Annual Report • Jun 21, 2018
Annual Report
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Costruire un mondo più pulito e disegnare un futuro di migliore qualità per le prossime generazioni, osservando il più alto senso di responsabilità sociale verso il territorio, la società e l'ambiente nella diffusione dellaculturadellamobilitàecosostenibile.
La nostra mission offre un contributo tangibile a questo ambizioso obiettivo: da oltre 60 anni forniamo risposte concrete ed efficaci alle problematiche di sostenibilità ambientale attraverso la commercializzazione e l'installazione di sistemi di alimentazione per autotrazione che utilizzano combustibili alternativi menocostosierispettosidell'ambiente.
Tecnologia, innovazione, rispetto per il pianeta e per l'essere umano sono i valori attraverso i quali, quotidianamente, trasformiamo il presente nel futuro che desideriamo.
| Profilo | |
|---|---|
| LETTERA AGLI AZIONISTI | 4 |
| BILANCIO SINTETICO 2016 | 7 |
| LA STRUTTURA DEL GRUPPO | 8 |
| ORGANI SOCIALI | 9 |
| LA STRUTTURA SOCIETARIAAL 31 DICEMBRE 2016 | 12 |
| FATTI DI RILIEVO DELL'ESERCIZIO | 13 |
| Landi Renzo e Il Futuro |
16 |
| Continuità Aziendale | 17 |
| Evoluzione Aziendale | 19 |
| Innovazione, Ricerca e Sviluppo | 20 |
| Qualità | 21 |
| Le Relazioni con gli Stakeholder |
23 |
| Risorse Umane | 24 |
| Formazione | 26 |
| Salute, Sicurezza e Ambiente | 27 |
| Azionisti e Mercati Finanziari | 30 |
| Relazione sulla Gestione |
32 |
| Nota Metodologica | 33 |
| Andamento della Gestione | 35 |
| Prospetto di Raccordo tra i Dati del Bilancio della Capogruppo | |
| e i Dati del Bilancio Consolidato | 43 |
| Le Società del Gruppo Landi | 44 |
| Altre Informazioni | 50 |
| Fatti di Rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'Esercizio e Prevedibile Evoluzione della Gestione |
58 |
| Proposta di Approvazione del Bilancio e di Destinazione del Risultato d'Esercizio | 60 |
|---|---|
| ALLEGATO | |
| Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari | 61 |
| Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2016 |
118 |
| Situazione Patrimoniale -Finanziaria Consolidata | 119 |
| Conto Economico Consolidato | 120 |
| Conto EconomicoComplessivo Consolidato | 121 |
| Rendiconto Finanziario Consolidato | 122 |
| Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto Consolidato | 123 |
| Note Illustrative | 124 |
| ALLEGATI | |
| Attestazione del Bilancio Consolidato ai sensi dell'art. 154-bis del D. Lgs. 58/98 | 206 |
| Relazione della Società di Revisione | 207 |
| Bilancio Separato al 31 dicembre 2016 |
210 |
| Situazione Patrimoniale - Finanziaria | 211 |
| Conto Economico | 212 |
| Conto Economico Complessivo | 213 |
| Rendiconto Finanziario | 214 |
| Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto | 215 |
| Note Illustrative | 216 |
| ALLEGATI | |
| Attestazione del Bilancio d'Esercizio ai sensi dell'art. 154-bis del D. Lgs. 58/98 | 292 |
| Relazione della Società di Revisione | 293 |
| Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli Azionisti | 297 |
|---|---|
Cari Azionisti,
il 2016 è stato caratterizzato dal perdurare del clima di difficoltà, già emerso nel biennio precedente, che ha contraddistinto il settore in cui opera il nostro Gruppo. Ciò nonostante, non è mia intenzione ripetermi nelle considerazioni e nei commenti già espressi lo scorso anno.
Trovo invece opportuno rendervi partecipi delle ragioni che mi spingono a guardare con fiducia al futuro.
Come ben sapete le tematiche ecologiche ed il rispetto dell'ambiente sono sempre più importanti nella vita quotidiana delle nostre società, non solo in Italia ed in Europa, ma ormai in tutto il mondo.
In questo contesto le policies internazionali si stanno orientando con velocità e attenzione crescenti verso azioni più radicali contro l'inquinamento atmosferico: è giunta proprio a fine 2016, nell'ambito della sesta riunione biennale del C40, l'organizzazione che riunisce i sindaci dei principali agglomerati urbani del pianeta, la notizia di un possibile stop definitivo entro il 2025 alla circolazione dei veicoli diesel, annunciato da città quali Parigi, Atene, Madrid e Città del Messico. E' lecito attendersi che molte altre metropoli o intere nazioni seguiranno tale orientamento.
Il maggior livello di attenzione sulle tematiche ambientali, le conseguenti azioni politiche nonché le innovazioni tecnologiche in corso, stanno producendo molti elementi di discontinuità nel settore Automotive, che a nostro avviso saranno ancora più evidenti nel 2017 e negli anni successivi. Nonostante siano in forte aumento le immatricolazioni di auto ibride ed elettriche, è corretto evidenziare che anche i sistemi di alimentazione a Metano e GPL rimangono un'importantissima opzione alternativa in molti paesi, sia europei che extra-europei, in particolare su alcuni segmenti del mercato. Vale inoltre la pena osservare la crescita del numero di modelli alimentati a GPL, Metano e LNG sia nel segmento passenger cars che in quello Medium & Heavy Duty e veicoli speciali (bus e compattatori in primis).
Siamo pertanto sempre più convinti che le diverse forme di alimentazione a gas rimangano un'opzione molto efficace per rispondere alla domanda attuale e futura di alternative alle motorizzazioni diesel.
E' inoltre importante osservare come recentemente siano anche emersi nuovi tipi di alimentazione, quali il biometano, LNG (il metano liquido) e l'idrogeno, che avranno uno spazio sempre più importante in futuro, e sui quali il nostro Gruppo ha già avviato importanti progetti di ricerca e sviluppo.
La rilevanza sempre maggiore delle forme di alimentazione alternative al diesel ed alla benzina è confermato anche dalle politiche normative pubbliche. Non da ultimo, il recepimento da parte dei vari Governi della Direttiva Europea DAFI rivolta ad implementare nei prossimi anni l'infrastruttura di rifornimento dei carburanti alternativi, è ulteriore testimonianza della comune convinzione che il gas per autotrazione rappresenti un'opzione concreta per il futuro. Tale orientamento potrà positivamente influenzare anche la produzione e commercializzazione di compressori metano per stazioni di
rifornimento, dove il Gruppo è da anni presente attraverso la società SAFE S.p.A.
Alla sempre maggiore attenzione per il rispetto dell'ambiente si aggiunge il fattore della convenienza economica anche se nell'ultimo triennio, con la riduzione del costo dei carburanti tradizionali, si è ridotto il risparmio della clientela finale nell'utilizzo dei carburanti alternativi. A questo proposito dobbiamo rilevare come il rialzo del prezzo del greggio possa rappresentare un ulteriore stimolo in molte aree geografiche per la scelta di vetture alimentate a gas.
Come già evidenziato, è opinione condivisa che il 2017 e gli anni a venire rappresenteranno per il settore Automotive un periodo di forte discontinuità. Il nostro Gruppo è pronto, con le sue competenze tecnologiche e capacità di innovazione, a giocare un ruolo da protagonista in questo contesto.
Con l'obiettivo di farci trovare pronti ai cambiamenti che ci attendono ho ritenuto di farmi affiancare in questo percorso dal Dott. Cristiano Musi, un professionista di comprovata esperienza, dinamicità e successo, al quale il Consiglio di Amministrazione ha affidato il ruolo di Direttore Generale e, subordinatamente alle necessarie delibere, anche quello di futuro Amministratore Delegato. Il suo compito è quello di avviare un piano di risanamento e rilancio del Gruppo, che passerà attraverso una revisione delle strategie ed un processo di miglioramento operativo, che dovrà portare ad una struttura efficiente ed efficace, in grado di ottenere risultati in linea con le best practice del settore Automotive.
In sintesi, tutti questi elementi mi portano a ritenere che il settore, e quindi il Gruppo di cui voi stessi siete parte, possa avviare una fase di rilancio e tornare alla redditività. E' un'opinione che condivido con tutto lo staff del nostro Gruppo, convinti che dobbiamo essere sempre più proattivi e pronti al cambiamento per farci trovare preparati a cogliere le opportunità che il mercato ci offrirà.
Ci sentiamo pronti alle nuove sfide che ci attendono, determinati come non mai, con la speranza che la mia fiducia di oggi possa essere anche la Vostra.
Il Presidente e Amministratore Delegato Stefano Landi
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| INDICATORI ECONOMICI | 2014 | 2015 | 2016 |
| Ricavi | 233.213 | 205.522 | 184.242 |
| Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted (1) | 18.293 | 5.770 | 2.743 |
| Margine operativo lordo (EBITDA) | 18.293 | -1.284 | -2.902 |
| Margine operativo netto (EBIT) | 2.572 | -26.901 | -18.920 |
| Risultato ante imposte | -108 | -32.673 | -23.126 |
| Risultato netto del Gruppo e dei terzi | -1.744 | -35.587 | -26.004 |
| Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted / Ricavi | 7,8% | 2,8% | 1,5% |
| Risultato netto del Gruppo e dei terzi / Ricavi | -0,7% | -17,3% | -14,1% |
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| SITUAZIONE PATRIMONIALE | 2014 | 2015 | 2016 |
| Immobilizzazioni nette ed altre attività non correnti | 125.157 | 104.856 | 96.967 |
| Capitale di funzionamento (2) | 47.455 | 38.317 | 36.442 |
| Passività non correnti (3) | -17.290 | -11.899 | -12.611 |
| CAPITALE INVESTITO NETTO | 155.322 | 131.274 | 120.798 |
| Posizione finanziaria netta (Disponibilità) (4) | 47.246 | 59.459 | 75.716 |
| Patrimonio netto | 108.076 | 71.815 | 45.082 |
| FONTI DI FINANZIAMENTO | 155.322 | 131.274 | 120.798 |
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| PRINCIPALI INDICATORI | 2014 | 2015 | 2016 |
| ROI (EBIT (5)/Capitale investito netto medio di periodo) | 1,6% | -17,1% | -14,0% |
| Indebitamento finanziario netto / Patrimonio netto | 43,7% | 82,8% | 168,0% |
| Indebitamento finanziario netto / EBITDA adjusted | 2,58 | 10,3 | 27,60 |
| Investimenti lordi materiali ed immateriali | 13.799 | 15.523 | 9.376 |
| Personale (puntuale) | 910 | 846 | 781 |
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| FLUSSI DI CASSA | 2014 | 2015 | 2016 |
| Flusso di cassa operativo | 20.060 | 4.185 | -6.104 |
| Flusso di cassa per attività di investimento | -13.370 | -15.223 | -9.144 |
| FREE CASH FLOW | 6.690 | -11.038 | -15.248 |
(1) I dati includono la contabilizzazione di oneri non ricorrenti per Euro 7.054 migliaia nel 2015 e per Euro 5.645 migliaia nel 2016. (2) È dato dalla differenza fra Crediti commerciali, Rimanenze, Lavori in corso su ordinazione, Altre attività correnti e Debiti commerciali, Debiti tributari, Altre passività correnti
(3) Sono date dalla somma di Passività fiscali differite, Piani a benefici definiti per i dipendenti e Fondi per rischi ed oneri (4) La posizione finanziaria netta è calcolata secondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006
(5) Il Margine Operativo Netto (EBIT) è rappresentato dal risultato economico al lordo della gestione finanziaria e delle imposte
La struttura del Gruppo è invariata rispetto al 31 dicembre 2015; si segnala l'aumento della percentuale di partecipazione nella società Emmegas S.r.l. che passa dal 70% al 100%, a seguito della sottoscrizione da parte della Capogruppo Landi Renzo S.p.A. dell'intero capitale sociale in conseguenza del suo azzeramento per perdite di periodo.
Si segnala, inoltre, la riduzione della percentuale di partecipazione, che passa dal 100% al 74%, nella società Officine Lovato Private Limited da parte della società Lovato Gas S.p.A. a seguito della cessione di una quota del capitale sociale ad uno storico partner indiano.
L'Assemblea degli Azionisti della Capogruppo Landi Renzo S.p.A. del 29 aprile 2016 ha nominato il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale per il triennio 2016 - 2018, e quindi sino all'Assemblea di approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2018.
Al 31 dicembre 2016 le cariche sociali risultano così attribuite:
| Consiglio di Amministrazione | |
|---|---|
| Presidente e Amministratore Delegato | Stefano Landi |
| Presidente Onorario - Consigliere | Giovannina Domenichini |
| Consigliere esecutivo | Claudio Carnevale |
| Consigliere | Silvia Landi |
| Consigliere | Angelo Iori |
| Consigliere | Anton Karl |
| Consigliere Indipendente | Sara Fornasiero (*) |
| Consigliere Indipendente | Ivano Accorsi |
| Direttore Generale | Cristiano Musi |
| Collegio Sindacale | |
| Presidente del Collegio Sindacale | Eleonora Briolini |
| Sindaco Effettivo | Massimiliano Folloni |
| Sindaco Effettivo | Diana Rizzo |
| Sindaco Supplente | Filomena Napolitano |
| Sindaco Supplente | Andrea Angelillis |
| Comitato Controllo e Rischi | |
| Presidente | Sara Fornasiero |
| Membro del Comitato | Ivano Accorsi |
| Membro del Comitato | Angelo Iori |
| Comitato per la Remunerazione | |
| Presidente | Ivano Accorsi |
| Membro del Comitato | Sara Fornasiero |
| Membro del Comitato | Angelo Iori |
| Comitato per le Operazioni con Parti Correlate | |
| Membro del Comitato | Sara Fornasiero |
| Membro del Comitato | Ivano Accorsi |
| Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/01 | |
| Presidente | Jean-Paule Castagno |
| Membro dell'Organismo | Sara Fornasiero |
| Membro dell'Organismo | Enrico Gardani |
| Società di Revisione | PricewaterhouseCoopers S.p.A. |
| Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili | Paolo Cilloni |
(*) Il Consigliere riveste anche la carica di Lead Independent Director
Landi Renzo S.p.A. Via Nobel 2/4/6 42025 Corte Tegge – Cavriago (RE) – Italia Tel. +39 0522 9433 Fax +39 0522 944044 Capitale Sociale: Euro 11.250.000 C.F. e P.IVA IT00523300358
Il presente fascicolo è disponibile sul sito internet www.landirenzogroup.com
| Denominazione Sociale |
Sede | Valuta | Capitale sociale al 31 dicembre 2016 |
2016 Partecipazione diretta |
% di possesso al 31 dicembre Partecipazione indiretta |
Note |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Società Capogruppo | ||||||
| Landi Renzo S.p.A. | Cavriago (RE) | EUR | 11.250.000 | Soc. Capogruppo | ||
| Società consolidate con il metodo dell'integrazione globale | ||||||
| Landi International B.V. | Utrecht (Olanda) | EUR | 18.151 | 100,00% | ||
| Eurogas Utrecht B.V. | Utrecht (Olanda) | EUR | 36.800 | 100,00% | (1) | |
| Landi Renzo Polska Sp.Zo.O. |
Varsavia (Polonia) | PLN | 50.000 | 100,00% | (1) | |
| LR Industria e Comercio Ltda |
Espirito Santo (Brasile) | BRL | 4.320.000 | 99,99% | ||
| Beijing Landi Renzo Autogas System Co. Ltd |
Pechino (Cina) | USD | 2.600.000 | 100,00% | ||
| L.R. Pak (Pvt) Limited | Karachi (Pakistan) | PKR | 75.000.000 | 70,00% | ||
| Landi Renzo Pars Private Joint Stock Company |
Teheran (Iran) | IRR | 55.914.800.000 | 99,99% | ||
| Landi Renzo RO srl | Bucarest (Romania) | RON | 20.890 | 100,00% | ||
| Landi Renzo USA Corporation |
Wilmington - DE (USA) | USD | 3.067.131 | 100,00% | ||
| AEB S.p.A. | Cavriago (RE) | EUR | 2.800.000 | 100,00% | ||
| AEB America S.r.l. | Buenos Aires (Argentina) | ARS | 2.030.220 | 96,00% | (2) | |
| Eighteen Sound S.r.l. | Reggio Emilia | EUR | 100.000 | 100,00% | (2) | |
| Lovato Gas S.p.A. | Vicenza | EUR | 120.000 | 100,00% | ||
| Officine Lovato Private Limited |
Mumbai (India) | INR | 19.091.430 | 74,00% | (3) | |
| SAFE S.p.A. | S.Giovanni in Persiceto (BO) | EUR | 2.500.000 | 100,00% | ||
| Emmegas S.r.l. | Cavriago (RE) | EUR | 60.000 | 100,00% | ||
| Società collegate e controllate consolidate con il metodo del patrimonio netto | ||||||
| Krishna Landi Renzo India Private Ltd Held |
Gurgaon - Haryana (India) | INR | 118.000.000 | 51,00% | (4) |
(1) detenute da Landi International B.V.
(2) detenuta da AEB S.p.A.
(3) detenute da Lovato Gas S.p.A.
(4) joint venture societaria
Aprile In data 29 aprile 2016 l'Assemblea degli Azionisti ha, inter alia, deliberato:
quadro strategico nazionale per lo sviluppo del mercato dei combustibili alternativi nel settore dei trasporti e la realizzazione della relativa infrastruttura.
La finalità della Direttiva è di ridurre la dipendenza dal petrolio e attenuare l'impatto ambientale nel settore dei trasporti. La stessa stabilisce requisiti minimi per l'infrastrutturazione per i combustibili alternativi, da attuare grazie ai quadri strategici nazionali predisposti dagli Stati membri.
Il provvedimento comunitario è stato predisposto in attuazione della legge 9 luglio 2015 n. 114 recante delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione degli altri atti dell'Unione Europea – Legge di delegazione 2014 - ed è relativo alla sopra menzionata Direttiva 2014/94/UE (di cui all'allegato B della citata Legge delega) che, nell'ambito delle politiche della Ue sulla sostenibilità, prevede che gli Stati membri adottino un quadro strategico nazionale per lo sviluppo del mercato dei combustibili alternativi nel settore dei trasporti e per la realizzazione della relativa infrastruttura. Il Decreto è entrato definitivamente in vigore in data 14 gennaio 2017.
Il Consiglio di Amministrazione riunitosi in data 10 novembre 2016 ha altresì deliberato all'unanimità la nomina del Dott. Cristiano Musi a Direttore Generale della Società a far data dal 12 dicembre 2016 il quale, subordinatamente alle necessarie delibere, assumerà anche il ruolo di Amministratore Delegato. Il Dott. Cristiano Musi vanta una vasta esperienza in alcuni settori attigui a quello dell'Automotive e una significativa capacità manageriale maturata nel corso della sua carriera in posizioni apicali presso aziende operanti in molteplici settori.
Dicembre In data 12 dicembre è entrato in organico il Dott. Cristiano Musi al quale sono stati attribuiti i poteri di Direttore Generale dal Consiglio di Amministrazione tenutosi in data 30 dicembre; nel corso della stessa riunione è stato approvato l'aggiornamento del Piano Industriale 2016-2020.
Alla data del 31 dicembre 2016 tutti gli Istituti bancari hanno rilasciato specifiche waivers in relazione alla rilevazione dei parametri finanziari e al mancato pagamento delle rate di capitale dei mutui chirografari in scadenza nei mesi di novembre e dicembre 2016 mentre l'Assemblea degli Obbligazionisti del 30 dicembre 2016 ha modificato il regolamento del Prestito e rilasciato a sua volta waivers in riferimento al mancato pagamento della rata prevista al 31 dicembre 2016 nonché alla rilevazione dei parametri finanziari.
Continuità Aziendale, Evoluzione Aziendale Innovazione, RicercaeSviluppo, Qualità
Il Gruppo nel corso dell'esercizio 2016 ha subito una significativa contrazione dei ricavi rispetto all'esercizio precedente che ha comportato un risultato negativo pari ad Euro 26.004 migliaia ed un peggioramento della Posizione Finanziaria Netta che si attesta ad Euro – 75.716 migliaia.
Durante il secondo semestre dell'esercizio, in considerazione della struttura della posizione finanziaria nonché delle prospettive elaborate nell'ambito dell'aggiornamento del Piano Industriale, poi approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 30 dicembre 2016 (il "Piano Industriale"), è stato avviato un progetto di ottimizzazione della struttura finanziaria con il supporto di "Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A." in qualità di Advisor finanziario.
Il citato progetto di ottimizzazione ha comportato la definizione di un accordo con il ceto bancario (l'"Accordo di Ottimizzazione") che prevede, tra l'altro, lo spostamento della data di scadenza dell'indebitamento della Società e delle altre società controllate firmatarie dell'accordo al 2022, la rimodulazione delle rate di rimborso attraverso la previsione di rate di importo crescente in coerenza con gli obiettivi di generazione di cassa previsti dal Piano Industriale, la rimodulazione dei parametri finanziari più in linea con le prospettive industriali e le previsioni di realizzo del Gruppo nonché la conferma delle linee a breve termine fino al 2022 secondo le modalità e i termini di cui all'Accordo di Ottimizzazione e in ammontare coerente con le necessità previste dal Piano Industriale.
Si precisa che l'Accordo di Ottimizzazione risulta, alla data odierna, sottoscritto da tutte le banche ad eccezione di una banca, impegnata solo sul breve termine, che terminerà il suo iter approvativo in tempo utile per la pubblicazione del progetto di bilancio civilistico e del bilancio consolidato della Società al 31 dicembre 2016. La Società non è, alla data odierna, a conoscenza di fatti ed eventi che possano far ritenere che sussistano elementi ostativi alla positiva conclusione di tale iter autorizzativo e alla conseguente sottoscrizione di tale Accordo di Ottimizzazione da parte della medesima banca.
Contestualmente alla firma del citato Accordo di Ottimizzazione, gli azionisti di controllo si sono impegnati ad effettuare entro la data di efficacia dell'Accordo di Ottimizzazione un versamento in conto futuro aumento di capitale o in conto aumento di capitale della Capogruppo di complessivi Euro 8.866.500,00. Quale ulteriore misura di rafforzamento del capitale, l'Accordo di Ottimizzazione prevede che entro il 31 dicembre 2018 sia data esecuzione ad un aumento del capitale sociale per un importo complessivo di Euro 15.000.000,00 che, per quanto riguarda la parte di spettanza degli azionisti di controllo, verrà eseguito mediante conversione del suddetto versamento in conto futuro aumento di capitale.
Analogamente al succitato Accordo di Ottimizzazione con il ceto bancario sono state sottoposte agli obbligazionisti del Prestito alcune modifiche al regolamento dello stesso che riguardano, tra l'altro, il riscadenziamento del rimborso sulla base di rate di importo crescenti ed in linea con quanto previsto dall'Accordo di Ottimizzazione, la rimodulazione dei parametri finanziari anche alla luce delle risultanze del Piano Industriale, nonché una diminuzione temporanea del tasso d'interesse in relazione ai periodi che hanno inizio dalla data di pagamento del 30 aprile 2017 alla data di pagamento che cadrà il 30 giugno
2019 dall'attuale 6,10% al 5,50% su base annua.
L'assemblea degli obbligazionisti chiamata ad approvare la citata modifica del regolamento è fissata per il prossimo 30 marzo 2017 in prima convocazione.
La Società non è a conoscenza, alla data odierna, di fatti ed eventi che possano far ritenere che sussistano elementi ostativi alla favorevole conclusione della riunione assembleare degli obbligazionisti fissata per il 30 marzo 2017.
Ne consegue pertanto che la Società non ritiene che sussistano, ad oggi, fatti o elementi che possano far ritenere l'esistenza di criticità in merito all'adozione del presupposto della continuità aziendale quale principio di redazione della presente Relazione Finanziaria.
Dal 1954 Landi Renzo è protagonista della mobilità sostenibile.
GPL e Metano, rispettivamente con 26,5 e 23,5 milioni di veicoli circolanti nel mondo, sono di gran lunga le opzioni più diffuse nell'ambito delle soluzioni ecologiche per i trasporti; tecnologie che sono altresì distintive del know-how aziendale di Landi Renzo, caratterizzato dall'abbinamento tra ricerca ed eccellenza produttiva.
L'azienda declina la propria vocazione internazionale con una presenza sia diretta, nei principali mercati strategici, sia indiretta, in oltre 50 Paesi in tutti e cinque i continenti. La centralità delle tematiche ambientali evidenzia una crescente correlazione alla capacità del Gruppo di conquistare una posizione primaria a livello mondiale, grazie sia al continuo sviluppo tecnologico e qualitativo dei propri prodotti, che alla scelta di adottare un approccio flessibile al cliente, nonché alla determinazione nel coprire tutte le aree geografiche che esprimono potenzialità per il settore, attraverso una capillare commercializzazione delle tecnologie aziendali.
Le attività di Ricerca e Sviluppo, nel 2016, hanno beneficiato delle innovative attrezzature del nuovo Centro Tecnico; lo sviluppo di nuovi progetti resta coerente con la mission aziendale di contribuire alla mobilità sostenibile, riducendo le emissioni di inquinanti e di gas serra.
Il nuovo Centro Tecnico, in virtù dei suoi avanzati contenuti tecnologici, è stato anche utilizzato a titolo oneroso da primarie aziende del settore automotive per lo svolgimento di attività di testing.
Il sistema di gestione del gas va ad affiancare e ad integrare l'apparato di alimentazione originale del veicolo ed è, a tutti gli effetti, una soluzione avanzata che permette il rispetto degli obiettivi di riduzione delle emissioni inquinanti a parità di performance.
Gli sviluppi avvengono seguendo due linee principali: da un lato il miglioramento qualitativo dei singoli componenti e, dall'altro, l'integrazione ottimale degli stessi nel sistema motore del veicolo, con la finalità di generare nuove soluzioni tecnologiche che il Gruppo tutela tramite la registrazione dei propri brevetti anche a livello internazionale.
I principali componenti ed innovativi contenuti software che sono stati messi in produzione nel corso del 2016 sono:
Il mantenimento della storica leadership tecnologica, che contraddistingue da sempre l'azienda ed i suoi sistemi di conversione a gas, si fonda sulla continua revisione dei processi e sulla condivisione di idee e di esperienze. A questo proposito è proseguita l'evoluzione dei componenti di controllo del gas (quali ad esempio riduttori, iniettori, centraline, valvole ecc.), sfruttando sia lo sviluppo delle competenze tecniche interne che le nuove attrezzature di test disponibili presso il Centro Tecnico.
Sono state completate anche le attività di studio e progettazione, in sinergia con diverse case automobilistiche europee, volte alla realizzazione dei sistemi gas per i modelli rispondenti alle normative
sulle emissioni "Euro 6". In particolare, nel 2016 sono stati messi in produzione i sistemi conformi alla predetta normativa, destinati ad alcune delle principali case automobilistiche europee.
Su mercati diversi da quello europeo, in particolare India, Iran, Russia e Cina, proseguono le collaborazioni tecniche e commerciali con importanti car makers locali.
Sul versante dell'evoluzione tecnologica dei sistemi di compressione per stazioni di rifornimento a metano si evidenzia come la società del Gruppo SAFE S.p.A. stia attualmente svolgendo gli endurance test su una nuova linea di compressori caratterizzati da maggiore efficienza, affidabilità e facilità di manutenzione con conseguente riduzione dei consumi e dei costi operativi di gestione degli impianti.
Sono proseguite, infine, le collaborazioni con enti universitari e centri internazionali di ricerca su nuovi progetti di mobilità sostenibile.
Nel corso dell'anno il Gruppo ha capitalizzato costi per lo sviluppo di progetti innovativi per complessivi Euro 4.546 migliaia rispetto ad Euro 5.362 migliaia dell'anno 2015.
La soddisfazione dei clienti è sempre stata per Landi Renzo un driver trainante e un motivo di stimolo per il miglioramento continuo. Per sviluppare questo obiettivo, il Sistema Qualità di Landi Renzo è certificato sin dal 1996 secondo la norma ISO 9001.
L'azienda è in possesso da parecchi anni della certificazione ISO/TS 16949, norma che stabilisce i requisiti dei Sistemi Qualità aziendali propri del settore automobilistico e concepita come strumento di miglioramento continuo dei Sistemi Qualità, sulla base del documento prodotto dall'IATF (International Automotive Task Force - associazione che riunisce i rappresentanti delle diverse unioni nazionali fra industrie automobilistiche); la specifica tecnica ISO/TS 16949 pone particolare enfasi sugli aspetti della prevenzione di difettosità, già a partire dalla progettazione, e soprattutto alla fase di pianificazione ed integrazione con lo scopo di aderire alla piena conformità delle richieste customer.
Nel 2006 il Sistema Qualità ISO 9001 è stato esteso alle officine autorizzate e ai rivenditori della Rete Italia Landi Renzo, al fine di garantire gli stessi standard qualitativi già adottati dal Gruppo, primo al mondo a raggiungere questo importante traguardo. Le certificazioni, che vengono regolarmente rinnovate, sono state rilasciate dal Bureau Veritas Quality International.
Nel 2014 il sistema qualità è divenuto "corporate", integrando le società del Gruppo AEB e Lovato Gas in quanto legal entity e gli stabilimenti di Vicenza e Cavriago come siti produttivi oggetto della specifica tecnica ISO/TS 16949. Nel luglio 2014 anche lo stabilimento produttivo di Tychy, in Polonia, dopo aver superato l'audit dell'ente preposto TUV, ha ottenuto la certificazione ISO/TS 16949.
La nuova emissione della ISO 9001:2015 e di seguito della IATF 16949:2015 hanno reso ancora più sfidanti gli obiettivi del Gruppo. L'orientamento all'analisi del rischio identifica nel Sistema Qualità il massimo strumento di prevenzione e tutela per tutto il business aziendale. Il futuro dei sistemi di gestione della qualità risiede nella comprensione dei bisogni e delle aspettative di tutte le parti coinvolte dando grande enfasi alla verifica sull'efficacia di tutti i processi. Questo nuovo orientamento garantirà un consolidamento dell'organizzazione aziendale verso i nuovi sfidanti obiettivi. Il passaggio e la transizione del Sistema Qualità di Landi Renzo a queste nuove norme avverrà nel prossimo esercizio. Si segnala, tuttavia, che nel corso degli ultimi esercizi il Gruppo ha sostenuto e accantonato costi di natura non ricorrente relativi ad accordi commerciali, anche per difettosità tecniche, siglati con alcuni clienti Automotive e riguardanti motorizzazioni non più in produzione.
Le Relazioni congli Stakeholder
Risorse Umane, Formazione Salute, Sicurezza eAmbiente Azionisti e Mercati Finanziari
Al 31 Dicembre 2016 il totale dei lavoratori dipendenti del Gruppo Landi Renzo è risultato pari a 781 addetti, contro gli 846 del 31 Dicembre 2015. In un contesto di mercato che rimane in una fase di criticità, tre società del Gruppo hanno utilizzato, per i dodici mesi dell'esercizio, ammortizzatori sociali difensivi uniti, nel primo semestre, ad una procedura di mobilità volontaria che ha portato ad una riduzione complessiva dell'organico di 65 unità (-7,7%) rispetto alla fine dell'anno precedente.
Nelle tabelle che seguono viene riportato, per le principali società e per area geografica, il numero dei dipendenti impiegati, non comprensivo dei lavoratori somministrati.
| Società | Al 31/12/2016 | Al 31/12/2015 | Al 31/12/2014 |
|---|---|---|---|
| Landi Renzo S.p.A. | 290 | 315 | 348 |
| A.E.B. S.p.A. | 100 | 111 | 126 |
| Lovato Gas S.p.A. | 91 | 99 | 108 |
| Emmegas S.r.l. | 6 | 6 | 13 |
| SAFE S.p.A. | 69 | 73 | 75 |
| Eighteen Sound S.r.l. | 43 | 44 | 43 |
| Società estere | 182 | 198 | 197 |
| Totale | 781 | 846 | 910 |
| Area geografica | Al 31/12/2016 | Al 31/12/2015 | Al 31/12/2014 |
|---|---|---|---|
| Italia | 599 | 648 | 713 |
| Europa (esclusa Italia) | 78 | 78 | 75 |
| Asia e Resto del Mondo | 74 | 82 | 80 |
| America | 30 | 38 | 42 |
| Totale | 781 | 846 | 910 |
Nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016, il costo del personale è stato pari ad Euro 36.364 migliaia, a fronte di un costo del personale pari ad Euro 43.854 migliaia sostenuto nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015. Si segnala che il dato riferito all'esercizio precedente era comprensivo di oneri straordinari non ricorrenti per Euro 3.058 migliaia, legati all'attività di razionalizzazione della forza lavoro nell'ambito delle procedure di solidarietà, CIGO e mobilità.
| Categoria Professionale | % |
|---|---|
| Dirigenti | 2% |
| Quadri | 10% |
| Impiegati | 50% |
| Operai | 38% |
| Totale | 100% |
| Età | % |
|---|---|
| fino a 35 anni | 23% |
| da 36 a 50 anni | 59% |
| oltre i 50 anni | 18% |
| Totale | 100% |
Organici distribuiti per titolo di studio:
| Titolo di studio | % |
|---|---|
| Laurea triennale/specialistica | 29% |
| Diploma di scuola media superiore / Qualifica |
43% |
| Licenza media | 28% |
| Totale | 100% |
| % |
|---|
| 77% |
| 10% |
| 7% |
| 6% |
| 100% |
La filosofia del Gruppo è da sempre improntata a valori di continuità e senso di appartenenza. Per questo si è sempre favorito il ricorso a forme contrattuali stabili e di lunga durata: a fine 2016, solo il 13% dei lavoratori è impiegato con contratto a tempo determinato e l'87% a tempo indeterminato; tale dato risulta ancora più elevato rispetto all'anno precedente con riferimento alla sola Italia, dove è occupata la maggior parte degli addetti, con una percentuale che sale al 99%.
Sia pur in un contesto fortemente instabile in cui gli inserimenti in organico sono stati legati esclusivamente alla necessità di sostituzione di competenze strategiche, sono state mantenute le relazioni con le Università e le Business School attraverso la partecipazione a job days e workshop presso i campus. Nel 2016 i giovani inseriti in stage sono stati 16, in diminuzione rispetto al trend degli anni precedenti, mentre sono stati 6 i giovani laureandi/neolaureati ai quali è stata offerta l'opportunità di collaborare a progetti aziendali di grande valore formativo, finalizzati all'arricchimento del loro curriculum di studi.
Nel corso del 2016 la Corporate University (di seguito "CU") ha continuato ad investire sullo sviluppo delle persone e sulla diffusione delle conoscenze, attraverso iniziative di rilievo nell'ambito di quattro College:
Il 2016 è stato caratterizzato da attività di formazione continua, di sviluppo delle competenze tecniche, di ruolo e trasversali. Il monte ore complessivo di formazione a fine anno è stato di 11.125 unità, rivolte al 63% circa degli addetti del Gruppo.
Nell'ambito del College Formazione e Addestramento è stata data importanza alla diffusione di competenze tecniche, anche grazie alle iniziative di formazione interna e alle attività legate alla diffusione della cultura della sicurezza e della qualità a tutti i livelli organizzativi. Grande importanza è stata data al perfezionamento delle competenze di ruolo sia per l'area commerciale che per l'area tecnica: percorsi formativi sulle principali technicalities per l'area sales e su tecnologie e materiali innovativi per l'area di sviluppo prodotti. Inoltre, in linea con gli anni precedenti, ampio spazio è stato dato alla formazione linguistica, sia in aula che in modalità di Formazione a Distanza (FaD).
Le iniziative di sviluppo manageriale (College First Class) si sono concentrate su due filoni principali:
sviluppo delle competenze specifiche connesse alle skills negoziali, comunicative e organizzative in lingua inglese;
formazione direzionale su hard e soft skills di alto livello tra cui pianificazione economica e di business, negoziazione avanzata, public speaking e creative problem solving.
Nell'ambito del College Installatori rivolto alle officine, nel 2016 sono state svolte 116 giornate di formazione coinvolgendo 642 tecnici installatori per un monte ore complessivo pari a 15.666. Il livello di soddisfazione si è mantenuto sugli standard di eccellenza degli anni precedenti e pari a 3,70 in una scala da 1 a 4.
Il Gruppo è costantemente impegnato a perseguire gli obiettivi di miglioramento della salute e sicurezza dei lavoratori mettendo a disposizione le risorse umane, strumentali ed economiche al fine di gestire in maniera ottimale la sicurezza e la protezione della salute del suo personale dipendente e di coloro che operano presso le diverse strutture.
Nel 2016 il principale impegno è stato quello relativo al rinnovo della certificazione di conformità del Sistema di Gestione Salute Sicurezza Ambiente (SGSSA).
In particolare, le attività sono state focalizzate sia nel verificare la corretta implementazione e sviluppo dei sistemi di gestione applicati (British Standard OHSAS 18001:2007 per Salute e Sicurezza; ISO 14001:2004 per l'Ambiente) e sia nell'effettuare sessioni di formazione sulle norme "Occupational Health and Safety Assessment Series" oltre che sui requisiti previsti dal D.Lgs. 81/08.
Il Sistema di Gestione Salute Sicurezza Ambiente è stato regolarmente sottoposto a verifica di sorveglianza, finalizzata al rinnovo, da parte dell'organismo di certificazione Bureau Veritas con contestuale conferma della sua efficacia e conformità alle previsioni normative in materia.
Le predette certificazioni hanno consentito di strutturare attività in materia di salute e sicurezza che non si limitano unicamente a garantire il rispetto della normativa cogente, ma che permettono di gestire e di migliorare in "modo sistemico" la sicurezza dei lavoratori attraverso l'identificazione dei pericoli, la valutazione dei rischi e l'individuazione delle modalità di controllo da parte dei responsabili.
Il monitoraggio dei processi di certificazione in materia di sicurezza sul lavoro ed in materia ambientale, intrapresi attualmente dalla Capogruppo e da Lovato Gas S.p.A., ha favorito lo sviluppo di un approccio a queste tematiche omogeneo ed organico nell'ambito dell'intero Gruppo.
In tal senso, un altro importante provvedimento organizzativo è stato la nomina di un unico Responsabile Servizio per la Prevenzione e Protezione (RSPP) per le società Landi Renzo S.p.A., A.E.B. S.p.A., Eighteen Sound S.r.l. ed Emmegas S.r.l., che ha consentito anche di omogeneizzare le valutazioni del rischio per tutti i processi lavorativi gestiti e di uniformare la sorveglianza sanitaria per tutti i lavoratori, indipendentemente dalla loro collocazione societaria.
L'attuale struttura del Servizio Prevenzione e Protezione è stata impostata su due livelli di attività: uno, affidato alle funzioni centrali, che stabiliscono gli indirizzi e le politiche, attuano il coordinamento ed il monitoraggio fornendo il supporto specialistico e di gestione tecnica, l'altro, affidato agli Addetti del Servizio Prevenzione e Protezione (ASPP) delle altre unità locali territoriali o Società, che attuano le linee di indirizzo ricevute tenendo conto delle specificità delle rispettive locations.
L'azione di coordinamento si esplica, in particolare, nella standardizzazione dei Dispositivi di Protezione Individuali (DPI), nella gestione dei relativi pareri tecnici in fase di acquisto, nell'elaborazione di una metodologia unificata di redazione dei Documenti di Valutazione dei Rischi, nell'erogazione del servizio di sorveglianza sanitaria sotto l'indirizzo della figura del Medico Competente e, a partire dal prossimo esercizio, di un Coordinatore dei Medici Competenti.
Attualmente, all'interno del Gruppo opera un team composto da 7 Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione dai Rischi, in possesso di specifica qualifica professionale e adeguato curriculum vitae, che provvede anche a proporre i programmi di formazione ed informazione dei lavoratori e ad elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali.
L'andamento degli indicatori di sicurezza (KPIs) del Gruppo relativi all'anno 2016 ha evidenziato un continuo miglioramento degli indicatori rispetto agli anni precedenti nonché il raggiungimento degli obiettivi stabiliti.
Il fenomeno infortunistico è valutato, come indicato nella tabella sottostante, attraverso i seguenti KPIs:
| INDICATORI DI SICUREZZA (KPIs) 2016 - GRUPPO LANDI RENZO | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| OBIETTIVI 2016 | RISULTATI 2016 | |||||||
| Indice di Incidenza (II) | ≤ 1,0 | 0,62 | ||||||
| Indice di Gravità (IG) | ≤ 0,5 | 0,03 | ||||||
| Indice di Frequenza (IF) | ≤ 5,0 | 3,87 |
Nel corso del 2016, si sono verificati 5 infortuni non gravi, dovuti essenzialmente a cause accidentali.
Il Gruppo pone una costante attenzione anche ai fattori di rischio che possono determinare l'insorgere di malattie professionali, attivando progetti finalizzati all'eliminazione o riduzione degli stessi quali le iniziative tese alla riduzione del rumore e dei disturbi muscoloscheletrici.
Si evidenzia che, a seguito delle visite mediche periodiche previste dall'art. 41 del D.Lgs. 81/2008, non sono emerse patologie imputabili all'attività professionale svolta dai lavoratori. Pertanto, anche nel 2016 il tasso di malattia professionale del Gruppo - calcolato come numero totale di casi di malattia professionale / numero totale di ore lavorate x 200.000 - è risultato pari a zero, invariato rispetto all'anno precedente.
Tutte le società del Gruppo sono classificate nel macrosettore denominato ATECO 4 ed il loro impatto ambientale può essere considerato poco rilevante, nel senso che non eseguono lavorazioni od attività che producano effetti ambientali con concentrazioni critiche o prossime ai limiti di legge, quali emissioni di fattori inquinanti nell'aria, consumi energetici, consumi di risorse idriche, ecc.
Ciò premesso, la politica ambientale del Gruppo è tesa ad operare per una riduzione continua degli effetti diretti ed indiretti sull'ambiente circostante, nel rispetto rigoroso delle norme comunitarie, nazionali e regionali in materia.
A tale proposito, si segnala come la produzione di energia da fonti rinnovabili rientri tra le scelte messe in campo. Infatti, significativi risparmi di energia primaria sono stati ottenuti attraverso gli impianti fotovoltaici installati sulle coperture degli edifici aziendali che, in 12 mesi di operatività, hanno prodotto 377.581 kWh riducendo, nel contempo, le emissioni di CO2 in atmosfera di 162,359 tonnellate.
Ogni società italiana del Gruppo, sulla base di quanto previsto dall'Accordo Stato Regioni del 20 dicembre 2011 in attuazione dell'art. 37 comma 2 del D.Lgs. 81/08, ha sviluppato un dettagliato piano di formazione sui temi della tutela, dell'igiene, della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro.
Le attività di training, destinate anche ai dipendenti di nuova assunzione, sono state focalizzate in modo particolare su: valutazione del rischio, sensibilizzazione circa i rischi specifici di ciascun sito, dispositivi di protezione individuali, primo soccorso, prevenzione incendi e utilizzo dei carrelli elevatori.
Il Gruppo Landi Renzo mantiene un dialogo costante con i propri azionisti attraverso una responsabile e trasparente attività di comunicazione svolta dalla funzione di Investor Relations e finalizzata ad agevolare la comprensione della situazione aziendale, la prevedibile evoluzione della gestione, le strategie del Gruppo e le prospettive del mercato di riferimento. A tale funzione è inoltre affidato il compito di organizzare presentazioni, eventi e Roadshow che consentano di instaurare una relazione diretta tra la comunità finanziaria ed il Top Management del Gruppo. Per ulteriori informazioni e per prendere visione dei dati economico-finanziari, delle presentazioni istituzionali, delle pubblicazioni periodiche, dei comunicati ufficiali e degli aggiornamenti sul titolo è possibile visitare la sezione Investor Relations nel sito www.landirenzogroup.com.
Di seguito viene data rappresentazione grafica dell'andamento del titolo Landi Renzo nel periodo 4 gennaio – 30 dicembre 2016 confrontato con l'andamento dell'indice FTSE Italia All-Share. Al 31 dicembre 2016 la capitalizzazione di Borsa risultava pari ad Euro 38.857.500.
Nota: Il grafico rappresenta l'andamento del Titolo dal 1° gennaio 2016 al 24 marzo 2017
Nel periodo 4 gennaio – 30 dicembre 2016 (ultimo giorno di contrattazione dell'anno 2016), il prezzo ufficiale del titolo Landi Renzo ha segnato un decremento del 53,7% passando da Euro 0,7465 ad Euro 0,3454. Nello stesso periodo l'indice relativo al segmento di riferimento, FTSE Italia All-Share, ha segnato un decremento del 7,1%.
Nella tabella che segue si riepilogano i principali dati azionari e borsistici dell'anno 2016, con evidenza altresì del valore di capitalizzazione di Borsa al 24 marzo 2017.
| Dati azionari e Borsistici (fonte Borsa Italiana S.p.A.) | 24 Marzo 2017 | Anno 2016 | Anno 2015 |
|---|---|---|---|
| Capitale sociale (euro) | 11.250.000 | 11.250.000 | |
| Numero di azioni che compongono il capitale Sociale | 112.500.000 | 112.500.000 | |
| Patrimonio netto del Gruppo e dei terzi (Euro) | 45.082.405 | 71.814.040 | |
| Risultato netto del Gruppo e dei terzi (Euro) | -26.003.527 | -35.587.437 | |
| Risultato per azione (Euro) | -0,22 | -0,31 | |
| Prezzo a fine esercizio | 0,3454 | 0,744 | |
| Prezzo massimo | 0,7575 | 1,249 | |
| Prezzo minimo | 0,2517 | 0,709 | |
| Capitalizzazione di Borsa a fine esercizio | 38.857.500 | 83.700.000 | |
| Capitalizzazione di Borsa al 24 marzo 2017 | 54.450.000 |
Tutte le azioni emesse sono state interamente versate.
Al 27 marzo 2017, i detentori di azioni ordinarie in misura superiore al 2% come previsto dalla normativa Consob, risultano essere:
| Azionista | 27 Marzo 2017 |
|---|---|
| Girefin S.p.A. | 54,667% |
| Gireimm S.r.l. | 4,444% |
| Aerius Investment Holding AG | 8,356% |
| Altri Mercato | 32,533% |
Il capitale sociale si compone di n. 112.500.000 azioni del valore nominale di Euro 0,10 per azione per complessivi 11.250.000,00 Euro.
Nota Metodologica
Andamento della Gestione
Prospetto di Raccordo tra i Dati del Bilancio della Capogruppo e i Dati del Bilancio Consolidato
Le Società del Gruppo Landi
AltreInformazioni
Fatti di Rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'Esercizio e Prevedibile Evoluzione della Gestione
Proposta di Approvazione del Bilancio e di destinazione del Risultato d'esercizio
RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2015 • LANDI RENZO LANDI RENZO • RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2015
La Relazione sulla gestione della Capogruppo e la Relazione sulla gestione consolidata sono state presentate in un unico documento, dando maggiore risalto, ove opportuno, alle questioni rilevanti per l'insieme delle società incluse nel consolidamento.
l'esercizio che si è concluso è stato caratterizzato da un significativo calo delle vendite, oltre il 10% rispetto all'anno precedente, che ha fortemente influenzato lo sviluppo e le attività del Gruppo in uno scenario economico generale e di mercato ancora negativo.
L'assesment del Piano Industriale 2016-2020, approvato dal Consiglio di Amministrazione, prevede una serie di azioni volte, da un lato, ad intervenire in tempi brevi sull'attuale modello organizzativo e in particolare sulla struttura dei costi per ridurre il punto di break-even, e dall'altro ad ottimizzare le competenze tecnologiche del Gruppo così da incidere sulle quote di mercato in particolare nei paesi e nei segmenti ritenuti a maggiore potenziale di crescita.
Sulla base di tale piano, è stato avviato ed implementato il progetto di ottimizzazione della struttura finanziaria finalizzato al miglioramento del livello di competitività del Gruppo e al raggiungimento della piena sostenibilità del business. Il suddetto progetto, le cui linee guida sono state sviluppate con il supporto dell'Advisor finanziario Mediobanca – banca di Credito Finanziario S.p.A., è stato predisposto in coerenza con il Piano Industriale approvato dal Consiglio di Amministrazione e sottoposto ad una Independent Business Review da parte di KPMG Advisory S.p.A.
A seguito di ciò, si è positivamente concluso il confronto con gli istituti bancari per il riscadenziamento del debito finanziario relativo alla componente bancaria. Infatti, alla data odierna, l'Accordo risulta sottoscritto da tutte le banche ad eccezione di una che terminerà il suo iter approvativo in tempo utile per la pubblicazione della Relazione Finanziaria della Società al 31 dicembre 2016. E' stata inoltre convocata l'Assemblea degli Obbligazionisti per il 30 marzo 2017 in riferimento alla componente obbligazionaria.
Il bilancio consolidato del Gruppo, chiuso al 31 dicembre 2016, riporta una perdita netta del Gruppo e dei terzi pari ad Euro -26.004 migliaia dopo aver conteggiato oneri non ricorrenti per Euro -5.645 migliaia, riferiti principalmente a diversi accordi commerciali correlati a difettosità tecniche di alcuni componenti di fornitura sul segmento Automotive che, per la loro specificità, non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività.
Al fine di fornire un'informativa comparativa supplementare relativamente ai risultati dell'esercizio 2016 nei confronti dei periodi precedenti, nella presente Relazione sulla Gestione sono riportati anche taluni dati adjusted, che non comprendono gli oneri non ricorrenti.
I ricavi delle vendite e delle prestazioni si sono attestati ad Euro 184.242 migliaia, con un decremento di Euro 21.280 migliaia ovvero in diminuzione del 10,4% rispetto all'anno 2015.
I risultati dell'esercizio 2016, nonostante i saving per complessivi Euro 4,4 milioni conseguiti sui costi del personale grazie al progressivo ridimensionamento dell'organico aziendale, sono influenzati negativamente, oltre che dalla sensibile riduzione del fatturato, anche dai sopra citati oneri non ricorrenti.
Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) adjusted è risultato positivo e pari ad Euro 2.743 migliaia (non rettificato negativo per Euro -2.902 migliaia) contro Euro 5.770 migliaia nel 2015 (non rettificato negativo per Euro -1.284 migliaia), registrando una diminuzione di Euro 3.027 migliaia.
Il Margine Operativo Netto (EBIT) è risultato negativo e pari ad Euro -18.920 migliaia contro Euro -26.901 migliaia nel 2015, registrando un recupero di Euro 7.981 migliaia. Gli ammortamenti e riduzioni di valore sono stati pari ad Euro 16.018 migliaia (Euro 15.439 migliaia, al netto di Euro 10.178 migliaia non ricorrenti, al 31 dicembre 2015).
La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2016, in sensibile miglioramento rispetto al 30 settembre 2016 quando era risultata negativa e pari ad Euro 87.065 migliaia, risulta negativa per Euro 75.716 migliaia contro una posizione finanziaria netta negativa al 31 dicembre 2015 pari ad Euro 59.459 migliaia.
Gli amministratori continuano a ritenere che il settore dei carburanti alternativi, sostenuto dai nuovi progetti presentati dalle case automobilistiche, nonché dai programmi di metanizzazione che i governi di diversi paesi continuano ad intraprendere, confermi buone aspettative per un futuro ancora più orientato all'etica ambientale, quindi ad una mobilità sostenibile ed ecocompatibile; con queste premesse il Gruppo ritiene altresì essenziale rafforzare le azioni di recupero dell'efficienza economica e finanziaria.
L'esercizio 2016 è stato caratterizzato dall'instabilità di alcuni mercati, in particolare in diversi paesi americani. Il segmento Settore Gas – sistemi per auto ha evidenziato una contrazione della domanda principalmente sul canale After Market con una dinamica negativa comune ai principali paesi di riferimento.
Per tali motivazioni, nel breve termine permangono condizioni di mercato difficili pur rimanendo il Gruppo confidente sulla validità delle assunzioni di sviluppo previste nel medio termine.
A fronte del mancato conseguimento dei risultati economici attesi, che ha influenzato la generazione di cassa della gestione ordinaria, è stato conferito mandato ad un primario Advisor finanziario per l'ottimizzazione e il riequilibrio della struttura finanziaria e di quella patrimoniale, con lo scopo di rendere coerente la struttura delle fonti finanziarie con gli obiettivi di crescita e sviluppo del Gruppo.
In tale contesto, inoltre, si è ritenuto prioritario il rafforzamento del management team societario attraverso l'ingresso, a decorrere dal 12 dicembre, di un Direttore Generale con l'incarico di identificare e implementare le linee guida di sviluppo del Gruppo, d'intesa con l'Amministratore Delegato, procedendo con l'elaborazione dei piani strategici, industriali e finanziari ed assumendo le responsabilità organizzative per garantire la gestione e lo sviluppo del business.
Nella tabella che segue si riporta l'evoluzione dei principali indicatori di performance economica con indicati i valori adjusted.
| (Migliaia di Euro) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 2016 | Non ricorrenti |
2016 ADJ | % | 2015 | Non ricorrenti |
2015 ADJ | % | Variazioni ADJ |
% | |
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni |
184.242 | 184.242 | 100% | 205.522 | 205.522 | 100% | -21.280 | -10,4% | ||
| Altri Ricavi e Proventi | 1.217 | 1.217 | 0,7% | 1.883 | 1.883 | 0,9% | -666 | -35,4% | ||
| Costi Operativi | -188.361 | -5.645 | -182.716 | -99,2% | -208.689 | -7.054 | -201.635 | -98,1% | 18.919 | -9,4% |
| Margine operativo lordo | -2.902 | 2.743 | 1,5% | -1.284 | 5.770 | 2,8% | -3.027 | -52,5% | ||
| Ammortamenti e riduzioni di valore |
-16.018 | -16.018 | -8,7% | -25.617 | -10.178 | -15.439 | -7,5% | -579 | 3,8% | |
| Margine operativo netto | -18.920 | -13.275 | -7,2% | -26.901 | -9.669 | -4,7% | -3.606 | |||
| Proventi finanziari | 117 | 117 | 0,1% | 412 | 412 | 0,2% | -295 | -71,6% | ||
| Oneri finanziari | -5.161 | -5.161 | -2,8% | -4.966 | -4.966 | -2,4% | -195 | 3,9% | ||
| Utili (perdite) su cambi | 904 | 904 | 0,5% | -930 | -930 | -0,5% | 1.834 | |||
| Utile (perdita) da partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto |
-66 | -66 | 0,0% | -288 | -288 | -0,1% | 222 | |||
| Utile (Perdita) prima delle imposte |
-23.126 | -17.481 | -9,5% | -32.673 | -15.441 | -7,5% | -2.040 | |||
| Imposte correnti e differite | -2.878 | -2.914 | ||||||||
| Utile (Perdita) netto del Gruppo e dei terzi, di cui: |
-26.004 | -35.587 | ||||||||
| Interessi di terzi | -759 | -299 | ||||||||
| Utile (Perdita) netto del Gruppo | -25.245 | -35.288 | ||||||||
I ricavi delle vendite e delle prestazioni si sono attestati ad Euro 184.242 migliaia, con un decremento di Euro 21.280 migliaia ovvero in diminuzione del 10,4% rispetto all'anno 2015.
Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) adjusted è risultato pari ad Euro 2.743 migliaia, contro Euro 5.770 migliaia nel 2015, registrando una diminuzione di Euro 3.027 migliaia determinata principalmente dai minori volumi di vendita, solo parzialmente compensata dalla già citata riduzione dei costi del personale, e dalla minore incidenza delle vendite sul canale After Market, segmento storicamente caratterizzato da margini superiori.
Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) è negativo per Euro -2.902 migliaia. Su tale risultato hanno avuto effetto, oltre ai fattori di cui sopra, anche oneri non ricorrenti per complessivi Euro 5.645 migliaia principalmente relativi a spese per accordi commerciali ed accantonamenti per difettosità tecniche di alcuni componenti di fornitura al segmento Automotive.
Il Margine Operativo Netto (EBIT) è risultato negativo e pari ad Euro -18.920 migliaia, contro un Margine Operativo Netto negativo per Euro -26.901 migliaia registrato nel 2015, dopo ammortamenti e riduzioni di valore pari ad Euro 16.018 migliaia.
La ripartizione dei ricavi per area di attività segue la logica del "management approach", sulla quale si fonda il principio contabile internazionale di riferimento, l'IFRS 8. Secondo tale determinante, i settori sono esposti in relazione alla struttura organizzativa ed al reporting interno utilizzato dal management per valutare le performances ed esercitare la gestione degli stessi.
In particolare, il settore gas è composto dai comparti "sistemi per auto", sia a GPL che Metano, e "sistemi di distribuzione" che include i ricavi da vendite di compressori per stazioni di rifornimento realizzate dalla società SAFE S.p.A.
| (Migliaia di Euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ripartizione dei ricavi per area di attività | Al 31/12/2016 | % sui ricavi | Al 31/12/2015 | % sui ricavi | Variazioni | % |
| Settore Gas - sistemi per auto | 143.278 | 77,8% | 161.720 | 78,7% | -18.442 | -11,4% |
| Settore Gas - sistemi di distribuzione | 24.153 | 13,1% | 23.345 | 11,3% | 808 | 3,5% |
| Totale ricavi - settore GAS | 167.431 | 90,9% | 185.065 | 90,0% | -17.634 | -9,5% |
| Altro (Antifurti, Sound, Robotica, Oil&Gas ed altro) | 16.811 | 9,1% | 20.457 | 10,0% | -3.646 | -17,8% |
| Totale ricavi | 184.242 | 100,0% | 205.522 | 100,0% | -21.280 | -10,4% |
Nella tabella seguente si evidenzia la ripartizione dei ricavi per area di attività.
I ricavi delle vendite di prodotti e servizi del Settore Gas risultano inferiori in confronto al precedente esercizio e passano da Euro 185.065 migliaia ad Euro 167.431 migliaia.
La diminuzione delle vendite nel Settore Gas – Sistemi per Auto (-11,4%), è stata prevalentemente determinata dalla contrazione dei ricavi sul canale After Market oltre che dal rallentamento, nel corso del primo semestre, nelle forniture verso il canale OEM dovuto al passaggio dalle motorizzazioni Euro 5 a quelle Euro 6.
Risultano in crescita del 3,5%, rispetto all'analogo periodo del 2015, i ricavi nel Settore Gas – Sistemi di Distribuzione, grazie al buon andamento delle vendite nei mercati dell'Europa Orientale.
I ricavi delle vendite degli Altri comparti, rispetto al precedente esercizio, passano da Euro 20.457 migliaia ad Euro 16.811 migliaia registrando un decremento del 17,8% legato in prevalenza alla flessione congiunturale delle vendite di impianti Oil&Gas.
Alla luce della limitata rilevanza delle vendite relative agli altri comparti si può ritenere che il Gruppo abbia come unico settore di attività quello della produzione di sistemi per auto e di sistemi di distribuzione (Settore Gas).
Di seguito si riportano i commenti relativi alle vendite per area geografica:
| Al 31/12/2016 | % sui ricavi | Al 31/12/2015 | % sui ricavi | Variazioni | % |
|---|---|---|---|---|---|
| 38.467 | 20,9% | 41.734 | 20,3% | -3.267 | -7,8% |
| 83.508 | 45,3% | 84.326 | 41,0% | -818 | -1,0% |
| 30.834 | 16,7% | 43.362 | 21,1% | -12.528 | -28,9% |
| 31.433 | 17,1% | 36.100 | 17,6% | -4.667 | -12,9% |
| 184.242 | 100% | 205.522 | 100% | -21.280 | -10,4% |
Con riferimento alla distribuzione geografica dei ricavi, il Gruppo nel corso dell'anno ha realizzato all'estero il 79,1% (79,7% nel 2015) del fatturato consolidato (45,3% nell'area europea e 33,8% nell'area extra europea), e più nel dettaglio:
Le vendite sul mercato italiano, pari ad Euro 38.467 migliaia nel 2016 (Euro 41.734 migliaia nell'anno precedente), in diminuzione del 7,8%, riflettono sostanzialmente il negativo andamento della domanda del mercato domestico per Sistemi di Distribuzione ed impianti Oil&Gas.
Per quanto riguarda le vendite di Sistemi per Auto, in Italia si è registrata una sostanziale tenuta rispetto al 2015 (-2,7%) pur in presenza di un calo più marcato della domanda sul mercato domestico.
Infatti, sul canale After Market, secondo i dati elaborati dal Consorzio Ecogas, si è evidenziato nel periodo in esame un numero di conversioni in diminuzione del 6,7% rispetto all'anno precedente. La quota di mercato nazionale del Gruppo sul canale After Market, alla fine del periodo, risulta sostanzialmente stabile e superiore al 33%.
Per le immatricolazioni bifuel di primo impianto (OEM) al 31 dicembre 2016, secondo i dati diffusi da ANFIA – Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, il mix di vendita delle nuove vetture, equipaggiate con sistemi GPL e Metano, ha registrato una decrescita del 20,7% rispetto al medesimo periodo 2015, attestandosi all'8% del totale dei veicoli immatricolati.
I ricavi in Europa, nonostante nell'esercizio risultino complessivamente in flessione dell'1% rispetto al 2015, evidenziano un buon recupero nel corso del quarto trimestre (+8,1% rispetto al corrispondente trimestre del 2015) trainato principalmente dal positivo andamento delle vendite di sistemi di distribuzione in Spagna, Francia, Russia, Romania e Repubblica Slovacca.
Le vendite conseguite nel 2016 sul continente americano, pari ad Euro 30.834 migliaia, hanno registrato un decremento del 28,9%, sostanzialmente ascrivibile sia al perdurare dello sfavorevole andamento dei mercati in Bolivia, Argentina e Colombia, sia al rallentamento dei ricavi in Nord America solo parzialmente compensato dalla crescita riscontrata in Brasile.
I mercati dell'Asia e resto del Mondo registrano un decremento del 12,9% rispetto al 2015 sostanzialmente dovuto alle minori vendite di Sistemi di Distribuzione. Nel settore Sistemi per Auto è, invece, da rilevare il favorevole andamento dei ricavi in India, Algeria, Kazakhistan. Si evidenzia, infine, il proseguimento di lenti ma costanti progressi sulla riapertura del mercato iraniano, favorita dall'allentamento della situazione di tensione internazionale.
Nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2016 il Margine Operativo Lordo (EBITDA) adjusted, nonostante la già descritta contrazione dei ricavi per Euro 21.280 migliaia che non ha consentito al Gruppo di raggiungere gli obiettivi economico-finanziari prefissati ad inizio esercizio, risulta positivo per Euro 2.743 migliaia, pari al 1,5% dei ricavi, in flessione per Euro 3.027 migliaia rispetto allo stesso dato dell'anno precedente. Tale risultato è stato conseguito grazie ai risparmi sui costi del personale per Euro 4,4 milioni, ottenuti tramite l'attuazione del piano di riassetto aziendale avviato già a partire dal secondo semestre 2015.
Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) risulta negativo per Euro -2.902 migliaia, comprensivo di Euro 5.645 migliaia per oneri non ricorrenti, contro un Margine Operativo Lordo negativo e pari ad Euro - 1.284 migliaia, comprensivo di Euro 7.054 migliaia per oneri non ricorrenti al 31 dicembre 2015.
Il Margine Operativo Netto (EBIT) è negativo e pari ad Euro -18.920 migliaia, dopo aver contabilizzato ammortamenti e riduzioni di valore per Euro -16.018 migliaia, in confronto con un Margine Operativo Netto negativo e pari ad Euro -26.901 migliaia (di cui Euro 10.178 migliaia per riduzioni di valore non ricorrenti) al 31 dicembre 2015.
Il risultato prima delle imposte è negativo e pari ad Euro -23.126 migliaia (negativo per Euro -32.673 migliaia al 31 dicembre 2015), dopo aver conteggiato oneri finanziari netti pari ad Euro -5.044 migliaia, in incremento rispetto all'anno precedente per effetto dell'emissione del Prestito Obbligazionario avvenuta nel mese di maggio 2015, nonché utili su cambi per Euro 904 migliaia, correlati agli utili su cambi da valutazione e realizzati registrati sulle partite in divisa diversa da quella contabile, ed infine perdite da partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto per Euro -66 migliaia.
Il risultato netto del Gruppo e dei terzi al 31 dicembre 2016 evidenzia una perdita di Euro -26.004 migliaia che, al netto degli oneri non ricorrenti per complessivi Euro 5.645 migliaia, risulterebbe pari ad Euro -20.359 migliaia, a fronte di una perdita netta del Gruppo e dei terzi pari ad Euro -35.587 migliaia al 31 dicembre 2015 che, non conteggiando Euro 17.232 migliaia per oneri straordinari, sarebbe stata pari ad Euro -18.355 migliaia.
| (Migliaia di Euro) | ||
|---|---|---|
| Situazione Patrimoniale e Finanziaria | 31/12/2016 | 31/12/2015 |
| Crediti commerciali | 37.551 | 33.764 |
| Rimanenze | 49.872 | 57.528 |
| Lavori in corso su ordinazione | 1.281 | 2.904 |
| Debiti commerciali | -53.090 | -58.351 |
| Altre attività correnti nette | 828 | 2.472 |
| Capitale netto di funzionamento | 36.442 | 38.317 |
| Immobilizzazioni materiali | 30.500 | 35.364 |
| Immobilizzazioni immateriali | 58.873 | 61.194 |
| Altre attività non correnti | 7.594 | 8.298 |
| Capitale fisso | 96.967 | 104.856 |
| TFR ed altri fondi | -12.611 | -11.899 |
| Capitale Investito netto | 120.798 | 131.274 |
| Finanziato da: | ||
| Posizione Finanziaria Netta | 75.716 | 59.459 |
| Patrimonio netto di Gruppo | 45.405 | 71.390 |
| Patrimonio netto di Terzi | -323 | 425 |
| Fonti di Finanziamento | 120.798 | 131.274 |
| Indici | 31/12/2016 | 31/12/2015 |
| Capitale netto di funzionamento | 36.442 | 38.317 |
| Capitale netto di funzionamento/Fatturato | 20,0% | 18,6% |
| Capitale investito netto | 120.798 | 131.274 |
| Capitale investito netto/Fatturato | 65,6% | 63,9% |
Il Capitale Netto di Funzionamento (Euro 36.442 migliaia) si riduce, rispetto al 31 dicembre 2015, di Euro 1.875 migliaia e l'indicatore in percentuale, calcolato sul fatturato, passa dal 18,6% del 2015 all'attuale 20%.
I crediti commerciali al 31 dicembre 2016, ammontano ad Euro 37.551 migliaia, in aumento di Euro 3.787 migliaia rispetto ad Euro 33.764 migliaia al 31 dicembre 2015, principalmente per l'effetto di un minor ricorso alle operazioni di factoring con accredito maturity per le quali è stata effettuata la derecognition dei relativi crediti, che ammontano ad Euro 22,2 milioni rispetto ad Euro 35,5 milioni a dicembre 2015.
Si riduce di Euro 9,3 milioni il valore delle rimanenze finali per effetto anche dei benefici derivanti da un piano operativo di riduzione delle scorte proseguito nel corso dell'esercizio.
Il capitale investito netto al 31 dicembre 2016 (Euro 120.798 migliaia), la cui componente fissa diminuisce rispetto al 31 dicembre 2015 di Euro 7.889 migliaia, mentre l'indicatore in percentuale, calcolato sul fatturato, passa dal 63,9% al 65,6%.
| (migliaia di Euro) | ||
|---|---|---|
| 31/12/2016 | 31/12/2015 | |
| Disponibilità liquid | 16.484 | 38.264 |
| Debiti verso le banche e finanziamenti a breve | -40.662 | -50.797 |
| Obbligazioni emesse (valore netto) | -9.614 | -33.098 |
| Finanziamenti passivi a breve termine | -425 | -425 |
| Indebitamento finanziario netto a breve termine | -34.217 | -46.056 |
| Obbligazioni emesse (valore netto) | -21.764 | |
| Finanziamenti passivi a medio lungo termine | -19.735 | -13.403 |
| Indebitamento finanziario netto a medio lungo termine | -41.499 | -13.403 |
| Posizione finanziaria netta | -75.716 | -59.459 |
La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2016 risulta negativa per Euro 75.716 migliaia, rispetto ad una posizione finanziaria netta negativa e pari ad Euro 59.459 migliaia del 31 dicembre 2015.
Si precisa che alla data del 31 dicembre 2016 tutti gli Istituti bancari hanno rilasciato specifiche waivers in relazione alla rilevazione dei parametri finanziari e al mancato pagamento delle rate di capitale in scadenza nel mese di novembre e dicembre 2016 mentre l'Assemblea degli Obbligazionisti del 30 dicembre 2016 ha modificato il regolamento del Prestito e rilasciato a sua volta waivers in riferimento al mancato pagamento della rata prevista al 31 dicembre 2016, nonché alla rilevazione dei parametri finanziari; non è stato quindi necessario apportare nessuna riclassifica dall'indebitamento finanziario a medio lungo termine a quello a breve termine.
L'indebitamento finanziario netto a breve termine (vedi tabella precedente), comprensivo anche delle disponibilità liquide pari ad Euro 16.484 migliaia, risulta negativo per Euro 34.217 migliaia, rispetto ad un valore negativo pari ad Euro 46.056 migliaia al 31 dicembre 2015, che raccoglieva le riclassifiche a breve termine correlate al disallineamento dei covenants finanziari relativi alle rate di mutui chirografari (Euro 17.529 migliaia) e del Prestito Obbligazionario (Euro 33.098 migliaia) ricompresi tra le passività correnti nel rispetto delle previsioni dello IAS 1 par.74-75.
Nel corso dell'esercizio sono state rimborsate rate su finanziamenti in essere per Euro 17.320 migliaia, nonché la prima tranche semestrale del Prestito Obbligazionario per Euro 2 milioni; la liquidità disponibile a fine periodo era pari ad Euro 16.484 migliaia.
Il rallentamento nella generazione di cassa derivante dalla gestione ordinaria ha indotto gli amministratori a porre in essere un progetto volto all'ottimizzazione della struttura finanziaria della Capogruppo e delle società del Gruppo.
In tale ottica è stato conferito, nel corso del quarto trimestre, specifico mandato ad un primario Advisor finanziario, per lo sviluppo delle linee guida e la finalizzazione di tale progetto il quale riguarda sostanzialmente l'intero indebitamento finanziario del Gruppo (i.e. quello rappresentato dalla
componente obbligazionaria e quello rappresentato dalla componente bancaria) e prevede, tra l'altro:
La tabella che segue evidenzia il flusso monetario complessivo dell'esercizio 2016 comparato a quello dell'anno 2015:
| (migliaia di Euro) | ||
|---|---|---|
| 31/12/2016 | 31/12/2015 | |
| Flusso di cassa operativo | -6.104 | 4.185 |
| Flusso di cassa per attività di investimento | -9.144 | -15.223 |
| Free Cash Flow | -15.248 | -11.038 |
| Flusso di cassa generato (assorbito) per attività di finanziamento | -5.523 | 18.657 |
| Flusso di cassa complessivo | -20.771 | 7.619 |
Il flusso di cassa assorbito da attività operative risulta negativo per Euro 6.104 migliaia, in netto miglioramento rispetto allo stesso dato di settembre 2016 (Euro –20.676 migliaia) in ragione delle azioni di recupero intraprese sul Net Working Capital in particolare nell'ultima parte dell'esercizio, benché in diminuzione di Euro 10.289 migliaia rispetto al 31 dicembre 2015.
La politica degli investimenti in assets materiali ed immateriali (questi ultimi per Euro 4.546 migliaia sono relativi a costi di sviluppo) ha assorbito risorse finanziarie per Euro 9.144 migliaia mentre il flusso monetario netto assorbito dall'attività di finanziamento è stato pari ad Euro 5.523 migliaia.
Gli investimenti in immobili, impianti e macchinari ed altre attrezzature effettuati al fine di sostenere le esigenze produttive ed aziendali, sono stati pari ad Euro 4.412 migliaia (Euro 9.053 migliaia al 31 dicembre 2015).
Gli incrementi delle immobilizzazioni immateriali sono stati pari ad Euro 4.964 migliaia (Euro 6.470 migliaia al 31 dicembre 2015) e sono relativi prevalentemente ai costi capitalizzati per lo sviluppo di nuovi prodotti per complessivi Euro 4.546 migliaia.
Di seguito si riporta il prospetto di raccordo tra il risultato di periodo e il patrimonio netto di Gruppo con gli analoghi valori della Capogruppo.
| (Migliaia di Euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| PROSPETTO DI RACCORDO | Patrim. Netto al 31.12.2016 |
Risultato esercizio al 31.12.2016 |
Patrim. Netto al 31.12.2015 |
Risultato esercizio al 31.12.2015 |
| P.Netto e risultato esercizio capogruppo | 44.121 | -28.986 | 73.164 | -37.702 |
| Diff.valore di carico e valore pro quota del patrimonio netto contabile delle società consolidate |
2.905 | 1 | 716 | 28 |
| Risultati pro quota conseguiti dalle partecipate | 0 | -4.227 | 0 | -9.748 |
| Eliminazione dividendi infragruppo | 0 | -1.113 | 0 | -275 |
| Eliminazione effetti transazioni commerciali infragruppo | -1.457 | 194 | -1.651 | 174 |
| Eliminazione rivalutazione/svalutazione partecipazioni e rilevazione impairment avviamento |
0 | 8.200 | 0 | 11.885 |
| Eliminazione effetti transazioni cespiti infragruppo | -487 | -73 | -414 | 51 |
| P.Netto e risultato esercizio da bilancio Consolidato |
45.082 | -26.004 | 71.815 | -35.587 |
| P.Netto e risultato esercizio di Terzi | -323 | -759 | 425 | -299 |
| P.Netto e risultato esercizio di gruppo | 45.405 | -25.245 | 71.390 | -35.288 |
LANDI RENZO – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2016 43
Il Gruppo risulta articolato in una struttura al cui vertice si pone la Capogruppo Landi Renzo S.p.A., con sede a Cavriago (RE), la quale possiede partecipazioni di controllo diretto ed indiretto nel capitale di 20 società, di cui quattro minori non consolidate in quanto non significative, oltre a due joint ventures, di cui una non consolidata per il medesimo motivo. I dati principali delle società sono riportati nella tabella che segue. I rapporti commerciali tra le società del Gruppo sono effettuati alle condizioni contrattuali che riflettono le normali condizioni nei mercati di riferimento. Di seguito si riportano le principali informazioni economiche delle società del Gruppo, così come rivenienti dai dati dei bilanci redatti secondo le normative locali, approvati dai rispettivi organi amministrativi.
| Descrizione | Sede | Capitale sociale | Partecipazione | Fatturato 2016 (Euro migliaia) ** |
Fatturato 2015 (Euro migliaia) ** |
Risultato netto 2016 (Euro migliaia) ** |
Risultato netto 2015 (Euro migliaia) ** |
Note | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Landi Renzo S.p.A. | Cavriago (RE) | EUR | 11.250.000 | Soc. Capogruppo |
72.819 | 82.452 | -28.986 | -37.702 | |
| Landi International B.V. |
Utrecht (Olanda) |
EUR | 18.151 | 100,00% | - | - | 484 | -320 | |
| Eurogas Utrecht B.V. | Utrecht (Olanda) |
EUR | 36.800 | 100,00% | - | 1.482 | -57 | -488 | (1) |
| Landi Renzo Polska Sp.Zo.O. |
Varsavia (Polonia) |
PLN | 50.000 | 100,00% | 22.494 | 20.391 | 546 | 176 | (1) |
| LR Industria e Comercio Ltda |
Espirito Santo (Brasile) |
BRL | 4.320.000 | 99,99% | 10.804 | 6.509 | 1.993 | -1.661 | |
| Beijing Landi Renzo Autogas System Co. Ltd |
Pechino (Cina) | USD | 2.600.000 | 100,00% | 3.375 | 5.758 | -812 | -375 | |
| L.R. Pak (Pvt) Limited | Karachi (Pakistan) |
PKR | 75.000.000 | 70,00% | 797 | 1.514 | -2.429 | -527 | |
| Landi Renzo Pars Private Joint Stock Company |
Teheran (Iran) | IRR | 55.914.800.000 | 99,99% | 904 | 450 | 79 | 94 | |
| Landi Renzo RO srl | Bucarest (Romania) |
RON | 20.890 | 100,00% | 3.603 | 4.581 | 129 | 580 | |
| Landi Renzo Ve C.A. | Caracas (Venezuela) |
VEF | 2.035.220 | 100,00% | - | - | - | - | (2) |
| Landi Renzo USA Corporation |
Wilmington - DE (USA) |
USD | 3.067.131 | 100,00% | 3.609 | 7.210 | -2.539 | -1.700 | |
| AEB S.p.A. | Cavriago (RE) | EUR | 2.800.000 | 100,00% | 37.345 | 36.526 | 2.063 | 935 | |
| AEB America s.r.l. | Buenos Aires (Argentina) |
ARS | 2.030.220 | 96,00% | 2.323 | 7.667 | -112 | 638 | (3) |
| Eighteen Sound S.r.l. | Reggio Emilia | EUR | 100.000 | 100,00% | 12.677 | 11.766 | 73 | 9 | (3) |
| Lovato Gas S.p.A. | Vicenza | EUR | 120.000 | 100,00% | 34.566 | 35.024 | 630 | -508 | |
| Lovato do Brasil Ind Com de Equipamentos para Gas Ltda |
Curitiba (Brasile) |
BRL | 100.000 | 100,00% | - | - | - | - | (4) (2) |
| Officine Lovato Private Limited |
Mumbai (India) | INR | 19.091.430 | 76,00% | 31 | - | -98 | -48 | (4) |
| SAFE S.p.A. | S,Giovanni Persic. (BO) |
EUR | 2.500.000 | 100,00% | 26.379 | 29.494 | -2.791 | 299 | |
| Safe Gas (Singapore) Pte. Ltd. |
Singapore | SGD | 325.000 | 100,00% | - | - | - | - | (5) (2) |
| Emmegas S.r.l. | Cavriago (RE) | EUR | 60.000 | 100,00% | 2.144 | 2.462 | -526 | -519 | |
| Landi Renzo Argentina S.r.l. |
Buenos Aires (Argentina) |
ARS | 1.378.000 | 100,00% | - | - | - | - | (2) |
| Krishna Landi Renzo India Private Ltd Held (&) |
Gurgaon - Haryana (India) |
INR | 118.000.000 | 51,00% | 46 | 2.177 | -125 | -722 | (6) |
| EFI Avtosanoat-Landi Renzo LLC (&) |
Navoi region - Uzbekistan |
USD | 800.000 | 50,00% | - | 0 | - | 0 | (2) (6) |
(**) il fatturato ed il risultato netto riferiti alle Società estere sono convertiti in Euro al cambio medio del periodo delle diverse valute utilizzate per la predisposizione dei Reporting Package di consolidamento.
(1) detenuta da Landi International B.V.
(2) non consolidata vista la scarsa
significatività (3) detenuta da AEB S.p.A. (4) detenuta da Lovato Gas S.p.A.
(5) detenuta da Safe
S.p.A.
(6) joint venture societaria
Nel 2016 la Landi Renzo S.p.A. ha conseguito ricavi di vendite e prestazioni per Euro 72.819 migliaia rispetto ad Euro 82.452 migliaia nel 2015, in diminuzione di Euro 9.633 migliaia, ovvero dell'11,7%.
Il Margine Operativo Lordo è negativo e pari ad Euro -9.143 migliaia (comprensivo di oneri non ricorrenti per Euro 5.645 migliaia) a fronte di un risultato negativo per Euro -10.839 migliaia nel 2015 (comprensivo di oneri non ricorrenti per Euro 5.732 migliaia).
Il Margine Operativo Netto, negativo e pari ad Euro -17.848 migliaia, è influenzato dagli ammortamenti e riduzioni di valore registrati nell'anno per complessivi Euro 8.706 migliaia, di cui Euro 3.896 migliaia per immobilizzazioni immateriali ed Euro 4.810 migliaia per immobilizzazioni materiali.
Si evidenzia come il risultato netto d'esercizio pari ad Euro –28.986 migliaia, comprenda oneri finanziari per Euro 4.042 migliaia e oneri per svalutazione e copertura perdite di partecipazioni per Euro 9.162 migliaia.
La posizione finanziaria netta a fine 2016 è negativa e pari a Euro 71.598 migliaia, rispetto ad una posizione finanziaria netta negativa pari ad Euro 60.344 migliaia al 31 dicembre 2015. L'ammontare delle cessioni pro-soluto dei crediti commerciali da parte della società ammonta ad Euro 13.574 migliaia alla fine dell'esercizio.
L'organico a fine esercizio si è ridotto rispetto all'anno precedente ed è pari a 290 unità.
Lovato Gas S.p.A., acquisita nell'ottobre 2008 dalla Capogruppo Landi Renzo S.p.A., è una delle principali società attive nel settore dei componenti e dei sistemi di alimentazione GPL e metano per autotrazione, operante, da oltre 50 anni, prevalentemente nei mercati europei ed asiatici.
I ricavi netti al lordo delle vendite intercompany si sono attestati ad Euro 34.566 migliaia, sostanzialmente in linea con l'esercizio precedente.
Il risultato operativo netto è stato pari ad Euro 1.368 migliaia, rispetto ad Euro 131 migliaia del 2015, con un significativo incremento dovuto sia al miglioramento delle marginalità, sia all'attività di riduzione dei costi di struttura nonché ai minori ammortamenti di attività immateriali.
Il bilancio al 31 dicembre 2016 si è chiuso con un utile di Euro 630 migliaia, contro una perdita pari ad Euro 508 migliaia del 2015.
L'organico a fine esercizio si è ridotto rispetto all'anno precedente ed è pari a 91 unità.
A.E.B. S.p.A. opera da oltre 30 anni nella progettazione, produzione e commercializzazione di componenti elettronici per sistemi ecosostenibili GPL e Metano per autotrazione. Il bilancio dell'esercizio 2016 ha riportato un fatturato di Euro 37.345 migliaia, al lordo delle vendite intercompany, con un aumento del 2,2% rispetto allo stesso dato dell'anno 2015. Le vendite risultano effettuate per il 49,6% in Italia e per il 50,4% all'estero, in particolare nei paesi dell'Europa e dell'Asia. Il Margine Operativo Netto è stato pari ad Euro 2.963 migliaia contro Euro 1.444 migliaia nel 2015 dopo ammortamenti per Euro 1.262 migliaia. L'esercizio 2016 si chiude con un utile ante imposte pari ad Euro 3.028 migliaia e con un utile netto pari ad Euro 2.063 migliaia rispetto ad un utile netto di Euro 935 migliaia registrato nell'esercizio precedente. Il numero dei dipendenti a fine 2016 era di 100 unità.
La società Eighteen Sound S.r.l., originata dallo spin off del ramo "Sound" della controllata AEB S.p.A., che ne detiene l'intero capitale sociale, opera nel settore degli altoparlanti professionali per la diffusione del suono. Il bilancio dell'esercizio 2016 ha riportato un fatturato di Euro 12.677 migliaia in confronto ad Euro 11.766 migliaia dell'esercizio 2015. Il Margine Operativo Netto è stato positivo e pari ad Euro 476 migliaia in confronto ad un Margine Operativo Netto pari ad Euro 248 migliaia dell'anno precedente. L'esercizio 2016 si chiude con un utile netto pari ad Euro 73 migliaia in confronto ad un utile netto di Euro 9 migliaia dell'anno 2015.
L'organico a fine esercizio risulta essere di 43 unità.
SAFE S.p.A., costituita nel luglio del 2012 ed operativa nel settore della produzione di compressori per il trattamento del gas, ha realizzato nel corso dell'anno 2016 ricavi di vendita per Euro 26.379 migliaia, con una diminuzione del 10,6% rispetto ad Euro 29.494 migliaia del 2015. La società ha risentito sia del rallentamento del segmento Oil&Gas, sia delle minori marginalità realizzate sulle commesse rispetto alle attese, nonché di maggiori accantonamenti per obsolescenza di prodotti in magazzino.
Il Margine Operativo Netto è stato pari ad Euro -3.035 migliaia, dopo ammortamenti per Euro 1.111 migliaia.
L'esercizio 2016 si chiude con una perdita netta di Euro 2.791 migliaia, in confronto ad un utile netto pari ad Euro 299 migliaia al 31 dicembre 2015.
Il numero dei dipendenti a fine 2016 era di 69 unità.
Nel mese di giugno 2016 la Capogruppo Landi Renzo S.p.A. ha acquistato il restante 30% di Emmegas S.r.l., azienda con sede nella provincia di Reggio Emilia che produce da oltre vent'anni componenti e sistemi di alimentazione a GPL e Metano per autotrazione. I ricavi di vendita sono stati pari ad Euro 2.144 migliaia con un Margine Operativo Netto negativo pari ad Euro 148 migliaia ed una perdita netta di Euro 526 migliaia dopo lo storno di attività per imposte anticipate pari ad Euro 399 migliaia.
La società holding olandese, controllante al 100% della Landi Renzo Polska Sp.zo.o. e della Eurogas Utrecht B.V., non ha conseguito ricavi (escludendo i dividendi delle società controllate).
La società, detenuta dal 1995, ha commercializzato nel nord Europa sistemi di alimentazione a GPL per autoveicoli con il marchio "Eurogas". Nel corso dell'esercizio 2016 la società è stata posta in liquidazione ed il relativo marchio è stato acquistato dalla Capogruppo.
La società, operativa dal 1998, commercializza prevalentemente sul territorio polacco sistemi di alimentazione a GPL per autoveicoli ed è attiva anche nel settore delle installazioni di impianti GPL con sedi produttive a Varsavia e a Tychy. Il fatturato complessivo nel 2016 è stato di Euro 22.494 migliaia rispetto ad Euro 20.391 migliaia nel 2015 registrando un incremento dell'10,3% correlato al buon andamento delle vendite sia nel settore delle installazioni di impianti GPL che nel canale After Market. L'esercizio si è concluso con un utile netto di Euro 546 migliaia, contro un utile netto di Euro 176 migliaia nel 2015, dopo ammortamenti per Euro 520 migliaia.
La società brasiliana, partecipata dal 2003, ha conseguito un aumento significativo di fatturato pari al 66% passando da Euro 6.509 migliaia nel 2015 a Euro 10.804 migliaia nel 2016 grazie al buon andamento delle vendite sul mercato locale. L'esercizio ha chiuso con un utile netto di Euro 1.993 migliaia contro un perdita netta pari ad Euro 1.661 migliaia nel 2015.
La società costituita nel 2005 svolge attività commerciale di sistemi GPL e metano sul mercato cinese ed è dotata di una struttura interna per Ricerca e Sviluppo focalizzata sull'assistenza post-vendita. L'esercizio 2016 ha chiuso con una perdita netta di Euro 812 migliaia e con ricavi conseguiti per Euro 3.375 migliaia.
La società, detenuta dal Gruppo al 70% è attiva dal 2006, produce e commercializza sistemi di alimentazione a metano sia destinati alle case automobilistiche (clienti OEM) che all'After Market. L'esercizio 2016 ha chiuso con una perdita di Euro 2.429 migliaia contro una perdita di Euro 527 migliaia conseguita nel 2015 e con ricavi delle vendite e delle prestazioni pari ad Euro 797 migliaia (Euro 1.514 migliaia al 31 dicembre 2015).
Sul mercato perdurano le forti criticità legate alla carenza di distribuzione del gas metano per autotrazione unitamente alle barriere all'importazione di alcuni componenti destinati al mercato After Market.
La società dal 2008 svolge sul mercato iraniano attività di produzione e commercializzazione di sistemi metano, sia sul canale OEM che su quello After Market. Landi Renzo Pars ha ricevuto la protezione del proprio capitale investito in base alla normativa "FIPPA" (Foreign Investment Protection and Promotion Act). L'esercizio 2016 si è chiuso con ricavi delle vendite pari ad Euro 904 migliaia ed un utile netto di Euro 79 migliaia. L'entità dei ricavi nel periodo di riferimento, pur in presenza di un favorevole processo di cambiamento dello scenario politico, risente ancora delle restrizioni commerciali e finanziarie correlate
all'embargo dei paesi occidentali.
La società è attiva dal 2009 nella produzione, commercializzazione e installazione di sistemi GPL in particolare sul canale OEM. L'esercizio 2016 ha chiuso con un utile netto di Euro 129 migliaia, rispetto ad un utile netto di Euro 580 migliaia dell'esercizio precedente. I ricavi delle vendite e delle prestazioni sono stati pari ad Euro 3.603 migliaia, in diminuzione del 21,3% rispetto all'esercizio precedente a causa del rallentamento dei volumi di vendita legati al passaggio dalle motorizzazioni Euro 5 ad Euro 6 nel settore OEM, in particolare nella prima parte dell'esercizio.
Nel mese di gennaio 2010 è stata costituita Landi Renzo Usa Corporation con l'obiettivo di sviluppare le opportunità produttive e commerciali sul mercato statunitense. Nel 2016 la società ha conseguito ricavi per Euro 3.609 migliaia ed ha registrato una perdita pari ad Euro 2.539 migliaia, a testimonianza delle difficoltà che permangono sul mercato relativamente ad un più diffuso utilizzo di sistemi ecocompatibili a metano.
A.E.B. America srl, controllata al 96% da A.E.B. S.p.A. svolge attività di produzione e commercializzazione sul mercato argentino. Nel 2016 la società ha realizzato ricavi di vendita pari ad Euro 2.323 migliaia in diminuzione del 69,7% a causa del perdurare del negativo andamento del mercato argentino, con un risultato netto negativo pari ad Euro 112 migliaia.
I rapporti di credito e debito e le transazioni economiche con le parti correlate sono oggetto di apposita analisi nella sezione delle Note Illustrative ai Prospetti Contabili Consolidati e d'Esercizio, ai quali si rimanda. Si precisa che le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo e che le operazioni sono regolate alle condizioni contrattuali che riflettono le normali condizioni nei mercati di riferimento, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati. Con riferimento ai rapporti con la società controllante Girefin S.p.A., si tenga altresì presente che gli Amministratori della Landi Renzo S.p.A. ritengono che la stessa non eserciti l'attività di direzione e coordinamento prevista dall'art. 2497 del Codice Civile. Si ricorda infine che il Consiglio di Amministrazione ha adottato, ai sensi del Regolamento Consob 17221/2010, nonché in attuazione dell'articolo 2391 bis del Codice Civile la specifica procedura per le operazioni con le parti correlate disponibile sul sito internet della Società cui si rimanda.
Ai sensi della comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006, si segnala che nel corso dell'esercizio 2016 non sono avvenute operazioni atipiche e/o inusuali rispetto alla normale gestione dell'impresa, che possano dare luogo a dubbi in ordine alla correttezza e completezza dell'informazione in bilancio, al conflitto d'interesse, alla salvaguardia del patrimonio aziendale, alla tutela degli Azionisti di minoranza.
In ottemperanza a quanto disposto dall'art. 2428 del Codice Civile, si informa che nel corso dell'esercizio 2016 la Capogruppo non ha negoziato azioni proprie e di società controllanti e ad oggi non detiene azioni proprie o di controllanti.
Le società controllate non detengono azioni della Capogruppo.
Non sono state istituite sedi secondarie.
Le informazioni sul governo societario sono contenute in apposito fascicolo, parte integrante della documentazione di bilancio, in allegato alla presente Relazione.
Nella presente sezione vengono fornite informazioni relative all'esposizione ai rischi connessi all'attività del Gruppo nonché gli obiettivi, le politiche e i processi di gestione di tali rischi e i metodi utilizzati per valutarli e mitigarli.
Le linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi del Gruppo, definite dal Consiglio di Amministrazione, identificano il sistema di controllo interno come un processo trasversale ed integrato a tutte le attività aziendali, che si ispira ai principi internazionali dell'Enterprise risk management ed, in particolare, al framework CoSo indicato dalla Sarbanes-Oxley Act del 2002 come best practice di riferimento per l'architettura dei sistemi di controllo interno. Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi ha come finalità quella di aiutare il Gruppo a realizzare i propri obiettivi di performance e redditività, ad ottenere informazioni economico-finanziarie affidabili e ad assicurare la conformità alle leggi e ai regolamenti in vigore, evitando all'azienda danni di immagine e perdite economiche. In questo processo, assume particolare importanza l'identificazione degli obiettivi aziendali, la classificazione (in base a valutazioni combinate circa la probabilità e il potenziale impatto) ed il controllo dei rischi ad essi connessi, mediante l'implementazione di azioni specifiche finalizzate al loro contenimento. I rischi aziendali possono avere diversa natura: rischi di carattere strategico, operativi (legati all'efficacia e all'efficienza delle operations aziendali), di reporting (legati all'affidabilità delle informazioni economico-finanziarie), di compliance (relativi all'osservanza delle leggi e regolamenti in vigore, evitando all'azienda danni di immagine e/o perdite economiche) e, infine, finanziari.
I responsabili delle diverse direzioni aziendali individuano e valutano i rischi di competenza, di provenienza esogena oppure endogena al Gruppo, e provvedono alla individuazione delle azioni di contenimento e di riduzione degli stessi (c.d. "controllo primario di linea").
Alle attività di cui sopra si aggiungono quelle del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti societari e del suo staff (c.d. "controllo di secondo livello") e del Responsabile della funzione di Internal Audit (c.d. "controllo di terzo livello") che verifica continuativamente l'effettività e l'efficacia del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, attraverso l'attività di risk assessment, lo svolgimento dei controlli e la successiva gestione del follow up.
I risultati delle procedure di identificazione dei rischi sono riportati e discussi a livello di Top management del Gruppo, al fine di creare i presupposti per la loro copertura, assicurazione e valutazione del rischio residuale.
Di seguito si riportano i rischi ritenuti significativi e connessi all'attività del Gruppo (l'ordine con il quale essi sono riportati non implica nessuna classificazione, né in termini di probabilità del loro verificarsi né in termini di possibile impatto).
L'attività del Gruppo è influenzata dalle condizioni generali dell'economia nei vari mercati in cui opera. Una fase di crisi economica, con il conseguente rallentamento dei consumi, può avere un effetto negativo sull'andamento delle vendite del Gruppo.
Il contesto macroeconomico attuale determina una significativa incertezza sulle previsioni future con il conseguente rischio che minori performances potrebbero influenzare nel breve periodo i margini. Per mitigare il possibile impatto negativo che una flessione della domanda potrebbe avere sulla redditività aziendale, il Gruppo ha esternalizzato parte della produzione a fornitori terzisti; le forniture alle case automobilistiche restano invece in capo alle strutture proprie del Gruppo in accordo con i clienti per una più efficace sinergia. Vengono inoltre utilizzati, quando necessario, contratti di lavoro a tempo determinato.
Il Gruppo persegue l'obiettivo di incrementare la propria efficienza industriale e migliorare la propria capacità di lean manufactoring, riducendo nel contempo i costi di struttura.
Il Gruppo commercializza i propri prodotti in più di 50 paesi, in 14 dei quali opera direttamente anche attraverso proprie società. Nell'esercizio 2016 il Gruppo ha conseguito all'estero il 79,1% dei ricavi consolidati.
Nell'ambito del perseguimento della strategia di espansione, il Gruppo ha investito e potrebbe ulteriormente investire in futuro anche in paesi caratterizzati da scarsa stabilità delle proprie istituzioni politiche e/o al centro di situazioni di tensione internazionale. La suddetta strategia potrebbe esporre il Gruppo a vari rischi di natura macroeconomica, derivanti, a titolo esemplificativo da mutamenti nei sistemi politici, sociali, economici e normativi di tali paesi o da eventi straordinari quali atti di terrorismo, disordini civili, restrizioni agli scambi commerciali con particolare riferimento ai prodotti del Gruppo, degli investimenti stranieri e/o del commercio, nonché politiche di controllo dei tassi di cambio e relative restrizioni al rimpatrio dei capitali, sanzioni, limitazione agli investimenti stranieri, nazionalizzazioni, tutela inadeguata dei diritti di proprietà intellettuale.
La probabilità che gli eventi sopra descritti si verifichino varia da paese a paese ed è di difficile previsione. Tuttavia una costante attività di monitoraggio viene svolta dal Top management aziendale per recepire tempestivamente i possibili cambiamenti al fine di minimizzare l'impatto economico o finanziario eventualmente derivante.
Il Gruppo mira a proseguire la propria crescita mediante una strategia basata sul rafforzamento nei mercati già presidiati e sull'ulteriore espansione geografica. Nell'ambito di detta strategia, il Gruppo potrebbe incontrare delle difficoltà nella gestione degli adattamenti della struttura e del modello di business o nella capacità di individuare le tendenze dei mercati e le preferenze dei consumatori locali.
Inoltre, il Gruppo potrebbe dover sostenere oneri di start-up derivanti dall'apertura di nuove società. Infine, qualora la crescita del Gruppo venisse perseguita per linee esterne attraverso operazioni di acquisizione, potrebbero incontrarsi, tra l'altro, difficoltà connesse alla corretta valutazione delle attività acquisite, all'integrazione delle attività stesse nonché al mancato conseguimento delle sinergie previste, che potrebbero riflettersi negativamente sull'attività e sui risultati economico-finanziari futuri del Gruppo.
Il Gruppo distribuisce e commercializza i propri sistemi e componenti alle principali case di produzione automobilistica a livello mondiale (clienti OEM). Nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016, le vendite di sistemi e componenti effettuate dal Gruppo nei confronti dei clienti OEM hanno rappresentato circa il 27,2% del totale delle vendite di tali prodotti. Il Gruppo vanta rapporti consolidati con le principali case automobilistiche mondiali; la capacità del Gruppo di rafforzare i rapporti esistenti con tali clienti, ovvero di instaurarne di nuovi, risulta determinante al fine di consolidare la posizione di leadership che il Gruppo detiene sul mercato. I rapporti con clienti OEM sono tipicamente disciplinati da accordi che non prevedono quantitativi minimi di acquisto. Pertanto non può essere garantita la domanda di prodotti del Gruppo da parte di tali clienti per volumi prefissati. Al fine di soddisfare al meglio le esigenze di alcuni clienti, il Gruppo ha posto in essere nel corso degli ultimi anni una politica di delocalizzazione di parte della propria produzione in paesi ove sono direttamente presenti taluni di loro e si appresta a fare altrettanto in altre nazioni. Per tali considerazioni, ed anche alla luce del vantaggio competitivo acquisito nell'offerta di soluzioni per lo sviluppo delle vendite nel canale After Market, il Gruppo ritiene di non essere soggetto a un significativo rischio di dipendenza dai clienti OEM. Tuttavia non è possibile escludere che un'eventuale perdita di clienti importanti ovvero la riduzione degli ordini da parte di essi o il ritardo negli incassi rispetto a quanto pattuito contrattualmente potrebbero determinare effetti negativi sui risultati economico-finanziari del Gruppo.
I mercati nei quali opera il Gruppo sono altamente concorrenziali in termini di qualità, di innovazione, di condizioni economiche e di affidabilità e sicurezza. Il successo dell'attività dipenderà dalla capacità di mantenere ed incrementare le quote di mercato e di espandersi attraverso nuove soluzioni innovative. Il Gruppo effettua un monitoraggio continuo del mercato allo scopo di individuare tempestivamente l'introduzione di nuovi o alternativi sistemi di alimentazione di autoveicoli da parte dei concorrenti e delle case automobilistiche e, conseguentemente, gestisce il rischio perseguendo una politica di progressiva diversificazione ed arricchimento del proprio portafoglio prodotti, al fine di minimizzare l'impatto economico eventualmente derivante.
Eventuali difetti di progettazione e di produzione dei prodotti del Gruppo, anche imputabili a soggetti terzi quali fornitori ed installatori, potrebbero generare una responsabilità di prodotto nei confronti di soggetti terzi. Inoltre, qualora i prodotti risultassero difettosi, ovvero non rispondessero alle specifiche tecniche e di legge, il Gruppo, anche su richiesta dei propri clienti, potrebbe essere tenuto a ritirare tali prodotti dal mercato sostenendone i relativi costi. Per queste ragioni è stata impostata una copertura assicurativa centrata su polizze master, negoziate e contratte centralmente e polizze locali di primo rischio. Queste ultime garantiscono l'attivazione immediata della copertura che viene integrata dalle polizze master ove l'impatto del danno superi il massimale locale. Al fine di mitigare ulteriormente il rischio legato alla responsabilità di prodotto, nel corso degli ultimi anni il Gruppo ha significativamente incrementato i massimali delle polizze master e recall. Vengono, inoltre, effettuati accantonamenti in appositi fondi stimati dal management in base all'incidenza storica delle difettosità riscontrate e alle più recenti e stringenti esigenze generate dalla sottoscrizione di accordi commerciali con i clienti OEM.
Il Gruppo è titolare di diritti di marchio, brevetto e di altri diritti di proprietà intellettuale e provvede regolarmente a registrare i propri marchi, brevetti e altri diritti di proprietà intellettuale, nonché alla protezione del proprio know-how industriale ai sensi della normativa applicabile, al fine di evitare il rischio di imitazione o di riproduzione dei prodotti da parte dei concorrenti o di terzi non autorizzati.
A tale riguardo, si segnala che il Gruppo opera in oltre 50 paesi del mondo e che una parte delle vendite dei prodotti del Gruppo ha luogo in paesi emergenti o in via di sviluppo, in cui potrebbero essere presenti forme di tutela non pienamente efficaci ovvero maggiori rischi di contraffazione dei prodotti. Pertanto, non è possibile eliminare il rischio di contraffazione dei prodotti e di contestazione dei marchi e brevetti da parte di terzi, né escludere che i terzi vengano a conoscenza del know-how o di segreti industriali o che i concorrenti riescano a sviluppare prodotti, know-how e tecnologie analoghe a quelle del Gruppo. Eventuali contraffazioni, contestazioni e/o controversie attive e passive in materia di tutela della proprietà intellettuale che vedessero il Gruppo soccombente potrebbero riflettersi negativamente sui suoi risultati economico-finanziari.
Nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2016 risultano iscritte immobilizzazioni immateriali per complessivi Euro 58.873 migliaia, di cui Euro 8.420 migliaia relativi a costi di sviluppo, Euro 30.094 migliaia ad avviamento, Euro 20.359 migliaia a marchi e brevetti, oltre a crediti per imposte anticipate nette per complessivi Euro 6.887 migliaia. La recuperabilità di tali valori è legata al realizzarsi dei piani industriali futuri delle Cash Generating Unit di riferimento.
In particolare, il Gruppo ha attuato, nell'ambito della strategia di sviluppo, acquisizioni di società che hanno consentito di incrementare la presenza sul mercato e coglierne le opportunità di crescita. Con riferimento a tali investimenti, esplicitati in bilancio a titolo di avviamento, non sussiste la garanzia che il Gruppo sarà in grado di raggiungere i benefici inizialmente attesi da tali operazioni.
Il Gruppo monitora costantemente l'andamento delle performance rispetto ai piani previsti, ponendo in essere le necessarie azioni correttive qualora si evidenzino trend sfavorevoli che comportino, in sede di valutazione della congruità dei valori iscritti in bilancio, variazioni significative dei flussi di cassa attesi utilizzati per gli impairment test.
Il Gruppo è esposto al rischio di tasso di interesse associato sia alla disponibilità di cassa sia ai finanziamenti a medio lungo termine. L'esposizione è riferibile principalmente all'Area Euro. Per quanto riguarda l'esposizione al rischio di volatilità dei tassi di interesse si segnala che l'indebitamento finanziario verso le banche è regolato prevalentemente da tassi di interesse variabili. Pertanto, la gestione finanziaria del Gruppo rimane esposta alle fluttuazioni dei tassi di interesse, non avendo lo stesso, alla data del presente bilancio, sottoscritto strumenti a copertura della variabilità dei tassi di interesse sui finanziamenti contratti con le banche.
Il recente andamento economico-finanziario del Gruppo ha comportato una riduzione del merito del credito assegnato dagli istituti finanziari con conseguente limitazione all'accesso alle fonti di finanziamento, oltre ad incrementare gli oneri finanziari.
I rischi di tasso di interesse sono stati misurati attraverso la sensitivity analysis e sono stati analizzati i potenziali riflessi di oscillazione del tasso di interesse Euribor sul bilancio consolidato al 31 dicembre 2016 con particolare riferimento alle disponibilità di cassa ed ai finanziamenti. La variazione in aumento di 50 basis point sull'Euribor, a parità di tutte le altre variabili, avrebbe prodotto per il Gruppo un incremento degli oneri finanziari di Euro 271 migliaia a fronte di un incremento dei proventi finanziari pari a Euro 21 migliaia.
Il Gruppo commercializza parte della propria produzione e, seppur in misura assai ridotta, acquista alcuni componenti anche in Paesi che non aderiscono all'Area Euro. In relazione al rischio di cambio si segnala che l'ammontare dei saldi patrimoniali consolidati espressi in valuta diversa da quella funzionale è da ritenersi non significativo. Il Gruppo non ha sottoscritto strumenti a copertura della variabilità dei cambi e, in accordo con quella che è stata la politica del Gruppo stesso, fino a questo momento, non vengono sottoscritti strumenti finanziari derivati ai soli fini di negoziazione. Pertanto il Gruppo rimane esposto al rischio di cambio sui saldi delle attività e passività in valuta a fine anno che, come peraltro già indicato, non sono da ritenersi significative.
Si segnala, inoltre, che alcune società del Gruppo sono localizzate in Paesi non appartenenti all'Unione Monetaria Europea: Stati Uniti, Argentina, Brasile, Venezuela, Iran, Pakistan, Cina, India, Polonia, Romania e Uzbekistan. Poiché la valuta di riferimento per il Gruppo è l'Euro, i conti economici di tali società vengono convertiti in Euro al cambio medio di periodo e, a parità di ricavi e di margini in valuta locale, variazioni dei tassi di cambio possono comportare effetti sul controvalore in Euro di ricavi, costi e risultati economici.
Il rischio di credito è il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione e deriva principalmente dai crediti commerciali, dalle altre attività finanziarie e dalle garanzie, eventualmente, prestate dal Gruppo.
Crediti commerciali ed altri crediti
Il Gruppo tratta abitualmente con clienti noti ed affidabili. È politica del Gruppo sottoporre i clienti che richiedono condizioni di pagamento dilazionate a procedure di verifica sulla relativa classe di credito. Detta verifica comprende anche valutazioni esterne quando disponibili. Per ciascun cliente vengono stabiliti dei limiti di vendita, rappresentativi della linea di credito massima, oltre la quale è richiesta l'approvazione della direzione. I limiti di credito vengono rivisti periodicamente e i clienti che non soddisfano le condizioni di affidabilità creditizia stabiliti dal Gruppo possono effettuare acquisti solo con pagamento anticipato. Inoltre, il saldo dei crediti viene monitorato a cadenza quindicinale nel corso dell'esercizio, allo scopo di minimizzare l'esposizione al rischio di perdite. Infine, per quanto riguarda i clienti nuovi e non operanti in Paesi appartenenti all'Unione Europea, è generalmente utilizzata, ove possibile, la lettera di credito a garanzia del buon fine degli incassi.
La società Capogruppo, a partire dal 2008, assicura parte dei crediti esteri, non garantiti da lettera di credito, tramite una primaria Compagnia di Assicurazione ed effettua cessioni di crediti di tipo prosoluto. Il Gruppo accantona un fondo svalutazione per perdite di valore che riflette la stima delle perdite sui crediti commerciali e sugli altri crediti, le cui componenti principali sono le svalutazioni individuali di esposizioni significative.
Si evidenzia, da ultimo, come il perdurare o l'aggravarsi dell'attuale crisi economica e finanziaria potrebbe incidere, anche significativamente, sulla capacità di alcune società clienti di fare regolarmente fronte alle obbligazioni assunte nei confronti del Gruppo.
Il rischio di credito riguardante le altre attività finanziarie del Gruppo, che comprendono disponibilità liquide e mezzi equivalenti, presenta un rischio massimo pari al valore contabile di queste attività in caso di insolvenza della controparte.
Le politiche del Gruppo prevedono, in caso di necessità, il rilascio di garanzie finanziarie a favore delle società controllate. Al 31 dicembre 2016 il Gruppo non aveva in essere garanzie finanziarie di importo rilevante.
Il rischio di liquidità è il rischio che il Gruppo abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni associate a passività finanziarie.
Il recente andamento economico-finanziario del Gruppo ha comportato una diminuzione del livello di liquidità disponibile associata ad una riduzione del merito del credito assegnato dagli istituti finanziari
con limitazione all'accesso alle fonti di finanziamento.
A tal fine il Gruppo ha predisposto ed avviato un progetto di ottimizzazione della struttura finanziaria dell'intero Gruppo, le cui linee guida sono state sviluppate con il supporto dell'Advisor finanziario Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A. In particolare, tale progetto, riguarda sostanzialmente l'intero indebitamento finanziario del Gruppo (i.e. quello rappresentato dalla componente obbligazionaria e quello rappresentato dalla componente bancaria) e prevede, tra l'altro:
(i) Lo spostamento della data di scadenza dell'indebitamento della Capogruppo e delle società da essa consolidate, firmatarie dell'accordo al 2022;
(ii) Il riscadenzamento dell'indebitamento del Gruppo, sulla base di rate di rimborso di importo crescente in coerenza con gli obiettivi di generazione di cassa previsti dal Piano Industriale;
(iii) La rimodulazione dei covenant finanziari in coerenza con le performance previste dal Piano Industriale;
(iv) Il mantenimento delle linee a breve termine in ammontare coerente con le necessità previste dal Piano Industriale.
Il progetto è stato predisposto anche alla luce e in coerenza con il Piano Industriale del Gruppo il cui aggiornamento è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione il 30 dicembre 2016. Il Piano Industriale è stato sottoposto ad una "independent business review" da parte di KPMG Advisory S.p.A. in qualità di Advisor industriale terzo indipendente, e le risultanze di tali analisi e la relativa documentazione sono state considerate dal management del Gruppo nell'elaborazione e finalizzazione del Progetto di Ottimizzazione Finanziaria.
Con riferimento alla componente bancaria le negoziazioni con le banche finanziatrici hanno portato alla finalizzazione dell'Accordo in data 27 marzo 2017, sottoscritto da tutte le banche ad eccezione di una che terminerà il suo iter approvativo in tempo utile per la pubblicazione del bilancio civilistico e consolidato della Società al 31 dicembre 2016, mentre per quanto attiene il debito per obbligazioni contratto dalla Capogruppo si è reso necessario convocare in data 30 marzo 2017 l'Assemblea dei Portatori del Prestito al fine di allineare alcune previsioni del Regolamento del Prestito a quanto previsto nell'Accordo e poter così portare a compimento il progetto.
Si precisa che alla data del 31 dicembre 2016 tutti gli Istituti bancari hanno rilasciato specifiche waivers in relazione alla rilevazione dei parametri finanziari e al mancato pagamento delle rate di capitale dei mutui chirografari in scadenza nei mesinel mese di novembre e dicembre 2016 mentre l'Assemblea degli Obbligazionisti del 30 dicembre 2016 ha modificato il regolamentoRegolamento del Prestito e rilasciato a sua volta waivers in riferimento al mancato pagamento della rata prevista al 31 dicembre 2016 nonché alla rilevazione dei parametri finanziari.
Successivamente alla chiusura dell'esercizio sociale e fino alla data odierna si segnala che:
A livello commerciale nei primi mesi dell'anno il portafoglio ordini del settore Automotive sta evidenziando segnali in leggera contro-tendenza rispetto al 2016, sia per quanto concerne il canale distributivo OEM che AM, a livello sia domestico che internazionale.
Sempre a livello di strategia commerciale, gli sforzi maggiori sono concentrati:
o Per quanto concerne il canale distributivo "OEM" al consolidamento del segmento GPL e ad un sempre maggior focus sul segmento CNG (Metano), sia per quanto riguarda le "passenger cars" che i "Medium-Heavy Duty" a livello globale, anche attraverso lo sviluppo di sistemi a metano liquido.
Dato l'insieme delle azioni avviate, il Gruppo si aspetta una crescita moderata del business ed un lieve recupero di marginalità in termini di EBITDA normalizzato già nel 2017. L'andamento delle vendite e degli ordini nel primo trimestre 2017 confermano le prospettive per il 2017.
Signori Azionisti,
a conclusione della nostra relazione Vi proponiamo:
Cavriago (RE), 27 Marzo 2017
RelazionesulGoverno Societario egliAssetti Proprietari
| GLOSSARIO | 64 | |
|---|---|---|
| 1. | PROFILO DELL'EMITTENTE | 65 |
| 2. | INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI (EX ART. 123-bis, COMMA 1, DEL TESTO UNICO) ALLA DATA DEL 31 DICEMBRE 2016 |
65 |
| 3. | COMPLIANCE | 69 |
| 4. | CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE | 69 |
| 4.1 | NOMINA E SOSTITUZIONE DEGLI AMMINISTRATORI E MODIFICHE STATUTARIE (EX ART. 123-BIS, COMMA 1 LETTERA L), DEL TESTO UNICO) |
69 |
| 4.2 | COMPOSIZIONE (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETTERA D), DEL TESTO UNICO) | 72 |
| 4.3 | RUOLO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETTERA D), DEL TESTO UNICO) |
77 |
| 4.4 | ORGANI DELEGATI | 81 |
| 4.5 | ALTRI CONSIGLIERI ESECUTIVI | 85 |
| 4.6 | AMMINISTRATORI INDIPENDENTI | 86 |
| 4.7 | LEAD INDEPENDENT DIRECTOR | 87 |
| 4.8 | DIRETTORE GENERALE | 88 |
| 5. | TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE | 91 |
| 6. | COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (EX ART. 123-bis, COMMA 2, LETTERA D), DEL TESTO UNICO) |
91 |
| 7. | COMITATO PER LE NOMINE | 92 |
| 8. | COMITATO PER LA REMUNERAZIONE | 92 |
| 9. | REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI | 93 |
| 10. | COMITATO CONTROLLO E RISCHI | 93 |
| 11. | SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI | 96 |
| 11.1 | AMMINISTRATORE INCARICATO DI SOVRINTENDERE ALLA FUNZIONALITA' DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI |
100 |
| 11.2 | RESPONSABILE DELLA FUNZIONE DI INTERNAL AUDIT | 101 |
| 11.3 | MODELLO ORGANIZZATIVO EX DECRETO LEGISLATIVO 231/2001 | 102 |
| 11.4 | SOCIETA' DI REVISIONE | 103 |
| 11.5 | DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI | 104 |
| 11.6 | COORDINAMENTO TRA I SOGGETTI COINVOLTI NEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI |
104 |
14. COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO SINDACALE (EX ART. 123-bis, COMMA 2, LETTERA D), DEL TESTO UNICO) 109
| 15. | RAPPORTI CON GLI AZIONISTI | 112 |
|---|---|---|
| 16. | ASSEMBLEE (EX ART. 123-bis, COMMA 2, LETTERA C), DEL TESTO UNICO) | 113 |
| 17. | ULTERIORI PRATICHE DI GOVERNO SOCIETARIO (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETTERA A), TESTO UNICO) |
114 |
| 18. | CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO | 114 |
Borsa Italiana: Borsa Italiana S.p.A.
Codice di Autodisciplina: il codice di autodisciplina delle società quotate approvato nel marzo 2006 dal Comitato per la Corporate Governance (come successivamente modificato) e promosso da Borsa Italiana, Abi, Ania, Assogestioni, Assonime e Confindustria, accessibile al pubblico sul sito web di Borsa Italiana www.borsaitaliana.it.
Cod. civ.: il codice civile.
Collegio Sindacale: il collegio sindacale dell'Emittente.
Consiglio o Consiglio di Amministrazione: il consiglio di amministrazione dell'Emittente.
Emittente o Landi Renzo o Società: Landi Renzo S.p.A.
Esercizio: l'esercizio sociale a cui si riferisce la Relazione, ossia l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016.
Istruzioni al Regolamento di Borsa: le istruzioni al regolamento di Borsa Italiana.
Regolamento di Borsa: il regolamento dei mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana.
Regolamento Emittenti: il regolamento emanato da Consob con deliberazione n. 11971 del 1999 (come successivamente modificato) concernente la disciplina degli emittenti.
Regolamento Mercati: il regolamento emanato da Consob con deliberazione n. 16191 del 2007 (come successivamente modificato) concernente la disciplina dei mercati.
Regolamento Parti Correlate: il Regolamento emanato da Consob con deliberazione n. 17221 del 12 marzo 2010 (come successivamente modificato) in materia di operazioni con parti correlate.
Relazione: la relazione sul governo societario e gli assetti proprietari che le società sono tenute a redigere ai sensi dell'art. 123-bis Testo Unico, riferita all'Esercizio.
Testo Unico: il Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (Testo Unico della Finanza), come successivamente modificato.
L'Emittente ha adottato un sistema di amministrazione tradizionale fondato sulla presenza di tre organi, quali l'Assemblea dei soci, il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale. La revisione legale dei conti è demandata ai sensi di legge ad una società di revisione. L'Emittente aderisce al Codice di Autodisciplina, secondo le modalità di seguito illustrate.
Nelle sezioni seguenti sono evidenziate le informazioni sugli assetti proprietari e sono illustrate le relative e concrete modalità di attuazione già poste in essere dall'Emittente ovvero l'adeguamento che la Società sta perseguendo rispetto al modello organizzativo delineato dal Codice di Autodisciplina.
La presente Relazione, redatta in ottemperanza agli obblighi normativi previsti per le società quotate sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana, così come tutti i documenti nella stessa richiamati sono scaricabili dal sito internet della Società http://www.landirenzogroup.com/it/, sezione Investors.
La presente sezione 2 è redatta ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 123-bis, comma 1, del Testo Unico. Si segnala che: (i) le informazioni richieste da detto art. 123-bis, comma 1, lettera i), del Testo Unico sono illustrate nella relazione sulla remunerazione pubblicata ai sensi dell'art. 123-ter del Testo Unico; (ii) le informazioni richieste dall'art. 123-bis, comma 1, lettera l), del Testo Unico sono illustrate nel capitolo della Relazione dedicato al Consiglio di Amministrazione (sezione 4.1); infine (iii) le altre informazioni richieste dall'art. 123-bis del Testo Unico e non richiamate nella presente sezione 2, devono intendersi come non applicabili alla Società.
Il capitale sociale di Landi Renzo è pari ad Euro 11.250.000, interamente sottoscritto e versato, ed è rappresentato da n. 112.500.000 azioni ordinarie del valore nominale di Euro 0,10 ciascuna (le "Azioni"), negoziate sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana. Tali informazioni sono rappresentate anche nella tabella 1, in appendice alla Relazione. Alla data della presente Relazione, non risultano essere state emesse categorie speciali di azioni, quali azioni prive del diritto di voto o a voto limitato, né altri strumenti finanziari che attribuiscano il diritto di sottoscrivere azioni di nuova emissione.
In data 9 aprile 2015, il Consiglio di Amministrazione di Landi Renzo ha deliberato l'emissione del prestito obbligazionario denominato "LANDI RENZO 6,10% 2015-2020", di importo pari a Euro 34 milioni, con durata cinque anni e tasso fisso lordo pari al 6,10% con cedola semestrale posticipata, come da regolamento approvato in data 9 aprile 2015 e successivamente modificato in data 7 marzo 2016 e in data 30 dicembre 2016.
In data 14 maggio 2015, il titolo è stato ammesso alla negoziazione sul Segmento Extra MOT PRO di Borsa Italiana S.p.A. ed è stato sottoscritto e collocato da Banca Popolare di Vicenza SCpA e da KNG Securities LLP presso primari investitori istituzionali italiani ed europei.
Maggiori dettagli sono disponibili sul sito internet della Società http://www.landirenzogroup.com/it/\_3.
Alla data della presente Relazione, le Azioni sono liberamente trasferibili per atto tra vivi e/o per successione mortis causa e sono assoggettate al regime di circolazione previsto per le azioni emesse da società quotate di diritto italiano.
Alla data della presente Relazione, sulla base delle risultanze del libro soci e tenuto conto delle comunicazioni ricevute ai sensi dell'articolo 120 del Testo Unico, i seguenti soggetti risultano possedere, direttamente e/o indirettamente, azioni della Società in misura superiore al 5% (tali informazioni sono rappresentate anche nella tabella 1, in appendice alla Relazione):
| Dichiarante | Azionista diretto | Quota % su | Quota % su |
|---|---|---|---|
| capitale ordinario | capitale votante | ||
| Trust Landi | Girefin S.p.A. | 54,667 | 54,667 |
| (trust regolato dalla legge del Jersey il cui | Gireimm S.r.l. | 4,444 | 4,444 |
| trustee risulta essere Stefano Landi) | |||
| Aerius Investment | |||
| Aerius Investment Holding AG | Holding AG | 8,356 | 8,356 |
Alla data della presente Relazione, le Azioni della Società sono nominative, liberamente trasferibili ed indivisibili. Ciascuna azione dà i medesimi diritti patrimoniali e amministrativi, secondo le disposizioni di legge e di statuto applicabili.
In data 24 aprile 2015, l'Assemblea di Landi Renzo ha modificato lo statuto della Società al fine di introdurre l'istituto della maggiorazione del voto (come previsto e disciplinato dall'articolo 20, primo comma, del decreto legge n. 91 del 24 giugno 2014, convertito dalla legge n. 116 dell'11 agosto 2014), in virtù del quale, a fronte dell'iscrizione dell'azionista nell'apposito registro tenuto dalla Società in relazione ad un certo numero di azioni, e a seguito della maturazione di un periodo di appartenenza di tali azioni pari a 24 mesi, l'azionista avrà diritto ad un voto doppio in relazione alle medesime azioni.
Nella successiva riunione del 27 agosto 2015, il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato il Regolamento relativo alle azioni con voto maggiorato che disciplina, tra l'altro, le modalità per la richiesta di iscrizione nell'apposito elenco speciale previsto dall'art. 127-quinquies, comma 2, del TUF. Maggiori dettagli sono disponibili sul sito internet della Società
http://www.landirenzogroup.com/it/maggiorazione\_del\_voto.
Si segnala che, alla data della presente Relazione, il numero di azioni di Landi Renzo è pari a 112.500.000, cui corrisponde un numero di diritti di voto nelle assemblee ordinarie e straordinarie della Società pari a 112.500.000.
Alla data della presente Relazione, non sussistono accordi di partecipazione dei dipendenti al capitale della Società.
(f) Restrizioni al diritto di voto (ex art. 123-bis, comma 1, lettera f), del Testo Unico)
Alla data della presente Relazione, non esistono restrizioni al diritto di voto.
Alla data della presente Relazione, non sono noti alla Società accordi tra gli Azionisti ai sensi dell'articolo 122 del Testo Unico.
Alla data della presente Relazione, la Società, ovvero le sue controllate, non hanno stipulato accordi significativi che acquistano efficacia, sono modificati o si estinguono in caso di cambiamento dell'azionista di controllo dell'Emittente, ad eccezione di due contratti di finanziamento stipulati dall'Emittente in data 16 aprile 2015 (il "Primo Finanziamento") e 26 giugno 2015 (il "Secondo Finanziamento") ed in vigore, rispettivamente, sino al 16 aprile 2020 e al 26 giugno 2020, destinati, nel primo caso, al parziale sostegno finanziario degli investimenti previsti durante la durata del contratto stesso, e, nel secondo caso, al finanziamento delle esigenze finanziarie connesse all'operatività ordinaria della Società.
Il Primo Finanziamento prevede una clausola di rimborso integrale del finanziamento nell'ipotesi in cui il Trust Landi riduca la propria partecipazione nella Società al di sotto del 50,1% del capitale sociale dell'Emittente avente diritto di voto.
Il Secondo Finanziamento prevede una clausola di rimborso integrale del finanziamento nell'ipotesi in cui (i) il Sig. Stefano Landi (trustee del Trust Landi) riduca la propria partecipazione nella Società al di sotto del 50,1% del capitale sociale dell'Emittente avente diritto di voto ovvero (ii) in qualsiasi momento, uno o più soggetti (anche in concerto tra loro), diversi dal Sig. Stefano Landi, acquisiscano il controllo della Società ai sensi dell'art. 2359, comma 1, numeri 1 e/o 2 del cod. civ. e/o dell'art. 93 del TUF.
Si precisa che, in relazione ad entrambi i contratti di finanziamento sopra menzionati, il diritto al rimborso integrale è esercitabile a discrezione della banca finanziatrice e che, al verificarsi degli eventi summenzionati, qualora la Società non osservasse il relativo obbligo di rimborso, è inoltre attribuito alla banca finanziatrice il diritto di risolvere il relativo contratto ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 1456 del cod. civ.
L'Assemblea della Società del 29 aprile 2016 ha autorizzato, previa revoca della delibera assunta dalla stessa assemblea del 24 aprile 2015 per quanto non utilizzato, il Consiglio di Amministrazione e per esso il suo Amministratore Delegato, anche a mezzo di propri procuratori all'uopo nominati, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 2357 del cod. civ., all'acquisto di azioni proprie della Società, per il quantitativo, al prezzo, nei termini e con le modalità di seguito riportate:
esercitare entro un periodo di tempo stabilito nella delibera dell'assemblea di autorizzazione del programma di acquisto;
Inoltre, l'Assemblea, in tale sede, ha deliberato altresì di:
Si segnala che, alla data della presente Relazione, la Società non ha proceduto all'acquisto, né alla disposizione, di azioni proprie.
Il Consiglio di Amministrazione del 27 marzo 2017 ha deliberato di proporre all'Assemblea il rinnovo dell'autorizzazione ad acquistare e disporre di azioni proprie nei medesimi termini e condizioni di cui alla precedente delibera assembleare, previa revoca della precedente autorizzazione per quanto non utilizzato.
(l) Attività di direzione e coordinamento (ex art. 2497 e ss. cod. civ.)
Landi Renzo ritiene che Girefin S.p.A. non eserciti attività di direzione e coordinamento, operando in condizioni di autonomia societaria e imprenditoriale rispetto alla menzionata società controllante. In particolare, ed in via esemplificativa, si segnala che Landi Renzo gestisce autonomamente la tesoreria e i rapporti commerciali con i propri clienti e fornitori e definisce autonomamente i propri piani industriali e/o i budget.
***
Le informazioni richieste dall'art. 123-bis, comma primo, lettera i), del Testo Unico (indennità degli amministratori in caso di dimissioni, licenziamento o cessazione del rapporto a seguito di un'offerta pubblica di acquisto) sono illustrate nella relazione sulla remunerazione pubblicata ai sensi dell'art. 123-ter del Testo Unico.
Le informazioni richieste dall'art. 123-bis, comma primo, lettera l), del Testo Unico (nomina e sostituzione degli amministratori e modifiche statutarie diverse da quelle legislative e regolamentari) sono illustrate nella sezione della Relazione dedicata al Consiglio di Amministrazione.
Landi Renzo aderisce al Codice di Autodisciplina elaborato dal Comitato per la Corporate Governance delle Società Quotate e pubblicato nel mese di marzo 2006, come successivamente modificato, (il "Codice di Autodisciplina"), accessibile al pubblico sul sito web del Comitato per la Corporate Governance alla pagina
Si segnala che né l'Emittente né le sue controllate aventi rilevanza strategica sono soggetti a disposizioni di legge non italiane che influenzano la struttura di corporate governance dell'Emittente stesso.
4. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
L'Assemblea determina il numero dei membri del Consiglio di Amministrazione, all'atto della loro nomina, entro i limiti di cui al paragrafo 4.2 che segue. Gli amministratori durano in carica per un periodo non superiore a tre esercizi e sono rieleggibili.
L'articolo 14 dello statuto dell'Emittente, in tema di nomina e sostituzione del Consiglio di Amministrazione e/o dei suoi membri, prevede che all'elezione dei membri del Consiglio di Amministrazione si proceda sulla base di liste di candidati secondo le modalità di seguito indicate, nel rispetto della disciplina anche regolamentare pro tempore vigente inerente l'equilibrio tra generi. Tanti soci che rappresentino, anche congiuntamente, almeno il 2,5% del capitale sociale rappresentato da azioni che attribuiscono diritto di voto nelle deliberazioni assembleari che hanno ad oggetto la nomina dei componenti dell'organo amministrativo, ovvero la diversa misura stabilita di volta in volta dalla Consob, ai sensi della normativa applicabile alla Società, possono presentare una lista di candidati in misura non superiore a quelli da eleggere, nella quale i candidati siano elencati in ordine progressivo. Tale quota di partecipazione è conforme a quella stabilita dall'articolo 144-quater del Regolamento Emittenti in relazione alle società aventi una capitalizzazione di mercato inferiore o uguale ad Euro 1 miliardo. L'avviso di convocazione indicherà la quota di partecipazione richiesta ai fini della presentazione delle liste.
Ogni socio, i soci aderenti ad un patto parasociale rilevante ai sensi dell'articolo 122 del Testo Unico, il soggetto controllante, le società controllate e quelle soggette a comune controllo non possono presentare o concorrere alla presentazione, neppure per interposta persona o società fiduciaria, di più di una sola lista né possono votare liste diverse, ed ogni candidato potrà presentarsi in una sola lista a pena di ineleggibilità. Le adesioni ed i voti espressi in violazione di tale divieto non saranno attribuiti ad alcuna lista.
Le liste devono essere depositate presso la sede della Società almeno 25 (venticinque) giorni prima di quello fissato per l'Assemblea, ferme eventuali ulteriori forme di pubblicità prescritte dalla disciplina anche regolamentare pro tempore vigente. L'avviso di convocazione indicherà almeno un mezzo di comunicazione a distanza per il deposito delle liste. La titolarità della quota
minima di partecipazione necessaria alla presentazione della lista dovrà essere attestata con le modalità e nei termini previsti dalle norme di legge e regolamentari pro tempore vigenti. Qualora siano applicabili criteri inderogabili di riparto tra generi, ciascuna lista che presenti almeno 3 (tre) candidati deve contenere un numero di candidati del genere meno rappresentato almeno pari al minimo richiesto dalle applicabili disposizioni legislative e regolamentari pro tempore vigenti. Unitamente a ciascuna lista, entro i termini sopra indicati, devono essere depositati i documenti previsti dall'articolo 14 dello statuto dell'Emittente e dalle disposizioni legislative e regolamentari applicabili.
Unitamente a ciascuna lista, entro i termini sopra indicati, devono essere depositate: (i) le informazioni relative all'identità dei soci che hanno presentato la lista e la percentuale di partecipazione da essi complessivamente detenuta; (ii) le dichiarazioni con le quali i singoli candidati accettano la candidatura e attestano, sotto la propria responsabilità, l'inesistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità nonché l'esistenza dei requisiti prescritti dalla normativa vigente per l'assunzione della carica; (iii) le dichiarazioni circa l'eventuale possesso dei requisiti di indipendenza rilasciate dai candidati, sotto la propria responsabilità, ai sensi delle applicabili disposizioni legislative e regolamentari; nonché (iv) i curricula vitae contenenti un'esauriente informativa riguardante le caratteristiche personali e professionali di ciascun candidato, con l'indicazione degli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti in altre società. Le liste presentate senza l'osservanza delle disposizioni che precedono sono considerate come non presentate.
Ogni avente diritto al voto ha diritto di votare una sola lista. Al termine delle votazioni, risulteranno eletti i candidati delle due liste che hanno ottenuto il maggior numero di voti, con i seguenti criteri:
Il candidato eletto al primo posto della Lista di Maggioranza risulta eletto Presidente del Consiglio di Amministrazione.
Fermo quanto diversamente disposto, in caso di parità di voti, verrà eletto il candidato più anziano di età.
Qualora con i candidati eletti con le modalità sopra indicate non sia assicurata la nomina di un numero di amministratori indipendenti, ai sensi delle disposizioni legislative vigenti per i sindaci, pari al numero minimo stabilito dalla legge in relazione al numero complessivo degli amministratori, il candidato non indipendente eletto come ultimo in ordine progressivo nella Lista di Maggioranza sarà sostituito dal primo candidato indipendente secondo l'ordine progressivo non eletto/i della stessa lista, ovvero in difetto dal primo candidato indipendente secondo l'ordine progressivo non eletto delle altre liste, secondo il numero di voti da ciascuna ottenuto. A tale procedura di sostituzione si farà luogo sino a che il Consiglio di Amministrazione risulti composto da un numero di componenti indipendenti, ai sensi delle disposizioni legislative vigenti per i sindaci, pari almeno al minimo prescritto dalla legge. Qualora infine detta procedura non assicuri il risultato da ultimo indicato, la sostituzione
avverrà con delibera assunta dall'Assemblea a maggioranza relativa, previa presentazione di candidature di soggetti in possesso dei citati requisiti.
Qualora, inoltre, con i candidati eletti con le modalità sopra indicate non sia assicurata la composizione del Consiglio di Amministrazione conforme alla disciplina pro tempore vigente inerente l'equilibrio tra generi, il candidato del genere più rappresentato eletto come ultimo in ordine progressivo nella Lista di Maggioranza sarà sostituito dal primo candidato del genere meno rappresentato non eletto della stessa lista secondo l'ordine progressivo, ovvero in difetto dal primo candidato del genere meno rappresentato secondo l'ordine progressivo non eletto delle altre liste, secondo il numero di voti da ciascuno ottenuto. A tale procedura di sostituzione si farà luogo sino a che non sia assicurata la composizione del Consiglio di Amministrazione conforme alla disciplina pro tempore vigente inerente l'equilibrio tra generi. Qualora infine detta procedura non assicuri il risultato da ultimo indicato, la sostituzione avverrà con delibera assunta dall'Assemblea a maggioranza relativa, previa presentazione di candidature di soggetti appartenenti al genere meno rappresentato.
Qualora le prime due o più liste ottengano un pari numero di voti, si procede a nuova votazione da parte dell'Assemblea, mettendo ai voti solo tali liste. La medesima regola si applicherà nel caso di parità tra le liste risultate seconde per numero di voti e che non siano collegate, neppure indirettamente, con i soci che hanno presentato o votato la lista concorrente.
In caso di ulteriore parità tra liste, prevarrà quella presentata dai soci in possesso della maggiore partecipazione azionaria ovvero, in subordine, dal maggior numero di soci. In tutti i sopra menzionati casi, il riparto degli amministratori dovrà assicurare, ove richiesto dalle disposizioni di legge e regolamentari pro tempore vigenti, il rispetto del requisito di equilibrio tra i generi sopra indicato.
Qualora sia stata presentata una sola lista o nel caso in cui non venga presentata alcuna lista, l'Assemblea delibera con le maggioranze di legge, senza osservare il procedimento sopra previsto, fermo rimanendo il rispetto del requisito di equilibrio tra i generi sopra indicato, ove richiesto dalle vigenti disposizioni di legge e regolamentari.
Ai fini del riparto degli amministratori da eleggere, non si terrà conto delle liste che non hanno conseguito una percentuale di voti almeno pari alla metà di quella richiesta dal presente statuto ovvero dalla Consob per la presentazione delle stesse.
Se nel corso dell'esercizio vengono a mancare uno o più amministratori, purché la maggioranza sia sempre costituita da amministratori nominati dall'Assemblea, si provvederà ai sensi dell'articolo 2386 del cod. civ., secondo quanto appresso indicato:
In ogni caso il Consiglio di Amministrazione e l'Assemblea procederanno alla nomina in modo da assicurare la presenza di amministratori indipendenti nel numero complessivo minimo richiesto dalla normativa pro tempore vigente, fermo il rispetto del requisito di equilibrio tra i
generi sopra indicato, ove richiesto dalle disposizioni di legge e regolamentari pro tempore vigenti.
Qualora peraltro venga a cessare la maggioranza degli amministratori, deve intendersi dimissionario l'intero Consiglio di Amministrazione con effetto dal momento della sua ricostituzione.
Almeno uno dei componenti del Consiglio di Amministrazione, ovvero due se il Consiglio di Amministrazione è composto da più di sette membri (o l'eventuale diverso numero minimo previsto dalla normativa applicabile), devono essere in possesso dei requisiti di indipendenza previsti per i sindaci dalle vigenti disposizioni legislative e regolamentari.
L'amministratore indipendente ai sensi delle disposizioni legislative vigenti per i sindaci che, successivamente alla nomina, perda i requisiti di indipendenza deve darne immediata comunicazione al Consiglio di Amministrazione e decade dalla carica. Il venir meno del requisito di indipendenza quale sopra definito in capo ad un amministratore non ne determina la decadenza se i requisiti permangono in capo al numero minimo di amministratori che devono possedere tale requisito secondo la normativa vigente o secondo codici di comportamento a cui la Società abbia dichiarato di aderire.
Si segnala che il Consiglio di Amministrazione, in considerazione della struttura e delle dimensioni del Gruppo, non ha adottato piani di successione per gli amministratori esecutivi ritenendo le modalità di sostituzione adottate idonee ad assicurare continuità e certezza alla gestione aziendale.
L'articolo 14 dello statuto prevede che la Società sia amministrata da un Consiglio di Amministrazione composto da cinque a nove membri, anche non soci, secondo la previa determinazione - fatta di volta in volta in sede di nomina - dall'Assemblea.
L'Assemblea degli Azionisti, in data 29 aprile 2016, ha nominato il Consiglio di Amministrazione fissando in otto il numero dei consiglieri i quali resteranno in carica sino all'approvazione del bilancio che si chiuderà al 31 dicembre 2018.
I membri del Consiglio di Amministrazione sono stati eletti sulla base di due differenti liste: a) sette consiglieri sono stati eletti dalla lista numero 1), presentata congiuntamente dagli Azionisti di maggioranza Girefin S.p.A. e Gireimm S.r.l., mentre b) un consigliere è stato eletto dalla lista numero 2), presentata dall'azionista di minoranza Aerius Investment Holding AG.
La lista numero 1) comprendeva i seguenti candidati:
Ivano Accorsi, nato a Correggio (Reggio Emilia), il 14 luglio 1938, consigliere indipendente;
Silvia Landi, nata a Reggio Emilia, l'8 giugno 1960, consigliere;
La lista numero 2) comprendeva i seguenti candidati:
Come rilevato nel comunicato stampa diffuso dall'Emittente in data 8 aprile 2016, la suddetta lista conteneva un numero di candidati del genere meno rappresentato inferiore al numero minimo richiesto dallo statuto dell'Emittente. Tuttavia, in data 8 aprile 2016 è altresì pervenuta una comunicazione contenente la rinunzia da parte del Sig. Herbert Paierl alla candidatura di consigliere di amministrazione, per sopravvenuti impegni professionali. A seguito di suddetta rinuncia, la lista risultava, pertanto, composta da due candidati: Sig. Anton Karl, nato a Mistelbach (Austria), il 16 marzo 1976 e il Sig. Mark Kerekes, nato a Lienz (Austria), il 30 maggio 1976.
I candidati della lista numero 1) sono stati eletti con il voto favorevole di n. 66.498.130 azioni e il candidato della lista numero 2) è stato eletto con il voto favorevole di n. 11.449.418 azioni. Con riferimento alle liste proposte sono stati espressi n. 10 voti contrari. Il capitale presente e con diritto di voto era stato pari al 69,29% dell'intero capitale sociale.
Si segnala che i consiglieri Sara Fornasiero e Ivano Accorsi si sono qualificati come indipendenti all'atto della loro nomina ai sensi dell'articolo 148 del Testo Unico ed ai sensi dell'articolo 3 del Codice di Autodisciplina.
Il Consiglio di Amministrazione è tenuto a valutare annualmente il permanere, in capo agli amministratori qualificati come "indipendenti" all'atto della loro nomina, dei requisiti di indipendenza previsti dalle vigenti disposizioni legislative e regolamentari.
La presenza di due amministratori indipendenti è preordinata alla più ampia tutela del buon governo societario da attuarsi attraverso il confronto e la dialettica fra tutti gli amministratori. Il contributo degli amministratori indipendenti permette, inoltre, al Consiglio di Amministrazione di verificare che siano valutati con adeguata indipendenza di giudizio i casi di potenziale conflitto di interessi della Società con quelli dell'azionista di controllo.
I componenti del Consiglio di Amministrazione in carica alla data della presente Relazione sono indicati nella seguente tabella (per ulteriori informazioni si rinvia alla tabella 2, in appendice alla presente Relazione).
| Nome e cognome |
Carica | Luogo e data di nascita |
Qualifica | Comitato controllo e rischi |
Comitato per la remunerazione |
|---|---|---|---|---|---|
| Giovannina Domenichini |
Presidente Onorario del Consiglio di Amministrazione |
Casina (Reggio Emilia), 6 agosto 1934 |
Non esecutivo | ||
| Stefano Landi | Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato |
Reggio Emilia, 30 giugno 1958 |
Esecutivo | ||
| Claudio Carnevale |
Consigliere Delegato | Nole Canavese (TO), 5 aprile 1961 |
Esecutivo | ||
| Silvia Landi | Consigliere | Reggio Emilia, 8 giugno 1960 |
Non esecutivo | ||
| Angelo Iori | Consigliere | Reggio Emilia, 11 dicembre 1954 |
Non esecutivo | Membro | Membro |
| Anton Karl | Consigliere | Mistelbach (Austria), 16 marzo 1976 |
Non esecutivo | ||
| Sara Fornasiero | Consigliere | Merate (Lecco), 9 settembre 1968 |
Non esecutivo e Indipendente1 |
Presidente | Membro |
| Ivano Accorsi | Consigliere | Correggio (Reggio Emilia), 14 luglio 1938 |
Non esecutivo e Indipendente1 |
Membro | Presidente |
I componenti del Consiglio di Amministrazione sono tutti domiciliati per la carica presso la sede legale della Società. Tra i consiglieri Giovannina Domenichini, Stefano Landi e Silvia Landi sussiste un rapporto di parentela, in quanto Stefano Landi e Silvia Landi sono entrambi figli di Giovannina Domenichini.
Di seguito, sono riportate brevemente le caratteristiche personali e professionali di ciascun amministratore, ai sensi dell'articolo 144-decies del Regolamento Emittenti.
Giovannina Domenichini. Nel 1954 fonda con il marito la ditta Officine Renzo Landi. Successivamente, a seguito della costituzione dell'Emittente ne assume la carica di Amministratore Unico e nel 1987 assume l'incarico di Presidente del Consiglio di Amministrazione, mentre dal 22 aprile 2010 ricopre la carica di Presidente Onorario non esecutivo del Consiglio di Amministrazione, ruolo che ricopre tutt'ora. Nel 1990 le viene conferita l'onorificenza di Commendatore dell'ordine "al merito della Repubblica Italiana" e in data 19 ottobre 2011 l'onorificenza di "Cavaliere del Lavoro".
Stefano Landi. Socio fondatore dell'Emittente, è stato Amministratore Delegato dal 1987 al 2010 e dal 24 aprile 2013 ricopre la carica sia di Amministratore Delegato che di Presidente del Consiglio di Amministrazione, oltre ad avere incarichi in altre società del Gruppo Landi Renzo. Nel 2006 è stato incluso dalla stampa specializzata tra i dieci top manager del settore automotive e nel dicembre 2010 ha ricevuto il premio "Imprenditore dell'Anno" E&Y. Dal luglio 2010 ricopre la carica di Presidente dell'Associazione Industriali della Provincia di Reggio Emilia con scadenza dell'incarico nell'anno 2013 e dal mese di gennaio 2014 è stato nominato Presidente della Camera di Commercio provinciale. Egli ricopre inoltre la carica di consigliere in Best Union Company S.p.A.
Claudio Carnevale. Laureato in Ingegneria Elettronica al Politecnico di Torino con specializzazione in controlli automatici, nell'ambito della sua attività di responsabile di un Gruppo di ricerca presso il Centro Ricerche FIAT (1988-1996) ha sviluppato progetti e prodotti nell'ambito automotive su tecniche di controllo moderno applicate al controllo motore e tecniche di controllo moderno applicate al controllo del veicolo. Nell'ambito della sua attività di responsabile di un Gruppo di ricerca e sviluppo presso SAGEM SA, Francia (1996-1998), ha
1 Indipendente ai sensi dell'articolo 148 del Testo Unico e dell'articolo 3 del Codice di Autodisciplina.
sviluppato progetti e prodotti nell'ambito automotive su sviluppo di sistemi controllo motore torque based e ad iniezione diretta e controllo del titolo cilindro per cilindro in un sistema dotato di sonda ad ossigeno lineare. Presso SAGEM SA, Francia, dal 1998 al 2000 ha ricoperto l'incarico di direttore di linea di business Sistemi di Controllo Motore. Dal 2000 al 2002 è stato direttore Marketing Wordlwide in Texas Instruments dell'area di business "vehicle motion". Dal 2002 al 2008 è stato direttore Marketing e Vendite del Gruppo Landi Renzo e, dal 2008, Direttore Business and Product Development del Gruppo Landi Renzo. Attualmente ricopre anche la carica di Consigliere Delegato della Società per il business OEM.
Angelo Iori. Dopo aver terminato gli studi in ragioneria, nel 1974 inizia l'attività professionale presso l'Emittente in ambito amministrativo e commerciale nel settore automotive e dei sistemi GPL e metano per auto. Nel 1979 prosegue l'attività in Autosonik S.p.A. e nel 1985 rientra in Società per ricoprire l'incarico di responsabile commerciale e marketing, attività che svolge fino al 2003. Nel 2004 viene nominato Amministratore Delegato di MED S.p.A., società del Gruppo Landi Renzo incorporata nel 2010. Dal 2010 al 2013 si occupa di attività in ambito operations per l'Emittente e Lovato Gas S.p.A., ricoprendo anche la carica di direttore operations del Gruppo Landi Renzo. Dal 2014 al 2016 è stato Direttore Sales and Marketing After Market dell'Emittente, nonché di Lovato Gas S.p.A., A.E.B. S.p.A. ed Emmegas S.r.l.
Sara Fornasiero. Laureata in Economia e Commercio presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, inizia la propria esperienza lavorativa in KPMG S.p.A. nel 1993 come revisore legale, poi dal 1995 al 1998 nel settore due diligence, dal 1998 al 2001 nel dipartimento Forensic Accounting, dal 2001 nel dipartimento Corporate Responsability / Sustainability, dal 2004 nel dipartimento Risk & Compliance. Dal 2006 al 2015 è inoltre entrata a far parte della funzione aziendale interna di KPMG Quality & Risk Management, con la qualità di Senior Manager. Dal 2016 inizia la libera professione, occupandosi di progetti in tema di corporate governance, risk management, anti-bribery and corruption e sostenibilità per società quotate e non. Dal 1995 è iscritta al Registro dei Revisori Legali e dal 1996 all'Ordine di Milano dell'Albo Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Attualmente è componente dell'Organismo di Vigilanza di St Jude Medical Italia S.p.A., nonché componente di Associazione Italiana Internal Auditor e delle Commissioni "Governance delle Società Quotate", e "Compliance e Modelli organizzativi" dell'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano, avendo fatto parte in passato anche delle commissioni "Pari Opportunità" e "Bilancio Sociale".
Ivano Accorsi. Nel 1957 ha conseguito il diploma di ragioniere e perito commerciale e dal 1999 è iscritto all'Albo Unico Promotori Finanziari. Dal 1957 al 1969 ha ricoperto incarichi amministrativi di livello crescente – fino alla vice direzione amministrativa – in Cemental S.r.l. e dal 1969 al 2004 ha ricoperto diversi incarichi alle dipendenze di BPER, dal 1994 come dirigente. Tra il 1990 e il 2011 (con brevi intervalli) ha ricoperto la carica di consigliere di amministrazione in Sofiser S.r.l., anche con la carica di vicepresidente. Dal 1996 al 2005 consigliere di amministrazione di Leasinvest S.p.A. con la carica di Vicepresidente dal 2001. Dal 1999 al 2005 ha ricoperto la carica di consigliere di amministrazione di Unicarni S.c.a r.l. Dal marzo 2004 al marzo 2016 ha ricoperto la carica di consigliere di amministrazione di Emak S.p.A., anche Presidente del Comitato Controllo e Rischi, del Comitato Remunerazione e del Comitato Amministratori Indipendenti. Dal 2004 al 16 dicembre 2016 è stato membro del Comitato per il restauro della cattedrale di Reggio Emilia con funzioni di Tesoriere.
Silvia Landi. Dal 1978 è impiegata presso l'Emittente e dal 1987 ricopre la carica di addetta alle pubbliche relazioni. Dal 2002 ricopre la carica di consigliere di amministrazione di Girefin S.p.A.
Anton Karl. Laureato in Giurisprudenza presso l'Università di Salisburgo (Austria) ha proseguito i suoi studi presso la Rice University di Houston dove ha ottenuto un master in
Business Administration. Dal 2002 al 2008 ha ricoperto prima la carica di Associate e poi di Vicepresidente presso Lehman Brothers International passando da New York a Londra e successivamente a Francorforte e Zurigo. Dal 2008 al 2012 ha svolto l'incarico di amministratore esecutivo presso Nomura Bank (Switzerland) a Zurigo. Dal 2013 è consigliere di amministrazione di Aerius Holding AG ed a partire dal 2014 ricopre la carica di conigliere di amministrazione di Brustorm SA e Elbogross SA a Zurigo.
Alla luce della delibera assembleare di nomina del 29 aprile 2016 che ha provveduto a nominare il nuovo Consiglio di Amministrazione in sostituzione di quello venuto a cessare per naturale scadenza del mandato con l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2015, nel corso dell'Esercizio la Sig.ra Antonia Fiaccadori, il Sig. Alessandro Ovi, il Sig. Tomaso Tommasi di Vignano, e il Sig. Herbert Paierl hanno cessato di ricoprire la carica di consiglieri della Società per scadenza naturale del loro mandato.
A far data dalla chiusura dell'Esercizio non sono intervenuti cambiamenti nella composizione del Consiglio di Amministrazione della Società.
Nella tabella che segue sono indicate le cariche, di amministrazione e controllo, ricoperte, in società quotate e non quotate, dai membri del Consiglio di Amministrazione della Società alla data del 31 dicembre 2016:
| Nome e Cognome | Società presso la quale è svolta l'attività esterna |
Carica | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Giovannina | Girefin S.p.A. | Presidente del Consiglio di Amministrazione |
|||
| Domenichini | Immobiliare L.D. Parma S.r.l. | Amministratore Unico | |||
| Girefin S.p.A. | Amministratore Delegato | ||||
| Gireimm S.r.l. | Amministratore Unico | ||||
| Lovato Gas S.p.A. | Presidente del Consiglio di Amministrazione |
||||
| Best Union Company S.p.A. | Consigliere | ||||
| Esselle S.r.l. | Amministratore Unico | ||||
| SAFE S.p.A. | Presidente del Consiglio di | ||||
| Stefano Landi | Amministrazione e Amministratore Delegato |
||||
| Società Agricola BIOGUSS S.r.l. | Presidente del Consiglio di Amministrazione |
||||
| Società Agricola C.E.D.R.O – Centro Energie | Presidente del Consiglio di | ||||
| da Rinnovabili S.r.l. | Amministrazione | ||||
| Trust Landi | Trustee | ||||
| Co.Mark S.p.A. | Consigliere | ||||
| Fondazione Museo Antonio Ligabue | Consigliere | ||||
| Emmegas S.r.l. | Consigliere | ||||
| Claudio Carnevale | Ti sostengo società cooperativa sociale | Amministratore Delegato | |||
| Silvia Landi | Girefin S.p.A. | Consigliere | |||
| Brustorm SA (Zurigo) | Consigliere | ||||
| Anton Karl | Elbogross SA (Zurigo) | Consigliere | |||
| Sara Fornasiero | St. Jude Medical Italia S.p.A. | Membro dell'Organismo di Vigilanza |
Circa quanto prevede il Codice di Autodisciplina all'articolo 1.C.3, in tema di espressione dell'orientamento da parte del Consiglio di Amministrazione in merito al numero massimo di incarichi di amministratore o sindaco in società quotate, finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni, si evidenzia che il Consiglio di Amministrazione tenutosi in data 13 novembre 2014 ha adottato i seguenti criteri generali, confermati anche in occasione della riunione svoltasi in data 12 novembre 2015 e da ultimo in data 10 novembre 2016:
Si precisa altresì che sono escluse dal limite di cumulo le cariche ricoperte in società appartenenti al Gruppo Landi Renzo.
Nel caso di superamento dei limiti sopra indicati, è previsto che gli amministratori informino tempestivamente il Consiglio di Amministrazione, il quale valuta la situazione alla luce dell'interesse della Società e invita l'amministratore ad assumere le conseguenti decisioni.
Al fine di mantenere un'adeguata conoscenza del settore di attività in cui opera la Società, i consiglieri ricevono periodicamente e ogni qualvolta necessario informazioni e aggiornamenti sul settore in cui opera l'Emittente, sui principi di corretta gestione dei rischi e sulla normativa di riferimento, anche tramite materiale predisposto dalla Società ovvero tramite iniziative organizzate da funzioni e dipartimenti interni. In particolare, in data 15 settembre 2016, su iniziativa del Presidente e Amministratore Delegato, si è tenuta presso l'Emittente una specifica sessione di "induction training" in cui sono intervenuti quali relatori i Signori Claudio Carnevale, Angelo Iori, Ciro Barberio e Sebastiano Rossi finalizzata ad accrescere le conoscenze dei nuovi componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale sulle dinamiche aziendali, la loro evoluzione, il quadro normativo e autoregolamentare di riferimento, nonché sui principi di corretta gestione dei rischi.
Il Consiglio di Amministrazione è l'organo sociale preposto all'amministrazione della Società ed ha i poteri allo stesso assegnati dalla normativa e dallo statuto. Esso si organizza ed opera in modo da garantire un effettivo ed efficace svolgimento delle proprie funzioni. I consiglieri agiscono e deliberano con cognizione di causa ed in autonomia, perseguendo l'obiettivo della creazione di valore per gli Azionisti e riferiscono sulla gestione in occasione dell'Assemblea degli Azionisti.
Ai sensi dell'art. 18 dello statuto sociale, il Consiglio di Amministrazione é investito dei più ampi poteri per l'amministrazione ordinaria e straordinaria della Società; segnatamente, ha facoltà di compiere tutti gli atti che ritenga opportuni od utili per il raggiungimento degli scopi sociali, esclusi soltanto quegli atti che la legge o lo statuto riservano alla competenza esclusiva dell'Assemblea.
Sono, inoltre, attribuite al Consiglio di Amministrazione le seguenti competenze:
(ii) l'istituzione e la soppressione di sedi secondarie;
(iii) la riduzione del capitale sociale in caso di recesso del socio;
Il Consiglio di Amministrazione deve vigilare affinché il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari disponga di adeguati poteri e mezzi per l'esercizio dei compiti a lui attribuiti ai sensi di legge, nonché sul rispetto effettivo delle procedure amministrative e contabili.
Qualora sussistano ragioni di urgenza in relazione ad operazioni con parti correlate che non siano di competenza dell'assemblea o che non debbano da questa essere autorizzate, il Consiglio di Amministrazione potrà approvare tali operazioni con parti correlate, da realizzarsi anche tramite società controllate, in deroga alle usuali disposizioni procedurali previste nella procedura interna per operazioni con parti correlate adottata dalla Società, purché nel rispetto e alle condizioni previste dalla medesima procedura.
Le materie di cui all'articolo 1.C.1 del Codice di Autodisciplina, non essendo state oggetto di conferimento di delega a favore dell'Amministratore Delegato, devono ritenersi riservate alla competenza del Consiglio di Amministrazione. A titolo esemplificativo, devono ritenersi riservati al Consiglio di Amministrazione l'esame e l'approvazione:
Nello svolgimento dei propri compiti, gli amministratori esaminano le informazioni ricevute dagli organi delegati, avendo peraltro cura di richiedere agli stessi ogni chiarimento, approfondimento od integrazione ritenuti necessari o opportuni. A tale fine, l'Amministratore Delegato fornisce, con cadenza almeno trimestrale, al Consiglio di Amministrazione adeguata informativa sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione nonché sulle operazioni di maggior rilievo, effettuate dalla Società e dalle sue controllate.
Sebbene lo statuto non preveda una cadenza minima delle riunioni, è ormai prassi che il Consiglio di Amministrazione si riunisca almeno trimestralmente in concomitanza con l'approvazione delle situazioni contabili di periodo. Le riunioni del Consiglio di Amministrazione sono programmate sulla base di un calendario approvato all'inizio dell'anno per favorire la massima partecipazione alle riunioni. Il calendario societario è consultabile sul sito internet della Società alla sezione Investors.
Nel corso dell'Esercizio, il Consiglio di Amministrazione ha tenuto n. 10 riunioni della durata media di 79 minuti, che hanno visto la regolare partecipazione di tutti i consiglieri; la percentuale di partecipazione complessiva è stata, infatti, pari al 82,4%. Per quanto riguarda la percentuale di presenze dei singoli Consiglieri si rimanda alla tabella riportata in calce alla Relazione. A tutte le riunioni del Consiglio di Amministrazione hanno altresì preso parte i membri del Collegio Sindacale ad eccezione di due riunioni consiliari in relazione alle quali la Sig.ra Briolini è stata dichiarata assente giustificata e di una riunione consiliare in relazione alla quale è stata dichiarata assente giustificata la Sig.ra Rizzo. Inoltre, fino a scadenza naturale del loro mandato avvenuta in data 29 aprile 2016, il Sig. Gaiani ha partecipato a due riunioni consiliari e la Sig.ra Torelli ad una riunione consiliare.
Per l'esercizio in corso è previsto un numero di riunioni non inferiore a cinque di cui due già tenutesi in data 21 marzo 2017 e 27 marzo 2017.
Alle riunioni consiliari possono partecipare, se invitati, anche soggetti esterni al Consiglio. In particolare, si segnala la regolare partecipazione di dirigenti dell'Emittente e del Gruppo Landi Renzo, la cui presenza concorre ad apportare gli opportuni approfondimenti sugli argomenti posti all'ordine del giorno. A tutte le riunioni tenutesi nel corso dell'Esercizio, hanno partecipato dirigenti dell'Emittente.
I consiglieri e i sindaci, con adeguato anticipo rispetto alla data della riunione del Consiglio di Amministrazione, ricevono la documentazione e le informazioni necessarie per permettere loro di esprimersi con consapevolezza sugli argomenti sottoposti alla loro analisi ed approvazione. L'organizzazione dei lavori consiliari è affidata al Presidente, il quale cura che agli argomenti all'ordine del giorno sia dedicato un tempo necessario a consentire un costruttivo dibattito.
Il preavviso che la Società ritiene generalmente congruo per l'invio della documentazione è di 3 giorni; nel corso dell'Esercizio, tale termine è stato normalmente rispettato.
Ai fini dell'attuazione dell'articolo 1 e dei relativi criteri applicativi del Codice di Autodisciplina, si segnala che il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 10 novembre 2016, ha effettuato una valutazione positiva sulla dimensione, composizione e funzionamento del Consiglio stesso, del Comitato controllo e rischi e del Comitato per la remunerazione, anche con riferimento alla componente rappresentata dagli amministratori indipendenti. Inoltre, in medesima data, il Consiglio di Amministrazione, anche sulla base di quanto riportato dall'amministratore esecutivo incaricato di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e dal Presidente del Comitato di controllo e rischi, ha valutato l'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile generale dell'Emittente nonché quello delle controllate aventi rilevanza strategica, con riferimento al sistema di controllo interno e alla gestione dei conflitti di interesse e ha approvato il sistema complessivo di governo della Società, risultante, in particolare, oltre che dalle deleghe di poteri e funzioni, ivi compresa la previsione di comitati interni al Consiglio di Amministrazione e di cui in appresso, anche dalle norme procedurali interne in materia di operazioni con parti correlate ed in cui un amministratore sia portatore di un interesse. Il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente ha inoltre provveduto ad individuare le controllate aventi rilevanza strategica sulla base di criteri inerenti il fatturato, l'autonomia produttiva, la ricerca, lo sviluppo e l'innovazione di prodotto, nonché la gamma di prodotti distinta, il posizionamento del prodotto e del brand. Alla luce dei criteri sopraelencati, il Consiglio di Amministrazione ha confermato l'identificazione quali società aventi rilevanza strategica A.E.B. S.p.A., Lovato Gas S.p.A. e Safe S.p.A.
Nella riunione del 29 aprile 2016 il Consiglio di Amministrazione ha determinato, esaminate le proposte dell'apposito comitato e sentito il parere del collegio sindacale, la suddivisione del compenso globale spettante ai membri del Consiglio di Amministrazione, e la remunerazione dell'Amministratore Delegato e degli altri amministratori che ricoprono particolari cariche.
Il Consiglio di Amministrazione ha valutato il generale andamento della gestione, tenendo in considerazione, in particolare, le informazioni ricevute dagli organi delegati, nonché confrontando, periodicamente, i risultati conseguiti con quelli programmati.
Il Consiglio di Amministrazione ha esaminato ed approvato preventivamente le operazioni aventi significativo rilievo strategico, economico e patrimoniale per l'Emittente - dell'Emittente stesso e delle sue controllate.
Per informazioni in merito alla procedura adottata dal Consiglio di Amministrazione per il compimento di operazioni infra-gruppo e con altre parti correlate, si rimanda alla sezione 11 che segue.
Per l'identificazione delle operazioni di significativo rilievo proprie e delle sue controllate, il Consiglio di Amministrazione ha adottato criteri di tipo qualitativo e quantitativo. I criteri di tipo qualitativo ricomprendono: le operazioni di acquisizione o di cessione di partecipazioni, di costituzione di nuove società e/o di joint ventures, di rami di azienda, i cespiti ed i conferimenti in natura, gli investimenti e/o disinvestimenti industriali, l'assunzione di finanziamenti, l'ingresso e/o uscita da mercati geografici e/o tipologie di business strategici. Rientrano invece nei criteri di tipo quantitativo le operazioni, diverse da quelle sopra descritte, il cui valore è superiore al limite quantitativo stabilito delle deleghe operative all'Amministratore Delegato in occasione del conferimento dei poteri.
Per le operazioni significative così individuate, sia di tipo qualitativo che quantitativo, il Consiglio di Amministrazione delibera in merito sulla base delle informazioni e le relazioni fornite, di volta in volta, dall'Amministratore Delegato.
In considerazione della struttura del Gruppo Landi Renzo, delle caratteristiche dell'azionariato della Società e della composizione delle liste di candidati proposti dagli Azionisti secondo le regole previste dallo statuto, il Consiglio di Amministrazione in carica pro tempore non ha espresso orientamenti specifici sulle figure manageriali e professionali, la cui presenza in consiglio fosse ritenuta opportuna.
L'articolo 14 dello statuto della Società prevede che gli amministratori siano assoggettati al divieto di concorrenza previsto dall'articolo 2390 del cod. civ., salvo che siano da ciò esonerati dall'Assemblea. Alla data della presente Relazione, l'Assemblea degli Azionisti non ha autorizzato deroghe al divieto di concorrenza.
Il Consiglio di Amministrazione del 29 aprile 2016 ha conferito all'Amministratore Delegato Stefano Landi i poteri relativi alla gestione ordinaria della Società.
Si riportano di seguito le attribuzioni del Sig. Stefano Landi, con indicazione dei limiti per valore e per materia delle deleghe conferite:
compiere in genere qualsiasi altro atto necessario ed utile a domandare, ottenere e mantenere in vita i brevetti, firmare tutti gli atti necessari per l'espletamento delle facoltà sopra conferite, nominare allo scopo corrispondenti brevettuali in Italia e all'estero, conferendo loro i mandati relativi; acquistare e vendere licenze relativamente a brevetti, marchi, modelli ed ogni diritto di proprietà intellettuale inerente l'oggetto sociale e compiere presso le pubbliche amministrazioni, enti ed uffici pubblici, tutti gli atti e operazioni occorrenti per ottenere concessioni, licenze, permessi e atti autorizzativi in genere di ogni specie;
(r) firmare la corrispondenza ed ogni altro documento che richieda l'apposizione della firma della Società e che riguardi affari compresi nei poteri delegati;
(s) rappresentare la Società nei confronti di tutti gli Istituti Previdenziali e Assicurativi, provvedendo a quanto richiesto dalle disposizioni vigenti in materia di lavoro, in particolare per quanto concerne le assicurazioni, indennità e contributi vari;
(aa) la gestione, l'indirizzo, l'organizzazione ed il controllo di tutti gli aspetti inerenti alla sicurezza ed alla salute sul lavoro, in tutte le unità produttive e negli altri luoghi di lavoro della Società, attribuendogli a tal fine la qualifica di "datore di lavoro" ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni, col mandato di porre in essere, in tale qualifica, ogni atto ed adempimento ed attività necessari per il rispetto del predetto provvedimento legislativo e di tutte le normative e disposizioni in materia di sicurezza e salute e igiene nei luoghi di lavoro, prevenzione e protezione e tutela dell'integrità psicofisica dei lavoratori, con piena autonomia finanziaria ed autonomi poteri di spesa per l'esecuzione di tale mandato. In particolare, a titolo esemplificativo e non esaustivo, all'Amministratore Delegato sono stati conferiti i seguenti poteri:
recepire, a mezzo dei competenti organi di consulenza interni ed esterni alla Società, ogni legge e normativa complementare, modificativa ed integrativa, emanata ed emananda, in materia di sicurezza dei lavoratori, prevenzione degli infortuni e tutela dell'igiene nei luoghi di lavoro, e provvedere ad ottemperare agli obblighi previsti dalle suddette leggi e normative;
(ee) l'incarico di amministratore incaricato del sistema di controllo interno e gestione dei rischi.
In virtù dei poteri conferitigli dal Consiglio di Amministrazione, l'Amministratore Delegato, Sig. Stefano Landi, è qualificabile come principale responsabile della gestione dell'impresa. Si precisa altresì che non ricorrono, con riferimento al Sig. Stefano Landi, situazioni di interlocking.
La rappresentanza legale della Società nei confronti di qualsiasi autorità per qualunque tipologia di atti e di dichiarazioni e il conseguente potere di firma sociale da esercitarsi in via disgiunta, ai sensi dell'articolo 21 dello statuto della Società, senza limiti alcuni se non quelli previsti dallo statuto sociale e dalla legge, spetta al Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato Stefano Landi.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione, Sig. Stefano Landi, il quale ricopre la funzione di trustee del Trust Landi che esercita indirettamente il controllo sull'Emittente, è investito della rappresentanza legale della Società.
In merito alle deleghe gestionali conferite al Sig. Stefano Landi, in qualità di Amministratore Delegato della Società, si rinvia al precedente paragrafo "Amministratori Delegati".
L'Amministratore Delegato fornisce, con cadenza almeno trimestrale, al Consiglio di Amministrazione adeguata informativa sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione nonché sulle operazioni di maggior rilievo, per dimensioni e caratteristiche effettuate dalla Società e dalle sue controllate.
Gli amministratori riferiscono al Collegio Sindacale tempestivamente, e comunque con periodicità almeno trimestrale in sede di riunione del Consiglio di Amministrazione o del comitato esecutivo, se nominato, ovvero anche mediante nota scritta inviata al Presidente del Collegio Sindacale, sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società e dalle società controllate, allo scopo di porre il Collegio Sindacale di Landi Renzo nella condizione di poter valutare se le operazioni deliberate e poste in essere siano conformi alla legge e allo statuto sociale e non siano, invece, manifestamente imprudenti o in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale.
In particolare, gli amministratori riferiscono sulle operazioni nelle quali essi abbiano un interesse, per conto proprio o di terzi e sulle eventuali operazioni atipiche, inusuali o con parti correlate.
Nel Consiglio di Amministrazione della Società è presente un amministratore esecutivo, nella persona del Sig. Claudio Carnevale, in carica fino alla data di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2018, che riveste altresì la funzione di consigliere delegato responsabile dello sviluppo del settore OEM. Il Sig. Claudio Carnevale ha l'obbligo di riferire al Consiglio di Amministrazione periodicamente e comunque ogni qual volta sia così richiesto dal Consiglio stesso in relazione alle attività poste in essere nell'esercizio delle sue funzioni. Al Sig. Claudio Carnevale sono stati conferiti i seguenti poteri:
Il Codice di Autodisciplina raccomanda che all'interno del Consiglio di Amministrazione sia eletto un numero adeguato di amministratori indipendenti. In base alle indicazioni del Codice di Autodisciplina, non si considera indipendente l'amministratore:
ovvero è, o è stato nei precedenti tre esercizi, lavoratore dipendente di uno dei predetti soggetti;
(d) se riceve, o ha ricevuto nei precedenti tre esercizi, dall'Emittente o da una società controllata o controllante una significativa remunerazione aggiuntiva (rispetto all'emolumento "fisso" di amministratore non esecutivo dell'Emittente e al compenso per la partecipazione ai comitati raccomandati dal Codice di Autodisciplina) anche sotto forma di partecipazione a piani di incentivazione legati alla performance aziendale, anche a base azionaria;
L'attuale Consiglio di Amministrazione della Società include tra i suoi consiglieri due amministratori in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dal Regolamento di Borsa e dal Codice di Autodisciplina, nelle persone dei Signori Sara Fornasiero e Ivano Accorsi. Gli amministratori citati sono in possesso anche dei requisiti di indipendenza previsti dall'art. 148, comma terzo, del Testo Unico. Il numero degli amministratori indipendenti, avuto riguardo al numero totale di componenti del Consiglio di Amministrazione, è in linea con quanto previsto sia dall'art. 148 del Testo Unico che dalle Istruzioni al Regolamento di Borsa (art. I.A.2.10.6).
Il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale hanno verificato la sussistenza dei requisiti di indipendenza in capo ai citati amministratori, nella prima occasione utile dopo la nomina degli stessi, anche sulla base delle dichiarazioni dagli stessi allo scopo rilasciate ai sensi dell'art. 148 del Testo Unico e dell'art. 2.2.3, terzo comma, lettera l), del Regolamento di Borsa, applicando, inter alia, i criteri previsti dal Codice di Autodisciplina.
In particolare, il Consiglio di Amministrazione, nella riunione tenutasi in data 29 aprile 2016, ha provveduto a svolgere le opportune verifiche in merito ai requisiti di indipendenza in capo ai due amministratori non esecutivi Signori Sara Fornasiero e Ivano Accorsi, sulla base anche dell'informativa fornita dagli interessati. In tale sede, il Collegio Sindacale ha confermato di aver svolto tutte le verifiche necessarie circa la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottate dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza dei propri membri.
Nel corso dell'Esercizio gli amministratori indipendenti si sono riuniti una volta in assenza degli altri amministratori. Gli amministratori indipendenti avevano indicato l'idoneità a qualificarsi come indipendenti nelle liste per la nomina al Consiglio di Amministrazione e, per quanto a conoscenza dell'Emittente, si sono impegnati a mantenere l'indipendenza durante il mandato.
Il Consiglio di Amministrazione riunitosi in data 29 aprile 2016 ha nominato, in ottemperanza all'art. 2 del Codice di Autodisciplina, un lead independent director nella persona del consigliere indipendente Sig.ra Sara Fornasiero. A tale soggetto fanno riferimento gli amministratori non esecutivi, ed in particolare gli indipendenti, per un miglior contributo all'attività e al coordinamento del Consiglio di Amministrazione.
Il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto opportuno mantenere la figura del lead independent director anche in occasione del rinnovo degli organi sociali (che si ricorda essere avvenuto con l'approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2015), in quanto il Presidente risulta essere il trustee del Trust Landi, trust regolato dalla legge del Jersey, quale principale azionista della Società.
Il lead independent director rappresenta un punto di riferimento e di coordinamento delle istanze e dei contributi degli Amministratori non esecutivi per un miglior funzionamento del Consiglio di Amministrazione, collabora con il Presidente del Consiglio di Amministrazione al fine di garantire che gli amministratori siano destinatari di flussi informativi completi e tempestivi ed ha la facoltà di convocare apposite riunioni degli amministratori indipendenti per la discussione di temi giudicati di interesse rispetto al funzionamento del Consiglio di Amministrazione e della gestione sociale.
Nel corso dell'Esercizio il lead independent director ha attivamente partecipato alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, coordinando, ove è stato necessario o anche solo opportuno, le istanze e i contributi degli amministratori non esecutivi ed in particolare degli amministratori indipendenti.
In data 10 novembre 2016, il Consiglio di Amministrazione ha approvato l'assunzione del dott. Cristiano Musi quale dirigente della Società, nonché la sua nomina quale direttore generale della Società a decorrere dal 12 dicembre 2016.
Inoltre il Consiglio di Amministrazione del 30 dicembre 2016, ha conferito al direttore generale dott. Cristiano Musi, sotto la diretta supervisione dell'Amministratore Delegato Stefano Landi, alcuni poteri relativi alla gestione ordinaria della Società di seguito elencati:
(f) stipulare, modificare e risolvere contratti di appalto di servizi, d'opera e di consulenza, noleggio, somministrazione, trasporto, deposito e spedizione per un importo non superiore ad Euro 5.000.000 per ciascuna operazione;
(g) acquistare e vendere ed in genere concludere operazioni aventi ad oggetto divise estere, nell'ambito delle disposizioni valutarie vigenti;
(o) stipulare e risolvere contratti di assicurazione di qualsiasi specie, firmando le relative polizze con facoltà anche di liquidare ed esigere, in caso di sinistro, le relative indennità, dandone quietanza a chi di ragione, pure liquidando in via di transazione ogni altra indennità dovuta a terzi per qualsiasi occasione di sinistro;
(p) assumere e licenziare dipendenti, di ogni grado e categoria, determinandone le attribuzioni e fissando le retribuzioni nel rispetto e nell'osservanza delle vigenti disposizioni;
La Società ha adottato una procedura per la gestione interna e la comunicazione all'esterno delle informazioni privilegiate, che recepisce le disposizioni della normativa in materia di abusi di mercato, ivi incluse le novità introdotte dal Regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014 relativo agli abusi di mercato, disciplinando anche l'istituto del registro delle persone aventi accesso a informazioni privilegiate, aggiornata, da ultimo, in data 27 settembre 2016 dal Consiglio di Amministrazione.
La procedura rimette, in via generale, alla responsabilità dell'Amministratore Delegato, con il supporto del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e dell'investor relator, la gestione interna e la comunicazione all'esterno delle informazioni privilegiate; essa prevede specifiche sezioni dedicate alla definizione di informazione privilegiata e ai destinatari della suddetta procedura, alle relative modalità di gestione, agli obblighi di comportamento dei destinatari, all'individuazione degli organi responsabili del processo di gestione e comunicazione all'esterno delle informazioni privilegiate, alle modalità di comunicazione al mercato delle informazioni privilegiate nonché al processo di approvazione dei comunicati stampa, alle modalità di gestione dei cd. rumors di mercato, alla disciplina da applicare in casi di ritardo della comunicazione al mercato ed ai casi di comunicazione delle informazioni privilegiate a terzi, alle indicazioni inerenti agli incontri con i media e la comunità finanziaria, alla disciplina da adottare durante i sondaggi di mercato, e all'istituzione del registro delle persone aventi accesso a informazioni privilegiate, i soggetti autorizzati ai rapporti con l'esterno e i soggetti tenuti al dovere di riservatezza.
La Società, in conformità a quanto previsto dalla normativa sugli abusi di mercato, ha adottato il Codice di internal dealing, predisposto ai sensi del Regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014 e degli articoli 152-sexies e seguenti del Regolamento Emittenti e modificato da ultimo in data 27 settembre 2016 dal Consiglio di Amministrazione.
Ai sensi di tale codice una serie di soggetti rilevanti, per tali intendendosi coloro che hanno regolare accesso a informazioni privilegiate e il potere di adottare decisioni di gestione che possono incidere sull'evoluzione e sulle prospettive della Società stessa, nonché le persone ad essi strettamente legate, sono soggetti ad un obbligo di informativa nei confronti del mercato per quanto riguarda le operazioni compiute sugli strumenti finanziari quotati emessi dalla Società.
Il Codice di internal dealing prevede soglie e termini di comunicazione al mercato e relative sanzioni in linea con quanto stabilito dalle disposizioni Consob in materia. Tale Codice contiene altresì la previsione riguardante i cd. "black out period".
Nel corso dell'Esercizio, la Società ha proceduto alla diffusione di sei comunicati in materia di internal dealing, reperibili sul sito internet della Società http://www.landirenzogroup.com/it/, sezione Investors, avendo la stessa ricevuto le comunicazioni di rito circa operazioni rilevanti ai sensi del Regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014 e degli articoli 152-sexies e seguenti del Regolamento Emittenti.
Il Consiglio di Amministrazione non ha costituito al suo interno comitati diversi da quelli previsti dal Codice di Autodisciplina, salvo il Comitato per le Operazioni con Parti Correlate, al fine di ottemperare alle previsioni di cui al Regolamento Parti Correlate. Per tali comitati di cui al Codice di Autodisciplina, ove costituiti, si rinvia ai capitoli successivi della presente Relazione,
mentre per il Comitato per le Operazioni con Parti Correlate si rinvia alla sezione 12 della presente Relazione.
La Società non ha costituito alcun comitato che svolga le funzioni di due o più dei comitati previsti dal Codice di Autodisciplina, né ha riservato tali funzioni all'intero Consiglio di Amministrazione, sotto il coordinamento del Presidente, o ripartito le stesse in modo difforme rispetto a quanto stabilito dal Codice di Autodisciplina.
Il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto di soprassedere alla costituzione al proprio interno di un apposito comitato per le proposte di nomina non avendone, fino ad ora, riscontrato l'esigenza soprattutto tenuto conto della struttura del Gruppo Landi Renzo e dell'azionariato dell'Emittente.
Alla data della presente Relazione, il Comitato per la remunerazione risulta composto da tre consiglieri, nelle persone dei Signori Ivano Accorsi, in qualità di Presidente, e Sara Fornasiero, entrambi amministratori non esecutivi ed indipendenti, nonché del Sig. Angelo Iori, amministratore non esecutivo. I Signori Ivano Accorsi, Sara Fornasiero ed Angelo Iori possiedono una adeguata conoscenza ed esperienza in materia contabile e finanziaria. I componenti del Comitato per la remunerazione percepiscono un compenso annuo lordo per l'attività svolta deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 29 aprile 2016.
Il Comitato per la remunerazione è dotato di un proprio regolamento interno, che prevede, tra l'altro, che l'Amministratore Delegato possa prendere parte alle riunioni del Comitato, senza diritto di voto, a condizione che le discussioni e le relative deliberazioni non vertano su proposte relative alla sua remunerazione.
Gli Amministratori si devono astenere dal partecipare alle riunioni del medesimo in cui vengono formulate le proposte al Consiglio di Amministrazione relative alla loro remunerazione.
Nel corso dell'Esercizio, il Comitato per la remunerazione ha tenuto tre riunioni, della durata media di 38 minuti. Nel corso dell'Esercizio e fino a naturale scadenza del mandato avvenuta in data 29 aprile 2016 in occasione dell'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2015, la partecipazione del Sig. Alessandro Ovi e del Sig. Tommasi è stata pari al 100%. Ugualmente, a partire dalla loro nomina avvenuta in data 29 aprile 2016, la partecipazione del Sig. Ivano Accorsi, della Sig.ra Sara Fornasiero e del Sig. Angelo Iori è stata pari al 100%. Alle riunioni del Comitato per la remunerazione hanno altresì partecipato i componenti del Collegio Sindacale.
Considerando la tipologia dell'attività svolta dal Comitato per la remunerazione, la Società non ha ritenuto di dotare suddetto Comitato di una disponibilità di spesa predeterminata, eventualmente considerando all'occasione le necessità di spesa che dovessero rendersi via via necessarie.
Per l'anno in corso sono previste almeno due riunioni del Comitato per la remunerazione, di cui una già tenutasi in data 27 marzo 2017. Le riunioni del Comitato per la remunerazione sono state regolarmente verbalizzate.
Il Comitato per la remunerazione ha il compito di formulare proposte al Consiglio di Amministrazione, in assenza dei diretti interessati quando questi facciano parte del Comitato, in merito alla remunerazione dell'Amministratore Delegato e di quegli amministratori che ricoprono particolari cariche nonché valuta periodicamente i criteri adottati per la remunerazione dei dirigenti con responsabilità strategiche, vigilando sulla loro applicazione e formulando raccomandazioni generali in materia.
Per ulteriori informazioni in merito alle funzioni del Comitato per la remunerazione si rinvia alle rilevanti sezioni della relazione sulla remunerazione pubblicata ai sensi dell'art. 123-ter del Testo Unico.
In tema di remunerazione, lo statuto prevede che al Consiglio di Amministrazione venga attribuito, da parte dell'Assemblea, per il periodo di durata del mandato, un emolumento che può essere formato da una parte fissa e una variabile, quest'ultima commisurata al raggiungimento di determinati obiettivi e/o ai risultati economici conseguiti dalla Società.
Per quanto riguarda la parte variabile della remunerazione, il Regolamento di Borsa, ai fini dell'ottenimento della qualifica di STAR, richiede che la Società abbia nominato al proprio interno il Comitato per la remunerazione e che abbia previsto che una parte significativa della remunerazione degli amministratori esecutivi e degli alti dirigenti abbia natura incentivante.
Per ogni informazione riguardante la politica generale per la remunerazione, i piani di remunerazione basati su azioni, la remunerazione degli amministratori esecutivi, del direttore generale e dei dirigenti con responsabilità strategiche e degli amministratori non esecutivi si rinvia alla relazione sulla remunerazione pubblicata ai sensi dell'articolo 123-ter del Testo Unico.
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Alla data della presente Relazione, non sono in essere accordi tra la Società ed i componenti del suo Consiglio di Amministrazione che prevedono il pagamento di indennità in caso di dimissioni, licenziamento e/o revoca senza giusta causa ovvero in qualunque caso di cessazione del rapporto di lavoro a seguito di un'offerta pubblica di acquisto.
Alla data della presente Relazione il Comitato controllo e rischi risulta composto da tre consiglieri nelle persone dei Signori Sara Fornasiero, in qualità di Presidente, e Ivano Accorsi, entrambi amministratori non esecutivi ed indipendenti, nonché del Sig. Angelo Iori, amministratore non esecutivo. I Signori Sara Fornasiero, Ivano Accorsi ed Angelo Iori possiedono una adeguata conoscenza ed esperienza in materia contabile e finanziaria.
I componenti del Comitato controllo e rischi percepiscono un compenso annuo lordo per l'attività svolta deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 29 aprile 2016.
Il Comitato controllo e rischi è dotato di un proprio regolamento. Nel corso dell'Esercizio, il Comitato ha esaminato, inter alia, le attività relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, al Modello di organizzazione previsto dal decreto legislativo 231/2001 ed ha fornito assistenza al Consiglio di Amministrazione, ove necessario. Nel corso dell'Esercizio, il Comitato controllo e rischi si è riunito 11 volte, per una durata media di 64 minuti. Nel corso dell'Esercizio e fino a naturale scadenza del mandato avvenuta in data 29 aprile 2016, la partecipazione del Sig. Alessandro Ovi e del Sig. Tommasi è stata pari al 100%. Ugualmente, a partire dalla loro nomina avvenuta in data 29 aprile 2016, la partecipazione della Sig.ra Sara Fornasiero, del Sig. Ivano Accorsi e dei Sig. Angelo Iori è stata pari al 100%. A cinque riunioni erano presenti, senza diritto di voto, il Signor Fiorenzo Oliva, in qualità di consulente della Società e il Signor Paolo Cilloni, in qualità di Chief Financial Officer della Società. A sei riunioni era presente, senza diritto di voto, il Signor Enrico Gardani, in qualità di Responsabile della funzione di internal audit e membro dell'Organismo di Vigilanza. A due riunioni erano presenti, senza diritto di voto, il Signor Massimo Rota e il Sig. Giuseppe Ermocida in qualità di rappresentati della società di revisione. A una riunione era presente, senza diritto di voto, il Sig. Stefano Landi, in qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione ed Amministratore Delegato. Alle riunioni del Comitato controllo e rischi hanno altresì partecipato i componenti del Collegio Sindacale.
Per l'anno in corso sono previste almeno cinque riunioni del Comitato controllo e rischi di cui due già tenutesi in data 21 marzo 2017 e 27 marzo 2017. Le riunioni del Comitato controllo e rischi sono state regolarmente verbalizzate.
Il Consiglio di Amministrazione assicura che le proprie valutazioni e decisioni relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, all'approvazione dei bilanci e delle relazioni semestrali ed ai rapporti tra l'Emittente ed il revisore esterno siano supportate da un'adeguata attività istruttoria. A tal fine il Consiglio di Amministrazione ha costituito un Comitato controllo e rischi, composto da amministratori non esecutivi, la maggioranza dei quali indipendenti. Almeno un componente del Comitato possiede una adeguata esperienza in materia contabile e finanziaria, da valutarsi dal Consiglio di Amministrazione al momento della nomina.
Il Consiglio di Amministrazione, previo parere del Comitato controllo e rischi:
(e) valuta, sentito il Collegio Sindacale, i risultati esposti dal revisore legale nella eventuale lettera di suggerimenti e nella relazione sulle questioni fondamentali emerse in sede di revisione legale.
Il Consiglio di Amministrazione, su proposta dell'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e previo parere favorevole del Comitato controllo e rischi, nonché sentito il Collegio Sindacale:
Il Comitato controllo e rischi, oltre ad assistere il Consiglio di Amministrazione nell'espletamento dei compiti di cui sopra:
Nello svolgimento delle sue funzioni, il Comitato controllo e rischi ha la facoltà di accedere alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei propri compiti.
Nel corso delle riunioni tenutesi nel 2016, il Comitato ha dedicato la propria attenzione in particolare:
ai risultati trimestrali e annuali al fine di valutare il corretto utilizzo dei principi contabili e la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato;
alla relazione di corporate governance per l'esercizio 2015;
Nello svolgimento delle proprie funzioni, il Comitato controllo e rischi ha la facoltà di avvalersi di consulenti esterni e di accedere alle informazioni e funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento di tali compiti.
Considerando la tipologia dell'attività svolta dal Comitato controllo e rischi, la Società non ha ritenuto di dotare suddetto Comitato di una disponibilità di spesa predeterminata, eventualmente considerando all'occasione le necessità di spesa che dovessero rendersi via via necessarie.
Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi è l'insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi, una conduzione dell'impresa corretta e coerente con gli obiettivi prefissati.
Il Consiglio di Amministrazione valuta annualmente l'efficacia del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e l'adeguatezza dello stesso rispetto alle caratteristiche dell'impresa. A seguito dell'analisi condotta nel corso dell'Esercizio, il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi è risultato essere efficace ed adeguato rispetto alle caratteristiche dell'impresa e al profilo di rischio assunto.
Il Consiglio di Amministrazione, nell'ambito della definizione dei piani strategici, industriali e finanziari, ha definito la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici dell'Emittente, includendo nelle proprie valutazioni tutti i rischi che possono assumere rilievo nell'ottica della sostenibilità nel medio-lungo periodo dell'attività dell'Emittente, ed ha definito le linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.
Le linee di indirizzo del sistema di controllo interno del Gruppo Landi Renzo definite dal Consiglio di Amministrazione, con l'assistenza del Comitato controllo e rischi, identificano il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi come un processo trasversale ed integrato a tutte le attività aziendali che si ispira ai principi internazionali dell'Enterprise Risk Management (ERM), in particolare al framework CoSo indicato dalla Sarbanes-Oxley Act del 2002 come best practice di riferimento per l'architettura dei sistemi di controllo interno. Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi ha come finalità quella di aiutare il Gruppo a realizzare i propri obiettivi di performance e redditività, ad ottenere informazioni economico-finanziarie affidabili e ad assicurare la conformità alle leggi e ai regolamenti in vigore, evitando all'azienda danni di immagine e perdite economiche. In questo processo assume particolare importanza l'identificazione degli obiettivi aziendali e la classificazione ed il controllo dei rischi ad essi connessi, mediante l'implementazione di azioni specifiche finalizzate al loro contenimento. I rischi aziendali possono avere diversa natura: rischi di carattere strategico, operativi (legati all'efficacia e all'efficienza delle operations aziendali), di reporting (legati all'affidabilità delle informazioni economico-finanziarie) e, infine, di compliance (relativi all'osservanza delle leggi e regolamenti in vigore, evitando all'azienda danni di immagine e/o perdite economiche). Tutti i rischi possono, inoltre, essere di provenienza esogena oppure endogena al Gruppo Landi Renzo.
I responsabili delle diverse direzioni aziendali individuano e valutano i rischi di competenza e provvedono alla individuazione delle azioni di contenimento e di riduzione degli stessi (c.d. "controllo primario di linea").
Alle attività di cui sopra si aggiungono quelle del Dirigente preposto alla redazione dei documenti societari e del suo staff (c.d. "controllo di secondo livello"), del Responsabile della funzione di internal audit (c.d. "controllo di terzo livello") che verifica continuativamente l'effettività e l'efficacia del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, attraverso l'attività di risk assessment, il ciclico svolgimento degli interventi di audit e la successiva gestione del follow up.
Di seguito sono indicati i principali elementi strutturali su cui è basato il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi della Società.
Landi Renzo, gli organigrammi e le disposizioni organizzative sono disponibili a tutti i dipendenti sull'intranet aziendale.
Modello di controllo contabile ex L. 262/2005 sulla tutela del risparmio nel corso del 2008, il Gruppo Landi Renzo ha avviato e, successivamente, concluso il progetto finalizzato all'adeguamento alla L. 262/2005. Tale progetto è stato condotto tramite le fasi seguenti:
identificazione delle entities del Gruppo Landi Renzo oggetto dell'analisi (scoping);
I Manuali delle procedure amministrative sono disponibili a tutti i dipendenti sulla intranet aziendale. Eventuali significative anomalie, disallineamenti e/o deroghe procedurali vengono prontamente segnalati al dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari per l'adozione delle opportune misure correttive.
Gli strumenti di controllo sopra delineati sono monitorati, oltre che dai responsabili delle diverse direzioni aziendali, anche in via indipendente dal Responsabile della funzione di internal audit che verifica continuativamente l'effettività e l'efficacia del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, attraverso l'attività di risk assessment, lo svolgimento dei controlli e la successiva gestione del follow up.
Il sistema di gestione dei rischi non deve essere considerato separatamente dal sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria in quanto entrambi costituiscono elementi del medesimo sistema.
Il sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria è finalizzato a garantirne l'attendibilità, l'accuratezza, l'affidabilità e la tempestività.
Sono stati identificati i rischi connessi all'esecuzione dei principali processi aziendali anche in termini di potenziale impatto sull'informativa finanziaria, i controlli esistenti volti al loro contenimento, i controlli suggeriti dalle best practice e, in caso di gap, le azioni correttive da intraprendere per la gestione del rischio residuo.
Le attività di controllo e monitoraggio sono articolate su tre livelli:
Sulla base delle informazioni e delle evidenze ricevute con il supporto dell'attività istruttoria svolta dal Comitato controllo e rischi, dal Responsabile della funzione di internal audit e dall'Organismo di Vigilanza ex D. Lgs. 231/2001, il Consiglio di Amministrazione ritiene che il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi del Gruppo Landi Renzo sia adeguato, efficace ed effettivamente funzionante e, pertanto, idoneo a conseguire un accettabile profilo di rischio complessivo in ragione del tipo di attività svolta, delle caratteristiche dell'azienda e del mercato in cui opera.
Il Consiglio di Amministrazione ha individuato, durante la riunione del 29 aprile 2016, con il parere favorevole del Comitato controllo e rischi, l'Amministratore esecutivo incaricato di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi nella persona dell'Amministratore Delegato Sig. Stefano Landi, attribuendo allo stesso le funzioni indicate dal Codice di Autodisciplina.
L'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi: (a) cura l'identificazione dei principali rischi aziendali, tenendo conto delle caratteristiche delle attività
svolte dall'Emittente e dalle sue controllate, e li sottopone periodicamente all'esame del Consiglio di Amministrazione; (b) dà esecuzione alle linee di indirizzo definite dal Consiglio di Amministrazione, provvedendo alla progettazione, realizzazione e gestione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e verificandone costantemente l'adeguatezza complessiva, l'efficacia e l'efficienza; (c) si occupa dell'adattamento di tale sistema alla dinamica delle condizioni operative e del panorama legislativo e regolamentare; (d) può chiedere alla funzione di internal audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative e sul rispetto delle regole e procedure interne nell'esecuzione di operazioni aziendali, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Consiglio di Amministrazione, al Presidente del Comitato controllo e rischi e al Presidente del Collegio Sindacale; (e) riferisce tempestivamente al Comitato controllo e rischi (o al Consiglio di Amministrazione) in merito a problematiche e criticità emerse nello svolgimento della propria attività o di cui abbia avuto comunque notizia, affinché il Comitato (o il Consiglio di Amministrazione) possa prendere le opportune iniziative.
Non ritenendo necessario procedere alla nomina di altri responsabili della funzione di internal audit né alla revoca del Responsabile della funzione di internal audit in carica, nel corso dell'Esercizio l'Amministratore incaricato di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi non ha proposto al Consiglio di Amministrazione la nomina o la revoca del Responsabile della funzione di internal audit.
Il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 14 febbraio 2008, ha nominato il Preposto al controllo interno e Responsabile della funzione di internal audit nella persona del Sig. Enrico Gardani, precisando che lo stesso non è responsabile di alcuna area operativa e non dipende gerarchicamente da alcun responsabile di aree operative, ivi inclusa l'area amministrazione, finanza e controllo.
Inoltre, il Consiglio di Amministrazione, in data 13 maggio 2008, su proposta dell'Amministratore esecutivo incaricato di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno e sentito il parere del Comitato controllo e rischi, ha definito la remunerazione del Sig. Enrico Gardani coerentemente con le politiche aziendali.
Il Consiglio di Amministrazione tenutosi in data 14 novembre 2012 ha confermato tale carica in linea con le modifiche apportate al Codice di Autodisciplina in vigore pro tempore.
Il Responsabile della funzione di internal audit è, inter alia, incaricato di verificare che il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi sia sempre adeguato, pienamente operativo e funzionante e riferisce del proprio operato al Comitato controllo e rischi, al Collegio Sindacale ed all'Amministratore incaricato di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.
Il Responsabile della funzione di internal audit ha avuto accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento del proprio incarico ed è stato dotato di un'adeguata disponibilità di spesa, per ciascun anno di carica, non superiore ad Euro 50.000 lordi.
L'Emittente ha istituito una funzione di internal audit, affidata interamente a soggetti interni alla Società, il cui responsabile si identifica con il Responsabile della funzione di internal audit.
Le attività svolte dal Responsabile della funzione di internal audit, coerentemente con il piano di audit del Gruppo Landi Renzo approvato all'inizio di ogni esercizio dal Consiglio di Amministrazione e definito seguendo un approccio risk based, sono state focalizzate sulle seguenti aree:
Il responsabile della funzione di internal audit:
Il Consiglio di Amministrazione della Società, in conformità e nel rispetto dei termini prescritti dall'articolo 2.2.3, comma 3, lett. j), del Regolamento di Borsa, ha approvato il proprio «Modello di organizzazione, gestione e controllo» ai sensi dell'articolo 6 del D. Lgs. 231/2001, come successivamente modificato (il "Modello"). Il Modello è stato redatto in base alle linee guida emanate da Confindustria e nel rispetto della giurisprudenza in materia.
Con l'adozione ed efficace attuazione del Modello, la Società sarà immune da responsabilità conseguente alla commissione di reati da parte dei soggetti "apicali" e delle persone sottoposte alla loro vigilanza e direzione.
Il Modello prevede una serie di norme di comportamento, di procedure e di attività di controllo, nonché un sistema di poteri e di deleghe, finalizzato a prevenire il verificarsi delle ipotesi delittuose espressamente elencate nel D. Lgs. 231/2001. Inoltre, è stato introdotto un sistema disciplinare applicabile nei casi di violazione del Modello.
Ancora, al fine di implementare il Modello, è stato istituito un Organismo di Vigilanza ("OdV") con le funzioni individuate nell'art. 6, comma 1, lett. b) del D. Lgs. 231/2001. L'OdV è costituito dai Signori Jean-Paule Castagno, in qualità di Presidente, Sara Fornasiero ed Enrico Gardani, i quali sono stati nominati nell'incarico fino all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2018.
L'OdV trasmette al Consiglio di Amministrazione, con cadenza semestrale, un rapporto scritto sull'attuazione ed effettiva conoscenza del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo all'interno di ogni comparto aziendale.
Il Modello è stato aggiornato nel corso degli anni al fine di prendere atto delle novità di volta in volta introdotte dal legislatore. In particolare, nella riunione del 28 agosto 2012, il Consiglio di Amministrazione ha preso atto ed approvato alcune modifiche del Modello volte a ricomprendere i reati ambientali tra i presupposti della responsabilità amministrativa ex D. Lgs. 231/2001; successivamente, in data 27 agosto 2013, il Modello è stato ulteriormente aggiornato a seguito dell'entrata in vigore della Legge 190/2012 ("Disposizioni per la repressione della corruzione"). Infine, un ultimo aggiornamento del Modello è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 12 novembre 2015, al fine di ricomprendere la nuova figura delittuosa dell'autoriciclaggio (art. 648-ter c.p.).
Il Modello è stato pubblicato e comunicato a tutto il personale, terzi collaboratori, clienti, fornitori e partners, nelle forme di legge.
Infine, sempre nell'ambito delle attività volte ad implementare il Modello, il Consiglio di Amministrazione ha adottato il Codice Etico del Gruppo Landi Renzo, così come modificato in data 12 novembre 2015. Infatti, come evidenziato nelle Linee Guida di Confindustria, l'adozione di principi etici rilevanti ai fini della prevenzione dei reati costituisce un elemento essenziale del sistema di controllo preventivo. In particolare, il Codice Etico di Landi Renzo individua i valori aziendali, l'insieme dei diritti, dei doveri e delle responsabilità dei destinatari e prevede l'applicazione di sanzioni, indipendenti ed autonome rispetto quelle previste del CCNL.
Si segnala che, ai sensi dell'art. IA.2.10.2, comma 2, delle Istruzioni al Regolamento di Borsa, il rappresentante Sig. Stefano Landi, in data 8 giugno 2016, ha debitamente attestato l'adozione da parte della Società in data 20 marzo 2008 del Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi dell'articolo 6 del D. Lgs. 231/2001 e la composizione dell'OdV. Tale attestazione fa parte della documentazione la cui presentazione è richiesta annualmente da Borsa Italiana alle società quotate sul segmento STAR atta al mantenimento di tale qualifica.
Durante il corso dell'Esercizio, l'OdV si è riunito 6 volte. Alla data della presente Relazione, il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto necessario attribuire le funzioni dell'Organismo di Vigilanza al Collegio Sindacale.
In data 29 aprile 2016 l'Assemblea degli Azionisti ha conferito, su proposta motivata del Collegio Sindacale, incarico per la revisione legale del bilancio di esercizio e consolidato per il periodo 2016-2024, nonché per la revisione legale limitata della relazione semestrale consolidata del Gruppo Landi Renzo, per il medesimo periodo, alla società di revisione PriceWaterhouseCoopers S.p.A., con sede in Milano, Via Monte Rosa, 91.
Il Dirigente preposto è stato nominato ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 154-bis del Testo Unico dal Consiglio di Amministrazione della Società del 29 aprile 2016, con il parere favorevole del Collegio Sindacale, nella persona del Sig. Paolo Cilloni, dirigente responsabile dell'area amministrazione, finanza e controllo dell'Emittente, ritenendo soddisfatti i requisiti per la nomina ed, in particolare, la comprovata esperienza in materia contabile e finanziaria, conformemente a quanto richiesto dall'articolo 24 dello statuto.
Il Consiglio di Amministrazione del 29 aprile 2016 ha dotato il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Sig. Paolo Cilloni, di adeguati mezzi e poteri per lo svolgimento dei compiti a lui attribuiti, fermo l'obbligo di riferire al Consiglio di Amministrazione e ferma l'attività di vigilanza di quest'ultimo sul conferimento di tali mezzi e poteri e sul rispetto effettivo delle procedure amministrative e contabili. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre determinato il compenso da attribuirsi al medesimo dirigente per l'espletamento dei suoi doveri.
Alla data della Relazione, l'Emittente non ha ancora valutato l'adozione di specifiche modalità di coordinamento tra i vari soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, ritenendo gli organi e le diverse funzioni sufficientemente ed efficientemente integrate tra loro e senza duplicazioni di attività.
In ottemperanza a quanto disposto dal Regolamento Parti Correlate e successive comunicazioni interpretative, il Consiglio di Amministrazione ha (i) in data 29 novembre 2010, adottato una procedura interna volta a dettare le regole e i principi ai quali attenersi al fine di assicurare la trasparenza e la correttezza, sostanziale e procedurale, delle operazioni con parti correlate realizzate da Landi Renzo, direttamente ovvero per il tramite di società dalla stessa direttamente e/o indirettamente controllate, ed (ii) in data 29 aprile 2016, nominato un Comitato per le Operazioni con Parti Correlate composto da due amministratori indipendenti (nelle persone dei Signori Sara Fornasiero e Ivano Accorsi). Come previsto dal Regolamento Parti Correlate, la procedura interna è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione con il parere favorevole del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate. Nel corso dell'Esercizio si è tenuta n. 1 riunione del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate in data 28 novembre 2016. Il Comitato per le Operazioni con Parti Correlate si è inoltre riunito in data 18 gennaio 2017.
In conformità con quanto suggerito dalla Comunicazione Consob DEM/10078683 del 24 settembre 2010, la suddetta procedura è stata oggetto di verifica da parte del Consiglio di Amministrazione in data 13 marzo 2015. A seguito di tale verifica, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto che la stessa fosse adeguata e funzionale rispetto alle esigenze operative della Società, senza necessità di apportarvi ulteriori modifiche.
Gli elementi di maggior rilievo della procedura sono i seguenti:
(a) la classificazione delle "Operazioni con Parti Correlate" in operazioni di Maggiore Rilevanza (intendendosi per tali quelle in cui l'indice di rilevanza del controvalore o dell'attivo o delle passività risulti superiore alla soglia del 5%), di Valore Esiguo (intendendosi per tali quelle di valore talmente basso da non comportare prima facie alcun apprezzabile rischio per la tutela degli investitori e che pertanto vengono escluse dal campo di applicazione della nuova procedura, individuate dalla Società nelle operazioni il cui valore non superi Euro 200.000), e di Minore Rilevanza (categoria residuale in cui confluiscono le Operazioni con Parti Correlate diverse da quelle di Maggiore Rilevanza e di Valore Esiguo);
(b) le regole di trasparenza e comunicazione al mercato che diventano più stringenti in caso di operazioni di Maggiore Rilevanza, richiedendo la pubblicazione di un apposito documento informativo;
(c) il ruolo particolarmente importante che viene attribuito al Comitato per le Operazioni con Parti Correlate nella procedura di valutazione e approvazione delle operazioni.
A tale Comitato viene infatti affidato l'onere di garantire la correttezza sostanziale dell'operatività con parti correlate, tramite il rilascio di un parere sull'interesse della società al compimento di una specifica operazione nonché sulla convenienza e correttezza delle relative condizioni. Qualora si tratti di operazioni qualificate come di Minore Rilevanza, la Società potrà comunque procedere con l'operazione nonostante il parere del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate sia negativo. In tal caso, entro quindici giorni dalla chiusura di ciascun trimestre dell'esercizio, dovrà essere data informativa al pubblico delle operazioni approvate nel relativo trimestre di riferimento nonostante tale parere negativo, con indicazione delle ragioni per le quali si è ritenuto di non condividere il parere del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate.
Qualora si tratti di operazioni qualificate come di Maggiore Rilevanza, la cui approvazione è riservata alla competenza esclusiva del Consiglio di Amministrazione, il Comitato svolge un ruolo ancora più ampio in quanto è chiamato ad intervenire già nella fase delle trattative relative alla operazione, dovendo a tal fine ricevere un flusso informativo completo e tempestivo da parte degli organi delegati e dei soggetti incaricati di condurre le trattative, e potendo richiedere ai medesimi informazioni supplementari e formulare osservazioni. Inoltre, qualora il parere del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate sia negativo, il Consiglio di Amministrazione non potrà approvare le Operazioni di Maggiore Rilevanza.
Qualora sussistano ragioni di urgenza in relazione ad operazioni con parti correlate che non siano di competenza dell'assemblea o che non debbano da questa essere autorizzate, il Consiglio di Amministrazione potrà approvare tali operazioni con parti correlate, da realizzarsi anche tramite società controllate, in deroga alle usuali disposizioni procedurali previste nella procedura interna per operazioni con parti correlate adottata dalla Società, purché nel rispetto e alle condizioni previste dalla medesima procedura.
La suddetta procedura per le operazioni con parti correlate è disponibile sul sito internet della Società http://www.landirenzogroup.com/it/, sezione Investors.
Tenuto conto del limitato numero di situazioni in cui un amministratore sia portatore di un interesse per conto proprio o di terzi e in ragione dell'adeguato funzionamento della procedura per operazioni con parti correlate, il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto necessario adottare soluzioni operative ulteriori per l'individuazione e la gestione delle situazioni in cui un amministratore sia portatore di un interesse per conto proprio o di terzi, le quali situazioni vengono analizzate in modo individuale direttamente dall'Amministratore Delegato.
Ai sensi dell'articolo 22 dello statuto della Società, il Collegio Sindacale si compone di tre sindaci effettivi e due supplenti, rieleggibili.
Le attribuzioni, i doveri e la durata sono quelli stabiliti dalla legge. All'atto della loro nomina l'Assemblea determina la retribuzione spettante ai sindaci, anche con riferimento alla loro partecipazione a eventuali comitati interni. Ai sindaci compete il rimborso delle spese sostenute nell'esercizio delle loro funzioni.
I componenti del Collegio Sindacale sono scelti tra coloro che sono in possesso dei requisiti di onorabilità, professionalità ed indipendenza previsti dalla legge e dalle disposizioni regolamentari.
La nomina dei membri del Collegio Sindacale avviene, nel rispetto della disciplina pro tempore vigente inerente l'equilibrio tra generi, sulla base di liste presentate dai soci, nelle quali i candidati dovranno essere elencati mediante un numero progressivo, al fine di assicurare alla minoranza la nomina di un sindaco effettivo e di un sindaco supplente. Le liste contengono un numero di candidati non superiore al numero dei membri da eleggere.
Inoltre, qualora siano applicabili criteri inderogabili di riparto tra generi, ciascuna lista che presenti (considerando entrambe le sezioni) almeno tre candidati deve contenere un numero di candidati del genere meno rappresentato almeno pari al minimo richiesto dalle applicabili disposizioni legislative e regolamentari pro tempore vigenti. Qualora la sezione dei sindaci supplenti di dette liste indichi almeno due candidati questi devono appartenere a generi diversi.
Tanti soci che rappresentino, anche congiuntamente, almeno il 2,5% del capitale sociale rappresentato da azioni che attribuiscono diritti di voto nelle deliberazioni assembleari che hanno ad oggetto la nomina dei componenti dell'organo amministrativo, ovvero la diversa misura stabilita o richiamata di volta in volta dalla Consob, ai sensi della normativa applicabile alla Società, possono presentare una lista di candidati. L'avviso di convocazione indicherà la quota di partecipazione richiesta ai fini della presentazione delle liste. Tale quota di partecipazione è conforme a quella stabilita dall'articolo 144-quater del Regolamento Emittenti in relazione alle società aventi una capitalizzazione di mercato inferiore o uguale ad Euro 1 miliardo.
Ogni socio, i soci aderenti ad un patto parasociale rilevante ai sensi dell'articolo 122 del Testo Unico, il soggetto controllante, le società controllate e quelle soggette a comune controllo non possono presentare o concorrere alla presentazione, neppure per interposta persona o società fiduciaria, di più di una sola lista né possono votare liste diverse, ed ogni candidato potrà presentarsi in una sola lista a pena di ineleggibilità. Le adesioni ed i voti espressi in violazione di tale divieto non saranno attribuiti ad alcuna lista.
Le liste devono essere depositate presso la sede della Società almeno 25 giorni prima di quello fissato per l'Assemblea, ferme eventuali ulteriori forme di pubblicità prescritte dalla disciplina anche regolamentare pro tempore vigente. L'avviso di convocazione indicherà almeno un mezzo di comunicazione a distanza per il deposito delle liste. La titolarità della quota minima di partecipazione necessaria alla presentazione della lista dovrà essere attestata con le modalità e nei termini previsti dalle norme di legge e regolamentari pro tempore vigenti.
Nel caso in cui alla data di scadenza del termine di presentazione delle liste sia stata depositata una sola lista, ovvero soltanto liste presentate da soci collegati tra loro ai sensi delle vigenti disposizioni legislative e regolamentari, possono essere presentate liste sino al terzo giorno successivo a tale data. In tale caso avranno diritto di presentare le liste i soci che da soli o insieme ad altri soci siano complessivamente titolari di azioni rappresentanti la metà della soglia di capitale individuata ai sensi delle precedenti disposizioni.
Nel caso in cui non venga presentata alcuna lista, l'Assemblea delibera con le maggioranze di legge, senza osservare il procedimento di seguito previsto, fermo rimanendo il rispetto del requisito di equilibrio tra i generi sopra indicato, ove richiesto dalle disposizioni di legge e regolamentari pro tempore vigenti.
Unitamente a ciascuna lista, entro i termini sopra indicati, dovranno in ogni caso depositarsi: (i) le informazioni relative all'identità dei soci che hanno presentato la lista e la percentuale di partecipazione da essi complessivamente detenuta; (ii) le dichiarazioni con le quali i singoli candidati accettano la propria candidatura e attestano, sotto la propria responsabilità, l'inesistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità ivi compreso il limite al cumulo degli incarichi ai sensi delle applicabili disposizioni legislative e regolamentari, nonché l'esistenza dei requisiti che fossero prescritti per le rispettive cariche; e (iii) i curricula vitae contenenti un'esauriente informativa riguardante le caratteristiche personali e professionali di ciascun candidato, con l'indicazione degli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti in altre società. Alle liste presentate dai soci diversi da quelli che detengono, anche congiuntamente, una partecipazione di controllo o di maggioranza relativa dovrà inoltre unirsi una attestazione in merito all'assenza di rapporti di collegamento con questi ultimi ai sensi della vigente disciplina. Le liste presentate senza l'osservanza delle disposizioni che precedono sono considerate come non presentate.
All'elezione dei sindaci si procede come segue:
Qualora le prime due o più liste ottengano un pari numero di voti, si procede a nuova votazione da parte dell'Assemblea, mettendo ai voti solo le prime due liste. La medesima regola si applicherà nel caso di parità tra le liste risultate seconde per numero di voti, che non risultino collegate, neppure indirettamente, secondo quanto stabilito dalle vigenti disposizioni legislative e regolamentari.
In caso di ulteriore parità tra liste, prevarrà quella presentata dai soci in possesso della maggiore partecipazione azionaria ovvero, in subordine, dal maggior numero di soci. In tutti i sopra menzionati casi, il riparto dei sindaci dovrà assicurare, ove richiesto dalle disposizioni di legge e regolamentari pro tempore vigenti, il rispetto del requisito di equilibrio tra i generi sopra indicato.
Qualora con le modalità sopra indicate non sia assicurata la composizione del Collegio Sindacale, nei suoi membri effettivi, conforme alla disciplina pro tempore vigente inerente l'equilibrio tra generi, il candidato del genere più rappresentato eletto come ultimo in ordine progressivo nella Lista di Maggioranza sarà sostituito dal primo candidato del genere meno rappresentato non eletto della stessa lista secondo l'ordine progressivo, ovvero in difetto dal primo candidato del genere meno rappresentato secondo l'ordine progressivo non eletto delle altre liste, secondo il numero di voti da ciascuno ottenuto. A tale procedura di sostituzione si farà luogo sino a che non sia assicurata la composizione del Consiglio di Amministrazione conforme alla disciplina pro tempore vigente inerente l'equilibrio tra generi. Qualora infine detta procedura non assicuri il
risultato da ultimo indicato, la sostituzione avverrà con delibera assunta dall'Assemblea a maggioranza relativa, previa presentazione di candidature di soggetti appartenenti al genere meno rappresentato.
La presidenza del Collegio Sindacale spetta al primo candidato della Lista di Minoranza.
Nel caso vengano meno i requisiti normativamente e statutariamente richiesti, il sindaco decade dalla carica.
In caso di sostituzione di un sindaco eletto nella Lista di Maggioranza, subentra il primo sindaco supplente appartenente alla medesima lista del sindaco sostituito ovvero, ove ciò non consenta di assicurare il rispetto del requisito di equilibrio tra i generi sopra menzionato, il primo supplente che, seguendo l'ordine progressivo con il quale i sindaci supplenti sono stati elencati nella lista, consenta di soddisfare detto requisito. Qualora le precedenti disposizioni di cui al presente comma non possano trovare applicazione, alla sostituzione provvederà l'Assemblea, deliberando secondo le maggioranze previste dalle applicabili disposizioni legislative, previa presentazione di candidature di soggetti appartenenti al genere meno rappresentato.
Qualora sia necessario provvedere alla nomina dei sindaci effettivi e/o supplenti per integrazione del Collegio Sindacale a seguito di sostituzione di un sindaco effettivo e/o supplente eletti nella Lista di Maggioranza, l'Assemblea delibera con le maggioranze di legge, se l'applicazione dei criteri di cui al comma che precede non sia idonea ad integrare il Collegio Sindacale, fermo rimanendo il rispetto del requisito di equilibrio tra i generi sopra indicato, ove richiesto dalle disposizioni di legge e regolamentari pro tempore vigenti.
In caso di sostituzione di un sindaco eletto nella Lista di Minoranza, subentra il sindaco supplente appartenente alla medesima lista del sindaco sostituito o, in subordine, il candidato collocato successivamente nella medesima lista a cui apparteneva quello cessato o, ancora in subordine, il primo candidato della lista di minoranza che abbia conseguito il secondo maggior numero di voti, fermo rimanendo il rispetto del requisito di equilibrio tra i generi sopra indicato, ove richiesto dalle vigenti disposizioni di legge e regolamentari. In difetto, alle sostituzioni provvederà l'Assemblea, deliberando a maggioranza relativa ed in conformità a quanto sopra previsto. Resta fermo che la presidenza del Collegio Sindacale rimarrà in capo al sindaco di minoranza.
Qualora sia necessario provvedere alla nomina dei sindaci effettivi e/o supplenti per integrazione del Collegio Sindacale a seguito di sostituzione di un sindaco effettivo e/o supplente eletti nella Lista di Minoranza, l'Assemblea li sostituisce con voto a maggioranza relativa, scegliendoli fra i candidati indicati nella lista di cui faceva parte il sindaco da sostituire, ovvero nella lista di minoranza che abbia riportato il secondo maggior numero di voti, fermo rimanendo il rispetto del requisito di equilibrio tra i generi sopra indicato, ove richiesto dalle vigenti disposizioni di legge e regolamentari. In difetto, alle sostituzioni provvederà l'Assemblea, deliberando a maggioranza relativa ed in conformità a quanto sopra previsto.
Quando l'Assemblea sia chiamata ai sensi dell'articolo 2401, comma 1, del cod. civ., alla nomina o alla sostituzione di uno dei sindaci eletti dalla Lista di Minoranza, non verranno computati i voti eventualmente espressi dai soci che detengono, anche congiuntamente, una partecipazione di controllo o di maggioranza relativa.
Le riunioni del Collegio Sindacale possono tenersi anche con l'ausilio di mezzi di telecomunicazione nel rispetto delle modalità previste dallo statuto della Società.
Il Collegio Sindacale della Società, nominato dall'Assemblea in parte ordinaria del 29 aprile 2016, che verrà a scadenza con l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2018, risulta così composto:
| Nome e Cognome | Carica | In carica dal | % partecipazione alle riunioni del Collegio |
|---|---|---|---|
| Eleonora Briolini | Presidente del Collegio Sindacale |
29 aprile 2016 | 100% |
| Massimiliano Folloni | Sindaco Effettivo | 29 aprile 2016 | 100% |
| Diana Rizzo | Sindaco Effettivo | 29 aprile 2016 | 100% |
| Andrea Angelillis | Sindaco Supplente | 29 aprile 2016 | - |
| Filomena Napolitano | Sindaco Supplente | 29 aprile 2016 | - |
I membri del Collegio Sindacale sono stati eletti sulla base di due differenti liste: a) due sindaci effettivi ed un sindaco supplente sono stati eletti dalla lista numero 1), presentata congiuntamente dagli Azionisti di maggioranza Girefin S.p.A. e Gireimm S.r.l., mentre b) un sindaco effettivo ed un sindaco supplente sono stati eletti dalla lista numero 2), presentata dall'azionista di minoranza Aerius Investment Holding AG.
La lista numero 1) comprendeva i seguenti candidati:
La lista numero 2) comprendeva i seguenti candidati:
I candidati della lista numero 1) sono stati eletti con il voto favorevole di n. 66.498.130 azioni e i candidati della lista numero 2) sono stati eletti con il voto favorevole di n. 11.449.418 azioni. Con riferimento alle liste proposte sono stati espressi n. 10 voti contrari. Il capitale presente e con diritto di voto era stato pari al 66,29% dell'intero capitale sociale.
Di seguito, sono riportate brevemente le caratteristiche personali e professionali di ciascun sindaco, ai sensi dell'articolo 144-decies del Regolamento Emittenti.
Eleonora Briolini. Laureata in Economia e Commercio è iscritta all'Ordine dei dottori commercialisti di Milano dal 2002. Dal 1998 al 2011 ha fatto parte dello Studio Tributario e Societario in partnership con Deloitte & Touche S.p.A. dove si è occupata di consulenza fiscale in ambito domestico e transnazionale. E' stata responsabile del dipartimento fiscale dello Studio Legale Bird & Bird di Milano e attualmente ricopre il medesimo incarico presso BDO Italia.
Massimiliano Folloni. Laureato in Economia e Commercio presso l'Università di Modena è abilitato alla professione di Dottore Commercialista dal 1981. Dal 1987 ricopre inoltre incarichi di curatore fallimentare e commissario/liquidatore giudiziale. Dal 1992 è revisore ufficiale e dal 1995 revisore contabile. Dal 1997 al 2000 ha ricoperto la carica di consigliere dell'Ordine dei Dottori Commercialisti di Reggio Emilia. Ricopre l'incarico di sindaco di varie società.
Diana Rizzo. Laureata in Economia e Commercio presso l'Università di Modena esercita la professione di Dottore Commercialista dal 1983, con particolare specializzazione in campo economico-aziendale, fiscale societario. È stata Revisore Ufficiale dei Conti e attualmente è Revisore Contabile, iscritta in sede di prima formazione dell'Albo oltre a Revisore degli Enti Locali. Collabora da oltre 30 anni con i Tribunali di Modena e Bologna in qualità di Consulente tecnico in materia civile e penale e perito valutatore e ricopre anche incarichi di incarichi di curatore fallimentare, commissario giudiziale. Ricopre l'incarico di sindaco di società industriali e holding finanziarie.
Andrea Angelillis. Laureato in Giurisprudenza presso l'Università Luiss di Roma ha proseguito i suoi studi all'Universitè Libre de Bruxelles e all'Università LIUC dove ha frequentato un master in economia e diritto delle imprese. Dal 2003 al 2007 ha svolto un dottorato di ricerca in diritto dell'impresa presso l'Università Bocconi di Milano. Dal 2001 al 2003 ha collaborato con uno studio legale associate a Treviso. Dal 2003 al 2008 ha lavorato presso lo studio legale Lombardi Molinari come associate. Dal 2008 lavora come senior associate presso lo studio legale Bird & Bird. Attualmente non ricopre cariche di amministrazione e di controllo presso alcuna società.
Filomena Napolitano. È iscritta all'Albo dei Dottori Commercialisti di Reggio Emilia dal 1998 e nel Registro dei Revisori Contabili dal 1999. Ha svolto incarichi istituzionali affidatigli dal Tribunale di Reggio Emilia, nella veste di Curatore di Fallimenti. Ricopre l'incarico di sindaco di società industriali e commerciali.
Alla luce della delibera assembleare di nomina del 29 aprile 2016 che ha provveduto a nominare il nuovo Collegio Sindacale in sostituzione di quello venuto a cessare con l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2015, nel corso dell'Esercizio il Sig. Luca Gaiani, la Sig.ra Marina Torelli e il Sig. Pietro Gracis hanno cessato di ricoprire la carica di sindaci della Società per scadenza naturale del loro mandato.
A far data dalla chiusura dell'Esercizio non sono intervenuti cambiamenti nella composizione del Collegio Sindacale della Società.
Nella tabella che segue sono indicate le cariche, di amministrazione e controllo, ricoperte, in società quotate e non quotate, dai membri del Collegio Sindacale della Società alla data del 31 dicembre 2016 (per ulteriori informazioni si rinvia alla tabella 3, in appendice alla presente Relazione):
| Nome e Cognome | Società presso la quale è svolta l'attività | Carica |
|---|---|---|
| esterna | ||
| Eleonora Briolini | Tekfor S.p.A. | Sindaco effettivo |
| San Lorenzo S.p.A. | Sindaco effettivo | |
| Consorzio del prosciutto di San Daniele | Membro dell'Organo di Vigilanza | |
| SCL Italia S.p.A. a socio unico | Sindaco effettivo | |
| Reggiani Macchine S.p.A. | Presidente del Collegio Sindacale | |
| K.R.E. S.p.A. | Sindaco effettivo | |
| Sintesi società di investimenti e partecipazioni | Sindaco supplente | |
| S.p.A. | ||
| Massimilano Folloni | T.I.E. S.p.A. | Presidente del Collegio Sindacale |
| Girefin S.p.A. | Presidente del Collegio Sindacale | |
| Systema S.p.A. | Presidente del Collegio Sindacale | |
| Dulevo International S.p.A. | Presidente del Collegio Sindacale | |
| A.E.B. S.p.A. | Presidente del Collegio Sindacale | |
| Lovato Gas S.p.A. | Presidente del Collegio Sindacale | |
| Confagricoltura Reggio Emilia | Presidente del Collegio Sindacale | |
| Safe S.p.A. | Sindaco effettivo | |
| Settala Gas S.p.A. | Sindaco effettivo | |
| Tecnogas S.p.A. | Sindaco effettivo | |
| Welfare Italia S.p.A. | Sindaco effettivo | |
| Carpenfer S.p.A. | Sindaco supplente | |
| I.R.S. S.p.A. | Sindaco supplente | |
| Tecnove S.r.l. | Sindaco supplente | |
| Diana Rizzo | Finfloor S.p.A. | Sindaco supplente |
| Fin Twin S.p.A. | Sindaco supplente | |
| EDI.CER. S.p.A. | Sindaco supplente | |
| Autin S.p.A. | Sindaco supplente | |
| Florim S.p.A. | Sindaco supplente | |
| Unicom S.r.l. | Presidente del Collegio Sindacale | |
| BPER Banca S.p.A. | Sindaco effettivo | |
| Caolino Panciera S.p.A. | Sindaco effettivo | |
| Carimonte Holding S.p.A. | Sindaco effettivo | |
| Kerakoll S.p.A. | Presidente del Collegio Sindacale | |
| Ceramiche Speranza S.p.A. | Sindaco effettivo | |
| I.S. Holding S.p.A. | Sindaco effettivo | |
| Kronos 2 Ceramiche S.p.A. | Sindaco effettivo | |
| Sitma Machinery S.p.A. | Presidente del Collegio Sindacale | |
| Sitma S.p.A. | Presidente del Collegio Sindacale | |
| Speranza S.p.A. | Sindaco effettivo | |
| Filomena Napolitano | T.I.E. S.p.A. | Sindaco supplente |
| Girefin S.p.A. | Sindaco supplente | |
| I Tulipani SRL | Sindaco Unico e membro ODV | |
| A.E.B. S.p.A. | Sindaco supplente | |
| I.R.S. S.p.A. | Sindaco effettivo | |
| Lovato Gas S.p.A. | Sindaco supplente | |
| I Ciclamini S.r.l. | Membro ODV | |
| I Girasoli S.r.l. | Membro ODV | |
| Carpenfer S.p.A. | Sindaco effettivo | |
| Lodi S.p.A. | Sindaco supplente | |
| Cooperativa sociale Il Bettolino | Presidente Collegio Sindacale | |
| Safe S.p.A. | Sindaco supplente |
Nel corso dell'Esercizio si sono tenute n. 13 riunioni del Collegio Sindacale, della durata media di 154 minuti. Per l'esercizio in corso sono previste almeno 6 riunioni del Collegio Sindacale, di cui una già tenutesi in data 20 febbraio 2017. Per quanto riguarda la percentuale di presenze dei singoli sindaci si rimanda alla tabella riportata in calce alla Relazione.
Al fine di mantenere un'adeguata conoscenza del settore di attività in cui opera la Società, i sindaci ricevono periodicamente e ogni qualvolta necessario informazioni e aggiornamenti sul settore in cui opera l'Emittente, sui principi di corretta gestione dei rischi e sulla normativa di riferimento, anche tramite materiale predisposto dalla Società.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione, anche tramite le funzioni interne della Società, cura che i sindaci possano partecipare ad iniziative finalizzate a fornire loro un'adeguata conoscenza del settore in cui la Società opera, delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione, nonché del quadro normativo e autoregolamentare di riferimento.
All'atto della loro nomina i membri del Collegio Sindacale hanno dichiarato sotto la propria responsabilità di possedere i requisiti di indipendenza previsti dalle applicabili norme legislative e regolamentari. Il Collegio Sindacale ha valutato nel corso dell'Esercizio e comunque nella prima occasione utile dopo la loro nomina il permanere dei requisiti di indipendenza in capo ai propri membri, applicando i criteri previsti dal Codice di Autodisciplina con riferimento all'indipendenza degli amministratori e ha trasmesso l'esito di tali verifiche al Consiglio di Amministrazione. Inoltre, il Consiglio di Amministrazione in data 29 aprile 2016 ha verificato la sussistenza dei requisiti di indipendenza in capo ai sindaci e, trattandosi della prima verifica successiva alla nomina dei sindaci, ha pubblicato in pari data l'esito di tale verifica mediante diffusione di un comunicato stampa.
La remunerazione dei sindaci è commisurata all'impegno richiesto, alla rilevanza del ruolo ricoperto nonché alle caratteristiche dimensionali e settoriali dell'impresa.
Ai sensi del punto 8.C.4 del Codice di Autodisciplina il sindaco che, per conto proprio o di terzi, abbia un interesse in una determinata operazione dell'Emittente deve informare tempestivamente e in modo esauriente gli altri sindaci e il presidente del Consiglio di Amministrazione circa natura, termini, origine e portata del proprio interesse.
Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'indipendenza della società di revisione, verificando tanto il rispetto delle disposizioni normative in materia, quanto la natura e l'entità dei servizi diversi dal controllo contabile prestati all'Emittente ed alle sue controllate da parte della stessa società di revisione e delle entità appartenenti alla rete della medesima.
Il Collegio Sindacale, nello svolgimento della propria attività, si è coordinato con il Comitato controllo e rischi, l'Organismo di Vigilanza e con la funzione di Internal Audit.
L'Emittente ha istituito un'apposita sezione denominata "Investors" nell'ambito del proprio sito internet, facilmente individuabile ed accessibile, nella quale sono messe a disposizione le informazioni concernenti l'Emittente che rivestono rilievo per i propri Azionisti, in modo da consentire a questi ultimi un esercizio consapevole dei propri diritti.
Il Sig. Pierpaolo Marziali è stato identificato quale responsabile incaricato della gestione dei rapporti con gli Azionisti (investor relations manager).
Alla luce della struttura organizzativa dell'Emittente, si è ritenuto di non procedere alla costituzione di una apposita struttura aziendale incaricata di gestire i rapporti con gli Azionisti.
L'articolo 11 dello statuto dell'Emittente prevede, in tema di intervento degli Azionisti all'Assemblea, quanto segue: "Possono intervenire all'assemblea gli aventi diritto al voto, purché la loro legittimazione sia attestata secondo le modalità ed entro i termini previsti dalle disposizioni legislative e regolamentari pro tempore vigenti. Ogni avente diritto al voto può, mediante delega scritta, farsi rappresentare in assemblea da terzi, in conformità e nei limiti di quanto disposto dalla legge. La notifica elettronica della delega alla società può essere effettuata tramite posta elettronica certificata all'indirizzo di posta elettronica della società indicato nell'avviso di convocazione. La società non designa un rappresentante per il conferimento di deleghe da parte dei soci".
La Società non ha ritenuto di adottare un regolamento assembleare, in quanto ritiene che i poteri statutariamente attribuiti al Presidente dell'Assemblea, cui compete la direzione dei lavori assembleari, compresa la determinazione dell'ordine e del sistema di votazione, mettano lo stesso nella condizione di mantenere un ordinato svolgimento delle Assemblee, evitando peraltro i rischi e gli inconvenienti che potrebbero derivare dall'eventuale mancata osservanza, da parte della stessa Assemblea, delle disposizioni regolamentari.
L'Assemblea ordinaria è convocata dal Consiglio di Amministrazione almeno una volta all'anno, entro 120 giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale oppure entro 180 giorni qualora ne ricorrano le condizioni di legge.
L'Assemblea è inoltre convocata, in unica convocazione, in via ordinaria o straordinaria, dall'organo amministrativo - ogniqualvolta lo ritenga opportuno e nei casi previsti dalla legge ovvero da almeno due membri del Collegio Sindacale secondo quanto previsto dalle vigenti disposizioni legislative.
Le convocazioni delle Assemblee vanno attuate mediante avviso contenente l'indicazione del giorno, dell'ora e del luogo della riunione, l'elenco delle materie da trattare, nonché le altre informazioni richieste dalle vigenti disposizioni legislative e regolamentari. L'avviso di convocazione deve essere pubblicato, nei termini previsti dalle vigenti disposizioni legislative, sul sito internet della Società nonché con le altre modalità previste dalle norme di legge e regolamentari pro tempore vigenti.
I soci che, anche congiuntamente, rappresentino almeno un quarantesimo del capitale sociale, possono richiedere l'integrazione dell'elenco delle materie da trattare, indicando nella domanda gli ulteriori argomenti da essi proposti ovvero presentare proposte di deliberazione su materie già all'ordine del giorno, nei limiti e con le modalità previste dalla legge. Colui al quale spetta il diritto di voto può presentare individualmente proposte di deliberazione in Assemblea.
La richiesta di integrazione dell'elenco delle materie da trattare ai sensi del precedente comma non è ammessa per gli argomenti sui quali l'Assemblea delibera, a norma di legge, su proposta degli amministratori o sulla base di un progetto o di una relazione da essi predisposta, diversa dalla relazione sulle materie all'ordine del giorno.
Gli aventi diritto al voto possono formulare domande sulle materie all'ordine del giorno anche prima dell'Assemblea, purché entro i termini previsti nell'avviso di convocazione, tramite posta elettronica certificata utilizzando l'apposito indirizzo di posta elettronica della società indicato nell'avviso di convocazione.
La Società non è tenuta a fornire risposta se le informazioni pertinenti sono disponibili sul sito internet della Società in un formato "domanda e risposta" nonché ogni qualvolta sia necessario tutelare la riservatezza e gli interessi della Società.
L'Assemblea, sia ordinaria che straordinaria, si svolge in un'unica convocazione e si costituisce e delibera validamente con le maggioranze previste dalla legge.
Il diritto di ciascun socio di prendere la parola sugli argomenti posti in discussione è garantito grazie al coordinamento degli interventi e dello svolgimento dei lavori assembleari effettuato da parte del Presidente dell'assemblea.
Il Consiglio di Amministrazione ha riferito in Assemblea sull'attività svolta e programmata e si è adoperato per assicurare agli Azionisti un'adeguata informativa circa gli elementi necessari perché essi potessero assumere, con cognizione di causa, le decisioni di competenza Assembleare. Nel corso dell'Esercizio quattro Amministratori sono intervenuti in Assemblea.
Nel corso dell'Esercizio non si sono verificate variazioni significative nella composizione della compagine sociale dell'Emittente; pertanto il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto necessario valutare l'opportunità di proporre all'Assemblea modifiche dello statuto in merito alle percentuali stabilite per l'esercizio delle azioni e delle prerogative poste a tutela delle minoranze.
L'Emittente non ha ritenuto di applicare ulteriori pratiche di governo societario rispetto a quelle già indicate nei punti precedenti e contenute in specifici obblighi previsti da norme legislative e/o regolamentari.
Si segnala che in data 27 marzo 2017 il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente ha positivamente verificato la sussistenza in capo al Consigliere Anton Karl dei requisiti di indipendenza ai sensi della normativa applicabile e di quanto previsto dal Codice di Autodisciplina, tenuto conto (i) delle verifiche svolte all'interno del Consiglio di Amministrazione; (ii) dei controlli effettuati al riguardo dal Collegio Sindacale; e (iii) delle dichiarazioni rilasciate dallo stesso Consigliere Anton Karl.
Oltre a quanto sopra riportato, non si segnalano ulteriori cambiamenti nella struttura di corporate governance della Società successivi alla chiusura dell'Esercizio.
| Numero azioni | % rispetto al c.s. | Quotato (indicare mercati) / non quotato |
Diritti e obblighi | |
|---|---|---|---|---|
| Azioni ordinarie | 112.500.000 | 100% | Quotato (MTA) | Da cod. civ. e regolamenti |
| Azioni con diritto di voto limitato |
- | - | - | - |
| Azioni prive del diritto di voto |
- | - | - | - |
| Dichiarante | Azionista diretto | Quota % su capitale ordinario |
Quota % su capitale votante |
|---|---|---|---|
| Trust Landi (trust regolato dalla legge del Jersey il cui |
Girefin S.p.A. | 54,667 | 54,667 |
| trustee risulta essere Stefano Landi) | Gireimm S.r.l. | 4,444 | 4,444 |
| Aerius Investment Holding AG | Aerius Investment Holding AG | 8,356 | 8,356 |
| i Filmografi |
|
|---|---|
| INCIPACIFICATIONS IN CITY CONCRETE | |
| in the contract of the contract of the contract of the contract of the contract of the contract of the contract of the contract of the contract of the contract of the contract of the contract of the contract of the contrac | |
| l | |
| COMITATO PARTI CORREI |
載 | 100% | 100% | 100% | 100% | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 土地社 | × | × | × | × | ĊB CB |
|||||||||||||
| COMITATO REMUNER. |
溝 | 100% | 100% | 100% | $\frac{900\%}{100\%}$ | 100% | ||||||||||||
| Arkits | × | × | × | × | × | ∞ ģ |
||||||||||||
| CONTROLLO COMITATO ERISCHI |
뷗 | 100% | 100% | 100% | 100% | 100% | ||||||||||||
| Attack | × | × | × | × | × | CCR: 11 | ||||||||||||
| incarichi N. altri |
Z | Ξ | N | $\overline{\phantom{0}}$ | 0 | Z | ↽ | 0 | N | က | ᠇ | |||||||
| ** (%) | $\frac{860}{5}$ | 100% | 100% | 86% | 100% | 100% | 100% | 100% | DI RIFERIMENTO | 87% | 87% | 33% | 87% | |||||
| × | × | × | × | |||||||||||||||
| Testo Unico Indip. 림 |
||||||||||||||||||
| Indip. da Codice di Aut. |
× | × | L'ESERCIZIO | × | × | CDA: 10 | ||||||||||||
| esec. S |
× | × | × | × | × | × | × | × | × | × | ||||||||
| Esec. | × | × | ||||||||||||||||
| Lista (M/m) ĸ |
Σ | Σ | ⋝ | Σ | Σ | Ε | Σ | Σ | ⋝ | Σ | Σ | Ε | ||||||
| CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE | Data di prima nomina |
16/05/2007 | 16/05/2007 | 24/04/2009 | 16/05/2007 | 29/04/2016 | 29/04/2016 | 29/04/2016 | 29/04/2016 | AMMINISTRATORI CESSATI DURANTE | 24/04/2013 | 16/05/2007 | 16/05/2007 | 24/04/2013 | in questa colonna è indicato di incantohi di amministratore o sindaco nospetti dai soggetto in altri società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dim in questa colonna è indicata la percentuale di partecipazione degli amministratori del Consiglio di Amministrazione e del Contitati (n. presenzelni di riunioni divolte feritettivo periodo di canca del soggetto interesato), in questa colonna è indicato Mim a seconda che il componente sia stato delto dalla ista votata dalla maggioranza (M) o da una minoranza (m). |
membro del Consiglio di Amministrazione al Comitato | ||
| In carica fino a |
Аррг. bilancio š |
dicembre 2018 |
Аррг. bilancio |
dicembre 2015 5 |
In questa colonna è indicata con una "X" l'appartenenza del | |||||||||||||
| carica $\overline{a}$ 트 |
ÅSS. हूं |
ತೆ ಜ | aprile 2016 |
Ass. 명 |
aprile 2013 평석 |
|||||||||||||
| nascita Anno di |
$\frac{1934}{ }$ | esp | 1967 | 1960 | 1954 | 1976 | PS6 | 1938 | 1962 | 1944 | 1947 | $\frac{1952}{2}$ | ||||||
| Componenti | Domenichini Giovannina |
Stefano Landi | Carnevale Claudio |
Silvia Landi | Angelo Iori | Anton Karl | Fornasiero Sara |
Ivano Accorsi | Antonia Fiaccadori |
Alessandro Ovi | ₹ Tommasi Vignano Tomaso |
Herbert Paierl | Quorum richiesto per la presentazione delle liste dell'ultima nomina: 2.5% | N. riunioni svolte durante l'Esercizio | NOTE ł $\ddot{\phantom{a}}$ |
|||
| Carica | Presidente Onorario |
Presidente | Consigliere delegato |
Amministratore | Amministratore | Amministratore | Amministratore | Amministratore | Amministratore | Amministratore | Amministratore | Amministratore |
| COLLEGIO SINDACALE | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Carica | Componenti | Anno di nascita |
In carica fino a | Data di prima nomina |
Lista (M/m) * |
Indipendenza da Codice di Autodisciplina |
** (%) | Numero di altri incarichi *** |
|
| Presidente | Eleonora Briolini |
1971 | 24/04/2013 | m | x | 100% | 7 | ||
| Sindaco Effettivo |
Massimiliano Folloni |
1950 | Assemblea | Approvazione | 16/05/2007 | M | x | 100% | 14 |
| Sindaco Effettivo |
Diana Rizzo | 1959 | ordinaria del 29 |
del bilancio al 31 dicembre |
29/04/2016 | M | x | 100% | 16 |
| Sindaco Supplente |
Andrea Angelillis |
1977 | aprile 2016 | 2018 | 29/04/2016 | m | x | N/A | 0 |
| Sindaco Supplente |
Filomena Napolitano |
1970 | 16/05/2007 | M | x | N/A | 12 | ||
| SINDACI CESSATI DURANTE L'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO | |||||||||
| Sindaco Effettivo |
Luca Gaiani | 1960 | Assemblea | Approvazione | 22/04/2010 | M | x | 100% | 26 |
| Sindaco Effettivo |
Marina Torelli |
1961 | ordinaria del 24 |
del bilancio al 31 dicembre |
16/05/2007 | M | x | 100% | 17 |
| Sindaco Supplente |
Pietro Gracis | 1984 | aprile 2013 | 2015 | 24/04/2013 | m | x | N/A | 6 |
| Quorum richiesto per la presentazione delle liste dell'ultima nomina: 2.5% | |||||||||
| Numero riunioni svolte durante l'Esercizio: 13 | |||||||||
| NOTE In questa colonna è indicato M/m a seconda che il componente sia stato eletto dalla lista votata dalla maggioranza (M) o da una minoranza (m). In questa colonna è indicata la percentuale di partecipazione dei sindaci alle riunioni del Collegio Sindacale (n. presenze/n. di riunioni svolte durante l'effettivo periodo di carica del soggetto interessato). ** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato rilevanti ai sensi dell'art. 148-bis del Testo Unico. |
Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2016 Gruppo Landi Renzo
Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata
ContoEconomico Consolidato
Conto Economico Complessivo Consolidato
Rendiconto Finanziario Consolidato
Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto Consolidato
Note Illustrative ALLEGATI
Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi dell'art. 154-bis del D. Lgs. 58/98
Relazione della Società di revisione
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| ATTIVITA' | Note | 31/12/2016 | 31/12/2015 |
| Attività non correnti | |||
| Terreni, immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature | 2 | 30.500 | 35.364 |
| Costi di sviluppo | 3 | 8.420 | 8.404 |
| Avviamento | 4 | 30.094 | 30.094 |
| Altre attività immateriali a vita definita | 5 | 20.359 | 22.696 |
| Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto | 6 | 43 | 109 |
| Altre attività finanziarie non correnti | 7 | 664 | 574 |
| Imposte anticipate | 8 | 6.887 | 7.615 |
| Totale attività non correnti | 96.967 | 104.856 | |
| Attività correnti | |||
| Crediti verso clienti | 9 | 37.551 | 33.764 |
| Rimanenze | 10 | 49.872 | 57.528 |
| Lavori in corso su ordinazione | 11 | 1.281 | 2.904 |
| Altri crediti e attività correnti | 12 | 10.082 | 16.347 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 13 | 16.484 | 38.264 |
| Totale attività correnti | 115.270 | 148.807 | |
| TOTALE ATTIVITA' | 212.237 | 253.663 | |
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' | Note | 31/12/2016 | 31/12/2015 |
| Patrimonio netto | |||
| Capitale sociale | 14 | 11.250 | 11.250 |
| Altre riserve | 14 | 59.400 | 95.428 |
| Utile (perdita) del periodo | 14 | -25.245 | -35.288 |
| Totale Patrimonio Netto del Gruppo | 45.405 | 71.390 | |
| Patrimonio netto di terzi | -323 | 425 | |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 45.082 | 71.815 | |
| Passività non correnti | |||
| Debiti verso banche non correnti | 15 | 18.687 | 11.935 |
| Altre passività finanziarie non correnti | 16 | 22.812 | 1.468 |
| Fondi per rischi ed oneri | 17 | 8.973 | 8.059 |
| Piani a benefici definiti per i dipendenti | 18 | 3.124 | 3.313 |
| Passività fiscali differite | 19 | 514 | 527 |
| Totale passività non correnti | 54.110 | 25.302 | |
| Passività correnti | |||
| Debiti verso le banche correnti | 20 | 40.662 | 50.797 |
| Altre passività finanziarie correnti | 21 | 10.039 | 33.523 |
| Debiti verso fornitori | 22 | 53.090 | 58.351 |
| Debiti tributari | 23 | 2.604 | 4.990 |
| Altre passività correnti | 24 | 6.650 | 8.885 |
| Totale passività correnti | 113.045 | 156.546 | |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' | 212.237 | 253.663 | |
* Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sulla Situazione patrimoniale finanziaria consolidata sono evidenziati nell'apposito prospetto riportato nell'Allegato 2.
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Note | 31/12/2016 | 31/12/2015 | |
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 25 | 184.242 | 205.522 |
| Altri ricavi e proventi | 26 | 1.217 | 1.883 |
| Costo delle materie prime, materiali di consumo e merci e variazione rimanenze | 27 | -94.236 | -100.439 |
| di cui non ricorrenti | 27 | -1.000 | |
| Costi per servizi e per godimento beni di terzi | 28 | -51.601 | -58.483 |
| di cui non ricorrenti | 28 | -2.345 | -1.296 |
| Costo del personale | 29 | -36.364 | -43.854 |
| di cui non ricorrenti | 29 | 0 | -3.058 |
| Accantonamenti, svalutazioni di crediti ed oneri diversi di gestione | 30 | -6.160 | -5.913 |
| di cui non ricorrenti | 30 | -2.300 | -2.700 |
| Margine operativo lordo | -2.902 | -1.284 | |
| Ammortamenti e riduzioni di valore | 31 | -16.018 | -25.617 |
| di cui non ricorrenti | 31 | 0 | -10.178 |
| Margine operativo netto | -18.920 | -26.901 | |
| Proventi finanziari | 32 | 117 | 412 |
| Oneri finanziari | 33 | -5.161 | -4.966 |
| Utili (perdite) su cambi | 34 | 904 | -930 |
| Utile (perdita) da partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto | 35 | -66 | -288 |
| Utile (Perdita) prima delle imposte | -23.126 | -32.673 | |
| Imposte correnti e differite | 36 | -2.878 | -2.914 |
| Utile (perdita) netto del Gruppo e dei terzi, di cui: | -26.004 | -35.587 | |
| Interessi di terzi | -759 | -299 | |
| Utile (perdita) netto del Gruppo | -25.245 | -35.288 | |
| Utile (Perdita) base per azione (calcolato su 112.500.000 azioni) | 37 | -0,2244 | -0,3137 |
| Utile (Perdita) diluito per azione | -0,2244 | -0,3137 | |
* Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Conto Economico consolidato sono evidenziati nell'apposito prospetto riportato nell'Allegato 1.
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Note | 31/12/2016 | 31/12/2015 | |
| Utile (perdita) netto del Gruppo e dei terzi: | -26.004 | -35.857 | |
| Utili/Perdite che non saranno successivamente riclassificate a Conto Economico | |||
| Rimisurazione piani per dipendenti a benefici definiti (IAS 19) | 18 | -127 | 351 |
| Totale Utili/Perdite che non saranno successivamente riclassificate a Conto Economico |
-127 | 351 | |
| Utili/Perdite che potranno essere successivamente riclassificate a Conto Economico |
|||
| Differenze di cambio da conversione delle gestioni estere | -1.020 | -1.320 | |
| Totale Utili/Perdite che potranno essere successivamente riclassificate a Conto Economico |
-1.020 | -1.320 | |
| Utili/Perdite rilevati direttamente a Patrimonio Netto al netto degli effetti fiscali |
-1.147 | -969 | |
| Totale Conto Economico Consolidato Complessivo del periodo | -27.151 | -36.556 | |
| Utile (perdita) degli Azionisti della Capogruppo | -26.354 | -36.276 | |
| Interessi di terzi | -797 | -280 | |
| (Migliaia di Euro) | ||
|---|---|---|
| RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO | 31/12/2016 | 31/12/2015 |
| Flussi finanziari derivanti dall'attività operativa | ||
| Utile (perdita) del periodo | -26.004 | -35.587 |
| Rettifiche per: | ||
| Ammortamento di immobili, impianti e macchinari | 8.522 | 8.463 |
| Ammortamento di attività immateriali | 7.191 | 6.966 |
| Perdite per riduzione di valore di attività immateriali | 305 | 10.178 |
| Perdita per riduzione di valore dei crediti | 1.985 | 800 |
| Oneri finanziari netti | 4.140 | 5.484 |
| Imposte sul reddito dell'esercizio | 2.878 | 2.914 |
| -983 | -782 | |
| Variazioni di: | ||
| rimanenze e lavori in corso su ordinazione | 9.279 | 5.427 |
| crediti commerciali ed altri crediti | 1.717 | 3.345 |
| debiti commerciali ed altri debiti | -10.900 | -1.281 |
| fondi e benefici ai dipendenti | 598 | 2.850 |
| Disponibilità liquide generate dall'attività operativa | -289 | 9.559 |
| Interessi pagati | -4.754 | -4.233 |
| Interessi incassati | 56 | 314 |
| Imposte sul reddito pagate | -1.117 | -1.455 |
| Disponibilità liquide nette generate dall'attività operativa | -6.104 | 4.185 |
| Flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento | ||
| Incassi dalla vendita di immobili, impianti e macchinari | 166 | 228 |
| Aumenti di capitale società controllate | 66 | 72 |
| Acquisto di immobili, impianti e macchinari | -4.412 | -9.053 |
| Acquisto di immobilizzazioni immateriali | -418 | -1.108 |
| Costi di sviluppo | -4.546 | -5.362 |
| Disponibilità liquide nette assorbite dall'attività di investimento | -9.144 | -15.223 |
| Flussi finanziari derivanti dall'attività di finanziamento | ||
| Incassi derivanti dell'emissione di obbligazioni | 0 | 33.098 |
| Rimborsi obbligazioni | -2.040 | 0 |
| Erogazione (rimborsi) dei finanziamenti a Medio Lungo Termine | -17.320 | 4.200 |
| Variazione debiti bancari a breve | 13.837 | -18.641 |
| Disponibilità liquide nette generate (assorbite) dall'attività di finanziamento | -5.523 | 18.657 |
| Incremento (decremento) netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti | -20.771 | 7.619 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti al 1° gennaio | 38.264 | 31.820 |
| Effetto della fluttuazione dei cambi sulle disponibilità liquide | -1.009 | -1.175 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo | 16.484 | 38.264 |
| Altre informazioni | 31/12/2016 | 31/12/2015 |
|---|---|---|
| (Aumento)/Diminuzione nei crediti commerciali ed altri crediti verso parti correlate | 426 | -438 |
| Aumento/(Diminuzione) nei debiti commerciali ed altri debiti verso parti correlate | 2.080 | 787 |
| (Migliaia di Euro) |
||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Capitale sociale |
Riserva Legale |
Riserva Straordinaria e Altre |
Riserva Sovraprezzo Azioni |
Risultato dell'esercizio |
Patrimonio netto del Gruppo |
Utile (Perdita) di Terzi |
Capitale e Riserve di Terzi |
Totale Patrimonio netto |
||
| Saldo al 31 dicembre 2014 |
11.250 | 2.250 | 49.170 | 46.598 | -1.783 | 107.485 | 39 | 552 | 108.076 | |
| Risultato dell'esercizio |
-35.288 | -35.288 | -299 | -35.587 | ||||||
| Utile/Perdite attuariali IAS 19 |
337 | 337 | 14 | 351 | ||||||
| Differenza di traduzione |
-1.325 | -1.325 | 5 | -1.320 | ||||||
| Totale utile/perdita complessivo |
0 | 0 | -988 | 0 | -35.288 | -36.276 | -299 | 19 | -36.556 | |
| Altri movimenti | 181 | 181 | 114 | 295 | ||||||
| Altri aumenti di capitale |
0 | 0 | 0 | |||||||
| Destinazione risultato |
-1.783 | 1.783 | 0 | -39 | 39 | 0 | ||||
| Totale effetti derivanti da operazioni con gli azionisti |
0 | 0 | -1.602 | 0 | 1.783 | 181 | -39 | 153 | 295 | |
| Saldo al 31 dicembre 2015 |
11.250 | 2.250 | 46.580 | 46.598 | -35.288 | 71.390 | -299 | 724 | 71.815 | |
| Risultato dell'esercizio |
-25.245 | -25.245 | -759 | -26.004 | ||||||
| Utile/Perdite attuariali IAS 19 |
-127 | -127 | -127 | |||||||
| Differenza di traduzione |
-982 | -982 | -38 | -1.020 | ||||||
| Totale utile/perdita complessivo |
0 | 0 | -1.109 | 0 | -25.245 | -26.354 | -759 | -38 | -27.151 | |
| Altri movimenti | 369 | 369 | 49 | 418 | ||||||
| Altri aumenti di capitale |
0 | 0 | ||||||||
| Destinazione risultato |
-35.288 | 35.288 | 0 | 299 | -299 | 0 | ||||
| Totale effetti derivanti da operazioni con gli azionisti |
0 | 0 | -34.919 | 0 | 35.288 | 369 | 299 | -250 | 418 | |
| Saldo al 31 dicembre 2016 |
11.250 | 2.250 | 10.552 | 46.598 | -25.245 | 45.405 | -759 | 436 | 45.082 | |
Il Gruppo LANDI RENZO (anche "il Gruppo") è attivo da oltre sessant'anni nel settore dei sistemi di alimentazione per autotrazione progettando, producendo, installando e commercializzando sistemi ecocompatibili di alimentazione a GPL ed a metano (comparto "sistemi per auto" del Settore Gas), compressori per stazioni di rifornimento attraverso il marchio SAFE (comparto "sistemi di distribuzione" del Settore Gas), nonché, in misura inferiore, impianti audio attraverso la controllata Eighteen Sound S.r.l. ed antifurti attraverso il marchio MED. Il Gruppo gestisce tutte le fasi del processo che conduce alla produzione ed alla vendita di sistemi di alimentazione per autotrazione. Il Gruppo vende sia alle principali case di produzione automobilistica a livello mondiale (clienti OEM) sia a rivenditori ed importatori indipendenti (clienti After Market).
La struttura del Gruppo Landi, rispetto al 31 dicembre 2015 è invariata; si segnala, tuttavia, l'aumento della percentuale di partecipazione nella società Emmegas S.r.l. che passa dal 70% al 100%, a seguito della sottoscrizione da parte della Capogruppo Landi Renzo S.p.A. dell'intero capitale sociale in conseguenza del suo azzeramento per perdite di periodo. Si segnala, inoltre, la riduzione della percentuale di partecipazione, che passa dal 100% al 74%, nella società Officine Lovato Private Limited da parte della società Lovato Gas S.p.A. a seguito della cessione di una quota del capitale sociale ad uno storico partner indiano.
La Capogruppo del Gruppo Landi Renzo è la Landi Renzo S.p.A. con sede legale in Cavriago (RE), nel seguito anche la "Capogruppo" o la "Società". La Società è quotata alla Borsa di Milano nel segmento FTSE Italia STAR.
Il presente bilancio è sottoposto a revisione legale dei conti da parte della società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A.
B) CRITERI GENERALI DI REDAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO E ATTESTAZIONE DI CONFORMITA'
Il bilancio consolidato è stato predisposto in accordo con gli UE-IFRS, intendendosi per tali tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" (IAS), tutte le interpretazioni dell'"International Reporting Interpretations Committee" (IFRIC), precedentemente denominate "Standard Interpretations Committee" (SIC) che, alla data di chiusura del bilancio consolidato, siano state oggetto di omologazione da parte dell'Unione Europea secondo la procedura prevista dal Regolamento (CE) n. 1606/2002 dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo del 19 luglio 2002. Gli IFRS sono stati applicati in modo coerente a tutti i periodi presentati.
Il bilancio consolidato è stato redatto in Euro, che rappresenta la valuta dell'ambiente economico prevalente in cui opera il Gruppo. I dati riportati nella Situazione Patrimoniale Finanziaria consolidata, nel Conto Economico consolidato e nel Conto Economico Complessivo consolidato di periodo sono espressi in migliaia di Euro, moneta funzionale della Società, così come i dati contenuti nel Rendiconto Finanziario consolidato, nel Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto consolidato e nelle presenti Note Illustrative. Gli arrotondamenti sono effettuati a livello di singolo conto contabile.
Di seguito sono indicati gli schemi di bilancio e i relativi criteri di classificazione adottati dal Gruppo, nell'ambito delle opzioni previste dallo IAS 1 - Presentazione del bilancio:
il prospetto della Situazione Patrimoniale Finanziaria consolidata è stato predisposto classificando le attività e le passività secondo il criterio "corrente/non corrente";
il Prospetto di Conto Economico Consolidato è stato predisposto separatamente dal Prospetto di Conto Economico Complessivo Consolidato, ed è stato predisposto classificando i costi operativi per natura, struttura ritenuta più rappresentativa rispetto alla struttura per destinazione, in quanto conforme alle modalità di reporting interno ed in linea con la prassi internazionale del settore;
il prospetto di Conto Economico Complessivo Consolidato comprende, oltre al risultato dell'esercizio, le altre variazioni delle voci di patrimonio netto consolidato riconducibili a operazioni non poste in essere con gli azionisti della Società;
il prospetto di Rendiconto Finanziario Consolidato è stato predisposto esponendo i flussi finanziari derivanti delle attività operative secondo il "metodo indiretto".
Il Gruppo nel corso dell'esercizio 2016 ha subito una significativa contrazione dei ricavi rispetto all'esercizio precedente che ha comportato un risultato negativo pari ad Euro 26.004 migliaia ed un peggioramento della Posizione Finanziaria Netta che si attesta a Euro – 75.716 migliaia.
Durante il secondo semestre dell'esercizio, in considerazione della struttura della posizione finanziaria nonché delle prospettive elaborate nell'ambito dell'aggiornamento del Piano Industriale, poi approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 30 dicembre 2016 (il "Piano Industriale"), è stato avviato un progetto di ottimizzazione della struttura finanziaria con il supporto di "Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A." in qualità di Advisor finanziario.
Il citato progetto di ottimizzazione ha comportato la definizione di un accordo con il ceto bancario (l'"Accordo di Ottimizzazione") che prevede, tra l'altro, lo spostamento della data di scadenza dell'indebitamento della Società e delle altre società controllate firmatarie dell'accordo al 2022, la rimodulazione delle rate di rimborso attraverso la previsione di rate di importo crescente in coerenza con gli obiettivi di generazione di cassa previsti dal Piano Industriale, la rimodulazione dei parametri finanziari più in linea con le prospettive industriali e le previsioni di realizzo del Gruppo nonché la conferma delle linee a breve termine fino al 2022 secondo le modalità e i termini di cui all'Accordo di Ottimizzazione e in ammontare coerente con le necessità previste dal Piano Industriale.
Si precisa che l'Accordo di Ottimizzazione risulta, alla data odierna, sottoscritto da tutte le banche ad eccezione di una banca, impegnata solo sul breve termine, che terminerà il suo iter approvativo in tempo utile per la pubblicazione del progetto di bilancio civilistico e del bilancio consolidato della Società al 31 dicembre 2016. La Società non è, alla data odierna, a conoscenza di fatti ed eventi che possano far ritenere che sussistano elementi ostativi alla positiva conclusione di tale iter autorizzativo e alla conseguente sottoscrizione di tale Accordo di Ottimizzazione da parte della medesima banca.
Contestualmente alla firma del citato Accordo di Ottimizzazione, gli azionisti di controllo si sono impegnati ad effettuare entro la data di efficacia dell'Accordo di Ottimizzazione un versamento in conto futuro aumento di capitale o in conto aumento di capitale della Capogruppo di complessivi Euro 8.866.500,00. Quale ulteriore misura di rafforzamento del capitale, l'Accordo di Ottimizzazione prevede che entro il 31 dicembre 2018 sia data esecuzione ad un aumento del capitale sociale per un importo complessivo di Euro 15.000.000,00 che, per quanto riguarda la parte di spettanza degli azionisti di controllo, verrà eseguito mediante conversione del suddetto versamento in conto futuro aumento di capitale.
Analogamente al succitato Accordo di Ottimizzazione con il ceto bancario sono state sottoposte agli obbligazionisti del Prestito alcune modifiche al regolamento dello stesso che riguardano, tra l'altro, il riscadenziamento del rimborso sulla base di rate di importo crescenti ed in linea con quanto previsto dall'Accordo di Ottimizzazione, la rimodulazione dei parametri finanziari anche alla luce delle risultanze del Piano Industriale, nonché una diminuzione temporanea del tasso d'interesse in relazione ai periodi che hanno inizio dalla data di pagamento del 30 aprile 2017 alla data di pagamento che cadrà il 30 giugno
2019 dall'attuale 6,10% al 5,50% su base annua.
L'assemblea degli obbligazionisti chiamata ad approvare la citata modifica del regolamento è fissata per il prossimo 30 marzo 2017 in prima convocazione.
La Società non è a conoscenza, alla data odierna, di fatti ed eventi che possano far ritenere che sussistano elementi ostativi alla favorevole conclusione della riunione assembleare degli obbligazionisti fissata per il 30 marzo 2017.
Ne consegue pertanto che la Società non ritiene che sussistano, ad oggi, fatti o elementi che possano far ritenere l'esistenza di criticità in merito all'adozione del presupposto della continuità aziendale quale principio di redazione della presente Relazione Finanziaria.
I principi contabili adottati nella redazione del bilancio consolidato sono coerenti con quelli adottati per la redazione del bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015, ad eccezione dell'adozione di nuovi principi ed interpretazioni applicabili a partire dal 1° gennaio 2016 di seguito elencati.
| Regolamento UE | |
|---|---|
| di omologazione | Descrizione |
| Regolamento | Regolamento (UE) 2016/1703 della Commissione del 22 settembre 2016, pubblicato |
| (UE) 2016/1703 | in Gazzetta Ufficiale L 257 del 23 settembre 2016, adotta il documento "Entità |
| d'investimento: applicazione dell'eccezione di consolidamento", che modifica | |
| l'IFRS 10 Bilancio consolidato, l'IFRS 12 Informativa sulle partecipazioni in altre | |
| entità e lo IAS 28 Partecipazioni in società collegate e joint venture. | |
| Le modifiche mirano a precisare i requisiti per la contabilizzazione delle entità | |
| d'investimento e a prevedere esenzioni in situazioni particolari. Le società |
|
| applicano le modifiche, al più tardi, a partire dalla data di inizio del loro primo | |
| esercizio finanziario che cominci il 1° gennaio 2016 o successivamente. | |
| Regolamento | Regolamento (UE) 2015/2441 della Commissione del 18 dicembre 2015, pubblicato |
| (UE) 2015/2441 | in Gazzetta Ufficiale L 336 del 23 dicembre, adotta Modifiche allo IAS 27 Bilancio |
| separato: Metodo del patrimonio netto nel bilancio separato. | |
| Le modifiche intendono permettere alle entità di applicare il metodo del | |
| patrimonio netto, descritto nello IAS 28 Partecipazioni in società collegate e joint | |
| venture, per contabilizzare nei rispettivi bilanci separati le partecipazioni in | |
| controllate, in joint venture e in società collegate. | |
| Regolamento | Regolamento (UE) 2015/2406 della Commissione del 18 dicembre 2015, pubblicato |
| (UE) 2015/2406 | in Gazzetta Ufficiale L 333 del 19 dicembre, adotta Modifiche allo IAS |
| 1 Presentazione del bilancio: Iniziativa di informativa. | |
| Le modifiche mirano a migliorare l'efficacia dell'informativa e a spronare le società | |
| a determinare con giudizio professionale le informazioni da riportare nel bilancio | |
| nell'ambito dell'applicazione dello IAS 1. | |
| Regolamento | Regolamento (UE) 2015/2343 della Commissione del 15 dicembre 2015, pubblicato |
| (UE) 2015/2343 | in Gazzetta Ufficiale L 330 del 16 dicembre, adotta il Ciclo annuale di |
| miglioramenti agli IFRS 2012-2014, nel contesto dell'ordinaria attività di |
|
| razionalizzazione e di chiarimento dei principi contabili internazionali. | |
| Regolamento UE | |
|---|---|
| di omologazione | Descrizione |
| Regolamento | Regolamento (UE) 2015/2231 della Commissione del 2 dicembre 2015, pubblicato |
| (UE) 2015/2231 | in Gazzetta Ufficiale L 317 del 3 dicembre, adotta Modifiche allo IAS 16 Immobili, |
| impianti e macchinari e allo IAS 38 Attività immateriali: Chiarimento sui metodi di | |
| ammortamento accettabili. | |
| Regolamento | Regolamento (UE) 2015/2173 della Commissione del 24 novembre 2015, |
| (UE) 2015/2173 | pubblicato in Gazzetta Ufficiale L 307 del 25 novembre, adotta Modifiche all'IFRS |
| 11 Contabilizzazione delle acquisizioni di interessenze in attività a controllo congiunto. | |
| Le modifiche forniscono guidance sulla contabilizzazione delle acquisizioni di | |
| interessenze in attività a controllo congiunto che costituiscono una attività | |
| aziendale. | |
| Regolamento | Regolamento (UE) 2015/2113 del 24 novembre 2015. |
| (UE) 2015/2113 | Le modifiche allo IAS 16 e IAS 41 prevedono che le piante fruttifere, al contrario di |
| come avveniva in precedenza, debbano essere contabilizzate analogamente agli | |
| elementi di immobili, impianti e macchinari costruiti in economia prima che siano | |
| nel luogo e nella condizione necessaria perché essi siano in grado di funzionare nel | |
| modo inteso dalla direzione aziendale come previsto dallo IAS 16 "Property, Plant | |
| and Equipment". | |
| Regolamento | Regolamento (UE) 2015/29 della Commissione del 17 dicembre 2014, pubblicato in |
| (UE) 2015/29 | Gazzetta Ufficiale L 5 del 9 gennaio, adotta Modifiche allo IAS 19 – Piani a benefici |
| definiti: contributi dei dipendenti. Le modifiche mirano a semplificare e a chiarire la | |
| contabilizzazione dei contributi di dipendenti o terzi collegati ai piani a benefici | |
| definiti. | |
| Regolamento | Regolamento (UE) 2015/28 della Commissione del 17 dicembre 2014, pubblicato in |
| (UE) 2015/28 | Gazzetta Ufficiale L 5 del 9 gennaio, adotta il Ciclo annuale di miglioramenti agli |
| IFRS 2010-2012. | |
| L'obiettivo dei miglioramenti annuali è quello di trattare argomenti necessari | |
| relativi a incoerenze riscontrate negli IFRS oppure a chiarimenti di carattere | |
| terminologico, che non rivestono un carattere di urgenza, ma che sono stati | |
| discussi dallo IASB nel corso del ciclo progettuale iniziato nel 2011. Le modifiche | |
| all'IFRS 8 e agli IAS 16, 24 e 38 sono chiarimenti o correzioni ai principi in | |
| questione. Le modifiche agli IFRS 2 e 3 comportano cambiamenti alle disposizioni | |
| vigenti o forniscono ulteriori indicazioni in merito alla loro applicazione. |
Nella tabella che segue sono riportati i nuovi principi contabili internazionali, o le modifiche di principi già in vigore, la cui applicazione obbligatoria decorre dal 1° gennaio 2017 o data successiva (nel caso in cui il bilancio non coincida con l'anno solare). Il Gruppo non si è avvalso della facoltà di applicazione anticipata.
| Regolamento UE | |
|---|---|
| di omologazione | Descrizione |
| Regolamento | Regolamento (UE) 2016/2067 della Commissione del 22 novembre 2016, |
| (UE) 2016/2067 | pubblicato in Gazzetta Ufficiale L 323 del 29 novembre 2016, adotta l'IFRS 9 |
| Strumenti finanziari, inteso a migliorare l'informativa finanziaria sugli strumenti | |
| finanziari affrontando problemi sorti in materia nel corso della crisi finanziaria. In | |
| particolare, l'IFRS 9 risponde all'invito del G20 ad operare la transizione verso un | |
| modello più lungimirante di rilevazione delle perdite attese sulle attività | |
| finanziarie. Le società applicano lo standard, al più tardi, a partire dalla data di | |
| inizio del loro primo esercizio finanziario che cominci il 1° gennaio 2018 o | |
| successivamente. | |
| Regolamento | Regolamento (UE) 2016/1905 della Commissione del 22 settembre 2016, pubblicato |
| (UE) 2016/1905 | in Gazzetta Ufficiale L 295 del 29 ottobre 2016, adotta l'IFRS 15 Ricavi provenienti |
| da contratti con i clienti, inteso a migliorare la rendicontazione contabile dei ricavi | |
| e quindi nel complesso la comparabilità dei ricavi nei bilanci. Le società applicano | |
| lo standard, al più tardi, a partire dalla data di inizio del loro primo esercizio | |
| finanziario che cominci il 1° gennaio 2018 o successivamente. | |
| Regolamento | L'IFRS 15, che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2018, ha l'obiettivo di migliorare la |
| (UE) 1905 del 22 | qualità e l'uniformità nella rilevazione dei ricavi e di definire il momento del |
| settembre 2016 | trasferimento come elemento del riconoscimento del ricavo e l'ammontare che la |
| società è titolata a ricevere. | |
| Il processo da seguire per il riconoscimento dei ricavi è il seguente: |
|
| 1) Identificazione del contratto con il cliente; | |
| 2) Identificazione della prestazione; | |
| 3) Determinazione dei corrispettivi; | |
| 4) Allocazione del corrispettivo correlato all'esecuzione della prestazione | |
| 5) Riconoscimento dei ricavi legati all'esecuzione della prestazione. |
| Regolamento | L'emendamento all'IFRS 4 tratta di preoccupazioni sorte nell'applicazione |
|---|---|
| (UE) 1905 del 22 | dell'IFRS 9 sugli strumenti finanziari prima dell'introduzione dei nuovi standard |
| settembre 2016 | contrattuali assicurativi. Vengono inoltre fornite due opzioni per società che |
| sottoscrivono contratti assicurativi con riferimento all'IFRS 4: i) un opzione che | |
| permetta alle società di riclassificare dal conto economico al conto economico | |
| omnicomprensivo alcuni ricavi o costi provenienti da determinati financial assets; | |
| ii) un'esenzione temporanea dall'applicazione dell'IFRS 9 la cui attività prevalente | |
| è la sottoscrizione di contratti come descritti dall'IFRS 4. |
Nel corso dell'esercizio lo IASB ha apportato modifiche ad alcuni principi IAS/IFRS precedentemente emanati e ha pubblicato nuovi principi contabili internazionali.
| Data | Pubblicazioni IAS |
|---|---|
| 30 gennaio 2014 | L'IFRS 14 è entrato in vigore dal 1° gennaio 2016, ma la Commissione Europea ha |
| deciso di sospendere il processo di omologazione in attesa del nuovo principio | |
| contabile sui "rate-regulated activities". | |
| L'IFRS 14 consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di | |
| continuare a rilevare gli importi relativi alla rate regulation secondo i precedenti | |
| principi contabili adottati. Al fine di migliorare la comparabilità con le entità che | |
| già applicano gli IFRS e che non rilevano tali importi, lo standard richiede che | |
| l'effetto della rate regulation debba essere presentato separatamente dalle altre | |
| voci. | |
| 13 gennaio 2016 | Lo IASB ha pubblicato il nuovo standard IFRS 16 Leases, che sostituisce lo IAS 17. |
| L'IFRS 16 si applica a partire dal 1° gennaio 2019. E' consentita un'applicazione | |
| anticipata per le entità che applicano anche l'IFRS 15 Revenue from Contracts with | |
| Customers. | |
| Il Gruppo ha avviato un'analisi finalizzata a stimare gli impatti derivanti | |
| dall'applicazione dell'IFRS 16 con particolare riferimento ai contratti di locazione | |
| passiva di gallerie commerciali non di proprietà. | |
| 19 gennaio 2016 | Lo IASB ha pubblicato alcune modifiche allo IAS 12 Income Tax. Il documento |
| Recognition of Deferred Tax Assets for Unrealised Losses (Amendments to IAS 12) | |
| mira a chiarire come contabilizzare le attività fiscali differite relative a strumenti di | |
| debito misurati al fair value. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio | |
| 2017. E' consentita un'applicazione anticipata. | |
| 29 gennaio 2016 | Lo IASB ha pubblicato alcune modifiche allo IAS 7 Statement of Cash Flows: | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Disclosure Initiative. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2017. | |||||||
| 21 giugno 2016 | Lo IASB ha pubblicato le modifiche all'IFRS 2 Classification and Measurement of | ||||||
| Share-based Payment Transactions, che hanno l'obiettivo di chiarire la |
|||||||
| contabilizzazioni di alcuni tipi di operazioni con pagamento basato su azioni. Le | |||||||
| modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2018. E' tuttavia consentita | |||||||
| un'applicazione anticipata. | |||||||
| 9 dicembre 2016 | Lo IASB ha pubblicato diverse modifiche agli standards e un'interpretazione | ||||||
| IFRIC, volte a chiarire alcune disposizioni degli IFRS. In particolare, si tratta di: | |||||||
| - Annual Improvements to IFRS Standards 2014-2016 Cycle, che modifica l'IFRS 1, | |||||||
| l'IFRS 12 e lo IAS 28; | |||||||
| - IFRIC Interpretation 22 Foreign Currency Transactions and Advance | |||||||
| Consideration, che entra in vigore dal 1° gennaio 2018; | |||||||
| - Modifica allo IAS 40 Investment Property: Transfers of Investment Property, che | |||||||
| entra il vigore il 1° gennaio 2018. |
Si precisa che non sono stati applicati anticipatamente principi contabili e/o interpretazioni, la cui applicazione risulterebbe obbligatoria per periodi che iniziano successivamente al 1° gennaio 2016.
Il Gruppo sta valutando gli effetti che l'applicazione di tali principi potrà avere sul proprio bilancio.
I principi contabili descritti di seguito sono stati applicati in maniera omogenea per tutti i periodi inclusi nel presente bilancio consolidato e da tutte le entità del Gruppo.
Il Bilancio Consolidato include il bilancio di esercizio della Società e delle società controllate, approvati dai Consigli d'Amministrazione delle singole società opportunamente rettificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili adottati dalla Società. Si segnala che tutte le società del Gruppo chiudono il proprio esercizio al 31 dicembre, tranne la società indiana Officine Lovato Private Limited che consuntiva il proprio bilancio d'esercizio al 31 marzo. Le società incluse nell'area di consolidamento sono dettagliate nel successivo paragrafo "Area di consolidamento".
Le società controllate sono le imprese in cui il Gruppo è esposto, o ha diritto a partecipare alla variabilità dei relativi ritorni economici ed è in grado di esercitare il proprio potere decisionale sulle attività rilevanti della partecipata in modo da influenzare tali ritorni. L'esistenza del controllo è verificata ogni volta che fatti e circostanze indicano una variazione in uno o più dei tre elementi qualificanti il controllo. Generalmente si presume l'esistenza del controllo quando il Gruppo detiene, direttamente o indirettamente, più della metà dei diritti di voto, tenendo in considerazione anche quelli potenziali immediatamente esercitabili o convertibili.
Le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle imprese controllate sono assunti linea per linea, a partire dalla data in cui la Capogruppo ne assume il controllo diretto o indiretto (ossia per il tramite di una o più altre controllate) e fino alla data in cui tale controllo cessa di esistere, attribuendo, ove applicabile, ai soci di minoranza la quota di patrimonio netto e del risultato netto del periodo di loro spettanza, evidenziando le stesse separatamente in apposite voci del patrimonio netto e del Conto Economico complessivo consolidato. In presenza di quote di partecipazione acquisite successivamente all'assunzione del controllo (acquisto di interessenze di terzi), l'eventuale differenza positiva tra il costo di acquisto e la corrispondente frazione di patrimonio netto acquisita è rilevata nel patrimonio netto di competenza del Gruppo; analogamente, sono rilevati a patrimonio netto gli effetti derivanti dalla cessione di quote di minoranza senza perdita del controllo.
Differentemente, la cessione di quote che comporta la perdita del controllo determina la rilevazione a Conto Economico:
dell'eventuale plusvalenza/minusvalenza calcolata come differenza tra il corrispettivo ricevuto e la corrispondente frazione di patrimonio netto consolidato ceduta;
dell'effetto della rimisurazione dell'eventuale partecipazione residua mantenuta per allinearla al relativo fair value (valore equo);
Il valore dell'eventuale partecipazione mantenuta, allineato al relativo fair value (valore equo) alla data di perdita del controllo, rappresenta il nuovo valore di iscrizione della partecipazione e pertanto il valore di riferimento per la successiva valutazione della partecipazione secondo i criteri di valutazione applicabili.
La quota del capitale e delle riserve di pertinenza di terzi nelle controllate e la quota di pertinenza di terzi del valore dell'utile o perdita d'esercizio delle controllate consolidate sono identificate separatamente nella Situazione Patrimoniale Finanziaria, nel Conto Economico e nel Conto Economico Complessivo. Quando le perdite di pertinenza di terzi eccedono la loro quota di pertinenza del capitale della partecipata, l'eccedenza, ossia il deficit, viene registrata a carico dei soci della controllante, salvo il caso e nella misura in cui i soci di minoranza abbiano un'obbligazione vincolante e siano in grado di effettuare un investimento addizionale a copertura delle perdite, nel qual caso l'eccedenza viene registrata tra le attività nel bilancio consolidato. Nel primo caso, se si dovessero verificare utili in futuro, la quota di tali utili di pertinenza dei terzi è attribuita alla quota di utile dei soci della controllante per l'ammontare necessario per recuperare le perdite in precedenza ad essi attribuite. Le variazioni della quota di partecipazione del Gruppo in una entità controllata che non comportano la perdita del controllo sono contabilizzate come operazioni effettuate tra soci in qualità di soci.
Le partecipazioni in società controllate, che per la loro scarsa significatività non sono state consolidate, sono valutate al fair value, rappresentato sostanzialmente dal valore ottenuto applicando il metodo del patrimonio netto.
Gli utili derivanti da operazioni realizzate tra società consolidate integralmente, non ancora realizzati nei confronti di terzi, sono eliminati, così come sono eliminati i crediti, i debiti, i proventi e gli oneri, le garanzie, gli impegni e i rischi tra imprese consolidate.
In particolare sono stati eliminati gli utili non ancora realizzati con terzi derivanti da operazioni fra società del Gruppo, inclusi quelli derivanti dalla valutazione alla data di bilancio delle rimanenze di magazzino.
Gli utili e le perdite non ancora realizzati verso terzi, derivanti da transazioni con società valutate secondo il metodo del patrimonio netto sono eliminati per la quota di competenza del Gruppo.
Le società collegate sono imprese in cui il Gruppo esercita un'influenza notevole sulla determinazione delle scelte amministrative e gestionali, pur non avendone il controllo o il controllo congiunto. Generalmente si presume l'esistenza d'influenza notevole quando il Gruppo detiene, direttamente o indirettamente, tra il 20% ed il 50% dei diritti di voto.
Le partecipazioni in società collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto.
Di seguito è descritta la metodologia di applicazione del metodo del patrimonio netto:
Le joint venture sono imprese in cui il Gruppo esercita un controllo congiunto, basato sui diritti di voto esercitabili, conformemente ad accordi contrattuali, patti parasociali o allo statuto delle società.
Le partecipazioni in joint venture sono consolidate con il metodo del patrimonio netto, così come descritto alla precedente "Società collegate", a partire dalla data in cui si verifica il controllo congiunto e fino alla data in cui tale controllo viene meno.
Al 31 dicembre 2016 il Gruppo ha in essere due joint ventures, di cui una non consolidata per irrilevanza.
I bilanci in valuta delle società controllate estere sono convertiti in moneta di conto del bilancio consolidato, adottando per la Situazione Patrimoniale e Finanziaria il cambio del giorno di chiusura dell'esercizio e per il Conto Economico il cambio medio dell'anno. Le conseguenti differenze cambio sono rilevate tra le altre componenti del Conto Economico Complessivo e incluse nella riserva di conversione.
Le regole di traduzione dei bilanci delle società, espressi in valuta diversa dall'Euro, sono le seguenti:
Gli utili e le perdite su cambi derivanti da crediti o debiti verso gestioni estere, il cui incasso o pagamento non è né pianificato né probabile nel prevedibile futuro, vengono considerati parte dell'investimento netto in gestioni estere e sono contabilizzati tra le altre componenti del Conto Economico Complessivo e presentati nel patrimonio netto nella riserva di conversione.
Nella tabella sotto riportata sono indicati i cambi utilizzati per la conversione dei bilanci espressi in valuta diversa dall'Euro.
| Cambio (Valuta contro euro) | Al 31/12/2016 | Medio 2016 | Al 31/12/2015 | Medio 2015 |
|---|---|---|---|---|
| Real – Brasile | 3,431 | 3,856 | 4,312 | 3,700 |
| Renminbi – Cina | 7,320 | 7,352 | 7,061 | 6,973 |
| Rial - Iran | 34.127,500 | 34.213,690 | 32.802,500 | 32.203,477 |
| Rupia - Pakistan | 110,470 | 115,916 | 114,118 | 113,999 |
| Zloty – Polonia | 4,410 | 4,363 | 4,264 | 4,184 |
| Leu - Romania | 4,539 | 4,490 | 4,524 | 4,445 |
| Dollaro - USA | 1,054 | 1,107 | 1,089 | 1,110 |
| Peso - Argentina | 16,749 | 16,342 | 14,097 | 10,260 |
| Rupia - India | 71,594 | 74,372 | 72,022 | 71,196 |
| Dollaro - Singapore | 1,523 | 1,528 | 1,542 | 1,526 |
Le immobilizzazioni materiali sono rilevate secondo il criterio del costo e iscritte al prezzo di acquisto o al costo di produzione comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività pronte all'uso.
Il valore d'iscrizione delle attività materiali è successivamente rettificato dall'ammortamento sistematico, calcolato a quote costanti dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della vita utile, intesa come la stima del periodo in cui l'attività sarà utilizzata dall'impresa, e di qualsiasi perdita per riduzione di valore accumulata.
Quando l'attività oggetto di ammortamento è composta da elementi distintamente identificabili, la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna di tali parti, in applicazione del metodo del "component approach".
Gli eventuali oneri finanziari direttamente attribuibili all'acquisto e alla produzione di attività materiali sono capitalizzati e ammortizzati sulla base della vita utile del bene cui fanno riferimento.
Le aliquote di ammortamento annuali utilizzate sono le seguenti:
| Categorie | Periodo di ammortamento | Aliquote di ammortamento |
|---|---|---|
| Terreni | Vita utile indefinita | |
| Fabbricati | Quote costanti | da 3 - 20% |
| Impianti e macchinari | Quote costanti | da 10 - 20% |
| Attrezzature industriali e commerciali | Quote costanti | da 10 – 25% |
| Altri beni | Quote costanti | da 12 – 33% |
Il valore residuo e la vita utile di un'attività materiale vengono rivisti almeno annualmente e aggiornati, ove applicabile, alla chiusura di ogni esercizio.
I costi sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni sono addebitati integralmente al Conto Economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. I costi per migliorie, ammodernamento e trasformazione aventi natura incrementativa sono attribuiti alle immobilizzazioni materiali cui si riferiscono, quando è probabile che incrementino i benefici economici futuri attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene, ed ammortizzati in relazione alla residua vita utile dei cespiti.
I costi capitalizzati per migliorie su immobili di terzi in affitto sono classificati fra gli immobili ed
ammortizzati al minore fra la residua utilità economica della miglioria e la durata residua del contratto sottostante.
Gli oneri finanziari direttamente imputabili all'acquisizione, costruzione o produzione di un'immobilizzazione materiale sono rilevati a Conto Economico nel momento in cui sono sostenuti in accordo con il trattamento contabile di riferimento previsto dallo IAS 23.
Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali viene sottoposto a verifica per rilevarne eventuali perdite di valore con le modalità descritte al paragrafo "Riduzione di valore delle attività".
Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri, attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione ed il valore di carico) viene rilevata a Conto Economico nell'anno della suddetta eliminazione.
Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili e atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono inizialmente rilevati al costo di acquisto e/o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l'attività al suo utilizzo. Le attività immateriali sono ammortizzate in quote costanti lungo la loro stimata vita utile; le aliquote di ammortamento sono riviste su base annuale e sono modificate se l'attuale vita utile differisce da quella stimata in precedenza. La vita utile stimata dal Gruppo per le varie categorie di attività immateriali, valida per tutti i periodi presentati, è riportata di seguito.
| Categorie | Vita utile |
|---|---|
| Costi di sviluppo | 3 anni |
| Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno | da 3 a 10 anni |
| Software, licenze e altri | da 3 a 5 anni |
| Marchi | da 7 a 18 anni |
I costi relativi all'attività di ricerca e sviluppo sono imputati al Conto Economico dell'esercizio in cui vengono sostenuti, ad eccezione dei costi di sviluppo iscritti tra le attività immateriali laddove sono soddisfatte le condizioni previste dallo IAS 38, di seguito riportate:
è dimostrata la fattibilità tecnica del prodotto;
vi è evidenza dell'intenzione da parte del Gruppo di completare il progetto di sviluppo e di vendere i beni immateriali generati dal progetto;
esiste un mercato potenziale o, in caso di uso interno, è dimostrata l'utilità dell'immobilizzazione immateriale per la produzione dei beni immateriali generati dal progetto;
sono disponibili le risorse tecniche e finanziarie necessarie per il completamento del progetto. Nessun costo sostenuto nella fase di ricerca è iscritto come immobilizzazione immateriale.
Il periodo di ammortamento comincia solo quando la fase di sviluppo viene chiusa ed il risultato, generato dal progetto, è commercializzabile e si esaurisce generalmente in tre esercizi, sulla base della stimata durata dei benefici collegati al prodotto sviluppato. Le spese di sviluppo capitalizzate sono iscritte al costo al netto dell'ammortamento cumulato e delle eventuali perdite per riduzione di valore cumulate.
L'avviamento derivante da operazioni di aggregazione aziendale, successive al 1° gennaio 2005, è inizialmente iscritto al costo, e rappresenta l'eccedenza del costo d'acquisto rispetto alla quota di pertinenza dell'acquirente del fair value netto riferito ai valori identificabili delle attività e delle passività attuali e potenziali.
L'avviamento derivante da acquisizioni effettuate precedentemente al 1° gennaio 2005 è iscritto al valore registrato a tale titolo nell'ultimo bilancio redatto sulla base dei precedenti principi contabili (31 dicembre 2004), previa verifica e rilevazione di eventuali perdite di valore.
In sede di prima adozione degli IFRS non si è infatti, come consentito dall'IFRS 1, proceduto a riconsiderare le operazioni di acquisizione effettuate anteriormente al 1° gennaio 2005.
Alla data di acquisizione, l'eventuale avviamento emergente viene allocato a ciascuna delle unità generatrici di flussi finanziari (anche cash generating units "CGU") che ci si attende beneficeranno degli effetti sinergici derivanti dall'acquisizione. Tenuto conto della struttura organizzativa del Gruppo e delle modalità attraverso cui viene esercitato il controllo sull'operatività, le CGU sono state identificate con le singole legal entities che compongono il Gruppo. Dopo l'iniziale iscrizione, l'avviamento essendo riconosciuto come un'attività immateriale a vita indefinita non è più ammortizzato e viene decrementato delle eventuali perdite di valore accumulate, determinate con le modalità descritte nel seguito.
L'avviamento viene sottoposto a un'analisi di recuperabilità individuando le unità generatrici dei flussi finanziari che beneficiano delle sinergie dell'acquisizione, con cadenza almeno annuale, ovvero anche più breve nel caso in cui si verifichino eventi o cambiamenti di circostanze che possano far emergere eventuali perdite di valore. I flussi finanziari sono attualizzati al costo del capitale in funzione dei rischi specifici della stessa unità. Una perdita di valore è iscritta qualora dalla verifica dei flussi finanziari attualizzati emerga che il valore recuperabile della CGU sia inferiore al valore contabile ed è imputata prioritariamente all'avviamento.
L'eventuale perdita di valore è identificata attraverso valutazioni che prendono a riferimento la capacità di ciascuna CGU di produrre flussi finanziari sufficienti a recuperare la parte di avviamento ad essa allocata. Nel caso in cui il valore recuperabile da parte della CGU sia inferiore al valore di carico attribuito, si rileva la relativa perdita di valore. Tale perdita di valore non è ripristinata nel caso in cui vengano meno i motivi che l'hanno generata.
Al momento della cessione dell'azienda o di un ramo d'azienda dalla cui acquisizione era emerso un avviamento, le plusvalenze e le minusvalenze sono determinate tenendo conto del valore residuo dell'avviamento. Le eventuali perdite di valore dell'avviamento imputate a Conto Economico non sono ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi che le hanno generate.
Le altre attività immateriali a vita utile definita acquistate o prodotte internamente sono iscritte nell'attivo quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile. Tali attività sono inizialmente rilevate al costo di acquisto o di produzione.
I costi sostenuti successivamente, relativi ad immobilizzazioni immateriali, sono capitalizzati solo se incrementano i benefici economici futuri della specifica attività capitalizzata ed ammortizzati in base ai criteri suesposti in accordo con i beni cui si riferiscono.
I contratti di leasing finanziario sono contabilizzati secondo quanto previsto dallo IAS 17.
Tale impostazione implica che:
I contratti di leasing nei quali il locatore conserva sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici della proprietà sono classificati come leasing operativi ed i relativi canoni sono imputati al Conto Economico in quote costanti, ripartite secondo la durata del contratto.
A ciascuna data di riferimento del bilancio, le attività materiali ed immateriali con vita utile definita sono analizzate al fine di identificare l'esistenza di eventuali indicatori, rivenienti sia da fonti esterne che interne al Gruppo, di riduzione di valore delle stesse. Nelle circostanze in cui sia identificata la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del valore recuperabile delle suddette attività, imputando l'eventuale svalutazione a Conto Economico.
Un'attività materiale o immateriale subisce una riduzione di valore nel caso in cui non si sia in grado di recuperare, attraverso l'uso o la cessione, il valore contabile a cui tale attività è iscritta in bilancio. Pertanto l'obiettivo della verifica (impairment test) prevista dallo IAS 36 è di assicurare che le immobilizzazioni materiali e immateriali non siano iscritte ad un valore superiore al loro valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il prezzo netto di vendita e il valore d'uso.
Il valore d'uso è il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede abbiano origine dall'attività o dall'unità generatrice di flussi finanziari cui l'attività appartiene. I flussi finanziari attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto che riflette la stima corrente del mercato riferito al costo del denaro rapportato al tempo e ai rischi specifici dell'attività.
Nell'applicare il metodo il management utilizza diverse assunzioni, incluse le stime delle variazioni del fatturato, del margine lordo, dei costi operativi, del tasso di crescita dei valori terminali, degli investimenti, delle variazioni del capitale di funzionamento e del costo medio ponderato del capitale (tasso di sconto) che concorrono alla definizione di un piano a medio termine, specificatamente finalizzato alla effettuazione di un test di impairment, aggiornato con cadenza almeno annuale ed approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo. Le principali ipotesi formulate relativamente ai piani delle CGU rilevanti per l'impairment test sono esposte nella nota 4 al presente bilancio, alla quale si rimanda per maggiori dettagli.
Se il valore contabile eccede il valore di recupero, le attività o le unità generatrici di flussi finanziari cui appartengono sono svalutate fino a rifletterne il valore di recupero. Tali perdite di valore sono contabilizzate nel Conto Economico.
L'impairment test viene effettuato quando si verificano condizioni di carattere interno o esterno all'impresa che facciano ritenere che le attività abbiano subito riduzioni di valore. Nel caso dell'avviamento o di altre immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita l'impairment test viene effettuato almeno annualmente. Se vengono meno le condizioni che hanno portato alla perdita di valore, viene operato il ripristino del valore stesso proporzionalmente sui beni precedentemente svalutati fino a raggiungere, come livello massimo, il valore che tali beni avrebbero avuto, al netto degli ammortamenti calcolati sul costo storico, in assenza di precedenti perdite di valore. I ripristini di valore sono rilevati a Conto Economico.
Il valore dell'avviamento svalutato in precedenza non viene ripristinato, come previsto dai principi contabili internazionali.
Le partecipazioni in società controllate sono valutate con il metodo del costo comprensivo degli oneri ad esso direttamente attribuibili rettificato delle perdite di valore. Applicando il metodo del costo, la partecipante rileva i proventi derivanti dalla partecipazione solo nella misura in cui siano deliberati dividendi dalla controllata.
Qualora vi sia evidenza di eventi indicatori di riduzioni di valore, il valore delle partecipazioni è assoggettato ad impairment test secondo quanto disposto dallo IAS 36. Il valore originario è ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione.
Il rischio derivante da eventuali perdite eccedenti il costo viene iscritto fra i fondi, nella misura in cui la Società ha l'obbligo o l'intenzione di risponderne.
Le partecipazioni in joint venture sono rappresentate da società per le quali esiste alla data di formazione del bilancio un accordo tramite il quale la Landi Renzo S.p.A. vanta diritti simili sulle attività nette piuttosto che vantare diritti sulle attività ed assumere obbligazioni per le passività.
Le partecipazioni in joint venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto ritenuto rappresentativo del fair value delle stesse.
Sono compresi in questa categoria i finanziamenti concessi a società del Gruppo che si prevede saranno liquidabili oltre i 12 mesi e le partecipazioni in altre imprese.
La valutazione iniziale delle attività finanziarie non correnti è effettuata al fair value alla data di negoziazione (identificabile con il costo di acquisizione) al netto dei costi di transazione che sono direttamente attribuibili all'acquisizione.
Dopo la rilevazione iniziale, gli strumenti finanziari detenuti fino a scadenza sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.
Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i flussi finanziari futuri, stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario, al suo valore contabile netto.
A ogni data di riferimento di bilancio viene determinato se vi è una qualche obiettiva evidenza che ciascuna delle attività finanziarie non correnti abbia subito una perdita per riduzione di valore.
Qualora sussistano evidenze obiettive che è stata sostenuta una perdita per riduzione di valore, l'importo di tale perdita viene misurato come la differenza tra il valore contabile dell'investimento detenuto fino a scadenza e il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati scontato al tasso di interesse effettivo originale dell'attività finanziaria.
L'importo della perdita è rilevato immediatamente a Conto Economico.
Se in un esercizio successivo l'ammontare della perdita per riduzione di valore diminuisce e tale diminuzione è collegata a un evento successivo alla rilevazione della perdita di valore, tale perdita viene stornata e il relativo ripristino di valore è rilevato a Conto Economico.
I finanziamenti e i crediti sono rilevati nel momento in cui hanno origine. Tutte le altre attività finanziarie sono rilevate per la prima volta quando le società del Gruppo diventano parte nelle clausole contrattuali dello strumento.
Le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al costo, che corrisponde al fair value, comprensivo degli oneri accessori.
Dopo l'iniziale iscrizione, le attività detenute per la negoziazione sono classificate fra le attività finanziarie correnti e valutate al fair value; gli utili o le perdite derivanti da tale valutazione sono rilevati a Conto Economico.
Le attività possedute con l'intento di mantenerle sino a scadenza sono classificate fra le attività finanziarie correnti se la scadenza è inferiore a un anno, e non correnti se superiore, e sono successivamente valutate con il criterio del costo ammortizzato. Quindi il valore di iscrizione iniziale è successivamente rettificato per tener conto dei rimborsi in quota capitale, delle eventuali svalutazioni e dell'ammortamento della differenza tra il valore di rimborso e il valore di iscrizione iniziale. L'ammortamento è effettuato sulla base del tasso di interesse interno effettivo rappresentato dal tasso che allinea, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione iniziale (cd. metodo del costo ammortizzato). Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore, l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a Conto Economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.
Alla voce rimanenze sono classificate le materie prime e i materiali utilizzati nel processo di produzione, i prodotti semilavorati, i ricambi e i prodotti finiti.
Le rimanenze sono valutate al minor valore tra il costo di acquisto o di fabbricazione, comprensivo degli oneri accessori, determinato secondo il metodo del FIFO, ed il valore di presunto realizzo desumibile dall'andamento di mercato.
La valutazione delle rimanenze include i costi diretti dei materiali e del lavoro e i costi indiretti di produzione variabili e fissi, determinati sulla base della normale capacità produttiva.
Ove necessario, sono stati calcolati dei fondi svalutazione per le rimanenze obsolete o di lento rigiro tenuto conto della loro futura possibilità di utilizzo o di realizzo.
I lavori in corso su ordinazione, con tempo di esecuzione annuale ed ultrannuale, sono valutati sulla base della percentuale di completamento, che rileva i costi, i ricavi ed il margine in base allo stato di avanzamento dell'attività produttiva, sulla base della miglior stima alla data di bilancio, determinata facendo riferimento al rapporto tra i costi sostenuti e quelli complessivamente attesi sulla commessa. Per le commesse per le quali è eventualmente prevista una perdita a finire, questa perdita viene riconosciuta per intero nell'esercizio in cui essa diviene nota. Gli importi liquidati dai committenti sugli stati di avanzamento lavori su commesse non ancora definitivamente completate, sono esposti a nettare le rimanenze finali.
I crediti sono valutati, al momento della prima iscrizione, al fair value. Il valore di iscrizione iniziale è successivamente rettificato per tener conto dei rimborsi in quota capitale, delle eventuali svalutazioni e dell'ammortamento della differenza tra il valore di rimborso e il valore di iscrizione iniziale. L'ammortamento è effettuato sulla base del tasso di interesse interno effettivo rappresentato dal tasso che allinea, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi ed il valore di iscrizione iniziale (cd. metodo del costo ammortizzato). Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore, l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a Conto Economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene
ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.
Il fondo svalutazione crediti, determinato al fine di valutare i crediti al loro effettivo valore di realizzo, accoglie le svalutazioni effettuate per tener conto dell'obiettiva evidenza di indicatori di riduzione di valore dei crediti commerciali. Le svalutazioni, che risultano basate sulle informazioni più recenti disponibili e sulla miglior stima degli amministratori, sono effettuate in modo tale che le attività oggetto delle stesse siano ridotte in misura tale da risultare pari al valore attualizzato dei flussi di cassa ottenibili in futuro.
Il fondo svalutazione crediti è classificato in riduzione della voce "Crediti verso clienti".
Gli accantonamenti effettuati al fondo svalutazione crediti sono classificati nel Conto Economico alla voce "Accantonamenti, svalutazioni ed oneri diversi di gestione"; la stessa classificazione è utilizzata per gli eventuali utilizzi e per le perdite definitive dei crediti commerciali.
Gli altri crediti e le altre attività finanziarie correnti sono valutate, al momento della prima iscrizione, al fair value (valore equo). Successivamente tali crediti sono valutati con il metodo del costo ammortizzato sulla base del tasso di interesse interno effettivo rappresentato dal tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione.
Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzione di valore, l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a Conto Economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.
Le attività finanziarie sono eliminate contabilmente quando sia soddisfatta una delle seguenti condizioni:
contrattuale a riversare i flussi di cassa ricevuti a uno o più eventuali beneficiari in virtù di un contratto che rispetta i requisiti previsti dallo IAS 39 (c.d. "pass through test");
la Società del Gruppo non ha né trasferito né mantenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici connessi all'attività finanziaria ma ne ha ceduto il controllo.
Le passività finanziarie sono rimosse dal bilancio al momento della loro estinzione e quando la Società del Gruppo ha trasferito tutti i rischi e gli oneri relativi allo strumento stesso.
Il Gruppo può avvalersi dello strumento della cessione di una parte dei propri crediti commerciali attraverso operazioni di factoring. Le operazioni di cessione di crediti possono essere pro-solvendo o prosoluto; alcune cessioni pro-soluto includono clausole di pagamento differito (ad esempio, il pagamento da parte del factor di una parte minoritaria del prezzo di acquisto è subordinato al totale incasso dei crediti), richiedendo una franchigia da parte del cedente o implicando il mantenimento di una significativa esposizione all'andamento dei flussi finanziari derivanti dai crediti ceduti.
Questo tipo di operazioni non rispetta i requisiti richiesti dallo IAS 39 per l'eliminazione dal bilancio delle attività, dal momento che non sono stati sostanzialmente trasferiti i relativi rischi e benefici.
Di conseguenza, tutti i crediti ceduti attraverso operazioni di factoring che non rispettano i requisiti per l'eliminazione stabiliti dallo IAS 39 rimangono iscritti nel bilancio del Gruppo, sebbene siano stati legalmente ceduti; una passività finanziaria di pari importo è contabilizzata nel bilancio come Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti. Gli utili e le perdite relativi alla cessione di tali attività sono rilevati solo quando le attività stesse sono rimosse dalla Situazione Patrimoniale Finanziaria del Gruppo.
Si precisa che le società del Gruppo al 31 dicembre 2016 hanno effettuato unicamente cessioni di crediti commerciali pro-soluto aventi tutti i requisiti imposti dallo IAS 39 per la derecognition degli stessi.
La voce relativa alle disponibilità liquide e mezzi equivalenti include, prevalentemente, i depositi a vista con le banche, nonché le disponibilità di cassa e gli altri investimenti a breve termine altamente liquidabili (trasformabili in disponibilità liquide entro novanta giorni). Le disponibilità liquide sono valutate al fair value, che generalmente coincide con il loro valore nominale; le eventuali variazioni sono rilevate a Conto Economico. Lo scoperto di conto corrente, se utilizzato, viene evidenziato tra le "Passività finanziarie a breve termine".
Ai fini della rappresentazione dei flussi di cassa dell'esercizio, in sede di redazione del Rendiconto Finanziario, i debiti bancari a breve termine sono rappresentati tra i flussi di cassa delle attività di finanziamento, essendo gli stessi riconducibili principalmente ad anticipazioni bancarie ed a prestiti bancari a breve termine.
Il capitale sociale è costituito dalle azioni ordinarie della Capogruppo in circolazione.
I costi relativi all'emissione di nuove azioni o opzioni sono classificati nel patrimonio netto (al netto del beneficio fiscale ad essi collegato) come deduzione dei proventi derivanti dall'emissione di tali strumenti. Come previsto dallo IAS 32, qualora vengano riacquistati strumenti rappresentativi del capitale proprio, tali strumenti (azioni proprie) sono dedotti direttamente dal patrimonio netto alla voce denominata "Altre riserve". Nessun utile o perdita viene rilevato nel Conto Economico all'acquisto, vendita o cancellazione delle azioni proprie.
Il corrispettivo pagato o ricevuto, incluso ogni costo sostenuto direttamente attribuibile all'operazione di capitale, al netto di qualsiasi beneficio fiscale connesso, viene rilevato direttamente come movimento di patrimonio netto.
La riserva legale deriva dalla destinazione di parte del risultato di esercizio delle società del Gruppo (il 5% ogni anno fintanto che la stessa non abbia raggiunto il 20% del capitale sociale) ed è utilizzabile esclusivamente per copertura perdite. Le altre riserve includono le riserve di utili e di capitale a destinazione specifica, i risultati economici di esercizi precedenti per la parte non distribuita né accantonata a riserva, nonché la riserva generatasi in sede di prima applicazione degli IFRS.
I fondi per rischi ed oneri sono stanziati per far fronte ad obbligazioni attuali, legali o implicite, derivanti da eventi passati dei quali alla chiusura del periodo può essere effettuata una stima attendibile dell'importo derivante dall'adempimento dell'obbligazione. I fondi per rischi e oneri sono iscritti se è probabile che si manifestino tali oneri. L'eventuale variazione di stima degli accantonamenti è riflessa nel Conto Economico nel periodo in cui avviene.
Se una passività è considerata possibile non si procede allo stanziamento di un fondo rischi e viene unicamente fornita adeguata informativa nelle presenti note al bilancio.
Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e la data delle uscite di cassa connesse all'obbligazione può essere determinata in modo attendibile, il costo stimato è oggetto di attualizzazione ad un tasso che riflette i valori correnti di mercato ed include gli effetti ulteriori relativi al rischio specifico associabile a ciascuna passività. Quando viene effettuata l'attualizzazione, l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.
Il fondo garanzia prodotti viene rilevato al momento della vendita dei beni o della prestazione dei servizi sottostanti. L'accantonamento è determinato sulla base dei dati storici delle garanzie e attraverso la ponderazione della probabilità associata ai possibili risultati.
I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere le variazioni delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e del tasso di attualizzazione; le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce di Conto Economico che ha precedentemente accolto l'accantonamento ovvero, quando la passività è relativa ad attività, in contropartita all'attività a cui si riferisce.
I benefici a breve termine sono rappresentati da salari, stipendi, relativi oneri sociali, indennità sostitutive di ferie e incentivi corrisposti sotto forma di bonus pagabile nei dodici mesi dalla data del bilancio. Tali benefici sono contabilizzati quali componenti del costo del personale nel periodo in cui è prestata l'attività lavorativa.
I benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro si suddividono in due fattispecie: piani con contribuzione definita e piani con benefici definiti.
Nei piani con contribuzione definita gli oneri contributivi sono imputati al Conto Economico quando essi sono sostenuti, in base al relativo valore nominale.
I piani a benefici definiti sono rappresentati dalle quote di TFR maturate fino al 31 dicembre 2006 per i dipendenti del Gruppo. Essi sono valutati secondo lo IAS 19, utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito effettuato da attuari indipendenti.
Tale calcolo consiste nello stimare l'importo del beneficio che un dipendente riceverà alla data stimata di cessazione del rapporto di lavoro, utilizzando ipotesi demografiche (come ad esempio il tasso di mortalità ed il tasso di rotazione del personale) ed ipotesi finanziarie (come ad esempio il tasso di sconto e gli incrementi retributivi futuri). L'ammontare così determinato viene attualizzato e riproporzionato sulla base dell'anzianità maturata rispetto all'anzianità totale e rappresenta una ragionevole stima dei benefici che ciascun dipendente ha già maturato a fronte delle sue prestazioni di lavoro. Il tasso di attualizzazione utilizzato deriva dalla curva dei tassi su obbligazioni Markit iBoxx € Corporate AA 10+ alla data di chiusura dell'esercizio, aventi scadenza analoga a quella dell'obbligazione a favore dei dipendenti.
Gli utili e perdite attuariali, i rendimenti dalle attività a servizio del piano (esclusi gli interessi) e l'effetto del massimale dell'attività (esclusi eventuali interessi) che emergono a seguito delle rivalutazioni della passività netta per piani a benefici definiti sono rilevati immediatamente nelle altre componenti del Conto Economico Complessivo. Gli interessi netti e gli altri costi relativi ai piani a benefici definiti sono invece rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio.
I piani a contribuzione definita sono piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro in base ai quali l'entità versa dei contributi fissi a una entità distinta e non ha un'obbligazione legale o implicita a pagare ulteriori contributi. I contributi da versare ai piani a contribuzione definita sono rilevati come costo nell'utile o perdita negli esercizi in cui i dipendenti prestano la loro attività lavorativa; i contributi versati in anticipo sono rilevati tra le attività nella misura in cui il pagamento anticipato determinerà una riduzione dei pagamenti futuri o un rimborso.
I debiti commerciali sono iscritti al valore equo (fair value) del corrispettivo iniziale ricevuto in cambio e successivamente valutati al costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. I debiti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono attualizzati.
I debiti finanziari a breve e a lungo termine e le altre passività a breve e a lungo termine sono valutati, al momento della prima iscrizione, al fair value (valore equo). Il valore di iscrizione iniziale è successivamente rettificato per tener conto dei rimborsi in quota capitale e dell'ammortamento della differenza tra il valore di rimborso e il valore di iscrizione iniziale. L'ammortamento è effettuato sulla base del tasso di interesse interno effettivo rappresentato dal tasso che allinea, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa connessi alla passività e il valore di iscrizione iniziale (cd. metodo del costo ammortizzato).
Qualora vi sia un cambiamento dei flussi di cassa e vi sia la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei debiti viene ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato.
La voce "Debiti Tributari" include tutte quelle passività nei confronti dell'Amministrazione Finanziaria esigibili o compensabili finanziariamente a breve termine connesse alle imposte dirette e indirette. I debiti verso i dipendenti e gli Istituti Previdenziali, nonché gli acconti da clienti e i ratei e i risconti passivi risultano classificati nella voce "Altre passività correnti".
I ricavi sono rilevati al fair value del corrispettivo ricevuto per la vendita di prodotti e servizi della gestione ordinaria dell'attività del Gruppo.
I ricavi sono riconosciuti nella misura in cui è probabile che i benefici economici siano conseguiti ed il relativo importo possa essere determinato in modo attendibile. I ricavi ed i proventi sono iscritti in bilancio al netto di resi, abbuoni, sconti e premi, nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita dei prodotti o la prestazione di servizi.
I ricavi sono contabilizzati come segue:
dell'opera risultino superiori ai ricavi previsti, la perdita a finire viene interamente contabilizzata nell'esercizio in cui se ne viene a conoscenza.
I ricavi sono iscritti nel Conto Economico esclusivamente se è probabile che il Gruppo benefici dei flussi di cassa associati alla transazione.
I contributi, sia da enti pubblici che da terzi privati, sono rilevati al fair value quando vi è la ragionevole certezza che saranno ricevuti e che saranno rispettate le condizioni previste per l'ottenimento degli stessi. I contributi in conto esercizio (concessi al fine di fornire un aiuto finanziario immediato all'impresa o come compensazione per le spese e le perdite sostenute in un esercizio precedente) sono rilevati integralmente a Conto Economico nel momento in cui sono soddisfatte le suddette condizioni, necessarie per la loro iscrivibilità.
Non sono stati ottenuti contributi in conto capitale nell'esercizio in esame.
I costi sono rilevati nella misura in cui è possibile determinare attendibilmente che al Gruppo confluiranno dei benefici economici. I costi per servizi sono riconosciuti per competenza in base al momento di ricevimento degli stessi.
Ai fini contabili sono classificati come operativi i leasing ed i contratti di noleggio per i quali:
I relativi canoni sono imputati a Conto Economico in quote costanti ripartite secondo la durata dei sottostanti contratti.
I dividendi pagabili dal Gruppo sono rappresentati come movimenti di patrimonio netto nell'esercizio in cui sono approvati dall'Assemblea degli Azionisti.
I dividendi da ricevere dal Gruppo sono rilevati a Conto Economico alla data nella quale è maturato il diritto alla loro percezione.
I ricavi e gli oneri di natura finanziaria sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle relative attività e passività finanziarie utilizzando il metodo dell'interesse effettivo, come precisato dal paragrafo 9 dello IAS 39.
Le imposte sul reddito includono imposte correnti e differite. Le imposte sul reddito sono generalmente imputate a Conto Economico, salvo quando sono relative a fattispecie contabilizzate direttamente a patrimonio netto. In questo caso anche le relative imposte sul reddito sono imputate direttamente a patrimonio netto. Le imposte correnti rappresentano la stima dell'importo delle imposte sul reddito, dovute o da ricevere, calcolate sul reddito imponibile o sulla perdita fiscale dell'esercizio, determinate applicando al reddito imponibile dell'esercizio l'aliquota fiscale in vigore alla data di bilancio.
Le imposte differite sono calcolate utilizzando il cosiddetto liability method sulle differenze temporanee fra i valori contabili delle attività e passività del bilancio ed i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali. Le imposte differite attive e passive non sono rilevate sull'avviamento e sulle attività e passività che non influenzano il reddito imponibile. Le imposte differite sono calcolate in base all'aliquota fiscale che ci si aspetta sarà in vigore al momento del realizzo dell'attività o dell'estinzione della passività. Le attività fiscali differite (di seguito anche "imposte anticipate") sono rilevate soltanto nel caso sia probabile che negli esercizi successivi si generino imponibili fiscali sufficienti per il realizzo di tali attività. Le attività e passività fiscali differite sono compensate solo per scadenze omogenee, quando vi è un diritto legale alla compensazione e quando si riferiscono ad imposte recuperabili dovute alla medesima autorità fiscale. Le imposte sul reddito derivanti dalla distribuzione di dividendi sono iscritte nel momento in cui viene riconosciuta la passività relativa al pagamento degli stessi.
La recuperabilità delle imposte differite attive viene verificata ad ogni chiusura di periodo, sulla base di piani regolarmente approvati dall'organo amministrativo e tenendo conto del consolidato fiscale di cui sotto, e l'eventuale parte per cui non è più probabile il recupero viene imputata a Conto Economico.
Con efficacia dall'esercizio 2014, le società italiane del Gruppo aderiscono al Consolidato Fiscale Nazionale ai sensi degli articoli da 117 a 129 del Testo Unico Delle Imposte sui Redditi (T.U.I.R) con consolidamento in capo alla Capogruppo.
L'adesione è operativa fino all'esercizio 2016 e sarà rinnovata per il successivo triennio. In base alla procedura la consolidante determina un'unica base imponibile per il Gruppo di società che aderiscono al Consolidato Fiscale Nazionale, potendo, quindi, compensare redditi imponibili con perdite fiscali in un'unica dichiarazione. Ciascuna società aderente al Consolidato Fiscale Nazionale trasferisce alla Società consolidante il reddito fiscale (reddito imponibile o perdita fiscale). Quest'ultima rileva un credito nei confronti della consolidata pari all'IRES da versare. Invece, nei confronti delle società che apportano perdite fiscali, la consolidante iscrive un debito pari all'IRES sulla parte di perdita trasferita a
livello di Gruppo.
La valuta funzionale e di presentazione adottata da Landi Renzo S.p.A. è l'Euro (€). Come previsto dallo IAS 21, le transazioni in valuta estera di ciascuna entità del Gruppo sono rilevate, inizialmente, al tasso di cambio in essere alla data dell'operazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera sono riconvertite nella valuta funzionale al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del bilancio.
Le poste non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data di iniziale rilevazione dell'operazione.
Le poste non monetarie iscritte al valore equo (fair value) sono convertite utilizzando il tasso di cambio alla data di determinazione di tale valore.
Le differenze di cambio realizzate in occasione dell'incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera sono iscritte al Conto Economico nella voce utile/perdite su cambi.
Il Gruppo determina il risultato per azione in base allo IAS 33 - Utile per azione.
(a) Risultato per azione – base
Il risultato per azione – base è calcolato dividendo il risultato di pertinenza degli azionisti del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escludendo le azioni proprie.
(b) Risultato per azione – diluito
Il risultato diluito per azione è calcolato dividendo il risultato di pertinenza degli azionisti del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escludendo le azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile diluito per azione, la media ponderata delle azioni in circolazione è modificata assumendo l'esercizio da parte di tutti gli assegnatari di diritti che potenzialmente hanno effetto diluitivo, mentre il risultato di pertinenza degli azionisti del Gruppo è rettificato per tener conto di eventuali effetti, al netto delle imposte, dell'esercizio di detti diritti.
In accordo con quanto disposto dal Principio Contabile IFRS 7, sono fornite le informazioni integrative sugli strumenti finanziari al fine di valutare:
La predisposizione di un bilancio in accordo con gli IFRS (International Financial Reporting Standard) richiede l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su soggettive valutazioni e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi di bilancio, quali la Situazione Patrimoniale Finanziaria, il Conto Economico ed il Rendiconto Finanziario, nonché l'informativa fornita.
Si segnala che la situazione causata dall'attuale scenario economico e finanziario ha comportato la necessità di effettuare assunzioni riguardanti l'andamento futuro caratterizzate da significativa incertezza, per cui non si può escludere il concretizzarsi, nei prossimi esercizi, di risultati diversi da quanto stimato e che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi ovviamente né stimabili né prevedibili, anche significative, al valore contabile delle relative voci.
Di seguito sono elencate le voci di bilancio che richiedono più di altre una maggiore soggettività da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate può avere un impatto significativo sul bilancio:
Le stime e le ipotesi sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a Conto Economico.
Di seguito sono brevemente descritti i principi contabili più significativi che richiedono più di altri una maggiore soggettività da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui dati finanziari del Gruppo.
I crediti verso clienti risultano rettificati del relativo fondo di svalutazione per tener conto del loro effettivo valore recuperabile. La determinazione dell'ammontare delle svalutazioni effettuate richiede da parte degli amministratori l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulla documentazione e sulle informazioni disponibili in merito anche alla solvibilità del cliente, nonché sull'esperienza e sui trend storici.
Il prolungamento dell'attuale situazione economica e finanziaria e il suo eventuale peggioramento potrebbero comportare un ulteriore deterioramento delle condizioni finanziarie dei debitori del Gruppo rispetto a quanto già preso prudentemente in considerazione nella quantificazione delle svalutazioni iscritte in bilancio.
In accordo con i principi contabili applicati dal Gruppo, l'avviamento e le attività immateriali in corso sono sottoposti a verifica annuale (impairment test) al fine di accertare se si sia verificata una riduzione di valore degli stessi, che va rilevata tramite una svalutazione, quando il valore netto contabile dell'unità generatrice di flussi di cassa alla quale gli stessi sono allocati risulti superiore al suo valore recuperabile (definito come il maggior valore tra il valore d'uso ed il fair value della stessa). La precitata verifica di conferma di valore richiede necessariamente l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulle informazioni disponibili all'interno della Gruppo, e dalle prospettive del mercato di riferimento anche alla luce dei trend storici. Inoltre, qualora si ipotizzi che possa essersi generata una potenziale riduzione di valore, il Gruppo procede alla determinazione della stessa utilizzando tecniche valutative ritenute idonee. Le medesime verifiche di valore e le medesime tecniche valutative sono applicate sulle attività immateriali e materiali a vita utile definita quando sussistono indicatori che facciano prevedere difficoltà per il recupero del relativo valore netto contabile tramite l'uso. La corretta identificazione di elementi indicatori dell'esistenza di una potenziale riduzione di valore nonché le stime per la determinazione delle stesse, dipendono, principalmente, da fattori e condizioni che possono variare nel tempo in misura anche significativa, influenzando, quindi, le valutazioni e stime effettuate dagli amministratori.
L'identificazione della sussistenza o meno di un'obbligazione corrente (legale o implicita) è in alcune circostanze di non facile determinazione. Gli amministratori valutano tali fenomeni di caso in caso, congiuntamente alla stima dell'ammontare delle risorse economiche richieste per l'adempimento dell'obbligazione. Quando gli amministratori ritengono che il manifestarsi di una passività sia soltanto possibile, i rischi vengono indicati nell'apposita sezione informativa su impegni e rischi, senza dar luogo ad alcun accantonamento in bilancio.
Il Gruppo riconosce a parte del personale dipendente i piani a benefici definiti. Il management, avvalendosi di periti e attuari, utilizza diverse assunzioni statistiche e fattori valutativi per il calcolo degli oneri e del valore attuale delle passività e delle attività relative a tali piani. Le assunzioni riguardano il tasso di sconto, il rendimento atteso delle attività a servizio del piano, i tassi dei futuri incrementi retributivi, l'andamento demografico, il tasso di inflazione e la previsione dei costi per assistenza medica. Inoltre, anche gli attuari consulenti utilizzano fattori soggettivi, come per esempio i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni.
In conseguenza della vendita dei prodotti, il Gruppo accantona dei fondi relativi ai costi stimati come probabili da sostenere per far fronte all'obbligazione connessa alla garanzia tecnica fornita per i prodotti stessi. Il management stabilisce il valore di tali fondi sulla base delle informazioni storiche circa natura, frequenza e costo medio degli interventi eseguiti in garanzia e sulla base di specifici contenuti contrattuali.
Il Gruppo lavora costantemente per migliorare la qualità dei prodotti e minimizzare l'onere derivante dagli interventi in garanzia.
Il Gruppo è soggetta a cause legali riguardanti alcune controversie che sono sottoposte alla giurisdizione di diversi Stati. Stanti le incertezze inerenti tali vertenze, è difficile effettuare previsioni certe circa l'esborso finanziario che ne deriverà, né i tempi con i quali esso si manifesterà. Le cause e i contenziosi contro la il Gruppo derivano principalmente da problematiche legali complesse, che sono soggette a un diverso grado di incertezza, tenuto conto dei fatti e delle circostanze inerenti a ciascuna controversia e delle differenti normative applicabili. Al fine di valutare correttamente e prudentemente i rischi derivanti da passività potenziali di natura legale, il management ottiene periodicamente informazioni circa il loro stato dai propri consulenti legali. Il Gruppo accerta una passività a fronte di tali contenziosi quando ritiene probabile che si verificherà un esborso finanziario e purché l'ammontare delle perdite che ne deriveranno possa essere ragionevolmente stimato.
Le rimanenze finali di prodotti che presentano caratteristiche di obsolescenza o di lento rigiro sono periodicamente sottoposte a verifiche in ordine alla loro corretta valutazione e sono svalutate quando il valore recuperabile delle stesse risulta inferiore al valore contabile. Le svalutazioni effettuate si basano, principalmente, su assunzioni e stime del management derivanti dall'esperienza dello stesso e dai risultati storici conseguiti.
La valutazione delle imposte anticipate è effettuata sulla base delle aspettative di reddito imponibile attese negli esercizi futuri e delle aliquote fiscali previste in essere alla data di atteso realizzo delle differenze temporanee, in quanto ritenute applicabili anche in futuro. La valutazione di tali redditi attesi dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare, quindi, effetti significativi sulla valutazione delle attività fiscali differite.
Il Gruppo intrattiene rapporti con parti correlate a condizioni contrattuali ritenute condizioni normali nei rispettivi mercati di riferimento, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati e ricevuti.
In accordo con quanto richiesto dal Principio Contabile IFRS 7, è di seguito fornita l'analisi con riguardo alla natura e all'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari ai quali il Gruppo è esposta, nonché le metodologie con cui tali rischi vengono gestiti.
I rischi principali vengono riportati e discussi a livello di Top Management del Gruppo al fine di creare i presupposti per la loro copertura, assicurazione e valutazione del rischio residuale.
Il Gruppo è esposto al rischio di tasso di interesse associato sia alla disponibilità di cassa sia ai finanziamenti a medio lungo termine. L'esposizione è riferibile principalmente all'Area Euro. Per quanto riguarda l'esposizione al rischio di volatilità dei tassi di interesse si segnala che l'indebitamento finanziario verso le banche è regolato prevalentemente da tassi di interesse variabili. Pertanto, la gestione finanziaria del Gruppo rimane esposta alle fluttuazioni dei tassi di interesse, non avendo la stessa, alla data del presente bilancio, sottoscritto strumenti a copertura della variabilità dei tassi di interesse sui finanziamenti contratti con le banche.
Il recente andamento economico-finanziario del Gruppo ha comportato una riduzione del merito del credito assegnato dagli istituti finanziari con conseguente limitazione all'accesso alle fonti di finanziamento, oltre ad incrementare gli oneri finanziari.
I rischi di tasso di interesse sono stati misurati attraverso la sensitivity analysis e sono stati analizzati i potenziali riflessi di oscillazione del tasso di interesse Euribor sul bilancio al 31 dicembre 2016 con particolare riferimento alle disponibilità di cassa ed ai finanziamenti. La variazione in aumento di 50 basis point sull'Euribor, a parità di tutte le altre variabili, avrebbe prodotto per il Gruppo un incremento degli oneri finanziari di Euro 271 migliaia a fronte di un incremento dei proventi finanziari pari ad Euro 21 migliaia.
Il Gruppo commercializza parte della propria produzione e, seppur in misura assai ridotta, acquista alcuni componenti anche in Paesi che non aderiscono all'area Euro.
In relazione al rischio di cambio, si segnala che l'ammontare dei saldi patrimoniali espressi in valuta diversa dall'Euro è da ritenersi non significativo. Il Gruppo non ha sottoscritto strumenti a copertura della variabilità dei cambi e, in accordo con quella che è stata la politica del Gruppo stessa, fino a questo momento, non vengono sottoscritti strumenti finanziari derivati ai soli fini di negoziazione. Pertanto il Gruppo rimane esposta al rischio di cambio sui saldi delle attività e passività in valuta a fine anno che, come peraltro già indicato, non sono da ritenersi significative.
Il rischio di credito è il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione e deriva principalmente dai crediti commerciali, dalle altre attività finanziarie e dalle garanzie, eventualmente, prestate dal Gruppo.
Il Gruppo tratta abitualmente con clienti noti ed affidabili. È politica del Gruppo sottoporre i clienti che richiedono condizioni di pagamento dilazionate a procedure di verifica sulla relativa classe di credito. Detta verifica comprende anche valutazioni esterne quando disponibili. Per ciascun cliente vengono stabiliti dei limiti di vendita, rappresentativi della linea di credito massima, oltre la quale è richiesta l'approvazione della direzione. I limiti di credito vengono rivisti periodicamente e i clienti che non soddisfano le condizioni di affidabilità creditizia stabiliti dal Gruppo possono effettuare acquisti solo con pagamento anticipato. Inoltre, il saldo dei crediti viene monitorato a cadenza quindicinale nel corso dell'esercizio, allo scopo di minimizzare l'esposizione al rischio di perdite. Infine, per quanto riguarda i clienti nuovi e non operanti in Paesi appartenenti all'Unione Europea, è generalmente utilizzata, ove possibile, la lettera di credito a garanzia del buon fine degli incassi.
La società Capogruppo a partire dal 2008, assicura parte dei crediti esteri, non garantiti da lettera di credito, tramite una primaria Compagnia di Assicurazione ed effettua cessioni di crediti di tipo prosoluto. Il Gruppo accantona un fondo svalutazione per perdite di valore che riflette la stima delle perdite sui crediti commerciali e sugli altri crediti, le cui componenti principali sono le svalutazioni individuali di esposizioni significative.
Si evidenzia, da ultimo, come il perdurare o l'aggravarsi dell'attuale crisi economica e finanziaria potrebbe incidere, anche significativamente, sulla capacità di alcune società clienti di fare regolarmente fronte alle obbligazioni assunte nei confronti del Gruppo.
Il rischio di credito riguardante le altre attività finanziarie del Gruppo, che comprendono disponibilità liquide e mezzi equivalenti, presenta un rischio massimo pari al valore contabile di queste attività in caso di insolvenza della controparte.
Le politiche del Gruppo prevedono il rilascio di garanzie finanziarie a favore delle società controllate, non a favore delle Joint Ventures. Al 31 dicembre 2016 il Gruppo non aveva in essere garanzie finanziarie verso terzi di importo rilevante.
Il rischio di liquidità è il rischio che il Gruppo abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni associate a passività finanziarie.
Il recente andamento economico-finanziario del Gruppo ha comportato una diminuzione del livello di liquidità disponibile associata ad una riduzione del merito del credito assegnato dagli istituti finanziari con limitazione all'accesso alle fonti di finanziamento.
A tal fine il Gruppo ha predisposto ed avviato un progetto di ottimizzazione della struttura finanziaria
dell'intero Gruppo, le cui linee guida sono state sviluppate con il supporto dell'Advisor finanziario Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A.. In particolare, tale progetto, riguarda sostanzialmente l'intero indebitamento finanziario del Gruppo (i.e. quello rappresentato dalla componente obbligazionaria e quello rappresentato dalla componente bancaria) e prevede, tra l'altro:
Il progetto è stato predisposto anche alla luce e in coerenza con il Piano Industriale del Gruppo il cui aggiornamento è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione il 30 dicembre 2016. Il Piano Industriale è stato sottoposto ad una "independent business review" da parte di KPMG Advisory S.p.A. in qualità di Advisor industriale terzo indipendente, e le risultanze di tali analisi e la relativa documentazione sono state considerate dal management del Gruppo nell'elaborazione e finalizzazione del Progetto di Ottimizzazione Finanziaria.
Con riferimento alla componente bancaria le negoziazioni con le banche finanziatrici hanno portato alla finalizzazione dell'Accordo in data 27 marzo 2017, sottoscritto da tutte le banche ad eccezione di una che terminerà il suo iter approvativo in tempo utile per la pubblicazione del bilancio civilistico e consolidato della Società al 31 dicembre 2016, mentre per quanto attiene il debito per obbligazioni contratto dalla Capogruppo si è reso necessario convocare in data 30 marzo 2017 l'Assemblea dei Portatori del Prestito al fine di allineare alcune previsioni del Regolamento del Prestito a quanto previsto nell'Accordo e poter così portare a compimento il progetto.
Si precisa che alla data del 31 dicembre 2016 tutti gli Istituti bancari hanno rilasciato specifiche waivers in relazione alla rilevazione dei parametri finanziari e al mancato pagamento delle rate di capitale in scadenza nel mese di novembre e dicembre 2016 mentre l'Assemblea degli Obbligazionisti del 30 dicembre 2016 ha modificato il Regolamento del Prestito e rilasciato a sua volta waivers in riferimento al mancato pagamento della rata prevista al 31 dicembre 2016 nonché alla rilevazione dei parametri finanziari, come descritto in seguito alle note n. 16 e 17.
Per ogni altra informazione sull'analisi dei fattori di rischio ai sensi dell'art. 154-ter TUF si rimanda alla Relazione sulla Gestione.
L'area di consolidamento comprende la Capogruppo Landi Renzo S.p.A. e le società nelle quali la stessa detiene, direttamente o indirettamente, il controllo ai sensi degli IFRS.
L'area di consolidamento, rispetto al 31 dicembre 2015, è invariata.
L'elenco delle partecipazioni incluse nell'area di consolidamento ed il relativo metodo è il seguente:
| Denominazione Sociale | Sede Valuta |
Capitale sociale al 31 dicembre 2016 |
% di possesso al 31 dicembre 2016 |
% di possesso al 31 dicembre 2015 |
Note | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (in unità di valuta) |
Partecipazione diretta |
Partecipazione indiretta |
Partecipazione diretta |
Partecipazione indiretta |
||||
| Società Capogruppo | ||||||||
| Landi Renzo S.p.A. | Cavriago (RE) | EUR | 11.250.000 | Soc. Capogruppo | ||||
| Società consolidate con il metodo dell'integrazione globale | ||||||||
| Landi International B.V. | Utrecht (Olanda) |
EUR | 18.151 | 100,00% | 100,00% | |||
| Eurogas Utrecht B.V. | Utrecht (Olanda) |
EUR | 36.800 | 100,00% | 100,00% | (1) | ||
| Landi Renzo Polska Sp.Zo.O. | Varsavia (Polonia) |
PLN | 50.000 | 100,00% | 100,00% | (1) | ||
| LR Industria e Comercio Ltda | Espirito Santo (Brasile) |
BRL | 4.320.000 | 99,99% | 99,99% | |||
| Beijing Landi Renzo Autogas System Co. Ltd |
Pechino (Cina) | USD | 2.600.000 | 100,00% | 100,00% | |||
| L.R. Pak (Pvt) Limited | Karachi (Pakistan) |
PKR | 75.000.000 | 70,00% | 70,00% | |||
| Landi Renzo Pars Private Joint Stock Company |
Teheran (Iran) | IRR | 55.914.800.000 | 99,99% | 99,99% | |||
| Landi Renzo RO srl | Bucarest (Romania) |
RON | 20.890 | 100,00% | 100,00% | |||
| Landi Renzo USA Corporation | Wilmington - DE (USA) |
USD | 3.067.131 | 100,00% | 100,00% | |||
| AEB S.p.A. | Cavriago (RE) | EUR | 2.800.000 | 100,00% | 100,00% | |||
| AEB America S.r.l. | Buenos Aires (Argentina) |
ARS | 2.030.220 | 96,00% | 96,00% | (2) | ||
| Eighteen Sound S.r.l. | Reggio Emilia | EUR | 100.000 | 100,00% | 100,00% | (2) | ||
| Lovato Gas S.p.A. | Vicenza | EUR | 120.000 | 100,00% | 100,00% | |||
| Officine Lovato Private Limited |
Mumbai (India) | INR | 19.091.430 | 74,00% | 100,00% | (3) | ||
| SAFE S.p.A. | S.Giovanni in Persiceto (BO) |
EUR | 2.500.000 | 100,00% | 100,00% | |||
| Emmegas S.r.l. | Cavriago (RE) | EUR | 60.000 | 100,00% | 70,00% | |||
| Società collegate e controllate consolidate con il metodo del patrimonio netto | ||||||||
| Krishna Landi Renzo India Private Ltd Held |
Gurgaon - Haryana (India) |
INR | 118.000.000 | 51,00% | 51,00% | (4) |
(1) detenute da Landi International B.V.
(2) detenuta da AEB S.p.A.
(3) detenute da Lovato Gas S.p.A.
(4) joint venture societaria
La società Krishna Landi Renzo India Private LTD Held è stata consolidata per la prima volta nel Bilancio Consolidato chiuso al 30 giugno 2014 ed il metodo di consolidamento è quello del patrimonio netto in virtù dell'attuale sistema di governance della Società, che riflette un accordo a controllo congiunto classificabile come "joint venture" ai sensi dei principi contabili internazionali (IFRS 11). Nel caso specifico, gli equilibri di governance più rilevanti previsti nel contratto di joint venture, tali da riflettere un accordo a controllo congiunto, sono i seguenti:
Tenuto conto della scarsa significatività non sono state consolidate le seguenti società:
Le variazioni di seguito riportate sono state calcolate con riferimento ai saldi patrimoniali ed economici del precedente esercizio in quanto comparabile per durata e contenuti con l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015.
Il Gruppo Landi Renzo ha adottato fin dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2008 il Principio Contabile IFRS 8 – Segmenti Operativi. Secondo tale Principio Contabile, i segmenti devono essere individuati con le stesse modalità con cui viene predisposta la reportistica gestionale interna per l'alta direzione. Pertanto, si forniscono, di seguito, le informazioni per settore di attività e per area geografica.
La tabella seguente indica la ripartizione dei ricavi consolidati per settore di attività in confronto con l'esercizio 2015:
| (Migliaia di Euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ripartizione dei ricavi per area di attività | Al 31/12/2016 | % sui ricavi | Al 31/12/2015 |
% sui ricavi | Variazioni | % |
| Settore Gas - sistemi per auto | 143.278 | 77,8% | 161.720 | 78,7% | -18.442 | -11,4% |
| Settore Gas - sistemi di distribuzione | 24.153 | 13,1% | 23.345 | 11,3% | 808 | 3,5% |
| Totale ricavi - settore GAS | 167.431 | 90,9% | 185.065 | 90,0% | -17.634 | -9,5% |
| Altro (Antifurti, Sound, Robotica, Oil&Gas ed altro) | 16.811 | 9,1% | 20.457 | 10,0% | -3.646 | -17,8% |
| Totale ricavi | 184.242 | 100,0% | 205.522 | 100,0% | -21.280 | -10,4% |
Alla luce della limitata rilevanza delle vendite relative agli altri comparti si può ritenere che il Gruppo abbia come unico settore di attività quello della produzione di sistemi per auto e di sistemi di distribuzione (Settore Gas).
I ricavi del Gruppo Landi Renzo sono stati, inoltre, suddivisi per area geografica, con riferimento alla localizzazione dei clienti, mentre il valore delle attività e degli investimenti viene ripartito per area geografica in base alla localizzazione delle attività stesse.
I ricavi consolidati conseguiti per l'esercizio 2016 dal Gruppo Landi Renzo sono così suddivisi, secondo l'area geografica di destinazione:
| (Migliaia di Euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ripartizione dei ricavi per area geografica | Al 31/12/2016 | % sui ricavi | Al 31/12/2015 | % sui ricavi | Variazioni | % |
| Italia | 38.467 | 20,9% | 41.734 | 20,3% | -3.267 | -7,8% |
| Europa (esclusa Italia) | 83.508 | 45,3% | 84.326 | 41,0% | -818 | -1,0% |
| America | 30.834 | 16,7% | 43.362 | 21,1% | -12.528 | -28,9% |
| Asia e resto del Mondo | 31.433 | 17,1% | 36.100 | 17,6% | -4.667 | -12,9% |
| Totale | 184.242 | 100% | 205.522 | 100% | -21.280 | -10,4% |
Con riferimento alla distribuzione geografica dei ricavi, il Gruppo Landi nel corso dell'anno ha realizzato all'estero il 79,1% (79,7% nel 2015) del fatturato consolidato (45,3% nell'area europea e 33,8% nell'area extra europea), confermando la forte vocazione internazionale che lo ha storicamente contraddistinto. Per una più approfondita analisi dei ricavi sviluppati per area geografica si rimanda all'apposito capitolo "Risultati Consolidati" della Relazione sull'andamento della Gestione.
La tabella seguente riporta i valori (in migliaia di Euro) relativi alle attività suddivise per area geografica di origine:
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Totale Attività | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Italia | 174.137 | 209.937 | -35.800 |
| Europa (esclusa Italia) | 11.298 | 12.236 | -938 |
| America | 14.729 | 15.302 | -573 |
| Asia e resto del mondo | 12.073 | 16.188 | -4.115 |
| Totale ATTIVITA' | 212.237 | 253.663 | -41.426 |
Di seguito si riportano i valori (in migliaia di Euro) relativi agli investimenti suddivisi per area geografica di origine:
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Investimenti in Immobilizzazioni | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Italia | 8.306 | 14.698 | -6.392 |
| Europa (esclusa Italia) | 528 | 514 | 14 |
| America | 95 | 255 | -160 |
| Asia e Resto del mondo | 447 | 56 | 391 |
| Totale | 9.376 | 15.523 | -6.147 |
Le immobilizzazioni materiali evidenziano complessivamente un decremento netto di Euro 4.864 migliaia, passando da Euro 35.364 migliaia al 31 dicembre 2015 a Euro 30.500 migliaia al 31 dicembre 2016.
Si fornisce di seguito l'analisi dei movimenti dei costi storici delle immobilizzazioni materiali intervenuti nel corso del periodo (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Costo Storico | 31/12/2015 | Acquisizioni | (Alienazioni) | Altri movimenti | 31/12/2016 |
| Terreni e fabbricati | 5.201 | 315 | -137 | -89 | 5.290 |
| Impianti e macchinari | 50.833 | 1.422 | -661 | 1.451 | 53.045 |
| Attrezzatura industriale e commerciale | 47.171 | 1.820 | -239 | 613 | 49.365 |
| Altri beni materiali | 14.111 | 480 | -2.768 | 953 | 12.776 |
| Immobilizzazioni in corso e acconti | 2.890 | 375 | -3.059 | 206 | |
| Totale | 120.206 | 4.412 | -3.805 | -131 | 120.682 |
Si fornisce di seguito l'analisi dei movimenti dei fondi di ammortamento delle immobilizzazioni materiali intervenuti nel corso del periodo (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Fondi ammortamento | 31/12/2015 | Quote ammortamento |
(Alienazioni) | Altri movimenti | 31/12/2016 |
| Terreni e fabbricati | 2.655 | 374 | -137 | -57 | 2.835 |
| Impianti e macchinari | 35.797 | 3.282 | -290 | -10 | 38.779 |
| Attrezzatura industriale e commerciale | 35.243 | 3.934 | -219 | 45 | 39.003 |
| Altri beni materiali | 11.147 | 932 | -2.507 | -7 | 9.565 |
| Totale | 84.842 | 8.522 | -3.153 | -29 | 90.182 |
Si fornisce di seguito l'analisi complessiva dei movimenti delle immobilizzazioni materiali nette intervenuti nel corso del periodo (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore Netto | 31/12/2015 | Acquisizioni | (Alienazioni) | Quote ammortamento |
Altri movimenti | 31/12/2016 |
| Terreni e fabbricati | 2.546 | 315 | 0 | -374 | -32 | 2.455 |
| Impianti e macchinari | 15.036 | 1.422 | -371 | -3.282 | 1.461 | 14.266 |
| Attrezzatura industriale e commerciale |
11.928 | 1.820 | -20 | -3.934 | 568 | 10.362 |
| Altri beni materiali | 2.964 | 480 | -261 | -932 | 960 | 3.211 |
| Immobilizzazioni in corso e acconti |
2.890 | 375 | 0 | 0 | -3.059 | 206 |
| Totale | 35.364 | 4.412 | -652 | -8.522 | -102 | 30.500 |
La voce Fabbricati include, principalmente, l'immobile in Cina di proprietà della Beijing Landi Renzo Autogas System Co. Ltd, acquistato nel 2006 e non gravato da garanzie reali.
La voce Impianti e macchinari include macchinari utili per la produzione, di proprietà delle società del Gruppo.
La voce Attrezzatura industriale e commerciale include stampi, strumenti di collaudo, strumenti di controllo.
La voce Altri beni materiali è prevalentemente composta da elaboratori elettronici, autoveicoli, automezzi da trasporto interno ed arredi.
La voce Immobilizzazioni in corso e acconti, per Euro 206 migliaia, include alcuni impianti di produzione ancora da completare.
Nella colonna "Altri movimenti" sono incluse prevalentemente le contabilizzazioni ad impianti, macchinari ed attrezzature industriali di immobilizzazioni già in corso al 31 dicembre 2015 e ultimate nell'esercizio e, in misura minore, le differenze di conversione dei cambi.
I principali incrementi di immobilizzazioni materiali, nell'esercizio 2016 sono relativi a:
I principali decrementi di immobilizzazioni materiali nell'esercizio 2016 sono relativi a cessioni di attrezzature industriali e commerciali, altri beni con valori residui da ammortizzare non significativi. Con riferimento alle dismissioni non sono state rilevate plusvalenze o minusvalenze significative.
Si fornisce di seguito l'analisi dei movimenti dei costi di sviluppo intervenuti nel corso dell'esercizio (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 31/12/2015 | Acquisizioni | Ammortamenti e svalutazioni |
Altri movimenti | 31/12/2016 | |
| Costi di sviluppo | 8.404 | 4.546 | -4.530 | 0 | 8.420 |
Al 31 dicembre 2016 i costi di sviluppo ammontano a Euro 8.420 migliaia (Euro 8.404 migliaia al 31 dicembre 2015) ed includono i costi sostenuti dal Gruppo, relativi al personale interno, ai costi per servizi resi da terzi, ai costi di utilizzo delle sale prova nonché ai materiali prototipali, per progetti aventi i requisiti richiesti dallo IAS 38 per essere rilevati nell'attivo patrimoniale. In particolare, i progetti capitalizzati nell'esercizio 2016, per complessivi Euro 4.546 migliaia, si riferiscono a progetti innovativi non disponibili in precedenza e destinati a nuovi segmenti di mercato, in grado di ampliare ed ottimizzare l'offerta produttiva. Tra di essi si segnalano, in particolare, i seguenti principali progetti sviluppati:
Le attività di sviluppo sono continuate nel corso dei primi mesi dell'esercizio 2017 e si prevede che proseguiranno per tutto l'esercizio in corso. E' stata verificata l'assenza di indicatori di perdite durevoli per tali attività, la cui fase di sviluppo è prevista concludersi entro il corrente anno.
Per la valutazione delle eventuali perdite di valore dei costi di sviluppo capitalizzati, il Gruppo attribuisce tali costi ai relativi specifici progetti e valuta la loro recuperabilità, determinandone il valore d'uso con il metodo dei flussi finanziari attualizzati.
La voce Avviamento è pari ad Euro 30.094 migliaia, invariata rispetto al 31 dicembre 2015. Di seguito si riporta la ripartizione per le cash generating unit ("CGU") di tale importo:
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| CGU | 2016 | 2015 | Variazione |
| Lovato Gas S.p.A. | 27.721 | 27.721 | 0 |
| AEB S.p.A. | 2.373 | 2.373 | 0 |
| Totale | 30.094 | 30.094 | 0 |
Entrambi gli avviamenti in essere al 31 dicembre 2016 sono stati sottoposti ad impairment test ed i relativi risultati sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo.
Il valore recuperabile degli avviamenti è stato definito rispetto al valore d'uso, inteso come il valore attuale netto dei flussi di cassa operativi (opportunamente attualizzati secondo il metodo DCF – Discounted Cash Flow) derivanti dall'aggiornamento del piano economico-finanziario per gli anni 2016- 2020 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 30 dicembre 2016, quindi su un orizzonte di 4 anni anziché 5 non essendo ancora approvato l'aggiornamento al 2021 del Business Plan, e da un valore terminale alla fine dello stesso.
Le previsioni per gli anni 2017-2020 sono state predisposte ed approvate dagli organi amministrativi delle rispettive società controllate sulla base dei risultati conseguiti negli esercizi precedenti, dalle aspettative del management relativamente all'andamento del mercato di riferimento e delle dinamiche di razionalizzazione dei costi operativi previste dal Piano Industriale di Gruppo approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo. Ai fini del suddetto impairment test, al termine del periodo considerato nel piano è stato stimato un valore terminale per riflettere il valore dell'avviamento oltre il periodo esplicito in ipotesi di continuità aziendale.
LANDI RENZO – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2016 168 Le previsioni dei flussi di cassa si riferiscono a condizioni correnti di esercizio dell'attività, quindi non includono flussi finanziari connessi ad eventuali interventi di natura straordinaria. Ai sensi della comunicazione Consob 3907/2015 ed in continuità con quanto fatto nei precedenti esercizi, le proiezioni dei flussi relative all'esercizio 2017, sono state riviste al fine di verificarne la ragionevolezza e la sostenibilità delle assunzioni adottate rispetto ai dati consuntivi.
Il tasso di attualizzazione è stato calcolato come costo medio ponderato del capitale ("W.A.C.C."), al netto delle imposte, determinato quale media ponderata tra il costo del capitale proprio, calcolato sulla base della metodologia CAPM (Capital Asset Pricing Model), ed il costo del debito. Il tasso, come prescritto dallo IAS 36, è stato determinato con riferimento alla rischiosità operativa del settore e alla struttura finanziaria di un campione di società quotate comparabili al Gruppo per profilo di rischio e settore di attività. Riportiamo di seguito le modalità di calcolo delle principali variabili utilizzate per la determinazione del valore d'uso delle CGU.
Considerando che la Società opera prevalentemente all'estero, il tasso di attualizzazione è stato calcolato tenendo in considerazione i rischi associati ai flussi di cassa della Società generati nelle diverse aree geografiche. In particolare, sono state considerate le seguenti aree geografiche: "East Europe", "Asia and Middle East", "South America"; "West Europe", "Africa", "North America" e "Rest of the World". Ai fini della determinazione del tasso di attualizzazione sono stati tenuti in considerazione i seguenti aspetti:
Ai fini della determinazione del costo del debito, invece, considerando che la Società controllata si finanzia esclusivamente in Italia, si è ritenuto ragionevole calcolare tale tasso sulla base di parametri riferiti al mercato italiano.
Sulla base dei parametri di cui sopra, il costo medio ponderato del capitale (W.A.C.C.) relativo a Lovato Gas S.p.A., risulta dunque pari a circa il 9,4%.
Analogamente, al fine di riflettere le prospettive di crescita nelle diverse aree geografiche in cui opera la Lovato Gas S.p.A., il tasso di crescita "g" è stato determinato come media ponderata delle stime dei tassi d'inflazione a lungo termine elaborate dal Fondo Monetario Internazionale per le singole aree geografiche, pervenendo ad un valore pari al 3,68%.
Ai fini della determinazione del tasso di attualizzazione sono stati tenuti in considerazione I seguenti aspetti:
Sulla base dei parametri di cui sopra, il costo medio ponderato del capitale (W.A.C.C.) relativo alla AEB S.p.A., risulta dunque pari a circa il 6,5%.
Il tasso di crescita "g" è stato determinato prendendo a riferimento la stima del tasso d'inflazione a lungo termine elaborata dal Fondo Monetario Internazionale ("World Economic Outlook", ottobre 2016) per l'Italia, pervenendo ad un valore pari all'1,2%.
I risultati di tali test non hanno evidenziato perdite di valore degli avviamenti in capo alle CGU Lovato Gas S.p.A. e AEB S.p.A..
Di seguito si riepilogano le variazioni delle assunzioni di base che ne rendono il valore recuperabile pari al loro valore contabile:
| rispetto al valore contabile |
valori terminali % | Tasso di sconto al lordo delle imposte % 9,60 |
|---|---|---|
| 12.179 | negativo | 8,15 |
| valore recuperabile 1.450 |
Tasso di crescita dei 3,45 |
Si fornisce di seguito l'analisi dei movimenti delle altre attività immateriali a vita definita intervenuti nel corso dell'esercizio (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Valore netto al 31/12/2015 |
Acquisizioni | Quote ammortamento |
Altri movimenti | Valore netto al 31/12/2016 |
|
| Diritti di brevetto e di utilizzazione opere dell'ingegno |
1.086 | 234 | -623 | -52 | 645 |
| Concessioni e marchi | 21.610 | 184 | -2.038 | -42 | 19.714 |
| Totale | 22.696 | 418 | -2.661 | -94 | 20.359 |
Le immobilizzazioni immateriali passano da Euro 22.696 migliaia al 31 dicembre 2015 ad Euro 20.359 migliaia al 31 dicembre 2016, ed includono:
Tale voce accoglie il valore della quota di pertinenza del Gruppo Landi Renzo nella Joint Venture Krishna Landi Renzo Prv Ltd, pari ad euro 43 migliaia (Euro 109 migliaia al 31 dicembre 2015), ottenuto con l'applicazione del metodo del patrimonio netto. La variazione rispetto al precedente esercizio è dovuto alla contabilizzazione della perdita di periodo della joint venture di competenza del Gruppo.
La voce Altre attività finanziarie non correnti, pari ad Euro 664 migliaia (Euro 574 migliaia al 31 dicembre 2015) aumenta di Euro 90 migliaia ed include, principalmente, la partecipazione nelle società Sound & Vision S.r.l., Joint Venture EFI Avtosanoat Landi Renzo LLC in Uzbekistan e Landi Renzo Argentina S.r.l. non consolidate per irrilevanza, nonché alcuni depositi cauzionali. Tali poste sono valutate al costo di acquisto, rettificato per eventuali perdite durevoli di valore, rappresentativo del loro fair value.
In applicazione dello IAS 12, par. 74, nell'esercizio 2016, e conseguentemente anche per l'esercizio 2015 al fine di una migliore comparabilità, sono state compensate le attività per imposte anticipate con le passività per imposte differite in quanto:
La voce è così composta (migliaia di Euro):
| Imposte anticipate e Passività Fiscali differite compensabili | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Imposte anticipate | 12.467 | 13.779 | -1.312 |
| Imposte differite | -5.580 | -6.164 | 584 |
| Totale Imposte anticipate nette | 6.887 | 7.615 | -728 |
Di seguito, sono esposti i valori dei crediti per imposte anticipate e differite compensabili e la loro movimentazione dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2016 (migliaia di Euro):
| Imposte anticipate | Imposte anticipate 31/12/2015 |
Utilizzi | Svalutazioni | Differenze Temporanee |
Altri movimenti |
Imposte anticipate 31/12/2016 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Avviamenti e imposta sostitutiva | 2.256 | -381 | 303 | 2.178 | ||
| Differenze temporanee | 3.812 | -659 | 1.382 | 4.535 | ||
| Altre imposte anticipate | 935 | 8 | -175 | 768 | ||
| Perdite Fiscali | 6.775 | -1.790 | 4.985 | |||
| a) Totale Imposte anticipate | 13.779 | -1.040 | -1.790 | 1.693 | -175 | 12.467 |
| Imposte differite | Imposte differite 31/12/2015 |
Utilizzi | Svalutazioni | Differenze Temporanee |
Altri movimenti |
Imposte differite 31/12/2016 |
| Rettifiche di consolidamento e adeguamento IFRS | 171 | -25 | 146 | |||
| Valutazione commesse completamento | 243 | -242 | 85 | 86 | ||
| Altre variazioni temporanee | 475 | -65 | 410 | |||
| Attività immateriali | 5.275 | -485 | 148 | 4.938 | ||
| b) Totale Imposte differite | 6.164 | -792 | 85 | 123 | 5.580 | |
| a-b) Totale Imposte anticipate Nette | 7.615 | -254 | -1.790 | 1.608 | -298 | 6.887 |
In particolare le attività per imposte anticipate, pari a Euro 12.467 migliaia (Euro 13.779 migliaia al 31 dicembre 2015), sono relative sia a differenze temporanee fra i valori contabili delle attività e passività del bilancio ed i corrispondenti valori fiscali riconosciuti sia alle perdite da consolidato fiscale nazionale degli esercizi precedenti al 2016 ritenute recuperabili in ragione dei piani aziendali identificati dal Consiglio di Amministrazione tramite l'approvazione dell'aggiornamento del Business Plan 2016 – 2020, la cui realizzabilità è soggetta al rischio intrinseco di mancata attuazione insito nelle previsioni ivi contenute.
Con riferimento alla recuperabilità delle imposte anticipate già stanziate dal Gruppo al 31 dicembre 2015 per gli esercizi precedenti all'istituzione del consolidato fiscale e per alcune controllate estere, tenuto conto degli esiti dell'analisi effettuata, al 31 dicembre 2016 il Gruppo ha registrato una rettifica di valore delle imposte anticipate pari ad Euro 1.790 migliaia.
Inoltre, il Gruppo ha prudentemente valutato di non effettuare nessun stanziamento per imposte anticipate su perdite fiscali dell'esercizio.
In considerazione di ciò, al 31 dicembre 2016 il Gruppo dispone di perdite fiscali illimitatamente riportabili superiori a 30 milioni di Euro sulle quali non sono iscritte imposte anticipate.
Al 31 dicembre 2016 le passività fiscali differite compensabili sono pari a Euro 5.580 migliaia (Euro 6.164 migliaia al 31 dicembre 2015), con un decremento pari a Euro 584 migliaia e sono principalmente correlate alle differenze temporanee tra i valori contabili di alcune attività materiali ed immateriali ed i valori riconosciuti ai fini fiscali.
I crediti verso clienti (inclusi i crediti commerciali verso parti correlate), esposti al netto del relativo fondo svalutazione, sono così suddivisi, con riferimento alle aree geografiche (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Crediti commerciali per area geografica | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Italia | 10.244 | 10.139 | 105 |
| Europa (esclusa Italia) | 10.620 | 8.121 | 2.499 |
| America | 12.326 | 10.280 | 2.046 |
| Asia e Resto del Mondo | 11.196 | 11.182 | 14 |
| Fondo svalutazione crediti | -6.835 | -5.958 | -877 |
| Totale | 37.551 | 33.764 | 3.787 |
I crediti verso clienti al 31 dicembre 2016 ammontano a Euro 37.551 migliaia, al netto del Fondo svalutazione crediti pari ad Euro 6.835 migliaia, rispetto a Euro 33.764 migliaia al 31 dicembre 2015, valore al netto di un fondo svalutazione crediti di Euro 5.958 migliaia.
Il Gruppo ha effettuato operazioni di cessione di crediti commerciali tramite factoring pro-soluto ed al 31 dicembre 2016 l'ammontare delle cessioni con accredito maturity, per le quali è stata effettuata la derecognition dei relativi crediti, diminuisce in modo significativo passando da Euro 35.542 migliaia al 31 dicembre 2015 ad Euro 22.196 migliaia al 31 dicembre 2016 in relazione anche alla diminuzione delle vendite.
Si precisa che non vi sono crediti commerciali non correnti, né crediti assistiti da garanzie reali.
I crediti verso parti correlate ammontano ad Euro 1.998 migliaia rispetto ad Euro 2.424 migliaia al 31 dicembre 2015 e si riferiscono alle forniture di beni alla Joint venture Krishna Renzo India Private Ltd Held, alla Joint Venture EFI Avtosanoat Landi Renzo LLC ed alla società pakistana AutoFuels. Tutte le transazioni sono svolte a normali condizioni di mercato. Per i rapporti con parti correlate si rimanda al paragrafo n. 42.
Il fondo svalutazione crediti, calcolato utilizzando criteri analitici sulla base dei dati disponibili, si è così movimentato:
| (Migliaia Euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Fondo svalutazione crediti | 31/12/2015 | Accantonamento | Utilizzi Movimenti |
Altri | 31/12/2016 |
| Fondo svalutazione crediti | 5.958 | 1.809 | -1.019 | 87 | 6.835 |
Gli accantonamenti dell'esercizio, necessari per adeguare il valore contabile dei crediti al loro presumibile valore di realizzo, sono pari ad Euro 1.809 migliaia (rispetto a Euro 701 migliaia dell'esercizio 2015). Gli utilizzi avvenuti nell'esercizio sono, invece, stati pari a Euro 1.019 migliaia, rispetto a Euro 608 migliaia dell'esercizio precedente.
In accordo con quanto richiesto dal Principio Contabile IFRS 7, nella tabella seguente si fornisce l'informazione relativa al rischio massimo di credito suddiviso per classi di scaduto, al lordo del Fondo Svalutazione Crediti:
(Migliaia di Euro)
| Scaduti | ||||
|---|---|---|---|---|
| Non scaduti | 0-30 gg | 30-60 gg | 60 e oltre | Fondo Svalutazione |
| 33.240 | 3.025 | 1.057 | 7.064 | -6.835 |
| 26.294 | 2.974 | 1.160 | 9.294 | -5.958 |
Si ritiene che il valore contabile della voce Crediti verso clienti approssimi il fair value degli stessi.
La voce è così composta (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Rimanenze | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Materie prime e componenti | 37.136 | 39.962 | -2.826 |
| Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati | 8.009 | 8.011 | -2 |
| Prodotti finiti | 12.959 | 14.917 | -1.958 |
| (Fondo svalutazione magazzino) | -8.232 | -5.362 | -2.870 |
| Totale | 49.872 | 57.528 | -7.656 |
Le rimanenze finali al 31 dicembre 2016 ammontano complessivamente a Euro 49.872 migliaia, al netto del fondo svalutazione magazzino pari ad Euro 8.232 migliaia e registrano un decremento pari ad Euro 7.656 migliaia rispetto al 31 dicembre 2015 quando le stesse ammontavano ad Euro 57.528 migliaia, per i benefici derivanti da un piano operativo di riduzione delle scorte implementato nel corso dell'esercizio oltre che ad un incremento del fondo svalutazione di Euro 2.870 migliaia.
Il Gruppo ha stimato l'entità di un fondo svalutazione di magazzino, di cui si fornisce di seguito il dettaglio, per tener conto dei rischi di obsolescenza tecnica delle rimanenze ed allineare il valore contabile al loro presumibile valore di realizzo.
| (Migliaia di Euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Fondo svalutazione magazzino | 31/12/2015 | Accantonamento | Utilizzi | Altri Movimenti |
31/12/2016 |
| Fondo svalut. Magazzino (mat. Prime) | 3.618 | 2.624 | -38 | -32 | 6.172 |
| Fondo svalut. Magazzino (prod. In corso di lavorazione) |
684 | 5 | 2 | 691 | |
| Fondo svalut. Magazzino (prod. Finiti) | 1.060 | 342 | -16 | -17 | 1.369 |
| Fondo svalut. Magazzino – totale | 5.362 | 2.971 | -54 | -47 | 8.232 |
Gli accantonamenti, pari ad Euro 2.971 migliaia, sono stati appostati a fronte di referenze di magazzino a lenta movimentazione; un ulteriore accantonamento di natura non ricorrente pari ad Euro 1.000 migliaia è stato appostato in correlazione a difettosità di alcuni componenti utilizzati per specifiche forniture Automotive su motorizzazioni non più in produzione. L'utilizzo, pari ad Euro 54 migliaia, è avvenuto a fronte di alcune dismissioni di componenti meccanici obsoleti per importi non significativi.
La voce si riferisce alle commesse di compressori della SAFE S.p.A. in corso al 31 dicembre 2016, valutate con il metodo del cost to cost per un importo complessivo di Euro 1.281 migliaia, in diminuzione di Euro 1.623 migliaia rispetto al precedente esercizio.
La composizione della voce è la seguente (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Altri crediti e attività correnti | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Crediti tributari | 6.229 | 10.881 | -4.652 |
| Crediti verso altri | 2.525 | 3.125 | -600 |
| Ratei e risconti | 1.328 | 2.341 | -1.013 |
| Totale | 10.082 | 16.347 | -6.265 |
Si ritiene che il valore contabile attribuito alla voce "Altri crediti e Attività correnti" approssimi il fair value della stessa.
I crediti tributari sono rappresentati prevalentemente dai crediti nei confronti dell'Erario per IVA per Euro 4.376 migliaia, di cui Euro 569 migliaia richiesti a rimborso. Per la rimanente parte si tratta di crediti per imposte sul reddito dovuti ad un'eccedenza di acconti versati durante gli esercizi precedenti dalle società italiane del Gruppo nonché, in via residuale, di altri crediti tributari specifici di società estere del Gruppo; la voce include altresì il credito per rimborso IRES relativo alla deduzione Irap ex D.Lgs 201/2011 appostato per un importo complessivo pari ad Euro 380 migliaia.
Al 31 dicembre 2016 si riferiscono ad anticipi concessi a fornitori, crediti verso enti previdenziali, note di credito da ricevere ed altri crediti.
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Crediti verso Altri | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Anticipi a fornitori | 945 | 947 | -2 |
| Crediti verso enti previdenziali | 226 | 769 | -543 |
| Note di credito da ricevere | 759 | 893 | -134 |
| Altri crediti | 595 | 516 | 80 |
| Totale | 2.525 | 3.125 | -600 |
Tale voce include principalmente risconti attivi per premi assicurativi, locazioni, omologazioni, contributi associativi, e per canoni di manutenzione hardware e software.
Il decremento di Euro 1.013 migliaia è da ascrivere in misura prevalente ai costi per servizi commerciali sostenuti in via anticipata verso una casa auto per le forniture di sistemi a gas Euro 6.
Tale voce, composta da saldi attivi dei conti correnti bancari e di cassa sia in Euro che in valuta estera, è così costituita (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Depositi bancari e postali | 16.406 | 38.222 | -21.816 |
| Cassa | 78 | 42 | 36 |
| Totale | 16.484 | 38.264 | -21.780 |
Le disponibilità liquide al 31 dicembre 2016 ammontano ad Euro 16.484 migliaia (Euro 38.264 migliaia al 31 dicembre 2015).
Per l'analisi relativa alla generazione e all'assorbimento della liquidità nel corso dell'esercizio si rinvia al rendiconto finanziario consolidato.
Si ritiene che il valore contabile attribuito alla voce "Disponibilità liquide e Mezzi equivalenti", non soggetti ad un rischio di variazione di valore significativo, sia allineato al fair value della stessa alla data del bilancio.
Il rischio di credito correlato alle Disponibilità liquide e Mezzi equivalenti è peraltro considerato limitato poiché si tratta di depositi frazionati su primarie istituzioni bancarie nazionali ed internazionali.
La tabella che segue mostra la composizione delle voci del patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2016 (in migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Patrimonio netto | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Capitale sociale | 11.250 | 11.250 | 0 |
| Altre riserve | 59.400 | 95.428 | -36.028 |
| Utile (perdita) del periodo | -25.245 | -35.288 | 10.043 |
| Totale Patrimonio netto del Gruppo | 45.405 | 71.390 | -25.985 |
| Capitale e Riserve di terzi | 436 | 724 | -288 |
| Utile (perdita) di terzi | -759 | -299 | -460 |
| Totale Patrimonio netto di Terzi | -323 | 425 | -748 |
| Totale Patrimonio netto consolidato | 45.082 | 71.815 | -26.733 |
Il capitale sociale esposto nel bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016 rappresenta il capitale sociale interamente sottoscritto e versato dalla società Landi Renzo S.p.A., che risulta pari a nominali Euro 11.250 migliaia ed è suddiviso in n. 112.500.000 azioni, con valore nominale unitario pari ad Euro 0,10.
Il patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2016 presenta una variazione negativa per Euro 26.733 migliaia rispetto al 31 dicembre 2015, in conseguenza prevalentemente della perdita di periodo: Le altre riserve sono così costituite:
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Altre Riserve | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Riserva Legale | 2.250 | 2.250 | 0 |
| Riserva straordinaria e Altre | 10.552 | 46.580 | -36.028 |
| Riserva da sovrapprezzo emissione azioni | 46.598 | 46.598 | 0 |
| Totale Altre Riserve del Gruppo | 59.400 | 95.428 | -36.028 |
Il saldo della riserva legale al 31 dicembre 2016 ammonta ad Euro 2.250 migliaia ed è invariato in quanto ha già raggiunto il quinto del capitale sociale. La riserva straordinaria e le altre riserve si riferiscono agli utili conseguiti dal Gruppo nei precedenti esercizi e sono diminuite di Euro 36.028 migliaia prevalentemente a causa della perdita del precedente esercizio.
La riserva da sovrapprezzo emissione azioni si è originata a seguito dell'operazione di quotazione sul mercato azionario per un importo pari ad Euro 46.598 migliaia, al netto degli oneri relativi.
Il patrimonio netto di terzi rappresenta la quota di patrimonio netto e del risultato di esercizio delle società non interamente possedute dal Gruppo per la quota di pertinenza di terzi.
Tale voce è così composta (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Debiti verso le banche non correnti | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Mutui e Finanziamenti | 18.687 | 11.935 | 6.752 |
La voce comprende la quota a medio/lungo termine dei debiti verso le banche a titolo di mutui chirografari e finanziamenti. Al 31 dicembre 2016 è pari ad Euro 18.687 migliaia rispetto ad Euro 11.935 migliaia al 31 dicembre 2015.
La struttura del debito è unicamente a tasso variabile indicizzato all'Euribor ed incrementato di uno spread allineato alle normali condizioni di mercato; la valuta di indebitamento è l'Euro, tranne per i finanziamenti erogati in dollari statunitensi dalla Bank of the West per un valore complessivo pari ad Euro 4 milioni di dollari. I finanziamenti non sono assistiti da garanzie reali e non sono presenti clausole diverse da quelle di rimborso anticipato generalmente previste dalla prassi commerciale.
Si precisa che gli importi a medio termine dei finanziamenti e del prestito obbligazionario "LANDI RENZO 6,10% 2015-2020" che prevedevano covenants finanziari erano esposti, al 31 dicembre 2015, tra le passività correnti, nel rispetto dei principi contabili di riferimento, in virtù dei disallineamenti verificatisi rispetto ai parametri fissati. In considerazione del rilascio alle società del Gruppo di apposite lettere di waiver nonché a seguito della delibera dell'Assemblea degli Obbligazionisti tenutasi in data 7 marzo 2016, che ha approvato la modifica del regolamento del prestito posticipando al 31 dicembre 2016 la rilevazione dei parametri, tali importi sono stati riclassificati secondo le scadenze previste contrattualmente.
Si fa presente inoltre che alla data del 31 dicembre 2016 tutti gli Istituti bancari hanno rilasciato specifiche waivers in relazione alla rilevazione dei parametri finanziari e al mancato pagamento delle rate di capitale dei mutui in scadenza nel mese di novembre e dicembre 2016 mentre l'Assemblea degli Obbligazionisti del 30 dicembre 2016 ha modificato il regolamento del Prestito e rilasciato a sua volta waivers in riferimento al mancato pagamento della rata prevista al 31 dicembre 2016 nonché alla rilevazione dei parametri finanziari.
Di seguito viene riportato il Piano di rimborso annuale dei mutui a medio lungo termine quale risultante dai saldi al 31 dicembre 2016 e la proposta di riscadenziamento prevista dall'Accordo di Ottimizzazione della Struttura Finanziaria di cui si è data cronaca nel paragrafo "Continuità aziendale".
| Scadenze | Rate annuali di rimborso mutui ante accordo | Rate annuali di rimborso mutui post accordo |
|---|---|---|
| 2017 | 14.539 | 336 |
| Totale corrente | 14.539 | 336 |
| 2018 | 12.075 | 6.175 |
| 2019 | 4.617 | 3.567 |
| 2020 | 1.994 | 4.760 |
| 2021 | 0 | 7.140 |
| 2022 | 0 | 11.247 |
| Totale non corrente | 18.686 | 32.889 |
| Totale | 33.225 | 33.225 |
La Società non ha in essere strumenti finanziari derivati a copertura dei finanziamenti.
Si segnala che, così come indicato al punto 2.h) della Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, alcuni contratti di finanziamento possono essere chiesti a rimborso anticipatamente qualora si verificasse il change of control della Società.
Si ritiene che il valore contabile dei debiti non correnti verso banche sia allineato al loro fair value alla data di chiusura del bilancio.
Al 31 dicembre 2016, il Gruppo aveva le seguenti ulteriori linee di credito a breve termine disponibili e non utilizzate:
| (Migliaia di Euro) | |
|---|---|
| Linee di credito | 2016 |
| Fido di cassa | 4.252 |
| Fido ad utilizzo promiscuo | 33.308 |
| Totale | 37.560 |
Tale voce è così composta (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Altre passività finanziarie non correnti | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Debiti verso altri finanziatori | 1.048 | 1.468 | -420 |
| Prestito obbligaz. MT Landi Renzo 6,10% 2015-2020 | 21.764 | 21.764 | |
| Totale | 22.812 | 1.468 | 21.344 |
Al 31 dicembre 2016 le altre passività finanziarie non correnti ammontano ad Euro 22.812 migliaia (Euro 1.468 migliaia al 31 dicembre 2015) e sono costituite:
Il già citato Progetto di Ottimizzazione della Struttura Finanziaria ha riguardato anche la componente obbligazionaria dell'indebitamento finanziario della Società, con previsione di riscadenziamento delle rate di rimborso del Prestito, nonché di rimodulazione dei covenants finanziari.
L'Assemblea degli Obbligazionisti del 30 dicembre 2016 ha modificato il regolamento del Prestito e rilasciato a sua volta waivers in riferimento al mancato pagamento della rata prevista al 31 dicembre 2016 nonché alla rilevazione dei parametri finanziari.
In data 30 giugno 2016 la Capogruppo aveva regolarmente rimborsato la rata in scadenza per complessivi Euro 2.040 migliaia.
La tempistica di rimborso del Prestito, tramite ammortamento periodico, alla data del 31 dicembre 2016 viene riportata nella seguente tabella:
(Migliaia di Euro) 2017 2018 2019 2020 Importo rate rimborso Prestito obbligaz. Landi Renzo 9.860 6.800 6.800 8.500
Una nuova Assemblea degli Obbligazionisti convocata per il 30 marzo 2017, nell'ambito della finalizzazione dell'Accordo di Ottimizzazione della Struttura Finanziaria del Gruppo, sarà chiamata a deliberare in merito ad alcune modifiche al regolamento del Prestito con particolare riferimento alla rimodulazione dei covenants finanziari, al tasso cedolare e al piano di rimborso, come meglio descritto
nella Relazione Illustrativa del Consiglio di Amministrazione sulle proposte concernenti le materie poste all'ordine del giorno dell'Assemblea, pubblicata sul sito della Società alla partizione www.landirenzogroup.com, sezione Investors – Debito e Credit rating.
In particolare, come illustrato nella tabella di seguito riportata, il piano di rimborso proposto prevede, in coerenza con gli obiettivi di generazione di cassa previsti da Piano Industriale, rate di rimborso di importo crescente su base semestrale a partire dal 30 giugno 2018 fino al 31 dicembre 2022 con incremento della durata del prestito originariamente fissata al 15 maggio 2020, fino al 31 dicembre 2022.
| (Migliaia di Euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 2018 | 2019 | 2020 | 2021 | 2022 | |
| Importo rate rimborso Prestito obbligaz. Landi Renzo |
2.614 | 3.920 | 5.226 | 7.840 | 12.360 |
Si ritiene che il valore di carico delle altre passività finanziarie non correnti sia allineato al loro fair value alla data di chiusura del bilancio.
La composizione e la movimentazione e di tale voce è la seguente:
| (Migliaia di Euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Fondi per rischi ed oneri | 31/12/2015 | Accantonamento | Utilizzo | Altri movimenti | 31/12/2016 |
| Fondo garanzia prodotti | 3.406 | 372 | -421 | -1 | 3.356 |
| Fondo cause legali in corso | 281 | -25 | 21 | 277 | |
| Fondi trattamento di quiescenza | 80 | 8 | -35 | 0 | 53 |
| Altri fondi | 4.292 | 2.300 | -1.318 | 13 | 5.287 |
| Totale | 8.059 | 2.680 | -1.799 | 33 | 8.973 |
La voce denominata "Fondo per rischi Garanzie Prodotti" comprende la miglior stima dei costi connessi agli impegni che le società del Gruppo hanno assunto per effetto di disposizioni normative o contrattuali, relativamente agli oneri connessi alla garanzia dei propri prodotti per un certo periodo di tempo decorrente dalla loro vendita. Tale stima è stata determinata sia con riferimento ai dati storici del Gruppo che sulla base di specifici contenuti contrattuali.
Al 31 dicembre 2016 tale fondo è pari ad Euro 3.356 migliaia. L'accantonamento pari a Euro 372 migliaia è stato rilevato a Conto Economico alla voce "Accantonamenti, svalutazioni ed oneri diversi di gestione". L'utilizzo del fondo rischi per un importo pari a Euro 421 migliaia è dovuto principalmente alla copertura dei costi di garanzia correlati a forniture di componenti avvenute negli anni precedenti.
Il fondo cause legali in corso, riferito al probabile esborso per un contenzioso in essere con un prestatore di servizi in procedura fallimentare, è stato utilizzato per Euro 25 migliaia in riferimento alla copertura di una prima tranche di costi transattivi sostenuti nell'esercizio.
Il fondo trattamento di quiescenza relativo all'accantonamento maturato per l'indennità suppletiva di clientela, comprende gli accantonamenti dell'esercizio per Euro 8 migliaia dopo un utilizzo pari ad Euro 35 migliaia.
La voce "Altri fondi" comprende anche gli accantonamenti effettuati nell'esercizio per Euro 2.300 migliaia alla voce "Accantonamenti, svalutazioni e oneri diversi di gestione non ricorrenti" in quanto riconducibili ad operazioni, come meglio descritte nei commenti al Conto Economico alla nota n. 30, il cui accadimento ha carattere non ricorrente, in ottemperanza alla definizione Consob come da Comunicazione n. DEM/6064293 del 28-7-2006 e n. 0031948 del 10 marzo 2017.
Gli utilizzi degli altri fondi sono dovuti principalmente per Euro 910 migliaia alla copertura dei costi relativi alla procedura di mobilità del personale e per Euro 342 migliaia per far fronte a costi non ricorrenti precedentemente appostati a fondo.
Tale voce accoglie i fondi di trattamento fine rapporto appostati dalle società italiane in ottemperanza alla vigente normativa, nonché dalla società pakistana. La movimentazione complessiva dei piani a benefici definiti per i dipendenti è la seguente (in migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Piani a benefici definiti per i dipendenti | 31/12/2015 | Accantonamento | Utilizzo | Altri movimenti | 31/12/2016 |
| Trattamento di fine rapporto lavoro subordinato |
3.313 | 142 | -515 | 184 | 3.124 |
L'accantonamento di Euro 142 migliaia è relativo alla rivalutazione del TFR in essere a fine periodo mentre l'utilizzo per Euro 515 migliaia si riferisce agli importi liquidati ai dipendenti che hanno cessato la propria attività lavorativa. Gli altri movimenti accolgono prevalentemente l'adeguamento attuariale del Fondo. L'importo dell'attualizzazione dei piani a benefici per dipendenti secondo il principio IAS 19, pari ad Euro 127 migliaia è stato contabilizzato nella voce Altre Riserve ed espresso nelle altre componenti del Conto Economico Complessivo.
Le principali assunzioni economico-finanziarie utilizzate dall'attuario incaricato delle stime, metodologicamente invariate rispetto allo scorso esercizio risultano essere:
| Ipotesi attuariali utilizzate per le valutazioni | 31/12/2016 |
|---|---|
| Tavola Demografica | SIM E SIF 2015 |
| Tasso di attualizzazione (euro Swap) | Curva dei tassi Markit iBoxx € Corporate AA 10+ al 31/12/2016 |
| Probabilità richiesta anticipo | 1,4% - 4% |
| % attesa di dipendenti che si dimettono prima della pensione | 5,8% - 6,9% |
| % massima del TFR richiesto in anticipo | 70% |
| Tasso incremento annuale costo della vita | 1,5% |
Al 31 dicembre 2016 le passività fiscali differite che non presentano i requisiti della compensabilità ai fini dello IAS 12 par.74 sono pari a Euro 514 migliaia (Euro 527 migliaia al 31 dicembre 2015), con un decremento pari a Euro 13 migliaia e sono principalmente correlate alle differenze temporanee tra i valori contabili di alcune attività immateriali ed i valori riconosciuti ai fini fiscali.
Di seguito sono esposti i valori delle passività per imposte differite e la loro movimentazione dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2016 (in migliaia di Euro):
| Imposte differite | Imposte differite 31/12/2015 |
Utilizzi | Differenze Temporanee |
Altri movimenti |
Imposte differite 31/12/2016 |
|---|---|---|---|---|---|
| Attività immateriali | 526 | -35 | 15 | 506 | |
| Altre variazioni temporanee | 1 | 7 | 8 | ||
| Totale Imposte differite | 527 | -35 | 7 | 15 | 514 |
La composizione della voce al 31 dicembre 2016, pari complessivamente a Euro 40.662 migliaia, rispetto a Euro 50.797 migliaia dell'esercizio 2015, è costituita dalla quota corrente di mutui e finanziamenti in essere per Euro 14.539 migliaia nonché dall'utilizzo di linee di credito commerciali a breve termine per Euro 26.123 migliaia.
Si segnala che, come già descritto alla nota n.15, gli importi a medio termine dei finanziamenti che prevedevano covenants finanziari erano esposti, al 31 dicembre 2015, tra le passività correnti, nel rispetto dei principi contabili di riferimento, in virtù dei disallineamenti verificatisi rispetto ai parametri finanziari fissati. In considerazione del rilascio alla Società di apposite lettere di waiver, tali importi sono stati riclassificati secondo le scadenze previste contrattualmente.
Si segnala che i finanziamenti non sono assistiti da garanzie, sono a tasso variabile e non sono coperti da strumenti finanziari derivati.
Si fornisce di seguito il dettaglio della Posizione Finanziaria Netta della Società (migliaia di Euro):
| (migliaia di Euro) | ||
|---|---|---|
| 31/12/2016 | 31/12/2015 | |
| Disponibilità liquide | 16.484 | 38.264 |
| Debiti verso le banche e finanziamenti a breve | -40.662 | -50.797 |
| Obbligazioni emesse (valore netto) | -9.614 | -33.098 |
| Finanziamenti passivi a breve termine | -425 | -425 |
| Indebitamento finanziario netto a breve termine | -34.217 | -46.056 |
| Obbligazioni emesse (valore netto) | -21.764 | |
| Finanziamenti passivi a medio lungo termine | -19.735 | -13.403 |
| Indebitamento finanziario netto a medio lungo termine | -41.499 | -13.403 |
| Posizione finanziaria netta | -75.716 | -59.459 |
La Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2016 risulta negativa per Euro 75.716 migliaia rispetto ad una Posizione Finanziaria Netta negativa al 31 dicembre 2015 pari a Euro 59.459 migliaia.
Si segnala che la posizione finanziaria netta a breve termine include anche la quota corrente delle altre passività finanziarie.
Al 31 dicembre 2016 le altre passività finanziarie correnti ammontano ad Euro 10.039 migliaia (Euro 33.523 migliaia al 31 dicembre 2015) e sono principalmente costituite:
per Euro 9.614 migliaia alla quota a breve del prestito obbligazionario "LANDI RENZO 6,10% 2015- 2020";
per Euro 419 migliaia dalla quota a breve di un finanziamento agevolato erogato da Simest S.p.A. con la finalità di supportare un programma di ampliamento dell'attività commerciale negli Usa.
Si precisa, come descritto nelle note n.15 e 16, che l'importo a medio termine del Prestito obbligazionario "LANDI RENZO 6,10% 2015-2020" che prevedeva covenants finanziari era esposto, al 31 dicembre 2015, tra le altre passività finanziarie correnti, nel rispetto dei principi contabili di riferimento, in virtù dei disallineamenti verificatisi rispetto ai parametri fissati. In considerazione della delibera dell'Assemblea degli Obbligazionisti tenutasi in data 7 marzo 2016, che ha deliberato la modifica del Regolamento del prestito posticipando al 31 dicembre 2016 la rilevazione dei parametri, tale importo è stato riclassificato secondo le scadenze previste dal Regolamento aggiornato del Prestito. Per quanto riguarda l'ottenimento del waiver in riferimento alla rilevazione dei parametri finanziari al 31 dicembre 2016 si rimanda alla nota n. 16 "Altre Passività Finanziarie non correnti".
I debiti commerciali al 31 dicembre 2016 sono pari ad Euro 53.090 migliaia; gli stessi, al 31 dicembre 2015, erano pari ad Euro 58.351 migliaia evidenziando un decremento pari a Euro 5.261 migliaia.
I debiti commerciali (inclusi i debiti commerciali verso le parti correlate), con riferimento alle aree geografiche, sono così suddivisi (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Debiti commerciali per area geografica | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Italia | 40.466 | 45.268 | -4.802 |
| Europa (esclusa Italia) | 9.263 | 8.377 | 886 |
| America | 737 | 1.602 | -865 |
| Asia e Resto del Mondo | 2.624 | 3.104 | -480 |
| Totale | 53.090 | 58.351 | -5.261 |
I debiti commerciali verso parti correlate pari ad Euro 4.171 migliaia si riferiscono in prevalenza ai rapporti verso le società Gireimm S.r.l. e Gestimm S.r.l. per canoni di locazione immobiliare.
Tutte le relative transazioni sono svolte a normali condizioni di mercato. Per i rapporti con parti correlate si rimanda alla nota n. 42.
Si ritiene che il valore contabile dei debiti commerciali alla data del bilancio approssimi il loro fair value.
Al 31 dicembre 2016 i debiti tributari, costituiti dalla somma dei debiti verso le Autorità Fiscali dei singoli Stati in cui sono dislocate le società del Gruppo, ammontano ad Euro 2.604 migliaia, rispetto ad Euro 4.990 migliaia al 31 dicembre 2015.
Tale voce è così composta (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Altre passività correnti | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Debiti verso Istituti di previdenza e sic. Sociale | 2.136 | 2.101 | 35 |
| Altri debiti (debiti v/dipendenti, debiti v/altri) | 3.098 | 5.002 | -1.904 |
| Acconti | 1.198 | 1.483 | -285 |
| Ratei e risconti passivi | 218 | 299 | -81 |
| Totale | 6.650 | 8.885 | -2.235 |
La voce "Altri Debiti" comprende prevalentemente i debiti verso dipendenti per retribuzioni correnti e differite, nonché verso gli amministratori per emolumenti; il decremento è da riferirsi alla diminuzione dei debiti verso dipendenti in relazione alle buonuscite concordate con le rappresentanze sindacali nell'ambito del programma di mobilità volontaria esaurito nel corso del 2016.
La voce "Acconti" raccoglie prevalentemente gli anticipi erogati dai clienti a fronte di ordinativi su commesse ricevute dalla società SAFE e a fronte di forniture di impianti di conversione.
Tale voce è così composta (migliaia di Euro):
| Totale | 184.242 | 205.522 | -21.280 |
|---|---|---|---|
| Ricavi per servizi e altri | 6.920 | 5.202 | 1.718 |
| Ricavi relativi alla vendita di beni | 177.322 | 200.320 | -22.998 |
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| (Migliaia di Euro) |
Il Gruppo Landi Renzo, nell'esercizio 2016, ha conseguito ricavi per Euro 184.242 migliaia, con un decremento del 10,4% rispetto al precedente esercizio. Nella voce "Ricavi per servizi e altri" sono compresi i ricavi per prestazioni di servizi ed i ricavi per consulenze tecniche prestate a terzi dalle società del Gruppo.
Per una più completa illustrazione dell'andamento dei ricavi di vendita si rimanda al capitolo "Analisi dei ricavi" della Relazione sull'andamento della gestione.
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Altri ricavi e proventi | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Contributi | 96 | 30 | 66 |
| Altri proventi | 1.121 | 1.853 | -732 |
| Totale | 1.217 | 1.883 | -666 |
Gli altri ricavi e proventi ammontano ad Euro 1.217 migliaia rispetto a Euro 1.883 migliaia conseguiti al 31 dicembre 2015.
La voce contributi è relativa al credito d'imposta sulla ricerca e sviluppo.
Gli altri proventi si riferiscono, principalmente a sopravvenienze attive oltre che a plusvalenze realizzate dalla vendita di immobilizzazioni.
Tale voce è così composta (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Costo delle materie prime, materiali di consumo e merci e variazione rimanenze |
31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Materie prime e componenti | 78.108 | 83.606 | -5.498 |
| Prodotti finiti destinati alla vendita | 13.349 | 13.707 | -358 |
| Altri materiali ed attrezzature d'uso e consumo | 2.779 | 3.126 | -347 |
| Totale | 94.236 | 100.439 | -6.203 |
I costi complessivi per consumi delle materie prime, dei materiali di consumo e delle merci (compresa la variazione delle rimanenze) passano da Euro 100.439 migliaia al 31 dicembre 2015 ad Euro 93.236 migliaia al 31 dicembre 2016, in diminuzione di Euro 6.203 migliaia in connessione all'andamento dei ricavi.
La voce "Materie prime e componenti" comprende un accantonamento pari ad Euro 1.000 migliaia correlato a difettosità di alcuni componenti utilizzati per specifiche forniture Automotive su motorizzazioni non più in produzione.
Tale voce è così composta (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Costi per servizi e per godimento beni di terzi | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Servizi industriali e tecnici | 27.242 | 31.621 | -4.379 |
| Servizi commerciali | 5.750 | 7.858 | -2.108 |
| Servizi generali ed amministrativi | 10.804 | 11.855 | -1.051 |
| Costi per godimento beni di terzi | 5.460 | 5.853 | -393 |
| Costi per servizi e per godimento beni di terzi non ricorrenti | 2.345 | 1.296 | 1.049 |
| Totale | 51.601 | 58.483 | -6.882 |
I costi per servizi e per godimento di beni di terzi al 31 dicembre 2016 ammontano ad Euro 51.601 migliaia, rispetto ad Euro 58.843 migliaia al 31 dicembre 2015, con un decremento di Euro 6.882 migliaia. Il decremento dei costi per servizi industriali e tecnici è riconducibile principalmente alla diminuzione delle lavorazioni esterne e dell'installazioni di impianti a gas nonché alla riduzione dei costi per ovheread di produzione, mentre la diminuzione delle spese commerciali, generali e amministrative è attribuibile alla riduzione dei costi commerciali diretti unitamente al calo dei costi generali amministrativi.
La voce Costi per servizi e per godimento beni di terzi ricomprende infine, per la parte non ricorrente, i costi commerciali sostenuti a seguito di accordi con alcune case automobilistiche, che data la loro specificità non si ripetono frequentemente, nonché agli altri costi per servizi connessi all'attività di ottimizzazione della struttura finanziaria del Gruppo.
I costi del personale risultano essere così composti (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Costo del personale | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Salari e stipendi | 23.358 | 26.616 | -3.258 |
| Oneri sociali | 7.684 | 8.769 | -1.085 |
| Oneri per programmi a benefici definiti | 1.731 | 1.940 | -209 |
| Lavoro interinale e distaccato | 2.737 | 2.516 | 221 |
| Compensi agli amministratori | 854 | 955 | -101 |
| Costi e spese per il personale non ricorrenti | 0 | 3.058 | -3.058 |
| Totale | 36.364 | 43.854 | -7.490 |
Nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016, il costo del personale è stato pari ad Euro 36.364 migliaia, a fronte di un costo del personale pari ad Euro 43.854 migliaia sostenuto nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015.
La riduzione è ascrivibile sia ad un accordo di solidarietà aziendale, avviato a partire dal terzo trimestre dell'esercizio precedente sottoscritto dalla Capogruppo e dalla controllata AEB S.p.A. ed ancora in corso a fine esercizio, sia agli effetti di una procedura di mobilità ed incentivazione all'esodo attuata a partire dal mese di novembre 2015 e conclusasi in prossimità della fine del primo semestre 2016, i cui relativi costi sono già stati contabilizzati nel bilancio 2015.
Per quanto riguarda il dettaglio dei compensi agli amministratori, si rinvia alla Relazione sulla Remunerazione pubblicata ai sensi dell'art. 123-ter del Testo Unico della Finanza.
Si fornisce di seguito il numero medio e puntuale del personale in forza al Gruppo nel biennio oggetto di analisi suddiviso per qualifica:
| Medio | Puntuale | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Numero dei dipendenti | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Dirigenti e Impiegati | 498 | 572 | -74 | 484 | 543 | -59 |
| Operai | 299 | 321 | -22 | 297 | 303 | -6 |
| Totale | 797 | 893 | -96 | 781 | 846 | -65 |
La diminuzione del numero dei dipendenti a fine esercizio si è determinata a seguito di dimissioni, incentivi all'esodo nonché adesioni alla procedura di mobilità volontaria.
Tale voce è così composta (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Accantonamenti, svalutazioni ed oneri diversi di gestione | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Imposte e tasse varie | 255 | 340 | -85 |
| Altri oneri di gestione | 1.248 | 1.229 | 19 |
| Accantonamento garanzie prodotti | 372 | 844 | -472 |
| Perdite su crediti | 176 | 99 | 77 |
| Svalutazione crediti | 1.809 | 701 | 1.108 |
| Accantonamenti, svalutazioni ed oneri diversi di gestione non ricorrenti | 2.300 | 2.700 | -400 |
| Totale | 6.160 | 5.913 | 247 |
I costi contenuti all'interno di tale voce ammontano a Euro 6.160 migliaia al 31 dicembre 2016 rispetto ad Euro 5.913 migliaia al 31 dicembre 2015, con un incremento di Euro 247 migliaia.
La voce "Accantonamenti, svalutazioni e oneri diversi di gestione non ricorrenti", pari ad Euro 2.300 migliaia, è relativa ad accordi commerciali che, per la loro specificità e natura, non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività e per le quali appare probabile il futuro impiego di risorse, anche correlate ad attività materiali impiegate sul segmento Automotive, per adempiere alle relative obbligazioni.
Tale voce è così composta (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Ammortamenti e riduzioni di valore | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Riduzione di valore dell'avviamento ed altre immobilizzazioni immateriali | 305 | 10.178 | -9.873 |
| Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali | 7.191 | 6.966 | 225 |
| Ammortamento delle immobilizzazioni materiali | 8.522 | 8.463 | 59 |
| Riduzione di valore delle immobilizzazione materiali | 0 | 10 | -10 |
| Totale | 16.018 | 25.617 | -9.599 |
Gli ammortamenti e riduzioni di valore al 31 dicembre 2016 ammontano ad Euro 16.018 migliaia rispetto ad Euro 25.617 migliaia al 31 dicembre 2015.
Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali, per Euro 7.191 migliaia, si riferiscono in
prevalenza all'ammortamento delle spese di sviluppo e progettazione sostenute dal Gruppo, dei costi per l'acquisto e la registrazione di marchi, brevetti e licenze e programmi software (applicativi e gestionali) acquisiti nel tempo.
Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali, per Euro 8.522 migliaia, si riferiscono ad impianti e macchinari, comprese linee automatizzate, per la produzione, l'assemblaggio ed il test dei prodotti, ad attrezzature industriali e commerciali, a stampi di produzione, a strumenti di collaudo e controllo e ad elaboratori elettronici.
Le riduzioni di valore delle immobilizzazioni immateriali si riferiscono alla perdita di valore nelle partecipazioni nelle società SAFE Gas Pte. Ltd. con sede a Singapore per Euro 248 migliaia nonché nella società Landi Renzo Argentina S.r.l. per Euro 57 migliaia.
Tale voce, al 31 dicembre 2015, includeva la rettifica di valore dell'avviamento relativo alla CGU Lovato Gas S.p.A. per Euro 7.300 migliaia nonché all'avviamento in capo alla CGU Landi Renzo S.p.A. (ex MED) per Euro 2.548 migliaia.
Tale voce risulta così composta (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Proventi finanziari | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Interessi attivi su depositi bancari | 46 | 326 | -280 |
| Altri proventi | 71 | 86 | -15 |
| Totale | 117 | 412 | -295 |
I proventi finanziari comprendono, principalmente, interessi attivi bancari, interessi attivi su altre attività finanziarie nonché altri proventi aventi natura finanziaria; al 31 dicembre 2016 ammontano ad Euro 117 migliaia, rispetto ad Euro 412 migliaia al 31 dicembre 2015.
Tale voce risulta così composta (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Oneri finanziari | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Interessi su debiti v/ banche e altri finanziatori | 4.035 | 3.939 | 96 |
| Commissioni e spese bancarie | 1.113 | 1.018 | 95 |
| Altri oneri di gestione | 13 | 9 | 4 |
| Totale | 5.161 | 4.966 | 195 |
Gli oneri finanziari comprendono, essenzialmente, interessi passivi bancari, interessi su obbligazioni, interessi su cessioni di crediti pro soluto, oneri attuariali derivanti dall'attualizzazione del TFR e spese bancarie
Gli oneri finanziari al 31 dicembre 2016 ammontano ad Euro 5.161 migliaia rispetto ad Euro 4.966 migliaia al 31 dicembre 2015, con un incremento di Euro 195 migliaia derivante dai interessi passivi sul prestito obbligazionario emesso dalla Capogruppo nel mese di maggio 2015, parzialmente compensato dai minori interessi passivi registrati per mutui e finanziamenti bancari.
Tale voce risulta così composta (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Utili e perdite su cambi | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Differenze cambio positive realizzate | 1.468 | 1.854 | -386 |
| Differenze cambio positive da valutazione | 1.105 | 2.154 | -1.049 |
| Differenze cambio negative realizzate | -819 | -2.120 | 1.301 |
| Differenze cambio negative da valutazione | -850 | -2.818 | 1.968 |
| Totale | 904 | -930 | 1.834 |
Il Gruppo realizza i propri ricavi prevalentemente in Euro.
L'impatto delle differenze di cambio sull'esercizio è stato positivo e pari ad Euro 904 migliaia, a fronte di perdite su cambi negative pari ad Euro 930 migliaia nell'esercizio 2015.
La variazione è riconducibile principalmente alla svalutazione dell'Euro nei confronti di altre valute, ed in particolar modo del Real brasiliano e si origina, in prevalenza, dal pagamento di debiti della società controllata brasiliana verso le società italiane del Gruppo.
Al 31 dicembre 2016 il Gruppo non ha in essere strumenti finanziari a copertura della variabilità dei cambi.
In accordo con quanto richiesto dal Principio Contabile IFRS 7, si fornisce di seguito il dettaglio dei proventi ed oneri finanziari imputati al Conto Economico per singola categoria di strumenti finanziari:
| 31/12/2016 | 31/12/2015 | |
|---|---|---|
| In migliaia di Euro | Valore contabile | Valore contabile |
| Interessi attivi su disponibilità liquide | 46 | 326 |
| Interessi passivi da passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | -4.035 | -3.939 |
| Utili (Perdite) nette su cambi | 904 | -930 |
| Totale | -3.085 | -4.543 |
Tale voce, pari ad Euro 66 migliaia, rappresenta la perdita derivante dalla valutazione, con il metodo del patrimonio netto, della quota di interessenza del Gruppo nella joint venture Krishna Landi Renzo India Private Ltd Held.
L'aliquota teorica utilizzata per il calcolo delle imposte sul reddito delle società italiane è il 27,9% del reddito imponibile dell'anno. Le imposte delle società estere sono calcolate secondo le aliquote vigenti nei rispettivi paesi.
Di seguito si fornisce la composizione delle imposte sul reddito (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Imposte | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Imposte correnti | 1.770 | -3.551 | 5.321 |
| Imposte differite (anticipate) | 1.108 | 6.465 | -5.357 |
| Totale | 2.878 | 2.914 | -36 |
Le imposte al 31 dicembre 2016 ammontano complessivamente ad Euro 2.878 migliaia, rispetto ad imposte pari ad Euro 2.914 migliaia al 31 dicembre 2015, con un decremento di Euro 36 migliaia.
Si segnala, come già evidenziato alla nota 8 "imposte anticipate", che il Gruppo ha prudentemente valutato di non effettuare alcun stanziamento per imposte anticipate su perdite fiscali dell'esercizio. La seguente tabella mostra il dettaglio delle imposte correnti:
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Imposte correnti | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| IRES | 1.060 | -4.001 | 5.061 |
| IRAP | 245 | 174 | 71 |
| Imposte correnti delle società estere | 465 | 276 | 189 |
| Totale | 1.770 | -3.551 | 5.321 |
I proventi per imposte correnti rilevati nell'anno in corso si determinano anche per la contabilizzazione del beneficio fiscale IRES sulle perdite dell'esercizio.
Si precisa che dall'esercizio 2014 le società italiane aderiscono al regime del Consolidato Fiscale Nazionale con consolidamento in carico alla Capogruppo.
Le imposte differite ammontano complessivamente ad Euro 1.108 migliaia e sono relative alla fiscalità differita sulle differenze temporanee.
L'utile/(perdita) per azione "base" è stato calcolato rapportando l'utile/(perdita) netto del Gruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione nel periodo (n. 112.500.000). La perdita per azione "base", che corrisponde alla perdita per azione "diluita", non essendovi obbligazioni convertibili, è pari a Euro - 0,2244 al 31 dicembre 2016 rispetto ad una perdita per azione di Euro - 0,3137 al 31 dicembre 2015.
Di seguito sono esposti il risultato ed il numero delle azioni ordinarie utilizzati ai fini del calcolo dell'utile per azione base, determinati secondo la metodologia prevista dallo IAS 33.
| Utile/(perdita) consolidato per azione | 31/12/2016 | 31/12/2015 |
|---|---|---|
| Utile/(perdita) consolidato del periodo attribuibile alla soci della controllante (Euro/migliaia) |
-25.245 | -35.288 |
| Numero medio di azioni in circolazione | 112.500.000 | 112.500.000 |
| Utile/(perdita) per azione base dell'esercizio | -0,2244 | -0,3137 |
Come richiesto dallo IFRS 7 – Strumenti finanziari, nella tabella allegata si riporta il confronto fra il valore contabile ed il fair value di tutte le attività e passività finanziarie, suddivise sulla base delle categorie individuate dal suddetto principio contabile.
| (Migliaia di Euro) | 31/12/2016 | 31/12/2015 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Valore contabile | Fair value |
Valore contabile | Fair value |
||
| Crediti e altre attività correnti | 46.305 | 46.305 | 47.770 | 47.770 | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 16.484 | 16.484 | 38.264 | 38.264 | |
| Debiti commerciali | 59.522 | 59.522 | 66.937 | 66.937 | |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - quota non corrente | 18.687 | 18.687 | 11.935 | 11.935 | |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - quota corrente | 50.701 | 50.701 | 84.320 | 84.320 |
Si precisa che il valore contabile dei debiti verso banche correnti e dei mutui e finanziamenti passivi approssima il fair value degli stessi al 31 dicembre 2016, poiché tali classi di strumenti finanziari risultano indicizzate al tasso di mercato Euribor.
Si segnala che al 31 dicembre 2016 sono unicamente in essere impegni per affitti passivi. Si forniscono di seguito i relativi dettagli in migliaia di Euro tenuto conto della durata contrattuale:
| Impegni per affitti | entro 12 mesi | da 1 a 5 anni |
|---|---|---|
| Anno 2016 | 4.499 | 11.499 |
Il Gruppo ha sostenuto nell'esercizio costi per leasing operativi, riferiti prevalentemente alle società italiane per contratti di locazione immobiliare, anche con parti correlate già indicate al successivo punto 42, per complessivi Euro 4.278 migliaia.
A fronte di tali contratti non sono state fornite fideiussioni né esiste alcun tipo di restrizione collegata a tali leasing operativi. Alla data di chiusura dell'esercizio i pagamenti minimi futuri per leasing operativi da pagare sono pari ad Euro 4.499 migliaia entro l'esercizio e ad Euro 11.499 migliaia tra uno e cinque anni.
Al 31 dicembre 2016 il Gruppo ha in essere cause di natura attiva e passiva di ammontare non significativo.
Gli amministratori della Capogruppo, tenuto conto dallo status della causa in corso e supportati dal parere dei propri consulenti legali, a fronte di un contenzioso con la procedura fallimentare di un prestatore di servizi, hanno ritenuto necessario mantenere la previsione in bilancio di un fondo rischi pari ad Euro 175 migliaia.
Alcune società italiane hanno in essere contenziosi con l'Amministrazione Finanziaria per i quali prudentemente sono stati accantonati fondi a copertura della relativa passività potenziale.
Le operazioni con parti correlate sotto elencate includono:
Il Gruppo Landi Renzo intrattiene rapporti con parti correlate a condizioni di mercato ritenute normali nei rispettivi mercati di riferimento, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati. La seguente tabella riepiloga i rapporti con le parti correlate (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Incidenza delle Operazioni con Parti Correlate | Totale voce | Valore assoluto parti correlate |
% | Parte correlata |
| a) incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci dello stato patrimoniale | ||||
| Crediti verso clienti | 37.551 | 1.998 | 5,3% | Autofuels, Krishna Landi Renzo, EFI Avtosanoat |
| Debiti verso fornitori | -53.090 | -4.171 | 7,9% | Gireimm, Gestimm, Krishna Landi Renzo |
| b) incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci del Conto Economico | ||||
| Costo per servizi e godimento beni di terzi | -51.601 | -3.226 | 6,3% | Gireimm, Gestimm, Reggio Properties LLC, Krishna Landi Renzo ,EFI Avtosanoat |
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 184.242 | 391 | 0,2% | Krishna Landi Renzo, EFI Avtosanoat |
I crediti verso clienti – parti correlate ammontano ad Euro 1.998 migliaia e riguardano i crediti verso la Società pakistana AutoFuels (Società detenuta al 100% da un socio di minoranza della società controllata LR Pak e operante nel mercato pakistano sul canale After Market) per Euro 400 migliaia, i crediti verso le Joint Ventures Krishna Landi Renzo India Private Ltd Held per Euro 872 migliaia e verso EFI Avtosanoat-Landi Renzo LLC per Euro 726 migliaia.
I debiti commerciali verso parti correlate, pari a Euro 4.171 migliaia, si riferiscono soprattutto a debiti per locazioni nei confronti della Gireimm S.r.l. e della società Gestimm S.r.l.
I ricavi verso parti correlate, pari ad Euro 391 migliaia, si riferiscono a ricavi verso le Joint Ventures Krishna Landi Renzo India Private Ltd Held per Euro 119 migliaia e verso EFI Avtosanoat-Landi Renzo LLC per Euro 272 migliaia.
I costi per servizi e per godimento beni di terzi relativi alle parti correlate ammontano ad Euro 3.226 migliaia e si riferiscono al canone di locazione dell'immobile industriale in Cavriago, sede della Capogruppo, ed alla quota relativa al Nuovo Centro Tecnico, corrisposto alla Gireimm S.r.l. ; al canone di locazione dell'immobile industriale in Cavriago, sede della controllata AEB S.p.A., corrisposto alla Gestimm S.r.l.; al canone di locazione dell'immobile industriale in San Giovanni in Persiceto (BO) corrisposto dalla Safe S.p.a. alla Gireimm S.r.l.; al canone di locazione dell'immobile guesthouse corrisposto da Landi Renzo USA Co. a Reggio Properties LLC oltre ad alcuni costi per servizi di omologazione pagati alla Krishna Landi Renzo India Private Ltd Held.
Ai sensi della comunicazione CONSOB n. 6064293 del 28 luglio 2006, con riguardo ad eventi o operazioni significative non ricorrenti avvenute nel corso dell'esercizio 2016, si segnala l'esistenza di operazioni non ricorrenti indicate alle note 27, 28 e 30 del prospetto di Conto Economico Consolidato, relative da una parte all'attivazione di un progetto di ottimizzazione della struttura finanziaria del Gruppo e dall'altra alla risoluzione di accordi con alcune case automobilistiche.
Anche alla luce della comunicazione CONSOB n. 0031948 del 10 marzo 2017 le suddette operazioni sono ritenute dal management non ricorrenti stante la loro specificità e l'infrequenza del loro accadimento nel normale svolgimento dell'attività.
Ai sensi della comunicazione CONSOB n. 6064293 del 28 luglio 2006, si segnala che nel corso dell'esercizio non sono avvenute operazioni atipiche e/o inusuali rispetto alla normale gestione dell'impresa, che possano dare luogo a dubbi in ordine alla correttezza e completezza dell'informazione in bilancio, al conflitto d'interesse, alla salvaguardia del patrimonio aziendale, alla tutela degli azionisti di minoranza.
Si rimanda all'analisi svolta sulla Relazione sulla Gestione ed al paragrafo "Continuità Aziendale".
In ottemperanza a quanto espressamente previsto dal Regolamento Emittenti Consob – art.149 duodecies – si evidenziano i corrispettivi di competenza, contabilizzati nel Conto Economico 2016 del Gruppo, per servizi prestati dalla società di revisione e da entità appartenenti alla sua rete, alle società appartenenti al Gruppo Landi Renzo.
| (Migliaia di Euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Tipologia di Servizi Soggetto che ha erogato il servizio |
Destinatario | Compensi 2016 | ||
| Revisione contabile | PricewaterhouseCoopers S.p.A. | Società Capogruppo |
52 | |
| Altri servizi | PricewaterhouseCoopers S.p.A. e Rete PWC | Società Capogruppo |
10 |
Si da atto inoltre dei corrispettivi di competenza dell'esercizio 2016 per servizi prestati dalla precedente società di revisione KPMG S.p.A. in relazione alla revisione contabile del bilancio chiuso al 31 dicembre 2015 nonché per servizi erogati da entità appartenenti alla sua rete come segue:
Prospetto di Conto Economico consolidato al 31/12/2016 redatto in applicazione delle disposizioni di cui alla delibera Consob 15519 del 27/06/2006 e della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28/07/2006 (in migliaia di euro).
| (Migliaia di Euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO | Note | 31/12/2016 | di cui con parti correlate |
Peso % |
31/12/201 5 |
di cui con parti correlate |
Peso % |
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 25 | 184.242 | 391 | 0,2% | 205.522 | 161 | 0,1% |
| Altri ricavi e proventi | 26 | 1.217 | 1.883 | ||||
| Costo delle materie prime, materiali di consumo e merci e variazione rimanenze |
27 | -94.236 | -100.439 | ||||
| di cui non ricorrenti | -1.000 | ||||||
| Costi per servizi e per godimento beni di terzi | 28 | -51.601 | -3.226 | 6,3% | -58.483 | -3.107 | 5,3% |
| di cui non ricorrenti | 28 | -2.345 | -1.296 | ||||
| Costo del personale | 29 | -36.364 | -43.854 | ||||
| di cui non ricorrenti | 29 | - | -3.058 | ||||
| Accantonamenti, svalutazioni di crediti ed oneri diversi di gestione | 30 | -6.160 | -5.913 | ||||
| di cui non ricorrenti | 30 | -2.300 | -2.700 | ||||
| Margine operativo lordo | -2.902 | -1.284 | |||||
| Ammortamenti e riduzioni di valore | 31 | -16.018 | -25.617 | ||||
| di cui non ricorrenti | 31 | - | -10.178 | ||||
| Margine operativo netto | -18.920 | -26.901 | |||||
| Proventi finanziari | 32 | 117 | 412 | ||||
| Oneri finanziari | 33 | -5.161 | -4.966 | ||||
| Utili (perdite) su cambi | 34 | 904 | -930 | ||||
| Utile (perdita) da partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto |
35 | -66 | -288 | ||||
| Utile (Perdita) prima delle imposte | -23.126 | -32.673 | |||||
| Imposte correnti e differite | 36 | -2.878 | -2.914 | ||||
| Utile (perdita) netto del Gruppo e dei terzi, di cui: | -26.004 | -35.587 | |||||
| Interessi di terzi | -759 | -299 | |||||
| Utile (perdita) netto del Gruppo | -25.245 | -35.288 | |||||
| Utile (Perdita) base per azione (calcolato su 112.500.000 azioni) | 37 | -0,2244 | -0,3137 | ||||
| Utile (Perdita) diluito per azione | -0,2244 | -0,3137 | |||||
Prospetto della situazione Patrimoniale – Fianziaria consolidata al 31/12/2016 redatto in applicazione delle disposizioni di cui alla delibera Consob 15519 del 27/06/2006 e della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28/07/2006 (in migliaia di euro).
| (Migliaia di Euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVITA' | Note | 31/12/2016 | di cui con parti correlate |
Peso % | 31/12/2015 | di cui con parti correlate |
Peso % |
| Attività non correnti | |||||||
| Terreni, immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature | 2 | 30.500 | 35.364 | ||||
| Costi di sviluppo | 3 | 8.420 | 8.404 | ||||
| Avviamento | 4 | 30.094 | 30.094 | ||||
| Altre attività immateriali a vita definita | 5 | 20.359 | 22.696 | ||||
| Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto | 6 | 43 | 109 | ||||
| Altre attività finanziarie non correnti | 7 | 664 | 574 | ||||
| Imposte anticipate | 8 | 6.887 | 7.615 | ||||
| Totale attività non correnti | 96.967 | 104.856 | |||||
| Attività correnti | |||||||
| Crediti verso clienti | 9 | 37.551 | 1.998 | 5,3% | 33.764 | 2.424 | 7,2% |
| Rimanenze | 10 | 49.872 | 57.528 | ||||
| Lavori in corso su ordinazione | 11 | 1.281 | 2.904 | ||||
| Altri crediti e attività correnti | 12 | 10.082 | 16.347 | ||||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 13 | 16.484 | 38.264 | ||||
| Totale attività correnti | 115.270 | 148.807 | |||||
| TOTALE ATTIVITA' | 212.237 | 253.663 | |||||
| (Migliaia di Euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' | Note | 31/12/2016 | di cui con parti correlate |
Peso % | 31/12/2015 | di cui con parti correlate |
Peso % |
| Patrimonio netto | |||||||
| Capitale sociale | 14 | 11.250 | 11.250 | ||||
| Altre riserve | 14 | 59.400 | 95.428 | ||||
| Utile (perdita) del periodo | 14 | -25.245 | -35.288 | ||||
| Totale Patrimonio Netto del gruppo | 45.405 | 71.390 | |||||
| Patrimonio netto di terzi | -323 | 425 | |||||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 45.082 | 71.815 | |||||
| Passività non correnti | |||||||
| Debiti verso banche non correnti | 15 | 18.687 | 11.935 | ||||
| Altre passività finanziarie non correnti | 16 | 22.812 | 1.468 | ||||
| Fondi per rischi ed oneri | 17 | 8.973 | 8.059 | ||||
| Piani a benefici definiti per i dipendenti | 18 | 3.124 | 3.313 | ||||
| Passività fiscali differite | 19 | 514 | 527 | ||||
| Totale passività non correnti | 54.110 | 25.302 | |||||
| Passività correnti | |||||||
| Debiti verso le banche correnti | 20 | 40.662 | 50.797 | ||||
| Altre passività finanziarie correnti | 21 | 10.039 | 33.523 | ||||
| Debiti verso fornitori | 22 | 53.090 | 4.171 | 7,9% | 58.351 | 2.091 | 3,6% |
| Debiti tributari | 23 | 2.604 | 4.990 | ||||
| Altre passività correnti | 24 | 6.650 | 8.885 | ||||
| Totale passività correnti | 113.045 | 156.546 | |||||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' | 212.237 | 253.663 | |||||
Bilancio Separato al 31 dicembre 2016 Landi Renzo S.p.A.
Situazione Patrimoniale-Finanziaria
ContoEconomico
Conto Economico
Complessivo
RendicontoFinanziario
Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto
Note Illustrative
Attestazione del Bilancio d'Esercizio ai sensi dell'art. 154-bis del D. Lgs. 58/98
Relazione della Società di Revisione
Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli Azionisti
| (Euro) | |||
|---|---|---|---|
| ATTIVITA' | Note | 31/12/2016 | 31/12/2015 |
| Attività non correnti | |||
| Terreni, immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature | 2 | 18.992.782 | 22.065.561 |
| Costi di sviluppo | 3 | 5.822.036 | 6.170.928 |
| Altre attività immateriali a vita definita | 4 | 657.850 | 963.084 |
| Partecipazioni in imprese controllate | 5 | 102.383.265 | 103.076.335 |
| Partecipazioni in imprese collegate e joint ventures | 6 | 214.958 | 280.794 |
| Altre attività finanziarie non correnti | 7 | 340.274 | 6.128.235 |
| Altre attività non correnti | 8 | 1.066 | 71.292 |
| Imposte anticipate | 9 | 8.102.793 | 8.143.970 |
| Totale attività non correnti | 136.515.024 | 146.900.199 | |
| Attività correnti | |||
| Crediti verso clienti | 10 | 10.360.249 | 7.408.585 |
| Crediti verso controllate | 11 | 7.274.896 | 9.612.948 |
| Rimanenze | 12 | 14.412.905 | 18.923.621 |
| Altri crediti e attività correnti | 13 | 2.091.214 | 4.049.868 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 14 | 4.185.332 | 14.668.191 |
| Totale attività correnti | 38.324.596 | 54.663.213 | |
| TOTALE ATTIVITA' | 174.839.620 | 201.563.412 | |
| Note | 31/12/2016 | 31/12/2015 |
|---|---|---|
| 11.250.000 | ||
| 15 | 61.857.026 | 99.616.303 |
| 15 | -28.985.861 | -37.702.190 |
| 44.121.165 | 73.164.114 | |
| 16 | 13.653.090 | 6.820.149 |
| 17 | 25.861.927 | 1.467.786 |
| 18 | 6.313.602 | 5.076.042 |
| 19 | 1.471.069 | 1.685.242 |
| 47.299.688 | 15.049.219 | |
| 20 | 26.572.038 | 39.331.906 |
| 21 | 10.033.054 | 33.517.342 |
| 22 | 23.631.251 | 25.506.986 |
| 23 | 19.951.986 | 10.566.579 |
| 24 | 829.577 | 924.080 |
| 25 | 2.400.861 | 3.503.186 |
| 83.418.767 | 113.350.079 | |
| 174.839.620 | 201.563.412 | |
| 15 | 11.250.000 |
* Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sulla Situazione Patrimoniale Finanziaria sono evidenziati nell'apposito prospetto riportato alla nota 43 e nell'Allegato 2.
| (Euro) | |||
|---|---|---|---|
| 31/12/2016 | 31/12/2015 | ||
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 26 | 72.818.797 | 82.452.280 |
| Altri ricavi e proventi | 27 | 640.308 | 902.104 |
| Costo delle materie prime, materiali di consumo e merci e variazione rimanenze | 28 | -39.620.622 | -44.380.128 |
| di cui non ricorrenti | 28 | -1.000.000 | |
| Costi per servizi e per godimento beni di terzi | 29 | -22.956.348 | -25.902.727 |
| di cui non ricorrenti | 29 | -2.345.010 | -1.242.222 |
| Costo del personale | 30 | -16.453.241 | -20.316.165 |
| di cui non ricorrenti | 30 | 0 | -1.790.265 |
| Accantonamenti, svalutazioni di crediti ed oneri diversi di gestione | 31 | -3.571.541 | -3.594.266 |
| di cui non ricorrenti | 31 | -2.300.000 | -2.700.000 |
| Margine operativo lordo | -9.142.647 | -10.838.903 | |
| Ammortamenti e riduzioni di valore | 32 | -8.705.745 | -10.844.667 |
| di cui non ricorrenti | 32 | 0 | -2.547.561 |
| Margine operativo netto | -17.848.392 | -21.683.570 | |
| Proventi finanziari | 33 | 30.897 | 111.071 |
| Proventi da partecipazioni | 34 | 1.112.693 | 275.000 |
| Oneri finanziari | 35 | -4.041.953 | -3.754.705 |
| Oneri da partecipazioni | 36 | -9.161.915 | -12.158.734 |
| Utili (perdite) su cambi | 37 | 379.366 | 555.035 |
| Utile (Perdita) prima delle imposte | -29.529.304 | -36.655.903 | |
| Imposte | 38 | 543.443 | -1.046.287 |
| Utile (Perdita) dell'esercizio | -28.985.861 | -37.702.190 |
| ( Euro) | ||
|---|---|---|
| 31/12/2016 | 31/12/2015 | |
| Utile (perdita) netto del Gruppo e dei terzi: | -28.985.861 | -37.702.190 |
| Utili/Perdite che non saranno successivamente riclassificate a Conto Economico | ||
| Rimisurazione piani per dipendenti a benefici definiti (IAS 19) 20 |
-57.088 | 153.738 |
| Totale Utili/Perdite che non saranno successivamente riclassificate a Conto | ||
| Economico | -57.088 | 153.738 |
| Utili/Perdite rilevati direttamente a Patrimonio Netto al netto degli effetti fiscali | -57.088 | 153.738 |
| Totale Conto Economico Complessivo del periodo | -29.042.949 | -37.548.452 |
*Per l'ammontare e la natura dei rapporti con le parti correlate si rinvia al punto 43: ALTRE INFORMAZIONI – paragrafo OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE.
| (Migliaia di Euro) | ||
|---|---|---|
| 31/12/2016 | 31/12/2015 | |
| Flussi finanziari derivanti dall'attività operativa | ||
| Utile (perdita) dell'esercizio Rettifiche per: |
-28.986 | -37.702 |
| Ammortamento di immobili, impianti e macchinari | 4.810 | 4.361 |
| Ammortamento di attività immateriali | 3.896 | 5.975 |
| Perdita per riduzione di valore dei crediti | 777 | 124 |
| Oneri finanziari netti | 3.632 | 3.089 |
| Proventi/Oneri netti da partecipazioni | 8.049 | 11.884 |
| Imposte sul reddito dell'esercizio | 543 | -1.046 |
| -7.279 | -13.316 | |
| Variazioni di: | ||
| Rimanenze | 4.511 | 3.023 |
| crediti commerciali ed altri crediti | 6.431 | 8.136 |
| debiti commerciali ed altri debiti | 3.302 | -2.883 |
| fondi e benefici ai dipendenti | 966 | 2.819 |
| Disponibilità liquide generate dall'attività operativa | 7.931 | -2.221 |
| Interessi pagati | -3.448 | -3.300 |
| interessi incassati | 13 | 49 |
| Disponibilità liquide nette generate dall'attività operativa | 4.496 | -5.471 |
| Flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento | ||
| Dividendi incassati | 1.113 | 275 |
| Incassi dalla vendita di immobili, impianti e macchinari | 154 | 625 |
| Aumenti di capitale società controllate | -305 | |
| Acquisto di immobili, impianti e macchinari | -1.891 | -5.854 |
| Acquisto di immobilizzazioni immateriali | -223 | 33 |
| Costi di sviluppo | -3.018 | -3.844 |
| Disponibilità liquide nette assorbite dall'attività di investimento | -3.865 | -9.070 |
| Flussi finanziari derivanti dall'attività di finanziamento | ||
| Incassi netti derivanti dall'emissione di obbligazioni | 0 | 33.098 |
| Rimborsi obbligazioni | -2.040 | 0 |
| Erogazioni (rimborsi) dei finanziamenti a Medio Lungo Termine | -17.201 | 453 |
| Variazioni debiti bancari a breve | 8.127 | -16.121 |
| Disponibilità liquide nette generate (assorbite) dall'attività di finanziamento | -11.114 | 17.430 |
| Incremento (decremento) netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti | -10.483 | 2.889 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti al 1° gennaio | 14.668 | 11.779 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti al 31 dicembre | 4.185 | 14.668 |
| Capitale | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| sociale | Riserva Legale |
Riserva Straordinaria e Altre |
Riserva Sovraprezzo Azioni |
Risultato dell'esercizio |
Patrimonio Netto |
| 11.250 | 2.250 | 50.403 | 46.598 | 212 | 110.713 |
| -37.702 | -37.702 | ||||
| 154 | 154 | ||||
| 0 | 0 | 154 | 0 | -37.702 | -37.548 |
| 212 | -212 | 0 | |||
| 0 | 0 | 212 | 0 | -212 | 0 |
| 11.250 | 2.250 | 50.768 | 46.598 | -37.702 | 73.164 |
| -28.986 | -28.986 | ||||
| -57 | -57 | ||||
| 0 | 0 | -57 | 0 | -28.986 | -29.043 |
| -37.702 | 37.702 | 0 | |||
| 0 | 0 | -37.702 | 0 | 37.702 | 0 |
| 11.250 | 2.250 | 13.009 | 46.598 | -28.986 | 44.121 |
LANDI RENZO S.p.A. (la "Società") è attiva da sessant'anni nel settore dei sistemi di alimentazione per autotrazione progettando, producendo e commercializzando sistemi ecocompatibili di alimentazione a GPL ed a metano. La Società gestisce tutte le fasi del processo che conduce alla produzione, alla vendita, e per determinate aree di business anche all'installazione di sistemi di alimentazione per autotrazione; vende sia alle principali case di produzione automobilistica a livello mondiale (clienti OEM) sia a rivenditori ed importatori indipendenti (clienti After Market).
Landi Renzo S.p.A., ha la sede legale in Cavriago (RE) ed è la Capogruppo del Gruppo Landi Renzo, che detiene direttamente ed indirettamente, tramite altre società sub-holding, le quote di partecipazione al capitale nelle società con le quali è attiva in Italia ed all'estero.
La Società, quotata alla Borsa di Milano nel segmento FTSE Italia STAR, in qualità di Capogruppo, ha predisposto il bilancio consolidato del Gruppo Landi Renzo al 31 dicembre 2016.
Il presente bilancio è sottoposto a revisione legale dei conti da parte della società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A..
Il bilancio d'esercizio è stato predisposto in accordo con gli UE-IFRS, intendendosi per tali tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" (IAS), tutte le interpretazioni dell'"International Reporting Interpretations Committee" (IFRIC), precedentemente denominate "Standard Interpretations Committee" (SIC) che, alla data di chiusura del bilancio d'esercizio, siano state oggetto di omologazione da parte dell'Unione Europea secondo la procedura prevista dal Regolamento (CE) n. 1606/2002 dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo del 19 luglio 2002. Gli IFRS sono stati applicati in modo coerente a tutti i periodi presentati.
Il bilancio d'esercizio è stato redatto in Euro, che rappresenta la valuta dell'ambiente economico prevalente in cui opera il Gruppo. I dati riportati nella Situazione Patrimoniale Finanziaria, nel Conto Economico e nel Conto Economico Complessivo di periodo sono espressi in unità di Euro, moneta funzionale della Società, mentre i dati contenuti nel Rendiconto Finanziario, nel Prospetto delle
variazioni del Patrimonio Netto e nelle presenti Note Illustrative sono espressi in migliaia di Euro. Gli arrotondamenti sono effettuati a livello di singolo conto contabile.
Di seguito sono indicati gli schemi di bilancio e i relativi criteri di classificazione adottati dal Gruppo, nell'ambito delle opzioni previste dallo IAS 1 - Presentazione del bilancio:
Il Gruppo nel corso dell'esercizio 2016 ha subito una significativa contrazione dei ricavi rispetto all'esercizio precedente che ha comportato un risultato negativo pari a Euro 26.004 migliaia ed un peggioramento della Posizione Finanziaria Netta che si attesta a Euro – 75.716 migliaia.
Durante il secondo semestre dell'esercizio, in considerazione della struttura della posizione finanziaria nonché delle prospettive elaborate nell'ambito dell'aggiornamento del Piano Industriale, poi approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 30 dicembre 2016 (il "Piano Industriale"), è stato avviato un progetto di ottimizzazione della struttura finanziaria con il supporto di "Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A." in qualità di Advisor finanziario.
Il citato progetto di ottimizzazione ha comportato la definizione di un accordo con il ceto bancario (l'"Accordo di Ottimizzazione") che prevede, tra l'altro, lo spostamento della data di scadenza dell'indebitamento della Società e delle altre società controllate firmatarie dell'accordo al 2022, la rimodulazione delle rate di rimborso attraverso la previsione di rate di importo crescente in coerenza con gli obiettivi di generazione di cassa previsti dal Piano Industriale, la rimodulazione dei parametri finanziari più in linea con le prospettive industriali e le previsioni di realizzo del Gruppo nonché la conferma delle linee a breve termine fino al 2022 secondo le modalità e i termini di cui all'Accordo di Ottimizzazione e in ammontare coerente con le necessità previste dal Piano Industriale.
Si precisa che l'Accordo di Ottimizzazione risulta, alla data odierna, sottoscritto da tutte le banche ad eccezione di una banca, impegnata solo sul breve termine, che terminerà il suo iter approvativo in tempo utile per la pubblicazione del progetto di bilancio civilistico e del bilancio consolidato della Società al 31 dicembre 2016. La Società non è, alla data odierna, a conoscenza di fatti ed eventi che possano far ritenere che sussistano elementi ostativi alla positiva conclusione di tale iter autorizzativo e alla conseguente sottoscrizione di tale Accordo di Ottimizzazione da parte della medesima banca.
Contestualmente alla firma del citato Accordo di Ottimizzazione, gli azionisti di controllo si sono impegnati ad effettuare entro la data di efficacia dell'Accordo di Ottimizzazione un versamento in conto futuro aumento di capitale o in conto aumento di capitale della Capogruppo di complessivi Euro 8.866.500,00. Quale ulteriore misura di rafforzamento del capitale, l'Accordo di Ottimizzazione prevede che entro il 31 dicembre 2018 sia data esecuzione ad un aumento del capitale sociale per un importo complessivo di Euro 15.000.000,00 che, per quanto riguarda la parte di spettanza degli azionisti di controllo, verrà eseguito mediante conversione del suddetto versamento in conto futuro aumento di capitale.
Analogamente al succitato Accordo di Ottimizzazione con il ceto bancario sono state sottoposte agli obbligazionisti del Prestito alcune modifiche al regolamento dello stesso che riguardano, tra l'altro, il riscadenziamento del rimborso sulla base di rate di importo crescenti ed in linea con quanto previsto dall'Accordo di Ottimizzazione, la rimodulazione dei parametri finanziari anche alla luce delle risultanze del Piano Industriale, nonché una diminuzione temporanea del tasso d'interesse in relazione ai periodi che hanno inizio dalla data di pagamento del 30 aprile 2017 alla data di pagamento che cadrà il 30 giugno
2019 dall'attuale 6,10% al 5,50% su base annua.
L'assemblea degli obbligazionisti chiamata ad approvare la citata modifica del regolamento è fissata per il prossimo 30 marzo 2017 in prima convocazione.
La Società non è a conoscenza, alla data odierna, di fatti ed eventi che possano far ritenere che sussistano elementi ostativi alla favorevole conclusione della riunione assembleare degli obbligazionisti fissata per il 30 marzo 2017.
Ne consegue pertanto che la Società non ritiene che sussistano, ad oggi, fatti o elementi che possano far ritenere l'esistenza di criticità in merito all'adozione del presupposto della continuità aziendale quale principio di redazione della presente Relazione Finanziaria.
I principi contabili adottati nella redazione del bilancio d'esercizio sono coerenti con quelli adottati per la redazione del bilancio d'esercizio per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015, ad eccezione dell'adozione di nuovi principi ed interpretazioni applicabili a partire dal 1° gennaio 2016 di seguito elencati.
| Regolamento UE | |
|---|---|
| di omologazione | Descrizione |
| Regolamento | Regolamento (UE) 2016/1703 della Commissione del 22 settembre 2016, |
| (UE) 2016/1703 | pubblicato in Gazzetta Ufficiale L 257 del 23 settembre 2016, adotta il |
| documento "Entità d'investimento: applicazione dell'eccezione di |
|
| consolidamento", che modifica l'IFRS 10 Bilancio consolidato, l'IFRS 12 | |
| Informativa sulle partecipazioni in altre entità e lo IAS 28 Partecipazioni in | |
| società collegate e joint venture. | |
| Le modifiche mirano a precisare i requisiti per la contabilizzazione delle entità | |
| d'investimento e a prevedere esenzioni in situazioni particolari. Le società | |
| applicano le modifiche, al più tardi, a partire dalla data di inizio del loro primo | |
| esercizio finanziario che cominci il 1° gennaio 2016 o successivamente. | |
| Regolamento | Regolamento (UE) 2015/2441 della Commissione del 18 dicembre 2015, |
| (UE) 2015/2441 | pubblicato in Gazzetta Ufficiale L 336 del 23 dicembre, adotta Modifiche allo |
| IAS 27 Bilancio separato: Metodo del patrimonio netto nel bilancio separato. | |
| Le modifiche intendono permettere alle entità di applicare il metodo del | |
| patrimonio netto, descritto nello IAS 28 Partecipazioni in società collegate e joint | |
| venture, per contabilizzare nei rispettivi bilanci separati le partecipazioni in | |
| controllate, in joint venture e in società collegate. | |
| Regolamento | Regolamento (UE) 2015/2406 della Commissione del 18 dicembre 2015, |
| (UE) 2015/2406 | pubblicato in Gazzetta Ufficiale L 333 del 19 dicembre, adotta Modifiche allo |
| IAS 1 Presentazione del bilancio: Iniziativa di informativa. | |
| Le modifiche mirano a migliorare l'efficacia dell'informativa e a spronare le società | |
| a determinare con giudizio professionale le informazioni da riportare nel bilancio | |
| nell'ambito dell'applicazione dello IAS 1. | |
| Regolamento | Regolamento (UE) 2015/2343 della Commissione del 15 dicembre 2015, |
| (UE) 2015/2343 | pubblicato in Gazzetta Ufficiale L 330 del 16 dicembre, adotta il Ciclo annuale di |
| miglioramenti agli IFRS 2012-2014, nel contesto dell'ordinaria attività di |
|
| razionalizzazione e di chiarimento dei principi contabili internazionali. | |
| Regolamento UE | Descrizione |
|---|---|
| di omologazione | |
| Regolamento | Regolamento (UE) 2015/2231 della Commissione del 2 dicembre 2015, pubblicato |
| (UE) 2015/2231 | in Gazzetta Ufficiale L 317 del 3 dicembre, adotta Modifiche allo IAS |
| 16 Immobili, impianti e macchinari e allo IAS 38 Attività |
|
| immateriali: Chiarimento sui metodi di ammortamento accettabili. | |
| Regolamento | Regolamento (UE) 2015/2173 della Commissione del 24 novembre 2015, |
| (UE) 2015/2173 | pubblicato in Gazzetta Ufficiale L 307 del 25 novembre, adotta Modifiche |
| all'IFRS 11 Contabilizzazione delle acquisizioni di interessenze in attività a | |
| controllo congiunto. | |
| Le modifiche forniscono guidance sulla contabilizzazione delle acquisizioni di | |
| interessenze in attività a controllo congiunto che costituiscono una attività | |
| aziendale. | |
| Regolamento | Regolamento (UE) 2015/2113 del 24 novembre 2015. |
| (UE) 2015/2113 | Le modifiche allo IAS 16 e IAS 41 prevedono che le piante fruttifere, al contrario di |
| come avveniva in precedenza, debbano essere contabilizzate analogamente agli | |
| elementi di immobili, impianti e macchinari costruiti in economia prima che siano | |
| nel luogo e nella condizione necessaria perché essi siano in grado di funzionare nel | |
| modo inteso dalla direzione aziendale come previsto dallo IAS 16 "Property, Plant | |
| and Equipment". | |
| Regolamento | Regolamento (UE) 2015/29 della Commissione del 17 dicembre 2014, pubblicato |
| (UE) 2015/29 | in Gazzetta Ufficiale L 5 del 9 gennaio, adotta Modifiche allo IAS 19 – Piani a |
| benefici definiti: contributi dei dipendenti. Le modifiche mirano a semplificare e a | |
| chiarire la contabilizzazione dei contributi di dipendenti o terzi collegati ai piani a | |
| benefici definiti. | |
| Regolamento | Regolamento (UE) 2015/28 della Commissione del 17 dicembre 2014, pubblicato |
| (UE) 2015/28 | in Gazzetta Ufficiale L 5 del 9 gennaio, adotta il Ciclo annuale di miglioramenti |
| agli IFRS 2010-2012. | |
| L'obiettivo dei miglioramenti annuali è quello di trattare argomenti necessari | |
| relativi a incoerenze riscontrate negli IFRS oppure a chiarimenti di carattere | |
| terminologico, che non rivestono un carattere di urgenza, ma che sono stati |
|
| discussi dallo IASB nel corso del ciclo progettuale iniziato nel 2011. Le modifiche | |
| all'IFRS 8 e agli IAS 16, 24 e 38 sono chiarimenti o correzioni ai principi in | |
| questione. Le modifiche agli IFRS 2 e 3 comportano cambiamenti alle disposizioni | |
| vigenti o forniscono ulteriori indicazioni in merito alla loro applicazione. |
Nella tabella che segue sono riportati i nuovi principi contabili internazionali, o le modifiche di principi già in vigore, la cui applicazione obbligatoria decorre dal 1° gennaio 2017 o data successiva (nel caso in cui il bilancio non coincida con l'anno solare). La Società non si è avvalsa della facoltà di applicazione anticipata.
| Regolamento UE | |
|---|---|
| di omologazione | Descrizione |
| Regolamento | Regolamento (UE) 2016/2067 della Commissione del 22 novembre 2016, |
| (UE) 2016/2067 | pubblicato in Gazzetta Ufficiale L 323 del 29 novembre 2016, adotta l'IFRS 9 |
| Strumenti finanziari, inteso a migliorare l'informativa finanziaria sugli |
|
| strumenti finanziari affrontando problemi sorti in materia nel corso della crisi | |
| finanziaria. In particolare, l'IFRS 9 risponde all'invito del G20 ad operare la | |
| transizione verso un modello più lungimirante di rilevazione delle perdite attese | |
| sulle attività finanziarie. Le società applicano lo standard, al più tardi, a partire | |
| dalla data di inizio del loro primo esercizio finanziario che cominci il 1° gennaio | |
| 2018 o successivamente. | |
| Regolamento | Regolamento (UE) 2016/1905 della Commissione del 22 settembre 2016, |
| (UE) 2016/1905 | pubblicato in Gazzetta Ufficiale L 295 del 29 ottobre 2016, adotta l'IFRS |
| 15 Ricavi provenienti da contratti con i clienti, inteso a migliorare la | |
| rendicontazione contabile dei ricavi e quindi nel complesso la comparabilità dei | |
| ricavi nei bilanci. Le società applicano lo standard, al più tardi, a partire dalla data | |
| di inizio del loro primo esercizio finanziario che cominci il 1° gennaio 2018 o | |
| successivamente. | |
| Regolamento | L'IFRS 15, che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2018, ha l'obiettivo di migliorare la |
| (UE) 1905 del 22 | qualità e l'uniformità nella rilevazione dei ricavi e di definire il momento del |
| settembre 2016 | trasferimento come elemento del riconoscimento del ricavo e l'ammontare che la |
| Società è titolata a ricevere. | |
| Il processo da seguire per il riconoscimento dei ricavi è il seguente: |
|
| 1) Identificazione del contratto con il cliente; | |
| 2) Identificazione della prestazione; | |
| 3) Determinazione dei corrispettivi; | |
| 4) Allocazione del corrispettivo correlato all'esecuzione della prestazione | |
| 5) Riconoscimento dei ricavi legati all'esecuzione della prestazione. | |
| Regolamento | L'emendamento all'IFRS 4 tratta di preoccupazioni sorte nell'applicazione |
|---|---|
| (UE) 1905 del 22 | dell'IFRS 9 sugli strumenti finanziari prima dell'introduzione dei nuovi standard |
| settembre 2016 | contrattuali assicurativi. Vengono inoltre fornite due opzioni per società che |
| sottoscrivono contratti assicurativi con riferimento all'IFRS 4: i) un opzione che | |
| permetta alle società di riclassificare dal conto economico al conto economico | |
| omnicomprensivo alcuni ricavi o costi provenienti da determinati financial assets; | |
| ii) un'esenzione temporanea dall'applicazione dell'IFRS 9 la cui attività prevalente | |
| è la sottoscrizione di contratti come descritti dall'IFRS 4. | |
Nel corso dell'esercizio lo IASB ha apportato modifiche ad alcuni principi IAS/IFRS precedentemente emanati e ha pubblicato nuovi principi contabili internazionali.
| Data | Pubblicazioni IAS |
|---|---|
| 30 gennaio 2014 | L'IFRS 14 è entrato in vigore dal 1° gennaio 2016, ma la Commissione Europea ha |
| deciso di sospendere il processo di omologazione in attesa del nuovo principio | |
| contabile sui "rate-regulated activities". | |
| L'IFRS 14 consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di | |
| continuare a rilevare gli importi relativi alla rate regulation secondo i precedenti | |
| principi contabili adottati. Al fine di migliorare la comparabilità con le entità che | |
| già applicano gli IFRS e che non rilevano tali importi, lo standard richiede che | |
| l'effetto della rate regulation debba essere presentato separatamente dalle altre | |
| voci. | |
| 13 gennaio 2016 | Lo IASB ha pubblicato il nuovo standard IFRS 16 Leases, che sostituisce lo IAS 17. |
| L'IFRS 16 si applica a partire dal 1° gennaio 2019. E' consentita un'applicazione | |
| anticipata per le entità che applicano anche l'IFRS 15 Revenue from Contracts with | |
| Customers. | |
| Il Gruppo ha avviato un'analisi finalizzata a stimare gli impatti derivanti | |
| dall'applicazione dell'IFRS 16 con particolare riferimento ai contratti di locazione | |
| passiva di gallerie commerciali non di proprietà. | |
| 19 gennaio 2016 | Lo IASB ha pubblicato alcune modifiche allo IAS 12 Income Tax. Il documento |
| Recognition of Deferred Tax Assets for Unrealised Losses (Amendments to IAS 12) | |
| mira a chiarire come contabilizzare le attività fiscali differite relative a strumenti di | |
| debito misurati al fair value. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio | |
| 2017. E' consentita un'applicazione anticipata. |
| 29 gennaio 2016 | Lo IASB ha pubblicato alcune modifiche allo IAS 7 Statement of Cash Flows: | ||
|---|---|---|---|
| Disclosure Initiative. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2017. | |||
| 21 giugno 2016 | Lo IASB ha pubblicato le modifiche all'IFRS 2 Classification and Measurement of | ||
| Share-based Payment Transactions, che hanno l'obiettivo di chiarire la |
|||
| contabilizzazioni di alcuni tipi di operazioni con pagamento basato su azioni. Le | |||
| modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2018. E' tuttavia consentita | |||
| un'applicazione anticipata. | |||
| 9 dicembre 2016 | Lo IASB ha pubblicato diverse modifiche agli standards e un'interpretazione | ||
| IFRIC, volte a chiarire alcune disposizioni degli IFRS. In particolare, si tratta di: | |||
| - Annual Improvements to IFRS Standards 2014-2016 Cycle, che modifica l'IFRS 1, | |||
| l'IFRS 12 e lo IAS 28; | |||
| - IFRIC Interpretation 22 Foreign Currency Transactions and Advance | |||
| Consideration, che entra in vigore dal 1° gennaio 2018; | |||
| - Modifica allo IAS 40 Investment Property: Transfers of Investment Property, che | |||
| entra il vigore il 1° gennaio 2018. |
Si precisa che non sono stati applicati anticipatamente principi contabili e/o interpretazioni, la cui applicazione risulterebbe obbligatoria per periodi che iniziano successivamente al 1° gennaio 2016. La Società sta valutando gli effetti che l'applicazione di tali principi potrà avere sul proprio bilancio.
Relativamente agli IFRS che consentono opzioni nella loro applicazione, di seguito si riportano sinteticamente le principali scelte operate dalla Società:
I principi contabili ed i criteri di valutazione più significativi utilizzati nella redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016 sono di seguito riportati.
Le immobilizzazioni materiali sono rilevate secondo il criterio del costo e iscritte al prezzo di acquisto o al costo di produzione comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività pronte all'uso.
Il valore d'iscrizione delle attività materiali è successivamente rettificato dall'ammortamento sistematico, calcolato a quote costanti dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della vita utile, intesa come la stima del periodo in cui l'attività sarà utilizzata dall'impresa, e di qualsiasi perdita per riduzione di valore accumulata.
Quando l'attività oggetto di ammortamento è composta da elementi distintamente identificabili, la cui vita utile differisce significativamente da quella delle altre parti che compongono l'attività, l'ammortamento è effettuato separatamente per ciascuna di tali parti, in applicazione del metodo del "component approach".
Gli eventuali oneri finanziari direttamente attribuibili all'acquisto e alla produzione di attività materiali sono capitalizzati e ammortizzati sulla base della vita utile del bene cui fanno riferimento.
Le aliquote di ammortamento annuali utilizzate sono le seguenti:
| Categorie | Periodo di ammortamento | Aliquote di ammortamento |
|---|---|---|
| Migliorie su beni di terzi - fabbricati | Minore fra la residua utilità economica della miglioria e la durata residua del contratto sottostante |
16,67- 20% |
| Impianti e macchinari | Quote costanti | 10 - 17,5% |
| Attrezzature industriali e commerciali | Quote costanti | 17,5 - 25% |
| Altri beni | Quote costanti | 12 - 20 - 25% |
Il valore residuo e la vita utile di un'attività materiale vengono rivisti almeno annualmente e aggiornati, ove applicabile, alla chiusura di ogni esercizio.
I costi sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni sono addebitati integralmente al Conto Economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. I costi per migliorie, ammodernamento e trasformazione aventi natura incrementativa sono attribuiti alle immobilizzazioni materiali cui si riferiscono, quando è probabile che incrementino i benefici economici futuri attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene, ed ammortizzati in relazione alla residua vita utile dei cespiti.
I costi capitalizzati per migliorie su immobili di terzi in affitto sono classificati fra gli immobili ed ammortizzati al minore fra la residua utilità economica della miglioria e la durata residua del contratto sottostante.
Gli oneri finanziari direttamente imputabili all'acquisizione, costruzione o produzione di un'immobilizzazione materiale sono rilevati a Conto Economico nel momento in cui sono sostenuti in accordo con il trattamento contabile di riferimento previsto dallo IAS 23.
Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali viene sottoposto a verifica per rilevarne eventuali perdite di valore con le modalità descritte al paragrafo "Riduzione di valore delle attività".
Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri, attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione ed il valore di carico) viene rilevata a Conto Economico nell'anno della suddetta eliminazione.
Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili e atti a generare benefici economici futuri. Tali elementi sono inizialmente rilevati al costo di acquisto e/o di produzione, comprensivo delle spese direttamente attribuibili per predisporre l'attività al suo utilizzo. Le attività immateriali sono ammortizzate in quote costanti lungo la loro stimata vita utile; le aliquote di ammortamento sono riviste su base annuale e sono modificate se l'attuale vita utile differisce da quella stimata in precedenza. La vita utile stimata dalla Società per le varie categorie di attività immateriali, valida per tutti i periodi presentati, è riportata di seguito.
| Categorie | Vita Utile |
|---|---|
| Costi di sviluppo | 3 anni |
| Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere | Da 3 a 10 anni |
| Software, licenze e altri | Da 3 a 5 anni |
| Marchi | 10 anni |
I costi relativi all'attività di ricerca e sviluppo sono imputati al Conto Economico dell'esercizio in cui vengono sostenuti, ad eccezione dei costi di sviluppo iscritti tra le attività immateriali laddove sono soddisfatte le condizioni previste dallo IAS 38, di seguito riportate:
vi è evidenza dell'intenzione da parte della Società di completare il progetto di sviluppo e di vendere i beni immateriali generati dal progetto;
esiste un mercato potenziale o, in caso di uso interno, è dimostrata l'utilità dell'immobilizzazione immateriale per la produzione dei beni immateriali generati dal progetto;
Nessun costo sostenuto nella fase di ricerca è iscritto come immobilizzazione immateriale.
Il periodo di ammortamento comincia solo quando la fase di sviluppo viene chiusa ed il risultato, generato dal progetto, è commercializzabile e si esaurisce generalmente in tre esercizi, sulla base della stimata durata dei benefici collegati al prodotto sviluppato. Le spese di sviluppo capitalizzate sono iscritte al costo al netto dell'ammortamento cumulato e delle eventuali perdite per riduzione di valore cumulate.
L'avviamento derivante da operazioni di aggregazione aziendale, successive al 1° gennaio 2005, è inizialmente iscritto al costo, e rappresenta l'eccedenza del costo d'acquisto rispetto alla quota di pertinenza dell'acquirente del fair value netto riferito ai valori identificabili delle attività e delle passività attuali e potenziali.
L'avviamento derivante da acquisizioni effettuate precedentemente al 1° gennaio 2005 è iscritto al valore registrato a tale titolo nell'ultimo bilancio redatto sulla base dei precedenti principi contabili (31 dicembre 2004), previa verifica e rilevazione di eventuali perdite di valore.
In sede di prima adozione degli IFRS non si è infatti, come consentito dall'IFRS 1, proceduto a riconsiderare le operazioni di acquisizione effettuate anteriormente al 1° gennaio 2005.
Alla data di acquisizione, l'eventuale avviamento emergente viene allocato a ciascuna delle unità generatrici di flussi finanziari (anche cash generating units "CGU") che ci si attende beneficeranno degli effetti sinergici derivanti dall'acquisizione. Tenuto conto della struttura organizzativa del Gruppo e delle modalità attraverso cui viene esercitato il controllo sull'operatività, le CGU sono state identificate con le singole legal entities che compongono il Gruppo. Dopo l'iniziale iscrizione, l'avviamento essendo riconosciuto come un'attività immateriale a vita indefinita non è più ammortizzato e viene decrementato delle eventuali perdite di valore accumulate, determinate con le modalità descritte nel seguito.
L'avviamento viene sottoposto a un'analisi di recuperabilità individuando le unità generatrici dei flussi finanziari che beneficiano delle sinergie dell'acquisizione, con cadenza almeno annuale, ovvero anche più breve nel caso in cui si verifichino eventi o cambiamenti di circostanze che possano far emergere eventuali perdite di valore. I flussi finanziari sono attualizzati al costo del capitale in funzione dei rischi specifici della stessa unità. Una perdita di valore è iscritta qualora dalla verifica dei flussi finanziari attualizzati emerga che il valore recuperabile della CGU sia inferiore al valore contabile ed è imputata prioritariamente all'avviamento.
L'eventuale perdita di valore è identificata attraverso valutazioni che prendono a riferimento la capacità
di ciascuna CGU di produrre flussi finanziari sufficienti a recuperare la parte di avviamento ad essa allocata. Nel caso in cui il valore recuperabile da parte della CGU sia inferiore al valore di carico attribuito, si rileva la relativa perdita di valore. Tale perdita di valore non è ripristinata nel caso in cui vengano meno i motivi che l'hanno generata.
Al momento della cessione dell'azienda o di un ramo d'azienda dalla cui acquisizione era emerso un avviamento, le plusvalenze e le minusvalenze sono determinate tenendo conto del valore residuo dell'avviamento. Le eventuali perdite di valore dell'avviamento imputate a Conto Economico non sono ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi che le hanno generate.
Le altre attività immateriali a vita utile definita acquistate o prodotte internamente sono iscritte nell'attivo quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile. Tali attività sono inizialmente rilevate al costo di acquisto o di produzione.
I costi sostenuti successivamente, relativi ad immobilizzazioni immateriali, sono capitalizzati solo se incrementano i benefici economici futuri della specifica attività capitalizzata ed ammortizzati in base ai criteri suesposti in accordo con i beni cui si riferiscono.
A ciascuna data di riferimento del bilancio, le attività materiali ed immateriali con vita utile definita sono analizzate al fine di identificare l'esistenza di eventuali indicatori, rivenienti sia da fonti esterne che interne al Gruppo, di riduzione di valore delle stesse. Nelle circostanze in cui sia identificata la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del valore recuperabile delle suddette attività, imputando l'eventuale svalutazione a Conto Economico.
Un'attività materiale o immateriale subisce una riduzione di valore nel caso in cui non si sia in grado di recuperare, attraverso l'uso o la cessione, il valore contabile a cui tale attività è iscritta in bilancio. Pertanto l'obiettivo della verifica (impairment test) prevista dallo IAS 36 è di assicurare che le immobilizzazioni materiali e immateriali non siano iscritte ad un valore superiore al loro valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il prezzo netto di vendita e il valore d'uso.
Il valore d'uso è il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede abbiano origine dall'attività o dall'unità generatrice di flussi finanziari cui l'attività appartiene. I flussi finanziari attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto che riflette la stima corrente del mercato riferito al costo del denaro rapportato al tempo e ai rischi specifici dell'attività.
Nell'applicare il metodo il management utilizza diverse assunzioni, incluse le stime delle variazioni del fatturato, del margine lordo, dei costi operativi, del tasso di crescita dei valori terminali, degli investimenti, delle variazioni del capitale di funzionamento e del costo medio ponderato del capitale (tasso di sconto) che concorrono alla definizione di un piano a medio termine, specificatamente finalizzato alla effettuazione di un test di impairment, aggiornato con cadenza almeno annuale ed
approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo. Le principali ipotesi formulate relativamente ai piani delle CGU rilevanti per l'impairment test sono esposte nella nota 4 al bilancio consolidato, alla quale si rimanda per maggiori dettagli.
Se il valore contabile eccede il valore di recupero, le attività o le unità generatrici di flussi finanziari cui appartengono sono svalutate fino a rifletterne il valore di recupero. Tali perdite di valore sono contabilizzate nel Conto Economico.
L'impairment test viene effettuato quando si verificano condizioni di carattere interno o esterno all'impresa che facciano ritenere che le attività abbiano subito riduzioni di valore. Nel caso dell'avviamento o di altre immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita l'impairment test viene effettuato almeno annualmente. Se vengono meno le condizioni che hanno portato alla perdita di valore, viene operato il ripristino del valore stesso proporzionalmente sui beni precedentemente svalutati fino a raggiungere, come livello massimo, il valore che tali beni avrebbero avuto, al netto degli ammortamenti calcolati sul costo storico, in assenza di precedenti perdite di valore. I ripristini di valore sono rilevati a Conto Economico.
Il valore dell'avviamento svalutato in precedenza non viene ripristinato, come previsto dai principi contabili internazionali.
Le partecipazioni in società controllate sono valutate con il metodo del costo comprensivo degli oneri ad esso direttamente attribuibili rettificato delle perdite di valore. Applicando il metodo del costo, la partecipante rileva i proventi derivanti dalla partecipazione solo nella misura in cui siano deliberati dividendi dalla controllata.
Qualora vi sia evidenza di eventi indicatori di riduzioni di valore, il valore delle partecipazioni è assoggettato ad impairment test secondo quanto disposto dallo IAS 36. Il valore originario è ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione.
Il rischio derivante da eventuali perdite eccedenti il costo viene iscritto fra i fondi, nella misura in cui la Società ha l'obbligo o l'intenzione di risponderne.
Le partecipazioni in joint venture sono rappresentate da società per le quali esiste alla data di formazione del bilancio un accordo tramite il quale la Landi Renzo S.p.A. vanta diritti simili sulle attività nette piuttosto che vantare diritti sulle attività ed assumere obbligazioni per le passività.
Le partecipazioni in joint venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto ritenuto rappresentativo del fair value delle stesse.
Sono compresi in questa categoria i finanziamenti concessi a società del Gruppo che si prevede saranno liquidabili oltre i 12 mesi e le partecipazioni in altre imprese.
La valutazione iniziale delle attività finanziarie non correnti è effettuata al fair value alla data di negoziazione (identificabile con il costo di acquisizione) al netto dei costi di transazione che sono direttamente attribuibili all'acquisizione.
Dopo la rilevazione iniziale, gli strumenti finanziari detenuti fino a scadenza sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.
Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i flussi finanziari futuri, stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario, al suo valore contabile netto.
A ogni data di riferimento di bilancio viene determinato se vi è una qualche obiettiva evidenza che ciascuna delle attività finanziarie non correnti abbia subito una perdita per riduzione di valore.
Qualora sussistano evidenze obiettive che è stata sostenuta una perdita per riduzione di valore, l'importo di tale perdita viene misurato come la differenza tra il valore contabile dell'investimento detenuto fino a scadenza e il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati scontato al tasso di interesse effettivo originale dell'attività finanziaria.
L'importo della perdita è rilevato immediatamente a Conto Economico.
Se in un esercizio successivo, l'ammontare della perdita per riduzione di valore diminuisce e tale diminuzione è collegata a un evento successivo alla rilevazione della perdita di valore, tale perdita viene stornata e il relativo ripristino di valore è rilevato a Conto Economico.
I finanziamenti e i crediti sono rilevati nel momento in cui hanno origine. Tutte le altre attività finanziarie sono rilevate per la prima volta quando la Società diventa parte nelle clausole contrattuali dello strumento.
Le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al costo, che corrisponde al fair value, comprensivo degli oneri accessori.
Dopo l'iniziale iscrizione, le attività detenute per la negoziazione sono classificate fra le attività finanziarie correnti e valutate al fair value; gli utili o le perdite derivanti da tale valutazione sono rilevati a Conto Economico.
Le attività possedute con l'intento di mantenerle sino a scadenza sono classificate fra le attività finanziarie correnti se la scadenza è inferiore a un anno, e non correnti se superiore, e sono successivamente valutate con il criterio del costo ammortizzato. Quindi il valore di iscrizione iniziale è successivamente rettificato per tener conto dei rimborsi in quota capitale, delle eventuali svalutazioni e dell'ammortamento della differenza tra il valore di rimborso e il valore di iscrizione iniziale. L'ammortamento è effettuato sulla base del tasso di interesse interno effettivo rappresentato dal tasso che allinea, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione iniziale (cd. metodo del costo ammortizzato). Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore, l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a Conto Economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.
Alla voce rimanenze sono classificate le materie prime e i materiali utilizzati nel processo di produzione, i prodotti semilavorati, i ricambi e i prodotti finiti.
Le rimanenze sono valutate al minor valore tra il costo di acquisto o di fabbricazione, comprensivo degli oneri accessori, determinato secondo il metodo del FIFO, ed il valore di presunto realizzo desumibile dall'andamento di mercato.
La valutazione delle rimanenze include i costi diretti dei materiali e del lavoro e i costi indiretti di produzione variabili e fissi, determinati sulla base della normale capacità produttiva.
Ove necessario, sono stati calcolati dei fondi svalutazione per le rimanenze obsolete o di lento rigiro tenuto conto della loro futura possibilità di utilizzo o di realizzo.
I crediti sono valutati, al momento della prima iscrizione, al fair value. Il valore di iscrizione iniziale è successivamente rettificato per tener conto dei rimborsi in quota capitale, delle eventuali svalutazioni e dell'ammortamento della differenza tra il valore di rimborso e il valore di iscrizione iniziale. L'ammortamento è effettuato sulla base del tasso di interesse interno effettivo rappresentato dal tasso che allinea, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi ed il valore di iscrizione iniziale (cd. metodo del costo ammortizzato). Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzioni di valore, l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a Conto Economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.
Il fondo svalutazione crediti, determinato al fine di valutare i crediti al loro effettivo valore di realizzo, accoglie le svalutazioni effettuate per tener conto dell'obiettiva evidenza di indicatori di riduzione di valore dei crediti commerciali. Le svalutazioni, che risultano basate sulle informazioni più recenti disponibili e sulla miglior stima degli amministratori, sono effettuate in modo tale che le attività oggetto delle stesse siano ridotte in misura tale da risultare pari al valore attualizzato dei flussi di cassa ottenibili in futuro.
Il fondo svalutazione crediti è classificato in riduzione della voce "Crediti verso clienti".
Gli accantonamenti effettuati al fondo svalutazione crediti sono classificati nel Conto Economico alla voce "Accantonamenti, svalutazioni ed oneri diversi di gestione"; la stessa classificazione è utilizzata per gli eventuali utilizzi e per le perdite definitive dei crediti commerciali.
Gli altri crediti e le altre attività finanziarie correnti sono valutate, al momento della prima iscrizione, al fair value (valore equo). Successivamente tali crediti sono valutati con il metodo del costo ammortizzato sulla base del tasso di interesse interno effettivo rappresentato dal tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione.
Qualora vi sia una obiettiva evidenza di indicatori di riduzione di valore, l'attività viene ridotta in misura tale da risultare pari al valore scontato dei flussi ottenibili in futuro. Le perdite di valore sono rilevate a Conto Economico. Se nei periodi successivi vengono meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato qualora non fosse stata effettuata la svalutazione.
Le attività finanziarie sono eliminate contabilmente quando sia soddisfatta una delle seguenti condizioni:
Le passività finanziarie sono rimosse dal bilancio al momento della loro estinzione e quando la Società ha trasferito tutti i rischi e gli oneri relativi allo strumento stesso.
La Società può avvalersi dello strumento della cessione di una parte dei propri crediti commerciali attraverso operazioni di factoring. Le operazioni di cessione di crediti possono essere pro-solvendo o prosoluto; alcune cessioni pro-soluto includono clausole di pagamento differito (ad esempio, il pagamento da parte del factor di una parte minoritaria del prezzo di acquisto è subordinato al totale incasso dei crediti), richiedendo una franchigia da parte del cedente o implicando il mantenimento di una significativa esposizione all'andamento dei flussi finanziari derivanti dai crediti ceduti.
Questo tipo di operazioni non rispetta i requisiti richiesti dallo IAS 39 per l'eliminazione dal bilancio delle attività, dal momento che non sono stati sostanzialmente trasferiti i relativi rischi e benefici.
Di conseguenza, tutti i crediti ceduti attraverso operazioni di factoring che non rispettano i requisiti per l'eliminazione stabiliti dallo IAS 39 rimangono iscritti nel bilancio della Società, sebbene siano stati legalmente ceduti; una passività finanziaria di pari importo è contabilizzata nel bilancio come Debiti per anticipazioni su cessioni di crediti. Gli utili e le perdite relativi alla cessione di tali attività sono rilevati solo quando le attività stesse sono rimosse dalla Situazione Patrimoniale-finanziaria della Società. Si precisa che Landi Renzo S.p.A. al 31 dicembre 2016 ha effettuato unicamente cessioni di crediti commerciali pro-soluto aventi tutti i requisiti imposti dallo IAS 39 per la derecognition degli stessi.
La voce relativa alle disponibilità liquide e mezzi equivalenti include, prevalentemente, i depositi a vista con le banche, nonché le disponibilità di cassa e gli altri investimenti a breve termine altamente liquidabili (trasformabili in disponibilità liquide entro novanta giorni). Le disponibilità liquide sono valutate al fair value, che generalmente coincide con il loro valore nominale; le eventuali variazioni sono rilevate a Conto Economico. Lo scoperto di conto corrente, se utilizzato, viene evidenziato tra le "Passività finanziarie a breve termine".
Ai fini della rappresentazione dei flussi di cassa dell'esercizio, in sede di redazione del Rendiconto Finanziario, i debiti bancari a breve termine sono rappresentati tra i flussi di cassa delle attività di finanziamento, essendo gli stessi riconducibili principalmente ad anticipazioni bancarie ed a prestiti bancari a breve termine.
Il capitale sociale è costituito dalle azioni ordinarie in circolazione.
I costi relativi all'emissione di nuove azioni o opzioni sono classificati nel patrimonio netto (al netto del beneficio fiscale ad essi collegato) come deduzione dei proventi derivanti dall'emissione di tali strumenti. Come previsto dallo IAS 32, qualora vengano riacquistati strumenti rappresentativi del capitale proprio, tali strumenti (azioni proprie) sono dedotti direttamente dal patrimonio netto alla voce denominata "Altre riserve". Nessun utile o perdita viene rilevato nel Conto Economico all'acquisto, vendita o cancellazione delle azioni proprie.
Il corrispettivo pagato o ricevuto, incluso ogni costo sostenuto direttamente attribuibile all'operazione di capitale, al netto di qualsiasi beneficio fiscale connesso, viene rilevato direttamente come movimento di patrimonio netto.
La riserva legale deriva dalla destinazione di parte del risultato di esercizio della Società (il 5% ogni anno fintanto che la stessa non abbia raggiunto il 20% del capitale sociale) ed è utilizzabile esclusivamente per copertura perdite. Le altre riserve includono le riserve di utili e di capitale a destinazione specifica, i risultati economici di esercizi precedenti per la parte non distribuita né accantonata a riserva, nonché la riserva generatasi in sede di prima applicazione degli IFRS.
I fondi per rischi ed oneri sono stanziati per far fronte ad obbligazioni attuali, legali o implicite, derivanti da eventi passati dei quali alla chiusura del periodo può essere effettuata una stima attendibile dell'importo derivante dall'adempimento dell'obbligazione. I fondi per rischi e oneri sono iscritti se è probabile che si manifestino tali oneri. L'eventuale variazione di stima degli accantonamenti è riflessa nel Conto Economico nel periodo in cui avviene.
Se una passività è considerata possibile non si procede allo stanziamento di un fondo rischi e viene unicamente fornita adeguata informativa nelle presenti note al bilancio.
Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e la data delle uscite di cassa connesse all'obbligazione può essere determinata in modo attendibile, il costo stimato è oggetto di attualizzazione ad un tasso che riflette i valori correnti di mercato ed include gli effetti ulteriori relativi al rischio specifico associabile a ciascuna passività. Quando viene effettuata l'attualizzazione, l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.
Il fondo garanzia prodotti viene rilevato al momento della vendita dei beni o della prestazione dei servizi sottostanti. L'accantonamento è determinato sulla base dei dati storici delle garanzie e attraverso la ponderazione della probabilità associata ai possibili risultati.
I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere le variazioni delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e del tasso di attualizzazione; le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce di Conto Economico che ha precedentemente accolto l'accantonamento ovvero, quando la passività è relativa ad attività, in contropartita all'attività a cui si riferisce.
I benefici a breve termine sono rappresentati da salari, stipendi, relativi oneri sociali, indennità sostitutive di ferie e incentivi corrisposti sotto forma di bonus pagabile nei dodici mesi dalla data del bilancio. Tali benefici sono contabilizzati quali componenti del costo del personale nel periodo in cui è prestata l'attività lavorativa.
I benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro si suddividono in due fattispecie: piani con contribuzione definita e piani con benefici definiti.
Nei piani con contribuzione definita gli oneri contributivi sono imputati al Conto Economico quando essi sono sostenuti, in base al relativo valore nominale.
I piani a benefici definiti sono rappresentati dalle quote di TFR maturate fino al 31 dicembre 2006 per i dipendenti della Società. Essi sono valutati secondo lo IAS 19, utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito effettuato da attuari indipendenti.
Tale calcolo consiste nello stimare l'importo del beneficio che un dipendente riceverà alla data stimata di
cessazione del rapporto di lavoro, utilizzando ipotesi demografiche (come ad esempio il tasso di mortalità ed il tasso di rotazione del personale) ed ipotesi finanziarie (come ad esempio il tasso di sconto e gli incrementi retributivi futuri). L'ammontare così determinato viene attualizzato e riproporzionato sulla base dell'anzianità maturata rispetto all'anzianità totale e rappresenta una ragionevole stima dei benefici che ciascun dipendente ha già maturato a fronte delle sue prestazioni di lavoro. Il tasso di attualizzazione utilizzato deriva dalla curva dei tassi su obbligazioni Markit iBoxx € Corporate AA 10+ alla data di chiusura dell'esercizio, aventi scadenza analoga a quella dell'obbligazione a favore dei dipendenti.
Gli utili e perdite attuariali, i rendimenti dalle attività a servizio del piano (esclusi gli interessi) e l'effetto del massimale dell'attività (esclusi eventuali interessi) che emergono a seguito delle rivalutazioni della passività netta per piani a benefici definiti sono rilevati immediatamente nelle altre componenti del Conto Economico Complessivo. Gli interessi netti e gli altri costi relativi ai piani a benefici definiti sono invece rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio.
I piani a contribuzione definita sono piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro in base ai quali l'entità versa dei contributi fissi a una entità distinta e non ha un'obbligazione legale o implicita a pagare ulteriori contributi. I contributi da versare ai piani a contribuzione definita sono rilevati come costo nell'utile o perdita negli esercizi in cui i dipendenti prestano la loro attività lavorativa; i contributi versati in anticipo sono rilevati tra le attività nella misura in cui il pagamento anticipato determinerà una riduzione dei pagamenti futuri o un rimborso.
I debiti commerciali sono iscritti al valore equo (fair value) del corrispettivo iniziale ricevuto in cambio e successivamente valutati al costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. I debiti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono attualizzati.
I debiti finanziari a breve e a lungo termine e le altre passività a breve e a lungo termine sono valutati, al momento della prima iscrizione, al fair value (valore equo). Il valore di iscrizione iniziale è successivamente rettificato per tener conto dei rimborsi in quota capitale e dell'ammortamento della differenza tra il valore di rimborso e il valore di iscrizione iniziale. L'ammortamento è effettuato sulla base del tasso di interesse interno effettivo rappresentato dal tasso che allinea, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa connessi alla passività e il valore di iscrizione iniziale (cd. metodo del costo ammortizzato).
Qualora vi sia un cambiamento dei flussi di cassa e vi sia la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei debiti viene ricalcolato per riflettere tale cambiamento sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato.
La voce "Debiti tributari" include tutte quelle passività nei confronti dell'Amministrazione Finanziaria esigibili o compensabili finanziariamente a breve termine connesse alle imposte dirette e indirette.
I debiti verso i dipendenti e gli Istituti Previdenziali, nonché gli acconti da clienti e i ratei e i risconti passivi risultano classificati nella voce "Altre passività correnti".
I ricavi sono rilevati al fair value del corrispettivo ricevuto per la vendita di prodotti e servizi della gestione ordinaria dell'attività del Gruppo.
I ricavi sono riconosciuti nella misura in cui è probabile che i benefici economici siano conseguiti ed il relativo importo possa essere determinato in modo attendibile. I ricavi ed i proventi sono iscritti in bilancio al netto di resi, abbuoni, sconti e premi, nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita dei prodotti o la prestazione di servizi.
I ricavi sono contabilizzati come segue:
I ricavi sono iscritti nel Conto Economico esclusivamente se è probabile che la Società benefici dei flussi di cassa associati alla transazione.
I contributi, sia da enti pubblici che da terzi privati, sono rilevati al fair value quando vi è la ragionevole certezza che saranno ricevuti e che saranno rispettate le condizioni previste per l'ottenimento degli stessi. I contributi in conto esercizio (concessi al fine di fornire un aiuto finanziario immediato all'impresa o come compensazione per le spese e le perdite sostenute in un esercizio precedente) sono rilevati integralmente a Conto Economico nel momento in cui sono soddisfatte le suddette condizioni, necessarie per la loro iscrivibilità.
Non sono stati ottenuti contributi in conto capitale nell'esercizio in esame.
I costi sono rilevati nella misura in cui è possibile determinare attendibilmente che alla Società confluiranno dei benefici economici. I costi per servizi sono riconosciuti per competenza in base al momento di ricevimento degli stessi.
Ai fini contabili sono classificati come operativi i leasing ed i contratti di noleggio per i quali:
I relativi canoni sono imputati a Conto Economico in quote costanti ripartite secondo la durata dei sottostanti contratti.
I dividendi pagabili dalla Società sono rappresentati come movimenti di patrimonio netto nell'esercizio in cui sono approvati dall'Assemblea degli azionisti.
I dividendi da ricevere dalla Società sono rilevati a Conto Economico alla data nella quale è maturato il diritto alla loro percezione.
I ricavi e gli oneri di natura finanziaria sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle relative attività e passività finanziarie utilizzando il metodo dell'interesse effettivo, come precisato dal paragrafo 9 dello IAS 39.
Le imposte sul reddito includono imposte correnti e differite. Le imposte sul reddito sono generalmente imputate a Conto Economico, salvo quando sono relative a fattispecie contabilizzate direttamente a patrimonio netto. In questo caso anche le relative imposte sul reddito sono imputate direttamente a patrimonio netto. Le imposte correnti rappresentano la stima dell'importo delle imposte sul reddito, dovute o da ricevere, calcolate sul reddito imponibile o sulla perdita fiscale dell'esercizio, determinate applicando al reddito imponibile dell'esercizio l'aliquota fiscale in vigore alla data di bilancio.
Le imposte differite sono calcolate utilizzando il cosiddetto liability method sulle differenze temporanee fra i valori contabili delle attività e passività del bilancio ed i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali. Le imposte differite attive e passive non sono rilevate sull'avviamento e sulle attività e passività che non influenzano il reddito imponibile. Le imposte differite sono calcolate in base all'aliquota fiscale
che ci si aspetta sarà in vigore al momento del realizzo dell'attività o dell'estinzione della passività. Le attività fiscali differite (di seguito anche "imposte anticipate") sono rilevate soltanto nel caso sia probabile che negli esercizi successivi si generino imponibili fiscali sufficienti per il realizzo di tali attività. Le attività e passività fiscali differite sono compensate solo per scadenze omogenee, quando vi è un diritto legale alla compensazione e quando si riferiscono ad imposte recuperabili dovute alla medesima autorità fiscale. Le imposte sul reddito derivanti dalla distribuzione di dividendi sono iscritte nel momento in cui viene riconosciuta la passività relativa al pagamento degli stessi.
La recuperabilità delle imposte differite attive viene verificata ad ogni chiusura di periodo, sulla base di piani regolarmente approvati dall'organo amministrativo e tenendo conto del consolidato fiscale di cui sotto, e l'eventuale parte per cui non è più probabile il recupero viene imputata a Conto Economico.
Con efficacia dall'esercizio 2014, la Società aderisce in qualità di consolidante al Consolidato Fiscale Nazionale ai sensi degli articoli da 117 a 129 del Testo Unico Delle Imposte sui Redditi (T.U.I.R) con altre società italiane del Gruppo.
L'adesione è operativa fino all'esercizio 2016 e sarà rinnovata per il successivo triennio. In base alla procedura la consolidante determina un'unica base imponibile per il Gruppo di società che aderiscono al Consolidato Fiscale Nazionale, potendo, quindi, compensare redditi imponibili con perdite fiscali in un'unica dichiarazione. Ciascuna società aderente al Consolidato Fiscale Nazionale trasferisce alla Società consolidante il reddito fiscale (reddito imponibile o perdita fiscale). Quest'ultima rileva un credito nei confronti della consolidata pari all'IRES da versare. Invece, nei confronti delle società che apportano perdite fiscali, la consolidante iscrive un debito pari all'IRES sulla parte di perdita trasferita a livello di Gruppo.
La valuta funzionale e di presentazione adottata da Landi Renzo S.p.A. è l'Euro (€). Come previsto dallo IAS 21, le transazioni in valuta estera sono rilevate, inizialmente, al tasso di cambio in essere alla data dell'operazione. Le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera sono riconvertite nella valuta funzionale al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del bilancio.
Le poste non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data di iniziale rilevazione dell'operazione.
Le poste non monetarie iscritte al valore equo (fair value) sono convertite utilizzando il tasso di cambio alla data di determinazione di tale valore.
Le differenze di cambio realizzate in occasione dell'incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera sono iscritte al Conto Economico nella voce utile/perdite su cambi.
La Società determina il risultato per azione in base allo IAS 33 - Utile per azione.
(a) Risultato per azione – base
Il risultato per azione – base è calcolato dividendo il risultato di pertinenza degli azionisti della Società per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escludendo le azioni proprie.
(b) Risultato per azione – diluito
Il risultato diluito per azione è calcolato dividendo il risultato di pertinenza degli azionisti della Società per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escludendo le azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile diluito per azione, la media ponderata delle azioni in circolazione è modificata assumendo l'esercizio da parte di tutti gli assegnatari di diritti che potenzialmente hanno effetto diluitivo, mentre il risultato di pertinenza degli azionisti della Società è rettificato per tener conto di eventuali effetti, al netto delle imposte, dell'esercizio di detti diritti.
In accordo con quanto disposto dal Principio Contabile IFRS 7, sono fornite le informazioni integrative sugli strumenti finanziari al fine di valutare:
La predisposizione di un bilancio in accordo con gli IFRS (International Financial Reporting Standard) richiede l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su soggettive valutazioni e stime basate sull'esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi di bilancio, quali la Situazione Patrimoniale Finanziaria, il Conto Economico ed il Rendiconto Finanziario, nonché l'informativa fornita.
Si segnala che la situazione causata dall'attuale scenario economico e finanziario ha comportato la necessità di effettuare assunzioni riguardanti l'andamento futuro caratterizzate da significativa incertezza, per cui non si può escludere il concretizzarsi, nei prossimi esercizi, di risultati diversi da quanto stimato e che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi ovviamente né stimabili né prevedibili, anche significative, al valore contabile delle relative voci.
Di seguito sono elencate le voci di bilancio che richiedono più di altre una maggiore soggettività da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate può avere un impatto significativo sul bilancio:
Le stime e le ipotesi sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a Conto Economico.
Di seguito sono brevemente descritti i principi contabili più significativi che richiedono più di altri una maggiore soggettività da parte degli amministratori nell'elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui dati finanziari della Società.
I crediti verso clienti risultano rettificati del relativo fondo di svalutazione per tener conto del loro effettivo valore recuperabile. La determinazione dell'ammontare delle svalutazioni effettuate richiede da parte degli amministratori l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulla documentazione e sulle informazioni disponibili in merito anche alla solvibilità del cliente, nonché sull'esperienza e sui trend storici.
Il prolungamento dell'attuale situazione economica e finanziaria e il suo eventuale peggioramento potrebbero comportare un ulteriore deterioramento delle condizioni finanziarie dei debitori della Società rispetto a quanto già preso prudentemente in considerazione nella quantificazione delle svalutazioni iscritte in bilancio.
In accordo con i principi contabili applicati dalla Società, l'avviamento e le attività immateriali in corso sono sottoposti a verifica annuale (impairment test) al fine di accertare se si sia verificata una riduzione di valore degli stessi, che va rilevata tramite una svalutazione, quando il valore netto contabile dell'unità generatrice di flussi di cassa alla quale gli stessi sono allocati risulti superiore al suo valore recuperabile (definito come il maggior valore tra il valore d'uso ed il fair value della stessa). La precitata verifica di conferma di valore richiede necessariamente l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulle informazioni disponibili all'interno della Società, e dalle prospettive del mercato di riferimento anche alla luce dei trend storici. Inoltre, qualora si ipotizzi che possa essersi generata una potenziale riduzione di valore, la Società procede alla determinazione della stessa utilizzando tecniche valutative ritenute idonee. Le medesime verifiche di valore e le medesime tecniche valutative sono applicate sulle attività immateriali e materiali a vita utile definita quando sussistono indicatori che facciano prevedere difficoltà per il recupero del relativo valore netto contabile tramite l'uso. La corretta identificazione di elementi indicatori dell'esistenza di una potenziale riduzione di valore nonché le stime per la determinazione delle stesse, dipendono, principalmente, da fattori e condizioni che possono variare nel tempo in misura anche significativa, influenzando, quindi, le valutazioni e stime effettuate dagli amministratori.
L'identificazione della sussistenza o meno di un'obbligazione corrente (legale o implicita) è in alcune circostanze di non facile determinazione. Gli amministratori valutano tali fenomeni di caso in caso, congiuntamente alla stima dell'ammontare delle risorse economiche richieste per l'adempimento dell'obbligazione. Quando gli amministratori ritengono che il manifestarsi di una passività sia soltanto possibile, i rischi vengono indicati nell'apposita sezione informativa su impegni e rischi, senza dar luogo ad alcun accantonamento in bilancio.
La Società riconosce a parte del personale dipendente i piani a benefici definiti. Il management, avvalendosi di periti e attuari, utilizza diverse assunzioni statistiche e fattori valutativi per il calcolo degli oneri e del valore attuale delle passività e delle attività relative a tali piani. Le assunzioni riguardano il tasso di sconto, il rendimento atteso delle attività a servizio del piano, i tassi dei futuri incrementi retributivi, l'andamento demografico, il tasso di inflazione e la previsione dei costi per assistenza medica. Inoltre, anche gli attuari consulenti utilizzano fattori soggettivi, come per esempio i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni.
In conseguenza della vendita dei prodotti, la Società accantona dei fondi relativi ai costi stimati come probabili da sostenere per far fronte all'obbligazione connessa alla garanzia tecnica fornita per i prodotti stessi. Il management stabilisce il valore di tali fondi sulla base delle informazioni storiche circa natura, frequenza e costo medio degli interventi eseguiti in garanzia e sulla base di specifici contenuti contrattuali.
La Società lavora costantemente per migliorare la qualità dei prodotti e minimizzare l'onere derivante dagli interventi in garanzia.
La Società è soggetta a cause legali riguardanti alcune controversie che sono sottoposte alla giurisdizione di diversi Stati. Stanti le incertezze inerenti tali vertenze, è difficile effettuare previsioni certe circa l'esborso finanziario che ne deriverà, né i tempi con i quali esso si manifesterà. Le cause e i contenziosi contro la Società derivano principalmente da problematiche legali complesse, che sono soggette a un diverso grado di incertezza, tenuto conto dei fatti e delle circostanze inerenti a ciascuna controversia e delle differenti normative applicabili. Al fine di valutare correttamente e prudentemente i rischi derivanti da passività potenziali di natura legale, il management ottiene periodicamente informazioni circa il loro stato dai propri consulenti legali. La Società accerta una passività a fronte di tali contenziosi quando ritiene probabile che si verificherà un esborso finanziario e purché l'ammontare delle perdite che ne deriveranno possa essere ragionevolmente stimato.
Le rimanenze finali di prodotti che presentano caratteristiche di obsolescenza o di lento rigiro sono periodicamente sottoposte a verifiche in ordine alla loro corretta valutazione e sono svalutate quando il valore recuperabile delle stesse risulta inferiore al valore contabile. Le svalutazioni effettuate si basano, principalmente, su assunzioni e stime del management derivanti dall'esperienza dello stesso e dai risultati storici conseguiti.
La valutazione delle imposte anticipate è effettuata sulla base delle aspettative di reddito imponibile attese negli esercizi futuri e delle aliquote fiscali previste in essere alla data di atteso realizzo delle differenze temporanee, in quanto ritenute applicabili anche in futuro. La valutazione di tali redditi attesi dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare, quindi, effetti significativi sulla valutazione delle attività fiscali differite.
La Società intrattiene rapporti con parti correlate a condizioni contrattuali ritenute condizioni normali nei rispettivi mercati di riferimento, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati e ricevuti.
In accordo con quanto richiesto dal Principio Contabile IFRS 7, è di seguito fornita l'analisi con riguardo alla natura e all'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari ai quali la Società è esposta, nonché le metodologie con cui tali rischi vengono gestiti.
I rischi principali vengono riportati e discussi a livello di Top Management della Società al fine di creare i presupposti per la loro copertura, assicurazione e valutazione del rischio residuale.
La Società è esposta al rischio di tasso di interesse associato sia alla disponibilità di cassa sia ai finanziamenti a medio lungo termine. L'esposizione è riferibile principalmente all'Area Euro. Per quanto riguarda l'esposizione al rischio di volatilità dei tassi di interesse si segnala che l'indebitamento finanziario verso le banche è regolato prevalentemente da tassi di interesse variabili. Pertanto, la gestione finanziaria della Società rimane esposta alle fluttuazioni dei tassi di interesse, non avendo la stessa, alla data del presente bilancio, sottoscritto strumenti a copertura della variabilità dei tassi di interesse sui finanziamenti contratti con le banche.
Il recente andamento economico-finanziario della Società ha comportato una riduzione del merito del credito assegnato dagli istituti finanziari con conseguente limitazione all'accesso alle fonti di finanziamento, oltre ad incrementare gli oneri finanziari.
I rischi di tasso di interesse sono stati misurati attraverso la sensitivity analysis e sono stati analizzati i potenziali riflessi di oscillazione del tasso di interesse Euribor sul bilancio al 31 dicembre 2016 con particolare riferimento alle disponibilità di cassa ed ai finanziamenti. La variazione in aumento di 50 basis point sull'Euribor, a parità di tutte le altre variabili, avrebbe prodotto per la Società un incremento degli oneri finanziari di Euro 193 migliaia a fronte di un incremento dei proventi finanziari pari ad Euro 21
migliaia.
La Società commercializza parte della propria produzione e, seppur in misura assai ridotta, acquista alcuni componenti anche in Paesi che non aderiscono all'area Euro.
In relazione al rischio di cambio, si segnala che l'ammontare dei saldi patrimoniali espressi in valuta diversa dall'Euro è da ritenersi non significativo. La Società non ha sottoscritto strumenti a copertura della variabilità dei cambi e, in accordo con quella che è stata la politica della società stessa, fino a questo momento, non vengono sottoscritti strumenti finanziari derivati ai soli fini di negoziazione. Pertanto la Società rimane esposta al rischio di cambio sui saldi delle attività e passività in valuta a fine anno che, come peraltro già indicato, non sono da ritenersi significative.
Il rischio di credito è il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione e deriva principalmente dai crediti commerciali, dalle altre attività finanziarie e dalle garanzie, eventualmente, prestate dalla Società.
La Società tratta abitualmente con clienti noti ed affidabili. È politica della Società sottoporre i clienti che richiedono condizioni di pagamento dilazionate a procedure di verifica sulla relativa classe di credito. Detta verifica comprende anche valutazioni esterne quando disponibili. Per ciascun cliente vengono stabiliti dei limiti di vendita, rappresentativi della linea di credito massima, oltre la quale è richiesta l'approvazione della direzione. I limiti di credito vengono rivisti periodicamente e i clienti che non soddisfano le condizioni di affidabilità creditizia stabiliti dalla Società possono effettuare acquisti solo con pagamento anticipato. Inoltre, il saldo dei crediti viene monitorato a cadenza quindicinale nel corso dell'esercizio, allo scopo di minimizzare l'esposizione al rischio di perdite. Infine, per quanto riguarda i clienti nuovi e non operanti in Paesi appartenenti all'Unione Europea, è generalmente utilizzata, ove possibile, la lettera di credito a garanzia del buon fine degli incassi.
La Società, a partire dal 2008, assicura parte dei crediti esteri, non garantiti da lettera di credito, tramite una primaria Compagnia di Assicurazione ed effettua cessioni di crediti di tipo pro-soluto. La Società accantona un fondo svalutazione per perdite di valore che riflette la stima delle perdite sui crediti commerciali e sugli altri crediti, le cui componenti principali sono le svalutazioni individuali di esposizioni significative.
Si evidenzia, da ultimo, come il perdurare o l'aggravarsi dell'attuale crisi economica e finanziaria potrebbe incidere, anche significativamente, sulla capacità di alcune società clienti di fare regolarmente fronte alle obbligazioni assunte nei confronti della Società.
Il rischio di credito riguardante le altre attività finanziarie della Società, che comprendono disponibilità liquide e mezzi equivalenti, presenta un rischio massimo pari al valore contabile di queste attività in caso di insolvenza della controparte.
Le politiche della Società prevedono il rilascio di garanzie finanziarie a favore delle società controllate, non a favore delle Joint Ventures. Al 31 dicembre 2016 la Società non aveva in essere garanzie finanziarie verso terzi di importo rilevante.
Il rischio di liquidità è il rischio che la Società abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni associate a passività finanziarie.
Il recente andamento economico-finanziario della Società ha comportato una diminuzione del livello di liquidità disponibile associata ad una riduzione del merito del credito assegnato dagli istituti finanziari con limitazione all'accesso alle fonti di finanziamento.
A tal fine la Società ha predisposto ed avviato un progetto di ottimizzazione della struttura finanziaria dell'intero Gruppo, le cui linee guida sono state sviluppate con il supporto dell'Advisor finanziario Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A. In particolare, tale progetto, riguarda sostanzialmente l'intero indebitamento finanziario della Società e dell'intero Gruppo (i.e. quello rappresentato dalla componente obbligazionaria e quello rappresentato dalla componente bancaria) e prevede, tra l'altro:
Il progetto è stato predisposto anche alla luce e in coerenza con il Piano Industriale della Società il cui aggiornamento è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione il 30 dicembre 2016. Il Piano Industriale è stato sottoposto ad una "independent business review" da parte di KPMG Advisory S.p.A. in qualità di Advisor industriale terzo indipendente, e le risultanze di tali analisi e la relativa documentazione sono state considerate dal management della Società nell'elaborazione e finalizzazione del Progetto di Ottimizzazione Finanziaria.
Con riferimento alla componente bancaria le negoziazioni con le banche finanziatrici hanno portato alla finalizzazione dell'Accordo in data 27 marzo 2017, sottoscritto da tutte le banche ad eccezione di una che terminerà il suo iter approvativo in tempo utile per la pubblicazione del bilancio civilistico e consolidato della Società al 31 dicembre 2016, mentre per quanto attiene il debito per obbligazioni si è reso necessario convocare in data 30 marzo 2017 l'Assemblea dei Portatori del Prestito al fine di allineare alcune previsioni del regolamento del Prestito a quanto previsto nell'Accordo e poter così portare a compimento il progetto.
Si precisa che alla data del 31 dicembre 2016 tutti gli Istituti bancari hanno rilasciato specifiche waivers in relazione alla rilevazione dei parametri finanziari e al mancato pagamento delle rate di capitale in scadenza nel mese di novembre e dicembre 2016 mentre l'Assemblea degli Obbligazionisti del 30 dicembre 2016 ha modificato il Regolamento del Prestito e rilasciato a sua volta waivers in riferimento al mancato pagamento della rata prevista al 31 dicembre 2016 nonché alla rilevazione dei parametri finanziari, come descritto in seguito alle note n. 16 e 17.
Per ogni altra informazione sull'analisi dei fattori di rischio ai sensi dell'art. 154-ter TUF si rimanda alla Relazione sulla Gestione.
Si rimanda, così come previsto dallo IAS 14 par. 6, all'analisi svolta nel bilancio consolidato.
Le immobilizzazioni materiali nette evidenziano un decremento netto di Euro 3.073 migliaia, passando da Euro 22.066 migliaia al 31 dicembre 2015 a Euro 18.993 migliaia al 31 dicembre 2016.
Si fornisce di seguito l'analisi dei movimenti dei costi storici delle immobilizzazioni materiali intervenuti nel corso del periodo (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Costo Storico | 31/12/2015 | Acquisizioni | (Alienazioni) | Altri movimenti | 31/12/2016 |
| Terreni e fabbricati | 114 | 231 | -90 | 255 | |
| Impianti e macchinari | 25.440 | 396 | -200 | 1.158 | 26.794 |
| Attrezzatura industriale e commerciale |
30.956 | 1.047 | -219 | 476 | 32.260 |
| Altri beni materiali | 7.153 | 44 | -1.834 | 973 | 6.336 |
| Immobilizzazioni in corso e acconti | 2.484 | 173 | -2.607 | 50 | |
| Totale | 66.147 | 1.891 | -2.343 | - 0 |
65.695 |
| (Migliaia di Euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Fondi ammortamento | 31/12/2015 | Quote ammortamento |
(Alienazioni) | Altri movimenti | 31/12/2016 |
| Terreni e fabbricati | 100 | 43 | -90 | 53 | |
| Impianti e macchinari | 16.772 | 1.542 | -85 | 18.229 | |
| Attrezzatura industriale e commerciale | 21.303 | 2.807 | -201 | 23.909 | |
| Altri beni materiali | 5.907 | 418 | -1.813 | 4.512 | |
| Totale | 44.082 | 4.810 | -2.189 | - | 46.703 |
Si fornisce di seguito l'analisi complessiva dei movimenti delle immobilizzazioni materiali nette intervenuti nel corso del periodo (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore Netto | 31/12/2015 | Acquisizioni | (Alienazioni) | Quote ammortamento |
Altri movimenti | 31/12/2016 |
| Terreni e fabbricati | 14 | 231 | 0 | -43 | - | 202 |
| Impianti e macchinari | 8.668 | 396 | -115 | -1.542 | 1.158 | 8.565 |
| Attrezzatura industriale e commerciale |
9.653 | 1.047 | -18 | -2.807 | 476 | 8.351 |
| Altri beni materiali | 1.246 | 44 | -21 | -418 | 973 | 1.824 |
| Immobilizzazioni in corso e acconti |
2.484 | 173 | 0 | 0 | -2.607 | 50 |
| Totale | 22.066 | 1.891 | -154 | -4.810 | -0 | 18.993 |
La voce Terreni e fabbricati comprende le migliorie sugli immobili locati da terzi.
La voce Impianti e macchinari include macchinari di proprietà della società utilizzati per la produzione.
La voce Attrezzatura industriale e commerciale include stampi e strumenti di collaudo e controllo.
La voce Altri beni materiali è prevalentemente composta da elaboratori elettronici, autoveicoli, automezzi da trasporto interno e arredi.
Si precisa che la voce Immobilizzazioni in corso e acconti, per Euro 50 migliaia al 31 dicembre 2016 include alcuni impianti di produzione ancora da completare.
Nella colonna Altri movimenti sono indicate le riclassifiche fra immobilizzazioni in corso ed acconti e le relative categorie di destinazione dei cespiti ultimati e pronti all'uso.
I principali incrementi di immobilizzazioni materiali nel periodo in esame sono relativi a:
I principali decrementi di immobilizzazioni materiali dell'anno sono relativi a cessioni di impianti e macchinari.
Si fornisce di seguito l'analisi dei movimenti dei costi di sviluppo intervenuti nel corso del periodo (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 31/12/2015 | Acquisizioni | (Ammortamenti) | Altri Movimenti | 31/12/2016 | |
| Costi di sviluppo | 6.171 | 3.018 | -3.367 | 0 | 5.822 |
I costi di sviluppo, pari a Euro 5.822 migliaia (Euro 6.171 migliaia al 31 dicembre 2015), includono i costi sostenuti dalla Società, relativi al personale interno, ai servizi resi da terzi, ai costi di utilizzo delle sale prova nonché ai materiali prototipali, per progetti aventi i requisiti richiesti dallo IAS 38 per essere rilevati nell'attivo patrimoniale. In particolare, i costi capitalizzati nel corso del periodo si riferiscono a progetti innovativi, non realizzati in precedenza e destinati a nuovi segmenti di mercato, in grado di ampliare ed ottimizzare l'offerta produttiva. Tra di essi si segnalano, in particolare, i seguenti principali progetti sviluppati:
Le attività di sviluppo sono continuate nel corso dei primi mesi dell'esercizio 2017 e si prevede che proseguiranno per tutto l'esercizio in corso. E' stata verificata l'assenza di indicatori di perdite durevoli per tali attività, la cui fase di sviluppo è prevista concludersi entro il corrente anno.
Per la valutazione delle eventuali perdite di valore dei costi di sviluppo capitalizzati, la Società attribuisce tali costi ai relativi specifici progetti e valuta la loro recuperabilità, determinandone il valore d'uso con il metodo dei flussi finanziari attualizzati.
La voce è così composta (Migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Altre attività immateriali a vita definita |
Valore netto al 31/12/2015 |
Acquisizioni | (Ammortamenti) | Altri movimenti | (Svalutazioni) | Valore netto al 31/12/2016 |
| Diritti di brevetto e di utilizzazione opere dell'ingegno |
847 | 163 | -500 | -18 | 0 | 492 |
| Concessioni e marchi | 116 | 60 | -28 | 18 | 0 | 165 |
| Totale | 963 | 223 | -529 | 0 | 0 | 658 |
La voce, pari ad Euro 658 migliaia al 31 dicembre 2016 (Euro 963 migliaia al 31 dicembre 2015), include essenzialmente i diritti di utilizzazione delle opere di ingegno e l'acquisizione di licenze di programmi applicativi gestionali per Euro 163 migliaia nonché concessioni e marchi per Euro 60 migliaia.
La voce è così composta (Migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Partecipazioni in imprese controllate |
31/12/2015 | Incrementi | Utilizzo F.do sval. |
Perdite di valore |
Altri Movimenti | Valore netto al 31/12/2016 |
| Partecipazioni | 103.076 | -693 | 102.383 | |||
| Migliaia di Euro | Valore iniziale | Incrementi | Utilizzo f.do svalutazione |
Perdite di valore |
Altri Movimenti |
Valore finale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| LR Industria e Comercio Ltda | 1.709 | 1.709 | ||||
| Landi International B.V. | 18 | 18 | ||||
| Beijing Landi Renzo Autogas System Co. Ltd | 2.057 | 2.057 | ||||
| L.R. Pak (Pvt) Limited | 638 | -638 | 0 | |||
| Landi Renzo Pars Private Joint Stock Company | 3.000 | 3.000 | ||||
| Lovato Gas S.p.A. | 48.680 | 48.680 | ||||
| Landi Renzo Ro Srl. | 5 | 5 | ||||
| Landi Renzo VE C.A. | 0 | 0 | ||||
| Landi Renzo USA | 0 | 0 | ||||
| AEB S.p.A. | 44.379 | 44.379 | ||||
| SAFE S.p.A. | 2.500 | 2.500 | ||||
| Emmegas S.r.l. | 0 | 0 | ||||
| Landi Renzo Argentina Srl | 89 | -55 | 34 | |||
| Totale partecipazioni | 103.076 | 0 | 0 | -693 | 0 | 102.383 |
Al 31 dicembre 2016, sono state oggetto di test impairment le partecipazioni nelle società controllate Lovato Gas S.p.A., A.E.B. S.p.A., Safe S.p.A. e Landi Renzo Pars al fine di accertarne eventuali perdite di valore.
Il valore recuperabile delle partecipazioni assoggettate a test di impairment è stato determinato come valore in uso, attraverso la sommatoria del valore attuale netto dei flussi di cassa operativi (opportunamente attualizzati secondo il metodo DCF – Discounted Cash Flow) derivanti dal piano economico-finanziario per gli anni 2016-2020 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 30 dicembre 2016, quindi su un orizzonte di 4 anni anziché 5 non essendo ancora approvato l'aggiornamento al 2021 del Business Plan, e da un valore terminale alla fine dello stesso.
Le previsioni per gli anni 2017-2020 sono state predisposte ed approvate dagli organi amministrativi delle rispettive società controllate sulla base dei risultati conseguiti negli esercizi precedenti, delle aspettative del management relativamente all'andamento del mercato di riferimento e delle dinamiche di razionalizzazione dei costi operativi previsti dal piano stesso. Ai fini del suddetto impairment test al termine del periodo considerato nel piano è stato stimato un valore terminale per riflettere il valore della partecipazione oltre il periodo esplicito in ipotesi di continuità aziendale. Tale terminal value è stato calcolato come rendita perpetua considerando un tasso di crescita di lungo periodo ("g rate") pari al:
Il tasso di attualizzazione è stato calcolato come costo medio del capitale ("W.A.C.C."), al netto delle imposte, determinato quale media ponderata tra il costo del capitale proprio, calcolato sulla base della metodologia CAPM (Capital Asset Pricing Model), ed il costo del debito.
Il tasso, come prescritto dallo IAS 36, è stato determinato con riferimento alla rischiosità operativa del settore e alla struttura finanziaria di un campione di società quotate comparabili al Gruppo per profilo di rischio e settore di attività.
In particolare, tenuto conto che Lovato Gas SpA opera prevalentemente all'estero, il tasso di attualizzazione è stato calcolato tenendo in considerazione i rischi associati ai flussi di cassa della Società generati nelle diverse aree geografiche. In tal senso sono state considerate le seguenti aree geografiche: "East Europe", "Asia and Middle East", "South America"; "West Europe", "Africa", "North America" e "Rest of the World". Analogamente, al fine di riflettere le prospettive di crescita nelle diverse aree geografiche in cui opera la Lovato Gas SpA, il tasso di crescita "g" è stato determinato come media ponderata delle stime dei tassi d'inflazione a lungo termine elaborate dal Fondo Monetario Internazionale per le singole aree geografiche, pervenendo ad un valore pari al 3,7%.
Di seguito si espongono i principali parametri utilizzati ai fini della determinazione dei tassi presi a riferimento nei test di impairment:
| Tasso Risk free % | Beta levered | Market premium % | WACC % |
|---|---|---|---|
| 4,6 | 1,30 | 7,4 | 9,4 |
| 1,5 | 1,30 | 7,2 | 6,5 |
| 11,1 | 1,30 | 7,4 | 18,1 |
Nella determinazione del tasso di attualizzazione è stato seguito l'approccio che considera il rischio paese implicito nel tasso risk free.
Relativamente al tasso risk free, si è fatto riferimento ad un dato medio per il periodo gennaio - dicembre 2016 dei Titoli di Stato Governativi con scadenza a 10 anni. Per quanto riguarda il fattore Beta, si e fatto riferimento ad un Beta rilevato su un arco temporale di 3 anni per un campione di società quotate ritenute comparabili.
Le risultanze sulle società italiane hanno evidenziato che il valore recuperabile è superiore al valore di carico di ogni singola partecipazione oggetto di analisi e pertanto non è stato necessario operare svalutazioni sul valore di carico di tali partecipazioni.
Per quanto attiene alla partecipazione nella controllata LR Pak (Pvt) Limited, tenuto conto della riduzione della consistenza patrimoniale della società si è proceduto all'azzeramento della partecipazione con un impatto economico sull'esercizio per Euro 638 migliaia.
In calce alle presenti Note Illustrative è riportato un apposito prospetto riepilogativo delle imprese partecipate ove sono contenute le informazioni richieste dal Codice Civile e sono rappresentate anche le partecipazioni indirette non esposte nel paragrafo sopra.
Al 31 dicembre 2016 la voce ammonta ad Euro 215 migliaia ed è relativa alle partecipazioni nella società EFI Avtosanoat Landi Renzo LLC per Euro 172 migliaia e nella società Krishna Landi Renzo India Private Ltd per Euro 43 migliaia. La movimentazione include la perdita di valore per Euro 66 migliaia della società Krishna Landi Renzo India Private Ltd.
| (Migliaia di Euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Partecipazioni in imprese collegate e Joint Ventures |
31/12/2015 | Incrementi | Utilizzo F.do svalutazione |
Perdite di valore | Valore netto al 31/12/2016 |
| EFI Avtosanoat - Landi Renzo LLC | 172 | 172 | |||
| Krishna Landi Renzo India Private Ltd Held | 109 | 0 | -66 | 43 | |
| Totale | 281 | 0 | 0 | -66 | 215 |
La voce è così composta (Migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Altre attività finanziarie non correnti | 31/12/2015 | Rimborsi | Incrementi | Perdite di valore |
31/12/2016 | Variazione |
| Finanziamento a Landi Renzo Usa Co. | 5.788 | 2.164 | -7.952 | - | 5.788 | |
| Finanziamento a Landi Renzo Pars | 337 | 337 | 0 | |||
| Partecipazioni in altre imprese | 3 | 3 | 0 | |||
| Totale | 6.128 | - | 2.164 | -7.952 | 340 | 5.788 |
Al 31 dicembre 2016 le altre attività finanziarie non correnti ammontano ad Euro 340 migliaia e sono relative principalmente all'importo residuo del finanziamento in essere pari ad Euro 337 migliaia con la società controllata Landi Renzo Pars. La società al 31 dicembre 2016 ha sottoposto a verifica il valore delle attività finanziarie non correnti al fine di accertare se tali attività abbiano subito una perdita di valore.
Ai fini della valutazione della recuperabilità del credito verso la società controllata americana, il management ha considerato alcuni fattori che influiscono sulla capacità del debitore di rimborsare il finanziamento concesso. In particolare, in considerazione dell'attuale situazione economico-patrimoniale, della redditività degli esercizi precedenti e dell'esercizio al 31 dicembre 2016, della capacità di servizio del debito nonché delle prospettive future nel breve/medio termine, il credito finanziario di Euro 10.293 migliaia è stato interamente svalutato.
La voce è così composta (Migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Altre attività non correnti | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Depositi cauzionali | 1 | 71 | -70 |
Al 31 dicembre 2016 le altre attività non correnti ammontano ad Euro 1 migliaia e sono relative a depositi cauzionali. Non si è proceduto ad attualizzare tale posta poiché l'impatto dell'effetto finanziario non risulta significativo.
In applicazione dello IAS 12, par. 74, nell'esercizio 2016, e conseguentemente anche per l'esercizio 2015 al fine di una migliore comparabilità, sono state compensate le attività per imposte anticipate con le passività per imposte differite in quanto:
La voce è così composta (Migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Imposte anticipate e Imposte differite nette | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Imposte anticipate | 8.506 | 8.493 | 13 |
| Imposte differite | 403 | 349 | 54 |
| Totale Imposte anticipate nette | 8.103 | 8.144 | -41 |
Al 31 dicembre 2016 le attività per imposte anticipate, pari a Euro 8.506 migliaia (Euro 8.493 migliaia al 31 dicembre 2015), sono relative sia alle differenze temporanee fra i valori contabili delle attività e passività del bilancio ed i corrispondenti valori fiscali riconosciuti ai fini fiscali sia alle perdite da consolidato fiscale degli esercizi precedenti al 2016 ritenute recuperabili in ragione dei piani aziendali identificati dal Consiglio di Amministrazione tramite l'approvazione dell'aggiornamento del Business Plan 2016 – 2020, la cui realizzabilità è soggetta al rischio intrinseco di mancata attuazione insito nelle previsioni ivi contenute.
Con riferimento alla recuperabilità delle imposte anticipate già stanziate dalla Società al 31 dicembre 2015 per gli esercizi precedenti all'istituzione del consolidato fiscale, tenuto conto degli esiti dell'analisi effettuata, al 31 dicembre 2016 la Società ha registrato una rettifica di valore delle imposte anticipate pari ad Euro 904 migliaia.
La società ha prudentemente valutato di non effettuare nessun stanziamento per imposte anticipate su perdite fiscali dell'esercizio, pari ad Euro 3.298 migliaia.
In considerazione di ciò, al 31 dicembre 2016 la Società dispone di perdite fiscali illimitatamente riportabili superiori a 30 milioni di Euro sulle quali non sono iscritte imposte anticipate.
Di seguito, sono esposti i valori dei crediti per imposte anticipate e differite compensabili e la loro movimentazione dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2016 (migliaia di Euro):
| Imposte anticipate | Imposte anticipate 31/12/2015 |
Utilizzi | Svalutazioni | Differenze Temporanee |
Imposte anticipate 31/12/2016 |
|---|---|---|---|---|---|
| Fondo svalutazione magazzino | 640 | - | - | 384 | 1.024 |
| Fondo garanzia prodotti | 373 | - | - | - | 373 |
| Fondo svalutazione crediti tassato | 375 | - | - | 149 | 524 |
| Fondo altri rischi e cause legali | 809 | - 103 | - | 645 | 1.351 |
| Altre differenze temporanee | 406 | - 211 | - | 54 | 249 |
| Perdite Fiscali | 5.889 | - | - 904 | - | 4.985 |
| Totale Imposte anticipate | 8.492 | -314 | - 904 | 1.232 | 8.506 |
| Imposte differite compensabili | Imposte differite 31/12/2015 |
Utilizzi | Svalutazioni | Differenze Temporanee |
Imposte differite 31/12/2016 |
| TFR - Riserva Patrimonio Netto | 11 | 0 | 0 | 12 | 23 |
| Altre variazioni temporanee | 337 | - 27 | 0 | 70 | 380 |
| Totale Imposte differite compensabili | 348 | - 27 | - | 82 | 403 |
| Totale Imposte anticipate | 8.144 | - 287 | - 904 | 1.150 | 8.103 |
Al 31 dicembre 2016 le passività fiscali differite sono pari a Euro 403 migliaia (Euro 348 migliaia al 31 dicembre 2015) con un incremento pari a Euro 82 migliaia e sono principalmente correlate alle differenze temporanee tra i valori contabili di alcune attività ed i valori riconosciuti ai fini fiscali.
I crediti verso clienti, esposti al netto del relativo fondo svalutazione, sono così suddivisi, con riferimento alle aree geografiche (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Crediti commerciali per area geografica | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Italia | 3.889 | 2.930 | 959 |
| Europa (esclusa Italia) | 3.977 | 2.276 | 1.701 |
| Asia e Resto del Mondo | 3.589 | 3.172 | 417 |
| America | 1.852 | 1.489 | 363 |
| Fondo svalutazione crediti | -2.947 | -2.458 | -489 |
| Totale | 10.360 | 7.409 | 2.951 |
I crediti verso clienti al 31 dicembre 2016 ammontano a Euro 10.360 migliaia, al netto del Fondo svalutazione crediti pari ad Euro 2.947 migliaia.
La Società ha effettuato operazioni di cessione di crediti commerciali tramite factoring pro-soluto ed al 31 dicembre 2016 l'ammontare delle cessioni con accredito maturity, per le quali è stata effettuata la derecognition dei relativi crediti, ammontava ad Euro 13.574 migliaia, in diminuzione rispetto ad Euro 17.175 migliaia al 31 dicembre 2015.
Si precisa che non vi sono crediti commerciali non correnti, né crediti assistiti da garanzie reali.
Il fondo svalutazione crediti, calcolato utilizzando criteri analitici sulla base dei dati disponibili, si è così movimentato:
| (Migliaia Euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Fondo svalutazione crediti | 31/12/2015 | Accantonamenti | Utilizzi | 31/12/2016 |
| Fondo svalutazione crediti | 2.458 | 661 | -172 | 2.947 |
Gli accantonamenti dell'esercizio, necessari per adeguare il valore contabile dei crediti al loro presumibile valore di realizzo, sono pari ad Euro 661 migliaia. In accordo con quanto richiesto dal Principio Contabile IFRS7, nella tabella seguente si fornisce l'informazione relativa al rischio massimo di credito suddiviso per classi di scaduto, al lordo del Fondo Svalutazione Crediti:
| (Migliaia di Euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Prospetto ageing crediti commerciali 2016 - 2015 | Scaduti | ||||
| Totale | Non scaduti | 0-30 gg | 30-60 gg | 60 e oltre | |
| Crediti vs. Clienti al 31/12/2016 (al lordo del fondo) | 13.307 | 6.717 | 1.343 | 132 | 5.115 |
| Crediti vs. Clienti al 31/12/2015 (al lordo del fondo) | 9.867 | 4.225 | 320 | 71 | 5.251 |
Si ritiene che il valore contabile dei Crediti verso clienti approssimi il loro fair value.
I crediti verso controllate ammontano alla fine del periodo ad Euro 7.275 migliaia rispetto ad Euro 9.613 migliaia dello scorso esercizio. La diminuzione è principalmente dovuta alla riduzione dei ricavi di vendita verso le società del Gruppo, alla riduzione del credito verso le controllate italiane per il consolidato fiscale nazionale e per i maggiori incassi ricevuti.
Per la composizione si rinvia all'apposito capitolo finale relativo alle "Altre informazioni" (nota 43).
La voce è così composta (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Rimanenze | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Materie prime e componenti | 8.930 | 9.925 | -995 |
| Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati | 4.820 | 5.195 | -375 |
| Prodotti finiti | 4.331 | 6.096 | -1.765 |
| (Fondo svalutazione magazzino) | -3.668 | -2.293 | -1.375 |
| Totale | 14.413 | 18.924 | -4.511 |
La tabella mostra un decremento delle rimanenze pari ad Euro 4.511 migliaia rispetto al 31 dicembre 2015, per i benefici derivanti da un piano operativo di riduzione delle scorte implementato già dall'esercizio precedente oltre che ad un incremento del fondo svalutazione.
La Società ha stimato l'entità di un fondo svalutazione magazzino, di cui si fornisce di seguito il dettaglio, per tener conto dei rischi di obsolescenza tecnica delle rimanenze ed allinearne il valore contabile al presumibile valore di realizzo. Al 31 dicembre 2016 tale posta è aumentata di Euro 1.375 migliaia rispetto allo scorso esercizio ed è pari ad Euro 3.668 migliaia in ragione dell'accantonamento al fondo svalutazione materie prime per Euro 375 migliaia nonché per un ulteriore accantonamento di natura non ricorrente, pari ad Euro 1.000 migliaia, correlato a difettosità di alcuni componenti utilizzati per specifiche forniture Automotive su motorizzazioni non più in produzione.
| (Migliaia di Euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Fondo svalutazione magazzino | 31/12/2015 | Accantonamenti | Utilizzi | 31/12/2016 |
| Fondo svalut. Magazzino (mat. Prime) | 1.803 | 1.375 | 3.178 | |
| Fondo svalut. Magazzino (prod. In corso di lavorazione) | 260 | 0 | 260 | |
| Fondo svalut. Magazzino (prod. Finiti) | 230 | 0 | 230 | |
| Fondo svalut. Magazzino – totale | 2.293 | 1.375 | 0 | 3.668 |
La composizione della voce è la seguente (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Altri crediti e attività correnti | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Crediti tributari | 639 | 1.074 | -435 |
| Crediti verso altri | 795 | 1.278 | -483 |
| Ratei e risconti | 657 | 1.698 | -1.041 |
| Totale | 2.091 | 4.050 | -1.959 |
Si ritiene che il valore contabile attribuito alla voce "Altri crediti e Attività correnti" approssimi il fair value della stessa.
I crediti tributari sono rappresentati dai crediti nei confronti dell'Erario per IVA per Euro 352 migliaia, da crediti per acconti Ires e Irap nonché da altri crediti verso l'Erario, come evidenziato nella seguente tabella.
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Crediti tributari | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Erario c/ IVA a credito | 352 | 279 | 73 |
| Erario c/acconti Ires e Irap e crediti d'imposta | 287 | 795 | -508 |
| Totale | 639 | 1.074 | -435 |
Al 31 dicembre 2016 si riferiscono prevalentemente ad anticipi concessi a fornitori, crediti verso enti previdenziali per contributi anticipati, note di credito da ricevere ed altri crediti.
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Crediti verso altri | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Anticipi a fornitori | 294 | 423 | -129 |
| Crediti verso enti previdenziali | 135 | 491 | -356 |
| Note di credito da ricevere | 129 | 190 | -61 |
| Altri crediti | 237 | 175 | 63 |
| Totale | 795 | 1.278 | -483 |
Tale voce include principalmente risconti attivi per premi assicurativi, locazioni, omologazioni, contributi associativi, e per canoni di manutenzione hardware e software.
Il decremento di Euro 1.041 migliaia è da ascrivere in misura prevalente ai costi per servizi commerciali sostenuti in via anticipata verso una casa auto per le forniture di sistemi a gas Euro 6.
Tale voce, composta da saldi attivi dei conti correnti bancari e di cassa sia in Euro che in valuta estera, è così costituita (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Depositi bancari e postali | 4.184 | 14.665 | -10.481 |
| Cassa | 1 | 3 | -2 |
| Totale | 4.185 | 14.668 | -10.483 |
Le disponibilità liquide al 31 dicembre 2016 ammontano ad Euro 4.185 migliaia (Euro 14.668 migliaia al 31 dicembre 2015).
Per l'analisi relativa alla generazione e all'assorbimento della liquidità nel corso dell'esercizio si rinvia al Rendiconto Finanziario.
Si ritiene che il valore contabile attribuito alla voce "Disponibilità liquide e Mezzi equivalenti" sia allineato al fair value della stessa alla data del bilancio. Il rischio di credito correlato alle Disponibilità liquide e Mezzi equivalenti è peraltro considerato limitato poiché si tratta di depositi frazionati su primarie istituzioni bancarie nazionali.
La tabella che segue mostra la composizione delle voci del patrimonio netto (in migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Patrimonio netto | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Capitale sociale | 11.250 | 11.250 | 0 |
| Riserva legale | 2.250 | 2.250 | 0 |
| Riserva straordinaria | 12.796 | 22.453 | -9.657 |
| Riserva di transizione IAS | 310 | 310 | 0 |
| Riserva per avanzo di fusione | 0 | 28.045 | -28.045 |
| Riserva da sovrapprezzo emissioni azioni | 46.598 | 46.598 | 0 |
| Riserva Utile/Perdita attuariali IAS 19 | -97 | -40 | -57 |
| Utile (perdita) del periodo | -28.986 | -37.702 | 8.716 |
| Totale Patrimonio netto | 44.121 | 73.164 | -29.043 |
Il capitale sociale esposto nel bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016 rappresenta il capitale sociale (interamente sottoscritto e versato) della Società che risulta pari a nominali Euro 11.250 migliaia ed è suddiviso in complessive n. 112.500.000 azioni, con valore nominale pari ad Euro 0,10.
Il saldo della Riserva Legale al 31 dicembre 2016 ammonta ad Euro 2.250 migliaia ed è invariato rispetto allo scorso esercizio avendo raggiunto il quinto del capitale sociale.
La Riserva Straordinaria è diminuita di Euro 9.657 migliaia a seguito della copertura della perdita d'esercizio al 31 dicembre 2015.
La Riserva per avanzo di fusione si è azzerata, con un utilizzo pari ad Euro 28.045 migliaia, a seguito della copertura della perdita d'esercizio al 31 dicembre 2015.
Di seguito si riporta una tabella recante l'indicazione analitica delle singole voci del patrimonio netto distinguendole in relazione all'origine, alla disponibilità e infine alla loro avvenuta utilizzazione nei tre esercizi precedenti.
| Natura e descrizione | Importo (in migliaia) | Possibilità di utilizzo (*) |
Quota disponibile | Riepilogo delle utilizzazioni effettuate nei tre precedenti esercizi |
|---|---|---|---|---|
| Capitale sociale | 11.250 | - | ||
| Riserve di capitale | ||||
| Sovrapprezzo azioni | 46.598 | A,B,C | 46.598 | |
| Riserve di utile | ||||
| Riserva legale | 2.250 | B | ||
| Riserva straordinaria | 12.796 | A,B,C | 12.796 | *** 25.240 |
| Riserva da transizione IAS | 310 | A,B,C | 310 | |
| Riserva per avanzo di fusione | 0 | A,B,C | 0 | *** 28.045 |
| Riserva Utile/Perdita attuariali IAS 19 | -97 | -97 | ||
| Utile (Perdita) dell'esercizio 2016 | -28.986 | -28.986 | ||
| Totale | 44.121 | 30.621 | ||
| Quota non distribuibile (**) | -5.822 | |||
| Residua quota distribuibile | 24.799 |
(*) Possibilità di utilizzo : A - per aumento capitale sociale B - per copertura perdite C - per distribuzione ai soci
(**) Costi di sviluppo non ammortizzati
(***) Per copertura perdite
Tale voce è così composta (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Debiti verso le banche non correnti | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Mutui e Finanziamenti | 13.653 | 6.820 | 6.833 |
La voce comprende la quota a medio/lungo termine dei debiti verso le banche a titolo di mutui chirografari e finanziamenti. Al 31 dicembre 2016 è pari ad Euro 13.653 migliaia rispetto ad Euro 6.820 migliaia al 31 dicembre 2015.
La struttura del debito è unicamente a tasso variabile indicizzato all'Euribor ed incrementato di uno spread allineato alle normali condizioni di mercato; la valuta di indebitamento è l'Euro. I finanziamenti non sono assistiti da garanzie reali e non sono presenti clausole diverse da quelle di rimborso anticipato generalmente previste dalla prassi commerciale.
Si precisa che gli importi a medio termine dei finanziamenti e del prestito obbligazionario "LANDI RENZO 6,10% 2015-2020" che prevedevano covenants finanziari erano esposti, al 31 dicembre 2015, tra le passività correnti, nel rispetto dei principi contabili di riferimento, in virtù dei disallineamenti verificatisi rispetto ai parametri fissati. In considerazione del rilascio alla Società di apposite lettere di waiver nonché a seguito della delibera dell'Assemblea degli Obbligazionisti tenutasi in data 7 marzo 2016, che ha deliberato la modifica del regolamento del prestito posticipando al 31 dicembre 2016 la rilevazione dei parametri, tali importi sono stati riclassificati secondo le scadenze previste contrattualmente.
Si fa presente inoltre che alla data del 31 dicembre 2016 tutti gli Istituti bancari hanno rilasciato specifiche waivers in relazione alla rilevazione dei parametri finanziari e al mancato pagamento delle rate di capitale dei mutui in scadenza nel mese di novembre e dicembre 2016 mentre l'Assemblea degli Obbligazionisti del 30 dicembre 2016 ha modificato il regolamento del Prestito e rilasciato a sua volta waivers in riferimento al mancato pagamento della rata prevista al 31 dicembre 2016 nonché alla rilevazione dei parametri finanziari.
Di seguito viene riportato il Piano di rimborso annuale dei mutui a medio lungo termine quale risultante dai saldi al 31 dicembre 2016 e la proposta di riscadenziamento prevista dall'Accordo di Ottimizzazione della Struttura Finanziaria di cui si è data cronaca nel paragrafo "Continuità aziendale".
| Scadenze | Rate annuali di rimborso mutui ante accordo | Rate annuali di rimborso mutui post accordo |
|---|---|---|
| 2017 | 12.396 | 336 |
| Totale corrente | 12.396 | 336 |
| 2018 | 7.043 | 2.103 |
| 2019 | 4.616 | 3.152 |
| 2020 | 1.994 | 4.207 |
| 2021 | 0 | 6.310 |
| 2022 | 0 | 9.941 |
| Totale non corrente | 13.653 | 25.713 |
| Totale | 26.049 | 26.049 |
La Società non ha in essere strumenti finanziari derivati a copertura dei finanziamenti.
Si segnala che, così come indicato al punto 2.h) della Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, alcuni contratti di finanziamento possono essere chiesti a rimborso anticipatamente qualora si verificasse il change of control della Società.
Si ritiene che il valore di carico dei debiti verso banche non correnti sia allineato al loro fair value alla data di chiusura del bilancio.
Al 31 dicembre 2016 la Società aveva le seguenti ulteriori linee di credito a breve termine disponibili e non utilizzate:
| (Migliaia di Euro) | |
|---|---|
| Linee di credito | 2016 |
| Fido di cassa | 1.756 |
| Fido ad utilizzo promiscuo | 13.935 |
| Totale | 15.691 |
Tale voce è così composta (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Altre passività finanziarie non correnti | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Debiti verso altri finanziatori | 1.048 | 1.468 | -420 |
| Finanziamento Lovato S.p.A. | 3.050 | 3.050 | |
| Prestito obbligaz. MT Landi Renzo 6,10% 2015-2020 | 21.764 | 21.764 | |
| Totale | 25.862 | 1.468 | 24.394 |
Al 31 dicembre 2016 le altre passività finanziarie non correnti ammontano ad Euro 25.862 migliaia (Euro 1.468 migliaia al 31 dicembre 2015) e sono costituite:
Il già citato Progetto di Ottimizzazione della Struttura Finanziaria ha riguardato anche la componente obbligazionaria dell'indebitamento finanziario della Società, con previsione di riscadenzamento delle rate di rimborso del Prestito, nonché di rimodulazione dei covenants finanziari.
L'Assemblea degli Obbligazionisti del 30 dicembre 2016 ha modificato il regolamento del Prestito e rilasciato a sua volta waivers in riferimento al mancato pagamento della rata prevista al 31 dicembre 2016 nonché alla rilevazione dei parametri finanziari.
In data 30 giugno 2016 la società aveva regolarmente rimborsato la rata in scadenza per complessivi Euro 2.040 migliaia.
La tempistica di rimborso del Prestito, tramite ammortamento periodico, alla data del 31 dicembre 2016 viene riportata nella seguente tabella:
| (Migliaia di Euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 2017 | 2018 | 2019 | 2020 | |
| Importo rate rimborso Prestito obbligaz. Landi Renzo | 9.860 | 6.800 | 6.800 | 8.500 |
Una nuova Assemblea degli Obbligazionisti convocata per il 30 marzo 2017, nell'ambito della finalizzazione dell'Accordo di Ottimizzazione della Struttura Finanziaria della società e dell'intero Gruppo, sarà chiamata a deliberare in merito ad alcune modifiche al regolamento del Prestito con particolare riferimento alla rimodulazione dei covenants finanziari, al tasso cedolare e al piano di rimborso, come meglio descritto nella Relazione Illustrativa del Consiglio di Amministrazione sulle proposte concernenti le materie poste all'ordine del giorno dell'Assemblea, pubblicata sul sito della società alla partizione www.landirenzogroup.com, sezione Investor – Debito e Credit rating.
In particolare, come illustrato nella tabella di seguito riportata, il piano di rimborso proposto prevede, in coerenza con gli obiettivi di generazione di cassa previsti da Piano Industriale, rate di rimborso di importo crescente su base semestrale a partire dal 30 giugno 2018 fino al 31 dicembre 2022 con incremento della durata del prestito originariamente fissata al 15 maggio 2020, fino al 31 dicembre 2022.
| (Migliaia di Euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 2018 | 2019 | 2020 | 2021 | 2022 | |
| Importo rate rimborso Prestito obbligaz. Landi Renzo | 2.614 | 3.920 | 5.226 | 7.840 | 12.360 |
Si ritiene che il valore di carico delle altre passività finanziarie non correnti sia allineato al loro fair value alla data di chiusura del bilancio.
La composizione e movimentazione di tale voce è la seguente:
| (Migliaia di Euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Fondi per rischi ed oneri | 31/12/2015 | Accantonamento | Utilizzo | Altri movimenti | 31/12/2016 |
| Fondi trattamento di quiescenza e obblighi simili |
25 | 5 | 30 | ||
| Fondo per rischi garanzie prodotti | 1.337 | 1.337 | |||
| Fondo cause legali in corso | 200 | -25 | 175 | ||
| Fondo rischi fiscali | 114 | 114 | |||
| Altri fondi | 3.400 | 2.300 | -1.042 | 4.658 | |
| Totale | 5.076 | 2.305 | -1.067 | 0 | 6.314 |
Il fondo trattamento di quiescenza relativo all'accantonamento maturato per l'indennità suppletiva di clientela, comprende gli accantonamenti dell'esercizio per Euro 5 migliaia.
La voce denominata "Fondo per rischi Garanzie Prodotti" comprende la miglior stima dei costi connessi agli impegni che la Società ha assunto per effetto di disposizioni normative o contrattuali, relativamente agli oneri connessi alla garanzia dei propri prodotti per un certo periodo di tempo decorrente dalla loro vendita. Tale stima è stata determinata sia con riferimento ai dati storici della Società che sulla base di specifici contenuti contrattuali.
Al 31 dicembre 2016 tale fondo è pari ad Euro 1.337 migliaia.
Il fondo cause legali in corso, riferito al probabile esborso per un contenzioso con un prestatore di servizi in procedura fallimentare è stato utilizzato per Euro 25 migliaia in riferimento alla copertura di una prima tranche di costi transattivi sostenuti nell'esercizio.
La voce "Altri fondi" comprende anche gli accantonamenti effettuati nell'esercizio per Euro 2.300 migliaia alla voce "Accantonamenti, svalutazioni e oneri diversi di gestione non ricorrenti" in quanto riconducibili ad operazioni, come meglio descritte nei commenti al Conto Economico alla nota n. 31, il cui accadimento ha carattere non ricorrente, in ottemperanza alla definizione Consob come da Comunicazioni n. DEM/6064293 del 28-7-2006 e n. 0031948 del 10 marzo 2017.
Gli utilizzi degli altri fondi sono dovuti per Euro 700 migliaia alla copertura dei costi relativi alla procedura di mobilità del personale e per i residui Euro 342 migliaia per far fronte a costi non ricorrenti precedentemente appostati a fondo.
La movimentazione complessiva dei piani a benefici definiti per i dipendenti è la seguente (in migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Piani a benefici definiti per i dipendenti | 31/12/2015 | Accantonamento | Utilizzo | Altri movimenti | 31/12/2016 |
| Trattamento di fine rapporto lavoro subordinato | 1.685 | 23 | -317 | 80 | 1.471 |
L'accantonamento di Euro 23 migliaia è relativo alla rivalutazione del TFR in essere a fine periodo mentre l'utilizzo per Euro 317 migliaia si riferisce agli importi liquidati ai dipendenti che hanno cessato la propria attività lavorativa. Gli altri movimenti accolgono l'adeguamento attuariale del Fondo. L'importo dell'attualizzazione dei piani a benefici per dipendenti secondo il principio IAS 19, pari ad Euro -97 migliaia è stato contabilizzato nella voce Altre Riserve ed espresso nelle altre componenti del Conto Economico Complessivo.
Le principali assunzioni economico-finanziarie utilizzate dall'attuario incaricato delle stime, metodologicamente invariate rispetto allo scorso esercizio risultano essere:
| Ipotesi attuariali utilizzate per le valutazioni | 31/12/2016 |
|---|---|
| Tavola Demografica | SIM E SIF 2015 |
| Tasso di attualizzazione (euro Swap) | Curva dei tassi Markit iBoxx € Corporate AA 10+ al 31/12/2016 |
| Probabilità richiesta anticipo | 4,00% |
| % attesa di dipendenti che si dimettono prima della pensione | 5,80% |
| % massima del TFR richiesto in anticipo | 70% |
| Tasso incremento annuale costo della vita | 1,5% |
La composizione della voce al 31 dicembre 2016, pari complessivamente a Euro 26.572 migliaia, rispetto a Euro 39.332 migliaia dell'esercizio 2015, è costituita dalla quota corrente di mutui e finanziamenti in essere per Euro 12.396 migliaia nonché dall'utilizzo di linee di credito commerciali a breve termine per Euro 14.176 migliaia.
Si segnala che, come già descritto alla nota n.16, gli importi a medio termine dei finanziamenti che prevedevano covenants finanziari erano esposti, al 31 dicembre 2015, tra le passività correnti, nel rispetto dei principi contabili di riferimento, in virtù dei disallineamenti verificatisi rispetto ai parametri fissati. In considerazione del rilascio alla Società di apposite lettere di waiver, tali importi sono stati riclassificati secondo le scadenze previste contrattualmente.
Si segnala che i finanziamenti non sono assistiti da garanzie, sono a tasso variabile e non sono coperti da strumenti finanziari derivati.
| (Migliaia di Euro) Tipologia |
Ente Erogatore |
Scadenza | Saldo al 31/12/2016 | Quota corrente |
|---|---|---|---|---|
| Finanziamento | Simest | 17/06/2020 | 1.468 | 419 |
| Prestito obbligaz. BT Landi Renzo 6,10% 2015-2020 | 15/05/2020 | 31.377 | 9.614 | |
| Totale | 32.845 | 10.033 |
Al 31 dicembre 2016 le altre passività finanziarie correnti ammontano ad Euro 10.033 migliaia (Euro 33.517 migliaia al 31 dicembre 2015) e sono costituite:
Si precisa, come descritto nelle note n.16 e 17, che l'importo a medio termine del prestito obbligazionario "LANDI RENZO 6,10% 2015-2020" che prevedeva covenants finanziari era esposto, al 31 dicembre 2015, tra le altre passività finanziarie correnti, nel rispetto dei principi contabili di riferimento, in virtù dei disallineamenti verificatisi rispetto ai parametri finanziari fissati. In considerazione della delibera dell'Assemblea degli Obbligazionisti tenutasi in data 7 marzo 2016, che ha deliberato la modifica del Regolamento del Prestito posticipando al 31 dicembre 2016 la rilevazione dei parametri, tale importo è stato riclassificato secondo le scadenze previste dal Regolamento aggiornato del Prestito.
Per quanto riguarda l'ottenimento del waiver in riferimento alla rilevazione dei parametri finanziari al 31 dicembre 2016 si rimanda alla nota n. 17 "Altre Passività Finanziarie non correnti".
La movimentazione della voce è la seguente (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Debiti verso fornitori | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Debiti verso fornitori | 23.631 | 25.507 | -1.876 |
I debiti commerciali (inclusi i debiti commerciali verso le parti correlate), con riferimento alle aree geografiche, sono così suddivisi (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Debiti commerciali per area geografica | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Italia | 18.869 | 19.978 | -1.109 |
| Europa (esclusa Italia) | 4.359 | 4.872 | -513 |
| Asia e Resto del Mondo | 346 | 552 | -206 |
| America | 57 | 105 | -48 |
| Totale | 23.631 | 25.507 | -1.876 |
Si ritiene che il valore contabile dei debiti commerciali alla data del bilancio approssimi il loro fair value.
I debiti commerciali verso le controllate si riferiscono ai debiti per acquisti di componenti e di prodotti finiti dalle società del Gruppo ed ammontano ad Euro 19.952 migliaia (Euro 10.567 migliaia al 31 dicembre 2015). Tutte le relative transazioni sono svolte a normali condizioni di mercato.
Per il dettaglio dei debiti con società del Gruppo si rinvia all'apposito prospetto riportato nel capitolo finale "Altre informazioni" (nota 43).
La voce è così composta (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Debiti Tributari | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| per ritenute IRPEF dipendenti | 697 | 852 | -155 |
| per ritenute IRPEF lavoratori autonomi | 15 | 5 | 10 |
| per ritenute IRPEF collaboratori | 73 | 67 | 6 |
| per imposte sostitutive e sul reddito | 45 | 0 | 45 |
| Totale | 830 | 924 | -94 |
Al 31 dicembre 2016 i debiti tributari ammontano ad Euro 830 migliaia, in diminuzione di Euro 94 migliaia rispetto al 31 dicembre 2015.
La voce è così composta (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Altre passività correnti | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Clienti conto anticipi | 145 | 55 | 90 |
| Debiti verso Istituti di previdenza e sicurezza sociale | 957 | 1.020 | -63 |
| Altri debiti (debiti v/dipendenti, debiti v/altri) | 1.196 | 2.273 | -1.077 |
| Ratei e risconti passivi | 103 | 155 | -52 |
| Totale | 2.401 | 3.503 | -1.102 |
Al 31 dicembre 2016 le altre passività correnti ammontano ad Euro 2.401 migliaia, in diminuzione di Euro 1.102 migliaia rispetto al 31 dicembre 2015.
La voce "Altri debiti", diminuisce da Euro 2.273 migliaia al 31 dicembre 2015 ad Euro 1.196 migliaia al 31 dicembre 2016, prevalentemente per la diminuzione dei debiti verso dipendenti in relazione alle buonuscite concesse in accordo con le rappresentanze sindacali nell'ambito del programma di mobilità volontaria.
I rapporti con le società controllate e correlate, con i relativi saldi patrimoniali ed economici sono riportati in seguito alla nota N 43.
La voce è così composta (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Ricavi relativi alla vendita di beni | 63.882 | 74.710 | -10.828 |
| Ricavi per servizi e altri | 8.937 | 7.742 | 1.195 |
| Totale | 72.819 | 82.452 | -9.633 |
Al 31 dicembre 2016 i ricavi delle vendite e delle prestazioni sono diminuiti del 11,7% rispetto all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015.
I Ricavi per servizi e altri ricavi sono così composti (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Ricavi per servizi ed altri | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Prestazioni di servizi | 928 | 366 | 562 |
| Consulenze tecniche | 2.788 | 1.307 | 1.481 |
| Prestazioni di servizi infragruppo | 4.636 | 5.462 | -826 |
| Rimborso spese trasporto | 118 | 107 | 11 |
| Rimborso costi vari | 117 | 147 | -30 |
| Rimborso spese mensa dipendenti | 58 | 66 | -8 |
| Ricavi diversi | 292 | 287 | 5 |
| Totale | 8.937 | 7.742 | 1.195 |
Le prestazioni di servizi comprendono in prevalenza consulenze tecniche e riaddebiti di servizi per test componenti forniti a primarie case automobilistiche.
Le prestazioni di servizi infragruppo si riferiscono a servizi di natura amministrativa, tecnica e operativa addebitati alle società controllate e regolati in base ad apposita contrattualistica a condizioni ritenute normali.
Le consulenze tecniche si riferiscono a prestazioni riaddebitate a clienti del settore OEM per servizi di natura tecnica su nuovi componenti progettati per sistemi a gas.
I rimborsi costi vari si riferiscono principalmente a rimborsi assicurativi e ricavi per incentivi sulla produzione di energia elettrica dell'impianto fotovoltaico.
I ricavi diversi si riferiscono a riaddebiti vari per recuperi di costi legati all'attività produttiva.
Gli altri ricavi e proventi ammontano al 31 dicembre 2016 ad Euro 640 migliaia rispetto ad Euro 902 migliaia al 31 dicembre 2015 e sono così composti (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Altri ricavi e proventi | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Contributi | 95 | 0 | 95 |
| Altri proventi | 545 | 902 | -357 |
| Totale | 640 | 902 | -262 |
La voce contributi è relativa al credito d'imposta sulla ricerca e sviluppo.
Gli Altri proventi si riferiscono principalmente a plusvalenze sulla vendita di immobilizzazioni e a sopravvenienze attive.
La voce è così composta (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Costo delle materie prime, materiali di consumo e merci e variazione rimanenze |
31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Materie prime e componenti | 17.999 | 21.340 | -3.341 |
| Prodotti finiti | 16.286 | 18.961 | -2.675 |
| Altri materiali | 825 | 1.056 | -231 |
| Variazioni di magazzino | 4.511 | 3.023 | 1.488 |
| Totale | 39.621 | 44.380 | -4.759 |
I costi complessivi per consumi delle materie prime, dei materiali di consumo e delle merci (compresa la variazione delle rimanenze) registrano una diminuzione passando da Euro 44.380 migliaia al 31 dicembre 2015 ad Euro 39.621 migliaia al 31 dicembre 2016.
La voce "Variazioni di magazzino" comprende un accantonamento pari ad Euro 1.000 migliaia correlato a difettosità di alcuni componenti utilizzati per specifiche forniture Automotive su motorizzazioni non più in produzione.
Tale voce è così composta (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Costi per servizi e per godimento beni di terzi | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Servizi industriali e tecnici | 10.780 | 12.661 | -1.881 |
| Servizi commerciali | 2.025 | 3.476 | -1.451 |
| Servizi generali ed amministrativi | 5.146 | 5.605 | -459 |
| Costi per godimento beni di terzi | 2.660 | 2.919 | -259 |
| Costi per servizi e godimento beni di terzi non ricorrenti | 2.345 | 1.242 | 1.103 |
| Totale | 22.956 | 25.903 | -2.947 |
La voce costi per servizi e per godimento beni di terzi ammonta ad Euro 22.956 migliaia al 31 dicembre 2016 e ad Euro 25.903 migliaia al 31 dicembre 2015.
I minori costi per Servizi industriali e tecnici sono riconducibili alla riduzione dei servizi di lavorazione esterna nonché alla riduzione dei costi per overhead di produzione, mentre la diminuzione dei Servizi commerciali è attribuibile sia alla riduzione dei costi commerciali diretti che al minor ricorso a consulenze marketing.
La voce Costi per servizi e per godimento beni di terzi ricomprende infine, per la parte non ricorrente, i costi commerciali sostenuti a seguito di accordi con alcune case automobilistiche che data la loro specificità non si ripetono frequentemente nonché agli altri costi per servizi connessi all'attività di ottimizzazione della struttura finanziaria della Società.
I costi del personale sono così composti (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Costo del personale | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Salari e stipendi | 9.074 | 10.333 | -1.259 |
| Oneri sociali | 3.439 | 3.970 | -531 |
| Oneri per programmi a benefici definiti | 877 | 985 | -108 |
| Lavoro interinale e distaccato | 2.406 | 2.579 | -173 |
| Compensi agli amministratori | 657 | 659 | -2 |
| Costi e spese per il personale non ricorrenti | 0 | 1.790 | -1.790 |
| Totale | 16.453 | 20.316 | -3.863 |
Nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 il costo del personale è diminuito del 19% rispetto a quello dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015. Al netto dei costi non ricorrenti appostati nell' esercizio 2015 la diminuzione si attesterebbe all' 11,2%.
La riduzione è ascrivibile sia ad un accordo di solidarietà aziendale, avviato a partire dal terzo trimestre dell'esercizio precedente ed ancora in corso a fine esercizio, sia agli effetti di una procedura di mobilità ed incentivazione all'esodo attuata a partire dal mese di novembre 2015 e conclusasi in prossimità della fine del primo semestre 2016, i cui relativi costi sono già stati contabilizzati nel bilancio 2015.
L'accantonamento TFR, pari ad Euro 877 migliaia, comprende, per Euro 23 migliaia il costo di competenza del fondo aziendale, per Euro 650 migliaia la quota versata al Fondo Tesoreria istituito presso l'INPS, e per Euro 204 migliaia, la quota versata ai Fondi di Previdenza Integrativa.
Si fornisce di seguito il numero medio del personale in forza alla Società nel biennio oggetto di analisi suddiviso per qualifica:
| Medio (*) | Puntale | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Numero dei dipendenti | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Dirigenti e Impiegati | 183 | 214 | -31 | 181 | 199 | -18 |
| Operai | 110 | 127 | -17 | 109 | 116 | -7 |
| Totale | 293 | 341 | -48 | 290 | 315 | -25 |
(*) Tali valori non includono i lavoratori interinali, i co.co.pro. e gli amministratori.
La diminuzione del numero puntuale dei dipendenti a fine esercizio si è determinata a seguito di dimissioni, incentivi all'esodo nonché adesioni alla procedura di mobilità volontaria.
La voce è così composta (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Accantonamenti, svalutazioni ed oneri diversi di gestione | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Imposte e tasse varie | 83 | 116 | -33 |
| Altri oneri di gestione | 412 | 404 | 8 |
| Perdite su crediti | 116 | 24 | 92 |
| Accantonamento garanzie prodotti | 0 | 250 | -250 |
| Svalutazione crediti | 661 | 100 | 561 |
| Accantonamenti, svalutazioni e oneri diversi di gestione non ricorrenti | 2.300 | 2.700 | -400 |
| Totale | 3.572 | 3.594 | -22 |
I costi contenuti all'interno di tale voce ammontano a Euro 3.572 migliaia al 31 dicembre 2016 rispetto ad Euro 3.594 migliaia del 31 dicembre 2015.
La voce "Accantonamenti, svalutazioni e oneri diversi di gestione non ricorrenti", pari ad Euro 2.300 migliaia, è relativa a accordi commerciali che, per la loro specificità e natura, non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività e per le quali appare probabile il futuro impiego di risorse, anche correlate ad attività materiali impiegate sul segmento Automotive, per adempiere alle relative obbligazioni.
La voce è così composta (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Ammortamenti e riduzioni di valore | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali | 3.896 | 3.936 | -40 |
| Riduzione di valore dell'avviamento | 0 | 2.548 | -2.548 |
| Ammortamento delle immobilizzazioni materiali | 4.810 | 4.361 | 449 |
| Totale | 8.706 | 10.845 | -2.139 |
Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali, per Euro 3.896 migliaia, si riferiscono in prevalenza all'ammortamento delle spese di sviluppo e progettazione sostenute dalla Società nonché alle quote relative a programmi software (applicativi e gestionali) acquisiti nel tempo e a brevetti industriali.
Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali, per Euro 4.810 migliaia, si riferiscono ad impianti e macchinari, comprese linee automatizzate, per la produzione, l'assemblaggio ed il test dei prodotti, ad attrezzature industriali e commerciali, a stampi di produzione, a strumenti di collaudo e controllo e ad elaboratori elettronici.
Tale voce risulta così composta (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Proventi finanziari | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Interessi attivi su depositi bancari | 4 | 50 | -46 |
| Altri proventi | 27 | 61 | -34 |
| Totale | 31 | 111 | -80 |
I proventi finanziari comprendono, principalmente, interessi attivi bancari nonché interessi da finanziamenti infragruppo. I proventi finanziari al 31 dicembre 2016 ammontano ad Euro 31 migliaia, in diminuzione rispetto ad Euro 80 migliaia al 31 dicembre 2015 prevalentemente in ragione dei minori interessi attivi bancari.
Al 31 dicembre 2016 ammontano ad Euro 1.113 migliaia in confronto ad Euro 111 migliaia al 31 dicembre 2015.
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Proventi da partecipazioni | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Dividendi da società controllate | 1.113 | 275 | 838 |
| Totale | 1.113 | 275 | 838 |
I dividendi da partecipazione si riferiscono unicamente ai dividendi incassati dalla società controllata Landi Renzo RO.
Tale voce risulta così composta (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Oneri finanziari | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Interessi su debiti v/ banche e altri finanziatori | 3.366 | 3.148 | 218 |
| Commissioni e spese bancarie | 676 | 607 | 69 |
| Totale | 4.042 | 3.755 | 287 |
Gli oneri finanziari comprendono, essenzialmente, interessi passivi bancari, interessi su obbligazioni e factoring pro soluto, oneri attuariali derivanti dall'attualizzazione del TFR e commissioni bancarie.
Al 31 dicembre 2016 la Società non ha in essere strumenti derivati a copertura della variabilità dei tassi di interesse.
Tale voce risulta così composta (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Oneri da partecipazioni | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Svalutazione partecipazioni società controllate e JV | 1.210 | 9.818 | -8.608 |
| Svalutazione finanziamenti società controllate | 7.952 | 2.341 | 5.611 |
| Totale | 9.162 | 12.159 | -2.997 |
Gli oneri da partecipazioni diminuiscono da Euro 12.159 migliaia al 31 dicembre 2015 ad Euro 9.162 migliaia al 31 dicembre 2016 ed includono:
La voce è così composta (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Utili e perdite su cambi | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Differenze cambio positive realizzate | 13 | 275 | -262 |
| Differenze cambio positive da valutazione | 379 | 743 | -364 |
| Differenze cambio negative realizzate | -6 | -413 | 407 |
| Differenze cambio negative da valutazione | -7 | -50 | 43 |
| Totale | 379 | 555 | -176 |
Si evidenzia che la Società realizza i propri costi e ricavi prevalentemente in Euro con una percentuale superiore al 95%.
Al 31 dicembre 2016 la Società non ha in essere strumenti finanziari a copertura della variabilità dei cambi.
In accordo con quanto richiesto dal Principio Contabile IFRS7, si fornisce di seguito il dettaglio dei proventi ed oneri finanziari imputati a Conto Economico per singola categoria di strumenti finanziari:
| (Migliaia di Euro) | ||
|---|---|---|
| Proventi e Oneri finanziari | 31/12/2016 | 31/12/2015 |
| Valore contabile | Valore contabile | |
| Interessi attivi su disponibilità liquide | 4 | 50 |
| Altri proventi finanziari | 27 | 61 |
| Utili/Perdite nette su cambi | 379 | 555 |
| Interessi passivi v/banche | -54 | -173 |
| Interessi passivi da passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | -817 | -1.221 |
| Interessi passivi factoring pro-soluto e altri interessi passivi | -352 | -453 |
| Interessi su obbligazioni | -2.144 | -1.301 |
| Totale | -2.957 | -2.482 |
L'aliquota teorica utilizzata per il calcolo delle imposte sul reddito delle società italiane è il 27.9% del reddito imponibile dell'anno. Di seguito si fornisce la composizione delle imposte sul reddito (migliaia di Euro):
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Imposte | 31/12/2016 | 31/12/2015 | Variazione |
| Imposte correnti | -221 | -5.205 | 4.984 |
| Imposte differite (anticipate) | -322 | 6.252 | -6.574 |
| Totale | -543 | 1.046 | -1.590 |
Le imposte al 31 dicembre 2016 presentano un effetto fiscale positivo per Euro 543 migliaia, rispetto ad un carico fiscale pari ad Euro 1.046 migliaia al 31 dicembre 2015.
I proventi per imposte correnti includono il provento da consolidato fiscale per Euro 585 migliaia, l'utilizzo delle attività per imposte anticipate per Euro 314 migliaia ed infine l'utilizzo delle passività per imposte differite per Euro 46 migliaia.
La fiscalità differita per contro consuntiva un beneficio pari ad Euro 322 migliaia relativo alla fiscalità differita per differenze temporanee per Euro 1.226 migliaia al netto della rettifica delle imposte anticipate su perdite fiscali stanziate ante consolidato fiscale per Euro 904 migliaia.
Si segnala, come già evidenziato alla nota 9 "imposte anticipate e passività fiscali differite", che la Società ha prudentemente valutato di non effettuare alcun stanziamento per imposte anticipate su perdite fiscali dell'esercizio.
Si precisa che dall'esercizio 2014 le società italiane aderiscono al regime del Consolidato Fiscale Nazionale con consolidamento in carico alla Capogruppo, come già illustrato nelle premesse delle presenti Note illustrative.
La riconciliazione fra l'onere fiscale teorico e quello effettivo viene proposta limitatamente alla sola IRES, la cui struttura presenta le caratteristiche tipiche di una imposta sul reddito delle società, considerando l'aliquota applicabile alla Società. Per l'IRAP non è stata predisposta la riconciliazione fra l'onere fiscale teorico e quello effettivo alla luce della diversa base di calcolo dell'imposta.
| 31/12/2016 | |||
|---|---|---|---|
| (Migliaia di Euro) | Imponibile | Imposta | % |
| Risultato prima delle imposte | -29.529 | ||
| Imposte calcolate all'aliquota fiscale in vigore | -8.120 | 27,5% | |
| Differenze permanenti | |||
| - costi non deducibili | 4.676 | 1.286 | -4,4% |
| - oneri da partecipazione | 9.162 | 2.520 | -8,5% |
| - quota dividendi non tassata | -1.057 | -291 | 1,0% |
| - altri proventi non tassabili | -153 | -42 | 0,1% |
| - imposte per riduzione aliquota Ires | 147 | -0,5% | |
| - stralcio imposte anticipate su perdite fiscali | 3.768 | 904 | -3,1% |
| Perdita fiscali senza fiscalità | 13.742 | 3.779 | -12,8% |
| Benefici da adesione consolidato fiscale | -585 | 2,0% | |
| IRAP calcolata su base diversa dal risultato ante imposte | -141 | 0,5% | |
| Totale imposte correnti/ Aliquota effettiva | -543 | 1,8% |
Come richiesto dallo IFRS 7 – Strumenti finanziari, nella tabella allegata si riporta il confronto fra il valore contabile e il fair value di tutte le attività e passività finanziarie, suddivise sulla base delle categorie individuate dal suddetto principio contabile.
| (Migliaia di Euro) | 31/12/2016 | 31/12/2015 | ||
|---|---|---|---|---|
| Valore contabile | Fair value |
Valore contabile | Fair value |
|
| Finanziamenti e Crediti | 19.068 | 19.068 | 19.374 | 19.374 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 4.185 | 4.185 | 14.668 | 14.668 |
| Debiti commerciali | 46.232 | 46.232 | 39.477 | 39.477 |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - quota non corrente | 36.465 | 36.465 | 6.820 | 6.820 |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - quota corrente | 22.009 | 22.009 | 33.273 | 33.273 |
| Altri debiti verso banche a B/T | 14.176 | 14.176 | 6.059 | 6.059 |
Si precisa che il valore contabile dei mutui e finanziamenti passivi approssima il fair value degli stessi al 31 dicembre 2016, poiché tali classi di strumenti finanziari risultano indicizzati al tasso di mercato Euribor.
Nel corso dell'esercizio la Società non ha prestato garanzie a favore di terzi, mentre ha rilasciato garanzie a favore di alcune società controllate nella forma di mandati di credito, lettere di patronage o stand-by su finanziamenti.
Ai fini contabili sono classificati come operativi i leasing ed i contratti di noleggio per i quali:
I pagamenti dei canoni per leasing operativi sono imputati a Conto Economico in linea con i sottostanti contratti.
I principali leasing operativi stipulati da Landi Renzo S.p.A. si riferiscono a due contratti stipulati con Gireimm S.r.l. (vedi nota 43 "Operazioni con parti correlate") per l'affitto della Sede Operativa e del Nuovo Centro Tecnico ubicati a Cavriago (RE):
Il primo contratto scade il 10 maggio 2019 e le rate residue ammontano ad Euro 2.227 migliaia, di cui Euro 944 migliaia entro un anno, mentre il secondo scade il 31 gennaio 2020 con rate residue pari ad Euro 3.298 migliaia, di cui Euro 1.070 migliaia entro un anno.
A fronte di tale contratto non sono state fornite fideiussioni né esiste alcun tipo di restrizioni collegate a tale leasing.
E' in essere inoltre con A.E.B. S.p.A., dal mese di gennaio 2015, un contratto per la sublocazione da parte della controllata di una porzione dello stabilimento industriale sito in Via dell'Industria a Corte Tegge di Cavriago nel quale sono confluite le attività produttive della Società precedentemente ubicate nello stabilimento di Via Raffaello a Reggio Emilia.
Al 31 dicembre 2016 la Società ha in essere cause di natura attiva e passiva di ammontare non significativo.
Gli amministratori della Società, tenuto conto dallo status della causa in corso e supportati dal parere dei propri consulenti legali, a fronte di un contenzioso con la procedura fallimentare di un prestatore di servizi, hanno ritenuto necessario mantenere la previsione in bilancio di un fondo rischi pari ad Euro 175 migliaia.
Non sussistono contenziosi di importo rilevante in essere con l'Amministrazione Finanziaria né con Enti Previdenziali o altre Autorità Pubbliche.
Le operazioni con parti correlate includono, oltre i rapporti con le società controllate, società collegate e Joint Ventures, anche le transazioni con altre parti correlate, vale a dire i rapporti di fornitura di servizi tra Gireimm S.r.l., società controllata dalla controllante Girefin S.p.A., e Landi Renzo S.p.A. relativi ai canoni di locazione dell'immobile utilizzato come sede operativa e centro tecnico.
La seguente tabella riepiloga i rapporti con le altre parti correlate ed infragruppo (migliaia di Euro):
| Società | vendita Ricavi ē |
servizi Ricavi e altri ricavi per |
Finanziari Prov. |
Vendite cespiti |
Acq. finiti |
Costi godimento beni di terzi |
Acquisto cespiti |
servizi Costi per |
Finanziari Oneri |
Partecipaz. Proventi 용 |
Finanziarie Attività |
Finanziarie Passività |
Crediti | Debiti |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Krishna Landi Renzo India Priv. Ltd | వ్ | 29 | ₽ | $\frac{4}{5}$ | Ξ | |||||||||
| Efi Avtosanoat | 272 | ᠇ | 455 | |||||||||||
| Gireimm S.r.l. | 2.027 | 3.888 | ||||||||||||
| Totale parti correlate | 304 | 29 | 0 | 0 | ₽ | 2.027 | $\Rightarrow$ | $\Rightarrow$ | 0 | $\Rightarrow$ | 0 | $\bullet$ | 1.269 | 3.899 |
| AEB S.p.A. | 2.290 | 3.157 | 6.784 | 90 | 2.250 | თ | 828 | 13.892 | ||||||
| Lovato Gas S.p.A. | 133 | 550 | 1.577 | 70 | 55 | 3.050 | 150 | 1.943 | ||||||
| Eighteen Sound Srl | 123 | 21 | 200 | |||||||||||
| Landi Renzo Polska | 2.062 | ၛ | 3.004 | \$ | 2.325 | |||||||||
| Eurogas Autogas System BV | 0 | 8 | \$ | o | ||||||||||
| Landi International BV | ||||||||||||||
| Beijing Landi Renzo Cina | 1.083 | ಜ | 366 | $\overline{\phantom{0}}$ | 484 | 585 | ||||||||
| LR Industria e comercio Ltda | 23 | ίę. | 6 | 0 | $\frac{34}{5}$ | ష్ | ||||||||
| Landi Renzo Pars | 664 | 17 | 132 | ٣ | 338 | 460 | ||||||||
| LR PAK Pakistan | S, | ష్ | జె | $\overline{\phantom{0}}$ | 3.217 | ဖ | ||||||||
| Landi Renzo Ro Srl | 268 | 45 | ₽ | 52 | 1.113 | 339 | ||||||||
| Landfi Renzo Usa Corp. | 26 | $\frac{16}{16}$ | 268 | 1.539 | 51 | |||||||||
| Landi Renzo VE C.A. | $\circ$ | |||||||||||||
| AEB America | 웋 | 5 | 6 | |||||||||||
| SAFE S.p.A. | $\circ$ | 316 | ൠ | 8 | 200 | 439 | ||||||||
| Emmegas Srl | 127 | $\frac{49}{5}$ | జ | 207 | 324 | |||||||||
| Totale società controllate | 6.991 | 4.816 | 17 | 132 | 11.910 | 100 | \$ | 3.065 | 宰 | 1.113 | 338 | 3.050 | 7.275 | 19.952 |
LANDI RENZO – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2016 284
| Incidenza delle Operazioni con Parti Correlate | Totale voce | Valore assoluto parti correlate |
% | Parte correlata |
|---|---|---|---|---|
| a) incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci dello stato patrimoniale | ||||
| Altre attività finanziarie non correnti | 340 | 338 | 99,33% | Controllate |
| Crediti verso clienti | 17.635 | 8.543 | 48,45% | Controllate, Krishna Landi Renzo India Private Ltd Held, EFI Avtosanoat-Landi Renzo LLC |
| Attività finanziarie correnti | 0 | 0 | Controllate | |
| Debiti verso fornitori | 43.583 | 23.851 | 54,72% | Gireimm Srl + controllate |
| Altre passività finanziarie non correnti | 25.862 | 3.050 | 11,79% | Controllate |
| b) incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci del Conto Economico | ||||
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 72.819 | 12.139 | 16,67% | Controllate, Krishna Landi Renzo India Private Ltd Held, EFI Avtosanoat-Landi Renzo LLC |
| Costo delle materie prime, materiali di consumo e merci | 39.621 | 11.921 | 30,09% | Controllate, Krishna Landi Renzo India Private Ltd Held, EFI Avtosanoat-Landi Renzo LLC |
| Costo per servizi e godimento beni di terzi | 22.956 | 2.805 | 12,22% | Gireimm Srl + controllate |
| Costo del personale | 16.453 | 2.388 | 14,51% | Controllate |
| Proventi finanziari | 31 | 17 | 55,53% | Controllate |
| Proventi da partecipazioni | 1.113 | 1.113 | 100,00% | Controllate |
Ai sensi della comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, con riguardo ad eventi o operazioni significative non ricorrenti avvenute nel corso dell'esercizio 2016, si segnala l'esistenza di operazioni non ricorrenti indicate alle note 28, 29 e 31 del prospetto di Conto Economico, relative da una parte all'attivazione di un progetto di ottimizzazione della struttura finanziaria della Società e del Gruppo e dall'altra alla risoluzione di accordi con alcune case automobilistiche.
Anche alla luce della comunicazione CONSOB n. 0031948 del 10 marzo 2017 le suddette operazioni sono ritenute dal management non ricorrenti stante la loro specificità e l'infrequenza del loro accadimento nel normale svolgimento dell'attività.
Ai sensi della comunicazione CONSOB n. 6064293 del 28 luglio 2006, si segnala che nel corso dell'esercizio 2016 non sono avvenute operazioni atipiche e/o inusuali rispetto alla normale gestione dell'impresa che possano dare luogo a dubbi in ordine alla correttezza e completezza dell'informazione in bilancio, al conflitto d'interesse, alla salvaguardia del patrimonio aziendale, a tutela degli azionisti di minoranza.
Landi Renzo S.p.A., ai sensi dell'art.3 della Delibera Consob n.18079 del 20 gennaio 2012, ha deciso di aderire al regime di opt-out previsto dagli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-bis, del Regolamento Consob n. 11971/99 (e s.m.i.), avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi previsti dall'Allegato 3B del predetto Regolamento Consob in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.
Si rimanda all'analisi svolta nella Relazione sulla Gestione ed al paragrafo "Continuità Aziendale".
Cavriago, 27 marzo 2017
| Denominazione | Sede | Valuta | Capitale sociale i.v. |
Importo del patrimonio netto in Euro |
Risultato dell'esercizio in Euro |
Partecip. diretta |
Partecip. indiretta |
Valore di carico in Euro |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| LR Industria e Comercio Ltda |
Espirito Santo (Brasile) |
BRL | 4.320.000 | 2.398.257 | 1.992.571 | 99,99% | 1.708.862 | |
| Landi International B.V. |
Utrecht (Olanda) | EUR | 18.151 | 4.368.227 | 483.815 | 100% | 17.972 | |
| Beijing Landi Renzo Autogas System Co. Ltd |
Pechino (Cina) | USD | 2.600.000 | 4.777.039 | -812.412 | 100% | 2.057.305 | |
| Eurogas Utrecht B.V. |
Utrecht (Olanda) | EUR | 36.800 | 21.092 | -56.556 | 100% (*) | ||
| Landi Renzo Polska Sp.Zo.O. |
Varsavia (Polonia) | PLN | 50.000 | 4.345.342 | 546.246 | 100% (*) | ||
| L.R. Pak (Pvt) Limited |
Karachi (Pakistan) | PKR | 75.000.000 | -1.285.247 | -2.429.002 | 70% | 1 | |
| Landi Renzo Pars Private Joint Stock Company |
Teheran (Iran) | IRR | 55.914.800.000 | 1.859.621 | 78.877 | 99,99% | 3.000.454 | |
| Landi Renzo Ro S.r.l. |
Bucarest(Romania) | RON | 20.890 | 624.312 | 128.928 | 100% | 5.000 | |
| Landi Renzo USA Corporation |
Wilmington - DE (USA) |
USD | 3.067.131 | -12.871.061 | -2.538.797 | 100% | 1 | |
| AEB S.p.A. | Cavriago (RE) | EUR | 2.800.000 | 33.700.023 | 2.062.790 | 100% | 44.379.409 | |
| AEB America S.r.l. | Buenos Aires (Argentina) |
ARS | 2.030.220 | 1.587.634 | -112.169 | 96%(§) | ||
| Eighteen Sound S.r.l. |
Reggio Emilia | EUR | 100.000 | 181.393 | 73.498 | 100%(§) | ||
| Landi Renzo VE C.A. |
Caracas (Venezuela) | VEF | 2.035.220 | - | - | 100% | 1 | |
| Lovato Gas S.p.A. | Vicenza | EUR | 120.000 | 15.929.713 | 629.929 | 100% | 48.680.352 | |
| Lovato do Brasil Ind Com |
Curitiba (Brasile) | BRL | 100.000 | - | - | 100% (#) | ||
| Officine Lovato Private Ltd |
Mumbai (India) | INR | 19.091.430 | -5.134 | -97.700 | 74% (#) | ||
| SAFE S.p.A. | S.Giovanni Pers. (BO) |
EUR | 2.500.000 | 1.977.098 | -2.791.343 | 100% | 2.500.000 | |
| Safe Gas (Singapore) Pte. Ltd. |
Singapore | SGD | 325.000 | - | - | 100% (ç) | ||
| Landi Renzo Argentina S.r.l. |
Buenos Aires (Argentina) |
ARS | 1.378.000 | - | - | 96% | 4% (#) | 33.906 |
| Emmegas S.r.l. | Cavriago (RE) | EUR | 60.000 | -301.498 | -525.801 | 100% | 1 |
(*) detenute da Landi International B.V.
(#) detenute da Lovato Gas S.p.A.
(§) detenuta da AEB S.p.A.
(ç) detenute da Safe S.p.A.
In ottemperanza a quanto espressamente previsto dal Regolamento Emittenti Consob – art.149 duodecies – si evidenziano i corrispettivi di competenza, contabilizzati nel Conto Economico 2016 della Società, per servizi prestati dalla società di revisione e da entità appartenenti alla sua rete, alla Società.
| (Migliaia di Euro) | |||
|---|---|---|---|
| Tipologia di Servizi | Soggetto che ha erogato il servizio | Destinatario | Compensi 2016 |
| Revisione contabile | PricewaterhouseCoopers S.p.A. | Società Capogruppo |
52 |
| Altri servizi | PricewaterhouseCoopers S.p.A. e Rete PWC | Società Capogruppo |
10 |
| Totale | 62 | ||
Si da atto inoltre dei corrispettivi di competenza dell'esercizio 2016 per servizi prestati dalla precedente società di revisione KPMG S.p.A. in relazione alla revisione contabile del bilancio chiuso al 31 dicembre 2015 nonché per servizi erogati da entità appartenenti alla sua rete come segue:
Ai sensi della Delibera Consob n. 11971/99 (Regolamento Emittenti) i compensi corrisposti o comunque attribuiti nell'esercizio 2016 ai componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, nonché ai Dirigenti con Responsabilità strategiche e le partecipazioni dagli stessi detenute nell'esercizio sono illustrati nelle tabelle allegate alla "Relazione sulla Remunerazione" che sarà messa a disposizione dell'Assemblea degli Azionisti convocata per l'approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2016.
Prospetto di Conto Economico al 31/12/2016 redatto in applicazione delle disposizioni di cui alla delibera Consob 15519 del 27/06/2006 e della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28/07/2006 (in euro).
| (Euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| CONTO ECONOMICO | 31/12/2016 | di cui con parti correlate |
Peso % |
31/12/2015 | di cui con parti correlate |
Peso % | |
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 28 | 72.818.797 | 12.138.770 | 16,7% | 82.452.280 | 13.439.722 | 16,3% |
| Altri ricavi e proventi | 29 | 640.308 | 902.104 | ||||
| Costo delle materie prime, materiali di consumo e merci e variazione rimanenze |
30 | -39.620.622 | -11.920.652 | 30,1% | -44.380.128 | -13.433.865 | 30,3% |
| di cui non ricorrenti | -1.000.000 | ||||||
| Costi per servizi e per godimento beni di terzi |
31 | -22.956.348 | -2.804.019 | 12,2% | -25.902.727 | -2.711.367 | 20,0% |
| di cui non ricorrenti | 31 | -2.345.010 | -1.242.222 | ||||
| Costo del personale | 32 | -16.453.241 | -2.387.788 | -20.316.165 | -2.476.949 | ||
| di cui non ricorrenti | 32 | 0 | -1.790.265 | ||||
| Accantonamenti, svalutazioni di crediti ed oneri diversi di gestione |
33 | -3.571.541 | -3.594.266 | ||||
| di cui non ricorrenti | 33 | -2.300.000 | -2.700.000 | ||||
| Margine operativo lordo | -9.142.647 | -10.838.903 | |||||
| Ammortamenti e riduzioni di valore | 34 | -8.705.745 | -10.844.667 | ||||
| di cui non ricorrenti | 34 | 0 | -2.547.561 | ||||
| Margine operativo netto | -17.848.392 | -21.683.570 | |||||
| Proventi finanziari | 35 | 30.897 | 17.156 | 55,5% | 111.071 | 61.175 | 55,1% |
| Proventi da partecipazioni | 36 | 1.112.693 | 1.112.693 | 100% | 275.000 | 275.000 | 100,0% |
| Oneri finanziari | 37 | -4.041.953 | -3.754.705 | ||||
| Oneri da partecipazioni | 38 | -9.161.915 | -12.158.734 | ||||
| Utili (perdite) su cambi | 39 | 379.366 | 555.035 | ||||
| Utile (Perdita) prima delle imposte | -29.529.304 | -36.655.903 | |||||
| Imposte | 40 | 543.443 | -1.046.287 | ||||
| Utile (Perdita) dell'esercizio | -28.985.861 | -37.702.190 | |||||
Prospetto di Stato Patrimoniale al 31/12/2016 redatto in applicazione delle disposizioni di cui alla delibera Consob 15519 del 27/06/2006 e della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28/07/2006 (in euro).
| (Euro) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVITA' | Note | 31/12/2016 | di cui con parti correlate |
Peso % | 31/12/2015 | di cui con parti correlate |
Peso % |
| Attività non correnti | |||||||
| Terreni, immobili, impianti, macchinari e altre attrezzature |
2 | 18.992.782 | 22.065.561 | ||||
| Costi di sviluppo | 3 | 5.822.036 | 6.170.928 | ||||
| Altre attività immateriali a vita definita | 4 | 657.850 | 963.084 | ||||
| Partecipazioni in imprese controllate | 5 | 102.383.265 | 103.076.335 | ||||
| Partecipazioni in imprese collegate e joint ventures | 6 | 214.958 | 280.794 | ||||
| Altre attività finanziarie non correnti | 7 | 340.274 | 337.500 | 99,2% | 6.128.235 | 6.125.170 | 99,9% |
| Altre attività non correnti | 8 | 1.066 | 71.292 | ||||
| Imposte anticipate | 9 | 8.102.793 | 8.143.970 | ||||
| Totale attività non correnti | 136.515.024 | 146.900.199 | |||||
| Attività correnti | |||||||
| Crediti verso clienti | 10 | 10.360.249 | 1.268.56 9 |
12,2% | 7.408.585 | 814 | 0,0% |
| Crediti verso controllate | 11 | 7.274.896 | 7.274.89 6 |
100% | 9.612.948 | 9.612.948 | 100,0% |
| Rimanenze | 12 | 14.412.905 | 18.923.621 | ||||
| Altri crediti e attività correnti | 13 | 2.091.214 | 4.049.868 | ||||
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 14 | 4.185.332 | 14.668.191 | ||||
| Totale attività correnti | 38.324.596 | 54.663.213 | |||||
| TOTALE ATTIVITA' | 174.839.620 | 201.563.412 | |||||
| PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' | Note | 31/12/2016 | di cui con parti correlate |
Peso % | 31/12/2015 | di cui con parti correlate |
Peso % |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Patrimonio netto | |||||||
| Capitale sociale | 15 | 11.250.000 | 11.250.000 | ||||
| Altre riserve | 15 | 61.857.026 | 99.616.303 | ||||
| Utile (perdita) del periodo | 15 | -28.985.861 | -37.702.190 | ||||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 44.121.165 | 73.164.114 | |||||
| Passività non correnti | |||||||
| Debiti verso banche non correnti | 16 | 13.653.090 | 6.820.149 | ||||
| Altre passività finanziarie non correnti | 17 | 25.861.927 | 3.050.000 | 1.467.786 | |||
| Fondi per rischi ed oneri | 18 | 6.313.602 | 5.076.042 | ||||
| Piani a benefici definiti per i dipendenti | 19 | 1.471.069 | 1.685.242 | ||||
| Totale passività non correnti | 47.299.688 | 15.049.219 | |||||
| Passività correnti | |||||||
| Debiti verso le banche correnti | 21 | 26.572.038 | 39.331.906 | ||||
| Altre passività finanziarie correnti | 22 | 10.033.054 | 33.517.342 | ||||
| Debiti verso fornitori | 23 | 23.631.251 | 3.898.632 | 16,5% | 25.506.986 | 1.965.378 | 7,7% |
| Debiti verso controllate | 24 | 19.951.986 | 19.951.986 | 100% | 10.566.579 | 10.566.579 | 100,0% |
| Debiti tributari | 25 | 829.577 | 924.080 | ||||
| Altre passività correnti | 26 | 2.400.861 | 3.503.186 | ||||
| Totale passività correnti | 83.418.767 | 113.350.079 | |||||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' | 174.839.620 | 201.563.412 | |||||
LANDI RENZO – RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2016 294
Landi Renzo S.p.A. Via Nobel 2/4 42025 Corte Tegge – Cavriago (RE) – Italia Tel. +39 0522 9433 Fax +39 0522 944044 Capitale Sociale: Euro 11.250.000 Registro Imprese di Reggio Emilia - C.F. e P.IVA IT00523300358 Il presente fascicolo è disponibile sul sito internet www.landirenzogroup.com
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