Environmental & Social Information • Apr 7, 2023
Environmental & Social Information
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Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, ai sensi del D.lgs. 254/2016, di KME Group SpA Esercizio 2022
Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, ai sensi del D.lgs. 254/2016, di KME Group SpA
Photo credits KME internal images iStock
| Lettera agli stakeholder | 4 |
|---|---|
| Nota metodologica | 6 |
| Contesto e framework di reporting | 7 |
| Stakeholder e analisi di materialità | 9 |
| LA SOSTENIBILITÀ PER KME | 13 | |
|---|---|---|
| 1.1 | Il rame protagonista della transizione | |
| ecologica | 14 | |
| 1.2 | Strategie e obiettivi di sostenibilità | |
| del gruppo KME | 16 |
| IL GRUPPO KME | 19 | |
|---|---|---|
| 2.1 | KME Group SpA | 20 |
| 2.2 | Missione, visione, valori | 20 |
| 2.3 | Corporate governance | 22 |
| 2.4 | Modello di organizzazione, | |
| gestione e controllo | 26 | |
| 2.5 | Il settore rame | 26 |
| 2.5.1 KME SE | 26 | |
| 2.5.2 Produzioni | 27 | |
| 2.5.3 Responsabilità di prodotto: | ||
| qualità e sicurezza | 27 | |
| 2.6 | Codice etico | 28 |
| 2.7 | Sostenibilità della supply chain | 33 |
| 2.8 | Sistema gestionale EHSQ | 34 |
| 2.9 | Gestione dei rischi extra-finanziari | 34 |
| SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE | 35 | |
|---|---|---|
| 3.1 | Gestione ambientale | 36 |
| 3.2 | Energia | 37 |
| 3.3 | Materiali | 39 |
| 3.4 | Rifiuti | 42 |
| 3.5 | Emissioni di gas ad effetto serra | |
| e azioni per il clima | 43 | |
| 3.5.1 Emissioni | 44 | |
| 3.5.2 Compensazione delle emissioni climalteranti |
46 | |
| 3.5.3 Rischi e opportunità legate ai cambiamenti climatici |
46 | |
| 3.5.4 Azioni per il clima | 47 | |
| 3.6 | Altre emissioni nell'aria | 49 |
|---|---|---|
| 3.7 | Acqua | 50 |
| 3.8 | Biodiversità | 52 |
4
| VERSO L'ECONOMIA CIRCOLARE | 53 | |
|---|---|---|
| 4.1 | L'impegno di KME | 54 |
| 4.2 | Indicatori di circolarità | 55 |
| 4.3 | Progetti | 58 |
| LE PERSONE | 59 | |
|---|---|---|
| 5.1 | Lavoro | 60 |
| 5.2 | Pari opportunità | 63 |
| 5.3 | Salute e sicurezza sul lavoro | 64 |
| 5.4 | Formazione | 66 |
| 5.5 | Welfare aziendale | 67 |
| 5.6 | Fornitori | 68 |
| IMPATTO SOCIALE E TERZO SETTORE | 69 | |
|---|---|---|
| 6.1 | Responsabilità sociale | 70 |
| 6.2 | Il sistema Dynamo | 72 |
| 6.2.1 Dynamo Camp | 72 | |
| 6.2.2 Dynamo Academy | 73 | |
| 6.2.3 Oasi Dynamo | 74 |
| CREAZIONE DI VALORE SOSTENIBILE | 75 | |
|---|---|---|
| 7.1 | Strategia | 76 |
| 7.2 | Vendite | 77 |
| 7.3 | Performance economico finanziarie | 78 |
| 7.4 | Valore economico generato | |
| e distribuito | 78 | |
| 7.5 | Approccio alla fiscalità | 79 |
| 7.6 | KPI tassonomia | 80 |
| 7.7 | Ricerca e sviluppo | 83 |
| 8.1 | Ulteriori note metodologiche | 86 |
|---|---|---|
| 8.2 | Indice dei contenuti GRI | 89 |
| 8.3 | Allegati | 97 |
Cari Lettori,
l'anno 2022 ha visto il ritorno di un conflitto armato molto pericoloso alle porte dell'Europa, poco dopo l'avvio della contrazione della pandemia globale che ha segnato profondamente il contesto macroeconomi co e sociale degli ultimi due anni. In questo scenario avverso, segnato anche da una grave crisi energetica, abbiamo capito altresì quanto la guerra sia una minac cia per i valori portanti della nostra civiltà: la pace, la stabilità sociale, il senso di comunità, sono stati tocca ti dalla pandemia prima e lo sono ancora più oggi dal conflitto in Ucraina. In tale contesto, prima di ogni altra cosa, reputiamo essenziale e doveroso porre una parti colare attenzione alla tutela della Persona, privilegian do ancor di più un approccio inclusivo e non divisivo, che anche tramite la Responsabilità di Impresa con senta di raggiungere obiettivi sociali tangibili non solo legati alle "Nostre Persone" ma sia funzionale al miglio ramento del "Bene Comune".
Ciò premesso, ci troviamo ad approvare per il primo anno, in questa veste soltanto più formale, la prima Dichiarazione Non Finanziaria di KME Group SpA, dato che sino al precedente esercizio la capogruppo del settore rame KME SE ha pubblicato volontariamente il rapporto di sostenibilità, sia a livello corporate, che con riguardo ai singoli stabilimenti produttivi del Gruppo.
Per KME la sostenibilità è "fare" prima ancora che "co municare": in questa relazione abbiamo rendicontato il nostro impegno quotidiano per lavorare, produrre, vendere e far crescere la nostra realtà secondo un mo dello di innovazione sostenibile, basato sulla transizio ne verso l'economia circolare e la neutralità climatica. Registriamo con soddisfazione il miglioramento di al cuni tra i più importanti indicatori di performance am bientale, che ci impegniamo a migliorare ulteriormente nei prossimi anni: vogliamo incrementare la percentua le di utilizzo di materiali riciclati e recuperati dall'attuale 56% al 70% nel 2025 ed a 90% nel 2030, riducendo le emissioni di CO 2 per unità di prodotto del 50% al 2030.
Un fare rivolto, con non minore attenzione, alla S dell'a cronimo "ESG", quale oltremodo noto codice di identi ficazione della sostenibilità in senso esteso. Un tema, quello sociale, a cui il Gruppo ha sempre posto grande interesse e che trova un ulteriore motivo di orgoglio nell'aver ideato e promosso il progetto Dynamo, che nell'arco di 15 anni è divenuto un caso di successo in ternazionale nel terzo settore e che oggi possiamo de finire un vero e proprio "Sistema Dynamo."
Una visione circolare della sostenibilità, dunque, quella di KME, declinata su tutte e tre le dimensioni - ambien tale, sociale e di governance - che prende in considera zione e pone sempre di più in essere un modello virtuo so di industria e non solo, attenta alle esigenze di tutti gli Stakeholder, ma anche alle sfide poste dalla realtà in evoluzione, a cominciare dal cambiamento climatico fino al benessere delle Persone ed al Bene Comune.
Vincenzo Manes Presidente Esecutivo KME Group SpA
2.963 dipendenti in 8 Paesi
92,6% a tempo indeterminato
4 grandi siti produttivi europei affiancati da 7
centri servizi e da una rete di vendita globale
Progetti di valore sociale, ambientale e culturale attraverso il Sistema Dynamo
rispetto dei diritti umani anticorruzione concorrenza leale sostenibilità delle forniture ambiente, salute e sicurezza
55,7% tasso di circolarità dei metalli grazie al riciclo e al recupero interno
82,7% dei rifiuti avviati a riciclo
109.000 tonnellate di CO2 evitate grazie al riciclo
11.640 tonnellate di CO2 compensate mediante progetti di gestione forestale
Riduzione del 50% delle emissioni di CO2 66% Utilizzo di metalli riciclati 90% Utilizzo di metalli riciclati e recuperati Riduzione del 10% dei consumi energetici Riduzione del 10% dei rifiuti 90% Acqua riciclata Riduzione del 90% degli infortuni sul lavoro
La Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (di seguito anche "DNF" o "Report") relativa all'esercizio 2022 (1 gennaio - 31 dicembre) di KME Group SpA (di seguito anche "Gruppo KME", "KME" o "il Gruppo") viene redatta in conformità con gli articoli 3 e 7 del D. Lgs. 254/2016 (di seguito anche "il Decreto") di attuazione della Direttiva 2014/95/UE e contiene le informazioni relative agli impatti del Gruppo sull'ambiente, sull'economia e sulle persone, inclusi quelli sui diritti umani, illustrando altresì la propria strategia di sostenibilità e come, tramite essa, si intenda contribuire alla transizione ecologica dell'Unione Europea e agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.
Sono esposte, inoltre, le informazioni utili alla disclosure secondo quanto previsto dall'Atto Delegato dell'EU Taxonomy Regulation (Reg. UE 852/2020).
In considerazione del ruolo particolarmente rilevante che le attività del gruppo KME hanno nella transizione all'economia circolare sono rendicontate, infine, alcune performance di circolarità, con riferimento alla "Carta di Bellagio" dell'Agenzia Europea per l'Ambiente e alle specifiche tecniche UNI/TS 11820 del 2022. La Dichiarazione di carattere Non Finanziario è stata redatta rendicontando una selezione dei "GRI Sustainability Reporting Standards" pubblicati dal Global
Reporting Initiative (GRI), come indicato nella tabella "Indice dei contenuti GRI", che permette di dare evidenza della copertura degli indicatori GRI associati a ciascuna tematica di sostenibilità rendicontata nel presente documento. Il Gruppo si impegna a rafforzare, nei prossimi esercizi: e compatibilmente con l'evoluzione del quadro normativo il proprio processo di reporting passando dall'utilizzo dei GRI Standard secondo l'opzione "referenced" all'opzione "in accordance".
Il processo di predisposizione della Dichiarazione Non Finanziaria ha visto il coinvolgimento dei responsabili delle diverse funzioni della Società.
La DNF è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di KME Group SpA in data 28 Marzo 2023 ed è stata sottoposta a giudizio di conformità ("limited assurance engagement" secondo i criteri indicati dal principio ISAE 3000 (International Standard on Assurance Engagements 3000 - Revised) dell'International Auditing and Assurance Standard Board (IAASB). La Relazione della società di revisione è riportata alla fine del presente documento. L'attività di esame limitato non ha riguardato le informazioni contenute nel paragrafo "KPI tassonomia" della DNF, richieste dall'articolo 8 del Regolamento europeo 2020/852.
La Dichiarazione Non Finanziaria di KME Group SpA rendiconta in forma aggregata i dati relativi agli impatti ambientali, sociali ed economici delle seguenti società* incluse nel perimetro del proprio bilancio consolidato.
KME Group SpA (Italia) KME group srl (Italia) KME SE (Germania) BERTRAM'S GmbH (Germania) KME Germany GmbH (Germania) Natural Capital Italia SpA Società benefit (Italia) KME Special Products GmbH & Co. KG (Germania) KME Real Estate GmbH & Co. KG (Germania) KME Italy SpA (Italia) KME Recycle S.r.l. (Italia) KME Rolled France S.A.S (Francia) KME Srl (Italia) KME Grundstücksgesellschaft SE & Co. KG (Germania) KME Spain S.A.U. (Spagna)
KME Yorkshire Ltd. (Gran Bretagna) Valika S.A.S. (Francia) KMETAL Srl (Italia) KME Mansfeld GmbH (Germania) KME Asset Co GmbH (Germania) Immobiliare Pictea S.r.l. (Italia) Culti Milano Spa (Italia) KME Special Holding GmbH (Germania) KME SC UK (Gran Bretagna) KME SC IT (Italia) KME SC SL (Slovacchia) KME Netherlands B.V. (Olanda)
In considerazione della focalizzazione delle attività di KME Group SpA sulla gestione industriale di KME SE, partecipazione con valore strategico, nella parte descrittiva delle attività del Gruppo il documento rivolge una particolare attenzione alle società che gestiscono le attività di produzione e commercializzazione di prodotti in rame e leghe di rame. Va però precisato che nel perimetro di rendicontazione è compresa anche Culti Milano SpA, società non appartenente al settore rame. Culti Milano è infatti una società attiva nel settore dei profumatori per ambiente, con particolare focalizzazione nel prodotto "diffusore a midollino", che consente di propagare le fragranze in ambienti interni, abitativi e pubblici. L'azienda ha poi sviluppato la propria attività diversificando il portafoglio prodotti che, oltre ai diffusori d'ambiente, comprende anche profumi, accessori per la cosmesi, l'auto e la casa. Quotata sul segmento EGM di Borsa Italiana dal 2017, Culti Milano è controllata da KME Group e guida un gruppo di cui fanno parte anche le società Bakel, attiva nel settori dei cosmetici anti-età di segmento prestige, e Scent Company, società attiva nel settore del branding olfattivo e delle sanificazioni; il gruppo Culti gode inoltre di una forte presenza internazionale, rafforzata nel 2020 grazie alla costituzione
* Le società KME Netherlands B.V, KME SC UK, KME SC SL e KME SC IT sono state acquisite in data 1 agosto 2022: in questo caso i dati rendicontati sono pertanto riferiti agli ultimi 5 mesi dell'anno.
della joint venture Culti Milano Asia (che controllerà al 100% una subsidiary cinese con base a Shanghai) con la società Vitel international Hong Kong, la quale da più di vent'anni distribuisce marchi internazionali di profumi e cosmetica in Cina e a Hong Kong e Taiwan.
Sia Culti Milano, che le sue controllate, non producono direttamente i prodotti distribuiti, ma si avvalgono di terzi fornitori, pertanto tali società sono scarsamente rilevanti dal punto di vista degli impatti ambientali; sono comunque inclusi nei dati rendicontati, per quanto poco significativi, i loro consumi di energia e di acqua, nonché le emissioni di gas ad effetto serra, così come sono inclusi puntualmente i dati relativi alla sostenibilità sociale presenti nel capitolo "Le persone".
Seppur in assenza di obblighi di legge connessi alle normative nazionali di recepimento della Direttiva 2014/95/UE, le principali società del Gruppo che gestiscono siti produttivi presentano propri report di sostenibilità, a cui si rimanda per informazioni e dati specifici. Anche laddove non costituisce un obbligo di legge la presentazione del report di sostenibilità costituisce infatti per KME un importante atto di trasparenza e responsabilità sociale, oltre che uno strumento per sviluppare adeguate strategie aziendali e nuovi modelli di business nello scenario della transizione ecologica e dello sviluppo sostenibile. I report riguardano i seguenti siti produttivi e le seguenti società:
Linee guida e standard di rendicontazione
Il 1° gennaio 2023 sono entrati in vigore i nuovi Standard GRI, pubblicati a ottobre 2021. L'obiettivo è migliorare il modo in cui le organizzazioni rendicontano propri impatti ambientali, sociali ed economici, migliorando pertanto anche la qualità e la coerenza dei report di sostenibilità.
Rispetto ai precedenti Standard GRI 2016, i nuovi Standard sono stati ulteriormente allineati ai principali riferimenti internazionali sui diritti umani e sulla sostenibilità, tra cui:
Gli Standard di rendicontazione della Global Reporting Initiative consentono a qualsiasi organizzazione di comprendere i propri impatti ESG (su ambiente, società e governance) e comunicare in modo trasparente e comparabile le informazioni relative alla loro gestione e alle performance dell'organizzazione. I GRI Standards sono strutturati secondo un sistema modulare composto da tre serie (Universal Standards, Sector Standards e Topic Standards) che le organizzazioni possono utilizzare per predisporre il proprio report di sostenibilità. In particolare, sono stati aggiornati gli Universal Standards ovvero la serie di standard su cui viene basato il processo di rendicontazione per garantire la massima trasparenza nella rendicontazione degli impatti dell'organizzazione sull'economia, l'ambiente e le persone.
Il report di KME Group, come quelli delle società facenti parte del Gruppo che presentano propri specifici report, contiene anche una serie di indicatori di circolarità (con riferimento alle specifiche tecniche UNI/TS 11820 pubblicate nel 2022) per valutare le performance aziendali nell'ambito della transizione ad un'economia circolare.
Il report fa inoltre riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'"Agenda 2030" dell'ONU.
Le Nazioni Unite indicano nell'Agenda Globale per lo sviluppo sostenibile 17 obiettivi (Sustainable Development Goals – SDGs) da raggiungere entro il 2030. Valutando insostenibile l'attuale modello di sviluppo, l'ONU evidenzia la necessità di impegnarsi per orientare lo sviluppo globale verso la sostenibilità.
Le attività e le strategie di sostenibilità di KME hanno una significativa rilevanza soprattutto in riferimento ai seguenti obiettivi:
Il Regolamento dell'Unione Europea sulla tassonomia, entrato in vigore nel 2020, intende contribuire al raggiungimento degli obiettivi del Green Deal. Si tratta di un sistema di classificazione delle attività economiche che consente di valutare la sostenibilità ambientale degli investimenti. Secondo il regolamento un'attività economica può essere considerata ambientalmente sostenibile se contribuisce ad almeno uno dei seguenti obiettivi: mitigazione dei cambiamenti climatici; adattamento ai cambiamenti climatici; uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine; transizione verso un'economia circolare, inclusa la prevenzione dei rifiuti e l'aumento dell'utilizzo di materie prime secondarie; prevenzione e riduzione dell'inquinamento; protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi. Per essere considerate sostenibili, le attività economiche devono contribuire in modo sostanziale al raggiungimento di almeno uno di questi sei obiettivi ambientali, non arrecare un danno significativo a nessuno di essi e svolgersi nel rispetto delle garanzie minime di salvaguardia sul piano sociale. Ad oggi sono stati pubblicati gli atti delegati di regolamentazione relativamente ai primi due obiettivi (mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici).
A conferma di come i fattori ESG (Environmental, Social and Governance) siano sempre più importanti nella valutazione creditizia, le Autorità di vigilanza europee hanno emanato norme tecniche di regolamentazione che richiedono alle banche di includere nel processo di concessione del credito specifiche policy relative ai fattori ESG, oltre che di integrare i rischi climatici e di sostenibilità nel proprio framework. Nell'ambito delle strategie aziendali, accanto agli obiettivi di sostenibilità economica e di creazione di valore per gli azionisti, sempre più rilevanti stanno diventando gli obiettivi di sostenibilità sociale, ambientale e di corporate governance. Tale evoluzione sta influenzando sempre più anche le dinamiche dei mercati finanziari.
KME Group considera di prioritaria importanza sviluppare rapporti costanti e trasparenti con tutti i propri stakeholder, operando per creare valore economico per gli azionisti nell'ambito di strategie che puntano a garantire la sostenibilità sociale, ambientale ed economica. A tal fine anche le singole società del Gruppo sviluppano un costante dialogo con i propri stakeholder e attività di engagement. La pubblicazione della DNF costituisce un elemento importante di rendicontazione trasparente delle proprie attività sotto il profilo ambientale, sociale e di governance, anche al fine di rafforzare il dialogo con gli stakeholder. Nel gennaio 2023 KME Group ha approvato una apposita politica per la gestione del dialogo con gli investitori (Stakeholder engagement policy), pubblicata sul sito web, a cui si rinvia per ulteriori informazioni.
Al fine di gestire le proprie attività nel rispetto dei criteri di responsabilità sociale d'impresa, KME tiene in considerazione gli impatti delle attività svolte sui propri stakeholder, intesi come tutti i soggetti - individui, enti o istituzioni - che influenzano o sono influenzati dal Gruppo, o che in qualche modo hanno un interesse nel raggiungimento dei suoi obiettivi. Individuare i principali stakeholder del Gruppo è presupposto fondamentale per poter implementare una strategia concretamente orientata allo sviluppo sostenibile, che crei valore e abbia ricadute positive sulla performance non solo economica, ma anche ambientale e sociale di KME.
Ha lo scopo di definire le modalità operative volte ad instaurare e mantenere con gli investitori (investitori istituzionali, analisti finanziari e detentori di strumenti finanziari emessi dalla Società, inclusi i proxy holder) un dialogo trasparente e continuativo, caratterizzato dalla simmetria informativa per permettere agli stessi l'esercizio dei propri diritti. Al fine di fornire agli investitori informazioni utili sulle attività della Società e delle sue controllate, nonché sul sistema di governo societario, KME Group SpA ha istituito nel proprio sito internet apposite sezioni che raccolgono le informazioni e i documenti ritenuti d'interesse per gli investitori. Un ulteriore momento di dialogo e di confronto tra gli amministratori della Società e gli azionisti è l'Assemblea dei soci. Per favorire il dialogo con gli Investitori è attiva un'apposita casella di posta elettronica a cui far pervenire richieste di informazioni.
Tra gli stakeholder sono comprese anche le seguenti associazioni industriali e di settore che rappresentano gli interessi delle imprese associate, nonché i seguenti istituti, a livello internazionale e nei Paesi in cui operano le Società del Gruppo.
*associazioni alle quali KME partecipa con un ruolo particolarmente importante.
L'analisi di Materialità è uno strumento per identificare le tematiche di sostenibilità più rilevanti (tematiche materiali) considerando i punti di vista del Gruppo ma anche degli stakeholder. Le tematiche da considerare come materiali e la loro priorità vengono definite (come richiesto dal GRI Standard) attraverso la valutazione degli impatti effettivi e potenziali - sia negativi che positivi - sull'economia, l'ambiente e le persone derivanti dalle attività dell'azienda stessa.
Per la DNF KME Group ha identificato i temi materiali su cui concentrare la propria rendicontazione svolgendo un'analisi di contesto, dei settori e delle aree geografiche in cui operano le Società del Gruppo KME, tenendo altresì conto dei suoi principali stakeholder e di una valutazione dei principali aspetti su cui il Gruppo può avere impatti. Questa fase ha previsto inoltre l'analisi dei risultati emersi presso le società del Gruppo che nel corso degli anni hanno sviluppato diverse metodologie al fine di identificare eventuali aspetti e impatti rilevanti nelle loro attività.
KME Group si impegna ad aggiornare periodicamente l'analisi di materialità con lo scopo di recepire gli aggiornamenti metodologici e valutare eventuali modifiche alla lista dei temi materiali in base all'evoluzione dello scenario in cui lo stesso opera, dei megatrend e delle tematiche di settore emergenti.
Rispetto ed engagement delle comunità locali
Uso dei materiali ed economia circolare
Responsabilità sociale
Il rame, grazie alle sue proprietà, ha un ruolo centrale nella transizione verso un'economia ecologicamente sostenibile per almeno due ragioni. È un materiale essenziale per la transizione energetica: la straordinaria conducibilità elettrica, insieme alle caratteristiche meccaniche, fa infatti del rame un materiale indispensabile per le energie rinnovabili, l'efficienza energetica, la mobilità sostenibile. Inoltre il rame, per la sua riciclabilità potenzialmente infinita e la durabilità dei prodotti, è un protagonista di primo piano anche della transizione ad un'economia circolare. "L'oro rosso" come viene definito il rame – è un materiale di grande importanza per l'economia e per la transizione verso una economia verde.
Il rame è il miglior conduttore di calore ed elettricità; solo l'argento è un conduttore migliore, ma essendo un metallo prezioso non può essere usato su ampia scala. Grazie alle sue caratteristiche è il metallo più utilizzato nei settori chiave della green economy: dalle energie rinnovabili agli impianti ad alta efficienza, dallo smart building alla mobilità sostenibile. Il rame è dunque un materiale cruciale – ma forse sarebbe meglio dire il materiale cruciale – nella transizione energetica. È essenziale sia per gli impianti di produzione di energia rinnovabile - dal fotovoltaico all'eolico, dall'idroelettrico al geotermico - sia per le reti di trasmissione e distribuzione. È fondamentale per la mobilità elettrica: auto, colonnine di ricarica, batterie. Gioca un ruolo importante per l'efficienza energetica degli edifici e nei sistemi informatici - reti intelligenti, fibre ottiche, domotica - che stanno trasformando le nostre città.
Il rame ha un ruolo molto importante nella transizione all'economia circolare per più motivi. Anzitutto perché può essere riciclato senza perdere le sue proprietà. Il rame riciclato non è diverso da quello di produzione mineraria: una volta conclusa la vita utile di un prodotto può essere dunque recuperato e riutilizzato per dar vita a nuovi prodotti. L'elevata riciclabilità dei rottami, al tempo stesso, rende minimo il contributo del rame alla produzione di rifiuti.
Un'altra qualità importante del rame è la sua durata nel tempo. Il ciclo di vita di un prodotto di rame è molto lungo. E la durabilità costituisce un altro punto di forza rispetto ai principi della circular economy. Ecco perché il rame - vera e propria "risorsa permanente" – è un protagonista essenziale della transizione all'economia circolare.
Sono soprattutto i paesi tecnologicamente più avanzati a recuperare e riciclare il rame, riducendo in tal modo il consumo di materie prime vergini e la dipendenza dai paesi esportatori. Circa un terzo della domanda di rame a livello globale viene soddisfatta attraverso il riciclo. In Europa la percentuale è ancora più elevata: secondo l'International Copper Study Group, nel nostro continente circa il 50% del rame utilizzato proviene dal riciclo. Ciò contribuisce a soddisfare la domanda crescente (+250% dagli anni '60 del secolo scorso ad oggi) e allo stesso tempo riduce l'impatto ambientale delle produzioni. Come è evidente in tal modo, al tempo stesso, si riduce la dipendenza dai paesi produttori di materie prime, con effetti positivi sia dal punto di vista economico che da quello geopolitico, tanto più in una fase di conflitti e tensioni nei rapporti internazionali.
Ma sono soprattutto i vantaggi ambientali a balzare agli occhi. Anzitutto il minor consumo di risorse naturali: una questione fondamentale in un pianeta dalle risorse limitate e nel quale il consumo globale di materie prime, in assenza di interventi correttivi, potrebbe raddoppiare nei prossimi 30 anni. Poi il minor consumo di energia: il riciclo richiede fino all'85% di energia in meno rispetto alla produzione primaria. Tra i benefici ambientali vi è, soprattutto, la riduzione delle emissioni di CO2 : solo su scala europea si stimano minori emissioni, grazie al riciclo, pari a circa 30 milioni di tonnellate in un anno.
Nel nostro continente vengono riutilizzati annualmente oltre 2 milioni di tonnellate di rame provenienti da prodotti a fine vita e da scarti di produzione recuperati direttamente all'interno dei cicli produttivi. L'incremento del riciclo è dovuto anche a soluzioni tecnologiche innovative che consentono una maggiore efficienza nella raffinazione di rottami secondari e nella lavorazione per la fusione di rottami di rame ad alta purezza.
La domanda di rame è destinata a crescere impetuosamente. La transizione energetica richiede l'utilizzo di una gran quantità di materiali: rame, anzitutto, e poi cobalto, nichel, grafite, manganese, litio, palladio, zirconio, platino, terre rare. Sono le cosiddette "materie prime critiche". I sistemi di energia rinnovabile, ad esempio, richiedono da 4 a 12 volte più rame rispetto alla generazione di energia da combustibili fossili. Mentre i veicoli elettrici utilizzano una quantità di rame fino a quattro volte superiore a quelli con motore tradizionale.
Il rapporto "Role of Critical Minerals in Clean Energy Transitions" dell'Agenzia Internazionale per l'energia prevede, in relazione al superamento dei combustibili fossili e all'attuazione degli accordi sul clima, un forte aumento del consumo di rame e di "materiali critici" nei prossimi venti anni. Le dimensioni sono impressionanti: nel complesso il loro consumo potrebbe aumentare di ben 6 volte, rispetto ai valori attuali, entro il 2040. Sempre secondo l'AIE al ritmo attuale di estrazione e considerati i progetti di espansione della produzione già avviati, la domanda globale di rame supererà l'offerta già nel 2025. Un altro rapporto - "Future of copper" di S&P - stima che la domanda di rame possa aumentare dagli attuali 25 milioni di tonnellate a circa 50 milioni di tonnellate entro il 2035, un livello
record che sarà mantenuto e continuerà a crescere fino a 53 milioni di tonnellate entro il 2050.
Pur ammettendo margini di incertezza previsionale, quel che è certo è che in ciascuno di questi scenari la domanda di rame è comunque destinata a crescere. E appare evidente che senza un'adeguata disponibilità di rame non sarà possibile raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni globali di CO2 e realizzare pienamente la transizione energetica. Siamo di fronte dunque a un problema con forti implicazioni di carattere sia ambientale che economico, oltre che geopolitico in quanto l'approvvigionamento dipende da un numero limitato di paesi.
Come far fronte a questa crescente domanda di rame? Un contributo importante - seppur non risolutivo se non accompagnato anche da altre azioni, come quelle proposte il 16 marzo 2023 dalla Commissione Europea ("Critical Raw Materials Regulation") - può venire dallo sviluppo dell'economia circolare. Vale a dire usando le risorse in maniera ancora più efficiente, progettando i prodotti in modo che siano più durevoli, riducendo quanto più possibile gli scarti di produzione, incrementando il riciclo dei rottami e il recupero degli scarti di produzione, sviluppando la simbiosi industriale, rispondendo alla crescente domanda di rame attraverso il riciclo e una maggiore efficienza nell'uso delle risorse. Il successo della transizione energetica e della strategia per il clima dipenderà in misura rilevante proprio dalla capacità dei Paesi e delle Corporation di sviluppare ed adottare modelli di economia circolare sostenibili, di pari passo con la decarbonizzazione.
Il Green Deal, varato nel 2019 dalla Commissione europea, ha l'obiettivo di fare della sfida climatica l'opportunità per un nuovo modello di sviluppo. L'Europa vuole divenire entro il 2050 il primo continente carbon neutral – ovvero a "zero emissioni nette" di gas ad effetto serra - attraverso una transizione ecologica socialmente giusta e una rivoluzione industriale in grado di garantire produzioni e consumi sostenibili. Una strategia ambiziosa che si propone di costruire un'economia green e digitale, per fare dell'Europa un leader globale delle sostenibilità e rafforzare al contempo la sua competitività economica. In tale contesto, nel 2021 è stato approvato il nuovo Piano di azione per l'economia circolare e nel 2022 il pacchetto di misure per il clima e la transizione energetica "Fit for 55".
La strategia industriale adottata dalla Commissione Europea nel 2020 ha come obiettivo sostenere e rafforzare l'economia europea indirizzando la politica industriale verso tre priorità: mantenere e rafforzare la competitività dell'industria europea a livello globale, rendere l'Europa un continente carbon neutral, sviluppare le infrastrutture digitali. Al fine di accelerare la transizione
ecologica, rafforzando al contempo l'indipendenza europea negli approvvigionamenti e la competitività dell'industria europea, il 31 gennaio 2023 la Commissione Europea ha presentato il Piano industriale per il Green Deal. Il piano, che mira a fornire un ambiente più favorevole all'aumento della capacità produttiva dell'UE per le tecnologie e i prodotti a zero emissioni al fine di raggiungere gli obiettivi climatici, si basa su quattro pilastri: un ambiente normativo semplificato, accelerazione dell'accesso ai finanziamenti, miglioramento delle competenze, catene di approvvigionamento resilienti. In questo ambito la Commissione ha adottato il 16 marzo 2023 un provvedimento ("Net zero industry act") che indica gli obiettivi di innovazione industriale verso la neutralità climatica e le azioni previste, promuovendo progetti strategici europei e la diffusione di tecnologie innovative. Nella stessa data la Commissione UE ha presentato la proposta di regolamento sulle materie prime critiche ("Critical raw materials act") per garantire la disponibilità di materiali indispensabili per la transizione ecologica e digitale.
Le materie prime considerate critiche nel Critical raw materials act sono in tutto 34. Di queste, 16 sono considerate strategiche, e tra esse rientra il rame, insieme al cobalto, al litio, al nickel, al silicio ed altre ancora. La strategia della U.E. punta da un lato ad aumentare la capacità di estrazione e lavorazione sul territorio europeo delle materie prime critiche, dall'altro a diversificare i partner commerciali, costruendo una catena di forniture che minimizzi le esternalità negative sull'ambiente e punti sulla circolarità. Secondo la proposta della Commissione Europea non oltre il 65% delle materie prime critiche potrà arrivare da un singolo Paese terzo. Entro il 2030 almeno il 10% delle materie prime critiche consumate dovrà essere estratto in Europa, così come dovrà avvenire entro i confini europei almeno il 40% della loro lavorazione. Almeno il 15% delle materie prime critiche dovrà arrivare da attività di recupero e riciclo.
Non è un tempo ordinario, quello che stiamo vivendo. Dopo la pandemia che nel 2020 ha sconvolto il mondo, nel 2022 la guerra in Ucraina e le tensioni nelle relazioni internazionali hanno messo a dura prova gli Stati e le imprese, frenando bruscamente la ripresa economica che aveva caratterizzato il 2021 a causa delle difficoltà nell'approvvigionamento di energia e di materie prime. La crescita dei prezzi del gas e di altre fonti energetiche ha indotto una crescita dell'inflazione, colpendo le imprese e i redditi di una larga parte della popolazione. Tutto ciò in un contesto in cui, in maniera sempre più evidente, si manifestano gli effetti della crisi ambientale e climatica. Per fronteggiare questi veri e propri shock molte cose devono cambiare, a cominciare dalla necessità di uno sviluppo sostenibile in un quadro di cooperazione internazionale, come indicato dall'Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Uno sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale per preservare gli equilibri ecologici e contrastare il cambiamento climatico. Sostenibile dal punto di vista sociale per garantire i diritti umani, rafforzare l'inclusione e la solidarietà. Sostenibile dal punto di vista economico, grazie a imprese capaci di operare per i necessari risultati produttivi ed economici, e al tempo stesso per il benessere delle comunità.
KME, per la propria parte, opera ogni giorno in questa direzione, con la consapevolezza che ciò rappresenta una sfida all'innovazione continua e, al tempo stesso, una responsabilità verso le future generazioni.
Le direttive aziendali definiscono gli standard vincolanti per tutte le aziende che operano all'interno del Gruppo KME.
KME ha aggiornato e impostato la strategia per la sostenibilità dei suoi prodotti e dei suoi processi, fissando una serie di obiettivi (che tengono conto delle condizioni di partenza) da raggiungere entro il 2030, con un traguardo intermedio al 2025. La strategia di KME si basa su 4 principali linee guida e si sviluppa mediante una serie di azioni che, pur potendosi differenziare tra i diversi contesti produttivi e geografici, portano agli obiettivi fissati.
Da sempre KME ha puntato, anche per evidenti benefici economici oltre che ambientali, alla massimizzazione dell'uso di metalli riciclati. Una scelta che ha dovuto fare i conti con ostacoli quali la disponibilità, con continuità, di rottami sul mercato e difficoltà tecnologiche legate all'impiego degli stessi nel processo di produzione. Negli ultimi anni la difficoltà di mercato si è significativamente ridotta grazie ad una serie di fattori positivi quali una maggiore facilità nel trasporto delle merci (logistica più organizzata), la crescita di sensibilità ed attenzione nel recupero delle materie prime, lo sviluppo industriale di alcune aree del mondo e la conseguente maggiore disponibilità di materie prime seconde.
KME, con riguardo alle tecnologie di raffinazione e recupero dei rottami, a partire dagli anni 2000 ha fatto ulteriori e determinanti passi avanti in questa direzione. Utilizzare rottami per ottenere materie prime con caratteristiche uguali a quelle ottenute dall'utilizzo di materie prime vergini richiede un forte impegno in termini di investimenti e soprattutto un know-how specifico. Tutto ciò si traduce per KME in:
Grazie a ciò KME è in grado di operare utilizzando elevate percentuali di materiale riciclato. Know how e tecnologia avanzate sono la base di questo vantaggio competitivo che sarà ulteriormente incrementato nel corso della prossima decade. Sono in corso gli investimenti necessari alla realizzazione di nuove fonderie in grado di operare con materiale riciclato, ampliando il range di rottami utilizzabili. Tuttavia, è opportuno rilevare che non è possibile raggiungere la quota del 100% di materiale riciclato, data la presenza sia di limiti tecnici nel processo produttivo, che di limiti di natura amministrativa dettati dai diversi enti che regolano le caratteristiche dei prodotti venduti nei mercati di riferimento.
Con lo sviluppo di modelli di business circolari e l'ulteriore aumento di utilizzo di materie prime derivanti da riciclo – puntando a raggiungere il 66% entro il 2030, al netto degli ulteriori processi di recupero e riciclo interni, e il 90% se si considerano anche i materiali riciclati attraverso processi di recupero interno - non solo si contribuisce allo sviluppo dell'economia circolare ma anche, in misura significativa, alla riduzione delle emissioni di gas serra.
KME - coerentemente con le recenti proposte della Commissione Europea per rendere i prodotti presenti sul mercato dell'UE sempre più sostenibili e circolari lungo l'intero ciclo di vita - è costantemente impegnata nel perseguimento di azioni in grado di ridurre le emissioni di CO2 del proprio portafoglio prodotti che già oggi comprendono una serie di prodotti, ad esempio nel settore dell'automotive e delle telecomunicazioni, realizzati quasi interamente con metalli riciclati.
Si tratta di una serie di complesse ed innovative attività che passano attraverso la digitalizzazione dell'azienda. Attraverso una piattaforma cloud vengono archiviati tutti i dati - quelli di processo ma anche tutti i dati in precedenza non presi in considerazione per mancanza di adeguati e idonei strumenti - che vengono gestiti attraverso specifici algoritmi. Il sistema di gestione dei dati permette - in maniera costante - l'ottimizzazione di tutte le risorse e la possibilità di unificare i processi a livello di gruppo, con l'evidente vantaggio di poter utilizzare in maniera rapida e generalizzata qualsiasi miglioramento ottenuto in uno o più stabilimenti del gruppo.
I risultati di queste attività sono il pieno controllo e la riduzione:
Grazie a queste attività si realizzano anche sensibili miglioramenti della sicurezza sul lavoro e quindi un ulteriore miglioramento degli indicatori relativi alla frequenza degli infortuni (Frequency Rate) e alla loro gravità (Gravity index), con l'obiettivo "incidenti zero".
Oltre che mediante le azioni già descritte (sviluppo della circolarità e digitalizzazione) il raggiungimento di questo obiettivo si declina in particolare attraverso tre principali azioni:
Già oggi in KME le emissioni specifiche di gas serra in rapporto alla produzione sono più basse rispetto alla media del settore. L'obiettivo è ridurle ulteriormente del 50% entro il 2030.
Il Gruppo KME è impegnato nella conversione da gas ad elettrici degli impianti di fusione (in Italia l'attività è completata, in Germania è attualmente in corso), mentre sta valutando in questi mesi la fattibilità degli interventi per la costruzione di impianti ad energia rinnovabile per l'autoproduzione di quota parte dell'energia elettrica necessaria al processo produttivo. Attività di compensazione delle emissioni sono già in atto mediante il progetto Oasy Dinamo e sono in corso di valutazione le alternative disponibili sul mercato per la certificazione dell'energia rinnovabile acquistata da fornitori terzi oltre all'eventuale acquisto di carbon credit sul mercato volontario volti ad incrementare la quota di emissioni dirette ed indirette del Gruppo.
KME, da sempre, è impegnata nella realizzazione di progetti di solidarietà ed iniziative di rilevante impatto sociale tramite una serie di attività che varcano i confini dell'azienda. Sin dalla propria nascita si è occupata delle famiglie dei dipendenti, quindi della comunità che ospitava le fabbriche e infine di bambini di tutto il mondo dando vita nel 2007 a Dynamo Camp, il primo camp di terapia ricreativa in Italia, che ospita gratuitamente bambini e ragazzi affetti da patologie gravi o croniche e le loro famiglie, per periodi di vacanza e divertimento con assistenza qualificata.
Dynamo è al centro di un sistema di economia sociale - una "nuova impresa sociale" - quale seconda attività industriale che ha creato in 15 anni di attività un sistema economico sostenibile, attraverso un sostegno continuativo in una pluralità di forme, investimenti, donazioni di risorse ed asset, sostegno alle spese correnti, donazioni di competenze. Attraverso Dynamo, che oggi è una realtà solida ed indipendente, KME ha unito all'impegno sulla sostenibilità nuovi business sociali: si occupa in modo concreto di bambini e famiglie con malattie gravi, della conservazione del patrimonio naturalistico della comunità, della formazione di migliaia di persone e professionisti sui temi del bene comune. Il sistema Dynamo è dunque il pilastro fondamentale della strategia di sostenibilità del Gruppo. KME ne garantirà il suo continuo sviluppo caratterizzato da una costante attenzione verso l'innovazione e la creazione di nuovi modelli in grado massimizzare l'impatto sociale.
La seguente tabella indica una serie di obiettivi che si intendono raggiungere entro il 2030, con un traguardo intermedio nel 2025. I dati e gli obiettivi indicati si riferiscono essenzialmente al settore rame (stabilimenti produttivi e centri servizi).
| KPI | 2022 | 2025 | 2030 |
|---|---|---|---|
| Utilizzo METALLI RICICLATI1 (%) | 38,7% | 51% | 66% |
| Utilizzo METALLI RICICLATI E RECUPERATI2 (%) | 55,7% | 70% | 90% |
| per unità di prodotto3 (t CO2 EMISSIONI CO2 /tprod) |
0,50 | Riduzione 20% | Riduzione 50% |
| CONSUMO DI ENERGIAper unità di prodotto (GJ /tprod) | 6,4 | Riduzione 5% | Riduzione 10% |
| RIFIUTI per unità di prodotto (trifiuti/tprod) | 0,039 | Riduzione 5% | Riduzione 10% |
| ACQUA riciclata e riutilizzata4 (%) | 84,3% | 87% | 90% |
| SICUREZZA SUL LAVORO(Tasso di infortuni sul lavoro)5 | 10,19 | Riduzione 40% | Riduzione 90% |
1. Percentuale di metalli provenienti da riciclo (rottami) in rapporto ai metalli complessivamente utilizzati
2. Percentuale di metalli provenienti da riciclo esterno (rottami) e da recupero interno in rapporto ai metalli complessivamente processati
3. Emissioni dirette (derivanti dai processi produttivi interni agli stabilimenti e ai centri servizi – scope 1) e indirette (connesse alla produzione di energia elettrica acquistata e consumata – scope 2 "location based") per unità di prodotto (tonnellata)
4. Percentuale di acqua riciclata e riutilizzata in rapporto alla quantità di acqua complessivamente utilizzata
5. Numero di infortuni con assenza >1 giorno / totale ore lavorate x 1.000.000
Riduzione del 50% delle emissioni di CO2
66% Utilizzo di metalli riciclati
90% Utilizzo di metalli riciclati e recuperati
Riduzione del 10% dei consumi energetici
Riduzione del 10% dei rifiuti
90% Acqua riciclata Riduzione del 90% degli infortuni sul lavoro
KME Group SpA (denominata "Intek Group SpA" sino al 22 settembre 2022) è una holding company, con sede a Milano, quotata presso il segmento MTA della borsa valori di Milano, che detiene e gestisce partecipazioni industriali.
Lo scorso 22 aprile 2022 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di procedere ad una focalizzazione dell'attività della Società sulla gestione industriale di KME SE, la sua principale società controllata. Tale decisione si colloca all'interno di un percorso strategico di concentrazione dell'attività sulla gestione della partecipazione in KME SE e sue controllate, con una serie di operazioni di acquisizione e dismissione di business che hanno consentito di realizzare una nuova configurazione strategica della partecipata. In tale contesto sono state recentemente realizzate importanti operazioni volte all'implementazione della strategia del gruppo KME SE di concentrarsi sui prodotti laminati in rame e sue leghe, in cui il gruppo è leader europeo e intende focalizzarsi e crescere nel futuro, dati gli interessanti tassi di crescita previsti per i principali mercati di riferimento.
Il Gruppo KME occupa una posizione di preminenza nel mercato mondiale della produzione di semilavorati in rame e leghe di rame (esclusi conduttori e fili), ed è oggi focalizzato sulla produzione di prodotti laminati. Il gruppo presenta altresì una partecipazione in una società collegata attiva nella produzione di componenti speciali ad alta tecnologia in rame e sue leghe, che non concorre alla formazione di questo report non essendo consolidata integralmente. Il raggruppamento industriale conta siti produttivi ed una rete capillare di società commerciali localizzate in Europa e nelle principali aree industrializzate del pianeta.
KME Group SpA, holding quotata di partecipazioni, opera in diversi settori ed in particolare, attraverso la controllata KME SE, principalmente in quello dei prodotti in rame e leghe di rame. In quest'ambito offre ai propri clienti prodotti caratterizzati da elevata qualità, sicurezza e durabilità. Il Gruppo opera in un'ottica di orientamento alle esigenze del cliente e di responsabilità nei confronti dell'ambiente e delle persone, con l'obiettivo di consolidare la propria crescita puntando su innovazione, competitività e sviluppo sostenibile.
KME intende focalizzarsi sul business dei laminati in rame, proponendosi come leader europeo di tale settore, conosciuto per la qualità dei propri prodotti, l'eccellenza del servizio offerto ai clienti e la sostenibilità del proprio modello di business.
Le attività di KME si ispirano ai seguenti valori, declinati più in dettaglio nel Codice Etico del Gruppo.
Si riportano di seguito i "Corporate Values" di KME, che ispirano e guidano il gruppo sia nella definizione di obiet tivi e piani di lungo periodo sia nell'agire quotidiano.
In KME crediamo nell'innovazione sostenibile, basata sul la rivisitazione del concetto di sviluppo economico: per lungo tempo, sostenibilità e innovazione sono stati con cetti sostanzialmente opposti e questo anche perché gran parte delle innovazioni tecnologiche avevano un impatto negativo sull'ambiente naturale e sul benessere della so cietà. Oggi, invece, l'innovazione può e deve essere de terminante per migliorare l'ambiente in cui viviamo, e si pone al servizio delle esigenze di sostenibilità. Innovazio ne e sostenibilità, insieme, diventano gli elementi chiave su cui si gioca la competitività delle imprese.
L'innovazione sostenibile coniuga protezione dell'am biente e degli ecosistemi naturali con il paradigma dell'in novazione aziendale, puntando a fornire beni e servizi essenziali che garantiscano il raggiungimento di obiettivi di valore. L'innovazione sostenibile è basata su criteri di misurazione delle performance ambientali, su una comu nicazione più trasparente e una domanda più evoluta da parte dei consumatori. Alla luce dell'esigenza di ridurre l'uso e lo spreco delle risorse naturali, per motivi che oggi sono legati sia alla sostenibilità ambientale che economi ca, si sta diffondendo la necessità di sviluppare modelli di business che, oltre ad essere innovativi, siano anche sostenibili.
L'innovazione sostenibile rivoluziona il concetto di svilup po economico, che deve essere sì finalizzato alla creazio ne del profitto ma deve necessariamente includere l'in tento virtuoso di eliminare l'impatto negativo dei processi di produzione sui sistemi ecologici, sulla salute umana e quindi sul benessere della collettività. Questo concet to viene spesso comunicato con il termine innovability, come concetto frutto della fusione dei termini innovation e sustainability.
L'economia circolare è sicuramente un modello da adot tare per perseguire ed implementare modelli di sviluppo basati sull'innovazione sostenibile. L'abbandono di un modello di crescita lineare a favore dei modelli di econo mia circolare, in cui i prodotti sono progettati per rispon dere ai canoni della sostenibilità e si tiene conto non solo del costo inteso nel senso squisitamente economico, ma anche del costo ambientale e sociale, è il requisito essen ziale per contribuire alla transizione verso un'economia circolare. L'economia circolare è un modello di produzio ne e consumo che implica condivisione, prestito, riutiliz zo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile. Solo in questo modo si estende il ciclo di vita dei prodotti, contribuendo ad una riduzione massiva dei rifiuti.
I principi dell'economia circolare contrastano con il tra dizionale modello economico lineare, fondato invece sul tipico schema "estrarre, produrre, utilizzare e gettare". Il modello economico tradizionale dipende dalla disponibi lità di grandi quantità di materiali e energia facilmente reperibili e a basso prezzo. L'economia circolare è un mo dello di produzione e consumo che implica condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibi le. In questo modo si estende il ciclo di vita dei prodotti, contribuendo a ridurre i rifiuti al minimo. Una volta che il prodotto ha terminato la sua funzione, i materiali di cui è composto vengono infatti reintrodotti, laddove possibile con il riciclo. Così si possono continuamente riutilizzare all'interno del ciclo produttivo generando ulteriore valo re. Il riutilizzo e il riciclaggio rallentano l'uso delle risorse naturali, riducono gli impatti ambientali e contribuiscono a limitare la perdita di biodiversità. L'economia circolare contribuisce alla riduzione delle emissioni annuali totali di gas a effetto serra. Secondo l'Agenzia europea dell'am biente, i processi industriali e l'uso dei prodotti sono re sponsabili del 9,1% delle emissioni di gas serra nell'UE, mentre la gestione dei rifiuti rappresenta il 3,32%.
KME condivide appieno questo modello virtuoso di busi ness ed intende contribuire ad accelerare la transizione verso l'economia delle "3 R" (Riusa, Ripara, Ricicla). Già oggi le sue produzioni sono in misura significativa im prontate alla massimizzazione dell'impiego di materiali provenienti da processi di riciclo e recupero. (Si confronti per maggiori dettagli la sezione sulla circolarità)
La persona, le sue esigenze e la Comunità in cui operiamo sono da sempre al centro del nostro approccio. Valoriz zare in tutte le fasi della sua vita lavorativa è parte della sensibilità e dell'esperienza del Gruppo, che da sempre si impegna per creare valore condiviso nelle comunità in cui opera. Ogni persona riveste un ruolo essenziale per il successo della nostra attività e la creazione un contesto di lavoro sicuro, inclusivo, ove riconoscere la diversità in ogni declinazione essa si manifesti - come un valore, rappresenta la sfida di miglioramento quotidiano che si riscontra in ogni società del Gruppo KME.
Inoltre, KME è da sempre impegnata nello sviluppo di ini ziative concrete di Responsabilità Sociale. Oltre a quanto sopra, per KME la tutela della persona consiste anche nel perseguire progetti sociali a supporto dei dipendenti, delle famiglie dei dipendenti, della comunità che ospita i siti pro duttivi e di stakeholder esterni al contesto KME, raggiunti dal Sistema Dynamo, un caso di successo terzo settore, ideato e promosso dal Gruppo KME oltre 15 anni fa.
KME si impegna a tenere un comportamento onesto, ba sando le proprie attività sul rispetto dei valori di integrità e trasparenza e assume, come principi fondanti della con duzione delle proprie attività e dei propri affari, il rispetto della legge e delle normative dei Paesi in cui opera, non ché del proprio sistema organizzativo e di governance.
La struttura di governance adottata da KME Group SpA è in linea con i principi del Codice di Autodisci plina di Borsa Italiana SpA La Società, con periodicità annuale, fornisce una apposita informativa, redatta ai sensi dell'art. 123-bis del TUF (Testo unico delle dispo sizioni in materia di intermediazione finanziaria) e pub blicata sul proprio sito web, che evidenzia il grado di adeguamento ai principi ed ai criteri applicativi previsti dal Codice ed alla best practice internazionale.
La Società ha mantenuto nel tempo la propria struttura di corporate governance secondo il modello tradizio nale ex artt. 2380-bis e seguenti c.c., caratterizzato dal la presenza dell'Assemblea degli Azionisti, del Con siglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale. L'attività di revisione legale dei conti è svolta dalla so cietà di revisione. Le attribuzioni e le norme di funzio namento degli organi societari sono disciplinate, oltre che dalle disposizioni di legge e regolamentari pro tempore vigenti, dallo Statuto e da una serie di princi pi e procedure, periodicamente aggiornate in ragione dell'evoluzione normativa, dottrinale e giurispruden ziale e degli orientamenti e indirizzi del Consiglio.
A seguito dell'Assemblea dell'8 giugno 2021, che ha nominato il Consiglio di Amministrazione di KME Group attualmente in carica e ne ha determinato la durata per gli esercizi 2021 – 2023, lo stesso Consiglio di Amministrazione ha deliberato di istituire unica mente il Comitato Controllo e Rischi, formato da tre Amministratori di cui due Amministratori indipen denti. Infatti, come già avvenuto in precedenti eser cizi, la Società ha ritenuto di non procedere alla isti tuzione del Comitato Nomine e del Comitato per la Remunerazione. Con riguardo al Comitato Nomine, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto infatti che gli Amministratori indipendenti, pari numericamente ad un quinto dei componenti il Consiglio di Ammini strazione, siano caratterizzati da un rilevante livello di autorevolezza ed autonomia decisionale e che abbia no una adeguata conoscenza delle strutture della So cietà e del Gruppo. Pertanto, possono essere discussi e decisi nell'ambito delle competenze e delle riunioni del Consiglio di Amministrazione stesso:
Per quanto attiene al Comitato Remunerazione, in linea con quanto già illustrato per il Comitato Nomi ne, si è ritenuto infatti che il Consiglio di Amministra zione, nella sua interezza, sia il soggetto che possa adeguatamente ed efficacemente svolgere i compiti stabiliti dal Codice a proposito del Comitato per le remunerazioni. Al fine di consentire all'organo am ministrativo di condurre una valutazione la più con sapevole e più accorta possibile, il Consiglio di Am ministrazione potrà farsi supportare, all'occorrenza, dall'expertise di almeno due amministratori indipen denti, cui rivolgersi, di volta in volta, per approfondi -
menti in merito alla remunerazione. L'esperienza e la indipendenza di tali amministratori sono in grado di garantire al Consiglio un valido supporto, rendendo così pleonastica la nomina del Comitato per le Re munerazioni.
E' altresì opportuno precisare che la governance di KME SE, sub- holding di diritto tedesco a cui fanno capo tutte le società operative del settore rame, fino al 15 settembre 2021 era organizzata secondo il mo dello renano, in linea con la normale operatività delle società tedesche, ovvero attraverso un Consiglio di Sorveglianza (Aufsichtsrat) ed un Comitato di Gestio ne (Vorstand); in tale data, l'assemblea di KME SE ha deliberato il passaggio dal sistema dualistico a quello monistico e quindi la società è ora governata da un Consiglio di Amministrazione (Board of Directors), al fine di garantire effettive e trasparenti ripartizioni di ruoli e responsabilità dei propri organi sociali e, in particolare, un corretto equilibrio tra le funzioni di gestione e le funzioni di controllo.
L'organo di governo in carica, grazie alle competen ze e all'esperienza dei propri amministratori (esecu tivi e non) può vantare una profonda conoscenza in tutte e tre dimensioni dello sviluppo sostenibile: environmental, social, governance. Questi elementi, unitamente alla visione degli amministrazioni esecu tivi, hanno abilitato il raggiungimento di importanti traguardi in ambito ESG, quali ad esempio l'affer mazione del "Sistema Dynamo" come best practice internazionale nell'ambito del terzo settore. Inoltre, tutti gli amministratori esecutivi, così come taluni amministratori non esecutivi, hanno maturato una significativa esperienza nei più importanti contesti industriali-finanziari di alcune tra le principali azien de italiane (quotate e non) ed enti del terzo settore, come membri del Consiglio di Amministrazione e dei relativi comitati endoconsiliari. Tale fattispecie ha rafforzato ulteriormente il bagaglio di conoscenza, esperienza, networking, che costituisce un elemento distintivo, quale matrice di valore per accelerare lo svi luppo sostenibile del Gruppo.
Al fine di garantire una gestione efficace delle stra tegie di sostenibilità, KME Group adotta un siste ma di governance che prevede responsabilità sia a livello degli organismi di governo che nella struttura organizzativa. In particolare, il Consiglio di Ammini strazione ha il compito di perseguire gli obiettivi di sostenibilità intesi come capacità di creare valore per gli azionisti nel lungo termine tenendo conto degli impatti ambientali e sociali e dei benefici per gli sta keholder, mentre a livello organizzativo la funzione di ESG Group Manager ha la responsabilità di coordinare e gestire gli aspetti di sostenibilità del Gruppo, sulla base di una valutazione dei rischi e delle opportunità connesse alla sostenibilità ambientale e sociale, non ché di curare la redazione della Dichiarazione conso lidata di carattere non finanziario, la cui approvazio ne spetta al Consiglio di Amministrazione. Eventuali criticità vengono comunicate al massimo organo di governo secondo le procedure previste. Il Consiglio di Amministrazione è responsabile dell'approvazione delle informazioni rendicontate nella DNF, compresi i suoi temi materiali.
L'attuale Consiglio di Amministrazione è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti dell'8 giugno 2021, che ha determinato in dieci (10) il numero dei componenti l'organo amministrativo (come riportato in precedenza, lo Statuto prevede un numero variabile di amministratori tra un minimo di 7 ed un massimo di 11). La durata in carica è prevista per tre esercizi e quindi fino alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'art. 20 dello Statuto Sociale al quale si rinvia per maggior dettaglio, è il legale rappresentante della Società ed ha il potere di rappresentarla nei confronti dei terzi e in giudizio. Vincenzo Manes è stato nominato Presidente del Consiglio di Amministrazione dall'assemblea dell'8 giugno 2021 e il successivo Consiglio gli ha confermato i seguenti principali poteri e facoltà:
Nell'esercizio di tali poteri, il Presidente può stabilire regolamenti per i vari servizi interni, attribuire responsabilità e nominare procuratori, attribuendo loro i relativi poteri con firma singola o con firma congiunta a quella di altro procuratore, nonché dare ordini e disposizioni per l'organizzazione della Società ed il suo funzionamento. Vincenzo Manes è altresì Executive Chairman di KME SE, la sub holding a cui fanno capo tutte le attività industriali di KME. Anche il tal caso, al Presidente sono stati assegnati:
In relazione alla gestione dei conflitti di interesse ed alle operazioni con parti correlate della Società, gli Amministratori provvisti di deleghe riferiscono al Consiglio di Amministrazione ed al Collegio Sindacale in merito alle operazioni con riferimento alle quali abbiano un interesse personale, anche se non necessariamente in conflitto con gli interessi della Società. La Procedura in materia di operazioni con parti correlate adottata in principio nell'esercizio 2003 è stata aggiornata più volte nel corso degli anni, l'ultima delle quali in data 30 giugno 2021 per adeguamento alle intervenute modifiche regolamentari. Detta Procedura tiene conto di quanto raccomandato da CONSOB, dà sostanza alla norma statutaria ed è conforme a quanto previsto dal Regolamento in materia; richiede in particolare che le operazioni con parte correlate, realizzate direttamente o per il tramite di società controllate, debbano essere effettuate nel rispetto dei principi di:
Di seguito si riportano le disposizioni più significative della Procedura che è disponibile nella sua interezza nella sezione "Governance/Parti Correlate" del sito web della Società.
Le parti correlate sono quelle come definite ed indicate da CONSOB.
Gli Amministratori ed i Sindaci della Società e delle sue controllate, come sopra individuate, ove abbiano un interesse, per conto proprio o di terzi, in una operazione, ne informano il Consiglio di Amministrazione, nella persona del suo Presidente, precisandone la natura, i termini, l'origine e la portata.
Gli Amministratori per i quali sussista tale interesse hanno inoltre l'obbligo di astenersi dal voto e di assentarsi durante la relativa discussione, fatta comunque salva una diversa unanime determinazione del Consiglio. È inoltre prevista una procedura interna diretta alla redazione, gestione e mantenimento dell'elenco delle parti correlate provvedendo al suo aggiornamento su base semestrale, tenendo conto delle informazioni ricevute dagli Amministratori e dai Sindaci nonché dagli altri dirigenti con responsabilità strategiche. Le società controllate del Gruppo sono tenute al rispetto della Procedura, per quanto applicabile, ed assicurano il flusso delle informazioni alla Società.
Per "operazioni con parti correlate" si intende qualunque trasferimento di risorse, servizi o obbligazioni fra parti correlate, indipendentemente dal fatto che sia stato pattuito un corrispettivo.
Si considerano comunque incluse:
Nel rispetto di quanto indicato dal Regolamento CON-SOB e dai suoi allegati, le operazioni sono suddivise in:
Il Comitato Controllo e Rischi, cui sono assegnate le funzioni del comitato parti correlate:
convenienza e sulla correttezza sostanziale delle relative condizioni.
In presenza di operazioni di maggiore rilevanza, il Comitato deve essere coinvolto già in fase di trattative nonché in quella istruttoria attraverso la ricezione di un flusso informativo completo e tempestivo.
Per ulteriori dettagli si rimanda alla sezione ad hoc della relazione sulla corporate governance e sugli assetti proprietari.
Le procedure relative alla nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione da parte dell'Assemblea degli Azionisti sono conformi alle disposizioni legislative, integrate da quelle contenute nello Statuto sociale. Si evidenzia che lo Statuto sociale recepisce le disposizioni normative inerenti l'equilibrio dei generi nella composizione degli organi di amministrazione e controllo. Il Consiglio di Amministrazione della Società annovera 4 consiglieri di genere femminile su 10, in linea con quanto previsto dalla norma in vigore. Fanno parte del CdA 2 amministratori indipendenti.
Con riferimento ai requisiti di competenza e professionalità dei membri del Consiglio di Amministrazione, ciascuno dei consiglieri ha dichiarato di possedere i requisiti di onorabilità e professionalità previsti dalle norme vigenti.
Conformemente a quanto previsto dall'art. 4 del Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana S.p.A, il Consiglio di Amministrazione ha costituito al suo interno il Comitato Controllo e Rischi, che assume anche i compiti del Comitato degli amministratori indipendenti ai sensi della procedura in materia di operazioni con parti correlate. Il Comitato Controllo e Rischi ha il compito di supportare, con una adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione con riferimento al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché quelle sulla approvazione delle relazioni finanziarie periodiche. Svolge, inoltre, attività di supporto in ordine alla conformità delle procedure in materia di operazioni con parti correlate, alle disposizioni legislative e regolamentari applicabili nonché sulla loro osservanza. A partire dal 28 marzo 2023, a seguito di delibera del Consiglio di Amministrazione, il Comitato Controllo e Rischi si occuperà anche dei temi connessi alla sostenibilità assumendo quindi la denominazione di Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità.
• Società di revisione: Deloitte & Touche SpA
• Rappresentante comune degli azionisti di risparmio: Andrea Santarelli
• Rappresentante comune degli obbligazionisti: Rossano Bortolotti
KME Group SpA adotta un Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del Decreto legislativo 231 del 2001, composto da una Parte Generale e da una Parte Speciale.
La Parte Generale disciplina la funzione, l'ambito di operatività, i soggetti destinatari, il sistema sanzionatorio, i poteri e le funzioni dell'Organismo di Vigilanza. La Parte Speciale contiene i principi e le regole interne di organizzazione, gestione e controllo deputate alla prevenzione dei rischi di commissione dei reati indicati dal Decreto che possono essere commessi nell'ambito dello svolgimento delle attività sensibili della Società.
Il Modello vigente è stato adottato dal Consiglio di Amministrazione il 16 marzo 2021, aggiornando quello precedente. In particolare, è frutto di un aggiornamento del Self Risk Assessment, finalizzato a rendere lo stesso conforme ed allineato alla realtà organizzativa aziendale. In tal modo la Società intende adempiere compiutamente alle previsioni di legge, nonché rendere il più efficace possibile il sistema dei controlli interni e di Corporate Governance.
Il Modello si propone altresì le seguenti finalità:
• fornire un'adeguata informazione ai dipendenti e
La principale partecipazione controllata da KME Group SpA è KME SE, con sede in Germania e capogruppo del settore rame, con siti produttivi in Germania, Italia, Francia, Spagna, Stati Uniti e Cina ed una presenza in tutto il mondo attraverso centri di assistenza e società commerciali per soddisfare le esigenze dei clienti dei principali settori industriali.
a coloro che agiscono su mandato della Società, o sono legati alla Società da rapporti rilevanti ai fini del Decreto, circa le attività che comportano il rischio di realizzazione dei reati;
La Società ha provveduto ad istituire un Organismo di Vigilanza autonomo e indipendente, come previsto dal Decreto legislativo 231/2001, con le relative attribuzioni di competenze e responsabilità. Nel corso del 2022 non vi sono stati casi di non conformità a leggi e regolamenti.
Uno dei maggiori produttori mondiali di prodotti in rame e leghe di rame
Grazie alle sue proprietà, il rame non solo è da sempre un materiale ampiamente utilizzato, ma è oggi più che mai essenziale anche per le applicazioni e più innovative, ad esempio nell'ambito delle moderne tecnologie di comunicazione, del settore automobilistico e delle energie rinnovabili. La gamma di servizi offerta da KME si base principalmente sulla produzione di prodotti laminati di rame e sue leghe. Completano la gamma pressatura ed estrusione di semilavorati fino ad arrivare alla progettazione, alla produzione meccanica e al servizio completo di impianti speciali per i clienti di tutto il mondo. Le ultime due lavorazioni sono gestite dalle business tubi e Special che non sono consolidate con il metodo integrale e pertanto non sono oggetto del presente report.
Utilizzati nell'industria elettrica ed elettronica, edilizia, architettura, produzione di elettrodomestici, automotive, energie rinnovabili, trasmissione di energia, industria meccanica, conio e telecomunicazioni. Mercati finali: industria elettrica, costruzioni, industria meccanica, automotive, energie rinnovabili, architettura.
Relativamente alle Società comprese nel perimetro della presente Dichiarazione Non Finanziaria, la produzione nel 2022 è stata pari a 340.674 tonnellate di prodotti di rame e leghe di rame.
| Produzione* | tonnellate |
|---|---|
| Totale | 340.674 |
| di cui stabilimenti produttivi | 326.815 |
| di cui centri servizi** | 13.859 |
*I dati relativi alla produzione sono da intendersi come la quantità di prodotti usciti dagli stabilimenti e dai centri servizi nel corso dell'anno, mentre i dati relativ ai materiali utilizzati, rendicontati nella DNF, sono riferiti alla quantità di materiali entrati (input) nello stesso periodo. Nei dati della produzione possono dunque essere compresi alcuni quantitativi non effettivamente prodotti nel corso dell'anno ma già a stock. Ciò nonostante tali dati vengono comunque considerati attendibili, anche al fine di misurare con sufficiente approssimazione l'efficienza nell'uso delle risorse, poiché l'andamento dello stock risulta sostanzialmente costante nel corso del tempo .
**I centri servizi effettuano operazioni di taglio a misura, packaging e spedizioni ai clienti. Alcuni di essi, come il centro servizi di Besancon (Francia) effettuano anche il trattamento superficiale mediante stagnatura elettrolitica e sono in grado di effettuare trattamenti delle superfici sui nastri di rame e leghe di rame.
Nella seguente tabella sono rendicontati i dati della produzione dei principali stabilimenti compresi nel perimetro di rendicontazione.
| Produzione 2022 | tonnellate | |
|---|---|---|
| KME ITALY | 88.140 | |
| STABILIMENTI | KME GERMANY | 101.835 |
| PRODUTTIVI | KME MANSFELD | 124.919 |
| KME NETHERLANDS* | 11.921 | |
Garantire la qualità e la sicurezza dei prodotti costituisce per KME una priorità fondamentale. A tale obiettivo è dedicata una forte e costante attenzione in tutte le fasi, dalle attività di ricerca e sviluppo fino alla produzione e alla commercializzazione. Nell'ambito della catena di approvvigionamento i fornitori sono selezionati sulla base dei requisiti di qualità richiesti. Nella fase di produzione vengono effettuati costanti e rigorosi controlli. In riferimento alla sicurezza dei prodotti, KME opera nel rispetto delle direttive europee REACH e ROHS (per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 3.1). La gestione qualità di KME è certificata ai sensi di ISO 9001 e IATF 16949.
I processi tecnologici utilizzati puntano a garantire elevati standard ambientali e un costante miglioramento nell'uso efficiente delle risorse materiali, nell'efficienza energetica, nella tutela del clima. La gestione ambientale ed energetica di KME è certificata in conformità a ISO 14001 e ISO 50001. La salute e la tutela sul lavoro sono certificate secondo la norma OHSAS 18001.
KME è membro di MARS (Metal Alliance for Responsible Sourcing), un'iniziativa per la progettazione sostenibile e la certificazione dell'approvvigionamento di materie prime.
I prodotti TECU® di KME vengono realizzati in rame e leghe di rame. I prodotti in rame sono resistenti e riciclabili ed è per questo che rappresentano l'idea di una sostenibilità "secondo natura". Per la realizzazione dei prodotti TECU® viene utilizzato esclusivamente il rame proveniente da riciclo.
Costruire con i prodotti TECU® è sinonimo di impegno per la sostenibilità. Le caratteristiche ecocompatibili del materiale sono certificate secondo le norme ISO 14025 e EN 15804 (EPD). Gli edifici sono certificabili secondo le norme LEED, BREEAM e DGNB.
I prodotti TECU® sono realizzati esclusivamente con metallo riciclato e scarti di produzione, con tutti i vantaggi economici ed ecologici che ne conseguono. Il rame può essere riutilizzato all'infinito senza intaccarne la qualità.
La raffinazione del rame svolta da KME consente la completa rimozione di tutte le impurità. Ciò costituisce un vantaggio a favore del rame rispetto ad esempio, all'alluminio, le cui leghe, i materiali compositi e i componenti di rivestimento sono piuttosto difficili da rimuovere.
I prodotti TECU® sono ecocompatibili e rispettano l'ambiente per l'intero ciclo di produzione e utilizzo.
Se installati correttamente, i prodotti TECU® hanno una durata pari almeno a quella di un'abitazione e mantengono il loro elevato valore anche in seguito. Il processo di invecchiamento del rame è molto lento ed è privo di corrosione, non richiede alcun intervento di manutenzione e in pratica non perde il suo valore. Dopo il tempo di di utilizzo, il processo di smantellamento fornisce materiali
metallici preziosi e riutilizzabili per nuovi prodotti.
I prodotti TECU® offrono un contributo significativo alla preservazione delle risorse. Il riciclaggio del rame mediante riduce il consumo di materie prime vergini, consente di risparmiare energia e ridurre le emissioni di gas ad effetto serra.
Il Codice Etico definisce i valori a cui il Gruppo KME si ispira, nonché i principi e le norme di comportamento da adottare nel rapporto con i principali stakeholder. Le norme del Codice si applicano, senza alcuna eccezione, a tutti i dipendenti, componenti degli organi sociali e collaboratori delle società del Gruppo e a tutti coloro che, direttamente o indirettamente, stabilmente o temporaneamente, vi instaurano rapporti e relazioni, od operano per perseguirne gli obiettivi.
Il Codice si ispira alle seguenti linee guida a livello nazionale e internazionale in tema di diritti umani, di responsabilità sociale d'impresa e di corporate governance:
Nazioni Unite;
KME Group ha adottato quale principio base per la crescita del Gruppo il concetto di innovazione sostenibile, basata sulla rivisitazione del concetto di sviluppo economico: per lungo tempo, sostenibilità e innovazione sono stati concetti opposti e questo anche perché gran parte delle innovazioni tecnologiche avevano un impatto negativo sull'ambiente naturale e sul benessere della società. Oggi, invece, l'innovazione può e deve essere determinante per migliorare l'ambiente in cui viviamo, e si pone al servizio delle esigenze di sostenibilità. Innovazione e sostenibilità, insieme, diventano gli elementi chiave su cui si gioca la competitività delle imprese.
KME Group si impegna a tutelare le libertà e i diritti delle risorse umane, promuovendo un clima di collaborazione e di rispetto reciproco, sia tra le proprie persone, sia nei confronti degli stakeholder esterni. Il Gruppo si impegna a contrastare ogni forma di discriminazione, valorizzando altresì le differenze di origine, nazionalità, religione, ideologia, sesso, età, aspetto e caratteristiche fisiche, orientamento sessuale e appartenenza alle categorie protette.
La persona, le sue esigenze e la Comunità in cui operiamo sono al centro del nostro approccio. Valorizzare in tutte le fasi della sua vita lavorativa è parte della sensibilità e dell'esperienza del Gruppo, che da sempre si impegna per creare valore condiviso nelle comunità in cui opera.
KME è da sempre impegnata nello sviluppo di iniziative concrete di Responsabilità Sociale, per il Gruppo la tutela della persona consiste anche nel perseguire progetti sociali a supporto dei dipendenti, delle famiglie dei dipendenti, della comunità che ospita i siti produttivi e di stakeholder esterni al contesto KME, raggiunti dal Sistema Dynamo, un caso di successo del terzo settore, ideato e promosso dal Gruppo oltre 15 anni fa.
KME chiede ai Destinatari del Codice di tenere un comportamento onesto, basando le proprie attività sul rispetto dei valori di integrità e trasparenza e assume, come principi fondanti della conduzione delle proprie attività e dei propri affari, il rispetto della legge e delle normative dei Paesi in cui opera, nonché del proprio sistema organizzativo e di governance.
Il Gruppo KME si impegna a contrastare o gestire il verificarsi di situazioni di conflitto d'interessi che vedano coinvolti i Destinatari del Codice Etico. Pertanto, KME chiede ai Destinatari di agire nell'interesse del Gruppo, tenendo nettamente distinti gli interessi personali da quelli di KME e garantendo l'imparzialità del proprio operato e delle proprie decisioni. Nel caso emerga un conflitto d'interessi che interferisca con la capacità di assumere decisioni in modo obiettivo e imparziale, si chiede agli interessati di segnalare immediatamente la situazione al proprio superiore gerarchico e/o al proprio referente interno, al fine di poter gestire opportunamente la suddetta situazione. KME è consapevole del fatto che un conflitto di interessi può sorgere anche nel corso di una relazione d'affari con un concorrente o un cliente, oppure nel caso di partecipazione ad attività collaterali che potrebbero impedire al Destinatario di essere in grado di adempiere adeguatamente alle proprie responsabilità verso il Gruppo. Al fine di evitare potenziali conflitti di interessi con soggetti terzi, KME si impegna a garantire che i rapporti d'affari siano sempre fondati su criteri oggettivi.
Le informazioni che hanno carattere di riservatez za, relative a dati o conoscenze che appartengono al Gruppo o alle società da esso controllate, non devo no essere acquisite, usate o comunicate se non dalle persone autorizzate - in via generale o specifica. A ti tolo puramente esemplificativo e non esaustivo sono considerate informazioni riservate: i progetti di lavoro, compresi i piani commerciali, industriali e strategici, le informazioni riguardo al know-how ed ai processi tec nologici, le operazioni finanziarie, le strategie operati ve, le strategie di investimento e di disinvestimento, i risultati operativi, i dati personali dei dipendenti, le liste di clienti, fornitori e collaboratori.
Nell'ambito delle informazioni riservate, con particola re riferimento a KME Group S.p.A., assumono particola re rilievo le informazioni "price sensitive", definite come notizie su fatti non di dominio pubblico e idonei, se resi pubblici, a influenzare sensibilmente il prezzo degli strumenti finanziari. Tali informazioni, nel rispetto della normativa sull'"insider trading" e della procedura azien dale in essere, non devono in nessun modo essere uti lizzate per trarre vantaggi di alcun genere, siano essi diretti o indiretti, immediati o futuri, personali o pa trimoniali, anche se a vantaggio di KME Group o delle società dalla stessa controllate. La comunicazione all'e sterno di informazioni "price sensitive" avviene, secondo le procedure adottate da KME Group, esclusivamente da parte dei soggetti autorizzati ed in ogni caso in con formità alle vigenti disposizioni e con l'osservanza dei principi della parità e della contestualità informativa.
In quanto Gruppo che svolge attività in tutto il mondo, KME è tenuta ad aderire alle disposizioni vigenti a livel lo nazionale ed internazionale in materia di protezione dei dati. KME chiede ai Destinatari del presente Codice di attenersi alle disposizioni in materia di tutela della privacy vigenti a livello nazionale ed internazionale e, in particolare, a quelle attinenti alla salvaguardia dei dati personali – nel significato proprio ad essi attribuito dalle relative normative – contro accessi non autorizza ti da parte di soggetti terzi. In caso di dubbi e in caso di violazione delle norme applicabili in tema di prote zione dei dati, deve essere immediatamente informato il responsabile competente al fine di adottare tutti i provvedimenti opportuni (inclusa la notifica all'autori tà competente, ove richiesto).
Il Gruppo KME è consapevole dell'importanza di pro teggere e conservare il patrimonio aziendale al fine di garantire la tutela delle sue persone, delle sue attività e della sua reputazione. Ciascun Destinatario, pertan to, è direttamente e personalmente responsabile della protezione e della conservazione dei beni, fisici e im materiali, e delle risorse, siano esse umane, materiali o immateriali, affidategli per espletare i suoi compiti, nonché dell'utilizzo degli stessi in modo proprio e con forme all'interesse sociale.
I risultati delle ricerche di carattere scientifico e del la voro di sviluppo tecnico costituiscono risorse preziose del patrimonio aziendale. Invenzioni, brevetti ed in ge nere tutta la proprietà intellettuale rappresentano ele menti fondamentali per il futuro del Gruppo. Pertanto, deve essere posta la massima attenzione possibile nell'assicurare che i diritti relativi alla proprietà intellet tuale creata all'interno del Gruppo ricevano adeguata tutela. Inoltre, lo stesso Gruppo KME opera nel rispetto dei diritti di proprietà intellettuale legalmente ricono sciuti dei terzi.
Il Gruppo ha adottato misure di cyber security conformi allo stato dell'arte al fine di proteggere la propria rete elettronica del Gruppo. I dipendenti di KME devono rispettare tutte le regole interne (ad es. in materia di accessi esterni e password policy) e, in caso di dubbi, contattare il proprio superiore gerarchico e/o il refe rente interno di KME.
KME si impegna ad assicurare che le informazioni che confluiscono nei report periodici e/o nella contabilità, sia generale, sia analitica, si attengano ai principi di tra sparenza, correttezza, completezza, esistenza e accura tezza. Ogni atto od operazione, di qualsiasi tipo, posto in essere dai Destinatari del presente Codice, si dovrà basare su un'adeguata documentazione ed essere ra gionevolmente verificabile. Gli archivi, con particolare riferimento a quelli contenenti documentazione di rilevanza contabile, devono essere completi, corretti, ordinati e tali da esprimere con chiarezza il corso di tali operazioni. Le registrazioni contabili e la documenta zione relativa devono riflettere in modo completo ed accurato tutte le operazioni di business e devono for nire un quadro veritiero e corretto delle attività dell'a zienda.
Il Gruppo KME si impegna a contrastare la corruzione in ogni sua forma, basando le proprie attività sui valori di integrità, onestà e trasparenza ed intrattenendo con i propri stakeholder relazioni eque e leali. La possibilità di ottenere maggiori profitti od utili, di qualsiasi im porto, non potrà in alcun caso giustificare l'instaura zione di pratiche commerciali illegali. Questo principio vale senza eccezione alcuna a tutti i livelli nel Gruppo KME. Pertanto, il Gruppo chiede ai propri stakeholder di rispettare le regole di condotta definite dal presente Codice e, per quanto applicabile, dal Modello di Or ganizzazione, Gestione e Controllo, ex D. Lgs. 231/01, adottato dalla singola società del Gruppo e di agire secondo norme etiche e legali, senza ricorrere a mezzi illeciti, quali tentativi di corruzione, favoritismi e solle citazioni di vantaggi personali.
L'accettazione di regali e altri benefici è proibita nei casi in cui essa possa essere giudicata negativamente da parte di terzi, sia in termini reali, sia di mera percezione. KME ritiene che l'accettazione di doni e altri benefici sia ammissibile qualora il valore materiale (escluso il de naro contante ed i buoni), sia limitato. In caso di regali ed altri benefici di importi elevati e che non possano essere rifiutati o restituiti, ad esempio perché nella situazione specifica ciò costituirebbe una scortesia, occorre che gli stessi siano utilizzati in altro modo, ad esempio mediante una lotteria interna o destinandoli ad un ente di beneficenza. KME considera accettabile effettuare regali ed elargire altri benefici di importo li mitato, qualora tali regali e benefici siano socialmente accettabili, appropriati e riconoscibili come cortesie aziendali.
KME si relaziona con i propri stakeholder in coerenza con i valori e i principi contenuti nel presente Codice, impegnandosi a promuovere il rispetto delle leggi in materia di antitrust e di tutela della concorrenza. Pertanto, il Gruppo chiede ai Destinatari del Codice di agire nel rispetto di una concorrenza sana, leale e libera, di contrastare e segnalare al proprio superiore e/o al proprio referente interno le pratiche anti-com petitive di cui venga a conoscenza e di agire nel ri spetto della normativa applicabile in materia.
Inoltre, KME rispetta le regole nazionali ed interna zionali applicabili in materia di esportazioni e im portazioni di beni, nonché le restrizioni commerciali, economiche e finanziarie relative a vendite/acquisti verso Paesi, enti o persone soggetti ad embarghi, re strizioni o sanzioni.
I valori definiti nel Codice Etico si declinano nei se guenti principi etici e norme di comportamento, che disciplinano il rapporto tra il Gruppo KME e i suoi stakeholder .
KME mira a promuovere la consapevolezza dei di pendenti riguardo alle regole e ai principi etici da rispettare nello svolgimento della loro attività lavo rativa quotidiana. Tutti i dipendenti sono dunque tenuti all'osservanza delle leggi applicabili e delle direttive aziendali.
KME garantisce il rispetto della dignità personale, della riservatezza e dei diritti di ciascun dipendente e non costringe alcun individuo a lavorare contro la sua volontà. Il Gruppo garantisce il rispetto del nu mero massimo di ore lavorative stabilite dalle leggi vigenti e riconosce il diritto alla libera associazione dei propri dipendenti.
Le società del Gruppo, nei Paesi in cui operano, svolgono le proprie attività in armonia con la legi slazione vigente a tutela delle condizioni di lavoro, garantendo il divieto di lavoro minorile o forzato. In particolare, KME evita l'impiego di personale di età inferiore ai 15 anni, salva l'eccezione espressamente prevista dalle convenzioni internazionali (Conven zione ILO 138) per i Paesi Emergenti, nei quali il limi te di età è di 14 anni.
KME si impegna a tutelare la salute dei lavoratori e a promuovere un ambiente di lavoro sicuro, per seguendo l'obiettivo di "zero" infortuni collegati al lavoro ed offrendo un ambiente di lavoro sano e sicuro ai propri dipendenti, visitatori e controparti contrattuali attraverso l'adozione di apposite misure organizzative e preventive.
KME promuove le pari opportunità nel lavoro e nel trattamento dei propri dipendenti. I rapporti tra di pendenti delle società del Gruppo devono essere improntati ai principi di una civile convivenza e de vono svolgersi nel rispetto reciproco dei diritti e del la libertà delle persone. In particolare, non devono essere fatte discriminazioni o ritorsioni per ragioni di nazionalità, di credo religioso, di appartenenza politica e sindacale, di lingua e di sesso.
KME mantiene un rapporto di fiducia e di fedeltà reci proca con ciascuno dei suoi dipendenti. I rapporti tra i diversi livelli di responsabilità devono svolgersi con lealtà e correttezza, nel rispetto del segreto d'ufficio. I responsabili delle unità organizzative devono eserci tare i poteri connessi alla delega ricevuta con obietti vità ed equilibrio, curando adeguatamente il benesse re e la crescita professionale dei propri collaboratori.
Il Gruppo ritiene di fondamentale importanza che le proprie risorse umane siano consapevoli dell'esi stenza di procedure di controllo e coscienti del con tributo che queste danno all'efficienza aziendale e
al raggiungimento degli obiettivi di business. La responsabilità di creare un sistema di controllo interno efficace è comune ad ogni livello operativo; conseguentemente tutti i dipendenti, nell'ambito delle funzioni svolte, sono responsabili della definizione, dell'attuazione e del corretto funzionamento dei controlli inerenti alle aree operative a loro affidate.
KME si impegna ad agire nel rispetto dei valori di eccellenza e innovazione, cercando di rispondere nel migliore dei modi alle esigenze dei propri clienti e garantendo loro elevati standard di qualità dei prodotti e servizi offerti. Ciascun Destinatario deve perseguire la massima soddisfazione del cliente, fornendo, tra l'altro, informazioni complete, accurate e trasparenti sui prodotti, sui servizi offerti e sui diversi aspetti relativi alle transazioni commerciali, evitando il ricorso a pratiche ingannevoli, in modo da favorire scelte ponderate e consapevoli in un'ottica di responsabilità e rispetto reciproco.
Il Gruppo KME si impegna nel costruire rapporti duraturi con i propri fornitori di beni e di servizi, improntati a criteri di responsabilità reciproca e sostenibilità, per favorire il progressivo miglioramento della propria performance, tutelando e promuovendo i valori, i principi e le norme illustrati dal presente Codice Etico. La selezione dei fornitori e la determinazione delle condizioni di acquisto devono essere effettuate sulla base di una valutazione obiettiva e trasparente che tenga conto, tra l'altro, del prezzo, della capacità di fornire e garantire servizi di livello adeguato e dell'onestà e dell'integrità del fornitore.
Il Gruppo KME persegue il successo sostenibile, impegnandosi nella creazione di valore nel lungo termine per i propri investitori e per tutti i suoi stakeholder, promuovendo lo scambio di informazioni e il dialogo tra le parti. KME si impegna ad instaurare con gli investitori, attuali e potenziali, e con il mondo finanziario un rapporto basato su una condivisione delle informazioni chiara, completa e trasparente, volta a garantire agli investitori la possibilità di prendere decisioni informate sull'opportunità di investire nel Gruppo. La descrizione dei prodotti e servizi, della struttura organizzativa del Gruppo e delle statistiche e rendiconti finanziari deve sempre essere improntata a criteri di completezza, correttezza e trasparenza dell'informazione.
L'assunzione di impegni con la Pubblica Amministrazione e con le Pubbliche Istituzioni è riservata esclusivamente alle funzioni aziendali preposte ed autorizzate. I Destinatari che, nell'ambito delle loro funzioni, si trovino ad avere legittimamente rapporti con la Pubblica Amministrazione, le Pubbliche Istituzioni e gli Enti Regolatori, hanno la responsabilità di verificare preventivamente, e con la dovuta diligenza, che quanto dichiarato e/o attestato, nell'interesse del Gruppo, sia veritiero e corretto.
KME si propone come interlocutore aperto al confronto con le rappresentanze sindacali, al fine di affrontare in modo collaborativo e sinergico tematiche attinenti ai rapporti di lavoro e alle relazioni industriali. Le società del Gruppo non erogano, in linea di principio, contributi a partiti, a comitati e organizzazioni politiche e sindacali. Qualora un contributo sia ritenuto appropriato per il pubblico interesse, il Gruppo determina se esso sia ammissibile alla luce delle leggi in vigore. Tutti i contributi devono, comunque, essere erogati in modo rigorosamente conforme alle leggi vigenti ed adeguatamente registrati.
I rapporti tra le società del Gruppo ed i mass media spettano alle funzioni aziendali appositamente designate e devono essere coerenti con la politica di comunicazione definita dal Gruppo e le procedure aziendali in essere. La partecipazione, in nome di KME Group o in rappresentanza della stessa, a comitati ed associazioni di qualsiasi tipo, siano esse scientifiche, culturali o di categoria, deve essere regolarmente autorizzata ed ufficializzata per iscritto, nel rispetto delle regole aziendali
KME si impegna ad instaurare una comunicazione aperta con i suoi stakeholder, tra cui i soggetti appartenenti alle comunità locali e gli enti del territorio, nell'ottica di perseguire lo sviluppo sostenibile delle proprie attività ed avere un impatto positivo sulle comunità e sui territori in cui il Gruppo opera.
Il Gruppo KME si impegna a promuovere e diffondere tra i suoi stakeholder una cultura di responsabilità nei confronti dell'ambiente. Tra gli impegni del Gruppo in termini di sostenibilità ambientale vi sono lo sviluppo di strategie preventive volte ad evitare l'inquinamento ambientale, l'uso efficiente, il recupero e/o la riciclabilità dei materiali e l'efficientamento energetico nella produzione e fornitura dei propri prodotti e servizi. I Destinatari, nello svolgimento delle loro funzioni, si impegnano a rispettare la vigente normativa in materia di tutela e protezione ambientale e promuovono, inoltre, una conduzione delle proprie attività incentrata sul corretto e funzionale utilizzo delle risorse e sul rispetto dell'ambiente.
Le Società del gruppo KME prestano molta attenzione alla sostenibilità della supply chain. Per tale ragione agiscono per quanto possibile affinchè i loro partner commerciali rispettino i principi indicati in un apposito Codice di condotta per i partner commerciali, con riferimento a standard stabiliti a livello globale come, in particolare, il "Global Compact delle Nazioni Unite", i "Principi Guida delle Nazioni Unite in materia di business e diritti umani" e le "Linee guida OCSE per le imprese multinazionali ".
I partner commerciali di KME si devono assumere un impegno vincolante a:
conformarsi alle disposizioni applicabili della legislazione ambientale, nonché alle norme internazionali relative a tale materia;
prendere le opportune misure volte ad evitare l'uso di materie prime che finanzino direttamente o indirettamente gruppi armati che violano i diritti umani;
La supply chain di KME riguarda soprattutto metalli primari (rame, zinco, nichel, piombo, stagno), rottami (rame, zinco, ottone) ed energia (energia elettrica, gas, carburanti). Tra le altre forniture di beni e servizi, si segnalano in particolare i materiali di packaging e i trasporti.
Come lo Stato può adottare misure appropriate per proteggere la popolazione dalle violazioni dei diritti umani commesse anche da attori privati, imprese incluse?
Come le imprese possono rispettare i diritti umani?
In caso di violazioni dei diritti umani è importante garantire l'accesso a misure di rimedio.
KME acquista materiali solo da fornitori approvati e registrati, e ispeziona costantemente il loro lavoro. Non acquista materiali provenienti da miniere situate in regioni con situazioni di conflitti armati.
Il sistema di gestione implementato in KME è conforme ai seguenti requisiti previsti da norme e standard internazionali:
La focalizzazione sull'attività industriale di KME SE porta la Società ad essere soggetta più direttamente ai rischi dell'attività di KME stessa.
Il presidio che il Gruppo attua rispetto ai temi di sostenibilità si traduce anche nell'attenta mappatura dei rischi non finanziari – potenziali o attuali, diretti o indiretti – e delle opportunità derivanti da un'efficace ed efficiente gestione di ogni singola tematica. Nell'ambito del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi vengono svolte attività di risk assessment relativamente all'identificazione di potenziali rischi provenienti da fonti interne ed esterne al Gruppo.
Le società del Gruppo adottano un sistema di deleghe finalizzato alla prevenzione dei rischi e ad una funzionale organizzazione della sicurezza del lavoro e della tutela ambientale. La gestione aziendale comporta una permanente attività di risk management sia da parte dei soggetti delegati, sia da parte dell'alta direzione, sulla base delle segnalazioni ricevute dai soggetti delegati e dall'organismo di vigilanza.
La sostenibilità ambientale in tutte le sue accezioni – dalla tutela dell'ambiente naturale allo sviluppo della green economy, dalle azioni per contrastare il cambiamento climatico all'economia circolare, dalla transizione energetica alla tutela della biodiversità e all'uso efficiente delle risorse materiali, energetiche e idriche – è una necessità fondamentale per il futuro del genere umano e del pianeta.
In tale contesto, il perseguimento della sostenibilità ambientale è per KME un valore e al tempo stesso una strategia. È un valore perché vogliamo contribuire alla crescita di un'economia rispettosa degli equilibri ecologici. È una strategia perché ridurre gli impatti ambientali delle produzioni e migliorare l'efficienza nell'uso delle risorse è importante anche dal punto di vista della competitività e dei risultati economici, nella convinzione che l'eco-innovazione rappresenta una importante opportunità di crescita, soprattutto in un settore come quello del rame che costituisce un driver essenziale per la transizione ecologica. Il nostro impegno è rivolto in particolare verso i seguenti obiettivi:
Le aziende produttrici di rame e semilavorati di rame devono operare nel rispetto della normativa ambientale dell'Unione Europea e delle leggi nazionali.
Le autorizzazioni ambientali sono regolate dalla direttiva emissioni industriali 2010/75/UE, che stabilisce i limiti delle emissioni e richiede l'utilizzo delle migliori tecnologie disponibili.
Le industrie del rame sono soggette a quanto previsto dall'Emission Trading Scheme (ETS) per la riduzione delle emissioni di CO2 . Sono inoltre interessate, direttamente o indirettamente, dalla legislazione dell'Unione Europea sulle sostanze chimiche come il regolamento REACH, e dalle Direttive RoSH e WEEE, al fine di tutelare l'ambiente, la salute umana e la sicurezza dei consumatori.
Nell'ambito di una gestione attenta e rigorosa di tutti gli aspetti ambientali, KME adotta sistemi volontari di certificazione, tra cui ISO 14001:2015 (tutela dell'ambiente) e ISO 50001:2018 (gestione dell'energia) al fine di garantire standard di tutela ambientale ancora più elevati rispetto a quelli previsti dalle normative perseguendo obiettivi di miglioramento continuo.
Tutte le Società del Gruppo KME hanno le necessarie autorizzazioni ambientali e sono impegnate ad operare nel rispetto di quanto in esse prescritto, adottando procedure atte a identificare, controllare, misurare e ridurre gli impatti ambientali delle proprie attività.
REACH è una normativa dell'Unione Europea in vigore dal 2017 per proteggere le persone e l'ambiente dai rischi potenziali derivanti da sostanze chimiche.
KME fornisce prodotti in rame e leghe di rame in forma di lamiere e nastri laminati a caldo e a freddo, ma anche tubi pressati e trafilati, profilati e barre, parti perforate e prodotti speciali, come ad esempio stampi di fusione. Ai sensi della normativa REACH s'intendono come prodotti.
Tutti i materiali o preparati contenuti nei prodotti sono stati registrati o preregistrati da KME o da un attore a monte della catena di approvvigionamento. KME è un utilizzatore a valle delle sostanze che sono contenute nei prodotti in rame o in lega di rame. Tali sostanze sono sottoposte alla procedura di registrazione come sostanze soggette a un regime transitorio, il cui utilizzo nella produzione di prodotti in rame e leghe di rame viene preso in considerazione per la registrazione.
Per quanto riguarda i semilavorati in rame e leghe di rame, secondo la normativa REACH si tratta di prodotti non soggetti all'obbligo legale di una scheda informativa sulla sicurezza. L'intento di KME è in ogni caso quello di fornire ai propri clienti le informazioni contenute nelle schede di sicurezza, mettendo pertanto a disposizione tali documenti informativi per i prodotti. La scheda informativa è un documento realizzato volontariamente, che non si propone di indicare i requisiti formali della normativa REACH. L'osservanza dei requisiti ai sensi della normativa REACH è coordinata a livello centrale.
Nel periodo rendicontato non si registrano violazioni e sanzioni per quanto riguarda il rispetto delle normative ambientali e la conformità a norme e regolamenti in mate-
3.2 Energia
ria di sicurezza dei prodotti ed etichettatura.
Usare in modo efficiente l'energia è molto importante di vista ambientale, perché in tal modo si contribuisce a ridurre le emissioni di gas serra e contrastare i cambiamenti climatici, ma anche dal punto di vista economico al fine di ridurre i costi operativi. Il Gruppo KME è fortemente impegnato in una costante azione di miglioramento dell'efficienza energetica.
Le Direttive europee RoHS (2011/65/EU) e WEEE (2012/19/EU) limitano l'uso di so-
KME adotta la certificazione ISO 50001:2018 per un miglioramento continuo delle prestazioni nell'uso dell'energia.
RoHS
Nel 2022 il consumo complessivo di energia di KME Group è stato pari a 2.196.481 GJ.
Il consumo energetico degli stabilimenti produttivi e centri servizi del settore rame è stato pari a 2.191.037 GJ (99,8% del totale).
| TIPOLOGIA DI ENERGIA |
STABILIMENTI PRODUTTIVI E CENTRI SERVIZI |
ALTRE SOCIETÀ |
TOTALE |
|---|---|---|---|
| ENERGIA ELETTRICA | 1.027.154 | 1.794 | 1.028.948 |
| DI CUI AUTOPRODOTTA DA FONTI RINNOVABILI* | 14 | 14 | |
| GAS NATURALE | 1.141.937 | 907 | 1.142.844 |
| GASOLIO | 20.855 | 2.503 | 23.359 |
| BENZINA | 616 | 240 | 856 |
| EXTRA LIGHT OIL | 461 | 0 | 461 |
| TOTALE | 2.191.037 | 5.445 | 2.196.481 |
*3.875 kWh da impianto fotovoltaico presso il Centro servizi di Dolny Kubin (Slovacchia)
Le conversioni energetiche sono state condotte secondo i seguenti criteri:
Per quanto riguarda gli stabilimenti produttivi e i centri servizi il consumo di energia per unità di prodotto è stato pari a 6,4 GJ per ogni tonnellata di produzione.
| INTENSITÀ ENERGETICA STABILIMENTI PRODUTTIVI E CENTRI SERVIZI |
GJ | PRODUZIONE (TONNELLATE) |
GJ/t |
|---|---|---|---|
| CONSUMI GAS E EXTRA LIGHT OIL | 1.142.397 | 340.674 | 3,4 |
| CONSUMI CARBURANTI AUTO | 21.472 | 340.674 | 0,1 |
| CONSUMI ELETTRICI | 1.027.154 | 340.674 | 3,0 |
| TOTALE | 2.191.023 | 340.674 | 6,4 |
Non sono disponibili dati sui consumi di energia esterni (quali ad es. i consumi per la produzione di beni e servizi acquistati, i trasporti e la mobilità dei dipendenti, ecc).
Il progressivo miglioramento dell'efficienza energetica viene perseguito attraverso innovazioni gestionali e interventi di efficientamento degli impianti, e in particolare mediante efficientamento dei processi, razionalizzazione delle procedure produttive, interventi di carattere tecnologico.
Altre azioni riguardano l'efficienza energetica degli immobili e negli ambienti di lavoro, con interventi sull'efficienza dei sistemi di riscaldamento e condizionamento dei locali anche mediante sistemi informatizzati di telecontrollo, nonché utilizzo di led per l'illuminazione. Per informazioni più dettagliate sulle azioni intraprese e sui risultati ottenuti si rimanda ai report di sostenibilità delle società del gruppo KME.
Migliorare l'efficienza nell'uso dei materiali è un obiettivo prioritario nella transizione ad un'economia circolare e nelle strategie di sostenibilità delle imprese. Ciò è possibile riducendo gli scarti di produzione e sviluppando processi di recupero dei sottoprodotti all'interno dei processi produttivi, utilizzando materie prime seconde provenienti da riciclo anziché materie prime vergini, sviluppando innovazioni di processo e di prodotto secondo modelli di economia circolare.
Nel 2022 gli stabilimenti e i centri servizi hanno utilizzato complessivamente 376.213 tonnellate di materiali*.
| MATERIALI UTILIZZATI | TONNELLATE |
|---|---|
| METALLI | 347.549 |
| ALTRI MATERIALI | 28.664 |
| TOTALE | 376.213 |
| di cui rinnovabili | 7.817 |
| di cui non rinnovabili | 368.396 |
*il dato è riferito alla quantità di materiali in ingresso negli stabilimenti durante l'anno; è possibile che una quota parte, seppur minima, non sia stata effettivamente utilizzata nell'arco del 2021, rimanendo come scorte in magazzino; ciò può influenzare, seppur in misura non rilevante, il dato dei materiali utilizzati
La quota predominante dei materiali utilizzati è costituita da metalli (92,4%).
Materiali utilizzati 1,104 t per unità di prodotto
KME fa un ampio utilizzo di materiali riciclati: si tratta soprattutto di rottami di rame, classificati come "end of waste" (cessazione della qualifica di rifiuto) in base al regolamento dell'Unione Europea 715/22013. A ciò si aggiungono processi di recupero interni al processo produttivo, che consentono di minimizzare gli scarti.
I Centri Servizi contribuiscono a questo circuito virtuoso sia perché utilizzano semilavorati provenienti dai siti produttivi del Gruppo, contenenti una quota significativa di materie prime seconde, sia perché a loro volta reimmettono nel ciclo produttivo integrato i metalli residui delle lavorazioni. Vengono inoltre utilizzati materiali riciclati anche per gli imballaggi*.
*I dati più dettagliati relativi ai materiali riciclati utilizzati per imballaggi, che dal punto di vista quantitativo rappresentano una quota molto marginale rispetto a quella dei metalli riciclati, sono rendicontati nei singoli report di sostenibilità delle società del gruppo
Nel 2022 la percentuale di materiali riciclati sul totale dei materiali utilizzati risulta pari al 36%. Se si considerano solo i metalli tale percentuale sale al 38,7%.
Una quota significativa di sottoprodotti e scarti di produzione, inoltre, viene riutilizzata attraverso processi di recupero interni al ciclo produttivo. Ciò consente di ridurre ulteriormente il consumo di materie prime vergini e di rottami, riducendo gli sprechi e aumentando l'efficienza nell'uso dei materiali.
Se consideriamo anche i materiali reimmessi nel ciclo di produzione attraverso processi di recupero interno (133.361 t), la percentuale di metalli provenienti da riciclo di rottami e da recupero interno è pari al 55,7% sul totale dei metalli processati (materie prime vergini, rottami, semilavorati e metalli recuperati all'interno del ciclo produttivo).
| METALLI | TONNELLATE |
|---|---|
| Metalli utilizzati | 347.549 |
| di cui provenienti da riciclo | 134.586 |
| Recupero interno | 133.631 |
| TOTALE METALLI PROCESSATI | 481.180 |
| Totale metalli provenienti da riciclo e da recupero interno |
268.217 |
Tra i materiali utilizzati vi sono 7.817 tonnellate di materie prime rinnovabili (imballaggi in legno, carta e cartone, ecopallet). Rispetto al totale rappresentano solo il 2,1%, ma al netto dei metalli la percentuale di materie prime rinnovabili sale al 27,3%.
KME è membro di MARS (Metal Alliance for Responsible Sourcing), un'iniziativa per la progettazione sostenibile e la certificazione dell'approvvigionamento di materie prime. Metal Alliance supporta le aziende nella creazione di un sistema di gestione orientato alla pratica per rispettare i requisiti di due diligence nella catena di fornitura e per soddisfare i requisiti della politica, dei clienti e della società civile. Il sistema si basa sulle linee guida dell'OCSE riconosciute a livello internazionale.
La corretta gestione dei rifiuti è necessaria non solo per la tutela dell'ambiente e della salute umana, ma anche perché ha un ruolo fondamentale nella transizione all'economia circolare.
Obiettivo prioritario di KME è ridurre la produzione di rifiuti ed incrementare quanto più possibile la loro valorizzazione come risorse attraverso il riciclo e altre forme di recupero, riducendo al contempo lo smaltimento. Tra i principali rifiuti generati vi sono scorie di produzione, imballaggi (legno, carta e cartone, materiali misti), fanghi, metalli, materiali refrattari, olio esausto, polveri di frantumazione e scorie.
| RIFIUTI* | Tonnellate |
|---|---|
| Totale | 13.401,3 |
| di cui non pericolosi | 8.253,2 |
| di cui pericolosi | 5.149,1 |
| di cui avviati a recupero | 11.077,4 |
| di cui avviati a smaltimento | 2.324,9 |
*Dati riferiti agli stabilimenti produttivi e ai centri servizi;
nelle altre società le quantità di rifiuti sono da considerarsi come poco rilevanti.
Il 61,6% è costituito da rifiuti non pericolosi, il 38,4% da rifiuti pericolosi.
Una percentuale molto elevata di rifiuti (82,7%) è stata avviata a riciclo o altre forme di recupero. La quota residua (17,3%) è stata avviata a smaltimento.
Ridurre le emissioni di gas ad effetto serra (GHG) è un obiettivo ineludibile per contrastare il cambiamento climatico. L'accordo di Parigi sul clima nel 2015 e gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite richiedono azioni efficaci e urgenti in questa direzione.
Il Green Deal europeo si pone l'obiettivo di rendere l'Europa il primo continente neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050. La legge europea sul clima, approvata nel 2021, sancisce l'impegno vincolante della neutralità climatica entro il 2050 e l'obiettivo intermedio di ridurre le emissioni nette di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. Le industrie che producono rame sono soggette all' Emission Trading Scheme (ETS), adottato dall'Unione Europea per raggiungere gli obiettivi di riduzione della CO2 nei principali settori industriali.
KME è impegnata ad attuare una progressiva evoluzione del modello di business verso un'economia a zero emissioni di gas climalteranti in linea con gli obiettivi di neutralità climatica dell'Unione Europea
Il calcolo delle emissioni di gas serra si basa sul sistema di rendicontazione GHG, che classifica le emissioni di gas serra in:
Non essendo disponibili informazioni su queste ultime, le informazioni rendicontate nel report riguardano le emissioni dirette e quelle indirette (connesse alla produzione dell'energia elettrica acquistata e consumata). Il calcolo delle emissioni di CO2 eq è stato basato sulle seguenti fonti:
| Tipologia | tCO2 eq/TJ |
Fonte |
|---|---|---|
| Gas | 56,333 | Ministero Ambiente, Tabella parametri standard nazionali |
| Gasolio | 73,927 | Ministero Ambiente, Tabella parametri standard nazionali |
| Benzina | 73,085 | Ministero Ambiente, Tabella parametri standard nazionali |
| Light fuel | 74 | Umweltbundesamt, CO2 Emissionsfsaktoren fuer fossile Brennstoffe |
• le emissioni indirette da consumi elettrici "market based" con fornitore individuato (KME Germany, KME Mansfeld, KME Netherlands) sono basati sui dati rendicontati dai fornitori per l'anno 2022;
Per il Regno Unito, non più coperto da EEA, si è utilizzato il valore di emissione riportato in UK Government GHG Conversion Factor for Company Reporting relativo al 2021 (https://www.gov.uk/government/publications/greenhouse-gas-reporting-conversion-factors-2021)
| EMISSIONI CO2 eq PER TIPOLOGIA |
UNITÀ DI MISURA |
STABILIMENTI PRODUTTIVI E CENTRI SERVIZI |
ALTRE SOCIETÀ |
TOTALE |
|---|---|---|---|---|
| Emissione dirette (Scope 1) | t CO2 | 66.809 | 254 | 67.062 |
| di cui da attività produttiva e riscaldamento |
t CO2 | 65.222 | 51 | 65.273 |
| di cui per flotta auto | t CO2 | 1.587 | 203 | 1.789 |
| Emissione indirette | ||||
| (Scope 2 Location Based) | t CO2 | 102.434 | 122 | 102.557 |
| Emissione indirette | ||||
| (Scope 2 Market Based) | t CO2 | 150.369 | 228 | 150.596 |
| Totale emissioni | ||||
| (Scope 1 e Scope 2 Location Based) | t CO2 | 169.243 | 376 | 169.619 |
| Totale emissioni | ||||
| (Scope 1 e Scope 2 Market Based) | t CO2 | 217.177 | 481 | 217.659 |
Le emissioni dirette di CO2 eq sono state pari a 67.062 t, di cui 1.789 t da carburanti per flotta auto.
Le emissioni indirette "Location Based" sono state pari a 102.557 t CO2 eq. Le emissioni indirette "Market Based" sono state pari a 150.596 t CO2 eq.
Le emissioni totali "Scope 1 e Scope 2 Location Based" equivalgono a 169.619 t CO2 eq, mentre calcolate "Scope 1 e Scope 2 Market Based" risultano pari a 217.659 t CO2 eq.
Gli stabilimenti produttivi e i centri servizi del settore rame determinano il 99,8% delle emissioni climalteranti. La loro intensità climalterante – espressa come t CO2 eq per t di prodotto – è pari a 0,5 t CO2 eq nell'approccio Location Based e a 0,64 t CO2 eq nell'approccio Market Based. Le emissioni dirette sono pari a 0,196 t CO2 eq per t di prodotto mentre le emissioni indirette da energia elettrica sono pari a 0,301 t CO2 eq nell'approccio Location Based e 0,441 t CO2 eq per t di prodotto nell'approccio Market Based.
| INTENSITÀ DI CO2 (Stabilimenti produttivi e centri servizi) |
EMISSIONI (t CO2 eq) |
PRODUZIONE (t) |
EMISSIONI PER UNITÀ DI PRODOTTO (t CO2 / t) |
|---|---|---|---|
| Emissione dirette (Scope 1) | 66.809 | 340.674 | 0,196 |
| Emissione indirette | |||
| (Scope 2 Location Based) | 102.434 | 340.674 | 0,301 |
| Emissione indirette | |||
| (Scope 2 Market Based) | 150.369 | 340.674 | 0,441 |
| Totale emissioni | |||
| (Scope 1 e Scope 2 Location Based) | 169.243 | 340.674 | 0,50 |
| Totale emissioni | |||
| (Scope 1 e Scope 2 Market Based) | 217.177 | 340.674 | 0,64 |
KME Germany e KME Mansfeld hanno generato anche emissioni biogeniche (da combustione di biomasse) pari rispettivamente a 427 e 880 tonnellate, per un totale di 1.307 tonnellate di CO2 eq.
Non si registrano utilizzi di gas refrigeranti GHG con dispersioni.
Con l'obiettivo di diminuire il proprio Corporate Carbon Footprint e contribuire al raggiungimento della neutralità climatica, le principali società industriali del Gruppo KME (KME Italy, KME Mansfeld e KME Germany) hanno attivato interventi di compensazione delle emissioni di CO2 attraverso un accordo con la società Natural Capital Italia SpA, la prima holding company italiana dedicata alla difesa e alla conservazione del capitale naturale (acqua, aria, suolo, biodiversità).
Si definisce "carbon offsetting" o "contribuzione climatica" una qualsiasi attività volta a compensare la CO2 o altri gas ad effetto serra attraverso la riduzione delle emissioni di CO2 altrove. In altre parole, è un meccanismo volontario che consente ad una azienda o ad una organizzazione di compensare le proprie emissioni attraverso il supporto a progetti di riduzione e assorbimento delle emissioni e di contribuire al raggiungimento dell'obiettivo "zero emissioni nette".
In attuazione di tale accordo sono state compensate 11.640 tonnellate di CO2 generate dagli stabilimenti del Gruppo KME nel 2021 e altre 11.640 tonnellate nel 2022.
11.640 tonnellate di CO2 compensate
Gli interventi sono realizzati presso Oasi Dynamo, una riserva naturale di circa 1.000 ettari, affiliata al WWF, a 1.110 metri di altezza negli Appennini Pistoiesi. In particolare, Oasi Dynamo si è dotata di un piano di gestione forestale incentrato su un uso sostenibile della risorsa legnosa permettendo alle piante di esplicare al massimo la loro capacità di sequestrare CO2 . Le piante, come è noto, costituiscono un importante strumento per ridurre l'effetto serra in quanto attraverso la propria attività di fotosintesi riescono a bloccare ingenti quantità di CO2 e accumulare carbonio in forma di biomassa. Mediamente la quantità di CO2 assorbita annualmente da un albero varia da 20 a 50 kg; un bosco adulto riesce a stoccare al suo interno sotto forma di composti organici del carbonio oltre 150 t/ha di CO2 . In Oasi Dynamo la capacità di fissazione della CO2 è inoltre incrementata anche attraverso un'attenta pratica agricola su circa 123 ettari di terreno.
Gli interventi realizzati grazie all'accordo con il Gruppo KME producono un incremento medio annuo della capacità di assorbimento pari a 12 tonnellate di CO2 ad ettaro, per un totale di 11.640 tonnellate di CO2 nell'intera area (970 ettari).
Insieme a questi interventi di compensazione delle emissioni di CO2 , l'accordo tra il Gruppo KME e Natural Capital Italia prevede anche altri interventi relativi a pratiche di conservazione e valorizzazione del patrimonio boschivo e rurale nell'area "Oasi Dynamo". In particolare, interventi di conservazione della biodiversità, manutenzione sui reticoli idrografici e servizi di regolazione idrica, conservazione del suolo attraverso pratiche agronomiche ambientalmente virtuose, manutenzione delle strutture dell'oasi.
Il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici presentato a dicembre 2022 sottolinea come il settore industriale (con l'eccezione di quello energetico e dei settori grandi consumatori di risorse idriche) non sia comunemente percepito come un settore economico particolarmente vulnerabile ai cambiamenti climatici, essendo anzi prevalente la considerazione delle nuove opportunità che le azioni necessarie per contrastare i cambiamenti climatici e la transizione ecologica potranno offrire ad alcuni business.
Da questo punto di vista l'industria del rame - che lavora un materiale essenziale per la transizione energetica (energie rinnovabili, efficienza energetica, mobilità elettrica, ecc) e perciò strettamente connesso a nuove tecnologie e nuovi mercati - è sicuramente tra quelle che maggiormente possono cogliere le opportunità di sviluppo connesse alla transizione ecologica e digitale. Proprio in riferimento a tale scenario il Gruppo KME ha ulteriormente focalizzato la propria strategia nel settore del rame. Non meno rilevanti sono le opportunità connesse alla transizione verso un'economia circolare,
che costituisce una condizione necessaria per ridurre le emissioni di gas serra e raggiungere l'obiettivo della neutralità climatica ma anche un fattore di maggiore efficienza e competitività economica per le imprese. Tuttavia, come evidenzia lo stesso Piano di adattamento ai cambiamenti climatici, anche per questo settore come più in generale per l'intero sistema economico i cambiamenti climatici comportano anche molteplici rischi. Una riprova autorevole di come sia aumentata la consapevolezza dell'importanza dei rischi climatici e ambientali viene anche dal rapporto "Global Risks" redatto a cura del World Economic Forum - community globale di leader e decisori politici appartenenti al mondo economico, politico, accademico e alle organizzazioni internazionali - nonché da un numero crescente di analisi e rapporti di autorità finanziarie, soggetti economici, centri studi e istituzioni scientifiche.
Oltre ad una serie di rischi connessi a maggiori costi che possono influire sulla competitività, tra cui anche forme di tassazione delle emissioni, i rischi più rilevanti sono legati all'aumento della frequenza e dell'intensità degli eventi meteorologici estremi (precipitazioni violente, alluvioni e frane, siccità, incendi boschivi) che possono direttamente produrre effetti sulle attività industriali e sulle infrastrutture localizzate nelle aree più vulnerabili. Secondo i dati raccolti in ambito assicurativo e riportati dall'Agenzia Europea per l'Ambiente, il numero dei disastri naturali nei Paesi UE mostra una tendenza all'aumento a partire dal 1980. Circa due terzi delle perdite economiche riconducibili a disastri naturali sono stati causati da alluvioni e uragani. Sebbene sia attualmente difficile determinare accuratamente la proporzione di perdite attribuibile ai cambiamenti climatici, alla luce degli impatti e dei rischi attuali e previsti ci si attende tuttavia un suo incremento, con particolare riguardo per le perdite riconducibili ad alluvioni. I cambiamenti climatici possono influire anche sullo stato quantitativo e qualitativo delle risorse idriche, alterando i cicli e i sistemi idrogeologici; il riscaldamento globale avrà l'effetto di intensificare il ciclo idrologico e incrementare la frequenza di eventi alluvionali in larga parte d'Europa.
Anche per le industrie del rame pertanto la strategia di adattamento ai cambiamenti climatici si deve basare su un insieme di approcci e misure complementari per la gestione dei maggiori rischi associati all'incremento degli eventi meteorologici estremi. Le società del Gruppo KME che gestiscono gli stabilimenti produttivi definiranno i possibili interventi di prevenzione, previa verifica dei rischi verso i quali risultano da questo punto di vista potenzialmente esposte, in linea con i piani di adattamento predisposti dagli enti pubblici. A titolo esemplificativo si segnala che KME Italy ha già realizzato alcune opere lungo un argine del fiume Serchio nei pressi del centro abitato di Fornaci di Barga.
La trasformazione dei metodi di produzione e dei relativi processi operativi è al centro della strategia mirata verso la neutralità climatica. Come già si è detto, il Gruppo KME ha adottato strategie per la riduzione delle emissioni e la decarbonizzazione dei processi industriali, in linea con gli obiettivi dell'Accordo di Parigi del 2015 e con il Piano industriale per il Green Deal dell'Unione Europea. L'impegno di KME si articola su più piani:
Il rame è alla base delle attività imprenditoriali di KME. Grazie alle sue proprietà, il rame è indispensabile per la transizione energetica e il raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica. Inoltre la sua riciclabilità potenzialmente illimitata rende questo materiale particolarmente rispettoso del clima.
Con la sua gestione energetica certificata secondo la norma ISO 50001, KME fornisce un importante contributo all'uso efficiente delle risorse.
Sono già state attuate numerose misure per l'utilizzo di tecnologie innovative per l'utilizzo di materie prime seconde.
KME offre al mercato un materiale con un bilancio di CO2 particolarmente rispettoso del clima, garantito dall'utilizzo esclusivo di materie prime secondarie (100% rottami di rame). In questo modo evitiamo l'uso di nuovi metalli la cui estrazione e lavorazione, altamente dispendiosa dal punto di vista energetico, genera molte emissioni climalteranti.
KME lavora costantemente all'ottimizzazione dei processi per ridurre i consumi di energia - con un miglioramento continuo dell'efficienza energetica in tutte le aree operative - per sostituire progressivamente i combustibili fossili con fonti di energia rinnovabili e per il recupero del calore.
L'iniziativa "Metals pro Climate" illustra il contributo dell'industria dei metalli non ferrosi alla protezione del clima attraverso soluzioni scientifiche e tecnologiche. Il potenziale di risparmio dell'industria è un fattore essenziale nelle attività industriali contro il riscaldamento globale.
• I valori delle emissioni di CO2 sono registrati e rendicontati in maniera trasparente. La partecipazione a vari progetti di benchmarking nell'industria del rame garantisce una valutazione corretta.
• Nell'ambito della classifica di sostenibilità del CDP, rendicontiamo le nostre emissioni di CO2 su base volontaria. Il CDP è un'organizzazione no-profit che promuove una rendicontazione trasparente sul clima.
• Impegnandoci nella Science-Based Targets Initiative (SBTi), ci impegniamo a fissare un obiettivo climatico basato su dati scientifici per ridurre le nostre emissioni di CO2 , che contribuirà a limitare il riscaldamento globale a 1,5 °C in conformità con l'Accordo di Parigi e a diventare neutrali dal punto di vista climatico entro il 2050.
• Per contribuire a raggiungere l'obiettivo della neutralità climatica, KME collabora con partner competenti. Anche i clienti e i fornitori sono coinvolti per raggiungere i risultati più ampi possibili.
KME è membro di Metals pro Climate, un'iniziativa di aziende leader dell'industria dei metalli non ferrosi impegnate per la protezione del clima.
KME Germany, congiuntamente a Georgsmarienhütte, Q1, EWE e la rete logistica KNI, intende realizzare progetti a idrogeno nell'area di Osnabrück, promuovendo così la trasformazione della regione verso la neutralità climatica.
Il 13 ottobre 2022 è stato a tal fine firmato un protocollo d'intesa tra i partner, che stanno pianificando, tra l'altro, la costruzione di un impianto di produzione di idrogeno con una rete di condotte di idrogeno per collegare Georgsmarienhütte e KME, nonché la costruzione di stazioni di rifornimento di idrogeno presso i siti di Q1.Grazie alla sua posizione geografica centrale, la regione si è sviluppata come polo economico in cui hanno sede grandi aziende industriali, piccole e medie imprese e start-up. L'uso dell'idrogeno è destinato a svolgere un ruolo importante nel rendere la produzione e la logistica più sostenibili e neutrali dal punto di vista climatico nel lungo periodo. Con questo progetto il gruppo KME rafforza ulteriormente il proprio impegno nella transizione ecologica, con l'obiettivo di un impatto climatico zero.
Tutelare la qualità dell'aria minimizzando gli impatti delle emissioni inquinanti è essenziale per proteggere l'ambiente naturale e la salute umana; a tal fine KME adotta le migliori tecniche disponibili ed opera nel rispetto delle normative vigenti.
Le principali fonti di inquinamento dell'aria sono rappresentate dai settori industriali, dai trasporti e dal riscaldamento domestico. A partire dagli anni '70 i primi due settori sono stati oggetto di regolamentazioni sempre più rigorose in tutti i paesi industrializzati, per tutelare la qualità dell'aria e la salute.
Gli impianti industriali sono stati i primi ad essere soggetti a limiti alle emissioni ed all'obbligo di adottare le migliori tecniche disponibili per ridurre la produzione di sostanze inquinanti e abbatterle prima della loro immissione in atmosfera.
I valori limite di emissione indicano per ogni sostanza inquinante la massima quantità che può essere immessa nell'atmosfera da parte di un singolo impianto.
Le emissioni* derivanti dalle attività industriali del gruppo KME riguardano in particolare:
Non vi sono emissioni di sostanze lesive dell'ozono stratosferico (ODS).
*La rendicontazione delle emissioni da parte degli stabilimenti del Gruppo non comprende sempre gli stessi inquinanti atmosferici, sia a causa di diversità nelle normative nazionali e/o regionali sia perché i piani di monitoraggio e controllo delle emissioni prescritti dalle autorizzazioni ambientali differiscono a seconda del ciclo produttivo e conseguentemente dei parametri ritenuti significativi. Ai fini di una corretta rendicontazione, per ciascun inquinante sono indicati pertanto in maniera puntuale gli stabilimenti a cui fanno riferimento i dati rendicontati nelle tabelle. Le emissioni specifiche per unità di prodotto sono comunque calcolate in rapporto al volume della produzione aggregata di tutti gli stabilimenti. I dati delle emissioni riportati nelle tabelle sono frutto di metodologie di misurazione nel rispetto delle autorizzazioni ambientali e delle normative di riferimento.
| EMISSIONI | NOX 1 |
SOX 2 |
VOC 3 | PM 4 |
|---|---|---|---|---|
| KG | 47.326,6 | 8.024,7 | 14.139 | 10.213 |
| EMISSIONI | HAP 5 | |||
| MG | 44 |
1 - dato riferito a tutti gli stabilimenti e centri servizi
2 - dato riferito a KME Germany, KME Mansfeld, KME Netherlands e ai centri servizi
3 - dato riferito a KME Italy
4 - dato riferito a tutti gli stabilimenti e centri servizi
5 - diossine e difenili policlorurati (PCB)-dati riferito a KME Italy, KME Germany, KME Netherlands e ai centri servizi
L'acqua è una risorsa preziosa. Va utilizzata in maniera efficiente, evitando ogni possibile spreco, e per quanto possibile va riciclata e riutilizzata. Dopo l'utilizzo deve essere correttamente trattata in impianti di depurazione prima di essere reimmessa nell'ecosistema.
KME opera per ridurre le quantità di acqua prelevata dalle diverse fonti (pozzi, reti idriche, ecc), facendo ricorso in taluni casi anche alla raccolta e all'utilizzo di acqua piovana. Inoltre, grazie ad una serie di soluzioni tecnologiche e impiantistiche, negli stabilimenti produttivi l'acqua viene in misura significativa riciclata e riutilizzata nei processi industriali.
| ACQUA (Milioni di litri) | PRELIEVO (ML) |
SCARICHI (ML) |
CONSUMO (ML) |
|---|---|---|---|
| STABILIMENTI PRODUTTIVI | |||
| E CENTRI SERVIZI | 3.057,3 | 2.241,8 | 815,5 |
| ALTRE SOCIETÀ | 12,1 | 12,1 | - |
| TOTALE | 3.069,4 | 2.253,9 | 815,5 |
| ACQUA RICICLATA E RIUTILIZZATA (Milioni di litri) |
ACQUA RICICLATA |
ACQUA COMPLESSIVAMENTE UTILIZZATA |
% ACQUA RICICLATA |
|
|---|---|---|---|---|
| STABILIMENTI PRODUTTIVI E CENTRI SERVIZI |
16.373,4 | 19.430,7 | 84,3% |
ll valore indicato dell'acqua utilizzata rappresenta la somma fra il prelievo d'acqua e l'acqua riciclata presso gli stabilimenti produttivi e i centri servizi
Nel 2022 l'acqua prelevata è stata pari a 0,009 ML per ogni tonnellata di produzione, quella riciclata e riutilizzata 0,048 ML. Il consumo di acqua è pari a 0,002 ML/t. L'acqua complessivamente utilizzata per ogni tonnellata di produzione è pari a 0,057 ML.
Di seguito si riporta la classificazione delle aree in cui sono localizzati gli stabilimenti produttivi e i centri servizi, relativamente allo stress idrico:
| STRESS IDRICO | STABILIMENTI PRODUTTIVI E CENTRI SERVIZI |
ACQUA PRELEVATA (ML) |
ACQUA CONSUMATA (ML) |
|---|---|---|---|
| BASSO | KME NETHERLANDS | 37,938 | 4,5 |
| KME ROLLED FRANCE | 0,074 | 0 | |
| KME SC IT | 1,796 | 0 | |
| KME SC SL | 0,050 | 0 | |
| MEDIO-BASSO | KME SC UK | 0,054 | 0 |
| MEDIO-ALTO | KME ITALY | 1.834,369 | 300,0 |
| KME GERMANY | 228,770 | 214,3 | |
| ALTO | KME MANSFELD | 953,860 | 296,7 |
| KME SPAIN | 0,396 | 0 | |
| ESTREMAMENTE ALTO | - | - | - |
A seguito di adeguati processi di depurazione, le acque vengono scaricate rispettando le normative vigenti e i limiti di legge. Gli scarichi idrici sono pari a 2.253,9 ML, di cui 2.241,8 ML presso gli stabilimenti produttivi e i centri servizi.
Proteggere la diversità biologica è importante per la sopravvivenza delle specie animali e vegetali, della diversità genetica e degli ecosistemi naturali. Inoltre, questi ultimi assicurano aria e acqua fresca e contribuiscono alla sicurezza alimentare e alla salute umana. La biodiversità inoltre contribuisce direttamente al sostentamento locale, rendendolo essenziale per conseguire la riduzione della povertà e quindi lo sviluppo sostenibile. Nelle attività dei suoi siti produttivi KME adotta le misure possibili per prevenire danni agli habitat naturali e minimizzare i rischi nell'ambito di una corretta gestione degli impatti ambientali.
Attraverso la società benefit Natural Capital Italia SpA, il gruppo KME opera direttamente per la conservazione e la valorizzazione della biodiversità. Natural Capital Italia è una holding company che gestisce, coordina e finanzia investimenti volti alla conservazione del capitale naturale. Se la sostenibilità ambientale viene perseguita attraverso la missione principale della società – ovvero la conservazione dei sistemi naturali – la sostenibilità economica viene sviluppata mediante servizi orientati alla conservazione, esperienze all'interno delle oasi e un modello di gestione volto a migliorare la difesa delle biodiversità anche favorendo la convivenza con il mantenimento e lo sviluppo di un'agricoltura biologica. Altre informazioni sono presenti nel paragrafo 6.2.
• Promozione e sviluppo di un turismo nature based, di un'agricoltura sostenibile e di progetti volti alla conservazione del patrimonio naturalistico
Creare il primo gruppo italiano attivo nella conservazione ambientale, che gestisca in maniera innovativa la sfida rappresentata dalla compatibilità della difesa del capitale naturale con la redditività economica.
Due organizzazioni come Dynamo e WWF - impegnate in ambiti diversi ma con alcuni consolidati elementi comuni quali la conservazione ambientale, l'approccio educativo esperienziale, la dimensione nazionale - che hanno deciso di mettere insieme le proprie capacità professionali, tecniche ed organizzative per promuovere un modello di integrazione attiva tra conservazione della Natura e sviluppo sostenibile all'interno di luoghi selezionati e rappresentativi come le Oasi WWF e altre aree analoghe da individuare sul territorio nazionale.
La Fondazione Dynamo è impegnata da circa 20 anni nel supportare la progettazione e lo sviluppo di organizzazioni di impresa che affrontano problemi sociali come istruzione, sanità, servizi sociali e ambiente, favorendo anche nuova occupazione. WWF Oasi gestisce le oasi di proprietà e affidate del WWF Italia e ha come obiettivo quello di coniugare la conservazione della natura con la sostenibilità economica e ambientale.
KME intende contribuire ad accelerare la transizione verso un'economia circolare. Già oggi le produzioni sono in misura significativa improntate ai principi della circolarità, utilizzando ampiamente materiali provenienti da processi di riciclo e recupero. Il Gruppo KME persegue obiettivi di miglioramento continuo dell'efficienza nell'uso delle risorse materiali, energetiche e idriche; questo impegno è implementato anche attraverso una serie di progetti finalizzati a innovazioni di processo e di prodotto, nonché mediante attività di formazione di competenze professionali connesse a modelli di business circolari.
La transizione ad una economia circolare è una delle principali sfide strategiche che l'Unione Europea ha davanti a sé. Lo è per ragioni ambientali, perché può portare ad una riduzione del consumo di materie prime e delle emissioni di gas serra, ma al tempo stesso anche economiche, perché un'economia circolare è più efficiente e competitiva, e geopolitiche, perché in tal modo si può ridurre la dipendenza e rafforzare l'autonomia strategica dell'Europa nell'approvvigionamento di materie prime. Per accelerare la transizione all'economia circolare occorre agire in quattro direzioni:
Ridurre la quantità di materiali usati per realizzare i prodotti; incrementare l'efficienza nell'uso delle risorse; ridurre il consumo di materie prime vergini.
Ottimizzare l'utilizzo delle risorse estendendo la vita utile dei prodotti; sviluppare una progettazione finalizzata alla loro durabilità e riparabilità (ecodesign); contrastare l'obsolescenza programmata.
Sostituire quanto più possibile i materiali non rinnovabili con materiali rigenerativi e i combustibili fossili con energie rinnovabili.
Riutilizzare i prodotti a fine vita, sviluppando quanto più possibile un flusso circolare delle risorse; incrementare l'uso di materiali riciclati (materie prime seconde) in sostituzione di materie prime vergini.
Il nuovo Piano di azione per l'economia circolare dell'Unione Europea, approvato nel 2021, rivolge una particolare attenzione alla progettazione di prodotti sostenibili e alla circolarità nei processi produttivi, nonché ad alcuni settori ad alta intensità di risorse e ad alto impatto ambientale. In tale ambito il 30 marzo 2022 la Commissione Europea ha presentato un nuovo pacchetto di misure in materia di prodotti sostenibili ed ecodesign, tessile, costruzioni, diritti all'informazione dei consumatori.
Particolare rilevanza, per le industrie che operano nel settore delle produzioni in rame e leghe di rame, potranno avere le misure riguardante l'ecodesign e i prodotti sostenibili. Il nuovo regolamento sull'ecodesign sarà affiancato, mediante appositi atti delegati, da misure specifiche per le principali filiere produttive con la previsione di: nuovi requisiti di sostenibilità, durata e riutilizzabilità dei prodotti; contenuto minimo di materiali riciclati; possibilità di riciclaggio e recupero dei materiali; maggiori informazioni sui prodotti (passaporto digitale, etichette, ecc). Oltre ai benefici ambientali, secondo le stime della Commissione Europea tali misure potranno produrre vantaggi per le imprese (riduzione dei costi dei materiali, maggiore competitività, maggiore trasparenza della catena di approvvigionamento) e per l'economia europea (disaccoppiamento dell'attività economica dall'uso delle risorse, maggiore uso circolare dei materiali, riduzione della dipendenza dalle materie prime).
Per accelerare la transizione ad un'economia circolare è necessario che ogni impresa abbia piena consapevolezza del proprio posizionamento. Occorre cioè che l'azienda sappia misurare le performance di circolarità in ciascuna fase del proprio processo produttivo e lungo l'intera catena del valore, dalla progettazione all'approvvigionamento, dalla produzione alle vendite, dalla logistica alla manutenzione, fino alla gestione del fine vita dei prodotti. Per questa ragione cominciano a diffondersi metodologie di misurazione della circolarità, con l'obiettivo di fornire alle imprese non solo strumenti di analisi, ma anche informazioni e soluzioni per migliorare l'efficienza nell'uso delle risorse e la circolarità del ciclo produttivo .
L' Agenzia Europea per l'Ambiente (EEA) ha definito, con la cosiddetta "Carta di Bellagio", alcune linee guida e un primo gruppo di indicatori finalizzati a misurare la circolarità dell'economia e l'uso efficiente delle risorse. Nel 2022 inoltre sono state pubblicate le specifiche tecniche UNI/TS 11820. Gli indicatori di circolarità utilizzati in questo rapporto sono stati elaborati in riferimento a tali linee guida e specifiche tecniche.
38,7%
DEI MATERIALI UTILIZZATI È COSTITUITO DA METALLI DERIVANTI
Un indicatore importante è il rapporto tra la quantità di materiali utilizzati e la produzione di un'impresa. Il tasso di produttività delle risorse misura il consumo di materiali per unità di prodotto: più questo valore è basso, maggiore è l'efficienza nell'uso delle risorse. KME ha registrato nel 2022 un tasso di produttività delle risorse pari a 1,104. In altri termini, per ogni tonnellata di prodotto sono state utilizzate 1,104 tonnellate di materiali. 36%
Il tasso circolarità misura la percentuale di materie prime seconde (materiali derivanti da processi di riciclo e dal recupero di scarti di produzione che possono essere reimmessi nel ciclo produttivo) rispetto al totale dei materiali utilizzati. Più alta è questa percentuale e più il ciclo produttivo è virtuoso.
Le materie prime seconde utilizzate nel 2022 rappresentano il 36% dei materiali complessivamente utilizzati. Ciò contribuisce a ridurre in misura significativa il consumo di materie prime vergini e gli impatti ambientali.
Se misurato solo sui metalli il tasso di circolarità è pari al 38,7%.
L'utilizzo circolare della materia da parte di KME non si esaurisce in questi numeri, perché all'utilizzo di materiali riciclati acquistati sul mercato si aggiunge il fatto che, all'interno degli stabilimenti gli scarti di produzione vengono reimmessi nel ciclo DA RICICLO 55,7%
produttivo mediante processi di recupero.
In tal modo la percentuale dei metalli provenienti dall'utilizzo di rottami e dal recupero di scarti di produzione, rispetto al totale dei metalli processati, sale al 55,7%.
TASSO COMPLESSIVO DI CIRCOLARITÀ DEI METALLI GRAZIE ANCHE AL RECUPERO INTERNO
DEI MATERIALI UTILIZZATI È COSTITUITO DA MATERIE PRIME SECONDE
*Ogni 100.000 tonnellate di rame, l'utilizzo di materiali riciclati richiede 630 TJ a fronte di 1.690 TJ necessari in caso di utilizzo di materie prime vergini. Ogni 100.000 tonnellate di rame, l'utilizzo di materiali riciclati genera 44.000 tonnellate di CO2 a fronte di 125.000 tonnellate di CO2 generate dall'utilizzo di materie prime vergini. (Fonte: Bureau of International
La transizione ad un'economia circolare è uno dei pilastri della strategia per raggiungere la neutralità climatica, in quanto l'utilizzo di materiali riciclati in sostituzione di materie prime vergini riduce sensibilmente i consumi energetici e la carbon footprint*.
Grazie all'utilizzo di rame riciclato si può stimare che nel 2022 KME abbia evitato il consumo di circa 396.000 MWh e la generazione di circa 109.000 tonnellate di CO2 .
La transizione ad una economia circolare richiede una progressiva riduzione dei rifiuti ed un incremento del recupero di materia (o di energia) a valle della produzione attraverso una corretta gestione dei rifiuti. Un indicatore significativo è quello relativo alla quantità di rifiuti per unità di prodotto. Nel 2022 sono stati generati 0,0393 tonnellate di rifiuti per ogni tonnellata di produzione.
RIFIUTI PER UNITA' DI PRODOTTO 0,0393 t/t
Un altro indicatore importante è quello relativo alla percentuale di rifiuti avviati a riciclo o altre forme di recupero anziché a smaltimento in discarica. Nel 2022 risulta pari a 82,7%.
Usare in modo efficiente l'acqua è un altro obiettivo essenziale nella transizione all'economia circolare. Nel 2022 sono stati prelevati (da reti idriche e pozzi) 0,009 megalitri di acqua per ogni tonnellata di produzione. L'acqua riciclata e riutilizzata all'interno del processo produttivo è pari a 0,048 ML per unità di prodotto. La percentuale di acqua riciclata sul totale di acqua utilizzata è pari al 84,3%. Grazie alle misure adottate, il consumo evitato è di 0,048 ML di acqua per ogni tonnellata di produzione. Acqua prelevata per unità di prodotto 0,009 ML Acqua riciclata e riutilizzata per unità di prodotto 0,048 ML Acqua riciclata sul totale di acqua utilizzata 84,3%
Uso efficiente dell'energia
CONSUMO DI ENERGIA PER UNITÀ DI PRODOTTO
6,4 GJ
In un modello di economia circolare anche l'energia deve essere utilizzata in maniera efficiente, utilizzando nella misura più ampia possibile fonti rinnovabili. Un indicatore significativo da questo punto di vista è quello relativo al consumo di energia per unità di prodotto. Nel 2022 i consumi energetici sono stati pari a 6,4 GJ per ogni tonnellata di produzione.
La transizione all'economia circolare richiede investimenti in ricerca e sviluppo, ecodesign, innovazioni tecnologiche di processo e di prodotto, nuovi materiali, simbiosi industriale, uso efficiente delle risorse. KME è impegnata in questa direzione attraverso una serie di progetti coerenti con i principi della circular economy.
In tale ambito particolarmente significativo è l'impegno di KME Italy, che sta realizzando a Fornaci di Barga un polo dell'economia circolare mediante progetti per migliorare ulteriormente l'efficienza nell'uso dei materiali e dell'energia. Di seguito una breve illustrazione di tali progetti.
Progetto di simbiosi industriale
Il progetto ha come obiettivi:
Il progetto prevede la realizzazione di un impianto di produzione di energia elettrica e termica tramite valorizzazione energetica dei residui di lavorazione di cartiera (pulper e fanghi di processo) proveniente dal distretto cartario della provincia di Lucca.
Il progetto è in grado di generare benefici in termini di competitività per lo stabilimento, riducendo i costi energetici, e al tempo stesso può consentire di chiudere il ciclo della carta da macero in una logica di simbiosi industriale secondo i principi dell'economia circolare.
Riqualificando un'area dismessa dello stabilimento, KME Italy ha costituito la Circular Academy, un centro per la formazione, la ricerca e l'innovazione dedicato all'economia circolare. Un punto di riferimento per le aziende, con attività didattiche e laboratori attrezzati per supportare lo sviluppo dell'economia circolare.
Le attività, realizzate in collaborazione con la Scuola Universitaria superiore Sant'Anna di Pisa, hanno l'obiettivo di:
Il Gruppo KME attribuisce un ruolo centrale alle persone che in esso lavorano e si impegna, nel rispetto delle normative vigenti e del proprio Codice etico, a:
Le Società del Gruppo KME garantiscono il diritto di associazione e contrattazione collettiva, rispettano il diritto dei lavoratori di aderire alle organizzazioni sindacali, operano per promuovere positive relazioni industriali ed il coinvolgimento dei lavoratori nell'ambito di strategie finalizzate all'incremento della competitività economica e alla massima occupazione. Il Codice di condotta impegna KME a garantire il rispetto della dignità personale, della riservatezza e dei diritti di ciascun individuo e non costringere nessuno a lavorare contro la sua volontà. KME assicura il rispetto del numero massimo di ore lavorative stabilite dalle leggi vigenti. La gestione delle politiche e delle condizioni di lavoro è regolata dalle normative nazionali e dai contratti collettivi di riferimento. Nel modello di organizzazione, gestione e controllo e nel Codice etico sono specificati tutti gli aspetti da tutelare nei rapporti con il personale e con le parti sociali. I rapporti di lavoro sono regolati dai contratti nazionali collettivi di riferimento, che coprono tutti i dipendenti. Nell'ambito delle relazioni sindacali, il periodo minimo di preavviso per modifiche operative, spostamenti e modifiche di mansione, viene garantito dalle normative di legge e contrattuali. Per quanto riguarda gli aspetti pensionistici, le so-
2.963 DIPENDENTI
cietà del gruppo agiscono in conformità alle normative dei Paesi in cui operano. I dipendenti provengono prevalentemente dalle comunità locali in cui operano gli stabilimenti produttivi e i centri servizi; lo stesso criterio, per ragioni attinenti alle specifiche competenze e alle funzioni svolte, non è sempre applicabile anche alle funzioni dirigenziali apicali. Le performance dei dipendenti vengono valutate sulla base di obiettivi aziendali e individuali.
Alcune delle società facenti parte del gruppo KME si avvalgono anche della collaborazione di alcuni lavoratori non dipendenti o di lavoratori interinali; considerato il loro numero esiguo e la scarsa rilevanza del fenomeno, i dati non sono rendicontati.
| SOCIETÀ | TOT. Uomini Donne | tempo Indeter. |
tempo Determ. |
Full Time |
Part Time |
< 30 | 30-50 | > 50 | Operai Impieg. | Quadri | Dirigenti | Nuovi Assunti |
Uscite | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| KME Group Spa | 15 | 8 | 7 | 14 | 1 | 14 | 1 | 0 | 10 | 5 | 1 | 8 | 3 | 3 | 2 | 0 |
| Culti Spa | 77 | 19 | 58 | 66 | 11 | 57 | 20 | 12 | 50 | 15 | 8 | 63 | 4 | 2 | 23 | 12 |
| KME group srl | ||||||||||||||||
| KME SE | ||||||||||||||||
| BERTRAM'S GmbH | 12 | 5 | 7 | 12 | 0 | 5 | 7 | 0 | 6 | 6 | 9 | 1 | 1 | 1 | 2 | 1 |
| KME Germany GmbH | 940 | 828 | 112 | 844 | 96 | 890 | 50 | 146 | 265 | 529 | 627 | 269 | 37 | 7 | 75 | 102 |
| Natural Capital Italia SpA (ex IAL) | ||||||||||||||||
| KME Special Products GmbH & Co. KG | ||||||||||||||||
| KME Real Estate GmbH & Co. KG | ||||||||||||||||
| KME Italy SpA | 553 | 528 | 25 | 534 | 19 | 540 | 13 | 48 | 252 | 253 | 434 | 88 | 19 | 12 | 21 | 23 |
| KME Recycle S.r.l. | ||||||||||||||||
| KME Rolled France S.A.S. (KRF) | 22 | 14 | 8 | 22 | 0 | 22 | 0 | 2 | 10 | 10 | 7 | 8 | 7 | 0 | 0 | |
| KME Srl | 91 | 43 | 48 | 91 | 0 | 88 | 3 | 3 | 48 | 40 | 2 | 63 | 17 | 9 | 7 | |
| KME Grundstücksgesellschaft SE & Co. KG |
||||||||||||||||
| KME Spain S.A.U. | 19 | 13 | 6 | 19 | 0 | 19 | 0 | 1 | 9 | 9 | 8 | 9 | 2 | 0 | 0 | |
| KME Yorkshire Ltd. | 5 | 3 | 2 | 5 | 0 | 5 | 0 | 0 | 2 | 3 | 0 | 2 | 2 | 1 | 0 | |
| Valika S.A.S. | 9 | 8 | 1 | 9 | 0 | 9 | 0 | 1 | 3 | 5 | 3 | 1 | 4 | 1 | 0 | |
| Kmetal Srl | 10 | 4 | 6 | 10 | 0 | 4 | 6 | 0 | 5 | 5 | 0 | 6 | 3 | 1 | 0 | |
| KME Mansfeld GmbH | 851 | 750 | 101 | 790 | 61 | 833 | 18 | 90 | 464 | 297 | 619 | 206 | 19 | 7 | 80 | 301 |
| AssetCo GmbH | ||||||||||||||||
| Immobiliare Pictea S.r.l. | ||||||||||||||||
| KME Special Holding GmbH | ||||||||||||||||
| KME SC UK | 21 | 19 | 2 | 21 | 0 | 19 | 2 | 0 | 4 | 17 | 11 | 5 | 2 | 3 | 0 | |
| KME SC IT | 26 | 17 | 9 | 26 | 0 | 20 | 6 | 2 | 12 | 12 | 13 | 8 | 4 | 1 | 0 | |
| KME SC SL | 12 | 8 | 4 | 12 | 0 | 12 | 0 | 0 | 11 | 1 | 7 | 3 | 1 | 1 | 0 | |
| KME Netherlands B.V. | 300 | 279 | 21 | 269 | 31 | 257 | 43 | 28 | 118 | 154 | 173 | 97 | 25 | 5 | 8 | |
| TOTALE | 2.963 2.546 417 2.744 219 2.794 169 | 333 1.269 1.361 1.922 837 | 150 | 54 | 218 | 453 |
*KME Group SpA, Culti SpA, KME Srl, Bertram's GmBH, KME Yorkshire, Valika SAS, KMetal Srl
Stabilimenti
Centri Servizi
Altre società
Società senza dipendenti
I dipendenti al 31 dicembre 2022 sono complessivamente 2.963, di cui 2.644 negli stabilimenti produttivi (89,2%), 100 nei centri servizi (3,4%) e 219 in altre società del gruppo* (7,4%).
| DIPENDENTI | UOMINI | DONNE | TOTALE | |
|---|---|---|---|---|
| Stabilimenti produttivi e centri servizi |
2.456 | 288 | 2.744 | 7,4% |
| Altre società | 90 | 129 | 219 | 3,4% |
| TOTALE | 2.546 | 417 | 2.963 | 89,2% |
Il 92,6% dei dipendenti ha un contratto di lavoro a tempo indeterminato, il 7,4% a tempo determinato.
| CONTRATTO | TEMPO DI LAVORO | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| RAPPORTI DI LAVORO |
Tempo indeterminato |
Tempo determinato |
Full time | Part-time | ||
| Stabilimenti produttivi e centri servizi |
2.537 | 207 | 2.612 | 132 | ||
| Altre società | 207 | 12 | 182 | 37 | ||
| TOTALE | 2.744 | 219* | 2.794 | 169 |
*di cui 66 apprendisti
| TURNOVER | IN ENTRATA | % | IN USCITA | % |
|---|---|---|---|---|
| Stabilimenti produttivi e centri servizi |
184 | 6,7% | 435 | 15,9% |
| Altre società | 34 | 15,5% | 18 | 8,2% |
| TOTALE | 218 | 7,4% | 453 | 15,3% |
| DIPENDENTI | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| SUDDIVISIONE DEI DIPENDENTI PER PAESE |
Stabilimenti produttivi e centri servizi |
Altre società | Totale | % | |
| Italia | 579 | 182 | 761 | 25,6% | |
| Germania | 1.791 | 12 | 1.803 | 61% | |
| Francia | 22 | 9 | 31 | 1% | |
| Spagna | 19 | - | 19 | 0,6% | |
| Europa | Olanda | 300 | - | 300 | 10,1% |
| Regno Unito | 21 | 5 | 26 | 0,9% | |
| Slovacchia | 12 | - | 12 | 0,4% | |
| Altri continenti | Cina | - | 11 | 11 | 0,4% |
| TOTALE | 2.744 | 219 | 2.963 | 100% |
Per quanto riguarda l'inquadramento professionale il 65,1% è costituito da operai, il 28,4% da impiegati, il 4,9% da quadri e l'1,6% da dirigenti.
| INQUADRAMENTO PROFESSIONALE |
OPERAI | IMPIEGATI | QUADRI | DIRIGENTI | TOTALE |
|---|---|---|---|---|---|
| Stabilimenti produttivi e centri servizi |
1.898 | 694 | 115 | 37 | 2.744 |
| Altre società | 23 | 144 | 34 | 18 | 219 |
| TOTALE | 1.921 | 838 | 149 | 55 | 2.963 |
Dirigenti
L'11,2% dei dipendenti ha meno di 30 anni, il 41,9% tra 30 e 50 anni, il 46,9% più di 50 anni.
| FASCE DI ETÀ | <30 | 30-50 | >50 | TOTALE |
|---|---|---|---|---|
| Stabilimenti produttivi e centri servizi |
317 | 1.145 | 1.282 | 2.744 |
| Altre società | 16 | 124 | 79 | 219 |
| TOTALE | 333 | 1.269 | 1.361 | 2.963 |
Il Gruppo KME è impegnato a garantire che nell'ambiente di lavoro non vi sia alcuna forma di discriminazione in riferimento al genere, all'etnia, alla nazionalità, all'orientamento sessuale, alle convinzioni religiose, alle opinioni politiche e sindacali.
Il Codice di Condotta impegna KME a promuovere le pari opportunità nel lavoro e nel trattamento dei propri dipendenti. Ogni dipendente è chiamato ad evitare ogni forma di discriminazione diretta o indiretta a causa di razza, origine, colore, nazionalità, religione, ideologia, sesso, età, aspetto e caratteristiche fisiche, orientamento sessuale od appartenenza alle categorie protette. Tali principi si applicano sia per quanto riguarda la collaborazione all'interno dell'azienda, che nella condotta nei confronti dei partner esterni.
Nelle società che gestiscono gli stabilimenti produttivi e i centri servizi l'89,5% dei dipendenti è costituito da uomini e il 10,5% da donne. Nelle altre società il rapporto si inverte: il 58,9% sono donne, il 41,1% uomini. Complessivamente, nell'intero perimetro delle società rendicontate l'85,9% dei dipendenti è costituito da uomini e il 14,1% da donne.
Il Consiglio di Amministrazione è composto da 6 uomini e 4 donne.
Nel periodo esaminato nessun episodio di discriminazione di genere è stato ravvisato o denunciato. Non vi sono disparità tra lo stipendio base degli uomini e quello delle donne.
Il rientro e il mantenimento del lavoro dopo il congedo parentale è regolato dalle leggi nazionali e dalle norme contrattuali; il congedo parentale implica la conservazione del posto di lavoro. Nel corso del 2022 i dipendenti che ne hanno usufruito sono stati 71, di cui 19 donne e 52 uomini.
KME, come indicato nel proprio codice di condotta, considera la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori un elemento essenziale. A tal fine sviluppa attività di prevenzione e adotta misure di sicurezza con l'obiettivo "zero incidenti sul lavoro".
Le società del Gruppo KME operano nel rispetto delle leggi e dei regolamenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro. KME adotta la certificazione ISO 45001:2018 (Sicurezza sul lavoro e tutela della salute) che, in aggiunta a quanto previsto dalle leggi nazionali su tale materia, definisce un sistema volontario di gestione della sicurezza e della salute dei lavoratori.
La gestione delle policy aziendali in materia di salute e sicurezza del lavoro, riguardante tutti i lavoratori, persegue i seguenti obiettivi:
*nel 2022 vi sono state 961 segnalazioni (di cui 501 in KME Germany, 162 in KME Mansfeld, 170 in KME Netherlands, 110 in KME Italy, 3 in Kme Rolled France, 15 in KME Spain), che hanno consentito di intervenire per rafforzare le misure di prevenzione e sicurezza
Al fine di realizzare tali obiettivi sono previsti, oltre alle misure per la sicurezza del lavoro, anche servizi medici, modelli di lavoro flessibili, gestione dell'integrazione in azienda, attività di consulenza. Fondamentale importanza, per prevenire i rischi per la salute e la sicurezza, hanno le attività di formazione e informazione rivolte ai dipendenti soprattutto verso coloro che lavorando negli stabilimenti industriali e nei centri servizi sono maggiormente esposti a rischi. Sono previste modalità di coinvolgimento e partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori nella gestione delle attività relative alla salute e alla sicurezza. Si evidenzia inoltre che i dipendenti svolgono un ruolo attivo anche mediante la segnalazione all'azienda di problemi e situazioni di potenziale insicurezza*; in tal modo è possibile intervenire per rafforzare ulteriormente la prevenzione e la sicurezza sul lavoro.
I possibili rischi per la sicurezza sono identificati e valutati nel DVR, aggiornato annualmente, al fine della loro prevenzione e mitigazione. I rischi principali sono connessi a possibili incidenti di tipo meccanico (tagli o contusioni), infortuni nelle fonderie (ustioni) e infortuni nella movimentazione dei carichi all'interno degli stabilimenti e dei centri servizi.
| SICUREZZA SUL LAVORO |
Ore lavorate |
Infortuni (assenza >1 giorno) |
di cui infortuni gravi (assenza >40 giorno) |
Lost days |
Malattie Professionali |
Tasso di infortuni sul lavoro |
Tasso di infortuni gravi sul lavoro |
Gravity Index |
ODR |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Stabilimenti produttivi e centri servizi |
3.573.964 | 39 | 9 | 914 | 6 | 10,91 | 2,52 | 255,7 | 1,68 |
| Altre società | 350.779 | 1 | - | 8 | - | 2,85 | - | 22,8 | 0 |
| TOTALE | 3.924.743 | 40 | 9 | 922 | 6 | 10,19 | 2,30 | 234,9 | 1,53 |
Non si sono verificati infortuni mortali e dunque il relativo tasso è pari a zero.
Tasso di infortuni sul lavoro: numero di infortuni con assenza superiore a 1 giorno/numero di ore lavorate x 1.000.000 Tasso di infortuni gravi sul lavoro: numero di infortuni con assenza superiore a 40 giorni/numero di ore lavorate x 1.000.000 Gravity Index: giorni di assenza a causa di infortuni/numero di ore lavorate x 1.000.000 Occupational Diseases Rate (ODR): casi di malattie professionali/numero di ore lavorate x 1.000.000 Tasso di infortuni da decessi sul lavoro: numero di infortuni mortali/numero di ore lavorate x 1.000.000
Nel 2022 si sono registrati 39 infortuni con conseguenti assenze dal lavoro superiori ad 1 giorno. In prevalenza si è trattato di contusioni o leggere ustioni. I casi gravi sono stati 9, di cui 8 con tempi di guarigione superiori a 40 giorni e 1 con danni permanenti. I casi di malattie professionali sono riconducibili prevalentemente alla sfera ortopedica (quali ad esempio tendinopatia alle spalle ed epicondilite).
Nelle altre società del gruppo è avvenuto un solo infortunio, con una assenza dal lavoro di 8 giorni. Non si registrano malattie professionali. Il tasso di infortuni risulta pari a 2,85; l'indice di gravità pari a 22,8.
*in questo dato non è compresa KME Germany i cui dati non sono disponibili per effetto di norme sulla privacy
Tasso di infortuni sul lavoro 10,19
Gravity Index 234,9
Occupational Diseases Rate 1,53
Anche le attività di KME sono state condizionate dalla pandemia. Per far fronte alla situazione sono state adottate le misure di prevenzione, monitoraggio e controllo necessarie per proteggere la sicurezza e la salute dei lavoratori. Ciò ha consentito di garantire la continuità delle attività nel rispetto delle norme di sicurezza.
La formazione è un aspetto rilevante delle attività aziendali. Oltre a svolgere le attività di formazione obbligatoria sulla sicurezza del lavoro, le società del gruppo organizzano attività formative finalizzate all'aggiornamento del personale ed allo sviluppo delle competenze professionali, nonché sui principi e sulle pratiche previste dal Codice di condotta.
Nel 2022 si sono svolte attività di formazione per un totale di 16.515 ore, di cui 15.563 negli stabilimenti e centri servizi e 952 nelle altre società. Le attività di formazione sono state pari a circa 5 ore e 35 minuti pro capite.
Nell'ottica dell'espansione del business a valle del processo produttivo, KME ha lanciato il progetto della KME Academy affermandosi anche come leader in Europa nella formazione professionale nel campo dell'edilizia e dell'architettura, offrendo un ricco programma di oltre 15 tipi di corsi su scala europea, ed un centinaio di sessioni già pianificate per il 2011, con una chiara focalizzazione sulle esigenze del cliente finale e sulla promozione dell'impiego del rame.
Subito dopo il suo avvio alla fine del 2010 la KME Academy ha iniziato a trasmettere competenze pratiche di altissimo livello ad installatori professionali sull'utilizzo di prodotti in rame per le coperture degli edifici (TECU®, Architectural Solutions) e per gli impianti idrotermosanitari (SANCO®, WICU®, SMISOL® etc.). Il programma di corsi e seminari formativi della KME Academy incorpora molteplici prerogative per soddisfare i mercati ed i principi regolatori dei diversi paesi europei, integrando i requisiti specifici per ogni paese insieme ad argomenti di interesse generale per il settore edile. Ai seminari teorici sono affiancati corsi specifici, talvolta certificati, sulla progettazione e l'installazione di impianti sanitari e di riscaldamento. L'addestramento dedicato al rivestimento di tetti e facciate con laminati in rame offre occasioni straordinarie di approfondimento delle tecniche di lavorazione, delle normative e degli standard professionali. Tutte le attività sono condotte da formatori esperti con una conoscenza profonda delle migliori soluzioni nei diversi campi d'applicazione.
BiG Academy è una nuova Management Academy ideata e gestita da ACSI, l'Associazione per la Cultura e lo Sviluppo Industriale nata ad inizio 2020 dalla volontà di cinque grandi aziende internazionali operanti in Toscana: KME, Baker Hughes, El.En Group, Leonardo e Thales insieme all'Università di Firenze.
L'obiettivo di ACSI è dar forma ad un'esperienza culturale e professionale nell'ambito della gestione d'impresa e dell'aggiornamento professionale di personale in ruoli e posizioni manageriali, in un'ottica di alta e continua formazione, attraverso il contributo delle più importanti aziende e realtà pubbliche e private del territorio. ACSI è dunque un progetto di sinergia e di rete, un nuovo e innovativo punto di riferimento per la crescita e lo sviluppo di aspiranti manager, che operano in particolare nei settori dell'energia, meccanica, ottica, elettronica e delle tecnologie informatiche e nelle filiere a questi collegati, con l'obiettivo di fornire un importante supporto al tessuto imprenditoriale locale nel rafforzare la capacità di rispondere alle odierne sfide economiche ed industriali.
Alcune società del Gruppo KME, oltre ad attività di formazione nell'ambito di programmi di alternanza scuola-lavoro, sviluppano specifiche attività di formazione rivolte agli apprendisti. Si tratta principalmente di blue collar (circa il 70%) ma anche di funzioni impiegatizie, per lo più commerciali (circa il 30%). Al termine del periodo di apprendistato in media circa l'80% degli apprendisti viene assunto (la quota restante è composta da persone che fanno altre scelte).
Sulla base di quanto previsto dai contratti nazionali di lavoro e di prestazioni erogate dalle società del gruppo, i dipendenti possono usufruire di servizi che integrano i sistemi di welfare pubblico, ad esempio in materia di assistenza sanitaria, assicurazione contro gli infortuni, spese familiari, mense aziendali, trasporti. Per le informazioni dettagliate si rimanda ai report delle singole società del Gruppo.
Come già detto nel paragrafo 2.7, KME adotta criteri di sostenibilità nella organizzazione dei propri processi commerciali. Le direttive aziendali definiscono standard vincolanti per tutte le aziende che operano all'interno del Gruppo.
Per quanto riguarda la fornitura di metalli, considerata la peculiarità delle materie prime, gli acquisti sono effettuati secondo le disponibilità di mercato e, come si è detto nel capitolo sulla sostenibilità ambientale, facendo un ampio ricorso all'utilizzo di materie prime seconde (rottami). Per le forniture di energia sono utilizzati in genere fornitori di carattere nazionale, prediligendo quelli che dichiarano una componente elevata di produzione da fonti rinnovabili. Per gli acquisti di altri beni e servizi, laddove possibile la preferenza è per fornitori locali, secondo criteri di rapporto qualità/prezzo. Nella scelta dei fornitori vengono adottati criteri che qualificano a livello organizzativo, ambientale e sociale il potenziale partner. Per la fornitura di tutti i prodotti o i servizi si prediligono (requisito preferenziale seppur non vincolante) certificazioni del sistema di gestione ambientale (ISO 14001 o EMAS), certificazioni del sistema di gestione della sicurezza (BS OHSAS 18001), certificazioni del sistema di qualità (ISO 9001).
Per quanto riguarda l'approvvigionamento delle materie prime KME non utilizza minerali provenienti da regioni con conflitti armati. A causa della complessa catena di approvvigionamento e dei molteplici processi di trasformazione del metallo, KME consapevole che non è possibile in ogni caso tracciare fino in fondo i materiali acquisiti, soprattutto per quanto riguarda i materiali di riciclo – nel selezionare nuovi fornitori considera un requisito essenziale la partecipazione a EICC-GesiConflict-Free (iniziativa dell'Electronic Industry Citizenship Coalition e del Global e-Sustainability).
KME vuole ulteriormente consolidare il principio di sostenibilità in tutta la catena del valore. Entro il 2030 il 100% della spesa per le forniture rilevanti dovrà essere effettuata con fornitori certificati o sottoposti a verifica di sostenibilità.
Nel corso della propria storia, KME ha progressivamente allargato e intensificato il proprio impegno di responsabilità sociale. Partendo dai dipendenti, si è poi occupata delle loro famiglie, quindi delle comunità che ospitavano le fabbriche, fino ad una serie di iniziative più recenti tramite la creazione del Sistema Dynamo.
Attraverso il Sistema Dynamo, il Gruppo KME ha fortemente sviluppato il proprio impegno per la sostenibilità e la responsabilità sociale, occupandosi concretamente di bambini con malattie gravi e delle loro famiglie, della conservazione del patrimonio naturale, della formazione sui temi del bene comune.
Sport per i ragazzi Screening medici Attività ricreative Spaccio di generi alimentari e stoffe per i dipendenti Scuola
Nasce l'idea di Social Valley: Opere infrastrutturali e urbanistiche Restauri artistici Attività sportive Conservazione ambientale
Inizia la creazione del progetto Dynamo Camp
Terapia ricreativa per bambini con malattie gravi e per le loro famiglie
Formazione di persone e professionisti su caring e bene comune
Conservazione della natura e ricerca scientifica
Le attività di responsabilità sociale di KME possono essere raggruppate in due categorie: interne ed esterne.
In questa categoria sono comprese le azioni volte a sostenere il miglioramento delle condizioni di vita dei dipendenti e delle loro famiglie, e più in generale delle persone direttamente connesse alle attività del Gruppo.
Prevede erogazioni a fondo perduto per far fronte a situazioni di imminente bisogno da parte di famiglie di dipendenti di KME.
Da oltre 40 anni KME Germania ha attivato un training program sull'apprendistato in partnership con la Camera di Commercio. Il programma si rivolge agli studenti delle scuole professionali del territorio, ai quali viene data l'opportunità di divenire dipendenti di KME inserendosi in un programma di apprendistato che ha una durata di circa 3 anni. L'apprendistato non è retribuito, in quanto parte del percorso scolastico che prevede alternanza scuola-lavoro. Sono 40 gli studenti selezionati ogni anno. Il tasso medio di assunzione alla fine di ogni anno è dell'80%. Sono 9 i dipendenti di KME Germania dedicati al progetto.
KME è socio sostenitore della Scuola di Scienze aziendali e tecnologie industriali di Firenze (SSATI) e finanzia ogni anno due giornate di formazione teorica e pratica presso Dynamo Camp. Il 95% dei diplomati trova lavoro entro poche settimane dalla fine del corso.
In questa categoria sono comprese le azioni volte a sostenere lo sviluppo sociale e il miglioramento delle condizioni di vita di persone o ambienti esterni alla società.
KME ha dato un supporto alla realizzazione di opere pubbliche a beneficio dell'intera comunità, sia sostenendo direttamente i costi sia, in altre occasioni, "prestando" i propri dipendenti ai Comuni. Alcuni esempi:
• Fornaci di Barga: opere di riqualificazione del sistema viario locale, costruzione dell'attuale acquedotto, donazione di un terreno alla curia, scuola di judo, parcheggio comunale;
• Firenze: sinagoga.
8 Fin dagli anni '60 il Centro ricerche della SMI (oggi KME) ha sviluppato competenze di eccellenza nell'analisi delle strutture metallurgiche. Quelle competenze sono state messe a disposizione anche per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale e artistico. Alcuni esempi:
Grazie anche alla loro lunga storia, le Società del Gruppo KME che gestiscono gli stabilimenti industriali hanno un rapporto antico e radicato nel territorio in cui operano. Anche per questa ragione operano nella consapevolezza che le loro attività contribuiscono allo sviluppo del territorio in cui operano e possono offrire un importante supporto al benessere delle comunità locali, anche mediante il sostegno a iniziative sociali, ad attività culturali e sportive, nonché alla realizzazione di opere infrastrutturali. Gli interventi realizzati sono rendicontati in maniera più dettagliata nei report di sostenibilità delle singole società.
La missione di Fondazione Dynamo è supportare la progettazione e lo sviluppo di organizzazioni di impresa che affrontano problemi sociali come istruzione, sanità, servizi sociali e ambiente, favorendo nel contempo nuova occupazione. Sono tre, ad oggi, i principali progetti sviluppati dal Sistema Dynamo: Dynamo Camp, Dynamo Academy e Oasi Dynamo.
Nato nel 2007, Dynamo Camp è un caso di successo nel terzo settore, grazie ad un progetto innovativo che ha radicalmente rivisto il modo di fare impresa sociale.
Dynamo Camp è situato a Limestre (Pistoia), in un'oasi di oltre 900 ettari, e fa parte di Serious Fun Children's Network, associazione fondata nel 1988 da Paul Newman, attiva in tutto il mondo. Le attività si svolgono presso la struttura di Dynamo Camp e, attraverso il progetto Dynamo Programs, anche in strutture ospedaliere, associazioni e case famiglia.
Ogni anno in Italia sono oltre 10.000 i minori con diagnosi di patologie gravi o croniche, che rischiano di perdere la serenità della fanciullezza coinvolgendo l'intero nucleo familiare. I bambini e i ragazzi malati sono infatti sottoposti a terapie invasive o di lunga durata, spesso con intensi periodi di ospedalizzazione, in cui alla paura e alla stanchezza legata alle cure si aggiunge la mancanza di una normale socializzazione. Dynamo Camp offre gratuitamente programmi di terapia ricreativa con assistenza specifica a bambini affetti da patologie gravi o croniche, e alle loro famiglie. Frutto di un progetto di riqualificazione industriale, Dynamo Camp è composto da una serie di costruzioni adibite a camere, aree comuni, attività ludiche, sport e laboratori.
Con la consapevolezza che il percorso di cura è complesso e che purtroppo non tutti guariscono, ma tutti hanno diritto alla felicità, la missione di Dynamo Camp è offrire ai bambini malati la possibilità di "essere semplicemente bambini" e migliorare la qualità della vita delle loro famiglie. Dynamo Camp persegue la missione di garantire il diritto alla felicità in linea con il concetto di "qualità di vita" sancito dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, offrendo programmi di terapia ricreativa condotti con l'assistenza di personale qualificato. Dynamo Camp offre in particolare:
In linea con la propria missione di inclusività sociale, Dynamo Camp lavora per accogliere al Camp un numero crescente di bambini con patologie complesse e con bisogni di assistenza medica specifica. Inoltre, con l'obiettivo di rendere la terapia ricreativa accessibile dove ce ne è bisogno, i programmi raggiungono i bambini malati anche in strutture ospedaliere e case famiglia, privilegiando la presenza continuativa dello staff e formando volontari nelle singole strutture. Come evidenziato dal grafico, i principali donatori di Dynamo sono privati ed imprese.
Dynamo Academy srl Impresa Sociale promuove la condivisione di progetti concreti di bene comune, attraverso un network che mette in relazione aziende motivate da leadership responsabile con enti pubblici, terzo settore, università e istituti di ricerca.
In particolare, Dynamo Academy opera attraverso programmi di education, advisory ed experiential Learnig, per accompagnare aziende e top manager in percorsi di creazione di valore condiviso, al fine di affrontare le sfide del nostro tempo, coniugando obiettivi di business, impatto sociale e sostenibilità. Dynamo Academy offre:
Il Metodo Dynamo, di proprietà intellettuale di Dynamo Academy, è il principio ispiratore di tutti i programmi di formazione. Nasce dalle conoscenze acquisite dal team attraverso l'esperienza di Dynamo Camp.
L'Academy si fonda su una rete di relazioni con università, fondazioni, aziende, istituzioni pubbliche e private nazionali e internazionali.
Il rapporto tra mondo business e società sta attraversando una profonda trasformazione. I leader mondiali, la società civile, gli investitori, le giovani generazioni chiedono alle imprese di ripensare alla loro ragion d'essere, integrando valore economico con impegno e impatto sociale.
La sempre maggiore consapevolezza rispetto alle tre principali declinazioni della sostenibilità - ambientale, sociale e di governance – chiama le imprese a prendere posizione e agire. Questa rinnovata sensibilità rappresenta un'opportunità di creazione di valore economico e benessere sociale. Con l'obiettivo di coniugare crescita economica e sostenibilità, e aiutare imprese e società nel percorso di trasformazione e creazione di valore a lungo termine, assistiamo alla generazione di nuovi modelli di business a partire dal paradigma di capitalismo degli stakeholder o inclusivo.
Dal 2016 Dynamo Academy è l'unica partner italiana del Global Exchange di Chief Executives for the Common Purpose (CECP). Segue e sviluppa con CECP una nuova etica del business che aiuti tutte le imprese ad essere più consapevoli e ad agire per avere un impatto sociale positivo, mettendo a disposizione il proprio know how per accrescere il benessere delle persone e del territorio.
Con un'estensione di circa mille ettari nel cuore degli Appennini in Toscana, Oasi Dynamo – affiliata al WWF di Limestre – è un esempio di sinergia tra conservazione, gestione, fruizione ambientale e attivismo sociale. Oasi Dynamo è una società agricola che si occupa di gestire e valorizzare la biodiversità dell'oasi.
Questo territorio, che in passato ospitava una riserva di caccia, oggi è un modello virtuoso di sostenibilità ambientale e responsabilità sociale. Ospita una flora e una fauna incontaminata, con specie di piante rare e animali, tra cui cervi e lupi, incluse nell'elenco nazionale di conservazione. Con i suoi 970 ettari di bosco divisi tra conifere e latifoglie varie, l'area costituisce un vero e proprio polmone verde. Oasi Dynamo cura con grande attenzione i propri boschi cercando di trovare il giusto equilibrio tra le diverse funzioni del capitale naturale, a cominciare dall'uso del bosco come fonte di biodiversità e mitigazione ambientale.
L'Oasi è anche una delle aree appenniniche dove sono ancora attuate forme tradizioni di gestione agricola del territorio. Tutte le produzioni sono certificate BIO. La gestione di Oasi Dynamo consente di coniugare tutela della biodiversità, attività agricole e allevamento, ospitalità e turismo sostenibile, attività di educazione ambientale e ricerca scientifica. Per ulteriori informazioni si rimanda a quanto illustrato nel paragrafo 3.5.2.
I dati economici, finanziari e patrimoniali sono pubblicati nei documenti contabili e nel bilancio d'esercizio, redatti ai sensi di legge. Ad essi si rimanda per tutte le informazioni dettagliate. La Dichiarazione Non Finanziaria evidenzia alcune performance economiche e informazioni particolarmente significative, quali ad esempio il valore economico generato e distribuito agli stakeholder. Sono inoltre rendicontati gli indicatori connessi al regolamento dell'Unione Europea sulla tassonomia.
La strategia di crescita del Gruppo KME mira alla creazione di valore solido e sostenibile sotto il profilo economico e finanziario, sociale e ambientale, costruito sulla fiducia di tutti i suoi stakeholder e basato sui valori enunciati nel Codice Etico.
Nel corso del 2022 sono state realizzate importanti operazioni volte all'implementazione della strategia del gruppo KME focalizzata sui prodotti laminati in rame e sue leghe, già illustrate nel paragrafo 2.1.
Prima di intraprendere la strategia di focalizzazione sui prodotti laminati, il Gruppo KME era composto da quasi 30 siti produttivi (tra stabilimenti e centri servizio) e 6 macrosettori di prodotti industriali. Pur godendo di buona salute, il sistema non era pienamente coerente con i potenziali risultati. Per tale ragione è stato deciso di focalizzare l'attenzione sulle proprie competenze distintive - anche attraverso la razionalizzazione del numero degli stabilimenti e delle linee di prodotto - per massimizzare il vantaggio competitivo nell'ambito della metallurgia del rame e della pruduzione, che rappresenta la priorità per lo sviluppo e il futuro dell'azienda.
Le vendite al mercato delle società del settore rame comprese nel perimetro di rendicontazione sono state nel 2022 pari a 281.589 tonnellate, con un fatturato di 2.082.495 migliaia di euro. In termini di tonnellate l'89,8% delle vendite riguarda Paesi dell'Unione Europea (Germania 46,4%, Italia 18,5%, Francia 5,1%, Spagna 1,4%, Olanda 0,9%, altri Paesi 17,5%), mentre il 10,2% è relativo a Paesi extra U.E.
| VENDITE | ITALIA | GERMANIA | OLANDA | FRANCIA | SPAGNA | ALTRI PAESI U.E. |
ALTRI PAESI EXTRA U.E. |
TOTALE |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| TURNOVER (euro/000) |
227.812 | 878.586 | 22.648 | 158.350 | 1.440 | 505.068 | 288.591 | 2.082.495 |
| TONNELLATE | 52.128 | 130.813 | 2.482 | 14.418 | 3.807 | 49.171 | 28.770 | 281.589 |
migliaia di euro Risultato netto 35.458
migliaia di euro
Si consideri che il consolidato di KME Group SpA relativo all'esercizio 2022 è stato redatto su base temporale differente rispetto all'intero esercizio e pari ad otto mesi. La decisione di KME group SpA di concentrare la propria attività sulla gestione industriale della partecipazione in KME SE è stata comunicato al mercato il 22 aprile 2022.
Tale decisione, ha reso non più applicabile l'eccezione al consolidamento prevista dall'IFRS 10 per le investment entities, con il conseguente obbligo di consolidamento integrale delle partecipazioni di controllo, da effettuarsi prospetticamente a partire dalla data in cui si è verificato il cambio di stato.
Le attività del Gruppo KME non solo rappresentano un fattore di redditività per il gruppo stesso, ma generano significativi benefici economici per i principali stakeholder: azionisti (utili distribuiti), dipendenti (remunerazione delle risorse umane), Pubblica Amministrazione (tasse e imposte), finanziatori (oneri finanziari), comunità locali e terzo settore (donazioni e investimenti per la comunità), fornitori (valore delle forniture). Le informazioni sul valore economico generato e distribuito, di seguito riportate, forniscono quindi una indicazione su come KME Group ha creato ricchezza per gli stakeholder.
Nel 2022 il valore economico generato è stato pari a 1.465.615 (migliaia di euro). Il 99,3% è stato distribuito alle principali categorie di stakeholder.
| VALORE ECONOMICO DISTRIBUITO |
MIGLIAIA DI EURO |
% |
|---|---|---|
| FORNITORI | 1.289.849 | 88,7% |
| DIPENDENTI | 123.405 | 8,5% |
| AZIONISTI | - | - |
| FINANZIATORI | 33.557 | 2,2% |
| PUBBLICA AMMINISTRAZIONE | 7.536 | 0,5% |
| COMUNITÀ | 481 | 0,1% |
| TOTALE | 1.454.828 | 100% |
Il valore economico non distribuito è pari a 10.787 (migliaia di euro).
Legalità e trasparenza– valori richiamati all'interno del Codice Etico – sono un punto di riferimento nella gestione delle attività fiscali da parte di KME Group:
• legalità: comportamenti orientati al rispetto delle normative fiscali dei Paesi in cui il Gruppo opera;
• trasparenza: rapporti con le autorità fiscali competenti improntate alla massima collaborazione.
In coerenza con questi valori condivisi da tutte le società appartenenti al Gruppo KME – e con la consapevolezza che le imposte sono fonti importanti di entrate pubbliche e sono essenziali per la per la stabilità macroeconomica di ogni Paese - l'approccio fiscale ha l'obiettivo di garantire la corretta determinazione e liquidazione delle imposte dovute per legge, prevenendo il rischio di incorrere nella violazione di norme tributarie o nell'abuso dei principi e delle finalità dell'ordinamento tributario. La responsabilità delle attività in materia fiscale del Gruppo è assegnata alla funzione "Administration and tax" che include anche un team specificatamente dedicato alla tematica fiscale. La funzione Administration and tax è governata dal sig. Marco Miniati, chief administration officer e membro del consiglio di amministrazione di KME SE. Nell'esercizio delle diverse attività per le diverse aree geografiche dove il gruppo opera, il team tax si avvale della collaborazione di specialisti del settore in funzione della tematica di riferimento ovvero quale esperti per revisionare l'attività dell'ufficio. In ogni caso, si tratta di consulenti di elevato standing, afferenti a società di settore (i.e. Big Four) ovvero esperti del diritto e dell'ordinamento fiscale della country oggetto di analisi.
KME Group si impegna ad applicare le normative fiscali dei Paesi in cui opera, assicurando che siano rispettati lo spirito e le finalità previste dalle norme, e adottando un'interpretazione ragionevole e responsabile della normativa in vigore. Le società del Gruppo possono beneficiare, in modo legittimo e trasparente, di incentivi ed agevolazioni fiscali previste dalla normativa vigente nei singoli Paesi. KME Group è consapevole che attraverso lo sviluppo del proprio business ha l'opportunità di contribuire al gettito fiscale degli Stati in cui opera, sostenendo così anche lo sviluppo economico e sociale dei territori in cui hanno sede gli stabilimenti. È altresì consapevole dell'importanza che questi flussi finanziari hanno per il benessere collettivo e per il Welfare State delle nazioni in cui opera, e anche per tale ragione adotta un comportamento coerente con i principi di legalità, correttezza e trasparenza.
Di seguito si fornisce l'informativa specifica di rendicontazione, paese per paese, riferita al settore rame per l'anno 2022.
| IMPOSTE* (migliaia di euro) |
ITALIA | GERMANIA | OLANDA | FRANCIA | SPAGNA | ALTRI PAESI U.E. |
ALTRI PAESI EXTRA U.E. |
TOTALE |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Imposte sul reddito |
-1.626 | 17.786 | 800 | -409 | 0 | 22 | -13 | 16.560 |
| Altre imposte | -1.447 | -760 | -21 | -349 | -28 | -1 | -18 | -2.624 |
*Le imposte sul reddito presentano il saldo netto della fiscalità sul reddito di esercizio ed includono le imposte correnti, le imposte differite attive e le imposte differite passive. Il valore positivo di Germania, Olanda e del totale imposte sul reddito è attribuibile alla rilevazione di imposte differite attive generate di alcune controllate delle Countries di riferimento e genera pertanto un saldo netto positivo della voce "imposte sul reddito". La voce "altre imposte" include tasse ed altri oneri fiscali non correlati al reddito di esercizio (i.e. imposte sugli immobili).
KME Group ha considerato le previsioni relative alla cosiddetta "Tassonomia" europea come normata dal regolamento UE 2020/582 e dal regolamento delegato 2021/2139. Il regolamento UE 2020/582 "relativo all'istituzione di un quadro che favorisce investimenti sostenibili e recante modifica del regolamento (UE) 2019/2088" ha stabilito i criteri per determinare se un'attività economica possa considerarsi ecosostenibile al fine di individuare il grado di ecosostenibilità di un investimento.
Il regolamento si applica, tra l'altro, alle imprese soggette all'obbligo di pubblicare una dichiarazione di carattere non finanziario o una dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ai sensi, rispettivamente, dell'articolo 19 bis o dell'articolo 29 bis della direttiva 2013/34/UE del Parlamento europeo e del Consiglio.
Come disciplinato all'art. 8 del regolamento UE2020/582 le imprese non finanziarie comunicano:
a) la quota del loro fatturato proveniente da prodotti o servizi associati ad attività economiche considerate ecosostenibili ai sensi degli articoli 3 e 9;
b) la quota delle loro spese in conto capitale e la quota delle spese operative relativa ad attivi o processi associati ad attività economiche considerate ecosostenibili ai sensi degli articoli 3 e 9.
Tale procedura, nota come "Tassonomia", si applicherà – una volta che la Commissione avrà disciplinato la materia con specifici atti delegati – a 6 obiettivi ambientali:
Allo stato attuale la Commissione ha emanato solo il regolamento delegato UE 2021/2139 che fissa "i criteri di vaglio tecnico che consentono di determinare a quali condizioni si possa considerare che un'attività economica contribuisce in modo sostanziale alla mitigazione dei cambiamenti climatici o all'adattamento ai cambiamenti climatici e se non arreca un danno significativo a nessun altro obiettivo ambientale". Pertanto, la divulgazione relativa alla tassonomia europea per l'anno fiscale 2022 riguarda i soli obiettivi ambientali della mitigazione del cambiamento climatico e dell'adattamento al cambiamento climatico. Il Gruppo si impegna a fare successive valutazioni a seguito della pubblicazione dell'atto delegato a norma degli altri quattro obiettivi e conseguentemente delle attività economiche agli stessi connesse. Il Gruppo ha applicato il proprio giudizio, interpretazioni e ipotesi basate sulle informazioni attualmente disponibili. I documenti e gli atti delegati pubblicati in futuro potrebbero portare a definizioni più accurate e quindi ad altri processi decisionali per l'adempimento degli obblighi di rendicontazione che potrebbero entrare in vigore, il che potrebbe avere un impatto sulla futura rendicontazione della tassonomia UE. In conformità con Regolamento (UE) 2020/852 il Gruppo comunica nell'anno fiscale 2022, la proporzione di attività economiche ammissibili ("eligible" e "not-eligible") e allineate ("aligned" e "not aligned") alla tassonomia nel fatturato totale, capex e opex.
Sulla base dei criteri definiti dai due regolamenti delegati, nell'ambito del perimetro aziendale considerato, le attività principali del settore di produzione e lavorazione meccanica del rame non risultano ammissibili, in quanto non contemplate dai due regolamenti finora emanati.
In base al codice Nace risulterebbero eleggibili solo quattro aziende, nel settore Nace 68.2 "affitto e gestione di immobili di proprietà o in leasing."
Di queste, due aziende - KME Real Estate GmbH & Co. KG e KME Grundstücksgesellschaft SE & Co. KG - non sono eleggibili perché la loro attività è limitata alla gestione di immobili strumentali interni al gruppo. KME Real Estate GmbH ha ceduto tutto il complesso immobiliare in data 29 dicembre 2022.
L'azienda "Natural Capital Italia" risulta non ammissibile perché le attività effettive non sono associate all'attività "Acquisto di immobili ed esercizio della proprietà su tali immobili" come descritta all'interno della Tassonomia EU, per quanto parte dei capex ed opex possano essere considerati ammissibili sotto altri profili
L'azienda Immobiliare Pictea svolge invece attività ammissibili secondo i criteri riportati all'interno della Tassonomia EU.
Il fatturato ammissibile risulta pari allo 0,22% del fatturato di KME Group (3,2 M€ Net Turnover Pictea /1.465,6 M€ Net Turnover KME Group).
Il Capex ammissibile risulta pari al 5,33% del Capex del gruppo (1,08 M€ Capex Immobiliare Pictea / 20,27 M€ Capex KME Group), mentre l'Opex ammissibile risulta pari al 2,03% (3,22 M€ Opex Immobiliare Pictea / 159,01 M€ di Opex KME Group).
L'analisi effettuata sulle attività dell'immobiliare Pictea rispetto ai criteri di vaglio tecnico non ha riscontrato la presenza di interventi allineati, quindi conformi ai criteri di vaglio tecnico sia per quanto riguarda l'allegato 1 che per quanto riguarda l'allegato 2, pur essendo stati svolti interventi di gestione e manutenzione finalizzati all'efficientamento energetico degli edifici. In particolare non risultano edifici costruiti prima del 31 dicembre 2020 dotati di prestazioni energetiche di classe A.
L'analisi effettuata sull'attività dell'immobiliare Pictea non ha riscontrato la presenza di attività che determina danni significativi agli altri obiettivi ambientali.
L'analisi effettuata sulle attività dell'immobiliare Pictea ha mostrato che tali attività sono pienamente conformi ai criteri minimi di salvaguardia.
Pur non ricadendo le attività del gruppo tra quelle ammissibili, con le eccezioni sopra ricordate, KME ha tuttavia svolto un'analisi sull'ammissibilità di Capex e Opex su azioni e progetti specifici che contribuiscono a ridurre le emissioni di gas a effetto serra, come definito nel regolamento sulla tassonomia dell'UE. All'interno di tali attività si rilevano in particolare:
Per Capital Natural Italia, la B.U. Natural Capital Service ha avviato un programma di Carbon Offsetting attraverso la cura e il recupero di boschi e foreste; la B.U. Natural Capital Conservation cura invece la gestione di oasi e riserve, in particolare della Oasi Dynamo, affiliata al WWF, nel comune di San Marcello Piteglio.
Le attività sopra descritte, ancora di modesta significatività economica, sono principalmente state condotte da società esterne al perimetro di consolidamento.
Le attività sopra descritte risultano, in alcuni casi analizzati, ancora solo parzialmente allineate con l'insieme dei requisiti previsti dal vaglio tecnico, anche per il limitato periodo temporale di esercizio finora conseguito.
A seguito dell'analisi svolta quindi, risulta che la quota di Capex ammissibile sia non significativa e quantificabile a circa lo 0% del totale dei Capex del Gruppo. Questo dovuto principalmente al fatto che la quota dei Capex delle attività potenzialmente allineata sono principalmente state condotte da società esterne al perimetro di consolidamento.
Rispetto alle stesse attività svolte dal Gruppo non è possibile al momento dettagliare il valore relativo agli Opex riferiti alle attività sopra descritte rispetto il valore totale degli Opex stanziati, comunque non significativo.
| Contributo sostanziale |
DNSH | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVITÀ ECONOMICHE (FATTURATO) VALORI IN M€ |
Codice attività | Fatturato assoluto | Quota di fatturato | Mitigazione dei cambiamenti climatici |
Adattamento ai cambiamenti climatici |
Mitigazione dei cambiamenti climatici |
Adattamento ai cambiamenti climatici |
Acque e risorse marine | Economia circolare | Inquinamento | Biodiversità ed ecosistemi | Garanzie minime di salvaguardia |
Minimum safeguards |
| € | % | % | % | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | ||
| A. Attività ammissibili alla tassonomia A.1 Attività allineate alla tassonomia |
s | s | s | s | s | s | s | s | |||||
| Fatturato delle attività allineate A.1 | - | - | |||||||||||
| A.2 Attività ammissibili alla tassonomia ma non allineate | |||||||||||||
| Affitto e gestione di immobili di proprietà o in leasing | 7.7 | 3,2 | 0,22% | ||||||||||
| Fatturato delle attività ammissibili alla tassonomia ma non allineate A.2 |
3,2 | 0,22% | |||||||||||
| Totale (A.1+A.2) | 3,2 | 0,22% | |||||||||||
| B. Attività non ammissibili alla tassonomia | |||||||||||||
| Fatturato delle attività non ammissibili alla Tassonomia (B) |
1.462,4 99,78% | ||||||||||||
| Totale (A+B) | 1.465,6 | 100% | |||||||||||
| Contributo sostanziale |
DNSH | ||||||||||||
| ATTIVITÀ ECONOMICHE (CAPEX) VALORI IN M€ |
Codice attività | Capex assoluto | Quota di Capex | Mitigazione dei cambiamenti | Adattamento ai cambiamenti climatici climatici |
Mitigazione dei cambiamenti | Adattamento ai cambiamenti climatici |
climatici | Acque e risorse marine | Economia circolare | Inquinamento | Biodiversità ed ecosistemi | Garanzie minime di salvaguardia Minimum safeguards |
| € | % | % | % | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N S/N |
|||
| A. Attività ammissibili alla tassonomia A.1 Attività allineate alla tassonomia |
s | s | s | s | s | s | s s |
||||||
| Spese in conto capitale delle attività allineate A.1 | - | - | |||||||||||
| A.2 Attività ammissibili alla tassonomia ma non allineate | |||||||||||||
| Affitto e gestione di immobili di proprietà o in leasing | 7.7 | 1,08 | 5,33% | ||||||||||
| Spese in conto capitale delle attività ammissibili alla tassonomia ma non allineate A.2 |
1,08 | 5,33% | |||||||||||
| Totale (A.1+A.2) | 1,08 | 5,33% | |||||||||||
| B. Attività non ammissibili alla tassonomia | |||||||||||||
| Spese in conto capitale delle attività non ammissibili alla Tassonomia (B) |
19,19 94,67% | ||||||||||||
| Totale (A+B) | 20,27 | 100% | |||||||||||
| Contributo sostanziale |
DNSH | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVITÀ ECONOMICHE (OPEX) VALORI IN M€ |
Codice attività | Opex assoluto | Quota di Opex | Mitigazione dei cambiamenti climatici |
Adattamento ai cambiamenti climatici |
Mitigazione dei cambiamenti climatici |
Adattamento ai cambiamenti climatici |
Acque e risorse marine | Economia circolare | Inquinamento | Biodiversità ed ecosistemi | Garanzie minime di salvaguardia | Minimum safeguards |
| € | % | % | % | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | S/N | ||
| A. Attività ammissibili alla tassonomia | s | s | s | s | s | s | s | s | |||||
| A.1 Attività allineate alla tassonomia | |||||||||||||
| Spese operative delle attività allineate A.1 | - | - | |||||||||||
| A.2 Attività ammissibili alla tassonomia ma non allineate | |||||||||||||
| Affitto e gestione di immobili di proprietà o in leasing | 3,22 2,03% | ||||||||||||
| Spese operative delle attività ammissibili | |||||||||||||
| alla tassonomia ma non allineate A.2 | 3,22 | 2,03% | |||||||||||
| Totale (A.1+A.2) | 3,22 2,03% | ||||||||||||
| B. Attività non ammissibili alla tassonomia | |||||||||||||
| Spese operative delle attività non ammissibili alla Tassonomia (B) |
155,79 97,97% | ||||||||||||
| Totale (A+B) | 159,01 | 100% | |||||||||||
Le attività di ricerca e sviluppo hanno per il Gruppo KME un'importanza fondamentale, al fine di garantire innovazione, efficienza e qualità. La ricerca è finalizzata in particolare a sviluppare materiali innovativi, ma anche alla innovazione dei processi produttivi e delle applicazioni dei prodotti in rame e leghe di rame.
Con 49 brevetti registrati e 64 marchi, le attività di ricerca e sviluppo hanno per KME la massima priorità. Una apposita unità di coordinamento consente di sviluppare al meglio tali attività, evitando la sovrapposizione di progetti fra i diversi centri di ricerca (Fornaci di Barga, Osnabruck, Mansfeld) e ottimizzando, allo stesso tempo, l'impiego delle competenze aziendali.
I laboratori, dove lavorano team qualificati di scienziati e ingegneri, sono ben attrezzati e certificati in conformità alla norma IATF 16949. Nei banchi di prova è possibile effettuare la realizzazione di leghe e le tecniche di fusione in loco su scala di produzione e con approfondite competenze scientifiche. Le fusioni sperimentali e di prova forniscono risultati di sviluppo veloci ed efficaci. È possibile effettuare tutti i test e le analisi necessarie: analisi dei danni e dei materiali, ricerche di corrosione, prove sui materiali (per determinare le proprietà meccaniche e fisiche) e analisi chimiche.
KME gestisce progetti di cooperazione con aziende, università e centri di ricerca di tutto il mondo e sostiene attivamente progetti di ricerca nazionali ed internazionali. Inoltre, partecipa alla standardizzazione dei prodotti e dei processi e si impegna nel sostenere la formazione.
KME ha lanciato SaCup, una gamma di prodotti in rame e leghe di rame ideati per valorizzare le proprietà antimicrobiche del metallo, rendendo più sicuri i luoghi pubblici o altamente frequentati. La linea SaCup comprende prodotti finiti e semilavorati che possono essere applicati in vari ambienti per neutralizzare virus e batteri che si depositano sulle superfici a maggior contatto (maniglie, piastre, corrimano, piantane).
Grazie alle sue proprietà intrinseche, infatti, il rame ha un effetto germicida permanente che si attiva in pochissimo tempo per rimuovere virus, batteri e funghi quali E. Coli, influenza, MRSA, Rotavirus, Salmonella, Campylobacter, Legionella e Coronavirus (compreso il SARS-CoV2). Si stima che l'80% delle malattie infettive siano trasmesse proprio attraverso il contatto con le superfici: i prodotti SaCup sono quindi ideali in settori quali l'ospedaliero, i trasporti, la grande distribuzione, la ristorazione, il commercio e le scuole per ridurre le possibilità di contagio.
Le evidenze scientifiche basate su numerosi studi riconosciuti a livello internazionale conducono all'identificazione di un largo consenso sulle proprietà antimicrobiche del rame; queste caratteristiche uniche perdurano inoltre nel tempo. Gli studi hanno dimostrato che il rame riduce l'esposizione ad agenti patogeni clinicamente rilevanti che sono spesso associati a infezioni nosocomiali.
Nel 2020, l'Istituto di Virologia dell'Università di Pisa ha dimostrato che la carica virale del SARS-CoV2 su superfici di rame viene abbattuta del 90% in 10 minuti e neutralizzata al 100% in 60 minuti. Una proprietà che resta valida anche per le leghe di rame, dove dopo 10 minuti si registra una riduzione pari all'85% della carica e dopo 60 minuti del 100%.
KME ha sviluppato una tecnologia innovativa, sostenibile ed efficiente per connessioni nei sistemi di stoccaggio dell'energia. Si tratta di una tecnologia chiave per i veicoli elettrici.
I connettori per celle di KME sono già stati testati secondo la norma LV 214 (Specifica di test per connettori OEM automobilistici tedeschi) con ottimi risultati. I connettori sono costituiti da due diverse leghe. Grazie al processo di produzione, è una soluzione molto efficiente anche in termini di utilizzo delle risorse che consente di riemettere gli scarti di processo nel circuito di riciclaggio.
Grazie alle sue proprietà versatili e attraenti, come l'alta resistenza meccanica, il buon comportamento di formatura e l'eccellente conducibilità elettrica, il rame è uno dei metalli di base più utilizzati in applicazioni innovative, quali la mobilità elettrica. La gamma di prodotti KME comprende anche un ampio spettro di leghe di rame high-tech per questo settore di applicazione.
Il 5G è essenziale per le applicazioni che richiedono alta velocità di trasmissione di grandi quantità di dati, come l'intelligenza artificiale (AI), le applicazioni di smart home, la guida autonoma.
Ciò richiede soluzioni speciali e ad alte prestazioni dal punto di vista dei materiali. KME produce strisce perforate per la produzione di cavi radianti utilizzati nella rete 5G. I cavi radianti sono fondamentalmente cavi coassiali in cui le fessure sono perforate nel conduttore esterno, permettendo a quantità controllate di energia elettromagnetica di essere irradiata e assorbita dal cavo.
Una serie di società facenti parte del Gruppo KME, che gestiscono stabilimenti produttivi e centri servizi nel settore copper, hanno intrapreso fin dal 2018 la rendicontazione di sostenibilità su base volontaria. Nel 2021, sempre su base volontaria, è stato pubblicato anche un primo report di sostenibilità in forma aggregata comprendente le seguenti società: KME Italy, EM Moulds, KME Rolled Spain, KME Spain, Ilnor, KME Mansfeld, KME Germany, KME Specials Products, Serravalle Copper Tubes, KMD Connectors Stolberg Germany.
I contenuti oggetto di rendicontazione sono stati predisposti a partire dai risultati dell'analisi materialità realizzata nel 2023. Tale analisi ha permesso di individuare gli aspetti materiali, tenendo conto delle tematiche richiamate dal D.lgs. 254/2016.
Il perimetro dei dati economici coincide con quello del Bilancio Consolidato 2022 di KME Group SpA. Il perimetro dei dati e delle informazioni relative agli aspetti sociali e ambientali comprende le Società facenti parte del gruppo al 31 dicembre 2022 consolidate con il metodo integrale all'interno del Bilancio Consolidato di Gruppo. Le informazioni relativi agli aspetti ambientali riguardano prevalentemente gli stabilimenti produttivi e i centri servizi del Gruppo (con gli uffici annessi), in quanto le altre sedi sono poco significative dal punto di vista degli impatti ambientali; di queste ultime sono comunque rendicontati, per quanto scarsamente rilevanti, i consumi di energia e di acqua, nonché le emissioni di gas ad effetto serra. Salvo tali dati, per quanto concerne tutti gli altri indicatori ambientali il perimetro di rendicontazione comprende in particolare le seguenti società:
*dal 1° agosto 2022
• Accuratezza: ogni indicatore sviluppato nel rapporto è elaborato secondo uno schema omogeneo, riportando i dati numerici in tabelle, accompagnandoli con rappresentazioni grafiche esplicative e illustrando con un testo sintetico le principali evidenze riscontrate. Nelle tabelle e nei grafici sono indicate le unità di misura utilizzate.
• Equilibrio: il rapporto descrive sia gli aspetti positivi che quelli negativi delle performance ambientali, sociali ed economiche, riportando informazioni qualitative e dati quantitativi che consentono al lettore di formulare un giudizio autonomo ed equilibrato.
• Chiarezza: il rapporto è elaborato utilizzando un linguaggio quanto più possibile semplice, evitando di riportare informazioni tecniche di eccessivo dettaglio. La strutturazione dell'indice e la tavola di corrispondenza con l'indice GRI aiutano gli stakeholder a individuare nel rapporto i temi di loro specifico interesse. Le elaborazioni grafiche facilitano la comprensione dei dati.
• Comparabilità: gli indicatori sviluppati nel rapporto seguono le metodologie indicate dalle linee guida GRI, rendendo in tal modo possibile la comparazione tra le performance delle società e altre realtà industriali, oltre che di valutarne l'evoluzione.
• Contesto di sostenibilità: il rapporto descrive la performance della società rispetto agli obiettivi di sostenibilità tenendo conto sia di impatti significativi a livello globale (come i cambiamenti climatici), sia degli impatti specifici nel contesto territoriale in cui operano le società del gruppo, nel più ampo contesto dello sviluppo sostenibile.
• Tempestività: la società rendiconta le informazioni a scadenza regolare e le rende disponibili entro i termini previsti dalle normative vigenti, garantendo un equilibrio tra l'esigenza di rendere disponibili le informazioni tempestivamente e quella di fornire dati di qualità elevata e in linea con i requisiti richiesti; le informazioni rendicontate coprono il periodo dal 1 gennaio-31 dicembre 2022 (con eccezione dei dati relativi alle società acquisite da KME Group a partire dal 1 agosto 2022).
• Verificabilità: le informazioni sono fornite in modo tale da poter essere verificate nel corso degli anni e diventare eventualmente oggetto di esame da parte di esterni.
• Al fine di una corretta rappresentazione delle performance e di garantire l'attendibilità dei dati, è stato limitato il più possibile il ricorso a stime che, laddove presenti, sono fondate sulle migliori metodologie disponibili e opportunamente segnalate.
• Alcuni dati sono arrotondati all'unità, per difetto se dopo la virgola si ha una valore inferiore a 50 o per eccesso se dopo la virgola si ha un importo maggiore o uguale a 50.
• Il dato relativo alla produzione delle società comprese nel perimetro di rendicontazione è da intendersi come la quantità di prodotti usciti dagli stabilimenti (output) nel corso dell'anno, mentre il dato relativo ai materiali utilizzati è riferito alla quantità di materiali entrati (input) nello stesso periodo. Nel dato della produzione possono dunque essere compresi alcuni quantitativi non effettivamente prodotti nel corso dell'anno ma già a stock; esso può essere comunque considerato attendibile, anche al fine di misurare con sufficiente approssimazione l'efficienza nell'uso delle risorse, poiché l'andamento dello stock risulta sostanzialmente costante nel corso del tempo.
• I dati relativi alla produzione si riferiscono sia alle vendite al mercato che alle vendite infragruppo; il dato delle vendite complessive del gruppo è riferito alle vendite al mercato (al netto di quelle infragruppo).
• Al fine di rendicontare gli indicatori ambientali per unità di prodotto in maniera corrispondente agli effettivi impatti ambientali delle attività produttive del Gruppo, gli indicatori per unità di prodotto hanno come numeratore i dati (consumi energetici, emissioni, rifiuti, ecc.) delle società che gestiscono gli stabilimenti produttivi e i centri servizi, e come denominatore il dato relativo alla produzione delle stesse società.
• Negli stabilimenti di Fornaci di Barga e di Osnabrück operano sia società comprese nel perimetro del bilancio consolidato (KME Italy e KME Germany) sia altre società al di fuori di tale perimetro (EM Moulds e KME Specials Products & Solutions). Per questa ragione i dati ambientali non sempre sono disponibili in forma disaggregata: in questi casi, peraltro limitati, i dati relativi alle società comprese nel perimetro sono frutto di una stima in riferimento alle produzioni di ciascuna società.
• Il Centro servizi di Brescia è stato acquisito dal Gruppo KME a giugno 2021 e successivamente incorporato per fusione in KME Italy a luglio 2022; i dati rendicontati relativamente all'intero anno 2022 sono inclusi in quelli di KME Italy.
• La società KME Netherlands B.V., con sede a Zutphen (Olanda), è stata acquisita ad agosto 2022; nella stessa data sono stati acquisiti i Centri servizi di Birmingham (Regno Unito), Mortara (Italia) e Dolny Kubin (Slovacchia). I dati rendicontati per queste società sono pertanto riferiti non all'intero anno 2022, ma solo agli ultimi 5 mesi. Laddove non disponibili informazioni puntuali per il periodo dal 1 agosto al 31 dicembre, i dati sono frutto di una stima effettuata in riferimento ai 5/12 dei dati relativi all'intero anno.
• La quota di metalli riciclati presente nei semilavorati in ingresso nei centri servizi è stata stimata facendo riferimento alla media del tasso di circolarità della produzione negli stabilimenti di provenienza dei materiali. I valori utilizzati sono i seguenti: 62,1% per i centri servizi di Brescia, Barcellona e Mortara (semilavorati provenienti da Fornaci di Barga); 73,8% per il centro servizi di Birmingham (semilavorati provenienti da Zupthen); per il centro servizi di Besançon le diverse quote percentuali sono state calcolate in riferimento alle quantità di semilavorati provenienti da Fornaci di Barga, Osnabrück e Mansfeld ed ai corrispondenti tassi di circolarità; per il centro servizi di Dolny Kubin le diverse quote percentuali sono state calcolate in riferimento alle quantità di semilavorati provenienti da stabilimenti del gruppo KME (media tra il tasso medio di circolarità degli stabilimenti produttivi rendicontati nel 2022 e il tasso medio di circolarità degli stabilimenti rendicontati nel 2021 e tuttora compresi nel perimetro di rendicontazione 2022; tale percentuale risulta pari a 34,4%) e da altro fornitore (percentuale di materiali riciclati utilizzati come dichiarata nella propria rendicontazione di sostenibilità).
• La rendicontazione delle emissioni inquinanti (NOx, SOx, VOC, PM, HAP) adottata negli stabilimenti del Gruppo non comprende sempre gli stessi inquinanti, sia a causa di diversità nelle normative nazionali e/o regionali sia perché i piani di monitoraggio e controllo delle emissioni prescritti dalle autorizzazioni ambientali differiscono in funzione del ciclo produttivo e conseguentemente dei parametri ritenuti significativi. Ai fini di una corretta rendicontazione, per ciascun inquinante sono stati indicati pertanto anche gli stabilimenti a cui fanno riferimento i dati rendicontati nelle tabelle del paragrafo 3.6. Le emissioni specifiche per unità di prodotto sono comunque calcolate in rapporto al volume della produzione aggregata di tutti gli stabilimenti.
Oltre ai controlli interni, la rendicontazione di sostenibilità ha ottenuto una asseverazione esterna da parte della società Deloitte & Touche S.p.A
Attraverso le proprie attività ed i propri rapporti di business le organizzazioni possono avere un impatto sull'economia, sull'ambiente e sulle persone e possono a loro volta apportare un contributo positivo o negativo allo sviluppo sostenibile, inteso come uno "sviluppo che soddisfa le esigenze presenti senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare le proprie". L'obiettivo della rendicontazione di sostenibilità, utilizzando gli standard GRI, è far conoscere in modo trasparente come un'organizzazione contribuisce o intende contribuire allo sviluppo sostenibile.
Il Consiglio di Amministrazione è responsabile dell'approvazione delle informazioni rendicontate, compresi i suoi temi materiali.
Dichiarazione di utilizzo KME Group SpA
ha rendicontato le informazioni citate in questo indice dei contenuti GRI per il periodo dal 01/01/22 al 31/12/22 con riferimento agli Standard GRI.
GRI 1 utilizzati GRI 1- Principi Fondamentali - versione 2021
| STANDARD GRI |
INFORMATIVA | POSIZIONE (Capitolo/Paragrafo) |
NUMERO DI PAGINA |
NOTE |
|---|---|---|---|---|
| GRI 2 Informazioni generali 2021 |
2-1 Dettagli organizzativi | 2.1 – 2.5 | 20; 26 | |
| 2-2 Entità incluse nella rendicontazione di sostenibilità dell'organizzazione |
8.1 | 86 | ||
| 2-3 Periodo di rendicontazione, frequenza e punto di contatto |
8.1 | 86; 102 | Periodo: 2022 Frequenza: annuale |
|
| 2-4 Revisione delle informazioni | Primo anno di rendicontazione |
|||
| 2-5 Assurance esterna | 97-100 | |||
| 2-6 Attività, catena del valore e altri rapporti di business |
2.1 | 20 | ||
| 2-9 Struttura e composizione della governance |
2.3 | 22-25 | ||
| 2-10 Nomina e selezione del massimo organo di governo |
2.3 | 25 | ||
| 2-11 Presidente del massimo organo di governo |
2.3 | 24-25 | ||
| 2-12 Ruolo del massimo organo di governo nel controllo della gestione degli impatti |
2.3 | 23 | ||
| 2-13 Delega di responsabilità per la gestione di impatti |
2.3 | 23 | ||
| 2-14 Ruolo del massimo organo di governo nella rendicontazione di sostenibilità |
2.3 | 23 | ||
| 2-15 Conflitti di interesse | 2.3 | 24-25 | ||
| 2-16 Comunicazione delle criticità | 2.3 | 23 | ||
| 2-17 Conoscenze collettive del massimo organo di governance |
2.3 | 23 | ||
| 2-19 Norme riguardanti le remunerazioni |
2.3 | 23; 25 | ||
| 2-20 Procedura di determinazione della retribuzione |
2.3 | 23; 25 | ||
| 2-22 Dichiarazione sulla strategia di sviluppo sostenibile |
Lettera agli stakeholder | 4 |
| STANDARD GRI |
INFORMATIVA | POSIZIONE (Capitolo/Paragrafo) |
NUMERO DI PAGINA |
NOTE |
|---|---|---|---|---|
| GRI 2 Informazioni generali 2021 |
2-23 Impegni in termini di policy | 2.2 ; 2.6 | 20-21; 28-32 | |
| 2-24 Integrazione degli impegni in termini di policy |
2.2 ; 2.6 | 20-21; 28-32 | ||
| 2-27 Conformità a leggi e regolamenti |
2.3 | 26 | ||
| 2-28 Appartenenza ad associazioni |
Stakeholder e analisi di materialità |
11 | ||
| 2-29 Approccio al coinvolgimento degli stakeholder |
Stakeholder e analisi di materialità |
11 | ||
| 2-30 Contratti collettivi | 5.1 | 60 | ||
| GRI 3 Temi materiali 2021 |
3-1 Processo di determinazione dei temi materiali |
Stakeholder e analisi di materialità |
9-11 | |
| 3-2 Elenco di temi materiali | Stakeholder e analisi di materialità |
12 | ||
| 3-3 Gestione dei temi materiali | 3.2, 3.3 , 3.4, 3.5 , 3.6, 3.7, 3.8, 5.1, 5.2, 5.3, 5.4, 5.5, 5.6, 6.1, 7.4 |
37; 39; 42; 43; 49; 50; 52; 60; 63; 64; 66; 67; 68; 70; 78. |
||
| GRI 201 Performance economica 2016 |
201-1 Valore economico diretto generato e distribuito |
7.4 | 78 | |
| GRI 205 Anticorruzione 2016 |
205-3 Episodi di corruzione confermati e azioni adottate |
Non sono stati rilevati incidenti confermati di corruzione |
||
| GRI 207 Tasse 2019 |
207-1 Approccio alle imposte | 7.5 | 79 | |
| 207-2 Governance relativa alle imposte, controllo e gestione del rischio |
7.5 | 79 | ||
| 207-4 Reportistica per Paese | 7.5 | 79 | ||
| GRI 301 Materiali 2016 |
301-1 Materiali utilizzati in base al peso o al volume |
3.3 | 39; 41 | |
| 301-2 Materiali in ingresso riciclati utilizzati |
3.2 | 40-41 | ||
| GRI 302 Energia 2016 |
302-1 Consumo di energia interno all'organizzazione |
3.2 | 37-38 | |
| 302-3 Intensità energetica | 3.2 | 39 | ||
| GRI 303 Acqua e effluenti 2018 |
303-1 Interazioni con l'acqua come risorsa condivisa |
3.7 | 50 |
| STANDARD GRI |
INFORMATIVA | POSIZIONE (Capitolo/Paragrafo) |
NUMERO DI PAGINA |
NOTE |
|---|---|---|---|---|
| GRI 303 Acqua e effluenti 2018 |
303-2 Gestione degli impatti legati agli scarichi idrici |
3.7 | 52 | |
| 303-5 Consumo idrico | 3.7 | 51 | ||
| GRI 304 Biodiversità 2016 |
304-1 Siti operativi di proprietà, affittati o gestiti in aree protette o in aree di elevato valore in termini di biodiversità fuori da aree protette o vicini a tali aree |
3.8; 6.2.3 | 52; 74 | |
| 304-2 Impatti significativi di attività, prodotti e servizi sulla biodiversità |
3.5.2 | 46 | ||
| 304-3 Habitat protetti o ripristinati | 6.2.3 | 74 | ||
| GRI 305 Emissioni 2016 |
305-1 Emissioni di gas ad effetto serra (GHG) dirette (Scope 1) |
3.5.1 | 44-45 | |
| 305-2 Emissioni di gas ad effetto serra (GHG) indirette da consumi energetici (Scope 2) |
3.5.1 | 44-45 | ||
| 305-4 Intensità delle emissioni di gas ad effetto serra (GHG) |
3.5.1 | 44-45 | ||
| 305-6 Emissioni di sostanze che riducono lo strato di ozono (ODS) |
3.6 | 49 | ||
| 305-7 Ossidi di azoto (NOx), ossidi di zolfo (SOx) e altre emissioni nell'aria rilevanti |
3.6 | 49-50 | ||
| GRI 306 Rifiuti 2020 |
306-1 Generazione di rifiuti e impatti significativi correlati ai rifiuti |
3.4 | 42 | |
| 306-2 Gestione di impatti significativi legati ai rifiuti |
3.4 | 42 | ||
| 306-3 Rifiuti generati | 3.4 | 42-43 | ||
| GRI 403 Salute e sicurezza sul lavoro 2018 |
403-1 Sistema di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro |
5.3 | 64 | |
| 403-2 Identificazione dei pericoli, valutazione dei rischi e indagini sugli incidenti |
5.3 | 64-65 | ||
| 403-3 Servizi di medicina del lavoro | 5.3 | 64 | ||
| 403-4 Partecipazione e consult azione dei lavoratori in materia di salute e sicurezza sul lavoro, e relativa comunicazione |
5.3 | 64 | ||
| 403-5 Formazione dei lavoratori in materia di salute e sicurezza sul lavoro |
5.3 | 64 | ||
| 403-6 Promozione della salute dei lavoratori |
5.3 | 64 |
| STANDARD GRI |
INFORMATIVA | POSIZIONE (Capitolo/Paragrafo) |
NUMERO DI PAGINA |
NOTE |
|---|---|---|---|---|
| GRI 403 Salute e sicurezza sul lavoro 2018 |
403-7 Prevenzione e mitigazione degli impatti sulla salute e sulla sicurezza sul lavoro direttamente collegati alle relazioni di business |
5.3 | 64 | |
| 403-9 Infortuni sul lavoro | 5.3 | 64-65 | ||
| 403-10 Malattie professionali | 5.3 | 64-65 | ||
| GRI 404 Formazione e istruzione 2016 |
404-2 Programmi di aggiornamento delle competenze dei dipendenti e di assistenza nella transizione |
5.4 | 67 | |
| GRI 406 Non discriminazione 2016 |
406-1 Episodi di discriminazione e misure correttive adottate |
5.2 | 63 | |
| GRI 413 Comunità locali 2016 |
413-2 Operazioni con rilevanti impatti effettivi e potenziali sulle comunità locali |
6.1; 6.2 | 70-74 | |
| GRI 416 Salute e sicurezza dei clienti 2016 |
416-1 Valutazione degli impatti sulla salute e sulla sicurezza di categorie di prodotti e servizi |
3.1 | 36 | KME valuta il 100% dei prodotti e servizi significativi sotto il profilo degli impatti sulla salute e sicurezza |
| 416-2 Episodi di non conformità relativamente agli impatti sulla salute e sulla sicurezza di prodotti e servizi |
3.1 | 37 | ||
| GRI 417 Marketing ed etichettatura 2016 |
417-2 Episodi di non conformità relativamente all'etichettatura e informazioni su prodotti e servizi |
3.1 | 37 | |
| 417-3 Episodi di non conformità relativamente a comunicazioni di marketing |
3.1 | 37 | ||
| GRI 418 Privacy dei clienti 2016 |
418-1 Fondati reclami riguardanti violazioni della privacy dei clienti e perdita dei loro dati |
Non sono stati rilevati fondati reclami riguardo a violazioni della privacy dei clienti, né episodi di fuga, furto e perdita dei dati dei clienti |
Il Report di sostenibilità del Gruppo KME riguardante l'anno 2021, redatto su base volontaria, aveva un perimetro di rendicontazione molto diverso dalla presente DNF, in quanto comprendeva i seguenti siti produttivi e le seguenti società: (a) Fornaci di Barga (KME Italy e EM Moulds)
| KME ITALY (CON EM MOULDS) | 76.262 |
|---|---|
| ILNOR BRESCIA | 7.417 |
| KME ROLLED FRANCE | 9.110 |
| KME SPAIN | 2.902 |
| KME GERMANY (CON KME SPECIAL PRODUCTS) | 120.662 |
| KME MANSFELD | 213.829 |
| SCT SERRAVALLE | 7.540 |
| KMD STOLBERG | 17.161 |
| TOTALE | 454.883 |
Pur non essendo quindi possibile una comparazione con i dati relativi al perimetro della Dichiarazione Non Finanziaria relativa al 2022, si riportano comunque nelle seguenti tabelle, per completezza di informazione, alcuni dei dati più significativi relativi al 2021.
| ENERGIA* 2021 | GAS (GJ) |
ENERGIA ELETTRICA |
TOTALE |
|---|---|---|---|
| KME ITALY (CON EM MOULDS) | 232.311 | 284.965 | 517.266 |
| ILNOR BRESCIA | 3.456 | 11.904 | 15.360 |
| KME ROLLED FRANCE | 1.012 | 2.314 | 3.326 |
| KME SPAIN | - | 216 | 216 |
| KME GERMANY (CON KME SPECIAL PRODUCTS) | 657.279 | 393.201 | 1.060.920 |
| KME MANSFELD | 548.892 | 422.168 | 971.060 |
| SCT SERRAVALLE | 83.854 | 28.256 | 112.110 |
| KMD STOLBERG | 6.563 | 24.948 | 31.511 |
| TOTALE | 1.533.367 | 1.167.972 | 2.701.339 |
*al netto dei carburanti (automezzi)
| INTENSITÀ ENERGETICA |
CONSUMO DI GAS PER UNITÀ DI PRODOTTO |
CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA PER UNITÀ DI PRODOTTO |
CONSUMO TOTALE DI ENERGIA PER UNITÀ DI PRODOTTO |
|---|---|---|---|
| GJ/T | 3,37 | 2,57 | 5,94 |
| MATERIALI UTILIZZATI 2021 (tonnellate) |
TOTALE | MATERIALI RINNOVABILI |
TOTALE | MATERIALI DA RICICLO |
METALLI DA RICICLO |
RECUPERO INTERNO DI METALLI |
|---|---|---|---|---|---|---|
| KME ITALY (CON EM MOULDS) | 87.109 | 1.549 | 83.123 | 54.008 | 53.947 | 42.260 |
| ILNOR BRESCIA | 9.964 | 137 | 9.582 | 4.783* | 4.691* | - |
| KME ROLLED FRANCE | 6.646 | 106 | 6.500 | 3.280* | 3.250* | - |
| KME SPAIN | 2.491 | 95 | 2.391 | 1.828 | 1.792* | - |
| KME GERMANY (CON KME SPECIAL PRODUCTS) |
133.307 | 3.038 | 116.447 | 48.627 | 48.306 | 50.601 |
| KME MANSFELD | 221.362 | 4.599 | 212.360 | 18.556 | 18.127 | 51.295 |
| SCT SERRAVALLE | 11.760 | 427 | 9.307 | 4.728 | 4.654* | - |
| KMD STOLBERG | 21.015 | 339 | 20.131 | 7.819 | 7.743 | - |
| TOTALE | 493.654 | 10.290 | 459.841 | 143.629 | 142.510 | 144.156 |
*stima
| 2021 | 1,085 t/t | 29,1% | 31% | 47,4% |
|---|---|---|---|---|
| MATERIALI | MATERIALI | MATERIALI | METALLI | METALLI PROVENIENTI DA |
| UTILIZZATI PER | PROVENIENTI DA | PROVENIENTI DA | RICICLO E DA RECUPERO | |
| UNITÀ DI PRODOTTO | RICICLO1 | RICICLO2 | INTERNO3 |
1 - in rapporto ai materiali complessivamente utilizzati
2 - in rapporto ai metalli complessivamente utilizzati
3 - in rapporto al totale dei metalli processati
| RIFIUTI 2021 (t) |
TOTALE | NON PERICOLOSI |
PERICOLOSI | RECUPERO | SMALTIMENTO |
|---|---|---|---|---|---|
| KME ITALY (CON EM MOULDS) | 4.570 | 3.702 | 868 | 4.118 | 452 |
| ILNOR BRESCIA | 244,6 | 17,5 | 227,1 | 23,6 | 221 |
| KME ROLLED FRANCE | 308,6 | 308,6 | - | 308,6 | - |
| KME SPAIN | 12,6 | 12,5 | 0,1 | 12,5 | 0,1 |
| KME GERMANY (CON KME SPECIAL PRODUCTS) | 4.920 | 1.992 | 2.928 | 2.146 | 2.774 |
| KME MANSFELD | 5.001 | 2.802 | 2.199 | 4.990 | 11 |
| SCT SERRAVALLE | 2.134 | 2.011 | 123 | 2.027 | 107 |
| KMD STOLBERG | 4.454 | 4.360 | 94 | 4.385 | 69 |
| TOTALE | 21.644,8 | 15.205,6 | 6.439,2 | 18.010,7 | 3.634,1 |
| RIFIUTI 2021 | RIFIUTI PER UNITÀ DI PRODOTTO |
RIFIUTI AVVIATI A RICICLO O ALTRA FORMA DI RECUPERO |
|---|---|---|
| 2021 | 0,0475 t/t | 83,2% |
| EMISSIONI GAS SERRA 2021 (t) |
DIRETTE | INDIRETTE | TOTALE |
|---|---|---|---|
| KME ITALY (CON EM MOULDS) | 10.039 | 17.549 | 27.588 |
| ILNOR BRESCIA | 8 | 9,8 | 17,8 |
| KME ROLLED FRANCE | 58 | 32,8 | 90,8 |
| KME SPAIN | - | 17,8 | 17,8 |
| KME GERMANY (CON KME SPECIAL PRODUCTS) | 35.115 | 22.609 | 57.724 |
| KME MANSFELD | 22.189 | 55.428 | 77.617 |
| SCT SERRAVALLE | 2.172 | 1.740 | 3.912 |
| KMD STOLBERG | 1.195 | 1.434 | 2.629 |
| TOTALE | 70.776 | 98.820,4 | 169.596,4 |
| EMISSIONI GAS SERRA PER UNITÀ DI PRODOTTO |
EMISSIONI DIRETTE CO2 |
EMISSIONI INDIRETTE CO2 |
EMISSIONI TOTALI CO2 |
|---|---|---|---|
| 2021 | 0,0155 t/t | 0,217 t/t | 0,372 t/t |
| 2021 | 0,122 kg/t | 0,026 kg/t | 0,044 kg/t | 0,019 kg/t | 0,000028 mg/t |
|---|---|---|---|---|---|
| ALTRE EMISSIONI PER UNITÀ DI PRODOTTO |
NOx | SOx | VOC | PM | HAP |
| ACQUA 2021 (m3) |
PRELIEVO | SCARICHI | CONSUMO | RICICLATA |
|---|---|---|---|---|
| KME ITALY (CON EM MOULDS) | 1.835.579 | 1.535.579 | 300.000 | 3.748.091 |
| ILNOR BRESCIA | 85 | n.a. | n.a. | n.a. |
| KME ROLLED FRANCE | 58 | n.a. | n.a. | 145 |
| KME SPAIN | 364 | n.a. | n.a. | |
| KME GERMANY (CON KME SPECIAL PRODUCTS) | 232.903 | 22.609 | 57.724 | |
| KME MANSFELD | 1.056.667 | 590.206 | 466.461 | 2.190.335 |
| SCT SERRAVALLE | 43.617 | 7.621 | 35.996 | 91.701 |
| KMD STOLBERG | 19.872 | 14.462 | 5.410 | 76.359 |
| TOTALE | 3.189.153 | 2.170.571* | 1.018.067* | 18.709.345* |
*al netto dei dati non disponibili
| ACQUA | ACQUA RICICLATA |
|---|---|
| 2021 | 85,4% |
| DIPENDENTI 2021 | TOTALE | UOMINI | DONNE | OPERAI | IMPIEGATI | QUADRI | DIRIGENTI |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| KME ITALY (CON EM MOULDS) | 542 | 522 | 20 | 438 | 78 | 21 | 5 |
| ILNOR BRESCIA | 55 | 52 | 3 | 38 | 15 | 1 | 1 |
| KME ROLLED FRANCE | 22 | 14 | 8 | 7 | 8 | 7 | - |
| KME SPAIN | 19 | 13 | 6 | 8 | 9 | 2 | - |
| KME GERMANY | |||||||
| (CON KME SPECIAL PRODUCTS) | 1.634 | 1.466 | 168 | 1.125 | 433 | 65 | 11 |
| KME MANSFELD | 1.064 | 930 | 134 | 800 | 220 | 38 | 6 |
| SCT SERRAVALLE | 224 | 219 | 5 | 164 | 52 | 6 | 2 |
| KMD STOLBERG | 216 | 197 | 19 | 174 | 36 | 3 | 3 |
| TOTALE | 3.776 | 3.413 | 363 | 2.754 | 851 | 143 | 28 |
| SICUREZZA SUL LAVORO 2021 | INFORTUNI (ASSENZA >1 GIORNO) |
TASSO DI INFORTUNI SUL LAVORO |
GRAVITY INDEX |
ODR |
|---|---|---|---|---|
| KME ITALY | 6 | 7,95 | 190 | 0 |
| EM MOULDS | 0 | 0 | 0 | 0 |
| ILNOR BRESCIA | 1 | 19,55 | n.a. | 0 |
| KME ROLLED FRANCE | 0 | 0 | 0 | 0 |
| KME SPAIN | 1 | 245 | n.a. | 0 |
| KME GERMANY (CON KME SPECIAL PRODUCTS) | 24 | 19,25 | 510 | 0 |
| KME SPECIAL OSNABRÜCK | 5 | 5,9 | 400 | 0 |
| KME MANSFELD | 8 | 4,95 | 140 | 0 |
| SCT SERRAVALLE | 6 | 19,0 | 880 | 0 |
| KMD STOLBERG | 13 | 23,9 | 710 | 0 |
Tasso di infortuni sul lavoro: numero di infortuni con assenza superiore a 1 giorno/numero di ore lavorate x 1.000.000; Gravity Index: giorni di assenza a causa di infortuni/numero di ore lavorate x 1.000.000; Occupational Diseases Rate (ODR): numero malattie professionali/ore lavorate x 1.000.000
| SICUREZZA SUL LAVORO |
FREQUENCY RATE |
GRAVITY INDEX |
TASSO MALATTIE PROFESSIONALI (ODR) |
|---|---|---|---|
| 2021 | 10,3 | 0,34 | 0 |
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Le procedure svolte sulla DNF si sono basate sul nostro giudizio professionale e hanno compreso colloqui, prevalentemente con il personale della società responsabile per la predisposizione delle informazioni presentate nella DNF, nonché analisi di documenti, ricalcoli ed altre procedure volte all'acquisizione di evidenze ritenute utili.
In particolare, abbiamo svolto le seguenti procedure:
2
Relativamente a tali aspetti sono stati effettuati inoltre i riscontri con le informazioni contenute nella DNF ed effettuate le verifiche descritte nel successivo punto [5], lett. a).
In particolare, abbiamo svolto interviste e discussioni con il personale della Direzione di KME Group S.p.A. e con il personale di KME Germany GmbH e KME Italy S.p.A. e abbiamo svolto limitate verifiche documentali, al fine di raccogliere informazioni circa i processi e le procedure che supportano la raccolta, l'aggregazione, l'elaborazione e la trasmissione dei dati e delle informazioni di carattere non finanziario alla funzione responsabile della predisposizione della DNF.
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Le nostre conclusioni sulla DNF del Gruppo KME non si estendono alle informazioni contenute nel paragrafo "KPI tassonomia" della stessa, richieste dall'art. 8 del Regolamento europeo 2020/852.
4
I dati comparativi presentati nella DNF in relazione all'esercizio chiuso il 31 dicembre 2021, non sono stati sottoposti a verifica.
DELOITTE & TOUCHE S.p.A.
Giuseppe Avolio Socio
Milano, 7 aprile 2023
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