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Kme Group

Governance Information Apr 9, 2018

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Governance Information

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ESERCIZIO 2017

RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO

E

SUGLI ASSETTI PROPRIETARI

REDATTA AI SENSI DELL'ART. 123.BIS DEL D.LGS. 24 FEBBRAIO 1998 N. 58

DI

INTEK GROUP SPA

WWW.ITKGROUP.IT

APPROVATA DAL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL 28 MARZO 2018

1. Sommario

Glossario
44
Premessa 45
1. Profilo dell'Emittente
48
2. Informazioni sugli Assetti Proprietari 49
2.1. Struttura del capitale sociale e degli Strumenti Finanziari (ex art. 123-bis, comma 1, lett. a),
TUF) 49
2.2. Restrizioni al trasferimento di titoli (ex art. 123-bis, comma 1, lett. b), TUF) 54
2.3. Partecipazioni rilevanti nel capitale (ex art. 123-bis, comma 1, lett. c), TUF) 54
2.4. Titoli che conferiscono diritti speciali (ex art. 123-bis, comma 1, lett. d), TUF) 55
2.5. Partecipazione azionaria dei dipendenti, meccanismo di esercizio dei diritti di voto (ex art.
123-bis, comma 1, lett. e), TUF)
55
2.6. Restrizioni al diritto di voto (ex art. 123-bis, comma 1, lett. f), TUF) 55
2.7. Accordi tra Azionisti (ex art. 123-bis, comma 1, lett. g), TUF) 55
2.8. Clausole di "change of control" (ex art. 123-bis, comma 1, lett. h), TUF) e disposizioni
statutarie in materia di OPA (ex artt. 104, comma 1-ter e 104-bis, comma 1, TUF)
55
2.9. Deleghe ad aumentare il capitale sociale ed autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie (ex
art. 123-bis, comma 1, lett. m), TUF)
55
2.10. Attività di direzione e coordinamento (ex artt. 2497 e ss c.c.) 56
3. Compliance (ex.
art. 123-bis, comma 2, lettera a), TUF)
56
4. Consiglio di Amministrazione
57
4.1. Nomina e sostituzione degli Amministratori (ex art. 123-bis, comma 1, lett. l), TUF)
57
4.2. Composizione del Consiglio di Amministrazione (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF) 58
4.3. Ruolo del Consiglio di Amministrazione (ex art. 123-bis, comma 2,
lett. d), TUF)
65
4.4. Organi delegati
67
4.5. Altri consiglieri esecutivi -
Dirigenti con deleghe
68
4.6. Amministratori indipendenti 69
4.7. Lead Independent Director 69
5. Trattamento delle informazioni societarie
70
6. Comitati Interni al Consiglio (ex art. 123-bis, comma 2, lett.d), TUF) 71
7. Comitato per le Nomine
71
8. Comitato per la Remunerazione 72
9. Remunerazione degli Amministratori
72
10. Comitato Controllo e Rischi 72
11. Sistema di Controllo e di Gestione dei Rischi
73
11.1. Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e gestione dei rischi 77
11.2. Responsabile della funzione di Internal Audit
78
11.3. Modello Organizzativo ex D.Lgs. 231/2001
79
11.4.
Società di Revisione
79
11.5.
Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e altri ruoli e funzioni
aziendali
80
11.6.
Coordinamento tra i soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi
80
12. Interessi degli Amministratori ed Operazioni con Parti Correlate
80
13. Nomina dei Sindaci 85
14. Composizione e Funzionamento del Collegio Sindacale (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d)
e d-bis), TUF)
86
15. Rapporti con gli Azionisti 91
16. Assemblee (ex art. 123-bis, comma 2, lett. c), TUF)
92
17. Ulteriori Pratiche di Governo Societario
95
18. Cambiamenti dalla Chiusura dell'Esercizio di Riferimento
96
19. Considerazioni sulla lettera del 13 dicembre 2017 del Presidente del Comitato per la
corporate governance
96

Tabelle:

n. 1 Informazioni sulla struttura del capitale e sugli strumenti finanziari
n. 2 Andamento dei titoli nel corso del 2017
n. 3 Struttura del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati costituiti
n. 4 Struttura del Collegio Sindacale
n. 5 Altre previsioni
del Codice di Autodisciplina

Glossario

Codice/ Codice di Autodisciplina: il Codice di Autodisciplina delle società quotate approvato nel luglio 2015 dal Comitato per la Corporate Governance e promosso da Borsa italiana SpA, ABI, Assogestioni, Assonime e Confindustria.

Cod. Civ./c.c.: il codice civile.

Consiglio di Amministrazione /CDA: il Consiglio di Amministrazione di Intek Group SpA

Emittente/Società/Intek Group: Intek Group SpA

Esercizio: l'esercizio sociale chiusosi al 31 dicembre 2017, cui si riferisce la presente Relazione.

Fusione: la fusione per incorporazione di iNTEk SpA in KME Group SpA (che ha assunto la denominazione Intek Group SpA) attuata il 30 novembre 2012.

Modello: il modello di organizzazione e gestione adottato dalla Società ai sensi del Decreto Legislativo n. 231 del 2001.

Regolamento Emittenti: il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 11971 del 1999 (come successivamente modificato) in materia di emittenti.

Regolamento Mercati: il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 20249 del 2017 in materia di mercati.

Regolamento Parti Correlate: il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 17221 del 2010 (come successivamente modificato) in materia di operazioni con parti correlate.

Relazione: la Relazione sul governo societario e gli assetti societari che le società sono tenute a redigere ai sensi dell'art. 123-bis del TUF.

Testo Unico della Finanza/ TUF: il Decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58.

Premessa

Il Consiglio di Amministrazione di Intek Group nella riunione del 28 marzo 2018, unitamente al progetto di bilancio relativo all'esercizio 2017, ha approvato anche la Relazione sul governo societario e gli assetti societari riferita a detto esercizio.

La Relazione qui riportata, come già avvenuto per quelle relative agli esercizi precedenti, recepisce le modifiche apportate al Codice nel luglio 2015 e tiene conto dei successivi interventi normativi.

Il Codice è accessibile al pubblico sul sito web www.borsaitaliana.it.

In particolare la Relazione, oltre a tenere conto degli interventi normativi effettuati con il D.Lgs. n. 173 del 2008, che ha apportato modifiche all'art. 123-bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (di seguito il "TUF"), nonché delle istruzioni al Regolamento Mercati emanate da Borsa Italiana SpA ultime delle quali approvate da Consob con delibera n. 20188 del 15 novembre 2017 e n. 20223 del 13 dicembre 2017, è redatta anche in considerazione degli interventi normativi più recenti in materia di:

- operazioni con parti correlate:

con riferimento al regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate adottato dalla Consob con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successivamente modificato con delibera n. 17389 del 23 giugno 2010;

- esercizio dei diritti degli azionisti:

con riferimento al D. Lgs. 27/2010 che ha implementato la direttiva 2007/36/CE, rendendo cogente il regime di record date per l'intervento in assemblea da parte dei soci di emittenti azioni quotate in mercati regolamentati;

  • funzioni del Collegio Sindacale:

con riferimento all'art. 19 del D. Lgs. 39/2010 che ha implementato la direttiva 2006/43. La disciplina delle funzioni attribuite al Collegio Sindacale ha, in particolare, inciso sull'informativa da rendere sull'adesione alle raccomandazioni del Codice in materia di funzioni del Comitato per il controllo interno: oltre a confermare l'eliminazione del riferimento al compito di valutare "le proposte formulate dalle società di revisione per ottenere l'affidamento del relativo incarico" (Criterio 8.C.3, lett. d), prima parte, del Codice), sono stati eliminati i riferimenti ai compiti di valutare "il piano di lavoro predisposto per la revisione" (Criterio 8.C.3, lett. d), seconda parte, del Codice) e a quello di vigilare "sull'efficacia del processo di revisione contabile" (Criterio 8.C.3, lettera e), del Codice);

  • trasparenza delle remunerazioni di amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche:

con riferimento all'art. 123-ter del TUF e le disposizioni di attuazione approvate dalla Consob con delibera n. 18049 del 23 dicembre 2011.

A quest'ultimo riguardo, considerato che le società con azioni quotate in mercati regolamentati sono tenute a presentare all'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio una relazione sulla remunerazione avente i contenuti previsti dal Regolamento Emittenti, al fine di evitare un'inutile duplicazione dell'informativa, le informazioni pertinenti in materia (cfr. Sez. 9) vengono fornite mediante rinvio alle parti rilevanti della Relazione sulla remunerazione ex art. 123-ter del TUF, così come già effettuato nella Relazione presentata con riferimento agli ultimi esercizi (2013, 2014, 2015 e 2016).

La presente Relazione è stata redatta in conformità alle Linee Guida emanate da Borsa Italiana per la redazione della stessa (VII Edizione del gennaio 2018) ed ai criteri previsti dall'art. 89-bis del Regolamento Emittenti.

A tal fine si precisa che, in ossequio a quanto previsto dal novellato secondo comma dell'art. 123-bis del TUF, le informazioni ivi richieste, contenute nella presente Relazione, vengono rese note al pubblico sia mediante allegazione della presente Relazione al fascicolo di bilancio relativo all'Esercizio che mediante pubblicazione sul sito web della Società (www.itkgroup.it).

In conformità a quanto disposto dall'art. 89-bis del Regolamento Emittenti, la Relazione evidenzia:

(i) l'adesione a ciascuna prescrizione del Codice;

(ii) le motivazioni dell'eventuale inosservanza delle prescrizioni del Codice;

(iii)le eventuali condotte tenute in luogo di quelle prescritte dal Codice.

La presente Relazione è volta ad illustrare il modello di governo societario che Intek ha adottato nell'anno 2017, tenuto conto delle peculiarità della Società, finalizzato ad ottenere un suo sostanziale allineamento ai principi contenuti nel Codice, al quale la Società ha dichiarato di aderire sin dalla sua introduzione, nonchè alle relative raccomandazioni di Consob, compatibilmente con la contenuta dimensione e struttura aziendale di Intek Group.

Con delibera del Consiglio di Amministrazione del 28 aprile 2014, la Società si è dotata di un nuovo modello organizzativo ai sensi del D. Lgs. 231/2001 (di seguito il "Modello"), modificato in funzione della nuova struttura assunta a seguito della Fusione provvedendo altresì alla nomina di un nuovo organismo di vigilanza composto da due professionisti indipendenti esterni al gruppo Intek.

Il modello di amministrazione dell'Emittente è articolato secondo il modello tradizionale, prevedendo l'affidamento in via esclusiva della gestione aziendale al Consiglio di Amministrazione, l'attribuzione della funzione di vigilanza al Collegio Sindacale e la Revisione legale dei conti ad una società di revisione.

La Società ha provveduto fin dal bilancio dell'esercizio chiuso al 30 giugno 2000 a fornire annualmente informazioni sulla propria corporate governance, sviluppando con continuità la qualità e la quantità delle stesse.

Sul sito www.itkgroup.it sono disponibili le singole Relazioni all'interno dei fascicoli di bilancio dei rispettivi esercizi; con decorrenza da quella relativa all'esercizio chiuso il 31 dicembre 2006.

Nel corso del 2011 sono state introdotte nel TUF le disposizioni in materia delle c.d. "quote di genere" negli organi di disposizione e controllo, la cui entrata in vigore è avvenuta con riferimento all'agosto 2011 ma la cui operatività è riferita ai rinnovi di tali organi successivi all'agosto 2012.

La Società, ha a tal fine modificato il proprio statuto sociale con delibera dell'assemblea straordinaria dell'11 giugno 2014 che ha adeguato l'art. 17 alla disciplina inerente all'equilibrio dei generi nella composizione degli organi di amministrazione e controllo come introdotta dalla L. 12 luglio 2011 n. 120 e relative disposizioni attuative.

Al riguardo, si segnala che per Intek Group la sua prima applicazione è avvenuta con l'assemblea degli Azionisti del 19 giugno 2015 in occasione della nomina del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale per gli esercizi 2015/2017.

La prossima assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017 avrà all'ordine del giorno anche la nomina del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, sulla base delle nuove disposizioni di legge che prevedono, tra l'altro, che un terzo dei componenti del CDA e del Collegio Sindacale appartenga al genere meno rappresentato. Per maggiori dettagli si fa rinvio a quanto infra riportato.

Altre rilevanti modifiche statutarie si sono avute a seguito della introduzione, con delibera dell'assemblea straordinaria del 19 giugno 2015, degli artt.11-bis, 11-ter ed 11-quater che regolano le modalità di istituzione ed esercizio della maggiorazione del diritto di voto in favore degli azionisti in possesso dei requisiti di legge e che ne facciano richiesta con l'iscrizione nell'apposito elenco speciale.

Con riferimento alle modifiche apportate all'art. 123 bis del TUF dal D. Lgs 254 del 30 dicembre 2016, in ordine alle politiche in materia di diversità applicate in relazione alla composizione degli organi di amministrazione, gestione e controllo, Intek Group ha ritenuto di non farvi ricorso.

Ciò in quanto la Società, tradizionalmente dotata di un ridottissimo numero di amministratori esecutivi e di un ampio numero di amministratori indipendenti, dotati tutti di requisiti professionali di elevato standing, al pari degli altri consiglieri privi di delega, ha costantemente valutato come opportuna la scelta adottata sia in rapporto all'età che alla composizione di genere ed al percorso formativo e professionale di ciascun amministratore.

Peraltro, la Società non è tenuta all'adozione di tali politiche, rientrando tra i soggetti esonerati dalla norma in commento per l'insussistenza di due dei tre parametri a tal fine adottati (ricavi inferiori ad Euro 40 milioni e dipendenti inferiori a n. 250).

Con riferimento al Comitato per le nomine, previsto dal Principio 5.P.1 del Codice, la Società non lo ha istituito, in quanto il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto che gli Amministratori indipendenti, pari numericamente ad un terzo dei componenti il Consiglio di Amministrazione, siano caratterizzati da un rilevante livello di autorevolezza ed autonomia decisionale e che abbiano una adeguata conoscenza delle strutture della Società e del Gruppo. Inoltre, il Consiglio ha ritenuto di non procedere alla istituzione del Comitato per le remunerazioni, valutando di essere in grado di procedere direttamente alla determinazione dei criteri relativi alla remunerazione degli amministratori esecutivi, vista la semplificazione, rispetto al passato, dei principi ispiratori di tale politica; a tal fine, il Consiglio può avvalersi del supporto di almeno due amministratori indipendenti.

1. Profilo dell'Emittente

Nel tempo, l'attività della Società si è maggiormente diversificata rispetto a quella tradizionale della produzione e commercializzazione di semilavorati di rame e sue leghe in cui la partecipata KME A.G. è leader a livello mondiale.

A seguito della Fusione, attuata negli ultimi mesi del 2012, la Società è venuta ad identificarsi ancora di più quale holding di interessi diversificati, la cui attività è indirizzata alla gestione dei beni e delle partecipazioni in portafoglio, orientata ad una ottica imprenditoriale dinamica focalizzata sulla generazione di cassa e sull'accrescimento del valore nel tempo degli investimenti, anche attraverso cessioni funzionali alle nuove strategie di sviluppo.

Si ricorda che a seguito di operazioni di scissione parziale proporzionale inversa di iNTEk a favore di KME Group SpA (ora Intek Group) attuata nel 2010 e di fusione per incorporazione di Drive Rent SpA in COBRA Automotive Technologies SpA, avvenuta con decorrenza 1° luglio 2011, la Società aveva esteso la sua attività a settori industriali diversi da quello suo tradizionale acquisendo partecipazioni rilevanti fra l'altro, nelle seguenti società quotate:

  • ErgyCapital SpA (energie rinnovabili) (di seguito "Ergycapital");
  • COBRA (servizi) (di seguito "Cobra").

Entrambe dette partecipazioni erano concentrate nella controllata totalitaria KME Partecipazioni SpA (di seguito "KME Partecipazioni"), che deteneva anche investimenti in fondi non azionari a basso rischio.

La partecipazione in Cobra è stata poi ceduta nel corso dell'esercizio 2014, con il conseguimento di importanti positivi risultati mentre la partecipazione in ErgyCapital, dopo la cessione degli impianti fotovoltaici, a fine dicembre 2017 è stata incorporata in Intek Group.

Al fine di semplificare la catena di controllo la Società, nel corso dell'esercizio 2016, aveva incorporato sia KME Partecipazioni che FEB - Ernesto Breda SpA, previa fusione in questa ultima di Bredafin Innovazione SpA in liquidazione.

A seguito della incorporazione di KME Partecipazioni in Intek Group, questa ultima era venuta a detenere direttamente la partecipazione del 49,039% in ErgyCapital nonché liquidità riveniente dagli impieghi in fondi di investimento per oltre Euro 23,9 milioni, in parte utilizzati per il sostegno delle attività dei propri investimenti.

A fine dicembre 2017, sempre nell'ottica di semplificazione della struttura e per contenerne i relativi costi, ErgyCapital è stata fusa per incorporazione in Intek Group e le società essenzialmente immobiliari I2 Real Estate, Tecno Servizi e Rede Immobiliare sono state tutte incorporate in Immobiliare Pictea Srl, società interamente controllata da Intek Group.

Intek Group realizza investimenti con orizzonti temporali di medio-lungo termine, combinando la propria ottica imprenditoriale con una struttura finanziaria solida e mira alla ridefinizione di portafogli flessibili con cicli di investimento più ridotti e generazione di cassa più veloce. La massimizzazione del valore degli asset gestiti viene perseguita attraverso la definizione di strategie di business ed il presidio della loro applicazione da parte delle società controllate, l'identificazione di accordi e/o opportunità di partenership, la valorizzazione di specifici asset e la gestione di operazioni straordinarie per le società controllate.

La Società ha mantenuto nel tempo la propria struttura di corporate governance fondata sul cd. Modello tradizionale, caratterizzata dall'Assemblea degli Azionisti, dal Consiglio di Amministrazione e dal Collegio Sindacale.

Il Consiglio di Amministrazione del 19 giugno 2015, tenutosi subito dopo l'assemblea, che lo ha nominato, ha deliberato di istituire unicamente il Comitato Controllo e Rischi, formato da soli Amministratori indipendenti.

La Società, fino al giugno 2015, aveva istituito anche il Comitato per le Remunerazioni, che il sopra menzionato Consiglio di Amministrazione ha deliberato di non rinnovare in considerazione delle competenze riservate in materia alle società detenute quali investimenti (KME AG – Culti Milano).

Per le motivazioni che hanno portato a questa decisione e per i rimedi previsti, si rimanda al capitolo 8 della presente Relazione ed alla Relazione sulla Remunerazione redatta ai sensi dell'art. 123-ter del TUF e dell'art. 84- quater del regolamento Emittenti.

Per quanto riguarda le società del Gruppo, si precisa che la governance di KME AG, società tedesca, principale investimento di Intek, è organizzata secondo il modello renano, in linea con la normale operatività delle società tedesche, ovvero attraverso un Consiglio di Sorveglianza (Aufsichtsrat) ed un Comitato di Gestione (Vorstand).

2. Informazioni sugli Assetti Proprietari

2.1.Struttura del capitale sociale e degli Strumenti Finanziari (ex art. 123-bis, comma 1, lett. a), TUF)

Il capitale sociale di Intek Group, con riferimento alla data di approvazione della presente Relazione, ammonta ad Euro 335.069.009,80 (Euro 314.225.009,80 al 31 dicembre 2016) ed è composto da complessive n. 439.241.296 azioni, delle quali n. 389.131.478 azioni ordinarie, pari all'88,59% del capitale sociale e n. 50.109.818 azioni di risparmio, pari all'11,41% del capitale sociale, tutte prive di indicazione del valore nominale.

L'incremento del capitale sociale è stato determinato dalla conversione, avvenuta nel settembre 2017, del Prestito Obbligazionario denominato "Convertendo Intek Group 2012 – 2017" con emissione di n. 24.710.692 nuove azioni ordinarie per complessivi Euro 20.844.000,00.

Inoltre, nel dicembre 2017, a servizio della fusione di ErgyCapital in Intek Group, sono state emesse n. 18.914.116 nuove azioni ordinarie Intek Group, prive di valore nominale, assegnate agli azionisti di ErgyCapital diversi da Intek Group- senza effettuare alcun aumento del capitale sociale trattandosi di azioni prive di valore nominale.

La Società ha in essere un prestito obbligazionario non convertibile denominato "Intek Group SpA 2015-2020", emesso nel febbraio 2015 e composto da n. 4.708.507 Obbligazioni dal valore nominale unitario di Euro 21,60 per un controvalore complessivo di Euro 101.703.751,20.

Vengono di seguito riportate le principali caratteristiche del prestito obbligazionario in commento:

  • quantitativo minimo di negoziazione / lotto minimo sul MOT: 5 obbligazioni del valore nominale unitario di Euro 21,60, per un controvalore nominale complessivo pari ad Euro 108,00;
  • tasso fisso nominale annuo pari al 5%;
  • periodicità della cedola annuale;
  • data di godimento: 20 febbraio;
  • data di scadenza: 20 febbraio 2020;
  • modalità di rimborso: in unica soluzione alla data di scadenza ad un prezzo pari al 100% del valore nominale;
  • rimborso anticipato volontario: ai sensi dell'art. 6 del Regolamento, Intek Group ha la facoltà di rimborsare in anticipo, anche parzialmente, le obbligazioni, a decorrere dal secondo anno dalla data di godimento del prestito.

Il prezzo di rimborso (espresso come percentuale della quota del valore nominale oggetto di rimborso) è così definito, maggiorato degli interessi maturati e non ancora pagati sulle Obbligazioni oggetto di rimborso:

  • dallo scadere del secondo anno e fino allo scadere del terzo: 102%
  • dallo scadere del terzo anno e fino allo scadere del quarto: 101%
  • dallo scadere del quarto anno e fino alla data di scadenza: 100%

Si ricorda che l'emissione del prestito obbligazionario trova origine dalla delibera del Consiglio di Amministrazione della Società del 2 dicembre 2014 che aveva approvato la promozione di un'offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria:

  • (i) sulle n. 22.655.247 obbligazioni "Intek Group SpA 2012 – 2017", in quel momento in circolazione, per nominali complessivi Euro 11,3 milioni e
  • (ii) sui n. 115.863.263 Strumenti Finanziari Partecipativi di natura obbligazionaria Intek Group 2012 – 2017, in quel momento in circolazione, emessi dalla Società e quotati sul MOT, per nominali complessivi Euro 48,7 milioni

e la contestuale promozione di un'offerta pubblica in sottoscrizione di un prestito obbligazionario di complessivi Euro 40 milioni.

L'attuazione di questa importante operazione aveva consentito di ottimizzare la struttura del debito sia in termini di durata che di costo della provvista, nonché di reperire nuove risorse finanziarie utilizzabili per l'ulteriore sviluppo delle attività di investimento del Gruppo e per il sostegno degli investimenti esistenti.

Per maggiori informazioni sull'operazione di emissione del prestito obbligazionario "Intek Group 2015 – 2020", attualmente in essere, si fa rinvio a quanto già riportato nella relazione relativa agli esercizi 2015 e 2016.

* * * * * *

Le n. 389.131.478 azioni ordinarie complessivamente esistenti rappresentano l'88,59% del capitale sociale e non attribuiscono diritti diversi o ulteriori rispetto a quelli previsti dalle disposizioni legislative applicabili e dallo Statuto.

Ogni azione dà diritto ad un voto e, salvo quanto previsto dalle disposizioni di legge in materia, non sono previste restrizioni al diritto di voto. Il voto può essere esercitato anche per corrispondenza; la procedura è riportata nell'art. 11 dello Statuto Sociale.

Come già riferito in altra parte della presente relazione la Società ha introdotto nell'esercizio 2015 modifiche allo statuto per recepire l'istituto della maggiorazione del diritto di voto in favore degli azionisti in possesso dei requisiti di legge che ne facciano espressa richiesta, con iscrizione degli stessi nell'apposito elenco speciale.

Analogamente, le n. 50.109.818 azioni di risparmio complessivamente esistenti rappresentano, a loro volta, l'11,41% del capitale sociale e non attribuiscono diritti diversi o ulteriori rispetto a quelli previsti dalle disposizioni legislative applicabili e dallo Statuto.

I diritti degli Azionisti di Risparmio sono riportati agli artt. 145 e ss. del TUF ed agli artt. 5, 8 e 28 dello Statuto sociale.

Il Rappresentante Comune degli azionisti di risparmio, che può partecipare con diritto di intervento alle Assemblee degli Azionisti titolari di azioni ordinarie ed i cui diritti sono indicati all'art. 26 dello Statuto, è la dott.ssa Simonetta Pastorino, nominata per gli esercizi 2015/2017 dall'Assemblea Speciale degli Azionisti di Risparmio tenutasi il 19 giugno 2015 ed il cui mandato scadrà alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'esercizio cui è riferita questa Relazione.

Le azioni di risparmio garantiscono i seguenti privilegi patrimoniali:

  • il diritto ad un dividendo privilegiato fino a concorrenza di Euro 0,07241 per azione in ragione di anno e, in ogni caso, il diritto ad un dividendo complessivo maggiorato rispetto alle azioni ordinarie nella misura di Euro 0,020722 per azione; fermo restando che, qualora in un esercizio sia stato assegnato alle azioni di risparmio un dividendo inferiore in ragione di anno ad Euro 0,07241 per azione, la differenza è computata in aumento del dividendo privilegiato nei due esercizi successivi;
  • in occasione della liquidazione della Società, in sede di riparto dell'attivo che residui, un diritto di preferenza per un importo pari ad Euro 1,001 per azione.

* * * * * *

Come già riferito nelle relazioni relative ai precedenti esercizi, si ricorda che in data 24 gennaio 2012, Quattrotretre SpA (di seguito "Quattrotretre"), società incorporata da Intek SpA prima della sua fusione in Intek Group, aveva emesso un prestito obbligazionario a conversione obbligatoria, integralmente riservato in sottoscrizione all'Azionista di controllo Quattroduedue SpA, denominato "Convertendo Quattrotretre SpA 2012–2017", di valore nominale complessivo pari ad Euro 32.004.000,00 costituito da n. 4.000 obbligazioni di valore nominale pari ad Euro 8.001,00 ciascuna, sottoscritte ad un prezzo di emissione unitario pari ad Euro 6.000,00.

Ai sensi del Regolamento del predetto prestito convertendo:

  • l'emittente Quattrotretre, a servizio del prestito convertendo, aveva originariamente deliberato un aumento di capitale per un importo massimo di Euro 32.004.000,00 (incluso il sovrapprezzo), mediante emissione di massime n. 900.000 azioni ordinarie del valore nominale di Euro 1,00 ciascuna e sovrapprezzo pari ad Euro 34,56 per ogni azione;
  • l'emittente si era riservata il diritto di rimborsare le obbligazioni convertende alla data di scadenza per contanti, dandone comunicazione all'Obbligazionista entro sessanta giorni lavorativi precedenti la data di scadenza (opzione di rimborso), previo ottenimento, da parte dell'Assemblea degli Azionisti della Società, dell'autorizzazione ai sensi dell'articolo 2364, comma 1, n. 5) del Codice Civile approvata anche con il voto favorevole della maggioranza dei soci dell'emittente presenti in Assemblea, diversi dal Socio o dai Soci che detengono, anche congiuntamente, la partecipazione di maggioranza, anche relativa, purché superiore al 10%;
  • l'emittente, in caso di esercizio dell'opzione di rimborso, avrebbe dovuto versare all'Obbligazionista alla data di scadenza un importo pari ad Euro 8.001,00 per ogni obbligazione convertenda (prezzo di rimborso), per un controvalore complessivo di Euro 32.004.000,00.

A seguito dell'avvenuta efficacia, in data 30 novembre 2012, della fusione di Quattrotretre in Intek, quest'ultima si era sostituita a Quattrotretre quale emittente del prestito convertendo, con conseguente ridenominazione del medesimo in "Convertendo Intek SpA 2012-2017" e, con decorrenza dalla data di efficacia della Fusione, Intek Group si è a sua volta sostituita ad Intek quale emittente del predetto prestito convertendo, che ha così assunto la denominazione "Convertendo Intek Group SpA 2012-2017".

In applicazione del rapporto di cambio applicato all'operazione di fusione di Quattrotretre in Intek, pari a n. 1 azione Quattrotretre ogni n. 27,49 azioni ordinarie Intek, la Società si era quindi assunta l'impegno di emettere fino ad un massimo di n. 24.741.000 azioni ordinarie a favore di Quattroduedue SpA per un controvalore massimo di Euro 32.004.000,00 (incluso il sovraprezzo), da eseguirsi entro il 24 settembre 2017.

Successivamente, in occasione della Fusione, in applicazione del rapporto di cambio pari a n. 1,15 azioni KME Group SpA ogni n. 1 azione ordinaria Intek, erano state riservate a Quattroduedue SpA complessive massime n. 28.452.150 nuove azioni ordinarie Intek Group, per un controvalore massimo sempre di Euro 32.004.000,00 (incluso il sovraprezzo), da eseguirsi entro il 24 settembre 2017.

A fine 2013 la controllante Quattroduedue SpA aveva ceduto alla sua controllata FEB - Ernesto Breda SpA, n. 526 obbligazioni del "Convertendo Intek Group SpA 2012-2017", pari al 13,15% del totale delle obbligazioni emesse.

In data 25 settembre 2017, per effetto della conversione automatica del prestito Convertendo "Intek Group 2012-2017", sono state emesse n. 24.710.692 nuove azioni ordinarie Intek Group, prive di valore nominale, per un ammontare complessivo di Euro 20.844.000.

A seguito dell'avvenuta attuazione della fusione di FEB – Ernesto Breda in Intek Group, le suddette n. 526 obbligazioni detenute da Intek Group sono state conseguentemente annullate.

In data 27 dicembre 2017, a seguito dell'avvenuta efficacia della fusione di ErgyCapital in Intek sono state emesse, a servizio del concambio a favore degli azionisti ex ErgyCapital (diversi da Intek), ulteriori n. 18.914.116 nuove azioni ordinarie Intek, sempre prive di valore nominale.

Di seguito, sono riportate due tabelle, la prima con l'anagrafica degli strumenti finanziari emessi dalla Società e la seconda con il loro andamento in Borsa nel corso dell'esercizio, evidenziando la sua capitalizzazione di Borsa.

Al riguardo, si ricorda che in apposita sezione del sito www.itkgroup.it è a disposizione un'area dedicata agli strumenti finanziari ed alla loro quotazione, il cui aggiornamento è effettuato in continuo, riportando così in tempo reale l'andamento delle loro rispettive contrattazioni.

TABELLA 1: INFORMAZIONI SULLA STRUTTURA DEL CAPITALE E SUGLI STRUMENTI FINANZIARI

STRUTTURA DEL CAPITALE SOCIALE
Azioni Emesse Codice ISIN Azioni in circolazione % rispetto al c.s.
Azioni ordinarie IT0004552359 389.131.478 88,59%
Azioni di risparmio al portatore IT0004552367
Azioni di risparmio nominative IT0004552375 50.109.818 11,41%
Totale azioni 439.241.296 100,00%
ALTRI STRUMENTI FINANZIARI
Codice ISIN n. strumenti in
circolazione
Obbligazioni non convertibili "Intek Group SpA 2015-2020" IT0005074577 4.708.507

* * * * * *

TABELLA 2: ANDAMENTO DEI TITOLI NEL CORSO DEL 2017

ANDAMENTO TITOLI
Valore massimo
Valore minimo
Mese
Quotazione
Mese Quotazione
Azioni ordinarie Giugno 0,3689 Febbraio 0,1993
Azioni di risparmio Agosto 0,5210 Marzo 0,3202
Obbligazioni Intek Group 2015-
2020
Agosto 104,55 Novembre 102,40

Relazioni con gli azionisti:

telefono: 02 8062921 FAX: 02 8062940 Email: [email protected] Website: www.itkgroup.it

2.2.Restrizioni al trasferimento di titoli (ex art. 123-bis, comma 1, lett. b), TUF)

Lo Statuto non prevede restrizioni al trasferimento né delle azioni né delle Obbligazioni "Intek Group SpA 2015-2020", quali, ad esempio, limiti al possesso di titoli o la necessità di ottenere il gradimento da parte dell'Emittente o di altri possessori di titoli.

2.3.Partecipazioni rilevanti nel capitale (ex art. 123-bis, comma 1, lett. c), TUF)

Con riferimento alla data del 31 dicembre 2017 la partecipazione di Quattroduedue Holding B.V. nella Società è pari a complessive n. 182.778.198 azioni ordinarie, corrispondente al 46,97% del capitale sociale di tale categoria.

Detta partecipazione è detenuta tramite la controllata totalitaria Quattroduedue SpA per n. 182.778.192 azioni ordinarie mentre le residue n. 6 azioni ordinarie, che non influiscono sulla percentuale di cui sopra, sono di proprietà diretta di Quattroduedue Holding B.V.

L'incremento rilevato nell'esercizio è stato determinato dalla conversione obbligatoria del prestito obbligazionario convertendo Intek Group 2012 – 2017, effettuata nel settembre 2017 con l'emissione di n. 24.710.692 nuove azioni ordinarie tutte attribuite a Quattroduedue SpA.

Nel dicembre 2017, a seguito dell'attuazione della Fusione, sono state emesse n. 18.914.116 nuove azioni ordinarie Intek Group - da assegnare agli azionisti di ErgyCapital (diversi da Intek Group) - senza effettuare alcun aumento del capitale sociale in quanto le azioni della Società sono tutte prive del valore nominale.

Rispetto all'intero capitale sociale, le azioni ordinarie complessivamente possedute da Quattroduedue Holding B.V. sono pari al 41,61%.

Come da comunicazione del 2 luglio 2016, il cui contenuto è stato oggetto di pubblicazione a mezzo stampa in pari data e di deposito presso il Registro delle Imprese di Milano, gli azionisti di Quattroduedue Holding B.V., Vincenzo Manes, tramite Mapa S.r.l. (Milano), con una partecipazione del 35,12%, Ruggero Magnoni, tramite Likipi Holding S.A. (Lussemburgo), con una partecipazione del 32,44% ed Hanseatic Europe S.a.r.l. (Lussemburgo), con una partecipazione del 32,44%, aderiscono ad un patto parasociale avente ad oggetto le loro partecipazioni in detta Quattroduedue Holding B.V, con scadenza al 30 giugno 2019.

Nessuno dei soci detiene il controllo nè di detta società né di Intek Group, ai sensi dell'art. 93 del TUF.

Con riferimento alle modifiche apportate al TUF, Intek Group è qualificabile quale PMI (Piccola Media Impresa) in considerazione della capitalizzazione media di mercato nell'ultimo anno solare, inferiore ad Euro 500 milioni, come previsto dall'art. 1 w-quater.1) del TUF.

La soglia di rilevanza prevista dall'art. 120, n. 2, è quindi pari al 5% del capitale sociale con diritto di voto.

Per quanto noto alla Società, con riferimento alle risultanze a Libro Soci, Quattroduedue Holding BV è l'unico Azionista che possegga oltre il 5% del capitale sociale.

L'azionariato ordinario della Società, aggiornato in base alle risultanze del Libro Soci, è composto da n. 15.986 Azionisti.

La Società, alla data del 31 dicembre 2017, deteneva direttamente n. 5.713.572 azioni ordinarie, pari al 1,468% del capitale di tale categoria e al 1,301% del capitale sociale complessivo e n. 11.801 azioni di risparmio pari allo 0,024% del capitale rappresentato da detta categoria di azioni ed allo 0,002% del capitale sociale complessivo.

Il totale delle azioni proprie detenute da Intek Group ammonta al 31 dicembre 2017 a complessive n. 5.725.373 azioni pari al 1,303% del capitale sociale complessivo della Società.

2.4.Titoli che conferiscono diritti speciali (ex art. 123-bis, comma 1, lett. d), TUF)

Non sono stati emessi titoli che conferiscano diritti speciali di controllo, salvo quanto già riportato in altra sezione della presente Relazione con riferimento alle previsioni statutarie in ordine al voto maggiorato come ivi illustrate.

2.5.Partecipazione azionaria dei dipendenti, meccanismo di esercizio dei diritti di voto (ex art. 123-bis, comma 1, lett. e), TUF)

Non è previsto un sistema di partecipazione azionaria dei dipendenti.

2.6.Restrizioni al diritto di voto (ex art. 123-bis, comma 1, lett. f), TUF)

Salvo quanto previsto dalle disposizioni legislative applicabili e dallo Statuto, non sono previste restrizioni al diritto di voto.

Al riguardo, si ricorda che l'Assemblea degli Azionisti del 19 maggio 2006 ha deliberato l'introduzione nell'art. 4 dello Statuto Sociale della facoltà per l'Assemblea degli Azionisti di escludere, in operazioni di aumento del capitale sociale, il diritto di opzione nei limiti del 10% del capitale sociale preesistente, ai sensi e per gli effetti dell'art. 2441, comma 4, secondo periodo c.c..

Inoltre, l'art. 27 dello Statuto prevede che l'eventuale deliberazione di proroga della durata della Società (prevista al 31 dicembre 2050) non sia causa di recesso ai sensi dell'art. 2437 del Codice Civile.

2.7.Accordi tra Azionisti (ex art. 123-bis, comma 1, lett. g), TUF)

Alla Società non è stata comunicata l'esistenza di patti parasociali previsti dall'art. 122 del TUF, salvo quanto in precedenza indicato in merito al patto esistente tra i soci di Quattroduedue Holding B.V., scadente il 30 giugno 2019 e riportato sul sito web della società www.itkgroup.it

2.8.Clausole di "change of control" (ex art. 123-bis, comma 1, lett. h), TUF) e disposizioni statutarie in materia di OPA (ex artt. 104, comma 1-ter e 104-bis, comma 1, TUF)

La Società, come pure le sue controllate, non hanno sottoscritto accordi che acquistino efficacia, siano modificati o si estinguano in caso di cambiamento di controllo della Società medesima.

La Società non ha adottato alcuna norma statutaria in deroga alle disposizioni sulla passivity rule di cui all'art. 104, comma 1 e 1 bis del TUF, né prevede l'applicazione delle regole di neutralizzazione di cui al successivo art. 104-bis, comma II e III del TUF in materia di offerte pubbliche di acquisto o di scambio.

2.9.Deleghe ad aumentare il capitale sociale ed autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie (ex art. 123-bis, comma 1, lett. m), TUF)

Non sono in essere deleghe attribuite al Consiglio di Amministrazione ai sensi dell'art. 2443 del Codice Civile.

L'Assemblea degli Azionisti del 23 giugno 2017 ha attribuito al Consiglio di Amministrazione una autorizzazione ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357 ter del Codice Civile, nonché dell'art. 132 del D. Lgs. 58/98 per acquistare, per un periodo di 18 mesi a partire dalla data di delibera, e disporre, senza limiti temporali, azioni ordinarie ed azioni di risparmio proprie, nei limiti di legge e di regolamento, stabilendo quale impegno finanziario massimo Euro 3.000.000.

Alla data della Relazione la Società detiene e dispone di n. 5.713.572 azioni ordinarie, pari al 1,468% del capitale votante ed al 1,301% del capitale sociale complessivo.

Nessuna delle società controllate detiene azioni di Intek Group.

2.10. Attività di direzione e coordinamento (ex artt. 2497 e ss c.c.)

La Società, pur essendo controllata, tramite Quattroduedue SpA, da Quattroduedue Holding B.V., come sopra indicato, non è soggetta ad attività di direzione e di coordinamento ai sensi degli artt. 2497 e ss. del Codice Civile nonché dell'art.16 comma 4 del Regolamento Mercati, in quanto:

  • a) è provvista di una autonoma capacità negoziale nei rapporti con la clientela ed i fornitori;
  • b) non ha in essere con Quattroduedue Holding B.V. o altra società alla quale Quattroduedue Holding B.V. e Intek Group stessa facciano capo, alcun rapporto di tesoreria accentrata;
  • c) il numero di Amministratori indipendenti (attualmente 3 su 9) è tale da garantire che il loro giudizio abbia un peso significativo nella assunzione delle decisioni consiliari;
  • d) il Comitato Controllo e Rischi è composto esclusivamente da Amministratori Indipendenti come definiti anche ai sensi dell'art. 16 comma 2 del Regolamento Mercati.

* * * * *

Le informazioni richieste dall'art. 123-bis, comma 1, lett. i), TUF, ("gli accordi tra la Società e gli amministratori … che prevedono indennità in caso di dimissioni o licenziamento senza giusta causa o se il loro rapporto di lavoro cessa a seguito di un'offerta pubblica di acquisto") sono contenute nella Relazione sulla Remunerazione pubblicata ai sensi dell'art. 123-ter del TUF, cui si fa espresso rinvio.

Le informazioni richieste dall'art. 123-bis, comma 1, lett. l), TUF, ("le norme applicabili alla nomina e alla sostituzione degli amministratori … nonché alla modifica dello statuto, se diverse da quelle legislative e regolamentari applicabili in via suppletiva") sono illustrate nella sezione della Relazione dedicata al Consiglio di Amministrazione (sezione 4.1).

3. Compliance (ex. art. 123-bis, comma 2, lettera a), TUF)

Intek Group aderisce al Codice promuovendo l'introduzione dei relativi principi nel proprio sistema di governance, tenendo conto della peculiarità della propria struttura.

Nel caso in cui i principi ed i criteri applicativi del Codice non abbiano trovato completa attuazione, vengono fornite adeguate informazioni in merito ai motivi della mancata o parziale applicazione.

Il testo vigente del Codice è disponibile presso Borsa Italiana SpA, anche attraverso la consultazione del sito web del Comitato per la Corporate Governance alla pagina http://www.borsaitaliana.it/comitato-corporate-governance/codice/2015clean.pdf.

Il Collegio Sindacale, come richiesto dall'art. 149, comma 1, lettera c.-bis del TUF vigila sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice.

La Società, con periodicità annuale, fornisce informativa sul proprio sistema di governance e sull'adesione al Codice di Autodisciplina attraverso la presente Relazione, redatta anche ai sensi dell'art. 123-bis del TUF, che evidenzia il grado di adeguamento ai principi ed ai criteri applicativi previsti dal Codice e dalla best practice internazionale.

La Relazione è messa a disposizione degli Azionisti con la documentazione prevista per l'Assemblea di bilancio ed è inoltre tempestivamente pubblicata sul sito web della Società (www.itkgroup.it) nella sezione "Governance".

I Comitati, istituiti all'interno del Consiglio di Amministrazione (si rimanda sul punto ai successivi paragrafi 7, 8 e 10 della presente Relazione) in conformità al Codice, si riuniscono e svolgono le funzioni secondo le previsioni del medesimo Codice.

L'esame della struttura della governance operativa della Società, così come delineata dallo Statuto, dalle procedure adottate e come illustrata nella presente Relazione, evidenzia l'impegno di Intek Group nell'adesione alle regole di best practice comunemente condivise.

Né la Società né sue controllate aventi rilevanza strategica sono soggette a disposizioni di legge non italiane che influenzino la struttura di corporate governance di Intek Group.

4. Consiglio di Amministrazione

4.1.Nomina e sostituzione degli Amministratori (ex art. 123-bis, comma 1, lett. l), TUF)

Le norme applicabili alla nomina ed alla sostituzione dei componenti del Consiglio di Amministrazione sono quelle previste dalle disposizioni legislative applicabili integrate da quelle contenute nell'art. 17 dello Statuto Sociale. Si evidenzia che l'assemblea straordinaria dell'11 giugno 2014, che ha apportato modifiche allo statuto sociale, ha adeguato gli articoli 17 e 22 alla disciplina inerente all'equilibrio dei generi nella composizione degli organi di amministrazione e controllo, come introdotta dalla L. 12 luglio 2011 n. 120 e relative disposizioni attuative.

Gli Amministratori durano in carica per un periodo non superiore a tre esercizi e possono essere rieletti (art. 17 dello Statuto Sociale).

In occasione della presentazione della proposta di nomina di un nuovo Amministratore, l'Assemblea degli Azionisti è informata del suo curriculum vitae e degli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti presso altre Società.

La composizione dell'organo prevede un numero variabile di Amministratori tra un minimo di sette ed un massimo di undici.

La procedura di nomina riportata nell'art. 17 dello Statuto Sociale prevede che:

  • il deposito delle liste dei candidati sia effettuato almeno 25 giorni prima dell'Assemblea di prima convocazione e che le stesse siano rese disponibili almeno 21 giorni prima presso la sede sociale, sul sito web della Società e tramite Borsa Italiana SpA;
  • la quota di partecipazione per la presentazione delle liste sia pari alla percentuale più elevata tra quella individuata da Consob ai sensi dell'art. 144 quater del Regolamento Emittenti e quella definita da Consob stessa ai sensi della delibera 20273 del 24 gennaio 2018. A tal fine, in base a quanto previsto dai summenzionati Regolamenti Consob, la percentuale applicabile è pari al 4,5% del capitale ordinario;
  • al fine del riparto degli Amministratori da eleggere, non si tenga conto delle liste che non abbiano conseguito una percentuale di voti almeno pari alla metà della percentuale richiesta per la presentazione della lista;
  • alla lista presentata dalla minoranza che abbia ottenuto il maggior numero di voti sia riservata la nomina di un Amministratore;
  • la lista debba indicare quali candidati siano da considerarsi "Amministratori indipendenti" e l'art. 17 dello Statuto Sociale richiede la loro presenza "nel numero minimo e con i requisiti previsti per legge";
  • il requisito dell'indipendenza degli Amministratori sia valutato ai sensi dell'art. 147 ter, comma 4 del TUF nonché, dell'art. 148, comma 3 del TUF, in ragione di quanto stabilito su tale requisito ed anche con riferimento ai requisiti dell'onorabilità e della professionalità, ai sensi delle altre disposizioni applicabili e del Codice di Autodisciplina;
  • il riparto degli Amministratori da eleggere sia effettuato in base ad un criterio che assicuri l'equilibrio tra i generi. Il genere meno rappresentato deve ottenere almeno un terzo dei candidati, sempre comunque arrotondati all'eccesso.

Se nel corso dell'esercizio vengono a mancare uno o più amministratori, purchè la maggioranza sia sempre costituita da amministratori nominati dall'Assemblea, si provvederà ai sensi dell'art. 2386 c.c. secondo quanto di seguito indicato:

  • a) il Consiglio di Amministrazione procede alla sostituzione nell'ambito della stessa lista cui apparteneva l'amministratore cessato, senza vincoli dal numero di elencazione nella lista e la successiva assemblea delibererà, con le maggioranze di legge, rispettando lo stesso criterio;
  • b) qualora non residuino nella predetta lista candidati non eletti in precedenza ovvero non in possesso dei requisiti richiesti, o comunque quando per qualsiasi ragione non sia possibile rispettare quanto disposto nella lettera a), il Consiglio di Amministrazione provvederà alla sostituzione, così come successivamente provvederà l'Assemblea, con le maggioranze di legge senza voto di lista.

In ogni caso, sia il Consiglio che l'Assemblea procederanno alla nomina in modo da assicurare la presenza di amministratori indipendenti nel numero complessivo minimo richiesto dalla normativa pro-tempore vigente ed il rispetto della disciplina pro tempore vigente inerente l'equilibrio tra i generi.

L'intera procedura per la nomina degli Amministratori è riportata dall'art. 17 dello Statuto Sociale disponibile in apposita sezione del sito web www.itkgroup.it.

Piani di Successione (Criterio 5.C.2 del Codice)

La Società non ha adottato piani per la successione degli amministratori esecutivi, non ritenuti necessari in ragione della composizione dell'azionariato e dell'assetto delle deleghe.

Anche per quanto concerne gli orientamenti agli azionisti sulle figure professionali che debbano essere presenti in Consiglio si è ritenuto che la composizione, l'esperienza e l'attenzione degli azionisti di controllo della Società non richiedano la formulazione di detti orientamenti su aspetti di cui tali azionisti hanno completa conoscenza.

4.2.Composizione del Consiglio di Amministrazione (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF)

L'attuale Consiglio di Amministrazione è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti del 19 giugno 2015 che ha determinato in nove (9) il numero dei componenti l'organo amministrativo (lo statuto prevede un numero variabile di amministratori tra un minimo di 7 ed un massimo di 11).

La durata in carica è prevista per tre esercizi e quindi fino alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017.

La proposta per la candidatura degli Amministratori era stata tempestivamente presentata dall'azionista di maggioranza Quattroduedue SpA (con un possesso del 45,75% del capitale ordinario) nel rispetto della procedura di cui all'art. 17 dello Statuto Sociale; l'Assemblea aveva approvato la proposta di nomina a maggioranza, con n. 161.745.061 voti favorevoli pari al 99,376% delle azioni rappresentate in assemblea ed al 46,814% delle azioni aventi diritto al voto.

Nessun amministratore è stato designato attraverso la presentazione di una lista di minoranza.

L'Assemblea degli azionisti del 31 maggio 2016, che ha approvato il bilancio chiuso al 31 dicembre 2015, ha nominato quale Amministratore Ruggero Magnoni, in sostituzione di Salvatore Bragantini, dimessosi in data 18 aprile 2016 per sopraggiunti impegni che non gli consentivano di prender parte con la necessaria continuità ai lavori del Consiglio di Amministrazione. E' stato così confermato in nove il numero dei componenti il Consiglio di Amministrazione, come deliberato dalla già citata Assemblea del 19 giugno 2015.

Alla data della presente Relazione sono quindi in carica nove Amministratori. Verranno di seguito riportati i nominativi con l'indicazione delle cariche rispettivamente ricoperte anche all'interno del Comitato costituito, insieme ad un breve curriculum vitae.

Dette informazioni sono disponibili anche in apposita sezione del sito web www.itkgroup.it.

Si rimanda alla Tabella 3 per la struttura del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati costituiti.

Al momento della nomina degli Amministratori e dei Sindaci attualmente in carica, era presente nell'ordinamento la norma transitoria in materia di "quote di genere" negli organi di amministrazione e controllo. Tali disposizioni, contenute nella L. 12 luglio 2011 n. 120, sono applicabili a decorrere dal primo rinnovo degli organi di amministrazione e degli organi di controllo dall'agosto 2012; la materia è anche trattata dall'art. 144 – undecies del Regolamento Emittenti. La norma transitoria prevede che il genere meno rappresentato debba ottenere almeno un quinto degli amministratori eletti in occasione del primo mandato successivo al 12 agosto 2012 e, successivamente, un terzo dei candidati, sempre comunque arrotondati all'eccesso.

Tra gli Amministratori, peraltro, si rileva la presenza di due rappresentanze femminili, in linea con quanto previsto dalla norma transitoria.

Si segnala la presenza di rappresentanza femminile in via continuativa fin dal 2005 con la dott.ssa Moriani che ha assunto la carica di Vice Presidente nel corso del 2010.

Tale rappresentanza è inoltre assicurata anche nel Collegio Sindacale da un Sindaco Effettivo e da un Supplente, nominati in occasione del rinnovo delle cariche sociali nel 2015.

Si ricorda, come già anticipato in precedenza, che l'Assemblea straordinaria dell'11 giugno 2014 aveva, tra l'altro, adeguato lo statuto alla normativa vigente in materia di equilibrio tra i generi nella composizione degli organi di amministrazione e controllo.

I nominativi degli Amministratori sono tradizionalmente riportati all'inizio dei fascicoli predisposti in occasione delle Assemblee della Società nonché della pubblicazione del bilancio e della relazione finanziaria semestrale.

Si ricorda che la prossima assemblea avrà all'ordine del giorno anche le nomine del nuovo organo di amministrazione e dell'organo di controllo.

Non essendo più valida la norma transitoria, le nomine avverranno a norma di legge e di statuto e quindi nel rispetto della disciplina vigente inerente all'equilibrio tra i generi, per cui il genere meno rappresentato dovrà ottenere almeno un terzo degli amministratori eletti, con arrotondamento per eccesso.

Sono di seguito riportate le informazioni relative a tutti gli Amministratori in carica nel corso del 2017.

Vincenzo Manes (Presidente esecutivo)

Il dott. Vincenzo Manes, nato nel 1960 e laureato in Economia e Commercio, è Presidente di Intek Group, di I2 Capital Partners SGR, di Fondazione Dynamo nonché socio di Quattroduedue Holding B.V di cui è anche componente del Consiglio di Sorveglianza.

E' stato Presidente dell'Aeroporto di Firenze SpA fino al 29 aprile 2013.

Il Consiglio di Amministrazione della Società del 19 giugno 2015 ha confermato la sua nomina alla carica di Presidente conferita una prima volta nel 2012. Dal 2010 al 2012 è stato Vice Presidente con poteri esecutivi.

E' entrato a far parte del Consiglio di Amministrazione di Intek Group il 14 febbraio 2005 ed è stato Presidente ed Amministratore Delegato di iNTEk SpA fino alla data di efficacia della Fusione.

E' stato Presidente del Vorstand di KME AG fino al luglio 2017 ed è attualmente Presidente del Consiglio di Sorveglianza della stessa.

Nel corso del 2015 il dott. Manes è stato nominato Amministratore, Presidente del Comitato Amministratori Indipendenti e componente del Comitato Remunerazioni di Tod's Group SpA e componente del Consiglio di Amministrazione di Compagnia Immobiliare Azionaria – CIA SpA. Nel 2016 è stato inoltre nominato Amministratore di Class Editori SpA, cariche ancora in corso.

Diva Moriani (Vice Presidente esecutivo)

La dott.ssa Diva Moriani, nata nel 1968, laureata in Economia e Commercio, è entrata a fare parte di iNTEk SpA nel 1999 e quindi è stata nominata Amministratore della medesima nel 2002 per divenirne poi Vice Presidente nel 2007 e fino alla data di Fusione. E' stata amministratore di ErgyCapital SpA fino al 27 dicembre 2017, data di fusione in Intek Group di ErgyCapital. Ha ricoperto inoltre, fino al 2014, la carica di Amministratore in I2 Capital Partners SGR SpA, società in cui ha ricoperto fino al 1 dicembre 2012 la carica di Amministratore Delegato, ed in Cobra Automotive Technology SpA.

Il Consiglio di Amministrazione della Società del 19 giugno 2015 ha confermato la sua nomina alla carica di Vice Presidente, conferita una prima volta nel 2010, attribuendole poteri esecutivi. E' entrata a far parte del Consiglio di Amministrazione di Intek Group il 27 aprile 2005.

È stata CEO del Vorstand di KME AG fino al luglio 2017 ed è componente del Consiglio di Sorveglianza della stessa nonché di KME Germany Bet. GmbH. E' stata inoltre Presidente di KME Srl fino al luglio 2017 dove ha comunque mantenuto la carica di Amministratore ed è componente dei Consigli di Amministrazione di Dynamo Academy Srl, Associazione Dynamo e Fondazione Dynamo.

Nel corso del 2014 la dott.ssa Moriani è stata nominata amministratore e Presidente dei Comitati Remunerazione e Nomine di ENI SpA ed Amministratore e Presidente dei Comitati Remunerazione e Nomine, nonché componente del Comitato Parti Correlate di Moncler SpA.

Nel 2016 è stata nominata Amministratore, nonché componente dei Comitati Remunerazione, Nomine e Operazioni con Parti Correlate di Generali Group SpA.

Marcello Gallo

Il dott. Marcello Gallo, nato a Siracusa nel 1958 e laureato in Economia Politica, è stato Vice Presidente di iNTEk SpA dal 2007 e fino alla data di Fusione (dopo esserne stato Direttore Generale dal 1998 al 2003); partecipa al Consiglio di Amministrazione di Società controllate in particolare è Amministratore Delegato di I2 Capital Partners SGR SpA.

E' stato Presidente di Nuovi Investimenti Sim SpA e Alpi Fondi SGR SpA (controllate del Fondo gestito da I2 Capital Partners) fino all'agosto del 2017.

E' stato Presidente di FEB - Ernesto Breda SpA fino al 9 dicembre 2016, data di attuazione della fusione per incorporazione in Intek Group.

E' entrato a far parte del Consiglio di Amministrazione di Intek Group il 14 febbraio del 2005 in qualità di Amministratore non esecutivo.

Fa parte del Consiglio di Sorveglianza di KME AG e di KME Germany Bet. GmbH ed è amministratore di Dynamo Academy Srl, Associazione Dynamo e Fondazione Dynamo.

Nel dicembre 2017 è stato inoltre nominato Presidente di Fondazione Vita.

Giuseppe Lignana (indipendente)

L'ing. Giuseppe Lignana, nato nel 1937 e laureato in Ingegneria Elettronica, è stato Amministratore Delegato in CEAT Cavi SpA ed Amministratore in Banca Commerciale Italiana SpA ed in SIRTI SpA. Entrato in Cartiere Burgo SpA nel 1984, ne è stato Direttore Generale, Amministratore Delegato, Presidente fino al 2004 ed attualmente è Presidente Onorario.

E' entrato a far parte del Consiglio di Amministrazione di Intek Group il 12 gennaio 2005 quale Amministratore indipendente. Ricopre inoltre la carica di Presidente del Comitato Controllo e Rischi della Società.

James Macdonald

Il dott. James Macdonald, nato a Londra nel 1951 e laureato all'Eton College – Cambridge University, è stato componente del Consiglio di Amministrazione di Intek SpA dal 1996 al 2012.

E' Direttore di Hanseatic Americas Ltd dal 1993, di Hanseatic Europe Sarl dal 2001, di Hansabay Pty Ltd ed è stato direttore di alcuni fondi per numerosi anni.

E' entrato a far parte del Consiglio di Amministrazione di Intek Group il 30 aprile 2013 quale Amministratore non esecutivo.

Ruggero Magnoni

Il dott. Ruggero Magnoni, nato nel 1951 e laureato all'Università Luigi Bocconi di Milano – master presso Columbia University, ha ricoperto posizioni di vertice in primari istituti finanziari di livello internazionale ed in particolare è stato Vice Chairman di Lehman Brothers e di Lehman Brothers International Italy.

Attualmente è amministratore di Compagnie Financière Richemont SA, IMMSI SpA, OmniaInvest SpA e fa parte del Consiglio di Sorveglianza della controllante Quattroduedue Holding BV, della quale è anche socio.

È amministratore non esecutivo di Intek Group dal 31 maggio 2016.

Alessandra Pizzuti

La dott.ssa Alessandra Pizzuti, nata a Roma nel 1962, è laureata in giurisprudenza presso l'Università degli studi di Firenze con 110 e lode.

E' amministratore non esecutivo di Intek Group dal 19 giugno 2015 ed è componente dei Consigli di sorveglianza di KME AG e KME Germany bet. GmbH.

Nel 2016 è stata nominata Amministratore della controllata ErgyCapital SpA, dove è rimasta in carica fino al 27 dicembre 2017, data di fusione della società in Intek Group.

Luca Ricciardi (indipendente)

Nato nel 1973 e laureato in Economia Aziendale presso l'Università degli Studi di Pisa, è stato dipendente per alcuni anni di Accenture, società di consulenza strategico-organizzativa.

Attualmente è dirigente amministrativo presso il Sistema Sanitario della Regione Liguria dove si occupa di bilancio dopo avere seguito per diversi anni budget e programmazione. È stato Amministratore indipendente e componente del Comitato di Controllo Interno di Intek SpA dal 2011 al 2012.

Docente a contratto in materie economiche presso il Corso di Laurea delle Professioni Sanitarie della Facoltà di Medicina dell'Università degli Studi di Genova.

E' amministratore indipendente di Intek Group SpA dal 30 aprile 2013 e componente del Comitato Controllo e Rischi.

Franco Spalla (indipendente)

Nato nel 1952, laureato in Amministrazione Aziendale presso l'Università di Torino, ha iniziato l'attività quale impiegato bancario nel settore Fidi ed ha svolto la professione di consulente aziendale.

Dal 1988 al 2001 è stato Amministratore Delegato di Fenera Holding SpA, finanziaria Torinese di partecipazioni e per oltre dieci anni è stato amministratore indipendente e componente del Comitato di Controllo Interno della Intek SpA. Ha ricoperto l'incarico di Consigliere, Membro del Comitato Remunerazioni e del Comitato di Controllo Interno di GIM – Generale Industrie Metallurgiche SpA.

E' stato Vice Presidente e, fino al 2016, anche Amministratore Delegato di Basic Net SpA, società quotata presso il MTA gestito da Borsa Italiana, dove è ancora in carica in qualità di Amministratore.

E' amministratore indipendente di Intek Group SpA dal 30 aprile 2013 e componente del Comitato Controllo e Rischi.

Dal 2017 è inoltre Presidente di Culti Milano SpA, società quotata all'AIM di Borsa Italiana e controllata di Intek Group.

* * * * * *

Di seguito sono riportati per ciascun Amministratore le cariche di amministratore o sindaco ricoperte dagli stessi alla data del 31 dicembre 2017 in altre società per azioni, in società in accomandita per azioni ed in società a responsabilità limitata.

Nominativo Società Carica
Vincenzo Manes
Intek Group SpA (2) Presidente del Consiglio di Amministrazione
Fondazione Dynamo Presidente del Consiglio di Amministrazione
I2 Capital Partners SGR SpA (1) Presidente del Consiglio di Amministrazione
Fondazione Olivetti Membro del Consiglio di Amministrazione
Foundation "Seriuosfun Children's Membro del Consiglio di Amministrazione
Network"
Quattroduedue Holding B.V. Membro del Consiglio di Sorveglianza
KME A.G. (1) Presidente del Consiglio di Sorveglianza
Tod's Group
(2)
Membro del Consiglio di Amministrazione
Compagnia Immobiliare Azionaria
(CIA) SpA
(2)
Membro del Consiglio di Amministrazione
Class Editori
(2)
Membro del Consiglio di Amministrazione
Fondazione Italia Sociale Presidente del Consiglio di Amministrazione
Robert Kennedy Foundation Membro del Consiglio di Amministrazione
Diva Moriani
Intek Group SpA
(2)
Vice Presidente del Consiglio di
Amministrazione
KME Germany Bet. GmbH (1) Membro del Consiglio di Sorveglianza
Fondazione Dynamo Membro del Consiglio di Amministrazione
Associazione Dynamo Membro del Consiglio di Amministrazione
Dynamo Academy S.r.l. Membro del Consiglio di Amministrazione
Vice Presidente del
Consiglio di Sorveglianza
e
KME A.G. (1) Presidente dell'"Audit and Strategy Committee"
in seno al Consiglio di Sorveglianza
KME Srl Membro
del Consiglio di Amministrazione
Membro del Consiglio di Amministrazione –
Moncler SpA
(2)
Presidente dei Comitati Remunerazione e
Nomine e membro Comitato Parti Correlate
Membro del Consiglio di Amministrazione –
ENI SpA
(2)
Presidente del
Comitato Nomine e Membro dei
Comitati Controllo e Rischi e
Remunerazione
Membro del Consiglio di Amministrazione –
Assicurazioni Generali
(2)
Membro dei Comitati Remunerazione, Nomine e
Operazioni con Parti Correlate
Marcello Gallo
Intek Group SpA (2) Membro del Consiglio di Amministrazione
I2 Capital Partners SGR SpA (1) Amministratore Delegato
ISNO 3 S.r.l. Presidente del Consiglio di Amministrazione
KME A.G. (1) Membro del Comitato di Sorveglianza
Dynamo Academy S.r.l. Membro del Consiglio di Amministrazione
Associazione Dynamo Membro del Consiglio di Amministrazione
Fondazione Dynamo Membro del Consiglio di Amministrazione
KME Germany Bet. GmbH (1) Membro del Comitato di Sorveglianza
Fondazione Vita Presidente del Consiglio di Amministrazione
Giuseppe Lignana
Membro del Consiglio di Amministrazione e
Intek Group SpA (2) Presidente del Comitato Controllo e Rischi
James Macdonald
Intek Group SpA (2) Membro del Consiglio di Amministrazione
Hanseatic Americas Ltd. Director
Hanseatic Europe Sarl Manager
Hansabay Pty. Ltd. Director
Ruggero Magnoni APLOMB Srl Membro del Consiglio di Amministrazione
Raffaele CARUSO SpA Membro del Consiglio di Amministrazione
Compagnie Financiere Richemont SA Membro del Consiglio di Amministrazione e
Membro Audit Committee
Compagnie Financiere Rupert Membro del Consiglio di Amministrazione
Intek Group SpA (2) Membro del Consiglio di Amministrazione
Respublica Fondazione di Cultura Vice Presidente
Politica
Fondazione Dynamo Membro del Consiglio di Amministrazione
Fondazione Giuliano e Maria Carmen
Magnoni Onlus
Socio Fondatore e Presidente
Fondazione Laureus Sport for Good
Italia Onlus
Socio Fondatore e Presidente
IMMSI SpA (2) Membro del Consiglio di Amministrazione
Omniainvest SpA Membro del Consiglio di Amministrazione
M&M Capital Ltd. Chairman
Lehman Brothers Foundation Europe Trustee
Quattroduedue Holding BV Supervisor Director
Trilantic Capital Partners Europe Senior Advisor e Membro dell'Advisory Council
The Westminster Trust e The
Bellevue Trust Protector
Alessandra Pizzuti
Intek Group SpA (2) Membro del Consiglio di Amministrazione
KME A.G. (1) Membro del Consiglio di Sorveglianza
KME Germany Bet. GmbH (1) Membro del Consiglio di Sorveglianza
Luca Ricciardi
Membro del Consiglio di Amministrazione e
Intek Group SpA (2) del Comitato Controllo e Rischi
Franco Spalla
BasicNet SpA (2) Membro del Consiglio di Amministrazione
BasicWorld Srl Membro del Consiglio di Amministrazione
Jesus Jeans Srl Amministratore Delegato
Basic Properties BV Presidente del Consiglio di Amministrazione
Basic Trademark SA Membro del Consiglio di Amministrazione
Superga Trademark SA Membro del Consiglio di Amministrazione
Membro del Consiglio di Amministrazione e
Intek Group SpA (2) del Comitato Controllo e Rischi
Culti Milano SpA (3)
(1)
Presidente
del Consiglio di Amministrazione

(1) società facente capo ad Intek Group SpA;

(2) società quotata in un mercato regolamentato.

(3) Società quotata all'AIM.

* * * * * *

Agli Amministratori è richiesto di evidenziare tempestivamente il venir meno del requisito della onorabilità di cui all' art. 147 quinquies del TUF.

Nel corso del 2017, la sussistenza di tale requisito è stata valutata anche ai sensi della normativa di Banca d'Italia (D.Lgs. n. 469 dell'11 novembre 1998).

Per quanto a conoscenza della Società, nessuno dei componenti il Consiglio di Amministrazione e/o degli altri dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo ha, negli ultimi cinque anni, riportato condanne in relazione a reati di frode, ne è stato associato nell'ambito dell'assolvimento dei propri incarichi a procedure concorsuali, amministrazione straordinaria o liquidazione coatta amministrativa, né, infine, è stato soggetto ad incriminazioni ufficiali e/o sanzioni da parte di autorità pubbliche o di regolamentazione (comprese le associazioni professionali designate) o di interdizione da parte di un tribunale dalla carica di membro degli organi di amministrazione, di direzione o di vigilanza della Società o dallo svolgimento di attività di direzione e di gestione di qualsiasi emittente.

Cumulo massimo agli incarichi ricoperti in altre società

Il Consiglio di Amministrazione ritiene di non limitare in via discrezionale il numero di incarichi che ciascun Amministratore può ricoprire, fatti comunque salvi i diritti di legge e regolamentari e ciò con riguardo:

  • alla qualifica personale e professionale dei propri componenti;
  • al numero ed alla rilevanza degli incarichi sopra dettagliati;
  • alla elevata partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione dei propri componenti.

Induction Programme

In considerazione dell'elevata professionalità degli Amministratori, la Società non ha, fino ad oggi, ritenuto necessario fornire agli stessi, dopo la loro nomina, un'adeguata conoscenza dei settori di attività nei quali opera, delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione, nonchè del quadro normativo di riferimento; ciò anche in ragione delle notizie, dati e documenti che vengono periodicamente messi a disposizione degli amministratori stessi nelle varie riunioni del Consiglio in cui vengono fornite le informazioni in ordine all'andamento dei business del gruppo o assunte deliberazioni di natura strategica.

4.3.Ruolo del Consiglio di Amministrazione (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF)

Il Consiglio di Amministrazione ha tutti i più ampi poteri per l'organizzazione, la gestione e l'amministrazione ordinaria e straordinaria della Società per l'attuazione dell'oggetto sociale (art. 14 dello Statuto Sociale), ne determina le linee strategiche e ne persegue il raggiungimento, garantisce la continuità della gestione e provvede all'attribuzione delle deleghe agli Amministratori esecutivi (artt. 15 e 16 dello Statuto Sociale).

Sono altresì attribuiti alla competenza del Consiglio di Amministrazione i poteri di cui all'art. 2365 II co. Codice Civile, come previsto dall'art. 14 dello statuto sociale, in relazione alle deliberazioni concernenti operazioni di fusione e di scissione.

In aderenza a quanto stabilito dal Codice, viene messo in evidenza quale obiettivo prioritario del Consiglio di Amministrazione la creazione di valore in un orizzonte di medio-lungo periodo sottolineando, tra l'altro, il suo compito di definire la natura ed il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici della Società.

In tale ambito, durante le riunioni del Consiglio, vengono tradizionalmente fornite informazioni di dettaglio sull'attività svolta e sulle operazioni più rilevanti al fine di implementare la loro conoscenza da parte di Amministratori e Sindaci.

In occasione della riunione del Consiglio di Amministrazione che esamina la presente Relazione, vengono anche fornite informazioni sulle modifiche di natura legislativa e regolamentare intervenute nel periodo che hanno interessato la governance della Società.

Per quanto concerne i documenti contabili, rientra tra le competenze del Consiglio di Amministrazione quello di redigere:

  • il bilancio separato e quello consolidato di Gruppo al 31 dicembre;
  • la relazione semestrale al 30 giugno.

Nel corso del 2017 il Consiglio di Amministrazione si è riunito 7 volte.

La durata media delle riunioni del Consiglio di Amministrazione è stata di circa 1 ora e 30 minuti.

Nell'esercizio in corso si sono tenute due riunioni del Consiglio di Amministrazione e ne sono programmate ulteriori due.

E' prassi che la documentazione relativa agli argomenti all'ordine del giorno venga portata a conoscenza degli Amministratori e dei Sindaci in anticipo rispetto ad ogni riunione, utilizzando il mezzo della posta elettronica, ponendo il dovuto riguardo al rispetto delle procedure per documenti o informazioni di natura riservata.

Con riferimento al Criterio applicativo 1.C.6 si segnala che partecipano costantemente alle riunioni del Consiglio, il Segretario Roberto De Vitis, già Direttore Affari Legali e Societari fino al 31 marzo 2017, ed il Dirigente Preposto Giuseppe Mazza, che svolge anche l'incarico di Direttore Amministrativo. In determinate riunioni consiliari possono partecipare, su invito del Presidente, anche altri dirigenti della Società e/o del Gruppo e professionisti incaricati di assistere la Società su particolari tematiche o specifiche operazioni.

Il calendario delle riunioni di Consiglio viene comunicato non appena disponibile a Borsa Italiana, e comunque entro il 31 gennaio, ed è anche disponibile sul sito della Società www.itkgroup.it.

Il Presidente ha per Statuto (art. 20) la legale rappresentanza, anche in giudizio, della Società, oltre che la firma sociale. Agli altri amministratori compete la rappresentanza sociale nei limiti dei poteri loro conferiti.

Con riferimento al Criterio applicativo 1.C.1., lett. a) del Codice, al Consiglio sono riservati l'esame e l'approvazione dei piani strategici, industriali e finanziari e del sistema di governo societario della Società.

Intek Group esercita un'attività di direzione e coordinamento su alcune delle sue controllate ed in particolare su I2 Capital Partners SGR SpA, e Immobiliare Pictea Srl come comunicato, ai sensi dell'art. 2497-bis c.c., da parte degli amministratori di tali società.

Si ricorda che fino alla data della loro fusione in Intek Group, attuata in data 28 dicembre 2017, la Società esercitava attività di direzione e coordinamento anche su I2 Real Estate Srl, Rede Immobiliare Srl e Tecno Servizi Srl.

Il Consiglio di Amministrazione, inoltre, assume ogni determinazione in ordine all'attribuzione ed alla revoca di deleghe agli amministratori esecutivi.

Con riferimento al Criterio applicativo 1.C.1., lett. d) del Codice, il Consiglio ha determinato, sentito il Collegio Sindacale, la remunerazione degli amministratori esecutivi.

Con riferimento al Criterio applicativo 1.C.1., lett. e) del Codice, il Consiglio valuta il generale andamento della gestione in occasione dell'esame delle relazioni periodiche, tenendo in considerazione, in particolare, le informazioni ricevute dagli organi delegati.

Con riferimento al Criterio applicativo 1.C.1., lett. f) del Codice, si precisa che al Consiglio sono riservati:

  • l'esame e l'approvazione preventiva delle operazioni della Società, quando tali operazioni abbiano ad oggetto partecipazioni, aziende o rami di azienda per un valore, per singola operazione, eccedente Euro 20 Mln;
  • la sottoscrizione di prestiti obbligazionari anche convertibili emessi da società e/o enti nazionali od esteri di ammontare superiore ad Euro 20 Mln;
  • l'esame e l'approvazione preventiva delle operazioni della Società, quando siano svolte con parti correlate: (i) non ricadenti tra quelle ritenute esenti dall'applicazione della specifica procedura relativa alle operazioni con parti correlate e (ii) di ammontare superiore ad Euro 5 Mln;
  • la sottoscrizione di contratti di permuta, di acquisto o di vendita, anche a termine nonché di riporto, per importo superiore ad Euro 30 Mln, per ogni singola operazione, aventi ad oggetto titoli e strumenti finanziari di qualsiasi natura, quotati e costituenti disponibilità finanziaria; contratti di compravendita di opzioni relative a tali titoli per un importo superiore ad Euro 30 Mln per singola operazione calcolato sul capitale di riferimento;
  • l'acquisto, la vendita, la permuta ed il conferimento in società od enti costituiti o costituendi, di beni immobili di qualsiasi genere e natura, ovunque situati, eccedenti il valore di Euro 20 Mln per ciascun atto.

Si precisa che i poteri per importi inferiori a quelli di esclusiva competenza del Consiglio sono stati conferiti al Presidente ed al Vice Presidente.

Il Consiglio, anche su suggerimento del Comitato per il Controllo e Rischi e con il supporto di adeguate professionalità esterne, al fine di procedere ad una revisione del modello organizzativo ex D. Lgs. 231/2001, aveva effettuato nell'esercizio 2015 un'attività di verifica del risk assessment con riferimento alle attività della Società e delle sue controllate in rapporto al mutato quadro dei settori di business anche conseguente alla attuazione della Fusione.

Tale processo non ha evidenziato alcuna criticità e l'attività di monitoraggio è proseguita anche negli esercizi 2016 e 2017.

Con cadenza semestrale il Consiglio esamina la relazione prodotta dal Comitato per il Controllo e Rischi in cui vengono forniti gli esiti delle verifiche dallo stesso effettuate ed il proprio giudizio in ordine alla adeguatezza del sistema di controllo interno della Società.

In occasione della riunione del 28 marzo 2018, il Consiglio ha esaminato il giudizio espresso al riguardo dal predetto Comitato che è stato positivo.

Il Consiglio ha inoltre effettuato, con esito positivo, la propria autovalutazione mediante la circolarizzazione di un questionario trasmesso a tutti gli amministratori ed i sindaci.

Nell'ambito della valutazione così effettuata sono stati indirizzati al Consiglio da parte degli interessati taluni suggerimenti volti a dare una più approfondita indicazione in ordine alle qualifiche rivestite dagli amministratori e ciò anche in vista del prossimo rinnovo degli organi sociali.

Con riferimento al Criterio applicativo 1.C.1., lett. g) del Codice si precisa che nella riunione del 28 marzo 2018 il Consiglio ha effettuato una positiva valutazione sulla dimensione, composizione e funzionamento del Consiglio stesso e dei suoi comitati.

Tale determinazione ha preso in considerazione il numero dei componenti il Consiglio e degli amministratori esecutivi, anche con riferimento alla incidenza della componente rappresentata dagli amministratori indipendenti, per i quali è stata accertata la sussistenza del requisito di indipendenza, tenendo altresì conto del loro elevato profilo professionale.

Per le informazioni sulla politica di remunerazione adottata dalla Società e sui compensi percepiti dagli Amministratori e dai dirigenti strategici si rinvia alla apposita Relazione sulla Remunerazione redatta ai sensi dell'art. 123-ter del TUF resa disponibile sul sito web della Società (www.itkgroup.it) nei termini e con le modalità di legge e di regolamento.

Per quanto concerne la gestione dei conflitti di interesse e le operazioni con parti correlate della Società e del gruppo di cui la stessa è a capo, si rinvia a quanto illustrato al riguardo nel successivo paragrafo 12.

Si precisa che non esistono delibere assembleari che prevedano deroghe al divieto di concorrenza previsto a carico degli Amministratori dall'art. 2390 cod. civ.

4.4.Organi delegati

Il Consiglio di Amministrazione ha nominato un Presidente (Vincenzo Manes) ed un Vice Presidente (Diva Moriani), entrambi attualmente in carica.

Anche in considerazione della presenza di un azionista di controllo, come già riferito in altra sezione della presente Relazione, non è stato previsto alcun c.d. "Piano di Successione" per gli Amministratori esecutivi né il Consiglio di Amministrazione ne ha, al momento, valutato l'adozione (art. 5.C.1 del Codice).

Presidente del Consiglio

Il Presidente, ai sensi dell'art. 20 dello Statuto Sociale, al quale si rinvia per maggior dettaglio, è il legale rappresentante della Società ed ha il potere di rappresentarla nei confronti dei terzi e in giudizio.

Ai sensi dell'art. 16 dello Statuto, il Vice Presidente sostituisce il Presidente in caso di assenza e/o impedimento di quest'ultimo.

Si ricorda che il dott. Manes è stato nominato Presidente del Consiglio di Amministrazione dall'assemblea del 19 giugno 2015 e che il successivo Consiglio gli ha confermato i seguenti principali poteri e facoltà:

  • il potere di coordinamento e di indirizzo nell'ambito delle deleghe attribuite agli altri amministratori esecutivi;
  • il potere di indirizzo, coordinamento e controllo della comunicazione esterna, compresa quella nei confronti degli Azionisti;
  • in particolare, ed esemplificativamente, al Presidente spettano, in coerenza con le direttive e le strategie decise dal Consiglio di Amministrazione, i poteri per quanto attiene alla

gestione dell'attività della società nell'area amministrativa, finanziaria, del controllo, legale, fiscale, assicurativa, delle risorse umane e dell'information technology, nonché nell'area delle attività industriali, commerciali e dei servizi. Per tali attività ha potere di indirizzo e coordinamento nei confronti di tutte le società del Gruppo tramite i rispettivi soggetti operativi e sempre nei limiti delle linee strategiche decise dal Consiglio di Amministrazione.

Nell'esercizio di tali poteri, il Presidente può stabilire regolamenti per i vari servizi interni, attribuire responsabilità e nominare procuratori, attribuendo loro i relativi poteri con firma singola o con firma congiunta a quella di altro procuratore, nonché dare ordini e disposizioni per l'organizzazione della società ed il suo funzionamento. Sono previsti limiti di valore per l'esercizio delle deleghe compresi tra Euro 5 milioni ed Euro 30 milioni.

Vice Presidente del Consiglio

Alla Vice Presidente Diva Moriani sono stati attribuiti dal Consiglio di Amministrazione in data 19 giugno 2015 i poteri per quanto attiene la gestione dell'attività della Società nell'area amministrativa, finanziaria, del controllo, legale, fiscale, assicurativa e dell'information technology, nonché nell'area delle attività industriali, commerciali e dei servizi ed anche delle risorse umane e della comunicazione interna; per tali attività ha potere di indirizzo e coordinamento nei confronti di tutte le società del Gruppo tramite i rispettivi soggetti operativi e sempre nei limiti delle linee strategiche decise dal Consiglio di Amministrazione e dal Presidente Vincenzo Manes.

Nell'esercizio di tali poteri, la Vice Presidente può stabilire regolamenti per i vari servizi interni, attribuire responsabilità e nominare procuratori, attribuendo loro i relativi poteri con firma singola o con firma congiunta a quella di altro procuratore, nonché dare ordini e disposizioni per l'organizzazione della Società ed il suo funzionamento.

Sono previsti limiti di valore per l'esercizio delle deleghe compresi tra Euro 2 milioni ed Euro 15 milioni.

Il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto opportuno costituire un Comitato Esecutivo riservando al Presidente Vincenzo Manes ed al Vice Presidente Diva Moriani i necessari poteri.

4.5.Altri consiglieri esecutivi - Dirigenti con deleghe

Non vi sono altri consiglieri muniti di deleghe gestionali o comunque da considerarsi esecutivi ai sensi del Criterio Applicativo 2.C.1. del Codice.

Si segnala comunque che al Direttore Amministrativo, Giuseppe Mazza, sono stati attribuiti dal Presidente, con procura speciale in data 19 dicembre 2012, successivamente integrata in data 29 luglio 2014, poteri di ordinaria amministrazione da esercitarsi con firma singola, per operazioni con limiti di valore tra Euro 100 mila ed Euro 500 mila. Gli stessi poteri sono attribuiti a Roberto De Vitis, segretario del Consiglio della Società, per la sua operatività nell'ambito dell'area Affari Legali e Societari.

Come meglio dettagliato nel paragrafo 12 per la parte dedicata alle operazioni con parti correlate, il Consiglio di Amministrazione ha attribuito al Presidente ed al Vice Presidente specifici poteri al riguardo.

Gli Amministratori esecutivi informano periodicamente il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione nonché sulle operazioni di maggior rilievo effettuate dalla Società e dalle sue controllate.

Come già sottolineato, tale informativa contribuisce ad accrescere la conoscenza da parte degli Amministratori e dei Sindaci della realtà e delle dinamiche aziendali.

* * * * * *

Tenuto conto di quanto previsto dall'art. 147 ter comma 4 del TUF ed anche con riferimento alle disposizioni di cui agli artt. 1 e 2 del Codice, il Consiglio di Amministrazione ritiene la propria composizione, sia sotto l'aspetto numerico che professionale sia anche in considerazione della presenza di tre Amministratori indipendenti (pari ad un terzo dei suoi attuali componenti in carica), adeguata alle dimensioni dell'azienda ed alle problematiche da affrontare; analoga considerazione viene estesa nei confronti dei Comitati costituiti.

Il Consiglio di Amministrazione ritiene adeguato l'assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società e delle Società controllate aventi rilevanza strategica, con particolare riferimento al sistema del controllo interno ed alla gestione dei conflitti di interesse.

La presenza di Amministratori esecutivi provvisti di una specifica ed approfondita esperienza professionale multidisciplinare nelle materie di carattere finanziario, industriale ed amministrativo consente di "coprire" in maniera adeguata la parte più significativa dell'attività aziendale.

Gli Amministratori non esecutivi, a loro volta, apportano un sicuro contributo in termini di professionalità ed esperienza al Consiglio di Amministrazione ed al Comitato Controllo e Rischi di cui fanno parte.

4.6.Amministratori indipendenti

Fanno parte dell'attuale Consiglio di Intek Group n. 3 (tre) amministratori indipendenti.

Nel rispetto dei "criteri applicativi" 3.C.1. e 3.C.2. del Codice e come pure nel rispetto degli artt. 147 ter, comma 4, e 148, comma 3, del TUF nonché della comunicazione CONSOB n. DEM/9017893 del 26 febbraio 2009, per gli Amministratori Giuseppe Lignana, Franco Spalla e Luca Ricciardi viene confermato il mantenimento della loro qualifica di "Amministratori Indipendenti" ai sensi delle predette disposizioni, valutazione condivisa anche per il 2017 dal Consiglio di Amministrazione e dal Collegio Sindacale nelle sedute del 16 maggio 2017.

Si ricorda che la valutazione viene effettuata alla data delle rispettive nomine assembleari e quindi ripetuta nell'ambito delle procedure per l'approvazione del bilancio dell'esercizio chiuso il 31 dicembre.

Con riferimento al criterio di cui all'art. 3.C.1. lettera e) del Codice si segnala che per l'amministratore ing. Giuseppe Lignana, rimasto in carica per un periodo superiore a 9 anni, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto di valutare positivamente il possesso del requisito di indipendenza, in ragione della sua piena autonomia di valutazione e di giudizio, tenuto altresì conto della sua elevata professionalità.

Si evidenzia inoltre, con riferimento al principio 4.C.2, che richiede che almeno la metà dei componenti il Consiglio di Amministrazione sia costituito da amministratori indipendenti, nel caso in cui non si costituiscano uno o più comitati, che la Società ha ritenuto sufficiente il numero di tre amministratori indipendenti, in considerazione della loro professionalità, autonomia e dell'elevato contributo alla discussione in seno al Consiglio di Amministrazione.

Si segnala infine che gli amministratori indipendenti si riuniscono almeno una volta all'anno, ovvero, ove necessario, in occasione di operazioni di particolare importanza

4.7.Lead Independent Director

L'art. 2. del Codice, nei suoi paragrafi 2.C.3. e 2.C.4., sottolinea l'importanza della nomina di un Lead Independent Director da parte del Consiglio di Amministrazione in presenza di particolari situazioni legate al controllo della società ed ai poteri attribuiti al Presidente del Consiglio di Amministrazione.

Nel caso di Intek Group, in ragione degli accordi esistenti nella compagine sociale di Quattroduedue Holding B.V., accordi dei quali è stato dato atto in precedenza, Vincenzo Manes non assume la qualifica di azionista di controllo di tale società né quindi di Intek Group.

Inoltre, sono stati opportunamente valutati anche i seguenti elementi:

  • il frazionamento delle deleghe sociali in capo non solo al Presidente, ma anche ad un Vice Presidente esecutivo;
  • la composizione del Comitato Controllo e Rischi formato esclusivamente da Amministratori indipendenti che si possono convocare e riunire autonomamente, anche al di fuori delle riunioni del Consiglio di Amministrazione.

In ragione di tali considerazioni, il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto di procedere alla nomina del c.d. "lead independent director" al fine del coordinamento delle eventuali istanze e contributi degli Amministratori non esecutivi.

5. Trattamento delle informazioni societarie

Desiderando evidenziare che la comunicazione al mercato degli "eventi societari" deve essere tempestiva, completa, adeguata e non selettiva, la Società ha adottato nel 2002 il "Codice di Comportamento in materia di informazione societaria su fatti rilevanti", accogliendo le sollecitazioni in tal senso del "Codice" e dando una evidenza formale ai principi contenuti nella "Guida per l'informazione al mercato".

Le successive innovazioni introdotte nella legislazione in materia di informazione societaria nel TUF, nonché da CONSOB a livello regolamentare e quindi da Borsa Italiana SpA, hanno portato ad una sua revisione nel marzo e nel novembre del 2006 e poi nel novembre del 2007. In particolare, ricordiamo la nuova formulazione dell'art. 114 del TUF e, nel rispetto del successivo art. 115-bis, la conseguente individuazione delle persone, i c.d. "soggetti rilevanti", che hanno accesso alle c.d. "informazioni privilegiate", e la costituzione del relativo Registro con decorrenza dal 1° aprile 2006, strutturato in un format elettronico.

La procedura richiama prima di tutto gli Amministratori ed i Sindaci al rispetto della riservatezza delle informazioni privilegiate, principio esteso agli altri soggetti che per le loro funzioni possono ugualmente accedervi, riservando poi il loro trattamento a persone consapevoli della rilevanza della materia ed a conoscenza degli adempimenti e delle procedure in materia richiesti da CONSOB e da Borsa Italiana SpA.

Come anche riportato nel testo dell'art. 115-bis del TUF, la sua applicazione è riferita ai soggetti controllati dall'emittente quotato, escludendo quindi i soggetti controllanti.

Si segnala che detta procedura è stata oggetto di implementazione nel corso del 2014 al fine di renderla ancora più adeguata ai diversi business del gruppo.

Il Consiglio di Amministrazione, nella sua riunione del 14 settembre 2012, ha tra l'altro deciso di avvalersi della deroga prevista dagli artt. 70, comma VIII, e 71 del Regolamento Emittenti che dà facoltà alla società di essere esentata dall'obbligo di mettere a disposizione del pubblico un Documento Informativo in caso di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimenti di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

Si evidenzia che il 18 marzo 2016 è entrata in vigore la nuova Direttiva Transparency (Decreto Legislativo 25/2016) che ha, tra l'altro, modificato il comma n. 2 dell'art. 154-ter del TUF, eliminando l'obbligo di pubblicazione del Resoconto Intermedio di Gestione e concedendo un maggior termine per l'approvazione della Relazione Semestrale consolidata che deve essere diffusa quanto prima possibile e comunque entro 3 mesi dalla chiusura del primo semestre.

Sono stati conferiti appositi poteri a Consob per stabilire, con proprio regolamento, l'eventuale obbligo di pubblicazione di informazioni finanziarie periodiche aggiuntive. Al termine di una consultazione pubblica Consob ha definito di non prevedere obblighi aggiuntivi lasciando alle singole società emittenti la scelta sulla pubblicazione o meno di detti aggiornamenti.

In considerazione di ciò, a partire dalla relazione sul primo trimestre 2016 la Società ha deciso di non procedere alla pubblicazione dei successivi resoconti intermedi di gestione al 31 marzo ed al 30 settembre. Saranno comunque oggetto di tempestiva comunicazione le informazioni price sensitive.

A seguito dell'entrata in vigore della citata direttiva Trasparency e del regolamento europeo 596/2014 relativo agli abusi di mercato (di seguito "MAR"), la Società, dopo attenta analisi, ha proceduto ad aggiornare le procedure sull'internal dealing e sull'informativa privilegiata.

Intek aveva preventivamente istituito, con l'approvazione del Comitato Controllo e Rischi, un gruppo di lavoro che aveva coinvolto, con il supporto di esperti esterni, le diverse funzioni societarie interessate per il corretto adempimento degli obblighi nascenti da tale nuova normativa.

Al termine del lavoro sono state quindi oggetto di aggiornamento le procedure Internal Dealing e Informativa privilegiata che sono state portate all'attenzione del Comitato Controllo e Rischi e del Collegio Sindacale, che le hanno approvate, così come il Consiglio di Amministrazione. La procedura relativa alla informazione privilegiata è stata con l'occasione adeguata anche in funzione alla nuova normativa MAR.

Si segnala che nell'ottobre 2017 Consob ha emanato le linee guida per la gestione delle informazioni privilegiate che contengono alcuni chiarimenti ed orientamenti di alcuni punti importanti della nuova normativa MAR in particolare con riferimento alle ipotesi in cui in cui si renda necessario ritardare la diffusione dell'informativa per non compromettere l'esito di operazioni in corso o comunque nel caso in cui la sua diffusione possa essere di nocumento per la Società.

Sono state quindi apportate alcune modifiche marginali alla procedura in essere, portate all'attenzione del Comitato Controllo R rischi ed all'approvazione del Consiglio di amministrazione convocato per l'approvazione del bilancio 2017.

6. Comitati Interni al Consiglio (ex art. 123-bis, comma 2, lett.d), TUF)

Per le ragioni già illustrate in precedenza e ribadite nel prosieguo della presente Relazione, la Società non ha istituito Comitati che assommino in sè più funzioni.

Il Comitato per il Controllo e Rischi è nominato dal Consiglio di Amministrazione, ed è composto dagli Amministratori Giuseppe Lignana (Presidente), Franco Spalla e Luca Ricciardi.

I suoi componenti sono tutti Amministratori non esecutivi ed indipendenti la cui esperienza professionale, anche in materia contabile e finanziaria e di gestione dei rischi, è stata ritenuta dal Consiglio di Amministrazione adeguata all'incarico.

Il Comitato Controllo e Rischi ha il compito di supportare, con una adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione con riferimento al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché quelle sulla approvazione delle relazioni finanziarie periodiche.

Svolge, inoltre, attività di supporto in ordine alla conformità delle procedure in materia di operazioni con parti correlate, alle disposizioni legislative e regolamentari applicabili nonché sulla loro osservanza.

Per il maggiore dettaglio relativo all'attività del Comitato, si rinvia al successivo paragrafo 10. La Società ha deciso, a partire dal 19 giugno 2015, di non istituire il Comitato per la Remunerazione, dotandosi di adeguate procedure per la determinazione della remunerazione degli amministratori esecutivi, come meglio illustrato nel successivo paragrafo 8 e nella Relazione sulla Remunerazione, cui si fa rinvio. Inoltre, la Società ha deciso di non procedere neppure alla istituzione del Comitato nomine; al riguardo si rinvia al successivo paragrafo 7.

7. Comitato per le Nomine

Il Comitato per le Nomine (previsto dal Principio 5.P.1 del Codice) non è stato istituito, in quanto il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto che gli Amministratori indipendenti, pari numericamente ad un terzo dei componenti il Consiglio di Amministrazione, siano caratterizzati da un rilevante livello di autorevolezza ed autonomia decisionale e che abbiano una adeguata conoscenza delle strutture della Società e del Gruppo.

Conseguentemente, il Consiglio di Amministrazione ritiene che:

  • i pareri in merito alla dimensione ed alla composizione del Consiglio di Amministrazione;
  • le proposte per la nomina di candidati alla carica di amministratore in caso di cooptazione ove occorra sostituire amministratori indipendenti;
  • la predisposizione di un eventuale piano per la successione di amministratori esecutivi;

possano essere discussi e decisi nell'ambito delle competenze e delle riunioni del Consiglio di Amministrazione stesso.

8. Comitato per la Remunerazione

Il Comitato in commento precedentemente in carica è venuto a scadere con l'assemblea che ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2014.

Il Consiglio di Amministrazione della Società, nominato dall'assemblea del 19 giugno 2015, chiamato a deliberare in merito alla nomina del Comitato per la Remunerazione, ai sensi dell'art. 6 del Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana, ha ritenuto di non procedere alla ricostituzione di detto Comitato.

Il Consiglio ha ritenuto che la ridefinizione da parte della Società della propria mission strategica, dell'approccio al mercato e del nuovo assetto di governance, successivi alla Fusione, abbia reso più semplice, rispetto al passato, la gestione della politica delle remunerazioni, che riguarda unicamente gli Amministratori esecutivi della Società, mentre quella degli Amministratori e dei Dirigenti delle società controllate/partecipate, considerate come investimenti, è di competenza degli organi amministrativi delle singole società controllate/partecipate fermo restando il coinvolgimento della capogruppo in relazione a compensi straordinari connessi alla dismissione degli investimenti.

I criteri di incentivazione di Amministratori esecutivi saranno sempre più correlati al raggiungimento di specifici obiettivi di valorizzazione degli asset e delle partecipazioni in portafoglio (dividendi e capital gains) – e, quindi, in termini di creazione di "valore" per la Società – piuttosto che – come in passato - ad obiettivi di performance e/o redditività delle singole controllate.

In tale nuovo contesto, l'istituzione del Comitato per le remunerazioni avrebbe un ambito operativo estremamente limitato tanto da non renderlo funzionale.

Si ritiene infatti che il Consiglio di Amministrazione, nella sua interezza, sia il soggetto che possa adeguatamente ed efficacemente procedere alla individuazione e fissazione dei criteri di incentivazione (legati alla valorizzazione degli asset come sopra indicato) sulla base dei quali determinare la componente variabile della remunerazione degli amministratori esecutivi e dei dirigenti con responsabilità strategica nonché per il monitoraggio dell'avvenuto raggiungimento degli obiettivi prestabiliti.

I compiti stabiliti dal Codice di Autodisciplina a proposito del Comitato per le remunerazioni (cfr. Principio 6.C.5) possono quindi essere svolti, nel caso specifico di Intek Group, dal Consiglio di Amministrazione.

Al fine di consentire all'organo amministrativo di condurre una valutazione la più consapevole e la più accorta possibile, il Consiglio di Amministrazione potrà farsi supportare, all'occorrenza, dall'expertise di almeno due amministratori indipendenti, cui rivolgersi, di volta in volta, per approfondimenti in merito alla remunerazione fissa e variabile da riconoscere agli Amministratori Esecutivi.

L'esperienza e la indipendenza di tali amministratori sono in grado di garantire al consiglio un valido supporto rendendo così pleonastica la nomina del comitato per le remunerazioni.

9. Remunerazione degli Amministratori

Per le informazioni relative alle politiche di remunerazione adottate dall'Emittente e sui compensi percepiti dagli Amministratori, si rinvia alla apposita Relazione sulla Remunerazione redatta ai sensi dell'art. 123-ter del TUF e dell'art. 84-quater del regolamento Emittenti che sarà resa disponibile sul sito web della Società www.itkgroup.it nei termini di legge.

10.Comitato Controllo e Rischi

Il Comitato per il Controllo e Rischi è composto dagli Amministratori ing. Giuseppe Lignana (Presidente), dott. Franco Spalla e dott. Luca Ricciardi.

I suoi componenti sono tutti Amministratori indipendenti la cui esperienza professionale, anche in materia contabile e finanziaria e di gestione dei rischi, è stata ritenuta dal Consiglio di Amministrazione adeguata all'incarico.

Il Comitato Controllo e Rischi di Intek Group fissa le linee di indirizzo e di verifica del sistema del controllo interno teso all'individuazione ed alla gestione dei principali rischi aziendali, in tale ambito:

  • assiste il Consiglio di Amministrazione nell'espletamento dei compiti allo stesso affidati in materia di controllo interno e gestione dei rischi;
  • valuta, unitamente al dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili ed ai revisori, il corretto utilizzo dei principi contabili e la loro omogeneità anche ai fini della redazione del bilancio consolidato;
  • esprime pareri su specifici aspetti inerenti alla identificazione dei principali rischi aziendali nonché alla progettazione realizzazione e gestione del sistema di controllo interno;
  • esamina il piano di lavoro nonché le relazioni periodiche predisposti dalla funzione di internal audit;
  • monitora l'autonomia, l'adeguatezza, l'efficacia, e l'efficienza della funzione di internal audit;
  • può chiedere alla funzione di internal audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative, dandone contestuale comunicazione al presidente del Collegio Sindacale;
  • riferisce al Consiglio, almeno semestralmente, in occasione della relazione finanziaria annuale e semestrale, sull'attività svolta nonché sulla adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • supporta, con adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative alla gestione di rischi derivanti da fatti pregiudizievoli di cui il Consiglio di Amministrazione sia venuto a conoscenza.

Il Comitato ha accesso alle informazioni aziendali necessarie per lo svolgimento delle sue funzioni.

Alle sue riunioni sono invitati il Presidente Vincenzo Manes, anche nella sua qualità di Amministratore Incaricato, ed il Collegio Sindacale.

Il Comitato si è riunito 6 volte nel 2017, rispetto alle 5 del precedente esercizio, e la partecipazione dei suoi componenti è stata pari al 95%.

Alle riunioni ha sempre partecipato almeno un componente del Collegio Sindacale.

Nel corso dell'esercizio 2018 si è riunito 1 volta; non è previsto un calendario per le sue prossime riunioni.

Per l'assolvimento dei propri compiti, non sono state messe a disposizione del Comitato specifiche risorse finanziarie, potendo questo utilizzare all'occorrenza le strutture della Società o far ricorso al supporto di consulenti esterni di propria fiducia, a spese della Società.

Nel rispetto del Principio 8 del Codice, il Consiglio di Amministrazione ritiene che il sistema di controllo interno della Società sia adeguato a presidiare i rischi tipici delle principali attività esercitate ed in grado di garantire la salvaguardia del patrimonio sociale, l'efficienza e l'efficacia delle operazioni aziendali, l'affidabilità dell'informazione finanziaria nonché il rispetto di leggi e di regolamenti.

11.Sistema di Controllo e di Gestione dei Rischi

Il Codice di Autodisciplina individua nel Sistema Controllo e Rischi (di seguito "SCIR") un insieme di regole procedure e strutture organizzative volti a consentire l'identificazione, la misurazione, la gestione ed il monitoraggio dei principali rischi aziendali.

Un efficace SCIR contribuisce ad una conduzione dell'impresa coerente con gli obiettivi aziendali definiti dal Consiglio di Amministrazione, favorisce l'assunzione di decisioni consapevoli e concorre ad assicurare la salvaguardia del patrimonio sociale, l'efficacia e l'efficienza dei processi aziendali, l'affidabilità dell'informazione societaria ed il rispetto di leggi, regolamenti e delle procedure interne.

Il sistema di controllo interno amministrativo-contabile di Intek Group, focalizzato sulla gestione dei rischi inerenti l'informativa finanziaria, non deve essere considerato separatamente dallo SCIR di cui costituisce una componente integrata, sebbene suscettibile di mantenimento autonomo, per ragioni di efficienza operativa, nell'ambito del programma di conformità ai requisiti di cui all'articolo 154-bis TUF del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari.

Tale sistema di controllo interno amministrativo-contabile è finalizzato a garantire l'attendibilità, l'accuratezza, l'affidabilità e la tempestività dell'informativa finanziaria.

Le linee guida seguite dalla Società relative alla progettazione, implementazione, monitoraggio e aggiornamento nel tempo del sistema, fanno riferimento alle best practice riconosciute a livello internazionale ed in particolare al COSO - Internal Control – Integrated Framework) 1 , che fornisce la definizione del controllo interno quale processo predisposto dalla Direzione della Società e altri collaboratori per fornire una ragionevole sicurezza sulla realizzazione degli obiettivi compresi in tre categorie (operation, reporting e compliance objective).

I principi seguiti, in accordo con il COSO - Internal Control – Integrated Framework, sono quelli di assicurare:

  • a) efficacia ed efficienza delle operazioni (operations objective);
  • b) redazione e pubblicazione reportistica finanziaria e non, interna ed esterna, attendibile, tempestiva e trasparente nonché conformi ai requisiti richiesti dai diversi enti regolamentari, organismi che definiscono standard riconosciuti o policy dell'entità (reporting objectives);
  • c) conformità alle leggi e regolamenti (compliance objectives).

Il COSO Report indica anche le componenti essenziali del sistema con riferimento alle seguenti aree:

  • ambiente di controllo: è alla base del sistema ed è caratterizzato dalla sensibilità del vertice aziendale di definire i fondamenti di regolamentazione e struttura (formalizzazione di ruoli, compiti e responsabilità, sistema di comunicazione interna, tempestività delle informazioni) in coerenza con le strategie e gli obiettivi aziendali;
  • valutazione del rischio: riguarda l'identificazione e l'analisi da parte del management dei rischi rilevanti al raggiungimento degli obiettivi predefiniti, nonché la determinazione delle modalità di gestione dei rischi stessi;
  • attività di controllo: sono le modalità (metodi, procedure e consuetudini) con cui vengono definiti ed eseguiti i controlli nell'organizzazione al fine di mitigare i rischi e garantire il raggiungimento degli obiettivi fissati dal management;
  • informazione e comunicazione: forniscono supporto a tutte le altre componenti di controllo, comunicando le responsabilità di controllo agli impiegati e fornendo informazioni nelle forme e nei tempi strutturati in modo tale che consentano alle persone di portare avanti i loro doveri;
  • monitoraggio: è l'attività dei diversi soggetti aziendali volta a vigilare continuativamente sul corretto funzionamento del sistema, a risolvere sopravvenute criticità, nonché ad approntare azioni di mantenimento, aggiornamento e miglioramento del sistema stesso.

Le attività principali di un processo di gestione dei rischi aziendali sono le seguenti:

  • identificazione dei rischi;
  • valutazione dei rischi;
  • identificazione delle misure di gestione dei rischi;
  • valutazione delle misure di gestione dei rischi.

1 COSO - Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission, Internal Control - Integrated Framework, May, 2013.

Descrizione delle principali caratteristiche del sistema di controllo interno amministrativocontabile

Al fine di adempiere alle disposizioni contenute nell'articolo 154-bis del D. Lgs. 58/98 relative all'attestazione dell'adeguatezza e dell'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato della Società nel corso dell'Esercizio, il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari ha predisposto e svolto un programma di conformità ai requisiti di cui all'articolo 154-bis del TUF, con il supporto della società di consulenza Operari S.r.l..

L'impostazione del programma di conformità fa riferimento al COSO - Internal Control – Integrated Framework integrato dalle linee guida e "best practice" quali:

  • Testo Unico della Finanza D.Lgs. 58/98;
  • Regolamenti CONSOB;
  • Linee Guida ANDAF;
  • International Standards of Auditing;
  • International Professional Practices Framework of The Institute of Internal Auditors.

L'adozione di standard e di normative sia a livello nazionale che internazionale ha consentito di costruire un programma di lavoro finalizzato a garantire l'attendibilità2 , l'accuratezza3 , l'affidabilità4 e la tempestività5 dell'informativa finanziaria.

Tale approccio può essere sintetizzato nelle seguenti fasi metodologiche:

  • definizione del perimetro di attività in termini di entità e voci di bilancio rilevanti ai fini del programma di conformità in esame (fase di scoping);
  • analisi e valutazione dei rischi relativi all'informazione finanziaria sulle poste di bilancio giudicate rilevanti ai fini dell'attestazione del bilancio 2017 (fase di risk assessment);
  • identificazione e definizione del set dei controlli interni tra le entità incluse nel programma di conformità per l'Esercizio, attraverso l'integrazione dei sistemi di controllo interno di ciascuna entità in un unico Modello di "Sistema di controllo interno" uniforme ed applicabile alla capogruppo e alle controllate coinvolte nel progetto, caratterizzato da pratiche di controllo, principi e metodologie per il mantenimento e la valutazione del sistema di controllo interno unici e validi per le entità incluse nella fase di scoping (fase di Mappatura);
  • predisposizione e svolgimento delle procedure di test di conformità sui controlli interni amministrativo-contabili e documentazione dei risultati ottenuti, a fondamento del giudizio sulla loro efficacia ed effettiva applicazione nel periodo di riferimento da parte delle entità e lungo i processi inclusi nel perimetro progettuale (fase di compliance testing);
  • condivisione delle eventuali opportunità di miglioramento risultanti dalle attività di test svolte con il management per poter incentivare le azioni di miglioramento sul sistema di controllo interno.

Fasi del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno esistenti in relazione al processo di informativa finanziaria

L'ambito del programma di conformità prende avvio dalla definizione, con l'ausilio di metodologie quantitative di analisi, del perimetro di attività, e quindi delle entità coinvolte e delle poste di bilancio rilevanti associate ai cicli di business alimentanti, includendo come parte attiva del

2 Attendibilità (dell'informativa): l'informativa che ha le caratteristiche di correttezza e conformità ai principi contabili generalmente accettati e ha i requisiti chiesti dalle leggi e dai regolamenti applicati

3 Accuratezza (dell'informativa): l'informativa che ha le caratteristiche di neutralità e precisione. L'informazione è considerata neutrale se è priva di distorsioni preconcette tese a influenzare il processo decisionale dei suoi utilizzatori al fine di ottenere un predeterminato risultato. 4 Affidabilità (dell'informativa): l'informativa che ha le caratteristiche di chiarezza e di completezza tali da indurre decisioni

di investimento consapevoli da parte degli investitori. L'informativa è considerata chiara se facilita la comprensione di aspetti complessi della realtà aziendale, senza tuttavia divenire eccessiva e superflua. 5

Tempestività (dell'informativa): l'informativa che rispetta le scadenze previste per la sua pubblicazione

sistema di controllo il processo di chiusura e di formazione del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato.

Avvalendosi di approcci metodologici "risk-based" è stata condotta per la Capogruppo e per le entità coinvolte nel perimetro di attività, un processo di identificazione e valutazione dei principali rischi legati all'informazione contabile.

L'attività di risk assessment amministrativo-contabile ha portato all'individuazione per ogni entità oggetto di analisi, della voce contabile rilevante associata al relativo processo/flusso contabile alimentante. Ciascuna voce di bilancio è stata sottoposta ad una valutazione qualitativa del rischio inerente attraverso l'associazione e la successiva valutazione delle asserzioni di bilancio6 riferite alle voci contabili rilevanti.

I rischi e le attività di controllo individuati, sono stati integrati in un apposito framework popolato di specifici obiettivi di controllo classificati nello standard CAVR (7 ) e direttamente correlati con le asserzioni di bilancio di cui sopra.

I controlli in essere nel Gruppo possono essere ricondotti, sulla base delle best practice internazionali, a due principali fattispecie:

  • entity level control, controlli che operano a livello di Gruppo o di singola società controllata (assegnazione di responsabilità, poteri e deleghe, separazione dei compiti e assegnazione di privilegi e di diritti di accesso alle applicazioni informatiche);
  • process level control, controlli che operano a livello di processo (autorizzazioni, effettuazione di riconciliazioni, svolgimento di verifiche di coerenza, ecc), nell'ambito dei processi operativi, di chiusura contabile e quelli cosiddetti "trasversali", effettuati nell'ambito dei servizi informatici di Gruppo.

Tali controlli possono essere: di tipo "preventive" o "detective", a seconda se vogliono prevenire il verificarsi oppure rilevare anomalie o frodi tali da causare errori nell'informativa finanziaria; di tipo "manuale" o "automatico" come i controlli applicativi effettuati sui sistemi informativi a supporto del business.

Al fine di esprimere un giudizio professionale sull'effettiva esecuzione ed efficacia dei controlli interni amministrativo-contabili nell'esercizio e sulla base dei risultati del follow-up, le procedure di test di conformità sono state aggiornate e svolte, documentando i relativi risultati mediante la richiesta ai referenti aziendali delle evidenze dei controlli interni attesi, dei dati e delle transazioni eseguite e in genere della loro disponibilità a dimostrare che i controlli siano stati effettivamente eseguiti e/o che non siano occorsi degli errori relativamente alle transazioni selezionate. Durante lo svolgimento dei compliance test previsti dal programma di conformità descritto più sopra, la società di consulenza Operari S.r.l. ha fornito aggiornamenti sul piano di attività, sul suo stato di avanzamento e sugli esiti finali al Dirigente Preposto e da questi comunicati ai vertici aziendali ed all'Amministratore Incaricato, al Comitato Controllo e Rischi, che a sua volta ne riferisce al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale della Società.

Sulla base dei risultati di tale programma di conformità, il Presidente, anche nella sua funzione di Amministratore Incaricato (v. infra) ed il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari hanno attestato l'adeguatezza e l'efficacia del sistema di controllo interno per l'Esercizio, nei termini e nelle forme previste dal Regolamento Emittenti CONSOB.

Il Sistema di Controllo e di Gestione dei Rischi è stato ulteriormente rafforzato a partire dal 2014 con l'elaborazione del Piano di Internal Audit basato sulla valutazione dei rischi inerenti Intek Group SpA eseguita da parte della stessa Funzione di Internal Audit. Tale risk assessment ha

6 Esistenza e accadimento (E/O): le attività e le passività dell'impresa esistono a una certa data e le transazioni registrate rappresentano eventi realmente avvenuti durante un determinato periodo;

Completezza (C): tutte le transazioni, le attività e le passività da rappresentare sono state effettivamente incluse in bilancio;

Diritti e obbligazioni (R/O): le attività e le passività dell'impresa rappresentano, rispettivamente, diritti e obbligazioni della stessa a una certa data;

Valutazione e rilevazione (V/A): le attività, le passività, il patrimonio netto, i ricavi e i costi sono iscritti in bilancio al loro corretto ammontare, in accordo con i principi contabili di riferimento;

Presentazione e informativa (P/D): le poste di bilancio sono correttamente denominate, classificate e illustrate. 7 Completezza, Accuratezza, Validità e Accesso ristretto.

rappresentato, infatti, un'attività di supporto a beneficio del Comitato Controllo e Rischi dell'amministratore incaricato di sovraintendere al controllo interno, del Consiglio di Amministrazione nella sua interezza, nonché dei preposti al controllo interno in merito alle rispettive responsabilità in materia di sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, consentendo l'identificazione dei principali rischi, in aggiunta a quelli di dominio amministrativo-contabile nonché quelli di conformità al D.Lgs. 231/2001, e ponendo le basi perché essi siano adeguatamente misurati, gestiti e monitorati, determinando la compatibilità di tali rischi con il profilo di rischio assunto.

Definito l'ambito di riferimento del processo di Internal Audit, è stato, infatti, possibile condurre la valutazione sui rischi su cui il Piano deve basarsi coerentemente alle previsioni del mandato della Funzione di Internal Auditing, nonché degli standard (incluso l'ISO 31000 sul Risk Management per la parte specifica di identificazione e valutazione dei rischi) e delle migliori pratiche di riferimento. L'ambito così delineato è costituito dai processi di business e di supporto allo stesso in essere presso Intek Group, ciascuno caratterizzato da propri specifici obiettivi nonché dalle relative incertezze (rischi) che possono compromettere o, viceversa, facilitare il raggiungimento di tali obiettivi.

La valutazione dei rischi eseguita ha avuto ad oggetto gli obiettivi (e rischi) appartenenti ai domini operativo e di conformità, con esclusione per quest'ultimo dei particolari ambiti già presidiati da specifici processi di valutazione e in generale gestione dei rischi (es. ambito 231/2001; ambito 81/08; etc.). Allo stesso modo, come già riferito in precedenza, l'ambito amministrativo-contabile è stato escluso dal processo di internal audit in quanto già presidiato in termini di valutazione dei rischi e dei controlli interni mediante lo specifico programma a supporto dell'attestazione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari ex art. 154-bis del TUF.

D'accordo con lo standard ISO 31000, il risk assessment è un processo e come tale la Società ha programmato il suo completamento e continuo aggiornamento, anche sulla base dei risultati delle verifiche eseguite, nonché in funzione dei cambiamenti del contesto di riferimento.

Ruoli e funzioni coinvolte

Intek Group definisce una chiara individuazione dei ruoli e delle funzioni coinvolte nello SCIR alle diverse fasi di progettazione, implementazione, monitoraggio e aggiornamento del Sistema stesso, con particolare riferimento agli attori coinvolti nelle diverse fasi delle attività (Dirigente Preposto, Responsabile Internal Audit, Process Owner, Control Owner, Tester) che riportano all'Amministratore Incaricato.

Il Dirigente preposto presidia il sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione all'informativa finanziaria ed è responsabile delle fasi di identificazione e valutazione dei rischi sull'informativa finanziaria e di identificazione e valutazione dei controlli a fronte dei rischi individuati.

A ciascuna delle fasi sopra menzionate corrisponde uno specifico output di sistema: anagrafica dei rischi, valutazione dei medesimi in termini di rischi inerente, anagrafica dei controlli e mappatura dei controlli ai rischi e alle voci di bilancio (framework di controllo), valutazione dei controlli, valutazione del rischio residuo e identificazione delle eventuali azioni di miglioramento.

La fase di valutazione dei rischi nonché dell'adeguatezza ed efficacia dei relativi controlli è eseguita dal Dirigente Preposto con il supporto della società di consulenza Operari S.r.l..

Il Dirigente preposto, sulla base della valutazione del rischio inerente e dei relativi controlli, provvede alla valutazione del rischio residuo, alle eventuali attività di aggiornamento del framework, alla risoluzione di eventuali non conformità ed al loro monitoraggio.

11.1. Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e gestione dei rischi

Il Presidente Vincenzo Manes è incaricato di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno (l'"Amministratore Incaricato").

Nell'ambito della sua funzione l'Amministratore Incaricato ha sovrainteso all'identificazione dei principali rischi aziendali (strategici, operativi, finanziari e di compliance), tenendo conto delle caratteristiche delle attività svolte dalla Società e dalle sue controllate, e li ha sottoposti periodicamente all'esame del Consiglio (Criterio applicativo 7.C.4., lett. a).

Ha inoltre dato esecuzione, in coordinamento unitamente ai preposti al controllo interno, alle linee di indirizzo definite dal Consiglio, curando la progettazione, realizzazione e gestione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e verificandone costantemente l'adeguatezza e l'efficacia.

Si è occupato dell'adattamento di tale sistema alla dinamica delle condizioni operative e del panorama legislativo e regolamentare.

L'Amministratore incaricato ha il potere di chiedere al responsabile della funzione di internal audit, nell'ambito del mandato allo stesso conferito, lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative e sul rispetto delle regole e procedure interne nell'esecuzione di operazioni aziendali, dandone contestuale comunicazione al presidente del Comitato Controllo e Rischi e al presidente del Collegio Sindacale.

Infine, ove se ne è profilata la necessità, ha riferito tempestivamente al Comitato Controllo e Rischi e al Consiglio di Amministrazione in merito a problematiche e criticità emerse nello svolgimento della propria attività o di cui abbia avuto comunque notizia, affinché il Comitato (o il Consiglio) potesse prendere le opportune iniziative.

11.2. Responsabile della funzione di Internal Audit

L'attività di "internal audit" si identifica con quella del Responsabile del Controllo Interno.

Il Responsabile del Controllo Interno è nominato direttamente dal Consiglio di Amministrazione, su proposta del Presidente al quale riferisce con continuità, senza cadenze temporali predeterminate; è gerarchicamente indipendente da ogni responsabile di aree operative e, a sua volta, non è responsabile di alcuna di esse. Riferisce inoltre al Comitato per il Controllo Interno ed al Collegio Sindacale.

La sua attività si identifica con quella di "internal audit", rispettando così la disposizione in tal senso contenuta nel nuovo testo del Codice di Autodisciplina.

Il Responsabile ha accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento del proprio incarico e la sua attività è finalizzata alla verifica ed alla valutazione della adeguatezza e della efficacia del sistema di controllo interno della Società nonché alla aderenza delle attività delle diverse funzioni aziendali alle procedure, alle politiche aziendali, alle leggi ed ai regolamenti esistenti, con particolare attenzione alla affidabilità ed integrità delle informazioni gestite, alla salvaguardia del patrimonio aziendale, alla adeguatezza dei principi contabili utilizzati ed alla loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio, da effettuarsi unitamente al Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari.

Il Consiglio di Amministrazione, nel rispetto del criterio 7.P.1 del Codice, definisce le linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, in modo che i principali rischi della Società e delle sue controllate siano identificati e monitorati in un'ottica di seria e corretta gestione dell'impresa.

In virtù delle mutate dimensioni e struttura di Intek Group, a seguito dell'attuazione della Fusione e della accentuazione della sua attività di Holding di partecipazioni, per la funzione di controllo interno è stato attuato un processo di riorganizzazione conclusosi con il conferimento, in data 28 aprile 2014, da parte del Consiglio di Amministrazione, con il parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi e sentito il Collegio Sindacale, dell'incarico di Internal Auditor al dott. Giovanni Santoro di Crowe Horwath AS S.r.l., stabilendone la remunerazione.

L'incarico conferito scadrà con l'approvazione del bilancio 2017.

Sono state richieste e verranno valutate, di concerto con il Collegio sindacale ed il Comitato Controllo e Rischi, offerte per lo svolgimento di tale incarico relativamente all'esercizio in corso ed ai due successivi, i cui esiti verranno portati all'attenzione del nuovo Consiglio di Amministrazione.

11.3. Modello Organizzativo ex D.Lgs. 231/2001

La Società ha adottato un "Modello di organizzazione e di gestione ex D.Lgs. n. 231/01", modello che viene aggiornato in ragione delle modifiche introdotte nel tempo nella normativa di riferimento, tenendo conto delle attività di prevenzione dei rischi reato nelle aree sensibili di attività della Società (con particolare riferimento ai reati societari ed agli abusi di mercato).

Una nuova versione del Modello, rispetto a quello in precedenza adottato dalla Società, è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione del 28 aprile 2014 a seguito della avvenuta attuazione della Fusione.

La Società si è dotata di un nuovo organismo di vigilanza composto da 2 professionisti esterni che, oltre a mantenere aggiornato il Modello, interagisce con gli altri organismi di vigilanza nominati dalle altre società del Gruppo, monitorando l'efficacia delle procedure adottate anche attraverso specifiche attività di verifica e di approfondimento mirate sui settori aziendali ritenuti più sensibili ai fini della responsabilità amministrativa della Società.

Nel corso di tale attività la Società ha costantemente aggiornato le procedure di internal dealing, informativa privilegiata e operazioni con parti correlate, elaborate dagli uffici amministrativi di concerto con la funzione di Controllo Interno e verificate, con parere favorevole da parte dell'Organismo di Vigilanza e del Comitato Controllo e Rischi, in uno con il Collegio Sindacale.

Un estratto del Modello è consultabile sul sito www.itkgroup.it nella sezione profilo.

Si ricorda che nel corso del 2016 uno dei componenti dell'organismo di vigilanza, per sopraggiunti nuovi impegni, ha rassegnato le dimissioni ed al suo posto è stato nominato un nuovo professionista esterno.

Con l'approvazione del bilancio 2017 viene a scadere anche il mandato conferito all'organismo di vigilanza ex art 231/01.

Verrà quindi portata all'attenzione del nuovo Consiglio di Amministrazione la nomina del nuovo organismo, previo parere del Comitato Controllo e Rischi e del Collegio sindacale.

Le società controllate aventi sede in Italia, prive comunque di rilevanza strategica, per le contenute dimensioni e la operatività essenzialmente incentrata in aree i cui rischi sono scarsamente sensibili ai fini del D.Lgs. 231/2001, non si sono dotate di modelli organizzativi.

11.4. Società di Revisione

Deloitte & Touche SpA (di seguito "Deloitte") è la Società incaricata ai sensi degli artt. 13 e 16 del D.Lgs. 39/2010 della revisione legale del bilancio consolidato e del bilancio separato, nonché della relazione semestrale consolidata limitata di Intek Group SpA.

Deloitte ricopre il ruolo di "revisore principale" e l'incarico in corso è stato deliberato dall'Assemblea del 31 maggio 2016, a seguito di proposta motivata formulata dal Collegio Sindacale e terminerà con il bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024.

Il responsabile dell'incarico per la Società di Revisione è il dott. Maurizio Ferrero. L'art. 17, comma IV del D.Lgs. n. 39 del 27 gennaio 2010 (il c.d. "Testo Unico della Revisione") fissa in n. 6 esercizi il massimo di durata per tale responsabilità.

L'entità del totale dei compensi corrisposti dalla Società è di complessivi Euro 147 migliaia (di cui Euro 15 migliaia relativi alla incorporata ErgyCapital). Il totale dei compensi a livello di società controllate è stato di Euro 606 migliaia. Per il relativo dettaglio si rinvia alla nota integrativa del bilancio separato.

Nel corso dell'esercizio sono stati assegnati alla Società di Revisione ed alle società facenti parte dello stesso network ulteriori incarichi per Euro 613 migliaia.

Il Collegio Sindacale, nell'ambito della sua attività di vigilanza, verifica l'indipendenza della Società di Revisione.

Nel corso dell'esercizio 2017 è stato riconosciuto a Deloitte un incremento dei compensi a suo tempo stabiliti dell'importo annuo di Euro 20.000 (pari ad un incremento del 24% rispetto al precedente).

Tale aumento, concordato con il Collegio Sindacale, è stato determinato dalle maggiori ore di lavoro che dovranno essere impiegate in relazione alle novità normative introdotte nonché all'emanazione di nuovi principi di revisione, in vigore a partire dall'esercizio 2017.

11.5. Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e altri ruoli e funzioni aziendali

Il Consiglio di Amministrazione del 14 maggio 2013, a seguito delle dimissioni dall'incarico di Dirigente Preposto rassegnate da Marco Miniati, che aveva svolto tale incarico dal 21 giugno 2007, ha nominato, in tale qualità e funzione, con il parere favorevole del Collegio Sindacale, il Direttore Amministrativo Giuseppe Mazza, in considerazione dei requisiti professionali, delle caratteristiche e delle competenze di cui è in possesso, conferendogli idonei poteri e mezzi per l'esercizio dei compiti a lui attribuiti, quale nuovo Dirigente Preposto.

Il Consiglio di Amministrazione del 19 giugno 2015 ha rinnovato detto incarico a Giuseppe Mazza.

L'incarico ha una durata pari a quella del Consiglio di Amministrazione, quindi fino alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio dell'esercizio che chiuderà il 31 dicembre 2017.

Il Dirigente preposto informa periodicamente l'Amministratore Incaricato, il Comitato Controllo e Rischi ed il Collegio Sindacale sull'attività svolta e collabora con continuità con la Società di Revisione.

11.6. Coordinamento tra i soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi

La condivisione delle informazioni che si generano nei diversi ambiti di attività è assicurata da un flusso informativo strutturato che vede l'attiva partecipazione di tutti i soggetti investiti di funzioni all'interno del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, anche con riferimento alle funzioni in tale ambito svolte dal Comitato Controllo e Rischi, dal Collegio Sindacale e dall'Amministratore Incaricato.

Tale flusso informativo trova il suo momento di coordinamento in occasione delle riunioni del Comitato Controllo e Rischi cui partecipano tutte le funzioni aziendali coinvolte.

Al riguardo si segnala l'attività del Dirigente preposto che, unitamente al Presidente, fornisce, inoltre, l'attestazione prevista dal comma 5 dell'art. 154-bis TUF.

12.Interessi degli Amministratori ed Operazioni con Parti Correlate

Gli Amministratori informano di volta in volta il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale in merito alle operazioni in potenziale conflitto di interessi, obbligo richiamato dall'art. 14 dello Statuto Sociale.

La Procedura in materia di operazioni con parti correlate (di seguito la "Procedura"), adottata nel marzo 2003, è stata aggiornata più volte nel corso degli anni, l'ultima delle quali in data 5 agosto 2015.

La mancata ricostituzione del Comitato per la Remunerazione, decisa dal Consiglio di Amministrazione del 19 giugno 2015, ha comportato da un lato l'applicazione della procedura "ordinaria" in tema di operazioni con parti correlate, indipendentemente dalla operatività della esenzione disposta da detta procedura (in conformità col Regolamento Consob disciplinante proprio le operazioni con parti correlate); dall'altro, la necessità di modificare la Procedura stessa in coerenza con le nuove scelte in tema di remunerazione.

Detta Procedura, tenendo conto di quanto raccomandato da Consob, dà sostanza alla norma statutaria ed è conforme a quanto previsto dal Regolamento in materia adottato da CONSOB con propria delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 (di seguito il "Regolamento Parti Correlate") che in particolare richiede che le operazioni con parte correlate, realizzate direttamente o per il tramite di società controllate, debbano essere effettuate nel rispetto dei principi di:

  • trasparenza;
  • correttezza sostanziale;
  • correttezza della procedura.

Il Consiglio di Amministrazione ritiene che la procedura prevista sia adeguata alla gestione dei conflitti di interesse.

Di seguito si riportano le disposizioni più significative della Procedura che è disponibile nella sua interezza in apposita sezione del sito web della Società.

Le parti correlate sono quelle indicate da CONSOB. Il Consiglio di Amministrazione del 5 agosto 2015 ha definito di non considerare più quali parti correlate gli Amministratori esecutivi della subholding KME AG in quanto considerata come investimento. Non è inoltre più considerata strategica I2 Capital Partners SGR in quanto, a seguito della conclusione del periodo di investimento, detta controllata non è più in grado di influenzare la politica strategica della Società.

Gli Amministratori ed i Sindaci della Società e delle sue controllate, come sopra individuate, ove abbiano un interesse, per conto proprio o di terzi, in una operazione, ne informano il Consiglio di Amministrazione nella persona del suo Presidente, precisandone la natura, i termini, l'origine e la portata. Gli Amministratori per i quali sussista tale interesse hanno inoltre l'obbligo di astenersi dal voto e di assentarsi durante la relativa procedura, fatta comunque salva una diversa unanime determinazione del Consiglio.

E' inoltre prevista una procedura interna diretta alla redazione, gestione ed al mantenimento dell'elenco delle parti correlate provvedendo al suo aggiornamento su base semestrale, tenendo conto delle informazioni ricevute dagli Amministratori e dai Sindaci nonché dagli altri dirigenti con responsabilità strategiche.

Le società controllate del Gruppo sono tenute al rispetto della Procedura, per quanto applicabile, ed assicurano il flusso delle informazioni alla Società.

Per "operazioni con parti correlate" si intende qualunque trasferimento di risorse, servizi o obbligazioni fra parti correlate, indipendentemente dal fatto che sia stato pattuito un corrispettivo.

Si considerano comunque incluse:

  • le operazioni di fusione, di scissione per incorporazione o di scissione in senso stretto non proporzionale, ove realizzate con parti correlate;
  • ogni decisione relativa all'assegnazione di remunerazioni o benefici economici, sotto qualsiasi forma, ai componenti degli organi di amministrazione e controllo e ai dirigenti con responsabilità strategiche.

Nel rispetto di quanto indicato dal Regolamento CONSOB e dai suoi allegati, le operazioni sono suddivise in:

  • operazioni di maggiore rilevanza;
  • operazioni di minore rilevanza;
  • operazioni esenti.

Il Comitato Controllo e Rischi, organismo nominato dal Consiglio di Amministrazione e composto esclusivamente da Amministratori indipendenti e non esecutivi:

vigila sulla conformità delle procedure in materia di operazioni con parti correlate alle disposizioni legislative e regolamentari applicabili nonché sulla loro osservanza;

esprime al Consiglio di Amministrazione il proprio parere sull'interesse della Società al compimento delle operazioni con parti correlate nonché sulla convenienza e sulla correttezza sostanziale delle relative condizioni.

In presenza di operazioni di maggiore rilevanza, il Comitato deve essere coinvolto nella fase delle trattative ed in quella istruttoria attraverso la ricezione di un flusso informativo completo e tempestivo.

Il Comitato ha facoltà di richiedere informazioni e di formulare osservazioni agli organi delegati ed ai soggetti incaricati della conduzione delle trattative nonché di farsi assistere da propri esperti indipendenti, a spese della Società, ai fini della valutazione delle caratteristiche dell'operazione.

Come già illustrato al paragrafo 8 – Comitato per le Remunerazioni, si ribadisce come il Consiglio di Amministrazione, nella sua interezza, sia il soggetto più idoneo per procedere alla individuazione e fissazione dei criteri di incentivazione (legati alla valorizzazione degli asset come sopra indicato) sulla base dei quali determinare la componente variabile della remunerazione degli amministratori esecutivi e dei dirigenti con responsabilità strategica e come, nel caso specifico di Intek Group, sia in grado di svolgere anche il compito previsto per il Comitato per le remunerazioni dal Principio 6.C.5 del Codice.

Si sottolinea inoltre come, per consentire al Consiglio di effettuare valutazioni il più possibile consapevoli, lo stesso potrà farsi supportare dall'expertise di almeno due amministratori indipendenti, cui rivolgersi, per approfondimenti in merito alla remunerazione fissa e variabile da riconoscere agli Amministratori Esecutivi.

Alle riunioni del Comitato sono invitati a partecipare il Presidente del Consiglio di Amministrazione e l'intero Collegio Sindacale; possono inoltre essere invitati i dirigenti, i componenti degli organi di amministrazione e controllo delle società controllate, i loro dirigenti nonché esponenti della Società di Revisione.

Le decisioni del Comitato sono regolarmente assunte a maggioranza e sono previste specifiche procedure alternative in presenza di operazioni nelle quali i suoi stessi componenti rivestissero la qualifica di parti correlate.

Le riunioni del Comitato sono verbalizzate a cura del Segretario del Consiglio di Amministrazione e, ove applicabile, devono riportare le motivazioni in merito all'interesse della Società al compimento dell'operazione nonché alla convenienza ed alla correttezza sostanziale delle relative condizioni.

Le operazioni di maggiore rilevanza sono sottoposte alla preventiva approvazione del Consiglio di Amministrazione che delibera al riguardo nel rispetto delle procedure previste dall'art. 19 dello Statuto Sociale, sentito il parere motivato del Comitato Controllo e Rischi sull'interesse della Società al compimento dell'operazione nonché sulla convenienza e sulla correttezza sostanziale delle relative condizioni.

Il parere del Comitato ha natura vincolante con l'avvertenza che l'operazione di maggiore rilevanza che non avesse ricevuto tale preventiva approvazione non potrà essere eseguita dal Consiglio di Amministrazione.

Qualora il Consiglio di Amministrazione intenda comunque eseguirla, deve convocare senza indugio l'Assemblea degli Azionisti in sede ordinaria ponendo all'ordine del giorno l'approvazione della predetta operazione. L'Assemblea delibera al riguardo con le maggioranze previste dallo Statuto Sociale.

L'operazione si intende non approvata, e quindi non potrà essere eseguita, solo qualora la maggioranza dei soci non correlati votanti esprima voto contrario all'operazione e qualora i soci non correlati presenti in Assemblea rappresentino almeno il 10% del capitale sociale con diritto di voto.

Le operazioni di minore rilevanza di cui all'art. 11 del Regolamento Interno sono invece esaminate e deliberate dall'organo societario competente in forza delle procedure pro-tempore vigenti.

La procedura prevede che il Presidente Vincenzo Manes, ed in caso di sua assenza o impedimento, ed in via d'urgenza, la Vice Presidente Diva Moriani, purché singolarmente non in conflitto di interessi nella medesima operazione, abbiano il potere di approvare le operazioni con parti correlate della Società e delle sue società controllate di importo non superiore ad Euro 5 milioni.

Inoltre, le corrispondenti operazioni di importo superiore ad Euro 5 milioni, nonché quelle di importo inferiore per le quali sussistesse una situazione di conflitto di interessi in capo contemporaneamente, sia al Presidente che al Vice Presidente, devono essere sottoposte alla preventiva approvazione del Consiglio di Amministrazione della Società.

In entrambi i casi, le operazioni sono comunque sottoposte al preventivo parere motivato non vincolante del Comitato Controllo e Rischi sull'interesse al compimento dell'operazione nonché sulla convenienza e sulla correttezza sostanziale delle relative condizioni.

Nel caso di operazioni rientranti nell'ambito delle decisioni riservate al Presidente (o al Vice Presidente) sulle quali il Comitato abbia espresso un proprio parere motivato negativo, il Presidente ne informa senza indugio gli altri componenti del Consiglio di Amministrazione. E' facoltà di ciascuno dei componenti non esecutivi del Consiglio di Amministrazione, esclusi i membri del Comitato Controllo e Rischi, richiedere entro il termine di tre giorni la convocazione dello stesso al fine di deliberare in merito alla approvazione di tali operazioni.

Le disposizioni del Regolamento Interno non si applicano:

    1. alle deliberazioni in materia di remunerazione degli Amministratori investiti di particolari cariche rientranti nell'importo complessivo preventivamente determinato dall'Assemblea degli Azionisti ai sensi dell'art. 2389, comma 3, del Codice Civile;
    1. alle operazioni di importo inferiore ad Euro 100.000,00 nei confronti dei soggetti persone fisiche e non superiori ad Euro 500.000,00 (in entrambi i casi gli importi si intendono determinati su base annua e quindi anche cumulativamente) nei confronti degli altri soggetti;
    1. ai c.d. "Piani di Compenso" basati su strumenti finanziari approvati dall'Assemblea ai sensi dell'art. 114-bis del TUF ed alle relative operazioni esecutive;
    1. alle deliberazioni in materia di remunerazione di Amministratori investiti di particolari cariche, diverse da quelle di cui al punto 1, solo nel caso siano rispettate le condizioni previste dalle disposizioni in materia di cui all'art. 13, comma 3 lett. a) e b) del Regolamento Parti Correlate;
    1. alle operazioni ordinarie concluse a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard;
    1. alle operazioni con o tra società controllate nonché alle operazioni con società collegate qualora nelle società controllate o collegate controparti dell'operazione non vi siano interessi, qualificati come significativi ai sensi del Regolamento Interno, di altre parti correlate della Società.

Per le operazioni di maggiore rilevanza non soggette all'obbligo di pubblicazione del "Documento Informativo" ai sensi delle disposizioni applicabili, la Società:

    1. comunica a CONSOB, entro i termini previsti dalle disposizioni applicabili, il nominativo della controparte, l'oggetto ed il corrispettivo delle operazioni;
    1. indica nella Relazione Intermedia sulla Gestione e nella Relazione sulla Gestione Annuale quali operazioni soggette agli obblighi informativi sono state concluse avvalendosi dell'esclusione.

Ai fini di valutare la non applicabilità del Regolamento Interno, non si considerano "interessi significativi":

    1. la mera condivisione di uno o più amministratori o dirigenti con responsabilità strategiche tra la Società e le società controllate e collegate;
    1. la sussistenza di rapporti di natura patrimoniale, esclusi quelli di cui al punto n. 3 che segue e in generale quelli derivanti da remunerazioni di dirigenti con responsabilità strategiche, di entità non superiore ad Euro 200.000,00 (importo determinato anche cumulativamente su base annua) tra le società controllate e collegate, da un lato, ed altre parti correlate della Società, dall'altro e che comunque influenzino, o siano influenzati, dall'operazione in discussione;
    1. l'esistenza di Piani di Incentivazione basati su strumenti finanziari (o comunque di remunerazioni variabili) dipendenti dai risultati conseguiti dalle società controllate o collegate con le quali l'operazione è svolta i cui beneficiari siano amministratori o dirigenti con responsabilità strategiche anche della Società, e quando l'operazione in discussione abbia un'incidenza inferiore al 5% rispetto ai risultati conseguiti dalle società controllate e collegate sui quali sono calcolate le incentivazioni;
    1. la società controllata o collegata sia partecipata dal soggetto che controlla la Società qualora il peso effettivo di tale partecipazione non superi il peso effettivo della partecipazione detenuta dal medesimo soggetto nella Società.

Qualora sia prevista l'effettuazione di una serie di operazioni omogenee con determinate categorie di parti correlate nell'arco di un anno, è possibile che le stesse siano autorizzate dal Consiglio di Amministrazione nell'ambito di una "Delibera Quadro".

La Società fornisce informazione, nella Relazione Intermedia sulla Gestione e nella Relazione sulla Gestione Annuale:

  • sulle singole operazioni di maggiore rilevanza concluse nel periodo di riferimento;
  • sulle altre eventuali singole operazioni con parti correlate, come definite ai sensi dell'art. 2427, comma 2 del Codice Civile, sempre concluse nel periodo di riferimento, che abbiano influito in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Società;
  • su qualsiasi modifica o sviluppo delle operazioni con parti correlate descritte nell'ultima relazione annuale che abbiano avuto un effetto rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Società nel periodo di riferimento.

In presenza di un parere negativo espresso dal Comitato in materia di operazioni di minore rilevanza, la Società mette a disposizione del pubblico, entro 15 giorni dalla chiusura di ciascun trimestre dell'esercizio e nel rispetto delle condizioni, termini e modalità previste dal Regolamento CONSOB, un "Documento" contenente la descrizione delle predette operazioni.

Ogni trimestre deve essere fornita al Consiglio di Amministrazione ed al Collegio Sindacale, a cura degli Amministratori Esecutivi della Società, una specifica informativa sulle operazioni con parti correlate non soggette a preventiva approvazione del Consiglio di Amministrazione. L'informativa deve riguardare la natura della correlazione, le condizioni, in particolare quelle economiche, le modalità ed i tempi di realizzazione dell'operazione, il procedimento valutativo seguito, l'interesse e le motivazioni sottostanti alla stessa.

Deve essere inoltre fornita specifica informativa sull'esecuzione delle operazioni preventivamente approvate dal Consiglio di Amministrazione anche attraverso le c.d. "Delibere Quadro".

In occasione di operazioni di maggiore rilevanza, realizzate anche da società controllate italiane o estere, è predisposto, ai sensi dell'art. 114 comma 5 del "TUF", un "Documento Informativo" redatto in conformità dell'Allegato 4 del Regolamento Parti Correlate, allegato al Regolamento Interno sub lettera c) come sua parte sostanziale.

Il Consiglio di Amministrazione si è riservato di verificare periodicamente l'efficacia della procedura adottata provvedendo in ogni caso alla sua revisione in contraddittorio con il Collegio Sindacale su base triennale, fatta comunque salva la possibilità di interventi più tempestivi anche al fine di assicurare la migliore efficienza del Regolamento medesimo.

La procedura è stata oggetto di aggiornamento il 5 agosto 2015 e quindi dovrà essere oggetto di ulteriore verifica e di eventuali variazioni alla scadenza del triennio.

Gli artt. 10 (Convocazione dell'Assemblea) e 14 (Amministrazione della società) dello Statuto Sociale consentono al Consiglio di Amministrazione, qualora l'operazione con la parte correlata rivesta carattere di urgenza e non debba essere sottoposta alla approvazione dell'Assemblea degli Azionisti, di eseguirla immediatamente nel rispetto delle condizioni previste dal Regolamento Parti Correlate.

Se l'operazione fosse poi eseguita tramite una società controllata, il Consiglio di Amministrazione ne dovrà essere informato in occasione della sua prima riunione successiva all'effettuazione dell'operazione in commento. Inoltre, in presenza di operazioni da sottoporre alla approvazione dell'Assemblea degli Azionisti che abbiano carattere di urgenza e che siano collegate a situazioni di crisi aziendale, l'operazione potrà essere eseguita dal Consiglio di Amministrazione in deroga alle disposizioni in materia purché alla successiva Assemblea chiamata a deliberare al riguardo si applichino le disposizioni previste dal Regolamento Parti Correlate per tali situazioni.

La procedura in commento è consultabile sul sito www.itkgroup.it nella sezione "governance/parti correlate".

13.Nomina dei Sindaci

Il Collegio Sindacale vigila sulla osservanza della legge e dello Statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare sulla adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società e sul suo concreto funzionamento.

L'art. 22 dello Statuto Sociale è interamente dedicato al Collegio Sindacale e, oltre ai requisiti di onorabilità e di professionalità che debbono possedere i suoi componenti, indica la procedura per la loro nomina che tra l'altro prevede:

  • il deposito della lista per la nomina e del curriculum vitae di ciascun candidato almeno 25 giorni prima della Assemblea di prima convocazione e quindi resa disponibile almeno 21 giorni prima presso la sede sociale, sul sito web della Società e tramite Borsa Italiana SpA. La lista deve essere corredata delle informazioni sull'identità dei soci che l'hanno presentata, con la percentuale di partecipazione complessiva detenuta e dichiarazione da parte dei soci diversi da quelli che detengono, anche congiuntamente una partecipazione di controllo o di maggioranza relativa, attestante l'assenza di rapporti di collegamento. Deve inoltre contenere una esauriente informativa sulle caratteristiche personali e professionali unitamente a dichiarazione di accettazione della candidatura;
  • qualora entro tale termine sia stata presentata una sola lista ovvero liste collegate tra loro ai sensi delle disposizioni vigenti, possono essere depositate liste sino al terzo giorno successivo alla data di scadenza del termine per il deposito presso la sede sociale. In tal caso, la soglia di capitale per la legittimazione alla presentazione delle liste, come di seguito indicata, è ridotta alla metà;
  • l'inserimento nella lista di un sindaco supplente di designazione della minoranza destinato a sostituire il componente di minoranza che fosse cessato dalla carica;
  • in caso di parità di voti fra due o più liste, l'elezione a sindaci dei candidati della lista che sia stata presentata dagli Azionisti in possesso della maggiore partecipazione ovvero, in subordine, dal maggior numero di Azionisti;
  • hanno diritto a presentare la lista coloro che, da soli od insieme ad altri, detengano una partecipazione, espressa in azioni ordinarie, in misura pari alla percentuale più elevata individuata dall'art. 147 ter comma 1 del TUF nel rispetto delle disposizioni emanate da Consob. In base a quanto previsto dal comma 2 dell'art. 144 quater del Regolamento Emittenti, la percentuale applicabile è pari al 4,5% del capitale ordinario, come previsto da Consob con delibera n. 20273del 24 gennaio 2018;
  • le liste che presentino un numero complessivo di candidati pari o superiore a tre devono essere composte da candidati appartenenti ad entrambi i generi, in modo che appartengano al genere meno rappresentato nella lista almeno un terzo (comunque arrotondato all'eccesso). Ciò sia per i sindaci effettivi che per quelli supplenti;
  • in caso di sostituzione di un sindaco, subentra il supplente appartenente alla medesima lista di quello cessato, nel rispetto della disciplina pro tempore vigente inerente all'equilibrio tra generi.

Si ricorda, in particolare, che i Sindaci non possono ricoprire più di cinque analoghi incarichi in società emittenti, come richiesto dagli artt. 148-bis del TUF e 144 terdecies del Regolamento.

Le disposizioni statutarie relative alla nomina del Collegio Sindacale sono disponibili in apposita sezione del sito www.itkgroup.it e si ricorda che la procedura è stata aggiornata e resa conforme alle nuove disposizioni in materia, da ultimo con deliberazione dell'assemblea straordinaria degli azionisti del 11 giugno 2014.

14.Composizione e Funzionamento del Collegio Sindacale (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d) e d-bis), TUF)

L'attuale Collegio Sindacale è stato nominato per gli esercizi 2015, 2016 e 2017 sulla base della lista presentata all'Assemblea degli Azionisti del 19 giugno 2015 da Quattroduedue SpA, azionista che con il possesso del 45,75% del capitale votante, controlla di fatto la Società. Il Collegio scadrà quindi in occasione della Assemblea alla quale sarà sottoposto il bilancio al 31 dicembre 2017.

L'Assemblea ha deliberato di approvare la proposta all'unanimità, essendo presente alla votazione il 47,108% delle azioni aventi diritto al voto.

Nessun Sindaco è stato quindi designato attraverso una lista presentata da un Azionista di minoranza che l'art. 22 dello Statuto individua in una percentuale pari a quella più elevata determinata ai sensi degli artt. 147 ter, comma 1 del TUF e 144 quater del Regolamento Emittenti.

Al riguardo, si ricorda che attualmente, per Intek Group, tale percentuale è pari al 4,5% come da citata delibera CONSOB n. 20273del 24 gennaio 2018.

Si osserva che tale sua composizione è conforme alle disposizioni in materia delle c.d. "quote di genere" in ragione della presenza del Sindaco Effettivo dott.ssa Francesca Marchetti e del Sindaco Supplente dott.ssa Elena Beretta.

I nominativi di tutti i componenti del Collegio Sindacale in carica nel corso del 2017 sono di seguito dettagliati riportando un loro breve curriculum vitae, disponibile anche in apposita sezione del sito www.itkgroup.it.

Marco Lombardi (Presidente)

Il dott. Marco Lombardi, nato nel 1959 e laureato in Scienze Politiche, indirizzo amministrativo, iscritto all'Albo dei Dottori Commercialisti ed al Registro dei Revisori Contabili, svolge la sua attività professionale a Firenze. Partecipa in altri Collegi Sindacali e ricopre incarichi giudiziari; è autore di scritti in materia tributaria.

E' entrato a far parte del Collegio Sindacale il 1° settembre 2008, di cui ne è Presidente dal 30 aprile 2013. Era stato già Presidente per gli esercizi 2009/2011.

Francesca Marchetti (Sindaco Effettivo)

La dott.ssa Francesca Marchetti, nata nel 1963, laureata in Economia e Commercio, iscritta all'Albo dei Dottori Commercialisti ed al Registro dei Revisori Contabili, svolge la sua attività professionale a Milano ed a Brescia e ricopre la carica di Sindaco in società esterne al Gruppo, nonché, fino alla data di fusione, in ErgyCapital SpA.

E' entrata a far parte del Collegio Sindacale il 28 giugno 2012.

Alberto Villani (Sindaco Effettivo)

Il dott. Alberto Villani, nato nel 1962 e laureato in Economia e Commercio presso l'Università Luigi Bocconi di Milano, iscritto all'Albo dei Dottori Commercialisti ed al Registro dei Revisori Contabili, svolge la sua attività professionale a Milano, anche con clientela internazionale.

Partecipa a Consigli di Amministrazione e Collegi Sindacali di società quotate e non.

E' entrato a far parte del Collegio Sindacale il 30 aprile 2013.

Elena Beretta (Sindaco Supplente)

La dott.ssa Elena Beretta, nata nel 1969 e laureata in Economia e Commercio presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, iscritta all'Albo dei Dottori Commercialisti ed al Registro dei Revisori Contabili, svolge la sua attività professionale a Milano; è consulente di gruppi industriali multinazionali italiani ed esteri.

E' stata nominata per la prima volta Sindaco Supplente il 19 giugno 2015.

Andrea Zonca (Sindaco Supplente)

Il dott. Andrea Carlo Zonca, nato nel 1966 e laureato in Economia e Commercio presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, iscritto all'Albo dei Dottori Commercialisti ed al Registro dei Revisori Contabili, svolge la sua attività professionale a Milano, con particolare attenzione nel settore del diritto commerciale ed aziendale, ricoprendo anche incarichi in materia fallimentare. Partecipa a Consigli di Amministrazione e Collegi Sindacali di società quotate e non.

* * * * * *

Per quanto a conoscenza della Società, nessuno dei componenti il Collegio Sindacale ha, negli ultimi cinque anni, riportato condanne in relazione a reati di frode, ne è stato associato nell'ambito dell'assolvimento dei propri incarichi a procedure concorsuali, amministrazione straordinaria o liquidazione coatta amministrativa, né, infine, è stato soggetto ad incriminazioni ufficiali e/o sanzioni da parte di autorità pubbliche o di regolamentazione (comprese le associazioni professionali designate) o di interdizione da parte di un tribunale dalla carica di membro degli organi di amministrazione, di direzione o di vigilanza della Società o dallo svolgimento di attività di direzione e di gestione di qualsiasi emittente.

I singoli componenti del Collegio Sindacale hanno dichiarato in occasione della loro nomina di possedere i requisiti di professionalità e di onorabilità previsti dalle disposizioni vigenti e dallo Statuto, come pure di non trovarsi in alcuna delle condizioni ostative e di cui all'art. 148 del TUF, impegnandosi a comunicare alla Società ogni eventuale mutamento entro 30 giorni dal suo verificarsi.

Con riferimento agli obblighi informativi previsti dall'art. 123-bis, comma 2, lett.d-bis), circa la verifica dell'indipendenza dei componenti il Collegio Sindacale, come infra riferito, la Società vi ha dato corso pur rientrando tra i soggetti esonerati dalla norma in commento per l'insussistenza di due dei tre parametri a tal fine previsti (ricavi inferiori ad Euro 40 milioni e dipendenti inferiori a n. 250).

Il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale, infatti, procedono annualmente alla verifica della sussistenza in capo a ciascuno dei suoi componenti del requisito della indipendenza in base ai criteri previsti per legge e dall'art. 8.C.1. del Codice.

Tali verifiche hanno interessato l'incarico dei Sindaci Marco Lombardi, Francesca Marchetti, Alberto Villani, Elena Beretta e Andrea Zonca in quanto presenti, come sindaci effettivi, in altri Collegi Sindacali di società del Gruppo e di società partecipate come di seguito dettagliato.

Al riguardo si è ritenuto che tali situazioni non limitino la loro indipendenza in ragione delle loro caratteristiche personali ed in quanto non rappresentano relazioni professionali "significative" nell'ambito complessivo della loro attività.

Il Collegio Sindacale ha dato atto dell'esito di tali accertamenti confermati anche nel rispetto dell'art. 149, comma I, lettera c.-bis del TUF che gli richiede di vigilare sulle modalità di concreta attuazione del Codice di Autodisciplina.

Gli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti dai Sindaci presso altre società e nel Gruppo sono appresso indicati e sono messi a disposizione dell'Assemblea degli Azionisti al momento della loro nomina. Il loro attuale numero e rilevanza sono sempre inferiori per ciascun Sindaco alle soglie previste da CONSOB e dalle sopra ricordate regole deontologiche.

Ai membri del Collegio Sindacale sono conferite le funzioni e le responsabilità ad essi assegnate dal Codice Civile. L'art. 2402 primo comma, c.c. prevede che il Collegio Sindacale vigili sull'osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla società e sul suo concreto funzionamento.

A seguito dell'entrata in vigore del D. Lgs. 39 del 27 gennaio 2010, relativo alla revisione legale dei conti, il Collegio Sindacale ha assunto anche il compito di "Comitato per il controllo interno e la revisione contabile".

L'istituzione di questo Comitato è finalizzata a minimizzare i rischi finanziari e operativi, i rischi di inosservanza delle disposizioni di Legge e/o di regolamento e di migliorare la qualità dell'informativa finanziaria. Il Comitato, che è stato individuato dal legislatore italiano nel Collegio Sindacale, ha i seguenti compiti:

  • monitorare il processo di informativa finanziaria;
  • controllare l'efficacia dei sistemi di controllo interno, di revisione interna e di gestione del rischio;
  • monitorare la revisione legale dei conti e verificare l'indipendenza del revisore o dell'impresa di revisione.

Il Collegio Sindacale svolge la sua attività regolarmente ed assiste costantemente alle riunioni del Consiglio di Amministrazione nonché degli altri Comitati costituiti, coordinando in particolare la propria attività con la funzione di internal audit e con il Comitato Controllo e Rischi. Inoltre, il Collegio Sindacale ha nel tempo acquisita e sviluppata, e poi mantenuta in occasione dei mutamenti intervenuti nei suoi componenti, la possibilità di un contatto continuo con gli uffici della Società ai quali si rivolge direttamente ed in piena autonomia.

I suoi rapporti con la Società di Revisione sono improntati alla collaborazione ed allo scambio dei dati e delle informazioni.

In tale ambito, inoltre, il Collegio Sindacale vigila sull'indipendenza della Società di Revisione.

Nel rispetto delle disposizioni in materia di remunerazioni, i compensi corrisposti ai Sindaci Effettivi sono riportati nella tabella predisposta secondo le disposizioni di CONSOB (ovvero "Schema 1" dell'allegato 3C del Regolamento Emittenti) contenuta nella Relazione sulla Remunerazione, ritenendoli commisurati all'impegno richiesto, alla rilevanza del ruolo ricoperto nonché alle caratteristiche dimensionali e settoriali della Società.

Durante l'esercizio 2017, il Collegio Sindacale si è riunito 6 volte (4 volte nel 2016); la partecipazione alle riunioni da parte dei suoi componenti è stata del 100% (come nell'anno precedente). La durata media delle riunioni del Collegio Sindacale è stata di circa tre ore.

Nel corso del corrente esercizio il Collegio Sindacale si è riunito 2 volte.

Nel 2017 almeno un componente del Collegio sindacale ha preso parte a tutte le riunioni del Comitato Controllo e Rischi.

La partecipazione a dette riunioni può essere individuata anche come momento di coordinamento dei flussi informativi per quanto attiene alle rispettive funzioni delle attività dello stesso Collegio, del responsabile della funzione di Internal Auditing, dell'Amministratore Incaricato, della società di revisione e dei dirigenti amministrativi della Società.

La Società, come già riferito in altra sezione della presente Relazione, non ha adottato politiche in materia di diversità anche in relazione alla composizione degli organi di controllo, valutando in sede di nomina la scelta di ciascun soggetto investito di tale funzione in relazione al suo percorso formativo e professionale.

* * * * * *

Di seguito, sono riportate, per tutti i Sindaci in carica nell'esercizio cui fa riferimento la presente Relazione, le cariche di Amministratore o Sindaco ricoperte dagli stessi alla data del 31 dicembre 2017 in altre società per azioni, in società in accomandita per azioni ed in società a responsabilità limitata.

Nominativo Società Carica
Marco Lombardi
Brandini SpA Presidente del Collegio Sindacale
INTEK Group SpA (2) Presidente del Collegio Sindacale
KME Italy SpA
(1)
Sindaco Effettivo
RECS S.s. di Contraego 2 e Lombardi
Piero Sindaco Effettivo
IMI Fondi Chiusi SGR SpA Sindaco Effettivo
Fondazione Palazzo Strozzi Sindaco supplente
Fondazione Angeli del bello Membro del Collegio dei Revisori

Francesca Marchetti

INTEK Group SpA (2) Sindaco effettivo
Nuovi Investimenti SIM SpA Sindaco effettivo
Festa Trasporti e Logistica Srl Unipers. Sindaco effettivo

Alberto Villani

INTEK Group SpA (2) Sindaco effettivo
AGB Nielsen M.R. Holding SpA Presidente Collegio Sindacale
Bennet SpA Sindaco effettivo
Bennet Holding SpA Sindaco effettivo
Borgogestion srl Amministratore Unico
BTSR International SpA Presidente Collegio Sindacale
Calvi SpA Membro del Consiglio di Amministrazione
Compagnia Padana per Investimenti SpA Sindaco supplente
Carcano Antonio SpA Sindaco effettivo
De Longhi Capital Services Srl Sindaco effettivo
De Longhi Appliances
Srl
Sindaco effettivo
Effe 2005 Gruppo Feltrinelli SpA Sindaco effettivo
Finmeg Srl Sindaco effettivo
Fratelli Consolandi Srl Presidente Collegio Sindacale
Gallerie Commerciali Bennet SpA Sindaco effettivo
GCG Scarl in liquidazione Liquidatore
HDP SpA Presidente Collegio Sindacale
I2 Capital Partners SGR SpA (1) Presidente Collegio Sindacale
Immobiliare Andronica SpA Sindaco supplente
Impresa Luigi Notari SpA Sindaco supplente
Kiepe Electric SpA Sindaco effettivo
Lambda Stepstone Srl Sindaco effettivo
Meg Property SpA Sindaco effettivo
Nuova GS SpA Sindaco effettivo
Over Light SpA Sindaco effettivo
Pamal Srl Amministratore Delegato
Pirelli & C. SpA (2) Sindaco effettivo
Quattroduedue SpA Presidente Collegio Sindacale
Riva & Mariani Group SpA Presidente Collegio Sindacale
Royal Immobiliare Srl Amministratore Unico
San Remo Games Srl Sindaco Unico
Selecta SpA Presidente Collegio Sindacale
Selecta Taas SpA Presidente Collegio Sindacale
SO.SE.A. Srl Membro del Consiglio di Amministrazione
Tenuta Montemagno Soc. Agricola SpA Presidente Collegio Sindacale
Vetus Mediolanum SpA Presidente Collegio Sindacale
Vianord Engineering SpAs Membro del Consiglio di Amministrazione
Viator SpA in liquidazione Sindaco supplente

Elena Beretta

Carcano Antonio SpA Sindaco supplente
Fratelli Consolandi Srl Sindaco effettivo
Impresa Costruzioni Grassi e Crespi Srl Sindaco supplente
INTEK Group SpA (2) Sindaco supplente
Lariohotels SpA Sindaco supplente
Quattroduedue SpA Sindaco effettivo
Romeo Maestri & Figli SpA Sindaco supplente
Selecta SpA Sindaco supplente
Stips Italie SpA Sindaco supplente
Tenuta Montemagno Soc. Agricola SpA Sindaco supplente
Viator SpA in liquidazione Sindaco supplente

Andrea Zonca

Arsonsisi SpA (Gruppo JColors) Sindaco effettivo
Axxam SpA Sindaco effettivo
Clovis Oncology Italy SpA Sindaco effettivo
Clovis Oncology IT
SpA
Sindaco effettivo
Dalmar SpA Presidente Collegio Sindacale
Dalmar Impianti SpA Sindaco effettivo
Environnement Italia SpA Sindaco effettivo
Erich Weitzmann SpA Membro del Consiglio di Amministrazione
Presidente Collegio Sindacale e Membro
Fidiger SpA Organismo di Vigilanza
Immobiliare Cerreto SpA Presidente Collegio Sindacale
Impresa Luigi Notari SpA Sindaco effettivo
Over Light SpA Sindaco effettivo
Romeo Maestri & Figli SpA Sindaco effettivo
So.Se.Co. Srl Membro del Consiglio di Amministrazione
Tankoa Yachts SpA Sindaco effettivo
Trustfid SpA Presidente Collegio
Sindacale

(1) società facente capo a INTEK Group S.p.A.;

(2) società quotata in un mercato regolamentato.

15.Rapporti con gli Azionisti

In occasione di tutte le Assemblee, viene messo a disposizione di coloro che vi prendono parte un fascicolo con la relativa documentazione. La qualità e la tempestività della comunicazione verso l'esterno, quali elementi fondamentali per assicurare la migliore informazione agli Azionisti ed al mercato, sono perseguite anche attraverso l'utilizzo e lo sviluppo del sito web.

Fino al 30 novembre 2012, il sito web della società www.kme.com conteneva sia le informazioni di carattere legale e finanziario della società (KME Group SpA) sia le informazioni sull'attività e sui prodotti delle società industriali del Gruppo.

Il 1° dicembre 2012, a seguito della Fusione e del cambio di denominazione in Intek Group, la società ha adottato un nuovo sito web raggiungibile all'indirizzo www.itkgroup.it. al quale vengono rinviati i visitatori sia dal sito www.kme.com, che adesso rappresenta solo le attività industriali della partecipata KME A.G., che dal sito www.itk.it, che invece rappresentava iNTEk SpA fino alla intervenuta efficacia della Fusione.

I siti sono accessibili senza restrizioni, gli argomenti sono facilmente reperibili e le informazioni di maggiore attualità sono opportunamente evidenziate. In particolare, è opportunamente precisato il riferimento alla pagina web nella quale l'informazione può essere consultata.

Il suo aggiornamento avviene in contemporanea rispetto alla immissione dei comunicati nel circuito telematico che, fino al 28 maggio 2012, è stato costituito dal sistema NIS (Network Information System) gestito da Borsa Italiana SpA e poi dal sistema "SDIR/NIS".

Da tale data, a seguito del recepimento nell'ordinamento nazionale della Direttiva 2004/109/CE (la c.d. "Direttiva Trasparency"), CONSOB, con propria delibera n. 18159 del 4 aprile 2012, ha infatti modificato la precedente situazione autorizzando l'esercizio del sistema di diffusione delle informazioni regolamentate denominato "eMarketSDIR", gestito da Spafid Connect SpA. L'adesione a tale servizio è evidenziata nella home page del sito web della Società.

Il sistema consente la diffusione al pubblico dei comunicati emessi dalla Società attraverso il loro invio alle agenzie di stampa collegate al sistema stesso, a Borsa Italiana SpA, che le riporta a sua volta in un proprio avviso, ed a CONSOB.

Sul sito sono reperibili informazioni di carattere storico, documentale, contabile e finanziario (bilancio annuale, relazioni semestrali e trimestrali, prospetti ed altri documenti nel tempo prodotti) insieme a quelle relative agli eventi societari (quali ad esempio il calendario annuale degli eventi societari, la relazione sulla corporate governace e quella sulla remunerazione, i termini e le modalità per l'esercizio di diritti, il dettaglio per la convocazione delle assemblee e per le modalità di partecipazione alle stesse, le procedure di nomina del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale).

Una sezione è specializzata all'informazione borsistica, dove è possibile riscontrare gli andamenti delle quotazioni di borsa, aggiornati in continuo, di tutti gli strumenti finanziari emessi dalla Società, con le rispettive rappresentazioni grafiche.

Un'ampia sezione del sito è poi dedicata alla corporate governance (cariche sociali, Statuto, caratteristiche dei titoli emessi, Regolamento delle obbligazioni, Procedure e Codici Interni, verbali delle Assemblee degli Azionisti), con aree specifiche "dedicate" alle eventuali operazioni straordinarie in corso.

Una parte ormai significativa delle informazioni, con particolare riferimento ai comunicati stampa, ai bilanci ed alle relazioni contabili di periodo, è disponibile anche in lingua inglese.

Nel corso del 2017, il sito www.itkgroup.it, disponibile in italiano ed in inglese, ha riscontrato oltre 35 mila contatti da parte di oltre 23 mila visitatori con oltre 119.000 pagine viste. Il picco di accessi al sito è concentrato nel periodo 1 giugno – 30 giugno 2017.

E' possibile inviare richieste alla Società anche via e.mail rivolgendosi all'indirizzo [email protected].

L'attività informativa di investor relations è svolta dalle singole funzioni aziendali per le rispettive aree di competenza.

La scelta tiene conto delle attuali risorse e strutture interne della Società e, in ogni caso, consente di assicurare un servizio adeguato alle necessità ed alle richieste.

In occasione delle singole Assemblee degli Azionisti, sul sito web è stata dedicata una specifica area dove reperire con ancora maggiore facilità tutta la documentazione sugli argomenti all'Ordine del Giorno nonché quella relativa alle modalità di partecipazione degli Azionisti ordinari alle loro Assemblee, così come anche richiesto dall'art. 125 quater del TUF.

Analoga iniziativa è presa per gli Azionisti di Risparmio nonché per i titolari delle obbligazioni.

Il Consiglio di Amministrazione ritiene che un sito web accessibile senza restrizioni ed aggiornato tempestivamente migliori ed incrementi la qualità e la quantità delle informazioni sulla Società e sul Gruppo, consentendo agli Azionisti, come pure ai titolari degli altri strumenti finanziari emessi dalla società ed al mercato, di disporre di uno strumento fondamentale per valutare la società e le sue iniziative.

La tempestività e le modalità con le quali le informazioni relative alle operazioni effettuate nel corso del 2017 sono state messe a disposizione hanno confermato la validità di tale scelta nella prospettiva di riservare in futuro una sempre maggiore attenzione alla comunicazione ed all'organizzazione ed all'aggiornamento del sito web della Società, elemento sempre di più strategico al fine di consentire a tutti i soggetti, senza restrizioni di sorta, la conoscenza più ampia ed immediata della Società.

In virtù delle misure così adottate che permettono di fornire una serie di informazioni di facile accesso e della contenuta dimensione aziendale, non è stata istituita una apposita struttura incaricata di gestire i rapporti con gli azionisti, risultando efficace a tal fine l'attività informativa svolta dagli uffici amministrativi della Società investiti di volta in volta dalle richieste fatte dagli azionisti.

16.Assemblee (ex art. 123-bis, comma 2, lett. c), TUF)

Le competenze e attribuzioni dell'Assemblea sono quelle previste dal Codice Civile e dal TUF.

L'avvenuto recepimento della Direttiva UE n. 36/2007, comunemente nota come "direttiva shareholdersrights", ha profondamente innovato le disposizioni in merito alla partecipazione degli Azionisti alla vita delle società quotate. Ulteriori modifiche sono state introdotte dal D. Lgs. 18 giugno 2012 n. 91, e dalle sue successive modifiche.

L'Assemblea degli Azionisti è infatti ora costituita da coloro ai quali spetta il diritto di voto per i quali sia pervenuta alla Società la prescritta comunicazione da parte degli intermediari autorizzati, ai sensi delle vigenti disposizioni, sulla base delle evidenze delle proprie scritture contabili relative al termine della giornata contabile del settimo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea in prima convocazione, e pervenuta alla Società nei termini di legge.

Le conseguenti modifiche sono state già introdotte nello Statuto e nelle procedure interne e sono dirette a confermare e ad assicurare la parità di trattamento di tutti gli Azionisti che si trovino nella stessa posizione per quanto concerne la partecipazione e l'esercizio del diritto di voto in Assemblea.

Lo Statuto (artt. 2 e 14) consente al Consiglio di Amministrazione di deliberare in merito alla determinazione della sede sociale e di quella secondaria, alla fusione ed alla scissione di società controllate, di ridurre il capitale sociale in caso di recesso di un socio e per adeguarlo a nuove disposizioni di legge nonché la competenza in particolari casi di operazioni con parti correlate sempre nel rispetto naturalmente delle deroghe consentite dalle disposizioni vigenti.

Ricordiamo che nell'art. 10 dello Statuto Sociale si prevede che la convocazione avvenga tramite pubblicazione sul sito web della Società, e qualora richiesto sulla Gazzetta Ufficiale, ma che si è anche mantenuta la decisione di pubblicare il relativo avviso su un quotidiano, che per quanto di interesse sono: "Il Sole 24 Ore" – "MF/Milano Finanza" – "Italia Oggi"; in tal caso anche solo per estratto.

Nel 2012, sempre nell'ambito delle disposizioni già ricordate, anche le disposizioni dell'art. 125-bis del TUF relative alla redazione dell'avviso di convocazione delle assemblee sono state ulteriormente modificate.

In ogni caso, si segnala che il sito www.itkgroup.it contiene una specifica area destinata alla materia della corporate governance, area che si è continuamente arricchita e sviluppata. In occasione delle singole Assemblee, un'area specifica è dedicata alla documentazione relativa, comprendendo non solo la documentazione sugli argomenti all'Ordine del Giorno ma anche quella relativa all'esercizio dei diritti degli Azionisti così come previsto dall'art. 125 quater del TUF, quale, ad esempio, il format per il voto per delega, la documentazione per la nomina del Rappresentante Designato e quella per l'esercizio del voto per corrispondenza. Nella medesima area sono pure riportate le modalità per proporre domande in occasione di una Assemblea e per richiedere integrazioni all'Ordine del Giorno.

In merito alle disposizioni relative al deposito delle azioni per la partecipazione all'Assemblea, l'art. 11 (Intervento e rappresentanza in Assemblea) dello Statuto Sociale recepisce il principio denominato della "record date"; in pratica, la partecipazione alle Assemblee è ora collegata alle evidenze delle scritture contabili risultanti alla giornata del settimo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea di prima convocazione.

Le disposizioni, ai sensi delle nuove regole relative alle Assemblee degli Azionisti, sono state estese anche alle Assemblee Speciali dei portatori di altri strumenti finanziari emessi dalla Società che fossero ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato, quindi alle azioni di risparmio ed alle Obbligazioni.

Segnaliamo anche le disposizioni in materia di rilascio della delega e di notifica in via elettronica della stessa pure contenuti nell'art. 11 dello Statuto Sociale che contiene anche le disposizioni per esercitare il voto per corrispondenza.

Le ulteriori modalità di partecipazione alla Assemblea sono contenute nell'art. 10 (Convocazione dell'Assemblea) dello Statuto Sociale; si segnalano, in particolare, le disposizioni a tutela delle minoranze in sede di nomina degli Amministratori e dei Sindaci.

Come elemento di difformità rispetto al Codice, si segnala che la Società ha ritenuto di non dotarsi di un autonomo "Regolamento di Assemblea" in quanto le relative disposizioni sono contenute nel Titolo III dello Statuto Sociale, il cui testo è disponibile nel sito web della Società nell'area profilostatuto.

Nell'area Governance/Assemblee, con riferimento alla più vicina Assemblea degli Azionisti che fosse convocata, è possibile reperire ogni informazione di maggiore dettaglio in merito alla partecipazione alla specifica assemblea ed alla facoltà di porre domande.

Al riguardo, si ricorda in particolare l'art. 12 (Presidenza dell'Assemblea) dello Statuto Sociale che richiede espressamente al Presidente dell'Assemblea di garantire il corretto svolgimento dei lavori, dirigendo e regolando la discussione ed intervenendo sulla durata dei singoli interventi.

Alle Assemblee dei titolari di azioni ordinarie non possono partecipare i titolari di azioni di risparmio né delle obbligazioni.

Ogni azione dà diritto ad un voto, fermo restando quanto già riferito in merito al diritto di voto maggiorato previsto in statuto, e, salvo quanto previsto dalle disposizioni di legge in materia, non sono previste restrizioni al diritto di voto.

Nel corso dell'esercizio di riferimento 2017, si sono tenute le seguenti assemblee: una Assemblea Ordinaria e Straordinaria degli Azionisti in data 23 giugno 2017, una Assemblea Speciale degli Azionisti di Risparmio in data 13 luglio 2017 ed infine una Assemblea Ordinaria degli Azionisti (in via consultiva) in data 18 dicembre 2017.

Nel corso del 2018, alla data della presente Relazione, non si è tenuta alcuna Assemblea.

Lo Statuto Sociale, salvo per quanto diversamente previsto dalle disposizioni legislative applicabili, non può essere modificato se non a seguito di deliberazione adottata dalla Assemblea degli Azionisti con le formalità, i quorum e le maggioranze previste dalle disposizioni legislative applicabili.

Lo Statuto Sociale contiene disposizioni a tutela degli Azionisti di minoranza in materia di convocazione dell'Assemblea e di integrazione del suo Ordine del Giorno (art. 10) e di nomina del Consiglio di Amministrazione (art. 17) e del Collegio Sindacale (art. 22), in merito alle facoltà di raccogliere deleghe di voto e di esercitare il diritto di voto per corrispondenza (art. 11) ed agli obblighi informativi degli amministratori esecutivi nei confronti degli altri consiglieri e del Collegio Sindacale (artt. 14 e 18) e del Rappresentante Comune degli Azionisti di Risparmio (art. 26).

In particolare, gli artt. 17 (Nomina e composizione del Consiglio di Amministrazione, durata in carica dei suoi componenti) e 22 (Collegio Sindacale) sono stati modificati nel corso del 2007, introducendo il metodo del voto di lista a favore delle minoranze e nel 2014, adeguandoli alla disciplina inerente all'equilibrio dei generi nella composizione degli organi di amministrazione e controllo, come introdotta dalla Legge n. 120/2011.

Si segnalano inoltre gli artt. 13 e 5 dello statuto che prevedono rispettivamente il diritto degli Azionisti di proporre domande prima dell'Assemblea (art. 125-bis, comma 4, lett. b), n. 1) del TUF) e la facoltà di richiedere l'identificazione degli Azionisti (art. 83 duodecies del TUF).

Si ribadisce che le più volte richiamate disposizioni entrate in vigore nel 2012 prevedono che l'avviso di convocazione indichi il termine entro il quale possono essere proposte domande prima dell'Assemblea, statuendo che tale termine non possa essere anteriore a tre giorni precedenti l'Assemblea di prima o di unica convocazione, ovvero a cinque giorni precedenti la predetta qualora l'avviso di convocazione preveda che la Società fornisca una risposta prima dell'Assemblea. In tal caso, le risposte dovranno essere fornite almeno due giorni prima dell'Assemblea, anche mediante pubblicazione in apposita sezione del sito web della Società.

La legittimazione a porre domande spetta ai soggetti titolari del diritto di voto e non ai soci.

La Società ha ritenuto non necessario dotarsi di un apposito regolamento che disciplini lo svolgimento delle riunioni assembleari, in quanto le opportune misure per l'ordinato e funzionale svolgimento delle stesse sono previste già in statuto, all'art. 12 nell'ambito dei poteri del Presidente dell'assemblea.

L'assemblea straordinaria del 19 giugno 2015 ha introdotto gli articoli 11, 11-bis, 11-ter ed 11 quater istituendo la maggiorazione del diritto di voto in favore degli azionisti in possesso dei requisiti di legge che ne facciano richiesta con la iscrizione nell'apposito elenco speciale che la Società ha istituito ed al quale attualmente risultano iscritti n. 2 azionisti.

Integrazione dell'Ordine del Giorno e presentazione di nuove proposte di delibera

Nell'art. 10 dello Statuto Sociale è evidenziato, nel rispetto dell'art. 126-bis del TUF, che i Soci che rappresentino almeno un quarantesimo del capitale sociale possono chiedere, entro 10 giorni dalla pubblicazione dell'avviso di convocazione dell'Assemblea, l'integrazione dell'elenco delle materie da trattare. La richiesta deve essere presentata per iscritto e deve contenere indicazione degli argomenti da trattare.

L'integrazione non è ammessa per gli argomenti sui quali l'Assemblea delibera, a norma di legge, su proposta degli Amministratori o sulla base di un progetto o di una relazione dagli stessi predisposta, diversa da quelli di cui all'art. 125 ter, comma 1 del TUF.

La disposizione in parola, a seguito delle modifiche del 2012, è stata integrata al fine di consentire ai Soci che rappresentino una analoga partecipazione, di presentare, sempre entro 10 giorni dalla pubblicazione dell'avviso di convocazione e secondo un procedimento simile a quello previsto per l'integrazione dell'Ordine del Giorno, proposte di delibera su materie già all'Ordine del Giorno.

In ogni caso, colui al quale spetta il diritto di voto può presentare individualmente proposte di deliberazione in Assemblea.

Nei termini di legge, la richiesta d'integrazione e/o della presentazione di una nuova proposta di delibera vengono rese note con le stesse modalità previste per la convocazione dell'Assemblea almeno quindici giorni prima di quello fissato per la medesima, mettendo a disposizione la Relazione predisposta dai Soci, accompagnata da eventuali valutazioni del Consiglio di Amministrazione.

Richiesta di convocazione dell'Assemblea

L'art. 10 dello Statuto Sociale, in coerenza con quanto previsto dall'art. 2367 del Codice Civile, prevede che gli Azionisti che rappresentino almeno il ventesimo del capitale sociale espresso in azioni ordinarie possono chiedere al Presidente del Consiglio di Amministrazione di convocare l'Assemblea.

La richiesta dovrà essere formulata a mezzo di lettera raccomandata e dovrà contenere l'elenco degli elementi da inserire all'Ordine del Giorno e la dettagliata elencazione dei richiedenti, allegando copia di idonea comunicazione rilasciata dagli intermediari autorizzati attestante la titolarità ed il numero delle azioni possedute.

17.Ulteriori Pratiche di Governo Societario

Codice in materia di internal dealing

Con decorrenza dal 1° aprile 2006 ed a seguito dell'entrata in vigore delle disposizioni in materia di internal dealing introdotte nell'ordinamento dalla Legge 18 aprile 2005 n. 62 e dalle conseguenti modifiche contenute nel Regolamento Emittenti, il Consiglio di Amministrazione della Società, nel corso degli anni e da ultimo in data 13 settembre 2016, è intervenuta per apportare opportune modifiche necessarie per mantenere aggiornata ed efficiente la procedura in oggetto al fine di assicurare la diffusione delle nuove disposizioni e facilitarne la conoscenza da parte dei "soggetti rilevanti".

Vi segnaliamo che, con l'entrata in vigore del Regolamento Europeo 596/2014 (c.d. MAR), è divenuto obbligatorio per i "soggetti rilevanti" il divieto di effettuare operazioni sugli strumenti finanziari della Società in determinati periodi (c.d. "black out periods").

Il testo della procedura in parola è reso disponibile in apposita sezione sul sito www.itkgroup.it nella quale sono anche riportate, per singolo nominativo, le operazioni oggetto di segnalazione.

Nel rispetto delle disposizioni in materia di remunerazione, le partecipazioni detenute nella Società e nelle sue controllate dagli Amministratori e dai Sindaci, nonché dei dirigenti strategici della Società e del Gruppo, sono riportate nella Relazione sulla Remunerazione alla quale si fa dunque rinvio.

Protezione dei dati personali

In tema di protezione dei dati personali, Vi ricordiamo che l'art. 45, comma 1 lettera d) del D. Lgs. n. 5 del 9 febbraio 2012 ha soppresso l'obbligo di redazione del "Documento Programmatico sulla Sicurezza". Il responsabile esterno del trattamento dei dati è stato individuato nel Presidente della Società.

Intek Group ha conferito mandato ad operatore specializzato al fine di revisionare ed istituire i presidi e gli adempimenti previsti dal nuovo Regolamento Europeo in materia di protezione dei dati personali in vigore dal prossimo mese di maggio.

18.Cambiamenti dalla Chiusura dell'Esercizio di Riferimento

Nessun cambiamento rilevante è intervenuto dalla data di chiusura dell'Esercizio di riferimento, oltre a quanto già riferito nell'ambito della presente Relazione.

19.Considerazioni sulla lettera del 13 dicembre 2017 del Presidente del Comitato per la corporate governance

  • Opportunità di assicurare piena trasparenza sulla tempestività, chiarezza e fruibilità dell'informativa pre-consiliare: come già riferito nella apposita sezione della presente relazione le riunioni del Consiglio di Amministrazione sono precedute da ampie informative fornite a tutti i soggetti abilitati a prenderVi parte in relazione alle materie da trattare nel relativo ordine del giorno, nel rispetto comunque dei limiti e delle restrizioni previsti dalla normativa tempo per tempo applicabile.
  • Chiarezza e completezza delle politiche per la remunerazione: come già in precedenza illustrato la politica adottata dalla Società privilegia il criterio della creazione di valore per gli azionisti, in luogo del mero riferimento a risultati di performance che non riflettono la mission della Società e del gruppo quale entità di investimento.
  • Istituzione e funzione del comitato per le nomine: sul punto, Intek data la contenuta dimensione della Società ed il particolare assetto dell'azionariato ha optato per non provvedere all'istituzione del Comitato per le nomine ritenendo che le funzioni che lo stesso sarebbe deputato a svolgere sono esaustivamente tutelate dai meccanismi del voto di lista prevista dallo statuto sia per la nomina dell'organo amministrativo che per l'organo di controllo.
  • Ulteriori aree della governance suscettibili di miglioramento qualitativo: in merito si osserva:
  • i. piani di successione per gli amministratori esecutivi: come già precedentemente riferito la Società non ha ritenuto opportuno dotarsi di un piano di successione per gli amministratori esecutivi, fermo restando che per il futuro, ed all'occorrenza, tale decisione possa essere oggetto di nuova e diversa valutazione.
  • ii. qualità degli amministratori indipendenti: gli amministratori indipendenti di Intek Group sono stati indicati sempre in relazione al loro elevato standing professionale ed alla significatività del loro percorso formativo;
  • iii. contenuto della board review: l'attività di board review è stata svolta attraverso la predisposizione e l'esame di un apposito questionario indirizzato a tutti gli amministratori ed i cui risultati sono già stati oggetto di informativa in altra sezione della presente relazione.

TABELLA 3

Struttura del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati costituiti

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE COMITATO
CONTROLLO
E RISCHI
COMITATO
per la
REMUNERA
ZIONE
(***)
Carica Componenti Anno di Data di In carica In carica Lista Esecutivi Non Indip. da Indip. Parteci N. altri (**) Parteci (**) %
nascita prima dal fino a ** Esecutivi Codice da paz. incarichi paz. (*)
nomina * TUF (*) *** (*)
Presidente Vincenzo Manes 1960 14.2.2005 19.06.2015 31.12.2017 M X 7/7 6
Vice Presidente Diva Moriani 1968 27.4.2005 19.06.2015 31.12.2017 M X 7/7 5
Amministratore Marcello Gallo 1958 14.2.2005 19.06.2015 31.12.2017 M X 6/7 3
Amministratore Giuseppe Lignana 1937 12.1.2005 19.06.2015 31.12.2017 M X X X 7/7 1 P 5/6
Amministratore James Macdonald 1951 30.4.2013 19.06.2015 31.12.2017 M X 7/7 1
Amministratore Ruggero Magnoni 1951 31.05.2016 31.05.2016 31.12.2017 M X 7/7 5
Amministratore Alessandra Pizzuti 1962 19.6.2015 19.06.2015 31.12.2017 M X 7/7 1
Amministratore Luca Ricciardi 1973 30.4.2013 19.06.2015 31.12.2017 M X X X 7/7 1 M 6/6
Amministratore Franco Spalla 1952 30.4.2013 19.06.2015 31.12.2017 M X X X 7/7 3 M 6/6
------AMMINISTRATORI CESSATI DURANTE L'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO------
== == == == == == == == == == == == == == ==
N. riunioni svolte durante l'Esercizio di riferimento CDA: 7 CCR: 6 CR: N/A

Indicare il quorum richiesto per la presentazione delle liste da parte delle minoranze per l'elezione di uno o più membri (ex art. 147-ter TUF): 4,5%

Note

Nella tabella sono indicate le presenze alle riunioni verbalizzate. E' da ricordare che tutti i componenti dei Comitati e gli invitati alle riunioni, al di là della loro presenza alle stesse, ricevono con dovuto anticipo la documentazione e le informazioni relative ai punti all'Ordine del Giorno, partecipando al loro esame in preparazione delle deliberazioni da assumere.

  • * Per data di prima nomina di ciascun amministratore si intende la data in cui l'amministratore è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel CdA dell'Emittente.
  • ** In questa colonna è indicata la lista da cui è stato tratto ciascun amministratore ("M": lista di maggioranza; "m": lista di minoranza; "CdA": lista presentata dal CdA).

*** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato in altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni. Nella Relazione è riportato l'elenco di tali società con riferimento a ciascun consigliere, precisando se la società in cui è ricoperto l'incarico fa parte o meno del gruppo che fa capo o di cui è parte l'Emittente.

(*) In questa colonna è indicata la partecipazione degli amministratori alle riunioni rispettivamente del C.d.A. e dei comitati (n. di presenze/n. di riunioni svolte durante l'effettivo periodo di carica del soggetto interessato).

(**) In questa colonna è indicata la qualifica del Consigliere all'interno del Comitato: "P" se Presidente; "M" se membro.

(***) Comitato non più istituito come da delibera del C.d.A. del 19 giugno 2015.

TABELLA 4

Struttura del Collegio Sindacale

Carica Componenti Anno di Data di prima In carica In carica Lista Indipendenza da Partecipaz. Numero di altri
nascita nomina * dal fino a ** Codice *** incarichi ****
Presidente Marco Lombardi 1959 1.9.2008 19.06.2015 31.12.2017 M x 6/6 3
Sindaco effettivo Francesca Marchetti 1963 28.6.2012 19.06.2015 31.12.2017 M x 6/6 2
Sindaco effettivo Alberto Villani 1962 30.4.2013 19.06.2015 31.12.2017 M x 6/6 3
Sindaco supplente Elena Beretta 1969 19.6.2015 19.06.2015 31.12.2017 M x == ==
Sindaco supplente Andrea Zonca 1966 30.4.2013 19.06.2015 31.12.2017 M x == ==
----------
SINDACI CESSATI DURANTE L'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO ----------
== == == == == == == == == ==
N. riunioni svolte durante l'Esercizio di riferimento: 6
Indicare il quorum richiesto per la presentazione delle liste da parte delle minoranze per l'elezione di uno o più membri (ex art. 148 TUF): 4,5%

Note

  • * Per data di prima nomina di ciascun sindaco si intende la data in cui il sindaco è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel Collegio Sindacale dell'Emittente.
  • ** In questa colonna è indicata la lista da cui è stato tratto ciascun sindaco ("M": lista di maggioranza; "m": lista di minoranza).
  • *** In questa colonna è indicata la partecipazione dei sindaci alle riunioni del C.S. (n. di presenze/n. di riunioni svolte durante l'effettivo periodo di carica del soggetto interessato).
  • **** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato rilevanti ai sensi dell'art. 148-bis TUF e delle relative disposizioni di attuazione contenute nel Regolamento Emittenti Consob. L'elenco completo degli incarichi è pubblicato dalla Consob sul proprio sito internet ai sensi dell'art. 144-quinquiesdecies del Regolamento Emittenti Consob.

TABELLA 5

Altre previsioni del Codice di Autodisciplina

SI NO Sintesi delle motivazioni
dell'eventuale scostamento
dalle raccomandazioni del
Codice
Sistema delle deleghe e operazioni con parti correlate
Il C.d.A. ha attribuito deleghe definendone:
a) limiti x
b) modalità d'esercizio x
c) e periodicità dell'informativa? x
Il C.d.A. si è riservato l'esame e approvazione delle operazioni aventi un x
particolare rilievo economico, patrimoniale e finanziario (incluse le
operazioni con parti correlate)?
Il C.d.A. ha definito linee-guida e criteri per l'identificazione delle x
operazioni "significative"?
Le linee-guida e i criteri di cui sopra sono descritti nella Relazione? x
Il C.d.A. ha definito apposite procedure per l'esame e approvazione delle x
operazioni con parti correlate?
Le procedure per l'approvazione delle operazioni con parti correlate sono x
descritte nella Relazione?
Procedure della più recente nomina di Amministratori e Sindaci
Il deposito delle candidature alla carica di Amministratore è avvenuto con x
almeno venticinque giorni di anticipo?
Le candidature alla carica di amministratore erano accompagnate da x
esauriente informativa?
Le candidature alla carica di Amministratore erano accompagnate x
dall'indicazione dell'idoneità a qualificarsi come indipendenti?
Il deposito delle candidature alla carica di Sindaco è avvenuto con almeno x
venticinque giorni di anticipo?
Le candidature alla carica di Sindaco erano accompagnate da esauriente x
informativa?
Assemblee
La Società ha approvato un Regolamento di Assemblea? x Vedasi il Titolo III° dello
Statuto integralmente
disponibile sul sito.
Il Regolamento è allegato alla Relazione (o è indicato dove esso è x
ottenibile/scaricabile)?
Controllo interno
La Società ha nominato i preposti al controllo interno? x
I preposti sono gerarchicamente non dipendenti da responsabili di aree x
operative?
Unità organizzativa preposta del controllo interno (ex art.9.3 del Codice) x Responsabile del Controllo
Interno
Investor relations
La Società ha nominato un responsabile investor relations? x Le attività tipiche sono svolte
col supporto delle funzioni
aziendali competenti
Unità organizzativa e riferimenti (indirizzo/telefono/fax/e-mail) del x I riferimenti e mail per
responsabile investor relations eventuali richieste degli
azionisti e di terzi sono
indicati nella presente
relazione e sul sito

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