Earnings Release • Mar 30, 2017
Earnings Release
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| Informazione Regolamentata n. 20071-2-2017 |
Data/Ora Ricezione 30 Marzo 2017 12:54:29 |
AIM -Italia/Mercato Alternativo del Capitale |
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|---|---|---|---|
| Societa' | : | Masi Agricola S.p.A. | |
| Identificativo Informazione Regolamentata |
: | 87159 | |
| Nome utilizzatore | : | MASIN01 - Girotto | |
| Tipologia | : | IRAG 01 | |
| Data/Ora Ricezione | : | 30 Marzo 2017 12:54:29 | |
| Data/Ora Inizio Diffusione presunta |
: | 30 Marzo 2017 13:09:30 | |
| Oggetto | : | RISULTATI CONSOLIDATI 2016 | |
| Testo del comunicato |
Vedi allegato.
PROPOSTA DISTRIBUZIONE DIVIDENDI: 9 CENTS PER AZIONE COME NEL 2016
Sant'Ambrogio di Valpolicella, 30 marzo 2017. Si è riunito oggi il Consiglio di Amministrazione di Masi Agricola S.p.A., società quotata nell'AIM Italia e tra i leader italiani nella produzione di vini premium, che ha approvato il progetto di bilancio e il bilancio consolidato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016.
Sandro Boscaini, Presidente di Masi Agricola, ha dichiarato: «Reputo positivo il risultato in termini di crescita, in un contesto di mercato che a livello internazionale non si è presentato facile per i vini fermi italiani in bottiglia. Con l'acquisizione di Canevel, riconosciuta specialista per gli spumanti premium, puntiamo a intercettare il trend positivo dei vini sparkling. La redditività si è mantenuta elevata rispetto al settore e in linea con le nostre attese: i dati risultano penalizzati da fenomeni strutturali in atto nella distribuzione e dalla ridotta attribuzione di supporti alla promozione dell'export».
Analisi dei ricavi
Ripartizione delle vendite per area geografica (in migliaia di euro):
| Esercizio | Esercizio | |||
|---|---|---|---|---|
| 2016 | % | 2015 | % | |
| Italia | 9.935 | 15,6% | 7.078 | 11,6% |
| Europa | 27.507 | 43,1% | 27.895 | 45,8% |
| Americhe | 24.745 | 38,7% | 24.378 | 40,0% |
| Altro | 1.684 | 2,6% | 1.522 | 2,5% |
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 63.870 | 100,0% | 60.873 | 100,0% |
I ricavi delle vendite e delle prestazioni aumentano complessivamente del 5% circa, anche per effetto dell'inclusione del Gruppo Canevel nell'area di consolidamento, con un apporto di 1.549 migliaia di euro di ricavi. Questo spiega anche una parte dell'aumento in Italia, che è in larga prevalenza il maggior mercato di Canevel. Al netto di ciò, a perimetro costante si registra un incremento dei ricavi del +2,4% circa (+3,6% circa a cambi costanti), realizzato con una leggera crescita nelle Americhe, un leggero calo in Europa e crescite importanti, per lo meno in percentuale, in Italia (+16% circa) e in Asia (+11% circa).
Confronto dei ricavi 2015-2016 riclassificati secondo il posizionamento commerciale del prodotto (in milioni di euro)1 :
| Esercizio 2016 | Esercizio 2015 | |
|---|---|---|
| Top Wines | 24,0% | 25,7% |
| Premium Wines | 49,3% | 48,4% |
| Classic Wines | 26,7% | 25,9% |
Come si può osservare, l'acquisizione del Gruppo Canevel riafferma la vocazione premium del Gruppo Masi.
La solvibilità della clientela e l'incasso del credito non hanno dimostrato particolari criticità e sono rimasti in linea con gli esercizi precedenti.
Esaminando l'aspetto della stagionalità occorre ricordare che negli ultimi esercizi la maggioranza dei ricavi è stata realizzata nel secondo semestre.
Analisi dei risultati operativi e netti consolidati
Si rammenta che il conto economico di Canevel Spumanti S.p.A. incluso nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2016 si riferisce al periodo 22 settembre – 31 dicembre. Inoltre i conti economici di
1 Con riferimento a un tendenziale posizionamento di fascia-prezzo retail a scaffale in Italia, si intende: Top Wines: vini con prezzo per bottiglia superiore a 25 euro; Premium Wines: vini con prezzo per bottiglia tra i 10 e 25 euro; Classic Wines: vini con prezzo per bottiglia tra 5 e 10 euro.
Società Agricola Canevel S.r.l. e Canevel Spumanti – Tenuta Le Vigne Soc. Agr. a r.l. inclusi nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2016 si riferiscono al periodo 19 settembre – 31 dicembre.
Ancora, i dati relativi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 rappresentano la riesposizione del bilancio consolidato approvato l'anno scorso, in linea con i nuovi principi contabili emanati a dicembre 2016 dall'OIC. In particolare, i principali effetti afferiscono ai contratti derivati sulle valute e sui tassi di interesse. Per una migliore analisi dell'effetto contabile si rinvia alla nota integrativa.
L'EBITDA si attesta a euro 15.372 migliaia, contro euro 16.188 migliaia dell'esercizio precedente (con EBITDA margin che passa dal 26,6% al 24,1%), fondamentalmente per effetto di:
L'EBIT è pari a euro 10.071 migliaia, contro euro 10.818 migliaia del 2015.
Proventi e oneri finanziari: la voce registra un importo netto negativo di euro 542 migliaia contro (negativi) euro 1.251 migliaia del 2015. La variazione deriva principalmente da differenze-cambio.
Rettifiche di valore di attività finanziarie: riportano un valore negativo per euro 235 migliaia, contro
(positivi) euro 368 migliaia nell'esercizio precedente, e includono la valutazione mark-to-market dei contratti derivati in valuta in essere alla data di bilancio.
Imposte: diminuiscono da euro 3.471 migliaia a euro 3.340 migliaia.
L'utile netto consolidato del periodo passa da euro 6.464 migliaia a euro 5.954 migliaia.
L'indebitamento finanziario netto consolidato al 31 dicembre 2016 risulta pari a euro 6.576 migliaia, a fronte di una posizione finanziaria netta positiva per euro 3.091 migliaia al 31 dicembre 2015.
Al di là degli impatti della summenzionata inclusione del Gruppo Canevel nell'area di consolidamento, è degno di nota l'incremento rispetto al 31 dicembre 2015 delle rimanenze finali, che risulta generato: a) per euro 1.463 migliaia dal Gruppo Canevel; b) per euro 5.954 migliaia dall'aumento delle rimanenze "a perimetro costante", già pressoché integralmente (euro 5.472 migliaia) verificatosi al 30 giugno 2016 e dovuto a:
E' inoltre da osservare l'impatto del Gruppo Canevel sui debiti verso fornitori e sui crediti verso clienti al 31 dicembre 2015: per i secondi l'effetto del primo consolidamento ammonta a euro 1.534 migliaia.
Il cash flow complessivo assorbito nell'esercizio 2016 (pari a 9.667 migliaia di euro) risulta influenzato in misura determinante, oltre che dall'incremento del capitale circolante netto già commentato in precedenza, dal significativo ammontare di investimenti netti, ascrivibile in gran parte all'acquisizione del 60% del Gruppo Canevel.
La produzione di vini da uve appassite effettuata agli inizi del 2016 relativamente al millesimo 2015 è stata particolarmente proficua, in termini di quantità e qualità, in virtù di un'eccellente annata agraria e di una stagione di autunno-inverno caratterizzata da condizioni meteorologiche ottimali.
L'annata agraria 2016 in Italia ha portato anch'essa risultati eccellenti:
in termini di qualità: ottima con diverse punte di eccellenza in tutto il Centro Nord e nelle Isole che hanno potuto beneficiare di un ottimo andamento climatico dei mesi di settembre e ottobre. In queste zone le premesse per incorniciare il 2016 come un millesimo da ricordare ci sono tutte. Diverso il discorso per il Centro Sud peninsulare che ha dovuto fare i conti con un mese di settembre alquanto piovoso, che ha in parte compromesso la qualità della produzione che, però, rimane complessivamente buona;
mercato: le quotazioni risultano pressoché uguali a quelle dello stesso periodo dello scorso anno. In leggera crescita solo per alcune tipologie di vini richiesti dal mercato in particolar modo per quelli a denominazione di origine2 .
Dal punto di vista delle quantità prodotte, il 2016 si pone al primo posto nella classifica degli ultimi dieci anni, seguito dal 2015, ma incrementando di oltre il 3%3 . La situazione delle singole Regioni, peraltro, si presenta piuttosto eterogenea ed è impattata in taluni casi anche dall'entrata in produzione di nuovi vigneti.
Un significativo impatto sulla gestione del Gruppo ha avuto il provvedimento della Regione Veneto del 14 settembre 2016, con cui è stata purtroppo ridotta, a vendemmia praticamente in corso, la percentuale di uva da poter mettere a riposo per la produzione dei vini DOCG "Amarone della Valpolicella" e DOCG "Recioto della Valpolicella", abbattendo del 20% la cosiddetta "scelta vendemmiale" rispetto al limite consentito fino alla vendemmia 2015, che rappresenta il 40% di riduzione effettiva del prodotto rispetto a quanto previsto dal relativo Disciplinare di legge. La Società ha comunque tutelato il proprio business attraverso una coerente gestione degli acquisti e delle scorte, ma con conseguente peggioramento della posizione finanziaria netta. Il summenzionato provvedimento è stato impugnato innanzi al TAR Veneto da Masi Agricola SpA e parecchie decine di altri produttori vinicoli, ritenendo il medesimo lesivo dei propri diritti.
Ultimata la vinificazione per i vini da uve fresche, è stato possibile constatare che essi rispecchiano l'alta qualità prospettata per l'annata: vivaci e di profumo intenso i vini bianchi; pieni, colorati e robusti i vini rossi.
L'appassimento è iniziato a metà settembre e terminato in date diverse, a seconda dell'utilizzo delle uve: per vini a doppia fermentazione, piuttosto che per gli amaroni. Per ciascun processo di
2 Fonte: Associazione Enologi Enotecnici Italiani
3 Fonte: ISTAT
vinificazione le uve si sono presentate perfettamente sane, continuando a dimostrare un'annata 2016 davvero eccezionale, per i vini sia da uve fresche che da appassimento.
Tra i numerosi riconoscimenti conferiti ai prodotti del Gruppo appare particolarmente degno di nota il fatto che James Suckling abbia assegnato 97/100 all'Amarone Campolongo di Torbe 2009, inserito al numero 59 nella classifica dei 100 migliori vini del mondo (e valutato 94/100 da Wine Spectator), e attribuito punteggi di eccezione a molti altri vini del Gruppo Masi: 96/100 al Riserva di Costasera 2011, 95/100 al Vaio Armaron Serego Alighieri 2009, 94/100 a Mazzano 2009 (valutato 95/100 da Wine Spectator e inserito da International Wine Report nella classifica "Top 100 of 2016") e 94/100 a Costasera 2011, 92/100 a Brolo Campofiorin Oro 2011, 91/100 a Campofiorin 2012, 91/100 a Bonacosta 2013.
Questi risultati confermano il primario standing aziendale in termini di qualità di prodotto e soprattutto in termini di stabilità nell'eccellenza: ogni anno gli Amaroni Masi, ma anche gli altri vini tra cui il Supervenetian Campofiorin, di cui sta entrando in commercio il vintage 2014 (50 anni dalla prima vendemmia), continuano a ricevere numerosi e prestigiosi riconoscimenti dalle più importanti autorità di rating nazionali internazionali.
Il 27 settembre 2016 Masi Agricola S.p.A. ha acquistato il 60% di Canevel Spumanti S.p.A., nonché una pari partecipazione in Società Agricola Canevel a r.l. e in Canevel Spumanti Tenuta Le Vigne Società Agricola a r.l., per un prezzo complessivo di circa 7 milioni di Euro, interamente pagati per cassa.
Le tre società sono proprietarie di circa 26 ettari di terreni – per la maggior parte vitati - in zona Valdobbiadene Superiore DOCG.
Carlo Caramel, figlio del fondatore Mario Caramel ed espressione di continuità con i valori di riferimento dell'azienda e del marchio Canevel, detiene il 40% del capitale delle tre società e svolge la funzione di Brand Ambassador. Masi Agricola e Caramel hanno concluso, contestualmente al contratto di compravendita, un patto parasociale contenente le regole di governo societario e la disciplina del regime di circolazione delle partecipazioni nelle tre società oggetto dell'operazione.
Il Gruppo Canevel produce e commercializza dal 1979 in Italia e svariati Paesi esteri (tra cui Germania, Stati Uniti, Svizzera, Regno Unito, Austria) vini spumanti premium, e in particolare Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, con un fatturato di circa 4,5 milioni di Euro e una produzione di circa 800.000 bottiglie. Il prodotto è ottenuto dai vigneti di proprietà, ma anche (prevalentemente) da uno stabile network di coltivatori locali, che operano applicando i protocolli produttivi Canevel, secondo un modello di procurement simile a quello del Gruppo Masi. La distribuzione avviene prevalentemente nel canale Ho.re.ca. e in Italia, dove si avvale di una rete composta da una sessantina di agenti plurimandatari.
Nel mese di gennaio 2016 la Società ha presentato il nuovo concept "Modello della Venezie", derivato dalla storica omonima etichetta già nel portfolio Masi. L'intervento, che ha trasformato una linea di prodotto in un vero e proprio nuovo marchio, ha riguardato il logo, il restyling dell'etichetta e la definizione degli elementi alla base della brand equity.
Il 18 marzo 2016 l'offerta del wine shop attivo da metà 2015 presso Tenuta Canova in Lazise (VR) è stata ampliata con uno spazio "Vino & Cucina", per consentire alla clientela di abbinare alla degustazione dei vini del Gruppo alcune proposte di gastronomia fondata sui concetti di semplicità, autenticità e territorialità. Presso tale sito produttivo, consistente in vigneto, fruttaio di appassimento e cantina di affinamento, vengono effettuate anche visite guidate per il pubblico, in applicazione del progetto strategico Masi Wine Experience, finalizzato a ottenere un sempre maggiore contatto diretto con il consumatore finale. La gestione di Tenuta Canova è operata direttamente dal Gruppo Masi, per mezzo della controllata Terre e Vigne S.r.l.. Sempre nel 2016 la Masi Wine Experience è arriva anche in Argentina, approdando a Tupungato, nella regione di Mendoza, dove Masi ha inaugurato presso la propria tenuta vitivinicola locale un progetto di ospitalità e di cultura dedicato a tutti gli appassionati di enoturismo; dal giardino botanico, oasi di biodiversità, ai vigneti a conduzione biologica, fino al fruttaio per l'appassimento delle uve (unico in Argentina), la cantina di vinificazione, la barricaia con gli originali fusti veronesi e la sala degustazione dedicata alla cultura del vino e del cibo. La proposta firmata Masi Wine Experience fa dell'incontro tra natura argentina e stile veneto la sua filosofia.
Come precedentemente annunciato dalla Società, è stato istituito il Masi Investor Club con l'invio agli azionisti eligible dei relativi inviti a iscriversi. È un'iniziativa dedicata a chi, investendo in Masi, non si limita a credere in un'azienda con degli asset preziosi e tangibili e dal brand universalmente apprezzato, ma desidera conoscerla e viverla più profondamente dal punto di vista esperienziale. Il Masi Investor Club è aperto a tutti coloro che hanno acquistato almeno mille azioni Masi.
Il 30 Gennaio 2017 l'attenzione di Masi ad una conduzione responsabile dell'intera filiera, dal vigneto all'imbottigliamento, è stata ulteriormente attestata con l'ottenimento delle certificazioni di conformità alle norme internazionali ISO 14001:2015 "Sistema di gestione ambientale" e OHSAS 18001:2007 "Sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro", rilasciate dall'organismo svizzero SQS, ente riconosciuto internazionalmente per i servizi di certificazione e valutazione. Il tutto in linea con la politica ambientale e della sicurezza adottata da Masi, che si è tradotta in molteplici iniziative: dall'escludere mezzi di trasporto interni a combustibile fossile, alla produzione ecosostenibile con pannelli fotovoltaici di una parte significativa di oltre il 16% dell'energia consumata, all'adozione di imballi certificati FSC, e alla produzione di vini biologici, alcuni già presenti sul mercato, come il Rosso Toscano Poderi BellOvile e il bianco argentino Passo Blanco, e altri vini che potranno presto fregiarsi di certificazione biologica. Per la sua attenzione verso l'ambiente, Masi è stata selezionata dal Ministero dell'Ambiente per il progetto VIVA Sustainable
Wine, volto a promuovere la sostenibilità della filiera vitivinicola.
Il 2 marzo 2017 Masi Agricola ha ricevuto il "Premio Leonardo Qualità Italia", riconoscimento conferito ogni anno dal Comitato Leonardo alle aziende più rappresentative dell'eccellenza del Made in Italy e della qualità del sistema produttivo italiano nel mondo. Il prestigioso premio è stato consegnato al Presidente di Masi Sandro Boscaini dalle mani del Capo dello Stato Sergio Mattarella e dalla Presidente del Comitato Leonardo Luisa Todini, nel corso di una cerimonia svoltasi in Quirinale. Il Premio Leonardo viene attributo agli imprenditori la cui azienda si è distinta nel corso dell'anno per la qualità e l'innovatività dei propri prodotti, nonché per la forte proiezione internazionale della loro azienda, sia in ambito commerciale che produttivo. Tale approccio ha da sempre contraddistinto Masi Agricola, determinandone il successo sui mercati del mondo dove l'azienda, con i suoi vini, è riconosciuta come ambasciatrice dei valori dell'Italian Wine Style, della tradizione e dell'unicità dei terroir vocati delle Venezie. Questo riconoscimento si aggiunge alla nomina del Dott. Sandro Boscaini quale Cavaliere del Lavoro nel corso del 2016.
Con l'annata 2014, che a brevissimo sarà sul mercato, Campofiorin festeggia il suo cinquantenario. L'anniversario di questo iconico Supervenetian verrà celebrato da Masi con etichette e formati speciali, nonché con una serie di iniziative, eventi e campagne pubblicitarie a livello internazionale. Campofiorin nasce nel 1964 da un'intuizione geniale di Guido Boscaini, come un originale vino da appassimento, ricco di aromi e profumi, tannini morbidi e raffinati, che si collocava tra la cordiale semplicità del Valpolicella e la complessità dell'Amarone. L'esito è stato travolgente e ha fatto scuola: in 50 anni è diventato riferimento per il territorio di Verona e ha conquistato oltre 300 milioni di persone in più di 100 Paesi del mondo, inserendosi tra i classici della miglior tradizione vinicola, simbolo dell'Italian Wine Style. Per l'edizione del cinquantenario è di estrema importanza la selezione delle uve: in un'annata come la 2014, non particolarmente favorevole, Masi non commercializzerà i propri Amaroni:
le uve migliori sono andate a Campofiorin, che ha così raggiunto l'eccellenza qualitativa richiesta dalla celebrazione dell'importante ricorrenza.
Contrariamente alle originarie attese degli Amministratori, al momento non è possibile stimare in favore del l'Istituto Italiano del Vino di Qualità Grandi Marchi (di seguito "Grandi Marchi", associazione di 19 imprese di brand che rappresenta l'8% dell'intero export di vino italiano e attraverso la quale la Società presenta i propri progetti di promozione ai fini dell'ottenimento di contributi OCM) un ammontare di contributi dell'OCM per la promozione extraeuropea del vino per
il 2017 superiori al 2016: ciò in quanto è in atto una controversia che riguarda la graduatoria nazionale che assegna i fondi per la promozione all'estero, controversia in cui svariati soggetti esclusi, tra cui Grandi Marchi, hanno presentato una serie di diffide e ricorsi al TAR del Lazio. Secondo i ricorrenti, i criteri delineati dal Ministero per l'assegnazione sono stati indebitamente strumentalizzati da imprese che, conseguentemente, hanno ricevuto un indebito riconoscimento. Al momento detti contributi risultano bloccati in attesa dell'esito dei ricorsi al TAR che, riunitosi il 21 marzo scorso, ha trattenuto in decisione la vertenza, la cui sentenza potrà essere emessa nei prossimi 60 giorni.
Si comunica che il Consiglio di Amministrazione in data odierna ha convocato l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti per il 28 aprile 2017, alle ore 11.00, presso la Foresteria delle Possessioni di Serego Alighieri in Via Giare n. 277, 37015 S. Ambrogio di Valpolicella (VR) – Loc. Gargagnago, in prima convocazione, e per il 29 aprile 2016, stessi luogo e ora, in seconda convocazione.
Con riferimento all'approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2016 il Consiglio di Amministrazione proporrà all'Assemblea la distribuzione di un dividendo unitario ordinario, al lordo delle ritenute di legge, pari a circa 0,09 euro per azione (totali euro 2.893.604,04, pari al 51% circa dell'utile netto risultante dal progetto di bilancio della Capogruppo dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016), il cui stacco cedola avverrà il 22 maggio 2017 (record date 23 maggio 2017) e sarà in pagamento a partire dal 24 maggio 2017.
L'avviso di convocazione dell'Assemblea Ordinaria sarà pubblicato ai sensi di legge e di statuto, nonché sul sito internet www.masi.it, nella sezione Investors/Corporate Governance/Assemblee (nell'area dedicata all'Assemblea in oggetto).
Il bilancio consolidato e il progetto di bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 verranno messi a disposizione del pubblico ai sensi e nei termini di legge presso la sede sociale, Borsa Italiana S.p.A. e nel sito internet www.masi.it , nella sezione Investors/Bilanci.
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Masi Agricola è un'azienda vitivinicola radicata in Valpolicella Classica che produce e distribuisce vini di pregio ancorati ai valori del territorio delle Venezie. Grazie all'utilizzo di uve e metodi autoctoni, e a una continua attività di ricerca e sperimentazione, Masi è oggi uno dei produttori italiani di vini pregiati più conosciuti al mondo. I suoi vini, e in particolare i suoi Amaroni, sono pluripremiati dalla critica internazionale. Il modello imprenditoriale del Gruppo coniuga l'alta qualità e l'efficienza con l'attualizzazione di valori e tradizioni del proprio territorio. Il tutto in una visione che porta Masi a contraddistinguersi non solo per il core business, ma anche per la realizzazione di progetti di sperimentazione e ricerca in ambito agricolo e vitivinicolo, per la valorizzazione e la promozione del territorio e del patrimonio culturale delle Venezie. Il Gruppo può contare su una forte e crescente vocazione internazionale: è presente in oltre 100 Paesi, con una quota di esportazione di circa l'84%% del fatturato complessivo. Il Gruppo Masi ha fatturato nel 2016 circa 64 milioni di euro con un EBITDA Margin del 24% circa. Masi ha una precisa strategia di crescita che si basa su tre pilastri: allargamento dell'offerta di vini legati ai territori e alle tecniche delle Venezie, anche mediante acquisizioni; crescita organica attraverso il rafforzamento nei tanti mercati dove è già protagonista; raggiungimento di un contatto più diretto con il consumatore
finale (anche attraverso il progetto Masi Wine Experience), dando più pregnanti significati al proprio marchio, internazionalmente riconosciuto.
Il codice alfanumerico delle azioni è "MASI" e il codice ISIN è IT0004125677. Il lotto minimo di negoziazione è 250 azioni. Nomad e Specialist della società è Equita Sim S.p.A..
Nota: i dati relativi al 2016 e 2015 sono stati redatti secondo i principi contabili disposti dal Consiglio nazionale dei Dottori commercialisti ed Esperti Contabili, revisionati, aggiornati ed integrati dall'OIC e, ove mancanti questi, i principi contabili raccomandati dallo IASB e richiamati dalla Consob. I medesimi dati sono stati sottoposti a revisione contabile completa (in via di completamento per i dati 2016). Il conto economico, lo stato patrimoniale e il rendiconto finanziario allegati sono stati riclassificati secondo uno schema che viene normalmente utilizzato dal management e dagli investitori per valutare i risultati del Gruppo. Tali prospetti di bilancio riclassificati non rispondono agli standard di presentazione richiesti dai principi contabili di riferimento e non devono quindi essere visti come sostitutivi di questi ultimi. Tuttavia, poiché ne riportano gli stessi contenuti, essi sono facilmente riconciliabili con quelli previsti dai principi contabili di riferimento.
Investor Relations Federico Girotto Tel: +39 045 6832511 Fax: +39 045 6832535 Email: [email protected]
Close to Media Luca Manzato, Adriana Liguori Tel: +39 02 70006237 Fax: +39 02 89694809 Email: [email protected] [email protected]
EQUITA SIM S.p.A. Roberto Borsato Tel: +39 02 6204 1 Fax: +39 02 2900 5805 Email: [email protected]
Elisa Venturini Tel: +39 045 6832511 Cell: +39 335 7590837 Email: [email protected] www.masi.it
| (migliaia di euro) | Esercizio 2016 | Esercizio 2015 (1) |
|---|---|---|
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 63.870 | 60.873 |
| Costi materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | (28.189) | (18.595) |
| Variaz. rimanenze prodotti in lav., semilav. e finiti | 7.082 | (2.936) |
| Variazione rimanenze materie prime, sussid., di consumo e merci | (232) | 386 |
| Costi per materie prime, sussid., di consumo e merci, nette | (21.340) | (21.145) |
| Margine lordo | 42.531 | 39.728 |
| Margine lordo % | 66,6% | 65,3% |
| Costi per servizi e godimento di beni di terzi | (20.372) | (18.775) |
| Costi per il personale | (7.537) | (6.547) |
| Oneri diversi di gestione | (455) | (1.151) |
| Altri ricavi e proventi | 1.204 | 2.933 |
| EBITDA (*) | 15.372 | 16.188 |
| EBITDA Margin (**) | 24,1% | 26,6% |
| Ammortamenti e svalutazioni | (5.301) | (5.370) |
| EBIT (***) | 10.071 | 10.818 |
| EBIT Margin (****) | 15,8% | 17,8% |
| Totale proventi e oneri finanziari | (542) | (1.251) |
| Totale rettifiche di valore di attività finanziarie | (235) | 368 |
| Risultato prima delle imposte | 9.294 | 9.935 |
| Imposte sul reddito del periodo, correnti e differite | (3.340) | (3.471) |
| Utile del periodo | 5.954 | 6.464 |
| Di competenza di terzi | 41 | (16) |
| Di competenza del Gruppo | 5.914 | 6.480 |
| % Utile del periodo / Ricavi | 9,3% | 10,6% |
(*) L'EBITDA indica il risultato prima degli oneri finanziari, delle imposte, degli ammortamenti delle immobilizzazioni, della svalutazione dei crediti, degli accantonamenti a fondi rischi e oneri e delle poste straordinarie. L'EBITDA rappresenta pertanto il risultato della gestione operativa prima degli ammortamenti e della valutazione di esigibilità dei crediti commerciali. L'EBITDA così definito rappresenta l'indicatore utilizzato dagli amministratori della Società per monitorare e valutare l'andamento operativo dell'attività aziendale. Siccome l'EBITDA non è identificato come misura contabile nell'ambito dei principi contabili nazionali, non deve essere considerato una misura alternativa per la valutazione dell'andamento dei risultati operativi della Società. Poiché la composizione dell'EBITDA non è regolamentata dai principi contabili di riferimento, il criterio di determinazione applicato dalla Società potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altre entità e quindi non risultare con esse comparabile.
(**) L'EBITDA Margin è calcolato dal Gruppo come rapporto tra l'EBITDA ed i Ricavi delle vendite e delle prestazioni.
(***) L'EBIT indica il risultato prima degli oneri finanziari, delle poste straordinarie e delle imposte dell'esercizio. L'EBIT rappresenta pertanto il risultato della gestione operativa prima della remunerazione delle fonti di finanziamento sia di terzi che proprie. L'EBIT così definito rappresenta l'indicatore utilizzato dagli amministratori della Società per monitorare e valutare l'andamento operativo dell'attività aziendale. Siccome l'EBIT non è identificato come misura contabile nell'ambito dei principi contabili nazionali, non deve essere considerato una misura alternativa per la valutazione dell'andamento dei risultati operativi della Società. Poiché la composizione dell'EBIT non è regolamentata dai principi contabili di riferimento, il criterio di determinazione applicato dalla Società potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altre entità e quindi non risultare con esse comparabile.
(****) L'EBIT Margin è calcolato dal Gruppo come rapporto tra l'EBIT ed i Ricavi delle vendite e delle prestazioni.
(1) Dati riesposti in linea con i nuovi principi contabili emanati a dicembre 2016 dall'OIC
| (migliaia di euro) | 31.12.2016 | 31.12.2015 (1) | Delta |
|---|---|---|---|
| Immobilizzazioni immateriali | 17.988 | 18.495 | (507) |
| Immobilizzazioni materiali | 53.534 | 44.812 | 8.722 |
| Immobilizzazioni finanziarie | 943 | 810 | 133 |
| Attivo fisso netto | 72.465 | 64.117 | 8.348 |
| Crediti verso clienti | 15.751 | 13.517 | 2.234 |
| Rimanenze | 38.616 | 31.199 | 7.417 |
| Debiti verso fornitori | (9.441) | (8.899) | (542) |
| Capitale circolante netto operativo | 44.926 | 35.817 | 9.109 |
| Altre attività | 4.056 | 6.722 | (2.666) |
| Altre passività | (2.833) | (2.435) | (398) |
| Capitale circolante netto | 46.149 | 40.104 | 6.045 |
| Fondo rischi e oneri | (1.873) | (1.165) | (708) |
| TFR | (1.094) | (764) | (330) |
| Imposte differite attive/(passive) | (239) | (28) | (211) |
| Capitale investito netto | 115.408 | 102.264 | 13.145 |
| Posizione finanziaria netta | 6.576 | (3.091) | 9.667 |
| Patrimonio netto consolidato | 108.832 | 105.355 | 3.478 |
| Totale fonti di finanziamento | 115.408 | 102.264 | 13.145 |
(1) Dati riesposti in linea con i nuovi principi contabili emanati a dicembre 2016 dall'OIC
| (in migliaia di euro) | Esercizio | Esercizio |
|---|---|---|
| 2016 | 2015 (1) | |
| Risultato netto | 5.954 | 6.464 |
| Ammortamenti e svalutazioni delle attività non correnti | 5.125 | 4.911 |
| Plusvalenze nette da alienazione cespiti | 0 | 0 |
| Altre rettifiche (imposte, interessi passivi, dividendi incassati, accantonamento fondi, altre rettifiche non monetarie etc.) |
1.249 | (160) |
| 12.328 | 11.215 | |
| Variazione capitale circolante netto | (6.045) | 840 |
| Cashflow attività operativa | 6.283 | 12.055 |
| Investimenti netti | (13.473) | (8.262) |
| Free cashflow | (7.190) | 3.793 |
| Aumenti di capitale | 0 | 19.996 |
| Altri movimenti di patrimonio netto | (2.477) | (2.084) |
| Variazione di posizione finanziaria netta | (9.667) | 21.705 |
| Posizione finanziaria netta iniziale | 3.091 | (18.614) |
| Posizione finanziaria netta finale | (6.576) | 3.091 |
(1) Dati riesposti in linea con i nuovi principi contabili emanati a dicembre 2016 dall'OIC
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