Piaggio opera;
  • rifiuto e condanna dei comportamenti illegittimi e scorretti;
  • prevenzione delle violazioni della legalità, ricerca costante della trasparenza e della lealtà nella gestione del business;
  • ricerca dell'eccellenza e della competitività sul mercato;
  • rispetto, tutela e valorizzazione delle risorse umane;
  • perseguimento di uno sviluppo sostenibile nel rispetto dell'ambiente e dei diritti delle generazioni future.

Il Codice Etico del Gruppo definisce le responsabilità etico-sociali di ogni componente dell'organizzazione aziendale. In particolare, sono esplicitate le responsabilità etiche e sociali dei dirigenti, quadri, dipendenti, nonché dei fornitori, a prevenzione di comportamenti irresponsabili o illeciti da parte di chi opera in nome e per conto delle società del Gruppo.

Perseguendo il proprio costante impegno per il miglioramento della governance aziendale, l'Emittente ha anche ammodernato e rinforzato il proprio canale interno di segnalazione, raggiungibile on-line all'indirizzo: https://www.piaggiogroup.com/it/governance/ codice-etico ("Canale"). Il Canale è stato creato per consentire a chi in buona fede di condividere in sicurezza ogni informazione che riguardi gravi illeciti relativi a violazioni di norme di legge e/o del sistema di controllo interno (es. Codice Etico, Modello, policy e procedure interne), che si sono verificate o è molto probabile che si verifichino nell'organizzazione. La Società ha anche emanato la "Piaggio Group Whistleblowing Policy" che, ispirata ai principi delineati nel Codice Etico, stabilisce i principi generali e fondamentali per promuovere pratiche di segnalazione responsabili e sicure.

In funzione della specificità e della rilevanza dell'India è in vigore da dicembre 2023 per la consociata indiana il Code of Business Conduct & Ethics e la "Policy on Prevention of Sexual Harassment of women at the workplace" per scongiurare episodi di molestie sessuali all'interno dello stabilimento.

Il Modello è stato inviato a tutti i dirigenti, quadri e dipendenti del Gruppo Piaggio, pubblicato sulla Intranet aziendale ed è disponibile sul sito istituzionale dell'Emittente www.piaggiogroup.com nella sezione Governance/Documenti e Procedure.

Si precisa che al costante aggiornamento del Modello (avvenuto da ultimo nel corso dell'esercizio 2023, al fine di ampliare il catalogo dei reati presupposto con le fattispecie recentemente introdotte dal legislatore) opera parallelamente l'aggiornamento delle procedure aziendali, la cui corretta applicazione viene, su indicazione e coordinamento dell'Organismo di Vigilanza, costantemente monitorata mediante la pianificata attività di compliance, svolta a cura del Management e della Funzione di Internal Audit. Tale processo di monitoraggio prevede anche la collaborazione dei Process Owners, ovvero dei responsabili dei processi aziendali ritenuti "sensibili" per la commissione di eventuali atti illeciti, i quali riferiscono periodicamente all'Organismo di Vigilanza; è inoltre effettuata un'attività formativa ai dipendenti - apicali e sottoposti - sui contenuti del Modello.

Le controparti terze (es. fornitori, clienti, consulenti, ecc.) vengono informate circa l'adozione da parte della Società del Codice Etico e delle Linee di Condotta e, in fase di sottoscrizione dei contratti, viene loro richiesta una accettazione espressa dei principi eticocomportamentali adottati.

L'Organismo di Vigilanza attualmente in carica è stato nominato dal Consiglio di Amministrazione del 22 aprile 2024 per gli esercizi 2024-2025-2026 e, pertanto, fino all'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2026. L'Organismo di Vigilanza è composto da Antonino Parisi (membro esterno e Presidente), Fabio Grimaldi (membro interno, Responsabile Legal & Tax del Gruppo Piaggio) e Giovanni Barbara (membro esterno).

L'Organismo di Vigilanza opera al vertice societario secondo principi di indipendenza, autonomia, professionalità ed imparzialità, nonché sulla base di un Regolamento approvato dal Consiglio di Amministrazione ed al quale relaziona periodicamente in merito alle attività svolte, alle segnalazioni ricevute ed alle sanzioni eventualmente irrogate. La Società ha da tempo attivato una casella di posta elettronica – i cui riferimenti sono contenuti nelle Linee di Condotta - che permette a chiunque di poter inviare un messaggio direttamente all'Organismo di Vigilanza allo scopo di effettuare le opportune segnalazioni. Tale messaggio potrà essere letto esclusivamente dall'Organismo di Vigilanza, garantendo così che l'operatività dell'Organismo venga svolta in conformità al Modello stesso.

Si rende noto che, nel corso dell'Esercizio, l'Organismo di Vigilanza dell'Emittente si è riunito 9 volte.

In particolare, l'Organismo ha, nel corso dell'Esercizio, i) vigilato sulla effettiva applicazione del Modello in base allo specifico piano di verifica delle segnalazioni dei referenti aziendali, attraverso l'esame delle risultanze degli audit svolti per il controllo interno rilevanti ai fini del D.Lgs. 231/2001, nonché con l'effettuazione di incontri ed audizioni del management della Società; ii) monitorato l'adeguatezza del Modello in relazione al mantenimento nel tempo dei requisiti di solidità e funzionalità, iii) esaminato e riferito in ordine a sei segnalazioni di competenza e iv) predisposto e presentato al Consiglio di Amministrazione della Società una relazione sulla attività svolta nel corso dell'Esercizio secondo quanto previsto dal Modello stesso.

Nella riunione del 21 febbraio 2025, l'Organismo di Vigilanza ha inoltre provveduto ad approvare il Piano di Attività per l'anno 2025; per l'esercizio 2025 sono previste almeno 5 riunioni dell'Organismo di Vigilanza con cadenza periodica.

Per le informazioni richieste dai principi ESRS G1 – Par. 1 e 2 relative alla c.d. condotta delle imprese, si rinvia alla Rendicontazione di Sostenibilità, Sezione Informazioni sulla Governance.

9.5 SOCIETÀ DI REVISIONE

L'attività di revisione legale è affidata alla società Deloitte & Touche S.p.A. L'incarico è stato conferito dall'Assemblea dei Soci del 22 aprile 2020 e scade con l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2028.

9.6 DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI E ALTRI RUOLI E FUNZIONI AZIENDALI

Dirigente Preposto alla Redazione dei Documenti Contabili Societari dell'Emittente è Alessandra Simonotto, Chief Financial Officer del Gruppo.

Ai sensi dell'art. 18.3 dello Statuto dell'Emittente, il Dirigente Preposto alla Redazione dei Documenti Contabili Societari deve possedere, oltre ai requisiti di onorabilità prescritti dalla normativa vigente per coloro che svolgono funzioni di amministrazione e direzione, requisiti di professionalità caratterizzati da specifica competenza in materia amministrativa e contabile. Tale competenza, da accertarsi da parte del medesimo Consiglio di Amministrazione, deve essere acquisita attraverso esperienze di lavoro in posizione di adeguata responsabilità per un congruo periodo di tempo.

Il Dirigente Preposto alla Redazione dei Documenti Contabili Societari è stato nominato dal Consiglio previo parere obbligatorio del Collegio Sindacale.

All'atto di nomina il Consiglio ha attribuito al Dirigente Preposto alla Redazione dei Documenti Contabili Societari tutti i poteri ed i mezzi necessari per l'esercizio dei compiti ad esso attribuiti.

Il Dirigente Preposto ha la responsabilità delle attestazioni di cui all'art. 154-bis del TUF, ivi inclusa l'attestazione in materia di rendicontazione di sostenibilità di cui all'art. 154-bis, comma 5-ter, del TUF, agendo dunque anche quale Dirigente della Sostenibilità.

Risk manager e compliance officer

Nella riunione del 26 ottobre 2012, il Consiglio ha altresì istituito la figura del Risk Manager e del Compliance Officer al fine di completare l'adeguamento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi alle raccomandazioni dell'allora vigente Codice di Autodisciplina delle società quotate. In particolare, tenuto conto delle dimensioni, della complessità e del profilo di rischio dell'Emittente, sono state nominate le due nuove figure con il compito di coadiuvare il chief executive officer ed il Consiglio.

Il Risk Manager (identificato nella persona di Alessandra Simonotto) e il Compliance Officer (identificato nella persona di Fabio Grimaldi) operano con autonomia e indipendenza riferendo periodicamente al Consiglio i risultati della loro attività.

Il Consiglio nel corso dell'Esercizio ha valutato l'opportunità di adottare misure per garantire l'efficacia e l'imparzialità di giudizio delle altre funzioni aziendali coinvolte nei controlli, verificando che siano dotate di adeguate professionalità e risorse.

9.7 COORDINAMENTO TRA I SOGGETTI COINVOLTI NEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI

L'Emittente, al fine di garantire il continuo coordinamento tra i vari soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, ha da tempo previsto che, tendenzialmente, tutti gli incontri periodici avvengano contestualmente e congiuntamente tra il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, il Responsabile della funzione Internal Audit, l'organo di controllo, il Dirigente Preposto alla Redazione dei Documenti Contabili Societari, l'Organismo di Vigilanza, il Risk Manager ed il Compliance Officer. Ciò permette di massimizzare l'efficienza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi implementato dall'Emittente anche nell'ottica di uno scambio tempestivo delle informazioni tra tutti i soggetti coinvolti, riducendo, al contempo, il rischio di eventuali duplicazioni di attività. In data 4 marzo 2025 il Consiglio di Amministrazione, in conformità a quanto previsto della Raccomandazione 33, lett. a) del Codice di Corporate Governance, ha espresso un giudizio di adeguatezza riguardo alle suddette modalità di coordinamento tra i vari soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

Per le informazioni richieste dai principi ESRS 2 – Par. 19, 20, lettera b), 22, 24 e 26 in merito ai ruoli e alle responsabilità degli organi di amministrazione direzione e controllo nella sorveglianza sulle procedure volte a gestire i rischi, gli impatti e le opportunità rilevanti nonché in merito al modo in cui gli organi di amministrazione, direzione e controllo sono informati sulle questioni di sostenibilità si rinvia alla Rendicontazione di Sostenibilità, Sezione Informazioni generali/ Governance e al precedente par. 4.1 della Relazione.

9.8 PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEI SISTEMI DI GESTIONE DEI RISCHI E DI CONTROLLO INTERNO ESISTENTI IN RELAZIONE AL PROCESSO DI INFORMATIVA FINANZIARIA (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETT. B), TUF)

Premessa

Finalità ed obiettivi

Il Sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione all'informativa finanziaria del Gruppo Piaggio è sviluppato utilizzando come modello di riferimento il "COSO Report 2013"4 , secondo il quale il Sistema di Controllo Interno, nella sua più ampia accezione, è definito come "un processo, svolto dal Consiglio di Amministrazione, dai dirigenti e da altri soggetti della struttura aziendale, finalizzato a fornire una ragionevole sicurezza sul conseguimento degli obiettivi rientranti nelle seguenti categorie:

  • efficacia ed efficienza delle attività operative;
  • attendibilità delle informazioni di bilancio;
  • conformità alla legge e ai regolamenti in vigore".

In relazione al processo di informativa finanziaria, tali obiettivi sono identificati nell'attendibilità, accuratezza, affidabilità e tempestività dell'informativa stessa.

4 Modello COSO, elaborato dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission - "Internal Control – Integrated Framework" pubblicato nel 1992 e da ultimo aggiornato nel 2013 dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission.

Descrizione delle principali caratteristiche del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno esistenti in relazione al processo di informativa finanziaria

Approccio metodologico

Il Sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione all'informativa finanziaria del Gruppo Piaggio si inserisce nel contesto del più ampio Sistema di controllo Interno e di gestione dei rischi del Gruppo che comprende una serie di strumenti ausiliari, tra i quali: – il Codice Etico,

  • il Modello di organizzazione e di gestione ai sensi del D.Lgs. 231/2001 e i relativi protocolli,
  • le Procedure per le comunicazioni Internal Dealing,
  • i Principi e procedure per l'effettuazione di operazioni rilevanti e con parti correlate,
  • il Sistema di deleghe e procure,
  • l'Organigramma aziendale ed i Mansionari,
  • la Procedura diffusione delle informazioni al Mercato,
  • il Processo di Enterprise Risk Management adottato (ERM),
  • il Sistema di Controllo Contabile,
  • la Procedura Whistleblowing.

A sua volta, il Sistema di Controllo Contabile e Amministrativo di Piaggio risulta costituito da un insieme di procedure e documenti operativi, quali:

  • Modello di Controllo Contabile e Amministrativo documento messo a disposizione di tutti i dipendenti direttamente coinvolti nel processo di formazione e/o controllo dell'informativa contabile e volto a definire le modalità di funzionamento del Sistema di Controllo Contabile;
  • Manuale contabile di Gruppo documento finalizzato a promuovere lo sviluppo e l'applicazione di criteri contabili uniformi all'interno del Gruppo per quanto riguarda la rilevazione, classificazione e misurazione dei fatti di gestione;
  • Istruzioni operative di bilancio e di reporting e calendari di chiusura documenti finalizzati a comunicare alle diverse Funzioni aziendali le modalità operative di dettaglio per la gestione delle attività di predisposizione del bilancio entro scadenze definite e condivise;
  • il Manuale per la Rendicontazione di Sostenibilità (corredato dalla relativa procedura operativa in corso di adozione);
  • Procedure amministrative e contabili documenti che definiscono le responsabilità e le regole di controllo cui attenersi con particolare riferimento ai processi amministrativo – contabili.

Il Modello di Controllo Contabile e Amministrativo di Piaggio definisce un approccio metodologico relativamente al sistema di gestione dei rischi e dei controlli interni che si articola nelle seguenti fasi:

  • a. Identificazione e valutazione dei rischi sull'informativa finanziaria;
  • b. Identificazione dei controlli a fronte dei rischi individuati;
  • c. Valutazione dei controlli a fronte dei rischi individuati e gestione delle eventuali problematiche rilevate.

Elementi del Sistema

a) Identificazione e valutazione dei rischi sull'informativa finanziaria

L'individuazione e la valutazione dei rischi connessi alla predisposizione dell'informativa contabile avviene attraverso un processo strutturato di Risk Assessment. Nell'ambito di tale processo si identificano l'insieme degli obiettivi che il sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria intende conseguire al fine di assicurarne una rappresentazione veritiera e corretta. Tali obiettivi sono costituiti dalle "asserzioni" di bilancio (esistenza e accadimento degli eventi, completezza, diritti e obblighi, valutazione/rilevazione, presentazione e informativa) e da altri obiettivi di controllo (quali, ad esempio, il rispetto dei limiti autorizzativi, la segregazione delle mansioni e delle responsabilità, la documentazione e tracciabilità delle operazioni, etc.).

La valutazione dei rischi si focalizza quindi sulle aree di bilancio in cui sono stati individuati i potenziali impatti sull'informativa finanziaria rispetto al mancato raggiungimento di tali obiettivi di controllo.

Il processo per la determinazione del perimetro delle entità e dei processi "rilevanti" in termini di potenziale impatto sull'informativa finanziaria ha lo scopo di individuare, con riferimento al bilancio consolidato di Gruppo, i conti di bilancio, le Società controllate e i processi amministrativo – contabili considerati come rilevanti, sulla base di valutazioni effettuate utilizzando parametri di natura quantitativa e qualitativa.

In particolare, tali parametri sono definiti:

  • determinando i valori soglia quantitativi mediante i quali confrontare sia i conti relativi al bilancio consolidato, che la relativa contribuzione delle società controllate nell'ambito del Gruppo,
  • effettuando valutazioni qualitative sulla base della conoscenza della realtà aziendale e degli esistenti fattori specifici di rischio insiti nei processi amministrativo – contabili.

b) Identificazione dei controlli a fronte dei rischi individuati

L'identificazione dei controlli necessari a mitigare i rischi individuati sui processi amministrativo – contabili è effettuata considerando, come visto in precedenza, gli obiettivi di controllo associati all'informativa finanziaria.

In particolare, ai conti di bilancio classificati come rilevanti sono collegati i processi aziendali ad essi sottesi al fine di individuare i controlli atti a rispondere agli obiettivi del sistema di controllo interno per l'informativa finanziaria. I controlli identificati sono successivamente sottoposti alla valutazione di adeguatezza ed effettiva applicazione; con riferimento ai controlli automatici, la verifica di adeguatezza ed effettiva applicazione riguarda anche i controlli generali IT relativamente alle applicazioni che supportano i processi ritenuti rilevanti. Le Funzioni coinvolte nel processo di informativa finanziaria verificano, per le aree di propria competenza, l'aggiornamento delle procedure amministrative e contabili e dei controlli in essere.

Qualora, a seguito della fase di identificazione del perimetro di intervento, siano individuate aree sensibili non disciplinate, in tutto o in parte, dal corpo delle procedure amministrative e contabili, si provvede, con il coordinamento con il Dirigente Preposto, all'integrazione delle procedure esistenti ed alla formalizzazione di nuove procedure in relazione alle aree di propria competenza gestionale.

c) Valutazione dei controlli a fronte dei rischi individuati e delle eventuali problematiche rilevate

L'attività di valutazione del Sistema di Controllo Contabile è svolta periodicamente ed almeno semestralmente, in occasione della predisposizione, rispettivamente, del bilancio annuale separato e consolidato e del bilancio consolidato semestrale abbreviato.

Le valutazioni relative all'adeguatezza e all'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili e dei controlli in esse contenuti sono sviluppate attraverso specifiche attività di monitoraggio (testing) secondo le best practice esistenti in tale ambito.

I test dei controlli sono ripartiti tra le strutture amministrative e funzionali coordinate dal Dirigente Preposto o da risorse da questo delegate, con il coinvolgimento dell'Internal Audit sia per verificare l'effettivo svolgimento dei controlli previsti dalle procedure amministrative e contabili sia per svolgere specifici focused controls su società, processi e poste contabili.

Gli organi delegati ed i responsabili amministrativi delle società controllate identificate come rilevanti sono chiamati a rendere una dichiarazione di supporto al Dirigente Preposto con riferimento alle verifiche svolte sull'adeguatezza ed effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili.

Il Dirigente Preposto, con il supporto del Responsabile Internal Audit, predispone una reportistica nella quale sintetizza i risultati delle valutazioni dei controlli a fronte dei rischi precedentemente individuati (Sintesi Direzionale) sulla base delle risultanze delle attività di monitoraggio svolte e sulla base delle dichiarazioni ricevute dagli organi amministrativi delegati ed i responsabili amministrativi delle società controllate. La valutazione dei controlli può comportare l'individuazione di controlli compensativi, azioni correttive o piani di miglioramento in relazione alle eventuali problematiche individuate.

La Sintesi Direzionale predisposta, una volta condivisa con l'Amministratore Delegato, è comunicata all'organo di controllo, al Comitato Controllo Rischi ed al Consiglio di Amministrazione.

Detta Sintesi Direzionale è altresì trasmessa al Dirigente Preposto della Capogruppo.

Ruoli e funzioni coinvolte

Il Sistema di gestione dei rischi e di controllo interno sull'informativa finanziaria è governato dal Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili-societari, il quale, nominato dal Consiglio di Amministrazione, di concerto con l'Amministratore Delegato, è responsabile di progettare, implementare ed approvare il Modello di Controllo Contabile e Amministrativo, nonché di valutarne l'applicazione, rilasciando un'attestazione relativa al bilancio semestrale ed annuale, anche consolidato. Il Dirigente Preposto è inoltre responsabile di predisporre adeguate procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio e consolidato e, con il supporto dell'Internal Audit, fornire alle Società controllate, considerate come rilevanti nell'ambito della predisposizione dell'informativa

consolidata di Gruppo, linee guida per lo svolgimento di opportune attività di valutazione del proprio Sistema di Controllo Contabile e Amministrativo.

Nell'espletamento delle sue attività, il Dirigente Preposto:

  • interagisce con il Responsabile Internal Audit, che svolge verifiche indipendenti circa l'operatività del sistema di controllo e supporta il Dirigente Preposto nelle attività di monitoraggio del Sistema e con il Compliance Officer, per le tematiche di conformità legislativo-regolamentare afferenti l'informativa finanziaria;
  • è supportato dai Responsabili di Funzione coinvolti i quali, relativamente all'area di propria competenza, assicurano la completezza e l'attendibilità dei flussi informativi verso il Dirigente Preposto ai fini della predisposizione dell'informativa contabile;
  • coordina le attività svolte dai Responsabili amministrativi delle società controllate rilevanti, i quali sono incaricati dell'implementazione, all'interno della propria società, insieme con gli organismi delegati, di un adeguato sistema di controllo contabile a presidio dei processi amministrativo-contabili e ne valutano l'efficacia nel tempo riportando i risultati alla controllante attraverso un processo di attestazione interna;
  • instaura un reciproco scambio di informazioni con il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità e con il Consiglio di Amministrazione, sull'utilizzo dei principi contabili e la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato nonché sull'adeguatezza del Sistema di gestione dei rischi e di controllo interno sull'informativa finanziaria, nell'ambito di una valutazione complessiva dei rischi societari anche in qualità di Risk Officer.

Infine, il l'organo di controllo e l'Organismo di Vigilanza sono informati relativamente all'adeguatezza e all'affidabilità del sistema amministrativo-contabile.

10. INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

La Società ha definito ed adottato apposite procedure in materia di operazioni rilevanti ed operazioni con parti correlate, idonee a garantire ai Consiglieri un'informativa completa ed esauriente su tale tipo di operazioni.

Inoltre, conformemente alle disposizioni normative vigenti ed allo Statuto, al Consiglio sono riservati l'esame e l'approvazione preventiva delle operazioni dell'Emittente e delle sue controllate in cui uno o più Amministratori siano portatori di un interesse per conto proprio o di terzi.

Le Operazioni Rilevanti

La Società ha approvato la procedura per le operazioni rilevanti definendo i criteri (quantitativi e/o qualitativi) che presiedono all'individuazione delle operazioni riservate all'esame ed all'approvazione del Consiglio. Detti criteri sono stati individuati in relazione alla tipologia di operazione interessata, con specifico riferimento al profilo economico, patrimoniale e finanziario ovvero in relazione all'attività dell'Emittente.

Si considerano rilevanti sotto il profilo economico, patrimoniale e finanziario ovvero in relazione all'attività della Società (le "Operazioni Rilevanti"):

    1. acquisto o cessione di partecipazioni in società, di aziende o rami di azienda;
    1. conclusione e modifica di contratti di finanziamento in qualunque forma stipulati il cui importo sia superiore ad Euro 25 milioni;
    1. rilascio di garanzie reali su beni e rilascio di garanzie personali per obbligazioni di terzi diverse da quelle rilasciate nell'interesse di società direttamente o indirettamente controllate;
    1. trasferimento di marchi, brevetti e altri diritti di proprietà intellettuale, nonché la conclusione di contratti di licenza;
    1. conclusione e modifica di accordi di natura commerciale pluriennale, incluse le joint venture;
    1. acquisto e cessione di immobili;
    1. altre operazioni di straordinaria amministrazione il cui importo sia superiore a Euro 50 milioni;
    1. nomina del Direttore Generale e del responsabile della direzione amministrazione, finanza e controllo della Società;
    1. nomina dei componenti degli organi amministrativi e dei direttori generali delle società direttamente o indirettamente controllate.

Ai fini del calcolo dei controvalori indicati ai punti 2) e 7) che precedono, deve farsi di regola riferimento a ciascuna operazione singolarmente considerata; eccezionalmente, nel caso di operazioni che risultino strettamente e oggettivamente collegate nell'ambito di un medesimo disegno strategico o esecutivo, deve farsi riferimento al controvalore complessivo di tutte le operazioni collegate.

In relazione a ciascuna Operazione Rilevante, il Consiglio dovrà ricevere, a cura degli organi delegati, una informativa idonea a consentire un preventivo esame degli elementi essenziali dell'operazione medesima. In particolare, dovrà essere fornita un'esauriente informativa in merito alle motivazioni strategiche dell'Operazione Rilevante e ai prevedibili effetti economici, patrimoniali e finanziari della stessa, anche a livello consolidato.

La Procedura per le operazioni rilevanti è consultabile sul sito istituzionale dell'Emittente www.piaggiogroup.com, nella sezione Governance/Documenti e procedure.

Le Operazioni con Parti Correlate

Ai sensi del Regolamento Parti Correlate la Società si è dotata di una procedura per le operazioni con parti correlate (la "Procedura Parti Correlate") che disciplina, tra l'atro, l'approvazione e la gestione delle operazioni con parti correlate ai sensi dell'articolo 4 del Regolamento Parti Correlate.

Si ricorda che Consob con Delibera n. 21624 del 10 dicembre 2020 ha adottato le modifiche al Regolamento Parti Correlate e al Regolamento Mercati Consob al fine di recepire, anche a livello di normativa secondaria, i contenuti della SHRD. La citata Delibera n. 21624 è entrata in vigore il 1° luglio 2021; conseguentemente il 25 giugno 2021 il Consiglio ha adeguato, previo parere favorevole del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate, la propria Procedura Parti Correlate alle predette novità.

La Procedura Parti Correlate, come da ultimo modificata e aggiornata in data 25 giugno 2021, è consultabile sul sito istituzionale dell'Emittente www.piaggiogroup.com, nella sezione Governance/Documenti e procedure.

Comitato per le operazioni con parti correlate

Il Consiglio dell'Emittente ha istituito al proprio interno il Comitato per le Operazioni con Parti Correlate competente sia per le operazioni di minore rilevanza che di maggiore rilevanza. Tale Comitato, operativo dal 1° gennaio 2011 e nominato, da ultimo, dal Consiglio del 22 aprile 2024, è composto da 3 (tre) amministratori indipendenti, i quali, in conformità alle disposizioni normative, devono essere altresì amministratori non correlati con riferimento a ciascuna operazione.

Il Comitato nominato dal Consiglio del 22 aprile 20245 e in carica alla Data della Relazione è composto da Consiglieri non esecutivi indipendenti, nelle persone di Rita Ciccone, in qualità di Presidente, Andrea Formica e Micaela Vescia.

Non ci sono stati cambiamenti nella composizione del Comitato per Operazioni con Parti Correlate a far data dalla chiusura dell'Esercizio. Al Comitato sono attribuite le funzioni riportate nella Procedura Parti Correlate.

Nel corso dell'Esercizio si sono tenute n. 2 (due) riunioni del Comitato per Operazioni con Parti Correlate. Le riunioni sono state coordinate dal Presidente e sono state regolarmente verbalizzate; il Presidente nel corso dell'Esercizio ha regolarmente relazionato il Consiglio di Amministrazione nella prima riunione utile sulle attività svolte.

Le sedute del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate hanno avuto durata media di circa 1 ora. Nella Tabella 3 riportata nell'Allegato 1 della Relazione è indicata la partecipazione di ciascun componente alla riunione del Comitato.

Il Consiglio, come riflesso nella Procedura Parti Correlate, ha previsto che gli amministratori i quali abbiano un interesse nell'operazione debbano informare tempestivamente e in modo esauriente il Consiglio di Amministrazione stesso sull'esistenza dell'interesse e sulle sue circostanze rilevanti, anche ai sensi dell'art. 2391 del codice civile. Gli amministratori coinvolti nell'operazione, valutano, caso per caso, l'opportunità di allontanarsi dalla riunione consiliare al momento della deliberazione. In ogni caso gli amministratori coinvolti nell'operazione si astengono dalla votazione sulla stessa.

5 Si precisa che il Comitato in carica sino al 17 aprile 2024 era stato nominato dal Consiglio del 15 aprile 2021 ed era composto da Consiglieri non esecutivi indipendenti, nelle persone di Graziano Gianmichele Visentin (Presidente), Rita Ciccone e Andrea Formica.

11. COLLEGIO SINDACALE

Si ricorda che con delibera del 17 aprile 2024, l'Assemblea straordinaria degli azionisti ha approvato la proposta di modifiche statutarie connessa all'adozione del sistema monistico di amministrazione e controllo, ai sensi e per gli effetti di cui agli artt. 2409-sexiesdecies e ss. del codice civile.

Le modifiche relative al nuovo sistema di governance hanno trovato applicazione a far data dal rinnovo degli organi sociali da parte dell'Assemblea degli azionisti tenutasi in medesima data. Per la composizione del Collegio Sindacale in carica sino alla data di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023 si rinvia a quanto precisato al paragrafo 4.8 della presente Relazione, nonché alla Tabella 4 riportata nell'Allegato 1 della Relazione.

12. RAPPORTI CON GLI AZIONISTI ACCESSO ALLE INFORMAZIONI E DIALOGO CON GLI AZIONISTI

La Società ha ritenuto conforme ad un proprio specifico interesse – oltre che ad un dovere nei confronti del mercato – instaurare fin dal momento della quotazione un dialogo continuativo, fondato sulla comprensione reciproca dei ruoli, con la generalità degli Azionisti e con gli investitori istituzionali; rapporto destinato comunque a svolgersi nel rispetto della "La Procedura per la gestione interna delle Informazioni Rilevanti e delle Informazioni Privilegiate e per la comunicazione al pubblico di Informazioni Privilegiate" descritta al precedente paragrafo 5.1.

Si è al riguardo valutato che tale rapporto con la generalità degli Azionisti, nonché con gli investitori istituzionali, possa essere agevolato dalla costituzione di strutture aziendali dedicate, dotate di personale e mezzi organizzativi adeguati.

A tale fine è stata istituita la funzione di Investor Relations per curare i rapporti con la generalità degli Azionisti e con gli investitori istituzionali ed eventualmente svolgere specifici compiti nella gestione dell'informazione price sensitive e nei rapporti con Consob e Borsa Italiana S.p.A..

Alla Data della Relazione, il responsabile della funzione di Investor Relations è Raffaele Lupotto. Per contatti: [email protected].

Per la diffusione delle informazioni regolamentate al pubblico l'Emittente si avvale del circuito "eMarket SDIR" e per lo stoccaggio delle Informazioni Regolamentate il meccanismo di stoccaggio centralizzato denominato "eMarket STORAGE", accessibile all'indirizzo , entrambi gestiti da Teleborsa S.r.l. - con sede in Piazza Priscilla, 4 Roma - a seguito dell'autorizzazione e delle delibere CONSOB n. 22517 e 22518 del 23 novembre 2022. L'attività informativa nei rapporti con gli investitori è assicurata anche attraverso la messa a disposizione della documentazione societaria maggiormente rilevante, in modo tempestivo e con continuità, sul sito internet della Società nella sezione Investor. In particolare, su detto sito internet sono liberamente consultabili dagli Investitori, in lingua italiana e inglese, tutti i comunicati stampa diffusi al mercato, la documentazione contabile periodica della Società approvata dai competenti organi sociali (relazione finanziaria annuale, relazione finanziaria semestrale, resoconti intermedi di gestione), nonché la documentazione distribuita in occasione degli incontri con gli investitori professionali, analisti e comunità finanziaria.

Inoltre, sono consultabili sul sito internet dell'Emittente lo Statuto, la documentazione predisposta per le assemblee dei Soci, le comunicazioni in materia di Internal Dealing, la Relazione annuale sul sistema di corporate governance, ed ogni altro documento la cui pubblicazione sul sito internet dell'Emittente è prevista da norme applicabili.

Si segnala che, al fine di agevolare il tempestivo aggiornamento del mercato, la Società ha predisposto un servizio di e-mail alert che consente di ricevere, in tempo reale, il materiale pubblicato all'interno del sito medesimo.

La Società ritiene conforme a un proprio specifico interesse – oltre che a un dovere nei confronti del mercato – l'instaurazione e il mantenimento di un rapporto costante e aperto con gli Azionisti, attuali e/o potenziali, e/o gli altri Soggetti Interessati, al fine di accrescerne il livello di comprensione circa le attività svolte dalla Società e dal Gruppo di cui essa è a capo e condividere le azioni e le visioni strategiche alla base della gestione societaria. Ciò posto, tenuto conto dell'attuale azionariato e dell'assetto organizzativo dell'Emittente, la Società non ha sinora ritenuto di adottare una politica di dialogo per gli azionisti, rinviando la valutazione in proposito all'Esercizio 2025.

Per maggiori informazioni, anche ai sensi dei principi ESRS 2– Par. 43 s 45, si rinvia alla Rendicontazione di Sostenibilità, Sezione Informazioni generali/Governance.

13. ASSEMBLEE (ex art. 123-bis, comma 2, lett. c), TUF)

Ai sensi dell'art. 8.2. dello Statuto dell'Emittente la legittimazione all'intervento in Assemblea ed all'esercizio del diritto di voto è attestata da una convocazione alla Società effettuata dall'intermediario abilitato alla tenuta dei conti ai sensi di legge, sulla base delle evidenze delle proprie scritture contabili relative al termine della giornata contabile del settimo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea, e pervenuta alla Società nei termini di legge. A tal fine si ha riguardo alla data di prima convocazione purché le date delle eventuali convocazioni successive siano indicate nell'unico avviso di convocazione; in caso contrario si ha riguardo alla data di ciascuna convocazione.

Ai sensi dell'art. 8.3 dello Statuto dell'Emittente coloro ai quali spetta il diritto di voto possono farsi rappresentare per delega scritta da altra persona a sensi di legge. La notifica elettronica della delega può essere effettuata, con le modalità di volta in volta indicate nell'avviso di convocazione, mediante messaggio indirizzato alla casella di posta elettronica certificata riportata nell'avviso medesimo ovvero mediante utilizzo di apposita sezione del sito internet della Società.

Inoltre, l'art. 8.4 dello Statuto (come da ultimo modificato dall'Assemblea straordinaria del 17 aprile 2024) prevede che la Società può designare per ciascuna Assemblea un soggetto al quale i Soci possono conferire una delega per la rappresentanza in Assemblea ai sensi dell'art. 135 – undecies del TUF. Il medesimo articolo prevede altresì che, ove consentito dalla disciplina pro tempore vigente, la Società può prevedere che l'intervento e l'esercizio del diritto di voto in Assemblea da parte degli aventi diritto possa anche avvenire esclusivamente mediante tale soggetto, con le modalità previste dalla disciplina pro tempore vigente.

L'Assemblea ordinaria viene convocata almeno una volta l'anno per l'approvazione del bilancio entro centoventi giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale. L'Assemblea è inoltre convocata sia in via ordinaria che straordinaria ogni volta che il Consiglio di Amministrazione lo ritenga opportuno e nei casi previsti dalla legge. La convocazione dell'Assemblea dovrà essere fatta senza ritardo quando ne è inoltrata richiesta ai sensi di legge.

Ai sensi dell'art. 7 dello Statuto, l'Assemblea sia ordinaria sia straordinaria è convocata, nei termini previsti dalla normativa vigente, con avviso pubblicato sul sito internet della Società e, qualora richiesto dalla normativa pro tempore applicabile, anche eventualmente per estratto, nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, sul quotidiano "Il Sole 24 Ore" o sul quotidiano "Il Corriere della Sera" contenente l'indicazione del giorno, ora e luogo della prima e delle eventuali successive convocazioni, nonché l'elenco delle materie da trattare, fermo l'adempimento di ogni altra prescrizione prevista dalla normativa vigente e dallo Statuto.

L'ordine del giorno dell'Assemblea è stabilito da chi esercita il potere di convocazione a termini di legge e di Statuto ovvero, nel caso in cui la convocazione sia effettuata su domanda dei Soci, sulla base degli argomenti da trattare indicati nella stessa. Qualora ne sia fatta richiesta dai Soci ai sensi di legge, l'ordine del giorno è integrato nei termini e con le modalità previste dalle disposizioni applicabili.

Coloro ai quali spetta il diritto di voto possono porre domande sulle materie all'ordine del giorno anche prima dell'Assemblea. Alle domande prevenute prima dell'Assemblea sarà data risposta al più tardi durante la stessa. Alla Società è riservata la possibilità di fornire una risposta unitaria alle domande aventi lo stesso contenuto. L'avviso di convocazione indica il termine entro il quale le domande poste prima dell'Assemblea devono pervenire alla Società. Il termine non può essere anteriore a cinque giorni di mercato aperto precedenti la data dell'Assemblea in prima o unica convocazione, ovvero alla record date ex art. 83-sexies, comma 2, TUF (termine della giornata contabile del settimo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea) qualora l'avviso di convocazione preveda che la Società fornisca, prima dell'Assemblea, una risposta alle domande pervenute. In tal caso le risposte sono fornite almeno due giorni prima dell'Assemblea anche mediante pubblicazione in una apposita sezione del sito internet della Società; la titolarità del diritto di voto può essere attestata anche successivamente all'invio delle domande purché entro il terzo giorno successivo alla predetta record date. Qualora sia previsto che la partecipazione all'Assemblea avvenga esclusivamente mediante il Rappresentante Designato, le domande possono essere presentate per iscritto entro il termine della record date ex art. 83-sexies, comma 2 TUF e la società risponderà al più tardi tre giorni prima dell'Assemblea mediante pubblicazione nella suddetta sezione del Sito Internet.

Ai sensi dell'art. 9 dello Statuto, l'Assemblea dei Soci è presieduta dal Presidente del Consiglio di Amministrazione o, in sua assenza o impedimento, dall'unico Vice Presidente, o, nel caso esistano più Vice Presidenti, dal più anziano di carica di essi presente e, in caso di pari anzianità di carica, dal più anziano di età. In caso di assenza o impedimento sia del Presidente, sia dell'unico Vice Presidente, ovvero di tutti i Vice Presidenti, l'Assemblea dei Soci è presieduta da un Amministratore o da un Socio, nominato con il voto della maggioranza dei presenti. Il Presidente dell'Assemblea accerta l'identità e la legittimazione dei presenti; constata la regolarità della costituzione dell'Assemblea e la presenza del numero di aventi diritto necessario per poter validamente deliberare; regola il suo svolgimento; stabilisce le modalità della votazione ed accerta i risultati della stessa.

Per la validità della costituzione dell'Assemblea, sia ordinaria sia straordinaria, e delle deliberazioni si osservano le disposizioni di legge e statutarie.

Per agevolare l'intervento in Assemblea e l'esercizio del diritto di voto, l'art. 6, comma 2, dello Statuto (come da ultimo modificato dall'Assemblea straordinaria del 17 aprile 2024) prevede che l'Assemblea ordinaria o straordinaria possa svolgersi, ove consentito dalla normativa pro tempore vigente, qualora l'organo amministrativo lo ritenga opportuno, anche esclusivamente a distanza con intervenuti dislocati in più luoghi, audio/video collegati, purché' siano rispettati il metodo collegiale e i principi di buona fede e di parità di trattamento fra i soci, e in particolare a condizione che:(i) sia consentito al Presidente dell'Assemblea, anche a mezzo del suo ufficio di presidenza, di accertare l'identità e la legittimazione degli intervenuti, regolare lo svolgimento dell'adunanza, constatare ed accertare i risultati delle votazioni; (ii) sia consentito al soggetto verbalizzante di percepire adeguatamente gli eventi assembleari oggetto di verbalizzazione; (iii) sia consentito agli intervenuti di partecipare alla discussione e alla votazione simultanea sugli argomenti all'ordine del giorno;(iv) i partecipanti all'Assemblea collegati a distanza dispongano della medesima documentazione distribuita ai presenti nel luogo dove si tiene la riunione.

La Società non ravvisa, allo stato, la necessità di proporre l'adozione di uno specifico regolamento per la disciplina dei lavori Assembleari, ritenendo altresì opportuno che, in linea di principio, sia garantita ai Soci la massima partecipazione ed espressione nel dibattito Assembleare.

Ai sensi dell'art. 18 dello Statuto, nel rispetto dell'art. 2436 cod. civ., la competenza assembleare è derogata in favore del Consiglio di Amministrazione per le deliberazioni concernenti:

  • fusioni o scissioni c.d. semplificate ai sensi degli artt. 2505, 2505-bis, 2506-ter, ultimo comma, cod. civ.;
  • istituzione o soppressione di sedi secondarie;
  • trasferimento della sede sociale nel territorio nazionale;
  • indicazione di quali Amministratori hanno la rappresentanza legale;
  • riduzione del capitale a seguito di recesso;
  • adeguamento dello Statuto a disposizioni normative.

Dette deliberazioni potranno essere comunque assunte anche dall'Assemblea dei Soci in sede straordinaria.

Per quanto riguarda i diritti degli Azionisti si rinvia alle norme di legge e regolamento pro tempore applicabili; oltre a quanto già indicato nei precedenti paragrafi della presente Relazione, si precisa che il diritto di recesso è esercitabile solo nei limiti e secondo le disposizioni dettate da norme inderogabili di legge e, ai sensi dell'art. 3, comma 2, dello Statuto, è escluso del caso di proroga del termine di durata della Società.

Nel corso dell'Esercizio si è svolta – con le modalità di cui all'art. 106 del D.L. n. 18/2020, convertito nella Legge n. 27/2020, recante "Misure di potenziamento del servizio sanitario e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19" e come successivamente prorogato – una sola Assemblea, in sede ordinaria e straordinaria, in data 17 aprile 2024, nella quale sono intervenuti (tramite collegamento in video/teleconferenza) tutti gli Amministratori.

La versione vigente dello Statuto, da ultimo modificata dall'Assemblea degli azionisti tenutasi in data 17 aprile 2024, è pubblicata sul sito della società all'indirizzo https://www.piaggiogroup.com/it/governance/documenti-e-procedure.

14. ULTERIORI PRATICHE DI GOVERNO SOCIETARIO (ex art. 123-bis, comma 2, lett. a), TUF)

L'Emittente non adotta pratiche di governo societario ulteriori a quelle previste dalle norme legislative o regolamentari e descritte nella presente Relazione.

15. CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO

A far data dalla chiusura dell'Esercizio e fino alla Data della Relazione non si sono verificati altri cambiamenti nella struttura di corporate governance rispetto a quelli segnalati nelle specifiche sezioni.

16. CONSIDERAZIONI SULLA LETTERA DEL PRESIDENTE DEL COMITATO PER LA CORPORATE GOVERNANCE

La lettera del 17 dicembre 2024 indirizzata dal Presidente del Comitato per la Corporate Governance ai Presidenti dei Consigli di Amministrazione delle società quotate italiane è stata portata all'attenzione del Co.co.ge. e del Consiglio di Amministrazione nella riunione dell'organo amministrativo del 4 marzo 2025.

Il Consiglio ha preso atto delle analisi e delle raccomandazioni contenute nella lettera e ha rilevato una complessiva adeguatezza della Società rispetto a quanto ivi richiesto.

Si segnala preliminarmente che, in continuità con quanto fatto in relazione all'esercizio 2023, al fine di recepire le Raccomandazioni del Comitato per la Corporate Governance per il 2024, l'Emittente ha evidenziato in forma sintetica le informazioni essenziali circa l'adesione alle specifiche raccomandazioni del Codice di Corporate Governance, inserendo nell'Allegato 2 alla Relazione una tabella che indica, per ciascuna previsione del Codice di Corporate Governance, l'applicazione, la disapplicazione o la non applicabilità.

Con specifico riferimento alle raccomandazioni per il 2025, per quanto applicabili a Piaggio, si segnala quanto segue:

– in conformità alla Raccomandazione 11, la Società ha determinato i termini per l'invio dell'informativa al Consiglio di Amministrazione come indicato al par. 4.4 della presente Relazione. In particolare, il Regolamento del CdA prevede che l'eventuale documentazione relativa alle materie all'ordine del giorno viene messa a disposizione, almeno con 48 ore di anticipo rispetto alla convocata riunione consiliare, con la sola eccezione dei casi di urgenza o di particolari esigenze di riservatezza e/o di tutela delle informazioni classificate (o a diffusione limitata) ravvisati dal Presidente. In quest'ultimo caso viene comunque assicurata durante la trattazione consiliare la completezza e la fruibilità dell'informativa ai fini della trattazione; in particolare, il Presidente cura che siano effettuati adeguati approfondimenti durante le sessioni consiliari. Ove il Presidente, o chi lo sostituisce ai sensi del Regolamento del CdA, lo ritenga opportuno in relazione al contenuto dell'argomento e della relativa deliberazione, la documentazione informativa potrà essere fornita direttamente in riunione (e ritirata al termine della stessa), dandone preventivo avviso ai membri del Consiglio di Amministrazione. In tal caso il Presidente, con l'ausilio del Segretario, cura che siano effettuati adeguati e puntuali approfondimenti durante la sessione consiliare. Nel corso dell'Esercizio la Società ha derogato per ragioni di urgenza o di riservatezza alle tempistiche di cui sopra in limitati casi e sempre provvedendo ad una adeguata e completa informativa in Consiglio. Con riferimento all'informativa relativa ai comitati si rinvia a quanto indicato al precedente paragrafo 6;

  • in conformità alla Raccomandazione 27, la proponenda Politica di Remunerazione 2025 (Sezione I della Relazione sulla Remunerazione cui si rinvia) prevede un obiettivo complessivo di sostenibilità pari al 20% della componente variabile della Remunerazione, declinato in n. 4 "indicatori" di carattere anche quantitativo, ciascuno con un peso del 25% come meglio dettagliato nella proponenda Politica di Remunerazione 2025. La stessa Politica prevede inoltre la possibilità di assegnare, in via discrezionale, bonus specifici, in presenza di circostanze eccezionali quali esemplificate nella Politica e fermo restando il presidio dell'applicazione della procedura per le operazioni con parti correlate;
  • in conformità alla Raccomandazione 4 del Codice, la Società ha rappresentato nella presente Relazione, al precedente paragrafo 4.6 al quale si rinvia, le motivazioni della scelta di attribuire deleghe al Presidente.

ALLEGATO 1

TABELLA 1: INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI ALLA DATA DEL 31/12/2024

STRUTTURA DEL CAPITALE SOCIALE
N° AZIONI N° DIRITTI DI VOTO QUOTATO (INDICARE I
MERCATI) / NON QUOTATO
DIRITTI E OBBLIGHI
Azioni ordinarie
(precisando se è prevista la
possibilità di maggiorazione dei
diritti di voto)
354.632.049 354.632.049 Euronext Milan (già MTA
– Mercato Telematico
Azionario)
Ogni azione dà diritto ad un
voto.
I diritti e gli obblighi degli
azionisti sono quelli previsti
dagli artt. 2346 e seguenti c.c.
Azioni privilegiate
Azioni a voto plurimo
Altre categorie di azioni con
diritto di voto
Azioni risparmio
Azioni risparmio convertibili
Altre categorie di azioni senza
diritto di voto
Altro
ALTRI STRUMENTI FINANZIARI
(ATTRIBUENTI IL DIRITTO DI SOTTOSCRIVERE AZIONI DI NUOVA EMISSIONE)
QUOTATO (INDICARE I
MERCATI) / NON QUOTATO
N° STRUMENTI IN
CIRCOLAZIONE
CATEGORIA DI AZIONI
AL SERVIZIO DELLA
CONVERSIONE/ESERCIZIO
N° AZIONI AL SERVIZIO
DELLA CONVERSIONE/
ESERCIZIO
Obbligazioni convertibili
Warrant
PARTECIPAZIONI RILEVANTI NEL CAPITALE
DICHIARANTE AZIONISTA DIRETTO QUOTA % SU CAPITALE ORDINARIO QUOTA % SU CAPITALE VOTANTE

IMMSI S.p.A. IMMSI S.p.A. 50,57 50,57

TABELLA 2: STRUTTURA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE IN CARICA SINO AL 17 APRILE 2024

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
CARICA COMPONENTI ANNO DI
NASCITA
DATA DI PRIMA
NOMINA (*)
IN CARICA DA IN CARICA FINO
A
LISTA
(PRESENTATORI)
(**)
LISTA (M/M)
(***)
ESEC. NON-ESEC. INDIP. CODICE INDIP. TUF N. ALTRI
(****)
INCARICHI
PARTECIPAZIONE
(*)
Presidente
esecutivo
Colaninno
Matteo
1970 23/10/2003 14/04/2021 Approvazione
bilancio
31.12.2023
Azionisti M X 4 3/3
Amministratore
Delegato
Colaninno
Michele
1976 28/08/2006 14/04/2021 Approvazione
bilancio
31.12.2023
Azionisti M X 10 3/3
Amministratore° Visentin
Graziano
Gianmichele
1950 13/04/2015 14/04/2021 Approvazione
bilancio
31.12.2023
Azionisti M X X X 11 3/3
Amministratore Albano
Patrizia
1953 16/04/2018 14/04/2021 Approvazione
bilancio
31.12.2023
Azionisti M X X X 5 3/3
Amministratore Ciccone
Rita
1960 14/04/2021 14/04/2021 Approvazione
bilancio
31.12.2023
Azionisti M X X X 15 2/3
Amministratore Formica
Andrea
1961 13/04/2015 14/04/2021 Approvazione
bilancio
31.12.2023
Azionisti m X X X 2 3/3
Amministratore Vescia
Micaela
1973 14/04/2021 14/04/2021 Approvazione
bilancio
31.12.2023
Azionisti M X X X 3 3/3
Amministratore Savasi
Federica
1975 13/04/2015 14/04/2021 Approvazione
bilancio
31.12.2023
Azionisti M X 1 3/3
Amministratore Zanetti
Carlo
1961 01/09/2023 01/09/2023 Approvazione
bilancio
31.12.2023
Azionisti M X 5 3/3
AMMINISTRATORI CESSATI DURANTE L'ESERCIZIO
Amministratore Cognome

Nome

Indicare il numero di riunioni svolte durante l'Esercizio dal Consiglio in carica sino al 17 aprile 2024: 3

Indicare il quorum richiesto per la presentazione delle liste da parte delle minoranze per l'elezione di uno o più membri (ex art. 147-ter TUF): 2,5%

NOTE: I simboli di seguito indicati devono essere inseriti nella colonna "Carica":

° Questo simbolo indica il Lead Independent Director (LID).

(*) Per data di prima nomina di ciascun amministratore si intende la data in cui l'amministratore è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel CdA dell'Emittente.

(**) In questa colonna è indicato se la lista da cui è stato tratto ciascun amministratore è stata presentata da azionisti (indicando "Azionisti") ovvero dal CdA (indicando "CdA").

(***) In questa colonna è indicato se la lista da cui è stato tratto ciascun amministratore è "di maggioranza" (indicando "M"), oppure "di minoranza" (indicando "m").

(****) In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministrazione e controllo ricoperti dal soggetto interessato in altre società. Nella Relazione sulla corporate governance gli incarichi sono indicati per esteso.

(*****) In questa colonna è indicata la partecipazione degli amministratori alle riunioni del CdA (indicare il numero di riunioni cui ha partecipato rispetto al numero complessivo delle riunioni cui avrebbe potuto partecipare; p.e. 6/8; 8/8 ecc.).

TABELLA 2: STRUTTURA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE IN CARICA ALLA DATA DI CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
CARICA COMPONENTI ANNO DI
NASCITA
DATA DI PRIMA
NOMINA (*)
IN CARICA DA IN CARICA FINO
A
LISTA
(PRESENTATORI)
(**)
LISTA (M/M)
(***)
ESEC. NON-ESEC. INDIP. CODICE INDIP. TUF N. ALTRI
(****)
INCARICHI
PARTECIPAZIONE
(*)
Presidente
esecutivo
Colaninno
Matteo
1970 23/10/2003 17/04/2024 Approvazione
bilancio
31.12.2026
Azionisti M X 4 5/5
Amministratore
Delegato
Colaninno
Michele
1976 28/08/2006 17/04/2024 Approvazione
bilancio
31.12.2026
Azionisti M X 10 5/5
Amministratore
(Presidente
Co.co.ge.)
Raffaella
Annamaria
Pagani
1971 17/04/2024 17/04/2024 Approvazione
bilancio
31.12.2026
Azionisti m X X X 22 5/5
Amministratore
(componente
Co.co.ge)
Paola
Mignani
1966 17/04/2024 17/04/2024 Approvazione
bilancio
31.12.2026
Azionisti M X X X 14 5/5
Amministratore °
(componente
Co.co.ge)
Alessandro
Lai
1960 17/04/2024 17/04/2024 Approvazione
bilancio
31.12.2026
Azionisti M X X X 5 5/5
Amministratore Visentin
Graziano
Gianmichele
1950 13/04/2015 17/04/2024 Approvazione
bilancio
31.12.2026
Azionisti M X X X 11 5/5
Amministratore Albano
Patrizia
1953 16/04/2018 17/04/2024 Approvazione
bilancio
31.12.2026
Azionisti M X X X 5 4/5
Amministratore Ciccone
Rita
1960 14/04/2021 17/04/2024 Approvazione
bilancio
31.12.2026
Azionisti M X X X 15 3/5
Amministratore Formica
Andrea
1961 13/04/2015 17/04/2024 Approvazione
bilancio
31.12.2026
Azionisti M X X X 2 5/5
Amministratore Vescia
Micaela
1973 14/04/2021 17/04/2024 Approvazione
bilancio
31.12.2026
Azionisti M X X X 3 4/5
Amministratore Zanetti
Carlo
1961 01/09/2023 17/04/2024 Approvazione
bilancio
31.12.2026
Azionisti M X 5 5/5
Amministratore Ottaviano
Ugo
Zanello
1962 17/04/2024 17/04/2024 Approvazione
bilancio
31.12.2026
Azionisti M X X X 1 5/5

Indicare il numero di riunioni svolte durante l'Esercizio da parte del Consiglio in carica a decorrere dal 17 aprile 2024: 5

Indicare il quorum richiesto per la presentazione delle liste da parte delle minoranze per l'elezione di uno o più membri (ex art. 147-ter TUF): 2,5%

NOTE

I simboli di seguito indicati devono essere inseriti nella colonna "Carica":

(*) Per data di prima nomina di ciascun amministratore si intende la data in cui l'amministratore è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel CdA dell'Emittente.

(**) In questa colonna è indicato se la lista da cui è stato tratto ciascun amministratore è stata presentata da azionisti (indicando "Azionisti") ovvero dal CdA (indicando "CdA")..

(***) In questa colonna è indicato se la lista da cui è stato tratto ciascun amministratore è "di maggioranza" (indicando "M"), oppure "di minoranza" (indicando "m").

(****) In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministrazione e controllo ricoperti dal soggetto interessato in altre società. Nella Relazione sulla corporate governance gli incarichi sono indicati per esteso.

(*****) In questa colonna è indicata la partecipazione degli amministratori alle riunioni del CdA (indicare il numero di riunioni cui ha partecipato rispetto al numero complessivo delle riunioni cui avrebbe potuto partecipare; p.e. 6/8; 8/8 ecc.).

° Questo simbolo indica il Lead Independent Director (LID).

TABELLA 3: STRUTTURA DEI COMITATI CONSILIARI IN CARICA SINO AL 17 APRILE 2024

C.D.A. COMITATO
ESECUTIVO
COMITATO
OPC
COMITATO
CONTROLLO
E RISCHI E
SOSTENIBILITÀ
COMITATO
REMUNERAZIONI
NOMINE COMITATO ALTRO COMITATO
CARICA/
QUALIFICA
COMPONENTI (*) (**) (*) (**) (*) (**) (*) (**) (*) (**) (*) (**)
Amministratore Visentin
Graziano
Gianmichele
- P 2/2 P 1/1 M 2/2 P
Amministratore Ciccone Rita - M 1/2 M 1/1 P 2/2 M
Amministratore Formica
Andrea
- M 1/1 M
Amministratore Vescia Micaela 2/2 M 2/2 M
AMMINISTRATORI CESSATI DURANTE L'ESERCIZIO
Amministratore
esecutivo/non
esecutivo –
indipendente
da TUF e/o da
Codice/non
indipendente
Cognome
Nome
EVENTUALI MEMBRI CHE NON SONO AMMINISTRATORI
Dirigente
dell'Emittente/
Altro
Cognome
Nome
N. riunioni svolte durante
l'Esercizio:
0 2 1 2

NOTE

(*) In questa colonna è indicata la partecipazione degli amministratori alle riunioni dei comitati (indicare il numero di riunioni cui ha partecipato rispetto al numero complessivo delle riunioni cui avrebbe potuto partecipare; p.e. 6/8; 8/8 ecc.).

(**) In questa colonna è indicata la qualifica del consigliere all'interno del comitato: "P": presidente; "M": membro.

TABELLA 3: STRUTTURA DEI COMITATI CONSILIARI ALLA DATA DI CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

C.D.A. COMITATO
ESECUTIVO
COMITATO
OPC
SOSTENIBILITÀ COMITATO
CONTROLLO
E RISCHI E
COMITATO
NOMINE E RE
MUNERAZIONE
COMITATO ALTRO
CARICA/
QUALIFICA
COMPONENTI (*) (**) (*) (**) (*) (**) (*) (**) (*) (**)
Amministratore Visentin
Graziano
Gianmichele
6/6 P 2/2 P
Amministratore Alessandro Lai 6/6 M 2/2 M
Amministratore Paola Mignani 6/6 M
Amministratore Ciccone Rita 2/2 P 1/2 M
Amministratore Formica
Andrea
2/2 M
Amministratore Vescia Micaela 2/2 M
AMMINISTRATORI CESSATI DURANTE L'ESERCIZIO
Amministratore
esecutivo/non
esecutivo –
indipendente
da TUF e/o da
Codice/non
indipendente
Cognome
Nome
EVENTUALI MEMBRI CHE NON SONO AMMINISTRATORI
Dirigente
dell'Emittente/
Altro
Cognome
Nome
N. riunioni svolte durante
l'Esercizio:
2 6 2

NOTE

(*) In questa colonna è indicata la partecipazione degli amministratori alle riunioni dei comitati (indicare il numero di riunioni cui ha partecipato rispetto al numero complessivo delle riunioni cui avrebbe potuto partecipare; p.e. 6/8; 8/8 ecc.).

(**) In questa colonna è indicata la qualifica del consigliere all'interno del comitato: "P": presidente; "M": membro.

TABELLA 4: STRUTTURA DEL COLLEGIO SINDACALE IN CARICA SINO AL 17 APRILE 2024

COLLEGIO SINDACALE
CARICA COMPONENTI ANNO DI
NASCITA
DATA DI PRIMA
NOMINA (*)
IN CARICA DA IN CARICA FINO
A
LISTA
(M/M)
(**)
INDIP. CODICE PARTECIPAZIONE
ALLE RIUNIONI
DEL COLLEGIO
(***)
N. ALTRI
INCARICHI
(****)
Presidente Vitali Piera 1949 13/04/2015 14/04/2021 Approvazione
bilancio
31.12.2023
m X 2/2 3
Sindaco
effettivo
Barbara
Giovanni
1960 13/07/2004 14/04/2021 Approvazione
bilancio
31.12.2023
M X 1/2 16
Sindaco
effettivo
Giaconia
Massimo
1959 14/04/2021 14/04/2021 Approvazione
bilancio
31.12.2023
M X 2/2 38
Sindaco
supplente
Bonelli
Fabrizio
Piercarlo
1960 16/04/2018 14/04/2021 Approvazione
bilancio
31.12.2023
m X
Sindaco
supplente
Losi
Gianmarco
1964 16/04/2018 14/04/2021 Approvazione
bilancio
31.12.2023
M X
SINDACI CESSATI DURANTE L'ESERCIZIO
- - - - - - - - - -

Indicare il numero di riunioni svolte durante l'Esercizio: 2

Indicare il quorum richiesto per la presentazione delle liste da parte delle minoranze per l'elezione di uno o più membri (ex art. 148 TUF): 2,5%

NOTE

(*) Per data di prima nomina di ciascun sindaco si intende la data in cui il sindaco è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel collegio sindacale dell'Emittente.

(**) In questa colonna è indicato se la lista da cui è stato tratto ciascun sindaco è "di maggioranza" (indicando "M"), oppure "di minoranza" (indicando "m"),

(***) In questa colonna è indicata la partecipazione dei sindaci alle riunioni del collegio sindacale (indicare il numero di riunioni cui ha partecipato rispetto al numero complessivo delle riunioni cui avrebbe potuto partecipare; p.e. 6/8; 8/8 ecc.).

(****) In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministrazione e controllo ricoperti dal soggetto interessato in altre società.

TABELLA 4: STRUTTURA DEL COMITATO PER IL CONTROLLO SULLA GESTIONE IN CARICA ALLA DATA DI CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

COLLEGIO SINDACALE
CARICA COMPONENTI ANNO DI
NASCITA
DATA DI PRIMA
NOMINA (*)
IN CARICA DA IN CARICA FINO
A
LISTA
(M/M)
(**)
INDIP. CODICE PARTECIPAZIONE
ALLE RIUNIONI
DEL COMITATO
PER IL
CONTROLLO
SULLA GESTIONE
(***)
N. ALTRI
INCARICHI
(****)
Presidente del
Comitato per
il Controllo
sulla Gestione
Raffaella
Annamaria
Pagani
1971 17/04/2024 17/04/2024 Approvazione
bilancio
31.12.2026
m X 13/13 22
Componente
del Comitato
per il Controllo
sulla Gestione
Paola Mignani 1966 17/04/2024 17/04/2024 Approvazione
bilancio
31.12.2026
M X 13/13 14
Componente
del Comitato
per il Controllo
sulla Gestione
Alessandro
Lai
1960 17/04/2024 17/04/2024 Approvazione
bilancio
31.12.2026
M X 13/13 5
Sindaco
supplente
Cognome
Nome
Sindaco
supplente
Cognome
Nome
SINDACI CESSATI DURANTE L'ESERCIZIO
Cognome

Nome

Indicare il numero di riunioni svolte durante l'Esercizio: 13

Indicare il quorum richiesto per la presentazione delle liste da parte delle minoranze per l'elezione di uno o più membri (ex art. 148 TUF): 2,5%

NOTE

(*) Per data di prima nomina di ciascun sindaco si intende la data in cui il sindaco è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel collegio sindacale dell'Emittente.

(**) In questa colonna è indicato se la lista da cui è stato tratto ciascun sindaco è "di maggioranza" (indicando "M"), oppure "di minoranza" (indicando "m"),

  • (***) In questa colonna è indicata la partecipazione dei sindaci alle riunioni del collegio sindacale (indicare il numero di riunioni cui ha partecipato rispetto al numero complessivo delle riunioni cui avrebbe potuto partecipare; p.e. 6/8; 8/8 ecc.).
  • (****) In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministrazione e controllo ricoperti dal soggetto interessato in altre società.

ALLEGATO 2

CODICE DI CORPORATE GOVERNANCE 2020 APPLICATO NON
APPLICATO
INAPPLICABILE RIFERIMENTO
PARAGRAFO
I. Art. 1 – Ruolo dell'organo di amministrazione
Princìpi
L'organo di amministrazione guida la Società perseguendone il successo
sostenibile.
X 4.1
II. L'organo di amministrazione definisce le strategie della Società e del
Gruppo a essa facente capo in coerenza con il principio I e ne monitora
l'attuazione.
X 4.1
III. L'organo di amministrazione definisce il sistema di governo societario più
funzionale allo svolgimento dell'attività dell'impresa e al perseguimento
delle sue strategie, tenendo conto degli spazi di autonomia offerti
dall'ordinamento. Se del caso, valuta e promuove le modifiche opportune,
sottoponendole quando di competenza, all'assemblea dei soci.
X 4.1
IV. L'organo di amministrazione promuove, nelle forme più opportune, il
dialogo con gli azionisti e gli altri stakeholder rilevanti per la Società.
X 4.1
1. Raccomandazioni
L'organo di amministrazione:
a)
esamina e approva il piano industriale della Società e del Gruppo
a essa facente capo, anche in base all'analisi dei temi rilevanti per
la generazione di valore nel lungo termini effettuata con l'eventuale
supporto di un comitato del quale l'organo di amministrazione
determina la composizione e le funzioni;
b)
monitora periodicamente l'attuazione del piano industriale
e valuta il generale andamento della gestione, confrontando
periodicamente i risultati conseguiti con quelli programmati;
c)
definisce la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi
strategici della Società, includendo nelle proprie valutazioni tutti
gli elementi che possono assumere rilievo nell'ottica del successo
sostenibile della Società;
d)
definisce il sistema di governo societario della società e la struttura
del gruppo ad essa facente capo e valuta l'adeguatezza dell'assetto
organizzativo, amministrativo e contabile della società e delle
controllate aventi rilevanza strategica, con particolare riferimento
al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
e)
delibera in merito alle operazioni della Società e delle sue
controllate che hanno un significativo rilievo strategico, economico,
patrimoniale o finanziario per la Società stessa; a tal fine stabilisce i
criteri generali per individuare le operazioni di significativo rilievo;
f)
al fine di assicurare la corretta gestione delle informazioni
societarie, adotta, su proposta del presidente d'intesa con il
chief executive officer, una procedura per la gestione interna e la
comunicazione all'esterno di documenti e informazioni riguardanti
la Società, con particolare riferimento alle informazioni privilegiate.
X 4.1
2. Qualora ritenuto necessario per definire un sistema di governo societario
più funzionale alle esigenze dell'impresa, l'organo di amministrazione
elabora motivate proposte da sottoporre all'assemblea dei soci in merito
ai seguenti argomenti:
a)
scelta e caratteristiche del modello societario (tradizionale, "one
tier", "two-tier");
b)
dimensione, composizione e nomina dell'organo di amministrazione
e durata in carica dei suoi componenti;
c)
articolazione dei diritti amministrativi e patrimoniali delle azioni;
d)
percentuali stabilite per l'esercizio delle prerogative poste a tutela
delle minoranze.
In particolare, nel caso in cui l'organo di amministrazione intenda
proporre all'assemblea dei soci l'introduzione del voto maggiorato, esso
fornisce nella relazione illustrativa all'assemblea adeguate motivazioni
sulle finalità della scelta e indica gli effetti attesi sulla struttura
proprietaria e di controllo della Società e sulle sue strategie future, dando
conto del processo decisionale seguito e di eventuali opinioni contrarie
espresse in consiglio.
X

CODICE DI CORPORATE GOVERNANCE 2020 APPLICATO NON
APPLICATO
INAPPLICABILE RIFERIMENTO
PARAGRAFO
3. L'organo di amministrazione, su proposta del Presidente, formulata
d'intesa con il chief executive officer, adotta e descrive nella relazione
sul governo societario una politica per la gestione del dialogo con
la generalità degli azionisti, anche tenendo conto delle politiche di
engagement adottate dagli investitori istituzionali e dai gestori di attivi.
Il Presidente assicura che l'organo di amministrazione sia in ogni caso
informato, entro la prima riunione utile, sullo sviluppo e sui contenuti
significativi del dialogo intervenuto con tutti gli azionisti.
X 4.1; 12
Art. 2 – Composizione degli organi sociali
Princìpi
V.
L'organo di amministrazione è composto da amministratori esecutivi
e amministratori non esecutivi, tutti dotati di professionalità e di
competenze adeguate ai compiti loro affidati.
X 4.3
VI. Il numero e le competenze degli amministratori non esecutivi sono tali
da assicurare loro un peso significativo nell'assunzione delle delibere
consiliari e da garantire un efficace monitoraggio della gestione.
Una componente significativa degli amministratori non esecutivi è
indipendente.
X 4.3
VII. La Società applica criteri di diversità, anche di genere, per la composizione
dell'organo di amministrazione, nel rispetto dell'obiettivo prioritario di
assicurare adeguata competenza e professionalità dei suoi membri.
X 4.3
VIII. L'organo di controllo ha una composizione adeguata ad assicurare
l'indipendenza e la professionalità della propria funzione.
X 4.3
4. Raccomandazioni
L'organo di amministrazione definisce l'attribuzione delle deleghe
gestionali e individua chi tra gli amministratori esecutivi riveste la carica
di chief executive officer. Nel caso in cui al Presidente sia attribuita la
carica di chief executive officer o gli sono attribuite rilevanti deleghe
gestionali, l'organo di amministrazione spiega le ragioni di questa scelta.
X 4.6
5. Il numero e le competenze degli amministratori indipendenti sono
adeguati alle esigenze dell'impresa e al funzionamento dell'organo
di amministrazione, nonché alla costituzione dei relativi comitati.
L'organo
di
amministrazione
comprende
almeno
due
amministratori
indipendenti,
diversi
dal
Presidente.
Nelle società grandi a proprietà concentrata gli amministratori indipendenti
costituiscono almeno un terzo dell'organo di amministrazione.
Nelle
altre
società
grandi
gli
amministratori
indipendenti
costituiscono almeno la metà dell'organo di amministrazione.
Nelle società grandi gli amministratori indipendenti si riuniscono, in
assenza degli altri amministratori, con cadenza periodica e comunque
almeno una volta all'anno per valutare i temi ritenuti di interesse rispetto
al funzionamento dell'organo di amministrazione e alla gestione sociale.
X 4.7
6. L'organo di amministrazione valuta l'indipendenza di ciascun
amministratore non esecutivo subito dopo la nomina nonché
durante il corso del mandato al ricorrere di circostanze rilevanti ai
fini dell'indipendenza e comunque con cadenza almeno annuale.
Ciascun amministratore non esecutivo fornisce a tal fine tutti gli
elementi necessari o utili alla valutazione dell'organo di amministrazione
che considera, sulla base di tutte le informazioni a disposizione,
ogni circostanza che incide o può apparire idonea a incidere sulla
indipendenza dell'amministratore.
X 4.7

CODICE DI CORPORATE GOVERNANCE 2020 APPLICATO NON
APPLICATO
INAPPLICABILE RIFERIMENTO
PARAGRAFO
7.
f)
Le circostanze che compromettono, o appaiono compromettere,
l'indipendenza di un amministratore sono almeno le seguenti:
a)
se è un azionista significativo della società;
b)
se è, o è stato nei precedenti tre esercizi, un amministratore
esecutivo o un dipendente:
- della società, di una società da essa controllata avente rilevanza
strategica o di una società sottoposta a comune controllo;
- di un azionista significativo della società;
c)
se, direttamente o indirettamente (ad esempio attraverso società
controllate o delle quali sia amministratore esecutivo, o in quanto
partner di uno studio professionale o di una società di consulenza),
ha, o ha avuto nei tre esercizi precedenti, una significativa relazione
commerciale, finanziaria o professionale:
- con la società o le società da essa controllate, o con i relativi
amministratori esecutivi o il top management;
- con un soggetto che, anche insieme ad altri attraverso un patto
parasociale, controlla la società; o, se il controllante è una
società o ente, con i relativi amministratori esecutivi o il top
management;
d)
se riceve, o ha ricevuto nei precedenti tre esercizi, da parte della
società, di una sua controllata o della società controllante, una
significativa remunerazione aggiuntiva rispetto al compenso fisso
per la carica e a quello previsto per la partecipazione ai comitati
raccomandati dal Codice o previsti dalla normativa vigente;
e)
se è stato amministratore della società per più di nove esercizi,
anche non consecutivi, negli ultimi dodici esercizi;
se riveste la carica di amministratore esecutivo in un'altra società
nella quale un amministratore esecutivo della società abbia un
incarico di amministratore;
g)
se è socio o amministratore di una società o di un'entità
appartenente alla rete della società incaricata della revisione legale
della società;
h)
se è uno stretto familiare di una persona che si trovi in una delle
situazioni di cui ai precedenti punti.
L'organo di amministrazione predefinisce, almeno all'inizio del proprio
mandato, i criteri quantitativi e qualitativi per valutare la significatività
di cui alle precedenti lettere c) e d). Nel caso dell'amministratore
che è anche partner di uno studio professionale o di una società di
consulenza, l'organo di amministrazione valuta la significatività delle
relazioni professionali che possono avere un effetto sulla sua posizione
e sul suo ruolo all'interno dello studio o della società di consulenza o
che comunque attengono a importanti operazioni della società e del
gruppo ad essa facente capo, anche indipendentemente dai parametri
quantitativi.
Il presidente dell'organo di amministrazione, che sia stato indicato come
candidato a tale ruolo secondo quanto indicato nella raccomandazione
23, può essere valutato indipendente ove non ricorra alcuna delle
circostanze sopra indicate. Se il presidente valutato indipendente
partecipa ai comitati raccomandati dal Codice, la maggioranza dei
componenti il comitato è composta da altri amministratori indipendenti.
Il presidente valutato indipendente non presiede il comitato
remunerazioni e il comitato controllo e rischi.
X 4.7
8. La società definisce i criteri di diversità per la composizione degli organi
di amministrazione e di controllo e individua, anche tenuto conto dei
propri assetti proprietari, lo strumento più idoneo per la loro attuazione.
Almeno un terzo dell'organo di amministrazione e dell'organo di
controllo, ove autonomo, è costituito da componenti del genere meno
rappresentato.
Le società adottano misure atte a promuovere la parità di trattamento e
di opportunità tra i generi all'interno dell'intera organizzazione aziendale,
monitorandone la concreta attuazione.
X 4.3; 4.8
9. Tutti i componenti dell'organo di controllo sono in possesso dei
requisiti di indipendenza previsti dalla raccomandazione 7 per gli
amministratori. La valutazione dell'indipendenza è effettuata, con la
tempistica e le modalità previste dalla raccomandazione 6, dall'organo
di amministrazione o dall'organo di controllo, in base alle informazioni
fornite da ciascun componente dell'organo di controllo.
X 4.8; 11

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10. L'esito delle valutazioni di indipendenza degli amministratori e dei
componenti dell'organo di controllo, di cui alle raccomandazioni 6
e 9, è reso noto al mercato subito dopo la nomina mediante apposito
comunicato e, successivamente, nella relazione sul governo societario;
in tali occasioni sono indicati i criteri utilizzati per la valutazione della
significatività dei rapporti in esame e, qualora un amministratore o un
componente dell'organo di controllo sia stato ritenuto indipendente
nonostante il verificarsi di una delle situazioni indicate nella
raccomandazione 7, viene fornita una chiara e argomentata motivazione
di tale scelta in relazione alla posizione e alle caratteristiche individuali
del soggetto valutato.
X 4.7; 4.8
Princìpi Art. 3 – Funzionamento dell'organo di amministrazione e ruolo del Presidente
IX. L'organo di amministrazione definisce le regole e le procedure per il
proprio funzionamento, in particolare al fine di assicurare un'efficace
gestione dell'informativa consiliare.
X 4.4
X. Il presidente dell'organo di amministrazione riveste un ruolo di raccordo
tra gli amministratori esecutivi e gli amministratori non esecutivi e cura
l'efficace funzionamento dei lavori consiliari.
X 4.5
XI. L'organo di amministrazione assicura una adeguata ripartizione interna
delle proprie funzioni e istituisce comitati consiliari con funzioni
istruttorie, propositive e consultive.
X 6
XII. Ciascun amministratore assicura una disponibilità di tempo adeguata al
diligente adempimento dei compiti ad esso attribuiti.
X 4.4
11. Raccomandazioni
L'organo di amministrazione adotta un regolamento che definisce le
regole di funzionamento dell'organo stesso e dei suoi comitati, incluse
le modalità di verbalizzazione delle riunioni e le procedure per la
gestione dell'informativa agli amministratori. Tali procedure identificano
i termini per l'invio preventivo dell'informativa e le modalità di tutela
della riservatezza dei dati e delle informazioni fornite in modo da non
pregiudicare la tempestività e la completezza dei flussi informativi.
La relazione sul governo societario fornisce adeguata informativa sui
principali contenuti del regolamento dell'organo di amministrazione
e sul rispetto delle procedure relative a tempestività e adeguatezza
dell'informazione fornita agli amministratori.
X 4.4; 16
12. Il presidente dell'organo di amministrazione, con l'ausilio del segretario
dell'organo stesso, cura:
a)
che l'informativa pre-consiliare e le informazioni complementari
fornite durante le riunioni siano idonee a consentire agli
amministratori di agire in modo informato nello svolgimento del
loro ruolo;
b)
che l'attività dei comitati consiliari con funzioni istruttorie,
propositive e consultive sia coordinata con l'attività dell'organo di
amministrazione;
c)
d'intesa con il chief executive officer, che i dirigenti della società e
quelli delle società del gruppo che ad essa fa capo, responsabili delle
funzioni aziendali competenti secondo la materia, intervengano
alle riunioni consiliari, anche su richiesta di singoli amministratori,
per fornire gli opportuni approfondimenti sugli argomenti posti
all'ordine del giorno;
d)
che tutti i componenti degli organi di amministrazione e controllo
possano partecipare, successivamente alla nomina e durante
il mandato, a iniziative finalizzate a fornire loro un'adeguata
conoscenza dei settori di attività in cui opera la società, delle
dinamiche aziendali e della loro evoluzione anche nell'ottica
del successo sostenibile della società stessa nonché dei
princìpi di corretta gestione dei rischi e del quadro normativo e
autoregolamentare di riferimento;
e)
l'adeguatezza e la trasparenza del processo di autovalutazione
dell'organo di amministrazione, con il supporto del comitato
nomine.
X 4.5

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13.
L'organo di amministrazione nomina un amministratore indipendente
quale lead independent director:
a)
se il presidente dell'organo di amministrazione è il chief executive
officer o è titolare di rilevanti deleghe gestionali;
b)
se la carica di presidente è ricoperta dalla persona che controlla,
anche congiuntamente, la società;
c)
nelle società grandi, anche in assenza delle condizioni indicate alle
lettere a) e b), se lo richiede la maggioranza degli amministratori
indipendenti.
X 4.7
14.
Il lead independent director:
a)
rappresenta un punto di riferimento e di coordinamento delle
istanze e dei contributi degli amministratori non esecutivi e, in
particolare, di quelli indipendenti;
b)
coordina le riunioni dei soli amministratori indipendenti.
X 4.7
15.
Nelle società grandi l'organo di amministrazione esprime il proprio
orientamento in merito al numero massimo di incarichi negli organi
di amministrazione o controllo in altre società quotate o di rilevanti
dimensioni che possa essere considerato compatibile con un efficace
svolgimento dell'incarico di amministratore della società, tenendo conto
dell'impegno derivante dal ruolo ricoperto.
X
16.
L'organo di amministrazione istituisce al proprio interno comitati con
funzioni istruttorie, propositive e consultive, in materia di nomine,
remunerazioni e controllo e rischi. Le funzioni che il Codice attribuisce
ai comitati possono essere distribuite in modo differente o accorpate
anche in un solo comitato, purché sia fornita adeguata informativa sui
compiti e sulle attività svolte per ciascuna delle funzioni attribuite e
siano rispettate le raccomandazioni del Codice per la composizione dei
relativi comitati.
Le funzioni di uno o più comitati possono essere attribuite all'intero
organo di amministrazione, sotto il coordinamento del presidente, a
condizione che:
a)
gli amministratori indipendenti rappresentino almeno la metà
dell'organo di amministrazione;
b)
l'organo di amministrazione dedichi all'interno delle sessioni
consiliari adeguati spazi all'espletamento delle funzioni tipicamente
attribuite ai medesimi comitati.
Nel caso in cui le funzioni del comitato remunerazioni siano riservate
all'organo di amministrazione, si applica l'ultimo periodo della
raccomandazione 26.
Le società diverse da quelle grandi possono attribuire all'organo di
amministrazione le funzioni del comitato controllo e rischi, anche in
assenza della condizione sopra indicata alla lettera a).
Le società a proprietà concentrata, anche grandi, possono attribuire
all'organo di amministrazione le funzioni del comitato nomine, anche in
assenza della condizione sopra indicata alla lettera a).
X 6; 7.1; 8; 9.2
17.
L'organo di amministrazione definisce i compiti dei comitati e ne
determina la composizione, privilegiando la competenza e l'esperienza
dei relativi componenti ed evitando, nelle società grandi, una eccessiva
concentrazione di incarichi in tale ambito.
Ciascun comitato è coordinato da un presidente che informa l'organo di
amministrazione delle attività svolte alla prima riunione utile.
Il presidente del comitato può invitare a singole riunioni il presidente
dell'organo di amministrazione, il chief executive officer, gli altri
amministratori e, informandone il chief executive officer, gli esponenti
delle funzioni aziendali competenti per materia; alle riunioni di ciascun
comitato possono assistere i componenti dell'organo di controllo.
I comitati hanno la facoltà di accedere alle informazioni e alle funzioni
aziendali necessarie per lo svolgimento dei propri compiti, disporre di
risorse finanziarie e avvalersi di consulenti esterni, nei termini stabiliti
dall'organo di amministrazione.
X 6; 7.1; 8; 9.2

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18. L'organo di amministrazione delibera, su proposta del presidente, la
nomina e la revoca del segretario dell'organo e ne definisce i requisiti di
professionalità e le attribuzioni nel proprio regolamento.
Il segretario supporta l'attività del presidente e fornisce con imparzialità
di giudizio assistenza e consulenza all'organo di amministrazione su ogni
aspetto rilevante per il corretto funzionamento del sistema di governo
societario.
X 4.5
Princìpi Art. 4 – Nomina degli amministratori e autovalutazione dell'organo di
amministrazione
XIII. L'organo di amministrazione cura, per quanto di propria competenza,
che il processo di nomina e di successione degli amministratori
sia trasparente e funzionale a realizzare la composizione ottimale
X 7
dell'organo amministrativo secondo i princìpi dell'articolo 2.
XIV. L'organo di amministrazione valuta periodicamente l'efficacia della
propria attività e il contributo portato dalle sue singole componenti,
attraverso procedure formalizzate di cui sovrintende l'attuazione.
X 7
19. Raccomandazioni
L'organo di amministrazione affida al comitato nomine il compito di
coadiuvarlo nelle attività di:
a)
autovalutazione dell'organo di amministrazione e dei suoi comitati;
b)
definizione
della
composizione
ottimale
dell'organo
di
amministrazione e dei suoi comitati;
c)
individuazione dei candidati alla carica di amministratore in caso di
cooptazione;
d)
eventuale presentazione di una lista da parte dell'organo di
amministrazione uscente da attuarsi secondo modalità che ne
assicurino una formazione e una presentazione trasparente;
e)
predisposizione, aggiornamento e attuazione dell'eventuale
piano per la successione del chief executive officer e degli altri
amministratori esecutivi.
X 8
20. Il comitato nomine è composto in maggioranza da amministratori
indipendenti.
X 8
21. L'autovalutazione ha ad oggetto la dimensione, la composizione e il
concreto funzionamento dell'organo di amministrazione e dei suoi
comitati, considerando anche il ruolo che esso ha svolto nella definizione
delle strategie e nel monitoraggio dell'andamento della gestione e
dell'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.
X 7
22. L'autovalutazione è condotta almeno ogni tre anni, in vista del rinnovo
dell'organo di amministrazione.
Nelle società grandi diverse da quelle a proprietà concentrata
l'autovalutazione è condotta con cadenza annuale e può essere
realizzata anche con modalità differenziate nell'arco del mandato
dell'organo, valutando l'opportunità di avvalersi almeno ogni tre anni di
un consulente indipendente.
X 7

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23.
Nelle società diverse da quelle a proprietà concentrata l'organo di
amministrazione:
-
esprime, in vista di ogni suo rinnovo, un orientamento sulla sua
composizione quantitativa e qualitativa ritenuta ottimale, tenendo
conto degli esiti dell'autovalutazione;
-
richiede a chi presenta una lista che contiene un numero di
candidati superiore alla metà dei componenti da eleggere di fornire
adeguata informativa, nella documentazione presentata per il
deposito della lista, circa la rispondenza della lista all'orientamento
espresso dall'organo di amministrazione, anche con riferimento ai
criteri di diversità previsti dal principio VII e dalla raccomandazione
8, e di indicare il proprio candidato alla carica di presidente
dell'organo di amministrazione, la cui nomina avviene secondo le
modalità individuate nello statuto.
L'orientamento dell'organo di amministrazione uscente è pubblicato
sul sito internet della società con congruo anticipo rispetto alla
pubblicazione dell'avviso di convocazione dell'assemblea relativa
al suo rinnovo. L'orientamento individua i profili manageriali e
professionali e le competenze ritenute necessarie, anche alla luce delle
caratteristiche settoriali della società, considerando i criteri di diversità
indicati dal principio VII e dalla raccomandazione 8 e gli orientamenti
espressi sul numero massimo degli incarichi in applicazione della
raccomandazione 15.
X 7
24.
Nelle società grandi, l'organo di amministrazione:
-
definisce, con il supporto del comitato nomine, un piano per la
successione del chief executive officer e degli amministratori
esecutivi che individui almeno le procedure da seguire in caso di
cessazione anticipata dall'incarico;
-
accerta l'esistenza di adeguate procedure per la successione del
top management.
X 7.1
Art. 5 – Remunerazione
Princìpi
XV.
La politica per la remunerazione degli amministratori, dei componenti
dell'organo di controllo e del top management è funzionale al perseguimento
del successo sostenibile della società e tiene conto della necessità di
disporre, trattenere e motivare persone dotate della competenza e della
professionalità richieste dal ruolo ricoperto nella società.
X 8.1
XVI. La politica per la remunerazione è elaborata dall'organo di
amministrazione, attraverso una procedura trasparente.
X 8.1
XVII. L'organo di amministrazione assicura che la remunerazione erogata e
maturata sia coerente con i princìpi e i criteri definiti nella politica, alla
luce dei risultati conseguiti e delle altre circostanze rilevanti per la sua
attuazione.
X 8.1
Raccomandazioni
25.
L'organo di amministrazione affida al comitato remunerazioni il compito
di:
a)
coadiuvarlo nell'elaborazione della politica per la remunerazione;
b)
presentare proposte o esprimere pareri sulla remunerazione
degli amministratori esecutivi e degli altri amministratori che
ricoprono particolari cariche nonché sulla fissazione degli
obiettivi di performance correlati alla componente variabile di tale
remunerazione;
c)
monitorare la concreta applicazione della politica per la
remunerazione e verificare, in particolare, l'effettivo raggiungimento
degli obiettivi di performance;
d)
valutare periodicamente l'adeguatezza e la coerenza complessiva
della politica per la remunerazione degli amministratori e del top
management.
Per disporre di persone dotate di adeguata competenza e professionalità,
la remunerazione degli amministratori, sia esecutivi sia non esecutivi,
e dei componenti dell'organo di controllo è definita tenendo conto
delle pratiche di remunerazione diffuse nei settori di riferimento e per
società di analoghe dimensioni, considerando anche le esperienze estere
comparabili e avvalendosi all'occorrenza di un consulente indipendente.
X 8

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26. Il comitato remunerazioni è composto da soli amministratori non
esecutivi, in maggioranza indipendenti ed è presieduto da un
amministratore indipendente. Almeno un componente del comitato
possiede un'adeguata conoscenza ed esperienza in materia finanziaria
o di politiche retributive, da valutarsi dall'organo di amministrazione in
sede di nomina.
Nessun amministratore prende parte alle riunioni del comitato
remunerazioni in cui vengono formulate le proposte relative alla propria
remunerazione.
X 8
27. a) La politica per la remunerazione degli amministratori esecutivi e del top
management definisce:
un bilanciamento tra la componente fissa e la componente variabile
adeguato e coerente con gli obiettivi strategici e la politica di
gestione dei rischi della società, tenuto conto delle caratteristiche
dell'attività d'impresa e del settore in cui essa opera, prevedendo
comunque che la parte variabile rappresenti una parte significativa
della remunerazione complessiva; o
X
b) limiti massimi all'erogazione di componenti variabili; X
c) obiettivi di performance, cui è legata l'erogazione delle componenti
variabili, predeterminati, misurabili e legati in parte significativa a
un orizzonte di lungo periodo. Essi sono coerenti con gli obiettivi
strategici della società e sono finalizzati a promuoverne il successo
sostenibile, comprendendo, ove rilevanti, anche parametri non
finanziari;
X
(nei termini
di cui al par. 3
della Politica di
Remunerazione)
d) un adeguato lasso temporale di differimento – rispetto al momento
della maturazione – per la corresponsione di una parte significativa
della componente variabile, in coerenza con le caratteristiche
dell'attività d'impresa e con i connessi profili di rischio;
X 8; 16
e) le intese contrattuali che consentano alla società di chiedere
la restituzione, in tutto o in parte, di componenti variabili della
remunerazione versate (o di trattenere somme oggetto di
differimento), determinate sulla base di dati in seguito rivelatisi
manifestamente errati e delle altre circostanze eventualmente
individuate dalla società;
X
f) regole chiare e predeterminate per l'eventuale erogazione di
indennità per la cessazione del rapporto di amministrazione, che
definiscono il limite massimo della somma complessivamente
erogabile collegandola a un determinato importo o a un determinato
numero di anni di remunerazione. Tale indennità non è corrisposta
se la cessazione del rapporto è dovuta al raggiungimento di risultati
obiettivamente inadeguati.
X
28. anni. I piani di remunerazione basati su azioni per gli amministratori esecutivi
e il top management incentivano l'allineamento con gli interessi degli
azionisti in un orizzonte di lungo termine, prevedendo che una parte
prevalente del piano abbia un periodo complessivo di maturazione dei
diritti e di mantenimento delle azioni attribuite pari ad almeno cinque
X 8
29. La politica per la remunerazione degli amministratori non esecutivi
prevede un compenso adeguato alla competenza, alla professionalità
e all'impegno richiesti dai compiti loro attribuiti in seno all'organo di
amministrazione e nei comitati consiliari; tale compenso non è legato, se
non per una parte non significativa, a obiettivi di performance finanziaria.
X 8
30. La remunerazione dei membri dell'organo di controllo prevede un
compenso adeguato alla competenza, alla professionalità e all'impegno
richiesti dalla rilevanza del ruolo ricoperto e alle caratteristiche
dimensionali e settoriali dell'impresa e alla sua situazione.
X 8

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31.
L'organo di amministrazione, in occasione della cessazione dalla carica
e/o dello scioglimento del rapporto con un amministratore esecutivo o
un direttore generale, rende note mediante un comunicato, diffuso al
mercato ad esito dei processi interni che conducono all'attribuzione o
al riconoscimento di eventuali indennità e/o altri benefici, informazioni
dettagliate in merito:
a)
all'attribuzione o al riconoscimento di indennità e/o altri benefici,
alla fattispecie che ne giustifica la maturazione (p.e. per scadenza
della carica, revoca dalla medesima o accordo transattivo) e alle
procedure deliberative seguite a tal fine all'interno della società;
b)
all'ammontare complessivo dell'indennità e/o degli altri benefici,
alle relative componenti (inclusi i benefici non monetari, il
mantenimento dei diritti connessi a piani di incentivazione, il
corrispettivo per gli impegni di non concorrenza od ogni altro
compenso attribuito a qualsiasi titolo e in qualsiasi forma) e alla
tempistica della loro erogazione (distinguendo la parte corrisposta
immediatamente da quella soggetta a meccanismi di differimento);
c)
all'applicazione di eventuali clausole di restituzione (claw-back) o
trattenimento (malus) di una parte della somma;
d)
alla conformità degli elementi indicati alle precedenti lettere a), b)
e c) rispetto a quanto indicato nella politica per la remunerazione,
con una chiara indicazione dei motivi e delle procedure deliberative
seguite in caso di difformità, anche solo parziale, dalla politica
stessa;
e)
informazioni circa le procedure che sono state o saranno seguite
per la sostituzione dell'amministratore esecutivo o del direttore
generale cessato.
X 8
Art. 6 – Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi
Princìpi
XVIII.Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi è costituito
dall'insieme delle regole, procedure e strutture organizzative finalizzate
ad una effettiva ed efficace identificazione, misurazione, gestione e
monitoraggio dei principali rischi, al fine di contribuire al successo
sostenibile della società.
X 9
XIX. L'organo di amministrazione definisce le linee di indirizzo del sistema di
controllo interno e di gestione dei rischi in coerenza con le strategie della
società e ne valuta annualmente l'adeguatezza e l'efficacia.
X 9
XX. L'organo di amministrazione definisce i princìpi che riguardano il
coordinamento e i flussi informativi tra i diversi soggetti coinvolti
nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi al fine di
massimizzare l'efficienza del sistema stesso, ridurre le duplicazioni di
attività e garantire un efficace svolgimento dei compiti propri dell'organo
di controllo.
X 9.7; 9.8

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32. Raccomandazioni
L'organizzazione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi
coinvolge, ciascuno per le proprie competenze:
a)
l'organo di amministrazione, che svolge un ruolo di indirizzo e di
valutazione dell'adeguatezza del sistema;
b)
il chief executive officer, incaricato dell'istituzione e del
mantenimento del sistema di controllo interno e di gestione dei
rischi;
c)
il comitato controllo e rischi, istituito all'interno dell'organo di
amministrazione, con il compito di supportare le valutazioni e le
decisioni dell'organo di amministrazione relative al sistema di
controllo interno e di gestione dei rischi e all'approvazione delle
relazioni periodiche di carattere finanziario e non finanziario. Nelle
società che adottano il modello societario "one-tier" o "two-tier",
le funzioni del comitato controllo e rischi possono essere attribuite
all'organo di controllo;
d)
il responsabile della funzione di internal audit, incaricato di
verificare che il sistema di controllo interno e di gestione dei
rischi sia funzionante, adeguato e coerente con le linee di indirizzo
X 9.7
definite dall'organo di amministrazione;
e)
le altre funzioni aziendali coinvolte nei controlli (quali le funzioni
di risk management e di presidio del rischio legale e di non
conformità), articolate in relazione a dimensione, settore,

complessità e profilo di rischio dell'impresa;

interno e di gestione dei rischi.

  1. L'organo di amministrazione, con il supporto del comitato controllo e rischi: a) definisce le linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi in coerenza con le strategie della società e valuta, con cadenza almeno annuale, l'adeguatezza del medesimo sistema rispetto alle caratteristiche dell'impresa e al profilo di rischio assunto, nonché la sua efficacia;

f) l'organo di controllo, che vigila sull'efficacia del sistema di controllo

  • b) nomina e revoca il responsabile della funzione di internal audit, definendone la remunerazione coerentemente con le politiche aziendali, e assicurandosi che lo stesso sia dotato di risorse adeguate all'espletamento dei propri compiti. Qualora decida di affidare la funzione di internal audit, nel suo complesso o per segmenti di operatività, a un soggetto esterno alla società, assicura che esso sia dotato di adeguati requisiti di professionalità, indipendenza e organizzazione e fornisce adeguata motivazione di tale scelta nella relazione sul governo societario;
  • c) approva, con cadenza almeno annuale, il piano di lavoro predisposto dal responsabile della funzione di internal audit, sentito l'organo di controllo e il chief executive officer;
  • d) valuta l'opportunità di adottare misure per garantire l'efficacia e l'imparzialità di giudizio delle altre funzioni aziendali indicate nella raccomandazione 32, lett. e), verificando che siano dotate di adeguate professionalità e risorse;
  • e) attribuisce all'organo di controllo o a un organismo appositamente costituito le funzioni di vigilanza ex art. 6, comma 1, lett. b) del Decreto Legislativo n. 231/2001. Nel caso l'organismo non coincida con l'organo di controllo, l'organo di amministrazione valuta l'opportunità di nominare all'interno dell'organismo almeno un amministratore non esecutivo e/o un membro dell'organo di controllo e/o il titolare di funzioni legali o di controllo della società, al fine di assicurare il coordinamento tra i diversi soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • f) valuta, sentito l'organo di controllo, i risultati esposti dal revisore legale nella eventuale lettera di suggerimenti e nella relazione aggiuntiva indirizzata all'organo di controllo;
  • g) descrive, nella relazione sul governo societario, le principali caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e le modalità di coordinamento tra i soggetti in esso coinvolti, indicando i modelli e le best practice nazionali e internazionali di riferimento, esprime la propria valutazione complessiva sull'adeguatezza del sistema stesso e dà conto delle scelte effettuate in merito alla composizione dell'organismo di vigilanza di cui alla precedente lettera e).

X 9

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34.
a)
b)
c)
d)
Il chief executive officer:
cura l'identificazione dei principali rischi aziendali, tenendo conto
delle caratteristiche delle attività svolte dalla società e dalle sue
controllate, e li sottopone periodicamente all'esame dell'organo di
amministrazione;
dà esecuzione alle linee di indirizzo definite dall'organo di
amministrazione, curando la progettazione, realizzazione e
gestione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e
verificandone costantemente l'adeguatezza e l'efficacia, nonché
curandone l'adattamento alla dinamica delle condizioni operative
e del panorama legislativo e regolamentare;
può affidare alla funzione di internal audit lo svolgimento di
verifiche su specifiche aree operative e sul rispetto di regole
e procedure interne nell'esecuzione di operazioni aziendali,
dandone contestuale comunicazione al presidente dell'organo di
amministrazione, al presidente del comitato controllo e rischi e al
presidente dell'organo di controllo;
riferisce tempestivamente al comitato controllo e rischi in merito
a problematiche e criticità emerse nello svolgimento della propria
attività o di cui abbia avuto comunque notizia, affinché il comitato
possa prendere le opportune iniziative.
X 9.1
35.
dei rischi.
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
h)
Il comitato controllo e rischi è composto da soli amministratori
non esecutivi, in maggioranza indipendenti ed è presieduto da un
amministratore indipendente.
Il comitato possiede nel suo complesso un'adeguata competenza nel
settore di attività in cui opera la società, funzionale a valutare i relativi
rischi; almeno un componente del comitato possiede un'adeguata
conoscenza ed esperienza in materia contabile e finanziaria o di gestione
Il comitato controllo e rischi, nel coadiuvare l'organo di amministrazione:
valuta, sentiti il dirigente preposto alla redazione dei documenti
contabili societari, il revisore legale e l'organo di controllo, il
corretto utilizzo dei princìpi contabili e, nel caso di gruppi, la loro
omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato;
valuta l'idoneità dell'informazione periodica, finanziaria e non
finanziaria, a rappresentare correttamente il modello di business, le
strategie della società, l'impatto della sua attività e le performance
conseguite, coordinandosi con l'eventuale comitato previsto dalla
raccomandazione 1, lett. a);
esamina il contenuto dell'informazione periodica a carattere non
finanziario rilevante ai fini del sistema di controllo interno e di
gestione dei rischi;
esprime pareri su specifici aspetti inerenti alla identificazione dei
principali rischi aziendali e supporta le valutazioni e le decisioni
dell'organo di amministrazione relative alla gestione di rischi
derivanti da fatti pregiudizievoli di cui quest'ultimo sia venuto a
conoscenza;
esamina le relazioni periodiche e quelle di particolare rilevanza
predisposte dalla funzione di internal audit;
monitora l'autonomia, l'adeguatezza, l'efficacia e l'efficienza della
funzione di internal audit;
può affidare alla funzione di internal audit lo svolgimento di
verifiche su specifiche aree operative, dandone contestuale
comunicazione al presidente dell'organo di controllo;
riferisce all'organo di amministrazione, almeno in occasione
dell'approvazione della relazione finanziaria annuale e semestrale,
sull'attività svolta e sull'adeguatezza del sistema di controllo
interno e di gestione dei rischi.
X 9.2

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PARAGRAFO
36. Il responsabile della funzione di internal audit non è responsabile
di alcuna area operativa e dipende gerarchicamente dall'organo di
amministrazione. Egli ha accesso diretto a tutte le informazioni utili per
lo svolgimento dell'incarico.
Il responsabile della funzione di internal audit:
a)
verifica, sia in via continuativa sia in relazione a specifiche necessità
e nel rispetto degli standard internazionali, l'operatività e l'idoneità
del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, attraverso
un piano di audit approvato dall'organo di amministrazione, basato
su un processo strutturato di analisi e prioritizzazione dei principali
rischi;
b)
predispone relazioni periodiche contenenti adeguate informazioni
sulla propria attività, sulle modalità con cui viene condotta la
gestione dei rischi nonché sul rispetto dei piani definiti per il loro
contenimento. Le relazioni periodiche contengono una valutazione
sull'idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
c)
anche
su
richiesta
dell'organo
di
controllo,
predispone
tempestivamente relazioni su eventi di particolare rilevanza;
d)
trasmette le relazioni di cui alle lettere b) e c) ai presidenti
dell'organo di controllo, del comitato controllo e rischi e dell'organo
di amministrazione, nonché al chief executive officer, salvo i casi in
cui l'oggetto di tali relazioni riguardi specificamente l'attività di tali
soggetti;
e)
verifica, nell'ambito del piano di audit, l'affidabilità dei sistemi
informativi inclusi i sistemi di rilevazione contabile.
X 9.3
37. Il componente dell'organo di controllo che, per conto proprio o di
terzi, abbia un interesse in una determinata operazione della società
informa tempestivamente e in modo esauriente gli altri componenti del
medesimo organo e il presidente dell'organo di amministrazione circa
natura, termini, origine e portata del proprio interesse.
L'organo di controllo e il comitato controllo e rischi si scambiano
tempestivamente le informazioni rilevanti per l'espletamento dei rispettivi
compiti. Il presidente dell'organo di controllo, o altro componente da lui
designato, partecipano ai lavori del comitato controllo e rischi.
X 4.8

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