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IRCE

Annual / Quarterly Financial Statement Mar 30, 2023

4035_10-k_2023-03-30_439d04ff-a0fb-423f-8ef6-2add14ef37f6.pdf

Annual / Quarterly Financial Statement

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Bilancio 31/12/2022

BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2022

VERSIONE SUPPLEMENTARE NON CONFORME AL REGOLAMENTO ESEF

INDICE

Cariche sociali

Convocazione Assemblea Ordinaria

Relazione sull'andamento della gestione

Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2022 ai sensi del D.Lgs. 254/2016

Bilancio consolidato Gruppo IRCE al 31 dicembre 2022

Situazione Patrimoniale - Finanziaria Consolidata Conto Economico consolidato Conto Economico complessivo consolidato Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato Rendiconto Finanziario consolidato Principi contabili e note esplicative al bilancio consolidato Allegato 1- Elenco delle partecipazioni detenute dagli Amministratori, dai Sindaci nonché dai coniugi e dai figli minori degli stessi Allegato 2 - Dichiarazione ex art.154/bis D.Lgs. 58/1998

Bilancio separato di IRCE S.p.A al 31 dicembre 2022

Situazione Patrimoniale - Finanziaria Conto Economico Conto Economico complessivo Prospetto delle variazioni del patrimonio netto Rendiconto Finanziario Principi contabili e note esplicative al bilancio separato Allegato 1 - Dichiarazione ex art.154/bis D.Lgs. 58/1998 Allegato 2 - Elenco partecipazioni in società direttamente controllate

Relazione della Società di revisione sul bilancio consolidato Relazione della Società di revisione sul bilancio separato Relazione della Società di revisione sulla Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario

Relazione del Collegio Sindacale sul bilancio separato

CARICHE SOCIALI

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

PRESIDENTE DOTT. FILIPPO CASADIO
CONSIGLIERE ESECUTIVO ING. FRANCESCO GANDOLFI COLLEONI
CONSIGLIERE NON ESECUTIVO DOTT. GIANFRANCO SEPRIANO
CONSIGLIERE NON ESECUTIVA DOTT.SSA FRANCESCA PISCHEDDA
CONSIGLIERE NON ESECUTIVO DOTT. ORFEO DALLAGO
CONSIGLIERE INDIPENDENTE DOTT.SSA GIGLIOLA DI CHIARA
CONSIGLIERE INDIPENDENTE DOTT.SSA CLAUDIA PERI

COLLEGIO SINDACALE

PRESIDENTE DOTT. FABIO SENESE
SINDACO EFFETTIVO DOTT. ADALBERTO COSTANTINI
SINDACO EFFETTIVO DOTT.SSA DONATELLA VITANZA
SINDACO SUPPLENTE DOTT. GIANFRANCO ZAPPI
SINDACO SUPPLENTE DOTT.SSA CLAUDIA MARESCA

SOCIETA' DI REVISIONE

DELOITTE & TOUCHE S.P.A.

COMITATO PER IL CONTROLLO E RISCHI

DOTT.SSA GIGLIOLA DI CHIARA DOTT. GIANFRANCO SEPRIANO DOTT.SSA CLAUDIA PERI

COMITATO PER LA REMUNERAZIONE

DOTT.SSA GIGLIOLA DI CHIARA DOTT. GIANFRANCO SEPRIANO DOTT.SSA CLAUDIA PERI

COMITATO PER LE PARTI CORRELATE

DOTT. SSA FRANCESCA PISCHEDDA DOTT.SSA GIGLIOLA DI CHIARA DOTT.SSA CLAUDIA PERI

DIRIGENTE PREPOSTO

DOTT. SSA ELENA CASADIO

INTERNAL AUDITOR

DOTT. FABRIZIO BIANCHIMANI

ORGANISMO DI VIGILANZA

DOTT. FRANCESCO BASSI AVV. GABRIELE FANTI DOTT. GIANLUCA PIFFANELLI

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA ORDINARIA

I Signori Azionisti sono convocati in Assemblea Ordinaria, presso la sede legale della società, in prima convocazione per il giorno 28 aprile 2023 alle ore 11,00 ed occorrendo, in seconda convocazione per il giorno 5 maggio 2023, stessa ora, per discutere e deliberare sul seguente

ORDINE DEL GIORNO

  • Bilancio separato al 31/12/2022 e relative relazioni del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale; delibere conseguenti;
  • Presentazione del bilancio consolidato al 31/12/2022;
  • Nomina del Collegio Sindacale e del suo Presidente per gli esercizi 2023-2024-2025 e determinazione del relativo compenso annuale;
  • Proposta di autorizzazione all'acquisto ed alla disposizione di azioni proprie, modalità di acquisto e cessione;
  • Relazione sulla remunerazione:
  • esame della I Sezione (i.e politica sulla remunerazione) deliberazione ai sensi dell'art.123-ter, comma 3 bis, del D.lgs 24/02/98 n.58;
  • esame della II Sezione (i.e compensi corrisposti nell'esercizio) deliberazione ai sensi dell'art.123-ter, comma 6, del D.lgs 24/02/98 n.58.

CAPITALE SOCIALE E DIRITTI DI VOTO

Il capitale sociale della Società è di Euro 14.626.560 rappresentato da n.28.128.000 azioni ordinarie. Ogni azione ordinaria dà diritto ad un voto nelle Assemblee ordinarie e straordinarie della Società. Alla data odierna la Società detiene n. 1.586.388 azioni proprie, rappresentative del 5,64% del capitale sociale, il cui voto è sospeso ai sensi dell'art.2357 ter del Codice civile.

PARTECIPAZIONE ALL'ASSEMBLEA ED ESERCIZIO DEL DIRITTO DI VOTO

Ai sensi dell'art.83-sexies del D.Lgs 58/1998 la legittimazione all'intervento in Assemblea ed all'esercizio del diritto di voto è attestata da una comunicazione alla Società, effettuata dall'intermediario in conformità alle proprie scritture contabili, in favore del soggetto a cui spetta il diritto di voto, sulla base delle evidenze relative al termine della giornata contabile del settimo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea in prima convocazione; le registrazioni in accredito ed in addebito compiute sui conti successivamente a tale termine non rilevano ai fini della legittimazione all'esercizio del diritto di voto in Assemblea. Coloro che risulteranno titolari delle azioni della Società solo successivamente a tale data non saranno legittimati ad intervenire e a votare in Assemblea. La comunicazione dell'intermediario di cui sopra dovrà pervenire alla Società almeno due giorni non festivi prima dell'Assemblea in prima convocazione. Resta ferma la legittimazione all'intervento ed al voto qualora le comunicazioni siano pervenute alla Società oltre detto termine purché entro l'inizio dei lavori assembleari della singola convocazione.

Ogni Azionista può farsi rappresentare, ai sensi di legge, mediante delega scritta, sottoscrivendo il modulo di delega rilasciato a richiesta dell'avente diritto dagli intermediari abilitati oppure reperibile sul sito internet www.irce.it. La delega può altresì essere trasmessa mediante invio a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno alla sede legale della Società ovvero trasmessa attraverso messaggio di posta elettronica certificata all'indirizzo [email protected] allegando copia di un documento di riconoscimento in corso di validità del soggetto delegante.

RAPPRESENTANTE DESIGNATO E MODALITA' DI CONFERIMENTO DELEGA

Per l'Assemblea di cui al presente avviso, la Società ha individuato quale Rappresentante Designato, ai sensi dell'art.135-undecies del D.Lgs 58/1998 (TUF), l'Avvocato Stefania Salvini alla quale potrà essere conferita la delega con istruzioni di voto a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno presso Via Tinti 16, 40026 Imola (BO), ovvero attraverso messaggio di posta elettronica certificata all'indirizzo [email protected]. La Società predispone apposito modulo che sarà reso disponibile sul sito internet della società www.irce.it La delega al rappresentante designato deve contenere istruzioni di voto su tutte ovvero su alcune delle proposte all'ordine del giorno e deve pervenire al predetto Rappresentante entro il secondo giorno di mercato aperto precedente la data dell'Assemblea in prima convocazione. Entro il suddetto termine, la delega e le istruzioni di voto possono sempre essere revocate con le medesime modalità previste per il conferimento. La delega ha effetto solo per le proposte in relazione alle quali sono state conferite istruzioni di voto.

NOMINA DEL COLLEGIO SINDACALE

Hanno diritto a presentare liste per la nomina del Collegio Sindacale gli Azionisti che siano complessivamente titolari di una quota di partecipazione non inferiore al 2,5%. Le liste devono essere depositate presso la sede della Società, anche mediante raccomandata con ricevuta di ritorno indirizzata alla sede legale della Società ovvero trasmesse attraverso messaggio di posta elettronica certificata all'indirizzo [email protected] allegando copia di un documento di riconoscimento in corso di validità del soggetto delegante almeno venticinque giorni prima della data fissata per l'assemblea in prima convocazione, corredate dalle informazioni relative all'identità dei soci che hanno presentato le liste, con l'indicazione della percentuale di partecipazione complessivamente detenuta, di una dichiarazione dei soci diversi da quelli che detengono, anche congiuntamente, una partecipazione di controllo o di maggioranza relativa, attestante l'assenza di rapporti di collegamento previsti dall'articolo 144-quinquies, di una esauriente informativa sulle caratteristiche personali e professionali dei candidati, nonché di una dichiarazione dei medesimi candidati attestante il possesso dei requisiti previsti dalla legge e della loro accettazione della candidatura.

DOMANDE SULLE MATERIE ALL'ORDINE DEL GIORNO

I Soci legittimati ad intervenire in Assemblea possono porre domande sulle materie poste all'ordine del giorno anche prima dell'Assemblea facendole pervenire entro il settimo giorno di mercato aperto prima dell'Assemblea mediante invio di apposita lettera raccomandata con ricevuta di ritorno presso la sede legale della Società e/o mediante messaggio di posta elettronica certificata all'indirizzo [email protected]. Ad esse verrà data risposta al più tardi entro il terzo giorno di mercato aperto prima della data dell'Assemblea mediante pubblicazione sul sito internet www.irce.it.

INTEGRAZIONE DELL'ORDINE DEL GIORNO E PRESENTAZIONE DI NUOVE PROPOSTE DI DELIBERA

Gli Azionisti che, anche congiuntamente, rappresentino almeno un quarantesimo del capitale sociale possono chiedere per iscritto, entro 10 giorni dalla pubblicazione del presente avviso e nel rispetto di quanto previsto dall'art.126-bis del D.Lgs 58/1998 (TUF), l'integrazione dell'elenco delle materie da trattare, indicando nella domanda gli ulteriori argomenti proposti ovvero presentare proposte di deliberazione su materie già all'ordine del giorno. Le domande, unitamente alla certificazione attestante la titolarità della partecipazione, sono trasmesse a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno indirizzata alla sede legale della Società ovvero mediante messaggio di posta elettronica certificata all'indirizzo [email protected]. Entro detto termine e con le medesime modalità deve essere consegnata al Consiglio di Amministrazione della Società una relazione che riporti la motivazione delle proposte di deliberazione sulle nuove materie ovvero la motivazione relativa alle ulteriori proposte di deliberazione. Delle integrazioni all'ordine del giorno o della presentazione di ulteriori proposte di deliberazione su materie già all'ordine del giorno è data notizia nelle stesse forme prescritte per la pubblicazione dell'avviso di convocazione, almeno quindici giorni prima della data fissata per l'assemblea in prima convocazione.

Le ulteriori proposte di deliberazione su materie già all'ordine del giorno, nonché le suddette relazioni illustrative (accompagnate da eventuali valutazioni del Consiglio di Amministrazione) saranno messe a disposizione dalla Società presso la sede sociale e all'interno del sito internet contestualmente alla pubblicazione della notizia di presentazione.

Ai sensi di quanto previsto dall'articolo 126-bis, comma 3, del TUF, non è consentita l'integrazione dell'ordine del giorno da parte dei Soci per gli argomenti sui quali l'Assemblea è chiamata a deliberare su proposta degli Amministratori o sulla base di un progetto da essi predisposto.

DOCUMENTAZIONE

La documentazione relativa all'Assemblea, nei termini previsti dalla normativa vigente, sarà messa a disposizione del pubblico presso la Sede Legale della Società, presso Borsa Italiana S.p.A. e sul sito internet www.irce.it. Gli Azionisti hanno facoltà di ottenere copia della documentazione depositata.

Eventuali modifiche e/o integrazioni delle informazioni riportate nell'avviso di convocazione verranno rese disponibili tramite il sito internet della società www.irce.it e con le altre modalità previste dalla legge

Il presente avviso è altresì pubblicato sul sito internet della Società e sul quotidiano il Corriere della Sera.

RELAZIONE SULL'ANDAMENTO DELLA GESTIONE RELATIVA ALL'ESERCIZIO 2022

Premessa

In considerazione della rilevanza dell'attività della capogruppo IRCE S.p.A. (di seguito anche la "Società") nell'ambito del Gruppo IRCE ed ai sensi dell'art. 40, comma 2bis, del DLgs n. 127/1991, la presente relazione viene redatta unitariamente per il bilancio separato di IRCE S.p.A ed il bilancio consolidato del Gruppo IRCE.

Scenario macroeconomico

Signori Azionisti,

dopo una crescita robusta nel terzo trimestre del 2022, il quadro ciclico globale è tornato a peggiorare nel quarto trimestre. In Cina è probabile che l'improvvisa revoca della strategia zero-Covid gravi sull'attività economica nel breve periodo. A livello globale, pressioni inflazionistiche persistenti erodono il reddito disponibile. È proseguita la normalizzazione delle strozzature lungo le catene di approvvigionamento mondiali, anche se le turbative dell'attività economica in Cina potrebbero innescare nuove pressioni, con ripercussioni a livello globale. Le pressioni sui prezzi restano elevate a livello mondiale, ma potrebbero aver raggiunto il loro punto di massimo, giacché l'inflazione complessiva per l'OCSE nel suo insieme a novembre si è ulteriormente moderata.

Nell'area dell'Euro la crescita economica ha subito un rallentamento dalla seconda metà del 2022. Dopo lo 0,3 per cento registrato nel terzo trimestre, nel quarto trimestre l'aumento si è limitato allo 0,1 per cento. La modesta attività mondiale e l'elevata incertezza geopolitica, soprattutto a causa dell'aggressione ingiustificata della Russia all'Ucraina, continuano ad incidere negativamente sulla crescita dell'area dell'Euro. Tale andamento sfavorevole, unitamente all'elevata inflazione (9,2 per cento in dicembre su base annuale) ed alle condizioni di finanziamento più restrittive sta frenando la spesa e la produzione, in particolare nel settore manifatturiero. Tuttavia, le strozzature dal lato dell'offerta si stanno gradualmente attenuando, le forniture di gas sono divenute più sicure, le imprese stanno ancora smaltendo i numerosi ordini inevasi ed il clima di fiducia migliora.

Le proiezioni dell'economia italiana stimate da Banca d'Italia ipotizzano che le tensioni associate alla guerra si mantengano ancora elevate nei primi mesi del 2023 e si riducano gradualmente lungo l'orizzonte previsivo. Dopo un aumento di quasi il 4 per cento nel 2022, il PIL rallenterebbe nel 2023 allo 0,6 per cento. La crescita tornerebbe a rafforzarsi nel biennio successivo, grazie all'accelerazione sia delle esportazioni sia della domanda interna. L'inflazione che è cresciuta in media di quasi il 9 per cento nello scorso anno, scenderebbe al 6,5 nel 2023 e in modo più marcato, in seguito, portandosi al 2,0 per cento nel 2025.

In tale contesto l'esercizio 2022 del Gruppo IRCE (di seguito anche il "Gruppo") chiude con un utile netto consolidato di € 9,20 milioni.

Andamento consolidato dell'esercizio 2022

Il fatturato consolidato è stato di € 454,70 milioni in calo dello 0,5% rispetto a € 457,14 milioni del 2021, riduzione dovuta ai minori volumi venduti e solo in parte compensata dall'incremento dei prezzi di vendita sia della lavorazione che del metallo (LME quotazione media in Euro anno 2022 +5,8% sul 2021).

Il risultato dell'anno è stato influenzato negativamente dalla continua crescita dei costi delle materie prime e soprattutto dell'energia elettrica che dopo i massimi del terzo trimestre, dal mese di ottobre ha invertito la tendenza con valori in calo; quanto sopra è stato accompagnato da un rallentamento della domanda che nel settore dei conduttori per avvolgimento era già iniziato nel primo trimestre, ma si è accentuato nell'ultimo, mentre in quello dei cavi, il calo è iniziato nel terzo trimestre e si è intensificato nel quarto.

Al fine di limitare gli effetti negativi, il Gruppo ha attuato politiche di prezzo tali da contenere l'impatto dell'aumento dei costi.

Il fatturato consolidato senza metallo1 è cresciuto del 4,7%; il settore dei conduttori per avvolgimento è aumentato del 6,5%, mentre il settore dei cavi ha registrato un calo dello 0,3%.

Nel dettaglio:

Fatturato consolidato senza metallo 1 Anno 2022 Anno 2021 Variazione
(€/milioni) Valore % Valore % %
Conduttori per avvolgimento 72,20 74,7% 67,80 73,4% 6,5%
Cavi 24,49 25,3% 24,57 26,6% (0,3%)
Totale 96,69 100,0% 92,37 100,0% 4,7%

La tabella seguente mostra le variazioni dei risultati rispetto a quelli dello scorso anno, inclusi i valori rettificati di EBITDA ed EBIT:

Dati economici consolidati
(€/milioni)
Anno 2022 Anno 2021 Variazione
Fatturato2 454,70 457,14 (2,44)
Margine Operativo Lordo (EBITDA)3 19,37 23,20 (3,83)
Risultato Operativo (EBIT) 11,55 14,36 (2,81)
Risultato prima delle imposte 10,30 14,16 (3,86)
Risultato dell'esercizio 9,20 9,38 (0,18)
Margine Operativo Lordo (EBITDA) rettificato4 19,93 22,96 (3,03)
Risultato Operativo (EBIT) rettificato4 12,11 14,12 (2,01)

1 Il fatturato o ricavi senza metallo corrisponde al fatturato complessivo dedotta la componente metallo.

La voce "Fatturato" rappresenta i "Ricavi di vendita" come esposti nel conto economico.

Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) è un indicatore di performance utilizzato dalla Direzione del Gruppo per valutare l'andamento operativo dell'azienda e non è identificato come misura contabile nell'ambito degli IFRS; esso è calcolato sommando alla Risultato Operativo (EBIT) gli ammortamenti, gli accantonamenti e le svalutazioni.

L'EBITDA e l'EBIT rettificati sono calcolati sommando all'EBITDA e all'EBIT i proventi/oneri da operazioni sui derivati sul rame e sull'energia elettrica (€ +0,56 milioni nel 2022 e € -0,24 milioni nel 2021). Tali indicatori sono utilizzati dalla Direzione del Gruppo per monitorare e valutare l'andamento operativo dello stesso e non sono identificati come misure contabili nell'ambito degli IFRS. Poiché la composizione di tali misure non è regolamentata dai principi contabili di riferimento, il criterio di determinazione applicato dal Gruppo potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri e pertanto non comparabile.

59,90 64,29 (4,39)

Dati patrimoniali consolidati
(€/milioni)
Al 31.12.2022 Al 31.12.2021 Variazione
Capitale investito netto5 204,69 196,25 8,44
Patrimonio netto 144,79 131,96 12,83

La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2022 ammonta a € 59,90 milioni, in calo rispetto a € 64,29 milioni del 31 dicembre 2021, in presenza di disponibilità liquide generate dall'attività operativa di € 17,11 milioni e di investimenti del periodo di € 13,64 milioni.

Il patrimonio netto in crescita di € 12,83 milioni, ha beneficiato della variazione positiva della riserva di traduzione per € 4,18 milioni, grazie in particolare alla rivalutazione del Real brasiliano che da inizio anno si è apprezzato di circa il 12% sull'Euro.

Investimenti

Gli investimenti del Gruppo nell'anno 2022 sono stati pari a € 13,64 milioni che hanno riguardato principalmente l'installazione di un impianto fotovoltaico e macchinari a basso consumo energetico di IRCE S.p.A..

Andamento del titolo IRCE

Posizione finanziaria netta6

Di seguito si riporta lo schema di riepilogo dell'andamento del titolo azionario di IRCE S,p.A., quotato nel Mercato Telematico di Borsa Italiana- segmento STAR.

Indici di borsa
Quotazione azioni
Prezzo ufficiale al 03 gennaio 2022 Euro 3,13
Prezzo ufficiale al 30 dicembre 2022 Euro 1,99
Capitalizzazione di borsa
Capitalizzazione al 03 gennaio 2022 Euro 88.040.640
Capitalizzazione al 30 dicembre 2022 Euro 55.974.720
Azioni ordinarie
N. azioni totali nr. 28.128.000
N. azioni in circolazione nr. 26.541.612

Principali rischi ed incertezze

I principali rischi ed incertezze del Gruppo, nonché le politiche di gestione degli stessi, sono riportati di seguito.

5 Il capitale investito netto è la somma del capitale circolante netto, delle attività immobilizzate, degli altri crediti al netto rispettivamente degli altri debiti, dei fondi rischi e oneri e dei fondi per benefici ai dipendenti.

6 La posizione finanziaria netta è misurata come la somma delle passività finanziarie a breve ed a lungo termine meno le disponibilità liquide e attività finanziarie correnti (si veda nota n. 21 delle Note esplicative del bilancio consolidato). Si evidenzia che le modalità di misurazione della posizione finanziaria netta sono conformi a quella prevista dal richiamo di attenzione Consob 5/21 del 29 aprile 2021, il quale recepisce l'orientamento ESMA del 4 marzo 2021.

Rischio di mercato

Il Gruppo è fortemente concentrato sul mercato europeo; il rischio di contrazioni di domanda o peggioramento dello scenario competitivo possono avere un'influenza sui risultati. Per fronteggiare tali rischi, la strategia del Gruppo nel medio lungo termine è quella di una diversificazione geografica verso Paesi extra europei.

Rischio legato all'andamento delle variabili finanziarie ed economiche

Rischio di cambio

Il Gruppo utilizza prevalentemente l'Euro quale moneta di riferimento per le sue transazioni di vendita. È soggetto a rischi di cambio principalmente in relazione alla sua attività operativa di acquisti di rame, effettuati in parte in dollari, su cui sono effettuate coperture a termine; è altresì soggetto a rischi di traduzione, con riguardo agli investimenti in Brasile, Inghilterra, India, Svizzera, Polonia, Cina e Repubblica Ceca.

Per quanto riguarda il rischio di traduzione sulle società controllate, si ritiene che tale rischio riguardi principalmente l'investimento in Brasile, a causa della forte volatilità della valuta brasiliana, con conseguente impatto sul valore contabile dell'investimento. Al 31 dicembre 2022 il cambio della valuta brasiliana sull'Euro rispetto al precedente esercizio si è apprezzato di circa un 12% comportando un importante effetto positivo sulla riserva di traduzione.

Rischio tasso di interesse

Il Gruppo in passato si è finanziato nel medio-lungo termine indebitandosi principalmente a tasso d'interesse variabile (collegato all'Euribor) esponendosi così al rischio derivante dal rialzo dei tassi. Il Gruppo scelse infatti di non effettuare coperture in presenza di una durata media dei finanziamenti relativamente breve (inferiore a 3 anni) e di tassi di interesse contenuti. Per il futuro il Gruppo valuterà se porre in essere delle coperture al momento della stipula di nuovi finanziamenti sulla base delle condizioni economiche offerte dal mercato e delle aspettative di andamento dei tassi. Le linee di credito a breve termine sono sempre a tassi variabili.

Rischio connesso all'oscillazione del prezzo del rame

La principale materia prima utilizzata dal Gruppo è il rame, la cui variazione di prezzo può influenzare i margini e le necessità finanziarie. Al fine di contenere gli effetti sui margini delle variazioni del prezzo del rame, viene attuata una politica di copertura, con contratti a termine sulle posizioni generate dall'attività operativa. Comunque, in presenza di prezzi del rame in calo, permane il rischio di dover valorizzate le rimanenze finali ad un valore pari a quello di presunto realizzo, qualora inferiore al costo medio ponderato del periodo, con un impatto negativo sul risultato.

La quotazione media del rame nel 2022 nel London Metal Exchange è stata di 8,34 Euro/Kg, superiore del 5,84 per cento rispetto a quella del precedente esercizio, pari a 7,88 Euro/Kg mentre la quotazione a fine anno è stata di 7,86 €/kg, inferiore del 6,88% rispetto a 8,45 Euro/Kg del 31-12- 2021.

Si segnala inoltre che la quotazione media del rame ad inizio 2023 è stata superiore rispetto alla quotazione puntuale di fine 2022.

Rischi connessi al reperimento di materie prime a prezzi sostenibili

L'incertezza sull'andamento dei prezzi di molte materie prime, in particolare materie plastiche, materiali per isolamento, energia elettrica e gas, nonché l'entità degli aumenti richiesti potrebbe rendere complesso il loro assorbimento o il loro tempestivo trasferimento sui prezzi di vendita.

Rischi finanziari

Sono i rischi legati alla disponibilità finanziaria.

Rischio di credito

Il rischio di credito non presenta particolari concentrazioni. Il rischio è monitorato con procedure di valutazione ed affidamento delle singole posizioni creditorie. Inoltre, in considerazione del fatto che i principali clienti con i quali il Gruppo collabora sono aziende strutturate e leader nei settori nei quali operano non si evidenziano particolari rischiosità che possano portare ad un peggioramento nei tempi di incasso o ad un deterioramento della qualità del credito, tenuto conto anche del conflitto Russo-Ucraino.

Rischio di liquidità

La situazione finanziaria e le linee di credito disponibili unitamente all'elevato standing del Gruppo che permette di acquisire in tempi brevi nuovi finanziamenti a prezzi competitivi, sono tali da escludere difficoltà ad adempiere alle obbligazioni associate alle passività.

Rischi da cambiamento climatico

Il Gruppo ha valutato gli elementi di rischio da climate change rilevanti per le proprie attività e per il proprio business. In particolare, da un lato si prevede che il settore di appartenenza possa essere positivamente impattato da un aumento della domanda sia in specifici campi quali la domotica, l'automazione industriale e l'automotive nonché, più in generale, per la necessità di rafforzamento delle reti elettriche, dall'altro la forte richiesta di materie prime "green" (in particolare, catodo di rame ed energia elettrica) potrebbe alimentare un aumento dei prezzi, rendendo potenzialmente complesso il suo tempestivo e completo trasferimento ai clienti finali.

Allo stato attuale questi scenari vengono costantemente monitorati dal Gruppo che al momento vede nel cambiamento climatico opportunità maggiori rispetto agli elementi di rischio.

Per ulteriori dettagli si rimanda a quanto riportato nel paragrafo 2 delle note esplicative del bilancio consolidato.

Rischi legati al conflitto Russo-Ucraino

Il protrarsi del conflitto in Ucraina comporta una fonte di significativi rischi al ribasso dei volumi e della marginalità del Gruppo. Le significative variazioni di costo dell'energia elettrica, la cui quotazione, attualmente, è strettamente legata a quella del gas naturale, pone incertezze sulla capacità del Gruppo di trasferirne completamente e tempestivamente i costi al mercato; inoltre, possibili interruzioni temporanee o permanenti delle forniture di gas naturale dalla Russia, comportano il rischio di contingentamento dell'energia elettrica e, conseguentemente, la necessità per il Gruppo di ridurre i volumi di produzione.

Per ulteriori dettagli si rimanda a quanto riportato nel paragrafo 1 delle note esplicative del bilancio consolidato.

Rischi di Cyber Security

La diffusione di tecnologie che consentono il trasferimento e la condivisione di informazioni sensibili attraverso spazi virtuali porta l'insorgere di situazioni di vulnerabilità informatica che potrebbero impattare il business e comprometterne la continuità aziendale del Gruppo.

Visto l'aumento ed il diffondersi negli ultimi periodi di attacchi informatici, IRCE ha individuato le possibili criticità interne ed esterne all'azienda ed ha implementato un piano di Cyber Security e una procedura di recovery.

Nel contesto attuale, stante il conflitto russo-ucraino in atto, il Gruppo ha inoltre intensificato le attività di monitoraggio e di difesa in relazione a possibili attacchi di malware, adottando le misure opportune per la mitigazione dei rischi.

Evoluzione prevedibile della gestione

I volumi di vendita di inizio anno si presentano deboli in entrambe le linee di business; nei prossimi mesi è prevista una ripresa della domanda e la pressione dei costi dell'energia e materie prime sui margini dovrebbe attenuarsi. Il Gruppo prosegue la strategia di focalizzazione su settori e prodotti a più alta specializzazione e con previsioni di crescita importante.

Informazioni sull'andamento di IRCE S.p.A

Il bilancio della capogruppo IRCE S.p.A. presenta un fatturato di € 304,20 milioni, in riduzione del 2,4% rispetto al dato del precedente esercizio, pari a € 311,59 milioni mentre il risultato d'esercizio è stato pari a € 5,79 milioni, in aumento rispetto a quello del precedente esercizio pari a € 5,55 milioni.

Per l'analisi dell'andamento di IRCE S.p.A. si rimanda al precedente paragrafo "Andamento consolidato dell'esercizio 2022" essendo i commenti sul Gruppo appropriati anche per la Capogruppo tenuto conto della significatività dei dati economico-finanziari di quest'ultima nell'ambito del bilancio consolidato.

La tabella seguente mostra le variazioni dei risultati rispetto a quelli dello scorso anno, inclusi i valori rettificati di EBITDA ed EBIT:

Dati economici IRCE SpA
(€/milioni)
Anno 2022 Anno 2021 Variazione
Fatturato 7 304,20 311,59 (7,39)
Margine Operativo Lordo (EBITDA)8 12,95 15,82 (2,87)
Risultato Operativo (EBIT) 8,94 11,07 (2,13)
Risultato prima delle imposte 5,54 8,03 (2,49)
Risultato dell'esercizio 5,79 5,55 0,24
Margine Operativo Lordo (EBITDA) rettificato9 13,51 15,58 (2,07)
Risultato Operativo (EBIT) rettificato9 9,50 10,83 (1,33)

7 La voce "Fatturato" rappresenta i "Ricavi di vendita" come esposti nel conto economico.

8 Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) è un indicatore di performance utilizzato dalla Direzione del Gruppo per valutare l'andamento operativo dell'azienda e non è identificato come misura contabile nell'ambito degli IFRS; esso è calcolato sommando al Risultato Operativo (EBIT) gli ammortamenti, gli accantonamenti e le svalutazioni.

9 L'EBITDA e l'EBIT rettificati sono calcolati sommando all'EBITDA e all'EBIT i proventi/oneri da operazioni sui derivati sul rame e sull'energia elettrica (€ +0,56 milioni nel 2022 e € -0,24 milioni nel 2021). Tali indicatori sono utilizzati dalla Direzione del Gruppo per monitorare e valutare l'andamento operativo dello stesso e non sono identificati come misure contabili nell'ambito degli IFRS. Poiché la composizione di tali misure non è regolamentata dai principi contabili di riferimento, il criterio di determinazione applicato dal Gruppo potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri e pertanto non comparabile.

Dati patrimoniali IRCE SpA
(€/milioni)
Anno 2022 Anno 2021 Variazione
Capitale investito netto10 216,38 222,59 (6,21)
Patrimonio netto 161,83 157,08 4,75
Posizione finanziaria netta11 54,55 65,51 (10,96)

Operazioni infragruppo e con parti correlate

I rapporti tra la Capogruppo e le società controllate sono di natura commerciale e finanziaria.

Per i dettagli, si rimanda alle note 37 del bilancio separato e 37 del bilancio consolidato.

Relativamente alle operazioni con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo, e sono state poste in essere a normali condizioni di mercato.

Ai sensi del paragrafo 8 dell'articolo 5 del "Regolamento operazioni parti correlate" adottato dalla Consob con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, come successivamente integrato e modificato da ultimo con delibera n. 21624 del 10 dicembre 2020, si attesta che la Società non ha posto in essere nel 2022 "operazioni di maggior rilevanza".

Corporate governance

IRCE S.p.A adotta quale modello di riferimento per la propria corporate governance le disposizioni del Codice di Autodisciplina emanato da Borsa Italiana S.p.A..

La relazione sul governo societario e gli assetti proprietari, ai sensi dell'art.123-bis del TUF, è consultabile sul sito www.irce.it – sezione Investor Relators, conformemente all'art.89 bis del Regolamento emanato dalla Consob n.11971/1999; tale relazione ha lo scopo di fornire al mercato ed agli azionisti una completa informativa sul modello di governance scelto dalla Società e sulla concreta adesione alle prescrizioni del Codice.

In data 28/03/2008, IRCE S.p.A ha adottato il modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del Decreto Legislativo n. 231/2001 ed istituito l'Organismo di Vigilanza, deputato a vigilare sul funzionamento, l'aggiornamento e l'osservanza del modello stesso.

Il Modello Organizzativo ed i relativi documenti sono stati aggiornati ed approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 15/03/2022 con l'estensione del perimetro di prevenzione anche ai reati tributari ai sensi dell'art. 25-quinquiesdecies del D.Lgs. n. 231/2001.

L'Organismo di Vigilanza in carica è stato nominato dal Consiglio di Amministrazione in data 28/04/2022.

Azioni proprie e della società controllante

Il numero delle azioni proprie al 31/12/2022 è di 1.586.388, corrispondenti al 5,64% del totale delle azioni, pari ad un valore nominale di € 825 mila. La Società non possiede al 31.12.2022 azioni della società controllante Aequafin S.p.A né ne ha commercializzate nel corso dell'esercizio 2022.

10 Il capitale investito netto è la somma del capitale circolante netto, delle attività immobilizzate, degli altri crediti al netto rispettivamente degli altri debiti, dei fondi rischi e oneri e dei fondi per benefici ai dipendenti.

La posizione finanziaria netta è misurata come la somma delle passività finanziarie a breve ed a lungo termine meno le disponibilità liquide e attività finanziarie correnti (si veda nota n. 21 delle Note esplicative del bilancio consolidato). Si evidenzia che le modalità di misurazione della posizione finanziaria netta sono conformi a quella prevista dal richiamo di attenzione Consob 5/21 del 29 aprile 2021, il quale recepisce l'orientamento ESMA del 4 marzo 2021.

Attività di ricerca e sviluppo

Le attività di ricerca e sviluppo nel 2022 hanno riguardato progetti per il miglioramento dei processi di produzione e dei prodotti.

Nel presente esercizio, in assenza della certezza di un loro futuro recupero basato sulla redditività futura, i costi per attività di sviluppo sono stati imputati a Conto economico.

Altre informazioni

Gli allegati bilanci annuali consolidato e separato sono sottoposti a revisione legale dei conti da parte della società Deloitte & Touche S.p.A..

Il Consiglio di Amministrazione di IRCE S.p.A. ha approvato la "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario", che copre temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani e alla lotta contro la corruzione. La dichiarazione è stata inserita all'interno del fascicolo di bilancio, in ottemperanza a quanto prescritto dal D.lgs. 254/2016.

Eventi successivi

Non si segnalano fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio 2022 e fino alla data odierna..

Signori Azionisti,

Vi invitiamo ad approvare il bilancio separato di IRCE S.p.A al 31/12/2022, che chiude con un utile di € 5.788.946.

Si propone di deliberare la distribuzione di un dividendo pari ad € 0,06 per azione, che sarà prelevato dall'utile di esercizio, con data di stacco 22 maggio 2023, con record date il 23 maggio 2023 e payment date il giorno 24 maggio 2023 e di destinare il residuo dell'utile netto, dopo il pagamento dei dividendi, a Riserva Straordinaria.

Il Consiglio ringrazia gli Azionisti per la fiducia accordata, tutto il personale per l'attività prestata nel corso dell'esercizio ed il Collegio Sindacale per l'opera di controllo e per i preziosi suggerimenti forniti.

Imola, 15 marzo 2023

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO AI SENSI DEL D. LGS. 254/2016

1. NOTA METODOLOGICA

1.1. Scopo e finalità

Il Gruppo IRCE rientra nell'ambito di applicazione del D.lgs. 254/2016 - emanato in attuazione della direttiva 2014/95/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 ottobre 2014 – che prevede per alcune specifiche imprese e per gruppi di grandi dimensioni, l'obbligo di comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità.

La presente Dichiarazione Consolidata di Carattere Non Finanziario (di seguito anche "DNF" o "Dichiarazione"), riferita all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022, conferma l'impegno del Gruppo IRCE a rendicontare circa gli impatti non finanziari della propria attività, in conformità a quanto previsto dal sopracitato Decreto. IRCE ha scelto di integrare la Dichiarazione all'interno della propria Relazione di Gestione 2022, come previsto dall'articolo 5 del Decreto.

1.2. Perimetro della Dichiarazione di Carattere Non Finanziario

Il perimetro di rendicontazione della presente Dichiarazione è formato da tutte le società del Gruppo e corrisponde a quello del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 del Gruppo IRCE (si rimanda al capitolo principi contabili e note esplicative):

  • "Società produttive":
  • IRCE S.p.A. Italia (Capogruppo);
  • Irce Ltda Brasile;
  • FD Sims Ltd Regno Unito;
  • Smit Draad Nijmegen BV Paesi Bassi;
  • Stable Magnet Wire P. Ltd / Fine Wire P.Ltd India;
  • Isodra GmbH Germania.
  • "Società commerciali o di piccole dimensioni":
  • Isomet AG Svizzera;
  • DMG GmbH Germania;
  • Isolveco Srl Italia, in liquidazione;
  • Isolveco 2 Srl Italia;
  • Irce Electromagnetic wire (Jiangsu) Co. Ltd Cina;
  • Irce S.L.- Spagna;
  • Irce SP ZO.O. Polonia;
  • Irce sro Repubblica Ceca.

Per quanto riguarda le informazioni qualitative e i dati quantitativi relativi alle risorse umane, inclusi gli aspetti sulla salute e sicurezza sul lavoro, le stesse sono incluse nel perimetro di rendicontazione delle società consolidate con il metodo integrale nel bilancio consolidato.

Per quanto riguarda le informazioni qualitative e i dati quantitativi relativi agli aspetti ambientali sono escluse le "società commerciali o di piccole dimensioni" in quanto non ritenute significative in ragione della scarsa incidenza in termini di consumi energetici e della tipologia di attività (esclusivamente di natura commerciale, non produttive). Tale possibilità è prevista dall'art. 4 del D.lgs. n. 254/2016, secondo il quale, nella Dichiarazione possono essere escluse quelle società che, se pure incluse nell'area di consolidamento contabile, non risultano necessarie al fine di comprendere l'attività del Gruppo, il suo andamento e i suoi risultati e l'impatto prodotto dall'attività stessa.

Si segnala che in data 30 giugno 2022 la Capogruppo IRCE S.p.A. ha perfezionato l'operazione di cessione del ramo d'azienda relativo alla produzione di cavi di alimentazione ubicato nello stabilimento di Miradolo Terme (PV). L'operazione di cessione è stata effettuata in quanto l'attività accessoria di produzione di cavi di alimentazione non presentava più un interesse strategico per il Gruppo.

I dati dello stabilimento di Miradolo Terme sono rendicontati fino alla data di cessione avvenuta il 30 giugno 2022.

1.3. Linee guida di riferimento e processo di rendicontazione

Le informazioni di carattere qualitativo e quantitativo riportate all'interno della DNF sono riportate secondo quanto previsto dai "Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards" definiti dal GRI – Global Reporting Initiative, in conformità a quanto richiesto dal Decreto in merito all'utilizzo di standard di rendicontazione emanati da autorevoli organismi sovranazionali, internazionali o nazionali (Art. 3 c.3). Il livello di applicazione dei GRI Standards corrisponde alla modalità Referenced (cfr. capitolo 7 – GRI Content Index).

Al fine di permettere la comparabilità dei dati nel tempo è stato inserito il confronto con i dati relativi all'anno 2021. Le riesposizioni dei dati comparativi precedentemente pubblicati sono indicate nelle rispettive tabelle. Inoltre, al fine di garantire l'affidabilità dei dati, è stato limitato, per quanto possibile, il ricorso a stime, le quali, se presenti, sono opportunamente segnalate e fondate sulle migliori metodologie disponibili.

Il Gruppo dispone di una procedura nella quale viene definito il processo di redazione della dichiarazione di carattere non finanziario, approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 20 dicembre 2021, ed aggiornata dalla Società per tener conto del coinvolgimento degli Stakeholder esterni.

Di seguito si riporta la descrizione delle principali fasi del processo di rendicontazione non finanziaria relativo all'esercizio 2022, con l'indicazione dei ruoli e delle responsabilità ad esse collegate.

Fase 1 – Definizione della lista di tematiche materiali e dei contenuti della DNF

  • Identificazione preliminare dei temi potenzialmente rilevanti da riportare nel questionario sulla base di fonti interne ed esterne, ad esempio le strategie aziendali, esiti dell'attività di benchmarking, esiti dell'analisi degli sviluppi del contesto di sostenibilità e del panorama regolamentare nazionale ed europeo di settore in tema di finanza sostenibile; tale attività viene svolta dal Responsabile del Processo di redazione della DNF;
  • Mappatura degli stakeholder esterni e successiva selezione da parte della Direzione Aziendale di IRCE S.p.A. di quelli ai quali sarà inviato il questionario per l'identificazione degli impatti più significativi del Gruppo sull'economia, l'ambiente e le persone, compresi gli impatti sui diritti umani e la conseguente creazione di una lista di tematiche materiali;
  • Compilazione del questionario per l'identificazione delle tematiche materiali da parte del management della Capogruppo, delle società controllate e degli stakeholder esterni;
  • Revisione ed approvazione dell'analisi di materialità da parte del Presidente del Consiglio di Amministrazione della Capogruppo;
  • Condivisione dell'analisi di materialità con il Comitato Controllo e Rischi, il Collegio Sindacale ed il Dirigente Preposto e recepimento di eventuali osservazioni;
  • Esame ed approvazione dell'analisi di materialità da parte del Consiglio di Amministrazione della Capogruppo con delibera del 23 dicembre 2022;
  • Definizione dei contenuti, degli indicatori e del perimetro della DNF rispetto alle tematiche ritenute materialmente rilevanti.

Fase 2 - Raccolta dei dati, delle informazioni non finanziarie e stesura della DNF

  • Avvio del processo di raccolta dei dati e delle informazioni non finanziarie attraverso la somministrazione di schede contenenti gli indicatori del GRI preventivamente selezionati a tutte le Società comprese nel perimetro di rendicontazione;
  • Stesura della DNF.

Fase 3 – Approvazione della DNF

  • Revisione ed approvazione della DNF da parte del Presidente del Consiglio di Amministrazione della Capogruppo;
  • Condivisione della DNF con il Comitato Controllo e Rischi, il Collegio Sindacale ed il Dirigente Preposto e recepimento di eventuali osservazioni;
  • Approvazione della DNF da parte del Consiglio di Amministrazione, congiuntamente alla Relazione sulla Gestione ed al Bilancio consolidato con delibera del 15 marzo 2023.

La dichiarazione consolidata di carattere non finanziario è oggetto di un esame limitato (limited assurance engagement secondo i criteri indicati dal principio ISAE 3000 Revised) da parte di Deloitte & Touche S.p.A. La verifica è stata svolta secondo le procedure indicate nella "Relazione della Società di Revisione", inclusa nel presente documento.

La dichiarazione consolidata di carattere non finanziario è redatta con cadenza annuale.

La presente dichiarazione consolidata di carattere non finanziario è disponibile nella sezione del sito internet del Gruppo, Investor Relations > Bilanci e Relazioni > Bilancio al 31 dicembre 2022 e viene diffusa al pubblico ed inviata a Consob e a Borsa Italiana S.p.A. tramite il sistema NIS -Network Information System.

1.4. Analisi di materialità

IRCE, per definire le tematiche significative oggetto di rendicontazione nella presente Dichiarazione, ha tenuto conto del contenuto dell'art.3 del D.lgs. 254/2016.

Ad ottobre 2021 il Global Reporting Initiative (GRI) ha pubblicato l'aggiornamento dei "Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards" che, in particolare, ha apportato significative modifiche all'Universal Standard GRI 3. Nella versione 2021 il GRI 3: Material Topics approfondisce il processo per la definizione delle tematiche materiali che si articola nelle seguenti fasi: identificazione degli impatti effettivi e potenziali, positivi e negativi; valutazione della significatività degli impatti; prioritizzazione degli impatti più significativi e conseguente definizione della lista di tematiche materiali.

In tale contesto, IRCE ha definito un processo - di seguito descritto - finalizzato ad individuare le tematiche che potrebbero influenzare in modo sostanziale le valutazioni e le decisioni degli stakeholder e che riflettono gli impatti economici, ambientali e sociali del Gruppo, compresi gli impatti sui diritti umani.

Sono state effettuate attività di benchmark con concorrenti e valutate nuove tematiche di interesse da parte dell'opinione pubblica al fine di far emergere le tematiche ritenute maggiormente significative, sia per il Gruppo IRCE che per i suoi stakeholder, che trovano rendicontazione all'interno della presente Dichiarazione.

L'analisi di materialità ha visto la partecipazione sia di referenti interni che di Stakeholder esterni ai quali è stato somministrato un questionario contenente gli impatti, effettivi e potenziali, positivi e negativi, del Gruppo in ambito economico, sociale ed ambientale. Quest'anno, infatti, la società ha deciso di coinvolgere direttamente alcuni stakeholder esterni, e in tal senso, si è scelto di coinvolgere i rappresentanti delle amministrazioni locali ove opera il Gruppo IRCE.

Per il Gruppo hanno partecipato i Direttori Generali o CFO delle società controllate mentre per la Capogruppo, per la sede di Imola il Presidente del Consiglio di Amministrazione e per le sedi di Guglionesi e Umbertide i Direttori di stabilimento.

I referenti interni hanno tutti restituito compilati i questionari, mentre per gli stakeholder esterni hanno risposto al questionario i rappresentati locali delle amministrazioni di Imola (Italia), Guglionesi (Italia), Nijmegen (Paesi bassi) e Cochin (India).

Attraverso il questionario è stato richiesto di esprimere una valutazione delle tematiche ed i relativi impatti associati su una scala di valore da 1 a 5, dove la valutazione 1 è la più bassa ed equivale ad una tematica non rilevante per il Gruppo e la valutazione 5 è la più alta ed equivale ad una la tematica che ha la massima rilevanza per il Gruppo.

L'analisi di materialità sopra descritta ha consentito di identificare le tematiche maggiormente significative per il Gruppo e i suoi stakeholder, definite da un punteggio superiore alla cosiddetta "soglia di materialità definita".

L'Analisi di Materialità è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 23 dicembre 2022, su proposta del Presidente del Consiglio di Amministrazione, previa condivisione con il Comitato Controllo e Rischi, con il Collegio Sindacale e con il Dirigente Preposto.

Le tematiche emerse come materiali, illustrate nella tabella seguente, definiscono i temi su cui incentrare la rendicontazione. Nella stessa tabella sono riportati per ogni tematica i relativi impatti. Rispetto all'analisi di materialità 2021 sono risultate rilevanti le seguenti tematiche:

  • Gestione dei materiali;
  • Comunità locali e territorio;
  • Cybersecurity.

Perimetro e impatto delle tematiche materiali

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Bilancio 31/12/2022

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*I dati relativi alla Salute e Sicurezza dei collaboratori esterni includono la sola categoria dei lavoratori somministrati da agenzie esterne e non altre tipologie di lavoratori non dipendenti che operano presso i siti del Gruppo e/o sotto il controllo del Gruppo, in considerazione della loro significatività e della disponibilità di tali dati su cui il Gruppo non esercita un controllo diretto.

2. GOVERNANCE

La Direzione di IRCE ha identificato i principali rischi, generati o subiti, connessi ai suddetti temi che derivano dalle attività d'impresa, individuando le idonee azioni di prevenzione e mitigazione.

Tabella - Tematiche materiali
TEMI MATERIALI RISCHI CONNESSI MODALITA' GESTIONE
RISCHI
OBIETTIVI DI
MIGLIORAMENTO

Corporate
Governance

Etica ed integrità e
compliance a leggi e
regolamenti

Incorrere in reati
societari e tributari

Incorrere in reati
legati alla corruzione

Mancata compliance
o violazione della
normativa di
riferimento o dei
regolamenti
applicabili

Perdita di
certificazioni o
omologazioni o
autorizzazioni ad
operare

Perdita di
reputazione

Codice Etico

Modello di
organizzazione,
gestione e controllo
ex D. Lgs 231/01

Organismo di
Vigilanza

Comitato controllo e
rischi

Stakeholder
engagement,
ampliare il numero di
stakeholder coinvolti
per garantire una
rappresentazione
quanto più realistica
e corretta della
materialità

Rafforzare il
processo di
diffusione del Codice
Etico e dei suoi
principi a livello di
Gruppo a fornitori e
clienti

Irce ha adottato e rende operativo un modello di business descritto nelle Parti precedenti della presente Relazione sulla Gestione, un Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D. Lgs 231/01 e di conseguenza, un Organismo di Vigilanza (di seguito "OdV") - così come descritto nella Relazione sulla Gestione e di seguito sinteticamente esemplificato.

2.1. Modello societario

La struttura di Corporate Governance della Capogruppo IRCE è impostata secondo il modello classico ed è costituita dall'Assemblea dei Soci, dal Consiglio di Amministrazione e dal Collegio Sindacale.

Il Consiglio di Amministrazione è composto da tre a dodici membri, eletti dall'Assemblea. Essi durano in carica per un periodo, non superiore a tre esercizi, stabilito all'atto della nomina, e scadono alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'ultimo esercizio della loro carica.

L'attuale composizione del Consiglio è la seguente:

Consiglio di amministrazione della Capogruppo: composto da 7 membri, di cui 3 donne (1 presidente – amministratore esecutivo, 1 amministratore esecutivo, 3 amministratori non esecutivi e 2 amministratori indipendenti);

  • Comitato controllo e rischi (all'interno del Consiglio di Amministrazione);
  • Comitato per la remunerazione (all'interno del Consiglio di Amministrazione);
  • Comitato per le parti correlate (all'interno del Consiglio di Amministrazione).

Per ulteriori informazioni in merito agli organi societari, ai comitati interni e al sistema di controllo interno e gestione dei rischi si rimanda alla Relazione sulla Corporate Governance pubblicata sul sito www.irce.it.

Diversità negli organi di governo - Capogruppo IRCE SpA
2022 (*) 2021
Numero di persone Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale
Consiglio di Amministrazione 4 3 7 4 2 6
Collegio sindacale 2 1 3 2 1 3
Totale 6 4 10 6 3 9

(*) La composizione del C.d.A risulta essere: 57% uomini e 43% donne; la composizione del collegio sindacale risulta essere: 67% uomini e 33% donne

Membri organi di governo per fascia di età – Capogruppo IRCE SpA
2022 2021
Numero di persone Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale
Consiglio di Amministrazione
< 30 anni - -
30 – 50 anni 2 2 1 1
> 50 anni 4 1 5 4 1 5
Collegio sindacale
< 30 anni - -
30 – 50 anni - -
> 50 anni 2 1 3 2 1 3
Totale 6 4 10 6 3 9

Nel 2022 è stato rinnovato il CdA di IRCE S.p.A., sono stati confermati tutti i consiglieri uscenti ed è entrato un nuovo consigliere indipendente di sesso femminile.

2.2. Politiche, sistemi di gestione e modelli organizzativi

Il Gruppo IRCE è un'importante realtà multinazionale di rilevanza europea che opera nel settore dei conduttori per avvolgimenti e cavi elettrici. La produzione è dislocata in tre stabilimenti in Italia e cinque all'estero. Il Gruppo comprende anche cinque società commerciali, di cui quattro estere, e due società di recente costituzione ed attualmente inattive (Cina e Repubblica Ceca). IRCE si distingue in quanto dispone di tecnologie all'avanguardia e processi avanzati di produzione e autocontrollo che garantiscono i massimi livelli di qualità e produttività.

IRCE è conforme agli standard delle seguenti certificazioni:

  • ISO 9001
  • IATF 16949*
  • ISO 14001**
  • ISO 45001***

  • * Per le Società IRCE S.p.A. e Fd Sims Ltd e Irce Ltda;

  • ** Per le Società IRCE S.p.A.(stabilimento di Imola) e Fd Sims Ltd;
  • *** Per la società FD Sims Ltd.

Il Gruppo ha inoltre approvato delle politiche specifiche in materia di ambiente e sicurezza, in particolare lo stabilimento di Imola è soggetto alla Direttiva Seveso III (Direttiva 2012/18/UE del 4 luglio 2012, recepita con D.Lgs 105 del 26 giugno 2015).

Il Consiglio di Amministrazione, in ottemperanza a quanto stabilito dall'art.4 del Codice di Autodisciplina, ha istituito al proprio interno il Comitato controllo e rischi con funzioni consultive e propositive.

I principi su cui si basa il processo di rendicontazione di informazioni non finanziarie possono essere identificati nell'attendibilità, accuratezza, affidabilità e tempestività dell'informativa stessa.

IRCE ha adottato ed attuato un proprio Codice Etico, parte integrante del Modello di organizzazione, gestione e controllo 231, in cui vengono esplicitati i valori e gli standard morali e professionali che devono essere osservati nello svolgimento dell'attività d'impresa. Il codice etico è disponibile insieme al Modello di Organizzazione e Controllo sul sito della Società nella sezione Etica e Compliance (www.irce.it sezione "Etica e Compliance").

Il Codice si rivolge a tutti coloro che, direttamente o indirettamente, stabilmente o temporaneamente, instaurano rapporti con la Società tra cui: amministratori, sindaci, revisori contabili, dirigenti, dipendenti, collaboratori, consulenti, clienti, fornitori, business partner.

Nel Codice viene sancito che tutti, nello svolgimento delle loro attività e nell'esercizio delle loro responsabilità, dovranno tenere una condotta corretta, trasparente e obiettiva; inoltre, l'esercizio di tutte le attività aziendali deve avvenire nel rispetto delle leggi vigenti e delle procedure aziendali e sempre in ossequio a criteri di diligenza, onestà, collaborazione, equità e lealtà.

Ogni violazione sarà oggetto di segnalazione all'Organismo di Vigilanza e agli Organi di Controllo preposti e può portare a conseguenze disciplinari, civili o penali.

Nell'ambito del suo impegno per promuovere un comportamento etico e legale, IRCE all'interno del proprio Codice Etico ha predisposto un'apposita sezione dove tutti gli stakeholder possono segnalare, per iscritto e in forma anche anonima, ogni violazione o sospetto di violazione dello stesso Codice Etico (whistleblowing).

Etica, integrità e compliance a leggi e regolamenti

Sulla base del Codice Etico, in coerenza con i valori di onestà e di trasparenza, la Società s'impegna a mettere in atto tutte le misure necessarie a prevenire ed evitare fenomeni di corruzione e di conflitto di interesse.

Ogni collaboratore deve conoscere, avere piena coscienza e conformare la propria attività ai principi ed alle direttive contenute nel Codice ed astenersi da comportamenti non conformi ai suddetti principi, collaborando altresì all'accertamento di eventuali violazioni e rendendo nota qualsiasi notizia idonea alla individuazione dei trasgressori.

Ciascun collaboratore che abbia notizia di presunte condotte non conformi è tenuto a comunicare le notizie di cui è in possesso in merito a tali condotte ai propri superiori, e/o al Responsabile Risorse Umane della Società, o all'Organismo di Vigilanza ove presente.

Ogni dipendente ha il diritto ed il dovere di consultarsi con il diretto superiore e/o il Responsabile del personale per qualsiasi chiarimento relativo all'interpretazione ed all'applicazione dei principi e delle direttive del Codice, nonché ai comportamenti da tenere ogni qualvolta dovessero esserci dubbi sulla loro correttezza o sulla loro compatibilità con quanto indicato nel Codice stesso e/o con i suoi principi ispiratori.

In caso di violazioni del Codice Etico, IRCE adotta, nei confronti dei responsabili delle violazioni stesse, laddove ritenuto necessario per la tutela degli interessi aziendali, e compatibilmente a quanto previsto dal quadro normativo vigente e dai contratti di lavoro, provvedimenti disciplinari, che possono giungere sino all'allontanamento dalla Società dei responsabili medesimi, oltre al risarcimento dei danni eventualmente derivati dalle violazioni medesime.

È stata utilizzata la matrice processi/reati di corruzione per calcolare il numero dei processi valutati a rischio corruzione nei rapporti con la pubblica amministrazione e corruzione tra privati, che ha consentito di identificare 48 attività sensibili ai reati di corruzione su circa 82 attività sensibili alle fattispecie di reato nell'ambito del D.Lgs 231 (corrispondente al 59% delle attività). In base al sistema organizzativo e di controllo il rischio residuo di accadimento di tali reati è stato ridotto ad un basso livello.

In data 15/03/2022 IRCE ha adottato l'aggiornamento dei propri Codice Etico e Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo alle nuove tipologie di reato-presupposto introdotte dal legislatore (Reati tributari).

Nel 2022 non si sono verificati casi di inosservanza delle normative sociali ed ambientali che hanno portato all'irrogazione di sanzioni significative e non si sono verificati casi di corruzione o di discriminazione.

- Risk Management

IRCE dispone di diversi sistemi di risk assessment e contestuale modalità di gestione, ognuno dei quali legato ad una tematica specifica:

  • Governance, strategia e sistema di controllo interno (Corporate Governance, Sistema controllo interno legge 262 e Piano Strategico);
  • Reati ex D.Lgs 231/2001 (Modello 231 e Codice Etico);
  • Rischi gestionali (riportati nella Relazione sulla Gestione) sono così suddivisi:
  • Rischio di mercato;
  • Rischi legati all'andamento delle variabili finanziarie ed economiche:
    • o Rischio di cambio;
    • o Rischio tasso di interesse;
    • o Rischio connesso all'oscillazione del prezzo del rame;
    • o Rischio connesso al reperimento di materie prime a prezzi sostenibili.
  • Rischi finanziari:
    • o Rischio di credito;
    • o Rischio di liquidità.
  • Rischi da cambiamento climatico;
  • Rischi legati al conflitto Russo-Ucraino;
  • Rischi di Cyber Security.
  • Ambiente e sicurezza, le varie società del Gruppo sono conformi alle leggi ed ai regolamenti locali;
  • Qualità, esistono due tipi di analisi del rischio, per processo e per prodotto.

3. RISORSE UMANE, RISPETTO DEI DIRITTI UMANI E COMUNITA' LOCALI

TEMI MATERIALI RISCHI CONNESSI MODALITA'
GESTIONE RISCHIO
OBIETTIVI DI
MIGLIORAMENTO

Multiculturalità, diversità
e pari opportunità

Diritti umani

Salute e sicurezza

Gestione e formazione
del personale

Comunità locali e
territorio

Cybersecurity

Danni e/o infortuni dovuti
a incompetenza e
negligenza

Rischio di casi di
discriminazione e non
uguaglianza di
trattamento

Aumento del numero di
infortuni

Aumento dello stress
lavoro correlato

Perdita di reputazione

Rischio attacco hacker

Codice Etico

Modello di
organizzazione,
gestione e controllo ex
D. Lgs 231/01

Organismo di Vigilanza

Sistemi per la sicurezza
sul luogo di lavoro

IRCE S.p.A.,
rappresentanze
sindacali interne

GDPR

Protezioni del sistema
informatico

Sviluppare un'attività di
coordinamento e
supervisione dell'attività
di formazione da parte
della Capogruppo, al fine
di identificare le esigenze
formative delle singole
categorie di dipendenti e
sensibilizzare in merito
alla tematica della
formazione

Realizzazione e
ampliamento di iniziative
di prevenzione,
sensibilizzazione e tutela
della salute dei
dipendenti

Incrementare i contatti
con i rappresentanti delle
Comunità Locali per
identificare le loro
esigenze

3.1. Politica e modello di gestione

Le persone rappresentano un'importante e centrale risorsa per il Gruppo IRCE.

Il Gruppo è impegnato nell'attuazione di programmi di tutela della salute e sicurezza dei propri lavoratori ed è attento a programmi per il miglioramento professionale, garantendo pari opportunità e assenza di discriminazione.

IRCE è impegnata nel miglioramento dei luoghi di lavoro e sistematicamente vengono identificati e valutati i rischi cui possono essere soggetti i lavoratori e le parti interessate, individuando le idonee azioni di prevenzione.

Gli amministratori delle varie società sono i principali rappresentanti per la prevenzione dei rischi ed hanno la responsabilità di sviluppare e attuare la Politica per la prevenzione degli incidenti e di verificare periodicamente lo stato di attuazione del sistema di Gestione della Sicurezza adottato e il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Tutti i lavoratori sono informati, formati ed addestrati ad operare con piena cognizione dei rischi potenziali connessi con le attività svolte.

La filosofia del Gruppo IRCE ha come obiettivo il perseguimento di performance d'eccellenza in un contesto dove la soddisfazione ed il benessere dell'individuo rivestono un'importanza fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi aziendali.

3.2. Risultati e indicatori non finanziari

Caratteristiche e composizione (Multiculturalità, diversità e pari opportunità)

La forza lavoro del Gruppo IRCE al 31 dicembre 2022 è composta da 656 persone, di cui 616 dipendenti e 40 collaboratori esterni; tale dato si discosta da quanto riportato nella nota integrativa alla voce "Costo del personale" in quanto il numero di dipendenti è calcolato con il metodo del Full Time Equivalent.

Per quanto riguarda i dipendenti interni la quasi totalità, circa il 98%, è assunta con un contratto a tempo indeterminato, dimostrando l'impegno del Gruppo ad instaurare rapporti stabili e duraturi con i propri dipendenti.

Forza lavoro del Gruppo per genere al 31 dicembre
2022 2021
Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale
Dipendenti 553 63 616 584 73 657
Somministrati 37 3 40 44 28 72
Totale 590 66 656 628 101 729

La riduzione dell'organico è dovuta principalmente alla cessione dello stabilimento di Miradolo Terme (PV) che tra dipendenti ed interinali occupava circa 40 persone. Ulteriore riduzione dell'organico nell'ultimo trimestre è dovuta al calo dell'attività produttiva che ha richiesto un minor ricorso a lavoratori interinali anche negli altri stabilimenti italiani.

La distribuzione per paese dei dipendenti del Gruppo vede il 55% del personale impiegato in Italia, il 19% in Brasile, il 12% nei Paesi Bassi, il 4% nel Regno Unito, il 3% in India, il 3% in Germania, il 3% in Svizzera e il rimanente 1% in vari paesi.

Numero totale di dipendenti suddivisi per Paese e genere al 31 dicembre
Paese 2022 2021
Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale
Italia 305 33 338 317 45 362
Brasile 109 8 117 108 7 115
Paesi Bassi 68 6 74 76 6 82
Regno Unito 21 3 24 24 2 26
Germania 13 6 19 13 5 18
India 19 0 19 28 1 29
Svizzera 13 5 18 13 5 18
Spagna 3 1 4 3 1 4
Polonia 1 1 2 1 1 2
Cina 1 0 1 1 0 1
Totale 553 63 616 584 73 657
Numero totale di dipendenti suddivisi per contratto (Indeterminato/determinato) e genere, al 31
dicembre
Tipo di contratto 2022 2021
Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale
Indeterminato 542 59 601 562 72 634
Determinato 11 4 15 22 1 23
Totale 553 63 616 584 73 657
Numero totale di dipendenti suddivisi per tipo di impiego (full-time e part-time) e genere, al 31
dicembre
Tipo di impiego 2022 2021
Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale
Full-time 550 47 597 579 46 625
Part-time 3 16 19 5 27 32
Totale 553 63 616 584 73 657
Numero totale di dipendenti suddivisi per inquadramento professionale e genere, al 31 dicembre
Inquadramento professionale 2022 2021
Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale
Responsabili di funzione (*) 32 2 34 32 2 34
Impiegati 59 45 104 62 46 108
Operai 462 16 478 490 25 515
Totale 553 63 616 584 73 657

(*) La categoria Responsabili di funzione comprende i Direttori Generali delle varie società del Gruppo, Responsabili di funzione e Direttori di Stabilimento della capogruppo IRCE S.p.A.

Numero e percentuale di dipendenti coperti da accordi collettivi di contrattazione, al 31
dicembre
Numero di dipendenti
2022
2021
Numero totale dipendenti 616 657
Numero totale di dipendenti coperti da accordi collettivi
di contrattazione
566 600
Percentuale 91,88% 91,32%

Per gli stabilimenti italiani il contratto maggiormente rappresentativo è il CCNL gomma e plastica industria.

Diritti umani

La tutela dei diritti umani è per IRCE un tema importante, e ne viene data importanza ed evidenza all'interno del Codice Etico aziendale. Tale tematica è in parte connessa ad altri aspetti trattati nella presente Dichiarazione tra cui i temi legati alla salute e sicurezza e alla correttezza contrattuale.

Le persone sono un elemento indispensabile dell'operare aziendale, per questo il Gruppo IRCE dà grande importanza alla dignità personale, alla tutela dell'integrità morale, alla tolleranza, alla trasparenza ed in generale ai diritti fondamentali di ogni individuo.

Salute e sicurezza dei dipendenti

La sicurezza e la salute dei lavoratori sono un aspetto primario per il Gruppo. È di fondamentale importanza l'adeguatezza dell'ambiente lavorativo e delle attrezzature di lavoro, la formazione e l'addestramento del personale e tutto quanto necessario per il rispetto dei requisiti di sicurezza.

Periodicamente viene aggiornato il documento di valutazione dei rischi dove vengono identificati e valutati in termini di probabilità e gravità i rischi aziendali. È politica del Gruppo effettuare riunioni periodiche sulla sicurezza.

Di seguito sono riportati i tassi di infortunio per frequenza e gravità suddivisi per dipendenti e lavoratori esterni. Nessun decesso a seguito di infortuni sul lavoro o derivanti da malattie professionali.

Tassi di Infortunio – dipendenti (*) 2022 2021
Frequenza
a) Numero di infortuni sul lavoro 25 30
b) Numero totale di ore lavorate 1.102.537 1.142.964
Tasso di infortuni sul lavoro (a/b x 1.000.000) 22,67 26,25
Gravità
a) Numero di infortuni con gravi conseguenze (**) 0 0
b) Numero totale di ore lavorate 1.102.537 1.142.964
Tasso di infortuni sul lavoro con gravi conseguenze (a/b x
1.000.000)
0,00 0,00
Tassi di Infortunio - lavoratori esterni (***) 2022 2021
Frequenza
a) Numero di infortuni sul lavoro 5 4
b) Numero totale di ore lavorate 91.046 126.755
Tasso di infortuni sul lavoro (a/b x 1.000.000) 54,92 31,56
Gravità
a) Numero di infortuni con gravi conseguenze 0 0
b) Numero totale di ore lavorate 91.046 126.755
Tasso di infortuni sul lavoro con gravi conseguenze (a/b x
1.000.000)
0,00 0,00

(*) Il tasso di infortuni è stato calcolato come il rapporto tra il numero totale di infortuni e il totale ore lavorate, utilizzando un fattore moltiplicativo di 1.000.000. Il dato include gli infortuni nel tragitto casa-lavoro solamente nel caso in cui il trasporto è stato gestito dall'organizzazione.

(**) Con infortunio sul lavoro grave si fa riferimento a un infortunio sul lavoro che porta a un decesso o a un danno tale per cui il lavoratore non può riprendersi, non si riprende o non è realistico prevedere che si riprenda completamente tornando allo stato di salute antecedente l'incidente entro 6 mesi.

(***) I dati relativi alla Salute e Sicurezza dei collaboratori esterni includono la sola categoria dei lavoratori somministrati da agenzie esterne e non altre tipologie di lavoratori non dipendenti che operano presso i siti del Gruppo e/o sotto il controllo del Gruppo, in considerazione della loro significatività e della disponibilità di tali dati su cui il Gruppo non esercita un controllo diretto.

Rispetto allo scorso anno si evidenzia una riduzione del tasso di infortunio per i dipendenti, mentre risulta in aumento per i lavoratori esterni, ma viste le cause e la loro durata, risultano per la gran parte di lieve entità e non destano particolari preoccupazioni. I principali infortuni sono traumi da schiacciamento dita delle mani, distorsioni e contusioni. Inoltre, si segnala che non si sono verificati infortuni con gravi conseguenze.

Per quanto riguarda l'emergenza sanitaria causata dalla pandemia da coronavirus, non si sono verificate situazioni critiche che hanno compromesso la salute delle persone e il normale svolgimento dell'attività, se non un maggiore tasso di assenteismo a causa dell'assenza per quarantena e malattia.

Si segnala che tutte le società del Gruppo hanno adottato prontamente i protocolli di sicurezza richiesti dalle varie legislazioni nazionali; in alcune realtà più strutturate sono state adottate misure più stringenti e sono stati costituiti comitati interaziendali con l'obiettivo di condividere con i dipendenti le azioni da intraprendere per tutelare la salute dei lavoratori.

Gestione e formazione del personale

In coerenza con la strategia aziendale è obiettivo del Gruppo IRCE accrescere le competenze del proprio personale. Le attività di training e formazione hanno coinvolto sia i dipendenti che i lavoratori esterni. Il Gruppo segue programmi di formazione sull'ambiente, qualità, sicurezza, rischio di incidenti e sistemi informativi.

Ore di formazione annuale per dipendenti e lavoratori esterni
2022 2021 (**)
Numero totale di ore di formazione erogate a lavoratori interni
ed esterni
4.134 4.094
Ore medie di formazione per ogni lavoratore (*) 6,30 5,62

(*) I dati relativi alla formazione dei collaboratori esterni includono la sola categoria dei lavoratori somministrati da agenzie esterne e non altre tipologie di lavoratori non dipendenti che operano presso i siti del Gruppo e/o sotto il controllo del Gruppo, in considerazione della loro significatività e della disponibilità di tali dati su cui il Gruppo non esercita un controllo diretto.

(**) A seguito di un processo di miglioramento del sistema di rendicontazione, i dati relativi alle ore di formazione del 2021 sono stati riesposti rispetto a quelli pubblicati nella precedente DNF escludendo dal totale le ore di formazione "on the job" del sito Joinville della Irce LTDA (Brasile). Per i dati precedentemente pubblicati si rimanda alla Dichiarazione non finanziaria 2021, pubblicata nella sezione Investor relations del sito www.irce.it.

Comunità locali e territorio

Gli stabilimenti del Gruppo rappresentano realtà importanti per le comunità locali ed hanno impatti economici sul tessuto industriale locale e sull'occupazione del territorio. In particolare, nel 2022 la capogruppo ha sponsorizzato un'iniziativa di pubblica utilità denominata "Città ad impatto positivo" patrocinata dall'Amministrazione Comunale di Imola (BO), dove la società ha la sede principale, per la realizzazione di progetti volti a migliorare le condizioni sociali ed ambientali della comunità.

Da quest'anno sono stati convolti nella redazione del questionario i rappresentanti delle comunità locali per individuare anche le loro esigenze, in particolare hanno partecipato gli amministratori locali di Imola (Italia), Guglionesi (Italia), Nijmegen (Paesi bassi) e Cochin (India).

Cybersecurity

Il Gruppo presta particolare attenzione alla sicurezza informatica ed alla protezione e integrità dei dati, ed ha messo in atto procedure di Cyber Security e ripristino dati (recovery). Periodicamente viene effettuata una analisi dei rischi sulla struttura informatica per individuare eventuali punti critici.

Sono inoltre adottate tutte le misure di protezione dei dati personali in conformità con il Regolamento Ue 2016/679, noto come GDPR (General Data Protection Regulation).

4. ASPETTI AMBIENTALI

Le tematiche rilevanti relative alla gestione ambientale sono riepilogate nella tabella seguente, unitamente ai principali rischi che IRCE ha identificato. Nelle pagine successive sono descritte le politiche, il modello di gestione e i risultati conseguiti.

I dati riportati in questo capitolo si riferiscono ai soli stabilimenti produttivi del Gruppo.

Tabella - Tematiche materiali

TEMI MATERIALI RISCHI CONNESSI MODALITA'
GESTIONE RISCHI
OBIETTIVI DI
MIGLIORAMENTO

Consumi energetici,
emissioni e
cambiamento climatico

Gestione delle risorse
idriche

Riciclo e gestione dei
rifiuti

Gestione dei materiali

Discontinuità della
fornitura di energia
elettrica

Inquinamento
atmosferico, del
suolo e delle
acque

Codice Etico

Modello di
organizzazione,
gestione e
controllo ex D. Lgs
231/01

Sistemi di gestione
ambientale
conformi alle leggi
locali e su modello
ISO 14001 (per gli
stabilimenti di
Imola e FD SIMS
Ltd)

Aumentare la
sensibilizzazione e
l'attenzione su una
gestione
responsabile delle
risorse e rispettosa
dell'ambiente. Il
Gruppo si impegna
a potenziare le
misure di
sensibilizzazione e
attenzione verso
l'ambiente nel
corso dei prossimi
anni.

Maggiore
attenzione agli
aspetti ambientali
nella scelta dei
fornitori

4.1. Politica e modello di gestione

Il Gruppo IRCE ha adottato un sistema di gestione ambientale ispirato alle linee guida ISO 14001 ed assicura la conformità della gestione alle norme vigenti in materia ambientale; per gli stabilimenti di Imola e FD SIMS Ltd il sistema è stato certificato da un ente terzo.

IRCE S.p.A., oltre a ricadere nel campo di applicazione della normativa per la salute e sicurezza dei lavoratori D.LGS 81/08 e s.m.i, ricade per il solo stabilimento di Imola (BO) nel campo di applicazione del D.lgs. 105/2015 per l'utilizzo di sostanze e preparati (vernici isolanti) classificati pericolosi ed elencati nel decreto. Lo stabilimento è ritenuto "stabilimento di soglia inferiore".

Le attività a rischio di incidente rilevante sono individuate secondo la Direttiva Seveso III (Direttiva 2012/18/UE del 4 luglio 2012, recepita con D.lgs. 105 del 26 giugno 2015), attraverso un semplice meccanismo che tiene conto della pericolosità intrinseca delle sostanze e dei preparati prodotti, utilizzati, conduzione.

Tutte le Società del Gruppo cooperano attraverso comportamenti responsabili e rispettosi dell'ambiente, allineati al sistema di gestione della Capogruppo.

Il Gruppo è impegnato ad utilizzare prodotti e processi al fine di risparmiare le risorse e minimizzare l'impatto ambientale.

4.2. Risultati e indicatori non finanziari

Consumi energetici

Si riportano di seguito i consumi energetici del Gruppo attribuiti all'utilizzo di combustibile ed energia elettrica, successivamente convertiti in giga joule (GJ).

Consumi Energetici (**)
Unità di 2022 2021
misura Totale Totale GJ Totale Totale GJ
Combustibili non rinnovabili
Gas naturale m3 1.622.207 64.180 1.739.336 69.077
Gasolio l 131.150 5.009 676.640 25.838
GPL t 18 893 20 990
Energia Elettrica
acquistata (*)
kWh 112.604.810 405.377 125.832.817 452.998
di cui da fonti rinnovabili kWh - - - -
Consumi energetici totali GJ 475.458 548.903
Energia rinnovabile GJ - -
Energia non rinnovabile GJ 405.377 452.998
Energia rinnovabile % - -

(*) Il Gruppo non acquista energia elettrica certificata da garanzia di origine, pertanto l'energia elettrica totale non è rinnovabile. (**) Ai fini del calcolo del contributo energetico in GJ dei combustibili del 2022, i fattori di conversione utilizzati sono indicati nel documento "UK Government GHG Conversion Factors for Company Reporting", fonte DEFRA 2022 mentre ai fini del calcolo del contributo energetico in GJ dei combustibili del 2021, i fattori di conversione utilizzati sono indicati nel documento "UK Government GHG Conversion Factors for Company Reporting", fonte DEFRA 2021.

Il gas naturale è utilizzato principalmente per il riscaldamento degli ambienti di lavoro, mentre l'energia elettrica è utilizzata nel processo produttivo in particolare per il funzionamento dei forni di smaltatura.

I minori consumi energetici registrati nel 2022 rispetto all'anno precedente sono dovuti principalmente alla riduzione della produzione a livello di Gruppo conseguente al calo delle vendite.

Nei vari stabilimenti del Gruppo sono stati impostati sistemi per il controllo costante dei consumi di gas ed elettricità, in particolare per lo stabilimento di Imola, il più grande del Gruppo, si continua lo sviluppo di

progetti per il risparmio energetico in ambito produttivo, con l'ottenimento anche di titoli di efficienza energetica (TEE).

Inoltre, nello stabilimento di Imola a settembre 2022 è iniziata la costruzione di un impianto fotovoltaico che entrerà in funzione entro il primo semestre 2023, con importanti benefici sia dal lato economico che ambientale.

Prelievi Idrici (*)

Prelievi Idrici (ML) di cui area con stress
idrico
Risorsa Unità di
misura
2022 2021 2022 2021
Acqua superficiale 13,9 13,2 - -
Acque sotterranee 9,4 9,9 9,4 9,9
Risorse idriche di terze parti ML 64,5 70,9 54,2 60,0
Totale 87,8 94,0 63,6 69,9

(*) Con riferimento al prelievo di acqua in aree soggette a stress idrico, il Gruppo Irce si avvale dell'Aqueduct Tool sviluppato dal World Resources Institute per identificare le aree potenzialmente a rischio. In base a tale analisi, solo i prelievi idrici relativi agli stabilimenti produttivi di Imola, Guglionesi e Umbertide hanno riguardato aree a stress idrico elevato (https://www.wri.org/aqueduct).

Il calo dei consumi di acqua sono da imputare alla riduzione dei consumi di acqua industriale utilizzata nel processo produttivo per il raffreddamento delle macchine, come conseguenza della minor produzione e grazie al maggior monitoraggio dei consumi.

Lo stress idrico misura il rapporto tra i prelievi idrici totali e quelli disponibili in approvvigionamento di acque superficiali e sotterranee rinnovabili e si riferiscono agli stabilimenti italiani di Imola (BO), Guglionesi (CB) ed Umbertide (PG).

Riciclo e gestione dei rifiuti

Obiettivo del Gruppo IRCE è il contenimento e la responsabile gestione dei rifiuti prodotti. Tra i principali progetti per una corretta gestione dei rifiuti, anche nel 2022 IRCE ha investito su:

  • Utilizzo di materiali e di processi che consentano un contenimento dei rifiuti prodotti;
  • Formazione e coinvolgimento di tutto il personale al fine di sensibilizzarlo ai programmi ambientali;
  • Scelta accurata dei fornitori che si occupano di servizi ambientali (smaltimento rifiuti).

I rifiuti totali ammontano a 4.621 tonnellate e la maggior parte è stata destinata a riciclo (82%) e recupero (9%), e solo l'1% è andato in discarica.

RIFIUTI GENERATI (ton)
2022
2021
Pericolosi Non
pericolosi
Totale Pericolosi Non
pericolosi
Totale
Totale 315 4.306 4.621 310 4.382 4.692

Il rifiuto principale è il rame di scarto proveniente dal processo produttivo, tale scarto va a riciclo, viene rilavorato da società specializzate per poi essere recuperato quasi interamente e reintrodotto nel nostro processo come nuova vergella di rame.

I rifiuti pericolosi sono solo il 7% e si riferiscono essenzialmente a sostanze provenienti dal processo produttivo (per esempio emulsioni, materiali filtranti, fanghi di lavorazione).

Emissioni in atmosfera (*)

Le emissioni di CO2 derivano dai vettori energetici utilizzati dal Gruppo e riportati nel capitolo precedente. Il Gruppo IRCE calcola la propria "impronta carbonica" in termini di CO2, rendicontando:

  • emissioni di gas ad effetto serra dirette (Scope 1), derivanti da fonti di proprietà o sotto la completa gestione della Società; si riferiscono al consumo di combustibili per il funzionamento degli impianti e dei macchinari del Gruppo;
  • emissioni indirette (Scope 2) derivanti da fonti esterne al Gruppo, in particolare imputabili all'utilizzo in tutti gli stabilimenti di energia elettrica approvvigionata dalla rete nazionale.
Emissioni GHG dirette (Scope 1) (*)
Unità di
misura
2022 2021
Fonte Totale tCO2e Totale tCO2e
Gas naturale m3 1.622.207 3.270 1.739.336 3.516
Gasolio l 131.150 335 676.640 1.700
GPL t 18 53 20 59
Totale 3.658 5.275
Emissioni GHG indirette (Scope 2) () – Location-Based Method (*)
Unità di
misura
2022 2021
Fonte Totale tCO2e Totale tCO2e
Energia Elettrica kWh 112.604.810 31.592 125.832.817 35.778
Emissioni GHG indirette (Scope 2) () – Market-Based Method (**)
Unità di
misura
2022 2021
Fonte Totale tCO2e Totale tCO2e
Energia Elettrica kWh 112.604.810 43.072 125.832.817 48.977
Totale emissioni Scope 1 + Scope 2 – Location Based 35.250 41.053
Totale emissioni Scope 1 + Scope 2 – Market Based 46.730 54.252

(*) Ai fini del calcolo delle emissioni dirette di Scope 1 del 2022, sono stati utilizzati i fattori di emissione riportati nel documento "UK Government GHG Conversion Factors for Company Reporting", fonte DEFRA 2022 mentre ai fine del calcolo delle emissioni dirette di Scope 1 del 2021, sono stati utilizzati i fattori di emissione riportati nel documento "UK Government GHG Conversion Factors for Company Reporting" (fonte DEFRA 2021)

(**) Le emissioni indirette di Scope 2 da energia elettrica sono espresse in tonnellate di CO2, tuttavia la percentuale di metano e protossido di azoto ha un effetto trascurabile sulle emissioni totali di gas serra (CO2 equivalenti) come desumibile dalla letteratura tecnica di riferimento.

(***) Le emissioni indirette di Scope 2 – Location Based sono calcolate secondo la metodologia definita dal GHG Protocol che prevede l'utilizzo di fattori di emissione medi relativi agli specifici mix energetici nazionali per la produzione di energia elettrica. Ai fini del calcolo sono stati utilizzati i fattori di emissione indicati nel documento "Confronti internazionali 2019" (fonte TERNA).

(****) Le emissioni indirette di Scope 2 – Market Based sono calcolate secondo la metodologia definita dal GHG Protocol che prevede l'utilizzo di fattori di emissione definiti su base contrattuale dai fornitori di energia. Ai fini del calcolo sono stati utilizzati i fattori di emissione per i paesi dell'area europea indicati nel documento "European Residual Mixes " (fonte AIB 2021 e AIB 2022), per il Brasile i fattori di emissione indicati nel documento "Confronti internazionali 2019" (fonte TERNA), per l'India i fattori di emissione indicati nel "CO2 Baseline Database for the Indian Power Sector - Ministry of Power, Government of India (Version 18.0)" (fonte Government of India).

Come esposto precedentemente, anche per le emissioni di CO2, il calo nel 2022 rispetto all'anno precedente è dovuto principalmente alla riduzione delle quantità prodotte a causa del calo della domanda di mercato.

Negli stabilimenti produttivi del Gruppo, oltre alle emissioni di gas a effetto serra, risultano presenti anche altre tipologie di emissioni in atmosfera. Queste emissioni vengono regolarmente monitorate e, nel 2022, non si sono verificati casi di superamento dei limiti imposti dalla legge.

Come da autorizzazioni in essere alle emissioni in atmosfera, le principali società del Gruppo eseguono campagne di monitoraggi sulle seguenti emissioni:

  • Sostanze organiche volatili (Volatile Organic Compounds VOC);
  • Ossido di azoto (Nitric Oxide Nox);
  • Polveri sottili (Particulate Matter PM).

È in corso un'attività volta a definire i criteri di campionamento in modo da uniformare i dati raccolti dai diversi stabilimenti in accordo anche con le normative dei singoli paesi.

Cambiamento Climatico

A completamento di quanto già descritto nella precedente analisi dei rischi "Rischi da Cambiamento Climatico" e di quanto riportato in nota integrativa nel paragrafo "Cambiamento Climatico – Impatti di Bilancio", si segnalano le seguenti attività svolte nel corso dell'anno:

  • Si è concluso il progetto di "carbon footprint di organizzazione" per lo stabilimento di Imola-BO (il più grande del Gruppo) con l'obiettivo di calcolare le emissioni di CO2 (scope 1, scope 2 e scope 3 upstream). Tale progetto sarà poi utilizzato come modello di riferimento per gli altri stabilimenti rendendo possibile il calcolo delle emissioni del Gruppo.
  • A settembre 2022 è iniziata la costruzione nello stabilimento di Imola di un impianto fotovoltaico che entrerà in funzione entro il primo semestre 2023, con importanti benefici sia dal lato economico che ambientale, con una riduzione della CO2 emessa.
  • Continuano gli investimenti in nuovi macchinari e impianti volti al risparmio ed efficientamento energetico per l'ottenimento dei Titoli di Efficienza Energetica (TEE).

Il Gruppo ha effettuato un'analisi interna per l'individuazione delle opportunità e dei rischi legati ai cambiamenti climatici; i principali risultati sono riportati sotto:

- Opportunità:

  • o In Europa l'obbligo di zero emissioni per nuove auto e nuovi furgoni dal 2035 porterà ad una alta richiesta di conduttori per avvolgimento per motori elettrici e relativa componentistica;
  • o un cambiamento nelle scelte del consumatore finale potrebbe portare ad un aumento di domanda in settori dove il Gruppo è già presente: componentistica per la domotica, l'automazione ed in ultimo il settore automotive dove la produzione di motori elettrici per trazione sarà trainante.

- Rischi:

  • o l'aumento di richiesta di materia prima "green" potrebbe portare ad un aumento importante dei costi e della reperibilità delle materie prime, in particolare del rame;
  • o l'aumento dei costi dell'energia elettrica potrebbe portare a maggiori costi e riduzione dei margini, IRCE sta investendo in autoproduzione di energia elettrica attraverso un campo fotovoltaico ed in macchinari a maggiore efficienza;
  • o eventuali interventi normativi per vincolare le aziende a ridurre le emissioni di CO2 potrebbero comportare per il Gruppo maggiori costi operativi;
  • o l'aumento di eventi climatici estremi potrebbe portare ad eventuali danni e interruzione della produzione, rischio mitigato dalla presenza di un apposito Recovery Plan che consente la continuità produttiva aziendale.

Il Gruppo si pone l'obiettivo di migliorare l'analisi degli impatti legati al cambiamento climatico, di monitorare costantemente i rischi, di cogliere le future opportunità ed investire in un progetto a lungo termine di abbattimento delle emissioni di CO2.

IRCE ha ottenuto il rating Silver da Ecovadis, piattaforma per il monitoraggio delle performance di sostenibilità delle aziende.

Gestione dei materiali

Il Gruppo IRCE mantiene relazioni con i fornitori strategici, con la volontà di costruire insieme un processo organizzativo comune improntato verso la sostenibilità lungo tutta la catena di produzione. I fornitori del Gruppo IRCE procurano le principali materie prime necessarie nei processi produttivi: rame, alluminio e vari prodotti chimici. Il Gruppo si impegna a raggiungere obiettivi di natura ambientale e sociale anche selezionando fornitori qualificati e materiali adeguati preferendo l'utilizzo di materiali riciclati o di recupero.

5. RESPONSABILITÀ DI PRODOTTO

Le tematiche rilevanti relative alla gestione del Prodotto sono riepilogate nella tabella seguente, unitamente ai principali rischi che la Direzione di Irce ha identificato. Nelle pagine successive sono descritte le politiche, il modello di gestione e i risultati conseguiti.

TEMI MATERIALI RISCHI CONNESSI MODALITA'
GESTIONE RISCHIO
OBIETTIVI DI
MIGLIORAMENTO

Innovazione,
qualità e
sicurezza del
prodotto
Soddisfazione
dei clienti

Possibile tardiva e/o
inadeguata risposta
ai ritorni dal cliente e
ai livelli di
soddisfazione attesi

Non conformità
dell'informativa di
prodotto

Perdita di
reputazione

Possibili criticità
derivate dal servizio
post-vendita

Sistema di gestione
della qualità ISO 9001
IATF 16949
(Stabilimenti IRCE
S.p.A. di Imola, FD
Sims Ltd e Irce Ltda)


Migliorare la gestione
dei reclami
Aumento delle risorse
dedicate alla ricerca e
sviluppo
Continuo
miglioramento nella
gestione delle richieste
del cliente

Tabella - Tematiche materiali

5.1. Politica e modello di gestione

IRCE è un Gruppo industriale di rilevanza europea, con due aree di attività:

  • conduttori per avvolgimento di macchine elettriche;
  • cavi isolati per il trasporto di energia.

I conduttori per avvolgimento di macchine elettriche sono impiegati in molteplici applicazioni quali motori e generatori elettrici, trasformatori, induttanze e relais.

I cavi sono utilizzati per la realizzazione di impianti elettrici di edifici civili ed industriali e per l'alimentazione e il cablaggio di apparecchiature elettriche.

5.2. Risultati e indicatori non finanziari:

Innovazione, qualità e sicurezza del prodotto

Il Gruppo IRCE al suo interno dispone di un'area R&S costantemente concentrata su attività di:

  • miglioramento delle prestazioni dei prodotti e dei processi produttivi;
  • studio e installazione di macchinari ed impianti con minor impatto ambientale;
  • sviluppo di prodotti e tecnologie innovative e sostenibili;
  • sviluppo di prodotti su specifica tecnica del cliente.

Nel 2022 non sono stati rilevati ritiri dal mercato per problemi inerenti alla sicurezza e alla qualità dei prodotti e dei servizi offerti dalle Società appartenenti al Gruppo IRCE.

Soddisfazione della clientela

La soddisfazione del cliente in IRCE è monitorata mediante due tipi di indicatori:

  • o Esterno: rappresentato dal punteggio del vendor rating emesso dal cliente stesso;
  • o Interno: legato al monitoraggio di scarti e resi, costi della non qualità, reclami cliente.

La qualità dei prodotti e dei servizi del Gruppo IRCE è riconosciuta sul mercato come di prima fascia, le valutazioni dei clienti non presentano criticità e non sono segnalate situazioni che possano mettere a rischio la posizione di IRCE come fornitore di riferimento.

6. PERFORMANCE ECONOMICO-FINANZIARIA

6.1. Valore economico generato e distribuito (performance economico finanziaria)

Per quanto concerne i temi relativi alle politiche, modelli di gestione e rischi connessi agli aspetti economici, si rimanda alle informazioni inserite nel Bilancio del Gruppo IRCE.

Come informazione specifica di carattere non finanziario, la seguente tabella rappresenta il Conto economico riclassificato a valore aggiunto, relativo all'intero perimetro di consolidamento finanziario:

Valore economico generato e distribuito
Valori in €/000 2022 2021(***)
Totale valore economico generato dal Gruppo 474.975 488.805
Totale valore economico distribuito dal Gruppo 459.845 472.628
Di cui costi operativi 422.809 432.083
Di cui remunerazione del personale 30.009 30.466
Di cui remunerazione dei finanziatori 4.035 3.259
Di cui remunerazione degli azionisti (*) 1.592 1.327
Di cui remunerazione della Pubblica Amministrazione (**) 1.400 5.493
Valore economico trattenuto dal Gruppo 15.130 16.177

(*) La quota attribuita agli azionisti corrisponde alla destinazione dell'utile netto di esercizio 2022 a dividendo che il Consiglio di Amministrazione del 15 marzo ha deliberato di proporre all'Assemblea degli Azionisti.

(**) La quota attribuita alla pubblica amministrazione comprende solo le imposte sul reddito.

(***) Al fine di migliorare i dati relativi al valore economico generato e distribuito e garantire la comparabilità dei dati, le imposte differite e anticipate sono state scorporate dalle imposte sul reddito ed incluse nel valore economico trattenuto. Per i dati precedentemente pubblicati si rimanda alla Dichiarazione di carattere non finanziaria 2021, pubblicata nella sezione "Investor Relations" del sito https://www.irce.it.

6.2. Business strategy

La strategia del Gruppo IRCE si basa su tre linee strategiche di lungo termine:

    1. Leadership di costo, continuo aggiornamento delle attrezzature produttive, dei processi di controllo e del sistema di logistica;
    1. Crescita:
  • a. aumento delle quote di mercato in settori e segmenti di prodotto con più alta marginalità;
  • b. presenza diretta con siti produttivi in Europa dell'Est e Cina;
    1. Innovazione:
  • a. continuo miglioramento del livello qualitativo dei prodotti e dei servizi attraverso software di controllo del processo produttivo e dell'avanzamento della produzione sempre aggiornati;
  • b. continuo miglioramento del sistema di gestione integrato aziendale e di gruppo;
  • c. investimenti in macchinari ed impianti ad alta efficienza e minor consumo di energia per un minor impatto ambientale.

IRCE ha l'obiettivo di essere uno dei protagonisti globali nel proprio settore mediante un continuo miglioramento organizzativo e di processo per soddisfare al meglio le esigenze dei clienti.

7. TASSONOMIA

Il Regolamento EU 2020/852 (in seguito il "Regolamento"), entrato in vigore il 1° gennaio 2022, ha introdotto la Tassonomia Europea (di seguito anche "Tassonomia"), un sistema di classificazione che rende possibile tradurre gli obiettivi climatici e ambientali dell'Unione Europea in criteri oggettivi, collegandoli a specifiche attività economiche.

Il Regolamento sopra menzionato stabilisce che un'attività economica è considerata ecosostenibile se contribuisce in modo sostanziale a raggiungere uno o più dei sei seguenti obiettivi ambientali definiti dalla Tassonomia:

    1. La mitigazione del cambiamento climatico;
    1. L'adattamento al cambiamento climatico;
    1. L'uso sostenibile e la protezione delle acque e delle risorse marine;
    1. La transizione verso un'economia circolare;
    1. La prevenzione e la riduzione dell'inquinamento;
    1. La protezione e il ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.

Nel corso del 2021 è stato pubblicato il Regolamento delegato sul clima e gli allegati relativi ai primi due obiettivi (1) mitigazione del cambiamento climatico e (2) adattamento al cambiamento climatico, contenenti i criteri di vaglio tecnico al fine di stabilire se un'attività possa ritenersi eligible (ammissibile) e aligned (allineata) ai sensi della Tassonomia. Si segnala inoltre che il primo gennaio 2023 è entrato in vigore l'Atto Delegato Complementare, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 15 luglio 2022.

Ai sensi dell'Art. 8 del Regolamento Tassonomia, per l'esercizio 2022, IRCE, in quanto soggetta all'obbligo di pubblicazione della DNF, è tenuta a comunicare l'ammontare e la proporzione dei propri ricavi, spese in conto capitale (CapEx) e spese operative (OpEx) associati ad attività economiche eco-sostenibili dal punto di vista ambientale, ovverosia che siano potenzialmente idonee (eligible) rispetto che allineate (aligned) ai criteri di vaglio tecnico definiti dal Regolamento delegato sul clima per gli anzi menzionati obiettivi di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico.

Al fine di classificare un'attività come "sostenibile dal punto di vista ambientale" ai sensi della Tassonomia è necessario quindi prima identificare le attività economiche eligible, e poi valutarne l'allineamento tramite verifica del rispetto dei criteri tecnici previsti dalla normativa per la specifica attività, ovvero:

• contribuire in modo sostanziale al raggiungimento di uno o più degli obiettivi ambientali;

  • essere conformi ai criteri di vaglio tecnico fissati dalla Commissione europea;
  • non arrecare un danno significativo a nessuno degli obiettivi ambientali (DNSH);
  • essere svolte nel rispetto delle garanzie minime di salvaguardia.

Sulla base dell'interpretazione maturata e dei requisiti ad oggi applicabili, il Gruppo ha confermato la sua valutazione in merito al fatto che le sue principali attività non siano incluse tra quelle ad oggi identificate dalla normativa di riferimento per i due obiettivi ambientali di cui sopra, e di conseguenza nessuna quota di fatturato sia considerabile come allineata o eligible alla data di redazione del presente documento. Tale valutazione si è concentrata sulle attività economiche prevalenti del Gruppo, legate alla produzione di conduttori per avvolgimento e cavi elettrici.

Il Gruppo ha effettuato inoltre l'analisi delle spese in conto capitale e delle spese operative riferite all'esercizio 2022. In merito al KPI sulle spese operative, non è stata identificata, alla data di pubblicazione della presente DNF, alcuna quota associata ad attività economiche considerate allineate o ammissibili in relazione agli obiettivi di Mitigazione dei cambiamenti climatici e Adeguamento ai cambiamenti climatici. Per il calcolo del KPI sulle spese in conto capitale (CapEx) sono invece stati considerati ammissibili gli investimenti sostenuti per l'installazione di un impianto fotovoltaico presso la sede di Imola. Di conseguenza, sono stati considerati come non ammissibili la restante parte di incrementi in immobilizzazioni materiali, immateriali e diritti d'uso dell'anno. Ai fini del calcolo del KPI sulle spese operative (OpEx) sono stati considerati in particolare i costi di ricerca e sviluppo non capitalizzati, i costi di manutenzione e i costi per godimento beni di terzi (non IFRS16).

Con riferimento alle attività risultate "eligible" sopra citate si è ritenuto che non siano considerabili attività "aligned" secondo quanto previsto dal Regolamento sulla Tassonomia. Nel corso dei prossimi mesi verranno effettuate ulteriori analisi, sia in considerazione della progressiva evoluzione del Regolamento e della sua interpretazione e applicazione, che delle decisioni strategiche intraprese dal Gruppo IRCE.

ALLEGATO II – Quota del fatturato derivante da prodotti o servizi associati ad attività economiche allineate alla tassonomia — Informativa relativa all'anno 2022

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ALLEGATO II – Quota delle spese in conto capitale derivanti da prodotti o servizi associati ad attività economiche allineate alla tassonomia — Informativa relativa all'anno 2022

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Codice Spese in conto capitale in valore assoluto Quota delle spese in conto capitale Mitigazione dei cambiamenti climatici Adattamento ai cambiamenti climatici Acque e risorse marine Economia circolare Inquinamento Biodiversità ed ecosistemi Mitigazione dei cambiamenti climatici Adattamento ai cambiamenti climatici Acque e risorse marine Economia circolare Inquinamento Biodiversità ed ecosistemi Garanzie minime di salvaguardia Quo
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ALLEGATO II – Quota delle spese operative derivanti da prodotti o servizi associati ad attività economiche allineate alla tassonomia — Informativa relativa all'anno 2022

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B. ATTIVITA' NON AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA

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INDICE DEI CONTENUTI GRI

Dichiarazione d'uso Il Gruppo IRCE ha rendicontato le informazioni citate in questo indice dei contenuti GRI per
il periodo 1gennaio – 31 dicembre 2022 con riferimento agli Standard GRI.
Utilizzato GRI 1 GRI 1 - Principi Fondamentali - versione 2021
GRI Standards Informativa Pagine/note
GRI 2: INFORMATIVA GENERALE 2021
2-1 Dettagli organizzativi 17
2-2 Entità incluse nella
rendicontazione di sostenibilità
dell'organizzazione
17
2-3 Periodo di rendicontazione,
frequenza e punto di contatto
17
2-4 Revisione delle informazioni 31,38
2-5 Assurance esterna 176
2-6 Attività, catena del valore e altri
rapporti di business
37,38
2-7 Dipendenti 28,29
L'indicatore è in compliance con i requirement a, b.i, b.ii
b.iv, b.v, c, d, e dello standard di riferimento, ad eccezione
della suddivisione per regione geografica di cui al punto b.
2-8 Lavoratori esterni 28
2-9 Struttura e composizione della
Governance
23,24
L'indicatore è in compliance con i requirement a, c.i, c.ii,
c.iii. c.iv, c.v dello standard di riferimento.
2-23 Impegno in termini di policy 24-26
L'indicatore è in compliance con i requirement c, d, e, f dello
standard di riferimento.
2-27 Conformità a leggi e
regolamenti
Nel 2022 non risultano casi significativi di non conformità a
leggi e regolamenti.
2-29 Approccio al coinvolgimento
degli stakeholder
18-20
2-30 Accordi di contrattazione
collettiva
29
3-1 Processo di determinazione dei
temi materiali
18-20
3-2 Elenco di temi materiali 21,22
3-3 Gestione dei temi materiali 23,27,32,37
L'indicatore è in compliance con i requirement a,b,c dello
standard di riferimento.
201-1 Valore economico direttamente
generato e distribuito
38
205-3 Episodi di corruzione accertati
e azioni intraprese
Nel 2022 non si sono registrati episodi di corruzione
accertati.
206-1 Azioni legali relative a
comportamento
anticompetitivo, attività di trust
e prassi monopolistiche
Nel 2022 non si sono registrate azioni legali contro il
Gruppo con riferimento a pratiche anti competitive e/o
violazioni di regolamentazioni in tema di antitrust e pratiche
monopolistiche.
302-1 Energia consumata all'interno
dell'organizzazione
33
303-3 Prelievo idrico 34
L'indicatore è in compliance con i requirement a, b, d dello
standard di riferimento.
305-1 Emissioni dirette di GHG
(Scope 1)
35
305-2 Emissioni indirette di GHG da
consumi energetici (Scope 2)
35
306-3 Rifiuti generati 34
L'indicatore è in compliance con i requirement dello
standard di riferimento al netto dell'elenco della tipologia di
rifiuti.
403-9 Infortuni sul lavoro 30
404-1 Ore medie di formazione annua
per dipendente
31
L'indicatore è in compliance con il requirement dello
standard di riferimento, ad esclusione della scomposizione
per genere e categoria di dipendenti.
405-1 Diversità negli organi di
governo e tra i dipendenti
24
L'indicatore è in compliance con i requirements a e b.i dello
standard di riferimento, ad eccezione della percentuale.
406-1 Episodi di discriminazione e
misure correttive adottate
26
408-1 Attività e fornitori che
presentano un
rischio significativo di episodi di
lavoro minorile
Sulla base delle procedure in atto di selezione e controllo
dei fornitori si ritiene che non vi sia un rischio significativo
relativo all'utilizzo di lavoro minorile presso i principali
fornitori del Gruppo.
409-1 Attività e fornitori che
presentano un
rischio significativo di episodi di
lavoro forzato o
obbligatorio
Sulla base delle procedure in atto di selezione e controllo
dei fornitori si ritiene che non vi sia un rischio significativo
all'utilizzo di lavoro forzato o obbligatorio presso i principali
fornitori del Gruppo.
416-2 Episodi di non conformità
relativamente agli impatti su
salute e sicurezza di
prodotti e servizi
Non risultano casi di non conformità con le normative e/o i
codici di autoregolamentazione riguardanti gli impatti sulla
salute e la sicurezza dei prodotti che abbiamo comportato
una sanzione, una ammenda o un avviso da Organi di
Controllo.

BILANCIO CONSOLIDATO GRUPPO IRCE AL 31 DICEMBRE 2022

SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA CONSOLIDATA

2022 2021
(Migliaia di Euro) Note 31 Dicembre 31 Dicembre
ATTIVITA'
Attività non correnti
Avviamento e altre attività immateriali 6 49 60
Immobili, impianti e macchinari 7 37.961 37.267
Attrezzature ed altre immobilizzazioni materiali 7 1.374 1.445
Immobilizzazioni in corso e acconti 7 12.278 5.475
Partecipazioni 8 - 111
Altri crediti finanziari non correnti 8 5 5
Imposte anticipate 9 2.357 2.002
Altre attività non correnti 10 2.813 -
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 56.837 46.365
Attività correnti
Rimanenze 11 117.988 104.985
Crediti commerciali 12 61.586 91.924
Crediti tributari 13 2.676 18
(di cui vs. parti correlate) 2.175 -
Crediti verso altri 14 5.659 1.680
Attività finanziarie correnti 15 490 673
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 16 5.608 10.678
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 194.007 209.958
TOTALE ATTIVITA' 250.844 256.323
2022 2021
(Migliaia di Euro) Note 31 Dicembre 31 Dicembre
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
Patrimonio netto
Capitale sociale 13.802 13.802
Riserve 122.084 109.089
Risultato di periodo 9.224 9.376
Patrimonio netto attribuibile agli azionisti del gruppo 145.110 132.267
Patrimonio netto attribuibile agli azionisti di minoranza (325) (305)
TOTALE PATRIMONIO NETTO 17 144.785 131.962
Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti 18 19.777 17.846
Imposte differite 9 338 87
Fondi rischi e oneri 19 280 167
Fondi per benefici ai dipendenti 20 3.449 4.842
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 23.844 22.942
Passività correnti
Passività finanziarie correnti 21 46.224 57.790
Debiti commerciali 22 27.240 30.402
Debiti tributari 23 555 2.986
(di cui vs. parti correlate) - 2.163
Debiti verso istituti di previdenza sociale 24 2.000 1.897
Altre passività correnti 25 5.939 8.045
Fondi rischi ed oneri correnti 19 257 299
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 82.215 101.419
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 250.844 256.323

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

2022 2021
(Migliaia di Euro) Note 31 Dicembre 31 Dicembre
Ricavi 26 454.695 457.140
Altri ricavi e proventi 27 4.864 575
TOTALE RICAVI E PROVENTI 459.559 457.715
Costi per materie prime e materiali di consumo 28 (361.748) (384.214)
Variazione rimanenze prodotti finiti e in corso di lavorazione (86) 17.896
Costi per servizi 29 (46.615) (36.449)
Costo del personale 30 (30.009) (30.466)
Ammortamenti e svalutazioni immobilizzazioni materiali ed
immateriali
31 (7.234) (7.597)
Accantonamenti e svalutazioni 32 (589) (1.243)
Altri costi operativi 33 (1.730) (1.286)
RISULTATO OPERATIVO 11.548 14.356
Proventi / (oneri) finanziari 34 (1.250) (199)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 10.298 14.157
Imposte sul reddito 35 (1.094) (4.778)
Risultato Netto Gruppo e terzi 9.204 9.379
Risultato di periodo attribuibile agli azionisti di minoranza (20) 3
Risultato netto attribuibile alla Capogruppo 9.224 9.376

Utile (Perdita) per Azione

- base, per l'utile (perdita) del periodo attribuibile agli azionisti
ordinari della Capogruppo
36 0,348 0,353
- diluito, per l'utile (perdita) del periodo attribuibile agli azionisti
ordinari della Capogruppo
36 0,348 0,353

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

2022 2021
(Migliaia di Euro) Note 31 Dicembre 31 Dicembre
Risultato netto del periodo gruppo e terzi 9.204 9.379
Variazione della riserva di conversione dei bilanci di società
estere
17 4.184 835
Totale componenti del conto economico complessivo da
riclassicare nel risultato
4.184 835
Utili / (Perdite) attuariali IAS 19 20 969 30
Effetto imposte 9 (209) (1)
Totale variazione riserva IAS 19 17 760 29
Totale componenti conto economico complessivo da non
riclassificare nel risultato
760 29
Totale risultato del conto economico complessivo 14.148 10.243
Attribuibile ad azionisti della Capogruppo 14.168 10.240
Attribuibile ad azionisti di minoranza (20) 3

PROSPETTO DELLE VARIAZIONE DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Altre riserve Utili portati a nuovo Totale
(Migliaia di Euro) Capitale
sociale
Riserva
sovrapp.
Altre
riserve
Riserva
legale
Riserva
IAS
19
Utili/perdite
a
nuovo
Riserva di
traduzione
Risultato
di
periodo
Totale
patrimonio
netto di
gruppo
Interessenze
di minoranza
patrimonio
netto
gruppo
e terzi
Saldo di apertura esercizio
precedente
13.822 40.562 45.923 2.925 (1.212) 55.415 (34.502) - 122.932 (308) 122.624
Dividendi - - - - - (797) - - (797) - (797)
Compravendita azioni proprie (19) (89) - - - - - - (108) - (108)
Destinazione risultato
precedente esercizio
- - - - - - - - - - -
Altri utili / (perdite) complessivi - - - - 29 - 835 - 864 - 864
Risultato dell'esercizio - - - - - - - 9.376 9.376 3 9.379
Totale risultato di conto
economico complessivo
- - - - 29 - 835 9.376 10.240 3 10.243
Saldo di chiusura esercizio
precedente
13.802 40.474 45.923 2.925 (1.183) 54.617 (33.667) 9.376 132.267 (305) 131.962
Destinazione risultato
precedente esercizio
- - - - - 9.376 - (9.376) - - -
Altri movimenti - - - - - 6 - - 6 - 6
Dividendi - - - - - (1.327) - - (1.327) - (1.327)
Compravendita azioni proprie - (3) - - - - - - (3) - (3)
Altri utili / (perdite) complessivi - - - - 760 - 4.184 - 4.943 - 4.943
Risultato dell'esercizio - - - - - - - 9.224 9.224 (20) 9.204
Totale risultato di conto
economico complessivo
- - - - 760 - 4.184 9.224 14.168 (20) 14.148
Saldo di chiusura esercizio
corrente
13.802 40.471 45.923 2.925 (424) 62.672 (29.483) 9.224 145.110 (325) 144.785

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

2022 2021
(Migliaia di Euro) Note 31 Dicembre 31 Dicembre
ATTIVITA' OPERATIVA
Risultato di periodo (gruppo e terzi) 9.204 9.379
Rettifiche per:
Ammortamenti 31 7.234 7.597
Variazione netta delle imposte (anticipate) e differite 35 (305) (713)
Minusvalenze / (Plusvalenze) da realizzo di attività immobilizzate (703) (57)
Perdita o (utile) su differenze cambio non realizzate (144) (725)
Accantonamenti 32 150 100
Imposte correnti 35 1.399 5.490
Oneri (proventi) finanziari 34 276 588
Risultato operativo prima delle variazioni del capitale circolante 17.111 21.659
Imposte pagate (6.922) (3.759)
Oneri finanziari corrisposti/pagati 34 (4.035) (3.259)
Proventi finanziari incassati 34 3.759 2.672
Decremento / (incremento) Rimanenze (11.792) (28.029)
Variazione dei crediti commerciali 31.646 (17.730)
Variazione dei debiti commerciali (3.226) 9.134
Variazione netta attività e passività d'esercizio correnti (1.145) 1.982
Variazione netta attività e passività d'esercizio correnti vs. parti corr. (4.337) 2.007
Variazione netta attività e passività d'esercizio non correnti (3.400) (405)
DISPONIBILITA' LIQUIDE GENERATE (ASSORBITE) DALL'ATTIVITA'
OPERATIVA
17.659 (15.729)
ATTIVITA' D'INVESTIMENTO
Investimenti in immobilizzazioni immateriali 6 (30) (26)
Investimenti in immobilizzazioni materiali 7 (13.609) (7.673)
Investimenti in partecipazioni 8 113 (2)
Corrispettivo incassato dalla vendita di attività materiali e immateriali 743 62
DISPONIBILITA' LIQUIDE GENERATE (ASSORBITE) DALL'ATTIVITA'
D'INVESTIMENTO
(12.783) (7.639)
ATTIVITA' FINANZIARIA
Rimborso di finanziamenti bancari a lungo 18 (10.176) (8.887)
Erogazione di finanziamenti bancari a lungo 18 12.000 5.395
Var. netta dei debiti fin. a breve ed altri debiti fin. (include IFRS16) (11.961) 27.044
Var. netta delle altre attività finanziarie ed altri crediti finanziari 579 882
Altri effetti di patrimonio netto 17 6 0
Dividendi pagati agli azionisti 17 (1.327) (797)
Gestione azioni proprie (vendite-acquisti) (3) (108)
DISPONIBILITA' LIQUIDE GENERATE (ASSORBITE) DALL'ATTIVITA'
FINANZIARIA (10.882) 23.529
FLUSSO DI CASSA NETTO DI PERIODO (6.006) 161
SALDO DISPONIBILITA' LIQUIDE ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO 16 10.678 10.260
Differenza cambio 936 257
Flusso di cassa netto di periodo (6.006) 161
SALDO DISPONIBILITA' LIQUIDE ALLA FINE DELL'ESERCIZIO 16 5.608 10.678

PRINCIPI CONTABILI E NOTE ESPLICATIVE AI PROSPETTI DI BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2022

INFORMAZIONI GENERALI

Il presente bilancio annuale consolidato al 31 dicembre 2022 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione di IRCE S.p.A (di seguito anche la "Società") in data 15 marzo 2023.

IRCE S.p.A. (di seguito anche la "Società") è una società costituita in Italia, con domicilio fiscale, sede legale ed amministrativa in via Lasie 12/a, Imola (BO), R.E.A. n. 266734 BO 001785.

Al 31 dicembre 2022, il capitale sociale dell'Emittente era detenuto per il 5,64% dall'Emittente stesso, per il 50,045% da Aequafin S.p.A. – società costituita e domiciliata in Italia in Via dei Poeti n. 1/2, e per il restante 44,315% era flottante sul mercato Mercato Telematico di Borsa Italiana S.p.A. – segmento STAR.

Il Gruppo IRCE possiede 9 stabilimenti produttivi ed è uno dei principali operatori industriali in Europa nel campo dei conduttori per avvolgimenti ed, in Italia, nel settore dei cavi elettrici.

Gli stabilimenti sono situati in Italia presso Imola (BO), Guglionesi (CB) ed Umbertide (PG); all'estero a Nijmegen (NL) - sede della Smit Draad Nijmegen BV, Blackburn (UK) - sede della FD Sims Ltd, Joinville (SC – Brasile) - sede della Irce Ltda, Kochi (Kerala – India) - sede della Stable Magnet Wire P.Ltd e Kierspe (D) sede della Isodra GmbH. Il Gruppo detiene inoltre uno stabilimento non operativo a Kochi (Kerala – India), sede della Fine Wire P. Ltd.

Al 30 giugno 2022 è stato ceduto lo stabilimento produttivo di Miradolo Terme (PV).

La distribuzione si avvale di agenti e delle seguenti società controllate commerciali: Isomet AG in Svizzera, DMG GmbH in Germania, Isolveco Srl e Isolveco 2 Srl in Italia, Irce S.L. in Spagna e Irce SP.ZO.O in Polonia.

Sono state di recente costituite le società Irce Electromagnetic Wire (Jiangsu) Co. Ltd con sede ad Haian (Cina) e Irce s.r.o. con sede ad Ostrawa (Rep. Ceca), attualmente non operative.

CRITERI DI REDAZIONE

Il bilancio annuale per l'esercizio 2022 è stato redatto in conformità agli IFRS (International Financial Reporting Standards) emanati dallo IASB (International Accounting Standards Board) ed omologati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione all'art. 9 del D.Lgs n.38/2005. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRC) incluse quelle precedentemente emesse dallo Standing Interpretation Committee (SIC).

Gli schemi di bilancio utilizzati per il bilancio consolidato del Gruppo IRCE sono stati predisposti in conformità a quanto previsto nel principio IAS 1, in particolare:

  • la situazione patrimoniale-finanziaria è stata predisposta presentando distintamente le attività e le passività "correnti" e "non correnti";
  • il conto economico è stato predisposto classificando le voci "per natura";
  • il rendiconto finanziario è stato predisposto, come richiede lo IAS 7, mostrando i flussi finanziari avvenuti nell'esercizio classificandoli tra attività operativa, di investimento e finanziaria. I flussi finanziari derivanti dall'attività operativa sono stati presentati utilizzando il "metodo indiretto".

PRINCIPI DI CONSOLIDAMENTO

Il bilancio consolidato comprende i bilanci della capogruppo IRCE S.p.A e delle società controllate redatti al 31 dicembre 2022. I bilanci delle società controllate sono stati redatti adottando i medesimi principi contabili della controllante. I principali criteri di consolidamento adottati nella redazione del bilancio consolidato sono i seguenti:

  • Le società controllate sono imprese sulle quali la Società ha il diritto di esercitare, direttamente o indirettamente, il controllo, così come definito dal principio internazionale IFRS 10 - "Bilancio consolidato". In particolare, il controllo esiste quando l'entità controllante contemporaneamente detiene il potere decisionale sull'entità partecipata; ha il diritto a partecipare o è esposta ai risultati (positivi e negativi) variabili della partecipata; ha la capacità di esercitare il potere sulla partecipata in modo da incidere sull'ammontare dei propri ritorni economici.
  • Il consolidamento delle controllate è avvenuto con il metodo dell'integrazione lineare; la tecnica consiste nel recepire tutte le poste di bilancio nel loro importo globale, prescindendo cioè dalla percentuale di possesso di Gruppo. Solo in sede di determinazione del Patrimonio Netto e del risultato d'esercizio di Gruppo, l'eventuale quota di competenza di terzi viene evidenziata in apposita linea dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico.
  • Il valore di carico delle partecipazioni è stato eliminato a fronte dell'assunzione delle attività e delle passività delle partecipazioni stesse.
  • Tutti i saldi e le transazioni infragruppo, inclusi eventuali utili non realizzati derivanti da rapporti intrattenuti tra le società del Gruppo, sono completamente eliminati.
  • Relativamente alla conversione dei bilanci delle società con valuta funzionale diversa da quella di presentazione del consolidato, i saldi patrimoniali ed economici di tutte le società del Gruppo espressi in una valuta funzionale diversa da quella di presentazione del bilancio consolidato (l'Euro) sono convertiti come segue:
  • le attività e passività di ciascuno Stato patrimoniale presentato sono convertite ai cambi vigenti alla data di rendicontazione;
  • i ricavi e i costi di ciascun conto economico sono convertiti ai cambi medi del periodo;
  • le differenze cambio di conversione risultanti dall'applicazione di tale metodo sono rilevate nel prospetto del conto economico complessivo ed accumulate nell'apposita riserva di patrimonio netto fino alla cessione della partecipazione (riserva di conversione).

Gli interessi di minoranza rappresentano la parte di profitti o perdite e delle attività nette non detenute dai Soci della Capogruppo.

La tabella seguente mostra l'elenco delle società incluse nell'area di consolidamento al 31 dicembre 2022:

Società % di Sede legale Valuta Capitale sociale Consolidamento
partecipazione
Isomet AG 100% Svizzera CHF 1.000.000 integrale
Smit Draad Nijmegen BV 100% Paesi Bassi EUR 1.165.761 integrale
FD Sims Ltd 100% Regno Unito GBP 15.000.000 integrale
Isolveco Srl 75% Italia EUR 46.440 integrale
DMG GmbH 100% Germania EUR 255.646 integrale
Irce SL 100% Spagna EUR 150.000 integrale
Irce Ltda 100% Brasile BRL 157.894.223 integrale
ISODRA GmbH 100% Germania EUR 25.000 integrale
Stable Magnet Wire P.Ltd. 100% India INR 165.189.860 integrale
Irce SP.ZO.O 100% Polonia PLN 200.000 integrale
Isolveco 2 Srl 100% Italia EUR 10.000 integrale
Irce Electromagnetic Wire 100% Cina CNY 15.209.587 integrale
(Jiangsu) Co. Ltd
Irce s.r.o 100% Rep. Ceca CZK 3.300.000 integrale
Fine Wire P. Ltd 100% India INR 820.410 integrale

A decorrere dal 31 dicembre 2022 si è proceduto a consolidare integralmente la Fine Wire P. Ltd, società indiana non operativa, controllata al 100% dalla Stable Magnet Wire P. Ltd.

I principali tassi utilizzati per la conversione sono i seguenti:

Esercizio corrente Esercizio precedente
Valuta: Medio Puntuale Medio Puntuale
GBP 0,8525 0,8872 0,8599 0,8401
CHF 1,0051 0,9854 1,0815 1,0329
BRL 5,4498 5,6362 6,3820 6,3107
INR 82,7205 88,3048 87,4656 84,1569
CNY 7,0805 7,3650 7,6332 7,1939
PLN 4,6849 4,6843 4,5643 4,5962
CZK 24,5603 24,1160 25,3960 24,8580

CRITERI DI VALUTAZIONE E PRINCIPI CONTABILI APPLICATI

Di seguito sono brevemente descritti i principi contabili e i criteri di valutazione più significativi utilizzati per la redazione del Bilancio Consolidato.

Continuità Aziendale

Gli amministratori hanno valutato l'applicabilità del presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato, concludendo che tale presupposto è adeguato in quanto non sussistono dubbi sulla continuità aziendale.

Conversione delle poste in valuta estera

Il bilancio consolidato è presentato in Euro, che è la valuta di presentazione adottata dal Gruppo. Ciascuna entità del Gruppo definisce la propria valuta funzionale, che è utilizzata per valutare le voci comprese nei singoli bilanci. Le transazioni in valuta estera sono rilevate inizialmente al tasso di cambio (riferito alla valuta funzionale) in essere alla data della transazione. Le attività e passività monetarie, denominate in valuta estera, sono riconvertite nella valuta funzionale al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del bilancio. Tutte le differenze di cambio sono rilevate nel conto economico tra i proventi/(oneri) finanziari. Le poste non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite usando i tassi di cambio in vigore alla data di iniziale rilevazione della transazione. Le poste non monetarie iscritte al valore equo in valuta estera sono convertite usando il tasso di cambio alla data di determinazione di tale valore.

Alla data di chiusura del bilancio, le attività e passività di tali controllate sono convertite in Euro al tasso di cambio in essere in tale data, ed il loro conto economico è convertito usando il cambio medio dell'esercizio. Le differenze di cambio derivanti dalla conversione sono rilevate nel prospetto del conto economico complessivo ed accumulate nell'apposita riserva di patrimonio netto fino alla cessione della partecipazione (riserva di conversione).

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali sono rilevate al costo di acquisto dedotto di sconti ed abbuoni, o al costo di costruzione comprensivo degli oneri di diretta imputazione meno il relativo fondo di ammortamento ed eventuali perdite di valore cumulate.

Il valore contabile delle attività materiali è sottoposto a verifica per rilevarne eventuali perdite di valore qualora eventi o cambiamenti di situazione indichino che il valore di carico non possa essere recuperato. Se esiste un'indicazione di questo tipo e nel caso in cui il valore di carico ecceda il suo valore recuperabile, le attività sono svalutate fino a riflettere tale minor valore. Il valore recuperabile delle attività materiali è rappresentato dal maggiore tra il prezzo netto di vendita e il valore d'uso.

In assenza di un accordo di vendita vincolante, il fair value è stimato sulla base dei valori espressi da un mercato attivo, da transazioni recenti ovvero sulla base delle migliori informazioni disponibili per riflettere l'ammontare che l'impresa potrebbe ottenere dalla vendita del bene.

Il valore d'uso è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'uso del bene e, se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla sua cessione al termine della sua vita utile. I flussi di cassa sono determinati sulla base di assunzioni ragionevoli e documentabili rappresentative della migliore stima delle future condizioni economiche che si verificheranno nella residua vita utile del bene. L'attualizzazione è effettuata a un tasso che tiene conto del rischio implicito nel settore di attività.

Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le attività sono rivalutate e la rettifica è imputata a conto economico come rivalutazione (ripristino di valore) sino a concorrenza della svalutazione precedentemente effettuata o al minore tra il valore recuperabile e il valore di iscrizione al lordo delle svalutazioni precedentemente effettuate e ridotto delle quote di ammortamento che sarebbero state stanziate qualora non si fosse proceduto alla svalutazione.

La capitalizzazione dei costi inerenti all'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività applicando il criterio del "component approach".

Al momento della vendita, o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale utile o perdita (calcolata come differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile) viene rilevata a conto economico nell'anno della suddetta eliminazione.

I terreni, compresi quelli pertinenziali ai fabbricati, non vengono ammortizzati.

Le immobilizzazioni in corso e gli acconti versati per l'acquisto di immobilizzazioni materiali sono valutati al costo. L'ammortamento inizia quando il bene è disponibile e pronto all'uso e a tale data sono classificati nella categoria specifica di appartenenza.

Gli ammortamenti sono stati calcolati sulla base di aliquote ritenute rappresentative della vita utile stimata delle relative immobilizzazioni materiali. Gli ammortamenti hanno inizio quando l'attività è disponibile all'uso tenendo conto del momento effettivo in cui tale condizione si manifesta.

Le aliquote applicate dalle società del Gruppo, su base annua, sono comprese nei seguenti intervalli:

Fabbricati 3,0% - 10,0%
Impianti e macchinari 5,0% - 17,5%
Attrezzature industriali e commerciali 25,0% - 40,0%
Altri beni 12,0% - 25,0%

Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte all'attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38 (Attività immateriali), quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile.

Le immobilizzazioni immateriali acquisite separatamente sono inizialmente capitalizzate al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono capitalizzate al valore equo alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dei fondi di ammortamento e di eventuali perdite di valore accumulate. Le immobilizzazioni immateriali prodotte internamente, ad eccezione dei costi di sviluppo, non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute. Il Gruppo capitalizza i costi di sviluppo solo in presenza di probabile recuperabilità. La vita utile delle immobilizzazioni immateriali è valutata come definita o indefinita. Le attività immateriali con vita definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sottoposte a test di congruità ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo e il metodo di ammortamento ad esse applicato vengono riesaminati alla fine di ciascun esercizio finanziario o più frequentemente se necessario. Variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all'attività immateriale sono conseguiti dal Gruppo, sono rilevate modificando il periodo o il metodo di ammortamento e trattate come modifiche delle stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali con vita definita sono rilevate a conto economico nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.

Utili o perdite derivanti dall'alienazione di un'immobilizzazione immateriale sono misurate come differenza tra il ricavo netto della dismissione ed il valore contabile dell'immobilizzazione immateriale e sono rilevate a conto economico quando l'immobilizzazione viene alienata.

Riportiamo nella seguente tabella una descrizione delle attività immateriali e del metodo di ammortamento utilizzato:

Immobilizzazione Vita Utile Aliquota Prodotto in
economia o
acquistato
Test di congruità ai fini della
rilevazione delle perdite di
valore
Diritti di brevetto e
utilizzazione opere
ingegno
Definita 50% Acquistato Rivisitazione del metodo di
ammortamento in
concomitanza di ogni
chiusura d'esercizio e test di
impairment in presenza di
Concessioni e licenze Definita 20% Acquistato indicatori di perdita di valore
Rivisitazione del metodo di
ammortamento in
concomitanza di ogni
chiusura d'esercizio e test di
impairment in presenza di
indicatori di perdita di valore
Marchi e diritti simili Definita 5,56% Acquistato Rivisitazione del metodo di
ammortamento in
concomitanza di ogni
chiusura d'esercizio e test di
impairment in presenza di
indicatori di perdita di valore

Le aliquote di ammortamento delle immobilizzazioni immateriali sono state determinate in funzione della specifica residua possibilità di utilizzazione e vengono rivisitate in concomitanza di ogni chiusura di bilancio.

Beni in leasing

A seguito dell'entrata in vigore del principio contabile IFRS 16, a partire dal 1° gennaio 2019, i contratti di leasing sono contabilizzati in bilancio sulla base di un unico modello contabile simile a quanto precedentemente disciplinato dallo IAS 17 in materia di contabilizzazione dei leasing finanziari. Al momento della stipula di ciascun contratto, il Gruppo:

• determina se il contratto sia o contenga un leasing, circostanza che si verifica quando lo stesso attribuisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività specificata per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo. Tale valutazione è ripetuta in caso di successiva modifica dei termini e delle condizioni del contratto.

• separa le componenti del contratto ripartendo il corrispettivo del contratto tra ciascuna componente leasing o non leasing.

• determina la durata del leasing come il periodo non annullabile del leasing a cui si aggiungono eventuali periodi coperti da un'opzione di proroga o di risoluzione del leasing.

Alla data di decorrenza di ciascun contratto nel quale il Gruppo sia locatario di un bene vengono rilevati in bilancio l'attività consistente nel diritto di utilizzo, valutata al costo, e la passività finanziaria per leasing, pari al valore attuale dei pagamenti futuri residui attualizzati utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing o, in alternativa, il tasso di finanziamento marginale del Gruppo. Successivamente, l'attività consistente nel diritto di utilizzo è valutata applicando il modello del costo, ovvero nettata degli ammortamenti e delle eventuali riduzioni di valore accumulate e rettificata per tener conto di eventuali nuove valutazioni o modifiche del leasing. La passività del leasing è invece valutata aumentando il valore contabile per tener conto degli interessi, diminuendo il valore contabile per tener conto dei pagamenti dovuti effettuati e rideterminando il valore contabile per tener conto di eventuali nuove valutazioni o modifiche del leasing.

I beni sono ammortizzati sulla base di un periodo di ammortamento rappresentato dalla durata del contratto di locazione, salvo che la durata del contratto di leasing sia inferiore alla vita utile del bene sulla base delle aliquote applicate per le immobilizzazioni materiali e vi sia la ragionevole certezza del trasferimento della proprietà del bene locato alla naturale scadenza del contratto. In tal caso il

periodo di ammortamento sarà calcolato sulla base dei criteri e delle aliquote indicate per le immobilizzazioni materiali.

Per i contratti di locazione la cui durata termini entro 12 mesi dalla data di applicazione iniziale e che non prevedano opzioni di rinnovo, e per i contratti per i quali l'attività sottostante è di modesto valore, i canoni di locazione sono rilevati a conto economico su base lineare per la durata dei rispettivi contratti.

Aggregazioni aziendali ed avviamento

Secondo quanto disposto dall'IFRS 3, le società controllate acquisite dal Gruppo sono contabilizzate utilizzando il metodo del costo di acquisizione (purchase method), in base al quale: - il costo di acquisizione è costituito dal fair value delle attività, considerando l'eventuale emissione di strumenti di patrimonio netto, e delle passività assunte; - l'eccesso del costo di acquisizione rispetto al valore equo della quota di pertinenza del Gruppo nelle attività nette è contabilizzato come avviamento (goodwill); - qualora il costo di acquisizione sia inferiore al fair value della quota di pertinenza del Gruppo nelle attività nette della controllata acquisita, la differenza viene riconosciuta direttamente nel conto economico.

L'avviamento e, più in generale, le attività a vita utile indefinita non vengono ammortizzate, ma allocate alle Cash Generating Units (CGU) e sottoposte annualmente, o più frequentemente se determinati eventi o mutate circostanze indicano la possibilità di aver subito una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 Riduzione di valore delle attività. Successivamente alla rilevazione iniziale, l'avviamento e le attività a vita utile indefinita sono valutati al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate.

Riduzione di valore delle attività (materiali e immateriali) a vita utile definita

Le attività a vita utile definita, rientranti nell'ambito di applicazione dello IAS 36, sono sottoposte a test di impairment ogniqualvolta esistano degli indicatori di perdita di valore.

A tal fine si considerano sia fonti interne che esterne di informazione. Relativamente alle prime (fonti interne) si considera: l'obsolescenza o il deterioramento fisico dell'attività, eventuali cambiamenti significativi nell'uso dell'attività e l'andamento economico dell'attività rispetto a quanto previsto. Per quanto concerne le fonti esterne si considera: l'andamento dei prezzi di mercato delle attività, eventuali discontinuità tecnologiche, di mercato o normative, l'andamento dei tassi di interesse di mercato o del costo del capitale utilizzato per valutare gli investimenti, la capitalizzazione di mercato inferiore al valore contabile dell'attivo netto dell'entità. In questo caso, viene confrontato il valore netto di tali attività con il loro valore recuperabile stimato e, se superiore, viene contabilizzata una perdita.

Il valore recuperabile di un'attività è rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto dei costi accessori di vendita, e il relativo valore d'uso, intendendosi per quest'ultimo il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per tale attività. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del denaro, rapportato al periodo dell'investimento e ai rischi specifici dell'attività.

Al fine di verificare la presenza di perdite di valore, le attività immateriali e materiali sono raggruppate al livello della più piccola unità generatrice di flussi di cassa identificabile separatamente (cash generating unit). Le riduzioni di valore di CGU sono imputate in primo luogo a riduzione del valore contabile dell'eventuale avviamento attribuito alla stessa e, quindi, a riduzione delle altre attività, in proporzione al loro valore contabile e nei limiti del relativo valore recuperabile.

Se vengono meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività è ripristinato con imputazione al conto economico separato, nei limiti del valore netto di carico che l'attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati i relativi ammortamenti.

Attività finanziarie

Al momento della loro iniziale rilevazione, le attività finanziarie devono essere classificate in una delle tre categorie sotto indicate sulla base dei seguenti elementi:

  • il modello di business dell'entità per la gestione delle attività finanziarie; e
  • le caratteristiche relative ai flussi finanziari contrattuali dell'attività finanziaria.

Le attività finanziarie vengono successivamente cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:

  • l'attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito mediante l'incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente (Business model "Hold to Collect"); e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (cd. "SPPI test" superato).

All'atto della rilevazione iniziale tali attività sono contabilizzate al fair value, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie in esame sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per le attività – valorizzate al costo storico – la cui breve durata fa ritenere trascurabile l'effetto dell'applicazione della logica dell'attualizzazione, per quelle senza una scadenza definita e per i crediti a revoca.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:

  • l'attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante l'incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente sia mediante la vendita dell'attività finanziaria (Business model "Hold to Collect and Sell"); e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (cd. "SPPI test" superato).

Sono incluse nella presente categoria le interessenze azionarie, non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto, che non sono detenute con finalità di negoziazione, per cui si è esercitata l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

All'atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Successivamente alla rilevazione iniziale, le interessenze azionarie non di controllo, collegamento e controllo congiunto, sono valutate al fair value, e gli importi rilevati in contropartita del patrimonio netto (Prospetto della redditività complessiva) non devono essere successivamente trasferiti a conto economico, neanche in caso di cessione. La sola componente riferibile ai titoli di capitale in questione che è oggetto di rilevazione a conto economico è rappresentata dai relativi dividendi.

Per i titoli di capitale inclusi in questa categoria, non quotati in un mercato attivo, il criterio del costo è utilizzato quale stima del fair value soltanto in via residuale e limitatamente a poche circostanze, ossia quando le più recenti informazioni per valutare il fair value sono insufficienti, oppure se vi è un'ampia gamma di possibili valutazioni del fair value e il costo rappresenta la migliore stima del fair value in tale gamma di valori.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico

Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" e tra le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie detenute per la negoziazione e i contratti derivati non classificabili come di copertura (che sono rappresentati come attività se il fair value è positivo e come passività se il fair value è negativo).

All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico vengono rilevate al fair value, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Alle date di riferimento successive sono valorizzate al fair value e gli effetti di valutazione sono imputati nel conto economico.

Riduzione di valore di attività finanziarie

In accordo con le disposizioni dell'IFRS 9, il Gruppo applica un approccio semplificato per stimare le perdite attese su crediti su tutto l'arco della vita dello strumento e tiene in considerazione la sua esperienza storicamente maturata riguardo le perdite su crediti, corretta sulla base di fattori prospettivi specifici della natura dei crediti del Gruppo e del contesto economico.

L'attività finanziaria è deteriorata quando si sono verificati uno o più eventi che hanno un impatto negativo sui futuri flussi finanziari stimati dell'attività finanziaria. Costituiscono prove che l'attività finanziaria è deteriorata i dati osservabili relativi ai seguenti eventi (è possibile che non si riesca ad individuare un singolo evento: il deterioramento delle attività finanziarie può essere dovuto all'effetto combinato di diversi eventi):

  • a) significative difficoltà finanziarie dell'emittente o debitore;
  • b) una violazione del contratto, quale un inadempimento o una scadenza non rispettata;
  • c) per ragioni economiche o contrattuali relative alle difficoltà finanziarie del debitore, il creditore estende al debitore una concessione che il creditore non avrebbe altrimenti preso in considerazione;
  • d) sussiste la probabilità che il debitore dichiari fallimento o altre procedure di ristrutturazione finanziaria;
  • e) la scomparsa di un mercato attivo di quell'attività finanziaria dovuta a difficoltà finanziarie; o
  • f) l'acquisto o la creazione dell'attività finanziaria con grossi sconti che riflettono le perdite su crediti sostenute.

Per le attività finanziarie contabilizzate con il criterio del costo ammortizzato, quando una perdita di valore è stata identificata, il suo valore viene misurato come differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri attesi, scontati sulla base del tasso di interesse effettivo originario. Questo valore è rilevato a conto economico.

Rimanenze

Le Rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra il costo ed il valore netto di realizzo.

I costi sostenuti sono rilevati come segue:

    1. Materie prime: costo medio ponderato di acquisto, inclusi i costi di trasporto e sdoganamento della merce.
    1. Prodotti finiti e prodotti in corso di lavorazione/semilavorati: costo diretto dei materiali e del lavoro più una quota dei costi indiretti e delle spese generali di produzione definita in base alla normale capacità produttiva. Nel dettaglio, il metallo che rappresenta il costo maggiormente significativo dei prodotti in corso di lavorazione/semilavorati e nei prodotti finiti, viene valorizzato separatamente rispetto alle altre componenti (lavorazione ed altre materie prime).

Il valore netto di presumibile realizzo è verificato separatamente per il metallo rispetto alle altre componenti, in quanto, oggetto di separata negoziazione al momento della vendita.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono il denaro in cassa ed i depositi bancari a vista e a breve termine esposti ai valori nominali; in quest'ultimo caso la scadenza originaria prevista non supera i tre mesi.

Passività finanziarie e debiti commerciali

Le passività finanziarie e i debiti commerciali sono iscritti quando il Gruppo diviene parte delle relative clausole contrattuali e sono valutati inizialmente al fair value rettificato dei costi di transazione direttamente attribuibili.

Successivamente sono valutati con il criterio del costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

Le passività finanziarie vengono cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui relativi flussi finanziari o quando la passività finanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà delle stesse.

Cancellazione di attività e passività finanziarie

Attività finanziarie

Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) viene cancellata dal bilancio quando:

  • i diritti a ricevere flussi finanziari dall'attività sono estinti;
  • il Gruppo conserva il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività, ma ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi a una terza parte;
  • il Gruppo ha trasferito il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività e (a) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria oppure (b) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività e non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività viene rilevata nel bilancio del Gruppo nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. Il coinvolgimento residuo che prende la forma di una garanzia sull'attività trasferita viene valutato al minore tra il valore contabile iniziale dell'attività e il valore massimo del corrispettivo che il Gruppo potrebbe essere tenuto a corrispondere.

Nei casi in cui il coinvolgimento residuo prende la forma di un'opzione emessa e/o acquistata sull'attività trasferita (comprese le opzioni regolate per cassa o simili), la misura del coinvolgimento del Gruppo corrisponde all'importo dell'attività trasferita che il Gruppo potrà riacquistare; tuttavia nel caso di un'opzione put emessa su un'attività misurata al valore equo (comprese le opzioni regolate per cassa o con disposizioni simili), la misura del coinvolgimento residuo del Gruppo è limitata al minore tra il valore equo dell'attività trasferita e il prezzo di esercizio dell'opzione.

Passività finanziarie

Una passività finanziaria viene cancellata dal bilancio quando l'obbligo sottostante la passività è estinto, o annullato od adempiuto.

Nei casi in cui una passività finanziaria esistente è sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente vengono sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattata come una cancellazione contabile della passività originale e la rilevazione di una nuova passività, con iscrizione a conto economico di eventuali differenze tra i valori contabili.

Fondi per rischi ed oneri

I fondi per rischi e oneri comprendono gli accantonamenti derivanti da obbligazioni attuali (legali o impliciti) quali risultati di un evento passato, per l'adempimento delle quali è probabile che si renderà necessario un impiego di risorse. Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione avviene. Se l'effetto di attualizzazione del valore del denaro è significativo, gli accantonamenti sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette, ove adeguato, i rischi specifici delle passività. Quando viene effettuata l'attualizzazione, l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.

Benefici ai Dipendenti

I benefici ai dipendenti includono sostanzialmente i fondi trattamento di fine rapporto ("TFR") delle società italiane del Gruppo ed i fondi pensione di alcune società estere.

La Legge 27 dicembre 2006 n. 296 "Finanziaria 2007" ha introdotto significative modifiche circa la destinazione delle quote del fondo TFR. Sino al 31 dicembre 2006 il TFR rientrava nell'ambito dei piani a benefici successivi al rapporto di lavoro del tipo "piani a benefici definiti" ed era valutato secondo lo IAS 19

utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito effettuato da attuari indipendenti. Tale calcolo consiste nello stimare l'importo del beneficio che un dipendente riceverà alla data presunta di cessazione del rapporto di lavoro utilizzando ipotesi demografiche ed ipotesi finanziarie. L'ammontare così determinato viene attualizzato e riproporzionato sulla base dell'anzianità maturata rispetto all'anzianità totale e rappresenta una ragionevole stima dei benefici che ciascun dipendente ha già maturato a fronte delle sue prestazioni di lavoro.

In seguito alla riforma della previdenza complementare il fondo trattamento di fine rapporto, per la parte maturata dal 1° gennaio 2007, è da considerarsi sostanzialmente assimilabile ad un "piano a contribuzione definita". In particolare, tali modificazioni hanno introdotto la possibilità di scelta da parte del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando: i nuovi flussi di TFR possono essere, in aziende con più di 50 dipendenti, indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure mantenuti in azienda e trasferiti all'INPS.

In sintesi, a seguito della riforma sulla previdenza complementare, per il TFR maturato anteriormente al 2007 il Gruppo ha proceduto alla valutazione attuariale senza includere ulteriormente la componente relativa ai futuri incrementi salariali. La parte maturata successivamente è stata invece contabilizzata secondo le modalità riconducibili ai piani a contribuzione definita.

Strumenti finanziari derivati

Il Gruppo ha utilizzato strumenti finanziari derivati quali contratti a termine per acquisti e vendite di materie prime allo scopo di fronteggiare la propria esposizione al rischio di variazione del prezzo delle stesse e contratti a termine per l'acquisto di valuta.

Alla data di stipulazione del contratto, gli strumenti finanziari derivati sono contabilizzati al valore equo e, se non contabilizzati quali strumenti di copertura, le variazioni del valore equo rilevate successivamente alla prima iscrizione sono imputate direttamente a conto economico nell'esercizio.

Se invece gli strumenti finanziari derivati soddisfano i requisiti per essere classificati come strumenti di copertura, le successive variazioni del valore equo sono contabilizzate in hedge accounting, seguendo specifici criteri, di seguito illustrati.

Il valore equo dei contratti a termine su materie prime, aperti alla data del presente bilancio, è determinato sulla base delle quotazioni forward delle materie prime stesse con riferimento alle date di scadenza dei contratti in essere alla data di chiusura di bilancio.

Ai fini dell'hedge accounting, le coperture sono classificate come:

  • coperture del valore equo se sono a fronte del rischio di variazione del valore equo dell'attività o passività sottostante; o un impegno irrevocabile (fatta eccezione per un rischio di valuta);
  • coperture di flussi finanziari se sono a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari che è attribuibile ad un particolare rischio associato a una attività o passività rilevata o a una programmata operazione altamente probabile;
  • coperture di un investimento netto in una impresa estera (net investment hedge).

All'avvio di un'operazione di copertura, il Gruppo designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l'hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita. La documentazione include l'identificazione dello strumento di copertura, dell'elemento od operazione oggetto di copertura, della natura del rischio e delle modalità con cui l'impresa intende valutare l'efficacia della copertura nel compensare l'esposizione alle variazioni del valore equo dell'elemento coperto o dei flussi finanziari riconducibili al rischio coperto.

Ci si attende che queste coperture siano altamente efficaci nel compensare l'esposizione dell'elemento coperto a variazioni del valore equo o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto. La valutazione del fatto che queste coperture si siano effettivamente dimostrate altamente efficaci viene svolta su base continuativa durante gli esercizi in cui sono state designate.

Azioni proprie

Le azioni proprie che vengono acquistate sono portate in deduzione del patrimonio netto. In particolare, sono contabilizzate al loro valore nominale nella Riserva "azioni proprie" e l'eccedenza del valore di acquisto

rispetto al valore nominale è portata a riduzione delle Altre riserve. L'acquisto, vendita, emissione o annullamento di strumenti partecipativi del capitale proprio non porta alla rilevazione di alcun utile o perdita nel Conto Economico ma direttamente una variazione del Patrimonio Netto.

Riconoscimento dei ricavi

Riconoscimento dei ricavi

I ricavi da contratti con i clienti sono rilevati quando si verificano le seguenti condizioni:

  • è stato identificato il contratto con il cliente;
  • sono state identificate le obbligazioni contrattuali ("performance obligations") contenute nel contratto;
  • è stato determinato il prezzo;
  • il prezzo è stato allocato alle singole obbligazioni contrattuali contenute nel contratto;
  • è stata soddisfatta l'obbligazione contrattuale contenuta nel contratto.

Il Gruppo rileva i ricavi da contratti con i clienti quando (o man mano che) adempie l'obbligazione contrattuale trasferendo al cliente il bene o servizio (ossia l'attività) promesso. L'attività è trasferita quando (o man mano che) il cliente ne acquisisce il controllo.

Il Gruppo trasferisce il controllo del bene o servizio nel corso del tempo, e pertanto adempie l'obbligazione contrattuale e rileva i ricavi nel corso del tempo, se è soddisfatto uno dei seguenti criteri:

  • il cliente simultaneamente riceve e utilizza i benefici derivanti dalla prestazione dell'entità man mano che quest'ultima la effettua;
  • la prestazione del Gruppo crea o migliora l'attività (per esempio, lavori in corso) che il cliente controlla man mano che l'attività è creata o migliorata;
  • la prestazione del Gruppo non crea un'attività che presenta un uso alternativo per il Gruppo e il Gruppo ha il diritto esigibile al pagamento della prestazione completata fino alla data considerata.

Se l'obbligazione contrattuale non è adempiuta nel corso del tempo, l'obbligazione contrattuale è adempiuta in un determinato momento. In tal caso, il Gruppo rileva il ricavo nel momento in cui il cliente acquisisce il controllo dell'attività promessa.

Il Gruppo ripartisce il prezzo contrattuale alle singole obbligazioni contrattuali sulla base degli stand-alone selling prices (SSP, i cd. prezzi di vendita a sé stante) delle singole obbligazioni contrattuali. Quando uno SSP non esiste, il Gruppo stima lo SSP utilizzando un approccio di mercato adjusted.

Il Gruppo applica giudizio nel determinare l'obbligazione contrattuale, i corrispettivi variabili e l'allocazione del prezzo della transazione.

Con riferimento al precedente esercizio ed a quello in corso non sono presenti fattispecie per le quali il riconoscimento del ricavo è avvenuto nel corso del tempo.

In relazione alle vendite di imballi il Gruppo riconosce, in determinate circostanze, il diritto di reso sempre che il cliente lo eserciti entro 12 mesi dalla consegna. In linea con quanto prevede l'IFRS 15, la contabilizzazione dell'impegno di riacquisto è effettuata rilevando:

  • a riduzione dei ricavi l'importo del corrispettivo al quale è atteso il reso, diminuendo per il medesimo ammontare i crediti commerciali;
  • ad incremento delle rimanenze finali il costo dell'imballo a magazzino, prima della sua cessione al cliente, con contropartita il costo del venduto.

Dividendi

I dividendi sono rilevati alla data di assunzione della delibera da parte dell'Assemblea che stabilisce il diritto a ricevere il pagamento.

I dividendi deliberati dall'Assemblea degli Azionisti sono rappresentati come movimento del patrimonio netto nell'esercizio in cui sono approvati.

Costi

I costi sono rilevati in base al principio della competenza. I costi di ricerca, le spese di pubblicità e di promozione vengono imputati a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

Proventi e oneri finanziari

I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati nel conto economico nel momento in cui sono sostenuti.

Utile per azione

Come richiesto dallo IAS 33, si espone nel conto economico l'utile base e l'utile diluito per azione relativamente al risultato economico da ordinarie attività attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale dell'entità capogruppo. Le informazioni sono presentate solo sulla base dei dati consolidati come previsto dallo IAS sopra richiamato.

L'utile base per azione è calcolato dividendo il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale dell'entità capogruppo, per il numero ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio escluse le azioni proprie. La media ponderata delle azioni è stata applicata con effetto retroattivo per tutti gli esercizi precedenti.

Imposte sul reddito

Imposte correnti

Le imposte correnti attive e passive per l'esercizio corrente e precedenti sono valutate all'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate o previste alla data di chiusura di bilancio.

Imposte differite e anticipate

Le imposte differite e anticipate sono calcolate usando il cosiddetto "liability method" sulle differenze temporanee risultanti alla data di bilancio fra i valori fiscali delle attività e passività e i corrispondenti valori riportati a bilancio.

Le imposte differite passive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee tassabili, ad eccezione:

  • di quando le imposte differite passive derivino dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non è una aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non comporti effetti né sull'utile dell'esercizio calcolato a fini di bilancio né sull'utile o sulla perdita calcolati a fini fiscali;
  • con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, nel caso in cui il rigiro delle differenze temporanee può essere controllato ed è probabile che esso non si verifichi nel futuro prevedibile.

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili e per le attività e passività fiscali portate a nuovo, nella misura in cui sia probabile l'esistenza di adeguati utili fiscali futuri che possano rendere applicabile l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e delle attività e passività fiscali portate a nuovo, eccetto il caso in cui:

  • l'imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili derivi dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non è un'aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non influisce né sull'utile dell'esercizio calcolato a fini di bilancio né sull'utile o sulla perdita calcolati a fini fiscali;
  • con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che le differenze temporanee deducibili si riverseranno nell'immediato futuro e che vi siano adeguati utili fiscali a fronte dei quali le differenze temporanee possano essere utilizzate.

Il valore da riportare in bilancio delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di chiusura del bilancio e ridotto nella misura in cui non risulti più probabile che sufficienti utili fiscali saranno disponibili in futuro in modo da permettere a tutto o parte di tale credito di essere utilizzato. Le imposte differite attive non riconosciute sono riesaminate con periodicità annuale alla data di chiusura del bilancio e vengono rilevate nella misura in cui è diventato probabile che l'utile fiscale sia sufficiente a consentire che tali imposte differite attive possano essere recuperate.

Le imposte differite ed anticipate relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio sono rilevate direttamente a patrimonio e non nel conto economico.

Uso di stime

La redazione dei bilanci secondo gli IFRS richiede, da parte della Direzione, l'utilizzo di stime e assunzioni che influenzano il valore delle attività e passività incluse nello stato patrimoniale, piuttosto che nell'informativa pubblicata nelle note di commento, in merito ad attività e passività potenziali alla data di pubblicazione del bilancio, nonché a ricavi e costi del periodo.

Le stime sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti. I risultati effettivi potrebbero pertanto differire da quelli stimati. Le stime sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione della stima.

Di seguito sono brevemente descritte le fattispecie più significative che richiedono una maggiore soggettività da parte degli amministratori nell'elaborazione delle relative stime.

  • a. Valutazione dei crediti. I crediti verso clienti sono rettificati dal relativo fondo svalutazione per tener conto del loro valore recuperabile. La determinazione dell'ammontare delle svalutazioni richiede da parte degli Amministratori l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulla documentazione e sulle informazioni disponibili in merito anche alla solvibilità del cliente, nonché sull'esperienza e sui trend storici.
  • b. Valutazione delle rimanenze di magazzino. Le rimanenze di magazzino che presentano caratteristiche di obsolescenza sono periodicamente valutate e svalutate nel caso in cui il valore netto di realizzo delle stesse risultasse inferiore al valore contabile. Le svalutazioni sono calcolate sulla base di assunzioni e stime del management, derivanti dall'esperienza dello stesso e dai risultati storici conseguiti. Inoltre, poiché il prezzo del rame, quotato nella principale Borsa Valori dei metalli non ferrosi (London Metal Exchange), risulta essere soggetto a fluttuazioni, anche significative, esiste il rischio che un andamento discendente e prolungato della sua quotazione successivamente alla data di chiusura del bilancio comporti il potenziale rischio che il valore di realizzo del rame, presente nelle rimanenze di magazzino, possa essere inferiore al costo di iscrizione in bilancio e si debba, quindi, procedere ad una svalutazione delle materie prime, dei prodotti in corso di lavorazione e dei prodotti finiti. A tal fine gli Amministratori di IRCE S.p.A effettuano un'analisi specifica per verificare se sussistano i presupposti per svalutare la "Componente Rame" delle rimanenze, tenendo conto, tra l'altro, dei meccanismi di determinazione dei corrispettivi di vendita della Componente Rame, delle quotazioni del rame disponibili sino ad una data prossima all'approvazione del bilancio, degli impegni ed ordini di vendita in essere alla data di chiusura dell'esercizio con un prezzo fisso del rame nonché dell'andamento atteso del prezzo del rame nei mesi successivi all'approvazione del bilancio.
  • c. Recuperabilità delle imposte anticipate. La valutazione delle imposte anticipate è effettuata sulla base delle aspettative di imponibile fiscale attese negli esercizi futuri. La valutazione di tali redditi tassabili attesi dipende da fattori che potrebbero variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.
  • d. Piani pensionistici. Le società del Gruppo partecipano a piani pensionistici in diversi Stati. Il valore attuale della passività per benefici pensionistici dipende da una serie di fattori che sono determinati con tecniche attuariali utilizzando alcune assunzioni. Le assunzioni riguardano il tasso di sconto, il rendimento atteso delle attività a servizio del piano, i tassi dei futuri incrementi retributivi, i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni. Ogni variazione nelle suindicate assunzioni potrebbe comportare effetti significativi sulla passività per benefici pensionistici.
  • e. Valutazione dei fondi rischi. la determinazione dell'ammontare degli accantonamenti richiede da parte degli amministratori l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulla documentazione e sulle informazioni disponibili in merito alle passività potenziali.
  • f. Riduzione di valore delle attività: le attività sono svalutate quando eventi o modifiche delle circostanze facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile. Gli eventi che possono determinare una svalutazione di attività sono variazioni nei piani industriali, variazioni nei prezzi di mercato, ridotto utilizzo degli impianti. La decisione se procedere a una svalutazione e la quantificazione della stessa dipendono dalle valutazioni del management su fattori complessi e altamente incerti, tra i quali l'andamento futuro dei prezzi, l'impatto dell'inflazione e dei miglioramenti tecnologici sui costi di produzione, i profili produttivi e le condizioni della domanda e dell'offerta. La svalutazione è determinata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'utilizzo dell'attività. I flussi di cassa attesi sono quantificati alla luce delle informazioni disponibili al momento della stima sulla base di giudizi soggettivi sull'andamento di variabili future, quali i prezzi, i costi, i tassi di crescita della domanda, i profili produttivi, e sono attualizzati utilizzando un tasso che tiene conto del rischio inerente all'attività interessata.
  • g. Vita utile delle attività materiali e immateriali a vita utile definita: gli ammortamenti sono calcolati in base alla vita utile del bene. La vita utile è determinata al momento dell'iscrizione del bene nel bilancio. Le valutazioni sulla durata della vita utile si basano sull'esperienza storica, sulle condizioni di mercato e sulle aspettative di eventi futuri che potrebbero incidere sulla vita utile stessa, compresi

i cambiamenti tecnologici. Di conseguenza, è possibile che la vita utile effettiva possa differire dalla vita utile stimata.

Compensazione di attività e passività finanziarie

Il Gruppo compensa attività e passività finanziarie se e solo se:

  • esiste un diritto legalmente esercitabile di compensare i valori rilevati in bilancio;

  • vi è l'intenzione o di compensare su base netta o di realizzare l'attività e regolare la passività simultaneamente.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS APPLICATI DAL 1° GENNAIO 2022

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2022:

  • In data 14 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato i seguenti emendamenti denominati:
  • o Amendments to IFRS 3 Business Combinations: le modifiche hanno lo scopo di aggiornare il riferimento presente nell'IFRS 3 al Conceptual Framework nella versione rivista, senza che ciò comporti modifiche alle disposizioni del principio.
  • o Amendments to IAS 16 Property, Plant and Equipment: le modifiche hanno lo scopo di non consentire la deduzione dal costo delle attività materiali l'importo ricevuto dalla vendita di beni prodotti nella fase di test dell'attività stessa. Tali ricavi di vendita e i relativi costi saranno pertanto rilevati nel conto economico.
  • o Amendments to IAS 37 Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets: l'emendamento chiarisce che nella stima sull'eventuale onerosità di un contratto si devono considerare tutti i costi direttamente imputabili al contratto. Di conseguenza, la valutazione sull'eventuale onerosità di un contratto include non solo i costi incrementali (come, ad esempio, il costo del materiale diretto impiegato nella lavorazione), ma anche tutti i costi che l'impresa non può evitare in quanto ha stipulato il contratto (come, ad esempio, la quota dell'ammortamento dei macchinari impiegati per l'adempimento del contratto).
  • o Annual Improvements 2018-2020: le modifiche sono state apportate all'IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards, all'IFRS 9 Financial Instruments, allo IAS 41 Agriculture e agli Illustrative Examples dell'IFRS 16 Leases.

L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS OMOLOGATI DALL'UNIONE EUROPEA, NON ANCORA OBBLIGATORIAMENTE APPLICABILI E NON ADOTTATI IN VIA ANTICIPATA DAL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2022

In data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 – Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 – Insurance Contracts. L'obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un'entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentano fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi. Lo IASB ha sviluppato lo standard per eliminare incongruenze e debolezze delle politiche contabili esistenti, fornendo un quadro unico principle-based per tenere conto di tutti i tipi di contratti di assicurazione, inclusi i contratti di riassicurazione che un assicuratore detiene.

Il nuovo principio prevede inoltre dei requisiti di presentazione e di informativa per migliorare la comparabilità tra le entità appartenenti a questo settore.

Il nuovo principio misura un contratto assicurativo sulla base di un General Model o una versione semplificata di questo, chiamato Premium Allocation Approach ("PAA").

Le principali caratteristiche del General Model sono:

  • o le stime e le ipotesi dei futuri flussi di cassa sono sempre quelle correnti;
  • o la misurazione riflette il valore temporale del denaro;
  • o le stime prevedono un utilizzo estensivo di informazioni osservabili sul mercato;
  • o esiste una misurazione corrente ed esplicita del rischio;
  • o il profitto atteso è differito e aggregato in gruppi di contratti assicurativi al momento della rilevazione iniziale; e,
  • o il profitto atteso è rilevato nel periodo di copertura contrattuale tenendo conto delle rettifiche derivanti da variazioni delle ipotesi relative ai flussi finanziari relativi a ciascun gruppo di contratti.

L'approccio PAA prevede la misurazione della passività per la copertura residua di un gruppo di contratti di assicurazione a condizione che, al momento del riconoscimento iniziale, l'entità preveda che tale passività rappresenti ragionevolmente un'approssimazione del General Model. I contratti con un periodo di copertura di un anno o meno sono automaticamente idonei per l'approccio PAA. Le semplificazioni derivanti dall'applicazione del metodo PAA non si applicano alla valutazione delle passività per i claims in essere, che sono misurati con il General Model. Tuttavia, non è necessario attualizzare quei flussi di cassa se ci si attende che il saldo da pagare o incassare avverrà entro un

anno dalla data in cui è avvenuto il claim. L'entità deve applicare il nuovo principio ai contratti di assicurazione emessi, inclusi i contratti di riassicurazione emessi, ai contratti di riassicurazione detenuti e anche ai contratti di investimento con una discrectonary partecipation feature (DPF).

Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2023 ma è consentita un'applicazione anticipata, solo per le entità che applicano l'IFRS 9 – Financial Instruments e l'IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di questo principio.

In data 9 dicembre 2021, lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IFRS 17 Insurance contracts: Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 – Comparative Information". L'emendamento è un'opzione di transizione relativa alle informazioni comparative sulle attività finanziarie presentate alla data di applicazione iniziale dell'IFRS 17. L'emendamento è volto ad evitare disallineamenti contabili temporanei tra attività finanziarie e passività di contratti assicurativi, e quindi a migliorare l'utilità delle informazioni comparative per i lettori di bilancio.

Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2023, unitamente all'applicazione del principio IFRS 17. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.

In data 12 febbraio 2021 lo IASB ha pubblicato due emendamenti denominati "Disclosure of Accounting Policies—Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2" e "Definition of Accounting Estimates—Amendments to IAS 8". Le modifiche sono volte a migliorare la disclosure sulle accounting policy in modo da fornire informazioni più utili agli investitori e agli altri utilizzatori primari del bilancio nonché ad aiutare le società a distinguere i cambiamenti nelle stime contabili dai cambiamenti di accounting policy.

Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2023, ma è consentita un'applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tali emendamenti.

In data 7 maggio 2021 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction". Il documento chiarisce come devono essere contabilizzate le imposte differite su alcune operazioni che possono generare attività e passività di pari ammontare, quali il leasing e gli obblighi di smantellamento.

Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2023, ma è consentita un'applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTEPRETAZIONI IFRS NON ANCORA OMOLOGATI DALL'UNIONE EUROPEA

Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

In data 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current" ed in data 31 ottobre 2022 ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Non-Current Liabilities with Covenants". I documenti hanno l'obiettivo di chiarire come classificare i debiti e le altre passività a breve o lungo termine.

Le modifiche entrano in vigore dal 1° gennaio 2024; è comunque consentita un'applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.

In data 22 settembre 2022 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IFRS 16 Leases: Lease Liability in a Sale and Leaseback". Il documento richiede al venditore-lessee di valutare la passività per il lease riveniente da una transazione di sale & leaseback in modo da non rilevare un provento o una perdita che si riferiscano al diritto d'uso trattenuto.

Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2024, ma è consentita un'applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.

In data 30 gennaio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 14 – Regulatory Deferral Accounts che consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alle attività soggette a tariffe regolamentate ("Rate Regulation Activities") secondo i precedenti principi contabili adottati.

Non essendo il Gruppo un first-time adopter, tale principio non risulta applicabile

1. CONFLITTO RUSSO-UCRAINO

A febbraio 2022 il conflitto russo-ucraino ha avuto un'improvvisa accelerazione in seguito all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, tra i principali fornitori di petrolio e gas naturale, provocando nei mesi successivi un ulteriore rialzo dei corsi di materie prime ed energia elettrica e nuovi aumenti generalizzati dei prezzi.

In tale contesto il Gruppo IRCE, pur non essendo presente in detti paesi e non avendo rilevanti clienti e fornitori negli stessi, ha dovuto far fronte a un rallentamento della domanda che nel settore dei conduttori per avvolgimento è iniziato nel primo trimestre, mentre in quello dei cavi, si è verificato dal terzo trimestre.

Al fine di limitare gli impatti sui margini, il Gruppo ha gestito gli effetti negativi connessi al significativo incremento dei prezzi dell'energia elettrica e di molti materiali attuando politiche di vendita tali da contenere l'impatto degli aumenti di costi mentre quelli associabili alle significative fluttuazioni dei prezzi del rame ed alluminio effettuando contratti di copertura a termine sulle posizioni generate dall'attività operativa, coerentemente con la propria hedging policy.

In merito ai crediti commerciali, dalle analisi svolte non sono emersi elementi di criticità.

Alla luce di quanto sopra riportato, grazie ai contributi straordinari erogati dal Governo italiano alle imprese energivore e tenuto conto della diversificazione geografica dei propri stabilimenti produttivi, il Gruppo IRCE è riuscito a contenere gli effetti economici negativi sul bilancio correlabili al conflitto russo-ucraino.

Con riferimento ai potenziali rischi di liquidità, si evidenzia infine che il Gruppo continua a presentare una solida situazione finanziaria; la posizione finanziaria netta del Gruppo si attesta al 31 dicembre 2022 a € 59,9 milioni (€ 64,3 milioni al 31 dicembre 2021) mentre le linee di credito disponibili e non utilizzate ammontano alla stessa data a circa € 94,6 milioni.

2. CAMBIAMENTO CLIMATICO – IMPATTI DI BILANCIO

In linea con le raccomandazioni dell'ESMA, il Gruppo IRCE ha recentemente aggiornato le valutazioni interne sugli impatti che il climate change potrebbe avere sul proprio business e sulle proprie attività concludendo che nel medio-lungo termine le opportunità risultano maggiori rispetto agli elementi di rischio. Di seguito sono sintetizzati i principali temi oggetto di analisi.

Rischi regolatori: con riferimento all'attuale quadro legislativo, non sono stati individuati rischi presenti nei settori di appartenenza del Gruppo o riconducibili ai mercati di sbocco. Si ritiene invece che sussistano importanti opportunità in alcuni settori in cui il Gruppo opera, quali la domotica, l'automazione industriale e l'automotive tenuto conto che gli orientamenti da parte della clientela dovrebbero portare ad importanti aumenti della domanda. Il regolamento di recente approvato dal Parlamento dell'Unione europea che impone a partire dal 2035 lo stop alla vendita di auto dotate di motori endotermici rappresenta infatti una importante opportunità per il Gruppo, in quanto le auto elettriche richiedono quantità superiori di conduttori per avvolgimento rispetto ai motori a combustione.

Si rileva comunque che, qualora in futuro vengano realizzati degli interventi normativi volti a ridurre le emissioni di CO2 entro determinati limiti e con tempistiche stringenti, il Gruppo si troverebbe inevitabilmente a dover far fronte a maggiori costi operativi.

Il Gruppo ha peraltro intrapreso un percorso di determinazione della propria "carbon foot print" nell'ottica di ridurre le emissioni di CO2. In particolare, nel corso dell'anno sono proseguiti gli investimenti in nuovi macchinari ed impianti volti al risparmio ed efficientamento energetico mentre a luglio 2022 è iniziata nello stabilimento di Imola la costruzione di un impianto fotovoltaico per autoconsumo che dovrebbe entrare in funzione nel primo semestre 2023.

  • Rischi legati alle tecnologie: la necessità di dover ottemperare a nuove specifiche tecniche richieste dai clienti rappresenta un rischio mediamente contenuto per il Gruppo tenuto conto dell'esperienza cumulata negli anni dal reparto R&D e della capacità storica di risposta a fronte di richieste complesse.
  • Rischi di mercato: dall'analisi svolta non sono emerse criticità associabili alla possibile obsolescenza tecnologica di impianti o macchinari produttivi a causa del phase out di gamme di articoli in quanto l'elevata flessibilità nella produzione ne consente comunque l'utilizzo per produzioni alternative. Con riferimento invece ai rischi associati al prevedibile aumento nella richiesta di alcune materie prime "green" (in particolare, catodo di rame ed energia elettrica), si ritiene che tale dinamica potrebbe alimentare un aumento dei prezzi, rendendo potenzialmente complesso il reperimento di tali materiali a prezzi sostenibili. L'impatto sulla marginalità, tuttavia, è da ritenersi relativamente contenuto stante l'attesa possibilità del Gruppo di trasferire in tempi brevi gli incrementi sui prezzi di vendita.
  • Rischi fisici: in relazione ai rischi fisici acuti connessi ad eventi atmosferici estremi, si ritiene che la presenza di un Recovery Plan, nel quale sono formalizzate le procedure da porre in essere per garantire la continuità delle forniture al cliente nei tempi contrattuali, unitamente alla stipula di polizze assicurative dovrebbe contenere gli impatti negativi di fenomeni climatici avversi sia in termini economici che di business. Nessun rischio è stato invece identificato in relazione al prevedibile aumento delle temperature medie in quanto i materiali utilizzati nel processo produttivo non sono impattati da variazioni di pochi gradi nel clima.

Per quanto poc'anzi riportato, in relazione al climate change non sono state individuate particolari criticità associate alla recuperabilità degli attivi di bilancio, né in termini di impairment indicators, né di riduzione della vita utile delle immobilizzazioni materiali ed immateriali, né di incasso dei crediti commerciali; allo stesso modo, le analisi effettuate non hanno fatto emergere passività potenziali attribuibili a contratti divenuti onerosi, a necessità di ristrutturazioni per raggiungere obiettivi legati al clima, a possibili penalità per il mancato raggiungimento degli obiettivi legati al clima o per il mancato raggiungimento di requisiti ambientali.

In definitiva, sebbene il cambiamento climatico possa portare ad una accelerazione degli investimenti nonché ad un aumento dei costi operativi, si ritiene che le crescite attese dei volumi unitamente alla capacità di trasferirne gli incrementi sui prezzi di vendita rappresenti nel complesso una importante opportunità per il Gruppo.

3. CESSIONE RAMO D'AZIENDA UBICATO A "MIRADOLO"

In data 30 giugno 2022 IRCE S.p.A. ha perfezionato la vendita del proprio ramo d'azienda relativo alla produzione di cavi di alimentazione ubicato nello stabilimento di Miradolo Terme (PV).

La Società ritiene che la produzione di cavi di alimentazione, da sempre attività accessoria, non sia in futuro di strategico interesse per il Gruppo.

Il ramo d'azienda ceduto, costituito da immobilizzazioni materiali, rimanenze finali e debiti differiti verso il personale (Tfr, ferie, 13a mensilità), ha registrato un fatturato nel 2021 di € 5,3 milioni e nel primo semestre 2022 di € 2,8 milioni.

Come si evince dall'allegato prospetto di sintesi, lRCE S.p.A. ha incassato con la cessione € 1,2 milioni, di cui € 0,9 milioni entro il 30 giugno ed il residuo ammontare nel mese di luglio 2022.

Tenuto conto che il valore contabile del ramo d'azienda ceduto è pari a € 0,5 milioni, la plusvalenza contabile è stata di circa € 0,7 milioni principalmente riferibile alla voce "Immobilizzazione materiali".

Cessione ramo d'azienda "Miradolo" Migliaia di Euro
Rimanenze finali 838
Immobilizzazioni materiali 9
Debiti differiti vs personale (308)
Totale valore contabile 539
Prezzo di vendita 1.204
Plusvalenza 665

4. INFORMATIVA DI SETTORE

Un settore operativo è, in accordo con quanto previsto dall'IFRS 8, una componente di un'entità: a) che intraprende attività imprenditoriali generatrici di ricavi e di costi (compresi i ricavi e i costi riguardanti operazioni con altre componenti della medesima entità);

b) i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale operativo dell'entità ai fini dell'adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare al settore e della valutazione dei risultati; c) per la quale sono disponibili informazioni di bilancio separate.

Le decisioni strategiche, inclusa quella di allocazione delle risorse finanziarie, sono in carico al Presidente del Consiglio di Amministrazione della Capogruppo nonché Direttore Generale della Capogruppo, il più alto livello decisionale operativo.

Il Direttore Generale analizza e monitora con cadenza almeno trimestrale le performance del Gruppo per area geografica di produzione dei risultati operativi.

Coerentemente con le previsioni dell'IFRS 8, le società del Gruppo IRCE sono state aggregate nei seguenti 3 settori operativi tenendo conto delle caratteristiche economiche similari:

  • Italia: IRCE S.p.A., Isolveco 2 Srl ed Isolveco Srl in liquidazione;
  • UE: Smit Draad Nijemegen BV, DMG Gmbh, Irce S.L., Isodra Gmbh e Irce SP. ZO.O., Irce s.r.o.
  • Extra UE: FD Sims Ltd, Irce Ltda, Isomet AG, Stable Magnet Wire P. Ltd, Irce Electromagnetic Wire (Jiangsu) Co. Ltd, Fine Wire P. Ltd

Nelle successive tabelle sono riportati i principali dati finanziari consolidati suddivisi per settore operativo relativi agli esercizi 2021 e 2022.

(Migliaia di Euro) Italia UE Extra UE Scritture di
consolidato
Gruppo
IRCE
Esercizio corrente:
Ricavi 304.333 42.107 124.448 (16.193) 454.695
Ebitda 12.957 (400) 6.741 73 19.371
Risultato operativo 8.853 (1.108) 3.731 73 11.548
Proventi / (oneri) finanziari - - - - (1.249)
Imposte sul reddito - - - - (1.095)
Risultato Netto Gruppo e terzi - - - - 9.204
Immobilizzazioni immateriali 22 - 27 - 49
Immobilizzazioni materiali 30.612 6.452 14.549 - 51.613
Esercizio precedente:
Ricavi 311.900 39.020 123.152 (16.932) 457.140
Ebitda 15.847 (1.511) 8.886 (26) 23.196
Risultato operativo 11.083 (2.620) 5.919 (26) 14.356
Proventi / (oneri) finanziari - - - - (199)
Imposte sul reddito - - - - (4.778)
Risultato Netto Gruppo e terzi - - - - 9.379
Immobilizzazioni immateriali 26 - 35 - 60
immobilizzazioni materiali 23.190 5.380 15.617 - 44.187

5. STRUMENTI DERIVATI

Il Gruppo ha in essere le seguenti tipologie di strumenti derivati:

Strumenti derivati relativi ad operazioni a termine su rame ed alluminio con data di scadenza successiva al 31 dicembre 2022. I contratti di vendita sono stati effettuati al fine di contrastare riduzioni di prezzo relative a disponibilità di materia prima mentre i contratti di acquisto sono stati effettuati al fine di prevenire aumenti di prezzo relativi ad impegni di vendita con valore rame fisso. Il valore equo dei contratti a termine, aperti alla data del bilancio, è determinato sulla base delle quotazioni forward del rame e dell'alluminio con riferimento alle date di scadenza dei contratti in essere alla data di chiusura di bilancio. Tali operazioni non soddisfano le condizioni richieste per la contabilizzazione come strumenti di copertura ai fini dell'hedge accounting.

Riportiamo di seguito il riepilogo dei contratti derivati su commodity rame ed alluminio per vendite ed acquisti a termine aperti al 31 dicembre 2022:

Unità di misura del valore
nozionale
Valore nozionale netto
tonnellate
Risultato con valutazione al fair value al
31/12/2022
Attività - Passività - Valore netto -
Attività Passività €/000 €/000 €/000
Attività e passività correnti
Tonnellate 825 300 185 (68) 117
Totale 825 300 185 (68) 117

Strumenti derivati relativi ad obblighi per acquisti e vendite a termine su valute con data di scadenza successiva al 31 dicembre 2022. Tali operazioni, in assenza di specifica hedging documentation, non soddisfano le condizioni richieste per la contabilizzazione come strumenti di copertura ai fini del cash flow hedge accounting.

Riportiamo di seguito il riepilogo dei contratti derivati su valute per acquisti e vendite a termine aperti al 31 dicembre 2022:

Unità di misura del valore
nozionale
Valore nozionale netto
valuta
Risultato con valutazione al fair value al
31/12/2022
Attività Passività Attività -
€/000
Passività -
€/000
Valore netto -
€/000
Attività e passività correnti
GBP 6.000 - 25 - 25
Totale 6.000 - 25 - 25

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA

6. AVVIAMENTO E ALTRE ATTIVITA' IMMATERIALI

La voce si riferisce ad attività di tipo immateriale dalle quali sono attesi benefici economici futuri.

La tabella che segue riporta la composizione e la movimentazione delle attività immateriali per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2022 e 2021.

(Migliaia di Euro) Diritti di brevetto e
utilizzo opere
d'ingegno
Licenze, marchi,
diritti simili e altri
oneri pluriennali
Totale
Apertura esercizio precedente 41 92 133
Movimenti esercizio precedente
Investimenti 18 8 26
Ammortamenti (28) (72) (100)
Effetti cambi 1 - 1
Valore netto esercizio precedente 32 28 60
Movimenti esercizio corrente
Investimenti 30 - 30
Ammortamenti (31) (11) (42)
Effetti cambio - 1 1
Valore netto esercizio corrente 31 18 49

Si segnala che in modo ricorrente vengono sostenute spese di ricerca che, in assenza dei presupposti previsti dallo IAS 38 per la loro eventuale capitalizzazione, vengono rilevate nel conto economico.

7. ATTIVITA' MATERIALI

La tabella che segue riporta la composizione e la movimentazione delle "Attività materiali per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2022 e 2021:

(Migliaia di Euro) Terreni Fabbricati Impianti e
macchinari
Attrezzature
industriali e
commerciali
Altri beni Immob. in
corso e
acconti
Totale
Apertura esercizio precedente 12.820 12.340 15.702 1.071 472 971 43.377
Movimenti esercizio precedente
Investimenti 1.228 35 1.152 408 150 4.725 7.698
Ammortamenti (29) (1.135) (5.445) (471) (255) - (7.335)
Riclassifiche - - 1 145 (75) (71) -
Svalutazioni - - - - - (162) (162)
Dismissioni - Costo storico - - (60) (10) (109) - (179)
Dismissioni - Fondo
Ammortamento
- - 59 10 105 - 174
Effetti cambio 286 243 70 3 1 12 615
Valore netto esercizio
precedente
14.305 11.483 11.479 1.156 289 5.475 44.187
Movimenti esercizio corrente:
Investimenti 122 69 603 307 162 12.501 13.764
Ammortamenti (31) (1.148) (5.357) (468) (188) - (7.192)
Riclassifiche - - 5.600 73 43 (5.716) -
Dismissioni - Costo storico - (20) (13.729) (888) (238) - (14.875)
Dismissioni - Fondo
Ammortamento
- 20 13.698 879 237 - 14.834
Effetti cambio 191 136 540 3 7 18 895
Valore netto esercizio corrente 14.587 10.540 12.834 1.062 312 12.278 51.613

Il saldo delle attività materiali al 31 dicembre 2022, pari a € 51,6 milioni, include Diritti d'utilizzo per € 1,6 milioni. In particolare, la voce terreni recepisce per € 1,3 milioni l'investimento effettuato alcuni anni fa dalla controllata cinese per acquisire la concessione cinquantennale del terreno sul quale verrà costruito lo stabilimento produttivo.

La voce "Riclassifiche" si riferisce ad investimenti in fase di completamento effettuati in anni precedenti o nell'esercizio in corso, inizialmente iscritti nella categoria "Immobilizzazioni in corso ed acconti" ed infine allocati, una volta ultimati, alle specifiche categorie di appartenenza.

Gli investimenti del Gruppo al 31 dicembre 2022, inclusivi di quelli relativi ai Diritti d'utilizzo, sono stati € 13,8 milioni ed hanno riguardato prevalentemente le categorie "Impianti e macchinari" ed "Immobilizzazioni in corso ed acconti" della Capogruppo.

Il saldo della voce "Immobilizzazioni in corso ed acconti" si riferisce prevalentemente ad investimenti in un impianto fotovoltaico per autoconsumo della Capogruppo e per il rinnovo del parco impianti e macchinari ed entreranno per la maggior parte in funzione nel prossimo esercizio.

Le dismissioni si riferiscono principalmente alla cessione del ramo d'azienda "Miradolo" e in maniera residuale a macchinari ed attrezzature non più in uso e quasi totalmente ammortizzati.

L'effetto cambi è attribuibile per la maggior parte alla conversione da valuta locale ad Euro delle immobilizzazioni della controllata brasiliana Irce Ltda.

Impairment Test

Come previsto dallo IAS n. 36 le immobilizzazioni materiali, quali impianti, macchinari e attrezzature, così come le immobilizzazioni immateriali devono essere sottoposte al test di impairment separatamente, se suscettibili di generare flussi di cassa autonomi, a livello di CGU se non sono in grado di generare flussi di cassa autonomi (IAS 36.22). Per i beni a vita utile definita l'impairment test deve essere effettuato solo in presenza di indicatori di eventuali perdite di valore, mentre per i beni a vita indefinita l'impairment test deve essere effettuato con cadenza almeno annuale (IAS 36.11).

In assenza d beni a vita utile indefinita, gli Amministratori hanno ritenuto necessario effettuare il test di impairment avendo individuato i seguenti indicatori di eventuale perdita di valore:

  • sulle CGU FD Sims e Smit Draad Nijmegen, come test di primo livello, tenuto conto dei risultati negativi consuntivati nel periodo unitamente al mancato raggiungimento degli obiettivi di budget nonchè del contesto di peggioramento dei tassi di mercato;

  • sul Gruppo IRCE, come test di secondo livello, in presenza di un valore del Patrimonio netto consolidato superiore al valore di capitalizzazione di Borsa del titolo IRCE, come raccomandato dal documento di Banca d'Italia / Consob / Isvap n. 4 del 3 marzo 2010, nonché di un peggioramento dei tassi di mercato.

Sulla base dei Piani industriali 2023-2027 delle succitate CGU e del Gruppo IRCE sono stati pertanto effettuati appositi impairment test approvati dal Consiglio della Capogruppo in data 15 marzo 2023.

Il Gruppo ha sottoposto a verifica di recuperabilità il valore del capitale investito netto (CIN) delle singole CGU e del Gruppo IRCE determinato sommando all'attivo immobilizzato, il capitale circolante netto e le altre voci non finanziarie del bilancio, rispettivamente altre attività, altre passività e fondi del passivo.

Il calcolo del valore recuperabile (Enterprise value), effettuato in conformità ai criteri previsti dallo IAS 36, è stato determinato nell'accezione di valore d'uso mediante attualizzazione dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo della CGU nonché dal valore che ci si attende dalla sua dismissione al termine della sua vita utile. Questo processo ha comportato l'utilizzo di stime e assunzioni per determinare sia l'ammontare dei flussi di cassa futuri sia i corrispettivi tassi di attualizzazione. In particolare, per la determinazione dei flussi di cassa futuri sono stati considerati i dati dei Piani Pluriennali 2023 – 2027; inoltre, al termine di previsione del periodo esplicito (2027) è stato determinato un valore terminale rappresentato da una rendita perpetua. Per la determinazione del flusso operativo perpetuo è stato utilizzato il flusso di cassa normalizzato, dell'ultimo anno di piano, in quanto il Management del Gruppo ritiene possa rappresentare un flusso normalizzato di lungo periodo.

I sopracitati piani pluriennali sono stati rivisti dalla direzione della Capogruppo ed approvati dagli amministratori delle società controllate nel mese di febbraio 2023.

Il tasso di crescita "g" applicato per la determinazione del Terminal Value è stato stimato pari all'inflazione di lungo periodo (2027) del Paese nel quale ciascuna CGU opera.

I tassi (WACC) utilizzati riflettono le informazioni di mercato, la valutazione corrente del valore temporale del denaro per il periodo considerato e i rischi specifici delle singole società del Gruppo. In particolare, nel calcolo è stato applicato, per le principali società controllate del gruppo, uno "Small Size Premium" pari all'1% ed un execution risk compreso tra l' 1,0% ed il 3,5%, al fine di riflettere nel tasso i rischi connessi al grado di raggiungibilità dei risultati di piano.

Di seguito riportiamo i parametri WACC e "g" utilizzati ed risultati degli impairmet test effettuati:

FD Sims Smit Draad Gruppo IRCE
g 2,00% 2,00% 2,15%
WACC 11,24% 9,45% 9,47%
EV (€/000) 9.125 13.590 209.703
CIN (€/000) 8.162 13.062 204.688
Differenza (€/000) 963 528 5.015

La procedura di impairment test, effettuata in accordo con quanto disposto dallo IAS 36 ed applicando i criteri condivisi dal Consiglio di Amministrazione, non ha portato ad evidenziare perdite di valore relativamente al capitale investito netto iscritto in bilancio con riferimento a ciascuna CGU ed al Gruppo Irce.

Inoltre, anche sulla base delle indicazioni contenute nel documento congiunto di Banca d'Italia, Consob e Isvap n. 4 del 3 marzo 2010, si è provveduto ad elaborare l'analisi di sensitività sui risultati del test di impairment rispetto alle variazioni degli assunti base che condizionano il valore d'uso della CGU.

Si riportano di seguito i risultati dell'analisi di sensitività che evidenzia quale dovrebbe essere per rendere il valore d'uso pari al suo CIN, alternativamente, il "tasso di sconto (WACC)" e la variazione dell'"EBITDA" in termini percentuali rispetto ai valori inseriti nel Piano 2023-2027.

FD Sims Smit Draad Gruppo IRCE
WACC 12,26% 9 ,76% 9,62%
EBITDA (13,69%) (4,93%) (1,70%)

A seguito delle analisi sopra descritte, gli Amministratori ritengono che gli impairment test effettuati non presentino profili di rischio che portino alla necessità di effettuare una svalutazione.

Gli Amministratori evidenziano peraltro che, in considerazione delle analisi effettuate sul valore di recupero dei singoli elementi costituenti l'attivo delle CGU FD Sims e Smit Draad e del Gruppo IRCE, principalmente composto da stabilimenti industriali, impianti e macchinari, rimanenze di rame e crediti commerciali, non ravvisano criticità circa la recuperabilità dei relativi valori di iscrizione in bilancio.

Gli Amministratori ritengono inoltre che il valore di capitalizzazione di Borsa del titolo IRCE non sia rappresentativo del valore effettivo del Gruppo tenuto conto della scarsa liquidità del titolo.

8. PARTECIPAZIONI ED ALTRI CREDITI FINANZIARI NON CORRENTI

Le altre partecipazioni e gli altri crediti finanziari nono correnti sono dettagliati come segue:

2022 2021
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Partecipazioni altre - 111
Altri crediti finanziari non correnti 5 5
Totale partecipazioni e altre attività finanziarie 5 116

La variazione della voce "Partecipazioni altre" è attribuibile al primo consolidamento della Fine Wire P. Ltd, società attualmente non operativa ed interamente detenuta dalla controllata indiana Stable Magnet Wire P.Ltd.

9. IMPOSTE ANTICIPATE E DIFFERITE

Nella tabella sotto riportata sono esposte le voci del bilancio "Imposte anticipate" ed "Imposte differite".

2022 2021
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Imposte anticipate 2.357 2.002
Imposte differite (338) (87)
Totale imposte anticipate (nette) 2.019 1.915

Le "Imposte anticipate" e le "Imposte differite passive" hanno avuto nel periodo la seguente movimentazione:

(Migliaia di Euro) Apertura Incrementi Decrementi Effetto a
patrimonio
netto
Effetto
cambi
Chiusura
Imposte anticipate
Imposte differite passive
2.002
(87)
760
(125)
(331)
-
(92)
(117)
18
(9)
2.357
(338)
Totale 1.915 635 (331) (209) 9 2.019

Gli effetti a patrimonio netto si riferiscono alla variazione della riserva attuariale IAS 19.

Si ricorda che le imposte anticipate vengono compensate con le relative imposte differite all'interno della stessa giurisdizione fiscale. Si espongono di seguito i valori delle imposte anticipate e delle imposte differite al 31 dicembre 2022, ripartite per società del Gruppo, prima della compensazione all'interno della stessa giurisdizione fiscale

(Migliaia di Euro) Italia Irce
Brasile
Isomet Isolveco 2 Scritture di
consolidato
Totale
Imposte anticipate
Imposte differite passive
2.533
(533)
338
(68)
62
(400)
12
-
75
-
3.020
(1.001)
Totale 2.000 270 (338) 12 75 2.019

Di seguito si espone il dettaglio delle imposte anticipate e delle imposte differite, ante compensazione all'interno della giurisdizione fiscale:

2022 2021
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Fondi rischi ed oneri 36 10
Fondo svalutazione crediti (tassato) 326 321
Rimanenze /Fondo obsolescenza magazzino 1.554 1.535
Applicazione IFRS 15 589 615
Applicazione IAS 19 95 327
Perdite fiscali riportabili 12 12
Altro 408 250
Totale imposte anticipate 3.020 2.970
2022 2021
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Ammortamenti 44 103
Differenze cambio 3 119
Rivalutazione terreni - Ias transition 413 413
Rivalutazione fabbricati - Ias transition 72 80
Rimanenze 392 207
Altro 77 134
Totale imposte differite 1.001 1.056

10. ALTRE ATTIVITA' NON CORRENTI

2022 2021
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Altre attività non correnti 2.813 -
Totale altre attività non correnti 2.813 -

Il saldo si riferisce alla controllata brasiliana ed è relativo per € 1,0 milioni alla quota non corrente di un provento fiscale straordinario e per € 1,8 alla significativa crescita dei crediti per imposte ICMS, PIS e Cofins strettamente correlata all'incremento delle giacenze di rame a magazzino.

Il provento fiscale straordinario è stato iscritto in seguito alla sentenza emessa dalla Corte Suprema di Giustizia Brasiliana (Receipta Federal do Brasil -RFB) del maggio 2021 con la quale si è irrevocabilmente definito che l'imposta regionale ICMS sulle fatture di vendita emesse da marzo 2017 debbano essere escluse dalla base di calcolo delle imposte federali PIS e Cofins. Pertanto, in seguito alla recente attivazione del procedimento amministrativo e coerentemente con il parere del legale incaricato, gli Amministratori hanno ritenuto ragionevolmente certo il recupero delle maggiori imposte versate all'erario sulle fatture emesse a decorrere da ottobre 2017 per l'ammontare di € 2,9 milioni, di cui € 2,6 milioni quota capitale e € 0,3 milioni quota interessi.

11. RIMANENZE

Le rimanenze sono dettagliate come segue:

2022 2021
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Materie prime, sussidiarie e di consumo 50.565 38.126
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 16.642 17.897
Prodotti finiti e merci 56.697 54.700
Fondo svalutazione materie prime (3.388) (3.340)
Fondo svalutazione prodotti in corso di lavorazione e semilavorati (1) -
Fondo svalutazione prodotti finiti (2.527) (2.398)
Totale rimanenze 117.988 104.985

Le rimanenze non sono gravate da pegni né date a garanzia di passività.

La variazione del periodo è attribuibile principalmente ai maggiori volumi di rame in giacenza presso la controllata brasiliana rispetto al 31 dicembre 2021.

La quotazione media del rame nel 2022 nel London Metal Exchange è stata di 8,34 Euro/Kg, superiore del 5,84 per cento rispetto a quella del precedente esercizio, pari a 7,88 Euro/Kg mentre la quotazione a fine anno è stata di 7,86 €/kg, inferiore del 6,88% rispetto a 8,45 Euro/Kg del 31-12-2021.

Di seguito si evidenzia la movimentazione del fondo svalutazione rimanenze nel corso del 2022:

(Migliaia di Euro) Apertura Accantonamenti Utilizzi Effetti
cambi
Chiusura
Fondo svalutazione materie prime
Fondo svalutazione prodotti in corso
(3.340)
-
42
55
(80)
(56)
(10)
-
(3.388)
(1)
Fondo svalutazione prodotti finiti (2.398) 243 (347) (25) (2.527)
Totale (5.738) 340 (483) (35) (5.916)

Il fondo svalutazione materie prime corrisponde all'importo ritenuto necessario a coprire i rischi di obsolescenza principalmente degli imballi mentre il fondo svalutazione prodotti finiti e merci è stanziato a fronte dei prodotti finiti non movimentati o a lenta movimentazione nonché al fine di allinearne il valore al presunto valore di realizzo.

12. CREDITI COMMERCIALI

Di seguito si espone il dettaglio dei crediti commerciali

2022 2021
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Crediti vs clienti terzi a breve 63.552 93.690
Fondo svalutazione crediti vs terzi a breve (1.966) (1.766)
Totale crediti commerciali 61.586 91.924

La variazione dei crediti commerciali è dovuta sostanzialmente alla riduzione del fatturato intervenuta nell'ultimo trimestre rispetto al medesimo periodo del precedente esercizio attribuibile alla riduzione delle quantità vendite ed alla diminuzione del prezzo del rame.

I crediti commerciali oggetto di cessione nel corso dell'anno sono stati pari ad € 95,1 milioni (al 31 dicembre 2021 € 63,9 milioni) dei quali € 36,1 milioni relativi a fatture cedute ma non ancora scadute al 31 dicembre 2022 (al 31 dicembre 2021 € 36,7 milioni).

Di seguito si evidenzia la movimentazione del fondo svalutazione crediti nel corso del 2022:

(Migliaia di Euro) Apertura Acc.ti Utilizzi Effetti
cambi
Chiusura
Fondo svalutazione crediti (1.766) (346) 138 8 (1.966)

13. CREDITI TRIBUTARI

2022 2021
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Crediti tributari imposte dirette 501 18
Crediti tributari v/controllante Aequafin 2.175 -
Totale crediti tributari 2.676 18

I "Crediti tributari imposte dirette" si riferiscono principalmente agli acconti IRAP versati dalla Capogruppo.

I "Crediti tributari vs Aequafin" espongono il credito fiscale per Ires a seguito degli acconti versati alla controllante con la quale è in essere un contratto di consolidato fiscale. Il saldo a credito rispetto all'esercizio precedente è dovuto ai maggiori acconti versati alla controllante Aequafin per l'esercizio fiscale 2022 rispetto al reddito imponibile consuntivato. Per i dettagli sulle imposte correnti si rimanda al paragrafo 35.

14. CREDITI VERSO ALTRI

Riportiamo il dettaglio della voce in oggetto:

2022 2021
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Ratei e risconti attivi 126 87
Crediti vs istituti di previdenza 58 -
Altri crediti 1.154 650
Crediti IVA 4.321 943
Totale crediti verso altri 5.659 1.680

La voce "Altri crediti" si riferisce principalmente ad acconti versati ed a rimborsi assicurativi.

L'incremento degli "Altri crediti" è dovuto principalmente alla Capogruppo, in particolare alla parte del credito d'imposta attribuito in accordo col decreto Sostegni-ter alle imprese energivore in proporzione all'energia elettrica acquistata e non ancora utilizzato a fine anno.

Si ricorda che il credito IVA è stato compensato per giurisdizione fiscale, se e solo l'entità ha il diritto di compensare gli ammontari rilevati ed intende estinguere il residuo netto.

La variazione rispetto al precedente esercizio è principalmente riconducibile alla Capogruppo per € 1,1 milioni ed alla controllata brasiliana per € 2,1 milioni. In particolare l'aumento di quest'ultima è dovuto per 1,8 sia all'iscrizione della parte corrente del provento fiscale straordinario (si veda par. 10) sia alla significativa crescita dei crediti per imposte ICMS, PIS e Cofins dovuta all'incremento delle giacenze di rame a magazzino.

15. ATTIVITA' FINANZIARIE CORRENTI

2022 2021
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Derivati attivi mark to market metalli 117 420
Depositi cauzionali 15 7
Derivati attivi mark to market effetti cambio 25 3
Derivati attivi mark to market MWh - 107
Altre attività finanziarie correnti 333 136
Totale attività finanziarie correnti 490 673

Le voci "Derivati mark to market rame", "Derivati attivi mark to market cambi" e "Derivati mark to market MWh" si riferiscono al Fair Value dei contratti a termine sul rame, sui cambi e sull'energia elettrica aperti a fine anno della Capogruppo IRCE S.p.A..

La voce "Altre attività finanziarie correnti" include principalmente i titoli di efficienza energetica TEE.

16. DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

La voce accoglie depositi bancari, denaro e valori in cassa.

2022 2021
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Depositi bancari 5.599 10.669
Denaro e valori in cassa 9 9
Totale disponibilità liquide 5.608 10.678

I depositi bancari sono remunerati a tasso variabile e non sono soggetti a vincoli o restrizioni.

17. PATRIMONIO NETTO

La voce "Patrimonio netto" consolidato ammonta a € 144,9 milioni al 31 dicembre 2022 (€ 132,0 milioni al 31 dicembre 2021) ed è dettagliato nella seguente tabella.

2022 2021
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Capitale sociale 14.627 14.627
Azioni proprie (825) (824)
Fondo sovrapprezzo azioni 40.539 40.539
Riserva rivalutazione 22.328 22.328
Azioni proprie (sovrapprezzo) (68) (65)
Riserva legale 2.925 2.925
Riserva IAS 19 (424) (1.183)
Riserva straordinaria 49.300 45.075
Altre riserve 23.595 23.595
Utili/perdite a nuovo 13.372 9.542
Riserva di traduzione (29.483) (33.667)
Risultato di periodo 9.224 9.376
Totale patrimonio netto di Gruppo 145.110 132.267
Totale interessenze di minoranza (325) (305)
TOTALE PATRIMONIO NETTO 144.785 131.962

Capitale sociale

Nella seguente tabella viene data evidenza della composizione del capitale sociale.

(Migliaia di Euro) 2022
31 Dicembre
2021
31 Dicembre
Capitale sociale sottoscritto
Riserva azioni proprie
14.627
(825)
14.627
(824)
Capitale sociale 13.802 13.803

Il capitale sociale è costituito da n. 28.128.000 azioni ordinarie per un controvalore di € 14.626.560. Le azioni sono interamente sottoscritte e versate e sulle stesse non esistono diritti, privilegi e vincoli alla distribuzione di dividendi ed all'eventuale distribuzione del capitale.

La riserva azioni proprie si riferisce al valore nominale delle azioni proprie in possesso della Società e, come richiesto dagli IFRS, sono portate in deduzione del patrimonio netto. Le azioni proprie al 31 dicembre 2022 sono pari a n. 1.586.388, corrispondenti al 5,64% del capitale sociale.

Le azioni in circolazione risultano pertanto n. 26.541.612.

Di seguito si evidenzia, in migliaia, la movimentazione delle azioni in circolazione all'inizio ed alla fine degli ultimi due esercizi:

Saldo al 31.12.2020 26.580
Acquisto azioni proprie (37)
Saldo al 31.12.2021 26.543
Acquisto azioni proprie (1)
Saldo al 31.12.2022 26.542

Riserva da sovrapprezzo azioni

La voce si riferisce al maggior valore d'emissione rispetto al valore nominale delle azioni IRCE S.p.A in sede di aumento del capitale sociale avvenuto al momento della quotazione in Borsa nel 1996.

Riserva di rivalutazione

La voce si riferisce alla rivalutazione effettuata in accordo con la legge 266/1995 pari ad € 22.328 mila, prima della transizione agli IFRS e non stornata in considerazione del fatto che in sede di adozione degli IFRS, il Gruppo ha scelto l'opzione di adottare il fair value, così come risultante dai saldi netti di rivalutazione. quale sostituto del costo per i beni oggetto di detta rivalutazione.

Riserva legale:

La voce espone gli utili accantonati in anni passati da IRCE, in accordo con le disposizioni dell'articolo 2430 codice civile, non più alimentata avendo raggiunto il quinto del capitale sociale.

Riserva IAS 19

La riserva comprende gli utili e le perdite attuariali accumulate a seguito dell'applicazione dello IAS 19 Revised. La movimentazione della riserva, in migliaia di Euro, è la seguente:

saldo al 31.12.2020 (1.212)
Valutazione attuariale 30
Effetto fiscale sulla valutazione attuariale (1)
saldo al 31.12.2021 (1.183)
Valutazione attuariale 969
Effetto fiscale sulla valutazione attuariale (209)
saldo al 31.12.2022 (424)

Riserva Straordinaria

La riserva straordinaria è composta principalmente dagli utili portati a nuovo della Capogruppo al netto dei dividendi distribuiti, pari nel 2022 a € 1.327 mila.

Altre riserve

Tale voce pari a € 23.596 mila include:

  • la Riserva per avanzo di annullamento, sorta nell'esercizio 2001 a seguito della fusione per incorporazione delle società Irce Cavi S.p.A. ed Isolcable S.r.l. nella IRCE S.p.A, pari ad € 6.621 mila.
  • la Riserva utili da reinvestire nel Mezzogiorno pari ad € 201 mila.
  • la Riserva FTA, che rappresenta la contropartita delle scritture effettuate per la conversione del bilancio a quanto previsto dai principi contabili internazionali IAS/IFRS al 1° gennaio 2004 (anno di transizione) pari ad € 16.772 mila.

Utili/perdite a nuovo

Tale voce include essenzialmente i risultati d'esercizio delle società controllate portati a nuovo. Al 31 dicembre 2022 tale riserva si è inoltre incrementata di € 6 mila a seguito del primo consolidamento della controllata indiana Fine Wire P. Ltd.

Riserva di conversione

La riserva rappresenta le differenze contabili di valore rispetto al cambio storico risultante dalla conversione del bilancio delle controllate estere, con valuta locale differente dall'Euro, al cambio ufficiale del 31 dicembre 2022. La variazione positiva della riserva di traduzione, pari a € 4.184 mila è principalmente legata all'apprezzamento del Real Brasiliano nei confronti dell'Euro.

18. PASSIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI

Il dettaglio delle passività finanziarie non correnti è riportato nella seguente tabella:

2022 2021
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Passività finanziarie vs banche 19.601 17.680
Passività finanziarie IFRS 16 174 166
Altre passività finanziarie non correnti 2 -
Totale passività finanziarie non correnti 19.777 17.846

Di seguito si espone la movimentazione delle passività finanziarie non correnti nell'esercizio 2022:

(Migliaia di Euro) Apertura Riclassifica
a breve
Accensioni Rimborsi Effetti
cambi
Chiusura
Passività finanziarie vs banche
Passività finanziarie IFRS 16
17.680
166
(5.176)
(47)
12.000
106
(5.000)
(48)
97
(3)
19.601
174
Altre passività finanziarie non
correnti
- - 2 - - 2
Totale 17.846 (5.223) 12.108 (5.048) 94 19.777

Si riporta nella tabella successiva il dettaglio delle passività finanziarie vs banche non correnti in essere a fine anno con evidenza, in particolare, della tipologia di tasso e della scadenza.

Migliaia di Euro Valuta Tasso Società 31.12.2022 31.12.2021 Scadenza
Banca di Imola EUR Variabile IRCE SpA 3.473 4.821 2026
Unicredit EUR Variabile IRCE SpA - 5.000 2025
Mediocredito EUR Variabile IRCE SpA 1.385 2.307 2025
Banco Popolare EUR Variabile IRCE SpA - 625 2023
Banco Popolare EUR Fisso IRCE SpA 1.886 2.630 2026
Deutsche Bank EUR Fisso IRCE SpA 6.125 - 2027
BPER EUR Variabile IRCE SpA 5.000 - 2032
Credit Suisse EUR Zero Isomet AG 296 404 2025
Banco Popolare EUR Fisso Isomet AG 1.436 1.893 2026
Totale 19.601 17.680

Covenants

  • Il finanziamento a medio lungo termine concesso da Mediocredito Italiano S.p.A. che al 31.12.2022 ammonta a residui € 2.307 mila (di cui € 923 mila classificati nei finanziamenti a breve termine) prevede il rimborso in tredici rate semestrali a capitale costante pari ad € 461,5 mila ciascuna, con scadenza 30 gennaio 2025. Il contratto prevede il rispetto di 2 vincoli di carattere finanziario da verificarsi con cadenza annuale.
  • Il finanziamento a medio lungo termine concesso da Deutsche Bank che al 31.12.2022 ammonta a residui € 7.000 mila (di cui € 876 mila classificati nei finanziamenti a breve termine) prevede il rimborso in sedici rate semestrali a capitale costante pari ad € 438 mila ciascuna, con scadenza 24 giugno 2027. Il contratto prevede il rispetto di 2 vincoli di carattere finanziario da verificarsi con cadenza annuale.

Per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 tutti i covenants sono stati rispettati.

19. FONDI PER RISCHI ED ONERI

Il fondo rischi ed oneri, corrente e non corrente, è di seguito dettagliato:

2022 2021
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Fondo indennità supplettivo di clientela a lungo 130 145
Altri fondi a lungo 150 22
Totale fondo rischi ed oneri non correnti 280 167
2022 2021
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Fondo indennità supplettivo di clientela a breve - 4
Altri fondi a breve 257 295
Totale fondo rischi ed oneri correnti 257 299

Di seguito viene riportata la movimentazione del fondo per rischi ed oneri non corrente e correnti, al 31 dicembre 2022:

(Migliaia di Euro) Apertura Acc.ti Utilizzi Chiusura
Fondo indennità supplettiva di clientela a lungo
Altri fondi a lungo
145
22
15
150
(30)
(22)
130
150
Totale fondi rischi ed oneri - non corrente 167 165 (52) 280
(Migliaia di Euro) Apertura Acc.ti Utilizzi Chiusura
Fondo indennità supplettivo di clientela a breve
Altri fondi a breve
4
295
-
-
(4)
(38)
-
257
Totale fondi rischi ed oneri - corrente 299 - (42) 257

Il fondo indennità suppletiva di clientela si riferisce agli accantonamenti per le indennità di fine rapporto relative ai contratti di agenzia in essere della Capogruppo e della controllata Smit Draad Nijmegen BV.

Gli Altri fondi si riferiscono principalmente alla Capogruppo ed alla controllata Smit Draad Nijmegen. L'incremento di periodo è dovuto principalmente all'accantonamento effettuato dalla Capogruppo a fronte di un possibile contenzioso con un fornitore ancora in una fase preliminare.

Nel corso del 2021 la società controllata FD Sims è stata convenuta in giudizio innanzi ad un Tribunale francese da un proprio cliente per presunte difettosità delle proprie forniture. Il legale incaricato dal Gruppo IRCE, dopo aver valutato le conclusioni del perito di parte che escludono che sussistano responsabilità attribuibili ai prodotti forniti da FD Sims, ha valutato che, in relazione alla richiesta di risarcimento danni dell'attrice quantificata in € 307 mila, il rischio di soccombenza sia solo possibile. Gli Amministratori, in accordo con i principi contabili e tenuto conto anche che tale sinistro è coperto dall'assicurazione, non hanno pertanto effettuato alcun accantonamento nel bilancio al 31 dicembre 2022.

La società controllata Smit Draad ha in essere con un cliente un contenzioso per presunte non conformità dei propri prodotti. Seppur la controparte abbia avanzato già da diverso tempo una stima di danni, non è mai stata presentata alcuna documentazione tecnica che ne corroborasse la richiesta. Gli Amministratori, avendo valutato anche con il supporto di propri legali che allo stato attuale il rischio di soccombenza sia solamente remoto/possibile e che il sinistro dovrebbe essere coperto da assicurazione, hanno ritenuto appropriato non stanziare alcun un fondo nel bilancio al 31 dicembre 2022.

20. FONDI PER BENEFICI AI DIPENDENTI A PRESTAZIONE DEFINITA

Il Fondo per benefici ai dipendenti a prestazione definita ha subito la seguente movimentazione:

(Migliaia di Euro) Apertura Acc.ti Variaz. a
Patrimonio
Netto
Utilizzi Effetti
cambi
Chiusura
Fondo per benefici a dipendenti a lungo 4.842 (2) (969) (451) 29 3.449
Totale 4.842 (2) (969) (451) 29 3.449

Il Fondo, che rientra nei piani a benefici definiti, si riferisce per € 2.979 mila alla Capogruppo, per € 312 mila ad Isomet, per € 49 mila alla Magnet Wire, per € 65 mila ad Isolveco in liquidazione, per € 43 mila ad Isolveco 2 nonché per € 2 mila alla DMG.

La valutazione attuariale dei piani a benefici definiti è stata realizzata in base alla metodologia dei "benefici maturati" mediante il criterio "Projected Unit Credit" (PUC) come previsto ai paragrafi 67-69 dello IAS 19.

Si riportano di seguito le basi utilizzate dall'attuario per la valutazione del fondo per benefici ai dipendenti con riferimento alle principali società del Gruppo, rispettivamente IRCE S.p.A. ed Isomet AG:

A) Capogruppo IRCE S.p.A

Basi demografiche:

  • Decesso: tabelle di mortalità RG48 pubblicate dalla Ragioneria Generale dello Stato;
  • Inabilità: tavole INPS distinte per età e sesso;
  • Pensionamento: 100% al raggiungimento dei requisiti AGO.

Basi tecniche economiche:

31/12/2022 31/12/2021
Tasso annuo di attualizzazione 3,63% 0,44%
Tasso annuo d'inflazione 2,30% 1,75%
Tasso annuo d'incremento TFR 3,225% 2,81%

Il "Tasso annuo di attualizzazione", coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, è stato desunto dall'indice IBOXX Corporate AA con duration 7-10 rilevato alla data della valutazione.

Il "Tasso annuo di incremento TFR, come previsto dall.art. 2120 del Codice Civile, è pari al 75% del "Tasso annuo d'inflazione" più 1,5 punti percentuali.

Analisi di sensitività dei principali parametri valutativi (in migliaia di Euro):

Parametri Sensitività DBO 31/12/2022 DBO 31/12/2021
Tasso di turnover +1,00% 2.989 3.721
Tasso di turnover - 1,00% 2.968 3.782
Tasso di inflazione +0,25% 3.008 3.794
Tasso di inflazione - 0,25% 2.950 3.706
Tasso di attualizzazione +0,25% 2.934 3.680
Tasso di attualizzazione - 0,25% 3.025 3.822
Service cost: 0,00
Duration del piano: 7,0

B) Isomet

Basi demografiche ed economiche tecniche:

Parametro 31/12/2022 31/12/2021
Tasso di attualizzazione 2,30% 0,35%
Tasso d'interesse sul capitale investito 2,30% 0,50%
Tasso di incremento salariale 1,00% 1,00%
Tasso di inflazione 1,00% 1,00%
Tabelle di mortalità BVG2020 GT BVG2015 GT

Analisi di sensitività sulla passività dei principali parametri valutativi di Isomet AG (in migliaia di Euro):

Parametro Sensitività 31/12/2022 31/12/2021
Tasso di attualizzazione -0,25% 4.123 4.747
Tasso di attualizzazione +0,25% 3.882 4.396
Tasso di interesse sul capitale investito -0,25% 3.997 4.523
Tasso di interesse sul capitale investito +025% 4.012 4.609
Tasso di incremento salariale -0,25% 3.988 4.549
Tasso di incremento salariale +0,25% 4.001 4.581
Aspettativa di vita + 1 anno 4.068 4.675
Aspettativa di vita - 1 anno 3.928 4.456

21. PASSIVITA' FINANZIARIE CORRENTI

Le passività finanziarie sono dettagliate come segue:

2022 2021
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Debiti vs banche 40.831 53.446
Debiti finanziari IFRS 16 121 101
Derivati passivi su cambi - 21
Prestiti a lungo termine - quota corrente 5.272 4.222
Totale passività finanziarie correnti 46.224 57.790

I "Debiti vs banche" comprendono sostanzialmente linee finanziarie a breve e linee autoliquidanti.

La voce "Derivati passivi su cambi" si riferisce al Mark to Market dei contratti di acquisto e vendita a termine su valute della Capogruppo aperti a fine anno.

Si riporta di seguito la posizione finanziaria netta complessiva del Gruppo IRCE, determinata sulla base del nuovo schema previsto dal richiamo di attenzione Consob n. 5/21 del 29 aprile 2021, il quale recepisce l'orientamento dell'ESMA pubblicato il 4 marzo 2021:

2022 2021
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 5.608 10.678
Attività finanziarie correnti 490 673
Liquidità 6.098 11.351
Altre passività fin. Correnti (40.952) (53.568)
Prestiti a lungo termine - quota corrente (5.272) (4.222)
Posizione finanziaria netta corrente (40.126) (46.439)
Passività finanziarie non correnti verso terzi (19.777) (17.846)
Posizione finanziaria netta (59.903) (64.285)

Il miglioramento della posizione finanziaria netta è attribuibile alle disponibilità liquide generate dall'attività operativa al netto degli investimenti del periodo.

La posizione finanziaria netta include complessivamente € 295 mila di debiti finanziari relativi a contratti di locazione contabilizzati secondo l'IFRS16.

22. DEBITI COMMERCIALI

2022 2021
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Debiti commerciali 27.240 30.402
Totale debiti commerciali 27.240 30.402

La variazione del periodo è attribuibile principalmente alla dinamica della fornitura di rame; lo scorso anno erano infatti presenti quantità di metallo acquistate e non ancora pagate in misura superiore rispetto al 31 dicembre 2022.

23. DEBITI TRIBUTARI

2022 2021
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Debiti tributari vs Aequafin - 2.163
Debiti tributari a breve 555 823
Totale debiti tributari 555 2.986

La voce "Debiti tributari vs Aequafin" espone il debito per Ires di IRCE S.p.A. verso la propria controllante con la quale è in essere un contratto di consolidato fiscale nazionale. Al 31 dicembre 2022 la Capogruppo risulta a credito come descritto nel paragrafo 13.

La voce "Debiti tributari a breve" si riferisce al debito della Capogruppo per Irap nonché al debito delle altre società del Gruppo per imposte sul reddito, al netto dei relativi acconti.

24. DEBITI VERSO ISTITUTI DI PREVIDENZA SOCIALE

La voce, pari ad € 2,0 milioni al 31/12/2022, si riferisce principalmente al debito di IRCE S.p.A nei confronti dell'INPS per contributi da versare.

25. ALTRE PASSIVITA' CORRENTI

Gli altri debiti risultano così composti:

2022 2021
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Debiti vs dipendenti 3.120 3.513
Ratei e risconti passivi 757 332
Altri debiti 992 1.038
Debiti IVA 548 2.682
Debiti per ritenute IRPEF dipendenti 522 480
Totale altre passività correnti 5.939 8.045

I debiti verso dipendenti includono le passività per la tredicesima mensilità, per ferie maturate e non godute e per premi di produzione. La variazione è attribuibile essenzialmente alla Capogruppo ed in particolare alla cessione del ramo d'azienda Miradolo.

La variazione dei "Ratei e risconti passivi" è attribuibile principalmente alla Capogruppo ed alla FD Sims.

Gli "Altri debiti" includono principalmente debiti verso erario per ritenute d'acconto, acconti da clienti, qualora non compensabili con partite a credito, e altre passività varie.

La significativa riduzione della voce "Debiti IVA" è riconducibile sostanzialmente alla Capogruppo.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

26. RICAVI DI VENDITA

I ricavi di vendita si riferiscono ai ricavi per cessioni di beni, al netto di resi, abbuoni e ritorni di imballaggi.

(Migliaia di Euro) 2022
31 Dicembre
2021
31 Dicembre
Variazione
Ricavi 454.695 457.140 (2.445)

Il fatturato consolidato del 2022 registra una riduzione dello 0,5% rispetto allo scorso anno. La variazione è dovuta ad una riduzione dei volumi venduti parzialmente compensata dall'incremento dei prezzi di vendita sia del metallo che della lavorazione. Per ulteriori dettagli, si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "Andamento consolidato dell'esercizio 2022" della relazione sulla gestione.

Si riporta di seguito i ricavi suddivisi per prodotto:

Esercizio corrente Esercizio precedente
(Migliaia di Euro) Conduttori per
avvolgimento
Cavi Totale Conduttori per
avvolgimento
Cavi Totale
Ricavi 366.745 87.950 454.695 366.844 90.296 457.140
% sul totale 81% 19% 100% 80% 20% 100%

La tabella successiva evidenzia inoltre la ripartizione dei ricavi per area geografica di destinazione del prodotto finito.

Esercizio corrente Esercizio precedente
(Migliaia di Euro) Italia UE Extra UE Totale Italia UE Extra UE Totale
Ricavi 179.823 139.654 135.218 454.695 184.756 139.452 132.932 457.140
% sul totale 40% 30% 30% 100% 40% 31% 29% 100%

27. ALTRI RICAVI E PROVENTI

Gli altri proventi risultano composti come segue:

(Migliaia di Euro) 2022
31 Dicembre
2021
31 Dicembre
Variazione
Incrementi di immobil. per lav. Interni 452 55 397
Plusvalenze su vendite cespiti 708 57 651
Rimborsi assicurativi 317 16 301
Sopravvenienze attive 153 129 24
Altri ricavi e proventi 3.234 318 2.916
Totale altri ricavi e proventi 4.864 575 4.289

La variazione della voce "Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni" si riferisce principalmente a lavorazioni effettuate internamente su impianti e macchinari per la maggior parte iscritti nella categoria "Immobilizzazioni in corso".

La "Plusvalenza su vendite cespiti" riguarda per € 665 mila la cessione del ramo d'azienda "Miradolo".

L'incremento della voce "Rimborsi assicurativi" si riferisce a due furti di rame nel corso del trasporto su camion per i quali era presente una copertura assicurativa a copertura dell'evento verificatosi.

La voce di dettaglio "Altri ricavi e proventi" include principalmente il provento fiscale iscritto dalla controllata brasiliana per € 2,9 milioni. Si veda il paragrafo 10 per maggiori dettagli.

28. COSTI PER MATERIE PRIME E MATERIALI DI CONSUMO

2022 2021
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre Variazione
Costi per materie prime e materiali di consumo (366.216) (386.276) 20.060
Variazione delle rimanenze di materie prime e merci 12.717 10.134 2.583
Acquisto prodotti finiti (8.249) (8.072) (177)
Totale costi materie prime e materiali di consumo (361.748) (384.214) 22.466

La voce "Costi per materie prime e materiali di consumo" include principalmente i costi sostenuti per l'acquisto di rame, di materiali isolanti e di materiali di confezionamento e manutenzione.

La variazione del periodo è attribuibile ad una riduzione dei volumi acquistati, solo in parte compensato dall'incremento dei prezzi delle materie prime.

Comprendono i costi sostenuti per le prestazioni di servizi inerenti la trasformazione del rame, le utenze, i trasporti, le prestazioni commerciali ed amministrative ed i costi per il godimento di beni di terzi, come da seguente dettaglio:

2022 2021 Variazione
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Lavorazioni esterne (6.041) (5.382) (659)
Spese per utenze (25.706) (17.849) (7.857)
Manutenzioni (2.394) (2.152) (242)
Spese di trasporto (6.084) (5.277) (807)
Provvigioni passive (185) (150) (35)
Compensi sindaci (70) (69) (1)
Altri servizi (5.865) (5.354) (511)
Costi per godimento beni di terzi (270) (216) (54)
Totale costo per servizi (46.615) (36.449) (10.166)

La variazione delle "Spese per utenze" è imputabile essenzialmente al rilevante incremento del costo unitario per MWh dell'energia elettrica, solo parzialmente compensato dal contributo erogato alle imprese energivore sotto forma di credito d'imposta, in accordo col decreto Sostegni-ter, contabilizzato per natura a riduzione del costo correlato.

La voce "Altri servizi" comprende principalmente costi per consulenze tecniche, legali e fiscali, nonché costi per R&D, assicurazioni e costi commerciali.

Il "Costo per godimento beni di terzi" includono i canoni di locazione esclusi dall'applicazione dell'IFRS 16 in quanto il bene oggetto di locazione risulta di basso valore (inferiore a € 5 mila) o il periodo di locazione risulta inferiore ai 12 mesi.

30. COSTO DEL PERSONALE

Il dettaglio del costo del personale è riepilogato come segue:

(Migliaia di Euro) 2022
31 Dicembre
2021
31 Dicembre
Variazione
Salari e stipendi
Oneri sociali
Costi di pensionamento
Altri costi
(20.733)
(4.828)
(1.705)
(2.743)
(20.628)
(5.095)
(1.492)
(3.251)
(105)
267
(213)
508
Totale costo del personale (30.009) (30.466) 457

Nella voce "Altri costi" sono compresi i costi per il lavoro interinale, il costo dei collaboratori ed i compensi percepiti dagli Amministratori.

La riduzione del costo del personale è attribuibile alla Capogruppo, in particolare alla cessione del ramo d'azienda Miradolo, in parte compensato dall'incremento intervenuto nella controllata brasiliana attribuibile principalmente all'effetto cambio.

Si evidenzia di seguito la consistenza media e puntuale dell'organico del Gruppo:

(Numero di dipendenti) Finale Finale Media
Dicembre 2021 Dicembre 2022 Dicembre 2022
Dirigenti 29 24 25
Impiegati 142 139 144
Operai 546 485 510
Totale 717 648 679

Il numero medio dei dipendenti è calcolato con il metodo del Full-Time-Equivalent (Equivalente a tempo pieno) e comprende collaboratori dipendenti ed esterni (interinali e collaboratori). Il personale è classificato in base alla tipologia di inquadramento.

La riduzione dell'organico è dovuta principalmente alla cessione dello stabilimento di Miradolo Terme (PV) che tra dipendenti ed interinali occupava circa 40 persone. Ulteriore riduzione è dovuta al calo nell'ultimo trimestre dell'attività produttiva che ha richiesto un minor ricorso a lavoratori interinali negli stabilimenti italiani.

31. AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI DELLE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI ED IMMATERIALI

Gli ammortamenti sono dettagliati come segue:

2022 2021
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre Variazione
Ammort.to delle immobilizzazioni immateriali (42) (100) 58
Ammort.to delle immobilizzazioni materiali (7.031) (7.171) 140
Ammort.to delle immobilizzazioni materiali IFRS 16 (161) (164) 3
Svalutazioni delle immobilizzazioni materiali - (162) 162
Totale ammortamenti e svalutazioni (7.234) (7.597) 363

32. ACCANTONAMENTI E SVALUTAZIONI

Gli accantonamenti e svalutazioni sono dettagliati come segue:

(Migliaia di Euro) 2022
31 Dicembre
2021
31 Dicembre
Variazione
Svalut.ne dei crediti e delle disponibilità liquide
Perdite su crediti
Accantonamenti per rischi
(346)
(93)
(150)
(896)
(247)
(100)
550
154
(50)
Totale accantonamenti e svalutazioni (589) (1.243) 654

La variazione del periodo della voce "Svalutazione dei crediti e delle disponibilità liquide" è da attribuirsi all'accantonamento "straordinario" effettuato nel 2021 in seguito alla rideterminazione delle "expected losses" a causa del mancato rinnovo della polizza assicurativa sui crediti commerciali. L'accantonamento dell'anno rispecchia quanto risultante dall'analisi svolta per allineare i crediti al loro presumibile valore di realizzo.

33. ALTRI COSTI OPERATIVI

Gli altri costi operativi sono dettagliati come segue:

(Migliaia di Euro) 2022
31 Dicembre
2021
31 Dicembre
Variazione
Imposte e tasse non sul reddito
Minusvalenze e sopravvenienze passive
Altri costi operativi
(1.273)
(54)
(403)
(1.053)
(47)
(186)
(220)
(7)
(217)
Totale altri costi operativi (1.730) (1.286) (444)

La voce "Imposte e tasse non sul reddito" è composta principalmente da imposte non deducibili della controllata brasiliana Irce Ltda.

La variazione degli "Altri costi operativi" è riconducibile principalmente a penalità contrattuali addebitate da un cliente alla Capogruppo.

34. PROVENTI ED ONERI FINANZIARI

I proventi ed oneri finanziari sono dettagliati come segue:

(Migliaia di Euro) 2022
31 Dicembre
2021
31 Dicembre
Variazione
Proventi finanziari 3.759 2.672 1.087
Oneri finanziari (4.035) (3.260) (775)
Utili e perdite su cambi (974) 389 (1.363)
Totale proventi ed oneri finanziari (1.250) (199) (1.051)

La voce "Proventi finanziari" include per € 2,9 milioni interessi attivi su dilazioni di pagamento concesse ai clienti da parte principalmente della controllata brasiliana (al 31 dicembre 2021 € 2,3 milioni), per € 0,5 milioni (al 31 dicembre 2021 € 0,6 milioni negativi) l'effetto netto positivo delle operazioni a termine sul rame sia già liquidate nel corso dell'anno che da valutazione alla fine del periodo (si veda paragrafo 5 per maggiori dettagli) e per € 0,3 milioni gli interessi iscritti dalla controllata brasiliana sul provento fiscale straordinario (si veda per maggiori dettagli il paragrafo 10).

La voce "Oneri finanziari" comprende principalmente per € 0,6 milioni gli interessi passivi sull'indebitamento a breve ed a lungo termine (al 31 dicembre 2021 € 0,3 milioni) nonché per € 3,3 milioni gli oneri relativi allo sconto pro-soluto dei crediti commerciali da parte della controllata brasiliana (al 31 dicembre 2021 € 2,4 milioni).

La variazione degli interessi passivi è attribuibile principalmente all'aumento dei tassi di interessi di mercato.

Il saldo negativo della voce "Utili e perdite su cambi" include essenzialmente l'effetto netto delle differenze cambio realizzate e non realizzate.

35. IMPOSTE SUL REDDITO

(Migliaia di Euro) 2022
31 Dicembre
2021
31 Dicembre
Variazione
Imposte correnti (1.418) (5.493) 4.075
Imposte precedenti esercizi 19 2 17
Imposte anticipate / (differite) 305 713 (408)
Totale imposte sul reddito (1.094) (4.778) 3.684

Le imposte correnti si riferiscono essenzialmente alla controllata brasiliana.

La significativa riduzione delle imposte correnti rispetto al precedente esercizio è attribuibile essenzialmente alla Capogruppo, in particolare alla non tassabilità dei contributi ricevuti sull'energia elettrica sotto forma di credito d'imposta.

36. UTILE PER AZIONE

Come richiesto dallo IAS 33, si forniscono le informazioni sui dati utilizzati per il calcolo dell'utile per azione e diluito.

Ai fini del calcolo dell'utile base per azione, si precisa che al numeratore è stato utilizzato il risultato economico del periodo dedotto della quota attribuibile a terzi. Inoltre, si rileva che non esistono dividendi privilegiati, conversione di azioni privilegiate ed altri effetti simili, che debbano rettificare il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale. Al denominatore è stata utilizzata la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione, calcolata deducendo il numero medio di azioni proprie possedute nel periodo, dal numero complessivo di azioni costituenti il capitale sociale.

L'utile diluito per azione risulta essere pari a quello per azione in quanto non esistono azioni ordinarie che potrebbero avere effetto diluitivi e non verranno esercitate azioni o warrant che potrebbero avere il medesimo effetto.

2022
31 Dicembre
2021
31 Dicembre
Utile (Perdita) netto del periodo (Migliaia di Euro) 9.224 9.376
Numero medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione 26.541.612 26.542.912
Utile/(Perdita) base per Azione 0,348 0,353
Utile/(Perdita) diluito per Azione 0,348 0,353

37. INFORMATIVA SULLE PARTI CORRELATE

Conformemente a quanto richiesto dallo IAS 24, viene riportato di seguito il compenso, su base annua, percepito dai membri del Consiglio di Amministrazione della IRCE S.p.A:

(Migliaia di Euro) Compenso per la
carica
Compenso per altre
funzioni
Totale
Amministratori 250 287 537

La tabella riporta i compensi corrisposti a qualsiasi titolo ed in qualsiasi forma, esclusi i contributi previdenziali.

A seguito dell'introduzione dell'art. 123 ter del T.U.F, i dati relativi a tali compensi sono riportati analiticamente nella Relazione sulla remunerazione, che verrà messa a disposizione del pubblico entro i termini di legge presso la sede sociale, e consultabile altresì sul sito internet www.irce.it.

38. IMPEGNI E GARANZIE

Il Gruppo non ha impegni di rilievo alla data di chiusura del bilancio.

In relazione alle garanzie prestate, si segnala il rilascio, da parte della capogruppo IRCE S.p.A., di sei fideiussioni per un totale di € 1.523 mila a favore di una società a partecipazione pubblica a garanzia di una fornitura di cavi elettrici.

39. GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI

I principali rischi ed incertezze del Gruppo, nonché le politiche di gestione degli stessi, sono riportati di seguito:

Rischio di mercato:

Il Gruppo è fortemente concentrato sul mercato europeo; il rischio di contrazioni di domanda o peggioramento dello scenario competitivo possono avere un'influenza sui risultati. Per fronteggiare tali rischi, la strategia del Gruppo nel medio lungo termine è quella di una diversificazione geografica verso Paesi extra europei.

Rischio legato all'andamento delle variabili finanziarie ed economiche

Rischio di cambio

Il Gruppo utilizza prevalentemente l'Euro quale moneta di riferimento per le sue transazioni di vendita. È soggetto a rischi di cambio principalmente in relazione alla sua attività operativa di acquisti di rame, effettuati in parte in dollari, su cui sono effettuate coperture a termine; è altresì soggetto a rischi di traduzione, con riguardo agli investimenti in Brasile, Inghilterra, India, Svizzera, Polonia, Cina e Repubblica Ceca.

Per quanto riguarda il rischio di traduzione sulle società controllate, si ritiene che tale rischio riguardi principalmente l'investimento in Brasile, a causa della forte volatilità della valuta brasiliana, con conseguente impatto sul valore contabile dell'investimento. Al 31 dicembre 2022 il cambio della valuta brasiliana sull'Euro rispetto al precedente esercizio si è apprezzato di circa un 12% comportando un importante effetto positivo sulla riserva di traduzione.

Di seguito si riporta una sensitivity analysis, nella quale sono riportati gli effetti contabili ipotetici sullo Stato patrimoniale del Gruppo, simulando una variazione del tasso di cambio Eur/BRL di + 5% (deprezzamento del Real) - 5% (apprezzamento del Real), rispetto al cambio del 31 dicembre 2022 (5,6362 Eur/BRL):

Variazione cambio Eur/BRL
31.12.2022 +5% -5%
Dati patrimoniali consolidati €/milioni Variazioni Variazioni
Attività non correnti 56,84 ('0,33) 0,36
Attività correnti 194,01 (1,79) 1,97
TOTALE ATTIVITA' 250,85 (2,11) 2,33
Totale patrimonio netto 144,79 (1,80) 1,98
Passività non correnti 23,84 0 0
Passività correnti 82,22 (0,31) 0,35
TOTALE PASSIVITA' 250,85 (2,11) 2,33

Dalla simulazione sopra riportata emerge che una svalutazione del Real del 5% comporterebbe un impatto negativo sulla Riserva di traduzione del Gruppo, e quindi sul conto economico complessivo, di € 1,80 milioni mentre una rivalutazione della valuta brasiliana porterebbe un effetto positivo di € 1,98 milioni.

Rischio tasso di interesse

Il Gruppo in passato si è finanziato nel medio-lungo termine indebitandosi principalmente a tasso d'interesse variabile (collegato all'Euribor) esponendosi così al rischio derivante dal rialzo dei tassi. Il Gruppo scelse infatti di non effettuare coperture in presenza di una durata media dei finanziamenti relativamente breve (inferiore ai 3 anni) e di tassi di interesse contenuti. Per il futuro il Gruppo valuterà se porre in essere coperture al momento della stipula di nuovi finanziamenti sulla base delle condizioni economiche offerte dal mercato e delle aspettative di andamento dei tassi. Le linee di credito a breve termine sono a tasso variabile.

Di seguito si riporta una sensitivity analysis nella quale sono riportati gli effetti sul risultato, simulando una variazione dei tassi di interesse di +/- 25 punti base:

Variazione tasso d'interesse
31.12.2022 +25 pb -25 pb
Dati economici consolidati €/milioni Variazioni Variazioni
Ricavi 454,70 - -
Margine operativo lordo (EBITDA) 19,37 - -
Risultato Operativo (EBIT) 11,55 - -
Risultato netto 9,20 (0,13) 0,13

Rischi connessi all'oscillazione delle materie prime

La principale materia prima utilizzata dal Gruppo è il rame, la cui variazione di prezzo può influenzare i margini e le necessità finanziarie. Al fine di contenere gli effetti sui margini delle variazioni del prezzo del rame, viene attuata una politica di copertura, con contratti a termine sulle posizioni generate dall'attività operativa. Comunque, in presenza di prezzi del rame in calo, permane il rischio di dover valorizzate le rimanenze finali ad un valore pari a quello di presunto realizzo, qualora inferiore al costo medio ponderato del periodo, con un impatto negativo sul risultato.

La quotazione media del rame nel 2022 nel London Metal Exchange è stata di 8,34 Euro/Kg, superiore del 5,84 per cento rispetto a quella del precedente esercizio, pari a 7,88 Euro/Kg mentre la quotazione a fine anno è stata di 7,86 €/kg, inferiore del 6,88% rispetto a 8,45 Euro/Kg del 31-12- 2021.

Si segnala inoltre che la quotazione media del rame ad inizio 2023 è stata superiore rispetto alla quotazione puntuale di fine 2022.

Di seguito si riporta una sensitivity analysis nella quale sono riportati gli effetti sul fatturato e sul risultato operativo del Gruppo simulando una variazione del prezzo del rame +/- 5% rispetto al valore medio delle quotazioni LME 2022 e senza considerare gli impatti economici connessi alla variazione delle rimanenze né l'impatto di acquisto o vendita a termine sul rame.

Anno 2022 Variazione prezzo rame
+5% -5%
Dati economici consolidati €/milioni Variazioni Variazioni
Fatturato 454,70 20,16 (20,16)
Margine Operativo Lordo (EBITDA) 19,37 0,40 (0,40)
Risultato operativo (EBIT) 11,55 0,40 (0,40)

Rischi finanziari

Sono i rischi legati alla disponibilità finanziaria.

Rischio di credito

Il rischio di credito non presenta particolari concentrazioni. Il rischio è monitorato con procedure di valutazione ed affidamento delle singole posizioni creditorie. Inoltre, in considerazione del fatto che i principali clienti con i quali il Gruppo collabora sono aziende strutturate e leader nei settori nei quali operano non si evidenziano particolari rischiosità che possano portare ad un peggioramento nei tempi di incasso o ad un deterioramento della qualità del credito, tenuto conto anche del conflitto Russo-Ucraino.

Rischio di liquidità

La situazione finanziaria e le linee di credito disponibili unitamente all'elevato standing del Gruppo che permette di acquisire in tempi brevi nuovi finanziamenti a prezzi competitivi sono tali da escludere difficoltà ad adempiere alle obbligazioni associate alle passività.

Di seguito si riportano l'ammontare degli affidamenti e degli utilizzi al 31 dicembre 2022. Il Gruppo può contare su € 94,6 milioni di fidi disponibili.

Dati finanziari consolidati
€/migliaia
Disponibilità
liquide
Linee
autoliquidanti
Linee
finanziarie a
breve
Totale
Affidamenti 5.608 77.055 53.000 135.663
Utilizzi 0 (29.156 (11.873) (41.029)
Disponibilità di fido 5.608 47.899 41.127 94.634

Nella tabella che segue si evidenziano la composizione e la scadenza delle voci di debito al 31 dicembre 2022.

Dati finanziari consolidati
(Migliaia di Euro)
< 1 anno > 1 < 5 anni > 5 anni Totale
Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti - 16.999 2.778 19.777
Imposte differite - 338 338
Fondo rischi ed oneri - 280 280
Fondo per benefici ai dipendenti 493 2.464 493 3.449
Totale passività non correnti
Passività correnti
493 20.081 3.270 23.844
Passività finanziarie correnti 46.224 46.224
Debiti commerciali 27.240 27.240
Debiti tributari 555 555
Debiti verso istituti di previdenza sociale 2.000 2.000
Altre passività correnti 5.940 5.940
Fondi rischi ed oneri correnti 257 257
Totale passività non correnti
Impegni
82.216
-
- - 82.216
-
Totale debito per scadenza 82.709 20.081 3.270 106.060

Nel prospetto non sono stati inseriti gli impegni di acquisto di rame, in quanto si tratta di una commodity quotata al mercato LME, facilmente liquidabile.

Al 31 dicembre 2022 il Gruppo IRCE può contare su disponibilità liquide pari a € 5,6 milioni, su attività finanziarie correnti pari a € 0,5 milioni, su crediti commerciali pari € 61,6 milioni, su rimanenze pari a € 118,0 milioni nonché su linee di credito inutilizzate per € 94,6 milioni a fronte di debiti ed impegni correnti pari a € 106,1 milioni.

40. GESTIONE DEL CREDITO COMMERCIALE

Si riporta di seguito il dettaglio dei crediti diviso per livello di rischio sulla base di un rating interno e per scadenza.

La classificazione dei crediti tiene in considerazione eventuali posizioni rinegoziate.

(Migliaia di Euro) 2022
31 Dicembre
2021
31 Dicembre
Variazione
Livello di rischio
Minimo 47.159 59.780 (12.621)
Medio 13.217 24.411 (11.194)
Superiore alla media 2.143 8.416 (6.273)
Elevato 1.033 1.083 (50)
Totale crediti commerciali 63.552 93.690 (30.138)
(Migliaia di Euro) 2022
31 Dicembre
2021
31 Dicembre
Variazione
Scadenze
Non scaduti 41.000 53.390 (12.390)
< 30 giorni 19.189 37.630 (18.441)
30 - 60 giorni 989 1.162 (173)
60 - 120 giorni 1.023 688 335
> 120 giorni 1.351 820 531
Totale crediti commerciali 63.552 93.690 (30.138)

Si segnala che il fondo svalutazione crediti pari ad € 2,0 milioni si riferisce per € 1,1 milioni alle fasce di scadenza "61-120 giorni" e "> 120 giorni" e, a livello di rischio, alle categorie "Superiore alla media" ed "Elevato" mentre per i restanti € 0,9 milioni alle fasce di scadenza inferiori a 60 giorni e a livello di rischio alle categorie "Minimo" e "Medio".

In accordo con quanto previsto dall'IFRS 8, Paragrafo 34, si precisa che per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2022 vi è un solo cliente terzo che genera per il Gruppo IRCE ricavi superiori al 10% del totale ricavi.

41. CAPITAL RISK MANAGEMENT

L'obiettivo primario della gestione del capitale del Gruppo è garantire che sia mantenuto un solido rating creditizio ed adeguati livelli degli indicatori di capitale in modo da supportare l'attività e massimizzare il valore per gli azionisti.

2022 2021
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Posizione finanziaria netta (A) (59.903) (64.285)
Patrimonio netto (B) (144.785) (131.962)
Capitale totale (A) + (B) = (C) (204.688) (196.247)
Gearing ratio (A) / (C) 29,3% 32,8%

42. STRUMENTI FINANZIARI

a) Strumenti finanziari per categoria

La tabella che segue evidenzia le attività e passività finanziarie per categoria di strumento finanziario:

Esercizio corrente
(Migliaia di Euro) Costo
ammortizzato
FV con
contropartita
a Conto Ec.
FV con
contropartita
patrimonio netto
Totale
Attività finanziarie non correnti :
Altri crediti finanziari non correnti 5 - - 5
Attività finanziarie correnti :
Crediti commerciali 61.586 - - 61.586
Attività finanziarie correnti 89 401 - 490
Disponibilità liquide 5.608 - - 5.608
Passività finanziarie non correnti :
Passività finanziarie non correnti 19.777 - - 19.777
Passività finanziarie correnti :
Debiti commerciali 27.240 - - 27.240
Passività finanziarie correnti 46.224 - - 46.224
Esercizio precedente
(Migliaia di Euro) Costo
ammortizzato
FV con
contropartita
a Conto Ec.
FV con
contropartita
patrimonio netto
Totale
Attività finanziarie non correnti
Attività finanziarie e crediti non correnti
5 - - 5
Attività finanziarie correnti
Crediti commerciali 91.924 - - 91.924
Attività finanziarie correnti 8 666 - 673
Cassa ed altre attività equivalenti 10.678 - - 10.678
Passività finanziarie non correnti
Debiti finanziari 17.846 - - 17.846
Passività finanziarie correnti
Debiti commerciali 30.402 - - 30.402
Debiti finanziari 57.769 21 - 57.790

b) Fair value degli strumenti finanziari

Nella successiva tabella è riportato un raffronto del valore contabile e del valore equo per categoria di strumento:

2022 2021 2022 2021
31 Dicembre 31 Dicembre 31 Dicembre 31 Dicembre
(Migliaia di Euro) Valore contabile Valore equo
Attività finanziarie
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 5.608 10.678 5.608 10.678
Attività finanziarie correnti 490 673 490 673
Crediti commerciali 61.586 91.924 61.586 91.924
Attività finanziarie e crediti non correnti 5 116 5 116
Passività finanziarie
Passività finanziarie correnti verso terzi 46.224 57.790 46.224 57.790
Debiti commerciali 27.240 30.402 27.240 30.402
Passività finanziarie non correnti verso terzi 19.777 17.846 19.777 17.846

c) Livello gerarchico di fair value

La tabella seguente riporta il livello gerarchico di valutazione del fair value (Migliaia di Euro). L'IFRS 13 definisce i seguenti tre livelli di fair value al quale riferire la valutazione degli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria:

  • Livello 1: quotazioni rilevate sul mercato attivo.
  • Livello 2: input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato.
  • Livello 3: input che non sono basati su dati di mercato osservabili.
2022 Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività:
Strumenti finanziari derivati - 142 - 142
Totale attività - 142 - 142
Passività:
Strumenti finanziari derivati - - - -
Totale passività - - - -
2021 Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività:
Strumenti finanziari derivati - 530 - 530
Totale attività - 530 - 530
Passività:
Strumenti finanziari derivati - (21) - (21)
Totale passività - (21) - (21)

Nel corso dell'esercizio non vi sono stati trasferimenti tra i tre livelli di fair value indicati nell'IFRS 7.

43. INFORMAZIONI AI SENSI DELL'ART.149- DUODIECIES DEL REGOLAMENTO EMITTENTI DELLA CONSOB

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2021 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione, comprese le spese, resi dalla società di revisione o da entità appartenenti alla sua rete, alle società del Gruppo:

Tipologia di servizio Soggetto che eroga il servizio Destinatari Corrispettivo
(€/000)
Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A IRCE S.p.A 112
Altre certificazioni (DNF) Deloitte & Touche S.p.A IRCE S.p.A. 4
Revisione contabile Deloitte & Touche Società controllate estere 57

44. INFORMAZIONI LEGGE 124/2017

In linea con quanto disposto dal D.L. 135/2018 e in sostituzione dell'obbligo informativo previsto dal Legge 124/2017, si dichiara che IRCE S.p.A. ha ricevuto nel presente esercizio aiuti di Stato soggetti ad obbligo di pubblicazione nell'ambito del Registro nazionale degli aiuti di Stato.

45. PROSPETTO DI RACCORDO DEL PATRIMONIO NETTO E RISULTATO CONSOLIDATO CON I DATI DELLA CAPOGRUPPO

Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, riportiamo di seguito la riconciliazione ed il prospetto di raccordo tra il risultato dell'esercizio ed il patrimonio netto di Gruppo al 31 dicembre 2021 e 2022, con i corrispondenti valori risultanti dal bilancio separato della Capogruppo:

31 dicembre 2022 31 dicembre 2021
(Migliaia di Euro) Patr. Netto Risultato Patr. Netto Risultato
Patrimonio netto e risultato del periodo come
riportati nel bilancio separato della società
controllante
161.831 5.789 157.084 5.551
a) differenza tra valore di carico e valore pro-quota
del patrimonio netto
5.961 2.231
b) risultati pro-quota conseguiti dalle partecipate
c) Storno svalutazione partecipazioni in società
93 93 1.002 1.002
controllate 5.529 5.529 4.402 4.402
d) Storno dividendi distribuiti da società controllate (2.150) (1.500)
e) Storno fondo svalutazione crediti verso controllate 1.405 1.405
f) Conversione dei bilanci in valuta
g) Storno plusvalenze alienazione cespiti
(29.483) (33.667)
infragruppo - - - -
h) Storno margine infragruppo non realizzato (226) (36) (190) (80)
Patrimonio netto e risultato del periodo di
pertinenza del Gruppo
Patrimonio netto e risultato del periodo di pertinenza
145.110 9.225 132.267 9.375
di terzi (325) (20) (305) 3
Patrimonio netto e risultato netto consolidati
(Gruppo e terzi)
144.785 9.205 131.962 9.378

46. EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DEL BILANCIO

Si rimanda a quanto descritto nella nota "Eventi successivi" della "Relazione sull'andamento della gestione dell'esercizio 2022".

Allegato 1

Elenco delle partecipazioni detenute dagli Amministratori, dai Sindaci nonché dai coniugi e dai figli minori degli stessi

COGNOME E NOME SOCIETA'
PARTECIPATA
N° AZIONI
POSSEDUTE
AL31/12/2021
N°AZIONI
ACQUISTATE
N° AZIONI
VENDUTE
N° AZIONI
POSSEDUTE
AL 31/12/2022
Casadio Filippo IRCE S.p.A. 560.571 560.571
Gandolfi Colleoni
Francesco
IRCE S.p.A. 559.371 (*)
30.000
559.371 (*)
30.000
Sepriano Gianfranco IRCE S.p.A. 3.500 3.500
Pischedda Francesca IRCE S.p.A. 0 0
Dallago Orfeo IRCE S.p.A. 587.267 587.267
Gigliola Di Chiara IRCE S.p.A. 0 0
Fabio Senese IRCE S.p.A. 0 0
Donatella Vitanza IRCE S.p.A. 0 0
Adalberto Costantini IRCE S.p.A. 0 0

(*) Azioni di proprietà della moglie Casadio Carla

Allegato 2

Attestazione al bilancio consolidato annuale ai sensi dell'art. 154-bis, comma 5, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58:

I sottoscritti Dott. Filippo Casadio, Presidente, e Dott.ssa Elena Casadio, Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della IRCE S.p.A, attestano, tenuto conto di quanto previsto dall'art.154-bis, comma 5, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58:

  • l'adeguatezza, in relazione alle caratteristiche dell'impresa, e
  • l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato.

Si attesta, inoltre, che il bilancio consolidato:

  • a) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • b) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali ed è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
  • c) che la Relazione sulla gestione contiene un'analisi attendibile delle informazioni di cui al comma 4, art.154-ter del decreto legislativo 24 febbraio 1998 n.58.

Imola, 15 marzo 2023

BILANCIO SEPARATO DI IRCE S.P.A. AL 31 DICEMBRE 2022

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA

2022 2021
(Unità di Euro) Note 31 Dicembre 31 Dicembre
ATTIVITA'
Attività non correnti
Avviamento e altre attività immateriali 6 21.749 25.135
Immobili, impianti e macchinari 7 19.201.657 16.662.501
Attrezzature ed altre immobilizzazioni materiali 7 1.075.722 1.149.518
Immobilizzazioni in corso e acconti 7 10.225.232 5.263.429
Partecipazioni 8 64.068.433 69.133.433
Altri crediti finanziari non correnti 9 23.204.196 22.083.958
(di cui vs. parti correlate) 23.204.196 22.083.958
Imposte anticipate 10 2.001.431 1.752.343
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 119.798.420 116.070.317
Attività correnti
Rimanenze 11 78.720.000 76.657.379
Crediti commerciali 12 49.960.828 77.328.737
(di cui vs. parti correlate) 9.553.809 8.854.129
Crediti tributari 13 2.658.048 -
(di cui vs. parti correlate) 2.175.190 -
Crediti verso altri 14 2.003.988 220.481
Attività finanziarie correnti 15 416.187 673.118
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 16 1.431.639 460.975
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 135.190.690 155.340.690
TOTALE ATTIVITA' 254.989.110 271.411.007
2022 2021
(Unità di Euro) Note 31 Dicembre 31 Dicembre
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'
Patrimonio netto
Capitale sociale 13.801.647 13.802.323
Riserve
Risultato di periodo
142.240.118
5.788.946
137.730.148
5.551.458
TOTALE PATRIMONIO NETTO 17 161.830.711 157.083.929
Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti 18 17.909.339 15.422.321
Fondi rischi e oneri 19 7.828.306 7.250.938
Fondi per benefici ai dipendenti 20 2.978.993 3.749.602
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 28.716.638 26.422.861
Passività correnti
Passività finanziarie correnti 21 38.485.507 51.221.944
Debiti commerciali 22 20.859.765 26.440.858
(di cui vs. parti correlate) 173.249 169.704
Debiti tributari 23 - 2.586.924
(di cui vs. parti correlate) - 2.162.510
Debiti verso istituti di previdenza sociale 24 1.647.060 1.691.635
Altre passività correnti 25 3.449.429 5.962.856
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 64.441.761 87.904.217
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 254.989.110 271.411.007

CONTO ECONOMICO

2022 2021
(Unità di Euro) Note 31 Dicembre 31 Dicembre
Ricavi 26 304.200.697 311.586.436
(di cui vs. parti correlate) 13.166.115 12.950.325
Altri ricavi e proventi 27 1.941.474 513.211
(di cui vs. parti correlate) 144.220 148.147
TOTALE RICAVI E PROVENTI 306.142.171 312.099.647
Costi per materie prime e materiali di consumo 28 (238.173.392) (263.109.725)
(di cui vs. parti correlate) (1.476.689) (2.829.164)
Variazione rimanenze prodotti finiti e in corso di lavorazione (1.897.390) 13.502.515
Costi per servizi 29 (35.265.243) (28.038.379)
(di cui vs. parti correlate) (1.094.640) (1.060.742)
Costo del personale 30 (17.284.106) (18.343.411)
(di cui vs. parti correlate) (8.614) -
Ammortamenti e svalutazioni imm. materiali ed immateriali 31 (3.602.896) (3.863.751)
Accantonamenti e svalutazioni 32 (407.289) (892.783)
Altri costi operativi 33 (571.705) (286.571)
RISULTATO OPERATIVO 8.940.150 11.067.542
Ripresa di valore / (svalutazione) partecipazione 34 (5.529.000) (4.402.000)
Proventi / (oneri) finanziari 35 2.126.855 1.361.357
(di cui vs. parti correlate) 2.249.529 1.611.851
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 5.538.005 8.026.899
Imposte sul reddito 36 250.941 (2.475.441)
RISULTATO NETTO DEL PERIODO 5.788.946 5.551.458

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

2022 2021
(Unità di Euro) Note 31 Dicembre 31 Dicembre
Risultato netto del periodo 5.788.946 5.551.458
Utili / (Perdite) attuariali IAS 19 20 379.952 (112.510)
Effetto imposte 10 (91.752) 27.002
Totale variazione riserva IAS 19 17 288.200 (85,508)
Totale componenti da non riclassicare nel risultato 288.200 (85.508)
Totale risultato del conto economico complessivo 6.077.146 5.465.950

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

Capitale Altre riserve Utili portati a nuovo Totale
patrimonio
(Unità di Euro) sociale Riserva
sovrapprezzo
Altre riserve Riserva
legale
Riserva
IAS
19
Utili
(perdite)
a nuovo
Risultato di
periodo
netto
Saldo di apertura esercizio precedente 13.821.563 40.562.279 43.085.647 2.925.312 (767.716) 52.896.275 - 152.523.361
Dividendi - - - - - (797.397) - (797.397)
Compravendita azioni proprie (19.240) (88.744) - - - - - (107.984)
Destinazione risultato del precedente esercizio - - - - - - - -
Altri utili / (perdite) complessivi - - - - (85.508) - - (85.508)
Risultato dell'esercizio - - - - - - 5.551.458 5.551.458
Totale risultato di conto economico complessivo - - - - (85.508) - 5.551.458 5.465.950
Saldo di chiusura esercizio precedente 13.802.323 40.473.536 43.085.647 2.925.312 (853.224) 52.098.878 5.551.458 157.083.929
Destinazione risultato del precedente esercizio - - - - - 5.551.458 (5.551.458) -
Dividendi - - - - - (1.327.081) - (1.327.081)
Compravendita azioni proprie (676) (2.608) - - - - - (3.285)
Altri utili / (perdite) complessivi - - - - 288.200 - - 288.200
Risultato dell'esercizio - - - - - - 5.788.946 5.788.946
Totale risultato di conto economico complessivo - - - - 288.200 - 5.788.946 6.077.146
Saldo di chiusura esercizio corrente 13.801.647 40.470.928 43.085.647 2.925.312 (565.024) 56.323.255 5.788.946 161.830.711

RENDICONTO FINANZIARIO

2022 2021
(Unità di Euro) Note 31 Dicembre 31 Dicembre
ATTIVITA' OPERATIVA
Risultato di periodo 5.788.946 5.551.458
Rettifiche per:
Ammortamenti 31 3.602.896 3.863.751
Variazione netta delle imposte (anticipate) e differite 36 (340.839) (378.523)
Minusvalenze / (Plusvalenze) da realizzo di attività immobilizzate (703.075) (7.800)
Perdita o (utile) su differenze cambio non realizzate (263.857) (633.181)
Oneri / (Proventi) da partecipazioni 3.379.000 2.902.000
Accantonamenti 32 150.000 0
Imposte correnti 36 89.897 2.853.965
Oneri (proventi) finanziari 35 (203.400) 208.851
Risultato operativo prima delle variazioni del capitale circolante 11.499.568 14.360.521
Imposte pagate (5.244.972) (487.486)
Oneri finanziari corrisposti/pagati 35 (801.905) (796.676)
Proventi finanziari incassati 35 1.005.305 587.824
Decremento / (incremento) Rimanenze 11 (2.062.620) (22.209.189)
Variazione dei crediti commerciali 28.067.589 (18.883.061)
Variazione dei debiti commerciali (5.584.638) 8.637.800
Variazione netta delle attività e passività d'esercizio correnti 170.152 1.717.775
Variazione netta delle attività e passività d'esercizio correnti vs. parti corr. (5.033.837) 2.927.345
Variazione netta delle attività e passività d'esercizio non correnti (427.289) (343.153)
Variazione netta delle attività e pass. d'esercizio non correnti vs. parti corr.
DISPONIBILITA' LIQUIDE GENERATE (ASSORBITE) DALL'ATTIVITA'
(1.120.238) (2.217.233)
OPERATIVA 20.467.115 (16.705.533)
ATTIVITA' D'INVESTIMENTO
Investimenti in immobilizzazioni immateriali 6 (25.548) (23.752)
Investimenti in immobilizzazioni materiali 7 (10.984.271) (5.213.471)
Investimenti in partecipazioni - (165.112)
Dividendi incassati 35 2.150.000 1.500.000
Corrispettivo incassato dalla vendita di attività materiali e immateriali 718.031 7.800
DISPONIBILITA' LIQUIDE GENERATE (ASSORBITE) DALL'ATTIVITA'
DI INVESTIMENTO
(8.141.788) (3.894.535)
ATTIVITA' FINANZIARIA
Rimborso di finanziamenti bancari a lungo 18 (9.514.824) (8.221.968)
Erogazione di finanziamenti bancari a lungo 18 12.000.000 3.000.000
Var. netta dei debiti fin. a breve ed altri debiti fin. (include IFRS16) (12.766.405) 25.327.695
Var. netta delle altre attività finanziarie ed altri crediti finanziari 256.932 1.349.607
Dividendi pagati agli azionisti 17 (1.327.081) (797.397)
Gestione azioni proprie (vendite-acquisti) (3.285) (107.984)
DISPONIBILITA' LIQUIDE GENERATE (ASSORBITE) DALL'ATTIVITA'
FINANZIARIA
(11.354.663) 20.549.953
FLUSSO DI CASSA NETTO DI PERIODO 970.664 (50.115)
SALDO DISPONIBILITA' LIQUIDE ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO 16 460.975 511.090
Flusso di cassa netto di periodo 970.664 (50.115)
SALDO DISPONIBILITA' LIQUIDE ALLA FINE DELL'ESERCIZIO 16 1.431.639 460.975

PRINCIPI CONTABILI E NOTE ESPLICATIVE AI PROSPETTI DI BILANCIO SEPARATO AL 31 DICEMBRE 2022

INFORMAZIONI GENERALI

Il presente bilancio annuale al 31 dicembre 2022 è stato autorizzato alla pubblicazione dal Consiglio di Amministrazione in data 15 marzo 2023.

IRCE S.p.A. (di seguito anche la "Società") è una società costituita in Italia, con domicilio fiscale, sede legale ed amministrativa in via Lasie 12/a, Imola (BO), R.E.A. n. 266734 BO 001785.

Al 31 dicembre 2022, il capitale sociale dell'Emittente era detenuto per il 5,64% dall'Emittente stesso, per il 50,045% da Aequafin S.p.A.– società costituita e domiciliata in Italia in Via dei Poeti n. 1/2, e per il restante 44,315% era flottante sul mercato Mercato Telematico di Borsa Italiana S.p.A. – segmento STAR.

La IRCE S.p.A possiede al 31 dicembre 2022 3 stabilimenti produttivi ed è uno dei principali operatori industriali in Europa nel campo dei conduttori per avvolgimenti e, in Italia, nel settore dei cavi elettrici a bassa tensione. Gli stabilimenti sono situati ad Imola (BO), Guglionesi (CB) ed Umbertide (PG). Si segnala che al 30 giugno 2022 è stato ceduto lo stabilimento di Miradolo Terme (PV).

CRITERI DI REDAZIONE

Il bilancio annuale per l'esercizio 2022 è stato redatto in conformità agli IFRS (International Financial Reporting Standards) emanati dallo IASB (International Accounting Standards Board) ed omologati dall'Unione Europea. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRC), incluse quelle precedentemente emesse dallo Standing Interpretation Committee (SIC).

Gli schemi di bilancio utilizzati sono stati predisposti in conformità a quanto previsto nel principio IAS 1, in particolare:

  • lo stato patrimoniale è stato predisposto presentando distintamente le attività e le passività "correnti" e "non correnti";
  • il conto economico è stato predisposto classificando le voci "per natura";
  • il rendiconto finanziario è stato predisposto, come richiede lo IAS 7, mostrando i flussi finanziari avvenuti nell'esercizio classificandoli tra attività operativa, di investimento e finanziaria. I flussi finanziari derivanti dall'attività operativa sono stati presentati utilizzando il "metodo indiretto".

CRITERI DI VALUTAZIONE E PRINCIPI CONTABILI APPLICATI

Di seguito sono brevemente descritti i principi contabili ed i criteri di valutazione più significativi utilizzati per la redazione del Bilancio separato.

Continuità Aziendale

Gli amministratori hanno valutato l'applicabilità del presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio separato, concludendo che tale presupposto è adeguato in quanto non sussistono dubbi sulla continuità aziendale.

Conversione delle poste in valuta estera

La valuta funzionale e di presentazione adottata dalla IRCE S.p.A è l'Euro. Sono stati utilizzati i seguenti criteri:

  • gli elementi monetari, costituiti da denaro posseduto, attività e passività da ricevere o pagare, sono stati convertiti utilizzando il cambio di tasso a pronti in vigore alla data di chiusura dell'esercizio ed i relativi utili e perdite su cambi sono stati imputati al Conto Economico;

  • gli elementi non monetari valutati al costo storico in valuta estera, sono stati convertiti utilizzando il cambio in essere alla data in cui l'operazione ha avuto luogo.

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali sono rilevate al costo di acquisto dedotto di sconti ed abbuoni, o al costo di costruzione comprensivo degli oneri di diretta imputazione meno il relativo fondo di ammortamento ed eventuali perdite di valore cumulate.

Il valore contabile delle attività materiali è sottoposto a verifica per rilevarne eventuali perdite di valore qualora eventi o cambiamenti di situazione indichino che il valore di carico non possa essere recuperato. Se esiste un'indicazione di questo tipo e nel caso in cui il valore di carico ecceda il suo valore recuperabile, le attività sono svalutate fino a riflettere tale minor valore. Il valore recuperabile delle attività materiali è rappresentato dal maggiore tra il prezzo netto di vendita e il valore d'uso.

In assenza di un accordo di vendita vincolante, il fair value è stimato sulla base dei valori espressi da un mercato attivo, da transazioni recenti ovvero sulla base delle migliori informazioni disponibili per riflettere l'ammontare che l'impresa potrebbe ottenere dalla vendita del bene.

Il valore d'uso è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'uso del bene e, se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla sua cessione al termine della sua vita utile. I flussi di cassa sono determinati sulla base di assunzioni ragionevoli e documentabili rappresentative della migliore stima delle future condizioni economiche che si verificheranno nella residua vita utile del bene. L'attualizzazione è effettuata a un tasso che tiene conto del rischio implicito nel settore di attività.

Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le attività sono rivalutate e la rettifica è imputata a conto economico come rivalutazione (ripristino di valore) sino a concorrenza della svalutazione precedentemente effettuata o al minore tra il valore recuperabile e il valore di iscrizione al lordo delle svalutazioni precedentemente effettuate e ridotto delle quote di ammortamento che sarebbero state stanziate qualora non si fosse proceduto alla svalutazione.

La capitalizzazione dei costi inerenti all'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività applicando il criterio del "component approach".

Al momento della vendita, o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale utile o perdita (calcolata come differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile) viene rilevata a conto economico nell'anno della suddetta eliminazione.

I terreni, compresi quelli pertinenziali ai fabbricati, non vengono ammortizzati.

Le immobilizzazioni in corso e gli acconti versati per l'acquisto di immobilizzazioni materiali sono valutati al costo. L'ammortamento inizia quando il bene è disponibile e pronto all'uso e a tale data sono classificati nella categoria specifica di appartenenza.

Gli ammortamenti sono stati calcolati sulla base di aliquote ritenute rappresentative della vita utile stimata delle relative immobilizzazioni materiali. Gli ammortamenti hanno inizio quando l'attività è disponibile all'uso tenendo conto del momento effettivo in cui tale condizione si manifesta.

Le aliquote applicate dalla Società, su base annua, sono comprese nei seguenti intervalli:

Fabbricati 3,0% - 10,0%
Impianti e macchinari 5,0% - 17,5%
Attrezzature industriali e commerciali 25,0% - 40,0%
Altri beni 12,0% - 25,0%

Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte all'attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38 (Attività immateriali), quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile.

Le immobilizzazioni immateriali acquisite separatamente sono inizialmente capitalizzate al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono capitalizzate al valore equo alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dei fondi di ammortamento e di eventuali perdite di valore accumulate. Le immobilizzazioni immateriali prodotte internamente, ad eccezione dei costi di sviluppo, non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute. La Società capitalizza i costi di sviluppo solo in presenza di probabile recuperabilità. La vita utile delle immobilizzazioni immateriali è valutata come definita o indefinita. Le attività immateriali con vita definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sottoposte a test di

congruità ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo e il metodo di ammortamento ad esse applicato vengono riesaminati alla fine di ciascun esercizio finanziario o più frequentemente se necessario. Variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all'attività immateriale sono conseguiti dalla Società, sono rilevate modificando il periodo o il metodo di ammortamento e trattate come modifiche delle stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali con vita definita sono rilevate a conto economico nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.

Utili o perdite derivanti dall'alienazione di un'immobilizzazione immateriale sono misurate come differenza tra il ricavo netto della dismissione ed il valore contabile dell'immobilizzazione immateriale e sono rilevate a conto economico quando l'immobilizzazione viene alienata.

Riportiamo nella seguente tabella una descrizione delle attività immateriali e del metodo di ammortamento utilizzato:

Immobilizzazione Vita Utile Aliquota Prodotto in
economia o
acquistato
Test di congruità ai fini della
rilevazione delle perdite di
valore
Diritti di brevetto e
utilizzazione opere
ingegno
Definita 50% Acquistato Rivisitazione del metodo di
ammortamento in
concomitanza di ogni
chiusura d'esercizio e test di
impairment in presenza di
Concessioni e licenze Definita 20% Acquistato indicatori di perdita di valore
Rivisitazione del metodo di
ammortamento in
concomitanza di ogni
chiusura d'esercizio e test di
impairment in presenza di
indicatori di perdita di valore
Marchi e diritti simili Definita 5,56% Acquistato Rivisitazione del metodo di
ammortamento in
concomitanza di ogni
chiusura d'esercizio e test di
impairment in presenza di
indicatori di perdita di valore

Le aliquote di ammortamento delle immobilizzazioni immateriali sono state determinate in funzione della specifica residua possibilità di utilizzazione e vengono rivisitate in concomitanza di ogni chiusura di bilancio.

Beni in leasing

A seguito dell'entrata in vigore del principio contabile IFRS 16, a partire dal 1° gennaio 2019, i contratti di leasing sono contabilizzati in bilancio sulla base di un unico modello contabile simile a quanto precedentemente disciplinato dallo IAS 17 in materia di contabilizzazione dei leasing finanziari. Al momento della stipula di ciascun contratto, la Società:

• determina se il contratto sia o contenga un leasing, circostanza che si verifica quando lo stesso attribuisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività specificata per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo. Tale valutazione è ripetuta in caso di successiva modifica dei termini e delle condizioni del contratto.

• separa le componenti del contratto ripartendo il corrispettivo del contratto tra ciascuna componente leasing o non leasing.

• determina la durata del leasing come il periodo non annullabile del leasing a cui si aggiungono eventuali periodi coperti da un'opzione di proroga o di risoluzione del leasing.

Alla data di decorrenza di ciascun contratto nel quale la Società sia locataria di un bene vengono rilevati in bilancio l'attività consistente nel diritto di utilizzo, valutata al costo, e la passività finanziaria per leasing, pari al valore attuale dei pagamenti futuri residui attualizzati utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing o, in alternativa, il tasso di finanziamento marginale della Società. Successivamente, l'attività consistente nel diritto di utilizzo è valutata applicando il modello del costo, ovvero nettata degli ammortamenti e delle eventuali riduzioni di valore accumulate e rettificata per tener conto di eventuali nuove valutazioni o modifiche del leasing. La passività del leasing è invece valutata aumentando il valore contabile per tener

conto degli interessi, diminuendo il valore contabile per tener conto dei pagamenti dovuti effettuati e rideterminando il valore contabile per tener conto di eventuali nuove valutazioni o modifiche del leasing.

I beni sono ammortizzati sulla base di un periodo di ammortamento rappresentato dalla durata del contratto di locazione, salvo che la durata del contratto di leasing sia inferiore alla vita utile del bene sulla base delle aliquote applicate per le immobilizzazioni materiali e vi sia la ragionevole certezza del trasferimento della proprietà del bene locato alla naturale scadenza del contratto. In tal caso il periodo di ammortamento sarà calcolato sulla base dei criteri e delle aliquote indicate per le immobilizzazioni materiali.

Per i contratti di locazione la cui durata termini entro 12 mesi dalla data di applicazione iniziale e che non prevedano opzioni di rinnovo, e per i contratti per i quali l'attività sottostante è di modesto valore, i canoni di locazione sono rilevati a conto economico su base lineare per la durata dei rispettivi contratti.

Aggregazioni aziendali ed avviamento

Secondo quanto disposto dall'IFRS 3, le società controllate acquisite dalla Società sono contabilizzate utilizzando il metodo del costo di acquisizione (purchase method), in base al quale:

  • il costo di acquisizione è costituito dal fair value delle attività, considerando l'eventuale emissione di strumenti di patrimonio netto, e delle passività assunte;

  • l'eccesso del costo di acquisizione rispetto al valore equo della quota di pertinenza della Società nelle attività nette è contabilizzato come avviamento (goodwill);

  • qualora il costo di acquisizione sia inferiore al fair value della quota di pertinenza della Società nelle attività nette della controllata acquisita, la differenza viene riconosciuta direttamente nel conto economico.

L'avviamento e, più in generale, le attività a vita utile indefinita non vengono ammortizzate, ma allocate alle Cash Generating Units (CGU) e sottoposte annualmente, o più frequentemente se determinati eventi o mutate circostanze indicano la possibilità di aver subito una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 Riduzione di valore delle attività. Successivamente alla rilevazione iniziale, l'avviamento e le attività a vita utile indefinita sono valutate al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate.

Partecipazioni

Le partecipazioni in imprese controllate, a controllo congiunto e collegate sono valutate con il metodo del costo, comprensivo degli oneri ad esso direttamente attribuibili, rettificato per perdite di valore.

Le entità controllate sono imprese sulle quali la Società ha il diritto di esercitare, direttamente o indirettamente, il controllo, così come definito dal principio internazionale IFRS 10 – "Bilancio consolidato". In particolare, il controllo esiste quando l'entità controllante contemporaneamente:

› detiene il potere decisionale sull'entità partecipata;

› ha il diritto a partecipare o è esposta ai risultati (positivi e negativi) variabili della partecipata;

› ha la capacità di esercitare il potere sulla partecipata in modo da incidere sull'ammontare dei propri ritorni economici.

Una joint venture è un joint arrangement nel quale le parti che detengono il controllo congiunto hanno diritti sulle attività nette dell'accordo e, quindi, hanno un'interessenza sulla società controllata congiuntamente.

Un'impresa collegata è quella nella quale la Società detiene almeno il 20% dei diritti di voto ovvero esercita un'influenza notevole, ma non il controllo o il controllo congiunto, sulle politiche finanziarie e gestionali.

A ogni data di bilancio, la Società rivede il valore contabile delle partecipazioni per determinare se vi siano indicazioni che queste attività abbiano subito riduzioni di valore e, in tal caso, procede ad effettuare il test di impairment secondo le stesse modalità precedentemente descritte per le immobilizzazioni immateriali e materiali

In presenza di obiettive evidenze di riduzione di valore, la recuperabilità è verificata confrontando il valore di iscrizione con il valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value (al netto degli oneri di dismissione) e il valore d'uso determinato, generalmente, nei limiti della relativa frazione di patrimonio netto.

La Società procede al ripristino di valore delle partecipazioni qualora siano venute meno le ragioni che avevano portato alla loro svalutazione.

Riduzione di valore delle attività (materiali e immateriali) a vita utile definita

Le attività a vita utile definita, rientranti nell'ambito di applicazione dello IAS 36, sono sottoposte a test di impairment ogniqualvolta esistano degli indicatori di perdita di valore.

A tal fine si considerano sia fonti interne che esterne di informazione. Relativamente alle prime (fonti interne) si considera: l'obsolescenza o il deterioramento fisico dell'attività, eventuali cambiamenti significativi nell'uso

In questo caso, viene confrontato il valore netto di tali attività con il loro valore recuperabile stimato e, se superiore, viene contabilizzata una perdita.

Il valore recuperabile di un'attività è rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto dei costi accessori di vendita, e il relativo valore d'uso, intendendosi per quest'ultimo il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per tale attività. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del denaro, rapportato al periodo dell'investimento e ai rischi specifici dell'attività.

Al fine di verificare la presenza di perdite di valore, le attività immateriali e materiali sono raggruppate al livello della più piccola unità generatrice di flussi di cassa identificabile separatamente (cash generating unit). Le riduzioni di valore di CGU sono imputate in primo luogo a riduzione del valore contabile dell'eventuale avviamento attribuito alla stessa e, quindi, a riduzione delle altre attività, in proporzione al loro valore contabile e nei limiti del relativo valore recuperabile.

Se vengono meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività è ripristinato con imputazione al conto economico separato, nei limiti del valore netto di carico che l'attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati i relativi ammortamenti.

Attività finanziarie

Al momento della loro iniziale rilevazione, le attività finanziarie devono essere classificate in una delle tre categorie sotto indicate sulla base dei seguenti elementi:

  • il modello di business dell'entità per la gestione delle attività finanziarie; e
  • le caratteristiche relative ai flussi finanziari contrattuali dell'attività finanziaria.

Le attività finanziarie vengono successivamente cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:

  • l'attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito mediante l'incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente (Business model "Hold to Collect"); e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (cd. "SPPI test" superato).

All'atto della rilevazione iniziale tali attività sono contabilizzate al fair value, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie in esame sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per le attività – valorizzate al costo storico – la cui breve durata fa ritenere trascurabile l'effetto dell'applicazione della logica dell'attualizzazione, per quelle senza una scadenza definita e per i crediti a revoca.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:

  • l'attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante l'incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente sia mediante la vendita dell'attività finanziaria (Business model "Hold to Collect and Sell"); e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (cd. "SPPI test" superato).

Sono incluse nella presente categoria le interessenze azionarie, non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto, che non sono detenute con finalità di negoziazione, per cui si è esercitata l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

All'atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Successivamente alla rilevazione iniziale, le interessenze azionarie non di controllo, collegamento e controllo congiunto, sono valutate al fair value, e gli importi rilevati in contropartita del patrimonio netto (Prospetto della redditività complessiva) non devono essere successivamente trasferiti a conto economico, neanche in caso di cessione. La sola componente riferibile ai titoli di capitale in questione che è oggetto di rilevazione a conto economico è rappresentata dai relativi dividendi.

Per i titoli di capitale inclusi in questa categoria, non quotati in un mercato attivo, il criterio del costo è utilizzato quale stima del fair value soltanto in via residuale e limitatamente a poche circostanze, ossia quando le più recenti informazioni per valutare il fair value sono insufficienti, oppure se vi è un'ampia gamma di possibili valutazioni del fair value e il costo rappresenta la migliore stima del fair value in tale gamma di valori.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico

Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" e tra le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie detenute per la negoziazione e i contratti derivati non classificabili come di copertura (che sono rappresentati come attività se il fair value è positivo e come passività se il fair value è negativo).

All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico vengono rilevate al fair value, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Alle date di riferimento successive sono valorizzate al fair value e gli effetti di valutazione sono imputati nel conto economico.

Riduzione di valore di attività finanziarie

In accordo con le disposizioni dell'IFRS 9, la Società applica un approccio semplificato per stimare le perdite attese su crediti su tutto l'arco della vita dello strumento e tiene in considerazione la sua esperienza storicamente maturata riguardo le perdite su crediti, corretta sulla base di fattori prospettivi specifici della natura dei crediti della Società e del contesto economico.

L'attività finanziaria è deteriorata quando si sono verificati uno o più eventi che hanno un impatto negativo sui futuri flussi finanziari stimati dell'attività finanziaria. Costituiscono prove che l'attività finanziaria è deteriorata i dati osservabili relativi ai seguenti eventi (è possibile che non si riesca ad individuare un singolo evento: il deterioramento delle attività finanziarie può essere dovuto all'effetto combinato di diversi eventi):

  • g) significative difficoltà finanziarie dell'emittente o debitore;
  • h) una violazione del contratto, quale un inadempimento o una scadenza non rispettata;
  • i) per ragioni economiche o contrattuali relative alle difficoltà finanziarie del debitore, il creditore estende al debitore una concessione che il creditore non avrebbe altrimenti preso in considerazione;
  • j) sussiste la probabilità che il debitore dichiari fallimento o altre procedure di ristrutturazione finanziaria;
  • k) la scomparsa di un mercato attivo di quell'attività finanziaria dovuta a difficoltà finanziarie; o
  • l) l'acquisto o la creazione dell'attività finanziaria con grossi sconti che riflettono le perdite su crediti sostenute.

Per le attività finanziarie contabilizzate con il criterio del costo ammortizzato, quando una perdita di valore è stata identificata, il suo valore viene misurato come differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri attesi, scontati sulla base del tasso di interesse effettivo originario. Questo valore è rilevato a conto economico.

Rimanenze

Le Rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra il costo ed il valore netto di realizzo.

I costi sostenuti sono rilevati come segue:

Materie prime: costo medio ponderato di acquisto, inclusi i costi di trasporto e sdoganamento della merce. Prodotti finiti e prodotti in corso di lavorazione/semilavorati: costo diretto dei materiali e del lavoro più una quota dei costi indiretti e delle spese generali di produzione definita in base alla normale capacità produttiva. Nel dettaglio, il metallo che rappresenta il costo maggiormente significativo dei prodotti in corso di lavorazione/semilavorati e nei prodotti finiti, viene valorizzato separatamente rispetto alle altre componenti (lavorazione ed altre materie prime).

Il valore netto di presumibile realizzo è verificato separatamente per il metallo rispetto alle altre componenti, in quanto, oggetto di separata negoziazione al momento della vendita.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono il denaro in cassa ed i depositi bancari a vista e a breve termine esposti ai valori nominali; in quest'ultimo caso la scadenza originaria prevista non supera i tre mesi.

Passività finanziarie e debiti commerciali

Le passività finanziarie e i debiti commerciali sono iscritti quando la Società diviene parte delle relative clausole contrattuali e sono valutati inizialmente al fair value rettificato dei costi di transazione direttamente attribuibili.

Successivamente sono valutati con il criterio del costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

Le passività finanziarie vengono cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui relativi flussi finanziari o quando la passività finanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà delle stesse.

Cancellazione di attività e passività finanziarie

Attività finanziarie

Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) viene cancellata dal bilancio quando:

  • i diritti a ricevere flussi finanziari dall'attività sono estinti;
  • la Società conserva il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività, ma ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi a una terza parte;
  • la Società ha trasferito il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività e (a) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria oppure (b) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui la Società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività e non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività viene rilevata nel bilancio della Società nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. Il coinvolgimento residuo che prende la forma di una garanzia sull'attività trasferita viene valutato al minore tra il valore contabile iniziale dell'attività e il valore massimo del corrispettivo che la Società potrebbe essere tenuto a corrispondere.

Nei casi in cui il coinvolgimento residuo prende la forma di un'opzione emessa e/o acquistata sull'attività trasferita (comprese le opzioni regolate per cassa o simili), la misura del coinvolgimento della Società corrisponde all'importo dell'attività trasferita che la Società potrà riacquistare; tuttavia nel caso di un'opzione put emessa su un'attività misurata al valore equo (comprese le opzioni regolate per cassa o con disposizioni simili), la misura del coinvolgimento residuo della Società è limitata al minore tra il valore equo dell'attività trasferita e il prezzo di esercizio dell'opzione.

Passività finanziarie

Una passività finanziaria viene cancellata dal bilancio quando l'obbligo sottostante la passività è estinto, o annullato od adempiuto.

Nei casi in cui una passività finanziaria esistente è sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente vengono sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattata come una cancellazione contabile della passività originale e la rilevazione di una nuova passività, con iscrizione a conto economico di eventuali differenze tra i valori contabili.

Fondi per rischi ed oneri

I fondi per rischi e oneri comprendono gli accantonamenti derivanti da obbligazioni attuali (legali o impliciti) quali risultati di un evento passato, per l'adempimento delle quali è probabile che si renderà necessario un impiego di risorse. Le variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione avviene. Se l'effetto di attualizzazione del valore del denaro è significativo, gli accantonamenti sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette, ove adeguato, i rischi specifici delle passività. Quando viene effettuata l'attualizzazione, l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.

Benefici ai Dipendenti

I benefici ai dipendenti includono sostanzialmente i fondi trattamento di fine rapporto ("TFR") delle società italiane del Gruppo ed i fondi pensione di alcune società estere, rispettivamente Isomet e Magnet Wire.

La Legge 27 dicembre 2006 n. 296 "Finanziaria 2007" ha introdotto significative modifiche circa la destinazione delle quote del fondo TFR. Sino al 31 dicembre 2006 il TFR rientrava nell'ambito dei piani a benefici successivi al rapporto di lavoro del tipo "piani a benefici definiti" ed era valutato secondo lo IAS 19 utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito effettuato da attuari indipendenti. Tale calcolo consiste nello stimare l'importo del beneficio che un dipendente riceverà alla data presunta di cessazione del rapporto di lavoro utilizzando ipotesi demografiche ed ipotesi finanziarie. L'ammontare così determinato viene attualizzato e riproporzionato sulla base dell'anzianità maturata rispetto all'anzianità totale e rappresenta una ragionevole stima dei benefici che ciascun dipendente ha già maturato a fronte delle sue prestazioni di lavoro.

In seguito alla riforma della previdenza complementare il fondo trattamento di fine rapporto, per la parte maturata dal 1° gennaio 2007, è da considerarsi sostanzialmente assimilabile ad un "piano a contribuzione definita". In particolare, tali modificazioni hanno introdotto la possibilità di scelta da parte del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando: i nuovi flussi di TFR possono essere, in aziende con più di 50 dipendenti, indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure mantenuti in azienda e trasferiti all'INPS.

In sintesi, a seguito della riforma sulla previdenza complementare, per il TFR maturato anteriormente al 2007 la Società ha proceduto alla valutazione attuariale senza includere ulteriormente la componente relativa ai futuri incrementi salariali. La parte maturata successivamente è stata invece contabilizzata secondo le modalità riconducibili ai piani a contribuzione definita.

Strumenti finanziari derivati

La Società ha utilizzato strumenti finanziari derivati quali contratti a termine per acquisti e vendite di materie prime allo scopo di fronteggiare la propria esposizione al rischio di variazione del prezzo delle stesse e contratti a termine per l'acquisto di valuta.

Alla data di stipulazione del contratto, gli strumenti finanziari derivati sono contabilizzati al valore equo e, se non contabilizzati quali strumenti di copertura, le variazioni del valore equo rilevate successivamente alla prima iscrizione sono imputate direttamente a conto economico nell'esercizio.

Se invece gli strumenti finanziari derivati soddisfano i requisiti per essere classificati come strumenti di copertura, le successive variazioni del valore equo sono contabilizzate in hedge accounting, seguendo specifici criteri, di seguito illustrati.

Il valore equo dei contratti a termine su materie prime, aperti alla data del presente bilancio, è determinato sulla base delle quotazioni forward delle materie prime stesse con riferimento alle date di scadenza dei contratti in essere alla data di chiusura di bilancio.

Ai fini dell'hedge accounting, le coperture sono classificate come:

  • coperture del valore equo se sono a fronte del rischio di variazione del valore equo dell'attività o passività sottostante; o un impegno irrevocabile (fatta eccezione per un rischio di valuta);
  • coperture di flussi finanziari se sono a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari che è attribuibile ad un particolare rischio associato a una attività o passività rilevata o a una programmata operazione altamente probabile;
  • coperture di un investimento netto in una impresa estera (net investment hedge).

All'avvio di un'operazione di copertura, la Società designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l'hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita. La documentazione include l'identificazione dello strumento di copertura, dell'elemento od operazione oggetto di copertura, della natura del rischio e delle modalità con cui l'impresa intende valutare l'efficacia della copertura nel compensare l'esposizione alle variazioni del valore equo dell'elemento coperto o dei flussi finanziari riconducibili al rischio coperto.

Ci si attende che queste coperture siano altamente efficaci nel compensare l'esposizione dell'elemento coperto a variazioni del valore equo o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto. La valutazione del fatto che queste coperture si siano effettivamente dimostrate altamente efficaci viene svolta su base continuativa durante gli esercizi in cui sono state designate.

Azioni proprie

Le azioni proprie che vengono acquistate sono portate in deduzione del patrimonio netto. In particolare sono contabilizzate al loro valore nominale nella Riserva "azioni proprie" e l'eccedenza del valore di acquisto rispetto al valore nominale è portata a riduzione delle Altre riserve. L'acquisto, vendita, emissione o annullamento di strumenti partecipativi del capitale proprio non porta alla rilevazione di alcun utile o perdita nel Conto Economico ma direttamente una variazione del Patrimonio Netto.

Riconoscimento dei ricavi

Riconoscimento dei ricavi

I ricavi da contratti con i clienti sono rilevati quando si verificano le seguenti condizioni:

  • è stato identificato il contratto con il cliente;
  • sono state identificate le obbligazioni contrattuali ("performance obligations") contenute nel contratto;
  • è stato determinato il prezzo;
  • il prezzo è stato allocato alle singole obbligazioni contrattuali contenute nel contratto;
  • è stata soddisfatta l'obbligazione contrattuale contenuta nel contratto.

La Società rileva i ricavi da contratti con i clienti quando (o man mano che) adempie l'obbligazione contrattuale trasferendo al cliente il bene o servizio (ossia l'attività) promesso. L'attività è trasferita quando (o man mano che) il cliente ne acquisisce il controllo.

La Società trasferisce il controllo del bene o servizio nel corso del tempo, e pertanto adempie l'obbligazione contrattuale e rileva i ricavi nel corso del tempo, se è soddisfatto uno dei seguenti criteri:

  • il cliente simultaneamente riceve e utilizza i benefici derivanti dalla prestazione dell'entità man mano che quest'ultima la effettua;
  • la prestazione della Società crea o migliora l'attività (per esempio, lavori in corso) che il cliente controlla man mano che l'attività è creata o migliorata;
  • la prestazione della Società non crea un'attività che presenta un uso alternativo per la Società e la Società ha il diritto esigibile al pagamento della prestazione completata fino alla data considerata.

Se l'obbligazione contrattuale non è adempiuta nel corso del tempo, l'obbligazione contrattuale è adempiuta in un determinato momento. In tal caso, la Società rileva il ricavo nel momento in cui il cliente acquisisce il controllo dell'attività promessa.

La Società ripartisce il prezzo contrattuale alle singole obbligazioni contrattuali sulla base degli stand-alone selling prices (SSP, i cd. prezzi di vendita a sé stante) delle singole obbligazioni contrattuali. Quando uno SSP non esiste, il Gruppo stima lo SSP utilizzando un approccio di mercato adjusted.

La Società applica giudizio nel determinare l'obbligazione contrattuale, i corrispettivi variabili e l'allocazione del prezzo della transazione.

Con riferimento al precedente esercizio ed a quello in corso non sono presenti fattispecie per le quali il riconoscimento del ricavo è avvenuto nel corso del tempo.

In relazione alle vendite di imballi il Gruppo riconosce, in determinate circostanze, il diritto di reso sempre che il cliente lo eserciti entro 12 mesi dalla consegna. In linea con quanto prevede l'IFRS 15, la contabilizzazione dell'impegno di riacquisto è effettuata rilevando:

  • a riduzione dei ricavi l'importo del corrispettivo al quale è atteso il reso, diminuendo per il medesimo ammontare i crediti commerciali;
  • ad incremento delle rimanenze finali il costo dell'imballo a magazzino, prima della sua cessione al cliente, con contropartita il costo del venduto.

Dividendi

I dividendi incassati sono rilevati alla data di assunzione della delibera da parte dell'Assemblea della società controllata e imputati al conto economico. La distribuzione di tali riserve di utili rappresenta un evento che fa presumere una perdita di valore e, pertanto, comporta la necessità di verificare la recuperabilità del valore di iscrizione della partecipazione.

I dividendi deliberati dall'Assemblea degli Azionisti, anche se non ancora pagati, sono rappresentati come movimento del patrimonio netto nell'esercizio in cui sono approvati.

Costi

I costi sono rilevati in base al principio della competenza. I costi di ricerca, le spese di pubblicità e di promozione vengono imputati a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

Proventi e oneri finanziari

I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati nel conto economico nel momento in cui sono sostenuti.

Utile per azione

Come richiesto dallo IAS 33, si espone nel conto economico l'utile base e l'utile diluito per azione relativamente al risultato economico da ordinarie attività attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale dell'entità capogruppo. Le informazioni sono presentate solo sulla base dei dati consolidati come previsto dallo IAS sopra richiamato.

L'utile base per azione è calcolato dividendo il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale dell'entità capogruppo, per il numero ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio escluse le azioni proprie. La media ponderata delle azioni è stata applicata con effetto retroattivo per tutti gli esercizi precedenti.

Imposte sul reddito

Imposte correnti

Le imposte correnti attive e passive per l'esercizio corrente e precedenti sono valutate all'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate o previste alla data di chiusura di bilancio.

Imposte differite e anticipate

Le imposte differite e anticipate sono calcolate usando il cosiddetto "liability method" sulle differenze temporanee risultanti alla data di bilancio fra i valori fiscali delle attività e passività e i corrispondenti valori riportati a bilancio.

Le imposte differite passive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee tassabili, ad eccezione:

di quando le imposte differite passive derivino dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non è una aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non comporti effetti né sull'utile dell'esercizio calcolato a fini di bilancio né sull'utile o sulla perdita calcolati a fini fiscali;

con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, nel caso in cui il rigiro delle differenze temporanee può essere controllato ed è probabile che esso non si verifichi nel futuro prevedibile.

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili e per le attività e passività fiscali portate a nuovo, nella misura in cui sia probabile l'esistenza di adeguati utili fiscali futuri che possano rendere applicabile l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e delle attività e passività fiscali portate a nuovo, eccetto il caso in cui:

  • l'imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili derivi dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non è un'aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non influisce né sull'utile dell'esercizio calcolato a fini di bilancio né sull'utile o sulla perdita calcolati a fini fiscali;
  • con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che le differenze temporanee deducibili si riverseranno nell'immediato futuro e che vi siano adeguati utili fiscali a fronte dei quali le differenze temporanee possano essere utilizzate.

Il valore da riportare in bilancio delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di chiusura del bilancio e ridotto nella misura in cui non risulti più probabile che sufficienti utili fiscali saranno disponibili in futuro in modo da permettere a tutto o parte di tale credito di essere utilizzato. Le imposte differite attive non riconosciute sono riesaminate con periodicità annuale alla data di chiusura del bilancio e vengono rilevate nella misura in cui è diventato probabile che l'utile fiscale sia sufficiente a consentire che tali imposte differite attive possano essere recuperate.

Le imposte differite ed anticipate relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio sono rilevate direttamente a patrimonio e non nel conto economico.

Uso di stime

La redazione dei bilanci secondo gli IFRS richiede, da parte della Direzione, l'utilizzo di stime e assunzioni che influenzano il valore delle attività e passività incluse nello stato patrimoniale, piuttosto che nell'informativa pubblicata nelle note di commento, in merito ad attività e passività potenziali alla data di pubblicazione del bilancio, nonché a ricavi e costi del periodo.

Le stime sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti. I risultati effettivi potrebbero pertanto differire da quelli stimati. Le stime sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione della stima.

Di seguito sono brevemente descritti i principi contabili più significativi che richiedono una maggiore soggettività da parte degli amministratori nell'elaborazione di stime.

  • h. Valutazione dei crediti. I crediti verso clienti sono rettificati dal relativo fondo svalutazione per tener conto del loro valore recuperabile. La determinazione dell'ammontare delle svalutazioni richiede da parte degli amministratori l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulla documentazione e sulle informazioni disponibili in merito anche alla solvibilità del cliente, nonché sull'esperienza e sui trend storici;
  • i. Valutazione delle rimanenze di magazzino. Le rimanenze di magazzino che presentano caratteristiche di obsolescenza sono periodicamente valutate e svalutate nel caso in cui il valore netto di realizzo delle stesse risultasse inferiore al valore contabile. Le svalutazioni sono calcolate sulla base di assunzioni e stime del management, derivanti dall'esperienza dello stesso e dai risultati storici conseguiti. Inoltre, poiché il prezzo del rame, quotato nella principale Borsa Valori dei metalli non ferrosi (London Metal Exchange), risulta essere soggetto a fluttuazioni, anche significative, esiste il rischio che un andamento discendente e prolungato della sua quotazione successivamente alla data di chiusura del bilancio comporti il potenziale rischio che il valore di realizzo del rame, presente nelle rimanenze di magazzino, possa essere inferiore al costo di iscrizione in bilancio e si debba, quindi, procedere ad una svalutazione delle materie prime, dei prodotti in corso di lavorazione e dei prodotti finiti. A tal fine gli Amministratori di IRCE S.p.A effettuano un'analisi specifica per verificare se sussistano i presupposti per svalutare la "Componente Rame" delle rimanenze, tenendo conto, tra l'altro, dei meccanismi di determinazione dei corrispettivi di vendita della Componente Rame, delle quotazioni del rame disponibili sino ad una data prossima all'approvazione del bilancio, degli impegni ed ordini di vendita in essere alla data di chiusura dell'esercizio con un prezzo fisso del rame nonché dell'andamento atteso del prezzo del rame nei mesi successivi all'approvazione del bilancio.

  • j. Recuperabilità delle imposte anticipate. La valutazione delle imposte anticipate è effettuata sulla base delle aspettative di imponibile fiscale attese negli esercizi futuri. La valutazione di tali redditi tassabili attesi dipende da fattori che potrebbero variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive;

  • k. Piani pensionistici. Il valore attuale della passività per benefici pensionistici dipende da una serie di fattori che sono determinati con tecniche attuariali utilizzando alcune assunzioni. Le assunzioni riguardano il tasso di sconto, il rendimento atteso delle attività a servizio del piano, i tassi dei futuri incrementi retributivi, i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni. Ogni variazione nelle suindicate assunzioni potrebbe comportare effetti significativi sulla passività per benefici pensionistici;
  • l. Valutazione dei fondi rischi. la determinazione dell'ammontare degli accantonamenti richiede da parte degli amministratori l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulla documentazione e sulle informazioni disponibili in merito alle passività potenziali.
  • m. Riduzione di valore delle attività: le attività sono svalutate quando eventi o modifiche delle circostanze facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile. Gli eventi che possono determinare una svalutazione di attività sono variazioni nei piani industriali, variazioni nei prezzi di mercato, ridotto utilizzo degli impianti. La decisione se procedere a una svalutazione e la quantificazione della stessa dipendono dalle valutazioni del management su fattori complessi e altamente incerti, tra i quali l'andamento futuro dei prezzi, l'impatto dell'inflazione e dei miglioramenti tecnologici sui costi di produzione, i profili produttivi e le condizioni della domanda e dell'offerta. La svalutazione è determinata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'utilizzo dell'attività. I flussi di cassa attesi sono quantificati alla luce delle informazioni disponibili al momento della stima sulla base di giudizi soggettivi sull'andamento di variabili future, quali i prezzi, i costi, i tassi di crescita della domanda, i profili produttivi, e sono attualizzati utilizzando un tasso che tiene conto del rischio inerente all'attività interessata.
  • n. Vita utile delle attività materiali e immateriali a vita utile definita: gli ammortamenti sono calcolati in base alla vita utile del bene. La vita utile è determinata al momento dell'iscrizione del bene nel bilancio. Le valutazioni sulla durata della vita utile si basano sull'esperienza storica, sulle condizioni di mercato e sulle aspettative di eventi futuri che potrebbero incidere sulla vita utile stessa, compresi i cambiamenti tecnologici. Di conseguenza, è possibile che la vita utile effettiva possa differire dalla vita utile stimata.

Compensazione di attività e passività finanziarie

La Società compensa attività e passività finanziarie se e solo se:

  • esiste un diritto legalmente esercitabile di compensare i valori rilevati in bilancio;

  • vi è l'intenzione o di compensare su base netta o di realizzare l'attività e regolare la passività simultaneamente.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS APPLICATI DAL 1° GENNAIO 2022

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dalla Capogruppo a partire dal 1° gennaio 2022:

  • In data 14 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato i seguenti emendamenti denominati:
  • o Amendments to IFRS 3 Business Combinations: le modifiche hanno lo scopo di aggiornare il riferimento presente nell'IFRS 3 al Conceptual Framework nella versione rivista, senza che ciò comporti modifiche alle disposizioni del principio.
  • o Amendments to IAS 16 Property, Plant and Equipment: le modifiche hanno lo scopo di non consentire la deduzione dal costo delle attività materiali l'importo ricevuto dalla vendita di beni prodotti nella fase di test dell'attività stessa. Tali ricavi di vendita e i relativi costi saranno pertanto rilevati nel conto economico.
  • o Amendments to IAS 37 Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets: l'emendamento chiarisce che nella stima sull'eventuale onerosità di un contratto si devono considerare tutti i costi direttamente imputabili al contratto. Di conseguenza, la valutazione sull'eventuale onerosità di un contratto include non solo i costi incrementali (come, ad esempio, il costo del materiale diretto impiegato nella lavorazione), ma anche tutti i costi che l'impresa non può evitare in quanto ha stipulato il contratto (come, ad esempio, la quota dell'ammortamento dei macchinari impiegati per l'adempimento del contratto).
  • o Annual Improvements 2018-2020: le modifiche sono state apportate all'IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards, all'IFRS 9 Financial Instruments, allo IAS 41 Agriculture e agli Illustrative Examples dell'IFRS 16 Leases.

L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio separato della Capogruppo.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS OMOLOGATI DALL'UNIONE EUROPEA, NON ANCORA OBBLIGATORIAMENTE APPLICABILI E NON ADOTTATI IN VIA ANTICIPATA DAL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2022

In data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 – Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 – Insurance Contracts.

L'obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un'entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentano fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi. Lo IASB ha sviluppato lo standard per eliminare incongruenze e debolezze delle politiche contabili esistenti, fornendo un quadro unico principle-based per tenere conto di tutti i tipi di contratti di assicurazione, inclusi i contratti di riassicurazione che un assicuratore detiene.

Il nuovo principio prevede inoltre dei requisiti di presentazione e di informativa per migliorare la comparabilità tra le entità appartenenti a questo settore.

Il nuovo principio misura un contratto assicurativo sulla base di un General Model o una versione semplificata di questo, chiamato Premium Allocation Approach ("PAA").

Le principali caratteristiche del General Model sono:

  • o le stime e le ipotesi dei futuri flussi di cassa sono sempre quelle correnti;
  • o la misurazione riflette il valore temporale del denaro;
  • o le stime prevedono un utilizzo estensivo di informazioni osservabili sul mercato;
  • o esiste una misurazione corrente ed esplicita del rischio;
  • o il profitto atteso è differito e aggregato in gruppi di contratti assicurativi al momento della rilevazione iniziale; e,
  • o il profitto atteso è rilevato nel periodo di copertura contrattuale tenendo conto delle rettifiche derivanti da variazioni delle ipotesi relative ai flussi finanziari relativi a ciascun gruppo di contratti.

L'approccio PAA prevede la misurazione della passività per la copertura residua di un gruppo di contratti di assicurazione a condizione che, al momento del riconoscimento iniziale, l'entità preveda che tale passività rappresenti ragionevolmente un'approssimazione del General Model. I contratti con un periodo di copertura di un anno o meno sono automaticamente idonei per l'approccio PAA. Le semplificazioni derivanti dall'applicazione del metodo PAA non si applicano alla valutazione delle passività per i claims in essere, che sono misurati con il General Model. Tuttavia, non è necessario attualizzare quei flussi di cassa se ci si attende che il saldo da pagare o incassare avverrà entro un anno dalla data in cui è avvenuto il claim. L'entità deve applicare il nuovo principio ai contratti di

assicurazione emessi, inclusi i contratti di riassicurazione emessi, ai contratti di riassicurazione detenuti e anche ai contratti di investimento con una discrectonary partecipation feature (DPF).

Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2023 ma è consentita un'applicazione anticipata, solo per le entità che applicano l'IFRS 9 – Financial Instruments e l'IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio separato della Capogruppo dall'adozione di questo principio.

In data 9 dicembre 2021, lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IFRS 17 Insurance contracts: Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 – Comparative Information". L'emendamento è un'opzione di transizione relativa alle informazioni comparative sulle attività finanziarie presentate alla data di applicazione iniziale dell'IFRS 17. L'emendamento è volto ad evitare disallineamenti contabili temporanei tra attività finanziarie e passività di contratti assicurativi, e quindi a migliorare l'utilità delle informazioni comparative per i lettori di bilancio.

Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2023, unitamente all'applicazione del principio IFRS 17. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio separato della Capogruppo dall'adozione di tale emendamento.

In data 12 febbraio 2021 lo IASB ha pubblicato due emendamenti denominati "Disclosure of Accounting Policies—Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2" e "Definition of Accounting Estimates—Amendments to IAS 8". Le modifiche sono volte a migliorare la disclosure sulle accounting policy in modo da fornire informazioni più utili agli investitori e agli altri utilizzatori primari del bilancio nonché ad aiutare le società a distinguere i cambiamenti nelle stime contabili dai cambiamenti di accounting policy.

Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2023, ma è consentita un'applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio separato della Capogruppo dall'adozione di tali emendamenti.

In data 7 maggio 2021 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction". Il documento chiarisce come devono essere contabilizzate le imposte differite su alcune operazioni che possono generare attività e passività di pari ammontare, quali il leasing e gli obblighi di smantellamento.

Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2023, ma è consentita un'applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio separato della Capogruppo dall'adozione di tale emendamento.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTEPRETAZIONI IFRS NON ANCORA OMOLOGATI DALL'UNIONE EUROPEA

Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

In data 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current" ed in data 31 ottobre 2022 ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Non-Current Liabilities with Covenants". I documenti hanno l'obiettivo di chiarire come classificare i debiti e le altre passività a breve o lungo termine.

Le modifiche entrano in vigore dal 1° gennaio 2024; è comunque consentita un'applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio separato della Capogruppo dall'adozione di tale emendamento.

In data 22 settembre 2022 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IFRS 16 Leases: Lease Liability in a Sale and Leaseback". Il documento richiede al venditore-lessee di valutare la passività per il lease riveniente da una transazione di sale & leaseback in modo da non rilevare un provento o una perdita che si riferiscano al diritto d'uso trattenuto.

In data 30 gennaio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 14 – Regulatory Deferral Accounts che consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alle attività soggette a tariffe regolamentate ("Rate Regulation Activities") secondo i precedenti principi contabili adottati.

Non essendo il Gruppo un first-time adopter, tale principio non risulta applicabile.

1. CONFLITTO RUSSO-UCRAINO

A febbraio 2022 il conflitto russo-ucraino ha avuto un'improvvisa accelerazione in seguito all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, tra i principali fornitori di petrolio e gas naturale, provocando nei mesi successivi un ulteriore rialzo dei corsi di materie prime ed energia elettrica e nuovi aumenti generalizzati dei prezzi.

In tale contesto la Capogruppo, pur non essendo presente in detti paesi e non avendo rilevanti clienti e fornitori negli stessi, ha dovuto far fronte a un rallentamento della domanda che nel settore dei conduttori per avvolgimento è iniziato nel primo trimestre, mentre in quello dei cavi, si è verificato dal terzo trimestre.

Al fine di limitare gli impatti sui margini, la Capogruppo ha gestito gli effetti negativi connessi al significativo incremento dei prezzi dell'energia elettrica e di molti materiali attuando politiche di vendita tali da contenere l'impatto degli aumenti di costi mentre quelli associabili alle significative fluttuazioni dei prezzi del rame ed alluminio effettuando contratti di copertura a termine sulle posizioni generate dall'attività operativa, coerentemente con la propria hedging policy.

In merito ai crediti commerciali, dalle analisi svolte non sono emersi elementi di criticità.

Alla luce di quanto sopra riportato, grazie ai contributi straordinari erogati dal Governo italiano alle imprese energivore, la Capogruppo è riuscita a contenere gli effetti economici negativi sul bilancio correlabili al conflitto russo-ucraino.

Con riferimento ai potenziali rischi di liquidità, si evidenzia infine che la Capogruppo continua a presentare una solida situazione finanziaria; la posizione finanziaria netta di IRCE S.p.A. si attesta al 31 dicembre 2022 a € 54,5 milioni (€ 65,5 milioni al 31 dicembre 2021) mentre le linee di credito disponibili e non utilizzate ammontano alla stessa data a circa € 89,3 milioni.

2. CAMBIAMENTO CLIMATICO – IMPATTI DI BILANCIO

In linea con le raccomandazioni dell'ESMA, IRCE S.p.A. ha recentemente aggiornato le valutazioni interne sugli impatti che il climate change potrebbe avere sul proprio business e sulle proprie attività concludendo che nel medio-lungo termine le opportunità risultano maggiori rispetto agli elementi di rischio. Di seguito sono sintetizzati i principali temi oggetto di analisi.

Rischi regolatori: con riferimento all'attuale quadro legislativo, non sono stati individuati rischi presenti nei settori di appartenenza della Capogruppo o riconducibili ai mercati di sbocco. Si ritiene invece che sussistano importanti opportunità in alcuni settori in cui opera IRCE S.p.A., quali la domotica, l'automazione industriale e l'automotive tenuto conto che gli orientamenti da parte della clientela dovrebbero portare ad importanti aumenti della domanda. Il regolamento di recente approvato dal Parlamento dell'Unione europea che impone a partire dal 2035 lo stop alla vendita di auto dotate di motori endotermici rappresenta infatti una importante opportunità per la Capogruppo, in quanto le auto elettriche richiedono quantità superiori di conduttori per avvolgimento rispetto ai motori a combustione. Si rileva comunque che, qualora in futuro vengano realizzati degli interventi normativi volti a ridurre le emissioni di CO2 entro determinati limiti e con tempistiche stringenti, la Capogruppo si troverebbe inevitabilmente a dover far fronte a maggiori costi operativi. IRCE S.p.A. ha peraltro intrapreso un percorso di determinazione della propria "carbon foot print"

nell'ottica di ridurre le emissioni di CO2. In particolare, nel corso dell'anno sono proseguiti gli investimenti in nuovi macchinari ed impianti volti al risparmio ed efficientamento energetico mentre a luglio 2022 è iniziata nello stabilimento di Imola la costruzione di un impianto fotovoltaico per autoconsumo che dovrebbe entrare in funzione nel primo semestre 2023.

  • Rischi legati alle tecnologie: la necessità di dover ottemperare a nuove specifiche tecniche richieste dai clienti rappresenta un rischio mediamente contenuto per la Capogruppo tenuto conto dell'esperienza cumulata negli anni dal reparto R&D e della capacità storica di risposta a fronte di richieste complesse.
  • Rischi di mercato: dall'analisi svolta non sono emerse criticità associabili alla possibile obsolescenza tecnologica di impianti o macchinari produttivi a causa del phase out di gamme di articoli in quanto l'elevata flessibilità nella produzione ne consente comunque l'utilizzo per produzioni alternative. Con riferimento invece ai rischi associati al prevedibile aumento nella richiesta di alcune materie prime "green" (in particolare, catodo di rame ed energia elettrica), si ritiene che tale dinamica potrebbe alimentare un aumento dei prezzi, rendendo potenzialmente complesso il reperimento di tali materiali a prezzi sostenibili. L'impatto sulla marginalità, tuttavia, è da ritenersi relativamente contenuto stante l'attesa possibilità della Capogruppo di trasferire in tempi brevi gli incrementi sui prezzi di vendita.
  • Rischi fisici: in relazione ai rischi fisici acuti connessi ad eventi atmosferici estremi, si ritiene che la presenza di un Recovery Plan, nel quale sono formalizzate le procedure da porre in essere per garantire la continuità delle forniture al cliente nei tempi contrattuali, unitamente alla stipula di polizze assicurative dovrebbe contenere gli impatti negativi di fenomeni climatici avversi sia in termini economici che di business. Nessun rischio è stato invece identificato in relazione al prevedibile aumento delle temperature medie in quanto i materiali utilizzati nel processo produttivo non sono impattati da variazioni di pochi gradi nel clima.

Per quanto poc'anzi riportato, in relazione al climate change non sono state individuate particolari criticità associate alla recuperabilità degli attivi di bilancio, né in termini di impairment indicators, né di riduzione della vita utile delle immobilizzazioni materiali ed immateriali, né di incasso dei crediti commerciali; allo stesso modo, le analisi effettuate non hanno fatto emergere passività potenziali attribuibili a contratti divenuti onerosi, a necessità di ristrutturazioni per raggiungere obiettivi legati al clima, a possibili penalità per il mancato raggiungimento degli obiettivi legati al clima o per il mancato raggiungimento di requisiti ambientali.

In definitiva, sebbene il cambiamento climatico possa portare ad una accelerazione degli investimenti nonché ad un aumento dei costi operativi, si ritiene che le crescite attese dei volumi unitamente alla capacità di trasferirne gli incrementi sui prezzi di vendita rappresenti nel complesso una importante opportunità per la Capogruppo.

3. CESSIONE RAMO D'AZIENDA UBICATO A "MIRADOLO"

In data 30 giugno 2022 IRCE S.p.A. ha perfezionato la vendita del proprio ramo d'azienda relativo alla produzione di cavi di alimentazione ubicato nello stabilimento di Miradolo Terme (PV).

La Società ritiene che la produzione di cavi di alimentazione, da sempre attività accessoria, non sia in futuro di strategico interesse per il Gruppo.

Il ramo d'azienda ceduto, costituito da immobilizzazioni materiali, rimanenze finali e debiti differiti verso il personale (Tfr, ferie, 13a mensilità), ha registrato un fatturato nel 2021 di € 5,3 milioni e nel primo semestre 2022 di € 2,8 milioni.

Come si evince dall'allegato prospetto di sintesi, lRCE S.p.A. ha incassato con la cessione € 1,2 milioni, di cui € 0,9 milioni entro il 30 giugno ed il residuo ammontare nel mese di luglio 2022.

Tenuto conto che il valore contabile del ramo d'azienda ceduto è pari a € 0,5 milioni, la plusvalenza contabile è stata di circa € 0,7 milioni principalmente riferibile alla voce "Immobilizzazione materiali".

Cessione ramo d'azienda "Miradolo" Migliaia di Euro
Rimanenze finali 838
Immobilizzazioni materiali 9
Debiti differiti vs personale (308)
Totale valore contabile 539
Prezzo di vendita 1.204
Plusvalenza 665

4. INFORMATIVA DI SETTORE

Un settore operativo è, in accordo con quanto previsto dall'IFRS 8, una componente di un'entità: a) che intraprende attività imprenditoriali generatrici di ricavi e di costi (compresi i ricavi e i costi riguardanti operazioni con altre componenti della medesima entità);

b) i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale operativo dell'entità ai fini dell'adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare al settore e della valutazione dei risultati; c) per la quale sono disponibili informazioni di bilancio separate.

Le decisioni strategiche, inclusa quella di allocazione delle risorse finanziarie, sono in carico al Presidente del Consiglio di Amministrazione della Capogruppo nonché Direttore Generale della Capogruppo, il più alto livello decisionale operativo.

L'approccio della Capogruppo al mercato avviene tramite un unico segmento operativo tenuto conto che la ricerca dei più elevati livelli di efficienza operativa viene raggiunta mediante la trasversalità della produzione.

Tuttavia, ai fini dell'analisi gestionale e commerciale, il Direttore Generale monitora con cadenza almeno trimestrale i ricavi per tipologia di prodotto venduto, rispettivamente i conduttori per avvolgimento ed i cavi, nonché per area geografica di destinazione del prodotto finito.

Il settore dei conduttori per avvolgimento fornisce il mercato dei produttori di motori e generatori elettrici, di trasformatori, relais, elettrovalvole.

Il settore cavi fornisce il settore delle costruzioni, dell'impiantistica civile ed industriale (cablaggi) nonché quello dei beni di consumo ad utilizzo durevole (apparecchiature elettriche).

Si riporta nella seguente tabella i ricavi suddivisi per area di destinazione del prodotto finito:

Esercizio corrente Esercizio precedente
(Migliaia di
Euro)
Italia UE Extra UE Totale Italia UE Extra UE Totale
Ricavi 180.581 102.995 20.625 304.201 183.679 104.536 23.371 311.586
% sul totale 60% 33% 7% 100% 58% 35% 7% 100%

5. STRUMENTI DERIVATI

La Società ha in essere la seguente tipologia di strumenti derivati:

Strumenti derivati relativi ad operazioni a termine sul rame con data di scadenza successiva al 31 dicembre 2022. I contratti di vendita sono stati effettuati al fine di contrastare riduzioni di prezzo relative a disponibilità di materia prima mentre i contratti di acquisto sono stati effettuati al fine di prevenire aumenti di prezzo relativi ad impegni di vendita con valore rame fisso. Il valore equo dei contratti a termine, aperti alla data del bilancio, è determinato sulla base delle quotazioni forward del rame e dell'alluminio con riferimento alle date di scadenza dei contratti in essere alla data di chiusura di bilancio. Tali operazioni non soddisfano le condizioni richieste per la contabilizzazione come strumenti di copertura ai fini dell'hedge accounting.

Riportiamo di seguito il riepilogo dei contratti derivati su commodity rame per vendite ed acquisti a termine aperti al 31 dicembre 2022:

Unità di misura del valore
nozionale
Valore nozionale netto
tonnellate
Risultato con valutazione al fair value al
31/12/2022
Attività - Passività - Valore netto -
Attività Passività €/000 €/000 €/000
Attività e passività correnti
Tonnellate 825 300 185 (68) 117
Totale 825 300 185 (68) 117

Strumenti derivati relativi ad obblighi per acquisti e vendite a termine su valute con data di scadenza successiva al 31 dicembre 2022. Tali operazioni, in assenza di specifica hedging documentation, non soddisfano le condizioni richieste per la contabilizzazione come strumenti di copertura ai fini del cash flow hedge accounting.

Riportiamo di seguito il riepilogo dei contratti derivati su valute per acquisti e vendite a termine aperti al 31 dicembre 2022:

Unità di misura del valore
nozionale
Valore nozionale netto
valuta
Risultato con valutazione al fair value al
31/12/2022
Attività Passività Attività -
€/000
Passività -
€/000
Valore netto -
€/000
Attività e passività correnti
GBP 6.000 - 25 - 25
Totale 6.000 25 - 25

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA

SEPARATA

6. ATTIVITA' IMMATERIALI

La voce si riferisce ad attività di tipo immateriale dalla quali sono attesi benefici economici futuri.

La tabella che segue riporta la composizione e la movimentazione delle immateriali per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2022 e 2021.

(Migliaia di Euro) Diritti di brevetto e
utilizzo opere
d'ingegno
Licenze, marchi,
diritti simili e altri
oneri pluriennali
Totale
Immobilizzazioni
Immateriali
Valore netto iniziale esercizio precedente 3 79 82
Movimenti esercizio precedente
Investimenti 16 7 23
Ammortamenti (11) (69) (80)
Valore netto finale esercizio precedente 8 17 25
Movimenti esercizio corrente
Investimenti 26 - 26
Ammortamenti (21) (8) (29)
Valore netto finale esercizio corrente 13 9 22

Si segnala che in modo ricorrente vengono sostenute spese di ricerca che vengono rilevate nel conto economico, in assenza dei presupposti previsti dallo IAS 38 per la loro eventuale capitalizzazione.

7. ATTIVITA' MATERIALI

La tabella che segue riporta la composizione e la movimentazione delle attività materiali per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2022 e 2021.

(Migliaia di Euro) Terreni Fabbricati Impianti e
macchinari
Attrezzature
industriali e
commerciali
Altri
beni
Immob. in
corso e
acconti
Totale
Immob.
Materiali
Apertura esercizio precedente 7.835 3.546 8.194 810 399 837 21.621
Movimenti esercizio precedente
Investimenti - 5 193 401 87 4.551 5.237
Ammortamenti - (388) (2.724) (390) (184) - (3.686)
Riclassifiche - - 2 26 - (28) -
Svalutazioni - - - - - (97) (97)
Dismissioni - Costo storico - - (3) (10) (36) - (49)
Dismissioni - Fondo Ammortamento - - 3 10 36 - 49
Valore netto esercizio precedente 7.835 3.163 5.665 847 302 5.263 23.075
Movimenti esercizio corrente
Investimenti - - 3 294 68 10.677 11.042
Ammortamenti - (358) (2.675) (414) (127) - (3.574)
Riclassifiche - - 5.600 116 - (5.716) -
Dismissioni - Costo storico - (20) (13.729) (888) (237) - (14.874)
Dismissioni - Fondo Ammortamento - 20 13.698 879 237 - 14.834
Valore netto esercizio corrente 7.835 2.805 8.562 834 243 10.224 30.503

Il saldo delle attività materiali al 31 dicembre 2022, pari a € 30,5 milioni, include Diritti d'utilizzo per € 66 mila.

La voce "Riclassifiche" si riferisce ad investimenti in fase di completamento effettuati in anni precedenti o nell'esercizio in corso, inizialmente iscritti nella categoria "Immobilizzazioni in corso ed acconti" e successivamente allocati, una volta ultimati, alle specifiche categorie di appartenenza.

Gli investimenti di IRCE S.p.A nel 2022 sono stati pari a circa € 11,0 milioni e hanno riguardato essenzialmente le categorie "Impianti e macchinari" e "Immobilizzazione in corso ed acconti".

Le dismissioni si riferiscono principalmente alla cessione del ramo d'azienda "Miradolo" e in maniera residuale a macchinari ed attrezzature non più in uso e quasi totalmente ammortizzate.

Il saldo della voce "Immobilizzazioni in corso ed acconti" si riferisce prevalentemente ad investimenti in un impianto fotovoltaico per autoconsumo e per il rinnovo del parco impianti e macchinari ed entreranno per la maggior parte in funzione nel prossimo esercizio.

8. PARTECIPAZIONI

Di seguito si espone la composizione della voce "Partecipazioni".

2022 2021
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Partecipazioni in società controllate 86.218 86.218
Fondo svalutazione partecipazioni (22.150) (17.085)
Totale partecipazioni 64.068 69.133

Le tabelle che seguono riportano la movimentazione del costo storico e del fondo svalutazione partecipazioni per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022.

(Migliaia di Euro) Apertura Incrementi Decrementi Chiusura
FD SIMS ltd 13.376 - - 13.376
Smit Draad Nijmegen BV 7.273 - - 7.273
Isomet AG 1.435 - - 1.435
Irce Ltda 58.809 - - 58.809
DMG Gmbh 120 - - 120
Isodra Gmbh 28 - - 28
Irce SL 150 - - 150
Stable Magnet Wire P.Ltd 2.600 - - 2.600
Isolveco 2 SRL 55 - - 55
Isolveco SRL in liquidazione 195 - - 195
Irce Electromagnetic wire 2.000 - - 2.000
Irce SP.ZO.O 48 - - 48
Irce S.R.O. Cechia 130 - - 130
Totale valore lordo 86.218 86.218
partecipazioni
(Migliaia di Euro) Apertura Acc.ti Utilizzi Chiusura
FD SIMS ltd (9.135) (2.100) (11.235)
Smit Draad Nijmegen BV (4.566) (2.300) (6.866)
Irce Ltda (343) - (343)
Isodra Gmbh (28) - (28)
Irce SL (150) - (150)
Stable Magnet Wire P.Ltd (2.600) - (2.600)
Isolveco 2 SRL (20) (7) (27)
Isolveco SRL in liquidazione (195) - (195)
Irce Electromagnetic wire Co.Ltd - (658) (658)
Irce SP.ZO.O (48) - (48)
Totale fondo svalutazione
partecipazioni
(17.085) (5.065) (22.150)

In relazione alle svalutazioni delle partecipazioni FD Sims e Smit Draad, pari rispettivamente a € 2,1 milioni e € 2,3 milioni, si rimanda al successivo paragrafo "Impairment test" ed Allegato 2.

Impairment test

Il valore di carico delle partecipazioni deve essere sottoposto al test di impairment in presenza di indicatori di eventuali perdite di valore.

In particolare, gli Amministratori hanno ritenuto necessario effettuare il test di impairment avendo individuato i seguenti indicatori di eventuale perdita di valore:

  • sulle partecipazioni FD Sims Ltd e Smit Draad Nijmegen B.V. tenuto conto dei risultati negativi consuntivati nel periodo unitamente ai risultati sotto budget nonché del contesto di peggioramento dei tassi di mercato;
  • sulla partecipazione Irce Ltda tenuto conto della significativa svalutazione della valuta brasiliana rispetto all'iniziale investimento nonché del contesto di peggioramento dei tassi di mercato.

Sulla base dei Piani industriali 2023-2027 delle succitate partecipazioni sono stati effettuati gli impairment test approvati dal Consiglio di amministrazione della Capogruppo in data 15 marzo 2023.

I sopracitati Piani sono stati rivisti dalla direzione della Capogruppo ed approvati dagli amministratori delle società controllate nel mese di febbraio 2023.

In linea con quanto stabilito dal principio contabile internazionale IAS 36, il test di impairment è stato effettuato confrontando il valore recuperabile delle stesse (Enterprise Value) al netto della posizione finanziaria netta ("PFN") al 31 dicembre 2022 ("Equity Value" o "Valore Economico") con i relativi valori contabili di carico delle partecipazioni alla data del 31 dicembre 2022.

Per la determinazione dei flussi di cassa futuri sono stati considerati i dati dei Piani pluriennali 2023 – 2027, inoltre, al termine di previsione del periodo esplicito (2027) è stato determinato un valore terminale rappresentato da una rendita perpetua. Per la determinazione del flusso operativo perpetuo è stato utilizzato il flusso di cassa normalizzato dell'ultimo anno di piano in quanto il Management della Società ritiene che si tratti di un flusso normalizzato di lungo periodo.

Il tasso di crescita "g" applicato per la determinazione del Terminal Value è stato stimato pari all'inflazione di lungo periodo (2027) del Paese nel quale ciascuna partecipata opera.

I tassi (WACC) utilizzati riflettono le informazioni di mercato, la valutazione corrente del valore temporale del denaro per il periodo considerato e i rischi specifici delle singole società del Gruppo. In particolare, nel calcolo è stato applicato, per tali società controllate, uno "Small Size Premium" pari all'1% ed un execution risk compreso tra l'1,0% ed il 3,5%, al fine di riflettere nel tasso i rischi connessi al grado di raggiungibilità dei risultati di piano.

Di seguito riportiamo i parametri WACC e "g" utilizzati ed i risultati degli impairment test effettuati:

Irce Ltda FD Sims Smit Draad
g 3,0% 2,0% 2,0%
WACC 13,35% 11,24% 9,45%
Equity value (€/000) 61.098 2.157 410
Partecipazione (€/000) 58.466 4.242 2.707
Differenza (€/000) 2.632 (2.085) (2.297)

Con riferimento ai valori delle partecipazioni iscritti in bilancio, dai risultati degli impairment test, è emersa sia per la società FD Sims Ltd che per Smit Draad Nijmegen B.V. la necessità di una svalutazione rispettivamente di € 2,1 milioni ed € 2,3 milioni mentre per Irce Ltda non si rilevano criticità.

Con riferimento alla partecipazione di Irce Ltda che non è stata oggetto di svalutazione, si riporta un'analisi di sensitività che evidenzia, per rendere l'Equity Value pari al valore della partecipazione, quale dovrebbe essere alternativamente, il "tasso di sconto (WACC)" in valore assoluto e la riduzione dell'"EBITDA" in termini percentuali rispetto ai valori inseriti nel Piano 2023-2027.

Irce Ltda
WACC 13,93%
EBITDA (7,73)%

In base alle analisi sopra esposte, gli Amministratori ritengono che la partecipazione Irce Ltda non presenti profili di rischio che portino alla necessità di effettuare una svalutazione.

Infine, in relazione alle Società del Gruppo operative di minori dimensioni, gli Amministratori provvedono, in presenza di perdite non previste, ad una svalutazione al fine di allinearne il valore con la percentuale di interessenza nel patrimonio netto della controllata. Il confronto tra valore netto contabile delle partecipazioni in società controllate e patrimonio netto di pertinenza è riportato nell'Allegato 2, parte integrante della Nota Integrativa.

9. ALTRI CREDITI FINANZIARI NON CORRENTI

Gli altri crediti finanziari non correnti sono dettagliati come segue:

(Migliaia di Euro) 2022
31 Dicembre
2021
31 Dicembre
Finanziamenti non correnti intercompany 23.204 22.084
Totale altre attività finanziarie non correnti 23.204 22.084

Si riporta di seguito il dettaglio dei finanziamenti, fruttiferi, erogati alle società controllate:

2022 2021
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
FD SIMS ltd 7.582 7.879
Smit Draad Nijmegen BV 8.955 8.913
DMG Gmbh 1.602 1.708
Isodra Gmbh 1.840 1.855
Irce SL 1.624 1.608
Irce SP.ZO.O 118 121
Irce S.R.O. Cechia 1.483 -
Totale crediti finanziari non correnti infragruppo 23.204 22.084

Il management, anche nell'ambito del test di impairment delle partecipazioni commentato nel precedente paragrafo, ha svolto un'analisi di recuperabilità di tali valori; le risultanze di tale test hanno indicato che tali crediti sono interamente recuperabili.

10. IMPOSTE ANTICIPATE/DIFFERITE

Nella voce "imposte anticipate" viene esposto il saldo netto tra attività per imposte anticipate e passività per imposte differite relative alla stessa giurisdizione fiscale, come di seguito dettagliato:

2022 2021
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Imposte anticipate 2.534 2.400
Imposte differite (533) (648)
Totale imposte anticipate (nette) 2.001 1.752

Le imposte anticipate "nette" hanno avuto nel periodo la seguente movimentazione:

(Migliaia di Euro) Apertura Incrementi Decrementi Effetto a
patrimonio netto
Chiusura
Imposte anticipate 1.752 392 (51) (92) 2.001
Totale 1.752 392 (51) (92) 2.001

La voce "Effetto a patrimonio netto" si riferisce alla variazione della riserva attuariale IAS 19.

Di seguito si espone il dettaglio delle imposte anticipate e delle imposte differite:

2022 2021
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Fondi rischi ed oneri 36 5
Fondo svalutazione crediti (tassato) 321 321
Rimanenze /Fondo obsolescenza magazzino 1.374 1.374
Applicazione IFRS 15 589 614
Applicazione IAS 19 (27) 65
Altro 241 21
Totale imposte anticipate 2.534 2.400
2022 2021
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Ammortamenti 36 36
Differenze cambio 3 119
Rivalutazione terreni – Ias transition 413 413
Rivalutazione fabbricati – Ias transition 72 80
Altro 9 -
Totale imposte differite 533 648

11. RIMANENZE

Le rimanenze sono dettagliate come segue:

2022 2021
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Materie prime, sussidiarie e di consumo 34.212 30.064
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 10.923 13.698
Prodotti finiti e merci 38.972 38.282
Fondo svalutazione materie prime (3.197) (3.197)
Fondo svalutazione prodotti finiti (2.190) (2.190)
Totale rimanenze 78.720 76.657

Le rimanenze iscritte non sono gravate da pegni né date a garanzia di passività.

La quotazione media del rame nel 2022 nel London Metal Exchange è stata di 8,34 Euro/Kg, superiore del 5,84 per cento rispetto a quella del precedente esercizio, pari a 7,88 Euro/Kg mentre la quotazione a fine anno è stata di 7,86 €/kg, inferiore del 6,88% rispetto a 8,45 Euro/Kg del 31-12-2021.

Il fondo svalutazione materie prime corrisponde all'importo ritenuto necessario a coprire i rischi di obsolescenza principalmente degli imballi mentre il fondo svalutazione prodotti finiti e merci è stanziato a fronte dei prodotti finiti non movimentati o a lenta movimentazione nonché al fine di allinearne il valore al presunto valore di realizzo.

Nel corso del 2022 non sono intervenuti movimenti nei Fondi svalutazione materie prime e prodotti finiti in quanto ritenuti congrui.

12. CREDITI COMMERCIALI

Di seguito si riporta il dettaglio dei crediti commerciali

2022 2021
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Crediti vs clienti terzi a breve 41.970 69.801
Crediti intercompany 10.959 10.260
Fondo svalutazione crediti vs terzi a breve (1.563) (1.327)
Fondo svalutazione crediti intercompany (1.405) (1.405)
Totale crediti commerciali 49.961 77.329

La significativa variazione dei crediti commerciali è dovuta sia alla riduzione del fatturato intervenuta nell'ultimo trimestre rispetto al medesimo periodo del precedente esercizio sia alle maggiori cessioni prosoluto effettuate a fine anno rispetto allo scorso esercizio.

In particolare, i crediti commerciali oggetto di cessione nel corso dell'anno sono stati pari ad € 33,1 milioni (€ 6,5 milioni durante il 2021) dei quali € 16,6 milioni relativi a fatture cedute ma non ancora scadute al 31 dicembre 2022 (al 31 dicembre 2021 € 5,6 milioni).

Il saldo dei crediti commerciali verso società controllate infragruppo risulta composto come segue:

2022 2021
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
FD SIMS ltd 529 223
Smit Draad Nijmegen BV 9 -
Isomet AG 2.073 2.373
Irce Ltda 476 391
DMG Gmbh 15 13
Isodra Gmbh 688 776
Irce SL 2.388 2.361
Stable Magnet Wire P.Ltd 3.178 2.522
Isolveco 2 SRL 2 -
Isolveco SRL in liquidazione 1.521 1.521
Irce Electromagnetic wire Co.Ltd 80 80
Totale crediti commerciali infragruppo 10.959 10.260
Isolveco SRL in liquidazione (1.405) (1.405)
Totale crediti commerciali infragruppo 9.554 8.855

Di seguito si riporta la movimentazione del fondo svalutazione crediti nel corso del 2022:

(Migliaia di Euro) Apertura Accantonamenti Utilizzi Chiusura
Fondo svalutazione crediti vs terzi a breve (1.327) (257) 21 (1.563)
Fondo svalutazione crediti intercompany (1.405) - - (1.405)

13. CREDITI TRIBUTARI

2022 2021
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Crediti tributari imposte dirette 483 -
Crediti trib. v/controllante Aequafin 2,175 -
Crediti tributari 2,658 -

I "Crediti tributari imposte dirette" si riferiscono agli acconti IRAP versati dalla Società.

I "Crediti tributari vs Aequafin" espongono il credito fiscale per Ires a seguito degli acconti versati alla controllante con la quale è in essere un contratto di consolidato fiscale. Il saldo a credito rispetto all'esercizio precedente è dovuto ai maggiori acconti versati alla controllante Aequafin per l'esercizio fiscale 2022 rispetto al reddito imponibile consuntivato. Per i dettagli sulle imposte correnti si rimanda al paragrafo 36.

14. CREDITI VERSO ALTRI

Riportiamo il dettaglio della voce in oggetto:

(Migliaia di Euro) 2022
31 Dicembre
2021
31 Dicembre
Crediti vs istituti di previdenza
Altri crediti
Crediti IVA
58
829
1.117
-
220
-
Totale crediti verso altri 2.004 220

La voce "Altri crediti" si riferisce principalmente ad acconti versati ed a rimborsi assicurativi. L'incremento degli "Altri crediti" è dovuto ad una parte del credito d'imposta attribuito in accordo col decreto Sostegni-ter alle imprese energivore in proporzione all'energia elettrica acquistata ma non ancora utilizzato a fine anno.

Si ricorda che si è proceduto a compensare i crediti IVA con i debiti IVA, ricorrendone i presupposti previsti dallo IAS 12.

15. ATTIVITA' FINANZIARIE CORRENTI

2022 2021
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Derivati attivi mark to market metalli 117 420
Depositi cauzionali 15 7
Derivati attivi mark to market effetti cambio 25 3
Derivati attivi mark to market MWh - 107
Altre attività finanziarie correnti 260 136
Totale attività finanziarie correnti 416 673

Le voci "Derivati mark to market rame", "Derivati attivi mark to market cambio" e "Derivati mark to market MWh" si riferiscono al Fair Value dei contratti a termine sul rame, sui cambi e sull'energia elettrica aperti a fine anno.

La voce "Altre attività finanziarie correnti" include principalmente i titoli di efficienza energetica TEE.

16. DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

La voce accoglie depositi bancari, denaro e valori in cassa.

2022 2021
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Depositi bancari 1.425 453
Denaro e valori in cassa 7 8
Totale disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.432 461

I depositi bancari sono remunerati a tasso variabile e non sono soggetti a vincoli o restrizioni.

Bilancio 31/12/2022

17. PATRIMONIO NETTO

La voce "Patrimonio netto" ammonta a Euro 161,8 milioni al 31 dicembre 2022 (Euro 157,1 milioni al 31 dicembre 2021) ed è dettagliato nella seguente tabella:

2022 2021
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Capitale sociale 14.627 14.627
Azioni proprie (825) (824)
Fondo sovrapprezzo azioni 40.539 40.539
Riserva rivalutazione 22.328 22.328
Azioni proprie (sovrapprezzo) (68) (65)
Riserva legale 2.925 2.925
Riserva IAS 19 (565) (853)
Riserva straordinaria 49.861 45.637
Altre riserve 20.758 20.758
Utili/perdite a nuovo 6.462 6.462
Risultato di periodo 5.789 5.551
Totale patrimonio netto 161.831 157.084

Capitale sociale

Nella seguente tabella viene data evidenza della composizione del capitale sociale.

(Migliaia di Euro) 2021
31 Dicembre
2020
31 Dicembre
Capitale sociale sottoscritto
Riserva azioni proprie
14.627
(825)
14.627
(824)
Capitale sociale 13.802 13.803

Il capitale sociale è costituito da n. 28.128.000 azioni ordinarie per un controvalore di € 14.626.560. Le azioni sono interamente sottoscritte e versate e sulle stesse non esistono diritti, privilegi e vincoli alla distribuzione di dividendi ed all'eventuale distribuzione del capitale.

La riserva azioni proprie si riferisce al valore nominale delle azioni proprie in possesso della Società e, come richiesto dagli IFRS, sono portate in deduzione del patrimonio netto.

Le azioni proprie al 31 dicembre 2022 sono pari a n. 1.586.388, corrispondenti al 5,64% del capitale sociale. Le azioni in circolazione risultano pertanto n. 26.541.612.

Di seguito si evidenzia, in migliaia, la movimentazione delle azioni in circolazione all'inizio ed alla fine degli ultimi due esercizi:

Saldo al 31.12.2020 26.580
Acquisto azioni proprie (37)
Saldo al 31.12.2021 26.543
Acquisto azioni proprie (1)
Saldo al 31.12.2022 26.542

Riserva da sovrapprezzo azioni

La voce si riferisce al maggior valore d'emissione rispetto al valore nominale delle azioni IRCE S.p.A in sede di aumento del capitale sociale avvenuto al momento della quotazione in Borsa nel 1996.

Riserva di rivalutazione

La voce si riferisce alla rivalutazione effettuata in accordo con la legge 266/1995 pari ad €/000 22.328, prima della transizione agli IFRS e non stornata in considerazione del fatto che in sede di adozione degli IFRS, il Gruppo ha scelto l'opzione di adottare il fair value, così come risultante dai saldi netti di rivalutazione. quale sostituto del costo per i beni oggetto di detta rivalutazione.

Riserva legale:

La voce espone gli utili accantonati in anni passati da IRCE, in accordo con le disposizioni dell'articolo 2430 Codice civile, non più alimentata avendo raggiunto il quinto del capitale sociale.

Riserva IAS 19

La riserva comprende gli utili e le perdite attuariali accumulate a seguito dell'applicazione dello IAS 19 Revised. La movimentazione della riserva, in migliaia di Euro, è la seguente:

saldo al 31.12.2020 (768)
Valutazione attuariale (112)
Effetto fiscale sulla valutazione attuariale 27
saldo al 31.12.2021 (853)
Valutazione attuariale 380
Effetto fiscale sulla valutazione attuariale (92)
saldo al 31.12.2022 (565)

Riserva Straordinaria

La riserva straordinaria si incrementa per gli utili (perdite) portati a nuovo e si decrementa per la distribuzione di dividendi, pari a € 1.327 mila nel 2022.

Altre riserve

Tale voce pari a € 23.596 mila include:

  • la Riserva per avanzo di annullamento, sorta nell'esercizio 2001 a seguito della fusione per incorporazione delle società Irce Cavi S.p.A. ed Isolcable S.r.l. nella IRCE S.p.A, pari ad € 6.621 mila.
  • la Riserva utili da reinvestire nel Mezzogiorno pari ad € 201 mila.
  • la Riserva FTA, che rappresenta la contropartita delle scritture effettuate per la conversione del bilancio a quanto previsto dai principi contabili internazionali IAS/IFRS al 1 gennaio 2004 (anno di transizione) pari ad € 16.772 mila.

Si riporta di seguito il dettaglio origine, disponibilità e utilizzo delle poste di patrimonio netto:

Possibilità
di Quota
Natura/descrizione
Capitale sociale
Importo
14.626.560
utilizzazione disponibile Distribuibile
Riserve di capitali:
40.538.732 A,B,C 40.538.732 40.538.732
Sovrapprezzo azioni
Altre riserve di capitale 6.035.757 A,B,C 6.035.757 6.035.757
Totale riserve di capitali 46.574.489 46.574.489 46.574.489
Riserve di utili
Legale 2.925.312 B 2.925.312 -
Straordinaria 49.861.233 A,B,C 49.861.233 49.861.233
Riserva IAS 5.896.998 A,B 5.896.998 1.597.853
Riserva azioni proprie (892.718) - (892.718) (892.718)
Riserva di Cash Flow Hedge - A,B - -
Avanzo annullamento (quota costituita da 585.888 A,B,C 585.888 585.888
riserve di utili)
Totale riserve di utili 58.376.713 58.376.713 51.152.256
Riserve in sospensione di imposta
Utili mezzogiorno 201.160 A,B,C 201.160 201.160
Rivalutazione (straordinaria in bilancio) 22.327.500 A,B,C 22.327.500 22.327.500
Rivalutazione 266/2005 13.935.343 A,B 13.935.343
Totale riserve in sospensione 36.464.003 36.464.003 22.528.660
Totale riserve 141.415.205 141.415.206 120.255.405
Utile esercizio 2022 5.788.946
Totale PN 161.830.711
TOTALE riserve disponibili 141.415.205
Quota non distribuibile per costi di impianto e ampliamento non
ammortizzati
-
Quota non distribuibile per riserva legale 2.925.312
Quota non distribuibile riserve IAS 4.299.145
Quota non distribuibile adeguamento a fair value valore terreni 13.935.343
Residua quota distribuibile 120.255.405

LEGENDA:

A = aumento di capitale; B = copertura di perdite; C = distribuibile

Si segnala che la "Riserva sovrapprezzo azioni" è interamente distribuibile avendo la "Riserva legale" già raggiunto 1/5 del "Capitale sociale".

18. PASSIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI

Di seguito si riporta il dettaglio della passività finanziare non correnti:

(Migliaia di Euro) 2022
31 Dicembre
2021
31 Dicembre
Passività finanziarie vs banche
Passività finanziarie IFRS 16
17.869
40
15.383
39
Totale passività finanziarie non correnti 17.909 15.422

Si riporta nella tabella successiva il dettaglio delle passività finanziarie vs banche non correnti in essere a fine anno con evidenza, in particolare, della tipologia di tasso e della scadenza.

Migliaia di Euro Valuta Tasso Società 31.12.2022 31.12.2021 Scadenza
Banca di Imola EUR Variabile IRCE SpA 3.473 4.821 2026
Unicredit EUR Variabile IRCE SpA - 5.000 2025
Mediocredito EUR Variabile IRCE SpA 1.385 2.307 2025
Banco Popolare EUR Variabile IRCE SpA - 625 2023
Banco Popolare EUR Fisso IRCE SpA 1.886 2.630 2026
Deutsche Bank EUR Fisso IRCE SpA 6.125 - 2027
BPER EUR Variabile IRCE SpA 5.000 - 2032
Totale 17.869 15.383

Di seguito si evidenzia la movimentazione delle passività finanziarie non correnti nell'esercizio 2022

€/000 31.12.2021 Riclass. a breve Accensioni Rimborsi 31.12.2022
Banca di Imola 4.821 (1.348) - - 3.473
Unicredit 5.000 - - (5.000) -
Mediocredito 2.307 (922) - - 1.385
Banco Popolare 625 (625) - - -
Banco Popolare 2.630 (744) - - 1.886
Deutsche Bank - (875) 7000 - 6.125
BPER - - 5000 - 5.000
Totale 15.383 (4.514) 12.000 (5.000) 17.869

Covenants

  • Il finanziamento a medio lungo termine concesso da Mediocredito Italiano S.p.A. che al 31.12.2022 ammonta a residui € 2.307 mila (di cui € 923 mila classificati nei finanziamenti a breve termine) prevede il rimborso in tredici rate semestrali a capitale costante pari ad € 461,5 mila ciascuna, con scadenza 30 gennaio 2025. Il contratto prevede il rispetto di 2 vincoli di carattere finanziario da verificarsi con cadenza annuale.
  • Il finanziamento a medio lungo termine concesso da Deutsche Bank che al 31.12.2022 ammonta a residui € 7.000 mila (di cui € 876 mila classificati nei finanziamenti a breve termine) prevede il rimborso in sedici rate semestrali a capitale costante pari ad € 438 mila ciascuna, con scadenza 24 giugno 2027. Il contratto prevede il rispetto di 2 vincoli di carattere finanziario da verificarsi con cadenza annuale.

Per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 tutti i covenants sono stati rispettati.

19. FONDI PER RISCHI ED ONERI

I fondi per rischi ed oneri sono dettagliati come segue:

(Migliaia di Euro) 2022
31 Dicembre
2021
31 Dicembre
Fondo indennità supplettivo di clientela a lungo
Altri fondi a lungo
Fondo copertura perdite società controllate
130
150
7.548
145
22
7.084
Totale fondi per rischi ed oneri 7.828 7.251

Si riporta di seguito la movimentazione del fondo rischi ed oneri:

(Migliaia di Euro) Apertura Riclassifiche Acc.ti Utilizzi Chiusura
Fondo indennità supplettivo di clientela
Altri fondi a lungo
145
22
-
-
15
150
(30)
(22)
130
150
Fondo copertura perdite 7.084 84 380 - 7.548
Totale 7.251 84 545 (52) 7.828

Il "Fondo indennità suppletiva di clientela" si riferisce agli accantonamenti per le indennità di fine rapporto relative ai contratti di agenzia in essere.

La voce "Altri fondi a lungo" si riferisce a contenziosi vari. L'accantonamento del periodo si riferisce ad un possibile contenzioso con un fornitore ancora in fase preliminare.

La Società ha provveduto a stanziare un fondo copertura perdite sulle controllate che, a causa delle perdite conseguite, presentano un patrimonio netto negativo. Per maggiori dettagli, si veda allegato 2 "Elenco delle partecipazioni in società direttamente controllate.

Di seguito si riporta la movimentazione del fondo copertura perdite delle società controllate.

(Migliaia di Euro) Apertura Acc.ti Utilizzi Chiusura
Isodra Gmbh 1.855 - - 1.855
Irce SL 3.744 48 - 3.792
Stable Magnet Wire P.Ltd 1.397 416 - 1.813
Isolveco 2 SRL 21 - - 21
Irce SP.ZO.O 68 - - 68
Totale fondo copertura perdite 7.084 464 7.548

A seguito dei risultati negativi consuntivati nel 2022 da Irce SL e Magnet Wire gli Amministratori hanno ritenuto durevoli le relative perdite del periodo e conseguentemente si è proceduto ad incrementare il fondo al fine di allinearlo al patrimonio netto negativo.

20. FONDI PER BENEFICI AI DIPENDENTI A PRESTAZIONE DEFINITA

Il Fondo per benefici ai dipendenti a prestazione definita ha subito la seguente movimentazione:

(Migliaia di Euro) Apertura Acc.ti Effetto a
patrimonio
netto
Utilizzi Chiusura
Fondo per benefici ai dipendenti a lungo 3.750 49 (380) (440) 2.979
Totale 3.750 49 (380) (440) 2.979

Tale fondo, che rientra nei piani a benefici definiti, comprende la passività relativa al Trattamento di Fine Rapporto (TFR).

La valutazione attuariale del TFR è stata realizzata in base alla metodologia dei "benefici maturati" mediante il criterio "Projected Unit Credit" (PUC) come previsto ai paragrafi 67-69 dello IAS 19 ed è articolata secondo le seguenti fasi:

  • proiezione fino alla data di pagamento, aleatoria, per ciascun dipendente del TFR già accantonato al 31 dicembre 2006 e rivalutato alla data di bilancio;

  • determinazione per ciascun dipendente dei pagamenti di TFR in base alla probabilità di accadimento che dovranno essere effettuati dalla Società in caso di uscita del dipendente causa licenziamento, dimissioni, inabilità, morte e pensionamento nonché a fronte di richiesta di anticipi;

  • attualizzazione, alla data di valutazione, di ciascun pagamento in base alla probabilità di accadimento.

Si riportano di seguito le basi demografiche utilizzate dall'attuario per la valutazione del fondo per benefici ai dipendenti:

  • Decesso: tabelle di mortalità RG48 pubblicate dalla Ragioneria Generale dello Stato;
  • Inabilità: tavole INPS distinte per età e sesso;
  • Pensionamento: 100% al raggiungimento dei requisiti AGO.

Inoltre sono state assunte le seguenti basi tecniche economiche:

31/12/2022 31/12/2021
Tasso annuo di attualizzazione 3,63% 0,44%
Tasso annuo d'inflazione 2,30% 1,75%
Tasso annuo d'incremento TFR 3,23% 2,81%

Il "Tasso annuo di attualizzazione", coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, è stato desunto dall'indice IBOXX Corporate AA con duration 7-10 rilevato alla data della valutazione.

Il "Tasso annuo di incremento TFR, come previsto dall.art. 2120 del Codice Civile, è pari al 75% del "Tasso annuo d'inflazione" più 1,5 punti percentuali.

Analisi di sensitività dei principali parametri valutativi:

(Migliaia di Euro) Sensitività DBO 31/12/2022 DBO 31/12/2021
Tasso di turnover +1,00% 2.989 3.721
Tasso di turnover - 1,00% 2.968 3.782
Tasso di inflazione +0,25% 3.008 3.794
Tasso di inflazione - 0,25% 2.950 3.706
Tasso di attualizzazione +0,25% 2.934 3.680
Tasso di attualizzazione - 0,25% 3.025 3.822

Service cost: 0,00 Duration del piano: 7,0

21. PASSIVITA' FINANZIARIE CORRENTI

Le passività finanziarie sono dettagliate come segue:

2022 2021
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Debiti vs banche 33.937 46.955
Derivati passivi su cambi - 21
Debiti finanziari IFRS 16 26 24
Prestiti a lungo termine - quota corrente 4.523 4.222
Totale passività finanziarie correnti 38.486 51.222

I "debiti vs banche" comprendono sostanzialmente linee finanziarie a breve e linee finanziarie autoliquidanti.

La voce "Derivati passivi su cambi" si riferisce al Mark to Market dei contratti di acquisto e vendita a termine su valute aperti a fine anno.

Si riporta di seguito la Posizione Finanziaria netta determinata sulla base del nuovo schema previsto dal Richiamo di attenzione Consob n. 5/21 del 29 aprile 2021, il quale recepisce l'Orientamento ESMA pubblicato il 4 marzo 2021.

2022 2021
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.432 461
Attività finanziarie correnti 416 673
Liquidità 1.848 1.134
Altre passività finanziarie correnti (33.963) (47.000)
Prestiti a lungo termine - quota corrente (4.523) (4.222)
Posizione finanziaria netta corrente (36.638) (50.088)
Passività finanziarie non correnti verso terzi (17.909) (15.422)
Posizione finanziaria netta (54.547) (65.510)

Si segnala che i crediti finanziari infragruppo sono stati esclusi dal calcolo della posizione finanziaria netta in quanto "non correnti".

Il miglioramento della posizione finanziaria netta è attribuibile alle disponibilità liquide generate dall'attività operativa al netto degli investimenti del periodo.

La posizione finanziaria netta include complessivamente € 66 mila di debiti finanziari relativi a contratti di locazione contabilizzati secondo l'IFRS16.

22. DEBITI COMMERCIALI

I debiti commerciali sono dettagliati come segue:

2022 2021
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Debiti commerciali 20.687 26.271
Debiti commerciali infragruppo 173 170
Totale debiti commerciali 20.860 26.441

La variazione del periodo è attribuibile principalmente alla dinamica della fornitura di rame; lo scorso anno erano infatti presenti quantità di metallo acquistate e non ancora pagate in misura superiore rispetto al 31 dicembre 2022.

La voce debiti verso società controllate di natura commerciale risulta composta come segue:

2022 2021
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
FD SIMS ltd 15 2
Smit Draad Nijmegen BV - 11
Isomet AG 2 4
DMG Gmbh 95 109
Irce SL 51 33
Isolveco 2 SRL 10 11
Totale debiti commerciali infragruppo 173 170

23. DEBITI TRIBUTARI

(Migliaia di Euro) 2022
31 Dicembre
2021
31 Dicembre
Debiti tributari vs Aequafin
Debiti tributari a breve
-
-
2.163
424
Totale debiti tributari - 2.587

La voce "Debiti tributari vs Aequafin" espone il debito per Ires verso la propria controllante con la quale è in essere un contratto di consolidato fiscale nazionale.

I "Debiti tributari a breve" includono il debito per Irap.

Al 31 dicembre il saldo dei debiti tributari al netto dei relativi acconti è a credito.

24. DEBITI VERSO ISTITUTI DI PREVIDENZA SOCIALE

La voce, pari ad € 1.647 mila si riferisce al debito nei confronti dell'INPS per contributi.

25. ALTRE PASSIVITA' CORRENTI

Gli altri debiti risultano così composti:

2022 2021
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Debiti vs dipendenti 2.175 2.490
Ratei e risconti passivi 217 23
Altri debiti 259 752
Debiti IVA 286 2.218
Debiti per ritenute IRPEF dipendenti 512 480
Totale altre passività correnti 3.449 5.963

I "Debiti vs dipendenti" includono le passività per la tredicesima mensilità, per le ferie maturate e non godute e per i premi di produzione. La riduzione è attribuibile alla cessione del ramo d'azienda Miradolo.

Gli "Altri debiti" includono principalmente debiti verso erario per ritenute d'acconto, acconti da clienti qualora non compensabili con le correlate partite a credito, e altre passività varie.

Il "Debito IVA" al 31 dicembre 2022 si riferisce alle stabili organizzazioni Germania, Spagna e Polonia. La riduzione è attribuibile al fatto che il saldo Iva a fine anno è risultato a credito.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL CONTO ECONOMICO SEPARATO

26. RICAVI DI VENDITA

I ricavi di vendita si riferiscono ai ricavi per cessioni di beni, al netto di resi, abbuoni e ritorni di imballaggi.

(Migliaia di Euro) 2022
31 Dicembre
2021
31 Dicembre
Variazione
Ricavi 304.201 311.586 (7.386)

Il fatturato dell'anno registra una riduzione del 2,4% rispetto al 31 dicembre 2021. La variazione è dovuta ad un effetto combinato di decremento delle quantità vendute e di aumento dei prezzi di vendita sia del metallo che della lavorazione.

Si riporta nelle successive tabelle i ricavi suddivisi per prodotto ed area geografica di destinazione del prodotto finito.

Esercizio corrente Esercizio precedente
(Migliaia di
Euro)
Conduttori per
avvolgimento
Cavi Totale Conduttori per
avvolgimento
Cavi Totale
Ricavi
% sul totale
227.881
75%
76.320
25%
304.201
100%
231.020
74%
80.567
26%
311.586
100%
Esercizio corrente Esercizio precedente
(Migliaia di
Euro)
Italia UE Extra UE Totale Italia UE Extra UE Totale
Ricavi 180.581 102.995 20.625 304.201 183.679 104.536 23.371 311.586
% sul totale 60% 33% 7% 100% 58% 35% 7% 100%

Per ulteriori dettagli, si rimanda alla precedente paragrafo della "Informativa di settore" ed alla Relazione sulla Gestione.

27. ALTRI RICAVI E PROVENTI

Gli altri proventi risultano composti come segue:

2022 2021 Variazione
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Incrementi di immobil. per lav. interni 452 55 397
Plusvalenze su vendite cespiti 708 8 700
Rimborsi assicurativi 269 11 258
Sopravvenienze attive 153 129 24
Altri ricavi e proventi 215 162 53
Altri ricavi e proventi intercompany 144 148 (4)
Totale altri ricavi e proventi 1.941 513 1.428

La variazione della voce "Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni" si riferisce principalmente a lavorazioni effettuate internamente su impianti e macchinari per la maggior parte ancora iscritti nella categoria "Immobilizzazioni in corso".

La "Plusvalenza su vendite cespiti" riguarda per € 665 mila la cessione del ramo d'azienda "Miradolo".

L'incremento della voce "Rimborsi assicurativi" si riferisce a due furti di rame nel corso del trasporto su camion per i quali era presente una copertura assicurativa a copertura dell'evento verificatosi.

La voce di dettaglio "Altri ricavi e proventi" include principalmente i ricavi per cessione di titoli di efficienza energetica "TEE", i proventi derivanti dall'iscrizione del credito d'imposta per le spese di sanificazione ed acquisto dei dispositivi di protezione anti Covid-19, i contributi per corsi di formazione nonché i riaddebiti per rimborso spese effettuati a clienti.

28. COSTI PER MATERIE PRIME E MATERIALI DI CONSUMO

(Migliaia di Euro) 2022
31 Dicembre
2021
31 Dicembre
Variazione
Costi per materie prime e materiali di consumo
Variazione delle rimanenze di materie prime e merci
Acquisto prodotti finiti
Costi delle materie prime e materiali di consumo
infragruppo
(241.495)
4.798
-
(1.477)
(268.965)
8.707
(22)
(2.829)
27.470
(3.909)
22
1.352
Totale costi per materie prime e materiali di
consumo
(238.173) (263.110) 24.936

La voce "Costi per materie prime e materiali di consumo" include principalmente i costi sostenuti per l'acquisto di rame, di materiali isolanti e di materiali di confezionamento e manutenzione.

La variazione del periodo è attribuibile ad una riduzione dei volumi acquistati, in parte compensato dall'incremento dei prezzi delle materie prime.

29. COSTI PER SERVIZI

Comprendono i costi sostenuti per la prestazione di servizi inerenti la trasformazione del rame, le utenze, i trasporti, le prestazioni commerciali ed amministrative ed i costi per il godimento di beni di terzi, come da seguente dettaglio:

2022 2021 Variazione
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Lavorazioni esterne (6.020) (5.382) (638)
Spese per utenze (19.701) (13.782) (5.919)
Manutenzioni (1.098) (854) (244)
Spese di trasporto (3.323) (3.243) (80)
Provvigioni passive (171) (141) (30)
Compensi sindaci (70) (69) (1)
Altri servizi (3.752) (3.496) (256)
Costi per godimento beni di terzi (35) (10) (25)
Costi per servizi intercompany (1.095) (1.061) (34)
Totale costi per servizi (35.265) (28.038) (7.227)

La variazione delle "Spese per utenze" è imputabile essenzialmente al rilevante incremento del costo unitario per MWh dell'energia elettrica, solo parzialmente compensato dal contributo erogato alle imprese energivore

sotto forma di credito d'imposta, in accordo col decreto Sostegni-ter, contabilizzato per natura a riduzione del costo correlato.

La voce "Altri servizi" comprende principalmente costi per consulenze tecniche, legali e fiscali, nonché costi per R&D, assicurazioni e costi commerciali.

Il "Costo per godimento beni di terzi" includono i canoni di locazione esclusi dall'applicazione dell'IFRS 16 in quanto il bene oggetto di locazione risulta di basso valore (inferiore a € 5 mila) o il periodo di locazione risulta inferiore ai 12 mesi.

30. COSTO DEL PERSONALE

Il dettaglio del costo del personale è riepilogato come segue:

(Migliaia di Euro) 2022
31 Dicembre
2021
31 Dicembre
Variazione
Salari e stipendi (11.100) (11.579) 479
Oneri sociali (3.312) (3.487) 175
Costi di pensionamento (880) (933) 53
Altri costi (1.983) (2.344) 361
Costi personale intercompany (9) - (9)
Totale costo del personale (17.284) (18.343) 1.059

Nella voce "Altri costi" sono inseriti i costi per il lavoro interinale, il costo dei collaboratori ed i compensi percepiti dagli Amministratori.

La riduzione dell'organico è dovuta principalmente alla cessione del ramo d'azienda di Miradolo Terme (PV) che tra dipendenti ed interinali occupava circa 40 persone. Ulteriore riduzione dell'organico è dovuto al calo dell'attività produttiva nell'ultimo trimestre che ha richiesto un minor ricorso a lavoratori interinali.

Si evidenzia di seguito la consistenza media e puntuale dell'organico:

(Numero di dipendenti) Media
31/12/2022
Finale
31/12/2022
Finale
31/12/2021
Dirigenti 14 14 14
Impiegati 89 84 90
Operai 279 258 305
Totale 382 356 409

Il numero medio dei dipendenti è calcolato con il metodo del Full-Time-Equivalent (Equivalenti a tempo pieno) e comprende dipendenti interni ed esterni (interinali e collaboratori). Il personale è classificato in base alla tipologia di inquadramento.

31. AMMORTAMENTI

Gli ammortamenti sono dettagliati come segue:

(Migliaia di Euro) 2022
31 Dicembre
2021
31 Dicembre
Variazione
Ammort.to delle immobilizzazioni immateriali (29) (80) 51
Ammort.to delle immobilizzazioni materiali (3.536) (3.641) 105
Ammort.to delle immobilizzazioni materiali IFRS 16 (38) (45) 7
Svalutazioni delle immobilizzazioni materiali - (97) 97
Ammortamenti e svalutaz. immob. mater. e immat. (3.603) (3.863) 260

32. ACCANTONAMENTI E SVALUTAZIONI

Gli accantonamenti e svalutazioni sono dettagliati come segue:

(Migliaia di Euro) 2022
31 Dicembre
2021
31 Dicembre
Variazione
Svalut.ne dei crediti e delle disponibilità liquide
Accantonamenti per rischi
(257)
(150)
(893)
-
636
(150)
Totale accantonamenti e svalutazioni (407) (893) 486

La variazione del periodo della voce "Svalutazione dei crediti e delle disponibilità liquide" è da attribuirsi all'accantonamento "straordinario" effettuato nel 2021 in seguito alla rideterminazione delle "expected losses" a causa del mancato rinnovo della polizza assicurativa sui crediti commerciali.

L'accantonamento dell'anno rispecchia quanto risultante dall'analisi svolta per allineare i crediti al loro presumibile valore di realizzo.

33. ALTRI COSTI OPERATIVI

Gli altri costi operativi sono dettagliati come segue:

(Migliaia di Euro) 2022
31 Dicembre
2021
31 Dicembre
Variazione
Imposte e tasse non sul reddito (297) (215) (82)
Minusvalenze e sopravvenienze passive
Altri costi operativi
(53)
(222)
(47)
(25)
(6)
(197)
Totale altri costi operativi (572) (287) (285)

La variazione degli "Altri costi operativi" è riconducibile principalmente a penalità contrattuali addebitate da un cliente.

34. RIPRESA DI VALORE E SVALUTAZIONE PARTECIPAZIONI

Le svalutazioni dell'esercizio sono dettagliate come segue:

2022 2021
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
FD SIMS ltd (2.100) (997)
Smit Draad Nijmegen BV (2.300) (3.205)
Irce SL (48) -
Stable Magnet Wire P.Ltd (416) (200)
Isolveco 2 SRL (7) -
Irce Electromagnetic Wire Co. Ltd (658) -
Totale svalutazioni / (riprese di valore) (5.529) (4.402)

Con riferimento alle svalutazioni di FD Sims, Smit Draad Nijmegen, Isolveco 2 ed Irce Electromagnetic Wire si rimanda al paragrafo 8. Partecipazioni, mentre per la svalutazione relativa a Irce SL e Stable Magnet Wire si veda il paragrafo 19.Fondo rischi ed oneri.

35. PROVENTI ED ONERI FINANZIARI

I proventi ed oneri finanziari sono dettagliati come segue:

(Migliaia di Euro) 2022
31 Dicembre
2021
31 Dicembre
Variazione
Proventi finanziari 3.155 2.088 1.067
Oneri finanziari (802) (797) (5)
Utili e perdite su cambi (226) 70 (296)
Proventi / (oneri) finanziari 2.127 1.361 766

La voce "Proventi finanziari" include principalmente per € 2,1 milioni i dividendi corrisposti dalla controllata brasiliana (€ 1,5 milioni al 31 dicembre 2021), per € 0,2 interessi attivi su dilazioni di pagamento concesse ai clienti (€ 0,1 milioni al 31 dicembre 2021), per 0,5 milioni (0,6 milioni negativi al 31 dicembre 2021) l'effetto netto dei derivati sul metallo sia già liquidati nel corso dell'anno che da valutazione alla fine del periodo (si veda paragrafo 5 per maggiori dettagli), nonché per 0,2 milioni i proventi su prestiti finanziari infragruppo (0,1 milioni al 31 dicembre 2021).

La voce "Oneri finanziari" comprende principalmente per 0,4 milioni gli interessi passivi sull'indebitamento a breve ed a lungo termine (€ 0,2 milioni al 31 dicembre 2021) e per € 0,2 milioni gli oneri relativi allo sconto pro-soluto dei crediti commerciali.

Nella voce "Utili e perdite su cambi" sono esposti essenzialmente l'effetto netto delle differenze cambio realizzate e non realizzate.

36. IMPOSTE SUL REDDITO

(Migliaia di Euro) 2022
31 Dicembre
2021
31 Dicembre
Variazione
Imposte correnti
Imposte differite/anticipate
(90)
341
(2.854)
379
2.764
(38)
Totale imposte sul reddito 251 (2.475) 2.726

Si fornisce di seguito la riconciliazione numerica tra l'onere fiscale teorico ed effettivo:

(Migliaia di Euro) 2022
31 Dicembre
2021
31 Dicembre
Risultato prima delle imposte 5.538 8.027
Imposte calcolate con l'aliquota fiscale teorica IRES (24%) 1.329 1.926
Effetto fiscale dei costi non deducibili IRES
Variazioni permanenti
Variazioni temporanee
(1.583)
343
55
379
Deduzione ACE (123) (120)
Imposta IRAP effettiva
Imposte anni precedenti
114
9
588
26
Totale 89 2.854

La voce "Variazioni permanenti" include principalmente come rettifiche fiscali in aumento le svalutazioni rilevate sulle partecipazioni e come rettifiche fiscali in diminuzione i contributi ricevuti sull'energia elettrica e

riconosciuti alle imprese energivore sotto forma di credito d'imposta, i dividendi distribuiti dalla controllata brasiliana nonché le variazioni associate all'iper/super-ammortamento.

La significativa riduzione delle imposte correnti rispetto al precedente esercizio è attribuibile essenzialmente alla non tassabilità dei contributi ricevuti sull'energia elettrica in forma di credito d'imposta.

37. INFORMATIVA SULLE PARTI CORRELATE

I rapporti con le società controllate di IRCE S.p.A. sono di natura commerciale e finanziaria, come di seguito esposto:

(Migliaia di Euro) Ricavi
intercompany
Altri ricavi e
proventi
intercompany
Costi delle
materie
prime e
materiali
di consumo
intercompany
Costi per
servizi
intercompany
Costi
personale
intercompany
Finanziamenti
non
correnti
intercompany
Crediti
commerciali
intercompany
Debiti
commerciali
intercompany
Crediti
tributari
vs
controllante
Aequafin
Proventi
finanziari
intercompany
Dividendi
da
controllate
Interessi
passivi
intercompany
FD SIMS ltd
Smit Draad
1.693 31 (1.293) (8) - 7.582 529 15 - 76 - -
Nijmegen - 46 - - - 8.956 9 - - 88 - (143)
Isomet AG 7.827 12 - (2) - - 2.073 2 - - - -
IRCE Ltda 1.848 48 (71) (2) - - 475 - - - 2.150 -
DMG Gmbh 99 - (20) (398) - 1.602 16 95 - 2 - -
Isodra Gmbh 480 3 - - - 1.839 689 - - 4 - -
IRCE SL 2 1 (93) (433) (9) 1.624 2.387 51 - 38 - -
Stable Magnet
Wire
1.217 - - - - - 3.178 - - - - -
Isolveco 2 SRL - 3 - (198) - - 2 10 - - - -
Isolveco SRL in
liquid.
- - - - - - 116 - - - - -
Irce
Electromagnetic
- - - - - - 80 - - - - -
Irce SP.ZO.O - - - (54) - 118 - - - 2 - -
Irce S.R.O.
Cechia
- - - - - 1.483 - - - 32 - -
Aequafin - - - - - - - - 2.175 - - -
Totale 13.166 144 (1.477) (1.095) (9) 23.204 9.554 173 2.175 242 2.150 (143)

In aggiunta, si segnala che IRCE S.p.A. ha un credito fiscale per Ires verso la controllante Aequafin S.p.A. di € 2.175 mila derivante dall'applicazione del consolidato fiscale nazionale.

Conformemente a quanto richiesto dallo IAS 24, viene riportato di seguito il compenso, su base annua, percepito dai membri del Consiglio di Amministrazione:

(Migliaia di Euro) Compenso per la
carica
Compenso per altre
funzioni
Totale
Amministratori 250 287 537

La tabella riporta i compensi corrisposti a qualsiasi titolo ed in qualsiasi forma, esclusi i contributi previdenziali.

A seguito dell'introduzione dell'art. 123 ter del T.U.F, i dati relativi a tali compensi sono riportati analiticamente nella Relazione sulla remunerazione, che verrà messa a disposizione del pubblico entro i termini di legge presso la sede sociale, e consultabile altresì sul sito internet www.irce.it.

38. IMPEGNI E GARANZIE

Non ci sono impegni di particolare rilievo a carico del Gruppo alla data di chiusura del bilancio; si segnala il rilascio di sei fideiussioni per un totale di € 1.523 mila a favore di una società a partecipazione pubblica a garanzia di una fornitura di cavi elettrici.

39. GESTIONE DEL CREDITO COMMERCIALE

Si riporta di seguito il dettaglio dei crediti commerciali verso terzi, divisi sia per rating interno che per scadenza.

La riclassificazione dei crediti tiene in considerazione eventuali posizioni rinegoziate.

Livello di rischio 2022 2021 Variazione
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Minimo 26.837 36.663 (9.826)
Medio 12.844 24.247 (11.403)
Superiore alla media 2.136 8.244 (6.108)
Elevato 154 647 (493)
Totale crediti commerciali 41.970 69.801 (27.831)
Scadenza 2022 2021 Variazione
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Non scaduti 21.595 32.297 (10.702)
< 30 giorni 18.546 36.502 (17.956)
30 - 60 giorni 385 642 (257)
61 - 120 giorni 984 41 943
> 120 giorni 460 319 141
Totale crediti commerciali 41.970 69.801 (27.831)

Si segnala che il fondo svalutazione crediti verso terzi, pari ad € 1,6 milioni, si riferisce per € 0,7 mila alle fasce di scadenza "61-120 giorni" e "> 120 giorni" e, a livello di rischio, alle categorie "Superiore alla media" ed "elevato" mentre per i restanti € 0,9 milioni alle fasce di scadenza inferiori a 60 giorni ed a livello di rischio alle categorie "Minimo" e "Medio".

In accordo con quanto previsto dall'IFRS 8, Paragrafo 34, si precisa che per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2022 e 2021 non vi sono clienti terzi che generano per la Società ricavi superiori al 10% del totale ricavi.

40. CAPITAL RISK MANAGEMENT

L'obiettivo primario della gestione del capitale della Società è garantire che sia mantenuto un solido rating creditizio ed adeguati livelli degli indicatori di capitale in modo da supportare l'attività e massimizzare il valore per gli azionisti.

2022 2021
(Migliaia di Euro) 31 Dicembre 31 Dicembre
Posizione finanziaria netta (A) (54.547) (65.510)
Patrimonio netto (B) (161.831) (157.084)
Capitale totale (A) + (B) = (C) (216.378) (222.594)
Gearing ratio (A) / (C) 25,2% 29,4%

41. STRUMENTI FINANZIARI

a) Strumenti finanziari per categoria

La tabella che segue evidenzia le attività e passività finanziarie per categoria di strumento finanziario:

Esercizio corrente
(Migliaia di Euro) Costo
ammortizzato
FV con
contropartita
a Conto Ec.
FV con
contropartita
patrimonio
netto
Totale
Attività finanziarie non correnti
Altre attività finanziarie e crediti non correnti
23.204 - - 23.204
Attività finanziarie correnti
Crediti commerciali 49.961 - - 49.961
Altre attività finanziarie correnti 15 401 - 416
Cassa ed altre attività equivalenti 1.432 - - 1.432
Passività finanziarie non correnti
Debiti finanziari
17.909 - - 17.909
Passività finanziarie correnti
Debiti commerciali 20.860 - - 20.860
Debiti finanziari 38.486 - - 38.486
Esercizio precedente
(Migliaia di Euro) Costo
ammortizzato
FV con
contropartita
a Conto Ec.
FV con
contropartita
patrimonio
netto
Totale
Attività finanziarie non correnti
Altre attività finanziarie e crediti non correnti
22.084 - - 22.084
Attività finanziarie correnti
Crediti commerciali 77.329 - - 77.329
Altre attività finanziarie correnti
Cassa ed altre attività equivalenti
8
461
666
-
-
-
674
461
Passività finanziarie non correnti
Debiti finanziari
15.422 - - 15.422
Passività finanziarie correnti
Debiti commerciali
26.441 - - 26.441

b) Fair value degli strumenti finanziari

Di seguito è riportato un raffronto del valore contabile e del valore equo per categoria di tutti gli strumenti finanziari della Società:

Bilancio 31/12/2022

2022 2021 2022 2021
31 Dicembre 31 Dicembre 31 Dicembre 31 Dicembre
(Migliaia di Euro) Valore contabile Valore equo
Attività finanziarie
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.432 461 1.432 461
Attività finanziarie correnti 416 673 416 673
Crediti commerciali 49.961 77.329 49.961 77.329
Attività finanziarie e crediti non correnti 23.204 22.084 23.204 22.084
Passività finanziarie
Passività finanziarie correnti verso terzi 38.486 51.222 38.486 51.222
Debiti commerciali 20.860 26.441 20.860 26.441
Passività finanziarie non correnti verso terzi 17.909 15.422 17.909 15.422

c) Livello gerarchico di fair value

La tabella seguente riporta il livello gerarchico di valutazione del fair value (Migliaia di Euro).

L'IFRS 13 definisce i seguenti tre livelli di fair value al quale riferire la valutazione degli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria:

  • Livello 1: quotazioni rilevate sul mercato attivo.
  • Livello 2: input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato.
  • Livello 3: input che non sono basati su dati di mercato osservabili.
2022 Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività:
Strumenti finanziari derivati - 142 - 142
Totale attività - 142 - 142
Passività:
Strumenti finanziari derivati - - - -
Totale passività - - - -
2021 Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività:
Strumenti finanziari derivati - 530 - 530
Totale attività - 530 - 530
Passività:
Strumenti finanziari derivati
Totale passività
-
-
(21)
(21)
-
-
(21)
(21)

Nel corso dell'esercizio non vi sono stati trasferimenti tra i tre livelli di fair value indicati nell'IFRS 7.

42. INFORMAZIONI AI SENSI DELL'ART.149- DUODIECIES DEL REGOLAMENTO EMITTENTI DELLA CONSOB

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 20 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi alla IRCE S.p.A dalla società di revisione o da entità appartenenti alla sua rete:

Tipologia di servizio Soggetto che eroga il servizio Corrispettivo (Migliaia di Euro)
Revisione legale Deloitte & Touche SpA 112
Altre certificazioni Deloitte & Touche SpA 4

43. INFORMAZIONI LEGGE 124/2017

In linea con quanto disposto dal D.L. 135/2018 e in sostituzione dell'obbligo informativo previsto dal Legge 124/2017, si dichiara che IRCE S.p.A. ha ricevuto nel presente esercizio aiuti di Stato soggetti ad obbligo di pubblicazione nell'ambito del Registro nazionale degli aiuti di Stato.

44. EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DEL BILANCIO

Si rimanda a quanto descritto nella nota "Eventi successivi" della "Relazione sull'andamento della gestione dell'esercizio 2022".

45. PROPOSTA DI DESTINAZIONE DEL RISULTATO D'ESERCIZIO

In relazione alla proposta di destinazione del risultato d'esercizio 2022 da sottoporre all'Assemblea degli azionisti, si rimanda a quanto riportato nella "Relazione sull'andamento della gestione all'esercizio 2022".

Imola, 15 marzo 2023

Allegato 1

Attestazione al bilancio annuale separato di IRCE S.p.A ai sensi dell'art. 154-bis, comma 5, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58:

I sottoscritti Dott. Filippo Casadio, Presidente, e Dott.ssa Elena Casadio, Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della IRCE S.p.A, attestano, tenuto conto di quanto previsto dall'art.154-bis, comma 5, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58:

  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio annuale separato IAS/IFRS.

Si attesta, inoltre, che il bilancio annuale separato IAS/IFRS:

  • d) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • e) è redatto in conformità ai principi IAS/IFRS contabili internazionali ed è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società;
  • f) che la Relazione sulla gestione contiene un'analisi attendibile delle informazioni di cui al comma 4, art.154-ter del decreto legislativo 24 febbraio 1998 n.58.

Imola, 15 marzo 2023

Allegato 2

Elenco delle partecipazioni in società direttamente controllate

I valori che si riferiscono alle partecipate estere sono convertiti in Euro ai cambi storici.

Nella seguente tabella, il Valore di carico è esposto al netto del fondo svalutazione partecipazioni, mentre il Fondo oneri futuri è stato stanziato per le società controllate il cui valore di carico è già stato completamente svalutato.

(Migliaia di Euro) Capitale
sociale
Partecip.
%
Patrimonio
netto
Patrimonio
netto di
competenza
Risultato di
esercizio
Risultato di
esercizio di
competenza
Valore di
carico
Fondo
oneri futuri
Differenza
FD SIMS ltd 18.173 100% 1.194 1.194 (1.923) (1.923) 2.142 - (947)
Smit Draad Nijmegen BV 1.166 100% (47) (47) (1.251) (1.251) 407 - (454)
Isomet AG 674 100% 5.448 5.448 1.228 1.228 1.435 - 4.014
Irce Ltda 58.809 100% 37.701 37.701 2.780 2.780 58.466 - (20.765)
DMG Gmbh 256 100% 1.207 1.207 (29) (29) 120 - 1.088
Isodra Gmbh 25 100% (1.654) (1.654) 174 174 - 1.855 201
Irce SL 150 100% (3.792) (3.792) (48) (48) - 3.792 -
Stable Magnet Wire P.Ltd 2.602 100% (1.812) (1.812) (524) (524) - 1.813 -
Isolveco 2 SRL 10 100% 7 7 (8) (8) 28 21 -
Isolveco SRL in liquidazione 46 75% (1.301) (976) (82) (62) - - (976)
Irce Electromagnetic wire 2.000 100% 1.342 1.342 (164) (164) 1.342 - -
Irce SP.ZO.O 48 100% (60) (60) (16) (16) - 68 8
Irce S.R.O. Cechia 130 100% 64 64 (65) (65) 130 - (66)
Totale 84.089 - 38.297 38.622 72 92 64.070 7.549 (17.897)

Si ricorda che FD Sims Ltd, Smit Draad Nijmegen BV e Irce Ltda sono state oggetto di impairment test . Si rimanda al paragrafo "8. Partecipazioni" per l'evidenza dei risultati. Si segnala peraltro che la significativa differenza negativa di Irce Ltda, pari a € 20,7 milioni è totalmente attribuibile alla svalutazione della valuta brasiliana.

In relazione alla differenza negativa tra Patrimonio netto di competenza e Valore di carico della Isolveco Srl in liquidazione, pari a € 1,0 milioni, è stato iscritto, in luogo dello stanziamento a Fondo copertura perdite, un fondo svalutazione crediti di € 1,4 milioni (si veda sezione 7. Crediti commerciali) a copertura del credito commerciale di € 1,5 milioni.

Si rileva infine che la controllata "Irce S.R.O. Cechia" risulta attualmente inattiva e la differenza negativa tra Valore di carico e Patrimonio netto di competenza, pari a € 66 mila è ritenuta recuperabile una volta ultimata la fase di start-up.

Deloitte & Touche S.p.A. Piazza Malpighi, 4/2 40123 Bologna Italia

Tel: +39 051 65811 Fax: +39 051 230874 www.deloitte.it

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE AI SENSI DELL'ART. 14 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39 E DELL'ART. 10 DEL REGOLAMENTO (UE) N. 537/2014

Agli Azionisti della Irce S.p.A.

RELAZIONE SULLA REVISIONE CONTABILE DEL BILANCIO CONSOLIDATO

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato della Irce S.p.A. e sue controllate (il "Gruppo"), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2022, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio, che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2022, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Irce S.p.A. (la "Società") in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto, su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Ancona Bari Bergamo Bologna Brescia Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Padova Parma Roma Torino Treviso Udine Verona

Sede Legale: Via Tortona, 25 - 20144 Milano | Capitale Sociale: Euro 10.328.220,00 i.v

Codice Fiscale/Registro delle Imprese di Milano Monza Brianza Lodi n. 03049560166 - R.E.A. n. MI-1720239 | Partita IVA: IT 03049560166

Il nome Deloitte si riferisce a una o più delle seguenti entità: Deloitte Touche Tohmatsu Limited, una società inglese a responsabilità limitata ("DTTL"), le member firm aderenti al suo network e le entità a esse correlate. DTIL e ciascuna delle sue member firm sono entità giuridicamente separate e indipendenti tra loro. DTIL (denominata anche "Deloitte Global") non fornisce servizi ai dienti. Si invita a leggere l'informativa completa relativa alla descrizione della struttura legale di Deloitte Touche Tohmatsu Limited e delle sue member firm all'indirizzo www.deloitte.com/about

Rimanenze di Magazzino: Valutazione della "Componente Rame"

Descrizione
dell'aspetto chiave
della revisione
Come evidenziato nella nota "11. Rimanenze" del bilancio consolidato del
Gruppo al 31 dicembre 2022, il valore delle rimanenze di magazzino è pari a
Euro 117.988 migliaia.
La principale materia prima utilizzata dal Gruppo nel processo produttivo è il
rame, il cui valore rappresenta la componente maggiormente significativa
delle rimanenze di magazzino.
Il prezzo di vendita dei prodotti commercializzati dal Gruppo, concordato
con i clienti, è costituito da due componenti: i) la "Componente Rame" (la
quantità di rame inclusa nel prodotto finito) e ii) la "Componente
Lavorazione" (la valorizzazione della lavorazione). Il prezzo di vendita della
Componente Rame viene concordato con il cliente al momento dell'ordine
dove questo può optare per un prezzo fisso, che corrisponde a quello in
essere al momento della firma dell'ordine, oppure variabile, ovvero basato
su un meccanismo di determinazione del corrispettivo di vendita correlato
all'andamento del rame in un determinato periodo di tempo prestabilito.
Nel bilancio consolidato del Gruppo le rimanenze di materie prime di rame e
la Componente Rame dei prodotti finiti e dei prodotti in corso di lavorazione
(di seguito nel loro insieme le "Rimanenze di Rame") sono valorizzate
distintamente dalla Componente Lavorazione e sono iscritte al minore tra il
costo di acquisto e il presumibile valore di realizzo.
Il prezzo del rame, quotato nelle principali borse valori dei metalli ferrosi, è
soggetto a fluttuazioni anche significative e, pertanto, una riduzione della
quotazione del rame potrebbe comportare la necessità di adeguare il valore
di iscrizione delle Rimanenze di Rame al loro presumibile valore di realizzo.
Per verificare il valore di iscrizione delle Rimanenze di Rame, gli
Amministratori effettuano un'analisi specifica che tiene conto di molteplici
dati e informazioni, quest'ultime anche soggette a stima, tra le quali gli
impegni e gli ordini di vendita e l'andamento atteso del prezzo del rame nei
mesi successivi all'approvazione del bilancio.
Abbiamo ritenuto che la valorizzazione delle Rimanenze di Rame costituisca
un aspetto chiave della revisione contabile del bilancio consolidato del
Gruppo al 31 dicembre 2022, in considerazione: i) della significatività del
valore delle Rimanenze di Rame iscritte nel bilancio consolidato al
31 dicembre 2022; ii) della modalità di determinazione del valore
recuperabile, basata su un processo di stima articolato effettuato dagli
Amministratori relativamente all'andamento futuro atteso della quotazione
del rame; iii) nonché della volatilità degli andamenti delle quotazioni del
rame.

Procedure di revisione svolte

Le nostre procedure di revisione svolte con rifermento all'aspetto chiave correlato alla valutazione delle Rimanenze di Rame hanno incluso, tra le altre, le seguenti:

  • · Rilevazione e comprensione delle procedure e dei controlli rilevanti adottati dal Gruppo per la valorizzazione delle Rimanenze di Rame;
  • Verifica, su base campionaria, della correttezza del calcolo del costo medio ponderato utilizzato per la valorizzazione delle Rimanenze di Rame;
  • Con riferimento alla determinazione del valore di realizzo delle Rimanenze di Rame:
  • Comprensione del metodo di calcolo adottato dal Gruppo per la determinazione del valore di realizzo delle Rimanenze di Rame;
  • Ottenimento dei dettagli di calcolo del valore di realizzo e analisi della ragionevolezza delle principali assunzioni adottate dal Gruppo;
  • Verifica della completezza e dell'accuratezza della base dati utilizzata dal Gruppo per la determinazione del valore di realizzo;
  • Verifica delle fonti utilizzate dal Gruppo per l'acquisizione dei parametri di mercato utilizzati per la stima del valore di realizzo;
  • Verifica dell'accuratezza matematica dei calcoli effettuati dal Gruppo per la determinazione del valore di realizzo;
  • Verifica, su base campionaria, della documentazione a supporto dei dettagli di calcolo del valore di realizzo.
  • Esame dell'adeguatezza e della conformità dell'informativa fornita nelle note esplicative con riferimento alle Rimanenze di Rame rispetto a quanto previsto dai principi contabili di riferimento.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per il bilancio consolidato

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

$\overline{4}$

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • · Abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno.
  • Abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo.
  • · Abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa.

  • Siamo giunti a una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio, ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento.

  • Abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.
  • Abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le azioni intraprese per eliminare i relativi rischi o le misure di salvaguardia applicate.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli azionisti della Irce S.p.A. ci ha conferito in data 10 giugno 2020 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2020 al 31 dicembre 2028.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

EMARKET SDIR CERTIFIED

6

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

RELAZIONE SU ALTRE DISPOSIZIONI DI LEGGE E REGOLAMENTARI

Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815

Gli Amministratori della Irce S.p.A. sono responsabili per l'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF -European Single Electronic Format) (nel seguito "Regolamento Delegato") al bilancio consolidato al 31 dicembre 2022, da includere nella relazione finanziaria annuale.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio consolidato alle disposizioni del Regolamento Delegato.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 è stato predisposto nel formato XHTML ed è stato marcato, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato.

Alcune informazioni contenute nelle note esplicative al bilancio consolidato quando estratte dal formato XHTML in un'istanza XBRL, a causa di taluni limiti tecnici, potrebbero non essere riprodotte in maniera identica rispetto alle corrispondenti informazioni visualizzabili nel bilancio consolidato in formato XHTML.

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli Amministratori della Irce S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo al 31 dicembre 2022, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2022 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2022 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

$\overline{7}$

Dichiarazione ai sensi dell'art. 4 del Regolamento Consob di attuazione del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n.254

Gli Amministratori della Irce S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione non finanziaria ai sensi del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n.254.

Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli Amministratori della dichiarazione non finanziaria.

Ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte nostra.

DELOITTE & TOUCHE S.p.A.

$\lambda$ Giovanni Fruci

Socio

Bologna, 28 marzo 2023

Deloitte & Touche S.p.A. Piazza Malpighi, 4/2 40123 Bologna Italia

Tel: +39 051 65811 Fax: +39 051 230874 www.deloitte.it

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE AI SENSI DELL'ART. 14 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39 E DELL'ART. 10 DEL REGOLAMENTO (UE) N. 537/2014

Agli Azionisti della Irce S.p.A.

RELAZIONE SULLA REVISIONE CONTABILE DEL BILANCIO D'ESERCIZIO

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio della Irce S.p.A. (la "Società"), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2022, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio, che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2022, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

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Sede Legale: Via Tortona, 25 - 20144 Milano | Capitale Sociale: Euro 10.328.220,00 i.v.

Codice Fiscale/Registro delle Imprese di Milano Monza Brianza Lodi n. 03049560166 - R.E.A. n. MI-1720239 | Partita IVA: IT 03049560166

Il nome Deloitte si riferisce a una o più delle seguenti entità: Deloitte Touche Tohmatsu Limited, una società inglese a responsabilità limitata ("DTTL"), le member firm aderenti al suo network e le entità a esse correlate. DTTL e ciascuna delle sue member firm sono entità giuridicamente separate e indipendenti tra loro. DTTL (denominata anche "Deloitte Global") non fornisce servizi ai dienti. Si invita a leggere l'informativa completa relativa alla descrizione della struttura legale di Deloitte Touche Tohmatsu Limited e delle sue member firm all'indirizzo www.deloitte.com/about

$\overline{c}$

Recuperabilità del valore delle partecipazioni in società controllate

Descrizione Come evidenziato nella nota "8. Partecipazioni" del bilancio d'esercizio della
dell'aspetto chiave
della revisione
Società al 31 dicembre 2022, il valore di iscrizione delle partecipazioni in
società controllate è complessivamente pari a Euro 64.068 migliaia, al netto
di una svalutazione complessiva pari a Euro 22.150 migliaia, di cui Euro
4.400 migliaia rilevati nell'esercizio con riferimento a due partecipazioni in
controllate estere.
Le partecipazioni in imprese controllate sono valutate con il metodo del
costo, rettificato per perdite di valore. In linea con quanto stabilito dallo "IAS
36 Impairment of assets", in presenza di indicatori di impairment, la Società
conduce un test di impairment mediante confronto tra il valore recuperabile
delle partecipazioni - determinato secondo la metodologia del valore d'uso -
e il loro valore contabile. In relazione alla significatività del differenziale tra il
valore di iscrizione della partecipazione nella controllata brasiliana IRCE Ltda
e la corrispondente quota di patrimonio netto di pertinenza, da attribuirsi
principalmente all'effetto cambi, e tenuto conto dei risultati negativi
consuntivati da alcune società controllate estere, la Società ha predisposto
appositi impairment test.
Il processo di valutazione della Direzione è complesso e si basa su assunzioni
riguardanti, tra l'altro, la previsione dei flussi di cassa attesi e la
determinazione di appropriati tassi di attualizzazione (WACC) e di crescita di
lungo periodo (g-rate).
In considerazione della significatività del differenziale tra il valore di
iscrizione della partecipazione nella controllata brasiliana di cui sopra e la
corrispondente quota di patrimonio netto di pertinenza (dovuta
principalmente ad effetti cambio) e della soggettività delle stime attinenti la
determinazione dei flussi di cassa e delle variabili chiave del modello di
impairment , abbiamo considerato l'impairment test sulle partecipazioni in
imprese controllate un aspetto chiave della revisione del bilancio d'esercizio
della Società.
Procedure di revisione
svolte
Nell'ambito delle nostre verifiche abbiamo, tra l'altro, svolto le seguenti
procedure, anche avvalendoci del supporto di esperti del network Deloitte:
Rilevazione e comprensione dei controlli rilevanti posti in essere dalla
$\bullet$
Società sul processo di effettuazione dei test di impairment delle
partecipazioni in imprese controllate;
Comprensione del metodo di calcolo utilizzato dalla Società per la
predisposizione del test di impairment;
Analisi di ragionevolezza delle principali assunzioni adottate per la
formulazione delle previsioni dei flussi di cassa;

EMARKET
SDIR CERTIFIED

$\mathbf{3}$

  • · Analisi degli scostamenti dei dati consuntivi rispetto ai piani originari al fine di valutare la natura degli scostamenti e l'attendibilità del processo di predisposizione dei piani;
  • · Valutazione delle modalità di determinazione del tasso di attualizzazione (WACC) analizzando i singoli elementi dello stesso e la loro coerenza con le prassi valutative generalmente utilizzate e analisi della ragionevolezza del tasso di crescita (g-rate) utilizzato;
  • · Verifica dell'accuratezza matematica del modello utilizzato per la determinazione del valore d'uso delle partecipazioni;
  • Verifica della corretta determinazione del valore contabile delle partecipazioni e del confronto con il loro valore d'uso;
  • Verifica delle sensitivity analysis predisposte dalla Direzione della Società;
  • · Esame dell'adeguatezza e della conformità dell'informativa fornita dalla Società sull'impairment test rispetto a quanto previsto dallo IAS 36.

Rimanenze di Magazzino: Valutazione della "Componente Rame"

Descrizione
dell'aspetto chiave
della revisione
Come evidenziato nella nota "11. Rimanenze" del bilancio d'esercizio della
Società al 31 dicembre 2022, il valore delle rimanenze di magazzino è pari a
Euro 78.720 migliaia.
La principale materia prima utilizzata dalla Società nel processo produttivo è
il rame, il cui valore rappresenta la componente maggiormente significativa
delle rimanenze di magazzino.
Il prezzo di vendita dei prodotti commercializzati dalla Società concordato
con i clienti è costituito da due componenti: i) la "Componente Rame" (la
quantità di rame inclusa nel prodotto finito) e ii) la "Componente
Lavorazione" (la valorizzazione della lavorazione). Il prezzo di vendita della
Componente Rame viene concordato con il cliente al momento dell'ordine
dove questo può optare per un prezzo fisso, che corrisponde a quello in
essere al momento della firma dell'ordine, oppure variabile, ovvero basato
su un meccanismo di determinazione del corrispettivo di vendita correlato
all'andamento del rame in un determinato periodo di tempo prestabilito.
Nel bilancio d'esercizio della Società le rimanenze di materie prime di rame
e la Componente Rame dei prodotti finiti e dei prodotti in corso di
lavorazione (di seguito nel loro insieme le "Rimanenze di Rame") sono
valorizzate distintamente dalla Componente Lavorazione e sono iscritte al
minore tra il costo di acquisto e il presumibile valore di realizzo.

$\overline{\phantom{a}}$

$\overline{4}$

Il prezzo del rame, quotato nelle principali borse valori dei metalli ferrosi, è
soggetto a fluttuazioni anche significative e, pertanto, una riduzione della
quotazione del rame potrebbe comportare la necessità di adeguare il valore
di iscrizione delle Rimanenze di Rame al loro presumibile valore di realizzo.
Per verificare il valore di iscrizione delle Rimanenze di Rame, gli
Amministratori effettuano un'analisi specifica che tiene conto di molteplici
dati e informazioni, quest'ultime anche soggette a stima, tra le quali gli
impegni e gli ordini di vendita e l'andamento atteso del prezzo del rame nei
mesi successivi all'approvazione del bilancio.
Abbiamo ritenuto che la valorizzazione delle Rimanenze di Rame costituisca
un aspetto chiave della revisione contabile del bilancio d'esercizio della
Società al 31 dicembre 2022, in considerazione: i) della significatività del
valore delle Rimanenze di Rame iscritte nel bilancio d'esercizio al
31 dicembre 2022; ii) della modalità di determinazione del valore
recuperabile, basata su un processo di stima articolato effettuato dagli
Amministratori relativamente all'andamento futuro atteso della quotazione
del rame; iii) nonché della volatilità degli andamenti delle quotazioni del
rame.
Procedure di revisione
svolte
Le nostre procedure di revisione svolte con rifermento all'aspetto chiave
correlato alla valutazione delle Rimanenze di Rame hanno incluso, tra le
altre, le seguenti:
Rilevazione e comprensione delle procedure e dei controlli rilevanti
adottati dalla Società per la valorizzazione delle Rimanenze di Rame;
Verifica, su base campionaria, della correttezza del calcolo del costo
medio ponderato utilizzato per la valorizzazione delle Rimanenze di
Rame;
Con riferimento alla determinazione del valore di realizzo delle
Rimanenze di Rame:
Comprensione del metodo di calcolo adottato dalla Società per la
determinazione del valore di realizzo delle Rimanenze di Rame;
Ottenimento dei dettagli di calcolo del valore di realizzo e analisi della
$\qquad \qquad \blacksquare$
ragionevolezza delle principali assunzioni adottate dalla Società;
Verifica della completezza e dell'accuratezza della base dati utilizzata
dalla Società per la determinazione del valore di realizzo;
Verifica delle fonti utilizzate dalla Società per l'acquisizione dei
$\overline{\phantom{a}}$
parametri di mercato utilizzati per la stima del valore di realizzo;
  • Verifica dell'accuratezza matematica dei calcoli effettuati dalla Società per la determinazione del valore di realizzo;
  • Verifica, su base campionaria, della documentazione a supporto dei dettagli di calcolo del valore di realizzo.
  • · Esame dell'adeguatezza e della conformità dell'informativa fornita nelle note esplicative con riferimento alle Rimanenze di Rame rispetto a quanto previsto dai principi contabili di riferimento.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per il bilancio d'esercizio

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

5

  • Abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno.
  • Abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Società.
  • · Abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa.
  • Siamo giunti a una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del $\bullet$ presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento.
  • Abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo $\bullet$ complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le azioni intraprese per eliminare i relativi rischi o le misure di salvaguardia applicate.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

6

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli azionisti della Irce S.p.A. ci ha conferito in data 10 giugno 2020 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2020 al 31 dicembre 2028.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

RELAZIONE SU ALTRE DISPOSIZIONI DI LEGGE E REGOLAMENTARI

Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815

Gli Amministratori della Irce S.p.A. sono responsabili per l'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF -European Single Electronic Format) (nel seguito "Regolamento Delegato") al bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2022, da includere nella relazione finanziaria annuale.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio d'esercizio alle disposizioni del Regolamento Delegato.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2022 è stato predisposto nel formato XHTML in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato.

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli Amministratori della Irce S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Società al 31 dicembre 2022, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio d'esercizio della Irce S.p.A. al 31 dicembre 2022 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio della Irce S.p.A. al 31 dicembre 2022 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

$\,8\,$

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

DELOITTE & TOUCHE S.p.A.

$\lambda_0, \lambda$ ic

Giovanni Fruci Socio

Bologna, 28 marzo 2023

Deloitte & Touche S.p.A. Piazza Malpighi, 4/2 40123 Bologna Italia

Tel: +39 051 65811 Fax: +39 051 230874 www.deloitte.it

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE SULLA DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO AI SENSI DELL'ART. 3. C. 10. D.LGS. 254/2016 E DELL'ART. 5 REGOLAMENTO CONSOB ADOTTATO CON DELIBERA N. 20267 DEL GENNAIO 2018

Al Consiglio di Amministrazione di Irce S.p.A.

Ai sensi dell'articolo 3, comma 10, del Decreto Legislativo 30 dicembre 2016, n. 254 (di seguito "Decreto") e dell'articolo 5 del Regolamento CONSOB n. 20267/2018, siamo stati incaricati di effettuare l'esame limitato ("limited assurance engagement") della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario di Irce S.p.A. e sue controllate (di seguito "Gruppo Irce" o "Gruppo") relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 predisposta ex art. 4 del Decreto, presentata nella specifica sezione della relazione sulla gestione e approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 15 marzo 2023 (di seguito "DNF").

L'esame limitato da noi svolto non si estende alle informazioni contenute nel capitolo "Tassonomia" della DNF, richieste dall'art. 8 del Regolamento europeo 2020/852.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per la DNF

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione della DNF in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del Decreto e ai "Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards" definiti dal GRI - Global Reporting Initiative (di seguito "GRI Standards"), con riferimento alla selezione di GRI Standards, da essi individuati come standard di rendicontazione.

Gli Amministratori sono altresì responsabili, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno da essi ritenuta necessaria al fine di consentire la redazione di una DNF che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili inoltre per l'individuazione del contenuto della DNF, nell'ambito dei temi menzionati nell'articolo 3, comma 1, del Decreto, tenuto conto delle attività e delle caratteristiche del Gruppo e nella misura necessaria ad assicurare la comprensione dell'attività del Gruppo, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dallo stesso prodotti.

Gli Amministratori sono infine responsabili per la definizione del modello aziendale di gestione e organizzazione dell'attività del Gruppo, nonché, con riferimento ai temi individuati e riportati nella DNF, per le politiche praticate dal Gruppo e per l'individuazione e la gestione dei rischi generati o subiti dallo stesso.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sull'osservanza delle disposizioni stabilite nel Decreto.

Sede Legale: Via Tortona, 25 - 20144 Milano | Capitale Sociale: Euro 10.328.220,00 i.v.

Codice Fiscale/Registro delle Imprese di Milano Monza Brianza Lodi n. 03049560166 - R.E.A. n. MI-1720239 | Partita IVA: IT 03049560166

Il nome Deloitte si riferisce a una o più delle seguenti entità: Deloitte Touche Tohmatsu Limited, una società inglese a responsabilità limitata ("DTTL"), le member firm aderenti al suo network e e entità a esse correlate. DTL e dascuna delle sue member firm sono entità guridicamente separate e indipendenti tra loro. DTL (denominata anche "Deloitte Global") non fornisce servizi ai
clienti. Si invita a leggere l'inf www.deloitte.com/about

Ancona Bari Bergamo Bologna Brescia Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Padova Parma Roma Torino Treviso Udine Verona

$\overline{c}$

Indipendenza della società di revisione e controllo della qualità

Siamo indipendenti in conformità ai principi in materia di etica e di indipendenza del Code of Ethics for Professional Accountants emesso dall'International Ethics Standards Board for Accountants, basato su principi fondamentali di integrità, obiettività, competenza e diligenza professionale, riservatezza e comportamento professionale. La nostra società di revisione applica l'International Standard on Quality Control 1 (ISQC Italia 1) e, di conseguenza, mantiene un sistema di controllo qualità che include direttive e procedure documentate sulla conformità ai principi etici, ai principi professionali e alle disposizioni di legge e dei regolamenti applicabili.

Responsabilità della società di revisione

È nostra la responsabilità di esprimere, sulla base delle procedure svolte, una conclusione circa la conformità della DNF rispetto a quanto richiesto dal Decreto e ai GRI Standards, con riferimento alla selezione di GRI Standards. Il nostro lavoro è stato svolto secondo quanto previsto dal principio "International Standard on Assurance Engagements ISAE 3000 (Revised) - Assurance Engagements Other than Audits or Reviews of Historical Financial Information" (di seguito "ISAE 3000 Revised"), emanato dall'International Auditing and Assurance Standards Board (IAASB) per gli incarichi di limited assurance. Tale principio richiede la pianificazione e lo svolgimento di procedure al fine di acquisire un livello di sicurezza limitato che la DNF non contenga errori significativi. Pertanto, il nostro esame ha comportato un'estensione di lavoro inferiore a quella necessaria per lo svolgimento di un esame completo secondo l'ISAE 3000 Revised ("reasonable assurance engagement") e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti e le circostanze significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di tale esame.

Le procedure svolte sulla DNF si sono basate sul nostro giudizio professionale e hanno compreso colloqui, prevalentemente con il personale della società responsabile per la predisposizione delle informazioni presentate nella DNF, nonché analisi di documenti, ricalcoli ed altre procedure volte all'acquisizione di evidenze ritenute utili.

In particolare, abbiamo svolto le seguenti procedure:

    1. analisi dei temi rilevanti in relazione alle attività e alle caratteristiche del Gruppo rendicontati nella DNF, al fine di valutare la ragionevolezza del processo di selezione seguito alla luce di quanto previsto dall'art. 3 del Decreto e tenendo presente lo standard di rendicontazione utilizzato;
    1. analisi e valutazione dei criteri di identificazione del perimetro di consolidamento, al fine di riscontrarne la conformità a quanto previsto dal Decreto;
    1. comparazione tra i dati e le informazioni di carattere economico-finanziario inclusi nella DNF e i dati e le informazioni inclusi nel Bilancio Consolidato del Gruppo Irce;
  • comprensione dei seguenti aspetti:

  • · modello aziendale di gestione e organizzazione dell'attività del Gruppo, con riferimento alla gestione dei temi indicati nell'art. 3 del Decreto;

  • · politiche praticate dall'impresa connesse ai temi indicati nell'art. 3 del Decreto, risultati conseguiti e relativi indicatori fondamentali di prestazione;
  • principali rischi, generati o subiti connessi ai temi indicati nell'art. 3 del Decreto.

Relativamente a tali aspetti sono stati effettuati inoltre i riscontri con le informazioni contenute nella DNF ed effettuate le verifiche descritte nel successivo punto 5, lett. a);

  1. comprensione dei processi che sottendono alla generazione, rilevazione e gestione delle informazioni qualitative e quantitative significative incluse nella DNF.

In particolare, abbiamo svolto interviste e discussioni con il personale della Direzione di Irce S.p.A. e con il personale di IRCE Ltda e abbiamo svolto limitate verifiche documentali, al fine di raccogliere informazioni circa i processi e le procedure che supportano la raccolta, l'aggregazione, l'elaborazione e la trasmissione dei dati e delle informazioni di carattere non finanziario alla funzione responsabile della predisposizione della DNF.

Inoltre, per le informazioni significative, tenuto conto delle attività e delle caratteristiche del Gruppo:

  • · a livello di capogruppo e società controllate:
  • a) con riferimento alle informazioni qualitative contenute nella DNF, e in particolare a modello aziendale, politiche praticate e principali rischi, abbiamo effettuato interviste e acquisito documentazione di supporto per verificarne la coerenza con le evidenze disponibili;
  • b) con riferimento alle informazioni quantitative, abbiamo svolto sia procedure analitiche che limitate verifiche per accertare su base campionaria la corretta aggregazione dei dati;
  • per le seguenti società e siti, sede e sito produttivo di Imola (BO) per Irce S.p.A. e sito produttivo di Joinville (Brasile) per IRCE Ltda, che abbiamo selezionato sulla base delle loro attività, del loro contributo agli indicatori di prestazione a livello consolidato e della loro ubicazione, abbiamo effettuato visite in loco o riunioni da remoto nel corso delle quali ci siamo confrontati con i responsabili e abbiamo acquisito riscontri documentali circa la corretta applicazione delle procedure e dei metodi di calcolo utilizzati per gli indicatori.

3

$\overline{a}$

Conclusioni

Sulla base del lavoro svolto, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che la DNF del Gruppo Irce relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del Decreto e ai GRI Standards, con riferimento alla selezione di GRI Standards.

Le nostre conclusioni sulla DNF del Gruppo Irce non si estendono alle informazioni contenute nel capitolo "Tassonomia" della stessa, richieste dall'art. 8 del Regolamento europeo 2020/852.

DELOITTE & TOUCHE S.p.A.

í.

Giovanni Fruci Socio

Bologna, 28 marzo 2023

IRCE S.p.A.

Sede legale Imola (BO) Via Lasie n. 12/B Capitale Sociale $\epsilon$ . 14.626.560,00 i.v. Iscrizione Registro Imprese di Bologna e C.F. 82001030384 – REA 266734

Sindacale all'Assemblea Relazione del Collegio degli Azionisti della Società IRCE S.p.A., ai sensi dell'art. 153 del d.lgs. 58/98 e dell'art. 2429, comma 3, del C.C.

Signori Azionisti,

il bilancio separato relativo all'esercizio chiuso il 31 dicembre 2022 che viene proposto per l'approvazione chiude con un utile di $\epsilon$ 5.788.946.

Il bilancio, che è stato trasmesso dal Consiglio di Amministrazione al Collegio Sindacale nei termini di legge, è stato redatto in base ai principi contabili internazionali IAS/IFRS emessi dall'International Accounting Standards Board (IASB) e omologati dall'Unione Europea. Esso è costituito dalla Situazione patrimoniale - finanziaria, dal Conto Economico, dal Conto Economico complessivo, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto, dal Rendiconto finanziario e dalle Note esplicative. Il bilancio è corredato dalla Relazione degli Amministratori sull'andamento della gestione, nella quale sono inoltre riepilogati i principali rischi e incertezze e si dà conto dell'evoluzione prevedibile della gestione, tenuto conto delle linee guida emanate dall'ESMA (Public Statement ESMA32-63-1320 "European common enforcement priorities for 2022 annual financial reports").

Ai sensi dell'art. 40, comma 2 bis del d.lgs n. 127/1991, la Relazione degli amministratori è stata redatta in forma unitaria per il bilancio separato di IRCE S.p.A ed il bilancio consolidato del Gruppo IRCE.

La Relazione finanziaria annuale è stata predisposta in conformità al regolamento delegato (UE) n. 2019/815 del 17 dicembre 2018 (G.U.U.E., L. 143 del 29 maggio 2019), che, integrando la direttiva n. 2004/109/CE, ha stabilito norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione delle relazioni finanziarie annuali; pertanto, la stessa è stata predisposta secondo il formato elettronico

unico di comunicazione ESEF - European Single Electronic Format -.

La Società ha redatto l'annuale Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari in conformità all'articolo 123-bis del TUF e alle istruzioni contenute nel Regolamento dei Mercati Organizzati gestititi da Borsa Italiana S.p.A..

Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 il Collegio Sindacale ha svolto l'attività di vigilanza ai sensi dell'art. 149 del d.lgs. 58/1998, secondo le norme di comportamento del Collegio Sindacale nelle società di capitali con azioni quotate in mercati regolamentati, redatte a cura del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e le raccomandazioni della CONSOB in materia di controlli contabili e attività del Collegio Sindacale.

Nella predisposizione della presente relazione si è tenuto conto delle comunicazioni CONSOB n. 1025564 del 6 aprile 2001, n. 321582 del 4 aprile 2003 e n. 6031329 del 7 aprile 2006 nonché delle indicazioni contenute nel Codice di Autodisciplina, aventi a oggetto il contenuto delle relazioni dei Collegi Sindacali delle società con azioni quotate in Borsa alle assemblee degli azionisti.

In particolare, il Collegio Sindacale:

  • ha vigilato sull'osservanza della Legge, dello Statuto e del Codice di Corporate Governance. Sulla base delle informazioni acquisite attraverso la propria attività di vigilanza, il Collegio Sindacale ritiene che le operazioni aziendali siano state improntate al rispetto dei principi di corretta amministrazione, che siano state deliberate e poste in essere in conformità alla legge ed allo statuto sociale e che rispondano all'interesse della Società. Inoltre. $le$ stesse non risultano manifestamente imprudenti, azzardate o mancanti delle necessarie ovvero delibere informazioni. $in$ contrasto con le assunte dall'assemblea, né appaiono tali da compromettere l'integrità del patrimonio aziendale;
  • ha partecipato alle riunioni dell'assemblea degli azionisti e del consiglio di amministrazione ed ha ottenuto dagli amministratori le informazioni

sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società e dalle società controllate;

  • ha vigilato sul processo di formazione della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari ed è stato informato sulle modalità di attuazione delle raccomandazioni del Presidente del Comitato Corporate Governance di Borsa Italiana formulate con comunicazione del 25 gennaio 2023. La Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari redatta ai sensi dell'articolo 123-bis del TUF, è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 15 marzo 2023 ed è disponibile sul sito internet della Società;
  • ha accertato che la Società ha adottato la politica per la gestione del dialogo con la generalità degli azionisti che, approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 22 settembre 2022, è disponibile sul sito internet della Società:
  • ha verificato l'adeguatezza delle indicazioni procedurali adottate dal Comitato Remunerazioni per la definizione e l'attuazione delle politiche di remunerazione degli amministratori esecutivi o investiti di particolari cariche.

febbraio 2023 il Consiglio Si precisa che in data $15$ di Amministrazione, su proposta del Comitato Remunerazioni, ha approvato la modifica del documento "Regole per la definizione della parte di retribuzione variabile per gli amministratori e i dirigenti con incarichi strategici per il triennio $2022 - 2024$ " introducendo nel calcolo del premio variabile di medio termine un indicatore che deve tenere conto di obiettivi "ESG". Le caratteristiche delle politiche remunerative di breve e lungo periodo sono illustrate nella Relazione sulla Remunerazione redatta ai sensi dell'art. 123-ter del TUF. disponibile sul sito internet della Società, che sarà sottoposta all'esame e al voto vincolante dell'Assemblea dei Soci del 28 aprile 2023;

ha vigilato sull'adeguatezza del sistema amministrativo-contabile, sia sulla base di accertamenti diretti, sia tramite il periodico scambio di informazioni con la società incaricata della revisione contabile, dalla quale il Collegio Sindacale non ha ricevuto segnalazioni di fatti

censurabili ai sensi dell'art. 155, comma 2 del d.lgs. 58/1998. Il Sindacale ritiene il sistema amministrativo-contabile Collegio sostanzialmente idoneo ad assicurare la corretta rappresentazione dei fatti di gestione nel bilancio separato e nel bilancio consolidato;

  • ha ottenuto informazioni dal Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, funzione che risponde alle previsioni dell'art. 154-bis del d.lgs. 58/1998, che non ha segnalato particolari carenze nei processi operativi e di controllo che, per rilevanza, possano inficiare il giudizio di adeguatezza ed effettiva applicazione delle procedure amministrativo-contabili a1 fine di una corretta rappresentazione economica, patrimoniale e finanziaria dei fatti della gestione in conformità ai principi contabili internazionali;
  • ha intrattenuto rapporti con i componenti del Comitato Controllo e Rischi, del Comitato Remunerazione e del Comitato operazioni con parti correlate istituiti in seno al Consiglio di Amministrazione, partecipando altresì alle relative riunioni;
  • ha vigilato sull'adeguatezza della struttura organizzativa e del sistema di controllo interno, prendendo atto delle valutazioni espresse dal Comitato Controllo e Rischi e dal Responsabile internal audit, nonché di quanto evidenziato nella relazione annuale dell'Organismo di vigilanza ex d.lgs. $n.231/2001$ ;
  • ha ricevuto informazioni dal professionista al quale è stata affidata la funzione di internal audit sull'attività svolta nel corso dell'anno 2022. Come risulta dalla Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari, il Consiglio di Amministrazione, in ottemperanza alle disposizioni del Codice di Autodisciplina, si è assunto la responsabilità del controllo interno della Società:
  • ha vigilato non essendo demandato al Collegio Sindacale il controllo analitico di merito sul contenuto del bilancio - sull'impostazione generale data al bilancio di esercizio, redatto secondo i principi contabili IAS/IFRS, sulla conformità alla legge per quel che riguarda la sua formazione e struttura e, a tale riguardo, non ha osservazioni particolari da riferire;

  • ha ricevuto nel corso dell'esercizio informazioni in merito all'attività svolta dall'Organismo di Vigilanza del modello di organizzazione, gestione e controllo (d.lgs. 231/2001) come riportato anche nella relazione annuale emessa in data 27 febbraio 2023;

  • ha verificato la conformità della relazione sulla gestione alla legge e ai regolamenti vigenti, in coerenza con le deliberazioni adottate dal Consiglio di Amministrazione e con le rappresentazioni di bilancio. La relazione semestrale consolidata non ha richiesto osservazioni da parte del Collegio Sindacale. La relazione semestrale e le relazioni trimestrali hanno avuto la pubblicità prevista dalla legge e dai regolamenti vigenti;
  • ha vigilato, per quanto di propria competenza, sugli obblighi relativi alle informazioni di carattere non finanziario di cui al d.lgs. n. 254/2016, verificando, in particolare, il corretto assolvimento degli obblighi di redazione e pubblicazione della dichiarazione consolidata non finanziaria da parte della Società Capo Gruppo.

Il Collegio Sindacale ha ottenuto, anche partecipando alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi, periodici aggiornamenti in merito allo svolgimento delle attività propedeutiche alla predisposizione della DNF e ha ricevuto informativa dal Responsabile del processo di redazione della stessa sull'analisi di materialità effettuata dalla società per definire gli ambiti informativi non finanziari di natura socio/ambientale considerati rilevanti per il Gruppo, che nel corso del 2022 ha visto il coinvolgimento di alcuni stakeholder esterni.

Nella DNF del Gruppo Irce sono state fornite le informazioni richieste dal Regolamento (UE) 2020/8525 (c.d. Regolamento Tassonomia);

  • ha vigilato sull'effettiva attuazione e il concreto funzionamento da parte del Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'art. 2391 bis c.c. e dell'art. 4 del Regolamento operazioni con parti correlate adottato dalla Consob con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e s.m.i., della procedura per la gestione e l'approvazione delle operazioni con parti correlate adottata dalla Società, adottata da ultimo con delibera del Consiglio di amministrazione del 30 giugno 2021;
  • in data 14 ottobre 2022 ha ultimato il periodico processo di

autovalutazione, i cui esiti sono stati esaminati dal consiglio di amministrazione nella riunione del 14 novembre 2022 ed evidenziati nella Relazione sulla Corporate Governance;

in data 15 marzo 2023 ha proceduto alla verifica della corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottate dal consiglio di amministrazione per valutare l'indipendenza dei propri componenti.

Il Collegio segnala che il Consiglio di Amministrazione nella riunione del 15 marzo 2023, come suggerito dal documento congiunto di Banca d'Italia/Consob/ISVAP del 3 marzo 2010, ha approvato, in via autonoma e preventiva rispetto al momento dell'approvazione del progetto di bilancio da parte del Consiglio di Amministrazione, la rispondenza della procedura di impairment test alle prescrizioni del principio contabile internazionale IAS 36.

In particolare, le procedure di impairment test sono state condotte dalla Società sul valore del Capitale Investito Netto a bilancio del Gruppo IRCE e delle società IRCE S.p.A., FD Sims LTD, Irce Ltda e Smit Draad Nijmegen. Nelle Note esplicative al bilancio sono riportate informazioni ed esiti del processo valutativo condotto.

Nelle note del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato gli Amministratori hanno fornito informativa in merito al rischio del cambiamento climatico e alla presenza della Società e del Gruppo nei paesi coinvolti nel conflitto Russo-Ucraino e le proprie valutazioni in ordine ai potenziali impatti diretti e indiretti del conflitto sull'attività svolta.

In data 19 gennaio 2023 il Collegio ha ricevuto comunicazione da parte di CONSOB ai sensi degli articoli 9, comma 3, del d.lgs. n. 254/2016 e dell'art. 115, comma 1, del d.lgs. n. 58/1998, con la quale sono stati richiesti alcuni chiarimenti relativamente alle iniziative intraprese dalla Società e sull'attività di vigilanza svolta dall'organo di controllo in ordine ad una serie di tematiche previste dal d.lgs. n. 254/2016 già discusse con la stessa CONSOB in occasione di incontro avvenuto in data 7 dicembre 2021.

Il Collegio sindacale ha dato risposta a tale comunicazione in data 30 gennaio 2023, fornendo le informazioni richieste.

Nel corso dell'attività di vigilanza, come sopra descritta, non sono emersi ulteriori fatti significativi tali da richiederne la menzione nella presente relazione.

La revisione contabile è stata effettuata dalla Società di Revisione Deloitte & Touche S.p.A. - alla quale l'assemblea degli azionisti in data 10 giugno 2020 ha conferito incarico per il periodo 2020-2028 - e con la quale il Collegio ha intrattenuto periodici incontri finalizzati al reciproco scambio di informazioni sulla gestione della Società e delle sue controllate, anche in vista della predisposizione della presente relazione, ottenendo informazioni in merito alla relazione di revisione di cui agli artt. 14 e 16 del d.lgs. 39/2010.

Il Collegio Sindacale ha preso visione delle relazioni sulla revisione contabile redatte dalla predetta Società di Revisione in data 28 marzo 2023, rilasciate ai sensi dell'art. 14 del d.lgs. 39/2010 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014, prendendo atto che, a giudizio della stessa, il bilancio della Società ed il bilancio consolidato del gruppo al 31 dicembre 2022 sono conformi agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del d.lgs. n. 38/2005 e rappresentano in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico ed i flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, esponendo nelle medesime relazioni gli aspetti chiave della revisione contabile a suo giudizio maggiormente significativi nell'ambito del lavoro svolto.

Inoltre, la Società di revisione ha giudicato il bilancio d'esercizio predisposto nel formato XHTML - conforme alle disposizioni del Regolamento (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF – European Single Electronic Format), evidenziando che "alcune informazioni contenute nelle note esplicative al bilancio consolidato quando estratte dal formato XHTML in un'istanza XBRL, a causa di taluni limiti tecnici potrebbero non essere riprodotte in maniera identica rispetto alle corrispondenti informazioni

visualizzabili nel bilancio consolidato in formato XHTML".

Infine, a giudizio della Società di Revisione, la Relazione sulla Gestione e le informazioni di cui al comma 1, lettere c), d), f), l), m) e al comma 2, lettera b), dell'art. 123 bis del d.lgs. 58/1998 presentate nella Relazione sul Governo Societario sono coerenti con i documenti di bilancio separato.

La Società di Revisione ha trasmesso al Collegio sindacale la relazione aggiuntiva di cui all'art. 11 del Regolamento (UE) 537/2014 relativa al Bilancio d'esercizio e consolidato al 31 dicembre 2022, nella quale, tra l'altro:

  • ha evidenziato gli aspetti chiave della revisione contabile;
  • ha confermato ai sensi dell'art. 6 paragrafo 2) lett. a) del Regolamento Europeo 537/2014 e di quanto richiesto dal paragrafo 17 lett. a) del Principio di Revisione ISA Italia 260, che, sulla base delle informazioni ottenute e delle verifiche condotte, tenuto conto dei principi regolamentari e professionali che disciplinano l'attività di revisione, nel periodo dal 1 gennaio 2022 alla data odierna non sono state riscontrate situazioni che abbiano compromesso la sua indipendenza ai sensi degli artt. 10 e 17 del d.lgs. 39/2010 e degli artt. 4 e 5 del Regolamento Europeo;
  • ha confermato l'indipendenza degli altri soggetti di cui si è avvalsa nello svolgimento della revisione legale;
  • non ha evidenziato carenze nel sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria;
  • non ha evidenziato casi di non conformità, effettiva o presunta, a leggi e regolamenti o disposizioni statutarie;
  • ha evidenziato di non aver incontrato limitazioni al processo di acquisizione di elementi probativi sufficienti e appropriati sui cui basare il proprio giudizio;
  • ha esposto le questioni significative emerse dalla revisione legale.

Il Collegio Sindacale ha preso visione della relazione redatta dalla Deloitte & Touche S.p.A. sulla dichiarazione consolidata di carattere non finanziario di Irce S.p.A. e delle sue controllate, ai sensi dell'art. 3, c. 10, d.lgs. n. 254/2016 e dell'art. 5 del regolamento Consob n. 20267, rilasciata in data 28 marzo 2023, prendendo atto che, a giudizio della stessa, non vi sono elementi che facciano ritenere che la DNF del Gruppo Irce relativa

all'esercizio chiuso al 31/12/2022 non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del d.lgs. n. 254/2016 e dai GRI Standards, con riferimento alla selezione di GRI Standards.

Per quanto di sua competenza, il Collegio Sindacale, in attuazione di quanto previsto dall'art. 153 del citato d.lgs. 58/1998, ed in conformità a quanto disposto dalla Consob con deliberazione DEM 1025564 del $6/4/2001$ , precisa ulteriormente che:

  • ha ricevuto dagli Amministratori, sia durante le riunioni consiliari che durante le riunioni effettuate con la prevista periodicità, informazioni dettagliate e puntuali sull'attività svolta dalla società con particolare riguardo alle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale;
  • dalla relazione sull'andamento della gestione, dalle informazioni fornite in occasione delle riunioni del Consiglio di Amministrazione e da quelle ricevute dal management aziendale e dalla Società di Revisione non ha rilevato l'esistenza di operazioni atipiche e/o inusuali, anche con riferimento ad operazioni infragruppo o con parti correlate;
  • nel corso dell'esercizio alla società Deloitte & Touche S.p.A. è stato conferito, oltre all'incarico di revisione contabile e all'incarico di Revisore designato alla relazione della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, ulteriore incarico avente ad oggetto servizi di revisione contabile del prospetto al 31 dicembre 2021 di Irce S.p.A., predisposto ai fini del decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 21 dicembre 2017, di cui all'articolo 19, comma 2, della legge 167/17 in base alla Determina del Direttore della Direzione Infrastrutture Energia e Unbundling dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ("ARERA"), 17/2020 del 24 settembre 2020, "Disposizioni in materia di raccolta dei dati di bilancio rilevanti ai fini del calcolo del VAL per le imprese a forte consumo di energia elettrica", per l' annualità di competenza 2023. Il Collegio sindacale ha espresso formale specifica approvazione per l'erogazione degli ulteriori suddetti servizi;
  • il Collegio Sindacale nel corso dell'esercizio non ha espresso pareri o

proposte previsti dalla legge, in quanto non si sono verificate situazioni che li richiedessero;

  • durante l'esercizio si sono tenute le seguenti riunioni degli organi sociali:
  • Assemblee dei soci: n. 1
  • Consigli di Amministrazione: n. 8
  • Riunioni del Collegio Sindacale: n. 7;
  • nel corso dell'anno 2022 e fino alla data odierna non sono pervenute denunce ex art. 2408 del Codice civile né risulta che siano stati presentati esposti da azionisti e/o da terzi;
  • il "Comitato per il controllo interno e la revisione contabile", come previsto dall'art. 19 del d.Lgs n. 39/2010, si identifica con il Collegio Sindacale; a tal riguardo, anche sulla base delle notizie fornite dal Presidente del Consiglio di Amministrazione, dai componenti del Comitato controllo e rischi, dal Responsabile della funzione di internal audit, nonché dalla Società incaricata della revisione legale, il Collegio sindacale può confermare che il sistema di controllo interno risulta adeguato alle dimensioni dell'azienda;
  • il Collegio ha esteso l'attività di vigilanza sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle società controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2, del d.lgs 58/1998, ottenendo informazioni dagli Amministratori della società. I rapporti intercorrenti con le società controllate, sono risultati sostanzialmente adeguati.

A seguito dell'attività di vigilanza svolta dal Collegio Sindacale, non sono emersi fatti censurabili, omissioni od irregolarità da segnalare nella presente Relazione.

Il Collegio Sindacale non ritiene necessario esercitare la facoltà di formulare proposte all'Assemblea ai sensi dell'art. 153 secondo comma del d.lgs. 58/1998.

Tenuto conto di tutto quanto precede, il Collegio Sindacale esprime parere favorevole all'approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2022 e non ha

obiezioni da formulare in merito alla proposta del Consiglio di Amministrazione circa la destinazione dell'utile dell'esercizio 2022.

Con l'approvazione del bilancio al 31.12.2022 viene a concludersi il mandato conferito al Collegio sindacale. Ringraziando per la fiducia accordataci, invitiamo i Signori Azionisti a provvedere alla nomina dell'Organo di controllo per il prossimo triennio.

Bologna, lì 28 marzo 2023

IL COLLEGIO SINDACALE

(Dott. Fabio Senese) Johnie Pinece

(Dott.ssa Donatella Vitanza)

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