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Monrif

Management Discussion and Analysis Apr 30, 2025

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Management Discussion and Analysis

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INDICE

Relazione sulla gestione del Consiglio di Amministrazione al 31 dicembre 2024
Organi di Amministrazione e controllo 5
Relazione sulla gestione al bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 6
I principali dati economici e finanziari del Gruppo Monrif 6
Relazione sull'andamento del Gruppo Monrif al 31 dicembre 2024 7
Analisi dei risultati consolidati 10
Andamento del titolo 12
Posizione finanziaria netta consolidata al 31 dicembre 2024 13
Il Gruppo Monrif 14
Raccordo fra i valori di patrimonio netto ed il risultato dell'esercizio della società
capogruppo con i corrispondenti valori consolidati 15
Principali avvenimenti intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio e prevedibile evoluzione
della gestione 19
Principali rischi e incertezze cui Monrif S.p.A. e il Gruppo sono esposti 23
Altre informazioni 28
Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità a 31 dicembre del 2024 31
Relazione sul Governo societario e agli assetti proprietari 2024 122
Attestazione del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter
del Regolamento CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999 e ss.mm.ii. 182
Schema del Gruppo 183
Bilancio consolidato del Gruppo Monrif al 31 dicembre 2024
Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata 185
Conto Economico Consolidato 186
Rendiconto Finanziario Consolidato 187
Prospetto delle variazioni di Patrimonio Netto Consolidato 188
Informativa ai sensi della delibera CONSOB n. 15519 del 27 luglio 2006 189
Informazioni societarie 192
Principi contabili al bilancio consolidato 195
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS applicati dal 1° gennaio 2024 196
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS e IFRIC non ancora obbligatoriamente
applicabili e non adottati in via anticipata dal gruppo al 31 dicembre 2024 197
Principi contabili adottati dal Gruppo Monrif 201
Conto economico riclassificato per settori 216
Prospetto singoli settori 217
Note illustrative al bilancio consolidato del Gruppo Monrif 218
Relazione della Società di Revisione sul bilancio Consolidato 243
Relazione della Società di revisione indipendente sull'esame limitato della Rendicontazione
Consolidata di Sostenibilità ai sensi dell'art. 14-Bis del D.Lgs. 27 Gennaio 2010,n. 39 252
Bilancio separato di Monrif S.p.A. al 31 dicembre 2024
Situazione Patrimoniale-Finanziaria 258
Conto Economico e Conto Economico Complessivo 259
260
Rendiconto Finanziario

Prospetto delle variazioni di Patrimonio Netto 261
Informativa ai sensi della delibera CONSOB n. 15519 del 27 luglio 2006 262
Principi contabili e criteri di valutazione 265
Valutazione degli amministrazioni in merito al presupposto della continuità aziendale 266
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni degli IFRS applicati dal 1° gennaio 2024 269
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS Accounting Standards omologati dall'Unione
Europea non ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo al 31
dicembre 2024 270
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS Accounting Standards non ancora
omologati dall'Unione Europea 271
Principi contabili adottati dalla Società 274
Note illustrative al bilancio di esercizio di Monrif S.p.A. 279
Relazione del Collegio Sindacale 296
Relazione della Società di Revisione sul bilancio di esercizio 306

Gruppo monrif

Relazione sulla gestione al bilancio consolidato al 31 dicembre 2024

ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (per il triennio 2023, 2024 e 2025)
Presidente Andrea Leopoldo RIFFESER MONTI
Vicepresidente Matteo RIFFESER MONTI
Amministratori Claudio BERRETTI (indipendente)
Lavinia BOREA CARNACINI (indipendente)
Adriana CARABELLESE
Mario COGNIGNI (indipendente)
Diego FRATTAROLO (indipendente)
Gianluigi FIORENDI (indipendente)
Giorgio GIATTI
Stefania PELLIZZARI
Sara RIFFESER MONTI
Maria Angela TORRENTE (indipendente)
COLLEGIO SINDACALE (per il triennio 2023, 2024 e 2025)
Presidente Franco POZZI
Sindaci Effettivi Elena AGLIALORO
Amedeo CAZZOLA
Sindaci Supplenti Elena ROMANI
Massimo GAMBINI
Massimo Ubaldo FOSCHI
SOCIETÀ DI REVISIONE (per gli esercizi 2019-2027)
EY S.p.A.

RELAZIONE SULLA GESTIONE AL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2024

Gli Indicatori Alternativi di Performance ("IAP") per gli emittenti quotati si riferiscono a misure utilizzate dal Consiglio di Amministrazione, dal management e dagli investitori per analizzare le performance di Monrif S.p.A. (di seguito "Società" o "Monrif") e del Gruppo Monrif ("Gruppo Monrif" o "Gruppo"), che non derivano direttamente dal bilancio. Queste misure sono rilevanti per analizzare l'andamento del Gruppo. Gli investitori non devono considerare questi IAP come sostituti, ma piuttosto come informazioni aggiuntive dei dati inclusi nel bilancio. Si precisa che gli IAP come definiti, potrebbero non essere paragonabili a misure con denominazione analoga utilizzate da altre società. Nel prosieguo della relazione sulla gestione verranno indicati quali IAP sono stati identificati da parte del Gruppo.

I PRINCIPALI DATI ECONOMICI E FINANZIARI DEL GRUPPO MONRIF

PRINCIPALI DATI ECONOMICI CONSOLIDATI RICLASSIFICATI

(in migliaia di euro) Anno 2024 Anno 2023
RICAVI
- editoriali 59.203 65.050
- pubblicitari 41.406 42.467
- stampa conto terzi 5.008 7.426
- alberghieri 22.525 19.363
- altri ricavi 13.050 12.958
Totale ricavi consolidati 141.192 147.264
Costi operativi e del lavoro 123.461 131.652
Margine Operativo Lordo (*) 17.731 15.612
Risultato operativo 7.803 5.453
Risultato delle attività di funzionamento 155 (1.590)

(*) IAP: il Margine Operativo Lordo rappresenta un indicatore alternativo di performance non definito dagli IFRS ma utilizzato dal management del Gruppo per monitorare e valutare l'andamento operativo della stessa. Tale indicatore è definito per il Gruppo Monrif come Utile/(Perdita) del periodo al lordo degli ammortamenti, svalutazioni di immobilizzazioni materiali e immateriali e accantonamenti, degli oneri e proventi finanziari e delle imposte correnti e differite.

PRINCIPALI DATI PATRIMONIALI/FINANZIARI CONSOLIDATI RICLASSIFICATI

(in migliaia di euro) al 31.12.2024 al 31.12.2023
Attività immobilizzate 128.321 135.936
Capitale investito netto (**) 110.113 114.477
Patrimonio netto 20.100 19.921
Indebitamento finanziario netto per il Gruppo 51.507 53.195
Debiti finanziari IFRS 16 38.506 41.361

PERSONALE

al 31.12.2024 Anno 2024 al 31.12.2023 Anno 2023
puntuale medio puntuale medio
Numero dipendenti a tempo indeterminato 670 682 633 699

(**) IAP: Il capitale investito netto risulta derivante dalla sommatoria delle attività non correnti e correnti al netto di quelle finanziarie, meno le passività non correnti e correnti al netto di quelle aventi natura finanziaria.

(***) IAP: il dato mostrato è allineato all'indebitamento finanziario netto determinato secondo quanto stabilito dai principi contabili di Gruppo che, rispetto all'indebitamento ESMA, include i crediti finanziari a lungo termine ed esclude gli effetti derivanti dalla applicazione del IFRS 16.

RELAZIONE SULL'ANDAMENTO DEL GRUPPO MONRIF AL 31 DICEMBRE 2024

Signori Azionisti,

il 2024 è stato caratterizzato dall'evoluzione dello scenario geopolitico globale (come la prosecuzione dei conflitti, le elezioni presidenziali USA ed i recenti dazi all'esportazione), da un indebolimento della crescita globale e dell'eurozona, che ha portato ad un rallentamento delle misure di politica monetaria restrittiva. Dopo la riduzione di 25 punti base dei tassi di interesse di riferimento, i mercati si attendono una nuova riduzione di circa 75 punti base nel corso del 2025. Nonostante il graduale allentamento della politica monetaria, rimane il contesto di elevata incertezza e di debolezza della domanda. In Italia la crescita stenta a recuperare, l'attività economica si è mantenuta debole, risentendo del calo della produzione manifatturiera e del rallentamento dei servizi. La domanda interna è frenata dalla riduzione complessiva del potere di acquisto del consumatore, che comporta una generalizzata contrazione dei consumi.

Sulla base delle prospettive e delle previsioni per l'esercizio 2024, in data 30 gennaio 2024, gli Amministratori di Monrif S.p.A. ("Monrif", "Società" o, congiuntamente alle società controllate "Gruppo") hanno predisposto il piano industriale 2024-2028, soggetto a Independent Business Review da parte di un soggetto terzo indipendente. Il piano industriale 2024-2028 si basa sui tre pilastri che guidano le strategie del Gruppo: 1) lo sviluppo del digitale attraverso la parziale conversione delle attività editoriali, 2) la crescita dell'attività alberghiera, 3) la riduzione strutturale del costo del lavoro grazie all'accesso alla pensione anticipata per giornalisti e lavoratori poligrafici. A queste tre linee strategiche sono state aggiunte ulteriori azioni di riorganizzazione ed efficientamento della struttura operativa, per incrementare la redditività nei prossimi esercizi. Il piano industriale 2024-2028 del Gruppo Monrif rappresenta la base sulla quale gli Istituti di Credito hanno deliberato in data 24 aprile 2024, in merito alla ridefinizione delle condizioni relative agli affidamenti in essere. In particolare, gli Istituti di credito hanno:

(i) confermato fino al 31 dicembre 2027 le linee di credito a breve termine;

(ii) prorogato al 31 dicembre 2027 la data di scadenza della Linea Ancillary e della Linea Stand-by;

(iii) rimodulato il piano di ammortamento delle linee di credito a medio-lungo termine concesse a Editoriale Immobiliare S.r.l., ferma la relativa data di scadenza;

(iv) concesso nuove linee di firma a supporto dello sviluppo del business alberghiero;

(v) consentito alla scissione per incorporazione ai sensi dell'articolo 2506 del Codice Civile del ramo editoriale di Robin S.r.l. in Editoriale Nazionale al fine di accentrare in quest'ultima la gestione diretta delle attività digital delle testate online di proprietà del Gruppo;

(vi) concesso una maggiore flessibilità operativa con riferimento alle operazioni infragruppo. Nell'ambito di quanto precede sono stati ridefiniti i livelli dei Parametri Finanziari sulla base di tale piano e sono stati predisposti dei presidi di controllo del Piano mediante la verifica dell'andamento della cassa e della leva finanziaria con un meccanismo di equity cure in caso di disallineamento rispetto alle previsioni del Piano.

In data 9 aprile 2025 il Consiglio di Amministrazione della Società, così come già fatto in precedenza, ha provveduto ad aggiornare alcune assunzioni del piano 2024 -2028 e ad inserire un ulteriore anno, fino al 2029. Tale necessità è anche la diretta conseguenza della fase di evoluzione che il mercato editoriale attraversa da anni, con la modifica dei modelli tradizionali di business a seguito delle modifiche di fruizione e consumo degli utenti finali, attraverso una progressiva adozione di prodotti e servizi digitali, divenuti rilevanti nelle abitudini mediatiche di consumo.

Il piano 2025 -2029, (il "Piano"), anch'esso assoggettato a Independent Business Review da parte di un soggetto terzo indipendente, è stato utilizzato dagli Amministratori quale base di riferimento per le analisi di impairment per CGU, nonché per l'analisi di recuperabilità delle imposte differite attive, come descritto in nota integrativa. La realizzazione degli obiettivi e il raggiungimento dei risultati previsti dal Piano dipendono dall'efficacia delle azioni identificate e dalla tempestiva implementazione delle stesse, secondo i tempi e i termini ipotizzati.

Per quanto riguarda lo sviluppo del digitale, nel corso del 2024, il Gruppo Monrif ha proseguito con determinazione nell'attuazione della strategia "Digital First", completando i progetti avviati e tracciando nuove direttrici e programmi di sviluppo per l'evoluzione digitale del Gruppo, come di seguito illustrato.

Produzione editoriale digitale

L'anno ha visto una crescita significativa della produzione di contenuti originali digitali, con particolare attenzione ai formati video e audio. Dopo il lancio dei Podcast delle città di Milano e Firenze, si sono affermate nuove serie video originali come Soundcheck, pensate per rafforzare l'identità delle testate in ambito culturale e musicale e per attrarre un pubblico più giovane.

Le redazioni locali, da sempre cuore del sistema editoriale del Gruppo, sono state coinvolte in un processo di trasformazione operativa, che ha visto un'estensione delle loro attività alla produzione digitale quotidiana, con un impatto diretto sull'ampliamento dell'offerta online.

Sviluppi tecnologici e di prodotto

Nel 2024 è stata rilasciata la nuova app del Quotidiano Sportivo e sono state introdotte funzionalità di push notification – inizialmente su Il Resto del Carlino poi su tutte le testate – volte ad aumentare l'engagement e la fidelizzazione degli utenti.

Tra le innovazioni di prodotto rilasciate nel secondo semestre si segnala il nuovo sfogliatore digitale, progettato per migliorare l'esperienza di lettura delle edizioni dei quotidiani del Gruppo, con una maggiore fluidità, velocità di caricamento e funzionalità di accesso evolute.

Un importante passo avanti sul fronte dell'intelligenza artificiale è rappresentato dal rilascio di Ai.Light, un sistema proprietario che utilizza l'AI in modo collaborativo e trasparente per supportare il lavoro delle redazioni. Ai.Light, sviluppato in stretta sinergia tra i team editoriali, tecnologici e SEO, consente ai giornalisti di velocizzare le attività tecniche di pubblicazione e ottimizzare l'indicizzazione sui motori di ricerca, rafforzando al contempo la centralità del ruolo umano nel processo editoriale.

Questo sistema si affianca alla piattaforma AI editoriale, lanciata nel primo semestre e contribuisce alla costruzione di un ecosistema digitale avanzato fondato su principi etici nell'adozione delle nuove tecnologie.

In parallelo è stata implementata la nuova Data Platform, un sistema integrato di monitoraggio che automatizza la raccolta e l'analisi dei dati editoriali, offrendo alle redazioni e ai team di prodotto strumenti più efficaci per la valutazione delle performance in tempo reale.

Esperienza digitale e copertura degli eventi

Nel 2024 Monrif ha ulteriormente rafforzato le attività di supporto digitale agli eventi promossi o seguiti dalle testate del Gruppo. Attraverso live streaming, video reportage, social coverage in tempo reale e speciali digitali, il Gruppo ha garantito un'esperienza immersiva e multicanale al pubblico, ampliando la visibilità e l'impatto delle iniziative editoriali, culturali e istituzionali.

Queste attività, realizzate in sinergia tra redazioni, team video e staff digitali, rappresentano un elemento strategico nella valorizzazione del brand, nella costruzione di community e nel presidio di nuove fasce di pubblico.

Risultati e impatto

Grazie a queste attività, i siti del Gruppo hanno raggiunto, a dicembre 2024, circa 15 milioni di utenti unici mensili (fonte Audicom), consolidando la presenza digitale tra i principali player editoriali nazionali, all'interno di un ecosistema digitale sempre più complesso dovuto alle trasformazioni degli algoritmi delle piattaforme OTT che tendono a limitare l'accesso ai contenuti di editoriali di qualità.

L'attività alberghiera ha evidenziato, nel 2024, la migliore performance storica in termini di fatturato e margini per le strutture della catena dei Monrif Hotels. L'Hotel Brun (aperto il 1° Novembre 2023) ha registrato un andamento sempre crescente, ottenendo giudizi ottimi grazie alla particolare attenzione al cliente. Proseguono i lavori nell'immobile ad uso alberghiero sito a Reggio Calabria. L'hotel, che aprirà sotto il marchio Mercure del Gruppo Accor, dovrebbe essere aperto tra le fine dell'esercizio 2025 ed i primi mesi del 2026, in linea con il cronoprogramma ipotizzato.

Per quanto riguarda l'organizzazione del lavoro si evidenzia che nel corso dell'esercizio sono usciti in prepensionamento e pensionamento n. 19 dipendenti del comparto dei giornalisti.

In data 26 settembre 2024, Monti Riffeser S.r.l. (l'"Offerente" o "Monti Riffeser") ha reso noto di aver assunto la decisione di promuovere un'offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria (l'"Offerta")

avente a oggetto la totalità delle azioni ordinarie (le "Azioni") emesse da Monrif, dedotte le complessive n. 149.477.539 Azioni, rappresentative del 72,393% del capitale sociale dell'Emittente, detenute, alla data della Comunicazione, dall'Offerente e dalle persone che agiscono di concerto, nonché le n. 2.668.880 Azioni proprie, rappresentative dell'1,293% del capitale sociale, detenute dall'Emittente alla data della Comunicazione (le "Azioni Oggetto dell'Offerta"). L'Offerta è finalizzata a ottenere la revoca delle Azioni dalla quotazione su Euronext Milan, mercato organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. L'Offerente riconoscerà un corrispettivo pari a Euro 0,0500 per ciascuna Azione Oggetto dell'Offerta portata in adesione all'Offerta (il "Corrispettivo"). Il corrispettivo è stato successivamente aumentato a Euro 0,054. Per maggiori informazioni in merito all'Offerta, si rinvia al documento di offerta (il "Documento di Offerta") pubblicato dall'Offerente sul sito della Società www.monrif.it. In ragione del fatto che il controvalore massimo complessivo dell'Offerta – calcolato sulla base del Corrispettivo e del numero delle Azioni Oggetto dell'Offerta – è pari a Euro 2.716.759,85 e, pertanto, inferiore alla soglia di Euro 8 milioni di cui al combinato disposto degli articoli 100, comma 3, lett. c) del D. Lgs. 58/1988 (il "TUF") e 34-ter, comma 1, lett. c), del regolamento adottato con delibera CONSOB n. 11971/1999 (il "Regolamento Emittenti"), il Documento di Offerta non è stato sottoposto all'approvazione da parte della Commissione Nazionale per le Società e la Borsa ("CONSOB").

La Commissione Nazionale per le società e la Borsa (CONSOB) con delibera n. 23494 del 1° aprile 2025 ha determinato il corrispettivo per l'adempimento dell'obbligo di acquisto da parte di Monti Riffeser S.r.l. delle azioni ordinarie emesse da Monrif S.p.A., ai sensi dell'articolo 108, comma 2, del D. Lgs. n. 58 del 1998 e successive modificazioni e integrazioni e con delibera n. 23495 del 1° aprile 2025 ha approvato il documento informativo relativo all'assolvimento da parte di Monti Riffeser S.r.l. dell'obbligo di acquisto ai sensi dell'articolo 108, comma 2 del D. Lgs. 24 febbraio n. 1998, n. 58 e successive modificazioni ed integrazioni, avente ad oggetto azioni ordinarie emesse da Monrif S.p.A.

ANALISI DEI RISULTATI CONSOLIDATI

Il Gruppo Monrif ha registrato nell'esercizio 2024 Ricavi consolidati per Euro 141,2 milioni rispetto a Euro 147,3 milioni del precedente esercizio, che includevano per Euro 1,6 milioni i ricavi inerenti la stampa di una testata del Gruppo SAE.

I Ricavi editoriali sono stati pari a Euro 59,2 milioni rispetto ad Euro 65,1 milioni contabilizzati al 31 dicembre 2023. I ricavi inerenti la vendita di copie cartacee, pari a Euro 56,2 milioni, registrano una diminuzione di Euro 6,1 milioni (-9,9%) rispetto la flessione del mercato che evidenzia una riduzione del 7,3% (fonte ADS – media 2024). I costi di diffusione, di conseguenza, si riducono di Euro 1,3 milioni (- 7,9%).

I dati Audipress 2024/III vedono QN Quotidiano Nazionale, fascicolo sinergico di informazione e cronaca nazionale de il Resto del Carlino, la Nazione, Il Giorno, con 983.000 lettori carta+replica confermare il 3° posto fra i quotidiani generalisti sia come lettura carta che come carta+replica.

I ricavi di vendita di copie digitali, pari a Euro 1,3 milioni, sono in incremento di euro 0,2 milioni rispetto lo scorso esercizio. I siti di informazione del Gruppo e quelli ad esso aggregati, sono rientrati nelle rilevazioni di Audiweb nella categoria current events & global news. La voce ricavi editoriali include inoltre i ricavi derivanti dagli accordi siglati con Google per l'utilizzo di contenuti editoriali nel sistema Google news.

I Ricavi pubblicitari sono pari a Euro 41,4 milioni rispetto a Euro 42,5 milioni registrati nell'esercizio 2023 (-2,5%)

In particolare, il fatturato pubblicitario sui quotidiani del Gruppo è stato pari a Euro 31,3 milioni con una riduzione del 3,7% rispetto al 31 dicembre 2023. Il mercato dei quotidiani registra, a dicembre 2024, una diminuzione dell'8,7% (fonte FCP – dicembre 2024).

La raccolta on line della concessionaria del Gruppo è pari a Euro 7,7 milioni e registra un incremento del 2% rispetto al mercato che aumenta dell'1% (fonte FCP Assointernet – dicembre 2024).

Gli altri mezzi in concessione sono allineati (Euro 2,4 milioni) al risultato del 31 dicembre 2023.

I Ricavi alberghieri sono pari a Euro 22,5 milioni (Euro 19,4 milioni al 31 dicembre 2023) e registrano un aumento del 16,3%.

I Ricavi della stampa conto terzi sono pari a Euro 5 milioni contro Euro 7,4 milioni registrati al 31 dicembre 2023; tali ricavi includono riaddebiti dei consumi di carta per circa Euro 1,5 milioni (Euro 2 milioni al 31 dicembre 2023). Poligrafici Printing S.p.A. ("Poligrafici") opera principalmente nel settore printing tramite la controllata Centro Stampa Poligrafici S.r.l. ("CSP"). CSP ha modificato dal mese di gennaio dell'esercizio 2024, il proprio assetto produttivo a seguito della cessazione di un contratto di stampa con l'editore del quotidiano "Il Tirreno" (a far data dal 2 gennaio 2024) ed a seguito del mancato rinnovo del contratto di fornitura con Servizi Stampa 2.0, relativo alla stampa del quotidiano "Il Giorno", cessato a decorrere dal 2 gennaio 2024. Conseguentemente la produzione è stata concentrata fino ad ottobre 2024 negli stabilimenti produttivi di Bologna e di Campi Bisenzio (FI) (quest'ultimo di proprietà di CSP).

Gli Altri ricavi, inclusi i ricavi per vendita di collaterali, sono pari a Euro 13 milioni, in linea con il 31 dicembre 2023.

I contributi contabilizzati nel corso del 2024 sono stati pari a Euro 4,4 milioni e sono principalmente relativi (Euro 3,8 milioni) ai contributi sulle copie vendute in edicola nel 2022. Nel 2023 i contributi complessivi registrati erano stati pari a Euro 5 milioni. Gli altri ricavi includono affitti attivi, riaddebiti e sopravvenienze attive; queste ultime comprendono il provento non ricorrente di Euro 1,5 milioni relativo all'incasso di un credito vantato verso la società francese Presse Alliance S.A., interamente svalutato negli esercizi precedenti.

I Costi operativi sono pari a Euro 76,7 milioni rispetto Euro 80,9 milioni dell'esercizio precedente con una riduzione di Euro 4,2 milioni (-5,3%). I risparmi sono dovuti ad un costo di acquisto delle materie prime (in particolare carta) inferiore al 2023, a minori costi di diffusione (come commentato in precedenza), minori costi commerciali, minori costi industriali (in particolare minori costi per lavorazioni esterne e per energie). A tali decrementi si contrappongono i maggiori costi del settore alberghiero

inerenti l'incremento dell'attività come in precedenza commentato, nonché costi non ricorrenti legati ai problemi distributivi e di produzione citati in precedenza.

Il Costo del lavoro è pari a Euro 46,8 milioni e diminuisce di Euro 3,9 milioni rispetto al precedente esercizio (-7,8%).

La dinamica del costo del lavoro vede principalmente, rispetto al 2023, una riduzione nel settore editoriale (- Euro 4 milioni) ed un incremento nel settore alberghiero (+ Euro 0,7 milioni), quest'ultimo per effetto della maggiore attività svolta.

Il Margine operativo lordo è pari a Euro 17,7 milioni contro Euro 15,6 milioni registrati al 31 dicembre 2023. L'EBITDA Margin è pari al 12,6% dei ricavi consolidati (10,6% al 31 dicembre 2023) (IAP calcolato come rapporto tra il Margine Operativo Lordo e la voce di conto economico "Ricavi consolidati").

Gli Ammortamenti sono pari a Euro 8,5 milioni rispetto Euro 7,9 milioni del 2023.

Gli Accantonamenti per oneri e rischi sono pari a Euro 1,4 milioni rispetto a Euro 2,2 milioni del 2023. Essi sono principalmente relativi alle obbligazioni legali o implicite, esistenti alla data di chiusura del bilancio derivanti dagli oneri per i prepensionamenti dei lavoratori poligrafici, grafici e giornalisti previsti nel piano 2025 - 2029.

Il Risultato operativo è positivo per Euro 7,8 milioni rispetto il risultato positivo di Euro 5,5 milioni registrato nel 2023.

La Gestione delle partecipazioni evidenzia la svalutazione parziale della partecipazione detenuta in Linfa S.r.l. La valutazione riflette le analisi prudenziali svolte dagli amministratori della Società.

La Gestione finanziaria evidenzia oneri verso banche per Euro 5,8 milioni rispetto Euro 4,4 milioni al 31 dicembre 2023. Gli oneri per leasing (relativi alla contabilizzazione degli effetti derivanti dalla applicazione dell'IFRS 16) sono pari a Euro 1,8 milioni (Euro 1,8 milioni al 31 dicembre 2023). Nel mese di giugno 2024 il Gruppo ha ottenuto il rimborso di interessi per circa Euro 350 mila, pagati lo scorso esercizio sui finanziamenti SACE, procedura prevista dal D.L. 61/2023 - Decreto Alluvioni.

Il Gruppo ha contabilizzato imposte correnti e differite per Euro 1 milione (Euro 0,5 milioni al 31 dicembre 2023), con il rilascio di imposte differite (principalmente su utilizzi di accantonamenti passati) per Euro 0,7 milioni.

Il Risultato netto delle attività in funzionamento, prima degli interessi delle minoranze, evidenzia un utile consolidato di Euro 0,2 milioni rispetto la perdita consolidata di Euro 1,6 milioni registrata nel 2023. L'effetto derivante dalla applicazione dell'IFRS 16 ha determinato la rilevazione di un effetto negativo per Euro 0,1 milioni.

ANDAMENTO DEL TITOLO

Mercato/Segmento: EURONEXT MILAN Prezzo minimo 2024 6 giugno 2024 Euro 0,0338 Prezzo massimo 2024 12 febbraio 2024 Euro 0,0506 Capitalizzazione media esercizio 2024 Euro 9,8 milioni Capitalizzazione 31 dicembre 2024 Euro 11,1 milioni

Come in precedenza illustrato, in data 26 settembre 2024, la controllante Monti Riffeser S.r.l., ha promosso una offerta pubblica di acquisto volontaria finalizzata ad ottenere la revoca delle azioni dalla quotazione su Euronext Milan, riconoscendo un corrispettivo di Euro 0,0500 per ciascuna azione oggetto dell'offerta. Tale corrispettivo è stato successivamente incrementato a Euro 0,054 per azione.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA CONSOLIDATA AL 31 DICEMBRE 2024

Di seguito si riporta il prospetto di dettaglio della composizione dell'"Indebitamento finanziario netto" del Gruppo al 31 dicembre 2024, determinato in conformità alla Raccomandazione ESMA 32-382-1138 del 4 marzo 2021 e al Richiamo di attenzione n. 5/21 del 29 aprile 2021 emesso dalla Consob:

(in migliaia di Euro) al 31.12.2024 al 31.12.2023
A. Disponibilità liquide 10.933 12.248
B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide - -
C. Altre attività finanziarie correnti 419 2.205
D. Liquidità (A) + (B) + (C) 11.352 14.453
E. Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma 20.257
esclusa la parte corrente del debito finanziario non corrente) 19.992
F. Parte corrente del debito finanziario non corrente 5.158 7.222
G. Indebitamento finanziario corrente (E+F) 25.150 27.479
H. Indebitamento finanziario corrente netto (G-D) 13.798 13.026
I. Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e
gli strumenti di debito) 76.215 81.530
J. Strumenti di debito - -
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti - -
L. Indebitamento finanziario non corrente (I+J+K) 76.215 81.530
M. Totale indebitamento finanziario (H+L) 90.013 94.556

La Posizione Finanziaria Netta consolidata calcolata secondo la raccomandazione ESMA evidenzia al 31 dicembre 2024 un indebitamento pari a Euro 90 milioni rispetto l'indebitamento di Euro 94,6 milioni al 31 dicembre 2023. Tale valore include l'effetto derivante dalla applicazione dell'IFRS 16 che ha determinato la registrazione di un maggior debito per Euro 38,5 milioni.

Al netto dell'effetto rappresentato dall'IFRS 16, la posizione finanziaria netta secondo raccomandazioni ESMA sarebbe pari a Euro 51,5 milioni rispetto Euro 53,2 milioni al 31 dicembre 2023; la posizione finanziaria netta calcolata secondo i criteri del Gruppo, includendo i crediti finanziari non correnti, evidenzia il medesimo indebitamento netto.

Al 31 dicembre 2023 era stata classificata tra i debiti correnti la linea revolving di Editoriale Nazionale pari a Euro 5 milioni, successivamente rinnovata fino al 31 dicembre 2027 e conseguentemente riclassificata come debito finanziario non corrente.

Nel corso dell'esercizio 2024 è stato liquidato il trattamento di fine rapporto per impiegati ed operai per Euro 1,2 milioni, portando, al 31 dicembre 2024, l'esborso complessivo per prepensionamenti ed incentivi nell'arco degli esercizi dal 2020 al 2024, a circa Euro 18 milioni.

Nel mese di novembre 2024 è stato incassato l'importo di Euro 1,5 milioni inerente il credito verso la società francese Presse Alliance S.A., interamente svalutato.

Nel mese di dicembre 2024 la controllata EGA ha incassato il deposito cauzionale a garanzia del pagamento dell'affitto dell'Hotel Carlton, riducendo contestualmente il debito relativo al finanziamento garantito SACE.

Non sono intervenute altre operazioni significative non ricorrenti che abbiano avuto impatto sulla posizione finanziaria e non si sono verificate operazioni atipiche o inusuali.

IL GRUPPO MONRIF

Risultati per area di attività

Il Gruppo opera principalmente nei settori editoriale e pubblicitario, stampa, alberghiero e immobiliare attraverso le seguenti società:

  • Monrif S.p.A. capogruppo holding di partecipazioni;
  • Editoriale Nazionale S.r.l. e sua controllata Società Pubblicità Editoriale e Digitale S.r.l. ("SpeeD") nel settore editoriale e pubblicitario, insieme a Robin S.r.l. e Gospeed S.r.l. nel settore new media/tech;
  • Poligrafici Printing S.p.A. e la sua controllata Centro Stampa Poligrafici S.r.l. nel settore stampa;
  • E.G.A. Emiliana Grandi Alberghi S.r.l. ("EGA") nel settore alberghiero;
  • Editoriale Immobiliare S.r.l. e Compagnia Agricola Finanziaria Immobiliare S.r.l. ("CAFI") nel settore immobiliare.

Nel mese di dicembre 2023 i Consigli di Amministrazione di Editoriale Nazionale S.r.l. e Robin S.r.l. hanno deliberato la concentrazione delle attività relative alla parte editoriale digital in Editoriale Nazionale. A tale riguardo a partire dal mese di ottobre 2023 le società hanno formalizzato la disdetta di tutti i contratti di concessione, licenza editoriale e utilizzo marchi a far data dal 31 dicembre 2023. Editoriale Nazionale, pertanto, ha iniziato ad operare già dal 1° gennaio 2024 con la gestione diretta delle testate on – line del Gruppo, mentre Robin a partire dall'esercizio 2024 opera in qualità di fornitore di information technology sia sui siti di informazione di Editoriale Nazionale che per siti terzi. Tale riorganizzazione societaria prevedeva anche il trasferimento del ramo aziendale digital di proprietà di Robin tramite una operazione di scissione per incorporazione (ex art. 2506 cc), operazione che si è concretizzata in data 25 luglio 2024 con la stipula dell'atto di scissione.

Di seguito si riportano i dati di sintesi del conto economico e dello stato patrimoniale consolidati riclassificati al 31 dicembre 2024 confrontati con quelli dell'anno precedente.

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO RICLASSIFICATO

(in migliaia di euro) Anno 2024 Anno 2023
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 141.192 147.264
Costi operativi (*) 76.674 80.924
Costi del lavoro 46.787 50.728
Margine operativo lordo (**) 17.731 15.612
Ammortamenti e perdite di valore delle immobilizzazioni 8.516 7.938
Accantonamenti per rischi 1.412 2.221
Risultato operativo 7.803 5.453
Proventi e (oneri) finanziari (6.486) (6.510)
Proventi (oneri) da valutazione delle partecipazioni (88) -
Risultato ante imposte 1.229 (1.057)
Imposte correnti e differite 995 (533)
Utile (perdita) delle attività in funzionamento 234 (1.590)
(Utile) Perdita di terzi (79) 151
Utile (perdita) dell'esercizio del Gruppo 155 (1.741)

(*) I Costi operativi sono rappresentati dalla sommatoria delle seguenti voci di costo desunte dagli schemi del bilancio consolidato: 1) consumi di materie prime ed altri; 2) altri costi operativi; 3) variazione nelle rimanenze di prodotti finiti e prodotti in corso di lavorazione.

(**) Indicatore Alternativo di Performance (IAP): il Margine Operativo Lordo rappresenta un indicatore alternativo di performance non definito dagli IFRS ma utilizzato dal management del Gruppo per monitorare e valutare l'andamento operativo dello stesso, in quanto non influenzato dalla volatilità dovuta agli effetti dei diversi criteri di determinazione degli imponibili fiscali, dall'ammontare e caratteristiche del capitale impiegato nonché dalle relative politiche di ammortamento. Tale indicatore è definito per il Gruppo Monrif come Utile/(Perdita) del periodo al lordo di ammortamenti, svalutazioni di immobilizzazioni materiali e immateriali e accantonamenti, degli oneri e proventi finanziari e delle imposte sul reddito.

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO RICLASSIFICATO

(in migliaia di euro) al 31.12.2024 al 31.12.2023
Attività non corrente 128.321 135.936
Attività corrente 45.704 50.020
Totale attività 174.025 185.956
Patrimonio netto 20.100 19.921
Passività non correnti 87.739 95.051
Passività correnti 66.186 70.984
Totale passività e Patrimonio Netto 174.025 185.956

RACCORDO FRA I VALORI DI PATRIMONIO NETTO ED IL RISULTATO DELL'ESERCIZIO DELLA SOCIETÀ CAPOGRUPPO CON I CORRISPONDENTI VALORI CONSOLIDATI

(in migliaia di euro) Patrimonio
netto al
31.12.2023
Utile
(perdita)
Movimentazion
e patrimonio
netto
Patrimoni
o netto al
31.12.2024
Bilancio separato della Monrif S.p.A. 42.629 1.771 1 44.401
Assunzione patrimonio netto delle partecipate 75.659 1.540 (876) 76.323
Eliminazione valore di carico delle partecipazioni (91.388) - (3.000) (94.388)
Maggior valore attribuito a testate e
attività immateriali
9.413 - - 9.413
Eliminate rivalutazioni/svalutazioni (9.567) 246 - (9.321)
Maggior valore attribuito agli immobili al netto degli
ammortamenti
388 (24) - 364
Eliminazione dividendi infragruppo - (3.820
)
3.820 -
Eliminazione degli utili e delle perdite
infragruppo inclusi nel valore dei cespiti (12.444) 253 - (12.191)
Impatti dovuti all'applicazione del
principio contabile IFRS 16
1.194 163 - 1.357
Altre rettifiche di consolidamento (784) 341 - (443)
Stanziamento di imposte differite attive e passive
riguardanti l'effetto fiscale delle rettifiche di
consolidamento
4.821 (236) - 4.585
Patrimonio netto e Utile (perdita) d'esercizio come
da bilancio consolidato
19.921 234 (55) 20.100
di cui: quota di competenza dei terzi 5.904 79 (94) 5.889
di cui: quota di competenza del Gruppo 14.017 155 39 14.211

MONRIF S.P.A.

Monrif S.p.A. ha chiuso l'esercizio 2024 con un utile di Euro 1,8 milioni rispetto la perdita di Euro 1,8 milioni registrata al 31 dicembre 2023 (sulla quale gravava la svalutazione nella partecipazione in Editoriale Nazionale per Euro 2,5 milioni). Nell'esercizio la Società ha contabilizzato il provento netto non ricorrente per l'incasso di un credito verso la società francese Presse Alliance, come in precedenza commentato. I dividendi percepiti nel 2024 dalle controllate Poligrafici Printing S.p.A. ed EGA S.r.l. sono stati pari a Euro 2,3 milioni. Nell'esercizio 2023 i dividendi, per complessivi Euro 2,3 milioni erano stati corrisposti dalle controllate Poligrafici Printing S.p.A. per Euro 0,8 milioni, Robin S.r.l. per 0,5 milioni e da Editoriale Immobiliare S.r.l. per Euro 1 milione, quest'ultima con distribuzione di parte della Riserva sovraprezzo azioni formatasi in occasione della operazione di conferimento effettuata nell'esercizio 2020.

La posizione finanziaria netta evidenzia un indebitamento netto pari a Euro 13,7 milioni rispetto all'indebitamento netto di Euro 12,8 milioni del 31 dicembre 2023.

EDITORIALE NAZIONALE S.R.L.

Si riporta di seguito il conto economico riclassificato e lo stato patrimoniale di Editoriale Nazionale S.r.l.

CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO DI EDITORIALE NAZIONALE SRL

(in migliaia di euro) Anno 2024 Anno 2023
Ricavi netti 100.535 103.840
Costi operativi 63.562 64.463
Costo del lavoro 33.008 37.535
Margine operativo lordo 3.965 1.842
Risultato operativo (41) (2.663)
Risultato dell'esercizio (2.348) (4.345)

STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO DI EDITORIALE NAZIONALE SRL

(in migliaia di euro) al 31.12.2024 al 31.12.2023
Attivo immobilizzato 59.679 60.473
Capitale investito netto 39.890 36.666
Patrimonio netto 1.264 (2.477)
Indebitamento (disponibilità) finanziario 38.626 39.143

SOCIETÁ PUBBLICITÁ EDITORIALE E DIGITALE SRL

Si riporta di seguito il conto economico riclassificato lo stato patrimoniale di SpeeD S.r.l.

CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO DI SPEED SRL

(in migliaia di euro) Anno 2024 Anno 2023
Ricavi 43.581 44.698
Costi operativi 39.953 41.347
Costo del lavoro 2.520 2.459
Margine operativo lordo 1.108 892
Risultato operativo 342 248
Risultato dell'esercizio 2 (339)

STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO DI SPEED SRL

(in migliaia di euro) al 31.12.2024 al 31.12.2023
Attivo immobilizzato 3.111 2.918
Capitale investito netto 5.041 5.207
Patrimonio netto 1.724 1.722
Indebitamento (disponibilità) finanziario 3.317 3.485

NEW MEDIA

Si riporta di seguito il conto economico riclassificato lo stato patrimoniale del settore internet e multimediale composto da Robin S.r.l.

CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO

(in migliaia di euro) Anno 2024 Anno 2023
Ricavi netti 5.338 9.231
Costi operativi 3.877 6.388
Costo del lavoro 840 973
Margine operativo lordo 621 1.870
Risultato operativo 112 1.343
Risultato dell'esercizio (15) 893

STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO

(in migliaia di euro) al 31.12.2024 al 31.12.2023
Attivo immobilizzato 2.067 3.696
Capitale investito netto 871 4.103
Patrimonio netto 504 3.575
Indebitamento (disponibilità) finanziario 367 528

SETTORE STAMPA

Il settore stampa fa capo alla Poligrafici Printing S.p.A., holding di partecipazioni quotata all'Euronext Growth Milan, mercato non regolamentato gestito da Borsa Italiana S.p.A., ed alla controllata Centro Stampa Poligrafici S.r.l. ("CSP").

Si riporta di seguito il conto economico riclassificato lo stato patrimoniale del settore stampa composto da Poligrafici Printing e da CSP.

CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO

(in migliaia di euro) Anno 2024 Anno 2023
Ricavi netti 20.819 24.144
Costi operativi 11.423 13.681
Costo del lavoro 5.310 5.523
Margine operativo lordo 4.086 4.940
Risultato operativo 1.437 2.332
Risultato del Gruppo 791 1.493

STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO

(in migliaia di euro) al 31.12.2024 al 31.12.2023
Attivo immobilizzato 18.928 20.823
Capitale investito netto 35.768 37.944
Patrimonio netto 31.217 31.335
Indebitamento (disponibilità) finanziario 4.551 6.609

SETTORE IMMOBILIARE

Il settore immobiliare del Gruppo fa capo a Editoriale Immobiliare S.r.l. ed alla CAFI S.r.l. Editoriale Immobiliare S.r.l. è la società cui sono stati conferiti immobili di proprietà di Monrif S.p.A. e/o rinvenienti dalla operazione di fusione avvenuta nel corso dell'esercizio 2020. Pertanto, a seguito dei sopracitati investimenti, il settore include l'immobile direzionale ove ha sede esclusivamente la direzione del Gruppo, lo stabilimento industriale di Bologna, un immobile uso uffici per il quale sono in essere alcune trattative per la locazione ed infine il parcheggio privato ad uso pubblico antistante la sede legale del Gruppo. Editoriale Immobiliare S.r.l. detiene inoltre una partecipazione pari al 51% nella Compagnia Agricola Finanziaria Immobiliare S.r.l., proprietaria di un'area agricola di circa 77 ettari a Bologna con potenzialità di sviluppo immobiliare.

CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO

(in migliaia di euro) Anno 2024 Anno 2023
Ricavi netti 2.990 2.844
Costi operativi 895 857
Costo del lavoro 462 289
Margine operativo lordo 1.633 1.698
Risultato operativo 374 317
Risultato dell'esercizio (1.216) (527)

STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO

(in migliaia di euro) al 31.12.2024 al 31.12.2023
Attivo immobilizzato 39.675 40.874
Capitale investito netto 39.977 39.814
Patrimonio netto 19.768 20.991
Indebitamento (disponibilità) finanziario 20.209 18.823

SETTORE ALBERGHIERO

Il settore fa capo alla E.G.A. che svolge la propria attività negli alberghi Royal Hotel Carlton, Hotel Internazionale e Hotel Brun, siti a Bologna.

CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO

(in migliaia di euro) Anno 2024 Anno 2023
Ricavi netti 23.089 20.202
Costi operativi 10.047 8.893
Costo del lavoro 4.065 3.382
Margine operativo lordo 8.977 7.927
Risultato operativo 5.916 5.152
Risultato dell'esercizio 2.786 2.247

STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO

(in migliaia di euro) al 31.12.2024 al 31.12.2023
Attivo immobilizzato 33.030 37.327
Capitale investito netto 29.296 33.801
Patrimonio netto 3.852 2.566
Indebitamento (disponibilità) finanziario 25.444 31.235

Rapporti della Monrif S.p.A. con controllate, collegate, controllanti o parti correlate

Monrif S.p.A. intrattiene con le società controllate e collegate rapporti finanziari, commerciali, prestazioni di servizi e di consulenza.

I rapporti intercorsi nell'esercizio 2024 hanno riguardato principalmente:

  • la gestione accentrata delle coperture assicurative e dei rapporti con i brokers assicurativi;
  • la liquidazione dell'imposta sul valore aggiunto con la procedura dell'"IVA di Gruppo";
  • la liquidazione dell'imposta sul reddito delle società con la procedura del "Consolidato nazionale";
  • la concessione e l'ottenimento di finanziamenti;
  • la gestione dei rapporti con CONSOB e Borsa;
  • la gestione di tematiche fiscali;
  • i rapporti con gli Istituti di Credito e la gestione dei contratti di finanziamento;
  • il supporto legale in ambito societario.

Tutti i rapporti sia di natura finanziaria che amministrativa sono regolati alle normali condizioni di mercato ed avvengono nel rispetto della procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 23 giugno 2021. Qui di seguito si riepilogano i rapporti patrimoniali ed economici di Monrif S.p.A. nei confronti delle società controllate, collegate e parti correlate:

(in migliaia di euro) Crediti Debiti Ricavi Costi
Società collegate 320 29 144 19
Società correlate 70 17 1 118
TOTALE 390 46 145 137

PRINCIPALI AVVENIMENTI INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO E PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE

Successivamente la chiusura dell'esercizio 2024 non sono intervenuti fatti di particolare rilievo. La Commissione Nazionale per le società e la Borsa (CONSOB) con delibera n. 23494 del 1° aprile 2024 ha determinato il corrispettivo per l'adempimento dell'obbligo di acquisto da parte di Monti Riffeser S.r.l. delle azioni ordinarie emesse da Monrif S.p.A., ai sensi dell'articolo 108, comma 2, del D. Lgs. n. 58 del 1998 e successive modificazioni e integrazioni e, con delibera n. 23495 del 1° aprile 2025, ha approvato il documento informativo relativo all'assolvimento da parte di Monti Riffeser S.r.l. dell'obbligo di acquisto ai sensi dell'articolo 108, comma 2 del D. Lgs. 24 febbraio n. 1998, n. 58 e successive modificazioni ed integrazioni, avente ad oggetto azioni ordinarie emesse da Monrif S.p.A.

Il 27 marzo 2025 Il quotidiano il Resto del Carlino ha iniziato i festeggiamenti per celebrare il suo 140° anniversario. Dopo l'evento di Bologna, il tour del Carlino proseguirà per le altre città nelle zone di diffusione tra Emilia-Romagna e Marche. Ci sarà anche una mostra e per tutto l'anno l'informazione di oggi andrà a braccetto con le nostre secolari radici, dando uno sguardo al futuro, con tutte le sue novità. Questo percorso è possibile grazie anche ai tanti compagni di viaggio (enti patrocinanti e partner) che hanno accettato di accompagnare questo straordinario evento.

Il settore alberghiero, per il quale sono in corso valutazioni su nuove gestioni, anche grazie alla forte esperienza maturata dal Gruppo in questo ambito, continua ad evidenziare un andamento positivo, allineato alle previsioni di Piano.

Sulla base dell'andamento della produzione intervenuto nei mesi estivi e, in accordo con quanto richiesto dal principale cliente Editoriale Nazionale, dalla fine del mese di ottobre 2024 il Gruppo Poligrafici Printing ha ripreso a stampare le sole edizioni de Il Giorno presso uno stampatore terzo a Milano. La stessa ha rinnovato, con decorrenza 1° gennaio 2025, il contratto di stampa con l'editore di Gazzetta di Parma. Il nuovo accordo, che decorre dal 1° gennaio 2025, avrà durata di tre anni e prevede la stampa di tutte le copie della Gazzetta di Parma. Lo stabilimento di produzione sarà quello di

Bologna con back up lo stabilimento di Firenze. Il Corriere Romagna stamperà presso gli stabilimenti di CSP alcuni fascicoli dedicati alle realtà locali del territorio romagnolo.

È in corso di fase avanzata di rinnovo il contratto di stampa con l'editore de la Libertà di Piacenza.

Proseguono gli investimenti nel settore on line e sono in divenire nuove iniziative editoriali e pubblicitarie per sostenere la crescita dei risultati gestionali.

Sulla base dei recenti interventi del Governo per il settore editoriale e con l'andamento complessivo allineato al Piano, è presumibile potere raggiungere gli obiettivi strategici prefissati, anche se, per l'incerto andamento del contesto macroeconomico, occorre operare con estrema cautela ed essere pronti ad agire con interventi mirati, nel caso si verificassero eventi negativi ad oggi non prevedibili.

VALUTAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI IN MERITO AL PRESUPPOSTO DELLA CONTINUITÀ AZIENDALE

Al 31 dicembre 2024 il patrimonio netto consolidato del Gruppo Monrif ammonta a Euro 20,1 milioni e la posizione finanziaria netta ESMA ante applicazione dell'IFRS 16 ammonta a Euro 51,5 milioni (Euro 53,2 milioni al 31 dicembre 2023) e ad Euro 90 milioni post applicazione dell'IFRS 16, di cui Euro 25 milioni a breve termine.

Il risultato operativo ha registrato un valore positivo di Euro 7,8 milioni (Euro 5,4 milioni nel 2023), dopo avere accantonato Euro 1,4 milioni principalmente in relazione alle obbligazioni legali o implicite, esistenti alla data di chiusura del bilancio derivanti dagli oneri per i prepensionamenti dei lavoratori poligrafici, grafici e giornalisti previsti nel piano 2025 - 2029.

Gli oneri finanziari sono stati Euro 7,7 milioni, con un incremento di Euro 1 milione rispetto l'esercizio precedente a causa dell'andamento crescente, a partire dalla seconda metà del 2023, del parametro euribor, che rappresenta lo spread di riferimento dell'indebitamento bancario.

La situazione di incertezza economica ha indotto le imprese a diminuire gli investimenti in comunicazione a livello nazionale, mentre la raccolta locale del Gruppo (che incide per oltre il 70% nella raccolta pubblicitaria totale), ha registrato valori superiori al 2023 ed in controtendenza rispetto al mercato. Da considerare inoltre che il venire meno della c.d. pubblicità legale ha sicuramente inciso sui risultati della raccolta pubblicitaria e, unitamente alla progressiva contrazione nell'acquisto dei quotidiani (non pienamente compensato dall'incremento delle copie digitali), ha negativamente influenzato i risultati gestionali del settore editoriale.

Gli interventi che il Governo ha stanziato a favore dell'editoria hanno parzialmente compensato la riduzione dei ricavi, mentre, il ricorso a strumenti di prepensionamento e ad altre iniziative di efficentamento, hanno permesso di contenere significativamente il costo del lavoro ed ottenere risultati gestionali superiori all'esercizio 2023 e prossimi alle previsioni di piano industriale.

Il settore alberghiero ha registrato performance allineate alle previsioni di piano.

Il settore stampa ha evidenziato anch'esso marginalità positive, nonostante il sopraggiungere di oneri non ricorrenti.

Grazie alle azioni implementate, il Gruppo ha raggiunto un risultato consolidato positivo per Euro 0,2 milioni, dopo avere contabilizzato imposte correnti e differite per Euro 1 milione (Euro 0,5 milioni al 31 dicembre 2023).

Le prospettive legate al contesto macroeconomico e la fase di evoluzione che il mercato editoriale attraversa da anni, con la modifica dei modelli tradizionali di business a seguito delle modifiche di fruizione e consumo degli utenti finali, attraverso una progressiva adozione di prodotti e servizi digitali, divenuti rilevanti nelle abitudini mediatiche di consumo, hanno determinato la necessità di aggiornare alcune assunzioni del piano 2024 – 2028, allungandolo di un esercizio, pertanto fino al 2029. Il Piano è stato approvato nella riunione del Consiglio di Amministrazione del 9 aprile 2025, assoggettandolo a Independent Business Review.

Il Piano si basa su alcuni elementi fondamentali in continuità con le strategie già approvate nei precedenti esercizi, ed in particolare:

  1. dallo sviluppo del digitale;

  2. dal risparmio strutturale nel costo del lavoro attraverso una serie di interventi volti ad adeguare la struttura dei costi al nuovo modello di business, e garantendo quindi la futura sostenibilità economica del Gruppo da attuare con le dovute gradualità e nel pieno rispetto delle norme e degli strumenti previsti dal nostro ordinamento;

  3. dalla crescita del settore alberghiero.

In relazione allo sviluppo del digitale si precisa che le variazioni presentate nel Piano riflettono le potenzialità dell'incremento dell'audience atteso, che ci si attende possa determinare maggiori ricavi pubblicitari (per vendita in reservation e/o in programmatic) nonché un aumento degli abbonamenti ai siti del Gruppo.

Per quanto concerne il risparmio del costo del lavoro si precisa che nel corso dell'esercizio 2024 sono già usciti in prepensionamento e pensionamento n. 19 dipendenti del comparto giornalisti, sulla base di

accordi sindacali già ratificati presso il Ministero del lavoro. Inoltre, nel Piano, si prevedono ulteriori riduzioni del costo del lavoro a seguito dei vari interventi di riorganizzazione aziendale, parzialmente neutralizzati dalle assunzioni previste principalmente per lo sviluppo alberghiero.

Per quanto concerne la crescita del settore alberghiero si precisa che il Management prevede di proseguire nel consolidamento delle attività già in essere e di accrescere la presenza sul mercato tramite l'apertura di nuove strutture alberghiere. La controllata EGA ha sottoscritto un nuovo accordo per la gestione di una struttura alberghiera a Reggio Calabria: il contratto di sublocazione è di 9 anni rinnovabili per ulteriori 9 anni, ed è stata siglata la partnership con Accor, primario Gruppo Alberghiero Internazionale, con il marchio Mercure, con apertura prevista tra la fine del 2025 e l'inizio 2026, secondo il cronoprogramma.

Oltre alle tre linee strategiche soprariportate sono state previste ulteriori azioni di riorganizzazione ed efficientamento della struttura per consentire un incremento della redditività operativa negli esercizi successivi.

Il Piano è stato utilizzato dagli Amministratori quale base di riferimento per le analisi di impairment per CGU, nonché per l'analisi di recuperabilità delle imposte differite attive, come descritto in nota integrativa.

Alla data di redazione del presente documento, non sono intervenute modifiche agli accordi sottoscritti con gli Istituti di Credito in data 24 aprile 2024 , in merito alla ridefinizione delle principali condizioni relative agli affidamenti in essere, come in precedenza ampiamente descritto, ad eccezione della richiesta di waiver sottoposta agli Istituti di Credito ed ottenuta nel mese di novembre 2024 per poter avviare la procedura di delisting, attualmente in corso e che si prevede potrà trovare positiva conclusione entro il primo semestre 2025. Nell'ambito di tale accordo si precisa sono stati ridefiniti i livelli dei Parametri Finanziari sulla base del piano 2024-2028 e sono stati predisposti dei presidi di controllo mediante la verifica dell'andamento della cassa e della leva finanziaria con un meccanismo di equity cure in caso di disallineamento rispetto alle previsioni.

In particolare viene previsto un meccanismo con date di rilevazioni semestrali a partire dal 31 dicembre 2024 che riguarda:

a) un Test sulla cassa minima, da effettuare entro un mese dalla data di rilevazione. Se la cassa consolidata è al di sotto della cassa minima, Monrif dovrà procurare un apporto di liquidità da parte degli azionisti entro i tre mesi successivi alla dichiarazione di rispetto attestante lo sforamento. L'apporto di liquidità dovrà fare in modo che la cassa disponibile ritorni al livello di cassa minima di riferimento.

b) un test sul parametro posizione finanziaria netta ante IFRS 16/Margine operativo lordo, da effettuare in concomitanza del test sui covenant finanziari. In caso di sforamento del parametro equity cure per almeno due volte consecutive, Monrif dovrà procurare un apporto di liquidità da parte degli azionisti entro i tre mesi successivi alla dichiarazione di rispetto attestante lo sforamento. In caso di primo sforamento, il secondo test verrà effettuato sul parametro base di riferimento. L'apporto di liquidità dovrà far in modo che il parametro ritorni al livello del parametro base di riferimento.

L'apporto di liquidità potrà avvenire mediante aumenti di capitale, versamenti a fondo perduto o finanziamenti soci subordinati, a scelta di Monrif. Monrif dovrà avviare le attività societarie finalizzate all'aumento di capitale entro due mesi dall'invio della dichiarazione di rispetto attestante lo sforamento, a meno che entro tale termine non abbia indicato agli Istituti le diverse modalità con cui sarà effettuato l'apporto di liquidità (come versamenti a fondo perduto o finanziamenti soci subordinati).

In ogni caso, l'obbligo di equity cure scatterà solo qualora l'importo da versare sia superiore ad Euro 0,5 milioni.

I parametri finanziari previsti sui finanziamenti in essere e da calcolare sulla base dei dati consuntivati al 31 dicembre 2024 sono risultati soddisfatti.

Inoltre, sulla base delle previsioni di performance elaborate dal Management per gli esercizi 2025 e 2026 ed incluse nel Piano, non si ravvedono criticità nel rispetto dei suddetti parametri nelle rilevazioni previste per i prossimi 12 mesi dalla data di redazione del presente documento.

Gli Amministratori hanno inoltre aggiornato l'analisi del fabbisogno finanziario del Gruppo per i prossimi dodici mesi, sulla base della quale è emerso che le disponibilità liquide, gli affidamenti

concessi e i flussi di cassa attesi dalla gestione corrente, inclusivi dei contributi a sostegno del settore editoriale attualmente previsti dalle manovre governative, risultano sufficienti a far fronte al fabbisogno finanziario a livello di Gruppo in tale arco temporale dalla data di approvazione della presente relazione finanziaria, nonché il rispetto dei nuovi parametri finanziari previsti dagli accordi interbancari.

Tenuto conto di quanto sopra indicato, gli Amministratori hanno pertanto predisposto il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 secondo il presupposto della continuità aziendale, considerando le incertezze rilevate, principalmente riconducibili al contesto macroeconomico, alla progressiva contrazione del mercato editoriale ed alle aspettative di performance previste per i prossimi esercizi, unitamente al livello di indebitamento finanziario del Gruppo, come non significative. A tale fine gli Amministratori hanno tenuto conto della positiva conclusione degli accordi raggiunti con gli Istituti finanziari nel corso dell'esercizio 2024, confidenti che le previsioni economiche del Piano, (con particolare riferimento sia a quelle relative ai Ricavi che a quelle relative al costo del lavoro), utilizzato anche al fine della recuperabilità del capitale investito netto, delle attività immateriali e delle imposte differite, si possano realizzare nei tempi e con i modi previsti, così da rispettare, seppur con limitati margini di variabilità, i parametri finanziari previsti dai contratti di finanziamento. Tali previsioni sono comunque soggette alle incertezze tipiche del settore e di ogni attività previsionale e alle possibili ripercussioni derivanti dalle evoluzioni dello scenario macroeconomico e geopolitico, le quali potrebbero influenzare i risultati che saranno effettivamente conseguiti, nonché le relative modalità e tempistiche di manifestazione.

Il Consiglio di Amministrazione continuerà a monitorare con estrema attenzione sia l'evolvere delle variabili, nazionali ed internazionali, sia l'andamento dei mercati di riferimento rispetto alle ipotesi di Piano, mantenendo al contempo un'attenzione proattiva e costante al contenimento di tutti i costi e all'individuazione di iniziative che possano ulteriormente tutelare la redditività ed i flussi di cassa attesi nei prossimi esercizi.

PRINCIPALI RISCHI E INCERTEZZE CUI MONRIF S.P.A. E IL GRUPPO SONO ESPOSTI

Nello svolgimento delle proprie attività, il Gruppo Monrif è esposto a una serie di rischi che potrebbero limitare o impedire il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione, nel ruolo di Amministratore incaricato di sovraintendere al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, cura, ai sensi delle norme applicabili, l'identificazione dei principali rischi aziendali, tenendo conto delle caratteristiche delle attività svolte dalla Capogruppo e dalle sue controllate. Le risultanze vengono sottoposte all'approvazione del Consiglio di Amministrazione.

Rischi connessi alle condizioni generali dell'economia ed al contesto geopolitico

La situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo è influenzata dai vari fattori che compongono il quadro macro-economico, inclusi l'incremento o il decremento del prodotto nazionale lordo ("PIL"), il livello di fiducia dei consumatori e delle imprese, l'andamento dei tassi di interesse per il credito al consumo, il costo delle materie prime.

L'attività, le strategie e le prospettive del Gruppo potrebbero essere negativamente condizionate con effetto diretto dall'andamento della situazione economica del paese Italia e dall'efficacia delle politiche economiche ivi sviluppate dal Governo.

Tali variabili, unite all'effetto dei conflitti presenti, possono incidere in maniera importante sui consumi delle famiglie e sugli investimenti delle imprese, mentre le misure adottate dal Governo nazionale possono solo in parte attenuare la debolezza congiunturale dell'attività, in particolare quella editoriale.

Le specifiche vicende relative al conflitto Russia-Ucraina e della crisi in Medio Oriente, non hanno evidenziato impatti diretti, concreti ed immediati, sull'ordinario svolgimento delle attività e sulla strategia del Gruppo, non avendo alla data di redazione del presente bilancio né la Capogruppo Monrif né le sue controllate posizioni aperte o relazioni commerciali con controparti operanti nei paesi interessati dal suddetto conflitto.

In relazione a quanto sopra descritto il Gruppo monitora l'evoluzione del contesto geopolitico in quanto potrebbero manifestarsi difficoltà nei processi produttivi con conseguenti impatti negativi nei settori

ove lo stesso opera. Gli Amministratori ed il Management del Gruppo Monrif continuano ad operare per il raggiungimento degli obiettivi di piano rappresentati:

    1. dal risparmio strutturale nel costo del lavoro;
    1. dallo sviluppo dell'attività editoriale in ottica digital first;
    1. dalla crescita del settore alberghiero.

Alle tre linee strategiche soprariportate si uniscono ulteriori azioni di riorganizzazione ed efficientamento della struttura calibrate per considerare il nuovo contesto economico ove il Gruppo si è trovato ad operare. La realizzazione degli obiettivi e il raggiungimento dei risultati previsti dal piano dipendono, come il precedente, dall'efficacia delle azioni identificate e dalla tempestiva implementazione delle stesse, secondo i tempi e con gli impatti economici ipotizzati.

Rischi connessi alla valorizzazione degli asset

Alla data del 31 dicembre 2024 il Gruppo detiene attività immateriali a vita indefinita per Euro 29,8 milioni. In accordo con i principi contabili internazionali tale valore è oggetto di valutazione periodica svolta tramite il test di impairment, che ne evidenzia la recuperabilità.

Tale test è stato effettuato sulla base del piano predisposto dagli Amministratori e approvato dal Consiglio d'Amministrazione della Società in data 9 aprile 2025 e le cui risultanze sono state determinate sulla base della procedura di impairment test di Gruppo approvata dal Consiglio di Amministrazione in pari data, dopo la verifica del Comitato controllo e rischi e Parti Correlate.

Per quanto riguarda il settore stampa ed il settore alberghiero, in considerazione dei risultati raggiunti nel corso dell'esercizio 2024, che hanno rispettato le previsioni di piano in termini di ricavi ed evidenziato marginalità positive, gli Amministratori non hanno evidenziato situazioni che potrebbero inficiare la recuperabilità del valore d'uso. Pertanto, gli stessi ritengono non sussistano indicatori di possibili perdite di valore rispetto ai risultati della valutazione effettuata con riferimento al 31 dicembre 2024.

Per quanto riguarda il settore editoriale pubblicitario, gli Amministratori hanno confermato le linee strategiche e gli obiettivi di lungo periodo, tenuto inoltre conto degli effetti, diretti ed indiretti, derivanti dalle variabili macroeconomiche mondiali (incremento dei dazi americani), delle tensioni derivanti dai conflitti in essere e della volatilità dei tassi di interesse, che però evidenziano una politica di riduzione anche per il 2025.

Nell'ambito dell'Impairment Test, la European Securities and Markets Authority (ESMA) si aspetta che le società forniscano agli investitori le necessarie informazioni quando le tematiche legate al clima hanno impatto su: (i) le ipotesi del piano aziendale utilizzate nella stima del valore recuperabile delle attività, (ii) se e come i flussi di cassa vengono influenzati da questi eventi oltre il periodo coperto dal piano aziendale, e/o (iii) le ipotesi finanziarie utilizzate, quali il tasso di sconto e il tasso di crescita.

Il Gruppo valuta inoltre se i rischi climatici possono o legati al contesto macroeconomico possono avere un impatto significativo sul valore recuperabile delle singole CGU (come ad esempio per l'introduzione di nuove normative, ecc.), sulla riduzione delle emissioni che possono aumentare i costi operativi. Le valutazioni in merito a tali rischi connessi a questioni legate al clima sono incluse come assunzioni nell'analisi. In ogni caso, viene effettuata con cadenza annuale una analisi di sensitività al fine di considerare anche gli effetti sul valore recuperabile derivanti dal verificarsi dei suddetti rischi. qualora abbiano un impatto significativo sulla stima del valore recuperabile.

Le assunzioni formulate ai fini della determinazione del valore d'uso delle singole unità generatrici di flussi finanziari sono basate su parametri finanziari e su stime dell'evoluzione delle attività che per loro natura presentano elementi di aleatorietà. Al sensibile variare del contesto economico finanziario potrebbero evidenziarsi rilevanti scostamenti nei parametri e nelle previsioni così come stimati e utilizzati nel test, con conseguenti svalutazioni ed effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società e del Gruppo nonché sulla continuità aziendale.

Rischi connessi al fabbisogno di mezzi finanziari

Per la gestione del fabbisogno finanziario, il Gruppo adotta una procedura vincolante che impone il rigoroso rispetto di criteri di prudenza e di rischio limitato nella scelta delle opzioni di

finanziamento/investimento e l'assoluto divieto di porre in essere operazioni di natura speculativa.

L'evoluzione della situazione finanziaria del Gruppo dipende da numerose condizioni, ivi incluse, il raggiungimento degli obiettivi previsti, nonché l'andamento delle condizioni generali dell'economia, dei mercati finanziari e dei settori in cui opera. Le azioni intraprese per il contenimento dei costi, evidenziate nella relazione alla gestione, consentiranno il riassorbimento dei fabbisogni di capitale di funzionamento e generazione di risorse per far fronte ai fabbisogni delle nuove scadenze dei debiti finanziari.

Tuttavia, ulteriori rilevanti e improvvise contrazioni dei volumi nei ricavi potrebbero ridurre la capacità della gestione operativa di generare cassa, nonché comportare possibili criticità circa il rispetto dei parametri finanziari previsti dagli accordi conclusi con gli istituti finanziari. Gli amministratori hanno predisposto un'analisi del fabbisogno finanziario dei prossimi 12 mesi dalla data di approvazione della presente relazione finanziaria annuale, analizzato dal Consiglio di Amministrazione del 9 aprile 2025

Sulla base delle assunzioni del Piano sopracitate e delle analisi effettuate è emerso che i flussi di cassa attesi dalla gestione corrente e gli affidamenti concessi sono sufficienti a far fronte all'intero fabbisogno finanziario dei prossimi 12 mesi.

Rischi normativi e regolamentari

Il Gruppo Monrif opera in un contesto regolamentare complesso. L'eventuale evolversi della normativa di riferimento con l'introduzione di nuove specifiche di legge anche fiscali o la modifica delle attuali, potrebbe comportare effetti anche significativi sia sul portafoglio delle attività del Gruppo, sia sulla governance societaria e sui processi interni di compliance, in contrasto con l'esigenza economica di semplificare i processi amministrativi e migliorare la qualità della reportistica di supporto al business.

Rischi correlati alla politica ambientale ed ai cambiamenti climatici

I prodotti e le attività del Gruppo sono soggetti a norme e regolamenti (locali, nazionali e sovranazionali) in materia ambientale. Inoltre, il Gruppo individua all'interno del Codice Etico il proprio impegno, oltre alla compliance normativa, verso una gestione responsabile della tematica e identifica l'ambiente come risorsa da tutelare, a beneficio della collettività e delle generazioni future, così come delineato dalla sua Politica di Sostenibilità recentemente adottata. Nel rispetto delle normative vigenti, il Gruppo stabilisce le misure più idonee a preservare l'ambiente, promuovendo e programmando lo sviluppo delle attività in coerenza con tale obiettivo e promuovendo iniziative di sensibilizzazione. Inoltre, il Gruppo è impegnato nell'utilizzo responsabile di materie prime quali la carta e lastre di alluminio.

Tra i rischi climatici acuti vanno considerati fenomeni naturali estremi, sempre più frequenti anche nel territorio italiano come cicloni, tempeste, raffiche di vento, grandine, precipitazioni torrenziali che possono portare all'interruzione delle attività a causa dei danni materiali subiti dagli immobili, in particolare riferimento all'attività alberghiera e ai centri stampa.

Il continuo aumento delle temperature medie globali sta impattando in modo significativo sugli eventi naturali/catastrofali. Le conseguenze negative legate ai cambiamenti climatici (es. alluvioni, esondazioni, windstorm) potrebbero pregiudicare l'equilibrio delle zone boschive, comportando impatti sul prezzo della principale materia prima utilizzata dal Gruppo, la cui offerta deriva principalmente da fornitori esteri europei, e, di conseguenza, sui risultati futuri. Per quel che concerne la produzione editoriale e la catena distributiva, il Gruppo Monrif, oltre al rispetto della normativa vigente, ha adottato delle attente politiche di gestione degli impatti ambientali. Inoltre, obiettivo del Gruppo è la progressiva sostituzione del prodotto tradizionale sviluppato su carta, migrando su supporti digitali e quindi riducendo ancor di più gli impatti ambientali.

Sulla base di valutazioni preliminari effettuate dal management, si ritiene che, in aggiunta alle possibili difficoltà di approvvigionamento di materie prime, gli ulteriori rischi di transizione che possano avere un impatto sul Gruppo siano principalmente l'evoluzione del contesto normativo e il rischio di accesso al credito. Si rinvia per ulteriori approfondimenti all'informativa riportata nella Rendicontazione di sostenibilità relativa all'esercizio 2024, redatta in conformità alle disposizioni introdotte dalla Direttiva sulla rendicontazione della sostenibilità delle imprese (UE) 2022/2464 ("CSRD") recepita con D.Lgs.

125/2024 ("Decreto") e ai principi di rendicontazione ("ESRS").

In ogni caso, il Gruppo valuta se i rischi climatici possano avere un impatto rilevante e, in tal caso, essi sono inclusi come assunzioni significative nelle valutazioni. Il Gruppo si impegna inoltre ad effettuare una più puntuale analisi degli impatti dei rischi fisici e di transizione legati al cambiamento climatico sulle proprie attività, al fine di identificare le opportune azioni strategiche volte alla loro mitigazione ed ad assicurare l'ordinata prosecuzione delle attività aziendali in uno scenario di mercato caratterizzato dalla transizione verso un'economia "low carbon".

Rischi connessi alla fluttuazione dei tassi di cambio e di interesse

Il Gruppo Monrif utilizza varie forme di finanziamento finalizzate alla copertura dei fabbisogni delle proprie attività. Tutti i finanziamenti sono a tasso variabile senza ricorso a strumenti di copertura. Un ipotetico incremento o decremento del 10% nei tassi applicati avrebbe portato ad un effetto a conto economico nel periodo rispettivamente di +/- 662 migliaia di euro, al lordo degli effetti fiscali.

Rischi connessi ai rapporti con i fornitori

Il Gruppo, operando nel settore della stampa, è un grande acquirente di carta. Il mercato della carta è caratterizzato da una forte concentrazione dell'offerta a causa della generale compressione della domanda dovuta alla diminuzione delle tirature nel settore editoriale, che ha ridotto i margini di profitto dei fornitori di carta. A fronte della carenza di soggetti attivi sul mercato della fornitura della carta da stampa e delle contingenze osservate negli ultimi anni sul mercato di approvvigionamento (riduzione e chiusura di alcune cartiere; incremento del costo delle utilities), nonché delle incerte prospettive di crescita del settore editoriale, il Gruppo è, pertanto, esposto al rischio di un potenziale peggioramento delle condizioni economiche applicate alle forniture in oggetto. Si segnala sul punto che il Gruppo ha con i propri fornitori di carta da stampa contratti di durata variabile, in genere non superiore a sei mesi, ricontrattabili in caso di variazione significativa dei prezzi. Per evitare che le fluttuazioni di prezzo di questa materia prima abbiano ripercussioni sui bilanci, oltre che per mitigare il rischio di mancata fornitura, il Gruppo ha mantenuto ampio il numero di fornitori in modo da poter essere sempre nelle condizioni di ottenere le forniture alle migliori condizioni anche nei momenti di tensione.

Rischio di credito

I principali crediti del Gruppo derivano dalle attività del settore editoriale e da quello pubblicitario. Relativamente al settore editoriale tali crediti sono coperti da garanzie fidejussorie e pertanto con rischi limitati. Per il settore pubblicitario la politica del Gruppo è impostata nella verifica dell'affidabilità e della conoscenza dei clienti prima della sottoscrizione di contratti rilevanti. I saldi vengono monitorati costantemente nel corso dell'esercizio in modo da limitare le esposizioni ed i contenziosi.

Rischi connessi ai contenziosi in essere

Il Gruppo è parte in procedimenti civili, penali e giuslavoristici. Sulla base delle procedure interne il Gruppo monitora lo sviluppo di tali contenziosi, anche con l'ausilio di consulenti esterni. Sulla base dell'esperienza e dei pareri dei propri legali, vengono accantonate le somme necessarie a far fronte ai contenziosi in essere in relazione al diverso grado di probabilità di soccombenza negli stessi, procedendo ad accantonamenti a fondo rischi nei casi in cui l'insorgenza di una passività sia giudicata probabile e, viceversa, dando esclusivamente evidenza in nota integrativa delle potenziali passività la cui insorgenza sia, invece, ritenuta possibile e debba essere comunque tenuta in considerazione ed evidenziata in quanto non remota. Sulla base della esperienza i fondi cause si sono rilevati sempre sufficienti ed adeguati a coprire un eventuale risarcimento del danno.

Rischi correlati a privacy, protezione dei dati e cybersecurity

Il rischio cyber è un fenomeno in crescita a livello mondiale ed ha subito una accelerazione a seguito della digitalizzazione della economia e della finanza e come tale richiede un costante e sempre maggiore presidio da parte del Gruppo nel monitoraggio e nella protezione della infrastruttura "IT". Conseguentemente, l'innovazione tecnologica e lo sviluppo di prodotti digitali correlati portano ad un

incremento dei rischi legati alla protezione della privacy, dei dati personali ed alla cybersecurity. L'utilizzo del lavoro agile ha inoltre comportato nuovi investimenti finalizzati ad incrementare la sicurezza informatica, per preservare l'attività dagli attacchi informatici, a prescindere da quali fossero gli scopi per cui sono effettuati. Il Gruppo ha infine provveduto a dotarsi di un IT Security Manager che sovraintende alla struttura di protezione imprentata dal Gruppo.

A ciò si affiancano le regole, le procedure, le nomine ed i protocolli adottati per adeguarsi alle normative inerenti la protezione del dato e la tutela dei diritti degli interessati, richiamati dal Regolamento Europeo 679/2016, nonché dal D.Lgs 196/2003 come modificato dal D.Lgs. 101/2018.

Per quanto riguarda i backup e i disaster recovery il Gruppo si è dotato di server virtuali al fine di limitare il rischio di "attacchi" provenienti dall'interno o dall'esterno; questo approccio consente di creare backup giornalieri facilmente ripristinabili a fronte di problematiche. Al fine di mitigare il rischio di perdita dei dati a causa di eventi esterni accidentali come interruzione dell'energia elettrica, incendio, allagamento ecc., si è dotato inoltre il DataCenter di specifici sistemi di protezioni.

In merito agli interventi migliorativi legati alla cyber security effettuati dal Gruppo vi sono la sostituzione dei computer e delle stampanti con macchine più aggiornate; l'ampliamento dell'infrastruttura virtuale; l'introduzione di una policy sulle password; l'adozione di un WAF (web application firewall); l'acquisizione di un software per la conservazione delle password amministrative e di uno XDR (extended detection and response), per la protezione degli endpoint. Quest'ultimo è stato integrato con un servizio di SOC (Security Operation Center) esterno che monitora 24/7 la rete e gli endpoint.

L'accesso alle VPN degli amministratori di sistema è stato protetto da un software per l'autenticazione a 2 fattori tramite applicazione sullo smartphone.

I server considerati strategici per il gruppo e legati alla creazione delle pagine sono stati implementati presso un cloud provider esterno dotato di datacenter Tier IV. Gli altri server sono salvati ogni giorno, su 3 storage locali con livelli incrementali di sicurezza e su uno storage installato presso una sede remota del gruppo.

È stata poi introdotta una nuova destinazione per i backup su uno storage che conserva i backup in modalità immutabile, che li rende non cancellabili nemmeno da utenti con privilegi elevati e nemmeno dallo stesso software di backup fino al raggiungimento di una specifica retention.

Nel corso del 2024, è stata effettuato l'assesment sulle attività IT di Robin, nonché proceduto al mantenimento/aggiornamento delle licenze in essere, upgrade dei patch dei sistemi ed altre attività diverse.

ALTRE INFORMAZIONI

Attività di ricerca e sviluppo

I settori in cui opera la Monrif S.p.A. e le altre società del Gruppo non richiedono una significativa e particolare attività di ricerca e sviluppo.

Azioni proprie

Nel corso dell'esercizio la Monrif S.p.A. non ha acquistato né venduto azioni proprie nemmeno per il tramite di società fiduciarie o interposta persona. La movimentazione intervenuta nell'esercizio è stata la seguente:

Titolo Saldo 31.12.2023 acquisti vendite Saldo 31.12.2024
Azioni Monrif S.p.A. 2.668.880* - - 2.668.880

(*) azioni rinvenienti dalla operazione di fusione di Poligrafici Editoriale S.p.A. in Monrif S.p.A. avvenuta nel 2020

Predisposizione della Rendicontazione di sostenibilità

Il Gruppo Monrif, in considerazione della natura di Ente di Interesse Pubblico, rientra nell'ambito di applicazione del D. Lgs. 125/2024, nello specifico articolo 3 e 4, ed è pertanto obbligato alla predisposizione della Rendicontazione di sostenibilità in conformità al suddetto Decreto a partire dall'esercizio al 31 dicembre 2024. Tale documento è parte integrante della presente Relazione Finanziaria al 31 dicembre 2024 ed è disponibile sul sito istituzionale www.monrif.it

Normativa Privacy

Il Gruppo Monrif ha recepito nei propri processi quanto previsto dal Regolamento UE n. 679 del 27 aprile 2016 ("GDPR"), dal D. Lgs. n. 196 del 30 giugno 2003 ("Codice Privacy"), come novellato dal D. Lgs. n. 101 del 10 agosto 2018, e delle ulteriori norme applicabili in materia di protezione dei dati personali. Il Gruppo inoltre ha adottato tutte le misure tecniche ed organizzative idonee a proteggere i dati personali relativi a dipendenti, collaboratori, fornitori e in generale a tutti i soggetti terzi, acquisiti nello svolgimento della propria attività, al fine di evitare rischi di distruzione e perdite oppure accessi non autorizzati o trattamenti non consentiti.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione dott. Andrea Leopoldo Riffeser Monti

Pubblicità dei corrispettivi per le società di revisione

Ai sensi dell'art. 149–duodecies delibera CONSOB n. 11971/1999 e successive modifiche ed integrazioni, si allega prospetto contenente i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2024 a fronte dei servizi forniti dalle società di revisione Ernst & Young S.p.A. ("EY") e Deloitte & Touche S.p.A. ("Deloitte").

Importi comprensivi di spese e

Società del Gruppo Società di
Revisione
Revisione
contabile
Altri servizi
di attestazione*
Altri
servizi **
Totale
corrispettivi
Monrif S.p.A. EY 74.848 5.310 80.158
Monrif S.p.A. Deloitte 58.042 58.042
Editoriale Nazionale S.r.l. EY 62.388 23.637 86.025
Robin S.r.l. EY 10.079 10.079
Poligrafici Printing S.p.A. EY 19.669 19.669
Centro Stampa Poligrafici S.r.l. EY 10.079 10.079
Società Pubblicità Editoriale e
Digitale S.r.l.
EY 40.177 40.177
Compagnia Agricola Finanziaria
Immobiliare S.r.l.
EY 4.301 4.301
Editoriale Immobiliare S.r.l. EY 7.123 7.123
E.G.A. Emiliana Grandi Alberghi S.r.l. Deloitte 30.352 30.352
TOTALE 259.016 28.947 58.042 346.005

(*) Gli altri servizi di attestazione si riferiscono a: i) verifica dei parametri finanziari (financial covenants) al 31 dicembre 2024; ii) revisione dei dati di tiratura e diffusione stampa (ADS) dell'esercizio 2023; iii) revisione dei prospetti delle spese per acquisto carta per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024; iv) revisione dei prospetti delle copie vendute in edicola per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024

(**) Gli altri servizi si riferiscono a: i) esame limitato della Rendicontazione di sostenibilità relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024.

Elenco delle partecipazioni rilevanti superiori al 10%

(art. 125-126 Regolamento Emittenti CONSOB)

Capitale Partecipazione Posseduta dalla
Denominazione Sede Sociale %
diretta
%
indiretta
società del Gruppo
E.G.A. Emiliana
Grandi Alberghi S.r.l.
Bologna 2.314.848 100 Monrif S.p.A.
Robin S.r.l. Bologna 300.000 100 Monrif S.p.A.
Editoriale Nazionale S.r.l. Bologna 6.800.000 100 Monrif S.p.A.
Editoriale Immobiliare S.r.l. Bologna 18.100.000 100 Monrif S.p.A.
Poligrafici Printing S.p.A. Bologna 18.403.064 89,68 Monrif S.p.A.
Centro Stampa
Poligrafici S.r.l.
Campi
Bisenzio
(FI)
11.370.000 89,68 Poligrafici Printing S.p.A.
Società Pubblicità
Editoriale e Digitale S.r.l.
Bologna 1.900.000 100 Editoriale Nazionale S.r.l.
Compagnia Agricola
Finanziaria Immobiliare S.r.l.
Bologna 1.000.000 51 Editoriale Immobiliare
S.r.l.
GospeeD S.r.l. Bologna 94.860 100 Robin S.r.l.
Hardware Upgrade S.r.l. Luino
(VA)
20.000 20 Robin S.r.l.
Motori Online S.r.l. Milano 10.000 40 Robin S.r.l.

Gruppo monrif

Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità a 31 dicembre del 2024

Redatta ai sensi del D.lgs. n. 125/2024

1 Informazioni generali 34
1.1 ESRS2 Requisiti informativi 34
1.1.1 Criteri per la redazione 34
1.1.2 Governance 36
1.1.3 Strategia 41
1.1.4 Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità 53
2 Informazioni ambientali 65
2.1 La Tassonomia Europea 65
2.2 ESRS E1 Cambiamenti climatici 70
2.2.1 Strategia 70
2.2.2 Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità 71
2.2.3 Metriche e obiettivi 73
2.3 ESRS E2 Inquinamento 75
2.3.1 Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità 75
2.3.2 Metriche e obiettivi 76
2.4 ESRS E3 Acqua e risorse marine 77
2.4.1 Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità 77
2.4.2 Metriche e obiettivi 78
2.5 ESRS E5 Uso delle risorse ed economia circolare 80
2.5.1 Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità 80
2.5.2 Metriche e obiettivi 82
3 Informazioni sociali 85
3.1 ESRS S1 Forza lavoro propria 85
3.1.1 Strategia 85
3.1.2 Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità 88
3.1.3 Metriche e obiettivi 96
3.2 ESRS S3 Comunità interessate 104
3.2.1 Strategia 104
3.2.2 Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità 105
3.2.3 Metriche e obiettivi 108
3.3 ESRS S4 Consumatori e utilizzatori finali 108
3.3.1 Strategia 108
3.3.2 Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità 110
3.3.3 Metriche e obiettivi 115
4 Informazioni sulla governance 115

4.1 ESRS G1 Condotta aziendale 115
4.1.1 Governance 115
4.1.2 Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità 115
4.1.3 Metriche e obiettivi 121

rmazioni generali

1.1 ESRS2 Requisiti informativi

1.1.1 Criteri per la redazione

1.1.1.1 BP-1 Criteri generali per la redazione della dichiarazione sulla sostenibilità

Il presente documento rappresenta la Rendicontazione consolidata di sostenibilità (di seguito anche "Rendicontazione di Sostenibilità" o "Informativa di Sostenibilità") del Gruppo Monrif (di seguito anche il "Gruppo", "Gruppo Monrif" o "Monrif"), predisposta in conformità alle disposizioni del D.Lgs. 125/2024 (di seguito anche Decreto) e alle richieste dell'articolo 8 del Regolamento UE 2020/852 del Parlamento Europeo e del Consiglio e relativi Regolamenti delegati.

La Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità è stata redatta in conformità agli European Sustainability Reporting Standards (di seguito anche "ESRS") promulgati dalla Commissione Europea; il perimetro di rendicontazione ricomprende la Capogruppo Monrif S.p.A. (di seguito anche "la Capogruppo") e tutte le società consolidate integralmente nella Relazione Finanziaria Annuale del Gruppo al 31 dicembre 2024. Si precisa che all'interno del documento è utilizzato il termine "ramo editoriale" per indicare Monrif S.p.A. e le sue controllate operanti nel settore editoriale, pubblicitario, di stampa ed immobiliare, mentre il termine "ramo alberghiero" viene utilizzato per indicare singolarmente E.G.A. Emiliana Grandi Alberghi S.r.l. Come anzi specificato, sono invece stati utilizzati i termini "Gruppo", "Gruppo Monrif" o "Monrif" per indicare il Gruppo nel suo complesso.

Per la stesura della presente Rendicontazione di sostenibilità, il perimetro delle informazioni è stato esteso al fine di comprendere gli impatti, i rischi e le opportunità (di seguito complessivamente anche "IRO") rilevanti legati all'attività del Gruppo, considerando le relazioni commerciali sia dirette e indirette lungo l'intera catena del valore, a monte e a valle, identificate tramite l'analisi di doppia materialità svolta dal Gruppo e supportato dagli stakeholders. In tale contesto, le informazioni inerenti alla catena del valore rendicontate nel presente documento si riferiscono alle sole politiche adottate dal Gruppo in relazione agli IRO identificati come rilevanti nella catena del valore. Tali informazioni vengono rendicontate al netto delle disposizioni transitorie di cui il Gruppo si avvale e riportate al capitolo BP-2 Informativa in relazione a circostanze specifiche. Relativamente alla catena del valore, non vengono rendicontate metriche quantitative.

Il Gruppo non si è avvalso dell'opzione di omettere specifiche informazioni corrispondenti a proprietà intellettuale, know-how o risultati dell'innovazione; inoltre, non si è avvalso dell'esenzione della comunicazione di informazioni concernenti sviluppi imminenti o questioni oggetto di negoziazione.

1.1.1.2 BP-2 Informativa in relazione a circostanze specifiche

Ai fini di una corretta rappresentazione delle performance e per garantire la veridicità dei dati, è stato limitato il più possibile il ricorso a stime che, se presenti, sono fondate sulle migliori

metodologie disponibili, oltre che opportunamente segnalate nei seguenti paragrafi: E1-5 Consumo di energia e mix energetico; E3-4 Consumo idrico; E5-4 Flussi di risorse in entrata. Complessivamente le stime effettuate ai fini della predisposizione dei dati e delle informazioni incluse nella presente rendicontazione, non presentano un livello d'incertezza elevato.

Nella definizione degli orizzonti temporali, riportati di seguito, il Gruppo non si discosta da quelli identificati nell'ESRS 1 sezione 6.4.:

  • Breve periodo: periodo adottato dal Gruppo come periodo di rendicontazione, ovvero un anno;
  • Medio periodo: compreso fra 1 e 5 anni;
  • Lungo periodo: oltre di 5 anni.

Si segnala inoltre che, essendo il primo anno di rendicontazione, non è possibile individuare cambiamenti nella preparazione e nella presentazione delle informazioni sulla sostenibilità.

Il presente documento contiene informazioni aggiuntive previste ai sensi dell'articolo 8 del Regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio e dei Regolamenti delegati della Commissione. Per maggiori informazioni si rimanda al capitolo Informativa a norma dell'Articolo 8 del Regolamento 2020/852 (Regolamento sulla Tassonomia dell'UE).

Il Gruppo ha fatto uso delle disposizioni di transizione previste nell'appendice C dello standard ESRS 1 in quanto non supera il numero medio di 750 dipendenti alla data di chiusura del bilancio, decidendo di omettere le informazioni richieste dagli standard ESRS E4 "Biodiversità ed Ecosistemi" e ESRS S2 "Lavoratori della catena del valore". Si rimanda ai Capitoli SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale e IRO-2 Obblighi di informativa degli ESRS oggetto della dichiarazione sulla sostenibilità dell'impresa per l'elenco dei temi risultati materiali, compresi anche quelli relativi agli standard previamente citati, così come l'obbligo d'informativa rendicontata. Attualmente, il modello aziendale e la strategia dell'impresa non sono orientati specificamente alla gestione integrata degli impatti, dei rischi e delle opportunità connessi agli ESRS tematici di "Biodiversità ed Ecosistemi" e "Lavoratori della catena del valore", tuttavia, gli organi di direzione, amministrazione e controllo monitorano gli IRO associati a tali tematiche. Relativamente a questi temi, Monrif, sebbene non abbia formalizzato obiettivi quantitativi specifici per la gestione degli impatti, rischi ed opportunità e non ne divulga metriche connesse, ha pianificato azioni concrete correlate. Ad esempio, il Gruppo richiede ai propri fornitori il rispetto del proprio codice etico e l'adozione del Codice di Condotta Commerciale in cui sono contenuti i principi sul rispetto dei diritti umani e dei lavoratori. Inoltre, per ridurre gli impatti sulla biodiversità, garantisce l'acquisto esclusivo di carta certificata ed esclude dalla ricerca e selezione di fornitori, coloro che non hanno ottenuto certificazioni ambientali e che non chiariscono la provenienza delle loro materie prime.

In aggiunta, il Gruppo ha adottato: i) una Politica di Sostenibilità che formalizza principi, valori ed obiettivi relativi alla sostenibilità sociale ed ambientale; ii) un Codice di Condotta Commerciale che delinea i principi ambientali ed etici che i propri partner commerciali devono rispettare e sottoscrivere al fine di garantire una collaborazione duratura e responsabile.

1.1.2 Governance

1.1.2.1 GOV-1 Il ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo

Lo Statuto della Capogruppo Monrif S.p.A. prevede che il Consiglio di Amministrazione (C.d.A.) sia composto da non meno di tre e non più di quindici membri, includendo sia amministratori esecutivi che non esecutivi, eletti dall'Assemblea degli Azionisti; la durata della carica è prevista in massimo di tre esercizi con possibilità di essere rieletti al termine del mandato.

Il Consiglio di Amministrazione di Monrif S.p.A. in carica al 31 dicembre 2024 è stato nominato per il triennio 2023-2025, ed è composto da 12 membri, di cui il 50% sono indipendenti e il 42% sono donne. Inoltre, in termini di diversità di genere, il rapporto medio tra membri femminili e maschili è di circa 0,71. Questo significa che per ogni uomo ci sono circa 0,71 donne nel Consiglio, stante la prevalenza degli uomini rispetto alle donne nella composizione.

Composizione e diversità degli Organi di Amministrazione, Uomini Donne Totale
Membri del Consiglio di Amministrazione 7 5 12
58% 42% 100%
Membri esecutivi n. 2 0 2
Membri non esecutivi n. 5 5 10
Membri indipendenti del CdA n. 4 2 6

I membri del C.d.A. di Monrif S.p.A possiedono competenze diversificate e consolidate nei settori e mercati di riferimento quali l'editoria, real estate, settore alberghiero e turistico e i servizi digitali. Non sono invece presenti membri del C.d.A. che hanno una funzione specifica di rappresentanza dei lavoratori dipendenti e gli altri lavoratori; tuttavia, il Consiglio di Amministrazione è pienamente informato sulla situazione aziendale e adotta decisioni mirate a garantire il benessere complessivo delle persone che lavorano per l'azienda.

Il Consiglio di Amministrazione ha costituito al suo interno i seguenti comitati dotati di un regolamento al fine di normare il proprio funzionamento.

  • Comitato controllo e rischi e parti correlate (CCRePC)
  • Comitato per la remunerazione
  • Comitato Guida Pari Opportunità

Il Collegio Sindacale di Monrif S.p.A. è stato nominato dall'Assemblea Ordinaria degli Azionisti in data 15 maggio 2023, durerà in carica per tre esercizi e pertanto fino alla approvazione del bilancio al 31 dicembre 2025. Il Collegio è composto da 6 membri, tutti indipendenti, di cui il 67% uomini e il 33% donne, per un rapporto di diversità pari allo 0,5, evidenziando che per ogni uomo ci sono nel Collegio circa 0,5 donne. Il collegio rappresenta l'organo di controllo e ha il compito di vigilare sull'attività degli amministratori e controllare che la gestione e l'amministrazione della società si svolgano nel rispetto della legge e dell'atto costitutivo. Il Collegio è inoltre consultato dal C.d.A. per

deliberare in materia di omissione, in casi eccezionali, d'informazioni la cui divulgazione nella Rendicontazione di sostenibilità possa compromettere gravemente la posizione commerciale della Società, in allineamento a quanto stabilito dal medesimo Decreto.

Il Consiglio di Amministrazione definisce la strategia generale di Monrif, supervisionandone l'attuazione nel tempo; si riunisce con regolare cadenza e si organizza per garantire un efficace svolgimento delle proprie funzioni. Gli amministratori agiscono e deliberano con cognizione di causa ed in autonomia, perseguendo l'obiettivo della creazione di valore per i Soci in un orizzonte di medio - lungo periodo.

Alla data della presente Rendicontazione il C.d.A. non ha formalmente delegato la gestione degli impatti, rischi e opportunità in ambito ESG dell'organizzazione ad uno specifico comitato, ma si avvale del contributo del Comitato Controllo e Rischi e Parte Correlate (CCRePC) il quale, nel contesto del mandato attribuitogli, svolge un ruolo di supporto in merito alle valutazioni e alle decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, all'approvazione della rendicontazione di sostenibilità annuale di cui ne supervisiona le tematiche di sostenibilità, essendo l'organo di Governance incaricato per tale proposito. Pertanto, il Consiglio di Amministrazione di Monrif S.p.A., attraverso il CCRePC, di cui ne determina la composizione, viene periodicamente informato delle tematiche relative alla sostenibilità.

L'attività del Comitato controllo e rischi e parti correlate e l'attività di Internal Audit svolte nell'esercizio

2024 hanno consentito all'Amministratore Delegato di mantenere un adeguato livello di aggiornamento

dei principali rischi ESG riferiti ai principali processi aziendali del Gruppo, tenendo conto delle caratteristiche delle attività svolte dalla Società. Tali rischi sono stati portati all'attenzione del Consiglio di Amministrazione, attraverso le relazioni periodiche del responsabile della funzione di Internal Audit.

Al momento non sono previsti obiettivi quantitativi connessi agli impatti, ai rischi e alle opportunità rilevanti identificati tramite l'analisi di Doppia Materialità condotta dal Gruppo, e descritta nel punto IRO-1 Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti.

Nel corso del 2024 non ci sono state specifiche iniziative relative allo sviluppo di competenze e professionalità adeguate alla supervisione delle questioni di sostenibilità negli organi di amministrazione, direzione e controllo e, in particolare, per migliorare le conoscenze, le abilità e le esperienze del più alto organo di governo e del consiglio di sorveglianza in ambito di sviluppo sostenibile; con tale finalità, è già stato definito per il 2025 un calendario di formazione sui temi di sostenibilità, al fine di rafforzare le competenze presenti.

1.1.2.1.1 G1 - GOV-1 – Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo

Nel definire e supervisionare l'indirizzo strategico del Gruppo, il Consiglio di Amministrazione di Monrif S.p.A. si impegna a promuovere una cultura aziendale che sia basata sull'etica e sulla sostenibilità, garantendo che la condotta del business del Gruppo sia allineata ai valori e ai principi definiti nel Codice Etico Aziendale.

Consapevoli di questa responsabilità, i membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale possiedono competenze adeguate in materia di condotta aziendale essenziali per assicurare una gestione corretta delle attività del Gruppo. Per maggiori dettagli rispetto alla condotta aziendale si faccia riferimento alla sezione ESRS G1 Condotta aziendale del presente documento.

1.1.2.2 GOV-2 Informazioni fornite agli organi di amministrazione, direzione e controllo dell'impresa e questioni di sostenibilità da questi affrontate

Il Consiglio di Amministrazione di Monrif S.p.A. è incaricato dell'approvazione della Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità e dell'Analisi di Doppia Materialità, dalla quale risultano gli impatti, i rischi e le opportunità ESG rilevanti per il Gruppo. Nello specifico, l'analisi di Doppia Materialità, condotta per la prima volta nel 2024, rappresenta un primo passo per definire le modalità secondo cui gli organi di amministrazione, direzione e controllo terranno conto degli impatti, dei rischi e delle opportunità in ambito ESG nel controllare la strategia dell'impresa, adottare decisioni in merito a operazioni importanti, nonché nel rafforzare ulteriormente il processo di gestione del rischio attualmente in atto. Il Gruppo provvederà inoltre a strutturare a livello organizzativo le modalità di monitoraggio degli organi di amministrazione, direzione e controllo, e i rispettivi comitati, in merito agli impatti, ai rischi e alle opportunità, di attuazione del dovere di diligenza e di misurazione dell'efficacia delle politiche, delle azioni, delle metriche e degli obiettivi adottati per affrontarli.

In tale contesto, si precisa che durante il presente periodo di rendicontazione tutti gli impatti, rischi ed opportunità materiali sono stati affrontati dagli organi amministrativi e di supervisione, o dai relativi comitati. Per l'elenco degli impatti, dei rischi e delle opportunità rilevanti affrontati dagli organi di amministrazione, direzione e controllo durante il periodo di riferimento si rimanda al paragrafo SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale.

1.1.2.3 GOV-3 Integrazione delle prestazioni di sostenibilità nei sistemi di incentivazione

Il Gruppo Monrif ha integrato criteri di sostenibilità e obiettivi ESG nelle componenti variabili della remunerazione in linea con la propria Politica di Sostenibilità.

Tale sistema premia il conseguimento di risultati sostenibili, promuovendo una gestione responsabile e orientata al lungo termine. La Politica sulla Remunerazione è predisposta dal Comitato per la Remunerazione che la sottopone annualmente all'esame ed all'approvazione del Consiglio di Amministrazione.

La Politica sulla Remunerazione approvata il 30 maggio del 2024 prevede: (i) per il Presidente e il Vicepresidente una componente variabile di breve termine legata a obiettivi ESG; (ii) la modifica della componente variabile di breve termine dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche, prevedendo obiettivi ESG, e introduce una componente variabile di lungo termine legata al raggiungimento di obiettivi aziendali. Predispone inoltre per l'amministratore delegato di Editoriale Nazionale S.r.l., principale controllata operativa del Gruppo, una componente variabile legata al raggiungimento di target di performance aziendali su un orizzonte temporale annuale.

Il Gruppo Monrif prevede le seguenti tipologie di componenti variabili, le quali sono in parte legate al raggiungimento di obiettivi di sostenibilità ESG di natura prevalentemente qualitativa, determinati su base annuale:

  • a) Sistema di incentivazione su base annuale per Presidente e Vicepresidente;
  • b) Retribuzione variabile di breve termine (MBO) destinata al Direttore Amministrativo;

In aggiunta si segnala che il Gruppo prevede per il Direttore Amministrativo una retribuzione variabile di lungo termine (LTI), la quale, pur non essendo attualmente direttamente legata al raggiungimento di obiettivi ESG specifici, ma unicamente alla performance economico finanziaria del Gruppo, è finalizzata a incentivare la creazione di valore sostenibile in un orizzonte temporale triennale.

In particolare, ili Gruppo ha stabilito che la componente variabile su base annuale, destinata al Presidente e il Vicepresidente, pari al 30 % del totale complessivo deliberato dall'Assemblea, sia legata al conseguimento di uno o più obiettivi di sostenibilità (obiettivo "ESG"), di anno in anno definiti dal Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato per la Remunerazione. Quest'ultimo, nell'esercizio successivo, verifica il raggiungimento degli obiettivi ESG dell'esercizio precedente.

Si rende presente che, per l'esercizio sociale del 2024, gli obiettivi ESG deliberati per il Presidente e il Vicepresidente sono stati i seguenti, ciascuno dei quali aventi un peso pari al 25%:

  • iniziative di welfare aziendale per i dipendenti
  • ottenimento della certificazione ambientale PEFC
  • esecuzione di programmi formativi in materia ESG a favore della popolazione aziendale
  • ottenimento della certificazione salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Sulla base di questi obiettivi, la componente variabile del compenso annuale del Presidente e del Vicepresidente matura in misura fissa pari al 25% del totale al raggiungimento del 100% di ciascun dei quattro obiettivi, restando inteso che in caso di raggiungimento di un obiettivo:

  • in misura inferiore al 100%, l'obiettivo non si considererà raggiunto.
  • In misura pari o superiore al 100%, l'obiettivo si considererà raggiunto nella misura del 100%.

Per l'esercizio del 2024, gli obiettivi ESG previsti, esplicitati precedentemente, sono stati raggiunti nella misura del 100% dal Presidente e il Vicepresidente ed è stata accantonato l'intero compenso variabile dovuto. Nello specifico, con riferimento al Presidente, all'interno del compenso fisso sono stati erogati 30.000 euro legati al raggiungimento degli obiettivi ESG e all'interno del compenso fisso del Vicepresidente sono stati erogati 9.000 euro sempre relativi al raggiungimento di tali obiettivi.

Per quanto riguarda la remunerazione variabile destinata al Direttore Amministrativo, in linea con i principi e le raccomandazioni del art. 5 del Codice di Corporate Governance, si segnala che nella componente di breve termine, denominata MBO, che pesa fino a un massimo del 10% della retribuzione annua lorda "RAL", questa è connessa alla performance su base annuale di Monrif e al

raggiungimento di un obiettivo ESG. Per il 2024, tale obiettivo, proposto dal Comitato per la Remunerazione e validato dal Consiglio di Amministrazione, consisteva nel completamento della Rendicontazione di Sostenibilità, ed è stato pertanto raggiunto e di conseguenza accantonato l'importo maturato pari a 20.250 euro, di cui il 67% dell'importo (pari a 13.500 euro) legato al raggiungimento dell'obiettivo ESG e il 33% restante (equivalente a 6.750 euro) legato al raggiungimento di altri obiettivi.

In fine, come è stato indicato precedentemente, l'approvazione e l'aggiornamento dei sistemi di incentivazione avvengono sempre attraverso un processo strutturato che coinvolge diversi organi aziendali. Il Comitato per la Remunerazione è responsabile della formulazione delle proposte e della presentazione annuale della politica retributiva al C.d.A., che ne approva i contenuti e ne monitora l'attuazione. L'assemblea degli azionisti esprime un voto vincolante sulla politica, assicurando trasparenza e un costante allineamento con gli interessi degli stakeholder.

1.1.2.3.1 E1 - GOV-3 Integrazione delle prestazioni in termini di sostenibilità nei sistemi di incentivazione

A livello di strategia di business, il Gruppo Monrif, sebbene abbia cominciato a integrare criteri di sostenibilità negli incentivi economici per premiare il conseguimento di risultati sostenibili, non ha ancora fissato obiettivi ESG quantitativi strategici legati ai cambiamenti climatici. Infatti, il Gruppo non include considerazioni di natura climatica nei criteri di remunerazione dei membri degli organi di amministrazione, direzione e controllo. Di conseguenza, nessuna percentuale della remunerazione è attualmente legata al raggiungimento di target climatici specifici. Tuttavia, il Gruppo monitora l'evoluzione delle best practice di settore e della normativa ESG, valutando eventuali sviluppi futuri.

1.1.2.4 GOV-4 Dichiarazione sul dovere di diligenza

Attualmente, il Gruppo non ha formalizzato un processo di due diligence, ma adotta comunque pratiche di gestione e valutazione degli impatti, rischi e opportunità nelle proprie attività per garantire il rispetto dei diritti umani e minimizzare gli impatti negativi sulle persone e sull'ambiente circostante. In particolare, il presente documento include informazioni relative alle modalità con cui Monrif identifica e gestisce i principali rischi ambientali, sociali e di governance. Questi aspetti vengono monitorati attraverso strumenti e procedure interne che, pur non configurandosi in un processo strutturato di due diligence, consentono di individuare eventuali criticità, per porre rimedio a eventuali impatti negativi, gestire i rischi e potenziare e potenziare le opportunità. Di seguito viene riportata una tabella per mappare le principali pratiche di due diligence all'interno delle sezioni del presente documento:

Elementi fondamentali del dovere di
diligenza
Paragrafi nell'informativa di sostenibilità
a) Integrare la due diligence sulla GOV-1: Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo
sostenibilità nella governance, nella
strategia e nel modello di business
GOV-2: Informazioni fornite agli organi di amministrazione, direzione e controllo
dell'impresa e questioni di sostenibilità da questi affrontate
GOV-3: Integrazione delle prestazioni in termini di sostenibilità nei sistemi di
incentivazione SBM-3: Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione
con la strategia e il modello aziendale
SBM-3: Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e

il modello aziendale
b) Coinvolgere le parti interessate in SBM-2: Interessi e opinioni dei portatori di interessi
tutte le fasi chiave della due diligence GOV-2: Informazioni fornite agli organi di amministrazione, direzione e controllo
sulla sostenibilità dell'impresa e questioni di sostenibilità da questi affrontate
IRO-1: Descrizione del processo per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le
opportunità rilevanti
GOV-4: Dichiarazione sulla dovuta diligenza
c) Identificare e valutare gli impatti SBM-3: Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e
negativi il modello aziendale
IRO-1: Descrizione del processo per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le
opportunità rilevanti
GOV-4: Dichiarazione sulla dovuta diligenza
d) Adottare misure per affrontare tali E1-3: Azioni e risorse relative alle politiche in materia di cambiamenti climatici
impatti negativi E2-2: Azioni e rischi relativi all'inquinamento
E3-2: Azioni e risorse connesse alle acque e alle risorse marine
E5-2: Azioni e risorse relative all'uso delle risorse e all'economia circolare
S1-4: Interventi su impatti rilevanti per la forza lavoro propria e approcci per la
gestione dei rischi rilevanti e il perseguimento di opportunità rilevanti in
relazione alla forza lavoro propria, nonché efficacia di tali azioni
S3-4: Interventi su impatti rilevanti sulle comunità interessate e approcci per
gestire i rischi rilevanti e conseguire opportunità rilevanti per le comunità
interessate, nonché efficacia di tali azioni S4-4: Interventi su impatti rilevanti sui
consumatori e gli utilizzatori finali, approcci per gestire rischi rilevanti e
conseguire opportunità rilevanti in relazione ai consumatori e agli utilizzatori
finali, e efficacia di tali azioni
GOV-4: Dichiarazione sulla dovuta diligenza
e) Monitorare l'efficacia di questi sforzi GOV-4: Dichiarazione sulla dovuta diligenza
e comunicarne i risultati

1.1.2.5 GOV-5 Gestione del rischio e controlli interni sulla rendicontazione di sostenibilità

Nel corso dell'esercizio 2024 il Gruppoha avviato un processo di implementazione e formalizzazione del proprio sistema di controllo interno in ambito ESG. In tale contesto, è stata redatta la Procedura di Reporting al fine di normare il processo di predisposizione della Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità, nonché identificare le funzioni coinvolte ed attribuire le responsabilità in termini di supervisione ed approvazione del documento finale. In seguito alla stesura della Procedura, si prevede come fase successiva quella di strutturare un risk assessment per identificare i rischi connessi ai processi di predisposizione e raccolta dei dati ed informazioni ESG (quali ad esempio la completezza o la correttezza degli stessi), realizzarne la loro valutazione e prioritizzazione e definire i controlli interni a presidio di tali rischi, nonché i relativi risk owner. La procedura stabilisce inoltre che l'internal audit esamini i processi aziendali che generano i dati utilizzati nella rendicontazione di sostenibilità, inclusa l'efficacia dei relativi controlli come sopra definiti, e riferisca al C.d.A. in relazione alla propria attività secondo una tempistica allo stato ancora da definire.

1.1.3 Strategia

1.1.3.1 SBM-1 Strategia, modello aziendale e catena del valore

Il Gruppo Monrif, di cui la capogruppo Monrif S.p.A. è la holding finanziaria, opera nei settori editoriale- pubblicitario, stampa, ospitalità e immobiliare. Nello specifico, il Gruppo è attivo nel

settore dell'editoria tramite la controllata Editoriale Nazionale S.r.l., nel settore della raccolta pubblicitaria tramite la controllata Società Pubblicità Editoriale e Digitale S.r.l. ("SpeeD"), nel settore digital tramite la controllata Robin S.r.l. e nel settore della stampa poligrafica tramite la controllata Poligrafici Printing S.p.A. Il Gruppo Monrif opera, inoltre, nel settore dell'ospitalità tramite la controllata E.G.A. Emiliana Grandi Alberghi S.r.l.

Il modello di business del Gruppo Monrif si può articolare in quattro settori principali e che il Gruppo svolge anche attraverso il coinvolgimento di diversi attori nell'ambito della propria catena del valore secondo quanto di seguito descritto.

Settore editoriale/new media e pubblicitario:

  • La società Editoriale Nazionale S.r.l. edita le testate QN Quotidiano Nazionale, QN il Resto del Carlino, QN La Nazione, QN Il Giorno e QN Il Telegrafo Livorno (edizione solo on line). Accanto all'informazione sui media tradizionali (stampa quotidiana) il Gruppo ha sviluppato la gestione dell'informazione nel settore Internet e multimediale attraverso la società Robin S.r.l. che detiene a sua volta la partecipazione totalitaria in GoSpeed S.r.l., una Media Agency che offre consulenze e servizi digitali completi e personalizzati sulle esigenze dei singoli business.
  • Società Pubblicità Editoriale e Digitale S.r.l. ("SpeeD") concessionaria esclusiva del Gruppo Monrif, è sul mercato una delle Concessionarie di pubblicità più specializzate nella realizzazione di progetti di comunicazione «tailor-made» altamente efficaci per clienti di ogni tipologia e dimensione, sia sui mezzi di proprietà del Gruppo, sia su mezzi di Editori terzi.

Settore stampa

Poligrafici Printing S.p.A. ("PP") è la holding del Gruppo Poligrafici Printing che controlla Centro Stampa Poligrafici S.r.l. ("CSP"). Il business model di PP punta alla valorizzazione delle potenzialità offerte dal posizionamento strategico degli impianti produttivi e dalla capacità produttiva di stampa poligrafica, che permette di offrire finestre di stampa in un settore caratterizzato da alte barriere all'entrata per la dimensione degli investimenti necessari e per le competenze tecniche che pochi operatori del settore possiedono.

Settore ospitalità

E.G.A. Emiliana Grandi Alberghi S.r.l. ("EGA"), alla data di pubblicazione del bilancio, è presente con i Monrif Hotels a Bologna, con un'offerta personalizzata dedicata al mondo degli affari e del tempo libero. Una tradizione di ospitalità, stile ed eleganza, ideale per il viaggiatore business e il cliente leisure.

Settore immobiliare

Editoriale Immobiliare S.r.l. detiene la proprietà di alcuni immobili e Compagnia Agricola Finanziaria Immobiliare S.r.l. è proprietaria di un'area sita nel Comune di Bologna attualmente destinata a verde agricolo.

Catena di fornitura

  • Ramo editoriale: il Gruppo Monrif ha una catena di fornitura caratterizzata principalmente dall'approvvigionamento della materia prima "carta". In particolare, l'attività di stampa è caratterizzata da consumo di carta, alluminio, inchiostri, acqua ed energia, così come l'attività diffusionale è caratterizzata da trasporto su gomma.
  • Ramo alberghiero: il Gruppo si approvvigiona principalmente da fornitori locali per il servizio alberghiero. Le principali forniture sono quelle relative a: materie prime e prodotti alimentari (es. prodotti freschi, bevande, prodotti; articoli per camera (es. biancheria, mobili e arredo, prodotti di cortesia, servizi tecnologici); prodotti per pulizia; servizi turistici e di trasporto locale; marketing e comunicazione/ piattaforme digitali; servizi di smaltimento rifiuti.

Si rimanda alle tabelle del paragrafo S1-6 Caratteristiche dei dipendenti dell'impresa per il numero di dipendenti, come area geografica del Gruppo vi è unicamente l'Italia.

Nell'esercizio 2024 non si sono riscontrate modifiche significative nell'offerta del Gruppo in termini di prodotti e servizi né di clienti e mercati di riferimento. Il Gruppo ha dato continuità alle disposizioni stabilite dal 2022 in merito alla certificazione delle materie prime con particolare attenzione alla carta, come indicato nel capitolo E5-2 Azioni e risorse relative all'uso delle risorse e all'economia circolare. D'altra parte, il Gruppo Monrif è impegnato nella costante creazione di valore per tutti gli Stakeholder, essendo questo l'obiettivo che accomuna tutte le società del Gruppo. L'attenzione alla qualità dei servizi offerti, al rispetto dell'ambiente e delle risorse umane, all'etica ed integrità, all'accessibilità delle strutture e alla cultura e partecipazione sono gli aspetti che, insieme all'equilibrio economico, costituiscono gli elementi fondamentali per una gestione responsabile dell'attività.

In aggiunta ai principi etici, sociali e culturali che devono caratterizzare i mezzi di comunicazione, il Gruppo afferma l'importanza del conseguimento della soddisfazione dei clienti. Per il raggiungimento di tale obiettivo, Monrif persegue la definizione ed il mantenimento di elevati standard di qualità dell'informazione; l'impegno costante per l'innovazione di processi e prodotti; il monitoraggio della soddisfazione dei clienti per i settori di attività in cui opera, con l'obiettivo di intuire l'evoluzione delle richieste del mercato per un miglioramento continuo dell'offerta.

Per maggiori dettagli sugli obiettivi qualitativi del Gruppo si rimanda ai capitoli successivi relativi agli ESRS tematici nei quali saranno fornite informazioni contestuali in relazione a eventuali prodotti, servizi, categorie di clienti e aree geografiche ad essi riferibili.

1.1.3.2 SBM-2 Interessi e opinioni dei portatori di interessi

Gli Stakeholder del Gruppo assumono un ruolo centrale nella creazione e definizione degli obiettivi strategici e nel perseguimento degli stessi. Essere in grado di anticipare le aspettative dei soggetti portatori di interesse, sia interni che esterni all'azienda, è di fondamentale importanza per definire una strategia che miri alla creazione di valore. In questo scenario, il Gruppo Monrif ha sviluppato un processo di identificazione degli Stakeholder più rilevanti; in merito, sono state confermate le categorie di stakeholder già individuate in precedenza.

Per fronteggiare la crescente complessità del business in cui opera (editoria/media, stampa e ospitalità), il Gruppo sviluppa forme di comunicazione e dialogo costanti con gli Stakeholders al fine di comprendere e anticipare le nuove tendenze ed esigenze. Oltre a dare una risposta precisa e puntuale alle aspettative

emerse durante i metodi di ingaggio tradizionali degli Stakeholders, il Gruppo Monrif si impegna, con la presente Rendicontazione Consolidata di sostenibilità, a rispondere alle tematiche materiali identificate e relative ai portatori di interesse.

A testimonianza della loro centralità e importanza, Monrif ha condotto un sondaggio in modalità anonima tra gli stakeholders chiave, in particolare dipendenti e fornitori, nell'ambito dell'analisi di Doppia Materialità. L'obiettivo era valutare gli impatti del Gruppo e integrare le loro opinioni nel modello di business e nella strategia aziendale.

La tabella seguente descrive come il Gruppo Monrif comprende gli interessi e le opinioni degli stakeholder chiave e il modo in cui questi si riflettono sulla sua strategia e sul suo modello di business.

Principali portatori
di interessi
Descrizione della comprensione degli interessi e
delle opinioni dei principali portatori di interessi
Relazione con la strategia e il Business Model
Collaboratori
e
risorse umane
Il Gruppo è costantemente impegnato a
promuovere la crescita e il riconoscimento dei
propri dipendenti, fornendo un ambiente di lavoro
stimolante, attento al benessere aziendale e
arricchito da un'ampia gamma di opportunità
formative.
Portale Intranet
Riunioni periodiche
Comunicazioni dal vertice aziendale
Sindacati Il Gruppo mantiene un dialogo aperto e regolare
con i Sindacati, discutendo delle questioni
rilevanti e ascoltando eventuali preoccupazioni e
suggerimenti.
Contrattazioni di primo e secondo livello
Riunioni periodiche
Azionisti Uno degli obiettivi primari del Gruppo è
assicurare il successo sostenibile dell'attività,
creando valore aggiunto per i propri azionisti. In
questo contesto, il Gruppo mantiene
costantemente relazioni adottando le migliori
pratiche di Investor Relations con gli azionisti.
Sito del Gruppo
Documentazione annuale (Bilancio Consolidato,
Relazione sulla Corporate
Governance, etc.)
Assemblee degli azionisti
Finanziatori Il Gruppo mantiene un dialogo continuo con i
finanziatori, garantendo comunicazioni
trasparenti, costanti, chiare, precise e tempestive.
Sito del Gruppo
Meeting periodici attraverso conference call,
meeting one to one, etc.
Comunicati stampa
Istituzioni e regolatori Il Gruppo interagisce con integrità e correttezza
con istituzioni e regolatori seguendo i principi,
ruoli e responsabilità stabiliti dalla normativa
vigente, per mantenere una collaborazione
costruttiva al servizio degli interessi della
comunità.
Sito del Gruppo
Meeting con istituzioni e/o enti locali
Meeting con istituzioni nazionali
Tavoli tecnici
Investitori
pubblicitari
Il Gruppo coltiva una collaborazione continua con
gli investitori pubblicitari impegnandosi a
promuovere campagne informative giuste ed
etiche.
Sito del Gruppo
Meeting periodici attraverso conference call,
meeting one to one, etc.
Comunicati stampa
Collettività Il Gruppo opera con attenzione alle esigenze
della collettività, mirando a estendere gli effetti
positivi delle sue attività.
Sito del Gruppo
Comunicati stampa
Meeting con istituzioni e/o enti locali
Fornitori Il Gruppo incoraggia un dialogo mirato a creare e
mantenere rapporti di collaborazione stabili e
duraturi, promuovendo presso fornitori e
collaboratori l'adozione di comportamenti etici,
socialmente e ambientalmente responsabili.
Sito del Gruppo
Meeting periodici
Clienti e audience Il Gruppo monitora gli interessi dei propri clienti e
audience tramite l'osservazione costante dei
commenti e dei feedback sugli articoli sia online
che sui social media e delle recensioni degli Hotel.
Inoltre, vengono svolte campagne di
sensibilizzazione e definiti focus group su temi di
interesse per comprendere le esigenze
informative, gli interessi e le preoccupazioni
dell'audience.
Interviste
Sito del Gruppo
Comunicati stampa
Focus group
Social network
Questionari di soddisfazione
Opinion
Leader
e
influencer
Il Gruppo coinvolge opinion leader e influencer
per comprendere le opinioni del pubblico riguardo
i servizi offerti mediante piattaforme digitali.
Sito del Gruppo
Social network
Associazioni
di
categoria
Il Gruppo mantiene relazioni costruttive con le
associazioni di categoria, promuovendo la
comprensione delle esigenze e delle dinamiche
dei mercati della stampa e dell'ospitalità.
Sito del Gruppo
Meeting periodici

In aggiunta, il Gruppo Monrif svolge ogni anno diverse iniziative ed eventi finalizzati a coinvolgere i portatori di interesse e a contribuire positivamente al territorio, per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo ESRS S3 Comunità interessate.

Inoltre, gli organi di amministrazione, gestione e controllo sono informati delle opinioni e degli interessi dei portatori di interessi in ambito di sostenibilità attraverso la presentazione e approvazione delle risultanze dell'analisi di doppia materialità, inclusiva dell'attività di stakeholders engagement. Le informazioni sopra riportate sono comprensive anche degli obblighi d'informativa SBM-2 degli standard S1, S3, S4.

1.1.3.3 SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale

La valutazione della Doppia Materialità del Gruppo ha l'obiettivo di identificare e dare priorità agli aspetti di sostenibilità rilevanti in conformità ai requisiti normativi, considerando gli impatti, i rischi e le opportunità (IRO) identificati nell'ambito delle operazioni proprie del Gruppo e lungo la sua catena del valore, e valutati secondo la metodologia descritta di seguito al paragrafo IRO-1 "Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti".

Nella tabella seguente sono presentati gli impatti positivi e negativi che sono risultati materiali in relazione a ciascun Standard ESRS; ne vengono inoltre presentati orizzonte temporale di riferimento, il loro legame con l'attività svolta dal Gruppo, nonché la collocazione nell'ambito della catena del valore.

Standard
ESRS
Impatto Descrizione
impatto
Natura
impatto
Attuale/
Potenziale
Orizzonte
temporale
Tipologia di
contributo
Impatto sulla
catena del
valore
ESRS
E1
Cambiamen
ti climatici
Emissioni
dirette
e
indirette
generate
(Scope 1 e 2)
Emissioni di gas
serra,
comprendenti le
emissioni
dirette
(ad
esempio,
il
consumo
di
combustibili per
alimentare
impianti
e
macchinari) e le
emissioni
indirette (come
l'energia
elettrica
acquistata dalla
rete),
che
derivano
dalle
attività
svolte
nelle
diverse
sedi e impianti
dell'azienda.
Negativo Attuale Lungo
termine
Direttament
e causato
dal Gruppo
• A monte
• Operazioni
proprie
• A valle

Standard
ESRS
Impatto Descrizione
impatto
Natura
impatto
Attuale/
Potenziale
Orizzonte
temporale
Tipologia di
contributo
Impatto sulla
catena del
valore
Emissioni
generate
lungo
la
catena
del
valore
Emissioni
indirette (Scope
3), legate alle
attività
di
produzione
e
trasporto lungo
l'intera
catena
del valore (es.il
trasporto
delle
merci,
gli
spostamenti dei
dipendenti e i
viaggi
di
lavoro), a monte
e
a
valle
dell'organizzazi
one
Negativo Attuale Lungo
termine
Direttament
e collegato
tramite una
relazione di
business
• A monte
• A valle
Consumo
energetico
Consumo
di
energia da fonti
rinnovabili
e
non rinnovabili
nelle operazioni
del Gruppo, con
impatti negativi
sull'ambiente e
un
contributo
alla
riduzione
delle
risorse
energetiche
disponibili.
Negativo Attuale Lungo
termine
Direttament
e causato
dal Gruppo

Operazioni
proprie
ESRS
E2
Inquinamen
to
Generazione
di
altre
emissioni
inquinanti
nell'aria
Emissioni
inquinanti
in
aria
generate
nelle sedi e siti
del
Gruppo
e
lungo
la
sua
catena
del
valore
Negativo Attuale Breve
termine
Direttament
e causato
dal Gruppo;
Direttament
e collegato
tramite una
relazione di
business
• A monte

Operazioni
proprie
• A valle
ESRS
E3
Acqua
e
risorse
marine
Prelievo
e
consumo
di
risorse
idriche
Utilizzo
di
acqua nei propri
processi
produttivi
con
ripercussioni
sulla
disponibilità
della
risorsa
idrica
Negativo Attuale Lungo
termine
Direttament
e causato
dal Gruppo

Operazioni
proprie
ESRS
E4
Biodiversità
ed
ecosistemi
Impatti sugli
spazi
ecologici
Possibile
alterazione
degli ecosistemi
naturali causata
da
attività
produttive
a
monte
della
catena
del
valore,
con
ripercussioni
sfavorevoli sulla
salute del suolo
e
della
vegetazione
locale.
Negativo Potenziale Lungo
termine
Direttament
e collegato
tramite una
relazione di
business
• A monte

Standard
ESRS
Impatto Descrizione
impatto
Natura
impatto
Attuale/
Potenziale
Orizzonte
temporale
Tipologia di
contributo
Impatto sulla
catena del
valore
ESRS
E5
Economia
Circolare
Utilizzo
di
risorse
naturali
Utilizzo
delle
risorse naturali
con
conseguente
riduzione
della
disponibilità
delle stesse
Negativo Attuale Lungo
termine
Direttament
e causato
dal Gruppo;
Direttament
e collegato
tramite una
relazione di
business
• A monte

Operazioni
proprie
Generazione
di
rifiuti
pericolosi
Inadeguato
smaltimento di
rifiuti pericolosi
e non pericolosi
Negativo Attuale Lungo
termine
Direttament
e causato
dal Gruppo
• A monte

Operazioni
proprie
• A valle
ESRS
S1
Forza
lavoro
propria
Calo
della
qualità
lavorativa dei
dipendenti
Calo di qualità
della
vita
lavorativa
dei
dipendenti
a
casua
di
una
mancata
strategia
di
ritenzione
dei
talenti
Negativo Potenziale Breve
termine
Direttament
e causato
dal Gruppo

Operazioni
proprie
Condizioni di
lavoro
e
remunerazion
i inadeguate
Mancato
rispetto
degli
accordi salariali
o
delle
aspettative dei
lavoratori,
in
termini
di
remunerazioni
inadeguate dei
dipendenti e dei
collaboratori
esterni
Negativo Potenziale Breve
termine
Direttament
e causato
dal Gruppo

Operazioni
proprie
Deterioramen
to
delle
relazioni con i
sindacati e le
associazioni
Relazioni con le
parti sociali non
adeguate,
mancanza
di
dialogo
tra
sindacati
e
Management
con
ripercussioni
negative per i
lavoratori
in
termini
di
condizioni
di
lavoro e libertà
di associazione
Negativo Potenziale Breve
termine
Direttament
e causato
dal Gruppo

Operazioni
proprie
Infortuni
sul
lavoro
Infortuni o altri
incidenti
sul
luogo di lavoro,
con
conseguenze
negative per la
salute
dei
lavoratori diretti
Negativo Potenziale Breve
termine
Direttament
e causato
dal Gruppo

Operazioni
proprie
Mancato
rispetto delle
aspettative
dei lavoratori
in termini di
Mancato
rispetto
delle
aspettative dei
lavoratori
in
termini
di
Negativo Potenziale Breve
termine
Direttament
e causato
dal Gruppo

Operazioni
proprie

Standard
ESRS
Impatto Descrizione
impatto
Natura
impatto
Attuale/
Potenziale
Orizzonte
temporale
Tipologia di
contributo
Impatto sulla
catena del
valore
remunerazion
i eque
remunerazioni
eque
Attrazione di
giovani
talenti,
sviluppo
e
formazione
delle
risorse
umane
Sviluppo
e
formazione
delle
risorse
umane
Positivo Attuale Medio
termine
Direttament
e causato
dal Gruppo

Operazioni
proprie
ESRS
S2
Lavoratori
nella
catena
del
valore
Infortuni
sul
lavoro
e
malattie
professionali
lungo
la
catena
del
valore
Infortuni
sul
luogo di lavoro
e
malattie
professionali,
con
conseguenze
negative per la
salute
dei
lavoratori della
catena
del
valore
Negativo Attuale Breve
termine
Direttament
e collegato
tramite una
relazione di
business
• A monte
• A valle
Retribuzione
non equa dei
lavoratori
lungo
la
catena
del
valore
Mancanza
di
equità
nella
retribuzione
e
nelle
opportunità
di
avanzamento di
carriera basata
sul genere dei
lavoratori
operanti
nella
catena
del
valore
del
Gruppo,
con
ripercussioni
sull'equità
di
trattamento
e
conseguente
insoddisfazione
Negativo Potenziale Breve
termine
Direttament
e collegato
tramite una
relazione di
business
• A monte
• A valle
Formazione e
gestione dei
talenti
nella
catena
del
valore
Miglioramento
delle
competenze
e
delle
performance
dei
dipendenti
delle
organizzazioni
appartenenti
alla catena del
valore
del
Gruppo
attraverso
l'organizzazione
di
piani
formativi
e
sistemi
incentivanti
Positivo Potenziale Medio
termine
Direttament
e collegato
tramite una
relazione di
business
• A monte
• A valle
Rispetto
dei
diritti
umani
lungo la value
chain (lavoro
minorile
e
lavoro
Mancata
adozione
di
policy
e
procedure atte
ad assicurare il
rispetto
dei
Negativo Potenziale Medio
termine
Direttament
e collegato
tramite una
relazione di
business
• A monte

Standard
ESRS
Impatto Descrizione
impatto
Natura
impatto
Attuale/
Potenziale
Orizzonte
temporale
Tipologia di
contributo
Impatto sulla
catena del
valore
forzato) diritti
umani
all'interno delle
organizzazioni
appartenenti
alla catena del
valore
del
Gruppo
Violazione
dei
diritti
della privacy
e
dei
dati
lungo
la
catena
del
valore
Violazione
dei
diritti
della
privacy
e
dei
dati
lungo
la
catena
del
valore,
in
particolare per il
business
della
stampa, editoria
e
pubblicità,
New Media
Negativo Potenziale Breve
termine
Direttament
e collegato
tramite una
relazione di
business
• A valle
ESRS
S3
Comunità
interessate
Promozione
di
contenuti
informativi
per l'opinione
pubblica
locale
Generazione di
contenuti
informativi
locali
che
promuovono la
cultura
democratica
e
la formazione di
un'opinione
pubblica critica
Positivo Potenziale Medio
termine
Direttament
e causato
dal Gruppo
• A monte

Operazioni
proprie
• A valle
ESRS
S4
Violazione
del
Codice
Deontologico
dei Giornalisti
e del Codice
della Privacy
Violazione della
privacy,
diffamazione
e/o
pubblicazione
arbitraria di atti
o immagini di
una persona
Negativo Attuale Breve
termine
Direttament
e causato
dal Gruppo

Operazioni
proprie
Consumato
ri
e
utilizzatori
finali
Migliorament
o
della
soddisfazion
e dei clienti
Miglioramento
della
soddisfazione
dei clienti nel
business
alberghiero per
via
dell'inclusione
delle pratiche di
sostenibilità nei
servizi offerti
Positivo Attuale Breve
termine
Direttament
e causato
dal Gruppo

Operazioni
proprie
• A valle
ESRS
G1
Condotta
delle
imprese
Cultura
d'impresa
Impatti generati
dalla diffusione
di una cultura
d'impresa etica,
dell'importanza
del rispetto dei
principi
di
equità,
inclusione
e
onestà da parte
del
management,
dei dipendenti,
dei
partner
commerciali
e
degli
altri
stakeholder
Positivo Attuale Lungo
termine
Direttament
e causato
dal Gruppo;
Direttament
e collegato
tramite una
relazione di
business
• A monte

Operazioni
proprie
• A valle

Standard
ESRS
Impatto Descrizione
impatto
Natura
impatto
Attuale/
Potenziale
Orizzonte
temporale
Tipologia di
contributo
Impatto sulla
catena del
valore
Mancata
tutela
dei
segnalatori
Inadeguata
gestione
dei
canali
di
segnalazione
aziendali,
con
conseguente
mancata
garanzia
di
riservatezza
e
anonimato
dei
segnalatori
Negativo Potenziale Breve
termine
Direttament
e causato
dal Gruppo
• A monte

Operazioni
proprie
• A valle
Pagamento ai
fornitori
Non
corretta
gestione
dei
rapporti con i
fornitori
locali,
comprese
le
politiche
di
pagamento alle
piccole e medie
imprese
Negativo Potenziale Breve
termine
Direttament
e causato
dal Gruppo
• A monte
Screening
ESG
dei
fornitori
Presidio
delle
tematiche ESG
nella catena di
fornitura
attraverso
processi
di
selezione
e
monitoraggio
che
comprendano la
valutazione,
la
selezione
e
il
controllo
periodico
dei
fornitori
sulla
base di criteri
ESG
Positivo Attuale Lungo
termine
Direttament
e causato
dal Gruppo;
Direttament
e collegato
tramite una
relazione di
business
• A monte

Operazioni
proprie
Episodi
di
corruzione
Danni sociali ed
economici
causati
da
episodi
di
corruzione
interni
al
Gruppo e lungo
la
catena
del
valore
Negativo Potenziale Breve
termine
Direttament
e causato
dal Gruppo;
Direttament
e collegato
tramite una
relazione di
business

Operazioni
proprie

Nella tabella seguente sono presentati gli i rischi e le opportunità che sono risultati materiali in relazione a ciascun Standard ESRS.

Standard
ESRS
Rischio/Opportunità Descrizione del rischio/opportunità Orizzonte
temporale
Catena del valore
ESRS
E1
Cambiamenti
climatici
R: Conseguenze legate
al
cambiamento
climatico
Mancata recuperabilità dei valori degli
asset del Gruppo per via degli effetti
legati al cambiamento climatico di
tipo fisico delle sedi e siti del Gruppo
(acuti, come ad esempio inondazioni,
e cronici come ad esempio l'aumento
delle temperature medie).
Medio
termine
• A monte
• Operazioni proprie
• A valle

R:
Interruzioni
nella
catena di fornitura a
causa
di
eventi
climatici
Rischio
che
fornitori
strategici
interrompano la fornitura di servizi a
seguito di eventi atmosferici estremi o
cambiamenti climatici progressivi nel
tempo e non monitorati attentamente
Medio
termine
• A monte
• Operazioni proprie
• A valle
ESRS
S2
Lavoratori
nella
catena
del valore
O: Stabilità lavorativa
lungo
la
catena
del
valore del Gruppo
Promozione della stabilità lavorativa
lungo la catena del valore attraverso
contratti
a
lungo
termine
con
i
fornitori e iniziative di fidelizzazione
che contribuiscono a migliorare la
reputazione del Gruppo e a ridurre i
costi di turnover.
Lungo
termine
• A monte
• A valle
ESRS
S3
Comunità
Interessate
O: Promozione
cambiamento culturale
Opportunità
di
posizionare
brand
basati
sulla
diversità
e
coesione
sociale che portano ad un aumento
delle sottoscrizioni (es. brand Luce).
Breve
termine
• A monte
• Operazioni proprie
• A valle
ESRS
S4
Consumatori e
utilizzatori
finali
O: Uso dell'intelligenza
artificiale
per
aumentare il tasso di
conversione
degli
utenti
in
abbonati
paganti
Opportunità di aumento del tasso di
conversione degli utenti in abbonti
paganti grazie all'uso dell'intelligenza
artificiale per fruttare l'analitycs nella
comprensione
del
comportamento
dell'utente,
fornire
esperienze
di
qualità
e
personalizzate
con
il
prodotto e migliorare le decisioni di
marketing
Medio
termine
• Operazioni proprie

In generale, gli IRO (Impatto, Rischio e Opportunità) materiali individuati sono strettamente connessi alle attività fondamentali del modello di business del Gruppo, nonché all'intera catena del valore. In particolare, gli IRO relativi alle operazioni interne del Gruppo riguardano principalmente la condotta aziendale, la gestione della forza lavoro e alcune questioni legate ai cambiamenti climatici, all'inquinamento e all'economia circolare. Per quanto concerne la catena del valore, gli IRO si concentrano principalmente sulle relazioni con gli stakeholder, sul benessere dei lavoratori coinvolti, sull'uso delle risorse materiali e sul consumo di acqua.

Con specifico riferimento alla biodiversità ed agli ecosistemi, si segnala che il Gruppo ha svolto un primo screening degli impatti, rischi o opportunità correlati a tale tematica e li ha valutati nell'ambito dell'analisi di doppia materialità, considerando la distanza dai siti protetti e il rispetto dei limiti ambientali di riferimento. In tale contesto dalle specifiche analisi effettuate dal Gruppo Monrif, è emerso che nessuno dei siti produttivi e degli hotel del Gruppo è collocato in prossimità o all'interno di aree sensibili sotto il profilo della biodiversità e pertanto il Gruppo ha ritenuto la biodiversità non materiale, mentre è risultato materiale un impatto collegato alla biodiversità nella catena del valore. Tale tema non è stato tuttavia rendicontato nel presente documento in quanto la società si è avvalsa del phase-in period, come riportato nel paragrafo 1.1.1.2 Informativa in relazione a circostanze specifiche. Si precisa inoltre che il Gruppo Monrif non ha svolto una valutazione di dettaglio relativamente alle proprie dipendenze dalla biodiversità e dai servizi ecosistemici, né relativamente ai rischi e alle opportunità di transizione e fisici correlati alla biodiversità. Inoltre, il Gruppo non ha effettuato consultazioni con le comunità interessate in merito alle valutazioni di sostenibilità delle risorse biologiche condivise e degli ecosistemi.

Monrif non ha allo stato attuale realizzato un'analisi quali/quantitativa sulla resilienza della strategia del modello di business relativa alla capacità di affrontare gli impatti e i rischi e sfruttare le

opportunità rilevanti identificate. Inoltre, il Gruppo, nel processo di Doppia materialità, non ha individuato impatti, rischi o opportunità tali da richiedere l'adozione di indicatori entity specific.

1.1.4 Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità

1.1.4.1 IRO-1 Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti

A partire dal 2024, in conformità ai requisiti della CSRD e in linea con i Principi europei di rendicontazione di sostenibilità, Il Gruppo Monrif ha condotto un'analisi di Doppia Materialità, con il fine di identificare gli impatti, rischi e opportunità (definiti IRO) nelle aree ambientali, sociali e di governance più rilevanti. Il processo di valutazione ha considerato sia le attività del Gruppo e le aree geografiche in cui opera (operazioni proprie), sia l'intera catena del valore (processi a monte e/o a valle) e i relativi rapporti commerciali.

Il principio della Doppia Materialità si articola in due dimensioni, materialità di impatto e materialità finanziaria.

Materialità di impatto

Nell'analisi vengono presi in considerazione gli impatti derivanti sia delle attività del Gruppo Monrif sia dalla sua catena del valore, includendo i processi a monte e a valle attraverso le relazioni commerciali.

La valutazione della rilevanza dell'impatto si articola nelle seguenti fasi:

  • Analisi di contesto: individuazione degli impatti potenzialmente rilevanti reali o potenziali, positivi o negativi generati dal Gruppo Monrif sulle persone e l'ambiente e dalla sua catena del valore, in conformità con il requisito applicativo 16 (AR 16) dello standard ESRS1 e supportata da un'analisi di benchmarking delle best practices e sui competitors in ambito ESG. Tali impatti sono stati mappati lungo la catena del valore (operazioni proprie, a monte e a valle);
  • Valutazione impatti da parte del Management: il management del Gruppo ha esaminato gli impatti identificati attraverso interviste individuali con le funzioni aziendali di riferimento, valutandone, su una scala da 1 a 5, probabilità di accadimento e gravità (variabile di valutazione che comprende la dimensione, la portata, l'irrimediabilità (per gli impatti negativi), dell'impatto effettivo o potenziale su persone e ambiente), e senza tenere conto delle eventuali misure di mitigazione adottate dal Gruppo;
  • Consultazione degli stakeholder: gli impatti individuati nella fase di analisi sono stati sottoposti a valutazione attraverso un sondaggio online rivolto a stakeholders strategici del Gruppo. Si veda il paragrafo SBM-2 Interessi e opinioni dei portatori di interessi per maggiori dettagli.
  • Consolidamento dei risultati: all'esito del processo sopra descritto, le valutazioni del management e degli stakeholders sono state integrate per determinare il livello complessivo di rilevanza degli impatti.

La soglia di rilevanza della materialità di impatto è stata selezionata pari a 10, permettendo l'individuazione di 27 impatti materiali su 55 impatti valutati.

Materialità finanziaria

Per l'individuazione dei rischi e delle opportunità in ambito ESG potenzialmente rilevanti, il Gruppo si è basato su diverse fonti di riferimento e analisi di rischi interne. Inoltre, è stato analizzato il Gruppo e il settore in cui opera per determinare i collegamenti dei suoi impatti e delle sue dipendenze con i rischi e le opportunità che possono derivare da detti impatti e dipendenze.

Con riferimento al processo di determinazione della Materialità Finanziaria, la valutazione dei rischi e delle opportunità è avvenuta attraverso il coinvolgimento dei risk owner, responsabili delle aree di business. La valutazione è stata condotta considerando diversi aspetti: in primo luogo, sono stati analizzati gli effetti finanziari, operativi e reputazionali, con particolare attenzione alla magnitudo dell'effetto finanziario sull'EBITDA.

In secondo luogo, ai valutatori è stato chiesto di attribuire un punteggio ai rischi ed alle opportunità, su una scala da 1 a 5 in termini di i) probabilità, che rappresenta la probabilità che l'evento di rischio si verifichi nell'arco temporale analizzato ii) magnitudo, che rappresenta le potenziali conseguenze nel caso in cui l'evento si verifichi, e la misura in cui i rischi e le opportunità potrebbero influenzare i risultati finanziari ed economici dell'azienda (EBITDA di Gruppo) nell'arco temporale di riferimento. Tali valutazioni sono avvenute tenendo in considerazione eventuali azioni di mitigazione in essere (rischio residuo) e l'orizzonte temporale nel quale è stata ritenuta più probabile la manifestazione del singolo rischio (breve periodo (entro 12 mesi), medio periodo (tra 1 e 5 anni) e lungo periodo (oltre 5 anni), in linea con le definizioni dello standard ESRS 1). Inoltre, la soglia di materialità definita per determinare la rilevanza del rischio e dell'opportunità è stata pari a 10.

Coerentemente con quanto stabilito nella "Procedura sulle Predisposizioni per la Rendicontazione di Sostenibilità", i risultati dell'analisi di Doppia Materialità sono stati validati dal Direttore amministrativo, in qualità di dirigente preposto alla sostenibilità, condivisi con il Comitato Controllo e Rischi e Parte Correlate (CCRePC), ed infine sottoposti all'approvazione da parte del Consiglio d'Amministrazione della Capogruppo.

Obblighi di informativa Paragrafo
ESRS 2 INFORMAZIONI GENERALI
BP-1 Criteri generali per la redazione della Rendicontazione
di Sostenibilità
1.1.1.1 BP-1 Criteri generali per la
redazione della Rendicontazione di
Sostenibilità
BP-2 Informativa in relazione a circostanze specifiche 1.1.1.2 BP-2 - Informativa in relazione
a circostanze specifiche
GOV-1 Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e
controllo
1.1.2.1 GOV-1 - Il ruolo degli organi di
amministrazione,
direzione
e
controllo
GOV-2 Informazioni fornite agli organi di amministrazione,
direzione e controllo dell'impresa e questioni di
sostenibilità da questi affrontate
1.1.2.2 GOV-2 Informazioni fornite
agli
organi
di
amministrazione,
direzione e controllo dell'impresa e
questioni di sostenibilità da questi
affrontate

1.1.4.2 IRO-2 Obblighi di informativa degli ESRS oggetto della dichiarazione sulla sostenibilità dell'impresa

GOV-3 Integrazione delle prestazioni in termini di sostenibilità
nei sistemi di incentivazione
1.1.2.3
GOV-3
Integrazione
delle
prestazioni in termini di sostenibilità
nei sistemi di incentivazione
GOV-4 Dichiarazione sulla due diligence 1.1.2.4 GOV-4 Dichiarazione sulla
due diligence
GOV-5 Gestione
dei
rischi
e
controlli
interni
sulla
rendicontazione di sostenibilità
1.1.2.5 GOV-5 Gestione dei rischi e
controlli
interni
sulla
rendicontazione di sostenibilità
SBM-1 Strategia, modello di business e catena del valore 1.1.3.1 SBM-1 - Strategia, modello di
business e catena del valore
SBM-2 Interessi e opinioni dei portatori di interessi 1.1.3.2 SBM-2 Interessi e opinioni dei
portatori di interessi
SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione
con la strategia e il modello di business
1.1.3.3 SBM-3 - Impatti, rischi e
opportunità
rilevanti
e
loro
interazione con la strategia e il
modello di business
IRO-1 Descrizione dei processi per individuare e valutare gli
impatti, i rischi e le opportunità rilevanti
1.1.4.1
IRO-1
-
Descrizione
del
processo
di
identificazione
e
valutazione degli impatti, dei rischi e
delle opportunità rilevanti
IRO-2 Obblighi di informativa degli ESRS oggetto della
Rendicontazione di Sostenibilità dell'impresa
1.1.4.2
IRO-2
-
Obblighi
di
informativa degli ESRS oggetto della
Rendicontazione
di
Sostenibilità
dell'impresa
ESRS E1 CAMBIAMENTI CLIMATICI
Obbligo
di
informativa
relativo all'ESRS 2 GOV-3
Integrazione delle prestazioni in termini di sostenibilità
nei sistemi di incentivazione
2.2.1.1
GOV-3
Integrazione
delle
prestazioni in termini di sostenibilità
nei sistemi di incentivazione
E1-1 Piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti
climatici
2.2.1.2 E1-1 Piano di transizione per
la
mitigazione
dei
cambiamenti
climatici
Obbligo
di
informativa
relativo all'ESRS 2 SBM-3
Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione
con la strategia e il modello di business
2.2.1.3 ESRS 2 SBM-3 Impatti, rischi
e
opportunità
rilevanti
e
loro
interazione con la strategia e il
modello di business
Obbligo
di
informativa
relativo all'ESRS 2 IRO-1
Descrizione dei processi per individuare e valutare gli
impatti, i rischi e le opportunità rilevanti legati al clima
2.2.2.1 ESRS 2 E1 IRO-1 Descrizione
dei
processi
per
individuare
e
valutare gli impatti, i rischi e le
opportunità rilevanti legati al clima
E1-2 Politiche relative alla mitigazione dei cambiamenti
climatici e all'adattamento agli stessi
2.2.2.2 E1-2 Politiche relative alla
mitigazione
dei
cambiamenti
climatici
e
all'adattamento
agli
stessi
E1-3 Azioni e risorse relative alle politiche in materia di
cambiamenti climatici
2.2.2.3 E1-3 Azioni e risorse relative
alle
politiche
in
materia
di
cambiamenti climatici
E1-4 Obiettivi relativi alla mitigazione dei cambiamenti
climatici e all'adattamento agli stessi
2.2.3.1 E1-4 Obiettivi relativi alla
mitigazione
dei
cambiamenti
climatici
e
all'adattamento
agli
stessi
E1-5 Consumo di energia e mix energetico 2.2.3.2 E1-5 Consumo di energia e
mix energetico
E1-6 Emissioni lorde di GES di ambito 1, 2, 3 ed emissioni
totali di GES
2.2.3.3 E1-6 Emissioni lorde di GHG
di Scope 1, 2 e 3 ed emissioni totali
di GHG
Phase-in per Scope 3
E1-7 Assorbimenti di GES e progetti di mitigazione delle
emissioni di GES finanziati con crediti di carbonio
2.2.3.4 E1-7 Assorbimenti di GES e
progetti
di
mitigazione
delle
emissioni di GHG finanziati con
crediti di carbonio
E1-8 Fissazione del prezzo interno del carbonio 2.2.3.5 E1-8 Fissazione del prezzo
interno del carbonio

E1-9 Effetti finanziari attesi di rischi fisici e di transizione
Phase-in
rilevanti e potenziali opportunità legate al clima
ESRS E2 INQUINAMENTO
Obbligo
di
informativa
relativo all'ESRS 2 IRO-1
Descrizione dei processi per individuare e valutare gli
impatti, i rischi e le opportunità rilevanti legati
all'inquinamento
2.3.1.1 ESRS 2 E1 IRO-1 Descrizione
dei
processi
per
individuare
e
valutare gli impatti, i rischi e le
opportunità rilevanti legati al clima
E2-1 Politiche relative all'inquinamento 2.3.1.2
E2-1
Politiche
relative
all'inquinamento
E2-2 Azioni e risorse connesse all'inquinamento 2.3.1.3
E2-2
Azioni
e
risorse
connesse all'inquinamento
E2-3 Obiettivi connessi all'inquinamento 2.3.2.1
E2-3
Obiettivi
connessi
all'inquinamento
E2-4 Inquinamento di aria, acqua e suolo 2.3.2.2 E2-4 Inquinamento di aria,
acqua e suolo
E2-5 Sostanze preoccupanti e sostanze estremamente
preoccupanti
Non materiale
E2-6 Effetti finanziari attesi di impatti, rischi e opportunità
legati all'inquinamento
Phase-in
ESRS E3 ACQUE E RIFIUTI MARINI
Obbligo
di
informativa
relativo all'ESRS 2 IRO-1
Descrizione dei processi per individuare e valutare gli
impatti, i rischi e le opportunità rilevanti legati alle
acque e alle risorse marine
2.4.1.1 ESRS 2 IRO-1 Descrizione dei
processi per individuare e valutare
gli impatti, i rischi e le opportunità
rilevanti legati alle acque e alle
risorse marine
E3-1 Politiche connesse alle acque e alle risorse marine 2.4.1.2 E3-1 Politiche connesse alle
acque e alle risorse marine
E3-2 Azioni e risorse connesse alle acque e alle risorse
marine
2.4.1.3
E3-2
Azioni
e
risorse
connesse alle acque e alle risorse
marine
E3-3 Obiettivi connessi alle acque e alle risorse marine 2.4.2.1 E3-3 Obiettivi connessi alle
acque e alle risorse marine
E3-4 Consumo idrico 2.4.2.2 E3-4 Consumo idrico
E3-5 Effetti finanziari attesi derivanti da impatti, rischi e
opportunità connessi alle acque e alle risorse marine
Phase-in
ESRS E4 BIODIVERSITÀ ED ECOSISTEMI Phase-in
ESRS E5 ECONOMIA CIRCOLARE
Obbligo
di
informativa
relativo all'ESRS 2 IRO-1
Descrizione dei processi per individuare e valutare gli
impatti, i rischi e le opportunità rilevanti legati
all'utilizzo delle risorse e all'economia circolare
2.5.1.1 ESRS 2 IRO-1 Descrizione dei
processi per individuare e valutare
gli impatti, i rischi e le opportunità
rilevanti
legati
all'utilizzo
delle
risorse e all'economia circolare
E5-1 Politiche relative all'utilizzo delle risorse e all'economia
circolare
2.5.1.2
E5-1
Politiche
relative
all'utilizzo
delle
risorse
e
all'economia circolare
E5-2 Azioni e risorse relative all'utilizzo delle risorse e
all'economia circolare
2.5.1.3 E5-2 Azioni e risorse relative
all'utilizzo
delle
risorse
e
all'economia circolare
E5-3 Obiettivi relativi all'utilizzo delle risorse e all'economia
circolare
2.5.2.1
E5-3
Obiettivi
relativi
all'utilizzo
delle
risorse
e
all'economia circolare
E5-4 Flussi di risorse in entrata 2.5.2.2 E5-4 Flussi di risorse in
entrata

E5-5 Flussi di risorse in uscita 2.5.2.3 E5-5 Flussi di risorse in uscita
E5-6 Effetti finanziari attesi derivanti da impatti, rischi e
opportunità
connessi
all'uso
delle
risorse
e
all'economia circolare
Phase-in
ESRS S1 FORZA LAVORO PROPRIA
Obbligo
di
informativa
relativo all'ESRS 2 SBM-2
Interessi e opinioni dei portatori di interessi 3.1.1.1 SBM-2 Interessi e opinioni dei
portatori di interessi
Obbligo
di
informativa
relativo all'ESRS 2 SBM-3
Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione
con la strategia e il modello di business
3.1.1.2 ESRS 2 SBM-3 Impatti, rischi e
opportunità
rilevanti
e
loro
interazione con la strategia e il
modello di business
S1-1 Politiche relative alla forza lavoro propria 3.1.2.1 S1-1 - Politiche relative alla
forza lavoro propria
S1-2 Processi di coinvolgimento della forza lavoro propria e
dei rappresentanti dei lavoratori in merito agli impatti
3.1.2.2
S1-2
-
Processi
di
coinvolgimento della forza lavoro
propria e dei rappresentanti dei
lavoratori in merito agli impatti
S1-3 Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali
che consentono ai lavoratori propri di sollevare
preoccupazioni
3.1.2.3 S1-3 - Processi per porre
rimedio agli impatti negativi e canali
che consentono ai lavoratori propri
di sollevare preoccupazioni
S1-4 Interventi su impatti rilevanti per la forza lavoro propria
e approcci per la gestione dei rischi rilevanti e il
perseguimento di opportunità rilevanti in relazione alla
forza lavoro propria, nonché efficacia di tali azioni
3.1.2.4 S1-4 - Interventi su impatti
rilevanti per la forza lavoro propria e
approcci per la gestione dei rischi
rilevanti
e
il
perseguimento
di
opportunità rilevanti in relazione alla
forza
lavoro
propria,
nonché
efficacia di tali azioni
S1-5 Obiettivi legati alla gestione degli impatti negativi
rilevanti, al potenziamento degli impatti positivi e alla
gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti
3.1.3.1 S1-5- Obiettivi legati alla
gestione
degli
impatti
negativi
rilevanti, al potenziamento degli
impatti positivi e alla gestione dei
rischi e delle opportunità rilevanti
S1-6 Caratteristiche dei dipendenti dell'impresa 3.1.3.2 S1-6 - Caratteristiche dei
dipendenti dell'impresa
S1-7 Caratteristiche dei lavoratori non dipendenti nella
forza lavoro propria dell'impresa
3.1.3.3
S1-7
Caratteristiche
dei
lavoratori non dipendenti nella forza
lavoro propria dell'impresa
S1-8 Copertura della contrattazione collettiva e dialogo
sociale
3.1.3.4
S1-8
Copertura
della
contrattazione collettiva e dialogo
sociale
S1-9 Metriche di diversità 3.1.3.5 S1-9 - Metriche di diversità
S1-10 Salari adeguati 3.1.3.6 S1-10 - Salari adeguati
S1-11 Protezione sociale 3.1.3.7 S1-11 – Protezione sociale
S1-12 Persone con disabilità Non materiale
S1-13 Metriche di formazione e sviluppo delle competenze 3.1.3.8
S1-13
Metriche
sulla
formazione
e
sviluppo
delle
competenze
S1-14 Metriche di salute e sicurezza 3.1.3.9 S1-14 - Metriche di salute e
sicurezza
S1-15 Metriche dell'equilibrio tra vita professionale e vita
privata
Non materiale

S1-16 Metriche di remunerazione (divario retributivo e
retribuzione totale)
3.1.3.10
S1-16
-
Metriche
di
retribuzione (divario retributivo e
retribuzione totale)
S1-17 Incidenti, denunce e impatti gravi in materia di diritti
umani
3.1.3.11 S1-17- Incidenti, denunce e
impatti gravi in materia di diritti
umani
ESRS S2 LAVORATORI NELLA CATENA DEL VALORE Phase-in
ESRS S3 COMUNITÀ INTERESSATE
Obbligo
di
informativa
relativo all'ESRS 2 SBM-2
Interessi e opinioni dei portatori d'interessi 3.2.1.1 SBM-2 Interessi e opinioni dei
portatori di interessi
Obbligo
di
informativa
relativo all'ESRS 2 SBM-3
Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione
con la strategia e il modello aziendale
3.2.1.2 ESRS 2 SBM-3 Impatti, rischi
e
opportunità
rilevanti
e
loro
interazione con la strategia e il
modello aziendale
S3-1 Politiche relative alle comunità interessate 3.2.2.1 S3-1 Politiche relative alle
comunità interessate
S3-2 Processi di coinvolgimento delle comunità interessate
in merito agli impatti
3.2.2.2
S3-2
Processi
di
coinvolgimento
delle
comunità
interessate in merito agli impatti
S3-3 Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali
che consentono alle comunità interessate di esprimere
preoccupazioni
3.2.2.3 S3-3 Processi per porre
rimedio agli impatti negativi e canali
che
consentono
alle
comunità
interessate
di
esprimere
preoccupazioni
S3-4 Interventi
su
impatti
rilevanti
sulle
comunità
interessate e approcci per gestire i rischi rilevanti e
conseguire opportunità rilevanti per le comunità
interessate, nonché efficacia di tali azioni
3.2.2.4 S3-4 Interventi su impatti
rilevanti sulle comunità interessate e
approcci per gestire i rischi rilevanti
e conseguire opportunità rilevanti
per le comunità interessate, nonché
efficacia di tali azioni
S3-5 Obiettivi legati alla gestione degli impatti rilevanti
negativi, al potenziamento degli impatti positivi e alla
gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti
3.3.3.1 S4-5 Obiettivi legati alla
gestione
degli
impatti
rilevanti
negativi, al potenziamento degli
impatti positivi e alla gestione dei
rischi e delle opportunità rilevanti
ESRS S4 CONSUMATRI E UTILIZZATORI FINALI
Obbligo
di
informativa
relativo all'ESRS 2 SBM-2
Interessi e opinioni dei portatori d'interessi 3.3.1.1 SBM-2 Interessi e opinioni dei
portatori di interessi
Obbligo
di
informativa
relativo all'ESRS 2 SBM-3
Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione
con la strategia e il modello aziendale
3.3.1.2 ESRS 2 SBM-3 Impatti, rischi
e
opportunità
rilevanti
e
loro
interazione con la strategia e il
modello aziendale
S4-1 Politiche connesse ai consumatori e agli utilizzatori
finali
3.3.2.1 S4-1 Politiche connesse ai
consumatori e agli utilizzatori finali
S4-2 Processi di coinvolgimento dei consumatori e degli
utilizzatori finali in merito agli impatti
3.3.2.2
S4-2
Processi
di
coinvolgimento dei consumatori e
degli utilizzatori finali in merito agli
impatti
3.3.2.3 S4-3 Processi per porre
S4-3 Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali
che consentono ai consumatori e agli utilizzatori finali
di esprimere preoccupazioni
rimedio agli impatti negativi e canali
che consentono ai consumatori e
agli utilizzatori finali di esprimere
preoccupazioni
S4-4 Interventi su impatti rilevanti per i consumatori e gli
utilizzatori finali e approcci per la mitigazione dei rischi
materiali e il perseguimento di opportunità rilevanti in
relazione ai consumatori e agli utilizzatori finali,
nonché l'efficacia di tali interventi
3.3.2.4
S4-4 Interventi su impatti
rilevanti per i consumatori e gli
utilizzatori finali e approcci per la
mitigazione dei rischi materiali e il
perseguimento
di
opportunità
rilevanti in relazione ai consumatori
e agli utilizzatori finali, nonché
l'efficacia di tali interventi
3.3.3.1 S4-5 Obiettivi legati alla

rischi e delle opportunità rilevanti
ESRS G1 CONDOTTA DELLE IMPRESE
Obbligo
di
informativa
relativo all'ESRS 2 GOV-1
Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e
controllo
4.1.1.1 ESRS 2 GOV-1 - Il ruolo degli
organi di amministrazione, direzione
e controllo
Obbligo
di
informativa
relativo all'ESRS 2 IRO-1
Descrizione dei processi per individuare e valutare gli
impatti, i rischi e le opportunità rilevanti
4.1.2.1 ESRS 2 IRO-1 Descrizione dei
processi per individuare e valutare
gli impatti, i rischi e le opportunità
rilevanti
G1-1 Politiche in materia di cultura d'impresa e condotta
delle imprese
4.1.2.2 G1-1 - Politiche in materia di
cultura d'impresa e condotta delle
imprese
G1-2 Gestione dei rapporti con i fornitori 4.1.2.3 G1-2 - Gestione dei rapporti
con i fornitori
G1-3 Prevenzione e individuazione della corruzione attiva e
passiva
4.1.2.4
G1-3
-
Prevenzione
e
individuazione
della
corruzione
attiva e passiva
G1-4 Episodi di corruzione attiva o passiva 4.1.3.1 G1-4 - Casi accertati di
corruzione attiva o passiva
G1-6
Pratiche di pagamento
4.1.3.2 G1-6 - Prassi di pagamento

Si riportano di seguito gli obblighi informativi derivanti da altre fonti normative dell'Unione Europea elencati nell'appendice B degli Standard ESRS, con indicazione del riferimento specifico delle sezioni della Rendicontazione di Sostenibilità che li presenta.

Obbligo di informativa ed
elemento d'informazione
corrispondente
Riferimento SFDR Riferimento terzo
pilastro
Riferimento
regolamento sugli
indici di riferimento
Riferimento
normativo dell'UE
sul clima
ESRS 2 GOV-1 Diversità di
genere
nel
consiglio,
paragrafo 21, lettera d)
Allegato I, tabella 1,
indicatore n. 13
Regolamento delegato
(UE) 2020/1816 della
Commissione, allegato
II
ESRS 2 GOV-1 Percentuale
di membri indipendenti del
consiglio
di
amministrazione paragrafo
21, lettera e)
Regolamento delegato
(UE) 2020/1816 della
Commissione, allegato
II
ESRS
2
GOV-4
Dichiarazione sul dovere di
diligenza, paragrafo 30
Allegato I, tabella 3,
indicatore n. 10
ESRS
2
SBM-1
Coinvolgimento attività in
collegate ad attività nel
settore
dei
combustibili
fossili, paragrafo 40, lettera
d), punto i)
Allegato I, tabella 1,
indicatore n. 4
Articolo 449 bis del
regolamento (UE) n.
575/2013;
regolamento di
esecuzione (UE)
2022/ 2453 della
commissione, tabella 1
- Informazioni
qualitative sul rischio
ambientali e tabella 2
- Informazioni
qualitative sociali sul
rischio
Regolamento delegato
(UE) 2020/1816 della
Commissione, allegato
II
ESRS
2
SBM-1
Coinvolgimento attività in
collegate alla produzione di
sostanze
chimiche,
paragrafo 40, lettera d),
Allegato I, tabella 2,
indicatore n. 9
Regolamento delegato
(UE) 2020/1816 della
Commissione, allegato
II

Gruppo Monrif – Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità a 31 dicembre del 2024 59

Obbligo di informativa ed Riferimento terzo Riferimento Riferimento
elemento d'informazione
corrispondente
Riferimento SFDR pilastro regolamento sugli
indici di riferimento
normativo dell'UE
sul clima
punto ii)
ESRS
2
SBM-1
Partecipazione attività ad
connesse
ad
armi
controverse, paragrafo 40,
lettera d), punto iii)
Allegato I, tabella 1,
indicatore n. 14
Articolo 12, paragrafo
1, del regolamento
delegato (UE) 2020/
1818 e allegato II del
regolamento delegato
(UE) 2020/1816
ESRS
2
SBM-1
Coinvolgimento attività in
collegate alla coltivazione e
alla produzione di tabacco,
paragrafo 40, lettera d),
punto iv)
Articolo 12, paragrafo
1, del regolamento
delegato (UE) 2020/
1818 e allegato II del
regolamento delegato
(UE) 2020/1816
ESRS
E1-1
Piano
di
transizione per conseguire
la neutralità climatica entro
il 2050, paragrafo 14
Articolo 2,
paragrafo 1, del
regolamento (UE)
2021/1119
ESRS E1-1 Imprese escluse
dagli indici di riferimento
allineati con l'accordo di
Parigi, paragrafo 16, lettera
g)
Articolo 449 bis del
regolamento (UE) n.
575/2013;
regolamento di
esecuzione (UE)
2022/2453 della
Commissione, modello
1: Portafoglio bancario
- Indicatori del
potenziale rischio di
transizione connessi
ai cambiamenti
climatici: Qualità
creditizia delle
esposizioni per
settore, emissioni e
durata residua
Articolo 12, paragrafo
1, lettere a d) a g), e
paragrafo 2, del
regolamento delegato
(UE) 2020/1818
ESRS
E1-4
Obiettivi
di
riduzione delle emissioni di
GES, paragrafo 34
Allegato I, tabella 2,
indicatore n. 4
Articolo 449 bis del
regolamento (UE) n.
575/2013;
regolamento di
esecuzione (UE)
2022/2453 della
Commissione, modello
3: Portafoglio bancario
- Indicatori del
potenziale rischio di
transizione connessi
ai cambiamenti
climatici: metriche di
allineamento
Articolo 6 del
regolamento delegato
(UE) 2020/1818
ESRS
E1-5
Consumo
di
energia
da
combustibili
fossili
disaggregati
per
fonte (solo settori ad alto
impatto
climatico),
paragrafo 38
Allegato I, tabella 1,
indicatore al-legat
n. 5 e I, tabella 2,
indicatore n. 5
ESRS
E1-5
Consumo
di
energia e mix energetico
paragrafo 37
Allegato I, tabella 1,
indicatore n. 5
ESRS
E1-5
Intensità
energetica associata con
attività in settori ad alto
impatto climatico, paragrafi
da 40 a 43
Allegato I, tabella 1,
indicatore n. 6
ESRS E1-6 Emissioni lorde Allegato I, tabella 1, Articolo 449 bis del Articolo 5, paragrafo

Obbligo di informativa ed Riferimento Riferimento
elemento d'informazione Riferimento SFDR Riferimento terzo
pilastro
regolamento sugli normativo dell'UE
corrispondente indici di riferimento sul clima
di
ambito
1,
2,
3
ed
emissioni
totali
di
GES,
paragrafo 44
indicatori nn. 1 e 2 regolamento (UE) n.
575/2013;
regolamento di
esecuzione (UE)
2022/2453 della
Commissione, modello
1: Portafoglio bancario
- Indicatori del
potenziale rischio di
transizione con-ness
ai cambiamenti
climatici: Qualità
creditizia delle
esposizioni per
settore, emissioni e
durata residua
1,articolo 6 e articolo
8, paragrafo 1, del
regolamento delegato
(UE) 2020/1818
ESRS E1-6 Intensità delle
emissioni
lorde
di
GES,
paragrafi da 53 a 55
Allegato I, tabella 1,
indicatore n. 3
Articolo 449 bis del
regolamento (UE) n.
575/2013;
regolamento di
esecuzione (UE)
2022/2453 della
Commissione, modello
3: Portafoglio bancario
- Indicatori del
potenziale rischio di
transizione connessi
ai cambiamenti
climatici: metriche di
allineamento
Articolo 8, paragrafo 1,
del regolamento
delegato (UE) 2020/
1818
ESRS E1-7 Assorbimenti di
GES e crediti di carbonio,
paragrafo 56
Articolo 2,
paragrafo 1, del
regolamento (UE)
2021/1119
ESRS E1-9 Esposizione del
portafoglio
dell'indice
di
riferimento
verso
rischi
fisici
legati
al
clima,
paragrafo 66
Allegato II del
regolamento delegato
(UE) 2020/1818 e
regolamento II
delegato del (UE)
2020/1816
ESRS E1-9 Disaggregazione
degli importi monetari per
rischio
fisico
acuto
e
cronico,
paragrafo
66,
lettera
a)
ESRS
E1-9
Posizione
delle
attività
significative a rischio fisico
paragrafo
rilevante,
66,
lettera c)
Articolo 449 bis del
regolamento (UE) n.
575/2013; punti 46 e
47 del regolamento di
esecuzione (UE)
2022/2453 della
Commissione; modello
5: Portafoglio bancario
- Indicatori del
potenziale rischio
fisico connesso ai
cambiamenti climatici:
esposizioni soggette
al rischio fisico
ESRS E1-9 Ripartizione del
valore contabile dei suoi
attivi immobiliari per classi
di
efficienza
energetica
paragrafo 67, lettera c)
Articolo 449 bis del
regolamento (UE) n.
575/2013; punto 34
del regolamento di
esecuzione (UE)
2022/2453 della
Commissione; Modello
2: Portafoglio bancario
- Indicatori del
potenziale rischio di

Obbligo di informativa ed Riferimento terzo Riferimento Riferimento
elemento d'informazione Riferimento SFDR pilastro regolamento sugli normativo dell'UE
corrispondente transizione connesso indici di riferimento sul clima
ai cambiamenti
climatici: prestiti
immobili garantiti da
beni - Efficienza
energetica delle
garanzie reali
ESRS
E1-9
Grado
di
Allegato II del
esposizione del portafoglio regolamento delegato
opportunità
a
legate
al
(UE) 2020/1818
clima paragrafo 69
ESRS
E2-4
Quantità
inquinanti di ciascun che Allegato I, tabella 1,
figura nell'allegato II
del
indicatore n. 8;
regolamento
E-PRTR
allegato I, tabella 2,
(registro
europeo
delle
indicatore n. 2;
emissioni
e
dei
allegato 1, tabella 2,
indicatore n. 1;
trasferimenti di sostanze allegato I, tabella 2,
inquinanti) emesso nell'aria indicatore n. 3
nell'acqua
e
nel
suolo,
NON RILEVANTE
paragrafo 28
ESRS E3-1 Acque marine e
risorse marine, paragrafo 9
Allegato I, tabella 2,
indicatore n. 7
ESRS E3-1 Politica dedicata, Allegato I, tabella 2,
paragrafo 13 indicatore n. 8
ESRS
E3-1
Sostenibilità
degli oceani e dei mari, Allegato I, tabella 2,
paragrafo 14 indicatore n. 12
ESRS
E3-4
Totale
Allegato I, tabella 2,
dell'acqua
riciclata
e
indicatore n. 6.2
riutilizzata, paragrafo 28, NON RILEVANTE
lettera c)
ESRS E3-4 Consumo idrico
totale in m3 rispetto ai Allegato I, tabella 2,
ricavi netti da operazioni indicatore n. 6.1
proprie, paragrafo 29 NON RILEVANTE
ESRS
2
SBM-3
-
E4
paragrafo 16, lettera a), Allegato I, tabella 1,
indicatore n. 7
punto i)
ESRS
2
SBM-3
-
E4
Allegato I, tabella 2,
paragrafo 16, lettera b) indicatore n. 10
ESRS
2
SBM-3
-
E4
paragrafo 16, lettera c)
Allegato I, tabella 2,
indicatore n. 14
ESRS
E4-2
Politiche
o
pratiche agricole/di utilizzo Allegato I, tabella 2,
del
suolo
sostenibili,
indicatore n. 11
paragrafo 24, lettera b)
ESRS
E4-2
Pratiche
o
politiche
di
utilizzo
del
Allegato I, tabella 2,
mare/degli
oceani
indicatore n. 12
sostenibili,
paragrafo
24,
lettera c)
ESRS E4-2 Politiche volte
ad
affrontare
la
Allegato I, tabella 2,
deforestazione,
paragrafo
indicatore n. 15
24, lettera d)
ESRS
E5-5
Rifiuti
non
riciclati,
paragrafo
37,
Allegato I, tabella 2,
lettera d) indicatore n. 13
ESRS E5-5 Rifiuti pericolosi Allegato I, tabella 1,
e
rifiuti
radioattivi,
indicatore n. 9
paragrafo 39
ESRS 2 - SBM3 - S1 Rischio Allegato I, tabella 3,

Obbligo di informativa ed
elemento d'informazione
corrispondente
Riferimento SFDR Riferimento terzo
pilastro
Riferimento
regolamento sugli
indici di riferimento
Riferimento
normativo dell'UE
sul clima
forzato di lavoro, paragrafo
14, lettera f)
indicatore n. 13
ESRS 2 - SBM3 - S1 Rischio
minorile
di
lavoro,
paragrafo 14, lettera g)
Allegato I, tabella 3,
indicatore n. 12
ESRS S1-1 Impegni politici
in materia di diritti umani,
paragrafo 20
Allegato I, tabella 3,
indicatore n. 9 e
Allegato I, tabella 1,
indicatore n. 11
ESRS
S1-1
Politiche
in
materia di dovuta diligenza
sulle
questioni
oggetto
delle
convenzioni
fondamentali
da
1
a
8
dell'Organizzazione
internazionale del lavoro,
paragrafo 21
Regolamento delegato
(UE) 2020/1816 della
Commissione, allegato
II
ESRS
S1-1
Procedure
e
misure
per
prevenire
la
tratta
di
esseri
umani,
paragrafo 22
Allegato I, tabella 3,
indicatore n. 11
ESRS
S1-1
Politica
di
prevenzione o sistema di
gestione degli lavoro sul
infortuni, paragrafo 23
Allegato I, tabella 3,
indicatore n. 1
ESRS S1-3 Meccanismi di
trattamento
dei
reclami/
delle denunce, paragrafo
32, lettera c)
Allegato I, tabella 3,
indicatore n. 5
ESRS
S1-14
Numero
di
decessi e numero e tasso di
infortuni connessi al lavoro
paragrafo 88, lettere b) e c)
Allegato I, tabella 3,
indicatore n. 2
Regolamento delegato
(UE) 2020/1816 della
Commissione, allegato
II
ESRS
S1-14
Numero
di
giornate perdute a causa di
ferite,
infortuni,
incidenti
mortali
o
malattie,
paragrafo 88, lettera e)
Allegato I, tabella 3,
indicatore n. 3
ESRS
S1-16
Divario
retributivo di genere non
corretto,
paragrafo
97,
lettera a)
Allegato I, tabella 1,
indicatore n. 12
Regolamento delegato
(UE) 2020/1816 della
Commissione, allegato
II
ESRS
S1-16
Eccesso
di
divario retributivo a favore
dell'amministratore
delegato, paragrafo
97,
lettera b)
Allegato I, tabella 3,
indicatore n. 8
ESRS S1-17 Incidenti legati
alla
discriminazione,
paragrafo 103, lettera a)
Allegato I, tabella 3,
indicatore n. 7
ESRS
S1-17
Mancato
rispetto dei principi guida
delle
Nazioni
Unite
su
imprese e diritti umani e
delle linee guida dell'OCSE,
paragrafo 104, lettera a)
Allegato I, tabella 1,
indicatore n. 10 e
Allegato I, tabella 3,
indicatore n. 14
Allegato II del
regolamento delegato
(UE) 2020/1816 e
articolo 12, paragrafo
1, del regolamento
delegato (UE)
2020/1818
ESRS 2 SBM-3 - S2 Grave
rischio di lavoro minorile o
di
lavoro
forzato
nella
catena
del
lavoro,
paragrafo 11, lettera b)
Allegato I, tabella 3,
indicatori nn. 12 e
13
ESRS S2-1 Impegni politici Allegato I, tabella 3,

Obbligo di informativa ed
elemento d'informazione
corrispondente
Riferimento SFDR Riferimento terzo
pilastro
Riferimento
regolamento sugli
indici di riferimento
Riferimento
normativo dell'UE
sul clima
in materia di diritti umani,
paragrafo 17
indicatore n. 9 e
Allegato I, tabella 1,
indicatore n. 11
ESRS
S2-1
Politiche
connesse ai lavoratori nella
catena
del
valore,
paragrafo 18
Allegato I, tabella 3,
indicatori nn. 11 e 4
ESRS S2-1 Mancato rispetto
dei
principi
guida
delle
Nazioni Unite su imprese e
diritti umani e delle linee
guida dell'OCSE, paragrafo
19
Allegato I, tabella 1,
indicatore n. 10
Allegato II del
regolamento delegato
(UE) 2020/1816 e
articolo 12, paragrafo
1, del regolamento
delegato (UE)
2020/1818
ESRS
S2-1
Politiche
in
materia di dovuta diligenza
sulle
questioni
oggetto
delle
convenzioni
fondamentali
da
1
a
8
dell'Organizzazione
internazionale del lavoro,
paragrafo 19
Regolamento delegato
(UE) 2020/1816 della
Commissione, allegato
II
ESRS
S2-4
Problemi
e
incidenti in materia di diritti
umani nella sua catena del
valore a monte e a valle,
paragrafo 36
Allegato I, tabella 3,
indicatore n. 14
ESRS S3-1 Impegni politici
in materia di diritti umani
paragrafo 16
Allegato I, tabella 3,
indicatore n. 9 e
Allegato I, tabella 1,
indicatore n. 11
ESRS S3-1 Mancato rispetto
dei
principi
guida
delle
Nazioni Unite su imprese e
diritti umani, dei principi
dell'OIL o delle linee guida
dell'OCSE, paragrafo 17
Allegato I, tabella 1,
indicatore n. 10
Allegato II del
regolamento delegato
(UE) 2020/1816 e
articolo 12, paragrafo
1, del regolamento
delegato (UE)
2020/1818
ESRS
S3-4
Problemi
e
incidenti in materia di diritti
umani, paragrafo 36
Allegato I, tabella 3,
indicatore n. 14
ESRS
S4-1
Politiche
connesse ai consumatori e
agli
utilizzatori
finali,
paragrafo 16
Allegato I, tabella 3,
indicatore n. 9 e
Allegato I, tabella 1,
indicatore n. 11
ESRS S4-1 Mancato rispetto
dei
principi
guida
delle
Nazioni Unite su imprese e
diritti umani e delle linee
guida dell'OCSE, paragrafo
17
Allegato I, tabella 1,
indicatore n. 10
Allegato II del
regolamento delegato
(UE) 2020/1816 e
articolo 12, paragrafo
1, del regolamento
delegato (UE)
2020/1818
ESRS
S4-4
Problemi
e
incidenti in materia di diritti
umani paragrafo 35
Allegato I, tabella 3,
indicatore n. 14
ESRS
G1-1
Convenzione
delle Nazioni Unite contro
la corruzione, paragrafo 10,
lettera b)
Allegato I, tabella 3,
indicatore n. 15
ESRS G1-1 Protezione degli
informatori, paragrafo 10,
lettera d)
Allegato I, tabella 3,
indicatore n. 6
ESRS
G1-4
Ammende
Allegato I, tabella 3, Allegato II del

Obbligo di informativa ed
elemento d'informazione
corrispondente
Riferimento SFDR Riferimento terzo
pilastro
Riferimento
regolamento sugli
indici di riferimento
Riferimento
normativo dell'UE
sul clima
inflitte per violazioni delle
leggi contro la corruzione
attiva e passiva, paragrafo
24, lettera a)
indicatore n. 17 regolamento delegato
(UE) 2020/1816
ESRS G1-4 Norme di lotta
alla
corruzione
attiva
e
passiva,
paragrafo
24,
lettera b)
Allegato I, tabella 3,
indicatore n. 16

2 Informazioni ambientali 2.1 La Tassonomia Europea

La Tassonomia Europea (disciplinata dal Regolamento UE 2020/852, di seguito anche il "Regolamento Tassonomia") è un sistema di classificazione delle attività economiche voluto dall'Unione Europea per mettere chiarezza in un ambito dove in passato si sono verificate situazioni ambigue riguardo alla reale capacità di imprese di agire in modo da non danneggiare l'ecosistema e di favorire la transizione verso le emissioni zero. In particolare, un'attività economica è considerata ecosostenibile (ovvero allineata alla Tassonomia) se contribuisce in modo sostanziale a raggiungere uno più obiettivi ambientali definiti dal Regolamento Tassonomia: la mitigazione o l'adattamento ai cambiamenti climatici, l'uso sostenibile e la protezione delle acque e delle risorse marine, o la transizione verso un'economia circolare e la prevenzione e riduzione dell'inquinamento, fino alla protezione e il ripristino della biodiversità e degli ecosistemi. Per essere considerata sostenibile, inoltre, un'attività economica non deve arrecare un danno significativo a nessuno degli obiettivi ambientali, deve essere svolta nel rispetto delle garanzie minime di salvaguardia e deve essere conforme ai criteri tecnici previsti. Successivamente alla pubblicazione del Regolamento UE 2020/852, sono intervenuti, alla data odierna, i seguenti aggiornamenti normativi:

  • il Regolamento Delegato UE 2021/2139 del 4 giugno 2021 (c.d. "Atto Delegato sul Clima") ha fissato i criteri tecnici secondo i quali un'attività economica è considerata contribuire in modo sostanziale agli obiettivi di mitigazione ed adattamento al cambiamento climatico;
  • il Regolamento Delegato UE 2021/2178 del 6 luglio 2021, ad integrazione di quanto stabilito dall'Art. 8 del Regolamento Tassonomia, ha specificato i contenuti, la metodologia e le modalità di presentazione delle informazioni che devono essere comunicate;
  • il Regolamento Delegato UE 2022/1214 del 9 marzo 2022 ha integrato entrambi i suddetti Regolamenti Delegati, con riferimento ad alcune tipologie di attività economiche nell'ambito dell'utilizzo di fonti fossili ed energia nucleare;
  • il Regolamento Delegato UE 2023/2485 del 27 giugno 2023, che ha modificato il Regolamento Delegato UE 2021/2139, individuando ulteriori attività economiche che contribuiscono in modo sostanziale alla mitigazione dei cambiamenti climatici o all'adattamento ai cambiamenti climatici;
  • il Regolamento Delegato UE 2023/2486 del 27 giugno 2023, che integra il Regolamento UE 2020/852 fissando i criteri di vaglio tecnico legati agli obiettivi dell'uso sostenibile e alla protezione delle acque e delle risorse marine, della transizione verso un'economia circolare, della prevenzione e alla riduzione dell'inquinamento e, infine, della protezione e al ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.

Sulla base dell'articolo 8 del Reg. UE 2020/852 (di seguito anche il "Regolamento Tassonomia") e dei successivi regolamenti delegati, per l'esercizio 2024, alle imprese non finanziarie è richiesto di comunicare nella Rendicontazione di Sostenibilità la quota di fatturato proveniente da prodotti o servizi associati ad attività economiche ammissibili ("eligible") ed allineate ("aligned") per tutti gli obiettivi definiti dal Regolamento stesso, nonché la quota di spese in conto capitale (Capex) e la quota delle spese operative (Opex) relativa ad attivi o processi associati ad attività economiche ammissibili ed allineate rispetto agli anzi citati obiettivi1 .

Monrif ha così svolto un'analisi delle attività economiche svolte dal Gruppo, al fine di identificare quelle da considerarsi ammissibili (ed eventualmente allineate) in relazione agli obiettivi anzi illustrati, e predisporre l'informativa richiesta dalla normativa di riferimento. All'esito di tali analisi è emerso come le uniche attività ammissibili svolte dal Gruppo siano quelle riferibili alla società E.G.A. Emiliana Grandi Alberghi S.r.l, in quanto riconducibili alle attività 2.1 dell'allegato IV (Alberghi, alloggi per vacanze, aree di campeggio e alloggi simili) di cui all'atto delegato UE 2023/2486, con riferimento all'obiettivo di protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi. In aggiunta, sono stati analizzati gli investimenti effettuati dal Gruppo nel corso dell'esercizio allo scopo di individuare eventuali interventi di efficientamento energetico rientranti tra le attività dai punti 7.3 a 7.6 del Regolamento Delegato UE 2021/ 2139. Da tale analisi, sono stati identificati come ammissibili investimenti per euro 133 migliaia, riconducibili all'attività "7.3 - Installazione, manutenzione e riparazione di dispositivi per l'efficienza energetica" con riferimento all'obiettivo di Mitigazione del cambiamento climatico, in relazione agli interventi di sostituzione di due caldaie con impianti a maggiore efficienza energetica effettuati presso il Royal Hotel Carlton.

In relazione a tali attività, si precisa che le stesse non soddisfano i criteri stabiliti dalla normativa per poter essere considerate come allineate in relazione all'obiettivo di riferimento. Non sono state invece identificate ulteriori attività ammissibili e/o allineate legate ad altri settori di attività del Gruppo.

Le tabelle presentate di seguito riportano le informazioni quantitative (KPI) richieste dal Regolamento Delegato UE 2021/2178, con riferimento all'esercizio 2024.

Si precisa al proposito che, al fine del calcolo di tali parametri:

  • per il calcolo del KPI turnover è stata considerata, al denominatore, la somma dei ricavi derivanti da vendita di prodotti e prestazione di servizi in conformità con lo IAS 1 par. 82(a) e la Direttiva 2013/34/EU che definisce, per quanto riguarda il denominatore, il "Net Turnover" come i ricavi derivanti da vendita di prodotti e prestazione di servizi al netto di IVA, resi e altre tasse aggiunte. Il numeratore corrisponde alla quota di fatturato come poc'anzi definito, riferibile alle attività della società E.G.A;
  • il KPI CAPEX tiene in considerazione, al denominatore, la somma di tutti gli incrementi, avvenuti nell'arco dell'esercizio 2024, delle immobilizzazioni materiali e immateriali, inclusi i diritti d'uso derivanti da IFRS 16. Il numeratore corrisponde alla quota di Capex come poc'anzi definito, riferibile alle attività della società E.G.A., ed agli investimenti in misure di efficientamento energetico come anzi descritto;
  • il KPI OPEX tiene in considerazione, al denominatore, la somma delle spese operative associate alla Ricerca e Sviluppo, manutenzione quotidiana di impianti produttivi ed asset

1 Si rimanda al Regolamento Delegato UE 2021/2178 per la definizione di tali parametri economico/finanziari (KPI)

aziendali, e contratti di locazione di breve durata. Il numeratore corrisponde alla quota di Opex come poc'anzi definito, riferibile alle attività della società E.G.A.

In conclusione, si ritiene opportuno precisare che nel condurre le sopra menzionate attività di analisi e predisposizione delle disclosure relative alla Tassonomia, la Direzione aziendale ha adottato nel complesso un approccio prudenziale e basato sulla propria comprensione ed interpretazione, allo stato delle attuali conoscenze, dei requisiti normativi applicabili. In tale contesto, l'intervento di ulteriori evoluzioni nell'interpretazione della normativa potrebbe portare a modifiche sostanziali nelle valutazioni e nel processo di calcolo dei KPI per il prossimo anno di rendicontazione.

Tabelle ai sensi del Regolamento (UE) 2020/852

Quota del fatturato derivante da prodotti e servizi associati ad attività economiche ammissibili e allineate alla Tassonomia – informativa relativa all'anno 2024

Esercizio finanziario 2024 Anno 2024 Criteri per il contributo sostanziale Criteri DNSH («non arrecare danno significativo»)
Attività economiche
(1)
Codice (a)
(2)
Fatturato
(3)
Quota di
atturato
(4)
Mitigazione
dei
cambiamenti
climatici (5)
Adattamento ai
cambiamenti
climatici (6)
Acqus (7) Inquinamento
(8)
Economia
circolare (3)
Biodiversità
(10)
Mitigaziose
dei
cambiamenti
climatici (11)
Adattamento ai
cambiamenti
climatici (12)
Acqua (13) Inquinamento
(14)
Economia
circolare (15)
Biodirersità
(16)
Garanzie
minime di
salvaguardi
a (17)
Quota di
fatturato
allineata (A.1.) o
ammissibile
(A.2.) alla
tassonomia,
2023 (18)
Categoria
attivita
abilitante
(19)
Categoria attività
di transizione
(20)
Testo €/000 % Si: No: NYAM
(b){c)
Si: No: NIAM
(b)(c)
Si; No: NIAM
(b)[c)
Sc No: NAM
[b][c]
Sic No: NIAM
(b)(c)
Si: No: NYAM
Iblic
Sil No Sil No Sil No Sil No Sil No Sil No Sil No % A
A. ATTIVITÀ AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA
A. 1. Attività ecosostenibili (allineate alla tassonomia)
Fatturato delle attività ecosostenibili
(allineate alla tassonomia) (A.1)
0 0% 0%
Di cui abilitanti 0 0% 0% 4
Di cui di transizione 0 0% 0%
A.2. Attività ammissibili alla tassonomia ma non ecosostenibili (attività non allineate alla tassonomia) (g)
AM: NIAM (f) AM; N/AM (f) AM; NYAM (f) AM; NIAM (f) AM: NIAM (f)
AM; NIAM (f)
Alberghi, alloggi per vacanze, aree di
campeggio e alloggi simili
BIO 2.1 23,089 16% NAM NAM NAM NAM NAM AM 13%
Fatturato delle attività ammissibili alla
tassonomia ma non ecosostenibili
(attività non allineate alla tassonomia)
(A.2)
23.089 16% 13%
A. Fatturato delle attività ammissibili alla
tassonomia (A.1+A.2)
23.089 16% 13%
B. ATTIVITA NON AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA
Fatturato delle attività non ammissibili alla tassonomia 118,103 84%
TOTALE 141.192 100 %

Quota del fatturato ammissibile e allineato sul totale

Taxonomy-aligned per objective Taxonomy-eligible per objective
CCM —% —%
CCA —% —%
WTR —% —%
CE —% —%
PPC —% —%
BIO —% 16%

Quota delle spese in conto capitale derivante da prodotti e servizi associati ad attività economiche ammissibili e allineate alla Tassonomia – informativa relativa all'anno 2024

Esercizio finanziario 2024 Anno 2024 Criteri per il contributo sostanziale
Criteri DNSH («non arrecare danno significativo») (h)
Attività economiche (1) Codice (a)
(2)
CapEx (3) Quota di
CapEx (4)
Mitigazione
dei
cambiamenti
climatici (5)
Adattamento ai
cambiamenti
climatici (6)
Acqus (i) Inquisamento
(8)
Economia
circolare (3)
Biodiversità
(10)
Mitigazione
del
cambiamenti
climatici (11)
Adattaneato si
cambiamenti
climatici (12)
Acqus (13) Economia
circolare (14)
Inquinamento
(15)
Biodiversità
(16)
Garanzie
minime di
salvaguard
a (17)
Quota di CapEx
allineata (A.1.) o
ammissibile
(A.2.) alla
Categoria
attività
abilitante
(19)
Categoria attivita
di transizione
(20)
Testo €/000 % Sic No: NAM
ছিল বিশ্ববিদ্যালয়ের প্রায় প্রায় প্রায় প্রায় প্রায় প্রায় প্রায় প্রায় প্রায় প্রায় প্রায় প্রায় প্রায় প্রায় প্রায় প্রায় প্রায় প্রায় প্রায় প্রায় প্রায় প্রায় প্রায় প্রায় প্রায় প্র
Si: No: NIAM
(b)(c)
Sc No: NAM
(b)(<)
Sic No: NYAM
টি টার্ক বিশ্ববিদ্যালয়ের প্রায় প্রায় প্রায় প্রায় প্রায় প্রায় প্রায় প্রায় প্রায় প্রায় প্রায় প্রায় প্রায় প্রায় প্রায় প্রায় প্রায় প্রায় প্রায় প্রায় প্রায় প্রায় প্রায় প্রায় প্রা
St. No: Nikm
(b)(<)
Sc No: WAM
(b)(<)
\$1 No Sil No SU No Sil No SU No Sil No Sal No ン. A
A. ATTIVITÀ AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA
A. 1. Attività ecosostenibili (allineate alla tassonomia)
CapEx delle attività ecosostenibili
[allineate alla tassonomia] [A.1]
0 0% %
Di cui abilitanti 0 0% % A
Di cui di transizione 0 0% %
A.2. Attività ammissibili alla tassonomia ma non ecosostenibili (attività non allineate alla lassonomia) (g)
AM: NIAM (f) AM; NIAM (I) AM: NAM (f) AM: NIAM (f) AM: NIAM (f) AM; N/AM (f)
Alberghi, alloggi per vacanze, aree di
campeggio e alloggi simili
BIO 21 974 20% NIAM NAM NAM NAM NAM AM 67%
Installazione, manutenzione e riparazione di
dispositivi per l'efficienza energetica
OCM 7.3 133 3% AM NAM NAM NAM NAM NAM 0%
CapEx delle attività ammissibili alla
tassonomia ma non ecosostenibili
[attività non allineate alla tassonomia]
(A.2)
1.108 23% 67%
A. CapEx delle attività ammissibili alla
tassonomia (A.1+A.2)
1.108 23% 67%
B. ATTIVITA NON AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA
77%
3.675
CapEx delle attività non ammissibili alla tassonomia
TOTALE 4.783 100 %

Quota delle spese in conto capitale ammissibili e allineate sul totale

Taxonomy-aligned per objective Taxonomy-eligible per objective
CCM —% 3%
CCA —% —%
WTR —% —%
CE —% —%
PPC —% —%
BIO —% 20%

Quota delle spese operative derivante da prodotti e servizi associati ad attività economiche ammissibili e allineate alla Tassonomia – informativa relativa all'anno 2024

Esercizio finanziario 2024 Anno 2024 Criteri per il contributo sostanziale
Criteri DNSH («non arrecare danno significativo») (g)
Attività economiche (1) Codice (a)
(2)
OpEx (3) Quota di
OpEx (4)
Mitigazione
dei
cambiamenti
climatici (5)
Adattamento ai
cambiamenti
climatici (6)
Acqua (i) Inquinamento
(8)
Economia
circolare (9)
Biodiversità
(10)
Mitigazione
dei
cambiamenti
climatici (11)
Adattamento ai
cambiamenti
climatici (12)
Acqua (13) Inquinamento
(14)
Conomia
circolare (15)
Biodiversità
(16)
Garanzie
minime di
salvaguardi
a (17)
Quota di OpEx
allineata (A. 1.) o
ammissibile
(A.2.) alla
tassonomia
Categoria
attività
abilitante
(19)
Categoria attività
di transizione
(20)
Testo €/1000 % Sic No: NIAM
(b)(a)
Si; No; NYAM
(b)(a)
Sic No: NIAM
16 0
Si: No: NIAM
(h)[0
Sic No: NIAM
1610
Sic No: NIAM
(b)(a
Sil No Sil No Sil No Sil No Sil No Sil No Sil No ン. A
ATTIVITA AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA
A. 1. Attività ecosostenibili (allineate alla tassonomia)
Spese operative delle attività
ecosostenibili (allineate alla
tassonomia) (A.1)
0 0% 0%
Di cui abilitanti 0 0% 0%
Di cui di transizione 0 0% 0%
A.2. Altività ammissibili alla lassonomia ma non ecosostenibili (attività non allineate alla lassonomia) [f
AM: NIAM (e) AM: NAM (e) AM: NIAM (e) AM; NAM (e) AM; NYAM (e) AM: NIAM (e)
Alberghi, alloggi per vacanze, aree di
campeggio e alloggi simili
BO 2.1 1514 30% NAM NAM NAM NAM NAM AM 25%
Spese operative delle attività ammissibili alla
tassonomia ma non ecosostenibili (attività non
allineate alla tassonomia) (A.2)
1514 30% 25%
A. OpEx delle attività ammissibili alla tassonomia
(A.1+A.2)
1514 30% 25%
B. ATTIVITA NON AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA
Spese operative delle attività non ammissibili alla
tassonomia
3.594 70%
TOTALE 5.108 100 %

Quota delle spese operative ammissibili e allineate sul totale

Taxonomy-aligned per objective Taxonomy-eligible per objective
CCM —% —%
CCA —% —%
WTR —% —%
CE —% —%
PPC —% —%
BIO —% 30%

Informazioni supplementari sulle attività legate all'energia nucleare e ai gas fossili

Modello 1 – Attività legate al nucleare e ai gas fossili2

Attività legate all'energia nucleare
1 L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la ricerca, lo sviluppo, la dimostrazione e la
realizzazione di impianti innovativi per la generazione di energia elettrica che producono energia a
partire da processi nucleari con una quantità minima di rifiuti del ciclo del combustibile.
No
2 L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione e l'esercizio sicuro di nuovi impianti
nucleari per la generazione di energia elettrica o calore di processo, anche a fini di teleriscaldamento o
per processi industriali quali la produzione di idrogeno, e miglioramenti della loro sicurezza, con l'ausilio
delle migliori tecnologie disponibili.
No
3 L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso l'esercizio sicuro di impianti nucleari esistenti che
generano energia elettrica o calore di processo, anche per il teleriscaldamento o per processi industriali
quali la produzione di idrogeno a partire da energia nucleare, e miglioramenti della loro sicurezza.
No
Attività legate ai gas fossili
4 L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione o la gestione di impianti per la
produzione di energia elettrica che utilizzano combustibili gassosi fossili.
No
5 L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione, la riqualificazione e la gestione di
impianti di generazione combinata di calore/freddo ed energia elettrica che utilizzano combustibili
gassosi fossili.
No
6 L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione, la riqualificazione e la gestione di
impianti di generazione di calore che producono calore/freddo utilizzando combustibili gassosi fossili.
No

Con riferimento all'informativa ai sensi dell'art. 8, paragrafi 6 e 7 del Regolamento delegato (UE) 2021/2178 che prevede l'utilizzo dei modelli forniti nell'Allegato XII per la comunicazione delle attività legate al nucleare e ai gas fossili, si precisa che sono stati omessi i modelli dal 2 al 5 in quanto non sono rappresentativi delle attività della società.

2 Delegated Regulation (EU) 2022/1214

2.2 ESRS E1 Cambiamenti climatici

Il Gruppo Monrif riconosce il cambiamento climatico come una delle sfide attuali più rilevanti e, in linea con il proprio Codice Etico, si impegna a operare nel rispetto dell'ambiente, considerandolo una risorsa da tutelare per il benessere della collettività e delle generazioni future. Il Gruppo adotta misure in conformità con la normativa vigente e promuove iniziative di sensibilizzazione volte a favorire una maggiore consapevolezza sugli impatti ambientali. Inoltre, Monrif monitora attentamente l'evoluzione del quadro normativo e le best practice di settore, con l'obiettivo di valutare possibili azioni future in ottica di sostenibilità. L'approccio del Gruppo si basa sulla volontà di preservare l'ambiente nell'ambito delle proprie attività mantenendo un'attenzione costante alle tematiche climatiche e alla loro rilevanza per il contesto in cui opera.

2.2.1 Strategia

2.2.1.1 ESRS 2 GOV-3 – Integrazione delle prestazioni in termini di sostenibilità nei sistemi di incentivazione

Si rimanda al capitolo E1 - GOV-3 Integrazione delle prestazioni in termini di sostenibilità nei sistemi di incentivazione per descrivere la modalità d'integrazione delle prestazioni in termini di sostenibilità nel sistema d'incentivazione del Gruppo.

2.2.1.2 E1-1 Piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici

Il Gruppo non ha, allo stato attuale, ancora implementato un piano di transizione specifico per la mitigazione dei cambiamenti climatici allineato all'obiettivo di contenimento del riscaldamento globale nei termini definiti dall'Accordo di Parigi, ed in prospettiva alla neutralità carbonica. In tale contesto, il Gruppo valuterà nel medio termine l'opportunità di definizione di un piano strutturato di decarbonizzazione.

2.2.1.3 ESRS 2 SBM-3 – Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale

Attraverso l'analisi di Doppia Materialità, il Gruppo Monrif ha individuato due rischi principali connessi al cambiamento climatico, che si distinguono in:

  • Rischi fisici: rischi che derivano dagli effetti diretti del cambiamento climatico e possono manifestarsi in forma acuta, attraverso eventi estremi come inondazioni e tempeste, o in forma cronica, con cambiamenti graduali come l'aumento delle temperature medie. Per il Gruppo, uno dei principali rischi riguarda la possibilità che tali fenomeni compromettano il valore degli asset aziendali, incidendo sulla loro recuperabilità e sulla funzionalità operativa delle sedi e dei siti produttivi. L'aumento delle temperature, ad esempio potrebbe generare costi aggiuntivi per il raffreddamento degli ambienti, mentre eventi climatici estremi potrebbero creare danni agli edifici, richiedendo interventi di manutenzione straordinaria.
  • Rischi di transizione: rischi che riguardano le sfide legate all'adattamento del Gruppo a un contesto economico sempre più orientato verso la sostenibilità anche in termini di

cambiamenti normativi, nelle relazioni commerciali e tecnologici finalizzati alla riduzione delle emissioni di gas serra. Infatti, il Gruppo ha identificato un altro aspetto critico legato alla stabilità della catena di fornitura: il cambiamento climatico, con l'aumento della frequenza di eventi metereologici estremi e le evoluzioni normative, potrebbe influenzare la disponibilità di beni e servizi essenziali per l'operatività del Gruppo. Il rischio di interruzioni nelle forniture da parte di partner strategici, potrebbe tradursi in ritardi operativi e difficoltà logistiche.

Anche se il Gruppo non conduce un'analisi di resilienza strutturata e non ha stabilito obiettivi quantitativi nel breve, medio e lungo periodo sui rischi climatici individuati, è comunque impegnato a contrastarne gli effetti come verrà poi indicato nelle sezioni E1-2 Politiche relative alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi e E1-3 Azioni e risorse relative alle politiche in materia di cambiamenti climatici.

2.2.2 Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità

2.2.2.1 ESRS 2 IRO-1 – Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti legati al clima

L'analisi di Doppia Materialità ha quindi consentito al Gruppo Monrif di valutare in modo approfondito le implicazioni del cambiamento climatico sul proprio business, identificando i principali rischi fisici e di transizione che potrebbero influenzare le attività aziendali, nonché gli impatti delle stesse sul cambiamento climatico in una prospettiva di materialità di impatto. In questo contesto, il Gruppo ha condotto un esercizio di identificazione e valutazione di impatti e rischi e opportunità legati al clima (come illustrato nel paragrafo 1.1.4.1 IRO-1 Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti). Questo processo ha portato all'individuazione di tre impatti significativi e due rischi rilevanti legati al cambiamento climatico.

Standard
ESRS
Impatto Descrizione impatto Natura
impatto
Attuale/
Potenzial
e
Orizzonte
temporal
e
Tipologia
di
contribut
o
Impatto
sulla catena
del valore
ESRS
E1
Cambiamen
ti climatici
Emissioni
dirette e
indirette
generate
(Scope 1
e 2)
Emissioni
di
gas
serra,
comprendenti
le
emissioni
dirette
(ad
esempio,
il
consumo di combustibili per
alimentare
impianti
e
macchinari) e le emissioni
indirette
(come
l'energia
elettrica
acquistata
dalla
rete),
che
derivano
dalle
attività svolte nelle diverse
sedi e impianti dell'azienda.
Negativo Attuale Lungo
termine
Direttame
nte
causato
dal
Gruppo
• A monte
• Operazioni
proprie
• A valle
Emissioni
generate
lungo
la
catena
del
valore
Emissioni indirette (Scope 3),
legate
alle
attività
di
produzione e trasporto lungo
l'intera catena del valore (es.il
trasporto
delle
merci,
gli
spostamenti dei dipendenti e
i viaggi di lavoro), a monte e a
Negativo Attuale Lungo
termine
Direttame
nte
collegato
tramite
una
relazione
di
• A monte
• A valle

A seguire la descrizione degli impatti identificati come materiali dal Gruppo Monrif:

valle dell'organizzazione business
Consumo
energetic
o
Consumo di energia da fonti
rinnovabili e non rinnovabili
nelle operazioni del Gruppo,
con
impatti
negativi
sull'ambiente e un contributo
alla riduzione delle risorse
energetiche disponibili.
Negativo Attuale Lungo
termine
Direttame
nte
causato
dal
Gruppo
• Operazioni
proprie

Di seguito i rischi residui individuati:

Standard
ESRS
Rischio Descrizione del rischio/opportunità Orizzonte
temporale
Catena del valore
ESRS
E1
Cambiamenti
climatici
Conseguenze legate al
cambiamento
climatico
Mancata recuperabilità dei valori degli asset
del Gruppo per via degli effetti legati al
cambiamento climatico di tipo fisico delle
sedi e siti del Gruppo (acuti, come ad
esempio inondazioni, e cronici come ad
esempio l'aumento delle temperature medie).
Medio
termine
• A monte
• Operazioni proprie
• A valle
Interruzioni
nella
catena di fornitura a
causa
di
eventi
climatici
Rischio che fornitori strategici interrompano
la fornitura di servizi a seguito di eventi
atmosferici estremi o cambiamenti climatici
progressivi nel tempo e non monitorati
attentamente
Medio
termine
• A monte
• Operazioni proprie
• A valle

Con riferimento ai risultati della valutazione dei rischi e opportunità legati al cambiamento climatico dell'Analisi di Doppia Materialità, il Gruppo Monrif ha analizzato l'eventuale manifestazione nell'anno di eventi corrispondenti e la necessità di associare specifiche voci di costo. In considerazione del fatto che non emergono rischi e/o opportunità di breve termine, il Gruppo ha ritenuto non necessario registrare eventuali impatti finanziari nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024. Il Gruppo Monrif, inoltre, ha effettuato un'analisi di sensitivity nell'ambito dell'impairment test predisposta dagli amministratori per considerare possibili impatti dei rischi significativi identificati nel medio termine. Sulla base dell'analisi svolta, non si sono concretizzati indicatori di impairment tali da dover registrare eventuali svalutazioni delle attività iscritte al Bilancio consolidato. Pertanto, per tale esercizio, non sono stati riscontrati effetti finanziari anticipati e attuali significativi riconducibili a impatti, rischi e opportunità ESG rilevanti.

2.2.2.2 E1-2 Politiche relative alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi

Il Gruppo Monrif non adotta una politica specifica in relazione ai cambiamenti climatici, tuttavia, ha definito la Politica di Sostenibilità (di seguito "Politica) volta a delineare i Principi Guida relativi agli ambiti di impegno sociale e ambientale del Gruppo Monrif, da impiegare nella gestione quotidiana delle attività. La Politica di Sostenibilità formalizza principi, valori ed obiettivi propri della cultura aziendale del Gruppo Monrif e ne definisce le strategie e gli impegni del Gruppo per migliorare i propri risultati di sostenibilità, così come la gestione e mitigazione dei rischi ESG (Environmental, Social and Governance) a cui è esposto. Il Gruppo ha formalizzato nel documento di Politica che il Presidente ed il Comitato Controllo e Rischi, preposto alla supervisione delle questioni di

sostenibilità, assicurano l'attuazione trasversale della Politica, con l'obiettivo di integrare la sostenibilità nelle strategie di business. Inoltre, è prevista una funzione incaricata di essere il punto riferimento per l'attuazione della Politica e per il coordinamento e il monitoraggio dei progetti di sostenibilità, sotto la responsabilità del Direttore Amministrativo.

In fine, rafforzando quanto già affermato nel Codice Etico di Gruppo, la Politica di Sostenibilità sancisce l'impegno del Gruppo a promuovere la tutela dell'ambiente lungo tutta la sua catena del valore oltre ad una cultura dell'etica, della correttezza, del rispetto e della legalità.

2.2.2.3 E1-3 Azioni e risorse relative alle politiche in materia di cambiamenti climatici

Nel 2024 il Gruppo ha investito in soluzioni concrete per migliorare l'efficienza energetica e ridurre il proprio impatto ambientale, in particolare per il rifacimento degli impianti di condizionamento e riscaldamento dell'Hotel Carlton (come indicato nel paragrafo "3.2 Tassonomia Europea") con un investimento di oltre 130mila euro con l'obiettivo di ridurre i consumi energetici, e con conseguente riduzione, ad oggi non quantificata, delle relative emissioni GHG. Inoltre, Monrif effettua periodicamente controlli per eventuali perdite di F-gas su tutti gli impianti; tale monitoraggio, affidato a società specializzate, aiuta a prevenire la dispersione di gas dannosi per l'ambiente, contribuendo così ad un minor impatto ambientale.

Il Gruppo Monrif ha sviluppato dei piani alternativi di fornitura a quali ricorrere nel caso in cui i fornitori principali subiscano danni ambientali causati dal cambiamento climatico con conseguente riduzione degli approvvigionamenti disponibili. In questo modo, il Gruppo può evitare un'interruzione totale della catena di fornitura e procedere con il normale andamento del business.

Eventi climatici estremi, come per esempio alluvioni o incendi, potrebbero comportare danni rilevanti agli asset fisici del Gruppo generando un danno economico considerevole. Per mitigare questo rischio, Monrif fa ricorso a polizze assicurative che coprono interamente i danni fisici alle sedi e ai siti del Gruppo, anche qualora causati da eventi atmosferici riconducibili al cambiamento climatico in atto.

2.2.3 Metriche e obiettivi

2.2.3.1 E1-4 Obiettivi relativi alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi

Il Gruppo Monrif, pur non avendo fissato obiettivi specifici in relazione a mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, si impegna comunque a contrastare il cambiamento climatico attraverso l'adozione di misure per gestire gli impatti, i rischi e le opportunità legati al clima, monitorando costantemente le evoluzioni normative e valutando future iniziative in coerenza con gli sviluppi delle best practice di settore.

2.2.3.2 E1-5 Consumo di energia e mix energetico

Il Gruppo Monrif opera in due settori, editoriale e alberghiero, di cui il primo ad alto impatto climatico mentre il secondo non viene considerato come tale3 . Nel 2024, l'energia utilizzata proveniente interamente da fonti fossili, ha una predominanza di energia elettrica e gas naturale, mentre il consumo di carburanti per autovetture e riscaldamento è contenuto. Il Gruppo Monrif nel 2024 non ha fatto ricorso all'acquisto di certificati di Garanzia di Origine attestanti la provenienza dell'energia elettrica consumata da fonti rinnovabili.

Di seguito si riportano i consumi di energia da fonti fossili4 :

Consumo di energia da fonti fossili
Consumo energetico UdM 2024
Energia elettrica MWh 10.352
Gas Naturale MWh 6.612
Gasolio per riscaldamento MWh 873
Gasolio per autovetture MWh 342
Benzina per autovetture MWh 276
Consumo totale di energia da fonti fossili
MWh
18.455

Attualmente, si riporta inoltre che il Gruppo non è convolto nella produzione di energia, né da fonti rinnovabili né da fonti non rinnovabili, in quanto tale attività non è parte delle sue operazioni.

Per quanto riguarda l'intensità energetica, questa viene calcolata considerando il consumo energetico e i ricavi netti totali generati dalle attività appartenenti a settori considerati ad alto impatto climatico quali la stampa di giornale, l'edizione di quotidiano e le attività immobiliari.

Intensità energetica nei settori ad alto impatto
Intensità energetica U.d.M. 2024
Consumo totale di energia per attività in
settori ad alto impatto climatico
MWh 14.086
Ricavi netti da attività in settori ad alto
impatto
Mln di euro 1185
Intensità energetica nei settori ad alto
impatto
MWh/Mln di euro 119

3 I settori ad alto impatto climatico sono elencati nelle Sezioni dalla A alla H e nella Sezione L dell'Allegato I del Regolamento (CE) n. 1893/2006 del Parlamento Europeo.

4 I dati relativi al consumo di energia da fonti fossili derivano da rilevazioni puntuali, ad eccezione del consumo di gas naturale delle redazioni minori dislocate sul territorio nazionale che è stato stimato, utilizzando inizialmente i dati puntuali delle redazioni maggiori di Ferrara, Ravenna, Imola, Cesena e Roma per calcolare un consumo medio per metro quadro di uffici di redazione, e successivamente, per ciascuna redazione esterna minore, stimando il consumo di gas naturale moltiplicando il consumo medio per il totale metri quadri di superficie dei singoli uffici.

5 Si rimanda a pagg. 31 e 43 del Bilancio consolidato del Gruppo Monrif al 31 dicembre 2024.

Emissioni di GHG Scope 1
Emissioni GHG U.d.M. 2024
Emissioni lorde di GHG Scope 1 tCO2e 2.257
Emissioni di GHG Scope 2
Emissioni lorde di GHG Scope 2 – Location Based tCO2e 3.181
Emissioni lorde di GHG Scope 2 – Market Based tCO2e 5.182
Emissioni totali di GHG – Location Based tCO2e 5.438
Emissioni totali di GHG – Market Based tCO2e 7.439

2.2.3.3 E1-6 Emissioni lorde di GHG di Scope 1, 2, 3 ed emissioni totali di GHG

Le emissioni sopra riportate derivano dai consumi energetici rendicontati nel paragrafo precedente e dall'uso di F-Gas, necessari per le attività di refrigerazione e condizionamento. Stante il loro impatto ambientale significativo, il Gruppo monitora costantemente il loro utilizzo per ridurre dispersioni e inefficienze. Considerati i ricavi netti generati dal Gruppo nel 2024 pari a 1416 milioni di euro, l'intensità emissiva è pari a 39 considerando il totale delle emissioni Location Based e a 53 considerando il totale delle emissioni Market Based.

2.2.3.4 E1-7 Assorbimenti di GES e progetti di mitigazione delle emissioni di GES finanziati con crediti di carbonio

Il Gruppo non ha sviluppato né contribuito a progetti di assorbimento o stoccaggio di gas a effetto serra, né ha finanziato iniziative di mitigazione climatica al di fuori della propria catena del valore attraverso l'acquisto di crediti di carbonio

2.2.3.5 E1-8 Determinazione del prezzo interno del carbonio

Inoltre, Monrif non applica sistemi di fissazione del prezzo interno del carbonio nell'ambito del proprio processo decisionale.

2.3 ESRS E2 Inquinamento

2.3.1 Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità

2.3.1.1 ESRS 2 IRO-1 – Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti legati all'inquinamento

Il Gruppo Monrif ha esaminato il proprio business in relazione all'inquinamento attraverso un'analisi di Doppia Materialità (come descritto nel paragrafo 1.1.4.1 IRO-1 Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti) identificando e analizzando gli

6 Si rimanda a pag. 31 del Bilancio consolidato del Gruppo Monrif al 31 dicembre 2024.

Impatti, Rischi e Opportunità legati a tale tematica. Questo processo ha permesso di individuare un impatto ESG significativo.

Standard
ESRS
Impatto Descrizione
impatto
Natura
impatto
Attuale/
Potenziale
Orizzonte
temporale
Tipologia di
contributo
Impatto
sulla catena
del valore
ESRS
E2
Inquinament
o
Generazion
e
di
altre
emissioni
inquinanti
nell'aria
Emissioni
inquinanti in aria
generate
nelle
sedi
e
siti
del
Gruppo e lungo la
sua
catena
del
valore
Negativo Attuale Breve
termine
Direttament
e
causato
dal Gruppo;
Direttament
e collegato
tramite una
relazione di
business
• A monte
• Operazioni
proprie
• A valle

2.3.1.2 E2-1 Politiche relative all'inquinamento

In relazione con l'impatto identificato, il Gruppo Monrif non ha adottato una politica specifica per affrontare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti legati all'inquinamento. Tuttavia, all'interno della Politica di Sostenibilità e del Codice Etico, sono stabiliti i principi guida per la gestione degli aspetti ambientali nelle attività quotidiane e adotta diverse misure finalizzate ad assicurare il rispetto delle normative applicabili in materia nonché a contenere nel complesso le emissioni inquinanti connesse alle proprie attività produttive, come specificato nel paragrafo E2-2 di seguito.

2.3.1.3 E2-2 Azioni e risorse connesse all'inquinamento

Nell'ottica di un continuo miglioramento della proprie performance ambientali, il Gruppo adotta su tutti i suoi stabilimenti produttivi una serie di azioni mirate alla riduzione dell'inquinamento e alla gestione responsabile delle emissioni. In particolare, vengono effettuati controlli periodici sulle emissioni in atmosfera, sia per le caldaie che per i gruppi elettrogeni. Per le caldaie, viene eseguito un campionamento annuale dei fumi, così da monitorare costantemente il rispetto dei limiti normativi e l'efficienza degli impianti. Per i gruppi elettrogeni, invece, viene mantenuto un registro di funzionamento che viene trasmesso mensilmente all'AUSL, garantendo così un controllo continuo sulle emissioni prodotte.

In questo contesto, presso la sede di Via Mattei, Monrif opera nel rispetto delle normative vigenti ed è in possesso dell'Autorizzazione Unica Ambientale (AUA), che regolamenta le emissioni e gli impatti derivanti dalle attività svolte. In particolare, data l'attività del business, non vengono generati scarichi idrici oltre quelli assimilabili a quelli civili.

Come esplicitato precedentemente, l'unico impatto ambientale rilevante è rappresentato dalle emissioni di altri inquinanti in atmosfera (emissioni in aria diverse da GHG) prodotte dall'utilizzo di caldaie e gruppi elettrogeni, per cui Monrif adotta misure di monitoraggio e controllo per garantire la conformità alle normative. Si precisa che, al momento, le risorse economiche allocate per le azioni relative all'inquinamento non risultano significative.

2.3.2 Metriche e obiettivi

2.3.2.1 E2-3 Obiettivi connessi all'inquinamento

Si riporta che al momento non sono stati definiti obiettivi specifici a breve, medio e lungo termine per la riduzione dell'inquinamento

2.3.2.2 E2-4 Inquinamento di aria, acqua e suolo

Nel corso del 2024, il Gruppo Monrif ha monitorato le emissioni in atmosfera derivanti dal processo produttivo del ramo Editoriale. In particolare, tra le sostanze rilasciate nell'ambiente rientrano ossidi di azoto e zolfo.

La misurazione degli inquinanti emessi viene effettuata seguendo una metodologia che si basa sulla portata rilevata durante i campionamenti dei fumi delle canne fumarie. Tale sistema permette di determinare i livelli di emissione in conformità con i parametri prestabiliti, fornendo un riferimento per il monitoraggio ambientale. I quantitativi di tali sostanze emesse nell'aria nel corso del 2024 non hanno superato le soglie previste dall'Allegato II del regolamento (CE) n. 166/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio (registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti, E-PRTR).

2.4 ESRS E3 Acqua e risorse marine

2.4.1 Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità

2.4.1.1 ESRS 2 IRO-1 — Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti legati alle acque e alle risorse marine

Per il Gruppo Monrif, il processo di identificazione e valutazione degli impatti, dei rischi e delle opportunità rilevanti per il clima è stato condotto nell'ambito dell'analisi di Doppia Materialità come descritto nel paragrafo 1.1.4.1 IRO-1 Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti. Grazie a questo processo è stato individuato un impatto ESG significativo connesso all'acqua e alle risorse marine che viene di seguito descritto:

Standar
d
ESRS
Impatto Descrizione
impatto
Natura
impatto
Attuale/
Potenziale
Orizzonte
temporale
Tipologia di
contributo
Impatto sulla
catena del
valore
ESRS
E3
Acqua e
risorse
marine
Prelievo e
consumo di
risorse
idriche
Utilizzo di acqua
nei propri
processi
produttivi con
ripercussioni
sulla disponibilità
della risorsa
idrica
Negativo Attuale Lungo
termine
Direttamente
causato dal
Gruppo
• Operazioni
proprie

2.4.1.2 E3-1 Politiche connesse all'acqua e alle risorse marine

In relazione con l'impatto identificato, Gruppo Monrif non ha adottato una politica specifica per affrontare gli impatti, rischi e opportunità rilevanti legati all'acqua e alle risorse marine. Tuttavia,

all'interno della Politica di Sostenibilità e del Codice Etico, sono stabiliti i principi guida per la gestione degli aspetti ambientali nelle attività quotidiane. Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo 2.2.2.2 E1-2 Politiche relative alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi.

2.4.1.3 E3-2 Azioni e risorse connesse all'acqua e alle risorse marine

Il Gruppo Monrif presta particolare attenzione all'uso responsabile delle risorse idriche, monitorando attentamente i consumi e cercando di ridurre gli sprechi all'interno dei propri stabilimenti produttivi. Questa attenzione è ancora più rilevante per il ramo alberghiero, dove i consumi di acqua tendono ad essere maggiori. Per sensibilizzare tanto i dipendenti quanto i clienti, il Gruppo ha deciso di installare cartelli informativi in tutti i servizi igienici, sia nelle proprie sedi che nelle strutture alberghiere, invitando all'utilizzo responsabile dell'acqua e alla riduzione degli sprechi. Questa iniziativa fa parte di un impegno più ampio volto a promuovere una gestione sostenibile delle risorse idriche. Si precisa che, al momento, le risorse economiche allocate per le azioni relative all'acqua e alle risorse marine non risultano significative.

2.4.2 Metriche e obiettivi

2.4.2.1 E3-3 Obiettivi connessi all'acqua e alle risorse marine

Attualmente il Gruppo Monrif non ha stabilito obiettivi specifici connessi all'acqua e alle risorse marine. Tuttavia, rimane costantemente impegnato a ridurre i consumi. Tale impegno si traduce nell'adozione di pratiche e iniziative volte a ottimizzare l'uso responsabile della risorsa idrica, contribuendo in modo continuo a un approccio più sostenibile e responsabile.

2.4.2.2 E3-4 Consumo idrico

Il consumo idrico del Gruppo Monrif è costituito da prelievi di acqua dolce proveniente unicamente da acquedotti comunali per tutte le sedi, gli stabilimenti produttivi ed i tre Hotel. La maggioranza dei siti del Gruppo si trova in aree a stress idrico, ad eccezione delle sedi delle redazioni di Modena, Reggio Emilia, Rovigo, Milano, Monza, Assago e Legnano. L'analisi delle aree a stress idrico è stata effettuata consultando il tool Aqueduct Water Risk Atlas.

Prelievi idrici per fonte
U.d.M 2024
Tipologia di fonte Tutte le zone Zone a rischio idrico,
comprese le zone ad elevato
stress idrico
Acqua di terze parti (totale) m3 94.138,77 92.455,22
Acqua dolce m3 94.138,77 92.455,22
Prelievi idrici totali m3 94.138,77 92.455,22
Acqua dolce m3 94.138,77 92.455,22
Altre acque - -

I dati relativi al prelievo della risorsa idrica derivano da rilevazioni puntuali per tutti i siti e gli stabilimenti del Gruppo ad eccezione di alcune redazioni dislocate sul territorio nazionale, per cui il dato puntuale non era disponibile. I prelievi di queste ultime sono stati stimati riparametrando i prelievi puntuali delle redazioni di Ferrara, Rimini, Cesena e Ancona in base ai metri quadri delle redazioni.

Scarichi idrici per destinazione
U.d.M 2024
Tipologia di destinazione Tutte le zone Zone a rischio idrico,
comprese le zone ad elevato
stress idrico
Acqua di terze parti (totale) m3 90.843,91 89.219,29
Acqua dolce 90.843,91 89.219,29
Scarichi idrici totali 90.843,91 89.219,29
Acqua dolce 90.843,91 89.219,29
Altre acque - -

Il dato puntuale relativo agli scarichi idrici di Gruppo è oggetto di rilevazione ed è dunque stato stimato essere pari al 96,5% dei prelievi di risorsa idrica. Difatti, è stato stimato che il 3,5%7 dei prelievi idrici evapori nel corso dell'anno poiché gli stabilimenti di Bologna e Campi Bisenzio hanno delle torri evaporative.

Il dato complessivo di consumo idrico, corrispondente alla differenza tra i prelievi e gli scarichi come anzi rappresentati, risulta essere il seguente:

Consumo idrico
U.d.M 2024
Tutte le zone Zone a rischio idrico, comprese le zone
ad elevato stress idrico
Consumo idrico totale m3 3.294,86 3.235,93
Acqua dolce m3 3.294,86 3.235,93
Altre acque m3 - -

Infine, si riporta in seguito l'intensità idrica del gruppo, in rapporto ai ricavi netti:

Intensità idrica
U.d.M 2024
Consumo idrico totale m3 3.295
Ricavi Netti8 Euro (Milioni) 141
Intensità idrica (m3/milioni di euro) Numero 23

7 Per il calcolo della stima di acqua evaporata è stata utilizzata la seguente fonte https://en.decsasrl.com/news/torre-diraffreddamento-cose-e-come-funziona.

8 Si rimanda a pag. 31 del Bilancio consolidato del Gruppo Monrif al 31 dicembre 2024.

2.5 ESRS E5 Uso delle risorse ed economia circolare

2.5.1 Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità

2.5.1.1 ESRS 2 IRO-1 Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti connessi all'uso delle risorse e all'economia circolare

Il Gruppo Monrif, nell'ambito dell'analisi di Doppia Materialità (come illustrato nel paragrafo 1.1.4.1 IRO-1 Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti), ha esaminato il proprio business in relazione all'uso delle risorse e all'ottimizzazione delle stesse tenendo presente i principi di economia circolare, attraverso un esercizio strutturato di identificazione di impatti, rischi e opportunità. Da questa analisi sono emersi due impatti ESG significativi, di seguito descritti:

Standar
d ESRS
Impatto Descrizione impatto Natura
impatto
Attuale/
Potenziale
Orizzonte
temporale
Tipologia di
contributo
Impatto
sulla catena
del valore
ESRS E5 Utilizzo di
risorse
naturali
Utilizzo delle risorse
naturali
con
conseguente riduzione
della disponibilità delle
stesse
Negativo Attuale Lungo
termine
Direttament
e causato
dal Gruppo;
Direttament
e collegato
tramite una
relazione di
business
• A monte
• Operazioni
proprie
Economi
a
Circolar
e
Generazio
ne di rifiuti
pericolosi
Inadeguato
smaltimento di rifiuti
pericolosi
e
non
pericolosi
(es.
inchiostri a base di
solvente,
solitamente
più difficili da smaltire,
poiché
contengono
composti chimici come
il toluene, xilene o altri
solventi organici)
Negativo Attuale Lungo
termine
Direttament
e causato
dal Gruppo
• A monte
• Operazioni
proprie
• A valle

2.5.1.2 E5-1 Politiche relative all'uso delle risorse e all'economia circolare

Il Gruppo Monrif non dispone di una politica specifica per l'uso delle risorse e l'economia circolare, tuttavia, segue una serie dei principi guida, esplicitati nella Politica di Sostenibilità, per garantirne un uso responsabile. In primo luogo, Monrif implementa un processo di selezione dei propri fornitori, privilegiando quelli che possiedono certificazioni ambientali come PEFC, FSC e ISO 14001. Questo processo di selezione esclude a priori, dal 2022, fornitori che non possiedono certificazioni ambientali o che non sono trasparenti riguardo alla provenienza delle loro materie prime. Le certificazioni ambientali sono infatti monitorate dal Gruppo Monrif in maniera accurata durante il processo di selezione e in seguito, con cadenza annuale, dagli organi di controllo di competenza. È da precisare che queste certificazioni garantiscono la provenienza dei prodotti da foreste gestite in maniera responsabile, generando così benefici ambientali, sociali ed economici (PEFC), e permettono di contrassegnare i propri prodotti e servizi lungo la filiera di produzione (FSC). Inoltre, implementa pratiche responsabile di smaltimento dei rifiuti pericolosi, in conformità alle normative

vigenti in materia, nella consapevolezza del ruolo che un corretto svolgimento di queste attività riveste nel rispetto della salute pubblica e in considerazione dei diritti delle generazioni future.

2.5.1.3 E5-2 Azioni e risorse relative all'uso delle risorse e all'economia circolare

Il Gruppo Monrif negli ultimi anni ha posto crescente enfasi verso la certificazione delle materie prime con particolare attenzione alla carta. In particolare, con riferimento alla certificazione PEFC, si segnala che Centro Stampa Poligrafici (CSP), ha concluso positivamente l'iter di certificazione nell'agosto 2022. In questo modo, lo standard PEFC assicura la continuità della collaborazione con editori terzi e permette al Gruppo di garantire la tracciabilità della provenienza delle materie prime. Inoltre, il Gruppo monitora costantemente metriche chiave, come il consumo di carta certificata, e verifica la conformità ai principali standard di sostenibilità mediante audit interni ed esterni, inclusi audit PEFC e consulenze specifiche.

Il Gruppo Monrif è consapevole del fatto che data la tipologia di business, l'abbandono progressivo delle risorse vergini in favore di un maggior utilizzo di risorse secondarie (riciclate) rappresenta una sfida, soprattutto nel settore della carta, dove è difficile trovare fornitori che offrano prodotti 100% riciclati. Per questo motivo, promuove l'uso di materiali riciclati nei processi editoriali di approvvigionamento, con circa l'85% di materiale riciclato nella carta ed il 97% di materiale riciclato nelle lastre di alluminio acquistate nel 2024 dal Gruppo. Con riferimento ad altre tipologie di materiale utilizzate dal ramo editoriale, il Gruppo si approvvigiona anche di materiali non riciclati quali caucciù e inchiostro. Si rimanda al paragrafo 2.5.2.2. "E5-4 Flussi di risorse in entrata" per i relativi quantitativi acquistati nel 2024.

Un terzo principio guida è costituito dal far rispettare ad ogni partner il Codice di Condotta Commerciale del Gruppo, che stabilisce requisiti ambientali, etici e di governance per garantire una collaborazione responsabile.

Per quanto riguarda la gestione e smaltimento dei rifiuti, Il Gruppo Monrif opera nel pieno rispetto delle normative ambientali in vigore ed è consapevole dell'importanza di queste attività per la tutela della salute pubblica e dei diritti delle generazioni future. Per garantire una corretta gestione, Monrif attua un monitoraggio costante, assicurandosi che tutte le operazioni siano svolte in conformità alle disposizioni di legge.

Le modalità di smaltimento prevalente è il riciclo, che interessa la quasi totalità dei rifiuti prodotti, mentre la parte restante viene destinata ad altre forme di gestione, come il riutilizzo o il conferimento in discarica. Nell'ottica di ridurre l'impatto ambientale, gli stabilimenti produttivi continuano a investire in soluzioni sostenibili, tra cui la progressiva riduzione dell'uso di prodotti chimici, grazie all'installazione di nuovi sistemi CTP in sostituzione di quelli basati sullo sviluppo chimico delle lastre. Monrif ha effettua investimenti periodici per ridurre gli scarti di prodotto industriale, come il color control, e monitora costantemente l'andamento degli sprechi.

Accanto ai rifiuti generati dall'attività produttiva, il ramo alberghiero del Gruppo produce rifiuti solidi urbani, derivanti dall'occupazione delle camere, dall'organizzazione di eventi e dall'attività di food & beverage. La raccolta differenziata viene effettuata direttamente all'interno delle strutture, attraverso appositi raccoglitori e contenitori esterni suddivisi per tipologia di rifiuto. Il servizio di

raccolta e smaltimento è gestito settimanalmente dalla società incaricata.Tra le principali tipologie di rifiuti prodotti figurano l'indifferenziato, il cartone, la carta, l'umido, il vetro e la plastica. La quantità generata dal settore alberghiero viene stimata sulla base della produzione media giornaliera per ospite, rapportata al numero complessivo di presenze nell'anno.

Nell'anno corrente, il Gruppo ha rafforzato ulteriormente il proprio impegno, ponendo particolare attenzione alla corretta gestione dei rifiuti e pianificando per il futuro nuove azioni volte a migliorare la sostenibilità complessiva del dei processi produttivi.

Si precisa che, al momento, le risorse economiche allocate per le azioni relative all'uso delle risorse e all'economia circolare non risultano significative.

2.5.2 Metriche e obiettivi

2.5.2.1 E5-3 Obiettivi relativi all'uso delle risorse e all'economia circolare

Pur non avendo definito obiettivi e target specifici in merito all'uso delle risorse e all'economia circolare, il Gruppo mantiene un forte impegno nella riduzione dell'impiego di materie prime e nel miglioramento delle proprie pratiche di sostenibilità. Difatti, Monrif continua a investire in soluzioni innovative volte a ottimizzare i processi produttivi e a ridurre l'impatto ambientale delle proprie attività.

2.5.2.2 E5-4 Flussi di risorse in entrata

32) Descrizione delle metodologie utilizzate per calcolare i dati e delle ipotesi chiave utilizzate, AR25) Descrizione di come è stato evitato il doppio conteggio e delle scelte effettuate

L'attività con maggiore impatto ambientale/produttiva del Gruppo Monrif si concentra nell'attività di stampa svolta da CSP, parte del ramo editoriale. Tale attività prevede l'utilizzo di lastre, carta, inchiostro e caucciù. Nello specifico, le lastre di alluminio vengono montate su un cilindro della macchina di stampa e vengono impresse con l'immagine da stampare. Successivamente, vengono inumidite con l'acqua e bagnate con l'inchiostro che viene respinto dalle aree idrofile e aderisce unicamente alle aree idrofobiche. In seguito, la lastra trasferisce l'inchiostro su un cilindro rivestito in caucciù che viene utilizzato per la sua capacità di adattarsi meglio alla superficie della carta, garantendo una migliore qualità di stampa. Dopo la stampa, la carta viene essiccata, eventualmente rifinita e confezionata per la distribuzione virgola in un processo ottimizzato per ridurre sprechi e garantire qualità.

Flussi di risorse in entrata
2024
Tipologia di risorse in entrata U.d.M Peso totale dei prodotti
Lastre t 203,24
Carta t 16.417,58
Inchiostro t 329,43

Cilindri di caucciù t 1,18
Totale t 16.951,43

Il quantitativo di lastre e cilindri di caucciù in entrata nel 2024 è stato opportunatamente stimato. La stima del consumo di lastre in tonnellate viene effettuata partendo dalla superficie totale utilizzata, espressa metri quadrati, che è stata moltiplicata per il peso in kg di un metro quadro di lastra. È stato ottenuto il peso totale in kilogrammi, successivamente convertito in tonnellate.

Relativamente ai cilindri di caucciù è stata calcolata la superficie delle due tipologie di materiale acquistate in base alle specifiche degli stessi. Successivamente, i mq calcolati sono stati moltiplicati per il numero di pezzi acquistati ottenendo la superficie totale di caucciù. Tale quantitativo è stato poi moltiplicato per il peso di ciascun metro quadro in kilogrammo e convertito in tonnellate, ottenendo il peso totale di cilindri di caucciù in entrata nel 2024.

Tipologia
di risorse
in entrata
U.d.M Di cui
materiale
tecnico
Di cui materiali biologici Di cui componenti
secondari riutilizzati o
riciclati
Peso
complessivo
Peso
totale
Di cui con
certificazione
di
provenienza
sostenibile
Informazioni
sulle
certificazioni
Percentuale
(%)
Peso
complessivo
Percentuale
(%)
Carta t - 16.417,6 2.423,0 PEFC 14,76% 13.954,9 85,00%
Lastre t 203,2 - - - - 197,1 97,00%
Inchiostro t 329,4 - - - - - -
Cilindri di
Caucciù
t 0,2 0,9 - - - - -
Totale t 532,9 16.418,5 2.423,0 PEFC 14,29% 14.152,1 83,49%

I quantitativi relativi al materiale tecnico e materiale biologico contenuti nei cilindri di caucciù sono stati opportunatamente stimati. Difatti, tali cilindri risultano essere una miscela di caucciù con altri prodotti non biologici che ne determinano le caratteristiche fisiche di durezza e durata. La percentuale di materiale tecnico contenuta all'interno della miscela è stata stimata pari al 20% del totale in quanto tale materiale rappresenta solo un'aggiunta al caucciù biologico.

2.5.2.3 E5-5 Flussi di risorse in uscita

Per calcolare i dati sui rifiuti generati vengono riportati i dati puntuali. In merito, si riportano in seguito i dati presi dai rilievi puntuali dei rifiuti generati categorizzati per tipologia:

  • rifiuti prodotti sottratti allo smaltimento includono il riciclo o il riutilizzo dei rifiuti;
  • rifiuti prodotti destinati allo smaltimento includono lo smaltimento in discarica, l'incenerimento o altri tipi di trattamento dei rifiuti.

Rifiuti prodotti
U.d.M 2024
Non destinati allo smaltimento
Totale t 2.538,70
Rifiuti pericolosi t 8,18
i. Preparazione per il riutilizzo t -
ii. Riciclaggio t 8,18
iii. Altre operazioni di recupero t -
Rifiuti non pericolosi t 2.530,53
i. Preparazione per il riutilizzo t -
ii. Riciclaggio t 2.530,37
iii. Altre operazioni di recupero t 0,16
Destinato allo smaltimento
Totale t 57,93
Rifiuti pericolosi t 13,56
i. Incenerimento t -
ii. Smaltimento in discarica t 13,56
iii. Altre operazioni di smaltimento t -
Rifiuti non pericolosi t 44,37
i. Incenerimento t -
ii. Smaltimento in discarica t 44,37
iii. Altre operazioni di smaltimento t -
Rifiuti non riciclati t 58,08
Percentuale di rifiuti non riciclati % 2,24%
Totale rifiuti prodotti t 2.596,63

Nel 2024, il Gruppo Monrif ha gestito un totale di 2.596,63 tonnellate di rifiuti, puntando in modo deciso sul recupero e sul riciclaggio. Infatti, circa il 98% dei rifiuti è stato destinato a processi di riutilizzo, mentre solo una piccola parte, circa il 2%, è destinata allo smaltimento. Entrando più nel dettaglio i rifiuti destinati allo smaltimento sono stati gestiti con un'attenzione particolare al riciclo. Tra questi, i rifiuti pericolosi rappresentano una quota limitata pari a 8,18 tonnellate che sono state completamente riciclate. I rifiuti non pericolosi, invece, ammontano a 2.530,53 tonnellate, e quasi la totalità è stata avviata al riciclo, mentre una minima parte, lo 0,01%, è stata trattata con altre operazioni di recupero.

Per quanto riguarda invece i rifiuti destinati allo smaltimento, la quantità è significativamente inferiore, pari a 57,93 tonnellate. In particolare, i rifiuti pericolosi smaltiti corrispondono a circa lo 0,52% del totale mentre i rifiuti non pericolosi smaltiti rappresentano l'1,7% del totale. I dati confermano l'impegno del gruppo nella gestione sostenibile dei rifiuti, con un tasso di riciclo di quasi 98% e una quantità di rifiuti non recuperabili ridotta al minimo. Si tratta di un risultato significativo che evidenzia una strategia orientata alla circolarità e alla riduzione dell'impatto ambientale.

Uom 2024
Rifiuti pericolosi t 21,75
di cui radioattivi t -

Inoltre, tra i rifiuti pericolosi prodotti nel 2024, non risultano presenti rifiuti di natura radioattiva a conferma del fatto che le attività del Gruppo non generano questi questo tipo di scarti.

3 Informazioni sociali

3.1 ESRS S1 Forza lavoro propria

3.1.1 Strategia

3.1.1.1 ESRS 2 SBM-2 Interessi e opinioni dei portatori d'interessi

Gli interessi dei lavoratori propri sono stati mappati considerando come principali portatori di interesse di questa categoria i collaboratori e le risorse umane del Gruppo. Per consultare gli interessi identificati si rimanda al paragrafo SBM-2 Interessi e opinioni dei portatori di interessi.

3.1.1.2 ESRS 2 SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale

Il Gruppo Monrif attribuisce grande valore alla propria forza lavoro, riconoscendone il ruolo centrale nella crescita aziendale. Il loro contributo è considerato essenziale, così come lo è il loro sviluppo professionale in un ambiente di lavoro stimolante e positivo. Il Codice Etico sottolinea l'importanza delle persone come elemento chiave del successo aziendale, promuovendo una gestione basata su pari opportunità e sul sostegno alla crescita professionale di ciascun dipendente.

Nella stesura della Rendicontazione di Sostenibilità, Il Gruppo Monrif ha tenuto in considerazione il contributo della propria forza lavoro, ovvero sia dipendenti che collaboratori esterni, nel definire il processo di valutazione degli impatti, rischi e opportunità legati alle attività aziendali e lungo la catena del valore, sia a monte che a valle, garantendo una visione più completa e consapevole degli effetti generati lungo l'intero ciclo operativo.

Il Gruppo Monrif, nell'ambito dell'analisi di Doppia Materialità, ha condotto il processo di identificazione e valutazione deli impatti, dei rischi e delle opportunità rilevanti per la propria forza lavoro, come descritto nel paragrafo 1.1.4.1 IRO-1 Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti. Tale valutazione ha permesso di individuare sei impatti ESG rilevanti in relazione alla forza lavoro propria.

Nella tabella sottostante gli impatti materiali identificati dal Gruppo:

Standard
ESRS
Impatto Descrizione
impatto
Natura
impatto
Attuale/
Potenziale
Orizzonte
temporale
Tipologia di
contributo
Impatto sulla
catena del valore
ESRS S1
Forza
lavoro
propria
Calo
della
qualità
lavorativa
dei
dipendenti
Calo di qualità
della
vita
lavorativa dei
dipendenti
a
causa di una
mancata
strategia
di
ritenzione dei
talenti
Negativo Potenziale Breve
termine
Direttamente
causato dal
Gruppo
• Operazioni proprie
Condizioni
di
lavoro
e
remunerazioni
inadeguate
Mancato
rispetto degli
accordi
salariali
o
delle
aspettative
dei lavoratori,
in termini di
remunerazioni
inadeguate
dei dipendenti
e
dei
collaboratori
esterni
Negativo Potenziale Breve
termine
Direttamente
causato dal
Gruppo
• Operazioni proprie
Deterioramento
delle
relazioni
con i sindacati
e
le
associazioni
Relazioni con
le parti sociali
non adeguate,
mancanza
di
dialogo
tra
sindacati
e
Management
con
ripercussioni
negative per i
lavoratori
in
termini
di
condizioni
di
lavoro
e
libertà
di
associazione
Negativo Potenziale Breve
termine
Direttamente
causato dal
Gruppo
• Operazioni proprie
Infortuni
sul
lavoro
Infortuni
o
altri
incidenti
sul luogo di
lavoro,
con
conseguenze
negative
per
la salute dei
lavoratori
diretti
Negativo Potenziale Breve
termine
Direttamente
causato dal
Gruppo
• Operazioni proprie
Mancato
rispetto
delle
aspettative dei
lavoratori
in
termini
di
remunerazioni
eque
Mancato
rispetto delle
aspettative
dei lavoratori
in termini di
remunerazioni
eque
Negativo Potenziale Breve
termine
Direttamente
causato dal
Gruppo
• Operazioni proprie
Attrazione
di
giovani talenti,
sviluppo
e
formazione
delle
risorse
Sviluppo
e
formazione
delle
risorse
umane
Positivo Attuale Medio
termine
Direttamente
causato dal
Gruppo
• Operazioni proprie

Standard Impatto Descrizione Natura Attuale/ Orizzonte Tipologia di Impatto sulla
ESRS impatto impatto Potenziale temporale contributo catena del valore
umane

Gli impatti positivi identificati si riflettono nell'attrazione di giovani talenti, sviluppo e formazione delle risorse umane, garantendo a tutti il rispetto degli standard di salute e sicurezza sul luogo di lavoro. Monrif è fortemente impegnato a creare un ambiente di lavoro positivo e stimolante per tutti i suoi dipendenti, indipendentemente dal ruolo, dalla sede, o dalla nazionalità. Tra le iniziative più significative, spiccano i programmi di formazione e sviluppo, pensati per accrescere le competenze professionali, favorire la crescita individuale e incentivare l'innovazione. Investire nella crescita delle persone significa non solo migliorare le loro capacità, ma anche valorizzare il contributo di ciascuno all'interno dell'azienda. Un altro aspetto fondamentale è la promozione di un ambiente di lavoro inclusivo e rispettoso, basato sul riconoscimento e risetto dei diritti umani, sulle pari opportunità e sul dialogo. Il Gruppo si impegna a costruire un clima lavorativo in cui ogni persona si senta ascoltata e valorizzata, contribuendo così a rafforzare la fiducia e il rispetto reciproco tra colleghi. Inoltre, il coinvolgimento dei dipendenti nei processi decisionali rappresenta un elemento chiave della strategia aziendale. Attraverso consultazioni sindacali e la partecipazione a gruppi di lavoro, Monrif garantisce che i lavoratori possano avere voce in capitolo sulle decisioni che li riguardano. Questo approccio favorisce non solo un maggiore senso di appartenenza, ma anche una motivazione più alta nel contribuire attivamente agli obiettivi aziendali. Questi principi e iniziative sono applicati in tutte le sedi per garantire che ogni dipendente possa beneficiare di un contesto lavorativo che supporti il suo sviluppo professionale e il suo benessere. Monrif è consapevole che un ambiente positivo e stimolante non solo migliora la qualità del lavoro, ma rappresenta anche un valore fondamentale per la crescita dell'intero Gruppo

Gli impatti negativi rilevanti sono connessi alla mobilità dei lavoratori qualificati verso aziende concorrenti dovuta alla perdita della qualità della vita lavorativa, con conseguenti costi aggiuntivi per la selezione, l'inserimento e la formazione di nuove risorse, oltre ad un periodo di adattamento necessario per raggiungere la piena efficienza. Un ulteriore elemento critico, sebbene per il 2024 non se ne siano registrati, riguarda gli infortuni sul lavoro, che possono generare ripercussioni legali e ridurre la disponibilità di forza lavoro.

Il Gruppo è consapevole che la propria strategia e il modello aziendale incidono sulle condizioni dei dipendenti, influenzando aspetti come la struttura retributiva, le opportunità di crescita professionale e il benessere lavorativo. Il mancato rispetto dei diritti dei lavoratori potrebbe inoltre compromettere la reputazione aziendale e le relazioni con gli stakeholder, partner e collaboratori esterni. Per questo motivo, il Gruppo si impegna a monitorare costantemente tali impatti, adottando misure correttive quando necessario, con l'obiettivo di ridurre i rischi, migliorare l'ambiente di lavoro e favorire lo sviluppo professionale dei propri dipendenti.

Monrif svolge le proprie attività esclusivamente in aree geografiche che non sono considerate a rischio significativo di episodi di lavoro forzato e coatto, garantendo così il rispetto dei diritti dei lavoratori lungo tutta la sua filiera produttiva. Inoltre, vengono individuati lavoratori esposti a rischi specifici quali gli operai che operano con sostanze chimiche o macchinari particolari, e garantisce loro formazione, informazione e addestramento mirati per un utilizzo sicuro delle attrezzature e la

prevenzione dei rischi. Tali attività formative sono documentate nelle procedure interne dell'azienda. Per rafforzare la sicurezza e l'inclusività dell'ambiente di lavoro, con particolare attenzione ai lavoratori maggiormente esposti, il Gruppo adotta strumenti di consultazioni come survey, colloqui mirati e momenti di confronto con le rappresentanze sindacali. Queste iniziative consentono di individuare le aree critiche, sviluppare strategie di mitigazione dei rischi e promuovere condizioni di lavoro più sicure ed eque per tutti i dipendenti.

3.1.2 Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità

3.1.2.1 S1-1 Politiche relative alla propria forza lavoro

Monrif implementa politiche e procedure valide per tutto il Gruppo, con l'obiettivo di definire e comunicare in modo chiaro e trasparente i valori fondamentali che guidano l'organizzazione nello svolgimento delle attività e nel conseguimento degli obiettivi aziendali come punto di partenza per la gestione dei rischi, impatti e opportunità sulla forza lavoro propria identificati. Si specifica inoltre che, il Gruppo Monrif pur non avendo adottato politiche specifiche in materia d'inclusione di persone con disabilità rispetta i criteri di legge in materia presenti nella normativa italiana ed europea. Con riferimento ai Diritti Umani, come descritto nella Politica di Sostenibilità e come enunciato nel Codice Etico, il Gruppo

si impegna a rispettare e promuovere la tutela dei diritti fondamentali e ispira la propria condotta ai principali riferimenti internazionali in conformità ai quali è redatta, tra cui la Carta Internazionale dei Diritti dell'uomo delle Nazioni Unite, i Principi guida su imprese e diritti umani delle Nazioni Unite e le convenzioni dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) e le Linee Guida OCSE per le imprese multinazionali.

Si oppone inoltre, a tutte le forme di sfruttamento dei lavoratori forzato e coatto e incluso il lavoro minorile, nonché qualsiasi forma di abuso o costrizione psicologica o fisica nei confronti dei propri lavoratori. Condanna fermamente il traffico e lo sfruttamento di essere umani in ogni sua forma. Infine, in linea con le disposizioni della Carta dei Doveri del Giornalista e dal Codice Deontologico dell'attività giornalistica, nella diffusione al pubblico di informazioni e notizie, il Gruppo Monrif agisce nel rispetto dei diritti umani e assicura la necessaria tutela dei minori.

Codice Etico

All'interno del Codice Etico vengono stabiliti i valori e i principi fondamentali del Gruppo Monrif e rappresenta lo standard di comportamento che tutti i collaboratori, inclusi amministratori e dipendenti sono tenuti a rispettare. Il Codice Etico è suddiviso in tre sezioni:

  • Visione, Missione e Valori: formalizza i principali fondamenti della cultura aziendale del Gruppo Monrif, affinché siano create le condizioni per la corretta applicazione di politiche e procedure specifiche;
  • Regole di condotta: evidenzia le aree di responsabilità e i comportamenti da tenere per essere conformi ai valori del Gruppo e ribadisce il rispetto delle norme di legge. Tali regole sono suddivise in relazione ai soggetti con i quali il Gruppo Monrif si relaziona nello svolgimento delle proprie attività;

Attuazione, controllo e aggiornamento: identifica i responsabili del Codice Etico e spiega come applicare concretamente i valori e le regole definite, affinché diventino prassi quotidiana.

Il Codice Etico del Gruppo Monrif tratta diversi temi che si collegano ai seguenti impatti e rischi rilevanti relativi alla forza lavoro:

  • Impatto negativo/potenziale: Deterioramento delle relazioni con i sindacati e le associazioni;
  • Impatto negativo/potenziale: Infortuni sul lavoro.

L'azienda pone grande attenzione al rispetto delle leggi, alla correttezza nelle relazioni professionali e alla tutela delle persone con cui interagisce, siano essi dipendenti, collaboratori, clienti o fornitori. Un aspetto centrale è il rispetto della dignità umana e dei diritti dei lavoratori, con un impegno concreto contro ogni forma di discriminazione o sfruttamento. La sostenibilità sociale e ambientale è un altro pilastro, con l'obiettivo di contribuire positivamente alla comunità e promuovere pratiche responsabili. Inoltre, viene incoraggiata la segnalazione di eventuali violazioni attraverso strumenti di whistleblowing, garantendo protezione a chi denuncia comportamenti scorretti. Nel complesso, il Codice riflette l'impegno del Gruppo per un modello di business basato su etica, rispetto e responsabilità sociale.

Il Codice Etico costituisce infatti l'insieme di principi che, enunciati in via generale, trovano poi necessaria applicazione nelle regole, nelle norme e nelle procedure che disciplinano le specifiche attività delle società del Gruppo Monrif. Attraverso il Codice Etico viene quindi presentato lo standard di comportamento che tutti i collaboratori, intesi come gli amministratori, i dipendenti e coloro i quali, indipendentemente dalla qualificazione giuridica del rapporto, operano sotto la direzione o vigilanza delle Società del Gruppo, sono tenuti a rispettare e far osservare. Le norme del Codice, inoltre, si configurano come strumento posto a tutela dell'affidabilità, del patrimonio e della reputazione aziendale, nel rispetto di tutti gli interlocutori di riferimento. Il Codice è disponibile sul sito ufficiale del Gruppo, il Consiglio di Amministrazione è responsabile della sua implementazione, e il Collegio Sindacale della sua vigilanza, in quanto organi che compongono il sistema di governance del Gruppo fondante sul modello tradizionale di amministrazione e controllo strutturato.

Politica di Sostenibilità

La Politica di Sostenibilità del Gruppo Monrif definisce i principi guida per l'impegno sociale dell'azienda. Il documento evidenzia l'importanza della trasparenza, dell'etica e delle responsabilità nella gestione delle attività, con un forte legame con il territorio e gli Stakeholders. Il suo ambito di applicazione si estende a tutto il Gruppo. I punti chiave includono:

  • rispetto dei diritti umani e dei lavoratori, condannando ogni forma di discriminazione e sfruttamento
  • trasparenza e responsabilità nella comunicazione con i clienti e fornitori, garantendo informazioni veritiere e servizi di qualità;
  • promozioni della cultura e partecipazione sociale, sostenendo iniziative locali per il benessere della comunità;
  • sviluppo sostenibile e inclusività, con particolare attenzione alla sicurezza e all'accessibilità delle strutture ricettive.

I temi trattati dalla Politica di Sostenibilità del Gruppo Monrif favoriscono la gestione dei seguenti impatti rilevanti relativi alla forza lavoro:

  • Impatto negativo/potenziale: Calo della qualità lavorativa dei dipendenti;
  • Impatto negativo/potenziale: Mancato rispetto delle aspettative dei lavoratori in termini di remunerazioni eque;
  • Impatto positivo/attuale: Attrazione di giovani talenti, sviluppo e formazione delle risorse umane.

Il documento si ispira ai Sustainable Development Goals (SDG) e si impegna a mantenere un dialogo costante con gli Stakeholders per una crescita responsabile ed è inoltre disponibile sul sito ufficial del Gruppo9 .

Il Gruppo ha formalizzato nella politica che il Presidente ed il Comitato Controllo e Rischi, preposti alla supervisione delle questioni di sostenibilità, assicurano l'attuazione trasversale della Politica stessa, con l'obiettivo di integrare la sostenibilità nelle strategie di business. Inoltre, è prevista una funzione incaricata di essere il punto riferimento per l'attuazione della Politica e per il coordinamento e il monitoraggio dei progetti di sostenibilità, sotto la responsabilità del Direttore Amministrativo.

Politica di gestione della forza lavoro

Il Gruppo Monrif adotta una politica di gestione della forza lavoro finalizzata a creare un ambiente di lavoro equo, sicuro e inclusivo per tutti i dipendenti, il cui ambito di applicazione si estende a tutto il Gruppo.

La Politica della gestione della forza lavoro del Gruppo Monrif tratta diversi temi che si collegano ai seguenti impatti e rischi rilevanti relativi alla forza lavoro:

  • Impatto negativo/potenziale: Calo della qualità lavorativa dei dipendenti;
  • Impatto negativo/potenziale: Condizioni di lavoro e remunerazioni inadeguate;
  • Impatto negativo/potenziale: Deterioramento delle relazioni con i sindacati e le associazioni;
  • Impatto negativo/potenziale: Mancato rispetto delle aspettative dei lavoratori in termini di remunerazioni eque.

La politica promuove il rispetto dei diritti dei lavoratori, in conformità con le normative nazionali e internazionali, e gli accordi con le rappresentanze sindacali. L'obiettivo è incentivare il benessere dei dipendenti, favorire il loro sviluppo professionale e garantire pari opportunità attraverso l'accesso a formazione continua, piani di carriera e opportunità di crescita. La gestione delle risorse umane si concentra sulla selezione, contrattazione e gestione delle condizioni di lavoro, mirando a ridurre il turnover e migliorare l'engagement. Monrif assicura che i percorsi di crescita siano definiti con criteri oggettivi e meritocratici, monitorando periodicamente eventuali squilibri retributivi tra uomini e donne. Inoltre, l'azienda promuove pratiche di conciliazione vita-lavoro, come lo smart working, la flessibilità oraria e congedi parentali estesi per entrambi i genitori per supportare un equilibrio sostenibile tra esigenze professionali e personali. La Direzione Risorse Umane è responsabile dell'implementazione della politica, mentre il Consiglio di Amministrazione ne approva e monitora l'efficacia. Per garantire la trasparenza, la politica è comunicata attraverso canali ufficiali come il

9 Disponibile a questo indirizzo: Politica di sostenibilità | Monrif

Codice Etico e altri documenti aziendali, disponibili anche sul sito internet aziendale, e viene aggiornata regolarmente sulla base dei feedback dei dipendenti, raccolti tramite survey interne e dialoghi con le rappresentanze sindacali. Il Gruppo utilizza vari canali di segnalazione anonima per consentire ai lavoratori di evidenziare eventuali violazioni dei propri diritti in modo sicuro e riservato, in particolare in riferimento a queste tre aree:

  • Segnalazioni 231/01 Whistleblowing;
  • Segnalazioni relative a tematiche di genere e discriminazioni;
  • Segnalazioni HR riguardanti episodi di mobbing o molestie sul luogo di lavoro.

In particolare, Monrif dispone della piattaforma Whistlelink che permette a tutti i dipendenti e a coloro che hanno rapporti con il Gruppo, di realizzare una segnalazione in modo confidenziale in caso di eventuali situazioni contrastanti con i valori presenti nel Codice etico e nel rispetto della normativa vigente. Per le segnalazioni inerenti a Parità di Genere e Risorse Umane, il Gruppo ha predisposto di canali e-mail specifici e disponibili sul sito web ufficiale.

Politica per la Parità di genere

Il Gruppo Monrif si impegna a garantire la parità di genere all'interno dell'azienda, promuovendo un ambiente di lavoro inclusivo e privo di discriminazioni. Tale Politica mira ad attenuare gli impatti rilevanti relativi al calo della qualità lavorativa dei dipendenti ed al mancato rispetto delle aspettative dei lavoratori in termini di remunerazioni eque, nonché alla promozione di un ambiente lavorativo inclusivo.

Difatti, la Politica si concentra sull'eliminazione del divario retributivo tra uomini e donne, sulla promozione di ruoli di leadership femminile e sulla conciliazione delle esigenze professionali e familiari. Monrif monitora costantemente i progressi attraverso dati e analisi, al fine di favorire una crescita equilibrata per tutti i dipendenti, indipendentemente dal genere. Il Gruppo dispone infatti di procedure specifiche per prevenire e contrastare qualsiasi forma di discriminazione o molestia sul luogo di lavoro. Insieme al Codice Etico, la Politica di Parità di genere fornisce linee guida chiare per garantire pari opportunità in ogni fase della vita aziendale, dalla selezione del personale alla valutazione delle performance e alla crescita professionale. La responsabilità dell'attuazione di questa Politica è affidata al Comitato Guida per le Pari Opportunità, che lavora sotto la supervisione del Consiglio di Amministrazione. La Politica è conforme alle normative nazionali e internazionali, comprese le Direttive Europee e gli standard delle Nazioni Unite sui diritti umani, e si impegna a favorire il coinvolgimento attivo delle parti interessate attraverso la raccolta di opinioni e suggerimenti.

La Politica è condivisa con i dipendenti tramite canali interni, come survey periodiche e articoli sui quotidiani del Gruppo, per garantire un continuo aggiornamento e un coinvolgimento costante dei dipendenti e degli stakeholder e sul sito ufficiale del Gruppo è pubblicata la procedura per segnalazioni relative alla Parità di Genere10. Inoltre, a testimonianza dell'impegno concreto per l'inclusione, Monrif ha sviluppato il portale "Luce!", un'iniziativa che promuove la parità di genere,

10 Disponibile a questo indirizzo: Parità di Genere e HR | Monrif.

l'empowerment femminile e il sostegno ai gruppi vulnerabili, offrendo risorse e informazioni per creare un ambiente di lavoro più equo e inclusivo.

3.1.2.2 S1-2 Processi di coinvolgimento dei propri lavoratori e dei loro rappresentanti in merito agli impatti

Monrif adotta un approccio strutturato e continuo per garantire che le prospettive della propria forza lavoro orientino le decisioni e le attività volte a gestire gli impatti rilevanti, effettivi e potenziali sui lavoratori. Questo approccio di coinvolgimento avviene sia direttamente con i dipendenti sia attraverso i loro rappresentanti, assicurando un dialogo trasparente e partecipativo. Il Gruppo organizza incontri periodici con i lavoratori per raccogliere opinioni e suggerimenti su condizioni di lavoro, sicurezza e benessere, mentre il confronto con le rappresentanze sindacali e i comitati aziendali consente di affrontare questioni più strutturali e strategiche.

Il coinvolgimento avviene in diverse fasi del processo decisionale. Nella fase iniziale, prima di implementare cambiamenti organizzativi o nuove iniziative, vengono consultati i dipendenti e i loro rappresentanti attraverso inchieste, incontri e tavoli di confronto. Durante l'implementazione delle misure, il dialogo rimane attivo per verificare l'efficacia delle strategie adottate, mentre nella fase di monitoraggio vengono organizzati incontri periodici con le rappresentanze dei lavoratori per valutare i risultati ottenuti, prevenire eventuali problematiche emergenti e apportare miglioramenti. La frequenza di questa attività è regolare e strutturata, con survey periodiche, riunioni ricorrenti e tavoli di confronto attivati in base alla necessità.

La responsabilità operativa di garantire il coinvolgimento della forza lavoro è affidata alla Direzione delle Risorse Umane, che definisce le strategie di gestione del personale, promuove il dialogo tra azienda e lavoratori e supervisiona le iniziative di coinvolgimento, assicurando che i feedback raccolti siano considerati nelle decisioni aziendali. Inoltre, l'azienda opera nel rispetto della normativa vigente, dei protocolli e dei contratti nazionali e locali. Un esempio concreto di collaborazione con i rappresentanti dei lavoratori è la predisposizione dei piani formativi finanziati tramite fondi interprofessionali: nella fase di progettazione, i rappresentanti vengono consultati sulle attività da erogare e, al termine del confronto, entrambe le parti sottoscrivono il verbale di condivisione, garantendo così una partecipazione attiva nelle decisioni che li riguardano.

Per valutare l'efficacia del coinvolgimento della forza lavoro, il Gruppo Monrif utilizza diversi strumenti, tra cui survey periodiche per raccogliere le opinioni dei dipendenti, incontri strutturati con le rappresentanze sindacali per analizzare eventuali criticità e un monitoraggio continuo delle esigenze e problematiche dei lavoratori mediante strumenti di rilevazione dedicati. I risultati di queste attività vengono integrati nei processi decisionali, consentendo al Gruppo di migliorare continuamente le proprie strategie di gestione della forza lavoro e di garantire un ambiente di lavoro collaborativo e partecipativo.

Si segnala inoltre che non esiste un Accordo Quadro Globale o un altro accordo tra il Gruppo Monrif e i rappresentanti dei dipendenti in merito al rispetto dei diritti umani della propria forza lavoro. Tuttavia, tale rispetto è assicurato attraverso le politiche adottate dal Gruppo in materia di diritti umani.

Monrif adotta misure specifiche per comprendere meglio le prospettive dei lavoratori che possono essere particolarmente vulnerabili agli impatti o al rischio di emarginazione, con l'obiettivo di garantire un ambiente di lavoro equo ed inclusivo. Queste iniziative sono progettate per rispondere alle esigenze di categorie sensibili, come donne e persone con disabilità, e si basano su un approccio proattivo che mira a prevenire discriminazioni e favorire pari opportunità.

In particolare, lo staff del dipartimento Risorse Umane mette a disposizioni spazi di ascolto e mentoring offrendo ai lavoratori un luogo sicuro dove segnalare eventuali difficoltà senza timore di ripercussioni. Questi momenti di confronto consentono di individuare tempestivamente eventuali criticità e di intervenire con misure adeguate a supportare i dipendenti in situazioni di vulnerabilità.

Inoltre, all'interno del Gruppo opera il Comitato Guida per le segnalazioni sulle Pari Opportunità che si attiva sulle tematiche di sua pertinenza, lavorando per garantire che le politiche aziendali siano realmente inclusive e che eventuali problematiche legate alla discriminazione vengono affrontate in modo efficace.

Parallelamente, sono programmati tavoli di incontro con i sindacati e i rappresentanti dei lavoratori, con un focus specifico su inclusione e pari opportunità. Gli incontri rappresentano un'occasione per discutere le sfide che possono incontrare i lavoratori più vulnerabili, analizzare le loro esigenze e individuare soluzioni concrete per migliorare le loro condizioni di lavoro. Attraverso queste misure, Monrif dimostra un impegno concreto nell'ascoltare e valorizzare tutte le voci all'interno dell'organizzazione, promuovendo una cultura aziendale basata sul rispetto, sull'equità e sulla partecipazione attiva di tutti i lavoratori.

3.1.2.3 S1-3 Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai propri lavoratori di sollevare preoccupazioni

Il Gruppo Monrif adotta un approccio strutturato e proattivo per individuare e mitigare gli impatti negativi sulla propria forza lavoro, in linea con il Codice Erico, la Politica di Sostenibilità e la Politica sulla Parità di Genere. Monrif si impegna a porre rimedio agli eventuali impatti negativi attraverso processi definiti, che includono la valutazione sistematica dei rischi, il monitoraggio delle condizioni di lavoro e il coinvolgimento attivo dei lavoratori e dei loro rappresentanti.

Il Gruppo ha implementato strumenti e procedure per la gestione e la riduzione degli impatti negativi sui lavoratori. Tra questi, la valutazione delle competenze periodiche rappresenta un momento strutturato di confronto tra il dipendente il proprio responsabile e la Direzione del Personale. Inoltre, la valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza è un elemento centrale della gestione aziendale, garantendo un monitoraggio costante delle condizioni lavorativo.

Per misurare l'efficacia delle azioni intraprese, il Gruppo Monrif raccoglie feedback regolari dai dipendenti attraverso sondaggi, questionari e incontri periodici. I dati raccolti vengono poi analizzati per migliorare costantemente il sistema di gestione e garantire un ambiente di lavoro sicuro e inclusivo.

Monrif ha attivato diversi canali per consentire ai lavoratori di segnalare problematiche o esprimere esigenze in modo sicuro, efficace e, se necessario, anonimo. Questi strumenti sono stati predisposti direttamente dal Gruppo e includono:

  • Piattaforme online, tra cui il canale Whistleblowing e la piattaforma dedicata alla parità di genere e alle discriminazioni;
  • Caselle postali fisiche, per inviare segnalazioni cartacee;
  • Confronti diretti con i referenti interni, figure designate per ricevere e gestire le segnalazioni;
  • Comitati aziendali e rappresentanze sindacali, che offrono un ulteriore strumento di tutela e confronto;
  • Incontri periodici con i dipendenti, momenti di ascolto per favorire il dialogo e la risoluzione delle problematiche.

Il Gruppo Monrif ha implementato un sistema strutturato per la gestione delle segnalazioni e dei reclami, garantendo trasparenza, tempestività e riservatezza. Il processo è regolato dalla procedura Whistleblowing e dalla procedura sulle Segnalazioni per le Pari Opportunità, che assicurano la protezione dell'identità del segnalante e previene eventuali ritorsioni. Il sistema di gestione delle segnalazioni segue diverse fasi:

  • Ricezione della segnalazione, tramite i canali dedicati;
  • Verifica preliminare, per determinare la competenza aziendale sulla questione segnalata;
  • Indagine interna, con il coinvolgimento delle Risorse Umane, esperti legali o consulenti esterni, se necessario;
  • Eventuale mediazione tra le parti, per cercare una soluzione condivisa;
  • Adozione di misure correttive, per risolvere il problema e prevenire casi analoghi e futuri;
  • Comunicazione dell'esito al lavoratore, nel rispetto della riservatezza;
  • Monitoraggio dell'efficacia delle misure adottate, per garantire che il problema non si ripresenti.

Il Gruppo si impegna a garantire che tutti i lavoratori siano informati sui canali di segnalazione disponibili e sulle modalità di utilizzo. A tal fine, mette a disposizione manuali e guide online, accessibili attraverso il portale dipendenti, e organizza sessioni di formazione e sensibilizzazione per assicurare che ogni lavoratore conosca le procedure da seguire in caso di necessità.

Per rendere questi strumenti realmente efficaci, l'azienda cura la loro accessibilità e visibilità all'interno dell'ambiente di lavoro, facilitandone l'utilizzo da parte di tutti i dipendenti. Un aspetto fondamentale di questo impegno è la tutela della riservatezza e della protezione di chi effettua una segnalazione, per prevenire possibili ritorsioni e garantire un clima di fiducia. Inoltre, Monrif collabora attivamente con le rappresentanze sindacali e i comitati aziendali, promuovendo il dialogo e il coinvolgimento dei lavoratori nella gestione delle problematiche.

Per assicurare che il sistema di segnalazione sia sempre efficace e rispondente alle esigenze dei dipendenti, il Gruppo Monrif adotta un metodo di monitoraggio e miglioramento continuo. Questo processo prevede audit e verifiche periodiche, finalizzate a individuare eventuali criticità e a perfezionare le procedure esistenti. L'azienda raccoglie inoltre feedback anonimi attraverso sondaggi e incontri con i lavoratori, offrendo loro l'opportunità di esprimere opinioni e suggerimenti. Un ulteriore elemento chiave è il coinvolgimento delle rappresentanze dei lavoratori, che partecipano attivamente al monitoraggio dell'efficacia del sistema, contribuendo a garantire un

ambiente di lavoro più equo e inclusivo. L'analisi dei dati relativi alle segnalazioni ricevute consente poi di individuare eventuali aree di miglioramento e di intervenire tempestivamente. Infine, la Direzione effettua un riesame periodico per valutare l'andamento delle segnalazioni e pianificare azioni correttive.

Attraverso queste misure, il Gruppo Monrif assicura un sistema di gestione delle segnalazioni efficace, accessibile e trasparente, contribuendo a creare un ambiente di lavoro basato sulla fiducia, sulla collaborazione e sul rispetto delle esigenze di tutti i dipendenti.

Per valutare il fatto che la propria forza lavoro è conoscenza e abbia fiducia nelle strutture e nei processi per esprimere le proprie preoccupazione ed esigenze, il Gruppo Monrif valuta costantemente la consapevolezza e la fiducia dei lavoratori nei confronti dei canali di segnalazione, adottando diversi metodi di monitoraggio e confronto. In particolare, analizza il numero e la tipologia delle segnalazioni ricevute per comprendere il livello di utilizzo dei canali disponibili e le tematiche di maggiore interesse. Inoltre, organizza sessioni di ascolto e focus group con i dipendenti, per raccogliere feedback sull'accessibilità dei canali e l'efficacia del sistema di segnalazione. A queste iniziative si aggiunge un confronto costante con le rappresentanze sindacali e i comitati aziendali, con l'obiettivo di raccogliere ulteriori opinioni e suggerimenti.

Per quanto riguarda la protezione da eventuali ritorsioni, l'azienda ha adottato specifiche politiche basate sul Codice Etico e sulla normativa vigente. Queste politiche prevedono:

  • Anonimato e riservatezza con sistemi di segnalazione che garantiscono l'anonimato e la protezione dei dati del segnalante.
  • Meccanismi di monitoraggio e revisione, per individuare e correggere eventuali atti di ritorsione.
  • Canali sicuri per segnalare ritorsioni, attraverso strutture dedicate per denunciare eventuali discriminazioni o penalizzazioni subite a seguito di una segnalazione.
  • Protezione contrattuale e misure disciplinari, con sanzioni per chi esercita ritorsioni.
  • Supporto ai segnalanti, inclusa assistenza legale e psicologica per chi denuncia problemi e teme conseguenze.
  • Coinvolgimento delle rappresentanze sindacali, per rafforzare la tutela dei lavoratori.

Infine, il Gruppo promuove inoltre la consapevolezza dei canali di comunicazione attraverso campagne di informazione, assicurandosi che tutti i dipendenti conoscano le risorse disponibili e siano incentivate a utilizzarle. I feedback raccolti da queste campagne vengono impiegati per migliorare l'accessibilità e l'efficacia dei canali di segnalazione. Per maggiori informazioni in merito alla comunicazione al proprio personale, ai processi e alle politiche di protezione contro le ritorsioni si faccia riferimento al paragrafo 4.1.2.1 G1-1 Politiche in materia di cultura d'impresa e condotta aziendale.

3.1.2.4 S1-4 Interventi su impatti rilevanti per la propria forza lavoro e approcci per mitigare i rischi materiali e il perseguimento di opportunità rilevanti per la propria forza lavoro, nonché l'efficacia di tali interventi

Il Gruppo Monrif, attualmente, non dispone di un piano d'azione strutturato per la gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità. Tuttavia, ha già messo in atto una serie di iniziative mirate a

ridurre i rischi e a promuovere un ambiente di lavoro più equo, produttivo e sostenibile. Questi interventi non solo migliorano la qualità della vita lavorativa, ma rafforzano anche l'engagement e il senso di appartenenza dei dipendenti.

Strategie di Talent Retention per migliorare la qualità della vita lavorativa e trattenere i talenti, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi di crescita e sviluppo aziendale. L'attuazione di questa strategia si basa su diverse iniziative, tra cui programmi di sviluppo professionale e formazione continua per permettere ai dipendenti di acquisire nuove competenze e migliorare le proprie qualifiche, aumentando la loro motivazione e il loro senso di appartenenza all'azienda. In questo contesto, sono state avviate nuove iniziative di formazione soft skills nel settore alberghiero per i collaboratori e i dipendenti, con sessioni interattive e la realizzazione di manuali formativi, e corsi di formazione specifica su strumenti digitali per i giornalisti. Inoltre, sono previsti progetti di team coaching per i dipendenti e programmi di coaching individuale per dirigenti, oltre alla formazione specifica, svolta nel 2024, sull'AI (Intelligenza Artificiale) al CED e sulla nuova piattaforma gestionale Zucchetti, la cui implementazione è prevista a gennaio 2026.In questo ambito, un ruolo fondamentale è svolto dalle politiche di walfare aziendale, supporto alla genitorialità e promozione del work-life balance, attraverso un pacchetto di benefit e servizi differenziati in base al contratto e alla mansione. Tra le iniziative rientrano assicurazioni sanitarie integrative, convenzioni per attività ricreative e culturali, orario flessibile e smart working. In particolare, lo smart working è previsto obbligatoriamente in caso di emergenze climatiche. Inoltre, per promuovere il benessere dei dipendenti è stata messa a disposizione una sala per praticare gli yoga due volte a settimana in pausa pranzo.

Equità retributiva e parità di genere su tutta la catena del valore, verso percorsi di carriera trasparente e meritocratica, con programmi di mentorship, valutazioni e analisi delle politiche retributive per garantire equità di trattamento. In questo contesto, si stanno ampliando gli MBO di performance strutturati per i commerciali della società SPEED anche ad altre realtà aziendali, pur mantenendo prevalentemente un'impostazione retributiva fissa.

Rafforzamento delle relazioni con le parti sociali, verso il dialogo strutturato e continuo con i sindacati e le rappresentanze aziendali, volto al miglioramento del clima relazionale tra aziende e lavoratori, alla riduzione delle tensioni e all'aumento della collaborazione tra le parti sociali. Oltre al rinnovo del contratto dirigenti poligrafici stipulato a gennaio 2025, sono in corso diversi tavoli di contrattazione collettiva, tra cui il rinnovo del contratto del commercio e del contratto grafici a livello nazionale e l'avvio delle trattative per il rinnovo del contratto giornalisti e poligrafici.

Tutte queste iniziative contribuiscono a creare un ambiente di lavoro positivo e stimolante in cui i dipendenti si sentono valorizzati e motivati a dare il meglio di sé. Inoltre, favoriscono la fidelizzazione dei dipendenti e contribuiscono anche ad aumentare la produttività, sostenibilità, innovazione e competitività del Gruppo Monrif.

Si precisa che, al momento, le risorse economiche allocate per le azioni relative alla forza lavoro propria non risultano significative.

3.1.3 Metriche e obiettivi

3.1.3.1 S1-5 Obiettivi legati alla gestione degli impatti negativi rilevanti, al potenziamento degli impatti positivi e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti

Attualmente, il Gruppo Monrif non ha ancora definito obiettivi misurabili e orientati ai risultati in relazione alle tematiche riguardanti la forza lavoro propria. Tuttavia, rimane fortemente impegnato a monitorare e migliorare continuamente il proprio impatto sociale attraverso politiche e iniziative mirate. A tal fine il gruppo adotta un approccio strutturato per valutare l'efficacia delle proprie azioni in ambito sociale, monitorando costantemente i progressi e gli effetti delle misure implementate. In particolare, vengono impiegati processi di monitoraggio che consentono di raccogliere dati qualitativi e quantitativi, con l'obiettivo di comprendere l'efficacia delle iniziative intraprese e identificare eventuali aree di miglioramento. Pur non avendo fissato specifici target numerici, il Gruppo definisce un livello di ambizione chiaro per il proprio impegno sociale, valutando i risultati raggiunti rispetto alle aspettative e alle best practices di settore. Questo approccio permette di garantire un miglioramento continuo e una maggiore consapevolezza degli impatti sociali, in linea con la strategia di sostenibilità complessiva del Gruppo.

3.1.3.2 S1-6 Caratteristiche dei dipendenti dell'impresa

I lavoratori dipendenti del Gruppo sono stati suddivisi in base alla tipologia contrattuale, distinguendo tra lavoratori a tempo indeterminato e determinato, e ulteriormente categorizzati per lavoratori a tempo pieno o tempo parziale. Fra i lavoratori dipendenti, il personale a tempo indeterminato rappresenta la parte maggioritaria della forza lavoro, mentre il ricorso al lavoro a tempo determinato avviene per fronteggiare situazioni temporanee e stagionali. Inoltre, il lavoro part-time è utilizzato in accoglimento delle richieste dei lavoratori, in genere per garantire un equilibrato work-life balance.

Al 31 dicembre 2024, l'organico del Gruppo Monrif è composto da 705 dipendenti11, tutti impiegati in Italia. La distribuzione del genere evidenzia una leggera prevalenza maschile pari al 57% del totale.

Numero totale di dipendenti (organico) per paese
al 31 dicembre 2024
Numero di dipendenti Maschio Femmina Totale
Italia 401 304 705

Il gruppo si caratterizza per un'elevata stabilità occupazionale. Infatti, il 95% dei dipendenti è assunto con contratto a tempo indeterminato. Mentre, i contratti a tempo determinato risultano marginali dimostrando una solida struttura occupazionale.

Numero totale di dipendenti (organico) ripartito per tipologia contrattuale e genere
al 31 dicembre 2024
Numero di dipendenti Maschio Femmina Totale

11 Si rimanda a pagina 6 della Relazione sulla gestione al bilancio consolidato al 31 dicembre 2024, in cui vengono riportati i dipendenti a tempo indeterminato.

Numero di dipendenti a tempo indeterminato 382 288 670
Numero di dipendenti a tempo determinato 19 16 35
Totale 401 304 705

Inoltre, l'occupazione a tempo pieno rappresenta la quasi totalità della forza lavoro, coinvolgendo 678 dipendenti, pari al 96% del totale.

Numero totale di dipendenti (organico) ripartito per tipologia di rapporto lavorativo e genere
al 31 dicembre 2024
Numero di dipendenti Maschio
Femmina
Totale
Tempo pieno 395 283 678
Tempo parziale 6 21 27
Totale 401 304 705

Per quanto riguarda il turnover dei dipendenti, nel 2024 il tasso di uscita complessivo è stato pari al 20%.

Tasso di turnover dei dipendenti
al 31 dicembre 2024
Numero e tasso di turnover dei dipendenti Maschio Femmina
Dipendenti in uscita 93 51 144
Tasso di turnover 23% 17% 20%

3.1.3.3 S1-7 Caratteristiche dei lavoratori non dipendenti nella forza lavoro propria dell'impresa

Nel corso del 2024 il Gruppo Monrif ha avuto numerosi lavoratori dipendenti quali stagisti e collaboratori a Partita IVA. Gli stagisti attivi al 31 dicembre 2024 sono 17, di cui 8 maschi e 9 femmine.

I collaboratori a Partita IVA che hanno avuto rapporti lavorativi con il Gruppo Monrif nel corso del 2024 sono 187. Di questi, 182 sono giornalisti che hanno contribuito alla stesura di articoli per le testate sia online che cartacee di Monrif, e 5 sono fornitori di servizi del Gruppo.

3.1.3.4 S1-8 Copertura della contrattazione collettiva e dialogo sociale

Tutti i lavoratori del Gruppo Monrif sono inquadrati in contratti collettivi nazionali di lavoro, e vengono rispettati tutti i termini previsti dalla normativa vigente, ivi inclusa la disciplina prevista dalla contrattazione collettiva che determina i livelli retributivi minimi per livello/qualifica, o i termini differenti negoziati con le parti sociali.

Dipendenti coperti da contratti collettivi di lavoro
al 31 dicembre 2024
Italia
Numero di dipendenti (tempo determinato e indeterminato) 705

Numero di dipendenti coperti dalla contrattazione collettiva 705
% Dipendenti coperti dalla contrattazione collettiva 100%

Analogamente, tutti i dipendenti risultano essere coperti da rappresentanti dei lavoratori. Questo dato suggerisce un elevato livello di partecipazione tutela sindacale, con un sistema di rappresentanza che coinvolge l'intera forza lavoro.

Dialogo sociale
al 31 dicembre 2024
Italia
Numero di dipendenti coperti da rappresentanti dei lavoratori 705
% Lavoratori dipendenti coperti da rappresentanti dei lavoratori 100%

Non sono presenti contratti collettivi regionali o l'esistenza di eventuali accordi con i propri dipendenti per la rappresentanza da parte di un comitato aziendale europeo (CAE), un comitato aziendale di una Società europea (SE) o un comitato aziendale di una Società cooperativa europea (SCE).

3.1.3.5 S1-9 Metriche della diversità

Di seguito sono rappresentati i dipendenti del Gruppo suddivisi per genere e categorie (dirigenti; quadri; giornalisti; impiegati; operai e intermedi).

Numero totale di alti dirigenti
Numero di dipendenti Dati al 31 dicembre 2024
Maschio Femmina Altro Non
dichiarato
Totale
Dirigenti 14 5 0 0 19
Quadri 12 12 0 0 24
Giornalisti 197 140 0 0 337
Impiegati 88 133 0 0 221
Operai e intermedi 90 14 0 0 104
Totale 401 304 0 0 705
Percentuale di dirigenti 2% 1% 0 0 3%
Percentuale di quadri 2% 2% 0 0 3%
Percentuale di giornalisti 28% 20% 0 0 48%
Percentuale di impiegati 12% 19% 0 0 31%
Percentuale di operai e intermedi 13% 2% 0 0 15%

I giornalisti rappresentano la categoria più rappresentata, con il 48% del totale dei dipendenti del Gruppo, seguita dagli impiegati con il 31% e dagli operai e intermedi con il 15%.

A seguire il dettaglio dei dipendenti del Gruppo suddivisi per età (<30 anni; 30-50 anni; >50 anni) e categorie (dirigenti; quadri; giornalisti; impiegati; operai e intermedi).

Numero totale di dipendenti per fascia d'età
Numero di dipendenti al 31 dicembre 2024
< 30 30-50 > 50 Totale
Dirigenti - 4 15 19
Quadri - 9 15 24
Giornalisti 9 149 179 337
Impiegati 40 121 60 221
Operai e intermedi 10 51 43 104
Totale 59 334 312 705
Percentuale di dirigenti - 1% 2% 3%
Percentuale di quadri - 1% 2% 3%
Percentuale di giornalisti 1% 21% 25% 48%
Percentuale di impiegati 6% 17% 9% 31%
Percentuale di operai e intermedi 1% 7% 6% 15%

A livello di Gruppo, la categoria d'età più rappresentata sono i dipendenti tra i 30 e 50 anni, che costituisce il 47% del totale. Seguono i dipendenti over 50, con il 44%, mentre la quota più bassa è quella dei dipendenti sotti i 30 anni, pari al 8%.

3.1.3.6 S1-10 Salari adeguati

I dipendenti del Gruppo Monrif lavorano tutti sul territorio italiano, sono tutti coperti dalla contrattazione collettiva prevista in Italia e percepiscono tutti un salario adeguato in linea con i parametri di riferimento nazionali.

3.1.3.7 S1-11 Protezione sociale

Il Gruppo Monrif garantisce a tutti i suoi dipendenti una protezione sociale completa, grazie alle misure previste dalla normativa nazionale e alle integrazioni offerte dai contratti collettivi applicati. In caso di difficoltà economiche, può accedere a strumenti di integrazione salariale come la CIGO (Cassa Integrazione Guadagni), la CIGS (Cassa Integrazione Guadagni Straordinari) e il FIS (Fondo di Integrazione Salariale) assicurando così un supporto concreto e lavoratori. Inoltre, eventi come malattie, infortunio o altre forme di temporanea inabilità sono tutelati dalla legge e ulteriormente supportati dalle previsioni della contrattazione collettiva. In questo modo, il Gruppo assicura i propri dipendenti un adeguato livello di sicurezza e stabilità in ogni fase della loro vita lavorativa.

3.1.3.8 S1-13 Metriche sulla formazione e sviluppo delle competenze

Il Gruppo Monrif considera le competenze delle persone a tutti i livelli, fondamentali per l'eccellenza operativa e promuove lo sviluppo di una cultura basata sulla diffusione delle conoscenze, che valorizzi i comportamenti e i contributi di ognuno. Il Gruppo crede nel potere della condivisione, nello scambio delle idee e del confronto, per creare quella sinergia che caratterizza il lavoro di squadra e dà origine a risultati di eccellenza.

Il processo di valutazione delle prestazioni dei dipendenti contribuisce allo sviluppo della carriera e alla gestione dei talenti. Si riporta il dettaglio della partecipazione alle valutazioni delle performance e dello sviluppo della carriera per genere e categorie di dipendenti.

Dipendenti che hanno partecipato a revisioni periodiche delle prestazioni e dello sviluppo della carriera
al 31 dicembre 2024
Numero di dipendenti Maschio Femmina
Dirigenti - - -
Quadri - - -
Giornalisti - - -
Impiegati 3 11 14
Operai e intermedi - - -
Totale 3 11 14
% di dirigenti che hanno partecipato a
revisioni periodiche delle prestazioni e dello
sviluppo della carriera
- - -
% di quadri che hanno partecipato a
revisioni periodiche delle prestazioni e dello
sviluppo della carriera
- - -
% di giornalisti che hanno partecipato a
revisioni periodiche delle prestazioni e dello
sviluppo della carriera
- - -
% di impiegati che hanno partecipato a
revisioni periodiche delle prestazioni e dello
sviluppo della carriera
3,4% 8,2% 6,3%
% di operai e intermedi che hanno
partecipato a revisioni periodiche delle
prestazioni e dello sviluppo della carriera
- - -
% di dipendenti che hanno partecipato a
revisioni periodiche delle prestazioni e dello
sviluppo della carriera
0,7% 3,6% 1%

La formazione delle persone di Monrif rappresenta lo strumento per la diffusione di valori etici e per il rafforzamento delle competenze professionali che sono alla base dell'integrazione organizzativa e della promozione del cambiamento, dell'innovazione e dell'efficienza.

Per questo, la formazione delle risorse interne è sempre stata una priorità per il Gruppo. Nel 2024, sono state erogate complessivamente 3.703 ore di formazione, con 5,25 ore medie di formazione per dipendente.

Numero medio di ore di formazione per dipendente
Numero di ore di formazione al 31 dicembre 2024
Maschio
Femmina
Totale
Dirigenti 126 10 136
Quadri 123 215 338
Giornalisti 460 310 770
Impiegati 676 979 1.655
Operai e intermedi 661 143 804
Totale 2.046 1.657 3.703
Numero medio di ore di formazione -
Dirigenti
9,00 2,00 7,16

Numero medio di ore di formazione - Quadri 10,25 17,92 14,08
Numero medio di ore di formazione -
Giornalisti
2,34 2,21 2,28
Numero medio di ore di formazione -
Impiegati
7,68 7,36 7,49
Numero medio di ore di formazione - Operai
e intermedi
7,34 10,21 7,73
Numero medio di ore di formazione - Totale 5,10 5,45 5,25

Ogni anno il Gruppo Monrif promuove formazione continua come strumento di crescita personale e professionale, sensibilizzando i dipendenti sull'importanza dell'aggiornamento costante. In particolare, il Gruppo investe nella formazione in materia di salute e sicurezza, fornendo ai dipendenti gli strumenti necessari per operare in un ambiente di lavoro sicuro e conforme alle norme vigenti. Inoltre, vengono proposti percorsi di formazione manageriale e professionale volti a sviluppare competenze strategiche e di leadership per favorire la crescita e l'efficacia dei collaboratori all'interno dell'organizzazione. Parallelamente, viene offerta una formazione sulla normativa ambientale, con l'obiettivo di fornire le conoscenze necessarie per la corretta gestione dei rifiuti e il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni, in linea con le normative vigenti e le procedure aziendali. I dipendenti con ruoli chiave nella gestione ambientale ricevono anche una formazione specifica sulle loro responsabilità e sulle migliori pratiche per ridurre l'impatto ambientale delle attività aziendali.

Nel 2024 è stato avviato un nuovo programma di formazione sulle soft skills nel settore alberghiero per collaboratori e dipendenti trasversale tra i vari reparti. Il progetto formativo è iniziato nel 2024 e si concluderà nel 2025 ed è finalizzato alla definizione di manuali di comportamento che verranno messi a disposizione dei dipendenti di tutti i reparti. La formazione è organizzata in sedute interattive nelle quali si coinvolgono direttamente i partecipanti in discussioni attive e giochi di ruolo che possono aiutare a comprendere meglio le norme di relazione con i clienti.

3.1.3.9 S1-14 Metriche di salute e sicurezza

Il Gruppo Monrif al momento non si è dotato di un Sistema di Gestione sulla Salute e Sicurezza, tuttavia, come descritto in precedenza, ha sviluppato procedure interne per la gestione del tema.

Si fa inoltre presente che durante il 2024 il Gruppo Monrif non ha registrato infortuni, ha quindi un tasso di infortuni sul lavoro pari a 0; inoltre non si sono registrati decessi dovuti a lesioni o malattie connesse al lavoro.

Infortuni e malattie professionali
al 31 dicembre 2024
Dipendenti Lavoratori non
dipendenti
Totale
Numero di decessi a seguito di infortuni sul lavoro - - -
Numero di decessi dovuti a malattie professionali - - -
Numero di infortuni sul lavoro registrabili - - -
Tasso di infortuni sul lavoro registrabile - - -
Numero di casi registrabili di malattie professionali - - -

Numero di giorni persi a causa di infortuni sul lavoro - - -
Numero di giorni persi a causa di malattie professionali - - -

3.1.3.10 S1-16 Metriche di retribuzione (divario retributivo e retribuzione totale)

Il Gruppo Monrif è fortemente compromesso con la riduzione del divario retributivo di genere essendo questa una delle componenti principali della politica di parità. Si riporta infatti che la differenza tra i livelli retributivi medi corrisposti ai lavoratori di sesso femminile e a quelli di sesso maschile, espressa come la percentuale del livello retributivo medio dei lavoratori di sesso maschile, è stata del 19%.

Divario retributivo di genere
Al 31 dicembre 2024
Uomini Donne %
Paga oraria lorda media 28 22 19%

L'indice di remunerazione totale annuo, calcolato come il rapporto tra la retribuzione totale annua della persona con la retribuzione più elevata e la mediana delle retribuzioni totali annue di tutti i dipendenti (esclusa la persona con la retribuzione più elevata), è pari a 12,55.

3.1.3.11 S1-17 Incidenti, denunce e impatti gravi in materia di diritti umani

Nel corso del 2024 non è stato segnalato alcun episodio di discriminazione, molestia e violazione di diritti umani, così come non sono stati identificati gravi incidenti relativi ai diritti umani.

Episodi di discriminazione
al 31 dicembre 2024
Unità di misura Totale
Episodi di discriminazione, comprese le molestie n. -
Reclami presentati attraverso canali per consentire alle persone della
forza lavoro dell'impresa di sollevare preoccupazioni (compresi i
meccanismi di reclamo) e, se del caso, ai Punti di Contatto Nazionali
per le Imprese Multinazionali dell'OCSE in relazione alle questioni
definite nel paragrafo 2 del presente Principio, ad esclusione di
quelle
già
riportato sopra
n. -
Importo totale delle multe, delle sanzioni e del risarcimento dei danni
a
seguito
degli
incidenti
e
delle
denunce
di cui sopra, e una riconciliazione di tali importi monetari con
l'importo
presentati nel bilancio
-

Non si sono nemmeno riportati incidenti gravi in materia di diritti umani connessi alla forza lavoro e di conseguenza il Gruppo non riporta multe, sanzioni e risarcimenti ai danni a seguito di incidenti gravi in materia di diritti umani.

Casi identificati di gravi incidenti relativi ai diritti umani
al 31 dicembre 2024
Unità di misura Totale
Numero di gravi incidenti in materia di diritti umani connessi alla
forza lavoro dell'impresa
n. -
Numero di gravi incidenti relativi ai diritti umani connessi alla forza
lavoro dell'azienda che costituiscono casi di non conformità con i
Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani, la
Dichiarazione dell'ILO sui principi e i diritti fondamentali nel lavoro o
le Linee guida dell'OCSE per le imprese multinazionali.
n. -
Importo complessivo delle multe, delle sanzioni e del risarcimento
dei danni per gli incidenti di cui sopra, unitamente alla riconciliazione
degli importi monetari indicati con l'importo più rilevante nel bilancio.
-

3.2 ESRS S3 Comunità interessate

3.2.1 Strategia

3.2.1.1 ESRS 2 SBM-2 Interessi e opinioni dei portatori d'interessi

Gli interessi delle comunità interessate sono stati mappati considerando come principali portatori di interesse di questa categoria la collettività e gli Opinion Leader e Influencer. Per consultare gli interessi identificati si rimanda al paragrafo SBM-2 Interessi e opinioni dei portatori di interessi.

3.2.1.2 ESRS 2 SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale

Nello svolgimento della Doppia Materialità, si rende noto che non sono stati identificati impatti negativi e che il Gruppo Monrif ha identificato invece un impatto positivo attuale ed un'opportunità materiali in relazione alle comunità interessate senza restrizioni di campo:

  • Generazione di contenuti informativi locali che promuovono la cultura democratica e la formazione di un'opinione pubblica critica;
  • Opportunità di posizionare brand basati sulla diversità e coesione sociale che portano ad un aumento delle sottoscrizioni (es. brand Luce).

La principale comunità interessata dalle operazioni del Gruppo Monrif è la comunità locale che ospita le sedi del Gruppo che comprende i residenti della zona, i fornitori di servizi e materiali, e le istituzioni locali. Queste persone possono essere direttamente o indirettamente coinvolte con le attività dell'azienda, partecipando a eventi, leggendo le pubblicazioni, interagendo con i dipendenti e con le sedi alberghiere. Un'altra categoria di persone, prettamente interessate dal business editoriale, è rappresentata dai soggetti descritti negli articoli che possono essere locati sul territorio sia nazionale che internazionale. Questo gruppo può essere composto da figure pubbliche, esperti di vari settori, membri della comunità locale, e individui coinvolti in eventi o storie di interesse. Queste persone sono parte della narrazione editoriale e, in tal modo, sono collegate alla comunità più ampia che legge e discute le pubblicazioni.

Si fa presente che il Gruppo non ha identificato comunità interessate con particolari caratteristiche.

Nello svolgimento della Doppia Materialità, il Gruppo Monrif ha identificato un impatto positivo ed un'opportunità materiali in relazione alle comunità interessate senza restrizioni di campo. In particolare, il Gruppo Monrif ha identificato il seguente impatto positivo rilevante:

Standard
ESRS
Impatto Descrizione impatto Natura
impatto
Attuale/
Potenziale
Orizzont
e
temporal
e
Tipologia di
contributo
Impatto
sulla catena
del valore
ESRS S3
Comunità
interessat
e
Promozion
e
di
contenuti
informativi
per
l'opinione
pubblica
locale
Generazione di contenuti
informativi
locali
che
promuovono
la
cultura
democratica
e
la
formazione di un'opinione
pubblica critica
Positivo Potenziale Medio
termine
Direttament
e causato
dal Gruppo
• A monte
• Operazioni
proprie
• A valle

Tale impatto è collegato al business editoriale del Gruppo e coinvolge l'audience delle testate giornalistiche offline e online che può essere locato sull'intero territorio nazionale. Gli effetti positivi di questo impatto vengono determinati dai principi etici seguiti da tutti i giornalisti di Monrif. In particolare, il Gruppo si impegna a fornire informazioni veritiere, accurate, chiare e trasparenti rispettando la privacy dei soggetti interessati e la discrezione delle informazioni sensibili. Inoltre, i giornalisti e i redattori conducono ricerche approfondite su temi ed eventi locali, intervistando esperti e residenti per raccogliere informazioni accurate. Gli articoli pubblicati promuovono la cultura democratica e incoraggiano il dibattito pubblico, educando il pubblico sui valori democratici e i diritti civili.

Di seguito l'opportunità relativa alle comunità interessate risultata materiale per il Gruppo:

Standard
ESRS
Opportunità Descrizione del rischio/opportunità Orizzonte
temporale
Catena del valore
ESRS
S3
Comunità
Interessate
Promozione
cambiamento culturale
Opportunità di posizionare brand basati sulla
diversità e coesione sociale che portano ad
un aumento delle sottoscrizioni (es. brand
Luce).
Breve
termine
• A monte
• Operazioni proprie
• A valle

L'opportunità sopra descritta coinvolge la comunità locale in cui il Gruppo opera, con particolare riferimento ai partecipanti dei numerosi eventi che Monrif ogni anno organizza e sostiene. Non sono stati identificati rischi e opportunità rilevanti derivanti dagli impatti e dalle dipendenze in relazione alle comunità interessate e che hanno un impatto su gruppi specifici di comunità interessate piuttosto che su tutte le comunità interessate.

3.2.2 Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità

3.2.2.1 S3-1 Politiche relative alle comunità interessate

Il Gruppo Monrif non ha adottato politiche specifiche volte a gestire gli impatti e le opportunità relative alle comunità interessate, tuttavia, ha sviluppato dei principi guida nella Politica di Sostenibilità e nel Codice Etico e una serie di procedure connesse.

Nello specifico, la Politica di Sostenibilità definisce i principi delle iniziative del Gruppo volte al benessere collettivo finalizzate ad apportare valore aggiunto alle comunità interessate dalle sue attività. Il Gruppo vuole contribuire ad apportare un significativo impatto sul territorio, privilegiando fornitori e dipendenti locali, contribuendo quindi all'occupazione e al sostentamento della comunità sia internamente che esternamente. Come anteriormente esposto nei capitoli "2.3.2.2. E1-2 Politiche relative alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi" e "3.3.2.1 S1-1 Politiche relative alla propria forza lavoro", la politica dispone di una chiara definizione dei livelli più alti del Gruppo responsabili della sua implementazione.

Inoltre, il Gruppo Monrif mira a favorisce lo sviluppo sociale e civile dei territori attraverso la promozione di iniziative ricreative e culturali, finalizzate a fornire assistenza alle persone bisognose e a stimolare la crescita culturale della collettività. Nel Codice Etico del Gruppo è espressa la volontà di contribuire al territorio mediante sostegno, sponsorizzazione e contributi ad eventi e iniziative di natura sociale, politica, culturale. Infine, il Gruppo si impegna a garantire che le comunicazioni con gli stakeholder siano improntate a principi di collaborazione, correttezza e trasparenza, promuovendo un dialogo continuo per sensibilizzare sui temi della responsabilità sociale e ambientale.

3.2.2.2 S3-2 Processi di coinvolgimento delle comunità interessate in merito agli impatti

Grazie alle piattaforme digitali e le opinioni espresse nei Social Media, il Gruppo è in grado di mappare il punto di vista delle comunità interessate per orientare le proprie decisioni o attività volte a potenziare gli impatti positivi e le opportunità identificate. Nonostante non sia previsto un coinvolgimento diretto delle comunità, dei loro rappresentanti legittimi o dei loro delegati di fiducia, data la natura del business, esiste un monitoraggio permanente dei canali digitali per percepire le opinioni delle comunità d'interesse. Inoltre, nel ramo editoriale il coinvolgimento delle comunità rappresenta un fondamento cruciale nella redazione degli articoli. Difatti, i giornalisti di Monrif raccolgono informazioni direttamente sul territorio, riportando nei propri articoli punti di vista e opinioni della comunità. La funzione direttamente responsabile di assicurare che il coinvolgimento delle comunità abbia luogo e che i risultati orientino l'approccio dell'impresa è la Funzione di Relazioni con il Territorio.

3.2.2.3 S3-3 Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono alle comunità interessate di esprimere preoccupazioni

Nello svolgimento dell'Analisi di Doppia Materialità, il Gruppo Monrif non ha identificato impatti negativi materiali relativi alle comunità interessate.

3.2.2.4 S3-4 Interventi su impatti rilevanti sulle comunità interessate e approcci per gestire i rischi rilevanti e conseguire opportunità rilevanti per le comunità interessate, nonché efficacia di tali azioni

Nel corso del 2024 il Gruppo Monrif ha organizzato e sostenuto numerosi eventi a sostegno della generazione di contenuti informativi locali che promuovono la cultura democratica e la formazione di un'opinione pubblica critica e sensibile alle questioni di sostenibilità.

Un esempio rilevante è il ciclo di incontri "La banca come acceleratore nell'innovazione e sostenibilità del comparto agroalimentare" organizzato da BPER Banca in collaborazione con QN Economia. Questi incontri, finalizzati a supportare il settore agroalimentare nell'adozione di pratiche innovative e sostenibili, hanno dato spazio a confronti e scambi di idee in diverse regioni italiane. L'obiettivo finale dell'iniziativa è stato quello di identificare soluzioni efficaci per affrontare le sfide attuali e future del comparto. Il ciclo di incontri è stato composto da 2 appuntamenti:

1° appuntamento – Rispetto dell'ambiente, competitività e valori economici – L'Emilia-Romagna e la partita dell'innovazione

L'evento ha avuto l'obiettivo di evidenziare l'importanza del settore agricolo, cruciale per l'economia locale e nazionale, incentivando la partecipazione non solo delle realtà direttamente interessate ma anche di tutti coloro che fanno parte dell'indotto agroalimentare. La discussione ha trattato varie tematiche dalla sostenibilità ambientale, alla certificazione del biologico, per concludere con uno spazio dedicato al ruolo che le banche svolgono per accelerare l'innovazione e la sostenibilità nel settore, attraverso finanziamenti mirati, consulenze strategiche e partnership con le imprese.

2° appuntamento – Finanza e sviluppo per l'ecocompatibilità dell'agrifood toscano

In questo appuntamento si sono discusse le principali sfide del settore agrifood toscano in termini di innovazioni sostenibili. È stato evidenziato il ruolo cruciale delle banche nello sviluppo del settore, supportando e finanziando i progetti di innovazione. Difatti, è stato presentato un focus sulla finanza sostenibile e sulla sua applicazione nel settore agroalimentare.

Un secondo ciclo di incontri è stato organizzato dal consorzio Quotidiano Nazionale "Le sfide dei territori e dei distretti italiani: QN incontra i protagonisti delle filiere".

I distretti produttivi rappresentano uno dei maggiori punti di forza del sistema e del territorio italiano e si configurano come filiere locali omogenee, caratterizzati da un'elevata concentrazione di imprese industriali, prevalentemente di piccola e media dimensione, e dall'elevata specializzazione. QN, dopo il successo delle edizioni precedenti, nel 2024 ha arricchito il progetto organizzando 10 incontri phygital, tavole rotonde in presenza e trasmesse in diretta streaming per un confronto tra aziende e istituzioni protagonisti dei distretti, moderate dai Direttori delle testate del gruppo QN Quotidiano Nazionale. Per maggiori dettagli sugli appuntamenti di questo ciclo di incontri si rimanda alla pagina Iniziative sul territorio del sito del Gruppo.

In linea con gli scorsi anni, anche nel corso del 2024 il Gruppo Monrif ha organizzato e sostenuto eventi relativi all'opportunità di posizionare brand basati sulla diversità e coesione sociale che portano ad un aumento delle sottoscrizioni. Un esempio è la piattaforma editoriale "Luce!" del Gruppo dedicata alla diversità ed all'inclusione.

Nel corso del 2024 si è svolta la quarta edizione del Festival di Luce! Presso il Palazzo Vecchio di Firenze. L'incontro si è concentrato sul legame tra le intelligenze umane e artificiali per plasmare un futuro inclusivo e coeso. Attraverso dibattiti, workshop e performance, sono state esplorate le sfide, le opportunità e le responsabilità che derivano dalla sinergia tra intelligenze umane e artificiali, con l'obiettivo di tracciare il percorso verso un futuro più inclusivo ed equo per tutti. Il Festival è stato diretto dalla Direttrice di Quotidiano Nazionale, il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno e Luce! ed ha ospitato numerose figure di rilievo fra cui il Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani (in collegamento), il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, la Sindaca di Firenze Sara Funaro, il pianista e compositore Giovanni Allevi, il poeta e content creator Davide Avolio, la conduttrice televisiva Caterina Balivo, la Presidente dell'Associazione Centro Studi Impara Digitale Dianora Bardi.

Per quanto riguarda il monitoraggio e valutazione dell'efficacia di tali azioni e iniziative nel produrre i risultati auspicati per le comunità interessate si riporta che il Gruppo non ha implementato azioni inerenti.

Si ribadisce il fatto che il Gruppo non ha causato impatti negativi sulle comunità interessate ne sono stati segnalati gravi problemi e incidenti in materia di diritti umani in relazione alle comunità interessate. Si precisa che, al momento, le risorse economiche allocate per le azioni relative alle comunità interessate non risultano significative.

Per maggiori dettagli sulle iniziative e gli eventi finalizzati a coinvolgere i portatori di interesse e a contribuire positivamente al territorio, si rimanda alla pagina Iniziative sul territorio del sito del Gruppo.

3.2.3 Metriche e obiettivi

3.2.3.1 S3-5 Obiettivi legati alla gestione degli impatti rilevanti negativi, al potenziamento degli impatti positivi e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti

Attualmente il Gruppo Monrif non ha stabilito obiettivi specifici connessi alle comunità interessate. Tuttavia, rimane costantemente impegnato nel monitoraggio degli impatti positivi e nel perseguimento delle opportunità. Tale impegno si traduce nell'adozione delle pratiche e iniziative descritte precedentemente.

3.3 ESRS S4 Consumatori e utilizzatori finali

3.3.1 Strategia

3.3.1.1 ESRS 2 SBM-2 Interessi e opinioni dei portatori d'interessi

Gli interessi dei consumatori e utilizzatori finali sono stati mappati considerando come principali portatori di interesse i clienti e l'audience del Gruppo. Per consultare gli interessi identificati si rimanda al paragrafo SBM-2 Interessi e opinioni dei portatori di interessi.

3.3.1.2 ESRS 2 SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale

I principali consumatori e utilizzatori finali del Gruppo Monrif sono i clienti delle strutture alberghiere e l'audience delle testate giornalistiche. I clienti delle strutture alberghiere sono rappresentati non solo dagli ospiti, ma anche da eventuali enti pubblici o privati che svolgono eventi o riunioni presso gli Hotel. L'audience delle testate giornalistiche comprende i lettori dei giornali sia online che cartacei e gli utenti abbonati paganti. Data la natura del business del Gruppo, i consumatori ed utilizzatori finali di Monrif fruiscono di un servizio che potrebbe avere un impatto negativo sui loro diritti alla riservatezza, sulla protezione dei dati personali, sulla libertà di espressione e di non discriminazione. Per questo motivo il Gruppo ha attuato un procedimento e un canale dedicato agli utenti per garantire il loro diritto alla privacy e all'oblio ed eventuali richieste come descritto in seguito nel punto 4.2.2 "Gestione degli Impatti Rischi e Opportunità".

Attraverso l'analisi di Doppia Materialità, il Gruppo Monrif ha identificato impatti, rischi ed opportunità che coinvolgono clienti ed audience senza restrizioni di campo. In particolare, il Gruppo Monrif ha individuato i seguenti impatti relativi ai consumatori e utilizzatori finali:

Standard
ESRS
Impatto Descrizione
impatto
Natura
impatto
Attuale/
Potenziale
Orizzonte
temporale
Tipologia di
contributo
Impatto sulla
catena del valore
Violazione del
Codice
Deontologico
dei Giornalisti
e del Codice
della Privacy
Violazione
della
privacy,
diffamazione
e/o
pubblicazione
arbitraria
di
atti o immagini
di una persona
Negativo Attuale Breve
termine
Direttamente
causato dal
Gruppo
• Operazioni proprie
ESRS
S4
Consumatori
e utilizzatori
finali
Miglioramento
della
soddisfazione
dei clienti
Miglioramento
della
soddisfazione
dei clienti nel
business
alberghiero
per
via
dell'inclusione
delle pratiche
di sostenibilità
nei
servizi
offerti
Positivo Attuale Breve
termine
Direttamente
causato dal
Gruppo
• Operazioni proprie
• A valle

Il Gruppo ha identificato un solo impatto negativo rilevante: Violazione del Codice Deontologico dei Giornalisti e del Codice della Privacy. Tale impatto risulta generalizzato nella natura giornalistica del business editoriale. L'analisi di doppia materialità ha definito rilevante anche l'impatto positivo "Miglioramento della soddisfazione dei clienti". Tale impatto riguarda unicamente i clienti del business alberghiero e viene perseguito rispondendo alle tendenze sempre più attuali di richiesta di pratiche di sostenibilità. In particolare, gli hotel Monrif hanno attuato pratiche di sostenibilità ambientale finalizzate alla riduzione degli sprechi di acqua, alla diminuzione dei rifiuti generati al

corretto riciclaggio degli stessi, all'ottimizzazione dei consumi energetici, alla minimizzazione degli sprechi alimentari nei ristoranti ed alla riduzione dell'utilizzo di carta. Per il dettaglio delle attività svolte si rimanda alla pagina web dedicata https://www.monrifhotels.it/monrif-green/. Non si identificano consumatori e/o utilizzatori finali con particolari caratteristiche che potrebbero essere interessati negativamente, o quelli che usano particolari prodotti o servizi e che possono essere maggiormente esposti a rischi.

Di seguito i rischi e l'opportunità individuati relativi ai consumatori ed utilizzatori finali:

Standard
ESRS
Rischio/Opportunità Descrizione del rischio/opportunità Orizzonte
temporale
Catena del valore
ESRS S4
Consumatori
e
utilizzatori
finali
O: Uso dell'intelligenza
artificiale
per
aumentare il tasso di
conversione
degli
utenti
in
abbonati
paganti
Opportunità
di
aumento
del
tasso
di
conversione degli utenti in abbonti paganti
grazie all'uso dell'intelligenza artificiale per
fruttare l'analitycs nella comprensione del
comportamento
dell'utente,
fornire
esperienze di qualità e personalizzate con il
prodotto
e
migliorare
le
decisioni
di
marketing
Medio
termine
• Operazioni proprie

I rischi e l'opportunità individuati in relazione ai consumatori e utilizzatori finali del Gruppo Monrif riguardano principalmente l'audience delle testate giornalistiche sia online che cartacee, ad eccezione del rischio "Pratiche commerciali scorrette" che può riguardare anche i clienti del settore alberghiero in cui il Gruppo opera.

3.3.2 Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità

3.3.2.1 S4-1 Politiche connesse ai consumatori e agli utilizzatori finali

Per far fronte agli impatti, rischi e opportunità rilevanti relativi ai consumatori e utilizzatori finali (listati nel punto 4.2.1.2 ".ESRS 2 SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale- ESRS S4 SBM-3 Par. 12"), il Gruppo Monrif, sebbene non abbia né una politica specifica in merito né politiche che riguardano gruppi specifici di consumatori e utilizzatori finali, ha attuato una varietà di procedure di gestione interconnesse con i Principi Guida della Politica di Sostenibilità e con le disposizione stabilite nel Codice Etico per garantire la responsabilità di prodotto e servizio e la creazione di relazioni di fiducia con clienti e utilizzatori finali.

Nel Codice Etico aggiornato nel corso del 2024, il Gruppo definisce ulteriormente l'impegno costante nel definire e mantenere elevati standard di qualità dei suoi prodotti e servizi e nel monitorare la soddisfazione dei propri clienti ed ospiti. Inoltre, il documento proibisce ogni forma di discriminazione e di pratica aggressiva, scorretta o ingannevole nei confronti del pubblico ed è allineato in materia di politica dei diritti umani, pertinenti per i consumatori e/o gli utilizzatori finali, compresi i processi e i meccanismi per monitorare il rispetto dei principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani. In particolare, il Gruppo definisce il proprio impegno a mantenere la massima trasparenza nei confronti dei propri clienti ed ospiti, garantendo che le offerte, la pubblicità dei prodotti o servizi e le azioni promozionali siano veritiere e mirate a creare rapporti basati sulla fiducia reciproca, in un contesto di marketing responsabile. Inoltre, si impegna nel garantire che i prodotti ed i servizi rispondano alle richieste e alle aspettative pubblicizzate. Qualora i clienti fossero insoddisfatti dei servizi offerti o abbiano osservato comportamenti che ledono l'interesse

pubblico o l'integrità del Gruppo, possono presentare i relativi reclami attraverso i canali a disposizione definiti dalla Procedura di Whistleblowing pubblicata sul portale web di Monrif.

Negli ultimi anni, con l'ampliamento delle testate giornalistiche online, il Gruppo ha sviluppato e adottato una serie di procedure relative al trattamento dei dati degli utenti in linea con il diritto alla riservatezza e all'oblio. Difatti, ogni testata online adotta un'informativa sulla privacy in cui, perseguendo il principio della trasparenza, vengono descritte le tipologie di dati utilizzati, le finalità di trattamento e le modalità di conservazione degli stessi. L'informativa, disponibile sul sito web del Gruppo, descrive anche i diritti che ciascun utente ha la facoltà di esercitare in relazione ai dati personali. Inoltre, vengono indicati i recapiti sia del Titolare del trattamento, che del Responsabile per la Protezione dei Dati.

3.3.2.2 S4-2 Processi di coinvolgimento dei consumatori e degli utilizzatori finali in merito agli impatti

Per monitorare il punto di vista dei consumatori e/o utilizzatori finali e orientare le proprie decisioni e/ o attività volte a gestire gli impatti rilevanti su di essi, il Gruppo Monrif implementa una serie di attività di coinvolgimento a seconda del tipo di consumatore e/o utilizzatore finale. Il Gruppo identifica periodicamente gli interessi dei propri clienti e audience tramite l'osservazione costante dei commenti e dei feedback sugli articoli sia online che sui social media e delle recensioni degli Hotel, per migliorare l'offerta dei propri prodotti e servizi.

In caso di reclami, il Gruppo Monrif coinvolge i consumatori e gli utilizzatori interessati mediante canali specifici messi a disposizione. In particolare, adotta un approccio strutturato in merito al coinvolgimento degli utenti in caso di violazione della privacy, diffamazione e/o pubblicazione arbitraria di atti o immagini di una persona. Nel caso in cui si verifichino casi di violazione dei diritti sulla privacy vengono coinvolti i soggetti interessati attraverso comunicazione diretta o intermediata da Enti competenti in materia di privacy. Attraverso il contatto e-mail di ciascun utente registrato nei siti delle testate online, il Gruppo fornisce informazioni chiare e accessibili sulla privacy e il diritto all'oblio. La frequenza della comunicazione viene rinnovata in concomitanza con aggiornamenti periodici dell'informativa in ragione di eventuali mutamenti normativi. Il coinvolgimento attivo dell'utente si verifica qualora egli stesso decida di esercitare i propri diritti (accesso, rettifica, cancellazione, opposizione). Il Gruppo gestisce la richiesta in modo tempestivo e trasparente attraverso la verifica dell'identità dell'utente e l'analisi della richiesta e della normativa applicabile. Successivamente, si procede all'adozione delle misure necessarie (es. cancellazione dei dati, rettifica delle informazioni) e alla comunicazione all'utente dell'esito della richiesta. La frequenza di tale coinvolgimento dipende dai tempi di risposta definiti e comunicati all'utente. Il ruolo con la responsabilità operativa di assicurare che tale coinvolgimento avvenga nelle modalità e tempistiche prestabilite risiede nel Responsabile per la Protezione dei Dati (anche "Data Protection Officer" o "DPO").

Negli ultimi mesi del 2024, il Gruppo Monrif, per comprendere meglio il punto di vista dei consumatori e/o utilizzatori finali, ha avviato un'ulteriore indagine di mercato rivolta ai consumatori finali ed i risultati di questa indagine sono stati resi noti internamente nei primi mesi del 2025. La ricerca è stata sviluppata con l'obiettivo principale di coinvolgere i consumatori finali per comprendere meglio i loro bisogni e preferenze. Attraverso l'analisi approfondita delle informazioni

raccolte, il Gruppo ha potuto identificare le esigenze dei clienti e lavorare per rendere i propri prodotti e servizi più allineati alle loro richieste. Questo approccio proattivo riflette l'impegno del Gruppo Monrif nel migliorare continuamente la qualità e la pertinenza dell'informazione giornalistica fornita rendendola più accessibile ed inclusiva, garantendo una maggiore soddisfazione dei consumatori e rafforzando la relazione di fiducia con il mercato.

3.3.2.3 S4-3 Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai consumatori e agli utilizzatori finali di esprimere preoccupazioni

Come descritto in precedenza il Gruppo ha adottato numerose procedure per la gestione della privacy descritte sia nell'informativa di riferimento che nel codice etico. In aggiunta, il Gruppo Monrif sensibilizza costantemente i giornalisti e il personale sull'importanza della privacy e del diritto all'oblio. A tal fine, fornisce linee guida chiare e aggiornate, oltre a una formazione continua specifica per garantire che tutti siano preparati a gestire aspetti quali la rimozione o rettifica delle informazioni, la deindicizzazione dai motori di ricerca e l'anonimizzazione dei dati.

Per garantire che i consumatori e/o gli utilizzatori finali possano comunicare le proprie preoccupazioni o esigenze direttamente all'impresa e ricevere assistenza in merito, il Gruppo Monrif mette a disposizione dei propri utenti un indirizzo e-mail tramite il quale è possibile segnalare eventuali violazioni e richiedere l'esercizio del diritto di oblio. Il Gruppo si impegna a fornire una risposta tempestiva sull'accoglimento o il rifiuto motivato di ciascuna richiesta e a mantenere un aggiornamento costante sullo stato di avanzamento delle pratiche. In particolare, la gestione delle richieste di oblio avviene attraverso i seguenti passaggi chiave: la verifica dell'identità del richiedente; la valutazione della fondatezza della richiesta; la rimozione o deindicizzazione dei contenuti; la comunicazione all'utente dell'esito della richiesta. Il sistema di monitoraggio di tali richieste si basa sul controllo di alcuni indicatori di performance, fra cui il numero di richieste di oblio pervenute e soddisfatte ed il tempo medio di risposta alle richieste.

Inoltre, al pari di tutti gli stakeholder, gli utenti possono usufruire della piattaforma "Whistlelink" accessibile dal portale web del Gruppo per comunicare eventuali segnalazioni di violazioni o comportamenti illeciti. Il Gruppo non ha adottato ad oggi un sistema di sondaggistica di soddisfazione degli utenti, tuttavia, i reclami ricevuti e le segnalazioni delle autorità competenti vengono attentamente monitorati al fine di identificare eventuali aree di criticità e migliorare le procedure in essere.

Nel proprio portale web, il Gruppo mette a disposizione tutte le informazioni relative alle procedure in essere in relazione ad eventuali violazioni della privacy o segnalazioni di illeciti. Di conseguenza, ogni soggetto interessato può accedere alle modalità di segnalazione e di esercizio dei propri diritti in maniera trasparente e tempestiva. Tuttavia, il Gruppo non ha sviluppato sistemi di valutazione della consapevolezza degli utenti sull'esistenza di tali canali e modalità procedurali.

Attraverso il Codice Etico, il Gruppo Monrif evidenzia come nel corso delle proprie attività, raccoglie una notevole quantità di dati personali e informazioni riservate e si impegna a trattarli conformemente alle leggi sulla protezione dei dati e alla riservatezza delle informazioni. Il Gruppo tutela il diritto alla privacy dei propri collaboratori, clienti, fornitori, partner commerciali e di tutti

coloro con cui instaura relazioni, utilizzando i dati personali esclusivamente per scopi definiti e appropriati. A tal fine, il Gruppo prioritizza costantemente la sicurezza nell'uso di procedure, anche informatiche, destinate al trattamento di dati personali e informazioni riservate, a tutela dei diritti e delle libertà fondamentali e della dignità delle persone interessate, in conformità con le leggi applicabili e le procedure interne. Infine, il Gruppo promuove la disponibilità di tali canali nei propri fornitori richiedendo loro di osservare i principi contenuti sia nel Codice Etico sia nel Codice di Condotta Commerciale disponibili sul sito web.

3.3.2.4 S4-4 Interventi su impatti rilevanti per i consumatori e gli utilizzatori finali e approcci per la mitigazione dei rischi materiali e il perseguimento di opportunità rilevanti in relazione ai consumatori e agli utilizzatori finali, nonché l'efficacia di tali interventi

In risposta alla violazione del Codice Deontologico dei Giornalisti e del Codice della Privacy, che ha un impatto negativo attuale sui clienti, il Gruppo Monrif ha istituito una funzione aziendale dedicata alla privacy e al diritto all'oblio. Tale funzione, accoglie costantemente le richieste degli utenti di modificare o eliminare informazioni sensibili dagli articoli pubblicati sui giornali e sugli articoli online. Tutte le richieste vengono opportunatamente verificate e, se del caso, le informazioni possono essere rimosse, rettificate, deindicizzate ed anonimizzate. Inoltre, come detto in precedenza, le richieste vengono monitorate attraverso il controllo di alcuni indicatori di performance, fra cui il numero di richieste di oblio pervenute e soddisfatte ed il tempo medio di risposta alle richieste. In aggiunta, il Gruppo sensibilizza i giornalisti ed in generale i dipendenti sull'importanza della privacy e del diritto all'oblio, fornendo linee guida chiare e aggiornate.]

Un'iniziativa volte a promuovere l'opportunità identificata è il piano di azione sviluppato nel corso del 2024 in cui si prevede l'impiego dell'intelligenza artificiale per convertire i visitatori dei siti web delle testate online in abbonati paganti. La principale azione attuata consiste nell'utilizzo di un paywall dinamico per la conversione in abbonamenti digitali. Questo sistema, basato sull'utilizzo dell'intelligenza artificiale, permette di personalizzare il contenuto bloccato ai non abbonati e le offerte di abbonamento in base al comportamento e alle preferenze degli utenti, ottimizzando così il tasso di conversione. Attraverso l'uso del paywall dinamico, si mira non solo ad aumentare il numero di abbonati digitali ma anche a migliorare la fidelizzazione degli utenti e massimizzare le entrate derivanti dagli abbonamenti online.

L'ambito di azione si concentra sulla vendita di abbonamenti online, con l'obiettivo di trasformare i visitatori del sito web in abbonati digitali. Questa è stata implementata e ottimizzata in modo continuativo durante tutto l'anno, adattandosi ai cambiamenti nel comportamento degli utenti e alle nuove tendenze di mercato.

Nel corso del 2024 è stato avviato un progetto di miglioramento dell'efficienza energetica del Royal Hotel Carlton di Bologna, finalizzato non solo alla riduzione dei consumi ma anche all'aumento della soddisfazione degli ospiti. Difatti, il progetto prevede l'adeguamento e la modernizzazione del sistema di riscaldamento e rinfrescamento dell'intera struttura comprese le camere. Il nuovo impianto permette agli ospiti dell'Hotel di regolare in autonomia la temperatura della propria stanza garantendo un clima ideale ad ogni esigenza e un maggior comfort del soggiorno. Inoltre, la modulabilità dell'impianto permette di migliorare l'efficientamento energetico dell'intera struttura,

rappresentando un nuovo esempio di impegno di sostenibilità ambientale dagli Hotel Monrif che mirano a rispondere alle sempre maggiori richieste di pratiche sostenibili da parte dei clienti.

L'investimento, avviato nel 2024, è previsto essere completato nella seconda metà del 2025. Questo orizzonte temporale permetterà di implementare tutte le modifiche necessarie senza compromettere la qualità del servizio offerto agli ospiti.

Relativamente al miglioramento dell'esperienza degli ospiti, nel mese di luglio 2024, il Royal Hotel Carlton ha intrapreso anche un significativo aggiornamento tecnologico. Questo intervento ha comportato la sostituzione completa del vecchio impianto televisivo presente nelle camere, che fino a quel momento disponevano di televisori obsoleti privi di digitale integrato. Le nuove Smart TV installate permettono agli ospiti di accedere a una vasta selezione di contenuti digitali, tra cui servizi di streaming, applicazioni interattive e una maggiore varietà di canali televisivi. Questo aggiornamento non solo modernizza le camere, ma risponde anche alle crescenti aspettative dei clienti in termini di tecnologia e intrattenimento.

Al fine di monitorare costantemente la soddisfazione dei clienti, gli Hotel Monrif utilizzano la piattaforma TrustYou per raccogliere e analizzare feedback in tempo reale. TrustYou è un aggregatore di recensioni provenienti da vari portali, che consente di ottenere una visione complessiva delle opinioni degli ospiti e di confrontare i risultati con quelli dei competitors. Tramite l'utilizzo di questa piattaforma, gli Hotel sono in grado di monitorare e reagire rapidamente ai feedback degli ospiti, assicurando che ogni miglioramento implementato risponda alle loro esigenze e contribuisca a mantenere un alto livello di soddisfazione.

Una grande priorità degli Hotel Monrif finalizzata a mantenere alta la soddisfazione dei propri clienti è la loro salute e sicurezza. Gli Hotel operano in conformità con le normative vigenti, garantendo la sicurezza e il benessere degli ospiti attraverso una serie di misure preventive e di emergenza. Tutto il personale del ricevimento è adeguatamente formato per gestire situazioni di emergenza in ogni turno, assicurando una risposta rapida ed efficace in caso di necessità. Le procedure da rispettare includono il piano di emergenza e autocontrollo, che copre una vasta gamma di aspetti critici come l'HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points), la prevenzione della legionella e altre norme igienico-sanitarie. Ogni anno, vengono organizzate prove di evacuazione per testare l'efficacia delle procedure di emergenza e per assicurarsi che tutti i membri del personale siano preparati a gestire eventuali situazioni critiche. Durante queste prove, vengono riviste ed eventualmente aggiornate le procedure, garantendo che siano sempre in linea con le migliori pratiche e le normative più recenti.

Si segnala che, nel corso del 2024, non si sono verificati problemi o incidenti in materia dei diritti umani connessi ai consumatori o utilizzatori finali. In aggiunta, si precisa che, al momento, le risorse economiche allocate per le azioni relative ai consumatori e utilizzatori finali risultano non significative.

3.3.3 Metriche e obiettivi

3.3.3.1 S4-5 Obiettivi legati alla gestione degli impatti rilevanti negativi, al potenziamento degli impatti positivi e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti

Attualmente il Gruppo Monrif non ha stabilito obiettivi specifici connessi ai consumatori o utilizzatori finali. Tuttavia, rimane costantemente impegnato nel monitoraggio della prevenzione degli impatti negativi, della mitigazione di rischi e del perseguimento delle opportunità. Tale impegno si traduce nell'adozione delle pratiche e iniziative descritte precedentemente.

4 Informazioni sulla governance

4.1 ESRS G1 Condotta aziendale

4.1.1 Governance

4.1.1.1 ESRS 2 GOV-1 – Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo

Relativamente alla descrizione del ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo, si fa riferimento a quanto già descritto al capitolo G1 - GOV-1 – Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo.

4.1.2 Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità

4.1.2.1 ESRS 2 IRO-1 – Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti

Attraverso l'analisi di Doppia Materialità, il Gruppo Monrif ha identificato cinque (5) impatti, dei quali 2 positivi attuali, e tre negativi potenziali.

Di seguito la lista degli impatti individuati relativi alla condotta aziendale:

Standard
ESRS
Impatto Descrizione
impatto
Natura
impatto
Attuale/
Potenziale
Orizzonte
temporale
Tipologia di
contributo
Impatto sulla
catena del
valore
ESRS
G1
Condotta
delle
imprese
Cultura
d'impresa
Impatti generati
dalla diffusione
di una cultura
d'impresa etica,
dell'importanza
del rispetto dei
principi
di
equità,
inclusione
e
onestà da parte
del
management,
dei dipendenti,
dei
partner
commerciali
e
degli
altri
Positivo Attuale Lungo
termine
Direttament
e causato
dal Gruppo;
Direttament
e collegato
tramite una
relazione di
business
• A monte
• Operazioni
proprie
• A valle

stakeholder
Mancata
tutela
dei
segnalatori
Inadeguata
gestione
dei
canali
di
segnalazione
aziendali,
con
conseguente
mancata
garanzia
di
riservatezza
e
anonimato
dei
segnalatori
Negativo Potenziale Breve
termine
Direttament
e causato
dal Gruppo
• A monte
• Operazioni
proprie
• A valle
Pagamento ai
fornitori
Non
corretta
gestione
dei
rapporti con i
fornitori
locali,
comprese
le
politiche
di
pagamento alle
piccole e medie
imprese
Negativo Potenziale Breve
termine
Direttament
e causato
dal Gruppo
• A monte
Screening
ESG
dei
fornitori
Presidio
delle
tematiche ESG
nella catena di
fornitura
attraverso
processi
di
selezione
e
monitoraggio
che
comprendano la
valutazione,
la
selezione
e
il
controllo
periodico
dei
fornitori
sulla
base di criteri
ESG
Positivo Attuale Lungo
termine
Direttament
e causato
dal Gruppo;
Direttament
e collegato
tramite una
relazione di
business
• A monte
• Operazioni
proprie
Episodi
di
corruzione
Danni sociali ed
economici
causati
da
episodi
di
corruzione
interni
al
Gruppo e lungo
la
catena
del
valore
Negativo Potenziale Breve
termine
Direttament
e causato
dal Gruppo;
Direttament
e collegato
tramite una
relazione di
business
• Operazioni
proprie

Gli impatti negativi sarebbero generati potenzialmente dal Gruppo e dalla sua catena del valore. Nel lungo termine, viene presa in considerazione l'effetto negativo causato da un'eventuale mancata tutela dei segnalatori per via di un'inadeguata gestione dei canali di segnalazione aziendali, causando un impatto sulla riservatezza e anonimato degli stessi. Nel breve periodo invece, il Gruppo identifica la possibilità di generare un effetto negativo nei fornitori per via di un'incorretta gestione dei rapporti e delle politiche di pagamento, in particolare facendo riferimento alle piccole e medie imprese e la possibilità di generare danni sociali ed economici per via di episodi di eventuali episodi di corruzione interni al Gruppo e lungo la catena del valore.

D'altra parte, il Gruppo genera impatti che sono in grado di creare dei benefici ai suoi portatori d'interesse. Da un lato Monrif trasmette e diffonde una cultura d'impresa etica, che si basa nel

rispetto dei principi di equità, inclusione e onestà nel management, nei dipendenti, nei partner commerciali e in altri stakeholders strategici. Dall'altro, il Gruppo realizza uno screening ESG dei fornitori estendendo presidi delle tematiche ESG nella catena di fornitura attraverso processi di selezione e monitoraggio, come la valutazione, selezione e controllo periodico degli stessi, sulla base dei criteri ESG. In questo modo non solo estende valori e principi di business responsabile ma influenza anche positivamente la condotta aziendale lungo tutta la sua catena di fornitura.

4.1.2.2 G1-1 Politiche in materia di cultura d'impresa e condotta aziendale

Monrif adotta un sistema di regole Corporate Governance conforme alle disposizioni vigenti ed alle raccomandazioni ed alle norme indicate dal Codice di Corporate Governance di Borsa Italiana S.p.A. per le società quotate, nonché alle best practices nazionali e internazionali in materia. La Corporate Governance definisce i principi di buona gestione al fine di accrescere l'affidabilità del Gruppo, a tutela di tutti i suoi soci, azionisti e delle altre parti interessate. Grazie a questo sistema, è possibile prevenire e mitigare eventuali situazioni per porterebbero alla materializzazione degli impatti negativi potenziali identificati.

Da un lato, il sistema di governo societario del Gruppo Monrif è regolamentato da strumenti quali lo Statuto, il Codice di Autodisciplina, il Codice di Comportamento in Materia di Internal Dealing, il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D.lgs. 231/2001 e i relativi allegati (Codice Etico, Statuto dell'Organismo di Vigilanza, Sistema disciplinare e Regolamento dell'Organismo di Vigilanza), il sistema di deleghe e procure nonché le procedure operative redatte dalle singole funzioni. Tali documenti sono pubblicati sul sito internet aziendale e il rispetto delle previsioni in essi contenute è richiesto a tutti gli amministratori, dipendenti e fornitori, ragion per cui vengono stabilite in modo esplicito e vincolante le regole della condotta di business, inclusi i presidi di prevenzione a episodi di corruzione.

In aggiunta, si rende presente che in data 30 aprile 2021, Monrif S.p.A ha deliberato di aderire alle raccomandazioni contenute nel Codice di Corporate Governance delle società quotate predisposto dal Comitato per la Corporate Governance delle società quotate, ed approvato da Borsa Italiana S.p.A. nel gennaio 2020, che recepisce le best practices nazionali ed internazionali elaborate in materia di governo societario degli emittenti quotati.

Il Gruppo Monrif ha anche adottato un Sistema di Controllo Interno volto a monitorare l'efficienza delle operazioni aziendali, il rispetto di leggi e regolamenti, la salvaguardia dei beni aziendali e l'affidabilità delle informazioni, anche finanziarie, fornite agli organi sociali ed al mercato.

Parte integrante del sistema di controllo interno è il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D.lgs. 231/2001 di Monrif S.p.A. (il "Modello") - approvato nella sua ultima versione dal Consiglio di Amministrazione del 29 aprile 2024 e l'Organismo di Vigilanza, previsto dal medesimo decreto, è l'organo deputato a verificarne l'applicazione. L'Organismo di Vigilanza è nominato dal Consiglio di Amministrazione, sentito il parere del Collegio Sindacale, sulla base dei requisiti di professionalità e competenza, onorabilità, autonomia e indipendenza. Il Modello 231 è stato adottato anche da tutte le società controllate, fatta eccezione Compagnia Agricola Finanziaria Immobiliare

S.r.l. ("CAFI")14. Gospeed S.r.l., a seguito della modifica della propria attività, ha adottato nel corso dell'esercizio 2023 un proprio Modello 231.

Il Modello adottato è un insieme di principi generali, regole di condotta, strumenti di controllo e procedure organizzative, attività formativa e informativa e sistema disciplinare, finalizzato ad assicurare, per quanto possibile, la prevenzione delle condotte penalmente rilevanti ai sensi del Decreto.

Il Gruppo ha quindi definito procedure interne formalizzate con riferimento a tematiche che rilevano ai fini del D.lgs. 231/2001, in particolare: reati contro la Pubblica Amministrazione, reati societari, abusi di mercato, delitti informatici e trattamento illecito dei dati, reati in materia di violazione del diritto d'autore,

reati di omicidio colposo, impiego di lavoratori irregolari, reati ambientali, reati di cyber security e reati

tributari.

Per monitorare e prevenire un eventuale impatto negativo legato a una mancata tutela dei segnalatori, nel corso del 2024 il Gruppo ha provveduto ad aggiornare la procedura Whistleblowing secondo quanto previsto dal D.Lgs. 10 marzo 2023, n. 24 in attuazione della direttiva (UE) 2019/1937 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2019, riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell'Unione e recante disposizioni riguardanti la protezione delle persone che segnalano violazioni delle disposizioni normative nazionali.

Monrif ha inoltre adottato un sistema strutturato per individuare e segnalare comportamenti illeciti o non conformi al proprio Codice di Condotta e ai regolamenti interni. Per questo ha messo a disposizione dei propri dipendenti e stakeholder un canale riservato, accessibile dal sito internet aziendale, attraverso cui è possibile è possibile segnalare in modo sicuro eventuali irregolarità. Il sistema è progettato per garantire la riservatezza del segnalante e delle informazioni fornite, assicurando che ogni segnalazione venga presa in carico da personale qualificato, che ne valuta la fondatezza e interverrà con eventuali misure correttive. Un aspetto importante della procedura riguarda la protezione degli informatori attraverso l'implementazione di una serie di misure volte a tutelare chi segnala comportamenti scorretti. Oltre a garantire la riservatezza, Il Gruppo si impegna a prevenire e contrastare qualsiasi forma di ritorsione, diretta e indiretta, nei confronti dei segnalanti attraverso sanzioni disciplinari. Per rafforzare ulteriormente il rispetto delle norme etiche e dei principi aziendali, Monrif ha sviluppato una politica di formazione sulla condotta delle imprese, rivolta a tutti i dipendenti, con un'attenzione particolare verso coloro che ricoprono ruoli di responsabilità. Tale formazione viene erogata periodicamente, con l'obiettivo di rafforzare la consapevolezza sui valori aziendali, le norme di condotta e le procedure per segnalare violazioni.

Infine, per prevenire violazioni dei principi del Global Compact delle Nazioni Unite e delle linee guida dell'OCSE destinate alle imprese multinazionali che interessano i consumatori e/o gli utilizzatori finali nella catena del valore a monte e a valle, il Gruppo Monrif dispone di un Codice di Condotta Commerciale vincolante nella sua catena di fornitura in cui vengono enunciate predisposizioni in materia di Sicurezza e Qualità dei Prodotti e dei Servizi per garantire prodotti e servizi sicuri, sostenibili e sviluppati nel rispetto dei diritti dei consumatori. Il documento è disponibile nel seguente link: Introduzione.

Non sono state identificate funzioni specifiche esposte maggiormente al rischio di corruzione attiva e passiva; di conseguenza, su tale tematica viene erogata a tutti i dipendenti del Gruppo, così da garantire una maggiore consapevolezza e prevenzione. Per maggiori approfondimenti si rimanda al paragrafo 4.1.3 Metriche e obiettivi. Eventuali situazioni specifiche vengono analizzate singolarmente. Sono inoltre presenti procedure di Gruppo atte a regolare il comportamento aziendale in occasione di determinate situazioni (quali omaggi e regalie).

4.1.2.3 G1-2 Gestione dei rapporti con i fornitori

Il Gruppo Monrif non adotta procedure specifiche per identificare l'appartenenza di un fornitore alle categorie delle PMI, e non possiede una politica per evitare ritardi di pagamento, tuttavia, con cadenza settimanale e/o mensile, vengono organizzate riunioni dedicate all'analisi dello scaduto fornitore, durante le quali vengono definite e implementate le relative azioni correttive. Fare riferimento al paragrafo 4.1.3.2 G1-6 Prassi di pagamento.

Il Gruppo Monrif definisce con i propri fornitori rapporti di collaborazione, nel rispetto delle normative nazionali ed internazionali vigenti e dei principi presenti nel Codice Etico, avendo attenzione ai migliori standard professionali, alle migliori pratiche in materia di etica, di tutela della salute e della sicurezza e del rispetto dell'ambiente. Monrif presta la massima attenzione al rispetto di elevati standard qualitativi dei processi produttivi, da parte dei fornitori di beni e/o servizi.

In tale direzione si colloca l'attenzione al rispetto dei diritti e prerogative sindacali previsti da legge e contratti applicati sul piano nazionale. Il processo di approvvigionamento è gestito attraverso un insieme di procedure che permettono di condividere esperienze e specifiche competenze, così da poter rispondere adeguatamente e con rapidità alle necessità aziendali. Le procedure di acquisto sono volte a garantire ed a monitorare la qualità delle prestazioni nel massimo rispetto di economicità, efficacia, tempestività e correttezza. Il processo di selezione dei fornitori è focalizzato non solo sulla soddisfazione dei requisiti tecnici e di performance, ma anche sulla condivisione dei valori aziendali. Ogni fornitore è tenuto infatti ad osservare e sottoscrivere unitamente alla firma del contratto il Codice Etico del Gruppo. L'impegno di Monrif nei confronti delle comunità appartenenti ai territori in cui si concentrano le sue attività è testimoniato dalla politica aziendale nella scelta dei fornitori.

Il Gruppo si è dotato di un Codice di Condotta Commerciale (consultabile sul sito Internet dell'azienda), aggiornato al 1° marzo 2024, che illustra le aspettative di Monrif nei confronti dei fornitori in relazione a: Lavoro e Diritti Umani, Salute e Sicurezza, Ambiente, Sicurezza e Qualità dei prodotti e dei servizi, Etica Aziendale e Sistema di Gestione. La conformità con il Codice di Condotta Commerciale e i principi appena elencati ivi presenti, sono una condizione necessaria per avviare e mantenere un rapporto commerciale con il Gruppo Monrif; nell'ipotesi che venga riscontrata una non conformità con il Codice di Condotta Commerciale, il Gruppo si riserva il diritto di risolvere il rapporto contrattuale con effetto immediato o di chiedere adeguate misure correttive. Come anche esplicitato al suo interno, il Gruppo Monrif si impegna a monitorare la conformità delle attività dei fornitori e subfornitori al Codice di Condotta Commerciale, prevedendo anche la possibilità di effettuare ispezioni di verifica in uno spirito di trasparenza e collaborazione. La selezione del parco fornitori del Gruppo ed in particolar modo di coloro i quali possono generare impatti significativi

sull'ambiente, è gestita in maniera diretta in osservanza delle normative della comunità europea sulla tutela dell'ambiente.

Un importante criterio di selezione considerato dal Gruppo è la provenienza del fornitore; ove possibile, il Gruppo privilegia fornitori all'interno del territorio nazionale. Per alcune categorie merceologiche, come carta ed inchiostri, è necessario però rivolgersi a fornitori esteri a causa dell'inesistenza di fornitori all'interno della Nazione; in questi casi, il Gruppo favorisce fornitori appartenenti all'Unione Europea.

4.1.2.4 G1-3 Prevenzione e individuazione della corruzione e concussione

Il Modello di organizzazione, gestione e controllo (di seguito "Modello" o "MOG") ai sensi del D.lgs. 231/2001 adottato dal Gruppo è finalizzato alla prevenzione e gestione dei reati di corruzione, sia attiva che passiva. Il Modello si compone di una Parte Generale che definisce principi e le regole generali di comportamento disponibile nel sito internet della Società. Inoltre, il Modello è composto da una Parte Speciale che approfondisce i protocolli di comportamento e di controllo dei soggetti coinvolti nelle attività "sensibili" identificate. Nello specifico, tali attività "sensibili" fanno riferimento al conferimento di incarichi di consulenza, e alla selezione, valutazione e gestione dei rapporti con i fornitori ed appaltatori, entrambe anche tramite service infragruppo.

Il Codice Etico del Gruppo richiama dipendenti e collaboratori a tenere una condotta corretta, trasparente e in linea con gli interessi aziendali, ponendo particolare attenzione ai conflitti di interesse e agli atti di cortesia commerciale, consentiti solo in conformità alle procedure aziendali. Il controllo dell'efficacia del Modello è affidato all'Organismo di Vigilanza (OdV), il quale ha il compito di monitorare l'applicazione del Modello, verificare la conformità normativa e segnalare eventuali violazioni. L'Organismo di Vigilanza informa almeno una volta all'anno il Consiglio di Amministrazione o il Presidente del Consiglio di Amministrazione sulle tematiche rispetto al Codice Etico e alla corruzione, attraverso una relazione annuale.

Inoltre, i dipendenti hanno accesso a tutte le procedure ed i protocolli tramite il portale aziendale interno e ricevono newsletter dedicate alle novità e alle tematiche legate a una condotta del business responsabile, rafforzando così la loro consapevolezza e conformità alle normative anticorruzione.

Monrif non ha in programma attività di formazione annuale sull'anticorruzione. Tuttavia, si prevede l'attuazione di programmi di formazione obbligatoria, con lo scopo di garantire l'effettiva conoscenza del Decreto 231, del Codice Etico di Gruppo e del Modello da parte del personale della Società (dirigenti, dipendenti, componenti degli organi sociali). Il livello di formazione è caratterizzato da un diverso approccio e grado di approfondimento, in relazione alla qualifica dei soggetti interessati, al grado di coinvolgimento degli stessi nelle attività sensibili indicate nel Modello e allo svolgimento di mansioni che possono influenzare la salute e sicurezza sul lavoro. L'Organismo di Vigilanza si assicura, d'intesa con la Direzione Risorse Umane, che il programma di formazione sia adeguato ed efficacemente attuato. Le iniziative di formazione possono svolgersi anche a distanza o mediante l'utilizzo di sistemi informatici. La formazione del personale, ai fini dell'attuazione del Modello, è gestita dalla Direzione Risorse Umane, in stretta cooperazione con l'Organismo di Vigilanza.

4.1.3 Metriche e obiettivi

4.1.3.1 G1-4 Casi accertati di corruzione e concussione

Nel 2024 non sono stati segnalati episodi di corruzione, né il Gruppo è stato coinvolto in contenziosi relativi a tale materia. Inoltre, le autorità pubbliche competenti non hanno condotto indagini che abbiano evidenziato responsabilità o esposizioni a carico del Gruppo.

Fare riferimento anche al paragrafo 4.1.2.3 G1-3 Prevenzione e individuazione della corruzione e concussione.

4.1.3.2 G1-6 Prassi di pagamento

Nel 2024, il tempo medio di pagamento ai fornitori calcolato a partire dalla data fattura è stato di 60 giorni12 . Inoltre, la percentuale di pagamenti effettuati entro i termini standard stabiliti è pari al 27% e viene calcolata come totale dei pagamenti puntuali sul totale delle transazioni effettuate nel corso del 2024. Queste metriche comprendono tutti i fornitori del Gruppo e non viene fatta una distinzione fra grandi fornitori e piccole e medie imprese (PMI).

Nello specifico, il Gruppo Monrif attualmente non ha adottato una politica relativa alle prassi di pagamento dei fornitori, tuttavia, ha in essere procedure per la gestione dei pagamenti. Tali procedure considerano come eguali tutti i fornitori del Gruppo, senza differenziarli per grandezza o tipologia.

Infine, nel 2024, non si sono registrati né contenziosi né procedimenti giudiziari relativi a ritardi nei pagamenti da parte del Gruppo Monrif.

12 Per il calcolo dei giorni medi di pagamento sono stati considerati tutti i pagamenti effettuati nel 2024 ai fornitori. Il dato è stato ottenuto calcolando in primis i giorni di pagamento per ciascuna fattura, dati dalla differenza fra la data di emissione della fattura e la data del pareggio della stessa ed in seguito effettuando la media dei giorni di pagamento di ciascuna fattura.

Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari 2024 Approvata dal Consiglio di Amministrazione del 29 aprile 2025 Modello di amministrazione e controllo tradizionale (redatta ai sensi dell'art. 123-bis del Testo Unico della Finanza)

Monrif S.p.A. Via Enrico Mattei, 106 – 40138 Bologna Capitale sociale Euro 39.231.507,04 i.v. – Numero R.E.A. BO-274335 CF e partita IVA 03201780370 Codice fiscale e n. iscr. al Registro Imprese di Bologna 03302810159 Sito istituzionale: www.monrif.it

INDICE

PREMESSA
125
GLOSSARIO
1. Profilo dell'Emittente
2. Informazioni sugli assetti proprietari
2.a) Struttura del capitale sociale (ex art. 123-bis, comma 1, lettera a), TUF) 127
2.b) Restrizioni al trasferimento di titoli (ex art. 123-bis, comma 1, lettera b), TUF) 128
2.c) Partecipazioni rilevanti nel capitale sociale (ex art. 123-bis, c. 1, lettera c) TUF) 128
2.d) Titoli che conferiscono diritti speciali (ex art. 123-bis, comma 1, lettera d), TUF) 128
2.e)
Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismo di esercizio dei diritti di voto (ex art.
123-bis, comma 1, lettera e), TUF) 129
2.f) Restrizioni al diritto di voto (ex art. 123-bis, comma 1, lettera f), TUF) 129
2.g) Accordi tra azionisti (ex art. 123-bis, comma 1, lettera g), TUF) 129
2.h) Clausole di change of control (ex art. 123-bis, comma 1, lettera h), TUF) e disposizioni
statutarie in materia di OPA (ex artt. 104, comma 1-ter, e 104-bis, comma 1, TUF) 129
2.i) Deleghe ad aumentare il capitale sociale e autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie (ex
art. 123-bis, comma 1, lettera m), TUF) 129
2.l) Attività di direzione e coordinamento (ex art. 2497 e ss. cc.) 129
3. Compliance (ex art. 123-bis, comma 2, lettera a), prima parte, TUF) 130
4. Consiglio di Amministrazione 130
4.1 Ruolo del Consiglio di Amministrazione 130
4.2 Nomina e sostituzione (ex art. 123-bis, comma 1, lettera l), TUF) 133
4.3 Composizione (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d) e d-bis), TUF) 135
Criteri e politiche di diversità nella composizione del Consiglio e nell'organizzazione aziendale137
Cumulo massimo agli incarichi ricoperti in altre società 139
Criteri quantitativi e qualitativi per valutare la significatività delle relazioni commerciali,
finanziarie o professionali che possono compromettere l'indipendenza di un
amministratore 139
4.4 Funzionamento del Consiglio di Amministrazione (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d), TUF)
140
4.5 Ruolo del Presidente del Consiglio di Amministrazione 142
Segretario del Consiglio 143
4.6 Consiglieri esecutivi 143
Amministratore Delegato 143
Presidente del Consiglio di Amministrazione 143
Informativa al Consiglio da parte dei consiglieri/organi delegati 144
Altri Consiglieri esecutivi 144
4.7 Amministratori indipendenti e Lead Independent Director 144
Amministratori indipendenti 144
Lead Independent Director 145
5. Gestione delle informazioni societarie 146
6. Comitati interni al Consiglio (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d), TUF) 146
Comitati ulteriori (diversi da quelli previsti dalla normativa o raccomandati dal Codice di CG)147
7. Autovalutazione e successione degli Amministratori – Comitato nomine
148
7.1 Autovalutazione e successione degli amministratori 148
7.2 Comitato Nomine 148
8. Remunerazione degli Amministratori – Comitato Remunerazioni 148
8.1
Remunerazione degli Amministratori
148
8.2 Comitato Remunerazioni 150
9. Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi - Comitato controllo e rischi 151

9.1 Chief Executive Officer 152
9.2 Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate 152
Composizione e funzionamento del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate (ex art. 123-
bis, comma 2, lettera d) TUF) 153
Funzioni attribuite al Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate 154
9.3 Responsabile della funzione di Internal Audit 155
9.4 Modello organizzativo ex D.Lgs. 231/2001 156
9.5 Società di Revisione 158
9.6 Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e altre ruoli e funzioni
aziendali 159
9.7 Coordinamento tra i soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei
rischi 159
10. Interessi degli Amministratori e operazioni con Parti Correlate 159
11. Collegio Sindacale 160
11.1 Nomina e sostituzione 160
11.2 Composizione e funzionamento (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d e d-bis), TUF) 161
Criteri e politiche di diversità 162
Indipendenza 162
Remunerazione 163
Gestione degli interessi 163
11.3 Ruolo 163
12. Rapporti con gli Azionisti 164
Accesso alle informazioni 164
Dialogo con gli Azionisti e altri soggetti interessati 164
13. Assemblee (ex art. 123-bis, comma 1, lettera l) e comma 2, lettera c), TUF) 165
14. Ulteriori pratiche di governo societario (ex art. 123-bis, comma 2, lettera a), seconda parte, TUF)167
15. Cambiamenti della chiusura dell'esercizio di riferimento 167
16. Considerazioni sulla lettera del 17 dicembre 2024 del Presidente del comitato per la Corporate
Governance 168
Tabella 1: INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI ALLA DATA DI CHIUSURA DELL'ESERCIZIO169
Tabella 2: STRUTTURA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALLA DATA DI CHIUSURA
DELL'ESERCIZIO 171
Tabella 3: STRUTTURA DEI COMITATI CONSILIARI ALLA DATA DI CHIUSURA DELL'ESERCIZIO 173
Tabella 4: STRUTTURA DEL COLLEGIO SINDACALE ALLA DATA DI CHIUSURA DELL'ESERCIZIO 175
Allegato 2 176
Allegato A 180

PREMESSA

Con la presente Relazione si intende illustrare il sistema di governo societario adottato da Monrif S.p.A. Tale sistema è in linea con le raccomandazioni contenute nel Codice di Corporate Governance predisposto dal comitato per la Corporate Governance delle Società Quotate e promosso da Borsa Italiana S.p.A. e recepisce le raccomandazioni del comitato per la Corporate Governance emesse in data 17 dicembre 2024.

La Relazione è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione nella sua riunione del 29 aprile 2025 e viene messa a disposizione dei Soci, unitamente alla documentazione prevista per l'Assemblea convocata per l'approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2024 e contestualmente trasmessa alla Borsa Italiana, al fine di facilitarne la messa a disposizione del pubblico. La Relazione è inoltre consultabile sul sito internet istituzionale della Società www.monrif.it.

GLOSSARIO

Assemblea: indica l'Assemblea dei Soci di Monrif S.p.A.

Azioni: le azioni ordinarie della Società, del valore nominale di Euro 0,19 ciascuna.

Codice di Corporate Governance/Codice CG: il Codice di Corporate Governance delle società quotate approvato nel gennaio 2020 dal Comitato per la Corporate Governance e promosso da Borsa Italiana, disponibile sul sito internet www.borsaitaliana.it, nella sezione "Borsa Italiana – Comitato Corporate Governance", cui la Società aderisce.

Comitato per la Corporate Governance: il Comitato italiano per la Corporate Governance delle società quotate, promosso, oltre che da Borsa Italiana S.p.A., da ABI, Ania, Assogestioni, Assonime e Confindustria.

Codice Civile: indica il Regio Decreto 16 marzo 1942, n. 262, come di volta in volta modificato.

Collegio Sindacale: indica il Collegio Sindacale dell'Emittente.

Consiglio di Amministrazione: il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente.

Emittente o Monrif o la Società: indica Monrif S.p.A.

Esercizio: l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024, cui si riferisce la Relazione.

ESRS: i principi di rendicontazione di sostenibilità definiti nel Regolamento Delegato (UE) 2023/2772 della Commissione del 31 luglio 2023.

Gruppo o Gruppo Monrif: indica Monrif e le società da essa controllate.

Procedura per le Operazioni con Parti Correlate: indica la procedura per le operazioni con parti correlate adottata dalla Società ai sensi delle disposizioni di cui al Regolamento OPC.

Regolamento Emittenti: indica il regolamento di attuazione del TUF, concernente la disciplina degli emittenti, adottato dalla CONSOB con delibera n. 11971 del 14 maggio 1999, come di volta in volta modificato e integrato.

Regolamento Mercati CONSOB: il Regolamento emanato dalla CONSOB con deliberazione n. 20249 del 2017 in materia di mercati.

Regolamento Parti Correlate Consob o Regolamento OPC: il Regolamento emanato dalla CONSOB con deliberazione n. 17221 del 12 marzo 2010 (come successivamente modificato) in materia di operazioni con parti correlate.

Relazione: la presente relazione sul governo societario e gli assetti societari che le società sono tenute a redigere ai sensi dell'art. 123-bis TUF

Relazione sulla Remunerazione: la Relazione sulla politica in materia di Remunerazione e sui compensi corrisposti che la Società è tenuta a redigere e pubblicare ai sensi dell'art. 123-ter TUF e 84-quater Regolamento Emittenti CONSOB.

Statuto: indica lo Statuto sociale della Società, così come da ultimo modificato e disponibile presso il sito internet www.monrif.it

Testo Unico della Finanza o TUF: il Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, come di volta in volta modificato e integrato.

Inoltre, laddove non diversamente precisato, nelle sezioni che richiamano il contenuto degli ESRS rilevanti devono altresì intendersi richiamate by reference le definizioni degli stessi ESRS, in particolare quelle relative a: attività di lobbying, catena del valore, comunità interessate, corruzione attiva e passiva, cultura d'impresa, consumatori, dichiarazione sulla sostenibilità, dipendente, discriminazione, fornitori, forza lavoro propria, impatti, impatti legati alla sostenibilità, lavoratori nella catena del valore, lavoratori non dipendenti, membri indipendenti del consiglio di amministrazione, metriche, modello aziendale, molestie, obiettivo, opportunità, opportunità legate alla sostenibilità, organi di amministrazione direzione e controllo, politica, popoli indigenti, portatori di interessi, questioni di sostenibilità, rilevanza, rischi, rischi legati alla sostenibilità, utilizzatori finali.

Infine, laddove non diversamente precisato, devono altresì intendersi richiamate by reference le definizioni del Codice CG relative a: amministratori, amministratori esecutivi, amministratori indipendenti, azionista significativo, chief executive officer (CEO), organo di amministrazione, organo di controllo, piano industriale, società a proprietà concentrata, società grande, successo sostenibile, top management.

1. Profilo dell'Emittente

Descrizione dell'attività dell'Emittente

Monrif S.p.A. ("Monrif"), società quotata alla Borsa di Milano dal 1986, con sede sociale a Bologna in via Enrico Mattei, 106, è la società holding del Gruppo Monrif.

Il Gruppo è attivo nel settore dell'editoria tramite la controllata Editoriale Nazionale S.r.l., nel settore della raccolta pubblicitaria tramite la controllata Società Pubblicità Editoriale e Digitale S.r.l. ("SpeeD"), nel settore digital tramite la controllata Robin S.r.l. e nel settore della stampa poligrafica tramite la controllata Poligrafici Printing S.p.A.

Il Gruppo Monrif opera, inoltre, nel settore dell'ospitalità tramite la controllata E.G.A. Emiliana Grandi Alberghi S.r.l.

Modello di governance adottato dall'Emittente

La Società è organizzata secondo il modello tradizionale di cui agli artt. 2380-bis e seguenti c.c., nell'ambito del quale, ferme le competenze inderogabili dell'Assemblea:

  • al Consiglio di Amministrazione compete in via esclusiva la gestione amministrativa e strategica della Società per il conseguimento dell'oggetto sociale1;
  • la funzione di vigilanza sull'osservanza della legge e dello Statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e in particolare sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società compete al Collegio Sindacale2 ;
  • la revisione legale dei conti dell'Emittente è attribuita a una società di revisione legale iscritta nell'apposito registro.3.

All'interno del Consiglio di Amministrazione sono inoltre costituiti:

  • il Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, con funzioni di controllo interno e di gestione dei rischi ai sensi delle Raccomandazioni n. 32, 33 e 35 del Codice di Corporate Governance e con funzioni e compiti previsti dalla Procedura Parti Correlate e dal Regolamento OPC4 ;
  • il Comitato per la Remunerazione, che svolge funzioni di cui alle Raccomandazioni n. 25 e 26 del Codice di Corporate Governance5.

1 cfr Sezione 4 di questa Relazione.

2 cfr Sezione 11.2 di questa Relazione.

3 cfr Sezione 9.5 di questa Relazione.

4 cfr Sezioni 9.2 e 10 di questa Relazione.

5 cfr Sezione 8.2 di questa Relazione.

Le attribuzioni e le norme di funzionamento degli organi societari sono disciplinate, oltre che dalle disposizioni di legge e regolamentari pro tempore vigenti, dallo Statuto, dal Regolamento dell'Assemblea, dal Regolamento del Consiglio di Amministrazione e dei suoi comitati, nonché dalle procedure aziendali applicabili.

Politiche di sostenibilità

Il Consiglio di Amministrazione guida la Società perseguendone il successo sostenibile. Per le iniziative svolte in tal senso dal Consiglio si rinvia alle Sezioni della Relazione dove sono illustrate: (i) le modalità di integrazione di questo obiettivo nelle strategie (Sezione 4.1), nelle politiche di remunerazione (Sezione 8) e nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (Sezione 9); e (ii) le misure di Corporate Governance specificamente adottate al riguardo (Sezione 9.2 (Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate)).

Rendicontazione di sostenibilità

L'Emittente redige la Rendicontazione di sostenibilità ("RS") redatta in conformità alle disposizioni introdotte dalla Direttiva sulla rendicontazione della sostenibilità delle imprese (UE) 2022/2464 ("CSRD") recepita con D.Lgs. 125/2024 ("Decreto") e ai principi di rendicontazione ESRS e pubblicata sul sito internet della Società (www.monrif.it), nella sezione "ESG".

Dichiarazione sulla natura di PMI dell'Emittente

Si precisa che, alla data della presente Relazione, la Società si qualifica come "PMI" ai sensi dell'art. 1, comma w-quater.1) del TUF, per tutti i fini previsti dal TUF medesimo e dalla normativa, anche regolamentare, applicabile. In particolare, la Società è qualificabile come PMI in quanto la capitalizzazione di mercato di Monrif relativa al 2024 (calcolata in conformità all'art. 2-ter, comma 1, del Regolamento Emittenti) è risultata pari ad Euro 11,1 milioni, inferiore alla soglia prevista dall'art. 1, comma 1, lettera w-quater.1), del TUF.

Qualifica di "società grande" e "a proprietà concentrata" ai sensi del Codice CG

Ai sensi del Codice di Corporate Governance la Società non è qualificabile come società "grande", in quanto la relativa capitalizzazione è stata inferiore, negli ultimi 3 anni solari, alla soglia prevista per le società grandi dal Codice di Corporate Governance (i.e., Euro 1 miliardo); mentre è qualificabile come società "a proprietà concentrata".

2. Informazioni sugli assetti proprietari

2.a) Struttura del capitale sociale (ex art. 123-bis, comma 1, lettera a), TUF)

Alla data della presente Relazione, il capitale sociale sottoscritto e versato della Società è pari a Euro 39.231.507,04 ed è suddiviso in n. 206.481.616 azioni ordinarie del valore nominale di Euro 0,19 ciascuna. Le azioni ordinarie sono quotate sul mercato Euronext Milan organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.

La Società non ha emesso azioni con diritto di voto limitato o prive dello stesso, così come non sono in circolazione obbligazioni convertibili, né warrant o altri strumenti finanziari che diano il diritto di sottoscrivere azioni di nuova emissione. Le azioni sono indivisibili, nominative ed immesse, in regime di dematerializzazione, nel sistema di gestione accentrata gestito da Monte Titoli S.p.A.

Alla data della Relazione non esistono altre categorie di azioni. Fatto salvo quanto di seguito indicato, ciascuna azione ordinaria della Società attribuisce il diritto ad un voto in tutte le assemblee ordinarie e straordinarie della Società, nonché gli altri diritti amministrativi previsti dalle applicabili disposizioni di legge e dello Statuto.

L'Assemblea del 24 aprile 2019, in seduta straordinaria, ha deliberato di approvare la modifica dell'art. 11 dello Statuto al fine di introdurre la c.d. maggiorazione del voto di cui all'art. 127-quinquies del TUF, prevedendo che la maggiorazione del diritto di voto sia acquisita al decorrere del periodo minimo di

appartenenza delle azioni di 24 mesi e stabilendo il limite massimo della maggiorazione a due voti per ciascuna azione. Per maggiori informazioni si rinvia al successivo paragrafo d).

La struttura del capitale sociale dell'Emittente alla data della Relazione è rappresentata nella Tabella 1 allegata alla presente Relazione.

2.b) Restrizioni al trasferimento di titoli (ex art. 123-bis, comma 1, lettera b), TUF)

Lo Statuto non prevede restrizioni al trasferimento delle azioni della Società, né limiti al possesso delle azioni della Società, né sono previste clausole di gradimento per accedere alla compagine sociale.

Si segnala che l'accordo di co-investimento sottoscritto in data 26 settembre 2024 tra Monti Riffeser S.r.l. ("Monti Riffeser") e ADV Media S.r.l., Tamburi Investment Partners S.p.A, Future S.r.l. e Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste (gli "Azionisti di Minoranza"), come successivamente modificato e vigente alla data della Relazione (l'"Accordo di Co-Investimento") prevede – inter alia – degli obblighi di lock-up in capo agli Azionisti di Minoranza, i quali si sono impegnati a non trasferire le Azioni Monrif dagli stessi detenute.

Rispetto al contenuto di tali obblighi e per ogni dettaglio si rinvia a quanto indicato nel successivo paragrafo 2.g) "Accordi tra azionisti" ed alle informazioni essenziali dell'Accordo di Co-Investimento, di cui agli artt. 122 del TUF e 130 del Regolamento Emittenti, pubblicate sul sito internet della Società www.monrif.it, nella sezione "https://www.monrif.it/investor-relation/offerta-pubblica-di-acquistovolontaria-totalitaria-promossa-da-monti-riffeser-s-r-l/".

2.c) Partecipazioni rilevanti nel capitale sociale (ex art. 123-bis, c. 1, lettera c) TUF)

Le partecipazioni rilevanti nel capitale sociale, alla data della presente Relazione, secondo quanto risulta dalle comunicazioni ricevute ai sensi dell'art. 120 del TUF e dalle altre informazioni in possesso della Società, sono indicate nella Tabella 1 allegata alla Relazione.

2.d) Titoli che conferiscono diritti speciali (ex art. 123-bis, comma 1, lettera d), TUF)

Non esistono titoli che conferiscono diritti speciali di controllo. L'Assemblea del 24 aprile 2019, in seduta straordinaria, ha deliberato di approvare la modifica dell'art. 11 dello Statuto al fine di introdurre, ai sensi dell'art. 127-quinquies del TUF, le azioni a voto maggiorato.

In particolare, in deroga alla regola generale per cui ogni azione dà diritto ad un voto, ai sensi dell'art. 11 dello Statuto, in conformità all'art. 127-quinquies del TUF, ciascuna azione dà diritto a voto doppio (e dunque a due voti per ogni azione) ove siano soddisfatte entrambe le seguenti condizioni: (a) l'azione sia appartenuta allo stesso soggetto, in virtù di un diritto reale legittimante l'esercizio del diritto di voto (piena proprietà con diritto di voto o nuda proprietà con diritto di voto o usufrutto con diritto di voto) per un periodo continuativo di almeno ventiquattro mesi (il "Periodo"); (b) la ricorrenza del presupposto sub (a) sia attestata dall'iscrizione continuativa per il Periodo nell'elenco speciale appositamente istituito (l'"Elenco Speciale").

Alla data della Relazione alcuni degli azionisti iscritti nell'Elenco Speciale per la legittimazione al beneficio del voto maggiorato hanno maturato detto beneficio.

In particolare, alla data della Relazione il numero delle azioni con diritto alla maggiorazione è pari a n. 51.761.470 (due diritti di voto per ciascuna azione) su un totale di 203.812.736 azioni (escluse n. 2.668.880 azioni proprie), quindi con una variazione dei diritti di voto complessivi a 255.574.206 (escluse n. 2.668.880 azioni proprie).

Ai sensi dell'art. 127-quinquies, comma 10, del TUF la maggiorazione del diritto di voto si computa per la determinazione dei quorum costitutivi e deliberativi dell'Assemblea dei Soci. Per ulteriori informazioni si rinvia al regolamento per il voto maggiorato disponibile sul sito internet della Società (www.monrif.it), ove sono altresì pubblicati, in conformità con quanto previsto dall'art. 143-quater del Regolamento Emittenti, i dati identificativi degli azionisti che hanno richiesto l'iscrizione nell'Elenco Speciale, con indicazione delle relative partecipazioni, comunque superiori alla soglia indicata dall'art. 120, comma 2, del TUF, e della data di iscrizione.

Si rinvia altresì, sempre nell'ambito del suindicato sito internet, alla sezione Comunicati Stampa, ove sono pubblicate tutte le comunicazioni relative alle variazioni dell'ammontare dei diritti di voto avvenute nell'Esercizio.

2.e) Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismo di esercizio dei diritti di voto (ex art. 123 bis, comma 1, lettera e), TUF)

Non è previsto alcun meccanismo specifico di esercizio dei diritti di voto in caso di partecipazione azionaria dei dipendenti.

2.f) Restrizioni al diritto di voto (ex art. 123-bis, comma 1, lettera f), TUF)

Alla data della presente Relazione, lo Statuto non prevede restrizioni al diritto di voto, né limitazioni al diritto di voto per i soci titolari di azioni ordinarie, né limitazioni dei diritti di voto a una determinata percentuale o a un certo numero di voti, né termini imposti per l'esercizio del diritto di voto o sistemi in cui, con la cooperazione della Società, i diritti finanziari connessi ai titoli sono separati dal possesso dei titoli.

2.g) Accordi tra azionisti (ex art. 123-bis, comma 1, lettera g), TUF)

Come indicato al precedente paragrafo 2.b) della Relazione, in data 26 settembre 2024 Monti Riffeser e gli Azionisti di Minoranza hanno sottoscritto un accordo di co-investimento, da ultimo modificato in data 21 gennaio 2025 (l'"Accordo di Co-Investimento"). L'Accordo di Co-Investimento è stato sottoscritto nel contesto dell'offerta pubblica di acquisto volontaria promossa da Monti Riffeser avente a oggetto la totalità delle azioni ordinarie emesse da Monrif, non detenute dalle Parti e diverse dalle azioni proprie detenute dall'Emittente, finalizzata a ottenere la revoca delle Azioni dalla quotazione e dalle negoziazioni su Euronext Milan, mercato regolamentato organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. ("Delisting").

L'Accordo di Coi-Investimento è volto a disciplinare, inter alia, taluni obblighi e impegni delle parti in relazione al trasferimento delle azioni Monrif e alla sottoscrizione, alla data del Delisting, di un patto parasociale volto a disciplinare la governance dell'Emittente nonché talune limitazioni relative al trasferimento delle azioni successivamente al completamento del Delisting (il "Patto Parasociale").

Per maggiori informazioni circa il contenuto dell'Accordo di Co-Investimento e del Patto Parasociale, si rinvia a quanto indicato nelle informazioni essenziali redatte ai sensi degli artt. 122 del TUF e 130 del Regolamento Emittenti, pubblicate sul sito internet della Società www.monrif.it, nella sezione "https://www.monrif.it/investor-relation/offerta-pubblica-di-acquisto-volontaria-totalitaria-promossada-monti-riffeser-s-r-l/".

2.h) Clausole di change of control (ex art. 123-bis, comma 1, lettera h), TUF) e disposizioni statutarie in materia di OPA (ex artt. 104, comma 1-ter, e 104-bis, comma 1, TUF)

Clausole di change of control

Nell'ambito degli accordi sottoscritti tra Monrif e le società controllate con gli istituti finanziatori è prevista una clausola di change of control con riferimento a Monrif in forza della quale gli Istituti di Credito possono recedere dai relativi contratti di finanziamento nell'ipotesi in cui (i) Monti Riffeser S.r.l. cessi di detenere una percentuale del capitale sociale e delle azioni con diritto di voto di Monrif almeno pari al 30%, e (ii) Andrea Riffeser Monti perda il diritto di presentare, anche tramite Monti Riffeser S.r.l., e votare una lista di candidati alla carica di amministratori della Società che risulti la lista di maggioranza, coerentemente con le applicabili disposizioni di legge e statutarie.

Disposizioni statutarie in materia di offerte pubbliche di acquisto

Con riferimento alle vigenti disposizioni in materia di offerte pubbliche di acquisto, si precisa che lo Statuto non prevede alcuna deroga alle disposizioni sulla passivity rule previste dall'art. 104, commi 1 e 1-bis del TUF, né prevede espressamente l'applicazione delle regole di neutralizzazione ex art. 104-bis, commi 2 e 3 del TUF.

2.i) Deleghe ad aumentare il capitale sociale e autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie (ex art. 123-bis, comma 1, lettera m), TUF)

Alla data della presente Relazione, l'Assemblea dei Soci non ha conferito deleghe agli amministratori per aumenti di capitale sociale o l'emissione di strumenti finanziari partecipativi, né ha autorizzato l'acquisto di azioni proprie.

2.l) Attività di direzione e coordinamento (ex art. 2497 e ss. cc.)

La Società non è soggetta all'attività di direzione e coordinamento ai sensi dell'art. 2497 e seguenti del Codice Civile. A tal riguardo, si precisa che l'azionista Monti Riffeser S.r.l. non esercita attività di

direzione e coordinamento nei confronti di Monrif in quanto società holding di partecipazioni e priva della necessaria struttura organizzativa.

Si precisa che:

  • le informazioni richieste dall'art. 123-bis, comma primo, lettera i) ("gli accordi tra la società e gli amministratori […] che prevedono indennità in caso di dimissioni o licenziamento senza giusta causa o se il loro rapporto di lavoro cessa a seguito di un'offerta pubblica di acquisto") sono contenute nella sezione della Relazione dedicata alla remunerazione (Sezione 8.1);
  • le informazioni richieste dall'art. 123-bis, comma primo, lettera l), prima parte ("le norme applicabili alla nomina e alla sostituzione degli amministratori […] se diverse da quelle legislative e regolamentari applicabili in via suppletiva") sono illustrate nella sezione della Relazione dedicata al Consiglio di amministrazione (Sezione 4.2);
  • le informazioni richieste dall'art. 123-bis, comma primo, lettera l), seconda parte ("le norme applicabili […] alla modifica dello Statuto, se diverse da quelle legislative e regolamentari applicabili in via suppletiva") sono illustrate nella sezione della Relazione dedicata all'Assemblea (Sezione 13).

3. Compliance (ex art. 123-bis, comma 2, lettera a), prima parte, TUF)

La Società ha aderito alle raccomandazioni contenute nel Codice di Corporate Governance, adeguando il proprio sistema di Corporate Governance a tali previsioni.

Si segnala altresì che Monrif, in data 30 aprile 2021, ha deliberato di aderire al nuovo Codice di Corporate Governance delle società quotate. Pertanto, Monrif ha provveduto ad adottare tutti i provvedimenti necessari e/o opportuni al fine di assicurare il recepimento delle previsioni del Codice di Corporate Governance e conformare il proprio assetto di Corporate Governance a tali disposizioni.

Si precisa che il Codice di Corporate Governance è accessibile al pubblico sul sito internet del Comitato per la Corporate Governance alla pagina https://www.borsaitaliana.it/comitato-corporategovernance/codice/2020.pdf. La Relazione è stata redatta anche tenendo conto delle indicazioni di cui al format elaborato da Borsa Italiana per la relazione sul governo societario (X Edizione dicembre 2024).

Né la Società né le società controllate sono soggette a disposizioni di legge non italiane che influenzano la struttura di Corporate Governance della Società.

4. Consiglio di Amministrazione

4.1 Ruolo del Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione ("CdA") guida la società perseguendone il successo in un'ottica di crescita sostenibile.

Al Consiglio spetta il potere nonché il dovere di direzione sull'attività dell'Emittente, perseguendo l'obiettivo finale e primario della creazione di valore per gli Azionisti in un orizzonte di medio-lungo periodo. Il Consiglio di Amministrazione guida la Società perseguendone il successo sostenibile ed è investito dei più ampi poteri per la gestione ordinaria e straordinaria della Società con facoltà di compiere tutti gli atti ritenuti opportuni per il conseguimento dell'oggetto sociale, esclusi soltanto quelli riservati dalla legge all'Assemblea.

La Società opera secondo le disposizioni del Codice Civile concernenti le società per azioni. Il Consiglio di Amministrazione è investito dei poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione, con facoltà di compiere tutti gli atti che ritenga necessari ed opportuni per il raggiungimento dello scopo sociale, con esclusione degli atti che sono riservati dalla legge e/o dallo Statuto all'Assemblea dei Soci.

Il Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'art. 2365, comma 2, del Codice Civile è inoltre competente ad assumere le seguenti deliberazioni, ferma restando la concorrente competenza dell'assemblea: (i) fusioni nei casi previsti dagli articoli 2505 e 2505-bis del Codice Civile; (ii) scissioni nei casi previsti dall'art. 2506-ter, ultimo comma, del Codice Civile; (iii) istituzione o soppressione di sedi secondarie; (iv) riduzione del capitale a seguito di recesso; (v) adeguamento dello Statuto a disposizioni normative; (vi) trasferimento delle sede sociale nel territorio nazionale.

Il Consiglio di Amministrazione riveste un ruolo centrale nell'ambito dell'organizzazione aziendale e ad esso fanno capo le funzioni e la responsabilità degli indirizzi strategici ed organizzativi, nonché la verifica dell'esistenza dei controlli necessari per monitorare l'andamento dell'Emittente e delle società del Gruppo.

Nell'ambito dei poteri allo stesso attribuiti dallo Statuto e coerentemente con le raccomandazioni del Codice di Corporate Governance, il Consiglio di Amministrazione, nel corso dell'Esercizio:

  • (i) definisce le strategie dell'Emittente e del Gruppo in coerenza con il perseguimento del successo sostenibile e monitorandone la relativa attuazione. Nell'ambito delle sue competenze, il Consiglio di Amministrazione esamina e approva i piani strategici, industriali e finanziari dell'Emittente e del Gruppo, monitorandone periodicamente l'attuazione. In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha approvato in data 9 aprile 2025, il piano strategico 2025-2029 e ne monitora costantemente l'attuazione. Il Consiglio di Amministrazione ha trimestralmente valutato l'andamento della gestione della Società e del Gruppo, tenendo in considerazione le informazioni ricevute dall'Amministratore Delegato nonché confrontando periodicamente i risultati conseguiti con quelli programmati;
  • (ii) definisce il sistema di governo societario ritenuto più funzionale allo svolgimento dell'attività dell'impresa e al perseguimento delle sue strategie, nonché la struttura del Gruppo. In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha (a) nominato i comitati endoconsiliari, attribuendo loro specifiche funzioni; (b) nominato e conferito i poteri al Presidente e al Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione; e (c) ha approvato e aggiornato il modello organizzativo del Gruppo;
  • (iii) valuta l'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società e delle controllate aventi rilevanza strategica, con particolare riferimento al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi. Ai sensi dell'art. 2381 del Codice Civile e della Raccomandazione n. 1, d) del Codice di Corporate Governance, il Consiglio di Amministrazione, nel corso dell'Esercizio, ha valutato periodicamente l'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile generale dell'Emittente e delle altre società aventi rilevanza strategia del Gruppo, con particolare riferimento al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi. Nell'ambito di tale attività il Consiglio di Amministrazione si è avvalso, a seconda dei casi, del supporto del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, del responsabile della funzione di Internal Audit, nonché del Dirigente Preposto;
  • (iv) promuove il dialogo con gli azionisti e gli altri stakeholder rilevanti per l'Emittente. A tal riguardo il Consiglio di Amministrazione ha adottato, in data 28 marzo 2022, la Politica di Dialogo con gli Azionisti volta a (a) assicurare un rapporto costante e aperto, fondato sulla comprensione reciproca dei ruoli, con gli investitori istituzionali attuali, i potenziali investitori, i gestori di attivi, gli operatori del mercato finanziario, la stampa economica italiana e internazionale, con le agenzie di rating e i proxy advisor, con le associazioni di categoria e con la generalità dei suoi azionisti nonché dei titolari o portatori di altri strumenti finanziari emessi dalla Società, al fine di accrescerne il livello di comprensione circa le attività svolte dalla Società e dal Gruppo, il suo andamento economico-finanziario e le sue strategie volte a perseguire il successo sostenibile in linea con quanto raccomandato dall'Art. 1 del Codice di Corporate Governance nonché (b) mantenere un adeguato canale di informazione con tali soggetti (per maggiori informazioni in merito alle previsioni della Politica di Dialogo con gli Azionisti, si rimanda alla Sezione 12 della presente Relazione).
  • (v) ha adottato, su proposta del Presidente e dell'Amministratore delegato, una procedura per la gestione interna e la comunicazione all'esterno di documenti e informazioni sull'Emittente, con particolare riferimento alle informazioni privilegiate (per maggiori informazioni si rinvia alla Sezione 5 della presente Relazione); e
  • (vi) esamina e approva preventivamente le operazioni dell'Emittente e delle sue controllate, quando tali operazioni abbiano un significativo rilievo strategico, economico, patrimoniale o finanziario

per l'Emittente, con particolare attenzione alle situazioni in cui uno o più amministratori siano portatori di un interesse per conto proprio o di terzi.

A tal proposito, si segnala che il Consiglio di Amministrazione non ha stabilito criteri per l'individuazione delle operazioni che abbiano un significativo rilievo strategico, economico, patrimoniale o finanziario per l'Emittente, in quanto, fatta eccezione per i poteri espressamente conferiti al Presidente e al Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione è previsto che il Consiglio dell'Emittente si esprima e valuti la maggior parte delle operazioni di rilievo, garantendo un costante monitoraggio dell'andamento della gestione e prendendo parte attiva alle principali scelte aziendali.

Per quanto concerne la gestione dei conflitti di interesse e delle operazioni con parti correlate dell'Emittente e del Gruppo si rinvia alla seguente Sezione 10 della presente Relazione.

Il Consiglio di Amministrazione nell'Esercizio non ha ritenuto necessario o opportuno elaborare motivate proposte da sottoporre all'Assemblea in merito al sistema di governo societario in quanto ritiene l'attuale sistema di governo societario funzionale alle esigenze dell'impresa.

In data 9 aprile 2025 il Consiglio di Amministrazione ha nominato il dirigente preposto responsabile per l'elaborazione della Rendicontazione di Sostenibilità del Gruppo Monrif, nella persona di Nicola Natali ed approvato la procedura per la predisposizione della Rendicontazione di sostenibilità ("Procedura").

La finalità della Procedura, redatta sotto la supervisione del dirigente preposto responsabile per l'elaborazione della Rendicontazione di Sostenibilità del Gruppo Monrif, intende definire le attività operative del processo di Rendicontazione di Sostenibilità (di seguito anche il "Processo"), nonché i ruoli e le responsabilità del personale coinvolto in tale processo.

Il dirigente preposto alla sostenibilità è responsabile di garantire l'adeguatezza, l'efficace applicazione e il continuo aggiornamento della Procedura al fine di assicurare il perseguimento dei seguenti obiettivi di controllo:

  • adeguata e chiara suddivisione delle responsabilità e individuazione dei livelli di autorizzazione;
  • gestione completa e accurata delle informazioni relative alle attività di questo processo;
  • comunicazione di dati di sostenibilità accurati, completi e tempestivi;
  • valutazione accurata dei dati inclusi nella Rendicontazione di Sostenibilità;
  • la coerenza tra i dati di sostenibilità e i dati finanziari inclusi nel bilancio;
  • promuovere un approccio che integri la sostenibilità nelle operazioni aziendali, tenendo conto dell'intera catena del valore;
  • monitorare il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità e coordinare, ove possibile, le attività correlate a livello di business unit;
  • garantire la cooperazione interfunzionale coinvolta nella sostenibilità all'interno dell'organizzazione;
  • promuovere il processo di gestione dei rischi di sostenibilità e garantire la conformità alle leggi e ai regolamenti in materia di sostenibilità.

Come previsto dall'ESRS 2 GOV 1 nei par. 19/20 e specificamente al paragrafo 22, alla data della presente Rendicontazione, il CdA non ha formalmente delegato la gestione degli impatti, rischi e opportunità in ambito ESG dell'organizzazione ad uno specifico comitato, ma si avvale del Comitato Controllo e Rischi e Parte Correlate (CCRePC) il quale, nel contesto del mandato attribuitogli, svolge un ruolo di supporto in merito alle valutazioni e alle decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, all'approvazione della rendicontazione di sostenibilità annuale di cui ne supervisiona le tematiche di sostenibilità, essendo l'organo di Governance incaricato per tale proposito [ESRS GOV-1, par.,22. a], [ESRS GOV-1, par. 22.b]. Pertanto, il Consiglio di Amministrazione di Monrif S.p.A., attraverso il CCRePC, di cui ne determina la composizione, viene periodicamente informato delle tematiche relative alla sostenibilità [ESRS GOV-1, par.24].

L'attività del Comitato controllo e rischi e parti correlate e l'attività di Internal Audit svolte nell'esercizio 2024 hanno consentito all'amministratore incaricato di mantenere un adeguato livello di aggiornamento dei principali rischi ESG riferiti ai principali processi aziendali del Gruppo, tenendo

conto delle caratteristiche delle attività svolte dalla Società. Tali rischi sono stati portati all'attenzione del Consiglio di Amministrazione, attraverso le relazioni periodiche del responsabile della funzione di Internal Audit. [ESRS GOV-1, par. 22.c], [ESRS GOV-1, par. 22.c/i]; [ESRS GOV-1, par. 22.c/ii], [ESRS GOV-1, par. 22.c/iii].

Al momento non sono previsti obiettivi quantitativi connessi agli impatti, ai rischi e alle opportunità rilevanti identificati tramite l'analisi di Doppia Materialità condotta dal Gruppo, e descritta nel capitolo 1.1.4.1 "IRO-1 Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti" della Rendicontazione di Sostenibilità. [ESRS GOV-1, par. 22.d].

In particolare, sulla base da quanto predisposto nell'ESRS 2 GOV-2 par. 26, il Consiglio di Amministrazione è incaricato dell'approvazione della Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità e dell'analisi di doppia materialità, che analizza gli impatti, i rischi e le opportunità ESG rilevanti per il Gruppo. L'analisi di doppia materialità è stata condotta per la prima volta nel 2024, questo rappresenta un primo passo per definire la modalità secondo cui gli organi di amministrazione, direzione e controllo terranno conto degli impatti, dei rischi e delle opportunità nel controllare la strategia dell'impresa, le sue decisioni in merito a operazioni importanti, nonché il suo processo di gestione del rischio. Per l'elenco degli impatti, dei rischi e delle opportunità si veda quanto riportato nella sezione "1.1.3.3 SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale" della Rendicontazione di Sostenibilità.

Come previsto dall'ESRS 2 par. 22, alla data della presente Rendicontazione il CdA non ha formalmente delegato la gestione degli impatti, rischi e opportunità in ambito ESG dell'organizzazione ad uno specifico comitato, ma si avvale del Comitato Controllo e Rischi e Parte Correlate (CCRePC). Il CCRePC, nel contesto del mandato attribuitogli, dà supporto in merito alle valutazioni e alle decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché a quelle relative all'approvazione della rendicontazione di sostenibilità annuale. L'attività del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate e l'attività di Internal Audit svolte nell'esercizio 2024 hanno consentito all'amministratore incaricato di mantenere un adeguato livello di aggiornamento dei principali rischi riferiti ai principali processi aziendali del Gruppo, tenendo conto delle caratteristiche delle attività svolte dalla Società.

4.2 Nomina e sostituzione (ex art. 123-bis, comma 1, lettera l), TUF)

La Società è amministrata da un Consiglio di Amministrazione, composto da non meno di 3 (tre) e non più di 15 (quindici) membri. L'Assemblea determina il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione.

Ai sensi dello Statuto il Consiglio di Amministrazione nomina, tra i suoi componenti, il Presidente, e può nominare uno o più Vice-Presidenti nonché uno o più Amministratori Delegati, ed altresì un Comitato Esecutivo.

La nomina degli Amministratori avviene da parte dell'Assemblea ai sensi di legge e in conformità a quanto previsto dall'art. 16 dello Statuto, sulla base di liste presentate dagli azionisti, secondo la procedura descritta di seguito, salvo quanto diversamente o ulteriormente previsto da inderogabili norme di legge o regolamentari.

Possono presentare una lista per la nomina degli amministratori i soci che, al momento della presentazione della lista, siano titolari - da soli ovvero unitamente ad altri soci presentatori - di una quota di partecipazione al capitale almeno pari al 2,5% del capitale sociale con diritto di voto, ovvero la diversa quota stabilita ai sensi delle applicabili disposizioni di legge. La titolarità della quota minima di partecipazione è determinata avendo riguardo alle azioni che risultano registrate a favore del socio nel giorno in cui le liste sono depositate presso la Società; la relativa certificazione può essere prodotta anche successivamente al deposito purché entro il termine previsto per la pubblicazione delle liste medesime. Lo Statuto non prevede la possibilità per il Consiglio di Amministrazione uscente di presentare una lista.

Le liste sono depositate presso la sede sociale, secondo le modalità prescritte dalla disciplina vigente, almeno 25 (venticinque) giorni prima di quello previsto per l'Assemblea chiamata a deliberare sulla nomina degli amministratori. Le liste, inoltre, devono essere messe a disposizione del pubblico a cura

della Società almeno 21 (ventuno) giorni prima di quello previsto per la predetta Assemblea, secondo le modalità prescritte dalla disciplina vigente.

Le liste prevedono un numero di candidati non superiore a 15 (quindici), ciascuno abbinato ad un numero progressivo. Ciascuna lista che presenti un numero di candidati pari o superiore a 3 dovrà includere un numero di candidati del genere meno rappresentato tale da garantire che la composizione della lista rispetti le disposizioni di legge e regolamentari, di volta in volta vigenti, in materia di equilibrio tra generi (maschile e femminile). A ciascuna lista devono essere allegati:

  • (i) curriculum vitae dei candidati;
  • (ii) dichiarazioni con le quali ciascuno dei candidati accetta la propria candidatura e attesta, sotto la propria responsabilità, l'inesistenza di cause di ineleggibilità e incompatibilità, nonché l'esistenza dei requisiti prescritti dalla normativa vigente per ricoprire la carica di Amministratore della Società, inclusa la dichiarazione circa l'eventuale possesso dei requisiti di indipendenza; e
  • (iii) l'indicazione dell'identità dei soci che hanno presentato le liste e della percentuale di partecipazione complessivamente detenuta.

Ciascun azionista, nonché gli azionisti con rapporti di collegamento rilevanti ai sensi della normativa vigente, non possono presentare o concorrere alla presentazione, neppure per interposta persona o società fiduciaria, di più di una lista né possono votare liste diverse; inoltre, ciascun candidato potrà essere presente in una sola lista, a pena di ineleggibilità.

All'elezione del Consiglio di Amministrazione si procederà come segue:

  • (i) dalla lista che ha ottenuto il maggior numero di voti vengono eletti, secondo l'ordine progressivo di presentazione, tanti Consiglieri che rappresentino la totalità di quelli da eleggere meno uno;
  • (ii) dalla seconda lista che abbia ottenuto più voti, e che non sia in alcun modo collegata con i Soci che hanno presentato la lista risultata prima, viene eletto un amministratore, in persona del candidato indicato col primo numero nella lista.

Qualora al termine della votazione non risultassero rispettate le disposizioni di legge e regolamentari, di volta in volta vigenti, in materia di equilibrio tra generi (maschile e femminile), troverà applicazione il meccanismo dei quozienti di cui all'art. 16 dello Statuto. Nel caso in cui non sia possibile attuare tale procedura di sostituzione al fine di garantire il rispetto delle disposizioni di legge e regolamentari, di volta in volta vigenti, in materia di riparto tra generi (maschile e femminile), gli amministratori mancanti saranno eletti dall'Assemblea con le maggioranze di legge.

In mancanza di liste, ovvero qualora sia presentata una sola lista, i membri del Consiglio di Amministrazione saranno nominati dall'Assemblea con le modalità e maggioranze di legge, senza applicazione del meccanismo del voto di lista, fermo il rispetto l'obbligo di mantenere il numero minimo di amministratori indipendenti stabilito dalla legge e nel rispetto delle disposizioni di legge e regolamentari di volta in volta vigenti in materia di equilibrio tra generi.

Gli amministratori durano in carica per un periodo, stabilito dall'Assemblea, non superiore a 3 (tre) esercizi con decorrenza dall'accettazione della carica; scadono alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'ultimo esercizio della loro carica e sono rieleggibili.

Nel caso in cui, per qualsiasi ragione, nel corso dell'esercizio dovessero venire meno uno o più amministratori, il Consiglio di Amministrazione provvederà alla cooptazione scegliendo, ove possibile, tra i candidati non eletti della lista dalla quale era stato tratto l'Amministratore venuto meno, fermo l'obbligo di mantenere il numero minimo di amministratori indipendenti stabilito dalla legge e nel rispetto delle disposizioni di legge e regolamentari, di volta in volta vigenti, in materia di equilibrio tra generi.

Alla data della presente Relazione, la Società, in quanto non rientra tra le "società grandi" ai sensi del Codice di Corporate Governance, non ha adottato alcun piano per la successione degli Amministratori esecutivi.

Per quanto riguarda le informazioni sul ruolo del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati endoconsiliari nei processi di autovalutazione, nomina e successione degli amministratori, si rinvia alla successiva Sezione 7 della Relazione.

4.3 Composizione (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d) e d-bis), TUF)

Con l'approvazione da parte dell'Assemblea dei Soci di Monrif del bilancio di esercizio 2022, il Consiglio di Amministrazione nominato con delibera del 5 agosto 2020 è giunto a naturale scadenza del proprio mandato.

In data 15 maggio 2023, l'Assemblea ha determinato in 12 (dodici) il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione e ha fissato la durata in carica del Consiglio di Amministrazione in 3 (tre) esercizi sociali, cioè fino all'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2025.

Il rapporto della diversità di genere all'interno del CdA è 1,46. I suoi membri possiedono competenze diversificate e consolidate nei settori e mercati di riferimento del Gruppo Monrif quali l'editoria, real estate, settore alberghiero e turistico e i servizi digitali.

Il 50% dei componenti del CdA è indipendente.

DP 21 (d): Composizione e diversità degli Organi di Amministrazione, Direzione
e Controllo
U.d.M Uomini Donne Totale
Membri del Consiglio di Amministrazione n. 7 5 12
% 58% 42% 100%
Membri esecutivi n. 2 0 2
Membri non esecutivi n. 5 5 10
Membri indipendenti del CdA n. 4 2 6

Nell'Assemblea del 15 maggio 2023 sono stati quindi nominati 12 (dodici) consiglieri sulla base delle due liste presentate, rispettivamente:

  • (i) dall'azionista Monti Riffeser S.r.l., lista che ha ottenuto in sede Assembleare n. 156.550.058 voti favorevoli pari al 58,60% dei diritti di voto rappresentati nell'Assemblea del 15 maggio 2023 su un totale pari al 71,44% dei diritti di voto esercitabili in tale data (la "Lista 1");
  • (ii) dall'azionista ADV Media S.r.l., lista che ha ottenuto in sede Assembleare n. 34.291.401 voti favorevoli pari all' 12,84% dei diritti di voto rappresentati nell'Assemblea del 15 maggio 2023 su un totale pari al 71,44% dei diritti di voto esercitabili in tale data (la "Lista 2").

A seguito delle votazioni sono stati eletti i seguenti membri del Consiglio di Amministrazione:

CARICA NOME E COGNOME LISTA DI APPARTENENZA
Presidente Andrea Riffeser Monti Lista 1
Vice Presidente Matteo Riffeser Monti Lista 1
Amministratore Sara Riffeser Monti Lista 1
Amministratore Stefania Pellizzari Lista 1
Amministratore Adriana Carabellese Lista 1
Amministratore (*) Lavinia Borea Carnacini Lista 1
Amministratore (*) Elena David Lista 1
Amministratore (*) Claudio Berretti Lista 1
Amministratore (*) Giorgio Giatti Lista 1
Amministratore Giorgio Camillo Cefis Lista 1

6 calcolato come rapporto medio tra i membri maschili e femminili

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CARICA NOME E COGNOME LISTA DI APPARTENENZA
Amministratore (*) Diego Frattarolo Lista 1
Amministratore (*) Mario Cognigni Lista 2

(*) Amministratore in possesso dei requisiti d'indipendenza previsti dall'art. 148, comma 3, del TUF, come richiamato dall'art. 147, comma 4, del TUF, e dall'art. 2 (Raccomandazione 6) del Codice di Corporate Governance.

Nell'agosto 2023 la dott.ssa Elena David, Amministratore non esecutivo e indipendente, è venuta a mancare prematuramente. Pertanto, in assenza di candidati non eletti di cui alla Lista 1 – a cui apparteneva la dott.ssa Elena David – nella riunione del 13 novembre 2023 il Consiglio di Amministrazione di Monrif, previo parere favorevole del Collegio Sindacale, ha proceduto a nominare per cooptazione la dott.ssa Maria Angela Torrente quale nuovo Amministratore non esecutivo e in possesso dei requisiti di indipendenza, in carica fino all'approvazione del bilancio 2025.

In occasione dell' Assemblea degli Azionisti tenutasi in data 30 maggio 2024, su proposta dell'azionista Monti Riffeser S.r.l. sono stati nominati due nuovi consiglieri di amministrazione, ai sensi dell'art. 2386 del codice civile, non esecutivi e indipendenti: la Dott.ssa Maria Angela Torrente (precedentemente nominata per cooptazione nel Consiglio di Amministrazione del 13 novembre 2023) e il Dott. Gianluigi Fiorendi in sostituzione del Dott. Giorgio Camillo Cefis, venuto a mancare nell'aprile 2024.

Entrambi i nuovi consiglieri resteranno in carica fino alla fine del mandato del Consiglio di Amministrazione ovvero fino all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2025.

Alla data di riferimento, nonché alla data della presente Relazione, il Consiglio di Amministrazione risulta quindi composto come segue:

CARICA NOME E COGNOME
Presidente Andrea Riffeser Monti
Vice Presidente Matteo Riffeser Monti
Amministratore Sara Riffeser Monti
Amministratore Stefania Pellizzari
Amministratore Adriana Carabellese
Amministratore (*) Lavinia Borea Carnacini
Amministratore (*) Maria Angela Torrente
Amministratore (*) Claudio Berretti
Amministratore Giorgio Giatti
Amministratore (*) Gianluigi Fiorendi
Amministratore (*) Diego Frattarolo
Amministratore (*) Mario Cognigni

(*) Amministratore in possesso dei requisiti d'indipendenza previsti dall'art. 148, comma 3, del TUF, come richiamato dall'art. 147, comma 4, del TUF, e dall'art. 2 (Raccomandazione 6) del Codice di Corporate Governance.

Per quanto riguarda le caratteristiche personali e professionali di ciascun amministratore, nonché per maggiori informazioni in merito alle liste presentate, si rinvia ai curricula vitae e alla documentazione disponibile sul sito internet della Società (www.monrif.it). Nel corso del 2024 non ci sono state

particolari iniziative e le misure prese per migliorare le conoscenze, le abilità e le esperienze del più alto organo di governo e del consiglio di sorveglianza in ambito di sviluppo sostenibile, in ogni caso i consiglieri agiscono e deliberano con cognizione di causa e autonomia, perseguendo l'obiettivo prioritario della creazione di valore per gli azionisti in un orizzonte di medio-lungo periodo. Nonostante ciò, nel 2025 è previsto un calendario di formazione sui temi di sostenibilità, al fine di rafforzare le competenze sulle questioni in materia.

Alla data di chiusura dell'Esercizio e alla data della Relazione risultano in carica Consiglieri esecutivi e non esecutivi, tutti in possesso di tutti i requisiti di onorabilità e professionalità previsti dalla legge, dallo Statuto, nonché dal Codice CG, nonché di competenze adeguate ai compiti loro affidati.

Alla data della Relazione, la presenza di 10 (dieci) amministratori non esecutivi, di cui 6 (sei) indipendenti, su un totale di 12 (dodici) componenti, assicura un peso significativo di tali amministratori nell'assunzione delle delibere consiliari e da garantire un efficace monitoraggio della gestione, circostanza che si ritiene essere un presidio di buona governance per la Società, anche tenendo conto delle competenze e profili professionali di tali amministratori.

Tra la chiusura dell'Esercizio e la data della presente Relazione non sono intervenuti cambiamenti nella composizione del Consiglio di Amministrazione.

Per maggiori informazioni riguardanti la composizione del Consiglio di Amministrazione alla data di chiusura dell'Esercizio (ivi inclusa l'indicazione di amministratori qualificabili come indipendenti ai sensi di legge e di amministratori qualificabili come indipendenti anche o esclusivamente in base al Codice CG) si rinvia alla Tabella 2 allegata alla Relazione.

Criteri e politiche di diversità nella composizione del Consiglio e nell'organizzazione aziendale

Il Consiglio di Amministrazione della Società, riunitosi in data 28 marzo 2021 ha confermato il proprio orientamento di non adottare politiche ulteriori in materia di diversità nella composizione degli organi di amministrazione e controllo, così come richiamate dall'art. 123-bis, comma 2, lett. d-bis del TUF, tenuto conto che, fermi restando i requisiti di onorabilità, professionalità e indipendenza, nonché le situazioni di incompatibilità̀ e/o decadenza previsti dalla legge e dallo Statuto:

  • (i) la Società ha previsto, in via statutaria, l'adozione di criteri di diversità, anche di genere, nella composizione del Consiglio di Amministrazione (cfr. Sezione 4.2 della presente Relazione);
  • (ii) è stato parimenti adottato il Codice di Corporate Governance di Monrif (al quale si rinvia), il quale all'art. 2, nel recepire e fare propri i contenuti del Codice di Corporate Governance, riporta una chiara indicazione sulla composizione del Consiglio, sulle competenze e professionalità degli Amministratori e sulle modalità di espletamento dell'incarico;
  • (iii) viene regolarmente effettuata da parte del Consiglio, almeno una volta l'anno, una valutazione sulla dimensione, composizione e funzionamento del Consiglio stesso e dei suoi comitati, tenendo anche conto di elementi quali le caratteristiche professionali, di esperienza, anche manageriale, e di genere dei suoi componenti, nonché della loro anzianità di carica; valutazione che costituisce, per lo stesso Consiglio, l'occasione per una periodica verifica dell'attuazione della politica di cui al precedente punto (ii);

Ferma restando la possibilità di riconsiderare nel futuro la propria posizione, il Consiglio ha considerato allo stato quanto sopra sufficiente a garantire un'adeguata articolazione in tema di diversity della composizione dell'organo amministrativo, valutazione che trova riscontro nella attuale composizione del Consiglio stesso secondo le diverse accezioni considerate, ossia: età, genere, esperienza/seniority, competenze professionali, formazione, cultura e dimensione internazionale. Anche all'esito del processo di Board Review effettuata, da ultimo, in data 3 aprile 2023, si conferma peraltro l'adeguatezza nella composizione in termini di diversità dell'attuale Consiglio e la circostanza che lo stesso nel suo insieme presenti un mix bilanciato di esperienze e competenze, adeguate ed in linea con le esigenze prospettiche della Società.

La Società, durante l'esercizio 2024, ha incaricato una società terza ad effettuare la certificazione per la parità di genere per Monrif ed alcune controllate. In base alle best practices è stato istituito il comitato guida per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le

discriminazioni in conformità alle prescrizioni della normativa applicabile ("Comitato Guida"). Per ulteriori informazioni in merito si rinvia al Paragrafo 6 della Relazione.

La Società secondo quanto previsto dall'ESRS S1-1, par. 24, per eliminare la discriminazione e promuovere pari opportunità e altre soluzioni a sostegno della diversità e dell'inclusione, ha predisposto di una Politica per la Parità di Genere. La politica si concentra sull'eliminazione del divario retributivo tra uomini e donne, sulla promozione di ruoli di leadership femminile e sulla conciliazione delle esigenze professionali e familiari. Monrif monitora costantemente i progressi attraverso dati e analisi, al fine di favorire una crescita equilibrata per tutti i dipendenti, indipendentemente dal genere. Monrif dispone di procedure specifiche per prevenire e contrastare qualsiasi forma di discriminazione o molestia sul luogo di lavoro. Insieme al Codice Etico, la politica di Parità di genere fornisce linee guida chiare per garantire pari opportunità in ogni fase della vita aziendale, dalla selezione del personale alla valutazione delle performance e alla crescita professionale. La responsabilità dell'attuazione di questa politica è affidata al Comitato per le pari opportunità, che lavora sotto la supervisione del Consiglio di Amministrazione. La politica è conforme alle normative nazionali e internazionali, comprese le direttive europee e gli standard delle Nazioni Unite sui diritti umani, e si impegna a favorire il coinvolgimento attivo delle parti interessate attraverso la raccolta di opinioni e suggerimenti. La politica è pubblicata sul sito internet aziendale e condivisa con i dipendenti tramite canali interni, come survey periodiche e articoli sui quotidiani del Gruppo, per garantire un continuo aggiornamento e un coinvolgimento costante dei dipendenti e degli stakeholders. A testimonianza dell'impegno concreto per l'inclusione, Monrif ha sviluppato il portale "Luce!", un'iniziativa che promuove la parità di genere, l'empowerment femminile e il sostegno ai gruppi vulnerabili, offrendo risorse e informazioni per creare un ambiente di lavoro più equo e inclusivo.

D'altra parte, per eliminare motivi di discriminazione come la razza, l'origine etnica, il colore della pelle, il sesso, l'orientamento sessuale, l'identità di genere, la disabilità, l'età, la religione, le opinioni politiche, l'ascendenza nazionale o l'estrazione sociale, nonché qualsiasi altra forma di discriminazione contemplata dalla normativa dell'UE e dal diritto nazionale, la Società ha adottato e implementato il proprio codice etico e una Politica di sostenibilità, disponibile sul sito internet all'indirizzo https://www.monrif.it/esg/politica-di-sostenibilita/.

All'interno del Codice Etico vengono stabiliti i valori e i principi fondamentali de Gruppo Monrif e rappresenta lo standard di compramento che tutti i collaboratori, inclusi amministratori e dipendenti sono tenuti a rispettare. L'azienda pone grande attenzione al rispetto delle leggi, alla correttezza nelle relazioni professionali e alla tutela delle persone con cui interagisce, siano essi dipendenti, collaboratori, clienti o fornitori. Un aspetto centrale è il rispetto della dignità umana e dei diritti dei lavoratori, con un impegno concreto contro ogni forma di discriminazione o sfruttamento. La sostenibilità sociale e ambientale è un altro pilastro, con l'obiettivo di contribuire positivamente alla comunità e promuovere pratiche responsabili. Inoltre, viene incoraggiata la segnalazione di eventuali violazioni attraverso strumenti di whistleblowing, garantendo protezione a chi denuncia comportamenti scorretti. Nel complesso, il Codice riflette l'impegno del Gruppo per un modello di business basato su etica, rispetto e responsabilità sociale.

La Politica di Sostenibilità del Gruppo Monrif definisce i principi guida per l'impegno sociale e ambientale dell'azienda. Il documento evidenzia l'importanza della trasparenza, dell'etica e delle responsabilità nella gestione delle attività, con un forte legame con il territorio e gli stakeholders. I punti chiave includono:

  • rispetto dei diritti umani e dei lavoratori, condannando ogni forma di discriminazione e sfruttamento;
  • trasparenza e responsabilità nella comunicazione con i clienti e fornitori, garantendo informazioni veritiere e servizi di qualità;

  • promozioni della cultura e partecipazione sociale, sostenendo iniziative locali per il benessere della comunità;
  • sviluppo sostenibile e inclusività, con particolare attenzione alla sicurezza e all'accessibilità delle strutture ricettive.

Il documento si ispira ai Sustainable Development Goals (SDG) e, tramite l'adozione dello stesso, la Società si impegna a mantenere un dialogo costante con gli stakeholders per una crescita responsabile.

Il Gruppo pur non avendo adottato politiche specifiche in materia d'inclusione di persone con disabilità rispetta i criteri di legge in materia. Inoltre, né nella Società né nelle controllate si sono presentati casi di discriminazione e/o violazione dei diritti umani.

Cumulo massimo agli incarichi ricoperti in altre società

Il Consiglio di Amministrazione non ha definito criteri generali circa il numero massimo di incarichi di amministrazione e controllo di altre società che può essere considerato compatibile con un efficace svolgimento del ruolo di amministratore. Per un'informativa in merito alle cariche ricoperte alla data della presente Relazione dagli amministratori dell'Emittente, si rinvia all'allegato A alla presente Relazione.

Nel corso della seduta tenutasi in data 23 aprile 2024 il Consiglio, dopo aver verificato gli incarichi ricoperti dai propri consiglieri in altre società, ha ritenuto che detti incarichi siano compatibili con quello nella Società, ritenendo altresì la composizione del Consiglio conforme alle previsioni di legge e regolamentari vigenti. Si segnala altresì che Monrif non è tenuta all'espressione di tale orientamento ai sensi della Raccomandazione 15 del Codice CG, in quanto non qualificabile come "società grande" ai sensi del Codice di Corporate Governance.

Criteri quantitativi e qualitativi per valutare la significatività delle relazioni commerciali, finanziarie o professionali che possono compromettere l'indipendenza di un amministratore

In conformità alla Raccomandazione n. 7 del Codice di Corporate Governance. il Consiglio di Amministrazione di Monrif, nella seduta del 3 aprile 2023 ha definito i criteri quantitativi e qualitativi per valutare la significatività dei rapporti, anche economici, in grado di compromettere l'indipendenza degli Amministratori (i "Criteri di Significatività" o i "Criteri").

Nella definizione dei Criteri di Significatività, il Consiglio di Amministrazione ha, tra l'altro, tenuto conto delle raccomandazioni di cui al Codice CG e dei chiarimenti forniti nella raccolta "Q&A funzionali all'applicazione del Codice di Corporate Governance – edizione 2020" pubblicata sul sito internet del Comitato per la Corporate Governance.

Con riferimento agli aspetti quantitativi, non sarà di norma considerato indipendente l'amministratore che abbia in essere o abbia intrattenuto nel corso dell'esercizio precedente alla valutazione, direttamente o indirettamente (ad esempio attraverso società controllate o delle quali sia esponente di rilievo, ovvero in qualità di partner di uno studio professionale o di una società di consulenza), relazioni finanziarie, commerciali o professionali con: (i) la Società, le società da essa controllate, il soggetto che controlla la Società e le società sottoposte a comune controllo; (ii) i relativi Amministratori esecutivi o il top management; (unitamente, i "Soggetti Rilevanti") qualora tali rapporti abbiano comportato, singolarmente o cumulativamente considerati, un riconoscimento economico annuo superiore ad euro 100.000 e quindi siano da ritenersi in grado di compromettere l'indipendenza dell'Amministratore.

Si precisa inoltre che, ove i rapporti con i Soggetti Rilevanti siano intrattenuti dall'Amministratore indirettamente, sono da considerare di norma significative le relazioni in essere o intrattenute nei tre esercizi precedenti che abbiano comportato, singolarmente o cumulativamente considerate, un riconoscimento economico superiore ad euro 100.000 annui.

Nel caso in cui l'Amministratore sia anche partner di uno studio professionale o di una società di consulenza, si qualificano inoltre come significative – indipendentemente dai predetti criteri quantitativi e considerata la complessiva attività svolta dall'Amministratore e gli incarichi ad esso ordinariamente attribuiti – le relazioni professionali dello studio e/o della società di consulenza con i Soggetti Rilevanti

che: (i) possono avere un effetto con riferimento alla posizione o al ruolo dell'Amministratore all'interno dello studio professionale o della società di consulenza; o (ii) comunque attengono a importanti operazioni che coinvolgono la Società e il gruppo che a questa fa capo.

Ai fini di quanto precede, si precisa che rilevano anche i rapporti intrattenuti con i Soggetti Rilevanti da uno stretto familiare dell'Amministratore, per tale intendendosi: (i) i genitori, (ii) i figli, (iii) il coniuge non legalmente separato e i (iv) conviventi (gli "Stretti Familiari").

Sono da ritenersi "significative" le remunerazioni aggiuntive percepite dall'amministratore o dal sindaco di Monrif (o dai rispettivi Stretti Familiari), come applicabile a seconda dei casi, per ulteriori incarichi in organi sociali, comitati od organismi di Monrif, delle società da essa controllate, del soggetto che controlla la Società e delle società sottoposte a comune controllo, che, complessivamente considerate, risultino di importo annuo lordo superiore al compenso fisso per la carica percepito dall'amministratore o dal sindaco della cui indipendenza si tratta in Monrif (ivi incluso, l'eventuale compenso previsto per la partecipazione ai comitati endoconsiliari, così come l'eventuale compenso previsto quale Presidente o Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione, ovvero quale Presidente del Collegio Sindacale).

Ai fini di quanto sopra: (a) per "compenso fisso per la carica" si intende: (i) la remunerazione annua determinata dall'Assemblea per tutti gli amministratori e sindaci o stabilita dall'organo di amministrazione per tutti gli amministratori non esecutivi nell'ambito dell'importo complessivo deliberato dall'Assemblea per l'intero organo di amministrazione; (ii) l'eventuale compenso annuo attribuito in ragione della particolare carica assunta dal singolo amministratore non esecutivo all'interno dell'organo di amministrazione (Presidente o Vice-Presidente) definito secondo le best practice previste dal Codice di Corporate Governance (vale a dire tenendo conto delle pratiche di remunerazione diffuse nei settori di riferimento e per società di analoghe dimensioni, considerando anche le esperienze estere comparabili); (b) per "compensi previsti per la partecipazione ai comitati endoconsiliari" si intendono gli eventuali compensi annui che il singolo amministratore può ricevere in ragione della sua partecipazione ai comitati endoconsiliari previsti dal Codice di Corporate Governance o da comitati/organismi previsti dalla normativa vigente (ivi inclusa per l'eventuale partecipazione di amministratori o sindaci all'organismo di vigilanza), escluso in ogni caso ogni compenso derivante dalla partecipazione ad eventuali comitati esecutivi.

4.4 Funzionamento del Consiglio di Amministrazione (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d), TUF)

La gestione della Società spetta agli amministratori, i quali compiono le operazioni necessarie per l'attuazione dell'oggetto sociale.

Ai sensi dell'art. 22 dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione si riunisce, sia nella sede della Società, sia altrove, tutte le volte che il Presidente lo giudichi necessario o quando ne sia fatta domanda da almeno due dei membri del Consiglio o da ciascun sindaco effettivo. Lo Statuto prevede che il Consiglio di Amministrazione si riunisca con periodicità almeno trimestrale su convocazione del Presidente o di chi ne fa le veci e comunque ogni volta che le esigenze societarie lo esigano, anche su richiesta di almeno due dei suoi componenti nonché del Collegio Sindacale.

La convocazione del Consiglio di Amministrazione è effettuata dal Presidente o da persona da lui delegata o da chi ne fa le veci o da due Consiglieri o da ciascun sindaco effettivo, con avviso da inviarsi – mediante lettera raccomandata, telegramma, telefax o posta elettronica – al domicilio di ciascun Amministratore e Sindaco effettivo almeno 3 (tre) giorni prima di quello fissato per l'adunanza; in caso di urgenza, la convocazione del Consiglio di Amministrazione può essere effettuata il giorno prima di quello fissato per l'adunanza.

Le riunioni del Consiglio di Amministrazione si possono svolgere anche per teleconferenza o videoconferenza, a condizione che: (i) siano presenti nello stesso luogo il Presidente e il segretario della riunione, luogo in cui si considererà tenuta la riunione; (ii) sia consentito di individuare i partecipanti in ciascun luogo di collegamento; e (iii) sia consentito agli intervenuti di partecipare alla discussione e alla votazione simultanea sugli argomenti all'ordine del giorno, nonché di visionare, ricevere o trasmettere documenti.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione si adopera affinché la documentazione informativa sugli argomenti all'ordine del giorno venga inviata ai consiglieri ed ai sindaci a mezzo posta elettronica

mediamente due giorni prima della riunione o comunque in tempo utile per garantire la corretta informativa. Qualora non sia possibile fornire la necessaria informativa preventiva, è cura del Presidente effettuare puntuali ed adeguati approfondimenti durante le sessioni consiliari.

Il Consiglio di Amministrazione riferisce al Collegio Sindacale almeno trimestralmente sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale della Società e delle sue controllate ed in particolare sulle operazioni in potenziale conflitto d'interesse.

Il Consiglio di Amministrazione della Società in data 30 luglio 2021 ha approvato il "Regolamento del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati interni ai sensi dei principi e delle raccomandazioni del Codice di Corporate Governance" (il "Regolamento del Consiglio e dei Comitati") dove si definiscono regole per il funzionamento dello stesso e dei comitati come enunciato nell'art. 3 (Raccomandazione 11) del Codice di Corporate Governance. Tale regolamento disciplina le modalità di funzionamento del Consiglio ivi incluse le modalità di verbalizzazione delle riunioni e le procedure per la gestione dell'informativa agli amministratori, nel rispetto delle norme di legge, regolamentari e dello Statuto, nonché alla luce dei principi e dei criteri stabiliti dal Codice di Corporate Governance. In particolare, detto regolamento prevede che prima di ogni riunione, il Segretario metta a disposizione degli amministratori e dei sindaci la documentazione ragionevolmente necessaria a fornire un'adeguata informativa rispetto alle materie all'ordine del giorno. Tale documentazione, così come predisposta dalle competenti funzioni aziendali, è messa a disposizione dal Segretario non appena resagli disponibile e in ogni caso almeno 2 (due) giorni di calendario prima della data della riunione, salvo i casi di convocazione d'urgenza. La messa a disposizione avviene mediante l'invio tramite email.

Il Consiglio può riunirsi e deliberare validamente anche in teleconferenza o videoconferenza a condizione che tutti i partecipanti possano essere identificati e sia loro consentito seguire la discussione, ricevere, trasmettere o visionare documenti, nonché intervenire oralmente e in tempo reale su tutti gli argomenti all'ordine del giorno.

La trattazione degli argomenti all'ordine del giorno avviene secondo l'ordine stabilito nell'avviso di convocazione, salva la facoltà del Consiglio di Amministrazione di mutare l'ordine di trattazione degli argomenti su proposta del Presidente o di un amministratore ed al ricorrere di giustificati motivi, che andranno annotati nel relativo verbale.

Il Consiglio di Amministrazione delibera con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei presenti, esclusi gli astenuti. Ogni membro del Consiglio di Amministrazione ha diritto che del suo voto contrario, della sua eventuale astensione e delle relative motivazioni sia dato atto nel verbale. Le proposte di deliberazione formulate e le deliberazioni assunte nella riunione sono constatate in verbali trascritti in apposito libro, unitamente alla sintesi delle discussioni eventualmente svolte. I verbali trascritti vengono sottoscritti da chi ha presieduto la riunione e da chi ha svolto la funzione di segretario (o dal notaio nei casi previsti dalla vigente normativa).

Le deliberazioni constano del verbale sottoscritto dal Presidente e dal Segretario e sono immediatamente esecutive se non diversamente previsto e sono portate a conoscenza delle funzioni e delle unità organizzative interessate e, per quanto di rispettiva competenza, delle funzioni di controllo. Tali verbali sono sottoposti agli amministratori, per loro eventuali commenti prima di poter essere allibrati. Essi sono conservati presso la Segreteria del Consiglio di Amministrazione, rimangono disponibili per la consultazione a richiesta di ciascuno degli amministratori e dei sindaci.

Nel corso dell'Esercizio il Regolamento del Consiglio e dei Comitati è stato regolarmente rispettato.

In conformità a quanto previsto dal Regolamento del Consiglio e dei Comitati, gli Amministratori accettano la carica quando ritengono di poter dedicare allo svolgimento diligente dei loro compiti il tempo necessario. Nel corso dell'Esercizio gli Amministratori hanno assicurato una disponibilità di tempo adeguata allo svolgimento dei propri compiti nell'ambito della carica ricoperta all'interno della Società; come successivamente indicato, la media di partecipazione degli amministratori è stata di oltre il 90%. Nel corso del 2024, il Consiglio di Amministrazione si è riunito n. 9 (nove) volte. La durata media delle riunioni consiliari è stata di circa un'ora. Come da calendario degli eventi societari adottato dall'Emittente, per l'esercizio 2025 sono previste n. 4 (quattro) riunioni del Consiglio di Amministrazione. Successivamente alla chiusura dell'Esercizio, si sono già tenute 2 (due) riunioni.

Per ulteriori informazioni relative alla partecipazione degli amministratori alle riunioni del Consiglio tenute nel corso dell'Esercizio e alla percentuale di partecipazione di ciascun amministratore, si rimanda alla Tabella 2 allegata alla presente Relazione.

Nel corso dell'Esercizio, alle riunioni del Consiglio di Amministrazione hanno partecipato – in qualità di invitati e in relazione alle specifiche materie trattate – i managers della Società al fine di valorizzare le riunioni consiliari quale momento tipico in cui gli amministratori non esecutivi acquisiscono informative dettagliate su tematiche specifiche che interessano le attività della Società. In particolare alla maggior parte delle riunioni del Consiglio di Amministrazione ha partecipato il Direttore Generale della controllata Editoriale Nazionale S.r.l., dott. Luca Ceroni che, come da comunicato del 24 novembre 2023, ha assunto la carica di Direttore Generale anche di Monrif.

Alle riunioni dei Comitati ha sempre partecipato il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili.

4.5 Ruolo del Presidente del Consiglio di Amministrazione

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione ha il compito di rappresentare Monrif innanzi alle più alte cariche istituzionali, nazionali ed internazionali, ed agli esponenti di spicco del mondo industriale, della ricerca e del settore economico-finanziario.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione si adopera affinché l'informativa pre-consiliare e le informazioni fornite durante le riunioni siano idonee a consentire agli amministratori di agire in modo informato nello svolgimento del loro ruolo, secondo quanto già descritto sopra.

Inoltre, il Presidente del Consiglio di Amministrazione, nel corso dell'Esercizio, ha curato:

  • l'idoneità dell'informativa pre-consiliare, nonché delle informazioni complementari fornite durante le riunioni consiliari, a consentire agli amministratori di agire in modo informato nello svolgimento del loro ruolo. Nel corso dell'Esercizio il Presidente del Consiglio di Amministrazione ha assicurato che fosse data adeguata informativa a tutti i componenti del Consiglio ed ha curato che agli argomenti posti all'ordine del giorno fosse dedicato il tempo necessario per consentire a tutti i Consiglieri di intervenire, garantendo, dunque, dibattiti costruttivi nel corso delle riunioni consiliari.
  • il coordinamento dell'attività dei comitati consiliari (con funzioni istruttorie, propositive e consultive) con l'attività del Consiglio.
  • l'intervento alle riunioni consiliari anche su richiesta di singoli amministratori dei dirigenti dell'Emittente e delle società del Gruppo, responsabili delle funzioni aziendali competenti secondo la materia, per fornire gli opportuni approfondimenti sugli argomenti posti all'ordine del giorno. Alle riunioni del Consiglio ha partecipato costantemente anche il dott. Nicola Natali, Direttore amministrativo e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti societari di Monrif, nonché segretario, come nominato dal Consiglio di Amministrazione. Inoltre, ove ritenuto opportuno e anche su richiesta del Presidente del Consiglio, le riunioni del Consiglio hanno visto la partecipazione di altri dirigenti della Società, preposti alle funzioni societarie competenti secondo la materia, o dei consulenti esterni coinvolti negli argomenti posti all'ordine del giorno al fine di fornire a tutti gli amministratori gli opportuni approfondimenti sugli argomenti posti di volta in volta all'ordine del giorno;
  • la partecipazione dei componenti degli organi di amministrazione e controllo, successivamente alla nomina e durante il mandato, a iniziative finalizzate a fornire loro un'adeguata conoscenza dei settori di attività in cui opera l'Emittente, delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione anche nell'ottica del successo sostenibile dell'Emittente stesso, nonché dei princìpi di corretta gestione dei rischi e del quadro normativo e autoregolamentare di riferimento. A tale proposito, il Presidente (o l'Amministratore Delegato se nominato) presenta periodiche informative sull'andamento degli stessi e dei mercati di riferimento in occasione delle riunioni del Consiglio di Amministrazione. Eventuali specifiche sessioni informative per i Consiglieri, con il supporto di esperti in formazione professionale, possono essere organizzate durante l'esercizio e successivamente, ogni qualvolta l'evoluzione del quadro normativo richieda un aggiornamento in merito. Tra le attività di aggiornamento svolte nel corso dell'Esercizio, si segnala che la

Società ha inviato cinque newsletter con oggetto "la materia di responsabilità amministrativa degli enti ai sensi del D. Lgs. 231/01", inviata a tutti i dipendenti;

  • l'adeguatezza e la trasparenza del processo di autovalutazione del Consiglio. Per maggiori informazioni in merito si rinvia alla Sezione 7 della presente Relazione.

I componenti del Consiglio di Amministrazione e dell'organo di controllo (Collegio Sindacale) al momento non dispongono di competenze specifiche sulle questioni di sostenibilità, ma verrà implementato un calendario di formazione sui temi di sostenibilità, al fine di rafforzare le competenze sulle questioni in materia.

Segretario del Consiglio

Il Consiglio di Amministrazione nella seduta del 30 luglio 2021 ha approvato il Regolamento del Consiglio e dei Comitati provvedendo a nominare il Segretario ai sensi della normativa vigente. Ai sensi di detto regolamento il Consiglio di Amministrazione si avvale del supporto del Segretario, il quale è nominato dall'organo amministrativo, scelto anche al di fuori dei suoi membri, su proposta del Presidente. Il Segretario, che supporta l'attività del Presidente, viene nominato per l'intera durata del mandato del Consiglio di Amministrazione, salvo revoca prima del termine da parte di quest'ultimo o a dimissioni.

In caso di assenza o impedimento del Segretario alla partecipazione ad una riunione, il Consiglio di Amministrazione può nominare per detta riunione un diverso segretario, scelto anche tra i membri del Consiglio di Amministrazione e anche in deroga alle previsioni del successivo paragrafo.

Il Segretario deve essere un soggetto che abbia maturato una comprovata esperienza in ambito societario, con particolare riferimento alle prassi concernenti la Corporate Governance delle società quotate e i mercati regolamentati, nonché alle attività di segreteria societaria.

In generale, il Segretario fornisce con imparzialità di giudizio assistenza e consulenza al Consiglio di Amministrazione su ogni aspetto rilevante per il corretto funzionamento del sistema di governo societario, ai sensi di legge, dello Statuto e del presente Regolamento.

Per lo svolgimento del proprio incarico, il Segretario si avvale – ove del caso – di una specifica struttura o, comunque, di risorse adeguate definite dal Consiglio di Amministrazione. Inoltre, il Segretario ha accesso alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei propri compiti, dispone di risorse finanziarie e si avvale di consulenti esterni, nei termini stabiliti dal Consiglio di Amministrazione. In caso di assenza o impedimento del Segretario, i poteri, compiti o doveri ad esso spettanti ai sensi del Regolamento del Consiglio e dei Comitati vengono esercitati o adempiuti in sua vece dal sostituto.

Nel corso dell'Esercizio il ruolo di Segretario del Consiglio è stato svolto dal dott. Nicola Natali, che ha supportato l'attività del Presidente del Consiglio e fornito con imparzialità di giudizio assistenza e consulenza al Consiglio su ogni aspetto rilevante per il corretto funzionamento del sistema di governo societario, nonché nello svolgimento dei compiti a questo attributi.

4.6 Consiglieri esecutivi

Amministratore Delegato

Il Consiglio di Amministrazione della Società non ha provveduto a nominare un Amministratore Delegato.

Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 15 maggio 2023, ha nominato Presidente del Consiglio di Amministrazione il dott. Andrea Riffeser Monti e Vice Presidente il dott. Matteo Riffeser Monti, ai quali, oltre ai poteri previsti dalla legge e dallo Statuto, sono stati conferiti in via disgiunta tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione, senza limite d'importo ad eccezione di quanto previsto dallo Statuto.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione dott. Andrea Riffeser Monti è qualificabile come CEO ai sensi del Codice CG, per tale intendendosi il principale responsabile della gestione dell'Emittente.

Presidente del Consiglio di Amministrazione

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione è il dott. Andrea Riffeser Monti, il quale è anche il CEO ai sensi del Codice di Corporate Governance. Al Presidente sono stati conferiti tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione della Società, senza limite d'importo – ad eccezione di quanto previsto

dallo Statuto – alla luce delle competenze e le professionalità manageriali maturate nel corso della storia del Gruppo nonché la figura di leadership che ha negli anni rappresentato all'interno della struttura organizzativa, oltre che della sua approfondita conoscenza dei settori di business in cui il Gruppo opera.

Alla data della Relazione, il Presidente del Consiglio di Amministrazione non è l'azionista di controllo della Società.

Informativa al Consiglio da parte dei consiglieri/organi delegati

Almeno trimestralmente il Presidente e Amministratore Delegato riferisce al Consiglio di Amministrazione sull'attività svolta nell'esercizio delle deleghe a lui conferite.

Lo Statuto disciplina i flussi informativi a favore del Collegio Sindacale. È infatti previsto che gli amministratori riferiscano tempestivamente, con periodicità almeno trimestrale al Collegio Sindacale sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale, effettuate dalla Società e dalle società controllate, con particolare riferimento alle operazioni in potenziale conflitto di interesse.

Altri Consiglieri esecutivi

Il dott. Matteo Riffeser Monti ricopre la carica di Vice Presidente di Monrif. È anche Amministratore Unico della società controllata Robin S.r.l., che opera nel settore Internet e delle altre attività editoriali digitali, nonché Consigliere nella società del Gruppo E.G.A. Emiliana Grandi Alberghi S.r.l., operante nel settore alberghiero.La dott.ssa Sara Riffeser Monti ricopre la carica di Presidente con incarichi operativi nella concessionaria pubblicitaria del Gruppo, SpeeD, e di consigliere nella società del Gruppo operante nel settore editoriale, Editoriale Nazionale S.r.l.

Essendo i consiglieri esecutivi parte del Consiglio di Amministrazione, si rimanda per la descrizione dei ruoli e responsabilità nella sorveglianza sulle procedure volte a gestire i rischi, gli impatti e le opportunità rilevanti, così come il modo in cui sono informati in merito alle questioni di sostenibilità al paragrafo 4.1.

4.7 Amministratori indipendenti e Lead Independent Director

Amministratori indipendenti

Nel Consiglio di Amministrazione della Società sono presenti 6 (sei) Amministratori Indipendenti, muniti dei requisiti di indipendenza stabiliti ai sensi del combinato disposto degli articoli 147-ter e 148, comma terzo del TUF, nonché dei requisiti di indipendenza previsti dal Codice di Corporate Governance.

Gli Amministratori indipendenti attualmente in carica sono:

  • (i) Gianluigi Fiorendi
  • (ii) Lavinia Borea Carnacini
  • (iii) Maria Angela Torrente
  • (iv) Claudio Berretti
  • (v) Diego Frattarolo
  • (vi) Mario Cognigni

Gli Amministratori Indipendenti della Società sono per numero, autorevolezza e competenze tali da garantire che il loro giudizio possa avere un peso significativo nell'assunzione delle decisioni consiliari della Società, nonché risultano adeguati alle esigenze dell'impresa, al funzionamento del Consiglio e alla costituzione dei relativi comitati. Gli amministratori indipendenti apportano le loro specifiche competenze nelle discussioni consiliari, contribuendo all'assunzione di decisioni conformi all'interesse sociale.

Si precisa che il Presidente del Consiglio non è stato qualificato come indipendente.

La procedura seguita dal Consiglio ai fini della verifica dell'indipendenza prevede che il Consiglio valuti la sussistenza dei requisiti di indipendenza in capo ai propri membri sulla base delle dichiarazioni rese di volta in volta dal singolo amministratore o delle informazioni che sono comunque a disposizione del Consiglio di Amministrazione, in occasione della presentazione della lista nonché all'atto della nomina e, successivamente, al ricorrere di circostanze rilevanti ai fini dell'indipendenza e, comunque, almeno una volta l'anno. Ciascun amministratore indipendente assume altresì l'impegno di comunicare con

tempestività al Consiglio di Amministrazione il determinarsi di situazioni che facciano venir meno il requisito.

In data 15 maggio 2023 il Consiglio di Amministrazione ha effettuato la valutazione in ordine alla sussistenza dei requisiti di indipendenza dei nuovi amministratori (i) Giorgio Giatti, (ii) Lavinia Borea Carnacini (iii) Elena David, (iv) Claudio Berretti, (v) Diego Frattarolo, e (vi) Mario Cognigni.

Il Collegio Sindacale ha altresì verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento seguite. L'esito di tali valutazioni è stato positivo ed è stato reso noto al mercato con comunicato stampa del 15 maggio 2023, disponibile sul sito internet della Società (www.monrif.it).

Il Consiglio di Amministrazione in data 13 novembre 2023 ha valutato e ritenuto sussistenti i requisiti di indipendenza, sia ai sensi dell'art. 147-ter, comma 4, e 148, comma 3 del TUF, sia ai sensi del Codice di Corporate Governance, in capo al consigliere Maria Angela Torrente, cooptata a seguito della prematura scomparsa della dott.ssa Elena David. Il Collegio Sindacale ha altresì verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento seguite. L'esito di tale valutazione è stato positivo ed è stato reso noto al mercato con comunicato stampa del 13 novembre 2023, disponibile sul sito internet della Società (www.monrif.it).

Con riferimento ai Consiglieri Giorgio Giatti e Claudio Berretti, il Consiglio - in considerazione dell'alto profilo professionale e del mantenimento in capo agli stessi della totalità degli ulteriori requisiti di indipendenza previsti dal Codice CG – ha deliberato, in conformità anche al consolidato principio di prevalenza della sostanza sulla forma nelle valutazioni relative al già citato Codice CG, di disapplicare su base individuale il criterio, di cui alla raccomandazione 7 Lettera e) del Codice CG, relativa alla posizione di amministratore ricoperta per più di nove esercizi negli ultimi 12 esercizi.

Le verifiche annuali in merito al mantenimento dei requisiti di indipendenza in capo agli amministratori (i) Giorgio Giatti, (ii) Lavinia Borea Carnacini, (iii) Maria Angela Torrente, (iv) Claudio Berretti, (v) Diego Frattarolo, e (vi) Mario Cognigni, sono state nuovamente svolte dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 23 aprile 2024. Anche in questa circostanza, il Collegio Sindacale ha altresì verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento seguite e l'esito di tali valutazioni è stato positivo.

In occasione dell'Assemblea degli Azionisti del 30 aprile 2024, è stato nominato quale amministratore indipendente il dott. Gianluigi Fiorendi a seguito della scomparsa del Dott. Giorgio Camillo Cefis, amministratore non esecutivo e non indipendente. Anche in questa circostanza, il Collegio Sindacale ha altresì verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento seguite e l'esito di tali valutazioni è stato positivo.

Nel giugno 2024 è venuto a meno dei requisiti di indipendenza il Dott. Giorgio Giatti, come da Comunicato Stampa disponibile sul sito della Società all'indirizzo www.monrif.it.

Nel corso dell'Esercizio, gli Amministratori indipendenti si sono riuniti una volta (nel mese di gennaio 2024). Dopo la chiusura dell'Esercizio, gli Amministratori indipendenti si sono riuniti una volta (nel mese di gennaio 2025) in assenza degli altri Amministratori; nel corso di tale riunione, gli amministratori indipendenti hanno trattato i seguenti temi: 1) Evoluzione business e relative criticità; 2) Stato di attuazione raccomandazioni del Presidente comitato Corporate Governance di Borsa italiana; 3) Rendicontazione di Sostenibilità al 31 dicembre 2024; 4) Valutazione adeguatezza della Procedura per le Operazioni con Parti Correlate; 5) Aggiornamento in merito alla Sicurezza Art. 35 Decreto 81/2008; 6) Aggiornamento incontri con Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate.

Lead Independent Director

La Raccomandazione 13 del Codice di Corporate Governance prevede che venga nominato il Lead Independent Director qualora il Presidente sia anche il CEO (i.e. il principale responsabile della gestione dell'impresa) ovvero quando il Presidente abbia rilevanti deleghe gestionali. Pertanto, in considerazione delle deleghe conferite al Presidente del Consiglio dott. Andrea Riffeser Monti, in data 15 maggio 2023 il Consiglio di Amministrazione ha nominato il dott. Claudio Berretti quale Lead Independent Director, al quale sono state attribuite le funzioni previste dal Codice CG.

5. Gestione delle informazioni societarie

A seguito dell'entrata in vigore del Regolamento (UE) n. 596/2014, e dei relativi Regolamenti di esecuzione in materia di "Market Abuse" e della pubblicazione delle "linee guida" da parte di CONSOB relativamente alla gestione delle informazioni privilegiate, la Società ha adeguato ai nuovi dettami normativi ed alle suddette linee guida la propria Procedura in materia di monitoraggio, circolazione interna e comunicazione al pubblico delle informazioni privilegiate, approvata nella sua più recente versione dal Consiglio di Amministrazione nel corso della riunione del 14 novembre 2019 e disponibile sul sito internet della Società (www.monrif.it).

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione assicura la corretta gestione delle informazioni riservate. Il vertice aziendale ed il management, nonché i vertici delle società controllate sono responsabili di individuare la presenza di informazioni potenzialmente privilegiate e di attivare tutte le misure di sicurezza idonee ad assicurare la corretta gestione delle informazioni societarie di natura privilegiata, assicurandone una pronta disclosure al mercato ovvero, in caso di avvio della procedura di ritardo, limitandone la circolazione di tali informazioni solo tra coloro che hanno necessità di conoscerle per l'espletamento della rispettiva funzione/incarico.

I soggetti interni e terzi che venissero in possesso di informazioni di natura privilegiata riguardanti il Gruppo Monrif sono immediatamente informati della rilevanza delle stesse e dell'obbligo di legge del rispetto della segretezza e della normativa market abuse e vengono iscritti nel "Registro delle persone che hanno accesso ad informazioni privilegiate" tenuto a norma di legge e regolamentare.

6. Comitati interni al Consiglio (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d), TUF)

Nella riunione del 15 maggio 2023, in seguito all'Assemblea di nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione, il Consiglio ha deliberato di istituire al proprio interno i seguenti comitati:

  • (i) Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, i cui membri sono stati nominati con delibera del Consiglio di Amministrazione del 15 maggio 2023. Per ulteriori informazioni in merito si rinvia alle Sezioni 9.2 e 10 della presente Relazione;
  • (ii) Comitato per la Remunerazione, i cui membri sono stati nominati con delibera del Consiglio di Amministrazione del 15 maggio 2023. Per ulteriori informazioni in merito si rinvia alla Sezione 8.2 della presente Relazione.

I lavori di ciascun comitato sono coordinati da un presidente.

Il Consiglio di Amministrazione della Società in data 30 luglio 2021 ha approvato il Regolamento del Consiglio e dei Comitati dove si definiscono regole per il funzionamento dello stesso e dei comitati come enunciato nell'art. 3 (Raccomandazione 11) del Codice di Corporate Governance. Detto regolamento prevede che i Comitati si riuniscano su convocazione del proprio presidente ogni qualvolta questi lo ritenga opportuno - in ogni caso con cadenza almeno semestrale - ovvero quando ne facciano richiesta il presidente del Collegio Sindacale, il Presidente del Consiglio di Amministrazione o la maggioranza dei componenti dei Comitati stessi.

L'avviso di convocazione, contenente l'indicazione del giorno, dell'ora e del luogo della riunione e l'elenco delle materie da trattare, corredato dalle informazioni necessarie per la discussione, viene inviato da parte del segretario, su indicazione del presidente di ciascun comitato, almeno 3 (tre) giorni prima di quello fissato per la riunione.

Il presidente di ciascun comitato: (i) cura la messa a disposizione della documentazione ragionevolmente necessaria a garantire un'adeguata informativa dei componenti del comitato rispetto alle materie all'ordine del giorno, così da consentire loro di agire in modo informato nello svolgimento del ruolo nell'ambito del comitato. Al fine di acquisire tutte le informazioni necessarie per lo svolgimento dei propri compiti, nonché per il compimento delle funzioni assegnate al comitato, il presidente di ciascun comitato può accedere alle funzioni e all'informative aziendali; (ii) può invitare a singole riunioni il Presidente, il CEO se nominato, gli altri amministratori e, informandone il Presidente, gli esponenti delle funzioni aziendali competenti per materia o consulenti della Società o del comitato; (iii) presiede le riunioni o, in caso di sua assenza o impedimento, viene sostituito da un componente

scelto dai presenti; e (iv) informa il Consiglio di Amministrazione delle attività svolte alla prima riunione utile. Le riunioni del Comitato possono tenersi anche mediante mezzi di telecomunicazione, a condizione che tutti i partecipanti possano essere identificati, e di tale identificazione si dia atto nel relativo verbale, e sia loro consentito di seguire la discussione e di intervenire in tempo reale alla trattazione degli argomenti affrontati, scambiando eventuale documentazione.

La documentazione è messa a disposizione di ciascun comitato almeno 2 (due) giorni di calendario prima della data della riunione. Detto termine è stato generalmente rispettato, in aderenza alle previsioni della Raccomandazione 11 del Codice di Corporate Governance.

Qualora particolari esigenze di riservatezza lo impongano, l'informativa può essere fornita entro un più breve termine ovvero durante la riunione.

Per la validità delle riunioni dei Comitati è necessaria la presenza della maggioranza dei componenti in carica. Le determinazioni dei Comitati sono prese a maggioranza assoluta dei componenti in carica; in caso di parità, prevale il voto di chi presiede.

Le riunioni di ciascun comitato si svolgono in analogia con quanto previsto per il Consiglio di Amministrazione.

Alle riunioni dei Comitati prende parte il presidente del Collegio Sindacale (ovvero altro sindaco da lui designato) e possono comunque partecipare anche gli altri sindaci.

Delle decisioni assunte da ciascun Comitato viene effettuata una sintetica verbalizzazione nella quale, tra l'altro, si dà atto dei motivi dell'eventuale dissenso espresso dai componenti di ciascun comitato.

Il presidente e il segretario di ciascun Comitato sottoscrivono i verbali delle riunioni che vengono conservati a cura del segretario in ordine cronologico, per eventuali esigenze di consultazione dei membri dei Comitati stessi, nonché degli altri Amministratori e dei Sindaci.

Il Segretario del Consiglio di Amministrazione assicura il coordinamento tra le riunioni dei diversi comitati e le riunioni del Consiglio stesso.

Possono, inoltre, tenersi riunioni congiunte di più comitati istituiti all'interno del Consiglio di Amministrazione.

I Comitati si riuniscono, in ogni caso, prima di ciascuna riunione del Consiglio di Amministrazione il cui ordine del giorno preveda argomenti nelle materie di propria competenza, o per le quali è comunque previsto che il comitato fornisca un parere o formuli una proposta.

Qualora per qualsiasi ragione, nei casi sopra indicati, vadano deserte almeno 3 (tre) riunioni del Comitato prima della riunione del Consiglio di Amministrazione, quest'ultimo potrà provvedere comunque a deliberare sulle materie per cui era richiesta una proposta o un parere del Comitato, qualora ciò si renda necessario per rispettare la disciplina normativa e regolamentare pro tempore vigente. Non sono presenti comitati che svolgano le funzioni di due o più comitati previsti nel Codice di Corporate Governance.

Comitati ulteriori (diversi da quelli previsti dalla normativa o raccomandati dal Codice di CG)

In data 31 luglio 2024 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di istituire il Comitato Guida, composto da:

  • Sara Riffeser Monti (Consigliera di Monrif), Presidente

  • Raffaele Alessandro Serrau (Direttore del Personale e Organizzazione Gruppo Monrif)

  • Valentina Pinardi (Responsabile Affari Legali Gruppo Monrif)

Il Comitato Guida, che resterà in carica fino alla scadenza dell'attuale Consiglio di Amministrazione, risponde e riporta direttamente al Presidente del Consiglio di Amministrazione e persegue gli obiettivi di coadiuvare la Società nella definizione della Politica di parità di genere, garantire l'efficace adozione e la continua applicazione della Politica per la parità di genere.

Il Comitato Guida è dotato di una autonomia finanziaria con la previsione di un budget di spesa annuo, adeguato alla persecuzione, al raggiungimento ed al mantenimento degli obiettivi di parità di genere stabiliti.

7. Autovalutazione e successione degli Amministratori – Comitato nomine

7.1 Autovalutazione e successione degli amministratori

La Società tradizionalmente conduce il processo di autovalutazione attraverso un questionario, i cui esiti sono sottoposti in forma anonimizzata alla discussione e valutazione da parte del Consiglio di Amministrazione. L'autovalutazione del Consiglio è relativa alla dimensione, la composizione e il funzionamento del Consiglio e dei suoi comitati, considerando anche il ruolo che esso ha svolto nella definizione delle strategie e nel monitoraggio dell'andamento della gestione e dell'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

L'ultima autovalutazione è stata svolta con riferimento all'esercizio 2023, il 29 aprile 2024. Dal processo autovalutativo è emerso che la dimensione, la composizione ed il concreto funzionamento dell'organo amministrativo e dei Comitati fossero adeguati rispetto alle esigenze gestionali ed organizzative della Società, assicurando un'adeguata diversificazione anche con riferimento agli aspetti riguardanti il genere, le competenze manageriali e professionali, il percorso formativo, la presenza di diverse fasce di età e anzianità di carica, tenuto anche conto della presenza, su un totale di 12 componenti, di 10 Amministratori non esecutivi, di cui 6 Amministratori non esecutivi indipendenti, i quali hanno garantito altresì una idonea composizione dei Comitati costituiti all'interno del Consiglio. Alla data della presente Relazione la Società non ha formalmente adottato linee guida per la successione degli Amministratori Esecutivi, in considerazione del fatto che Monrif non rientra tra le "società grandi" ai sensi del Codice di Corporate Governance.

7.2 Comitato Nomine

Il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto opportuno provvedere a costituire un Comitato per nomine. Tale scelta è stata dettata dalla circostanza che le disposizioni regolamentari vigenti e le previsioni dello Statuto di Monrif – quali, in particolare, il meccanismo di nomina mediante il c.d. "voto di lista" – garantiscono adeguata trasparenza alla procedura di selezione e indicazione dei candidati alla carica di consigliere, garantendo inter alia che i soci di minoranza siano debitamente rappresentati in Consiglio di Amministrazione.

8. Remunerazione degli Amministratori – Comitato Remunerazioni

8.1 Remunerazione degli Amministratori

In data 29 aprile 2025 il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato per la Remunerazione, ha approvato la Politica per la Remunerazione 2025 - relativa ai componenti del Consiglio di Amministrazione, ai Dirigenti con Responsabilità Strategiche e, fermo restando quanto previsto dall'art. 2402 del Codice Civile, ai componenti del Collegio Sindacale della Società e del Gruppo – da sottoporre al voto vincolante dell'Assemblea chiamata ad approvare il bilancio individuale di Monrif relativo all'Esercizio. Per maggiori informazioni in merito alla Politica per la Remunerazione 2025 si rinvia alla Parte Prima della Relazione sulla Remunerazione, disponibile sul sito internet della Società (www.monrif.it).

Il Gruppo Monrif ha integrato criteri di sostenibilità e obiettivi ESG nelle componenti variabili della remunerazione in linea con la propria Politica di Sostenibilità, come previsto dallo standard ESRS 2 GOV 3 par 27. Tale sistema premia il conseguimento di risultati sostenibili, promuovendo una gestione responsabile e orientata al lungo termine. La Politica sulla Remunerazione è predisposta dal Comitato per la Remunerazione che la sottopone annualmente all'esame ed all'approvazione del Consiglio di Amministrazione.

Per quanto riguarda il 2024, La Politica sulla Remunerazione approvata il 30 maggio del 2024 prevedeva: (i) per il Presidente e il Vicepresidente una componente variabile di breve termine legata a obiettivi ESG; (ii) la modifica della componente variabile di breve termine dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche, prevedendo obiettivi ESG, e introduce una componente variabile di lungo termine legata al raggiungimento di obiettivi aziendali. Predisponeva inoltre per l'amministratore delegato di Editoriale Nazionale S.r.l., principale controllata operativa del Gruppo, una componente

variabile legata al raggiungimento di target di performance aziendali su un orizzonte temporale annuale.

Come indicato dallo standard ESRS 2 GOV 3 par 29.a, per l'esercizio di riferimento, Il Gruppo Monrif ha disposto le seguenti tipologie di componenti variabili, le quali sono in parte legate al raggiungimento di obiettivi di sostenibilità ESG di natura prevalentemente qualitativa, determinati su base annuale:

a) Sistema di incentivazione su base annuale per Presidente e Vicepresidente;

b) Retribuzione variabile di breve termine (MBO) destinata al Direttore Amministrativo.

In aggiunta si segnala che il Gruppo prevede per il Direttore Amministrativo una retribuzione variabile di lungo termine (LTI), la quale, pur non essendo attualmente direttamente legata al raggiungimento di obiettivi ESG specifici, ma unicamente alla performance economico finanziaria del Gruppo, è finalizzata a incentivare la creazione di valore sostenibile in un orizzonte temporale triennale.

In particolare, il Gruppo ha stabilito che la componente variabile su base annuale, destinata al Presidente e il Vicepresidente, pari al 30 % del totale complessivo deliberato dall'Assemblea, sia legata al conseguimento di uno o più obiettivi di sostenibilità (obiettivo "ESG"), di anno in anno definiti dal Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato per la Remunerazione. Quest'ultimo, nell'esercizio successivo, verifica il raggiungimento degli obiettivi ESG dell'esercizio precedente.

Si rende presente che, per l'esercizio sociale del 2024, gli obiettivi ESG deliberati per il Presidente e il Vicepresidente sono stati i seguenti, ciascuno dei quali aventi un peso pari al 25%:

  • iniziative di welfare aziendale per i dipendenti;

  • ottenimento della certificazione ambientale PEFC;

  • esecuzione di programmi formativi in materia ESG a favore della popolazione aziendale;

  • ottenimento della certificazione salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Sulla base di questi obiettivi, la componente variabile del compenso annuale del Presidente e del Vicepresidente matura in misura fissa pari al 25% del totale al raggiungimento del 100% di ciascun dei quattro obiettivi, restando inteso che in caso di raggiungimento di un obiettivo:

  • in misura inferiore al 100%, l'obiettivo non si considererà raggiunto;

  • In misura pari o superiore al 100%, l'obiettivo si considererà raggiunto nella misura del 100%.

Per rendere noto quanto richiesto dallo standard ESRS 2 GOV 3 al paragrafo 29 d, con riferimento all''esercizio del 2024, gli obiettivi ESG previsti, esplicitati precedentemente, sono stati raggiunti nella misura del 100% dal Presidente e il Vicepresidente ed è stata accantonato l'intero compenso variabile dovuto. Nello specifico, con riferimento al Presidente, all'interno del compenso fisso sono stati erogati 30.000 euro legati al raggiungimento degli obiettivi ESG e all'interno del compenso fisso del Vicepresidente sono stati erogati 9.000 euro sempre relativi al raggiungimento di tali obiettivi.

Per quanto riguarda invece la remunerazione variabile destinata al Direttore Amministrativo, in linea con i principi e le raccomandazioni del art. 5 del Codice di Corporate Governance, si segnala che nella componente di breve termine, denominata MBO, che pesa fino a un massimo del 10% della retribuzione annua lorda "RAL", questa è connessa alla performance su base annuale di Monrif e al raggiungimento di un obiettivo ESG. Per il 2024, tale obiettivo, seguendo l'ESRS 2 GOV 3 al paragrafo 29 b, è stato proposto dal Comitato per la Remunerazione e validato dal Consiglio di Amministrazione, e consisteva nel completamento della Rendicontazione di Sostenibilità. Quest'ultimo è stato raggiunto e di conseguenza accantonato l'importo maturato pari a un totale di 20.250 euro, di cui il 67% dell'importo (pari a 13.500 euro) legato al raggiungimento esclusivo dell'obiettivo ESG e il 33% restante (equivalente a 6.750 euro) legato al raggiungimento di altri obiettivi.

Infine, come è stato indicato precedentemente, l'approvazione e l'aggiornamento, con periodicità annuale, dei sistemi di incentivazione avvengono sempre attraverso un processo strutturato che coinvolge diversi organi aziendali. Il Comitato per la Remunerazione è responsabile della formulazione delle proposte e della presentazione annuale della politica retributiva al C.d.A., che ne approva i contenuti e ne monitora l'attuazione. L'assemblea degli azionisti esprime un voto vincolante sulla politica, assicurando trasparenza e un costante allineamento con gli interessi degli stakeholder. [ESRS GOV-3, par. 29.e].

Per l'esercizio del 2025, il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato per la Remunerazione, ha approvato la Politica per la Remunerazione 2025, illustrata nella Parte Prima della Relazione sulla Remunerazione, disponibile sul sito internet della Società (www.monrif.it) da sottoporre al voto vincolante dell'Assemblea chiamata ad approvare il bilancio individuale di Monrif relativo all'Esercizio. Tale Politica per la Remunerazione 2025 integra e aggiorna i criteri di sostenibilità, allineando gli incentivi economici alla strategia aziendale e agli obiettivi ESG. Tale sistema premia il conseguimento di risultati sostenibili, promuovendo una gestione responsabile e orientata al lungo termine. Inoltre, con riferimento alle componenti variabili della remunerazione, la Politica per la Remunerazione 2025 prevede che le stesse siano strutturate di modo che contribuiscano: a) al perseguimento della strategia aziendale, consentendo di attrarre, motivare e trattenere persone dotate delle qualità individuali e professionali richieste per il perseguimento degli obiettivi aziendali in grado di perseguire lo sviluppo delle attività prefissate; b) al perseguimento degli interessi di lungo termine e al perseguimento della politica di sostenibilità della Società in maniera tale da evitare che il loro raggiungimento possa avvenire attraverso scelte gestionali di breve respiro che sarebbero potenzialmente suscettibili di avere un impatto non positivo sulle politiche di sostenibilità e/o sulla capacità della Società di generare profitto nel lungo termine.

8.2 Comitato Remunerazioni

Il Consiglio di Amministrazione, con deliberazione del 15 maggio 2023, ha istituito al proprio interno un Comitato per la Remunerazione, composto da 3 (tre) Consiglieri non esecutivi di cui 2 (due) indipendenti. A seguito della scomparsa del Dott. Giorgio Camillo Cefis, nell'aprile 2024, il Comitato per la Remunerazione è stato reintegrato nel Consiglio di Amministrazione del 31 luglio 2024 con la nomina del Dott. Mario Cognigni (amministratore non esecutivo ed indipendente)

La seguente tabella illustra la composizione del Comitato per la Remunerazione alla data della presente Relazione.

NOME E COGNOME CARICA
Diego Frattarolo (Presidente) Amministratore indipendente e non esecutivo
Lavinia Borea Carnacini Amministratore indipendente e non esecutivo
Mario Cognigni Amministratore indipendente e non esecutivo

Tutti i membri del Comitato per la Remunerazione sono soggetti dotati di adeguata conoscenza ed esperienza in materia finanziaria o di politiche retributive, come valutato dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 15 maggio 2023 e del 31 luglio 2024; inoltre il Comitato per la Remunerazione risulta composto da soli amministratori non esecutivi e indipendenti in ottemperanza all'articolo 5 (Raccomandazione 25) del Codice di Corporate Governance. Come richiesto dall'articolo 5 (Raccomandazione 25) del Codice di Corporate Governance, nessun amministratore prende parte alle riunioni del Comitato per la Remunerazione in cui vengono formulate le proposte al Consiglio di Amministrazione relative alla propria remunerazione.

I lavori del Comitato per la Remunerazione sono coordinati dal proprio presidente, scelto fra i membri indipendenti del Comitato medesimo. In particolare, il Presidente programma e coordina le attività del comitato, oltre a presiedere e guidare lo svolgimento delle relative riunioni. Le determinazioni del Comitato per la Remunerazione sono prese a maggioranza dei componenti in carica. Nel corso del 2024 il Comitato per la Remunerazione si è riunito due volte e le riunioni sono state regolarmente verbalizzate. La durata media delle riunioni del Comitato è stata di circa 30 minuti. Alle riunioni hanno partecipato 2 (due) componenti del Comitato, il Direttore Amministrativo della Società ed un membro del Collegio Sindacale. Il funzionamento del Comitato per la Remunerazione è disciplinato, oltre che dal Codice di Corporate Governance, dal Regolamento del Consiglio e dei Comitati, approvato dal Consiglio di Amministrazione del 30 luglio 2021. Il Comitato Remunerazioni: (i) presenta proposte o

esprime pareri al Consiglio di Amministrazione sulla remunerazione degli amministratori esecutivi e degli altri amministratori che ricoprono particolari cariche nonché sulla fissazione degli obiettivi di performance correlati alla componente variabile di tale remunerazione; (ii) monitora la concreta applicazione della politica per la remunerazione, verificando, in particolare, l'effettivo raggiungimento degli obiettivi di performance; (iii) valuta periodicamente l'adeguatezza, la coerenza complessiva e la concreta applicazione della politica per la remunerazione degli amministratori e dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche.

Per ulteriori informazioni sul Comitato per la Remunerazione si rinvia alla Tabella 3 allegata alla presente Relazione.

9. Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi - Comitato controllo e rischi

Il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi è l'insieme dei processi diretti a monitorare l'efficienza delle operazioni aziendali, il rispetto di leggi e regolamenti, la salvaguardia dei beni aziendali e l'attendibilità, l'accuratezza, affidabilità e la tempestività delle informazioni, anche finanziarie, fornite agli organi sociali ed al mercato.

Un efficace sistema di controllo interno e di gestione dei rischi contribuisce a garantire la salvaguardia del patrimonio sociale, l'efficienza e l'efficacia delle operazioni aziendali, l'affidabilità dell'informazione finanziaria, il rispetto di leggi e regolamenti.

Nel definire le linee di indirizzo del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno, il Consiglio ha definito le linee di indirizzo al fine di contribuire al successo sostenibile dell'Emittente, in coerenza con le strategie della società.

Nel corso dell'esercizio 2024 il Gruppo ha avviato un processo d' implementazione e formalizzazione del proprio sistema di controllo interno in ambito ESG. In tale contesto, è stata redatta la Procedura di Reporting al fine di normare il processo di predisposizione della Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità, nonché identificare le funzioni coinvolte ed attribuire le responsabilità in termini di supervisione ed approvazione del documento finale. In seguito alla stesura della Procedura, si prevede come fase successiva quella di strutturare un risk assessment per identificare i rischi connessi ai processi di predisposizione e raccolta dei dati ed informazioni ESG (quali ad esempio la completezza o la correttezza degli stessi), realizzarne la loro valutazione e prioritizzazione e definire i controlli interni a presidio di tali rischi, nonché i relativi risk owner. La procedura stabilisce inoltre che l'Internal Audit esamini i processi aziendali che generano i dati utilizzati nella rendicontazione di sostenibilità, inclusa l'efficacia dei relativi controlli come sopra definiti, e riferisca al C.d.A. in relazione alla propria attività secondo una tempistica allo stato ancora da definire.

Principali caratteristiche del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria (ex art. 123-bis, comma 2, lettera b), TUF)

Il Consiglio di Amministrazione ha la responsabilità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, del quale fissa le linee di indirizzo e verifica periodicamente l'adeguatezza e l'effettivo funzionamento in un'ottica di sostenibilità nel medio-lungo periodo dell'attività svolta.

Ai fini dell'art. 123-bis TUF si segnala che il sistema controllo interno e di gestione dei rischi adottato dal Gruppo Monrif include tra i suoi elementi il sistema di Controllo Interno relativo al processo di informativa finanziaria. Quest'ultimo ha la finalità di garantire l'attendibilità, l'accuratezza, l'affidabilità e la tempestività dell'informativa finanziaria stessa. L'applicazione del dettato normativo ex lege 262/05 (e successive modifiche) al monitoraggio del Sistema di Controllo Interno contabile, ha consentito di costruire un sistema di controllo interno che si basasse anche sulle best practices internazionali in materia. Tale modello poggia sui seguenti elementi:

  • (i) un corpo essenziale di policy / procedure aziendali a livello Gruppo;
  • (ii) un processo di identificazione dei principali rischi legati all'informativa finanziario-contabile;
  • (iii) un'attività di valutazione e monitoraggio periodico;

(iv) un processo di comunicazione degli obiettivi di controllo interno ai diversi livelli ed alle diverse funzioni aziendali coinvolti;

(v) un processo di verifica dell'informativa contabile diffusa al mercato.

A fronte di quanto sopra il Gruppo ha provveduto ad identificare in primis gli obiettivi di controllo, ossia le finalità di controllo necessarie a contrastare gli eventuali errori e frodi che possono intervenire nel processo in relazione alle attività di avvio, registrazione, gestione e rappresentazione di una transazione. Le attività finalizzate a tale scopo sono consistite nella raccolta delle informazioni rilevanti e nell'individuazione dei processi significativi secondo il criterio di materialità (matrice conti/ processi / società). In tale fase il Gruppo ha determinato il grado di allineamento tra il proprio sistema di controllo interno rispetto alla best practice. Con il responsabile dell'internal audit di Gruppo la Società ha verificato il programma di auditing e testing periodici sui principali processi nonché l'aggiornamento dell'"audit plan".

Per quanto riguarda l'informativa richiesta dall'ESRS 2 GOV1 par 19 e 20 (b) si rimanda al punto 4.1 così come per l'informativa dell'ESRS GOV 2 par 24.

In data 29 aprile 2025 il Consiglio di Amministrazione ha valutato positivamente l'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi rispetto alle caratteristiche dell'impresa, nonché la sua efficacia, avvalendosi delle relazioni periodiche dell'Amministratore Incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, del responsabile della funzione di Internal Audit, dell'Organismo di Vigilanza e del Collegio Sindacale.

9.1 Chief Executive Officer

Il Presidente dott. Andrea Riffeser Monti ricopre il ruolo di CEO e amministratore incaricato dell'istituzione e del mantenimento di un efficace sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

L'attività del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate e l'attività di Internal Audit svolte nell'Esercizio ha consentito all'amministratore incaricato di mantenere un adeguato livello di aggiornamento dei principali rischi riferiti ai principali processi aziendali del Gruppo, tenendo conto delle caratteristiche delle attività svolte dalla Società.

Tali rischi sono stati portati all'attenzione del Consiglio di Amministrazione, attraverso le relazioni periodiche del responsabile della funzione di Internal Audit.

Nel corso dell'Esercizio, il dott. Andrea Riffeser Monti non ha riferito al Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate e al Consiglio di Amministrazione in merito a problematiche e criticità emerse nello svolgimento della propria attività o di cui abbia avuto comunque notizia, affinché il Comitato e il Consiglio di Amministrazione potesse prendere le opportune iniziative.

Nel corso dell'Esercizio è stato promosso, ove necessario, l'aggiornamento del quadro procedurale e l'adeguamento del sistema di controllo interno, verificandone l'adeguatezza complessiva al quadro legislativo e regolamentare e l'efficacia e l'efficienza nella dinamica delle condizioni operative.

Il dott. Andrea Riffeser Monti ha il potere di chiedere alla funzione di Internal Audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative e sul rispetto delle regole e procedure interne nell'esecuzione di operazioni aziendali, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate e al Presidente del Collegio Sindacale.

9.2 Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate

Come riportato alla Sezione 6.1 della presente Relazione, in data 15 maggio 2023, il Consiglio di Amministrazione ha istituito al proprio interno un unico Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, in conformità a quanto previsto dalla Raccomandazione n. 16 del Codice di Corporate Governance (il "Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate"). Si ricorda che, fino al 15 maggio 2023 le funzioni dell'attuale Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate erano svolte da 2 (due) comitati distinti: (i) il Comitato Controllo e Rischi e (ii) il Comitato Parti Correlate.

Composizione e funzionamento del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d) TUF)

La seguente tabella illustra la composizione del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate alla data della presente Relazione.

NOME E COGNOME CARICA
Mario Cognigni (Presidente) Amministratore indipendente e non esecutivo
Claudio Berretti Amministratore indipendente e non esecutivo
Gianluigi Fiorendi Amministratore indipendente e non esecutivo

I tre componenti del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate possiedono una adeguata esperienza di natura contabile e finanziaria.

Nel corso dell'Esercizio: (i) le riunioni del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate sono state coordinate dal proprio Presidente e sono state regolarmente verbalizzate e (ii) il Presidente ha regolarmente fornito informazioni in merito alle riunioni tenute dal Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate in occasione del primo Consiglio di Amministrazione utile. Il Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate ha facoltà di accesso alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei propri compiti e può avvalersi di consulenti esterni, nei termini stabiliti dal Consiglio.

Nel corso dell'esercizio 2024, il Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate si è riunito 9 (nove) volte ed ha deliberato sui seguenti temi: (i) valutazione del corretto utilizzo dei principi contabili societari e della loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato; analisi piano industriale e impairment; (ii) valutazione periodica sull'adeguatezza, efficacia del sistema di controllo interno e gestione dei rischi, (iii) esame della relazione periodica del responsabile dell'Internal Audit; (iv) valutazione composizione del Comitato, (v) discussione e analisi dei principali rischi aziendali, vi) mappatura ed esame delle operazioni con parti correlate, (vii) aggiornamento attività independent business review (viii) analisi interlocuzioni con ceto bancario per rinnovo convenzione. In particolare:

  • in data 26 luglio 2024 il Comitato si è riunito, tra l'altro, per valutare il corretto utilizzo dei principi contabili societari e della loro omogeneità ai fini dell'approvazione del bilancio semestrale al 30 giugno 2024, oltre che all'analisi di sensitività e impairment test. Nella stessa sede, il Comitato ha esaminato la relazione periodica dell'Internal Auditor sulle attività di audit svolte nel primo semestre, in conformità con il Piano di audit 2024.

Il Comitato, riunitosi anche in veste di Comitato per le Operazioni con Parti Correlate ("COPC") ha verificato la mappatura delle operazioni con parti correlate del Gruppo Monrif predisposta dal Dirigente Preposto rilevando che, rispetto alla versione esaminata in data 4 aprile 2024, non vi erano state modifiche nelle tipologie di operazioni se non quella pubblicata in data 19 giugno 2024 con il nuovo documento informativo relativo ad un'operazione di maggiore rilevanza con una parte correlata.

  • in data 12 novembre 2024 il Comitato ha preso atto di quanto illustrato dal Dott. Natali, quale dirigente preposto, con riferimento all'applicazione dei principi contabili utilizzati per la predisposizione della relazione trimestrale al 30 settembre 2024.. In tale seduta il Comitato, ha invitato a partecipare alla discussione la dott.ssa Diletta Cavallini, Internal Auditor del Gruppo e l'avv. Floriana Francesconi membro dell'Organismo di Vigilanza, in conformità, peraltro a quanto previsto dal Codice di Corporate Governance. Lo scopo è stato quello di individuare, per ciascun organo e tenuto conto della rispettiva competenza, le attività di intervento e di analisi sui processi aziendali individuati dal Piano 2024 predisposto dall'Internal Auditor. Nello specifico sono stati valutati gli interventi di verifica, svolti dalla funzione Internal Audit nel periodo di riferimento, e documentati nei relativi rapporti, non emergendo particolari criticità, né anomalie. Anche le attività eseguite dall'Organismo di vigilanza, attività svolte senza il supporto

dell'Internal auditor, riguardanti adempimenti in merito alla salute, sicurezza e formazione, in ambito della Legge 81/2008, non hanno segnalato criticità. Da ultimo, il Comitato, riunitosi anche in veste di Comitato per le Operazioni con Parti Correlate ("COPC") ha verificato la mappatura delle operazioni con parti correlate del Gruppo Monrif predisposta dal Dirigente Preposto rilevando che rispetto alla versione, esaminata in data 26 Luglio 2024, non vi erano state modifiche nelle tipologie di operazioni, ma si è provveduto solamente ad aggiornare i valori delle operazioni.

Con riferimento alla partecipazione dei componenti alle riunioni del Comitato, si rinvia alla Tabella 3 in Appendice.

Funzioni attribuite al Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate

Funzione Controllo e Rischi

monrif

Il Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, nella sua funzione di Comitato Controllo e Rischi, ha funzioni propositive e consultive nei confronti del Consiglio stesso per supportarne con un'adeguata attività istruttoria le valutazioni e le decisioni relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni periodiche di carattere finanziario e non finanziario. In particolare, il Comitato svolge le seguenti funzioni:

  • (i) valuta, sentiti il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, il revisore legale e l'organo di controllo, il corretto utilizzo dei princìpi contabili e, nel caso di gruppi, la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato;
  • (ii) valuta l'idoneità dell'informazione periodica, finanziaria e non finanziaria, a rappresentare correttamente il modello di business, le strategie della società, l'impatto della sua attività e le performance conseguite, coordinandosi con l'eventuale comitato previsto dalla Raccomandazione 1, lett. a) del Codice di Corporate Governance;
  • (iii) esamina il contenuto dell'informazione periodica a carattere non finanziario rilevante ai fini del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • (iv) esprime pareri su specifici aspetti inerenti alla identificazione dei principali rischi aziendali e supporta le valutazioni e le decisioni dell'organo di amministrazione relative alla gestione di rischi derivanti da fatti pregiudizievoli di cui quest'ultimo sia venuto a conoscenza;
  • (v) esamina le relazioni periodiche e quelle di particolare rilevanza predisposte dalla funzione di internal audit;
  • (vi) monitora l'autonomia, l'adeguatezza, l'efficacia e l'efficienza della funzione di internal audit;
  • (vii) può affidare alla funzione di internal audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative, dandone contestuale comunicazione al presidente dell'organo di controllo;
  • (viii)riferisce all'organo di amministrazione, almeno in occasione dell'approvazione della relazione finanziaria annuale e semestrale, sull'attività svolta e sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

In aggiunta a quanto precede, con il supporto del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, nella sua funzione di Comitato Controllo e Rischi, il Consiglio di Amministrazione:

  • (i) definisce le linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi in coerenza con le strategie della società e valuta, con cadenza almeno annuale, l'adeguatezza del medesimo sistema rispetto alle caratteristiche dell'impresa e al profilo di rischio assunto, nonché la sua efficacia;
  • (ii) nomina e revoca il responsabile della funzione di internal audit, definendone la remunerazione coerentemente con le politiche aziendali, e assicurandosi che lo stesso sia dotato di risorse adeguate all'espletamento dei propri compiti. Qualora decida di affidare la funzione di internal audit, nel suo complesso o per segmenti di operatività, a un soggetto esterno alla società, assicura che esso sia dotato di adeguati requisiti di professionalità, indipendenza e organizzazione e fornisce adeguata motivazione di tale scelta nella relazione sul governo societario;

  • (iii) approva, con cadenza almeno annuale, il piano di lavoro predisposto dal responsabile della funzione di internal audit, sentito l'organo di controllo e il chief executive officer;
  • (iv) valuta l'opportunità di adottare misure per garantire l'efficacia e l'imparzialità di giudizio delle altre funzioni aziendali indicate nella raccomandazione 32, lett. e) del Codice di Corporate Governance, verificando che siano dotate di adeguate professionalità e risorse;
  • (v) attribuisce all'organo di controllo o a un organismo appositamente costituito le funzioni di vigilanza ex art. 6, comma 1, lett. b) del Decreto Legislativo n. 231/2001. Nel caso l'organismo non coincida con l'organo di controllo, l'organo di amministrazione valuta l'opportunità di nominare all'interno dell'organismo almeno un amministratore non esecutivo e/o un membro dell'organo di controllo e/o il titolare di funzioni legali o di controllo della società, al fine di assicurare il coordinamento tra i diversi soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • (vi) valuta, sentito l'organo di controllo, i risultati esposti dal revisore legale nella eventuale lettera di suggerimenti e nella relazione aggiuntiva indirizzata all'organo di controllo;
  • (vii) descrive, nella relazione sul governo societario, le principali caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e le modalità di coordinamento tra i soggetti in esso coinvolti, indicando i modelli e le best practice nazionali e internazionali di riferimento, esprime la propria valutazione complessiva sull'adeguatezza del sistema stesso e dà conto delle scelte effettuate in merito alla composizione dell'organismo di vigilanza.

Il Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, nella sua funzione di Comitato Controllo e Rischi, è altresì chiamato a supportare con un'adeguata attività istruttoria le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative alla gestione dei rischi derivanti da fatti pregiudizievoli di cui il Consiglio di Amministrazione stesso sia venuto a conoscenza.

Nel corso dell'Esercizio, il Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, nella sua funzione di Comitato Controllo e Rischi, ha deliberato, come sopra commentato, sui seguenti temi: (i) valutazione del corretto utilizzo dei principi contabili societari e della loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato; analisi piano industriale e impairment; (ii) valutazione periodica sull'adeguatezza, efficacia del sistema di controllo interno e gestione dei rischi, (iii) esame della relazione periodica del responsabile dell'Internal Audit; (iv) esame della Relazione annuale dell'Organo di Vigilanza, (v) esame bozza Relazione Annuale sul Governo Societario e gli assetti proprietari per l'esercizio 2023, (vi) approvazione della materialità della DNF 2023, (vii) programmazione dell'attività per l'esercizio 2024 (viii) mappatura e analisi operazioni con parti correlate; (ix) analisi interlocuzioni con il ceto bancario.

Funzione Parti Correlate

Il Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, nella sua funzione di Comitato Parti Correlate coadiuva il Consiglio di Amministrazione nelle attività in materia di operazioni con parti correlate previste dalla Procedura OPC, con riferimento alle "operazioni di minore rilevanza" ovvero alle "operazioni di maggiore rilevanza." Per i contenuti della Procedura, si rinvia alla documentazione consultabile sul sito internet dell'Emittente www.monrif.it.

9.3 Responsabile della funzione di Internal Audit

Il Consiglio di Amministrazione del 14 novembre 2022 ha nominato la dott.ssa Diletta Cavallini Internal Audit del Gruppo con funzioni di responsabile della funzione di Internal Audit. La remunerazione del responsabile della funzione di Internal Audit è stata determinata coerentemente con le politiche aziendali. Il Consiglio di Amministrazione assicura che il responsabile della funzione di Internal Audit sia dotato di risorse adeguate all'espletamento delle proprie responsabilità. La dott.ssa Cavallini non è responsabile di alcuna area operativa e non dipende gerarchicamente da alcun responsabile dell'area operativa; alla dott.ssa Cavallini sono stati assegnati i compiti indicati all'art. 6 (Raccomandazione 36) del Codice di Corporate Governance. La dott.ssa Cavallini ha avuto accesso nel corso dell'Esercizio a tutte le informazioni utili per lo svolgimento del proprio incarico ed ha provveduto a relazionare del suo operato al Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate. Il Consiglio di Amministrazione del 13

novembre 2023, a seguito della momentanea assenza della Dott.ssa Cavallini, ha nominato la società DS Advisory come Internal Auditor pro tempore di Monrif a far data dal mese di novembre 2023. In particolare, nel corso dell'Esercizio l'Internal Auditor ha svolto attività di analisi e verifica in relazione alla valutazione sull'idoneità del sistema di controllo interno e gestione dei rischi identificati nel precedente piano di audit 2024.

Il Consiglio, nel corso dell'Esercizio, ha approvato il piano di lavoro predisposto dal responsabile della funzione di internal audit, sentito il Collegio Sindacale.

Il responsabile della funzione di internal audit, nel corso dell'Esercizio:

  • ha verificato, sia in via continuativa sia in relazione a specifiche necessità e nel rispetto degli standard internazionali, l'operatività e l'idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, attraverso un piano di audit, approvato dal Consiglio, basato su un processo strutturato di analisi e prioritizzazione dei principali rischi;
  • ha predisposto relazioni periodiche contenenti adeguate informazioni sulla propria attività, sulle modalità con cui viene condotta la gestione dei rischi nonché sul rispetto dei piani definiti per il loro contenimento, oltre che una valutazione sull'idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e le ha trasmesse ai presidenti del Collegio Sindacale, del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate e del Consiglio di Amministrazione nonché al chief executive officer, salvo i casi in cui l'oggetto di tali relazioni riguardasse specificamente l'attività di tali soggetti;
  • ha predisposto tempestivamente, anche su richiesta del Collegio Sindacale, relazioni su eventi di particolare rilevanza e le ha trasmesse ai presidenti del Collegio Sindacale, del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate e del Consiglio di Amministrazione nonché al chief executive officer, salvo i casi in cui l'oggetto di tali relazioni riguardasse specificamente l'attività di tali soggetti;
  • ha verificato, nell'ambito del piano di audit, l'affidabilità dei sistemi informativi inclusi i sistemi di rilevazione contabile.

9.4 Modello organizzativo ex D.Lgs. 231/2001

Parte integrante del sistema di controllo interno è il Modello di organizzazione e gestione ai sensi del D. Lgs. 231/2001 (il "Modello"), ed il relativo Organismo di Vigilanza, organo deputato a verificarne l'applicazione.

Il Consiglio di Amministrazione in data 29 aprile 2024 ha deliberato l'aggiornamento del Modello al fine di includere tra i c.d. "reati presupposto" nuove fattispecie penali incriminatrici, in conformità con le modifiche occorse alle previsioni di legge applicabili.

Il Modello prevede politiche e misure idonee a garantire lo svolgimento delle attività nel rispetto della legge e a individuare ed eliminare situazioni di rischio, oltre a un sistema di prevenzione idoneo a mitigare il rischio-reato coerente con la struttura organizzativa e con le best practice di riferimento.

L'Organismo di Vigilanza è composto da tre membri, due esterni rappresentati dall' Avv. Floriana Francesconi e dal Dott. Marcello Braglia (nominato dal Consiglio di Amministrazione del 31 luglio 2024 a seguito delle dimissioni volontarie del Dott. Massimo Bianchi) e da un interno identificato nel responsabile dell'Internal Audit di Gruppo Dott.ssa Diletta Cavallini.

L'Organismo di Vigilanza è nominato dal Consiglio di Amministrazione, sentito il parere del Collegio Sindacale, sulla base dei requisiti di professionalità e competenza, onorabilità, autonomia e indipendenza. Costituiscono cause di ineleggibilità della carica di membro dell'Organismo (i) interdizione, inabilitazione, fallimento o condanna ad una pena che importa l'interdizione, anche temporanea, dai pubblici uffici ovvero l'incapacità ad esercitare uffici direttivi; (ii) condanna per aver commesso uno dei reati previsti dal D. Lgs. 231/2001.

La revoca dall'incarico può avvenire solo per giusta causa attraverso delibera del Consiglio di Amministrazione, sentito il parere del Collegio Sindacale.

Nel corso del 2024, l'Organismo di Vigilanza si è riunito in forma collegiale 8 (otto) volte, incontrando i dipendenti o il Collegio Sindacale per attività di pianificazione e/o aggiornamento. Nelle riunioni, in attuazione delle indicazioni contenute nel decreto 231, è stata analizzata:

  • (i) l'efficienza, efficacia ed adeguatezza del Modello nel prevenire e contrastare, in maniera sostanziale e non meramente formale, la commissione degli illeciti ai quali è applicabile il D. Lgs. 231/2001;
  • (ii) l'osservanza delle prescrizioni contenute nel Modello da parte dei destinatari, rilevando la coerenza e gli eventuali scostamenti dei comportamenti attuati, attraverso l'analisi dei flussi informativi e le segnalazioni alle quali sono tenuti i responsabili delle varie funzioni aziendali;
  • (iii) l'aggiornamento in senso dinamico del Modello, laddove si riscontrino esigenze di adeguamento, formulando proposte ai competenti organi societari, in relazione a (i) significative violazioni delle prescrizioni del Modello stesso, (ii) significativi mutamenti dell'assetto organizzativo e procedurale, nonché (iii) novità legislative intervenute in materia;
  • (iv) l'esistenza ed effettività del sistema aziendale di prevenzione e protezione in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
  • (v) l'attuazione del piano di formazione del personale;
  • (vi) l'avvio e lo svolgimento del procedimento di irrogazione di un'eventuale sanzione disciplinare, a seguito dell'accertata violazione del Modello;
  • (vii) il rispetto dei principi e dei valori contenuti nel Codice Etico del Gruppo Monrif, che costituisce parte integrante del Modello ed è consultabile sul sito internet della Società.

Si segnala che in considerazione delle attività svolte dall'Organismo di Vigilanza e delle informazioni pervenute, nel corso dell'anno 2024 – non sono emerse disapplicazioni e/o violazioni del Modello.

L'attuale versione del Modello e dei relativi allegati, cui si rimanda per ulteriori dettagli e informazioni in merito è disponibile sul sito internet della Società (www.monrif.it). Il Gruppo ispira la propria attività, senza alcun tipo di indirizzo politico o attività di lobbying, oltre che all'imprescindibile rispetto delle leggi, ai contenuti presenti nel Codice Etico e nel Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D.lgs. 231/2001 ed il rispetto delle previsioni in essi contenute è richiesto a tutti gli amministratori, dipendenti e fornitori di Monrif.

Il Codice Etico costituisce infatti l'insieme di principi che, enunciati in via generale, trovano poi necessaria applicazione nelle regole, nelle norme e nelle procedure che disciplinano le specifiche attività delle società del Gruppo Monrif. Attraverso il Codice Etico viene quindi presentato lo standard di comportamento che tutti i collaboratori, intesi come gli amministratori, i dipendenti e coloro i quali, indipendentemente dalla qualificazione giuridica del rapporto, operano sotto la direzione o vigilanza delle società del Gruppo, sono tenuti a rispettare e far osservare. Le norme del Codice, inoltre, si configurano come strumento posto a tutela dell'affidabilità, del patrimonio e della reputazione aziendale, nel rispetto di tutti gli interlocutori di riferimento. Il Codice Etico è suddiviso in tre sezioni:

Visione, Missione e Valori: formalizza i principali fondamenti della cultura aziendale del Gruppo Monrif, affinché siano create le condizioni per la corretta applicazione di politiche e procedure specifiche;

Regole di condotta: evidenzia le aree di responsabilità e i comportamenti da tenere per essere conformi ai valori del Gruppo e ribadisce il rispetto delle norme di legge. Tali regole sono suddivise in relazione ai soggetti con i quali il Gruppo Monrif si relaziona nello svolgimento delle proprie attività;

Attuazione, controllo e aggiornamento: identifica i responsabili del Codice Etico e spiega come applicare concretamente i valori e le regole definite, affinché diventino prassi quotidiana.

Monrif non ha effettuato specifiche attività di formazione annuali sull'anticorruzione, svolgendo tuttavia altri programmi di formazione obbligatoria, con lo scopo di garantire l'effettiva conoscenza del Decreto 231, del Codice Etico di Gruppo e del Modello da parte del personale della Società (dirigenti, dipendenti, componenti degli organi sociali). Il livello di formazione è caratterizzato da un diverso approccio e grado di approfondimento, in relazione alla qualifica dei soggetti interessati, al grado di coinvolgimento degli stessi nelle attività sensibili indicate nel Modello e allo svolgimento di mansioni

che possono influenzare la salute e sicurezza sul lavoro. L'Organismo di Vigilanza si assicura, d'intesa con la Direzione Risorse Umane, che il programma di formazione sia adeguato ed efficacemente attuato. Le iniziative di formazione possono svolgersi anche a distanza o mediante l'utilizzo di sistemi informatici. La formazione del personale, ai fini dell'attuazione del Modello, è gestita dalla Direzione Risorse Umane, in stretta cooperazione con l'Organismo di Vigilanza.

Il Gruppo Monrif definisce con i propri fornitori rapporti di collaborazione, nel rispetto delle normative nazionali ed internazionali vigenti e dei principi presenti nel Codice Etico, avendo attenzione ai migliori standard professionali, alle migliori pratiche in materia di etica, di tutela della salute e della sicurezza e del rispetto dell'ambiente. Il Gruppo presta la massima attenzione al rispetto di elevati standard qualitativi dei processi produttivi, da parte dei fornitori di beni e/o servizi. In tale direzione si colloca l'attenzione al rispetto dei diritti e prerogative sindacali previsti da legge e contratti applicati sul piano nazionale. Il processo di approvvigionamento è gestito attraverso un insieme di procedure che permettono di condividere esperienze e specifiche competenze, così da poter rispondere adeguatamente e con rapidità alle necessità aziendali. Le procedure di acquisto sono volte a garantire ed a monitorare la qualità delle prestazioni nel massimo rispetto di economicità, efficacia, tempestività e correttezza. Il processo di selezione dei fornitori è focalizzato non solo sulla soddisfazione dei requisiti tecnici e di performance, ma anche sulla condivisione dei valori aziendali. Ogni fornitore è tenuto infatti ad osservare e sottoscrivere unitamente alla firma del contratto il Codice Etico del Gruppo. L'impegno di Monrif nei confronti delle comunità appartenenti ai territori in cui si concentrano le sue attività è testimoniato dalla politica aziendale nella scelta dei fornitori.

Il Gruppo si è dotato di un Codice di Condotta Commerciale (consultabile sul sito Internet www.monrif.it), aggiornato al 1° marzo 2024, che illustra le aspettative di Monrif nei confronti dei fornitori in relazione a: Lavoro e Diritti Umani, Salute e Sicurezza, Ambiente, Sicurezza e Qualità dei prodotti e dei servizi, Etica Aziendale e Sistema di Gestione. La conformità con il Codice di Condotta Commerciale e i principi appena elencati ivi presenti, sono una condizione necessaria per avviare e mantenere un rapporto commerciale con il Gruppo Monrif; nell'ipotesi che venga riscontrata una non conformità con il Codice di Condotta Commerciale, il Gruppo si riserva il diritto di risolvere il rapporto contrattuale con effetto immediato o di chiedere adeguate misure correttive. Come anche esplicitato al suo interno, il Gruppo Monrif si impegna a monitorare la conformità delle attività dei fornitori e subfornitori al Codice di Condotta Commerciale, prevedendo anche la possibilità di effettuare ispezioni di verifica in uno spirito di trasparenza e collaborazione. La selezione del parco fornitori del Gruppo ed in particolar modo di coloro i quali possono generare impatti significativi sull'ambiente, è gestita in maniera diretta in osservanza delle normative della comunità europea sulla tutela dell'ambiente.

Un importante criterio di selezione considerato dal Gruppo è la provenienza del fornitore; ove possibile, il Gruppo privilegia fornitori all'interno del territorio nazionale. Per alcune categorie merceologiche, come carta ed inchiostri, è necessario però rivolgersi a fornitori esteri a causa dell'inesistenza di fornitori all'interno della Nazione; in questi casi, il Gruppo favorisce fornitori appartenenti all'Unione Europea.

Per quanto riguarda l'informativa inerente a politiche in materie di cultura d'impresa e condotta aziendale si rimanda al punto 4.1.2.2 (ESRS G1-1) presente nella Rendicontazione di sostenibilità.

9.5 Società di Revisione

La legge prescrive che nel corso dell'esercizio una società di revisione indipendente verifichi la regolare tenuta della contabilità sociale, la corretta rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili, nonché la corrispondenza del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato di Gruppo alle risultanze delle scritture contabili ed agli accertamenti eseguiti, nonché la loro conformità alle norme che li disciplinano.

La società di revisione incaricata è EY S.p.A.; l'incarico è stato conferito con delibera Assembleare del 24 aprile 2019. Detta società di revisione resterà in carica fino alla data di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2027.

9.6 Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e altre ruoli e funzioni aziendali

La Società ha provveduto alla nomina del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, (il "Dirigente Preposto") ai sensi dell'art. 154–bis del TUF, individuandolo nella figura del Direttore Amministrativo, dott. Nicola Natali, come figura più idonea a soddisfare le richieste del TUF. Tale nomina, di competenza del Consiglio di Amministrazione, è avvenuta con delibera del Consiglio di Amministrazione del 12 settembre 2007.

Ai sensi dell'art. 21 dello Statuto, il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari deve essere in possesso delle competenze tecnico-professionali adeguate alle funzioni amministrative ad esso riconosciute. Il Consiglio deve conferire al Dirigente Preposto adeguati poteri e mezzi per l'esercizio dei compiti attribuitigli ai sensi di legge.

9.7 Coordinamento tra i soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi

Il corretto funzionamento del sistema di controllo interno e gestione dei rischi si basa sulla proficua interazione nell'esercizio dei compiti tra le funzioni aziendali di controllo.

Il sistema integrato adottato dalla Società mira al raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  • (i) eliminazione delle sovrapposizioni metodologiche / organizzative tra le diverse funzioni di controllo;
  • (ii) condivisione delle metodologie con cui le diverse funzioni di controllo effettuano le valutazioni;
  • (iii) miglioramento della comunicazione tra le funzioni di controllo e gli organi aziendali;
  • (iv) riduzione del rischio di informazioni "parziali" o "disallineate";
  • (v) capitalizzazione delle informazioni e delle valutazioni delle diverse funzioni di controllo.

La definizione di modalità di coordinamento e collaborazione tra le funzioni aziendali di controllo favorisce il complessivo funzionamento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché una rappresentazione univoca e coerente al vertice e agli organi aziendali dei rischi ai quali la Società e le sue controllate risultano esposte.

Al fine di rendere maggiormente efficaci ed efficienti le attività dei vari attori coinvolti nel sistema di controllo e di gestione dei rischi vengono attuate concrete modalità di coordinamento tra gli stessi supportate da un adeguato sistema di reporting.

In particolare, alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate partecipano sistematicamente il Presidente del Collegio Sindacale, il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, nonché i diversi dirigenti più direttamente coinvolti nella gestione dei rischi aziendali. Il Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate informa il Consiglio di Amministrazione almeno due volte all'anno circa l'attività svolta e sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi. Inoltre, il Responsabile della funzione Internal Audit riporta periodicamente all'Organismo di Vigilanza, del quale è membro effettivo, le risultanze delle attività di audit che gli vengono di volta in volta demandate.

Il Collegio Sindacale incontra periodicamente il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, la Società di Revisione, il Presidente dell'Organismo di Vigilanza nonché le diverse funzioni aziendali interessate dai processi e dalle procedure che devono formare oggetto di specifica verifica da parte dello stesso Collegio Sindacale, inclusi quelli relativi al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

10. Interessi degli Amministratori e operazioni con Parti Correlate

Per "Parti Correlate" si intendono quelle così definite dalle disposizioni di legge o regolamentari applicabili. Nel 2010 il Consiglio di Amministrazione ha approvato la procedura che disciplina le operazioni con Parti Correlate in adeguamento alle disposizioni del Regolamento OPC. Tale procedura è stata aggiornata da ultimo nella riunione consiliare del 23 giugno 2021. Tale procedura è disponibile sul sito internet della Società (www.monrif.it).

Come riportato alla Sezione 6della presente Relazione, in data 15 maggio 2023 il Consiglio di Amministrazione ha istituito un unico Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, composto da n. 3 amministratori non esecutivi e indipendenti.

Per maggiori informazioni circa composizione, funzionamento e funzioni del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate, si rinvia alla Sezione 9.2 della presente Relazione

La Società, alla data della presente Relazione, non ha adottato soluzioni operative specifiche per agevolare l'individuazione e l'adeguata gestione delle situazioni in cui un amministratore sia portatore di un interesse per conto proprio o di terzi, ritenendo che la Procedura OPC e i generali principi di responsabilità degli amministratori siano sufficienti a tale scopo.

11. Collegio Sindacale

11.1 Nomina e sostituzione

Lo Statuto, all'articolo 30, prevede che il Collegio Sindacale sia composto da 3 (tre) Sindaci effettivi e da 3 (tre) Sindaci supplenti gli esponenti del genere meno rappresentato sono almeno pari alla misura minima richiesta dalla normativa, anche regolamentare, pro tempore vigente.

I Sindaci, che durano in carica tre esercizi e decadono dalla carica alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo al terzo esercizio, sono rieleggibili.

La nomina del Collegio Sindacale avviene sulla base di liste accompagnate dall'informativa riguardante le caratteristiche personali, professionali e di indipendenza dei candidati.

Possono presentare una lista per la nomina dei sindaci i soci che, al momento della presentazione della lista, siano titolari – da soli ovvero unitamente ad altri soci presentatori – di una quota di partecipazione al capitale almeno pari al 2,5% del capitale sociale con diritto di voto, ovvero la diversa quota stabilita ai sensi delle applicabili disposizioni di legge, la titolarità della quota minima di partecipazione è determinata avendo riguardo alle azioni che risultano registrate a favore del socio nel giorno in cui le liste sono depositate presso la Società; la relativa certificazione può essere prodotta anche successivamente al deposito purché entro il termine previsto per la pubblicazione delle liste medesime. Le liste sono depositate presso la sede sociale, secondo le modalità prescritte dalla disciplina vigente, almeno 25 (venticinque) giorni prima di quello previsto per l'Assemblea chiamata a deliberare sulla nomina dei sindaci.

Le liste prevedono un numero di candidati non superiori a sei, ciascuno abbinato ad un numero progressivo. Ciascuna lista che presenti un numero di candidati pari o superiore a 3 dovrà includere un numero di candidati del genere meno rappresentato tale da garantire che la composizione della lista rispetti le disposizioni di legge e regolamentari, di volta in volta vigenti, in materia di equilibrio tra generi (maschile e femminile). Ciascuna lista è composta da due sezioni: una per i candidati alla carica di sindaco effettivo e una per i candidati alla carica di sindaco supplente. A ciascuna lista devono essere allegati: (i) indicazione dell'identità dei soci e della percentuale di partecipazione complessivamente detenuta; (ii) la dichiarazione dei soci diversi da quelli che detengono, anche congiuntamente, una partecipazione di controllo o di maggioranza relativa, che attesti l'assenza di rapporti di collegamento con questi ultimi; (iii) i curriculum vitae dei candidati; e (iv) dichiarazione dei medesimi candidati attestante il possesso dei requisiti previsti dalla legge, e accettazione della candidatura, corredata dall'elenco degli incarichi di amministrazione e di controllo dagli stessi ricoperti presso altre società. Ciascun azionista, nonché gli azionisti con rapporti di collegamento rilevanti ai sensi della normativa vigente, non possono presentare o concorrere alla presentazione, neppure per interposta persona o società fiduciaria, di più di una lista né possono votare liste diverse. Nel caso in cui alla data di scadenza del termine di presentazione delle liste sia stata depositata 1 (una) sola lista, ovvero soltanto liste presentate da soci collegati tra loro ai sensi delle disposizioni applicabili, potranno essere presentate liste sino a 21 giorni prima di quello della predetta Assemblea. In tal caso le soglie sopra previste per la presentazione delle liste saranno ridotte alla metà. All'elezione del Collegio Sindacale si procederà come segue:

(i) dalla lista che ha ottenuto il maggior numero di voti vengono tratti, secondo l'ordine progressivo di presentazione, 2 sindaci effettivi e 2 sindaci supplenti;

(ii) dalla seconda lista che abbia ottenuto più voti, e che non sia in alcun modo collegata con i Soci che hanno presentato la lista risultata prima, viene tratto, in base all'ordine progressivo con il quale sono elencati nella lista, il terzo sindaco effettivo, al quale spetterà la presidenza del Collegio Sindacale, e il terzo sindaco supplente. In caso di parità di voti tra liste, si procederà ad una nuova votazione da parte dell'Assemblea e risulteranno eletti i candidati inseriti nella lista che abbia ottenuto il maggior numero di voti.

Qualora al termine della votazione non risultassero rispettate le disposizioni di legge e regolamentari, di volta in volta vigenti, in materia di equilibrio tra generi (maschile e femminile), si provvederà, nell'ambito dei candidati alla carica di sindaco effettivo e di sindaco supplente della lista che ha ottenuto il maggior numero di voti, alle necessarie sostituzioni, secondo l'ordine progressivo con cui i candidati risultano elencati. In assenza di candidati del genere meno rappresentato all'interno della sezione rilevante della lista di maggioranza, in numero sufficiente a procedere alla sostituzione, l'Assemblea nomina i sindaci effettivi o supplenti mancanti con le maggioranze di legge. Qualora sia stata presentata una sola lista, risultano eletti, con votazione a maggioranza relativa del capitale rappresentato in Assemblea, tutti i candidati inseriti in quella lista. La presidenza del Collegio Sindacale spetterà alla persona indicata al primo posto dell'unica lista. Nel caso in cui non sia stata presentata alcuna lista, l'Assemblea procederà alla nomina del Collegio Sindacale con votazione a maggioranza relativa del capitale sociale rappresentato in Assemblea e nel rispetto della normativa di volta in volta applicabile in materia di equilibrio tra generi. In tal caso, l'Assemblea designerà altresì il Presidente del Collegio Sindacale.

11.2 Composizione e funzionamento (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d e d-bis), TUF)

L'Assemblea Ordinaria dei Soci ha nominato in data 15 maggio 2023 il Collegio Sindacale che rimarrà in carica fino alla approvazione del bilancio al 31 dicembre 2025. In sede di Assemblea sono stati nominati i membri del Collegio Sindacale in carica alla data della presente Relazione sulla base delle due liste presentate, rispettivamente:

  • (i) dall'azionista Monti Riffeser S.r.l., lista che ha ottenuto in sede Assembleare n. 156.550.058 voti favorevoli, pari al 58,60% dei diritti di voto rappresentati nell'Assemblea del 15 maggio 2023 su un totale pari al 71,44% dei diritti di voto esercitabili in tale data (la "Lista 1");
  • (ii) dall'azionista ADV Media S.p.A. lista che ha ottenuto in sede Assembleare n. 34.291.401 voti favorevoli, pari al 12,84% dei diritti di voto rappresentati nell'Assemblea del 15 maggio 2023 su un totale pari al 71,44% dei diritti di voto esercitabili in tale data (la "Lista 2").

A seguito delle votazioni sono stati eletti e risultano in carica alla data della presente Relazione i seguenti membri del Collegio Sindacale:

CARICA NOME E COGNOME LISTA DI APPARTENENZA
Presidente Franco Piero Pozzi Lista 2
Sindaco Effettivo Amedeo Cazzola Lista 1
Sindaco Effettivo Elena Aglialoro Lista 1
Sindaco Supplente Elena Romani Lista 1
Sindaco Supplente Massimo Gambini Lista 1
Sindaco Supplente Massimo Ubaldo Foschi Lista 2

Per maggiori informazioni circa le liste depositate per la nomina dell'organo di controllo avvenuta in data 15 maggio 2023 si rinvia al sito internet della Società (www.monrif.it), dove sono disponibili le liste complete presentate dagli azionisti e i curricula vitae di ciascun candidato. Alla data della presente

Relazione, il Collegio è composto per il 67% da uomini e per il 37% da donne, per un rapporto di diversità pari a 1,57 .

La composizione dell'attuale Collegio Sindacale è adeguata ad assicurare, nel rispetto dei principi del Codice CG, l'indipendenza e la professionalità della sua funzione. Infatti, per quanto concerne l'indipendenza, come meglio specificato al paragrafo "Indipendenza", tutti i componenti del Collegio Sindacale sono in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dalla Raccomandazione 7 del Codice CG, come altresì verificato nel corso dell'Esercizio dallo stesso Collegio in ottemperanza della Raccomandazione 9 del Codice CG. Mentre, per quanto concerne la professionalità i sindaci siano scelti tra i soggetti in possesso dei requisiti legislativi e regolamentari, tra cui quelli di professionalità, come definiti ai sensi del D.M. 20 marzo 2000, n. 162. Il rispetto dei requisiti di professionalità emerge dai curricula dei canditati sindaci depositati dagli azionisti in sede di presentazione della lista di nomina dei componenti del Collegio Sindacale. Tra la chiusura dell'Esercizio e la data della presente Relazione non sono intervenuti cambiamenti nella composizione del Collegio Sindacale. Per maggiori informazioni riguardanti la composizione del Collegio Sindacale alla data di chiusura dell'Esercizio si rinvia alla Tabella 2 allegata alla Relazione.

I componenti dell'organo di controllo (Collegio Sindacale) al momento non dispongono di competenze specifiche sulle questioni di sostenibilità.

Criteri e politiche di diversità

La Società non ha approvato politiche in materia di diversità in relazione alla composizione degli organi di controllo relativamente ad aspetti quali l'età, la composizione di genere e il percorso formativo e professionale ritenendo, da una parte, ampiamente sufficienti le previsioni statutarie, normative e regolamentari, dall'altra, l'adozione – de facto – di principi di diversificazione anagrafica e professionale nelle nomine dei Sindaci a garanzia di una calibrata composizione dell'organo (cfr. Sezione 4.3 della presente Relazione). Con particolare riferimento alla diversità di genere, si evidenzia che, l'attuale composizione del Collegio Sindacale è conforme col criterio di riparto di cui all'art. 148, comma 1-bis del TUF, applicando il criterio dell'arrotondamento per difetto all'unità inferiore in conformità della nuova formulazione dell'art. 144-undecies.1, comma 3, del Regolamento Emittenti.

Indipendenza

Il Collegio Sindacale, nell'ambito dei compiti ad esso attribuiti dalla legge, ha verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio per valutare l'indipendenza dei propri membri, ed il rispetto dei criteri di indipendenza ai sensi del TUF e del Codice di Corporate Governance.

Inoltre il Collegio Sindacale ha valutato la sussistenza in capo ai propri membri dei requisiti di indipendenza di cui al TUF e al Codice di Corporate Governance. L'esito di tali valutazioni è stato positivo ed è stato trasmesso al Consiglio di Amministrazione. In data 9 aprile 2025, il Consiglio di Amministrazione ha verificato il possesso dei requisiti di indipendenza di cui all'art. 148, comma 3 del TUF da parte dei Sindaci. La suddetta verifica è stata effettuata dal Consiglio di Amministrazione sulla base della documentazione e delle dichiarazioni fornite dal Collegio Sindacale all'esito delle valutazioni che il medesimo ha condotto ed è stata resa nota con comunicato stampa diffuso al mercato in pari data. Il Collegio Sindacale ha condotto un processo di autovalutazione, tenendo conto delle indicazioni fornite dalla Norma Q.1.1. "Autovalutazione del Collegio Sindacale" inclusa nel documento "Norma di Comportamento del Collegio Sindacale di Società Quotate" pubblicato, a cura del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Tale attività è stata svolta con l'obiettivo di pervenire alla definizione sia della composizione quali-quantitativa ottimale dell'organo di controllo, sia della sua funzionalità, mediante l'individuazione di eventuali criticità, favorendone la risoluzione. Il Collegio Sindacale ha quindi informato il Consiglio di Amministrazione della Società che da tale istruttoria non sono emerse carenze né in ordine a ciascun componente effettivo né nella sua composizione. Nell'effettuare le valutazioni di cui sopra sono state considerate tutte le informazioni messe a disposizione da ciascun componente del Collegio Sindacale, come previsto dalla

7 calcolato come rapporto medio tra i membri maschili e femminili

Raccomandazione 9 del Codice di Corporate Governance, in considerazione di tutte le circostanze che appaiono compromettere l'indipendenza individuate dal TUF e dal Codice CG (cfr. Raccomandazione 6, come richiamata dalla Raccomandazione 9) e sono stati applicati tutti i criteri previsti dal Codice CG con riferimento all'indipendenza degli amministratori (Raccomandazione 7, come richiamata dalla Raccomandazione 9). Il Collegio ha altresì svolto le funzioni attribuite dalla vigente normativa al Comitato per il Controllo Interno e la revisione contabile, istituito dal D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e quindi vigilato sul processo di informazione finanziaria, sull'efficacia dei sistemi di controllo interno, di revisione interna e di gestione del rischio. Il Collegio ha infine vigilato sull'indipendenza della società di revisione, ai sensi del Codice di Corporate Governance.

Remunerazione

La remunerazione dei sindaci deve essere commisurata all'impegno richiesto, alla rilevanza del ruolo ricoperto nonché alle caratteristiche dimensionali e settoriali dell'impresa. Il compenso da attribuire al Collegio Sindacale è stato deliberato dall'Assemblea dei Soci del 15 maggio 2023.

Gestione degli interessi

La Società non prevede uno specifico obbligo per i sindaci di informare tempestivamente gli altri membri del Collegio Sindacale e il Presidente del Consiglio circa la natura, i termini, l'origine e la portata del proprio interesse, nel caso in cui il Sindaco abbia, per conto proprio o di terzi, un interesse in una determinata operazione dell'Emittente; ciò in quanto la Società ritiene che detto obbligo informativo sia un dovere deontologico per i soggetti che ricoprono la carica di membro dell'organo di controllo.

11.3 Ruolo

Il Collegio Sindacale ha acquisito, nel corso dell'esercizio, le informazioni per lo svolgimento delle proprie funzioni sia attraverso incontri, anche in via telematica, con le strutture aziendali sia in virtù di quanto riferito nel corso delle riunioni del Consiglio di amministrazione e dei Comitati.

Il Collegio Sindacale, nello svolgimento della propria attività, si è coordinato con il Dirigente Preposto, il Responsabile della funzione Internal Audit, con il Comitato Controllo e Rischi, con il Comitato Remunerazione e Nomine e con l'OdV, sia attraverso riunioni congiunte, sia attraverso la partecipazione di membri di un organismo alle riunioni di altro organismo, così da determinare gli ambiti di intervento di ciascuno, al fine di ottimizzare i controlli e garantire un efficace scambio di informazioni.

Nello svolgimento della propria attività istituzionale il Collegio ha:

  • vigilato sull'osservanza della legge e dello statuto;
  • partecipato a tutte le riunioni del Consiglio di amministrazione e dei Comitati consiliari acquisendo conoscenza sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo effettuate dalla società, o dalle società da questa controllate, secondo le disposizioni di legge e di statuto;
  • acquisito le informazioni necessarie per svolgere l'attività di competenza sull'osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione nonché sul grado di adeguatezza della struttura organizzativa della Società, dei sistemi di controllo interno e di gestione dei rischi e del sistema amministrativo-contabile anche in funzione della tempestiva rilevazione di un'eventuale crisi, mediante raccolta di dati, analisi e acquisizione di informazioni dai responsabili delle funzioni interessate nonché dalla Società di revisione EY S.p.A.;
  • vigilato, in qualità di "comitato per il controllo interno e la revisione contabile" ai sensi dell'art. 19 del D. Lgs. n. 39/2010, con riferimento i) al processo di informativa finanziaria, ii) all'efficacia dei sistemi di controllo interno, di revisione interna e di gestione dei rischi, iii) alla revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati e iv) all'indipendenza del soggetto incaricato della revisione legale, in particolare, per quanto concerne la prestazione di servizi non di revisione alla Società e alle sue controllate;
  • ricevuto informazioni in merito al piano di revisione;
  • interagito con i collegi sindacali delle società controllate per lo scambio di informazioni sui risultati dell'attività di vigilanza;

  • ricevuto dalla società di revisione la "Relazione aggiuntiva al Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile", che descrive, tra le altre cose, le "questioni significative" emerse in sede di revisione legale e le eventuali "carenze significative" rilevate nel sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria;

  • ricevuto, ai sensi dell'art. 6, comma 2, lettera a) del Regolamento Europeo n. 537/2014, dalla società di revisione legale dei conti, la conferma dell'indipendenza della medesima nonché la comunicazione dei servizi non di revisione legale forniti alla Società dalla società di revisione legale dei conti nonché da entità appartenenti alla rete della stessa;
  • ricevuto regolare informativa dall'Organismo di Vigilanza previsto dal Modello di Organizzazione Gestione e Controllo adottato dalla Società ai sensi del D. Lgs. 231/01;
  • monitorato le concrete modalità di attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice di Corporate Governance delle società quotate promosso da Borsa Italiana S.p.A.;
  • vigilato ai sensi dell'art. 4, comma 6, del Regolamento approvato da Consob con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche, sul rispetto della Procedura in materia di Operazioni con Parti Correlate, di cui la Società si è dotata con delibera del Consiglio di amministrazione del 23 giugno 2021;
  • preso atto, sulla base delle dichiarazioni rilasciate dagli Amministratori e delle valutazioni espresse dal Consiglio di amministrazione, che i criteri e le procedure di accertamento adottati dal Consiglio di amministrazione medesimo per valutare l'indipendenza dei propri membri sono stati correttamente applicati.

In ottemperanza a quanto indicato dal Decreto Legislativo 125/2024, il Collegio ha vigilato sul rispetto delle normative in materia di rendicontazione societaria di sostenibilità, sul processo di formazione e di pubblicazione del report di sostenibilità; in particolare, il Collegio Sindacale ha vigilato sulla presenza di strutture idonee a consentire la predisposizione della rendicontazione di sostenibilità e ha valutato che la Società dispone di un assetto organizzativo idoneo al raggiungimento degli obiettivi ESG e che il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi è adeguato all'identificazione, monitoraggio e mitigazione dei rischi ESG.

Per ogni dettaglio e approfondimento sulle attività svolte dal Collegio Sindacale nel corso dell'esercizio 2024, si rinvia anche alla relazione redatta ai sensi dell'art. 153 del TUF.

Per quanto riguarda gli obblighi d'informativa richiesti dallo standard ESRS 2 GOV 1 ai paragrafi 22/ 24 e 26 inerenti al ruolo de Collegio Sindacale, si rende noto che questi come organo di controllo possiede il compito di vigilare sull'attività degli amministratori e controllare che la gestione e l'amministrazione della società si svolgano nel rispetto della legge e dell'atto costitutivo, come esplicitato nella 4.1. Inoltre, con riferimento a quanto richiesto dall'ESRS 2 GOV 1 par. 20, il Collegio sindacale ha il ruolo di vigilare sull'osservanza delle disposizioni definite nel Decreto Legislativo 125/2024 e ne riferisce nella relazione annuale all'Assemblea; è consultato dal CdA per deliberare in materia di omissione, in casi eccezionali, di informazioni la cui divulgazione possa compromettere gravemente la posizione commerciale della Società, in allineamento a quanto stabilito dalla CSRD.

12. Rapporti con gli Azionisti

La Società ha individuato il dott. Nicola Natali e il dott. Luca Ceroni quali responsabili incaricati della gestione delle relazioni con la generalità dei Soci e con gli Investitori istituzionali.

Accesso alle informazioni

L'informativa agli Investitori, al mercato e alla stampa è costantemente assicurata attraverso la messa a disposizione della documentazione societaria maggiormente rilevante, nonché dei comunicati stampa, e della documentazione contabile periodica della Società sul sito internet della Società (www.monrif.it), e, ove richiesto dalla disciplina applicabile, sul meccanismo di stoccaggio autorizzato denominato "eMarket STORAGE" all'indirizzo .

Dialogo con gli Azionisti e altri soggetti interessati

In data 28 marzo 2022, il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato, su proposta e d'intesa con il CEO, la Politica di Dialogo con gli Azionisti e altri soggetti interessati (la "Politica di

Dialogo") predisposta sulla base delle raccomandazioni del Codice di Corporate Governance, delle best practice nazionali ed internazionali, nonché delle politiche di engagement adottate dagli investitori istituzionali e dai gestori di attivi (cfr. Raccomandazione 3 del Codice di Corporate Governance), la quale è disponibile sul sito internet della Società (www.monrif.it), sezione "Governance". La Politica di Dialogo disciplina (i) le finalità e l'ambito di applicazione della politica stessa; (ii) gli organi sociali e le strutture organizzative preposte al dialogo con gli azionisti e gli altri soggetti interessati, (iii) gli strumenti a servizio del dialogo e le modalità di svolgimento dello stesso; (iv) gli argomenti, i contenuti e la tempistica dei dialoghi con gli azionisti e gli altri soggetti interessati, nonché (v) le modalità necessarie per la modifica e l'aggiornamento della politica stessa nonché i contatti dell'Investor Relator e della Funzione IR cui indirizzare le richieste di instaurazione di un dialogo con la Società. Ai sensi di quanto previsto nella Politica, la Società può instaurare un dialogo con uno o più "Soggetti Interessati" (per tali intendendosi, oltre agli azionisti, i titolari o portatori di altri strumenti finanziari emessi dalla Società, gli investitori istituzionali attuali, i potenziali investitori, i gestori di attivi, gli operatori del mercato finanziario, banche, broker e analisti finanziari, la stampa economica italiana e internazionale, le agenzie di rating e i proxy advisor nonché le Associazioni di Categoria). Il dialogo può essere instaurato dalla Società su richiesta di uno o più Soggetti Interessati da indirizzare alla funzione Investor Relations, ovvero su iniziativa della Società attraverso l'organizzazione di incontri, collettivi o bilaterali, coi Soggetti Interessati. Il dialogo può essere intrattenuto coi Soggetti Interessati con modalità one-way o two-way, ovvero bilaterale. La Società, in linea con le best practice e nel rispetto della Legge, può inoltre avvalersi dei seguenti canali e forme di comunicazione, a titolo esemplificativo e non esaustivo:

  • (i) presentazioni via streaming / webcast o conference call riguardanti i risultati economicofinanziari di periodo, l'annuncio di operazioni straordinarie di particolare rilievo strategico o altri eventi significativi per la Società e/o il Gruppo. Al fine di assicurare condizioni di simmetria informativa, in concomitanza con l'inizio dell'evento viene pubblicata nella sezione "Investor relations" del sito internet di Monrif la documentazione a supporto (ove presente);
  • (ii) svolgimento di incontri con la comunità finanziaria o con uno o più Azionisti e/o investitori (e.g., roadshow, capital markets day, investor day);
  • (iii) pubblicazione di video o di trascrizioni degli eventi sub punti (i) e (ii) nella sezione "Investor relations" del sito internet di Monrif;
  • (iv) partecipazione a incontri di settore o altre manifestazioni che possano permettere di fornire informativa agli Azionisti e al pubblico;
  • (v) invio e/o pubblicazione, sul sito internet della Società o altri canali, di comunicazioni in qualsiasi formato – per informare periodicamente degli sviluppi che riguardano l'attività della Società e/o del Gruppo.

Gli stakeholders del Gruppo assumono un ruolo centrale nella creazione e definizione degli obiettivi e nel perseguimento degli stessi. Essere in grado di anticipare le aspettative dei soggetti portatori di interesse, sia interni che esterni all'azienda, è di fondamentale importanza per definire una strategia che miri alla creazione di valore. In questo scenario, il Gruppo Monrif ha sviluppato un processo di identificazione degli stakeholders più rilevanti; in merito, sono state confermate le categorie di stakeholders già individuate in occasione dell'analisi di materialità effettuata tra fine del 2022 ed i primi mesi del 2023.

Per ulteriori approfondimenti si romanda alla sezione 1.1.3.2 "SBM-2 interessi e opinioni dei portatori d'interesse" presente nella Rendicontazione di sostenibilità.

13. Assemblee (ex art. 123-bis, comma 1, lettera l) e comma 2, lettera c), TUF)

Convocazione dell'Assemblea

L'Assemblea Ordinaria e Straordinaria si tiene secondo le modalità previste dallo Statuto e in conformità con le disposizioni normative applicabili. L'Assemblea è convocata, nei termini previsti dalla normativa vigente, mediante avviso pubblicato sul sito internet della Società (www.monrif.it), nonché secondo le altre modalità previste dalla normativa vigente. L'avviso di convocazione contiene le

informazioni richieste dalla normativa vigente. Ai sensi dell'art. 126-bis del TUF, i soci che, anche congiuntamente, rappresentino almeno un quarantesimo del capitale sociale, possono richiedere - salvi gli argomenti la cui proposta sia di competenza del Consiglio o basata su progetto o una relazione da essi predisposta - entro dieci giorni dalla pubblicazione dell'avviso di convocazione, ovvero entro cinque giorni nel caso di convocazione ai sensi dell'art. 125-bis, comma 3, del TUF o dell'art. 104, comma 2, del TUF, l'integrazione dell'elenco delle materie da trattare, indicando nella domanda gli argomenti proposti ovvero presentare proposte di deliberazione su materie già all'ordine del giorno. I Soci che richiedono l'integrazione dell'ordine del giorno predispongono una relazione che riporti la motivazione delle proposte di deliberazione sulle nuove materie di cui essi propongono la trattazione ovvero la motivazione relativa alle ulteriori proposte di deliberazione presentate su materie già all'ordine del giorno e la consegnano al Consiglio di Amministrazione entro il termine ultimo per la presentazione della richiesta di integrazione. Ai sensi dell'art. 2367 del Codice Civile gli amministratori devono convocare senza ritardo l'Assemblea quando ne è fatta domanda da tanti soci che rappresentino almeno il ventesimo del capitale sociale. L'art. 127-ter del TUF prevede che i soci possono porre domande sulle materie all'ordine del giorno anche prima dell'Assemblea. Alle domande pervenute prima dell'Assemblea sarà data risposta al più tardi durante la stessa. Alla Società è riservata la possibilità di fornire una risposta unitaria alle domande aventi lo stesso contenuto. L'avviso di convocazione indica il termine entro il quale le domande poste prima dell'Assemblea devono pervenire alla Società. Il termine non può essere anteriore a 5 (cinque) giorni di mercato aperto precedenti la data dell'Assemblea in prima o unica convocazione, ovvero alla data indicata nell'art. 83-sexies, comma 2, del TUF (i.e. il termine della giornata contabile del 7° (settimo) giorno di mercato aperto precedente la data di convocazione dell'Assemblea) qualora l'avviso di convocazione preveda che la Società fornisca, prima dell'Assemblea, una risposta alle domande pervenute. In tal caso le risposte sono fornite almeno 2 (due) giorni prima dell'Assemblea anche mediante pubblicazione in una apposita sezione del sito internet della Società (www.monrif.it).La Società mette inoltre a disposizione del pubblico la documentazione inerente le materie all'ordine del giorno mediante il deposito presso la sede sociale, l'invio a Borsa Italiana mediante eMarket SDIR, sul sistema di stoccaggio eMarket STORAGE e la pubblicazione sul sito internet della Società (www.monrif.it).

Diritto di intervento in Assemblea

Ai sensi dell'art. 13 dello Statuto, hanno diritto ad intervenire in Assemblea coloro ai quali spetta il diritto di voto. La legittimazione all'intervento in Assemblea e all'esercizio del diritto di voto è attestata da una comunicazione alla Società, effettuata dall'intermediario abilitato alla tenuta dei conti ai sensi di legge e pervenuta alla Società entro la fine del terzo giorno di mercato aperto precedente la data dell'Assemblea, sulla base delle evidenze delle proprie scritture contabili relative al termine della giornata contabile del settimo giorno di mercato aperto precedente alla data fissata per l'Assemblea.

Coloro ai quali spetta il diritto di voto in Assemblea possono farsi rappresentare per delega ai sensi di legge. La notifica elettronica della delega può essere effettuata, con le modalità indicate nell'avviso di convocazione, mediante messaggio indirizzato alla casella di posta elettronica certificata riportata nell'avviso medesimo. La Società può designare, per ciascuna Assemblea, con indicazione contenuta nell'avviso di convocazione, un soggetto al quale i soci possano conferire delega con istruzioni di voto su tutte o alcune proposte all'ordine del giorno, nei termini e con le modalità previste dalla legge (ai sensi dell'art. 135-undecies del TUF).

Si fa presente che l'Assemblea del 30 maggio 2024 si è tenuta, con le modalità di cui all'art. 106, comma 4, del Decreto Legge 17 marzo 2020, n.18, convertito in Legge 24 aprile 2020, n. 27 e successive modifiche e integrazioni, la cui efficacia era stata prorogata dalla Legge 5 marzo 2024, n. 21, , prevedendo che l'intervento in Assemblea da parte di coloro a cui spetta il diritto di voto potesse avvenire esclusivamente per il tramite del rappresentante designato dalla Società ai sensi dell'art. 135 undecies TUF. In particolare è stato previsto che (i) i soci aventi diritto di voto potessero intervenire in Assemblea solamente mediante Rappresentante Designato ai sensi dell'art. 135-undecies, del TUF e dell'art. 10.4 dello Statuto; e (ii) gli altri soggetti legittimati ad intervenire (e.g., componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, rappresentati della Società di Revisione, dirigenti del

Gruppo) potessero partecipare all'Assemblea unicamente mediante mezzi di telecomunicazione che garantissero l'identificazione dei partecipanti, senza, in ogni caso, la necessità che si trovino nel medesimo luogo il Presidente dell'Assemblea e il segretario verbalizzante.

Svolgimento dell'Assemblea

L'Assemblea è presieduta dal Presidente del Consiglio di Amministrazione, dal Vice Presidente o da un Consigliere nominato dall'Assemblea. Il Presidente sarà assistito da un segretario designato su sua proposta a maggioranza dagli intervenuti. Nell'Assemblea straordinaria e, in ogni caso, quando il Consiglio lo ritenga opportuno, le funzioni di segretario sono esercitate da un Notaio designato dal Presidente. Per la validità della costituzione dell'Assemblea, sia ordinaria sia straordinaria, e delle deliberazioni si osservano le disposizioni di legge e statutarie. L'Assemblea della Società ha adottato un regolamento Assembleare, disponibile all'indirizzo internet: www.monrif.it.

Tale regolamento assembleare prevede, tra l'altro, che:

  • (i) al presidente dell'Assemblea (i.e. il Presidente del Consiglio di Amministrazione ovvero, in caso di sua assenza o impedimento la persona designata dall'Assemblea) compete di assicurare un corretto svolgimento dei lavori assembleari e l'esercizio dei diritti da parte degli intervenuti;
  • (ii) il presidente dell'Assemblea regoli la discussione dando la parola agli amministratori, ai sindaci e a coloro che l'abbiano richiesta. I legittimati all'esercizio del diritto di voto possono chiedere la parola sugli argomenti posti in discussione una sola volta, facendo osservazioni e chiedendo informazioni. I legittimati all'esercizio del diritto di voto possono altresì formulare proposte;
  • (iii) prima di dare inizio alle operazioni di voto, il presidente riammetta all'Assemblea coloro che ne fossero stati esclusi durante la fase di discussione a norma del regolamento;
  • (iv) il presidente dell'Assemblea decida, prima della votazione, le modalità di espressione, di rilevazione e di computo dei voti, fissando eventualmente un termine massimo entro il quale il voto deve essere espresso.

Nel corso dell'Esercizio si è tenuta n. 1 (una) Assemblea ordinaria, in data 30 maggio 2024. Sono intervenuti n. 8 (otto) amministratori e n. 3 (tre) sindaci effettivi. Il Consiglio di Amministrazione ha riferito all'Assemblea sull'attività svolta e programmata e si è adoperato per assicurare ai soci un'adeguata informativa affinché essi potessero assumere con cognizione di causa le decisioni di competenza assembleare. In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha pubblicato le relazioni illustrative ai diversi punti posti all'Ordine del Giorno, redatte ai sensi dell'art. 125-ter del TUF e successive modifiche e integrazioni, nonché dell'art. 84-ter del Regolamento Emittenti. Il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto necessario elaborare proposte da sottoporre all'Assemblea dei soci in merito a (i) scelta e caratteristiche del modello societario; (ii) dimensione, composizione e nomina del Consiglio e durata in carica dei suoi componenti; (iii) articolazione dei diritti amministrativi e patrimoniali delle azioni; (iv) percentuali stabilite per l'esercizio delle prerogative poste a tutele delle minoranze, in quanto ritiene che il sistema di governo societario dell'Emittente e del Gruppo sia funzionale alle esigenze dell'impresa.

In previsione della predetta Assemblea in data 15 maggio 2024, il socio Monti Riffeser S.r.l. ha presentato le proprie proposte circa la nomina di due consiglieri di amministrazione ai sensi dell'art. 2386 del Codice civile e la determinazione del compenso dei componenti del Consiglio di Amministrazione per l'anno 2024. Per quanto riguarda i diritti degli azionisti non illustrati nella presente Relazione, si rinvia alle norme di legge e regolamento pro tempore applicabili.

14. Ulteriori pratiche di governo societario (ex art. 123-bis, comma 2, lettera a), seconda parte, TUF)

Non si segnalano pratiche di governo societario ulteriori rispetto a quelle già descritte nei Paragrafi che precedono.

15. Cambiamenti della chiusura dell'esercizio di riferimento

Non sono intervenuti cambiamenti nella struttura di Corporate Governance a fare data dalla chiusura del bilancio al 31 dicembre 2024 e fino all'approvazione della presente Relazione.

16. Considerazioni sulla lettera del 17 dicembre 2024 del Presidente del comitato per la Corporate Governance

A seguito della lettera del Presidente del comitato per la Corporate Governance contenente alcune raccomandazioni per una migliore adesione degli emittenti al Codice di Corporate Governance su determinate aree di applicazione del Codice CG stesso, la Società ha portato la tematica all'attenzione del Comitato Controllo e Rischi e Parti Correlate del 28 aprile 2025, nonché del Consiglio di Amministrazione del 29 aprile 2025, al quale hanno partecipato anche i membri del Collegio Sindacale. Il Consiglio di Amministrazione ha quindi [preso atto che il sistema di governance della Società è sostanzialmente allineato ai contenuti di tali raccomandazioni.

Tabella 1: INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI ALLA DATA DI CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

STRUTTURA DEL CAPITALE SOCIALE
% Quotato
N. azioni rispetto / non Diritti e obblighi
al c.s. quotato
Azioni
ordinarie
206.481.616 100 Euronex
t Milan
Ogni azione dà diritto ad un voto. In data 24 aprile 2019 è
stata introdotta ai sensi dell'art. 127-quinquies del TUF la
c.d. maggiorazione del voto, la quale è acquisita al
decorrere del periodo minimo di appartenenza di 24 mesi
attestata dall'iscrizione continuativa per detto periodo
nell'elenco speciale appositamente istituito ed il limite
massimo della maggiorazione è pari a due voti per ogni
azione. I diritti e gli obblighi degli azionisti sono quelli
previsti dagli artt. 2346 e ss. c.c., nonché dall'art. 11 dello
Statuto relativamente alla maggiorazione del voto. Alla
data della Relazione il numero delle azioni con diritto alla
maggiorazione è pari a n. 51.761.470 (due diritti di voto per
ciascuna azione) su un totale di 206.481.616 azioni,
pertanto l'ammontare complessivo dei diritti di voto è pari
a 258.243.086.
Azioni
privilegiate
0 0 - -
Azioni a voto
plurimo
0 0 - -
Altre categorie
di azioni con
diritto di voto
0 0 - -
Azioni
risparmio
0 0 - -
Azioni
risparmio
convertibili
0 0 - -
Altre categorie
di azioni senza
diritto di voto
0 0 - -
Altro - - - -
ALTRI STRUMENTI FINANZIARI
(attribuenti il diritto di sottoscrivere azioni di nuova emissione)
Quotato (indicare i

Categoria di azioni al
N° azioni al servizio della
mercati)/non
strumenti in
servizio della
conversione/esercizio
quotato
circolazione
conversione/esercizio
Obbligazioni
convertibili
- 0 - 0
Warrant - 0 - 0

PARTECIPAZIONI RILEVANTI NEL CAPITALE
Dichiarante Azionista diretto Quota % su
capitale ordinario
Quota % su
diritti di voto
Andrea Riffeser Monti Monti Riffeser S.r.l. 56,47% 58,703%
Andrea Riffeser Monti 0,697% 0,557%
ADV Media S.r.l ADV Media S.r.l. 10,165% 14,619%
Tamburi Investment Partners
S.p.A.
Tamburi Investment Partners
S.p.A.
7,311% 5,845%

Tabella 2: STRUTTURA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALLA DATA DI CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Carica Componenti Anno
di
nascita
Data di
prima
nomina
(*)
In
carica
da
In carica
fino a
Lista
(presentatori)
(**)
Lista
(M/m)(***)
Esec. Non
esec.
Indip.
Codice
CG
Indip.
TUF
N. altri
incarichi
(****)
Partecipazione
(*)
Presidente e
CEO
Andrea
Riffeser
Monti
1956 1986 15
maggio
2023
Assemblea
bilancio al
31 dicembre
2025
Azionisti (M) X Cfr.
All. A
9/9
Vice Presidente Matteo
Riffeser
Monti
1988 2008 15
maggio
2023
Assemblea
bilancio al
31 dicembre
2025
Azionisti (M) X Cfr.
All. A
9/9
Amministratore ○ Claudio
Berretti
1972 2014 15
maggio
2023
Assemblea
bilancio al
31 dicembre
2025
Azionisti (M) X X X Cfr.
All. A
8/9
Amministratore Adriana
Carabellese
1950 2019 15
maggio
2023
Assemblea
bilancio al
31 dicembre
2025
Azionisti (M) X Cfr.
All. A
9/9
Amministratore Mario
Cognigni
1958 2020 15
maggio
2023
Assemblea
bilancio al
31 dicembre
2025
Azionisti (m) X X X Cfr.
All. A
8/9
Amministratore Lavinia
Borea
Carnacini
1970 2023 15
maggio
2023
Assemblea
bilancio al
31 dicembre
2025
Azionisti (M) X X X Cfr.
All. A
9/9
Amministratore Giorgio
Giatti
1958 2008 15
maggio
2023
Assemblea
bilancio al
31 dicembre
2025
Azionisti (M) X Cfr.
All. A
8/9
Amministratore Diego
Frattarolo
1969 2022 15
maggio
2023
Assemblea
bilancio al
31 dicembre
2025
Azionisti (M) X X X Cfr.
All. A
9/9
Amministratore Stefania
Pellizzari
1966 2017 15
maggio
2023
Assemblea
bilancio al
31 dicembre
Azionisti (M) X Cfr.
All. A
9/9
2025
Amministratore Sara
Riffeser
Monti
1985 2014 15
maggio
2023
Assemblea
bilancio al
31 dicembre
2025
Azionisti (M) X Cfr.
All. A
9/9
Amministratore Maria Angela
Torrente
1967 2023 30
maggio
2024
Assemblea
bilancio al
31 dicembre
2025
Azionisti (M) X X X Cfr.
All. A
8/9
Amministratore Gianluigi
Fiorendi
1949 2024 30
maggio
2024
Assemblea
bilancio al
31 dicembre
2025
Azionisti (M) X X X Cfr.
All. A
5/5
AMMINISTRATORI CESSATI NEL CORSO DELL'ESERCIZIO 2024
Amministratore Giorgio
Camillo
Cefis
1944 1985 15
maggio
2023
Assemblea
bilancio al
31 dicembre
2025
Azionisti (M) X Cfr.
All. A
0/1

NOTE

I simboli di seguito indicati devono essere inseriti nella colonna "Carica":

• Questo simbolo indica l'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

○ Questo simbolo indica il Lead Independent Director (LID).

(*) Per data di prima nomina di ciascun amministratore si intende la data in cui l'amministratore è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel CdA dell'Emittente.

(**) In questa colonna è indicato se la lista da cui è stato tratto ciascun amministratore è stata presentata da azionisti (indicando "Azionisti") ovvero dal CdA (indicando "CdA").

(***) In questa colonna è indicato se la lista da cui è stato tratto ciascun amministratore è "di maggioranza" (indicando "M"), oppure "di minoranza" (indicando "m").

(****) In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato in altre società quotate o di rilevanti dimensioni. Nella Relazione sulla corporate governance gli incarichi sono indicati per esteso.

(*****) In questa colonna è indicata la partecipazione degli amministratori alle riunioni del CdA (indicare il numero di riunioni cui ha partecipato rispetto al numero complessivo delle riunioni cui avrebbe potuto partecipare; p.e. 6/8; 8/8 ecc.).

monrif Tabella 3: STRUTTURA DEI COMITATI CONSILIARI ALLA DATA DI CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Comitato per la Remunerazione Comitato Controllo e Rischi e Parti
Correlate8
Comitato Guida
Carica Nominativo (*) (**) (*) (**) (***)
Presidente e CEO Andrea - -
Riffeser Monti - - -
Vice Presidente Matteo - -
Amministratore esecutivo Riffeser Monti - - -
Amministratore Claudio - -
Berretti 7/9 M -
Amministratore Adriana - -
Carabellese - - -
Amministratore Mario 0/0 M
Cognigni 9/9 P -
Amministratore Lavinia 2/2 M
Borea Carnacini -
Amministratore Diego 2/2 P -
Frattarolo - -
Amministratore Stefania - -
Pellizzari - - -
Amministratore Sara - -
Riffeser Monti - - -
Amministratore Maria Angela - -
Torrente - - -
Amministratore Gianluigi - -
Fiorendi 4/4 M -
AMMINISTRATORI CESSATI NEL CORSO DELL'ESERCIZIO 2024
Amministratore Giorgio Camillo 0/2 M - - -
Cefis
Amministratore Giorgio - - 5/5 M -
Giatti
n. riunioni svolte durante l'Esercizio 2 9 -

8 Si ricorda che il Comitato Controllo Rischi e Parti Correlate è stato istituito dal Consiglio di Amministrazione in data 15 maggio 2023.

NOTE

(*) In questa colonna è indicata la partecipazione degli amministratori alle riunioni dei comitati (indicare il numero di riunioni cui ha partecipato rispetto al numero complessivo delle riunioni cui avrebbe potuto partecipare; p.e. 6/8; 8/8 ecc.).

(**) In questa colonna è indicata la qualifica del consigliere all'interno del comitato: "P": presidente; "M": membro.

  • (***) Il Comitato Guida è stato costituito nel corso del 2024 e come sopra riportato composto da:
  • Sara Riffeser Monti (Consigliera di Monrif), Presidente;
  • Raffaele Alessandro Serrau (Direttore del Personale e Organizzazione Gruppo Monrif);
  • Valentina Pinardi (Responsabile Affari Legali Gruppo Monrif).

Tabella 4: STRUTTURA DEL COLLEGIO SINDACALE ALLA DATA DI CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Carica Componenti Anno di
nascita
Data di prima
nomina (*)
In carica
da
In carica
fino a
Lista
(m/M) (**)
Indip.
Codice
CG
Partecipazione alle riunioni
del Collegio (***)
N. altri
incarichi (****)
Presidente Franco Piero
Pozzi
1968 2020 15 maggio
2023
Assemblea di
bilancio al
31 dicembre 2025
(m) X 10/10 11
Sindaco
Effettivo
Amedeo
Cazzola
1959 2020 15 maggio
2023
Assemblea di
bilancio al
31 dicembre 2025
(M) X 10/10 19
Sindaco
Effettivo
Elena
Aglialoro
1967 2017 15 maggio
2023
Assemblea di
bilancio al
31 dicembre 2025
(M) X 10/10 5
Sindaco
Supplente
Elena
Romani
1972 1999 15 maggio
2023
Assemblea di
bilancio al
31 dicembre 2025
(M) X - 5
Sindaco
Supplente
Massimo
Gambini
1957 1999 15 maggio
2023
Assemblea di
bilancio al
31 dicembre 2025
(M) X - 9
Sindaco
Supplente
Massimo Ubaldo
Foschi
1969 2023 15 maggio
2023
Assemblea di
bilancio al
31 dicembre 2025
(m) X - 23
Numero riunioni svolte durante l'esercizio di riferimento: 10

Quorum richiesto per la presentazione delle liste da parte delle minoranze per l'elezione di uno o più membri (ex art. 148 TUF): diritto di presentare liste solo ai soci che da soli o insieme ad altri, rappresentino almeno il 2,5%, o quella diversa percentuale stabilita dalle norme vigenti, delle azioni aventi diritto di voto all'Assemblea Ordinaria (art. 31 Statuto)

NOTE:

(*) Per data di prima nomina di ciascun sindaco si intende la data in cui il sindaco è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel Collegio Sindacale dell'Emittente.

(**) In questa colonna è indicato se la lista da cui è stato tratto ciascun sindaco è "di maggioranza" (indicando "M"), oppure "di minoranza" (indicando "m"),

(***) In questa colonna è indicata la partecipazione dei sindaci alle riunioni del Collegio Sindacale (indicare il numero di riunioni cui ha partecipato rispetto al numero complessivo delle riunioni cui avrebbe potuto partecipare; p.e. 6/8; 8/8 ecc.).

(****) In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato ai sensi dell'art. 148-bis TUF e delle relative disposizioni di attuazione contenute nel Regolamento Emittenti Consob. L'elenco completo degli incarichi è pubblicato dalla Consob sul proprio sito internet ai sensi dell'art. 144-quinquiesdecies del Regolamento Emittenti Consob.

Allegato 2

Macrotema Codice di Corporate
Governance
Data della
Lettera
Testo della raccomandazione contenuta nella Lettera
Principio di proporzionalità Definizioni Dicembre
2021
Si raccomanda di voler valutare la classificazione della società rispetto alle categorie del codice e le opzioni di semplificazione
percorribili per le società "non grandi" e/o "concentrate", nonché di voler indicare adeguatamente le scelte adottate.
Dialogo con gli altri stakeholder Dicembre
2021
Si raccomanda alle società di curare nella relazione sul governo societario una adeguata e sintetica informazione […] sull'approccio
adottato nella promozione del dialogo con gli stakeholder rilevanti.
Principio IV Gennaio
2023
Il Comitato invita le società a fornire, nella propria Relazione di Corporate Governance, adeguate informazioni sui criteri e sulle
modalità con cui l'organo di amministrazione ha promosso il dialogo con gli altri stakeholder rilevanti.
Raccomandazione 1 Dicembre
2020
Il Comitato invita i consigli di amministrazione a […] integrare la sostenibilità dell'attività d'impresa nella definizione delle strategie
del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e della politica di remunerazione anche sulla base di un'analisi di rilevanza dei
fattori che possono incidere sulla generazione di valore nel lungo periodo.
Successo sostenibile Principio I Dicembre
2021
Si raccomanda alle società di curare nella relazione sul governo societario una adeguata e sintetica informazione sulle modalità
adottate per il […] perseguimento [del successo sostenibile].
Raccomandazione 1 Dicembre
2023
Il Comitato invita le società a fornire adeguata disclosure sul coinvolgimento dell'organo di amministrazione nell'esame e
nell'approvazione del piano industriale e nell'analisi dei temi rilevanti per la generazione di valore nel lungo termine.
Voto maggiorato Raccomandazione 2 Dicembre
2023
Il Comitato invita le società a dare adeguata disclosure, nelle proposte dell'organo di amministrazione all'assemblea
sull'introduzione del voto maggiorato, delle finalità della scelta e degli effetti attesi sugli assetti proprietari e di controllo e sulle
strategie future e a fornire adeguata motivazione dell'eventuale mancata disclosure di questi elementi.
Dicembre
2021
[…] Si raccomanda di fornire informazioni sintetiche sul contenuto della politica di dialogo con la generalità degli azionisti, ferma
restando l'opportunità di pubblicarla integralmente o almeno nei suoi elementi essenziali, sul sito della società.
Politica di dialogo con gli azionisti Raccomandazione 3 Gennaio
2023
Il Comitato invita le società a adottare una politica di dialogo con gli azionisti che preveda anche la possibilità che questo sia avviato
su iniziativa degli investitori, definendo modalità e procedure graduate, sulla base del principio di proporzionalità, in funzione delle
caratteristiche della società in termini di dimensione e di struttura proprietaria.
Il Comitato invita le società a valutare l'opportunità di fornire informazioni, nella propria relazione sul governo societario, sui temi più
rilevanti che sono stati oggetto del dialogo con gli azionisti e sulle eventuali iniziative adottate per tener conto delle indicazioni
emerse.
Presidente con rilevanti deleghe Raccomandazione 4 Gennaio
2023
Il Comitato invita le società nelle quali al presidente siano attribuite rilevanti deleghe gestionali a fornire, nella Relazione di
Corporate Governance, adeguati motivazioni di tale scelta, anche qualora il presidente non sia qualificato come CEO.
Dicembre
2024
Si invitano […] le società a fornire tutte le informazioni utili sulle modalità di applicazione della Raccomandazione 4, tenendo conto
che la mancanza di una spiegazione adeguatamente argomentata della scelta di attribuire al Presidente rilevanti deleghe gestionali
(sia esso il CEO o meno) può configurare una disapplicazione della Raccomandazione 4 del Codice. In caso di effettiva
disapplicazione, si invitano pertanto le società a indicarla chiaramente nella relazione sul governo societario, illustrando: i motivi,
come la decisione di disapplicazione sia stata presa all'interno della società e come si intenda assicurare il rispetto dei Principio V e
X del Codice.
Dicembre
2020
Sul tema dell'applicazione dei criteri di indipendenza, il Comitato invita i consigli di amministrazione a:
- giustificare sempre su base individuale l'eventuale disapplicazione di uno o più criteri di indipendenza;
- definire ex-ante i criteri quantitativi e/o qualitativi da utilizzare per la valutazione della significatività dei rapporti oggetto di esame.
Indipendenza degli amministratori Raccomandazione 7 Dicembre
2021
Si raccomanda di voler fornire nella relazione sul governo societario i criteri utilizzati per la valutazione della significatività delle
relazioni professionali, commerciali o finanziarie e delle remunerazioni aggiuntive, anche con riferimento al Presidente del consiglio
di amministrazione, qualora quest'ultimo sia stato valutato come indipendente ai sensi del Codice.
Gennaio
2023
Il Comitato ribadisce l'importanza di definire ex-ante e rendere noti nella relazione sul governo societario i parametri quantitativi e i
criteri qualitativi per valutare la significatività delle eventuali relazioni commerciali, finanziarie o professionali e delle eventuali
remunerazioni aggiuntive ai fini dell'indipendenza di un amministratore. Il Comitato invita le società a valutare l'opportunità di
prevedere parametri quantitativi, anche definiti in termini monetari o in percentuale della remunerazione attribuita per la carica e per
la partecipazione a comitati raccomandati dal Codice.
Parità di trattamento e
di opportunità
Raccomandazione 8 Dicembre
2021
Il Comitato, pur osservando una crescente attenzione su questi temi [promuovere la parità di trattamento e di opportunità tra i generi
all'interno dell'intera organizzazione aziendale, monitorandone la concreta attuazione] invita le società a curare una adeguata
informazione nella relazione sul governo societario circa la concreta individuazione e applicazione di tali misure.
Dicembre
2020
Sul tema dell'informativa pre-consiliare, il comitato invita i consigli di amministrazione a:
- determinare esplicitamente i termini ritenuti congrui per l'invio della documentazione;
- fornire nella relazione sul governo societario una chiara indicazione dei termini individuati e sul loro effettivo rispetto;
- non prevedere che tali termini siano derogabili per mere esigenze di riservatezza.
Informativa pre-consiliare Raccomandazione 11 Dicembre
2021
Il Comitato invita i consigli di amministrazione a curare la predisposizione dei regolamenti consiliari e dei comitati avendo particolare
attenzione alla determinazione esplicita dei termini ritenuti congrui per l'invio della documentazione e all'esclusione di generiche
esigenze di riservatezza quali possibili esimenti al rispetto di tali termini. Nella redazione della relazione sul governo societario, le
società dovrebbero inoltre dedicare adeguata illustrazione dell'effettivo rispetto del termine di preavviso precedentemente definito e,
ove in casi eccezionali non sia stato possibile rispettare detto termine, spiegarne le ragioni e illustrare come siano stati forniti
adeguati approfondimenti in sede consiliare.
Gennaio
2023
Il Comitato invita gli organi di amministrazione a prevedere procedure per la gestione dell'informativa pre-consiliare che non
contemplino generiche esimenti alla tempestività dell'informativa per ragioni di riservatezza dei dati e delle informazioni e a fornire,
nella relazione sul governo societario, informazioni dettagliate sull'eventuale mancato rispetto del termine di preavviso indicato nelle
procedure per l'invio della documentazione consiliare, motivandone le ragioni e illustrando come siano stati garantiti adeguati
approfondimenti in sede consiliare.
monrif
Dicembre
2023
Il Comitato, pur riconoscendo i miglioramenti avvenuti, invita le società a dare adeguata motivazione nella relazione sul governo
societario in caso di deroga alla tempestività dell'informativa pre-consiliare per ragioni di riservatezza, eventualmente prevista nei
regolamenti del consiglio e/o adottata nelle prassi.
Dicembre
2024
Si invitano pertanto le società a fornire tutte le informazioni utili sulle modalità di applicazione della Raccomandazione 11, tenendo
conto che la mancata determinazione dei termini per l'invio preventivo dell'informativa al consiglio e ai comitati e/o la mancata
informazione sull'effettivo rispetto dei termini e/o la previsione, nel regolamento del consiglio o adottata nelle prassi, della possibilità
di derogare alla tempestività dell'informativa per ragioni di riservatezza possono configurare la disapplicazione della
Raccomandazione 11 del Codice. In caso di effettiva disapplicazione, si invitano pertanto le società a indicarla chiaramente nella
relazione sul governo societario, illustrando: i motivi della disapplicazione, come la decisione di disapplicazione sia stata presa
all'interno della società e come si intenda assicurare il rispetto del Principio IX del Codice.
Partecipazione del management Raccomandazione 12 Gennaio
2023
Il Comitato invita le società a definire, nei regolamenti adottati per il funzionamento dell'organo di amministrazione e dei suoi
comitati, le modalità con cui detti organi possano accedere alle funzioni aziendali competenti secondo la materia trattata, sotto il
coordinamento del presidente del consiglio di amministrazione o del comitato, rispettivamente d'intesa con o informandone il CEO. Il
Comitato invita inoltre le società a fornire, nella relazione sul governo societario, informazioni sull'effettiva partecipazione dei
manager alle riunioni del consiglio e dei comitati, indicando le funzioni coinvolte e la frequenza del coinvolgimento.
Comitato nomine Raccomandazione 16 Dicembre
2020
Sul tema della nomina e successione degli amministratori, il Comitato invita i consigli di amministrazione a: […] rendere conto
puntualmente delle attività svolte dal comitato nomine nel caso in cui sia unificato con il comitato remunerazioni o le sue funzioni
siano attribuite al plenum consiliare.
Autovalutazione Raccomandazione 21 Dicembre
2020
Sul tema dell'autovalutazione dell'organo di amministrazione, il Comitato invita i consigli di amministrazione a:
- valutare il contributo del board alla definizione dei piani strategici;
- sovraintendere al processo di board review.
Piano di successione Raccomandazione 24 Dicembre
2020
Sul tema della nomina e successione degli amministratori, il Comitato invita i consigli di amministrazione a […] prevedere, almeno
nelle società grandi, un piano di successione per gli amministratori esecutivi che individui almeno le procedure da seguire in caso di
cessazione anticipata dall'incarico.
Dicembre
2020
Sul tema della nomina e successione degli amministratori, il Comitato invita i consigli di amministrazione a […] assicurare la
completezza e la tempestività delle proposte di delibera funzionali al processo di nomina degli organi sociali ed esprimere, almeno
nelle società a proprietà non concentrata, un orientamento sulla sua composizione ottimale.
Orientamenti sulla
composizione dell'organo di
amministrazione
Raccomandazione 23 Dicembre
2021
Si invitano le società a proprietà non concentrata a esaminare adeguatamente le raccomandazioni ad esse rivolte rispetto al rinnovo
del consiglio di amministrazione.
[…] In particolare, si invitano i consigli di amministrazione delle società "non concentrate" a richiedere a chi presenti una lista che
contenga un numero di candidati superiore alla metà dei componenti da eleggere di fornire adeguata informativa (nella
documentazione presentata per il deposito della lista) circa la rispondenza della lista stessa all'orientamento espresso dal consiglio
uscente e di indicare il proprio candidato alla carica di Presidente.
Gennaio
2023
Il Comitato ribadisce l'importanza che l'organo di amministrazione, almeno nelle società diverse da quelle a proprietà concentrata,
esprima in vista del suo rinnovo, un orientamento sulla composizione ottimale dell'organo e invita le società a pubblicare tale
orientamento con un congruo anticipo, tale da consentire a chi presenta le liste di candidati di poterne tenere conto ai fini della
composizione della lista.
monrif
Dicembre
2023
Il Comitato, pur riconoscendo i miglioramenti avvenuti, invita le società a indicare chiaramente e dare adeguata motivazione nella
relazione sul governo societario della mancata espressione, in occasione del rinnovo dell'organo di amministrazione,
dell'orientamento sulla sua composizione quantitativa o qualitativa e/o della mancata richiesta, a chi presenta una lista "lunga", di
fornire adeguata informazione circa la rispondenza della lista dell'orientamento espresso. Il Comitato invita anche le società ad
indicare come i tempi di pubblicazione dell'orientamento siano stati ritenuti congrui per consentire un'adeguata considerazione da
parte di chi presenta le liste di candidati.
Remunerazione Raccomandazione 27 Dicembre
2020
Sul tema delle politiche di remunerazione il comitato invita i consigli di amministrazione a:
- fornire chiare indicazioni in merito all'individuazione del peso della componente variabile, distinguendo tra componenti legate ad
orizzonti temporali annuali e pluriennali;
- rafforzare il collegamento della remunerazione variabile ad obiettivi di performance di lungo termine, includendo, ove rilevanti,
anche parametri non finanziari;
- limitare a casi eccezionali, previa adeguata spiegazione, la possibilità di erogare somme non legate a parametri predeterminati
(i.e. bonus ad hoc);
- definire criteri e procedure per l'assegnazione di indennità di fine carica;
- verificare che la misura dei compensi riconosciuti agli amministratori non esecutivi e ai componenti dell'organo di controllo sia
adeguata alla competenza, alla professionalità e all'impegno richiesti dal loro incarico.
Dicembre
2021
Rispetto alle politiche di remunerazione, il Comitato, oltre a ribadire l'opportunità di un miglioramento delle politiche nella definizione
di regole chiare e misurabili per l'erogazione della componente variabile e delle eventuali indennità di fine carica, raccomanda di
considerare adeguatamente la coerenza dei parametri individuati per la remunerazione variabile con gli obiettivi strategici dell'attività
di impresa e il perseguimento del successo sostenibile, valutando, se del caso, la previsione di parametri non finanziari. Con
particolare riferimento ai parametri di remunerazione legati al raggiungimento di obiettivi ambientali e sociali, il Comitato
raccomanda alle società di curare che tali parametri siano predeterminati e misurabili.
Gennaio
2023
Il Comitato invita le società a inserire nella politica di remunerazione del CEO e degli altri amministratori esecutivi un executive
summary, in forma tabellare, da cui risulti la composizione del pacchetto retributivo, con indicazione delle caratteristiche e del peso
delle componenti fisse, variabili di breve e variabili di lungo termine rispetto alla remunerazione complessiva, almeno con riferimento
al raggiungimento dell'obiettivo target delle componenti variabili.
Il Comitato invita le società a prevedere nelle politiche per la remunerazione una componente variabile avente un orizzonte
pluriennale, in coerenza con gli obiettivi strategici della società e con il perseguimento del successo sostenibile.
Dicembre
2024
Il Comitato invita le società che prevedono meccanismi di incentivazione del CEO e di altri amministratori esecutivi legati a obiettivi
di sostenibilità a fornire una chiara indicazione degli specifici obiettivi di performance da raggiungere.
Si invitano pertanto le società a fornire tutte le informazioni utili sulle modalità di applicazione della Raccomandazione 27, tenendo
conto che la previsione nella politica di remunerazione di componenti variabili legate a generici obiettivi di sostenibilità di cui non si
forniscono gli specifici parametri di valutazione e/o di erogazioni straordinarie una tantum di cui non sono identificati natura e
obiettivi e non sono definite adeguate procedure deliberative può configurare la disapplicazione della Raccomandazione 27 del
Codice. In caso di effettiva disapplicazione, si invitano pertanto le società a indicarla espressamente nella relazione sul governo
societario, illustrando: i motivi, come la decisione di disapplicazione sia stata presa all'interno della società e come si intenda
assicurare il rispetto del Principio XV del Codice.

monrif Allegato A

Amministratori Carica in
Monrif S.p.A.
Cariche ricoperte in altre società
non appartenenti al Gruppo Monrif
Cariche ricoperte in altre
società
appartenenti al Gruppo
Monrif
Andrea Riffeser
Monti
Presidente Presidente Infi Monti S.p.A.
Amministratore e Membro comitato esecutivo Agenzia
Ansa – Agenzia Nazionale Stampa Associata – Società
cooperativa
Presidente e A.D. Editoriale
Nazionale S.r.l.
Amministratore unico Robin
Matteo Riffeser
Monti
Vice Presidente Amministratore unico Rue S.r.l. S.r.l.
Amministratore E.G.A. S.r.l.
Presidente Speed S.r.l.
Sara Riffeser
Monti
Amministratore Amministratore Agenzia Ansa – Agenzia Nazionale
Stampa Associata – Società cooperativa
Amministratore Editoriale
Nazionale S.r.l.
Sindaco Effettivo Brempo Sgl Carbon Ceramic Brakers
S.p.A.
Presidente Collegio Sindacale DOLCEDRAGO S.p.A.
Presidente Collegio Sindacale Holding Italiana Prima
S.p.A.
Presidente Collegio Sindacale Holding Italiana Seconda
S.p.A.
Adriana Carabellese Amministratore Presidente Collegio Sindacale Holding Italiana Terza
S.p.A.
Presidente Collegio Sindacale Holding Italiana Quarta
S.p.A.
Presidente Collegio Sindacale Holding Italiana Quinta
S.p.A.
Presidente Collegio Sindacale Holding Italiana Ottava
S.p.A.
Sindaco Effettivo Immobiliare Idra S.p.A.
Amministratore Tamburi Investment Partners S.p.A.
Amministratore Alimentiamoci S.r.l.
Amministratore Alpitur S.p.A.
Amministratore Alpiholding S.r.l.
Amministratore Asset Italia S.p.A.
Amministratore Apoteca Natura S.p.A.
Amministratore Apoteca Natura Investiment S.p.A.
Amministratore Be Shaping the Future,
Management Consulting S.p.A.
Amministratore Bending Spoons S.p.A.
Amministratore Centurion Holdco S.à r.l.
Amministratore Chiorino S.p.A.
Amministratore Clubitaly S.p.A.
Amministratore Amministratore Didimora S.r.l.
Claudio Berretti Amministratore Zest S.p.A.
Amministratore Joivy S.p.A.
Amministratore DV Holding S.p.A.
Amministratore Investindesign S.p.A.
Amministratore ITH S.p.A.
Amministratore Hyper Island Capital AB
Amministratore Mulan Group S.r.l.
Amministratore Mulan Holding S.r.l.
Amministratore MyWoWo S.r.l.
Amministratore Neos S.p.A.
Amministratore Overlord S.p.A.
Amministratore SeSa S.p.A.
Amministratore Simbiosi S.r.l.
Amministratore Talent Garden S.p.A.
Amministratore Sant'Agata S.p.A.

Amministratore Vianova S.p.A.
Amministratore Voihotels S.p.A.
Presidente Collegio Sindacale Subaru Italia S.p.A.
Presidente Collegio Sindacale Rwm Italia S.p.A.
Stefania Pelizzari Amministratore Sindaco Effettivo Holding Italiana Quintas S.p.A.
Sindaco Effettivo Europa Risorse Sgr S.p.A.
Presidente Future S.r.l.
Giorgio Giatti Presidente Termal S.r.l.
Amministratore Presidente Primavera Real Estate S.r.l. Amministratore C.A.F.I. S.r.l.
Presidente FIVE S.r.l.
Amministratore Termal Real Estate S.r.l.
Amministratore Meti Corporate Finance
Amministratore Unico Pliniana S.r.l
Lavinia Amministratore Amministratore Trustee Trust AA
Borea Carnacini Amministratore LB Partners
Amministratore Laland S.s. Agricola
Amministratore Artic S.p.A.
Presidente C.d.A. Società Agricola Il Violone S.r.l.
Mario Cognigni Amministratore Amministratore Delegato Holfly Italy S.r.l.
Presidente Collegio Sindacale DI.VI Finanziaria
di Diego Della Valle & C. S.r.l.
Sindaco Effettivo Marcolin S.p.A.
Sindaco effettivo Fondazione Dalla Valle onlus
Componente Organismo di Vigilanza Campoverde S.r.l.
Amministratore
Presidente Organismo di Vigilanza Carrara S.p.A.
Componente Organismo di Vigilanza monocratico COB
Maria Angela (Compapany of Bucket) S.r.l.
Torrente Presidente Organismo di Vigilanza Systemex Italia S.r.l.
Componente Organismo di Vigilanza Yara Italia S.p.A.
Componente Organismo di Vigilanza monocratico
Spoon Direct S.r.l.
Sindaco effettivo Subaru Italia S.p.A.
Amministratore delegato Gico S.p.A.
Amministratore Amministratore delegato Skillmax S.r.l.
Amministratore delegato Pizzagroup S.r.l.
Amministratore delegato Budri S.r.l.
Diego Frattarolo Amministratore delegato Lamp Arredo S.r.l.
Amministratore delegato Fabbrica Works S.r.l.
Amministratore delegato Gino Ceolin S.r.l.
Amministratore Total Solution Interiors S.r.l.
Sindaco effettivo Poste Italiane S.p.A.
Amministratore Sindaco effettivo Lifenet S.p.A.
Presidente Collegio Sindacale Urai S.p.A.
Gianluigi Fiorendi Componente Organismo di Vigilanza Sourcesense
S.p.A.
Socio amministratore FM di Mariangela Mosconi &
C.SNC

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-

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1

Struttura del Gruppo Monrif

Gruppo Monrif

Bilancio consolidato del Gruppo Monrif al 31 dicembre 2024

Monrif S.p.A. Via Enrico Mattei, 106 - 40138 Bologna Capitale sociale Euro 39.231.507,04 i.v. - Numero REA BO-274335 Partita IVA 03201780370 Codice fiscale e n. iscr. al Registro Imprese 03302810159 Sito istituzionale www.monrif.it

SITUAZIONE PATRIMONIALE - FINANZIARIA CONSOLIDATA

(in migliaia di euro) Note al 31.12.2024 al 31.12.2023
ATTIVITÀ
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 1 74.419 79.117
Investimenti immobiliari 2 4.552 4.884
Attività immateriali 3 33.355 32.875
Partecipazioni in società collegate 4 847 847
Partecipazioni in altre società 4 1.833 1.933
Attività finanziarie non correnti 5 403 2.889
Attività per imposte differite 6 12.912 13.391
Totale attività non correnti 128.321 135.936
Attività correnti
Rimanenze 7 3.009 2.426
Crediti commerciali e diversi 8 31.459 35.108
Crediti per imposte correnti 9 303 238
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 10 10.933 12.248
Totale attività correnti 45.704 50.020
TOTALE ATTIVITÀ 174.025 185.956
(in migliaia di euro) Note al 31.12.2024 al 31.12.2023
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ
Patrimonio netto
Capitale sociale 11 38.725 38.725
Riserve 12 (24.669) (22.967)
Utile (perdita) dell'esercizio 13 155 (1.741)
Patrimonio netto delle minoranze 14 5.889 5.904
Totale patrimonio netto 20.100 19.921
Passività non correnti
Debiti finanziari non correnti 15 41.335 43.288
Fondo rischi, oneri ed altri debiti 16 3.924 4.208
Fondo TFR e trattamento di quiescenza 17 7.035 8.760
Debiti per locazioni finanziarie 18 34.880 38.242
Debiti per imposte differite 19 565 553
Totale passività non correnti 87.739 95.051
Passività correnti
Debiti commerciali 20 18.540 19.176
Altri debiti correnti 21 22.343 24.170
Debiti finanziari correnti 15 21.410 24.167
Debiti per locazioni finanziarie 18 3.740 3.312
Debiti per imposte correnti 22 153 159
Totale passività correnti 66.186 70.984
TOTALE PASSIVITÀ 153.925 166.035
TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 174.025 185.956

Ai sensi della Delibera CONSOB n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sulla situazione patrimoniale-finanziaria consolidata sono evidenziati nell'apposito schema riportato nelle pagine successive.

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

(in migliaia di euro) Note Anno 2024 Anno 2023
Ricavi 23 129.916 136.296
Altri ricavi 24 11.271 10.968
Variazione nelle rimanenze di prodotti finiti e
prodotti in corso di lavorazione 5 -
Totale Ricavi 141.192 147.264
Consumi di materie prime ed altri 25 13.939 16.418
Costi del lavoro 26 46.787 50.728
Ammortamenti e perdite di valore delle immobilizzazioni 27 8.516 7.938
Altri costi operativi 28 64.147 66.727
Totale Costi operativi 133.389 141.811
Risultato operativo 7.803 5.453
Proventi finanziari 1.169 170
Oneri finanziari 7.655 6.680
Proventi (oneri) finanziari 29 (6.486) (6.510)
Proventi e (oneri) da valutazione delle partecipazioni 30 (88) -
Utile (perdita) prima delle imposte e degli interessi
delle minoranze 1.229 (1.057)
Totale imposte correnti e differite 31 995 533
Risultato netto delle attività in funzionamento 234 (1.590)
Interessi delle minoranze 32 79 151
Utile (perdita) dell'esercizio del Gruppo 155 (1.741)
Risultato base e diluito per azione 33 0,0008 (0,0085)

Ai sensi della Delibera CONSOB n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul conto economico consolidato sono evidenziati nell'apposito schema riportato nelle pagine successive.

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

(in migliaia di euro) Anno 2024 Anno 2023
Utile (perdita) d'esercizio delle attività di funzionamento (A) 234 (1.590)
Utile (perdite) da rimisurazione piani per dipendenti a benefici
predefiniti (IAS 19)
51 (266)
Effetto fiscale relativo agli altri utili (perdite) (12) 64
Totale altri utili che non potranno esser classificati
successivamente a conto economico (D)
39 (202)
Totale Utile (perdita) complessivo del periodo (A+B+C+D) 273 (1.792)
Attribuibile a:
Azionisti della Capogruppo 194 (1.943)
Azionisti di minoranza 79 151

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

(in migliaia di Euro) Anno 2024 Anno 2023
Risultato prima delle imposte 1.229 (1.057)
Rettifiche per costi e ricavi non monetari
Ammortamenti, svalutazioni e ripristini delle immobilizzazioni 4.430 3.998
Ammortamenti dovuti all'IFRS 16 4.086 3.940
Svalutazioni di partecipazioni 88 -
Altre rettifiche non monetarie (2.037) 200
Incremento (decremento) del TFR (1.720) (2.809)
Incremento (decremento) dei Fondi per Rischi ed Oneri (732) 610
Proventi finanziari (1.169) (170)
Oneri finanziari 7.655 6.680
(Plusvalenze) e minusvalenze da cessione immobilizzazioni (316) (52)
Variazioni nel capitale circolante
(Incremento) decremento delle Rimanenze (583) 1.190
(Incremento) decremento dei crediti commerciali 1.798 1.044
Incremento (decremento) dei debiti commerciali (624) 82
Variazione delle altre passività o attività operative 1.714 580
Imposte sul reddito pagate (652) (241)
Flussi di cassa originati all'attività operativa (A) 13.167 13.995
ATTIVITÁ DI INVESTIMENTO:
Incassi dalla vendita di immobilizzazioni materiali 473 360
Incassi dalla vendita di partecipazioni - 56
Acquisti di immobilizzazioni materiali e immateriali (3.092) (3.639)
Incassi da finanziamenti 119 40
Variazioni crediti finanziari 2.187 (919)
Acquisizione di società controllate al netto della liquidità -
acquisita e di altre partecipazioni di minoranza (49)
Interessi attivi incassati 289 170
Dividendi ricevuti 180 -
Flussi di cassa originati (assorbiti) dall'attività di investimento (B) 156 (3.981)
ATTIVITÁ DI FINANZIAMENTO:
Incassi da emissione di capitale azionario - 48
Rimborso di finanziamenti (4.861) (1.020)
Rimborsi ricevuti da banche e istituti finanziari 1.471 -
Debiti per leasing dovuti all'applicazione dell'IFRS 16 (3.684) (3.093)
Dividendi pagati agli azionisti di minoranza (94) (92)
Interessi pagati (7.534) (6.483)
Nuovi finanziamenti 750 500
Variazioni dei debiti verso banche (686) 515
Flussi di cassa originati (assorbiti) dall'attività di finanziamento (C) (14.638) (9.625)
Flussi di cassa originati (assorbiti) nell'esercizio (D=A+B+C) (1.315) 389
CASSA E MEZZI EQUIVALENTI NETTI ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO
(E)
12.248 11.859
CASSA E MEZZI EQUIVALENTI NETTI ALLA FINE DELL'ESERCIZIO 10.933 12.248
(F=D+E)

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

(in migliaia di euro) Capitale
sociale
Azioni
proprie
Riserva
legale
Riserva per
rimisurazione
piani dipend.
a benefici
definiti IAS
19
Utili
(perdite)
a nuovo
Utile
(perdita)
d'esercizio
del
Gruppo
Interessi
delle
minoranze
Totale
patrimonio
netto
Note 11 11 12 12 12 13 14
Valore al 1° gennaio 2024 39.232 (507) - 861 (23.828) (1.741) 5.904 19.921
Risultato dell'esercizio - - - - - 155 79 234
Altri utili (perdite) complessivi - - - 39 - - - 39
Totale utile (perdita) complessivo - - - 39 - 155 79 273
Altre movimentazioni - - - - - - - -
Destinazione utile/Copertura perdite - - - - (1.741) 1.741 - -
Dividendi - - - - - - (94) (94)
Valore al 31 dicembre 2024 39.232 (507) - 900 (25.569) 155 5.889 20.100
Note 11 11 12 12 12 13 14
Valore al 1° gennaio 2023 39.232 (507) - 1.067 (24.020) 314 5.663 21.749
Risultato dell'esercizio - - - - - (1.741) 151 (1.590)
Altri utili (perdite) complessivi - - - (202) - - - (202)
Totale utile (perdita) complessivo - - - (202) - (1.741) 151 (1.792)
Altre movimentazioni - - - (4) (122) - 182 56
Destinazione utile/Copertura perdite - - - - 314 (314) - -
Dividendi - - - - - - (92) (92)
Valore al 31 dicembre 2023 39.232 (507) - 861 (23.828) (1.741) 5.904 19.921

INFORMATIVA AI SENSI DELLA DELIBERA CONSOB N.15519 DEL 27 LUGLIO 2006

SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA CON EVIDENZIATI I RAPPORTI CON PARTI CORRELATE

ATTIVITÁ

(in migliaia di euro) al
31.12.2024
di cui
parti
correlate
% al
31.12.2023
di cui
parti
correlate
%
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 74.419 79.117
Investimenti immobiliari 4.552 4.884
Attività immateriali 33.355 32.875
Partecipazioni in società collegate 847 847
Partecipazioni in altre società 1.833 1.933
Attività finanziarie non correnti 403 2.889
Attività per imposte differite 12.912 13.391
Totale attività non correnti 128.321 135.936
Attività correnti
Rimanenze 3.009 2.426
Crediti commerciali e diversi 31.459 390 1,2% 35.108 457 1,3%
Crediti per imposte correnti 303 238
Disponibilità liquide 10.933 12.248
e mezzi equivalenti
Totali attività correnti 45.704 50.020
TOTALE ATTIVITÀ 174.025 185.956

PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO

(in migliaia di euro) al
31.12.2024
di cui
parti
correlate
% al
31.12.2023
di cui
parti
correlate
%
Patrimonio netto
Capitale sociale 38.725 38.725
Riserve (24.669) (22.967)
Utile (perdita) dell'esercizio 155 (1.741)
Patrimonio netto delle minoranze 5.889 5.904
Totale patrimonio netto 20.100 19.921
Passività non correnti
Debiti finanziari 41.335 43.288
Fondo rischi, oneri ed altri debiti 3.924 4.208
Fondo TFR e trattamento di quiescenza 7.035 8.760
Debiti per locazioni finanziarie 34.880 38.242
Debiti per imposte differite 565 553
Totale passività non correnti 87.739 95.051
Passività correnti
Debiti commerciali 18.540 43 0,2% 19.176 22 0,1%
Altri debiti correnti 22.343 3 0,01% 24.170
Debiti finanziari 21.410 24.167
Debiti per locazioni finanziarie 3.740 3.312
Debiti per imposte correnti 153 159
Totale passività correnti 66.186 70.984
Totale passività 153.925 166.035
TOTALE PASSIVITÀ E
PATRIMONIO NETTO
174.025 185.956

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO CON EVIDENZIATI I RAPPORTI CON PARTI CORRELATE

(in migliaia di euro) Anno 2024 di cui
correlate
Anno 2023 di cui
correlate
Ricavi 129.916 144 136.296 144
Altri ricavi 11.271 1 10.968 31
Variazione nelle rimanenze di prodotti finiti
e prodotti in corso di lavorazione
5 -
Totale Ricavi 141.192 147.264
Consumi di materie prime ed altri 13.939 16.418
Costi del lavoro 46.787 50.728
Ammortamenti e perdite di valore delle
immobilizzazioni
8.516 7.938
Altri costi operativi 64.147 137 66.727 106
Totale Costi operativi 133.389 141.811
Risultato operativo 7.803 5.453
Proventi finanziari 1.169 170
Oneri finanziari 7.655 6.680
Proventi (oneri) finanziari (6.486) (6.510)
Proventi e (oneri) da valutazione delle
partecipazioni
(88) -
Utile (perdita) prima delle imposte e degli
interessi delle minoranze
1.229 (1.057)
Totale imposte correnti e differite 995 533
Risultato netto delle attività in
funzionamento
234 (1.590)
Interessi delle minoranze 79 151
Utile (perdita) dell'esercizio del Gruppo 155 (1.741)

INFORMAZIONI SOCIETARIE

Il bilancio consolidato di Monrif S.p.A. (di seguito anche "Società" o "Capogruppo") e sue controllate ("Gruppo") per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 è stato approvato ed autorizzato alla pubblicazione dal Consiglio di Amministrazione in data 29 aprile 2025. Monrif S.p.A. è una società per azioni, quotata alla Borsa di Milano, con sede sociale a Bologna in via Enrico Mattei, 106. Il Gruppo Monrif, di cui la Capogruppo è la holding finanziaria, opera nei settori editoriale – pubblicitario, stampa, servizi alberghieri ed immobiliare:

  • quotidiani con le testate QN Quotidiano Nazionale, il Resto del Carlino, la Nazione, Il Giorno e i periodici Cavallo Magazine e l'Enigmistica èditi da Editoriale Nazionale S.r.l.;
  • new media/tech tramite le società Robin S.r.l. (già Monrif Net S.r.l.) e Gospeed S.r.l.;
  • pubblicità con la concessionaria Società Pubblicità Editoriale e Digitale S.r.l.;
  • stampa tramite Poligrafici Printing S.p.A., holding che controlla Centro Stampa Poligrafici S.r.l.;
  • servizi alberghieri tramite E.G.A. Emiliana Grandi Alberghi S.r.l.;
  • immobiliare tramite le società Editoriale Immobiliare S.r.l. e Compagnia Agricola Finanziaria Immobiliare S.r.l.

In data 26 settembre 2024, Monti Riffeser S.r.l. (l'"Offerente" o "Monti Riffeser") ha reso noto di aver assunto la decisione di promuovere un'offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria (l'"Offerta") avente a oggetto la totalità delle azioni ordinarie (le "Azioni") emesse da Monrif, dedotte le complessive n. 149.477.539 Azioni, rappresentative del 72,393% del capitale sociale dell'Emittente, detenute, alla data della Comunicazione, dall'Offerente e dalle persone che agiscono di concerto, nonché le n. 2.668.880 Azioni proprie, rappresentative dell'1,293% del capitale sociale, detenute dall'Emittente alla data della Comunicazione (le "Azioni Oggetto dell'Offerta"). L'Offerta è finalizzata a ottenere la revoca delle Azioni dalla quotazione su Euronext Milan, mercato organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. L'Offerente riconoscerà un corrispettivo pari a Euro 0,0500 per ciascuna Azione Oggetto dell'Offerta portata in adesione all'Offerta (il "Corrispettivo"). Per maggiori informazioni in merito all'Offerta, si rinvia al documento di offerta (il "Documento di Offerta") pubblicato dall'Offerente sul sito della Società www.monrif.it. In ragione del fatto che il controvalore massimo complessivo dell'Offerta – calcolato sulla base del Corrispettivo e del numero delle Azioni Oggetto dell'Offerta – è pari a Euro 2.716.759,85 e, pertanto, inferiore alla soglia di Euro 8 milioni di cui al combinato disposto degli articoli 100, comma 3, lett. c) del D. Lgs. 58/1988 (il "TUF") e 34-ter, comma 1, lett. c), del regolamento adottato con delibera CONSOB n. 11971/1999 (il "Regolamento Emittenti"), il Documento di Offerta non è stato sottoposto all'approvazione da parte della Commissione Nazionale per le Società e la Borsa ("CONSOB").

La Commissione Nazionale per le società e la Borsa (CONSOB) con delibera n. 23494 del 1° aprile 2025 ha determinato il corrispettivo per l'adempimento dell'obbligo di acquisto da parte di Monti Riffeser S.r.l. delle azioni ordinarie emesse da Monrif S.p.A., ai sensi dell'articolo 108, comma 2, del D. Lgs. n. 58 del 1998 e successive modificazioni e integrazioni e con delibera n. 23495 del 1° aprile 2025 ha approvato il documento informativo relativo all'assolvimento da parte di Monti Riffeser S.r.l. dell'obbligo di acquisto ai sensi dell'articolo 108, comma 2 del D. Lgs. 24 febbraio n. 1998, n. 58 e successive modificazioni ed integrazioni, avente ad oggetto azioni ordinarie emesse da Monrif S.p.A.

Criteri di redazione

Il bilancio consolidato è stato redatto in base al principio del costo storico nonché sul presupposto della continuità aziendale.

Il Gruppo ha adottato per lo schema della situazione patrimoniale - finanziaria il metodo che prevede la rappresentazione delle attività e delle passività distinte tra "correnti" e "non correnti". Per lo schema di conto economico è stato scelto il criterio di classificazione denominato "per natura" in quanto ritenuto il più adatto a rappresentare l'informativa societaria. Per lo stesso motivo si è scelto di adottare il "metodo indiretto" per la redazione del rendiconto finanziario. Tutti i valori sono espressi in euro, che è la moneta funzionale in cui operano le società del Gruppo, se non diversamente indicato.

Valutazione degli amministratori in merito al presupposto della continuità aziendale

Al 31 dicembre 2024 il patrimonio netto consolidato del Gruppo Monrif ammonta a Euro 20,1 milioni e la posizione finanziaria netta ESMA ante applicazione dell'IFRS 16 ammonta a Euro 51,5 milioni (Euro 53,2 milioni al 31 dicembre 2023) e ad Euro 90 milioni post applicazione dell'IFRS 16, di cui Euro 25 milioni a breve termine.

Il risultato operativo ha registrato un valore positivo di Euro 7,8 milioni (Euro 5,4 milioni nel 2023), dopo avere accantonato Euro 1,4 milioni principalmente in relazione alle obbligazioni legali o implicite, esistenti alla data di chiusura del bilancio derivanti dagli oneri per i prepensionamenti dei lavoratori poligrafici, grafici e giornalisti previsti nel piano 2025 - 2029.

Gli oneri finanziari sono stati Euro 7,7 milioni, con un incremento di Euro 1 milione rispetto l'esercizio precedente a causa dell'andamento crescente, a partire dalla seconda metà del 2023, del parametro euribor, che rappresenta lo spread di riferimento dell'indebitamento bancario.

La situazione di incertezza economica ha indotto le imprese a diminuire gli investimenti in comunicazione a livello nazionale, mentre la raccolta locale del Gruppo (che incide per oltre il 70% nella raccolta pubblicitaria totale), ha registrato valori superiori al 2023 ed in controtendenza rispetto al mercato. Da considerare inoltre che il venire meno della c.d. pubblicità legale ha sicuramente inciso sui risultati della raccolta pubblicitaria e, unitamente alla progressiva contrazione nell'acquisto dei quotidiani (non pienamente compensato dall'incremento delle copie digitali), ha negativamente influenzato i risultati gestionali del settore editoriale.

Gli interventi che il Governo ha stanziato a favore dell'editoria hanno parzialmente compensato la riduzione dei ricavi, mentre, il ricorso a strumenti di prepensionamento e ad altre iniziative di efficientamento, hanno permesso di contenere significativamente il costo del lavoro ed ottenere risultati gestionali superiori all'esercizio 2023 e prossimi alle previsioni di piano industriale.

Il settore alberghiero ha registrato performance superiori alle previsioni di piano.

Il settore stampa ha evidenziato anch'esso marginalità positive, nonostante il sopraggiungere di oneri non ricorrenti.

Grazie alle azioni implementate, il Gruppo ha raggiunto un risultato consolidato positivo per Euro 0,2 milioni, dopo avere contabilizzato imposte correnti e differite per Euro 1 milione (Euro 0,5 milioni al 31 dicembre 2023).

Le prospettive legate al contesto macroeconomico e la fase di evoluzione che il mercato editoriale attraversa da anni, con la modifica dei modelli tradizionali di business a seguito delle modifiche di fruizione e consumo degli utenti finali, attraverso una progressiva adozione di prodotti e servizi digitali, divenuti rilevanti nelle abitudini mediatiche di consumo, hanno determinato la necessità di aggiornare alcune assunzioni del piano 2024 – 2028, allungandolo di un esercizio, pertanto fino al 2029. Il Piano è stato approvato nella riunione del Consiglio di Amministrazione del 9 aprile 2025, assoggettandolo a Independent Business Review.

Il Piano si basa su alcuni elementi fondamentali in continuità con le strategie già approvate nei precedenti esercizi, ed in particolare:

  1. lo sviluppo del digitale;

  2. il risparmio strutturale nel costo del lavoro attraverso una serie di interventi volti ad adeguare la struttura dei costi al nuovo modello di business, e garantendo quindi la futura sostenibilità economica del Gruppo da attuare con le dovute gradualità e nel pieno rispetto delle norme e degli strumenti previsti dal nostro ordinamento;

  3. la crescita del settore alberghiero.

In relazione allo sviluppo del digitale si precisa che le variazioni presentate nel Piano riflettono le potenzialità dell'incremento dell'audience atteso, che ci si attende possa determinare maggiori ricavi pubblicitari (per vendita in reservation e/o in programmatic) nonché un aumento degli abbonamenti ai siti del Gruppo.

Per quanto concerne il risparmio del costo del lavoro si precisa che nel corso dell'esercizio 2024 sono già usciti in prepensionamento e pensionamento n. 19 dipendenti del comparto giornalisti, sulla base di accordi sindacali già ratificati presso il Ministero del lavoro. Inoltre, nel Piano, si prevedono ulteriori riduzioni del costo del lavoro a seguito dei vari interventi di riorganizzazione aziendale, parzialmente neutralizzati dalle assunzioni previste principalmente per lo sviluppo alberghiero.

Per quanto concerne la crescita del settore alberghiero si precisa che il Management prevede di proseguire nel consolidamento delle attività già in essere e di accrescere la presenza sul mercato tramite l'apertura di nuove strutture alberghiere. La controllata EGA ha sottoscritto un nuovo accordo per la gestione di una struttura alberghiera a Reggio Calabria: il contratto di sublocazione è di 9 anni rinnovabili per ulteriori 9 anni, ed è stata siglata la partnership con Accor, primario Gruppo Alberghiero Internazionale, con il marchio Mercure, con apertura prevista tra la fine del 2025 e l'inizio 2026, secondo il cronoprogramma.

Oltre alle tre linee strategiche soprariportate sono state previste ulteriori azioni di riorganizzazione ed efficientamento della struttura per consentire un incremento della redditività operativa negli esercizi successivi.

Il Piano è stato utilizzato dagli Amministratori quale base di riferimento per le analisi di impairment per CGU, nonché per l'analisi di recuperabilità delle imposte differite attive, come descritto in nota integrativa.

Alla data di redazione del presente documento, non sono intervenute modifiche agli accordi sottoscritti con gli Istituti di Credito in data 24 aprile 2024 , in merito alla ridefinizione delle principali condizioni relative agli affidamenti in essere, come in precedenza ampiamente descritto, ad eccezione della richiesta di waiver sottoposta agli Istituti di Credito ed ottenuta nel mese di novembre 2024 per poter avviare la procedura di delisting, attualmente in corso e che si prevede potrà trovare positiva conclusione entro il primo semestre 2025.

Nell'ambito di tale accordo si precisa sono stati ridefiniti i livelli dei Parametri Finanziari sulla base del piano 2024-2028 e sono stati predisposti dei presidi di controllo mediante la verifica dell'andamento della cassa e della leva finanziaria con un meccanismo di equity cure in caso di disallineamento rispetto alle previsioni.

In particolare, viene previsto un meccanismo con date di rilevazioni semestrali a partire dal 31 dicembre 2024 che riguarda:

a) un Test sulla cassa minima, da effettuare entro un mese dalla data di rilevazione. Se la cassa consolidata è al di sotto della cassa minima, Monrif dovrà procurare un apporto di liquidità da parte degli azionisti entro i tre mesi successivi alla dichiarazione di rispetto attestante lo sforamento. L'apporto di liquidità dovrà fare in modo che la cassa disponibile ritorni al livello di cassa minima di riferimento.

b) un test sul parametro posizione finanziaria netta ante IFRS 16/Margine operativo lordo, da effettuare in concomitanza del test sui covenant finanziari. In caso di sforamento del parametro equity cure per almeno due volte consecutive, Monrif dovrà procurare un apporto di liquidità da parte degli azionisti entro i tre mesi successivi alla dichiarazione di rispetto attestante lo sforamento. In caso di primo sforamento, il secondo test verrà effettuato sul parametro base di riferimento. L'apporto di liquidità dovrà far in modo che il parametro ritorni al livello del parametro base di riferimento.

L'apporto di liquidità potrà avvenire mediante aumenti di capitale, versamenti a fondo perduto o finanziamenti soci subordinati, a scelta di Monrif. Monrif dovrà avviare le attività societarie finalizzate all'aumento di capitale entro due mesi dall'invio della dichiarazione di rispetto attestante lo sforamento, a meno che entro tale termine non abbia indicato agli Istituti le diverse modalità con cui sarà effettuato l'apporto di liquidità (come versamenti a fondo perduto o finanziamenti soci subordinati).

In ogni caso, l'obbligo di equity cure scatterà solo qualora l'importo da versare sia superiore ad Euro 0,5 milioni.

I parametri finanziari previsti sui finanziamenti in essere e da calcolare sulla base dei dati consuntivati al 31 dicembre 2024 sono risultati soddisfatti.

Inoltre, sulla base delle previsioni di performance elaborate dal Management per gli esercizi 2025 e 2026 ed incluse nel Piano, non si ravvedono criticità nel rispetto dei suddetti parametri nelle rilevazioni previste per i prossimi 12 mesi dalla data di redazione del presente documento.

Gli Amministratori hanno inoltre aggiornato l'analisi del fabbisogno finanziario del Gruppo per i prossimi dodici mesi, sulla base della quale è emerso che le disponibilità liquide, gli affidamenti concessi e i flussi di cassa attesi dalla gestione corrente, inclusivi dei contributi a sostegno del settore editoriale attualmente previsti dalle manovre governative, risultano sufficienti a far fronte al fabbisogno finanziario a livello di Gruppo in tale arco temporale dalla data di approvazione della presente relazione finanziaria, nonché il rispetto dei parametri finanziari previsti dagli accordi interbancari.

Tenuto conto di quanto sopra indicato, gli Amministratori hanno pertanto predisposto il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 secondo il presupposto della continuità aziendale, considerando le incertezze rilevate, principalmente riconducibili al contesto macroeconomico, alla progressiva contrazione del mercato editoriale ed alle aspettative di performance previste per i prossimi esercizi, unitamente al livello di indebitamento finanziario del Gruppo, come non significative. A tale fine gli Amministratori hanno tenuto conto della positiva conclusione degli accordi raggiunti con gli Istituti finanziari nel corso dell'esercizio 2024, confidenti che le previsioni economiche del Piano, (con particolare riferimento sia a quelle relative ai Ricavi che a quelle relative al costo del lavoro), utilizzato anche al fine della recuperabilità del capitale investito netto, delle attività immateriali e delle imposte differite, si possano realizzare nei tempi e con i modi previsti, così da rispettare, seppur con limitati margini di variabilità, i parametri finanziari previsti dai contratti di finanziamento. Tali previsioni sono comunque soggette alle incertezze tipiche del settore e di ogni attività previsionale e alle possibili ripercussioni derivanti dalle evoluzioni dello scenario macroeconomico e geopolitico, le quali potrebbero influenzare i risultati che saranno effettivamente conseguiti, nonché le relative modalità e tempistiche di manifestazione.

Il Consiglio di Amministrazione continuerà a monitorare con estrema attenzione sia l'evolvere delle variabili, nazionali ed internazionali, sia l'andamento dei mercati di riferimento rispetto alle ipotesi di Piano, mantenendo al contempo un'attenzione proattiva e costante al contenimento di tutti i costi e all'individuazione di iniziative che possano ulteriormente tutelare la redditività ed i flussi di cassa attesi nei prossimi esercizi.

Espressione di conformità agli IAS/IFRS

Il bilancio consolidato dell'esercizio 2024 è stato predisposto nella forma e nel contenuto secondo l'informativa prevista dai principi contabili internazionali (IAS/IFRS) emessi dall'International Accounting Standards Board ed omologati dall'Unione Europea, incluse tutte le interpretazioni dell'International Financing Reporting Interpretations Committee (IFRIC), e sulla base dei provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/2005. Non è stata applicata nessuna deroga ai Principi Contabili Internazionali nella redazione del presente bilancio. I principi contabili adottati sono omogenei a quelli utilizzati nel bilancio comparativo al 31 dicembre 2023. Il Gruppo non ha adottato anticipatamente alcun nuovo principio, interpretazione o modifica emesso ma non ancora in vigore.

PRINCIPI CONTABILI AL BILANCIO CONSOLIDATO

I prospetti contabili relativi alla situazione patrimoniale ed economica delle controllate utilizzati ai fini della redazione del bilancio consolidato, sono predisposti adottando i medesimi principi contabili della Capogruppo. La data di chiusura del bilancio delle imprese controllate coincide con quella della Capogruppo. I principali criteri di consolidamento seguiti nella redazione del bilancio consolidato, predisposto in conformità agli IFRS, al 31 dicembre 2024 sono i seguenti.

  • Il valore contabile delle partecipazioni viene eliminato contro il relativo patrimonio netto, a fronte dell'assunzione delle attività e passività delle partecipate secondo il metodo dell'integrazione globale.

  • Il corrispettivo trasferito in una aggregazione aziendale è valutato al fair value, calcolato come la somma dei fair value dell'attività trasferita e delle passività assunte dal Gruppo alla data di acquisizione e degli strumenti di capitale emessi in cambio del controllo della impresa acquisita. Gli oneri accessori alla transazione sono rilevati a conto economico nel momento in cui sono sostenuti. L'eccesso del costo di acquisizione rispetto alla quota di mercato della quota di pertinenza del Gruppo nelle attività nette è contabilizzato ad avviamento (goodwill).

  • Nell'ipotesi in cui emerga una differenza negativa, l'IFRS 3 non contempla la rilevazione di un avviamento negativo. Pertanto, l'eccedenza dell'interessenza dell'acquirente nel fair value delle attività, passività e passività potenziali identificabili dell'impresa acquisita rispetto al costo è rilevata a conto economico dopo avere rideterminato il fair value delle attività, passività e passività potenziali identificabili dell'impresa acquisita.
  • Una volta acquisito il controllo della partecipata, eventuali acquisizioni di ulteriori quote sono contabilizzate imputando la differenza tra il prezzo pagato ed il valore della corrispondente quota del patrimonio netto contabile della partecipata direttamente a riduzione del patrimonio netto consolidato. Analogamente, in caso di cessione di partecipazioni che non comporti la perdita del controllo, la plusvalenza o la minusvalenza sono imputate direttamente ad una posta del patrimonio netto e successivamente trasferite al conto economico solo al momento della cessione del controllo della partecipata.
  • I risultati economici delle imprese controllate acquisite o cedute nel corso dell'esercizio sono inclusi nel conto economico consolidato dall'effettiva data di acquisizione fino all'effettiva data di cessione.
  • Vengono eliminate le operazioni significative avvenute tra società consolidate, così come le partite di credito e di debito, costi e ricavi e gli utili non ancora realizzati derivanti da operazioni compiute fra società del Gruppo, al netto dell'eventuale effetto fiscale. Le perdite infragruppo sono eliminate ad eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di perdite durevoli.
  • La quota di interessenza degli Azionisti di minoranza nelle attività nette delle controllate consolidate è identificata separatamente rispetto al patrimonio netto di Gruppo. Tale interessenza è determinata in base alla percentuale da essi detenuta nei fair value delle attività e passività iscritte alla data dell'acquisizione originaria e nelle variazioni di patrimonio netto dopo tale data. Per le acquisizioni effettuate anteriormente alla data di prima applicazione degli IFRS, come consentito dall'IFRS 1, il consolidamento avviene sulla base dei principi previgenti. Pertanto, il patrimonio netto di terzi è stato determinato originariamente sulla base della quota di patrimonio netto contabile di pertinenza del Socio di minoranza alla data dell'acquisizione.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS APPLICATI DAL 1° GENNAIO 2024

Nella redazione del presente bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 i principi contabili, i criteri di valutazione e i criteri di consolidamento applicati sono conformi a quelli utilizzati per il bilancio consolidato al 31 dicembre 2023. Si riporta l'elenco dei nuovi principi, interpretazioni e modifiche con applicazione obbligatoria a partire dall'esercizio 2024, per i quali, dalle valutazioni svolte, è emerso che non hanno comportato effetti significativi sul bilancio consolidato al 31 dicembre 2024.

Modifiche allo IAS 1: Presentazione del bilancio: Classificazione delle passività come correnti o non correnti e Passività non correnti con covenant

Il 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento allo IAS 1 che mira a chiarire uno dei criteri dello IAS 1 per la classificazione di una passività come non corrente ovvero il requisito che l'entità deve avere il diritto di differire il regolamento della passività per almeno 12 mesi dopo la data di riferimento del bilancio. La modifica include:

  • l'indicazione che il diritto di differire il regolamento deve esistere alla data di Bilancio;

  • un chiarimento in merito al fatto che la classificazione non è influenzata dalle intenzioni o aspettative del management circa la possibilità di utilizzare il diritto di differimento;

  • un chiarimento su come le condizioni del finanziamento influenzano la classificazione e;

  • un chiarimento sui requisiti per la classificazione di passività che una entità intende regolare o potrebbe regolare mediante emissione di propri strumenti di capitale.

Inoltre, in data 31 ottobre 2022, lo IASB ha pubblicato delle modifiche che riguardano passività non correnti con covenant. Solo le clausole di una passività derivante da un accordo di finanziamento, che un'entità deve rispettare entro la data di riferimento del bilancio influenzeranno la classificazione di tale passività come corrente o non corrente.

Le modifiche hanno comportato addizionale informativa, ma non hanno avuto impatto sulla classifica zione delle passività del Gruppo.

Modifiche all'IFRS 16: Passività del leasing in una vendita e retrolocazione

Il 22 settembre 2022, lo IASB ha emesso una modifica al presente principio che specifica i requisiti che un venditore-locatario utilizza per misurare la passività del leasing derivante da una vendita e operazione di leaseback, per garantire che il venditore-locatario non riconosca alcun importo dell'utile o della perdita che si riferisce al diritto d'uso che conserva. L'emendamento è volto a migliorare i requisiti per le operazioni di vendita e retrolocazione nell'IFRS 16 ma non modifica la contabilizzazione dei leasing non correlati alle operazioni di vendita e retrolocazione.

Le modifiche non hanno avuto impatti sul bilancio consolidato del Gruppo.

Modifiche allo IAS 7 Rendiconto Finanziario e l'IFRS 7 Strumenti Finanziari: Informazioni Integrative: Accordi di Reverse Factoring

Il 25 maggio 2023, lo IASB ha emesso le modifiche dello IAS 7 Rendiconto Finanziario e IFRS 7 Strumenti Finanziari: Informazioni Integrative, per chiarire le caratteristiche dei contratti di reverse factoring e richiedere di fornire ulteriore informativa di tali accordi. I requisiti di informativi inclusi nelle modifiche hanno l'obiettivo di assistere gli utilizzatori di bilancio nel comprendere gli effetti sulle passività, flussi di cassa ed esposizione al rischio di liquidità di un'entità degli accordi di reverse factoring. Le modifiche non hanno avuto impatti sul bilancio consolidato del Gruppo.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS E IFRIC NON ANCORA OBBLIGATORIAMENTE APPLICABILI E NON ADOTTATI IN VIA ANTICIPATA DAL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2024

Alla data di redazione del presente documento sono stati emessi i seguenti nuovi Principi, Modifiche e Interpretazioni, omologati o non ancora omologati dall'Unione Europea, non ancora entrati in vigore e non adottati in via anticipata per la preparazione del presente bilancio consolidato, ma saranno applicati a partire dalla data di entrata in vigore prestabilita come obbligatoria.

Modifiche allo IAS 21 Effetti delle variazioni dei cambi delle valute estere: Mancanza di scambiabilità

Il 15 agosto 2023, lo IASB ha emesso le modifiche dello IAS 21 che specifica in che modo un'entità deve valutare se una valuta è scambiabile e come deve determinare un tasso di cambio a pronti quando manca la scambiabilità.

Una valuta è considerata scambiabile in un'altra valuta quando l'entità è in grado di ottenere l'altra valuta entro un periodo di tempo che consente un normale ritardo amministrativo e attraverso un mercato o un meccanismo di cambio in cui un'operazione di scambio creerebbe diritti e obbligazioni azionabili.

Se una valuta non è scambiabile in un'altra valuta, l'entità è tenuta a stimare il tasso di cambio a pronti alla data di valutazione. L'obiettivo di un'entità nella stima del tasso di cambio a pronti è quello di riflettere il tasso al quale un'operazione di cambio ordinata avrebbe luogo alla data di valutazione tra gli

operatori di mercato nelle condizioni economiche prevalenti. Le modifiche rilevano che un'entità può utilizzare un tasso di cambio osservabile senza aggiustamenti o altre tecniche di stima.

Quando un'entità stima un tasso di cambio a pronti perché una valuta non è scambiabile in un'altra valuta, essa fornisce informazioni che consentono agli utilizzatori del suo bilancio di comprendere in che modo la valuta non scambiabile nell'altra valuta influisce, o si prevede che influirà, sul risultato economico, sulla situazione finanziaria e sui flussi finanziari dell'entità.

Le modifiche saranno efficaci per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2025 o successivamente. È permessa l'applicazione anticipata e di tale fatto è necessario dare informativa.

Modifiche all'IFRS 9 e all'IFRS 7: Classificazione e valutazione degli strumenti finanziari

Il 30 maggio 2024 lo IASB ha emesso le modifiche alla classificazione e valutazione degli strumenti finanziari, e chiarisce che una passività finanziaria è eliminata contabilmente alla «data di regolamento», ossia quando la relativa obbligazione è estinta, cancellata, scade o quando la passività è altrimenti qualificata per l'eliminazione contabile. La modifica introduce, inoltre, un'opzione di politica contabile per eliminare contabilmente le passività finanziarie regolate attraverso un sistema di pagamento elettronico prima della data di regolamento, se sono soddisfatte determinate condizioni. È stato fornito un chiarimento delle modalità di valutazione delle caratteristiche contrattuali dei flussi di cassa delle attività finanziarie che includono caratteristiche ambientali, sociali e di governance (ESG) e altre caratteristiche contingenti analoghe. Inoltre, le modifiche chiariscono il trattamento delle attività finanziaria senza diritto di rivalsa e degli strumenti legati contrattualmente.

La modifica all'IFRS 7 richiede un'informativa aggiuntiva per le attività e le passività finanziarie con termini contrattuali che fanno riferimento a un evento potenziale (incluse quelle che sono legate ai fattori ESG) e per gli strumenti rappresentativi di capitale classificati al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo.

Le modifiche entreranno in vigore a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2026 o da data successiva. Le entità possono adottare anticipatamente le modifiche relative alla classificazione delle attività finanziarie e alle relative informazioni integrative e applicare le altre modifiche in un secondo momento.

I nuovi requisiti saranno applicati retroattivamente con un adeguamento degli utili portati a nuovo di apertura. Non è necessario rideterminare gli esercizi precedenti e possono essere rideterminati solo senza usare il senno di poi. Un'entità è tenuta a fornire informazioni sulle attività finanziarie che cambiano la loro categoria di valutazione a causa delle modifiche.

Il 18 luglio 2024 lo IASB ha pubblicato i Miglioramenti annuali ai principi contabili IFRS – Volume 11, un processo che si occupa di chiarimenti e modifiche non urgenti, ma necessari, agli IFRS.

IFRS 1 Prima adozione degli International Financial Reporting Standards

Hedge Accounting da parte di un'entità che lo adotta per la prima volta

I paragrafi B5 e B6 dell'IFRS 1 sono stati modificati per includere riferimenti incrociati ai criteri di qualificazione per la contabilizzazione delle operazioni di copertura di cui al paragrafo 6.4.1, lettere a), b) e c), dell'IFRS 9. Tali modifiche sono intese a risolvere la potenziale confusione derivante da un'incoerenza tra la formulazione dell'IFRS 1 e i requisiti per la contabilizzazione delle operazioni di copertura di cui all'IFRS 9. Il Gruppo applica le modifiche a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2026 o da data successiva. È consentita un'applicazione anticipata.

IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative

Utile o perdita in caso di eliminazione contabile

Le modifiche aggiornano la formulazione relativa agli input non osservabili di cui al paragrafo B38 dell'IFRS 7 e includono un riferimento incrociato ai paragrafi 72 e 73 dell'IFRS 13 Valutazione del fair value.

Il Gruppo applica le modifiche a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2026 o da data successiva. È consentita un'applicazione anticipata.

Linee guida per l'attuazione dell'IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative

Introduzione

Le modifiche al paragrafo IG1 delle Linee guida sull'attuazione dell'IFRS 7 chiariscono che le linee guida non illustrano necessariamente tutte le disposizioni di cui ai paragrafi cui si fa riferimento dell'IFRS 7, né creano disposizioni aggiuntive.

Informativa sulla differenza differita tra fair value e prezzo dell'operazione

Il paragrafo IG14 delle Linee guida sull'attuazione dell'IFRS 7 è stato modificato principalmente per rendere la formulazione coerente con le disposizioni del paragrafo 28 dell'IFRS 7 e con i concetti e la terminologia utilizzati nell'IFRS 9 e nell'IFRS 13.

Informativa sul rischio di credito

Il paragrafo IG20B delle Linee guida sull'attuazione dell'IFRS 7 è stato modificato per semplificare la spiegazione di quali aspetti delle disposizioni degli IFRS non sono illustrati nell'esempio.

IFRS 9 Strumenti finanziari

Eliminazione contabile delle passività di leasing da parte del locatario

Il paragrafo 2.1 dell'IFRS 9 è stato modificato per chiarire che, quando il locatario ha stabilito che una passività per leasing è stata estinta conformemente all'IFRS 9, il locatario è tenuto ad applicare il paragrafo 3.3.3 e a rilevare nell'utile (perdita) d'esercizio qualsiasi utile o perdita risultante. Tuttavia, l'emendamento non affronta il modo in cui un locatario distingue tra una modifica del leasing come definita nell'IFRS 16 e un'estinzione di una passività del leasing in conformità all'IFRS 9.

Il Gruppo applica le modifiche a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2026 o da data successiva. È consentita un'applicazione anticipata.

Prezzo della transazione

Il paragrafo 5.1.3 dell'IFRS 9 è stato modificato per sostituire il riferimento al "prezzo dell'operazione come definito dall'IFRS 15 Ricavi provenienti da contratti con i clienti" con "l'importo determinato applicando l'IFRS 15". L'uso del termine "prezzo di transazione" in relazione all'IFRS 15 era potenzialmente fonte di confusione e quindi è stato rimosso. Il termine è stato inoltre eliminato dall'Appendice A dell'I-FRS 9.

Il Gruppo applica le modifiche a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2026 o da data successiva. È consentita un'applicazione anticipata.

IFRS 10 Bilancio consolidato

Determinazione di un "agente di fatto"

Il paragrafo B74 dell'IFRS 10 è stato modificato per chiarire che la relazione descritta nel paragrafo B74 è solo un esempio delle varie relazioni che potrebbero esistere tra l'investitore e altre parti che agiscono in qualità di agenti di fatto dell'investitore. Le modifiche sono intese a rimuovere l'incoerenza con la disposizione di cui al paragrafo B73 per l'entità di utilizzare il giudizio per determinare se altre parti agiscono in qualità di agenti di fatto.

Il Gruppo applica le modifiche a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2026 o da data successiva. È consentita un'applicazione anticipata.

IAS 7 Rendiconto finanziario

Metodo del costo

Il Paragrafo 37 dello IAS7 è stato emendato sostituendo il termine 'metodo del patrimonio netto o quello del costo "con 'metodo del patrimonio netto o al costo", seguendo la precedente eliminazione della definizione di 'metodo del costo'.

Il Gruppo applica le modifiche a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2026 o da data successiva. È consentita un'applicazione anticipata.

Modifiche all'IFRS 9 e all'IFRS 7: Contratti che fanno riferimento all'elettricità dipendente dalla natura

Il 18 dicembre 2024 lo IASB ha emesso le modifiche all'IFRS 9 e all'IFRS 7 con riferimento ai contratti relativi all'energia elettrica dipendente dalla natura. Le modifiche chiariscono l'applicazione dei requisiti per l'uso proprio e consentono l'hedge accounting se tali contratti sono utilizzati come strumenti di copertura.

Inoltre, sono stati aggiunti nuovi requisiti di informativa per consentire agli investitori di comprendere l'effetto di questi contratti sulla performance finanziaria e sui flussi di cassa di un'azienda. I chiarimenti relativi ai requisiti relativi all'"uso proprio" devono essere applicati retroattivamente, ma gli orientamenti che consentono la contabilizzazione delle operazioni di copertura devono essere applicati in modo prospettico alle nuove relazioni di copertura designate alla data di applicazione iniziale o successivamente.

Le modifiche entreranno in vigore a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2026 o da data successiva. L'adozione anticipata è consentita, ma dovrà essere indicata.

IFRS 18 Presentazione e informativa del bilancio

Il 9 aprile 2024 lo IASB ha emesso l'IFRS 18, che sostituisce lo IAS 1 Presentazione del bilancio. L'IFRS 18 introduce nuovi requisiti per la presentazione all'interno del conto economico, inclusi i totali e i subtotali specificati. Inoltre, le entità sono tenute a classificare tutti i proventi e i costi all'interno del conto economico in una delle cinque categorie: operativi, investimenti, finanziamenti, imposte sul reddito e attività operative cessate, di cui le prime tre sono nuove. L'IFRS 18 richiede, inoltre, l'informativa sulle misure di performance definite dalla direzione aziendale, sui totali parziali dei ricavi e dei costi e include nuovi requisiti per l'aggregazione e la disaggregazione delle informazioni finanziarie sulla base dei "ruoli" identificati del bilancio primario (PFS) e delle note. Inoltre, sono state apportate modifiche di portata limitata allo IAS 7 Rendiconto finanziario, che includono la modifica del punto di partenza per la determinazione dei flussi finanziari derivanti dalle operazioni con il metodo indiretto, da "utile (perdita) d'esercizio" a "risultato operativo" e l'eliminazione della facoltà relativa alla classificazione dei flussi finanziari derivanti da dividendi e interessi. Inoltre, ci sono modifiche consequenziali a diversi altri principi contabili.

L'IFRS 18 e le modifiche agli altri principi contabili sono in vigore a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2027 o da data successiva, ma l'applicazione anticipata è consentita e deve essere indicata. L'IFRS 18 si applicherà retroattivamente.

Il Gruppo sta attualmente lavorando per identificare tutti gli impatti che le modifiche avranno sul bilancio primario e sulle note al bilancio.

IFRS 19 Società controllate senza responsabilità pubblica: informativa

Il 9 maggio 2024 lo IASB ha emesso l'IFRS 19, che consente alle entità idonee di scegliere di applicare i propri obblighi di informativa in forma ridotta pur continuando ad applicare i requisiti di rilevazione, valutazione e presentazione di altri principi contabili IFRS. Per essere idonea, alla data di chiusura dell'esercizio, un'entità deve essere una controllata ai sensi dell'IFRS 10, non può avere responsabilità pubbliche e deve avere una controllante (ultima o intermedia) che redige il bilancio consolidato, disponibile per l'uso pubblico, conforme ai principi contabili IFRS.

L'IFRS 19 entrerà in vigore a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2027 o da data successiva, con l'applicazione anticipata consentita.

PRINCIPI CONTABILI ADOTTATI DAL GRUPPO MONRIF

Conversione delle poste in valuta estera

La valuta funzionale e di presentazione adottata dal Gruppo Monrif è l'euro. Le transazioni in valuta estera sono rilevate, inizialmente, al tasso di cambio esistente alla data dell'operazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera sono riconvertite nella valuta funzionale al tasso di cambio esistente alla data di chiusura del bilancio. Tutte le differenze di cambio sono rilevate nel conto economico del bilancio.

Immobili, impianti e macchinari – Investimenti immobiliari

Gli immobili, gli impianti, i macchinari e gli investimenti immobiliari sono rilevati inizialmente al costo di acquisto o di produzione, comprensivo degli oneri accessori direttamente imputabili, al netto di eventuali sconti commerciali. I costi di manutenzione, che rispettano la definizione di attività prevista dallo IAS 16, sono capitalizzati nella rispettiva voce di pertinenza solo se essi permettono un significativo incremento nelle prestazioni o nella durata del bene relativo.

Dopo la rilevazione iniziale, gli immobili, gli impianti e macchinari e gli investimenti immobiliari sono iscritti al netto degli ammortamenti accumulati e di qualsiasi perdita per riduzione di valore accumulata. L'ammortamento è calcolato sistematicamente sul valore del bene, dedotto il valore residuo al termine della vita utile, al netto dei costi di dismissione, in base alle aliquote economico-tecniche determinate in relazione alla residua possibilità di utilizzazione dei beni, a partire dal momento in cui l'attività è disponibile all'uso.

La vita utile stimata è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, laddove necessari, sono apportati con applicazione prospettica.

Le aliquote applicate dal Gruppo sono le seguenti:

  • fabbricati ed investimenti immobiliari: dal 2% al 3%;
  • impianti e macchinari: dal 5% al 25%.

I terreni, considerati beni a vita utile illimitata, non sono soggetti ad ammortamento. Il valore netto contabile delle immobilizzazioni materiali, impianti, macchinari ed investimenti immobiliari, è sottoposto a verifica ad ogni chiusura di bilancio sulla base dell'analisi di indicatori rappresentativi dell'esistenza di potenziali perdite di valore delle attività. Se esiste un'indicazione di questo tipo e nel caso in cui il valore di carico ecceda il valore di recupero, le attività vengono svalutate; qualora, in esercizi successivi, venissero meno i presupposti della svalutazione, viene ripristinato il valore originario. Il ripristino di una perdita di valore viene imputato a conto economico. Per valore di recupero si intende il maggiore tra il fair value di un'attività o di una attività generatrice di flussi finanziari decrementato dei costi di vendita ed il suo valore d'uso, ed è determinato per singola attività a meno che tale attività non generi flussi finanziari ampiamente dipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività. Per determinare il valore d'uso di un'attività si calcola il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati, applicando un tasso di sconto che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. I contratti di leasing finanziario, che sostanzialmente trasferiscono al Gruppo tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà del bene locato, sono capitalizzati dalla data di inizio del leasing, al fair value del bene locato o, se minore, al valore attuale dei canoni di leasing. I canoni di leasing sono ripartiti tra quota capitale e quota interessi in modo da ottenere l'applicazione di un tasso di interesse costante sul saldo residuo del debito. Gli oneri finanziari direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che giustificano una capitalizzazione sono inclusi nel costo di quel bene. Tali oneri finanziari sono capitalizzati come parte del costo del bene se è probabile che essi comporteranno benefici economici futuri per l'impresa e se possono essere attendibilmente determinati. Gli altri oneri finanziari devono essere rilevati come costo nell'esercizio nel quale sono sostenuti. La capitalizzazione degli oneri finanziari come parte del costo di un bene che giustifica una capitalizzazione inizia quando:

  • si stanno sostenendo i costi per l'ottenimento del bene;
  • si stanno sostenendo gli oneri finanziari;

  • sono in corso le attività necessarie per predisporre il bene per il suo utilizzo previsto o per la vendita.

La capitalizzazione degli oneri finanziari è interrotta quando sono sostanzialmente completate tutte le operazioni necessarie per predisporre il bene che giustifica una capitalizzazione nelle condizioni per il suo utilizzo previsto o la sua vendita. I contratti di leasing nei quali il locatore conserva sostanzialmente tutti i rischi e i benefici tipici della proprietà sono classificati come leasing operativi. I canoni di leasing operativi sono imputati a conto economico in quote costanti ripartite secondo la durata del contratto.

Diritti d'uso su beni in leasing e passività per contratti di locazione

I diritti d'uso non sono esposti separatamente nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, ma nella stessa voce nella quale sarebbero esposte le corrispondenti attività sottostanti se fossero di proprietà, pertanto sono inclusi nella voce Immobili, impianti e macchinari. In particolare, sono stati iscritti diritti d'uso relativi ad affitti di aree detenute per la redazione e a noleggio autovetture. Alla data di inizio del leasing si determina se il contratto è, o contiene, un leasing. Tale definizione è soddisfatta quando il contratto trasferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività sottostante per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo. Il Gruppo si avvale inoltre delle deroghe proposte dal principio sui contratti di leasing per i quali i termini del contratto di locazione scadono entro 12 mesi dalla data di applicazione iniziale e i contratti di leasing per i quali l'attività sottostante ha un valore inferiore a quanto stabilito dal nuovo principio (5 mila dollari).

Attività consistenti nel diritto di utilizzo o attività per diritti d'uso

Il Gruppo riconosce le attività per il diritto d'uso alla data di inizio del leasing (cioè la data in cui l'attività sottostante è disponibile per l'uso). Le attività per il diritto d'uso sono misurate al costo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore, e rettificati per qualsiasi rideterminazione delle passività di leasing. Il costo delle attività per il diritto d'uso comprende l'ammontare delle passività di leasing rilevate, i costi diretti iniziali sostenuti e i pagamenti di leasing effettuati alla data di decorrenza o prima dell'inizio al netto di tutti gli eventuali incentivi ricevuti. A seguito dell'iscrizione iniziale, il diritto d'uso è ammortizzato lungo la durata del contratto o, se inferiore, lungo la vita utile del bene.

Passività del leasing

Le passività del leasing sono rilevate al valore attuale dei pagamenti dovuti lungo la durata del leasing non versati alla data di decorrenza, ed includono i pagamenti fissi al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere, i pagamenti variabili dovuti per il leasing che dipendono da un indice o un tasso, gli importi che si prevede il locatario dovrà pagare a titolo di garanzie del valore residuo, il prezzo di esercizio dell'opzione di acquisto, se il locatario ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione, i pagamenti di penalità di risoluzione del leasing, se la durata del leasing tiene conto dell'esercizio da parte del locatario dell'opzione di risoluzione del leasing.

Il valore delle passività del leasing viene incrementato per tener conto degli interessi e decrementato per tener conto dei pagamenti effettuati. Inoltre, il valore contabile delle passività per leasing viene rimisurato in caso di modifica della durata del leasing, di modifica della valutazione di un'opzione di acquisto dell'attività sottostante, di modifica dei futuri pagamenti dovuti per il leasing derivanti da una variazione dell'indice o tasso utilizzato per determinare i pagamenti.

Gli oneri finanziari direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che giustificano una capitalizzazione sono inclusi nel costo di quel bene. Tali oneri finanziari sono capitalizzati come parte del costo del bene se è probabile che essi comporteranno benefici economici futuri per l'impresa e se possono essere attendibilmente determinati. Gli altri oneri finanziari devono essere rilevati come costo nell'esercizio nel quale sono sostenuti. La capitalizzazione degli oneri finanziari come parte del costo di un bene che giustifica una capitalizzazione inizia quando:

  • si stanno sostenendo i costi per l'ottenimento del bene;
  • si stanno sostenendo gli oneri finanziari;

  • sono in corso le attività necessarie per predisporre il bene per il suo utilizzo previsto o per la vendita.

La capitalizzazione degli oneri finanziari è interrotta quando sono sostanzialmente completate tutte le operazioni necessarie per predisporre il bene che giustifica una capitalizzazione nelle condizioni per il suo utilizzo previsto o la sua vendita.

I contratti di leasing nei quali il locatore conserva sostanzialmente tutti i rischi e i benefici tipici della proprietà sono classificati come leasing operativi. I canoni di leasing operativi sono imputati a conto economico in quote costanti ripartite secondo la durata del contratto.

Avviamento

L'avviamento, derivante dall'acquisizione di società controllate o collegate, è inizialmente iscritto al costo e rappresenta l'eccedenza del costo d'acquisto rispetto alla quota di pertinenza del fair value riferito ai valori identificabili delle attività, delle passività e delle passività potenziali delle società acquisite. L'eventuale differenza negativa, "avviamento negativo", è invece rilevata a conto economico al momento dell'acquisizione.

Nel caso di acquisizioni per fasi di società controllate, le singole attività e passività della controllata non vengono valutate al fair value in ogni acquisizione successiva e l'avviamento viene unicamente determinato nella prima fase di acquisizione.

Dopo l'iniziale iscrizione, l'avviamento viene ridotto delle eventuali perdite di valore accumulate, determinate con le modalità descritte nel seguito.

L'avviamento relativo a partecipazioni in società collegate è incluso nel valore di carico di tali società.

L'avviamento viene sottoposto a un'analisi di recuperabilità con cadenza annuale o anche più breve nel caso in cui si verifichino eventi o cambiamenti di circostanze che possano far emergere eventuali perdite di valore. Alla data di acquisizione l'eventuale avviamento emergente viene allocato a ciascuna delle unità generatrici di flussi finanziari che ci si attende beneficeranno degli effetti sinergici derivanti dall'acquisizione. L'eventuale perdita di valore è identificata attraverso valutazioni che prendono a riferimento la capacità di ciascuna unità di produrre flussi finanziari atti a recuperare la parte di avviamento a essa allocata, con le modalità indicate nella sezione relativa alle attività materiali. Nel caso in cui il valore recuperabile da parte dell'unità generatrice di flussi sia inferiore al valore di carico attribuito, si rileva la relativa perdita di valore. Tale perdita di valore non è ripristinata nel caso in cui vengano meno i motivi che l'hanno generata.

Al momento della cessione di una parte o dell'intera impresa precedentemente acquisita, e dalla cui acquisizione era emerso un avviamento, nella determinazione della plusvalenza o della minusvalenza da cessione si tiene conto del corrispondente valore residuo dell'avviamento.

L'avviamento non è sottoposto ad ammortamento. In sede di prima adozione degli IAS/IFRS, il Gruppo ha scelto di non applicare l'IFRS 3 - Aggregazioni di imprese, in modo retroattivo alle acquisizioni avvenute prima del 1° gennaio 2004; di conseguenza l'avviamento generato su acquisizioni antecedenti la data di transizione agli IAS/IFRS è stato mantenuto al precedente valore, determinato secondo i principi contabili italiani, previa verifica e rilevazione di eventuali perdite di valore.

Altre attività immateriali

Le attività immateriali sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate in quote costanti lungo la loro vita utile stimata, se possiedono una vita utile finita; le attività con vita utile indefinita, quali le testate, non vengono ammortizzate ma sottoposte a verifica di impairment, condotta a livello della Cash Generating Unit alla quale la Direzione aziendale imputa il valore di avviamento e testate, per identificare eventuali riduzioni di valore annualmente o più frequentemente nei casi in cui vi siano indicazioni che le attività possano aver subito perdite di valore.

Se esiste un'indicazione che un'attività immateriale abbia subito una perdita di valore e nel caso in cui il valore di carico ecceda il valore di recupero, le attività vengono svalutate; qualora in esercizi successivi venissero meno i presupposti della svalutazione, il valore contabile dell'attività viene incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile senza, comunque, eccedere il valore che sarebbe stato

determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a conto economico.

L'eventuale perdita di valore è identificata attraverso le modalità indicate nella sezione relativa alle attività materiali.

Partecipazioni in società collegate

Si tratta di imprese nelle quali il Gruppo Monrif detiene almeno il 20% dei diritti di voto o nelle quali esercita un'influenza significativa. Tali imprese vengono valutate con il metodo del patrimonio netto: la quota di pertinenza del Gruppo dei risultati delle società collegate viene inclusa nel bilancio consolidato a partire dalla data in cui si inizia a detenere tale quota di possesso. Le differenze positive fra il valore di carico delle partecipazioni in dette imprese e le corrispondenti quote di patrimonio netto a valori correnti, sono conglobate nel valore delle partecipazioni stesse e soggette almeno una volta l'anno a valutazione al fine di verificare l'esistenza di eventuali perdite di valore.

L'eventuale perdita di valore è identificata con modalità similari a quelle indicate nella sezione relativa alle immobilizzazioni materiali. Nel caso in cui il valore recuperabile della partecipazione sia inferiore rispetto al suo valore contabile si rileva la relativa perdita di valore. Tale perdita di valore è ripristinata nel caso in cui vengano meno i motivi che l'hanno generata.

Dette quote di svalutazione, unitamente alle quote di risultato di pertinenza del Gruppo riportate nel periodo, sono iscritte a conto economico.

Qualora l'eventuale quota di pertinenza del Gruppo delle perdite della collegata ecceda il valore contabile della partecipazione in bilancio, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite è rilevata nel "fondo rischi ed oneri", nel caso in cui il Gruppo abbia l'obbligo di risponderne.

Attività finanziarie

Le attività finanziarie, così come previsto dal nuovo principio IFRS 9, sono classificate, sulla base delle modalità di gestione delle stesse operate dal Gruppo e delle relative caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali, nelle seguenti categorie:

  • Costo Ammortizzato: sono classificate nella categoria Costo Ammortizzato le attività finanziarie detenute esclusivamente al fine incassarne i flussi di cassa contrattuali, le stesse sono valutate con il metodo del costo ammortizzato, rilevando a conto economico i proventi attraverso la metodologia del tasso di interesse effettivo.
  • Fair value through other comprehensive income ("FVOCI"): sono classificate nella categoria FVOCI le attività finanziarie i cui flussi di cassa contrattuali sono rappresentati esclusivamente dal pagamento del capitale e degli interessi e che sono detenute al fine di incassarne i flussi di cassa contrattuali nonché i flussi derivanti dalla vendita delle stesse. Sono valutate a fair value. Gli interessi attivi, gli utili/perdite da differenze di cambio, le impairment losses (e le correlate riprese di valore) delle attività finanziarie classificate nella categoria FVOCI, sono contabilizzati nel conto economico; le altre variazioni nel fair value delle attività sono contabilizzate tra le altre componenti di OCI. Al momento della vendita o della riclassifica in altre categorie di tali attività finanziarie, a causa del cambiamento del modello di business, gli utili o le perdite cumulati rilevati in OCI sono riclassificati nel conto economico.
  • Fair value through profit or loss ("FVTPL"): la categoria FVTPL ha natura residuale raccogliendo le attività finanziarie che non rientrano nelle categorie Costo Ammortizzato e FVOCI, come ad esempio le attività finanziarie acquistate per finalità di trading o i derivati, o le attività designata a FVTPL da parte della Direzione alla data di prima rilevazione. Sono valutate a fair value. Gli utili o le perdite conseguenti a tale valutazione sono rilevati a conto economico.
  • FVOCI per gli strumenti di equity: le attività finanziarie rappresentate da strumenti di equity di altre entità (i.e. partecipazioni in società diverse dalle controllate, collegate ed a controllo congiunto), non detenute con finalità di trading, possono essere classificate nella categoria FVOCI. Questa scelta può essere effettuata strumento per strumento e prevede che le

variazioni di fair value di questi strumenti siano rilevate nell'OCI e non siano rigirate a conto economico né in sede di cessione né di impairment degli stessi. Soltanto i dividendi rivenienti da questi strumenti saranno rilevati a conto economico.

Il fair value delle attività finanziarie è determinato sulla base dei prezzi di offerta quotati o mediante l'utilizzo di modelli finanziari. Il fair value delle attività finanziarie non quotate è stimato utilizzando apposite tecniche di valutazione adattate alla situazione specifica.

Vengono regolarmente effettuate valutazioni al fine di verificare se esista oggettiva evidenza che un'attività finanziaria o che un gruppo di attività possa aver subito una riduzione di valore. Se esistono evidenze oggettive, la perdita di valore viene rilevata come costo nel conto economico del periodo.

Nella tabella che segue sono riportati i valori contabili per ogni classe identificata dall'IFRS 9, come richiesto dall'IFRS 7.

Tale valore contabile coincide generalmente con la valutazione al costo ammortizzato delle Attività/passività finanziarie, ad eccezione degli strumenti derivati e degli Altri strumenti di capitale valutati al fair value. Per il valore equo si rimanda alle note illustrative delle singole poste.

(in migliaia di euro) Attività
Finanziarie
al Costo
Ammortizzato
Attività
finanziarie al
FV imputato
al Conto
Economico
Attività
finanziarie al
FV imputato
ad OCI
Al
31.12.2024
Attività finanziarie non correnti 403 - - 403
Altri crediti finanziari - - - -
Attività finanziarie - Depositi cauzionali 403 - - 403
Attività finanziarie correnti 11.352 - - 11.352
Crediti finanziari verso terzi 419 - - 419
Cassa e altre attività equivalenti 10.933 - - 10.933
Totale Attività Finanziarie 11.755 - - 11.755

ATTIVITÀ FINANZIARIE

PASSIVITÀ FINANZIARIE

(in migliaia di euro) Passività
Finanziarie
al Costo
Ammortizzato
Passività
finanziarie
al FV
imputato
al Conto
Economico
Passività
finanziarie
al FV
imputato
ad OCI
al
31.12.2024
Passività finanziarie non correnti 76.215 - - 76.215
Parte a lungo termine dei finanziamenti bancari 41.148 - - 41.148
Debiti finanziari non correnti verso correlate e soci 187 - - 187
Passività non correnti per contratti di locazione 34.880 - - 34.880
Passività finanziarie correnti 25.150 - - 25.150
Debiti bancari correnti verso istituti finanziari 16.252 - - 16.252
Parte a breve termine dei finanziamenti bancari 5.158 - - 5.158
Passività correnti per contratti di locazione 3.740 - - 3.740
Totale Passività Finanziarie 101.365 - - 101.365

Nella categoria "Attività finanziarie" sono classificate, ove presenti:

  • attività finanziarie valutate al fair value imputato a conto economico;

  • attività finanziarie valutate al fair value imputato a conto economico complessivo;

  • attività finanziarie valutate al costo ammortizzato,

  • crediti diversi, dai quali, ai fini della rappresentazione in oggetto sono esclusi: crediti verso l'Erario, crediti verso Enti Previdenziali, crediti per contributi statali ed i risconti attivi;
  • altre attività non correnti, dalle quali, ai fini della rappresentazione in oggetto sono esclusi i crediti per imposte anticipate;
  • crediti finanziari correnti e non;
  • disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

Nella categoria "Passività finanziarie" sono classificate, ove presenti:

  • passività finanziarie valutate al costo ammortizzato, tra cui:
  • debiti diversi, dai quali, ai fini della rappresentazione in oggetto sono esclusi: debiti verso l'Erario, debiti verso Enti Previdenziali, debiti verso il personale, risconti passivi ed il debito per ferie maturate e non godute;
  • debiti finanziari correnti e non correnti;
  • passività finanziarie per contratti di locazione;
  • passività finanziarie valutate al fair value imputato a conto economico;
  • passività finanziarie valutate al fair value imputato a conto economico complessivo.

Attività e passività destinate alla vendita e attività operative cessate

Le attività e le passività destinate alla vendita e le attività operative cessate sono classificate come tali se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente attraverso la vendita piuttosto che attraverso l'utilizzo continuativo. Tali condizioni sono considerate avverate nel momento in cui la vendita o la discontinuità del gruppo di attività in dismissione sono considerate altamente probabili e le attività e passività sono immediatamente disponibili per la vendita nelle condizioni in cui si trovano.

Quando il Gruppo è coinvolto in un piano di dismissione che comporta la perdita di controllo di una partecipata, tutte le attività e passività di tale partecipata sono classificate come destinate alla vendita se le condizioni sopra descritte sono avverate, anche nel caso in cui, dopo la dismissione, il Gruppo continui a detenere una partecipazione di minoranza nella controllata. Le attività destinate alla vendita sono valutate al minore tra il loro valore netto contabile e il fair value al netto dei costi di vendita.

Al 31 dicembre 2024 non sono identificate attività e passività destinate alla vendita e attività operative cessate.

Cancellazione di attività e passività finanziarie

Attività finanziarie

Un'attività finanziaria viene cancellata dal bilancio quando:

  • i diritti a ricevere flussi finanziari dall'attività sono estinti;
  • il Gruppo conserva il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività, ma ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi a una terza parte;
  • il Gruppo ha trasferito il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività e ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria oppure non ha trasferito né trattenuto tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività e non abbia né trasferito né trattenuto tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività viene rilevata nel bilancio nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. Il coinvolgimento residuo che prende la forma di una garanzia sull'attività trasferita viene valutato al minore tra il valore contabile iniziale dell'attività e il valore massimo del corrispettivo che il Gruppo potrebbe essere tenuto a corrispondere. Nei casi in cui il coinvolgimento residuo prenda la forma di un'opzione emessa e/o acquistata sull'attività trasferita (comprese le opzioni regolate per cassa o simili), la misura del coinvolgimento del Gruppo corrisponde all'importo dell'attività trasferita che il Gruppo potrà riacquistare; tuttavia nel caso di un'opzione put emessa su un'attività misurata al fair value (comprese le opzioni regolate per cassa o con disposizioni simili), la misura del coinvolgimento residuo del Gruppo è limitata al minore tra il fair value dell'attività trasferita e il prezzo di esercizio dell'opzione.

Passività finanziarie

Una passività finanziaria viene cancellata dal bilancio quando l'obbligo sottostante la passività è estinto, o annullato o adempiuto. Nei casi in cui una passività finanziaria esistente è sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente vengono sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattata come una cancellazione contabile della passività originale e la rilevazione di una nuova passività, con iscrizione a conto economico di eventuali differenze tra i valori contabili. Nelle modifiche di passività finanziarie definite come non sostanziali gli effetti economici della rinegoziazione sono rilevati a conto economico.

Strumenti finanziari

L'informativa, prevista dall'IFRS 7, che consente di valutare la significatività degli strumenti finanziari del Gruppo e la natura dei rischi associati a tali strumenti finanziari viene esposta in punti diversi delle presenti note illustrative.

Crediti commerciali

I crediti commerciali sono somme dovute dai clienti a seguito della vendita di prodotti e servizi. Essi sono rilevati quando risultano soddisfatti tutti i requisiti per la rilevazione dei ricavi, secondo quanto previsto dall'IFRS 15 e come descritto nel paragrafo "Ricavi".

In conformità all'IFRS 9, i crediti commerciali sono inizialmente rilevati al fair value, che è rappresentato dal valore del credito derivante dall'accordo tra venditore e acquirente, al netto di eventuali sconti commerciali e riduzioni per volumi. Sono classificati tra le attività correnti, salvo nei casi in cui la durata contrattuale, alla data di riferimento, superi i dodici mesi: in tal caso, sono iscritti tra le attività non correnti, con separata indicazione per i crediti esigibili oltre i cinque anni.

Successivamente, i crediti commerciali sono valutati al costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo, al netto di eventuali accantonamenti per perdite di valore. I crediti a breve termine non sono oggetto di attualizzazione qualora l'effetto risulti irrilevante.

A fronte di possibili rischi di insolvenza, è costituito un apposito fondo svalutazione, la cui congruità rispetto alle posizioni di dubbia esigibilità è verificata periodicamente e, in ogni caso, alla data di chiusura dell'esercizio. Tale valutazione considera sia le situazioni di inesigibilità già manifestatesi o ritenute probabili, sia le condizioni economiche generali, settoriali e di rischio Paese, applicando il principio dell'"Expected Credit Loss" (ECL) previsto dall'IFRS 9.

Rimanenze

Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra il costo ed il valore netto di presumibile realizzo. Il costo viene determinato secondo la configurazione del costo medio ponderato. Il costo dei prodotti finiti comprende materie prime, costi di lavoro diretto, altri costi diretti ed oneri di produzione, ma esclude gli oneri finanziari. Il valore netto di presumibile realizzo è costituito dal normale prezzo stimato di vendita dedotti i costi di completamento e quelli per realizzarne la vendita.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte in riduzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i ricavi ed oneri derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie costituiscono obbligazioni contrattuali a consegnare disponibilità liquide o un'altra attività finanziaria a un'altra entità. I finanziamenti sono classificati come correnti, salvo che la società sia titolare di un diritto incondizionato a differire il regolamento dell'obbligazione per almeno 12 mesi dopo la data di bilancio. La quota dei prestiti a lungo termine esigibile entro 12 mesi è considerata

corrente. Gli importi non correnti con scadenza oltre i cinque anni sono indicati separatamente.

In conformità all'IFRS 9, i finanziamenti sono rilevati inizialmente al fair value, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione della passività finanziaria. Successivamente, le passività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato, applicando il metodo del tasso di interesse effettivo. Il costo ammortizzato è calcolato tenendo conto dei costi di transazione lungo la durata della passività, in modo che il valore contabile alla scadenza corrisponda all'importo da rimborsare.

La passività finanziaria si estingue quando l'obbligazione sottostante viene adempiuta o annullata dalla controparte. In caso di estinzione, l'eventuale differenza tra il valore contabile della passività e il corrispettivo versato è rilevata a conto economico. Uno scambio tra un mutuatario esistente e un prestatore di strumenti di debito, che comporta termini sostanzialmente diversi, è contabilizzato come estinzione della passività originaria e rilevazione di una nuova passività. Lo stesso trattamento si applica alle modifiche sostanziali dei termini di una passività finanziaria esistente o di una sua parte.

I termini sono considerati sostanzialmente diversi quando il valore attuale dei nuovi flussi di cassa, calcolato secondo i nuovi termini e comprensivo di eventuali commissioni pagate, differisce di almeno il 10% rispetto al valore attuale dei flussi di cassa residui della passività finanziaria originaria.

In caso di estinzione, eventuali costi o commissioni sostenuti sono rilevati a conto economico come parte dell'utile o della perdita derivante dall'estinzione. In caso contrario, tali costi adeguano il valore contabile della passività finanziaria e sono ammortizzati sulla base della durata residua della passività modificata.

Benefici ai dipendenti

Il trattamento di fine rapporto (TFR) e i fondi di quiescenza, sono determinati applicando una metodologia di tipo attuariale; l'ammontare dei diritti maturati nell'esercizio dai dipendenti si imputa al conto economico nella voce "Costo del lavoro" mentre l'onere finanziario figurativo che l'impresa sosterrebbe se si chiedesse al mercato un finanziamento di importo pari al TFR si imputa tra i "Proventi (Oneri) finanziari netti". Gli utili e le perdite attuariali che riflettono gli effetti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate sono rilevati nel conto economico complessivo tenendo conto della rimanente vita lavorativa media dei dipendenti. In particolare, in seguito alla Legge Finanziaria del 27 dicembre 2006 n. 296, si è valutata ai fini dello IAS 19 solo la passività relativa al TFR maturato rimasto in azienda, poiché le quote in maturazione vengono versate ad un'entità separata (Forma pensionistica complementare o Fondi INPS). In conseguenza di tali versamenti l'azienda non avrà più obblighi connessi all'attività lavorativa prestata in futuro dal dipendente (c.d. Defined contribution plan).

Fondi per rischi e oneri

Gli accantonamenti a fondi per rischi ed oneri sono effettuati quando il Gruppo deve fare fronte ad una obbligazione attuale che deriva da un evento passato, che comporti un probabile utilizzo di risorse per soddisfare l'obbligazione, e quando possa essere effettuata una stima affidabile sull'ammontare dell'obbligazione.

Nel caso di accantonamenti relativi ad oneri che si manifesteranno oltre 12 mesi, questi sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi ad un tasso di sconto, prima delle imposte, che rifletta la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo e, se opportuno, ai rischi specifici della passività.

Nel caso di accantonamenti relativi a oneri di ristrutturazione gli stessi sono determinati in base a quanto espressamente previsto dallo IAS 37.

Ricavi

I ricavi per il Gruppo derivano dalla vendita di beni o dalla prestazione di servizi nell'ambito dell'attività caratteristica del Gruppo. I ricavi sono presentati al netto dell'imposta sul valore aggiunto, degli sconti e abbuoni e dopo aver eliso le vendite con le società del Gruppo.

In base a quanto previsto dall'IFRS 15, il Gruppo procede alla rilevazione dei ricavi dopo aver identificato i contratti con i propri clienti e le relative performance obligations da soddisfare,

determinato il corrispettivo cui ritiene di aver diritto in cambio della vendita di beni o per la prestazione di servizi, nonché aver valutato la modalità di soddisfacimento di tali prestazioni (adempimento at point in time o over the time).

Il Gruppo, in accordo con quanto previsto dall'IFRS 15, procede alla rilevazione dei ricavi solo qualora risultino soddisfatti i seguenti requisiti:

  • le parti del contratto hanno approvato il contratto e si sono impegnate ad adempiere le rispettive obbligazioni;
  • è possibile individuare i diritti di ciascuna delle parti per quanto riguarda i beni o i servizi da trasferire;
  • è possibile individuare le condizioni di pagamento dei beni o servizi da trasferire;
  • il contratto ha sostanza commerciale;
  • è probabile che il corrispettivo in cambio dei beni venduti o servizi trasferiti verrà ricevuto.

L'IFRS 15 richiede che i ricavi derivanti da contratti con clienti siano indicati separatamente rispetto alle altre fonti di ricavo, a meno che non sia fornita una informativa che ne consenta la separazione dagli altri ricavi presentati nel prospetto di conto economico complessivo o nel conto economico. Il Gruppo ha scelto di presentare i ricavi derivanti da contratti con i clienti in una sola voce nel prospetto di conto economico, ma nelle note illustrative viene fornito il dettaglio.

L'IFRS 15 definisce i ricavi come "proventi derivanti dall'attività ordinaria del Gruppo", ma esclude alcuni contratti attivi dal proprio ambito di applicazione (ad es. contratti di locazione).

L'IFRS 15 richiede alle entità di valutare tutti i fatti e le circostanze rilevanti quando applicano ogni fase del modello ai contratti con i clienti. Lo standard specifica anche le modalità di contabilizzazione dei costi incrementali per l'ottenimento di un contratto e dei costi direttamente connessi all'esecuzione di un contratto. Inoltre, lo standard richiede di fornire ampia informativa.

I ricavi da contratti con clienti derivanti dalla vendita di quotidiani e di pubblicità rappresentano performance obligation adempiute at point in time e nello specifico:

  • I ricavi derivanti da prodotti editoriali sono iscritti al prezzo effettivamente pagato dall'acquirente finale al lordo di tutti gli aggi corrisposti ai distributori ed agli edicolanti. Gli amministratori hanno ritenuto, dall'analisi dei contratti in essere con i distributori, che ricorresse per questi la fattispecie del "principal vs agent". In particolare, i distributori e le edicole si qualificano come "agent" dell'Editore, il quale, pertanto soddisfacendo le obbligazioni di fare previste dal contratto per conto proprio (principal) rilevai (i) come ricavo, l'importo lordo del corrispettivo cui si aspetta di avere diritto in cambio dei beni trasferiti; (ii) come costo, l'aggio riconosciuto ai distributori e alle edicole a fronte del servizio reso.
  • I ricavi pubblicitari relativi alle concessioni gestite per conto di editori terzi sono, sono esposti al netto del costo di acquisto di spazi pubblicitari. Gli amministratori hanno ritenuto che sussistessero le condizioni previste dal principio contabile per qualificare il Gruppo come "agent" degli editori terzi e prevedere pertanto una rappresentazione dei ricavi a valori netti, al fine di evidenziare il solo margine di intermediazione del Gruppo.
  • I ricavi per servizi alberghieri vengono rilevati at point in time, al momento della prestazione del servizio.

Ricavi da locazioni

I ricavi di locazione derivanti dagli investimenti immobiliari di proprietà del Gruppo sono contabilizzati sulla base del principio della competenza temporale, in base ai contratti di locazione in essere. In particolare, i pagamenti fissi del leasing sono riconosciuti in maniera lineare lungo la durata del contratto.

Dividendi

I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto a ricevere il pagamento.

Contributi

I contributi pubblici, sotto forma di crediti d'imposta, sono rilevati al fair value quando sussiste la ragionevole certezza che saranno ricevuti e tutte le condizioni ad essi riferiti risultino soddisfatte. Quando i contributi sono correlati a componenti di costo (per esempio contributi in conto esercizio), sono rilevati come ricavi all'interno della voce "Altri proventi", ma sono ripartiti sistematicamente su differenti esercizi in modo che i ricavi siano commisurati ai costi che essi intendono compensare.

Oneri finanziari

Gli oneri finanziari sono capitalizzati quando si riferiscono ad una attività immobilizzata che richieda un periodo di tempo rilevante per essere pronta per l'uso previsto o per la vendita.

Imposte sul reddito

In conformità con lo IAS 12, le imposte correnti sul reddito sono determinate in base alla stima del reddito imponibile e in conformità alle disposizioni in vigore; si tiene conto, inoltre, degli effetti derivanti dall'applicazione normativa, nell'ambito del Gruppo, del consolidato fiscale nazionale.

Le imposte sul reddito differite attive e passive sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori patrimoniali iscritti nel bilancio ed i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali.

L'iscrizione di attività per imposte differite è effettuata quando il loro recupero è probabile, cioè quando si prevede che possano rendersi disponibili in futuro utili fiscali sufficienti a permettere che tale attività possa essere utilizzata. La recuperabilità delle attività per imposte differite viene riesaminata ad ogni chiusura di periodo. Le imposte differite attive e passive sono definite in base alle aliquote fiscali che ci si attende vengano applicate nell'esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore o quelle già emanate alla data di chiusura del bilancio. Le imposte correnti sul reddito relative a componenti rilevati direttamente a patrimonio netto sono imputate a patrimonio netto e non a conto economico. Gli accantonamenti per imposte che potrebbero generarsi dal trasferimento di utili non distribuiti delle società controllate sono effettuati solo dove vi sia la reale intenzione di trasferire tali utili. Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili, sono incluse tra i costi operativi.

Risultato per azione

Il risultato base per azione coincide con il risultato per azione diluito in quanto non sono state emesse azioni convertibili ed è calcolato dividendo il risultato economico del Gruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione durante l'esercizio, escludendo le azioni proprie.

Uso di stime - Principali scelte valutative nell'applicazione dei principi contabili e fonti di incertezza nell'effettuazione delle stime

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IAS/IFRS richiede da parte della direzione l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori dei ricavi, dei costi, delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa, nonché sulle attività e passività potenziali alla data di bilancio. Le stime e i giudizi del management si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie; essi vengono adottati quando il valore contabile delle attività e passività non è facilmente desumibile da altre fonti.

I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, ammortamenti, svalutazioni di attivo, benefici ai dipendenti, imposte, altri accantonamenti e fondi. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente, almeno una volta all'anno, e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente in bilancio.

Pertanto, è possibile che nei prossimi esercizi, al concretizzarsi di risultati diversi rispetto alle stime effettuate per il bilancio al 31 dicembre 2024, si possano rendere necessarie rettifiche anche significative ai valori di bilancio oggetto di valutazione, tra i quali si evidenziano gli avviamenti e le testate, il fair value degli investimenti immobiliari, svalutazioni di attivo nonché le imposte anticipate, la stima sulla recuperabilità dei crediti, benefici ai dipendenti e altri accantonamenti e fondi.

Il Gruppo, nell'applicazione dei principi contabili e, più in generale, nella redazione dell'informativa

economico-finanziaria ha tenuto conto degli eventuali impatti derivanti da questioni ambientali e cambiamenti climatici, non rilevando impatti rilevanti, anche con riferimento alle stime e assunzioni significative.

Di seguito sono riepilogati i processi critici di valutazione e le assunzioni chiave utilizzate nel processo di applicazione dei principi contabili riguardo al futuro e che possono avere effetti significativi sui valori rilevati nel bilancio o per le quali esiste il rischio che possano emergere rettifiche di valore significative al valore contabile delle attività e passività nell'esercizio successivo a quello di riferimento del bilancio. Il Gruppo ha basato le proprie stime ed assunzioni su parametri disponibili al momento della preparazione del bilancio consolidato

Riduzioni di valore di attività non finanziarie (Avviamento, Immobilizzazioni Materiali e Immateriali)

Una riduzione di valore si verifica quando il valore contabile di un'attività o unità generatrice di flussi di cassa eccede il proprio valore recuperabile, che è il maggiore tra il suo fair value dedotti i costi di vendita e il suo valore d'uso. Il valore recuperabile dipende sensibilmente dal tasso di sconto utilizzato nel modello di attualizzazione dei flussi di cassa, così come dai flussi di cassa attesi in futuro e dal tasso di crescita utilizzato per l'estrapolazione.

Per determinare se vi sono perdite di valore dell'avviamento e delle testate a vita utile indefinita è necessario stimare il valore d'uso dell'unità generatrice di cassa (Cash Generating Unit - CGU) alla quale gli assets sono allocati.

La determinazione del valore d'uso richiede la stima dei flussi di cassa che l'impresa si attende verranno prodotti, nonché la determinazione di un appropriato tasso di attualizzazione. Come meglio descritto nella nota n. 3, le principali incertezze che potrebbero influenzare tale stima riguardano il tasso di attualizzazione (WACC), il tasso di crescita (g) e le ipotesi assunte nello sviluppo dei flussi di cassa attesi, quest'ultime a loro volta influenzate in misura significativa dall'andamento del mercato editoriale e del più generale contesto macroeconomico.

Il Gruppo valuta inoltre se i rischi climatici potrebbero avere un impatto significativo; questi rischi in relazione a questioni legate al clima sono inclusi come assunzioni qualora abbiano un impatto significativo sulla stima del valore recuperabile.

Ad oggi, il Gruppo non risulta particolarmente esposto, nel breve termine, ai rischi fisici e transizionali connessi al cambiamento climatico, in considerazione della natura del proprio business e della localizzazione geografica dei propri siti produttivi. Nell'ambito delle attività svolte per la Rendicontazione di Sostenibilità, il Gruppo ha effettuato un monitoraggio degli impatti di tali fattori di rischio sulle proprie attività, al fine di individuare le opportune azioni strategiche per mitigarli e assicurare l'ordinata prosecuzione delle attività aziendali in uno scenario di mercato caratterizzato dalla transizione verso un'economia "low carbon".

Le tecniche di valutazione e le ipotesi e assunzioni sono illustrate nelle note 2 e 3 a cui si rimanda.

Durata dei contratti di affitto (IFRS 16)

Il Gruppo determina la durata del leasing normalmente sulla base della durata contrattuale e, in caso di opzione di rinnovo, qualora vi sia la ragionevole certezza di esercitare tale opzione, vengono considerati anche tali periodi aggiuntivi. Nello specifico per quanto attiene i contratti di locazione relativi ad immobili e fabbricati il Gruppo ha considerato per la maggior parte dei contratti in essere anche il periodo di rinnovo tacito incluso nel contratto, ad eccezione di taluni contratti per cui il Gruppo ritiene che verrà fornita disdetta al termine della scadenza prevista da contratto. Si precisa che, i contratti di affitto in essere degli immobili oggetto di conferimento, sono stati ceduti insieme ai relativi immobili.

Recuperabilità delle attività per imposte anticipate

Il bilancio consolidato comprende attività per imposte anticipate, connesse alla rilevazione di perdite fiscali utilizzabili in esercizi successivi e a componenti di reddito a deducibilità tributaria differita, per

un importo il cui recupero negli esercizi futuri è ritenuto dagli Amministratori altamente probabile. La recuperabilità delle suddette imposte anticipate è subordinata al conseguimento di utili imponibili futuri sufficientemente capienti per l'assorbimento delle predette perdite fiscali e per l'utilizzo dei benefici delle altre attività fiscali differite. Una stima del management è richiesta per valutare la probabilità della recuperabilità delle imposte anticipate, considerando tutte le evidenze possibili, sia negative che positive, e per determinarne l'ammontare che può essere rilevato in bilancio, in base alla tempistica e all'ammontare dei redditi imponibili futuri, alle future strategie di pianificazione fiscale nonché alle aliquote fiscali vigenti al momento del loro riversamento. Tuttavia, nel momento in cui si dovesse constatare che il Gruppo non sia in grado di recuperare negli esercizi futuri la totalità o una parte delle imposte anticipate rilevate, la conseguente rettifica verrà imputata al Conto economico dell'esercizio in cui si verifica tale circostanza. Per ulteriori dettagli sulle imposte anticipate rilevate o non rilevate a bilancio, si rinvia alla Nota 6.

Altre (Accantonamenti per rischi e oneri, per rischi sui crediti, ricavi, fondo TFR e trattamento di quiescenza)

Gli accantonamenti ai fondi rischi si basano su valutazioni e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. La stima delle rese dei prodotti editoriali distribuiti, viene effettuata tramite stime che si basano su dati statistici storici che vengono poi aggiornati sulla base dei dati consuntivi. Le stime sulle svalutazioni dei crediti hanno tenuto conto delle variazioni del grado di rischio, ove applicabile, per effetto dell'attuale contesto economico. Per ulteriori dettagli si rinvia alla Nota 8. Le stime sono utilizzate, altresì, nel calcolo attuariale per la definizione del Trattamento di fine rapporto dei lavoratori dipendenti e del fondo di indennità suppletiva degli agenti. Per ulteriori dettagli si rimanda alla Nota 17.

GESTIONE DEL RISCHIO FINANZIARIO

Preliminarmente si forniscono informazioni in relazione all'uso da parte del Gruppo di strumenti finanziari, rilevanti per la valutazione della situazione patrimoniale, finanziaria e del risultato economico di periodo della stessa, fornendo indicazioni sulle politiche del Gruppo in materia di gestione del rischio finanziario, comprese le politiche di copertura, per ciascuna categoria di operazione prevista.

Il Gruppo è esposto a rischi finanziari connessi alla propria attività, in particolare riferibili alle seguenti fattispecie:

  • Rischio di credito, derivante dalle operazioni commerciali o da attività di finanziamento;
  • Rischio di liquidità, relativo alla disponibilità di risorse finanziarie e all'accesso al mercato del credito;
  • Rischio di mercato, deriva dall'esposizione alla fluttuazione dei tassi di interesse.

Rischio di credito

I principali crediti del Gruppo derivano dalle attività del settore editoriale e da quello pubblicitario. Relativamente al settore editoriale tali crediti sono coperti da garanzie fidejussorie e pertanto con rischi limitati. Per il settore pubblicitario la politica del Gruppo è impostata nella verifica dell'affidabilità e della conoscenza dei clienti prima della sottoscrizione di contratti rilevanti. I saldi vengono monitorati costantemente nel corso dell'esercizio in modo da limitare le esposizioni ed i contenziosi.

La diversificazione delle attività del Gruppo evita una possibile concentrazione dei crediti che risultano pertanto frammentati tra numerose tipologie di clientela.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità si può manifestare con l'incapacità di reperire, a condizioni economiche, risorse finanziarie sufficienti a coprire tutti gli obblighi in scadenza.

I due fattori principali che determinano la situazione di liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi finanziari e le condizioni di mercato. Le passività

finanziarie includono debiti connessi a contratti di finanziamento, mutuo e di leasing, alla cui copertura sono destinati i flussi finanziari derivanti dalla vendita di prodotti e servizi.

Per la gestione del fabbisogno finanziario, il Gruppo adotta una procedura vincolante che impone il rigoroso rispetto di criteri di prudenza e di rischio limitato nella scelta delle opzioni di finanziamento/investimento e l'assoluto divieto di porre in essere operazioni di natura speculativa.

L'evoluzione della situazione finanziaria del Gruppo dipende da numerose condizioni, ivi incluse, il raggiungimento degli obiettivi previsti, nonché l'andamento delle condizioni generali dell'economia, dei mercati finanziari e dei settori in cui opera. Le azioni intraprese per il contenimento dei costi, evidenziate nella Relazione alla Gestione, consentiranno il riassorbimento dei fabbisogni di capitale di funzionamento e generazione di risorse per far fronte ai fabbisogni delle nuove scadenze dei debiti finanziari.

Tuttavia, ulteriori rilevanti e improvvise contrazioni dei volumi nei ricavi potrebbero ridurre la capacità della gestione operativa di generare cassa, nonché comportare possibili criticità circa il rispetto dei parametri finanziari previsti dagli accordi conclusi con gli istituti finanziari. Gli amministratori hanno predisposto un'analisi del fabbisogno finanziario dei prossimi 12 mesi dalla data di approvazione del presente bilancio, analizzato dal Consiglio di Amministrazione del 29 aprile 2025. Sulla base delle assunzioni del Piano approvato dallo stesso Consiglio di Amministrazione e delle analisi effettuate è emerso che i flussi di cassa attesi dalla gestione corrente e gli affidamenti concessi sono sufficienti a far fronte all'intero fabbisogno finanziario dei prossimi 12 mesi.

Si rimanda al paragrafo "Valutazione degli amministratori in merito al presupposto della continuità aziendale" per ulteriori chiarimenti.

Rischi connessi alla fluttuazione dei tassi di cambio e di interesse

Il Gruppo Monrif utilizza varie forme di finanziamento finalizzate alla copertura dei fabbisogni delle proprie attività. Tutti i finanziamenti sono a tasso variabile senza ricorso a strumenti di copertura. Un ipotetico incremento o decremento del 10% nei tassi applicati avrebbe portato ad un effetto a conto economico nel periodo rispettivamente di +/- 630 migliaia di euro, al lordo degli effetti fiscali.

Rischi connessi ai rapporti con i fornitori

Il Gruppo, operando nel settore della stampa, è un grande acquirente di carta. Il mercato della carta è caratterizzato da una forte concentrazione dell'offerta a causa della generale compressione della domanda dovuta alla diminuzione delle tirature nel settore editoriale, che ha ridotto i margini di profitto dei fornitori di carta. A fronte della carenza di soggetti attivi sul mercato della fornitura della carta da stampa e delle contingenze osservate negli ultimi anni sul mercato di approvvigionamento (riduzione e chiusura di alcune cartiere; incremento del costo delle utilities), nonché delle incerte prospettive di crescita del settore editoriale, il Gruppo è, pertanto, esposto al rischio di un potenziale peggioramento delle condizioni economiche applicate alle forniture in oggetto. Si segnala sul punto che il Gruppo ha con i propri fornitori di carta da stampa contratti di durata variabile, in genere non superiore a sei mesi, ricontrattabili in caso di variazione significativa dei prezzi. Per evitare che le fluttuazioni di prezzo di questa materia prima abbiano ripercussioni sui bilanci, oltre che per mitigare il rischio di mancata fornitura, il Gruppo ha mantenuto ampio il numero di fornitori in modo da poter essere sempre nelle condizioni di ottenere le forniture alle migliori condizioni anche nei momenti di tensione.

Rapporti con collegate, controllanti o parti correlate

Sono riportati di seguito i rapporti con società collegate, controllanti o parti correlate al 31 dicembre 2024:

(in migliaia di euro) Crediti Debiti Ricavi Costi
Società collegate 320 29 144 19
Società correlate 70 17 1 118
TOTALE 390 46 145 137

Una parte correlata è una persona o un'entità correlata alla Capogruppo, identificata in conformità alle disposizioni stabilite dallo IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate. Monrif S.p.A. intrattiene con le società controllate e collegate rapporti finanziari, commerciali, prestazioni di servizi e di consulenza.

I rapporti intercorsi nell'esercizio 2024 hanno riguardato principalmente:

  • la gestione accentrata delle coperture assicurative e dei rapporti con i brokers assicurativi;
  • la liquidazione dell'imposta sul valore aggiunto con la procedura dell'"IVA di Gruppo";
  • la liquidazione dell'imposta sul reddito delle società con la procedura del "Consolidato nazionale";
  • la concessione e l'ottenimento di finanziamenti bancari;
  • la gestione dei rapporti con CONSOB e Borsa Italiana;
  • la gestione di tematiche fiscali.

Tutti i rapporti sia di natura finanziaria che amministrativa sono regolati alle normali condizioni di mercato ed avvengono nel rispetto della procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione.

Le operazioni infragruppo sono realizzate nell'ambito dell'ordinaria gestione e a normali condizioni di mercato. Per i dettagli relativi ai rapporti con parti correlate intercorsi nel corso dell'esercizio 2024 si rimanda al paragrafo "informativa ai sensi della delibera CONSOB n.15519 del 27 luglio 2006" del presente documento.

AREA DI CONSOLIDAMENTO

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 di Monrif S.p.A. comprende i bilanci al 31 dicembre 2024, approvati dalle Assemblee e predisposti dai Consigli di Amministrazione della Capogruppo e di tutte le società nelle quali essa detiene direttamente o indirettamente il controllo così come definito dall'IFRS 10 - Bilancio consolidato. Un'impresa è in grado di esercitare il controllo se è esposta o ha il diritto a partecipare ai risultati (positivi e negativi) della partecipata e se è in grado di esercitare il suo potere per influenzarne i risultati economici. I bilanci delle imprese controllate sono inclusi nel bilancio consolidato a partire dalla data in cui si assume il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere. Le società incluse nell'area di consolidamento sono elencate nel prospetto dell'Allegato 1. Si precisa che, rispetto al 31 dicembre 2023, l'area di consolidamento non ha subito variazioni.

Informativa di settore

L'identificazione dei settori operativi in cui opera il Gruppo viene effettuata sulla base di quanto previsto dal principio contabile IFRS 8 – Operating Segment. In data 12 dicembre 2012 lo IASB ha emesso un insieme di modifiche che hanno apportato cambiamenti al suddetto principio richiedendo che venga data informativa circa le valutazioni effettuate dalla direzione aziendale nell'aggregazione dei segmenti operativi descrivendo i segmenti che sono stati aggregati e gli indicatori economici che sono stati valutati per determinare che i segmenti aggregati presentano caratteristiche economiche simili. Questo principio precisa che un settore operativo è costituito da un gruppo di attività e operazioni distintamente identificabile che fornisce un insieme di prodotti e servizi collegati, soggetti a rischi e benefici diversi da quelli di altri settori di attività. Ai fini gestionali, l'attività svolta dal Gruppo è stata raggruppata in quattro Strategic Business Unit (di seguito "SBU").

Il Gruppo ha quindi aggregato ai fini della predisposizione dell'informativa di bilancio, i settori operativi (CGU) come segue:

  • Controllante Monrif S.p.A.;
  • settore Editoriale Pubblicitario Digital;
  • settore Stampa poligrafica;
  • settore Immobiliare;
  • settore Alberghiero;

I settori che compongono ciascuna aggregazione, infatti, sono similari per quanto riguarda i seguenti aspetti:

  • analoga natura dei prodotti e dei servizi;

  • analoga natura del processo produttivo;
  • analoga tipologia e classe di clientela per i loro prodotti e servizi;
  • analoghi metodi usati per distribuire i propri prodotti o fornire i propri servizi; e
  • analoga natura del contesto normativo;

per allocare le risorse e per valutare le performances, in accordo con l'IFRS 8.

(in migliaia di euro) Gruppo
Monrif
Gruppo
Monrif
RAPPORTI INFRASETTORIALI
Anno 2024 Anno 2023 Anno 2024 Anno 2023
Ricavi netti 141.192 147.264 (20.540) (21.059)
Costi operativi 76.674 80.924 (18.130) (18.525)
Costo del lavoro 46.787 50.728 (139) (126)
Margine operativo lordo 17.731 15.612 (2.271) (2.408)
Risultato operativo 7.803 5.453 57 (8)
Risultato del Gruppo 155 (1.741) (1.640) 566

CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO PER SETTORI

STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO

(in migliaia di euro) al 31.12.2024 al 31.12.2023 al 31.12.2024 al 31.12.2023
Attivo immobilizzato 128.321 135.936 (93.779) (93.094)
Capitale investito netto 110.113 114.477 (93.038) (92.665)
Patrimonio netto 20.100 19.921 (76.908) (74.675)
Indebitamento (disponibilità)
finanziario
90.013 94.556 (16.130) (17.990)

Nella tabella che segue vengono dettagliati i dati dei singoli settori. Per la quadratura con i dati consolidati relativi all'esercizio 2024, oltre a quanto riportato in ciascuna delle colonne definite "Anno 2024", è necessario considerare le rettifiche derivanti da rapporti infra-settoriali riportati nella tabella sopra allegata.

PROSPETTO SINGOLI SETTORI

(in migliaia di euro) Anno
2024
Controllante Controllante
Anno
2023
Editoriale
Anno
2024
Editoriale
Anno
2023
Stampa
Anno
2024
Stampa
Anno
2023
Ricavi netti 1.682 821 113.152 120.312 20.819 24.144
Costi operativi 1.642 1.539 70.797 74.479 11.423 13.681
Costo del lavoro 459 447 36.630 41.213 5.310 5.523
Margine (419) (1.165) 5.725 4.620 4.086 4.940
Risultato operativo (424) (1.269) 443 (1.071) 1.437 2.332
Risultato del Gruppo 1.771 (1.756) (2.337) (3.764) 791 1.493
(in migliaia di euro) al al al al al al
31.12.2024 31.12.2023 31.12.2024 31.12.2023 31.12.2024 31.12.2023
Attivo 71.600 68.902 58.867 61.104 18.928 20.823
Attivo 71.600 68.902 58.867 61.104 18.928 20.823
Capitale investito netto 58.087 55.427 40.023 40.156 35.768 37.944
Patrimonio netto 44.401 42.629 (2.230) (2.925) 31.217 31.335
Indebit. (disponibilità) finanziario 13.686 12.798 42.253 43.081 4.551 6.609
Immobiliare Alberghiero Aggregato
(in migliaia di euro) Anno 2024 Anno 2023 Anno 2024 Anno 2023 Anno 2024 Anno 2023
Ricavi netti 2.990 2.844 23.089 20.202 161.732 168.323
Costi operativi 895 857 10.047 8.893 94.804 99.449
Costo del lavoro 462 289 4.065 3.382 46.926 50.854
Margine 1.633 1.698 8.977 7.927 20.002 18.020
Risultato operativo 374 317 5.916 5.152 7.746 5.461
Risultato del Gruppo (1.216) (527) 2.786 2.247 1.795 (2.307)
(in migliaia di euro) al al al al al al
31.12.2024 31.12.2023 31.12.2024 31.12.2023 31.12.2024 31.12.2023
Attivo 39.675 40.874 33.030 37.327 222.100 229.030
Capitale investito netto 39.977 39.814 29.296 33.801 203.151 207.142
Patrimonio netto 19.768 20.991 3.852 2.566 97.008 94.596
Indebit. (disponibilità) finanziario 20.209 18.823 25.444 31.235 106.143 112.546

NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO MONRIF

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA ATTIVITÀ NON CORRENTI

Immobili, impianti e macchinari (1)

Immobili, impianti e macchinari

(in migliaia di euro) al 31.12.2024 al 31.12.2023
Immobilizzazioni materiali di proprietà 37.191 38.989
Immobilizzazioni in corso ed acconti 128 73
Immobilizzazioni materiali sottoscritte tramite contratto di
leasing
37.100 40.055
TOTALE 74.419 79.117

La composizione e la movimentazione delle immobilizzazioni materiali di proprietà e dei beni in leasing sono esposte nell'Allegato 4.

Gli immobili, impianti e macchinari (1), rispetto al 31 dicembre 2023, diminuiscono di 4.698 migliaia di euro per effetto combinato di:

  • acquisti per 3.043 migliaia di euro, di cui 1.691 migliaia di euro relativi all'iscrizione dei diritti d'uso principalmente derivanti dal nuovo contratto di locazione della sede di Assago, stipulato ex-novo dalla controllata Società Pubblicità Editoriale e Digitale nel mese di novembre 2024, nonché dal contratto di locazione dell'Hotel Brun;
  • alienazioni per 665 migliaia di euro relativi alla dismissione del diritto d'uso derivante dal precedente contratto di locazione della sede di Assago;
  • ammortamenti dell'esercizio per 7.062 migliaia di euro, di cui 4.086 relativi ai diritti d'uso;
  • riclassifiche in diminuzione della voce per 14 migliaia di euro.

Impairment test settore stampa Gruppo Printing

Relativamente alla valutazione della partecipazione in Poligrafici Printing S.p.A., si sottolinea, in accordo con quanto raccomandato dal Documento Banca d'Italia, CONSOB e Isvap n. 4, del 3 marzo 2010, che gli Amministratori non ritengono rappresentativo il valore di capitalizzazione che emerge dalle quotazioni di Borsa di detta società, che risulta inferiore al relativo patrimonio netto contabile consolidato al 31 dicembre 2024. Gli Amministratori confermano i valori patrimoniali del Gruppo Poligrafici Printing (Poligrafici Printing S.p.A. e sua controllata), non considerando, pertanto, la capitalizzazione di Borsa inferiore al patrimonio netto contabile di riferimento rappresentativo di una perdita di valore. Nell'effettuare tale valutazione gli Amministratori hanno considerato quanto segue:

  • il valore limitato del flottante (di poco superiore al 10%) fa sì che il valore delle azioni sul mercato azionario non rifletta il valore economico del "pacchetto di maggioranza";
  • i costanti risultati operativi positivi realizzati dal Gruppo Poligrafici Printing;
  • i risultati che emergono dal piano approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società.

Gli Amministratori del Gruppo hanno scelto di verificare la recuperabilità degli asset in capo al subgruppo controllato da Poligrafici Printing S.p.A. (C.G.U. Stampa) con il metodo del fair value less-cost of disposal. In particolare la CGU non presenta attività immateriali a vita utile indefinita ad essa allocate, ed il valore recuperabile degli asset è principalmente costituito da rotative, e impianti di produzione, oltre che dallo stabilimento di stampa di Firenze, è stato verificato tramite l'ottenimento di apposite relazioni tecniche redatte da parte di esperti terzi e indipendenti. La valutazione sullo stato delle rotative e delle linee di produzione è stata richiesta anche per supportare la vita utile residua di tali cespiti, reso possibile dallo stato di manutenzione continua e controllata e dagli interventi in-novativi di aggiornamento e/o completamento delle linee produttive effettuati costantemente, cui si deve considerare,

congiuntamente, il mantenimento (e ampliamento) del portafoglio di clienti non captive. Si precisa per altro che la posizione finanziaria netta della CGU è positiva.

Impairment test settore alberghiero

L'attivo fisso relativo all'attività del settore alberghiero risulta prevalentemente composto dagli alberghi gestiti da EGA, che, in forza dei contratti di affitto in essere, vengono classificati in bilancio come "diritto d'uso". Il diritto d'uso, infatti, è iscritto in bilancio al costo storico ammortizzato e questo comporta la necessità di verificarne la recuperabilità, tramite il confronto con il valore recuperabile determinato dai flussi di cassa prodotti dalla CGU del settore alberghiero. Nel caso in cui il valore contabile fosse superiore al valore recuperabile, si renderebbe necessario svalutare l'attività. In considerazione dell'andamento registrato da EGA, allineato alle previsioni di piano, gli Amministratori non hanno rilevato indicatori di impairment al termine dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024.

Investimenti immobiliari (2)

La movimentazione degli investimenti immobiliari è esposta nell'Allegato 4.

La voce è variata rispetto allo scorso esercizio principalmente per l'effetto combinato dell'ammortamento e della cessione, al prezzo di vendita di 280 migliaia di euro, di Palazzo Cavalli iscritto, nel bilancio consolidato, ad un valore netto contabile di 109 migliaia di euro. L'operazione ha generato pertanto una plusvalenza di 171 migliaia di euro iscritta alla voce "Altri ricavi" del conto economico.

Attività immateriali (3)

La movimentazione delle attività immateriali è esposta nell'Allegato 3.

Testate e avviamenti

(in migliaia di euro) al 31.12.2024 al 31.12.2023
Avviamenti:
SpeeD S.r.l. 8.856 8.856
Gospeed S.r.l. 557 557
9.413 9.413
Testate:
Editoriale Nazionale S.r.l. 20.409 20.409
Altre immobilizzazioni immateriali 3.533 3.053
TOTALE 33.355 32.875

Si evidenzia che i valori relativi all'avviamento Speed e delle testate di Editoriale Nazionale S.r.l. si riferiscono ad operazioni di aggregazione aziendale antecedenti all'adozione da parte del Gruppo dei principi contabili internazionali non riesposte in sede di prima applicazione degli stessi, come consentito dall'IFRS 1.

Impairment test settore editoriale – pubblicitario

Gli avviamenti e le testate, in conformità a quanto disposto dai principi IAS/IFRS, non vengono ammortizzati, ma sottoposti annualmente a test di impairment, secondo i requisiti richiesti dallo IAS 36. La voce avviamento si riferisce per 8.856 migliaia di euro alla differenza emersa in sede di primo

consolidamento tra il valore di carico della partecipazione nella controllata Speed ed il patrimonio netto della stessa, e per 557 migliaia di euro all'eccedenza del costo di acquisto della partecipazione nella controllata Go Speed S.r.l. rispetto alla quota del fair value delle relative attività e passività di pertinenza del Gruppo al momento dell'acquisizione del controllo della stessa.

Il valore delle testate si riferisce per Euro 20.409 migliaia di euro a quanto allocato in capo alla Editoriale Nazionale S.r.l.

Ai fini dell'identificazione del valore recuperabile di tali attività è stato stimato il valore d'uso delle stesse mediante l'attualizzazione dei flussi finanziari futuri stimati per la Cash Generating Unit a cui queste sono state allocate. Gli avviamenti relativi alle controllate SpeeD e Go SpeeD ed il maggior valore attribuito alle testate, sono stati allocati alla Cash Generating Unit rappresentata dal settore editoriale – pubblicitario nel suo insieme, in quanto i flussi finanziari derivanti dalle relative attività sono essenzialmente dipendenti e correlati all'attività del settore editoriale – pubblicitario considerato nel suo complesso.

Il capitale investito netto della CGU Settore Editoriale Pubblicitario è pari a Euro 26,2 milioni.

Per la Cash Generating Unit, identificata come sopra descritto, è stato stimato il valore d'uso come valore attuale dei flussi di cassa operativi previsti, in funzione di due periodi di tempo: il primo definito dall'orizzonte di cinque anni (2025-2029) del Piano industriale redatto dalla Direzione Aziendale, ed approvato in data 9 aprile 2025 dal Consiglio di Amministrazione di Monrif S.p.A., ed il secondo dal valore terminale (terminal value). A tal fine per la Cash Generating Unit si è fatto riferimento al risultato operativo, al netto delle imposte, maggiorato di ammortamenti e svalutazioni e diminuito per riflettere gli investimenti operativi e la generazione/assorbimento di cassa derivante dalla variazione del capitale circolante operativo.

Il terminal value è stato stimato con l'applicazione del metodo della rendita perpetua con crescita nulla. Il flusso di cassa che costituisce il valore terminale è stato determinato utilizzando il valore del margine operativo lordo consolidato dell'ultimo anno di piano, al quale sono state applicate le imposte figurative, determinate applicando l'aliquota fiscale teorica e tenuto conto, ai fini IRAP, del cuneo fiscale. Il flusso di cassa operativo così determinato è stato scontato utilizzando un tasso di attualizzazione, pari al 10% (10,19% al 31 dicembre 2023), che permetta di riflettere il costo/opportunità ponderato di tutte le fonti del capitale (costo medio ponderato del capitale – WACC), sulla base di una struttura finanziaria rappresentativa del settore di riferimento.

Il costo del debito è stato stimato utilizzando il costo medio dei debiti finanziari contratti dal Gruppo. Per il tasso sugli investimenti non a rischio è stato utilizzato il rendimento dei titoli di stato italiano a 10 anni (media 6 mesi).

Il beta azionario riflette la struttura finanziaria debito/equity presa a riferimento ed è stato stimato, così come il premio di rischio, utilizzando il beta medio relativo ad un campione rappresentativo di comparables operanti nel settore di riferimento editoriale pubblicitario. Il rischio "specifico" è stato calcolato sulla base della rischiosità intrinseca del business della Cash Generating Unit e del mercato in cui essa opera.

Di seguito sono riportate le principali ipotesi su cui si sono basate le proiezioni dei flussi finanziari ai fini delle verifiche sulla perdita di valore degli avviamenti e delle testate:

  • margini operativi previsionali: la base usata per la determinazione del valore dei margini lordi previsionali è la proiezione dei ricavi pubblicitari e dei prodotti editoriali, elaborata tenuto conto del trend economico registrato negli esercizi precedenti e delle aspettative connesse ai piani strategici predisposti dalla Direzione del Gruppo, supportate da analisi indipendenti di mercato; sono stati inoltre riflessi sulla struttura dei costi i benefici attesi derivanti da alcune azioni volte all'efficientamento della struttura dei costi di produzione e di costo del lavoro;

  • variazioni del capitale circolante netto: stimate sulla base dei trend storici della rotazione del magazzino, del pagamento dei debiti e dell'incasso dei crediti;

  • investimenti stimati per il mantenimento dell'efficienza dell'attuale capacità produttiva del Gruppo.

Il processo di determinazione del valore recuperabile delle singole attività si basa su assunzioni influenzate da aspettative future circa l'evoluzione dell'attività del Gruppo e lo sviluppo delle condizioni esterne di mercato, nello specifico il settore editoriale-pubblicitario, caratterizzato da andamenti in continua flessione, sia per quanto riguarda la raccolta pubblicitaria che per la vendita dei quotidiani. Il test effettuato non ha fatto emergere potenziali perdite durevoli di valore.

Infatti, a fronte di un valore complessivo del capitale investito netto del solo settore editoriale – pubblicitario di complessivi 26,2 milioni di euro, determinato in modo coerente ai flussi di cassa presi a

riferimento, emerge dalle risultanze del test, un enterprise value del settore pari a 61,1 milioni di euro. Sulla base delle indicazioni contenute nel documento congiunto di Banca d'Italia, CONSOB e Isvap n. 2 del 6 febbraio 2009 ed in considerazione delle incertezze connesse all'andamento della vendita dei quotidiani e della raccolta pubblicitaria negli esercizi futuri, si è provveduto ad elaborare alcune analisi di sensitività sui risultati del test rispetto alla variazione degli assunti di base che condizionano il valore d'uso della Cash Generating Unit.

In particolare, un eventuale cambiamento, ragionevolmente possibile, delle ipotesi rilevanti utilizzate per la determinazione del valore d'uso (variazione del tasso di sconto dello 0,5%; variazione del margine operativo lordo nell'ultimo anno di piano del 53%), determinerebbero l'azzeramento del differenziale tra l'enterprise value e il valore del CIN.

Qualora gli effetti di medio-lungo periodo derivanti dall'attuale contesto macroeconomico, ovvero ulteriori effetti connessi a scostamenti nell'andamento dell'attività del Gruppo rispetto a quanto previsto nel Piano, dovessero rivelarsi superiori a quelli ipotizzati nell'analisi di sensitività sopra identificata per la Cash Generating Unit del settore editoriale pubblicitario oppure emergesse una perdita di valore sulle altre Cash Generating Unit del Gruppo, potrebbe rendersi necessaria una rettifica di valore delle attività immateriali, con impatti negativi, anche significativi, sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

L'analisi di sensitività svolta per considerare le raccomandazioni inerenti i cambiamenti climatici e i rischi transazionali ha tenuto in considerazione gli eventuali impatti dei rischi significativi identificati nel medio-lungo termine nell'ambito delle attività di rendicontazione di sostenibilità, ovvero l'interruzione nella catena di fornitura a causa di eventi climatici e la mancata recuperabilità dei valori degli asset per via degli effetti di eventi atmosferici.

In particolare, gli Amministratori hanno considerato:

  • L'impatto sui ricavi editoriali derivante da eventi atmosferici, desunti da studi sulle giornate medie interessate da tali eventi intervenuti nelle aree di diffusione del Gruppo (8 giorni di non uscita) e il conseguente impatto sui costi di distribuzione;
  • L'incremento sui costi di approvigionamento delle materie prime;
  • L'incremento potenziale delle polizze assicurative (+15% in ogni anno di piano);
  • La riduzione dei ricavi pubblicitari (-1% in ogni anno di piano).

Sulla base di tali considerazioni l'enterprise value sarebbe risultato pari a Euro 51,1 milioni e pertanto anche in questo caso non si sarebbe dovuto effettuare alcuna svalutazione.

Pertanto, per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024, non sono stati riscontrati effetti finanziari anticipati e attuali significativi riconducibili a impatti, rischi e opportunità ESG rilevanti.

Inoltre, in base a quanto raccomandato dal Documento Banca d'Italia / CONSOB / Isvap n.4 del 3 marzo 2010, al fine di corroborare le suddette considerazioni, così come suggerito dal Discussion Paper predisposto dall'Organismo Italiano di Valutazione ("OIV") è stato predisposto un ulteriore impairment test, di secondo livello, che è stato riferito all'intero Gruppo, rappresentato dalla somma delle CGU. Il test ha confermato la recuperabilità del capitale investito netto riflesso nel bilancio consolidato. Non si è ritenuto rappresentativo il differenziale tra capitalizzazione di borsa e patrimonio netto, a causa del limitato valore del flottante che non riflette il valore economico del "pacchetto di maggioranza".

Come in precedenza illustrato, in data 26 settembre 2024, la controllante Monti Riffeser S.r.l., ha promosso una offerta pubblica di acquisto volontaria finalizzata ad ottenere la revoca delle azioni dalla quotazione su Euronext Milan, riconoscendo un corrispettivo di Euro 0,0500 per ciascuna azione oggetto dell'offerta.

Partecipazioni (4)

La movimentazione della voce partecipazioni è evidenziata nell'Allegato 2.

Nel corso dell'esercizio è stata svalutata parzialmente la partecipazione minoritaria nella società Linfa S.r.l. per un valore di 88 mila euro in quanto si ritiene che la perdita di valore, registrata dalla quota posseduta della partecipata, non possa esser più considerata temporanea e che il valore della stessa possa essere difficilmente recuperato.

Altre attività finanziarie non correnti (5)

Le attività finanziarie non correnti al 31 dicembre 2024 ammontano a 403 migliaia di euro e sono così formate:

(in migliaia di euro) al 31.12.2024 al 31.12.2023
Altri crediti finanziari - 14
Depositi cauzionali 403 2.875
TOTALE 403 2.889

La riduzione è principalmente ascrivibile alla sostituzione di un deposito cauzionale di 2.300 migliaia di euro, precedentemente versato, con una fideiussione a prima richiesta e di pari importo, emessa in data 27 dicembre 2024, a garanzia delle obbligazioni assunte dalla controllata EGA in virtù del contratto di locazione dell'Hotel Royal Carlton con la proprietà dell'immobile. Tale importo è stato contestualmente utilizzato per il parziale rimborso del finanziamento SACE in capo alla controllata EGA.

Attività per imposte differite (6)

La voce, pari a 12.912 migliaia di euro (13.391 migliaia di euro al 31 dicembre 2023), accoglie imposte differite attive relative a differenze temporanee che si riverseranno con probabilità negli esercizi successivi. Tali imposte sono ritenute recuperabili dagli Amministratori nell'ambito dei rapporti di consolidato fiscale in considerazione dei risultati positivi attesi dal Piano Industriale 2025-2029 del Gruppo Monrif. Al 31 dicembre 2024 il Gruppo ha considerato le previsioni circa i redditi futuri imponibili a partire dal piano industriale approvato in data 9 aprile 2025, non evidenziando la necessità di rideterminare il valore di carico delle attività fiscali differite contabilizzate.

Peraltro, le previsioni sui tempi di utilizzabilità delle perdite fiscali formulate dal Gruppo hanno consigliato di non registrare nella sua interezza il beneficio fiscale derivante dalle stesse.

Di seguito la composizione delle attività per imposte prepagate:

(in migliaia di euro) al 31.12.2024 al 31.12.2023
Accantonamenti al "fondo rischi e oneri" con deducibilità differita 1.304 1.651
Accantonamenti al "fondo svalutazione crediti" oltre l'accantonamento
fiscale consentito 578 708
Accantonamenti al "fondo obsolescenza magazzino" 48 48
Imposte differite attive relative a benefici fiscali teorici sugli impatti ine
renti all'applicazione dell'IFRS16 800 673
Plusvalenze, rivalutazioni, svalutazioni elise nel consolidato 5.622 5.745
Imposte differite attive relative a benefici fiscali teorici per perdite fi
scali riportabili a nuovo 4.314 4.320
Imposte su ammortamenti del bilancio consolidato inerenti a investi
menti immobiliari al FV nel bilancio separato 131 131
Altre imposte relative ad altre differenze temporanee tra i valori fiscali
e quelli di bilancio di attività e passività 115 115
TOTALE 12.912 13.391

La riduzione è principalmente relativa al riversamento di imposte anticipate accantonate nei precedenti esercizi sui fondi rischi e sui fondi svalutazione crediti.

ATTIVITÀ CORRENTI

Rimanenze (7)

Al 31 dicembre 2024 le rimanenze erano così costituite:

(in migliaia di euro) al 31.12.2024 al 31.12.2023
Materie prime 2.429 1.826

(in migliaia di euro) al 31.12.2024 al 31.12.2023
Pezzi di ricambio 580 600
TOTALE 3.009 2.426

L'incremento delle rimanenze è imputabile alle maggiori quantità di carta acquistate a fine esercizio per sfruttare condizioni di vantaggio in termini di prezzo. I pezzi di ricambio corrispondono al valore di una rotativa acquisita, nel precedente esercizio, dalla società Rotopress International S.r.l. e attualmente in giacenza presso la sede di Bologna. Il fondo svalutazione di magazzino, interamente stanziato nel precedente esercizio per adeguare il valore dei pezzi di ricambio al valore netto di presumibile realizzo, ammonta a 200 migliaia di euro.

Crediti commerciali e diversi (8)

Ammontano a 31.459 migliaia di euro. I crediti commerciali hanno una scadenza media compresa tra 60 e 90 giorni. Si ritiene che il valore contabile dei crediti esposti nella tabella approssimi il fair value degli stessi.

(in migliaia di euro) al 31.12.2024 al 31.12.2023
Crediti verso clienti 29.283 32.093
Crediti verso società collegate e correlate 440 506
Totale 29.723 32.599
(Fondo svalutazione crediti) (6.501) (8.058)
Crediti commerciali 23.222 24.541
Crediti finanziari verso terzi 419 2.205
Ratei e Risconti attivi 426 510
Crediti di imposta e altri 788 2.999
Anticipi a fornitori 33 191
Crediti diversi 6.571 4.662
Crediti diversi 8.237 10.567
TOTALE 31.459 35.108

I crediti commerciali risultano in diminuzione a causa della contrazione del fatturato registrata nel settore pubblicitario, nonché della riduzione dei volumi di attività nel settore stampa rilevata durante l'esercizio, rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente, a seguito della cessazione del contratto di stampa con il Gruppo SAE.

I crediti finanziari verso terzi si riducono di 1.786 migliaia di euro, di cui 1.121 migliaia di euro per il rimborso, in data 2 febbraio 2024, della quota capitale e degli interessi, in accordo con quanto previsto dalla legge 31 luglio 2023 n. 100 ("Decreto alluvioni"), inerenti al finanziamento in capo alla controllata Editoriale Immobiliare.

I crediti di imposta diminuiscono in seguito all'utilizzo, mediante compensazione con i debiti fiscali dovuti, dei crediti di imposta iscritti in bilancio nell'esercizio precedente per contributi a sostegno delle imprese (per 2.728 migliaia di euro relativamente alle spese sostenute nel 2022 dalla controllata Editoriale Nazionale per l'acquisto della carta).

I Crediti diversi, pari a 6.571 migliaia di euro, comprendono crediti per 1.455 migliaia di euro inerenti a quanto anticipato ai dipendenti in "contratto di solidarietà" per conto degli Enti previdenziali, e crediti per 3.867 migliaia di euro inerenti al contributo straordinario, riconosciuto nella misura di 10 centesimi di euro per copia cartacea venduta, nell'anno 2022, a titolo oneroso, mediante abbonamento, in edicola o presso punti di vendita non esclusivi.

La movimentazione del fondo svalutazione crediti è risultata la seguente:

(in migliaia di euro) al 31.12.2024 al 31.12.2023
Saldo iniziale 8.058 8.283
Accantonamenti 505 104
Utilizzi/Rilasci (2.062) (329)
SALDO FINALE 6.501 8.058

Al fine di determinare il fondo svalutazione crediti il Gruppo applica quanto disposto dall'IFRS 9 in tema di "expected credit loss" ovvero "ECL" in base al modello semplificato. Secondo tale criterio per i crediti commerciali ritenuti dalla direzione aziendale individualmente significativi e per cui si dispone di informazioni più puntuali sull'incremento significativo del rischio di credito, all'interno del modello semplificato, è stato applicato un approccio analitico. Si riporta la composizione dei crediti commerciali al 31 dicembre 2024:

(in migliaia di euro) al 31.12.2024 al 31.12.2023
Crediti commerciali non scaduti 16.284 17.432
Crediti commerciali scaduti da meno di 30 giorni 3.272 4.210
Crediti commerciali scaduti fra i 30 e 60 giorni 1.302 1.127
Crediti commerciali scaduti fra i 60 e 90 giorni 702 680
Crediti commerciali scaduti fra i 90 e 120 giorni 485 693
Crediti commerciali scaduti da più di 120 giorni 7.678 8.457
TOTALE 29.723 32.599

Crediti per imposte correnti (9)

I crediti per imposte correnti al 31 dicembre 2024 ammontano a 303 migliaia di euro e si riferiscono principalmente a crediti per ritenute d'acconto versate.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (10)

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti ammontano a 10.993 migliaia di euro (12.248 migliaia di euro al 31 dicembre 2023).

Le variazioni rispetto lo scorso esercizio sono evidenziate nel rendiconto finanziario. I depositi bancari a breve termine sono remunerati a tassi preventivamente concordati e parametrati all'Euribor. I depositi a breve termine sono su varie scadenze in relazione alle esigenze finanziarie del Gruppo e gli interessi maturati vengono liquidati alle rispettive scadenze. Le linee di credito disponibili, ma non utilizzate al 31 dicembre 2024, ammontano a circa 2.200 migliaia di euro (2.300 migliaia di euro al 31 dicembre 2023).

PATRIMONIO NETTO

Capitale sociale (11)

Il capitale sociale della Monrif S.p.A., società consolidante, ammonta a 39.232 migliaia di euro ed è costituito da azioni nominali da 0,19 euro. Il valore nominale delle azioni proprie è stato portato a riduzione del capitale sociale come previsto dallo IAS 32. Tutte le azioni ordinarie emesse sono interamente versate.

La distribuzione di dividendi da parte di Monrif e delle società controllate potrà avvenire nei limiti degli utili d'esercizio nonché di utili portati a nuovo a condizione che: (i) nel caso di Monrif, sia rispettato il "Parametro Finanziario Distribuzione", cioè un rapporto tra Posizione Finanziaria Netta e EBITDA consolidato inferiore o uguale a 3, calcolato pro forma al momento della eventuale distribuzione di dividendi, e (ii) nel caso delle società controllate di Monrif nel cui capitale è entrato un socio di minoranza, siano rispettati i Parametri Finanziari a livello di Gruppo. Ulteriori limiti sono previsti nel caso in cui i proventi derivino dalla vendita di quote di minoranza in società partecipate da parte di Monrif; in particolare, quando Monrif ricevesse proventi netti (anche a titolo di distribuzione di dividendi) per le sopracitate vendite per un importo complessivo superiore a Euro 1 milione, l'importo dei proventi che eccedono tale valore sarà imputato per una quota pari al 60%, a rimborso dell'indebitamento

finanziario, mentre il restante 40% potrà essere distribuito da Monrif come dividendo nel caso sia rispettato il Parametro Finanziario Distribuzione oppure imputato, anche per questa quota, a rimborso dell'indebitamento finanziario.

Riserve (12)

Riserva da valutazione TFR

Tale riserva rappresenta la rilevazione degli importi relativi agli utili (perdite) attuariali con riferimento al fondo di trattamento di fine rapporto, come previsto dallo IAS 19.

Utile (perdite) accumulati

Gli utili a nuovo sono costituiti dai risultati degli esercizi precedenti non accantonati a riserva di capitale e/o distribuiti agli azionisti. Sono inoltre inclusi gli effetti derivanti dalla prima applicazione dei principi IAS/IFRS e il risultato dell'esercizio (13).

Interessi delle minoranze (14)

Gli interessi delle minoranze comprendono la quota dei terzi relativa alla partecipazione diretta nel Gruppo Poligrafici Printing e nella Compagnia Agricola Finanziaria Immobiliare S.r.l.

PASSIVITÀ NON CORRENTI

Debiti finanziari (15)

I debiti finanziari sono così composti:

(in migliaia di euro) al 31.12.2024 al 31.12.2023
Debiti finanziari non correnti
Quota a lungo termine dei prestiti e dei mutui 41.148 43.108
Debiti verso soci per finanziamenti 187 180
TOTALE DEBITI FINANZIARI NON CORRENTI 41.335 43.288
Debiti finanziari correnti
Debiti verso banche 16.252 16.945
Quota a breve termine dei prestiti e dei mutui 5.158 7.222
TOTALE DEBITI FINANZIARI CORRENTI 21.410 24.167

Per completezza di informativa viene riportato nella tabella sopraesposta anche il totale dei debiti finanziari correnti.

Il dettaglio dei mutui è riportato nel prospetto seguente:

(in migliaia di euro) Debito al
31.12.2023
Costo
ammortizz.
Nuovi Rimborsi Debito al
31.12.2024
Parte
entro
12
mesi
Parte
oltre
12
mesi
Emilbanca (EGA) 418 - - (95) 323 93 230
Banca Popolare dell'Emilia Romagna (Robin) 2.250 (1) - (750) 1.499 749 750
Intesa Linea Stand by 2.700 Lt 2.700 - - - 2.700 - 2.700
Intesa Sanpaolo Linea Stand by 2.300 Lt 2.300 - - - 2.300 - 2.300
Intesa Sanpaolo (Mutuo Linea A) 7.964 - - (941) 7.023 613 6.410
Intesa Sanpaolo (Mutuo Linea B) 11.671 - - (898) 10.773 898 9.875
Finanziamento SACE (EN) 17.720 88 - - 17.808 1.774 16.034
Finanziamento SACE (EGA) 5.307 - - (2.177) 3.130 531 2.599

Emilbanca (EN) - - 750 - 750 500 250
TOTALE 50.330 87 750 (4.861) 46.306 5.158 41.148

Nel mese di aprile 2024, gli Istituti di Credito hanno deliberato favorevolmente riguardo alla ridefinizione delle principali condizioni relative agli affidamenti in essere. Durante l'esercizio, i pagamenti relativi ai finanziamenti e mutui sono stati effettuati regolarmente, secondo i piani di ammortamento stabiliti e come previsto dagli accordi con gli Istituti di Credito.

In data 20 novembre 2024, la controllata Editoriale Nazionale ha stipulato un contratto di mutuo a breve termine con Emilbanca, di importo pari a 750 migliaia di euro. Tale importo sarà restituito entro il termine massimo del 20 febbraio 2026, mediate il pagamento di n. 3 rate posticipate con cadenza trimestrale, a partire dal 20 agosto 2025.

In data 27 dicembre 2024, l'importo di 2.177 migliaia di euro, derivante dallo svincolo del deposito cauzionale, precedentemente versato alla proprietà dell'immobile Hotel Royal Carlton, è stato utilizzato per il parziale rimborso del finanziamento SACE in capo alla controllata EGA.

Fondi rischi, oneri ed altri debiti (16)

La tabella che segue evidenzia la composizione della voce:

(in migliaia di euro) al 31.12.2024 al 31.12.2023
Fondo oneri e rischi a lungo termine 3.728 4.039
Altri debiti a lungo termine 196 169
TOTALE FONDI RISCHI, ONERI ED ALTRI DEBITI A LUNGO 3.924 4.208

Nella voce di bilancio Altri debiti correnti, Nota 21, è compresa la parte dei fondi e oneri stimata a breve termine:

(in migliaia di euro) al 31.12.2024 al 31.12.2023
Fondo oneri e rischi a lungo termine 3.728 4.039
Fondo oneri e rischi a breve termine (Nota 21) 1.202 1.623
TOTALE FONDI RISCHI 4.930 5.662

Di seguito diamo la movimentazione dei Fondi rischi ed oneri totale:

(in migliaia di euro) al 31.12.2023 Accantonamenti Utilizzi Riclass. al 31.12.2024 Parte
entro 12
mesi
Parte
oltre 12
mesi
Fondo per vertenze
legali
Oneri
2.332 77 (472) 30 1.967 498 1.469
prepensionamento,
rinnovo contratti
e altri dipendenti
3.123 1.335 (1.712) 10 2.756 497 2.259
Altri fondi oneri
e rischi minori
207 - - - 207 207 -
TOTALE 5.662 1.412 (2.184) 40 4.930 1.202 3.728

I fondi per vertenze legali e per oneri di prepensionamento, sono relativi alla stima dei possibili oneri che deriveranno da cause civili, penali e di lavoro, nonché dai piani di prepensionamento.

Il Gruppo è parte in procedimenti civili, penali e gius-lavoristici. Sulla base delle procedure interne il Gruppo monitora lo sviluppo di tali contenziosi, anche con l'ausilio di consulenti esterni. Sulla base dell'esperienza e dei pareri dei propri legali, vengono accantonate le somme necessarie per far fronte ai contenziosi in essere in relazione al diverso grado di probabilità di soccombenza negli stessi, procedendo ad accantonamenti a fondo rischi nei casi in cui l'insorgenza di una passività sia giudicata probabile e, viceversa, dando esclusivamente evidenza in nota integrativa delle potenziali passività la cui insorgenza sia, invece, ritenuta possibile e debba essere comunque tenuta in considerazione ed evidenziata in quanto non remota. Sulla base della esperienza i fondi cause si sono rilevati sempre sufficienti ed adeguati a coprire un eventuale risarcimento del danno.

Gli accantonamenti effettuati nell'esercizio in commento, pari a 1.412 migliaia di euro, sono relativi principalmente alle obbligazioni legali o implicite, esistenti alla data di chiusura del bilancio derivanti dagli oneri per i prepensionamenti dei lavoratori poligrafici, grafici e giornalisti previsti nel piano 2025 - 2029.

Fondo TFR e trattamento di quiescenza (17)

Tale voce include il fondo trattamento di fine rapporto previsto dalla legge 25 maggio 1982, n. 297 che garantisce un'indennità di liquidazione al lavoratore al momento in cui lo stesso termini il rapporto di lavoro. Il fondo trattamento di fine rapporto, maturato al 31 dicembre 2006, continua a rappresentare un piano a benefici definiti che si basa sulla vita lavorativa dei dipendenti e viene attualizzato utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. Le quote maturate e maturande dal 1° gennaio 2007 sono state trattate come Defined Contribution Plan, sia nel caso di opzione per la previdenza complementare, che nel caso di destinazione al fondo di tesoreria presso l'INPS, assimilando il trattamento contabile a quello in essere per i versamenti contributivi di altra natura.

Per determinare il valore dell'obbligazione finale sono state effettuate delle assunzioni metodologiche ed attuariali riportate di seguito.

Assunzioni demografiche

  • Tasso di mortalità: calcolato secondo le ultime tavole demografiche-attuariali disponibili, con suddivisione tra popolazione maschile e femminile.
  • Tasso di turnover del personale dipendente: calcolato sulla media degli ultimi tre esercizi considerando, tra la popolazione maschile e femminile, i prepensionamenti, pensionamenti e dimissioni volontarie.

Assunzioni attuariali

  • Tasso di rivalutazione: 2,32%
  • Tasso di attualizzazione: 3,40%
  • Tasso atteso di turnover dei dipendenti: 3,00%

Il tasso annuo di attualizzazione utilizzato per l'elaborazione della valutazione del TFR al 31 dicembre 2024 è stato determinato come dato puntuale a tale data dei tassi IBoxx Corporate AA10+ (al 31 dicembre 2023 il tasso di attualizzazione risultava pari al 3,30%).

(in migliaia di euro) TFR Variazione Variazione %
- 1% sul tasso di turnover 7.008 (27) (0,38%)
+ 1% sul tasso di turnover 7.061 26 0,37%
+ 1/4% sul tasso annuo di attualizzazione 6.961 (74) (1,05%)
- 1/4% sul tasso annuo di attualizzazione 7.111 76 1,08
+ 1/4% sul tasso annuo di rivalutazione 7.099 64 0,91%
- 1/4% sul tasso annuo di rivalutazione 6.971 (64) (0,91%)

La movimentazione dei fondi è riportata nella tabella che segue:

(in migliaia di euro) al 31.12.2024 al 31.12.2023
Valore attuale dell'obbligazione all'inizio dell'esercizio 8.760 11.106
Costo relativo alle prestazioni di lavoro corrente 2.580 2.785
Accantonamento di indennità supplettiva di clientela 201 180
Perdita (profitto) rilevata a conto economico per dipendenti cessati e
attualizzazione dei fondi di quiescenza rilevata a conto economico
(23) 426
Benefici erogati e passaggi a fondo pensione (4.227) (5.336)
Anticipi erogati (205) (667)

(in migliaia di euro) al 31.12.2024 al 31.12.2023
Perdita (profitto) attuariale rilevata a patrimonio netto (51) 266
VALORE ATTUALE DELL'OBBLIGAZIONE ALLA FINE DELL'ESERCIZIO 7.035 8.760

Debiti per diritto d'uso e locazioni finanziarie (18)

I debiti per diritti d'uso correnti e non correnti includono, secondo quanto previsto dal principio contabile IFRS 16 entrato in vigore dal 1° gennaio 2019, il valore attuale dei canoni di leasing futuri obbligatori che la Società in qualità di conduttore, dovrà pagare. Il debito verrà successivamente ridotto a seguito del pagamento dei canoni di noleggio ed incrementato degli oneri finanziari.

Al 31 dicembre 2024 i debiti per locazioni finanziarie non correnti sono pari a 34.880 migliaia di euro (38.242 migliaia di euro al 31 dicembre 2023). I debiti per locazione finanziaria a breve, sempre derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16, sono pari al 31 dicembre 2024 a 3.740 migliaia di euro (contro 3.312 migliaia di euro al 31 dicembre 2023).

Passività per imposte differite (19)

Tale voce pari a 565 migliaia di euro (553 migliaia di euro al 31 dicembre 2023) è di seguito dettagliata.

(in migliaia di euro) al 31.12.2024 al 31.12.2023
Imposte sulla riserva per rimisurazione dei piani dipendenti a bene
fici definiti IAS 19
103 91
Altre imposte relative ad altre differenze temporanee tra i valori fi
scali e quelli di bilancio di attività e passività
462 462
TOTALE 565 553

PASSIVITÀ CORRENTI

Debiti commerciali (20)

Al 31 dicembre 2024 i debiti commerciali erano così costituiti:

(in migliaia di euro) al 31.12.2024 al 31.12.2023
Debiti verso fornitori 18.429 19.094
Debiti verso collegate 33 14
Debiti verso correlate 78 68
TOTALE 18.540 19.176

I debiti commerciali non producono interessi ed hanno scadenza media tra 60 e 90 giorni.

Altri debiti correnti (21)

Al 31 dicembre 2024 gli altri debiti erano così costituiti:

(in migliaia di euro) al 31.12.2024 al 31.12.2023
Debiti verso dipendenti, agenti e collaboratori esterni 9.750 12.330
Debiti verso aziende concedenti 765 839
Debiti verso istituti di previdenza 5.261 4.894
Fondi rischi ed oneri 1.202 1.623
Altri debiti e ratei e risconti passivi 5.365 4.484
TOTALE 22.343 24.170

La movimentazione dei fondi rischi e oneri viene data alla nota 16.

I fondi rischi e oneri, inclusi negli altri debiti correnti, sono dettagliati nella nota 16.

La variazione nei debiti verso dipendenti, agenti e collaboratori esterni è imputabile principalmente al pagamento degli oneri per i prepensionamenti dei lavoratori poligrafici, grafici e giornalisti, accantonati in questa voce negli esercizi precedenti.

Debiti per imposte correnti (22)

I debiti per imposte accolgono il debito per l'IRAP, al netto degli acconti versati, e sono pari a 153 migliaia di euro al 31 dicembre 2024.

CONTO ECONOMICO

Ricavi (23)

Nella tabella che segue si riporta il dettaglio dei ricavi:

(in migliaia di euro) Anno 2024 Anno 2023
Ricavi editoriali 59.203 65.050
Ricavi per la vendita di prodotti in abbinamento 648 743
Ricavi pubblicitari 41.406 42.467
Ricavi stampa poligrafica 5.008 7.426
Ricavi Alberghieri 22.525 19.363
Diritti di fatturazione 267 299
Ricavi vendite di materie prime, materiali di recupero, materiali vari 866 954
Sconti abbuoni (7) (6)
TOTALE 129.916 136.296

Per una migliore comprensione della evoluzione dei ricavi dell'esercizio si rimanda a quanto commentato nella Relazione sulla Gestione. Tutti i ricavi sono stati realizzati nel territorio nazionale che rappresenta l'unico mercato di riferimento del Gruppo. Inoltre, si segnala che tutti i ricavi fanno riferimento a beni e servizi trasferiti in un determinato momento. L'analisi dei contratti del Gruppo evidenzia che gli stessi includono ognuno una singola obbligazione di fare e, rispettivamente:

  • la vendita del prodotto editoriale;
  • la vendita dello spazio pubblicitario;
  • la vendita del servizio di stampa poligrafica;
  • la vendita del servizio alberghiero.

Altri ricavi (24)

Si riporta qui la composizione della voce:

(in migliaia di euro) Anno 2024 Anno 2023
Affitti attivi e spese condominiali 422 377
Plusvalenze da alienazione di beni e titoli 316 58
Contributi 4.419 5.034
Altri ricavi 6.114 5.499
TOTALE 11.271 10.968

I contributi iscritti a conto economico nel corso del 2024 sono stati pari a 4.419 migliaia di euro e sono relativi a contributi sulle copie vendute in edicola nel 2022 (3.867 migliaia di euro) ed altri contributi minori (552 migliaia di euro).

I contributi percepiti nel corso del 2023 erano pari a 5.034 migliaia di euro e relativi a contributi sugli acquisti di carta dell'esercizio 2022 (2.728 migliaia di euro), contributi sulle copie vendute in edicola nel 2021 (1.801 migliaia di euro) ed altri contributi (505 migliaia di euro).

Gli "Altri ricavi" includono principalmente sopravvenienze attive per 3.548 migliaia di euro, relative al rilascio per esubero di fondi svalutazione crediti commerciali e finanziari, di cui 1.500 migliaia di euro sono riconducibili al rilascio del fondo svalutazione crediti finanziari, a seguito dell'incasso di un credito vantato nei confronti della società Presse Alliance, totalmente svalutato nell'esercizio 2005 ed incassato nell'esercizio 2024. La voce comprende, inoltre, plusvalenze per 316 migliaia di euro derivanti dalla cessione di immobili.

Consumi di materie prime ed altri (25)

Si riporta di seguito la suddivisione dei consumi di materie prime e diversi:

(in migliaia di euro) Anno 2024 Anno 2023
Acquisto di:
-
carta
10.076 10.769
-
altri materiali di consumo
4.565 5.424
-
prodotti finiti
29 -
-
sconti ed abbuoni
(153) (124)
Variazione delle rimanenze di materie
prime (578) 349
TOTALE 13.939 16.418

La diminuzione degli acquisti di materie prime è legata alla riduzione del prezzo medio di acquisto, nonché ai minori consumi di carta, conseguenti alla flessione dei ricavi generati dalla vendita dei quotidiani cartacei.

Costi del lavoro (26)

La composizione dei costi del lavoro risulta la seguente:

(in migliaia di euro) Anno 2024 Anno 2023
Salari e stipendi 31.213 33.681
Oneri sociali 10.573 11.679
Trattamento di fine rapporto 2.580 2.698
Incentivi all'esodo 14 629
Altri costi 2.407 2.041
TOTALE 46.787 50.728

Per l'analisi sulla dinamica del costo del lavoro si rimanda alla Relazione sulla Gestione.

Di seguito si riporta l'organico medio a tempo indeterminato:

(numero personale) Anno 2024 Anno 2023
Dirigenti, quadri e impiegati 258 256
Operai 98 91
Giornalisti 326 352
TOTALE 682 699

Di seguito si riporta l'organico puntuale a tempo indeterminato al 31 dicembre 2024:

(numero personale) Anno 2024 Anno 2023
Dirigenti, quadri e impiegati 258 223
Operai 96 84
Giornalisti 316 326
TOTALE 670 633

Ammortamenti e perdita di valore delle immobilizzazioni (27)

(in migliaia di euro) Anno 2024 Anno 2023
Ammortamenti di immobilizzazioni materiali 2.882 2.981
Ammortamenti di immobilizzazioni materiali acquisite in leasing 4.360 4.062
Ammortamenti di immobilizzazioni immateriali 1.274 882
Svalutazione di immobilizzazioni - 13

(in migliaia di euro) Anno 2024 Anno 2023
TOTALE 8.516 7.938

L'incremento degli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali acquisite in leasing e delle immobilizzazioni immateriali è riconducibile agli investimenti effettuati durante l'esercizio in commento.

Altri costi operativi (28)

Di seguito si indica la suddivisione dei costi operativi:

(in migliaia di euro) Anno 2024 Anno 2023
Costi di trasporti 4.700 4.068
Costi di diffusione 15.115 16.416
Costi di promozione 4.002 3.639
Costi commerciali 7.362 7.641
Costi redazionali 6.975 6.879
Costi industriali 12.604 14.080
Costi generali 10.349 10.969
Costi per godimento di beni di terzi 1.967 1.888
Sopravvenienze passive 685 896
Altri costi 388 251
TOTALE 64.147 66.727

Per una migliore comprensione sull'andamento dei costi operativi si rimanda alla Relazione sulla Gestione. Nei costi generali sono ricompresi gli accantonamenti ai fondi rischi. Si rimanda alla nota 16 per una maggiore comprensione della movimentazione. I costi per godimento beni di terzi iscritti in bilancio fanno riferimento a casistiche per cui non risulta applicabile l'IFRS 16, quali ed esempio noleggi di location per eventi, altri noleggi di durata inferiore ai 12 mesi.

Proventi ed (oneri) finanziari (29)

(in migliaia di euro) Anno 2024 Anno 2023
Proventi finanziari
Interessi attivi:
-
verso banche
220 148
verso clienti
-
2 2
Dividendi da altre società 180 -
Altri proventi finanziari 767 20
TOTALE 1.169 170
Oneri finanziari
Interessi passivi:
-
verso banche
1.633 1.211
-
per mutui
4.168 3.187
-
per leasing
1.764 1.789
Oneri finanziari per attualizzazioni 34 197
Altri oneri finanziari 56 296
TOTALE 7.655 6.680
TOTALE PROVENTI (ONERI) FINANZIARI (6.486) (6.510)

L'incremento dei proventi finanziari registrato nel periodo (999 migliaia di euro) è riconducibile per:

  • 180 migliaia di euro ai dividendi deliberati in data 28 giugno 2024 e corrisposti dalla partecipata Nana Bianca in data 4 luglio 2024;

  • 350 migliaia di euro al rimborso delle quote interessi pagate in data 30 giugno 2023 e rimborsate nel mese di giugno 2024, in accordo con quanto previsto dalla legge 31 luglio 2023 n. 100 ("Decreto alluvioni"), relativi ai finanziamenti in capo alle controllate Editoriale Nazionale e EGA;

  • 350 migliaia di euro a sopravvenienze attive di natura finanziaria relative a scritture di consolidamento.
  • ad altri proventi di natura finanziaria, nonché ai maggiori interessi attivi incassati sui conti di tesoreria per la gestione della liquidità del Gruppo.

L'incremento degli oneri finanziari registrato nel periodo (975 migliaia di euro) è dovuto al rialzo, a partire dalla seconda metà del 2023, del parametro Euribor che rappresenta lo spread di riferimento dell'indebitamento bancario, nonché ai maggiori oneri finanziari per commissioni e spese bancarie.

Proventi e (oneri) da valutazione delle partecipazioni (30)

Al 31 dicembre 2024 la voce è così composta:

(in migliaia di euro) Anno 2024 Anno 2023
Svalutazioni di partecipazioni in altre imprese 88 -
PROVENTI E (ONERI) DA VALUTAZIONE DELLE PARTECIPAZIONI 88 -

Nel corso dell'esercizio è stata svalutata la partecipazione nella società Linfa S.r.l. per un valore di 88 migliaia di euro.

Imposte correnti e differite (31)

Tale voce risulta così composta:

(in migliaia di euro) Anno 2024 Anno 2023
Imposte correnti:
-
IRES
- -
-
IRAP
510 445
Imposte differite:
-
IRES
473 85
-
IRAP
6 -
Totale imposte:
-
IRES
473 85
-
IRAP
516 445
TOTALE 989 530
Imposte anni precedenti 6 3
TOTALE 995 533

Riconciliazione tra oneri fiscali effettivi e teorici

IRES Anno 2024 Anno 2023
(in migliaia di euro) Imponibile Imposta Imponibile Imposta
Risultato prima delle imposte 1.229 (1.057)
Onere fiscale teorico - 295 - (254)
Costi non deducibili 3.179 763 2.522 606
Redditi non tassabili (6.295) (1.511) (7.849) (1.884)
Differenze temporanee con fiscalità non rilevata 3.474 834 3.990 956
Effetto rettifica aliquota su importi differiti 379 92 2.750 661
Totale IRES 473 85
Totale IRAP (corrente e differita) 516 445
Totale IRES e IRAP corrente e differita 989 530

Dettaglio imposte differite

IRES Anno 2024 Anno 2023
(in migliaia di euro) Imponibile Imposta Imponibile Imposta
Variazioni extracontabili componenti positivi 26 6 - -
Differenze temporanee tassabili in esercizi successivi 977 234 1.094 262
Differenze temporanee tassabili in esercizi precedenti 3.040 728 2.383 572
TOTALE IMPOSTE DIFFERITE PASSIVE 4.043 968 3.477 834
Imposte differite attive
Costi fiscalmente deducibili in esercizi successivi (2.146) (515)
Ricavi esercizi precedenti tassati nell'esercizio 79 20
TOTALE IMPOSTE DIFFERITE ATTIVE (2.067) (495) 85
Imposte anni precedenti - -
TOTALE DIFFERITE IRES 473 85
IRAP Anno 2024 Anno 2023
(in migliaia di euro) Imponibile Imposta Imponibile Imposta
Imposte differite passive
Deducibilità di costi sostenuti in esercizi precedenti 158 6 204 8
TOTALE IMPOSTE DIFFERITE PASSIVE 158 6 204 8
Imposte differite attive
Differenze temporanee deducibili in esercizi successivi - - (201) (8)
TOTALE IMPOSTE DIFFERITE ATTIVE - - (201) (8)
TOTALE DIFFERITE IRAP 6 -

Interessi delle minoranze (32)

Tale voce negativa per 79 migliaia di euro (negativa per 151 migliaia di euro al 31 dicembre 2023), include la quota del risultato del Gruppo Poligrafici Printing e di CAFI riferibile a terzi, nonché l'effetto delle scritture di consolidamento sempre ad essi attribuibili.

Utile (perdita) per azione (33)

Come richiesto dallo IAS 33 si forniscono le informazioni sui dati utilizzati per il calcolo dell'utile (perdita) per azione e diluito.

L'utile (perdita) per azione è calcolato dividendo l'utile netto dell'esercizio attribuibile agli azionisti ordinari della Capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio.

Ai fini del calcolo dell'utile (perdita) base per azione si precisa che al numeratore è stato utilizzato il risultato economico dedotto della quota attribuibile a terzi. Inoltre, si rileva che non esistono dividendi privilegiati, conversione di azioni privilegiate e altri effetti simili, che debbano rettificare il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale. Al denominatore è stata utilizzata la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione.

L'utile (perdita) diluito per azione risulta essere pari a quello per azione in quanto non esistono azioni ordinarie che potrebbero avere effetto diluitivo e non verranno esercitate azioni o warrant che potrebbero avere il medesimo effetto. Di seguito sono esposti il risultato ed il numero delle azioni ordinarie utilizzati ai fini del calcolo dell'utile o della perdita per azione base, determinati secondo la metodologia prevista dal principio contabile IAS 33

(in migliaia di euro) Anno 2024 Anno 2023
Utile (perdita) netto attribuibile agli azionisti della Capogruppo 155 (1.741)
Numero medio ponderato di azioni ordinarie ai fini dell'utile base per azione 203.812.736 203.812.736
Utile (perdita) base per Azione-Euro 0,0008 (0,0085)

Gerarchia del fair value secondo l'IFRS 13

La classificazione degli strumenti finanziari al fair value prevista dall'IFRS 13, determinata in base alla qualità delle fonti degli input utilizzati nella valutazione, comporta la seguente gerarchia:

Livello 1: determinazione del fair value in base a prezzi quotati (unadjusted) in mercati attivi per identici assets o liabilities.

Livello 2: determinazione del fair value in base a input diversi da prezzi quotati inclusi nel "Livello 1" ma che sono osservabili direttamente o indirettamente. Rientrano in questa categoria gli strumenti di equity relativi a società non quotate non rappresentanti partecipazioni di collegamento o di controllo classificati nella categoria Fair value througth other comprehensive income ("FVOCI");

Livello 3: determinazione del fair value in base a modelli di valutazione i cui input non sono basati su dati di mercato osservabili (unobservable inputs).

La gerarchia del fair value dà priorità agli input delle tecniche di valutazione e non alle tecniche di valutazione adottate per valutare il fair value. In alcuni casi, i dati utilizzati per valutare il fair value di un'attività o passività potrebbero essere classificati in diversi livelli della gerarchia del fair value. In tali casi, la valutazione del fair value è stata classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione.

Il Gruppo non ha strumenti finanziari valutati al fair value e il valore contabile degli altri strumenti finanziari presenti nello stato patrimoniale quali crediti commerciali, disponibilità liquide e depositi a breve, prestiti e finanziamenti, debiti commerciali, approssima il fair value.

Operazioni con parti correlate

Una parte correlata è una persona o un'entità correlata alla Capogruppo, identificata in conformità alle disposizioni stabilite dallo IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate.

Monrif S.p.A. intrattiene con le società controllate e collegate rapporti finanziari, commerciali, prestazioni di servizi e di consulenza. I rapporti intercorsi nell'esercizio 2024 hanno riguardato principalmente:

  • la gestione accentrata delle coperture assicurative e dei rapporti con i brokers assicurativi;
  • la liquidazione dell'imposta sul valore aggiunto con la procedura dell'"IVA di Gruppo";
  • la liquidazione dell'imposta sul reddito delle società con la procedura del "Consolidato nazionale";
  • la concessione e l'ottenimento di finanziamenti;
  • la gestione dei rapporti con CONSOB e Borsa;
  • la gestione di tematiche fiscali.

Tutti i rapporti sia di natura finanziaria che amministrativa sono regolati alle normali condizioni di mercato ed avvengono nel rispetto della procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione. Le operazioni infragruppo sono realizzate nell'ambito dell'ordinaria gestione e a normali condizioni di mercato. Per i dettagli relativi ai rapporti con parti correlate intercorsi nel corso del 2024 si rimanda al paragrafo "informativa ai sensi della delibera CONSOB n. 15519 del 27 luglio 2006" del presente documento.

Eventi Successivi

Non si segnalano eventi successivi in grado di influire sulle valutazioni del presente bilancio.

La Commissione Nazionale per le società e la Borsa (CONSOB) con delibera n. 23494 del 1° aprile 2025 ha determinato il corrispettivo per l'adempimento dell'obbligo di acquisto da parte di Monti Riffeser S.r.l. delle azioni ordinarie emesse da Monrif S.p.A., ai sensi dell'articolo 108, comma 2, del D. Lgs. n. 58 del 1998 e successive modificazioni e integrazioni e con delibera n. 23495 del 1° aprile 2025 ha approvato il documento informativo relativo all'assolvimento da parte di Monti Riffeser S.r.l. dell'obbligo di acquisto ai sensi dell'articolo 108, comma 2 del D. Lgs. 24 febbraio n. 1998, n. 58 e successive modificazioni ed integrazioni, avente ad oggetto azioni ordinarie emesse da Monrif S.p.A.

Informazioni richieste dalla Legge 124 del 4 agosto 2017 art.1 commi 125-129 (37)

Si riportano di seguito i principali criteri adottati da Monrif S.p.A. e dalle proprie società controllate per l'elaborazione della informativa richiesta ai sensi dalla Legge 124 del 4 agosto 2017 art.1 commi 125-129. In linea con quanto indicato nella circolare Assonime n.5 "Attività d'impresa e concorrenza", pubblicata in data 22 febbraio 2019, sono state considerate le sovvenzioni, i contributi ed i vantaggi economici di qualunque genere ricevuti dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024. Tali importi sono stati rendicontati per le finalità della presente normativa secondo il criterio di cassa, ancorché nel rispetto dei corretti principi contabili la loro imputazione a bilancio si sia determinata perlopiù utilizzando il criterio di competenza. Sono invece stati esclusi i corrispettivi, ivi compresi gli incarichi retribuiti, gli aiuti fiscali, le erogazioni da privati e quelle provenienti da enti pubblici di altri Stati, o enti sovranazionali (ad esempio dalla Commissione Europea).

Di seguito si espongono le casistiche presenti:

Aiuti di stato

Relativamente ai suddetti contributi, sull'apposito Registro Nazionale degli Aiuti di Stato all'indirizzo https://www.rna.gov.it/RegistroNazionaleTrasparenza/faces/pages/TrasparenzaAiuto.jspx sono dettagliate tutte le informazioni dei contributi ricevuti dalle seguenti società del Gruppo Monrif: Monrif S.p.A. – codice fiscale 03302810159 Editoriale Nazionale S.r.l - codice fiscale 03429080371 Robin S.r.l. (già Monrif Net S.r.l.) - codice fiscale 12741650159 Centro Stampa Poligrafici S.r.l. – codice fiscale 03427420488 Compagnia agricola finanziaria immobiliare S.r.l. - codice fiscale 80019870379

ALLEGATO 1

PROSPETTO RIASSUNTIVO DELLE SOCIETÀ DEL GRUPPO

Capitale socia Partecipazioni
%
Denominazione e sede le
sottoscritto
Società Capogruppo
Monrif S.p.A. - Bologna 39.231.507
Società consolidate con il metodo dell'integrazione globa
le
Editoriale Nazionale S.r.l. - Bologna 6.800.000 100
Centro Stampa Poligrafici S.r.l. - Campi Bisenzio 11.370.000 89,7
Società Pubblicità Editoriale e Digitale S.r.l. - Bologna 1.900.000 100
Editoriale Immobiliare S.r.l. - Bologna 18.100.000 100
E.G.A. Emiliana Grandi Alberghi S.r.l. - Bologna 2.314.848 100
Robin S.r.l. - Bologna 300.000 100
GoSpeeD S.r.l. - Bologna 94.860 100
Poligrafici Printing S.p.A. - Bologna 18.403.064 89,7
CAFI S.r.l. - Bologna 1.000.000 51
Società valutate con il metodo del patrimonio netto
Motori online S.r.l. – Milano 10.000 40
Hardware Upgrade S.r.l. – Luino (Va) 20.000 20

ALLEGATO 2

DETTAGLIO DELLE IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE

DETTAGLIO DELLE PARTECIPAZIONI

Situazione al
31.12.2023
Situazione al
31.12.2024
(in migliaia di euro) Costo Fondo
Svalut.
Netto Acquisti Svalutazioni Cessioni Costo Fondo
Svalut.
Netto
Società collegate
Hardware Upgrade
S.r.l.
501 - 501 - - - 501 - 501
Motori Online S.r.l. 346 - 346 - - - 346 - 346
Totale società col
legate
847 - 847 - - - 847 - 847
Altre imprese
Ansa Coop. a r.l. 432 - 432 - - - 432 - 432
C.A.A.F dell'Industria
dell'Emilia Romagna
4 - 4 - - - 4 - 4
Golf Tolcinasco 119 (119) - - - - 119 (119) -
Immobiliare Editori
Giornali S.r.l.
152 - 152 - - - 152 - 152
Nana Bianca S.r.l. -
Firenze
1.080 - 1.080 - - - 1.080 - 1.080
Linfa S.r.l. 250 (75) 175 - (88) - 250 (163) 87
Lipsia SaS 22 - 22 - - - 22 - 22
Wiraki Ltd. 49 - 49 - - - 49 - 49
Altre minori 19 - 19 - - (12) 7 - 7
Totale altre imprese 2.127 (194) 1.933 - (88) (12) 2.115 (282) 1.833
Totale partecipazio
ni
2.974 (194) 2.780 - (88) (12) 2.962 (282) 2.680

ALLEGATO 3

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI NEI CONTI DELLE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI

Brevetti
(in migliaia di euro) Avviamento Testate Licenze e altri Totale
Valore netto contabile di apertura 9.413 20.409 3.053 32.875
Acquisti - - 1.740 1.740
Cessioni (costo) - - (104) (104)
Cessioni (fondo) - - 104 104
Ammortamenti - - (1.274) (1.274)
Svalutazioni - - - -
Riclassifiche (costo) - - (4.091) (4.091)
Riclassifiche (fondo) - - 4.105 4.105
Altre (costo) - - 492 492
Altre (fondo) - - (492) (492)
Totale movimentazioni del periodo - - 480 480
Valore netto contabile di chiusura 9.413 20.409 3.533 33.355

ALLEGATO 4

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI NEGLI IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI DI PROPRIETÀ

(in migliaia di euro) Terreni e
fabbricati
Impianti, macchinari e altri Totale
Costo 61.759 105.276 167.035
Fondo ammortamento (31.848) (96.198) (128.046)
Valore netto contabile di apertura 29.911 9.078 38.989
Cessioni (costo) - (1.910) (1.910)
Cessioni (fondo) - 1.910 1.910
Acquisti 76 795 871
Ammortamenti (1.431) (1.271) (2.702)
Riclassifiche (costo) - 33 33
Riclassifiche (fondo) - - -
Totale movimentazioni del periodo (1.355) (443) (1.798)
Costo 61.835 104.194 166.029
Fondo ammortamento (33.279) (95.559) (128.838)
Valore netto contabile di chiusura 28.556 8.635 37.191

PROSPETTO DELLE IMMOBILIZZAZIONI IN CORSO E ACCONTI

(in migliaia di euro) Di proprietà In leasing Totale
Valore contabile di apertura 73 - 73
Cessioni - - -
Acquisti 128 - 128
Riclassifiche (73) - (73)
Totale movimentazioni del periodo 55 - 55
Valore contabile di chiusura 128 - 128

La voce "Immobili, impianti e macchinari" include i beni in leasing, elencati nella tabella seguente con la relativa movimentazione.

Terreni e Impianti, macchinari
(in migliaia di euro) fabbricati e altri Totale
Costo 54.347 1.645 55.992
Fondo ammortamento (15.351) (586) (15.937)
Valore netto contabile di apertura 38.996 1.059 40.055
Cessioni (costo) (1.382) (178) (1.560)
Cessioni (fondo) 719 176 895
Acquisti 1.940 104 2.044
Ammortamenti (4.013) (347) (4.360)
Riclassifiche (costo) 1.046 - 1.046
Riclassifiche (fondo) (1.020) - (1.020)
Totale movimentazioni del periodo (2.710) (245) (2.955)
Costo 55.951 1.571 57.522
Fondo ammortamento (19.665) (757) (20.422)
Valore netto contabile di chiusura 36.286 814 37.100

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEGLI INVESTIMENTI IMMOBILIARI

(in migliaia di euro) Di proprietà In leasing Totale
Costo 12.178 - 12.178
Fondo ammortamento (7.294) - (7.294)
Valore netto contabile di apertura 4.884 - 4.884
Ammortamenti (180) (180)
Cessioni (costo) (739) (739)
Cessioni (fondo) 587 587
Totale movimentazioni del periodo (332) - (332)
Costo 11.439 - 11.439
Fondo ammortamento (6.887) - (6.887)
Valore netto contabile di chiusura 4.552 - 4.552

Monrif S.p.A.

Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

EY S.p.A. Via Massimo D'Azeglio, 34 40123 Bologna

Tel: +39 051 278311 Fax: +39 051 236666 ey.com

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

Agli Azionisti della Monrif S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio consolidato

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Monrif (il Gruppo), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2024, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio consolidato che includono le informazioni rilevanti sui principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2024, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, in conformità ai principi contabili IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Monrif S.p.A. in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Abbiamo identificato i seguenti aspetti chiave della revisione contabile:

Aspetti chiave Risposte di revisione
Valutazione del presupposto della continuità
aziendale

Al 31 dicembre 2024 il Patrimonio netto del Gruppo, inclusivo dell'utile dell'esercizio di pertinenza del Gruppo pari a 155 migliaia di euro, ammonta a 20.100 migliaia di euro e la posizione finanziaria netta ammonta a 90.013 migliaia di euro, di cui 25.150 migliaia di euro a breve termine.

Nel corso del mese di novembre 2024 la capogruppo Monrif S.p.A. ("la Società") ha ottenuto il waiver da parte degli Istituti di credito necessario per avviare il processo di delisting attualmente in corso, senza dover intervenire a modificare gli accordi sottoscritti con tali istituti in data 24 aprile 2024; inoltre i covenants previsti sui finanziamenti in essere e da calcolare sulla base dei dati consuntivati al 31 dicembre 2024 sono risultati soddisfatti. I risultati dell'esercizio sono stati negativamente influenzati principalmente dalla situazione di incertezza del contesto economico, che ha indotto le imprese a diminuire gli investimenti in comunicazione a livello nazionale, dal venire meno della c.d. pubblicità legale, che ha inciso sui risultati della raccolta pubblicitaria, dalla progressiva contrazione nell'acquisto dei quotidiani e dagli ingenti oneri finanziari, parzialmente compensati dagli interventi che il Governo ha stanziato a favore dell'editoria e dal ricorso a strumenti di prepensionamento e ad altre iniziative di efficientamento, che hanno permesso di contenere significativamente il costo del lavoro.

Ciò premesso, le prospettive legate al contesto macroeconomico e la fase di evoluzione che il mercato editoriale attraversa da anni hanno determinato la necessità di aggiornare alcune assunzioni del piano 2024-2028. Pertanto, gli amministratori di Monrif S.p.A. hanno aggiornato e approvato nella riunione del Consiglio di Amministrazione del 9 aprile 2025 il piano industriale 2025-2029 (il "Piano") assoggettato a Independent Business Review che si basa su alcuni elementi fondamentali, in continuità con le strategie già approvate nei precedenti esercizi, ed in particolare su (i) lo

Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro:

  • la comprensione degli elementi alla base della valutazione degli amministratori in merito al presupposto della continuità aziendale e l'analisi delle assunzioni chiave del Piano approvato dal Consiglio di Amministrazione della Monrif S.p.A. il 9 aprile 2025;
  • l'analisi delle differenze fra i dati previsionali dell'esercizio 2024 contenuti nel precedente piano 2024- 2028 e quelli consuntivati per il medesimo esercizio;
  • l'analisi delle differenze fra i dati previsionali contenuti nel Piano Industriale 2025-2029 ed i dati dei corrispondenti periodi futuri contenuti nel precedente piano;
  • la valutazione della capacità del Gruppo di rispettare i propri impegni finanziari nell'arco temporale dei 12 mesi successivi alla data di approvazione del bilancio;
  • l'esame degli eventi avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio;
  • l'ottenimento di attestazioni scritte da parte della Direzione relative ai piani d'azione futuri.

Nelle nostre verifiche ci siamo anche avvalsi dell'ausilio di nostri esperti in tecniche di valutazione, che hanno analizzato il documento predisposto dal soggetto terzo e indipendente ed effettuato analisi di ragionevolezza sulle assunzioni chiave alla base del Piano. Infine, abbiamo esaminato l'adeguatezza dell'informativa fornita nelle note illustrative al bilancio consolidato relativamente a tale aspetto.

sviluppo del digitale, (ii) il risparmio strutturale nel costo del lavoro attraverso una serie di interventi volti ad adeguare la struttura dei costi al nuovo modello di business, (iii) le aspettative di crescita del settore alberghiero. Gli amministratori hanno inoltre aggiornato l'analisi del fabbisogno finanziario del Gruppo per i prossimi dodici mesi, sulla base della quale è emerso che le disponibilità liquide, gli affidamenti concessi e i flussi di cassa attesi dalla gestione corrente, inclusivi dei contributi a sostegno del settore editoriale attualmente previsti dalle manovre governative, risultano sufficienti a far fronte al fabbisogno finanziario a livello di Gruppo in tale arco temporale, nonché il rispetto dei covenants previsti dagli accordi interbancari.

Gli amministratori hanno predisposto il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 secondo il presupposto della continuità aziendale, tenuto conto dei flussi di cassa attesi dalla gestione operativa per i prossimi 12 mesi dalla data di approvazione del bilancio e confidenti che le previsioni economiche del Piano si possano realizzare nei tempi e nei modi ivi previsti. Le assunzioni alla base dell'elaborazione del Piano, le proiezioni dei fabbisogni finanziari e quindi le successive valutazioni in merito al presupposto della continuità aziendale sono per loro natura complesse e implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei ricavi e degli effetti del processo di razionalizzazione dei costi. Tali previsioni sono soggette a possibili ricadute legate all'attuale scenario macroeconomico e geopolitico e alle incertezze tipiche del settore e di ogni attività previsionale, le quali potrebbero influenzare i risultati che saranno effettivamente conseguiti, nonché le relative modalità e tempistiche di manifestazione. In considerazione del giudizio richiesto agli amministratori nello sviluppo delle assunzioni e delle attività previsionali a sostegno del presupposto della continuità aziendale riflesse nel Piano, abbiamo ritenuto che questa tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.

L'informativa di bilancio relativa alla valutazione del presupposto della continuità aziendale è riportata nel paragrafo "Valutazione degli amministratori in merito al presupposto della

continuità aziendale" delle note illustrative al bilancio consolidato.

Valutazione dell'avviamento e delle testate Il Giorno e Editoriale Nazionale S.r.l. (già Poligrafici Editoriale S.p.A.)

L'avviamento, la testata Il Giorno e le testate di Editoriale Nazionale (complessivamente "le testate"), iscritte tra le attività immateriali a vita utile indefinita al 31 dicembre 2024 ammontano rispettivamente a 9.413 migliaia di euro, a 9.877 migliaia di euro e a 10.532 migliaia di euro e sono state allocate alla CGU Editoriale – Pubblicitaria (la "CGU").

I processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile della CGU Editoriale - Pubblicitaria, in termini di valore d'uso, sono basati su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento:

  • alla previsione dei flussi di cassa futuri della CGU per il periodo di riferimento del Piano Industriale 2025-2029 del Gruppo (il "Piano") approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 9 aprile 2025 e assoggettato a Independence Business Review da parte di un soggetto terzo e indipendente,
  • alla determinazione dei flussi di cassa normalizzati alla base della stima del valore terminale, e
  • alla determinazione del tasso di crescita di lungo periodo e di attualizzazione applicato alle previsioni dei flussi di cassa futuri.

In tale ambito assumono particolare rilevanza le valutazioni delle incertezze, tipiche del settore e di ogni attività previsionale, connesse alla previsione dei ricavi e del costo del lavoro per il periodo previsto nel Piano. In considerazione del giudizio richiesto e della complessità delle assunzioni utilizzate nella

stima del valore recuperabile dell'avviamento e delle testate abbiamo ritenuto che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.

Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro:

  • l'analisi della procedura e dei controlli chiave posti in essere dalla Società in merito alla valutazione dell'avviamento e delle testate tenuto conto della procedura di impairment test approvata dal Consiglio di Amministrazione del 9 aprile 2025;
  • la verifica dell'adeguatezza del perimetro delle CGU e dell'allocazione dei valori contabili delle attività e passività alle singole CGU;
  • l'analisi delle assunzioni chiave e delle metodologie utilizzate nel processo di impairment, comprese le previsioni dei ricavi, dei risultati operativi e flussi di cassa della CGU Editoriale - Pubblicitaria, incluso il confronto con dati e previsioni di settore.

Inoltre, le nostre procedure hanno riguardato:

  • l'analisi della coerenza delle previsioni dei ricavi, dei risultati operativi e dei flussi di cassa futuri della CGU Editoriale-Pubblicitaria con il Piano;
  • l'analisi delle previsioni, rispetto a quanto incluso nelle precedenti previsioni;
  • la verifica della determinazione del tasso di crescita di lungo periodo e del tasso di attualizzazione.

Nelle nostre verifiche ci siamo anche avvalsi dell'ausilio di nostri esperti in tecniche di valutazione, che hanno eseguito un ricalcolo indipendente sulle principali società che contribuiscono alla CGU, ed effettuato analisi di sensitività sulle assunzioni chiave al fine di determinare i cambiamenti delle assunzioni che

L'informativa di bilancio relativa alla valutazione dell'avviamento e delle testate è riportata nei paragrafi "Uso di stime - Principali scelte valutative nell'applicazione dei principi contabili e fonti di incertezza nell'effettuazione delle stime", "Riduzioni di valore di attività non finanziarie (Avviamento, Immobilizzazioni Materiali e Immateriali)", nonché nella nota illustrativa 3 "Attività Immateriali" delle note illustrative, che in particolare descrive il processo di determinazione del valore recuperabile della CGU, le assunzioni valutative utilizzate e le analisi di sensitività del valore recuperabile al variare delle principali assunzioni valutative.

potrebbero impattare significativamente la valutazione del valore recuperabile.

Infine, abbiamo esaminato l'informativa fornita nelle note illustrative del bilancio in particolare con riferimento a possibili cambiamenti nelle principali assunzioni che potrebbero comportare una riduzione di valore dell'avviamento e delle testate.

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio consolidato

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità ai principi IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

___________________________________________________________________________________________

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Monrif S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti od eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze, e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori e della relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione;
  • abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dai principi di revisione internazionali (ISA Italia), tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le azioni intraprese per eliminare i relativi rischi o le misure di salvaguardia applicate.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

L'assemblea degli azionisti della Monrif S.p.A. ci ha conferito in data 24 aprile 2019 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi con chiusura dal 31 dicembre 2019 al 31 dicembre 2027.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) n. 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815

Gli amministratori della Monrif S.p.A. sono responsabili per l'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF – European Single Electronic Format) (nel seguito "Regolamento Delegato") al bilancio consolidato al 31 dicembre 2024, da includere nella relazione finanziaria annuale.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 alle disposizioni del Regolamento Delegato.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 è stato predisposto nel formato XHTML ed è stato marcato, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato.

Alcune informazioni contenute nelle note al bilancio consolidato, quando estratte dal formato XHTML in un'istanza XBRL, a causa di taluni limiti tecnici potrebbero non essere riprodotte in maniera identica rispetto alle corrispondenti informazioni visualizzabili nel bilancio consolidato XHTML.

Giudizi e dichiarazione ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), e-bis) ed e-ter), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e ai sensi dell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58

Gli amministratori della Monrif S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo Monrif al 31 dicembre 2024, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di:

esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, con il bilancio consolidato;

  • esprimere un giudizio sulla conformità alle norme di legge della relazione sulla gestione, esclusa la sezione relativa alla rendicontazione consolidata di sostenibilità, e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58;
  • rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi nella relazione sulla gestione e in alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e le specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo Monrif al 31 dicembre 2024.

Inoltre, a nostro giudizio, la relazione sulla gestione, esclusa la sezione relativa alla rendicontazione consolidata di sostenibilità, e le specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, comma 2, lettera e-ter), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Il nostro giudizio sulla conformità alle norme di legge non si estende alla sezione della relazione sulla gestione relativa alla rendicontazione consolidata di sostenibilità. Le conclusioni sulla conformità di tale sezione alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione e all'osservanza degli obblighi di informativa previsti dall'art. 8 del Regolamento (UE) 2020/852 sono formulate da parte di altro revisore nella relazione di attestazione ai sensi dell'art. 14-bis del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39.

Bologna, 30 aprile 2025

EY S.p.A.

Elisa Vicenzi (Revisore Legale)

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Monrif S.p.A.

Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024

Monrif S.p.A. Via Enrico Mattei, 106 – 40138 Bologna Capitale sociale Euro 39.231.507,04 i.v. – Numero R.E.A. BO-274335 Partita IVA 03201780370 Codice fiscale e n. iscr. al Registro Imprese 03302810159 www.monrif.it

BILANCIO D'ESERCIZIO - SITUAZIONE PATRIMONIALE - FINANZIARIA

(in migliaia di euro) Note al 31.12.2024 al 31.12.2023
ATTIVITÀ
Attività non correnti
Investimenti immobiliari 1 4.362.802 4.662.369
Diritti d'uso su beni in leasing 2 16.747 23.230
Partecipazioni in altre società 3 61.283.782 58.283.741
Attività finanziarie non correnti 4 51.547 47.776
Attività per imposte differite 5 5.884.779 5.884.613
Totale attività non correnti 71.599.657 68.901.729
Attività correnti
Crediti commerciali e diversi 6 4.507.276 3.702.495
Attività finanziarie correnti 7 1.730 1.653
Crediti per imposte correnti 8 208.301 120.372
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 9 263.565 478.815
Totale attività correnti 4.980.872 4.303.335
TOTALE ATTIVITÀ 76.580.529 73.205.064
(in migliaia di euro) Note al 31.12.2024 al 31.12.2023
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ
Patrimonio netto
Capitale sociale 10 38.724.420 38.724.420
Riserve 11 3.905.005 5.661.031
Utile (perdita) dell'esercizio 11 1.771.433 (1.755.935)
Totale patrimonio netto 44.400.858 42.629.516
Passività non correnti
Fondo TFR 12 193.892 173.536
Debiti per locazioni finanziarie 17 10.898 17.343
Debiti per imposte differite 13 1.296.092 1.326.461
Totale passività non correnti 1.500.882 1.517.340
Passività correnti
Debiti commerciali 14 3.959.474 4.981.330
Altri debiti correnti 15 7.221.473 7.806.978
Debiti finanziari correnti 16 17.251.153 14.184.183
Debiti per locazioni finanziarie 17 6.445 6.126
Debiti per imposte correnti 18 2.240.244 2.079.591
Totale passività correnti 30.678.789 29.058.208
TOTALE PASSIVITÀ 32.179.671 30.575.548
TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 76.580.529 73.205.064

BILANCIO D'ESERCIZIO - CONTO ECONOMICO E CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

(in migliaia di euro) Note Anno 2024 Anno 2023
Ricavi per prestazioni di servizi 19 952.174 763.275
Altri ricavi 20 729.607 57.576
Totale Ricavi 1.681.781 820.851
Costi del lavoro 21 458.856 447.303
Ammortamenti e perdite di valore delle
immobilizzazioni
22 6.483 102.701
Altri costi operativi 23 1.640.883 1.539.455
Totale Costi operativi 2.106.222 2.089.459
Risultato operativo (424.441) (1.268.608)
Proventi finanziari 24 2.415.028 2.340.100
Oneri finanziari 25 798.181 561.915
Proventi (oneri) finanziari 1.616.847 1.778.185
Proventi e (oneri) da valutazione delle partecipazioni 26 77 (2.517.990)
Utile (perdita) prima delle imposte 1.192.483 (2.008.413)
Totale imposte correnti e differite 27 (578.950) (252.478)
Utile (perdita) d'esercizio 1.771.433 (1.755.935)
Risultato base e diluito per azione 0,0087 (0,0086)

Ai sensi della Delibera CONSOB n. 15519 del 27 luglio 2006 e della comunicazione DEM/6064293 del 28/07/2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sulla situazione patrimoniale-finanziaria ed economica sono evidenziati nell'apposito schema riportato nelle pagine successive e descritti nelle note illustrative.

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

(in unità di euro) Anno 2024 Anno 2023
Utile (perdita) dell'esercizio (A) 1.771.433 (1.755.935)
Totale altri utili (perdite) che potranno essere successivamente
riclassificati a conto economico (B)
- -
Totale utile (perdita) complessivo (A+B) 1.771.433 (1.755.935)
emarket
sdir storage
CERTIFIED

RENDICONTO FINANZIARIO

(in migliaia di Euro) Anno 2024 Anno 2023
Risultato prima delle imposte 1.193 (2.008)
Rettifiche per costi e ricavi non monetari
Ammortamenti, svalutazioni e ripristini delle immobilizzazioni - 100
Ammortamenti dovuti all'IFRS 16 6 3
Altre rettifiche non monetarie (717) -
Accantonamento al Fondo TFR 27 25
Incremento (decremento) dei Fondi per Rischi ed Oneri (7) -
Proventi finanziari (2.414) (2.340)
Oneri finanziari 794 562
Svalutazione di partecipazioni in imprese controllate 2.518
(Plusvalenze) minusvalenze da alienazioni titoli 19 (7)
Variazioni nel capitale circolante
(Incremento) decremento dei crediti commerciali (548) 67
Incremento (decremento) dei debiti commerciali (1.806) (2.306)
Variazione delle altre passività o attività operative 2.166 758
Imposte sul reddito pagate -
Flussi di cassa originati all'attività operativa (A) (1.287) (2.628)
ATTIVITÁ DI INVESTIMENTO:
Dividendi incassati 2.320 1.608
Interessi attivi incassati 4 32
Incassi dalla vendita di immobilizzazioni materiali 280 -
Variazione crediti finanziari (1.326) (21)
Incassi dalla vendita di titoli 56
Acquisto quote della Partecipazione in Editoriale Nazionale S.r.l. (2.473) -
Flussi di cassa originati (assorbiti) dall'attività di investimento (B) (1.195) 1.675
ATTIVITÁ DI FINANZIAMENTO:
Debiti per leasing dovuti all'applicazione dell'IFRS 16 (6) (3)
Interessi pagati (343) (562)
Variazioni dei debiti verso banche (426) (241)
Variazioni debiti finanziari verso controllate 3.042 1.502
Rimborso di finanziamenti - -
Flussi di cassa originati (assorbiti) dall'attività di finanziamento (C) 2.267 696
Flussi di cassa originati (assorbiti) nell'esercizio (D=A+B+C) (215) (257)
CASSA E MEZZI EQUIVALENTI NETTI ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO (E) 479 736
CASSA E MEZZI EQUIVALENTI NETTI
ALLA FINE DELL'ESERCIZIO (G=D+E+F) 264 479

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO

(in migliaia di euro) Capitale
sociale
Azioni
proprie
Riserva
Legale
Riserva
Straordinaria
Riserva
Copertura
Perdite
Future
Riserva da
valutazione
al Fair
Value
Utili
(perdite)
a nuovo
es. prec.
Utile
(perdita)
Totale
Patrimonio
netto
Note 10 10 11 11 11 11 11 11
Valore Patrimonio Netto al 1° gennaio 2024 39.232 (507) - 840 4.301 2.271 (1.751) (1.756) 42.630
Risultato dell'esercizio - - - - - - - 1.771 1.771
Rilascio riserva per vendita palazzo Cavalli (97) 97 - -
Totale utile (perdita) complessivo - - - - - (97) 97 1.771 1.771
Copertura perdite esercizi precedenti (3.507) 1.751 1.756 -
Valore Patrimonio Netto al 31 dicembre 2024 39.232 (507) - 840 794 2.174 97 1.771 44.401
(in migliaia di euro) Capitale
sociale
Azioni
proprie
Riserva
Legale
Riserva
Straordinaria
Riserva
Copertura
Perdite
Future
Riserva da
valutazione
al Fair
Value
Utili
(perdite)
a nuovo
es. prec.
Utile
(perdita)
Totale
Patrimonio
netto
Note 10 10 11 11 11 11 11 11
Valore Patrimonio Netto al 1° gennaio 2023 39.232 (507) - 840 4.301 2.271 (242) (1.509) 44.386
Risultato d'esercizio - - - - - - - (1.756) (1.756)
Totale utile (perdita) complessivo - - - - - - - (1.756) -
Copertura perdite esercizi precedenti - - - - - - (1.509) 1.509 -
Valore Patrimonio Netto al 31 dicembre 2023 39.232 (507) - 840 4.301 2.271 (1.751) (1.756) 42.630

INFORMATIVA AI SENSI DELLA DELIBERA CONSOB N.15519 DEL 27 LUGLIO 2006

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CON EVIDENZIATI I RAPPORTI CON PARTI CORRELATE

(in unità di euro) al 31.12.2024 parti
correlate
% al 31.12.2023 parti
correlate
%
ATTIVITÀ
Attività non correnti
Investimenti immobiliari 4.362.802 4.662.369
Diritti d'uso su beni in leasing 16.747 23.230
Partecipazioni in altre società 61.283.782 58.283.741
Attività finanziarie non correnti 51.547 51.340 99,6 47.776 47.569 99,6
Attività per imposte differite 5.884.779 5.884.613
Totale attività non correnti 71.599.657 68.901.729
Attività correnti
Crediti commerciali e diversi 4.507.276 4.266.208 94,7 3.702.495 3.248.493 87,7
Attività finanziarie correnti 1.730 1.653
Crediti per imposte correnti 208.301 120.372
Disponibilità liquide e mezzi
equivalenti
263.565 478.815
Totale attività correnti 4.980.872 4.303.335
TOTALE ATTIVITÀ 76.580.529 73.205.064
(in unità di euro) al 31.12.2024 parti % al 31.12.2023 parti %
correlate correlate
PATRIMONIO NETTO E
PASSIVITÀ
Patrimonio netto
Capitale sociale 38.724.420 38.724.420
Riserve 3.905.005 5.661.031
Utile (perdita) dell'esercizio 1.771.433 (1.755.935)
Totale patrimonio netto 44.400.858 42.629.516
Passività non correnti
Fondo TFR 193.892 173.536
Debiti per locazioni finanziarie 10.898 17.343
Debiti per imposte differite 1.296.092 1.326.461
Totale passività non correnti 1.500.882 1.517.340
Passività correnti
Debiti commerciali 3.959.474 3.685.942 93,1 4.981.330 4.697.929 94,3
Altri debiti correnti 7.221.473 6.058.222 83,9 7.806.978 6.593.161 84,5
Debiti finanziari correnti 17.251.153 11.946.415 69,2 14.184.183 8.452.771 59,6
Debiti per locazioni finanziarie 6.445 6.126
Debiti per imposte correnti 2.240.244 2.240.244 100 2.079.591 2.079.591 100
Totale passività correnti 30.678.789 29.058.208
TOTALE PASSIVITÀ 32.179.671 30.575.548
TOTALE PASSIVITÀ E
PATRIMONIO NETTO 76.580.529 73.205.064

CONTO ECONOMICO CON EVIDENZIATI I RAPPORTI CON PARTI CORRELATE

(in unità di euro) Anno 2024 parti
correlate
% Anno 2023 parti
correlate
%
Ricavi per prestazioni di servizi 952.174 952.174 100 763.275 763.275 100
Altri ricavi 729.607 (784.980) (107,6) 57.576 4 0,0
Totale Ricavi 1.681.781 820.851
Costi del lavoro 458.856 42 0,0 447.303
Ammortamenti e perdite di
valore delle immobilizzazioni 6.483 - 102.701
Altri costi operativi 1.640.883 120.126 7,3 1.539.455 132.009 8,6
Totale Costi operativi 2.106.222 2.089.459
Risultato operativo (424.441) (1.268.608)
Proventi finanziari 2.415.028 2.410.722 99,8 2.340.100 2.337.339 99,9
Oneri finanziari 798.181 450.691 56,5 561.915 261.202 46,5
Proventi (oneri) finanziari 1.616.847 1.778.185
Proventi e (oneri) da
valutazione delle
partecipazioni 77 (2.517.990)
Utile (perdita) prima delle
imposte 1.192.483 (2.008.413)
Totale imposte correnti e
differite (578.950) (252.478)
Utile (perdita) d'esercizio 1.771.433 (1.755.935)

Di seguito si riporta il prospetto di dettaglio della composizione dell'"Indebitamento finanziario netto" di Monrif S.p.A. al 31 dicembre 2024, determinato in conformità alla Raccomandazione ESMA 32-382-1138 del 4 marzo 2021:

(in migliaia di Euro) al 31.12.2024 al 31.12.2023
A. Disponibilità liquide 264 479
B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide 2 -
C. Altre attività finanziarie correnti 3.317 931
D. Liquidità (A) + (B) + (C) 3.583 1.410
E. Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma
esclusa la parte corrente del debito finanziario non corrente)
17.257 14.190
F. Parte corrente del debito finanziario non corrente - -
G. Indebitamento finanziario corrente (E+F) 17.257 14.190
H. Indebitamento finanziario corrente netto (G-D) 13.674 12.780
I. Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli
strumenti di debito)
11 17
J. Strumenti di debito - -
K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti - -
L. Indebitamento finanziario non corrente (I+J+K) 11 17
M. Totale indebitamento finanziario (H+L) 13.685 12.797

Come indicato anche nelle note illustrative che seguono, le altre attività finanziarie correnti includono crediti verso le società controllate per Euro 3,1 milioni e il valore della cambiale in scadenza, derivante dalla cessione del Royal Garden Hotel avvenuta nello scorso esercizio, per Euro 0,2 milioni.

Il debito finanziario corrente comprende debiti bancari correnti per Euro 5,3 milioni, finanziamenti ricevuti dalle società controllate per Euro 11,9 milioni, di cui Euro 3,2 milioni ricevuti nel 2024.

Nel mese di dicembre 2024 è stato incassato l'importo di Euro 1,5 milioni inerente il credito verso la società francese Presse Alliance S.A., interamente svalutato.

Non sono intervenute altre operazioni significative non ricorrenti che abbiano avuto impatto sulla posizione finanziaria e non si sono verificate operazioni atipiche o inusuali.

PRINCIPI CONTABILI E CRITERI DI VALUTAZIONE

Informazioni societarie

Il bilancio d'esercizio della società Monrif S.p.A. (di seguito anche "Società") per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 è stato approvato ed autorizzato alla pubblicazione dal Consiglio di Amministrazione in data 29 aprile 2025.

Monrif S.p.A. è una società per azioni, quotata alla Borsa Valori di Milano, con sede sociale a Bologna in via Enrico Mattei, 106. La Società esercita l'attività di assunzione di partecipazioni in società esercenti attività diverse da quella creditizia o finanziaria.

In data 26 settembre 2024, Monti Riffeser S.r.l. (l'"Offerente" o "Monti Riffeser") ha reso noto di aver assunto la decisione di promuovere un'offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria (l'"Offerta") avente a oggetto la totalità delle azioni ordinarie (le "Azioni") emesse da Monrif, dedotte le complessive n. 149.477.539 Azioni, rappresentative del 72,393% del capitale sociale dell'Emittente, detenute, alla data della Comunicazione, dall'Offerente e dalle persone che agiscono di concerto, nonché le n. 2.668.880 Azioni proprie, rappresentative dell'1,293% del capitale sociale, detenute dall'Emittente alla data della Comunicazione (le "Azioni Oggetto dell'Offerta"). L'Offerta è finalizzata a ottenere la revoca delle Azioni dalla quotazione su Euronext Milan, mercato organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. L'Offerente riconoscerà un corrispettivo pari a Euro 0,0500 per ciascuna Azione Oggetto dell'Offerta portata in adesione all'Offerta (il "Corrispettivo"). Per maggiori informazioni in merito all'Offerta, si rinvia al documento di offerta (il "Documento di Offerta") pubblicato dall'Offerente sul sito della Società www.monrif.it. In ragione del fatto che il controvalore massimo complessivo dell'Offerta – calcolato sulla base del Corrispettivo e del numero delle Azioni Oggetto dell'Offerta – è pari a Euro 2.716.759,85 e, pertanto, inferiore alla soglia di Euro 8 milioni di cui al combinato disposto degli articoli 100, comma 3, lett. c) del D. Lgs. 58/1988 (il "TUF") e 34-ter, comma 1, lett. c), del regolamento adottato con delibera CONSOB n. 11971/1999 (il "Regolamento Emittenti"), il Documento di Offerta non è stato sottoposto all'approvazione da parte della Commissione Nazionale per le Società e la Borsa ("CONSOB") non ricorrendone i presupposti.

La Commissione Nazionale per le società e la Borsa (CONSOB) con delibera n. 23494 del 1° aprile 2025 ha determinato il corrispettivo per l'adempimento dell'obbligo di acquisto da parte di Monti Riffeser S.r.l. delle azioni ordinarie emesse da Monrif S.p.A., ai sensi dell'articolo 108, comma 2, del D. Lgs. n. 58 del 1998 e successive modificazioni e integrazioni e con delibera n. 23495 del 1° aprile 2025 ha approvato il documento informativo relativo all'assolvimento da parte di Monti Riffeser S.r.l. dell'obbligo di acquisto ai sensi dell'articolo 108, comma 2 del D. Lgs. 24 febbraio n. 1998, n. 58 e successive modificazioni ed integrazioni, avente ad oggetto azioni ordinarie emesse da Monrif S.p.A.

Espressione di conformità agli IAS/IFRS

Il bilancio al 31 dicembre 2024 è stato predisposto in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea (di seguito anche "IFRS") nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/2005.

Non è stata applicata nessuna deroga ai principi contabili internazionali nella redazione del presente bilancio.

I principi contabili adottati sono omogenei rispetto a quelli utilizzati nel bilancio comparativo al 31 dicembre 2023 ad eccezione che per l'adozione dei nuovi principi, degli emendamenti e delle interpretazioni obbligatori dal 1° gennaio 2024, come di seguito descritto.

Criteri di redazione

Il bilancio è stato redatto in base al principio del costo storico, ad eccezione che per la valutazione degli investimenti immobiliari, nonché sul presupposto della continuità aziendale.

La Società ha adottato per lo schema della situazione patrimoniale - finanziaria il metodo che prevede la rappresentazione delle attività e delle passività distinte tra "correnti" e "non correnti". Per lo schema

di conto economico è stato scelto il criterio di classificazione denominato "per natura", in quanto ritenuto il più adatto a rappresentare l'informativa societaria. Per lo stesso motivo si è scelto di adottare il "metodo indiretto" per la redazione del rendiconto finanziario.

VALUTAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI IN MERITO AL PRESUPPOSTO DELLA CONTINUITÀ AZIENDALE

Il bilancio di esercizio di Monrif S.p.A. al 31 dicembre 2024 evidenzia un utile dopo le imposte per Euro 1,8 milioni, rispetto la perdita di euro 1,8 milioni del precedente esercizio. I dividendi registrati sono stati pari a Euro 2,3 milioni (Euro 2,3 milioni nel 2023). Il Patrimonio netto è pari a Euro 44,4 milioni, mentre l'indebitamento finanziario netto ESMA risulta pari a Euro 13,7 milioni (Euro 12,8 milioni del 31 dicembre 2023). In considerazione della struttura patrimoniale e finanziaria della Società e delle attività da questa svolta (assunzione di partecipazioni e immobiliare), il presupposto della continuità aziendale della Monrif S.p.A. si fonda sull'andamento reddituale e sulla situazione finanziaria delle società controllate nei rispettivi settori di riferimento.

Al 31 dicembre 2024 il patrimonio netto consolidato del Gruppo Monrif ammonta a Euro 20,1 milioni e la posizione finanziaria netta ESMA ante applicazione dell'IFRS 16 ammonta a Euro 51,5 milioni (Euro 53,2 milioni al 31 dicembre 2023) e ad Euro 90 milioni post applicazione dell'IFRS 16.

Il risultato operativo ha registrato un valore positivo di Euro 7,8 milioni (Euro 5,4 milioni nel 2023), dopo avere accantonato Euro 1,4 milioni principalmente in relazione alle obbligazioni legali o implicite, esistenti alla data di chiusura del bilancio derivanti dagli oneri per i prepensionamenti dei lavoratori poligrafici, grafici e giornalisti previsti nel piano 2025 - 2029.

Gli oneri finanziari sono stati Euro 7,7 milioni, con un incremento di Euro 1 milione rispetto l'esercizio precedente a causa dell'andamento crescente, a partire dalla seconda metà del 2023, del parametro euribor, che rappresenta lo spread di riferimento dell'indebitamento bancario.

La situazione di incertezza economica ha indotto le imprese a diminuire gli investimenti in comunicazione a livello nazionale, mentre la raccolta locale del Gruppo (che incide per oltre il 70% nella raccolta pubblicitaria totale), ha registrato valori superiori al 2023 ed in controtendenza rispetto al mercato. Da considerare inoltre che il venire meno della pubblicità legale ha sicuramente inciso sui risultati della raccolta pubblicitaria e, unitamente alla progressiva contrazione nell'acquisto dei quotidiani (non pienamente compensato dall'incremento delle copie digitali), ha negativamente influenzato i risultati gestionali del settore editoriale.

Gli interventi che il Governo ha stanziato a favore dell'editoria hanno parzialmente compensato la riduzione dei ricavi, mentre, il ricorso a strumenti di prepensionamento e ad altre iniziative di efficientamento, hanno permesso di contenere significativamente il costo del lavoro ed ottenere risultati gestionali superiori all'esercizio 2023 e prossimi alle previsioni di piano industriale.

Il settore alberghiero ha registrato performance allineate alle previsioni di piano.

Il settore stampa ha evidenziato anch'esso marginalità positive, nonostante il sopraggiungere di oneri non ricorrenti.

Grazie alle azioni implementate, il Gruppo ha raggiunto un risultato consolidato positivo per Euro 0,2 milioni, dopo avere contabilizzato imposte correnti e differite per Euro 1 milione (Euro 0,5 milioni al 31 dicembre 2023).

Le prospettive legate al contesto macroeconomico hanno determinato la necessità di aggiornare alcune assunzioni del piano 2024 – 2028, allungandolo di un esercizio, pertanto fino al 2029. Il Piano è stato approvato nella riunione del Consiglio di Amministrazione del 9 aprile 2025, assoggettandolo a Independent Business Review.

Il Piano si basa su alcuni elementi fondamentali in continuità con le strategie già approvate nei precedenti esercizi, ed in particolare:

  1. dallo sviluppo del digitale;

  1. dal risparmio strutturale nel costo del lavoro attraverso una serie di interventi volti ad adeguare la struttura dei costi al nuovo modello di business, e garantendo quindi la futura sostenibilità economica del Gruppo da attuare con le dovute gradualità e nel pieno rispetto delle norme e degli strumenti previsti dal nostro ordinamento;

  2. dalla crescita del settore alberghiero.

In relazione allo sviluppo del digitale si precisa che le variazioni presentate nel Piano riflettono le potenzialità dell'incremento dell'audience atteso, che ci si attende possa determinare maggiori ricavi pubblicitari (per vendita in reservation e/o in programmatic) nonché un aumento degli abbonamenti ai siti del Gruppo.

Per quanto concerne il risparmio del costo del lavoro si precisa che nel corso dell'esercizio 2024 sono già usciti in prepensionamento e pensionamento n. 19 dipendenti del comparto giornalisti, sulla base di accordi sindacali già ratificati presso il Ministero del lavoro. Inoltre, nel Piano, si prevedono ulteriori riduzioni del costo del lavoro a seguito dei vari interventi di riorganizzazione aziendale, parzialmente neutralizzati dalle assunzioni previste principalmente per lo sviluppo alberghiero.

Per quanto concerne la crescita del settore alberghiero si precisa che il Management prevede di proseguire nel consolidamento delle attività già in essere e di accrescere la presenza sul mercato tramite l'apertura di nuove strutture alberghiere. La controllata EGA ha sottoscritto un nuovo accordo per la gestione di una struttura alberghiera a Reggio Calabria: il contratto di sublocazione è di 9 anni rinnovabili per ulteriori 9 anni, ed è stata siglata la partnership con Accor, primario Gruppo Alberghiero Internazionale, con il marchio Mercure, con apertura prevista tra la fine del 2025 e l'inizio 2026, secondo il cronoprogramma.

Oltre alle tre linee strategiche soprariportate sono state previste ulteriori azioni di riorganizzazione ed efficientamento della struttura per consentire un incremento della redditività operativa negli esercizi successivi.

Il Piano è stato utilizzato dagli Amministratori quale base di riferimento per le analisi di impairment per CGU, nonché per l'analisi di recuperabilità delle imposte differite attive, come descritto in nota integrativa.

Alla data di redazione del presente documento, non sono intervenute modifiche agli accordi sottoscritti con gli Istituti di Credito in data 24 aprile 2024 , in merito alla ridefinizione delle principali condizioni relative agli affidamenti in essere, come in precedenza ampiamente descritto, ad eccezione della richiesta di waiver sottoposta agli Istituti di Credito ed ottenuta nel mese di novembre 2024 per poter avviare la procedura di delisting, attualmente in corso e che si prevede potrà trovare positiva conclusione entro il primo semestre 2025. Nell'ambito di tale accordo si precisa sono stati ridefiniti i livelli dei Parametri Finanziari sulla base del piano 2024-2028 e sono stati predisposti dei presidi di controllo mediante la verifica dell'andamento della cassa e della leva finanziaria con un meccanismo di equity cure in caso di disallineamento rispetto alle previsioni.

In particolare viene previsto un meccanismo con date di rilevazioni semestrali a partire dal 31 dicembre 2024 che riguarda:

a) un Test sulla cassa minima, da effettuare entro un mese dalla data di rilevazione. Se la cassa consolidata è al di sotto della cassa minima, Monrif dovrà procurare un apporto di liquidità da parte degli azionisti entro i tre mesi successivi alla dichiarazione di rispetto attestante lo sforamento. L'apporto di liquidità dovrà fare in modo che la cassa disponibile ritorni al livello di cassa minima di riferimento.

b) un test sul parametro posizione finanziaria netta ante IFRS 16/Margine operativo lordo, da effettuare in concomitanza del test sui covenant finanziari. In caso di sforamento del parametro equity cure per almeno due volte consecutive, Monrif dovrà procurare un apporto di liquidità da parte degli azionisti entro i tre mesi successivi alla dichiarazione di rispetto attestante lo sforamento. In caso di primo sforamento, il secondo test verrà effettuato sul parametro base di riferimento. L'apporto di liquidità dovrà far in modo che il parametro ritorni al livello del parametro base di riferimento.

L'apporto di liquidità potrà avvenire mediante aumenti di capitale, versamenti a fondo perduto o finanziamenti soci subordinati, a scelta di Monrif. Monrif dovrà avviare le attività societarie finalizzate

all'aumento di capitale entro due mesi dall'invio della dichiarazione di rispetto attestante lo sforamento, a meno che entro tale termine non abbia indicato agli Istituti le diverse modalità con cui sarà effettuato l'apporto di liquidità (come versamenti a fondo perduto o finanziamenti soci subordinati).

In ogni caso, l'obbligo di equity cure scatterà solo qualora l'importo da versare sia superiore ad Euro 0,5 milioni.

I parametri finanziari previsti sui finanziamenti in essere e da calcolare sulla base dei dati consuntivati al 31 dicembre 2024 sono risultati soddisfatti.

Inoltre, sulla base delle previsioni di performance elaborate dal Management per gli esercizi 2025 e 2026 ed incluse nel Piano, non si ravvedono criticità nel rispetto dei suddetti parametri nelle rilevazioni previste per i prossimi 12 mesi dalla data di redazione del presente documento.

Gli Amministratori hanno inoltre aggiornato l'analisi del fabbisogno finanziario del Gruppo per i prossimi dodici mesi, sulla base della quale è emerso che le disponibilità liquide, gli affidamenti concessi e i flussi di cassa attesi dalla gestione corrente, inclusivi dei contributi a sostegno del settore editoriale attualmente previsti dalle manovre governative, risultano sufficienti a far fronte al fabbisogno finanziario a livello di Gruppo in tale arco temporale dalla data di approvazione della presente relazione finanziaria, nonché il rispetto dei nuovi parametri finanziari previsti dagli accordi interbancari.

Tenuto conto di quanto sopra indicato, gli Amministratori hanno pertanto predisposto il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 secondo il presupposto della continuità aziendale, considerando le incertezze rilevate, principalmente riconducibili al contesto macroeconomico, alla progressiva contrazione del mercato editoriale ed alle aspettative di performance previste per i prossimi esercizi, unitamente al livello di indebitamento finanziario del Gruppo, come non significative. A tale fine gli Amministratori hanno tenuto conto della positiva conclusione degli accordi raggiunti con gli Istituti finanziari nel corso dell'esercizio 2024, confidenti che le previsioni economiche del Piano, (con particolare riferimento sia a quelle relative ai Ricavi che a quelle relative al costo del lavoro), utilizzato anche al fine della recuperabilità del capitale investito netto, delle attività immateriali e delle imposte differite, si possano realizzare nei tempi e con i modi previsti, così da rispettare, seppur con limitati margini di variabilità, i parametri finanziari previsti dai contratti di finanziamento. Tali previsioni sono comunque soggette alle incertezze tipiche del settore e di ogni attività previsionale e alle possibili ripercussioni derivanti dalle evoluzioni dello scenario macroeconomico e geopolitico, le quali potrebbero influenzare i risultati che saranno effettivamente conseguiti, nonché le relative modalità e tempistiche di manifestazione.

Il Consiglio di Amministrazione continuerà a monitorare con estrema attenzione sia l'evolvere delle variabili, nazionali ed internazionali, sia l'andamento dei mercati di riferimento rispetto alle ipotesi di Piano, mantenendo al contempo un'attenzione proattiva e costante al contenimento di tutti i costi e all'individuazione di iniziative che possano ulteriormente tutelare la redditività ed i flussi di cassa attesi nei prossimi esercizi.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONIDEGLI IFRS APPLICATI DAL 1° GENNAIO 2024

La Società ha applicato per la prima volta i seguenti nuovi principi e le seguenti modifiche, efficaci dal 1° gennaio 2024:

Modifiche allo IAS 1: Presentazione del bilancio: Classificazione delle passività come correnti o non correnti e Passività non correnti con covenant

Il 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento allo IAS 1 che mira a chiarire uno dei criteri dello IAS 1 per la classificazione di una passività come non corrente ovvero il requisito che l'entità deve avere il diritto di differire il regolamento della passività per almeno 12 mesi dopo la data di riferimento del bilancio. La modifica include:

  • l'indicazione che il diritto di differire il regolamento deve esistere alla data di Bilancio;
  • un chiarimento in merito al fatto che la classificazione non è influenzata dalle intenzioni o aspettative del management circa la possibilità di utilizzare il diritto di differimento;
  • un chiarimento su come le condizioni del finanziamento influenzano la classificazione e;
  • un chiarimento sui requisiti per la classificazione di passività che una entità intende regolare o potrebbe regolare mediante emissione di propri strumenti di capitale.

Inoltre, in data 31 ottobre 2022, lo IASB ha pubblicato delle modifiche che riguardano passività non correnti con covenant. Solo le clausole di una passività derivante da un accordo di finanziamento, che un'entità deve rispettare entro la data di riferimento del bilancio influenzeranno la classificazione di tale passività come corrente o non corrente.

Le modifiche hanno comportato addizionale informativa, ma non hanno avuto impatto sulla classificazione delle passività della Società.

Modifiche all'IFRS 16: Passività del leasing in una vendita e retrolocazione

Il 22 settembre 2022, lo IASB ha emesso una modifica al presente principio che specifica i requisiti che un venditore-locatario utilizza per misurare la passività del leasing derivante da una vendita e operazione di leaseback, per garantire che il venditore-locatario non riconosca alcun importo dell'utile o della perdita che si riferisce al diritto d'uso che conserva. L'emendamento è volto a migliorare i requisiti per le operazioni di vendita e retrolocazione nell'IFRS 16 ma non modifica la contabilizzazione dei leasing non correlati alle operazioni di vendita e retrolocazione.

Tali modifiche non hanno avuto impatti sul bilancio della Società.

Modifiche allo IAS 7 Rendiconto Finanziario e l'IFRS 7 Strumenti Finanziari: Informazioni Integrative: Accordi di Reverse Factoring

Il 25 maggio 2023, lo IASB ha emesso le modifiche dello IAS 7 Rendiconto Finanziario e IFRS 7 Strumenti Finanziari: Informazioni Integrative, per chiarire le caratteristiche dei contratti di reverse factoring e richiedere di fornire ulteriore informativa di tali accordi. I requisiti di informativi inclusi nelle modifiche hanno l'obiettivo di assistere gli utilizzatori di bilancio nel comprendere gli effetti sulle passività, flussi di cassa ed esposizione al rischio di liquidità di un'entità degli accordi di reverse factoring.

Tali modifiche non hanno avuto impatti sul bilancio della Società.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS ACCOUNTING STANDARDS OMOLOGATI DALL'UNIONE EUROPEA, NON ANCORA OBBLIGATORIAMENTE APPLICABILI E NON ADOTTATI IN VIA ANTICIPATA DAL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2024

Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che, alla data di redazione del presente bilancio, erano già stati emanati ma che entreranno in vigore successivamente al 31 dicembre 2024. La Società intende adottare questi principi e interpretazioni, se applicabili, quando entreranno in vigore. Non ci si aspettano impatti materiali per la Società con riferimento a tali principi ed emendamenti.

Modifiche allo IAS 21 Effetti delle variazioni dei cambi delle valute estere: Mancanza di scambiabilità

Il 15 agosto 2023, lo IASB ha emesso le modifiche dello IAS 21 che specifica in che modo un'entità deve valutare se una valuta è scambiabile e come deve determinare un tasso di cambio a pronti quando manca la scambiabilità.

Una valuta è considerata scambiabile in un'altra valuta quando l'entità è in grado di ottenere l'altra valuta entro un periodo di tempo che consente un normale ritardo amministrativo e attraverso un mercato o un meccanismo di cambio in cui un'operazione di scambio creerebbe diritti e obbligazioni azionabili.

Se una valuta non è scambiabile in un'altra valuta, l'entità è tenuta a stimare il tasso di cambio a pronti alla data di valutazione. L'obiettivo di un'entità nella stima del tasso di cambio a pronti è quello di riflettere il tasso al quale un'operazione di cambio ordinata avrebbe luogo alla data di valutazione tra gli operatori di mercato nelle condizioni economiche prevalenti. Le modifiche rilevano che un'entità può utilizzare un tasso di cambio osservabile senza aggiustamenti o altre tecniche di stima.

Quando un'entità stima un tasso di cambio a pronti perché una valuta non è scambiabile in un'altra valuta, essa fornisce informazioni che consentono agli utilizzatori del suo bilancio di comprendere in che modo la valuta non scambiabile nell'altra valuta influisce, o si prevede che influirà, sul risultato economico, sulla situazione finanziaria e sui flussi finanziari dell'entità.

Le modifiche saranno efficaci per gli esercizi che inizieranno al 1° gennaio 2025 o successivamente. È permessa l'applicazione anticipata e di tale fatto è necessario dare informativa.

Modifiche all'IFRS 9 e all'IFRS 7: Classificazione e valutazione degli strumenti finanziari

Il 30 maggio 2024 lo IASB ha emesso le modifiche alla classificazione e valutazione degli strumenti finanziari, e chiarisce che una passività finanziaria è eliminata contabilmente alla «data di regolamento», ossia quando la relativa obbligazione è estinta, cancellata, scade o quando la passività è altrimenti qualificata per l'eliminazione contabile. La modifica introduce, inoltre, un'opzione di politica contabile per eliminare contabilmente le passività finanziarie regolate attraverso un sistema di pagamento elettronico prima della data di regolamento, se sono soddisfatte determinate condizioni. È stato fornito un chiarimento delle modalità di valutazione delle caratteristiche contrattuali dei flussi di cassa delle attività finanziarie che includono caratteristiche ambientali, sociali e di governance (ESG) e altre caratteristiche contingenti analoghe. Inoltre, le modifiche chiariscono il trattamento delle attività finanziaria senza diritto di rivalsa e degli strumenti legati contrattualmente.

La modifica all'IFRS 7 richiede un'informativa aggiuntiva per le attività e le passività finanziarie con termini contrattuali che fanno riferimento a un evento potenziale (incluse quelle che sono legate ai fattori ESG) e per gli strumenti rappresentativi di capitale classificati al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo.

Le modifiche entreranno in vigore a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2026 o da data successiva. Le entità possono adottare anticipatamente le modifiche relative alla classificazione delle attività finanziarie e alle relative informazioni integrative e applicare le altre modifiche in un secondo momento.

I nuovi requisiti saranno applicati retroattivamente con un adeguamento degli utili portati a nuovo di apertura. Non è necessario rideterminare gli esercizi precedenti e possono essere rideterminati solo senza usare il senno di poi. Un'entità è tenuta a fornire informazioni sulle attività finanziarie che cambiano la loro categoria di valutazione a causa delle modifiche.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS ACCOUNTING STANDARDS NON ANCORA OMOLOGATI DALL'UNIONE EUROPEA

Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

l 18 luglio 2024 lo IASB ha pubblicato i Miglioramenti annuali ai principi contabili IFRS – Volume 11, un processo che si occupa di chiarimenti e modifiche non urgenti, ma necessari, agli IFRS.

IFRS 1 Prima adozione degli International Financial Reporting Standards

Hedge Accounting da parte di un'entità che lo adotta per la prima volta

I paragrafi B5 e B6 dell'IFRS 1 sono stati modificati per includere riferimenti incrociati ai criteri di qualificazione per la contabilizzazione delle operazioni di copertura di cui al paragrafo 6.4.1, lettere a), b) e c), dell'IFRS 9. Tali modifiche sono intese a risolvere la potenziale confusione derivante da un'incoerenza tra la formulazione dell'IFRS 1 e i requisiti per la contabilizzazione delle operazioni di copertura di cui all'IFRS 9. La Società applica le modifiche a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2026 o da data successiva. È consentita un'applicazione anticipata.

IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative

Utile o perdita in caso di eliminazione contabile

Le modifiche aggiornano la formulazione relativa agli input non osservabili di cui al paragrafo B38 dell'IFRS 7 e includono un riferimento incrociato ai paragrafi 72 e 73 dell'IFRS 13 Valutazione del fair value.

La Società applica le modifiche a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2026 o da data successiva. È consentita un'applicazione anticipata.

Linee guida per l'attuazione dell'IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative

Introduzione

Le modifiche al paragrafo IG1 delle Linee guida sull'attuazione dell'IFRS 7 chiariscono che le linee guida non illustrano necessariamente tutte le disposizioni di cui ai paragrafi cui si fa riferimento dell'IFRS 7, né creano disposizioni aggiuntive.

Informativa sulla differenza differita tra fair value e prezzo dell'operazione

Il paragrafo IG14 delle Linee guida sull'attuazione dell'IFRS 7 è stato modificato principalmente per rendere la formulazione coerente con le disposizioni del paragrafo 28 dell'IFRS 7 e con i concetti e la terminologia utilizzati nell'IFRS 9 e nell'IFRS 13.

Informativa sul rischio di credito

Il paragrafo IG20B delle Linee guida sull'attuazione dell'IFRS 7 è stato modificato per semplificare la spiegazione di quali aspetti delle disposizioni degli IFRS non sono illustrati nell'esempio.

IFRS 9 Strumenti finanziari

Eliminazione contabile delle passività di leasing da parte del locatario

Il paragrafo 2.1 dell'IFRS 9 è stato modificato per chiarire che, quando il locatario ha stabilito che una passività per leasing è stata estinta conformemente all'IFRS 9, il locatario è tenuto ad applicare il paragrafo 3.3.3 e a rilevare nell'utile (perdita) d'esercizio qualsiasi utile o perdita risultante. Tuttavia, l'emendamento non affronta il modo in cui un locatario distingue tra una modifica del leasing come definita nell'IFRS 16 e un'estinzione di una passività del leasing in conformità all'IFRS 9.

Il Gruppo applica le modifiche a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2026 o da data successiva. È consentita un'applicazione anticipata.

Prezzo della transazione

Il paragrafo 5.1.3 dell'IFRS 9 è stato modificato per sostituire il riferimento al "prezzo dell'operazione come definito dall'IFRS 15 Ricavi provenienti da contratti con i clienti" con "l'importo determinato applicando l'IFRS 15". L'uso del termine "prezzo di transazione" in relazione all'IFRS 15 era potenzialmente fonte di confusione e quindi è stato rimosso. Il termine è stato inoltre eliminato dall'Appendice A dell'IFRS 9.

La Società applica le modifiche a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2026 o da data successiva. È consentita un'applicazione anticipata.

IFRS 10 Bilancio consolidato

Determinazione di un "agente di fatto"

Il paragrafo B74 dell'IFRS 10 è stato modificato per chiarire che la relazione descritta nel paragrafo B74 è solo un esempio delle varie relazioni che potrebbero esistere tra l'investitore e altre parti che agiscono in qualità di agenti di fatto dell'investitore. Le modifiche sono intese a rimuovere l'incoerenza con la disposizione di cui al paragrafo B73 per l'entità di utilizzare il giudizio per determinare se altre parti agiscono in qualità di agenti di fatto.

La Società applica le modifiche a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2026 o da data successiva. È consentita un'applicazione anticipata.

IAS 7 Rendiconto finanziario

Metodo del costo

Il Paragrafo 37 dello IAS7 è stato emendato sostituendo il termine 'metodo del patrimonio netto o quello del costo "con 'metodo del patrimonio netto o al costo", seguendo la precedente eliminazione della definizione di 'metodo del costo'.

La Società applica le modifiche a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2026 o da data successiva. È consentita un'applicazione anticipata.

Modifiche all'IFRS 9 e all'IFRS 7: Contratti che fanno riferimento all'elettricità dipendente dalla natura

Il 18 dicembre 2024 lo IASB ha emesso le modifiche all'IFRS 9 e all'IFRS 7 con riferimento ai contratti relativi all'energia elettrica dipendente dalla natura. Le modifiche chiariscono l'applicazione dei requisiti per l'uso proprio e consentono l'hedge accounting se tali contratti sono utilizzati come strumenti di copertura.

Inoltre, sono stati aggiunti nuovi requisiti di informativa per consentire agli investitori di comprendere l'effetto di questi contratti sulla performance finanziaria e sui flussi di cassa di un'azienda.

I chiarimenti relativi ai requisiti relativi all'"uso proprio" devono essere applicati retroattivamente, ma gli orientamenti che consentono la contabilizzazione delle operazioni di copertura devono essere applicati in modo prospettico alle nuove relazioni di copertura designate alla data di applicazione iniziale o successivamente.

Le modifiche entreranno in vigore a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2026 o da data successiva. L'adozione anticipata è consentita, ma dovrà essere indicata.

IFRS 18 Presentazione e informativa del bilancio

Il 9 aprile 2024 lo IASB ha emesso l'IFRS 18, che sostituisce lo IAS 1 Presentazione del bilancio. L'IFRS 18 introduce nuovi requisiti per la presentazione all'interno del conto economico, inclusi i totali e i subtotali specificati. Inoltre, le entità sono tenute a classificare tutti i proventi e i costi all'interno del conto economico in una delle cinque categorie: operativi, investimenti, finanziamenti, imposte sul reddito e attività operative cessate, di cui le prime tre sono nuove.

L'IFRS 18 richiede, inoltre, l'informativa sulle misure di performance definite dalla direzione aziendale, sui totali parziali dei ricavi e dei costi e include nuovi requisiti per l'aggregazione e la disaggregazione delle informazioni finanziarie sulla base dei "ruoli" identificati del bilancio primario (PFS) e delle note.

Inoltre, sono state apportate modifiche di portata limitata allo IAS 7 Rendiconto finanziario, che includono la modifica del punto di partenza per la determinazione dei flussi finanziari derivanti dalle operazioni con il metodo indiretto, da "utile (perdita) d'esercizio" a "risultato operativo" e l'eliminazione della facoltà relativa alla classificazione dei flussi finanziari derivanti da dividendi e interessi. Inoltre, ci sono modifiche consequenziali a diversi altri principi contabili.

L'IFRS 18 e le modifiche agli altri principi contabili sono in vigore a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2027 o da data successiva, ma l'applicazione anticipata è consentita e deve essere indicata. L'IFRS 18 si applicherà retroattivamente.

Il Gruppo sta attualmente lavorando per identificare tutti gli impatti che le modifiche avranno sul bilancio primario e sulle note al bilancio.

PRINCIPI CONTABILI ADOTTATI DALLA SOCIETÀ

Conversione delle poste in valuta estera

La valuta funzionale e di presentazione adottata dalla Monrif S.p.A. è l'euro. Le transazioni in valuta estera sono rilevate, inizialmente, al tasso di cambio in essere alla data dell'operazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera sono riconvertite nella valuta funzionale al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del bilancio. Tutte le differenze di cambio sono rilevate nel conto economico del bilancio.

Investimenti immobiliari

Gli investimenti immobiliari, così come disposto dallo IAS 40, sono costituiti da proprietà immobiliari detenute al fine di percepire canoni di locazione e conseguire un apprezzamento nel tempo del capitale investito. In particolare, gli stessi si riferiscono principalmente a un immobile industriale sito in Bologna. Gli investimenti immobiliari sono iscritti inizialmente al costo storico, comprensivo dei costi di acquisizione e successivamente sono valutati al fair value (valore equo), rilevando le variazioni di tale valore a conto economico complessivo.

Gli interventi successivi sono capitalizzati sul valore contabile dell'investimento immobiliare solo quando è probabile che produrranno benefici economici futuri ed il loro costo può essere valutato attendibilmente. Gli altri costi di manutenzione e riparazione sono contabilizzati a conto economico quando sostenuti.

Il fair value dell'investimento immobiliare non riflette investimenti futuri di capitale che miglioreranno o valorizzeranno l'immobile e non riflette i benefici futuri originati o connessi a tale spesa. Il valore di mercato degli immobili comprende il valore degli impianti e dei macchinari afferenti gli immobili stessi. Gli investimenti immobiliari sono eliminati dal bilancio quando sono ceduti o quando l'investimento è durevolmente inutilizzabile e non sono attesi benefici economici futuri dalla sua cessione. Eventuali utili o perdite derivanti dal ritiro o dismissione di un investimento immobiliare sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui avviene il ritiro o dismissione.

Partecipazioni in società controllate

Le partecipazioni in imprese controllate sono valutate al costo di acquisto, in base alle disposizioni dello IAS 27. Le differenze positive emergenti all'atto dell'acquisto fra il valore di carico delle partecipazioni in dette imprese e le corrispondenti quote di patrimonio netto a valori correnti sono conglobate nel valore delle partecipazioni stesse e soggette, almeno una volta l'anno, a valutazione al fine di verificare l'esistenza di eventuali perdite di valore.

Se esiste un'indicazione di questo tipo e nel caso in cui il valore di carico ecceda il valore di recupero, le attività vengono svalutate ed imputate a conto economico; qualora in esercizi successivi venissero meno i presupposti della svalutazione, viene ripristinato il valore originario. Il ripristino di una perdita di valore viene imputato a conto economico.

Per valore di recupero si intende il maggiore tra il fair value di un'attività o di una attività generatrice di flussi finanziari decrementato dei costi di vendita ed il suo valore d'uso, ed è determinato per singola attività a meno che tale attività non generi flussi finanziari ampiamente dipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività. Per determinare il valore d'uso di un'attività si calcola il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati, al lordo delle imposte, applicando un tasso di sconto, ante imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Qualora l'eventuale quota di pertinenza della Società delle perdite della società partecipata ecceda il valore contabile della partecipazione in bilancio, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota di ulteriore perdita è rilevata tra i "fondi rischi ed oneri", nel caso in cui la Società abbia l'obbligo di risponderne.

Attività finanziarie

Le attività finanziarie, così come previsto dal nuovo principio IFRS 9, sono classificate, sulla base delle

modalità di gestione delle stesse operate dalla Società e delle relative caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali, nelle seguenti categorie:

  • Costo Ammortizzato: Sono classificate nella categoria Costo Ammortizzato le attività finanziarie detenute esclusivamente al fine incassarne i flussi di cassa contrattuali, le stesse sono valutate con il metodo del costo ammortizzato, rilevando a conto economico i proventi attraverso la metodologia del tasso di interesse effettivo.
  • Fair value through other comprehensive income ("FVOCI"): Sono classificate nella categoria FVOCI le attività finanziarie i cui flussi di cassa contrattuali sono rappresentati esclusivamente dal pagamento del capitale e degli interessi e che sono detenute al fine di incassarne i flussi di cassa contrattuali nonché i flussi derivanti dalla vendita delle stesse. Sono valutate a fair value. Gli interessi attivi, gli utili/perdite da differenze di cambio, le impairment losses (e le correlate riprese di valore) delle attività finanziarie classificate nella categoria FVOCI, sono contabilizzati nel conto economico; le altre variazioni nel fair value delle attività sono contabilizzate tra le altre componenti di OCI. Al momento della vendita o della riclassifica in altre categorie di tali attività finanziarie, a causa del cambiamento del modello di business, gli utili o le perdite cumulati rilevati in OCI sono riclassificati nel conto economico.
  • Fair value through profit or loss ("FVTPL"): La categoria FVTPL ha natura residuale raccogliendo le attività finanziarie che non rientrano nelle categorie Costo Ammortizzato e FVOCI, come ad esempio le attività finanziarie acquistate per finalità di trading o i derivati, o le attività designata a FVTPL da parte della Direzione alla data di prima rilevazione. Sono valutate a fair value. Gli utili o le perdite conseguenti a tale valutazione sono rilevati a conto economico.
  • FVOCI per gli strumenti di equity: Le attività finanziarie rappresentate da strumenti di equity di altre entità (i.e. partecipazioni in società diverse dalle controllate, collegate ed a controllo congiunto), non detenute con finalità di trading, possono essere classificate nella categoria FVOCI. Questa scelta può essere effettuata strumento per strumento e prevede che le variazioni di fair value di questi strumenti siano rilevate nell'OCI e non siano rigirate a conto economico né in sede di cessione né di impairment degli stessi. Soltanto i dividendi rivenienti da questi strumenti saranno rilevati a conto economico.

Il fair value delle attività finanziarie è determinato sulla base dei prezzi di offerta quotati o mediante l'utilizzo di modelli finanziari. Il fair value delle attività finanziarie non quotate è stimato utilizzando apposite tecniche di valutazione adattate alla situazione specifica.

Vengono regolarmente effettuate valutazioni al fine di verificare se esista oggettiva evidenza che un'attività finanziaria o che un gruppo di attività possa aver subito una riduzione di valore. Se esistono evidenze oggettive, la perdita di valore viene rilevata come costo nel conto economico del periodo.

Cancellazione di attività e passività finanziarie

Attività finanziarie

Un'attività finanziaria viene cancellata dal bilancio quando:

  • i diritti a ricevere flussi finanziari dall'attività sono estinti;
  • la Società conserva il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività, ma ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi a una terza parte;
  • la Società ha trasferito il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività e ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria oppure non ha trasferito né trattenuto tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui la Società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività e non abbia né trasferito né trattenuto tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività viene rilevata nel bilancio nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. Il coinvolgimento residuo che prende la forma di una garanzia sull'attività trasferita viene valutato al minore tra il valore contabile iniziale dell'attività e il valore massimo del corrispettivo che la Società potrebbe essere tenuta a corrispondere.

Nei casi in cui il coinvolgimento residuo prenda la forma di un'opzione emessa e/o acquistata sull'attività trasferita (comprese le opzioni regolate per cassa o simili), la misura del coinvolgimento della Società corrisponde all'importo dell'attività trasferita che la Società potrà riacquistare; tuttavia nel caso di un'opzione put emessa su un'attività misurata al fair value (comprese le opzioni regolate per cassa o con disposizioni simili), la misura del coinvolgimento residuo della Società è limitata al minore tra il fair value dell'attività trasferita e il prezzo di esercizio dell'opzione.

Passività finanziarie

Una passività finanziaria viene cancellata dal bilancio quando l'obbligo sottostante la passività è estinto, o annullato o adempiuto.

Nei casi in cui una passività finanziaria esistente è sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente vengono sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattata come una cancellazione contabile della passività originale e la rilevazione di una nuova passività, con iscrizione a conto economico di eventuali differenze tra i valori contabili.

Nelle modifiche di passività finanziarie definite come non sostanziali gli effetti economici della rinegoziazione sono rilevati a conto economico.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie sono valutate con il metodo del costo ammortizzato, rilevando a conto economico gli oneri attraverso la metodologia del tasso di interesse effettivo.

Benefici ai dipendenti

Il trattamento di fine rapporto ("TFR") e i fondi di quiescenza, sono determinati applicando una metodologia di tipo attuariale; l'ammontare dei diritti maturati nell'esercizio dai dipendenti si imputa al conto economico nella voce "Costo del lavoro" mentre l'onere finanziario figurativo che l'impresa sosterrebbe se si chiedesse al mercato un finanziamento di importo pari al TFR si imputa tra i "Proventi (Oneri) finanziari netti". Gli utili e le perdite attuariali che riflettono gli effetti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate sono rilevati nel conto economico complessivo tenendo conto della rimanente vita lavorativa media dei dipendenti. In particolare, in seguito alla Legge Finanziaria del 27 dicembre 2006 n. 296, si è valutata ai fini dello IAS 19 solo la passività relativa al TFR maturato rimasto in azienda, poiché le quote in maturazione vengono versate ad un'entità separata (Forma pensionistica complementare o Fondi INPS). In conseguenza di tali versamenti l'azienda non avrà più obblighi connessi all'attività lavorativa prestata in futuro dal dipendente (c.d. Defined contribution plan).

Fondi per rischi ed oneri

Gli accantonamenti a fondi per rischi ed oneri sono effettuati quando la Società deve fare fronte ad una obbligazione attuale che deriva da un evento passato, che comporti un probabile utilizzo di risorse per soddisfare l'obbligazione e quando possa essere effettuata una stima affidabile sull'ammontare dell'obbligazione. Nel caso di fondi rischi ed oneri oltre 12 mesi gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi ad un tasso di sconto, prima delle imposte, che rifletta la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo e, se opportuno, ai rischi specifici della passività.

Ricavi

I ricavi per la società derivano dalla vendita di beni o dalla prestazione di servizi nell'ambito dell'attività caratteristica della società. I ricavi sono presentati al netto dell'imposta sul valore aggiunto, degli sconti e abbuoni.

In base a quanto previsto dall'IFRS 15, la società procede alla rilevazione dei ricavi dopo aver identificato i contratti con i propri clienti e le relative performance obligations da soddisfare, determinato il corrispettivo cui ritiene di aver diritto in cambio della vendita di beni o per la prestazione

di servizi, nonché aver valutato la modalità di soddisfacimento di tali prestazioni (adempimento at point in time o over the time).

La società, in accordo con quanto previsto dall'IFRS 15, procede alla rilevazione dei ricavi solo qualora risultino soddisfatti i seguenti requisiti:

  • le parti del contratto hanno approvato il contratto e si sono impegnate ad adempiere le rispettive obbligazioni;
  • è possibile individuare i diritti di ciascuna delle parti per quanto riguarda i beni o i servizi da trasferire;
  • è possibile individuare le condizioni di pagamento dei beni o servizi da trasferire;
  • il contratto ha sostanza commerciale;
  • è probabile che il corrispettivo in cambio dei beni venduti o servizi trasferiti verrà ricevuto.

L'IFRS 15 richiede che i ricavi derivanti da contratti con clienti siano indicati separatamente rispetto alle altre fonti di ricavo, a meno che non sia fornita una informativa che ne consenta la separazione dagli altri ricavi presentati nel prospetto di conto economico complessivo o nel conto economico. La società ha scelto di presentare i ricavi derivanti da contratti con i clienti in una sola voce nel prospetto di conto economico, ma nelle note illustrative viene fornito il dettaglio.

L'IFRS 15 definisce i ricavi come "proventi derivanti dall'attività ordinaria della società", ma esclude alcuni contratti attivi dal proprio ambito di applicazione (ad es. contratti di locazione).

L'IFRS 15 richiede alle entità di valutare tutti i fatti e le circostanze rilevanti quando applicano ogni fase del modello ai contratti con i clienti. Lo standard specifica anche le modalità di contabilizzazione dei costi incrementali per l'ottenimento di un contratto e dei costi direttamente connessi all'esecuzione di un contratto. Inoltre, lo standard richiede di fornire ampia informativa.

I ricavi da contratti con clienti derivanti dalla vendita di quotidiani e di pubblicità rappresentano performance obligation adempiute at point in time e nello specifico. I ricavi derivanti da prodotti editoriali sono iscritti al prezzo effettivamente pagato dall'acquirente finale al lordo di tutti gli aggi corrisposti ai distributori ed agli edicolanti. Gli amministratori hanno ritenuto, dall'analisi dei contratti in essere con i distributori, che ricorresse per questi la fattispecie del "principal vs agent". In particolare, i distributori e le edicole si qualificano come "agent" dell'Editore, il quale, pertanto soddisfacendo le obbligazioni di fare previste dal contratto per conto proprio (principal), rileva: (i) come ricavo l'importo lordo del corrispettivo cui si aspetta di avere diritto in cambio dei beni trasferiti; (ii) come costo l'aggio riconosciuto ai distributori e alle edicole a fronte del servizio reso.

Ricavi

I ricavi della Monrif S.p.A. derivano principalmente dai dividendi percepiti dalle controllate nonché dai servizi che vengono svolti a favore delle società controllate per:

  • Aggiornamenti normative societarie ed informativa societaria
  • Consolidato fiscale nazionale, adempimenti e aggiornamenti normativi
  • IVA di Gruppo, adempimenti e aggiornamenti normativi
  • Rapporti con medico competente ai sensi del D. Lgs. n. 81 del 9 Aprile 2008 e succ. modifiche
  • Coperture assicurative e rapporti con broker
  • Agevolazioni inerenti crediti di imposta e benefici fiscali
  • Data Protection Officer ai sensi del Regolamento Europeo 2016/679 e relativa consulenza
  • Analisi e Predisposizione dei processi di adeguamento/aggiornamento ai sensi del Regolamento Europe 2016/679
  • Gestione del sito internet istituzionale www.monrif.it nel quale viene dato spazio ai comunicati prodotto relativi anche al settore editoriale e pubblicitario
  • Attività di Internal Audit

Dividendi

I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto a ricevere il pagamento.

Imposte correnti e differite

Le imposte correnti sul reddito del periodo sono determinate in base alla stima del reddito imponibile e in conformità alle disposizioni in vigore; si tiene conto, inoltre, degli effetti derivanti dall'applicazione normativa del consolidato fiscale nazionale. Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori patrimoniali iscritti in bilancio ed i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali. L'iscrizione di attività per imposte anticipate è effettuata quando il loro recupero è probabile, cioè quando si prevede che possano rendersi disponibili in futuro utili fiscali sufficienti in modo da permettere che tale attività possa essere utilizzata. La recuperabilità delle attività per imposte anticipate viene riesaminata ad ogni chiusura di periodo. Le imposte differite e anticipate sono definite in base alle aliquote fiscali che ci si attende vengano applicate nell'esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore o quelle già emanate alla data di chiusura del bilancio. Le imposte correnti sul reddito relative a componenti rilevati direttamente a patrimonio netto sono imputate a patrimonio netto e non a conto economico. Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili e sul capitale, sono incluse tra i costi operativi.

Uso di stime

La redazione del bilancio e delle relative note, in applicazione degli IAS/IFRS, richiede da parte della direzione l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. Le stime e le assunzioni effettuate si basano sull'esperienza storica e su altri fattori rilevanti. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per determinare il fair value degli investimenti immobiliari, rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, svalutazioni di attivo, benefici ai dipendenti, imposte differite attive, altri accantonamenti e fondi. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente in bilancio.

Pertanto, è possibile che nei prossimi esercizi, al concretizzarsi di risultati diversi rispetto alle stime effettuate per il bilancio al 31 dicembre 2024, si possano rendere necessarie rettifiche, anche significative, ai valori di bilancio oggetto di valutazione, tra i quali si evidenziano il fair value degli investimenti immobiliari, svalutazioni di attivo nonché le imposte anticipate, la stima sulla recuperabilità delle partecipazioni e altri accantonamenti e fondi.

La società, nell'applicazione dei principi contabili e, più in generale, nella redazione dell'informativa economico-finanziaria ha tenuto conto degli eventuali impatti derivanti da questioni ambientali e cambiamenti climatici, non rilevando impatti rilevanti, anche con riferimento alle stime e assunzioni significative.

Altre (Accantonamenti per rischi e oneri, per rischi sui crediti, ricavi)

Gli accantonamenti ai fondi rischi si basano su valutazioni e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze.

Impegni

La Società non ha più fidejussioni di natura assicurativa a favore di terzi.

Monrif S.p.A. è parte garante del finanziamento in essere nel quale sono previste linee di credito per le società del Gruppo.

NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO DI ESERCIZIO DI MONRIF S.P.A.

SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA

ATTIVITÀ NON CORRENTI Investimenti immobiliari (1)

Sono così composti:

(in migliaia di euro) al 31.12.2024 al 31.12.2023
Terreni 90 90
Fabbricati 4.266 4.565
Impianti 7 7
Totale 4.363 4.662

Il valore di iscrizione di detti beni corrisponde al relativo fair value, stimato dagli Amministratori sulla base dei valori emergenti da perizie redatte da terzi indipendenti.

In data 18 settembre 2024 è stato venduto l'immobile Palazzo Cavalli, sito a Ravenna, realizzando una minusvalenza di 19.567 euro.

Diritti d'uso su beni in leasing (2)

(in migliaia di euro) al 31.12.2024 al 31.12.2023
Autoveicoli in leasing 17 23
Totale 17 23

I diritti d'uso su beni in leasing si riferiscono al contratto di noleggio di un'auto aziendale.

Partecipazioni (3)

(in migliaia di euro) al 31.12.2024 al 31.12.2023
Editoriale Nazionale 8.279 4.769
Editoriale Immobiliare 20.913 20.913
Robin 90 600
EGA 4.661 4.661
Poligrafici Printing (*) 27.340 27.340
Partecipazioni in società controllate 61.283 58.283
Altre società minori 1 1
Totale 61.284 58.284

La partecipazione in Editoriale Nazionale è aumentata di 3,5 milioni di euro e la partecipazione in Robin S.r.l. si è ridotta di 0,5 milioni di euro per le motivazioni di seguito illustrate. Monrif si è impegnata ad aumentare il patrimonio di Editoriale Nazionale di 3 milioni entro il 31 luglio 2024, come deliberato nel verbale di assemblea di Editoriale Nazionale del 21 maggio 2024. La società ha provveduto, pertanto, attraverso versamenti (2.473 migliaia di euro) e la conversione di un finanziamento (527 migliaia di euro) a mantenere fede all'impegno preso. Nel mese di dicembre 2023 i Consigli di Amministrazione di Editoriale Nazionale e Robin hanno deliberato la concentrazione delle attività relative alla parte editoriale digital in Editoriale Nazionale.

A tale riguardo a partire dal mese di ottobre 2023 le società hanno formalizzato la disdetta di tutti i contratti di concessione, licenza editoriale e utilizzo marchi con effetto retroattivo al 31 dicembre 2023. Editoriale Nazionale, pertanto, ha iniziato ad operare dal 1° gennaio 2024 con la gestione diretta delle testate on – line del Gruppo, mentre Robin S.r.l., a partire dall'esercizio 2024, opera in qualità di

fornitore di information technology sia sui siti di informazione di Editoriale Nazionale che per siti di terzi. Tale operazione ha previsto anche il trasferimento del ramo aziendale digital di proprietà di Robin tramite una operazione di scissione per incorporazione (ex art. 2506 cc) realizzatasi il 25 luglio 2024, secondo i termini previsti dal piano 2024-2028, autorizzata dagli Istituti finanziari del Pool nell'ultimo accordo di modifica, con conseguente ricapitalizzazione di Editoriale Nazionale ed aumento per pari importo della partecipazione nella Società.

Di seguito si espone l'elenco delle partecipazioni in società controllate dalla Società al 31 dicembre 2024, evidenziando: la percentuale di possesso, il risultato d'esercizio ed il patrimonio netto delle stesse, il patrimonio netto di competenza della Società, determinato tenendo conto delle rettifiche richieste dai principi di redazione del bilancio consolidato secondo i principi contabili IAS/IFRS, ed il valore di iscrizione in bilancio.

% di Risultato Patrimonio Patrimonio Quota Valore
(in migliaia di euro) partecip. d'esercizio Netto Netto Patrim. Netto di carico Differenze
rettificato rettificato (**) al 31.12.24
Editoriale Nazionale 100% (2.348) 1.264 (1.700) (1.700) 8.279 (9.979)
Editoriale Immobiliare 100% (1.211) 17.615 5.197 5.197 20.913 (15.716)
Robin 100% 19 546 490 490 90 400
EGA 100% 3.009 8.408 6.488 6.488 4.661 1.827
Poligrafici Printing (*) 89,68% 791 31.217 31.917 28.623 27.340 1.283
TOTALE 260 59.050 42.392 39.098 61.283 (22.185)

(*) I valori riportati, relativamente a risultato e patrimonio netto, si riferiscono al bilancio consolidato del Gruppo Poligrafici Printing. (**) I valori di patrimonio netto rettificato di competenza della Società sono determinati tenendo conto delle rettifiche richieste dai principi di redazione del bilancio consolidato.

In considerazione delle differenze tra il valore di carico delle partecipazioni e le relative quote di patrimonio netto di pertinenza della Società, gli Amministratori hanno provveduto a verificare le motivazioni che determinano un differenziale negativo.

Sulla base di tali motivazioni gli Amministratori hanno eventualmente predisposto un apposito test di impairment come di seguito descritto.

Per quanto riguarda l'attività svolta dalle singole società partecipate si riporta quanto di seguito dettagliato:

  • Editoriale Nazionale S.r.l. ("EN") e la controllata Società Pubblicitaria Editoriale e Digitale S.r.l. ("Speed") operano nel settore editoriale e pubblicitario;
  • Editoriale Immobiliare S.r.l. insieme alla controllata Compagnia Agricola Finanziaria Immobiliare S.r.l. ("C.A.FI."), operano nel settore immobiliare ed affitta gli immobili di proprietà alle società del gruppo Monrif ed a terzi;
  • Robin S.r.l. e la controllata GoSpeed S.r.l. operano nel settore tech, editoriale e pubblicitario digital;
  • E.G.A. Emiliana Grandi Alberghi s.r.l. opera nel settore alberghiero;
  • Poligrafici Printing S.p.A. e la controllata Centro Stampa Poligrafici S.r.l. operano nel settore stampa poligrafica.

Per quanto riguarda Editoriale Nazionale l'impairment test è stato effettuato assumendo il valore d'uso (Enterprise value) della stessa come valore recuperabile. Dall'Enterprise value, dedotto l'indebitamento finanziario al 31 dicembre 2024, si è determinato l'Equity value.

Per la partecipazione identificata come sopra descritto, il valore d'uso è stato stimato come valore attuale dei flussi di cassa operativi previsti dalla società e dalla sua diretta partecipazione operativa in Società Pubblicitaria Editoriale Nazionale, in funzione di due periodi di tempo; il primo definito dall'orizzonte di 5 anni (2025-2029) dell'ultimo Piano Industriale approvato dal Consiglio di Amministrazione della Editoriale Nazionale ed il secondo dal cosiddetto valore terminale (terminal value). A tal fine per la partecipazione si è fatto riferimento al risultato operativo, al netto delle imposte, maggiorato di ammortamenti e svalutazioni e diminuito per riflettere gli investimenti operativi e la

generazione/assorbimento di cassa derivante dalla variazione del capitale circolante operativo. Il terminal value è stato stimato con l'applicazione del metodo della rendita perpetua con crescita nulla.

Il flusso di cassa operativo così determinato è stato scontato utilizzando un tasso di attualizzazione del 10% (10,19% al 31 dicembre 2023) che permette di riflettere il costo opportunità ponderato di tutte le fonti del capitale (costo medio ponderato del capitale - WACC), sulla base di una struttura finanziaria rappresentativa del settore di riferimento.

Il costo del debito è stato stimato utilizzando il costo medio dei debiti finanziari contratti da Editoriale Nazionale. Per il tasso sugli investimenti non a rischio è stato utilizzato il rendimento dei titoli di stato italiani a 10 anni (media 6 mesi). Il beta azionario riflette la struttura finanziaria debito/equity presa a riferimento ed è stato stimato, così come il premio di rischio, utilizzando il beta medio relativo ad un campione rappresentativo di comparables operanti nei settori di riferimento (settore pubblicitario/editoriale). Il rischio "specifico" è stato calcolato sulla base della rischiosità intrinseca del business di Editoriale Nazionale e del mercato in cui esso opera.

Di seguito sono riportate le principali ipotesi su cui si sono basate le proiezioni dei flussi finanziari:

  • margini operativi previsionali: la base usata per la determinazione del valore dei margini operativi lordi previsionali è stata la proiezione dei ricavi pubblicitari e dei prodotti editoriali, elaborata tenuto conto del trend economico registrato negli esercizi precedenti e delle aspettative di crescita connesse ai piani strategici predisposti dal Consiglio di Amministrazione della Società, con una particolare contribuzione da parte della attività pubblicitaria digitale, supportate da analisi indipendenti di mercato; sono stati inoltre riflessi sulla struttura dei costi i benefici attesi derivanti dagli interventi posti in essere dal gruppo per attenuare gli effetti negativi della contrazione dei ricavi;
  • variazioni del capitale circolante netto: stimate sulla base degli andamenti storici della rotazione del magazzino, del pagamento dei debiti e dell'incasso dei crediti;
  • investimenti stimati per il mantenimento dell'efficienza dell'attuale capacità produttiva del gruppo.

Tali assunzioni sono per loro natura influenzate da aspettative future circa l'attività editoriale pubblicitaria e lo sviluppo delle condizioni esterne di mercato.

Il test effettuato, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 9 aprile 2025 non ha evidenziato situazioni di impairment.

Per quanto riguarda la partecipazione in EGA non si evidenziano differenziali negativi nel confronto fra il patrimonio netto pro-quota e il valore di carico della stessa. Sulla base dell'andamento della controllata, superiore alle previsioni di Piano, gli Amministratori non ritengono sussistano indicatori di impairment.

Anche per quanto riguarda la partecipazione in Robin non si evidenziano differenziali negativi nel confronto fra il patrimonio netto pro-quota e il valore di carico della stessa. Sulla base dell'andamento della controllata, che opera anche come società tech per il Gruppo e per terzi, gli Amministratori non ritengono sussistano indicatori di impairment.

Relativamente alla valutazione della partecipazione in Poligrafici Printing S.p.A., si sottolinea, in accordo con quanto raccomandato dal Documento Banca d'Italia, CONSOB e Isvap n. 4, del 3 marzo 2010, che gli Amministratori non ritengono rappresentativo il valore di capitalizzazione che emerge dalle quotazioni di Borsa di detta società, che risulta inferiore al relativo patrimonio netto contabile consolidato al 31 dicembre 2024. Gli Amministratori confermano i valori patrimoniali del Gruppo Poligrafici Printing (Poligrafici Printing S.p.A. e sua controllata), non considerando, pertanto, la capitalizzazione di Borsa inferiore al patrimonio netto contabile di riferimento rappresentativo di una perdita di valore. Nell'effettuare tale valutazione gli Amministratori hanno considerato quanto segue:

  • il valore limitato del flottante (di poco superiore al 10%) fa sì che il valore delle azioni sul mercato azionario non rifletta il valore economico del "pacchetto di maggioranza";
  • i costanti risultati operativi positivi realizzati dal Gruppo Poligrafici Printing;
  • i risultati che emergono dal piano approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società.

Gli Amministratori del Gruppo hanno scelto di verificare la recuperabilità degli asset in capo al sub-

gruppo controllato da Poligrafici Printing S.p.A. (C.G.U. Stampa) con il metodo del fair value less-cost of disposal. In particolare la CGU non presenta attività immateriali a vita utile indefinita ad essa allocate, ed il valore recuperabile degli asset è principalmente costituito da rotative, e impianti di produzione, oltre che dallo stabilimento di stampa di Firenze, è stato verificato tramite l'ottenimento di apposite relazioni tecniche redatte da parte di esperti terzi e indipendenti. La valutazione sullo stato delle rotative e delle linee di produzione è stata richiesta anche per supportare la vita utile residua di tali cespiti, reso possibile dallo stato di manutenzione continua e controllata e dagli interventi innovativi di aggiornamento e/o completamento delle linee produttive effettuati costantemente, cui si deve considerare, congiuntamente, il mantenimento (e ampliamento) del portafoglio di clienti non captive. Si precisa per altro che la posizione finanziaria netta della CGU è positiva.

Per quanto riguarda la partecipata Editoriale Immobiliare S.r.l. gli Amministratori ritengono pienamente recuperabile il valore di iscrizione della partecipazione in relazione ai correnti valori di mercato degli immobili, supportati in tale valutazione dalle risultanze di valutazioni redatte da esperti indipendenti.

Attività finanziarie non correnti (4)

(in migliaia di euro) al 31.12.2024 al 31.12.2023
Crediti finanziari verso la controllata C.A.FI. S.r.l. 51 48
Totale 51 48

Attività per imposte differite (5)

(in migliaia di euro) al 31.12.2024 al 31.12.2023
Imposte differite su plusvalenze da fusione 1.597 1.597
Imposte differite attive relative a benefici fiscali teorici per perdite
fiscali riportabili a nuovo 4.288 4.288
Totale 5.885 5.885

Le imposte differite su plusvalenze da fusione riguardano principalmente la plusvalenza iscritta al 31 dicembre 2020 nel bilancio d'esercizio della Società a seguito della riorganizzazione immobiliare.

Le imposte differite attive relative a benefici fiscali teorici per perdite fiscali riportabili a nuovo, derivanti dal consolidato fiscale, sono ritenute recuperabili in considerazione dei risultati positivi attesi dalle società controllate che risultano aderire al consolidato fiscale con la Società, sulla base dei rispettivi piani pluriennali che compongono il piano pluriennale di Gruppo 2025 - 2029.

ATTIVITÀ CORRENTI

Crediti commerciali e diversi (6)

La voce pari a 4.507 migliaia di euro (3.702 migliaia di euro al 31 dicembre 2023) è composta dai seguenti crediti:

(in migliaia di euro) al 31.12.2024 al 31.12.2023
Crediti per IVA di Gruppo verso le società controllate:
- C.A.F.I. S.r.l. - 1
- Editoriale Nazionale S.r.l. - 469
- Editoriale Immobiliare S.r.l. 130 281
- Poligrafici Printing S.p.A. 10 3
- Robin S.r.l. 1 19
- Speed S.r.l. - 488
- Gospeed S.r.l. 7 5
Totale crediti per IVA di Gruppo verso le società controllate 148 1.266
Crediti commerciali verso società controllate:
- Centro Stampa Poligrafici S.r.l. 143 68
- Editoriale Immobiliare S.r.l. 50 10
- Editoriale Nazionale S.r.l. 502 79
- E.G.A. S.r.l. 72 17
- Poligrafici Printing S.p.A. 92 125
- Robin S.r.l. 138 145
- Speed S.r.l. 4 9
Totale crediti commerciali verso società controllate 1.001 453
Crediti finanziari verso controllate:
- C.A.F.I. S.r.l. - 2
- Editoriale Nazionale S.r.l. 1.010 527
- Editoriale Immobiliare S.r.l. 2.107 -
Totale finanziari verso controllate 3.117 529
Crediti finanziari verso soci per dividendi - 1.000
Crediti finanziari verso terzi 200 400
Crediti diversi:
-
Risconti attivi
22 6
-
Altri crediti diversi
19 48
Totale crediti diversi 41 54
Totale 4.507 3.702

I crediti commerciali verso società controllate, pari a 1.001 migliaia di euro, hanno natura commerciale e sono riconducibili alle operazioni effettuate per la prestazione di servizi.

I crediti finanziari verso controllate sono regolati alle normali condizioni di mercato.

I crediti finanziari verso terzi per 200 migliaia di euro rappresentano quanto ancora da incassare a seguito della vendita dell'Hotel Royal Garden.

Attività finanziarie correnti (7)

(in migliaia di euro) al 31.12.2024 al 31.12.2023
Poligrafici Printing S.p.A. 2 2
Totale 2 2

Si tratta di Attività finanziarie designate a Fair value through profit or loss ("FVTPL").

Crediti per imposte correnti (8)

(in migliaia di euro) al 31.12.2024 al 31.12.2023
Ritenute d'acconto rivenienti dal consolidato fiscale 202 114
Credito verso erario per altre imposte 6 6
Totale 208 120

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (9)

Le disponibilità liquide sono pari a 264 migliaia di euro (479 migliaia di euro al 31 dicembre 2023) e sono rappresentate dai saldi attivi dei conti correnti bancari. Le linee di credito disponibili, e totalmente utilizzate al 31 dicembre 2024, ammontano 5.159 migliaia di euro. Per l'analisi della dinamica finanziaria si rimanda al rendiconto finanziario.

PATRIMONIO NETTO Capitale sociale (10)

Il capitale sociale ammonta a 39.232 migliaia di euro ed è costituito da azioni dal valore nominale di 0,19 euro, come deliberato dall'assemblea dei Soci del 27 giugno 2020 ai sensi dell'art. 2446 del codice civile. Il valore nominale delle azioni proprie (507 migliaia di euro) è stato portato a riduzione del capitale sociale come previsto dallo IAS 32. Tutte le azioni ordinarie emesse sono interamente versate. La distribuzione di dividendi da parte di Monrif e delle società controllate potrà avvenire nei limiti degli utili d'esercizio nonché di utili portati a nuovo a condizione che:

  • nel caso di Monrif, sia rispettato il "Parametro Finanziario Distribuzione", cioè un rapporto tra Posizione Finanziaria Netta e EBITDA consolidato inferiore o uguale a 3, calcolato pro forma al momento della eventuale distribuzione di dividendi, e
  • nel caso delle società controllate di Monrif nel cui capitale è entrato un socio di minoranza, siano rispettati i Parametri Finanziari a livello di Gruppo.

Ulteriori limiti sono previsti nel caso in cui i proventi derivino dalla vendita di quote di minoranza in società partecipate da parte di Monrif; in particolare, quando Monrif ricevesse proventi netti (anche a titolo di distribuzione di dividendi) per le sopracitate vendite per un importo complessivo superiore a Euro 1 milione, l'importo dei proventi che eccedono tale valore sarà imputato per una quota pari al 60%, a rimborso dell'indebitamento finanziario, mentre il restante 40% potrà essere distribuito da Monrif come dividendo nel caso sia rispettato il Parametro Finanziario Distribuzione oppure imputato, anche per questa quota, a rimborso dell'indebitamento finanziario.

Riserve e Utili (perdite) accumulati (11)

La composizione e la movimentazione delle riserve e degli utili (perdite) a nuovo sono dettagliate nel "Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto". Ai sensi dell'art. 2427 comma 7 bis si riporta il dettaglio dell'origine delle riserve, della loro possibilità di utilizzazione e distribuibilità, nonché della loro avvenuta utilizzazione nei precedenti tre esercizi.

(in migliaia di euro) Importo Possibilità
di utilizzo
Quota
disponibile
Utilizzi effettuati
3 anni precedenti
Per
copertura
Per altre
Capitale sociale 38.724.420 - perdite
-
ragioni
-
Altre riserve 1.634.485 A, B, C 1.634.485 - -
Riserva da fair value 2.173.484 B - - -
Utili (perdite) a nuovo degli
esercizi precedenti 97.036 A, B, C 97.036 - -
Utile (perdita) dell'esercizio 1.771.433 A, B, C 1.771.433 - -
Totale 44.400.858 3.502.954
Quota non distribuibile 40.897.904
Residua quota distribuibile 3.502.954

A: per aumento di capitale; B: per copertura perdite; C: per distribuzione ai Soci

PASSIVITÀ NON CORRENTI

Fondo TFR e trattamento di quiescenza (12)

La movimentazione dei fondi è riportata nella tabella che segue:

(in migliaia di euro) 31 12 24 31 12 23
Valore attuale dell'obbligazione all'inizio dell'esercizio 174 149
Rivalutazione del Fondo 4 3
Quota del TFR dell'esercizio 23 23
Contributo FPLD (1) (1)
Imposta sostitutiva sulla rivalutazione (1) -
Benefici erogati (1) -
Altre (4) -
Valore attuale dell'obbligazione alla fine dell'esercizio 194 174

Debiti per imposte differite (13)

La voce ammonta a 1.296 migliaia di euro; si riferisce principalmente alla fiscalità relativa al conferimento di alcuni immobili rinvenienti dalla operazione di fusione dell'esercizio 2020 conferiti nella controllata Editoriale Immobiliare S.r.l.

(in migliaia di euro) 31 12 24 31 12 23
Imposte sul plusvalore di un terreno agricolo 26 26
Imposte sul plusvalore di un immobile sito a Ravenna - 30
Imposte sul plusvalore di uno stabilimento 808 808
Imposte sul plusvalore di un terreno ceduto 462 462
TOTALE 1.296 1.326

PASSIVITÀ CORRENTI Debiti commerciali (14)

Al 31 dicembre 2024 i debiti commerciali erano così costituiti:

(in migliaia di euro) al 31.12.2024 al 31.12.2023
Debiti verso fornitori 274 283
Debiti commerciali verso società controllate:
- Centro Stampa Poligrafici S.r.l. 2.811 3.891
- Editoriale Nazionale S.r.l. 865 28
- Emiliana Grandi Alberghi S.r.l. 1 1
- GoSpeed S.r.l. 9 4
- Poligrafici Printing S.p.A. - 774
Totale debiti verso controllate 3.686 4.698
Totale 3.960 4.981

Altri debiti (15)

Al 31 dicembre 2024 gli altri debiti erano così costituiti:

(in migliaia di euro) al 31.12.2024 al 31.12.2023
Debiti verso dipendenti 69 47
Debiti verso organi sociali 461 447
Debiti verso collaboratori esterni e professionisti 217 215
Debiti verso istituti di previdenza 97 92
Debiti per imposte e tasse diverse 17 24
Debiti per IVA di Gruppo verso le società controllate:
- C.A.F.I. S.r.l. - 1
- Centro Stampa Poligrafici S.r.l. 3.732 3.381
- Editoriale Nazionale S.r.l. 673 -
- Emiliana Grandi Alberghi S.r.l. 1.115 857
- Robin S.r.l. - 1.475
- Speed S.r.l. 536 876
- Debiti verso erario per IVA 283 373
Totale debiti per IVA di Gruppo verso le società controllate 6.339 6.963
Altri debiti 22 19
Totale 7.222 7.807

I debiti verso organi sociali riguardano debiti verso il Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale e i Comitati.

Debiti finanziari correnti (16)

La voce debiti finanziari risulta così composta:

(in migliaia di euro) al 31.12.2024 al 31.12.2023
Debiti verso banche 5.305 5.731
Debiti finanziari correnti verso le società controllate:
- Emiliana Grandi Alberghi S.r.l. 4.979 3.214
- Poligrafici Printing S.p.A. 3.722 2.148
- Robin S.r.l. 555 527
- Speed S.r.l. 2.690 2.564
Totale debiti finanziari correnti verso le società controllate 11.946 8.453
Totale 17.251 14.184

I debiti verso le banche sono rappresentati dagli scoperti di conto corrente.

I debiti finanziari correnti verso le società controllate sono accordati a titolo oneroso, a tassi correnti di mercato e sono comprensivi di interessi maturati al 31 dicembre 2024.

Debiti per locazioni finanziarie (17)

(in migliaia di euro) al 31.12.2024 al 31.12.2023
Debiti verso società di leasing non correnti 11 17
Debiti verso società di leasing correnti 6 6
Totale 17 23

I debiti verso società di leasing si riferiscono al contratto di noleggio di un'auto aziendale.

Debiti per imposte correnti (18)

I debiti per imposte correnti accolgono i debiti e crediti verso le società controllate a seguito dell'adesione al consolidato fiscale.

(in migliaia di euro) al 31.12.2024 al 31.12.2023
Debiti verso società controllate per adesione al consolidato fiscale:
- C.A.F.I. S.r.l. 3 (3)
- Editoriale Immobiliare S.r.l. 360 178
- Editoriale Nazionale S.r.l. 1.920 3.228
- Emiliana Grandi Alberghi S.r.l. 502 296
- GoSpeed S.r.l. 1 1
- Poligrafici Printing S.p.A. (305) (1.437)
- Robin S.r.l. (162) (167)
- Speed S.r.l. (79) (16)
Totale 2.240 2.080

CONTO ECONOMICO

Ricavi per prestazioni di servizi (19)

(in migliaia di euro) Anno 2024 Anno 2023
Ricavi per prestazioni di servizi:
- Prestazioni amministrative addebitate alle società del Gruppo 834 638
- Altri addebiti alle società del Gruppo 118 125
Totale 952 763

Altri ricavi (20)

(in migliaia di euro) Anno 2024 Anno 2023
Rimborsi diversi 13 28
Plusvalenze - 7
Sopravvenienze attive 717 22
Totale 730 57

Le sopravvenienze attive per 717 migliaia di euro riguardano l'incasso di un credito vantato nei confronti della società Presse Alliance che fu totalmente svalutato nell'esercizio 2005 ed incassato nell' esercizio 2024. Il valore è esposto al netto dei costi sostenuti per il recupero pari a 785 migliaia di euro.

Costi del lavoro (21)

La suddivisione della voce "costi del personale" risulta la seguente:

(in migliaia di euro) Anno 2024 Anno 2023
Salari e stipendi 304 297
Oneri sociali 103 103
Trattamento di fine rapporto 27 26
Altri costi 25 21
Totale 459 447

Di seguito si riporta l'organico medio dell'esercizio a tempo indeterminato:

(numero) Anno 2024 Anno 2023
Dirigenti e impiegati 7 8

Di seguito si riporta l'organico puntuale di fine esercizio a tempo indeterminato:

(numero) al 31.12.2024 al 31.12.2023
Dirigenti e impiegati 7 8

Ammortamenti e perdite di valore delle immobilizzazioni (22)

Gli ammortamenti sono così formati:

(in migliaia di euro) Anno 2024 Anno 2023
Ammortamenti di immobilizzazioni materiali acquisite in leasing 6 3
Perdita di valore delle immobilizzazioni materiali - 100
Totale 6 103

A seguito delle valutazioni emerse dalle perizie valutative effettuate su alcuni immobili è stato adeguato, nell'esercizio 2023, il fair value dello stabilimento ex Grafica Editoriale Printing registrando una svalutazione per 100 migliaia di euro.

Altri costi operativi (23)

I costi industriali e generali risultano così composti:

(in migliaia di euro) Anno 2024 Anno 2023
Spese di rappresentanza 1 1
Costi industriali
-
Costi di manutenzione
25 30
-
Diversi
- 2
Totale costi industriali 25 32
Costi generali:
-
Compensi Organi sociali
392 404
-
Compensi società di revisione
86 83
-
Consulenze
692 597
-
Prestazioni servizi amministrativi
53 47
-
Imposte e tasse
136 141
-
Telefoniche e postali
1 1
-
Diversi
166 170
Totale costi generali 1.526 1.443
Costi per godimento di beni di terzi 59 56
Altri costi 29 6
Totale 1.640 1.538

Le consulenze includono i costi per il rinnovo della convenzione bancaria per circa 302 migliaia di euro.

Proventi finanziari (24)

(in migliaia di euro) Anno 2024 Anno 2023
Interessi attivi:
verso banche
-
4 3
verso società controllate
-
91 29
Dividendi da società controllate 2.320 2.308
Totale 2.415 2.340

Al 31 dicembre 2024 i dividendi sono stati percepiti da Ega S.r.l. per 1, 5 milioni di euro e da Poligrafici Printing S.p.A. per 820 migliaia di euro.

Oneri finanziari (25)

(in migliaia di euro) Anno 2024 Anno 2023
Interessi passivi:
- verso banche 343 299
- per leasing 1 1
- verso società controllate 451 261
Altri oneri finanziari 4 1
Totale 799 562

Proventi e (oneri) da valutazione delle partecipazioni (26)

(in migliaia di euro) Anno 2024 Anno 2023
Svalutazioni e oneri da valutazione di partecipazioni:
-
di partecipazioni controllate
- 2.518
Totale - 2.518

Al 31 dicembre 2023 era stata effettuata la svalutazione nella partecipazione in Editoriale Nazionale a seguito delle risultanze del test di impairment. Al 31 dicembre 2024, come riportato nella Nota (3) non sono emersi indicatori di impairment.

Imposte correnti, differite e prepagate (27)

(in migliaia di euro) Anno 2024 Anno 2023
Imposte correnti:
- IRES - -
- IRAP - -
- -
Imposte differite: - -
- IRES (538) (242)
- IRAP - (5)
(538) (247)
Totale imposte: - -
- IRES (538) (242)
- IRAP - (5)
(538) (247)
Imposte degli esercizi precedenti (40) (5)
Totale (578) (252)

Riconciliazione tra oneri fiscali effettivi e teorici

Dettaglio imposte differite e anticipate

I.R.E.S.

(in migliaia di euro) al 31 dicembre 2024 al 31 dicembre 2023
Imponibile Imposta Imponibile Imposta
24% 24%
Risultato prima delle imposte e onere fiscale teorico 1.193 286 (2.008) (482)
Costi non deducibili 260 62 2.609 626
Redditi non tassabili (3.704) (889) (2.192) (526)
Differenze temporanee con fiscalità non rilevata (125) (30) 200 48
Effetto rettifica aliquota su importi differiti - 33 383 92
Totale I.RE.S. (2.376) (538) (1.008) (242)
Imposte degli esercizi precedenti (40) (5)
Imposte sul reddito iscritte in bilancio (correnti e
differite) (578) (247)

I.R.A.P.

(in migliaia di euro) al 31 dicembre 2024
al 31 dicembre 2023
Imponibile Imposta Imponibile Imposta
3,9% 3,9%
Differenze
temporanee
deducibili
in
esercizi
precedenti - - (116) (5)
Totale imposte differite attive - - (116) (5)

Gestione del rischio finanziario

Si rimanda alla Relazione sulla Gestione per quanto riguarda le attività svolte dalla Monrif S.p.A. per la gestione dei rischi.

Rischi connessi al fabbisogno di mezzi finanziari

Per la gestione del fabbisogno finanziario, la Società adotta una procedura vincolante che impone il rigoroso rispetto di criteri di prudenza e di rischio limitato nella scelta delle opzioni di finanziamento/investimento e l'assoluto divieto di porre in essere operazioni di natura speculativa.

L'evoluzione della situazione finanziaria della Società dipende da numerose condizioni, ivi incluse, il raggiungimento degli obiettivi previsti, nonché l'andamento delle condizioni generali dell'economia, dei mercati finanziari e dei settori in cui opera. Le azioni intraprese per il contenimento dei costi, evidenziate nella relazione alla gestione, consentiranno il riassorbimento dei fabbisogni di capitale di funzionamento e generazione di risorse per far fronte ai fabbisogni delle nuove scadenze dei debiti finanziari.

Gli amministratori hanno predisposto un'analisi del fabbisogno finanziario dei prossimi 12 mesi dall'approvazione del bilancio d'esercizio. Sulla base delle assunzioni del piano e delle analisi effettuate è emerso che i flussi di cassa attesi dalla gestione corrente e gli affidamenti concessi sono sufficienti a far fronte all'intero fabbisogno finanziario dei prossimi 12 mesi.

Gli Istituti di Credito hanno deliberato favorevolmente in data 24 aprile 2024, in merito alla ridefinizione delle principali condizioni relative agli affidamenti in essere. In particolare, gli Istituti di credito hanno: (i) prolungato al 31 dicembre 2027 le linee per cassa di Monrif, le linee commerciali di Gruppo e la linea revolving di Editoriale Nazionale, (ii) definito i nuovi Parametri Finanziari previsti a partire dal dicembre 2024, (iii) rimodulato il piano di ammortamento del finanziamento in capo a Editoriale Immobiliare e (iv) concesso nuove linee di firma a supporto dello sviluppo del business alberghiero.

Il nuovo accordo bancario include nuovi presidi di controllo del piano 2024 – 2028, mediante un rafforzamento dei covenant e un meccanismo di equity cure. In particolare viene previsto un meccanismo con date di rilevazioni semestrali a partire dal 31 dicembre 2024 che riguarda:

a) un Test sulla cassa minima, da effettuare entro un mese dalla data di rilevazione. Se la cassa consolidata è al di sotto della cassa minima, Monrif dovrà procurare un apporto di liquidità da parte degli azionisti entro i tre mesi successivi alla dichiarazione di rispetto attestante lo sforamento. L'apporto di liquidità dovrà fare in modo che la cassa disponibile ritorni al livello di cassa minima di riferimento. Per quanto riguarda il parametro della cassa minima al 31 dicembre 2024, questo dovrà essere normalizzato per tener conto dell'eventuale mancato incasso del contributo statale sulle copie vendute nel 2022;

b) un test sul parametro posizione finanziaria netta ante IFRS 16/Margine operativo lordo, da effettuare in concomitanza del test sui covenant finanziari. In caso di sforamento del parametro equity cure per almeno due volte consecutive, Monrif dovrà procurare un apporto di liquidità da parte degli azionisti entro i tre mesi successivi alla dichiarazione di rispetto attestante lo sforamento. In caso di primo sforamento, il secondo test verrà effettuato sul parametro base di riferimento. L'apporto di liquidità dovrà far in modo che il parametro ritorni al livello del parametro base di riferimento.

L'apporto di liquidità potrà avvenire mediante aumenti di capitale, versamenti a fondo perduto o finanziamenti soci subordinati, a scelta di Monrif. Monrif dovrà avviare le attività societarie finalizzate all'aumento di capitale entro due mesi dall'invio della dichiarazione di rispetto attestante lo sforamento, a meno che entro tale termine non abbia indicato agli Istituti le diverse modalità con cui sarà effettuato l'apporto di liquidità (i.e. versamenti a fondo perduto o finanziamenti soci subordinati).

In ogni caso, l'obbligo di equity cure scatterà solo qualora l'importo da versare sia superiore ad Euro 0,5 milioni.

Strumenti finanziari: informazioni integrative

Nella tabella che segue sono riportati i valori contabili per ogni classe identificata dall'IFRS 9, come richiesto dall'IFRS 7.

Tale valore contabile coincide generalmente con la valutazione al costo ammortizzato delle Attività/passività finanziarie, ad eccezione degli strumenti derivati e degli Altri strumenti di capitale valutati al fair value. Per il valore equo si rimanda alle note illustrative delle singole poste.

(in migliaia di euro) Attività finanziarie al FV
imputato al Conto
Economico
Attività
finanziarie
al FV
imputato
ad OCI
Al
31.12.2024
Attività finanziarie non correnti 51 - 51
Altri crediti finanziari 51 - 51
Attività finanziarie - Depositi cauzionali - - -
Attività finanziarie correnti 1.220 - 1.220
Crediti commerciali 1.001 - 1.001
Crediti finanziari verso terzi 200 - 200
Crediti diversi 19 - 19
Totale Attività Finanziarie 1.271 - 1.271
Cassa e altre attività equivalenti 264 - 264
Totale Attività Finanziarie 1.535 - 1.052
(in migliaia di euro) Passività
finanziarie
al FV
imputato
al Conto
Economico
Passività
finanziarie
al FV
imputato
ad OCI
al
31.12.2024
Passività finanziarie non correnti 11 - 11
Passività finanziarie non correnti 11 - 11
Parte a lungo termine dei finanziamenti bancari - - -
Passività non correnti per contratti di locazione 11 - 11
Passività finanziarie correnti 21.239 - 21.239
Debiti commerciali 3.960 - 3.960
Altri debiti 22 - 22
Debiti verso istituti finanziari 5.305 - 5.305
Parte a breve termine dei finanziamenti bancari - - -
Debiti finanziari verso controllate 11.946 11.946
Debiti verso altri finanziatori - - -
Passività correnti per contratti di locazione 6 - 6
Totale Passività Finanziarie 21.250 - 21.250

Nella categoria "Attività finanziarie" sono classificate, ove presenti:

  • attività finanziarie valutate al fair value imputato a conto economico;
  • attività finanziarie valutate al fair value imputato a conto economico complessivo;
  • attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, tra cui: crediti commerciali;
  • crediti diversi, dai quali, ai fini della rappresentazione in oggetto sono esclusi: crediti verso l'Erario e crediti IVA verso società controllate, crediti verso Enti Previdenziali, crediti per contributi statali ed i risconti attivi;
  • altre attività non correnti, dalle quali, ai fini della rappresentazione in oggetto sono esclusi i crediti per imposti anticipate;
  • crediti finanziari correnti e non;
  • disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

Nella categoria "Passività finanziarie" sono classificate, ove presenti:

  • passività finanziarie valutate al costo ammortizzato, tra cui:
  • debiti diversi, dai quali, ai fini della rappresentazione in oggetto sono esclusi: debiti verso l'Erario e debiti IVA verso società controllate, dediti verso Enti Previdenziali, debiti verso il personale, risconti passivi ed il debito per ferie maturate e non godute;
  • debiti finanziari correnti e non correnti;
  • passività finanziarie per contratti di locazione;
  • passività finanziarie valutate al fair value imputato a conto economico;
  • passività finanziarie valutate al fair value imputato a conto economico complessivo.

Fair value – gerarchia

La determinazione del fair value delle attività e delle passività avviene secondo metodologie classificabili nei vari livelli di gerarchia del fair value così come definita dall'IFRS 13. In particolare, la Società fa ricorso a modelli interni di valutazione, generalmente utilizzati nella pratica finanziaria, sulla base di prezzi forniti dagli operatori di mercato o di quotazioni rilevate su mercati attivi. Tutti gli strumenti finanziari iscritti al valore equo sono classificati in tre categorie definite di seguito:

Livello 1: quotazioni di mercato;

  • Livello 2: tecniche valutative (basate su dati di mercato osservabili);
  • Livello 3: tecniche valutative (non basate su dati di mercato osservabili).
Attività valutate al fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3 al 31.12.2024
Attività finanziarie - Strumenti finanziari 2 - - 2
Investimenti immobiliari valutati al fair value - 4.394 - 4.394
Totale attività valutate al fair value 2 4.394 - 4.396

Informazioni richieste dalla Legge 124 del 4 agosto 2017 art.1 commi 125-129

Si riportano di seguito i principali criteri adottati dalla Monrif S.p.A. per l'elaborazione della informativa richiesta ai sensi dalla Legge 124 del 4 agosto 2017 art.1 commi 125-129. In linea con quanto indicato nella circolare Assonime n.5 "Attività d'impresa e concorrenza", pubblicata in data 22 febbraio 2019, sono state considerate le sovvenzioni, i contributi ed i vantaggi economici di qualunque genere ricevuti dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024. Di seguito si espongono le casistiche presenti:

Contributi sulla formazione

Relativamente ai suddetti contributi sull'apposito Registro Nazionale degli Aiuti di Stato all'indirizzo: https://www.rna.gov.it/RegistroNazionaleTrasparenza/faces/pages/TrasparenzaAiuto.jspx sono dettagliate tutte le informazioni dei contributi ricevuti dalla Società.

Proposta di destinazione del risultato dell'esercizio

Il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2024 è stato esaminato e approvato dal Consiglio di Amministrazione di Monrif riunitosi in data 29 aprile 2024 e presenta un utile per Euro 1.771.433 Alla luce di quanto sopra illustrato, il Consiglio di Amministrazione Vi propone di adottare le seguenti deliberazioni:

"L'Assemblea ordinaria di Monrif S.p.A.

  • a) vista la relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione;
  • b) esaminato il progetto di bilancio della Società al 31 dicembre 2024 e il bilancio consolidato della Società al 31 dicembre 2024;
  • c) preso atto delle relazioni del Collegio Sindacale e della società di revisione;

DELIBERA

di destinare l'utile d'esercizio di 1.771.433 secondo quanto riportato successivamente:

(in unità di euro) 31 12 24
Risultato d'esercizio 1.771.433
a Riserva legale 88.572
a Utili (perdite) degli esercizi precedenti 1.682.861
Residuano -
Utili (perdite) degli esercizi precedenti 97.036
Destinazione risultato dell'esercizio 2024 1.682.861
Totale utili (perdite) degli esercizi precedenti 1.779.897

Il Consiglio di Amministrazione

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Monrif S.p.A.

Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

EY S.p.A. Via Massimo D'Azeglio, 34 40123 Bologna

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Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

Agli Azionisti della Monrif S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio d'esercizio

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio della Monrif S.p.A. (la Società), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2024, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono le informazioni rilevanti sui principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2024, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, in conformità ai principi contabili IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Abbiamo identificato i seguenti aspetti chiave della revisione contabile:

Aspetti chiave Risposte di revisione
Valutazione del presupposto della continuità
aziendale

Al 31 dicembre 2024 il Patrimonio netto della Monrif S.p.A., inclusivo dell'utile dell'esercizio pari a 1.771 migliaia di euro, ammonta a 44.400 migliaia di euro e l'indebitamento finanziario netto ammonta a 13.685 migliaia di euro, di cui 13.674 migliaia di euro a breve termine. In considerazione della struttura patrimoniale e finanziaria della Società e delle attività da questa svolta (assunzione di partecipazioni e locazione immobiliare), il presupposto della continuità aziendale della Capogruppo si fonda sull'andamento reddituale e sulla situazione finanziaria delle società controllate nei rispettivi settori di riferimento.

Nel corso del mese di novembre 2024 la Società ha ottenuto il waiver da parte degli Istituti di credito, necessario per avviare il processo di delisting attualmente in corso, senza dover intervenire a modificare gli accordi sottoscritti con tali istituti in data 24 aprile 2024; inoltre i covenants previsti sui finanziamenti in essere e da calcolare sulla base dei dati consuntivati al 31 dicembre 2024 sono risultati soddisfatti. I risultati dell'esercizio sono stati negativamente influenzati principalmente dalla situazione di incertezza del contesto economico, che ha indotto le imprese a diminuire gli investimenti in comunicazione a livello nazionale, dal venire meno della c.d. pubblicità legale, che ha inciso sui risultati della raccolta pubblicitaria, dalla progressiva contrazione nell'acquisto dei quotidiani e dagli ingenti oneri finanziari, parzialmente compensati dagli interventi che il Governo ha stanziato a favore dell'editoria e dal ricorso a strumenti di prepensionamento e ad altre iniziative di efficientamento, che hanno permesso di contenere significativamente il costo del lavoro.

Ciò premesso, le prospettive legate al contesto macroeconomico e la fase di evoluzione che il mercato editoriale attraversa da anni hanno determinato la necessità di aggiornare alcune assunzioni del piano 2024-2028. Pertanto, gli amministratori di Monrif S.p.A. hanno aggiornato e approvato nella riunione del

Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro:

  • la comprensione degli elementi alla base della valutazione degli amministratori in merito al presupposto della continuità aziendale e l'analisi delle assunzioni chiave del Piano approvato dal Consiglio di Amministrazione della Monrif S.p.A. il 9 aprile 2025;
  • l'analisi delle differenze fra i dati previsionali dell'esercizio 2024 contenuti nel precedente piano 2024- 2028 e quelli consuntivati per il medesimo esercizio;
  • l'analisi delle differenze fra i dati previsionali contenuti nel Piano Industriale 2025-2029 ed i dati dei corrispondenti periodi futuri contenuti nel precedente piano;
  • la valutazione della capacità del Gruppo di rispettare i propri impegni finanziari nell'arco temporale dei 12 mesi successivi alla data di riferimento del bilancio;
  • l'esame degli eventi avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio;
  • l'ottenimento di attestazioni scritte da parte della Direzione relative ai piani d'azione futuri.

Nelle nostre verifiche ci siamo anche avvalsi dell'ausilio di nostri esperti in tecniche di valutazione, che hanno analizzato il documento predisposto dal soggetto terzo e indipendente ed effettuato analisi di ragionevolezza sulle assunzioni chiave alla base del Piano. Infine, abbiamo esaminato l'adeguatezza dell'informativa fornita nelle note illustrative al bilancio d'esercizio relativamente a tale aspetto.

Consiglio di Amministrazione del 9 aprile 2025 il piano industriale 2025-2029 (il "Piano") assoggettato a Independent Business Review che si basa su alcuni elementi fondamentali, in continuità con le strategie già approvate nei precedenti esercizi, ed in particolare su (i) lo sviluppo del digitale, (ii) il risparmio strutturale nel costo del lavoro attraverso una serie di interventi volti ad adeguare la struttura dei costi al nuovo modello di business, (iii) le aspettative di crescita del settore alberghiero. Gli amministratori hanno inoltre aggiornato l'analisi del fabbisogno finanziario del Gruppo per i prossimi dodici mesi, sulla base della quale è emerso che le disponibilità liquide, gli affidamenti concessi e i flussi di cassa attesi dalla gestione corrente, inclusivi dei contributi a sostegno del settore editoriale attualmente previsti dalle manovre governative, risultano sufficienti a far fronte al fabbisogno finanziario a livello di Gruppo in tale arco temporale, nonché il rispetto dei covenants previsti dagli accordi interbancari.

Gli amministratori hanno predisposto il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024 secondo il presupposto della continuità aziendale, tenuto conto dei flussi di cassa attesi dalla gestione operativa per i prossimi 12 mesi dalla data di approvazione del bilancio e confidenti che le previsioni economiche del Piano si possano realizzare nei tempi e nei modi ivi previsti. Le assunzioni alla base dell'elaborazione del Piano, le proiezioni dei fabbisogni finanziari e quindi le successive valutazioni in merito al presupposto della continuità aziendale sono per loro natura complesse e implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei ricavi e degli effetti del processo di razionalizzazione dei costi. Tali previsioni sono soggette a possibili ricadute legate all'attuale scenario macroeconomico e geopolitico e alle incertezze tipiche del settore e di ogni attività previsionale, le quali potrebbero influenzare i risultati che saranno effettivamente conseguiti, nonché le relative modalità e tempistiche di manifestazione. In considerazione del giudizio richiesto agli amministratori nello sviluppo delle assunzioni e delle attività previsionali a sostegno del presupposto della continuità aziendale riflesse nel Piano, abbiamo ritenuto

che questa tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.

L'informativa di bilancio relativa alla valutazione del presupposto della continuità aziendale è riportata nel paragrafo "Valutazione degli amministratori in merito al presupposto della continuità aziendale" delle note illustrative al bilancio d'esercizio.

Valutazione delle partecipazioni in società controllate

Le partecipazioni in società controllate al 31 dicembre 2024 presentano un valore pari a 61.283 migliaia di euro (58.284 migliaia di euro al 31 dicembre 2023).

La Direzione valuta almeno annualmente la presenza di indicatori di impairment sulle partecipazioni in società controllate, coerentemente con la propria strategia di gestione delle società controllate all'interno del Gruppo e, qualora si manifestino, assoggetta ad impairment test tali attività. In particolare, il test di impairment effettuato, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 9 aprile 2025, non ha evidenziato situazioni di impairment.

I processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile di ciascuna partecipazione sono basati su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento all'identificazione di indicatori di impairment, alla previsione della loro redditività futura per il periodo del Piano 2025-2029 del Gruppo (il "Piano"), alla determinazione dei flussi di cassa normalizzati alla base della stima del valore terminale e alla determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e di attualizzazione applicati alle previsioni dei flussi di cassa futuri, così come alla determinazione del fair value less cost of disposal ove applicabile. In considerazione del giudizio richiesto, della complessità delle assunzioni utilizzate nella stima del valore recuperabile delle partecipazioni in società controllate, del settore di appartenenza e della rilevanza del valore delle stesse, abbiamo ritenuto che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.

Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro:

  • l'analisi della procedura e dei controlli chiave posti in essere dalla Società in merito alla identificazione di eventuali perdite di valore e alla valutazione delle partecipazioni in società controllate tenuto conto della procedura di impairment test approvata dal Consiglio di Amministrazione del 9 aprile 2025;
  • l'analisi delle assunzioni chiave e delle metodologie utilizzate nel processo di impairment, comprese le previsioni dei ricavi, dei risultati operativi e dei flussi di cassa futuri, incluso il confronto con dati e previsioni di settore.

Inoltre, le nostre procedure hanno riguardato:

  • la coerenza delle previsioni dei flussi di cassa futuri con il Piano per il periodo 2025-2029;
  • l'analisi delle previsioni, rispetto a quanto incluso nelle precedenti previsioni;
  • la verifica della determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e dei tassi di attualizzazione.

Nelle nostre verifiche ci siamo anche avvalsi dell'ausilio di nostri esperti in tecniche di valutazione, che hanno eseguito un ricalcolo indipendente, ed effettuato analisi di sensitività sulle assunzioni chiave al fine di determinare i cambiamenti delle assunzioni che potrebbero impattare significativamente la valutazione del

L'informativa di bilancio relativa alla valutazione delle partecipazioni in società controllate è riportata nel paragrafo "Partecipazioni in società controllate" e nella nota illustrativa 2 "Partecipazioni", che in particolare descrive il processo di determinazione del valore recuperabile di ciascuna partecipazione, le assunzioni valutative utilizzate e le analisi di sensitività del valore recuperabile al variare delle principali assunzioni valutative.

valore recuperabile delle partecipazioni in società controllate.

Infine, abbiamo esaminato l'informativa fornita nelle note illustrative del bilancio, in particolare con riferimento a possibili cambiamenti nelle principali assunzioni che potrebbero comportare una riduzione di valore delle partecipazioni in società controllate.

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio d'esercizio

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità ai principi IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed

appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti od eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;

  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze, e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Società;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori e della relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dai principi di revisione internazionali (ISA Italia), tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le azioni intraprese per eliminare i relativi rischi o le misure di salvaguardia applicate.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

L'assemblea degli azionisti della Monrif S.p.A. ci ha conferito in data 24 aprile 2019 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi con chiusura dal 31 dicembre 2019 al 31 dicembre 2027.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) n. 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815

Gli amministratori della Monrif S.p.A. sono responsabili per l'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF – European Single Electronic Format) (nel seguito "Regolamento Delegato") al bilancio d'esercizio, da includere nella relazione finanziaria annuale.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024 alle disposizioni del Regolamento Delegato.

A nostro giudizio, il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2024 è stato predisposto nel formato XHTML, in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato.

Giudizi e dichiarazione ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), e-bis) ed e-ter), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e ai sensi dell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58

Gli amministratori della Monrif S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Monrif S.p.A. al 31 dicembre 2024, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di:

  • esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, con il bilancio d'esercizio;
  • esprimere un giudizio sulla conformità alle norme di legge della relazione sulla gestione, esclusa la sezione relativa alla rendicontazione consolidata di sostenibilità, e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58;
  • rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi nella relazione sulla gestione e in alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e le specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, sono coerenti con il bilancio d'esercizio della Monrif S.p.A. al 31 dicembre 2024.

Inoltre, a nostro giudizio, la relazione sulla gestione, esclusa la sezione relativa alla rendicontazione consolidata di sostenibilità, e le specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, comma 2, lettera e-ter), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Il nostro giudizio sulla conformità alle norme di legge non si estende alla sezione della relazione sulla gestione relativa alla rendicontazione consolidata di sostenibilità. Le conclusioni sulla conformità di tale sezione alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione e all'osservanza degli obblighi di informativa previsti dall'art. 8 del Regolamento (UE) 2020/852 sono formulate da parte di altro revisore nella relazione di attestazione ai sensi dell'art. 14-bis del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39.

Bologna, 30 aprile 2025

EY S.p.A. Elisa Vicenzi

(Revisore Legale)

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