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Pre-Annual General Meeting Information May 26, 2021

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Pre-Annual General Meeting Information

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ECONOMIA

PIAZZA AFFARI I migliori Valore var% su rif. I peggiori Valore var% su rif. NEW YORK Dow Jones 34.429,340 0,10 DOLLARO Americano 1,226 0,43
NEW YORK Nasdaq 13.670,897 0,07 STERLINA Inglese 0,866 0,19
Valore % 1) Emak 1,930 7,46 1) Vonovia SE 49,280 -4,50 LONDRA FTSE 100 7.029,790 -0,31 FRANCO Svizzero 1,098 0,18
FTSE MIB 24.892,900 0,01 2) Alkemy 13,550 7,11 2) Siemens Energy 25,790 -4,48 FRANCOFORTE Dax 30 15.465,090 0,18 YEN Giapponese 133,490 0,39
FTSE Italia All Share 27.243,800 -0,01 3) Giglio group 2,200 6,02 3) Gabetti 1,044 -4,40 BORSE ESTERE PARIGI Cac 40 6.390,270 -0,28 DOLLARO Australiano 1,579 -0,12
FTSE Italia Mid Cap 45.907,700 -0,20 4) Astaldi 0,358 5,92 4) Amgen 199,200 -4,21 TOKYO Nikkei 225 28.553,981 0,67 CAMBI DOLLARO Canadese 1,476 0,18
FTSE Italia Star 52.571,310 0,34 5) Wiit 17,312 5,11 5) Gilead Sciences 54,280 -3,55 ZURIGO SMI 11.305,740 0,71 CORONA Danese 7,436 -0,01

IL DESTINO DELL'ULTIMA BANCA COOPERATIVA QUOTATA IN BORSA

Cimbri «prenota» la Popolare Sondrio

UnipolSai acquista un altro 6,6%, per salire al 9,5%. Esborso atteso di 125 milioni

Cinzia Meoni

Carlo Cimbri, ad di Unipol, fa la sua mossa e blinda il controllo Banca Popolare di Sondrio, l'ultima popolare rimasta in Piazza Affari con 150 anni di storia alle spalle. Il gruppo finanziario che fa capo alle cooperative che, già un anno fa si era portato avanti rilevando il 2,9% dell'istituto guidato dall'ad Mario Alberto Pedranzini, ha annunciato ieri di aver prenotato un altro 6,62 per

L'OPERAZIONE Il gruppo: «Favoriremo lo sviluppo dell'istituto» Ma il mercato vede Bper

cento. L'operazione consente a Unipol di acquisire un posto in prima fila in Popolare Sondrio a ridosso della prevista trasformazione di spa che, salvo imprevisti, dovrebbe avvenire entro fine anno, con un investimento tutto sommato modesto per Unipol: pari a 123-125 milioni di euro circa. Tanto più che, secondo le attese degli analisti, Pop. Sondrio dovrebbe chiudere l'anno con un utile netto di almeno 150 milioni. Lo stesso Cimbri, in una intervista a marzo, aveva definito la strada verso l'istituto valtellinese «più naturale» rispetto ad altre ipotesi di consolidamento sul campo, e in particolare rispetto all'ipotizzato avvicinamento tra Bper (partecipata da Unipol al 19,7% del capitale) e Banco Bpm, per i rapporti commerciali già sussistenti e le comuni radici di società cooperativa. E così è stato.

Più in dettaglio ieri, a mercato chiuso, UnipolSai ha comunicato di aver intenzione di acquisire 30 milioni di titoli Pop. Sondrio con un premio compreso tra il 2 e il 4% sui prezzi di chiusura di ieri e di aver dato mandato a Equita di gestire l'operazione attraverso un reverse accelerated book building. Considerando che Popolare Sondrio ha terminato la seduta a 4,01 euro (in calo 0,3%, ma comunque sui massimi da dicembre 2015), il gruppo di Cimbri dovrebbe spendere tra i 4,0902 e i 4,1704 euro per azione.

«L'operazione si inquadra

nella strategia di UnipolSai finalizzata a contribuire ai piani di sviluppo della banca, partner industriale del gruppo Unipol dal 2010 nel comparto della bancassicurazione Danni e Vita (nella distribuzione ndr)» ha commentato in una nota il gruppo assicurativo di Bologna. Non solo. Bper ha una joint venture proprio con Pop. Sondrio in Arca sgr (di cui 57% del capitale fa capo alla banca di Modena). E non manca chi sottolinea come l'arroc-

co di Cimbri su Pop. Sondrio ricordi molto da vicino quello effettuato dallo stesso manager su Bper. Con la banca di Modena, Unipol aveva stretto da anni rapporti commerciali (in Arca Vita), prima di consolidare la propria presa nel capitale societario con la trasformazione dell'istituto in spa avvenuta alla fine del 2016. Meno di un mese fa Unipol ha espresso la maggioranza del cda di Bper e affidato la banca al neo ad Piero Montani.

La metamorfosi dovrebbe essere ormai vicina anche per Pop. Sondrio, l'ultima banca con oltre 8 miliardi di attivi a non essersi ancora trasformata in spa. Anche se si attende ancora la pronuncia del Consiglio di Stato, dopo anni di ricorsi e opposizioni all'applicazione della riforma delle Popolari voluta da Matteo Renzi nel 2015, è probabile che, entro dicembre, anche l'istituto lombardo debba dire addio al voto capitario (una testa un voto), voltare pagina e iniziare a pesare le azioni, iniziando da quelle che avrà in futuro in mano Unipol.

INIZIATIVE Marcegaglia e Exor puntano su acciaio verde

Exor e il Gruppo Marcegaglia sono tra i finanziatori internazionali che hanno partecipato al round di finanziamento da 105 milioni di dollari lanciato dalla società svedese H2 Green Steel (H2GS), impegnata nell'accelerare la transizione verso una produzione di acciaio più sostenibile. L'azienda scandinava punta a essere un produttore di acciaio su larga scala con un processo produttivo non basato su combustibili fossili. H2GS è stata sviluppata da Vargas insieme appunto a un gruppo di investitori strategici e di lungo periodo, che sono leader a livello globale in sostenibilità e digitalizzazione.

L'impianto, che sorgerà nella cittadina di Boden (nel nord della Svezia) sarà a emissioni zero e alimentato con idrogeno verde. La produzione di acciaio inizierà nel 2024 e entro il 2030, H2GS avrà una capacità produttiva annua di 5 milioni tonnellate di acciaio di alta qualità.

SOGIN Scorie nucleari, il deposito vale un miliardo

Il deposito nazionale delle scorie nucleari vale un miliardo di euro in termini di costi di realizzazione e quattromila posti di lavoro.

Lo ha affermato l'amministratore delegato della Sogin Emanuele Fontani nel corso dell'audizione alla commissione Ecomafie che si occupa delle attività illecite legate al traffico di rifiuti. All'audizione, tenuta ieri in videoconferenza era presente anche il presidente Luigi Perri. Insieme hanno illustrato l'attività dell'ultimo anno della società che si occupa della gestione delle scorie prodotte dall'utilizzo dell'atomo. La procedura per l'individuazione dell'area in cui sorgerà l'impianto, avviata lo scorso 5 gennaio, si concluderà a luglio anche se poi servirà ancora un anno per passare alla fase operativa.

L'entrata in funzione dello stabilimento è prevista per il 2030.

LA CRISI DI CIN Tirrenia prova a evitare il naufragio Chiesto il concordato in continuità

Previste delle cessioni. Ma Onorato pronto a tutelare addetti

Sofia Fraschini

Venti giorni di trattative in alto mare e, alla fine, la famiglia Onorato sembra aver trovato la quadra per la sopravvivenza della Compagnia italiana di navigazione (Cin), un accordo con l'amministrazione straordinaria dell'ex Tirrenia e con gli altri creditori sulla ristrutturazione del debito: si tratta di 180 milioni che i commissari devono ancora incassare, oltre ai 500 milioni di esposizione con le banche e gli obbliga-

zionisti. Vincenzo Onorato (in foto), ha infatti depositato al tribunale di Milano la domanda di ammissione al concordato preventivo «in continuità» che punta, spiega una nota dell'ex Tirrenia, «ad assicurare le migliori condizioni per il rilan-

cio dell'impresa, il mantenimento dei servizi ai clienti, la salvaguardia dei livelli

occupazionali diretti e dell'indotto in un settore, come quello marittimo, tra i più colpiti dalla pandemia».

Resta da vedere se il tribunale di Milano accoglierà o meno la proposta. In caso negativo, potrebbe definitivamente mettere la parola fine sui viaggi dell'ex compagnia marittima di bandiera, oggi del Gruppo Onorato, decretandone quindi il fallimento. I dettagli ancora non si conoscono, ma si sa che qualche taglio ci sarà. È prevista, infatti, la vendita di alcuni asset anche

se il piano si basa sulla continuità aziendale, sul mantenimento dei posti di lavoro (sono 6mila i dipendenti) e delle rotte senza chiedere alcun tipo di contributo. Cosa questo voglia dire nella pratica è ancora da capire, ma si può ipotizzare che si vada verso la cessione di alcuni traghetti, visto che alcune tratte non saranno più servite dal gruppo, come la Termoli-Tremiti o la «triangolazione» Napoli-Cagliari-Palermo. A sostenere il salvataggio è sceso inoltre in campo il fondo «Europa investimenti» già cavaliere bianco

nell'azione debitoria da 640 milioni. «Grazie al fondo italiano – annuncia il vettore marittimo - pagheremo 77 milioni di euro in favore di banche e bondholders (principalmente hedge fund, ndr), ovvero l'intero debito di Cin nei confronti degli stessi, che saranno quindi obbligati al rilascio del consen-

so alla cancellazione delle ipoteche attualmente esistenti in loro favore sulle navi, con la conseguente permanenza sulle stesse della sola iscrizione di ipoteca di primo grado in favore di Tirrenia in AS». Rassicurazioni che al momento non convincono i sindacati confederali, che pretendono «chiarezza» su più fronti. La Uiltrasporti sollecita «un tavolo istituzionale e uno aziendale» e la Filt-Cgil auspica che «la ricostituzione del debito venga accolta» per salvare servizi e operatori. Infine la Fit-Cisl chiede garanzie per lavoratori e per la mobilità

TitanMet S.p.A. Soggetta a direzione e coordinamento ex art. 2497 c.c. da parte di Amiral S.r.l. Sede legale in Milano, Via Rugabella, n.17 Capitale sociale sottoscritto e versato Euro 946.060,67

Registro delle Imprese di Milano n. 00849720156 Sito Internet: www.titanmet.it ("Sito Internet")

COMUNICATO STAMPA

Errata Corrige - Integrazione convocazione Assemblea Milano, 26 maggio 2021 – Con riferimento all'Assemblea di TitanMet S.p.A. (di seguito "Società" o "TitanMet"), già convocata – mediante avviso pubblicato in data 18 maggio 2021 sul sito internet della Società e sul quotidiano "Il Giornale" – per il giorno 25 giugno 2021 in unica convocazione, il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato di correggere, a sensi del novellato art. 123-Ter del TUF., l'avviso di convocazione dell'assemblea, relativamente alle deliberazioni assembleari sulla remunerazione: l'avviso di convocazione è integrato/modificato con i seguenti punti all'ordine del giorno:

  • relazione sulla politica di remunerazione per l'esercizio 2021 (deliberazione vincolante, art 123- ter, comma 3-ter, TUF);relazione sui compensi corrisposti per l'esercizio 2020 (deliberazione non vincolante, art.
  • 123- ter, comma 6, TUF). Alla luce di quanto precede l'ordine del giorno dell'Assemblea è il seguente:
  • (i) parte Ordinaria: 1. Approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020 e delle relative rela-
  • zioni; deliberazioni inerenti e conseguenti. 2. Relazione sulla politica di remunerazione per l'esercizio 2021 (deliberazione
  • vincolante, art 123-ter, comma 3-ter, TUF); 3. Relazione sui compensi corrisposti per l'esercizio 2020 (deliberazione non vin-
  • colante, art. 123-ter, comma 6, TUF); 4. Esame della relazione dell'organo amministrativo e della relazione del Collegio Sindacale ai sensi dell'art. 2446, comma 1, c.c.; deliberazioni inerenti e
  • conseguenti. 5. Nomina del Consiglio di Amministrazione, per compiuto mandato triennale, previa determinazione del numero dei componenti, della durata e del com-
  • penso. (ii) parte Straordinaria:
  • 1. Modifica dell'art. 5 dello Statuto Sociale (riduzione del capitale sociale); deliberazioni inerenti e conseguenti.

Si informa che l'avviso di convocazione dell'Assemblea cosi integrato viene messo a disposizione del pubblico sul sito internet della Società (www.titanmet.it) nei termini di legge e sarà pubblicato in estratto il 26 maggio 2021 sul quotidiano nazionale Il Giornale. Le Relazione illustrative degli amministratori sui nuovi punti all'ordine del giorno ex art 125 ter del TUF saranno messe a disposizione del pubblico presso la sede della società e sul sito internet della stessa (www.titanmet.it), nei termini previsti dalla normativa.

TitanMet spa Il Presidente Gastone Perini

STRATEGIE Carlo Cimbri guida Unipol primo azionista di Bper,

delle prossime mosse del risiko bancario

che può essere il «pivot» di una

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