Investor Presentation • Oct 30, 2025
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Data/Ora Ricezione : 30 Ottobre 2025 07:20:06
Oggetto : ITALGAS PRESENTA IL PIANO STRATEGICO
2025-2031
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Londra, 30 ottobre 2025 – L'Amministratore Delegato di Italgas, Paolo Gallo, presenta oggi il Piano Strategico del Gruppo per il periodo 2025-2031 «Shaping a new energy» ad analisti e investitori, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società presieduto da Paolo Ciocca.
Sono complessivamente 16,5 miliardi di euro (incluso l'ammontare per l'acquisizione di 2i Rete Gas) gli investimenti previsti nel Piano, in aumento di 900 milioni di euro (+5,7%) rispetto al precedente. Se non si considera l'acquisizione di 2i Rete Gas, i relativi disposal e i tenders l'incremento è pari al 10,2%.

1 Senza considerare disposal in ottemperanza al provvedimento AGCM
2 Rispetto ai consuntivi aggregati dei due gruppi al 31 dicembre 2023
3 Applicando lo IAS 33 e l'allocazione preliminare del prezzo di acquisizione (PPA)

Gli investimenti sono guidati soprattutto dallo sviluppo delle attività di distribuzione del gas in Italia e in Grecia, nonché dall'upgrade tecnologico e digitale delle nuove reti acquisite, per rendere le stesse sempre più smart, digitali e flessibili, e capaci di accogliere quote crescenti di gas rinnovabili, come biometano, idrogeno e metano sintetico, contribuendo al tempo stesso alla stabilità dei sistemi energetici.
Al 2031, sono di circa 250 milioni i benefici sull'EBITDA attesi dalla combinazione di sinergie industriali, efficienze, maggiore insourcing di attività industriali "core" e trasformazione AI, rispetto ai consuntivi aggregati 2023 dei due Gruppi. Il numero è in forte crescita rispetto al precedente Piano che prevedeva 200 milioni di euro di risparmi complessivi. In aggiunta ai benefici attesi al 2031, il programma di digitalizzazione degli asset di 2i Rete Gas porterà extra-ricavi per oltre 100 milioni di euro (80 milioni di euro nel precedente Piano).
L'acquisizione di 2i Rete Gas, con i maggiori investimenti organici pianificati e le efficienze operative trainano l'EBITDA che è atteso raggiungere i 3,0 miliardi di euro al 2031, in crescita del 12% CAGR rispetto al 2024. L'EPS adjusted, che riflette l'impatto dell'aumento di capitale, realizzato a migliori condizioni rispetto a quelle previste nello scorso anno, è atteso in crescita del 10% CAGR rispetto al 20244.
Grazie a un migliore profilo di generazione di cassa operativa5, il Gruppo prevede di raggiungere un livello di leverage coerente con gli impegni assunti con le agenzie di rating in anticipo di circa un anno rispetto al precedente Piano.
La politica dei dividendi è stata estesa al 2028, migliorando la base di riferimento per la crescita annuale garantita del 5%. Il nuovo riferimento diventa il DPS 2024 di 0,406 euro (rispetto al precedente riferimento del DPS 2023), confermando al contempo il 65% di payout6 . Il nuovo floor comporta una crescita implicita del dividendo per azione a valere sugli utili 2025 di almeno l'11,7% rispetto al dividendo 2024 aggiustato per l'applicazione dello IAS33.
4 Applicando lo IAS 33 e l'allocazione preliminare del prezzo di acquisizione (PPA)
5 Operating Cash Flow
6 Per il confronto dei due scenari, il DPS basato sul payout sarà calcolato considerando il numero di azioni in circolazione al 31 dicembre di ciascun anno

In apertura dei lavori, il Presidente di Italgas, Paolo Ciocca, ha commentato:
"Anche nella sua nuova dimensione di leader in Europa della distribuzione del gas, con circa 13 milioni di clienti, Italgas conferma l'impegno di connettere l'innovazione industriale con la transizione energetica. Tuttavia, la forza di Italgas non risiede solo nelle dimensioni ma nella capacità di interpretare il futuro, trasformarlo in infrastruttura e metterlo al servizio delle comunità. Siamo guidati da una visione fondata su innovazione, neutralità tecnologica e valore di lungo periodo".
"Il Piano Strategico 2025-2031 con 16,5 miliardi di euro di investimenti, in aumento di 900 milioni di euro rispetto al precedente, è il più rilevante nei 188 anni di vita del Gruppo. Questo traguardo è frutto dell'acquisizione di 2i Rete Gas e della visione industriale del Gruppo.
I tempi più brevi per il closing dell'operazione, i soli 90 giorni per la fusione di 2i Rete Gas e la più approfondita conoscenza della realtà acquisita, ci consentono oggi di rivedere al rialzo la guidance dei prossimi anni.
Grazie allo spirito di collaborazione delle nostre persone, in soli 3 mesi abbiamo migrato i dati e i processi operativi sui sistemi informatici di Italgas, razionalizzato le strutture di staff e l'organizzazione territoriale e identificato le attività che ci permetteranno di raggiungere gli ambiziosi obiettivi di sinergie.
Nei settori 'idrico' ed 'efficienza energetica', a cui sono destinati quasi 800 milioni di euro, saranno applicate le migliori soluzioni digitali e di Intelligenza Artificiale sviluppate per il settore della distribuzione del gas. Nel settore idrico, l'obiettivo è di intensificare gli investimenti per ridurre le perdite ed efficientare la gestione attraverso la digitalizzazione delle reti. Nell'efficienza energetica la sfida è offrire soluzioni sempre più avanzate nei settori dove operiamo.
L'innovazione tecnologica, la trasformazione digitale e l'utilizzo diffuso dell'Intelligenza Artificiale sono gli elementi distintivi del Gruppo Italgas in tutte le attività. Questi elementi si combinano con la passione e la competenza delle donne e degli uomini di Italgas che diventano il vero propulsore della crescita".

Il Piano Strategico 2025-2031 fa perno sull'integrazione di 2i Rete Gas, i cui impatti positivi sono previsti in crescita rispetto al Piano presentato lo scorso anno. I primi benefici sono già evidenti nei risultati dei nove mesi del 2025, in virtù del perfezionamento dell'operazione in anticipo rispetto alle previsioni iniziali e la rapida fusione della società, realizzata in soli 90 giorni ed effettiva dal 1° luglio 2025.
I 250 milioni di benefici attesi sull'EBITDA al 2031 – rispetto ai consuntivi aggregati dei due Gruppi al 2023 – riflettono le attività svolte dai cantieri dell'integrazione che hanno dettagliato in un piano operativo le iniziative per la generazione delle sinergie, incluse quelle generate dall'Intelligenza Artificiale.
Le sinergie e le efficienze industriali, pari a 180 milioni di euro, riguardano tutti gli ambiti dell'azienda: razionalizzazione dell'organizzazione territoriale di uffici e magazzini, unificazione dei sistemi ICT e contestuale migrazione sul Cloud Italgas, riallineamento delle condizioni contrattuali con i fornitori, razionalizzazione delle spese corporate centralizzate, estensione delle efficienze operative e di consumo energetico raggiunte attraverso l'upgrade tecnologico del network 2i Rete Gas. Ulteriori benefici derivano dall'utilizzo diffuso delle applicazioni digitali e dei processi digitalizzati sviluppati da Italgas negli anni scorsi, nonché dal maggiore insourcing di attività industriali "core".
In aggiunta alle sinergie e alle efficienze industriali attese al 2031, ulteriori 70 milioni di euro di efficienze saranno generati dall'applicazione massiva dell'Intelligenza Artificiale. Un risultato frutto di un'analisi dettagliata che ha identificato oltre 100 "use case" di applicazione dell'Intelligenza Artificiale sui processi operativi e le attività di staff, alcuni dei quali già in corso di sviluppo.
Infine, maggiori ricavi per oltre 100 milioni di euro al 2031 sono attesi dal programma di digitalizzazione degli asset di 2i Rete Gas, cui sono destinati investimenti in crescita, pari a 0,9 miliardi di euro circa per il loro completo upgrade tecnologico.

Per lo sviluppo del network italiano della distribuzione del gas sono previsti 13,2 miliardi di euro7; tale quota comprende l'importo versato nel 2025 per l'acquisizione di 2i Rete Gas – al netto delle remedies Antitrust.
8,3 miliardi di euro del totale (oltre 0,9 miliardi di euro rispetto al Piano Strategico 2024-2030 riclassificato8 ) sono destinati all'ulteriore sviluppo, repurposing e upgrade digitale delle reti. Tale importo comprende gli impegni assunti nell'ambito delle gare ATEM recentemente aggiudicate al Gruppo (Crotone-Catanzaro e Torino 5, tra le altre) nonché il passaggio al gas naturale – previsto nel 2026 – di Sassari, Cagliari e Nuoro, gli ultimi grandi centri della Sardegna ancora alimentati ad aria propanata.
A supporto dell'evoluzione tecnologica del network è inoltre in corso il lancio su scala industriale di Nimbus, il misuratore "H2 ready" con tecnologie proprietarie. L'installazione massiva comincerà nel 2026 in sostituzione dei dispositivi basati sulla tecnologia GPRS, protocollo in fase di abbandono da parte degli operatori di telecomunicazioni. Al termine del Piano, il numero di smart meter Nimbus installati raggiungerà circa 6 milioni, includendo anche gli smart meter acquisiti da 2i Rete Gas e oggetto di sostituzione.
Gli investimenti in reti, impianti e processi sono dedicati alla completa remotizzazione dell'infrastruttura per potenziare la sicurezza e resilienza del network stesso e rendere le reti, sempre più intelligenti e flessibili, fattore di sviluppo della produzione di gas rinnovabili come biometano, idrogeno e metano sintetico.
Al momento sono 11 gli impianti di produzione di biometano connessi alla rete di distribuzione di Italgas, con l'obiettivo di raggiungere al 2031 una capacità di circa 1,2 miliardi di metri cubi l'anno. Nel corso del 2026, Hyround – l'impianto proprietario di produzione di idrogeno verde basato sulla tecnologia Power to Gas – immetterà nella rete di Sestu (Cagliari) fino al 20% di idrogeno verde in blending con il gas naturale ed alimenterà con lo stesso blending il ciclo produttivo di un'industria casearia locale. L'idrogeno alimenterà anche una stazione di
7 Inclusivi degli investimenti centralizzati e al lordo dei contributi
8 Il Piano Strategico 2024-2030 includeva una stima di possibili dismissioni, in seguito all'acquisizione di 2i Rete Gas, per ottemperare a possibili prescrizioni dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM). Tali dismissioni erano classificate nella voce "tender netto disposal" pari a 1,1 miliardi di euro. In data 11 marzo l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha autorizzato l'operazione di acquisizione da parte di Italgas del controllo esclusivo di 2i Rete Gas, soggetta a una serie di prescrizioni inclusa la messa in vendita di circa 600.000 punti di riconsegna (PDR). Per rendere il confronto omogeneo, gli investimenti previsti nel Piano Strategico 2024-2030 sono stati riclassificati includendo i proventi dalla vendita di 600.000 PDR in questa voce. La voce tender è stata riclassificata di conseguenza.

rifornimento a servizio di una flotta di autobus, di cui l'azienda di trasporto pubblico del Comune di Cagliari si sta approvvigionando.
Rimane inalterato l'impegno del Gruppo a consolidare ulteriormente il mercato. L'ammontare di investimenti previsto in arco Piano per la partecipazione alle gare ATEM e per lo sviluppo delle concessioni acquisite si attesta a 1,5 miliardi di euro (tale valore, a differenza dal Piano precedente, non è comprensivo delle dismissioni deliberate dall'AGCM). L'incidenza dalle gare ATEM sugli investimenti complessivi è pari al 9%.
Il Piano Strategico 2025-2031 conferma l'impegno per lo sviluppo della rete di distribuzione del gas al servizio degli obiettivi di phase out da carbone e lignite e di transizione energetica del Paese. Attraverso la controllata Enaon sono previsti investimenti per 1 miliardo di euro (quota confermata rispetto al precedente Piano) per lo sviluppo della rete e la sua trasformazione digitale, favorendo così l'estensione del servizio anche in aree non ancora raggiunte, e abilitandola alla distribuzione dei gas rinnovabili. Nelle aree "remote", non collegate a un sistema di approvvigionamento fisico del gas naturale, proseguirà l'installazione dei depositi criogenici di GNL, adottati con successo in Sardegna e ora già presenti in diverse aree della Grecia. Questi investimenti consentiranno di estendere la rete greca di 2.500 chilometri e di aumentare il numero di clienti serviti da 623.000 nel 2024 a poco meno di un milione al 2031.
Il Piano prevede per il settore idrico 450 milioni di euro di investimenti nei prossimi 7 anni, destinati a colmare il gap infrastrutturale e tecnologico delle reti dell'acqua. Questi investimenti produrranno benefici sulla qualità del servizio, sulla riduzione delle perdite e sul riutilizzo delle acque. Le principali attività riguardano la completa digitalizzazione della rete idrica, inclusa l'applicazione di "Dana4Water" - il sistema centralizzato di comando e controllo analogo a quello applicato con successo sul network del gas - integrando funzionalità all'avanguardia basate sull'intelligenza artificiale, l'installazione di water smart meter e di altri dispositivi di misurazione lungo la linea, e la sostituzione di condotte e collegamenti con l'obiettivo di ridurre di oltre la metà le perdite idriche complessive registrate.

L'investimento previsto nell'efficienza energetica è di circa 340 milioni di euro, con una prevalenza di investimenti per via organica e una ridotta dipendenza da crescita esterna rispetto al precedente Piano. La strategia di Geoside, la Energy Service Company del Gruppo, prevede lo sviluppo di soluzioni digitali uniche e una qualità del servizio migliorata dal supporto dell'intelligenza artificiale, funzionali a espandere la presenza nei tre ambiti chiave del settore: residenziale, pubblica amministrazione e medie imprese. Il 2025 evidenzia già i primi risultati di questo approccio.
Trainata dall'acquisizione di 2i Rete Gas e dal piano di investimenti, la RAB cumulata delle infrastrutture gas e acqua, in Italia e in Grecia, è attesa crescere a un tasso medio annuo (CAGR) di circa il 10,4% raggiungendo i 20,3 miliardi di euro a fine 2031 con il contributo delle gare d'ambito. Senza il contributo delle gare d'ambito la RAB consolidata è stimata in circa 18,9 miliardi di euro al 2031 (+9,2% CAGR).
| € | 2025 | 2029 | 2031 | |
|---|---|---|---|---|
| Revenues adj | ~2,5mld | Revenues | ~3,4mld | ~3,8mld |
| EBITDA adj | ~1,87mld | EBITDA | ~2,7mld | ~3,0mld |
| EBIT adj | ~1,19mld9 | EBIT | ~1,8mld | ~2,0mld |
| Technical Capex | ~1,2mld | Consolidated RAB | 18,6mld | 20,3mld |
| Net Debt excl. IFRS 16 | ~10,8mld | FFO/RAB | >10% | >10% |
| Leverage1 | <63% | 60% |
Considerando anche il contributo delle gare d'ambito, l'acquisizione di 2i Rete Gas, i maggiori investimenti organici (rispetto al Piano precedente) e la conseguente crescita della RAB, si prevede che i ricavi raggiungano 3,4 miliardi di euro al 2029 e 3,8 miliardi di euro al 2031. Con la crescita dei ricavi e il progressivo realizzarsi delle sinergie, l'EBITDA è atteso raggiungere i 2,7 miliardi di euro nel 2029 e 3,0 miliardi di euro nel 2031 con un CAGR del 12,2% rispetto al 2024. L'EBIT è atteso prossimo a 1,8 miliardi di euro nel 2029 e a 2,0 miliardi di euro nel 2031. Nel 2029 il Gruppo prevede di superare il miliardo di euro di utile dopo le tasse e dopo le minorities9.
Per quanto riguarda la struttura finanziaria, il Piano prevede il mantenimento di un'elevata esposizione ai tassi fissi e una adeguata distribuzione delle scadenze diluita negli anni, con
9 Considerando l'allocazione provvisoria del prezzo di acquisizione (PPA)

un costo medio del debito che è previsto salire leggermente, ma rimanere sempre al di sotto del 3%.
Per effetto di un migliore profilo di generazione di cassa operativa, nel Piano si prevede il raggiungimento delle soglie dei ratios finanziari di leverage con circa un anno in anticipo rispetto agli impegni presi con le agenize di rating. Il rapporto indebitamento su RAB è infatti atteso raggiungere il picco nel 2025 ed essere inferiore al 65%, entro il 2028, per attestarsi al 60% nel 2031.
Per il 2025, i risultati raggiunti nei primi nove mesi dell'anno permettono di migliorare la guidance approvata lo scorso 7 maggio: ricavi adjusted di circa 2,5 miliardi di euro, un EBITDA adjusted di circa 1,87 miliardi di euro e un Ebit adjusted di circa 1,19 miliardi di euro9. Escludendo gli impatti dell'IFRS 16 e tenendo conto di investimenti tecnici attesi di circa 1,2 miliardi di euro, l'indebitamento netto a fine 2025 è confermato atteso a circa 10,8 miliardi di euro10.
Grazie a migliori risultati attesi rispetto al Piano precedente, e al successo dell'operazione di aumento di capitale che ha permesso di emettere un minor numero di nuove azioni rispetto a quanto ipotizzato nel Piano precedente, l'utile per azione rettificato (EPS adjusted) è atteso in crescita del 10% CAGR, avendo come base di partenza l'utile per azione dell'esercizio 202411.
Politica dei dividendi aggiornata. Alla luce dei risultati attesi, la politica dei dividendi è estesa fino al 2028 migliorando la base di riferimento per la crescita annuale garantita del 5%, adesso fissata al DPS 2024. La nuova politica prevede la distribuzione di un dividendo pari al maggiore tra (i) l'importo risultante dal DPS 2024 di €0,406 aumentato del 5% annuo, senza tenere conto dell'impatto dello IAS33 o (ii) dal DPS pari al 65% dell'utile netto rettificato (adjusted) per azione12. Il nuovo floor comporta una crescita implicita del dividendo per azione a valere sugli utili 2025 di almeno l'11,7% rispetto al dividendo 2024 aggiustato per l'applicazione dello IAS33.
10 Il debito atteso per il 2025 esclude gli effetti ex IFRS 16 e IFRIC 12. Il prefezionamento del processo di dismissione dei PDR in ottemperanza alla prescrizioni dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) è atteso completarsi nei primi mesi del 2026.
11 Applicando lo IAS 33 e l'allocazione provvisoria del prezzo di acquisizione (PPA)
12 Considerando il numero di azioni in circolazione al 31 dicembre di ciascun anno.

Il Piano conferma la centralità dei principi ESG integrando in sé il Piano di Creazione di Valore Sostenibile. Tra i target più sfidanti ci sono quelli di riduzione dei consumi energetici netti e delle emissioni climalteranti al 2030, in linea con il raggiungimento della neutralità carbonica Net Zero per le emissioni Scope 1 e 2 (market-based) e Scope 3 (supply chain) entro il 2050. Gli obiettivi riguardano l'intero perimetro delle attività del Gruppo e si inseriscono nel più ampio Piano di Transizione sviluppato da Italgas, che definisce il percorso di allineamento del Gruppo all'obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5°C, in linea con l'Accordo di Parigi e le politiche climatiche dell'Unione Europea.
Italgas per il Pianeta. Grazie alla digitalizzazione, alla gestione ottimizzata dei propri asset operativi e allo sviluppo di nuove iniziative, e al contributo di Geoside, il Gruppo si è dato obiettivi ancor più sfidanti. Per il settore della distribuzione del gas sono stati definiti nuovi target al 2030 (baseline 2020): -35% dei consumi energetici netti e -55% delle emissioni climalteranti (Scope 1 e Scope 2 market-based). Per le emissioni Scope 313 riferite alla supply chain è stato definito un nuovo target di riduzione sull'intero perimetro del Gruppo (settore idrico incluso): -24% al 2030, rispetto alla baseline del 202414. Per tutte le società del settore idrico15, tra gli obiettivi al 2030 (baseline 2023) ci sono: 33% di riduzione del consumo energetico netto e delle emissioni di gas a effetto serra Scope 1 e 2 (market-based), riduzione delle perdite idriche al 6% nel trasporto e al 30% nella distribuzione16.
Italgas per le Persone. Italgas ha da sempre un approccio inclusivo e di valorizzazione delle persone, che crea una cultura aziendale condivisa, basata sui valori comuni di diversità e pari opportunità. La presenza femminile nella forza lavoro e la quota di donne in posizioni di responsabilità e manageriali sono centrali, come anche l'obiettivo di riduzione del divario retributivo di genere, compreso tra +/- 3% entro il 203017. Con l'Academy Italgas crescono ulteriormente i percorsi di upskilling e reskilling, nonchè le politiche volte ad attrarre i migliori talenti. Il target di formazione cresce a 50 ore medie pro-capite al 2031 e prevede 200.000 ore tra il 2025 e il 2031 con un focus sulla just transition. Con IGrant, il Gruppo ha introdotto un nuovo obiettivo di azionariato diffuso, per rafforzare il legame tra l'azienda e le sue persone.
13 Target di riduzione delle emissioni della supply chain del 33% al 2030 (baseline 2020) già raggiunto nel 2024.
14 Tutti gli obiettivi di riduzione delle emissioni Scope 1 e Scope 2 market-based e Scope 3 (supply chain) sono allineati allo «scenario 1.5°C» (analisi effettuata da una società di consulenza indipendente).
15 Il perimetro del target specifico include anche le società partecipate. Obiettivi allineati allo «scenario 1.5°C» (analisi effettuata da una società di consulenza indipendente).
16 Perdite idriche percentuali, definite come rapporto tra volume delle perdite idriche totali e volume complessivo in ingresso nel sistema di acquedotto. Siciliacque per il trasporto (16,5% perdite al 2023), avendo Acqua Campania un target annuo di perdite inferiore del 2,5%; Acqualatina e Nepta Caserta per la distribuzione (73,7% le perdite aggregate delle società di distribuzione al 2023).
17 Calcolato come variazione del rapporto medio tra la retribuzione oraria base delle donne e degli uomini per gruppi di dipendenti comparabili per peso organizzativo.

***
Alle ore 14:00 GMT (15:00 CET) di oggi, il Piano Strategico 2025-2031 sarà presentato ad analisti finanziari e investitori istituzionali. Sarà possibile seguire l'evento in conference call e il materiale di supporto sarà reso disponibile su www.italgas.it nella sezione Investor Relations, in concomitanza con l'avvio della conference call stessa. Nella stessa sezione sarà inoltre possibile seguire la presentazione tramite video webcasting. Le Presentazioni saranno altresì rese disponibili presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato denominato eMarket STORAGE ().
Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Gianfranco Amoroso, dichiara ai sensi del comma 2 art. 154 bis del TUF che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.
Questo comunicato contiene dichiarazioni previsionali ("forward-looking statements"), in particolare relative a: evoluzione della domanda di gas naturale, piani di investimento e performance gestionali future. I forwardlooking statements hanno per loro natura una componente di rischiosità e di incertezza perché dipendono dal verificarsi di eventi e sviluppi futuri. I risultati effettivi potranno pertanto differire rispetto a quelli annunciati in relazione a diversi fattori, tra cui: l'evoluzione prevedibile della domanda, dell'offerta e dei prezzi del gas naturale, le condizioni macroeconomiche generali, l'impatto delle regolamentazioni in campo energetico e in materia ambientale, il successo nello sviluppo e nell'applicazione di nuove tecnologie, cambiamenti nelle aspettative degli stakeholder e altri cambiamenti nelle condizioni di business.
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