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Kme Group

Annual Report Apr 9, 2018

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Annual Report

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RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE ESERCIZIO 2017

Consiglio di Amministrazione del 28 marzo 2018

Sede Legale e Amministrativa: 20121 Milano - Foro Buonaparte, 44 Capitale sociale Euro 335.069.009,80 i.v. Cod. Fiscale e Reg. Imprese di Milano n° 00931330583 www.itkgroup.it

La solidarietà 4
Organi di Amministrazione e Controllo 6
Relazione sull'andamento della gestione nell'esercizio 2017 7
Andamento della gestione nei diversi settori di investimento 16
Settore Rame 16
Private Equity 21
Culti/Altri Servizi 25
Non Operating assets 26
Real Estate/Altre attività 27
Gestione finanziaria 27
I risultati di Gruppo 28
Altre informazioni 32
Operazioni con parti correlate 32
Liti e controversie 32
Società controllante ed assetti proprietari 33
Attività di ricerca e sviluppo 34
Il personale 34
Azioni Proprie 34
Aggiornamenti in materia di Governance 34
Adeguamento al Titolo VI del Regolamento Mercati - Deliberazione Consob n. 16191/2007 35
Informazioni di carattere non finanziario (D. Lgs. 254/2016) 36
Principali rischi e incertezze cui Intek Group SpA è esposta e gestione dei rischi finanziari. 36
Fatti di rilievo successivi al 31 dicembre 2017 37
Proposta di approvazione del Bilancio relativo all'esercizio 2017 38
Principali controllate strumentali all'attività di Intek Group 39
I2 Capital Partners SGR SpA 39
Immobiliare Pictea Srl 39
I2 Real Estate Srl 40
Relazione sul Governo Societario, gli assetti proprietari e l'applicazione del "Codice
di Autodisciplina" 41
Relazione sulla Remunerazione 102
Bilancio di Intek Group SpA al 31 dicembre 2017 126
Prospetti di bilancio della Capogruppo 127
Principi contabili applicati e note esplicative al bilancio della Capogruppo 133
Attestazione del Presidente e del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari 174
Relazione del Collegio Sindacale 175
Relazione della Società di Revisione 187
Bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 192
Prospetti di bilancio consolidato 193
Principi contabili applicati e note esplicative al bilancio consolidato 199
Attestazione del Presidente e del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari 239
Relazione del Collegio Sindacale 240
Relazione della Società di Revisione 244

La solidarietà

Associazione Dynamo Camp Onlus offre gratuitamente programmi di Terapia Ricreativa rivolti a bambini e ragazzi, dai 6 ai 17 anni, affetti da patologie gravi o croniche, principalmente oncoematologiche, neurologiche e diabete, in terapia o nel periodo di post ospedalizzazione. La mission di Dynamo Camp è offrire a questi bambini l'opportunità di tornare ad essere "semplicemente bambini". Aperto nel 2007 in provincia di Pistoia, il Camp ospita gratuitamente ogni anno oltre 1.800 bambini e famiglie per periodi di vacanza e svago, aiutandoli a ritrovare serenità, spensieratezza e fiducia in se stessi. L'Associazione porta la Terapia Ricreativa anche fuori dal Camp attraverso il progetto Outreach, in ospedali e case famiglia. I benefici della Terapia Ricreativa tendono ad essere di lungo termine, spesso permanenti, e si verificano cambiamenti positivi nella capacità dei bambini di confrontarsi con la loro malattia.

L'approccio della Terapia Ricreativa secondo cui sono concepiti i programmi ha l'obiettivo di coinvolgere i bambini e le loro famiglie in attività divertenti ed emozionanti che siano di stimolo alle loro capacità e rinnovino la fiducia in loro stessi.

Gli ospiti di Dynamo sono abituati alle sfide e al Camp ne trovano di divertenti, costruttive e senza elementi di competizione tra loro: equitazione, tiro con l'arco, arrampicata, attività ricreativa in acqua e i progetti speciali di radio, arte e fotografia. La supervisione medica è garantita 24H attraverso un'infermeria attrezzata e dalla presenza di medici e infermieri specializzati.

L'obiettivo per il futuro è quello di continuare a offrire programmi di Terapia Ricreativa al maggior numero possibile di bambini e famiglie e, per fare questo, il nostro sforzo si concentra su diversi livelli: aumento del numero di patologie ammissibili, in particolare patologie neurologiche gravi che richiedono una gestione della complessità sempre maggiore, un incremento dell'accessibilità del 15% portando a 100 i bambini ospitati in ogni singola sessione; estensione della rete di collaborazione con ospedali e associazioni; formazione di qualità allo staff e agli oltre 880 volontari che ogni anno donano il proprio tempo, intelligenza e cuore; aumento annuo degli strumenti di sostegno rivolti ai singoli individui e alle aziende amiche sempre al nostro fianco. Una raccolta fondi professionalmente strutturata e organizzata ci permette di garantire continuità ed eccellenza.

La raccolta fondi ha come interlocutori individui, imprese, fondazioni, enti pubblici e ha un orizzonte di sostenibilità di medio-lungo periodo. Strategico è il ruolo degli individui e della loro capacità di aggregazione: 132 Ambasciatori e 34 gruppi territoriali, costituiti da persone che supportano Dynamo Camp promuovendone la causa, nel 2017 hanno organizzato in tutta Italia 228 iniziative di raccolta fondi, creando un network di circa 18.000 persone, e 470 persone provenienti da tutta Italia hanno partecipato alla quarta edizione di Dynamo Team Challenge, raccogliendo 1.908 donazioni per un totale di 242.812 euro per Dynamo Camp.

In 11 anni di attività, più di 30.000 persone, tra bambini malati e intere famiglie, hanno riso, giocato e sfidato i propri limiti grazie alla Terapia Ricreativa di Dynamo Camp.

Organi di Amministrazione e Controllo

Consiglio di Amministrazione *

Vice Presidente Diva MorianiB

Presidente Vincenzo ManesB Marcello Gallo Giuseppe LignanaA,C James Macdonald Ruggero Magnoni Alessandra Pizzuti Luca RicciardiA,C Franco SpallaA,C

A. Consigliere indipendente B. Amministratore esecutivo C. Membro del Comitato per il Controllo e Rischi (Presidente Giuseppe Lignana)

Collegio Sindacale *

Sindaci supplenti Andrea Zonca

Segretario del Consiglio di Amministrazione Roberto De Vitis

Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili Giuseppe Mazza

Rappresentante comune degli Azionisti di risparmio * Simonetta Pastorino

Rappresentante Comune dei Portatori delle "Obbligazioni Intek Group SpA 2015/2020"* Rossano Bortolotti

*(in scadenza con l'approvazione del bilancio 2017)

Presidente Marco Lombardi Sindaci Effettivi Francesca Marchetti Alberto Villani

Elena Beretta

Società di revisione Deloitte & Touche SpA

Relazione sull'andamento della gestione nell'esercizio 2017

Signori azionisti,

elemento principale dell'esercizio 2017 di Intek Group SpA (di seguito anche "Intek Group" o la "Società") è rappresentato dai primi tangibili incrementi di redditività del principale investimento, quello del settore rame, in risposta ai numerosi ed intensi interventi di ristrutturazione effettuati nel corso degli ultimi anni ai fini dell'incremento di valore dello stesso.

Intek Group è una holding di partecipazioni diversificate, il cui obiettivo prioritario consiste nella valorizzazione dei singoli asset, siano essi costituiti da società, divisioni di business o singoli cespiti, con una accentuata focalizzazione sulla loro capacità di generazione di cassa o di accrescimento del valore nel tempo.

Intek Group realizza investimenti con orizzonti temporali prevalentemente di medio termine, con l'obiettivo di costruire e mantenere un portafoglio di attività flessibile, con cicli di investimento ridotti.

Il management della Società monitora ed analizza l'andamento dei mercati in cui operano i propri investimenti per cogliere le migliori occasioni di uscita offerte dal mercato, focalizzando l'attenzione verso i settori più performanti e promettenti, mentre viene favorita l'uscita dai comparti, sia industriali che finanziari, non più in linea con le politiche di gestione, che presentino ridotte prospettive di valorizzazione o lunghi tempi di realizzo.

Il management della Società ritiene, in linea con tale impostazione strategica, che l'apprezzamento complessivo delle performance e del valore di Intek Group vada effettuato considerando, accanto alla valutazione dei risultati economici di periodo, anche e soprattutto, le variazioni di valore registrate nel tempo dai singoli asset e dalla loro capacità di trasformarsi in ricchezza per gli azionisti.

Questa configurazione ha portato il bilancio separato della capogruppo a rappresentare la struttura patrimoniale/finanziaria e l'effettiva evoluzione economica della Società in modo più leggibile rispetto al bilancio consolidato.

Il bilancio separato è, pertanto, l'elemento informativo su cui si basa la comunicazione dei risultati aziendali anche in considerazione della qualifica contabile della Società, a partire dall'esercizio 2014, quale entità di investimento. Ciò comporta la valutazione a fair value degli investimenti ad eccezione delle partecipazioni in società strumentali all'attività di Intek Group che vengono valutate al costo e consolidate integralmente.

La presente relazione di gestione per l'esercizio 2017 viene quindi presentata, in continuità rispetto al bilancio separato e consolidato al 31 dicembre 2016 ed alla relazione finanziaria al 30 giugno 2017, utilizzando i principi contabili previsti per le entità di investimento. Ciò comporta, sia per il bilancio separato che per quello consolidato, la valutazione al fair value con effetto a conto economico delle partecipazioni detenute per investimento, tra cui la partecipazione diretta più significativa riguardante KME AG, società holding a capo del Gruppo KME operante nel settore del "rame".

Si precisa che quella svolta da Intek Group non configura attività di gestione collettiva del risparmio e che, pertanto, non è richiesta l'iscrizione nell'albo previsto dall'art. 20 del D. Lgs. 58/98.

Si riportano di seguito le principali attività che hanno caratterizzato l'esercizio 2017 di Intek Group e delle sue principali controllate.

(i) Riorganizzazione del settore rame.

  • (a) E'proseguita l'attività di riorganizzazione del settore rame per il quale sono previsti futuri sviluppi strategici che potrebbero portare ad accordi con terzi in relazione alla cessione di alcuni comparti di business e al potenziamento di altri, ritenuti interessanti e sinergici alla attività di KME, mediante acquisizioni da terzi;
  • (b)nell'esercizio 2017, come accennato in apertura, grazie alle misure di efficientamento e di flessibilità adottate negli ultimi anni, l'EBITDA dell'esercizio è stato infatti pari ad Euro 76,6 milioni, in progresso del 22,6% rispetto a quello del 2016, quando la stessa grandezza era stata pari a Euro 62,4 milioni;

(c) con riferimento alla struttura finanziaria del gruppo KME, nel 2017 le linee di credito in pool sono aumentate di Euro 45 milioni, con l'ingresso di due nuovi istituti bancari.

Nel gennaio 2018 KME AG, assistita da importanti operatori sul mercato internazionale dei capitali, ha emesso un prestito obbligazionario, riservato ad investitori istituzionali qualificati (QIBs), dell'ammontare di Euro 300 milioni con scadenza nel 2023 al tasso fisso del 6,75%. Le risorse finanziarie così ottenute sono state utilizzate per ridurre l'importo del finanziamento bancario in pool in essere e relativi interessi per circa Euro 197 milioni, per rimborsare i finanziamenti ed il pagamento dei relativi interessi ad Intek Group per oltre Euro 42 milioni e, in generale, a supporto delle esigenze del Gruppo KME.

Il rifinanziamento in commento ha consentito di diversificare notevolmente la struttura finanziaria del Gruppo KME, prorogandone anche le relative scadenze; KME AG ha concluso infatti con gli istituti finanziatori accordi di modifica e proroga per 3 anni del contratto di finanziamento bancario in pool e dei contratti di factoring, con l'opzione, su consenso degli istituti finanziatori, per prorogarne la scadenza di ulteriori 2 anni.

Altro elemento importante è la marcata riduzione, da Euro 475 milioni ad Euro 100 milioni, dell'ammontare massimo della garanzia rilasciata nel 2014 da Intek Group in favore delle banche del pool nell'interesse di KME AG.

Intek Group, sempre nel gennaio 2018, ha inoltre concesso a KME AG una linea di credito di massimi Euro 30 milioni per necessità di capitale circolante ed a corredo del citato finanziamento in pool.

Per maggiori dettagli sull'attività del Gruppo KME, ed in particolare sugli sviluppi del progetto di espansione in Cina mediante la realizzazione di un nuovo impianto di prodotti laminati per connectors, si rimanda allo specifico capitolo sull'attività del Settore.

(ii) Quotazione Culti Milano SpA.

  • (a) Le azioni della società Culti Milano SpA (di seguito "Culti") nel mese di luglio sono state ammesse in quotazione al mercato AIM a seguito del collocamento di n. 865.500 azioni ordinarie di nuova emissione, rivenienti da un aumento del capitale sociale che ha apportato risorse finanziarie per Euro 4,5 milioni, che hanno consentito nella seconda parte dell'anno di accelerare la strategia di sviluppo commerciale della società. Il prezzo unitario delle azioni oggetto di collocamento è stato fissato in Euro 5,20. Il flottante della società è pari al 27,96% del capitale;
  • (b) la società ha registrato nel 2017 un andamento positivo con i principali indicatori economici in rilevante crescita rispetto al 2016 ed in linea con il budget. Le vendite complessive hanno raggiunto Euro 6,1 milioni (+23,55% rispetto al 2016), l'EBITDA adjusted è stato pari ad Euro 1,1 milioni (Euro 0,4 milioni al 31 dicembre 2016), in aumento del 168%. Il risultato netto presenta un utile di Euro 0,4 milioni (negativo per Euro 0,2 milioni nel 2016);
  • (c) la Posizione finanziaria netta presenta disponibilità per Euro 3,7 milioni rispetto all'indebitamento finanziario di Euro 1,4 milioni del 31 dicembre 2016. A fine esercizio la società evidenziava disponibilità liquide per Euro 3,9 milioni.

(iii) Cessione degli impianti fotovoltaici di ErgyCapital.

Nel mese di dicembre 2017 ErgyCapital ha ceduto per un corrispettivo di Euro 21,2 milioni a ContourGlobal Energetica Srl le proprie partecipazioni che possedevano e gestivano impianti fotovoltaici, uscendo così da questo settore di attività.

Il corrispettivo è stato interamente incassato alla data del closing ed ha permesso un notevole miglioramento della posizione finanziaria netta.

(iv) Processo di semplificazione e riorganizzazione della struttura societaria del Gruppo.

A fine dicembre 2017 è divenuta efficace la fusione per incorporazione di ErgyCapital in Intek, fusione che era stata approvata dalle rispettive assemblee straordinarie nel mese di giugno. Gli effetti contabili e fiscali della fusione di ErgyCapital hanno avuto retrodatazione al 1° gennaio 2017.

Per effetto della fusione e della precedente cessione del settore fotovoltaico sono pervenute a Intek le residue attività nel campo della geotermia e del biogas per le quali sono già state avviate attività di valorizzazione.

A servizio del concambio a favore degli azionisti ex ErgyCapital (diversi da Intek) sono state emesse n. 18.914.116 nuove azioni ordinarie Intek, prive di valore nominale, aventi godimento dal 1° gennaio 2017.

La fusione si inserisce nel processo di riorganizzazione avviato nel corso del 2016 con la realizzazione delle fusioni in Intek di KME Partecipazioni SpA e FEB - Ernesto Breda SpA.

Sempre nell'ottica di ottimizzazione dei flussi economici e finanziari, con l'obiettivo di contenimento dei costi di gestione e semplificazione della struttura organizzativa attraverso l'accorciamento della catena partecipativa e l'eliminazione di duplicazione di funzioni, a fine dicembre si è proceduto alla fusione per incorporazione in Immobiliare Pictea di Rede Immobiliare Srl, Tecno Servizi Srl e I2 Real Estate Srl, tutte società immobiliari integralmente possedute, direttamente o indirettamente, da Intek Group.

Quest'ultima fusione ha avuto efficacia civilistica il 28 dicembre 2017. Anche in questo caso gli effetti contabili e fiscali hanno avuto decorrenza dal 1° gennaio 2017.

(v) Attività del Fondo I2 Capital Partners

Intek Group detiene il 19,15% del fondo I2 Capital Partners (anche il "Fondo"), la cui gestione, focalizzata sul realizzo degli investimenti residui, ha consentito nel corso del 2017 di effettuare rimborsi agli investitori per circa Euro 4,8 milioni (di cui Euro 0,9 milioni di competenza di Intek), derivanti prevalentemente dai riparti di Isno 4 Srl in liquidazione e di Safim Leasing SpA in liquidazione e dai disinvestimenti di Nuovi investimenti SIM (di seguito anche "NIS") e della sua controllata Alpi Fondi SGR.

Nel corso del 2017 è infatti avvenuta la cessione del 100% di Alpi Fondi e del 68% di NIS con un incasso complessivo di Euro 6,2 milioni (dei quali Euro 0,8 milioni vincolati a garanzia dell'acquirente fino a giugno 2019).

A febbraio 2018 si è completata la cessione della restante quota del 23% di NIS di proprietà del Fondo con un incasso di Euro 1,3 milioni e con un ulteriore credito di Euro 1,2 milioni il cui incasso è contrattualmente previsto entro la fine di giugno 2018.

Sintesi della struttura societaria del Gruppo al 31 dicembre 2017

Dopo la dismissione delle attività del settore fotovoltaico di ErgyCapital, Intek Group opera attualmente nei seguenti settori di investimento:

  • il settore del rame, comprendente la produzione e la commercializzazione dei semilavorati in rame e sue leghe, che fa capo alla controllata tedesca KME AG;
  • il settore delle attività finanziarie ed immobiliari, che comprende l'attività di private equity, svolta prevalentemente attraverso il Fondo e la gestione di crediti (fiscali, non performing e derivanti da procedure concorsuali) e di beni immobili. Si segnala che, nel settore delle attività finanziarie e immobiliari nel 2016 era inclusa anche la partecipazione in ErgyCapital, incorporata in Intek Group nel 2017.

Per quanto riguarda le attività finanziarie ed immobiliari è proseguito il lavoro di realizzo degli asset detenuti. Nel corso del 2017, oltre ai già segnalati rimborsi provenienti dal Fondo, si segnalano i seguenti ulteriori incassi:

  • da attività ex Fime ed Isno 2 per Euro 0,6 milioni;
  • da crediti fiscali per Euro 1,2 milioni.

Per quanto concerne l'attività di private equity, si è proceduto nell'attività di realizzo dei residui investimenti in capo al Fondo I2 Capital Partners che, avendo ottenuto una proroga di 12 mesi della sua durata, era previsto chiudesse definitivamente la propria attività alla fine del prossimo mese di luglio.

In considerazione dei ritardi nell'emissione della sentenza della Corte d'Appello di Genova in merito alla causa tra Isno 3 e Crédit Agricole e nell'incasso di altre attività, in data 19 marzo 2018 è stata richiesta agli investitori una ulteriore proroga di massimi 12 mesi, per cui si è ancora in attesa di risposta.

La Capogruppo Intek Group SpA

Intek Group ha realizzato nel passato investimenti con orizzonti temporali di medio termine, combinando la propria ottica imprenditoriale con una struttura finanziaria solida. La sua strategia mira ad un portafoglio flessibile, con cicli di investimento maggiormente ridotti rispetto alla configurazione passata ed all'accelerazione nella generazione di cassa per la Capogruppo.

La scelta di allocazione delle risorse finanziarie operata dal management, intende privilegiare i settori che appaiono più performanti e promettenti, favorendo invece l'uscita dai comparti, sia industriali che immobiliari e finanziari, che presentino prospettive di valorizzazione ridotte o con tempi di realizzazione lunghi. La massimizzazione del valore degli asset gestiti viene perseguita attraverso il contributo alla definizione delle strategie di business operata dal management delle singole controllate ed un costante presidio dell'attività e delle performance delle stesse. In aggiunta, Intek Group è impegnata anche nell'individuazione di possibili accordi e/o opportunità di partnership con soggetti terzi, a vario titolo interessati alle società controllate od a loro singoli business, per la loro piena valorizzazione anche attraverso la realizzazione di operazioni straordinarie.

I principali dati patrimoniali di Intek Group al 31 dicembre 2017, confrontati con il 31 dicembre 2016, possono essere così riassunti:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016
Rame 463.976 89,26% 454.616 86,99%
Attività finanziarie e immobiliari
Private Equity 5.924 6.209
Non operating assets 5.728 7.176
Real Estate/Altri 31.013 25.341
Culti/Altri Servizi 12.087 21.411
Totale Attività finanziarie e immobiliari 54.752 10,53% 60.137 11,51%
Altre attività/passività 1.070 0,21% 7.836 1,50%
Investimenti netti 519.798 100,00% 522.589 100,00%
Obbligazioni in circolazione (*) (105.590) (105.379)
Disponibilità nette verso terzi 36.935 15.981
Indebitamento finanziario netto verso terzi (68.655) (89.398)
Investimenti di liquidità in KME 35.000 9.000
Indebitamento finanziario netto verso terzi holding (33.655) 6,47% (80.398) 15,38%
Patrimonio netto totale 486.143 93,53% 442.191 84,62%

Situazione patrimoniale sintetica individuale

Note:

Nel prospetto gli investimenti sono espressi al netto di eventuali rapporti di credito/debito finanziari in essere con Intek Group.

(*) comprensivo degli interessi in maturazione.

Investimenti

Gli Investimenti netti facenti capo alla Società ammontavano al 31 dicembre 2017 ad Euro 519,8 milioni (Euro 522,6 milioni a fine 2016), di cui l'89% nel "settore rame" ed il residuo nell'ambito delle attività finanziarie ed immobiliari.

La voce "Culti/Altri Servizi" (in precedenza denominata "ErgyCapital/Altri Servizi") risente dell'operazione di fusione di ErgyCapital e della cessione degli impianti fotovoltaici detenuti dalla stessa.

L'investimento netto in Immobiliare Pictea, precedentemente classificato tra le "Altre attività e passività" in quanto avente unicamente attività strumentale, è stato inserito nella voce "Real Estate/Altri" a seguito dell'avvenuta operazione di fusione per la quale è divenuta holding di tutte le attività immobiliari di Intek.

La riduzione del settore "Private Equity" è legata a distribuzioni ricevute dal Fondo I2 Capital Partners, mentre i "Non operating assets" si decrementano per effetto del realizzo di posizioni ex FIME ed Isno 2 e l'incasso di crediti fiscali.

Patrimonio Netto

Il patrimonio netto della holding è pari ad Euro 486,1 milioni rispetto ad Euro 442,2 milioni al 31 dicembre 2016; la variazione è determinata per Euro 36,7 milioni dal risultato dell'esercizio e per Euro 7,2 milioni dalla operazione di fusione per incorporazione di ErgyCapital.

A fine settembre 2017 è scaduto il Prestito Obbligazionario Convertendo Intek Group 2012 – 2017, automaticamente convertito in nuove azioni ordinarie Intek Group. A servizio del convertendo sono state emesse n. 24.710.692 nuove azioni ordinarie Intek Group, tutte intestate a Quattroduedue SpA, previo annullamento di n. 3.474 obbligazioni sempre intestate al socio Quattroduedue. Le restanti n. 526 obbligazioni, essendo tutte intestate all'Emittente, sono state annullate.

Sotto il profilo contabile gli effetti della conversione non hanno comportato alcuna modifica al patrimonio netto totale, in quanto si è avuto l'incremento della posta Capitale Sociale per Euro 20.844.000 ed il contestuale annullamento della posta "Prestito Convertendo" di pari ammontare presente nel bilancio 2016.

Si evidenzia come a servizio della fusione di ErgyCapital in Intek Group, efficace dal dicembre 2017 e con effetti contabili dal 1° gennaio 2017, siano state emesse n. 18.914.116 nuove azioni ordinarie Intek Group, assegnate agli azionisti di ErgyCapital diversi dalla controllante, senza effettuare alcun aumento del capitale sociale trattandosi di azioni prive di valore nominale.

Il patrimonio netto per azione è pari ad Euro 1,12 rispetto ad Euro 1,13 di fine dicembre 2016.

Il Capitale Sociale al 31 dicembre 2017, ammontava ad Euro 335.069.009,80 rispetto ad Euro 314.225.009,80 al 31 dicembre 2016, suddiviso in n. 389.131.478 azioni ordinarie e n. 50.109.818 azioni di risparmio. Tutte le azioni sono prive di indicazione del valore nominale. La variazione dell'importo di Euro 20.844.000 è determinata dalla sopra descritta emissione di nuove azioni ordinarie a servizio del convertendo Intek Group 2012 -2017.

Al 31 dicembre 2017 Intek Group deteneva n. 5.713.572 azioni ordinarie proprie (1,47% del capitale di categoria) e n. 11.801 azioni di risparmio proprie (pari allo 0,024% del capitale di categoria), invariate rispetto al 31 dicembre 2016.

Gestione finanziaria

L'Indebitamento Finanziario Netto verso terzi holding (che esclude i finanziamenti infragruppo) ammontava al 31 dicembre 2017 ad Euro 33,7 milioni. La medesima grandezza al 31 dicembre 2016 era pari ad Euro 80,4 milioni.

A fine dicembre 2017, Intek Group disponeva di liquidità per Euro 28,1 milioni, che ha beneficiato per Euro 18,5 milioni della liquidità dell'incorporata ErgyCapital al momento della fusione. A febbraio 2018 la liquidità della Società si è ulteriormente incrementata per effetto del rimborso del finanziamento di Euro 35 milioni da parte di KME AG.

Oltre ai titoli obbligazionari emessi nel 2015, in scadenza nel febbraio 2020, per un ammontare di Euro 105,6 milioni, non vi sono altri debiti finanziari verso terzi, fatto salvo un finanziamento di complessivi Euro 1,2 milioni riveniente da ErgyCapital e scadente a fine 2019.

La Posizione finanziaria netta riclassificata di Intek Group al 31 dicembre 2017, a raffronto con il 31 dicembre 2016, può essere così analizzata:

Posizione finanziaria netta riclassificata
(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016
Liquidità (28.066) (9.216)
Altre attività finanziarie (150) (6.775)
Crediti finanziari correnti verso controllate (42.018) (23.966)
(A) Attività finanziarie nette (A) (70.234) (39.957)
Debiti finanziari a breve termine 5.181 4.395
Debiti finanziari verso controllate\ 5.721 11.812
(B) Debiti finanziari a breve termine (B) 10.902 16.207
(C) Posizione finanziaria netta breve termine (A) - (B) (59.332) (23.750)
Debiti finanziari a lungo termine 476 4
Obbligazioni Intek Group 2015 - 2020 101.215 100.990
(D) Debiti finanziari a medio-lungo termine 101.691 100.994
(E) Posizione finanziaria netta (C) - (D) 42.359 77.244
Crediti finanziari non correnti verso controllate (931) (35.722)
Crediti finanziari non correnti verso terzi (10.000) -
(F) Crediti finanziari non correnti (10.931) (35.722)
(G) Posizione finanziaria netta riclassificata (E) + (F) 31.428 41.522

Note:

(E) Definizione ex comunicazione CONSOB DEM 6064293 del 28.7.2006 in applicazione delle raccomandazioni CESR del 10.2.2005.

Conto economico riclassificato
(in migliaia di Euro) 2017 2016
Variazioni fair value e altri oneri/proventi gestione investimenti 44.707 (115)
Costi di gestione investimenti (543) (281)
Risultato lordo degli investimenti 44.164 (396)
Commissioni attive su garanzie prestate (a) 3.932 4.005
Costi netti di gestione (b) (4.602) (4.161)
Costo struttura (a) - (b) (670) (156)
Risultato operativo 43.494 (552)
Oneri finanziari netti (3.817) (3.612)
Risultato ante imposte e poste non ricorrenti 39.677 (4.164)
Proventi/(Oneri) non ricorrenti (2.938) (1.054)
Risultato ante imposte 36.739 (5.218)
Imposte dell'esercizio 8 777
Risultato netto del periodo 36.747 (4.441)

Il Risultato dell'esercizio beneficia degli effetti della valutazione a fair value della partecipazione in KME AG pari ad Euro 44,8 milioni. Per effetto della retrodatazione contabile i componenti economici dell'esercizio includono quelli dell'incorporata ErgyCapital.

I flussi finanziari degli esercizi 2016 e 2017 sono sintetizzabili come segue:

Rendiconto finanziario -
metodo indiretto
(in migliaia di Euro) 2017 2016
(A) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti inizio anno 9.216 7.785
Risultato ante imposte 36.739 (5.218)
Ammortamenti immobilizzazioni materiali e immateriali 66 63
Svalutazione attività non correnti non finanziarie - 798
Svalutazione/(Rivalutazione) attività finanziarie correnti/non correnti (44.727) (388)
Variazione fondi pensione, TFR, stock option (156) (1)
Variazione dei fondi rischi e spese (641) (460)
(Incrementi) decrementi in partecipazioni di investimento - (1.354)
(Incrementi) decrementi in altri investimenti finanziari 10.451 22.245
Incrementi (decrementi) debiti finanziari verso correlate (6.091) (387)
(Incrementi) decrementi crediti finanziari verso correlate 26.032 (15.227)
Dividendi ricevuti 129 -
(Incrementi)/Decrementi crediti correnti 8.343 (1.749)
Incrementi/(Decrementi) debiti correnti (2.183) (27)
(B) Cash flow totale da attività operative 27.962 (1.705)
(Incrementi) di attività materiali e immateriali non correnti (38) (44)
Decrementi di attività materiali e immateriali non correnti 9 75
Incrementi/decrementi di altre attività/passività non correnti (779) (93)
(C) Cash flow da attività di investimento (808) (62)
Pagamento interessi su obbligazioni (5.085) (5.085)
Incrementi (decrementi) debiti finanziari correnti e non correnti 4.918 5.294
(Incrementi) decrementi crediti finanziari correnti e non correnti (8.150) 671
(D) Cash flow da attività di finanziamento (8.317) 880
(B) + (C)
(E) Variazione disponibilità liquide e mezzi equivalenti
18.837 (887)
+ (D)
(F) Liquidità apportata da società fuse
13 2.318
(G) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di fine periodo
(E) + (F)
28.066 9.216

Circa l'evoluzione prevedibile della gestione anche nell'esercizio in corso matureranno le competenze relative alle commissioni sulle garanzie finanziarie prestate nell'interesse di società controllate, seppure per importi più contenuti in relazione alla sensibile riduzione delle garanzie rilasciate nell'interesse di KME AG e si prevede potranno realizzarsi operazioni di disinvestimento sulle attività ex-Intek. Per quanto attiene all'andamento della gestione delle singole partecipazioni del Gruppo, si rinvia alle previsioni formulate nelle pagine successive in merito all'evoluzione dei settori in cui il Gruppo è presente.

Andamento della gestione nei diversi settori di investimento

Viene nel seguito illustrato l'andamento dei principali investimenti in essere al 31 dicembre 2017, rappresentati dalle partecipazioni in: KME AG e Culti Milano, nonché dall'investimento diretto di Intek Group nel Fondo I2 Capital Partners (19,15%).

Si evidenzia che nel 2016 era compresa tra gli investimenti la partecipazione in ErgyCapital, incorporata in Intek Group a fine 2017, con efficacia contabile e fiscale 1° gennaio 2017.

Si ricorda che le partecipazioni detenute per investimento sono valutate a fair value con effetto a conto economico.

Le altre partecipazioni sono invece reputate strumentali all'attività della Società e comprendono: I2 Capital Partners SGR SpA e Immobiliare Pictea Srl. Nel 2016 era compresa tra gli investimenti anche I2 Real Estate Srl, incorporata in Immobiliare Pictea a dicembre 2017.

Tali società, in considerazione dell'applicazione del principio contabile relativo alle Entità di Investimento, sono le uniche inserite nel perimetro del consolidato unitamente alla capogruppo Intek Group. Quanto ad esse, dopo il commento sugli investimenti, viene riportata una breve sintesi sull'andamento patrimoniale, economico e finanziario dell'esercizio 2017.

* * *

Settore Rame

L'investimento nel Settore Rame si riferisce alla produzione e commercializzazione dei semilavorati in rame e sue leghe, fa capo alla controllata tedesca KME AG e rappresenta, come esposto in precedenza, il maggior investimento industriale del Gruppo Intek.

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016
Partecipazione KME AG 456.368 411.546
Partecipazione KME Beteiligungsgesellsch.mbH 1.143 1.300
Crediti finanziari verso KME AG - 35.000
Altro 6.465 6.770
Totale "Rame" 463.976 454.616

Il fair value al 31 dicembre 2017 è stato stimato pari ad Euro 456,4 milioni a fronte di Euro 411,5 milioni al 31 dicembre 2016, con un incremento del 10,9%.

Il Gruppo facente capo a KME AG costituisce uno dei primari operatori mondiali nel settore della trasformazione e commercializzazione del rame ed è caratterizzato da una vasta gamma di prodotti oltre che da una struttura produttiva e organizzativa particolarmente articolata e complessa.

Le diverse tipologie di prodotti sono raggruppabili in quattro indipendenti business unit (prodotti speciali, laminati, tubi e barre) con caratteristiche e mercati di riferimento alquanto diversi l'uno dall'altro. In conseguenza di ciò, la società ha sviluppato una logica di valorizzazione dei propri investimenti che riflette le peculiarità di ogni comparto, privilegiando opzioni strategiche specifiche per ogni area di business. Tale approccio si riflette nelle logiche di valorizzazione adottate, che prevedono, oltre a soluzioni per l'intera partecipazione in KME AG, anche la ricerca di opportunità connesse ai suoi singoli business.

Le politiche di valorizzazione vengono quindi periodicamente valutate e, se del caso, aggiornate in rapporto ai mutamenti degli scenari macro-economici e/o all'evoluzione dei singoli mercati di riferimento.

In estrema sintesi, la strategia di dismissione si articola, anzitutto, secondo due principali tipologie di interventi:

1) Iniziative volte a contenere e/o eliminare le aree di operatività non performanti (o comunque in perdita operativa di particolare rilevanza), sia tramite la riduzione di operatività di siti produttivi che tramite cessione a terzi1 ;

1 Ristrutturazione in Germania mediante concentrazione della produzione tedesca dei tubi nello stabilimento di Menden, con la chiusura delle medesime produzioni precedentemente svolte nello stabilimento di Osnabruck (con uscita di complessivi 350

  • 2) Iniziative volte a rafforzare le aree di operatività performanti del Gruppo (o comunque ragionevolmente valutate tali in prospettiva). Sono da ricondurre in tale ambito quelle volte a rafforzare:
  • a) l'assetto industriale, economico e patrimoniale del Gruppo KME, attraverso azioni finalizzate alla crescita di efficienza operativa, alla semplificazione organizzativa e alla focalizzazione delle risorse nei business a maggior valore aggiunto e nelle aree geografiche più dinamiche che garantiscono lo sviluppo e la stabilità reddituale nel lungo termine2 ; e
  • b) l'assetto finanziario del Gruppo KME3 .

Quanto, invece, alle iniziative attinenti al processo di dismissione di attivi del Gruppo KME si sottolinea come nel corso degli ultimi 3 esercizi siano state avviate una serie di trattative con operatori, sia finanziari che industriali, aventi per oggetto singoli business. Si ricorda infine che si è anche esplorata la possibile quotazione del Gruppo KME sul mercato regolamentato tedesco a partire dall'esercizio 2016. Tale processo, pur avendo subito un rallentamento rispetto alle previsioni iniziali in considerazione di alcune difficoltà realizzative, è una opzione ancora possibile.

Con riferimento alle prestazioni operative del gruppo KME, la ripresa dell'economia globale ha continuato a rafforzarsi dalla fine del 2016 in poi, e si è trasformata in una solida ripresa nel commercio mondiale. Il sostegno all'attività economica potrebbe derivare dall'attuazione di un programma fiscalmente espansivo da parte della nuova amministrazione statunitense, le cui caratteristiche, tuttavia, non sono ancora chiare; inoltre, è emerso il rischio che la ripresa dell'economia globale possa essere rallentata dall'innescarsi e dal diffondersi di tendenze protezionistiche, nonché da possibili turbolenze nelle economie emergenti e nei campi di battaglia politici nelle regioni chiave.

Nell'Area Euro, dove è concentrata la presenza del Gruppo KME, la crescita prosegue con un tasso moderato ma progressivamente crescente, grazie alla spinta derivante da elementi della domanda interna. L'incertezza sull'andamento dell'economia globale, in parte influenzata dalle tensioni geopolitiche, è il più grande fattore di rischio per l'attività economica.

Il difficile scenario macroeconomico degli ultimi anni ha portato le unità operative del settore "rame" a rafforzare l'efficienza operativa e la flessibilità organizzativa e a razionalizzare il portafoglio di business, con l'obiettivo di concentrare le risorse su una serie di aziende e mercati ad alto valore aggiunto con un maggiore potenziale di crescita. Ciò ha portato a un chiaro orientamento strategico e al lancio di un pacchetto di investimenti per l'espansione dei prodotti in nastri di lega in Germania con un valore aggiunto più elevato per le applicazioni nella mobilità elettrica e nella digitalizzazione con una forte domanda di elementi per i connettori.

Per quanto riguarda la maggiore efficienza operativa, sono stati completati i progetti di ristrutturazione in molti stabilimenti produttivi, che mirano a ridurre l'eccesso di capacità produttiva, a razionalizzare la struttura e ottimizzare i costi operativi, con un impatto significativo sulle operazioni in termini di efficienza e recupero della redditività.

Durante la prima metà del 2017 è stato raggiunto un accordo per una parziale ristrutturazione della unità di business "applicazioni marittime", che ha portato ad una riduzione di 67 posti di lavoro alla fine di agosto 2017.

In Italia la produzione mediante il rilancio del forno Loma è decollata secondo i piani. Inoltre, l'organizzazione italiana dei laminati ha tratto beneficio dal consolidamento della capacità realizzato a seguito della chiusura di uno stabilimento da parte di un concorrente italiano e ha potuto conquistare quote di mercato nel settore dei laminati di ottone.

dipendenti); accordo con Gruppo Cupori, operatore finlandese nel settore dei tubi in rame, per la cessione del controllo di KME France S.a.s.

2 Tali iniziative si sono realizzate, tra l'altro, tramite la separazione della gestione del business dei prodotti Speciali, delle Barre di Ottone e del business tedesco dei prodotti Standard da quella del business dei prodotti Standard in Italia, Francia e Spagna; JV in Cina nel settore connectors; riduzioni del personale e accordi sindacali per l'utilizzo flessibile degli ammortizzatori sociali.

3 In tale contesto si segnalano: il rinnovo dei contratti di finanziamento con il pool di banche guidato da Deutsche Bank e dei contratti di factoring con Mediocredito Italiano SpA e con Factofrance (ex GE Factofrance), con importante conferma del supporto bancario al Gruppo; valutazioni in merito alla possibile emissione di un bond da parte di KME tale da migliore la struttura finanziaria del Gruppo con particolare riferimento all'allungamento della scadenza dell'indebitamento.

Per quanto riguarda la strategia di focalizzazione verso i mercati a maggiore potenziale di crescita, il progetto della Joint Venture KMD, finalizzato alla realizzazione di un nuovo stabilimento di produzione di laminati per connectors in Cina è in fase di avanzata esecuzione. La linea di laminazione a freddo e la linea di ricottura sono state completate entro l'autunno 2017, mentre il completamento della fonderia e della linea di laminazione a caldo è previsto entro la fine del 1° semestre 2018. Nel frattempo la clientela cinese ha potuto omologare la qualità dei primi prodotti finiti e distribuiti in Cina, ottenuti partendo da semilavorati provenienti dallo stabilimento tedesco di Stolberg o da altre unità del Gruppo KME. La struttura di Henan ha lavorato secondo il piano di crescita durante tutto il 2017.

Con riferimento all'andamento del mercato, la domanda dei semilavorati in rame e sue leghe destinati all'edilizia continua ad essere caratterizzata da una debolezza e volatilità di fondo che continua a vanificare l'effetto positivo derivante dall'incremento di valore aggiunto ottenuto attraverso una politica di alta qualità, un'ampia gamma di prodotti, un servizio continuo di assistenza ai clienti e lo sviluppo di idee progettuali che promuovano soluzioni innovative nel campo dell'architettura residenziale, dell'arredamento e in generale dei grandi spazi pubblici.

Nel comparto dei tubi idrotermosanitari per l'edilizia sia i volumi di vendita che i prezzi sono rimasti invece leggermente più deboli nel 2017 rispetto all'anno precedente. La domanda di mercato di tubi industriali è cresciuta del 2% in Europa nel 2017.

L'evoluzione della domanda dei semilavorati in rame e sue leghe destinati ai settori industriali, per i quali il Gruppo KME vuole rappresentare un partner importante mettendo a disposizione il proprio storico know-how nella metallurgia, sta confermando i segnali di stabilità, seppure differenziati, nei diversi comparti con un trend positivo in tutte le applicazioni correlate al settore "automotive" e dell'elettronica, mentre è più o meno stabile nei settori tradizionali; prospettive interessanti di crescita si stanno manifestando anche nel comparto dell'"e-mobility".

Nel secondo trimestre del 2017, la divisione prodotti speciali è stata fortemente impattata da due eventi non operativi. Il primo è stato un incendio ad aprile nel reparto "electroplating" dei prodotti "engineered" a Osnabrueck, che ha portato all'arresto della produzione e alla conseguente necessaria ricostruzione. Il secondo è stato l'attuazione di una ristrutturazione che ha comportato tagli del personale, prevalentemente nell'unità "applicazioni marittime", ma che ha riguardato anche altre aree della divisione prodotti speciali. Nonostante l'incendio nel reparto "electroplating", la divisione dei prodotti è riuscita a recuperare la maggior parte dei volumi di produzione persi a partire dall'agosto 2017.

Prodotti marittimi e fasci di tubi

Le condizioni di mercato non sono cambiate nettamente rispetto alle difficoltà riportate nel 2016. Il fatturato della business unit è notevolmente al di sotto degli obiettivi attesi, il che si ricollega alle già citate misure di ristrutturazione. Nel settembre 2017 l'integrazione degli asset produttivi acquisiti a Jacksonville negli USA ha iniziato a supportare il crescente orientamento verso il mercato della difesa navale.

Engineered products

I ricavi e le prestazioni sono stati inferiori all'obiettivo, influenzati negativamente dalle interruzioni operative nel reparto "electroplating", che ha avuto un impatto diretto sulla capacità produttiva e di conseguenza sulle vendite. Gli ordini in entrata sono stati leggermente sopra l'obiettivo. Durante la seconda metà del 2017 i prodotti "engineered" hanno recuperato gradualmente le prestazioni perse nel secondo trimestre del 2017.

Prodotti estrusi e trafilati

Le vendite e gli ordini in entrata sono stati in linea con gli obiettivi 2017. Le stime sono fondamentalmente positive. In Europa, il mercato tedesco rimane stabile, mentre la domanda in Spagna, Italia e anche in Francia si è mantenuta al livello dell'anno precedente.

Divisione Ottone

A livello di volumi, rispetto alla situazione più debole del secondo semestre 2016 e dell'inizio di quest'anno, la Divisione ha recuperato i volumi di produzione, che purtroppo non sono stati accompagnati da una ripresa dei prezzi.

Una forte pressione sui prezzi, soprattutto sul mercato italiano, ha condizionato le performance della Divisione nonostante il programma di efficientamento e le misure di riduzione dei costi implementate negli stabilimenti del Gruppo.

Il risultato è significativamente migliorato del 159% a livello di EBITDA, ma non ha raggiunto gli obiettivi.

* * *

I principali risultati del settore rame per il 2017, a raffronto con l'esercizio precedente, possono essere così riassunti:

Principali risultati settore rame
(in milioni di Euro) 2017 2016
Fatturato 1.876,1 1.703,0
Fatturato (al netto materie prime) 502,7 516,8
EBITDA 76,6 62,4
EBIT 45,9 29,9
Risultato ante poste non ricorrenti 16,1 3,5
Proventi/(Oneri) non ricorrenti (16,7) (12,8)
Impatto valutazione IFRS riman. magazzino 11,6 (28,3)
Risultato partecipate a patrimonio netto (5,7) (7,3)
Risultato consolidato netto 0,4 (39,7)
Indebitamento netto 254,4 270,6
Patrimonio netto di Gruppo 198,9 198,2

I dati del 2016 consolidano con il metodo del patrimonio netto a partire dal 1 aprile i risultati della joint venture francese.

Nel commento, il richiamo al perimetro omogeneo riguarda la totale esclusione dai dati del 2016 di quelli relativi alle attività che hanno fatto oggetto nel marzo 2016 del conferimento nella joint venture francese.

Il Fatturato consolidato del 2017 è stato di complessivi Euro 1.876,1 milioni, superiore del 10,2% a quello del 2016, che era stato di Euro 1.703,0 milioni. Al netto del valore delle materie prime, il fatturato è sceso da Euro 516,8 milioni a Euro 502,7 milioni, segnando una diminuzione del 2,7% (+0,5% a perimetro omogeneo).

L'Utile operativo lordo (EBITDA) del 2017 è pari ad Euro 76,6 milioni; superiore del 22,6% a quello del 2016, quando era stato pari ad Euro 62,4 milioni (+21,2% a perimetro omogeneo), confermando l'impatto positivo delle misure adottate dal Gruppo per aumentare l'efficienza e la flessibilità, nonché la focalizzazione su prodotti a più alto margine. L'EBITDA è aumentato dal 12,1% al 15,2% (nel 2016 era 12,6% a perimetro omogeneo).

L'Utile operativo netto (EBIT) è pari ad Euro 45,9 milioni (Euro 29,9 milioni nel 2016).

Il Risultato ante componenti non ricorrenti è positivo per Euro 16,1 milioni (Euro 3,5 milioni nel 2016).

Il Risultato al netto delle imposte ante valutazione IFRS dello stock è negativo per Euro 4,5 milioni (negativo per circa Euro 10 milioni nel 2016).

Il Risultato consolidato netto del settore rame presenta a fine 2017 un utile complessivo di Euro 0,4 milioni (era in perdita di Euro 40 milioni nel 2016).

Sul risultato del 2017 gravano oneri non ricorrenti per Euro 16,7 milioni riconducibili principalmente ai costi legati agli interventi di ristrutturazione.

La Posizione Finanziaria Netta al 31 Dicembre 2017 è negativa per Euro 254,4 quando era pari ad Euro 270,6 milioni a fine dicembre 2016. Il Gruppo continua ad adottare misure al fine di ottimizzare il fabbisogno di capitale circolante.

Il 27 giugno 2016 il Gruppo KME aveva concluso un accordo con il pool di banche diretto da Deutsche Bank per la proroga al 31 luglio 2018 (con opzione per l'estensione di un ulteriore anno su consenso degli istituti finanziatori) delle linee di credito per un ammontare complessivo di Euro 505 milioni.

Nel marzo 2017 Raiffeisen Bank International AG è entrata nell'accordo bancario come Lead Arranger e conseguentemente l'ammontare totale delle linee di credito, al netto dei rimborsi obbligatori, è stato aumentato ad Euro 530 milioni. Inoltre, nel mese di dicembre 2017, AKA Ausfuhrkredit-Gesellschaft mbH è entrata, come Re-Arranger nell'accordo bancario, portando così l'ammontare totale delle linee di credito ad Euro 545 milioni.

In data 9 febbraio 2018, KME AG ha emesso con successo un prestito obbligazionario ad alto rendimento della durata di cinque anni dell'importo di Euro 300 milioni. Il prestito obbligazionario è stato oggetto di rating, è quotato, è dedicato ad investitori istituzionali ed è garantito da un pegno, con riserva del diritto di voto, sulle azioni di KME Germany GmbH & Co. KG, nonché da ipoteca di primo grado sugli immobili e sugli impianti industriali dello stabilimento di Osnabrück (di proprietà di KME Germany GmbH & Co. KG). I due terzi del ricavato del prestito obbligazionario sono stati utilizzati per rimborsare parte del finanziamento concesso dal pool bancario che, in pari data, è stato esteso fino al febbraio 2021, con opzione per l'estensione di ulteriori due anni su consenso degli istituti finanziatori, per un ammontare totale di Euro 350 milioni.

In pari data anche i contratti di factoring accordati nel 2016 da Mediocredito Italiano SpA e Factofrance (già GE Factofrance SAS) sono stati prorogati al febbraio 2021.

Tutti i finanziamenti sopra menzionati contengono financial covenants simili, soggetti a verifica trimestrale, ad eccezione del prestito obbligazionario, che è soggetto ad un "at incurrence covenant test" secondo gli standard dei bond ad alto rendimento. Alla data del 31 dicembre 2017 KME AG ha rispettato interamente tutti i covenants.

Il Patrimonio Netto a fine 2017 è pari a Euro 198,9 milioni, mentre gli Investimenti totali sono stati pari a Euro 18,7 milioni (Euro 14,7 milioni nell'intero 2016).

Il numero dei Dipendenti al 31 dicembre 2017 era pari a 3.814 unità, sostanzialmente in linea con lo scorso esercizio.

Circa l'evoluzione della gestione, i programmi di riorganizzazione ed efficientamento produttivo intrapresi negli ultimi mesi ed in corso di attuazione apporteranno i loro ulteriori benefici per una riduzione dei costi operativi. L'accordo collettivo raggiunto in Germania per l'incremento dei salari del 4,3% negli stabilimenti tedeschi ha come obiettivo di essere parzialmente compensato dai programmi di miglioramento ed efficientamento in corso nelle unità produttive tedesche. Con il consolidamento di una ripresa dell'attività produttiva in Europa, il Gruppo KME potrà al meglio sfruttare il rafforzamento dell'accresciuta posizione competitiva e trarne a pieno i vantaggi per un ulteriore miglioramento dell'andamento economico mediante azioni sui prezzi e focalizzazione sui prodotti a più alto margine, implementando così una strategia di crescita nel settore industriale.

Le quotazioni medie della materia prima rame nel 2017 sono aumentate, rispetto all'esercizio precedente, del 26,8% in US\$ (essendo passate da US\$ 4.863/tonn. a US\$ 6.167/tonn.) e del 24,0% in Euro (da Euro 4.400/tonn. a Euro 5.454/tonn.). In termini di tendenza, i prezzi medi del metallo rame nel quarto trimestre 2017 hanno registrato un aumento rispetto a quelli del primo trimestre 2017, pari al 16,8% in US\$ (da US\$ 5.832/tonn. a US\$ 6.809/tonn.) e al 5,6% in Euro (da Euro 5.476/ tonn. ad Euro 5.784/tonn.).

Nel primo trimestre 2017 i prezzi medi del rame sono continuati a salire, raggiungendo nella media del trimestre US\$ 5.832/tonn., corrispondenti a Euro 5.476/tonn.

Private Equity

L'investimento nell'ambito del Private Equity è rappresentato dalla partecipazione detenuta dalla Società in I2 Capital Partners SGR SpA, dai rapporti di debito e credito con la stessa e dalla quota del fondo I2 Capital Partners detenuta direttamente da Intek Group.

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016
Fondo I2 Capital Partners 5.055 4.993
Partecipazione I2 Capital Partners SGR 2.177 2.501
Debiti finanziari verso I2 Capital Partners SGR (1.312) (1.301)
Altro 4 16
Totale Private Equity 5.924 6.209

Per i commenti sulla partecipazione I2 Capital Partners SGR si rimanda alla sezione "Principali controllate strumentali all'attività di Intek Group".

Fondo I2 Capital Partners

Intek Group detiene una quota del 19,15% nel fondo Comune di Investimento Mobiliare chiuso denominato I2 Capital Partners (di seguito il "Fondo") che ha iniziato la sua operatività nel 2007, raccogliendo sottoscrizioni, da investitori qualificati, per Euro 200 milioni, pari all'ammontare massimo previsto dal suo regolamento.

Il Fondo nel luglio 2012 ha terminato il periodo di investimento. Da tale data l'attività dello stesso è concentrata sulla valorizzazione delle partecipazioni e degli asset presenti in portafoglio.

Avvicinandosi la chiusura del Fondo, prevista a termini di Regolamento per il luglio del 2017, nei primi mesi di tale ultimo anno il management aveva intrapreso con gli investitori una discussione in merito alla possibilità di estendere la vita del Fondo al fine di migliorarne la performance. Il 31 marzo 2017 l'Advisory Committee del Fondo e il Consiglio di I2 Capital Partners SGR hanno deciso di prorogarne la durata di un anno e quindi fino al 31 luglio 2018. In considerazione dei ritardi nell'emissione della sentenza della Corte d'Appello di Genova in merito alla causa tra Isno 3 e Crédit Agricole e nell'incasso di altre attività, in data 19 marzo 2018 è stata richiesta agli investitori un'ulteriore proroga di massimi 12 mesi, per cui si è ancora in attesa di risposta.

Nel corso dell'esercizio 2017 sono state effettuate due richieste di versamento, per un ammontare complessivo di Euro 1,1 milioni, destinate unicamente alla copertura degli oneri di gestione dello stesso. Alla data del 31 dicembre 2017, l'ammontare complessivo richiamato dall'avvio dell'operatività del Fondo era pari ad Euro 125,7 milioni, mentre, in seguito alla modifica del regolamento del Fondo avvenuta in data 6 dicembre 2012, gli impegni di versamento residui richiamabili ammontano a poco meno di 9 milioni di Euro.

Nel corso del 2017, in base a quanto stabilito nell'articolo 9 del Regolamento, sono stati effettuati due rimborsi parziali con la distribuzione di complessivi Euro 4,8 milioni, determinati dalle seguenti operazioni:

  • cessione del 100% di Alpi Fondi e del 68% del capitale della partecipazione Nuovi Investimenti SIM SpA per complessivi Euro 6,2 milioni;
  • riparto parziale da parte di Isno 4 srl in liquidazione per Euro 1,5 milioni;
  • incasso di un credito di Euro 0,4 milioni vantato verso Isno 3 Srl;
  • riparto finale da parte di Safim Leasing SpA in liquidazione per Euro 0,8 milioni.

Si evidenzia come l'incasso ricevuto dalla cessione della partecipazione di Nuovi Investimenti SIM sia stato distribuito solo parzialmente per via di alcune garanzie rilasciate dal Fondo a favore degli acquirenti che renderanno i fondi incassati disponibili solo nel primo semestre 2018.

Al 31 dicembre 2017 erano in essere investimenti per Euro 4,2 milioni, relativi a partecipazioni in strumenti finanziari non quotati.

Il risultato dell'esercizio 2017 presenta un utile di Euro 3,1 milioni attribuibile prevalentemente al combinato dei seguenti eventi:

  • cessione della partecipazione in Nuovi Investimenti SIM SpA, che ha generato una plusvalenza di Euro 2,8 milioni;
  • chiusura della liquidazione di Safim Leasing SpA che ha comportato il realizzo di un maggior valore di Euro 1,5 milioni rispetto al costo della partecipazione;
  • riparto parziale da parte di Isno 4 srl in liquidazione che ha generato un provento di Euro 1,5 milioni;
  • cessione della partecipazione in Alpi fondi SGR SpA che ha generato, temporaneamente, una perdita di Euro 1,5 milioni. Si ricorda che la minusvalenza rilevata potrà essere ridotta al momento dello svincolo della parte di prezzo al momento depositato presso un conto escrow (Euro 750 mila) e in funzione dell'earn out calcolato sul valore futuro degli Asset Under Management della società;
  • rivalutazione al valore di cessione della partecipazione Nuovi Investimenti SIM, avvenuta nel mese di febbraio 2018, per Euro 0,4 milioni;
  • variazioni del valore delle partecipazioni Isno 3 Srl (negativa per Euro 0,4 milioni), in seguito all'allineamento di detto valore al patrimonio netto della società ottenuto dal progetto di bilancio al 31 dicembre 2017, e Nuova GS SpA per riflettere il versamento in conto futuro aumento di capitale per Euro 30 mila;
  • oneri di gestione del Fondo per Euro 1 milione, di cui Euro 0,8 milioni relativi alle commissioni di gestione pagate alla società di gestione del Fondo mentre gli altri oneri, pari a circa Euro 0,2 milioni, includono le spese di gestione ordinaria del Fondo, definite in base a quanto stabilito dall'articolo 10.3 (b) del Regolamento.

Nel corso dell'esercizio 2017 il Fondo non ha distribuito proventi e non ha posto in essere operazioni su strumenti finanziari derivati.

La liquidità disponibile risulta depositata presso la Banca Depositaria, Banca Popolare di Sondrio.

Il fair value, al 31 dicembre 2017, era pari ad Euro 26,4 milioni di cui Euro 5,1 milioni di competenza di Intek Group (rispettivamente Euro 26,1 milioni ed Euro 5,0 milioni al 31 dicembre 2016).

La seguente tabella riporta, per la quota di competenza Intek Group, i valori di fair value dei principali investimenti in essere al 31 dicembre 2017, a raffronto con il 31 dicembre 2016.

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016
Isno 3 Srl - assuntore del concordato fall. Festival Crociere S.p.A 1.915 1.781
Isno 4 Srl - assuntore del concordato fall. OP Computers SpA 349 575
Nuovi Investimenti SIM SpA 627 1.915
Benten Srl - (assuntore del concordato fall Mediafiction SpA) 405 197
Safim Leasing SpA in liquidazione 86 5
Editoriale Vita - -
Alitalia – Compagnia Aerea Italiana SpA - -
Nuova GS Srl / Selecta SpA 287 -
Totale Investimenti 3.669 4.473
Altro attivo/passivo 1.386 519
Totale Investimenti 5.055 4.992

Si riporta di seguito una sintetica descrizione dei principali investimenti in essere al 31 dicembre 2017.

Isno 3 Srl/Procedura Festival Crociere

Nel 2008 il Fondo è divenuto assuntore nella procedura fallimentare di Festival Crociere SpA, attraverso il veicolo di nuova costituzione Isno 3 Srl, con un impegno pari ad Euro 12 milioni.

Al 31 dicembre 2017 i dati del bilancio di Isno 3 presentano un attivo composto prevalentemente da disponibilità liquide e crediti per circa Euro 2,8 milioni. Il patrimonio netto è pari a circa Euro 1,9 milioni.

La società ha ancora in essere un contenzioso attivo di importo rilevante nei confronti di Crédit Agricole e di altri convenuti. La sentenza di primo grado, emessa nel dicembre 2012 dal Tribunale di Genova, ha rigettato le principali domande avanzate da Isno 3 Srl, condannando GIE Vision Bail SA, controllata al 100% da Crédit Agricole, al pagamento unicamente di Euro 6,8 milioni, oltre interessi, a titolo di revocatoria. Si è in attesa dell'esito dell'appello promosso sia da parte attrice che dai convenuti il cui esito è previsto entro breve termine.

La società ha inoltre ancora in essere un contenzioso con l'Amministrazione Finanziaria dello Stato in merito all'imposta sul concordato promosso nel 2008 da Isno 3, corrisposta in misura fissa per Euro 168. La controparte, sostenendo invece che l'imposta avrebbe dovuto essere calcolata in modo proporzionale (3%) sul valore del concordato, ha richiesto alla società di pagare la differenza pari a circa Euro 900 mila. La commissione tributaria provinciale, a cui aveva fatto ricorso Isno 3, aveva annullato il provvedimento dell'Agenzia, che aveva presentato ricorso alla commissione tributaria regionale della Liguria. Nel mese di febbraio 2017 la commissione tributaria regionale ha confermato la sentenza di primo grado respingendo l'appello dell'Agenzia.

Isno 4 Srl/OP Computers SpA

Al 31 dicembre 2017 l'attivo di Isno 4 era costituito da cassa per circa Euro 0,2 milioni e da crediti fiscali, chiesti a rimborso, per circa Euro 1,7 milioni, il cui incasso è atteso entro breve termine.

Nuovi Investimenti SIM SpA

A fine 2010 il Fondo aveva rilevato dal fallimento Alpi Biellesi la società Nuovi Investimenti SIM S.p.A (di seguito "NIS"), attiva nella negoziazione in conto proprio e nell'asset management. Tale ultima attività è svolta attraverso la controllata Alpi Fondi SGR SpA (di seguito "Alpi Fondi") ed i fondi di investimento dalla stessa gestiti.

Con un investimento complessivo originario pari ad Euro 7,7 milioni, al 31 dicembre 2017 il Fondo deteneva una quota residua del 23% della SIM per un controvalore pari a Euro 1,3 milioni, essendo state eseguite le seguenti cessioni: 9% nell'ottobre 2016 e 67% nell'agosto del 2017.

Infatti attraverso due diverse operazioni di particolare complessità e tra loro connesse, nei mesi di giugno e agosto 2017 sono state ceduti a due diversi nuclei di acquirenti il 100% di Alpi Fondi ed il 68% di NIS.

Il 23 giugno 2017, secondo quanto previsto dagli accordi sottoscritti nel dicembre 2016, con una articolata operazione la partecipazione in Alpi Fondi è stata ceduta al Gruppo Fiduciaria Orefici SIM Spa ("GFO") al prezzo di Euro 2 milioni oltre ad un earn out in funzione del valore futuro degli AUM della società.

La partecipazione in NIS è stata ceduta l'8 agosto ad alcuni consulenti finanziari ed a Banca Finint per una valorizzazione complessiva di Euro 8,6 milioni circa per il 100% del capitale, senza valorizzazione delle perdite pregresse di NIS da definire in futuro.

A fronte della cessione delle partecipazioni in Alpi Fondi e in Nuovi Investimenti, includendo anche il 9% di quest'ultima ceduto nell'ottobre del 2016, il Fondo ha finora incassato complessivamente Euro 7,3 milioni circa, dei quali Euro 750 mila depositati in un conto escrow per garanzie rilasciate a GFO, oltre ad immobili del valore di Euro 350 mila circa. Nel mese di febbraio 2018 è stata completata la cessione del residuo 23% di NIS a fronte di un corrispettivo di Euro 1,3 milioni. Infine, entro il primo semestre 2018 è previsto che il Fondo percepisca l'ultima parte del corrispettivo pattuita pari a Euro 1,2 milioni.

Ad operazioni completate, ma prima delle componenti aleatorie legate al livello degli AUM per Alpi Fondi e alla valorizzazione delle perdite pregresse per NIS, dalle due dismissioni il Fondo prevede di percepire complessivamente Euro 10 milioni circa, al netto di costi per Euro 300 mila circa.

Benten Srl

Nel mese di novembre 2011 il Fondo è divenuto socio al 30% della società Benten Srl, costituita con l'obiettivo di realizzare concordati nell'ambito delle procedure fallimentari del Gruppo Cecchi Gori.

Dalla gestione del contenzioso attivo della società e da alcuni crediti fiscali e verso altre società del gruppo Cecchi Gori, Benten ha già conseguito risultati positivi per complessivi Euro 15 milioni. Tra il 2013 e il 2017 l'investimento in Benten ha generato incassi per circa Euro 5,8 milioni.

Ad oggi le attività residue da realizzare sono relative all'incasso di un credito fiscale di rilevante importo per cui è in essere un contenzioso con l'agenzia delle entrate.

Safim Leasing SpA in liquidazione

Nel mese di marzo 2013, in previsione della realizzazione di un concordato fallimentare sulla società, è stato acquisito il 92,96% di Safim Leasing in liquidazione coatta amministrativa con un costo di Euro 25 mila. Nel mese di settembre è stata acquisita la residua quota del 7,04% per Euro 50 migliaia. A fine ottobre la società è stata liquidata ed è stato assegnato al Fondo, unico azionista, il residuo attivo composto da cassa disponibile per Euro 0,8 milioni, cassa vincolata e correlata ad alcuni debiti non pagati dal liquidatore per Euro 85 migliaia e crediti fiscali chiesti a rimborso per Euro 0,8 milioni.

Alitalia – Compagnia Aerea Italiana

Nel 2008, il Fondo aveva acquistato una quota di minoranza in Alitalia (già CAI Compagnia Aerea Italiana SpA), attraverso una sua controllata (I2 Capital Portfolio) deputata ad investire in minoranze di società ed in titoli quotati, con un impegno complessivo pari ad Euro 10 milioni (corrispondente a circa lo 0,9% del capitale della società).

Nel corso del 2013, l'investimento in Alitalia è stato incrementato attraverso la sottoscrizione di un Prestito Obbligazionario Convertibile (per Euro 1,3 milioni) ed un successivo aumento di capitale deliberato per ulteriori Euro 2,3 milioni.

Nel mese di agosto 2014, sono state concluse le trattative con Etihad Airways, unico partner industriale ad avere portato avanti trattative volte all'integrazione con Alitalia, che hanno portato all'ingresso di questa ultima nel capitale della nuova Alitalia (SAI - Società Aerea Italiana) attraverso una complessa operazione al cui interno è stato realizzato un aumento di capitale di Euro 250 milioni. Il Fondo non ha sottoscritto la propria quota di tale operazione sul capitale, per cui la partecipazione detenuta si è fortemente diluita anche per la conversione in azioni di diverse categorie, con diritti economici privilegiati, di larga parte dei crediti vantati dalle banche finanziatrici della società.

Malgrado l'intervento di Etihad le difficoltà operative e finanziarie di Alitalia sono perdurate nel 2016 oltre le previsioni. Il Fondo aveva provveduto già dal 2016 ad azzerare la valorizzazione di tale investimento.

In seguito al commissariamento della società avvenuto nel 2017, non è possibile al momento fare alcuna previsione circa l'evoluzione della situazione e gli sviluppi futuri del business.

Nuova GS SpA - Gruppo Selecta Srl – Investimento nel Gruppo Venturini

Il Fondo detiene il 100% di Nuova GS che, all'esito dell'accordo di ristrutturazione del debito di Selecta SpA verso Poste Italiane e di Gruppo Selecta Srl con le banche che avevano finanziato l'acquisizione, possiede l'85% di Selecta SpA che nel 2012 ha incorporato Gruppo Selecta Srl.

Nuova GS, a seguito dell'accordo di ristrutturazione, si è accollata il debito di Euro 12 milioni relativo al finanziamento in pool erogato nel 2008 da Intesa Sanpaolo e Banco Popolare a Gruppo Selecta Srl. A garanzia di tale debito il Fondo aveva costituito presso Intesa San Paolo un deposito vincolato di Euro 2 milioni, escusso nel maggio 2016 a seguito del mancato pagamento di rate del finanziamento garantito.

La performance economico/finanziaria dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 è stata positiva ed in linea con quanto previsto nel nuovo Piano Industriale redatto dal Management per il periodo 2015 - 2027 ed alla base dell'aggiornamento dell'Accordo con Poste Italiane S.p.A. del 2011.

I dati consolidati di pre-chiusura per il 2017 evidenziano (i) un fatturato pari ad Euro 33,5 milioni (Euro 38 milioni al 31 dicembre 2016), ed un EBITDA positivo per Euro 5,8 milioni (17,3% sul fatturato del periodo) a fronte di un EBITDA di Euro 5,5 milioni realizzato nel precedente esercizio. Tale performance pone Selecta ai primi posti, in termini di efficienza operativa, nel proprio comparto di riferimento.

Ciononostante, la situazione complessiva della società presenta dei connotati di delicatezza. Il mercato di riferimento, stampa e imbustamento di comunicazioni obbligatorie, permane difficile. Il processo di progressiva dematerializzazione delle comunicazioni (generalizzata e crescente preferenza per l'invio delle comunicazioni in formato digitale) crea una forte pressione sui volumi e sui margini, mentre è rilevante la concorrenza proveniente da operatori che offrono i medesimi servizi, in bundle con l'attività di recapito, a prezzi sempre più competitivi.

L'elemento di maggiore criticità è comunque costituito dall'indebitamento consolidato che al 31 dicembre 2017 era pari a circa 25,7 milioni di Euro includendo, in questo ammontare, l'intera differenza tra debiti e crediti per affrancature nei confronti di Poste Italiane, precedentemente conteggiata solo parzialmente tra i debiti finanziari. Come già in precedenza accennato, si è siglato nel dicembre 2015 un accordo ai sensi dell'art. 67 lett. D 3° comma LF, dopo quello dell'ottobre 2011, che ha portato all'approvazione di un nuovo piano asseverato ex-art 67 L.F., con Poste Italiane stessa, che è anche concorrente (attraverso la controllata Postel) e fornitore del servizio di recapito.

L'indebitamento del gruppo facente capo a Nuova GS al 31 dicembre 2017 ammontava ad Euro 38,2 milioni, sommando al debito in capo alla società operativa gli Euro 12,5 milioni nei confronti delle due banche che hanno finanziato l'operazione di acquisizione.

Selecta negli ultimi anni ha avviato un'azione volta alla diversificazione della propria attività, in comparti limitrofi e sinergici con quelli tradizionali della società in particolare nei servizi digitali di customer interaction attraverso la controllata Selecta Digital Services S.p.A. e nelle attività di contact center attraverso la controllata Selecta Customer Services S.r.l. Si evidenzia come quest'ultima società non venga consolidata e ciò in quanto i soci di minoranza di Selecta Customer Services hanno il diritto ad acquistare, nel 2018, il 60% di Selecta Customer Services posseduto da Selecta SpA per accordi presi in fase di ingaggio dei soci stessi quali manager della società.

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Culti/Altri Servizi

Il dettaglio della voce in precedenza denominata "ErgyCapital/Altri servizi" è il seguente:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016
Partecipazione ErgyCapital - 4.718
Partecipazione Culti Milano e Progetto Ryan 3 (ex Culti Srl) 11.735 10.330
Partecipazione Il Post 20 545
Debiti verso Progetto Ryan 3 per acquisto partecipazione (848) -
Crediti finanziari verso partecipate ex-ErgyCapital 1.010 -
Crediti finanziari verso ErgyCapital - 4.731
Crediti finanziari verso Progetto Ryan 3 (ex Culti Srl) - 547
Crediti finanziari verso Culti Milano - 60
Altro 170 480
Totale ErgyCapital/Altri servizi 12.087 21.411

Culti Milano

La società, posseduta da Intek al 72%, è attiva nel settore della produzione e distribuzione di fragranze d'ambiente d'alta gamma, un segmento del mercato del lusso.

L'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017 è il primo dopo la quotazione della società sul mercato AIM gestito da Borsa Italiana, avvenuta il 17 luglio 2017.

La società, in seguito alla quotazione, ha raccolto Euro 4,5 milioni, che hanno consentito nella seconda parte dell'anno di anticipare la propria strategia di sviluppo commerciale.

Inoltre, sempre nella seconda parte dell'anno, è proseguito il positivo andamento del business, che ha visto concretizzarsi l'intenso lavoro condotto negli esercizi precedenti, permettendo il conseguimento di un risultato economico molto positivo, rispetto a quelli non soddisfacenti del passato.

I principali indicatori possono essere così sintetizzati:

vendite complessive: Euro 6,1 milioni, (4,9 milioni a fine 2016, +23,55%);

  • EBITDA adjusted: Euro 1,1 milioni (Euro 0,4 milioni al 31 dicembre 2016), in aumento del 168%;
  • EBIT: Euro 0,8 milioni, in crescita del 182%, rispetto ad Euro 0,3 milioni dell'esercizio 2016;
  • risultato ante imposte (EBT): Euro 0,6 milioni (negativo per Euro 0,2 milioni al 31 dicembre 2016);
  • posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2017 era positiva per Euro 3,7 milioni rispetto all'indebitamento finanziario di Euro 1,4 milioni del 31 dicembre 2016. A fine esercizio la società evidenziava risorse finanziarie disponibili per Euro 3,9 milioni.

Principali eventi dell'esercizio

Come già anticipato in precedenza, nel corso del mese di luglio la società è stata ammessa alla quotazione sul mercato AIM (Alternative Investment Market). L'operazione è stata perfezionata attraverso un aumento di capitale con sovrapprezzo, per un ammontare complessivo di 4,5 milioni di Euro, che ha visto la partecipazione di qualificati investitori istituzionali, family office ed investitori privati. Preliminarmente alla quotazione Intek Group aveva rilevato da Progetto Ryan 3 la quota da questa detenuta in Culti Milano SpA.

L'apporto delle nuove risorse finanziarie ha sostanzialmente modificato il profilo patrimoniale della società, dotandola delle risorse per poter affrontare in modo adeguato un importante piano di sviluppo commerciale sia in Italia che all'estero, anche attraverso la presenza di punti vendita ad insegna Culti Milano.

Il piano di sviluppo ha avuto avvio negli ultimi mesi del 2017, con l'apertura di due nuove Culti House, una a Napoli ed una a Bari. La Culti House di Napoli è stata aperta in Via Filangeri e quella di Bari in Via Argiro. Nei primi mesi dell'esercizio 2018, tale attività è stata ulteriormente intensificata, stipulando accordi per l'apertura di tre nuovi punti vendita a Forte dei Marmi, Torino e Roma, che saranno operativi nei primi mesi del 2018.

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Non Operating assets

Possono così essere riassunti:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016
Partecipazione Breda Energia 6.162 6.162
Partecipazione Intek Investimenti 417 680
Crediti ex Fime (al netto anticipi) 5.274 5.625
Altri crediti non performing (crediti fiscali e da concordati) 2.279 3.144
Attività/(passività) nette ex Isno 2 (780) (780)
Fondi Rischi (3.260) (3.095)
Debiti finanziari verso Breda Energia in liquidazione (3.608) (3.822)
Altro (756) (738)
Totale Non Operating Assets 5.728 7.176

I Fondi Rischi di Euro 3,3 milioni, sostanzialmente invariati rispetto al precedente esercizio, si riferiscono a contenziosi derivanti dalla gestione ex-Fime.

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Real Estate/Altre attività

L'attività Real Estate/Altre attività è così analizzabile:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016
Partecipazione Immobiliare Pictea 24.133 -
Partecipazione I2 Real Estate - 11.750
Partecipazione Rede - 2.362
Immobili e terreni 973 32
Immobili e terreni IFRS 5 - 941
Crediti finanziari verso Immobiliare Pictea 5.222 -
Crediti finanziari verso I2 Real Estate - 7.335
Crediti finanziari verso Rede Immobiliare - 2.337
Partecipazione Progetto Ryan 2/Mecchld 217 317
Altro 468 267
Totale Real Estate/Altri 31.013 25.341

Alla fine del 2017 è stato stipulato l'atto di fusione di Rede Immobiliare Srl e I2 Real Estate Srl in Immobiliare Pictea, previa fusione in I2 Real Estate di Tecno Servizi. Ai fini contabili e fiscali, considerata la coincidenza degli esercizi sociali delle società partecipanti alla Fusione, i relativi effetti sono stati fatti retroagire al 1° gennaio 2017.

Tali attività immobiliari erano condotte, fino all'efficacia della fusione, attraverso la controllata Rede Immobiliare (di seguito Rede), inserita nelle attività di investimento. Veniva, invece, considerata strumentale all'attività di Intek Group la partecipazione in I2 Real Estate così come quella in Immobiliare Pictea.

Non si segnalano particolari novità nell'ambito degli immobili non strumentali di proprietà per i quali continuano a pervenire manifestazioni di interesse da parte di diversi operatori senza che si giunga però ad offerte concrete e di interesse.

Si ricorda che a fine 2015 era stato ceduto l'immobile adibito ad opificio industriale sito in Bologna – Borgo Panigale ed allora detenuto attraverso Rede, per un corrispettivo di Euro 18 milioni. Immobiliare Pictea, a seguito della suddetta fusione è subentrata a Rede e, come previsto contrattualmente, potrà beneficiare di un earn out pari al 30% della differenza tra il prezzo ricevuto e quanto incassato dall'eventuale rivendita a terzi dell'immobile entro i sette anni da fine 2015 (data di cessione dell'immobile).

Immobiliare Pictea potrà inoltre beneficiare del rendimento delle azioni speciali emesse dal conduttore dell'immobile in occasione della cessione e sottoscritte interamente da Rede. Tali azioni garantiscono un privilegio del 2% rispetto alle azioni ordinarie in caso di distribuzione di dividendo e, in caso di cessione del conduttore, è previsto siano convertite in azioni ordinarie ed abbiano i medesimi diritti degli azionisti trasferenti.

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Gestione finanziaria

La Capogruppo non ha alcuna posizione debitoria nei confronti di terzi fatta eccezione per il prestito obbligazionario di Euro 101,2 milioni scadente nel febbraio 2020 e per un finanziamento di complessivi Euro 1,2 milioni riveniente dalla fusione di ErgyCapital e scadente a fine 2019.

A fine dicembre 2017, Intek Group disponeva di liquidità per Euro 28,1 milioni, di cui Euro 18,5 milioni rivengono dalla liquidità posseduta dall'incorporata ErgyCapital al momento della fusione. A febbraio 2018 la liquidità della Società si è ulteriormente incrementata per effetto del rimborso del finanziamento di Euro 35 milioni da parte di KME AG.

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I risultati di Gruppo

Si segnala che, a seguito dell'applicazione del principio contabile relativo alle entità di investimento avvenuto alla fine dell'esercizio 2014, i valori del bilancio consolidato sono sostanzialmente allineati con quelli del bilancio separato.

Il bilancio consolidato include oltre alla Capogruppo, le controllate strumentali totalitarie I2 Capital Partners SGR e Immobiliare Pictea Srl.

Nell'esercizio si sono rilevate due variazioni dell'area di consolidamento: una per effetto della fusione di ErgyCapital, l'altra per la fusione che ha interessato il comparto immobiliare. Per effetto di quest'ultima l'area di consolidamento include le attività rivenienti da Rede Immobiliare e Tecno Servizi (I2 Real Estate era già inclusa nel perimetro di consolidamento). Le partecipazioni detenute da ErgyCapital sono state considerate di natura non strumentale e quindi non sono state consolidate.

Con riferimento alla situazione patrimoniale, il patrimonio netto consolidato può essere così sintetizzato:

Patrimonio netto consolidato
(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016
Capitale Sociale 335.069 314.225
Riserve 114.210 132.131
Risultato di periodo 35.402 (4.378)
Patrimonio netto di competenza dei soci della capogruppo 484.681 441.978
Competenze di terzi - -
Patrimonio netto totale 484.681 441.978

La variazione del patrimonio netto è da collegare sia al risultato d'esercizio (positivo per Euro 35,4 milioni) che agli effetti della fusione di ErgyCapital (incremento per Euro 7,2 milioni).

Il Capitale investito netto consolidato è il seguente:

Capitale investito netto consolidato
(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016
Capitale immobilizzato netto 534.213 509.747
Capitale circolante netto 11.398 17.615
Imposte differite nette 1.774 2.786
Fondi (5.361) (4.943)
Capitale investito netto 542.024 525.205
Patrimonio netto totale 484.681 441.978
Posizione finanziaria netta 57.343 83.227
Fonti di finanziamento 542.024 525.205

Il "Capitale investito netto" è una grandezza finanziaria non prevista dagli IFRS e non è da considerarsi alternativa a quelle previste dagli IFRS. Di seguito si riporta il contenuto delle sue componenti:

  • Il "Capitale immobilizzato netto" è costituito dalla sommatoria delle voci dell'attivo non corrente fatta eccezione per le imposte differite attive.
  • Il "Capitale circolante netto" è costituito dalla sommatoria delle voci "Crediti commerciali" al netto dei "Debiti verso fornitori" e di "Altre attività/passività correnti", ad eccezione delle voci precedentemente considerate nella definizione di "Indebitamente finanziario netto".
  • I "Fondi netti" comprendono la voce "Benefici ai dipendenti" e "Fondi per rischi e oneri".

La riconciliazione tra il patrimonio netto di Gruppo e quello separato di Intek è la seguente:

(importi in migliaia di Euro) 31 dic 2017
Patrimonio netto della Capogruppo incluso il risultato 486.143
Allocazione excess cost su immobile (netto effetto fiscale) 3.898
Altro 39
Differenza tra patrimonio netto delle società consolidate e loro valore di iscrizione (5.399)

Patrimonio consolidato di Gruppo incluso il risultato 484.681

Al 31 dicembre 2017 il Gruppo disponeva di liquidità per complessivi Euro 28,9 milioni.

La Posizione finanziaria netta consolidata è la seguente:

Posizione finanziaria netta consolidata -
Riclassificata
(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016
Debiti finanziari a breve termine 10.989 5.201
Debiti finanziari a medio lungo termine 6.629 7.063
Debiti finanziari v/società del Gruppo 4.409 3.823
(A) Debiti finanziari (A) 22.027 16.087
Liquidità (28.886) (10.444)
Altre attività finanziarie (217) (6.775)
Crediti finanziari v/società del gruppo (36.796) (16.631)
(B) Liquidità ed attività finanziarie correnti (B) (65.899) (33.850)
(C) Posizione finanziaria netta consolidata ante titoli in circolazione (A) + (B) +
(C)
(43.872) (17.763)
(D) Titoli di debiti in circolazione (al netto interessi) 101.215 100.990
(E) Posizione finanziaria netta consolidata (D) + (E) 57.343 83.227
(F) Attività finanziarie non correnti (13.645) (46.731)
(G) Totale Indebitamento finanziario netto (F) + (G) 43.698 36.496

(E) Definizione ex comunicazione CONSOB DEM 6064293 del 28.7.2006 in applicazione delle raccomandazioni CESR del 10.2.2005.

I flussi finanziari del periodo possono così essere sintetizzati nel Rendiconto Finanziario Consolidato predisposto con il metodo indiretto:

Rendiconto finanziario consolidato -
metodo indiretto
(in migliaia di Euro) 2017 2016
(A) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti inizio anno 10.444 10.947
Risultato ante imposte 35.197 (5.144)
Ammortamenti immobilizzazioni materiali e immateriali 437 435
Svalutazione/(Rivalutazione) attività non correnti diverse dalle att. finanziarie 608 1.107
Svalutazione/(Rivalutazione) investimenti e attività finanziarie (44.859) 192
Variazione fondi pensione, TFR, stock option (144) (35)
Variazione dei fondi rischi e spese (591) (460)
(Incrementi) decrementi in partecipazioni 5.415 (1.727)
(Incrementi) decrementi in investimenti finanziari e attività finanziarie 4.967 21.357
Incrementi (decrementi) debiti finanziari correnti e non correnti verso correlate (759) (14.813)
(Incrementi) decrementi crediti finanziari correnti e non correnti verso correlate 25.707 (1.430)
Dividendi ricevuti 174 -
(Incrementi)/Decrementi crediti correnti 7.039 (1.649)
Incrementi/(Decrementi) debiti correnti (2.491) 568
(B) Cash flow totale da attività operative 30.700 (1.599)
(Incrementi) di attività materiali e immateriali non correnti (245) (68)
Decrementi di attività materiali e immateriali non correnti 10 75
Investimenti in partecipazioni strumentali al netto cassa acquisita - (46)
Incrementi/decrementi di altre attività/passività non correnti (258) -
(C) Cash flow da attività di investimento (493) (39)
Incrementi/(Decrementi) debiti finanziari correnti e non correnti (3.835) (493)
(Incrementi)/Decrementi crediti finanziari correnti e non correnti (8.150) 672
(D) Cash flow da attività di finanziamento (11.985) 179
(B) + (C)
(E) Variazione disponibilità liquide e mezzi equivalenti
+ (D)
18.222 (1.459)
(F) Cassa apportata da variazione area consolidamento 220 956
(G) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di fine periodo
(A) + (E) + (F)
28.886 10.444

Il Conto economico consolidato è il seguente:

Conto economico consolidato
(in migliaia di Euro) 2017 2016
Proventi Netti da Gestione di Partecipazioni 44.859 77
Commissioni su garanzie prestate 3.932 4.005
Altri proventi 1.801 2.762
Costo del lavoro (2.496) (1.850)
Ammortamenti, impairment e svalutazioni (1.045) (1.542)
Altri costi operativi (7.789) (5.061)
Risultato Operativo 39.262 (1.609)
Proventi Finanziari 1.860 2.375
Oneri Finanziari (5.925) (5.910)
Oneri Finanziari Netti (4.065) (3.535)
Risultato Ante Imposte 35.197 (5.144)
Imposte correnti 73 1.646
Imposte differite 132 (880)
Totale Imposte sul reddito 205 766
Risultato del periodo 35.402 (4.378)
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Altre informazioni

Operazioni con parti correlate

Le operazioni con parti correlate, ivi incluse le operazioni infragruppo, non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nell'ordinario corso degli affari delle società del Gruppo e sono regolate applicando normali condizioni, determinate con parametri standard o a condizioni di mercato.

Al 31 dicembre 2017 Intek vantava un credito verso KME AG per un finanziamento di Euro 35 milioni con scadenza il 30 settembre 2018. Tale finanziamento è stato rimborsato nel corso del 2018 a seguito dell'emissione da parte di KME AG di un prestito obbligazionario, riservato ad investitori istituzionali qualificati (QIBs), dell'ammontare di Euro 300 milioni con scadenza 2023 al tasso fisso del 6,75%.

Contestualmente ed a corredo del finanziamento in pool bancario in essere, Intek ha concesso a KME AG una nuova linea di credito, da utilizzarsi per finanziare il capitale circolante, dell'ammontare massimo di Euro 30 milioni. Al momento tale linea non è utilizzata.

Intek vantava inoltre crediti commerciali verso KME AG e le sue controllate per Euro 5,9 milioni, prevalentemente per addebito di commissioni per garanzie e interessi in attesa di pagamento.

I finanziamenti passivi in essere con società non consolidate sono relativi unicamente a Breda Energia SpA in liquidazione (Euro 3,6 milioni) che è anche titolare di un credito finanziario di Euro 2,2 milioni nei confronti della controllante Quattroduedue SpA.

E' inoltre in essere un finanziamento passivo di Euro 1,3 milioni nei confronti di I2 Capital Partners SGR.

Per effetto della fusione si è compensato il credito finanziario vantato da Intek nei confronti dell'incorporata ErgyCapital pari ad Euro 4,8 milioni alla data di fusione e sono pervenuti alla Società i finanziamenti nei confronti delle controllate di ErgyCapital tra i quali si segnala un finanziamento attivo fruttifero verso Società Agricola Agrienergia Srl per Euro 0,9 milioni e un conto di corrispondenza verso Energetica Solare Srl in liquidazione con un saldo negativo per Euro 0,8 milioni.

A seguito delle fusioni delle società immobiliari del gruppo, si sono estinti nel corso dell'esercizio 2017, per confusione, i crediti per finanziamenti erogati da Intek nei confronti di Rede Immobiliare e I2 Real Estate. Tali crediti alla data di efficacia della fusione presentavano rispettivamente un saldo di Euro 3,7 milioni ed Euro 8,1 milioni a favore di Intek e hanno compensato il precedente debito nei confronti di Immobiliare Pictea che aveva un saldo di Euro 6,4 milioni. Di conseguenza al 31 dicembre 2017, Intek vantava un credito di Euro 5,2 milioni verso Immobiliare Pictea.

Il dettaglio delle transazioni con le società controllate e controllanti, e più in generale con le parti correlate, è inserito nelle note esplicative al bilancio.

Liti e controversie

Si illustra di seguito il contenzioso più significativo che coinvolge Intek Group.

Nel corso dell'esercizio in commento sono proseguite le controversie pendenti dal primo semestre 2016 con alcuni azionisti di risparmio.

Due di tali cause sono state definite con sentenze di primo grado, entrambe favorevoli alla Società, di cui una appellata davanti alla Corte d'Appello di Bari, territorialmente competente, mentre l'altra è divenuta definitiva.

In particolare, la sentenza oggetto di appello, aveva accolto l'opposizione proposta dalla Società contro un decreto ingiuntivo dell'importo di Euro 118 mila emesso dal Tribunale di Bari, che, in sede di decisione definitiva, è stato revocato, con condanna della controparte alla restituzione di quanto Intek Group aveva versato in forza della provvisoria esecutività del decreto, alla rifusione delle spese di lite ed al risarcimento del danno per lite temeraria.

Sono di prossima decisione, essendo state rinviate per la precisazione delle conclusioni, le cause pendenti davanti al Tribunale di Roma ed avviate dalla Società al fine di far accertare la mancata violazione dei diritti degli azionisti di risparmio e quindi la infondatezza di ogni loro pretesa in relazione alla distribuzione di riserve.

Le altre cause pendenti davanti al Tribunale di Bari e consistenti in opposizioni a decreti ingiuntivi (nessuno dei quali esecutivo) ottenuti da alcuni soci di risparmio sempre per il medesimo oggetto, sono in attesa di discussione sui provvedimenti istruttori richiesti dalle controparti.

Infine, per quanto concerne un'ulteriore causa pendente davanti al Tribunale di Milano, rientrante nell'ambito di detto complesso contenzioso, la Società ha ricevuto comunicazione dalla controparte in ordine alla sua volontà irrevocabile di rinunciare alla propria pretesa verso Intek Group profilandosi così l'abbandono della causa in occasione della prossima udienza fissata per la precisazione delle conclusioni nel corso del primo semestre 2018.

Intek Group, nella certezza di aver sempre agito nel pieno rispetto dei diritti e delle prerogative dei propri azionisti nonché delle norme di statuto, di legge e di regolamento, si è opposta con fermezza alle iniziative così avviate da alcuni azionisti di risparmio nell'intenzione di assumere ogni più efficace misura a tutela dei propri interessi e della propria immagine.

A tal fine si è vista costretta ad assumere anche iniziative giudiziarie in ambito penalistico provvedendo a sporgere denuncia-querela nei confronti di chi, in più occasioni, ha accusato la Società di comportamenti dallo stesso definiti illeciti che non hanno alcun riscontro nella realtà.

Per quanto concerne le principali controversie riguardanti la ex Fime Leasing, non si registrano aggiornamenti in ordine al contenzioso deciso dalla Corte di Appello di Napoli del 2014 che ha condannato Intek Group al pagamento di Euro 2,6 milioni (a fronte dei quali è stato stanziato apposito fondo rischi nel 2014) a favore della curatela fallimentare di Mareco Sistemi Industriali Srl nell'ambito di vertenze legate all'attività ex-Fime Leasing. Detta sentenza in sede di impugnativa dinanzi alla Suprema Corte di Cassazione è stata oggetto di sospensiva e si è in attesa della fissazione dell'udienza per il giudizio di legittimità.

Sempre per le attività condotte dalla ex-Fime Leasing, la stessa era stata oggetto in passato di accertamenti per indebita detrazione di IVA derivante da una truffa per operazioni inesistenti, in cui la società è parte lesa. Rimane ad oggi attivo il contenzioso per interessi e compensi di riscossione, relativo al 1992, di ammontare pari a Euro 1,0 milioni (già oggetto di pagamento ed interamente coperto da accantonamento in bilancio) per il quale nel 2011 la Commissione Tributaria Regionale ha emesso sentenza avversa alla società e si attende il giudizio della Corte di Cassazione.

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Per quanto riguarda le cause in corso che interessano le altre società controllate/ partecipate da Intek Group, si rinvia a quanto riportato nelle relative sezioni ad esse dedicate.

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Società controllante ed assetti proprietari

La società è controllata da Quattroduedue Holding BV con sede in Amsterdam (Olanda), Vijzelstraat 68/78, tramite Quattroduedue SpA, società interamente controllata da Quattroduedue Holding BV. Alla data del 31 dicembre 2017, Quattroduedue Holding BV risultava in possesso indirettamente di n. 182.778.198 azioni ordinarie Intek Group, pari al 46,97% del capitale votante della società e di n. 1.424.032 azioni di risparmio, pari al 1,468% del capitale di categoria.

Si specifica come l'incremento delle n. 24.710.692 azioni detenute da Quattroduedue Holding BV sia stato determinato dalla conversione automatica del convertendo Intek Group 2012 – 2017 avvenuta nel settembre 2017.

Intek Group non detiene né azioni o quote della controllante e nel corso dell'esercizio 2017 non ha proceduto ad acquistare o alienare azioni e quote della controllante.

Per ogni altra informazione relativa agli assetti proprietari, alla governance della Società e ad ogni altro adempimento, ivi compreso quello relativo all'adeguamento al titolo VI del regolamento mercati, si fa espresso rinvio alla apposita relazione predisposta ai sensi dell'art. 123 bis del D. Lgs 58/98, facente parte integrante della presente relazione.

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Attività di ricerca e sviluppo

Non è stata condotta nessuna attività di ricerca e sviluppo nel corso del 2017 stante la tipologia di attività prevista dalla Società.

Il personale

Il numero medio dei dipendenti delle società consolidate, comprensivo della capogruppo, a raffronto con quello dell'esercizio 2016, è il seguente:

31/12/2017 31/12/2016 Variazione Variazione %
Dirigenti 3 4 (1) -25,00%
21,43% 26,67%
Impiegati 11 11 - 0,00%
78,57% 73,33%
Totale addetti (medio) 14 15 (1) -6,67%
100,00% 100,00%

Al 31 dicembre 2016 i dipendenti di IntekGroup erano pari a 13, di cui 3 dirigenti e 10 impiegati. Nel corso del 2017 si sono dimessi 2 dirigenti, di cui uno per pensionamento e, per effetto dell'avvenuta fusione di ErgyCapital, dal 27 dicembre 2017 sono stati trasferiti ad Intek 5 dipendenti, di cui 2 dirigenti e 3 impiegati. Pertanto, al 31 dicembre 2017 i dipendenti di Intek Group risultavano pari a 16, di cui 3 dirigenti e 13 impiegati.

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Per quanto concerne il trattamento economico ed ogni altro aspetto retributivo dei Dirigenti con responsabilità strategica si fa rinvio alla apposita relazione sulle remunerazioni, redatta in conformità alle apposite disposizioni emanate da Consob e facente parte della presente relazione.

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Azioni Proprie

Al 31 dicembre 2017, la Società deteneva n. 5.713.572 azioni ordinarie proprie (pari al 1,47% delle azioni di tale categoria) e n. 11.801 azioni proprie di risparmio (pari allo 0,024% del capitale di categoria), invariate rispetto all'esercizio precedente.

Nel corso del 2017 la Società non ha effettuato operazioni di acquisto di azioni proprie né ordinarie e né di risparmio.

Si segnala che il Consiglio di Amministrazione della Società, nella sua riunione del 14 settembre 2012, ha tra l'altro deciso di avvalersi della deroga prevista dagli artt. 70, comma VIII, e 71-bis del Regolamento Emittenti che dà facoltà alla società di essere esentata dall'obbligo di mettere a disposizione del pubblico un Documento Informativo in caso di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimenti di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

* * *

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Aggiornamenti in materia di Governance

In linea con quanto effettuato nei precedenti esercizi, si ritiene opportuno aggiornare le informazioni in materia di corporate governance fornite in occasione del bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 ed alla relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2017 e che trovano ulteriori e precisi dettagli nella Relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari.

Per quanto riguarda il capitale sociale si segnalano di seguito le modifiche intervenute nella sua entità e composizione nel corso del 2017.

In data 25 settembre 2017, per effetto della conversione automatica del prestito Convertendo "Intek Group 2012-2017", sono state emesse n. 24.710.692 nuove azioni ordinarie Intek Group, prive di valore nominale, per un ammontare complessivo di Euro 20.844.000.

In data 27 dicembre 2017, a seguito dell'avvenuta efficacia della fusione di ErgyCapital in Intek sono state emesse, a servizio del concambio a favore degli azionisti ex ErgyCapital (diversi da Intek), ulteriori n. 18.914.116 nuove azioni ordinarie Intek, sempre prive di valore nominale.

Pertanto al 31 dicembre 2017 il capitale sociale risultava pari ad Euro 335.069.009,80, composto da n. 439.241.296 azioni, di cui n. 389.131.478 azioni ordinarie e n. 50.109.818 azioni di risparmio.

Si ricorda che, a partire dal 2 maggio 2013, le azioni di risparmio in circolazione hanno una unica linea di quotazione caratterizzata dai seguenti codici ISIN:

  • IT0004552375 quanto alle azioni di risparmio nominative;
  • IT0004552367 quanto alle azioni di risparmio al portatore.

Si segnala che è in vigore dal 18 marzo 2016 la nuova Direttiva Transparency (Decreto Legislativo 25/2016) che ha, tra l'altro, modificato il comma 5 dell'art. 154-ter del TUF, eliminando l'obbligo di pubblicazione del Resoconto Intermedio di Gestione e concedendo un maggior termine per l'approvazione della Relazione Semestrale consolidata.

Consob, alla quale erano stati conferiti appositi poteri, ha deciso di non adottare alcun provvedimento integrativo, lasciando così alla discrezionalità di ciascun emittente l'adozione di una eventuale politica informativa suppletiva rispetto ai cessati obblighi informativi.

Si ricorda a tal fine che la Società, a partire dall'esercizio 2016, anche in considerazione della tipologia dei propri business, ha deciso di non procedere alla pubblicazione dei Resoconti Intermedi di Gestione al 31 marzo ed al 30 settembre.

La Società ha proceduto inoltre all'aggiornamento delle procedure interne per renderle compliant alle nuove normative in materia di market abuse, conseguenti alla entrata in vigore della summenzionata Direttiva Transparency e delle relative delibere attuative emanate da Consob, a seguito del recepimento del Regolamento Europeo 596/2014 (MAR) entrate in vigore il 3 luglio 2016, nonché delle linee guida sulla gestione delle informazioni privilegiate, emanate da Consob nell'ottobre 2017. Tenuto conto della complessità e della delicatezza della materia in esame, la Società, d'accordo con il Comitato Controllo e Rischi, aveva a tal fine istituito un gruppo di lavoro che aveva coinvolto, con il supporto di esperti esterni, le diverse funzioni societarie interessate per il corretto adempimento degli obblighi nascenti da tale nuova normativa.

Adeguamento al Titolo VI del Regolamento Mercati - Deliberazione Consob n. 16191/2007

Con riferimento a quanto previsto dagli artt. 36, 37 e 38 del Regolamento in oggetto si segnala che:

  • Intek Group in merito a quanto previsto dall'art. 36, non detiene partecipazioni rilevanti, ai sensi dell'art. 151 Regolamento Emittenti Consob, in paesi extra-UE;
  • la Società, pur essendo controllata da Quattroduedue Holding B.V., ritiene di non essere soggetta ad attività di direzione e di coordinamento, così come prevista dagli artt. 2497 e seguenti del Codice Civile nonché dell'art. 37 del Regolamento Mercati, in quanto:
  • è provvista di una autonoma capacità negoziale nei rapporti con la clientela ed i fornitori;
  • non ha in essere con Quattroduedue Holding B.V. o sue controllate alcun rapporto di tesoreria accentrata;
  • il numero di Amministratori indipendenti (3 su 9) è tale da garantire che il loro giudizio abbia un peso significativo nella assunzione delle decisioni consiliari;

in merito a quanto previsto dall'art. 38, la Società non rientra nell'ambito di applicazione in quanto il proprio oggetto sociale non prevede in via esclusiva l'attività di investimento in partecipazioni secondo limiti prefissati.

Informazioni di carattere non finanziario (D. Lgs. 254/2016)

La Società non superando i parametri dimensionali, anche su base consolidata, previsti dalla norma in riferimento al numero dei dipendenti ed al volume dei ricavi non è tenuta a tale adempimento.

Principali rischi e incertezze cui Intek Group SpA è esposta e gestione dei rischi finanziari.

Intek Group nella sua posizione di holding di investimenti dinamica è esposta direttamente ai rischi legati alle operazioni di investimento e disinvestimento. I risultati economici della Società dipendono prevalentemente da tale operazioni e dai dividendi distribuiti dalle società partecipate e, quindi, in ultima istanza, riflettono oltre l'andamento economico anche le politiche di investimento e di distribuzione dei dividendi di quest'ultime.

Gli investimenti in partecipazioni societarie sono per loro natura investimenti connotati da un certo livello di rischio. Tali tipologie di investimenti, infatti, non garantiscono la certezza del rimborso del capitale investito ovvero possono produrre flussi di cassa insufficienti a remunerare il capitale investito o comunque tradursi in performance che possono risultare inferiori a quelle di mercato.

Inoltre il processo di disinvestimento potrebbe richiedere tempi più lunghi di quelli previsti e/o essere realizzato con modalità non pienamente soddisfacenti o a condizioni non remunerative. In particolare con riferimento alle partecipazioni in società non quotate, direttamente o indirettamente detenute, non si può garantire l'assenza di rischi connessi principalmente alla liquidabilità di tali partecipazioni e alla valutazione delle stesse, in considerazione: (a) della possibile assenza in tali società di sistemi di controllo analoghi a quelli richiesti per le società con titoli quotati, con la possibile conseguente indisponibilità di un flusso di informazioni almeno pari, sotto il profilo quantitativo e qualitativo, a quello disponibile per le società con titoli quotati; e (b) delle difficoltà di effettuare verifiche indipendenti nelle società e, quindi, valutare la completezza e l'accuratezza delle informazioni da esse fornite. Nel caso di partecipazioni non di controllo, siano esse di società quotate o non quotate, la possibilità di influire sulla gestione delle partecipazioni medesime per favorirne la crescita, anche attraverso il rapporto con il management e l'azionariato della partecipata, potrebbe essere limitata.

La presente Relazione contiene alcuni dati e dichiarazioni di carattere previsionale in merito agli obiettivi prefissati dal Gruppo Intek e ad alcune ipotesi inerenti l'evoluzione patrimoniale, economica e finanziaria della Capogruppo e delle società controllate.

I dati e le dichiarazioni previsionali sulle attività e sui risultati attesi dell'Emittente e delle società controllate sono basati su stime aziendali e assunzioni concernenti eventi futuri e incerti, fra i quali l'evoluzione dell'economia nei principali paesi europei in cui il Gruppo opera, il verificarsi dei quali potrebbe evidenziare scostamenti anche significativi rispetto alle previsioni formulate. Non è possibile garantire che quanto previsto e atteso si realizzi effettivamente. Il Gruppo Intek è esposto inoltre alle fluttuazioni di mercato per le azioni quotate che detiene in portafoglio. I risultati definitivi del Gruppo Intek potrebbero, infatti, essere diversi da quelli ipotizzati a causa di rischi noti ed ignoti, incertezze ed altri fattori.

Tipologia dei rischi:

a) rischio di credito: non vi sono significative concentrazioni geografiche di crediti. Le linee guida in essere sono tali da assicurare un'idonea valutazione della solidità finanziaria dei clienti attraverso la selezione del portafoglio clienti sulla base dell'esperienza storica e delle informazioni patrimoniali e/o finanziarie;

b) rischio di liquidità: può sorgere dalle difficoltà ad ottenere finanziamenti a supporto delle attività operative nella giusta tempistica. Il Gruppo prevede di far fronte ai fabbisogni derivanti dai debiti finanziari in scadenza e dagli investimenti previsti attraverso i flussi della gestione operativa, la liquidità disponibile, il rinnovo o il finanziamento dei prestiti bancari;

c) rischio di cambio: il Gruppo è esposto al rischio che il fair value degli investimenti al di fuori dell'area Euro fluttuino in relazione alla variazione di tassi di cambio;

d) rischio tasso di interesse: il rischio di tasso di interesse a cui è esposto il Gruppo è originato soprattutto da debiti finanziari non correnti. I debiti a tasso variabile espongono il Gruppo ad un rischio di cash flow, i debiti a tasso fisso implicano l'assunzione di un rischio da variazione del fair value;

e) rischio fluttuazione valore azioni: il Gruppo è esposto alle fluttuazioni di mercato per le azioni quotate che detiene in portafoglio ed alle variazioni dei parametri di mercato utilizzati per la determinazione del valore delle partecipazioni attraverso tecniche di valutazione. Il rischio di oscillazione dei valori di tali partecipazioni azionarie, contabilizzate alla voce "investimenti in partecipazioni e quote di fondi" non è attivamente gestito con strumenti di copertura finanziaria.

* * *

Fatti di rilievo successivi al 31 dicembre 2017

Non si segnalano eventi successivi degni di menzione oltre a quanto già esposto in precedenza, in particolare con riferimento all'emissione di un prestito obbligazionario da parte di KME ed al rimborso del prestito a suo tempo concesso da Intek nei confronti di KME.

Proposta di approvazione del Bilancio relativo all'esercizio 2017

"L'Assemblea degli Azionisti di INTEK Group SpA, riunitasi in sede ordinaria presso Mediobanca SpA – Via Filodrammatici n. 3 in Milano, preso atto delle Relazioni del Collegio Sindacale e della Società di Revisione, udito e approvato quanto esposto dal Consiglio di Amministrazione

delibera

  • di approvare la Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, come pure il bilancio, nel suo complesso e nelle singole appostazioni ed iscrizioni con gli stanziamenti e gli utilizzi proposti, che evidenzia un utile netto di Euro 36.746.666;
  • di destinare l'utile di esercizio di Euro 36.746.666 come segue:
  • 5% alla riserva legale, pari ad Euro 1.837.334;
  • mediante accantonamento in apposita riserva indisponibile, ai sensi dell'art. 6 del D. Lgs. 38/2005, degli utili rivenienti dall'applicazione del criterio del fair value, per Euro 34.909.332".

Milano, 28 marzo 2018

Il Consiglio di Amministrazione Il Presidente (Vincenzo Manes)

Principali controllate strumentali all'attività di Intek Group

Vengono di seguito riportati, in sintesi, dei brevi commenti sull'attività svolta nel corso dell'esercizio 2017 dalle principali società, individuate come strumentali all'attività di Intek Group, e dalle società dalle stesse controllate.

I2 Capital Partners SGR SpA

I2 Capital Partners SGR SpA è attiva nella gestione collettiva del risparmio attraverso la promozione, l'istituzione, l'organizzazione e la gestione di fondi comuni di investimento mobiliare di tipo chiuso, attivi nel settore del private equity e concentrati in modo particolare nell'ambito delle cosiddette Special Situations.

La società gestisce un unico fondo, I2 Capital Partners (il "Fondo") che ha complessivamente raccolto sottoscrizioni per Euro 200 milioni, pari all'ammontare massimo previsto, unicamente da investitori qualificati, fra cui la stessa Intek Group che, alla data odierna, detiene una quota del Fondo pari al 19,15%.

L'attività di investimento del Fondo è terminata il 31 luglio 2012 e pertanto le possibili ulteriori operazioni sono limitate ai soli add on su investimenti già effettuati o deliberati ante chiusura del periodo di investimento.

Nel corso dell'esercizio 2017 sono state effettuate richieste di versamento per Euro 1,1 milioni, destinate unicamente alla copertura degli oneri di gestione del Fondo. Alla data del 31 dicembre 2017, l'ammontare complessivo richiamato dall'avvio dell'operatività del Fondo era pari ad Euro 125,7 milioni, mentre gli impegni di versamento residui richiamabili ammontano a circa Euro 9 milioni.

Al 31 dicembre 2017 erano in essere investimenti, valutati al costo, per Euro 4,2 milioni, relativi prevalentemente a partecipazioni in strumenti finanziari non quotati.

La Società chiude l'esercizio 2017 con una perdita di Euro 0,3 milioni dovuta alla riduzione delle commissioni attive percepite. Tale perdita riduce il patrimonio a Euro 2,2 milioni.

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Immobiliare Pictea Srl

Il bilancio 2017, predisposto in forma abbreviata, presenta un risultato negativo di Euro 1,2 milioni a fronte di un utile di Euro 0,2 milioni realizzato nel 2016. Il patrimonio netto a fine esercizio era pari ad Euro 18,7 milioni con un incremento di Euro 14,2 milioni per effetto dell'operazione di fusione.

Hanno contribuito al risultato negativo i costi rivenienti dalle società immobiliari oggetto della operazione di fusione descritta nel seguito.

L'attività della società nel corso del 2017 si è concentrata sulla gestione dell'immobile di proprietà sito in Milano Foro Buonaparte, 44 locato a società appartenenti al Gruppo Intek. Sono state ultimate le pratiche finalizzate all'ottenimento dei permessi per la ristrutturazione dell'immobile i cui lavori sono iniziati nel corso del 2017. Tali lavori interessano il quinto e sesto piano destinati ad abitazioni civili.

Per effetto delle menzionate fusioni Pictea è divenuta titolare anche dei seguenti immobili:

  • a Varedo e Limbiate: immobile costituito da un lotto di terreno avente superficie complessiva di mq 40.100, oltre a fabbricati produttivi, terziari e residenziali per una superficie di mq 26.083;
  • a Ivrea: immobile industriale di superficie utile lorda di circa mq. 10.650;
  • a Padova:4 unità abitative, 4 box auto e 4 cantine/magazzini di pertinenza;
  • a San Marcello Pistoiese: immobile occupato dalla prefettura di Pistoia e destinato al distaccamento locale dei Vigili del Fuoco.

Inoltre, sempre per effetto della fusione, Pictea è divenuta titolare:

(i) di un credito verso la Palano & Figli S.r.l. con garanzia ipotecaria costituita da varie unità abitative, box auto e relative pertinenze site in Messina, Viale della Libertà n. IS 481;

(ii) del 35% del capitale di Fossati Uno Srl, costituita insieme ad altri due partner (dei quali uno tecnico), per l'acquisizione di un immobile, attualmente non utilizzato e proveniente da una procedura concorsuale, sito in Sondrio con destinazione mista produttiva/commerciale/terziaria/residenziale e superficie lorda complessiva di mq 44.700 circa. L'attività di Fossati Uno Srl è supportata anche da finanziamenti soci, sia onerosi che in conto capitale ed infine

(iii) del 100% delle azioni speciali di Ducati Energia SpA, pari al 6,77% del capitale della stessa. Tali azioni beneficiano di un privilegio del 2% rispetto alle azioni ordinarie in caso di distribuzione di dividendo. E' inoltre previsto che, in caso di cessione del controllo di Ducati Energia SpA, tali azioni siano convertite in azioni ordinarie ed abbiano i medesimi diritti degli azionisti trasferenti.

Nel 2015 la Società aveva stato stipulato un mutuo della durata di quindici anni dell'importo di Euro 7 milioni. Il mutuo, garantito da ipoteca sull'immobile, è regolato ad un tasso variabile pari all'Euribor a 1 mese maggiorato di uno spread di 280 punti base. A copertura del rischio di variazioni dei tassi è stato sottoscritto un contratto di copertura allo 0,99%. Al 31 dicembre 2017 l'importo residuo del finanziamento al 31 dicembre 2017 è pari ad Euro 5,9 milioni.

Le società incorporate erano finanziate da istituti di credito attraverso mutui, assistiti da ipoteche sugli immobili, e dalla controllante Intek Group attraverso contratti di conto corrente di corrispondenza, remunerati a tassi di mercato.

I2 Real Estate Srl

La società, costituita nel 2004, è stata oggetto, a fine 2017, di incorporazione in Immobiliare Pictea nell'ambito del progetto di riorganizzazione delle società immobiliari del gruppo.

La società aveva per oggetto l'acquisto, la cessione e la gestione di beni immobili e la prestazione di servizi immobiliari, anche per il tramite di partecipate. La sua attività fino a fine 2016 era strumentale a quella di Intek Group ed infatti era consolidata integralmente mentre nel bilancio separato veniva valutata al costo, eventualmente rettificato da perdite durevoli.

Il bilancio dell'esercizio 2016 aveva chiuso con una perdita di Euro 0,6 milioni, prevalentemente attribuibile alle svalutazioni delle immobilizzazioni finanziarie (Euro 0,3 milioni) e dell'immobile di proprietà (Euro 0,2 milioni).

Nell'esercizio 2017 la società aveva continuato ad operare per la ricerca delle soluzioni migliori riguardo all'immobile di Ivrea e alla partecipazione in Tecno Servizi Srl, ed in particolare in relazione all'immobile di Varedo, per i quali, ad oggi, non vi sono trattative di rilievo.

* * *

ESERCIZIO 2017

RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO

E

SUGLI ASSETTI PROPRIETARI

REDATTA AI SENSI DELL'ART. 123.BIS DEL D.LGS. 24 FEBBRAIO 1998 N. 58

DI

INTEK GROUP SPA

WWW.ITKGROUP.IT

APPROVATA DAL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL 28 MARZO 2018

1. Sommario

Glossario 44
Premessa 45
1. Profilo dell'Emittente 48
2. Informazioni sugli Assetti Proprietari 49
2.1.
Struttura del capitale sociale e degli Strumenti Finanziari (ex art. 123-bis, comma 1, lett. a),
TUF) 49
2.2.
Restrizioni al trasferimento di titoli (ex art. 123-bis, comma 1, lett. b), TUF) 54
2.3.
Partecipazioni rilevanti nel capitale (ex art. 123-bis, comma 1, lett. c), TUF) 54
2.4.
Titoli che conferiscono diritti speciali (ex art. 123-bis, comma 1, lett. d), TUF) 55
2.5.
Partecipazione azionaria dei dipendenti, meccanismo di esercizio dei diritti di voto (ex art.
123-bis, comma 1, lett. e), TUF) 55
2.6.
Restrizioni al diritto di voto (ex art. 123-bis, comma 1, lett. f), TUF) 55
2.7.
Accordi tra Azionisti (ex art. 123-bis, comma 1, lett. g), TUF) 55
2.8.
Clausole di "change of control" (ex art. 123-bis, comma 1, lett. h), TUF) e disposizioni
statutarie in materia di OPA (ex artt. 104, comma 1-ter e 104-bis, comma 1, TUF) 55
2.9.
Deleghe ad aumentare il capitale sociale ed autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie (ex
art. 123-bis, comma 1, lett. m), TUF) 55
2.10.
Attività di direzione e coordinamento (ex artt. 2497 e ss c.c.) 56
3. Compliance (ex. art. 123-bis, comma 2, lettera a), TUF) 56
4. Consiglio di Amministrazione 57
4.1.
Nomina e sostituzione degli Amministratori (ex art. 123-bis, comma 1, lett. l), TUF) 57
4.2.
Composizione del Consiglio di Amministrazione (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF) 58
4.3.
Ruolo del Consiglio di Amministrazione (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF) 65
4.4.
Organi delegati 67
4.5.
Altri consiglieri esecutivi - Dirigenti con deleghe 68
4.6.
Amministratori indipendenti 69
4.7.
Lead Independent Director 69
5. Trattamento delle informazioni societarie 70
6. Comitati Interni al Consiglio (ex art. 123-bis, comma 2, lett.d), TUF) 71
7. Comitato per le Nomine 71
8. Comitato per la Remunerazione 72
9. Remunerazione degli Amministratori 72
10. Comitato Controllo e Rischi 72
11. Sistema di Controllo e di Gestione dei Rischi 73
11.1.
Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e gestione dei rischi 77
11.2.
Responsabile della funzione di Internal Audit 78
11.3.
Modello Organizzativo ex D.Lgs. 231/2001 79
11.4.
Società di Revisione 79
11.5.
Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e altri ruoli e funzioni
aziendali 80
11.6.
Coordinamento tra i soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi
80
12. Interessi degli Amministratori ed Operazioni con Parti Correlate 80
13. Nomina dei Sindaci 85
14. Composizione e Funzionamento del Collegio Sindacale (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d)
e d-bis), TUF) 86
15. Rapporti con gli Azionisti 91
16. Assemblee (ex art. 123-bis, comma 2, lett. c), TUF) 92
17. Ulteriori Pratiche di Governo Societario 95
18. Cambiamenti dalla Chiusura dell'Esercizio di Riferimento 96
19. Considerazioni sulla lettera del 13 dicembre 2017 del Presidente del Comitato per la
corporate governance 96

Tabelle:

n. 1 Informazioni sulla struttura del capitale e sugli strumenti finanziari
n. 2 Andamento dei titoli nel corso del 2017
n. 3 Struttura del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati costituiti
n. 4 Struttura del Collegio Sindacale
n. 5 Altre previsioni
del Codice di Autodisciplina

Glossario

Codice/ Codice di Autodisciplina: il Codice di Autodisciplina delle società quotate approvato nel luglio 2015 dal Comitato per la Corporate Governance e promosso da Borsa italiana SpA, ABI, Assogestioni, Assonime e Confindustria.

Cod. Civ./c.c.: il codice civile.

Consiglio di Amministrazione /CDA: il Consiglio di Amministrazione di Intek Group SpA

Emittente/Società/Intek Group: Intek Group SpA

Esercizio: l'esercizio sociale chiusosi al 31 dicembre 2017, cui si riferisce la presente Relazione.

Fusione: la fusione per incorporazione di iNTEk SpA in KME Group SpA (che ha assunto la denominazione Intek Group SpA) attuata il 30 novembre 2012.

Modello: il modello di organizzazione e gestione adottato dalla Società ai sensi del Decreto Legislativo n. 231 del 2001.

Regolamento Emittenti: il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 11971 del 1999 (come successivamente modificato) in materia di emittenti.

Regolamento Mercati: il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 20249 del 2017 in materia di mercati.

Regolamento Parti Correlate: il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 17221 del 2010 (come successivamente modificato) in materia di operazioni con parti correlate.

Relazione: la Relazione sul governo societario e gli assetti societari che le società sono tenute a redigere ai sensi dell'art. 123-bis del TUF.

Testo Unico della Finanza/ TUF: il Decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58.

Premessa

Il Consiglio di Amministrazione di Intek Group nella riunione del 28 marzo 2018, unitamente al progetto di bilancio relativo all'esercizio 2017, ha approvato anche la Relazione sul governo societario e gli assetti societari riferita a detto esercizio.

La Relazione qui riportata, come già avvenuto per quelle relative agli esercizi precedenti, recepisce le modifiche apportate al Codice nel luglio 2015 e tiene conto dei successivi interventi normativi.

Il Codice è accessibile al pubblico sul sito web www.borsaitaliana.it.

In particolare la Relazione, oltre a tenere conto degli interventi normativi effettuati con il D.Lgs. n. 173 del 2008, che ha apportato modifiche all'art. 123-bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (di seguito il "TUF"), nonché delle istruzioni al Regolamento Mercati emanate da Borsa Italiana SpA ultime delle quali approvate da Consob con delibera n. 20188 del 15 novembre 2017 e n. 20223 del 13 dicembre 2017, è redatta anche in considerazione degli interventi normativi più recenti in materia di:

- operazioni con parti correlate:

con riferimento al regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate adottato dalla Consob con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successivamente modificato con delibera n. 17389 del 23 giugno 2010;

- esercizio dei diritti degli azionisti:

con riferimento al D. Lgs. 27/2010 che ha implementato la direttiva 2007/36/CE, rendendo cogente il regime di record date per l'intervento in assemblea da parte dei soci di emittenti azioni quotate in mercati regolamentati;

  • funzioni del Collegio Sindacale:

con riferimento all'art. 19 del D. Lgs. 39/2010 che ha implementato la direttiva 2006/43. La disciplina delle funzioni attribuite al Collegio Sindacale ha, in particolare, inciso sull'informativa da rendere sull'adesione alle raccomandazioni del Codice in materia di funzioni del Comitato per il controllo interno: oltre a confermare l'eliminazione del riferimento al compito di valutare "le proposte formulate dalle società di revisione per ottenere l'affidamento del relativo incarico" (Criterio 8.C.3, lett. d), prima parte, del Codice), sono stati eliminati i riferimenti ai compiti di valutare "il piano di lavoro predisposto per la revisione" (Criterio 8.C.3, lett. d), seconda parte, del Codice) e a quello di vigilare "sull'efficacia del processo di revisione contabile" (Criterio 8.C.3, lettera e), del Codice);

  • trasparenza delle remunerazioni di amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche:

con riferimento all'art. 123-ter del TUF e le disposizioni di attuazione approvate dalla Consob con delibera n. 18049 del 23 dicembre 2011.

A quest'ultimo riguardo, considerato che le società con azioni quotate in mercati regolamentati sono tenute a presentare all'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio una relazione sulla remunerazione avente i contenuti previsti dal Regolamento Emittenti, al fine di evitare un'inutile duplicazione dell'informativa, le informazioni pertinenti in materia (cfr. Sez. 9) vengono fornite mediante rinvio alle parti rilevanti della Relazione sulla remunerazione ex art. 123-ter del TUF, così come già effettuato nella Relazione presentata con riferimento agli ultimi esercizi (2013, 2014, 2015 e 2016).

La presente Relazione è stata redatta in conformità alle Linee Guida emanate da Borsa Italiana per la redazione della stessa (VII Edizione del gennaio 2018) ed ai criteri previsti dall'art. 89-bis del Regolamento Emittenti.

A tal fine si precisa che, in ossequio a quanto previsto dal novellato secondo comma dell'art. 123-bis del TUF, le informazioni ivi richieste, contenute nella presente Relazione, vengono rese note al pubblico sia mediante allegazione della presente Relazione al fascicolo di bilancio relativo all'Esercizio che mediante pubblicazione sul sito web della Società (www.itkgroup.it).

In conformità a quanto disposto dall'art. 89-bis del Regolamento Emittenti, la Relazione evidenzia:

(i) l'adesione a ciascuna prescrizione del Codice;

(ii) le motivazioni dell'eventuale inosservanza delle prescrizioni del Codice;

(iii)le eventuali condotte tenute in luogo di quelle prescritte dal Codice.

La presente Relazione è volta ad illustrare il modello di governo societario che Intek ha adottato nell'anno 2017, tenuto conto delle peculiarità della Società, finalizzato ad ottenere un suo sostanziale allineamento ai principi contenuti nel Codice, al quale la Società ha dichiarato di aderire sin dalla sua introduzione, nonchè alle relative raccomandazioni di Consob, compatibilmente con la contenuta dimensione e struttura aziendale di Intek Group.

Con delibera del Consiglio di Amministrazione del 28 aprile 2014, la Società si è dotata di un nuovo modello organizzativo ai sensi del D. Lgs. 231/2001 (di seguito il "Modello"), modificato in funzione della nuova struttura assunta a seguito della Fusione provvedendo altresì alla nomina di un nuovo organismo di vigilanza composto da due professionisti indipendenti esterni al gruppo Intek.

Il modello di amministrazione dell'Emittente è articolato secondo il modello tradizionale, prevedendo l'affidamento in via esclusiva della gestione aziendale al Consiglio di Amministrazione, l'attribuzione della funzione di vigilanza al Collegio Sindacale e la Revisione legale dei conti ad una società di revisione.

La Società ha provveduto fin dal bilancio dell'esercizio chiuso al 30 giugno 2000 a fornire annualmente informazioni sulla propria corporate governance, sviluppando con continuità la qualità e la quantità delle stesse.

Sul sito www.itkgroup.it sono disponibili le singole Relazioni all'interno dei fascicoli di bilancio dei rispettivi esercizi; con decorrenza da quella relativa all'esercizio chiuso il 31 dicembre 2006.

Nel corso del 2011 sono state introdotte nel TUF le disposizioni in materia delle c.d. "quote di genere" negli organi di disposizione e controllo, la cui entrata in vigore è avvenuta con riferimento all'agosto 2011 ma la cui operatività è riferita ai rinnovi di tali organi successivi all'agosto 2012.

La Società, ha a tal fine modificato il proprio statuto sociale con delibera dell'assemblea straordinaria dell'11 giugno 2014 che ha adeguato l'art. 17 alla disciplina inerente all'equilibrio dei generi nella composizione degli organi di amministrazione e controllo come introdotta dalla L. 12 luglio 2011 n. 120 e relative disposizioni attuative.

Al riguardo, si segnala che per Intek Group la sua prima applicazione è avvenuta con l'assemblea degli Azionisti del 19 giugno 2015 in occasione della nomina del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale per gli esercizi 2015/2017.

La prossima assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017 avrà all'ordine del giorno anche la nomina del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, sulla base delle nuove disposizioni di legge che prevedono, tra l'altro, che un terzo dei componenti del CDA e del Collegio Sindacale appartenga al genere meno rappresentato. Per maggiori dettagli si fa rinvio a quanto infra riportato.

Altre rilevanti modifiche statutarie si sono avute a seguito della introduzione, con delibera dell'assemblea straordinaria del 19 giugno 2015, degli artt.11-bis, 11-ter ed 11-quater che regolano le modalità di istituzione ed esercizio della maggiorazione del diritto di voto in favore degli azionisti in possesso dei requisiti di legge e che ne facciano richiesta con l'iscrizione nell'apposito elenco speciale.

Con riferimento alle modifiche apportate all'art. 123 bis del TUF dal D. Lgs 254 del 30 dicembre 2016, in ordine alle politiche in materia di diversità applicate in relazione alla composizione degli organi di amministrazione, gestione e controllo, Intek Group ha ritenuto di non farvi ricorso.

Ciò in quanto la Società, tradizionalmente dotata di un ridottissimo numero di amministratori esecutivi e di un ampio numero di amministratori indipendenti, dotati tutti di requisiti professionali di elevato standing, al pari degli altri consiglieri privi di delega, ha costantemente valutato come opportuna la scelta adottata sia in rapporto all'età che alla composizione di genere ed al percorso formativo e professionale di ciascun amministratore.

Peraltro, la Società non è tenuta all'adozione di tali politiche, rientrando tra i soggetti esonerati dalla norma in commento per l'insussistenza di due dei tre parametri a tal fine adottati (ricavi inferiori ad Euro 40 milioni e dipendenti inferiori a n. 250).

Con riferimento al Comitato per le nomine, previsto dal Principio 5.P.1 del Codice, la Società non lo ha istituito, in quanto il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto che gli Amministratori indipendenti, pari numericamente ad un terzo dei componenti il Consiglio di Amministrazione, siano caratterizzati da un rilevante livello di autorevolezza ed autonomia decisionale e che abbiano una adeguata conoscenza delle strutture della Società e del Gruppo. Inoltre, il Consiglio ha ritenuto di non procedere alla istituzione del Comitato per le remunerazioni, valutando di essere in grado di procedere direttamente alla determinazione dei criteri relativi alla remunerazione degli amministratori esecutivi, vista la semplificazione, rispetto al passato, dei principi ispiratori di tale politica; a tal fine, il Consiglio può avvalersi del supporto di almeno due amministratori indipendenti.

1. Profilo dell'Emittente

Nel tempo, l'attività della Società si è maggiormente diversificata rispetto a quella tradizionale della produzione e commercializzazione di semilavorati di rame e sue leghe in cui la partecipata KME A.G. è leader a livello mondiale.

A seguito della Fusione, attuata negli ultimi mesi del 2012, la Società è venuta ad identificarsi ancora di più quale holding di interessi diversificati, la cui attività è indirizzata alla gestione dei beni e delle partecipazioni in portafoglio, orientata ad una ottica imprenditoriale dinamica focalizzata sulla generazione di cassa e sull'accrescimento del valore nel tempo degli investimenti, anche attraverso cessioni funzionali alle nuove strategie di sviluppo.

Si ricorda che a seguito di operazioni di scissione parziale proporzionale inversa di iNTEk a favore di KME Group SpA (ora Intek Group) attuata nel 2010 e di fusione per incorporazione di Drive Rent SpA in COBRA Automotive Technologies SpA, avvenuta con decorrenza 1° luglio 2011, la Società aveva esteso la sua attività a settori industriali diversi da quello suo tradizionale acquisendo partecipazioni rilevanti fra l'altro, nelle seguenti società quotate:

  • ErgyCapital SpA (energie rinnovabili) (di seguito "Ergycapital");
  • COBRA (servizi) (di seguito "Cobra").

Entrambe dette partecipazioni erano concentrate nella controllata totalitaria KME Partecipazioni SpA (di seguito "KME Partecipazioni"), che deteneva anche investimenti in fondi non azionari a basso rischio.

La partecipazione in Cobra è stata poi ceduta nel corso dell'esercizio 2014, con il conseguimento di importanti positivi risultati mentre la partecipazione in ErgyCapital, dopo la cessione degli impianti fotovoltaici, a fine dicembre 2017 è stata incorporata in Intek Group.

Al fine di semplificare la catena di controllo la Società, nel corso dell'esercizio 2016, aveva incorporato sia KME Partecipazioni che FEB - Ernesto Breda SpA, previa fusione in questa ultima di Bredafin Innovazione SpA in liquidazione.

A seguito della incorporazione di KME Partecipazioni in Intek Group, questa ultima era venuta a detenere direttamente la partecipazione del 49,039% in ErgyCapital nonché liquidità riveniente dagli impieghi in fondi di investimento per oltre Euro 23,9 milioni, in parte utilizzati per il sostegno delle attività dei propri investimenti.

A fine dicembre 2017, sempre nell'ottica di semplificazione della struttura e per contenerne i relativi costi, ErgyCapital è stata fusa per incorporazione in Intek Group e le società essenzialmente immobiliari I2 Real Estate, Tecno Servizi e Rede Immobiliare sono state tutte incorporate in Immobiliare Pictea Srl, società interamente controllata da Intek Group.

Intek Group realizza investimenti con orizzonti temporali di medio-lungo termine, combinando la propria ottica imprenditoriale con una struttura finanziaria solida e mira alla ridefinizione di portafogli flessibili con cicli di investimento più ridotti e generazione di cassa più veloce. La massimizzazione del valore degli asset gestiti viene perseguita attraverso la definizione di strategie di business ed il presidio della loro applicazione da parte delle società controllate, l'identificazione di accordi e/o opportunità di partenership, la valorizzazione di specifici asset e la gestione di operazioni straordinarie per le società controllate.

La Società ha mantenuto nel tempo la propria struttura di corporate governance fondata sul cd. Modello tradizionale, caratterizzata dall'Assemblea degli Azionisti, dal Consiglio di Amministrazione e dal Collegio Sindacale.

Il Consiglio di Amministrazione del 19 giugno 2015, tenutosi subito dopo l'assemblea, che lo ha nominato, ha deliberato di istituire unicamente il Comitato Controllo e Rischi, formato da soli Amministratori indipendenti.

La Società, fino al giugno 2015, aveva istituito anche il Comitato per le Remunerazioni, che il sopra menzionato Consiglio di Amministrazione ha deliberato di non rinnovare in considerazione delle competenze riservate in materia alle società detenute quali investimenti (KME AG – Culti Milano).

Per le motivazioni che hanno portato a questa decisione e per i rimedi previsti, si rimanda al capitolo 8 della presente Relazione ed alla Relazione sulla Remunerazione redatta ai sensi dell'art. 123-ter del TUF e dell'art. 84- quater del regolamento Emittenti.

Per quanto riguarda le società del Gruppo, si precisa che la governance di KME AG, società tedesca, principale investimento di Intek, è organizzata secondo il modello renano, in linea con la normale operatività delle società tedesche, ovvero attraverso un Consiglio di Sorveglianza (Aufsichtsrat) ed un Comitato di Gestione (Vorstand).

2. Informazioni sugli Assetti Proprietari

2.1.Struttura del capitale sociale e degli Strumenti Finanziari (ex art. 123-bis, comma 1, lett. a), TUF)

Il capitale sociale di Intek Group, con riferimento alla data di approvazione della presente Relazione, ammonta ad Euro 335.069.009,80 (Euro 314.225.009,80 al 31 dicembre 2016) ed è composto da complessive n. 439.241.296 azioni, delle quali n. 389.131.478 azioni ordinarie, pari all'88,59% del capitale sociale e n. 50.109.818 azioni di risparmio, pari all'11,41% del capitale sociale, tutte prive di indicazione del valore nominale.

L'incremento del capitale sociale è stato determinato dalla conversione, avvenuta nel settembre 2017, del Prestito Obbligazionario denominato "Convertendo Intek Group 2012 – 2017" con emissione di n. 24.710.692 nuove azioni ordinarie per complessivi Euro 20.844.000,00.

Inoltre, nel dicembre 2017, a servizio della fusione di ErgyCapital in Intek Group, sono state emesse n. 18.914.116 nuove azioni ordinarie Intek Group, prive di valore nominale, assegnate agli azionisti di ErgyCapital diversi da Intek Group- senza effettuare alcun aumento del capitale sociale trattandosi di azioni prive di valore nominale.

La Società ha in essere un prestito obbligazionario non convertibile denominato "Intek Group SpA 2015-2020", emesso nel febbraio 2015 e composto da n. 4.708.507 Obbligazioni dal valore nominale unitario di Euro 21,60 per un controvalore complessivo di Euro 101.703.751,20.

Vengono di seguito riportate le principali caratteristiche del prestito obbligazionario in commento:

  • quantitativo minimo di negoziazione / lotto minimo sul MOT: 5 obbligazioni del valore nominale unitario di Euro 21,60, per un controvalore nominale complessivo pari ad Euro 108,00;
  • tasso fisso nominale annuo pari al 5%;
  • periodicità della cedola annuale;
  • data di godimento: 20 febbraio;
  • data di scadenza: 20 febbraio 2020;
  • modalità di rimborso: in unica soluzione alla data di scadenza ad un prezzo pari al 100% del valore nominale;
  • rimborso anticipato volontario: ai sensi dell'art. 6 del Regolamento, Intek Group ha la facoltà di rimborsare in anticipo, anche parzialmente, le obbligazioni, a decorrere dal secondo anno dalla data di godimento del prestito.

Il prezzo di rimborso (espresso come percentuale della quota del valore nominale oggetto di rimborso) è così definito, maggiorato degli interessi maturati e non ancora pagati sulle Obbligazioni oggetto di rimborso:

  • dallo scadere del secondo anno e fino allo scadere del terzo: 102%
  • dallo scadere del terzo anno e fino allo scadere del quarto: 101%
  • dallo scadere del quarto anno e fino alla data di scadenza: 100%

Si ricorda che l'emissione del prestito obbligazionario trova origine dalla delibera del Consiglio di Amministrazione della Società del 2 dicembre 2014 che aveva approvato la promozione di un'offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria:

  • (i) sulle n. 22.655.247 obbligazioni "Intek Group SpA 2012 2017", in quel momento in circolazione, per nominali complessivi Euro 11,3 milioni e
  • (ii) sui n. 115.863.263 Strumenti Finanziari Partecipativi di natura obbligazionaria Intek Group 2012 – 2017, in quel momento in circolazione, emessi dalla Società e quotati sul MOT, per nominali complessivi Euro 48,7 milioni

e la contestuale promozione di un'offerta pubblica in sottoscrizione di un prestito obbligazionario di complessivi Euro 40 milioni.

L'attuazione di questa importante operazione aveva consentito di ottimizzare la struttura del debito sia in termini di durata che di costo della provvista, nonché di reperire nuove risorse finanziarie utilizzabili per l'ulteriore sviluppo delle attività di investimento del Gruppo e per il sostegno degli investimenti esistenti.

Per maggiori informazioni sull'operazione di emissione del prestito obbligazionario "Intek Group 2015 – 2020", attualmente in essere, si fa rinvio a quanto già riportato nella relazione relativa agli esercizi 2015 e 2016.

* * * * * *

Le n. 389.131.478 azioni ordinarie complessivamente esistenti rappresentano l'88,59% del capitale sociale e non attribuiscono diritti diversi o ulteriori rispetto a quelli previsti dalle disposizioni legislative applicabili e dallo Statuto.

Ogni azione dà diritto ad un voto e, salvo quanto previsto dalle disposizioni di legge in materia, non sono previste restrizioni al diritto di voto. Il voto può essere esercitato anche per corrispondenza; la procedura è riportata nell'art. 11 dello Statuto Sociale.

Come già riferito in altra parte della presente relazione la Società ha introdotto nell'esercizio 2015 modifiche allo statuto per recepire l'istituto della maggiorazione del diritto di voto in favore degli azionisti in possesso dei requisiti di legge che ne facciano espressa richiesta, con iscrizione degli stessi nell'apposito elenco speciale.

Analogamente, le n. 50.109.818 azioni di risparmio complessivamente esistenti rappresentano, a loro volta, l'11,41% del capitale sociale e non attribuiscono diritti diversi o ulteriori rispetto a quelli previsti dalle disposizioni legislative applicabili e dallo Statuto.

I diritti degli Azionisti di Risparmio sono riportati agli artt. 145 e ss. del TUF ed agli artt. 5, 8 e 28 dello Statuto sociale.

Il Rappresentante Comune degli azionisti di risparmio, che può partecipare con diritto di intervento alle Assemblee degli Azionisti titolari di azioni ordinarie ed i cui diritti sono indicati all'art. 26 dello Statuto, è la dott.ssa Simonetta Pastorino, nominata per gli esercizi 2015/2017 dall'Assemblea Speciale degli Azionisti di Risparmio tenutasi il 19 giugno 2015 ed il cui mandato scadrà alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'esercizio cui è riferita questa Relazione.

Le azioni di risparmio garantiscono i seguenti privilegi patrimoniali:

  • il diritto ad un dividendo privilegiato fino a concorrenza di Euro 0,07241 per azione in ragione di anno e, in ogni caso, il diritto ad un dividendo complessivo maggiorato rispetto alle azioni ordinarie nella misura di Euro 0,020722 per azione; fermo restando che, qualora in un esercizio sia stato assegnato alle azioni di risparmio un dividendo inferiore in ragione di anno ad Euro 0,07241 per azione, la differenza è computata in aumento del dividendo privilegiato nei due esercizi successivi;
  • in occasione della liquidazione della Società, in sede di riparto dell'attivo che residui, un diritto di preferenza per un importo pari ad Euro 1,001 per azione.

* * * * * *

Come già riferito nelle relazioni relative ai precedenti esercizi, si ricorda che in data 24 gennaio 2012, Quattrotretre SpA (di seguito "Quattrotretre"), società incorporata da Intek SpA prima della sua fusione in Intek Group, aveva emesso un prestito obbligazionario a conversione obbligatoria, integralmente riservato in sottoscrizione all'Azionista di controllo Quattroduedue SpA, denominato "Convertendo Quattrotretre SpA 2012–2017", di valore nominale complessivo pari ad Euro 32.004.000,00 costituito da n. 4.000 obbligazioni di valore nominale pari ad Euro 8.001,00 ciascuna, sottoscritte ad un prezzo di emissione unitario pari ad Euro 6.000,00.

Ai sensi del Regolamento del predetto prestito convertendo:

  • l'emittente Quattrotretre, a servizio del prestito convertendo, aveva originariamente deliberato un aumento di capitale per un importo massimo di Euro 32.004.000,00 (incluso il sovrapprezzo), mediante emissione di massime n. 900.000 azioni ordinarie del valore nominale di Euro 1,00 ciascuna e sovrapprezzo pari ad Euro 34,56 per ogni azione;
  • l'emittente si era riservata il diritto di rimborsare le obbligazioni convertende alla data di scadenza per contanti, dandone comunicazione all'Obbligazionista entro sessanta giorni lavorativi precedenti la data di scadenza (opzione di rimborso), previo ottenimento, da parte dell'Assemblea degli Azionisti della Società, dell'autorizzazione ai sensi dell'articolo 2364, comma 1, n. 5) del Codice Civile approvata anche con il voto favorevole della maggioranza dei soci dell'emittente presenti in Assemblea, diversi dal Socio o dai Soci che detengono, anche congiuntamente, la partecipazione di maggioranza, anche relativa, purché superiore al 10%;
  • l'emittente, in caso di esercizio dell'opzione di rimborso, avrebbe dovuto versare all'Obbligazionista alla data di scadenza un importo pari ad Euro 8.001,00 per ogni obbligazione convertenda (prezzo di rimborso), per un controvalore complessivo di Euro 32.004.000,00.

A seguito dell'avvenuta efficacia, in data 30 novembre 2012, della fusione di Quattrotretre in Intek, quest'ultima si era sostituita a Quattrotretre quale emittente del prestito convertendo, con conseguente ridenominazione del medesimo in "Convertendo Intek SpA 2012-2017" e, con decorrenza dalla data di efficacia della Fusione, Intek Group si è a sua volta sostituita ad Intek quale emittente del predetto prestito convertendo, che ha così assunto la denominazione "Convertendo Intek Group SpA 2012-2017".

In applicazione del rapporto di cambio applicato all'operazione di fusione di Quattrotretre in Intek, pari a n. 1 azione Quattrotretre ogni n. 27,49 azioni ordinarie Intek, la Società si era quindi assunta l'impegno di emettere fino ad un massimo di n. 24.741.000 azioni ordinarie a favore di Quattroduedue SpA per un controvalore massimo di Euro 32.004.000,00 (incluso il sovraprezzo), da eseguirsi entro il 24 settembre 2017.

Successivamente, in occasione della Fusione, in applicazione del rapporto di cambio pari a n. 1,15 azioni KME Group SpA ogni n. 1 azione ordinaria Intek, erano state riservate a Quattroduedue SpA complessive massime n. 28.452.150 nuove azioni ordinarie Intek Group, per un controvalore massimo sempre di Euro 32.004.000,00 (incluso il sovraprezzo), da eseguirsi entro il 24 settembre 2017.

A fine 2013 la controllante Quattroduedue SpA aveva ceduto alla sua controllata FEB - Ernesto Breda SpA, n. 526 obbligazioni del "Convertendo Intek Group SpA 2012-2017", pari al 13,15% del totale delle obbligazioni emesse.

In data 25 settembre 2017, per effetto della conversione automatica del prestito Convertendo "Intek Group 2012-2017", sono state emesse n. 24.710.692 nuove azioni ordinarie Intek Group, prive di valore nominale, per un ammontare complessivo di Euro 20.844.000.

A seguito dell'avvenuta attuazione della fusione di FEB – Ernesto Breda in Intek Group, le suddette n. 526 obbligazioni detenute da Intek Group sono state conseguentemente annullate.

In data 27 dicembre 2017, a seguito dell'avvenuta efficacia della fusione di ErgyCapital in Intek sono state emesse, a servizio del concambio a favore degli azionisti ex ErgyCapital (diversi da Intek), ulteriori n. 18.914.116 nuove azioni ordinarie Intek, sempre prive di valore nominale.

Di seguito, sono riportate due tabelle, la prima con l'anagrafica degli strumenti finanziari emessi dalla Società e la seconda con il loro andamento in Borsa nel corso dell'esercizio, evidenziando la sua capitalizzazione di Borsa.

Al riguardo, si ricorda che in apposita sezione del sito www.itkgroup.it è a disposizione un'area dedicata agli strumenti finanziari ed alla loro quotazione, il cui aggiornamento è effettuato in continuo, riportando così in tempo reale l'andamento delle loro rispettive contrattazioni.

TABELLA 1: INFORMAZIONI SULLA STRUTTURA DEL CAPITALE E SUGLI STRUMENTI FINANZIARI

STRUTTURA DEL CAPITALE SOCIALE
Azioni Emesse Codice ISIN Azioni in circolazione % rispetto al c.s.
Azioni ordinarie IT0004552359 389.131.478 88,59%
Azioni di risparmio al portatore IT0004552367
Azioni di risparmio nominative IT0004552375 50.109.818 11,41%
Totale azioni 439.241.296 100,00%
ALTRI STRUMENTI FINANZIARI
Codice ISIN n. strumenti in
circolazione
Obbligazioni non convertibili "Intek Group SpA 2015-2020" IT0005074577 4.708.507

* * * * * *

TABELLA 2: ANDAMENTO DEI TITOLI NEL CORSO DEL 2017

ANDAMENTO TITOLI
Valore massimo Valore minimo
Mese Quotazione Mese Quotazione
Azioni ordinarie Giugno 0,3689 Febbraio 0,1993
Azioni di risparmio Agosto 0,5210 Marzo 0,3202
Obbligazioni Intek Group 2015-
2020
Agosto 104,55 Novembre 102,40

Relazioni con gli azionisti:

telefono: 02 8062921 FAX: 02 8062940 Email: [email protected] Website: www.itkgroup.it

2.2.Restrizioni al trasferimento di titoli (ex art. 123-bis, comma 1, lett. b), TUF)

Lo Statuto non prevede restrizioni al trasferimento né delle azioni né delle Obbligazioni "Intek Group SpA 2015-2020", quali, ad esempio, limiti al possesso di titoli o la necessità di ottenere il gradimento da parte dell'Emittente o di altri possessori di titoli.

2.3.Partecipazioni rilevanti nel capitale (ex art. 123-bis, comma 1, lett. c), TUF)

Con riferimento alla data del 31 dicembre 2017 la partecipazione di Quattroduedue Holding B.V. nella Società è pari a complessive n. 182.778.198 azioni ordinarie, corrispondente al 46,97% del capitale sociale di tale categoria.

Detta partecipazione è detenuta tramite la controllata totalitaria Quattroduedue SpA per n. 182.778.192 azioni ordinarie mentre le residue n. 6 azioni ordinarie, che non influiscono sulla percentuale di cui sopra, sono di proprietà diretta di Quattroduedue Holding B.V.

L'incremento rilevato nell'esercizio è stato determinato dalla conversione obbligatoria del prestito obbligazionario convertendo Intek Group 2012 – 2017, effettuata nel settembre 2017 con l'emissione di n. 24.710.692 nuove azioni ordinarie tutte attribuite a Quattroduedue SpA.

Nel dicembre 2017, a seguito dell'attuazione della Fusione, sono state emesse n. 18.914.116 nuove azioni ordinarie Intek Group - da assegnare agli azionisti di ErgyCapital (diversi da Intek Group) - senza effettuare alcun aumento del capitale sociale in quanto le azioni della Società sono tutte prive del valore nominale.

Rispetto all'intero capitale sociale, le azioni ordinarie complessivamente possedute da Quattroduedue Holding B.V. sono pari al 41,61%.

Come da comunicazione del 2 luglio 2016, il cui contenuto è stato oggetto di pubblicazione a mezzo stampa in pari data e di deposito presso il Registro delle Imprese di Milano, gli azionisti di Quattroduedue Holding B.V., Vincenzo Manes, tramite Mapa S.r.l. (Milano), con una partecipazione del 35,12%, Ruggero Magnoni, tramite Likipi Holding S.A. (Lussemburgo), con una partecipazione del 32,44% ed Hanseatic Europe S.a.r.l. (Lussemburgo), con una partecipazione del 32,44%, aderiscono ad un patto parasociale avente ad oggetto le loro partecipazioni in detta Quattroduedue Holding B.V, con scadenza al 30 giugno 2019.

Nessuno dei soci detiene il controllo nè di detta società né di Intek Group, ai sensi dell'art. 93 del TUF.

Con riferimento alle modifiche apportate al TUF, Intek Group è qualificabile quale PMI (Piccola Media Impresa) in considerazione della capitalizzazione media di mercato nell'ultimo anno solare, inferiore ad Euro 500 milioni, come previsto dall'art. 1 w-quater.1) del TUF.

La soglia di rilevanza prevista dall'art. 120, n. 2, è quindi pari al 5% del capitale sociale con diritto di voto.

Per quanto noto alla Società, con riferimento alle risultanze a Libro Soci, Quattroduedue Holding BV è l'unico Azionista che possegga oltre il 5% del capitale sociale.

L'azionariato ordinario della Società, aggiornato in base alle risultanze del Libro Soci, è composto da n. 15.986 Azionisti.

La Società, alla data del 31 dicembre 2017, deteneva direttamente n. 5.713.572 azioni ordinarie, pari al 1,468% del capitale di tale categoria e al 1,301% del capitale sociale complessivo e n. 11.801 azioni di risparmio pari allo 0,024% del capitale rappresentato da detta categoria di azioni ed allo 0,002% del capitale sociale complessivo.

Il totale delle azioni proprie detenute da Intek Group ammonta al 31 dicembre 2017 a complessive n. 5.725.373 azioni pari al 1,303% del capitale sociale complessivo della Società.

2.4.Titoli che conferiscono diritti speciali (ex art. 123-bis, comma 1, lett. d), TUF)

Non sono stati emessi titoli che conferiscano diritti speciali di controllo, salvo quanto già riportato in altra sezione della presente Relazione con riferimento alle previsioni statutarie in ordine al voto maggiorato come ivi illustrate.

2.5.Partecipazione azionaria dei dipendenti, meccanismo di esercizio dei diritti di voto (ex art. 123-bis, comma 1, lett. e), TUF)

Non è previsto un sistema di partecipazione azionaria dei dipendenti.

2.6.Restrizioni al diritto di voto (ex art. 123-bis, comma 1, lett. f), TUF)

Salvo quanto previsto dalle disposizioni legislative applicabili e dallo Statuto, non sono previste restrizioni al diritto di voto.

Al riguardo, si ricorda che l'Assemblea degli Azionisti del 19 maggio 2006 ha deliberato l'introduzione nell'art. 4 dello Statuto Sociale della facoltà per l'Assemblea degli Azionisti di escludere, in operazioni di aumento del capitale sociale, il diritto di opzione nei limiti del 10% del capitale sociale preesistente, ai sensi e per gli effetti dell'art. 2441, comma 4, secondo periodo c.c..

Inoltre, l'art. 27 dello Statuto prevede che l'eventuale deliberazione di proroga della durata della Società (prevista al 31 dicembre 2050) non sia causa di recesso ai sensi dell'art. 2437 del Codice Civile.

2.7.Accordi tra Azionisti (ex art. 123-bis, comma 1, lett. g), TUF)

Alla Società non è stata comunicata l'esistenza di patti parasociali previsti dall'art. 122 del TUF, salvo quanto in precedenza indicato in merito al patto esistente tra i soci di Quattroduedue Holding B.V., scadente il 30 giugno 2019 e riportato sul sito web della società www.itkgroup.it

2.8.Clausole di "change of control" (ex art. 123-bis, comma 1, lett. h), TUF) e disposizioni statutarie in materia di OPA (ex artt. 104, comma 1-ter e 104-bis, comma 1, TUF)

La Società, come pure le sue controllate, non hanno sottoscritto accordi che acquistino efficacia, siano modificati o si estinguano in caso di cambiamento di controllo della Società medesima.

La Società non ha adottato alcuna norma statutaria in deroga alle disposizioni sulla passivity rule di cui all'art. 104, comma 1 e 1 bis del TUF, né prevede l'applicazione delle regole di neutralizzazione di cui al successivo art. 104-bis, comma II e III del TUF in materia di offerte pubbliche di acquisto o di scambio.

2.9.Deleghe ad aumentare il capitale sociale ed autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie (ex art. 123-bis, comma 1, lett. m), TUF)

Non sono in essere deleghe attribuite al Consiglio di Amministrazione ai sensi dell'art. 2443 del Codice Civile.

L'Assemblea degli Azionisti del 23 giugno 2017 ha attribuito al Consiglio di Amministrazione una autorizzazione ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357 ter del Codice Civile, nonché dell'art. 132 del D. Lgs. 58/98 per acquistare, per un periodo di 18 mesi a partire dalla data di delibera, e disporre, senza limiti temporali, azioni ordinarie ed azioni di risparmio proprie, nei limiti di legge e di regolamento, stabilendo quale impegno finanziario massimo Euro 3.000.000.

Alla data della Relazione la Società detiene e dispone di n. 5.713.572 azioni ordinarie, pari al 1,468% del capitale votante ed al 1,301% del capitale sociale complessivo.

Nessuna delle società controllate detiene azioni di Intek Group.

2.10. Attività di direzione e coordinamento (ex artt. 2497 e ss c.c.)

La Società, pur essendo controllata, tramite Quattroduedue SpA, da Quattroduedue Holding B.V., come sopra indicato, non è soggetta ad attività di direzione e di coordinamento ai sensi degli artt. 2497 e ss. del Codice Civile nonché dell'art.16 comma 4 del Regolamento Mercati, in quanto:

  • a) è provvista di una autonoma capacità negoziale nei rapporti con la clientela ed i fornitori;
  • b) non ha in essere con Quattroduedue Holding B.V. o altra società alla quale Quattroduedue Holding B.V. e Intek Group stessa facciano capo, alcun rapporto di tesoreria accentrata;
  • c) il numero di Amministratori indipendenti (attualmente 3 su 9) è tale da garantire che il loro giudizio abbia un peso significativo nella assunzione delle decisioni consiliari;
  • d) il Comitato Controllo e Rischi è composto esclusivamente da Amministratori Indipendenti come definiti anche ai sensi dell'art. 16 comma 2 del Regolamento Mercati.

* * * * *

Le informazioni richieste dall'art. 123-bis, comma 1, lett. i), TUF, ("gli accordi tra la Società e gli amministratori … che prevedono indennità in caso di dimissioni o licenziamento senza giusta causa o se il loro rapporto di lavoro cessa a seguito di un'offerta pubblica di acquisto") sono contenute nella Relazione sulla Remunerazione pubblicata ai sensi dell'art. 123-ter del TUF, cui si fa espresso rinvio.

Le informazioni richieste dall'art. 123-bis, comma 1, lett. l), TUF, ("le norme applicabili alla nomina e alla sostituzione degli amministratori … nonché alla modifica dello statuto, se diverse da quelle legislative e regolamentari applicabili in via suppletiva") sono illustrate nella sezione della Relazione dedicata al Consiglio di Amministrazione (sezione 4.1).

3. Compliance (ex. art. 123-bis, comma 2, lettera a), TUF)

Intek Group aderisce al Codice promuovendo l'introduzione dei relativi principi nel proprio sistema di governance, tenendo conto della peculiarità della propria struttura.

Nel caso in cui i principi ed i criteri applicativi del Codice non abbiano trovato completa attuazione, vengono fornite adeguate informazioni in merito ai motivi della mancata o parziale applicazione.

Il testo vigente del Codice è disponibile presso Borsa Italiana SpA, anche attraverso la consultazione del sito web del Comitato per la Corporate Governance alla pagina http://www.borsaitaliana.it/comitato-corporate-governance/codice/2015clean.pdf.

Il Collegio Sindacale, come richiesto dall'art. 149, comma 1, lettera c.-bis del TUF vigila sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice.

La Società, con periodicità annuale, fornisce informativa sul proprio sistema di governance e sull'adesione al Codice di Autodisciplina attraverso la presente Relazione, redatta anche ai sensi dell'art. 123-bis del TUF, che evidenzia il grado di adeguamento ai principi ed ai criteri applicativi previsti dal Codice e dalla best practice internazionale.

La Relazione è messa a disposizione degli Azionisti con la documentazione prevista per l'Assemblea di bilancio ed è inoltre tempestivamente pubblicata sul sito web della Società (www.itkgroup.it) nella sezione "Governance".

I Comitati, istituiti all'interno del Consiglio di Amministrazione (si rimanda sul punto ai successivi paragrafi 7, 8 e 10 della presente Relazione) in conformità al Codice, si riuniscono e svolgono le funzioni secondo le previsioni del medesimo Codice.

L'esame della struttura della governance operativa della Società, così come delineata dallo Statuto, dalle procedure adottate e come illustrata nella presente Relazione, evidenzia l'impegno di Intek Group nell'adesione alle regole di best practice comunemente condivise.

Né la Società né sue controllate aventi rilevanza strategica sono soggette a disposizioni di legge non italiane che influenzino la struttura di corporate governance di Intek Group.

4. Consiglio di Amministrazione

4.1.Nomina e sostituzione degli Amministratori (ex art. 123-bis, comma 1, lett. l), TUF)

Le norme applicabili alla nomina ed alla sostituzione dei componenti del Consiglio di Amministrazione sono quelle previste dalle disposizioni legislative applicabili integrate da quelle contenute nell'art. 17 dello Statuto Sociale. Si evidenzia che l'assemblea straordinaria dell'11 giugno 2014, che ha apportato modifiche allo statuto sociale, ha adeguato gli articoli 17 e 22 alla disciplina inerente all'equilibrio dei generi nella composizione degli organi di amministrazione e controllo, come introdotta dalla L. 12 luglio 2011 n. 120 e relative disposizioni attuative.

Gli Amministratori durano in carica per un periodo non superiore a tre esercizi e possono essere rieletti (art. 17 dello Statuto Sociale).

In occasione della presentazione della proposta di nomina di un nuovo Amministratore, l'Assemblea degli Azionisti è informata del suo curriculum vitae e degli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti presso altre Società.

La composizione dell'organo prevede un numero variabile di Amministratori tra un minimo di sette ed un massimo di undici.

La procedura di nomina riportata nell'art. 17 dello Statuto Sociale prevede che:

  • il deposito delle liste dei candidati sia effettuato almeno 25 giorni prima dell'Assemblea di prima convocazione e che le stesse siano rese disponibili almeno 21 giorni prima presso la sede sociale, sul sito web della Società e tramite Borsa Italiana SpA;
  • la quota di partecipazione per la presentazione delle liste sia pari alla percentuale più elevata tra quella individuata da Consob ai sensi dell'art. 144 quater del Regolamento Emittenti e quella definita da Consob stessa ai sensi della delibera 20273 del 24 gennaio 2018. A tal fine, in base a quanto previsto dai summenzionati Regolamenti Consob, la percentuale applicabile è pari al 4,5% del capitale ordinario;
  • al fine del riparto degli Amministratori da eleggere, non si tenga conto delle liste che non abbiano conseguito una percentuale di voti almeno pari alla metà della percentuale richiesta per la presentazione della lista;
  • alla lista presentata dalla minoranza che abbia ottenuto il maggior numero di voti sia riservata la nomina di un Amministratore;
  • la lista debba indicare quali candidati siano da considerarsi "Amministratori indipendenti" e l'art. 17 dello Statuto Sociale richiede la loro presenza "nel numero minimo e con i requisiti previsti per legge";
  • il requisito dell'indipendenza degli Amministratori sia valutato ai sensi dell'art. 147 ter, comma 4 del TUF nonché, dell'art. 148, comma 3 del TUF, in ragione di quanto stabilito su tale requisito ed anche con riferimento ai requisiti dell'onorabilità e della professionalità, ai sensi delle altre disposizioni applicabili e del Codice di Autodisciplina;
  • il riparto degli Amministratori da eleggere sia effettuato in base ad un criterio che assicuri l'equilibrio tra i generi. Il genere meno rappresentato deve ottenere almeno un terzo dei candidati, sempre comunque arrotondati all'eccesso.

Se nel corso dell'esercizio vengono a mancare uno o più amministratori, purchè la maggioranza sia sempre costituita da amministratori nominati dall'Assemblea, si provvederà ai sensi dell'art. 2386 c.c. secondo quanto di seguito indicato:

  • a) il Consiglio di Amministrazione procede alla sostituzione nell'ambito della stessa lista cui apparteneva l'amministratore cessato, senza vincoli dal numero di elencazione nella lista e la successiva assemblea delibererà, con le maggioranze di legge, rispettando lo stesso criterio;
  • b) qualora non residuino nella predetta lista candidati non eletti in precedenza ovvero non in possesso dei requisiti richiesti, o comunque quando per qualsiasi ragione non sia possibile rispettare quanto disposto nella lettera a), il Consiglio di Amministrazione provvederà alla sostituzione, così come successivamente provvederà l'Assemblea, con le maggioranze di legge senza voto di lista.

In ogni caso, sia il Consiglio che l'Assemblea procederanno alla nomina in modo da assicurare la presenza di amministratori indipendenti nel numero complessivo minimo richiesto dalla normativa pro-tempore vigente ed il rispetto della disciplina pro tempore vigente inerente l'equilibrio tra i generi.

L'intera procedura per la nomina degli Amministratori è riportata dall'art. 17 dello Statuto Sociale disponibile in apposita sezione del sito web www.itkgroup.it.

Piani di Successione (Criterio 5.C.2 del Codice)

La Società non ha adottato piani per la successione degli amministratori esecutivi, non ritenuti necessari in ragione della composizione dell'azionariato e dell'assetto delle deleghe.

Anche per quanto concerne gli orientamenti agli azionisti sulle figure professionali che debbano essere presenti in Consiglio si è ritenuto che la composizione, l'esperienza e l'attenzione degli azionisti di controllo della Società non richiedano la formulazione di detti orientamenti su aspetti di cui tali azionisti hanno completa conoscenza.

4.2.Composizione del Consiglio di Amministrazione (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF)

L'attuale Consiglio di Amministrazione è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti del 19 giugno 2015 che ha determinato in nove (9) il numero dei componenti l'organo amministrativo (lo statuto prevede un numero variabile di amministratori tra un minimo di 7 ed un massimo di 11).

La durata in carica è prevista per tre esercizi e quindi fino alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017.

La proposta per la candidatura degli Amministratori era stata tempestivamente presentata dall'azionista di maggioranza Quattroduedue SpA (con un possesso del 45,75% del capitale ordinario) nel rispetto della procedura di cui all'art. 17 dello Statuto Sociale; l'Assemblea aveva approvato la proposta di nomina a maggioranza, con n. 161.745.061 voti favorevoli pari al 99,376% delle azioni rappresentate in assemblea ed al 46,814% delle azioni aventi diritto al voto.

Nessun amministratore è stato designato attraverso la presentazione di una lista di minoranza.

L'Assemblea degli azionisti del 31 maggio 2016, che ha approvato il bilancio chiuso al 31 dicembre 2015, ha nominato quale Amministratore Ruggero Magnoni, in sostituzione di Salvatore Bragantini, dimessosi in data 18 aprile 2016 per sopraggiunti impegni che non gli consentivano di prender parte con la necessaria continuità ai lavori del Consiglio di Amministrazione. E' stato così confermato in nove il numero dei componenti il Consiglio di Amministrazione, come deliberato dalla già citata Assemblea del 19 giugno 2015.

Alla data della presente Relazione sono quindi in carica nove Amministratori. Verranno di seguito riportati i nominativi con l'indicazione delle cariche rispettivamente ricoperte anche all'interno del Comitato costituito, insieme ad un breve curriculum vitae.

Dette informazioni sono disponibili anche in apposita sezione del sito web www.itkgroup.it.

Si rimanda alla Tabella 3 per la struttura del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati costituiti.

Al momento della nomina degli Amministratori e dei Sindaci attualmente in carica, era presente nell'ordinamento la norma transitoria in materia di "quote di genere" negli organi di amministrazione e controllo. Tali disposizioni, contenute nella L. 12 luglio 2011 n. 120, sono applicabili a decorrere dal primo rinnovo degli organi di amministrazione e degli organi di controllo dall'agosto 2012; la materia è anche trattata dall'art. 144 – undecies del Regolamento Emittenti. La norma transitoria prevede che il genere meno rappresentato debba ottenere almeno un quinto degli amministratori eletti in occasione del primo mandato successivo al 12 agosto 2012 e, successivamente, un terzo dei candidati, sempre comunque arrotondati all'eccesso.

Tra gli Amministratori, peraltro, si rileva la presenza di due rappresentanze femminili, in linea con quanto previsto dalla norma transitoria.

Si segnala la presenza di rappresentanza femminile in via continuativa fin dal 2005 con la dott.ssa Moriani che ha assunto la carica di Vice Presidente nel corso del 2010.

Tale rappresentanza è inoltre assicurata anche nel Collegio Sindacale da un Sindaco Effettivo e da un Supplente, nominati in occasione del rinnovo delle cariche sociali nel 2015.

Si ricorda, come già anticipato in precedenza, che l'Assemblea straordinaria dell'11 giugno 2014 aveva, tra l'altro, adeguato lo statuto alla normativa vigente in materia di equilibrio tra i generi nella composizione degli organi di amministrazione e controllo.

I nominativi degli Amministratori sono tradizionalmente riportati all'inizio dei fascicoli predisposti in occasione delle Assemblee della Società nonché della pubblicazione del bilancio e della relazione finanziaria semestrale.

Si ricorda che la prossima assemblea avrà all'ordine del giorno anche le nomine del nuovo organo di amministrazione e dell'organo di controllo.

Non essendo più valida la norma transitoria, le nomine avverranno a norma di legge e di statuto e quindi nel rispetto della disciplina vigente inerente all'equilibrio tra i generi, per cui il genere meno rappresentato dovrà ottenere almeno un terzo degli amministratori eletti, con arrotondamento per eccesso.

Sono di seguito riportate le informazioni relative a tutti gli Amministratori in carica nel corso del 2017.

Vincenzo Manes (Presidente esecutivo)

Il dott. Vincenzo Manes, nato nel 1960 e laureato in Economia e Commercio, è Presidente di Intek Group, di I2 Capital Partners SGR, di Fondazione Dynamo nonché socio di Quattroduedue Holding B.V di cui è anche componente del Consiglio di Sorveglianza.

E' stato Presidente dell'Aeroporto di Firenze SpA fino al 29 aprile 2013.

Il Consiglio di Amministrazione della Società del 19 giugno 2015 ha confermato la sua nomina alla carica di Presidente conferita una prima volta nel 2012. Dal 2010 al 2012 è stato Vice Presidente con poteri esecutivi.

E' entrato a far parte del Consiglio di Amministrazione di Intek Group il 14 febbraio 2005 ed è stato Presidente ed Amministratore Delegato di iNTEk SpA fino alla data di efficacia della Fusione.

E' stato Presidente del Vorstand di KME AG fino al luglio 2017 ed è attualmente Presidente del Consiglio di Sorveglianza della stessa.

Nel corso del 2015 il dott. Manes è stato nominato Amministratore, Presidente del Comitato Amministratori Indipendenti e componente del Comitato Remunerazioni di Tod's Group SpA e componente del Consiglio di Amministrazione di Compagnia Immobiliare Azionaria – CIA SpA. Nel 2016 è stato inoltre nominato Amministratore di Class Editori SpA, cariche ancora in corso.

Diva Moriani (Vice Presidente esecutivo)

La dott.ssa Diva Moriani, nata nel 1968, laureata in Economia e Commercio, è entrata a fare parte di iNTEk SpA nel 1999 e quindi è stata nominata Amministratore della medesima nel 2002 per divenirne poi Vice Presidente nel 2007 e fino alla data di Fusione. E' stata amministratore di ErgyCapital SpA fino al 27 dicembre 2017, data di fusione in Intek Group di ErgyCapital. Ha ricoperto inoltre, fino al 2014, la carica di Amministratore in I2 Capital Partners SGR SpA, società in cui ha ricoperto fino al 1 dicembre 2012 la carica di Amministratore Delegato, ed in Cobra Automotive Technology SpA.

Il Consiglio di Amministrazione della Società del 19 giugno 2015 ha confermato la sua nomina alla carica di Vice Presidente, conferita una prima volta nel 2010, attribuendole poteri esecutivi. E' entrata a far parte del Consiglio di Amministrazione di Intek Group il 27 aprile 2005.

È stata CEO del Vorstand di KME AG fino al luglio 2017 ed è componente del Consiglio di Sorveglianza della stessa nonché di KME Germany Bet. GmbH. E' stata inoltre Presidente di KME Srl fino al luglio 2017 dove ha comunque mantenuto la carica di Amministratore ed è componente dei Consigli di Amministrazione di Dynamo Academy Srl, Associazione Dynamo e Fondazione Dynamo.

Nel corso del 2014 la dott.ssa Moriani è stata nominata amministratore e Presidente dei Comitati Remunerazione e Nomine di ENI SpA ed Amministratore e Presidente dei Comitati Remunerazione e Nomine, nonché componente del Comitato Parti Correlate di Moncler SpA.

Nel 2016 è stata nominata Amministratore, nonché componente dei Comitati Remunerazione, Nomine e Operazioni con Parti Correlate di Generali Group SpA.

Marcello Gallo

Il dott. Marcello Gallo, nato a Siracusa nel 1958 e laureato in Economia Politica, è stato Vice Presidente di iNTEk SpA dal 2007 e fino alla data di Fusione (dopo esserne stato Direttore Generale dal 1998 al 2003); partecipa al Consiglio di Amministrazione di Società controllate in particolare è Amministratore Delegato di I2 Capital Partners SGR SpA.

E' stato Presidente di Nuovi Investimenti Sim SpA e Alpi Fondi SGR SpA (controllate del Fondo gestito da I2 Capital Partners) fino all'agosto del 2017.

E' stato Presidente di FEB - Ernesto Breda SpA fino al 9 dicembre 2016, data di attuazione della fusione per incorporazione in Intek Group.

E' entrato a far parte del Consiglio di Amministrazione di Intek Group il 14 febbraio del 2005 in qualità di Amministratore non esecutivo.

Fa parte del Consiglio di Sorveglianza di KME AG e di KME Germany Bet. GmbH ed è amministratore di Dynamo Academy Srl, Associazione Dynamo e Fondazione Dynamo.

Nel dicembre 2017 è stato inoltre nominato Presidente di Fondazione Vita.

Giuseppe Lignana (indipendente)

L'ing. Giuseppe Lignana, nato nel 1937 e laureato in Ingegneria Elettronica, è stato Amministratore Delegato in CEAT Cavi SpA ed Amministratore in Banca Commerciale Italiana SpA ed in SIRTI SpA. Entrato in Cartiere Burgo SpA nel 1984, ne è stato Direttore Generale, Amministratore Delegato, Presidente fino al 2004 ed attualmente è Presidente Onorario.

E' entrato a far parte del Consiglio di Amministrazione di Intek Group il 12 gennaio 2005 quale Amministratore indipendente. Ricopre inoltre la carica di Presidente del Comitato Controllo e Rischi della Società.

James Macdonald

Il dott. James Macdonald, nato a Londra nel 1951 e laureato all'Eton College – Cambridge University, è stato componente del Consiglio di Amministrazione di Intek SpA dal 1996 al 2012.

E' Direttore di Hanseatic Americas Ltd dal 1993, di Hanseatic Europe Sarl dal 2001, di Hansabay Pty Ltd ed è stato direttore di alcuni fondi per numerosi anni.

E' entrato a far parte del Consiglio di Amministrazione di Intek Group il 30 aprile 2013 quale Amministratore non esecutivo.

Ruggero Magnoni

Il dott. Ruggero Magnoni, nato nel 1951 e laureato all'Università Luigi Bocconi di Milano – master presso Columbia University, ha ricoperto posizioni di vertice in primari istituti finanziari di livello internazionale ed in particolare è stato Vice Chairman di Lehman Brothers e di Lehman Brothers International Italy.

Attualmente è amministratore di Compagnie Financière Richemont SA, IMMSI SpA, OmniaInvest SpA e fa parte del Consiglio di Sorveglianza della controllante Quattroduedue Holding BV, della quale è anche socio.

È amministratore non esecutivo di Intek Group dal 31 maggio 2016.

Alessandra Pizzuti

La dott.ssa Alessandra Pizzuti, nata a Roma nel 1962, è laureata in giurisprudenza presso l'Università degli studi di Firenze con 110 e lode.

E' amministratore non esecutivo di Intek Group dal 19 giugno 2015 ed è componente dei Consigli di sorveglianza di KME AG e KME Germany bet. GmbH.

Nel 2016 è stata nominata Amministratore della controllata ErgyCapital SpA, dove è rimasta in carica fino al 27 dicembre 2017, data di fusione della società in Intek Group.

Luca Ricciardi (indipendente)

Nato nel 1973 e laureato in Economia Aziendale presso l'Università degli Studi di Pisa, è stato dipendente per alcuni anni di Accenture, società di consulenza strategico-organizzativa.

Attualmente è dirigente amministrativo presso il Sistema Sanitario della Regione Liguria dove si occupa di bilancio dopo avere seguito per diversi anni budget e programmazione. È stato Amministratore indipendente e componente del Comitato di Controllo Interno di Intek SpA dal 2011 al 2012.

Docente a contratto in materie economiche presso il Corso di Laurea delle Professioni Sanitarie della Facoltà di Medicina dell'Università degli Studi di Genova.

E' amministratore indipendente di Intek Group SpA dal 30 aprile 2013 e componente del Comitato Controllo e Rischi.

Franco Spalla (indipendente)

Nato nel 1952, laureato in Amministrazione Aziendale presso l'Università di Torino, ha iniziato l'attività quale impiegato bancario nel settore Fidi ed ha svolto la professione di consulente aziendale.

Dal 1988 al 2001 è stato Amministratore Delegato di Fenera Holding SpA, finanziaria Torinese di partecipazioni e per oltre dieci anni è stato amministratore indipendente e componente del Comitato di Controllo Interno della Intek SpA. Ha ricoperto l'incarico di Consigliere, Membro del Comitato Remunerazioni e del Comitato di Controllo Interno di GIM – Generale Industrie Metallurgiche SpA.

E' stato Vice Presidente e, fino al 2016, anche Amministratore Delegato di Basic Net SpA, società quotata presso il MTA gestito da Borsa Italiana, dove è ancora in carica in qualità di Amministratore.

E' amministratore indipendente di Intek Group SpA dal 30 aprile 2013 e componente del Comitato Controllo e Rischi.

Dal 2017 è inoltre Presidente di Culti Milano SpA, società quotata all'AIM di Borsa Italiana e controllata di Intek Group.

* * * * * *

Di seguito sono riportati per ciascun Amministratore le cariche di amministratore o sindaco ricoperte dagli stessi alla data del 31 dicembre 2017 in altre società per azioni, in società in accomandita per azioni ed in società a responsabilità limitata.

Nominativo Società Carica
Vincenzo Manes
Intek Group SpA (2) Presidente del Consiglio di Amministrazione
Fondazione Dynamo Presidente del Consiglio di Amministrazione
I2 Capital Partners SGR SpA (1) Presidente del Consiglio di Amministrazione
Fondazione Olivetti Membro del Consiglio di Amministrazione
Foundation "Seriuosfun Children's Membro del Consiglio di Amministrazione
Network"
Quattroduedue Holding B.V. Membro del Consiglio di Sorveglianza
KME A.G. (1) Presidente del Consiglio di Sorveglianza
Tod's Group
(2)
Membro del Consiglio di Amministrazione
Compagnia Immobiliare Azionaria
(CIA) SpA
(2)
Membro del Consiglio di Amministrazione
Class Editori
(2)
Membro del Consiglio di Amministrazione
Fondazione Italia Sociale Presidente del Consiglio di Amministrazione
Robert Kennedy Foundation Membro del Consiglio di Amministrazione
Diva Moriani
Intek Group SpA (2) Vice Presidente del Consiglio di
Amministrazione
KME Germany Bet. GmbH (1) Membro del Consiglio di Sorveglianza
Fondazione Dynamo Membro del Consiglio di Amministrazione
Associazione Dynamo Membro del Consiglio di Amministrazione
Dynamo Academy S.r.l. Membro del Consiglio di Amministrazione
KME A.G. (1) Vice Presidente del Consiglio di Sorveglianza e
Presidente dell'"Audit and Strategy Committee"
in seno al Consiglio di Sorveglianza
KME Srl Membro
del Consiglio di Amministrazione
Membro del Consiglio di Amministrazione –
Moncler SpA (2) Presidente dei Comitati Remunerazione e
Nomine e membro Comitato Parti Correlate
Membro del Consiglio di Amministrazione –
ENI SpA (2) Presidente del Comitato Nomine e Membro dei
Comitati Controllo e Rischi e
Remunerazione
Membro del Consiglio di Amministrazione –
Assicurazioni Generali
(2)
Membro dei Comitati Remunerazione, Nomine e
Operazioni con Parti Correlate
Marcello Gallo
Intek Group SpA (2) Membro del Consiglio di Amministrazione
I2 Capital Partners SGR SpA (1) Amministratore Delegato
ISNO 3 S.r.l. Presidente del Consiglio di Amministrazione
KME A.G. (1) Membro del Comitato di Sorveglianza
Dynamo Academy S.r.l. Membro del Consiglio di Amministrazione
Associazione Dynamo Membro del Consiglio di Amministrazione
Fondazione Dynamo Membro del Consiglio di Amministrazione
KME Germany Bet. GmbH (1) Membro del Comitato di Sorveglianza
Fondazione Vita Presidente del Consiglio di Amministrazione
Giuseppe Lignana
Membro del Consiglio di Amministrazione e
Intek Group SpA (2) Presidente del Comitato Controllo e Rischi
James Macdonald
Intek Group SpA (2) Membro del Consiglio di Amministrazione
Hanseatic Americas Ltd. Director
Hanseatic Europe Sarl Manager
Hansabay Pty. Ltd. Director
Ruggero Magnoni APLOMB Srl Membro del Consiglio di Amministrazione
Raffaele CARUSO SpA Membro del Consiglio di Amministrazione
Compagnie Financiere Richemont SA Membro del Consiglio di Amministrazione e
Membro Audit Committee
Compagnie Financiere Rupert Membro del Consiglio di Amministrazione
Intek Group SpA (2) Membro del Consiglio di Amministrazione
Respublica Fondazione di Cultura Vice Presidente
Politica
Fondazione Dynamo Membro del Consiglio di Amministrazione
Fondazione Giuliano e Maria Carmen
Magnoni Onlus
Socio Fondatore e Presidente
Fondazione Laureus Sport for Good
Italia Onlus
Socio Fondatore e Presidente
IMMSI SpA (2) Membro del Consiglio di Amministrazione
Omniainvest SpA Membro del Consiglio di Amministrazione
M&M Capital Ltd. Chairman
Lehman Brothers Foundation Europe Trustee
Quattroduedue Holding BV Supervisor Director
Trilantic Capital Partners Europe Senior Advisor e Membro dell'Advisory Council
The Westminster Trust e The
Bellevue Trust Protector
Alessandra Pizzuti
Intek Group SpA (2) Membro del Consiglio di Amministrazione
KME A.G. (1) Membro del Consiglio di Sorveglianza
KME Germany Bet. GmbH (1) Membro del Consiglio di Sorveglianza
Luca Ricciardi
Membro del Consiglio di Amministrazione e
Intek Group SpA (2) del Comitato Controllo e Rischi
Franco Spalla
BasicNet SpA (2) Membro del Consiglio di Amministrazione
BasicWorld Srl Membro del Consiglio di Amministrazione
Jesus Jeans Srl Amministratore Delegato
Basic Properties BV Presidente del Consiglio di Amministrazione
Basic Trademark SA Membro del Consiglio di Amministrazione
Superga Trademark SA Membro del Consiglio di Amministrazione
Membro del Consiglio di Amministrazione e
Intek Group SpA (2) del Comitato Controllo e Rischi
Culti Milano SpA (3)
(1)
Presidente
del Consiglio di Amministrazione

(1) società facente capo ad Intek Group SpA;

(2) società quotata in un mercato regolamentato.

(3) Società quotata all'AIM.

* * * * * *

Agli Amministratori è richiesto di evidenziare tempestivamente il venir meno del requisito della onorabilità di cui all' art. 147 quinquies del TUF.

Nel corso del 2017, la sussistenza di tale requisito è stata valutata anche ai sensi della normativa di Banca d'Italia (D.Lgs. n. 469 dell'11 novembre 1998).

Per quanto a conoscenza della Società, nessuno dei componenti il Consiglio di Amministrazione e/o degli altri dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo ha, negli ultimi cinque anni, riportato condanne in relazione a reati di frode, ne è stato associato nell'ambito dell'assolvimento dei propri incarichi a procedure concorsuali, amministrazione straordinaria o liquidazione coatta amministrativa, né, infine, è stato soggetto ad incriminazioni ufficiali e/o sanzioni da parte di autorità pubbliche o di regolamentazione (comprese le associazioni professionali designate) o di interdizione da parte di un tribunale dalla carica di membro degli organi di amministrazione, di direzione o di vigilanza della Società o dallo svolgimento di attività di direzione e di gestione di qualsiasi emittente.

Cumulo massimo agli incarichi ricoperti in altre società

Il Consiglio di Amministrazione ritiene di non limitare in via discrezionale il numero di incarichi che ciascun Amministratore può ricoprire, fatti comunque salvi i diritti di legge e regolamentari e ciò con riguardo:

  • alla qualifica personale e professionale dei propri componenti;
  • al numero ed alla rilevanza degli incarichi sopra dettagliati;
  • alla elevata partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione dei propri componenti.

Induction Programme

In considerazione dell'elevata professionalità degli Amministratori, la Società non ha, fino ad oggi, ritenuto necessario fornire agli stessi, dopo la loro nomina, un'adeguata conoscenza dei settori di attività nei quali opera, delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione, nonchè del quadro normativo di riferimento; ciò anche in ragione delle notizie, dati e documenti che vengono periodicamente messi a disposizione degli amministratori stessi nelle varie riunioni del Consiglio in cui vengono fornite le informazioni in ordine all'andamento dei business del gruppo o assunte deliberazioni di natura strategica.

4.3.Ruolo del Consiglio di Amministrazione (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF)

Il Consiglio di Amministrazione ha tutti i più ampi poteri per l'organizzazione, la gestione e l'amministrazione ordinaria e straordinaria della Società per l'attuazione dell'oggetto sociale (art. 14 dello Statuto Sociale), ne determina le linee strategiche e ne persegue il raggiungimento, garantisce la continuità della gestione e provvede all'attribuzione delle deleghe agli Amministratori esecutivi (artt. 15 e 16 dello Statuto Sociale).

Sono altresì attribuiti alla competenza del Consiglio di Amministrazione i poteri di cui all'art. 2365 II co. Codice Civile, come previsto dall'art. 14 dello statuto sociale, in relazione alle deliberazioni concernenti operazioni di fusione e di scissione.

In aderenza a quanto stabilito dal Codice, viene messo in evidenza quale obiettivo prioritario del Consiglio di Amministrazione la creazione di valore in un orizzonte di medio-lungo periodo sottolineando, tra l'altro, il suo compito di definire la natura ed il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici della Società.

In tale ambito, durante le riunioni del Consiglio, vengono tradizionalmente fornite informazioni di dettaglio sull'attività svolta e sulle operazioni più rilevanti al fine di implementare la loro conoscenza da parte di Amministratori e Sindaci.

In occasione della riunione del Consiglio di Amministrazione che esamina la presente Relazione, vengono anche fornite informazioni sulle modifiche di natura legislativa e regolamentare intervenute nel periodo che hanno interessato la governance della Società.

Per quanto concerne i documenti contabili, rientra tra le competenze del Consiglio di Amministrazione quello di redigere:

  • il bilancio separato e quello consolidato di Gruppo al 31 dicembre;
  • la relazione semestrale al 30 giugno.

Nel corso del 2017 il Consiglio di Amministrazione si è riunito 7 volte.

La durata media delle riunioni del Consiglio di Amministrazione è stata di circa 1 ora e 30 minuti.

Nell'esercizio in corso si sono tenute due riunioni del Consiglio di Amministrazione e ne sono programmate ulteriori due.

E' prassi che la documentazione relativa agli argomenti all'ordine del giorno venga portata a conoscenza degli Amministratori e dei Sindaci in anticipo rispetto ad ogni riunione, utilizzando il mezzo della posta elettronica, ponendo il dovuto riguardo al rispetto delle procedure per documenti o informazioni di natura riservata.

Con riferimento al Criterio applicativo 1.C.6 si segnala che partecipano costantemente alle riunioni del Consiglio, il Segretario Roberto De Vitis, già Direttore Affari Legali e Societari fino al 31 marzo 2017, ed il Dirigente Preposto Giuseppe Mazza, che svolge anche l'incarico di Direttore Amministrativo. In determinate riunioni consiliari possono partecipare, su invito del Presidente, anche altri dirigenti della Società e/o del Gruppo e professionisti incaricati di assistere la Società su particolari tematiche o specifiche operazioni.

Il calendario delle riunioni di Consiglio viene comunicato non appena disponibile a Borsa Italiana, e comunque entro il 31 gennaio, ed è anche disponibile sul sito della Società www.itkgroup.it.

Il Presidente ha per Statuto (art. 20) la legale rappresentanza, anche in giudizio, della Società, oltre che la firma sociale. Agli altri amministratori compete la rappresentanza sociale nei limiti dei poteri loro conferiti.

Con riferimento al Criterio applicativo 1.C.1., lett. a) del Codice, al Consiglio sono riservati l'esame e l'approvazione dei piani strategici, industriali e finanziari e del sistema di governo societario della Società.

Intek Group esercita un'attività di direzione e coordinamento su alcune delle sue controllate ed in particolare su I2 Capital Partners SGR SpA, e Immobiliare Pictea Srl come comunicato, ai sensi dell'art. 2497-bis c.c., da parte degli amministratori di tali società.

Si ricorda che fino alla data della loro fusione in Intek Group, attuata in data 28 dicembre 2017, la Società esercitava attività di direzione e coordinamento anche su I2 Real Estate Srl, Rede Immobiliare Srl e Tecno Servizi Srl.

Il Consiglio di Amministrazione, inoltre, assume ogni determinazione in ordine all'attribuzione ed alla revoca di deleghe agli amministratori esecutivi.

Con riferimento al Criterio applicativo 1.C.1., lett. d) del Codice, il Consiglio ha determinato, sentito il Collegio Sindacale, la remunerazione degli amministratori esecutivi.

Con riferimento al Criterio applicativo 1.C.1., lett. e) del Codice, il Consiglio valuta il generale andamento della gestione in occasione dell'esame delle relazioni periodiche, tenendo in considerazione, in particolare, le informazioni ricevute dagli organi delegati.

Con riferimento al Criterio applicativo 1.C.1., lett. f) del Codice, si precisa che al Consiglio sono riservati:

  • l'esame e l'approvazione preventiva delle operazioni della Società, quando tali operazioni abbiano ad oggetto partecipazioni, aziende o rami di azienda per un valore, per singola operazione, eccedente Euro 20 Mln;
  • la sottoscrizione di prestiti obbligazionari anche convertibili emessi da società e/o enti nazionali od esteri di ammontare superiore ad Euro 20 Mln;
  • l'esame e l'approvazione preventiva delle operazioni della Società, quando siano svolte con parti correlate: (i) non ricadenti tra quelle ritenute esenti dall'applicazione della specifica procedura relativa alle operazioni con parti correlate e (ii) di ammontare superiore ad Euro 5 Mln;
  • la sottoscrizione di contratti di permuta, di acquisto o di vendita, anche a termine nonché di riporto, per importo superiore ad Euro 30 Mln, per ogni singola operazione, aventi ad oggetto titoli e strumenti finanziari di qualsiasi natura, quotati e costituenti disponibilità finanziaria; contratti di compravendita di opzioni relative a tali titoli per un importo superiore ad Euro 30 Mln per singola operazione calcolato sul capitale di riferimento;
  • l'acquisto, la vendita, la permuta ed il conferimento in società od enti costituiti o costituendi, di beni immobili di qualsiasi genere e natura, ovunque situati, eccedenti il valore di Euro 20 Mln per ciascun atto.

Si precisa che i poteri per importi inferiori a quelli di esclusiva competenza del Consiglio sono stati conferiti al Presidente ed al Vice Presidente.

Il Consiglio, anche su suggerimento del Comitato per il Controllo e Rischi e con il supporto di adeguate professionalità esterne, al fine di procedere ad una revisione del modello organizzativo ex D. Lgs. 231/2001, aveva effettuato nell'esercizio 2015 un'attività di verifica del risk assessment con riferimento alle attività della Società e delle sue controllate in rapporto al mutato quadro dei settori di business anche conseguente alla attuazione della Fusione.

Tale processo non ha evidenziato alcuna criticità e l'attività di monitoraggio è proseguita anche negli esercizi 2016 e 2017.

Con cadenza semestrale il Consiglio esamina la relazione prodotta dal Comitato per il Controllo e Rischi in cui vengono forniti gli esiti delle verifiche dallo stesso effettuate ed il proprio giudizio in ordine alla adeguatezza del sistema di controllo interno della Società.

In occasione della riunione del 28 marzo 2018, il Consiglio ha esaminato il giudizio espresso al riguardo dal predetto Comitato che è stato positivo.

Il Consiglio ha inoltre effettuato, con esito positivo, la propria autovalutazione mediante la circolarizzazione di un questionario trasmesso a tutti gli amministratori ed i sindaci.

Nell'ambito della valutazione così effettuata sono stati indirizzati al Consiglio da parte degli interessati taluni suggerimenti volti a dare una più approfondita indicazione in ordine alle qualifiche rivestite dagli amministratori e ciò anche in vista del prossimo rinnovo degli organi sociali.

Con riferimento al Criterio applicativo 1.C.1., lett. g) del Codice si precisa che nella riunione del 28 marzo 2018 il Consiglio ha effettuato una positiva valutazione sulla dimensione, composizione e funzionamento del Consiglio stesso e dei suoi comitati.

Tale determinazione ha preso in considerazione il numero dei componenti il Consiglio e degli amministratori esecutivi, anche con riferimento alla incidenza della componente rappresentata dagli amministratori indipendenti, per i quali è stata accertata la sussistenza del requisito di indipendenza, tenendo altresì conto del loro elevato profilo professionale.

Per le informazioni sulla politica di remunerazione adottata dalla Società e sui compensi percepiti dagli Amministratori e dai dirigenti strategici si rinvia alla apposita Relazione sulla Remunerazione redatta ai sensi dell'art. 123-ter del TUF resa disponibile sul sito web della Società (www.itkgroup.it) nei termini e con le modalità di legge e di regolamento.

Per quanto concerne la gestione dei conflitti di interesse e le operazioni con parti correlate della Società e del gruppo di cui la stessa è a capo, si rinvia a quanto illustrato al riguardo nel successivo paragrafo 12.

Si precisa che non esistono delibere assembleari che prevedano deroghe al divieto di concorrenza previsto a carico degli Amministratori dall'art. 2390 cod. civ.

4.4.Organi delegati

Il Consiglio di Amministrazione ha nominato un Presidente (Vincenzo Manes) ed un Vice Presidente (Diva Moriani), entrambi attualmente in carica.

Anche in considerazione della presenza di un azionista di controllo, come già riferito in altra sezione della presente Relazione, non è stato previsto alcun c.d. "Piano di Successione" per gli Amministratori esecutivi né il Consiglio di Amministrazione ne ha, al momento, valutato l'adozione (art. 5.C.1 del Codice).

Presidente del Consiglio

Il Presidente, ai sensi dell'art. 20 dello Statuto Sociale, al quale si rinvia per maggior dettaglio, è il legale rappresentante della Società ed ha il potere di rappresentarla nei confronti dei terzi e in giudizio.

Ai sensi dell'art. 16 dello Statuto, il Vice Presidente sostituisce il Presidente in caso di assenza e/o impedimento di quest'ultimo.

Si ricorda che il dott. Manes è stato nominato Presidente del Consiglio di Amministrazione dall'assemblea del 19 giugno 2015 e che il successivo Consiglio gli ha confermato i seguenti principali poteri e facoltà:

  • il potere di coordinamento e di indirizzo nell'ambito delle deleghe attribuite agli altri amministratori esecutivi;
  • il potere di indirizzo, coordinamento e controllo della comunicazione esterna, compresa quella nei confronti degli Azionisti;
  • in particolare, ed esemplificativamente, al Presidente spettano, in coerenza con le direttive e le strategie decise dal Consiglio di Amministrazione, i poteri per quanto attiene alla

gestione dell'attività della società nell'area amministrativa, finanziaria, del controllo, legale, fiscale, assicurativa, delle risorse umane e dell'information technology, nonché nell'area delle attività industriali, commerciali e dei servizi. Per tali attività ha potere di indirizzo e coordinamento nei confronti di tutte le società del Gruppo tramite i rispettivi soggetti operativi e sempre nei limiti delle linee strategiche decise dal Consiglio di Amministrazione.

Nell'esercizio di tali poteri, il Presidente può stabilire regolamenti per i vari servizi interni, attribuire responsabilità e nominare procuratori, attribuendo loro i relativi poteri con firma singola o con firma congiunta a quella di altro procuratore, nonché dare ordini e disposizioni per l'organizzazione della società ed il suo funzionamento. Sono previsti limiti di valore per l'esercizio delle deleghe compresi tra Euro 5 milioni ed Euro 30 milioni.

Vice Presidente del Consiglio

Alla Vice Presidente Diva Moriani sono stati attribuiti dal Consiglio di Amministrazione in data 19 giugno 2015 i poteri per quanto attiene la gestione dell'attività della Società nell'area amministrativa, finanziaria, del controllo, legale, fiscale, assicurativa e dell'information technology, nonché nell'area delle attività industriali, commerciali e dei servizi ed anche delle risorse umane e della comunicazione interna; per tali attività ha potere di indirizzo e coordinamento nei confronti di tutte le società del Gruppo tramite i rispettivi soggetti operativi e sempre nei limiti delle linee strategiche decise dal Consiglio di Amministrazione e dal Presidente Vincenzo Manes.

Nell'esercizio di tali poteri, la Vice Presidente può stabilire regolamenti per i vari servizi interni, attribuire responsabilità e nominare procuratori, attribuendo loro i relativi poteri con firma singola o con firma congiunta a quella di altro procuratore, nonché dare ordini e disposizioni per l'organizzazione della Società ed il suo funzionamento.

Sono previsti limiti di valore per l'esercizio delle deleghe compresi tra Euro 2 milioni ed Euro 15 milioni.

Il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto opportuno costituire un Comitato Esecutivo riservando al Presidente Vincenzo Manes ed al Vice Presidente Diva Moriani i necessari poteri.

4.5.Altri consiglieri esecutivi - Dirigenti con deleghe

Non vi sono altri consiglieri muniti di deleghe gestionali o comunque da considerarsi esecutivi ai sensi del Criterio Applicativo 2.C.1. del Codice.

Si segnala comunque che al Direttore Amministrativo, Giuseppe Mazza, sono stati attribuiti dal Presidente, con procura speciale in data 19 dicembre 2012, successivamente integrata in data 29 luglio 2014, poteri di ordinaria amministrazione da esercitarsi con firma singola, per operazioni con limiti di valore tra Euro 100 mila ed Euro 500 mila. Gli stessi poteri sono attribuiti a Roberto De Vitis, segretario del Consiglio della Società, per la sua operatività nell'ambito dell'area Affari Legali e Societari.

Come meglio dettagliato nel paragrafo 12 per la parte dedicata alle operazioni con parti correlate, il Consiglio di Amministrazione ha attribuito al Presidente ed al Vice Presidente specifici poteri al riguardo.

Gli Amministratori esecutivi informano periodicamente il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione nonché sulle operazioni di maggior rilievo effettuate dalla Società e dalle sue controllate.

Come già sottolineato, tale informativa contribuisce ad accrescere la conoscenza da parte degli Amministratori e dei Sindaci della realtà e delle dinamiche aziendali.

* * * * * *

Tenuto conto di quanto previsto dall'art. 147 ter comma 4 del TUF ed anche con riferimento alle disposizioni di cui agli artt. 1 e 2 del Codice, il Consiglio di Amministrazione ritiene la propria composizione, sia sotto l'aspetto numerico che professionale sia anche in considerazione della presenza di tre Amministratori indipendenti (pari ad un terzo dei suoi attuali componenti in carica), adeguata alle dimensioni dell'azienda ed alle problematiche da affrontare; analoga considerazione viene estesa nei confronti dei Comitati costituiti.

Il Consiglio di Amministrazione ritiene adeguato l'assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società e delle Società controllate aventi rilevanza strategica, con particolare riferimento al sistema del controllo interno ed alla gestione dei conflitti di interesse.

La presenza di Amministratori esecutivi provvisti di una specifica ed approfondita esperienza professionale multidisciplinare nelle materie di carattere finanziario, industriale ed amministrativo consente di "coprire" in maniera adeguata la parte più significativa dell'attività aziendale.

Gli Amministratori non esecutivi, a loro volta, apportano un sicuro contributo in termini di professionalità ed esperienza al Consiglio di Amministrazione ed al Comitato Controllo e Rischi di cui fanno parte.

4.6.Amministratori indipendenti

Fanno parte dell'attuale Consiglio di Intek Group n. 3 (tre) amministratori indipendenti.

Nel rispetto dei "criteri applicativi" 3.C.1. e 3.C.2. del Codice e come pure nel rispetto degli artt. 147 ter, comma 4, e 148, comma 3, del TUF nonché della comunicazione CONSOB n. DEM/9017893 del 26 febbraio 2009, per gli Amministratori Giuseppe Lignana, Franco Spalla e Luca Ricciardi viene confermato il mantenimento della loro qualifica di "Amministratori Indipendenti" ai sensi delle predette disposizioni, valutazione condivisa anche per il 2017 dal Consiglio di Amministrazione e dal Collegio Sindacale nelle sedute del 16 maggio 2017.

Si ricorda che la valutazione viene effettuata alla data delle rispettive nomine assembleari e quindi ripetuta nell'ambito delle procedure per l'approvazione del bilancio dell'esercizio chiuso il 31 dicembre.

Con riferimento al criterio di cui all'art. 3.C.1. lettera e) del Codice si segnala che per l'amministratore ing. Giuseppe Lignana, rimasto in carica per un periodo superiore a 9 anni, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto di valutare positivamente il possesso del requisito di indipendenza, in ragione della sua piena autonomia di valutazione e di giudizio, tenuto altresì conto della sua elevata professionalità.

Si evidenzia inoltre, con riferimento al principio 4.C.2, che richiede che almeno la metà dei componenti il Consiglio di Amministrazione sia costituito da amministratori indipendenti, nel caso in cui non si costituiscano uno o più comitati, che la Società ha ritenuto sufficiente il numero di tre amministratori indipendenti, in considerazione della loro professionalità, autonomia e dell'elevato contributo alla discussione in seno al Consiglio di Amministrazione.

Si segnala infine che gli amministratori indipendenti si riuniscono almeno una volta all'anno, ovvero, ove necessario, in occasione di operazioni di particolare importanza

4.7.Lead Independent Director

L'art. 2. del Codice, nei suoi paragrafi 2.C.3. e 2.C.4., sottolinea l'importanza della nomina di un Lead Independent Director da parte del Consiglio di Amministrazione in presenza di particolari situazioni legate al controllo della società ed ai poteri attribuiti al Presidente del Consiglio di Amministrazione.

Nel caso di Intek Group, in ragione degli accordi esistenti nella compagine sociale di Quattroduedue Holding B.V., accordi dei quali è stato dato atto in precedenza, Vincenzo Manes non assume la qualifica di azionista di controllo di tale società né quindi di Intek Group.

Inoltre, sono stati opportunamente valutati anche i seguenti elementi:

  • il frazionamento delle deleghe sociali in capo non solo al Presidente, ma anche ad un Vice Presidente esecutivo;
  • la composizione del Comitato Controllo e Rischi formato esclusivamente da Amministratori indipendenti che si possono convocare e riunire autonomamente, anche al di fuori delle riunioni del Consiglio di Amministrazione.

In ragione di tali considerazioni, il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto di procedere alla nomina del c.d. "lead independent director" al fine del coordinamento delle eventuali istanze e contributi degli Amministratori non esecutivi.

5. Trattamento delle informazioni societarie

Desiderando evidenziare che la comunicazione al mercato degli "eventi societari" deve essere tempestiva, completa, adeguata e non selettiva, la Società ha adottato nel 2002 il "Codice di Comportamento in materia di informazione societaria su fatti rilevanti", accogliendo le sollecitazioni in tal senso del "Codice" e dando una evidenza formale ai principi contenuti nella "Guida per l'informazione al mercato".

Le successive innovazioni introdotte nella legislazione in materia di informazione societaria nel TUF, nonché da CONSOB a livello regolamentare e quindi da Borsa Italiana SpA, hanno portato ad una sua revisione nel marzo e nel novembre del 2006 e poi nel novembre del 2007. In particolare, ricordiamo la nuova formulazione dell'art. 114 del TUF e, nel rispetto del successivo art. 115-bis, la conseguente individuazione delle persone, i c.d. "soggetti rilevanti", che hanno accesso alle c.d. "informazioni privilegiate", e la costituzione del relativo Registro con decorrenza dal 1° aprile 2006, strutturato in un format elettronico.

La procedura richiama prima di tutto gli Amministratori ed i Sindaci al rispetto della riservatezza delle informazioni privilegiate, principio esteso agli altri soggetti che per le loro funzioni possono ugualmente accedervi, riservando poi il loro trattamento a persone consapevoli della rilevanza della materia ed a conoscenza degli adempimenti e delle procedure in materia richiesti da CONSOB e da Borsa Italiana SpA.

Come anche riportato nel testo dell'art. 115-bis del TUF, la sua applicazione è riferita ai soggetti controllati dall'emittente quotato, escludendo quindi i soggetti controllanti.

Si segnala che detta procedura è stata oggetto di implementazione nel corso del 2014 al fine di renderla ancora più adeguata ai diversi business del gruppo.

Il Consiglio di Amministrazione, nella sua riunione del 14 settembre 2012, ha tra l'altro deciso di avvalersi della deroga prevista dagli artt. 70, comma VIII, e 71 del Regolamento Emittenti che dà facoltà alla società di essere esentata dall'obbligo di mettere a disposizione del pubblico un Documento Informativo in caso di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimenti di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

Si evidenzia che il 18 marzo 2016 è entrata in vigore la nuova Direttiva Transparency (Decreto Legislativo 25/2016) che ha, tra l'altro, modificato il comma n. 2 dell'art. 154-ter del TUF, eliminando l'obbligo di pubblicazione del Resoconto Intermedio di Gestione e concedendo un maggior termine per l'approvazione della Relazione Semestrale consolidata che deve essere diffusa quanto prima possibile e comunque entro 3 mesi dalla chiusura del primo semestre.

Sono stati conferiti appositi poteri a Consob per stabilire, con proprio regolamento, l'eventuale obbligo di pubblicazione di informazioni finanziarie periodiche aggiuntive. Al termine di una consultazione pubblica Consob ha definito di non prevedere obblighi aggiuntivi lasciando alle singole società emittenti la scelta sulla pubblicazione o meno di detti aggiornamenti.

In considerazione di ciò, a partire dalla relazione sul primo trimestre 2016 la Società ha deciso di non procedere alla pubblicazione dei successivi resoconti intermedi di gestione al 31 marzo ed al 30 settembre. Saranno comunque oggetto di tempestiva comunicazione le informazioni price sensitive.

A seguito dell'entrata in vigore della citata direttiva Trasparency e del regolamento europeo 596/2014 relativo agli abusi di mercato (di seguito "MAR"), la Società, dopo attenta analisi, ha proceduto ad aggiornare le procedure sull'internal dealing e sull'informativa privilegiata.

Intek aveva preventivamente istituito, con l'approvazione del Comitato Controllo e Rischi, un gruppo di lavoro che aveva coinvolto, con il supporto di esperti esterni, le diverse funzioni societarie interessate per il corretto adempimento degli obblighi nascenti da tale nuova normativa.

Al termine del lavoro sono state quindi oggetto di aggiornamento le procedure Internal Dealing e Informativa privilegiata che sono state portate all'attenzione del Comitato Controllo e Rischi e del Collegio Sindacale, che le hanno approvate, così come il Consiglio di Amministrazione. La procedura relativa alla informazione privilegiata è stata con l'occasione adeguata anche in funzione alla nuova normativa MAR.

Si segnala che nell'ottobre 2017 Consob ha emanato le linee guida per la gestione delle informazioni privilegiate che contengono alcuni chiarimenti ed orientamenti di alcuni punti importanti della nuova normativa MAR in particolare con riferimento alle ipotesi in cui in cui si renda necessario ritardare la diffusione dell'informativa per non compromettere l'esito di operazioni in corso o comunque nel caso in cui la sua diffusione possa essere di nocumento per la Società.

Sono state quindi apportate alcune modifiche marginali alla procedura in essere, portate all'attenzione del Comitato Controllo R rischi ed all'approvazione del Consiglio di amministrazione convocato per l'approvazione del bilancio 2017.

6. Comitati Interni al Consiglio (ex art. 123-bis, comma 2, lett.d), TUF)

Per le ragioni già illustrate in precedenza e ribadite nel prosieguo della presente Relazione, la Società non ha istituito Comitati che assommino in sè più funzioni.

Il Comitato per il Controllo e Rischi è nominato dal Consiglio di Amministrazione, ed è composto dagli Amministratori Giuseppe Lignana (Presidente), Franco Spalla e Luca Ricciardi.

I suoi componenti sono tutti Amministratori non esecutivi ed indipendenti la cui esperienza professionale, anche in materia contabile e finanziaria e di gestione dei rischi, è stata ritenuta dal Consiglio di Amministrazione adeguata all'incarico.

Il Comitato Controllo e Rischi ha il compito di supportare, con una adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione con riferimento al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché quelle sulla approvazione delle relazioni finanziarie periodiche.

Svolge, inoltre, attività di supporto in ordine alla conformità delle procedure in materia di operazioni con parti correlate, alle disposizioni legislative e regolamentari applicabili nonché sulla loro osservanza.

Per il maggiore dettaglio relativo all'attività del Comitato, si rinvia al successivo paragrafo 10. La Società ha deciso, a partire dal 19 giugno 2015, di non istituire il Comitato per la Remunerazione, dotandosi di adeguate procedure per la determinazione della remunerazione degli amministratori esecutivi, come meglio illustrato nel successivo paragrafo 8 e nella Relazione sulla Remunerazione, cui si fa rinvio. Inoltre, la Società ha deciso di non procedere neppure alla istituzione del Comitato nomine; al riguardo si rinvia al successivo paragrafo 7.

7. Comitato per le Nomine

Il Comitato per le Nomine (previsto dal Principio 5.P.1 del Codice) non è stato istituito, in quanto il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto che gli Amministratori indipendenti, pari numericamente ad un terzo dei componenti il Consiglio di Amministrazione, siano caratterizzati da un rilevante livello di autorevolezza ed autonomia decisionale e che abbiano una adeguata conoscenza delle strutture della Società e del Gruppo.

Conseguentemente, il Consiglio di Amministrazione ritiene che:

  • i pareri in merito alla dimensione ed alla composizione del Consiglio di Amministrazione;
  • le proposte per la nomina di candidati alla carica di amministratore in caso di cooptazione ove occorra sostituire amministratori indipendenti;
  • la predisposizione di un eventuale piano per la successione di amministratori esecutivi;

possano essere discussi e decisi nell'ambito delle competenze e delle riunioni del Consiglio di Amministrazione stesso.

8. Comitato per la Remunerazione

Il Comitato in commento precedentemente in carica è venuto a scadere con l'assemblea che ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2014.

Il Consiglio di Amministrazione della Società, nominato dall'assemblea del 19 giugno 2015, chiamato a deliberare in merito alla nomina del Comitato per la Remunerazione, ai sensi dell'art. 6 del Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana, ha ritenuto di non procedere alla ricostituzione di detto Comitato.

Il Consiglio ha ritenuto che la ridefinizione da parte della Società della propria mission strategica, dell'approccio al mercato e del nuovo assetto di governance, successivi alla Fusione, abbia reso più semplice, rispetto al passato, la gestione della politica delle remunerazioni, che riguarda unicamente gli Amministratori esecutivi della Società, mentre quella degli Amministratori e dei Dirigenti delle società controllate/partecipate, considerate come investimenti, è di competenza degli organi amministrativi delle singole società controllate/partecipate fermo restando il coinvolgimento della capogruppo in relazione a compensi straordinari connessi alla dismissione degli investimenti.

I criteri di incentivazione di Amministratori esecutivi saranno sempre più correlati al raggiungimento di specifici obiettivi di valorizzazione degli asset e delle partecipazioni in portafoglio (dividendi e capital gains) – e, quindi, in termini di creazione di "valore" per la Società – piuttosto che – come in passato - ad obiettivi di performance e/o redditività delle singole controllate.

In tale nuovo contesto, l'istituzione del Comitato per le remunerazioni avrebbe un ambito operativo estremamente limitato tanto da non renderlo funzionale.

Si ritiene infatti che il Consiglio di Amministrazione, nella sua interezza, sia il soggetto che possa adeguatamente ed efficacemente procedere alla individuazione e fissazione dei criteri di incentivazione (legati alla valorizzazione degli asset come sopra indicato) sulla base dei quali determinare la componente variabile della remunerazione degli amministratori esecutivi e dei dirigenti con responsabilità strategica nonché per il monitoraggio dell'avvenuto raggiungimento degli obiettivi prestabiliti.

I compiti stabiliti dal Codice di Autodisciplina a proposito del Comitato per le remunerazioni (cfr. Principio 6.C.5) possono quindi essere svolti, nel caso specifico di Intek Group, dal Consiglio di Amministrazione.

Al fine di consentire all'organo amministrativo di condurre una valutazione la più consapevole e la più accorta possibile, il Consiglio di Amministrazione potrà farsi supportare, all'occorrenza, dall'expertise di almeno due amministratori indipendenti, cui rivolgersi, di volta in volta, per approfondimenti in merito alla remunerazione fissa e variabile da riconoscere agli Amministratori Esecutivi.

L'esperienza e la indipendenza di tali amministratori sono in grado di garantire al consiglio un valido supporto rendendo così pleonastica la nomina del comitato per le remunerazioni.

9. Remunerazione degli Amministratori

Per le informazioni relative alle politiche di remunerazione adottate dall'Emittente e sui compensi percepiti dagli Amministratori, si rinvia alla apposita Relazione sulla Remunerazione redatta ai sensi dell'art. 123-ter del TUF e dell'art. 84-quater del regolamento Emittenti che sarà resa disponibile sul sito web della Società www.itkgroup.it nei termini di legge.

10.Comitato Controllo e Rischi

Il Comitato per il Controllo e Rischi è composto dagli Amministratori ing. Giuseppe Lignana (Presidente), dott. Franco Spalla e dott. Luca Ricciardi.

I suoi componenti sono tutti Amministratori indipendenti la cui esperienza professionale, anche in materia contabile e finanziaria e di gestione dei rischi, è stata ritenuta dal Consiglio di Amministrazione adeguata all'incarico.

Il Comitato Controllo e Rischi di Intek Group fissa le linee di indirizzo e di verifica del sistema del controllo interno teso all'individuazione ed alla gestione dei principali rischi aziendali, in tale ambito:

  • assiste il Consiglio di Amministrazione nell'espletamento dei compiti allo stesso affidati in materia di controllo interno e gestione dei rischi;
  • valuta, unitamente al dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili ed ai revisori, il corretto utilizzo dei principi contabili e la loro omogeneità anche ai fini della redazione del bilancio consolidato;
  • esprime pareri su specifici aspetti inerenti alla identificazione dei principali rischi aziendali nonché alla progettazione realizzazione e gestione del sistema di controllo interno;
  • esamina il piano di lavoro nonché le relazioni periodiche predisposti dalla funzione di internal audit;
  • monitora l'autonomia, l'adeguatezza, l'efficacia, e l'efficienza della funzione di internal audit;
  • può chiedere alla funzione di internal audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative, dandone contestuale comunicazione al presidente del Collegio Sindacale;
  • riferisce al Consiglio, almeno semestralmente, in occasione della relazione finanziaria annuale e semestrale, sull'attività svolta nonché sulla adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • supporta, con adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative alla gestione di rischi derivanti da fatti pregiudizievoli di cui il Consiglio di Amministrazione sia venuto a conoscenza.

Il Comitato ha accesso alle informazioni aziendali necessarie per lo svolgimento delle sue funzioni.

Alle sue riunioni sono invitati il Presidente Vincenzo Manes, anche nella sua qualità di Amministratore Incaricato, ed il Collegio Sindacale.

Il Comitato si è riunito 6 volte nel 2017, rispetto alle 5 del precedente esercizio, e la partecipazione dei suoi componenti è stata pari al 95%.

Alle riunioni ha sempre partecipato almeno un componente del Collegio Sindacale.

Nel corso dell'esercizio 2018 si è riunito 1 volta; non è previsto un calendario per le sue prossime riunioni.

Per l'assolvimento dei propri compiti, non sono state messe a disposizione del Comitato specifiche risorse finanziarie, potendo questo utilizzare all'occorrenza le strutture della Società o far ricorso al supporto di consulenti esterni di propria fiducia, a spese della Società.

Nel rispetto del Principio 8 del Codice, il Consiglio di Amministrazione ritiene che il sistema di controllo interno della Società sia adeguato a presidiare i rischi tipici delle principali attività esercitate ed in grado di garantire la salvaguardia del patrimonio sociale, l'efficienza e l'efficacia delle operazioni aziendali, l'affidabilità dell'informazione finanziaria nonché il rispetto di leggi e di regolamenti.

11.Sistema di Controllo e di Gestione dei Rischi

Il Codice di Autodisciplina individua nel Sistema Controllo e Rischi (di seguito "SCIR") un insieme di regole procedure e strutture organizzative volti a consentire l'identificazione, la misurazione, la gestione ed il monitoraggio dei principali rischi aziendali.

Un efficace SCIR contribuisce ad una conduzione dell'impresa coerente con gli obiettivi aziendali definiti dal Consiglio di Amministrazione, favorisce l'assunzione di decisioni consapevoli e concorre ad assicurare la salvaguardia del patrimonio sociale, l'efficacia e l'efficienza dei processi aziendali, l'affidabilità dell'informazione societaria ed il rispetto di leggi, regolamenti e delle procedure interne.

Il sistema di controllo interno amministrativo-contabile di Intek Group, focalizzato sulla gestione dei rischi inerenti l'informativa finanziaria, non deve essere considerato separatamente dallo SCIR di cui costituisce una componente integrata, sebbene suscettibile di mantenimento autonomo, per ragioni di efficienza operativa, nell'ambito del programma di conformità ai requisiti di cui all'articolo 154-bis TUF del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari.

Tale sistema di controllo interno amministrativo-contabile è finalizzato a garantire l'attendibilità, l'accuratezza, l'affidabilità e la tempestività dell'informativa finanziaria.

Le linee guida seguite dalla Società relative alla progettazione, implementazione, monitoraggio e aggiornamento nel tempo del sistema, fanno riferimento alle best practice riconosciute a livello internazionale ed in particolare al COSO - Internal Control – Integrated Framework) 1 , che fornisce la definizione del controllo interno quale processo predisposto dalla Direzione della Società e altri collaboratori per fornire una ragionevole sicurezza sulla realizzazione degli obiettivi compresi in tre categorie (operation, reporting e compliance objective).

I principi seguiti, in accordo con il COSO - Internal Control – Integrated Framework, sono quelli di assicurare:

  • a) efficacia ed efficienza delle operazioni (operations objective);
  • b) redazione e pubblicazione reportistica finanziaria e non, interna ed esterna, attendibile, tempestiva e trasparente nonché conformi ai requisiti richiesti dai diversi enti regolamentari, organismi che definiscono standard riconosciuti o policy dell'entità (reporting objectives);
  • c) conformità alle leggi e regolamenti (compliance objectives).

Il COSO Report indica anche le componenti essenziali del sistema con riferimento alle seguenti aree:

  • ambiente di controllo: è alla base del sistema ed è caratterizzato dalla sensibilità del vertice aziendale di definire i fondamenti di regolamentazione e struttura (formalizzazione di ruoli, compiti e responsabilità, sistema di comunicazione interna, tempestività delle informazioni) in coerenza con le strategie e gli obiettivi aziendali;
  • valutazione del rischio: riguarda l'identificazione e l'analisi da parte del management dei rischi rilevanti al raggiungimento degli obiettivi predefiniti, nonché la determinazione delle modalità di gestione dei rischi stessi;
  • attività di controllo: sono le modalità (metodi, procedure e consuetudini) con cui vengono definiti ed eseguiti i controlli nell'organizzazione al fine di mitigare i rischi e garantire il raggiungimento degli obiettivi fissati dal management;
  • informazione e comunicazione: forniscono supporto a tutte le altre componenti di controllo, comunicando le responsabilità di controllo agli impiegati e fornendo informazioni nelle forme e nei tempi strutturati in modo tale che consentano alle persone di portare avanti i loro doveri;
  • monitoraggio: è l'attività dei diversi soggetti aziendali volta a vigilare continuativamente sul corretto funzionamento del sistema, a risolvere sopravvenute criticità, nonché ad approntare azioni di mantenimento, aggiornamento e miglioramento del sistema stesso.

Le attività principali di un processo di gestione dei rischi aziendali sono le seguenti:

  • identificazione dei rischi;
  • valutazione dei rischi;

  • identificazione delle misure di gestione dei rischi;

  • valutazione delle misure di gestione dei rischi.

1 COSO - Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission, Internal Control - Integrated Framework, May, 2013.

Descrizione delle principali caratteristiche del sistema di controllo interno amministrativocontabile

Al fine di adempiere alle disposizioni contenute nell'articolo 154-bis del D. Lgs. 58/98 relative all'attestazione dell'adeguatezza e dell'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato della Società nel corso dell'Esercizio, il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari ha predisposto e svolto un programma di conformità ai requisiti di cui all'articolo 154-bis del TUF, con il supporto della società di consulenza Operari S.r.l..

L'impostazione del programma di conformità fa riferimento al COSO - Internal Control – Integrated Framework integrato dalle linee guida e "best practice" quali:

  • Testo Unico della Finanza D.Lgs. 58/98;
  • Regolamenti CONSOB;
  • Linee Guida ANDAF;

  • International Standards of Auditing;

  • International Professional Practices Framework of The Institute of Internal Auditors.

L'adozione di standard e di normative sia a livello nazionale che internazionale ha consentito di costruire un programma di lavoro finalizzato a garantire l'attendibilità2 , l'accuratezza3 , l'affidabilità4 e la tempestività5 dell'informativa finanziaria.

Tale approccio può essere sintetizzato nelle seguenti fasi metodologiche:

  • definizione del perimetro di attività in termini di entità e voci di bilancio rilevanti ai fini del programma di conformità in esame (fase di scoping);
  • analisi e valutazione dei rischi relativi all'informazione finanziaria sulle poste di bilancio giudicate rilevanti ai fini dell'attestazione del bilancio 2017 (fase di risk assessment);
  • identificazione e definizione del set dei controlli interni tra le entità incluse nel programma di conformità per l'Esercizio, attraverso l'integrazione dei sistemi di controllo interno di ciascuna entità in un unico Modello di "Sistema di controllo interno" uniforme ed applicabile alla capogruppo e alle controllate coinvolte nel progetto, caratterizzato da pratiche di controllo, principi e metodologie per il mantenimento e la valutazione del sistema di controllo interno unici e validi per le entità incluse nella fase di scoping (fase di Mappatura);
  • predisposizione e svolgimento delle procedure di test di conformità sui controlli interni amministrativo-contabili e documentazione dei risultati ottenuti, a fondamento del giudizio sulla loro efficacia ed effettiva applicazione nel periodo di riferimento da parte delle entità e lungo i processi inclusi nel perimetro progettuale (fase di compliance testing);
  • condivisione delle eventuali opportunità di miglioramento risultanti dalle attività di test svolte con il management per poter incentivare le azioni di miglioramento sul sistema di controllo interno.

Fasi del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno esistenti in relazione al processo di informativa finanziaria

L'ambito del programma di conformità prende avvio dalla definizione, con l'ausilio di metodologie quantitative di analisi, del perimetro di attività, e quindi delle entità coinvolte e delle poste di bilancio rilevanti associate ai cicli di business alimentanti, includendo come parte attiva del

2 Attendibilità (dell'informativa): l'informativa che ha le caratteristiche di correttezza e conformità ai principi contabili generalmente accettati e ha i requisiti chiesti dalle leggi e dai regolamenti applicati

3 Accuratezza (dell'informativa): l'informativa che ha le caratteristiche di neutralità e precisione. L'informazione è considerata neutrale se è priva di distorsioni preconcette tese a influenzare il processo decisionale dei suoi utilizzatori al fine di ottenere un predeterminato risultato. 4 Affidabilità (dell'informativa): l'informativa che ha le caratteristiche di chiarezza e di completezza tali da indurre decisioni

di investimento consapevoli da parte degli investitori. L'informativa è considerata chiara se facilita la comprensione di aspetti complessi della realtà aziendale, senza tuttavia divenire eccessiva e superflua. 5

Tempestività (dell'informativa): l'informativa che rispetta le scadenze previste per la sua pubblicazione

sistema di controllo il processo di chiusura e di formazione del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato.

Avvalendosi di approcci metodologici "risk-based" è stata condotta per la Capogruppo e per le entità coinvolte nel perimetro di attività, un processo di identificazione e valutazione dei principali rischi legati all'informazione contabile.

L'attività di risk assessment amministrativo-contabile ha portato all'individuazione per ogni entità oggetto di analisi, della voce contabile rilevante associata al relativo processo/flusso contabile alimentante. Ciascuna voce di bilancio è stata sottoposta ad una valutazione qualitativa del rischio inerente attraverso l'associazione e la successiva valutazione delle asserzioni di bilancio6 riferite alle voci contabili rilevanti.

I rischi e le attività di controllo individuati, sono stati integrati in un apposito framework popolato di specifici obiettivi di controllo classificati nello standard CAVR (7 ) e direttamente correlati con le asserzioni di bilancio di cui sopra.

I controlli in essere nel Gruppo possono essere ricondotti, sulla base delle best practice internazionali, a due principali fattispecie:

  • entity level control, controlli che operano a livello di Gruppo o di singola società controllata (assegnazione di responsabilità, poteri e deleghe, separazione dei compiti e assegnazione di privilegi e di diritti di accesso alle applicazioni informatiche);
  • process level control, controlli che operano a livello di processo (autorizzazioni, effettuazione di riconciliazioni, svolgimento di verifiche di coerenza, ecc), nell'ambito dei processi operativi, di chiusura contabile e quelli cosiddetti "trasversali", effettuati nell'ambito dei servizi informatici di Gruppo.

Tali controlli possono essere: di tipo "preventive" o "detective", a seconda se vogliono prevenire il verificarsi oppure rilevare anomalie o frodi tali da causare errori nell'informativa finanziaria; di tipo "manuale" o "automatico" come i controlli applicativi effettuati sui sistemi informativi a supporto del business.

Al fine di esprimere un giudizio professionale sull'effettiva esecuzione ed efficacia dei controlli interni amministrativo-contabili nell'esercizio e sulla base dei risultati del follow-up, le procedure di test di conformità sono state aggiornate e svolte, documentando i relativi risultati mediante la richiesta ai referenti aziendali delle evidenze dei controlli interni attesi, dei dati e delle transazioni eseguite e in genere della loro disponibilità a dimostrare che i controlli siano stati effettivamente eseguiti e/o che non siano occorsi degli errori relativamente alle transazioni selezionate. Durante lo svolgimento dei compliance test previsti dal programma di conformità descritto più sopra, la società di consulenza Operari S.r.l. ha fornito aggiornamenti sul piano di attività, sul suo stato di avanzamento e sugli esiti finali al Dirigente Preposto e da questi comunicati ai vertici aziendali ed all'Amministratore Incaricato, al Comitato Controllo e Rischi, che a sua volta ne riferisce al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale della Società.

Sulla base dei risultati di tale programma di conformità, il Presidente, anche nella sua funzione di Amministratore Incaricato (v. infra) ed il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari hanno attestato l'adeguatezza e l'efficacia del sistema di controllo interno per l'Esercizio, nei termini e nelle forme previste dal Regolamento Emittenti CONSOB.

Il Sistema di Controllo e di Gestione dei Rischi è stato ulteriormente rafforzato a partire dal 2014 con l'elaborazione del Piano di Internal Audit basato sulla valutazione dei rischi inerenti Intek Group SpA eseguita da parte della stessa Funzione di Internal Audit. Tale risk assessment ha

6 Esistenza e accadimento (E/O): le attività e le passività dell'impresa esistono a una certa data e le transazioni registrate rappresentano eventi realmente avvenuti durante un determinato periodo;

Completezza (C): tutte le transazioni, le attività e le passività da rappresentare sono state effettivamente incluse in bilancio;

Diritti e obbligazioni (R/O): le attività e le passività dell'impresa rappresentano, rispettivamente, diritti e obbligazioni della stessa a una certa data;

Valutazione e rilevazione (V/A): le attività, le passività, il patrimonio netto, i ricavi e i costi sono iscritti in bilancio al loro corretto ammontare, in accordo con i principi contabili di riferimento;

Presentazione e informativa (P/D): le poste di bilancio sono correttamente denominate, classificate e illustrate. 7 Completezza, Accuratezza, Validità e Accesso ristretto.

rappresentato, infatti, un'attività di supporto a beneficio del Comitato Controllo e Rischi dell'amministratore incaricato di sovraintendere al controllo interno, del Consiglio di Amministrazione nella sua interezza, nonché dei preposti al controllo interno in merito alle rispettive responsabilità in materia di sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, consentendo l'identificazione dei principali rischi, in aggiunta a quelli di dominio amministrativo-contabile nonché quelli di conformità al D.Lgs. 231/2001, e ponendo le basi perché essi siano adeguatamente misurati, gestiti e monitorati, determinando la compatibilità di tali rischi con il profilo di rischio assunto.

Definito l'ambito di riferimento del processo di Internal Audit, è stato, infatti, possibile condurre la valutazione sui rischi su cui il Piano deve basarsi coerentemente alle previsioni del mandato della Funzione di Internal Auditing, nonché degli standard (incluso l'ISO 31000 sul Risk Management per la parte specifica di identificazione e valutazione dei rischi) e delle migliori pratiche di riferimento. L'ambito così delineato è costituito dai processi di business e di supporto allo stesso in essere presso Intek Group, ciascuno caratterizzato da propri specifici obiettivi nonché dalle relative incertezze (rischi) che possono compromettere o, viceversa, facilitare il raggiungimento di tali obiettivi.

La valutazione dei rischi eseguita ha avuto ad oggetto gli obiettivi (e rischi) appartenenti ai domini operativo e di conformità, con esclusione per quest'ultimo dei particolari ambiti già presidiati da specifici processi di valutazione e in generale gestione dei rischi (es. ambito 231/2001; ambito 81/08; etc.). Allo stesso modo, come già riferito in precedenza, l'ambito amministrativo-contabile è stato escluso dal processo di internal audit in quanto già presidiato in termini di valutazione dei rischi e dei controlli interni mediante lo specifico programma a supporto dell'attestazione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari ex art. 154-bis del TUF.

D'accordo con lo standard ISO 31000, il risk assessment è un processo e come tale la Società ha programmato il suo completamento e continuo aggiornamento, anche sulla base dei risultati delle verifiche eseguite, nonché in funzione dei cambiamenti del contesto di riferimento.

Ruoli e funzioni coinvolte

Intek Group definisce una chiara individuazione dei ruoli e delle funzioni coinvolte nello SCIR alle diverse fasi di progettazione, implementazione, monitoraggio e aggiornamento del Sistema stesso, con particolare riferimento agli attori coinvolti nelle diverse fasi delle attività (Dirigente Preposto, Responsabile Internal Audit, Process Owner, Control Owner, Tester) che riportano all'Amministratore Incaricato.

Il Dirigente preposto presidia il sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione all'informativa finanziaria ed è responsabile delle fasi di identificazione e valutazione dei rischi sull'informativa finanziaria e di identificazione e valutazione dei controlli a fronte dei rischi individuati.

A ciascuna delle fasi sopra menzionate corrisponde uno specifico output di sistema: anagrafica dei rischi, valutazione dei medesimi in termini di rischi inerente, anagrafica dei controlli e mappatura dei controlli ai rischi e alle voci di bilancio (framework di controllo), valutazione dei controlli, valutazione del rischio residuo e identificazione delle eventuali azioni di miglioramento.

La fase di valutazione dei rischi nonché dell'adeguatezza ed efficacia dei relativi controlli è eseguita dal Dirigente Preposto con il supporto della società di consulenza Operari S.r.l..

Il Dirigente preposto, sulla base della valutazione del rischio inerente e dei relativi controlli, provvede alla valutazione del rischio residuo, alle eventuali attività di aggiornamento del framework, alla risoluzione di eventuali non conformità ed al loro monitoraggio.

11.1. Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e gestione dei rischi

Il Presidente Vincenzo Manes è incaricato di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno (l'"Amministratore Incaricato").

Nell'ambito della sua funzione l'Amministratore Incaricato ha sovrainteso all'identificazione dei principali rischi aziendali (strategici, operativi, finanziari e di compliance), tenendo conto delle caratteristiche delle attività svolte dalla Società e dalle sue controllate, e li ha sottoposti periodicamente all'esame del Consiglio (Criterio applicativo 7.C.4., lett. a).

Ha inoltre dato esecuzione, in coordinamento unitamente ai preposti al controllo interno, alle linee di indirizzo definite dal Consiglio, curando la progettazione, realizzazione e gestione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e verificandone costantemente l'adeguatezza e l'efficacia.

Si è occupato dell'adattamento di tale sistema alla dinamica delle condizioni operative e del panorama legislativo e regolamentare.

L'Amministratore incaricato ha il potere di chiedere al responsabile della funzione di internal audit, nell'ambito del mandato allo stesso conferito, lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative e sul rispetto delle regole e procedure interne nell'esecuzione di operazioni aziendali, dandone contestuale comunicazione al presidente del Comitato Controllo e Rischi e al presidente del Collegio Sindacale.

Infine, ove se ne è profilata la necessità, ha riferito tempestivamente al Comitato Controllo e Rischi e al Consiglio di Amministrazione in merito a problematiche e criticità emerse nello svolgimento della propria attività o di cui abbia avuto comunque notizia, affinché il Comitato (o il Consiglio) potesse prendere le opportune iniziative.

11.2. Responsabile della funzione di Internal Audit

L'attività di "internal audit" si identifica con quella del Responsabile del Controllo Interno.

Il Responsabile del Controllo Interno è nominato direttamente dal Consiglio di Amministrazione, su proposta del Presidente al quale riferisce con continuità, senza cadenze temporali predeterminate; è gerarchicamente indipendente da ogni responsabile di aree operative e, a sua volta, non è responsabile di alcuna di esse. Riferisce inoltre al Comitato per il Controllo Interno ed al Collegio Sindacale.

La sua attività si identifica con quella di "internal audit", rispettando così la disposizione in tal senso contenuta nel nuovo testo del Codice di Autodisciplina.

Il Responsabile ha accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento del proprio incarico e la sua attività è finalizzata alla verifica ed alla valutazione della adeguatezza e della efficacia del sistema di controllo interno della Società nonché alla aderenza delle attività delle diverse funzioni aziendali alle procedure, alle politiche aziendali, alle leggi ed ai regolamenti esistenti, con particolare attenzione alla affidabilità ed integrità delle informazioni gestite, alla salvaguardia del patrimonio aziendale, alla adeguatezza dei principi contabili utilizzati ed alla loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio, da effettuarsi unitamente al Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari.

Il Consiglio di Amministrazione, nel rispetto del criterio 7.P.1 del Codice, definisce le linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, in modo che i principali rischi della Società e delle sue controllate siano identificati e monitorati in un'ottica di seria e corretta gestione dell'impresa.

In virtù delle mutate dimensioni e struttura di Intek Group, a seguito dell'attuazione della Fusione e della accentuazione della sua attività di Holding di partecipazioni, per la funzione di controllo interno è stato attuato un processo di riorganizzazione conclusosi con il conferimento, in data 28 aprile 2014, da parte del Consiglio di Amministrazione, con il parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi e sentito il Collegio Sindacale, dell'incarico di Internal Auditor al dott. Giovanni Santoro di Crowe Horwath AS S.r.l., stabilendone la remunerazione.

L'incarico conferito scadrà con l'approvazione del bilancio 2017.

Sono state richieste e verranno valutate, di concerto con il Collegio sindacale ed il Comitato Controllo e Rischi, offerte per lo svolgimento di tale incarico relativamente all'esercizio in corso ed ai due successivi, i cui esiti verranno portati all'attenzione del nuovo Consiglio di Amministrazione.

11.3. Modello Organizzativo ex D.Lgs. 231/2001

La Società ha adottato un "Modello di organizzazione e di gestione ex D.Lgs. n. 231/01", modello che viene aggiornato in ragione delle modifiche introdotte nel tempo nella normativa di riferimento, tenendo conto delle attività di prevenzione dei rischi reato nelle aree sensibili di attività della Società (con particolare riferimento ai reati societari ed agli abusi di mercato).

Una nuova versione del Modello, rispetto a quello in precedenza adottato dalla Società, è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione del 28 aprile 2014 a seguito della avvenuta attuazione della Fusione.

La Società si è dotata di un nuovo organismo di vigilanza composto da 2 professionisti esterni che, oltre a mantenere aggiornato il Modello, interagisce con gli altri organismi di vigilanza nominati dalle altre società del Gruppo, monitorando l'efficacia delle procedure adottate anche attraverso specifiche attività di verifica e di approfondimento mirate sui settori aziendali ritenuti più sensibili ai fini della responsabilità amministrativa della Società.

Nel corso di tale attività la Società ha costantemente aggiornato le procedure di internal dealing, informativa privilegiata e operazioni con parti correlate, elaborate dagli uffici amministrativi di concerto con la funzione di Controllo Interno e verificate, con parere favorevole da parte dell'Organismo di Vigilanza e del Comitato Controllo e Rischi, in uno con il Collegio Sindacale.

Un estratto del Modello è consultabile sul sito www.itkgroup.it nella sezione profilo.

Si ricorda che nel corso del 2016 uno dei componenti dell'organismo di vigilanza, per sopraggiunti nuovi impegni, ha rassegnato le dimissioni ed al suo posto è stato nominato un nuovo professionista esterno.

Con l'approvazione del bilancio 2017 viene a scadere anche il mandato conferito all'organismo di vigilanza ex art 231/01.

Verrà quindi portata all'attenzione del nuovo Consiglio di Amministrazione la nomina del nuovo organismo, previo parere del Comitato Controllo e Rischi e del Collegio sindacale.

Le società controllate aventi sede in Italia, prive comunque di rilevanza strategica, per le contenute dimensioni e la operatività essenzialmente incentrata in aree i cui rischi sono scarsamente sensibili ai fini del D.Lgs. 231/2001, non si sono dotate di modelli organizzativi.

11.4. Società di Revisione

Deloitte & Touche SpA (di seguito "Deloitte") è la Società incaricata ai sensi degli artt. 13 e 16 del D.Lgs. 39/2010 della revisione legale del bilancio consolidato e del bilancio separato, nonché della relazione semestrale consolidata limitata di Intek Group SpA.

Deloitte ricopre il ruolo di "revisore principale" e l'incarico in corso è stato deliberato dall'Assemblea del 31 maggio 2016, a seguito di proposta motivata formulata dal Collegio Sindacale e terminerà con il bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024.

Il responsabile dell'incarico per la Società di Revisione è il dott. Maurizio Ferrero. L'art. 17, comma IV del D.Lgs. n. 39 del 27 gennaio 2010 (il c.d. "Testo Unico della Revisione") fissa in n. 6 esercizi il massimo di durata per tale responsabilità.

L'entità del totale dei compensi corrisposti dalla Società è di complessivi Euro 147 migliaia (di cui Euro 15 migliaia relativi alla incorporata ErgyCapital). Il totale dei compensi a livello di società controllate è stato di Euro 606 migliaia. Per il relativo dettaglio si rinvia alla nota integrativa del bilancio separato.

Nel corso dell'esercizio sono stati assegnati alla Società di Revisione ed alle società facenti parte dello stesso network ulteriori incarichi per Euro 613 migliaia.

Il Collegio Sindacale, nell'ambito della sua attività di vigilanza, verifica l'indipendenza della Società di Revisione.

Nel corso dell'esercizio 2017 è stato riconosciuto a Deloitte un incremento dei compensi a suo tempo stabiliti dell'importo annuo di Euro 20.000 (pari ad un incremento del 24% rispetto al precedente).

Tale aumento, concordato con il Collegio Sindacale, è stato determinato dalle maggiori ore di lavoro che dovranno essere impiegate in relazione alle novità normative introdotte nonché all'emanazione di nuovi principi di revisione, in vigore a partire dall'esercizio 2017.

11.5. Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e altri ruoli e funzioni aziendali

Il Consiglio di Amministrazione del 14 maggio 2013, a seguito delle dimissioni dall'incarico di Dirigente Preposto rassegnate da Marco Miniati, che aveva svolto tale incarico dal 21 giugno 2007, ha nominato, in tale qualità e funzione, con il parere favorevole del Collegio Sindacale, il Direttore Amministrativo Giuseppe Mazza, in considerazione dei requisiti professionali, delle caratteristiche e delle competenze di cui è in possesso, conferendogli idonei poteri e mezzi per l'esercizio dei compiti a lui attribuiti, quale nuovo Dirigente Preposto.

Il Consiglio di Amministrazione del 19 giugno 2015 ha rinnovato detto incarico a Giuseppe Mazza.

L'incarico ha una durata pari a quella del Consiglio di Amministrazione, quindi fino alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio dell'esercizio che chiuderà il 31 dicembre 2017.

Il Dirigente preposto informa periodicamente l'Amministratore Incaricato, il Comitato Controllo e Rischi ed il Collegio Sindacale sull'attività svolta e collabora con continuità con la Società di Revisione.

11.6. Coordinamento tra i soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi

La condivisione delle informazioni che si generano nei diversi ambiti di attività è assicurata da un flusso informativo strutturato che vede l'attiva partecipazione di tutti i soggetti investiti di funzioni all'interno del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, anche con riferimento alle funzioni in tale ambito svolte dal Comitato Controllo e Rischi, dal Collegio Sindacale e dall'Amministratore Incaricato.

Tale flusso informativo trova il suo momento di coordinamento in occasione delle riunioni del Comitato Controllo e Rischi cui partecipano tutte le funzioni aziendali coinvolte.

Al riguardo si segnala l'attività del Dirigente preposto che, unitamente al Presidente, fornisce, inoltre, l'attestazione prevista dal comma 5 dell'art. 154-bis TUF.

12.Interessi degli Amministratori ed Operazioni con Parti Correlate

Gli Amministratori informano di volta in volta il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale in merito alle operazioni in potenziale conflitto di interessi, obbligo richiamato dall'art. 14 dello Statuto Sociale.

La Procedura in materia di operazioni con parti correlate (di seguito la "Procedura"), adottata nel marzo 2003, è stata aggiornata più volte nel corso degli anni, l'ultima delle quali in data 5 agosto 2015.

La mancata ricostituzione del Comitato per la Remunerazione, decisa dal Consiglio di Amministrazione del 19 giugno 2015, ha comportato da un lato l'applicazione della procedura "ordinaria" in tema di operazioni con parti correlate, indipendentemente dalla operatività della esenzione disposta da detta procedura (in conformità col Regolamento Consob disciplinante proprio le operazioni con parti correlate); dall'altro, la necessità di modificare la Procedura stessa in coerenza con le nuove scelte in tema di remunerazione.

Detta Procedura, tenendo conto di quanto raccomandato da Consob, dà sostanza alla norma statutaria ed è conforme a quanto previsto dal Regolamento in materia adottato da CONSOB con propria delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 (di seguito il "Regolamento Parti Correlate") che in particolare richiede che le operazioni con parte correlate, realizzate direttamente o per il tramite di società controllate, debbano essere effettuate nel rispetto dei principi di:

  • trasparenza;
  • correttezza sostanziale;
  • correttezza della procedura.

Il Consiglio di Amministrazione ritiene che la procedura prevista sia adeguata alla gestione dei conflitti di interesse.

Di seguito si riportano le disposizioni più significative della Procedura che è disponibile nella sua interezza in apposita sezione del sito web della Società.

Le parti correlate sono quelle indicate da CONSOB. Il Consiglio di Amministrazione del 5 agosto 2015 ha definito di non considerare più quali parti correlate gli Amministratori esecutivi della subholding KME AG in quanto considerata come investimento. Non è inoltre più considerata strategica I2 Capital Partners SGR in quanto, a seguito della conclusione del periodo di investimento, detta controllata non è più in grado di influenzare la politica strategica della Società.

Gli Amministratori ed i Sindaci della Società e delle sue controllate, come sopra individuate, ove abbiano un interesse, per conto proprio o di terzi, in una operazione, ne informano il Consiglio di Amministrazione nella persona del suo Presidente, precisandone la natura, i termini, l'origine e la portata. Gli Amministratori per i quali sussista tale interesse hanno inoltre l'obbligo di astenersi dal voto e di assentarsi durante la relativa procedura, fatta comunque salva una diversa unanime determinazione del Consiglio.

E' inoltre prevista una procedura interna diretta alla redazione, gestione ed al mantenimento dell'elenco delle parti correlate provvedendo al suo aggiornamento su base semestrale, tenendo conto delle informazioni ricevute dagli Amministratori e dai Sindaci nonché dagli altri dirigenti con responsabilità strategiche.

Le società controllate del Gruppo sono tenute al rispetto della Procedura, per quanto applicabile, ed assicurano il flusso delle informazioni alla Società.

Per "operazioni con parti correlate" si intende qualunque trasferimento di risorse, servizi o obbligazioni fra parti correlate, indipendentemente dal fatto che sia stato pattuito un corrispettivo.

Si considerano comunque incluse:

  • le operazioni di fusione, di scissione per incorporazione o di scissione in senso stretto non proporzionale, ove realizzate con parti correlate;
  • ogni decisione relativa all'assegnazione di remunerazioni o benefici economici, sotto qualsiasi forma, ai componenti degli organi di amministrazione e controllo e ai dirigenti con responsabilità strategiche.

Nel rispetto di quanto indicato dal Regolamento CONSOB e dai suoi allegati, le operazioni sono suddivise in:

  • operazioni di maggiore rilevanza;
  • operazioni di minore rilevanza;
  • operazioni esenti.

Il Comitato Controllo e Rischi, organismo nominato dal Consiglio di Amministrazione e composto esclusivamente da Amministratori indipendenti e non esecutivi:

vigila sulla conformità delle procedure in materia di operazioni con parti correlate alle disposizioni legislative e regolamentari applicabili nonché sulla loro osservanza;

esprime al Consiglio di Amministrazione il proprio parere sull'interesse della Società al compimento delle operazioni con parti correlate nonché sulla convenienza e sulla correttezza sostanziale delle relative condizioni.

In presenza di operazioni di maggiore rilevanza, il Comitato deve essere coinvolto nella fase delle trattative ed in quella istruttoria attraverso la ricezione di un flusso informativo completo e tempestivo.

Il Comitato ha facoltà di richiedere informazioni e di formulare osservazioni agli organi delegati ed ai soggetti incaricati della conduzione delle trattative nonché di farsi assistere da propri esperti indipendenti, a spese della Società, ai fini della valutazione delle caratteristiche dell'operazione.

Come già illustrato al paragrafo 8 – Comitato per le Remunerazioni, si ribadisce come il Consiglio di Amministrazione, nella sua interezza, sia il soggetto più idoneo per procedere alla individuazione e fissazione dei criteri di incentivazione (legati alla valorizzazione degli asset come sopra indicato) sulla base dei quali determinare la componente variabile della remunerazione degli amministratori esecutivi e dei dirigenti con responsabilità strategica e come, nel caso specifico di Intek Group, sia in grado di svolgere anche il compito previsto per il Comitato per le remunerazioni dal Principio 6.C.5 del Codice.

Si sottolinea inoltre come, per consentire al Consiglio di effettuare valutazioni il più possibile consapevoli, lo stesso potrà farsi supportare dall'expertise di almeno due amministratori indipendenti, cui rivolgersi, per approfondimenti in merito alla remunerazione fissa e variabile da riconoscere agli Amministratori Esecutivi.

Alle riunioni del Comitato sono invitati a partecipare il Presidente del Consiglio di Amministrazione e l'intero Collegio Sindacale; possono inoltre essere invitati i dirigenti, i componenti degli organi di amministrazione e controllo delle società controllate, i loro dirigenti nonché esponenti della Società di Revisione.

Le decisioni del Comitato sono regolarmente assunte a maggioranza e sono previste specifiche procedure alternative in presenza di operazioni nelle quali i suoi stessi componenti rivestissero la qualifica di parti correlate.

Le riunioni del Comitato sono verbalizzate a cura del Segretario del Consiglio di Amministrazione e, ove applicabile, devono riportare le motivazioni in merito all'interesse della Società al compimento dell'operazione nonché alla convenienza ed alla correttezza sostanziale delle relative condizioni.

Le operazioni di maggiore rilevanza sono sottoposte alla preventiva approvazione del Consiglio di Amministrazione che delibera al riguardo nel rispetto delle procedure previste dall'art. 19 dello Statuto Sociale, sentito il parere motivato del Comitato Controllo e Rischi sull'interesse della Società al compimento dell'operazione nonché sulla convenienza e sulla correttezza sostanziale delle relative condizioni.

Il parere del Comitato ha natura vincolante con l'avvertenza che l'operazione di maggiore rilevanza che non avesse ricevuto tale preventiva approvazione non potrà essere eseguita dal Consiglio di Amministrazione.

Qualora il Consiglio di Amministrazione intenda comunque eseguirla, deve convocare senza indugio l'Assemblea degli Azionisti in sede ordinaria ponendo all'ordine del giorno l'approvazione della predetta operazione. L'Assemblea delibera al riguardo con le maggioranze previste dallo Statuto Sociale.

L'operazione si intende non approvata, e quindi non potrà essere eseguita, solo qualora la maggioranza dei soci non correlati votanti esprima voto contrario all'operazione e qualora i soci non correlati presenti in Assemblea rappresentino almeno il 10% del capitale sociale con diritto di voto.

Le operazioni di minore rilevanza di cui all'art. 11 del Regolamento Interno sono invece esaminate e deliberate dall'organo societario competente in forza delle procedure pro-tempore vigenti.

La procedura prevede che il Presidente Vincenzo Manes, ed in caso di sua assenza o impedimento, ed in via d'urgenza, la Vice Presidente Diva Moriani, purché singolarmente non in conflitto di interessi nella medesima operazione, abbiano il potere di approvare le operazioni con parti correlate della Società e delle sue società controllate di importo non superiore ad Euro 5 milioni.

Inoltre, le corrispondenti operazioni di importo superiore ad Euro 5 milioni, nonché quelle di importo inferiore per le quali sussistesse una situazione di conflitto di interessi in capo contemporaneamente, sia al Presidente che al Vice Presidente, devono essere sottoposte alla preventiva approvazione del Consiglio di Amministrazione della Società.

In entrambi i casi, le operazioni sono comunque sottoposte al preventivo parere motivato non vincolante del Comitato Controllo e Rischi sull'interesse al compimento dell'operazione nonché sulla convenienza e sulla correttezza sostanziale delle relative condizioni.

Nel caso di operazioni rientranti nell'ambito delle decisioni riservate al Presidente (o al Vice Presidente) sulle quali il Comitato abbia espresso un proprio parere motivato negativo, il Presidente ne informa senza indugio gli altri componenti del Consiglio di Amministrazione. E' facoltà di ciascuno dei componenti non esecutivi del Consiglio di Amministrazione, esclusi i membri del Comitato Controllo e Rischi, richiedere entro il termine di tre giorni la convocazione dello stesso al fine di deliberare in merito alla approvazione di tali operazioni.

Le disposizioni del Regolamento Interno non si applicano:

    1. alle deliberazioni in materia di remunerazione degli Amministratori investiti di particolari cariche rientranti nell'importo complessivo preventivamente determinato dall'Assemblea degli Azionisti ai sensi dell'art. 2389, comma 3, del Codice Civile;
    1. alle operazioni di importo inferiore ad Euro 100.000,00 nei confronti dei soggetti persone fisiche e non superiori ad Euro 500.000,00 (in entrambi i casi gli importi si intendono determinati su base annua e quindi anche cumulativamente) nei confronti degli altri soggetti;
    1. ai c.d. "Piani di Compenso" basati su strumenti finanziari approvati dall'Assemblea ai sensi dell'art. 114-bis del TUF ed alle relative operazioni esecutive;
    1. alle deliberazioni in materia di remunerazione di Amministratori investiti di particolari cariche, diverse da quelle di cui al punto 1, solo nel caso siano rispettate le condizioni previste dalle disposizioni in materia di cui all'art. 13, comma 3 lett. a) e b) del Regolamento Parti Correlate;
    1. alle operazioni ordinarie concluse a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard;
    1. alle operazioni con o tra società controllate nonché alle operazioni con società collegate qualora nelle società controllate o collegate controparti dell'operazione non vi siano interessi, qualificati come significativi ai sensi del Regolamento Interno, di altre parti correlate della Società.

Per le operazioni di maggiore rilevanza non soggette all'obbligo di pubblicazione del "Documento Informativo" ai sensi delle disposizioni applicabili, la Società:

    1. comunica a CONSOB, entro i termini previsti dalle disposizioni applicabili, il nominativo della controparte, l'oggetto ed il corrispettivo delle operazioni;
    1. indica nella Relazione Intermedia sulla Gestione e nella Relazione sulla Gestione Annuale quali operazioni soggette agli obblighi informativi sono state concluse avvalendosi dell'esclusione.

Ai fini di valutare la non applicabilità del Regolamento Interno, non si considerano "interessi significativi":

    1. la mera condivisione di uno o più amministratori o dirigenti con responsabilità strategiche tra la Società e le società controllate e collegate;
    1. la sussistenza di rapporti di natura patrimoniale, esclusi quelli di cui al punto n. 3 che segue e in generale quelli derivanti da remunerazioni di dirigenti con responsabilità strategiche, di entità non superiore ad Euro 200.000,00 (importo determinato anche cumulativamente su base annua) tra le società controllate e collegate, da un lato, ed altre parti correlate della Società, dall'altro e che comunque influenzino, o siano influenzati, dall'operazione in discussione;
    1. l'esistenza di Piani di Incentivazione basati su strumenti finanziari (o comunque di remunerazioni variabili) dipendenti dai risultati conseguiti dalle società controllate o collegate con le quali l'operazione è svolta i cui beneficiari siano amministratori o dirigenti con responsabilità strategiche anche della Società, e quando l'operazione in discussione abbia un'incidenza inferiore al 5% rispetto ai risultati conseguiti dalle società controllate e collegate sui quali sono calcolate le incentivazioni;
    1. la società controllata o collegata sia partecipata dal soggetto che controlla la Società qualora il peso effettivo di tale partecipazione non superi il peso effettivo della partecipazione detenuta dal medesimo soggetto nella Società.

Qualora sia prevista l'effettuazione di una serie di operazioni omogenee con determinate categorie di parti correlate nell'arco di un anno, è possibile che le stesse siano autorizzate dal Consiglio di Amministrazione nell'ambito di una "Delibera Quadro".

La Società fornisce informazione, nella Relazione Intermedia sulla Gestione e nella Relazione sulla Gestione Annuale:

  • sulle singole operazioni di maggiore rilevanza concluse nel periodo di riferimento;
  • sulle altre eventuali singole operazioni con parti correlate, come definite ai sensi dell'art. 2427, comma 2 del Codice Civile, sempre concluse nel periodo di riferimento, che abbiano influito in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Società;
  • su qualsiasi modifica o sviluppo delle operazioni con parti correlate descritte nell'ultima relazione annuale che abbiano avuto un effetto rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Società nel periodo di riferimento.

In presenza di un parere negativo espresso dal Comitato in materia di operazioni di minore rilevanza, la Società mette a disposizione del pubblico, entro 15 giorni dalla chiusura di ciascun trimestre dell'esercizio e nel rispetto delle condizioni, termini e modalità previste dal Regolamento CONSOB, un "Documento" contenente la descrizione delle predette operazioni.

Ogni trimestre deve essere fornita al Consiglio di Amministrazione ed al Collegio Sindacale, a cura degli Amministratori Esecutivi della Società, una specifica informativa sulle operazioni con parti correlate non soggette a preventiva approvazione del Consiglio di Amministrazione. L'informativa deve riguardare la natura della correlazione, le condizioni, in particolare quelle economiche, le modalità ed i tempi di realizzazione dell'operazione, il procedimento valutativo seguito, l'interesse e le motivazioni sottostanti alla stessa.

Deve essere inoltre fornita specifica informativa sull'esecuzione delle operazioni preventivamente approvate dal Consiglio di Amministrazione anche attraverso le c.d. "Delibere Quadro".

In occasione di operazioni di maggiore rilevanza, realizzate anche da società controllate italiane o estere, è predisposto, ai sensi dell'art. 114 comma 5 del "TUF", un "Documento Informativo" redatto in conformità dell'Allegato 4 del Regolamento Parti Correlate, allegato al Regolamento Interno sub lettera c) come sua parte sostanziale.

Il Consiglio di Amministrazione si è riservato di verificare periodicamente l'efficacia della procedura adottata provvedendo in ogni caso alla sua revisione in contraddittorio con il Collegio Sindacale su base triennale, fatta comunque salva la possibilità di interventi più tempestivi anche al fine di assicurare la migliore efficienza del Regolamento medesimo.

La procedura è stata oggetto di aggiornamento il 5 agosto 2015 e quindi dovrà essere oggetto di ulteriore verifica e di eventuali variazioni alla scadenza del triennio.

Gli artt. 10 (Convocazione dell'Assemblea) e 14 (Amministrazione della società) dello Statuto Sociale consentono al Consiglio di Amministrazione, qualora l'operazione con la parte correlata rivesta carattere di urgenza e non debba essere sottoposta alla approvazione dell'Assemblea degli Azionisti, di eseguirla immediatamente nel rispetto delle condizioni previste dal Regolamento Parti Correlate.

Se l'operazione fosse poi eseguita tramite una società controllata, il Consiglio di Amministrazione ne dovrà essere informato in occasione della sua prima riunione successiva all'effettuazione dell'operazione in commento. Inoltre, in presenza di operazioni da sottoporre alla approvazione dell'Assemblea degli Azionisti che abbiano carattere di urgenza e che siano collegate a situazioni di crisi aziendale, l'operazione potrà essere eseguita dal Consiglio di Amministrazione in deroga alle disposizioni in materia purché alla successiva Assemblea chiamata a deliberare al riguardo si applichino le disposizioni previste dal Regolamento Parti Correlate per tali situazioni.

La procedura in commento è consultabile sul sito www.itkgroup.it nella sezione "governance/parti correlate".

13.Nomina dei Sindaci

Il Collegio Sindacale vigila sulla osservanza della legge e dello Statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare sulla adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società e sul suo concreto funzionamento.

L'art. 22 dello Statuto Sociale è interamente dedicato al Collegio Sindacale e, oltre ai requisiti di onorabilità e di professionalità che debbono possedere i suoi componenti, indica la procedura per la loro nomina che tra l'altro prevede:

  • il deposito della lista per la nomina e del curriculum vitae di ciascun candidato almeno 25 giorni prima della Assemblea di prima convocazione e quindi resa disponibile almeno 21 giorni prima presso la sede sociale, sul sito web della Società e tramite Borsa Italiana SpA. La lista deve essere corredata delle informazioni sull'identità dei soci che l'hanno presentata, con la percentuale di partecipazione complessiva detenuta e dichiarazione da parte dei soci diversi da quelli che detengono, anche congiuntamente una partecipazione di controllo o di maggioranza relativa, attestante l'assenza di rapporti di collegamento. Deve inoltre contenere una esauriente informativa sulle caratteristiche personali e professionali unitamente a dichiarazione di accettazione della candidatura;
  • qualora entro tale termine sia stata presentata una sola lista ovvero liste collegate tra loro ai sensi delle disposizioni vigenti, possono essere depositate liste sino al terzo giorno successivo alla data di scadenza del termine per il deposito presso la sede sociale. In tal caso, la soglia di capitale per la legittimazione alla presentazione delle liste, come di seguito indicata, è ridotta alla metà;
  • l'inserimento nella lista di un sindaco supplente di designazione della minoranza destinato a sostituire il componente di minoranza che fosse cessato dalla carica;
  • in caso di parità di voti fra due o più liste, l'elezione a sindaci dei candidati della lista che sia stata presentata dagli Azionisti in possesso della maggiore partecipazione ovvero, in subordine, dal maggior numero di Azionisti;
  • hanno diritto a presentare la lista coloro che, da soli od insieme ad altri, detengano una partecipazione, espressa in azioni ordinarie, in misura pari alla percentuale più elevata individuata dall'art. 147 ter comma 1 del TUF nel rispetto delle disposizioni emanate da Consob. In base a quanto previsto dal comma 2 dell'art. 144 quater del Regolamento Emittenti, la percentuale applicabile è pari al 4,5% del capitale ordinario, come previsto da Consob con delibera n. 20273del 24 gennaio 2018;
  • le liste che presentino un numero complessivo di candidati pari o superiore a tre devono essere composte da candidati appartenenti ad entrambi i generi, in modo che appartengano al genere meno rappresentato nella lista almeno un terzo (comunque arrotondato all'eccesso). Ciò sia per i sindaci effettivi che per quelli supplenti;
  • in caso di sostituzione di un sindaco, subentra il supplente appartenente alla medesima lista di quello cessato, nel rispetto della disciplina pro tempore vigente inerente all'equilibrio tra generi.

Si ricorda, in particolare, che i Sindaci non possono ricoprire più di cinque analoghi incarichi in società emittenti, come richiesto dagli artt. 148-bis del TUF e 144 terdecies del Regolamento.

Le disposizioni statutarie relative alla nomina del Collegio Sindacale sono disponibili in apposita sezione del sito www.itkgroup.it e si ricorda che la procedura è stata aggiornata e resa conforme alle nuove disposizioni in materia, da ultimo con deliberazione dell'assemblea straordinaria degli azionisti del 11 giugno 2014.

14.Composizione e Funzionamento del Collegio Sindacale (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d) e d-bis), TUF)

L'attuale Collegio Sindacale è stato nominato per gli esercizi 2015, 2016 e 2017 sulla base della lista presentata all'Assemblea degli Azionisti del 19 giugno 2015 da Quattroduedue SpA, azionista che con il possesso del 45,75% del capitale votante, controlla di fatto la Società. Il Collegio scadrà quindi in occasione della Assemblea alla quale sarà sottoposto il bilancio al 31 dicembre 2017.

L'Assemblea ha deliberato di approvare la proposta all'unanimità, essendo presente alla votazione il 47,108% delle azioni aventi diritto al voto.

Nessun Sindaco è stato quindi designato attraverso una lista presentata da un Azionista di minoranza che l'art. 22 dello Statuto individua in una percentuale pari a quella più elevata determinata ai sensi degli artt. 147 ter, comma 1 del TUF e 144 quater del Regolamento Emittenti.

Al riguardo, si ricorda che attualmente, per Intek Group, tale percentuale è pari al 4,5% come da citata delibera CONSOB n. 20273del 24 gennaio 2018.

Si osserva che tale sua composizione è conforme alle disposizioni in materia delle c.d. "quote di genere" in ragione della presenza del Sindaco Effettivo dott.ssa Francesca Marchetti e del Sindaco Supplente dott.ssa Elena Beretta.

I nominativi di tutti i componenti del Collegio Sindacale in carica nel corso del 2017 sono di seguito dettagliati riportando un loro breve curriculum vitae, disponibile anche in apposita sezione del sito www.itkgroup.it.

Marco Lombardi (Presidente)

Il dott. Marco Lombardi, nato nel 1959 e laureato in Scienze Politiche, indirizzo amministrativo, iscritto all'Albo dei Dottori Commercialisti ed al Registro dei Revisori Contabili, svolge la sua attività professionale a Firenze. Partecipa in altri Collegi Sindacali e ricopre incarichi giudiziari; è autore di scritti in materia tributaria.

E' entrato a far parte del Collegio Sindacale il 1° settembre 2008, di cui ne è Presidente dal 30 aprile 2013. Era stato già Presidente per gli esercizi 2009/2011.

Francesca Marchetti (Sindaco Effettivo)

La dott.ssa Francesca Marchetti, nata nel 1963, laureata in Economia e Commercio, iscritta all'Albo dei Dottori Commercialisti ed al Registro dei Revisori Contabili, svolge la sua attività professionale a Milano ed a Brescia e ricopre la carica di Sindaco in società esterne al Gruppo, nonché, fino alla data di fusione, in ErgyCapital SpA.

E' entrata a far parte del Collegio Sindacale il 28 giugno 2012.

Alberto Villani (Sindaco Effettivo)

Il dott. Alberto Villani, nato nel 1962 e laureato in Economia e Commercio presso l'Università Luigi Bocconi di Milano, iscritto all'Albo dei Dottori Commercialisti ed al Registro dei Revisori Contabili, svolge la sua attività professionale a Milano, anche con clientela internazionale.

Partecipa a Consigli di Amministrazione e Collegi Sindacali di società quotate e non.

E' entrato a far parte del Collegio Sindacale il 30 aprile 2013.

Elena Beretta (Sindaco Supplente)

La dott.ssa Elena Beretta, nata nel 1969 e laureata in Economia e Commercio presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, iscritta all'Albo dei Dottori Commercialisti ed al Registro dei Revisori Contabili, svolge la sua attività professionale a Milano; è consulente di gruppi industriali multinazionali italiani ed esteri.

E' stata nominata per la prima volta Sindaco Supplente il 19 giugno 2015.

Andrea Zonca (Sindaco Supplente)

Il dott. Andrea Carlo Zonca, nato nel 1966 e laureato in Economia e Commercio presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, iscritto all'Albo dei Dottori Commercialisti ed al Registro dei Revisori Contabili, svolge la sua attività professionale a Milano, con particolare attenzione nel settore del diritto commerciale ed aziendale, ricoprendo anche incarichi in materia fallimentare. Partecipa a Consigli di Amministrazione e Collegi Sindacali di società quotate e non.

* * * * * *

Per quanto a conoscenza della Società, nessuno dei componenti il Collegio Sindacale ha, negli ultimi cinque anni, riportato condanne in relazione a reati di frode, ne è stato associato nell'ambito dell'assolvimento dei propri incarichi a procedure concorsuali, amministrazione straordinaria o liquidazione coatta amministrativa, né, infine, è stato soggetto ad incriminazioni ufficiali e/o sanzioni da parte di autorità pubbliche o di regolamentazione (comprese le associazioni professionali designate) o di interdizione da parte di un tribunale dalla carica di membro degli organi di amministrazione, di direzione o di vigilanza della Società o dallo svolgimento di attività di direzione e di gestione di qualsiasi emittente.

I singoli componenti del Collegio Sindacale hanno dichiarato in occasione della loro nomina di possedere i requisiti di professionalità e di onorabilità previsti dalle disposizioni vigenti e dallo Statuto, come pure di non trovarsi in alcuna delle condizioni ostative e di cui all'art. 148 del TUF, impegnandosi a comunicare alla Società ogni eventuale mutamento entro 30 giorni dal suo verificarsi.

Con riferimento agli obblighi informativi previsti dall'art. 123-bis, comma 2, lett.d-bis), circa la verifica dell'indipendenza dei componenti il Collegio Sindacale, come infra riferito, la Società vi ha dato corso pur rientrando tra i soggetti esonerati dalla norma in commento per l'insussistenza di due dei tre parametri a tal fine previsti (ricavi inferiori ad Euro 40 milioni e dipendenti inferiori a n. 250).

Il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale, infatti, procedono annualmente alla verifica della sussistenza in capo a ciascuno dei suoi componenti del requisito della indipendenza in base ai criteri previsti per legge e dall'art. 8.C.1. del Codice.

Tali verifiche hanno interessato l'incarico dei Sindaci Marco Lombardi, Francesca Marchetti, Alberto Villani, Elena Beretta e Andrea Zonca in quanto presenti, come sindaci effettivi, in altri Collegi Sindacali di società del Gruppo e di società partecipate come di seguito dettagliato.

Al riguardo si è ritenuto che tali situazioni non limitino la loro indipendenza in ragione delle loro caratteristiche personali ed in quanto non rappresentano relazioni professionali "significative" nell'ambito complessivo della loro attività.

Il Collegio Sindacale ha dato atto dell'esito di tali accertamenti confermati anche nel rispetto dell'art. 149, comma I, lettera c.-bis del TUF che gli richiede di vigilare sulle modalità di concreta attuazione del Codice di Autodisciplina.

Gli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti dai Sindaci presso altre società e nel Gruppo sono appresso indicati e sono messi a disposizione dell'Assemblea degli Azionisti al momento della loro nomina. Il loro attuale numero e rilevanza sono sempre inferiori per ciascun Sindaco alle soglie previste da CONSOB e dalle sopra ricordate regole deontologiche.

Ai membri del Collegio Sindacale sono conferite le funzioni e le responsabilità ad essi assegnate dal Codice Civile. L'art. 2402 primo comma, c.c. prevede che il Collegio Sindacale vigili sull'osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla società e sul suo concreto funzionamento.

A seguito dell'entrata in vigore del D. Lgs. 39 del 27 gennaio 2010, relativo alla revisione legale dei conti, il Collegio Sindacale ha assunto anche il compito di "Comitato per il controllo interno e la revisione contabile".

L'istituzione di questo Comitato è finalizzata a minimizzare i rischi finanziari e operativi, i rischi di inosservanza delle disposizioni di Legge e/o di regolamento e di migliorare la qualità dell'informativa finanziaria. Il Comitato, che è stato individuato dal legislatore italiano nel Collegio Sindacale, ha i seguenti compiti:

  • monitorare il processo di informativa finanziaria;
  • controllare l'efficacia dei sistemi di controllo interno, di revisione interna e di gestione del rischio;
  • monitorare la revisione legale dei conti e verificare l'indipendenza del revisore o dell'impresa di revisione.

Il Collegio Sindacale svolge la sua attività regolarmente ed assiste costantemente alle riunioni del Consiglio di Amministrazione nonché degli altri Comitati costituiti, coordinando in particolare la propria attività con la funzione di internal audit e con il Comitato Controllo e Rischi. Inoltre, il Collegio Sindacale ha nel tempo acquisita e sviluppata, e poi mantenuta in occasione dei mutamenti intervenuti nei suoi componenti, la possibilità di un contatto continuo con gli uffici della Società ai quali si rivolge direttamente ed in piena autonomia.

I suoi rapporti con la Società di Revisione sono improntati alla collaborazione ed allo scambio dei dati e delle informazioni.

In tale ambito, inoltre, il Collegio Sindacale vigila sull'indipendenza della Società di Revisione.

Nel rispetto delle disposizioni in materia di remunerazioni, i compensi corrisposti ai Sindaci Effettivi sono riportati nella tabella predisposta secondo le disposizioni di CONSOB (ovvero "Schema 1" dell'allegato 3C del Regolamento Emittenti) contenuta nella Relazione sulla Remunerazione, ritenendoli commisurati all'impegno richiesto, alla rilevanza del ruolo ricoperto nonché alle caratteristiche dimensionali e settoriali della Società.

Durante l'esercizio 2017, il Collegio Sindacale si è riunito 6 volte (4 volte nel 2016); la partecipazione alle riunioni da parte dei suoi componenti è stata del 100% (come nell'anno precedente). La durata media delle riunioni del Collegio Sindacale è stata di circa tre ore.

Nel corso del corrente esercizio il Collegio Sindacale si è riunito 2 volte.

Nel 2017 almeno un componente del Collegio sindacale ha preso parte a tutte le riunioni del Comitato Controllo e Rischi.

La partecipazione a dette riunioni può essere individuata anche come momento di coordinamento dei flussi informativi per quanto attiene alle rispettive funzioni delle attività dello stesso Collegio, del responsabile della funzione di Internal Auditing, dell'Amministratore Incaricato, della società di revisione e dei dirigenti amministrativi della Società.

La Società, come già riferito in altra sezione della presente Relazione, non ha adottato politiche in materia di diversità anche in relazione alla composizione degli organi di controllo, valutando in sede di nomina la scelta di ciascun soggetto investito di tale funzione in relazione al suo percorso formativo e professionale.

* * * * * *

Di seguito, sono riportate, per tutti i Sindaci in carica nell'esercizio cui fa riferimento la presente Relazione, le cariche di Amministratore o Sindaco ricoperte dagli stessi alla data del 31 dicembre 2017 in altre società per azioni, in società in accomandita per azioni ed in società a responsabilità limitata.

Nominativo Società Carica
Marco Lombardi
Brandini SpA Presidente del Collegio Sindacale
INTEK Group SpA (2) Presidente del Collegio Sindacale
KME Italy SpA
(1)
Sindaco Effettivo
RECS S.s. di Contraego 2 e Lombardi
Piero Sindaco Effettivo
IMI Fondi Chiusi SGR SpA Sindaco Effettivo
Fondazione Palazzo Strozzi Sindaco supplente
Fondazione Angeli del bello Membro del Collegio dei Revisori

Francesca Marchetti

INTEK Group SpA (2) Sindaco effettivo
Nuovi Investimenti SIM SpA Sindaco effettivo
Festa Trasporti e Logistica Srl Unipers. Sindaco effettivo

Alberto Villani

INTEK Group SpA (2) Sindaco effettivo
AGB Nielsen M.R. Holding SpA Presidente Collegio Sindacale
Bennet SpA Sindaco effettivo
Bennet Holding SpA Sindaco effettivo
Borgogestion srl Amministratore Unico
BTSR International SpA Presidente Collegio Sindacale
Calvi SpA Membro del Consiglio di Amministrazione
Compagnia Padana per Investimenti SpA Sindaco supplente
Carcano Antonio SpA Sindaco effettivo
De Longhi Capital Services Srl Sindaco effettivo
De Longhi Appliances
Srl
Sindaco effettivo
Effe 2005 Gruppo Feltrinelli SpA Sindaco effettivo
Finmeg Srl Sindaco effettivo
Fratelli Consolandi Srl Presidente Collegio Sindacale
Gallerie Commerciali Bennet SpA Sindaco effettivo
GCG Scarl in liquidazione Liquidatore
HDP SpA Presidente Collegio Sindacale
I2 Capital Partners SGR SpA (1) Presidente Collegio Sindacale
Immobiliare Andronica SpA Sindaco supplente
Impresa Luigi Notari SpA Sindaco supplente
Kiepe Electric SpA Sindaco effettivo
Lambda Stepstone Srl Sindaco effettivo
Meg Property SpA Sindaco effettivo
Nuova GS SpA Sindaco effettivo
Over Light SpA Sindaco effettivo
Pamal Srl Amministratore Delegato
Pirelli & C. SpA (2) Sindaco effettivo
Quattroduedue SpA Presidente Collegio Sindacale
Riva & Mariani Group SpA Presidente Collegio Sindacale
Royal Immobiliare Srl Amministratore Unico
San Remo Games Srl Sindaco Unico
Selecta SpA Presidente Collegio Sindacale
Selecta Taas SpA Presidente Collegio Sindacale
SO.SE.A. Srl Membro del Consiglio di Amministrazione
Tenuta Montemagno Soc. Agricola SpA Presidente Collegio Sindacale
Vetus Mediolanum SpA Presidente Collegio Sindacale
Vianord Engineering SpAs Membro del Consiglio di Amministrazione
Viator SpA in liquidazione Sindaco supplente

Elena Beretta

Carcano Antonio SpA Sindaco supplente
Fratelli Consolandi Srl Sindaco effettivo
Impresa Costruzioni Grassi e Crespi Srl Sindaco supplente
INTEK Group SpA (2) Sindaco supplente
Lariohotels SpA Sindaco supplente
Quattroduedue SpA Sindaco effettivo
Romeo Maestri & Figli SpA Sindaco supplente
Selecta SpA Sindaco supplente
Stips Italie SpA Sindaco supplente
Tenuta Montemagno Soc. Agricola SpA Sindaco supplente
Viator SpA in liquidazione Sindaco supplente

Andrea Zonca

Arsonsisi SpA (Gruppo JColors) Sindaco effettivo
Axxam SpA Sindaco effettivo
Clovis Oncology Italy SpA Sindaco effettivo
Clovis Oncology IT
SpA
Sindaco effettivo
Dalmar SpA Presidente Collegio Sindacale
Dalmar Impianti SpA Sindaco effettivo
Environnement Italia SpA Sindaco effettivo
Erich Weitzmann SpA Membro del Consiglio di Amministrazione
Presidente Collegio Sindacale e Membro
Fidiger SpA Organismo di Vigilanza
Immobiliare Cerreto SpA Presidente Collegio Sindacale
Impresa Luigi Notari SpA Sindaco effettivo
Over Light SpA Sindaco effettivo
Romeo Maestri & Figli SpA Sindaco effettivo
So.Se.Co. Srl Membro del Consiglio di Amministrazione
Tankoa Yachts SpA Sindaco effettivo
Trustfid SpA Presidente Collegio
Sindacale

(1) società facente capo a INTEK Group S.p.A.;

(2) società quotata in un mercato regolamentato.

15.Rapporti con gli Azionisti

In occasione di tutte le Assemblee, viene messo a disposizione di coloro che vi prendono parte un fascicolo con la relativa documentazione. La qualità e la tempestività della comunicazione verso l'esterno, quali elementi fondamentali per assicurare la migliore informazione agli Azionisti ed al mercato, sono perseguite anche attraverso l'utilizzo e lo sviluppo del sito web.

Fino al 30 novembre 2012, il sito web della società www.kme.com conteneva sia le informazioni di carattere legale e finanziario della società (KME Group SpA) sia le informazioni sull'attività e sui prodotti delle società industriali del Gruppo.

Il 1° dicembre 2012, a seguito della Fusione e del cambio di denominazione in Intek Group, la società ha adottato un nuovo sito web raggiungibile all'indirizzo www.itkgroup.it. al quale vengono rinviati i visitatori sia dal sito www.kme.com, che adesso rappresenta solo le attività industriali della partecipata KME A.G., che dal sito www.itk.it, che invece rappresentava iNTEk SpA fino alla intervenuta efficacia della Fusione.

I siti sono accessibili senza restrizioni, gli argomenti sono facilmente reperibili e le informazioni di maggiore attualità sono opportunamente evidenziate. In particolare, è opportunamente precisato il riferimento alla pagina web nella quale l'informazione può essere consultata.

Il suo aggiornamento avviene in contemporanea rispetto alla immissione dei comunicati nel circuito telematico che, fino al 28 maggio 2012, è stato costituito dal sistema NIS (Network Information System) gestito da Borsa Italiana SpA e poi dal sistema "SDIR/NIS".

Da tale data, a seguito del recepimento nell'ordinamento nazionale della Direttiva 2004/109/CE (la c.d. "Direttiva Trasparency"), CONSOB, con propria delibera n. 18159 del 4 aprile 2012, ha infatti modificato la precedente situazione autorizzando l'esercizio del sistema di diffusione delle informazioni regolamentate denominato "eMarketSDIR", gestito da Spafid Connect SpA. L'adesione a tale servizio è evidenziata nella home page del sito web della Società.

Il sistema consente la diffusione al pubblico dei comunicati emessi dalla Società attraverso il loro invio alle agenzie di stampa collegate al sistema stesso, a Borsa Italiana SpA, che le riporta a sua volta in un proprio avviso, ed a CONSOB.

Sul sito sono reperibili informazioni di carattere storico, documentale, contabile e finanziario (bilancio annuale, relazioni semestrali e trimestrali, prospetti ed altri documenti nel tempo prodotti) insieme a quelle relative agli eventi societari (quali ad esempio il calendario annuale degli eventi societari, la relazione sulla corporate governace e quella sulla remunerazione, i termini e le modalità per l'esercizio di diritti, il dettaglio per la convocazione delle assemblee e per le modalità di partecipazione alle stesse, le procedure di nomina del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale).

Una sezione è specializzata all'informazione borsistica, dove è possibile riscontrare gli andamenti delle quotazioni di borsa, aggiornati in continuo, di tutti gli strumenti finanziari emessi dalla Società, con le rispettive rappresentazioni grafiche.

Un'ampia sezione del sito è poi dedicata alla corporate governance (cariche sociali, Statuto, caratteristiche dei titoli emessi, Regolamento delle obbligazioni, Procedure e Codici Interni, verbali delle Assemblee degli Azionisti), con aree specifiche "dedicate" alle eventuali operazioni straordinarie in corso.

Una parte ormai significativa delle informazioni, con particolare riferimento ai comunicati stampa, ai bilanci ed alle relazioni contabili di periodo, è disponibile anche in lingua inglese.

Nel corso del 2017, il sito www.itkgroup.it, disponibile in italiano ed in inglese, ha riscontrato oltre 35 mila contatti da parte di oltre 23 mila visitatori con oltre 119.000 pagine viste. Il picco di accessi al sito è concentrato nel periodo 1 giugno – 30 giugno 2017.

E' possibile inviare richieste alla Società anche via e.mail rivolgendosi all'indirizzo [email protected].

L'attività informativa di investor relations è svolta dalle singole funzioni aziendali per le rispettive aree di competenza.

La scelta tiene conto delle attuali risorse e strutture interne della Società e, in ogni caso, consente di assicurare un servizio adeguato alle necessità ed alle richieste.

In occasione delle singole Assemblee degli Azionisti, sul sito web è stata dedicata una specifica area dove reperire con ancora maggiore facilità tutta la documentazione sugli argomenti all'Ordine del Giorno nonché quella relativa alle modalità di partecipazione degli Azionisti ordinari alle loro Assemblee, così come anche richiesto dall'art. 125 quater del TUF.

Analoga iniziativa è presa per gli Azionisti di Risparmio nonché per i titolari delle obbligazioni.

Il Consiglio di Amministrazione ritiene che un sito web accessibile senza restrizioni ed aggiornato tempestivamente migliori ed incrementi la qualità e la quantità delle informazioni sulla Società e sul Gruppo, consentendo agli Azionisti, come pure ai titolari degli altri strumenti finanziari emessi dalla società ed al mercato, di disporre di uno strumento fondamentale per valutare la società e le sue iniziative.

La tempestività e le modalità con le quali le informazioni relative alle operazioni effettuate nel corso del 2017 sono state messe a disposizione hanno confermato la validità di tale scelta nella prospettiva di riservare in futuro una sempre maggiore attenzione alla comunicazione ed all'organizzazione ed all'aggiornamento del sito web della Società, elemento sempre di più strategico al fine di consentire a tutti i soggetti, senza restrizioni di sorta, la conoscenza più ampia ed immediata della Società.

In virtù delle misure così adottate che permettono di fornire una serie di informazioni di facile accesso e della contenuta dimensione aziendale, non è stata istituita una apposita struttura incaricata di gestire i rapporti con gli azionisti, risultando efficace a tal fine l'attività informativa svolta dagli uffici amministrativi della Società investiti di volta in volta dalle richieste fatte dagli azionisti.

16.Assemblee (ex art. 123-bis, comma 2, lett. c), TUF)

Le competenze e attribuzioni dell'Assemblea sono quelle previste dal Codice Civile e dal TUF.

L'avvenuto recepimento della Direttiva UE n. 36/2007, comunemente nota come "direttiva shareholdersrights", ha profondamente innovato le disposizioni in merito alla partecipazione degli Azionisti alla vita delle società quotate. Ulteriori modifiche sono state introdotte dal D. Lgs. 18 giugno 2012 n. 91, e dalle sue successive modifiche.

L'Assemblea degli Azionisti è infatti ora costituita da coloro ai quali spetta il diritto di voto per i quali sia pervenuta alla Società la prescritta comunicazione da parte degli intermediari autorizzati, ai sensi delle vigenti disposizioni, sulla base delle evidenze delle proprie scritture contabili relative al termine della giornata contabile del settimo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea in prima convocazione, e pervenuta alla Società nei termini di legge.

Le conseguenti modifiche sono state già introdotte nello Statuto e nelle procedure interne e sono dirette a confermare e ad assicurare la parità di trattamento di tutti gli Azionisti che si trovino nella stessa posizione per quanto concerne la partecipazione e l'esercizio del diritto di voto in Assemblea.

Lo Statuto (artt. 2 e 14) consente al Consiglio di Amministrazione di deliberare in merito alla determinazione della sede sociale e di quella secondaria, alla fusione ed alla scissione di società controllate, di ridurre il capitale sociale in caso di recesso di un socio e per adeguarlo a nuove disposizioni di legge nonché la competenza in particolari casi di operazioni con parti correlate sempre nel rispetto naturalmente delle deroghe consentite dalle disposizioni vigenti.

Ricordiamo che nell'art. 10 dello Statuto Sociale si prevede che la convocazione avvenga tramite pubblicazione sul sito web della Società, e qualora richiesto sulla Gazzetta Ufficiale, ma che si è anche mantenuta la decisione di pubblicare il relativo avviso su un quotidiano, che per quanto di interesse sono: "Il Sole 24 Ore" – "MF/Milano Finanza" – "Italia Oggi"; in tal caso anche solo per estratto.

Nel 2012, sempre nell'ambito delle disposizioni già ricordate, anche le disposizioni dell'art. 125-bis del TUF relative alla redazione dell'avviso di convocazione delle assemblee sono state ulteriormente modificate.

In ogni caso, si segnala che il sito www.itkgroup.it contiene una specifica area destinata alla materia della corporate governance, area che si è continuamente arricchita e sviluppata. In occasione delle singole Assemblee, un'area specifica è dedicata alla documentazione relativa, comprendendo non solo la documentazione sugli argomenti all'Ordine del Giorno ma anche quella relativa all'esercizio dei diritti degli Azionisti così come previsto dall'art. 125 quater del TUF, quale, ad esempio, il format per il voto per delega, la documentazione per la nomina del Rappresentante Designato e quella per l'esercizio del voto per corrispondenza. Nella medesima area sono pure riportate le modalità per proporre domande in occasione di una Assemblea e per richiedere integrazioni all'Ordine del Giorno.

In merito alle disposizioni relative al deposito delle azioni per la partecipazione all'Assemblea, l'art. 11 (Intervento e rappresentanza in Assemblea) dello Statuto Sociale recepisce il principio denominato della "record date"; in pratica, la partecipazione alle Assemblee è ora collegata alle evidenze delle scritture contabili risultanti alla giornata del settimo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea di prima convocazione.

Le disposizioni, ai sensi delle nuove regole relative alle Assemblee degli Azionisti, sono state estese anche alle Assemblee Speciali dei portatori di altri strumenti finanziari emessi dalla Società che fossero ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato, quindi alle azioni di risparmio ed alle Obbligazioni.

Segnaliamo anche le disposizioni in materia di rilascio della delega e di notifica in via elettronica della stessa pure contenuti nell'art. 11 dello Statuto Sociale che contiene anche le disposizioni per esercitare il voto per corrispondenza.

Le ulteriori modalità di partecipazione alla Assemblea sono contenute nell'art. 10 (Convocazione dell'Assemblea) dello Statuto Sociale; si segnalano, in particolare, le disposizioni a tutela delle minoranze in sede di nomina degli Amministratori e dei Sindaci.

Come elemento di difformità rispetto al Codice, si segnala che la Società ha ritenuto di non dotarsi di un autonomo "Regolamento di Assemblea" in quanto le relative disposizioni sono contenute nel Titolo III dello Statuto Sociale, il cui testo è disponibile nel sito web della Società nell'area profilostatuto.

Nell'area Governance/Assemblee, con riferimento alla più vicina Assemblea degli Azionisti che fosse convocata, è possibile reperire ogni informazione di maggiore dettaglio in merito alla partecipazione alla specifica assemblea ed alla facoltà di porre domande.

Al riguardo, si ricorda in particolare l'art. 12 (Presidenza dell'Assemblea) dello Statuto Sociale che richiede espressamente al Presidente dell'Assemblea di garantire il corretto svolgimento dei lavori, dirigendo e regolando la discussione ed intervenendo sulla durata dei singoli interventi.

Alle Assemblee dei titolari di azioni ordinarie non possono partecipare i titolari di azioni di risparmio né delle obbligazioni.

Ogni azione dà diritto ad un voto, fermo restando quanto già riferito in merito al diritto di voto maggiorato previsto in statuto, e, salvo quanto previsto dalle disposizioni di legge in materia, non sono previste restrizioni al diritto di voto.

Nel corso dell'esercizio di riferimento 2017, si sono tenute le seguenti assemblee: una Assemblea Ordinaria e Straordinaria degli Azionisti in data 23 giugno 2017, una Assemblea Speciale degli Azionisti di Risparmio in data 13 luglio 2017 ed infine una Assemblea Ordinaria degli Azionisti (in via consultiva) in data 18 dicembre 2017.

Nel corso del 2018, alla data della presente Relazione, non si è tenuta alcuna Assemblea.

Lo Statuto Sociale, salvo per quanto diversamente previsto dalle disposizioni legislative applicabili, non può essere modificato se non a seguito di deliberazione adottata dalla Assemblea degli Azionisti con le formalità, i quorum e le maggioranze previste dalle disposizioni legislative applicabili.

Lo Statuto Sociale contiene disposizioni a tutela degli Azionisti di minoranza in materia di convocazione dell'Assemblea e di integrazione del suo Ordine del Giorno (art. 10) e di nomina del Consiglio di Amministrazione (art. 17) e del Collegio Sindacale (art. 22), in merito alle facoltà di raccogliere deleghe di voto e di esercitare il diritto di voto per corrispondenza (art. 11) ed agli obblighi informativi degli amministratori esecutivi nei confronti degli altri consiglieri e del Collegio Sindacale (artt. 14 e 18) e del Rappresentante Comune degli Azionisti di Risparmio (art. 26).

In particolare, gli artt. 17 (Nomina e composizione del Consiglio di Amministrazione, durata in carica dei suoi componenti) e 22 (Collegio Sindacale) sono stati modificati nel corso del 2007, introducendo il metodo del voto di lista a favore delle minoranze e nel 2014, adeguandoli alla disciplina inerente all'equilibrio dei generi nella composizione degli organi di amministrazione e controllo, come introdotta dalla Legge n. 120/2011.

Si segnalano inoltre gli artt. 13 e 5 dello statuto che prevedono rispettivamente il diritto degli Azionisti di proporre domande prima dell'Assemblea (art. 125-bis, comma 4, lett. b), n. 1) del TUF) e la facoltà di richiedere l'identificazione degli Azionisti (art. 83 duodecies del TUF).

Si ribadisce che le più volte richiamate disposizioni entrate in vigore nel 2012 prevedono che l'avviso di convocazione indichi il termine entro il quale possono essere proposte domande prima dell'Assemblea, statuendo che tale termine non possa essere anteriore a tre giorni precedenti l'Assemblea di prima o di unica convocazione, ovvero a cinque giorni precedenti la predetta qualora l'avviso di convocazione preveda che la Società fornisca una risposta prima dell'Assemblea. In tal caso, le risposte dovranno essere fornite almeno due giorni prima dell'Assemblea, anche mediante pubblicazione in apposita sezione del sito web della Società.

La legittimazione a porre domande spetta ai soggetti titolari del diritto di voto e non ai soci.

La Società ha ritenuto non necessario dotarsi di un apposito regolamento che disciplini lo svolgimento delle riunioni assembleari, in quanto le opportune misure per l'ordinato e funzionale svolgimento delle stesse sono previste già in statuto, all'art. 12 nell'ambito dei poteri del Presidente dell'assemblea.

L'assemblea straordinaria del 19 giugno 2015 ha introdotto gli articoli 11, 11-bis, 11-ter ed 11 quater istituendo la maggiorazione del diritto di voto in favore degli azionisti in possesso dei requisiti di legge che ne facciano richiesta con la iscrizione nell'apposito elenco speciale che la Società ha istituito ed al quale attualmente risultano iscritti n. 2 azionisti.

Integrazione dell'Ordine del Giorno e presentazione di nuove proposte di delibera

Nell'art. 10 dello Statuto Sociale è evidenziato, nel rispetto dell'art. 126-bis del TUF, che i Soci che rappresentino almeno un quarantesimo del capitale sociale possono chiedere, entro 10 giorni dalla pubblicazione dell'avviso di convocazione dell'Assemblea, l'integrazione dell'elenco delle materie da trattare. La richiesta deve essere presentata per iscritto e deve contenere indicazione degli argomenti da trattare.

L'integrazione non è ammessa per gli argomenti sui quali l'Assemblea delibera, a norma di legge, su proposta degli Amministratori o sulla base di un progetto o di una relazione dagli stessi predisposta, diversa da quelli di cui all'art. 125 ter, comma 1 del TUF.

La disposizione in parola, a seguito delle modifiche del 2012, è stata integrata al fine di consentire ai Soci che rappresentino una analoga partecipazione, di presentare, sempre entro 10 giorni dalla pubblicazione dell'avviso di convocazione e secondo un procedimento simile a quello previsto per l'integrazione dell'Ordine del Giorno, proposte di delibera su materie già all'Ordine del Giorno.

In ogni caso, colui al quale spetta il diritto di voto può presentare individualmente proposte di deliberazione in Assemblea.

Nei termini di legge, la richiesta d'integrazione e/o della presentazione di una nuova proposta di delibera vengono rese note con le stesse modalità previste per la convocazione dell'Assemblea almeno quindici giorni prima di quello fissato per la medesima, mettendo a disposizione la Relazione predisposta dai Soci, accompagnata da eventuali valutazioni del Consiglio di Amministrazione.

Richiesta di convocazione dell'Assemblea

L'art. 10 dello Statuto Sociale, in coerenza con quanto previsto dall'art. 2367 del Codice Civile, prevede che gli Azionisti che rappresentino almeno il ventesimo del capitale sociale espresso in azioni ordinarie possono chiedere al Presidente del Consiglio di Amministrazione di convocare l'Assemblea.

La richiesta dovrà essere formulata a mezzo di lettera raccomandata e dovrà contenere l'elenco degli elementi da inserire all'Ordine del Giorno e la dettagliata elencazione dei richiedenti, allegando copia di idonea comunicazione rilasciata dagli intermediari autorizzati attestante la titolarità ed il numero delle azioni possedute.

17.Ulteriori Pratiche di Governo Societario

Codice in materia di internal dealing

Con decorrenza dal 1° aprile 2006 ed a seguito dell'entrata in vigore delle disposizioni in materia di internal dealing introdotte nell'ordinamento dalla Legge 18 aprile 2005 n. 62 e dalle conseguenti modifiche contenute nel Regolamento Emittenti, il Consiglio di Amministrazione della Società, nel corso degli anni e da ultimo in data 13 settembre 2016, è intervenuta per apportare opportune modifiche necessarie per mantenere aggiornata ed efficiente la procedura in oggetto al fine di assicurare la diffusione delle nuove disposizioni e facilitarne la conoscenza da parte dei "soggetti rilevanti".

Vi segnaliamo che, con l'entrata in vigore del Regolamento Europeo 596/2014 (c.d. MAR), è divenuto obbligatorio per i "soggetti rilevanti" il divieto di effettuare operazioni sugli strumenti finanziari della Società in determinati periodi (c.d. "black out periods").

Il testo della procedura in parola è reso disponibile in apposita sezione sul sito www.itkgroup.it nella quale sono anche riportate, per singolo nominativo, le operazioni oggetto di segnalazione.

Nel rispetto delle disposizioni in materia di remunerazione, le partecipazioni detenute nella Società e nelle sue controllate dagli Amministratori e dai Sindaci, nonché dei dirigenti strategici della Società e del Gruppo, sono riportate nella Relazione sulla Remunerazione alla quale si fa dunque rinvio.

Protezione dei dati personali

In tema di protezione dei dati personali, Vi ricordiamo che l'art. 45, comma 1 lettera d) del D. Lgs. n. 5 del 9 febbraio 2012 ha soppresso l'obbligo di redazione del "Documento Programmatico sulla Sicurezza". Il responsabile esterno del trattamento dei dati è stato individuato nel Presidente della Società.

Intek Group ha conferito mandato ad operatore specializzato al fine di revisionare ed istituire i presidi e gli adempimenti previsti dal nuovo Regolamento Europeo in materia di protezione dei dati personali in vigore dal prossimo mese di maggio.

18.Cambiamenti dalla Chiusura dell'Esercizio di Riferimento

Nessun cambiamento rilevante è intervenuto dalla data di chiusura dell'Esercizio di riferimento, oltre a quanto già riferito nell'ambito della presente Relazione.

19.Considerazioni sulla lettera del 13 dicembre 2017 del Presidente del Comitato per la corporate governance

  • Opportunità di assicurare piena trasparenza sulla tempestività, chiarezza e fruibilità dell'informativa pre-consiliare: come già riferito nella apposita sezione della presente relazione le riunioni del Consiglio di Amministrazione sono precedute da ampie informative fornite a tutti i soggetti abilitati a prenderVi parte in relazione alle materie da trattare nel relativo ordine del giorno, nel rispetto comunque dei limiti e delle restrizioni previsti dalla normativa tempo per tempo applicabile.
  • Chiarezza e completezza delle politiche per la remunerazione: come già in precedenza illustrato la politica adottata dalla Società privilegia il criterio della creazione di valore per gli azionisti, in luogo del mero riferimento a risultati di performance che non riflettono la mission della Società e del gruppo quale entità di investimento.
  • Istituzione e funzione del comitato per le nomine: sul punto, Intek data la contenuta dimensione della Società ed il particolare assetto dell'azionariato ha optato per non provvedere all'istituzione del Comitato per le nomine ritenendo che le funzioni che lo stesso sarebbe deputato a svolgere sono esaustivamente tutelate dai meccanismi del voto di lista prevista dallo statuto sia per la nomina dell'organo amministrativo che per l'organo di controllo.
  • Ulteriori aree della governance suscettibili di miglioramento qualitativo: in merito si osserva:
  • i. piani di successione per gli amministratori esecutivi: come già precedentemente riferito la Società non ha ritenuto opportuno dotarsi di un piano di successione per gli amministratori esecutivi, fermo restando che per il futuro, ed all'occorrenza, tale decisione possa essere oggetto di nuova e diversa valutazione.
  • ii. qualità degli amministratori indipendenti: gli amministratori indipendenti di Intek Group sono stati indicati sempre in relazione al loro elevato standing professionale ed alla significatività del loro percorso formativo;
  • iii. contenuto della board review: l'attività di board review è stata svolta attraverso la predisposizione e l'esame di un apposito questionario indirizzato a tutti gli amministratori ed i cui risultati sono già stati oggetto di informativa in altra sezione della presente relazione.

TABELLA 3

Struttura del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati costituiti

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE COMITATO
CONTROLLO
E RISCHI
COMITATO
per la
REMUNERA
ZIONE
(***)
Carica Componenti Anno di Data di In carica In carica Lista Esecutivi Non Indip. da Indip. Parteci N. altri (**) Parteci (**) %
nascita prima dal fino a ** Esecutivi Codice da paz. incarichi paz. (*)
nomina * TUF (*) *** (*)
Presidente Vincenzo Manes 1960 14.2.2005 19.06.2015 31.12.2017 M X 7/7 6
Vice Presidente Diva Moriani 1968 27.4.2005 19.06.2015 31.12.2017 M X 7/7 5
Amministratore Marcello Gallo 1958 14.2.2005 19.06.2015 31.12.2017 M X 6/7 3
Amministratore Giuseppe Lignana 1937 12.1.2005 19.06.2015 31.12.2017 M X X X 7/7 1 P 5/6
Amministratore James Macdonald 1951 30.4.2013 19.06.2015 31.12.2017 M X 7/7 1
Amministratore Ruggero Magnoni 1951 31.05.2016 31.05.2016 31.12.2017 M X 7/7 5
Amministratore Alessandra Pizzuti 1962 19.6.2015 19.06.2015 31.12.2017 M X 7/7 1
Amministratore Luca Ricciardi 1973 30.4.2013 19.06.2015 31.12.2017 M X X X 7/7 1 M 6/6
Amministratore Franco Spalla 1952 30.4.2013 19.06.2015 31.12.2017 M X X X 7/7 3 M 6/6
------AMMINISTRATORI CESSATI DURANTE L'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO------
== == == == == == == == == == == == == == ==
N. riunioni svolte durante l'Esercizio di riferimento CDA: 7 CCR: 6 CR: N/A

Indicare il quorum richiesto per la presentazione delle liste da parte delle minoranze per l'elezione di uno o più membri (ex art. 147-ter TUF): 4,5%

Note

Nella tabella sono indicate le presenze alle riunioni verbalizzate. E' da ricordare che tutti i componenti dei Comitati e gli invitati alle riunioni, al di là della loro presenza alle stesse, ricevono con dovuto anticipo la documentazione e le informazioni relative ai punti all'Ordine del Giorno, partecipando al loro esame in preparazione delle deliberazioni da assumere.

  • * Per data di prima nomina di ciascun amministratore si intende la data in cui l'amministratore è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel CdA dell'Emittente.
  • ** In questa colonna è indicata la lista da cui è stato tratto ciascun amministratore ("M": lista di maggioranza; "m": lista di minoranza; "CdA": lista presentata dal CdA).

*** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato in altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni. Nella Relazione è riportato l'elenco di tali società con riferimento a ciascun consigliere, precisando se la società in cui è ricoperto l'incarico fa parte o meno del gruppo che fa capo o di cui è parte l'Emittente.

(*) In questa colonna è indicata la partecipazione degli amministratori alle riunioni rispettivamente del C.d.A. e dei comitati (n. di presenze/n. di riunioni svolte durante l'effettivo periodo di carica del soggetto interessato).

(**) In questa colonna è indicata la qualifica del Consigliere all'interno del Comitato: "P" se Presidente; "M" se membro.

(***) Comitato non più istituito come da delibera del C.d.A. del 19 giugno 2015.

TABELLA 4

Struttura del Collegio Sindacale

Carica Componenti Anno di Data di prima In carica In carica Lista Indipendenza da Partecipaz. Numero di altri
nascita nomina * dal fino a ** Codice *** incarichi ****
Presidente Marco Lombardi 1959 1.9.2008 19.06.2015 31.12.2017 M x 6/6 3
Sindaco effettivo Francesca Marchetti 1963 28.6.2012 19.06.2015 31.12.2017 M x 6/6 2
Sindaco effettivo Alberto Villani 1962 30.4.2013 19.06.2015 31.12.2017 M x 6/6 3
Sindaco supplente Elena Beretta 1969 19.6.2015 19.06.2015 31.12.2017 M x == ==
Sindaco supplente Andrea Zonca 1966 30.4.2013 19.06.2015 31.12.2017 M x == ==
---------- SINDACI CESSATI DURANTE L'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO ----------
== == == == == == == == == ==
N. riunioni svolte durante l'Esercizio di riferimento: 6
Indicare il quorum richiesto per la presentazione delle liste da parte delle minoranze per l'elezione di uno o più membri (ex art. 148 TUF): 4,5%

Note

  • * Per data di prima nomina di ciascun sindaco si intende la data in cui il sindaco è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel Collegio Sindacale dell'Emittente.
  • ** In questa colonna è indicata la lista da cui è stato tratto ciascun sindaco ("M": lista di maggioranza; "m": lista di minoranza).
  • *** In questa colonna è indicata la partecipazione dei sindaci alle riunioni del C.S. (n. di presenze/n. di riunioni svolte durante l'effettivo periodo di carica del soggetto interessato).
  • **** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato rilevanti ai sensi dell'art. 148-bis TUF e delle relative disposizioni di attuazione contenute nel Regolamento Emittenti Consob. L'elenco completo degli incarichi è pubblicato dalla Consob sul proprio sito internet ai sensi dell'art. 144-quinquiesdecies del Regolamento Emittenti Consob.

TABELLA 5

Altre previsioni del Codice di Autodisciplina

SI NO Sintesi delle motivazioni
dell'eventuale scostamento
dalle raccomandazioni del
Codice
Sistema delle deleghe e operazioni con parti correlate
Il C.d.A. ha attribuito deleghe definendone:
a) limiti x
b) modalità d'esercizio x
c) e periodicità dell'informativa? x
Il C.d.A. si è riservato l'esame e approvazione delle operazioni aventi un x
particolare rilievo economico, patrimoniale e finanziario (incluse le
operazioni con parti correlate)?
Il C.d.A. ha definito linee-guida e criteri per l'identificazione delle x
operazioni "significative"?
Le linee-guida e i criteri di cui sopra sono descritti nella Relazione? x
Il C.d.A. ha definito apposite procedure per l'esame e approvazione delle x
operazioni con parti correlate?
Le procedure per l'approvazione delle operazioni con parti correlate sono x
descritte nella Relazione?
Procedure della più recente nomina di Amministratori e Sindaci
Il deposito delle candidature alla carica di Amministratore è avvenuto con x
almeno venticinque giorni di anticipo?
Le candidature alla carica di amministratore erano accompagnate da x
esauriente informativa?
Le candidature alla carica di Amministratore erano accompagnate x
dall'indicazione dell'idoneità a qualificarsi come indipendenti?
Il deposito delle candidature alla carica di Sindaco è avvenuto con almeno x
venticinque giorni di anticipo?
Le candidature alla carica di Sindaco erano accompagnate da esauriente x
informativa?
Assemblee
La Società ha approvato un Regolamento di Assemblea? x Vedasi il Titolo III° dello
Statuto integralmente
disponibile sul sito.
Il Regolamento è allegato alla Relazione (o è indicato dove esso è x
ottenibile/scaricabile)?
Controllo interno
La Società ha nominato i preposti al controllo interno? x
I preposti sono gerarchicamente non dipendenti da responsabili di aree x
operative?
Unità organizzativa preposta del controllo interno (ex art.9.3 del Codice) x Responsabile del Controllo
Interno
Investor relations
La Società ha nominato un responsabile investor relations? x Le attività tipiche sono svolte
col supporto delle funzioni
aziendali competenti
Unità organizzativa e riferimenti (indirizzo/telefono/fax/e-mail) del x I riferimenti e mail per
responsabile investor relations eventuali richieste degli
azionisti e di terzi sono
indicati nella presente
relazione e sul sito

RELAZIONE SULLA REMUNERAZIONE ESERCIZIO 2017

Redatta ai sensi dell'art. 123-ter del TUF e dell'art. 84-quater Delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche

Consiglio di Amministrazione del 28 marzo 2018

Sede Legale e Amministrativa: 20121 Milano - Foro Buonaparte, 44 Capitale sociale Euro 335.069.009,80 i.v. Cod. Fiscale e Reg. Imprese di Milano n° 00931330583 www.itkgroup.it

1 Sezione I 105
1.1 Introduzione 105
1.2 Governance di Intek Group 106
1.2.1 Le cariche sociali 106
1.2.2 Gli organi sociali coinvolti nella predisposizione delle politiche di remunerazione e le
procedure utilizzate 106
1.2.3 Il Comitato per la Remunerazione, ruolo, composizione ed attività 107
1.3 Principi Generali delle Politiche di Remunerazione 107
1.3.1 Le finalità della politica della remunerazione e sua evoluzione 107
1.3.2 Le Politiche di Remunerazione per gli Amministratori e i Dirigenti con responsabilità
strategiche 109
1.3.2.1 Membri del Consiglio di Amministrazione 109
1.3.2.2 Amministratori Esecutivi 109
1.4 Le componenti del pacchetto retributivo del top management 111
Altre informazioni 111
2 Sezione II 113
2.1 Prima parte: Informazioni in merito alle voci che compongono la remunerazione 113
2.1.1 Il Consiglio di Amministrazione 113
2.1.1.1 Compensi statutari ed assembleari. 113
2.1.1.2 Compensi degli Amministratori con particolari cariche. 113
2.1.1.3 Compensi degli Amministratori non esecutivi nell'ambito dei Comitati. 113
2.1.2 Compensi dei Dirigenti strategici e di altri Dirigenti. 113
2.1.3 Piani di stock option 113
2.1.4 Il Collegio Sindacale 113
2.2 Seconda parte: Tabelle 115
2.2.1 Compensi degli amministratori 115
2.2.2 Stock Option 118
2.2.3 Piano di incentivazione monetaria. 120
2.2.4 Partecipazioni detenute dai componenti degli organi di amministrazione e controllo e dai
Dirigenti con responsabilità strategiche. 122
2.2.5 Compensi del Collegio Sindacale 124

Signori Azionisti,

Al fine di accrescere il coinvolgimento degli Azionisti nella sua determinazione e di rafforzarne la trasparenza e la coerenza, l'argomento della remunerazione dei componenti degli organi societari è stato oggetto di significativi interventi di carattere legislativo. Il D. Lgs. n. 259 del 30 dicembre 2010 ha modificato il D. Lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998, (di seguito il "TUF"), introducendo nell'ordinamento l'art. 123 ter che prevede la redazione della c.d. "Relazione sulla Remunerazione" (di seguito anche la "Relazione").

La "Relazione sulla Remunerazione" è un documento approvato dal Consiglio di Amministrazione, redatto in conformità all'allegato 3A, schema 7 bis, del Regolamento Emittenti, che viene depositato presso la sede legale della Società e pubblicato nel proprio sito internet, almeno 21 giorni prima della Assemblea degli Azionisti chiamata annualmente ad approvare il bilancio. L'Assemblea, in tale occasione, delibera al riguardo su uno specifico punto dell'ordine del giorno, esprimendo un voto favorevole o contrario, seppure non vincolante, sulla Sezione I della Relazione come infra individuata. L'esito del voto è quindi messo a disposizione in apposita sezione del sito della Società, che ricordiamo è www.itkgroup.it.

Nella redazione della presente Relazione la Società si è attenuta alle indicazioni riportate nella delibera Consob n. 18049 del 23 dicembre 2011 che aveva aggiunto l' art. 84 quater al Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 (il "Regolamento Emittenti") e dettagliato in un apposito schema il format richiesto per la redazione del documento in parola.

Il format prevede che la "Relazione sulla Remunerazione" sia suddivisa in due sezioni:

Sezione I

dedicata alla illustrazione della politica adottata dalla Società in materia di remunerazione nei confronti dei componenti degli Organi di Amministrazione, dei Direttori Generali e dei Dirigenti con responsabilità strategiche nonché le procedure utilizzate per l'attuazione di tale politica;

Sezione II

dedicata alla illustrazione in via analitica delle remunerazioni attribuite agli Amministratori, ai Sindaci, ai Direttori Generali e ai Dirigenti con responsabilità strategiche, anche mediante l'utilizzo di specifiche tabelle.

Nella Relazione sono pertanto raggruppate tutte le informazioni sulle remunerazioni degli Amministratori, dei Direttori Generali, dei Dirigenti con responsabilità strategiche nonché del Collegio Sindacale.

Si ricorda che la Società aderisce al Codice di Autodisciplina (di seguito anche il "Codice") approvato dal c.d. Comitato per la Corporate Governance: pertanto la presente Relazione è stata redatta, ove applicabile, anche nel rispetto dell'art. 6 del Codice.

In continuità con quanto effettuato negli ultimi esercizi, seguendo le indicazioni contenute nel format predisposto da Borsa Italiana SpA (VII edizione – gennaio 2018) per la "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari" ("Relazione sulla Governance"), si è ritenuto di inserire nella presente Relazione le informazioni richieste dal Codice di Autodisciplina al fine di evitare un'inutile duplicazione di informativa. Di tale scelta è stata data evidenza anche nella appena ricordata relazione.

Sempre nel rispetto di tali indicazioni, la Relazione sulla Governance e la Relazione sono messe a disposizione presso la sede legale della Società e nella sezione governance del sito web www.itkgroup.it. In ragione dei loro rispettivi contenuti e delle numerose reciproche sovrapposizioni, si raccomanda la loro lettura ed il loro esame in modo congiunto.

La presente "Relazione sulla Remunerazione" è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione nella sua riunione del 28 marzo 2018.

1 Sezione I

1.1 Introduzione

A partire dall'esercizio 2013, con il perfezionamento della fusione per incorporazione di Intek SpA in KME Group SpA (ora "Intek Group SpA") (di seguito la "Fusione"), Intek Group SpA (in seguito, anche "Intek Group" o la "Società") ha ridefinito la propria mission strategica, l'approccio al mercato e il nuovo assetto di governance.

Intek Group è una holding di partecipazioni diversificata la cui strategia consiste nell'investimento a medio termine in settori diversificati, in un'ottica che prevede una accentuata focalizzazione sulla loro capacità di generazione di cassa e/o di accrescimento del valore nel tempo.

La Società realizza e gestisce investimenti con orizzonti temporali di medio-lungo termine, con l'obiettivo di creare e mantenere un portafoglio di attività flessibile. Vengono privilegiati cicli di investimento ridotti rispetto al passato con conseguente generazione di cassa più veloce.

In linea con tale definizione strategica, il management ritiene che l'apprezzamento complessivo delle performance della Società vada effettuato considerando, accanto alla valutazione dei risultati economici conseguiti di periodo, anche e soprattutto, l'incremento di valore registrato nel tempo dai singoli asset posseduti e dalla loro capacità di trasformarsi in ricchezza per gli azionisti.

Per raggiungere tali obiettivi occorre mantenere un costante monitoraggio del proprio portafoglio e dei propri asset e delle attività ad essi riconducibili con periodica riconsiderazione degli stessi. Viene pertanto periodicamente ridiscusso il rapporto tra il rendimento degli investimenti e le risorse impiegate sugli stessi, ricercando soluzioni per gli investimenti che non arrivino a raggiungere livelli di performance accettabili e quindi non in linea con le politiche di gestione.

La massimizzazione del valore degli asset gestiti viene, quindi, perseguita attraverso strategie di business, inclusi accordi e/o opportunità di partnership, che mirino alla valorizzazione di singoli asset ed alla realizzazione di operazioni straordinarie aventi ad oggetto le partecipazioni in portafoglio.

1.2 Governance di Intek Group

1.2.1 Le cariche sociali

In conseguenza delle decisioni assunte dalla Assemblea degli Azionisti del 19 giugno 2015, il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale della Società risultano composti alla data della presente Relazione come segue:

Cariche ricoperte nei Comitati
Membri Carica ricoperta nel Consiglio Comitato
per
la
Remunerazione
(2)
Comitato Controllo
e Rischi
Vincenzo Manes Presidente Esecutivo
Diva Moriani Vice Presidente Esecutivo
Marcello Gallo Amministratore
Giuseppe Lignana Amministratore Indipendente √ (Presidente)
James Macdonald Amministratore
Ruggero Magnoni
(1)
Amministratore
Alessandra Pizzuti Amministratore
Luca Ricciardi Amministratore Indipendente
Franco Spalla Amministratore Indipendente

Consiglio di Amministrazione

(1) L'assemblea del 19 giugno 2015 aveva nominato Salvatore Bragantini quale amministratore non esecutivo, dimissionario dal 18 aprile 2016. L'assemblea del 31 maggio 2016 ha nominato in sua sostituzione Ruggero Magnoni.

(2) Comitato non più istituito a partire dal 19 giugno 2015

Collegio Sindacale

Membri Carica ricoperta nel Collegio
Marco Lombardi Presidente
Francesca Marchetti Sindaco Effettivo
Alberto Villani Sindaco Effettivo
Andrea Zonca Sindaco Supplente
Elena Beretta Sindaco Supplente

Dirigenti con responsabilità strategiche

Con riferimento all'esercizio 2017, in linea con gli esercizi 2015 e 2016, sono stati considerati Dirigenti con responsabilità strategica di Intek Group unicamente gli amministratori esecutivi Vincenzo Manes e Diva Moriani; i dirigenti strategici in carica nelle società partecipate, considerate investimenti e quindi non strumentali all'attività della Società, non sono definiti "dirigenti con responsabilità strategica" ai fini della presente relazione.

1.2.2 Gli organi sociali coinvolti nella predisposizione delle politiche di remunerazione e le procedure utilizzate

Con l'assemblea del 19 giugno 2015, che ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2014, era venuto a scadere il Comitato per la Remunerazione. Il Consiglio di Amministrazione della Società, nominato da detta assemblea, aveva deciso di non procedere alla ricostituzione del Comitato per la Remunerazione ai sensi dell'art. 6 del Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana, ritenendo che i compiti stabiliti dal Codice a proposito del Comitato per la Remunerazione (cfr. Principio 6.C.5) possano ben essere svolti, nel caso specifico di Intek Group, direttamente dal Consiglio di Amministrazione.

Anche nell'esercizio 2017 si è continuato a condividere che l'organo amministrativo, nella sua interezza, sia il soggetto che possa adeguatamente ed efficacemente procedere alla individuazione e fissazione dei criteri di incentivazione (legati alla valorizzazione degli asset come sopra indicato) sulla base dei quali determinare la componente variabile della remunerazione degli amministratori esecutivi e dei dirigenti con responsabilità strategica nonché per il monitoraggio dell'avvenuto raggiungimento degli obiettivi prestabiliti.

Il Consiglio continua a ritenere che la attuale definizione della propria mission strategica, dell'approccio al mercato e del nuovo assetto di governance, a seguito dell'attuazione della Fusione, abbiano reso più semplice, rispetto al passato, la gestione della politica delle remunerazioni, che riguarda unicamente gli Amministratori esecutivi della Società e gli eventuali dirigenti con responsabilità strategica.

La politica della remunerazione degli Amministratori esecutivi ed i criteri di remunerazione dei Dirigenti con responsabilità strategica è approvata dal Consiglio di Amministrazione, previo esame del Collegio Sindacale.

Il Consiglio di Amministrazione si può inoltre avvalere della collaborazione degli Amministratori Indipendenti, almeno due di essi, per rispondere a specifici quesiti o per analizzare questioni inerenti la remunerazione degli Amministratori Esecutivi, di volta in volta rilevanti. I pareri di tali Amministratori potranno essere discussi in seno al Consiglio di Amministrazione.

Il Consiglio di Amministrazione pone in essere le attività ed i compiti, in materia di remunerazione, come previsti dal Codice, articolo 6.C.5.

La verifica della corretta attuazione della politica di remunerazione adottata è affidata al Consiglio di Amministrazione.

Per quanto riguarda gli Amministratori ed i Manager delle società controllate/partecipate, considerate come investimenti (come definiti con l'applicazione, a partire dall'esercizio 2014, nel bilancio separato e consolidato, dei principi contabili IFRS 10 e 12 e IAS 27, riguardanti le entità di investimento) la definizione in merito alle remunerazioni è di esclusiva competenza degli organi amministrativi delle singole società controllate/partecipate.

Il Consiglio di Amministrazione, in base alla politica della remunerazione, come esaminata ed approvata, predispone la Relazione sulla Remunerazione, la cui Sezione I viene proposta al voto consultivo dell'Assemblea degli Azionisti.

1.2.3 Il Comitato per la Remunerazione, ruolo, composizione ed attività

Come già indicato al punto 1.2.2 che precede, il Consiglio di Amministrazione del 19 giugno 2015 ha deciso di non procedere alla ricostituzione del Comitato per la Remunerazione, scaduto in pari data. Il medesimo Consiglio di Amministrazione aveva ritenuto che i compiti stabiliti dal Codice di Autodisciplina a proposito del Comitato per la Remunerazione potessero essere svolti direttamente dal Consiglio di Amministrazione.

Ferma restando la competenza del Consiglio di Amministrazione in materia di determinazione della remunerazione degli amministratori esecutivi, come in precedenza già descritto, in coerenza con la mancata nomina del Comitato per la Remunerazione, la Società ha attribuito al Comitato Controllo e Rischi le specifiche competenze in materia di remunerazione degli organi sociali e dei dirigenti con responsabilità strategica previsti dalle norme in materia di operazioni con parti correlate, adeguando in tal senso l'apposita procedura.

1.3 Principi Generali delle Politiche di Remunerazione

1.3.1 Le finalità della politica della remunerazione e sua evoluzione

Il Consiglio di Amministrazione del 5 agosto 2015, con il parere favorevole espresso dal Collegio Sindacale e dal Comitato Controllo e Rischi, aveva formalmente approvato la propria politica della remunerazione per l'esercizio 2015, che ha trovato la propria applicazione anche per l'esercizio 2016.

In data 26 aprile 2017 il Consiglio di Amministrazione, con il parere favorevole espresso dal Collegio Sindacale e dal Comitato Controllo e Rischi, ha approvato la politica della remunerazione per l'esercizio 2017. Tale politica è in sostanziale continuità con le precedenti pur prevedendo la possibile introduzione di meccanismi di incentivazione volti a sostenere il valore dei titoli azionari della Società nel medio-lungo termine, come meglio infra definito.

Il Consiglio di Amministrazione del 28 marzo 2018 si è espresso in merito alla politica della remunerazione per il triennio 2018-2020, modificandone i criteri come meglio nel seguito descritto.

La politica della remunerazione rappresenta un importante strumento per la creazione di un valore aziendale sostenibile.

Essa contribuisce ad attrarre e a mantenere professionalità di alto livello e ad allineare gli obiettivi e i comportamenti individuali alle strategie ed ai programmi di medio/lungo termine del Gruppo.

I principi ispiratori della struttura retributiva complessiva sono i seguenti:

  • formulazione equilibrata;
  • adeguato bilanciamento delle componenti fisse e di quelle variabili. La componente variabile non deve assumere un peso predominante e deve prevedere limiti massimi. Particolare attenzione va posta alla componente fissa della retribuzione, quale salvaguardia delle professionalità, in stretto collegamento al ruolo ricoperto, all'ampiezza della responsabilità e al mantenimento dei risultati positivi nel tempo, e sufficiente a remunerare la prestazione, anche nel caso di non erogazione della componente variabile;
  • appropriata formulazione della retribuzione variabile, che guardi agli obiettivi di medio/lungo termine, evitando l'unico riferimento ad azioni temporali di breve termine. Il collegamento tra retribuzione e performance deve basarsi su parametri predeterminati, misurabili e collegati non solo a valutazioni quantitative, ma anche a giudizi di natura qualitativa tenendo in considerazione la politica di gestione dei rischi adottata dalla Società;
  • attenzione alla creazione di valore per gli Azionisti in un orizzonte di medio/lungo periodo.

In linea generale, la remunerazione degli Amministratori e dei Dirigenti con responsabilità strategiche è stabilita in misura sufficiente ad attrarre, trattenere e motivare persone dotate delle qualità professionali richieste per gestire con successo la Società.

Con riferimento al principio 6.P.2 del Codice, si precisa che, per effetto delle ormai consolidate strategie operative (di business) ed organizzative della Società, le politiche di incentivazione degli Amministratori esecutivi e dei Dirigenti con responsabilità strategica vengono correlate unicamente alla realizzazione da parte della Società e delle sue partecipate di operazioni di carattere straordinario e, quindi, in termini di creazione di "valore" piuttosto che, come in passato, ad obiettivi di performance e/o redditività dei singoli investimenti.

Si specifica che sono oggetto di misurazione unicamente gli asset che costituiscono un investimento e sono quindi escluse le partecipazioni, sia di controllo sia di collegamento, in società strumentali all'attività di Intek Group.

Al riguardo si segnala che la partecipazione in KME AG, società holding a capo dell'omonimo gruppo, operante nel settore del "rame" e principale investimento della Società, è definita "detenuta per investimento".

Il Consiglio di Amministrazione darà attuazione specifica ai principi riportati nel presente documento, per la determinazione della remunerazione degli Amministratori Esecutivi e dei dirigenti aventi responsabilità strategica.

1.3.2 Le Politiche di Remunerazione per gli Amministratori e i Dirigenti con responsabilità strategiche

1.3.2.1 Membri del Consiglio di Amministrazione

La politica della remunerazione di Intek Group definisce le linee guida alle quali il Consiglio di Amministrazione si attiene per la determinazione della remunerazione, sia fissa sia variabile, dei componenti del Consiglio stesso, con particolare riguardo agli Amministratori cui sono attribuite specifiche deleghe e dei Dirigenti con responsabilità strategica.

Per tutti gli Amministratori, esecutivi e non esecutivi, l'art. 8 dello Statuto della Società prevede una partecipazione agli utili netti annuali nella misura del 2% di quanto ne residua dopo la destinazione della quota a riserva legale.

In caso di pagamento del compenso di cui all'art. 8 dello Statuto, le somme ricevute a titolo di indennità fissa sono considerate anticipo del predetto compenso.

Il successivo articolo 21 consente all'Assemblea degli Azionisti di attribuire loro una indennità fissa. L'assemblea del 19 giugno 2015 aveva determinato per il triennio 2015, 2016 e 2017 l'indennità fissa per il Consiglio di amministrazione, di cui all'art. 21 dello statuto sociale, in Euro 15.000 annui per ciascuno dei suoi componenti, con quota maggiorata del 50% a favore dei componenti i Comitati costituiti.

L'indennità fissa per il triennio 2018, 2019 e 2020 verrà determinata dalla prossima assemblea chiamata anche alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione.

La Società ha inoltre stipulato una polizza "Directors & Officers' Liability" (c.d. "D&O") che prevede la copertura assicurativa, nell'eventualità di una responsabilità civile, a favore degli Amministratori e Dirigenti della Società e del Gruppo; la polizza copre inoltre le spese di difesa legale, anche in sede cautelare e d'urgenza.

1.3.2.2 Amministratori Esecutivi

Componente fissa

Agli Amministratori Esecutivi viene riconosciuto un importo fisso definito in base a responsabilità e competenze connesse alla carica. L'importo è determinato dal Consiglio di Amministrazione, sentito il parere del Collegio sindacale.

Il Consiglio di Amministrazione del 5 agosto 2015 aveva deliberato di attribuire al Presidente Vincenzo Manes ed al Vice Presidente Diva Moriani una remunerazione fissa annua rispettivamente di Euro 700.000 ed Euro 100.000 per il periodo dal 19 giugno 2015 fino alla data della assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017.

Componente variabile

Con riferimento al triennio 2015 – 2017, i criteri per il riconoscimento della componente variabile della remunerazione degli Amministratori esecutivi e dei Dirigenti con responsabilità strategica erano stati impostati sulla base delle plusvalenze realizzate in relazione ad operazioni di cessione di partecipazioni e/o asset in portafoglio della Società.

Non era quindi prevista una retribuzione variabile annuale, ma la componente variabile degli Amministratori Esecutivi sarebbe stata dovuta dalla Società solo in caso di realizzazione effettiva di plusvalenze per cessione di partecipazioni e/o asset in portafoglio.

In esito a tali operazioni di dismissione, il Consiglio di Amministrazione avrebbe dovuto valutare le operazioni stesse, definendo puntualmente la parte variabile da riconoscere agli Amministratori Esecutivi, nel caso concreto.

Tale remunerazione doveva essere determinata in un range complessivo, per tutti gli Amministratori Esecutivi, compreso tra lo 0,50% e il 2% complessivo sulla plusvalenza realizzata. Sarebbe stato compito del Consiglio di Amministrazione stabilire, caso per caso, la percentuale specifica in tale range e la ripartizione tra i soggetti beneficiari, in base al contributo che gli stessi avessero apportato alla realizzazione della plusvalenza.

In ogni caso, qualunque fosse stata la plusvalenza realizzata, non si sarebbe potuta ripartire, tra gli Amministratori Esecutivi, una somma superiore ad Euro 4.000.000,00 per ogni singola operazione.

La componente variabile della remunerazione poteva essere riconosciuta agli Amministratori Esecutivi come segue: 50% alla realizzazione della plusvalenza e 50% entro due anni dalla realizzazione o comunque al termine del periodo di vigenza delle eventuali garanzie rilasciate dalla Società in favore degli acquirenti o al termine di eventuali contenziosi relativi alla cessione. Il pagamento del saldo sarebbe stato decurtato, in misura proporzionale, qualora le garanzie rilasciate in favore degli acquirenti, ovvero l'esito di contenziosi con gli stessi in merito alla cessione, avessero determinato la riduzione della plusvalenza realizzata dalla Società.

Era stato inoltre previsto che il Consiglio di Amministrazione potesse determinare i casi in cui l'Amministratore Esecutivo non avesse più il diritto di ricevere la componente variabile, riconosciuta ma non ancora erogata dalla Società, in caso di cessazione dalla carica e dai rapporti con la Società stessa.

Nel triennio 2015-2017 non è stato comunque erogato alcun compenso variabile agli amministratori esecutivi.

Per gli esercizi 2018, 2019 e 2020 la componente variabile della remunerazione degli Amministratori esecutivi e dei Dirigenti con responsabilità strategica sarà invece determinata esclusivamente come segue:

(i) in caso di operazioni di cessione di partecipazioni e/o asset in portafoglio della Società o di sue partecipate: sulla base del corrispettivo pattuito tra le parti, al netto dei costi di dismissione, il Consiglio di Amministrazione valuterà le operazioni stesse e definirà puntualmente la parte variabile da riconoscere agli Amministratori Esecutivi, nel caso concreto. Tale remunerazione complessiva sarà di norma compresa tra 1,5% ed il 3% del corrispettivo, al netto dei costi di dismissione. Sarà compito del Consiglio di Amministrazione stabilire, caso per caso, la percentuale specifica e la ripartizione tra i soggetti beneficiari, in base al contributo che gli stessi avranno apportato alla realizzazione dell'operazione. Inoltre, il compenso variabile che verrà erogato con modalità differite sarà non superiore al 20% dello stesso, così come determinato dal Consiglio di Amministrazione di volta in volta, e potrà essere erogato al termine del periodo di vigenza delle eventuali garanzie rilasciate dalla Società in favore degli acquirenti o al termine di eventuali contenziosi relativi alla cessione. La percentuale di cui sopra potrà essere ridotta in funzione del peso delle garanzie prestate. Resta inteso che il pagamento del saldo sarà decurtato, in misura proporzionale, qualora le garanzie rilasciate in favore degli acquirenti, ovvero l'esito di contenziosi con gli stessi in merito alla cessione, abbiano determinato la riduzione del corrispettivo incassato. Resta salva la facoltà in capo al Consiglio di Amministrazione di determinare compensi variabili straordinari, in caso di operazioni di dismissione di particolare rilevanza, anche al di fuori dei parametri sopra indicati;

(ii) in caso di operazioni di acquisizione di partecipazioni e/o asset da parte della Società o di sue partecipate: il Consiglio determinerà, di volta in volta, le caratteristiche dell'operazione (in base ai suoi termini e condizioni, alla strategicità, all'importo corrisposto ed ulteriori parametri che il Consiglio di Amministrazione riterrà opportuni) e se l'operazione stessa sia meritevole di attribuire agli Amministratori Esecutivi che l'hanno congegnata, negoziata e portata a termine, un compenso straordinario. In tal caso il Consiglio di Amministrazione determinerà altresì i termini di pagamento, la quota di remunerazione eventualmente differita e le condizioni al verificarsi delle quali la Società non erogherà totalmente o parzialmente gli importi differiti.

Oltre a quanto sopra indicato non sarà prevista nessuna altra forma di retribuzione variabile annuale, salvo diverse determinazioni di carattere straordinario del Consiglio di Amministrazione.

Il Consiglio di Amministrazione può altresì determinare i casi in cui l'Amministratore Esecutivo perda il diritto alla componente variabile, riconosciuta ma non ancora erogata dalla Società, in caso di cessazione dalla carica e dai rapporti con la Società stessa.

Il Consiglio di Amministrazione potrà altresì valutare l'opportunità di corrispondere la componente variabile della retribuzione, nella misura massima del 50% della stessa, mediante azioni della Società - o di altra partecipata - dalla stessa detenute. Anche in questo caso l'assegnazione delle azioni potrà essere differita e l'effettiva consegna delle stesse potrà essere subordinata al fatto che

l'avente diritto sia ancora ancora Amministratore o Dirigente con Responsabilità Strategica della Società al momento della erogazione, salvo che la carica sia stata persa in ipotesi di "good leaver".

Il Consiglio di Amministrazione potrà avviare anche lo studio di un piano di stock option o di altra forma di incentive compensation, complementare rispetto alla remunerazione variabile, da destinare agli amministratori e ad alcuni dipendenti o collaboratori della Società che abbia lo scopo di incentivare azioni gestionali a sostegno del valore delle azioni Intek quotate.

Tale strumento, da coordinarsi con la componente variabile già prevista, potrebbe consentire di allineare gli interessi del management con quello degli azionisti nel medio – lungo periodo ed equilibrare gli obiettivi conseguiti dalla retribuzione variabile, volti a massimizzare la creazione di valore per gli azionisti legata alla realizzione di operazoni di carattere straordinario.

Benefici non monetari

La Società ha deciso di attribuire al Presidente, quale benefit, la disponibilità di un alloggio, per un canone massimo fino a Euro 100.000 annui, nonché di una polizza infortuni con un massimale di Euro 5.000.000.

Trattamento di fine mandato ed indennità in caso di dimissioni, licenziamento o cessazione del rapporto a seguito di un'offerta pubblica di acquisto

Con riferimento al triennio 2015-2017 non erano stati attribuiti Trattamenti di Fine Mandato (TFM) in favore di Amministratori. Non erano neppure previsti compensi/indennità per "impegni di non concorrenza" così come l'assegnazione o il mantenimento di benefici non monetari o la stipula di contratti di consulenza successivamente alla cessazione del rapporto.

1.4 Le componenti del pacchetto retributivo del top management

Come già indicato non sono stati individuati dirigenti con responsabilità strategica diversi dagli Amministratori Esecutivi.

Altre informazioni

La Società, nella predisposizione della politica delle remunerazioni:

  • i. non si è avvalsa della collaborazione di alcuna società di consulenza o di specialista del settore;
  • ii. non ha utilizzato come riferimento politiche della remunerazione di altre società, né italiane né straniere.

Proposta di deliberazione

Per quanto sopra, nel rispetto delle disposizioni di cui in appresso, Vi proponiamo l'adozione della seguente proposta di deliberazione:

"L'Assemblea degli Azionisti di Intek Group SpA, riunita in sede ordinaria in Milano, Via Filodrammatici n. 3, presso Mediobanca SpA,

preso atto della "Relazione sulla Remunerazione" redatta dal Consiglio di Amministrazione, ai sensi e per gli effetti dell'art. 123-ter del D. Lgs. 24 febbraio 1999 n. 58,

delibera

di approvare in via consultiva la "Prima Sezione" della "Relazione sulla Remunerazione" redatta nel rispetto della richiamata disposizione di legge".

Milano, 28 marzo 2018

Il Consiglio di Amministrazione

2 Sezione II

2.1 Prima parte: Informazioni in merito alle voci che compongono la remunerazione

2.1.1 Il Consiglio di Amministrazione

2.1.1.1 Compensi statutari ed assembleari.

Per tutti gli Amministratori, esecutivi e non esecutivi, l'art. 8 dello Statuto della Società prevede una partecipazione agli utili netti annuali nella misura del 2% di quanto ne residua dopo la destinazione a riserva legale.

Il successivo articolo 21 consente all'Assemblea degli Azionisti di attribuire loro una indennità fissa. L'assemblea del 19 giugno 2015 ha determinato per il triennio 2015, 2016 e 2017 l'indennità fissa per il Consiglio di amministrazione, di cui all'art. 21 dello statuto sociale, in Euro 15.000 annue per ciascuno dei suoi componenti, con quota maggiorata del 50% a favore dei componenti i Comitati costituiti.

2.1.1.2 Compensi degli Amministratori con particolari cariche.

Come già anticipato, il compenso degli Amministratori esecutivi è deliberato dal Consiglio di Amministrazione, sentito il parere del Collegio sindacale; sono Amministratori esecutivi il Presidente Vincenzo Manes e la Vice Presidente Diva Moriani.

Il Consiglio di Amministrazione del 5 agosto 2015 ha deliberato di attribuire al Presidente Vincenzo Manes una remunerazione fissa di Euro 700.000 annui per il periodo dal 19 giugno 2015 fino alla data della assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017. Alla Vice Presidente Diva Moriani è stata attribuita una remunerazione fissa di Euro 100.000 annui per lo stesso periodo.

Con riferimento all'esercizio 2017 gli Amministratori Esecutivi non hanno maturato alcun compenso variabile.

2.1.1.3 Compensi degli Amministratori non esecutivi nell'ambito dei Comitati.

La remunerazione degli Amministratori non esecutivi è integrata in ragione della loro partecipazione ai Comitati esistenti (maggiorazione del 50%).

Il compenso loro attribuito statutariamente insieme agli altri Amministratori, e collegato al positivo risultato dell'esercizio, consente loro di partecipare, seppure in maniera non particolarmente significativa, ai risultati economici della Società.

2.1.2 Compensi dei Dirigenti strategici e di altri Dirigenti.

La Società, allo stato attuale, non ha individuato altri Dirigenti con responsabilità strategiche.

Nel rispetto dell'art. 7 del Codice, si precisa che:

  • per i Dirigenti preposti al controllo interno non è previsto alcuno specifico compenso fisso per l'incarico;
  • il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari non riceve alcun compenso aggiuntivo per tale incarico.

2.1.3 Piani di stock option

Al momento non è in essere alcun piano di incentivazione e quindi non è in essere alcuna remunerazione variabile a lungo termine.

2.1.4 Il Collegio Sindacale

Il compenso del Presidente del Collegio Sindacale e dei due Sindaci Effettivi è stato determinato su base annuale e per tutta la durata dell'incarico (esercizi 2015-2016-2017), da parte dell'Assemblea degli Azionisti al momento della loro nomina.

Per completezza espositiva, si ricorda che, in merito alla verifica sulla sussistenza del requisito dell'indipendenza dei componenti il Collegio Sindacale, vengono prese in considerazioni le "situazioni sostanziali" dei singoli rapporti tra i Sindaci ed il Gruppo, ovvero l'insieme delle relazioni economiche intercorrenti; al riguardo si rinvia al paragrafo dedicato al Collegio Sindacale nella "Relazione sulla Governance".

2.2 Seconda parte: Tabelle

2.2.1 Compensi degli amministratori

Il dettaglio dei compensi degli Amministratori, relativi all'esercizio 2017, anche in Società controllate, è riportato nella tabella che segue predisposta secondo le disposizioni previste da CONSOB (ovvero lo "Schema 7 bis" – Tabella 1 - di cui all'Allegato 3 A del Regolamento Emittenti).

(A) (B) (C) (D) (1) (2) (3) (4) (5) (6) (7) (8)
Compensi per Compensi variabili non equity Fair Value dei Indennità di
fine carica o di
Nome e cognome Carica Periodo per cui è stata
ricoperta la carica
Scadenza della carica Compensi fissi la
partecipazione a
comitati (*)
Bonus e altri
incentivi
Partecipazione
agli utili
Benefici non
monetari
Altri compensi Totale compensi
equity
cessazione del
rapporto di
lavoro
Vincenzo Manes (1)
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da controllate e collegate
(III) Totale
Presidente 01/01/2017 - 31/12/2017 Approvazione bilancio 2017 715.000
406.025
1.121.025
-
-
-
-
-
-
-
-
-
20.399
-
20.399
-
-
-
735.399
406.025
1.141.424
-
-
-
-
-
-
Diva Moriani (2)
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da controllate e collegate
(III) Totale
VicePresidente 01/01/2017 - 31/12/2017 Approvazione bilancio 2017 115.000
483.755
598.755
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
5.893
5.893
-
-
-
115.000
489.648
604.648
-
-
-
-
-
-
Marcello Gallo (3)
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da controllate e collegate
(III) Totale
Consigliere 01/01/2017 - 31/12/2017 Approvazione bilancio 2017 15.000
451.678
466.678
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
5.680
5.680
-
-
-
15.000
457.358
472.358
-
-
-
-
-
-
Giuseppe Lignana (*) (4)Consigliere
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da controllate e collegate
01/01/2017 - 31/12/2017 Approvazione bilancio 2017 16.200
-
7.500
-
-
-
-
-
-
-
-
-
23.700
-
-
-
-
-
(III) Totale
James McDonald (5)
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da controllate e collegate
Consigliere 01/01/2017 - 31/12/2017 Approvazione bilancio 2017 16.200
18.000
-
7.500
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
23.700
18.000
-
-
-
-
-
-
-
(III) Totale
Ruggero Magnoni
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da controllate e collegate
Consigliere 01/01/2017 - 31/12/2017 Approvazione bilancio 2017 18.000
15.000
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
18.000
15.000
-
-
-
-
-
-
-
(III) Totale
Alessandra Pizzuti (6)
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da controllate e collegate
(III) Totale
Consigliere 01/01/2017 - 31/12/2017 Approvazione bilancio 2017 15.000
17.400
146.689
164.089
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
4.554
4.554
-
-
-
-
15.000
17.400
151.243
168.643
-
-
-
-
-
-
-
-
Luca Ricciardi
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da controllate e collegate
Consigliere 01/01/2017 - 31/12/2017 Approvazione bilancio 2017 15.000
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
15.000
-
-
-
-
-
(III) Totale
Franco Spalla (*) (7)
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da controllate e collegate
Consigliere 01/01/2017 - 31/12/2017 Approvazione bilancio 2017 15.000
17.400
-
-
7.500
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
15.000
24.900
-
-
-
-
-
-
-
(III) Totale 17.400 7.500 - - - - 24.900 - -
Altri dirigenti con responsabilità strategica
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da controllate e collegate
(III) Totale
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-

Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e ai dirigenti con responsabilità strategica

Note

(1) Euro 15.000 per compenso fisso deliberato dall'Assemblea, Euro 700.000 per la carica di Presidente di Intek Group SpA. Euro 150.000 per la carica di Presidente di I2 Capital Partners SGR SpA, Euro 5.000 come amministratore di I2 Capital Partners SGR SpA. Euro 124.998 in qualità di membro del Vorstand di KME A.G., Euro 126.078 in qualità di membro del Supervisory Board di KME AG. I benefici non monetari (Euro 20.399) sono corrisposti per la funzione di Presidente di Intek Group SpA. (2) Euro 15.000 per compenso fisso deliberato dall'Assemblea, Euro 100.000 per la carica di Vice Presidente di Intek Group SpA. Euro 126.982 in qualità di membro del Vorstand di KME A.G., Euro 73.973 in qualità di membro del

Supervisory Board di KME AG ed Euro 25.000 in qualità di membro del Vorstand di KME Germany Bet GmbH.

Euro 252.800 per la carica di dirigente di KME S.r.l. (inclusivi di Euro 2.800 per rimborsi forfettari) ed Euro 5.000 per compensi quale amministratore di ErgyCapital SpA.

I benefici non monetari (Euro 5.895) sono corrisposti per la funzione di dirigente di KME Srl.

(3) Euro 15.000 per compenso fisso deliberato dall'Assemblea di Intek Group SpA. In I2 Capital Partners SGR: Euro 241.678 come dirigente, Euro 50.000 come amministratore delegato e Euro 5.000 come amministratore. Euro 100.000 compenso una-tantum come presidente ed amministratore di Intek Investimenti Srl. Euro 30.000 per la carica di membro del Supervisory Board di KME A.G. ed Euro 25.000 per la carica di membro del Supervisory Board di KME Germany Bet GmbH. I benefici non monetari (Euro 5.680) sono corrisposti per la funzione di dirigente di I2 Capital Partners SGR SpA.

  • (4) Euro 15.000 per compenso fisso deliberato dall'Assemblea di Intek Group SpA oltre a gettoni di presenza per Euro 1.200.
  • (5) Euro 15.000 per compenso fisso deliberato dall'Assemblea di Intek Group SpA oltre a gettoni di presenza per Euro 3.000.
  • (6) Euro 15.000 per compenso fisso deliberato dall'Assemblea di Intek Group SpA oltre a gettoni di presenza per Euro 2.400. In KME Srl Euro 94.210 come dirigente (inclusivi di Euro 1.210 di rimborsi forfettari). Euro 22.479 per la carica di membro del Supervisory Board di KME A.G. ed Euro 25.000 per la carica di membro del Supervisory Board di KME Germany Bet Gmbh. Euro 5.000 quale amministratore di ErgyCapital SpA. I benefici non monetari (Euro 4.554) sono corrisposti per la funzione di dirigente di KME Srl.
  • (7) Euro 15.000 per compenso fisso deliberato dall'Assemblea di Intek Group SpA oltre a gettoni di presenza per Euro 2.400.
  • (*) Euro 7.500 per Comitato Controllo e Rischi.

2.2.2 Stock Option

Come già segnalato in precedenza non vi sono in essere strumenti di questo tipo.

Opzioni detenute all'inizio dell'esercizio Opzioni assegnate nel corso dell'esercizio Opzioni esercitate nel corso dell'esercizio
(11)
(12)
(13)
Opzioni scadute
nel corso
dell'esercizio
Opzioni
detenute alla
fine
dell'esercizio
Opzioni di
competenza
dell'esercizio
(A) (B) (1) (2) (3) (4) (5) (6) (7) (8) (9) (10) (14) (15) = (2) + (5) -
(11) -(14)
(16)
Nome e cognome Carica Piano Numero
opzioni
Prezzo di
esercizio
Perodo possibile
esercizio (dal - al)
Numero
Opzioni
Prezzo di
esercizio
Perodo
possibile
esercizio (dal -
al)
Fair value alla
data di
assegnazione
Data di
assegnazione
Prezzo di
mercato delle
azioni
sottostanti
all'assegnazione
delle opzioni
Numero
opzioni
Prezzo di
esercizio
Prezzo di
mercato delle
azioni
sottostanti alla
data di esercizio
Numero
opzioni
Numero
opzioni
Fair value

Stock option assegnate ai componenti dell'organo di amministrazione, ai direttori generali e agli altri Dirigenti con responsabilità strategica

2.2.3 Piano di incentivazione monetaria.

Nella tabella che segue si riporta il piano di incentivazione monetaria nella forma prevista dalla tabella 3 B dello schema n. 7-bis di cui all'Allegato 3 A del Regolamento Emittenti.

Nel 2017 non sono maturati bonus a favore di dirigenti con responsabilità strategica né erogati bonus relativi ad anni precedenti.

Piani di incentivazione monetari a favore dei componenti dell'organo di amministrazione, dei direttori generali e degli altri dirigenti con responsabilità strategiche

(A) (B) (1) (2) (4)
Nome e cognome Carica Piano Bonus dell'anno Bonus di anni precedenti Altri bonus
(A) (B) (C) (A)
(B)
(C)
Erogabile/Erogato Differito Periodo di
riferimento
Non più erogabili Erogabile/Erogato Ancora differiti
- - - - - - -
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
(II) Compensi da controllate e collegate
- - - - - - -
(III) Totale - - - - - -

2.2.4 Partecipazioni detenute dai componenti degli organi di amministrazione e controllo e dai Dirigenti con responsabilità strategiche.

Le partecipazioni detenute dai componenti degli organi di amministrazione e controllo e dai Dirigenti con responsabilità strategiche, sono raccolte nella presente Relazione utilizzando lo schema previsto da CONSOB (ovvero lo "Schema 7 ter" – Tabella 1 – di cui all'Allegato 3 A del Regolamento Emittenti).

Partecipazioni detenute dagli Amministratori e dai Dirigenti con Responsabilità strategiche

Nome e
cognome
Carica Società partecipata Numero titoli
posseduti alla fine
dell'esercizio 2016
Numero titoli
acquistati nel
corso del 2017
Numero titoli
venduti nel
corso del 2017
Numero titoli
posseduti alla fine
del 2017
Marcello Gallo Amministratore Intek Group SpA -
Azioni ordinarie
835.931 - - 835.931
Intek
Group SpA -
Azioni risparmio
7.530 - - 7.530
Luca Ricciardi Amministratore Intek Group SpA -
Azioni risparmio
121.081 - - 121.081

2.2.5 Compensi del Collegio Sindacale

Il dettaglio dei compensi del Collegio Sindacale relativi all'esercizio 2017, anche in società controllate, è riportato nella tabella che segue, predisposta secondo le disposizioni previste da CONSOB (ovvero lo "Schema 7 bis" – Tabella 1 – di cui all'Allegato 3 A del Regolamento Emittenti).

Compensi corrisposti ai componenti dell'organo di controllo (Collegio Sindacale)

Compensi corrisposti ai componenti dell'organo di controllo (Collegio Sindacale)
(A) (B) (C) (D) (1) (2) (3) (4) (5) (6) (7) (8)
Compensi per Compensi variabili non equity Fair Value dei
compensi
equity
Indennità di
fine carica o di
Nome e cognome Carica Periodo per cui è stata
ricoperta la carica
Scadenza della carica Compensi fissi la
partecipazione a
comitati
Bonus e altri
incentivi
Partecipazione
agli utili
Benefici non
monetari
Altri compensi
Totale
cessazione del
rapporto di
lavoro
Marco Lombardi Presidente 01/01/2017 - 31/12/2017 Approvazione bilancio 2017
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 47.200 - - - - - 47.200 - -
(II) Compensi da controllate e collegate 23.000 - - - - - 23.000 - -
(III) Totale 70.200 - - - - - 70.200 - -
Francesca Marchetti Sindaco Effettivo 01/01/2017 31/12/2017 Approvazione bilancio 2017
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 31.000 - - - - - 31.000 - -
(II) Compensi da controllate e collegate 15.000 - - - - - 15.000 - -
(III) Totale 46.000 - - - - - 46.000 - -
Alberto Villani Sindaco Effettivo 01/01/2017 31/12/2017 Approvazione bilancio 2017
(I) Compensi nella società che redige il bilancio 31.000 - - - - - 31.000 - -
(II) Compensi da controllate e collegate 10.000 - - - - - 10.000 -
(III) Totale 41.000 - - - - - 41.000 - -

Marco Lombardi: (I) Compenso fisso annuale di Euro 46.000; gettone di presenza di Euro 1.200

(II) Compenso come Presidente del Collegio Sindacale di KME Italy SpA

Francesa Marchetti: (I) Compenso fisso annuale di Euro 31.000

(II) Compenso come Sindaco Effettivo di ErgyCapital SpA

Alberto Villani: (I) Compenso fisso annuale di Euro 31.000

(II) Compenso di Euro 10.000 come Presidente del Collegio Sindacale di I2 Capital Partners SGR SpA

Bilancio separato al 31 dicembre 2017

INTEK Group SpA Sede Legale e Amministrativa: 20121 Milano - Foro Buonaparte, 44 Capitale sociale Euro 335.069.009,80 i.v. Cod. Fiscale e Reg. Imprese di Milano n° 00931330583 www.itkgroup.it

(in unità di Euro) Rif.
Nota
31-dic-17 31-dic-16
di cui parti
correlate
di cui parti
correlate
Investimenti in partecipazioni e quote di fondi 4.1 481.968.558 449.654.730 442.922.968 437.902.557
Partecipazioni strumentali 4.2 26.310.412 26.310.412 24.272.033 24.272.033
Attività finanziarie non correnti 4.3 10.930.684 930.684 37.722.992 37.722.992
Immobili, impianti e macchinari 4.4 340.110 - 370.660 -
Investimenti immobiliari 4.5 973.539 - 32.289 -
Attività immateriali 4.6 6.172 - 6.460 -
Altre attività non correnti 4.7 2.961 - 2.961 -
Attività per imposte differite 4.22 4.434.351 - 4.947.983 -
Totale Attività non correnti 524.966.787 510.278.346
Attività finanziarie correnti 4.8 44.612.476 44.395.005 34.955.813 27.856.974
Crediti commerciali 4.9 13.211.725 6.511.350 13.767.163 7.020.438
Altri crediti ed attività correnti 4.10 5.925.770 1.176.723 8.802.788 1.716.433
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 4.11 28.065.990 - 9.215.712 -
Totale Attività correnti 91.815.961 66.741.476
Attività non correnti detenute per la vendita 4.12 - 941.250
Totale Attività 616.782.748 577.961.072

Prospetto della Situazione Patrimoniale e Finanziaria – Attivo

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio.

Le informazioni sulle operazioni con parti correlate sono contenute nella nota 7.12

Prospetto della Situazione Patrimoniale e Finanziaria – Passivo

(in unità di Euro) Rif.
Nota
31-dic-17 31-dic-16
di cui parti
correlate
di cui parti
correlate
Capitale sociale 335.069.010 - 314.225.010 -
Altre riserve 41.906.977 - 39.142.931 -
Azioni proprie (1.819.672) - (1.819.672) -
Risultati di esercizi precedenti 72.187.807 - 72.187.807 -
Riserva Stock Option 2.051.902 - 2.051.902 -
Prestito convertendo - - 20.844.000 -
Utile (perdita) dell'esercizio 36.746.666 - (4.440.689) -
Totale Patrimonio netto 4.13 486.142.690 442.191.289
Benefici ai dipendenti 4.14 223.984 - 324.912 -
Passività per imposte differite 4.22 2.029.179 - 1.523.064 -
Debiti e passività finanziarie non correnti 4.15 476.228 - 2.003.948 -
Titoli obbligazionari 4.16 101.215.317 - 100.990.199 -
Altre passività non correnti 4.17 691.800 - 1.471.332 -
Fondi per rischi ed oneri 4.18 4.988.948 - 4.532.088 -
Totale Passività non correnti 109.625.456 110.845.543
Debiti e passività finanziarie correnti 4.19 13.279.396 5.721.372 20.098.020 11.811.652
Debiti verso fornitori 4.20 2.505.374 552.629 797.019 122.871
Altre passività correnti 4.21 5.229.832 1.758.834 4.029.201 2.004.339
Totale Passività correnti 21.014.602 24.924.240
Totale Passività e Patrimonio netto 616.782.748 577.961.072

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio.

Le informazioni sulle operazioni con parti correlate sono contenute nella nota 7.12

Prospetto dell'utile (perdita) dell'esercizio e delle altre componenti di conto economico complessivo

(in unità di Euro) Rif.
Nota
2017 2016
di cui parti
correlate
di cui parti
correlate
Proventi Netti da Gestione di Partecipazioni 6.1 44.727.478 44.193.897 (228.730) (185.181)
Commissioni su garanzie prestate 6.2 3.931.522 3.931.522 4.004.769 4.004.769
Altri proventi 6.3 1.029.363 511.728 1.601.991 172.526
Costo del lavoro 6.4 (2.109.409) (1.471.174) (16.068)
Ammortamenti, impairment e svalutazioni 6.5 (65.837) - (861.154) -
Altri costi operativi 6.6 (6.957.386) (1.852.411) (4.650.976) (1.850.773)
Risultato Operativo 40.555.731 (1.605.274)
Proventi Finanziari 6.7 2.024.387 2.020.407 2.243.938 2.210.951
Oneri Finanziari 6.7 (5.841.350) (378.267) (5.856.500) (420.827)
Oneri Finanziari Netti (3.816.963) (3.612.562)
Risultato Ante Imposte 36.738.768 (5.217.836)
Imposte correnti 6.8 1.027.646 - 1.771.301 -
Imposte differite 6.8 (1.019.748) - (994.154) -
Totale Imposte sul reddito 7.898 777.147
Risultato netto attività continue 36.746.666 (4.440.689)
Risultato netto attività discontinue - -
Risultato d'esercizio 36.746.666 (4.440.689)
Altri componenti del conto economico complessivo:
Valutazione benefici definiti a dipendenti 4.579 (6.323)
Imposte su altri componenti del conto
economico complessivo
- -
Componenti che non potranno essere
riclassificate nel risultato d'esercizio
4.579 (6.323)
Componenti che potranno essere riclassificate
nel risultato d'esercizio
- -
Altri componenti del conto economico complessivo: 4.579 (6.323)
Totale conto economico complessivo dell'esercizio 36.751.245 (4.447.012)

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio.

Le informazioni sulle operazioni con parti correlate sono contenute nella nota 7.12

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto al 31 dicembre 2016

(in migliaia di Euro) Capitale
sociale
Altre riserve Azioni proprie Risultati
esercizi
precedenti
Riserva Stock
Option
Prestito
convertendo
Risultato
esercizio
Totale
patrimonio
Patrimonio netto al 31 dicembre 2015 314.225 35.134 (2.456) 72.188 2.052 24.000 4.041 449.184
Destinazione utile esercizio precedente - 4.041 - - - - (4.041) -
Fusione KME Partecipazioni (1.469) - - - - - (1.469)
Fusione FEB -
Ernesto Breda SpA
- 1.487 636 - - (3.156) - (1.033)
Imposte differite a patrimonio netto - (44) - - - - - (44)
Utili/perdite attuariali su fondi pensione - (6) - - - - - (6)
Componenti del conto economico complessivo - (6) - - - - - (6)
Risultato del periodo - - - - - - (4.441) (4.441)
Totale conto economico complessivo - (6) - - - - (4.441) (4.447)
Patrimonio netto al 31 dicembre 2016 314.225 39.143 (1.820) 72.188 2.052 20.844 (4.441) 442.191
Riclassifica azioni proprie (1.820) - 1.820 - - - - -
Patrimonio netto al 31 dicembre 2016 312.405 39.143 - 72.188 2.052 20.844 (4.441) 442.191

Al 31 dicembre 2016 Intek Group deteneva direttamente numero 5.713.572 azioni ordinarie e 11.801 azioni di risparmio tutte prive di valore nominale. Tutte le azioni sono state quindi riclassificate per intero in diminuzione del capitale sociale.

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio.

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto al 31 dicembre 2017

(in migliaia di Euro) Capitale
sociale
Altre riserve Azioni proprie Risultati
esercizi
precedenti
Riserva Stock
Option
Prestito
convertendo
Risultato
esercizio
Totale
patrimonio
Patrimonio netto al 31 dicembre 2016 314.225 39.143 (1.820) 72.188 2.052 20.844 (4.441) 442.191
Destinazione utile esercizio precedente - (4.441) - - - - 4.441 -
Conversione Prestito Convertendo 20.844 - - - - (20.844) - -
Fusione ErgyCapital - 7.201 - - - - - 7.201
Utili/perdite attuariali su fondi pensione - 4 - - - - - 4
Componenti del conto economico complessivo - 4 - - - - - 4
Risultato del periodo - - - - - - 36.747 36.747
Totale conto economico complessivo - 4 - - - - 36.747 36.751
Patrimonio netto al 31 dicembre 2017 335.069 41.907 (1.820) 72.188 2.052 - 36.747 486.143
Riclassifica azioni proprie (1.820) - 1.820 - - - - -
Patrimonio netto al 31 dicembre 2017 333.249 41.907 - 72.188 2.052 - 36.747 486.143

Al 31 dicembre 2016 Intek Group deteneva direttamente numero 5.713.572 azioni ordinarie e 11.801 azioni di risparmio tutte prive di valore nominale. Tutte le azioni sono state quindi riclassificate per intero in diminuzione del capitale sociale.

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio.

Rendiconto finanziario – metodo indiretto

(in migliaia di Euro) 2017 2016
(A) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti inizio anno 9.216 7.785
Risultato ante imposte 36.739 (5.218)
Ammortamenti immobilizzazioni materiali e immateriali 66 63
Svalutazione attività non correnti non finanziarie - 798
Svalutazione/(Rivalutazione) attività finanziarie correnti/non correnti (44.727) (388)
Variazione fondi pensione, TFR, stock option (156) (1)
Variazione dei fondi rischi e spese (641) (460)
(Incrementi) decrementi in partecipazioni di investimento - (1.354)
(Incrementi) decrementi in altri investimenti finanziari 10.451 22.245
Incrementi (decrementi) debiti finanziari verso correlate (6.091) (387)
(Incrementi) decrementi crediti finanziari verso correlate 26.032 (15.227)
Dividendi ricevuti 129 -
(Incrementi)/Decrementi crediti correnti 8.343 (1.749)
Incrementi/(Decrementi) debiti correnti (2.183) (27)
(B) Cash flow totale da attività operative 27.962 (1.705)
(Incrementi) di attività materiali e immateriali non correnti (38) (44)
Decrementi di attività materiali e immateriali non correnti 9 75
Incrementi/decrementi di altre attività/passività non correnti (779) (93)
(C) Cash flow da attività di investimento (808) (62)
Pagamento interessi su obbligazioni (5.085) (5.085)
Incrementi (decrementi) debiti finanziari correnti e non correnti 4.918 5.294
(Incrementi) decrementi crediti finanziari correnti e non correnti (8.150) 671
(D) Cash flow da attività di finanziamento (8.317) 880
(B) + (C)
(E) Variazione disponibilità liquide e mezzi equivalenti
+ (D)
18.837 (887)
(F) Liquidità apportata da società fuse 13 2.318
(G) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di fine periodo
(E) + (F)
28.066 9.216

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio.

Note esplicative

1. Informazioni generali

Intek Group è una holding di interessi diversificati, la cui attività è indirizzata alla gestione dei beni e delle partecipazioni in portafoglio, orientata da un'ottica imprenditoriale dinamica focalizzata sulla generazione di cassa e sull'accrescimento del valore nel tempo degli investimenti, anche attraverso cessioni funzionali alle strategie di sviluppo.

Intek Group è una Società per Azioni iscritta in Italia presso il registro delle imprese di Milano con il numero 00931330583 ed i suoi titoli sono quotati presso il mercato telematico azionario (MTA) organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA.

Il bilancio separato al 31 dicembre 2017 (il "Bilancio") è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 28 marzo 2018 e verrà pubblicato nei previsti termini di legge e di regolamento.

Il 27 dicembre 2017 ha avuto efficacia giuridica la fusione per incorporazione in Intek Group della controllata ErgyCapital che era detenuta da Intek al 49,07%. La fusione ha avuto efficacia contabile dal 1° gennaio 2017. Eventuali rapporti economici tra le società interessate avvenute nel corso dell'esercizio prima dell'efficacia della fusione sono stati annullati. Nell'Allegato 1 sono indicati gli effetti delle fusioni che sono poi dettagliati per ogni singola voce dell'attivo e del passivo.

Intek Group, pur essendo controllata da Quattroduedue Holding B.V., attraverso la controllata totalitaria Quattroduedue SpA, non è soggetta ad attività di direzione e di coordinamento, così come prevista dagli art. 2497 e ss. del Codice Civile nonché dell'art. 37 del Regolamento Mercati, in quanto:

  • è provvista di una autonoma capacità negoziale nei rapporti con la clientela ed i fornitori;
  • non ha in essere con la controllante o altra società facente capo ad essa alcun rapporto di tesoreria accentrata;
  • il numero di Amministratori indipendenti (3 su 9) è tale da garantire che il loro giudizio abbia un peso significativo nella assunzione delle decisioni consiliari.

2. Criteri contabili adottati

2.1. Valutazione sulla qualifica di Entità di investimento

Intek Group ritiene di soddisfare le caratteristiche previste dai paragrafi 27 e 28 dell'IFRS 10 per la qualifica di Entità di investimento.

Il paragrafo 27 dell'IFRS 10 richiede che la società:

  • a) ottenga fondi da uno o più investitori al fine di fornire loro servizi di gestione degli investimenti;
  • b) si impegni nei confronti dei propri investitori a perseguire la finalità commerciale di investire i fondi esclusivamente per ottenere rendimenti dalla rivalutazione del capitale, dai proventi dell'investimento o da entrambi; e
  • c) calcoli e valuti i rendimenti della quasi totalità degli investimenti in base al fair value.

Le caratteristiche tipiche delle Entità di investimento previste dal paragrafo 28 dell'IFRS 10 sono le seguenti:

  • a) ha più di un investimento;
  • b) ha più di un investitore;
  • c) ha investitori che non sono parti correlate della entità; e
  • d) ha interessenze partecipative in forma di capitale o interessenze similari.

Il bilancio separato al 31 dicembre 2017 è stato pertanto redatto applicando i principi contabili relativi alle Entità di investimento e quindi misurando a fair value gli investimenti in società controllate non strumentali.

Si precisa che l'attività svolta dalla Società non è riconducibile nell'ambito di applicazione delle normative in tema di gestione collettiva del risparmio. Al riguardo si specifica che anche i principi contabili delle entità di investimento adottati non costituiscono comunque un elemento rilevante per qualificare Intek Group quale ente di gestione collettiva del risparmio e quindi non è necessaria, ai fini della loro applicazione, l'iscrizione della Società nell'albo delle imprese di investimento.

2.2. Criteri di redazione

Il bilancio separato al 31 dicembre 2017 è conforme agli International Financial Reporting Standard (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005 qualora applicabili.

Il bilancio separato è costituito dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, dal prospetto dell'utile (perdita) dell'esercizio e delle altre componenti di conto economico complessivo, dal rendiconto finanziario, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, nonché dalle relative note esplicative. I prospetti contabili e le note illustrative al bilancio presentano, oltre agli importi relativi al periodo di riferimento, anche i corrispondenti dati di raffronto riferiti al bilancio al 31 dicembre 2016. Non si sono avute modifiche nella forma dei prospetti rispetto a quelli precedentemente presentati.

Il prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria è predisposto classificando distintamente attività correnti e non correnti e passività correnti e non correnti.

La Società ha optato per la presentazione di un unico prospetto dell'utile (perdita) dell'esercizio e delle altre componenti di conto economico complessivo in cui sono presentate per natura le voci di ricavo e costo rilevate nell'esercizio, ivi compresi gli oneri finanziari e gli oneri tributari. E' data evidenza nella sezione delle "Altre componenti di conto economico complessivo", degli elementi che, su specifica indicazione di singoli IFRS, sono rilevati al di fuori dell'utile (perdita) dell'esercizio corrente. Tali elementi sono suddivisi in due categorie:

  • quelle che non saranno successivamente riclassificate nell'utile (perdita) d'esercizio;
  • quelle che saranno successivamente riclassificate nell'utile (perdita) d'esercizio, quando saranno soddisfatte determinate condizioni.

Il metodo utilizzato per la presentazione dei flussi finanziari all'interno del Rendiconto finanziario è quello indiretto, secondo il quale il risultato d'esercizio è rettificato per gli effetti:

  • delle variazioni di crediti e debiti generati dall'attività operativa;
  • delle operazioni di natura non monetaria;
  • di tutti gli altri elementi i cui effetti monetari sono flussi finanziari dell'attività di investimento o finanziaria.

Nella redazione del presente bilancio gli Amministratori hanno tenuto conto del principio della competenza, della comprensibilità, significatività, rilevanza, attendibilità, neutralità, prudenza e comparabilità ed hanno applicato i medesimi principi adottati nella redazione del bilancio al 31 dicembre 2016, fatta eccezione per i principi contabili entrati in vigore al 1° gennaio 2017. Il presente bilancio è, inoltre, redatto nel presupposto della continuità aziendale, secondo quanto previsto dal principio contabile IAS 1, non sussistendo dubbi o incertezze circa la capacità della Società di proseguire la propria attività e di continuare ad operare come un'entità in funzionamento per il prevedibile futuro.

Il dettaglio dei principi contabili, emendamenti e interpretazioni di nuova applicazione per la Società, che non hanno comunque comportato effetti significativi sul patrimonio netto e sul risultato dell'esercizio, è il seguente:

  • Emendamento allo IAS 7 "Disclosure Initiative" (pubblicato in data 29 gennaio 2016). Il documento ha l'obiettivo di fornire alcuni chiarimenti per migliorare l'informativa sulle passività finanziarie. In particolare, le modifiche richiedono di fornire un'informativa che permetta agli utilizzatori del bilancio di comprendere le variazioni delle passività derivanti da operazioni di finanziamento.
  • Emendamento allo IAS 12 "Recognition of Deferred Tax Assets for Unrealised Losses" (pubblicato in data 19 gennaio 2016). Il documento ha l'obiettivo di fornire alcuni chiarimenti sull'iscrizione delle imposte differite attive sulle perdite non realizzate nella valutazione di attività finanziarie della categoria "Available for Sale" al verificarsi di determinate circostanze e sulla stima dei redditi imponibili per gli esercizi futuri. L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio.

La Società non ha ancora applicato quei principi contabili, elencati successivamente al paragrafo 2.20, che, seppure già emanati dallo IASB, hanno data di decorrenza successiva a quella di riferimento del presente bilancio o non hanno ancora completato il processo di adozione da parte dell'Unione Europea. Gli accadimenti e le operazioni aziendali sono rilevati e rappresentati in conformità alla loro sostanza e realtà economica e non solamente secondo la loro forma legale.

Apposite note esplicative presenti nella Relazione sulla gestione illustrano contenuto e significato degli indicatori alternativi di performance, se utilizzati, non previsti dagli IFRS, in linea con la raccomandazione del CESR 05 – 178b pubblicata il 3 novembre 2005.

Il presente bilancio è espresso in Euro, moneta funzionale della Società. Il Prospetto della Situazione Patrimoniale e Finanziaria e quello dell'utile (perdita) dell'esercizio e delle altre componenti di conto economico complessivo sono predisposti in unità di Euro mentre il Prospetto delle variazioni di patrimonio netto ed il Rendiconto Finanziario in migliaia di Euro. I dati delle note esplicative, se non diversamente indicato, sono espressi in migliaia di Euro.

2.3. Investimenti in partecipazioni e quote di fondi

La voce comprende gli investimenti, anche di controllo, in partecipazioni effettuati per ottenere rendimenti dalla rivalutazione del capitale, dai proventi dell'investimento o da entrambi. Sono comprese in questa voce anche le quote di fondi di investimento.

Queste attività sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a conto economico.

Misurazione del fair value

Il fair value iniziale è determinato per mezzo del prezzo di transazione, pari quindi al corrispettivo pagato.

Successivamente, e ad ogni data di bilancio, il fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo si basa sui prezzi di mercato. I prezzi di mercato utilizzati per i derivati sono i bid price, mentre per le passività finanziarie sono gli ask price.

Il fair value di strumenti che non sono quotati in un mercato attivo è determinato utilizzando tecniche di valutazione basate su una serie di metodi ed assunzioni legate a condizioni di mercato alla data di bilancio. Le tecniche di valutazione utilizzate sono il metodo basato sui flussi di cassa (discounted cash flows), il metodo dei multipli di mercato o di transazioni, il metodo del costo ed il metodo patrimoniale.

Le tecniche di valutazione basate sul discounted cash flows, generalmente consistono nella determinazione di una stima dei flussi di cassa futuri attesi lungo la vita dello strumento. Il modello richiede la stima dei flussi di cassa e l'adozione di parametri di mercato per lo sconto: il tasso o il margine di sconto riflette lo spread di credito e/o di finanziamento richiesti dal mercato per strumenti con profili di rischio e di liquidità simili, al fine di definire un "valore attualizzato".

Il metodo dei multipli di mercato consiste nello stimare il valore corrente teorico considerando le indicazioni espresse dal mercato relativamente ad un campione di società quotate aventi un profilo di business assimilabile all'azienda da valutare. Il metodo dei multipli delle transazioni comparabili consiste nel riconoscere all'azienda un valore pari ai prezzi fatti in transazioni recenti, aventi per oggetto aziende similari operanti nello stesso settore di quella da valutare.

Il metodo patrimoniale si basa sulle situazioni patrimoniali rettificando tutte le voci dell'attivo e del passivo sulla base del loro fair value.

2.4. Partecipazioni strumentali

Tutte le partecipazioni strumentali in controllate, collegate e joint venture sono valutate al costo rettificato per perdite durevoli di valore.

Determinazione della perdita durevole di valore (impairment)

Tutte le attività e le passività finanziarie, ad eccezione delle "Attività e passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico", sono soggette a verifica per riduzione di valore ai sensi dello IAS 39 paragrafi 58-70.

Un'attività finanziaria ha subito una perdita di valore se vi è qualche obiettiva evidenza che uno o più eventi hanno avuto un effetto negativo sui flussi finanziari stimati attesi di quell'attività.

Una perdita di valore di un'attività finanziaria valutata al costo ammortizzato corrisponde alla differenza fra il valore contabile e il valore attuale dei flussi finanziari stimati attesi attualizzati al tasso di interesse effettivo originale. La perdita di valore di un'attività finanziaria disponibile per la vendita è calcolata sulla base del fair value di detta attività.

Tutte le perdite di valore sono rilevate a conto economico. L'eventuale perdita accumulata di un'attività finanziaria disponibile per la vendita rilevata precedentemente a patrimonio netto, laddove sussistono evidenze obiettive di aver superato le soglie di significatività e di durevolezza, viene trasferita a conto economico anche se l'attività finanziaria non è stata eliminata.

Le perdite di valore vengono ripristinate se il successivo incremento del valore può essere oggettivamente collegato ad un evento che si è verificato successivamente alla riduzione del valore.

2.5. Altre attività finanziarie

Le attività e le passività finanziarie non derivate, con l'eccezione degli strumenti finanziari rappresentativi di capitale, con pagamenti fissi o determinabili, non quotate in un mercato attivo e non appartenenti alle precedenti categorie, sono classificate come "finanziamenti e crediti" e sono valutate al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo. Per i finanziamenti e crediti correnti e in generale per tutti i crediti e debiti commerciali a breve termine per i quali la componente temporale ha scarsa rilevanza si presume che il costo ammortizzato coincida con il valore contabile.

2.6. Immobili, impianti e macchinari

Investimenti in beni strumentali di proprietà

Gli immobili, impianti e macchinari sono iscritti al costo d'acquisizione o di produzione, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione e sono esposti al netto dei relativi ammortamenti e di eventuali perdite di valore determinate secondo le modalità descritte in seguito. Se un elemento di immobili, impianti e macchinari è composto da vari componenti aventi vite utili differenti, tali componenti sono contabilizzati separatamente.

Gli immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo, al netto degli ammortamenti e delle perdite durevoli di valore accumulate.

Gli ammortamenti sono contabilizzati a partire dal mese in cui il cespite è disponibile per l'uso, oppure è potenzialmente in grado di fornire i benefici economici ad esso associati. Sono imputati su base mensile a quote costanti fino ad esaurimento della vita utile, oppure, per le dismissioni, fino all'ultimo mese di utilizzo.

La vita utile è costantemente verificata tenendo in considerazione eventuali cambiamenti nell'intensità di utilizzo dei beni ed eventuali cambiamenti ai piani d'ammortamento sono apportati con applicazione prospettica.

Gli ammortamenti sono calcolati in base alle seguenti vite utili:

Impianti e macchinari da 10 a 40 anni
Altri beni da 4 a 10 anni

Immobilizzazioni in leasing finanziario

Il leasing è un contratto per mezzo del quale il locatore trasferisce al locatario, in cambio di un pagamento o di una serie di pagamenti, il diritto di utilizzo di un bene per un periodo di tempo stabilito. I contratti che sostanzialmente trasferiscono tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene sono definiti "leasing finanziari" anche quando la proprietà non è trasferita al termine del contratto. I leasing finanziari sono stati rilevati ai sensi dello IAS 17 paragrafi 20-32.

I contratti di "leasing operativi" sono definiti per esclusione come quelli che non sono considerati finanziari.

I beni patrimoniali acquistati con contratto di leasing finanziario sono contabilizzati come elementi di immobili, impianti e macchinari in contropartita del relativo debito. Il costo del canone è scomposto nelle sue componenti di onere finanziario, contabilizzato a conto economico, e di rimborso del capitale, iscritto a riduzione del debito finanziario. Le attività possedute in leasing finanziario sono riconosciute al minore fra il loro costo e il valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing alla data di inizio decorrenza del contratto. I beni oggetto di leasing sono ammortizzati lungo il periodo più breve tra la durata del leasing e la loro vita utile, a meno che non vi sia la ragionevole certezza che se ne otterrà la proprietà al termine del contratto.

Perdite di valore durevoli

In presenza di indicatori specifici di perdite di valore durevoli, immobili, impianti e macchinari sono soggetti ad una verifica di perdita di valore ("impairment test"). La verifica consiste nella stima del valore recuperabile dell'attività, definito come il maggiore fra il prezzo netto di vendita e il suo valore d'uso, e nel confronto con il relativo valore netto contabile. Il valore recuperabile è il maggiore tra il valore d'uso e il suo fair value dedotti i costi di vendita. Per determinare il valore d'uso i flussi finanziari attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto, al lordo delle imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Se il valore recuperabile è inferiore al valore contabile, quest'ultimo viene ridotto al valore recuperabile; tale riduzione viene imputata a conto economico ovvero a riserva di rivalutazione che sia stata precedentemente costituita in sede di rivalutazione dell'attività interessata. Successive ed eventuali rivalutazioni seguono il percorso inverso. Per le informazioni relative all'impairment test si rinvia a quanto indicato nel paragrafo "Attività e passività finanziarie".

2.7. Investimenti immobiliari

Si tratta di terreni e fabbricati posseduti al fine di percepire canoni di locazione o per l'apprezzamento del capitale investito o per entrambe le motivazioni. Dette attività sono valutate al fair value e quindi non sono sistematicamente ammortizzate.

2.8. Attività immateriali

(a) Avviamento

L'avviamento si riferisce alla differenza fra il costo di acquisizione delle partecipazioni ed il valore corrente di attività, passività e passività potenziali della controllata alla data di acquisizione. L'avviamento e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata annualmente e comunque quando si verificano eventi che facciano presupporre una riduzione di valore. Le eventuali svalutazioni non sono oggetto di ripristini di valore.

(b) Altre attività immateriali a vita utile definita

Riguardano le attività prive di consistenza fisica, identificabili, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefici economici futuri.

Le attività immateriali sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività sono utilizzate dall'impresa, in genere in un arco temporale fra i 3 e i 5 anni. Il loro valore residuo al termine della vita utile è ipotizzato uguale a zero.

Dette attività sono inoltre espresse al netto di eventuali svalutazioni per riduzioni durevoli di valore adottando i medesimi criteri indicati per la voce "Immobili, impianti e macchinari".

2.9. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Comprendono la cassa, i depositi a vista e gli investimenti finanziari a breve termine ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa noti e che sono soggetti ad un rischio irrilevante di variazione di valore (IAS 7 paragrafo 7).

2.10. Patrimonio netto

Il capitale sociale è costituito da azioni ordinarie e da azioni di risparmio, tutte prive di valore nominale, sottoscritte e versate alla data di riferimento del presente bilancio, ridotto eventualmente dei crediti verso soci per decimi ancora da versare. Il valore delle azioni proprie riacquistate, secondo quanto previsto dallo IAS 32, è esposto in diminuzione del capitale emesso. Tale rappresentazione è data però unicamente nelle note esplicative, mentre nei prospetti il costo storico delle azioni proprie possedute figura distintamente con segno negativo a riduzione del patrimonio netto.

I costi per operazioni sul patrimonio netto sono stati imputati direttamente a riduzione delle riserve.

2.11. Crediti e debiti

I crediti e i debiti sono rilevati al costo ammortizzato. Quando l'effetto dell'attualizzazione risulta irrilevante, come per i crediti e i debiti commerciali a breve termine, l'iscrizione avviene al loro valore nominale.

2.12. Imposte correnti e differite

L'onere fiscale dell'esercizio comprende l'onere fiscale corrente e l'onere fiscale differito. Le imposte sul reddito sono rilevate a conto economico, fatta eccezione per quelle relative a operazioni rilevate direttamente nel patrimonio netto che sono contabilizzate nello stesso.

L'onere fiscale corrente rappresenta la stima dell'importo delle imposte sul reddito dovute calcolate sul reddito imponibile dell'esercizio, determinato applicando le aliquote fiscali vigenti o quelle sostanzialmente in vigore alla data di chiusura dell'esercizio. Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo patrimoniale, calcolando le differenze temporanee tra i valori contabili delle attività e delle passività iscritti in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali. Le imposte differite non sono stanziate per le seguenti differenze temporanee: rilevazione iniziale di attività o passività in un'operazione diversa dall'aggregazione aziendale che non influenza né l'utile (o perdita) contabile né il reddito imponibile (o perdita fiscale), nonché le differenze relative a investimenti in società controllate e a controllo congiunto nella misura in cui è probabile che, nel prevedibile futuro, la differenza temporanea non si riverserà. Inoltre, la Società non rileva le passività fiscali differite derivanti dalla rilevazione iniziale dell'avviamento. Le attività e le passività per imposte differite sono valutate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell'esercizio in cui sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività a cui si riferiscono, sulla base delle aliquote fiscali stabilite da provvedimenti in vigore o sostanzialmente in vigore alla data di chiusura dell'esercizio. Le attività e le passività per imposte differite sono compensate in presenza di un diritto legalmente esercitabile di compensare le attività fiscali correnti con le passività fiscali correnti e se le attività e le passività per imposte differite sono relative a imposte sul reddito applicate dalla medesima autorità fiscale sullo stesso soggetto passivo d'imposta o soggetti passivi d'imposta diversi che intendono

regolare le passività e le attività fiscali correnti su base netta, o realizzare le attività e regolare le passività contemporaneamente.

Le attività per imposte differite sono rilevate nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere utilizzate tali attività. Il valore delle attività per imposte differite viene rivisto ad ogni data di chiusura dell'esercizio e viene ridotto nella misura in cui non è più probabile che il relativo beneficio fiscale sia realizzabile.

2.13. Benefici ai dipendenti

I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi a "contributi definiti" e programmi a "benefici definiti". Nei programmi a contributi definiti l'obbligazione dell'impresa, limitata al versamento dei contributi a un'entità giuridicamente distinta (può essere anche lo Stato o un patrimonio), è costituita dai contributi dovuti alla data di riferimento del bilancio. La passività relativa ai programmi a benefici definiti, come il trattamento di fine rapporto definito dall'art. 2120 C.C., al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente al periodo lavorativo necessario all'ottenimento dei benefici. Gli utili e le perdite attuariali relative ai programmi a benefici definiti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali o da modifiche delle condizioni dei piani sono immediatamente rilevati tra le componenti di conto economico complessivo.

Le valutazioni dei programmi a benefici definiti sono state eseguite da attuari indipendenti.

2.14. Fondi rischi ed oneri

I fondi per rischi ed oneri sono passività con scadenza o ammontare incerti. Tali fondi sono rilevati solo se:

  • la Società ha un'obbligazione in corso (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
  • è probabile che per adempiere all'obbligazione si renderà necessario l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici;
  • può essere fatta una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione.

Gli importi accantonati sono quindi le migliori stime dell'onere necessario per estinguere l'obbligazione o per trasferirla a terzi alla data di riferimento del bilancio. Laddove l'effetto del valore attuale del denaro è un aspetto rilevante, l'importo di un accantonamento è rappresentato dal valore attuale degli oneri che si suppone saranno necessari per estinguere l'obbligazione.

2.15. Riconoscimento dei ricavi

I ricavi derivanti da prestazione di servizi sono rilevati sulla base dell'avanzamento della prestazione alla data di chiusura del bilancio, ivi incluse le garanzie prestate.

2.16. Dividendi

I dividendi da distribuire sono riconosciuti come passività solo nel periodo nel quale gli stessi sono stati deliberati dall'Assemblea degli Azionisti. I dividendi da percepire sono rilevati soltanto quando è stabilito il diritto degli Azionisti a ricevere il pagamento.

2.17. Attività non correnti detenute per la vendita (IFRS 5)

Sono classificate in questa categoria le attività non correnti quando è previsto che il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita anziché con il loro uso continuativo. L'operazione di vendita deve essere altamente probabile, con una realizzazione prevista all'interno dei dodici mesi. Le perdite per riduzione di valore derivanti dalla classificazione iniziale o dalle valutazioni successive sono rilevate nel conto economico dell'esercizio.

2.18. Utile (perdita) per azione

Ai sensi dello IAS 33 par. 4 tale informativa viene presentata soltanto sulla base dei dati consolidati.

2.19. Uso delle stime

La redazione del bilancio separato e delle relative note in applicazione agli IFRS richiede da parte degli Amministratori l'effettuazione di stime e di assunzioni che influenzino i valori delle attività e delle passività di bilancio. Le stime sono state utilizzate principalmente per la determinazione: del fair value degli investimenti in partecipazioni e fondi, degli investimenti immobiliari, delle vite utili delle immobilizzazioni e del relativo valore recuperabile, degli accantonamenti per rischi su crediti, delle eventuali perdite durevoli di valore, dei costi connessi ai benefici ai dipendenti, della stima del carico di imposta corrente e differito, della stima delle attività immateriali a vita indefinita e degli accantonamenti e fondi.

Tali stime ed assunzioni saranno riviste periodicamente ed eventuali effetti saranno riflessi immediatamente a conto economico. Alla data di riferimento del presente bilancio gli Amministratori ritengono, comunque, che le stime e le assunzioni utilizzate riflettano la migliore valutazione possibile date le informazioni disponibili. Gli Amministratori ritengono inoltre che le stime e le assunzioni adottate non comportino rettifiche materiali ai valori contabili delle attività e passività.

2.20. Principi contabili non ancora applicati

Al 31 dicembre 2017, alcuni nuovi standard e interpretazioni già omologati dall'Unione Europea non sono ancora obbligatoriamente applicabili e non sono stati adottati in via anticipata da Intek Group al 31 dicembre 2017.

Fra i più significativi ricordiamo:

In data 28 maggio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers che, unitamente ad ulteriori chiarimenti pubblicati in data 12 aprile 2016, è destinato a sostituire i principi IAS 18 – Revenue e IAS 11 – Construction Contracts, nonché le interpretazioni IFRIC 13 – Customer Loyalty Programmes, IFRIC 15 – Agreements for the Construction of Real Estate, IFRIC 18 – Transfers of Assets from Customers e SIC 31 – Revenues-Barter Transactions Involving Advertising Services. Il principio stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si applicherà a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d'assicurazione e gli strumenti finanziari. I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono: l'identificazione del contratto con il cliente, l'identificazione delle performance obligations del contratto, la determinazione del prezzo, l'allocazione del prezzo alle performance obligations del contratto ed i criteri di iscrizione del ricavo quando l'entità soddisfa ciascuna performance obligation.

Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2018. Le modifiche all'IFRS 15, Clarifications to IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers, pubblicate dallo IASB nell'aprile 2016 sono state omologate dall'Unione Europea in data 6 novembre 2017. Sulla base delle attività della società e delle analisi svolte non sono attesi effetti significativi dall'applicazione del principio.

In 24 luglio 2014 lo IASB ha pubblicato la versione finale dell'IFRS 9 – Financial Instruments. Il documento accoglie i risultati del progetto dello IASB volto alla sostituzione dello IAS 39. Il nuovo principio deve essere applicato dai bilanci che iniziano il 1° gennaio 2018 o successivamente.

Il principio introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie. In particolare, per le attività finanziarie il nuovo principio utilizza un unico approccio basato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie stesse al fine di determinarne il criterio di valutazione, sostituendo le diverse regole previste dallo IAS 39. Per le passività finanziarie, invece, la principale modifica avvenuta riguarda il trattamento contabile delle variazioni di fair value di una passività finanziaria designata come passività finanziaria valutata al fair value attraverso il conto economico, nel caso in cui queste variazioni siano dovute alla variazione del merito creditizio dell'emittente della passività stessa. Secondo il nuovo principio tali variazioni devono essere rilevate nel prospetto "Other comprehensive income" e non più nel conto economico. Inoltre, nelle modifiche di passività non sostanziali non è più consentito spalmare gli effetti economici della rinegoziazione sulla durata residua del debito modificando il tasso di interesse effettivo a quella data, ma occorrerà rilevarne a conto economico il relativo effetto.

Con riferimento all'impairment, il nuovo principio richiede che la stima delle perdite su crediti venga effettuata sulla base del modello delle expected losses (e non sul modello delle incurred losses utilizzato dallo IAS 39) utilizzando informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici. Il principio prevede che tale impairment model si applichi a tutti gli strumenti finanziari, ossia alle attività finanziarie valutate a costo ammortizzato, a quelle valutate a fair value through other comprehensive income, ai crediti derivanti da contratti di affitto e ai crediti commerciali.

Infine, il principio introduce un nuovo modello di hedge accounting allo scopo di adeguare i requisiti previsti dall'attuale IAS 39 che talvolta sono stati considerati troppo stringenti e non idonei a riflettere le politiche di risk management delle società. Le principali novità del documento riguardano:

  • l'incremento delle tipologie di transazioni eleggibili per l'hedge accounting, includendo anche i rischi di attività/passività non finanziarie eleggibili per essere gestiti in hedge accounting;
  • il cambiamento della modalità di contabilizzazione dei contratti forward e delle opzioni quando inclusi in una relazione di hedge accounting al fine di ridurre la volatilità del conto economico;
  • le modifiche al test di efficacia mediante la sostituzione delle attuali modalità basate sul parametro dell'80-125% con il principio della "relazione economica" tra voce coperta e strumento di copertura; inoltre, non sarà più richiesta una valutazione dell'efficacia retrospettica della relazione di copertura.

La maggior flessibilità delle nuove regole contabili è controbilanciata da richieste aggiuntive di informativa sulle attività di risk management della società. Sulla base delle analisi non viene atteso un impatto significativo dal nuovo principio per il quale è prevista un'applicazione prospettica.

In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 16 – Leases che è destinato a sostituire il principio IAS 17 – Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases—Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease.

Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi, individuando quali discriminanti: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto.

Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di leasing per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease anche operativo nell'attivo con contropartita un debito finanziario, fornendo inoltre la possibilità di non riconoscere come leasing i contratti che hanno ad oggetto i "low-value assets" e i leasing con una durata del contratto pari o inferiore ai 12 mesi. Al contrario, lo Standard non comprende modifiche significative per i locatori.

Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2019 ma è consentita un'applicazione anticipata, solo per le Società che hanno già applicato l'IFRS 15 - Revenue from Contracts with Customers. Si attende che l'applicazione dell'IFRS 16 possa avere un impatto significativo sugli importi e sulla relativa informativa riportata nel bilancio relativamente alla locazione dell'immobile in cui è svolta l'attività sociale. Tuttavia, non è possibile fornire una stima ragionevole degli effetti finché non sarà stata completata un'analisi dettagliata dei relativi contratti.

Il 12 settembre 2016 lo IASB ha pubblicato il documento "Applying IFRS 9 Financial Instruments with IFRS 4 Insurance Contracts". Per le entità il cui business è costituito in misura predominante dall'attività di assicurazione, le modifiche hanno l'obiettivo di chiarire le preoccupazioni derivanti dall'applicazione del nuovo principio IFRS 9 (dal 1° gennaio 2018) alle attività finanziarie, prima che avvenga la sostituzione dell'attuale principio IFRS 4 con il principio IFRS 17 Insurance Contracts, sulla base del quale sono invece valutate le passività finanziarie. Le modifiche introducono due possibili approcci: overlay approach o deferral approach. Non sono attesi effetti sul bilancio stante l'attività condotta dalla Società.

Al 31 dicembre 2017 gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti:

  • In data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 – Insurance Contracts. L'obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un'entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentino fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi. Lo IASB ha sviluppato lo standard per eliminare incongruenze e debolezze delle politiche contabili esistenti, fornendo un quadro unico principle-based per tenere conto di tutti i tipi di contratti di assicurazione, inclusi i contratti di riassicurazione che un assicuratore detiene. Il nuovo principio prevede inoltre dei requisiti di presentazione e di informativa per migliorare la comparabilità tra le entità appartenenti a questo settore. Non sono attesi effetti significativi da questo principio in considerazione dell'attività svolta dalla Società.
  • In data 20 giugno 2016 lo IASB ha pubblicato il documento "Classification and measurement of share-based payment transactions (Amendments to IFRS 2)" che contiene delle modifiche al principio contabile internazionale IFRS 2. Le modifiche forniscono alcuni chiarimenti in relazione alla contabilizzazione degli effetti delle vesting conditions in presenza di cash-settled share-based payments, alla classificazione di share-based payments con caratteristiche di net settlement e alla contabilizzazione delle modifiche ai termini e condizioni di uno share-based payment che ne modificano la classificazione da cash-settled a equity-settled. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2018. Non sono attesi effetti dall'applicazione del principio.
  • In data 8 dicembre 2016 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs: 2014-2016 Cycle" che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Sono in corso di valutazione i possibili effetti di queste modifiche sul bilancio. Le principali modifiche riguardano:
  • IFRS 1 First-Time Adoption of International Financial Reporting Standards - Deletion of short-term exemptions for first-time adopters. La modifica a tale principio è applicabile al più tardi a partire dagli esercizi che hanno inizio al 1° gennaio 2018 e riguarda l'eliminazione di alcune short-term exemptions previste dai paragrafi E3-E7 dell'Appendix E di IFRS 1 in quanto il beneficio di tali esenzioni si ritiene ormai superato.
  • IAS 28 Investments in Associates and Joint Ventures Measuring investees at fair value through profit or loss: an investment-by-investment choice or a consistent policy choice. La modifica chiarisce che l'opzione per una venture capital organization o di altra entità così qualificata (come ad esempio un fondo comune d'investimento o un'entità simile) per misurare gli investimenti in società collegate e joint venture valutate al fair value through profit or loss (piuttosto che mediante l'applicazione il metodo del patrimonio netto) viene effettuata per ogni singolo investimento al momento della rilevazione iniziale. La modifica si applica dal 1° gennaio 2018.
  • IFRS 12 Disclosure of Interests in Other Entities – Clarification of the scope of the Standard. La modifica chiarisce l'ambito di applicazione dell'IFRS 12 specificando che l'informativa richiesta dal principio, ad eccezione di quella prevista nei paragrafi B10-B16, si applica a tutte le quote partecipative che vengono classificate come possedute per la vendita, detenute per la distribuzione ai soci o come attività operative cessate secondo quanto previsto dall'IFRS 5. Tale modifica è applicabile a partire dal 1° gennaio 2017; tuttavia, non essendo ancora stata omologata dall'Unione Europea, non è stata adottata al 31 dicembre 2017.
  • In data 8 dicembre 2016 lo IASB ha pubblicato il documento "Foreign Currency Transactions and Advance Consideration (IFRIC Interpretation 22)". L'interpretazione ha l'obiettivo di fornire delle linee guida per transazioni effettuate in valuta estera ove siano rilevati in bilancio degli anticipi o acconti non monetari, prima della rilevazione della relativa attività, costo o ricavo. Tale documento fornisce le indicazioni su come un'entità deve determinare la data di una transazione, e di

conseguenza, il tasso di cambio a pronti da utilizzare quando si verificano operazioni in valuta estera nelle quali il pagamento viene effettuato o ricevuto in anticipo.

Non sono attesi effetti dall'applicazione di questa interpretazione.

  • In data 8 dicembre 2016 lo IASB ha pubblicato il documento "Transfers of Investment Property (Amendments to IAS 40)" che contiene delle modifiche al principio contabile internazionale IAS 40. Tali modifiche chiariscono i trasferimenti di un immobile ad, o da, investimento immobiliare. In particolare, un'entità deve riclassificare un immobile tra, o da, gli investimenti immobiliari solamente quando c'è l'evidenza che si sia verificato un cambiamento d'uso dell'immobile. Tale cambiamento deve essere ricondotto ad un evento specifico che è accaduto e non deve dunque limitarsi ad un cambiamento delle intenzioni da parte del management di un'entità. Tali modifiche sono applicabili dal 1° gennaio 2018. Nono sono attesi effetti significativi nel bilancio dall'adozione di queste modifiche.
  • In data 7 giugno 2017 lo IASB ha pubblicato il documento interpretativo IFRIC 23 Uncertainty over Income Tax Treatments. Il documento affronta il tema delle incertezze sul trattamento fiscale da adottare in materia di imposte sul reddito.

Il documento prevede che le incertezze nella determinazione delle passività o attività per imposte vengano riflesse in bilancio solamente quando è probabile che l'entità pagherà o recupererà l'importo in questione. Inoltre, il documento non contiene alcun nuovo obbligo d'informativa ma sottolinea che l'entità dovrà stabilire se sarà necessario fornire informazioni sulle considerazioni fatte dal management e relative all'incertezza inerente alla contabilizzazione delle imposte, in accordo con quanto prevede lo IAS 1. Al momento sono in corso di valutazione i possibili effetti dell'introduzione di questa interpretazione sul bilancio.

  • In data 12 ottobre 2017 lo IASB ha pubblicato il documento "Prepayment Features with Negative Compensation (Amendments to IFRS 9)". Tale documento specifica che uno strumento di debito che prevede un'opzione di rimborso anticipato potrebbe rispettare le caratteristiche dei flussi finanziari contrattuali ("SPPI" test) e, di conseguenza, potrebbe essere valutato mediante il metodo del costo ammortizzato o del fair value through other comprehensive income anche nel caso in cui la "reasonable additional compensation" prevista in caso di rimborso anticipato sia una "negative compensation" per il soggetto finanziatore. La modifica si applica dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata. Al momento sono in corso di valutazione i possibili effetti dell'introduzione di queste modifiche sul bilancio.
  • In data 12 ottobre 2017 lo IASB ha pubblicato il documento "Long-term Interests in Associates and Joint Ventures (Amendments to IAS 28)". Tale documento chiarisce la necessità di applicare l'IFRS 9, inclusi i requisiti legati all'impairment, alle altre interessenze a lungo termine in società collegate e joint venture per le quali non si applica il metodo del patrimonio netto. La modifica si applica dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata. Al momento sono in corso di valutazione i possibili effetti dell'introduzione di queste modifiche sul bilancio.
  • In data 12 dicembre 2017 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs 2015-2017 Cycle" che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le principali modifiche riguardano:
  • IFRS 3 Business Combinations e IFRS 11 Joint Arrangements: l'emendamento chiarisce che nel momento in cui un'entità ottiene il controllo di un business che rappresenta una joint operation, deve rimisurare l'interessenza precedentemente detenuta in tale business. Tale processo non è, invece, previsto in caso di ottenimento del controllo congiunto.
  • IAS 12 Income Taxes: l'emendamento chiarisce che tutti gli effetti fiscali legati ai dividendi (inclusi i pagamenti sugli strumenti finanziari classificati all'interno del patrimonio netto) dovrebbero essere contabilizzati in maniera coerente con la transazione che ha generato tali profitti (conto economico, OCI o patrimonio netto).
  • IAS 23 Borrowing costs: la modifica chiarisce che in caso di finanziamenti che rimangono in essere anche dopo che il qualifying asset di riferimento è già pronto per l'uso o per la vendita, questi divengono parte dell'insieme dei finanziamenti utilizzati per calcolare i costi di finanziamento.

Le modifiche si applicano dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata. Non sono attesi effetti significativi nel bilancio

In data 11 settembre 2014 lo IASB ha pubblicato un emendamento all'IFRS 10 e IAS 28 Sales or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture. Il documento è stato pubblicato al fine di risolvere l'attuale conflitto tra lo IAS 28 e l'IFRS 10.

Secondo quanto previsto dallo IAS 28, l'utile o la perdita risultante dalla cessione o conferimento di un non-monetary asset ad una joint venture o collegata in cambio di una quota nel capitale di quest'ultima è limitato alla quota detenuta nella joint venture o collegata dagli altri investitori estranei alla transazione. Al contrario, il principio IFRS 10 prevede la rilevazione dell'intero utile o perdita nel caso di perdita del controllo di una società controllata, anche se l'entità continua a detenere una quota non di controllo nella stessa, includendo in tale fattispecie anche la cessione o conferimento di una società controllata ad una joint venture o collegata. Le modifiche introdotte prevedono che in una cessione/conferimento di un'attività o di una società controllata ad una joint venture o collegata, la misura dell'utile o della perdita da rilevare nel bilancio della cedente/conferente dipenda dal fatto che le attività o la società controllata cedute/conferite costituiscano o meno un business, nell'accezione prevista dal principio IFRS 3. Nel caso in cui le attività o la società controllata cedute/conferite rappresentino un business, l'entità deve rilevare l'utile o la perdita sull'intera quota in precedenza detenuta; mentre, in caso contrario, la quota di utile o perdita relativa alla quota ancora detenuta dall'entità deve essere eliminata. Al momento lo IASB ha sospeso l'applicazione di questo emendamento. Sono in corso le valutazioni dei possibili effetti dell'introduzione di queste modifiche sul bilancio.

In data 30 gennaio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 14 – Regulatory Deferral Accounts che consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alle attività soggette a tariffe regolamentate ("Rate Regulation Activities") secondo i precedenti principi contabili adottati. Non essendo la Società un first-time adopter, tale principio non risulta applicabile

3. Politica di gestione dei rischi finanziari

Intek Group nella sua posizione di holding di investimenti dinamica è esposta direttamente ai rischi legati alle operazioni di investimento e disinvestimento. I risultati economici della Società dipendono prevalentemente da tali operazioni e dai dividendi distribuiti dalle società controllate e, quindi, in ultima istanza, riflettono oltre l'andamento economico anche le politiche di investimento e di distribuzione dei dividendi di quest'ultime.

Gli investimenti in partecipazioni societarie sono per loro natura investimenti connotati da un certo livello di rischio. Tali tipologie di investimenti, infatti, non garantiscono la certezza del rimborso del capitale investito ovvero possono produrre flussi di cassa insufficienti a remunerare il capitale investito o comunque tradursi in performance che possono risultare inferiori a quelle di mercato.

Inoltre il processo di disinvestimento potrebbe richiedere tempi più lunghi di quelli previsti e/o essere realizzato con modalità non pienamente soddisfacenti o a condizioni non remunerative. In particolare con riferimento alle partecipazioni in società non quotate, direttamente o indirettamente, detenute, non si può garantire l'assenza di rischi connessi principalmente alla liquidabilità di tali partecipazioni e alla valutazione delle stesse, in considerazione: (a) della possibile assenza in tali società di sistemi di controllo analoghi a quelli richiesti per le società con titoli quotati, con la possibile conseguente indisponibilità di un flusso di informazioni almeno pari, sotto il profilo quantitativo e qualitativo, a quello disponibile per le società con titoli quotati; e (b) delle difficoltà di effettuare verifiche indipendenti nelle società e, quindi, valutare la completezza e l'accuratezza delle informazioni da esse fornite. Nel caso di partecipazioni non di controllo, siano esse di società quotate o non quotate, la possibilità di influire sulla gestione delle partecipazioni medesime per favorirne la crescita, anche attraverso il rapporto con il management e l'azionariato della partecipata, potrebbe essere limitata.

Tipologia dei rischi:

a) rischio di credito: non vi sono significative concentrazioni geografiche di crediti. Le linee guida in essere sono tali da assicurare un'idonea valutazione della solidità finanziaria dei clienti attraverso la selezione del portafoglio clienti sulla base dell'esperienza storica e delle informazioni patrimoniali e/o finanziarie;

b) rischio di liquidità: può sorgere dalle difficoltà ad ottenere finanziamenti a supporto delle attività operative nella giusta tempistica. I flussi di cassa in entrata e in uscita e la liquidità sono monitorati e coordinati centralmente. La Società prevede di far fronte ai fabbisogni derivanti dai debiti finanziari in scadenza e dagli investimenti previsti attraverso i flussi della gestione operativa, la liquidità disponibile, il rinnovo o il finanziamento dei prestiti bancari;

c) rischio di cambio: la Società è esposta al rischio che il fair value degli investimenti al di fuori dell'area Euro fluttuino in relazione alla variazione di tassi di cambio in quanto il principale investimento della Società opera in un contesto internazionale;

d) rischio tasso di interesse: il rischio di tasso di interesse a cui è esposta la Società è originato soprattutto da debiti finanziari non correnti. I debiti a tasso variabile espongono la Società ad un rischio di cash flow, i debiti a tasso fisso implicano l'assunzione di un rischio da variazione del fair value;

e) rischio fluttuazione valore azioni: la Società è esposto alle fluttuazioni di mercato per le azioni quotate che detiene in portafoglio ed alle variazioni dei parametri di mercato utilizzati per la determinazione del valore delle partecipazioni attraverso tecniche di valutazione. Il rischio di oscillazione dei valori di tali partecipazioni azionarie, contabilizzate alla voce "investimenti in partecipazioni e quote di fondi" non è attivamente gestito con strumenti di copertura finanziaria.

4. Note esplicative al bilancio separato

Con riferimento all'illustrazione delle variazioni delle voci di stato patrimoniale avvenute nel corso del 2017, nelle tabelle che seguono dette variazioni sono esposte anche con separata indicazione di incrementi/decrementi derivanti dalla fusione con ErgyCapital.

4.1. Investimenti in partecipazioni e quote di fondi

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016 Fusione
ErgyCapital
Altri movimenti
Partecipazioni in controllate 475.692 437.903 3.180 34.609
Altre partecipazioni 12 12 - -
Fondi comuni di investimento 5.055 5.008 - 47
Altri investimenti 1.210 - - 1.210
Investimenti in partecipazioni e quote di
fondi
481.969 442.923 3.180 35.866

Il dettaglio della voce è il seguente:

Denominazione Sede Quota
posseduta
31/12/2017
Fair value
31/12/2017
Fair value
31/12/2016
Differenza
Controllate
KME AG Osnabruck (D) 100,00% 456.369 411.546 44.823
KME Beteiligungsgesellsch.mbH Osnabruck (D) 100,00% 1.143 1.300 (157)
ErgyCapital SpA (*) Firenze - 4.461 (4.461)
Partecipazioni ex ErgyCapital (*) 839 - 839
Culti Milano SpA Milano 72,04% 10.525 9.227 1.298
Progetto Ryan 3 Srl in liq. Milano 100,00% - 1.103 (1.103)
Breda Energia SpA Milano 100,00% 6.162 6.162 -
Il Post Srl Milano 19,90% 20 545 (525)
Intek Investimenti Srl Milano 100,00% 417 680 (263)
Mecchld Srl Milano 20,00% 217 217 -
Progetto Ryan 2 Srl in liq. Milano 100,00% - 300 (300)
Rede Immobiliare Srl Milano 100,00% - 2.362 (2.362)
Totale Controllate e collegate 475.692 437.903 37.789
Altre 12 12 -
Totale altre partecipazioni 12 12 -
Totale partecipazioni 475.704 437.915 37.789
I2 Capital Partners Fund 5.055 4.992 63
Value Secondary Investment SICAR - 16 (16)
Totale quote di fondi 5.055 5.008 47
Culti Milano Warrant 1.210 - 1.210
Totale altri investimenti 1.210 - 1.210
Investimenti in partecipazioni e quote di fondi 481.969 442.923 39.046
Denominazione Fair value
31/12/2016
Fusione
ErgyCapital
(*)
Incrementi Decrementi Valutazioni
attive
Valutazioni
passive
Fair value
31/12/2017
Controllate
KME AG 411.546 - - - 44.823 - 456.369
KME Beteiligungsgesellsch.mbH 1.300 - - - - (157) 1.143
ErgyCapital SpA (*) 4.461 (6.673) - - 2.212 - -
Partecipazioni ex ErgyCapital (*) - 7.640 2.847 (9.509) - (139) 839
Culti Milano SpA 9.227 - 2.206 - - (908) 10.525
Progetto Ryan 3 Srl in liq. 1.103 - - - - (1.103) -
Breda Energia SpA 6.162 - - - - - 6.162
Il Post Srl 545 - - - - (525) 20
Intek Investimenti Srl 680 - - - - (263) 417
Mecchld Srl 217 - - - - - 217
Progetto Ryan 2 Srl in liq. 300 - - (305) 5 - -
Rede Immobiliare Srl 2.362 - - (2.362) - - -
Totale Controllate e collegate 437.903 967 5.053 (12.176) 47.040 (3.095) 475.692
Altre 12 - - - - - 12
Totale altre partecipazioni 12 - - - - - 12
Totale partecipazioni 437.915 967 5.053 (12.176) 47.040 (3.095) 475.704
I2 Capital Partners Fund 4.992 - 211 (919) 771 - 5.055
Value Secondary Investment SICAR 16 (16) -
Totale quote di fondi 5.008 - 211 (935) 771 - 5.055
Culti Milano Warrant - - - - 1.210 - 1.210
Totale altri investimenti - - - - 1.210 - 1.210
Investimenti in partecipazioni e quote di fondi 442.923 967 5.264 (13.111) 49.021 (3.095) 481.969

Il dettaglio dei movimenti intervenuti nell'esercizio sono i seguenti:

(*) La partecipazione in ErgyCapital è stata oggetto di fusione per incorporazione con efficacia giuridica dal 27 dicembre 2017. Alla data di efficacia contabile della fusione (1° gennaio 2017) si è provveduto alla valutazione alla stima del fair value della quota di partecipazione posseduta sulla base del valore di patrimonio netto rettificato. La differenza di tale valutazione rispetto al precedente valore di iscrizione, determinato sulla base delle quotazioni borsa, ha generato una differenza di Euro 2.212 migliaia rilevata a conto economico. Per effetto della fusione Intek Group ha assunto il controllo diretto delle partecipazioni detenute da ErgyCapital. Nel corso dell'esercizio sono state cedute le partecipazioni operanti nel settore fotovoltaico il cui valore era stato precedentemente incrementato per rinuncia dei finanziamenti soci.

La partecipazione Rede Immobiliare Srl è stata fusa nella partecipazione strumentale Immobiliare Pictea Srl nel corso del 2017.

Il fair value della partecipazione in KME AG è stato stimato, con il supporto di un consulente esterno, sulla base della metodologia dell'Unlevered discounted cash flow (UDCF) attualizzando i flussi di cassa operativi generati dagli assets stessi (al netto dell'effetto fiscale) ad un tasso di sconto rappresentativo del costo medio del capitale (WACC, anch'esso post tax) pari a 10,33% (inclusivo come in passato, di un premio addizionale dell'1,5% per riflettere i rischi intrinseci alle previsioni tenendo conto delle deviazioni registrate anche nel 2017).

Il metodo UDCF è stato sviluppato utilizzando come base informativa le proiezioni economiche e le variazioni di alcune poste patrimoniali contenute nel Piano 2018 -2022 ("il Piano"), elaborato ed approvato dal Consiglio di Amministrazione di KME AG.

Il Piano, rispetto a quello dello scorso anno, si caratterizza per una rivisitazione al ribasso della stima dei flussi prospettici anche alla luce delle deviazioni di cui sopra e delle peggiori condizioni del mercato di riferimento. Di seguito le assunzioni principali alla base del Piano:

  • progressivo recupero nei volumi di vendita di circa il 2,4% annuo (la crescita della domanda di rame a livello globale (CAGR 2018-2021) è del 3,1%);
  • crescita del valore aggiunto (CAGR circa 4,6%) legato alla suddetta crescita dei volumi ed alla ipotizzata crescita nel prezzo del rame. L'incremento del prezzo del rame è supportato dalle previsioni contenute negli studi dei principali operatori finanziari (CGAR 2018-2021 pari al 3,6%, BMI Copper Report);
  • significativo recupero di EBITDA principalmente conseguente agli effetti dei piani di ristrutturazione posti in essere dagli amministratori in esercizi precedenti, all'aumento dell'attenzione nell'incremento della produttività e all'incremento in termini di marginalità sul prodotto;
  • investimenti sostanzialmente stabili e mediamente pari al 5,5% del capitale investito netto.

Il terminal value è stato calcolato assumendo l'EBITDA di lungo periodo pari alla media dell'EBITDA di Piano degli ultimi 5 anni (periodo esplicito), ammortamenti pari agli investimenti ed utilizzando un tasso di crescita di lungo periodo "g" pari a zero.

La proiezione dei flussi finanziari è basata sulle proiezioni approvate dalla direzione aziendale escludendo tuttavia eventuali flussi in entrata o in uscita che si stimino derivare da future ristrutturazioni, miglioramenti o ottimizzazione dell'andamento dell'attività formalmente non approvati.

Il tasso WACC è stato determinato in considerazione dei seguenti parametri:

  • risk free-rate: media ponderata dei bond governativi a 10 anni di ciascun paese in cui il Gruppo opera;
  • market risk premium: pari al 5,5%, in linea con la prassi valutativa italiana;
  • costo del debito: tasso swap USD a 10 anni al 31 Dicembre 2017 incrementato da uno spread del 2,41%, per un tasso lordo complessivo del 4,41%;
  • Beta unlevered: media dei coefficienti beta unlevered di un campione di società quotate comparabili;
  • Premio addizionale Alpha sul costo del capitale proprio pari al 4%.

Si segnala che nell'esercizio 2016 i flussi di cassa erano stati scontati utilizzando il tasso di attualizzazione WACC pari a 9,98% (maggiorato anch'esso di un premio addizionale dell'1,5%) al netto delle imposte. Tale tasso considerava un free risk rate medio pari a circa il 1,26%, un market risk premium del 5,5% ed un tasso medio di interesse determinato con le stesse modalità di questo esercizio.

Il calcolo relativo al test 2017 è stato inoltre sottoposto ad analisi di sensitività utilizzando un WACC dall'9,33% al 11,33% e un tasso di crescita "g" da zero al 2% e due scenari alternativi per la determinazione del terminal value calcolato assumendo (i) un EBITDA di lungo periodo pari alla media dell'EBITDA di Piano degli ultimi tre anni e (ii) un EBITDA di lungo periodo pari all'EBITDA dell'ultimo anno di Piano (2022). In entrambi gli scenari sul flusso di TV è stato utilizzato un tasso di sconto rappresentativo del costo medio del capitale (WACC) maggiorato anche di un premio addizionale dell'1,5% per riflettere i rischi intrinseci alle previsioni tenendo conto delle deviazioni storiche registrate.

I valori identificati oscillano tra un minimo di Euro 453,9 milioni ed un massimo di Euro 458,8 milioni e sono stati posti a confronto con quelli risultanti da altri metodi in particolare con il metodo dei multipli di mercato e quello dei multipli di transazione utilizzando il multiplo EV/EBITDA, calcolati utilizzando l'EBITDA storico. Il primo è stato calcolato su dati storici, utilizzando l'EBITDA 2017. Il moltiplicatore individuato sulla base di imprese similari per i multipi di mercato è risultato pari al 9,44x, mentre i multipli di transazione il moltiplicatore è stato pari a 8,17x.

La media dei metodi di controllo ha confermato nella sostanza i risultati del metodo principale con scostamenti inferiori al 10%. Il valore della partecipazione è stato quindi stimato sulla base del valore medio emergente dal metodo principale pari a Euro 456,4 milioni.

Il sopra descritto processo di stima è caratterizzato da significativi profili di complessità e soggettività, basandosi, nel caso della metodologia Unlevered discounted cash flow, su assunzioni riguardanti, tra l'altro, la previsione dei flussi di cassa attesi dalla partecipata, la determinazione di un appropriato tasso di attualizzazione (WACC) e di un tasso di crescita di lungo periodo (g-rate); tali assunzioni sono influenzate da aspettative future e da condizioni di mercato, con particolare riferimento al mercato europeo del rame. Elementi di soggettività, peraltro, caratterizzano anche l'applicazione delle metodologie fondate sui multipli, in relazione alla scelta e definizione dei campioni di riferimento.

La partecipazione in Culti Milano ed i relativi warrant, entrambi quotati sul mercato AIM, sono stati valutati sulla base dei prezzi di borsa al 31 dicembre 2017.

Per le altre partecipazioni si è fatto principalmente riferimento al valore del patrimonio netto delle stesse rettificandolo sulla base dei valori correnti delle relative attività.

Le quote di "Fondi comuni di investimento" sono relative quasi esclusivamente all'interessenza di Intek Group (pari al 19,15%) nel fondo di investimento I2 Capital Partners gestito dalla controllata I2 Capital Partners SGR SpA. Il valore delle quote al 31 dicembre 2017 è pari ad Euro 5.055 migliaia in aumento di Euro 63 migliaia rispetto al 31 dicembre 2016. Tale aumento è da collegare per Euro 771 migliaia ai positivi effetti della valutazione e per Euro 211 migliaia a versamenti effettuati. Nel corso dell'esercizio sono stati ricevuti rimborsi per Euro 919 migliaia. Il fair value è stato calcolato sulla base del fair value comunicato dalla società di gestione agli investitori dei singoli investimenti del fondo al netto di altre attività/passività finanziarie.

4.2. Partecipazioni strumentali

L'elenco delle partecipazioni in imprese controllate iscritte nelle attività non correnti è il seguente:

Denominazione Sede Capitale
Sociale
Patrimonio
netto al
31 dicembre
2017
Risultato al
31 dicembre
2017
Quota
posseduta
Valore
iscrizione
31/12/2017
Valore
iscrizione
31/12/2016
Differenza
I2 Capital Partners SGR SpA Milano 1.500 2.176 (330) 100,00% 2.176 2.500 (324)
Immobiliare Pictea Srl Milano 80 18.735 (1.214) 100,00% 24.134 10.022 14.112
I2 Real Estate Srl Ivrea (TO) n/a n/a n/a n/a - 11.750 (11.750)
Totale Partecipazioni
strumentali
26.310 24.272 2.038

I movimenti della voce "Partecipazioni strumentali" nell'esercizio 2017 sono stati i seguenti:

(in migliaia di Euro) Partecipazioni in
controllate
Altre
partecipazioni
Totale
Costo storico 43.516 - 43.516
Svalutazioni (19.244) - (19.244)
Saldo al 31 dicembre 2016 24.272 - 24.272
Trasferimento per fusione 2.362 - 2.362
Svalutazioni (324) - (324)
Variazioni dell'esercizio 2.038 - 2.038
Costo storico 45.878 - 43.516
Svalutazioni (19.568) - (19.568)
Saldo al 31 dicembre 2017 26.310 - 26.310

Nell'esercizio non vi sono stati altri movimenti oltre alla fusione di I2 Real Estate in Immobiliare Pictea ed alla rettifica di valore di Euro 324 migliaia di I2 Capital Partnes SGR derivante dalla riduzione del patrimonio netto per perdite della stessa.

Ai fini della valutazione delle partecipazioni si è considerato il valore di patrimonio netto delle stesse, rettificato nel caso di Immobiliare Pictea dal valore corrente degli immobili posseduti, in particolare quello di Milano, Foro Buonaparte, 44.

4.3. Attività finanziarie non correnti

La voce può essere così analizzata:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016 Fusione
ErgyCapital
Altri movimenti
Crediti v/società correlate 931 35.722 14.081 (48.872)
Crediti per commissioni su garanzie - 2.001 - (2.001)
Altre attività finanziarie non correnti 10.000 - - 10.000
Attività finanziarie non correnti 10.931 37.723 14.081 (40.873)

Il decremento dei "Crediti verso correlate" è relativo prevalentemente alla riclassifica tra le attività correnti del finanziamento di Euro 35.000 migliaia nei confronti della controllata KME AG scadente al 30 settembre 2018. Tale finanziamento, che maturava interessi al tasso annuo del 3,75% è stato anticipatamente rimborsato a febbraio 2018.

Il dettaglio dei crediti a società controllate e collegate è il seguente:

Società Agricola Agrienergia Srl 290
Società Agricola Carmagnola Srl 266
Mecchld 200
NewCocot 175
931

Società Agricola Agrienergia e Società Agricola Carmagnola sono due società in precedenza controllate da ErgyCapital attive nel settore biogas.

Nel corso dell'esercizio è stato completatamente svalutato il credito verso la controllata Progetto Ryan 3 per adeguarlo al valore di recupero.

I "Crediti per commissioni su garanzie" rappresentano il valore attuale delle commissioni da percepire negli esercizi futuri, riferite ad oltre i 12 mesi, per le garanzie prestate dalla Capogruppo sui finanziamenti ottenuti da controllate non consolidate, a favore degli istituti di credito e nell'interesse delle predette società. A tali crediti corrispondevano debiti di pari importo. Al 31 dicembre 2017 non sono previste commissioni da percepire oltre i dodici mesi in virtù della scadenza dei finanziamenti garantiti.

Le "Altre attività finanziarie non correnti" si incrementano per la costituzione di depositi in garanzia a favore di società di assicurazione del credito a supporto dell'attività di KME.

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016 Fusione
ErgyCapital
Altri movimenti
Impianti e macchinari - - - -
Altri beni 340 371 6 (37)
Immobili, impianti e macchinari 340 371 6 (37)

4.4. Immobili, impianti e macchinari:

(in migliaia di Euro) Impianti e
macchinari
Altri beni Totale
Costo
Saldo al 31 dicembre 2015 170 1.980 2.150
Incrementi - 39 39
Cessioni - (81) (81)
Saldo al 31 dicembre 2016 170 1.938 2.108
Incrementi - 36 36
Incrementi per fusione ErgyCapital - 127 127
Cessioni - (38) (38)
Saldo al 31 dicembre 2017 170 2.063 2.233
Ammortamento cumulato
Saldo al 31 dicembre 2015 170 1.512 1.682
Incrementi - 61 61
Cessioni - (6) (6)
Saldo al 31 dicembre 2016 170 1.567 1.737
Incrementi - 64 64
Incrementi per fusione ErgyCapital - 120 120
Cessioni - (28) (28)
Saldo al 31 dicembre 2017 170 1.723 1.893
Valore netto
31-dic-2015
-
468 468
31-dic-2016
-
371 371
31-dic-2017
-
340 340

I movimenti dell'esercizio in esame e di quello precedente sono così riepilogabili:

Gli incrementi e le dimissioni dell'esercizio si riferiscono a mobili d'ufficio ed alla sostituzione di un'autovettura con una di nuova acquisizione.

Le aliquote applicate per la quota di ammortamento annuale sono le seguenti: 12% mobili e arredi d'ufficio, 20% macchine elettroniche d'ufficio e 25% autoveicoli.

4.5. Investimenti immobiliari

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 Fusione
31 dic 2016
ErgyCapital
Altri movimenti
Investimenti immobiliari 974 32 - 942

L'incremento della voce si riferisce alla riclassifica di due immobili precedentemente classificati tra le "Attività non correnti destinati alla vendita" in quanto al momento sono venute meno le precedenti trattative di cessione.

4.6. Attività immateriali

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 Fusione
31 dic 2016
ErgyCapital
Altri movimenti
Altre 6 6 - -
Attività immateriali 6 6 - -

Le attività di cui alla precedente tabella hanno vita utile definita e sono relative principalmente a software.

Le movimentazioni relative all'esercizio in esame ed a quello precedente sono le seguenti:

(in migliaia di Euro) Totale
Costo
Saldo al 31 dicembre 2015 7
Incrementi 5
Saldo al 31 dicembre 2016 12
Incrementi 2
Decrementi -
Saldo al 31 dicembre 2017 14
Ammortamento cumulato
Saldo al 31 dicembre 2015 4
Incrementi 2
Saldo al 31 dicembre 2016 6
Incrementi 2
Saldo al 31 dicembre 2017 8
Valore netto
31-dic-2015 3
31-dic-2016 6
31-dic-2017 6

4.7. Altre attività non correnti

Il contenuto della voce è il seguente:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017
31 dic 2016
Fusione
ErgyCapital
Altri movimenti
Altri crediti 3 3 - -
Altre attività non correnti 3 3 - -

La voce è relativa unicamente a depositi cauzionali.

4.8. Attività finanziarie correnti

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016 Fusione
ErgyCapital
Altri movimenti
Crediti finanziari verso correlate 42.018 23.966 (4.231) 22.283
Crediti per commissioni su garanzie 2.377 3.891 - (1.514)
Investimenti in titoli - 4.775 - (4.775)
Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
67 324 (257) -
Altre attività finanziarie correnti 150 2.000 - (1.850)
Attività finanziarie correnti 44.612 34.956 (4.488) 14.144

I "Crediti finanziari verso correlate" comprendono principalmente:

per Euro 35.000 migliaia il saldo del finanziamento a favore di KME AG precedente classificato tra le attività finanziarie non correnti;

per Euro 5.222 migliaia il saldo del finanziamento in conto corrente reciproco in essere con Immobiliare Pictea che ha recepito i saldi dei conti precedentemente aperti con I2 Real Estate e Rede Immobiliare, società incorporate da Immobiliare Pictea;

per Euro 865 migliaia il saldo del finanziamento fruttifero in essere con Società Agricola Agrienergia Srl.

I "Crediti per commissioni su garanzie" rappresentano il valore attuale delle commissioni da percepire entro i prossimi 12 mesi per le garanzie prestate da Intek Group SpA su finanziamenti ottenuti dalle società del Gruppo, a favore degli istituti di credito finanziatori e nell'interesse delle predette società. A tali crediti corrispondono debiti di pari importo.

Gli "Investimenti in titoli" erano relativi a OICR (fondi di investimento) armonizzati, che sono stati totalmente ceduti nel corso del 2017.

Nella voce "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" erano comprese al 31 dicembre 2016 azioni di ErgyCapital iscritte ad Euro 257 migliaia annullate in seguito alla fusione.

La voce "Altre attività finanziarie correnti" comprendeva per Euro 2.000 migliaia depositi vincolati bancari il cui vincolo è venuto meno nel corso del 2017.

In riferimento a quanto indicato da Consob con la Comunicazione n. DEM/11070007 del 5 agosto 2011, che ha ripreso il documento emesso dall'European Securities and Markets Authority (ESMA), si segnala che la Società non ha investimenti in titoli di debito sovrano.

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016 Fusione
ErgyCapital
Altri movimenti
Verso clienti - valore lordo 190 4 140 46
Fondo svalutazione crediti - - (138) 138
Verso clienti - valore netto 190 4 2 184
Da attività di leasing e factoring 6.511 6.742 - (231)
Verso imprese correlate 6.511 7.021 397 (907)
Crediti commerciali 13.212 13.767 399 (954)

4.9. Crediti commerciali

I "Crediti per attività di leasing e di factoring" sono rappresentati da crediti non in bonis relativi all'attività in precedenza condotta da Fime Leasing e Fime Factoring. La loro variazione è determinata prevalentemente da incassi del periodo.

I crediti "verso imprese correlate" si riferiscono alle commissioni per garanzie già fatturate ed ai servizi amministrativi prestati.

4.10. Altri crediti e attività correnti

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 Fusione
31 dic 2016
ErgyCapital
Altri movimenti
Crediti tributari 1.480 4.209 178 (2.907)
Crediti da attività di special situation 2.000 2.001 - (1)
Ratei e risconti attivi 42 78 - (36)
Crediti verso correlate 1.177 1.717 3.047 (3.587)
Altri 1.227 798 260 169
Altri crediti e attività correnti 5.926 8.803 3.485 (6.362)

I "Crediti tributari" comprendono crediti per imposte dirette per Euro 615 migliaia e crediti IVA per Euro 865 migliaia, dei quali Euro 279 migliaia chiesti a rimborso ed Euro 410 migliaia destinati ad essere compensati nel corso del 2018. Il decremento della voce è relativo a incassi e compensazioni.

I "Crediti per attività di special situation" per Euro 2.000 migliaia sono interamente relative a crediti nei confronti della procedura Isotta Fraschini, per la quale sono attesi riparti nel corso del 2018.

I "Crediti verso correlate" includono unicamente sia per il 2017 che per il 2016 posizioni sorte nell'ambito del consolidato fiscale.

La voce "Altri" si incrementa per anticipi versati su progetti in corso.

L'iscrizione dei ratei e risconti attivi è dovuta alla rilevazione di costi anticipati principalmente per spese di viaggio e servizi da usufruire nei successivi periodi.

Tutti i crediti sono scadenti entro dodici mesi.

4.11. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" sono costituite da depositi bancari e postali e da valori in cassa.

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016
ErgyCapital
Altri movimenti
Depositi bancari e postali 28.052 9.212 13 18.827
Cassa e disponibilità liquide 14 4 - 10
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 28.066 9.216 13 18.837

Si rimanda al Rendiconto finanziario per i flussi finanziari dell'esercizio.

4.12. Attività non correnti destinate alla vendita

La voce era relativa ad immobili della attività leasing ex Fime che sono stati riclassificati nella voce "Investimenti immobiliari".

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016 Fusione
ErgyCapital
Altri movimenti
Immobili destinati alla vendita - 941 - (941)
Attività non correnti destinate alla vendita - 941 - (941)

4.13. Patrimonio netto

Il "Capitale Sociale" al 31 dicembre 2017 è pari a Euro 335.069.009,80 suddiviso in n. 389.131.478 azioni ordinarie (pari al 88,59%) e n. 50.109.818 azioni di risparmio (pari al 11,41%). Tutte le azioni sono prive di indicazione del valore nominale.

La movimentazione del numero di azioni è stata la seguente:

Azioni ordinarie Azioni di risparmio
2017 2016 2017 2016
Emesse al 1° gennaio 345.506.670 345.506.670 50.109.818 50.109.818
Emesse per conversione Prestito Convertendo 24.710.692 - - -
Emesse per fusione ErgyCapital 18.914.116 - - -
Emesse al 31 dicembre 389.131.478 345.506.670 50.109.818 50.109.818

Al 31 dicembre 2017 la Società deteneva n. 5.713.572 azioni ordinarie proprie pari all'1,47% del capitale votante (1,30% sul capitale complessivo) e n. 11.801 azioni di risparmio pari allo 0,024% del capitale rappresentato da detta categoria di azioni. Non si sono avute movimentazioni nel corso dell'esercizio.

(in Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016 Variazione
Riserva legale 6.083.346 6.083.346 -
Riserva sovrapprezzo azioni 4.020.857 35.652 3.985.205
Riserva disponibile (straordinaria) 9.582.175 11.899.957 (2.317.782)
Riserva disavanzo fusione FEB - 2.122.907 (2.122.907)
Riserva avanzo fusione ErgyCapital 3.214.951 - 3.214.951
Riserva azioni proprie in portafoglio 1.819.672 1.819.672 -
Riserva indisponibile 14.872.491 14.872.491 -
Riserva in sospensione di imposta 3.484.481 3.484.481 -
Oneri per aumento di capitale (399.111) (399.111) -
Riserva Costi x OPS 2012 (801.606) (801.606) -
Riserva per differenze IFRS su TFR 1.263 (3.316) 4.579
Riserva plus/minus azioni proprie 28.458 28.458 -
Altre riserve 41.906.977 39.142.931 2.764.046

Il dettaglio delle "Altre riserve" è il seguente:

La "Riserva legale" e la "Riserva indisponibile", costituita ai sensi del D. Lgs 38/2005, rimangono invariate rispetto all'esercizio precedente. Entrambe le riserve sono utilizzabili per la copertura delle perdite. Si segnala altresì che le plusvalenze da fair value non realizzate non hanno concorso all'utile distribuibile e quindi al privilegio spettante a favore degli azionisti di risparmio.

La "Riserva soprapprezzo azioni" è disponibile ma non può essere distribuita agli Azionisti fino a che la riserva legale non sarà pari ad un quinto del capitale sociale ai sensi dell'art. 2431 del codice civile. Aumenta nell'esercizio per effetto della fusione di ErgyCapital in particolare per il valore delle azioni emesse, avendo la fusione non aumentato il capitale sociale.

La "Riserva disponibile" si decrementa per Euro 2.317.782 per l'utilizzo a copertura della perdita dello scorso esercizi, che per la parte residua è stata coperta mediante completo utilizzo della Riserva disavanzo fusione FEB.

La "Riserva avanzo di fusione ErgyCapital" nasce nell'esercizio per effetto della differenza tra il valore di patrimonio netto apportato dai soci terzi dell'incorporata ed il valore delle azioni emesse.

La "Riserva in sospensione di imposta" e la "Riserva Costi per OPS" si sono originate nell'ambito delle operazioni straordinarie del 2012, la prima riviene dalla incorporata Intek, mentre la seconda trae origine dai costi sostenuti per le operazioni sul capitale. Anche la riserva "Oneri per aumento di capitale" ha natura similare.

Le voci "Riserva azioni proprie in portafoglio" e "Risultati esercizi precedenti" (quest'ultima disponibile) dell'importo rispettivamente di Euro 1.820 migliaia e di Euro 72.188 migliaia sono invariate rispetto allo scorso esercizio.

Nel corso dell'esercizio è stato convertito in capitale sociale il Prestito Convertendo Intek Group 2012/2017 che era già iscritto tra le componenti di patrimonio netto sulla base delle sue caratteristiche.

4.14. Benefici a dipendenti

L'importo è determinato sulla base delle competenze maturate alla fine del periodo in base alla legge ed ai contratti di lavoro ed al principio contabile IAS 19.

(in migliaia di Euro) 31 dic 2016 Fusione
ErgyCapital
Incrementi Versamenti
a Fondi
Decrementi 31 dic 2017
Impiegati 167 58 48 (19) (66) 188
Dirigenti 120 2 26 (26) (121) 1
Rettifiche IFRS 38 - - - (3) 35
Benefici a dipendenti 325 60 74 (45) (190) 224

I principali criteri utilizzati nella valutazione dei "Benefici a dipendenti" sono stati i seguenti:

Criteri generali adottati 31 dic 2017 31 dic 2016
Tasso di attualizzazione 1,30% 1,31%
Tasso incremento retribuzioni future 1% 1%
Vita lavorativa residua media 13,1 anni 10,8 anni
Criteri generali adottati

Per la valutazione attuariale del TFR è stato utilizzato anche al 31 dicembre 2017 un tasso di attualizzazione basato sull'indice "Iboxx Eurozone Corporate AA".

4.15. Debiti e passività finanziarie non correnti

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016 Fusione
ErgyCapital
Altri movimenti
Debiti per garanzie finanziarie rilasciate - 2.001 - (2.001)
Finanziamenti verso Istituti di Credito 476 - 952 (476)
Verso società di leasing - 3 - (3)
Debiti e passività finanziarie non correnti 476 2.004 952 (2.480)

La voce "Debiti per garanzie finanziarie rilasciate" rappresenta la contropartita della posta iscritta nelle attività finanziarie non correnti avente la stessa origine e rappresenta il fair value delle passività contratte, a fronte delle garanzie rilasciate, avendo valutato le eventuali situazioni di rischiosità e di conseguenza le passività potenziali, ai sensi del principio contabile IAS 37. Dal momento che la voce è riferita totalmente a garanzie emesse in occasione di finanziamenti ottenuti da società controllate si riteneva che il valore attuale delle commissioni da percepire, rilevato nell'ambito delle attività finanziarie "correnti" e "non correnti", rappresentasse la miglior stima del fair value delle passività potenziali in relazione alle garanzie rilasciate.

I "Finanziamenti verso Istituti di Credito" sono relativi alla quota non corrente di un finanziamento dell'incorporata ErgyCapital scadente al 31 dicembre 2019 con un tasso del 5%.

4.16. Titoli obbligazionari

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016 Fusione
ErgyCapital
Altri movimenti
Obbligazioni Intek Group 2015/2020 101.215 100.990 - 225
Titoli obbligazionari 101.215 100.990 - 225

Le "Obbligazioni Intek Group 2015-2020" hanno durata dal 2015 al 2020 e remunerazione ad un tasso fisso del 5%. Il valore nominale dell'emissione è pari ad Euro 101.703.751,20, mentre il valore contabile è stato iscritto al netto dei costi di emissione che sono differiti lungo la durata del titolo in misura tale da determinare un tasso di interesse effettivo costante. La variazione dell'esercizio è legata al progressivo addebito a conto economico dei costi di emissione.

4.17. Altre passività non correnti

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016 Fusione
ErgyCapital
Altri movimenti
Altri debiti 692 1.471 - (779)
Altre passività non correnti 692 1.471 - (779)

Si tratta di debiti originati nell'ambito di assunzione di concordati. I movimenti dell'esercizio si riferiscono alla classificazione tra le passività correnti di un debito pagato a marzo 2018 per effetto di una sentenza della Corte di Cassazione.

L'importo è relativo a creditori irreperibili della procedura ex FEB – Ernesto Breda SpA.

4.18. Fondi per rischi ed oneri

Di seguito si fornisce il prospetto riepilogativo dei movimenti relativi ai fondi rischi ed oneri:

31 dicembre 2016 Fusione
Incrementi
ErgyCapital
Rilasci/ 31 dicembre 2017
(in migliaia di Euro) Quota a
lungo
Quota
corrente
Totale utilizzi Quota a
lungo
Quota
corrente
Fondi rischi su partecipazioni - - - 245 613 - 858 - 858
Fondi rischi contenziosi
fiscali
300 - 300 - - - 300 - 300
Fondi rischi attività special
situations
2.731 - 2.731 - - - 2.731 - 2.731
Fondi rischi garanzie su
cessione attivi
1.337 - 1.337 - - (401) 936 - 936
Altri fondi rischi ed oneri 164 - 164 216 - (216) 164 - 164
Totale 4.532 - 4.532 461 613 (617) 4.989 - 4.989

I "Fondi rischi su partecipazioni" rivenienti dalla fusione con ErgyCapital sono stanziati a fronte di partecipazioni con patrimonio netto negativo. L'accantonamento dell'esercizio è relativo alla controllata Energetica Solare in liquidazione.

I "Fondi rischi per contenziosi fiscali", invariato rispetto al 31 dicembre 2016, contengono, tra l'altro, un accantonamento in materia di IVA che scaturisce da una truffa per operazioni inesistenti in cui il Gruppo Fime, che svolgeva attività di leasing e factoring, era parte lesa. Il fondo accantonato è a copertura dell'intero rischio del contenzioso, per il quale si è in attesa della sentenza della Corte di Cassazione.

I "Fondi rischi garanzie per cessione attivi"si riferisce ad un accantonamento legato agli impegni assunti in fase di cessione di una partecipazione ed è relativo ad un accertamento tributario che è divenuto definitive dopo che nel 2015 è stata emessa sentenza dalla Corte di Cassazione. Nel corso del 2017, in attesa della definizione degli importi residui da corrispondere, sono state pagate le passività relative alle cartelle ricevute.

Il "Fondi rischi attività special situations" si riferisce principalmente ad un accantonamento di Euro 2.597 migliaia, effettuato nel 2014, in seguito ad una sentenza negativa emessa dalla Corte di Appello di Napoli per un contenzioso promosso dalla curatela fallimentare di un cliente ex leasing. Si è in attesa del giudizio della Corte di Cassazione.

Gli "Altri fondi rischi ed oneri" contengono tra l'altro accantonamenti per contenziosi con ex dipendenti.

Alla data di presentazione del presente bilancio non esistono, a conoscenza degli amministratori, altre passività potenziali significative.

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016 Fusione
ErgyCapital
Altri movimenti
Verso correlate 5.721 11.812 699 (6.790)
Debiti per garanzie finanziarie rilasciate 2.377 3.891 - (1.514)
Interessi passivi su obbligazioni 4.375 4.389 - (14)
Quote di finanziamenti in scadenza 745 - - 745
Scoperti su conti correnti bancari ex ErgyCapital 59 - - 59
Verso società di leasing 2 6 - (4)
Debiti e passività finanziarie correnti 13.279 20.098 699 (7.518)

4.19. Debiti e passività finanziarie correnti

La voce "Verso imprese correlate" rappresenta il saldo dei conti correnti di corrispondenza, stipulati a tasso di mercato con remunerazione prevista pari ad Euribor maggiorato da uno spread, in essere principalmente con le seguenti società controllate:

  • Euro 3.608 migliaia con Breda Energia;
  • Euro 1.312 migliaia con I2 Capital Partners SGR;
  • Euro 773 migliaia con Energetica Solare.

La voce "Interessi passivi su obbligazioni" di Euro 4.375 migliaia alla cedola in maturazione pagata nel febbraio 2018.

Le "Quote di finanziamenti in scadenza" pari ad Euro 745 migliaia sono relative al già descritto finanziamento della incorporata ErgyCapital.

I "Debiti per garanzie finanziarie rilasciate" rappresentano la contropartita della posta avente la stessa origine, iscritta nelle attività finanziarie correnti; si veda al riguardo il commento al paragrafo 4.9.

Nel corso dell'esercizio non sono stati sottoscritti nuovi finanziamenti da terzi né vi sono state nuove erogazioni di precedenti finanziamenti. Gli eventuali incrementi sono relativi unicamente a interessi maturati.

4.20. Debiti verso fornitori

Si ritiene che il valore contabile dei debiti commerciali approssimi il loro fair value.

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016 Fusione
ErgyCapital
Altri movimenti
Verso fornitori 1.952 674 1.381 (103)
Verso correlate 553 123 348 82
Debiti verso fornitori 2.505 797 1.729 (21)

L'incremento della voce è relativo alla fusione con ErgyCapital.

4.21. Altre passività correnti

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016 Fusione
ErgyCapital
Altri movimenti
Debiti verso amministratori per Trattamento Fine
Mandato
774 746 - 28
Debiti verso clienti ex leasing 1.266 1.266 - -
Debiti verso dipendenti 476 176 233 67
Debiti tributari 379 126 65 188
Debiti verso correlate 985 1.258 2.966 (3.239)
Debiti verso istituti previdenziali 129 84 87 (42)
Altri debiti 1.221 373 12 836
Altre passività correnti 5.230 4.029 3.363 (2.162)

I "Debiti verso amministratori per Trattamento Fine Mandato" sono riferiti al residuo debito nei confronti del Presidente per il trattamento di fine mandato maturato fino al 31 dicembre 2012 data in cui è cessato tale istituto. Sulla somma in oggetto maturano dal 2014 interessi compensativi pari al 5%. Il Presidente ha concordato di prorogare al 31 dicembre 2018 la data di scadenza del pagamento.

I "Debiti verso clienti ex leasing" sono relativi a somme incassate a titolo di anticipo dai clienti e non compensati con poste creditorie.

La voce "Debiti verso dipendenti" si riferisce principalmente alle competenze maturate ma non ancora liquidate e comprende incentivi all'esodo concordati con i dipendenti di ErgyCapital.

La voce "Debiti tributari" include principalmente, sia al 31 dicembre 2017 che al 31 dicembre 2016, debiti verso l'Erario, per ritenute d'acconto da versare.

Nei "Debiti verso correlate", oltre ai debiti verso amministratori per i compensi maturati, è compreso il debito residuo di Euro 848 migliaia verso Progetto Ryan 3 per l'acquisto di azioni di Culti Milano. Nel 2016 l'importo era riferibile prevalentemente a posizioni di debito nell'ambito dell'IVA di gruppo.

Nella voce "Altri debiti" è compreso il debito legato alle attività di "special situations" pagato nel marzo 2018 in precedenza classificato tra le "Altre passività non correnti".

4.22. Imposte differite attive e passive

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016 Fusione
ErgyCapital
Altri movimenti
Imposte differite attive 4.434 4.948 1.694 (2.208)
Imposte differite passive (2.029) (1.523) - (506)
Imposte differite attive e passive 2.405 3.425 1.694 (2.714)

Di seguito si fornisce il dettaglio della fiscalità differita attiva e passiva suddivisa per voce di bilancio:

(in migliaia di Euro) Attività per imposte differite Passività per imposte differite
31 dic 2017 31 dic 2016 31 dic 2017 31 dic 2016
Investimenti immobiliari 7 7 - -
Investimenti in partecipazioni - - 991 455
Crediti commerciali 3.268 3.820 1.036 1.062
Attività finanziarie correnti - - 2 -
Altri debiti non correnti - - - 6
Fondi per rischi ed oneri 729 690 - -
Altre passività correnti 91 92 - -
Imposte differite su perdite fiscali pregresse 339 339 - -
Totale 4.434 4.948 2.029 1.523

Le imposte differite sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali.

L'iscrizione delle imposte differite su perdite fiscali pregresse è effettuata soltanto quando il loro recupero è altamente probabile, anche in considerazione del consolidato fiscale di cui Intek Group è la capogruppo.

5. Impegni e garanzie

Intek Group è garante a favore di KME AG e delle sue principali controllate operanti nel settore dei semilavorati in rame e sue leghe:

  • per Euro 475 milioni per il finanziamento ottenuto da un pool di Istituti bancari;
  • per Euro 355 milioni per l'accordo firmato con GE Commercial Finance per operazioni di factoring pro-soluto;
  • per Euro 13 milioni per il finanziamento sottoscritto con Unicredit Mediocredito Centrale (UMCC) dell'importo residuo di Euro 9,5 milioni. Intek Group anche in questo caso è rimasta solo come garante per un importo pari a Euro 13 milioni.

Ad inizio 2018 la garanzia rilasciata nell'ambito del finanziamento in pool si è ridotta a Euro 100 milioni.

Sono inoltre in essere garanzie per ulteriori finanziamenti bancari a revoca legati al settore rame per Euro 28 milioni, nonché garanzie per crediti fiscali per circa Euro 2,1 milioni scadenti per Euro 0,4 milioni nel 2018, per Euro 0,3 milioni nel 2019 e per Euro 1,4 milioni nel 2020.

A I2 Real Estate Srl (ora incorporata in Immobiliare Pictea) è stato garantito un mutuo di Euro 3,5 milioni (valore originario alla sottoscrizione ad oggi il mutuo è stato parzialmente rimborsato e il debito residuo è pari a Euro 0,7 milioni), mentre a Tecno Servizi Srl (anch'essa incorporata in Immobiliare Pictea) è stato oggetto di garanzia un mutuo erogato da Mediocredito per originari Euro 7,8 milioni (valore residuo Euro 4,8 milioni).

Nel dicembre 2015 Intek Group ha concesso la propria disponibilità al rilascio di una garanzia di massimi Euro 5,0 milioni a favore di Associazione Dynamo nell'ambito dell'erogazione di un mutuo fondiario per la ristrutturazione di alcuni immobili di Limestre. Il mutuo è peraltro già assistito da altre garanzie reali.

Inoltre la Società, quale sottoscrittore di una quota del Fondo I2 Capital Partners ha un impegno residuo di investimento di Euro 1,7 milioni.

6. Note esplicative al conto economico

Si segnala preliminarmente che i valori dell'esercizio 2017 comprendono anche quelli relativi alla incorporata ErgyCapital SpA mentre il 2016 includeva anche le incorporate KME Partecipazioni SpA, FEB – Ernesto Breda SpA e Breda Innovazione SpA in liquidazione.

(in migliaia di Euro) 2017 2016 Variazione Variazione %
Rettifiche di valore su partecipazioni e titoli (324) (650) 326 -50,15%
Utili/perdite da cessione partecipazioni e titoli 196 (932) 1.128 -121,03%
Rettifiche di valore su crediti finanziari v/correlate (557) (11) (546) 4963,64%
Valutazione a fair value di partecipazioni 44.512 756 43.756 5787,83%
Valutazione a fair value di quote di fondi 771 503 268 53,28%
Dividendi 129 105 24 n/a
Proventi Netti da Gestione di Partecipazioni 44.727 (229) 44.956 -19631,44%

6.1. Proventi Netti da Gestione di Partecipazioni

La voce è così dettagliabile:

  • le rettifiche di valore su partecipazioni per Euro 324 migliaia si riferiscono a I2 Capital Partners SGR;
  • gli utili su cessione per partecipazioni comprendono Euro 168 migliaia relative ai proventi legati a Emittenti Titoli SpA;
  • le rettifiche di valore su crediti finanziari v/correlate per Euro 557 migliaia derivano dalla svalutazione del credito verso Progetto Ryan 3;
  • la valutazione a fair value di partecipazioni comprende quelle positive per Euro 44.823 migliaia per KME AG, per Euro 2.212 migliaia su ErgyCapital e per Euro 1.210 migliaia sui warrant Culti Milano. Tra quelle negative si evidenziano quelle di Euro 1.103 migliaia su Progetto Ryan 3, di Euro 908 migliaia sulle azioni Culti Milano (legata all'andamento dei prezzi di borsa) e di Euro 695 migliaia su Energetica Solare.
  • la valutazione a fair value di quote di fondi comprende Euro 771 migliaia su I2 Capital Fund.

Per maggior dettagli si rimanda ai commenti delle corrispondenti voci dell'attivo.

6.2. Commissioni su garanzie prestate

(in migliaia di Euro) 2017 2016 Variazione Variazione %
Commissioni su garanzie prestate 3.932 4.005 (73) -1,82%
Commissioni su garanzie prestate 3.932 4.005 (73) -1,82%

Si riferiscono alla remunerazione delle garanzie prestate a partecipate strumentali e di investimento per l'ottenimento di finanziamenti.

6.3. Altri proventi

(in migliaia di Euro) 2017 2016 Variazione Variazione %
Proventi da "special situation" 245 1.364 (1.119) -82,04%
Prestazioni di servizi a correlate 512 173 339 195,95%
Altri ricavi e proventi 272 65 207 318,46%
Altri proventi 1.029 1.602 (573) -35,77%

I "Proventi da special situation" sono relativi all'attività di Intek legata ad operazioni di assunzioni di concordati.

La posta "Prestazioni di servizi a correlate" accoglie unicamente gli importi fatturati per prestazioni di assistenza amministrativa a società del gruppo, ivi comprese le controllate di ErgyCapital.

L'incremento della voce "Altri ricavi e proventi" è relativo per Euro 154 migliaia a sopravvenienze attive legate ad ErgyCapital.

6.4. Costo del lavoro

(in migliaia di Euro) 2017 2016 Variazione Variazione %
Salari e stipendi (1.370) (931) (439) 47,15%
Oneri sociali (364) (280) (84) 30,00%
Addebiti di personale - (16) 16 -100,00%
Altri costi del personale (375) (244) (131) 53,69%
Costo del lavoro (2.109) (1.471) (638) 43,37%

All'interno della voce "Costo del lavoro" sono compresi Euro 748 migliaia relativi a ErgyCapital compresi anche i costi derivanti da accordi transattivi.

Negli altri costi del personale sono inclusi i compensi a collaboratori per Euro 213 migliaia e l'accantonamento a trattamento di fine rapporto del personale per Euro 82 migliaia.

Qui di seguito si riporta il numero medio dei dipendenti:

31 dic 2017 31 dic 2016 Variazione
Dirigenti 2 3 (1)
Impiegati 10 10 -
Numero medio di dipendenti 12 13 (1)

6.5. Ammortamenti, impairment e svalutazioni

(in migliaia di Euro) 2017 2016 Variazione Variazione %
Ammortamento su immobili, impianti e macchinari (64) (61) (3) 4,92%
Ammortamento su attività immateriali (2) (2) - 0,00%
Perdite durevoli di valore - (798) 798 -100,00%
Ammortamenti, impairment e svalutazioni (66) (861) 795 -92,33%

Le "Perdite durevoli di valore" del 2016 erano riferite a rettifiche di avviamento

6.6. Altri costi operativi

(in migliaia di Euro) 2017 2016 Variazione Variazione %
Emolumenti amministratori e sindaci (1.319) (1.264) (55) 4,35%
Prestazioni professionali (2.509) (1.479) (1.030) 69,64%
Spese di viaggio (339) (237) (102) 43,04%
Oneri per controversie legali (90) (70) (20) 28,57%
Pubblicità legale e societaria (293) (184) (109) 59,24%
Elettricità, riscaldamento, postali e telefon. (84) (66) (18) 27,27%
Premi assicurativi (297) (98) (199) 203,06%
Formazione e seminari (3) - (3) n/a
Locazioni immobiliari (852) (823) (29) 3,52%
Manutenzioni (27) (26) (1) 3,85%
Canoni di leasing e noleggi (99) (77) (22) 28,57%
Oneri tributari diversi (219) (165) (54) 32,73%
Contributi associativi (124) (148) 24 -16,22%
Costi diversi netti (384) (171) (213) 124,56%
Beneficenze (69) (33) (36) 109,09%
Oneri per servizi da banche (23) (12) (11) 91,67%
(6.731) (4.853) (1.878) 38,70%
Rilascio fondi - 202 (202) -100,00%
Accantonamento a fondi rischi (226) - (226) n/a
Altri costi operativi (6.957) (4.651) (2.306) 49,58%

L'incremento di costi per Euro 2.306 migliaia è relativo a costi rivenienti da ErgyCapital oltre ad oneri sostenuti per l'operazione di fusione per complessivi Euro 500 migliaia.

6.7. Oneri e proventi finanziari

(in migliaia di Euro) 2017 2016 Variazione Variazione %
Interessi attivi da società correlate 2.020 2.211 (191) -8,64%
Altri interessi e proventi finanziari 4 33 (29) -87,88%
Totale proventi finanziari 2.024 2.244 (220) -9,80%
Interessi passivi da società correlate (378) (421) 43 -10,21%
Interessi passivi su finanziamenti (29) (1) (28) 2800,00%
Interessi passivi su titoli emessi (5.296) (5.299) 3 -0,06%
Altri oneri finanziari (138) (136) (2) 1,47%
Totale oneri finanziari (5.841) (5.857) 16 -0,27%
Totale oneri finanziari netti (3.817) (3.613) (204) 5,65%

Non vi sono particolari variazioni nella voce. Il dettaglio degli interessi attivi e passivi verso società correlate è riportato all'interno del paragrafo 7.12.

6.8. Imposte correnti e differite

(in migliaia di Euro) 2017
2016
Variazione Variazione %
Imposte correnti 1.028 1.771 (743) -41,95%
Imposte differite (1.020) (994) (26) 2,62%
Imposte correnti e differite 8 777 (769) -98,97%

A decorrere dal 2007, Intek Group SpA e la maggioranza delle sue controllate italiane hanno esercitato l'opzione per l'adesione al regime del "consolidato fiscale nazionale" determinando l'IRES su una base imponibile corrispondente alla somma algebrica degli imponibili positivi e negativi delle singole società. I rapporti economici, oltre alle responsabilità e agli obblighi reciproci, sono definiti nell'accordo e regolamento relativi all'opzione per il consolidato fiscale nazionale secondo il quale la controllante e/o le controllate con imponibile negativo ricevono una compensazione pari al relativo risparmio d'imposta realizzato dalla controllante e/o le controllate con imponibile positivo.

Correlazione tra oneri fiscali e risultato contabile:

(in migliaia di Euro) 2017 2016
Risultato prima delle imposte 36.739 (5.218)
Imposte calcolate sull'aliquota fiscale teorica (8.817) 1.435
- Svalutazioni di titoli e partecipazioni non deducibili/non imponibili 214 (2.737)
- Valutazioni a fair value 10.393 1.970
- Altro (1.632) 621
- Imposte anno precedente (150) (512)
- Cambiamento aliquote fiscali - -
Totale imposte effettive a conto economico 8 777

7. Altre informazioni

7.1. Strumenti finanziari per categorie

La seguente tabella espone il totale delle singole categorie di strumenti finanziari:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016 Variazione
Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico 484.413 444.951 39.462
Attività possedute fino a scadenza - - -
Finanziamenti e crediti 98.826 62.392 36.434
Partecipazioni in controllate e in altre imprese 26.310 89.922 (63.612)
Attività finanziarie 609.549 597.265 12.284
Passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico (2.377) (2.260) (117)
Passività finanziarie e debiti al costo ammortizzato (120.641) (151.393) 30.752
Passività finanziarie (123.018) (153.653) 30.635

7.2. Strumenti finanziari per voce di bilancio

Strumenti finanziari e riconciliazione con le voci di bilancio al 31 dicembre 2017:

(in migliaia di Euro) Totale Misurato al
costo
ammortizzato
Misurato al fair
value
Non
disciplinato ex
IFRS 7
Investimenti in partecipazioni e quote di fondi 481.969 - 481.969
Partecipazioni strumentali 26.310 - - 26.310
Altre attività non correnti 3 3 - -
Attività finanziarie non correnti 10.931 10.931 - -
Crediti commerciali 13.212 13.212 - -
Altri crediti e attività correnti 5.926 4.446 - 1.480
Attività finanziarie correnti 44.612 42.168 2.444 -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 28.066 28.066 - -
Totale attività finanziarie 611.029 98.826 484.413 27.790
Debiti e passività finanziarie non correnti (476) (476) - -
Titoli obbligazionari (101.215) (101.215) -
Altre passività non correnti (692) (692) - -
Debiti e passività finanziarie correnti (13.279) (10.902) (2.377) -
Debiti verso fornitori (2.505) (2.505) - -
Altre passività correnti (5.230) (4.851) - (379)
Totale passività finanziarie (123.397) (120.641) (2.377) (379)

7.3. Esposizione al rischio credito e perdite durevoli di valore

Il valore contabile delle attività finanziarie rappresenta l'esposizione massima di Intek Group al rischio credito.

Il rischio di perdite durevoli di valore è legato prevalentemente agli investimenti in partecipazioni strumentali pari ad Euro 26,3 milioni.

L'anzianità dei crediti commerciali da operazioni correnti alla data del presente bilancio era la seguente:

(in migliaia di Euro) Valore lordo
contabile
Svalutazione al
31 dicembre 2017
Valore netto
Non ancora scaduti 6.511 - 6.511
Scaduti fino a 60 giorni - - -
Scaduti da 61 a 120 giorni - - -
Scaduti da 121 giorni a 1 anno - - -
Scaduti da più di un anno 190 - 190
Crediti commerciali 6.701 - 6.701

7.4. Esposizione al rischio cambio

Alla data di riferimento del presente bilancio Intek Group SpA non aveva poste di bilancio o impegni di vendita o di acquisto stimate in valuta estera.

7.5. Esposizione al rischio tasso

Il profilo del tasso di interesse applicato agli strumenti finanziari fruttiferi di interessi al 31 dicembre 2017 era il seguente:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016
Attività finanziarie - -
Passività finanziarie (102.436) (100.990)
Strumenti a tasso fisso (102.436) (101.215)
Attività finanziarie 71.001 61.688
Passività finanziarie (5.782) (11.815)
Strumenti a tasso variabile 65.219 49.873

Le Passività finanziarie a tasso fisso sono principalmente relative alle obbligazioni in circolazione.

7.6. Esposizione al rischio fluttuazione valore azioni

Tale rischio è legato agli investimenti in portafoglio pari ad Euro 482 milioni.

7.7. Analisi di sensitività dei flussi finanziari degli strumenti finanziari a tasso variabile

Un incremento (o decremento) di 50 basis point (BPS) dei tassi di interesse attivi e passivi, alla data di chiusura del presente bilancio, produrrebbe un effetto sul patrimonio netto e sul risultato di esercizio di circa Euro 300 migliaia.

7.8. Fair value e valore contabile

Ai sensi dell'IFRS 13 par. 91 si dichiara che il valore contabile delle attività e passività finanziarie riconosciute nel presente bilancio non si discosta dal loro fair value.

7.9. Livelli gerarchici di valutazione del fair value

L'IFRS 7 par. 27A e l'IFRS 13 richiedono che gli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria al fair value siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value stesso.

I livelli previsti dal principio di riferimento sono tre:

Livello 1 – quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;

Livello 2 – input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;

Livello 3 – input che non sono basati su dati di mercato osservabili.

L'analisi di attività e passività secondo il livello di fair value è la seguente:

(in migliaia di Euro) Totale
Fair value
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Investimenti in partecipazioni e quote di fondi 481.969 11.735 - 470.234
Attività finanziarie non correnti - - - -
Attività finanziarie correnti 2.444 - - 2.444
Totale attività finanziarie 484.413 11.735 - 472.678
Debiti e passività finanziarie non correnti - - - -
Debiti e passività finanziarie correnti (2.377) - - (2.377)
Totale passività finanziarie (2.377) - - (2.377)

Gli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale–finanziaria al fair value, ad eccezione dei titoli azionari Culti Milano SpA e relativi warrant sono rappresentati da investimenti partecipativi ed in quote di fondi di investimento chiusi e riservati e da garanzie rilasciate che rientrano nell'attività di livello 3, ad eccezione di quelle quotate. Per la determinazione del fair value di investimenti partecipativi e quote di fondi di investimento si rimanda all'appostia nota. Il fair value delle garanzie rilasciate è determinato applicando un'aliquota ritenuta rappresentativa del rischio assunto.

Nel corso dell'esercizio 2017 non vi sono stati trasferimenti dal Livello 1 al Livello 2 e viceversa.

7.10. Altre obbligazioni finanziarie

Di seguito la tabella riassuntiva con l'indicazione dei pagamenti minimi non annullabili, dovuti per leasing operativi alla data di riferimento del presente bilancio:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016
Entro 1 anno 586 537
Da 1 a 5 anni 1.473 1.668
Oltre i 5 anni - -
Pagamenti minimi non annullabili 2.059 2.205

7.11. Pubblicità dei corrispettivi dei servizi forniti dalla Società di revisione

Ai sensi dell'art. 149-duodecies "Regolamento Emittenti", di seguito è riportata la tabella riassuntiva con l'indicazione dei corrispettivi, di competenza dell'esercizio, a fronte dei servizi forniti dalla Società ed alle Società controllate dalla Società di revisione Deloitte & Touche SpA e da altre società del network:

(in migliaia di Euro) Totale Intek Group Controllate
a) servizi di revisione 753 147 606
b) servizi diversi dalla revisione
- servizi di verifica finalizzati all'emissione di attestazione relative -
a covenants finanziari, pareri di congruità 474 77 397
- altri servizi 50 12 38
c) servizi delle entità appartenenti alla rete della società di revisione 89 - 89
Corrispettivi alla società di revisione 1.366 236 1.130

I corrispettivi sopra indicati comprendono per Intek Group anche complessivi Euro 44 migliaia relativi all'incorporata ErgyCapital.

7.12. Dettaglio rapporti con parti correlate

Nelle tabelle seguenti si evidenziano i rapporti di debito, credito e di costi e ricavi con parti correlate. Si rimanda a quanto già indicato nei commenti alle singole poste di bilancio per la natura delle operazioni.

(in migliaia di Euro) Attività
finanziarie
non
correnti
Attività
finanziarie
correnti
Crediti
Commerciali
Altri
crediti e
attività
correnti
Debiti e
passività
finanziarie
correnti
Fornitori Altre
passività
correnti
Breda Energia SpA in liquidazione - - - - (3.608) - -
EM Moulds SpA - - 12 - - - -
E.Geo S.r.l. - - - - (20) - -
HG Power Srl in liquidazione - 6 - - - - -
Soc Agr. Carmagnola Srl 266 - - - - - -
Società Agricola Agrienergia Srl 290 865 - - - - -
Ergyca Two Srl - 14 - - - - -
Ergyca Sun Sicilia - 206 - - - - -
Ergyca Bio - 165 - - - - -
ErgycaTracker 2 Srl - - - - (4) - -
ErgycaFour Srl - - - - (4) - -
Energetica Solare Srl in liquidazione - - - - (773) - -
I2 Capital Partners SGR SpA - - 4 - (1.312) - -
I2 Capital Principals - 210 - - - - -
Immobiliare Pictea Srl - 5.222 - - - (131) -
Intek Investimenti Srl - 39 - - - - -
KMD Connectors - - 15 - - - -
KME AG - 35.000 5.945 - - - -
KME Brass Italy Srl - - 20 - - - -
KME Brass Germany - - 5 - - - -
Tréfimetaux Sas - - 12 - - - -
KME Germany GmbH - - 130 - - (37) -
KME Italy SpA - - 81 - - (123) -
KME Srl - - 20 - - (140) -
KME Yorkshire Ltd - 291 240 - - (8) -
Mecchld Srl 200 - - - - - -
Valika SAS - - 3 - - - -
New Cocot Srl in liquidazione 175 - 15 - - - -
Progetto Ryan 3 Srl in liquidazione - - - - - - (848)
Quattroduedue SpA - - 9 - - - -
Amministratori/Sindaci - - - - - (114) (911)
Crediti per garanzie rilasciate - 2.377 - - - - -
Crediti/Debiti per Consolidato
Fiscale - - 1.177 - - -
931 44.395 6.511 1.177 (5.721) (553) (1.759)
Totale voce bilancio 10.931 44.612 13.212 5.926 (13.279) (2.505) (5.230)
Incidenza 8,52% 99,51% 49,28% 19,86% 43,08% 22,08% 33,63%
(in migliaia di Euro) Proventi Netti
da Gestione di
Partecipazioni
Commissioni
su garanzie
prestate
Altri
proventi
operativi
Altri costi
operativi
Proventi
finanziari
Oneri
finanziari
Breda Energia SpA in liquidazione - 5 15 - - (93)
Culti Milano SpA 302 6 15 - - -
EM Moulds Srl - 23 - - - -
E.Geo S.r.l. (80) - - - -
ErgyCapital SpA 2.213 - - - - -
Ergyca One Srl - - 48 - 7 -
Energetica Solare S.r.l. in liquidazione (696) - 33 - - -
Ergyca Sole S.r.l. - - 27 - - -
Ergyca Eight S.r.l. - - 59 - - -
Ergyca Green S.r.l. - - 44 - - -
Ergyca Industrial S.r.l. - - 33 - - -
Ergyca Tracker S.r.l. - - 9 - - -
Ergyca Tracker 2 S.r.l. - - 6 - - -
Ergyca Light S.r.l. - - 39 - - -
Società Agricola Agrienergia S.r.l. - - 45 - 56 -
Green Recycle Srl - 1 - - - -
I2 Capital Partners SGR SpA (324) - 84 - - (23)
Immobiliare agricola Limestre Srl - 1 - - - -
Immobiliare Pictea Srl - - 25 (669) 252 (261)
Intek Investimenti Srl (263) - 15 - - (1)
KME AG 44.822 3.699 - - 1.685 -
KME Beteiligungsgesellsch.mbH (157) - - - - -
KME Brass Germany Gmbh - 4 - - - -
KME Brass Italy Srl - 41 - - - -
KME Germany & CO KG Gmbh - 71 - (21) - -
KME Italy SpA - 81 - (34) - -
KME Srl - - - (35) - -
KME Yorkshire Ltd - - - - 9 -
Il Post Srl (525) - - - - -
Progetto Ryan 2 Srl in liquidazione 5 - - - - -
Progetto Ryan 3 Srl in liquidazione (1.103) - - - 11 -
Quattroduedue SpA - - 15 - - -
Amministratori/Sindaci - - - (1.093) - -
44.194 3.932 512 (1.852) 2.020 (378)
Totale voce bilancio 44.727 3.932 1.029 (6.957) 2.024 (5.841)
Incidenza 98,81% 100,00% 49,76% 26,62% 99,80% 6,47%

7.13. Proposta di approvazione del Bilancio relativo all'esercizio 2017

Si rimanda a quanto già indicato nella Relazione sulla Gestione.

Allegato 1 – Sintesi degli effetti della Fusione

Intek Group Intek Group
(in migliaia di Euro) Ante Fusione ErgyCapital Saldi infragruppo Rettifiche per
fusione
Totale Post Fusione
Investimenti in partecipazioni e quote di fondi 442.923 10.149 - (6.969) 3.180 446.103
Partecipazioni strumentali 24.272 - - - - 24.272
Attività finanziarie non correnti 37.723 14.081 - - 14.081 51.804
Immobili, impianti e macchinari 371 6 - - 6 377
Investimenti immobiliari 32 - - - - 32
Attività immateriali 6 - - - - 6
Altre attività non correnti 3 - - - - 3
Attività per imposte differite 4.948 1.694 - (1.694) - 4.948
Totale Attività non correnti 510.278 25.930 - (8.663) 17.267 527.545
Attività finanziarie correnti 34.956 70 (4.301) (257) (4.488) 30.468
Crediti commerciali 13.767 606 (207) - 399 14.166
Altri crediti ed attività correnti 8.803 3.485 - - 3.485 12.288
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 9.216 13 - - 13 9.229
Totale Attività correnti 66.742 4.174 (4.508) (257) (591) 66.151
Attività non correnti detenute per la vendita 941 - - - - 941
Totale Attività 577.961 30.104 (4.508) (8.920) 16.676 594.637
Totale Patrimonio netto 442.191 18.332 - (8.920) 9.412 451.603
Benefici ai dipendenti 325 60 - - 60 385
Passività per imposte differite 1.523 - - - - 1.523
Debiti e passività finanziarie non correnti 2.004 952 - - 952 2.956
Titoli obbligazionari 100.990 - - - - 100.990
Altre passività non correnti 1.472 - - - - 1.472
Fondi per rischi ed oneri 4.532 461 - - 461 4.993
Totale Passività non correnti 110.846 1.473 - - 1.473 112.319
Debiti e passività finanziarie correnti 20.098 5.000 (4.301) - 699 20.797
Debiti verso fornitori 797 1.936 (207) - 1.729 2.526
Altre passività correnti 4.029 3.363 - - 3.363 7.392
Totale Passività correnti 24.924 10.299 (4.508) - 5.791 30.715
Totale Passività e Patrimonio netto 577.961 30.104 (4.508) (8.920) 16.676 594.637
Partecipazioni
(valori in Euro)
Note Valore nominale Esistenza al 31 dicembre 2016 Variazioni del periodo
( + / - )
Riprese/
(Rettifiche)
di valore
Esistenza al 31 dicembre 2017 Valore di Borsa
al 31 dicembre 2017
Euro Quantità Valore Quantità Valore Quantità % Valore
medio carico
Valore in
bilancio
Valore unitario Controvalore
Società controllate e altre partecipazioni (**)
(iscritte tra le immobiliz. finanziarie)
KME A.G. (*) senza valore nominale 27.918.276 411.546.000 - - 44.823.000 27.918.276 100,00% 456.369.000
KME Germany Beteiligungs Gmbh (*) - 1.300.000 - - (157.000) - 100,00% 1.143.000
Ergycapital SpA (1) (*) senza valore nominale 77.447.228 4.460.960 (77.447.228) (6.672.518) 2.211.558 - -
Energetica Solare Srl in liquidazione (*) 116.945 - - 1 1.805.012 (1.805.012) 1 100,00% -
Ergyca Tracker 2 Srl (*) 10.000 - - 1 96.900 - 1 51,00% 96.900
HG Power Srl (*) 100.000 - - 1 4.167 - 1 51,00% 4.167
Ergyca Sun Sicilia Srl in liquidazione (*) 50.000 - - 1 - - 1 100,00% -
Ergyca Two Srl in liquidazione (*) 10.000 - - 1 - - 1 100,00% -
Ergyca Four Srl (*) 10.000 - - 1 5.030 - 1 100,00% 5.030
Ergyca Bio Srl in liquidazione (*) 100.000 - - 1 - - 1 100,00% -
Società Agricola Carmagnola Srl (*) 10.000 - - 1 9.000 - 1 51,00% 9.000
Società Agricola Agrienergia Srl (*) 20.000 - - 1 353.411 - 1 51,00% 353.411
E.Geo Srl (*) 60.000 - - 1 450.000 (80.000) 1 100,00% 370.000
Culti Milano SpA (*) senza valore nominale 1.690.000 9.227.000 540.000 2.206.300 (907.700) 2.230.000 72,04% 10.525.600 4,72 10.525.600,00
Progetto Ryan 3 Srl in liquidazione (*) 100.000 1 1.102.763 - - (1.102.763) 1 100,00% -
Breda Energia SpA in liquidazione (*) 5.164.569 10.000.000 6.161.905 - - - 10.000.000 100,00% 6.161.905
Il Post Srl (*) 56.593 56.593 544.509 - - (524.601) 56.593 19,90% 19.908
Intek Investimenti Srl (*) 10.000 - 680.000 - - (263.257) - 100,00% 416.743
Mecchld Srl (*) 8.000 1 217.590 - - - 1 20,00% 217.590
Progetto Ryan 2 Srl in liquidazione (3) (*) 387.200 1 299.819 (1) (305.303) 5.484 - -
Rede Immobiliare Srl (2) (*) 49.100 1 2.362.009 (1) (2.362.009) - - -
Intomalte SpA (*) 516 200 1 - - - 200 20,00% 1
Newcocot Srl in liquidazione (*) 2.780 1 1 - - - 1 27,80% 1
I2 Capital Partners SGR SpA 1 1.500.000 2.500.760 - - (323.630) 1.500.000 100,00% 2.177.130
Immobiliare Pictea Srl (2) 80.000 1 10.021.600 - 14.111.682 - 1 100,00% 24.133.282
I2 Real Estate Srl (2) 110.000 1 11.749.673 (1) (11.749.673) - - -
Warrant Culti Milano SpA - - 2.230.000 1.209.775 - 2.230.000 n/a 1.209.775 0,54 1.209.775,00
Totale 462.174.590 (2.048.001) 41.876.079 502.002.668
Azioni proprie
(iscritte in riduzione del Patrimonio Netto)
Intek Group S.p.A. azioni risparmio senza valore nominale 11.801 6.867 - - 11.801 - 0,5819 6.867 0,4568 5.391
Intek Group S.p.A. azioni ordinario senza valore nominale 5.713.572 1.812.805 - - 5.713.572 - 0,3173 1.812.805 0,2698 1.541.522
Totale 1.819.672 0 - 1.819.672
Totale 463.994.262 41.876.079 503.822.340

(*): iscritte nella voce "Investimenti in partecipazioni e quote di fondi"

(**): il prospetto non include le partecipazioni di ErgyCapital alienate in corso dell'esercizio

(1) Ergycapital è stata fusa per incorporazione in Intek Group SpA in data 27 dicembre 2017

(2) Rede Immobiliare e I2 Real Estate sono state fuse per incorporazione in Immobiliare Pictea Srl in data 28 dicembre 2017

(3) in data 5 maggio 2017 è stata chiusa la procedura di liquidazione della soietà.

Elenco delle partecipazioni indirette al 31 dicembre 2017

Denominazione Sociale Sede legale Attività Divisa Capitale % di Società Partecipante Partecipazione
Sociale Partecipazione Totale
AMT - Advanced Mould Technology India Private Ltd. India Servizi INR 35.296.000 71,50% KME Germany Gmbh & Co. K.G. 71,50%
Bertram's GmbH Germania Servizi Euro 300.000 100,00% KME Germany Gmbh & Co. K.G. 100,00%
bvba KME Benelux sprl Belgio Commerciale Euro 62.000 84,70% KME Germany Gmbh & Co. K.G. 100,00%
Culti A.G. in liquidazione Svizzera Commerciale CHF 100.000 15,30%
100,00%
KME Italy SpA
Progetto Ryan 3 Srl in liquidazione
100,00%
Culti USA LLC USA Commerciale \$US - 100,00% Progetto Ryan 3 Srl in liquidazione 100,00%
Cuprum S.A.U. Spagna Servizi Euro 60.910 100,00% KME Germany Gmbh & Co. K.G. 100,00%
Dalian Dashan Chrystallizer Co. Ltd. Cina Industriale RMB 40.000.000 70,00% KME A.G. 70,00%
Dalian Dashan Heavy Machinery Co. Ltd.
Dalian ETDZ Surface Machinery Co. Ltd.
Cina
Cina
Industriale
Industriale
RMB
RMB
20.000.000
10.000.000
70,00%
70,00%
KME A.G.
KME A.G.
70,00%
70,00%
EM Moulds Srl Italia Commerciale Euro 3.090.000 100,00% KME Germany Gmbh & Co. K.G. 100,00%
Evidal Schmoele Verwaltungsgesellschaft mbH Germania non operativa Euro 30.000 50,00% KME A.G. 50,00%
Fossati Uno Srl Italia Immobiliare Euro 100.000 35,00% Immobiliare Pictea Srl 35,00%
Fricke GmbH Germania Industriale Euro 50.000 100,00% KME Germany Gmbh & Co. K.G. 100,00%
GreenRecycle Srl
HC Srl in liquidazione
Italia
Italia
Commercio metalli
non operativa
Euro
Euro
500.000
10.000
100,00%
100,00%
KME Recycle Srl
Progetto Ryan 3 Srl in liquidazione
100,00%
100,00%
Immobiliare Agricola Limestre Srl Italia Immobiliare Euro 110.000 100,00% KME A.G. 100,00%
Irish Metal Industries Ltd. Irlanda Commerciale Euro 127 100,00% KME Yorkshire Ltd. 100,00%
kabelmetal Messing Beteiligungs GmbH, Osnabrück Germania Immobiliare Euro 4.514.200 100,00% KME Germany Gmbh & Co. K.G. 100,00%
KMD (HK) Holding Limited Cina Holding HKD 198.000.000 50,00% KME A.G. 50,00%
KMD Connectors Stolberg GmbH Germania Industriale Euro 1.000.000 50,00% KMD (HK) Holdings Ltd. 50,00%
KMD Precise Copper Strip Co. Ltd. Cina Industriale USD 843.616.625 50,00% KMD (HK) Holdings Ltd. 50,00%
KME – MAGMA Service Ukraine LLC
KME Srl
Ucraina
Italia
Commerciale
Servizi
UAH
Euro
14.174
115.000
70,00%
100,00%
KME Germany Gmbh & Co. K.G.
KME A.G.
70,00%
100,00%
KME (Suisse) S.A. Svizzera Commerciale CHF 100.000 100,00% KME Germany Gmbh & Co. K.G. 100,00%
KME America Inc. Stati Uniti Commerciale USD 5.000 100,00% KME Germany Gmbh & Co. K.G. 100,00%
KME America Marine Holding Inc. Stati Uniti Holding USD 4.800.000 100,00% KME Germany Gmbh & Co. K.G. 100,00%
KME America Marine Tube and Fitting, LLC Stati Uniti Progettazione USD 2.150.000 100,00% KME America Marine Holding Inc. 100,00%
KME Asia Pte. Ltd. In liquidazione Singapore non operativa \$SG 200.000 100,00% KME Germany Gmbh & Co. K.G. 100,00%
KME Brass France S.A.S.
KME Brass Germany GmbH
Francia
Germania
Industriale
Industriale
Euro
Euro
7.800.000
50.000
100,00%
100,00%
KME Germany Gmbh & Co. K.G.
KME Germany Gmbh & Co. K.G.
100,00%
100,00%
KME Brass Italy Srl Italia Industriale Euro 15.025.000 100,00% KME Germany Gmbh & Co. K.G. 100,00%
KME Chile Lda. Cile Commercio metalli PSC 9.000.000 100,00% KME Germany Gmbh & Co. K.G. 100,00%
KME Germany GmbH & Co. KG Germania Industriale Euro 180.500.000 100,00% KME A.G. 100,00%
KME Germany Holding Gmbh Germania non operativa Euro 25.000 100,00% KME Germany Gmbh & Co. K.G. 100,00%
KME Grundstuecksgesellschaft AG & Co. KG Germania Immobiliare Euro 50.000 99,00%
1,00%
KME A.G.
KME Germany Gmbh & Co. K.G.
100,00%
KME Ibertubos S.A.U. Spagna Industriale Euro 100.000 100,00% KME Germany Gmbh & Co. K.G. 100,00%
KME India Private Ltd. India Commerciale INR 5.986.750 99,80% KME Germany Gmbh & Co. K.G. 100,00%
0,20% KME A.G.
KME Italy S.p.A Italia Industriale Euro 103.839.000 100,00% KME A.G. 100,00%
KME Kalip Servis A.S. Turchia Commerciale TRY 950.000 85,00% KME Germany Gmbh & Co. K.G. 85,00%
KME Metal Gmbh
KME Metals (Shanghai) Trading Ltd.
Germania
Cina
non operativa
Commerciale
Euro
USD
25.000
100.000
100,00%
100,00%
KME A.G.
KME A.G.
100,00%
100,00%
KME Moulds Mexico S.A. de C.V. Messico Servizi MXN 7.642.237 99,99% KME Germany Gmbh & Co. K.G. 100,00%
0,01% Kabelmetal Messing Bet. GmbH
KME Moulds Service Australia PTY Ltd. Australia Commerciale AUD 100 65,00% KME Germany Gmbh & Co. K.G. 65,00%
KME Polska Sp.z.o.o. Polonia Commerciale PLN 250.000 100,00% KME Germany Gmbh & Co. K.G. 100,00%
KME Recycle Srl
KME Rolled France SAS
Italia
Francia
Holding
non operativa
Euro
Euro
2.000.000
40.000
100,00%
100,00%
KME A.G.
KME Italy SpA
100,00%
100,00%
KME Service Russland Ltd. Russia Servizi RUB 7.500.000 70,00% KME Germany Gmbh & Co. K.G. 70,00%
KME Solar Italy Srl in liquidazione Italia Soluzioni architettoniche Euro 10.000 98,00% KME Germany Gmbh & Co. K.G. 98,00%
KME Spain S.A.U. Spagna Commerciale Euro 92.446 100,00% KME A.G. 100,00%
Kmetal Srl Italia Commercio metalli Euro 100.000 100,00% KME A.G. 100,00%
KME Yorkshire Ltd.
Oasi Dynamo Società Agricola Srl
Gran Bretagna
Italia
Industriale
Attività agricola
LST
Euro
10.014.603
20.000
100,00%
100,00%
KME A.G.
Immobiliare Agricola Limestre Srl
100,00%
100,00%
Oasi FoodCo Srl Italia Commercio alimentari Euro 10.000 100,00% Immobiliare Agricola Limestre Srl 100,00%
P.H.M. Pehamet Sp.Zo.o. Polonia Commerciale PLN 7.865.000 100,00% KME Germany Gmbh & Co. K.G. 100,00%
Serravalle Copper Tubes Italy Srl Italia Industriale Euro 3.000.000 100,00% Trefimetaux S.A.S 51,00%
Special Steels & Alloys S.E. Asia Pte Ltd. Singapore Commerciale \$SG 352.088 28,41% KME Germany Gmbh & Co. K.G. 28,41%
Tekvalia AG Svizzera non operativa CHF 2.100.000 49,00% Kmetal SpA 49,00%
Trefimetaux SAS
Valika SAS
Francia
Francia
Industriale
Commercio metalli
Euro 10.000.000
200.000
51,00%
51,00%
KME Recycle Srl
KME A.G. 51,00%
51,00%

ATTESTAZIONE SUL BILANCIO D'ESERCIZIO AI SENSI DELL'ART. 154 BIS, COMMA 5 DEL D. LGS. 58/98 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI

    1. I sottoscritti Vincenzo Manes, in qualità di Presidente, e Giuseppe Mazza, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della INTEK Group S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio nel corso del 2017, ivi comprese le policy di cui si è dotata la Società per rispettare i requisiti previsti dall'IFRS 10 relativamente alle Entità di Investimento.

    1. Al riguardo si segnala che non sono emersi aspetti di rilievo.
    1. Si attesta, inoltre, che:
  • 3.1. il bilancio d'esercizio:
    • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002. Al presente bilancio è stato applicato il principio contabile relativo alle Entità di Investimento (apportate modifiche agli IFRS 10 e 12 ed allo IAS 27, come introdotto dal Regolamento UE n. 1174/2013);
    • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente;
  • 3.2 la Relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.

Milano, 28 marzo 2018

Il Presidente

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

______________________ f.to Vincenzo Manes

__________________________ f.to Giuseppe Mazza

Relazione del Collegio Sindacale alla assemblea dei soci di INTEK Group S.p.A. al bilancio di esercizio al 31.12.2017 ai sensi art 153 TUF ed art. 2429 comma 3 c.c.

Signori Azionisti,

Il Collegio Sindacale riferisce sulle attività di vigilanza previste dalla legge, in particolare dall'art. 149 del D.Lgs. 58/98 ("TUF"), dalle Norme di comportamento del Collegio Sindacale di società quotate emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, dalle raccomandazioni Consob in materia di controlli societari e attività del Collegio Sindacale (in particolare, comunicazione 20 febbraio 1997, n. DAC/RM 97001574 e comunicazione n. DEM 1025564 del 6 aprile 2001, successivamente integrata con comunicazione n. DEM/3021582 del 4 aprile 2003 e comunicazione n. DEM/6031329 del 7 aprile 2006) e dalle indicazioni contenute nel Codice di Autodisciplina.

La presente relazione viene suddivisa, come ogni anno, in singoli capitoli corrispondenti agli obblighi di informazione richiesti dalla CONSOB e consigliati dal Consiglio Nazionale dottori commercialisti ed esperti contabili, al fine di una migliore intellegibilità e comparabilità.

Operazioni di maggior rilievo dell'esercizio 2017

Le operazioni di maggiore rilevanza avvenute nell'esercizio 2017 possono così essere sinteticamente evidenziate:

1) Prosecuzione della riorganizzazione del Gruppo Rame;

A livello industriale nel corso del 2017 si sono realizzati taluni positivi effetti sia dovuti al favorevole andamento del mercato, che della attività di riorganizzazione del c.d. "settore rame" ormai in corso da tempo, come dimostrato dal netto miglioramento dell'EBITDA rispetto all'esercizio precedente.

Inoltre, nel corso del 2017 a livello finanziario, è stata realizzata una importante operazione, iniziata nel 2017 e conclusasi nel corso del mese di Gennaio 2018, costituita nella emissione di un prestito obbligazionario riservato ad investitori istituzionali, dell'importo di € 300.000.000, con scadenza 2023 ed un tasso fisso del 6,75%.

Detta emissione ha consentito di ridurre in misura consistente, di € 197.000.000, l'indebitamento verso il sistema bancario e relativi interessi, di rimborsare per € 42.000.000finanziamenti e relativi interessi verso Intek Group e per la rimanente parte, di supportare le esigenze finanziarie del Gruppo.

Tale operazione ha consentito altresì di ridurre da € 475.000.000 ad € 100.000.000 le garanzie rilasciate dalla Società nei confronti del pool di banche finanziatrici.

2) Quotazione della controllata Culti Milano S.p.A.;

Nel corso del 2017 detta controllata è stata quotata all'AIM mediante una operazione di aumento di capitale che ha comportato un flottante complessivo della società pari al 27,96% del capitale.

3) Fusione in Intek Group di ErgyCapital S.p.A.;

A Dicembre 2017 è stata attuata la fusione per incorporazione di ErgyCapital in Intek Group ed è stata conclusa la cessione delle partecipazioni che possedevano e gestivano gli i impianti fotovoltaici, con conseguente uscita da tale tipologia di business.

4) Fusione per incorporazione in Immobiliare Pictea;

Sempre nella continuazione del processo di semplificazione della struttura del Gruppo, nel 2017 è stata effettuata la fusione per incorporazione in Immobiliare Pictea S.r.l. di Rede Immobiliare s.r.l., TecnoServizi s.r.l. ed I2 Real Estate s.r.l..

Principi contabili applicati quale Entità di Investimento

In continuità rispetto a quanto fatto nei precedenti esercizi, il bilancio di esercizio separato, così come quello consolidato, sono stati redatti utilizzando i principi contabili previsti per le entità di investimento e quindi con la valutazione al fair value con effetto a conto economico delle partecipazioni detenute per investimento, che costituiscono le partecipazioni di maggiore significatività e rilevanza.

In relazione alla concreta applicazione di tale criterio, il Collegio ha verificato, anche con incontri con il management e la società di revisione, che la determinazione del fair value fosse effettuata con il supporto di un esperto indipendente ed affidabile, identificato nella società E&Y S.p.A.

In esito a tali verifiche, non sono emersi elementi di incongruenza e/o illogicità delle conclusioni raggiunte.

La seguente tabella riepiloga i risultati di tali valutazioni riguardanti le partecipazioni, confrontati con i valori di iscrizione del precedente esercizio:

Denominazione Sede Quota Fair value Fair value Differenza
Controllate
KME AG Osnabruck 100,00% 456.369 411.546 44.823
KME Beteiligungsgesellsch.mbH Osnabruck 100,00% 1.143 1.300 (157)
ErgyCapital S.p.A. Firenze 49,04% - 4.461 (4.461)
Partecipazioni ex ErgyCapital 839 - 839
Culti Milano S.p.A. Milano 70,00% 10.525 9.227 1.298
Progetto Ryan 3 S.r.l. in liq. Milano 100,00% - 1.103 (1.103)
Breda Energia S.p.A. in liq. Milano 100,00% 6.162 6.162 -
Il Post S.r.l. Milano 19,90% 20 545 (525)
Intek Investimenti S.r.l. Milano 100,00% 417 680 (263)
Mecchld S.r.l. Milano 10,00% 217 217 -
Progetto Ryan 2 S.r.l. in liq. Milano 100,00% - 300 (300)
Rede Immobiliare S.r.l. Milano 100,00% - 2.362 (2.362)
Totale Controllate e collegate 475.692 437.903 37.789
Altre 12 12 -
Totale altre partecipazioni 12 12 -
Totale partecipazioni 475.704 437.915 37.789
I2 Capital Partners Fund 5.055 4.992 63
Value Secondary Investment SICAR - 16 (16)
Totale quote di fondi 5.055 5.008 47
Culti Milano Warrant 1.210 - 1.210
Totale altri investimenti 1.210 - 1.210
Investimenti in partecipazioni e quote di fondi 481.969 442.923 37.836

Operazioni atipiche od inusuali, comprese quelle infra-gruppo o con parti correlate, nel corso dell'esercizio 2017.

Non risultano al Collegio l'effettuazione di operazioni atipiche od inusuali nel corso dell'esercizio.

Per le operazioni con parti correlate, tutte di natura ordinaria, si rinvia ai dettagli e commenti forniti nella Nota Integrativa.

In particolare le stesse sono essenzialmente costituite da prestazioni di servizi anche di natura finanziaria ed amministrativa.

Il Collegio ha partecipato alle riunioni del Comitato Controllo e rischi del 2017 ed ha avuto gli opportuni aggiornamenti, tanto dalla funzione di Internal Audit che dall'Organismo di Vigilanza ex d. lgs. 231/2001.

Osservazioni o richiami di informativa da parte della società di revisione/denunce da parte di soci ex art. 2408 C.C./esposti

Il Collegio, nel corso delle periodiche riunioni, non ha ricevuto informazioni o richiami di informativa da parte della società di revisione, né ha avuto comunicazioni da parte della società di revisione nel corso dei colloqui preliminari alla presente relazione, della esistenza di osservazioni e/o richiami di informativa nella relazione al bilancio.

Il Collegio sindacale ha ricevuto diverse denunce ex art 2408 c.c. da parte dell'azionista Tommaso Marino, sostanzialmente riferibili all'assemblea ordinaria del 23 giugno 2017.

Il Collegio dopo gli accertamenti svolti, non ha rilevato fatti censurabili ed ha relazionato in forma scritta alla prima assemblea utile tenutasi il 18 dicembre 2017, relazione a cui si rimanda per ogni ulteriore dettaglio.

Incarichi alla società di revisione Deloitte & Touche S.p.A.

Oltre all'incarico di revisione, per un corrispettivo complessivo di € 147 migliaia a livello di capogruppo (di cui € 15 migliaia riferibili alla incorporata ErgyCapital), a livello di controllate sono stati corrisposti altri € 606 migliaia per attività di revisione. Alla società di revisione e/o a soggetti legati alla medesima da rapporti continuativi, sono stati conferiti ulteriori incarichi dalla capogruppo e dalle controllate per € 613 migliaia.

In particolare il Collegio ha esaminato gli incarichi conferiti per le controllate KME e Culti verificando che gli stessi non presentassero potenziali rischi in termini di indipendenza.

Pareri rilasciati ai sensi di legge dalla società di revisione

La società di revisione ha emesso, nel corso del 2017, una c.d. "confort letter" con riferimento alla emissione del prestito obbligazionario emesso da KME Ag di cui sopra. Come detto, il conferimento di detto incarico, è stato positivamente analizzato dal Collegio al fine della verifica del mantenimento del requisito dell'indipendenza.

Attività di vigilanza sull'osservanza della legge e dello statuto

Il Collegio Sindacale ha regolarmente assistito alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Controllo e Rischi ed ha avuto regolari contatti sia con l'Internal Audit e sia con l'Organismo di Vigilanza ex D.lg.vo 231/2001.

Sono state altresì effettuate riunioni con la società di revisione al fine del necessario scambio di informazioni tra i due organi ed in maniera più continuativa con il management della Società.

Durante l'esercizio 2017, il Collegio Sindacale si è riunito 6 volte (4 volte nel 2016); la partecipazione alle riunioni da parte dei suoi componenti è stata pari al 100% In relazione alla disciplina ed al funzionamento degli organi sociali si rinvia alla esaustiva relazione sulla corporate governance, contenuta nella relazione accompagnatoria del bilancio.

Nell'adempimento dei suoi doveri di vigilanza ed in occasione delle riunioni e dei frequenti contatti soprarichiamati, il Collegio Sindacale, ha constatato:

a) che nell'esercizio sono state osservate le disposizioni di legge e di statuto;

b) il rispetto dei principi di corretta amministrazione e l'esistenza di una adeguata struttura amministrativa e di un adeguato sistema di controllo interno;

c) che non sono emersi aspetti rilevanti nel corso delle riunioni con la società di revisione e con gli Amministratori, anche ai sensi dell'art. 150 D. Leg.vo 58/1998;

d) che le società controllate hanno fornito tutte le notizie necessarie alla controllante per adempiere agli obblighi informativi di legge e la controllante ha impartito adeguate disposizioni, anche ai sensi dell'art. 114 comma 2 D. Lgs. 58/1998.

Il collegio, laddove ritenuto necessario, ha avuto altresì contatti sia con alcuni componenti del Collegio Sindacale di talune controllate, sia con i responsabili delle relative società di revisione.

Il Collegio ha riscontrato che tutte le attività di verifica dei vari impairment test di gruppo fosse effettuata con il supporto di un adeguato advisor indipendente, identificato nella società E&Y S.p.A.

La Società ha provveduto a pubblicare, ai sensi delle vigenti disposizioni in materia, apposita relazione sulla Corporate Governance, ritenuta idonea allo scopo dal sottoscritto Collegio; nel corso della attività di vigilanza non risultano violazioni di tali regole.

La struttura organizzativa della società appare adeguata alla attività di coordinamento delle attività del gruppo.

Il Collegio ha inoltre verificato:

  • che la Società ha aderito al Codice di autodisciplina predisposto da Borsa Italiana S.p.A.;

  • che la Società ha regolarmente istituito il "Comitato per il Controllo e Rischi", comitato che ha regolarmente operato nel corso del 2017;

  • che fanno parte del Consiglio n. 3 amministratori indipendenti, numero ritenuto adeguato per lo svolgimento delle attività del Consiglio;

-che gli amministratori esecutivi hanno riportato al Consiglio l'attività svolta nell'ambito delle deleghe conferite.

Nel corso del 2017 il Collegio ha effettuato incontri con i componenti dell'Organismo di Vigilanza (OdV), soggetti esterni alla Società.

Il Collegio Sindacale ha proceduto alla periodica verifica della sussistenza, in capo a ciascuno dei propri componenti, del requisito della "indipendenza" e "professionalità", così come ha verificato i requisiti di indipendenza dei componenti del Consiglio di Amministrazione ed in generale, la inesistenza di cause ostative alla cariche conferite, nonché del rispetto del c.d. cumulo degli incarichi ed alla c.d. normativa "interlocking".

In conclusione sulla base delle informazioni acquisite, il Collegio Sindacale sulla base dei flussi informativi interni ed esterni, ha verificato che è garantita la conformità della struttura organizzativa, delle procedure interne, degli atti sociali e delle deliberazioni degli organi sociali alle norme di legge, alle disposizioni statutarie e ai regolamenti applicabili, nonché ai codici di comportamento ai quali la società abbia dichiarato di attenersi.

Il Collegio Sindacale dà atto che ciascun organo o funzione della società ha adempiuto agli obblighi informativi previsti dalla normativa applicabile.

Il Collegio Sindacale riferisce che non risultano interessi che uno o più sindaci abbiano avuto, per conto proprio o di terzi, in una determinata operazione durante l'esercizio.

Tali attività hanno comportato le seguenti conclusioni:

Attività di vigilanza sul rispetto dei principi di corretta amministrazione

Sulla base delle informazioni acquisite, il Collegio Sindacale dà atto che le scelte gestionali sono ispirate al principio di corretta informazione e di ragionevolezza e che gli amministratori sono consapevoli della rischiosità e degli effetti delle operazioni compiute.

Attività di vigilanza sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo

Sulla base delle informazioni acquisite e di quanto sopra esposto il Collegio Sindacale ritiene adeguato l'assetto organizzativo, in termini di struttura, procedure, competenze e responsabilità, anche in considerazione alle dimensioni ed oggetto della società.

Nel corso dell'esercizio non sono emerse criticità in relazione alla indipendenza di ciascun membro del Collegio, né con riguardo al funzionamento dello stesso.

Pari assenza di criticità sono state rilevate nel funzionamento del Consiglio di amministrazione e del Comitato Controllo e Rischi.

In particolare non vi sono state criticità in relazione allo svolgimento delle funzioni degli amministratori indipendenti, i quali, in seno al Consiglio di Amministrazione, hanno svolto le loro funzioni anche con riferimento alle retribuzioni agli Amministratori, stante la mancanza di un Comitato Remunerazioni.

Sul funzionamento degli organi sociali, al fine di evitare sovrapposizioni si rinvia alla apposita relazione sulla Corporate Governance predisposta dagli Amministratori.

Attività di vigilanza sull'adeguatezza del sistema di controllo interno

Sulla base delle informazioni acquisite, il Collegio Sindacale riferisce che il complessivo sistema di controllo interno, di revisione interna e di gestione dei rischi, con particolare riferimento all'attività del comitato controllo e rischi, appare adeguato.

In particolare non vi sono osservazioni sulla relazione dell'attività svolta da detto Comitato.

Attività di vigilanza sull'adeguatezza del sistema amministrativo contabile e sull'attività di revisione legale dei conti.

Il Collegio Sindacale ha avuto regolare contatto con la società di revisione Deloitte & Touche S.p.A., la quale ha rilasciato in data odierna la propria relazione al bilancio senza rilievi.

Non risultano elementi di criticità, con particolare riferimento al requisito dell'indipendenza del revisore.

Modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario

In relazione alla corporate governance ed al suo adeguamento, sulla base delle informazioni acquisite, il Collegio Sindacale ribadisce che la Società ha aderito al Codice di autodisciplina predisposto da Borsa Italiana S.p.A., senza che siano state rilevate criticità nell'esercizio.

Attività di vigilanza sui rapporti con società controllate e controllanti

Il Collegio Sindacale ha ricevuto costanti flussi informativi circa i rapporti con le altre società del Gruppo, anche tramite la partecipazione al Comitato Controllo e Rischi. Il Collegio ha altresì assunto autonome informazioni da parte degli organi di controllo delle società partecipate, laddove necessario.

Attività di vigilanza sulle operazioni con parti correlate

In relazione alle operazioni con parti correlate il collegio, sopratutto tramite la partecipazione al Comitato Controllo e Rischi, ha avuto notizia delle operazioni con parti correlate, senza che siano emersi rilievi.

Considerazioni relative al bilancio di esercizio 2017

Il bilancio dell'esercizio al 31 dicembre 2017 evidenzia un risultato positivo di €/migl 36.751, con un impatto positivo netto da valutazioni fair value, di €/migl. 45.283. La società di revisione ha rilasciato la propria relazione senza riserve contenente il positivo giudizio sul bilancio, in data 6 aprile 2018.

Il Presidente della Società, Vincenzo Manes, ed il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Intek Group S.p.A., Giuseppe Mazza, hanno consegnato agli Amministratori ed ai Sindaci, in data 28 marzo 2018 una dichiarazione scritta con la quale attestano, anche tenuto conto dell'art.154 bis del D. Lgs n. 58/1998, l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio, sia di esercizio che consolidato, dell'esercizio 2016, precisando la conformità degli stessi ai principi contabili internazionali.

Proposta all'assemblea

Il Collegio Sindacale esprime parere favorevole alla approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2017 con conseguente destinazione dell'utile di esercizio come segue:

  • quanto ad Euro 1.837.334 alla riserva legale;
  • per la restante parte di Euro 34.909.332 mediante accantonamento alla riserva indisponibile ex art 6 D. L.vo 38/2005;

Milano, il 6 aprile 2018

IL COLLEGIO SINDACALE

Il Presidente del Collegio Sindacale

(f.to Dott. Marco Lombardi)

Il sindaco effettivo

(f.to Dott.ssa Francesca Marchetti)

Il sindaco effettivo

(f.to Dott. Alberto Villani)

Aspetti chiave della revisione contabile -
Valutazione al fair value dell'investimento
rappresentato dalla partecipazione in KME AG
Procedure di revisione in risposta agli aspetti
chiave della revisione contabile
Come risulta al paragrafo 4.1 delle note esplicative
al bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2017, nello
stesso sono iscritti Euro 482 milioni di investimenti
in partecipazioni e quote di fondi valutati al fair
value, di cui Euro 456 milioni riferibili alla
partecipazione totalitaria in KME AG, società a capo
dell'omonimo gruppo operante nel settore "rame".
Il fair value dell'investimento in KME AG è stato
stimato dalla Società, con il supporto di un
consulente esterno, sulla base della "Policy per le
modalità di determinazione del fair value" di cui
Intek Group S.p.A. si è dotata, e applicando
diverse metodologie (Unlevered discounted cash
flow, multipli di mercato e multipli di transazione).
Il suddetto processo di stima è caratterizzato da
significativi profili di complessità e soggettività,
basandosi, nel caso della metodologia Unlevered
discounted cash flow, su assunzioni riguardanti, tra
l'altro, la previsione dei flussi di cassa attesi dalla
partecipata, la determinazione di un appropriato
tasso di attualizzazione (WACC) e di un tasso di
crescita di lungo periodo (g-rate); tali assunzioni
sono influenzate da aspettative future e da
condizioni di mercato, con particolare riferimento al
mercato europeo del rame. Elementi di
soggettività, peraltro, caratterizzano anche
l'applicazione delle metodologie fondate sui
multipli, in relazione alla scelta e definizione dei
campioni di riferimento.
Nelle note esplicative sono riportate le informazioni
di dettaglio in merito al processo di valutazione
adottato.
In considerazione della rilevanza dell'ammontare
dell'investimento, della discrezionalità delle stime
attinenti la determinazione dei flussi di cassa e
delle sopra citate assunzioni e variabili chiave dei
modelli di determinazione del fair value, abbiamo
considerato il processo di valutazione al fair value
di tale investimento un aspetto chiave della
revisione del bilancio d'esercizio della Società.
Nell'ambito delle attività di revisione sono state
svolte, anche ricorrendo al supporto di esperti in
materia di valutazioni aziendali appartenenti alla
nostra rete, le seguenti principali procedure:
rilevazione e comprensione del processo di
٠
determinazione del fair value e della sua
contabilizzazione in bilancio; a tal fine abbiamo
acquisito ed analizzato la "Policy per le modalità
di determinazione del fair value", verificandone
la coerenza con le previsioni dei principi contabili
internazionali;
analisi critica delle metodologie utilizzate,
$\bullet$
verificando, anche attraverso approfondimenti
con la Direzione della Società e con il consulente
esterno della stessa, la loro adeguatezza,
rispetto alle prassi di mercato;
analisi di ragionevolezza e sostenibilità delle
$\bullet$
principali assunzioni adottate per la
formulazione dei flussi finanziari attesi
dall'investimento, del tasso di attualizzazione
(WACC) e del tasso di crescita di lungo periodo
(g-rate), nonché dei criteri di definizione dei
campioni utilizzati per la determinazione dei
multipli di mercato e dei multipli di transazione;
verifica dell'accuratezza matematica dei calcoli;
٠
verifica dell'adeguatezza dell'informativa fornita
dalla Società nel bilancio d'esercizio.

Bilancio consolidato al 31 dicembre 2017

(in migliaia di Euro) Rif.
Nota
31-dic-17 31-dic-16
di cui parti
correlate
di cui parti
correlate
Investimenti in partecipazioni e quote di fondi 4.1 489.483 442.140 445.404 440.384
Attività finanziarie non correnti 4.2 13.645 3.595 48.782 48.732
Immobili, impianti e macchinari 4.3 11.323 11.519
Investimenti immobiliari 4.4 19.750 3.566
Attività immateriali 4.5 6 6
Altre attività non correnti 4.6 6 470
Attività per imposte differite 4.21 5.310 5.866
Totale Attività non correnti 539.523 515.613
Attività finanziarie correnti 4.7 39.390 39.173 27.621 20.522
Crediti commerciali 4.8 13.413 6.531 14.448 7.407
Altri crediti ed attività correnti 4.9 7.504 232 10.599 1.628
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 4.10 28.886 10.444
Totale Attività correnti 89.193 63.112
Attività non correnti detenute per la vendita 4.11 - 1.784
Totale Attività 628.716 580.509

Prospetto della Situazione Patrimoniale e Finanziaria – Attivo

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio consolidato.

Le informazioni sulle operazioni con parti correlate sono contenute nella nota 4.22

(in migliaia di Euro) Rif.
Nota
31-dic-17 31-dic-16
di cui parti
correlate
di cui parti
correlate
Capitale sociale 335.069 314.225
Altre Riserve 43.962 41.073
Azioni proprie (1.820) (1.820)
Risultati di esercizi precedenti 72.196 72.261
Prestito convertendo - 20.844
Riserva altri componenti Conto economico
complessivo
(128) (227)
Utile (perdita) del periodo 35.402 (4.378)
Patrimonio netto di Gruppo 4.12 484.681 441.978
Partecipazioni di terzi - -
Totale Patrimonio netto 4.13 484.681 441.978
Benefici ai dipendenti 4.13 322 411
Passività per imposte differite 4.21 3.536 3.080
Debiti e passività finanziarie non correnti 4.14 6.629 9.064
Titoli obbligazionari 4.15 101.215 100.990
Altre passività non correnti 4.16 1.492 - 2.321
Fondi per rischi ed oneri 4.17 5.039 4.532
Totale Passività non correnti 118.233 120.398
Debiti e passività finanziarie correnti 4.18 17.775 4.409 12.915 3.823
Debiti verso fornitori 4.19 2.647 434 1.027 131
Altre passività correnti 4.20 5.380 1.759 4.191 1.988
Totale Passività correnti 25.802 18.133
Totale Passività e Patrimonio netto 628.716 580.509

Prospetto della Situazione Patrimoniale e Finanziaria – Passivo

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio consolidato.

Le informazioni sulle operazioni con parti correlate sono contenute nella nota 4.22

Prospetto dell'utile (perdita) dell'esercizio e delle altre componenti di conto economico complessivo

(in migliaia di Euro) Rif.
Nota
2017 2016
di cui parti
correlate
di cui parti
correlate
Proventi Netti da Gestione di Partecipazioni 5.1 44.859 77
Commissioni su garanzie prestate 5.2 3.932 1.986 4.005 3.029
Altri proventi 5.3 1.801 403 2.762 69
Costo del lavoro 5.4 (2.496) - (1.850) (19)
Ammortamenti, impairment e svalutazioni 5.5 (1.045) (1.542)
Altri costi operativi 5.6 (7.789) (982) (5.061) (936)
Risultato Operativo 39.262 (1.609)
Proventi Finanziari 1.860 2.336 2.375 2.336
Oneri Finanziari (5.925) (141) (5.910) (141)
Oneri Finanziari Netti 5.7 (4.065) (3.535)
Risultato Ante Imposte 35.197 (5.144)
Imposte correnti 5.8 73 1.646
Imposte differite 5.8 132 (880)
Totale Imposte sul reddito 205 766
Risultato netto dell'esercizio 35.402 (4.378)
Altri componenti del conto economico complessivo:
Valutazione benefici definiti a dipendenti 5 (9)
Imposte su altri componenti del c.e. complessivo - -
Componenti che non potranno essere riclassificate nel
risultato d'esercizio
5 (9)
Utili/(perdite) per conversione bilanci esteri - -
Variazione netta della riserva di cash flow hedge 125 (109)
Altre - -
Imposte su altri componenti del c. e. complessivo (30) 26
Componenti che potranno essere riclassificate nel
risultato d'esercizio
95 (83)
Altri componenti del conto economico complessivo al
netto degli effetti fiscali:
100 (92)
Totale conto economico complessivo dell'esercizio 35.502 (4.470)
Risultato del periodo attribuibile:
- interessenze di pertinenza dei terzi - -
- agli azionisti della controllante 35.402 (4.378)
Risultato del periodo 35.402 (4.378)
Totale conto economico complessivo attribuibile:
- interessenze di pertinenza dei terzi - -
- agli azionisti della controllante 35.502 (4.470)
Totale conto economico complessivo del periodo 35.502 (4.470)
Utile per azione (dati in Euro)
Utile (perdita) base per azione 0,0896 (0,0113)
Utile (perdita) diluito per azione 0,0896 (0,0113)

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio consolidato.

Le informazioni sulle operazioni con parti correlate sono contenute nella nota 4.22

(in migliaia di Euro) Capitale
sociale
Altre riserve Azioni
proprie
Risultati
esercizi
precedenti
Prestito
convertendo
Riserva altri
componenti
conto
economico
complessivo
Risultato
esercizio
Totale
patrimonio
di Gruppo
Interessenze
di terzi
Totale
patrimonio
consolidato
Patrimonio netto al 31 dicembre 2015 314.225 37.186 (2.456) 68.539 24.000 (138) 6.169 447.525 - 447.525
Allocazione risultato della Capogruppo - 4.040 - - - (4.040) - - -
Allocazione risultato delle controllate - (1.596) - 3.722 - 3 (2.129) - - -
Imposte differite su elementi di patrimonio netto - (44) - - - - - (44) - (44)
Fusione FEB - 1.487 636 - (3.156) - - (1.033) - (1.033)
Componenti del conto economico complessivo - - - - - (92) - (92) - (92)
Risultato dell'esercizio - - - - - - (4.378) (4.378) - (4.378)
Totale conto economico complessivo - - - - - (92) (4.378) (4.470) - (4.470)
Patrimonio netto al 31 dicembre 2016 314.225 41.073 (1.820) 72.261 20.844 (227) (4.378) 441.978 - 441.978
Riclassifica azioni proprie (1.820) - 1.820 - - - - - - -
Patrimonio netto al 31 dicembre 2016 312.405 41.073 - 72.261 20.844 (227) (4.378) 441.978 - 441.978

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto al 31 dicembre 2016

Al 31 dicembre 2016 la Capogruppo deteneva direttamente numero 5.713.572 azioni ordinarie e numero 11.801 azioni di risparmio tutte prive di valore nominale. Tutte le azioni sono state quindi riclassificate per intero in diminuzione del capitale sociale.

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio consolidato.

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto al 31 dicembre 2017

Prospetto variazioni del Patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2017
(in migliaia di Euro) Capitale
sociale
Altre
riserve
Azioni
proprie
Risultati
esercizi
precedenti
Prestito
convertendo
Riserve di
consolidamento
Riserva altri
componenti
conto
economico
complessivo
Risultato
del periodo
Totale
patrimonio
di Gruppo
Interessenze
di terzi
Totale
patrimonio
consolidato
Patrimonio netto al 31 dicembre 2016 314.225 41.073 (1.820) 72.261 20.844 - (227) (4.378) 441.978 - 441.978
Allocazione risultato della Capogruppo - (4.041) - - - - 4.041 - - -
Allocazione risultato delle controllate - (381) - 44 - - - 337 - - -
Riclassifiche - 109 - (109) - - - - - - -
Conversione Prestito Convertendo 20.844 - - - (20.844) - - - - - -
Fusione ErgyCapital - 7.202 - - - - - - 7.202 - 7.202
Componenti del conto economico complessivo - - - - - - 99 - 99 - 99
Risultato del periodo - - - - - - - 35.402 35.402 - 35.402
Totale conto economico complessivo - - - - - - 99 35.402 35.501 - 35.501
Patrimonio netto al 31 dicembre 2017 335.069 43.962 (1.820) 72.196 - - (128) 35.402 484.681 - 484.681
Riclassifica azioni proprie (1.820) - 1.820 - - - - - - - -
Patrimonio netto al 31 dicembre 2017 333.249 43.962 - 72.196 - - (128) 35.402 484.681 - 484.681

Al 31 dicembre 2017 la Capogruppo deteneva direttamente numero 5.713.572 azioni ordinarie e numero 11.801 azioni di risparmio tutte prive di valore nominale. Tutte le azioni sono state quindi riclassificate per intero in diminuzione del capitale sociale.

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio consolidato.

Rendiconto finanziario – metodo indiretto

(in migliaia di Euro) 2017 2016
(A) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti inizio anno 10.444 10.947
Risultato ante imposte 35.197 (5.144)
Ammortamenti immobilizzazioni materiali e immateriali 437 435
Svalutazione/(Rivalutazione) attività non correnti diverse dalle att. finanziarie 608 1.107
Svalutazione/(Rivalutazione) investimenti e attività finanziarie (44.859) 192
Variazione fondi pensione, TFR, stock option (144) (35)
Variazione dei fondi rischi e spese (591) (460)
(Incrementi) decrementi in partecipazioni 5.415 (1.727)
(Incrementi) decrementi in investimenti finanziari e attività finanziarie 4.967 21.357
Incrementi (decrementi) debiti finanziari correnti e non correnti verso correlate (759) (14.813)
(Incrementi) decrementi crediti finanziari correnti e non correnti verso correlate 25.707 (1.430)
Dividendi ricevuti 174 -
(Incrementi)/Decrementi crediti correnti 7.039 (1.649)
Incrementi/(Decrementi) debiti correnti (2.491) 568
(B) Cash flow totale da attività operative 30.700 (1.599)
(Incrementi) di attività materiali e immateriali non correnti (245) (68)
Decrementi di attività materiali e immateriali non correnti 10 75
Investimenti in partecipazioni strumentali al netto cassa acquisita - (46)
Incrementi/decrementi di altre attività/passività non correnti (258) -
(C) Cash flow da attività di investimento (493) (39)
Incrementi/(Decrementi) debiti finanziari correnti e non correnti (3.835) (493)
(Incrementi)/Decrementi crediti finanziari correnti e non correnti (8.150) 672
(D) Cash flow da attività di finanziamento (11.985) 179
(B) + (C)
(E) Variazione disponibilità liquide e mezzi equivalenti
+ (D)
18.222 (1.459)
(F) Cassa apportata da variazione area consolidamento 220 956
(G) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di fine periodo
(A) + (E) + (F)
28.886 10.444

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio consolidato.

Note esplicative

1. Informazioni generali

Intek Group è una holding di interessi diversificati, la cui attività è indirizzata alla gestione dei beni e delle partecipazioni in portafoglio, orientata da un'ottica imprenditoriale dinamica, focalizzata sulla generazione di cassa e sull'accrescimento del valore nel tempo degli investimenti, anche attraverso cessioni funzionali alle strategie di sviluppo.

Intek Group è una Società per Azioni iscritta in Italia presso il registro delle imprese di Milano con il numero 00931330583 ed i suoi titoli sono quotati presso il mercato telematico azionario (MTA) organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA.

Intek Group, pur essendo controllata da Quattroduedue Holding B.V., attraverso la controllata totalitaria Quattroduedue SpA, non è soggetta ad attività di direzione e di coordinamento, così come prevista dagli art. 2497 e ss. del Codice Civile nonché dell'art. 37 del Regolamento Mercati, in quanto:

  • è provvista di una autonoma capacità negoziale nei rapporti con la clientela ed i fornitori;
  • non ha in essere con la controllante o altra società facente capo ad essa alcun rapporto di tesoreria accentrata;
  • il numero di Amministratori indipendenti (3 su 9) è tale da garantire che il loro giudizio abbia un peso significativo nella assunzione delle decisioni consiliari.

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione il 28 marzo 2018 e verrà pubblicato nei previsti termini di legge e di regolamento.

Nel corso del 2017 è divenuta efficace la fusione per incorporazione in Intek Group della controllata ErgyCapital SpA (società che era iscritta a fair value), con effetti contabili retrodatati al 1° gennaio 2017. Eventuali rapporti economici intercorsi con l'incorporata prima dell'efficacia della fusione sono stati annullati. Per ogni singola voce dell'attivo e del passivo sono stati dettagliati gli effetti di tale fusione e delle altre variazioni di area di consolidamento relative a Tecno Servizi Srl e Rede Immobiliare Srl incorporate in Immobiliare Pictea Srl.

2. Criteri contabili adottati

2.1. Valutazione sulla qualifica di Entità di investimento

Intek Group ritiene di soddisfare le caratteristiche previste dai paragrafi 27 e 28 dell'IFRS 10 per la qualifica di Entità di investimento.

Il paragrafo 27 dell'IFRS 10 richiede che la società:

  • a) ottenga fondi da uno o più investitori al fine di fornire loro servizi di gestione degli investimenti;
  • b) si impegni nei confronti dei propri investitori a perseguire la finalità commerciale di investire i fondi esclusivamente per ottenere rendimenti dalla rivalutazione del capitale, dai proventi dell'investimento o da entrambi; e
  • c) calcoli e valuti i rendimenti della quasi totalità degli investimenti in base al fair value.

Le caratteristiche tipiche delle Entità di investimento previste dal paragrafo 28 dell'IFRS 10 sono le seguenti:

  • a) ha più di un investimento;
  • b) ha più di un investitore;
  • c) ha investitori che non sono parti correlate della entità; e
  • d) ha interessenze partecipative in forma di capitale o interessenze similari.

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 è stato pertanto redatto applicando i principi contabili relativi alle Entità di investimento e quindi misurando a fair value gli investimenti in società controllate non strumentali che non vengono pertanto consolidati integralmente in linea con quanto effettuato a partire dal bilancio al 31 dicembre 2014.

2.2. Criteri di redazione

Il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 è stato redatto ai sensi dell'art. 154 ter del D. Lgs. 58/1998 ed è conforme agli International Financial Reporting Standard (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005 qualora applicabili.

Il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 è costituito dal prospetto della situazione patrimonialefinanziaria consolidata, dal prospetto dell'utile (perdita) del periodo e delle altre componenti di conto economico complessivo consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, nonché dalle relative note esplicative.

I prospetti contabili e le note esplicative al bilancio presentano, oltre agli importi relativi al periodo di riferimento, anche i corrispondenti dati di raffronto con l'esercizio precedente. Non si sono avute modifiche nella forma dei prospetti di bilancio rispetto a quelli presentati al 31 dicembre 2016.

Il Prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria è predisposto classificando distintamente attività correnti e non correnti e passività correnti e non correnti.

Il Gruppo ha optato per la presentazione di un unico prospetto dell'utile (perdita) dell'esercizio e delle altre componenti di conto economico complessivo consolidato in cui sono presentate per natura le voci di ricavo e costo rilevate nel periodo, ivi compresi gli oneri finanziari, la quota dell'utile perdita di collegate e joint venture contabilizzate con il metodo del patrimonio netto, gli oneri tributari, e un unico importo relativo al totale delle attività operative cessate. E' data evidenza nella sezione delle "Altre componenti di conto economico complessivo", degli elementi che, su specifica indicazione di singoli IFRS, sono rilevati al di fuori dell'utile (perdita) del periodo corrente. Tali elementi sono suddivisi in due categorie:

  • quelle che non saranno successivamente riclassificate nell'utile (perdita) d'esercizio;
  • quelle che saranno successivamente riclassificate nell'utile (perdita) d'esercizio, quando saranno soddisfatte determinate condizioni.

Viene data evidenza sia della quota attribuibile ai soci dell'entità controllante che di quella attribuibile alle interessenze di minoranza.

Il metodo utilizzato per la presentazione dei flussi finanziari all'interno del Rendiconto finanziario è quello indiretto, secondo il quale il risultato del periodo è rettificato per gli effetti:

  • delle variazioni di crediti e debiti generati dall'attività operativa, che include anche quella di investimento;
  • delle operazioni di natura non monetaria;
  • di tutti gli altri elementi i cui effetti monetari sono flussi finanziari dell'attività di investimento o finanziaria.

I flussi relativi agli investimenti in partecipazioni e fondi comuni, ivi inclusi crediti e debiti finanziari verso correlate, sono classificati tra i flussi della gestione operativa. In caso di variazione di area di consolidamento, le variazioni patrimoniali sono considerate in base alla data di primo consolidamento.

Nella redazione del presente bilancio gli Amministratori hanno tenuto conto del principio della competenza, della comprensibilità, significatività, rilevanza, attendibilità, neutralità, prudenza e comparabilità ed hanno applicato i medesimi principi adottati nella redazione del bilancio al 31 dicembre 2016, fatta eccezione per i principi contabili entrati in vigore al 1° gennaio 2017. Il presente bilancio è, inoltre, redatto nel presupposto della continuità aziendale, secondo quanto previsto dal principio contabile IAS 1, non sussistendo dubbi o incertezze circa la capacità del Gruppo di proseguire la propria attività e di continuare ad operare come un'entità in funzionamento per il prevedibile futuro.

Il dettaglio dei principi contabili, emendamenti e interpretazioni di nuova applicazione per il Gruppo, che non hanno comunque comportato effetti significativi sul patrimonio netto e sul risultato dell'esercizio, è il seguente:

  • Emendamento allo IAS 7 "Disclosure Initiative" (pubblicato in data 29 gennaio 2016). Il documento ha l'obiettivo di fornire alcuni chiarimenti per migliorare l'informativa sulle passività finanziarie. In particolare, le modifiche richiedono di fornire un'informativa che permetta agli utilizzatori del bilancio di comprendere le variazioni delle passività derivanti da operazioni di finanziamento.
  • Emendamento allo IAS 12 "Recognition of Deferred Tax Assets for Unrealised Losses" (pubblicato in data 19 gennaio 2016). Il documento ha l'obiettivo di fornire alcuni chiarimenti sull'iscrizione delle imposte differite attive sulle perdite non realizzate non realizzate nella valutazione di attività finanziarie della categoria "Available for Sale" al verificarsi di determinate circostanze e sulla stima dei redditi imponibili per gli esercizi futuri. L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio.

Il Gruppo non ha ancora applicato quei principi contabili, elencati successivamente al paragrafo 2.21, che, pur se emanati dallo IASB, hanno data di decorrenza successiva a quella di riferimento del presente bilancio consolidato o non hanno ancora completato il processo di adozione da parte dell'Unione Europea.

Gli accadimenti e le operazioni aziendali sono rilevati e rappresentati in conformità alla loro sostanza e realtà economica e non solamente secondo la loro forma legale.

Apposite note esplicative presenti nella Relazione sulla gestione illustrano contenuto e significato degli indicatori alternativi di performance, se utilizzati, non previsti dagli IFRS, in linea con la raccomandazione del CESR 05 – 178b pubblicata il 3 novembre 2005.

Il presente bilancio è espresso in Euro, moneta funzionale della Capogruppo e di tutte le controllate consolidate. I prospetti ed i dati delle note esplicative, se non diversamente indicato, sono in migliaia di Euro.

2.3. Principi di consolidamento

Tali principi interessano unicamente le partecipazioni in società controllate aventi natura strumentale in quanto dall'area di consolidamento restano escluse le partecipate detenute per investimento.

Le controllate sono tutte le società sulle quali Intek Group ha contemporaneamente:

  • il potere cioè detiene validi diritti che gli conferiscono la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti, ossia le attività che incidono in maniera significativa sui rendimenti;
  • l'esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con la stessa;
  • la capacità di esercitare il proprio potere.

Le attività e le passività, gli oneri ed i proventi delle imprese controllate consolidate con il metodo integrale sono assunti integralmente nel bilancio consolidato; il valore delle partecipazioni è eliminato a fronte della corrispondente frazione di patrimonio netto delle imprese partecipate attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale il loro valore corrente alla data d'acquisizione del controllo. L'eventuale differenza residua, se positiva, è iscritta nella voce dell'attivo "avviamento e differenze di consolidamento"; se negativa, a conto economico. Le quote del patrimonio netto e dell'utile di competenza delle minoranze sono iscritte in apposite voci di bilancio. Dopo la rilevazione iniziale, "l'avviamento" è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate secondo quanto previsto dallo IAS 36 Riduzione durevole di valore delle attività.

Gli utili derivanti da operazioni infragruppo non ancora realizzati nei confronti dei terzi, se significativi, sono eliminati. Sono altresì oggetto di eliminazione i crediti, i debiti, i proventi, gli oneri, le garanzie, gli impegni e i rischi tra imprese consolidate. Le perdite infragruppo non sono eliminate perché considerate rappresentative di un effettivo minor valore del bene ceduto. Tutti i bilanci delle controllate sono, se necessario, rettificati allo scopo di ottenere l'uniformità dei principi e dei criteri di valutazione adottati a livello di Gruppo.

Tutte le controllate incluse nell'area di consolidamento hanno l'esercizio sociale coincidente con l'anno solare e redigono il bilancio in Euro.

Nell'ipotesi di cessione o conferimento di una società partecipata, il deconsolidamento viene contabilizzato dalla data di effettiva perdita del controllo.

Nel caso di conferimento di una società controllata in una società controllata congiuntamente o collegata, il riconoscimento dell'utile o della perdita derivante dalla perdita del controllo viene contabilizzata a conto economico, così come previsto dall'IFRS 10, paragrafo 25. In tal caso:

  • a) sono eliminate contabilmente le attività e le passività della ex controllata dal prospetto consolidato della situazione patrimoniale-finanziaria;
  • b) viene rilevata qualsiasi partecipazione mantenuta nella ex controllata al rispettivo fair value alla data della perdita del controllo e, successivamente, viene contabilizzata insieme a qualsiasi ammontare dovuto dalla o alla ex controllata secondo quanto previsto dai pertinenti IFRS. Tale fair value diventa la base per la successiva contabilizzazione dell'investimento;
  • c) vengono rilevati l'utile o la perdita correlati alla perdita del controllo attribuibile all'ex partecipazione di maggioranza;
  • d) vengono riclassificati nel prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio o trasferiti direttamente negli utili portati a nuovo, se previsti da altri IFRS, gli ammontari rilevati tra le altre componenti di conto economico complessivo relativo alla ex controllata.
Denominazione Sede Valuta Attività % di possesso
Capitale sociale diretta indiretta
Intek Group SpA Italia Euro 335.069.009,80 Holding Capogruppo
I2 Capital Partners Sgr SpA Italia Euro 1.500.000 Gestione fondi inv. 100,00%
Immobiliare Pictea Srl Italia Euro 80.000 Immobiliare 100,00%

Nel seguito si fornisce l'elenco delle società controllate consolidate con il metodo integrale:

Nell'esercizio si sono rilevate due variazioni dell'area di consolidamento: una per effetto della fusione di ErgyCapital nella capogruppo, l'altra per la fusione che ha interessato il comparto immobiliare. Per effetto di quest'ultima l'area di consolidamento include le attività rivenienti da Rede Immobiliare e Tecno Servizi (I2 Real Estate era già inclusa nel perimetro di consolidamento). Le partecipazioni detenute da ErgyCapital sono state considerate di natura non strumentale e quindi non sono state consolidate.

2.4. Investimenti in partecipazioni e quote di fondi

La voce comprende gli investimenti, anche di controllo, in partecipazioni effettuati per ottenere rendimenti dalla rivalutazione del capitale, dai proventi dell'investimento o da entrambi. Sono comprese in questa voce anche le quote di fondi di investimento.

Queste attività sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a conto economico.

Misurazione del fair value

Il fair value iniziale è determinato per mezzo del prezzo di transazione, pari quindi al corrispettivo pagato.

Successivamente, e ad ogni data di bilancio, il fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo si basa sui prezzi di mercato.

Il fair value di strumenti che non sono quotati in un mercato attivo è determinato utilizzando tecniche di valutazione, basate su una serie di metodi ed assunzioni legate a condizioni di mercato alla data di bilancio. Le tecniche di valutazione utilizzate sono il metodo basato sui flussi di cassa (discounted cash flows), il metodo dei multipli di mercato o di transazioni, il metodo del costo ed il metodo patrimoniale.

Le tecniche di valutazione basate sul discounted cash flows, generalmente consistono nella determinazione di una stima dei flussi di cassa futuri attesi lungo la vita dello strumento. Il modello richiede la stima dei flussi di cassa e l'adozione di parametri di mercato per lo sconto: il tasso o il margine di sconto riflette lo spread di credito e/o di finanziamento richiesti dal mercato per strumenti con profili di rischio e di liquidità simili, al fine di definire un "valore attualizzato".

Il metodo dei multipli di mercato consiste nello stimare il valore corrente teorico considerando le indicazioni espresse dal mercato relativamente ad un campione di società quotate aventi un profilo di business assimilabile all'azienda da valutare. Il metodo dei multipli delle transazioni comparabili consiste nel riconoscere all'azienda un valore pari ai prezzi fatti in transazioni recenti, aventi per oggetto aziende similari operanti nello stesso settore di quella da valutare.

Il metodo patrimoniale si basa sulle situazioni patrimoniali rettificando le voci dell'attivo e del passivo sulla base del loro fair value.

2.5. Investimenti immobiliari

Si tratta di immobili non utilizzati nella produzione o nella fornitura di beni o servizi da parte del Gruppo. Dette attività sono valutate al fair value rilevando eventuali variazioni a conto economico e quindi non soggette a sistematico ammortamento.

Per la determinazione del fair value si fa riferimento ad un valore determinato prevalentemente attraverso perizie esterne, redatte da terzi indipendenti in possesso di qualifiche professionali riconosciute e che vantano esperienze nella tipologia di immobili. Tali perizie si basano sul valore per metro quadrato stimato sulla base delle valutazioni effettuate dall'agenzia del territorio per immobili ubicati nella stessa area, con la stessa destinazione e considerando lo stato di manutenzione e tenuto conto delle potenzialità immobiliari future.

2.6. Attività e passività finanziarie

Le attività e le passività finanziarie acquisite o detenute principalmente con il fine di vendita sono classificati come "attività o passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico".

Misurazione del fair value

Il fair value delle attività e delle passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico e di quelle disponibili per la vendita al momento della loro rilevazione iniziale è determinato per mezzo del prezzo di transazione, pari quindi al corrispettivo pagato o ricevuto.

Successivamente, e ad ogni data di bilancio, il fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo si basa sui prezzi di mercato. I prezzi di mercato utilizzati per i derivati sono i bid price, mentre per le passività finanziarie sono gli ask price. Il fair value di strumenti che non sono quotati in un mercato attivo è determinato utilizzando tecniche di valutazione, basate su una serie di metodi ed assunzioni legate a condizioni di mercato alla data di bilancio.

Il fair value degli strumenti finanziari non derivati è determinato scontando i flussi finanziari futuri per mezzo del tasso di interesse di mercato alla data di riferimento del bilancio.

Le attività e le passività finanziarie non derivate, con l'eccezione degli strumenti finanziari rappresentativi di capitale, con pagamenti fissi o determinabili, non quotate in un mercato attivo, non appartenenti alle precedenti categorie, sono classificate come "Finanziamenti e crediti" e sono valutate al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo. Per i finanziamenti e crediti correnti e in generale per tutti i crediti e debiti commerciali a breve termine per i quali la componente temporale ha scarsa rilevanza si presume che il costo ammortizzato coincida con il valore contabile.

Determinazione della perdita durevole di valore (impairment)

Tutte le attività e le passività finanziarie, ad eccezione delle "Attività e passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico", sono soggette a verifica per riduzione di valore ai sensi dello IAS 39 paragrafi 58-70.

Un'attività finanziaria ha subito una perdita di valore se vi è qualche obiettiva evidenza che uno o più eventi hanno avuto un effetto negativo sui flussi finanziari stimati attesi di quell'attività.

Una perdita di valore di un'attività finanziaria valutata al costo ammortizzato corrisponde alla differenza fra il valore contabile e il valore attuale dei flussi finanziari stimati attesi attualizzati al tasso di

interesse effettivo originale. La perdita di valore di un'attività finanziaria disponibile per la vendita è calcolata sulla base del fair value di detta attività.

Tutte le perdite di valore sono rilevate a conto economico. L'eventuale perdita accumulata di un'attività finanziaria disponibile per la vendita rilevata precedentemente a patrimonio netto, laddove sussistano evidenze obiettive di aver superato le soglie di significatività e di durevolezza, viene trasferita a conto economico anche se l'attività finanziaria non è stata eliminata.

Le perdite vengono ripristinate se il successivo incremento del valore può essere oggettivamente collegato ad un evento che si è verificato successivamente alla riduzione dello stesso. Nel caso delle attività valutate al costo ammortizzato e delle attività disponibili per la vendita corrispondenti a titoli di debito, il ripristino è rilevato a conto economico.

2.7. Immobili, impianti e macchinari

Investimenti in beni strumentali di proprietà

Gli immobili, impianti e macchinari sono iscritti al costo d'acquisizione o di produzione, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione e sono esposti al netto dei relativi ammortamenti e di eventuali perdite di valore determinate secondo le modalità descritte in seguito. Se un elemento di immobili, impianti e macchinari è composto da vari componenti aventi vite utili differenti, tali componenti sono contabilizzati separatamente.

Gli immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo, al netto degli ammortamenti e delle perdite durevoli di valore accumulate, ad eccezione dei terreni che non sono ammortizzati e che sono valutati al costo al netto delle perdite di valore accumulate.

I costi di manutenzione ordinaria sono spesati nell'esercizio di sostenimento mentre i costi di sostituzione di alcune parti delle immobilizzazioni ed i costi di manutenzione straordinaria sono capitalizzati quando è probabile che da questi derivino futuri benefici economici misurabili. Gli oneri finanziari relativi all'acquisto di immobilizzazioni sono capitalizzati ai sensi dello IAS 23.

Gli ammortamenti sono contabilizzati a partire dal mese in cui il cespite è disponibile per l'uso, oppure è potenzialmente in grado di fornire i benefici economici ad esso associati. Sono imputati su base mensile a quote costanti fino ad esaurimento della vita utile, oppure, per le dismissioni, fino all'ultimo mese di utilizzo.

La vita utile è costantemente verificata tenendo in considerazione eventuali cambiamenti nell'intensità di utilizzo dei beni ed eventuali cambiamenti ai piani d'ammortamento sono apportati con applicazione prospettica.

Gli ammortamenti sono calcolati in base alle seguenti vite utili:

Fabbricati da 25 a 50 anni
Impianti e macchinari da 10 a 40 anni
Altre attrezzature da 4 a 15 anni

Immobilizzazioni in leasing finanziario

Il leasing è un contratto per mezzo del quale il locatore trasferisce al locatario, in cambio di un pagamento o di una serie di pagamenti, il diritto di utilizzo di un bene per un periodo di tempo stabilito. I contratti che sostanzialmente trasferiscono tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene sono definiti "leasing finanziari" anche quando la proprietà non è trasferita al termine del contratto. I leasing finanziari sono stati rilevati ai sensi dello IAS 17 paragrafi 20-32 e pertanto i relativi beni patrimoniali sono contabilizzati come elementi di immobili, impianti e macchinari in contropartita del relativo debito. Il costo del canone è scomposto nelle sue componenti di onere finanziario, contabilizzato a conto economico, e di rimborso del capitale, iscritto a riduzione del debito finanziario. Le attività possedute in leasing finanziario sono riconosciute al minore fra il loro costo e il valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing alla data di inizio decorrenza del contratto. I beni oggetto di leasing sono ammortizzati lungo il periodo più breve tra la durata del leasing e la loro vita utile, a meno che non vi sia la ragionevole certezza che se ne otterrà la proprietà al termine del contratto.

I contratti di "leasing operativi" sono definiti per esclusione come quelli che non sono considerati finanziari.

Perdite di valore durevoli

In presenza di indicatori specifici di perdite di valore durevoli, immobili, impianti e macchinari sono soggetti ad una verifica di perdita di valore ("impairment test"). La verifica consiste nella stima del valore recuperabile dell'attività, definito come il maggiore fra il prezzo netto di vendita e il suo valore d'uso, e nel confronto con il relativo valore netto contabile. Il valore recuperabile è il maggiore tra il valore d'uso e il suo fair value dedotti i costi di vendita. Per determinare il valore d'uso i flussi finanziari attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto, al lordo delle imposte, che rifletta le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Se il valore recuperabile è inferiore al valore contabile, quest'ultimo viene ridotto al valore recuperabile; tale riduzione viene imputata a conto economico ovvero a riserva di rivalutazione che sia stata precedentemente costituita in sede di rivalutazione dell'attività interessata. Successive ed eventuali rivalutazioni seguono il percorso inverso.

2.8. Attività immateriali

(a) Avviamento

L'avviamento si riferisce alla differenza fra il costo di acquisizione delle partecipazioni ed il valore corrente di attività, passività e passività potenziali della controllata alla data di acquisizione. L'avviamento e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata annualmente e comunque quando si verificano eventi che facciano presupporre una riduzione di valore. Le eventuali svalutazioni non sono oggetto di ripristini di valore.

(b) Altre attività immateriali a vita utile definita

Riguardano le attività prive di consistenza fisica, identificabili, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefici economici futuri.

Le attività immateriali sono valutate inizialmente e rispettivamente al costo e al fair value comprensivi degli oneri di diretta attribuzione. Esse sono poi ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo di utilizzo, in genere in un arco temporale fra i 3 e i 5 anni. Il loro valore residuo al termine della vita utile è ipotizzato uguale a zero.

Dette attività sono inoltre espresse al netto di eventuali svalutazioni per riduzioni durevoli di valore adottando i medesimi criteri indicati per la voce "Immobili, impianti e macchinari".

2.9. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Comprendono la cassa, i depositi a vista e gli investimenti finanziari a breve termine ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in un ammontare noto di denaro e che sono soggetti ad un rischio irrilevante di variazione di valore (IAS 7 paragrafo 7).

2.10. Patrimonio netto

Il capitale sociale è costituito da azioni ordinarie e da azioni di risparmio, tutte prive di valore nominale, sottoscritte e versate alla data di riferimento del presente bilancio, ridotto eventualmente dei crediti verso soci per decimi ancora da versare. Il valore delle azioni proprie, secondo quanto previsto dallo IAS 32, è esposto in diminuzione del capitale emesso. Tale rappresentazione è data però unicamente nelle note esplicative, mentre nei prospetti il costo storico delle azioni proprie possedute figura distintamente con segno negativo a riduzione del patrimonio netto.

I costi per operazioni sul patrimonio netto sono imputati direttamente a riduzione delle riserve.

2.11. Crediti e debiti

I crediti e i debiti sono rilevati al fair value che normalmente coincide con il valore nominale quando l'effetto dell'attualizzazione risulta irrilevante.

2.12. Imposte correnti e differite

L'onere fiscale del periodo comprende l'onere fiscale corrente e l'onere fiscale differito. Le imposte sul reddito sono rilevate a conto economico, fatta eccezione per quelle relative a operazioni rilevate direttamente nel patrimonio netto che sono contabilizzate nello stesso.

L'onere fiscale corrente rappresenta la stima dell'importo delle imposte sul reddito dovute calcolate sul reddito imponibile del periodo, determinato applicando le aliquote fiscali vigenti o quelle sostanzialmente in vigore alla data di chiusura del periodo. Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo patrimoniale, calcolando le differenze temporanee tra i valori contabili delle attività e delle passività iscritti in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali. Le imposte differite non sono stanziate per le seguenti differenze temporanee: rilevazione iniziale di attività o passività in un'operazione diversa dall'aggregazione aziendale che non influenzi né l'utile (o perdita) contabile né il reddito imponibile (o perdita fiscale), nonché le differenze relative a investimenti in società controllate e a controllo congiunto nella misura in cui è probabile che, nel presumibile futuro, la differenza temporanea non si riverserà. Le attività e le passività per imposte differite sono valutate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell'esercizio in cui sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività a cui si riferiscono, sulla base delle aliquote fiscali stabilite da provvedimenti in vigore o sostanzialmente in vigore alla data di chiusura dell'esercizio. Le attività e le passività per imposte differite sono compensate in presenza di un diritto legalmente esercitabile di compensare le attività fiscali correnti con le passività fiscali correnti e se le attività e le passività per imposte differite sono relative a imposte sul reddito applicate dalla medesima autorità fiscale sullo stesso soggetto passivo d'imposta o soggetti passivi d'imposta diversi che intendono regolare le passività e le attività fiscali correnti su base netta, o realizzare le attività e regolare le passività contemporaneamente.

Le attività per imposte differite sono rilevate nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale le stesse possano essere utilizzate. Il valore delle attività per imposte differite viene rivisto ad ogni data di chiusura e viene ridotto nella misura in cui non è più probabile che il relativo beneficio fiscale sia realizzabile.

2.13. Benefici ai dipendenti

I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi a "contributi definiti" e programmi a "benefici definiti". Nei programmi a contributi definiti l'obbligazione dell'impresa, limitata al versamento dei contributi a un'entità giuridicamente distinta, è costituita dai contributi dovuti alla data di riferimento del bilancio.

La passività relativa ai programmi a benefici definiti, come il trattamento di fine rapporto definito dall'art. 2120 C.C., al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata, con il supporto di esperti indipendenti, sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente al periodo lavorativo necessario all'ottenimento dei benefici. Gli utili e le perdite attuariali relative ai programmi a benefici definiti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali o da modifiche delle condizioni dei piani sono immediatamente rilevati tra le componenti di conto economico complessivo.

2.14. Fondi rischi ed oneri

I fondi per rischi ed oneri sono passività con scadenza o ammontare incerti. Tali fondi sono rilevati solo se:

  • il Gruppo ha un'obbligazione in corso (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
  • è probabile che per adempiere all'obbligazione si renderà necessario l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici;
  • può essere fatta una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione.

Gli importi accantonati sono quindi le migliori stime dell'onere necessario per estinguere l'obbligazione o per trasferirla a terzi alla data di riferimento del bilancio. Laddove l'effetto del valore attuale del denaro è un aspetto rilevante, l'importo di un accantonamento è rappresentato dal valore attuale degli oneri che si suppone saranno necessari per estinguere l'obbligazione.

2.15. Dividendi

I dividendi da distribuire sono riconosciuti come passività solo nel periodo nel quale gli stessi sono stati deliberati dall'Assemblea degli Azionisti. I dividendi da percepire sono rilevati soltanto quando è stabilito il diritto degli Azionisti a ricevere il pagamento.

2.16. Attività non correnti detenute per la vendita (IFRS 5)

Sono classificate in questa categoria le attività non correnti quando è previsto che il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita anziché con il loro uso continuativo. L'operazione di vendita deve essere altamente probabile, con una realizzazione prevista all'interno dei dodici mesi. Se la vendita è prevista concludersi dopo più di un anno, sono valutati i costi di vendita al loro valore attuale. Qualsiasi incremento nel valore attuale dei costi di vendita derivante dal trascorrere nel tempo è rilevata come componente finanziaria nel conto economico.

2.17. Riconoscimento dei ricavi

I ricavi derivanti dalla prestazione di servizi, ivi incluse le garanzie prestate, sono rilevati sulla base dello stato di avanzamento della prestazione alla data di riferimento del bilancio.

I costi e gli altri oneri operativi sono rilevati come componente del risultato nel momento in cui sono sostenuti in base al principio della competenza temporale che regola i ricavi e quando non hanno i requisiti della contabilizzazione come attività nello stato patrimoniale.

2.18. Oneri e proventi finanziari

Gli oneri e proventi finanziari sono rilevati a conto economico in base al principio della maturazione.

2.19. Utile (perdita) per azione

Per il calcolo dell'utile (perdita) base e diluita per azione ordinaria sono stati impiegati i seguenti criteri:

  • a) al numeratore è utilizzato il risultato economico attribuibile all'entità Capogruppo rettificato del risultato che deve essere attribuito, per l'anno in corso, alle azioni di risparmio in circolazione al netto delle azioni proprie di risparmio detenute direttamente o tramite controllate;
  • b) al denominatore dell'indicatore "utile base per azione" è applicata la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione nel semestre al netto delle azioni ordinarie proprie;
  • c) al denominatore dell'indicatore "utile diluito per azione" la media ponderata delle azioni ordinarie è rettificata ipotizzando l'emissione di nuove azioni ordinarie in seguito:
  • i) alla conversione di tutti i warrant eventualmente in circolazione;
  • ii) all'esercizio di tutte le stock option eventualmente assegnate.

In detto calcolo si ipotizza che le conversioni dei warrant e l'esercizio delle stock option siano avvenuti all'inizio del semestre e che non vi siano maggiori proventi o minori oneri derivanti da questi accadimenti.

Il calcolo al 31 dicembre 2017 dell'utile base per azione è stato effettuato considerando il risultato netto di Gruppo al netto della quota spettante alle azioni di risparmio, attribuibile ai possessori di azioni ordinarie in circolazione e il numero medio ponderato di azioni in circolazione pari a 395.493.510 tenendo conto delle eventuali operazioni di frazionamento e/o raggruppamento e degli eventuali aumenti/riduzioni di capitale sociale ai sensi dello IAS 33 par. 64.

2.20. Uso delle stime

La redazione del bilancio consolidato e delle relative note in applicazione agli IFRS richiede da parte degli Amministratori l'effettuazione di stime e di assunzioni che influenzino i valori delle attività e delle passività di bilancio. Le stime sono state utilizzate principalmente per la determinazione: del fair value degli investimenti in partecipazioni e fondi, degli investimenti immobiliari, delle vite utili delle immobilizzazioni e del relativo valore recuperabile, degli accantonamenti per rischi su crediti, delle eventuali perdite durevoli di valore, dei costi connessi ai benefici ai dipendenti, della stima del carico di imposta corrente e differito, della stima delle attività immateriali a vita indefinita e degli accantonamenti e fondi.

Tali stime ed assunzioni saranno riviste periodicamente ed eventuali effetti saranno riflessi immediatamente a conto economico. Alla data di riferimento del presente bilancio gli Amministratori ritengono, comunque, che le stime e le assunzioni utilizzate riflettano la migliore valutazione possibile date le informazioni disponibili. Gli Amministratori ritengono inoltre che le stime e le assunzioni adottate non comportino rettifiche materiali ai valori contabili delle attività e passività.

2.21. Principi contabili non ancora applicati

Al 31 dicembre 2017, alcuni nuovi standard e interpretazioni già omologati dall'Unione Europea non sono ancora obbligatoriamente applicabili e non sono stati adottati in via anticipata da Intek Group al 31 dicembre 2017.

Fra i più significativi ricordiamo:

In data 28 maggio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers che, unitamente ad ulteriori chiarimenti pubblicati in data 12 aprile 2016, è destinato a sostituire i principi IAS 18 – Revenue e IAS 11 – Construction Contracts, nonché le interpretazioni IFRIC 13 – Customer Loyalty Programmes, IFRIC 15 – Agreements for the Construction of Real Estate, IFRIC 18 – Transfers of Assets from Customers e SIC 31 – Revenues-Barter Transactions Involving Advertising Services. Il principio stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si applicherà a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d'assicurazione e gli strumenti finanziari. I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono: l'identificazione del contratto con il cliente, l'identificazione delle performance obligations del contratto, la determinazione del prezzo, l'allocazione del prezzo alle performance obligations del contratto ed i criteri di iscrizione del ricavo quando l'entità soddisfa ciascuna performance obligation.

Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2018. Le modifiche all'IFRS 15, Clarifications to IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers, pubblicate dallo IASB nell'aprile 2016 sono state omologate dall'Unione Europea in data 6 novembre 2017. Sulla base delle attività del Gruppo e delle analisi svolte non sono attesi effetti significativi dall'applicazione del principio.

In 24 luglio 2014 lo IASB ha pubblicato la versione finale dell'IFRS 9 – Financial Instruments. Il documento accoglie i risultati del progetto dello IASB volto alla sostituzione dello IAS 39. Il nuovo principio deve essere applicato dai bilanci che iniziano il 1° gennaio 2018 o successivamente.

Il principio introduce dei nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie. In particolare, per le attività finanziarie il nuovo principio utilizza un unico approccio basato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie stesse al fine di determinarne il criterio di valutazione, sostituendo le diverse regole previste dallo IAS 39. Per le passività finanziarie, invece, la principale modifica avvenuta riguarda il trattamento contabile delle variazioni di fair value di una passività finanziaria designata come passività finanziaria valutata al fair value attraverso il conto economico, nel caso in cui queste variazioni siano dovute alla variazione del merito creditizio dell'emittente della passività stessa. Secondo il nuovo principio tali variazioni devono essere rilevate nel prospetto "Other comprehensive income" e non più nel conto economico. Inoltre, nelle modifiche di passività non sostanziali non è più consentito spalmare gli effetti economici della rinegoziazione sulla durata residua del debito modificando il tasso di interesse effettivo a quella data, ma occorrerà rilevarne a conto economico il relativo effetto.

Con riferimento all'impairment, il nuovo principio richiede che la stima delle perdite su crediti venga effettuata sulla base del modello delle expected losses (e non sul modello delle incurred losses utilizzato dallo IAS 39) utilizzando informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici. Il principio prevede che tale impairment model si applichi a tutti gli strumenti finanziari, ossia alle attività finanziarie valutate a costo ammortizzato, a quelle valutate a fair value through other comprehensive income, ai crediti derivanti da contratti di affitto e ai crediti commerciali.

Infine, il principio introduce un nuovo modello di hedge accounting allo scopo di adeguare i requisiti previsti dall'attuale IAS 39 che talvolta sono stati considerati troppo stringenti e non idonei a riflettere le politiche di risk management delle società. Le principali novità del documento riguardano:

  • l'incremento delle tipologie di transazioni eleggibili per l'hedge accounting, includendo anche i rischi di attività/passività non finanziarie eleggibili per essere gestiti in hedge accounting;
  • il cambiamento della modalità di contabilizzazione dei contratti forward e delle opzioni quando inclusi in una relazione di hedge accounting al fine di ridurre la volatilità del conto economico;
  • le modifiche al test di efficacia mediante la sostituzione delle attuali modalità basate sul parametro dell'80-125% con il principio della "relazione economica" tra voce coperta e strumento di copertura; inoltre, non sarà più richiesta una valutazione dell'efficacia retrospettica della relazione di copertura.

La maggior flessibilità delle nuove regole contabili è controbilanciata da richieste aggiuntive di informativa sulle attività di risk management. Sulla base delle analisi non viene atteso un impatto significativo dal nuovo principio per il quale è prevista un'applicazione prospettica.

In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 16 – Leases che è destinato a sostituire il principio IAS 17 – Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases—Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease.

Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi, individuando quali discriminanti: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto.

Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di leasing per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease anche operativo nell'attivo con contropartita un debito finanziario, fornendo inoltre la possibilità di non riconoscere come leasing i contratti che hanno ad oggetto i "low-value assets" e i leasing con una durata del contratto pari o inferiore ai 12 mesi. Al contrario, lo Standard non comprende modifiche significative per i locatori.

Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2019 ma è consentita un'applicazione anticipata, solo per le Società che hanno già applicato l'IFRS 15 - Revenue from Contracts with Customers. Non sono attesi effetti significativi dall'applicazione del principio.

Il 12 settembre 2016 lo IASB ha pubblicato il documento "Applying IFRS 9 Financial Instruments with IFRS 4 Insurance Contracts". Per le entità il cui business è costituito in misura predominante dall'attività di assicurazione, le modifiche hanno l'obiettivo di chiarire le preoccupazioni derivanti dall'applicazione del nuovo principio IFRS 9 (dal 1° gennaio 2018) alle attività finanziarie, prima che avvenga la sostituzione dell'attuale principio IFRS 4 con il principio IFRS 17 Insurance Contracts, sulla base del quale sono invece valutate le passività finanziarie. Le modifiche introducono due possibili approcci: overlay approach o deferral approach. Non sono attesi effetti sul bilancio stante l'attività condotta dal Gruppo.

Al 31 dicembre 2017 gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti:

In data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 – Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 – Insurance Contracts. L'obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un'entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentino fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi. Lo IASB ha sviluppato lo standard per eliminare incongruenze e debolezze delle politiche contabili esistenti, fornendo un quadro unico principle-based per tenere conto di tutti i tipi di contratti di assicurazione, inclusi i contratti di riassicurazione che un assicuratore detiene. Il nuovo principio prevede inoltre dei requisiti di presentazione e di informativa per migliorare la comparabilità tra le entità appartenenti a questo settore. Non sono attesi effetti significativi da questo principio in considerazione dell'attività svolta dal Gruppo.

  • In data 20 giugno 2016 lo IASB ha pubblicato il documento "Classification and measurement of share-based payment transactions (Amendments to IFRS 2)" che contiene delle modifiche al principio contabile internazionale IFRS 2. Le modifiche forniscono alcuni chiarimenti in relazione alla contabilizzazione degli effetti delle vesting conditions in presenza di cash-settled share-based payments, alla classificazione di share-based payments con caratteristiche di net settlement e alla contabilizzazione delle modifiche ai termini e condizioni di uno share-based payment che ne modificano la classificazione da cash-settled a equity-settled. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2018. Non sono attesi effetti dall'applicazione del principio.
  • In data 8 dicembre 2016 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs: 2014-2016 Cycle" che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Sono in corso di valutazione i possibili effetti di queste modifiche sul bilancio. Le principali modifiche riguardano:
  • IFRS 1 First-Time Adoption of International Financial Reporting Standards - Deletion of short-term exemptions for first-time adopters. La modifica a tale principio è applicabile al più tardi a partire dagli esercizi che hanno inizio al 1° gennaio 2018 e riguarda l'eliminazione di alcune short-term exemptions previste dai paragrafi E3-E7 dell'Appendix E di IFRS 1 in quanto il beneficio di tali esenzioni si ritiene ormai superato.
  • IAS 28 Investments in Associates and Joint Ventures Measuring investees at fair value through profit or loss: an investment-by-investment choice or a consistent policy choice. La modifica chiarisce che l'opzione per una venture capital organization o di altra entità così qualificata (come ad esempio un fondo comune d'investimento o un'entità simile) per misurare gli investimenti in società collegate e joint venture valutate al fair value through profit or loss (piuttosto che mediante l'applicazione il metodo del patrimonio netto) viene effettuata per ogni singolo investimento al momento della rilevazione iniziale. La modifica si applica dal 1° gennaio 2018.
  • IFRS 12 Disclosure of Interests in Other Entities – Clarification of the scope of the Standard. La modifica chiarisce l'ambito di applicazione dell'IFRS 12 specificando che l'informativa richiesta dal principio, ad eccezione di quella prevista nei paragrafi B10-B16, si applica a tutte le quote partecipative che vengono classificate come possedute per la vendita, detenute per la distribuzione ai soci o come attività operative cessate secondo quanto previsto dall'IFRS 5. Tale modifica è applicabile a partire dal 1° gennaio 2017; tuttavia, non essendo ancora stata omologata dall'Unione Europea, non è stata adottata al 31 dicembre 2017.
  • In data 8 dicembre 2016 lo IASB ha pubblicato il documento "Foreign Currency Transactions and Advance Consideration (IFRIC Interpretation 22)". L'interpretazione ha l'obiettivo di fornire delle linee guida per transazioni effettuate in valuta estera ove siano rilevati in bilancio degli anticipi o acconti non monetari, prima della rilevazione della relativa attività, costo o ricavo. Tale documento fornisce le indicazioni su come un'entità deve determinare la data di una transazione, e di conseguenza, il tasso di cambio a pronti da utilizzare quando si verificano operazioni in valuta estera nelle quali il pagamento viene effettuato o ricevuto in anticipo.

Non sono attesi effetti dall'applicazione di questa interpretazione.

In data 8 dicembre 2016 lo IASB ha pubblicato il documento "Transfers of Investment Property (Amendments to IAS 40)" che contiene delle modifiche al principio contabile internazionale IAS 40. Tali modifiche chiariscono i trasferimenti di un immobile ad, o da, investimento immobiliare. In particolare, un'entità deve riclassificare un immobile tra, o da, gli investimenti immobiliari solamente quando c'è l'evidenza che si sia verificato un cambiamento d'uso dell'immobile. Tale cambiamento deve essere ricondotto ad un evento specifico che è accaduto e non deve dunque limitarsi ad un cambiamento delle intenzioni da parte del management di un'entità. Tali modifiche sono applicabili dal 1° gennaio 2018. Nono sono attesi effetti significativi nel bilancio dall'adozione di queste modifiche.

In data 7 giugno 2017 lo IASB ha pubblicato il documento interpretativo IFRIC 23 – Uncertainty over Income Tax Treatments. Il documento affronta il tema delle incertezze sul trattamento fiscale da adottare in materia di imposte sul reddito.

Il documento prevede che le incertezze nella determinazione delle passività o attività per imposte vengano riflesse in bilancio solamente quando è probabile che l'entità pagherà o recupererà l'importo in questione. Inoltre, il documento non contiene alcun nuovo obbligo d'informativa ma sottolinea che l'entità dovrà stabilire se sarà necessario fornire informazioni sulle considerazioni fatte dal management e relative all'incertezza inerente alla contabilizzazione delle imposte, in accordo con quanto prevede lo IAS 1. Al momento sono in corso di valutazione i possibili effetti dell'introduzione di questa interpretazione sul bilancio.

  • In data 12 ottobre 2017 lo IASB ha pubblicato il documento "Prepayment Features with Negative Compensation (Amendments to IFRS 9)". Tale documento specifica che uno strumento di debito che prevede un'opzione di rimborso anticipato potrebbe rispettare le caratteristiche dei flussi finanziari contrattuali ("SPPI" test) e, di conseguenza, potrebbe essere valutato mediante il metodo del costo ammortizzato o del fair value through other comprehensive income anche nel caso in cui la "reasonable additional compensation" prevista in caso di rimborso anticipato sia una "negative compensation" per il soggetto finanziatore. La modifica si applica dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata. Al momento sono in corso di valutazione i possibili effetti dell'introduzione di queste modifiche sul bilancio.
  • In data 12 ottobre 2017 lo IASB ha pubblicato il documento "Long-term Interests in Associates and Joint Ventures (Amendments to IAS 28)". Tale documento chiarisce la necessità di applicare l'IFRS 9, inclusi i requisiti legati all'impairment, alle altre interessenze a lungo termine in società collegate e joint venture per le quali non si applica il metodo del patrimonio netto. La modifica si applica dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata. Al momento sono in corso di valutazione i possibili effetti dell'introduzione di queste modifiche sul bilancio.
  • In data 12 dicembre 2017 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs 2015-2017 Cycle" che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le principali modifiche riguardano:
  • IFRS 3 Business Combinations e IFRS 11 Joint Arrangements: l'emendamento chiarisce che nel momento in cui un'entità ottiene il controllo di un business che rappresenta una joint operation, deve rimisurare l'interessenza precedentemente detenuta in tale business. Tale processo non è, invece, previsto in caso di ottenimento del controllo congiunto.
  • IAS 12 Income Taxes: l'emendamento chiarisce che tutti gli effetti fiscali legati ai dividendi (inclusi i pagamenti sugli strumenti finanziari classificati all'interno del patrimonio netto) dovrebbero essere contabilizzati in maniera coerente con la transazione che ha generato tali profitti (conto economico, OCI o patrimonio netto).
  • IAS 23 Borrowing costs: la modifica chiarisce che in caso di finanziamenti che rimangono in essere anche dopo che il qualifying asset di riferimento è già pronto per l'uso o per la vendita, questi divengono parte dell'insieme dei finanziamenti utilizzati per calcolare i costi di finanziamento.

Le modifiche si applicano dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata. Non sono attesi effetti significativi nel bilancio

In data 11 settembre 2014 lo IASB ha pubblicato un emendamento all'IFRS 10 e IAS 28 Sales or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture. Il documento è stato pubblicato al fine di risolvere l'attuale conflitto tra lo IAS 28 e l'IFRS 10.

Secondo quanto previsto dallo IAS 28, l'utile o la perdita risultante dalla cessione o conferimento di un non-monetary asset ad una joint venture o collegata in cambio di una quota nel capitale di quest'ultima è limitato alla quota detenuta nella joint venture o collegata dagli altri investitori estranei alla transazione. Al contrario, il principio IFRS 10 prevede la rilevazione dell'intero utile o

perdita nel caso di perdita del controllo di una società controllata, anche se l'entità continua a detenere una quota non di controllo nella stessa, includendo in tale fattispecie anche la cessione o conferimento di una società controllata ad una joint venture o collegata. Le modifiche introdotte prevedono che in una cessione/conferimento di un'attività o di una società controllata ad una joint venture o collegata, la misura dell'utile o della perdita da rilevare nel bilancio della cedente/conferente dipenda dal fatto che le attività o la società controllata cedute/conferite costituiscano o meno un business, nell'accezione prevista dal principio IFRS 3. Nel caso in cui le attività o la società controllata cedute/conferite rappresentino un business, l'entità deve rilevare l'utile o la perdita sull'intera quota in precedenza detenuta; mentre, in caso contrario, la quota di utile o perdita relativa alla quota ancora detenuta dall'entità deve essere eliminata. Al momento lo IASB ha sospeso l'applicazione di questo emendamento. Sono in corso le valutazioni dei possibili effetti dell'introduzione di queste modifiche sul bilancio.

In data 30 gennaio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 14 – Regulatory Deferral Accounts che consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alle attività soggette a tariffe regolamentate ("Rate Regulation Activities") secondo i precedenti principi contabili adottati. Non essendo il Gruppo un first-time adopter, tale principio non risulta applicabile

3. Politica di gestione dei rischi finanziari

Intek Group nella sua posizione di holding di investimenti dinamica è esposta direttamente ai rischi legati alle operazioni di investimento e disinvestimento. I risultati economici del Gruppo dipendono prevalentemente da tali operazioni e dai dividendi distribuiti dalle società controllate e, quindi, in ultima istanza, riflettono oltre l'andamento economico anche le politiche di investimento e di distribuzione dei dividendi di quest'ultime.

Gli investimenti in partecipazioni societarie sono per loro natura investimenti connotati da un certo livello di rischio. Tali tipologie di investimenti, infatti, non garantiscono la certezza del rimborso del capitale investito ovvero possono produrre flussi di cassa insufficienti a remunerare il capitale investito o comunque tradursi in performance che possono risultare inferiori a quelle di mercato.

Inoltre il processo di disinvestimento potrebbe richiedere tempi più lunghi di quelli previsti e/o essere realizzato con modalità non pienamente soddisfacenti o a condizioni non remunerative. In particolare con riferimento alle partecipazioni detenute direttamente o indirettamente in società non quotate, detenute, non si può garantire l'assenza di rischi connessi principalmente alla liquidabilità di tali partecipazioni e alla valutazione delle stesse, in considerazione: (a) della possibile assenza in tali società di sistemi di controllo analoghi a quelli richiesti per le società con titoli quotati, con la possibile conseguente indisponibilità di un flusso di informazioni almeno pari, sotto il profilo quantitativo e qualitativo, a quello disponibile per le società con titoli quotati; e (b) delle difficoltà di effettuare verifiche indipendenti nelle società e, quindi, valutare la completezza e l'accuratezza delle informazioni da esse fornite. Nel caso di partecipazioni non di controllo, siano esse di società quotate o non quotate, la possibilità di influire sulla gestione delle partecipazioni medesime per favorirne la crescita, anche attraverso il rapporto con il management e l'azionariato della partecipata, potrebbe essere limitata.

Tipologia dei rischi:

a) rischio di credito: stante l'attività di Intek e delle sue controllate consolidate non vi sono significativi crediti nei confronti di soggetti terzi;

b) rischio di liquidità: può sorgere dalle difficoltà ad ottenere finanziamenti a supporto delle attività operative nella giusta tempistica. I flussi di cassa in entrata e in uscita e la liquidità sono monitorati centralmente. Il Gruppo prevede di far fronte ai fabbisogni derivanti dai debiti finanziari in scadenza e dagli investimenti previsti attraverso i flussi della gestione operativa, la liquidità disponibile, il rinnovo o il finanziamento dei prestiti bancari;

c) rischio di cambio: il Gruppo è esposto al rischio che il fair value degli investimenti al di fuori dell'area Euro fluttuino in relazione alla variazione di tassi di cambio;

d) rischio tasso di interesse: il rischio di tasso di interesse a cui è esposto il Gruppo è originato soprattutto da debiti finanziari non correnti. I debiti a tasso variabile espongono il Gruppo ad un rischio di cash flow, i debiti a tasso fisso implicano l'assunzione di un rischio da variazione del fair value;

e) rischio fluttuazione valore azioni: il Gruppo è esposto alle fluttuazioni di mercato per le azioni quotate che detiene in portafoglio ed alle variazioni dei parametri di mercato utilizzati per la determinazione del valore delle partecipazioni attraverso tecniche di valutazione. Il rischio di oscillazione dei valori di tali partecipazioni azionarie, contabilizzate alla voce "investimenti in partecipazioni e quote di fondi" non è attivamente gestito con strumenti di copertura finanziaria.

4. Note esplicative al Bilancio consolidato al 31 dicembre 2017

Variazione
(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016 area Variazioni
consolidamento
Partecipazioni in controllate e collegate 476.206 440.384 13.087 22.735
Partecipazioni in altre imprese 7.012 12 - 7.000
Quote di fondi comuni 5.055 5.008 - 47
Altri investimenti 1.210 - - 1.210
Investimenti in partecipazioni e quote di fondi 489.483 445.404 13.087 30.992

4.1. Investimenti in partecipazioni e quote di fondi

Il dettaglio della voce è il seguente:

Denominazione Sede Attività Quota
posseduta
al
31.12.2017
31/12/2016 Fusione
Immobiliare
Pictea
Fusione
ErgyCapital
Incrementi Decrementi Variazioni
positive
fair value
Variazioni
negative
fair value
31/12/2017
KME AG Osnabruck
(D)
Industriale 100,00% 411.546 - - - - 44.823 - 456.369
ErgyCapital SpA (*) Firenze Energie
Alternative
4.461 - (6.673) - - 2.212 - -
Partecipazioni ErgyCapital (*) Energie
Alternative
- - 7.640 2.847 (9.509) - (139) 839
Breda Energia SpA in liquidazione Milano Holding 100,00% 6.162 - - - - - - 6.162
KME Beteiligungsgesellsch.mbH Osnabruck
(D)
Immobiliare 100,00% 1.300 - - - - - (157) 1.143
Tecno Servizi Srl (*) Varedo Immobiliare 1.700 (1.700) - - - - - -
Fossati Uno Srl Milano Immobiliare 35,00% 782 - - 69 - - (337) 514
Rede Immobiliare Srl (*) Milano Immobiliare 2.362 (2.362) - - - - - -
Progetto Ryan 2 Srl in liq. Milano In
liquidazione
100,00% 299 - - - (304) 5 - -
Intek Investimenti Srl Milano Assunzione
concordati
100,00% 680 - - - - - (263) 417
Progetto Ryan 3 in liquidazione Milano Complementi
arredo
100,00% 1.103 - - - - - (1.103) -
Culti Milano SpA Milano Complementi
arredo
72,04% 9.227 - - 2.206 - - (908) 10.525
Mecchld srl Milano Mediatore
creditizio
20,00% 217 - - - - - - 217
Il Post Srl Milano Editoria 19,90% 545 - - - - - (525) 20
Totale Controllate e Collegate 440.384 (4.062) 967 5.122 (9.813) 47.040 (3.432) 476.206
Ducati Energia - 7.000 - - - - - 7.000
Altre minori 12 - - - - - - 12
Altre partecipazioni 12 7.000 - - - - - 7.012
Totale partecipazioni 440.396 2.938 967 5.122 (9.813) 47.040 (3.432) 483.218
I2 Capital Partners Fund 4.992 - - 211 (919) 771 - 5.055
Value Secondary Investment
SICAR
16 - - (16) - -
Totale quote di fondi 5.008 - - 211 (935) 771 - 5.055
Culti Milano Warrant - - - - - 1.210 - 1.210
Totale altri investimenti - - - - - 1.210 - 1.210
Investimenti in partecipazioni e quote di fondi 445.404 2.938 967 5.333 (10.748) 49.021 (3.432) 489.483

(*) La partecipazione in ErgyCapital è stata oggetto di fusione per incorporazione con efficacia giuridica dal 27 dicembre 2017. Alla data di efficacia contabile della fusione (1° gennaio 2017) si è provveduto alla valutazione alla stima del fair value della quota di partecipazione posseduta sulla base del valore di patrimonio netto rettificato. La differenza di tale valutazione rispetto al precedente valore di iscrizione, determinato sulla base delle quotazioni borsa, ha generato una differenza di Euro 2.212 migliaia rilevata a conto economico. Per effetto della fusione Intek Group ha assunto il controllo diretto delle partecipazioni detenute da ErgyCapital. Nel corso dell'esercizio sono state cedute le partecipazioni operanti nel settore fotovoltaico il cui valore era stato precedentemente incrementato per rinuncia dei finanziamenti soci.

Le partecipazioni Rede Immobiliare e Tecno Servizi sono state fuse nella partecipazione strumentale Immobiliare Pictea Srl nel corso del 2017 con efficacia contabile a partire dal 1° gennaio 2017.

Il fair value della partecipazione in KME AG è stato stimato, con il supporto di un consulente esterno, sulla base della metodologia dell'Unlevered discounted cash flow (UDCF) attualizzando i flussi di cassa operativi generati dagli assets stessi (al netto dell'effetto fiscale) ad un tasso di sconto rappresentativo del costo medio del capitale (WACC, anch'esso post tax) pari a 10,33% (inclusivo come in passato, di un premio addizionale dell'1,5% per riflettere i rischi intrinseci alle previsioni tenendo conto delle deviazioni registrate anche nel 2017).

Il metodo UDCF è stato effettuato utilizzando come base informativa le proiezioni economiche e le variazioni di alcune poste patrimoniali contenute nel Piano 2018 -2022 ("il Piano"), elaborato ed approvato dal Consiglio di Amministrazione di KME AG.

Il Piano, rispetto a quello dello scorso anno, si caratterizza per una rivisitazione al ribasso della stima dei flussi prospettici anche alla luce delle deviazioni di cui sopra e delle peggiori condizioni del mercato di riferimento. Di seguito le assunzioni principali alla base del Piano:

  • progressivo recupero nei volumi di vendita di circa il 2,4% annuo (la crescita della domanda di rame a livello globale (CAGR 2018-2021) è del 3,1%);
  • crescita del valore aggiunto (CAGR circa 4,6%) legato alla suddetta crescita dei volumi ed alla ipotizzata crescita nel prezzo del rame. L'incremento del prezzo del rame è supportato dalle previsioni contenute negli studi dei principali operatori finanziari (CGAR 2018-2021 pari al 3,6%, BMI Copper Report);
  • significativo recupero di EBITDA principalmente conseguente agli effetti dei piani di ristrutturazione posti in essere dagli amministratori in esercizi precedenti, all'aumento dell'attenzione nell'incremento della produttività e all'incremento in termini di marginalità sul prodotto;
  • investimenti sostanzialmente stabili e mediamente pari al 5,5% del capitale investito netto.

Il terminal value è stato calcolato assumendo l'EBITDA di lungo periodo pari alla media dell'EBITDA di Piano degli ultimi 5 anni (periodo esplicito), ammortamenti pari agli investimenti ed utilizzando un tasso di crescita di lungo periodo "g" pari a zero.

La proiezione dei flussi finanziari è basata sulle proiezioni approvate dalla direzione aziendale escludendo tuttavia eventuali flussi in entrata o in uscita che si stimino derivare da future ristrutturazioni, miglioramenti o ottimizzazione dell'andamento dell'attività formalmente non approvati.

Il tasso WACC è stato determinato in considerazione dei seguenti parametri:

  • risk free-rate: media ponderata dei bond governativi a 10 anni di ciascun paese in cui il Gruppo opera;
  • market risk premium: pari al 5,5%, in linea con la prassi valutativa italiana;
  • costo del debito: tasso swap USD a 10 anni al 31 Dicembre 2017 incrementato da uno spread del 2,41%, per un tasso lordo complessivo del 4,41% ;
  • Beta unlevered: media dei coefficienti beta unlevered di un campione di società quotate comparabili;
  • Premio addizionale Alpha sul costo del capitale proprio pari al 4%.

Si segnala che nell'esercizio 2016 i flussi di cassa erano stati scontati utilizzando il tasso di attualizzazione WACC pari a 9,98% (maggiorato anch'esso di un premio addizionale dell'1,5%) al netto delle imposte. Tale tasso considerava un free risk rate medio pari a circa il 1,26%, un market risk premium del 5,5% ed un tasso medio di interesse determinato con le stesse modalità di questo esercizio.

Il calcolo relativo al test 2017 è stato inoltre sottoposto ad analisi di sensitività utilizzando un WACC dal 9,33% al 11,33% e un tasso di crescita "g" da zero al 2% e due scenari alternativi per la determinazione

del terminal value calcolato assumendo (i) un EBITDA di lungo periodo pari alla media dell'EBITDA di Piano degli ultimi tre anni e (ii) un EBITDA di lungo periodo pari all'EBITDA dell'ultimo anno di Piano (2022). In entrambi gli scenari sul flusso di TV è stato utilizzato un tasso di sconto rappresentativo del costo medio del capitale (WACC) maggiorato anche di un premio addizionale dell'1,5% per riflettere i rischi intrinseci alle previsioni tenendo conto delle deviazioni storiche registrate.

I valori identificati oscillano tra un minimo di Euro 453,9 milioni ed un massimo di Euro 458,8 milioni e sono stati posti a confronto con quelli risultanti da altri metodi in particolare con il metodo dei multipli di mercato e quello dei multipli di transazione utilizzando il multiplo EV/EBITDA, calcolati utilizzando l'EBITDA storico. Il primo è stato calcolato su dati storici, utilizzando l'EBITDA 2017. Il moltiplicatore individuato sulla base di imprese similari per i multipi di mercato è risultato pari al 9,44x, mentre i multipli di transazione il moltiplicatore è stato pari a 8,17x.

La media dei metodi di controllo ha confermato nella sostanza i risultati del metodo principale con scostamenti inferiori al 10%. Il valore della partecipazione è stato quindi stimato sulla base del valore medio emergente dal metodo principale pari a Euro 456,4 milioni.

Il sopra descritto processo di stima è caratterizzato da significativi profili di complessità e soggettività, basandosi, nel caso della metodologia Unlevered discounted cash flow, su assunzioni riguardanti, tra l'altro, la previsione dei flussi di cassa attesi dalla partecipata, la determinazione di un appropriato tasso di attualizzazione (WACC) e di un tasso di crescita di lungo periodo (g-rate); tali assunzioni sono influenzate da aspettative future e da condizioni di mercato, con particolare riferimento al mercato europeo del rame. Elementi di soggettività, peraltro, caratterizzano anche l'applicazione delle metodologie fondate sui multipli, in relazione alla scelta e definizione dei campioni di riferimento.

La partecipazione in Culti Milano ed i relativi warrant, entrambi quotati sul mercato AIM, sono stati valutati sulla base dei prezzi di borsa al 31 dicembre 2017.

Per le altre partecipazioni si è fatto principalmente riferimento al valore del patrimonio netto delle stesse rettificandolo sulla base dei valori correnti delle relative attività.

Le quote di "Fondi comuni di investimento" sono relative quasi esclusivamente all'interessenza di Intek Group (pari al 19,15%) nel fondo di investimento I2 Capital Partners gestito dalla controllata I2 Capital Partners SGR SpA. Il valore delle quote al 31 dicembre 2017 è pari ad Euro 5.055 migliaia in aumento di Euro 63 migliaia rispetto al 31 dicembre 2016. Tale aumento è da collegare per Euro 771 migliaia ai positivi effetti della valutazione e per Euro 211 migliaia a versamenti effettuati. Nel corso dell'esercizio sono stati ricevuti rimborsi per Euro 919 migliaia. Il fair value è stato calcolato sulla base del fair value comunicato dalla società di gestione agli investitori dei singoli investimenti del fondo al netto di altre attività/passività finanziarie.

4.2. Attività finanziarie non correnti

La voce può essere così analizzata:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016 Variazione
area
consolidamento
Variazioni
Crediti verso correlate 3.595 46.731 5.560 (48.696)
Crediti per commissioni su garanzie rilasciate - 2.001 - (2.001)
Altre attività finanziarie non correnti 10.050 50 - 10.000
Attività finanziarie non correnti 13.645 48.782 5.560 (40.697)

Il decremento dei "Crediti verso correlate" è relativo prevalentemente alla riclassifica tra le attività correnti del finanziamento di Euro 35.000 migliaia nei confronti della controllata KME AG scadente al 30 settembre 2018. Tale finanziamento, che maturava interessi al tasso annuo del 3,75% è stato anticipatamente rimborsato a febbraio 2018.

Il dettaglio dei crediti a società controllate e collegate è il seguente:

Fossati Uno Srl 2.664
Società Agricola Agrienergia Srl 290
Società Agricola Carmagnola Srl 266
Mecchld 200
NewCocot 175
3.595

Società Agricola Agrienergia e Società Agricola Carmagnola sono due società in precedenza controllate da ErgyCapital attive nel settore biogas.

Nel corso dell'esercizio è stato completamente svalutato il credito verso la controllata Progetto Ryan 3 per adeguarlo al valore di recupero.

I "Crediti per commissioni su garanzie rilasciate" rappresentano il valore attuale delle commissioni da percepire negli esercizi futuri, riferite ad oltre i 12 mesi, per le garanzie prestate dalla Capogruppo sui finanziamenti ottenuti da controllate non consolidate, a favore degli istituti di credito e nell'interesse delle predette società. A tali crediti corrispondevano debiti di pari importo. Al 31 dicembre 2017 non sono previste commissioni da percepire oltre i dodici mesi in virtù della scadenza dei finanziamenti garantiti.

Le"Altre attività finanziarie non correnti" si incrementano per la costituzione di depositi in garanzia a favore di società di assicurazione del credito a supporto dell'attività di KME.

4.3. Immobili, impianti e macchinari:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016 Variazione
area
consolidamento
Variazioni
Fabbricati 10.721 11.072 - (351)
Impianti e macchinari - - - -
Altri beni 375 425 6 (56)
Acconti e costruzioni in corso 227 22 - 205
Immobili, impianti e macchinari 11.323 11.519 6 (202)

Nella posta "Fabbricati" l'importo più rilevante è riconducibile all'immobile in Milano Foro Buonaparte n. 44 dove hanno sede la capogruppo Intek ed altre società del Gruppo.

(in migliaia di Euro) Fabbricati Impianti e
macchinari
Beni mobili Acconti Totale
Valore lordo 13.506 - 2.279 22 15.807
Ammortamenti accumulati (2.434) - (1.854) - (4.288)
Totale al 31 dicembre 2016 11.072 - 425 22 11.519
Valore lordo al 31 dicembre 2016 13.506 - 2.279 22 15.807
Acquisti del periodo - - 37 205 242
Variazione area di consolidamento (costo) - - 127 - 127
Cessioni (costo) - - (38) - (38)
Valore lordo al 31 dicembre 2017 13.506 - 2.405 227 16.138
Ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2016 (2.434) - (1.854) - (4.288)
Variazione area di consolidamento (fondo amm.to) - - (120) - (120)
Ammortamenti, impairment e svalutazioni (351) - (84) - (435)
Cessioni (fondo ammortamento) - - 28 - 28
Ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2017 (2.785) - (2.030) - (4.815)
Valore lordo 13.506 - 2.405 227 16.138
Ammortamenti accumulati (2.785) - (2.030) - (4.815)
Totale al 31 dicembre 2017 10.721 - 375 227 11.323

I movimenti dell'esercizio e di quello precedente sono così analizzabili:

Gli acconti versati si riferiscono a stati di avanzamento lavori corrisposti nell'ambito dei lavori di ristrutturazione del quinto e sesto piano di Foro Buonaparte, 44 – Milano.

4.4. Investimenti immobiliari

(in migliaia di Euro)
Totale al 31 dicembre 2016 3.566
Variazione area consolidamento 15.006
Riclassificazioni 1.786
Rettifiche di fair value (608)
Totale al 31 dicembre 2017 19.750

Il dettaglio per singolo immobile è il seguente:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016 Variazione
area
consolidamento
Riclassificazioni Variazione
Ivrea 3.090 3.200 - - (110)
San Marcello Pistoiese 334 334 - - -
Limbiate - Varedo 14.508 - 15.006 - (498)
Padova 843 - - 843 -
Sezze 718 - - 718 -
Torchiarolo 225 - - 225 -
Castronno 32 32 - - -
Totale al 31 dicembre 2017 19.750 3.566 15.006 1.786 (608)

Le riclassificazioni sono relative a immobili precedentemente iscritti tra le "Attività non correnti detenute per la vendita" per le quali al momento sono venute meno le precedenti trattative di cessione.

4.5. Attività immateriali

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016 Variazione
area
consolidamento
Variazioni
Altre 6 6 - -
Attività immateriali 6 6 - -

Le immobilizzazioni immateriali di cui alla precedente tabella hanno vita utile definita e sono relative a software.

Le movimentazioni dell'esercizio sono state le seguenti:

(in migliaia di Euro)
Valore lordo 13
Ammortamenti accumulati (7)
Totale al 31 dicembre 2016 6
Valore lordo al 31 dicembre 2016 13
Acquisti del periodo 2
Valore lordo al 31 dicembre 2017 15
Ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2016 (7)
Ammortamenti, impairment e svalutazioni (2)
Ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2017 (9)
Valore lordo 15
Ammortamenti accumulati (9)
Totale al 31 dicembre 2017 6

4.6. Altre attività non correnti

Il contenuto della voce è il seguente:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016 Variazione
area
consolidamento
Variazioni
Depositi cauzionali 6 470 1 (465)
Crediti per cessione partecipazioni - - - -
Altri crediti - - - -
Altre attività non correnti 6 470 1 (465)

Il decremento della voce è relativo alla riclassifica tra le attività correnti dell'importo di Euro 466 migliaia di depositi cauzionali versati nell'ambito della cessione di un immobile il cui vincolo era in scadenza a fine 2017.

4.7. Attività finanziarie correnti

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016 Variazione
area
consolidamento
Variazioni
Crediti finanziari verso correlate 36.796 16.631 (2.267) 22.432
Crediti per commissioni su garanzie rilasciate 2.377 3.891 - (1.514)
Attività finanziarie detenute per la negoziazione 67 324 - (257)
Investimenti in titoli - 4.775 - (4.775)
Altre attività finanziarie correnti 150 2.000 - (1.850)
Attività finanziarie correnti 39.390 27.621 (2.267) 14.036

I "Crediti finanziari verso correlate" comprendono principalmente:

  • per Euro 35.000 migliaia il saldo del finanziamento a favore di KME AG precedentemente classificato tra le attività finanziarie non correnti;
  • per Euro 865 migliaia il saldo del finanziamento fruttifero in essere con Società Agricola Agrienergia Srl.

I "Crediti per commissioni su garanzie" rappresentano il valore attuale delle commissioni da percepire entro i prossimi 12 mesi per le garanzie prestate da Intek Group SpA su finanziamenti ottenuti dalle società del Gruppo, a favore degli istituti di credito finanziatori e nell'interesse delle predette società. A tali crediti corrispondono debiti di pari importo.

Le "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" comprendevano al 31 dicembre 2016 l'importo di Euro 257 migliaia relativo ad azioni ErgyCapital annullate in sede di fusione.

Gli "Investimenti in titoli" erano relativi prevalentemente a OICR (fondi di investimento) armonizzati, che sono stati totalmente ceduti nel corso del 2017.

La voce "Altre attività finanziarie correnti" comprendeva per Euro 2.000 migliaia depositi vincolati bancari il cui vincolo è venuto meno nel corso del 2017.

In riferimento a quanto indicato da Consob con la Comunicazione n. DEM/11070007 del 5 agosto 2011, che ha ripreso il documento emesso dall'European Securities and Markets Authority (ESMA), si segnala che la Società non ha investimenti in titoli di debito sovrano.

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016 Variazione
area
consolidamento
Variazioni
Verso clienti - valore lordo 635 479 152 4
Fondo svalutazione crediti (264) (180) (138) 54
Verso clienti - valore netto 371 299 14 58
Verso correlate 6.531 7.407 604 (1.480)
Crediti per factoring/leasing 6.511 6.742 - (231)
Crediti commerciali 13.413 14.448 618 (1.653)

4.8. Crediti commerciali

I "Crediti verso correlate" al 31 dicembre 2017 si riferiscono prevalentemente a corrispettivi per garanzie prestate.

I "Crediti per attività di leasing e di factoring" sono rappresentati da crediti non in bonis relativi all'attività in precedenza condotta da Fime Leasing e Fime Factoring. La loro variazione è determinata prevalentemente da incassi del periodo.

4.9. Altri crediti ed attività correnti

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016 Variazione
area
consolidamento
Variazioni
Crediti tributari 1.575 4.216 205 (2.846)
Crediti da special situations 3.510 3.511 - (1)
Ratei e risconti attivi 56 93 - (37)
Crediti da correlate 232 1.628 1.828 (3.224)
Altri crediti 2.131 1.151 260 720
Altri crediti e attività correnti 7.504 10.599 2.293 (5.388)

I "Crediti tributari" comprendono crediti per imposte dirette per Euro 615 migliaia e crediti IVA per Euro 865 migliaia, dei quali Euro 279 migliaia chiesti a rimborso ed Euro 410 migliaia destinati ad essere compensati nel corso del 2018.

I "Crediti per attività di special situation" sono relativi per Euro 2.000 migliaia a crediti nei confronti della procedura Isotta Fraschini, per la quale sono attesi riparti nel corso del 2018 e per Euro 1.510 migliaia a crediti garantiti da ipoteche su immobili.

I "Crediti verso correlate" includono unicamente, sia per il 2017 che per il 2016, posizioni sorte nell'ambito del consolidato fiscale.

La voce "Altri crediti" si incrementa per anticipi versati su progetti in corso e la riclassifica del deposito cauzionale commentato in precedenza.

L'iscrizione dei ratei e risconti attivi è dovuta alla rilevazione di costi anticipati principalmente per spese di viaggio e servizi da usufruire nei successivi periodi.

Tutti i crediti sono scadenti entro dodici mesi.

4.10. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" sono costituite da depositi bancari e postali e da valori in cassa.

Variazione
(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016 area Variazioni
consolidamento
Depositi bancari e postali 28.870 10.438 221 18.211
Cassa e disponibilità liquide 16 6 - 10
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 28.886 10.444 221 18.221

Si rimanda al Rendiconto finanziario per i flussi finanziari dell'esercizio.

4.11. Attività non correnti possedute per la vendita

La voce era relativa ad immobili che sono stati riclassificati nella voce "Investimenti immobiliari".

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016 Variazione
area
consolidamento
Variazioni
Immobili destinati alla vendita - 1.784 - (1.784)
Attività non correnti possedute per la vendita - 1.784 - (1.784)

4.12. Patrimonio netto di Gruppo

Per l'illustrazione delle variazioni del patrimonio netto consolidato si rimanda al "Prospetto delle variazioni del patrimonio netto".

Nel corso dell'esercizio si è avuta la conversione in capitale sociale del Prestito Convertendo Intek Group 2012/2017 che era già iscritto tra le componenti di patrimonio netto sulla base delle sue caratteristiche.

Inoltre, in data 27 dicembre 2017, a seguito dell'avvenuta efficacia della fusione di ErgyCapital in Intek sono state emesse, a servizio del concambio a favore degli azionisti ex ErgyCapital (diversi da Intek), ulteriori n. 18.914.116 nuove azioni ordinarie Intek, sempre prive di valore nominale.

4.13. Benefici ai dipendenti

La voce è relativa al "Trattamento di fine rapporto" così composto:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016 Variazione
area
consolidamento
Variazione
Dirigenti 64 174 2 (112)
Impiegati 220 196 58 (34)
Rettifica IAS 38 41 - (3)
Benefici ai dipendenti 322 411 60 (149)

La movimentazione della voce è la seguente:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2016 Variazione
area di
consolidamento
Incrementi Decrementi Versamenti
a fondo
31 dic 2017
Dirigenti 174 2 45 (26) (131) 64
Impiegati 196 58 51 (19) (66) 220
Differenze IFRS 41 - 1 - (4) 38
Benefici a dipendenti 411 60 97 (45) (201) 322

I principali criteri utilizzati nella valutazione dei "Benefici a dipendenti" sono stati i seguenti:

Criteri generali adottati 31 dic 2017 31 dic 2016
Tasso di attualizzazione 0,88-1,30% 0,86-1,31%
Tasso incremento retribuzioni future 0,5-1,0% 0,5-1,0%
Vita lavorativa residua media 8,2-13,1 anni 8,7-10,8 anni
Criteri generali adottati

Per la valutazione attuariale del TFR è stato utilizzato anche al 31 dicembre 2017 un tasso di attualizzazione basato sull'indice "Iboxx Eurozone Corporate AA".

4.14. Debiti e passività finanziarie non correnti

Il dettaglio della voce è il seguente:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016 Variazione
area
consolidamento
Variazioni
Verso istituti di credito 6.463 6.768 952 (1.257)
Debiti per garanzie finanziarie rilasciate - 2.001 - (2.001)
Verso società di leasing - 3 - (3)
Verso altri 166 292 - (126)
Debiti e passività finanziarie non correnti 6.629 9.064 952 (3.387)

I debiti "Verso istituti di credito", anche con riferimento alla suddivisione tra quota a breve e quota a medio-lungo possono così essere dettagliati:

(in migliaia di Euro) Quota a Breve Quota a Lungo Totale
Intesa SanPaolo 280 440 720
Banco di Brescia 40 230 270
Banco BPM 467 5.317 5.784
Mediocredito centrale 5.021 - 5.021
Mutui passivi ipotecari 5.808 5.987 11.795
Finanziamento Friulia 745 476 1.221
Totale Debiti verso istituti di credito 6.553 6.463 13.016

Su tutti i finanziamenti in essere non sono previsti covenant finanziari.

Il finanziamento in essere con Banco BPM ha scadenza al luglio 2030 e prevede un tasso variabile pari all'Euribor a 1 mese maggiorato di uno spread di 2,80 punti. A copertura del rischio di variazione del tasso è stato sottoscritto un contratto di Interest Rate Swap di copertura di uguale durata e nozionale di tipo amortizing pari al 100% del finanziamento coperto con un tasso fisso dello 0,99%. Il fair value di tale strumento al 31 dicembre 2017 è contenuto nella voce "Verso altri". A garanzia dell'immobile è stata concessa ipoteca sull'immobile di Milano – Foro Buonaparte, 44

Il finanziamento di Intesa Sanpaolo ha scadenza al 30 giugno 2020 e prevede interessi in base all'Euribor a sei mesi maggiorato di uno spread di 0,9 punti, mentre il finanziamento UBI, con scadenza al 30 giugno 2024, prevede interessi in base all'Euribor a sei mesi maggiorato di uno spread di 1,25 punti. Il finanziamento Intesa Sanpaolo è garantito da ipoteca sull'immobile di Ivrea, mentre quello UBI da ipoteca sugli immobili di Padova.

Il finanziamento con Mediocredito Centrale, garantito da ipoteca sull'immobile di Varedo, è relativo a due mutui scaduti al 31 dicembre 2015 e comprende Euro 4.841 migliaia di quota capitale ed Euro 180 migliaia di interessi maturati stimati. L'accordo formale per la proroga di tali mutui non è ancora stato sottoscritto alla data di redazione del presente bilancio e pertanto il debito è classificato come esigibile entro l'esercizio successivo.

Il Finanziamento Friulia è relativo alla quota non corrente di un finanziamento dell'incorporata ErgyCapital scadente al 31 dicembre 2019 con un tasso del 5%.

Per i "Debiti per garanzie finanziarie rilasciate" si rimanda alla nota 4.2 "Attività finanziarie non correnti".

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016 Variazione
area
consolidamento
Variazioni
Obbligazioni Intek Group 2015/2020 101.215 100.990 - 225
Titoli obbligazionari 101.215 100.990 - 225

4.15. Titoli obbligazionari

Le "Obbligazioni Intek Group 2015-2020" hanno scadenza al febbraio 2020 e sono remunerate ad un tasso fisso del 5%. Il valore nominale dell'emissione è pari ad Euro 101.703.751,20, mentre il valore contabile è stato iscritto al netto dei costi di emissione che sono differiti lungo la durata del titolo in misura tale da determinare un tasso di interesse effettivo costante. La variazione dell'esercizio è legata al progressivo addebito a conto economico dei costi di emissione.

4.16. Altre passività non correnti
(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016 Variazione
area
consolidamento
Variazioni
Debi per "special situations" 692 1.471 - (779)
Altri debiti 800 850 - (50)
Altre passività non correnti 1.492 2.321 - (829)

I "Debiti da special situations" sono originati nell'ambito di assunzione di concordati. I movimenti dell'esercizio si riferiscono alla classificazione tra le passività correnti di un debito pagato a marzo 2018 per effetto di una sentenza della Corte di Cassazione. L'importo è relativo a creditori irreperibili della procedura ex FEB – Ernesto Breda SpA.

Gli "Altri debiti" pari ad Euro 800 migliaia sono relativi a un accordo di investimento sull'iniziativa Fossati Uno, che prevede la retrocessione alla controparte di parte dei proventi rivenienti dall'iniziativa stessa.

4.17. Fondi per rischi ed oneri

Di seguito si fornisce il prospetto riepilogativo dei movimenti relativi ai fondi rischi ed oneri:

(in migliaia di Euro) 31 dicembre
2016
Variazione area
di
consolidamento
Incrementi Rilasci/
utilizzi
31 dicembre
2017
Fondi rischi su partecipazioni - 245 613 - 858
Fondi rischi contenziosi fiscali 300 - - - 300
Fondi rischi attività special
situations
2.731 - - - 2.731
Fondi rischi garanzie su cessione
attivi
1.337 - - (401) 936
Altri fondi rischi ed oneri 164 216 50 (216) 214
Totale 4.532 461 663 (617) 5.039

I "Fondi rischi su partecipazioni" rivenienti dalla fusione con ErgyCapital sono stanziati a fronte di partecipazioni con patrimonio netto negativo. L'accantonamento dell'esercizio è relativo alla controllata Energetica Solare in liquidazione.

I "Fondi rischi per contenziosi fiscali", invariato rispetto al 31 dicembre 2016, contengono, tra l'altro, un accantonamento in materia di IVA che scaturisce da una truffa per operazioni inesistenti in cui il Gruppo Fime, che svolgeva attività di leasing e factoring, era parte lesa. Il fondo accantonato è a copertura dell'intero rischio del contenzioso, per il quale si è in attesa della sentenza della Corte di Cassazione.

I "Fondi rischi garanzie per cessione attivi"si riferisce ad un accantonamento legato agli impegni assunti in fase di cessione di una partecipazione ed è relativo ad un accertamento tributario che è divenuto definitive dopo che nel 2015 è stata emessa sentenza dalla Corte di Cassazione. Nel corso del 2017, in attesa della definizione degli importi residui da corrispondere, sono state pagate le passività relative alle cartelle ricevute.

Il "Fondi rischi attività special situations" si riferisce principalmente ad un accantonamento di Euro 2.597 migliaia, effettuato nel 2014, in seguito ad una sentenza negativa emessa dalla Corte di Appello di Napoli per un contenzioso promosso dalla curatela fallimentare di un cliente ex leasing. Si è in attesa del giudizio della Corte di Cassazione.

Gli "Altri fondi rischi ed oneri" contengono tra l'altro accantonamenti per contenziosi con ex dipendenti.

Alla data di pubblicazione del presente bilancio consolidato non esistono altre passività potenziali significative.

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016 Variazione
area
consolidamento
Variazione
Verso correlate 4.409 3.823 4.391 (3.805)
Quote di finanziamenti in scadenza 6.553 806 5.488 259
Interessi passivi su obbligazioni 4.375 4.389 - (14)
Debiti per garanzie finanziarie rilasciate 2.377 3.891 - (1.514)
Scoperti su conti correnti bancari ex ErgyCapital 59 - - 59
Verso società di leasing 2 6 53 (57)
Debiti e passività finanziarie correnti 17.775 12.915 9.932 (5.072)

4.18. Debiti e passività finanziarie correnti

I "Debiti verso correlate" sono relativi al saldo del conto corrente di corrispondenza, stipulato a tasso di mercato con remunerazione prevista pari ad Euribor maggiorato da uno spread, in essere principalmente con le seguenti società controllate:

  • Euro 3.608 migliaia con Breda Energia;
  • Euro 773 migliaia con Energetica Solare.

Le "Quote di finanziamenti in scadenza" comprendono le quote in scadenza entro dodici mesi dei finanziamenti a lungo termine già in precedenza commentati.

Per i "Debiti per garanzie rilasciate" si rimanda a quanto già commentato in relazione alla voce "Attività finanziarie non correnti".

La voce "Interessi passivi su obbligazioni" si riferisce alla cedola in maturazione pagata nel febbraio 2018.

Nel corso dell'esercizio non sono stati sottoscritti nuovi finanziamenti né vi sono state nuove erogazioni di precedenti finanziamenti. Gli eventuali incrementi sono relativi unicamente a interessi maturati.

L'ammontare della posizione finanziaria netta con il dettaglio delle sue principali componenti ai sensi della Comunicazione Consob n. 6064293 e della raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi" è indicata nella "Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione" anziché in queste note esplicative.

4.19. Debiti verso fornitori

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016 Variazione
area
consolidamento
Variazione
Verso fornitori 2.213 896 1.445 (128)
Verso correlate 434 131 555 (252)
Debiti verso fornitori 2.647 1.027 2.000 (380)

Si ritiene che il valore contabile dei debiti commerciali approssimi il loro fair value.

4.20. Altre passività correnti

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016 Variazione
area
Variazione
----------------------- ------------- ------------- -------------------- ------------
consolidamento
Verso dipendenti 502 202 233 67
Verso istituti previdenziali 172 122 87 (37)
Debiti tributari 450 207 65 178
Debiti verso amministratori per trattamento fine
mandato
774 746 - 28
Debiti verso correlate 985 1.242 2.966 (3.223)
Altri debiti 2.497 1.672 22 803
Altre passività correnti 5.380 4.191 3.373 (2.184)

I "Debiti verso amministratori per Trattamento Fine Mandato" sono riferiti al residuo debito nei confronti del Presidente per il trattamento di fine mandato maturato fino al 31 dicembre 2012 data in cui è cessato tale istituto. Sulla somma in oggetto maturano dal 2014 interessi compensativi pari al 5%. Il Presidente ha concordato di prorogare al 31 dicembre 2018 la data di scadenza del pagamento.

La voce "Debiti verso dipendenti" si riferisce principalmente alle competenze maturate ma non ancora liquidate e comprende incentivi all'esodo concordati con i dipendenti di ErgyCapital.

I "Debiti verso istituti previdenziali" sono relativi a contributi trattenuti a dipendenti o collaboratori o a carico delle società.

La voce "Debiti tributari" include principalmente, sia al 31 dicembre 2017 che al 31 dicembre 2016, debiti verso l'Erario, per ritenute d'acconto da versare.

Nei "Debiti verso correlate", oltre ai debiti verso amministratori per i compensi maturati, è compreso il debito residuo di Euro 848 migliaia verso Progetto Ryan 3 per l'acquisto di azioni di Culti Milano. Nel 2016 l'importo era riferibile prevalentemente a posizioni di debito nell'ambito dell'IVA di gruppo.

Nella voce "Altri debiti" è compreso il debito legato alle attività di "special situations" pagato nel marzo 2018 in precedenza classificato tra le "Altre passività non correnti" e debiti verso clienti ex leasing relativi a somme incassate a titolo di anticipo dai clienti e non compensati con poste creditorie.

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016 Variazione
area
consolidamento
Variazione
Imposte differite attive 5.310 5.866 1.694 (2.250)
Imposte differite passive (3.536) (3.080) (1.115) 659
Imposte differite attive e passive 1.774 2.786 579 (1.591)

4.21. Imposte differite attive e passive

Alla data di riferimento del presente bilancio consolidato il Gruppo ha rilevato attività fiscali differite su perdite fiscali pregresse per Euro 2,6 milioni. Sono inoltre disponibili perdite per Euro 0,3 milioni su cui non sono state rilevate attività fiscali differite.

Imposte differite attive Imposte differite passive
(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016 31 dic 2017 31 dic 2016
Immobili, impianti e macchinari - 2 (1.507) (1.556)
Investimenti immobiliari 382 215 - -
Partecipazioni/Investimenti finanziari - - (991) (455)
Crediti commerciali 3.328 3.860 (1.036) (1.063)
Altri crediti e attività correnti 115 115 - -
Attività non correnti possedute per la vendita - 167 - -
Attività finanziarie correnti - - (2) -
Passività finanziarie non correnti 40 70 - -
Altre passività non correnti - - - (6)
Fondi per rischi ed oneri 729 690 - -
Altre passività correnti 91 92 - -
Imposte differite su perdite fiscali pregresse 625 655 - -
Totale 5.310 5.866 (3.536) (3.080)

Di seguito si fornisce il dettaglio della fiscalità differita attiva e passiva suddivisa per voce di bilancio:

4.22. Informativa sulle operazioni con parti correlate

Nelle tabelle seguenti si evidenziano i rapporti di debito, credito e di costi e ricavi con parti correlate. Le transazioni che hanno generato queste poste sono state eseguite a prezzi e valori di mercato. Si rimanda a quanto già indicato nei commenti alle singole poste di bilancio per la natura delle operazioni.

(in migliaia di Euro) Attività
finanziarie
non
correnti
Attività
finanziarie
correnti
Crediti
Commerciali
Altri
crediti
ed
attività
correnti
Debiti e
passività
finanziarie
Fornitori Altre
passività
correnti
Breda Energia SpA in LCA - - - - (3.608) - -
E.Geo S.r.l. - - - - (20) - -
HG Power Srl in liquidazione - 6 - - - - -
Soc Agr. Carmagnola Srl 266 - - - - - -
Società Agricola Agrienergia Srl 290 865 - - - - -
Ergyca Two Srl - 14 - - - - -
Ergyca Sun Sicilia - 206 - - - - -
Ergyca Bio - 165 - - - - -
ErgycaTracker 2 Srl - - - - (4) - -
ErgycaFour Srl - - - - (4) - -
Energetica Solare Srl in - - - - (773) - -
liquidazione
Mecchld Srl
200 - - - - - -
EM Moulds Srl - - 12 - - - -
Intek Investimenti Srl - 39 24 - - - -
KME AG - 35.000 5.945 - - - -
KMD Connectors Stolberg - - 15 - - - -
KME Brass Germany Gmbh - - 5 - - (37) -
KME Brass Italy Srl - - 20 - - - -
Tréfimetaux Sas - - 12 - - - -
KME Italy SpA - - 81 - - (123) -
KME Germany GmbH - - 130 - - - -
KME Yorkshire Ltd - 291 240 - - (8) -
KME Srl - - 20 - - (140) -
Valika - - 3 - - - -
New Cocot Srl in liquidazione 175 - 15 - - - -
Progetto Ryan 3 Srl in liquidazione - - - - - - (848)
Quattroduedue SpA - - 9 - - - -
I2 Capital Principal - 210 - - - - -
Fossati Uno Srl 2.664 - - - - - -
Crediti per garanzie - 2.377 - - - - -
Crediti/Debiti per Consolidato
Fiscale - - - 232 - - -
Amministratori e Sindaci - - - - - (126) (911)
3.595 39.173 6.531 232 (4.409) (434) (1.759)
Totale voce bilancio 13.645 39.390 13.413 7.504 (17.775) (2.647) (5.380)
Incidenza percentuale 26,35% 99,45% 48,69% 3,09% 24,80% 16,40% 32,70%
(in migliaia di Euro) Commissioni
su garanzie
prestate
Altri proventi
operativi
Altri costi
operativi
Proventi
finanziari
Oneri
finanziari
Breda Energia SpA in Liquidazione 4 15 - - (93)
Culti Milano SpA 1 15 - - -
EM Moulds Srl 12 - - - -
Ergy Capital SpA 12 - - - -
Energetica Solare S.r.l. in liquidazione - 33 - - -
Ergyca Sole S.r.l. - 27 - - -
Ergyca Eight S.r.l. - 59 - - -
Ergyca Green S.r.l. - 44 - - -
Ergyca Industrial S.r.l. - 33 - - -
Ergyca Tracker S.r.l. - 9 - - -
Ergyca Tracker 2 S.r.l. - 6 - - -
Ergyca Light S.r.l. - 39 - - -
Società Agricola Agrienergia S.r.l. - 45 - 56 -
ErgycaOne SpA - 48 - 7 -
Intek Investimenti Srl - 15 - - (1)
KME AG 1.858 - - 1.685 -
KME Brass Italy 21 - - - -
KME Germany & CO KG Gmbh 34 - (21) - -
KME Italy Srl 43 - (34) - -
KME Srl - - (35) - -
KME Yorkshire Ltd - - - 9 -
Green Recycle 1 - - - -
Progetto Ryan 3 Srl in liquidazione - - - 11 -
Quattroduedue SpA - 15 - - -
Fossati Uno Srl - - - 87 -
Amministratori/Sindaci - - (892) - -
1.986 403 (982) 1.855 (94)
Totale voce bilancio 3.932 1.801 (7.789) 1.860 (5.925)
Incidenza percentuale 50,51% 22,38% 12,61% 99,73% 1,59%

5. Conto economico

Ai sensi della Comunicazione Consob n. 6064293/06 si precisa che il Gruppo non ha effettuato nel corso del 2017 "operazioni atipiche e/o inusuali".

5.1. Proventi Netti da Gestione di Partecipazioni

Il dettaglio della voce è il seguente:

(in migliaia di Euro) 2017 2016 Variazione Variazione %
Rettifiche di valore su partecipazioni e titoli 1 (50) 51 -102,00%
Utili/Perdite cessione quote di fondi e titoli 196 (932) 1.128 -121,03%
Rettifiche di valore su crediti finanziari v/correlate (637) (11) (626) 5690,91%
Valutazione a fair value di partecipazioni 44.354 456 43.898 9626,75%
Valutazione a fair value di quote di fondi e titoli 771 509 262 51,47%
Dividendi 174 105 69 65,71%
Proventi Netti da Gestione di Partecipazioni 44.859 77 44.782 58158,44%

La voce è così dettagliabile:

  • gli utili su cessione di fondi e titoli comprendono Euro 168 migliaia relative ai proventi legati a Emittenti Titoli SpA;
  • le rettifiche di valore su crediti finanziari v/correlate derivano per Euro 557 migliaia dalla svalutazione del credito verso Progetto Ryan 3;
  • la valutazione a fair value di partecipazioni comprende quelle positive per Euro 44.823 migliaia per KME AG, per Euro 2.212 migliaia su ErgyCapital per Euro 1.210 migliaia sui warrant Culti Milano. Tra quelle negative si evidenziano quelle di Euro 1.103 migliaia su Progetto Ryan 3, di Euro 908 migliaia sulle azioni Culti Milano (legata all'andamento dei prezzi di borsa) e di Euro 695 migliaia su Energetica Solare.
  • La valutazione a fair value di quote di fondi e titoli comprende Euro 771 migliaia su I2 Capital Fund.

Per maggior dettagli si rimanda ai commenti delle corrispondenti voci dell'attivo.

5.2. Commissioni su garanzie prestate

(in migliaia di Euro) 2017 2016 Variazione Variazione %
Commissioni su garanzie prestate 3.932 4.005 (73) -1,82%
Commissioni su garanzie prestate 3.932 4.005 (73) -1,82%

Sono relative a garanzie prestate a favore di società controllate e si riferiscono prevalentemente a KME AG ed alle sue controllate.

5.3. Altri proventi

I "Proventi da special situation" sono relativi all'attività di Intek legata ad operazioni di assunzioni di concordati.

(in migliaia di Euro) 2017 2016 Variazione Variazione %
Proventi da "special situation" 245 1.364 (1.119) -82,04%
Commissioni di gestione fondi 783 1.137 (354) -31,13%
Affitti attivi 65 71 (6) -8,45%
Prestazioni di servizi a correlate 403 69 334 484,06%
Altri 305 121 184 152,07%
Altri proventi 1.801 2.762 (961) -34,79%

Le "Commissioni di gestione fondi" sono relative alle commissioni percepite da I2 Capital Partners SGR per la gestione del fondo I2 Capital Partners Fund, che essendo chiuso il periodo di investimento sono calcolate sull'ammontare investito.

I "Proventi da special situation" sono relativi all'attività di Intek legata ad operazioni di assunzioni di concordati.

La posta "Prestazioni di servizi a correlate" accoglie unicamente gli importi fatturati per prestazioni di assistenza amministrativa a società del gruppo, ivi comprese le controllate di ErgyCapital.

L'incremento della voce "Altri" è relativo per Euro 156 migliaia a sopravvenienze attive legate ad ErgyCapital.

5.4. Costo del lavoro

(in migliaia di Euro) 2017 2016 Variazione Variazione %
Salari e stipendi (1.641) (1.209) (432) 35,73%
Oneri sociali (455) (374) (81) 21,66%
Altri costi del personale (400) (267) (133) 49,81%
Costo del lavoro (2.496) (1.850) (646) 34,92%

All'interno della voce "Costo del lavoro" sono compresi Euro 748 migliaia relativi a ErgyCapital compresi anche i costi derivanti da accordi transattivi.

Negli altri costi del personale sono inclusi i compensi a collaboratori per Euro 213 migliaia e l'accantonamento a trattamento di fine rapporto del personale per Euro 97 migliaia.

Qui di seguito si riporta il numero medio dei dipendenti:

31/12/2017 31/12/2016 Variazione Variazione %
Dirigenti 3 4 (1) -25,00%
21,43% 26,67%
Impiegati 11 11 - 0,00%
78,57% 73,33%
Totale addetti (medio) 14 15 (1) -6,67%
100,00% 100,00%

Ammortamenti, impairment e svalutazioni

(in migliaia di Euro) 2017 2016 Variazione Variazione %
Ammortamento su immobilizzazioni materiali (435) (433) (2) 0,46%
Ammortamento su immobilizzazioni immateriali (2) (2) - 0,00%
Rettifiche su investimenti immobiliari (608) (309) (299) 96,76%
Perdite durevoli di valore - (798) 798 -100,00%
Ammortamenti, impairment e svalutazioni (1.045) (1.542) 497 -32,23%

Le perdite durevoli di valore del 2016 si riferivano alla svalutazione dell'avviamento operata per la realizzazione delle attività potenziali cui si riferiva.

5.5. Altri costi operativi

(in migliaia di Euro) 2017 2016 Variazione Variazione %
Emolumenti amministratori e sindaci (1.652) (1.577) (75) 4,76%
Prestazioni professionali (2.801) (1.668) (1.133) 67,93%
Spese di viaggio (355) (247) (108) 43,72%
Compensi a controllate per servizi - 1 (1) -100,00%
Altri costi per il personale (94) (74) (20) 27,03%
Pubblicità legale e societaria (293) (184) (109) 59,24%
Elettricità, riscaldamento, postali e telefoniche (351) (237) (114) 48,10%
Premi assicurativi (326) (116) (210) 181,03%
Formazione e seminari (3) - (3) n/a
Locazioni immobiliari (201) (186) (15) 8,06%
Manutenzioni (78) (71) (7) 9,86%
Canoni di leasing e noleggi (116) (99) (17) 17,17%
Oneri tributari diversi (486) (380) (106) 27,89%
Contributi associativi (135) (159) 24 -15,09%
Costi diversi netti (425) (217) (208) 95,85%
Beneficenze (69) (33) (36) 109,09%
Oneri per servizi da banche (27) (16) (11) 68,75%
(7.412) (5.263) (2.149) 40,83%
Rilascio fondi - 202 (202) -100,00%
Accantonamento a fondi rischi (276) - (276) n/a
Perdite su crediti (101) - (101) n/a
Altri costi operativi (7.789) (5.061) (2.728) 53,90%

La voce comprende costi per Euro 1.400 migliaia rivenienti da ErgyCapital oltre ad oneri sostenuti per l'operazione di fusione per complessivi Euro 500 migliaia.

5.6. Oneri finanziari Netti

(in migliaia di Euro) 2017 2016 Variazione Variazione %
Interessi attivi da correlate 1.855 2.336 (481) -20,59%
Altri interessi e proventi finanziari 5 39 (34) -87,18%
Totale proventi finanziari 1.860 2.375 (515) -21,68%
Interessi passivi a correlate (94) (141) 47 -33,33%
Interessi passivi su finanziamenti (288) (188) (100) 53,19%
Interessi passivi su titoli emessi (5.296) (5.299) 3 -0,06%
Altri interessi passivi (66) (27) (39) 144,44%
Altri oneri finanziari (181) (255) 74 -29,02%
Totale oneri finanziari (5.925) (5.910) (15) 0,25%
Totale oneri finanziari netti (4.065) (3.535) (530) 14,99%

Gli interessi attivi e passivi da correlate sono relativi alle posizioni di credito e debito descritte nell'ambito delle attività finanziarie correnti e non correnti e delle passività finanziarie correnti. Il dettaglio è riportato nel paragrafo relativo alle parti correlate.

Gli atri oneri finanziari comprendono sia commissioni su fidejussioni che differenziali su contratti di copertura dei tassi di interesse.

5.7. Imposte correnti e differite

(in migliaia di Euro) 2017 2016 Variazione Variazione %
Imposte correnti 73 1.646 (1.573) -95,57%
Imposte differite 132 (880) 1.012 -115,00%
Imposte correnti e differite 205 766 (561) -73,24%

A decorrere dal 2007 Intek Group e la maggioranza delle sue controllate italiane hanno esercitato l'opzione per il regime fiscale del "consolidato fiscale nazionale" determinando l'IRES su una base imponibile corrispondente alla somma algebrica degli imponibili positivi e negativi delle singole società. I rapporti economici, oltre alle responsabilità e agli obblighi reciproci, sono definiti nell'accordo e regolamento relativi all'opzione per il consolidato fiscale nazionale secondo il quale la controllante e/o le controllate con imponibile negativo ricevono una compensazione pari al relativo risparmio d'imposta realizzato dalla controllante e/o le controllate con imponibile positivo.

Correlazione fra oneri fiscali e risultato contabile:

(in migliaia di Euro) 2017
Risultato ante imposte 35.197
Carico fiscale teorico (aliquota fiscale utilizzata 27,9%) (9.820)
Riconciliazione:
Altri effetti: -
- (Oneri) non deducibili e proventi non imponibili 78
- Perdite fiscali - Imposte differite non stanziate (59)
- Rivalutazioni/Svalutazioni su partecipazioni e titoli 10.607
- Imposte correnti esercizi precedenti (150)
- Altro (451)
Imposte rilevate a conto economico 205

6. Altre informazioni

6.1. Strumenti finanziari per categorie

31 dic 2017 31 dic 2016 Variazione
Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico 491.927 456.445 35.482
Attività possedute fino a scadenza - - -
Finanziamenti e crediti 98.825 97.107 1.718
Attività finanziarie disponibili per la vendita - - -
Attività finanziarie 590.752 553.552 37.200
Passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico (2.543) (6.184) 3.641
Passività finanziarie e debiti al costo ammortizzato (132.145) (124.117) (8.028)
Passività finanziarie (134.688) (130.301) (4.387)

6.2. Strumenti finanziari per voce di bilancio

Strumenti finanziari e riconciliazione con le voci di bilancio al 31 dicembre 2017:

(in migliaia di Euro) Totale Misurato al
costo
ammortizzato
Misurato al fair
value
Non
disciplinato ex
IFRS 7
Investimenti in partecipazioni e quote di fondi 489.483 - 489.483 -
Attività finanziarie non correnti 13.645 13.645 - -
Altre attività non correnti 6 6 - -
Crediti commerciali 13.413 13.413 - -
Altri crediti e attività correnti 7.504 5.929 - 1.575
Attività finanziarie correnti 39.390 36.946 2.444 -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 28.886 28.886 - -
Totale attività finanziarie 592.327 98.825 491.927 1.575
Debiti e passività finanziarie non correnti (6.629) (6.463) (166) -
Obbligazioni (101.215) (101.215) - -
Altre passività non correnti (1.492) (1.492) - -
Debiti e passività finanziarie correnti (17.775) (15.398) (2.377) -
Debiti verso fornitori (2.647) (2.647) - -
Altre passività correnti (5.380) (4.930) - (450)
Totale passività finanziarie (135.138) (132.145) (2.543) (450)

Il valore contabile delle attività e passività finanziarie riconosciute nel presente bilancio non si discosta dal loro fair value.

I livelli di fair value previsti sono tre:

  • Livello 1 quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
  • Livello 2 input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
  • Livello 3 input che non sono basati su dati di mercato osservabili.
(in migliaia di Euro) Totale
Fair value
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Investimenti in partecipazioni e quote di fondi 489.483 11.735 - 477.748
Attività finanziarie non correnti - - - -
Attività finanziarie correnti 2.444 - - 2.444
Totale attività finanziarie 491.927 11.735 - 480.192
Debiti e passività finanziarie non correnti (166) - (166) -
Debiti e passività finanziarie correnti (2.377) - - (2.377)
Totale passività finanziarie (2.543) - (166) (2.377)

L'analisi di attività e passività secondo il livello di fair value è la seguente:

Negli strumenti finanziari appartenenti al Livello 1 rientrano l'investimento in azioni Culti Milano e relativi warrant.

6.3. Valore nozionale degli strumenti finanziari e dei derivati

Non vi sono strumenti finanziari derivati iscritti in bilancio al 31 dicembre 2017 fatta eccezione per lo strumento di copertura del rischio di tasso sul finanziamento ipotecario di Immobiliare Pictea, il cui valore nozionale è pari a Euro 5.812 migliaia.

6.4. Esposizione al rischio credito e perdite durevoli di valore

Il valore contabile delle attività finanziarie rappresenta l'esposizione massima del Gruppo al rischio credito.

L'anzianità dei crediti commerciali da operazioni correnti alla data del presente bilancio consolidato era la seguente:

(in migliaia di Euro) Valore lordo
contabile
Svalutazione al
31 dic 2017
Valore netto
Non ancora scaduti - - -
Scaduti fino a 60 giorni 181 - 181
Scaduti da 61 a 120 giorni - - -
Scaduti da 121 giorni a 1 anno - - -
Scaduti da più di un anno 454 (264) 190
Crediti commerciali 635 (264) 371

La movimentazione della svalutazione crediti è la seguente:

(in migliaia di Euro)
Saldo al 31 dicembre 2016 180
Svalutazione dell'esercizio 84
Utilizzi -
Rilasci -
Saldo al 31 dicembre 2017 264

6.5. Esposizione al rischio cambio

Al 31 dicembre 2017 non vi sono attività e passività in valuta.

6.6. Esposizione al rischio tasso

Il profilo del tasso di interesse applicato agli strumenti finanziari del Gruppo fruttiferi di interessi al 31 dicembre 2017 era il seguente:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017 31 dic 2016
Attività finanziarie 50 2.590
Passività finanziarie (108.220) (100.990)
Strumenti a tasso fisso (108.170) (98.400)
Attività finanziarie 79.411 60.822
Passività finanziarie (10.481) (4.903)
Strumenti a tasso variabile 68.930 55.919

Un incremento (o decremento) di 50 basis point dei tassi di interesse alla data di riferimento del presente bilancio comporterebbe un incremento (decremento) del patrimonio netto e del risultato di circa Euro 190 migliaia.

6.7. Esposizione al rischio liquidità

Il rischio di liquidità può sorgere dalle difficoltà ad ottenere finanziamenti a supporto delle attività operative nella giusta tempistica. I flussi di cassa in entrata e in uscita e la liquidità sono coordinate per le società consolidate dalla holding.

7. Impegni e garanzie

Intek Group è garante a favore di KME AG e delle sue principali controllate operanti nel settore dei semilavorati in rame e sue leghe:

  • per Euro 475 milioni per il finanziamento ottenuto da un pool di Istituti bancari;
  • per Euro 355 milioni per l'accordo firmato con GE Commercial Finance per operazioni di factoring pro-soluto;
  • per Euro 13 milioni per il finanziamento sottoscritto con Unicredit Mediocredito Centrale (UMCC) dell'importo residuo di Euro 9,5 milioni. Intek Group anche in questo caso è rimasta solo come garante per un importo pari a Euro 13 milioni.

Ad inizio 2018 la garanzia rilasciata nell'ambito del finanziamento in pool si è ridotta a Euro 100 milioni

Sono inoltre in essere garanzie per ulteriori finanziamenti bancari a revoca legati al settore rame per Euro 28 milioni, nonché garanzie per crediti fiscali per circa Euro 2,1 milioni scadenti per Euro 0,4 milioni nel 2018, per Euro 0,3 milioni nel 2019 e per Euro 1,4 milioni nel 2020.

Nel dicembre 2015 Intek Group ha concesso la propria disponibilità al rilascio di una garanzia di massimi Euro 5,0 milioni a favore di Associazione Dynamo nell'ambito dell'erogazione di un mutuo fondiario per la ristrutturazione di alcuni immobili di Limestre. Il mutuo è peraltro già assistito da altre garanzie reali.

Inoltre la Capogruppo, quale sottoscrittore di una quota del Fondo I2 Capital Partners ha un impegno residuo di investimento di Euro 1,7 milioni.

Allegati alle note esplicative:

Prospetto di raccordo tra il risultato della capogruppo Intek Group SpA ed il risultato consolidato di spettanza al 31 dicembre 2017

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017
Risultato bilancio separato Intek Group S.p.A. 36.747
Risultato di competenza delle societa' consolidate (1) (1.544)
Eliminazione svalutazioni/ripristino di valore di partecipazioni 325
Ammortamento su excess cost immobile (netto effetto fiscale) (126)
Risultato netto consolidato di Gruppo 35.402
Risultati controllate esercizio 2017
(1) I2 Capital Partners SGR (330)
Immobiliare Pictea (1.214)
(1.544)

Prospetto di raccordo tra il patrimonio di Intek Group SpA ed il patrimonio consolidato di spettanza al 31 dicembre 2017:

(importi in migliaia di Euro) 31 dic 2017
Patrimonio netto della Capogruppo incluso il risultato 486.143
Allocazione excess cost su immobile (netto effetto fiscale) 3.898
Altro 39
Differenza tra patrimonio netto delle società consolidate e loro valore di iscrizione (5.399)
Patrimonio consolidato di Gruppo incluso il risultato 484.681

ATTESTAZIONE SUL BILANCIO CONSOLIDATO AI SENSI DELL'ART. 154 BIS, COMMA 5 DEL D. LGS. 58/98 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI

    1. I sottoscritti Vincenzo Manes, in qualità di Presidente, e Giuseppe Mazza, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della INTEK Group S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2017, ivi comprese le policy di cui si è dotata la Società per rispettare i requisiti previsti dall'IFRS 10 relativamente alle Entità di Investimento.

    1. Al riguardo si segnala che non sono emersi aspetti di rilievo.
    1. Si attesta, inoltre, che:
  • 3.1. il bilancio consolidato:
    • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002. Al presente bilancio è stato applicato il principio contabile relativo alle Entità di Investimento (apportate modifiche agli IFRS 10 e 12 ed allo IAS 27, come introdotto dal Regolamento UE n. 1174/2013);
    • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
  • 3.2 la Relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.

Milano, 28 marzo 2018

Il Presidente

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

______________________ f.to Vincenzo Manes

__________________________ f.to Giuseppe Mazza

Relazione del Collegio Sindacale di INTEK Group S.p.A. al bilancio consolidato al 31 dicembre 2017

Il Collegio Sindacale presenta come ogni anno, seppur non obbligatoria, una sua breve relazione al bilancio consolidato al 31 dicembre 2017, nell'ambito dei doveri di vigilanza sull'osservanza della legge e dell'atto costitutivo.

Inoltre, la presente relazione viene redatta secondo il principio secondo il quale argomenti o documenti sottoposti dagli Amministratori all'Assemblea, sono oggetto di esame da parte del Collegio Sindacale, che riferisce all'Assemblea stessa.

Al fine di evitare inutili duplicazioni, la presente relazione deve intendersi complementare a quella relativa al bilancio di esercizio al 31 dicembre 2017, che pertanto deve intendersi integralmente richiamata nella presente relazione.

PRINCIPI CONTABILI ADOTTATI – EFFETTI SUL BILANCIO CONSOLIDATO

Come già ampiamente evidenziato nella relazione al bilancio di esercizio, la qualifica di Entità di investimento, prevista dal paragrafo 27 dell'IFRS 10, ha comportato una significativa modifica, ormai da tre esercizi sociali, della rappresentazione del bilancio consolidato che si differenzia dal bilancio separato unicamente per quelle partecipazioni non valutate al fair value e consolidate in maniera integrale, che costituiscono certamente le partecipazioni che, da un punto di vista contabile e di valutazione, hanno minori impatti sul bilancio consolidato.

In relazione alla misurazione del predetto fair value, come evidenziato anche in sede di relazione al bilancio separato, il Collegio ha specificatamente verificato che la stessa fosse effettuata con il supporto di un advisor indipendente e qualificato, identificato nella E&Y S.p.A..

Tali criteri hanno come conseguenza che la differenza tra i valori del bilancio separato e di quello consolidato non assume valori rilevanti.

Nel seguito si fornisce l'elenco delle società controllate consolidate con il metodo integrale:

Denominazione Sede Valuta Attività % di possesso
Capitale sociale diretta indiretta
Intek Group S.p.A. Italia Euro 335.069.010 Holding Capogruppo
I2 Capital Partners Sgr S.p.A. Italia Euro 1.500.000 Gestione fondi inv. 100,00%
Immobiliare Pictea S.r.l. Italia Euro 80.000 Immobiliare 100,00%

Le variazioni dell'aerea di consolidamento derivano esclusivamente dalle operazioni di fusione riportate nella relazione del collegio al bilancio di esercizio, ovverosia la fusione di ErgyCapital in Intek Group e la fusione in Immobiliare Pictea del comparto immobiliare.

Per effetto di quest'ultima fusione l'area di consolidamento include le attività rivenienti da Rede Immobiliare e Tecno Servizi (I2 Real Estate era già inclusa nel perimetro di consolidamento).

Le partecipazioni detenute da ErgyCapital sono state considerate di natura non strumentale e quindi non sono state consolidate.

Al fine di rappresentare la marginalità di differenze tra i valori del bilancio separato e quello consolidato può essere utile evidenziare i seguenti prospetti di raccordo tra i due documenti contabili:

Prospetto di raccordo tra il risultato della capogruppo Intek Group S.p.A. ed il risultato consolidato di spettanza al 31 dicembre 2017.

(in migliaia di Euro) 31 dic 2017
Risultato bilancio separato Intek Group S.p.A. 36.747
Risultato di competenza delle societa' consolidate (1) (1.544)
Eliminazione svalutazioni/ripristino di valore di partecipazioni 325
Ammortamento su excess cost immobile (netto effetto fiscale) (126)
Risultato netto consolidato di Gruppo 35.402
Risultati controllate esercizio 2017
(1) I2 Capital Partners SGR (330)
Immobiliare Pictea (1.214)
(1.544)

Prospetto di raccordo tra il patrimonio di Intek Group S.p.A. ed il patrimonio consolidato di spettanza al 31 dicembre 2017:

(importi in migliaia di Euro) 31 dic 2017
Patrimonio netto della Capogruppo incluso il risultato 486.143
Allocazione excess cost su immobile (netto effetto fiscale) 3.898
Altro 39
Differenza tra patrimonio netto delle società consolidate e loro valore di iscrizione (5.399)
Patrimonio consolidato di Gruppo incluso il risultato 484.681

Quanto sopra evidenzia in maniera chiara ed esaustiva la marginale differenza tra i dati di conto economico e di stato patrimoniale tra il bilancio separato e quello consolidato.

DOCUMENTI CONTABILI COSTITUENTI IL BILANCIO CONSOLIDATO

Il Presidente della Società Vincenzo Manes, ed il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Intek Group S.p.A., Giuseppe Mazza, hanno consegnato in data 28 marzo 2018 agli Amministratori ed ai Sindaci, una dichiarazione scritta con la quale attestano, anche tenuto conto dell'art. 154 bis del D. Lgs n. 58/1998, l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio sia individuale che consolidato dell'esercizio 2017 precisando la conformità degli stessi ai principi contabili internazionali.

Il contenuto informativo della parte della Relazione riservata al bilancio consolidato (principi contabili applicati, note illustrative, allegati) è esauriente.

Le informazioni sui principali indicatori di risultato, sia finanziari che non finanziari, sono desumibili dalle varie tabelle esplicative delle note illustrative al bilancio.

In relazione alle operazioni di maggior rilievo dell'esercizio 2017, alle operazioni con parti correlate e/o infragruppo, alle denunce od esposti da parte dei soci o di terzi ed in generale per quanto riguarda la attività di vigilanza e le verifiche svolte, si rinvia alla relazione del Collegio al bilancio di esercizio 2017.

La società di revisione Deloitte & Touche S.p.A., con la quale il Collegio Sindacale ha avuto i necessari contatti, ha rilasciato, in data 6 aprile 2018, la propria relazione senza riserve contenente il positivo giudizio sul bilancio e sul complessivo sistema informativo di fine esercizio.

In conclusione, il Collegio ritiene che il bilancio consolidato ed i documenti che lo accompagnano, illustrino in modo adeguato la situazione economica, patrimoniale e finanziaria della società per l'anno 2017.

Del bilancio consolidato e di quanto lo correda, l'assemblea deve tenere conto solamente ai fini informativi, trattandosi di atto che non è soggetto ad approvazione.

Milano, il 6 aprile 2018

IL COLLEGIO SINDACALE

Il Presidente del Collegio Sindacale

(f.to Dott. Marco Lombardi)

Il sindaco effettivo

(f.to Dott.ssa Francesca Marchetti)

Il sindaco effettivo

(f.to Dott. Alberto Villani)

Aspetti chiave della revisione contabile -
Valutazione al fair value dell'investimento
rappresentato dalla partecipazione in KME AG
Procedure di revisione in risposta agli aspetti
chiave della revisione contabile
Come risulta al paragrafo 4.1 delle note esplicative
al bilancio consolidato al 31 dicembre 2017, nello
stesso sono iscritti Euro 489 milioni di investimenti
in partecipazioni e quote di fondi valutati al fair
value, di cui Euro 456 milioni riferibili alla
partecipazione totalitaria in KME AG, società a capo
dell'omonimo gruppo operante nel settore "rame".
Il fair value dell'investimento in KME AG è stato
stimato dalla Società, con il supporto di un
consulente esterno, sulla base della "Policy per le
modalità di determinazione del fair value" di cui
Intek Group S.p.A. si è dotata, e applicando
diverse metodologie (Unlevered discounted cash
flow, multipli di mercato e multipli di transazione).
Il suddetto processo di stima è caratterizzato da
significativi profili di complessità e soggettività,
basandosi, nel caso della metodologia Unlevered
discounted cash flow, su assunzioni riguardanti, tra
l'altro, la previsione dei flussi di cassa attesi dalla
partecipata, la determinazione di un appropriato
tasso di attualizzazione (WACC) e di un tasso di
crescita di lungo periodo (g-rate); tali assunzioni
sono influenzate da aspettative future e da
condizioni di mercato, con particolare riferimento al
mercato europeo del rame. Elementi di
soggettività, peraltro, caratterizzano anche
l'applicazione delle metodologie fondate sui
multipli, in relazione alla scelta e definizione dei
campioni di riferimento.
Nelle note esplicative sono riportate le informazioni
di dettaglio in merito al processo di valutazione
adottato.
In considerazione della rilevanza dell'ammontare
dell'investimento, della discrezionalità delle stime
attinenti la determinazione dei flussi di cassa e
delle sopra citate assunzioni e variabili chiave dei
modelli di determinazione del fair value, abbiamo
considerato il processo di valutazione al fair value
di tale investimento un aspetto chiave della
revisione del bilancio consolidato del Gruppo.
Nell'ambito delle attività di revisione sono state
svolte, anche ricorrendo al supporto di esperti in
materia di valutazioni aziendali appartenenti alla
nostra rete, le seguenti principali procedure:
rilevazione e comprensione del processo di
۰
determinazione del fair value e della sua
contabilizzazione in bilancio; a tal fine abbiamo
acquisito ed analizzato la "Policy per le
modalità di determinazione del fair value",
verificandone la coerenza con le previsioni dei
principi contabili internazionali;
analisi critica delle metodologie utilizzate,
$\bullet$
verificando, anche attraverso approfondimenti
con la Direzione della Società e con il
consulente esterno della stessa, la loro
adeguatezza, rispetto alle prassi di mercato;
analisi di ragionevolezza e sostenibilità delle
$\bullet$
principali assunzioni adottate per la
formulazione dei flussi finanziari attesi
dall'investimento, del tasso di attualizzazione
(WACC) e del tasso di crescita di lungo periodo
(g-rate), nonché dei criteri di definizione dei
campioni utilizzati per la determinazione dei
multipli di mercato e dei multipli di
transazione;
verifica dell'accuratezza matematica dei calcoli;
۰
verifica dell'adeguatezza dell'informativa
fornita dalla Società nel bilancio consolidato.

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