AI Terminal

MODULE: AI_ANALYST
Interactive Q&A, Risk Assessment, Summarization
MODULE: DATA_EXTRACT
Excel Export, XBRL Parsing, Table Digitization
MODULE: PEER_COMP
Sector Benchmarking, Sentiment Analysis
SYSTEM ACCESS LOCKED
Authenticate / Register Log In

Leonardo S.p.A.

Governance Information Mar 17, 2016

4038_cgr_2016-03-17_2b3e93a7-37be-4d0a-90a1-325a2750ba92.pdf

Governance Information

Open in Viewer

Opens in native device viewer

RELAZIONE CORPORATE GOVERNANCE

2016

RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO E GLI ASSETTI PROPRIETARI

________________________________________________________________________

ESERCIZIO 2015 16 MARZO 2016

FINMECCANICA – Società per azioni

Sede in Roma, Piazza Monte Grappa n. 4 [email protected] Capitale Sociale euro 2.543.861.738,00 i.v.

Registro delle Imprese di Roma e Codice Fiscale n. 00401990585 Partita Iva n. 00881841001

www.finmeccanica.com

INDICE

1. PROFILO DELL'EMITTENTE 6
- Organizzazione della Società 6
- Obiettivi e mission aziendale 10
(art. 2. INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI ALLA DATA DEL 16 MARZO 2016
1, TUF)
123-bis,
comma
10
A) Struttura del capitale sociale (art. 123-bis, comma 1, lett. a), TUF) 10
B) Restrizioni al trasferimento dei titoli (art. 123-bis, comma 1, lett. b), TUF) 11
C) Partecipazioni rilevanti nel capitale (art. 123-bis, comma 1, lett. c), TUF) 12
D) Titoli che conferiscono diritti speciali di controllo (art. 123-bis, comma 1, lett. d), TUF) 12
D.1) Poteri speciali dello Stato 12
E) Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismo di esercizio dei diritti di voto
(art. 123-bis, comma 1, lett. e), TUF)
13
F) Restrizioni al diritto di voto (art. 123-bis, comma 1, lett. f), TUF) 13
G) Accordi tra azionisti (art. 123-bis, comma 1, lett. g), TUF) 13
H) Clausole di change of control (art. 123-bis, comma 1, lett. h), TUF) e disposizioni statutarie
in materia di OPA (artt. 104, comma 1-ter e 104-bis, comma 1, TUF)
13
I) Indennità degli Amministratori in caso di dimissioni o di licenziamento senza giusta
causa o di cessazione del rapporto di lavoro a seguito di un'offerta pubblica di acquisto
(art. 123-bis, comma 1, lett. i, TUF)
25
L) Norme applicabili alla nomina e sostituzione degli amministratori e alle modifiche
allo Statuto (art. 123-bis, comma 1, lett. l, TUF)
25
M) Deleghe ad aumentare il capitale sociale e autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie
(art. 123-bis, comma 1, lett. m, TUF)
25
N) Attività di direzione e coordinamento 26
3. COMPLIANCE (art. 123-bis, comma 2, lett. a), TUF) 26
4. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 27
4.1. NOMINA E SOSTITUZIONE (art. 123-bis, comma 1, lett. l), TUF) 27
-
Piani di successione
30
4.2. COMPOSIZIONE
(art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF)
30
-
Curricula Amministratori
-
Orientamento sul cumulo degli incarichi
31
37
4.3. RUOLO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF) 38
-
Board evaluation
- Board induction
43
46
4.4. ORGANI DELEGATI 47
-
Amministratore Delegato e Direttore Generale
-
Presidente del Consiglio di Amministrazione
-
Informativa al Consiglio di Amministrazione
47
48
48
4.5. ALTRI CONSIGLIERI ESECUTIVI 49
4.6. AMMINISTRATORI INDIPENDENTI 50
4.7. LEAD INDEPENDENT DIRECTOR 52
4.8. TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE 53
-
Informazioni Privilegiate
-
Codice di Internal Dealing
-
Registro delle persone che hanno accesso ad informazioni privilegiate
53
54
55
INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
4.9.
56
5. COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO (art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF) 58
- COMITATO ANALISI SCENARI INTERNAZIONALI 59
6. COMITATO PER LE NOMINE 59
7. COMITATO PER LA REMUNERAZIONE 61
8. REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI E DEI DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STRATEGICHE 64
-
Politica generale per la remunerazione
-
Piani di remunerazione basati su azioni
-
Remunerazione degli Amministratori esecutivi e dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche 66
-
Incentivazione Responsabile Group Internal Audit
-
Remunerazione degli Amministratori non esecutivi
-
Indennità degli Amministratori in caso di dimissioni, licenziamento senza giusta
causa o cessazione del rapporto di lavoro a seguito di un'offerta pubblica
di acquisto (ex art. 123-bis, comma 1, lett. i), TUF)
64
65
67
67
67
9. COMITATO CONTROLLO E RISCHI 68
10. SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI 72
SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI IN RELAZIONE AL PROCESSO
10.1.
DI INFORMATIVA FINANZIARIA
76
AMMINISTRATORE INCARICATO DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO
10.2.
E DI GESTIONE DEI RISCHI
80
10.3. RESPONSABILE GROUP INTERNAL AUDIT 82
10.4. MODELLO ORGANIZZATIVO EX D.LGS.
231/01
84
10.5. SOCIETÀ DI REVISIONE 85
DIRIGENTE PREPOSTO E ALTRI RUOLI E UNITA' ORGANIZZATIVE AZIENDALI
10.6.
86
COORDINAMENTO TRA I SOGGETTI COINVOLTI NEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E
10.7.
DI GESTIONE DEI RISCHI
88
11.
NOMINA DEI SINDACI
89
12.
COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO SINDACALE (art. 123-bis, comma 2, lett. d),
TUF) 91
Curricula Sindaci
-
92
13. RELAZIONI CON GLI INVESTITORI 98
14. ASSEMBLEE
(art. 123-bis, comma 2, lett. c), TUF)
100
-
Convocazione e informativa agli azionisti
-
Diritto di intervento e voto in Assemblea
-
Funzionamento e Competenze
-
100
102
103
15. ULTERIORI PRATICHE DI GOVERNO SOCIETARIO (art. 123-bis, comma 2, lett. a), TUF) 104
APPENDICE:
TABELLE DI SINTESI
INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI
1.
109
STRUTTURA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E DEI COMITATI
2.
110
STRUTTURA DEL COLLEGIO SINDACALE
3.
111
  1. SINDACI CESSATI DALLA CARICA NEL CORSO DELL'ESERCIZIO 2015 112

RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO E GLI ASSETTI PROPRIETARI

PREMESSA

La presente Relazione è volta a fornire, in ottemperanza alle previsioni di cui all'art. 123-bis del T.U. n. 58/1998 (di seguito "TUF") nonché alle vigenti disposizioni normative e regolamentari in tema di informativa sull'adesione a codici di comportamento, la periodica e analitica illustrazione in ordine al sistema di governo societario e agli assetti proprietari di Finmeccanica Spa.

________________________________________________________________________

In particolare, l'informativa contenuta nella presente Relazione è redatta nel rispetto delle prescrizioni contenutistiche di cui ai commi 1 e 2 del citato art. 123-bis e sulla base dell'articolato del Codice di Autodisciplina (di seguito anche "il Codice"), approvato dal Comitato per la Corporate Governance e da ultimo aggiornato nel mese di luglio 2015, al quale la Società aderisce.

Il testo del Codice di Autodisciplina è disponibile sul sito web del Comitato per la Corporate Governance (http://www.borsaitaliana.it/comitato-corporate-governance/codice/2014clean.pdf).

La documentazione rilevante messa a disposizione del pubblico e menzionata nella presente Relazione è resa disponibile sul sito web della Società (www.finmeccanica.com).

1. PROFILO DELL'EMITTENTE

Si fornisce qui di seguito una sintetica illustrazione del profilo della Società, rinviando ai successivi paragrafi della presente Relazione per una più compiuta trattazione in ordine all'assetto di governo societario di Finmeccanica, ai principali aggiornamenti intervenuti nel corso dell'esercizio 2015, nonché in ordine alle iniziative e alle misure attuative poste in essere per garantire il più accurato livello di adesione ai contenuti del Codice di Autodisciplina.

Organizzazione della Società

Con il termine Corporate Governance si intende l'insieme delle regole e, più in generale, il sistema di governo societario che presiedono alla gestione e al controllo della Società.

Il modello di Governance di Finmeccanica, in linea con i criteri e i principi applicativi formulati dal Codice di Autodisciplina, è orientato alla massimizzazione del valore per gli azionisti, al controllo dei rischi d'impresa e alla più elevata trasparenza nei confronti del mercato, nonché finalizzato ad assicurare l'integrità e la correttezza dei processi decisionali.

La struttura di Governance della Società, fondata sul modello organizzativo tradizionale, è conforme a quanto previsto dalla normativa in materia di emittenti quotati nonché alle indicazioni del Codice di Autodisciplina ed è essenzialmente così articolata:

ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI

L'Assemblea degli azionisti è competente a deliberare in sede ordinaria e straordinaria sulle materie alla stessa riservate dalla legge o dallo Statuto.

________________________________________________________________________

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Il Consiglio di Amministrazione è investito dei più ampi poteri per l'amministrazione della Società, con facoltà di compiere tutti gli atti opportuni per il raggiungimento degli scopi sociali, ad esclusione degli atti riservati - dalla legge o dallo Statuto - all'Assemblea. L'attuale Consiglio di Amministrazione è stato nominato dall'Assemblea degli azionisti il 15 maggio 2014 per il triennio 2014 – 2016.

COMITATI

Il Consiglio di Amministrazione di Finmeccanica ha provveduto a costituire i seguenti Comitati endoconsiliari, dotati di funzioni propositive e consultive: il Comitato Controllo e Rischi (che svolge anche le funzioni di Comitato per le Operazioni con Parti Correlate), il Comitato per la Remunerazione e il Comitato per le Nomine (previsti dal Codice di Autodisciplina), nonchè il Comitato Analisi Scenari Internazionali. Composizione, compiti e modalità di funzionamento dei Comitati sono illustrati e disciplinati da appositi Regolamenti approvati dallo stesso Consiglio di Amministrazione, in coerenza con le indicazioni formulate dal Codice.

COLLEGIO SINDACALE

Al Collegio Sindacale spetta - tra l'altro - il compito di vigilare: a) sull'osservanza della legge e dell'atto costitutivo nonché sul rispetto dei principi di corretta amministrazione; b) sull'adeguatezza ed efficacia della struttura organizzativa della Società, del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi nonché del sistema amministrativo contabile, anche con riferimento all'affidabilità di quest'ultimo nel rappresentare correttamente i fatti di gestione; c) sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice di Autodisciplina; d) sull'adeguatezza delle disposizioni impartite alle società controllate in relazione alle informazioni da fornire per adempiere agli obblighi di comunicazione previsti dalla legge. L'attuale Collegio Sindacale è stato nominato dall'Assemblea degli azionisti in data 11 maggio 2015 per il triennio 2015-2017.

SOCIETÀ DI REVISIONE

La Società di Revisione è il soggetto incaricato di effettuare la revisione legale dei conti. L'incarico è conferito dall'Assemblea degli azionisti, su proposta motivata del Collegio Sindacale. L'Assemblea degli azionisti del 16 maggio 2012 ha conferito l'incarico di revisione legale dei conti alla KPMG S.p.A. per il periodo 2012-2020.

________________________________________________________________________

DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI

Il Consiglio di Amministrazione del 15 maggio 2014, ai sensi dell'art. 154-bis del TUF e degli artt. 25.4 e 25.5 dello Statuto sociale, ha confermato Gian Piero Cutillo (Chief Financial Officer della Società), già in carica dal 14 giugno 2012, quale Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, fino alla scadenza dell'attuale Consiglio di Amministrazione.

Nella successiva Tabella si fornisce una rappresentazione grafica di sintesi della struttura di Governance di Finmeccanica.

Obiettivi e mission aziendale

Finmeccanica è un player globale nell'alta tecnologia e tra i maggiori operatori mondiali nei settori core dell'Aerospazio, Difesa e Sicurezza. Facendo leva sull'applicazione duale delle tecnologie, Finmeccanica progetta e realizza prodotti, sistemi, servizi e soluzioni integrate destinate sia al comparto della difesa, sia al comparto civile.

________________________________________________________________________

Il Gruppo opera con la missione di essere motore di innovazione tecnologica, attraverso lo sviluppo di prodotti e servizi competitivi, in grado di soddisfare la domanda dei clienti e di generare valore per i propri azionisti e per tutti gli stakeholder, nonchè di soluzioni per la sostenibilità, attraverso un impegno continuo per lo sviluppo economico e sociale, per la tutela della salute e dell'ambiente.

La Società ha intrapreso un radicale processo di rinnovamento e trasformazione, con l'obiettivo di consolidare la propria leadership e aumentare la competitività su scala globale.

Il Piano Industriale approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società delinea i contorni di una nuova Finmeccanica in un percorso che crei valore per azionisti, clienti e stakeholder.

La strategia del Gruppo si basa su un'attenta analisi del contesto esterno e del posizionamento competitivo nei diversi settori di attività che, insieme alla dettagliata valutazione dei processi industriali, ha consentito la definizione del nuovo percorso di ristrutturazione e sviluppo.

One Company

Per dare piena attuazione alle linee guida varate dal Consiglio di Amministrazione in data 19 giugno 2014 nonchè indicate dal Piano Industriale, nel corso del 2015 Finmeccanica ha realizzato un profondo rinnovamento del proprio modello organizzativo e operativo, anche sulla base delle migliori prassi internazionali e dei più elevati standard etici. La nuova Finmeccanica rappresenta il punto d'arrivo di un radicale processo di trasformazione da holding finanziaria a grande realtà industriale integrata. Per una più approfondita illustrazione del nuovo Modello Organizzativo e Operativo di Gruppo, si rinvia ai contenuti del par. 15.

2. INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI ALLA DATA DEL 16 MARZO 2016 (art. 123-bis, comma 1, TUF)

A) STRUTTURA DEL CAPITALE SOCIALE (art. 123-bis, comma 1, lett. a), TUF)

Il capitale sociale di Finmeccanica è pari a euro 2.543.861.738,00 ed è costituito da n. 578.150.395 azioni ordinarie del valore nominale di euro 4,40 cadauna, tutte assistite dai medesimi diritti e obblighi. I possessori di azioni Finmeccanica possono votare nelle assemblee ordinarie e straordinarie della Società.

Il Ministero dell'Economia e delle Finanze detiene una partecipazione pari al 30,204% circa del capitale sociale di Finmeccanica.

________________________________________________________________________

Alla data di approvazione della presente Relazione la Società possiede n. 3.844.152 azioni proprie, pari allo 0,6649% circa del capitale sociale.

B) RESTRIZIONI AL TRASFERIMENTO DEI TITOLI (art. 123-bis, comma 1, lett. b), TUF)

Ai sensi dell'art. 5.1 bis dello Statuto sociale, in applicazione delle norme speciali di cui all'art. 3 del D.L. 31 maggio 1994, n. 332, convertito con modificazioni dalla Legge 30 luglio 1994, n. 474 e s.m.i., nessuno, fatto salvo lo Stato, gli enti pubblici o soggetti da questi controllati e quanto altro previsto dalla legge, può possedere, a qualsiasi titolo, azioni della Società che comportino una partecipazione superiore al 3% del capitale sociale rappresentato da azioni aventi diritto di voto. Il limite massimo di possesso azionario è calcolato anche tenendo conto delle partecipazioni azionarie complessive facenti capo al controllante, persona fisica o giuridica o società, a tutte le controllate dirette o indirette nonché alle controllate da uno stesso soggetto controllante, ai soggetti collegati, nonché alle persone fisiche legate da rapporti di parentela o di affinità fino al secondo grado o di coniugio, sempre che si tratti di coniuge non legalmente separato.

Il controllo ricorre, anche con riferimento a soggetti diversi dalle società, nei casi previsti dall'art. 93 del TUF. Il collegamento ricorre nelle ipotesi di cui all'art. 2359, comma 3, del Codice Civile, nonché tra soggetti che, direttamente o indirettamente, tramite controllate, diverse da quelle esercenti fondi comuni di investimento, aderiscano, anche con terzi, ad accordi relativi all'esercizio del diritto di voto o al trasferimento di azioni o quote anche di società terze o comunque ad accordi o patti di cui all'art. 122 del TUF, in relazione anche a società terze, qualora tali accordi o patti riguardino almeno il 10% del capitale con diritto di voto, se si tratta di società quotate, o il 20% se si tratta di società non quotate.

Ai fini del computo del riferito limite di possesso azionario (3%) si tiene conto anche delle azioni detenute tramite fiduciarie e/o interposta persona e in genere da soggetti interposti.

Inoltre, sulla base delle disposizioni relative ai poteri speciali dello Stato commentate al successivo punto D.1) e più in particolare ai sensi dell'art. 1, comma 5, del D.L. 15 marzo 2012 n. 21, convertito in legge, con modificazioni, dalla Legge 11 maggio 2012 n. 56 e delle relative disposizioni attuative, chiunque - ad esclusione dello Stato Italiano, di enti pubblici italiani o soggetti da questi controllati venga a detenere una partecipazione nel capitale sociale superiore alla soglia prevista dall'art. 120, comma 2, del D.Lgs. n. 58/98 e successive modificazioni o una partecipazione che determini il superamento delle soglie del 3%, 5%, 10%, 15%, 20% e 25% è tenuto a notificare l'acquisizione effettuata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri nei termini e con le modalità stabilite dal D.L. 15 marzo 2012 n. 21, convertito in legge, con modificazioni, dalla Legge 11 maggio 2012 n. 56 e dalle relative disposizioni attuative. Quanto sopra al fine di consentire alla Presidenza del Consiglio dei Ministri l'esercizio dei poteri speciali (descritti nel successivo punto D.1) previsti dalla suddetta normativa in caso di minaccia di grave pregiudizio per gli interessi essenziali della difesa e della sicurezza nazionale.

________________________________________________________________________

C) PARTECIPAZIONI RILEVANTI NEL CAPITALE (art. 123-bis, comma 1, lett. c), TUF)

I soggetti che alla data di approvazione della presente Relazione risultano, sulla base delle comunicazioni rese note ai sensi dell'art. 120 del TUF e delle altre informazioni a disposizione, titolari, direttamente o indirettamente, di una partecipazione rilevante superiore al 2% del capitale sociale, sono riportati nella Tabella 1 allegata alla presente Relazione.

D) TITOLI CHE CONFERISCONO DIRITTI SPECIALI DI CONTROLLO (art. 123-bis, comma 1, lett. d), TUF)

Non sono stati emessi titoli che conferiscono diritti speciali di controllo o di altra natura.

D.1) POTERI SPECIALI DELLO STATO

La Legge n. 56 dell'11 maggio 2012 di conversione del D.L. n. 21 del 15 marzo 2012 disciplina i poteri speciali dello Stato sugli assetti societari nei settori della difesa e della sicurezza nazionale, nonché per le attività di rilevanza strategica nei settori dell'energia, dei trasporti e delle comunicazioni.

Il D.P.C.M. 6 giugno 2014, n. 108 individua le attività per il sistema di difesa e sicurezza nazionale, ivi comprese le attività strategiche chiave, ai fini dell'esercizio dei poteri speciali dello Stato di cui alla sopra citata Legge.

In particolare, la disciplina in materia di poteri speciali prevede che, in caso di minaccia effettiva di grave pregiudizio per gli interessi essenziali della difesa e della sicurezza, lo Stato possa esercitare i tre poteri speciali di seguito descritti:

a) imposizione di specifiche condizioni relative alla sicurezza degli approvvigionamenti, alla sicurezza delle informazioni, ai trasferimenti tecnologici, al controllo delle esportazioni, nel caso di acquisto di partecipazioni in imprese che svolgono attività di rilevanza strategica per il settore della difesa e della sicurezza;

b) veto all'adozione di delibere dell'Assemblea o dell'organo di amministrazione di un'impresa che svolge attività di rilevanza strategica per il settore della difesa e della sicurezza relative ad operazioni straordinarie o di particolare rilevanza aventi ad oggetto fusioni, scissioni, trasferimento di azienda o rami di essa o di società controllate, trasferimento della sede sociale all'estero, mutamento dell'oggetto sociale, scioglimento della società, modifiche di clausole statutarie in materia di poteri speciali dello Stato ovvero eventualmente adottate in materia di limiti al diritto di voto (ai sensi dell'art. 2351, comma 3, c.c.), nonchè cessioni di diritti reali o di utilizzo relative a beni materiali o immateriali o assunzione di vincoli che ne condizionino l'impiego;

c) opposizione all'acquisto di partecipazioni in un'impresa che svolge attività di rilevanza strategica per il settore della difesa e della sicurezza da parte di un soggetto diverso dallo Stato italiano, ente pubblico italiano o soggetto da questi controllato, ove l'acquirente venga a detenere un livello della partecipazione al capitale con diritto di voto in grado di compromettere gli interessi della difesa e della sicurezza nazionale (cfr. precedente punto B). A tal fine si considera ricompresa la partecipazione detenuta da terzi con i quali l'acquirente ha stipulato un patto parasociale.

________________________________________________________________________

E) PARTECIPAZIONE AZIONARIA DEI DIPENDENTI: MECCANISMO DI ESERCIZIO DEI DIRITTI DI VOTO (art. 123-bis, comma 1, lett. e), TUF)

Non è previsto un sistema di partecipazione azionaria dei dipendenti. Si segnala peraltro, con riferimento ai piani di incentivazione adottati dalla Società, che gli stessi non prevedono che i diritti di voto inerenti le azioni assegnate siano esercitati da soggetti diversi dai destinatari del piano. Per ulteriori informazioni, si rinvia ai Documenti informativi predisposti ai sensi dell'art. 84-bis del Regolamento Emittenti e disponibili nella sezione Corporate Governance del sito web della Società.

F) RESTRIZIONI AL DIRITTO DI VOTO (art. 123-bis, comma 1, lett. f), TUF)

Lo Statuto sociale (art. 5.1. bis), in attuazione della normativa in materia di privatizzazioni (Legge n. 474/94 e s.m.i.), prevede che non possa essere esercitato il diritto di voto inerente alle azioni detenute in eccedenza rispetto al limite massimo del 3%. Lo stesso art. 5.1. bis prevede altresì che si riduca proporzionalmente il diritto di voto che sarebbe spettato a ciascuno dei soggetti ai quali sia riferibile il limite di possesso azionario, salvo preventive indicazioni congiunte dei soci interessati. In caso di inosservanza, la deliberazione è impugnabile ai sensi dell'art. 2377 del Codice Civile se la maggioranza richiesta non sarebbe stata raggiunta senza i voti in eccedenza rispetto al limite massimo sopra indicato. Le azioni per le quali non può essere esercitato il diritto di voto sono comunque computate ai fini della regolare costituzione dell'Assemblea.

G) ACCORDI TRA AZIONISTI (art. 123-bis, comma 1, lett. g), TUF)

La Società non è a conoscenza dell'esistenza di patti parasociali di cui all'art. 122 del TUF aventi ad oggetto azioni della stessa.

H) CLAUSOLE DI CHANGE OF CONTROL (art. 123-bis comma 1, lett. h), TUF) E DISPOSIZIONI STATUTARIE IN MATERIA DI OPA (artt. 104, comma 1-ter e 104-bis, comma 1, TUF)

Gli accordi significativi stipulati da Finmeccanica, o da sue controllate al 31.12.2015 (sulla base delle comunicazioni pervenute ai sensi dell'art. 114, comma 2, TUF), che acquistano efficacia, sono modificati o si estinguono in caso di cambiamento di controllo della società contraente, sono di seguito elencati con evidenza dei relativi effetti.

PARTI ACCORDO EFFETTI CLAUSOLA
CAMBIAMENTO DI
CONTROLLO
FINMECCANICA SPA BNPP-BNL, BANCA INTESA
SANPAOLO, UNICREDIT
ACCORDO DI
CONCESSIONE DI UNA
LINEA DI CREDITO
REVOLVING DI IMPORTO
PARI A 2,0 MILIARDI DI
EURO
IN CASO DI CAMBIO DI
CONTROLLO DI
FINMECCANICA, DOPO UN
EVENTUALE PERIODO DI 90
GIORNI PER TRATTATIVE, È
PREVISTA LA POSSIBILITÀ
PER CIASCUNA BANCA DI
RICHIEDERE LA
CANCELLAZIONE
DELL'IMPEGNO E LA
RESTITUZIONE DELLA
PROPRIA QUOTA,
UNITAMENTE AGLI INTERESSI
MATURATI FINO A QUELLA
DATA
FINMECCANICA SPA
ALENIA AERMACCHI
SPA
BARCLAYS; BNP; CREDIT
AGRICOLE; SACE; SOCIETE
GENERALE; DEUTSCHE
BANK; UNICREDIT
COUNTER GUARANTEE
ISSUANCE AND INDEMNITY
AGREEMENT
IN CASO DI CAMBIO DI
CONTROLLO DI
FINMECCANICA, DOPO UN
PERIODO DI 90 GIORNI PER
TRATTATIVE, È PREVISTA LA
POSSIBILITÀ PER CIASCUNA
BANCA DI RICHIEDERE LA
CANCELLAZIONE
DELL'IMPEGNO DI
COLLATERALIZZARE
L'IMPORTO CON IL
PAGAMENTO DELLA PROPRIA
QUOTA, OVVERO L'IMPEGNO
DA PARTE DI FINMECCANICA
DI SOSTITUIRE LA BANCA
CON ALTRO
CONTROGARANTE
FINMECCANICA SPA BAE SYSTEMS ED AIRBUS
GROUP (GIÀ EADS)
PATTO PARASOCIALE
RELATIVO A MBDA SAS,
SOCIETÀ OPERANTE NEL
SETTORE MISSILISTICO
IN CASO DI CAMBIO DI
CONTROLLO DI
FINMECCANICA, È FACOLTÀ
DEGLI ALTRI AZIONISTI - BAE
SYSTEMS ED EADS - DI
DETERMINARE L'ESTINZIONE
DEL DIRITTO DI
FINMECCANICA A DESIGNARE
DETERMINATI MANAGER E A
OTTENERE DETERMINATE
INFORMAZIONI RELATIVE A
MBDA. A SEGUITO DI TALE
RICHIESTA DEGLI AZIONISTI,
FINMECCANICA HA FACOLTÀ
DI RICHIEDERE CHE SIA
ACQUISTATA DA TALI
AZIONISTI LA PROPRIA
PARTECIPAZIONE IN MBDA A
PREZZO DI MERCATO
FINMECCANICA SPA BANCA EUROPEA PER GLI
INVESTIMENTI (BEI)
CONTRATTO DI
CONCESSIONE DI UN
PRESTITO DESTINATO AL
PROGETTO "SVILUPPO E
PRODUZIONE DI
COMPONENTI AEREI
INNOVATIVI" DI ALENIA
AERMACCHI SPA
POSSIBILITÀ PER BEI DI
CANCELLARE IL CREDITO E
CHIEDERE IL RIMBORSO
ANTICIPATO QUALORA UN
SOGGETTO, O UN GRUPPO DI
SOGGETTI AGENDO DI
CONCERTO, ACQUISISCANO IL
CONTROLLO DI
FINMECCANICA AI SENSI
DELL'ART. 2359 C.C. OVVERO
QUALORA LO STATO
ITALIANO CESSI DI DETENERE
ALMENO IL 30% DEL
CAPITALE SOCIALE DI
FINMECCANICA
FINMECCANICA SPA THALES PATTO PARASOCIALE
RELATIVO A THALES
ALENIA SPACE SAS
("TAS" - FINMECCANICA
33%)
IN CASO DI CAMBIO DI
CONTROLLO DI
FINMECCANICA A FAVORE DI
UN CONCORRENTE DI
THALES, QUEST'ULTIMA HA
DIRITTO DI ACQUISTARE LA
PARTECIPAZIONE DETENUTA
DA FINMECCANICA IN TAS A
UN PREZZO DA CONCORDARE
TRA LE PARTI
FINMECCANICA SPA THALES PATTO PARASOCIALE
RELATIVO A TELESPAZIO
SPA (FINMECCANICA
67%), SOCIETÀ
OPERANTE NEI SERVIZI
SATELLITARI
IN CASO DI CAMBIO DI
CONTROLLO DI
FINMECCANICA A FAVORE DI
UN CONCORRENTE DI
THALES, QUEST'ULTIMA HA
DIRITTO DI VENDERE LA
PROPRIA PARTECIPAZIONE IN
TELESPAZIO A
FINMECCANICA A UN PREZZO
DA CONCORDARE TRA LE
PARTI
FINMECCANICA SPA THALES E BENIGNI PATTO PARASOCIALE
RELATIVO A
ELETTRONICA SPA
(FINMECCANICA
31,33%), OPERANTE
NELL'ELETTRONICA PER
LA DIFESA
IN CASO DI CAMBIO DI
CONTROLLO DI
FINMECCANICA, GLI ALTRI
AZIONISTI HANNO DIRITTO DI
ACQUISTARE LA
PARTECIPAZIONE DETENUTA
DA FINMECCANICA IN
ELETTRONICA PRO QUOTA A
UN PREZZO DA CONCORDARE
TRA LE PARTI
FINMECCANICA SPA CHARTIS ASSICURAZIONI CONTRATTO DI
CONCESSIONE DI UNA
LINEA DI CREDITO
ASSICURATIVA PER
L'EMISSIONE DI IMPEGNI
DI FIRMA (BID BOND,
PERFORMANCE BOND
ECC.) NELL'INTERESSE DI
IN CASO DI UN CAMBIO DI
CONTROLLO DI
FINMECCANICA, LA
COMPAGNIA ASSICURATIVA
POTRÀ CHIEDERE UN
DEPOSITO IMMEDIATO DI
DENARO PARI AGLI IMPORTI
DELLE GARANZIE IN ESSERE E
SOCIETÀ DEL GRUPPO CANCELLARE LA LINEA DI
FINMECCANICA CREDITO
FINMECCANICA SPA FINMECCANICA GLOBAL CONTRATTO DI DIRITTO DI RISOLUZIONE A
SERVICES SPA FINANZIAMENTO FAVORE DI FINMECCANICA IN
CASO DI MUTAMENTO DEGLI
ASSETTI DI CONTROLLO DI
FINMECCANICA GLOBAL
SERVICES O DI CESSIONE A
TERZI DELL'AZIENDA O DI UN
RILEVANTE RAMO DELLA
STESSA FINMECCANICA
GLOBAL SERVICES
PARTI ACCORDO EFFETTI CLAUSOLA
CAMBIAMENTO DI
CONTROLLO
SOCIETÀ CONTROLLATA
AGUSTAWESTLAND SPA GENERAL ELECTRIC
COMPANY (PER IL
TRAMITE DI AVIATION
BUSINESS UNIT, MA, USA -
"GE")
ACCORDO QUADRO
RELATIVO ALLA
FORNITURA DI
MOTORI PER
ELICOTTERI
RINEGOZIAZIONE DEGLI
ACCORDI IN CASO DI
ASSUNZIONE DEL
CONTROLLO DI
AGUSTAWESTLAND DA
PARTE DI SOCIETÀ
CONCORRENTE DI GE;
RESPONSABILITÀ DI
AGUSTAWESTLAND PER
EVENTUALI VIOLAZIONI
AGLI OBBLIGHI DI
CONFIDENZIALITÀ
RELATIVI ALLE
PROPRIETARY
INFORMATION DI GE
AGUSTAWESTLAND SPA BELL HELICOPTER
TEXTRON
LICENZA PER LA
PRODUZIONE E
VENDITA DEGLI
ELICOTTERI 412,
412SP, 412HP,
412EP-SAR, 212,
206A, 206B NONCHÉ
DI PARTI DI
RICAMBIO
RISOLUZIONE
DELL'ACCORDO IN CASO
DI TRASFERIMENTO
DELLA PROPRIETÀ DI
AGUSTAWESTLAND A UN
TERZO COSTRUTTORE E
VENDITORE DI
ELICOTTERI, ESCLUSI I
TRASFERIMENTI
INFRAGRUPPO
AGUSTAWESTLAND SPA BOEING COMPANY
DEFENCE & SPACE GROUP
ACCORDO PER LA
REVISIONE E LA
VENDITA DEL
MODELLO CH47C E
RELATIVE PARTI DI
RICAMBIO
CLAUSOLA RISOLUTIVA
ESPRESSA, SALVO
TRASFERIMENTO DI CON
TROLLO INFRAGRUPPO
FINMECCANICA
AGUSTAWESTLAND SPA OJSC "OPK"
OBORONPROM; LLC
"INTERNATIONAL
HELICOPTER PROGRAMS";
CJSC HELIVERT (THE
JVCOMPANY)
ACCORDO RELATIVO
ALLA JOINT
VENTURE PER
LICENZA DI
PRODUZIONE E
VENDITA
DELL'ELICOTTERO
CIVILE AW139 IN
RUSSIA E IN ALTRI
PAESI CIS
RISOLUZIONE
DELL'ACCORDO DI JOINT
VENTURE CON
LIQUIDAZIONE DELLA J.V.
COMPANY DA PARTE DEI
PARTECIPANTI
AGUSTAWESTLAND SPA BRILOG LEASING LTD ACCORDO QUADRO
PER LA FORNITURA
DI 11 AW189 SAR
DIRITTO DI RECESSO IN
FAVORE DELLA
CONTROPARTE NEL CASO
DI CAMBIO DEL
CONTROLLO DI
AGUSTAWESTLAND
(RISULTANTE DALLA
ALIENAZIONE DI UNA
PARTECIPAZIONE
AZIONARIA SUPERIORE
AL 25% DEL CAPITALE
DELLA STESSA)
AGUSTAWESTLAND
PHILADELPHIA CORPORATION
(CONTROLLATA TRAMITE
AGUSTAWESTLAND SPA)
BELL HELICOPTER
TEXTRON INC.
ACCORDO LICENZA
PER LA TECNOLOGIA
DELL'ELICOTTERO
AW609
IL TRASFERIMENTO DEL
CONTRATTO DI LICENZA,
IN CASO DI CHANGE OF
CONTROL DI
AGUSTAWESTLAND
PHILADELPHIA
CORPORATION
O DI SOCIETÀ DEL
GRUPPO, È PRIVO DI
EFFETTI E COMPORTA LA
RISOLUZIONE DEL
CONTRATTO DI LICENZA E
DI TUTTI GLI ALTRI
ACCORDI CON BELL
RELATIVI ALL'AW609,
SALVO PREVIO CONSENSO
SCRITTO DA PARTE DI
BELL HELICOPTER
TEXTRON INC.
AGUSTAWESTLAND
PHILADELPHIA CORPORATION
(CONTROLLATA TRAMITE
AGUSTAWESTLAND SPA)
CAE FLIGHT SOLUTION
USA INC.
ACCORDO ROTORSIM
USA LLC
NEL CASO DI CAMBIO DI
CONTROLLO DI UNA
DELLE PARTI
DELL'ACCORDO A
FAVORE DI UN
COMPETITOR DELL'ALTRA
PARTE, DIRITTO DI
OPZIONE, ATTRIBUITO A
QUEST'ULTIMA, AVENTE
AD OGGETTO LA VENDITA
DELLA PROPRIA
PARTECIPAZIONE NELLA
ROTORSIM USA LLC
ALENIA AERMACCHI SPA BOEING COMPANY GENERAL TERMS
AGREEMENT ("GTA")
AVENTE A OGGETTO
LA PARTECIPAZIONE
DI ALENIA
AERMACCHI SPA AL
PROGRAMMA BOEING
787
L'ARTICOLO 20.4 DEL
GTA VIETA LA CESSIONE
DEL CONTRATTO
(CONSIDERANDO COME
TALE ANCHE IL "CHANGE
OF CONTROL" DI ALENIA)
SENZA
L'AUTORIZZAZIONE DI
BOEING. NEL CASO DI
VIOLAZIONE DA PARTE DI
ALENIA DELLA
SUDDETTA CLAUSOLA,
BOEING HA IL DIRITTO DI
RISOLVERE IN TUTTO O IN
PARTE IL RAPPORTO
CONTRATTUALE CON
ALENIA. INOLTRE NEL
CASO DI VIOLAZIONE DA
PARTE DI ALENIA
DELL'ARTICOLO 20.4
SUDDETTO, BOEING HA IL
DIRITTO DI RICHIEDERE
LA RESTITUZIONE PRO
RATA -IN RELAZIONE
AGLI SHIPSETS NON
CONSEGNATI DA ALENIA
ALLA DATA DELLA
VIOLAZIONE - DELLE
SOMME PAGATE DA
BOEING AD ALENIA IN
BASE ALL'ARTICOLO 5.9
DELL'ACCORDO TRA
BOEING E ALENIA
DENOMINATO "SPECIAL
BUSINESS PROVISIONS"
SEMPRE RELATIVO AL
PROGRAMMA 787
ALENIA AERMACCHI SPA ABU DHABI
AUTONOMOUS SYSTEM
INVESTMENTS CO LLC
ACCORDO DI JOINT
VENTURE RELATIVO
ALLA COSTITUZIONE
IN ABU DHABI DI UNA
SOCIETÀ (ADVANCED
MALE AIRCRAFT LLC)
PER LO SVILUPPO E
PRODUZIONE DI UNA
CLASSE DI VELIVOLI
A PILOTAGGIO
REMOTO
DIRITTO DI RISOLUZIONE
PER LA PARTE CHE NON E'
STATA OGGETTO DI
CHANGE OF CONTROL.
L'ESERCIZIO DELLA
RISOLUZIONE È
SUBORDINATO
ALL'ESPLETAMENTO DI
UNA PROCEDURA DI
BONARIA COMPOSIZIONE
E ALLA MANCATA
ATTIVAZIONE DELLA
PROCEDURA ARBITRALE.
INOLTRE LA PARTE NON
INADEMPIENTE PUÒ
RICHIEDERE CHE LA
PARTE INADEMPIENTE LE
VENDA LE AZIONI A
VALORE DI MERCATO,
DECURTATO DEL 20%,
OVVERO CHE LA PARTE
INADEMPIENTE ACQUISTI
LE AZIONI DELLA PARTE
NON INADEMPIENTE AL
VALORE DI MERCATO
MAGGIORATO DEL 20%
ALENIA AERMACCHI SPA LOCKEED MARTIN AERO STRATEGIC TEAMING
AGREEMENT CHE
DEFINISCE I PRINCIPI
GENERALI DEI
RAPPORTI TRA LE
PARTI NELL'AMBITO
DEL PROGRAMMA
JOINT STRIKE
FIGHTER ("JSF") PER
LA REALIZZAZIONE
DI UN CACCIA
MULTIRUOLO DI
QUINTA
DIRITTO DI RISOLUZIONE
DELL'ACCORDO DA
PARTE DI LOCKEED
MARTIN IN CASO DI
CAMBIO DI PROPRIETÀ O
DI CONTROLLO DI ALENIA
AERMACCHI
GENERAZIONE
ALENIA AERMACCHI SPA MINISTERO DELLA DIFESA
DI ISRAELE
"STRATEGIC
PURCHASE
CONTRACT" PER LA
FORNITURA DI 30
VELIVOLI DA
ADDESTRAMENTO
AVANZATO M346 E
RELATIVI SISTEMI,
SERVIZI E SUPPORTO
TECNICO
IL MINISTERO DELLA
DIFESA DI ISRAELE PUÒ
RISOLVERE IL
CONTRATTO NEL CASO DI
CAMBIO DI CONTROLLO
DI ALENIA SE, PER
EFFETTO DELLO STESSO,
LA STESSA SI TROVASSE
AD ESSERE GESTITA E
CONTROLLATA DA UN
SOGGETTO
RICONDUCIBILE AD UNO
STATO DEFINITO COME
"NEMICO DELLO STATO DI
ISRAELE" IN BASE ALLA
LEGISLAZIONE
ISRAELIANA "ISRAELI'S
TRADING WITH THE
ENEMY"
ALENIA AERMACCHI SPA ELBIT SYSTEMS LIMITED "CONTRACTOR
LOGISTIC SUPPORT
CONTRACT" PER
SUPPORTO LOGISTICO
(FORNITURA,
RIPARAZIONE E
REVISIONE DI PARTI
DI RICAMBIO) ALLA
FLOTTA M-346
ISRAELIANA
L'ART. 37.1 DEL
"CONTRACTOR LOGISTIC
SUPPORT CONTRACT"
PREVEDE CHE, NEL CASO
DI CAMBIO DI
CONTROLLO DI ALENIA,
PER EFFETTO DEL QUALE
LA STESSA SI TROVASSE
AD ESSERE GESTITA E
CONTROLLATA DA UN
AZIONISTA DI
CONTROLLO
RICONDUCIBILE AD UNO
STATO CHE NON HA
RELAZIONI
DIPLOMATICHE CON
ISRAELE , È NECESSARIO
IL PREVENTIVO
CONSENSO SCRITTO DI
ELBIT
WING NED BV
(CONTROLLATA TRAMITE ALENIA
AERMACCHI SPA)
OAO SUKHOI COMPANY
("SUKHOI"),
SUPERJET
INTERNATIONAL SPA
("SJI")
SJI SHAREHOLDERS'
AGREEMENT
RELATIVO A SJI,
SOCIETÀ ITALIANA
ATTIVA NELLA
COMMERCIALIZZA
ZIONE DEL
VELIVOLO SUKHOI
SUPERJET 100 NEI
MERCATI
OCCIDENTALI.
IN BASE ALL'ART. 7.06
DELLO SHAREHOLDERS'
AGREEMENT, IN CASO DI
CAMBIO DI CONTROLLO
IN CAPO AD ALENIA,
SUKHOI HA IL DIRITTO DI
ESERCITARE UNA
OPZIONE DI ACQUISTO
DELLE AZIONI DI SJI,
POSSEDUTE DA ALENIA
TRAMITE LA
CONTROLLATA WING NED
BV, A UN PREZZO DI
MERCATO, PARI AL
MINOR VALORE TRA IL
FAIR MARKET VALUE E IL
FLOOR RETURN
(CORRISPONDENTE ALLA
SOMMA DEI PREZZI DI
ACQUISIZIONE DELLA
PARTECIPAZIONE IN SJI E
IN SCAC), PIÙ IL TOTALE
DEI CONTRIBUTI VERSATI
DA ALENIA, SECONDO IL
FUNDING PLAN, MENO IL
10%
WORLD'S WING SA
(CONTROLLATA TRAMITE ALENIA
AERMACCHI SPA)
OAO SUKHOI COMPANY
("SUKHOI"),
OAO SUKHOI DESIGN
BUREAU (INCORPORATA
DA SUKHOI), SUKHOI
CIVIL AIRCRAFT
COMPANY ("SCAC")
SHAREHOLDERS'
AGREEMENT
RELATIVO ALLA
SCAC, SOCIETÀ DI
DIRITTO RUSSO CON
SEDE A MOSCA,
PRODUTTRICE DEL
VELIVOLO SUKHOI
SUPERJET100.
IN BASE ALL'ART. 7.06
DELLO SCAC
SHAREHOLDERS'
AGREEMENT, NEL CASO DI
CAMBIO DI CONTROLLO
DI ALENIA, SUKHOI HA IL
DIRITTO DI ESERCITARE
UNA OPZIONE DI
ACQUISTO DELLE AZIONI
DI SCAC POSSEDUTE DA
ALENIA PER IL TRAMITE
DELLA SUA
CONTROLLATA WORLD'S
WING SA, AD UN PREZZO
DI MERCATO, PARI AL
MINOR VALORE TRA IL
FAIR MARKET VALUE E IL
FLOOR RETURN
(CORRISPONDENTE ALLA
SOMMA DEI PREZZI DI
ACQUISIZIONE DELLA
PARTECIPAZIONE IN
SUPERJET
INTERNATIONAL E IN
SCAC) PIÙ IL TOTALE DEI
CONTRIBUTI VERSATI DA
ALENIA, SECONDO IL
FUNDING PLAN, MENO IL
10%
ANSALDOBREDA SPA
QUALE PARTECIPANTE AL
CONSORZIO TREVI
CONSORZIO TREVI (IN
LIQ.) CHE HA UN
CONTRATTO DI
FORNITURA DI
LOCOMOTRICI CON
TRENITALIA SPA
STATUTO DEL
CONSORZIO TREVI
LO STATUTO DEL
CONSORZIO TREVI
PREVEDE CHE
L'ASSEMBLEA POSSA
DECIDERE, CON VOTO
UNANIME AD ECCEZIONE
DI QUELLO DELLA
CONSORZIATA,
L'ESCLUSIONE DELLA
CONSORZIATA NEL CASO
IN CUI VI SIA IL
TRASFERIMENTO DELLA
PARTECIPAZIONE
AZIONARIA DI
CONTROLLO DELLA
CONSORZIATA STESSA, A
MENO CHE DETTO
TRASFERIMENTO NON
AVVENGA NELL'AMBITO
DI SOCIETÀ
CONTROLLATE E/O
COLLEGATE O
COMUNQUE DELLO
STESSO GRUPPO
ECONOMICO DI
APPARTENENZA DEL
TRASFERENTE
ANSALDOBREDA SPA BOMBARDIER
TRANSPORTATION GMBH
COOPERATION
AGREEMENT AVENTE
AD OGGETTO LO
SVILUPPO
CONGIUNTO, LA
PRODUZIONE E LA
COMMERCIALIZZAZI
O
NE DEL NUOVO
TRENO AD ALTA
VELOCITÀ
NEL CASO IN CUI PIÙ DEL
50% DEL CAPITALE
SOCIALE DI UNA DELLE
PARTI O DELLE
CONTROLLANTI VENGA
ACQUISITO DA UN
CONCORRENTE DELLE
PARTI O NEL CASO DI
TRASFERIMENTO DEGLI
ASSET A UN COMPETITOR,
L'ALTRA PARTE AVRÀ IL
DIRITTO DI RISOLVERE IL
CONTRATTO DI
COLLABORAZIONE
SELEX ES SPA THALES ALENIA SPACE
FRANCE
CONTRATTO
FORNITURA
STRUMENTI (SLSTR)
SU SATELLITI
PER IL PROGRAMMA
COPERNICUS
SENTINEL 3
IN CASO DI CHANGE OF
CONTROL : PREAVVISO
SCRITTO A TAS
IDENTIFICANDO IL
POTENZIALE
INVESTITORE /
ACQUIRENTE O
QUALSIASI ALTRO
CAMBIAMENTO;
OBBLIGO DI FORNIRE A
TAS TUTTE LE
INFORMAZIONI
RILEVANTI DURANTE IL
PROCESSO DI CHANGE OF
CONTROL;
DIVIETO DI ASSEGNARE O
TRASFERIRE IL
CONTRATTO AL NUOVO
SOGGETTO
CONTROLLANTE SENZA
CONSENSO SCRITTO DI
TAS';
DIRITTO DI TAS DI
RECEDERE DAL
CONTRATTO .
SELEX ES LTD
(CONTROLLATA TRAMITE SELEX
ES SPA)
NORTHROP GRUMMAN CONTRATTO "MISSILE
COUNTER MEASURE
(INFRARED)"
RISOLUZIONE DEL
CONTRATTO O, IN
ALTERNATIVA,
RICHIESTA DI ULTERIORI
GARANZIE RELATIVE
ALLA ESECUZIONE A
SCELTA DELLA PARTE
NON SOGGETTA A
CHANGE OF CONTROL
SELEX SYSTEMS INTEGRATION
LTD
(CONTROLLATA TRAMITE SELEX
ES SPA )
LOCKHEED MARTIN
IS&GS (CIVIL) UK
TEAMING AGREEMENT
PER PRESENTAZIONE
OFFERTA
NELL'AMBITO DEL
PROGETTO "JOINT
MILITARY AIR TRAFFIC
SERVICES"
DIRITTO DI RISOLUZIONE
DELL'ACCORDO A
FAVORE DELLA PARTE
NON SOGGETTA A
CHANGE OF CONTROL
TELESPAZIO SPA DLR GFR STATUTO SOCIETÀ
SPACEOPAL GMBH
(50% TELESPAZIO
SPA; 50% DLR GFR)
OPERANTE NEL
CAMPO DEI SERVIZI
SATELLITARI
RELATIVI AL
PROGETTO GALILEO
DIRITTO A FAVORE
DELL'AZIONISTA NON
SOGGETTO A CHANGE OF
CONTROL, PREVIA
DELIBERA
DELL'ASSEMBLEA DEGLI
AZIONISTI, DI VENDERE A
TERZI O A UN ALTRO
SOCIO LA
PARTECIPAZIONE
OVVERO DI RECEDERE A
FRONTE DI UN
CORRISPETTIVO DA
DETERMINARSI
TELESPAZIO SPA AGENZIA SPAZIALE
ITALIANA (ASI)
PATTO PARASOCIALE
RELATIVO ALLA
SOCIETÀ E-GEOS SPA
(TELESPAZIO SPA
80%, ASI 20%)
OPERANTE NEL
CAMPO SATELLITARE
DELL'OSSERVAZIONE
DELLA TERRA
NEL CASO DI MODIFICHE
SOSTANZIALI
DELL'ASSETTO
PROPRIETARIO DI
TELESPAZIO, DIRITTO A
FAVORE DELL'ASI, A SUA
SCELTA, DI:

RIACQUISTARE I
CESPITI, MATERIALI O
IMMATERIALI, CONFERITI
DA ASI A E-GEOS;

CEDERE LA
PARTECIPAZIONE AI SOCI
DI E-GEOS IN
PROPORZIONE ALLA
PARTECIPAZIONE DA
LORO POSSEDUTA.
NON E' CONSIDERATA
MODIFICA SOSTANZIALE
LA VARIAZIONE DELLA
COMPAGINE AZIONARIA
DI FINMECCANICA SPA O
THALES S.A.
DRS DEFENSE SOLUTIONS LLC
(CONTROLLATA TRAMITE
MECCANICA HOLDINGS USA INC.)
THALES USA INC. ACCORDO DI JOINT
VENTURE RELATIVO
ALLA ADVANCED
ACOUSTIC CONCEPTS,
LLC, SOCIETÀ ATTIVA
NEL SETTORE DEI
SONAR
OPZIONE DELLA PARTE
NON SOGGETTA A
CHANGE OF CONTROL (I)
AD ACQUISTARE LA
QUOTA DELL'ALTRA
PARTE AL PREZZO DI
MERCATO DETERMINATO
DA UN ESPERTO, OVVERO
(II) A OFFRIRE LA
PROPRIA QUOTA A UN
PREZZO RAGIONEVOLE
ALLA PARTE SOGGETTA A
CHANGE OF CONTROL LA
QUALE, OVE RIFIUTASSE
L'OFFERTA, SAREBBE
OBBLIGATA A VENDERE
LA PROPRIA QUOTA ALLO
STESSO PREZZO (IN
PROPORZIONE ALLA
PERCENTUALE) ALLA
PARTE NON SOGGETTA A
CHANGE OF CONTROL
DRS RADAR SYSTEMS LLC THALES NEDERLAND BV, TECHNOLOGY DIRITTO DI RISOLUZIONE
(CONTROLLATA TRAMITE THALES USA DEFENCE & TRANSFER E LICENCE DEL CONTRATTO
MECCANICA HOLDINGS USA INC.) SECURITY INC. AGREEMENT
DRS DEFENCE SOLUTIONS LLC DRS TECHNOLOGIES INC CONTRATTO DI IN CASO DI CHANGE OF
(CONTROLLATA TRAMITE FINANZIAMENTO CONTROL OBBLIGO DI DRS
MECCANICA HOLDINGS USA INC. DEFENCE SOLUTIONS DI
RIMBORSO IMMEDIATO
DEL PRESTITO A FAVORE
DI DRS TECHNOLOGIES
DRS NETWORK & IMAGING DVTEL, INC. ACCORDO DI DIRITTO DI RECESSO A
SYSTEMS LLC COLLABORAZIONE E FAVORE DI UNA DELLE
(CONTROLLATA TRAMITE SVILUPPO PARTI DELL'ACCORDO
MECCANICA HOLDINGS USA INC.) NEL CASO DI CAMBIO DI
CONTROLLO DELL'ALTRA
IN FAVORE DI UN
COMPETITOR DELLA
DRS TECHNOLOGIES INC. E SUE FINMECCANICA/MECCANI CONTRATTO DI PRIMA
IN CASO DI CHANGE OF
CONTROLLATE CA HOLDINGS USA FINANZIAMENTO CONTROL OBBLIGO DI DRS
(CONTROLLATA TRAMITE TECHNOLOGIES DI
MECCANICA HOLDINGS USA INC.) RIMBORSO IMMEDIATO
DEL PRESTITO A FAVORE
DI
FINMECCANICA/MECCANI
CA HOLDINGS USA

In materia di OPA, si segnala che lo Statuto della Società non contiene previsioni in deroga alle disposizioni sulla passivity rule di cui all'art. 104, comma 1-ter, del TUF, né in applicazione delle regole di neutralizzazione di cui all'art. 104-bis, comma 1, del TUF.

I) INDENNITÀ DEGLI AMMINISTRATORI IN CASO DI DIMISSIONI O DI LICENZIAMENTO SENZA GIUSTA CAUSA O DI CESSAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO A SEGUITO DI UN'OFFERTA PUBBLICA DI ACQUISTO (art. 123-bis, comma 1, lett. i), TUF)

________________________________________________________________________

Le informazioni richieste dall'art. 123-bis, comma 1, lett. i) del TUF sono contenute nella Relazione sulla remunerazione prevista dall'art. 123-ter del TUF (cfr. par. 8 della presente Relazione).

L) NORME APPLICABILI ALLA NOMINA E SOSTITUZIONE DEGLI AMMINISTRATORI E ALLE MODIFICHE ALLO STATUTO (art. 123-bis, comma 1, lett. l), TUF)

In tema di nomina e sostituzione degli Amministratori si rinvia al successivo par. 4.1 della presente Relazione.

Per quanto riguarda le modifiche statutarie, si fa presente che le stesse sono approvate dall'Assemblea degli azionisti a norma di legge e di Statuto.

Tuttavia, in base all'art. 24.1 dello Statuto sociale, il Consiglio di Amministrazione è competente a deliberare l'adeguamento dello Statuto a disposizioni normative. Ai sensi dell'art. 22.3 dello Statuto sociale, le proposte di modifica di qualsiasi clausola statutaria ovvero l'adozione di un nuovo Statuto sono deliberate dal Consiglio di Amministrazione con il voto favorevole dei sette/decimi degli Amministratori in carica.

Si rammenta infine il potere di veto previsto in capo allo Stato in ordine all'adozione di modifiche statutarie volte a sopprimere o modificare i poteri speciali allo stesso attribuiti, di cui al precedente punto D.1).

M) DELEGHE AD AUMENTARE IL CAPITALE SOCIALE E AUTORIZZAZIONI ALL'ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE (art. 123-bis, comma 1, lett. m), TUF)

Non sussistono attualmente deleghe in capo al Consiglio di Amministrazione ad effettuare aumenti di capitale ai sensi dell'art. 2443 del Codice Civile, né è previsto alcun potere in capo agli Amministratori di emettere strumenti finanziari partecipativi.

L'Assemblea degli azionisti, in data 11 maggio 2015, ha autorizzato l'acquisto e la disposizione di azioni proprie, per un periodo di diciotto mesi a far data dalla delibera assembleare e fino a un massimo di n. 5.800.000 azioni ordinarie, da destinare – per il primo periodo di attuazione – al servizio dei Piani di incentivazione (Piano di Incentivazione a Lungo Termine e Piano di Coinvestimento per il Management del Gruppo Finmeccanica) approvati in pari data. La delibera prevede l'acquisto di azioni proprie mediante acquisto sul mercato, con le opportune gradualità, a un prezzo unitario massimo e minimo pari al prezzo di riferimento rilevato sul MTA nel giorno precedente a quello dell'acquisto (più o meno il 5% rispettivamente per il prezzo massimo e per quello minimo).

Alla data di approvazione della presente Relazione la Società detiene n. 3.844.152 azioni proprie, pari allo 0,6649% circa del capitale sociale.

________________________________________________________________________

N) ATTIVITA' DI DIREZIONE E COORDINAMENTO

Finmeccanica non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento ai sensi dell'art. 2497 e seguenti del Codice Civile.

3. COMPLIANCE (art. 123-bis, comma 2, lett. a),TUF)

Il Consiglio di Amministrazione di Finmeccanica ha da tempo deliberato (17 ottobre 2006) di adeguare il modello di Corporate Governance della Società ai criteri e principi applicativi del Codice di Autodisciplina, al quale la Società aderisce. Tale modello ha formato oggetto di successivi aggiornamenti diretti a recepire le indicazioni volta a volta formulate dal Codice, che risultano attualmente incorporate nel documento "REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE" (di seguito anche "il REGOLAMENTO"), puntualmente aggiornato dal Consiglio al fine di assicurarne il costante allineamento ai contenuti del Codice nonché alle modifiche intervenute nella struttura organizzativa della Società.

Con riguardo alle modifiche introdotte nell'ultima edizione del Codice (luglio 2015), che gli emittenti sono invitati ad applicare entro la fine dell'esercizio 2016 (informandone il mercato con la Relazione di Corporate Governance 2017), il Consiglio di Amministrazione – nel confermare la propria adesione al Codice di Autodisciplina e preso atto della sostanziale coerenza del modello di Governance di Finmeccanica con le nuove indicazioni del Codice – procederà, in linea con le tempistiche stabilite, a valutare gli ulteriori adeguamenti da apportare ai Regolamenti interni della Società.

Il testo del Codice è disponibile al pubblico sul sito web del Comitato per la Corporate Governance (http://www.borsaitaliana.it/comitato-corporate-governance/codice/2014clean.pdf).

Il testo del Regolamento è disponibile nella specifica sezione Corporate Governance del sito web della Società.

Né Finmeccanica né le società dalla stessa controllate e aventi rilevanza strategica sono soggette a disposizioni di legge non italiane che influenzano la struttura di Corporate Governance della Società; con riferimento alle attività del Gruppo in USA si segnala, per completezza espositiva, che alcune di queste sono assoggettate a regole di governance specifiche ("Special Security Agreement" e "Proxy Agreement"), concordate con il Defense Security Service ("DSS") del Dipartimento della Difesa degli USA e finalizzate a limitare l'accesso da parte dell'azionista a informazioni "classificate".

4. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

4.1. NOMINA E SOSTITUZIONE (art. 123-bis, comma 1, lett. l), TUF)

La Società è amministrata da un Consiglio di Amministrazione composto da un numero di Amministratori non inferiore a 8 e non superiore a 12 nominati dall'Assemblea degli azionisti, la quale stabilisce anche il numero dei membri e la durata del mandato. Gli Amministratori sono nominati per un periodo non superiore a tre esercizi e sono rieleggibili a norma dell'art. 2383 del Codice Civile. Il Consiglio, qualora non abbia provveduto l'Assemblea, elegge tra i suoi membri un Presidente.

________________________________________________________________________

In merito alla nomina degli Amministratori lo Statuto prevede (art. 18.3) lo specifico meccanismo del "voto di lista", di seguito illustrato.

Gli Amministratori vengono nominati dall'Assemblea sulla base di liste presentate dagli azionisti e dal Consiglio di Amministrazione uscente, nelle quali i candidati dovranno essere numerati in ordine progressivo. Qualora il Consiglio di Amministrazione uscente presenti una propria lista, la stessa dovrà essere depositata presso la sede sociale entro il venticinquesimo giorno precedente la data dell'Assemblea in prima convocazione e pubblicata dalla Società almeno ventuno giorni prima della data dell'Assemblea, sempre in prima convocazione, secondo le modalità previste dalla normativa vigente.

Le liste presentate dagli azionisti dovranno essere depositate presso la sede sociale entro il venticinquesimo giorno precedente la data dell'Assemblea in prima convocazione e pubblicate dalla Società almeno ventuno giorni prima della data dell'Assemblea, sempre in prima convocazione, secondo le modalità previste dalla normativa vigente. Termini e modalità per il deposito delle liste sono indicati dalla Società nell'avviso di convocazione dell'Assemblea.

Ogni azionista potrà presentare o concorrere alla presentazione di una sola lista e ogni candidato potrà presentarsi in una sola lista a pena di ineleggibilità.

Hanno diritto di presentare una lista soltanto gli azionisti che, da soli ovvero insieme con altri soci, siano complessivamente titolari di almeno l'1% del capitale sociale avente diritto di voto nell'Assemblea Ordinaria ovvero della minore percentuale che fosse prevista da disposizioni di legge o regolamentari, ove applicabili. Con Delibera n. 19499 del 28 gennaio 2016, la CONSOB ha individuato la quota di partecipazione richiesta per la presentazione delle liste dei candidati per l'elezione degli organi di amministrazione e controllo di Finmeccanica nella misura dell'1%, pari alla percentuale prevista dall'art. 18.3 dello Statuto sociale.

Al fine di comprovare la titolarità del numero di azioni necessario alla presentazione delle liste, gli azionisti devono depositare presso la sede sociale, nel termine previsto per la pubblicazione delle liste da parte della Società, l'apposita certificazione comprovante la titolarità del numero delle azioni rappresentate.

Almeno due Amministratori devono possedere i requisiti di indipendenza così come stabiliti per i Sindaci a norma di legge. Al riguardo la Società, in linea con le previsioni del Codice, nell'avviso di convocazione dell'Assemblea richiede espressamente che nelle liste di candidati alla carica di Amministratore sia indicata l'idoneità degli stessi a qualificarsi come "indipendenti" ai sensi di legge nonché ai sensi dell'art. 3 del citato Codice. Tutti i candidati devono possedere altresì i requisiti di onorabilità prescritti dalla normativa vigente.

________________________________________________________________________

Le liste che presentano un numero di candidati pari o superiore a tre devono inoltre includere candidati di genere diverso, secondo quanto previsto nell'avviso di convocazione dell'Assemblea, in modo da consentire una composizione del Consiglio di Amministrazione conforme alla vigente normativa in materia di equilibrio tra i generi.

Unitamente a ciascuna lista ed entro il termine previsto per il deposito delle liste stesse, dovranno depositarsi altresì le dichiarazioni con le quali i singoli candidati accettano la propria candidatura e attestano, sotto la propria responsabilità, l'inesistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità, nonché l'esistenza dei requisiti prescritti dalla normativa vigente per le rispettive cariche, incluso l'eventuale possesso dei requisiti di indipendenza come richiesti dallo Statuto.

Gli Amministratori nominati devono comunicare senza indugio alla Società l'eventuale perdita dei citati requisiti di indipendenza e onorabilità nonché la sopravvenienza di cause di ineleggibilità o incompatibilità.

Ogni avente diritto al voto potrà votare una sola lista.

Alla elezione degli Amministratori si procederà come segue:

a) dalla lista che avrà ottenuto la maggioranza dei voti espressi saranno tratti, nell'ordine progressivo con il quale sono elencati nella lista stessa, i due terzi degli Amministratori da eleggere, con arrotondamento, in caso di numero frazionario, all'unità inferiore;

b) i restanti Amministratori saranno tratti dalle altre liste; a tal fine, i voti ottenuti dalle liste stesse saranno divisi successivamente per uno, due, tre e così via, secondo il numero progressivo degli Amministratori da eleggere. I quozienti così ottenuti saranno assegnati progressivamente ai candidati di ciascuna di tali liste, secondo l'ordine dalle stesse rispettivamente previsto. I quozienti così attribuiti ai candidati delle varie liste verranno disposti in un'unica graduatoria decrescente. Risulteranno eletti coloro che avranno ottenuto i quozienti più elevati.

Nel caso in cui più candidati abbiano ottenuto lo stesso quoziente, risulterà eletto il candidato della lista che non abbia ancora eletto alcun Amministratore o che abbia eletto il minor numero di Amministratori.

Nel caso in cui nessuna di tali liste abbia ancora eletto un Amministratore ovvero tutte abbiano eletto lo stesso numero di Amministratori, nell'ambito di tali liste risulterà eletto il candidato di quella che abbia ottenuto il maggior numero di voti. In caso di parità di voti di lista e sempre a parità di quoziente, si procederà a nuova votazione da parte dell'intera Assemblea risultando eletto il candidato che ottenga la maggioranza semplice dei voti;

________________________________________________________________________

c) qualora, a seguito dell'applicazione della procedura sopra descritta, non risultasse nominato il numero minimo di Amministratori indipendenti statutariamente prescritto, il quoziente di voti da attribuire a ciascun candidato nelle varie liste verrà calcolato secondo il sistema indicato nella lettera b); risulteranno eletti i candidati non ancora tratti dalle liste ai sensi delle lettere a) e b), che siano in possesso dei requisiti di indipendenza e che abbiano ottenuto i quozienti più elevati, nel numero necessario ad assicurare l'osservanza della disposizione statutaria. Essi subentrano agli Amministratori non indipendenti cui sono stati assegnati i quozienti più bassi. In assenza di un numero di candidati tale da consentire il rispetto del numero minimo di due Amministratori indipendenti, l'Assemblea delibera, con le maggioranze di legge, la sostituzione dei candidati privi dei requisiti di indipendenza che hanno ottenuto il quoziente più basso;

c-bis) qualora l'applicazione della procedura di cui alle lettere a) e b) non consenta il rispetto della normativa vigente in materia di equilibrio tra i generi, viene calcolato il quoziente di voti da attribuire a ciascun candidato tratto dalle liste, dividendo il numero di voti ottenuti da ciascuna lista per il numero d'ordine di ciascuno dei detti candidati; il candidato del genere più rappresentato con il quoziente più basso tra i candidati tratti da tutte le liste è sostituito, fermo il rispetto del numero minimo di Amministratori indipendenti, dall'appartenente al genere meno rappresentato eventualmente indicato (con il numero d'ordine successivo più alto) nella stessa lista del candidato sostituito. Nel caso in cui candidati di diverse liste abbiano ottenuto lo stesso quoziente, verrà sostituito il candidato della lista dalla quale è tratto il maggior numero di Amministratori ovvero, in subordine, il candidato tratto dalla lista che abbia ottenuto il minor numero di voti ovvero, in caso di parità di voti, il candidato che ottenga meno voti da parte dell'Assemblea in un'apposita votazione.

L'art. 18.4 dello Statuto sociale stabilisce che per la nomina degli Amministratori, per qualsiasi ragione non nominati ai sensi dei procedimenti sopra descritti, l'Assemblea delibera con le maggioranze di legge ed in modo da assicurare la presenza del numero minimo di Amministratori indipendenti previsto dalla legge e dallo Statuto nonché il rispetto della normativa vigente in materia di equilibrio tra i generi. Se nel corso del mandato vengono a mancare uno o più Amministratori, si provvede ai sensi dell'art. 2386 del Codice Civile. Per la sostituzione degli Amministratori cessati, l'Assemblea delibera con le maggioranze di legge nominando i sostituti nell'ambito degli appartenenti alla medesima lista cui appartenevano gli Amministratori cessati, qualora residuino in tale lista candidati non eletti in precedenza. Il Consiglio di Amministrazione provvede alla sostituzione, ai sensi dell'art. 2386 del Codice Civile, nominando i sostituti, in base ai medesimi criteri di cui al periodo precedente ed in modo da assicurare la presenza del numero minimo di Amministratori indipendenti previsto dalla legge e dallo Statuto nonché il rispetto della normativa vigente in materia di equilibrio tra i generi, nella prima riunione utile successiva alla notizia dell'intervenuta cessazione.

________________________________________________________________________

Con particolare riferimento alle previsioni introdotte dalla Legge n. 120 del 12 luglio 2011 e dalla regolamentazione attuativa Consob in tema di parità di accesso agli organi di amministrazione e controllo delle società quotate e alle relative previsioni statutarie, che trovano applicazione con decorrenza dal primo rinnovo degli organi di amministrazione e controllo successivo alla data del 12 agosto 2012 e per tre mandati successivi (art. 34.1 dello Statuto sociale), si specifica che il riparto degli organi di amministrazione e controllo da eleggere deve essere effettuato in base ad un criterio che assicuri l'equilibrio tra i generi: in particolare, per il primo mandato almeno 1/5 dei componenti gli organi di amministrazione e controllo (e almeno 1/3 per i due mandati successivi) deve essere espressione del genere meno rappresentato. Con riguardo al Consiglio di Amministrazione attualmente in carica, nominato il 15 maggio 2014, si fa presente che la quota del genere meno rappresentato è pari ad 1/3 dei componenti il Consiglio.

Piani di successione

Il Consiglio di Amministrazione della Società ha valutato di non procedere all'adozione di un piano per la successione degli Amministratori esecutivi di Finmeccanica Spa, rimettendo tali valutazioni agli azionisti. Come successivamente riferito con riguardo all'attività del Comitato per le Nomine (par. 6), è stata peraltro valutata l'opportunità di istituire, in assenza di un piano di successione, una procedura volta a fronteggiare eventuali situazioni di crisis management.

4.2. COMPOSIZIONE (art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF)

L'Assemblea degli azionisti del 15 maggio 2014 ha determinato in 11 il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione, che rimarrà in carica fino all'approvazione del Bilancio relativo all'esercizio 2016.

Il Consiglio di Amministrazione alla data di chiusura dell'esercizio 2015 e attualmente in carica risulta così composto:

Giovanni De Gennaro (1) Presidente Guido Alpa (1) Marina Elvira Calderone (1) Paolo Cantarella (2) Marta Dassù (1) Alessandro De Nicola (1) Dario Frigerio (2) Fabrizio Landi (1)

Mauro Moretti (1) Amm.re Delegato e Direttore Generale

Silvia Merlo (2)

Marina Rubini (2)

(1) Amministratore nominato attraverso lista presentata dall'azionista di maggioranza (Ministero dell'Economia e delle Finanze), votata dal 56,46% del capitale sociale rappresentato in Assemblea.

________________________________________________________________________

(2) Amministratore nominato attraverso lista presentata dalla minoranza (un gruppo di società di gestione del risparmio e investitori istituzionali), votata dal 35,07% del capitale sociale rappresentato in Assemblea.

Nelle Tabelle riportate in allegato alla presente Relazione è rappresentata la struttura sintetica del Consiglio di Amministrazione, con indicazione degli Amministratori in carica alla data di approvazione della presente Relazione nonché delle rispettive caratteristiche in termini di indipendenza (ai sensi del TUF e del Codice di Autodisciplina), di partecipazione ai Comitati e di anzianità di carica.

Di seguito si riporta un breve profilo professionale dei singoli componenti l'attuale Consiglio di Amministrazione, con indicazione della rispettiva età anagrafica e anzianità di carica.

GIOVANNI DE GENNARO – PRESIDENTE

Nato a Reggio Calabria il 14 agosto 1948. E' Presidente di Finmeccanica dal 4 luglio 2013. Laureato in Giurisprudenza presso l'Università La Sapienza di Roma. Dopo il servizio di leva come ufficiale di complemento dell'Esercito e un breve periodo di lavoro presso il Ministero del Tesoro, entra nell'Amministrazione dell'Interno, nei ruoli di funzionari di Pubblica Sicurezza. Percorre gran parte della sua carriera professionale nell'Amministrazione della Pubblica Sicurezza fino al 1994, anno in cui viene nominato Prefetto di Prima Classe. Nel 2000 assume l'incarico di Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza. Successivamente, nel 2007, gli vengono conferite le funzioni di Capo Gabinetto del Ministero dell'Interno. Nel corso dell'incarico, in ragione della eccezionale gravità della crisi connessa allo smaltimento dei rifiuti in Campania, il Governo gli affida per un periodo di 120 giorni il compito di temporanea gestione dell'emergenza, nominandolo Commissario Straordinario. Nel 2008 viene chiamato a ricoprire il ruolo di Direttore Generale del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza (DIS) con il compito aggiuntivo di dare attuazione, sotto il profilo normativo ed organizzativo, alla complessa riforma dei servizi di informazione voluta dal Parlamento nel 2007. Il Consiglio dei Ministri lo nomina, nel 2012, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, con delega per i servizi di informazione e sicurezza. In rappresentanza del Governo, ha partecipato all'iter di approvazione, accolto all'unanimità dal Parlamento, di un'ulteriore parziale riforma normativa della legge sui servizi di informazione, con particolare riferimento alla delicata materia del segreto di Stato. Nel 2000 è stato insignito dell'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine "Al merito della Repubblica".

È Presidente del Centro Studi Americani.

MAURO MORETTI – AMMINISTRATORE DELEGATO E DIRETTORE GENERALE

Nato a Rimini il 29 ottobre 1953. E' Amministratore Delegato e Direttore Generale di Finmeccanica dal 15 maggio 2014.

________________________________________________________________________

Laureato con lode in Ingegneria Elettrotecnica all'Università di Bologna. Nel 1977 ha vinto il concorso pubblico per i ruoli direttivi di quella che era un tempo l'Azienda Autonoma Ferrovie dello Stato. Da allora ha ricoperto numerosi incarichi in diversi settori di attività e in varie società del Gruppo Ferrovie dello Stato ove, nel 2006, è nominato Amministratore Delegato.

Nel 2005 gli è stata conferita la Laurea Honoris Causa in Ingegneria Meccanica dall'Università di Cassino e, nel 2010, è stato insignito dell'onorificenza di Cavaliere del Lavoro.

Attualmente è Presidente dell'ASD - Associazione europea delle industrie dell'Aerospazio e della Difesa (da marzo 2015), Presidente dell'Italy-Japan Business Group (da settembre 2015), Presidente Onorario dell'AIAD - Federazione Aziende Italiane per l'Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza (da luglio 2014), nonché Presidente della Fondazione FS (dal 2013).

In ambito istituzionale e associativo è Membro del Consiglio Generale (già Giunta) di Confindustria (da ottobre 2006), del Consiglio Generale di Unindustria - Unione Industriali di Roma e Lazio (da maggio 2015), del Gruppo tecnico Europa (già Comitato tecnico Europa) di Confindustria (da maggio 2012), Presidente e Membro del Consiglio di Sorveglianza della Fondazione Ricerca e Imprenditorialità (rispettivamente da febbraio 2015 e da dicembre 2014).

In ambito culturale e accademico, è Membro del Consiglio direttivo dell'Associazione Amici dell'Accademia dei Lincei (dal 2013), del Comitato d'onore del Coro Polifonico Romano Oratorio del Gonfalone (dal 2010) e del Comitato di Presidenza dell'Associazione Civita (dal 2007).

Svolge inoltre attività didattica e accademica in numerosi corsi universitari e master post universitari ed è, infine, autore di numerose pubblicazioni in campo di tecnica, tecnologia ed economia dei trasporti.

GUIDO ALPA – AMMINISTRATORE

Nato ad Ovada (AL) il 26 novembre 1947. Amministratore di Finmeccanica dal 15 maggio 2014. Laureato in Giurisprudenza presso l'Università di Genova. E' stato Professore ordinario presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Genova (Diritto civile, Diritto privato comparato e Sistemi giuridici comparati). Dal 1991 è Professore ordinario presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Roma "La Sapienza" (Diritto civile e Diritto privato comparato). Dal 2004 è direttore del Master di Diritto privato europeo. E' stato Visiting Professor presso la School of Law dell'Università dell'Oregon e presso la University of California (Berkeley), la University of London, la Faculté internationale de droit comparé a Mannheim, a Trento e a Coimbra, l'Università di Barcellona, l'Università di Granada e l'Università di Oxford. Ha insegnato alla Summer School dell'Università di Malta, alla Summer School dell'Institute of Advance Legal Study di Londra, alla Summer School presso il King's College di Londra. È componente del Consiglio Nazionale Forense dal 1995 e Presidente di detto Consiglio da maggio 2004. E' membro del Consiglio direttivo dell'Associazione Italiana per l'Arbitrato, del Consiglio direttivo dell'Associazione Italiana di Diritto Comparato, del Consiglio direttivo nazionale della Associazione internazionale di diritto assicurativo, membro del Comitato Scientifico di "Bancaria", nonché Presidente dell'Associazione civilisti italiani. Inoltre è membro dell'Advisory Council of Institute of European Comparative Law dell'Università di Oxford ed è stato membro del C.d.A. Fondazione Cesar. E' stato Presidente del Consiglio Consultivo degli Utenti. E' stato Consigliere dell'ISVAP. E' stato membro del Consiglio di Amministrazione di Banca Carige. E' stato Presidente di Carige Assicurazioni S.p.A. e Carige Vita Nuova S.p.A. E' stato Membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Carige. E' stato membro del Consiglio di Amministrazione di Grandi Navi Veloci S.p.A.

________________________________________________________________________

E' stato insignito di importanti onorificenze tra cui Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica, Cavaliere dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro, Commendatore dell'Ordine di San Gregorio Magno. Infine è autore di numerose pubblicazioni.

MARINA ELVIRA CALDERONE – AMMINISTRATORE

Nata a Bonorva (SS) il 30 luglio 1965. Nominata Amministratore di Finmeccanica dall'Assemblea del 15 maggio 2014. Laureata in Economia Aziendale Internazionale. Iscritta all'Ordine dei Consulenti del Lavoro, è esperta nella gestione delle relazioni industriali e nella valorizzazione del capitale umano d'impresa. Svolge inoltre attività di consulenza in materia di procedure concorsuali. Dal 2005 è Presidente del Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro. Dal 2006 è Presidente del Club Europeo delle Professioni Giuslavoristiche. Dal 2009 è Presidente del Comitato Unitario Permanente degli Ordini e Collegi Professionali. E' docente a contratto di Relazioni Industriali presso la Link Campus University in Roma. É autrice di testi ed articoli sulle tematiche del lavoro e di analisi del mercato del lavoro. Sui medesimi temi, è relatore nell'ambito di convegni, seminari, conferenze, audizioni parlamentari e trasmissioni televisive. Da Ottobre 2015, su designazione del Governo Italiano, è membro del Comitato Economico e Sociale Europeo. A dicembre 2015 è stata insignita del titolo di Graduado Social de Honor dal Consejo General de Colegios Oficiales de Graduados Sociales de España.

PAOLO CANTARELLA – AMMINISTRATORE

Nato a Varallo Sesia (VC) il 4 dicembre 1944. Nominato Amministratore di Finmeccanica dall'Assemblea del 4 maggio 2011; il suo mandato è stato rinnovato dall'Assemblea del 15 maggio 2014. Laureato in Ingegneria Meccanica presso il Politecnico di Torino. Ha lavorato inizialmente in aziende torinesi della componentistica autoveicolistica ricoprendo l'incarico di Direttore Generale. Nel 1977 entra in Fiat S.p.A. nel settore Componenti Automobilistici, inizialmente con il ruolo di assistente del capo di settore e successivamente, come Direttore Commerciale di AGES S.p.A. (componentistica). Nel 1980 è stato nominato assistente dell'Amministratore Delegato di Fiat S.p.A. nonché responsabile del Coordinamento Industriale Intersettoriale del Gruppo. Nel 1983 è stato nominato Amministratore Delegato di Comau, società del Gruppo Fiat operante nel settore dei mezzi e sistemi di produzione. Nel 1989 entra in Fiat Auto dove assume la responsabilità degli Acquisti e della Logistica. Nel 1990 è nominato Direttore Generale di Fiat Auto e successivamente Amministratore Delegato della stessa società, nonché responsabile del Settore Automobili del Gruppo Fiat. Dal 1996 al 2002 ricopre l'incarico di Amministratore Delegato della Fiat S.p.A. e di Presidente della Fiat Auto S.p.A., nonché di Presidente IVECO B.V. Dal 2000 al 2001 è Presidente dell'Acea (Associazione dei costruttori europei di automobili e veicoli industriali). Nel 1997 è nominato Cavaliere del Lavoro. E' stato membro del Comitato Direttivo di Confindustria e Consigliere di Amministrazione di Mediobanca, di HdP (Holding di Partecipazioni Industriali S.p.A.), di Alcatel, di CNH, di Polaroid, di Terna e di TOROC (Olimpiadi di Torino 2006) nonché di IREN S.p.A. Attualmente è membro del Consiglio di Indirizzo della Fondazione Teatro Regio Torino, Presidente Commissione Velocità Autostoriche ACI Sport, Presidente Historic Motor Sport Commission FIA.

________________________________________________________________________

MARTA DASSU' – AMMINISTRATORE

Nata a Milano l'8 marzo del 1955. Nominata Amministratore di Finmeccanica dall'Assemblea del 15 maggio 2014. Laureata in Storia Contemporanea presso l'Università di Firenze. Ha insegnato Sociologia delle Relazioni Internazionali e Giornalismo Internazionale presso l'Università "La Sapienza" di Roma. Dal 1989 al 1999, ha rivestito la carica di Direttore del CeSPI - Centro Studi di Politica Internazionale di Roma. Dal 1998 al 2001 è stata Consigliere per le Relazioni Internazionali del Presidente del Consiglio; dal 2004 al 2005 è stata Consigliere della Presidenza della Repubblica; dal 2006 al 2007 è stata responsabile del Gruppo di Riflessione Strategico del Ministero degli Affari Esteri; dal 2008 al 2011 ha ricoperto l'incarico di Membro del Comitato Scientifico di Confindustria nonché dal 2001 al 2011 è stata Direttore Generale Attività Internazionali presso l'Aspen Institute Italia. Ha ricoperto la carica di Viceministro del Ministero degli Affari Esteri (2001 – 2014). E' membro del Consiglio di Amministrazione di Trevi Finanziaria e di Fondazione Eni Enrico Mattei. È editorialista del quotidiano "La Stampa" e Direttore della rivista Aspenia.

Attualmente ricopre i seguenti incarichi: Senior Director Europe, The Aspen Institute; Membro del Consiglio Scientifico della School of Government della LUISS di Roma; Membro dell'Advisory Council dello European Policy Centre di Bruxelles; Consigliere del Comitato Direttivo dell'Istituto Affari Internazionali di Roma. Nel 2003 viene insignita dell'onorificenza della Légion d'Honneur della Repubblica Francese.

ALESSANDRO DE NICOLA – AMMINISTRATORE

Nato a Milano il 23 ottobre del 1961. Nominato Amministratore di Finmeccanica dall'Assemblea del 15 maggio 2014. Avvocato, laureato in Giurisprudenza presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dal 1985 al 1987 ha collaborato con lo Studio Legale Nicoletti, dal 1987 al 1988 con lo studio Pavia – Ansaldo e dal 1988 al 1989 con lo studio legale Carnelutti. Dal 1989 al 1992, si associa allo Studio Targa – Di Paco – Pagani – Vichi (corrispondente di KPMG Peat Marwick). Dal 1992 al 2002, è National Director Legal di SALT (Studio Associato Legale e Tributario di Ernst & Young). Dal 2003 al 2010, è Managing Partner delle sedi italiane di Orrick, dal 2006 al 2009, ricopre inoltre la carica di Partner responsabile del Dipartimento di Corporate Europeo, attualmente è Senior Partner delle sedi italiane e Deputy Corporate Leader a livello mondiale nonché responsabile per l'Europa. Dal 2002 al 2004 è Componente del Comitato Scientifico di Confindustria e dal 2003 al 2004, Componente del gruppo di lavoro per la diffusione delle biotecnologie istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Dal 2005 al 2011 è Componente del Comitato Scientifico ANIA. In passato, ha ricoperto diversi ruoli all'interno di società e associazioni: è stato Consigliere di Amministrazione della Fiera di Milano, dell'Istituto Scientifico per lo studio della Amministrazione Pubblica, di Ernst & Young Corporate Finance S.r.l. (1996-1998), di Hiatus S.p.A. (Gruppo Impregilo); dal 1998-2002, di Bentos Assicurazioni S.p.A., di Molmed S.p.A. (2008-2013) nonché Componente indipendente del Consiglio Direttivo di Assogestioni (2007-2013). Attualmente, è componente del Comitato Scientifico di FeBAF e consigliere di amministrazione indipendente di Amundi SGR. E' inoltre Presidente e componente di numerosi Organismi di Vigilanza di primarie società italiane. Dal 2000 è docente di Diritto Commerciale e dal 2011 di Comparative Business and European Law presso l'Università Bocconi di Milano e coordinatore scientifico del Master in diritto commerciale e societario organizzato dalla Business School de "Il Sole 24 Ore".

________________________________________________________________________

E' dal 1993 presidente dell'Adam Smith Society (associazione culturale no profit e punto di riferimento italiano per gli operatori economici interessati allo studio e alla diffusione dei principi dell'economia di mercato, della concorrenza e della libera iniziativa). E' autore di libri e altre pubblicazioni scientifiche. E' editorialista de "La Repubblica" e "L'Espresso" e ha collaborato con numerosi quotidiani e settimanali tra cui "Il Sole 24 Ore", "Il Mondo" e "Panorama".

DARIO FRIGERIO – AMMINISTRATORE

Nato a Monza il 24 giugno 1962. Nominato Amministratore di Finmeccanica dall'Assemblea del 4 luglio 2013; il suo mandato è stato rinnovato dall'Assemblea del 15 maggio 2014. Laureato in Economia Politica all'Università Bocconi di Milano. Ha iniziato la sua carriera professionale nel 1991 presso la Banca Credito Italiano come analista finanziario, occupandosi degli investimenti di portafoglio di proprietà e dell'asset liability management della Banca. Successivamente, nel 1996, viene nominato responsabile degli investimenti, a Milano e a Dublino, del Gruppo Unicredit. Nel 2001 viene nominato Amministratore Delegato di Pioneer Investment (Gruppo Unicredit). Nel 2004, dopo la nuova ristrutturazione del Gruppo Unicredit, gli viene attribuita la responsabilità del Private Banking e viene nominato Vice Direttore Generale del Gruppo UniCredit; viene inoltre nominato Amministratore Delegato di Unicredit Private Banking. È stato inoltre nominato membro dell'Executive Committee del Gruppo Unicredit. Dopo le acquisizioni del Gruppo tedesco HVB e del Gruppo austriaco Bank Austria nel 2006 e, nel 2007 di Capitalia, gli è stata attribuita la responsabilità del Wealth Management internazionale del Gruppo. Ha ricoperto posizioni di presidenza e vicepresidenza di banche e società di gestione, in Italia e all'estero (tra cui Pioneer Global, Pioneer Sgr, Activest Germany, Fineco, Xelion e Dat). E' stato membro del Consiglio di Sorveglianza di HVB in Germania e Bank Austria in Austria. Dal 2010 al 2011 è stato Senior Advisor di Citigroup nel segmento dell'asset management, in Europa, Middle East ed Africa. Da novembre 2011 a febbraio 2013 è stato Amministratore Delegato di Prelios SGR.

________________________________________________________________________

Attualmente è Amministratore Indipendente presso società quotate e non, Senior Advisor di società operanti nel segmento dell'asset management e del private equity e partner di Societa' di Wealth Management.

FABRIZIO LANDI - AMMINISTRATORE

Nato a Siena il 20 agosto del 1953. Nominato Amministratore di Finmeccanica dall'Assemblea del 15 maggio 2014. Laureato in Ingegneria Biomedica presso il Politecnico di Milano. Nel 1979 inizia la sua carriera professionale in Miles Italia, società del Gruppo Bayer come responsabile della divisione Life Science Instruments. Nel 1981 entra nel Gruppo Ansaldo di Genova dove assume la qualifica di Responsabile del Marketing strategico nel settore dell'elettronica biomedicale. Dal 1984 sino al Gennaio 2013 riveste posizioni manageriali in Esaote, ricoprendo diversi incarichi di responsabilità fino ad assumere le cariche di Amministratore Delegato e Direttore Generale della società. Nel 2009 ha gestito l'operazione di riassetto azionario che ha definito l'attuale struttura del Gruppo Esaote. Oltre a diversi incarichi come Presidente e Amministratore nelle aziende del Gruppo Esaote, ha ricoperto altresì cariche di Consigliere di Amministrazione di alcune società nordamericane ed asiatiche operanti nell'high tech medicale. E' membro del Consiglio di Amministrazione delle Società Menarini Diagnostics, Firma e Silicon Biosystem facenti capo al Gruppo Menarini di Firenze nonché del Consiglio di Amministrazione di Banca CRF di Firenze.

Nel 2015 ha fondato Panakes Partners, che opera come SGR quale gestore di fondi di Venture Capital specializzati e di cui è Amministratore. È membro del Consiglio Direttivo e della Giunta di Confindustria Firenze nonché del Comitato di Presidenza, con delega alle start up, alle reti di impresa e alla creazione di nuove aziende. È Vice Presidente del Comitato Reti d'Impresa di Confindustria Nazionale. E' Presidente della Fondazione TLS di Siena. È Vice Presidente della Fondazione Ricerca & Imprenditorialita'. Collabora con atenei italiani e stranieri nell'area dell'ingegneria biomedicale, della sanità e del management aziendale.

________________________________________________________________________

SILVIA MERLO – AMMINISTRATORE

Nata a Cuneo il 28 luglio 1968. Nominata Amministratore di Finmeccanica dall'Assemblea del 4 maggio 2011; il suo mandato è stato rinnovato dall'Assemblea del 15 maggio 2014. Laureata in Economia Aziendale. E' Amministratore Delegato della Merlo S.p.A. Industria Metalmeccanica. Ricopre cariche nei Consigli di Amministrazione di altre società appartenenti al Gruppo Merlo. E' membro del Consiglio di Amministrazione, del Comitato per il Controllo e i Rischi e del Comitato per le Nomine e la Remunerazione del Gruppo Editoriale L'Espresso S.p.A. dal 2013. E' membro del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Nomine e Compensi di Erg S.p.A. dal 2015.

MARINA RUBINI – AMMINISTRATORE

Nata a Verona il 16 aprile 1969. Nominata Amministratore di Finmeccanica dall'Assemblea del 15 maggio 2014. Avvocato, si laurea in Giurisprudenza all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e consegue il Master in Legge (LL.M.) with honors alla Northwestern University School of Law di Chicago (USA). Dal 1995 a maggio 2005 matura la propria esperienza professionale collaborando con importanti studi legali in Italia ed all'estero tra cui Bonelli Erede e Pappalardo a Bruxelles, PricewaterhouseCoopers a Milano e Gianni, Origoni, Grippo & Partners a Roma. Successivamente, da giugno 2005 a dicembre 2013, ricopre ruoli di sempre crescente responsabilità: Responsabile area Corporate all'interno del Dipartimento Legale della Tamoil Italia S.p.A.; Responsabile aree Corporate, Compliance, Antitrust and Commercial Contracts nel Dipartimento di Affari Legali e Societari di Bayer S.p.A.; Head of Legal & Compliance Italy and Southern Europe Cluster di Novartis Vaccines and Diagnostics S.r.l. Già membro del Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A., è attualmente componente di Organismi di Vigilanza di primarie società italiane. Il suo curriculum è stato inserito nel database della Fondazione Bellisario "1000 Curricula Eccellenti" che raccoglie i migliori curricula di donne con profili professionali di eccellenza.

Orientamento sul cumulo degli incarichi

Gli Amministratori di Finmeccanica accettano e mantengono la carica in quanto ritengono di poter dedicare allo svolgimento diligente dei loro compiti il tempo necessario, tenendo conto dell'impegno connesso alle proprie attività lavorative e professionali, nonché del numero complessivo di incarichi rivestiti negli organi di amministrazione e controllo di altre società quotate in mercati regolamentati (anche esteri), ovvero di società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni e del relativo impegno, anche alla luce della partecipazione ai Comitati del Consiglio.

A tale riguardo, il Consiglio di Amministrazione di Finmeccanica ha espresso il proprio orientamento in merito al numero massimo degli incarichi di Amministratore o Sindaco, compatibile con un efficace svolgimento dell'incarico di Amministratore della Società, ritenendo che tale numero non debba essere superiore a cinque (5) incarichi in società quotate in mercati regolamentati anche esteri, ovvero in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni (art. 1 del Regolamento). Ai fini del computo degli incarichi non si dovrà tuttavia tener conto di quelli eventualmente ricoperti dagli Amministratori di Finmeccanica in società controllate, direttamente o indirettamente, ovvero partecipate da Finmeccanica Spa. L'attuale composizione del Consiglio è coerente con i citati limiti.

________________________________________________________________________

Come previsto dall'attuale Regolamento del Consiglio, ulteriori valutazioni in merito al numero massimo di incarichi potranno essere svolte dall'organo consiliare anche sulla base di eventuali raccomandazioni formulate dal Comitato per le Nomine.

Il Consiglio rileva annualmente e rende noti nella presente Relazione i summenzionati incarichi.

Si segnalano pertanto le cariche di Amministratore o Sindaco che risultano ricoperte dagli attuali Consiglieri di Amministrazione nelle seguenti società, non appartenenti al Gruppo Finmeccanica:

Marta Dassù

Amministratore Trevi Finanziaria S.p.A

Dario Frigerio

Amministratore RCS MediaGroup S.p.A

Amministratore Sogefi S.p.A.

Amministratore Poste Vita S.p.A

Fabrizio Landi

Amministratore Delegato Panakés SGR S.p.A. Amministratore Banca CRF S.p.A.

Amministratore Menarini Diagnostics S.r.l.

Silvia Merlo

Amministratore Gruppo Editoriale L'Espresso S.p.A. Amministratore ERG S.p.A.

Amministratore Delegato Merlo S.p.A. Industria Metalmeccanica

4.3. RUOLO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (art. 123-bis, comma 2, lett. d) TUF)

Il Consiglio è investito dei più ampi poteri per l'amministrazione della Società, con facoltà di compiere tutti gli atti opportuni per il raggiungimento degli scopi sociali, ad esclusione degli atti riservati - dalla legge e dallo Statuto - all'Assemblea.

Al Consiglio è altresì attribuita, come previsto dall'art. 24.1 dello Statuto, la competenza a deliberare circa:

________________________________________________________________________

  • a) la fusione e la scissione, nei casi previsti dalla legge;
  • b) l'istituzione o la soppressione di sedi secondarie;
  • c) la riduzione del capitale sociale in caso di recesso di uno o più soci;
  • d) l'adeguamento dello Statuto a disposizioni normative;
  • e) il trasferimento della sede sociale nel territorio nazionale.

Ferme restando le materie non delegabili ai sensi di legge (art. 2381 c.c.) e di Statuto (art. 22.3), il Consiglio ha riservato alla propria esclusiva competenza le seguenti materie:

    1. definizione delle linee strategiche ed organizzative aziendali (ivi compresi piani, programmi e budgets);
    1. accordi con operatori del settore, altre aziende o gruppi, nazionali ed esteri, di rilevanza strategica eccedenti la normale operatività;
    1. costituzione, ad eccezione delle società la cui costituzione rientri nell'ambito della partecipazione a gare, quotazione in Borsa, relative a società di capitali direttamente controllate; aumenti di capitale, trasformazione, fusione, scissione, messa in liquidazione, stipula di patti parasociali, relativi a società di capitali direttamente controllate che abbiano un patrimonio netto non inferiore a € 200 milioni sulla base dell'ultimo bilancio approvato;
    1. designazione, su proposta dell'Amministratore Delegato, di nuovi Amministratori con poteri, o di Amministratori, Sindaci o Revisori esterni al Gruppo, in società di capitali direttamente controllate che abbiano un patrimonio netto non inferiore a € 200 milioni sulla base dell'ultimo bilancio approvato;
    1. acquisto, permuta, vendita di immobili, nonché locazioni ultranovennali;
    1. operazioni finanziarie attive e passive a medio e lungo termine, superiori a € 50 milioni per singola operazione, salvo i casi di urgenza per i quali l'Amministratore Delegato potrà provvedere direttamente anche oltre tale limite riferendone al Consiglio di Amministrazione;
    1. rilascio di fidejussioni di importo superiore a € 50 milioni per singola operazione;
    1. assunzione, nomina e revoca dei dirigenti riservate dalla legge o dallo statuto alla competenza del Consiglio di Amministrazione, nonché del Responsabile della funzione Audit per le quali provvede su proposta dell'Amministratore Delegato; conferimento di incarichi di consulenza a carattere continuativo di durata superiore ad un anno ovvero per importi superiori a € 250.000;
    1. acquisizione di partecipazioni in società, anche mediante esercizio di diritti di opzione, ad eccezione dei trasferimenti di partecipazioni infragruppo, fermo restando quanto previsto dal successivo punto 14;
  • cessione, conferimento, affitto, usufrutto ed ogni altro atto di disposizione, anche nell'ambito di joint venture ovvero di assoggettamento a vincoli dell'azienda ovvero di rami di essa;

________________________________________________________________________

    1. cessione, conferimento, licenza ed ogni altro atto di disposizione, anche nell'ambito di joint venture ovvero di assoggettamento a vincoli di tecnologie, processi produttivi, know-how, brevetti, progetti industriali ed ogni altra opera dell'ingegno inerenti ad attività relative alla difesa;
    1. trasferimento al di fuori dell'Italia dell'attività di ricerca e sviluppo inerente ad attività relative alla difesa;
    1. cessione di partecipazioni in società anche mediante esercizio o rinuncia a diritti di opzione, conferimento, usufrutto, costituzione in pegno ed ogni altro atto di disposizione, anche nell'ambito di joint venture, ovvero di assoggettamento a vincoli delle partecipazioni stesse;
    1. voto da esprimere nelle assemblee delle società controllate, collegate o partecipate (le nozioni di controllo e collegamento vanno intese ai sensi dell'art. 2359 c.c.) che svolgono attività inerenti alla difesa per le materie di cui ai punti 10), 11), 12) e 13).

Le deliberazioni concernenti le materie riservate al Consiglio ai sensi di Statuto (art. 22.3) sono validamente assunte con il voto favorevole dei sette/decimi degli Amministratori in carica (con arrotondamento al numero intero inferiore qualora il predetto quoziente desse un risultato decimale).

Il Consiglio è convocato dal Presidente, mediante avviso contenente l'indicazione degli argomenti all'ordine del giorno sui quali discutere e deliberare, nell'ambito della programmazione annuale delle adunanze consiliari o comunque tutte le volte che lo stesso lo giudichi necessario o quando ne sia fatta richiesta scritta dalla maggioranza dei suoi membri o dal Collegio Sindacale.

I singoli Consiglieri possono richiedere al Presidente di inserire argomenti all'ordine del giorno. Il Presidente, ove ritenga di non aderire alla richiesta, ne dà tempestiva informazione al Consigliere interessato.

L'avviso di convocazione viene di regola recapitato a ciascun componente del Consiglio e del Collegio Sindacale almeno tre giorni liberi prima di quello fissato per la riunione ai sensi dell'art. 20.2 dello Statuto, nonché con modalità idonee a garantire la riservatezza e la tempestività della convocazione e che consentano di verificare l'avvenuta ricezione dell'avviso; nei casi di urgenza, su valutazione discrezionale del Presidente, l'avviso viene inviato con la migliore tempestività possibile in funzione delle specifiche circostanze.

Alle riunioni del Consiglio, come previsto dallo Statuto, si può partecipare anche per teleconferenza o per videoconferenza, a condizione che ne venga data preventiva comunicazione alla Segreteria del Consiglio, che tutti i partecipanti possano essere identificati e che gli stessi siano in grado di seguire la discussione e di intervenire simultaneamente nella trattazione degli argomenti, nonché di prendere visione in tempo reale della documentazione eventualmente distribuita nel corso della riunione.

Il Presidente, anche su richiesta di uno o più Consiglieri, può invitare a partecipare alla singola riunione consiliare dirigenti della Società ovvero delle società del Gruppo, nonché altri soggetti o consulenti esterni, la cui presenza sia ritenuta utile in relazione agli argomenti posti all'ordine del giorno. Tali soggetti saranno comunque tenuti all'osservanza dei medesimi obblighi di riservatezza previsti per i Consiglieri e i Sindaci. Con riguardo all'effettiva partecipazione alle riunioni consiliari di dirigenti dell'Emittente, si segnala che nel corso dell'esercizio 2015 hanno preso parte alle riunioni del Consiglio di Amministrazione i Responsabili delle Unità organizzative di primo livello di Finmeccanica, su invito dell'Amministratore Delegato, fornendo i richiesti approfondimenti sulle materie all'ordine del giorno di rispettiva competenza.

________________________________________________________________________

La regolare cadenza delle riunioni consiliari è garantita a livello di prassi operativa - già da tempo adottata nell'ambito della Società - che prevede una sequenza media mensile delle relative sedute. Il calendario annuale delle riunioni del Consiglio relative agli eventi societari viene reso noto dalla Società entro il mese di gennaio del relativo esercizio.

Nel corso dell'esercizio 2015 si sono tenute n. 14 riunioni consiliari la cui durata media è stata di circa 3 ore. Nell'esercizio in corso, alla data del 16 marzo 2016 si sono già svolte n. 3 riunioni consiliari (rispetto a n. 11 riunioni programmate), includendosi quella tenutasi in pari data.

Si segnalano i dati concernenti le singole presenze dei Consiglieri alle riunioni tenutesi nel corso dell'esercizio 2015:

Presenze
Giovanni De Gennaro n. 14/14 riunioni
Mauro Moretti n.
14/14 riunioni
Guido Alpa n.
13/14 riunioni
Marina Elvira Calderone n.
13/14 riunioni
Paolo Cantarella n. 13/14 riunioni
Marta Dassù n. 14/14 riunioni
Alessandro De Nicola n. 14/14 riunioni
Dario Frigerio n.
12/14 riunioni
Fabrizio Landi n. 13/14 riunioni
Silvia Merlo n. 14/14 riunioni
Marina Rubini n. 13/14 riunioni

Ogni assenza risulta debitamente giustificata.

Come previsto dal proprio Regolamento, il Consiglio di Amministrazione:

a) esamina ed approva i piani strategici, industriali e finanziari della Società e del Gruppo di cui è a capo, monitorandone periodicamente l'attuazione; definisce il sistema di governo societario della Società e la struttura del Gruppo;

________________________________________________________________________

  • b) definisce la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici della Società;
  • c) valuta l'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società nonché quello delle controllate aventi rilevanza strategica, con particolare riferimento al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • d) attribuisce e revoca le deleghe ad amministratori, fermo quanto riservato alla esclusiva competenza del Consiglio, definendone i limiti e le modalità di esercizio e stabilisce la periodicità con la quale gli organi delegati devono riferire al Consiglio in merito all'attività svolta nell'esercizio delle deleghe loro conferite, ferma restando la periodicità almeno trimestrale ai sensi dell'art. 24.2, ultimo comma Statuto;
  • e) definisce la politica della Società in materia di remunerazione degli amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche, in conformità con la normativa vigente e con il Codice di Autodisciplina;
  • f) determina, su proposta del Comitato per la Remunerazione, il trattamento economico e normativo degli amministratori con deleghe e degli altri amministratori che ricoprono particolari cariche (sentito il Collegio Sindacale ai sensi dell'art. 2389, comma 3, c.c.);
  • g) valuta il generale andamento della gestione, tenendo in considerazione, in particolare, le informazioni ricevute dagli organi delegati, nonché confrontando, periodicamente, i risultati conseguiti con quelli programmati;
  • h) delibera in merito alle operazioni allo stesso riservate dalla legge e dallo Statuto, nonché in merito alle ulteriori operazioni della Società e delle controllate che abbiano un significativo rilievo strategico, economico, patrimoniale o finanziario per la Società che lo stesso Consiglio si riserva in occasione del conferimento di deleghe;
  • i) effettua, almeno una volta all'anno, una valutazione sul funzionamento del Consiglio stesso e dei suoi Comitati;
  • j) al fine di assicurare la corretta gestione delle informazioni societarie, adotta, su proposta dell'Amministratore Delegato, una procedura per la gestione interna e la comunicazione all'esterno di documenti e informazioni riguardanti la Società, con particolare riguardo al trattamento delle informazioni privilegiate;
  • k) fornisce informativa, nella Relazione sul Governo Societario, sulle modalità di svolgimento dei propri compiti.

Il Consiglio di Amministrazione, previo parere del Comitato Controllo e Rischi, a valle della periodica identificazione dei principali rischi aziendali curata dall'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, ha definito – nonchè da ultimo aggiornato nel corso della riunione del 16 marzo 2016 – le "Linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi", in modo che i principali rischi afferenti alla Società e alle sue controllate risultino correttamente identificati, nonché adeguatamente misurati, gestiti e monitorati, determinando inoltre il grado di compatibilità di tali rischi con una gestione dell'impresa coerente con gli obiettivi strategici individuati.

________________________________________________________________________

Con riguardo al nuovo riferimento al parametro della sostenibilità, introdotto dall'ultima edizione del Codice nel quadro della suddetta attività di valutazione, si segnala che la Risk Library funzionale alle valutazioni del Consiglio (predisposta dalla competente u.o. Risk Management) di fatto già include evidenza delle aree di rischio di specifico rilievo in una prospettiva di sostenibilità a medio-lungo termine.

Nel rinviare agli specifici contenuti di cui al successivo par. 10 per le attività e valutazioni effettuate dall'organo consiliare, si segnala che il Consiglio di Amministrazione nella riunione del 16 marzo 2016, sulla base del parere formulato dal Comitato Controllo e Rischi, ha valutato adeguato, efficace ed effettivamente funzionante l'assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società e delle controllate aventi rilevanza strategica, con particolare riguardo al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

Il Consiglio ha individuato quali società controllate aventi rilevanza strategica quelle in cui è allocata la gestione dei settori di business del Gruppo e avendo riguardo a tutta l'attività dalle stesse svolta sia direttamente sia attraverso altre società controllate.

Nel valutare il generale andamento della gestione, il Consiglio ha verificato periodicamente i risultati conseguiti rispetto a quelli previsti dal Budget approvato dal Consiglio e dai suoi eventuali successivi aggiornamenti.

Con riguardo ai criteri per l'individuazione delle operazioni di significativo rilievo, si segnala che tali operazioni coincidono con quelle già riservate alla competenza del Consiglio ai sensi di Statuto ovvero in occasione delle delibere di conferimento deleghe.

Board evaluation

Come previsto nel proprio Regolamento e nel Codice di Autodisciplina, il Consiglio di Amministrazione di Finmeccanica effettua con cadenza annuale una valutazione sul funzionamento del Consiglio stesso e dei suoi Comitati, nonché sulla relativa dimensione e composizione, tenendo anche conto delle caratteristiche professionali, di esperienza – anche manageriale e internazionale – e di genere dei suoi componenti, nonché della loro anzianità di carica.

Tenuto conto degli esiti di tale valutazione il Consiglio esprime agli azionisti i propri orientamenti, prima del rinnovo dell'organo consiliare, anche sulla base delle raccomandazioni o dei pareri formulati dal Comitato per le Nomine. Con riguardo alle nuove indicazioni del Codice 2015, si segnala che gli orientamenti sulla nuova composizione del Consiglio già formulati dal Consiglio uscente (in carica per il triennio 2011-2013) in occasione della nomina – da parte dell'Assemblea del 15 maggio 2014 – dell'attuale organo amministrativo, hanno di fatto tenuto conto del profilo e delle competenze di natura manageriale, oltre che professionale, ritenuti opportuni in capo ai nuovi Amministratori.

________________________________________________________________________

Il Consiglio di Amministrazione di Finmeccanica ha effettuato per l'esercizio 2015 la seconda valutazione del Consiglio e dei Comitati del corrente mandato. Il processo di valutazione è stato condotto in conformità a quanto raccomandato dal criterio applicativo 1.C.1., lett. g) del Codice di Autodisciplina e in linea con le più recenti best practice internazionali. Si rammenta che Finmeccanica ha condotto il primo processo di autovalutazione in corrispondenza dell'esercizio 2005; trattasi, pertanto, della undicesima autovalutazione ultimata, nel rispetto delle migliori best practice.

Il Consiglio ha deciso di avvalersi dell'assistenza di un consulente esterno e ha conferito nuovamente l'incarico alla società di consulenza Crisci & Partners – Shareholders and Board Consulting, confermata in relazione alla sua specializzazione e focus professionale nelle prassi di corporate governance ed alla sua indipendenza. Crisci & Partners, che non presta attualmente ulteriori servizi a Finmeccanica né ad aziende del Gruppo, non ha avuto rapporti economici con Finmeccanica e le società ad essa facenti capo al di fuori di quelli intrattenuti direttamente con il suo Consiglio (il medesimo consulente ha assistito il Consiglio di Amministrazione di Finmeccanica nei processi di autovalutazione relativi al triennio 2008-2010), eccezion fatta per il Consiglio di Ansaldo STS S.p.A. nel triennio 2011-2013.

L'autovalutazione del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati di Finmeccanica è stata condotta da due professionisti senior mediante interviste che si sono svolte nei mesi di dicembre 2015 e gennaio 2016. Le interviste sono state svolte con la compilazione assistita di un questionario comune per gli aspetti quantitativi e la contestuale discussione di temi qualitativi su traccia aperta. Le interviste sono state precedute da un'attenta lettura della documentazione e dei verbali del Consiglio e dei Comitati, incontri con il Presidente e con l'Amministratore Delegato e Direttore Generale della Società, nonché con il Presidente del Collegio Sindacale ed il Segretario del Consiglio di Amministrazione, quali osservatori.

Le interviste, attentamente personalizzate, dei Consiglieri di Finmeccanica sono state condotte con un orientamento ai diversi aspetti attinenti la composizione e il funzionamento del Consiglio e dei Comitati. Per ragioni di continuità e per consentire il raffronto con i risultati dell'anno precedente, il formato del questionario e i temi delle interviste hanno ripreso sostanzialmente quelli coperti nell'autovalutazione dell'anno 2014. I principali aspetti analizzati hanno considerato:

• professionalità, in termini di conoscenze, esperienze professionali e competenze maturate dai singoli Consiglieri ed espresse dal Consiglio nel suo insieme;

________________________________________________________________________

  • composizione e bilanciamento dei ruoli presenti all'interno del Consiglio;
  • frequenza e qualità delle riunioni di induction e presenza di piani di successione per le posizioni di vertice dell'esecutivo;
  • funzionamento del Consiglio nel suo complesso;
  • svolgimento delle riunioni consiliari in termini di frequenza, temi discussi, durata, modalità di partecipazione alle riunioni, con particolare attenzione al consolidamento di rapporti di fiducia, collaborazione e dialogo dei Consiglieri tra loro e con l'Amministratore Delegato e Direttore Generale;
  • ruolo e leadership espressi dal Presidente;
  • flussi informativi tra Consiglio e Comitati;
  • composizione, funzionamento e qualità della discussione caratterizzanti i singoli Comitati.

Ad esito del percorso di autovalutazione è emerso quanto di seguito sinteticamente riportato.

Il processo che nel 2015 ha portato alla nuova organizzazione, articolata in settori e divisioni, ha richiesto un intenso lavoro al Consiglio di Finmeccanica. Esso è stato impegnato nella valutazione di diverse operazioni straordinarie e delle problematiche relative al cambiamento del profilo di rischio in capo alla One Company. L'intensa attività comune ha favorito l'emergere delle competenze individuali dei Consiglieri ed il consolidamento del contributo da essi profuso coralmente.

Si è così ulteriormente rafforzato il processo di coesione fra i Consiglieri e la crescita di un rapporto costruttivo e di fiducia con il management, già iniziato durante il 2014.

I Consiglieri esprimono unanime soddisfazione per il lavoro svolto e consapevolezza degli importanti obiettivi raggiunti nel definire il nuovo perimetro di attività. A questo risultato ha contribuito la bilanciata composizione in termini di competenze ed esperienze del Consiglio, composto di undici Membri, nove dei quali indipendenti. Il buon bilanciamento si riscontra anche da un punto di vista dimensionale e di rappresentanza di genere.

I Consiglieri riconoscono di essere ben supportati nell'esercizio delle loro funzioni: la programmazione delle riunioni è efficiente, l'informativa predisposta è esauriente e chiara, la verbalizzazione delle riunioni è esaustiva e fedele.

Nel corso dell'anno si è ulteriormente affermato il ruolo del Lead Independent Director per favorire tra gli Indipendenti la discussione di temi e modalità di funzionamento del Consiglio e dare un contributo di indirizzo all'attività di induction. Questa è stata apprezzata dai Consiglieri, che hanno avuto modo di prendere concretamente visione di alcune delle più rilevanti unità operative. Anche per l'impulso del Lead Independent Director, l'attività di induction ha assunto una logica continuità per il futuro.

________________________________________________________________________

L'autovalutazione dell'anno 2014 aveva rilevato, come aree di relativo miglioramento, la mancanza di un piano di successione, soprattutto in caso di crisi, e l'opportunità di rafforzamento della funzione di risk management. Nel corso del 2015 il Consiglio ha affidato al Comitato per le Nomine il compito di definire, in assenza di un piano di successione, una procedura per fronteggiare eventuali crisi al vertice (come riferito al successivo par. 6). Inoltre, la funzione di valutazione dei rischi si è rafforzata con la nomina di un Chief Risk Officer.

Il Comitato per la Remunerazione ha sviluppato, anche con l'ausilio di qualificati consulenti esterni, un piano in linea con le migliori prassi nazionali e internazionali.

Il ruolo e gli obiettivi del Comitato Analisi Scenari Internazionali si sono ulteriormente definiti. Oltre all'importante contributo in termini di orientamento strategico, il Comitato si sta rivelando prezioso veicolo per allacciare relazioni internazionali ai più alti livelli.

Il Presidente ha continuato a svolgere in modo molto attento il proprio ruolo equilibrato e garante dell'armonioso e fattivo dibattito consiliare.

Si è ulteriormente consolidato il clima di reciproca fiducia e apprezzamento tra l'Amministratore Delegato e Direttore Generale e gli altri Membri del Consiglio. Viene apprezzata la sua completa apertura a rappresentare la realtà operativa e a condividere il razionale delle decisioni gestionali, supportato anche dai manager di vertice delle principali Funzioni. Sono generali la stima e l'apprezzamento per gli importanti risultati conseguiti da Finmeccanica sotto la sua guida nel corso dell'anno.

Crisci & Partners, nel contesto di facilitatore del processo e dell'esperienza dell'autovalutazione del Consiglio di Amministrazione, ha condiviso le positive valutazioni e le costruttive considerazioni avanzate dai Consiglieri sul funzionamento del Consiglio e dei Comitati e sulle loro possibilità di ulteriore sviluppo e ne ha confermato l'eccellente livello di compliance alle previsioni del Codice di Autodisciplina e di allineamento alle best practice internazionali.

Board induction

Come previsto dal Regolamento del Consiglio, il Presidente favorisce la partecipazione da parte di Amministratori e Sindaci a iniziative di induction, finalizzate ad agevolare - non solo a valle della nomina ma anche in corso di mandato - la conoscenza dell'organizzazione della Società e del settore di attività in cui la stessa opera, delle dinamiche aziendali e della relativa evoluzione.

Al riguardo il Lead Independent Director, d'intesa con il Presidente e l'Amministratore Delegato e con l'assistenza delle funzioni aziendali preposte, ha provveduto a definire – a beneficio degli Amministratori e dei componenti il Collegio Sindacale – un programma di presentazioni svolte in occasione di incontri dedicati ad approfondire la conoscenza delle attività e dei business del Gruppo. In tale ambito, nel corso del 2015, sono stati organizzati incontri con il management delle società controllate Selex ES, AgustaWestland e Alenia Aermacchi in cui sono state illustrate le relative attività, prodotti e programmi. Gli incontri si sono svolti presso i rispettivi siti produttivi e sono stati seguiti da visite guidate agli stabilimenti, nel corso delle quali Consiglieri e Sindaci hanno potuto conoscere i diversi processi aziendali e assistere a dimostrazioni della funzionalità dei relativi prodotti e sistemi.

________________________________________________________________________

Consiglieri e Sindaci sono di norma invitati ad assistere a incontri del Vertice aziendale con i dirigenti del Gruppo, nel corso dei quali l'Amministratore Delegato e Direttore Generale presenta al management i principali piani, programmi e iniziative.

I componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale sono stati inoltre invitati a partecipare alla principale manifestazione internazionale del settore aerospazio e difesa svoltasi nel mese di giugno 2015 (Paris Le Bourget Airshow) nonché ad altri eventi organizzati dalla Società con la partecipazione di dirigenti della Società e del Gruppo.

Infine, allo scopo di favorire la migliore conoscenza del contesto aziendale, normativo e autoregolamentare di riferimento nonchè della relativa evoluzione, viene messa a disposizione dei Consiglieri e dei Sindaci – e regolarmente aggiornata – una specifica raccolta dei documenti societari e aziendali di riferimento (Regolamenti del Consiglio e dei Comitati, Procedure, Codici) utili per lo svolgimento del mandato.

In occasione delle riunioni del Consiglio di Amministrazione viene, inoltre, predisposta e distribuita a Consiglieri e Sindaci una periodica informativa sulle novità legislative e regolamentari di maggior rilievo riguardanti la Società e gli organi sociali.

Si segnala che l'Assemblea non ha autorizzato in via generale e preventiva deroghe al divieto di concorrenza previsto dall'art. 2390 del Codice Civile.

A tale riguardo, all'atto dell'accettazione, ciascun Amministratore dichiara di non svolgere attività in concorrenza con quella di Finmeccanica, impegnandosi a comunicare tempestivamente al Consiglio eventuali variazioni rispetto a quanto dichiarato in occasione della nomina.

4.4. ORGANI DELEGATI

Amministratore Delegato e Direttore Generale

Il Consiglio di Amministrazione del 3 novembre 2015 ha conferito all'Amministratore Delegato e Direttore Generale, Ing. Mauro Moretti, fermo restando quanto riservato al Consiglio di Amministrazione, oltre alla rappresentanza legale della Società a norma di legge e di Statuto, alla firma sociale e al potere di dare attuazione alle delibere dell'organo amministrativo, tutte le attribuzioni e deleghe per la gestione unitaria della Società, dei suoi rami d'azienda e delle società controllate e per la gestione di tutte le interessenze in società collegate e partecipate, in coerenza con le linee di indirizzo strategico da lui stesso individuate e approvate dal Consiglio di Amministrazione; attribuzioni e deleghe nuove rispetto a quanto conferito dallo stesso Consiglio in data 15 maggio 2014 all'atto della nomina, che hanno efficacia dal 1° gennaio 2016. La rideterminazione delle deleghe e attribuzioni si è resa necessaria al fine di dare attuazione al nuovo Modello Organizzativo e Operativo di Gruppo, per i cui contenuti si rinvia al successivo par. 15. All'Amministratore Delegato e Direttore Generale sono stati conferiti i poteri necessari per

________________________________________________________________________

l'esercizio delle citate deleghe e stabiliti alcuni limiti al relativo esercizio, tra cui: euro 50 milioni per il rilascio di fidejussioni, euro 50 milioni per le operazioni finanziare attive e passive a medio e lungo termine, euro 200 milioni per la definizione di accordi transattivi diversi da quelli in materia di lavoro, il tutto riferito a ogni singola operazione.

Si precisa, in ottemperanza a quanto raccomandato dal Codice di Autodisciplina, l'insussistenza di situazioni di interlocking directorate.

Presidente del Consiglio di Amministrazione

In data 3 novembre 2015 il Consiglio ha conferito al Presidente della Società, Pref. Giovanni De Gennaro, già in carica dal 4 luglio 2013, oltre alla rappresentanza legale della Società e la firma sociale a norma di legge e di Statuto, alcune attribuzioni relative a Rapporti Istituzionali - da esercitarsi in coordinamento con l'Amministratore Delegato - Sicurezza di Gruppo e Group Internal Audit, confermando quanto allo stesso conferito in data 15 maggio 2014 all'atto della nomina.

Informativa al Consiglio di Amministrazione

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione convoca le riunioni del Consiglio, ne coordina le relative attività e ne guida lo svolgimento, assicurandosi che ai Consiglieri sia fornita un'adeguata e tempestiva informativa tale da consentire al Consiglio stesso di esprimersi con la dovuta consapevolezza sulle materie sottoposte alla sua valutazione.

Il Consiglio di Amministrazione della Società ha previsto, nel proprio Regolamento, modalità volte a garantire il massimo grado di correttezza sia nella fase d'informativa preconsiliare a favore dei Consiglieri in ordine agli argomenti all'ordine del giorno, sia nelle modalità di svolgimento delle relative riunioni. La Società si è inoltre dotata di una Procedura interna specificamente volta a disciplinare la gestione dei flussi informativi con gli organi sociali, nel rispetto dei fondamentali principi di tempestività, completezza e riservatezza delle informazioni.

In particolare, per la trattazione degli argomenti posti all'ordine del giorno delle riunioni consiliari viene messa a disposizione dei Consiglieri e dei Sindaci la documentazione di supporto, con la quale vengono fornite le informazioni necessarie per consentire ai medesimi di esprimersi con consapevolezza sulle materie oggetto di deliberazione.

La suddetta documentazione viene messa a disposizione con modalità idonee a garantirne, anche attraverso l'accesso ad apposita piattaforma informatica dedicata ("Area Virtuale") la necessaria riservatezza e con congruo anticipo rispetto alla data della riunione consiliare, di regola entro il terzo giorno anteriore a quello fissato per la riunione, fatti salvi i casi di urgenza nei quali la documentazione è resa disponibile con la migliore tempestività previo avviso entro il medesimo termine.

________________________________________________________________________

Gli Amministratori e i Sindaci possono comunque avere accesso alla suddetta documentazione informativa presso la sede sociale nei giorni che precedono immediatamente quello della riunione, nonchè richiedere approfondimenti o integrazioni funzionali alla migliore valutazione delle materie sottoposte al Consiglio.

Il Presidente verifica presso gli Uffici che le suddette informazioni siano state regolarmente messe a disposizione degli Amministratori e dei Sindaci.

Il suddetto termine di tre giorni per l'invio dell'informativa preconsiliare è stato normalmente rispettato nel corso dell'esercizio di riferimento, salvo alcuni casi di urgenza. In tali casi l'informativa preconsiliare è stata comunque tempestivamente resa nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento del Consiglio di Amministrazione e gli argomenti all'ordine del giorno sono stati oggetto di specifici, puntuali e adeguati approfondimenti condotti durante le riunioni consiliari, anche attraverso il supporto informativo di Responsabili delle Unità organizzative e la messa a disposizione di ampia e dettagliata documentazione.

In relazione a tematiche o a documentazione particolarmente complesse, la Società mette a disposizione dei Consiglieri la più opportuna documentazione di sintesi al fine di agevolare l'illustrazione delle materie all'ordine del giorno.

È inoltre previsto che l'Amministratore Delegato fornisca al Consiglio di Amministrazione, con periodicità almeno trimestrale, adeguata informativa in merito alle principali attività svolte nell'esercizio delle deleghe allo stesso conferite, nonché periodica informativa relativamente all'attuazione delle deliberazioni adottate dal Consiglio.

L'informativa viene resa in concomitanza con l'approvazione consiliare delle situazioni contabili periodiche (Bilancio, Relazione Finanziaria Semestrale e Resoconti intermedi di gestione).

4.5. ALTRI CONSIGLIERI ESECUTIVI

Il Consiglio di Amministrazione è composto esclusivamente da Amministratori non esecutivi (cioè sprovvisti di deleghe operative e/o di funzioni direttive in ambito aziendale), ad eccezione dell'Amministratore Delegato e Direttore Generale Ing. Mauro Moretti.

4.6. AMMINISTRATORI INDIPENDENTI

In conformità a quanto previsto dal modello di Corporate Governance della Società, allineato alle raccomandazioni del Codice di Autodisciplina, il Consiglio di Amministrazione di Finmeccanica procede alla valutazione dell'indipendenza dei propri membri non esecutivi nella prima riunione utile successiva alla nomina. La valutazione viene rinnovata periodicamente, con cadenza annuale, nonché al ricorrere di circostanze rilevanti ai fini dell'indipendenza.

________________________________________________________________________

In tale valutazione il Consiglio tiene conto delle informazioni rese dai singoli interessati in ordine alle situazioni rilevanti ai fini della valutazione stessa. A tal fine il Consiglio ha definito, sentito il Collegio Sindacale, i contenuti e le modalità con cui i singoli Amministratori forniscono le informazioni di rispettiva pertinenza, nonché i criteri applicativi con riferimento alla Società, riportati nel Regolamento (art. 4).

Il Consiglio sottopone la valutazione dell'indipendenza dei propri membri al Collegio Sindacale, che verifica la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati.

Il Consiglio di Amministrazione in carica ha valutato l'indipendenza dei propri membri, rendendo noti i relativi esiti, a valle della nomina da parte dell'Assemblea del 15 maggio 2014 nonché, successivamente, in occasione dell'approvazione della Relazione di Corporate Governance 2015 in data 18 marzo 2015 e – nel corrente esercizio – nella riunione in data 18 febbraio 2016 (valutazioni periodiche).

All'esito delle verifiche svolte, nell'ultima citata riunione il Consiglio ha confermato le precedenti valutazioni circa la sussistenza dei requisiti di indipendenza, ai sensi di legge (art. 148, comma 3, TUF) e del Codice di Autodisciplina, in capo a tutti gli Amministratori non esecutivi in carica (Guido Alpa, Marina Elvira Calderone, Paolo Cantarella, Marta Dassù, Alessandro De Nicola, Dario Frigerio, Fabrizio Landi, Silvia Merlo e Marina Rubini) ad eccezione del Presidente De Gennaro in quanto "esponente di rilievo" della Società, in conformità a quanto previsto dal Codice di Autodisciplina.

La Società risulta pertanto ampiamente in linea con l'indicazione del Codice (espressamente recepita dal Regolamento consiliare) che richiede agli emittenti appartenenti all'indice FTSE-Mib la presenza di almeno un terzo di Amministratori indipendenti.

Si segnala che all'atto del deposito delle liste i suddetti Amministratori indipendenti ai sensi del Codice hanno altresì dichiarato di essere in possesso dei requisiti di indipendenza stabiliti dalla legge.

Nella propria valutazione ai sensi del Codice di Autodisciplina, il Consiglio di Amministrazione ha adottato gli stessi parametri e criteri applicativi contemplati nel menzionato Codice e recepiti nel Regolamento consiliare. Il Collegio Sindacale ha positivamente verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio, senza formulare eccezioni.

Ai fini della valutazione d'indipendenza e nell'ambito dei criteri di valutazione contemplati dal Codice e recepiti nel Regolamento, quest'ultimo specifica ulteriormente quanto segue.

________________________________________________________________________

Con riguardo alla citata nozione di "esponente di rilievo", si intende per tale il Presidente, l'amministratore esecutivo o munito di poteri, il Direttore Generale o il Condirettore Generale (di Finmeccanica o delle altre società contemplate dal Codice).

Sono ritenuti soggetti in grado di esercitare "un'influenza notevole" su Finmeccanica gli azionisti che detengono, anche indirettamente, almeno il 10% delle azioni di Finmeccanica.

Con riferimento ad eventuali significative relazioni commerciali, finanziarie o professionali, da valutarsi in funzione dell'entità economica della relazione stessa e della sua rilevanza, il Consiglio si è riservato di fissare criteri quantitativi e/o qualitativi di riferimento per tale valutazione, ferma restando la propria discrezionalità nel valutare la specifica situazione tenendo conto del miglior interesse della Società, della significatività del rapporto e della sua idoneità a incidere sull'indipendenza dell'Amministratore. Lo stesso Consiglio ha comunque da tempo adottato come criterio quantitativo per la determinazione della significatività di eventuali relazioni professionali il compenso annuo riconosciuto per l'incarico di Amministratore della Società (attualmente pari a euro 80.000), ferma restando la necessità della preventiva autorizzazione, da parte del Consiglio, per il conferimento di incarichi professionali a membri del Consiglio di Amministrazione della Società.

Inoltre, sempre ai fini della valutazione dell'indipendenza, per soggetti appartenenti o appartenuti all'Amministrazione Centrale dello Stato, azionista di Finmeccanica per il tramite del Ministero dell'Economia e delle Finanze, vengono presi in considerazione i rapporti di lavoro dipendente intercorrenti o intercorsi con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell'Economia e delle Finanze, il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero della Difesa e per posizioni che abbiano rilevanza nella determinazione dei comportamenti delle Amministrazioni interessate o nell'esecuzione degli stessi.

Quanto sopra fermo restando il principio che ciascun Amministratore opera in piena conformità con l'obbligo nei confronti della Società di adempiere ai propri doveri con la diligenza richiesta dalla natura dell'incarico e dalle proprie specifiche competenze.

Gli Amministratori indipendenti si riuniscono almeno una volta l'anno in assenza degli altri Amministratori. Le riunioni (distinte e ulteriori rispetto a quelle dei Comitati consiliari) sono convocate su iniziativa degli stessi oppure del Lead Independent Director.

Nel corso dell'esercizio 2015 gli Amministratori indipendenti si sono riuniti n. 5 volte, sempre su convocazione del Lead Independent Director e in assenza del Presidente e dell'Amministratore Delegato e Direttore Generale.

In tali riunioni gli Amministratori indipendenti hanno esaminato alcuni temi riguardanti il generale funzionamento del Consiglio ed i rapporti con il Vertice aziendale; in particolare hanno esaminato, avvalendosi del supporto di un advisor dagli stessi selezionato e a spese della Società, i processi e criteri di valutazione delle operazioni di dismissione delle attività nel settore Trasporti, rispetto ai quali hanno ritenuto di maturare una loro autonoma considerazione.

________________________________________________________________________

Sempre nel corso dell'esercizio 2015 gli Amministratori indipendenti hanno inoltre approfondito, anche avvalendosi del supporto delle competenti funzioni aziendali e dei consulenti che assistono la Società, i temi di maggior rilievo nell'ambito della definizione e attuazione del nuovo Modello Organizzativo e Operativo di Gruppo, maturando le proprie autonome valutazioni.

Gli Amministratori indipendenti hanno altresì svolto autonome valutazioni in merito al processo di adeguamento del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo di Finmeccanica ex D.Lgs. n. 231/2001.

Infine i Comitati interni al Consiglio, ove ritenuto opportuno anche per le materie a essi delegate e in presenza di questioni di particolare significatività, consultano gli altri Amministratori indipendenti per le opportune valutazioni.

4.7. LEAD INDEPENDENT DIRECTOR

A seguito del rinnovo del Consiglio di Amministrazione da parte dell'Assemblea del 15 maggio 2014, il Consiglio ha provveduto in pari data a nominare l'Amministratore Paolo Cantarella quale Lead Independent Director con il compito di coordinare le istanze e i contributi degli Amministratori non esecutivi e in particolare di quelli indipendenti.

Al riguardo il Regolamento prevede, anche in assenza delle specifiche situazioni contemplate dal Codice di Autodisciplina, tale facoltà di nomina da parte del Consiglio, con l'astensione degli Amministratori esecutivi e comunque di quelli non indipendenti; è previsto altresì che il Consiglio provveda in ogni caso alla nomina ove al Presidente vengano conferite deleghe operative. Il Consiglio non ha conferito deleghe operative al Presidente: tuttavia (anche in considerazione delle attribuzioni allo stesso conferite) ha ritenuto comunque di procedere alla nomina del Lead Independent Director.

Il Lead Independent Director rimane in carica per la durata del mandato del Consiglio di Amministrazione.

In particolare, il Lead Independent Director:

• collabora con il Presidente al fine di garantire che gli Amministratori siano destinatari di flussi informativi completi e tempestivi e di definire iniziative idonee a consentire la migliore conoscenza, da parte di Amministratori e Sindaci, della Società, del Gruppo e delle dinamiche aziendali;

• convoca, autonomamente o su richiesta di altri Consiglieri, apposite riunioni di soli Amministratori indipendenti per la discussione dei temi giudicati di interesse rispetto al funzionamento del Consiglio o alla gestione sociale;

________________________________________________________________________

  • contribuisce al processo di valutazione del Consiglio di Amministrazione;
  • collabora con il Presidente alla programmazione annuale dei lavori del Consiglio;
  • segnala al Presidente eventuali argomenti da sottoporre all'esame e alla valutazione dell'organo consiliare.

Nel corso dell'esercizio 2015 il Lead Independent Director ha incontrato il Presidente e l'Amministratore Delegato per rappresentare le esigenze, espresse dagli Amministratori indipendenti, di accrescere ed ampliare la conoscenza delle attività del Gruppo e del contesto strategico del settore Aerospazio, Difesa e Sicurezza in cui lo stesso opera .

In particolare il Lead Independent Director, come già anticipato in tema di Board induction, d'intesa con il Presidente e l'Amministratore Delegato ha provveduto a definire un programma di induction nell'ambito del quale sono state organizzate, con l'assistenza delle funzioni aziendali preposte e a beneficio sia degli Amministratori che dei Sindaci, presentazioni svolte in occasione di incontri dedicati a specifici approfondimenti su settori di attività, prodotti, struttura del Gruppo, scenari di riferimento e posizionamento competitivo, nonché gli incontri con il management del Gruppo e le visite ai rispettivi siti produttivi in precedenza descritti.

Inoltre, nei primi mesi dell'esercizio 2015 il Lead Independent Director ha coordinato le attività degli Amministratori indipendenti in relazione all'esame delle operazioni di dismissione (come riferito al precedente par. 4.6) e condotto al riguardo i rapporti con il Vertice aziendale, con le strutture aziendali e con l'advisor indipendente scelto dagli stessi Amministratori indipendenti.

4.8. TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE

Informazioni Privilegiate

Al fine di assicurare la corretta gestione delle informazioni societarie, il Regolamento del Consiglio di Amministrazione prevede l'adozione, da parte dell'organo consiliare e su proposta dell'Amministratore Delegato, di una procedura per la gestione interna e la comunicazione all'esterno di documenti e informazioni riguardanti la Società, con particolare riguardo alle informazioni privilegiate.

Su proposta dell'Amministratore Delegato il Consiglio di Amministrazione ha approvato in data 26 marzo 2013 - e successivamente aggiornato in data 2 luglio 2015 - la specifica PROCEDURA SULLE INFORMAZIONI PRIVILEGIATE E RISERVATE, il cui testo è disponibile nella sezione Corporate Governance del sito web della Società, che fa seguito alle precedenti disposizioni già da tempo adottate al fine di coordinare la gestione e la diffusione delle suddette informazioni.

In occasione dell'aggiornamento della Procedura approvata a luglio 2015, oltre ad allinearne i contenuti al nuovo assetto organizzativo della Società, si è proceduto ad una più esplicita e accurata individuazione dei principali aspetti contenutistici e procedurali, stabiliti dal contesto normativo e regolamentare di riferimento, al fine di garantire la puntuale osservanza delle vigenti modalità di diffusione delle informazioni privilegiate nonchè, più in generale, di pubblicazione di tutte le "informazioni regolamentate" soggette al regime dell'informativa price sensitive.

________________________________________________________________________

La Società ha quindi provveduto ad emanare, sulla base della Procedura consiliare, una specifica Procedura interna (oltre a una Direttiva di Gruppo) al fine di disciplinare gli specifici obblighi e le modalità operative inerenti alla corretta gestione delle informazioni privilegiate e riservate. Infine, nel quadro dell'attuazione del processo di divisionalizzazione che ha interessato la Società, tale Procedura interna ha formato oggetto di specifici adeguamenti volti a garantirne la corretta applicazione sia a livello di Corporate sia a livello di Divisioni.

La Procedura adottata dal Consiglio definisce principi, obblighi comportamentali, ruoli, responsabilità e flussi informativi in ordine al trattamento delle informazioni privilegiate e riservate riguardanti Finmeccanica Spa e le società dalla stessa controllate, con particolare riguardo alla relativa comunicazione all'esterno.

I soggetti coinvolti, attraverso specifici ruoli e responsabilità, nel processo di gestione e diffusione delle suddette informazioni societarie sono, oltre all'Amministratore Delegato e Direttore Generale, le Unità organizzative Relazioni Esterne, Comunicazione e Rapporti Istituzionali (REC) ovvero Relazioni con gli Investitori e SRI (RIN), d'intesa con il Chief Financial Officer (CFO)/Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, nonché con l'Unità organizzativa Legale, Affari Societari e Compliance (LSC) e/o con le altre u.o. per gli aspetti di relativa competenza.

La Procedura contiene, infine, specifiche prescrizioni in ordine agli obblighi di riservatezza facenti capo ai componenti gli organi sociali, ai dipendenti della Società e ai consulenti esterni.

Codice di Internal Dealing

Nel quadro delle vigenti procedure inerenti alla gestione e alla comunicazione delle informazioni riguardanti la Società, il Consiglio di Amministrazione di Finmeccanica ha da tempo deliberato (28 marzo 2006) l'adozione di un CODICE DI INTERNAL DEALING (in sostituzione del previgente Codice di Comportamento), in attuazione delle disposizioni normative in materia nonché in conformità alla regolamentazione attuativa dettata dalla Consob nel recepire le disposizioni della Direttiva Europea Market Abuse.

Il Codice, che disciplina i flussi informativi a favore del mercato sulle operazioni aventi a oggetto le azioni emesse da Finmeccanica o gli altri strumenti finanziari alle stesse collegati e poste in essere, anche per interposta persona, dai "Soggetti Rilevanti" e dalle persone agli stessi "strettamente legate", ha formato oggetto di successivi aggiornamenti anche sulla base delle modifiche nel tempo intervenute nell'assetto organizzativo della Società.

________________________________________________________________________

Alla luce delle best practice nonché degli orientamenti e delle esigenze rappresentate da investitori istituzionali esteri in relazione a prassi adottate nei rispettivi mercati, significativamente estese risultano le previsioni inerenti ai periodi di astensione dal compimento di operazioni (black out periods).

Attualmente il Codice prevede un regime di black out period differenziato, che per gli Amministratori esecutivi e per il Direttore Generale (nonché per le persone agli stessi strettamente legate) decorre dal quattordicesimo giorno antecedente la data di chiusura di ciascun periodo contabile fino al giorno successivo alla diffusione del comunicato stampa che annuncia i risultati conseguiti nel periodo; per gli altri Soggetti Rilevanti (Amministratori non esecutivi, Sindaci, Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari e persone agli stessi strettamente legate) l'obbligo di astensione decorre invece dalla data di chiusura del periodo contabile di riferimento, sempre fino al giorno successivo alla diffusione del comunicato stampa che annuncia i relativi risultati.

La soglia quantitativa individuata dal Codice per le operazioni oggetto di comunicazione prevede - in conformità alla disciplina regolamentare - l'esclusione dagli obblighi informativi per le operazioni il cui importo complessivo non raggiunga i 5.000 euro entro la fine dello stesso anno solare.

Quanto ai termini di informativa alla Consob e al pubblico, è previsto che il Soggetto Rilevante faccia pervenire la propria comunicazione alla Società nel termine di 4 giorni di Borsa aperta dalla data dell'operazione e che la Società ne dia comunicazione al mercato, con le prescritte modalità, entro il giorno di Borsa aperta successivo al ricevimento della stessa.

Al fine di garantire la corretta applicazione della disciplina, la Società ha infine previsto specifici flussi informativi e modalità attraverso cui assicurare ai Soggetti Rilevanti la tempestiva cognizione dei propri obblighi nonché l'assistenza necessaria al relativo adempimento.

Tutte le comunicazioni diffuse sono tempestivamente pubblicate da Finmeccanica nella sezione Corporate Governance del proprio sito web, nella specifica area Internal Dealing, in cui viene reso altresì tempestivamente disponibile il testo aggiornato del descritto Codice.

Registro delle persone che hanno accesso ad informazioni privilegiate

Ai sensi dell'art. 115-bis del TUF, la Società ha provveduto all'istituzione dello specifico Registro delle persone che, in ragione della propria attività lavorativa o professionale ovvero in ragione delle funzioni svolte, abbiano accesso - su base regolare od occasionale - a informazioni privilegiate, curando il relativo aggiornamento nel rispetto della vigente disciplina regolamentare. Al riguardo, la Società ha altresì provveduto all'emanazione di una specifica PROCEDURA ("TENUTA E AGGIORNAMENTO DEL REGISTRO DELLE PERSONE CHE HANNO ACCESSO AD INFORMAZIONI

PRIVILEGIATE IN FINMECCANICA") inerente alla gestione del Registro, resa disponibile nella sezione Corporate Governance del proprio sito web, oltre a una Direttiva volta a disciplinare la materia nell'ambito del Gruppo.

________________________________________________________________________

4.9. INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

In materia di operazioni con parti correlate la Società ha adottato la specifica "PROCEDURA PER LE OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE" (di seguito "la Procedura"), approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 26 novembre 2010 ai sensi dell'art. 4 del Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e s.m.i. Approvata all'unanimità dal Consiglio previo unanime parere favorevole del "Comitato per le Procedure" (appositamente istituito e composto da Amministratori indipendenti), la Procedura ha formato oggetto di un primo aggiornamento in data 13 dicembre 2011 al fine di recepire alcuni adattamenti formali connessi agli intervenuti mutamenti nella struttura organizzativa della Società.

Il Consiglio ha inoltre attribuito al Comitato Controllo e Rischi il compito di operare anche in qualità di Comitato per le Operazioni con Parti Correlate.

La Procedura prevede, in conformità a quanto raccomandato dalla Consob, una periodica valutazione (con cadenza almeno triennale) in ordine all'adeguatezza della Procedura adottata e all'opportunità di procedere alla relativa revisione, anche alla luce della prassi applicativa. Le eventuali modifiche sono approvate dal Consiglio di Amministrazione previo parere favorevole di un Comitato composto esclusivamente da Amministratori indipendenti (nella fattispecie il Comitato Controllo e Rischi, come di seguito specificato).

Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di procedere alla suddetta revisione in data 7 novembre 2013, conferendo al Comitato Controllo e Rischi (in qualità di Comitato per le Operazioni con Parti Correlate) l'incarico di rilasciare il preventivo parere in ordine alle modifiche in parola, in seguito approvate dal Consiglio (previo unanime parere favorevole del Comitato) nella riunione del 19 dicembre 2013.

La Procedura ha lo scopo di definire, sulla base dei principi stabiliti dalla Consob, regole volte ad assicurare la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con parti correlate poste in essere dalla Società, direttamente o per il tramite di società controllate. A tal fine la Procedura: determina i criteri e le modalità per l'identificazione delle parti correlate alla Società (individuate in conformità a quanto previsto dal Regolamento Consob), nonché i criteri quantitativi per l'individuazione delle operazioni di maggiore o di minore "rilevanza" poste in essere con le stesse; definisce le modalità di istruzione e approvazione di tali operazioni, individuando regole specifiche per i casi in cui la Società esamini o approvi operazioni poste in essere da società controllate; stabilisce le modalità di adempimento degli obblighi di disclosure connessi alla disciplina. La Procedura adottata dal Consiglio vale altresì come istruzione impartita da Finmeccanica alle proprie controllate ex art. 114, comma 2, TUF, congiuntamente alle disposizioni operative predisposte nell'ambito della relativa esecuzione.

________________________________________________________________________

La Procedura identifica le tipologie di operazioni che beneficiano dell'esenzione, prevista dal Regolamento Consob, dall'applicazione delle disposizioni procedurali, fermo quanto disposto sul piano regolamentare in tema di obblighi informativi.

Sono stati inoltre individuati i criteri quantitativi per l'identificazione delle operazioni c.d. "di importo esiguo" alle quali non si applicano le disposizioni della Procedura, ossia le operazioni il cui importo non sia superiore a euro 3 milioni, ovvero a euro 250.000 (in ragione d'anno) per incarichi di consulenza a carattere continuativo e altri incarichi per prestazioni professionali, nonché assegnazione di remunerazioni e benefici economici a componenti degli organi di amministrazione e controllo o dirigenti con responsabilità strategiche.

A seguito della citata revisione periodica, oltre ad una serie di adeguamenti di carattere formale connessi ai mutamenti intervenuti nell'assetto organizzativo della Società, sono state apportate alcune modifiche suggerite dalla prassi applicativa e dall'esperienza maturata in sede di attuazione della disciplina, tra le quali in particolare:

  • l'estensione della nozione di "Parti Correlate", con inclusione nel relativo perimetro e conseguente applicazione della Procedura anche ai componenti dell'Organismo di Vigilanza;
  • l'introduzione di un flusso informativo periodico, a favore del Consiglio di Amministrazione e del Comitato, sull'esecuzione delle Operazioni di Maggiore Rilevanza (poste in essere direttamente o indirettamente da Finmeccanica) che abbiano beneficiato della specifica esenzione prevista per le Operazioni ordinarie concluse a condizioni di mercato o standard;
  • l'estensione dell'ambito di applicazione della soglia per le "Operazioni di importo esiguo", prevista in misura differenziata e ridotta (euro 250.000) per le operazioni con controparti persone fisiche (incarichi di consulenza/incarichi professionali/assegnazione di remunerazione o benefici economici), oltre agli Amministratori, ai Sindaci e agli altri dirigenti con responsabilità strategiche, nonché – a seguito della modifica già commentata – ai componenti dell'Organismo di Vigilanza, anche ai relativi stretti familiari ovvero alle società in cui tali soggetti detengano una partecipazione di rilievo;
  • l'attribuzione in via permanente al Comitato Controllo e Rischi, nella sua qualità di Comitato per le Operazioni con Parti Correlate (composto - come richiesto dal Regolamento Consob esclusivamente da Amministratori indipendenti), del compito di rilasciare il previsto parere in ordine alle modifiche da apportare alla Procedura.

La Procedura è stata da ultimo aggiornata (con provvedimento dell'Amministratore Delegato ai sensi dell'art. 13.2) a dicembre 2015 e con efficacia dal 1° gennaio 2016 al fine di recepire, oltre a minori modifiche di carattere meramente formale, alcuni adeguamenti connessi al nuovo assetto organizzativo della Società e al completamento del processo di divisionalizzazione. In particolare, si segnala l'integrazione dei Capi Divisione nella nozione di Dirigenti con Responsabilità Strategiche della Società (con conseguente inserimento degli stessi nel novero delle Parti Correlate a Finmeccanica), nonché lo specifico coinvolgimento delle Unità organizzative sia del Corporate Center sia delle Divisioni nei flussi informativi e operativi stabiliti con riguardo alle Operazioni poste in essere direttamente da Finmeccanica. La Società ha quindi provveduto ad apportare i correlati adeguamenti alle disposizioni procedurali interne, al fine di garantirne la coerenza applicativa anche in ambito divisionale.

________________________________________________________________________

Il Comitato è stato tempestivamente informato, anche in via preventiva, in ordine alle menzionate modifiche apportate alla Procedura consiliare.

Il testo integrale della vigente Procedura è disponibile nella sezione Corporate Governance del sito web della Società, nella specifica area "Operazioni con Parti Correlate".

L'organo di controllo vigila sulla conformità della Procedura adottata ai principi indicati nel Regolamento nonché sulla relativa osservanza e ne riferisce all'Assemblea.

Infine, con riferimento alle situazioni in cui un Amministratore che, ai sensi dell'art. 2391 del Codice Civile, sia portatore - per conto proprio o di terzi - di un interesse in un'operazione sottoposta all'esame del Consiglio, il Regolamento consiliare prevede l'obbligo degli Amministratori di informare tempestivamente ed esaurientemente il Consiglio medesimo sull'esistenza di tale interesse e sulle relative circostanze. Gli stessi Amministratori, inoltre, si asterranno dalle relative deliberazioni.

5. COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO (art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF)

Il Consiglio di Amministrazione ha istituito i seguenti Comitati interni dotati di funzioni istruttorie e consultive, secondo le indicazioni del Codice di Autodisciplina e come previsto dal proprio Regolamento: il Comitato Controllo e Rischi, il Comitato per la Remunerazione e il Comitato per le Nomine. Sulle relative funzioni, attività e composizione si rinvia a quanto riferito in dettaglio nei successivi paragrafi.

La composizione dei suddetti Comitati, ampiamente coerente con quanto raccomandato dal Codice di Autodisciplina, è caratterizzata dall'esclusiva presenza di Amministratori non esecutivi e indipendenti.

Il Consiglio ha inoltre istituito, in data 19 giugno 2014, il Comitato Analisi Scenari Internazionali in luogo del preesistente Comitato per le Strategie.

Il Comitato risulta così composto:

COMITATO ANALISI SCENARI INTERNAZIONALI Presenze
Marta Dassù

Presidente
n. 3/3
riunioni
Alessandro De Nicola n. 3/3 riunioni
Fabrizio Landi n.
2/3 riunioni
Silvia Merlo n.
3/3 riunioni

Il Comitato Analisi Scenari Internazionali si è riunito per n. 3 volte nel corso dell'esercizio 2015, nonchè una volta nel corrente esercizio 2016. Le riunioni del Comitato, della durata media di 1 ora, sono state sempre precedute da pre-riunioni di lavoro della durata media di 2 ore con il contributo di esperti esterni per i temi oggetto di trattazione, alle quali - oltre ai membri del Comitato - sono stati invitati a partecipare anche gli altri Amministratori.

________________________________________________________________________

Al Comitato è attribuito il compito di fornire, a supporto delle attività del Consiglio di Amministrazione, approfondimenti mirati su opportunità e rischi geopolitici rilevanti per la definizione delle linee di indirizzo strategico della Società e del Gruppo. Per l'individuazione dei temi oggetto di analisi, il Comitato riceve dall'Amministratore Delegato e Direttore Generale indicazioni relative alle principali opzioni e iniziative strategiche del Gruppo.

Nel corso delle suddette riunioni il Comitato ha esaminato, in particolare: i possibili sviluppi dell'industria europea dell'aerospazio, difesa e sicurezza nel panorama delle nuove minacce e del perdurare dell'instabilità economica; i mercati del far-east asiatico con particolare riguardo ai settori core (A,D&S); l'evoluzione dei mercati internazionali.

Nella prima riunione del 2016 il Comitato ha esaminato il tema della Cyber Security come nuova frontiera, con particolare riguardo alle sfide strategiche e di business.

Come per gli altri Comitati istituiti dal Consiglio, anche le attività del Comitato Analisi Scenari Internazionali sono disciplinate da uno specifico REGOLAMENTO approvato dal Consiglio di Amministrazione (disponibile nella sezione Corporate Governance del sito web della Società), che ne stabilisce le procedure di funzionamento in relazione ai rispettivi compiti.

6. COMITATO PER LE NOMINE

Il Consiglio di Amministrazione della Società ha proceduto alla formale costituzione del Comitato per le Nomine in data 19 dicembre 2013, aggiornandone successivamente la composizione a seguito della nomina del nuovo organo consiliare.

Tale Comitato, ampiamente in linea con le indicazioni del Codice di Autodisciplina (che prevede sia composto da almeno tre membri in maggioranza indipendenti), risulta attualmente composto da 5 Amministratori tutti non esecutivi e indipendenti.

Il Comitato si è riunito per n. 3 volte nel corso dell'esercizio 2015 (la durata media delle riunioni è stata di 1 ora). Nel corrente esercizio 2016, sino all'approvazione della presente Relazione, si è svolta una riunione del Comitato.

________________________________________________________________________

COMITATO PER LE NOMINE Presenze

Guido Alpa

Presidente
(Indipendente) n. 3/3
riunioni
Marina Elvira Calderone (Indipendente) n. 2/3
riunioni
Marta Dassù (Indipendente) n. 3/3
riunioni
Dario Frigerio (Indipendente) n. 2/3
riunioni
Marina Rubini (Indipendente) n. 3/3
riunioni

Le attività del Comitato sono disciplinate da uno specifico REGOLAMENTO approvato dal Consiglio di Amministrazione (disponibile nella sezione Corporate Governance del sito web della Società), che recepisce i criteri applicativi raccomandati dal Codice.

Al Comitato competono funzioni propositive e consultive volte a supportare il Consiglio di Amministrazione nelle valutazioni e decisioni inerenti alla dimensione e alla composizione dell'organo consiliare, ovvero in ordine al numero di incarichi compatibile con la carica di Amministratore della Società, nonché in materia di nomina di Amministratori indipendenti.

In particolare, ai sensi del relativo Regolamento, il Comitato per le Nomine è investito delle seguenti funzioni:

  • formulare pareri al Consiglio di Amministrazione in merito alla dimensione e alla composizione dello stesso, nonché esprimere raccomandazioni in merito alle figure professionali la cui presenza all'interno del Consiglio sia ritenuta opportuna;
  • esprimere raccomandazioni al Consiglio di Amministrazione in funzione del relativo orientamento in merito al numero massimo di incarichi di amministratore o sindaco considerato compatibile con un efficace svolgimento dell'incarico di Amministratore della Società;
  • proporre al Consiglio di Amministrazione candidati alla carica di Amministratore nei casi di cooptazione, ove occorra sostituire Amministratori indipendenti;
  • effettuare, su richiesta del Consiglio di Amministrazione, attività istruttoria ai fini della valutazione, da parte dello stesso Consiglio, circa l'eventuale adozione di un piano per la successione degli Amministratori esecutivi, nonché attività istruttoria in ordine all'eventuale predisposizione del piano medesimo.

Il Comitato ha facoltà di accedere alle informazioni necessarie allo svolgimento dei propri compiti nonché di avvalersi dell'ausilio delle Unità organizzative aziendali, ovvero di consulenti esterni a spese della Società, purché questi ultimi risultino adeguatamente vincolati alla necessaria riservatezza e non si trovino in situazioni tali da comprometterne l'indipendenza di giudizio.

________________________________________________________________________

La Società è inoltre tenuta a mettere a disposizione del Comitato le risorse finanziarie necessarie per l'adempimento dei propri compiti. Le riunioni del Comitato risultano regolarmente verbalizzate.

Nel corso dell'esercizio 2015 il Comitato, tenuto conto delle considerazioni espresse dal Consiglio nell'ambito del processo di autovalutazione 2014, ha focalizzato la propria attività sulla valutazione dell'opportunità di istituire, in assenza di un piano di successione dei vertici aziendali, una procedura per fronteggiare eventuali crisi al vertice che possano determinare situazioni di vacatio (crisis management). Al riguardo il Comitato, tenuto conto dell'attuale assetto di governance di Finmeccanica, delle raccomandazioni del Codice di Autodisciplina, delle esperienze di altre società quotate di grandi dimensioni nonché delle considerazioni espresse nel processo di autovalutazione del Consiglio riferito al precedente esercizio, ha convenuto sull'opportunità di proporre al Consiglio l'adozione di una procedura idonea ad assicurare con adeguata tempestività e con modalità efficaci la continuità della gestione ordinaria della Società al verificarsi di eventi che, nel corso del mandato, impediscano l'esercizio delle funzioni all'Amministratore Delegato.

Nella prima riunione del 2016, il Comitato Nomine ha quindi approvato la proposta di procedura da sottoporre al Consiglio di Amministrazione, per l'adozione delle relative determinazioni, per il caso di impedimento dell'esercizio delle funzioni da parte dell'Amministratore Delegato nel corso del mandato.

Si rammenta infine (come già segnalato in tema di Board evaluation) che in occasione del rinnovo dell'organo consiliare da parte dell'Assemblea 2014 il Consiglio uscente (in carica per il triennio 2011-2013) ha espresso agli azionisti, ad esito del processo di autovalutazione e sulla base delle indicazioni espresse dal Comitato per le Nomine in carica nel periodo, i propri orientamenti sul profilo e le competenze di natura manageriale, oltre che professionale, ritenuti opportuni in capo ai nuovi Amministratori.

7. COMITATO PER LA REMUNERAZIONE

Il Consiglio di Amministrazione ha costituito al proprio interno un Comitato per la Remunerazione. Il Comitato si è riunito per n. 6 volte nel corso dell'esercizio 2015 nonché n. 2 riunioni nel corrente esercizio 2016. La durata media delle riunioni è stata di circa 1 ora e 15 minuti.

Il Comitato, ampiamente in linea con le indicazioni del Codice di Autodisciplina (che prevede sia composto da almeno tre membri indipendenti o, in alternativa, da Amministratori non esecutivi e a maggioranza indipendenti), risulta attualmente composto da 4 Amministratori tutti non esecutivi e indipendenti.

COMITATO PER LA REMUNERAZIONE Presenze

Dario Frigerio – Presidente (Indipendente) n. 6/6 riunioni
Marina Elvira Calderone (Indipendente) n. 3/6 riunioni
Alessandro De Nicola (Indipendente) n. 6/6 riunioni
Marina Rubini (Indipendente) n. 6/6 riunioni

La composizione del Comitato è inoltre coerente con la raccomandazione, formulata dal Codice, in ordine alla presenza di almeno un componente in possesso di adeguata conoscenza ed esperienza in materia finanziaria o di politiche retributive, valutata dal Consiglio al momento della nomina. Il Comitato ha il compito di:

________________________________________________________________________

  • formulare proposte al Consiglio di Amministrazione in ordine alla definizione della politica della Società in materia di remunerazione degli amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche, in conformità con la normativa vigente e con il Codice di Autodisciplina;
  • proporre al Consiglio per le relative deliberazioni e in attuazione della politica in materia di remunerazione dallo stesso stabilita:
  • il trattamento economico e normativo degli Amministratori con deleghe e degli altri Amministratori che ricoprono particolari cariche (sentito il parere del Collegio Sindacale ove ciò sia richiesto ai sensi dell'art. 2389 c.c.);
  • gli obiettivi di performance correlati alla componente variabile della remunerazione degli Amministratori con deleghe e degli altri Amministratori che ricoprono particolari cariche, monitorando l'applicazione delle decisioni adottate e verificando, in particolare, l'effettivo raggiungimento degli obiettivi di performance;
  • assistere la Società nella definizione delle migliori politiche di gestione delle risorse manageriali del Gruppo, nonché dei piani e dei sistemi di sviluppo manageriale delle risorse chiave del Gruppo;
  • predisporre, per l'approvazione da parte del Consiglio, i piani di compensi basati sull'assegnazione di azioni o di opzioni per l'acquisto di azioni della Società a beneficio di Amministratori e dirigenti della Società e delle società del Gruppo e da sottoporre alla successiva approvazione dell'Assemblea ai sensi della normativa vigente, definendone altresì i regolamenti attuativi;
  • valutare periodicamente l'adeguatezza, la coerenza complessiva e la concreta applicazione della politica per la remunerazione degli amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche.

Le attività del Comitato sono disciplinate da un apposito REGOLAMENTO (disponibile nella sezione Corporate Governance del sito web della Società).

Sin dalla sua istituzione il Comitato per la Remunerazione ha svolto un ruolo di supporto al Vertice aziendale su alcuni dei temi prioritari relativi alla gestione strategica delle risorse umane del Gruppo nonché alla politica retributiva e di retention.

________________________________________________________________________

In questo ambito, si è dato corso alla definizione di schemi di incentivazione funzionali al conseguimento di risultati e obiettivi di crescita del titolo e del valore del Gruppo.

Inoltre, in linea con l'obiettivo strategico di rilanciare la pianificazione e lo sviluppo manageriale tra le priorità dell'azione di Finmeccanica, il Comitato ha fornito il proprio sostegno alla realizzazione di un processo qualificato, strutturato e periodico di Management Appraisal, anche al fine di selezionare in modo oggettivo e imparziale i destinatari dei programmi di incentivazione a lungo temine.

Nel corso dell'esercizio 2015, il Comitato ha:

  • esaminato il programma di incentivazione a breve termine 2015 (MBO) per i dirigenti del Gruppo e fissato gli obiettivi 2015 per il Direttore Generale;
  • verificato il raggiungimento degli obiettivi 2014 assegnati al Direttore Generale relativi al programma MBO nonché alla terza tranche del Performance Cash Plan 2012-2014;
  • esaminato e approvato la Relazione sulla Remunerazione 2015 sottoposta al Consiglio per le relative determinazioni in previsione dell'Assemblea annuale degli azionisti della Società;
  • esaminato tutte le fasi del processo di revisione dei sistemi di incentivazione del Management della Società e del Gruppo e valutato positivamente la proposta dell'Amministratore Delegato relativa all'istituzione del Piano di incentivazione a lungo termine 2015-2017 e del Piano di Coinvestimento per il Management del Gruppo, esprimendo al riguardo il proprio positivo parere al Consiglio di Amministrazione;
  • espresso parere positivo all'approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione del Regolamento del Piano di Incentivazione a lungo termine e dei criteri per l'individuazione per il ciclo 2015-2017 dei beneficiari, degli obiettivi di performance e del relativo premio;
  • espresso parere positivo all'approvazione da parte del Consiglio del Regolamento del Piano di Coinvestimento per il Management del Gruppo Finmeccanica;
  • esaminato il processo di valutazione e selezione del Management del Gruppo in relazione alla nuova struttura organizzativa aziendale ed in particolare ha esaminato il processo di selezione ed i principi e linee guida che l'Amministratore Delegato e Direttore Generale ha seguito per la nomina dei Direttori di Settore e dei Capi Divisione, esprimendo al riguardo il proprio parere al Consiglio di Amministrazione.

Infine, nei primi mesi del corrente esercizio il Comitato ha:

• esaminato criteri generali per la remunerazione dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche individuati nell'ambito della nuova struttura organizzativa aziendale;

• esaminato e approvato la Relazione sulla Remunerazione 2016 da sottoporre al Consiglio per le relative determinazioni in previsione dell'Assemblea annuale degli azionisti della Società;

________________________________________________________________________

• verificato il raggiungimento degli obiettivi 2015 assegnati al Direttore Generale nell'ambito del Programma di incentivazione a breve termine (MBO) e del Piano di incentivazione a lungo termine 2015-2017 ed assegnato allo stesso gli obiettivi 2016 relativamente ai medesimi Piani.

Per lo svolgimento delle proprie attività il Comitato si avvale del supporto delle idonee strutture della Società e in particolare dell'Unità organizzativa Risorse Umane e Organizzazione, che nel corso del 2015 si è avvalsa, quali esperti indipendenti esterni, di HayGroup per la revisione del sistema di incentivazione del Management del Gruppo, anche con riguardo al confronto con la prassi di mercato e benchmarking, e di Egon Zehnder per attività relative all'individuazione dei candidati per la nomina dei Direttori di Settore e Capi Divisione nella nuova struttura organizzativa aziendale. Non è stato predisposto uno specifico budget per le attività del Comitato, ferma restando la citata facoltà di avvalersi di professionisti esterni, che peraltro il Comitato non ha sino ad oggi esercitato.

Le riunioni del Comitato risultano regolarmente verbalizzate. Alle riunioni del Comitato partecipa regolarmente il Responsabile dell'Unità organizzativa Risorse Umane e Organizzazione della Società e sono invitati a parteciparvi, su impulso del Comitato per il tramite del Presidente e in relazione agli argomenti oggetto di trattazione, altri soggetti, inclusi i componenti non esecutivi del Consiglio di Amministrazione e dipendenti della Società, nonché il Presidente del Collegio Sindacale o altro Sindaco da questi designato. Il Presidente del Collegio Sindacale partecipa regolarmente alle riunioni del Comitato. Nessun amministratore prende parte alle riunioni del Comitato in cui vengano formulate proposte relative alla propria remunerazione. I consulenti di Hay Group hanno partecipato alle riunioni del Comitato in cui è stata illustrata la proposta dell'Amministratore Delegato relativa all'istituzione del Piano di Incentivazione a lungo termine e del Piano di Coinvestimento.

8. REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI E DEI DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STRATEGICHE

Politica generale per la remunerazione

In ottemperanza alla disciplina in materia di trasparenza delle remunerazioni di cui all'art. 123-ter del TUF, nonché in adesione ai contenuti di cui all'art. 6 del Codice di Autodisciplina, il Consiglio di Amministrazione procede annualmente, a seguito delle valutazioni effettuate e delle proposte formulate dal Comitato per la Remunerazione, ad approvare la politica della Società in materia di remunerazione dei componenti gli organi di amministrazione, dei Direttori Generali e degli altri Dirigenti con Responsabilità Strategiche prevista dal comma 3, lettera a) del citato art. 123-ter.

La prima sezione della suddetta Relazione, contenente l'illustrazione della politica della Società in materia di remunerazione (con riferimento agli esercizi 2016 e successivi) nonché delle procedure utilizzate per la relativa adozione e attuazione, verrà sottoposta (ai sensi dell'art. 123-ter, comma 6, TUF) al voto consultivo della prossima Assemblea convocata per l'approvazione del Bilancio di esercizio 2015.

________________________________________________________________________

La politica adottata - sinteticamente rappresentata nei punti di seguito evidenziati – forma oggetto di analitica illustrazione, nel rispetto dei criteri e degli elementi informativi previsti dalle sopra richiamate disposizioni di legge e di regolamento, nella citata Relazione ai cui contenuti interamente si rinvia.

Per una dettagliata informativa in ordine ai compensi corrisposti nell'esercizio 2015, a qualsiasi titolo e in qualsiasi forma, anche da società controllate e collegate, ai singoli componenti il Consiglio di Amministrazione nonché ai Sindaci, ai Direttori Generali e agli altri Dirigenti con Responsabilità Strategiche, si rinvia alla seconda sezione della Relazione sulla remunerazione predisposta ai sensi dell'art. 123-ter, comma 4, del TUF.

Il testo integrale della Relazione sulla remunerazione, a valle della relativa approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione, viene reso disponibile con le modalità di legge, anche mediante pubblicazione nel sito web della Società, entro il termine di 21 giorni antecedenti la data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del Bilancio.

Piani di remunerazione basati su azioni

L'Assemblea degli azionisti, in data 11 maggio 2015, ha approvato un Piano di Incentivazione a Lungo Termine e un Piano di Coinvestimento per il Management del Gruppo Finmeccanica, che prevedono quale componente dell'incentivo anche l'assegnazione di azioni della Società ai beneficiari. In particolare, il nuovo Piano di Incentivazione trae origine dall'esigenza di dotarsi di uno strumento di incentivazione del Management al raggiungimento degli obiettivi di medio e lungo termine definiti nel Piano Industriale del Gruppo, nonchè dall'esigenza di garantire un miglior allineamento della remunerazione del Management con la creazione di valore per gli azionisti; il Piano è destinato agli Amministratori esecutivi, ai Dirigenti con Responsabilità Strategiche e ad una popolazione manageriale identificata in via prioritaria secondo un criterio che selezioni le posizioni di maggiore impatto sul business del Gruppo nel medio termine. L'incentivo può essere articolato in una componente azionaria, espressa in azioni ordinarie Finmeccanica, ed una componente monetaria, in diversa proporzione tra azioni e denaro a seconda dei livelli manageriali coinvolti. Per gli Amministratori esecutivi ed i Dirigenti con Responsabilità Strategiche l'incentivo è composto interamente da azioni ordinarie Finmeccanica.

Il Piano di Coinvestimento consiste nel differimento volontario, per un periodo triennale, di tutto o di parte del bonus annuale maturato nell'ambito del piano MBO, convertendolo in azioni. Alla fine del periodo di differimento, subordinatamente al costante raggiungimento della soglia di performance gate relativa al piano MBO, è prevista l'assegnazione di azioni gratuite (c.d. matching shares) nella misura di 1 azione gratuita per ogni 3 detenute.

________________________________________________________________________

Nel rinviare alla Relazione sulla remunerazione circa gli specifici contenuti dei Piani, nonchè ai Documenti informativi predisposti ai sensi dell'art. 84-bis del Regolamento Emittenti, si segnala che i piani di incentivazione basati su azioni sono in linea con le indicazioni presenti nel Codice di Autodisciplina che raccomandano:

  • a) che le azioni, le opzioni e ogni altro diritto assegnato agli Amministratori, al Direttore Generale e ai Dirigenti con Responsabilità Strategiche di acquistare azioni o di essere remunerati sulla base dell'andamento del prezzo delle azioni abbiano un periodo medio di vesting pari ad almeno tre anni;
  • b) il vesting di cui al punto che precede sia soggetto a obiettivi di performance predeterminati e misurabili;
  • c) gli Amministratori mantengano sino al termine del mandato una quota delle azioni assegnate o acquistate attraverso l'esercizio dei suddetti diritti.

Remunerazione degli Amministratori esecutivi e dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche

Al fine di garantire un corretto bilanciamento degli interessi della Società, volti da un lato a trattenere e motivare manager dotati delle necessarie caratteristiche per la gestione dell'azienda e lo sviluppo del business e, dall'altro, ad assicurare un allineamento degli obiettivi del management alla creazione di valore per gli azionisti nel medio lungo periodo, la remunerazione degli Amministratori esecutivi è determinata assicurando un pay-mix equilibrato tra la componente fissa e quella variabile, in relazione agli obiettivi strategici fissati dal Consiglio di Amministrazione. La remunerazione per i Dirigenti con Responsabilità Strategiche viene commisurata alle specifiche responsabilità assegnate coerentemente con le linee guida della politica per la remunerazione adottata dalla Società.

In particolare, la remunerazione variabile si articola in una componente a breve termine (tipicamente annuale) e una componente a medio lungo termine.

La remunerazione variabile di breve periodo è interamente condizionata al raggiungimento di obiettivi di performance predeterminati, di natura economico-gestionale, i cui risultati siano oggettivamente misurabili e verificabili.

La politica di remunerazione variabile di medio-lungo termine è realizzata con la partecipazione degli Amministratori esecutivi e dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche ai Piani di Incentivazione descritti nel precedente paragrafo.

Si segnala infine che, in conformità alle raccomandazioni formulate dal Codice di Autodisciplina, sin dall'esercizio 2014 è stata introdotta per tutti gli incentivi variabili una clausola di claw-back in base alla quale la Società avrà diritto di chiedere la restituzione della remunerazione erogata, qualora la stessa sia stata corrisposta sulla base di dati che in seguito risultino errati o falsati.

Per elementi di maggior dettaglio, si rinvia ai contenuti della Relazione sulla remunerazione.

________________________________________________________________________

Incentivazione Responsabile Group Internal Audit

In conformità a quanto previsto dal Codice, il Consiglio di Amministrazione ha proceduto – su proposta dell'Amministratore Delegato, nella qualità di Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi, nonché sentito il Collegio Sindacale – alla nomina del Responsabile dell'u.o. Group Internal Audit e alla definizione della relativa remunerazione, inclusa l'articolazione dell'incentivazione variabile, proposta in coerenza con le politiche aziendali, assicurandone altresì l'adeguatezza delle risorse assegnate per l'espletamento delle relative responsabilità in adesione al Codice di Autodisciplina.

La componente variabile a breve termine della remunerazione (MBO) è condizionata ad obiettivi legati esclusivamente all'efficacia e all'efficienza della struttura organizzativa Group Internal Audit. Con riguardo alla componente variabile di medio-lungo termine in luogo della partecipazione ai piani di incentivazione istituiti per il management della Società ed in coerenza con le previsioni del Codice di Autodisciplina in materia, al fine di garantire la sostenibilità dei risultati nel tempo, è stata prevista la possibilità di corrispondere di un ulteriore importo erogabile nel 2018 in seguito all'approvazione del bilancio di esercizio 2017, consuntivato al grado di raggiungimento medio degli obiettivi assegnati nell'ambito del sistema MBO sul triennio precedente.

Per maggiori informazioni si rinvia ai contenuti della Relazione sulla remunerazione.

Remunerazione degli Amministratori non esecutivi

La remunerazione degli Amministratori non esecutivi è limitata esclusivamente alla componente fissa, soggetta a determinazione da parte dell'Assemblea dei soci, e non è legata in alcun modo al raggiungimento di obiettivi di performance. Gli Amministratori non esecutivi, pertanto, non sono destinatari di piani di incentivazione.

Con riguardo alla remunerazione – sempre su base fissa – del Presidente della Società, determinata (in ragione delle specifiche attribuzioni allo stesso conferite) ad integrazione di quanto deliberato dall'Assemblea per il Presidente del Consiglio di Amministrazione, si rinvia ai contenuti della Relazione sulla remunerazione.

Indennità degli Amministratori in caso di dimissioni, licenziamento senza giusta causa o cessazione del rapporto di lavoro a seguito di un'offerta pubblica di acquisto (ex art. 123-bis, comma 1, lett. i), TUF)

Non esistono accordi stipulati ex ante tra la Società e gli Amministratori che prevedono indennità in favore degli stessi in caso di dimissioni o di licenziamento senza giusta causa o di cessazione del rapporto di lavoro a seguito di un'offerta pubblica d'acquisto.

Con riferimento invece alle previsioni, inerenti agli Amministratori esecutivi, in ordine a trattamenti in caso di cessazione dalla carica o risoluzione anticipata del rapporto di lavoro, si rinvia alle specifiche informazioni rese nell'ambito della Relazione sulla remunerazione.

________________________________________________________________________

Si segnala infine che la Società ha aderito alle raccomandazioni formulate dal Codice in ordine alle informazioni da rendere note in occasione di cessazione dalla carica o scioglimento del rapporto di lavoro con Amministratori esecutivi o Direttori Generali, prevedendo – in tale circostanza – la diffusione di una specifica informativa al mercato.

Quanto sopra al fine di garantire la massima trasparenza, anticipando l'informativa rispetto alla tempistica di pubblicazione della Relazione sulla remunerazione.

9. COMITATO CONTROLLO E RISCHI

Nell'ambito del Consiglio di Amministrazione è stato istituito il Comitato Controllo e Rischi (già Comitato per il Controllo Interno) che, nel corso dell'esercizio, si è riunito per n. 8 volte; nel corrente esercizio 2016 il Comitato si è riunito per n. 2 volte. La durata media delle riunioni è stata di circa un'ora e trenta.

Il Comitato, ampiamente in linea con le indicazioni del Codice di Autodisciplina (che prevede sia composto da almeno tre membri indipendenti o, in alternativa, da Amministratori non esecutivi e a maggioranza indipendenti), risulta attualmente composto da 4 Amministratori tutti non esecutivi e indipendenti.

COMITATO CONTROLLO E RISCHI Presenze

Paolo Cantarella

Presidente
(Indipendente) n.
7/8 riunioni
Guido Alpa (Indipendente) n.
6/8 riunioni
Fabrizio Landi (Indipendente) n.
7/8 riunioni
Silvia Merlo (Indipendente) n.
8/8 riunioni

La composizione del Comitato - tutti Amministratori "indipendenti" - è in linea con l'indicazione del Codice di Autodisciplina nonché coerente con la raccomandazione, dallo stesso formulata, in ordine alla presenza di almeno un componente in possesso di adeguata esperienza in materia contabile e finanziaria o di gestione dei rischi, valutata dal Consiglio al momento della nomina. Le attività del Comitato Controllo e Rischi sono disciplinate da un REGOLAMENTO approvato dal Consiglio di Amministrazione, disponibile nel sito web della Società (sezione Corporate Governance).

Ai lavori del Comitato partecipano costantemente il Collegio Sindacale e il Responsabile dell'Unità organizzativa Group Internal Audit; possono inoltre parteciparvi il Presidente e l'Amministratore Delegato e Direttore Generale. Qualora sia ritenuto opportuno, anche in relazione agli argomenti in discussione, possono essere invitati a partecipare alle riunioni del Comitato altri soggetti, inclusi i componenti del Consiglio di Amministrazione e dipendenti della Società o delle società del Gruppo. Nel corso dell'esercizio 2015, su invito del Comitato in relazione alle materie oggetto di trattazione, hanno preso parte ad alcune riunioni responsabili di primo livello di Finmeccanica e consulenti esterni di cui si è avvalso il Comitato per l'espletamento di specifici compiti.

________________________________________________________________________

Il Comitato supporta, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni finanziarie periodiche.

In tale ambito, il Comitato rilascia il proprio parere preventivo al Consiglio di Amministrazione:

  • in merito alla definizione delle linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonchè in merito alla determinazione del grado di compatibilità dei principali rischi afferenti alla Società e alle sue controllate - con una gestione dell'impresa coerente con gli obiettivi strategici individuati;
  • sulla valutazione, con cadenza almeno annuale, dell'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi rispetto alle caratteristiche dell'impresa e al profilo di rischio assunto, nonchè della sua efficacia;
  • sull'approvazione, con cadenza almeno annuale, del Piano di lavoro predisposto dal Responsabile dell'Unità organizzativa Group Internal Audit;
  • sulla valutazione dei risultati esposti dalla Società di Revisione nella eventuale lettera di suggerimenti e nella relazione sulle questioni fondamentali emerse in sede di revisione legale;
  • in merito alla nomina e revoca del Responsabile dell'Unità organizzativa Group Internal Audit, alla definizione della relativa remunerazione in coerenza con le politiche aziendali, nonchè in ordine all'adeguatezza delle risorse allo stesso assegnate.

Al riguardo si evidenzia che la specifica attività istruttoria (esplicitata nell'ultima edizione del Codice) di supporto al Consiglio nelle valutazioni e decisioni relative alla gestione dei rischi derivanti da fatti pregiudizievoli di cui lo stesso Consiglio sia venuto a conoscenza, di fatto già ricomprese nella più generale attività del Comitato prevista a supporto delle valutazioni e decisioni dell'organo consiliare in tema di SCIGR, formerà oggetto di espressa previsione – nel corrente esercizio – in sede di adeguamento dei Regolamenti della Società alle nuove indicazioni del Codice 2015.

Per quanto concerne, in particolare, le attività svolte dal Comitato in merito alla valutazione dell'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi rispetto alle caratteristiche dell'impresa e al profilo di rischio assunto, nonché della sua efficacia, si rinvia ai contenuti del successivo par. 10.

Il Comitato, nel quadro della propria attività di assistenza e supporto al Consiglio di Amministrazione, svolge in particolare le seguenti funzioni:

________________________________________________________________________

  • a) valuta, unitamente al Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari e sentiti la Società di Revisione e il Collegio Sindacale, il corretto utilizzo dei principi contabili nonché la loro omogeneità ai fini della redazione del Bilancio consolidato;
  • b) esprime pareri su specifici aspetti inerenti all'identificazione dei principali rischi aziendali;
  • c) esamina le relazioni periodiche aventi per oggetto la valutazione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e le relazioni di particolare rilevanza predisposte dall'Unità organizzativa Group Internal Audit;
  • d) monitora l'autonomia, l'adeguatezza, l'efficacia e l'efficienza dell'Unità organizzativa Group Internal Audit; lo stesso Comitato ne sovraintende le attività qualora al Presidente del Consiglio siano attribuite deleghe operative;
  • e) ha facoltà di chiedere alla stessa Unità organizzativa lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Collegio Sindacale;
  • f) riferisce al Consiglio di Amministrazione almeno semestralmente e comunque in occasione dell'approvazione del progetto di Bilancio d'esercizio e della Relazione Finanziaria Semestrale, sull'attività svolta nonché sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • g) svolge gli ulteriori compiti ad esso eventualmente attribuiti dal Consiglio di Amministrazione.

Il Comitato Controllo e Rischi svolge inoltre le funzioni di Comitato per le Operazioni con Parti Correlate, ai sensi della Procedura per le Operazioni con Parti Correlate approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società ai sensi del Regolamento CONSOB in materia (adottato con Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e s.m.i.).

Le riunioni del Comitato - cui, come già evidenziato, hanno partecipato costantemente i componenti del Collegio Sindacale - risultano regolarmente verbalizzate.

Nello svolgimento delle proprie funzioni il Comitato ha facoltà di avvalersi dell'ausilio di professionisti esterni, purché gli stessi risultino adeguatamente vincolati a specifici obblighi di riservatezza e non si trovino in situazioni tali da comprometterne l'indipendenza di giudizio.

Inoltre, il Comitato ha facoltà di accedere alle informazioni necessarie allo svolgimento dei propri compiti e si avvale dell'ausilio delle Unità organizzative aziendali. Conseguentemente, ferma restando la citata facoltà di usufruire di professionisti esterni, non si è reso necessario predisporre uno specifico budget per le attività del Comitato.

Per una compiuta illustrazione delle attività svolte del Comitato nel quadro del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, si rinvia ai contenuti del successivo par. 10.

________________________________________________________________________

Nel corso dell'esercizio 2015 e da gennaio 2016, sino alla data di pubblicazione della presente Relazione, il Comitato Controllo e Rischi ha affrontato le principali tematiche di seguito evidenziate:

  • ha proseguito il processo di verifica dell'operatività del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi di Finmeccanica e delle principali società controllate; in particolare, in considerazione della complessa fase di implementazione del nuovo Modello Organizzativo e Operativo di Gruppo, ha specificamente supportato le valutazioni del Consiglio di Amministrazione in ordine all'operatività del sistema;
  • ha esaminato i Report dell'Unità organizzativa Group Internal Audit sull'attività svolta nel corso del 2015 e i rapporti di audit, ivi inclusi quelli riguardanti gli audit trasversali condotti sul Gruppo Finmeccanica, emessi nel corso di tale esercizio;
  • ha esaminato la tematica delle attività relative agli obblighi in capo a società italiane quotate aventi il controllo di partecipazioni in Paesi extra U.E. (art. 36 Regolamento Mercati CONSOB n. 16191/2007 e s.m.i.), prendendo atto che il sistema amministrativo-contabile che presiede all'elaborazione del Financial Reporting si inserisce nell'ambito di un ambiente di controllo effettivamente operante e sostanzialmente adeguato ai requisiti del citato art. 36, non risultando pertanto necessaria la predisposizione di uno specifico piano di adeguamento;
  • ha espresso parere favorevole sulle "Linee di Indirizzo Gestione delle Segnalazioni" Whistleblowing (di cui al successivo par. 15);
  • ha esaminato la metodologia adottata per effettuare i test di impairment con il supporto del CFO;
  • ha approfondito alcuni temi di controllo interno e gestione dei rischi, anche nell'ambito di incontri dedicati con alcuni responsabili di primo livello, tra cui la gestione delle attività in materia ambientale;
  • ha incontrato il Chief Risk Officer soffermandosi sui principali rischi della Società e sulla programmazione delle attività da effettuarsi nel corso del 2015;
  • ha riferito semestralmente al Consiglio di Amministrazione sull'attività svolta.

Il Comitato ha altresì dato corso alle verifiche di propria competenza in merito al processo di predisposizione della Relazione Finanziaria Semestrale e del Bilancio annuale, informandone con apposite relazioni il Consiglio di Amministrazione, anche sulla base degli incontri a tal fine tenuti con la Società di Revisione.

Il Comitato ha infine valutato l'adeguatezza dei principi contabili utilizzati e la loro omogeneità ai fini della redazione della Relazione Finanziaria Semestrale e del Bilancio annuale.

Per quanto concerne le attività svolte in qualità di Comitato per le Operazioni con Parti Correlate, come previsto dalle Procedure adottate dalla Società il Comitato è destinatario, nel corso dell'esercizio, di un flusso informativo periodico avente ad oggetto l'esecuzione delle Operazioni di Maggiore Rilevanza disciplinate dalla Procedura consiliare, l'esecuzione delle Operazioni di Maggiore Rilevanza che abbiano beneficiato dell'esenzione per Operazioni Ordinarie concluse a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard, nonché di specifiche informative sulla valutazione in ordine ad Operazioni di particolare rilievo.

________________________________________________________________________

Inoltre, con riguardo agli aggiornamenti apportati alla Procedura del Consiglio nel mese di dicembre 2015 (già commentati al precedente par. 4.9), il Comitato è stato tempestivamente informato – anche in via preventiva – in ordine alle relative modifiche.

10. SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI

I Regolamenti del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Controllo e Rischi recepiscono le indicazioni formulate dal Codice di Autodisciplina in materia di sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, inteso come l'insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire l'identificazione, la misurazione, la gestione e il monitoraggio dei principali rischi. Il sistema così delineato prevede, in sintesi, che il Consiglio di Amministrazione svolga un generale ruolo di indirizzo e di valutazione dell'adeguatezza di tale sistema; in particolare, previo parere del Comitato Controllo e Rischi, il Consiglio di Amministrazione:

  • a) definisce le linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, in modo che i principali rischi afferenti alla Società e alle sue controllate risultino correttamente identificati, nonché adeguatamente misurati, gestiti e monitorati, determinando inoltre il grado di compatibilità di tali rischi con una gestione dell'impresa coerente con gli obiettivi strategici individuati;
  • b) valuta, con cadenza almeno annuale, l'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi rispetto alle caratteristiche dell'impresa e al profilo di rischio assunto, nonché la sua efficacia; gli esiti di tale valutazione sono resi noti annualmente nella Relazione sul Governo Societario;
  • c) approva, con cadenza almeno annuale, il piano di lavoro predisposto dal Responsabile dell'Unità organizzativa Group Internal Audit, sentiti il Collegio Sindacale e l'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • d) valuta, sentito il Collegio Sindacale, i risultati esposti dal revisore legale nell'eventuale lettera di suggerimenti e nella relazione sulle questioni fondamentali emerse in sede di revisione legale;

e) nomina e revoca il Responsabile dell'Unità organizzativa Group Internal Audit, ne definisce la relativa remunerazione in coerenza con le politiche aziendali, valutando altresì l'adeguatezza delle risorse allo stesso assegnate.

________________________________________________________________________

Al riguardo il Consiglio di Amministrazione, con riferimento alle attività di cui ai predetti punti a) e b) e previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi rilasciato in data 16 marzo 2016, ha proceduto – nel corso della riunione tenutasi in pari data – all'approvazione delle "Linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi", nonché alla valutazione di adeguatezza dello stesso rispetto alle caratteristiche dell'impresa e al profilo di rischio, a valle della periodica definizione della natura e del livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici della Società. Per quanto concerne le attività di cui al precedente punto c), il Consiglio di Amministrazione – nel corso della riunione tenutasi in data 16 marzo 2016 – ha proceduto all'approvazione del Piano di Audit, previo parere favorevole rilasciato dal Comitato Controllo e Rischi in pari data e sentito il Collegio Sindacale nonchè l'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi. In tale sede, in particolare, il Consiglio di Amministrazione di Finmeccanica ha approvato il Piano di Audit 2016 della Società e ha preso atto del Piano di Audit Aggregato 2016 del Gruppo Finmeccanica.

In linea con le indicazioni formulate dal Codice di Autodisciplina il Consiglio di Amministrazione, su proposta dell'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, previo parere favorevole reso dal Comitato Controllo e Rischi e sentito il Collegio Sindacale, ha provveduto (in data 27 ottobre 2014) alla nomina del Dott. Marco Di Capua quale Responsabile dell'Unità Organizzativa Group Internal Audit di Finmeccanica ed alla definizione della remunerazione da riconoscergli, in linea con le politiche aziendali, assicurandone altresì l'adeguatezza delle risorse allo stesso assegnate ai fini dell'espletamento delle relative responsabilità. Successivamente il Consiglio di Amministrazione (riunione del 2 luglio 2015), sulla base della proposta formulata dall'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi previo parere favorevole del Comitato, sentito il Collegio Sindacale, ha approvato l'incentivazione variabile del Responsabile dell'Unità Organizzativa Group Internal Audit per il periodo di performance 2015 pro rata temporis.

Oltre al Consiglio di Amministrazione e al Comitato Controllo e Rischi, i principali attori del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi di Finmeccanica sono:

  • Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • Responsabile dell'Unità Organizzativa Group Internal Audit;
  • Responsabile dell'Unità Organizzativa Risk Management;
  • Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari ex Lege 262/05;

  • Organismo di Vigilanza istituito in attuazione del D.Lgs. 231/2001;

  • Collegio Sindacale.

Per un quadro di sintesi dei procedimenti penali attualmente in corso che interessano, a vario titolo, Finmeccanica Spa o di cui la stessa è venuta a conoscenza in quanto relativi a società del Gruppo, con particolare riferimento agli accadimenti occorsi nel 2015 e in questi primi mesi del 2016, si rinvia alla specifica informativa resa nella nota integrativa (paragrafo "Fondi per rischi e oneri e passività potenziali") della Relazione Finanziaria Annuale 2015, disponibile nella sezione Investitori del sito web della Società.

________________________________________________________________________

Nel corso del 2015, le valutazioni sull'efficacia e sull'adeguatezza del sistema di controllo interno sono state quindi approfondite con specifico riferimento anche ai procedimenti condotti dall'Autorità Giudiziaria e che vedono a vario titolo coinvolte le società del Gruppo.

Il Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale, il Comitato Controllo e Rischi e l'Organismo di Vigilanza di Finmeccanica sono stati sistematicamente informati in merito a tali vicende.

Come già evidenziato, il Consiglio di Amministrazione ha confermato la valutazione di adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società nonché delle controllate aventi rilevanza strategica, con particolare riferimento al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

Si segnala inoltre che negli ultimi mesi dell'esercizio 2015, nel quadro della definitiva attuazione del processo di divisionalizzazione, la Società ha intrapreso un complesso e articolato percorso di rivisitazione del proprio sistema normativo interno.

***

"Project Intangibles"

Con riferimento a quanto già segnalato nelle precedenti Relazioni sul Governo Societario, a seguito delle delibere assunte dal Consiglio di Amministrazione di Finmeccanica in data 7 marzo e 15 aprile 2013, è stato affidato a Deloitte Financial Advisory S.r.l. (di seguito il "Consulente") l'incarico di procedere ad una indagine conoscitiva su talune voci di spesa per beni immateriali sostenute, tra il 2010 e il 2012, dalle società operative, nell'ambito del processo degli acquisti da terze controparti. In particolare, sono state interessate dall'indagine le spese riferite a intermediazioni commerciali e prestazioni di agenzia, consulenze, engineering e software.

Data la complessità del Gruppo e la molteplicità dei settori in cui opera, sono state selezionate alcune aree di business su cui concentrare, almeno in una prima fase, le attività di verifica demandate al Consulente. In particolare, le verifiche condotte hanno riguardato le società italiane ed europee appartenenti ai settori di business dell'aeronautica, spazio e sistemi di difesa.

Più precisamente, le società operative incluse nel citato perimetro sono state complessivamente n. 17 (n. 4 per il settore aeronautica, n. 4 per il settore sistemi di difesa e n. 9 per il settore spazio).

________________________________________________________________________

Le attività svolte dal Consulente incaricato sono consistite in un'estesa e complessa transaction review sulla base di un apposito piano di lavoro, i cui obiettivi di verifica hanno riguardato:

  • − l'inerenza ed effettività delle prestazioni rese;
  • − la congruità (laddove consentito dalla fattispecie) dei valori transazionali;
  • − la correttezza delle modalità realizzative delle transazioni oggetto di esame, in termini di documentabilità e tracciabilità e più in generale di compliance alle procedure in vigore;
  • − l'integrità e il profilo reputazionale delle controparti.

Il Consulente ha operativamente svolto le attività di transaction review su un campione sufficientemente rappresentativo di costi/transazioni. Il campione selezionato, costituito da n. 1.026 transazioni per un valore complessivo di circa euro 578 milioni, rappresenta circa il 50% dei costi in ambito, intendendosi per tali i costi relativi al periodo 2010-2012, contabilizzati dalle società in esame nel suddetto triennio.

Al termine della transaction review è stata avviata una fase di confronto con le società operative al fine di svolgere gli approfondimenti necessari per completare ed integrare il lavoro condotto dal Consulente.

In esito a tale fase di confronto, il Consulente, nel mese di gennaio 2016, ha rassegnato alla Società le proprie valutazioni, qualificando le transazioni esaminate in ragione della natura e tipologia di rilievi riscontrati (transazioni critiche, transazioni con rilievi sulla controparte e transazioni senza rilievi o con rilievi formali). In particolare, sono state individuate dal Consulente alcune transazioni (per un valore pari al 6% del totale esaminato) che presentano profili di criticità.

A tal proposito, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale della Società ha tempestivamente provveduto a costituire un Gruppo di lavoro con il compito di valutare tali risultanze, anche al fine di individuare le eventuali azioni da porre in essere. Tale Gruppo di lavoro attualmente sta svolgendo alcuni approfondimenti, anche in merito all'eventuale reperibilità di ulteriori informazioni e documentazione in relazione ad alcune delle transazioni analizzate. Gli esiti di tale attività saranno tempestivamente condivisi con il Consulente per gli eventuali aggiornamenti delle valutazioni dallo stesso rassegnate.

***

Infine, si rinvia ai contenuti del successivo par. 15 per una disamina delle ulteriori misure organizzative e delle specifiche iniziative di rafforzamento della Corporate Governance adottate dalla Società.

10.1. SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI IN RELAZIONE AL PROCESSO DI INFORMATIVA FINANZIARIA

________________________________________________________________________

Il Sistema di Controllo interno sull'Informativa Finanziaria (Internal Control over Financial Reporting – di seguito ICFR) è definito come l'insieme delle attività volte a identificare e a valutare le azioni o gli eventi il cui verificarsi o la cui assenza possa compromettere, parzialmente o totalmente, il conseguimento degli obiettivi di attendibilità, accuratezza, affidabilità e tempestività dell'informazione finanziaria.

In Finmeccanica è presente uno specifico sistema di controllo interno per il governo del processo di formazione dell'informativa finanziaria, definito in coerenza con i principi emessi dal "Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission" - CoSO Report e, per gli aspetti informatici, dal "Control Objectives for Information and related Technology" – COBIT. Il suddetto sistema di controllo interno è composto da un corpo organico e completo di procedure amministrativo-contabili (narrative) che definiscono chiaramente i processi aziendali che hanno riflessi contabili diretti o indiretti sui bilanci e sulle altre comunicazioni di natura finanziaria, descrivendone le attività, i controlli, i ruoli e le responsabilità, nonché i flussi informativi e documentali a supporto del processo di formazione dell'informativa finanziaria.

Inoltre, l'ICFR è stato integrato con una specifica componente per la gestione dei rischi di frode. In particolare, le procedure amministrativo-contabili sono state aggiornate inserendo un ulteriore set di controlli antifrode a integrazione dei controlli già in essere, in coerenza con quanto previsto dall'Auditing Standard n. 5 "An Audit of Internal Control Over Financial Reporting That is Integrated With An Audit of Financial Statements", emanato dal Public Company Account Oversight Board (PCAOB), che pone, tra l'altro, una specifica enfasi sui controlli relativi alla prevenzione, identificazione e rilevazione di attività fraudolente, da intendersi quali atti intenzionali idonei a generare una falsa rappresentazione economico-patrimoniale-finanziaria a livello di Bilancio o a distrarre il patrimonio aziendale. Tali controlli antifrode sono oggetto di test nell'ambito delle consuete attività di monitoraggio secondo il piano definito dal Dirigente Preposto. In aggiunta, il Dirigente Preposto ha avviato ulteriori attività di monitoraggio specifico volte a rilevare la presenza di comportamenti fraudolenti o carenze rilevanti dell'ICFR.

***

Nel complesso la gestione dell'ICFR, definito da Finmeccanica, si sviluppa nelle seguenti macrofasi:

Identificazione e valutazione dei rischi

La valutazione del rischio (Financial Risk Assessment) è l'insieme delle attività volte a identificare e a valutare le azioni o gli eventi il cui verificarsi o la cui assenza compromette parzialmente o totalmente il raggiungimento degli obiettivi dell'ICFR e, nel caso specifico, l'attendibilità dell'informativa finanziaria. Nell'ambito della valutazione del rischio, particolare attenzione è rivolta a quello di frode identificando e valutando le condizioni (fattori di rischio) che potrebbero favorirne l'attuazione all'interno della società.

________________________________________________________________________

L'identificazione e la valutazione dei rischi è stata effettuata considerando la probabilità di accadimento degli eventi e il loro impatto potenziale sulle voci di Bilancio, senza tenere conto, in ottica prudenziale, dell'esistenza di controlli finalizzati alla riduzione del rischio a un livello accettabile.

Valutazione dell'adeguatezza delle attività di controllo

Sulla base delle analisi dei rischi potenziali (Financial e Fraud) sono stati identificati i presidi di controllo volti alla mitigazione degli stessi. La valutazione dell'adeguatezza dei presidi di controllo è svolta sulla base della capacità degli stessi di assicurare, con ragionevole certezza, la riduzione del rischio ad un livello accettabile.

I controlli definiti sono riconducibili alle seguenti macrotipologie:

  • controlli specifici a livello di processo (Process Level Control);
  • controlli applicabili all'intera organizzazione aziendale che, in quanto comuni e trasversali all'intera organizzazione oggetto di valutazione, rappresentano elementi strutturali del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria (Entity Level Control);
  • controlli relativi al funzionamento e alla gestione dei sistemi informativi (IT General Control).

Verifica dell'operatività del sistema di controllo e monitoraggio specifico

Al fine di verificare e garantire l'operatività del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria sono previste specifiche attività di verifica (test) e monitoraggio da parte di soggetti terzi indipendenti (Group Internal Audit).

Il piano di test definito dal Dirigente Preposto prevede che vengano svolte a rotazione le verifiche su tutte le componenti di controllo dell'ICFR di Finmeccanica, in particolare:

  • l'operatività dei controlli ritenuti "chiave" definiti nelle narrative viene testata su base annuale;
  • la verifica della corretta segregazione dei ruoli incompatibili è condotta con cadenza annuale;
  • le componenti ITGC ritenute necessarie a garantire un presidio adeguato sugli applicativi e l'infrastruttura sono verificate con cadenza annuale; le componenti ITGC non soggette a sistematiche variazioni, in quanto attinenti ad aspetti strutturali della società (es. organizzazione, policy, ecc.). sono verificate con cadenza triennale a rotazione e comunque in occasione di cambiamenti significativi;
  • le verifiche sugli Entity Level Control sono svolte con cadenza triennale e comunque in occasione di cambiamenti significativi.

Ad integrazione del modello di controllo è prevista, inoltre, una attività di monitoraggio specifico volta a rilevare la sussistenza di eventuali comportamenti fraudolenti e/o carenze rilevanti nell'ICFR (Detection Audit). Tale attività è condotta su base rotativa secondo un approccio Top-down-risk based che consente di indirizzare le verifiche a partire dalle aree a più alto rischio; l'attività è inoltre condotta anche in relazione ad eventi specifici quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, modifiche organizzative o segnalazioni, tali da far presupporre la presenza di comportamenti fraudolenti o carenze rilevanti.

________________________________________________________________________

***

Le responsabilità relative all'istituzione e al mantenimento dell'ICFR nel suo complesso sono regolamentate e diffuse all'interno dell'organizzazione. In particolare, il modello di Finmeccanica prevede attualmente il coinvolgimento delle seguenti figure aziendali:

  • Organo amministrativo delegato. Si identifica con l'Amministratore Delegato.
  • Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari. Si rinvia ai contenuti del successivo par. 10.6.
  • Dirigente Responsabile dell'Informativa Contabile e Finanziaria da fornire alla Capogruppo. L'organizzazione interna del Gruppo ha previsto che nelle società rilevanti ai fini della compliance alla Legge 262/05 sia nominato, con apposita delibera dei rispettivi Consigli di Amministrazione e sentito il parere del Dirigente Preposto di Finmeccanica e del Collegio Sindacale della società interessata, il "Dirigente Responsabile dell'Informativa Contabile e Finanziaria da fornire alla Capogruppo" (DRICF), con l'incarico di supportare il Dirigente Preposto di Finmeccanica nell'espletamento dei propri compiti.
  • Il "DRICF" ha quindi il compito di:
  • predisporre e aggiornare presso ciascuna società del Gruppo, sulla base delle indicazioni ricevute dal Dirigente Preposto di Finmeccanica, procedure amministrativo-contabili (narrative) sottese ai processi di formazione dell'informativa finanziaria, al fine di assicurare l'adeguatezza e l'affidabilità dell'informativa finanziaria per quanto concerne sia il Bilancio consolidato che le situazioni contabili consolidate infrannuali e che risultino allineate alla realtà operativa della propria società;
  • definire e realizzare eventuali piani di miglioramento;
  • attestare al Dirigente Preposto di Finmeccanica, congiuntamente all'Organo Amministrativo Delegato della Società, quanto richiesto dalla Capogruppo in relazione al sistema di controllo interno per il governo del processo di informativa finanziaria e alla predisposizione dei documenti contabili.
  • Unità Organizzativa Group Internal Audit di Finmeccanica Spa. Il Dirigente Preposto ha affidato all'Unità Organizzativa Group Internal Audit la responsabilità della valutazione

"indipendente" dell'operatività dell'ICFR. L'Unità Organizzativa Group Internal Audit, attraverso le proprie competenti strutture e sulla base delle indicazioni ricevute dal Dirigente Preposto, svolge le attività di verifica (test) sull'effettiva applicazione delle procedure amministrativo-contabili in essere nel Gruppo definendo, mediante uno specifico piano operativo, le modalità per la verifica dell'operatività dei controlli. I risultati delle attività di test svolte nelle singole società vengono sottoposti al Management aziendale, che definisce le eventuali azioni di miglioramento individuate al fine di consentire la definizione di tempestivi e adeguati piani di azione e, infine, al Dirigente Preposto di Finmeccanica e all'Organo Amministrativo Delegato, al fine di consentire di valutare complessivamente l'adeguatezza e l'effettiva applicazione delle procedure amministrativo-contabili per la redazione del Bilancio d'esercizio, del Bilancio semestrale abbreviato e del Bilancio consolidato, ai fini del rilascio delle attestazioni previste dalla normativa di riferimento.

________________________________________________________________________

Nell'ambito del piano di monitoraggio sul Bilancio 2015 Finmeccanica ha condotto, sulle società del Gruppo che rientrano nel perimetro di applicazione della legge 262/05, sia attività di test dei controlli antifrode che attività di monitoraggio specifico sui processi di "Gestione dei Magazzini" e "Ciclo Passivo". Inoltre, sono state svolte attività di verifica volte a monitorare, a livello di Società, l'ambiente di controllo interno (Entity Level Control / IT General Control).

Occorre evidenziare che nel corso del 2015 è intervenuta una variazione nel perimetro di applicazione della legge 262/05 che ha visto l'uscita del Gruppo Ansaldo STS S.p.A. e della società AnsaldoBreda S.p.A., a seguito di accordi tra Finmeccanica e Hitachi per l'acquisto, da parte di quest'ultima, dell'attuale business di AnsaldoBreda e dell'intera partecipazione detenuta da Finmeccanica nel capitale sociale di Ansaldo STS.

Pertanto, con riferimento al nuovo perimetro di Società del Gruppo Finmeccanica, sono stati eseguiti test su circa 3.100 controlli, suddivisi tra le seguenti componenti dell'ICFR:

  • 2.324 a livello di processo, così come definiti nelle narrative (c.d. Process Level Control);
  • 561 relativi al funzionamento e alla gestione dei sistemi informativi (c.d. IT General Control);
  • 215 a livello di "Entità", attinenti la struttura e l'organizzazione delle singole società (c.d. Entity Level Control).

I test hanno confermato l'efficacia dei controlli ovvero, nel caso di controlli risultati inefficaci, la complessiva efficacia delle procedure in essere a presidio delle aree di rischio esaminate, attraverso controlli compensativi e/o test di sostanza.

Con riferimento alle attività di monitoraggio specifico nell'ambito del processo di "Gestione dei Magazzini" per la Società Alenia Aermacchi S.p.A. e del processo di "Ciclo Passivo" per le Società Finmeccanica Global Services S.p.A., Agusta Westland Philadelphia Corporation, Whitehead Sistemi Subacquei S.p.A. e PZL-Świdnik S.A., le attività di verifica prevedono le seguenti macro fasi:

________________________________________________________________________

  • Mappatura:
  • identificazione dei flussi informativi e dei sistemi a supporto dei processi da analizzare, al fine di individuare il set informativo su cui svolgere le successive analisi.
  • Scoping:
  • applicazione di specifici indicatori di rischio (Key Risk Indicator), alla base dati individuata in fase di mappatura e costituita dalle transazioni di processo registrate sui sistemi informatici nel periodo oggetto di esame; tali indicatori sono stati sviluppati sulla base degli schemi di frode identificati nell'ambito del Fraud Risk Assessment;
  • definizione delle analisi e delle correlazioni da utilizzare per l'elaborazione dei dati e per l'estrapolazione di eventuali incongruenze/potenziali anomalie.
  • Test:
  • analisi delle anomalie identificate a valle della fase di scoping, al fine di individuare eventuali cosiddetti "Falsi Positivi" (eccezioni giustificate) e/o evidenti errori;
  • esecuzione dei test per le anomalie su cui sono necessarie ulteriori analisi.

Il completamento delle attività di monitoraggio specifico, attualmente in corso di svolgimento, è previsto nel primo semestre del 2016.

10.2. AMMINISTRATORE INCARICATO DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI

Come previsto dal Regolamento del Consiglio di Amministrazione, l'Amministratore Delegato riveste il ruolo di Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, al quale compete l'istituzione e il mantenimento di un efficace sistema.

Il medesimo Amministratore, in particolare:

  • a) cura l'identificazione dei principali rischi aziendali, tenendo conto delle caratteristiche delle attività svolte dalla Società e dalle sue controllate, e li sottopone periodicamente all'esame del Consiglio;
  • b) dà esecuzione alle linee di indirizzo definite dal Consiglio, curando la progettazione, realizzazione e gestione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e verificandone costantemente l'adeguatezza e l'efficacia;
  • c) si occupa dell'adattamento di tale sistema alla dinamica delle condizioni operative e del panorama legislativo e regolamentare;
  • d) può chiedere all'Unità organizzativa Group Internal Audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative e sul rispetto delle regole e procedure interne nell'esecuzione di

operazioni aziendali, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Consiglio, al Presidente del Comitato Controllo e Rischi e al Presidente del Collegio Sindacale;

e) riferisce tempestivamente al Comitato Controllo e Rischi o all'intero Consiglio in merito a problematiche e criticità emerse nello svolgimento della propria attività o di cui abbia avuto comunque notizia, affinché il Comitato o il Consiglio possano adottare le opportune iniziative.

________________________________________________________________________

L'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (SCIGR) di Finmeccanica Spa, in particolare, ha curato l'identificazione dei principali rischi aziendali, sulla cui base il Consiglio di Amministrazione, previo parere del Comitato Controllo e Rischi, ha definito le "Linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi". Attraverso il processo di risk assessment, i risk owner, con il supporto dell'Unità organizzativa Risk Management, hanno identificato e valutato i rischi che alimentano la Library di Gruppo, nonché il relativo grado di copertura attraverso i presidi di controllo esistenti.

Le "Linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi" riportano in maniera analitica e dettagliata i seguenti aspetti dello SCIGR:

  • i) gli strumenti metodologici utilizzati per l'identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi;
  • ii) gli attori, con evidenza dei rispettivi ruoli alla luce dell'attuale assetto di Corporate Governance di Finmeccanica che, a sua volta, riflette le previsioni contenute nel Codice di Autodisciplina;
  • iii) il processo seguito ai fini dell'identificazione, valutazione e gestione dei rischi del Gruppo Finmeccanica, distinti in base alla relativa tipologia in:
  • 1) Rischi di compliance: originati dallo svolgimento dell'attività tipica di impresa e riguardano il mancato adempimento delle attività aziendali a clausole contrattuali, leggi, regolamenti e normative di riferimento, il mancato rispetto delle quali può far incorrere la società in sanzioni amministrative/penali, oltre che produrre un impatto sull'immagine aziendale e sulla sua stessa operatività.
  • 2) Rischi strategici: hanno impatto sul grado di successo delle strategie aziendali, sulla capacità dei processi di raggiungere gli obiettivi definiti dal Top Management e sull'immagine aziendale.
  • 3) Rischi operativi: riguardano l'attività tipica d'impresa ed hanno un impatto sul livello di efficacia ed efficienza delle diverse aree / processi aziendali.
  • 4) Rischi finanziari: sono originati dallo svolgimento dell'attività tipica di impresa e hanno un impatto su grandezze economico finanziarie nell'ambito della gestione della contabilità e del reporting, della fiscalità, della liquidità e del credito.

Il Gruppo Finmeccanica gestisce n. 90 macro rischi, ai quali sono associati i rischi elementari, classificati per categorie e distinti in base alla suddetta tipologia.

________________________________________________________________________

Il Management delle aziende del Gruppo Finmeccanica, nell'ambito dei relativi Risk Assessment, effettua la valutazione dei rischi e del relativo sistema di controllo a presidio dei medesimi.

In particolare, i rischi sono valutati considerando l'impatto e la probabilità di accadimento, al netto dei presidi di controllo in essere (inerente) e considerata l'efficacia dei presidi di controllo esistenti (residuale). La valutazione dei rischi e del sistema di controllo è effettuata combinando tecniche qualitative e quantitative.

10.3. RESPONSABILE GROUP INTERNAL AUDIT

In data 27 ottobre 2014 il Consiglio di Amministrazione ha approvato la nomina del Dott. Marco Di Capua quale Responsabile dell'Unità Organizzativa Group Internal Audit di Finmeccanica. La nomina è avvenuta su proposta dell'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, previo parere favorevole rilasciato dal Comitato Controllo e Rischi e sentito il Collegio Sindacale.

Lo stesso Consiglio (sempre su proposta dell'Amministratore incaricato del sistema, previo parere favorevole del Comitato e sentito il Collegio Sindacale) ha inoltre definito la relativa remunerazione in coerenza con le politiche aziendali, assicurando altresì l'adeguatezza delle risorse allo stesso assegnate.

Il Responsabile dell'Unità organizzativa Group Internal Audit è incaricato di verificare che il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi sia funzionante e adeguato.

Il Consiglio di Amministrazione assicura che il Responsabile dell'Unità organizzativa Group Internal Audit sia dotato delle risorse adeguate all'espletamento delle proprie responsabilità e ne definisce la remunerazione, in coerenza con le politiche aziendali nonché con i compiti allo stesso assegnati.

All'u.o. Group Internal Audit è attribuita la responsabilità di supportare il Consiglio di Amministrazione, l'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, il Comitato Controllo e Rischi e il Collegio Sindacale di Finmeccanica Spa, nonchè i Consigli di Amministrazione e i Collegi Sindacali delle Aziende del Gruppo del perimetro extra-divisionale, nello svolgimento delle valutazioni circa l'adeguatezza ed effettivo funzionamento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi del Gruppo Finmeccanica. La stessa u.o. ha inoltre la responsabilità di assistere il Dirigente Preposto nell'adempimento dei propri compiti, l'Organismo di Vigilanza di Finmeccanica Spa (nonchè gli OdV delle Aziende del Gruppo del perimetro extradivisionale) nell'espletamento delle attività di verifica sul funzionamento del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. n. 231/2001, in funzione dei mandati ricevuti dai medesimi.

________________________________________________________________________

In particolare, come specificato nel Regolamento dello stesso Consiglio, il Responsabile Group Internal Audit:

  • a) verifica, sia in via continuativa sia in relazione a specifiche necessità e nel rispetto degli standard internazionali, l'operatività e l'idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, attraverso un piano di Audit, approvato dal Consiglio di Amministrazione, basato su un processo strutturato di analisi e prioritizzazione dei principali rischi;
  • b) non è responsabile di alcuna area operativa e dipende gerarchicamente dal Consiglio di Amministrazione e per esso dal Presidente ovvero, ove a quest'ultimo siano attribuite deleghe operative, dal Comitato Controllo e Rischi e, per esso, dal suo Presidente;
  • c) ha accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento dell'incarico;
  • d) predispone relazioni periodiche contenenti adeguate informazioni sulla propria attività, sulle modalità con cui viene condotta la gestione dei rischi nonché sul rispetto dei piani definiti per il loro contenimento; le relazioni periodiche contengono una valutazione sull'idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • e) predispone tempestivamente relazioni su eventi di particolare rilevanza;
  • f) trasmette le relazioni di cui ai punti d) ed e) ai Presidenti del Collegio Sindacale, del Comitato Controllo e Rischi e del Consiglio di Amministrazione nonché all'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • g) verifica, nell'ambito del piano di Audit, l'affidabilità dei sistemi informativi inclusi i sistemi di rilevazione contabile.

Nel corso del 2015 e nei primi mesi del corrente esercizio, il Responsabile dell'Unità organizzativa Group Internal Audit ha coordinato le seguenti principali attività:

  • esecuzione degli interventi di audit e monitoraggio degli action plan derivanti da precedenti verifiche, presso la Capogruppo e le società rientranti nel perimetro dell'accentramento, sulla base del Piano aggregato di Audit 2015-2017;
  • svolgimento di "special audit" su particolari tematiche afferenti sia Finmeccanica, sia le società controllate;
  • esecuzione dell'attività di test ai fini della compliance alla Legge 262/05 in Finmeccanica e presso le società del perimetro, supportando il Dirigente Preposto;
  • supporto nei confronti degli Organi di controllo e vigilanza e, in particolare per quanto riguarda l'Organismo di Vigilanza di Finmeccanica, effettuazione delle verifiche ricomprese nel proprio Piano di Audit, sulla base dello specifico mandato dal medesimo ricevuto;

• partecipazione alle riunioni dell'Organismo di Vigilanza e dell'Organo di coordinamento e consultazione per la prevenzione della corruzione (ved. successivo paragrafo 15), laddove la Segreteria è affidata a risorse interne alla u.o. Group Internal Audit. Il C.d.A. del 17 dicembre 2015 ha nominato il Responsabile dell'Unità organizzativa Group Internal Audit membro effettivo pro tempore dell'OdV ad integrazione dell'Organismo medesimo;

________________________________________________________________________

  • partecipazione alle riunioni del Comitato Segnalazioni, in qualità di membro effettivo (Ordine di Servizio n. 23 del 19 marzo 2015);
  • partecipazione all'elaborazione del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/01 riferito alla One Company (in qualità di membro dello Steering Committee);
  • partecipazione al Gruppo di lavoro incaricato di implementare alcune delle raccomandazioni formulate dal "Comitato Flick";
  • gestione e aggiornamento del Registro delle persone, fisiche e giuridiche, che hanno accesso a informazioni "privilegiate".

Per l'assolvimento dei compiti di propria pertinenza, il suddetto Responsabile dispone di risorse finanziarie rientranti nel budget della stessa Unità organizzativa Group Internal Audit.

10.4. MODELLO ORGANIZZATIVO EX D.LGS. 231/01

Il D.Lgs. 231/01 ha introdotto nell'ordinamento italiano un regime di responsabilità amministrativa a carico degli Enti, per alcuni reati commessi nell'interesse o a vantaggio degli stessi. La Società ha adottato misure atte ad evitare l'insorgere di tale responsabilità a proprio carico mediante l'istituzione di specifici sistemi di vigilanza volti a prevenire la commissione dei reati previsti dal citato Decreto da parte di Amministratori, Sindaci, Dirigenti, dipendenti, collaboratori o da tutti coloro che intrattengano rapporti onerosi o gratuiti di qualsiasi natura con Finmeccanica Spa.

A tal fine, il 12 novembre 2003, il Consiglio di Amministrazione di Finmeccanica Spa ha adottato un MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX D.LGS. 231/01 (in seguito anche "Modello Organizzativo"), successivamente aggiornato con le delibere del 26 luglio 2007, 25 giugno 2009, 16 dicembre 2010, 31 luglio 2012, 15 aprile 2013, 30 luglio 2015 e 17 dicembre 2015.

Il vigente Modello Organizzativo - aggiornato con le ultime modifiche normative riguardanti il D.Lgs. 231/01, introdotte con la Legge 186/2014, la Legge 68/2015 e la Legge 69/2015 - si compone di una "Parte Generale" e di dieci "Parti Speciali".

La "Parte Generale" tratta, essenzialmente di:

1) Organismo di Vigilanza (OdV), dei flussi informativi che a questo debbono pervenire e dei reporting sull'attività svolta dal medesimo nei confronti degli organi societari;

2) formazione del personale e diffusione del Modello Organizzativo nel contesto aziendale e all'esterno della Società;

3) sistema disciplinare per la mancata osservanza delle prescrizioni nello stesso indicate;

________________________________________________________________________

4) aggiornamento e adeguamento del Modello Organizzativo.

Il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/01 è disponibile nel sito web della Società, all'interno della specifica area Etica e Compliance.

L'Organismo di Vigilanza di Finmeccanica S.p.a. è composto da quattro professionisti esterni, Prof. Enrico Laghi (che ricopre la carica di Presidente), Prof. Angelo Carmona, Prof. Angelo Piazza e Prof. Saverio Ruperto, nonché dal Group General Counsel della Società e Responsabile dell'u.o. Legale, Affari Societari e Compliance Avv. Andrea Parrella e dal Responsabile dell'u.o. Group Internal Audit Dott. Marco Di Capua (membri interni). L'integrazione della composizione dell'OdV con la presenza di un ulteriore componente interno, il Responsabile Group Internal Audit, è stata deliberata dal Consiglio di Amministrazione del 17 dicembre 2015 - a valle della definizione del nuovo Modello Organizzativo e Operativo di Gruppo - al fine di garantire il più corretto ed efficace svolgimento dell'attività di vigilanza demandata a tale Organismo, chiamato a interagire con nuove strutture e ad analizzare nuovi processi aziendali. In particolare, la nuova composizione risulta idonea a garantire la permanenza, in capo all'OdV, dei necessari requisiti di autonomia, indipendenza, professionalità e continuità d'azione.

I compiti, le attività e il funzionamento di detto Organismo sono disciplinati da uno specifico Statuto, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Finmeccanica Spa nella riunione del 15 dicembre 2005 e da ultimo aggiornato in data 17 dicembre 2015 al fine di recepire la descritta modifica nella composizione dell'OdV. Lo Statuto attribuisce all'OdV ampi compiti ai fini del monitoraggio della validità e dell'efficacia del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. 231/01. Nell'ambito di tali compiti, tra l'altro, l'OdV riceve eventuali segnalazioni da parte di esponenti aziendali o di terzi, svolge periodiche audizioni dei responsabili delle aree potenzialmente a rischio di commissione reato ex D.Lgs. 231/01, esamina rapporti e informative predisposti dalle strutture aziendali e fornisce raccomandazioni o indicazioni ai Vertici e agli organi sociali anche con riguardo all'opportunità di azioni di miglioramento o adeguamento dei presidi. L'OdV si è altresì dotato di un regolamento interno.

10.5 SOCIETÀ DI REVISIONE

L'Assemblea degli azionisti, in data 16 maggio 2012, ha conferito l'incarico di revisione legale dei conti alla KPMG SpA per il periodo 2012-2020.

Il mandato della Società di Revisione scadrà pertanto con l'approvazione del Bilancio relativo all'esercizio 2020.

Tale incarico contempla lo svolgimento da parte della Società di Revisione delle seguenti attività:

________________________________________________________________________

  • revisione del Bilancio separato di Finmeccanica Spa.;
  • revisione legale del Bilancio consolidato di Finmeccanica Spa.;
  • revisione limitata della Relazione Finanziaria Semestrale consolidata abbreviata di Finmeccanica Spa.;
  • verifica periodica della regolare tenuta della contabilità sociale.

10.6. DIRIGENTE PREPOSTO E ALTRI RUOLI E UNITA' ORGANIZZATIVE AZIENDALI

Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Il Consiglio di Amministrazione della Società ha provveduto (15 maggio 2014) alla nomina del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, ai sensi dell'art. 154-bis del TUF e degli artt. 25.4 e 25.5 dello Statuto sociale, confermando in tale carica il Chief Financial Officer della Società Dott. Gian Piero Cutillo (già nominato in data 14 giugno 2012), fino alla scadenza dell'attuale Consiglio di Amministrazione.

Lo Statuto sociale prevede che il Consiglio di Amministrazione nomini, previo parere obbligatorio del Collegio Sindacale, un Dirigente Preposto il cui mandato scade insieme al Consiglio di Amministrazione che lo ha nominato.

La scelta viene effettuata tra persone che abbiano svolto per almeno un triennio:

a) attività di amministrazione o di controllo ovvero di direzione presso società quotate in mercati regolamentati italiani o di altri Stati dell'U.E. ovvero degli altri Paesi aderenti all'OCSE, che abbiano un capitale sociale non inferiore a due milioni di euro, ovvero

b) attività di controllo legale dei conti presso le società indicate nella lettera a), ovvero

c) attività professionali o di insegnamento universitario di ruolo in materie finanziarie o contabili, ovvero

d) funzioni dirigenziali presso enti pubblici o privati con competenze nel settore finanziario, contabile o del controllo.

Sempre ai sensi dello Statuto sociale, il Dirigente Preposto deve inoltre possedere i requisiti di onorabilità stabiliti per i componenti del Consiglio di Amministrazione.

In relazione alla nomina da parte del Consiglio di Amministrazione, al Dott. Gian Piero Cutillo è stato formalmente conferito, in aggiunta ai poteri allo stesso già conferiti quale CFO della Società, ogni potere funzionale al corretto espletamento dei compiti demandati dalla legge.

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari rende la dichiarazione prevista al comma 2, art. 154-bis del TUF nonché, unitamente all'Amministratore Delegato, l'attestazione prevista al comma 5 dell'art. 154-bis del TUF.

Tra i ruoli e le Unità organizzative aziendali specificamente coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, oltre alla già descritta Unità Organizzativa Group Internal Audit (par. 10.3), si evidenziano in particolare:

  • Unità organizzativa Compliance (nell'ambito dell'u.o. Legale, Affari Societari e Compliance), con la responsabilità di: indirizzare e coordinare iniziative e tematiche afferenti all'area della Trade Compliance e della Business Compliance, garantendo un adeguato presidio dei rischi di natura legale al fine di prevenire comportamenti non conformi alle norme; assicurare il necessario supporto in materia di Trade Compliance, vigilando sull'attuazione del Trade Compliance Program di Gruppo; garantire le attività di due diligence e le necessarie verifiche per gli aspetti reputazionali, finanziari, ecc., con riferimento agli agenti, consulenti e promotori commerciali (Business Compliance), assicurando assistenza nella predisposizione della relativa contrattualistica; fornire adeguati flussi informativi in materia di Compliance a beneficio del Vertice, degli organi sociali e dei responsabili delle strutture aziendali, riferendo periodicamente al Comitato Controllo e Rischi e al Collegio Sindacale.
  • Unità organizzativa Penale, Ethics & Integrity (nell'ambito dell'u.o. Legale, Affari Societari e Compliance), con la responsabilità di assicurare il supporto specialistico nell'applicazione e aggiornamento del Modello ex D.Lgs. n. 231/2001, nonchè di definire le politiche aziendali anticorruzione (ethical business conduct) e garantire assistenza sulle normative dei Paesi in cui il Gruppo opera.
  • Unità organizzativa Risk Management, struttura organizzativa centrale istituita nel 2014 e affidata al Chief Risk Officer, deputata a supportare il Vertice aziendale nel presidio delle attività relative alla gestione dei rischi aziendali, in coerenza con gli standard e le best practice nazionali e internazionali, con l'obiettivo di rafforzare la Governance del Gruppo, nonchè ad assicurare la definizione, l'aggiornamento e la diffusione di metodologie, metriche e strumenti per la corretta identificazione, analisi, misurazione, gestione e monitoraggio dei rischi. L'Unità opera in stretto raccordo con le altre strutture competenti della Capogruppo al fine di realizzare un efficace e coordinato presidio di tutte le aree di rischio (rischi strategici, finanziari, legali, contrattuali, di Compliance, ecc). L'articolazione della descritta Unità è stata implementata, nel corso del 2015, con l'istituzione delle specifiche u.o. Rischi di Commessa e Rischi di Impresa, rispettivamente a presidio del processo di gestione dei rischi delle commesse e dei nuovi prodotti, nonchè del processo di gestione dell'Enterprise Risk Management di Gruppo per i rischi strategici, finanziari, operativi e di non-compliance, in raccordo con le strutture aziendali competenti e mediante il coordinamento delle attività delle Unità Risk Management delle Società Operative/Divisioni.

• Unità organizzativa Sicurezza, con la responsabilità di: assicurare la sicurezza delle risorse aziendali, delle informazioni/dati e degli asset materiali e immateriali, in coerenza con gli indirizzi strategici e gli obiettivi di business; garantire la gestione delle crisi e delle emergenze; assicurare la continuità delle operazioni aziendali (Business Continuity); assicurare l'analisi reputazionale di fornitori, partner e terze parti; assicurare il presidio delle attività anti-frode, in raccordo con l'u.o. Group Internal Audit; provvedere alla organizzazione di sicurezza a tutela delle informazioni classificate; definire le politiche e le specifiche della Cyber Security. Nell'ambito della descritta Unità sono state inoltre istituite le specifiche u.o. Protezione Aziendale, Sicurezza Informatica e Processi di Sicurezza.

________________________________________________________________________

10.7. COORDINAMENTO TRA I SOGGETTI COINVOLTI NEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI

Come previsto dal Codice, al fine di massimizzare l'efficienza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e di ridurre le duplicazioni di attività sono previste specifiche modalità di coordinamento tra i diversi soggetti coinvolti.

In particolare:

  • ai lavori del Comitato Controllo e Rischi partecipano costantemente il Collegio Sindacale e il Responsabile dell'Unità organizzativa Group Internal Audit;
  • il Comitato Controllo e Rischi riferisce al Consiglio di Amministrazione almeno semestralmente e comunque in occasione dell'approvazione del progetto di Bilancio d'esercizio e della Relazione Finanziaria Semestrale - sull'attività svolta nonché sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • il Collegio Sindacale e l'Organismo di Vigilanza tengono periodiche riunioni congiunte, di norma con cadenza semestrale;
  • il Collegio Sindacale tiene periodiche riunioni con, in particolare, il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, il Responsabile dell'Unità organizzativa Group Internal Audit e le altre funzioni aziendali con specifici compiti in materia di sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • l'u.o. Risk Management opera in stretto raccordo con le altre strutture competenti di Finmeccanica al fine di realizzare un efficace e coordinato presidio di tutte le aree di rischio.

Si segnala altresì, con riferimento alla già menzionata Procedura interna dedicata alla gestione dei flussi informativi con gli organi sociali (par. 4.4), la previsione di modalità operative volte a garantire il necessario coordinamento tra i diversi organi coinvolti, la completezza e tempestività delle informazioni messe a disposizione dei soggetti preposti al controllo interno, nonchè a favorire – anche attraverso la riduzione delle duplicazioni di attività – la migliore efficienza del sistema.

11. NOMINA DEI SINDACI

Così come previsto per gli Amministratori, anche per la nomina dei Sindaci è stato adottato il meccanismo del "voto di lista". Al riguardo la disposizione statutaria che disciplina il procedimento di elezione del Collegio Sindacale (art. 28.3) prevede termini e modalità di deposito e pubblicazione delle liste, nonché della relativa documentazione, in conformità alla disciplina vigente.

________________________________________________________________________

Il citato art. 28.3 dello Statuto sociale prevede il deposito delle liste dei candidati presso la sede sociale, unitamente alla relativa documentazione di supporto, entro il venticinquesimo giorno antecedente la data prevista per l'Assemblea in prima convocazione nonché la relativa pubblicazione, da parte della Società, almeno ventuno giorni prima della data dell'Assemblea, sempre in prima convocazione, secondo le modalità di legge.

Hanno diritto di presentare una lista soltanto gli azionisti che, da soli ovvero insieme con altri soci, siano complessivamente titolari di almeno l'1% del capitale sociale avente diritto di voto nell'Assemblea Ordinaria ovvero della misura minore che fosse prevista da disposizioni di legge o regolamentari, ove applicabili.

Al riguardo si evidenzia, come già riferito in tema di nomina del Consiglio di Amministrazione, che la quota di partecipazione richiesta per la presentazione delle liste dei candidati per l'elezione degli organi di amministrazione e controllo di Finmeccanica è stata individuata dalla CONSOB (con Delibera n. 19499 del 28 gennaio 2016) nella misura dell'1%, pari alla percentuale prevista dall'art. 28.3 dello Statuto sociale. La nomina del Collegio Sindacale avviene sulla base di liste presentate dai soci secondo le procedure di seguito indicate, al fine di assicurare l'elezione di due membri effettivi e di uno supplente da parte della minoranza. Il Presidente del Collegio Sindacale è nominato dall'Assemblea tra i Sindaci eletti dalla minoranza ai sensi dell'art. 148, comma 2-bis, del D.Lgs. n. 58/98 nonché dell'art. 28.3, penultimo capoverso, dello Statuto sociale.

Ciascuna lista, nella quale i candidati sono elencati mediante un numero progressivo, è ripartita in due sottoelenchi: uno per i candidati alla carica di Sindaco effettivo, l'altro per i candidati alla carica di Sindaco supplente. Almeno il primo dei candidati di ciascun sottoelenco deve essere iscritto nel Registro dei revisori legali ed avere esercitato l'attività di controllo legale dei conti per un periodo non inferiore a tre anni.

Alla nomina dei membri del Collegio Sindacale si procede come segue:

a) tre Sindaci effettivi ed un Sindaco supplente sono tratti dalla lista che avrà ottenuto la maggioranza dei voti espressi, nell'ordine progressivo con il quale sono elencati nella lista stessa;

b) due Sindaci effettivi ed un Sindaco supplente sono tratti dalle liste di minoranza; a tale fine i voti ottenuti dalle liste stesse sono divisi successivamente per uno e per due secondo il numero progressivo col quale i candidati sono stati elencati nella lista stessa.

I quozienti così ottenuti sono assegnati progressivamente ai candidati di ciascuna di dette liste, secondo l'ordine dalle liste rispettivamente previsto. I quozienti così attribuiti ai candidati delle varie liste sono disposti in unica graduatoria decrescente. Risultano eletti coloro che hanno ottenuto i quozienti più elevati.

________________________________________________________________________

Nel caso in cui più candidati abbiano ottenuto lo stesso quoziente, risulta eletto il candidato della lista che non abbia ancora eletto alcun Sindaco effettivo.

In caso di parità di voto e sempre a parità di quoziente, si procederà a nuova votazione da parte dell'intera Assemblea risultando eletto il candidato che otterrà la maggioranza dei voti.

In caso di sostituzione di un Sindaco eletto dalla maggioranza subentra il Sindaco supplente eletto dalla maggioranza stessa, mentre in caso di sostituzione di quello eletto dalla minoranza, subentra il Sindaco supplente eletto dalla minoranza stessa.

L'integrazione del Collegio, ai sensi dell'art. 2401 del C.C., dovrà essere effettuata dall'Assemblea nell'ambito degli appartenenti alla medesima lista del Sindaco venuto a mancare.

Qualora per qualsiasi ragione la nomina di uno o più Sindaci effettivi e supplenti ovvero l'integrazione del Collegio Sindacale non possano essere effettuate secondo quanto sopra previsto, l'Assemblea delibererà con le maggioranze di legge nel rispetto del principio di rappresentanza delle minoranze.

Lo Statuto sociale (art. 28.1) prevede altresì che almeno due dei Sindaci Effettivi e almeno uno dei Sindaci Supplenti siano scelti tra gli iscritti nel Registro dei Revisori Contabili che abbiano esercitato l'attività di controllo legale dei conti per un periodo non inferiore a tre anni.

I Sindaci che non siano in possesso di tale requisito andranno scelti tra coloro che abbiano maturato un'esperienza complessiva di almeno un triennio nell'esercizio di:

  • a) attività di amministrazione o di controllo ovvero compiti direttivi presso società di capitali che abbiano un capitale sociale non inferiore a due milioni di euro, ovvero
  • b) attività professionali o di insegnamento universitario di ruolo in materie giuridiche, economiche, finanziarie e tecnico-scientifiche, strettamente attinenti all'attività della Società, ovvero
  • c) funzioni dirigenziali presso enti pubblici o Pubbliche Amministrazioni operanti nei settori creditizio, finanziario e assicurativo o comunque in settori strettamente attinenti a quello di attività della Società, intendendosi per materie e settori strettamente attinenti quelli comunque funzionali all'esercizio delle attività previste dall'oggetto sociale.

Inoltre, è previsto che non possano assumere la carica di Sindaco i soggetti che ricoprano la carica di Sindaco Effettivo in cinque emittenti ovvero altri incarichi di amministrazione e controllo presso altre società che complessivamente eccedano il limite previsto dalla normativa vigente in materia.

Tutti i componenti del Collegio Sindacale devono possedere altresì i requisiti di indipendenza stabiliti per i Sindaci dalla normativa vigente. Al riguardo la Società (come riferito anche in tema di nomina degli Amministratori) richiede espressamente, nell'avviso di convocazione dell'Assemblea, che nelle liste dei candidati sia indicata l'idoneità degli stessi a qualificarsi come "indipendenti" anche sulla base dei criteri previsti dall'art. 3 del Codice per gli Amministratori.

________________________________________________________________________

Con riferimento alle disposizioni di cui alla Legge n. 120/2011 in materia di equilibrio tra i generi (come già illustrato in ordine alla nomina degli Amministratori), ai sensi degli artt. 28.3 e 28.3bis dello Statuto sociale almeno 1/5 dei componenti nel primo mandato (almeno 1/3 nei due successivi) deve essere espressione del genere meno rappresentato.

Pertanto le liste che, considerando sia il sottoelenco dei Sindaci effettivi che quello dei supplenti, presentino un numero di candidati pari o superiore a tre devono includere, nel sottoelenco dei Sindaci effettivi, candidati di genere diverso in modo da consentire una composizione del Collegio Sindacale nel rispetto della normativa vigente in materia di equilibrio tra i generi. Qualora il sottoelenco dei Sindaci supplenti di dette liste indichi due candidati, essi devono appartenere a generi diversi.

La descritta disciplina trova applicazione, per tre mandati consecutivi, a decorrere dal primo rinnovo del Collegio Sindacale successivo al 12 agosto 2012 (art. 34.1 dello Statuto sociale).

Con riguardo al Collegio Sindacale attualmente in carica, nominato l'11 maggio 2015, si fa presente che la quota del genere meno rappresentato è pari ad 1/5 dei componenti il Collegio.

12. COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO SINDACALE (art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF)

Il Collegio Sindacale, costituito da cinque Sindaci Effettivi e da due Sindaci Supplenti, è stato nominato dall'Assemblea degli azionisti dell'11 maggio 2015 per il triennio 2015-2017. Il Collegio Sindacale scadrà pertanto con la prossima Assemblea di approvazione del Bilancio 2017.

Il Collegio Sindacale in carica al 31 dicembre 2015 risulta così composto:

Riccardo Raul Bauer
(2)
Presidente
Niccolo' Abriani
(2)
Sindaco Effettivo
Luigi Corsi
(1)
Sindaco Effettivo
Francesco Perrini
(1)
Sindaco Effettivo
Daniela Savi
(1)
Sindaco Effettivo
Maria Teresa Cuomo
(1)
Sindaco Supplente
Stefano Fiorini
(2)
Sindaco Supplente

(1) Sindaco nominato attraverso lista presentata dall'azionista di maggioranza (Ministero dell'Economia e delle Finanze), votata dal 52,56% del capitale sociale rappresentato in Assemblea.

(2) Sindaco nominato attraverso lista presentata dalla minoranza (un gruppo di società di gestione del risparmio e investitori istituzionali), votata dal 46,36% del capitale sociale rappresentato in Assemblea.

Nelle Tabelle riportate in allegato alla presente Relazione è rappresentata la struttura sintetica del Collegio Sindacale, con indicazione dei componenti in carica alla data di approvazione della presente Relazione e dei Sindaci che hanno cessato di ricoprire la carica nel corso dell'esercizio 2015, delle rispettive caratteristiche in termini di indipendenza e di anzianità di carica, nonché del numero degli ulteriori incarichi di Sindaco effettivo ricoperti dagli attuali componenti il Collegio – alla data del 31 dicembre 2015 – in altri emittenti1 (nel rispetto di quanto previsto dall'art. 144-terdecies, comma 1, del Regolamento Emittenti2 ).

________________________________________________________________________

A far data dalla chiusura dell'esercizio 2015 non sono intervenuti mutamenti nella composizione del Collegio Sindacale.

Si riporta di seguito un breve profilo professionale dei singoli componenti il Collegio Sindacale, con indicazione della rispettiva età anagrafica e anzianità di carica.

RICCARDO RAUL BAUER – PRESIDENTE

Nato a Milano il 12 gennaio 1951. Presidente del Collegio Sindacale di Finmeccanica dal 16 maggio 2012, il suo mandato è stato rinnovato dall'Assemblea dell'11 maggio 2015. Laureato in Economia e Commercio. Revisore Legale e Dottore Commercialista. Professore a contratto di Revisione e Controllo Aziendale presso l'Università Sacro Cuore di Milano. Ha esercitato attività di revisione legale e di formazione professionale presso la PricewaterhouseCoopers SpA (1968-1998). Ha svolto incarichi di consulenza ed assistenza in favore di primari gruppi italiani. Ricopre attualmente, tra l'altro, la carica di Presidente del Collegio Sindacale dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, di Componente del Collegio Sindacale del Museo dell'Ebraismo e della Shoà e Presidente del Collegio dei Revisori dell'Ospedale Israelitico di Roma. E' iscritto all'Albo dei Mediatori istituito presso il Ministero della Giustizia. E' autore di varie edizioni del Codice Civile e del Codice Tributario, nonché di numerose pubblicazioni in tema di revisione e controllo.

NICCOLO' ABRIANI – SINDACO EFFETTIVO

Nato a Torino l'8 luglio 1966. Sindaco Effettivo di Finmeccanica dal 16 maggio 2012, il suo mandato è stato rinnovato dall'Assemblea dell'11 maggio 2015. Avvocato. Professore ordinario di Diritto Commerciale presso l'Università di Firenze; Docente del Master per Giuristi d'impresa e del Dottorato in Diritto e Impresa presso l'Università Luiss Guido Carli di Roma. Condirettore della

1 Si intendono per "emittenti" le società quotate in mercati regolamentati (italiani o di altri Paesi U.E.), ovvero le società emittenti strumenti finanziari diffusi tra il pubblico in misura rilevante ai sensi dell'art. 116 del TUF e dell'art. 2-bis del Regolamento Emittenti.

2 Ai sensi dell'art. 144-terdecies, comma 1, Regolamento Emittenti, non possono assumere la carica di componente dell'organo di controllo di un emittente i soggetti che ricoprano la medesima carica in cinque emittenti. L'elenco completo degli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti da ciascun Sindaco Effettivo presso le società di cui al Libro V, Titolo V, Capi V, VI e VII Cod. Civ, ai sensi dell'art. 144 terdecies, comma 2, Regolamento Emittenti, è pubblicato dalla Consob sul proprio sito internet come previsto dall'art. 144-quinquiesdecies, comma 2, del citato Regolamento.

Rivista del Diritto Societario e della Rivista di Diritto dell'Impresa, ha ricoperto numerose cariche accademiche, tra le quali quella di Preside della Facoltà di Economia dell'Università di Foggia. Componente della Commissione istituita dal CNDCEC per l'elaborazione delle Norme di comportamento del collegio sindacale, è stato, inoltre, amministratore indipendente di società quotate e componente del Tavolo di lavoro istituito dalla Consob sulla semplificazione regolamentare del mercato finanziario italiano - Sottogruppo Sistema dei controlli.

________________________________________________________________________

LUIGI CORSI – SINDACO EFFETTIVO

Nato a Sant'Angelo Lodigiano (LO) il 27 marzo 1959. Nominato Sindaco Effettivo di Finmeccanica dall'Assemblea dell'11 maggio 2015. Laureato in Economia Aziendale (specializzazione Marketing) presso l'Università Commerciale L. Bocconi di Milano, nel 1983. Revisore Legale e Dottore Commercialista. (1986-1988) Assistente all'Amministratore Delegato della "BIC Italia SpA". E' stato inoltre Consigliere Comunale a Lodi (1985-1987 e 1993-1995) e Assessore Comunale a Lodi con delega al Bilancio, Finanze, Patrimonio ed Aziende Speciali (1996-1998).

Dal 1989 svolge attività libero professionale quale Dottore Commercialista con studio in Lodi, associato dello "Studio Associato Camia-Corsi: Commercialisti". Nell'ambito dell'attività professionale collabora con il Tribunale di Lodi in qualità di Curatore fallimentare, Perito stimatore, Consulente tecnico. Ha svolto incarichi di componente di organi amministrativi e/o controllo presso svariate società private, istituti di credito, enti pubblici ed associazioni, tra i quali, (2006-2007) Sindaco Effettivo della Banca Popolare Italiana Soc. Coop. (quotata alla Borsa Italiana), (2007-2011) Consigliere di Gestione del Banco Popolare Soc. Coop., (quotata alla Borsa Italiana), (2012-2013) Sindaco effettivo di Agos-Ducato Spa. Attualmente è, tra le altre, Presidente del Collegio Sindacale di Lazzari Auto SpA, Fenzi SpA, Lazzari SpA; è altresì Sindaco Effettivo di Lodigiana Maceri Srl, Ferrari Giovanni Industria Casearia Spa; è Revisore di Famiglia Nuova Società Coop Sociale, Società Coop. Sociale la Formica; è Amministratore Unico di Consulenti Associati Srl; è Presidente del Consiglio di Amministrazione dello Studio Corsi Curioni Srl, nonché Consigliere di Amministrazione del Banco Popolare Soc. Coop., e Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Banca Popolare di Lodi.

FRANCESCO PERRINI – SINDACO EFFETTIVO

Nato a Bari il 10 dicembre 1965. Nominato Sindaco Effettivo di Finmeccanica dall'Assemblea dell'11 maggio 2015. Laureato in Economia Aziendale all'Università Commerciale L. Bocconi e ITP presso Stern School of Business, New York University; presso l'Università Bocconi è Professore senior di "Amministrazione e Controllo, Finanza Aziendale e Immobiliare", SDA Bocconi; Professore Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese e SIF Chair of "Social Entrepreneurship & Philanthropy", Dipartimento di Management e Tecnologia; Delegato dal Rettore alla Presidenza del Bocconi Sustainability Committee. È stato direttore del Corso di Laurea in Economia Aziendale e Management (CLEAM), direttore del CRESV - Centro di Ricerche su Sostenibilità e Valore, Osservatorio M&A e Osservatori Crisi e Risanamento delle Imprese dell'Università Bocconi con l'Università di Bergamo; Head of CSR Unit - "Business Ethics and Social Issue in Management" nonché direttore del MAGER - Master in Sustainability, Green Management, Energy and CSR e membro del Comitato Direttivo della Claudio Demattè Research, divisione della SDA Bocconi. Fondatore dell'Osservatorio Finetica con la Pontificia Università del Laterano, Città del Vaticano. E' stato inoltre Visiting Professor presso UCLA; Babson College e Wharton School of Business, University of Pennsylvania di Philadelphia. Dottore Commercialista e Revisore dei Conti, è consulente indipendente di imprese quotate e non, operanti in svariati settori. È attivo dal 1990 nel mondo della Finanza, dove ha ricoperto cariche in società finanziarie. Attualmente ricopre i seguenti incarichi: Consigliere di Banca Profilo SpA e di Salini Costruttori SpA, Amministratore Unico di FP Srl;. Presidente del Collegio Sindacale di Banzai SpA, Sindaco Effettivo di Prima TV SpA, Europa Network Srl, Vita SpA, RA.MO Srl, Arepo BP SpA, Raccorderie Metalliche SpA, e G.B.S. General Broker Service SpA; Liquidatore Giudiziale della Fondazione San Raffaele Monte Tabor e Commissario Straordinario di Infocontact Srl. È autore di numerose pubblicazioni internazionali e nazionali in materia di finanza e strategia.

________________________________________________________________________

DANIELA SAVI – SINDACO EFFETTIVO

Nata a Piacenza il 13 gennaio 1970. Nominata Sindaco Effettivo di Finmeccanica dall'Assemblea dell'11 maggio 2015. Laureata in Economia e Commercio presso l'Università commerciale Bocconi di Milano. Dottore Commercialista e Revisore Contabile, ha maturato le proprie esperienze professionali in qualità di advisor di piani di ristrutturazione aziendale e concordati preventivi; Attestatore piani di fattibilità; Commissario Giudiziale e Consulente del Giudice presso il Tribunale di Piacenza; è inoltre autrice di elaborati e testi per articoli sulla transazione fiscale. Svolge attività di docenza presso il Centro di Formazione Manageriale del terziario (C.F.M.T.) di Manageritalia e di relatrice in convegni sulla gestione della crisi d'impresa. Attualmente ricopre i seguenti incarichi: Sindaco Effettivo di Rai Com SpA, Sindaco unico di Compagnia Generale Immobiliare s.r.l., Sindaco Effettivo di Doppel Farmaceutici s.r.l. e Revisore legale di Bluenergy Group SpA.

MARIA TERESA CUOMO – SINDACO SUPPLENTE

Nata a Nocera Inferiore (SA) il 3 marzo 1975. Laureata in Economia e Commercio presso l'Università degli Studi di Salerno. Dottore commercialista e Revisore dei Conti. (1998-2001) Dottorato di Ricerca (PhD) in Economia e Direzione delle Aziende Pubbliche presso l'Università degli Studi di Salerno; (2001-2011) Ricercatore Universitario in "Economia e Gestione delle Imprese" presso l'Università degli Studi di Salerno; (2008-2009) Visiting Professor presso la University of Hull Yorkshire (UK) – Business School. Nel 2010 consegue l'idoneità di Professore Associato, alla Bocconi, per la ricerca scientifica e docenza accademica, nel settore "Economia e Gestione delle Imprese". Dal 2011 è Professore Associato in "Economia e Gestione delle Imprese" presso l'Università degli Studi di Salerno e presso l'Università degli Studi Milano "Bicocca". Dal 2001 svolge attività consulenziale in campo manageriale, finanziario e di mercato per numerose imprese private. Esperto in ristrutturazione economico finanziaria e piani di sviluppo aziendale ed organizzativo, valutazione aziendale e degli investimenti, revisione aziendale. (2009-2015) Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, Comune di Nocera Inferiore; (2011-2015) Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, Fondazione "CRIS", Provincia di Salerno; dal 2012 Presidente O.I.V. (Organismo Indipendente di Valutazione) di IACP (dell'Istituto Autonomo Case Popolari) Provincia di Salerno; dal 2014 è Consulente Tecnico d'Ufficio – Sez. Civile – del Tribunale di Napoli; dal 2014 Presidente del Collegio Sindacale Honda Palace S.p.A., Roma; dal 2015 componente dell'O.I.V. di ASL Salerno; dal 2015 Componente Comitato Tecnico Scientifico Scuola di Alta Formazione (SAF) degli ODCEC Regione Campania. Dal 2015 è "Coordinatore Test di Accesso, Dipartimento di Studi e Ricerche Aziendali" dell'Università degli Studi di Salerno. Dal 2014 Editorialista per il quotidiano "Corriere del Mezzogiorno" e per "Mezzogiorno Economia" (RCS), su tematiche economiche. E' Componente del Comitato Editoriale della Rivista Scientifica "Esperienza d'Impresa" e della Rivista Scientifica "South Asian Journal of Global Business", nonché Componente del Comitato Editoriale dei Reviewer della Rivista Scientifica "Journal of Marketing Communications" Taylor and Francis, London; Delegato Italia per "Global Innovation and Knowledge Academy", GIKA, USA e Coordinatrice di numerosi progetti di ricerca scientifica italiani ed internazionali. Conference Chair e Relatore a workshop e convegni esteri. Infine è autrice di numerose pubblicazioni scientifiche in importanti riviste nazionali e top journal internazionali.

________________________________________________________________________

STEFANO FIORINI – SINDACO SUPPLENTE

Nato a Genova il 15 luglio 1969. Laureato in Economia e Commercio. Revisore Legale. Ha maturato una significativa esperienza nei principali settori dell'attività industriale e dei servizi. Ha lavorato nella revisione contabile, in KPMG SpA e in Arthur Andersen SpA. Ha ricoperto la carica di Direttore degli investimenti di PM & PARTNERS e di ABN Amro Capital Investments NV. Svolge attività di consulenza in relazione ad operazioni di finanza straordinaria ed in procedimenti civili e penali aventi ad oggetto controversie in materie economico-aziendali e finanziarie. E' Presidente del Collegio Sindacale di Meta-fin SpA, Phoenix Asset Management SpA e Vimec Srl, nonché sindaco effettivo di Elemaster SpA, Iacobucci HF Aerospace SpA e sindaco supplente di S.M.R.E. SpA ed I.E.T. SpA. E' associato di NedCommunity.

In adesione alle previsioni del Codice di Autodisciplina, il Collegio Sindacale valuta l'indipendenza dei propri membri nella prima riunione utile dopo la nomina (tenutasi in data 24 giugno 2015), nonché annualmente in occasione della predisposizione della presente Relazione.

________________________________________________________________________

Nel corso del corrente esercizio, il Collegio Sindacale ha valutato (nella riunione del 17 febbraio 2016) la sussistenza dei requisiti di indipendenza in capo a ciascun Sindaco Effettivo. Con riguardo alla nozione di indipendenza dei Sindaci, il Collegio ha aderito ai criteri formulati dal Codice di Autodisciplina con riferimento agli Amministratori.

Oltre alle funzioni di vigilanza (ai sensi dell'art. 149 del TUF) già elencate al par. 1 della presente Relazione, il Collegio Sindacale svolge le funzioni ad esso attribuite (ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010) in qualità di "Comitato per il Controllo interno e la revisione contabile". In tale veste, il Collegio vigila: a) sul processo di informativa finanziaria; b) sull'efficacia dei sistemi di controllo interno e di gestione del rischio; c) sulla revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati; d) sull'indipendenza della Società di Revisione, in particolare per quanto concerne la prestazione di servizi diversi dal controllo contabile prestati alla Società e alle sue controllate da parte della Società di Revisione e delle entità appartenenti alla sua rete.

Inoltre, il Collegio Sindacale: formula la proposta motivata all'Assemblea in ordine al conferimento dell'incarico di revisione legale dei conti e alla determinazione del relativo corrispettivo; verifica la corretta applicazione delle procedure di accertamento e dei criteri adottati dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza dei propri membri; vigila sulla conformità ai principi indicati nel Regolamento Consob della Procedura adottata dalla Società in materia di Operazioni con Parti Correlate, nonché sulla relativa osservanza e ne riferisce all'Assemblea ai sensi dell'art. 2429, comma 2, Codice Civile e dell'art. 153 TUF.

In particolare, sotto quest'ultimo profilo, il Collegio Sindacale svolge una costante attività di vigilanza sulla corretta applicazione, da parte della Società, delle vigenti procedure in materia.

I Sindaci prendono parte alle riunioni del Consiglio di Amministrazione; al riguardo, agli stessi è fornita, contestualmente agli Amministratori, la documentazione sugli argomenti all'ordine del giorno del Consiglio nonché l'informativa periodica sulle novità legislative e regolamentari riguardanti la Società e gli organi sociali. Il Collegio si avvale delle strutture interne della Società al fine di approfondire il quadro normativo e autoregolamentare di riferimento.

Nello svolgimento delle proprie attività il Collegio Sindacale si coordina con le Unità organizzative della Società (in particolare con le u.o. Group Internal Audit e Legale, Affari Societari e Compliance), con la Società di Revisione, con il Comitato Controllo e Rischi, con l'Organismo di Vigilanza di cui al D.Lgs. 231/2001 e con il Dirigente Preposto di cui alla legge 262/05. In particolare il Collegio Sindacale - che partecipa costantemente alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi - riceve dal Responsabile Group Internal Audit la necessaria assistenza operativa per l'esecuzione delle proprie verifiche, acquisisce tutti gli Audit Report ed esamina il Piano annuale di Audit.

________________________________________________________________________

Il Collegio Sindacale programma, nel corso dell'esercizio, incontri con i Collegi Sindacali delle società direttamente controllate o "strategiche" (al fine di consentire un proficuo scambio di informazioni con particolare riguardo al funzionamento dell'attività sociale, alle caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e all'organizzazione aziendale), nonchè con i Vertici della Società e delle società direttamente controllate o "strategiche".

Il Collegio incontra periodicamente l'Organismo di Vigilanza di cui al D.Lgs. 231/2001, anche al fine di acquisire elementi funzionali al compito, ad esso demandato, di vigilare sul funzionamento e sull'osservanza del Modello Organizzativo e sul relativo aggiornamento.

I Sindaci partecipano inoltre alle adunanze assembleari nonchè (collegialmente o individualmente) alle riunioni dei Comitati endoconsiliari.

Le riunioni del Collegio Sindacale possono svolgersi per teleconferenza o per videoconferenza, a condizione che tutti i partecipanti possano essere identificati e siano in grado di seguire la discussione, di intervenire simultaneamente nella trattazione degli argomenti affrontati, nonché visionare i documenti in tempo reale.

Come già riferito al precedente par. 4.3, i Sindaci prendono parte, unitamente ai Consiglieri, alle iniziative di induction volte a favorire una più approfondita conoscenza delle attività e delle specifiche tematiche inerenti al Gruppo. Inoltre, al fine di favorire la migliore conoscenza del contesto aziendale, normativo e autoregolamentare di riferimento, i Sindaci sono destinatari – così come i componenti del Consiglio di Amministrazione – di specifiche informative e aggiornamenti, a livello normativo e di autodisciplina, utili per lo svolgimento del relativo mandato.

Il Collegio Sindacale riferisce in merito all'attività di vigilanza svolta con la specifica Relazione all'Assemblea degli azionisti, predisposta ai sensi dell'art. 153 del TUF, pubblicata unitamente alla Relazione Finanziaria Annuale.

Il Collegio (ex art. 2404 C.C.) deve riunirsi almeno ogni novanta giorni. Nel corso dell'esercizio 2015 si sono tenute n. 19 riunioni del Collegio Sindacale, con una durata media pari a circa 3 ore. Nel corso dell'esercizio 2016, alla data di approvazione della presente Relazione, si sono svolte n. 4 riunioni.

Si segnalano di seguito i dati concernenti le presenze dei Sindaci alle riunioni del Collegio Sindacale, nonché alle riunioni del Consiglio di Amministrazione svolte nel corso dell'esercizio 2015:

Coll. Sind. C.d.A.
n. 19/19 riunioni n. 13/14 riunioni
n. 18/19 riunioni n. 14/14 riunioni
n. 10/10 riunioni n. 6/6 riunioni
n. 9/10 riunioni n. 6/6 riunioni
n. 9/10 riunioni n. 5/6 riunioni
Presenze

(°) In carica dall'11 maggio 2015

SINDACI CESSATI DALLA CARICA Presenze

Coll. Sind. C.d.A.
Maurilio Fratino
(1)
n. 9/9 riunioni n. 6/8 riunioni
Silvano Montaldo
(1)
n. 9/9
riunioni
n. 8
/8 riunioni
Eugenio Pinto
(1)
n. 8/9
riunioni
n.
7/8 riunioni
(1) In carica fino all'11 maggio 2015

Ogni assenza risulta debitamente giustificata.

13. RELAZIONI CON GLI INVESTITORI

Con riferimento all'importanza – sottolineata dal Codice di Autodisciplina – di instaurare un rapporto continuativo e professionale con la generalità degli Azionisti e con gli investitori istituzionali, la società si è dotata di una Unità organizzativa denominata Investor Relations, che nel corso del 2014 è stata ridenominata Investor Relations and SRI (Sustainable Responsible Investors). L'Unità organizzativa gestisce la comunicazione finanziaria e anche quella extra-finanziaria su tematiche ESG (Environmental, Social and Governance), nonché le relazioni con le agenzie di credit rating (Moody's, Fitch, Standard & Poor's).

Sustainable Responsible Investors (SRI)

La scelta di costituire un team SRI nell'ambito dell'Unità organizzativa Investor Relations si deve all'importante crescita delle richieste esterne e dell'engagement sui temi ESG da parte di investitori equity e fixed income, ma anche alla consapevolezza che i temi ESG sono imprescindibili ai fini di una corretta valutazione economica, finanziaria e reputazionale di una società internazionale quotata da parte dei suoi stakeholder.

L'Unità organizzativa è responsabile dell'elaborazione del Bilancio di Sostenibilità, dei rapporti con le agenzie di rating (EIRIS, GES, MSCI, OEKOM, Sustainalitics, VIGEO) ONG (Carbon Disclosure Project, PRI), broker e investitori sostenibili e del supporto sia alle strutture interne sia al Management nella comunicazione degli aspetti ESG.

________________________________________________________________________

IR&SRI si occupa infine del processo per l'ammissione del Gruppo agli indici azionari connessi con i temi ESG (Dow Jones Sustainability, FTSE4Good Russell). Nel 2015 Finmeccanica è stata confermata per il sesto anno consecutivo nei prestigiosi indici DJSI, che valutano annualmente le performance delle aziende e il mantenimento degli impegni assunti nel campo della sostenibilità economica, sociale e ambientale.

Agenzie di Credit Rating

IR&SRI gestisce i rapporti con le tre agenzie di Credit Rating che hanno attualmente assegnato un rating sul merito di credito e sulle obbligazioni emesse da Finmeccanica (Moody's, Standard & Poor's, Fitch).

In coerenza con le peculiarità tipiche dei rapporti con tali agenzie, sono periodicamente organizzati incontri e call conference individuali finalizzati ad un dettagliato aggiornamento sui risultati trimestrali e prospettive economico-finanziarie e su operazioni di rilievo ai fini del credit rating, nonché incontri per la verifica annuale, con la partecipazione del Management di Finmeccanica.

Comunicazione Finanziaria

Nel corso dell'anno vengono organizzati numerosi eventi finalizzati a migliorare la conoscenza di Finmeccanica da parte della comunità finanziaria, prevalentemente internazionale, riguardo alla propria strategia, i business, le performance commerciali ed economico-finanziarie e le relative prospettive, nonché tematiche di Corporate Governance.

In questo ambito rivestono particolare importanza le presentazioni, di solito svolte a Londra (con collegamento anche in conference call e via webcast), dei risultati finanziari annuali, semestrali e trimestrali.

IR&SRI organizza inoltre Company Roadshow con il Management del Gruppo, Deal Roadshow in occasione di operazioni straordinarie e l'Investor Day, in media una volta l'anno.

Infine, ogni anno in occasione dell'Airshow Internazionale (alternativamente a Farnborough, Regno Unito, o a Le Bourget, Francia) vengono organizzati incontri tra gruppi di investitori e il Management di Finmeccanica e delle principali Società Operative, affiancando specifiche presentazioni dei principali prodotti e sistemi esposti (product tour).

"Shareholder Engagement"

A fronte di un rilevante aumento della partecipazione degli investitori istituzionali internazionali all'Assemblea degli azionisti di Finmeccanica (c.d. Shareholder Activism), IR&SRI ha prontamente risposto con un forte impegno in termini di "Shareholder Engagement", volto a soddisfare le esigenze e aspettative degli azionisti e supportare il loro coinvolgimento attivo nella partecipazione

alle Assemblee della Società, attraverso la realizzazione di documentazione specifica e conference call/incontri dedicati, in particolare nei mesi che precedono l'Assemblea.

________________________________________________________________________

Comunicazione On Line

La sezione web del sito istituzionale Finmeccanica dedicata al mercato finanziario (Investitori) propone un'ampia scelta di documentazione volta a soddisfare tutti gli stakeholder. Oltre ai Bilanci consolidati e alle Presentazioni finanziarie, con relativo link al webcast, audio/video, sono state inserite maggiori informazioni sulla struttura del Debito, sul Risk Management e le Guidance. Un'ampia area della sezione Investitori, in fase di ottimizzazione, è inoltre dedicata alle tematiche SRI (Sustainable Responsible Investors) ed ESG.

Le ulteriori informazioni di interesse per gli azionisti sono inoltre rese disponibili nella sezione Corporate Governance del sito web della Società, come più ampiamente riferito nel successivo par. 14.

IR&SRI è anche impegnata nell'utilizzo sempre più esteso dei più recenti strumenti social e di collaboration, come Twitter, SlideShare e YouTube.

La Responsabile Investor Relations and Sustainable Responsible Investors (SRI) è la Dott.ssa Raffaella Luglini, che riporta direttamente all'Amministratore Delegato e Direttore Generale Ing. Mauro Moretti.

Riferimenti

Tel +39 06 32473. 066 [email protected] [email protected]

14. ASSEMBLEE (art. 123-bis, comma 2, lett. c), TUF)

Convocazione e informativa agli azionisti

L'Assemblea degli azionisti è l'organo attraverso il quale i soci possono prendere attivamente parte alla vita societaria, esprimendo il proprio voto con le modalità e sugli argomenti previsti dalla legge e dallo Statuto sociale.

Come stabilito dall'art. 12.2 dello Statuto sociale, l'Assemblea è convocata almeno una volta l'anno per l'approvazione del Bilancio entro il termine di centoottanta giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale.

Alla convocazione delle Assemblee si procede mediante avviso di convocazione, con i contenuti di cui all'art. 125-bis del TUF, pubblicato sul sito web della Società (nonché su almeno un quotidiano a diffusione nazionale) almeno 30 giorni prima della data dell'Assemblea in prima convocazione, ad eccezione delle Assemblee convocate: i) per l'elezione mediante voto di lista dei componenti gli organi sociali (per le quali il termine è di 40 giorni); ii) per deliberare in merito alle misure difensive in caso di offerta pubblica di acquisto (per le quali il termine è di 15 giorni) e iii) per deliberare in merito alla riduzione del capitale sociale e alla nomina e revoca dei liquidatori (per le quali il termine è di 21 giorni).

________________________________________________________________________

Gli azionisti che, anche congiuntamente, rappresentino almeno un quarantesimo del capitale sociale possono, entro i termini e con le modalità indicate dall'art. 126-bis del TUF e dall'avviso di convocazione della Società, integrare l'elenco delle materie da trattare in Assemblea ovvero presentare proposte di deliberazione su materie già all'ordine del giorno dell'Assemblea, indicando la relativa motivazione. Resta ferma la possibilità per gli azionisti, qualunque sia la partecipazione detenuta, di presentare proposte di deliberazione su materie all'ordine del giorno nel corso dell'Assemblea.

Nella convocazione, nella programmazione e nella gestione delle adunanze assembleari, particolare attenzione è da sempre rivolta a favorire la massima partecipazione da parte degli azionisti, nonché a garantire il massimo livello qualitativo dell'informativa offerta in tali circostanze, nel pieno rispetto della disciplina in materia di informativa price sensitive e di diffusione delle "informazioni regolamentate".

A tal fine viene resa tempestivamente disponibile al pubblico, attraverso il sito web della Società e contestualmente ai depositi regolamentari, tutta la documentazione rilevante in ordine alla specifica Assemblea, anche con riferimento a quanto previsto dagli artt. 125-bis, 125-ter e 125-quater del TUF; in particolare, la Società provvede a pubblicare tempestivamente – in apposita area direttamente accessibile anche dalla home page del sito – l'avviso di convocazione, le Relazioni illustrative sulle materie all'ordine del giorno e gli ulteriori documenti da sottoporre all'Assemblea, i moduli per l'esercizio del voto per delega da parte degli azionisti, le informazioni sull'ammontare e la composizione del capitale sociale, nonché la documentazione successiva allo svolgimento dell'Assemblea stessa (rendiconto sintetico delle votazioni e verbale assembleare).

Sono inoltre disponibili, nella specifica sezione Corporate Governance del sito web, ulteriori informazioni di rilievo concernenti la Società e di interesse per gli azionisti: composizione degli organi sociali, curricula vitae dei rispettivi componenti, informativa in materia di Internal Dealing, verbali assembleari e consiliari, lo Statuto sociale e altra documentazione societaria rilevante, ivi inclusa la presente Relazione con relativo archivio storico.

E' stata inoltre predisposta una specifica chart che illustra graficamente il sistema di Corporate Governance della Società, al fine di consentire una visione d'insieme dei diversi organi nonchè di individuare, per ciascuno di essi, la relativa composizione e collocazione all'interno della struttura di governo societario.

L'organo consiliare si è adoperato per assicurare agli azionisti un'accurata e tempestiva informativa sulle materie poste all'ordine del giorno, volta a garantire a ciascun socio la possibilità di assumere con consapevolezza e cognizione di causa le decisioni di competenza assembleare.

________________________________________________________________________

Il Consiglio di Amministrazione partecipa alle Assemblee degli azionisti. In particolare, in occasione dell'adunanza convocata per l'approvazione del Bilancio, l'Amministratore Delegato riferisce anche con l'ausilio di specifiche presentazioni - sull'attività svolta nel corso dell'esercizio e sui programmi futuri dell'Emittente, fornendo su richiesta degli azionisti i necessari approfondimenti. In occasione dell'Assemblea dell'11 maggio 2015 sono intervenuti n. 7 su 11 Amministratori.

All'Assemblea partecipano inoltre i Sindaci, nonchè Dirigenti del Gruppo invitati dal Presidente in relazione alle materie oggetto di trattazione nel corso dell'adunanza.

Diritto di intervento e voto in Assemblea

In base al meccanismo della Record Date, la legittimazione all'intervento in Assemblea e all'esercizio del diritto di voto fa capo al soggetto che, sulla base di specifica comunicazione rilasciata dall'intermediario, risulti detenere le azioni della Società al termine del 7° giorno di mercato aperto antecedente la data fissata per l'Assemblea in prima convocazione.

Le comunicazioni effettuate dall'intermediario devono pervenire alla Società entro la fine del terzo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea in prima convocazione. Resta ferma la legittimazione all'intervento e al voto qualora la comunicazione sia pervenuta alla Società oltre il suddetto termine, purché entro i lavori assembleari.

Le registrazioni (in accredito e in addebito) compiute sui conti dell'intermediario successivamente alla Record Date non rilevano ai fini della legittimazione all'esercizio del diritto di voto in Assemblea.

I soggetti legittimati possono farsi rappresentare mediante delega scritta, da notificarsi alla Società ai sensi di legge e di Statuto secondo le modalità di volta in volta indicate nell'avviso di convocazione assembleare. La Società mette a disposizione dei soggetti legittimati un modulo di delega per la partecipazione alle singole Assemblee.

L'art. 14 dello Statuto prevede inoltre in capo alla Società la facoltà di designare per ciascuna Assemblea un rappresentante comune, ossia un soggetto al quale gli azionisti possano conferire entro la fine del secondo giorno di mercato aperto antecedente la data dell'Assemblea in prima convocazione e senza incorrere in spese - una delega con istruzioni di voto (dalle quali il rappresentante comune non potrà discostarsi) su tutte o alcune delle proposte all'ordine del giorno.

Sin dall'Assemblea 2012, la Società ha nominato un rappresentante degli azionisti al quale gli stessi hanno potuto conferire gratuitamente apposita delega.

Infine, come previsto dall'art. 127-ter del TUF, gli azionisti possono presentare domande sulle materie all'ordine del giorno anche prima dell'Assemblea, entro il termine (c.d. cut-off date) e con le modalità indicate dalla Società nell'avviso di convocazione. La Società fornisce le risposte al più tardi nel corso della riunione assembleare, anche in formato cartaceo all'inizio dell'adunanza.

________________________________________________________________________

Funzionamento e Competenze

L'Assemblea degli azionisti si riunisce in sede ordinaria e straordinaria e delibera su tutti gli argomenti riservati alla sua competenza ai sensi di legge, fatta salva la competenza del Consiglio a deliberare (ai sensi dell'art. 2365, comma 2, C.C. e dell'art. 24.1 dello Statuto sociale) sulle materie indicate al precedente par. 4.3.

In sede ordinaria, l'Assemblea delibera a maggioranza assoluta dei presenti, ad eccezione delle materie di cui all'art. 22.3 dello Statuto, per le quali è richiesto il voto favorevole di almeno i tre quarti del capitale presente in Assemblea (art. 16.5 Statuto sociale).

L'Assemblea Straordinaria delibera con il voto favorevole di almeno i tre quarti del capitale presente in Assemblea (art. 16.4 Statuto sociale).

L'Assemblea è presieduta dal Presidente del Consiglio di Amministrazione, che dirige i lavori assembleari assicurando la correttezza della discussione e il diritto agli interventi e alle relative risposte su ciascun argomento oggetto di trattazione.

Al fine di consentire l'ordinato e funzionale svolgimento delle adunanze assembleari la Società ha da tempo adottato un REGOLAMENTO ASSEMBLEARE, che definisce le procedure e i principali aspetti (diritto di intervenire in Assemblea ovvero di assistere alla stessa, modalità di discussione, modalità di votazione e svolgimento delle operazioni di voto ecc.) diretti a favorire il corretto svolgimento dei lavori e a garantire il diritto degli azionisti di prendere la parola sugli argomenti all'ordine del giorno.

Al fine di assicurare a ciascun socio l'esercizio di tale diritto, il Regolamento disciplina - in particolare - le modalità di presentazione delle richieste di intervento sui singoli argomenti in discussione, la durata massima degli interventi, nonché la possibilità di chiedere nuovamente la parola anche per effettuare eventuali dichiarazioni di voto.

Sono altresì disciplinati specifici poteri del Presidente al fine di comporre o impedire il verificarsi di situazioni di conflitto all'interno dell'organo assembleare, nonché di reprimere abusi di qualsiasi natura.

Inoltre, il Regolamento definisce puntualmente le modalità di accesso ai locali dell'Assemblea da parte dei soggetti legittimati a intervenire (art. 4) e prevede espressamente, in linea con la vigente normativa, le modalità di risposta alle eventuali domande pervenute da parte dei soci prima dell'Assemblea (art. 10).

Tale Regolamento è distribuito a tutti gli azionisti in occasione di ogni adunanza assembleare ed è disponibile nella sezione Corporate Governance del sito web della Società.

Nel corso dell'esercizio 2015 si sono verificate variazioni nella capitalizzazione di mercato della Società che, nonostante il contesto economico e finanziario europeo ancora debole, ha registrato significativi miglioramenti.

________________________________________________________________________

Si rammenta, come già riferito nella presente Relazione, che le percentuali statutariamente previste in ordine all'esercizio delle prerogative a tutela degli azionisti di minoranza, in particolare la titolarità dell'1% del capitale sociale con diritto di voto richiesta per la presentazione delle liste di candidati alla carica di Amministratore o Sindaco della Società (artt. 18.3 e 28.3 dello Statuto sociale), risulta attualmente corrispondente (così come nel corso dell'esercizio 2015) alla quota minima individuata dalla CONSOB.

Le citate disposizioni statutarie prevedono altresì, come in precedenza illustrato, specifiche modalità volte a garantire, nell'ambito del descritto meccanismo del "voto di lista", la nomina di Amministratori e Sindaci tratti dalle liste di minoranza.

15. ULTERIORI PRATICHE DI GOVERNO SOCIETARIO (art. 123-bis, comma 2, lett. a), TUF)

Nel presente paragrafo si fornisce specifico aggiornamento sulle principali misure organizzative e sulle decisioni di maggior rilievo adottate dalla Società, nel corso dell'esercizio 2015, in attuazione del complessivo percorso di riassetto della Società e di rafforzamento della Corporate Governance avviato nel corso del 2014.

In particolare, di seguito si riferisce in ordine alla definitiva attuazione del nuovo Modello Organizzativo e Operativo di Gruppo (le cui linee guida erano state varate dal Consiglio di Amministrazione in data 19 giugno 2014) e alle specifiche iniziative di Governance - già in linea con alcuni contenuti del nuovo Codice di Autodisciplina 2015 - poste in essere dalla Società, anche in adesione alle Raccomandazioni formulate nel Report conclusivo rilasciato nel 2014 dal Comitato Flick 3 .

Modello Organizzativo e Operativo di Gruppo – One Company

Con decorrenza dal 1° gennaio 2016, nella "nuova" Finmeccanica divisionale, società unica (One Company) con organizzazione operativa decentrata, articolata in quattro Settori e sette Divisioni, sono state concentrate tutte le attività del Gruppo nei comparti core dell'Aerospazio, Difesa e Sicurezza (A,D&S).

In data 19 giugno 2014 il Consiglio di Amministrazione della Società aveva approvato, nel quadro delle iniziative di rafforzamento e consolidamento della Governance di Gruppo e del generale percorso di riassetto intrapreso dalla Società, le linee guida per l'attuazione del nuovo Modello

3 La Relazione e le Raccomandazioni del Comitato Flick sono disponibili nella sezione Etica e Compliance del sito web della Società.

Organizzativo e Operativo di Gruppo, in sintonia con le iniziative strutturali intraprese dai principali competitors nel contesto di riferimento. E' stato quindi avviato un percorso interno di definizione e implementazione del nuovo Modello (anche al fine di individuare le operazioni societarie più consone alla relativa attuazione), approvato con delibere consiliari in data 2 luglio e 3 novembre 2015.

________________________________________________________________________

Il riassetto organizzativo così delineato, connotato da elementi di forte discontinuità rispetto al passato del Gruppo, ha previsto l'adozione di un modello divisionale e il potenziamento delle funzioni di Corporate: lo sviluppo del nuovo Modello ha infatti comportato l'integrazione in Finmeccanica delle attività delle società italiane interamente controllate operanti nel core business dell'Aerospazio, Difesa e Sicurezza con trasferimento delle stesse nelle Divisioni della "nuova" Finmeccanica, dotate di tutte le funzioni necessarie allo sviluppo e alla gestione delle rispettive linee di business.

Superando il precedente modello di holding, con il nuovo Modello Organizzativo e Operativo della One Company Finmeccanica è diventata un'unica azienda con un nuovo sistema di Governance che consentirà di centralizzare i sistemi di indirizzo e controllo e, al contempo, di decentrare la gestione del business sulle Divisioni.

Le operazioni societarie propedeutiche all'implementazione del nuovo Modello, deliberate dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 30 luglio 2015 (fusione per incorporazione in Finmeccanica delle società OTO MELARA SpA e WHITEHEAD SISTEMI SUBACQUEI SpA; scissione parziale in favore di Finmeccanica delle società ALENIA AERMACCHI SpA, AGUSTAWESTLAND SpA e SELEX ES SpA), hanno risposto all'esigenza di integrare in Finmeccanica tutte le attività delle società rientranti nel core business e consentito la realizzazione di una società unica, articolata in Settori e Divisioni, con organizzazione operativa decentrata.

Il programma di divisionalizzazione ha inteso realizzare una più efficiente operatività delle attività industriali del Gruppo, oltre a ridurre i costi di gestione del business grazie al conseguimento di economie di scala e alla massimizzazione delle sinergie nelle diverse aree.

La nuova Governance è volta a centralizzare i sistemi di indirizzo e controllo e, al contempo, a decentrare la gestione del business sulle Divisioni, in particolare attraverso:

  • una governance integrata e coesa, con benefici in termini di produttività, economie di scala e aumento della competitività;
  • una semplificazione della catena di controllo, con incremento in termini di efficacia, flessibilità e reattività operativa;
  • un approccio più efficace e coordinato a livello di Gruppo sui mercati chiave;
  • un aumento dell'efficienza dei processi industriali, attraverso specifiche azioni di miglioramento delle ingegnerie e della supply chain.

La nuova struttura organizzativa di Finmeccanica risulta articolata in 4 Settori e 7 Divisioni di business:

________________________________________________________________________

  • Settore Aeronautica
  • Divisione Velivoli
  • Divisione Aerostrutture
  • Settore Elicotteri
  • Divisione Elicotteri
  • Settore Elettronica, Difesa e Sistemi di Sicurezza
  • Divisione Sistemi Avionici e Spaziali
  • Divisione Elettronica per la Difesa Terrestre e Navale
  • Divisione Sistemi di Difesa
  • Divisione Sistemi per la Sicurezza e le Informazioni
  • Settore Spazio

La Corporate comprende le strutture centrali per il governo societario, che assicurano l'indirizzo e il controllo della One Company e delle altre realtà del Gruppo nonchè l'erogazione di servizi comuni/condivisi.

Le Divisioni sono dotate di capacità autonoma per sviluppare e gestire il rispettivo portafoglio di business a presidio di uno specifico mercato di riferimento, con tutte le leve/risorse necessarie. Ai Capi Divisione sono stati conferiti tutti i necessari poteri per garantire la gestione integrale, "end-toend", del relativo perimetro di attività, con conseguente piena responsabilità sul rispettivo "conto economico". Alle Divisioni è inoltre affidato il coordinamento operativo delle controllate/partecipazioni correlate alla gestione del rispettivo business.

I Settori, parte integrante della Corporate, sono dotati di strutture snelle per coordinare le rispettive Divisioni, con particolare riferimento ad alcune specifiche aree di attività e svolgono primariamente un ruolo di coordinamento commerciale e promozione delle Divisioni. Ai Settori è altresì demandato il coordinamento delle società controllate e delle JV/partecipazioni di competenza.

Per tutte le controllate e le JV/partecipazioni della One Company, Finmeccanica continuerà ad assicurare, anche attraverso il supporto dei Direttori di Settore, le attività di direzione e coordinamento peculiari della funzione di Capogruppo.

Nel nuovo assetto Finmeccanica mantiene infatti una funzione di Capogruppo e di Corporate Center anche per le società controllate e le JV/partecipazioni il cui coordinamento operativo/business è gestito a livello divisionale.

Le descritte operazioni societarie hanno prodotto i rispettivi effetti (anche ai fini contabili e fiscali) con decorrenza dal 1° gennaio 2016.

Codice Anticorruzione

Nella riunione del 21 aprile 2015 il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato, anche in adesione alla Raccomandazione n. 1 formulata dal Comitato Flick, il "Codice Anticorruzione del Gruppo Finmeccanica" che, integrando le regole di prevenzione e contrasto alla corruzione già esistenti nel Gruppo, rappresenta un sistema organico e coerente di regole ispirate a principi di integrità e trasparenza, volto a contrastare – a qualsiasi livello lavorativo e in ogni ambito geografico – i rischi di pratiche illecite nella conduzione degli affari e delle attività aziendali.

________________________________________________________________________

Il Codice completa il forte potenziamento dei presidi di controllo interno voluto dall'organo consiliare, in conformità alle normative di riferimento e in linea con le più elevate best practice internazionali di settore.

Tra le specifiche disposizioni del Codice si segnala la previsione (in conformità alla Raccomandazione n. 5 del Comitato Flick) di un sistema formativo volto alla prevenzione del rischio corruzione, attraverso la pianificazione annuale di uno specifico percorso di formazione del Personale sui contenuti del Codice.

Organo di Coordinamento e Consultazione per la Prevenzione della Corruzione

Costituito nel 2014 (anche in adesione alla Raccomandazione n. 2 del Comitato Flick), tale organo – composto dal Presidente pro tempore di Finmeccanica e dai Presidenti pro tempore del Comitato Controllo e Rischi, del Collegio Sindacale e dell'Organismo di Vigilanza ex D. Lgs. 231/01 di Finmeccanica – è rivolto al coordinamento degli enti preposti al controllo delle regole di condotta applicabili nell'ambito del Gruppo; allo stesso competono altresì il presidio sull'applicazione del Codice Anticorruzione nonchè le relative proposte di aggiornamento o modifica.

Linee di Indirizzo Gestione delle Segnalazioni - Whistleblowing

In sintonia con l'auspicio successivamente formulato dal Comitato per la Corporate Governance nell'ultima edizione del Codice di Autodisciplina emanata a luglio 2015 (nonchè in conformità alla Raccomandazione n. 4 del Comitato Flick), nella riunione del 18 marzo 2015 il Consiglio di Amministrazione ha approvato, sempre nel quadro delle iniziative volte a rafforzare il sistema di Governance del Gruppo, la specifica disciplina "Linee di Indirizzo Gestione delle Segnalazioni" al fine di definire e descrivere il processo di gestione delle segnalazioni, qualificate o anonime, da parte di chiunque si trovi a conoscenza di fatti contrari alla legge o alle normative interne del Gruppo. Al riguardo sono stati istituiti specifici canali dedicati al fine di incoraggiare l'invio di segnalazioni, assicurando al contempo massima tutela e riservatezza per il soggetto segnalante.

Il Consiglio ha inoltre approvato la conseguente costituzione del Comitato Segnalazioni, preposto alla gestione di tutte le segnalazioni ricevute afferenti il Gruppo Finmeccanica, nelle diverse fasi di istruttoria, reporting e monitoraggio degli action plan posti in essere per la risoluzione delle eventuali anomalie riscontrate.

________________________________________________________________________

Il Comitato è composto dai Responsabili delle seguenti Unità organizzative: Group Internal Audit; Legale, Affari Societari e Compliance; Amministrazione, Finanza e Controllo; Risorse Umane e Organizzazione; Sicurezza.

Direttiva sulla gestione delle attività negoziali

Nell'ambito del descritto percorso di rafforzamento dei principi cardine di correttezza e trasparenza, particolare importanza riveste l'emanazione - in data 30 marzo 2015 - della Direttiva sulla gestione delle attività negoziali, che introduce una serie di regole cui devono attenersi tutti i soggetti coinvolti nelle attività chiave relative all'approvvigionamento di beni e servizi del Gruppo e all'esecuzione di lavori, in particolare attraverso: una selezione dei fornitori subordinata all'esperimento di procedure competitive, ad eccezione di alcune ipotesi tassative individuate dalla stessa Direttiva; l'attenzione dedicata ai requisiti di affidabilità e onorabilità dei fornitori, senza per questo ostacolare la più ampia partecipazione degli operatori presenti sul mercato; il principio della job rotation del personale adibito alle attività di procurement; regole più stringenti a presidio della segregazione dei poteri; ulteriori presidi a tutela di un approccio al mercato "etico", sostenibile e pienamente conforme alle leggi vigenti nonchè alle prescrizioni del Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ex D. Lgs. 231/01 e del Codice Etico.

• Commissione Acquisti, costituita nel quadro della commentata Direttiva e composta da un rappresentante dell'u.o. Legale Affari Societari e Compliance di Finmeccanica, dal Responsabile della Business Unit Acquisti di Finmeccanica Global Services S.p.A., dal Responsabile dell'u.o. Legale Affari Societari e Compliance di Finmeccanica Global Services S.p.A., nonchè dai Responsabili Acquisti delle Società Operative/Divisioni. Tra le principali aree di attività e responsabilità della Commissione: definire gli indirizzi e monitorare le iniziative finalizzate all'ottimizzazione dei processi di acquisto e di gestione della catena di fornitura del Gruppo; presidiare il sistema di qualificazione dei fornitori/appaltatori; effettuare le verifiche per valutare l'inserimento dei fornitori/appaltatori nella c.d. Black List di Gruppo. La Commissione si riunisce di norma con frequenza mensile ovvero allorchè circostanze straordinarie ne richiedano la convocazione.

TABELLA 1: INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI

________________________________________________________________________

Partecipazioni rilevanti nel capitale sociale

AZIONISTI % di possesso
su capitale ordinario
e su capitale votante
Ministero dell'Economia e delle Finanze 30,204
Libyan Investment Authority (1) 2,010
Norges Bank (2) 2,031
  • (1) Aggiornamento della denominazione [già "Libyan Investement Authority (Arab Bkg Corp / Libyan Inves, Man)"] a seguito di comunicazione ex art. 83-sexies del D.Lgs. 58/98 per la partecipazione all'assemblea 2014 (record date: 29 aprile 2014).
  • (2) Modello 120A del 25 settembre 2015 (data operazione 23 settembre 2015) relativo a possesso di partecipazione detenuta a titolo di proprietà.

TABELLA 2:STRUTTURA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E DEI COMITATI

Co
ig
l
io
d
i
Am
in
is
ion
ien
io
2
0
1
4-
2
0
1
6
tra
tr
ns
m
e
n
z
ina
'A
1
5 m
io
2
0
1
4
da
l
l
b
lea
de
l
to
no
m
sse
m
ag
g
Co
m
Co
n
R
e
**
i
ta
to
l
lo
tro
isc
i
h
*
Co
No
i
ta
to
m
in
m
e
*
Co
Re
mu
i
ta
to
m
ion
ne
ra
e
z
*
Co
m
An
Sc
In
ter
na
**
i
ta
to
l
is
i
a
i
en
ar
ion
l
i
z
a
*
Ca
ica
r
Co
i
t
mp
on
en
ta Pr
Da
im
ina
No
a
m
iv
i
Es
t
ecu
No
n Es
iv
i
t
ecu
Ind
i Co
ipe
nd
ent
dic
e
Ind
ipe
i TU
nd
ent
F
Pr
ese
nz
e
C
d
A
*
A
ltr
i
inc
ic
i
h
ar
**
ti
n
e
n
o
p
m
o
C
e
z
n
e
*
s
e
r
P
ti
n
e
n
o
p
m
o
C
e
z
n
e
*
s
e
r
P
ti
n
e
n
o
p
m
o
C
e
z
n
e
*
s
e
r
P
ti
n
e
n
o
p
m
o
C
e
z
n
e
*
s
e
r
P
Pre
i
den
te
s
i D
G
iov
ann
E
G
E
N
N
A
R
O
0
4
/
0
7
/
2
0
1
3
X 1
4
/
1
4
0
Am
De
leg
ato
m.
e
D
ire
tto
re
Ge
le
ne
ra
Ma
uro
O
M
R
E
T
T
I
1
5
/
0
5
/
2
0
1
4
X 1
4
/
1
4
0
Am
in
ist
rat
m
ore
Gu
i
do
A
L
P
A
1
5
/
0
5
/
2
0
1
4
X X X 1
3
/
1
4
0 M /
8
6
P 3
/
3
Am
in
ist
rat
m
ore
Ma
ina
E
lv
ira
r
C
A
L
D
E
R
O
N
E
1
5
/
0
5
/
2
0
1
4
X X X 1
3
/
1
4
0 M 2
/
3
M 3
/
6
Am
in
ist
rat
m
ore
e
d
dep
de
Le
In
nt
a
en
Di
tor
rec
Pa
lo
o
(°)
C
A
N
T
A
R
E
L
L
A
0
4
/
0
5
/
2
0
1
1
X X X 1
3
/
1
4
0 P 7
/
8
Am
in
ist
rat
m
ore
A
S
S
'
Ma
D
U
rta
1
5
/
0
5
/
2
0
1
4
X X X 1
4
/
1
4
1 M 3
/
3
P 3
/
3
in
ist
Am
rat
m
ore
les
dro
A
san
D
E
N
I
C
O
L
A
5
5
1
/
0
/
2
0
1
4
X X X 1
4
/
1
4
0 M 6
/
6
M 3
/
3
Am
in
ist
rat
m
ore
(°)
io
G
O
Da
F
R
I
E
R
I
r
0
4
/
0
/
2
0
1
3
7
X X X 1
2
/
1
4
3 M 2
/
3
P /
6
6
Am
in
ist
rat
m
ore
br
iz
io
A
Fa
L
N
D
I
1
5
/
0
5
/
2
0
1
4
X X X 1
3
/
1
4
3 M /
8
7
M 2
/
3
in
ist
Am
rat
m
ore
(°)
i
lv
ia
S
M
E
R
L
O
5
0
4
/
0
/
2
0
1
1
X X X 1
4
/
1
4
3 M 8
/
8
M 3
/
3
in
ist
Am
rat
m
ore
(°)
ina
Ma
R
U
B
I
N
I
r
1
5
/
0
5
/
2
0
1
4
X X X 1
3
/
1
4
0 M 3
/
3
M 6
/
6
iun
ion
i sv
Nu
me
ro
r
'es
lte
du
nte
l
o
ra
erc
iz
io
2
0
1
5:
C d
A:
1
4
Co
ita
to
m
Co
l
lo
R
ntr
o
e
isc
h
i:
8
Co
ita
to
m
le
No
p
er
m
ine
3
:
Co
ita
to
m
Re
mu
ne
la
p
er
ion
6
raz
e:
Co ita
An
to
m
l
is
i
Sc
i
a
en
ar
Int
ern
az
ion
l
i:
3
a

Quorum richiesto per la presentazione di liste in occasione della nomina del CdA: 1% del capitale sociale con diritto di voto nell'Assemblea Ordinaria

NOTE

▫ Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

* Ogni assenza alle riunioni del CdA o dei Comitati risulta debitamente giustificata.

** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di Amministratore o Sindaco ricoperti dagli Amministratori in altre società quotate in mercati regolamentati (anche esteri), in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni. Nella Relazione gli incarichi sono indicati per esteso.

*** In questa colonna è indicata l'appartenenza del membro del CdA al Comitato (P/Presidente, M/Membro).

(°) Amministratore nominato attraverso lista presentata dalla minoranza.

TABELLA 3:STRUTTURA DEL COLLEGIO SINDACALE

Co
l
leg
io
S
in
da
le
(
ien
io
2
0
1
5-
2
0
1
7
)
tr
ca
n
ina
da
l
l
'A
b
lea
de
l
l
'1
1 m
io
2
0
1
5
to
no
m
sse
m
ag
g
Ca
ica
r
Co
i
t
mp
on
en
im
ina
Da
Pr
No
ta
a
m
In
d
i Co
ip
de
t
en
n
ice
d
Pa
ip
ion
l
le
tec
r
az
e a
iun
ion
i
io **
Co
de
l
l
leg
r
Pa
ip
ion
l
le
tec
r
az
e a
iun
ion
i
C.
A.
de
l
d.
r
**
Nu
l
i
tr
me
ro
a
inc
i *
ic
h
ar
Pr
i
de
nte
es
icc
do
l
R
Ra
ar
u
B
A
U
E
R
*
1
6
/
0
5
/
2
0
1
2
X 1
9
/
1
9
1
3
/
1
4
0
S
in
da
f
fet
ivo
E
t
co
icc
l
ò
A
A
*
N
B
R
I
N
I
o
1
/
0
5
/
2
0
1
2
6
X 1
8
/
1
9
1
4
/
1
4
0
S
in
da
f
fet
ivo
E
t
co
ig
i
C
O
S
Lu
R
I
1
1
/
0
5
/
2
0
1
5
X 1
0
/
1
0
/
6
6
0
S
in
da
E
f
fet
ivo
t
co
Fr
P
E
R
R
I
N
I
an
ce
sco
1
1
/
0
5
/
2
0
1
5
X 9
/
1
0
6
/
6
1
in
da
f
fet
ivo
S
E
t
co
ie
la
Da
S
A
V
I
n
1
1
/
0
5
/
2
0
1
5
X 9
/
1
0
5
/
6
0
S
in
da
Su
len
te
co
p
p
ia
C
O
O
M
Te
U
M
ar
res
a
1
1
/
0
5
/
2
0
1
5
-- -- -- 0
S
in
da
Su
len
te
co
p
p
Ste
fan
O
*
F
I
R
I
N
I
o
1
/
0
5
/
2
0
1
2
6
-- -- -- 1
Nu
iun
ion
i s
l
te
me
ro
r
vo
du
l
'es
iz
io
2
0
1
5:
te
ra
n
er
c
1
9
Q
ic
h
ies
la
ion
d
i
l
is
in
ion
de
l
la
ina
de
l
Co
l
leg
io
S
in
da
le:
1
%
de
l c
i
le
ia
le
d
ir
i
d
i v
to
taz
te
ta
t
to
to
r
p
er
p
re
sen
e
oc
ca
s
e
no
m
ca
ap
so
c
co
n
o
uo
ru
m
l
l
'A
b
lea
Or
d
in
ia
ne
sse
m
ar

NOTE

  • * Sindaco nominato attraverso lista presentata dalla minoranza.
  • ** Ogni assenza alle riunioni risulta debitamente giustificata.
  • *** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di componente dell'organo di controllo (ex art. 144-terdecies, comma 1, Reg. Emittenti) ricoperti in altri emittenti.L'elenco completo degli incarichi di amministrazione e controllo (ex art. 144-terdecies, comma 2, Reg. Emittenti) è pubblicato dalla Consob sul proprio sito internet ai sensi dell'art. 144-quinquiesdecies Reg. Emittenti.

TABELLA 4:SINDACI CESSATI DALLA CARICA NEL CORSO DELL'ESERCIZIO 2015

S
in
da
i c
i
da
l
la
ica
in
da
1
1 m
io
2
0
1
5
t
ta
c
ess
a
ca
r
ag
g
Ca
ica
r
Co
i
t
mp
on
en
Da
Pr
im
No
ina
ta
a
m
In
d
i Co
ip
de
t
en
n
d
ice
Pa
ip
ion
l
le
tec
r
az
e a
iun
ion
i
de
l
Co
l
leg
io
r
**
Pa
ip
ion
l
le
tec
r
az
e a
iun
ion
i
de
l
C.
d.
A.
r
**
In
ica
f
ino
ca
r
a
S
in
da
E
f
fet
ivo
t
co
°
M
i
l
io
F
R
A
T
I
N
O
au
r
2
9
/
0
4
/
2
0
0
9
X 9
/
9
6
/
8
1
1
/
0
5
/
2
0
1
5
S
in
da
f
fet
ivo
E
t
co
S
i
lva
O
A
O
°
M
N
T
L
D
no
2
3
/
0
5
/
2
0
0
6
X 9
/
9
8
/
8
1
1
/
0
5
/
2
0
1
5
S
in
da
E
f
fet
ivo
t
co
Eu
io
P
I
N
T
O
°
g
en
1
/
0
5
/
2
0
1
2
6
X 8
/
9
7
/
8
1
1
/
0
5
/
2
0
1
5
S
in
da
Su
len
te
co
p
p
inc
O
°
V
L
I
M
N
E
en
zo
1
/
0
5
/
2
0
1
2
6
-- -- -- 1
1
/
0
5
/
2
0
1
5
Nu
iun
ion
i s
l
du
l
'es
iz
io
2
0
1
5:
9
te
te
me
ro
r
vo
ra
n
er
c
Q
ic
ies
ion
i
is
in
ion
ina
Co
io
S
in
1
i
ia
ir
i
i v
h
la
d
l
de
l
la
de
l
l
leg
da
le:
%
de
l c
le
le
d
d
to
taz
te
ta
t
to
to
uo
ru
m
r
p
er
p
re
sen
e
oc
ca
s
e
no
m
ca
ap
so
c
co
n
o
l
l
'A
b
lea
Or
d
in
ia
ne
sse
m
ar

NOTE

° Sindaco nominato attraverso lista presentata dall'azionista di maggioranza.

** Ogni assenza alle riunioni risulta debitamente giustificata.

Talk to a Data Expert

Have a question? We'll get back to you promptly.