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Geox

Quarterly Report Sep 28, 2020

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Quarterly Report

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RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2020

SOMMARIO

Geox S.p.A. Sede in Biadene di Montebelluna (TV) - Via Feltrina Centro 16 Capitale Sociale euro 25.920.733,1 - Int. versato Codice fiscale ed iscrizione al Registro delle Imprese di Treviso n. 03348440268

RELAZIONE SULLA GESTIONE 5
Profilo 6
Il sistema distributivo 7
Il sistema produttivo 8
Risorse umane 9
Azionisti 10
Comunicazione finanziaria 10
Controllo della società 10
Azioni detenute da amministratori e sindaci 10
Organi sociali 11
La struttura del Gruppo 12
Implicazioni della pandemia da Covid-19 sul Bilancio al 30 giugno 2020 13
Risultati economici di sintesi 16
Ricavi 17
Costo del venduto e margine lordo 20
Costi operativi e risultato operativo (EBIT) 20
Svalutazioni nette di immobilizzazioni 21
Imposte 21
Effetti IFRS 16 nel Conto economico del primo semestre 2020 22
La situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo 23
Situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo 23
Effetti IFRS 16 nella situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo 25
Rendiconto finanziario consolidato e investimenti del semestre 26
Effetti IFRS 16 nel rendiconto finanziario consolidato del semestre 28
Stock Plan 29
Rapporti con parti correlate 30
Evoluzione prevedibile della gestione 30

RELAZIONE SULLA GESTIONE

Profilo

Il Gruppo Geox è attivo nella creazione, produzione e distribuzione di calzature ed abbigliamento caratterizzati dall'applicazione di soluzioni innovative e tecnologiche in grado di garantire traspirabilità ed impermeabilità.

Il successo straordinario ottenuto sin dalle fasi iniziali è dovuto alle caratteristiche tecnologiche delle calzature e dell'abbigliamento "Geox" che, grazie ad una tecnologia protetta da ben 40 brevetti e da 25 più recenti domande di brevetto, hanno delle caratteristiche tecniche tali da migliorare il comfort del piede e del corpo in modo immediatamente percepibile per il consumatore.

L'innovazione di Geox, frutto di costanti investimenti in Ricerca e Sviluppo, si basa, per le calzature, sull'ideazione e realizzazione di strutture di suole che, grazie all'inserimento di una membrana permeabile al vapore ma impermeabile all'acqua, sono in grado di garantire traspirabilità alle suole in gomma e impermeabilità a quelle in cuoio. L'innovazione introdotta nell'abbigliamento, invece, consente la fuoriuscita naturale del calore, grazie ad un'intercapedine posta sulle spalle, e garantisce la massima traspirazione del corpo.

Geox è leader in Italia nel proprio segmento e risulta essere uno dei marchi leader a livello mondiale nell' International Branded Casual Footwear Market (Fonte: Shoe Intelligence, 2019).

Il sistema distributivo

Geox distribuisce i propri prodotti in oltre 10.000 punti vendita multimarca e tramite una rete di negozi monomarca gestiti direttamente (Directly Operated Stores) o affiliati con contratti di franchising.

Al 30 giugno 2020 il numero totale dei "Geox Shop" era pari a 936 di cui 486 in franchising e 450 DOS.

Geox Shops

(*) Europa include: Austria, Benelux, Francia, Germania, Gran Bretagna, Penisola Iberica, Scandinavia, Svizzera

Il sistema produttivo

Il sistema produttivo di Geox è organizzato in modo da garantire il perseguimento di 3 obiettivi strategici:

  • mantenimento di elevati standard qualitativi;
  • miglioramento continuo della flessibilità e del "time to market";
  • aumento della produttività e contenimento dei costi.

La produzione avviene presso selezionati partner prevalentemente in Far East e presso lo stabilimento produttivo del gruppo con sede a Vranje, in Serbia, in un'area dove è presente un elevato know-how nella produzione di calzature.

Lo stabilimento produttivo copre ad oggi circa il 8% del fabbisogno del Gruppo ed è stato finanziato in larga parte dalla Repubblica di Serbia.

Tutte le fasi del processo produttivo sono sotto lo stretto controllo e coordinamento dell'organizzazione Geox.

La selezione dei produttori terzi viene fatta dal Gruppo con grande attenzione, tenendo conto delle competenze tecniche dell'azienda partner, dei suoi standard qualitativi e delle sue capacità di far fronte, nei tempi richiesti, alle produzioni che le vengono assegnate.

Gli acquisti di prodotto finito vengono consolidati presso i centri di distribuzione del Gruppo in Italia per l'Europa, a Mosca per la Russia, in New Jersey per il mercato Nord America, a Tokyo per il Giappone, a Shanghai per la Cina e ad Hong Kong per l'Asia.

Risorse umane

I dipendenti del Gruppo al 30 giugno 2020 erano 4.737, in riduzione di 433 unità rispetto alle 5.170 unità del 31 dicembre 2019, così suddivisi:

Qualifica 30-06-2020
Dirigenti 47 45
Quadri e impiegati 950 975
Dipendenti negozi 2.514 2.889
Operai 1.226 1.261
Totale 4.737 5.170

Il grafico riporta i dipendenti del Gruppo, al 30 giugno 2020, suddivisi per area geografica:

Azionisti

Comunicazione finanziaria

Geox mantiene un dialogo costante con i suoi Azionisti, Investitori e Analisti attraverso un'attiva politica di comunicazione svolta dalla funzione Investor Relations che garantisce un contatto informativo continuo del Gruppo con i mercati finanziari con l'obiettivo di mantenere e migliorare la fiducia degli investitori e il loro livello di comprensione dei fenomeni aziendali.

Sul sito istituzionale www.geox.biz alla sezione Investor Relations sono disponibili i dati economicofinanziari, le presentazioni istituzionali e le pubblicazioni periodiche, i comunicati ufficiali e gli aggiornamenti in tempo reale sul titolo.

Controllo della società

LIR S.r.l. detiene la partecipazione di controllo nel capitale di Geox S.p.A. con una quota pari al 71,10%. LIR S.r.l., con sede legale in Treviso – Italia, è una holding di partecipazioni interamente posseduta da Mario Moretti Polegato ed Enrico Moretti Polegato (rispettivamente titolari dell'85% e del 15% del capitale sociale).

La composizione azionaria di Geox S.p.A. in base al numero di azioni possedute è la seguente:

Composizione azionaria (*) Numero
Azionisti
Numero
azioni
da n. 1 a n. 5.000
da n. 5.001 a n. 10.000
da n. 10.001 a oltre
Mancate segnalazioni di carico/scarico da singole posizioni precedentemente
rilevate
11.280
922
799
14.883.454
7.068.355
242.772.565
(5.517.043)
Totale 13.001 259.207.331

(*) Come da ultima rilevazione Computershare S.p.A. del 30 giugno 2020

Azioni detenute da amministratori e sindaci

Come precedentemente indicato gli amministratori Mario Moretti Polegato ed Enrico Moretti Polegato detengono direttamente l'intero capitale sociale di LIR S.r.l., società controllante di Geox S.p.A..

Come risulta da apposite dichiarazioni ricevute, gli Amministratori, i Sindaci e i dirigenti con responsabilità strategiche non detengono azioni alla data del 30 giugno 2020.

Organi sociali

Consiglio di Amministrazione

Livio Libralesso (1) Claudia Baggio Lara Livolsi (3) Alessandro Antonio Giusti (2) (3) Francesca Meneghel (2) (4) Consigliere indipendente Ernesto Albanese (2) Consigliere indipendente Alessandra Pavolini (3) Consigliere indipendente

Nome e cognome Carica ed indicazione dell'eventuale indipendenza

Mario Moretti Polegato (1) Presidente e consigliere esecutivo Enrico Moretti Polegato (1) Vice Presidente e consigliere esecutivo Amministratore Delegato e consigliere esecutivo (*) Consigliere Consigliere Indipendente Consigliere

(1) Componente del Comitato Esecutivo (2) Componente del Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità

(3) Componente del Comitato Nomine e Remunerazione

(4) Lead Independent Director

(*) Poteri ed attribuzioni di ordinaria e straordinaria amministrazione, nei limiti previsti dalla legge e dallo Statuto e nel rispetto delle riserve di competenza dell'Assemblea dei soci, del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo, secondo il deliberato del Consiglio di Amministrazione del 16 gennaio 2020.

Collegio Sindacale

Nome e cognome Carica
Sonia Ferrero Presidente
Francesco Gianni Sindaco Effettivo
Fabrizio Colombo Sindaco Effettivo
Fabio Antonio Vittore Caravati Sindaco Supplente
Giulia Massari Sindaco Supplente

Società di Revisione

Deloitte & Touche S.p.A.

La struttura del Gruppo GROUP CHART JUNE 30, 2020

* Società in liquidazione

La struttura del Gruppo, controllato dalla holding operativa Geox S.p.A., è suddivisa in tre macro-gruppi di società:

  • Società distributive extra-UE. Hanno il compito di sviluppare e presidiare completamente il business nei mercati di riferimento. Operano in base a contratti di licenza o distribuzione stipulati con la Capogruppo.
  • Società commerciali UE. Hanno avuto inizialmente il compito di prestare servizi commerciali di customer service e di coordinamento della rete di vendita a favore della Capogruppo, che distribuisce direttamente i prodotti a livello wholesale. Successivamente, hanno anche prestato servizi di gestione e sviluppo della rete di negozi monomarca sempre a favore della Capogruppo.
  • Società distributive Europee. Hanno il compito di sviluppare e presidiare il territorio di competenza nell'ottica di fornire un migliore servizio alla clientela andando ad aumentare la presenza diretta del Gruppo tramite forze di vendita localizzate e investimenti in show room di riferimento più vicine al mercato. Le società distributive di Svizzera, Russia e Turchia (società in liquidazione), inoltre, hanno il compito di soddisfare le esigenze di acquisto di un prodotto commercializzabile immediatamente nel territorio, avendo già adempiuto alle pratiche doganali.

Implicazioni della pandemia da Covid-19 sul Bilancio al 30 giugno 2020

All'inizio di gennaio 2020, l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha reso nota la diffusione dell'infezione da Covid-19 in Cina, in particolare nel distretto di Wuhan, dichiarando poi il 30 gennaio lo stato di emergenza sanitaria a livello internazionale. In febbraio si è registrata la diffusione del virus in Europa e in America, che ha portato ad un lockdown generalizzato nel corso dei mesi di marzo e aprile.

L'emergenza sanitaria indotta dalla diffusione del virus Covid-19 ha, di fatto, imposto la temporanea chiusura nel secondo trimestre delle attività commerciali nel nostro settore a livello mondiale ed una drastica riduzione della mobilità delle persone e del turismo domestico ed internazionale. Geox nel seguire scrupolosamente, ed in alcuni casi anticipando, le disposizioni emanate dalle varie Autorità Governative al fine di contenere la diffusione del contagio ha sospeso temporaneamente l'attività dei propri negozi prima in Cina a inizio febbraio, successivamente da fine febbraio in Italia e poi gradualmente in marzo in Europa, Nord America, Russia e Giappone. Tali misure hanno determinato per circa due mesi (dalla seconda metà di Marzo alla prima metà Maggio) la chiusura temporanea di oltre l'80% della rete dei negozi diretti Geox.

Successivamente, a seguito del rallentamento della diffusione del contagio e del conseguente allentamento delle misure restrittive da parte dei Governi nei vari Paesi, Geox ha progressivamente riaperto i propri punti vendita nel mondo: a inizio Marzo in Cina; poi gradualmente da fine Aprile/metà Maggio prima in alcuni paesi europei (Austria, Germania) e poi in Italia e nel resto d'Europa; infine in Nord America e Russia nel mese di Giugno e nel Regno Unito in Luglio ed prossimamente in Agosto in alcuni centri commerciali.

Oggi la rete è pienamente operativa ma, purtroppo, mediamente circa il 35% dei DOS è rimasto temporaneamente chiuso nel semestre (20% della rete nel primo trimestre, 50% della rete nel secondo trimestre).

La situazione generale però continua a presentare alcuni elementi d'incertezza. L'emergenza sanitaria a livello mondiale resta infatti ancora molto elevata. Tutto ciò sta inevitabilmente determinando una forte attenzione dei singoli Governi con l'adozione di misure più o meno restrittive sulla mobilità delle persone ed i flussi turistici sono ancora praticamente assenti in tutte le grandi città con inevitabili ripercussioni sul business.

In Italia la quasi totalità dei negozi Geox ha riaperto il 18 Maggio, tranne alcuni punti vendita la cui riapertura è stata posticipata per completare alcune operazioni di re-styling (conversione al formato "X-store") a dimostrazione della volontà del Gruppo nel continuare, forte della propria solidità finanziaria, ad investire negli assets strategici e profittevoli prestando la massima attenzione alla soddisfazione della propria clientela.

Anche i punti vendita in franchising del Gruppo hanno, al pari dei DOS, subito le chiusure temporanee a seguito della pandemia. Mediamente nel semestre circa il 35% di questi punti vendita è stato temporaneamente chiuso. Ad oggi il 98% della rete è nuovamente operativa.

L'emergenza derivante dal Covid-19 sta provocando, per tutto il settore, un rilevante assorbimento unatantum di cassa che si aggiungerà alla normale stagionalità del business. In particolare la sospensione temporanea dell'attività dei negozi ed il rallentamento degli incassi da parte della clientela multimarca ed in franchising, ha provocato, nel secondo trimestre, un temporaneo cash-flow negativo dettato dall'anomalo incremento del circolante causato dai mancati incassi dei negozi, dal magazzino invenduto e dai crediti non riscossi.

Il Gruppo ha prontamente implementato un piano importante ed esaustivo teso a ridurre i fabbisogni finanziari futuri. Le azioni sono volte a:

  • spostare in avanti gli investimenti non essenziali come il rinnovo dei negozi o le nuove aperture. Complessivamente gli investimenti inizialmente previsti in 40 milioni di euro per l'esercizio 2020 saranno ridotti di circa 15 milioni di euro (-40%). Vengono invece confermati gli investimenti in infrastrutture digitali ed in logiche di omnicanalità strumentali all'evoluzione del business model di Geox verso la perfetta integrazione tra negozi fisici e digitali con anche una perfetta integrazione dei magazzini tra canali.
  • limitare l'incremento del capitale circolante. Per questo, in stretta collaborazione con i propri fornitori, Geox sta riducendo gli acquisti della prossima collezione Autunno-Inverno per circa 40 milioni di euro (-21%) rispetto sia alle previsioni iniziali che all'anno precedente.
  • offrire ai clienti un pacchetto di misure di supporto e rafforzamento della partnership volto ad incentivare l'incasso dei crediti e a difendere e proteggere il portafoglio ordini da spedire di primavera-estate ed autunno-inverno. I crediti comunque sono generalmente assicurati.
  • valutare attentamente la strategia di immissione dei prodotti sulla rete distributiva in modo da ridurre gli acquisti futuri sulla base delle disponibilità di prodotto della stagione corrente, che di fatto non è stata presentata al mercato, e può essere ritenuta in parte di transizione per la prossima collezione

Autunno/Inverno (di cui sono stati già ridotti in maniera rilevante gli acquisti) ed in parte riproposta nella futura collezione Primavera/Estate 2021.

rinnovare i programmi di vendor financing in essere volti all'allungamento dei termini di pagamento con i fornitori.

L'insieme di tali azioni ed un andamento delle vendite del canale diretto migliore delle attese, hanno permesso di mantenere sotto controllo la posizione finanziaria netta che a fine Giugno, nonostante l'eccezionalità delle situazione, si è attestata (ante IFRS 16) a -88,8 milioni di euro (-30,8 milioni di euro al 30 Giugno 2019). Si segnala che il Gruppo non ha ritardato i suoi impegni di pagamento verso la sua filiera, né ha fatto ricorso ad alcuna sospensione di rimborsi di rate di finanziamenti. L'unica eccezione riguarda la sospensione del pagamento dei canoni relativi al periodo di chiusura dei negozi (Aprile e prima metà di Maggio) e il pagamento parziale, legato all'andamento delle vendite, effettuato per la seconda metà di Maggio ed il mese di Giugno dopo la riapertura. Tale approccio risulta coerente con le attuali interlocuzioni in atto con i proprietari immobiliari tese a rinegoziare le pattuizioni contrattuali ed allinearle al mutato scenario economico, rendendo i canoni variabili con i livelli di fatturato almeno fino a che duri la riduzione del traffico indotta dalle misure restrittive e dalla forte riduzione dei flussi turistici. Ad oggi i confronti con le proprietà immobiliari procedono in maniera serrata, sono indubbiamente difficili, ma il Gruppo ha già concluso alcuni accordi e molti altri sono in fase avanzata, convinti che si debba anche arrivare alla risoluzione del contratto nel caso in cui non si possano raggiungere soluzioni che rispecchino gli attuali valori di mercato. I canoni di affitto non pagati alla data del 30 Giugno 2020 ammontano a circa Euro 12 milioni e sono esclusivamente riferibili al secondo trimestre, ossia alla fase più acuta del lock-down.

Il Gruppo dispone di linee di credito adeguate dato che, sin dall'inizio dell'emergenza, ha implementato una strategia di copertura del fabbisogno finanziario volta al raggiungimento della massima coerenza tra fonti e fabbisogni di finanziamento in modo da avere il giusto bilanciamento tra linee di credito a breve termine da porre al servizio della ordinaria stagionalità del business, a medio termine per gestire il temporaneo assorbimento di liquidità una tantum dovuto al Covid-19 e a lungo termine per supportare anche gli investimenti richiesti dall'evoluzione del modello di business verso l'omnicanalità con una perfetta integrazione tra fisico e digitale.

In particolare, si segnala che 30 luglio 2020 il Gruppo ha completato la già solida architettura finanziaria al servizio del business e degli investimenti del prossimo triennio, con la sottoscrizione di un contratto di finanziamento per un importo totale di euro 90 milioni ottenuto grazie anche al solido track-record dei suoi indicatori patrimoniali e finanziari. SACE, in conformità con quanto previsto dal Decreto Legge n. 23 dell'8 aprile 2020, ha rilasciato tempestivamente, con procedura semplificata, "la garanzia Italia" sul 90% dell'importo concesso dalle banche a valle di una approfondita istruttoria. Il finanziamento è principalmente destinato a supportare i costi del personale e gli investimenti, nonché le dinamiche di capitale circolante per stabilimenti produttivi e attività imprenditoriali localizzati in Italia. Il finanziamento ha una durata massima di 6 anni con preammortamento di 24 mesi e rimborso con rate trimestrali. Il contratto prevede il rispetto di parametri finanziari (financial covenants) il cui periodo di testing è previsto a partire dal 30 giugno 2022.

Il management di Geox ritiene inoltre di fondamentale importanza reagire a queste mutate condizioni di mercato implementando, in modo estremamente deciso, misure appropriate per mitigare gli effetti negativi sui risultati del periodo derivanti da tale scenario. In particolare il Gruppo sta:

  • ottenendo e rinegoziando consistenti riduzioni dei canoni di affitto per i negozi nelle aree impattate dalle chiusure temporanee e successivamente dalla consistente riduzione di traffico;
  • lavorando per rendere il costo del personale flessibile in relazione agli orari d'apertura ed al fatturato dei negozi. In particolare sta avendo accesso alle forme di supporto pubblico a protezione dei lavoratori già previste dagli ordinamenti dei vari paesi o emanate, in via straordinaria, dai vari governi come la cassa integrazione in Italia e le altre misure previste dagli ordinamenti esteri;
  • spostando in avanti, a momenti più favorevoli, gli investimenti non essenziali tra cui quelli pubblicitari volti a portare traffico in negozio;
  • analizzando ulteriormente la redditività della rete di negozi per valutare ulteriori razionalizzazioni;
  • valutando in maniera approfondita la sua presenza geografica e la relazione tra ricavi generati e costi di struttura sul territorio in modo da prendere tutte le opportune decisioni per innalzare il profilo di redditività del Gruppo.

attuando ogni altra forma di stretto controllo sui costi in un ottica di forte razionalizzazione al fine di liberare risorse per gli investimenti più rilevanti e preparandosi a calibrare l'intensità delle riorganizzazioni basandosi sullo stretto monitoraggio dell'evolversi della situazione.

Dal punto di vista dell'approvvigionamento, si segnala che il Gruppo Geox acquista in Cina circa il 4% dei propri prodotti finiti (principalmente abbigliamento) e si rifornisce da fornitori cinesi per una parte delle materie prime utilizzate per la produzione in altre aree dell'Estremo Oriente. La produzione è ripresa gradualmente e, alla data della presente Relazione, la totalità dei fornitori di Geox in Cina è operativa e rimangono solo alcune residue limitazioni alla mobilità del personale.

Da fine marzo il contagio ha iniziato ad assumere dimensioni di un certo rilievo anche in altri paesi dell'Estremo Oriente. In particolare l'India ha emesso i primi provvedimenti restrittivi sospendendo tutte le attività produttive dal 24 Marzo fino al 12 Maggio. Dal 13 Maggio sono riprese le attività con alcune limitazioni della presenza della forza lavoro per contenere la diffusione del contagio. Recentemente le Autorità hanno incrementato le misure restrittive nel sud del paese dove si sono verificati picchi di infezione rilevanti.

In Serbia, dove è localizzato lo stabilimento di proprietà del Gruppo, si è deciso, in via cautelativa, di fermare la produzione nel mese di aprile per salvaguardare la salute dei dipendenti ed evitare le inefficienze produttive legate al rischio di assenteismo indotto dalla situazione di rischio sanitario e alla temporanea chiusura di alcune frontiere al transito delle merci. Ad inizio maggio sono tornate operative le prime linee di produzione con un ritorno a pieno regime a fine maggio. Nelle ultime settimane la situazione è nuovamente peggiorata e Geox, nel rispetto delle indicazioni locali, sta adottando tutte le misure e le cautele necessarie al fine di tutelare la salute dei propri lavoratori con conseguente riduzione dei livelli produttivi.

Il resto delle aree produttive è attualmente operativo anche se in un contesto di instabilità generale.

La Pandemia ha anche degli impatti sui trasporti. Da una parte tutti gli operatori economici stanno sperimentando un allungamento dei tempi di trasporto via nave a causa della riduzione della frequenza nelle partenze e dell'aumento delle fermate al fine di ottimizzare gli spazi. Dall'altra ci sono meno opportunità di recuperare i ritardi di produzione con il trasporto via-aerea a causa del limitato numero di voli cargo e voli passeggeri.

La situazione è, come sopra evidenziato, in costante evoluzione ed impone una forte prudenza ed attenzione lungo tutta la filiera con un monitoraggio costante degli eventi al fine di identificare tempestivamente gli inevitabili ritardi relativamente alla produzione e alle consegne e porre in atto le eventuali opportune azioni di mitigazione. In questo contesto la decisione pressoché generale del settore di prolungare la vendita della stagione estiva fino a settembre, la riduzione delle immissioni anticipate della collezione autunno inverno e la presenza di modelli continuativi permetteranno di mitigare gli effetti dei ritardi di consegna.

Tutti i centri distributivi del Gruppo nel mondo sono rimasti sempre operativi.

Risultati economici di sintesi

Nel primo semestre 2020 i risultati del Gruppo Geox risultano essere pesantemente impattati dalla diffusione della pandemia da Covid-19, di seguito si riportano i risultati di sintesi:

  • ricavi netti pari a euro 243,6 milioni, registrando un decremento del 39,0% rispetto a euro 399,4 milioni del primo semestre 2019;
  • EBITDA negativo pari euro 20,6 milioni, positivo per euro 54 milioni nel primo semestre 2019;
  • risultato operativo negativo di euro 83,9 milioni rispetto a euro 2,8 milioni del primo semestre 2019;
  • risultato netto di euro -81,9 milioni rispetto a euro -5,0 milioni del primo semestre 2019.

Di seguito viene riportato il conto economico consolidato:

(Migliaia di euro) I semestre I semestre 2019
2020 % 2019 %
Ricavi netti 243.618 100,0% 399.442 100,0% 805.858 100,0%
Costo del venduto (143.789) (59,0%) (196.114) (49,1%) (407.030) (50,5%)
Margine lordo 99.829 41,0% 203.328 50,9% 398.828 49,5%
Costi di vendita e distribuzione (22.170) (9,1%) (22.428) (5,6%) (44.181) (5,5%)
Costi generali ed amministrativi (138.103) (56,7%) (165.137) (41,3%) (331.581) (41,1%)
Pubblicità e promozioni (10.198) (4,2%) (12.987) (3,3%) (26.177) (3,2%)
Risultato operativo della gestione ordinaria (70.642) (29,0%) 2.776 0,7% (3.111) (0,4%)
Costi di ristrutturazione (151) (0,1%) 0 0,0% (3.245) (0,4%)
Svalutazioni nette di immobilizzazioni (13.142) (5,4%) 0 0,0% (9.367) (1,2%)
Risultato operativo (83.935) (34,5%) 2.776 0,7% (15.723) (2,0%)
Oneri e proventi finanziari (4.032) (1,7%) (4.901) (1,2%) (8.607) (1,1%)
Risultato ante imposte (87.967) (36,1%) (2.125) (0,5%) (24.330) (3,0%)
Imposte 6.027 2,5% (2.858) (0,7%) (429) (0,1%)
Tax rate 6,9% -134,5% -1,8%
Risultato netto (81.940) (33,6%) (4.983) (1,2%) (24.759) (3,1%)
EBITDA (20.616) (8,5%) 54.031 13,5% 96.252 11,9%
EBITDA ESCLUSO IFRS 16 (54.370) (22,3%) 18.669 4,7% 25.222 3,1%

L'EBITDA è pari al Risultato operativo più ammortamenti e svalutazioni ed è direttamente desumibile dai prospetti di bilancio integrati dalle relative Note illustrative.

Si sottolinea che EBITDA e EBITDA escluso IFRS 16 non sono definiti dai principi contabili IFRS adottati dall'Unione Europea e pertanto la loro definizione deve essere attentamente valutata e studiata da parte dell'investitore. Tali indicatori sono inclusi all'interno della presente relazione al fine di migliorare il livello di trasparenza per la comunità finanziaria. Il Management ritiene che le misure rettificate siano utili a valutare la performance operativa del Gruppo e a compararla a quella delle società che operano nel medesimo settore e siano finalizzate a fornire una visione supplementare dei risultati che escluda l'effetto di elementi inusuali, non frequenti o non correlati alla normale operatività

Disclaimer

La presente relazione, ed in particolare la Sezione intitolata "Evoluzione prevedibile della gestione e fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo", contiene dichiarazioni previsionali ("forward-looking statements"). Queste dichiarazioni sono basate sulle attuali aspettative e proiezioni del Gruppo relativamente ad eventi futuri e, per loro natura, sono soggette ad una componente intrinseca di rischiosità ed incertezza. Sono dichiarazioni che si riferiscono ad eventi e dipendono da circostanze che possono, o non possono, accadere o verificarsi in futuro e, come tali, non si deve fare un indebito affidamento su di esse. I risultati effettivi potrebbero differire significativamente da quelli contenuti in dette dichiarazioni a causa di una molteplicità di fattori, incluse la volatilità e il deterioramento dei mercati del capitale e finanziari, variazioni nei prezzi di materie prime, cambi nelle condizioni macroeconomiche e nella crescita economica ed altre variazioni delle condizioni di business, mutamenti della normativa e del contesto istituzionale (sia in Italia che all'estero), e molti altri fattori, la maggioranza dei quali è al di fuori del controllo del Gruppo.

Ricavi

I ricavi consolidati del primo semestre 2020 si sono attestati a 243,6 milioni, in riduzione del 39,0% rispetto all'esercizio precedente (-39,0% a cambi costanti) impattati dalla diffusione della pandemia da Covid-19.

Ricavi per Canale distributivo

(Migliaia di euro) I semestre
2020
% I semestre
2019
% Var. %
Multimarca 121.442 49,8% 185.765 46,5% (34,6%)
Franchising 17.818 7,3% 37.898 9,5% (53,0%)
DOS* 104.358 42,8% 175.779 44,0% (40,6%)
Totale Geox Shop 122.176 50,2% 213.677 53,5% (42,8%)
Totale ricavi 243.618 100,0% 399.442 100,0% (39,0%)

* Directly Operated Store, negozi a gestione diretta

I ricavi dei negozi multimarca, pari al 49,8% dei ricavi del Gruppo (46,5% nel primo semestre 2019), si attestano a euro 121,4 milioni (-34,6% a cambi correnti, -34,7% a cambi costanti) rispetto ai 185,8 milioni del primo semestre 2019. Il trend del semestre è dovuto esclusivamente alla chiusura temporanea per circa due mesi dei punti vendita multimarca che ha indotto i nostri clienti a: prolungare il periodo di sell-out della collezione primaverile; posticipare le consegne della stagione invernale FW20; richiedere cancellazioni di parte degli ordini da ricevere nel periodo di chiusura; ridurre drasticamente i riassortimenti in stagione della collezione SS20. Inoltre il Gruppo ha registrato minori vendite di stock di stagioni precedenti.

I ricavi del canale franchising, pari al 7,3% dei ricavi del Gruppo, si attestano ad euro 17,8 milioni, riportando una diminuzione del 53,0% (-52,9% a cambi costanti) rispetto ai 37,9 milioni del primo semestre 2019. L'andamento del semestre è stato impattato dalle chiusure temporanee (mediamente il 35% dei punti vendita del canale sono stati temporaneamente chiusi nel periodo), da un effetto timing negativo (circa 5 milioni) sulle spedizioni di anticipi relativi alla FW20 e dalla riduzione di perimetro (circa 4 milioni o il 13%) che è passato dai 406 negozi di Giugno 2019 ai 354 di Giugno 2020.

I ricavi dei negozi a gestione diretta (DOS) che rappresentano il 42,8% dei ricavi del Gruppo si attestano a 104,4 milioni di euro rispetto ai 175,8 milioni del primo semestre 2019 (-40,6% a cambi correnti, -40,7% a cambi costanti). Le vendite comparabili (LFL) a fine semestre si attestano a -41%, sostanzialmente in linea con il trend complessivo del canale (visto che non sono intervenute variazioni di perimetro rilevanti), e riflettono l'elevata percentuale di negozi rimasta temporaneamente chiusa nel semestre (circa il 35%). Ad oggi restano ancora temporaneamente chiusi 4 punti vendita come descritto in precedenza.

Le performance, dalla riapertura dei negozi, sono in progressivo recupero e ad agosto (durante i saldi estivi nei principali mercati europei) sono nuovamente positive. Ad oggi (settimana 37) le vendite comparabili (LFL) dei negozi a gestione diretta si attestano al -33%.

Il business online diretto del Gruppo continua ad avere una crescita rilevante del +40% rispetto a fine Giugno 2019 (+21% nel primo trimestre e +59% nel secondo trimestre). Particolarmente positivi i mesi di Aprile (+102%) e Maggio (+167%) caratterizzati dalla fase più acuta del lockdown, mentre il mese di Giugno, seppur positivo (+12%), ha risentito sia delle riaperture dei negozi su cui sono confluite parte delle vendite. Molto bene anche Luglio ed Agosto.

Ricavi per Area geografica

(Migliaia di euro) I semestre
2020
I semestre
2019
% Var. %
Italia 59.932 24,6% 116.221 29,1% (48,4%)
Europa (*) 113.796 46,7% 174.846 43,8% (34,9%)
Nord America 11.768 4,8% 22.053 5,5% (46,6%)
Altri Paesi 58.122 23,9% 86.322 21,6% (32,7%)
Totale ricavi 243.618 100,0% 399.442 100,0% (39,0%)

(*) Europa include: Austria, Benelux, Francia, Germania, Gran Bretagna, Penisola Iberica, Scandinavia, Svizzera.

I ricavi realizzati in Italia, che rappresenta il 24,6% dei ricavi del Gruppo (29% nel primo semestre 2019), si attestano a euro 59,9 milioni, rispetto a euro 116,2 milioni del 2019. La performance in Italia ha subito maggiormente gli impatti da Covid-19 rispetto agli altri Paesi Europei essendo stato il primo Paese nell'area ad essere coinvolto dalla diffusione dell'epidemia ed essendo il Paese con la maggior rilevanza per il Gruppo anche in termini di punti vendita diretti (150 negozi a gestione diretta e 108 in franchising).

In tale contesto tutti i canali hanno subito gli effetti derivanti da tale emergenza. I negozi a gestione diretta, che avevano riportato dati positivi ad inizio anno, hanno poi subito gli effetti delle chiusure temporanee, chiudendo il semestre con un calo delle vendite sostanzialmente in linea con il dato di Gruppo. Mediamente nel semestre circa il 41% della rete diretta è stato temporaneamente chiuso. Per quanto riguarda invece la performance del canale multimarca e di quello in franchising, le riduzioni sono state principalmente riconducibili ai fattori già precedentemente evidenziati. In Italia la performance del canale online è stata particolarmente brillante registrando un +83% a fine semestre (+33% a fine Marzo).

I ricavi generati in Europa, pari al 46,7% dei ricavi del Gruppo (43,8% nel primo semestre 2019), ammontano a euro 113,8 milioni, rispetto a euro 174,8 milioni del primo semestre 2019, registrando un decremento del 34,9% principalmente dovuto, come in Italia, agli effetti derivanti dalla diffusione dell'epidemia che ha determinato la chiusura temporanea dei negozi dalla seconda metà di Marzo.

Dopo una partenza positiva d'anno (circa +5%), le vendite dei negozi a gestione diretta hanno chiuso il semestre in calo del 37% circa. Mediamente nel semestre circa il 32% della rete diretta è stato temporaneamente chiuso.

Anche per il mercato europeo, si segnala l'ottimo trend registrato dal canale online diretto, +35% alla fine di Giugno (+26% a fine Marzo). Per quanto riguarda infine il canale multimarca e quello in franchising le performance sono state negative ma leggermente migliori di quelle del mercato italiano favorite dal fatto che i tempi di spedizione anticipati alle controparti (soprattutto in Germania ed Austria) hanno permesso di non subire, almeno in parte, il blocco delle spedizioni avvenuto a metà Marzo.

Il Nord America registra un fatturato pari a euro 11,8 milioni, riportando un decremento del 46,6% (-47,1% a cambi costanti). In USA ed in Canada il periodo di chiusura è stato più lungo iniziando a metà marzo e finendo a metà Giugno. Ad oggi tutta la rete risulta operativa tranne il negozio di New York come descritto in precedenza.

Nel semestre le vendite del canale diretto sono risultate in calo del 55% circa impattate dal lockdown che ha determinato la chiusura del 46% della rete diretta nel periodo.

Il canale online, dopo un ottimo secondo trimestre, riporta una crescita del 31% a fine giugno (era +6% a fine marzo). Il canale multimarca è risultato in calo del 22%, migliore del dato di Gruppo anche per una favorevole base di comparazione.

Gli Altri Paesi riportano un fatturato in decrescita del 32,7% rispetto al primo semestre 2019 (-32,4% a cambi costanti) con un trend particolarmente diverso tra area Asia Pacifico ed Europa dell'Est.

In Cina, Hong Kong e Macao la riduzione di fatturato (superiore al 40%) è stata maggiormente accentuata a seguito delle limitazioni alla mobilità e delle chiusure dei negozi da fine gennaio/inizio febbraio. Le riaperture dei negozi sono avvenute da inizio marzo con forti riduzioni di traffico. A partire da inizio aprile fino a metà

maggio sono invece rimasti temporaneamente chiusi i negozi in Giappone sempre a seguito delle misure di contenimento imposte dal governo per limitare la diffusione pandemica. Complessivamente le vendite dei negozi a gestione diretta alla fine del semestre registrano una diminuzione attorno al -40% con un traffico in riduzione in media del 55%. Permane una situazione difficile ad Hong Kong, mentre si stanno vedendo dei segnali di recupero in Cina, le cui vendite comparabili nei negozi diretti sono passate dal -50% del primo trimestre al -10% circa del secondo trimestre grazie anche ad un Giugno positivo (+4%).

Il canale online diretto dell'intera area che a fine Marzo risultava negativo (circa -30%) a fine semestre registra un +13% grazie ad un ottimo secondo trimestre.

Per quanto riguarda invece l'Europa dell'Est i ricavi dell'area sono risultati in calo del 28,6% nel semestre. Tutti i negozi a gestione diretta hanno temporaneamente sospeso l'attività nell'ultima parte di Marzo per poi riaprire gradualmente nel mese di Giugno. Le vendite dei negozi a gestione diretta si sono attestate a circa - 36%, dato comunque migliore della percentuale dei negozi rimasti chiusi nel periodo (circa 39%) a testimonianza del buon andamento del Gruppo in questa area. Molto bene il canale online (+132% rispetto a Giugno 2019).

Ricavi per Categoria Merceologica

(Migliaia di euro) I semestre
2020
% I semestre
2019
% Var. %
Calzature 220.510 90,5% 364.251 91,2% (39,5%)
Abbigliamento 23.108 9,5% 35.191 8,8% (34,3%)
Totale ricavi 243.618 100,0% 399.442 100,0% (39,0%)

Le calzature hanno rappresentato il 90,5% dei ricavi consolidati, attestandosi a euro 220,5 milioni, con un decremento del 39,5% (-39,5% a cambi costanti) rispetto al primo semestre 2019. L'abbigliamento è stato pari al 9,5% dei ricavi consolidati attestandosi euro 23,1 milioni, rispetto ad euro 35,2 milioni del primo semestre 2019 (-34,3% a cambi correnti, -34,0% a cambi costanti).

Rete Distributiva Monomarca – Geox shops

Al 30 giugno 2020 il numero totale dei "Geox Shops" era pari a 936 di cui 450 DOS. Nel corso del primo semestre 2020 sono stati aperti 13 nuovi Geox Shops e ne sono stati chiusi 51, in linea con la programmata ottimizzazione dei negozi nei mercati più maturi e una espansione nei paesi dove la presenza del Gruppo è ancora limitata ma in positiva evoluzione.

30-06-2020 31-12-2019 I semestre 2020
Geox
Shops
di cui
DOS
Geox
Shops
di cui
DOS
Aperture
Nette
Aperture Chiusure
Italia 258 150 272 148 (14) - (14)
Europa (*) 263 156 270 159 (7) 2 (9)
Nord America 32 32 37 37 (5) - (5)
Altri Paesi (**) 383 112 395 110 (12) 11 (23)
Totale 936 450 974 454 (38) 13 (51)

(*) Europa include: Austria, Benelux, Francia, Germania, Gran Bretagna, Penisola Iberica, Scandinavia, Svizzera.

(**) Include i negozi esistenti in paesi con contratto di licenza (pari a 132 negozi al 30 giugno 2020 e a 134 negozi al 31 dicembre 2019). I ricavi del canale franchising non comprendono i negozi in tali paesi.

Costo del venduto e margine lordo

Il costo del venduto è stato pari al 59,0% dei ricavi rispetto al 49,1% del primo semestre 2019, determinando un margine lordo del 41,0% (50,9% nel primo semestre 2019).

Il peggioramento del margine risente in particolare di una svalutazione straordinaria, pari ad euro 15,1 milioni, effettuata sul magazzino e principalmente legata alla collezione SS20 a seguito dell'eccesso di stock determinatosi con la chiusura dei negozi durante il lockdown. Al netto di questa svalutazione, il margine si sarebbe attestato al 47,2% con un calo di circa 370 punti base rispetto al 30 Giugno 2019; tale riduzione è principalmente riconducibile a tre fattori: (i) un minor peso dell'incidenza dei ricavi derivanti dal canale DOS a seguito del prolungato periodo di inattività post Covid-19; (ii) la chiusura dei negozi durante il periodo a prezzo pieno che ha determinato una maggior peso nel semestre delle vendite in saldo e quindi uno sconto medio più alto nonostante una politica promozionale in riduzione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente; (iii) alcune inefficienze emerse nell'impianto di proprietà in Serbia a seguito della sospensione delle attività intercorse nel secondo trimestre per il Covid-19.

Costi operativi e risultato operativo (EBIT)

Il totale dei costi operativi (costi generali ed amministrativi, costi di vendita e distribuzione e pubblicità) nel semestre si attesta a 170,5 milioni di euro rispetto ai 200,6 milioni del primo semestre 2019, con un risparmio di circa 30 milioni di euro (-15%).

In particolare:

  • I costi di vendita e distribuzione si attestano a 22,2 milioni di euro e risultano leggermente in diminuzione rispetto allo scorso anno (22,4 milioni nel primo semestre 2019). Tale risultato è stato conseguito grazie ai risparmi (6,1 milioni) derivanti dai minori volumi di attività nel periodo che hanno permesso di compensare alcuni accantonamenti non ordinari, pari a 5,6 milioni di euro, legati alle esposizioni creditizie verso alcune controparti trovatesi in difficoltà a seguito dell'interruzione di attività post Covid-19.

  • I costi generali e amministrativi si attestano ad euro 138,1 milioni, rispetto a euro 165,1 milioni del primo semestre 2019 con una riduzione di circa 27 milioni di euro. Il calo rispetto allo scorso anno deriva principalmente da questi fattori:

(i) minori costi dei negozi a gestione diretta (DOS) per euro 14,1 milioni, grazie all'utilizzo degli ammortizzatori sociali per il personale (circa 7,3 milioni), alle efficienze nelle ore lavorate per 3,6 milioni e alla rinegoziazione di alcuni canoni di locazione per 3,2 milioni esclusivamente riferibili a contratti non soggetti all'IFRS 16. Per quanto riguarda la rinegoziazione dei canoni di locazione, si segnala che il Gruppo non ha contabilizzato ulteriori risparmi per 1,4 milioni relativi a concessioni firmate entro il 30 giugno su contratti soggetti all'IFRS 16. Tali risparmi relativi al primo semestre che salgono, ad oggi, a complessivi 4 milioni verranno contabilizzati nel secondo semestre1 .

(ii) minori costi di struttura per euro 7,0 milioni, di cui 5,8 milioni derivanti dal ricorso agli ammortizzatori sociali per il personale di struttura e 1,2 milioni da azioni di efficientamento intraprese dal Gruppo;

(iii) minori costi di trasporto per 2,6 milioni a seguito delle minori attività nel periodo.

  • I costi di pubblicità e promozione si attestano ad euro 10,2 milioni, in riduzione rispetto a euro 13,0 milioni del corrispondente periodo dell'anno precedente. La diminuzione è sostanzialmente legata alle minori iniziative di marketing intraprese nel periodo a seguito del lockdown.

Il risultato operativo, prima delle svalutazioni nette di immobilizzazioni e dei costi di ristrutturazione, si attesta ad euro -70,6 milioni contro euro 2,8 milioni del primo semestre 2019 e risente principalmente degli effetti legati alla riduzione del fatturato.

Svalutazioni nette di immobilizzazioni

Come descritto precedentemente, il primo semestre è stato pesantemente impattato dalla diffusione globale del Covid-19 che, per intensità e imprevedibilità, costituisce un fattore esterno di potenziale presunzione di perdita di valore (indicatore di impairment). Il risultato il test di impairment ha comportato una svalutazione netta pari ad euro 13,1milioni, riferibili a 169 punti vendita, oggetto di svalutazione integrale o parziale.

Imposte

Le imposte sul reddito del primo semestre 2020 risultano essere positive per euro 6,0 milioni, rispetto ad euro -2.9 milioni del primo semestre 2019.

Si segnala come il valore delle imposte risenta di un prudente mancato stanziamento, in attesa della definizione del nuovo piano industriale 2021-2023, di imposte differite attive per circa euro 15,2 milioni (euro 2,5 milioni nel primo semestre 2019), afferenti perdite fiscali generate nel I semestre 2020 per le quali, alla data della presente relazione, non vi è la ragionevole certezza circa il recupero attraverso redditi imponibili fiscali futuri.

1 In data 28 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Covid-19 Related Rent Concessions (Amendment to IFRS 16)". Il documento prevede per i locatari la facoltà di contabilizzare le riduzioni dei canoni connesse al Covid-19 senza dover valutare, tramite l'analisi dei contratti, se è rispettata la definizione di lease modification dell'IFRS 16. Pertanto i locatari che applicano tale facoltà potranno contabilizzare gli effetti delle riduzioni dei canoni di affitto direttamente a conto economico alla data di efficacia della riduzione. Tale modifica, pur essendo applicabile ai bilanci aventi inizio al 1° giugno 2020 salvo la possibilità da parte di una società di applicazione anticipata ai bilanci aventi inizio al 1° gennaio 2020, non è stata ancora omologata dall'Unione Europea, e pertanto non è stata applicata dal Gruppo al 30 giugno 2020.

Al 30 giugno 2020, il Gruppo ha in corso negoziazioni con i principali proprietari degli immobili con cui ha in essere contratti di leasing operativo; Le riduzioni di canone, già ottenute ad oggi o che emergeranno a conclusione delle negoziazioni, verranno recepite nel secondo semestre dopo l'omologa della UE, applicando il practical expedient. Gli affitti non contabilizzati per mancata applicazione di questo principio valgono 1,4 milioni (affitti già firmati) mentre 2,6 milioni sono rinegoziazioni concluse ma non ancora firmate con i proprietari immobiliari al 30 Giugno 2020.

Effetti IFRS 16 nel Conto economico del primo semestre 2020

Ai fini di dare una rappresentazione più chiara dell'andamento del Gruppo e di migliorare il livello di trasparenza per la comunità finanziaria, si presenta di seguito il prospetto di riconciliazione tra i valori economici del semestre e quelli che escludono gli effetti contabili derivanti dall'applicazione del principio IFRS 16:

(Migliaia di euro) I semestre
2020
Impatto
IFRS 16
I semestre 2020
escluso impatto
IFRS 16
% I semestre 2019
escluso impatto
IFRS 16
%
Ricavi netti 243.618 - 243.618 100,0% 399.442 100,0%
Costo del venduto (143.789) - (143.789) (59,0%) (196.114) (49,1%)
Margine lordo 99.829 - 99.829 41,0% 203.328 50,9%
Costi di vendita e distribuzione (22.170) (691) (22.861) (9,4%) (22.458) (5,6%)
Costi generali ed amministrativi (138.103) 702 (137.401) (56,4%) (166.295) (41,6%)
Pubblicità e promozioni (10.198) (113) (10.311) (4,2%) (12.987) (3,3%)
Risultato operativo della gestione ordinaria (70.642) (102) (70.744) (29,0%) 1.588 0,4%
Costi di ristrutturazione (151) - (151) (0,1%) - 0,0%
Svalutazioni nette di immobilizzazioni (13.142) 11.216 (1.926) (0,8%) - 0,0%
Risultato operativo (83.935) 11.114 (72.821) (29,9%) 1.588 0,4%
Oneri e proventi finanziari (4.032) 2.317 (1.715) (0,7%) (2.326) (0,6%)
Risultato ante imposte (87.967) 13.431 (74.536) (30,6%) (738) (0,2%)
Imposte 6.027 - 6.027 2,5% (3.191) (0,8%)
Risultato netto (81.940) 13.431 (68.509) (28,1%) (3.929) (1,0%)
EBITDA (20.616) (33.754) (54.370) (22,3%) 18.669 4,7%

La voce 'Impatto IFRS 16' include i seguenti effetti:

  • eliminazione degli ammortamenti relativi alle Attività per diritto d'uso per Euro 33.653 mila;
  • maggiori costi per affitti e locazioni per Euro 33.755 mila;
  • minori svalutazioni di immobilizzazioni, per la quota relativa alle Attività per diritto d'uso, per Euro 11.216 mila;
  • minori oneri finanziari relativi alle passività finanziarie per leasing per Euro 2.317 mila.

Si sottolinea che i prospetti economici sopra esposti, che escludono gli impatti derivanti dall'applicazione del principio IFRS 16, non sono da considerarsi sostitutivi a quelli definiti dai principi contabili IFRS adottati dall'Unione Europea e pertanto la loro presentazione deve essere attentamente valutata da parte del lettore della presente Relazione Finanziaria.

La situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo

Situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo

La tabella che segue riassume i dati patrimoniali consolidati riclassificati:

(Migliaia di euro) 30-06-2020 31-12-2019 30-06-2019
Immobilizzazioni immateriali 38.565 44.131 47.156
Immobilizzazioni materiali 57.281 61.231 64.227
Attività per diritto d'uso 255.919 298.685 312.976
Altre attività non correnti – nette 45.953 40.774 36.410
Attività non correnti 397.718 444.821 460.769
Capitale circolante netto operativo 223.243 182.721 235.450
Altre attività (passività) correnti, nette (16.251) (21.899) (16.753)
Capitale investito 604.710 605.643 679.466
Patrimonio netto 224.042 302.698 326.596
Fondi TFR, fondi rischi e oneri 7.834 8.114 8.429
Posizione finanziaria netta
Capitale investito
372.834
604.710
294.831
605.643
344.441
679.466

La tabella che segue mostra la composizione e l'evoluzione del capitale circolante netto operativo e delle altre attività (passività) correnti:

(Migliaia di euro) 30-06-2020 31-12-2019 30-06-2019
Rimanenze 286.507 284.589 292.408
Crediti verso clienti 117.596 122.178 148.582
Debiti commerciali (180.860) (224.046) (205.540)
Capitale circolante netto operativo 223.243 182.721 235.450
% sul totale ricavi degli ultimi dodici mesi 34,3% 22,7% 29,0%
Debiti tributari (10.702) (10.502) (9.538)
Altre attività correnti non finanziarie 27.938 23.458 28.468
Altre passività correnti non finanziarie (33.487) (34.855) (35.683)
Altre attività (passività) correnti, nette (16.251) (21.899) (16.753)

Il rapporto del capitale circolante netto operativo sui ricavi si è attestato al 34,3% rispetto al 29,0% del corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Tale variazione è dovuta principalmente alla riduzione di fatturato, visto che il capitale circolante si attesta a 223,2 milioni, in riduzione rispetto ai 235,5 milioni del primo semestre 2019.

La tabella che segue mostra la composizione della posizione finanziaria netta:

(Migliaia di euro) 30-06-2020 31-12-2019 30-06-2019
Cassa e valori equivalenti 66.172 48.449 28.686
Attività finanziarie correnti - esclusi contratti derivati 1.424 1.282 1.442
Debiti verso banche e altri finanziatori (106.836) (33.747) (53.874)
Passività finanziarie correnti - esclusi contratti derivati (128) (82) (57)
Posizione finanziaria netta corrente (39.368) 15.902 (23.803)
Attività finanziarie non correnti 24 24 24
Debiti finanziari non correnti (55.382) (10.562) (7.754)
Posizione finanziaria netta non corrente (55.358) (10.538) (7.730)
Posizione finanziaria netta - ante fair value contratti derivati e IFRS 16 (94.726) 5.364 (31.533)
Debiti per leasing finanziari (284.026) (301.384) (313.658)
Posizione finanziaria netta - ante fair value contratti derivati (378.752) (296.020) (345.191)
Valutazione al fair value contratti derivati 5.918 1.189 750
Posizione finanziaria netta (372.834) (294.831) (344.441)

L'insieme delle azioni di razionalizzazione intraprese ed un andamento delle vendite del canale diretto migliore delle attese, hanno permesso di mantenere sotto controllo la posizione finanziaria netta che a fine Giugno, nonostante l'eccezionalità delle situazione, si è attestata (ante IFRS 16) a -88,8 milioni di euro (- 30,8 milioni di euro al 30 Giugno 2019). Si segnala che il Gruppo non ha ritardato i suoi impegni di pagamento verso la sua filiera né ha fatto ricorso ad alcuna sospensione di rimborsi di rate di finanziamenti. L'unica eccezione riguarda la sospensione del pagamento dei canoni relativi al periodo di chiusura dei negozi (Aprile e prima metà di Maggio) e il pagamento parziale, legato all'andamento delle vendite, effettuato per la seconda metà di Maggio ed il mese di Giugno dopo la riapertura. Tale approccio risulta coerente con le attuali interlocuzioni in atto con i proprietari immobiliari tese a rinegoziare le pattuizioni contrattuali ed allinearle al mutato scenario economico, rendendo i canoni variabili con i livelli di fatturato almeno fino a che duri la riduzione del traffico indotta dalle misure restrittive e dalla forte riduzione dei flussi turistici. Ad oggi i confronti con le proprietà immobiliari procedono in maniera serrata, sono indubbiamente difficili, ma il Gruppo ha già concluso alcuni accordi e molti altri sono in fase avanzata, convinti che si debba anche arrivare alla risoluzione del contratto nel caso in cui non si possano raggiungere soluzioni che rispecchino gli attuali valori di mercato. I canoni di affitto non pagati alla data del 30 Giugno 2020 ammontano a circa Euro 12 milioni e sono esclusivamente riferibili al secondo trimestre, ossia alla fase più acuta del lockdown.

Il Gruppo dispone di linee di credito adeguate dato che, sin dall'inizio dell'emergenza, ha implementato una strategia di copertura del fabbisogno finanziario volta al raggiungimento della massima coerenza tra fonti e fabbisogni di finanziamento in modo da avere il giusto bilanciamento tra linee di credito a breve termine da porre al servizio della ordinaria stagionalità del business, a medio termine per gestire il temporaneo assorbimento di cassa una tantum dovuto al Covid-19 e a lungo termine per supportare anche gli investimenti richiesti dall'evoluzione del modello di business verso l'omnicanalità con una perfetta integrazione tra fisico e digitale.

Si rimanda a quanto già indicato in precedenza con riferimento al contratto di finanziamento a medio-lungo termine di Euro 90 milioni stipulato nel corso del mese di luglio 2020.

Effetti IFRS 16 nella situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo

Ai fini di dare una rappresentazione più chiara della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo e di migliorare il livello di trasparenza per la comunità finanziaria, si presenta di seguito il prospetto di riconciliazione tra i valori patrimoniali al 30 giugno 2020 e quelli che escludono gli effetti contabili derivanti dall'applicazione del principio IFRS 16:

(Migliaia di euro) 30-06-20 Impatto
IFRS 16
30-06-20
escluso
impatto
IFRS 16
31-12-19
escluso
impatto
IFRS 16
30-06-19
escluso
impatto
IFRS 16
Immobilizzazioni immateriali 38.565 - 38.565 44.131 47.156
Immobilizzazioni materiali 57.281 - 57.281 61.231 64.227
Attività per diritto d'uso 255.919 (255.919) - - -
Altre attività non correnti - nette 45.953 - 45.953 40.184 37.931
Attività non correnti 397.718 (255.919) 141.799 145.546 149.314
Capitale circolante netto operativo 223.243 (11.487) 211.756 182.721 235.450
Altre attività (passività) correnti, nette (16.251) (954) (17.205) (21.773) (17.902)
Capitale investito 604.710 (268.360) 336.350 306.494 366.862
Patrimonio netto 224.042 15.666 239.708 304.933 327.650
Fondi TFR, fondi rischi e oneri 7.834 - 7.834 8.114 8.429
Posizione finanziaria netta 372.834 (284.026) 88.808 (6.553) 30.783
Capitale investito 604.710 (268.360) 336.350 306.494 366.862

La voce 'Impatto IFRS 16' include principalmente i seguenti effetti:

  • eliminazione delle Attività per diritto d'uso per Euro 255.919 mila;
  • eliminazione della riclassifica dei debiti scaduti per locazioni nelle Passività finanziarie per leasing per Euro 11.487;
  • eliminazione delle Passività finanziarie per leasing per Euro 284.026

Si sottolinea che i prospetti patrimoniali sopra esposti, che escludono gli impatti derivanti dall'applicazione del principio IFRS 16, non sono da considerarsi sostitutivi a quelli definiti dai principi contabili IFRS adottati dall'Unione Europea e pertanto la loro presentazione deve essere attentamente valutata da parte del lettore della presente Relazione Finanziaria.

Rendiconto finanziario consolidato e investimenti del semestre

La tabella che segue riporta il rendiconto finanziario consolidato riclassificato:

(Migliaia di euro) I semestre
2020
I semestre
2019
2019
Risultato netto (81.940) (4.983) (24.759)
Ammortamenti e svalutazioni 63.320 51.255 111.975
Altre rettifiche non monetarie 19.399 3.980 2.001
779 50.252 89.217
Variazione capitale circolante netto operativo (68.639) (22.149) 31.115
Variazione altre attività/passività correnti (1.855) (1.213) 284
Cash flow attività operativa (69.715) 26.890 120.616
Investimenti (9.325) (12.517) (33.383)
Disinvestimenti 221 311 1.204
Investimenti netti (9.104) (12.206) (32.179)
Free cash flow (78.819) 14.684 88.437
Incremento diritti d'uso IFRS 16 (4.878) (20.263) (39.751)
Acquisto azioni proprie - (685) (5.051)
Dividendi - (6.480) (6.480)
Variazione posizione finanziaria netta (83.697) (12.744) 37.155
Posizione finanziaria netta iniziale - ante fair value contratti
derivati
(296.020) (6.810) (6.810)
Effetto prima contabilizzazione IFRS 16 al 1/01/2019 - (325.932) (325.932)
Posizione finanziaria netta iniziale - ante fair value contratti
derivati
(296.020) (332.742) (332.742)
Variazione posizione finanziaria netta (83.697) (12.744) 37.155
Effetto delle differenze di conversione 965 295 (433)
Posizione finanziaria netta finale- ante fair value contratti derivati (378.752) (345.191) (296.020)
Valutazione al fair value contratti derivati 5.918 750 1.189
Posizione finanziaria netta finale (372.834) (344.441) (294.831)

L'emergenza derivante dal Covid-19 sta provocando, per tutto il settore, un rilevante assorbimento unatantum di cassa che si aggiungerà alla normale stagionalità del business. In particolare la sospensione temporanea dell'attività dei negozi ed il rallentamento degli incassi da parte della clientela multimarca ed in franchising, ha provocato, nel secondo trimestre, un temporaneo cash-flow negativo dettato dall'anomalo incremento del circolante causato dai mancati incassi dei negozi, dal magazzino invenduto e dai crediti non riscossi.

Gli investimenti sono riepilogati nella seguente tabella:

(Migliaia di euro) I semestre 2020 I semestre 2019 2019
Marchi e brevetti 159 140 615
Aperture e rinnovi Geox Shops 4.880 8.561 17.513
Stabilimento produttivo 51 190 377
Attrezzature e Impianti industriali 1.047 1.235 2.933
Logistica 430 195 2.262
Information technology 2.371 1.564 8.156
Altri investimenti 387 632 1.527
Totale investimenti monetari 9.325 12.517 33.383
Diritto d'uso 4.878 20.263 39.751
Totale investimenti 14.203 32.780 73.134

Effetti IFRS 16 nel rendiconto finanziario consolidato del semestre

Ai fini di dare una rappresentazione più chiara della movimentazione avvenuta nel primo semestre della posizione finanziaria netta del Gruppo e di migliorare il livello di trasparenza per la comunità finanziaria, si presenta di seguito il prospetto di riconciliazione tra i valori del rendiconto finanziario consolidato del primo semestre 2020 e quelli che escludono gli effetti contabili derivanti dall'applicazione del principio IFRS 16:

(Migliaia di euro) I semestre
2020
Impatto
IFRS 16
I semestre 2020
escluso impatto
IFRS 16
I semestre 2019
escluso impatto
IFRS 16
Risultato netto (81.940) 13.431 (68.509) (3.929)
Ammortamenti e svalutazioni 63.320 (44.869) 18.451 17.081
Altre rettifiche non monetarie 19.399 (1.354) 18.045 4.313
779 (32.792) (32.013) 17.464
Variazione capitale circolante netto operativo (68.639) 11.851 (56.788) (22.149)
Variazione altre attività/passività correnti (1.855) - (1.855) (793)
Cash flow attività operativa (69.715) (20.941) (90.656) (5.478)
Investimenti (9.325) - (9.325) (12.517)
Disinvestimenti 221 - 221 311
Investimenti netti (9.104) - (9.104) (12.206)
Free cash flow (78.819) (20.941) (99.760) (17.684)
Incrementi diritti d'uso IFRS 16 (4.878) 4.878 - -
Acquisto azioni proprie - - - (685)
Dividendi - - - (6.480)
Variazione posizione finanziaria netta (83.697) (16.063) (99.760) (24.849)
Posizione finanziaria netta iniziale - ante
fair value contratti derivati
(296.020) 301.384 5.364 (6.810)
Variazione posizione finanziaria netta (83.697) (16.063) (99.760) (24.849)
Effetto delle differenze di conversione 965 (1.295) (330) 126
Posizione finanziaria netta finale- ante fair
value contratti derivati
(378.752) 284.026 (94.726) (31.533)
Valutazione al fair value contratti derivati 5.918 - 5.918 750
Posizione finanziaria netta finale (372.834) 284.026 (88.808) (30.783)

La voce 'Impatto IFRS 16' include gli effetti descritti in precedenza sulle voci di conto economico (principalmente storno di ammortamenti relativi al diritto d'uso e considerazione dei costi per affitto e locazione) e sulla situazione patrimoniale e finanziaria (principalmente storno Attività per Diritto d'uso e Passività finanziaria per leasing).

Si sottolinea che i prospetti sopra esposti, che escludono gli impatti derivanti dall'applicazione del principio IFRS 16, non sono da considerarsi sostitutivi a quelli definiti dai principi contabili IFRS adottati dall'Unione Europea e pertanto la loro presentazione deve essere attentamente valutata da parte del lettore della presente Relazione Finanziaria.

Azioni proprie e azioni o quote di società controllanti

Geox S.p.A ha dato avvio, a partire dal 5 giugno 2019, ad un programma di acquisto di azioni proprie fino a un massimo di n. 3.996.250 azioni ordinarie (rappresentative dell'1,54% dell'attuale capitale sociale), in esecuzione della delibera assembleare del 16 aprile 2019, ai sensi degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile.

Il Programma è finalizzato all'acquisto di azioni proprie Geox da destinare a servizio del Piano di Stock Grant 2019-2021 approvato dall'Assemblea del 16 aprile 2019.

Il programma di acquisto ha avuto inizio il 5 giugno 2019 ed è terminato in data 20 novembre 2019.

La Società detiene, al 30 giugno 2020, complessive 3.996.250 azioni proprie pari allo 1,54% del capitale sociale.

Stock Plan

L'Assemblea Straordinaria della Società, in data 16 aprile 2019 ha revocato la delibera di aumento di capitale sociale a pagamento finalizzato all'attuazione di piani di incentivazione azionaria (c.d. stock plan) assunta dall'Assemblea degli Azionisti in data 18 dicembre 2008 ("Aumento di Capitale 2008") e successivamente approvato la proposta di aumento gratuito del capitale sociale ai sensi dell'articolo 2349, comma 1, c.c. ("Aumento di Capitale") in via scindibile a servizio di uno o più Piani di Stock Grant, tra cui il Piano di Stock Grant 2019-2021, mediante utilizzo dell'apposita riserva di utili (approvata in sede ordinaria) per un ammontare massimo di nominali Euro 1.200.000 corrispondenti a massime 12.000.000 azioni ordinarie della Società del valore nominale di Euro 0,10 cadauna, da emettere in più tranche nei termini e alle condizioni previste dal predetto Piano, con conseguente modifica dell'art. 7 dello Statuto Sociale.

Sempre la stessa Assemblea degli Azionisti in data 16 aprile 2019 ha approvato un piano di incentivazione a medio-lungo termine che prevede l'assegnazione a titolo gratuito fino ad un massimo di 5 milioni di azioni ordinarie della Società (Piano di Stock Grant 2019-2021) a favore dell'Amministratore Delegato, del Direttore Generale Corporate, dei Dirigenti Strategici e di altri dirigenti e dipendenti considerati risorse chiave di Geox o di altre Società del Gruppo. Il Piano ha un vesting period di tre anni e, di conseguenza, le azioni potranno essere assegnate a decorrere dalla data di approvazione, da parte dell'Assemblea dei Soci, del bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021. L'assegnazione delle azioni è inoltre condizionata e commisurata al raggiungimento di risultati di performance parametrati all'Utile Netto cumulato consolidato previsto nel Piano Strategico 2019-2021 del Gruppo Geox.

Ai sensi del Piano, dette azioni potranno essere reperite, a discrezione del Consiglio di Amministrazione, nel rispetto delle previsioni di legge applicabili, (a) da un aumento gratuito del capitale sociale ai sensi dell'articolo 2349, comma 1, del Codice Civile, da eseguire mediante l'utilizzo di una riserva di utili vincolata al servizio di detto aumento del capitale e/o (b) dalle azioni eventualmente acquistate sul mercato e/o detenute ad altro titolo dalla Società, previo rilascio da parte dell'Assemblea in sede ordinaria dell'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie ai sensi e per gli effetti degli articoli 2357 e seguenti del Codice Civile.

Attraverso l'adozione del Piano, la Società intende promuovere e perseguire i seguenti obiettivi:

  • i. coinvolgere ed incentivare i beneficiari la cui attività è ritenuta di fondamentale importanza per il raggiungimento degli obiettivi del Gruppo;
  • ii. favorire la fidelizzazione dei beneficiari, incentivandone la permanenza all'interno del Gruppo;
  • iii. attrarre nuove figure professionali altamente qualificate;
  • iv. condividere ed allineare gli interessi dei beneficiari con quelli della Società e degli azionisti nel medio-lungo periodo, riconoscendo al management il contributo dato nell'incremento di valore della Società.

Il C.d.A. di Geox S.p.A. ha deliberato di dare attuazione al Piano di Stock Grant 2019-2021, con un primo ciclo di attribuzione di nr. 3.996.250 diritti a favore di 107 beneficiari. Alla data del 30 giugno 2020 sono in circolazione un numero di 3.034.745 diritti. Si segnala, inoltre, che in data 16 gennaio 2020, c'è stata la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro e di amministrazione con l'ex Amministratore Delegato che non ha mantenuto alcun diritto sui piani di incentivazione monetari di lungo termine precedentemente assegnati (per numero 733.855 diritti).

Rapporti con parti correlate

Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali. rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato.

Le informazioni sui rapporti con parti correlate sono presentate nella Nota 32 del Bilancio Consolidato.

Evoluzione prevedibile della gestione

Per quanto riguarda le previsioni sull'intero esercizio l'attuale situazione e le incertezze relative alla durata di tale pandemia rendono estremamente complessa ogni tipo di previsione. In particolare gli effetti del Covid-19 stanno trovando nuovo vigore nell'ultima settimana in vari paesi con un innalzamento delle misure di restrizione alla mobilità. Israele è il primo paese che ha deciso un nuovo lockdown, la situazione permane difficile in Nord America ed in India, ad Est l'Ungheria ha nuovamente chiuso le frontiere e il centro Europa ed i Balcani stanno sperimentando un numero elevato di casi. Anche Francia, Spagna, Austria e Germania stanno via via innalzando le misure di protezione come l'obbligo di mascherine in pubblico. In questo contesto non si può che ipotizzare che il calo del traffico nei negozi e la diminuzione dei flussi turistici nelle principali capitali Europee continui in qualche misura almeno fino a fine anno.

Ad oggi (settimana 37) il terzo trimestre sta riportando un andamento delle vendite comparabili (LFL) in miglioramento rispetto ai trimestri precedenti e pari al -13% grazie in particolare al boost dei saldi estivi. Infatti l'andamento dei negozi (DOS) dalla riapertura ha avuto un trend di progressivo miglioramento fino a tornare positivo in Agosto. Anche la prima settimana di settembre è stata positiva grazie ad un buon andamento del back to school e del back to work. Purtroppo, successivamente, gli eventi sopradescritti hanno penalizzato la seconda settimana di settembre caratterizzata da un peggioramento in termini di traffico, da un L4L tornato negativo e dal passaggio dei negozi alla collezione invernale con conseguente venir meno della spinta promozionale dei saldi.

Nonostante questo ci si attende, in assenza di ulteriori lockdown generalizzati, un secondo semestre migliore del primo con anche un recupero di marginalità lorda grazie al contributo delle vendite a prezzo pieno della stagione invernale.

Si evidenzia inoltre che il settore ha sperimentato una conclusione anticipata della raccolta ordini di Autunno Inverno a causa del lockdown e successivamente c'è stata una revisione degli ordini raccolti in stretta cooperazione con i clienti in modo da ridurre al massimo il rischio di cancellazioni. Questo ha portato il Gruppo a ridurre gli acquisti del secondo semestre del 21% come già comunicato in precedenza. Tale misura favorirà il controllo del circolante e la gestione dell'indebitamento ma non potrà che avere anche un impatto sul fatturato verso i clienti rendendo ancor più importante la massima focalizzazione sulle opportunità in-season per i riassortimenti, le vendite promozionali prima dei saldi e le vendite a stock di passate stagioni. Queste opportunità erano mancate nel primo semestre a causa del lockdown.

Biadene di Montebelluna. 17 settembre 2020

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Dr. Mario Moretti Polegato

PROSPETTI DI BILANCIO CONSOLIDATO E NOTE ESPLICATIVE

Conto economico consolidato

(Migliaia di euro) Note I semestre
2020
di cui
parti
correlate
I semestre
2019
di cui
parti
correlate
2019 di cui
parti
correlate
Ricavi netti 3-32 243.618 242 399.442 178 805.858 386
Costo del venduto 32 (143.789) 234 (196.114) 28 (407.030) 73
Margine lordo 99.829 203.328 398.828
Costi di vendita e distribuzione (22.170) (22.428) (44.181) (1)
Costi generali ed amministrativi 4-32 (138.103) (2) (165.137) 7 (331.581) (49)
Pubblicità e promozioni 32 (10.198) (82) (12.987) (83) (26.177) (155)
Costi di ristrutturazione (151) - - (3.245)
Svalutazioni nette di immobilizzazioni 6 (13.142) - - - (9.367) -
Risultato operativo 3 (83.935) 2.776 (15.723)
Oneri e proventi finanziari 8 (4.032) (214) (4.901) (257) (8.607) (476)
Risultato ante imposte (87.967) (2.125) (24.330)
Imposte 9 6.027 (81) (2.858) - (429) -
Risultato netto (81.940) (4.983) (24.759)
Utile / (Perdita) per azione (euro) 10 (0,32) (0,02) (0,10)
Utile / (Perdita) per azione diluito (euro) 10 (0,32) (0,02) (0,10)

Conto economico complessivo consolidato

(Migliaia di euro) I semestre
2020
di cui
parti
correlate
I semestre
2019
di cui
parti
correlate
2019 di cui
parti
correlate
Risultato netto (81.940) (4.983) (24.759)
Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno
successivamente riclassificati nel risultato netto:
- Utile (Perdita) attuariale su piani a benefici definiti 154 - (201) - (316) -
Altri utili/(perdite) complessivi che saranno
successivamente riclassificati nel risultato netto:
- Utile (Perdita) netta dalla valutazione Cash Flow
Hedge
4.037 - (2.094) - (2.199) -
- Utile (Perdita) netta dalla conversione delle
controllate estere
(907) - 279 - 743 -
Risultato complessivo netto (78.656) (6.999) (26.531)

Prospetto della situazione patrimoniale – finanziaria consolidata

(Migliaia di euro) Note 30-06-20 di cui parti
correlate
31-12-19 di cui parti
correlate
30-06-19 di cui parti
correlate
ATTIVO:
Immobilizzazioni immateriali 11 38.565 44.131 47.156
Immobilizzazioni materiali 12 57.281 61.231 64.227
Attività per diritto d'uso 13 255.919 298.685 312.976
Imposte differite attive 14 40.595 35.500 31.355
Attività finanziarie non correnti 19 24 24 24
Altre attività non correnti
Attività non correnti
15 8.711
401.095
9.074
448.645
9.238
464.976
Rimanenze 16 286.507 284.589 292.408
Crediti verso clienti 17-32 117.596 659 122.178 329 148.582 238
Altre attività correnti non finanziarie 18-32 27.938 1.003 23.458 1.892 28.468 1.892
Attività finanziarie correnti 19-31 7.821 3.648 4.523
Cassa e valori equivalenti 20 66.172 48.449 28.686
Attività correnti 506.034 482.322 502.667
Totale attivo 907.129 930.967 967.643
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO:
Capitale sociale 21 25.921 25.921 25.921
Altre riserve 21 280.061 301.536 305.658
Risultato dell'esercizio 21 (81.940) (24.759) (4.983)
Patrimonio netto 224.042 302.698 326.596
Fondo TFR 22 2.698 2.841 2.772
Fondi rischi e oneri 23 5.136 5.273 5.657
Debiti finanziari non correnti 24 55.382 10.562 7.755
Passività finanziarie per leasing non correnti 25-32 215.403 18.373 239.008 21.222 251.838 23.967
Altri debiti non correnti 26 3.353 3.800 4.183
Passività non correnti 281.972 261.484 272.205
Debiti commerciali 27-32 180.860 734 224.046 72 205.540 121
Altre passività correnti non finanziarie 28 33.487 34.855 35.683
Debiti tributari 29 10.702 10.502 9.538
Passività finanziarie correnti 19-31 607 1.259 2.387
Passività finanziarie per leasing correnti 25-32 68.623 7.567 62.376 5.671 61.820 5.667
Debiti verso banche e altri finanziatori 24 106.836 33.747 53.874
Passività correnti 401.115 366.785 368.842
Totale passivo e patrimonio netto 907.129 930.967 967.643

Rendiconto finanziario

(Migliaia di euro) Note I semestre
2020
I semestre
2019
2019
FLUSSI DI CASSA GENERATI DALL'ATTIVITA' OPERATIVA:
Risultato netto 21 (81.940) (4.983) (24.759)
Rettifiche per raccordare l'utile netto alle disponibilità
liquide generate (utilizzate) dalla gestione operativa:
Ammortamenti e Impairment
Accantonamenti (utilizzi) dei fondi e altre rettifiche non monetarie
5-6 63.320
19.399
51.255
3.980
111.975
2.001
82.719 55.235 113.976
Variazioni nelle attività e passività:
Crediti verso clienti (3.231) (15.437) 10.623
Altre attività (2.351) (2.970) 1.365
Rimanenze di magazzino (19.238) 21.572 31.667
Debiti verso fornitori (46.170) (28.284) (11.175)
Altre passività 55 935 (2.855)
Debiti tributari 441 822 1.774
(70.494) (23.362) 31.399
Flussi di cassa generati dall'attività operativa (69.715) 26.890 120.616
FLUSSI DI CASSA DALL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO:
Investimenti in immobilizzazioni immateriali 11 (2.781) (3.087) (10.892)
Investimenti in immobilizzazioni materiali 12 (6.544) (9.430) (22.491)
(9.325) (12.517) (33.383)
Disinvestimenti in immobilizzazioni immateriali e materiali 221 311 1.204
(Investimenti) disinvestimenti di attività finanziarie (145) (323) (159)
Flussi di cassa utilizzati dall'attività di investimento (9.249) (12.529) (32.338)
FLUSSI DI CASSA DA ATTIVITA' FINANZIARIE:
Incremento (riduzione) netta dei debiti verso banche a breve 5.667 (4.378) (5.109)
Rimborso debiti per leasing 25 (20.792) (32.368) (64.890)
Finanziamenti passivi:
- Assunzioni 117.950 40.988 40.988
- Rimborsi (5.671) (24.017) (40.670)
Acquisto azioni proprie - (685) (5.051)
Dividendi - (6.480) (6.480)
Flussi di cassa utilizzati dall'attività finanziaria 97.154 (26.940) (81.212)
Incremento (decremento) nei conti cassa e valori equivalenti 18.190 (12.579) 7.066
Cassa e valori equivalenti all'inizio del periodo 20 48.449 40.972 40.972
Effetto su cassa e valori equivalenti delle differenze di conversione (467) 293 411
Cassa e valori equivalenti alla fine del periodo 20 66.172 28.686 48.449
Informazioni supplementari al rendiconto finanziario:
- Ammontare pagato nel periodo per interessi 3.358 4.474 8.225
- Ammontare incassato nel periodo per interessi 738 599 2.827
- Ammontare pagato nel periodo per imposte 1.597 1.707 3.198

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto

Capitale Riserva Riserva Riserva Riserva Patrimonio
sociale legale di sovrap- di conver- di cash eser. prec. del netto
prezzo sione flow hedge a nuovo periodo del Gruppo
340.760
-
- - - - - (6.480) - (6.480)
- - - - - (5.051) - (5.051)
- - - 743 (2.199) (316) (24.759) (26.531)
302.698
- - - - - (24.759) 24.759 -
- - - (907) 4.037 154 (81.940) (78.656)
224.042
25.921
-
25.921
25.921
5.184
-
5.184
5.184
37.678
-
37.678
37.678
(3.010)
-
(2.267)
(3.174)
1.617
-
(582)
3.455
278.661
(5.291)
261.523
236.918
Risultati Risultato
(5.291)
5.291
(24.759)
(81.940)
(Migliaia di euro) Capitale Riserva Riserva Riserva Riserva Risultati Risultato Patrimonio
sociale legale di sovrap- di conver- di cash eser. prec. del netto
prezzo sione flow hedge a nuovo periodo del Gruppo
Saldo al 31-12-18 25.921 5.184 37.678 (3.010) 1.617 278.661 (5.291) 340.760
Destinazione risultato - - - - - (5.291) 5.291 -
Distribuzione dividendi - - - - - (6.480) - (6.480)
Acquisti azioni proprie - - - - - (685) - (685)
Risultato complessivo - - - 279 (2.094) (201) (4.983) (6.999)
Saldo al 30-06-19 25.921 5.184 37.678 (2.731) (477) 266.004 (4.983) 326.596

Note esplicative

1. Informazioni sulla società: l'attività del Gruppo

Il Gruppo Geox svolge attività di coordinamento di produzione e vendita a dettaglianti e a consumatori finali delle calzature e abbigliamento a marchio "Geox". Concede inoltre la distribuzione e/o l'utilizzo del marchio a terzi nei mercati dove il Gruppo ha scelto di non avere una presenza diretta. I licenziatari si occupano della produzione e commercializzazione sulla base di contratti di licenza con il riconoscimento di royalties.

Geox S.p.A., la capogruppo, è una società per azioni costituita e domiciliata in Italia ed è controllata da Lir S.r.l..

2. Principi contabili e criteri di valutazione

Contenuto e forma del bilancio consolidato

La presente nota esplicativa è stata predisposta dal Consiglio di Amministrazione sulla base delle scritture contabili aggiornate al 30 giugno 2020 ed è corredata dalla relazione sulla gestione sull'andamento del Gruppo Geox. Il bilancio consolidato è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standard (IFRS) adottati dall'Unione Europea e in vigore alla data di bilancio. Tali principi sono omogenei, salvo quanto di seguito indicato, rispetto a quelli utilizzati nella redazione dei Bilanci comparativi.

A fini comparativi i prospetti consolidati presentano il confronto con i dati patrimoniali del bilancio al 31 dicembre 2019 e con i dati economici consolidati del primo semestre del 2019.

L'unità di valuta utilizzata è l'euro e tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di euro.

Area di consolidamento

Il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2020 include, con il metodo dell'integrazione globale, tutte le società, italiane ed estere, nelle quali la Capogruppo detiene, direttamente od indirettamente, la maggioranza delle azioni o quote del capitale.

Le società considerate ai fini del consolidamento sono elencate nel prospetto allegato "Elenco delle società consolidate al 30 giugno 2020".

Schemi di bilancio

Il Gruppo presenta il conto economico nella forma "a costo del venduto", riclassifica ritenuta più rappresentativa rispetto al settore di attività in cui il Gruppo opera. La forma scelta è, inoltre, conforme alle modalità di reporting interno e di gestione del business ed è in linea con la prassi internazionale del settore calzature e abbigliamento.

Con riferimento alle attività e passività presentate nella situazione patrimoniale-finanziaria è stata adottata una forma di riclassifica che mira a distinguere le attività e passività tra correnti e non correnti.

Il rendiconto finanziario è stato redatto secondo il metodo indiretto.

Si precisa, infine, che con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati evidenziati i rapporti significativi con parti correlate in apposite colonne, al fine di non compromettere la leggibilità complessiva dei suddetti schemi (Nota 32).

Criteri di consolidamento

I bilanci delle società controllate comprese nell'area di consolidamento sono consolidati con il metodo dell'integrazione globale, che prevede il recepimento integrale di tutte le voci dei prospetti contabili, prescindendo dalla percentuale di possesso azionario di Gruppo.

Nel caso in cui le imprese incluse nell'area di consolidamento siano soggette a discipline diverse si sono adottati gli schemi di bilancio più idonei ai fini della chiarezza, veridicità e correttezza. I bilanci delle società controllate estere sono stati opportunamente riclassificati per renderne la forma di presentazione più aderente ai criteri seguiti dalla Capogruppo. Tali bilanci sono stati rettificati per uniformarli agli IFRS.

In particolare, per le società controllate incluse nell'area di consolidamento:

  • il valore contabile delle partecipazioni incluse nell'area di consolidamento è stato eliminato a fronte del patrimonio netto delle partecipate secondo il metodo dell'integrazione globale ed ove la partecipazione diretta o indiretta risulti inferiore al 100%, viene attribuita la quota di risultato e di patrimonio netto di pertinenza di terzi;
  • l'eventuale differenza tra il costo di acquisizione ed il patrimonio netto contabile delle partecipate al momento dell'acquisizione della partecipazione, se positiva, viene allocata a specifiche attività delle società acquisite, sulla base dei loro valori correnti alla data di acquisizione ed ammortizzata in quote costanti in funzione dell'utilità futura dell'investimento, e per la parte residua, qualora ne sussistano i presupposti, ad Avviamento. In questo caso tali importi non vengono ammortizzati ma sottoposti ad impairment test almeno su base annuale e comunque ogni qualvolta se ne ravvisi l'opportunità;
  • qualora dall'eliminazione emerga una differenza negativa, questa viene iscritta a conto economico.

Vengono inoltre eliminati:

  • i debiti e i crediti, i costi e i ricavi e gli utili e le perdite risultanti da operazioni intragruppo, considerando i relativi effetti fiscali;
  • gli effetti derivanti da operazioni straordinarie che coinvolgono società del Gruppo (fusioni, conferimenti).

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicabili dal 1 Gennaio 2020

In data 31 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Definition of Material (Amendments to IAS 1 and IAS 8)". Il documento ha introdotto una modifica nella definizione di "rilevante" contenuta nei principi IAS 1 – Presentation of Financial Statements e IAS 8 – Accounting Policies, Changes in Accounting Estimates and Errors.

L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

In data 22 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Definition of a Business (Amendments to IFRS 3)". Il documento fornisce alcuni chiarimenti in merito alla definizione di business ai fini della corretta applicazione del principio IFRS 3.

L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora omologati dall'Unione Europea

Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi di seguito descritti:

  • In data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 – Insurance Contracts.
  • In data 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current".

  • In data 14 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato i seguenti emendamenti denominati:
    • o Amendments to IFRS 3 Business Combinations;
    • o Amendments to IAS 16 Property, Plant and Equipment;
    • o Amendments to IAS 37 Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets;
    • o Annual Improvements 2018-2020.
  • In data 28 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Extension of the Temporary Exemption from Applying IFRS 9 (Amendments to IFRS 4)".
  • In data 28 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Covid-19 Related Rent Concessions (Amendment to IFRS 16)". Il documento prevede per i locatari la facoltà di contabilizzare le riduzioni dei canoni connesse al Covid-19 senza dover valutare, tramite l'analisi dei contratti, se è rispettata la definizione di lease modification dell'IFRS 16. Pertanto i locatari che applicano tale facoltà potranno contabilizzare gli effetti delle riduzioni dei canoni di affitto direttamente a conto economico alla data di efficacia della riduzione. Tale modifica, pur essendo applicabile ai bilanci aventi inizio al 1° giugno 2020 salvo la possibilità da parte di una società di applicazione anticipata ai bilanci aventi inizio al 1° gennaio 2020, non è stata ancora omologata dall'Unione Europea, e pertanto non è stata applicata dal Gruppo al 30 giugno 2020.

Al 30 giugno 2020, il Gruppo ha in corso negoziazioni con i principali proprietari degli immobili con cui ha in essere contratti di leasing operativo; eventuali riduzioni rilevanti in termini di canone, già ottenute o che emergeranno a conclusione delle negoziazioni, verranno recepite dopo l'omologa della UE, applicando ove possibile il practical expedient.

Gli amministratori si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento. Come già indicato nella relazione degli amministratori, il Gruppo non ha imputato a conto economico risparmi per euro 1,4 milioni relativi a concessioni firmate entro la data del 30 giugno 2020 che sarebbero derivati dall'applicazione del practical expedient sopra illustrato.

Conversione in euro dei bilanci redatti in valuta estera

I bilanci delle società estere espressi in valuta diversa dall'euro sono convertiti in euro con le seguenti modalità:

  • le voci del conto economico sono convertite ai cambi medi del periodo, mentre per le voci dello stato patrimoniale, esclusi il risultato del periodo ed il patrimonio netto, sono utilizzati i cambi di fine periodo;
  • le voci del patrimonio netto sono convertite ai cambi storici.

Il saldo di conversione originato dalla differenza tra il patrimonio netto convertito ai cambi storici e l'attivo ed il passivo dello stato patrimoniale convertiti ai cambi di fine periodo, viene iscritto nel patrimonio netto consolidato alla "Riserva di conversione" che viene classificata all'interno della voce "Altre riserve".

I tassi di cambio applicati sono riportati nelle tabelle sottostanti e corrispondono a quelli resi disponibili dalla Banca d'Italia:

Descrizione delle valute Medio Puntuale Medio Puntuale Medio Puntuale
30-06-2020 30-06-2020 31-12-2019 31-12-2019 30-06-2019 30-06-2019
Dollaro USA 1,1015 1,1198 1,1196 1,1234 1,1298 1,1380
Franco Svizzero 1,0639 1,0651 1,1127 1,0854 1,1294 1,1105
Sterlina Inglese 0,8743 0,9124 0,8773 0,8508 0,8736 0,8966
Dollaro Canadese 1,5031 1,5324 1,4857 1,4598 1,5067 1,4893
Yen Giapponese 119,2072 120,6600 122,0564 121,9400 124,2933 122,6000
Renminbi (Yuan) 7,7481 7,9219 7,7339 7,8205 7,6670 7,8185
Rublo Russo 76,6825 79,6300 72,4593 69,9563 73,7215 71,5975
Zloty Polacchi 4,4136 4,4560 4,2975 4,2568 4,2920 4,2496
Fiorino Ungherese 345,3946 356,5800 325,2297 330,5300 320,3916 323,3900
Pataca Macao 8,8049 8,9392 9,0354 9,0097 9,1263 9,1532
Dinaro Serbo 117,5676 117,2388 117,8210 117,8319 118,0611 117,9570
Dong Vietnam 25.664,5000 25.983,0000 26.005,7500 26.033,0000 26.269,3333 26.527,0000
Rupia Indonesiana 16.080,6850 16.184,4100 15.835,9487 15.595,6000 16.035,9017 16.083,3500
Lira Turca 7,1521 7,6761 6,3574 6,6843 6,3543 6,5655
Rupia Indiana 81,6766 84,6235 78,8502 80,1870 79,1182 78,5240

Stime ed ipotesi

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione il ricorso a stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime e potrebbero richiedere rettifiche ad oggi difficilmente stimabili e prevedibili.

Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima. In particolare, per quanto riguarda il valore degli assets iscritti, poiché la pandemia da Covid-19, per intensità e imprevedibilità, costituisce un fattore esterno di potenziale presunzione di perdita di valore (indicatore di impairment), sono stati ricalcolati gli impairment test, valutando l'andamento delle diverse CGU sulla base di una proiezione più aggiornata dell'anno in corso e di ipotesi multi-scenario per gli anni successivi, applicando correttivi alle vendite e marginalità dei business plan aziendali elaborati ante Covid-19.

Le voci di bilancio principalmente interessate da tali situazioni di incertezza sono: l'asset impairment, le imposte differite attive, la passività per resi e accrediti a clienti e i fondi svalutazione magazzino, il fondo svalutazione crediti, e le passività per leasing (e le relative attività per diritto di utilizzo).

Di seguito sono riepilogati i processi critici di valutazione e le assunzioni chiave utilizzate dal management nel processo di applicazione dei principi contabili riguardo al futuro e che possono avere effetti significativi sui valori rilevati nel bilancio.

Asset Impairment

Il Gruppo ha rilevato degli accantonamenti a fronte della possibilità che i valori contabili delle attività materiali e immateriali possano non essere recuperabili dalle stesse tramite l'uso. Una significativa valutazione discrezionale è richiesta agli amministratori per determinare l'ammontare di asset impairment che debba essere contabilizzato. Essi stimano la possibile perdita di valore delle immobilizzazioni in relazione ai risultati economici futuri ad essi strettamente riconducibili. Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 6.

Imposte differite attive

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte delle perdite fiscali portate a nuovo considerate recuperabili. Una significativa valutazione discrezionale è richiesta agli amministratori per determinare l'ammontare delle imposte differite attive da svalutare e quindi del saldo di imposte attive che possono essere contabilizzate nella misura in cui sia probabile l'esistenza di adeguati utili fiscali futuri a fronte dei quali tali perdite potranno essere utilizzate. Essi devono stimare la probabile manifestazione temporale e l'ammontare dei futuri utili fiscalmente imponibili nonché una strategia di pianificazione delle imposte future. Il valore contabile delle perdite fiscali riconosciute è fornito alla nota 14.

Passività per resi e accrediti a clienti

Il Gruppo ha rilevato degli accantonamenti a fronte della possibilità che i prodotti già venduti possano venire resi dai clienti. Per fare ciò, il Gruppo ha elaborato delle ipotesi in relazione alla quantità di prodotti resi in passato ed al valore presumibile di realizzo di tali prodotti resi. Il Gruppo ha tenuto in considerazione il mutato scenario di riferimento e ha effettuato un accantonamento per passività per resi e accrediti a clienti che rispecchia le assunzioni relative all'andamento delle vendite dei propri clienti fino a fine stagione, e pertanto dei resi attesi.

Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 27.

Accantonamenti al fondo svalutazione magazzino

Il Gruppo ha rilevato degli accantonamenti a fronte della possibilità che i prodotti presenti in giacenza debbano essere venduti a stock e quindi debbano essere adeguati al valore presumibile di realizzo. Per fare ciò il Gruppo ha elaborato delle ipotesi in relazione alla quantità di prodotti venduti a stock in passato ed alla possibilità di smaltimento di tali prodotti dagli outlet gestiti direttamente. In particolare, il Gruppo ha riflesso nel fondo svalutazione magazzino le proprie assunzioni in merito alle previsioni di smaltimento delle rimanenze di collezioni precedenti, incluse le eccedenze relative alla collezione primavera/estate, nell'attuale scenario di incertezza, e ha proceduto ad un significativo accantonamento nel semestre. Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 16.

Fondo svalutazione crediti

Il fondo svalutazione crediti viene determinato sulla base di un'analisi specifica sia delle pratiche in contenzioso che delle pratiche che, pur non essendo in contenzioso, presentano qualche sintomo di ritardo negli incassi. Lo stanziamento include, inoltre, la valutazione dei crediti residuali secondo la logica di perdita attesa (Expected Loss) calcolata sull'intera vita del credito. La valutazione del complessivo valore realizzabile dei crediti commerciali richiede di elaborare delle stime circa la probabilità di recupero delle suddette pratiche, nonché delle percentuali di svalutazione applicate ai crediti non in contenzioso e pertanto essa è soggetta ad incertezza. In particolare, gli Amministratori hanno tenuto in considerazione l'attuale scenario di incertezza e hanno provveduto ad effettuare uno stanziamento a fondo svalutazione crediti coerente con la situazione dei propri crediti che, in parte, sono soggetti ad assicurazione. Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 17.

Passività per leasing e attività per diritto d'uso

Il Gruppo rileva l'attività per il diritto di utilizzo e la passività del leasing. L'attività per il diritto di utilizzo viene inizialmente valutata al costo, e successivamente al costo al netto dell'ammortamento e delle perdite per riduzione di valore cumulati, e rettificata al fine di riflettere le rivalutazioni della passività del leasing.

Il Gruppo valuta la passività del leasing al valore attuale dei pagamenti dovuti per i leasing non versati alla data di decorrenza. La passività del leasing viene successivamente incrementata degli interessi che maturano su detta passività e diminuita dei pagamenti dovuti per il leasing effettuati ed è rivalutata in caso di modifica dei futuri pagamenti dovuti per il leasing derivanti da una variazione dell'indice o tasso, in caso di modifica dell'importo che il Gruppo prevede di dover pagare a titolo di garanzia sul valore residuo o quando il Gruppo modifica la sua valutazione con riferimento all'esercizio o meno di un'opzione di acquisto, di proroga o risoluzione.

Il Gruppo ha stimato la durata del leasing dei contratti nei quali agisce da locatario e che prevedono opzioni di rinnovo. La valutazione del Gruppo circa l'esistenza o meno della ragionevole certezza di esercitare l'opzione influenza la stima della durata del leasing, impattando in maniera significativa l'importo delle passività del leasing e delle attività per il diritto di utilizzo rilevate.

Il Gruppo ha analizzato la totalità dei contratti di lease, andando a definire per ciascuno di essi il lease term, dato dal periodo "non cancellabile" unitamente agli effetti di eventuali clausole di estensione o terminazione anticipata il cui esercizio è stato ritenuto ragionevolmente certo. Nello specifico, per gli immobili tale valutazione ha considerato i fatti e le circostanze specifiche di ciascuna attività. Per quanto riguarda le altre categorie di beni, principalmente auto aziendali ed attrezzature, il Gruppo ha generalmente ritenuto non probabile l'esercizio di eventuali clausole di estensione o terminazione anticipata in considerazione della prassi abitualmente seguita dal Gruppo.

Si segnala nel mese di dicembre 2019 l'IFRS Interpretation Committee ha pubblicato le proprie conclusioni relative ad una Agenda Decision riguardante, tra le altre questioni, la determinazione Lease Term. Alla data di predisposizione della presente relazione semestrale il Gruppo sta valutando i possibili impatti rivenienti da tale interpretazione sull'accurata stima del Lease term dei propri contratti di leasing e si attende di completare tale analisi entro l'esercizio 2020.

Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 13 per quanto riguarda le Attività per diritto d'uso e alla nota 25 per quanto riguarda le Passività per leasing.

Principi contabili

Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti finanziari, nonché sul presupposto della continuità aziendale. Questo in quanto gli Amministratori, pur tenendo conto dell'incertezza del contesto economico e finanziario di riferimento al 30 giugno, ritengono che la continuità aziendale sia ampiamente garantita dalla patrimonializzazione del Gruppo e dalla sua solidità finanziaria.

Si rimanda a quanto già indicato nella relazione degli amministratori per ulteriori considerazioni sulla situazione finanziaria del Gruppo.

I principi contabili applicati sono esposti di seguito:

Immobilizzazioni immateriali

Le attività immateriali, aventi vita utile definita, sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, inclusivo degli oneri accessori, ed ammortizzate sistematicamente per il periodo della loro residua possibilità di utilizzazione secondo quanto previsto dallo IAS 36.

L'ammortamento si applica sistematicamente lungo la vita utile dell'attività immateriale a seconda delle prospettive di impiego economico stimate. Il valore residuo alla fine della vita utile si presume pari a zero a meno che ci sia un impegno da parte di terzi all'acquisto dell'attività alla fine della sua vita utile oppure se esiste un mercato attivo per l'attività. Per quanto riguarda la voce dei Key money, si evidenzia come in Francia le tutele fornite al conduttore dalle specifiche previsioni giuridiche, a cui si affiancano le prassi di mercato, permettano il riconoscimento di un valore delle posizioni commerciali anche a fine contratto. Ciò ha

portato gli Amministratori a stimare un valore residuo, del key money pagato, alla fine di ogni contratto di locazione.

Gli Amministratori rivedono la stima della vita utile dell'immobilizzazione immateriale a ogni chiusura di periodo.

Le immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita non sono soggette ad ammortamento ma sottoposte a impairment test.

Di seguito vengono riassunti gli anni di vita utile delle differenti tipologie di immobilizzazioni immateriali:

Marchi 10 anni
Brevetti Geox 10 anni
Altri diritti di brevetto e di utilizzazione delle opere dell'ingegno 3-5 anni
Key money Durata contratto di locazione
Altre immobilizzazioni immateriali Durata contratto di locazione

Nella voce Marchi sono inclusi gli oneri a natura durevole sostenuti per la tutela e la diffusione dello stesso.

Nella voce Brevetti Geox è incluso il valore degli oneri, a natura durevole, di registrazione, protezione ed estensione di nuove soluzioni tecnologiche nei diversi paesi del mondo.

Gli altri diritti di brevetto e di utilizzazione delle opere dell'ingegno si riferiscono principalmente ai costi per l'implementazione e la personalizzazione del software che vengono ammortizzati in tre/cinque anni in considerazione del loro futuro utilizzo.

Nella voce key money sono comprese:

  • somme corrisposte per l'acquisto di aziende (negozi) gestiti direttamente o dati in locazione a terzi affiliati con contratto di franchising;
  • somme pagate per ottenere la disponibilità di immobili in locazione subentrando a contratti esistenti o ottenendo il recesso dei conduttori in modo da poter stipulare nuovi contratti con i locatori. Tali immobili sono stati poi adibiti a Geox shop.

L'avviamento viene rilevato inizialmente capitalizzando tra le immobilizzazioni immateriali l'eccedenza del costo di acquisizione sostenuto rispetto alle attività nette a valore corrente dell'impresa di nuova acquisizione. L'avviamento non viene ammortizzato, ma viene sottoposto annualmente, o più frequentemente ogni qualvolta vi sia un'indicazione di perdita di valore, a verifica di impairment per identificare eventuali perdite di valore dell'attività. Le componenti che soddisfano la definizione di "attività acquisite in un'operazione di aggregazione di imprese" sono contabilizzate separatamente soltanto se il loro "fair value" può essere determinato in modo attendibile.

Immobilizzazioni materiali

Sono iscritte al costo di acquisto o di costruzione che comprende il prezzo pagato per acquistare l'attività (al netto di sconti e abbuoni) e gli eventuali costi direttamente attribuibili all'acquisizione e messa in funzione del bene. Le attività materiali sono esposte al costo meno gli ammortamenti e le perdite di valore accumulati e comprensivo di eventuali ripristini di valore.

Il valore residuo e la vita utile delle attività viene rivisto almeno a ogni chiusura di periodo e qualora, indipendentemente dall'ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita di valore determinata in base all'applicazione dello IAS 36, l'immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata. Se in esercizi successivi vengono meno i presupposti della svalutazione, il suo valore viene ripristinato.

I costi di manutenzione, aventi natura ordinaria, sono addebitati integralmente a conto economico, mentre quelli aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono e ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo degli stessi.

Fabbricati industriali 20-30 anni
Impianti e macchinari 3-8 anni
Impianto fotovoltaico 11 anni
Attrezzature industriali e commerciali 2-4 anni
Stampi 2 anni
Mobili ufficio 8 anni
Macchine elettroniche 3-5 anni
Autovetture 4 anni
Mezzi trasporto interno 5 anni
Migliorie beni terzi Durata contratto di locazione *
Impianti negozi Minore tra durata contratto e 8 anni
Attrezzature negozi 4 anni
Concept negozi 2-4-5 anni

* Costi per migliorie su beni di terzi sono ammortizzati nel periodo più breve tra quello in cui le migliorie possono essere utilizzate e la durata residua dei contratti di locazione.

I beni acquisiti con contratti di locazione finanziaria sono iscritti nel bilancio consolidato al valore normale del bene all'inizio del contratto, con contestuale rilevazione tra le passività del corrispondente debito finanziario verso le società locatrici: i beni vengono ammortizzati sulla base del normale piano di ammortamento utilizzato per attività simili.

Beni in leasing

Il Gruppo valuta all'atto della sottoscrizione di un contratto se è, o contiene, un leasing. In altri termini, se il contratto conferisce il diritto di controllare l'uso di un bene identificato per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo.

Il Gruppo in veste di locatario

Il Gruppo adotta un unico modello di riconoscimento e misurazione per tutti i leasing, con alcune eccezioni riferibili ai leasing di breve termine ed ai leasing di beni di modico valore. Il Gruppo riconosce le passività relative ai pagamenti del leasing e l'attività per diritto d'uso che rappresenta il diritto ad utilizzare il bene sottostante il contratto.

Attività per diritto d'uso

Il Gruppo riconosce le attività per il diritto d'uso alla data di inizio del leasing (cioè la data in cui l'attività sottostante è disponibile per l'uso). Le attività per il diritto d'uso sono misurate al costo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore, e rettificati per qualsiasi rimisurazione delle passività di leasing. Le attività per diritto d'uso sono ammortizzate in quote costanti dalla data di decorrenza alla fine della vita utile dell'attività consistente nel diritto di utilizzo. Le attività per il diritto d'uso sono soggette a Impairment.

Passività legate al leasing

Alla data di decorrenza del leasing, il Gruppo rileva le passività di leasing misurandole al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non ancora versati a tale data. I pagamenti dovuti includono i pagamenti fissi (compresi i pagamenti fissi nella sostanza) al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere, i pagamenti variabili di leasing che dipendono da un indice o un tasso, e gli importi che si prevede dovranno essere pagati a titolo di garanzie del valore residuo. I pagamenti del leasing includono anche il prezzo di esercizio di un'opzione di acquisto se si è ragionevolmente certi che tale opzione sarà esercitata dal Gruppo e i pagamenti di penalità di risoluzione del leasing, se la durata del leasing tiene conto dell'esercizio da parte del Gruppo dell'opzione di risoluzione del leasing stesso.

I pagamenti di leasing variabili che non dipendono da un indice o da un tasso vengono rilevati come costi nel periodo in cui si verifica l'evento o la condizione che ha generato il pagamento.

Nel calcolo del valore attuale dei pagamenti dovuti, il Gruppo usa il tasso di finanziamento marginale alla data di inizio. Dopo la data di decorrenza, l'importo della passività del leasing si incrementa per tener conto degli interessi sulla passività del leasing e diminuisce per considerare i pagamenti effettuati. Inoltre, il valore contabile dei debiti per leasing è rideterminato nel caso di eventuali modifiche del leasing o per la revisione dei termini contrattuali per la modifica dei pagamenti; è rideterminato, altresì, in presenza di modifiche in merito alla valutazione dell'opzione dell'acquisto dell'attività sottostante o per variazioni dei pagamenti futuri che deriva da una modifica dell'indice o del tasso utilizzato per determinare tali pagamenti.

Leasing di breve durata e leasing di attività a modesto valore Il Gruppo applica l'esenzione per la rilevazione di leasing di breve durata e a leasing di attività a modesto valore.

Perdite di valore delle immobilizzazioni materiali ed immateriali

I valori contabili delle attività materiali e immateriali del Gruppo Geox sono oggetto di valutazione ogni qualvolta vi siano evidenti segnali interni o esterni all'impresa che indichino la possibilità del venir meno del valore dell'attività o di un gruppo di esse (definite come Unità Generatrici di Cassa o CGU). Nel caso dell'avviamento e della differenza di consolidamento, delle altre immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita l'impairment test deve essere effettuato almeno annualmente.

L'impairment test avviene confrontando il valore contabile dell'attività o della CGU con il valore recuperabile della stessa, dato dal maggiore tra il "fair value" (al netto degli eventuali oneri di vendita) e il valore dei flussi di cassa netti attualizzati che si prevede saranno prodotti dall'attività o dalla CGU.

Se il valore contabile di un'attività è superiore al suo valore recuperabile, tale attività è conseguentemente svalutata fino a riportarla al valore recuperabile.

Ciascuna unità a cui vengono allocati gli specifici valori delle attività (materiali e immateriali) rappresenta il livello più basso all'interno del Gruppo in cui le stesse attività sono monitorate ai fini della gestione interna.

Le condizioni e le modalità di eventuale ripristino di valore di un'attività in precedenza svalutata applicate dal Gruppo, escludendo comunque qualsiasi possibilità di ripristino di valore dell'avviamento, sono quelle previste dallo IAS 36.

Strumenti finanziari

Gli strumenti finanziari detenuti dal Gruppo sono inclusi nelle seguenti voci di bilancio:

  • attività finanziarie non correnti includono partecipazioni non consolidate, titoli detenuti con l'intento di mantenerli in portafoglio sino alla scadenza, crediti e finanziamenti non correnti e altre attività finanziarie non correnti disponibili per la vendita;
  • attività finanziarie correnti includono i crediti commerciali, i crediti da attività di finanziamento, titoli correnti e le altre attività finanziarie correnti (che includono il fair value positivo degli strumenti finanziari derivati), nonché le disponibilità e mezzi equivalenti;
  • cassa e valori equivalenti include i depositi bancari, quote di fondi di liquidità e altri titoli ad elevata negoziabilità che possono essere convertiti in cassa prontamente e che sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo;
  • passività finanziarie si riferiscono ai debiti finanziari, nonché alle altre passività finanziarie (che includono il fair value negativo degli strumenti finanziari derivati), ai debiti commerciali e agli altri debiti.

Le attività finanziarie non correnti, diverse dalle partecipazioni, così come le attività finanziarie correnti e le passività finanziarie, sono contabilizzate secondo quanto stabilito dallo IFRS 9.

In particolare, tutte le attività finanziarie rilevate che rientrano nell'ambito di applicazione dell'IFRS 9 devono successivamente essere rilevate al costo ammortizzato o al fair value sulla base del modello di business della Società per la gestione delle attività finanziarie e delle caratteristiche relative ai flussi finanziari contrattuali dell'attività finanziaria. Specificamente:

Strumenti di debito detenuti nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei flussi di cassa contrattuali, e che hanno flussi di cassa

rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e da interessi sull'importo del capitale da restituire, sono successivamente valutati al costo ammortizzato;

  • Strumenti di debito detenuti nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie, e che hanno flussi di cassa rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e da interessi sull'importo del capitale da restituire, sono successivamente valutati al fair value con variazioni rilevate nelle altre componenti del conto economico complessivo (FVTOCI);
  • Tutti gli altri strumenti di debito e gli investimenti in strumenti rappresentativi di capitale sono successivamente valutati al fair value, con variazioni rilevate nell'utile (perdita) d'esercizio (FVTPL).

Nonostante quanto sopra riportato, il Gruppo può effettuare la seguente designazione irrevocabile al momento della rilevazione iniziale di un'attività finanziaria:

  • Il Gruppo può compiere la scelta irrevocabile di presentare le variazioni successive del fair value di un investimento in strumenti rappresentativi di capitale che non sia né posseduto per la negoziazione, né un corrispettivo potenziale rilevato da un'acquirente in un'operazione di aggregazione aziendale nelle altre componenti di conto economico complessivo;
  • Il Gruppo può irrevocabilmente designare un investimento in strumenti di debito che soddisfi i criteri del costo ammortizzato o di FVTOCI come valutato al fair value, con variazioni rilevate nell'utile (perdita) d'esercizio (FVTPL) se così facendo elimina o riduce significativamente un'asimmetria contabile.

Nel corso dell'esercizio corrente, il Gruppo non ha designato nessuno strumento di debito che soddisfi i criteri del costo ammortizzato o di FVTOCI come valutato al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio.

Quando le attività finanziarie non hanno una scadenza prefissata, sono valutate al costo di acquisizione. I crediti con scadenza superiore ad un anno, infruttiferi o che maturano interessi inferiori al mercato, sono attualizzati utilizzando i tassi di mercato.

Sono regolarmente effettuate valutazioni al fine di verificare se esista evidenza oggettiva che un'attività finanziaria o che un gruppo di attività possa aver subito una riduzione di valore. Se esistono evidenze oggettive, la perdita di valore deve essere rilevata come costo nel conto economico del periodo.

I crediti verso clienti sono inizialmente iscritti a bilancio al loro valore corrente e sono successivamente esposti al netto del fondo svalutazione crediti necessario per adeguare gli stessi secondo la logica di impairment introdotta dall'IFRS 9 (modello delle expected losses).

Gli accantonamenti a fondo svalutazione crediti sono contabilizzati a conto economico.

I crediti soggetti a perdita di valore sono stornati quando si verifica che essi sono irrecuperabili.

I crediti ceduti al factor con clausola "pro soluto" sono eliminati dallo Stato Patrimoniale in quanto il contratto di riferimento prevede la cessione della titolarità dei crediti, unitamente alla titolarità dei flussi di cassa generanti dal credito stesso, nonché di tutti i rischi e benefici, in capo al cessionario.

Ad eccezione degli strumenti finanziari derivati, le passività finanziarie sono esposte al costo ammortizzato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo.

Le attività e le passività finanziarie coperte da strumenti derivati sono valutate secondo le modalità stabilite per l'hedge accounting, applicabili al fair value hedge: gli utili e le perdite derivanti dalle successive valutazioni al fair value, dovute a variazioni dei relativi rischi coperti, sono rilevate a conto economico e sono compensate dalla porzione efficace della perdita o dell'utile derivante dalle successive valutazioni al fair value dello strumento di copertura.

Strumenti finanziari derivati

Tutti gli strumenti finanziari derivati sono misurati al fair value, come stabilito dall'IFRS 9.

Gli strumenti finanziari derivati sono utilizzati con l'intento di copertura, al fine di ridurre il rischio di cambio e di tasso. Coerentemente con quanto stabilito dall'IFRS 9, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità stabilite per l'hedge accounting solo quando, all'inizio della copertura, esiste la designazione formale e la documentazione della relazione di copertura e la stessa copertura è

efficace sulla base della valutazione della "relazione economica" esistente tra elemento coperto ed elemento di copertura.

Quando gli strumenti finanziari hanno le caratteristiche per essere contabilizzati in hedge accounting, si applicano i seguenti trattamenti contabili:

  • Fair value hedge Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alle variazioni del fair value di un'attività o di una passività di bilancio attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l'utile o la perdita derivante dalle successive valutazioni del fair value dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L'utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibile al rischio coperto, modificano il valore di carico di tale posta e sono rilevati a conto economico.
  • Cash flow hedge Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa futuri di un'attività o di una passività iscritta in bilancio o di un'operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario derivato è rilevata nel patrimonio netto. L'utile o la perdita cumulati sono stornati dal patrimonio netto e contabilizzati a conto economico nello stesso periodo in cui è rilevato il correlato effetto economico dell'operazione oggetto di copertura. L'utile o la perdita associati ad una copertura (o a parte di copertura) divenuta inefficace, sono iscritti a conto economico immediatamente. Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura sono chiusi, ma l'operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino quel momento iscritti nel patrimonio netto, sono rilevati a conto economico in correlazione con la rilevazione degli effetti economici dell'operazione coperta. Se l'operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati sospesi a patrimonio netto sono rilevati immediatamente a conto economico.

Se l'hedge accounting non può essere applicato, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello strumento finanziario derivato sono iscritti immediatamente a conto economico.

Rimanenze

Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore fra il costo di acquisto e di produzione ed il valore di presumibile realizzazione o di sostituzione. Per le materie prime il costo di acquisizione è determinato in base ai costi medi ponderati dell'esercizio.

Per i prodotti finiti e le merci il costo di acquisto o di produzione è determinato in base ai costi medi ponderati dell'esercizio inclusivi degli oneri accessori d'acquisto e dei costi diretti ed indiretti di produzione per la parte ragionevolmente imputabile.

Le scorte obsolete e di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo.

Benefici per i dipendenti

I benefici garantiti ai dipendenti erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro attraverso programmi a benefici definiti (trattamento di fine rapporto) sono riconosciuti nel periodo di maturazione del diritto.

La passività relativa ai programmi a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente alle prestazioni di lavoro necessarie per l'ottenimento dei benefici. La valutazione della passività è effettuata da attuari indipendenti.

L'importo riflette non solo i debiti maturati alla data di chiusura del bilancio, ma anche i futuri incrementi salariali e le correlate dinamiche statistiche.

I benefici garantiti ai dipendenti attraverso piani a contribuzione definita (anche in virtù dei recenti cambiamenti nella normativa nazionale in tema di previdenza) vengono rilevati per competenza e danno contestualmente luogo alla rilevazione di una passività valutata al valore nominale.

Pagamenti basati su azioni

I dipendenti del Gruppo ricevono parte della remunerazione sotto forma di pagamenti basati su azioni, pertanto i dipendenti prestano servizi in cambio di azioni ("operazioni regolate per titoli").

Il costo delle operazioni con dipendenti regolate con titoli è misurato facendo riferimento al valore equo alla data di assegnazione. Il valore equo è determinato da un valutatore esterno utilizzando un modello di valutazione appropriato, maggiori dettagli sono presentati nella nota 30.

Il costo delle operazioni regolate con titoli, assieme al corrispondente incremento del patrimonio netto, è rilevato sul periodo che parte dal momento in cui le condizioni relative al raggiungimento di obbiettivi e/o alla prestazione di servizio sono soddisfatte, e termina alla data in cui i dipendenti interessati hanno pienamente maturato il diritto a ricevere il compenso ("data di maturazione").

I costi cumulati rilevati a fronte di tali operazioni alla data di ogni chiusura di periodo fino alla data di maturazione sono commisurati alla scadenza del periodo di maturazione e alla migliore stima disponibile del numero di strumenti partecipativi che verranno effettivamente a maturazione. Il costo o ricavo a conto economico rappresenta la variazione del costo cumulato rilevato all'inizio e alla fine del periodo.

Nessun costo viene rilevato per i diritti che non arrivano a maturazione definitiva, tranne nel caso dei diritti la cui assegnazione è condizionata dalle condizioni di mercato, che sono trattati come se fossero maturati indipendentemente dal fatto che le condizioni di mercato a cui soggiacciono siano rispettate o meno, fermo restando che tutte le altre condizioni devono essere soddisfatte.

Se le condizioni iniziali sono modificate, si dovrà quanto meno rilevare un costo ipotizzando che tali condizioni siano invariate. Inoltre, si rileverà un costo per ogni modifica che comporti un aumento del valore equo totale del piano di pagamento, o che sia comunque favorevole per i dipendenti; tale costo è valutato con riferimento alla data di modifica.

Se i diritti vengono annullati, sono trattati come se fossero maturati alla data di annullamento ed eventuali costi non ancora rilevati a fronte di tali diritti sono rilevati immediatamente. Tuttavia, se un diritto annullato viene sostituito da uno nuovo e questo è riconosciuto come una sostituzione alla data in cui viene concesso, il diritto annullato e nuovo sono trattati come se fossero una modifica del diritto originale, come descritto al paragrafo precedente.

L'effetto di diluizione delle opzioni eventualmente maturate ("vested") e non ancora esercitate è riflesso nel calcolo della diluizione del risultato per azione (vedi nota 10).

Fondi per rischi ed oneri

Gli accantonamenti a fondi rischi ed oneri sono rilevati quando si è in presenza di una obbligazione attuale (legale o implicita) che deriva da un evento passato, qualora sia probabile un esborso di risorse per soddisfare l'obbligazione e possa essere effettuata una stima attendibile sull'ammontare dell'obbligazione. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa pagherebbe per estinguere l'obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura del periodo. Se l'effetto di attualizzazione del valore del denaro è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi.

Ricavi e proventi

Il Gruppo opera nella creazione, produzione e distribuzione di calzature ed abbigliamento caratterizzati dall'applicazione di soluzioni innovative e tecnologiche in grado di garantire traspirabilità ed impermeabilità. I ricavi e i proventi del Gruppo comprendono:

  • corrispettivi per vendite di beni a clienti che gestiscono punti vendita sia in spazi mono-marca (nella forma di franchising) sia all'interno di negozi multi-marca (wholesalers);
  • corrispettivi per vendite di beni al dettaglio (retail e online);
  • corrispettivi per affitti a clienti che gestiscono punti vendita in spazi mono-marca (nella forma di franchising);
  • corrispettivi per royalty.

Vendita di beni - Wholesale e Franchising

I ricavi per vendita di beni Wholesale e Franchising sono rilevati quanto il controllo del bene oggetto della transazione è trasferito all'acquirente, ovvero quanto il bene è consegnato al cliente in accordo con le previsioni contrattuali ed il cliente acquisisce la piena capacità di decidere dell'uso del bene nonché di trarne sostanzialmente tutti i benefici. Qualora il contratto di vendita preveda sconti volume retrospettivi, il Gruppo provvede a stimarne l'effetto e a trattarlo quale componente variabile del corrispettivo pattuito. Il Gruppo provvede inoltre ad effettuare una stima dell'effetto dei possibili resi da clienti. Tale effetto è contabilizzato quale componente variabile del corrispettivo contrattuale con la contestuale presentazione di una passività per resi e della corrispondente attività nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria. Tale stima è basata sia sulla contrattualistica esistente, sia sulle politiche e prassi adottate dal Gruppo in tema di diritto ai resi, sia sui dati storici dell'andamento dei resi sulle vendite. I componenti variabili del corrispettivo (effetto sconti e resi) sono riconosciuti in bilancio solo qualora sia altamente probabile che non si verifichi in futuro un significativo aggiustamento dell'importo dei ricavi rilevati

Vendita di beni – Retail

I ricavi per vendita di beni al dettaglio sono rilevati al momento della consegna al cliente della merce presso il punto vendita. Il relativo corrispettivo è normalmente incassato contestualmente alla consegna. Eventuali pagamenti anticipati o depositi ricevuti da parte dei clienti non vengono contabilizzati come ricavi fino alla consegna del prodotto. Per quanto riguarda le vendite tramite canale e-commerce, il momento in cui il cliente ottiene il controllo del bene è identificato sulla base delle specifiche condizioni contrattuali applicate dalle piattaforme di vendita on-line utilizzate dal Gruppo. In alcuni paesi il Gruppo riconosce il diritto di restituire le merci acquistate per un certo periodo di tempo dopo l'acquisto e, conseguentemente, provvede ad effettuare una stima del relativo effetto contabilizzandolo quale componente variabile del corrispettivo contrattuale con la contestuale iscrizione delle relative partite patrimoniali (vedi Vendita di beni Wholesale e Franchising).

La stima è effettuata sulla base dell'andamento storico dei resi, tiene in considerazione il tempo trascorso dalla data della vendita ed è soggetta a rivisitazione periodica. Il componente variabile del corrispettivo è riconosciuto in bilancio solo qualora sia altamente probabile che non si verifichi in futuro un significativo aggiustamento dell'importo dei ricavi rilevati. Non vi sono altri obblighi post-consegna oltre alle garanzie sui prodotti, laddove previsto dalla normativa locale; tali garanzie non costituiscono una prestazione separata.

Programmi fedeltà

Le società della divisione Retail offrono ai propri clienti la partecipazione a programmi sconto o a programmi fedeltà similari che hanno durata di dodici mesi. I clienti che presentano una tessera fedeltà valida ricevono una scontistica concordata per una gamma prestabilita di prodotti e servizi. Anche in questo caso, i ricavi maturati nell'ambito di tali accordi sono riconosciuti al momento della consegna al cliente delle merci e della prestazione dei servizi presso il punto vendita.

Corrispettivi per affitti

I corrispettivi per affitti di spazi commerciali a clienti che gestiscono punti vendita in spazi mono-marca, nella forma di franchising, sono contabilizzati in applicazione del principio della competenza temporale.

Corrispettivi per royalty

Il Gruppo concede in licenza a terzi i diritti d'utilizzo dei marchi e/o brevetti e riconosce ricavi da royalty in base alle caratteristiche dei contratti stipulati con i clienti.

Costi e oneri

I costi e gli oneri sono contabilizzati seguendo il principio della competenza.

Contributi pubblici

I contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che la società rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che i contributi stessi saranno ricevuti. I contributi sono rilevati a conto economico lungo il periodo in cui si rilevano i costi ad essi correlati.

Imposte

Imposte correnti

Le imposte correnti sul reddito del periodo sono determinate in relazione al reddito imponibile e in conformità alle disposizioni vigenti nei singoli Paesi.

Imposte differite

Le imposte sul reddito differite e anticipate sono contabilizzate sulle differenze temporanee tra i valori patrimoniali iscritti nel bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali. Sono inoltre rilevate le attività per imposte anticipate sulle perdite fiscali riportabili a nuovo delle società del Gruppo laddove sia probabile il loro assorbimento mediante la creazione di futuri imponibili fiscali nelle stesse società.

Le attività e passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili, nei rispettivi ordinamenti dei paesi in cui il Gruppo opera, nei periodi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.

L'iscrizione di attività per imposte anticipate è effettuata nella misura in cui è probabile, sulla base di piani futuri, che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale può essere utilizzata la differenza temporanea deducibile.

Il valore contabile delle attività fiscali differite viene rivisto a ciascuna data di bilancio ed eventualmente ridotto nella misura in cui non sia più probabile realizzare un reddito imponibile sufficiente tale da consentire in tutto, o in parte, il recupero delle attività. Tali riduzioni vengono ripristinate nel caso in cui vengano meno le condizioni che le hanno determinate.

Le imposte sul reddito relative a poste rilevate direttamente a patrimonio netto sono imputate direttamente a patrimonio netto e non a conto economico.

Risultato per azione

Il risultato base per azione è calcolato dividendo il risultato attribuibile agli Azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo.

Il risultato diluito per azione è calcolato dividendo il risultato attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione, tenendo conto degli effetti di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo (ad esempio, con riferimento ai piani di stock option ai dipendenti, qualora vi siano opzioni maturate non ancora esercitate).

Passività potenziali

Il Gruppo operando a livello globale è soggetto a rischi legali e fiscali che derivano dallo svolgimento delle normali attività. Sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, il Gruppo ritiene che alla data di redazione del presente documento, i fondi accantonati in bilancio sono sufficienti a garantire la corretta rappresentazione del Bilancio Consolidato.

3. Informativa di settore

Ai fini gestionali, il Gruppo gestisce e controlla il proprio business in base alla tipologia di prodotti forniti, e presenta due settori operativi ai fini dell'informativa illustrati di seguito: il settore calzature e il settore abbigliamento.

Gli Amministratori osservano separatamente i risultati conseguiti dalle due unità di business allo scopo di prendere decisioni in merito alle risorse, all'allocazione e alla verifica del rendimento. Il rendimento dei settori è valutato sulla base del risultato operativo che viene ripartito nei diversi settori operativi secondo le seguenti modalità:

  • i ricavi netti, il costo del venduto, i costi diretti di vendita e i costi di pubblicità sono direttamente imputati ai rispettivi settori operativi in quanto chiaramente identificabili;
  • i costi generali e amministrativi, inclusi gli ammortamenti non industriali, per quanto direttamente attribuibili vengono imputati ai rispettivi segmenti. Quando tali costi risultano essere comuni a più settori operativi vengono attribuiti in proporzione alla rispettiva incidenza percentuale sul costo del venduto complessivo;
  • la gestione finanziaria del Gruppo (inclusi costi e ricavi su finanziamenti), le imposte sul reddito sono gestiti a livello di Gruppo e non sono allocati ai settori operativi;
  • non esistono prezzi di trasferimento tra i settori in quanto questi sono totalmente indipendenti tra loro.

La tabella seguente presenta i dati relativi ai settori di attività del Gruppo per il primo semestre 2020 e 2019:

I semestre 2020 % I semestre 2019 %
Calzature Ricavi 220.510 364.251
Risultato operativo (72.202) (32,7%) 6.010 1,6%
Abbigliamento Ricavi 23.108 35.191
Risultato operativo (11.733) (50,8%) (3.234) (9,2%)
Totale Ricavi
Risultato operativo
243.618
(83.935)
(34,5%) 399.442
2.776
0,7%

La tabella seguente presenta i ricavi relativi ai settori geografici del Gruppo per il primo semestre 2020 e 2019:

(Migliaia di euro) I semestre
2020
I semestre
2019
% Var. %
Italia 59.932 24,6% 116.221 29,1% (48,4%)
Europa (*) 113.796 46,7% 174.846 43,8% (34,9%)
Nord America 11.768 4,8% 22.053 5,5% (46,6%)
Altri Paesi 58.122 23,9% 86.322 21,6% (32,7%)
Totale ricavi 243.618 100,0% 399.442 100,0% (39,0%)

(*) Europa include: Austria, Benelux, Francia, Germania, Gran Bretagna, Penisola Iberica, Scandinavia, Svizzera.

4. Costi generali ed amministrativi

I costi generali ed amministrativi sono evidenziati nella seguente tabella:

I semestre 2020 I semestre 2019 Variazione
Salari e stipendi 42.330 59.091 (16.761)
Affitti passivi 8.275 10.847 (2.572)
Altri costi 89.587 98.032 (8.445)
Affitti attivi (1.405) (1.682) 277
Altri proventi (684) (1.151) 467
Totale 138.103 165.137 (27.034)

Gli affitti passivi, relativi ai negozi ed agli immobili industriali, civili e commerciali, pari ad euro 8.275 mila, registrano un decremento rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio dovuto principalmente alla riduzione dei negozi.

Si ricorda come, a partire dal 1 gennaio 2019, nella voce Affitti passivi si contabilizzano solo quelli relativi a contratti a breve termine, a canone variabile sul fatturato e quelli relativi a contratti di lease per i quali l'asset sottostante si configura come low-value asset.

Nel primo semestre 2020 la voce affitti passivi, si riferisce a spese condominiali per euro 4.863 mila, a canoni variabili sul fatturato per euro 1.208 mila, a contratti a breve termine per euro 1.403 mila e a contratti relativi a low-value asset per euro 801 mila.

Gli affitti attivi si riferiscono ai Geox Shop di proprietà del Gruppo affittati a terzi affiliati con contratti di franchising.

Gli altri costi includono principalmente: ammortamenti, consulenze, costi per lo sviluppo del campionario, utenze, assicurazioni, manutenzioni e commissioni bancarie.

Gli altri proventi includono principalmente la vendita di merci diverse e gli indennizzi da assicurazione.

5. Ammortamenti e costi del personale inclusi nel conto economico consolidato

La seguente tabella riporta il totale degli ammortamenti inclusi nel conto economico consolidato:

I semestre 2020 I semestre 2019 Variazione
Ammortamenti industriali 3.298 3.185 113
Ammortamenti non industriali 46.879 48.070 (1.191)
Totale 50.177 51.255 (1.078)

Gli ammortamenti ammontano complessivamente ad euro 50.177 mila, di cui euro 33.653 mila a seguito dell'applicazione del principio IFRS 16.

Il totale del costo del personale ammonta a euro 54.351 mila (nel primo semestre 2019 era pari ad euro 74.805 mila). La significativa riduzione del costo del personale è dovuta principalmente al ricorso a forme di supporto pubblico previste dagli ordinamenti dei vari paesi o emanate in via straordinaria dai vari governi (come la Cassa Integrazione in Italia) a seguito della pandemia da Covid-19.

6. Svalutazioni nette di immobilizzazioni (Impairment test)

Come illustrato in dettaglio nella relazione sulla gestione, il primo semestre 2020 è stato influenzato dall'epidemia e dalla diffusione globale di Covid-19. Come ampliamente descritto, questo evento ha avuto, ed avrà anche nei prossimi mesi, un impatto significativo sul business del Gruppo. Pertanto, nella preparazione della relazione semestrale al 30 giugno 2020, gli Amministratori, in accordo con le linee guida dei regulators, hanno predisposto e approvato l'impairment test finalizzato alla verifica di recuperabilità degli assets del Gruppo.

Il test ha previsto una prima fase in cui è stata verificata la recuperabilità del capitale investito in ciascun punto vendita gestito direttamente dal Gruppo (Direct Operated Stores, DOS). In tale fase, per ciascuna delle unità generatrici di cassa (CGUs) identificate dal Gruppo, il valore recuperabile è basato sul suo valore d'uso determinato sulla base della stima della proiezione dei flussi finanziari futuri. Nel determinare tali flussi finanziari gli Amministratori hanno considerato che i risultati economici degli ultimi esercizi sono stati inferiori alle aspettative e che il 2020 è stato e sarà pesantemente impattato dal Covid-19.

Inoltre, appare evidente come il Covid-19 sia una variabile esogena che provoca effetti difficilmente prevedibili in termini di durata ed effetti sulla domanda dei consumatori e come, allo stato attuale, sia estremamente difficile fare previsioni. Tuttavia i governi e le società di consulenza a livello internazionale ipotizzano che il 2021 sia un anno di forte ripresa rispetto al 2020, ma che non raggiunga ancora i livelli del 2019. Per il 2022, invece, le aspettative sono per un ritorno ad una normalità pre-covid, seppur con alcuni cambiamenti di tipo strutturale. Il management ritiene che, ad oggi, ai fini delle valutazioni di bilancio, sia prudente allinearsi a tali previsioni relativamente alle assunzioni per il futuro.

Per queste ragioni, il Consiglio di Amministrazione, per le valutazioni sull'impairment test attinenti il bilancio al 30 giugno 2020, ha approvato una simulazione reddituale, per ogni punto vendita gestito direttamente dal Gruppo, che prevede le seguenti assunzioni di base: per il 2021 una forte ripresa delle vendite rispetto al 2020, ma con un volume finale ancora inferiore rispetto al 2019; per il 2022 un livello di ricavi in linea con i valori 2019; per gli anni successivi, per i negozi non previsti in chiusura, un aumento del 5% rispetto al 2022 dei flussi di cassa futuri.

Tale simulazione reddituale, adottata ai fini delle valutazioni di bilancio in attesa della formulazione del nuovo piano strategico, rappresenta per i punti vendita analizzati una previsione ragionevolmente prudente dei flussi di cassa realizzabili. Per ogni punto vendita oggetto di analisi, inoltre, si è considerato un orizzonte temporale coerente con la durata prevista del contratto di locazione. La simulazione reddituale alla base del test di impairment riflette le migliori stime effettuabili dal Management, sulla base delle informazioni disponibili, in merito all'operatività aziendale, al contesto di mercato e all'evoluzione dell'attività del Gruppo anche alla luce degli effetti della pandemia da Covid-19, eseguendo anche alcune analisi di sensitività.

Al fine della determinazione del valore attuale, i flussi di cassa futuri così ottenuti sono stati attualizzati ad un tasso di sconto (WACC) alla data di riferimento del test che tenesse conto delle specificità e dei rischi propri di ciascuna realtà in cui il Gruppo opera, compreso tra il 4,3% e il 8,2%.

Il C.d.A. ha pertanto individuato e svalutato, totalmente o parzialmente, gli asset riferibili a 169 punti vendita (CGU), rispetto ai 101 negozi svalutati al 31 dicembre 2019. Tale incremento è totalmente imputabile al peggioramento delle ipotesi di redditività effettuate nel bilancio di giugno, come conseguenza della pandemia da Covid-19.

Come risultato, il test di impairment appena descritto al 30 giugno 2020 ha comportato una svalutazione netta pari euro 13.142 mila. Il fondo impairment complessivamente stanziato a rettifica delle immobilizzazioni al 30 giugno 2020, invece, è pari ad euro 23.597 mila, mentre era pari a euro 11.338 mila al 31 dicembre 2019.

La fase successiva del test è stata effettuata dagli Amministratori a livello superiore e ha previsto la verifica della recuperabilità del capitale investito netto del Gruppo, inclusivo dell'avviamento pari ad euro 1.138 mila. Il valore recuperabile dell'avviamento e del capitale investito netto del Gruppo è stato verificato con un approccio "asset side" confrontando il valore d'uso ("value in use") della Cash Generating Unit con il valore contabile del suo capitale investito netto ("carrying amount").

Per la determinazione delle proiezioni dei flussi di cassa considerati ai fini dell'impairment test semestrale, gli Amministratori hanno approvato una simulazione reddituale e finanziaria per periodo compreso tra il secondo semestre 2020 e il 2025. Le principali assunzioni riflesse in tale simulazione riguardano:

un impatto del Covid-19 che si concretizzerà principalmente nel primo semestre e, in misura più lieve nel secondo. Questo ipotizzando l'inizio di una ripresa dei ricavi a partire dal terzo trimestre, dopo la fine del lock-down, anche grazie al periodo di saldi estivi prolungati, a cui si aggiungono gli effetti delle azioni già messe in atto per ridurre i costi e i fabbisogni finanziari del Gruppo, tra i quali hanno particolare rilevanza gli ammortizzatori sociali e gli analoghi strumenti esistenti in tutti i paesi in cui il Gruppo opera;

  • un esercizio 2021 in ripresa, ma ancora inferiore in termini di redditività rispetto al 2019, a causa di possibili residui impatti, principalmente sul canale wholesale, in relazione alla stagione Primavera/Estate 21 e alle residue limitazioni alla mobilità delle persone, soprattutto del turismo internazionale. La generazione di cassa, invece, dovrebbe beneficiare dello smaltimento degli eccessi di magazzino generati dalla chiusura dei negozi nell'esercizio 2020.
  • gli anni 2022 e 2023 prevedono un ritorno alla piena normalità in termini di performance, ma con una redditività in aumento rispetto al 2019, beneficiando di un business model più agile.
  • gli anni 2024 e 2025 proseguono il trend registrato nel 2023 proiettando, un tasso di crescita ("g" rate) del 2%.

Il tasso di sconto è stato calcolato usando il costo medio del capitale (Weighted Average Cost of Capital, "WACC"), vale a dire ponderando il tasso atteso di rendimento sul capitale investito al netto dei costi delle fonti di copertura di un campione di società appartenenti allo stesso settore. Il calcolo ha tenuto conto del mutato scenario dell'economia rispetto al precedente esercizio ed alle conseguenti implicazioni in termini di tassi di interesse. Il costo medio del capitale (WACC) è stato calcolato pari al 7,4%.

Proprio per la difficoltà nel fare previsioni a causa del Covid-19, sia in termini di durata che di effetti sulla domanda dei consumatori, gli Amministratori hanno adottato un approccio "multi-scenario": accanto allo scenario "base" è stato sviluppato anche uno scenario "worst", sul quale verificare la tenuta dei risultati del test di impairment effettuato tramite uno stress test. Tale secondo scenario alternativo, partendo dalle stesse ipotesi del precedente, riflette per il periodo compreso tra il secondo semestre 2020 e la fine del 2022 un potenziale maggiore impatto negativo per i rischi correlati al Covid-19, ipotizzando conseguentemente una diminuzione media di circa il 28% dei flussi di cassa generati dal business nell'orizzonte coperto dalle proiezioni finanziarie dello scenario "base" (VAN).

Come risultato, l'impairment test evidenzia in entrambi gli scenari sviluppati una copertura positiva, sufficiente a sostenere il capitale investito netto e l'avviamento del Gruppo e, quindi, non sono necessarie ulteriori svalutazioni rispetto a quelle già effettuate in seguito all'impairment test sui negozi.

Il Gruppo ha, inoltre, condotto le consuete analisi di sensitivity, previste dallo IAS 36, al fine di evidenziare gli effetti prodotti sul "valore d'uso" da un ragionevole cambiamento degli assunti di base (WACC e tassi di crescita). Dall'analisi di sensitivity condotta sullo scenario "base", si evidenzia che per rendere il "valore d'uso" pari al valore del Capitale investito netto (ipotesi di break even), occorrerebbe una variazione dei seguenti parametri, considerati singolarmente e in costanza degli altri parametri: i) incremento del WACC al 8,4%, ii) tasso di crescita "g" utilizzato nel terminal value pari all'0,9%.

7. Organico

Di seguito viene evidenziato il numero medio dei dipendenti in forza:

I semestre 2020
I semestre 2019
Variazione
Dirigenti 46 44 2
Quadri e Impiegati 963 1.039 (76)
Dipendenti negozi 2.655 2.602 53
Operai 1.244 1.388 (144)
Totale 4.908 5.073 (165)

Il numero medio dei dipendenti del primo semestre 2020 era pari a 4.908, in riduzione di 165 unità rispetto al primo semestre 2019.

8. Oneri e proventi finanziari

La voce è così composta:

I semestre 2020 I semestre 2019 Variazione
Proventi finanziari 2.147 2.860 (713)
Oneri finanziari (5.732) (7.569) 1.837
Differenze cambio (447) (192) (255)
Totale
I proventi finanziari sono così composti:
(4.032) (4.901) 869
I semestre 2020 I semestre 2019 Variazione
Interessi attivi bancari 17 22 (5)
Interessi attivi da clienti 18 90 (72)
Interessi attivi diversi 2.112 2.748 (636)
Totale 2.147 2.860 (713)

La voce interessi attivi diversi include principalmente l'effetto della contabilizzazione degli strumenti finanziari derivati di cui alla nota 31.

Gli oneri finanziari sono così composti:

I semestre 2020 I semestre 2019 Variazione
Interessi e oneri bancari 75 102 (27)
Interessi passivi su finanziamenti 233 141 92
Interessi passivi per leasing 2.132 2.570 (438)
Interessi passivi diversi 2.128 2.936 (808)
Sconti ed abbuoni finanziari 1.164 1.820 (656)
Totale 5.732 7.569 (1.837)

L'incremento della voce "Interessi passivi su finanziamenti" è dovuta principalmente all'aumento dell'indebitamento medio del Gruppo.

La voce "Interessi passivi per leasing" include l'effetto dell'applicazione del nuovo Principio Contabile IFRS 16. La media ponderata del tasso di finanziamento marginale (IBR) applicato nell'anno è pari all'1,46%. La riduzione di tale voce è dovuta principalmente alla riduzione dei debiti per leasing.

La voce "Interessi passivi diversi" include principalmente l'effetto della contabilizzazione degli strumenti finanziari derivati di cui alla nota 31.

La voce "sconti ed abbuoni finanziari" si riferisce agli sconti concessi alla clientela a fronte di pagamenti anticipati come previsto dalle prassi in uso in vari mercati europei.

Le differenze cambio sono così composte:

I semestre 2020 I semestre 2019 Variazione
Differenze cambio attive 16.033 13.602 2.431
Differenze cambio passive (16.480) (13.794) (2.686)
Totale (447) (192) (255)

9. Imposte sul reddito del periodo

Le imposte sul reddito del primo semestre 2020 risultano essere positive per euro 6.027 mila, rispetto ad euro - 2.858 mila del primo semestre 2019.

Il prospetto seguente evidenzia la riconciliazione tra l'onere fiscale effettivo e quello teorico del Gruppo, calcolato sulla base dell'aliquota fiscale vigente nel periodo in oggetto in Italia (paese della controllante Geox S.p.A.):

I semestre
2020
% I semestre
2019
%
Risultato ante imposte (87.967) 100,0% (2.125) 100,0%
Imposte teoriche (*) (21.112) 24,0% (510) 24,0%
Imposte effettive (6.027) n.a. 2.858 n.a.
Differenza che viene spiegata da: 15.085 n.a. 3.368 n.a.
1) differenti aliquote vigenti in altri paesi (65) n.a. 259 n.a.
2) differenze permanenti:
i) IRAP e altre imposte locali (103) n.a. 490 n.a.
ii) svalutazione e mancato stanziamento di imposte differite attive e altro 15.253 n.a. 2.619 n.a.
Totale differenza 15.085 n.a. 3.368 n.a.

(*) Imposte teoriche calcolate applicando le aliquote di Geox S.p.A.

Si segnala come il valore delle imposte risenta di un prudente mancato stanziamento, in attesa della definizione del nuovo piano industriale 2021-2023, di imposte differite attive per circa euro 15,2 milioni (euro 2,5 milioni nel primo semestre 2019), afferenti a perdite fiscali generate nel I semestre 2020 per le quali alla data della presente relazione, non vi è la ragionevole certezza circa il recupero attraverso redditi imponibili fiscali futuri.

10. Risultato per azione

Il risultato per azione è calcolato dividendo il risultato netto del periodo attribuibile agli azionisti ordinari della Capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo. Il risultato per azione diluito è calcolato dividendo il risultato netto del periodo attribuibile agli azionisti ordinari della Capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo, tenendo conto degli effetti di tutte le potenziali Azioni ordinarie con effetto diluitivo (ad esempio a fronte di un piano di stock option, opzioni maturate ma non ancora esercitate).

Di seguito sono esposti il risultato ed il numero delle azioni ordinarie utilizzati ai fini del calcolo del risultato per azione base e diluito, determinati secondo la metodologia prevista dal principio contabile IAS 33:

I semestre 2020 I semestre 2019
Utile/(Perdita) per azione (euro) (0,32) (0,02)
Utile/(Perdita) per azione diluito (euro) (0,32) (0,02)
Numero medio ponderato di azioni in circolazione:
- di base 257.857.268 259.181.486
- diluito 257.857.268 259.181.486

11. Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali sono così composte:

Saldo al
30-06-2020
Saldo al
31-12-2019
Variazione
Diritti di brevetto industriali e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno 10.517 12.865 (2.348)
Marchi concessioni e licenze 374 429 (55)
Key money 20.965 25.169 (4.204)
Altre immobilizzazioni immateriali 556 764 (208)
Immobilizzazioni in corso ed acconti 5.015 3.766 1.249
Avviamento 1.138 1.138 -
Totale 38.565 44.131 (5.566)

La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali nel corso del primo semestre 2020:

31-12-19 Acquisiz. Differenze Ammort. Alienaz. Altri 30-06-20
e capitaliz. convers. e svalut. Movim.
Attività immateriali a vita utile definita:
Dir.di brev.ind. e dir.ut. opere ingegno 12.865 607 - (3.326) - 371 10.517
Marchi, concessioni e licenze 429 5 - (60) - - 374
Key money 25.169 532 (25) (4.728) - 17 20.965
Altre immobilizzazioni immateriali 764 - - (208) - - 556
Immobilizzazioni in corso ed acconti 3.766 1.637 - - - (388) 5.015
Attività a vita utile non definita:
Avviamento 1.138 - - - - - 1.138
Totale immobilizzazioni immateriali 44.131 2.781 (25) (8.322) - - 38.565

Gli investimenti riguardano principalmente:

  • personalizzazioni al sistema informativo gestionale e licenze per l'utilizzo dei software aziendali per complessivi euro 452 mila e costi sostenuti per la registrazione, l'estensione e la protezione dei brevetti nei vari paesi del mondo per euro 155 mila;
  • i costi per Key money per euro 532 mila, per le somme pagate per ottenere la disponibilità di immobili in locazione subentrando a contratti esistenti o ottenendo il recesso dei conduttori in modo da poter stipulare nuovi contratti con i locatori. Tali immobili sono stati poi adibiti a Geox Shop;
  • immobilizzazioni immateriali in corso per complessivi euro 1.637 mila. Tale ammontare include alcune personalizzazioni del sistema informativo gestionale ancora in corso.

12. Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali sono dettagliate dalla seguente tabella:

Saldo al
30-06-2020
Saldo al
31-12-2019
Variazione
8.365 8.777 (412)
6.606 7.776 (1.170)
2.828 3.342 (514)
14.999 14.783 216
23.189 25.666 (2.477)
1.294 887 407
(3.950)
57.281 61.231

La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni materiali nel corso del primo semestre 2020:

31-12-19 Acquisiz. Differenze Ammort. Alienaz. Altri 30-06-20
e capitaliz. convers. e svalut. Movim.
Terreni e fabbricati 8.777 1 42 (455) - - 8.365
Impianti e macchinari 7.776 57 17 (1.244) - - 6.606
Attrezzature industriali e commerciali 3.342 1.055 (4) (1.565) (2) 2 2.828
Altri beni 14.783 2.179 (88) (1.934) (78) 137 14.999
Migliorie beni terzi 25.666 2.544 (105) (4.930) (141) 155 23.189
Immobilizzazioni in corso ed acconti 887 708 (7) - - (294) 1.294
Totale immobilizzazioni materiali 61.231 6.544 (145) (10.128) (221) - 57.281

Gli investimenti riguardano principalmente:

  • l'acquisto di attrezzature industriali (principalmente stampi per suole) da parte della controllante Geox S.p.A. e della sua controllata produttiva in Serbia;
  • arredamento e hardware di negozi "Geox", show room e sede;
  • migliorie su immobili detenuti in locazione. Tali investimenti si riferiscono ad immobili industriali ed uffici per euro 304 mila e ad immobili adibiti a Geox Shop per euro 2.240 mila;
  • immobilizzazioni in corso per euro 708 mila. Tale ammontare include principalmente le somme versate per l'acquisto di arredi per negozi che verranno adibiti a Geox Shop, per la realizzazione di un impianto

fotovoltaico presso il centro logistico della società controllata Xlog S.r.l. e a lavori in corso nella sede della controllante.

La voce altri beni è così composta:

Saldo al
30-06-2020
Saldo al
31-12-2019
Variazione
Macchine elettroniche 2.758 2.875 (117)
Mobili ed arredi 11.794 11.497 297
Automezzi e mezzi di trasporto interno 447 411 36
Totale 14.999 14.783 216

13. Attività per diritto d'uso

Le attività per diritto d'uso sono dettagliate nella seguente tabella:

Saldo al
30-06-2020
Saldo al
31-12-2019
Variazione
Attività per Diritto d'uso - Immobili civili 355 507 (152)
Attività per Diritto d'uso - Immobili strumentali 254.747 297.214 (42.467)
Attività per Diritto d'uso - Autovetture e Autocarri 817 964 (147)
Totale attività per diritto d'uso 255.919 298.685 (42.766)

La tabella che segue riporta la movimentazione delle attività per diritto d'uso nel corso del primo semestre 2020:

31-12-19 Differenze
convers.
Incrementi
netti
Ammortamenti
e svalutazioni
Altri
movimenti
30-06-20
Diritto d'uso 298.685 (1.420) 4.878 (44.870) (1.354) 255.919

I principali incrementi registrati nel corso del primo semestre si riferiscono a nuovi contratti di affitto sottoscritti nel periodo, principalmente per i punti vendita, o a rinegoziazioni di contratti esistenti.

14. Imposte differite

Nella tabella che segue si evidenzia la dinamica dei crediti per imposte differite e la natura delle voci e delle differenze temporanee dalle quali le stesse emergono. Si segnala che il Gruppo, ai fini dell'esposizione in bilancio, ha compensato le attività e passività fiscali differite in quanto vi è il diritto legale a compensare le attività con le passività fiscali.

Saldo al
30-06-2020
Saldo al
31-12-2019
Variazione
Perdite fiscali a nuovo 4.207 4.207 -
Ammortamenti e svalutazioni 9.680 7.574 2.106
Valutazione Derivati - 133 (133)
F.do svalutazione magazzino e resi 19.121 14.863 4.258
Indennità suppletiva di clientela 523 522 1
Altre 8.414 8.440 (26)
Imposte differite attive 41.945 35.739 6.206
Ammortamenti e svalutazioni (177) (175) (2)
Valutazione Derivati (1.068) - (1.068)
Altre (105) (64) (41)
Imposte differite passive (1.350) (239) (1.111)
Totale imposte differite 40.595 35.500 5.095

Le attività per imposte anticipate, al netto delle passività fiscali differite, sono state oggetto di analisi e svalutate, nella misura in cui non si ritiene probabile che sufficienti futuri redditi imponibili saranno disponibili per consentirne un utilizzo parziale o totale.

Per determinare le proiezioni di futuri redditi imponibili, considerati ai fini della recuperabilità delle attività per imposte anticipate delle società del Gruppo, si è fatto riferimento alle simulazioni reddituali per il periodo compreso tra il secondo semestre 2020 e il 2025, aggiornando le simulazioni reddituali fatte in occasione dell'approvazione del bilancio annuale 2019 con l'attuale migliore stima del management sugli andamenti del business. In particolare sono state apportate modifiche alle simulazioni reddituali utilizzate per la valutazione delle attività per imposte anticipate al 31 dicembre 2019, per rifletterne l'impatto negativo causato dal Covid-19.

Le imposte anticipate sulle perdite fiscali riportabili, pari a euro 4.207 migliaia, si riferiscono interamente alla perdita fiscale generata nel corso dell'esercizio 2019 dalla società capogruppo Geox S.p.A. nell'ambito del consolidato fiscale con Geox Retail S.r.l. e XLog S.r.l. che si ritiene recuperabile nell'arco temporale coperto dalle simulazioni reddituali sopra citate.

I derivati che vengono definiti come cash flow hedge e valutati al fair value direttamente a patrimonio netto comportano che le relative imposte siano imputate direttamente a patrimonio netto e non a conto economico. Il valore delle imposte differite passive, imputate direttamente a patrimonio netto è pari a euro 1.068 mila (differite attive per euro 133 mila al 31 dicembre 2019).

Le imposte anticipate incluse nella voce "altre" si riferiscono principalmente al fondo svalutazione crediti (nota 17) e ai fondi rischi e oneri (nota 28).

Nella determinazione delle imposte anticipate si è fatto riferimento alle aliquote fiscali previste dalle varie legislazioni.

15. Altre attività non correnti

Le altre attività non correnti sono così composte:

Saldo al
30-06-2020
Saldo al
31-12-2019
Variazione
Crediti verso altri esigibili da 1 a 5 anni 6.025 6.390 (365)
Crediti verso altri esigibili oltre 5 anni 2.686 2.684 2
Totale 8.711 9.074 (363)

La voce include principalmente i depositi cauzionali per utenze e contratti di locazione dei negozi e la quota dei crediti verso clienti esigibili oltre l'esercizio.

16. Rimanenze

La tabella che segue evidenzia il dettaglio delle rimanenze:

Saldo al
30-06-2020
Saldo al
31-12-2019
Variazione
Materie prime 13.075 9.803 3.272
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 2.015 1.812 203
Prodotti finiti e merci 270.735 272.269 (1.534)
Mobili ed arredi 682 705 (23)
Totale 286.507 284.589 1.918

Si segnala come la sospensione temporanea dell'attività dei negozi in pieno inizio della stagione Primavera/Estate 2020 ha provocato un anomalo incremento delle stime di prodotto invenduto a fine stagione. Per tale ragione il Gruppo ha dovuto rivalutare attentamente la strategia di immissione dei prodotti sulla rete distributiva, in modo da ridurre gli acquisti futuri sulla base delle disponibilità di prodotto della stagione corrente (che di fatto non è stata presentata al mercato) cercando di utilizzarla nel periodo di transizione alla prossima collezione Autunno/Inverno (di cui sono stati già ridotti in maniera rilevante gli acquisti) sia riproponendola nella futura collezione Primavera/Estate 2021.

Le giacenze di prodotto finito includono anche la merce in viaggio acquistata nei paesi dell'estremo oriente e il costo relativo ai resi attesi dalla vendita dei prodotti stessi per euro 14.965 mila (euro 14.320 mila al 31 dicembre 2019).

La voce "Mobili ed Arredi" si riferisce agli acquisti di arredamento da utilizzare o rivendere ai franchisee per l'apertura di nuovi Geox Shop.

Il valore delle rimanenze non differisce in misura apprezzabile dai costi correnti alla chiusura del periodo.

Le rimanenze sono al netto del fondo svalutazione magazzino ritenuto congruo ai fini di una prudente valutazione dei prodotti finiti di collezioni precedenti e delle materie prime non più utilizzate.

Si evidenzia di seguito la movimentazione del fondo svalutazione magazzino:

Saldo al 1 gennaio 21.085
Accantonamenti 37.330
Differenze conversione (69)
Utilizzi (20.728)

Saldo al 30 giugno 37.618

La svalutazione riflette l'adeguamento al valore di mercato delle giacenze alla luce delle dalle previsioni di vendita precedentemente illustrati.

17. Crediti verso clienti

I crediti verso clienti sono così composti:

Saldo al
30-06-2020
Saldo al
31-12-2019
Variazione
Valore lordo 137.843 136.139 1.704
Fondo svalutazione crediti (20.247) (13.961) (6.286)
Valore netto 117.596 122.178 (4.582)

Il valore lordo dei crediti verso clienti ammonta a euro 137.843 mila al 30 giugno 2020.

La composizione dei crediti per scadenza è la seguente:

Non
scaduti
Scaduti
0 - 90
giorni
Scaduti
91 - 180
giorni
Scaduti
oltre
Totale
Valore lordo dei crediti commerciali al 30 giugno 2020 61.976 35.406 19.983 20.478 137.843
Valore lordo dei crediti commerciali al 31 dicembre 2019 89.291 26.531 8.616 11.701 136.139

In relazione alle vendite effettuate nei confronti di singoli clienti non esistono fenomeni di concentrazione significativa risultando tutti assolutamente al di sotto del parametro del 10% del fatturato.

Si precisa che il valore contabile dei crediti verso clienti coincide con il rispettivo valore equo.

Il Gruppo continua a mantenere uno stretto controllo sul credito. Questa logica gestionale permette di contenere l'investimento in capitale circolante.

L'adeguamento dei crediti al loro presunto valore di realizzo è ottenuto tramite lo stanziamento di un apposito fondo calcolato sulla base dell'esame delle singole posizioni creditorie.

Il fondo esistente a fine periodo rappresenta una stima prudenziale del rischio in essere. Si evidenzia di seguito la movimentazione del fondo:

Saldo al 1 gennaio 13.961
Accantonamenti 6.814
Differenze conversione (67)
Utilizzi (461)

Saldo al 30 giugno 20.247

Si sottolinea che il rischio di insolvenza dei clienti è mitigato in modo significativo in quanto sono in essere dei contratti con primarie società di assicurazione crediti relative alla copertura del rischio credito sulla maggior parte del fatturato. Le clausole prevedono che, inizialmente, l'assicurazione si configuri esclusivamente come una richiesta di assunzione preventiva del rischio sui clienti nei limiti di fido precedentemente accordati. L'assicurazione diventa effettivamente operativa solo dopo l'effettuazione di una formale segnalazione del mancato pagamento da parte del cliente nei tempi stabiliti. L'incremento del fondo è relativo al prudente apprezzamento del rischio sulla quota di crediti in essere non coperta da assicurazione.

18. Altre attività correnti non finanziarie

La voce è così composta:

Saldo al
30-06-2020
Saldo al
31-12-2019
Variazione
Crediti per imposte 5.009 4.820 189
Erario c/Iva 8.274 3.923 4.351
Fornitori c/anticipi 1.956 1.326 630
Crediti diversi 6.514 6.968 (454)
Ratei e risconti attivi 6.185 6.421 (236)
Totale 27.938 23.458 4.480

Al 30 giugno 2020 il credito per imposte include un credito tributario nei confronti della controllante LIR S.r.l. per euro 550 mila (euro 1.892 mila al 31 dicembre 2019) relativo ad istanze di rimborso presentate.

I crediti diversi includono principalmente:

  • euro 1.727 mila a fronte di un credito verso assicurazione crediti che rappresenta il valore dei sinistri ceduti e per i quali non è ancora stato erogato il rimborso;
  • euro 509 mila a fronte dei crediti pro-soluto verso società di factor;
  • euro 1.163 mila a fronte di dazi corrisposti in USA sull'acquisto della merce destinata al Canada per i quali il Gruppo otterrà un rimborso dalle autorità fiscali locali.

I risconti attivi includono principalmente risconti per noleggi e manutenzioni varie.

19. Attività e passività finanziarie

Si precisa che il valore contabile delle attività e passività finanziarie sotto riportate coincide con il rispettivo valore equo.

La tabella che segue illustra la composizione della voce:

Saldo al
30-06-2020
Saldo al
31-12-2019
Variazione
Depositi bancari - vincolati 24 24 -
Totale attività finanziarie non correnti 24 24 -
Fair value contratti derivati 6.397 2.366 4.031
Altri crediti 1.424 1.282 142
Totale attività finanziarie correnti 7.821 3.648 4.173
Fair value contratti derivati (479) (1.177) 698
Altre passività finanziarie correnti (128) (82) (46)
Totale passività finanziarie correnti (607) (1.259) 652

La voce "Depositi bancari – vincolati" pari ad euro 24 mila include somme costituite a garanzia su contratti di affitto stipulati sui negozi esteri.

Riguardo alla voce "fair value contratti derivati" si fa rinvio a quanto scritto nella nota 31.

20. Cassa e banche e valori equivalenti

L'importo di euro 66.172 mila, riconducibile principalmente alla società controllante Geox S.p.A., si riferisce a: depositi vincolati a breve termine per euro 2.905 mila, a disponibilità di conto corrente in euro per 49.007 mila, in dollari per euro 3.897 mila, in renminbi per euro 1.779 mila, in dollari canadesi per euro 1.705 mila, in sterline inglesi per euro 1.921 mila, in franchi svizzeri per euro 1.326 mila, in fiorini ungheresi per euro 647 mila, a disponibilità di conto corrente in altre valute per il residuo. I depositi vincolati si riferiscono ad investimenti di liquidità remunerati ad un tasso legato all'Euribor; le disponibilità di conto corrente in dollari sono connesse ai pagamenti in scadenza di forniture dall'estremo oriente.

Si precisa che il valore contabile delle attività e passività finanziarie sopra riportate coincide con il rispettivo valore equo.

21. Patrimonio netto

Capitale sociale

Il capitale sociale di euro 25.921 mila è interamente sottoscritto e versato e risulta costituito da n. 259.207.331 azioni del valore nominale di euro 0,10 cadauna.

Altre riserve

La tabella che segue evidenzia il dettaglio delle altre riserve di patrimonio netto:

Saldo al
30-06-2020
Saldo al
31-12-2019
Variazione
Riserva legale 5.184 5.184 -
Riserva da sovrapprezzo 37.678 37.678 -
Riserva di conversione (3.174) (2.267) (907)
Riserva di cash flow hedge 3.455 (582) 4.037
Utili a nuovo e altre riserve 236.918 261.523 (24.605)
Totale 280.061 301.536 (21.475)

La riserva legale è pari ad euro 5.184 mila. Tale riserva non è distribuibile.

La riserva sovrapprezzo azioni si è costituita principalmente nel corso del 2004 a seguito dell'offerta pubblica di azioni che ha comportato un contestuale aumento di capitale sociale per euro 850 mila ed è successivamente incrementata a seguito dell'esercizio dei piani di stock option riservati al management.

La riserva di cash flow hedge si è originata per effetto della valutazione degli strumenti finanziari definiti come cash flow hedge in essere al 30 giugno 2020. La valutazione a mercato dei derivati cash flow hedge, descritti più diffusamente nella nota 31, è riportata al netto dell'effetto fiscale. Tale riserva non è distribuibile.

La riduzione evidenziata nell'esercizio nella voce "Utili a nuovo e altre riserve" si riferisce principalmente al riporto a nuovo della perdita registrata nel 2019.

Gli importi sono al netto degli effetti fiscali ove applicabili.

22. Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato

La passività per trattamento fine rapporto al 30 giugno 2020 ammonta ad euro 2.698 mila come evidenziato nel seguente prospetto:

Saldo 31-12-2019 2.841
Storno ritenuta 0,50% (93)
Storno imposta sostitutiva 17% (2)
Versamenti a previdenza complementare (542)
Anticipazioni concesse ai dipendenti (210)
Accantonamento dell'esercizio 1.898
Utilizzo per risoluzione rapporti e versamenti a previdenza complementare INPS (1.041)
Variazione dovuta al calcolo attuariale (156)
Differenze di conversione 3
Saldo 30-06-2020 2.698

Il movimento del fondo TFR nel corso del primo semestre 2020 evidenzia un utilizzo pari ad euro 542 mila per versamenti ad istituti di previdenza complementare e un utilizzo pari ad euro 1.041 mila per versamenti a previdenza complementare INPS, al netto degli utilizzi per risoluzione del rapporto a carico dell'INPS. Questo in quanto, in base alle novità normative introdotte dalla Legge n. 296/06, con effetto a partire dal 30 giugno 2007, le quote di Trattamento di Fine Rapporto maturate successivamente all'1 Gennaio 2007 devono essere versate dalle imprese (con più di 50 dipendenti) ad un apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS oppure, in alternativa, su indicazione del dipendente, ai Fondi di previdenza complementare di cui al D. Lgs 252/05.

Le imprese iscrivono un debito a breve termine che è successivamente azzerato al momento del versamento all'INPS.

La valutazione attuariale del TFR è realizzata in base alla metodologia dei "benefici maturati" mediante il Projected Unit Credit Method come previsto dallo IAS 19. Tale metodologia si sostanzia in valutazioni che esprimono il valore attuale medio delle obbligazioni pensionistiche maturate in base al servizio che il lavoratore ha prestato fino all'epoca in cui la valutazione stessa è realizzata, non proiettando le retribuzioni del lavoratore secondo le modifiche normative introdotto dalla recente Riforma Previdenziale.

La metodologia di calcolo può essere schematizzata nelle seguenti fasi:

  • proiezione per ciascun dipendente in forza alla data di valutazione, del TFR già accantonato fino all'epoca aleatoria di corresponsione;
  • determinazione per ciascun dipendente dei pagamenti probabilizzati di TFR che dovranno essere effettuati dalla società in caso di uscita del dipendente causa licenziamento, dimissioni, inabilità, morte e pensionamento nonché a fronte di richiesta di anticipi;
  • attualizzazione, alla data di valutazione, di ciascun pagamento probabilizzato.

Il modello attuariale per la valutazione del TFR poggia su diverse ipotesi, sia di tipo demografico che economico-finanziario. Le principali ipotesi del modello sono:

  • tasso di mortalità: tavola di sopravvivenza RG48 pubblicate dalla Ragioneria Generale dello Stato
  • tassi di inabilità: tavole INPS distinte per età e sesso
  • tasso di rotazione del personale: 2,00%
  • tasso di attualizzazione (indice Iboxx Corporate AA con duration 10+): 0,86%
  • tasso di incremento TFR: 2,4%
  • tasso di inflazione: 1,20%

La seguente tabella evidenzia gli effetti che ci sarebbero stati sull'obbligazione per benefici definiti a seguito delle variazioni, ragionevolmente possibili, delle ipotesi attuariali rilevanti alla fine dell'esercizio:

Variazione delle ipotesi

+1% sul tasso di turnover (33)
-1% sul tasso di turnover 38
+1/4% sul tasso annuo di inflazione 52
-1/4% sul tasso annuo di inflazione (50)
+1/4% sul tasso annuo di attualizzazione (77)
-1/4% sul tasso annuo di attualizzazione 81

23. Fondi per rischi e oneri

La voce è così composta:

Saldo al
31-12-19
Utilizzo Accantonamenti Differenze
conversione
Variazione
attuariale
Saldo al
30-06-20
Fondo indennità suppletiva di clientela
Altri
4.964
309
(40)
-
40
-
(79)
-
(58)
-
4.827
309
Totale 5.273 (40) 40 (79) (58) 5.136

Il Fondo indennità suppletiva di clientela viene stanziato sulla base delle previsioni normative e degli accordi economici collettivi riguardanti situazioni di probabile interruzione del mandato dato ad agenti. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa pagherebbe per estinguere l'obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura del periodo. L'effetto riduttivo cumulato dell'esercizio e di quelli precedenti della valutazione attuariale, calcolata secondo lo IAS 37, è pari ad euro 287 mila.

La voce "Altri Fondi" include, principalmente, la stima dei contenziosi in corso.

24. Debiti finanziari correnti e non correnti

La voce è così composta:

Saldo al
30-06-2020
Saldo al
31-12-2019
Variazione
Finanziamenti bancari non correnti 55.320 10.439 44.881
Debiti verso altri finanziatori non correnti 62 123 (61)
Totale debiti finanziari non correnti 55.382 10.562 44.820
Conti correnti 11.672 6.041 5.631
Finanziamenti 44.001 27.318 16.683
Anticipi su ordini 50.980 - 50.980
Totale debiti verso banche correnti 106.653 33.359 73.294
Debiti verso altri finanziatori correnti 183 388 (205)
Totale debiti finanziari correnti 106.836 33.747 73.089

I debiti finanziari non correnti e i debiti finanziari correnti si incrementano nel semestre rispettivamente per euro 44.820 mila ed euro 73.089 mila. Tale incremento dell'indebitamento registrato nel primo semestre del 2020 è dovuto principalmente all'importante assorbimento di cassa una tantum generato dal Covid-19 a cui si è aggiunta la normale stagionalità del business.

Il Gruppo, pertanto, si è dotato di linee di credito committed adeguate dato che, sin dall'inizio dell'emergenza, ha implementato una strategia di copertura del fabbisogno finanziario volta al raggiungimento della massima coerenza tra fonti e fabbisogni di finanziamento in modo da avere il giusto bilanciamento tra linee di credito a breve termine da porre al servizio della ordinaria stagionalità del business, a medio termine per gestire il temporaneo assorbimento di cassa una tantum dovuto al COVID -19 e a lungo termine per supportare anche gli investimenti richiesti dall'evoluzione del modello di business verso l'omnicanalità con una perfetta integrazione tra fisico e digitale.

I debiti finanziari non correnti sono pari ad euro 55.382 mila, rispetto ad euro 10.562 mila del 31 dicembre 2019. La voce finanziamenti bancari, in particolare, comprende la quota scadente oltre 12 mesi dei finanziamenti a medio-lungo termine stipulati dalla società controllante Geox S.p.A., per euro 54.850 mila, e il finanziamento ottenuto dalla società controllata Geox Suisse SA, per euro 470 mila.

I debiti verso banche correnti sono pari ad euro 106.653 mila, in incremento di euro 73.294 rispetto al 31 dicembre 2019. La voce finanziamenti comprende la quota scadente entro 12 mesi (euro 23,0 milioni) dei finanziamenti a medio-lungo termine, nonché linee di credito di tipo revolving per un importo complessivo di euro 21,0 milioni.

I finanziamenti in essere al 30 giugno non sono soggetti a covenant finanziari. Si segnala inoltre che il Gruppo non ha fatto ricorso ad alcuna sospensione di rimborsi di rate di finanziamenti.

La voce debiti verso altri finanziatori si riferisce ad un finanziamento stipulato con la società IBM Italia Servizi Finanziari S.r.l. a fronte dell'acquisto di sistemi di hardware e software.

25. Passività finanziarie per leasing

La voce si riferisce al valore attuale dei pagamenti dovuti per canoni di locazione in seguito all'applicazione del principio IFRS 16.

La voce è così composta:

Saldo al
30-06-2020
Saldo al
31-12-2019
Variazione
Passività finanziarie non correnti per leasing verso terzi 197.030 217.786 (20.756)
Passività finanziarie non correnti per leasing verso società correlate 18.373 21.222 (2.849)
Totale passività finanziarie non correnti per leasing 215.403 239.008 (23.605)
Passività correnti per leasing verso terzi 61.056 56.705 4.351
Passività correnti per leasing verso società correlate 7.567 5.671 1.896
Totale passività correnti per leasing 68.623 62.376 6.247
Totale passività finanziarie per leasing 284.026 301.384 (17.358)

Di seguito si riporta la movimentazione della passività per leasing avvenuta nel corso dell'esercizio:

Saldo al Differenze Incrementi Decrementi Saldo al
31-12-19 convers. 30-06-20
Totale passività finanziarie per leasing 301.384 (1.444) 4.878 (20.792) 284.026

Si segnala che il Gruppo, nel corso del secondo trimestre 2020, ha operato una sospensione del pagamento dei canoni relativi al periodo di chiusura dei negozi (Aprile e prima metà di Maggio) e il pagamento parziale, legato all'andamento delle vendite, effettuato per la seconda metà di Maggio ed il mese di Giugno dopo la riapertura. Tale approccio risulta coerente con le attuali interlocuzioni in atto con i proprietari immobiliari tese a rinegoziare le pattuizioni contrattuali ed allinearle al mutato scenario economico, rendendo i canoni variabili con i livelli di fatturato almeno fino a che duri la riduzione del traffico indotta dalle misure restrittive e dalla forte riduzione dei flussi turistici. Ad oggi i confronti con le proprietà immobiliari procedono in maniera serrata, sono indubbiamente difficili, ma il Gruppo ha già concluso alcuni accordi e molti altri sono in fase avanzata, convinti che si debba anche arrivare alla risoluzione del contratto nel caso in cui non si possano raggiungere soluzioni che rispecchino gli attuali valori di mercato. I canoni di affitto scaduti e non pagati alla data del 30 Giugno 2020 ammontano a circa Euro 12 milioni e sono esclusivamente riferibili al secondo trimestre, ossia alla fase più acuta del lock-down.

La media ponderata del tasso di finanziamento marginale (IBR) applicato nell'anno è pari al 1,46%.

26. Altri debiti non correnti

La voce è così composta:

Saldo al
30-06-2020
Saldo al
31-12-2019
Variazione
Debiti diversi per depositi cauzionali 384 524 (140)
Ratei e risconti passivi 2.969 3.276 (307)
Totale 3.353 3.800 (447)

I debiti per depositi cauzionali si riferiscono a depositi ricevuti da terzi a garanzia su contratti di affitto d'azienda (Geox Shop).

I ratei e risconti passivi si riferiscono principalmente alla quota rientrante oltre 12 mesi del contributo ricevuto dalla Repubblica di Serbia per la costruzione e l'avvio dello stabilimento produttivo sito in Vranje per un importo residuo di euro 2.743 mila.

27. Debiti commerciali

La voce è così composta:

Saldo al
30-06-2020
Saldo al
31-12-2019
Variazione
Debiti verso fornitori 137.534 183.898 (46.364)
Passività per resi e accrediti a clienti 43.326 40.148 3.178
Totale 180.860 224.046 (43.186)

I debiti verso fornitori ammontano al 30 giugno ad euro 137.534 mila, in riduzione di euro 46.364 mila rispetto al 31 dicembre 2019.

La diminuzione dei debiti sopra evidenziata è coerente con l'esigenza di limitare l'assorbimento del capitale circolante teso a ridurre i fabbisogni finanziari futuri. I minori debiti evidenziati al 30 giugno sono principalmente legati agli effetti della riduzione degli acquisti della prossima collezione Autunno-Inverno (-21%) rispetto sia alle previsioni iniziali, che all'anno precedente.

Si segnala, inoltre, che il Gruppo non ha ritardato i suoi impegni di pagamento verso la sua filiera, né ha fatto ricorso ad alcuna sospensione di rimborsi di rate di finanziamenti.

Trattasi di debiti che scadono entro i prossimi 12 mesi. I termini e le condizioni delle passività sopra elencate sono i seguenti:

  • i debiti commerciali non producono interessi e sono normalmente regolati in un periodo compreso tra i 30 e i 120 giorni;
  • i termini e le condizioni relative alle parti correlate non differiscono da quelle applicate ai fornitori terzi.

Si precisa che il valore contabile dei debiti verso fornitori coincide con il rispettivo valore equo.

La movimentazione del fondo resi e note di accredito nel primo semestre 2020 è così riassunta:

Saldo al 1 gennaio 40.148
Accantonamenti 36.788
Differenze conversione (149)
Utilizzi (33.461)

Saldo al 30 giugno 43.326

Il valore del fondo è stato stimato a fronte dei potenziali resi e accrediti che si manifesteranno nell'ambito degli accordi commerciali stipulati con i clienti, in particolare quelli in franchising.

L'incremento del fondo resi e note di accredito rispetto al 31 dicembre 2019 è principalmente imputabile alla previsione di maggiori resi dalla rete dei negozi in franchising in seguito alla significativa riduzione delle vendite della stagione primavera/estate.

28. Altre passività correnti non finanziarie

La voce è così composta:

Saldo al
30-06-2020
Saldo al
31-12-2019
Variazione
Debiti verso istituti previdenziali 5.427 4.514 913
Debiti verso personale 12.041 12.065 (24)
Fondi per rischi e oneri 7.493 9.201 (1.708)
Debiti verso altri 5.829 6.087 (258)
Ratei e risconti passivi 2.697 2.988 (291)
Totale 33.487 34.855 (1.368)

I debiti verso istituti previdenziali si riferiscono prevalentemente ai debiti per le quote previdenziali di competenza del primo semestre versate nel secondo semestre 2020.

I debiti verso il personale includono i debiti verso dipendenti per le retribuzioni, premi e ferie maturate e non godute al 30 giugno 2020.

I fondi rischi ed oneri includono, principalmente, la stima dei costi legati al processo di riorganizzazione e razionalizzazione della rete distributiva.

I debiti verso altri includono principalmente anticipi ricevuti da clienti e la quota corrente dei depositi cauzionali ricevuti da terzi.

I ratei e risconti passivi include la quota rientrante entro 12 mesi del contributo ricevuto dalla Repubblica di Serbia per la costruzione e l'avvio dello stabilimento produttivo sito in Vranje.

29. Debiti tributari

La voce è così composta:

Saldo al
30-06-2020
Saldo al
31-12-2019
Variazione
Ritenute a personale dipendente 4.120 3.682 438
IVA a debito 6.171 6.225 (54)
Imposte sul reddito 411 595 (184)
Totale 10.702 10.502 200

30. Pagamenti basati su azioni

Secondo quanto previsto dal IFRS 2, l'adozione di un piano di pagamenti basati su azioni implica la rilevazione contabile di un costo pari al fair value delle opzioni alla data di assegnazione. Tale costo va riconosciuto a conto economico lungo il periodo nel quale maturano le condizioni per l'esercizio delle stesse e in contropartita viene alimentata una apposita riserva di patrimonio netto. Le opzioni vengono valutate con il metodo binomiale da un esperto indipendente al momento della loro assegnazione.

Alla data del presente bilancio è in essere solo un piano di incentivazione a medio-lungo termine che prevede l'assegnazione a titolo gratuito fino ad un massimo di 5 milioni di azioni ordinarie della Società (Piano di Stock Grant 2019-2021) a favore dell'Amministratore Delegato, dei Dirigenti Strategici e di altri dirigenti e dipendenti considerati risorse chiave di Geox o di altre Società del Gruppo. Tale piano ha un vesting period di tre anni e, di conseguenza, le azioni potranno essere assegnate a decorrere dalla data di approvazione, da parte dell'Assemblea dei Soci, del bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021. L'assegnazione delle azioni è inoltre condizionata e commisurata al raggiungimento di risultati di performance parametrati all'Utile Netto cumulato consolidato previsto nel Piano Strategico 2019-2021 del Gruppo Geox.

31. Gestione dei rischi: obiettivi e criteri

Rischio di credito

Il Gruppo Geox attua una politica di garanzia dei propri crediti commerciali, che consente allo stesso di minimizzare il rischio di perdite su crediti commerciali per mancato pagamento e/o per ritardo apprezzabile nei pagamenti da parte dei propri clienti. La politica di copertura dei rischi su crediti commerciali di norma riguarda la maggioranza dei crediti commerciali del Gruppo Geox verso terzi.

Le attività finanziarie del Gruppo, che comprendono disponibilità liquide e mezzi equivalenti, strumenti derivati e altre attività finanziarie, presentano un rischio massimo pari al valore contabile di queste attività in caso di insolvenza della controparte.

Rischio di tasso di interesse

L'indebitamento verso il sistema bancario espone il Gruppo al rischio di variazioni dei tassi di interesse. In particolare i finanziamenti a tasso variabile sono soggetti a un rischio di cambiamento dei flussi di cassa. Al 30 giugno 2020 l'indebitamento finanziario lordo del Gruppo verso il sistema bancario ammonta ad euro 162,0 milioni ed è principalmente a tasso variabile. L'indebitamento a tasso variabile si basa su finanziamenti e forme tecniche autoliquidanti (ordini, fatture, ricevute bancarie), a breve/medio termine e principalmente connesse all'ordinaria attività aziendale con frequenti estinzioni e riaperture nel corso dell'anno in base alla stagionalità del ciclo finanziario del settore di appartenenza.

In questo contesto, considerate le aspettative di stabilità nella dinamica dei tassi di interesse e la relativamente medio/breve scadenza del debito, il Gruppo non ha ritenuto di porre in essere politiche generalizzate di copertura dal rischio di variazione dei tassi di interesse.

In termini di sensitivity analysis sottolineiamo che una variazione positiva (negativa) di 50 b.p. nel livello dei tassi di interesse a breve termine applicabili alle passività finanziarie a tasso variabile avrebbe comportato un maggior (minor) onere finanziario annuo, al lordo dell'effetto fiscale, per circa euro 322 mila.

Rischio di cambio

Lo svolgimento da parte del Gruppo Geox della propria attività anche in Paesi esterni all'area euro rende rilevante il fattore relativo all'andamento dei cambi.

I principali rapporti di cambio cui il Gruppo è esposto riguardano:

  • EUR/USD, in relazione agli acquisti di prodotto finito in dollari USA effettuate da Geox S.p.A. su mercati, tipicamente del Far East, in cui il dollaro USA è valuta di riferimento per gli scambi commerciali;
  • EUR/GBP, EUR/CHF, EUR/RUB, EUR/PLN in relazione alle vendite nei mercati britannico, svizzero, russo e polacco;
  • USD/CAD, in relazione alle vendite in dollari canadesi effettuate dalla Controllata del Gruppo in USA verso il Canada.

Il Gruppo definisce in via preliminare l'ammontare del rischio di cambio derivante da transazioni commerciali previste nell'orizzonte di 12 mesi, sulla base del budget di periodo, e provvede, successivamente, alla copertura di tale rischio in maniera graduale, lungo il processo di acquisizione degli ordini, nella misura in cui gli ordini corrispondono alle previsioni del budget. La copertura viene realizzata mediante appositi contratti a termine e diritti di opzione per l'acquisto o vendita di valuta. La politica del Gruppo è di non effettuare operazioni su derivati a scopi speculativi.

Il management ritiene che le politiche di gestione e contenimento di tale rischio adottate dal gruppo Geox siano adeguate.

Sempre in relazione alle attività commerciali, le società del Gruppo possono trovarsi a detenere crediti o debiti commerciali denominati in valute diverse da quella di conto dell'entità che li detiene. Inoltre, le società possono indebitarsi o impiegare fondi in valuta diversa da quella di conto. La variazione dei tassi di cambio può comportare la realizzazione o l'accertamento di differenze di cambio positive o negative. E' politica del Gruppo coprire interamente, laddove possibile, le esposizioni derivanti da crediti, debiti e titoli denominati in valuta diversa da quella di conto della società detentrice.

Alcune società controllate del Gruppo sono localizzate in Paesi non appartenenti all'Unione Monetaria Europea. Poiché la valuta di riferimento per il Gruppo è l'Euro, i conti economici di tali società vengono convertiti in Euro al cambio medio di periodo e, a parità di ricavi e di margini in valuta locale, variazioni dei tassi di cambio possono comportare effetti sul controvalore in Euro di ricavi, costi e risultati economici.

Attività e passività delle società consolidate la cui valuta di conto è diversa dall'Euro possono assumere controvalori in Euro diversi a seconda dell'andamento dei tassi di cambio. Gli effetti di tali variazioni sono rilevati direttamente negli Altri utili/(perdite) complessivi, nella voce Riserva da conversione.

Nel corso del primo semestre 2020 la natura e la struttura delle esposizioni al rischio di cambio e le politiche di copertura seguite dal Gruppo non sono variate in modo sostanziale rispetto all'esercizio precedente.

Rischio di liquidità

Il settore a cui il Gruppo appartiene è caratterizzato da rilevanti fenomeni di stagionalità. In particolare l'esercizio può essere diviso in due collezioni (primavera-estate ed autunno-inverno) sostanzialmente coincidenti con i due semestri. Da un lato la produzione e gli acquisti si concentrano nei 3 mesi precedenti il semestre di riferimento con conseguente aumento delle scorte e, successivamente, dell'assorbimento di cassa. Dall'altro le vendite ai canali multimarca ed in franchising si concentrano nei primi 3 mesi del semestre di riferimento con la trasformazione delle scorte in crediti. In questo stesso periodo si completa il pagamento dei debiti verso fornitori. Gli incassi da clienti e dai consumatori finali avvengono invece principalmente entro il

semestre di riferimento. Tali fenomeni inducono una forte stagionalità anche nel ciclo finanziario del Gruppo con picchi di assorbimento di risorse finanziarie da Gennaio ad Aprile e da Luglio ad Ottobre.

Il Gruppo gestisce il rischio di liquidità attraverso lo stretto controllo degli elementi componenti il capitale circolante operativo ed in particolare del magazzino e dei crediti verso clienti. Le politiche di copertura del rischio sul credito attuate dal Gruppo garantiscono l'incasso nel breve periodo anche dei crediti verso clienti in situazioni di difficoltà finanziaria rendendo non rilevante il rischio di insolvenza. Inoltre le quantità di prodotto finito rimaste nei negozi a fine stagione vengono poi smaltite in modo pianificato negli outlet di proprietà e con vendite promozionali verso terzi.

Il Gruppo dispone inoltre di linee di affidamento bancario in linea con la solida struttura patrimoniale di cui gode e che risultano abbondantemente capienti anche rispetto ai fenomeni di stagionalità sopra descritti.

L'emergenza derivante dal COVID 19 ha provocato e sta tutt'ora provocando, per tutto il settore in cui il Gruppo opera, un rilevante assorbimento una-tantum di cassa, che si va ad aggiungere alla normale stagionalità del business. In particolare, la sospensione temporanea dell'attività dei negozi ed il rallentamento degli incassi da parte della clientela multimarca ed in franchising, ha provocato, nel secondo trimestre, un temporaneo cashflow negativo dettato dall'anomalo incremento del circolante causato dai mancati incassi dei negozi, dal magazzino invenduto e dai crediti non riscossi.

Con riferimento anche alla situazione appena descritta e ai diretti impatti sulla valutazione del rischio di liquidità, gli Amministratori, in considerazione delle attuali linee disponibili e non utilizzate, nonché dei nuovi finanziamenti ottenuti dal sistema bancario nel corso dei primi mesi del 2020, non ritengono che gli impatti dei suddetti eventi possano essere tali da comportare il rischio che il Gruppo non sia in grado di rispettare gli impegni di pagamento.

Su tali basi la Direzione della Società ha valutato che, pur in presenza di un difficile contesto economico e finanziario, non sussistano incertezze sulla continuità aziendale considerando i livelli di capitalizzazione esistenti e non rilevando l'esistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale, operativo che potessero segnalare criticità circa la capacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro ed in particolare nei prossimi 12 mesi.

Valutazione del Fair value e relativi livelli gerarchici di valutazione

Al 30 giugno 2020 gli strumenti finanziari derivati in essere sono i seguenti:

Importo
nozionale
30-06-20
Fair value
positivo al
30-06-20
Fair value
negativo al
30-06-20
Importo
nozionale
31-12-19
Fair value
positivo al
31-12-19
Fair value
negativo al
31-12-19
Contratti acquisto a termine a copertura del rischio cambio 80.521 1.010 (249) 65.208 770 (145)
Contratti vendite a termine a copertura del rischio cambio 92.959 1.672 (230) 95.050 188 (1.032)
Contratti opzione a copertura del rischio cambio 171.716 3.715 - 245.085 1.408 -
Altre attività/(passività) finanziarie 345.196 6.397 (479) 405.343 2.366 (1.177)

In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, l'IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value.

Si distinguono i seguenti livelli:

  • Livello 1 quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
  • Livello 2 input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
  • Livello 3 input che non sono basati su dati di mercato osservabili.

Si evidenzia come tutte le attività e passività che sono valutate al fair value al 30 giugno 2020, sono inquadrabili nel livello gerarchico numero 2 di valutazione del fair value. Inoltre, nel corso del primo semestre 2020 non vi sono stati trasferimenti dal Livello 1 al Livello 2 o al Livello 3 e viceversa.

In relazione agli strumenti finanziari derivati a copertura del rischio di cambio, al 30 giugno 2020, il Gruppo detiene:

  • contratti a termine su cambi a copertura di acquisti e vendite future di divisa;
  • contratti di opzione di acquisto e di vendita a termine di divisa.

Tali strumenti sono stati designati a copertura di acquisti e vendite delle stagioni Autunno/Inverno 2020 e Primavera/Estate 2021.

La valutazione del fair value dei derivati inseriti in bilancio è stata effettuata attraverso l'utilizzo di modelli di valutazione autonomi e sulla base dei seguenti dati di mercato rilevati al 30 giugno 2020:

  • Tassi di interesse a breve termine sulle divise di riferimento rilevate dai siti www.euribor.org e www.bba.org.uk ;
  • Tassi di cambio spot di riferimento rilevato direttamente dal sito della Banca Centrale Europea e relative volatilità rilevate da Bloomberg.

32. Rapporti con parti correlate

Ai sensi dello IAS 24, le parti correlate del Gruppo sono le imprese e le persone che sono in grado di esercitare il controllo, o un'influenza significativa e le imprese collegate. Infine, sono considerate parti correlate anche i membri del Consiglio di Amministrazione, i Sindaci ed i Dirigenti con responsabilità strategica del Gruppo e relativi familiari.

Il Gruppo intrattiene rapporti con la società controllante (LIR S.r.l.), con società consociate e altre parti correlate. I rapporti commerciali intrattenuti con tali soggetti sono improntati alla massima trasparenza e a condizioni di mercato.

I rapporti economici intrattenuti con le parti correlate nel corso del primo semestre 2020 e 2019 sono riepilogati nelle seguenti tabelle:

I semestre
2020
Società
controllanti
Società
consociate
Totale parti
correlate
Incidenza %
sulla voce di
bilancio
Ricavi netti 243.618 - 242 242 0,10%
Costo del venduto (143.789) - 234 234 (0,16%)
Costi generali e amministrativi (138.103) 7 (9) (2) 0,00%
Pubblicità e promozioni (10.198) (82) - (82) 0,80%
Oneri e proventi finanziari (4.032) (23) (191) (214) 5,30%
Imposte 6.027 (81) - (81) (1,34%)
Totale
I semestre
2019
Società
controllanti
Società
consociate
Totale parti
correlate
Incidenza %
sulla voce di
bilancio
Ricavi netti 399.442 - 178 178 0,04%
Costo del venduto (196.114) - 28 28 (0,01%)
Costi generali e amministrativi (165.137) 28 (21) 7 0,00%
Pubblicità e promozioni (12.987) (82) (1) (83) 0,64%
Oneri e proventi finanziari (4.901) (19) (238) (257) 5,24%

La situazione patrimoniale al 30 giugno 2020 e 31 dicembre 2019, con riferimento alle parti correlate, è riportata nelle seguenti tabelle:

Saldo al
30/06/20
Società
controllanti
Società
consociate
Altre
Società
correlate
Totale
parti
correlate
Incidenza %
sulla voce di
bilancio
Crediti verso clienti 117.596 9 650 - 659 0,56%
Altre attività correnti non finanziarie 27.938 560 443 - 1.003 3,59%
Passività finanziarie per leasing non
correnti
215.403 1.832 16.541 - 18.373 8,53%
Debiti commerciali 180.860 246 488 - 734 0,41%
Passività finanziarie per leasing
correnti
68.623 242 7.325 - 7.567 11,03%
Saldo al
31/12/19
Società
controllanti
Società
consociate
Altre
Società
correlate
Totale
parti
correlate
Incidenza %
sulla voce
di bilancio
Crediti verso clienti 122.178 66 263 - 329 0,27%
Altre attività correnti non finanziarie 23.458 1.892 - - 1.892 8,07%
Passività finanziarie per leasing non
correnti
239.008 1.982 19.240 - 21.222 8,88%
Debiti commerciali 224.046 32 39 1 72 0,03%
Passività finanziarie per leasing
correnti
62.376 240 5.431 - 5.671 9,09%

33. Impegni e rischi

Gli impegni minimi della Società derivanti da contratti di affitto e noleggio autovetture, che non rientrano nell'ambito di applicazione dell'IFRS 16 in essere al 30 giugno 2020 sono i seguenti:

30-06-2020
Entro un anno 10.318
Oltre l'anno ma entro 5 anni 20.349
Oltre i 5 anni 6.498

Totale 37.165

34. Fatti di rilievo intervenuti dopo il 30 giugno 2020

In data 30 luglio 2020 il Gruppo ha completato la già solida architettura finanziaria al servizio del business e degli investimenti del prossimo triennio, con la sottoscrizione di un contratto di finanziamento per un importo totale di euro 90 milioni ottenuto grazie anche al solido track-record dei suoi indicatori patrimoniali e finanziari. SACE, in conformità con quanto previsto dal Decreto Legge n. 23 dell'8 aprile 2020, ha rilasciato tempestivamente, con procedura semplificata, "la garanzia Italia" sul 90% dell'importo concesso dalle banche a valle di una approfondita istruttoria.

Il finanziamento è principalmente destinato a supportare i costi del personale e gli investimenti, nonché le dinamiche di capitale circolante per stabilimenti produttivi e attività imprenditoriali localizzati in Italia.

Il finanziamento ha una durata massima di 6 anni con preammortamento di 24 mesi e rimborso con rate trimestrali.

In data 8 settembre 2020 Geox Canada Inc., società controllata indirettamente da Geox S.p.A., che presiede la distribuzione del Gruppo in Canada, ha deciso di avvalersi della procedura di riorganizzazione aziendale prevista dalla normativa canadese (BIA, §50(1)) denominata Notice of Intention to make a proposal (NoI). Ci si attende che la procedura NoI si chiuda in un tempo relativamente breve e comunque entro i 6 mesi.

Tale iniziativa è volta ad accelerare e potenziare il processo di negoziazione e razionalizzazione già intrapreso negli ultimi mesi e favorisce l'uscita da quei contratti di affitto ritenuti non più profittevoli e strategici e per i quali le rinegoziazioni non hanno dato i risultati attesi. E' la conferma della volontà del Gruppo di arrivare anche alla risoluzione dei contratti nel caso in cui non si possano raggiungere soluzioni ritenute congrue con l'attuale contesto. Il perimetro finale dipenderà dall'esito delle nuove negoziazioni da intraprendere con le proprietà immobiliari.

Gli effetti del Covid-19 rendono ancor più urgente la necessità di accelerare sulle iniziative già intraprese al fine di avviare quanto prima un modello di business che sia il più possibile adeguato alla nuova normalità e che, in un'ottica di distribuzione e operatività obbligatoriamente omni-canale ridefinisca la rilevanza economica, finanziaria e strategica di tutti i punti di contatto e di servizio al consumatore. Infatti, ancora oggi, trascorsi otto mesi dall'inizio della Pandemia, il traffico nei negozi in Nord America permane più che dimezzato sia per la mancanza di flussi turistici in città a forte vocazione internazionale come New York, Toronto, Vancouver, sia per la particolare struttura distributiva di questi paesi che è caratterizzata da grandi centri commerciali che risentono in modo particolare delle restrizioni all'accesso e alla mobilità delle persone. In questo contesto gli attuali canoni di locazione, frutto di contratti pre-COVID, non stanno riflettendo in maniera coerente questa nuova situazione e le serrate negoziazioni in corso stanno portando, in queste aree, a riduzioni di canoni solo di breve periodo.

Il Gruppo Geox ritiene che la rete di negozi fisici continuerà ad avere un ruolo assolutamente strategico per l'immagine del Brand, per la rilevanza per il consumatore finale e per poter sviluppare un business profittevole guidato dalle esigenze del cliente e dalla sua esperienza. I negozi da semplici punti finali del processo di vendita attraverso la transazione di cassa diventeranno veri e propri showrooms, evolvendo il proprio ruolo in selezionati hub territoriali, catalizzatori di una gamma di servizi, ed esperienza dei prodotti, perfettamente integrati con il canale digitale.

Su queste premesse strategiche il Gruppo vuole quindi accelerare nella revisione della propria presenza distributiva in Canada, focalizzandosi sul canale online diretto (+70% nel 2019 e +104% nella prima metà del 2020), sul canale multimarca e su una selezionata rete fisica diretta (DOS) che, rispettando un sano profilo economico/finanziario, possa assumere la rilevanza strategica descritta in precedenza.

***

Biadene di Montebelluna, 17 Settembre 2020

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Dr. Mario Moretti Polegato

Per il Consiglio di Amministrazione

Allegato 1

Biadene di Montebelluna, 17 settembre 2020

ATTESTAZIONE

DEL BILANCIO CONSOLIDATO AI SENSI DELL'ART. 154 BIS COMMA, CO. 5 E 5 BIS DEL DECRETO LEGISLATIVO 24 FEBBRAIO 1998, N. 58 "TESTO UNICO DELLE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA"

I sottoscritti Livio Libralesso, in qualità di Amministratore Delegato di Geox S.p.A. e Massimo Nai, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di GEOX S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso del primo semestre 2020.

Si attesta, inoltre, che il bilancio consolidato:

  • a) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • b) è redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005, a quanto consta, è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'Emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del primo semestre 2020;
  • d) la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione del Gruppo, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze a cui è esposto.

________________________ ___________________________ ____________________________ _____________________________________ Livio Libralesso Massimo Nai Livio Libralesso Amministratore Delegato Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Allegato 2

ELENCO DELLE SOCIETA' CONSOLIDATE AL 30 GIUGNO 2020

Denominazione Sede Chiusura Valuta Capitale Quota di possesso
es. sociale Sociale Diretto Indiretto Totale
- Geox S.p.A. Biadene di Montebelluna (TV), Italia 31-12 EUR 25.920.733
- Geox Deutschland Gmbh Monaco, Germania 31-12 EUR 500.000 100% 100%
- Geox Respira SL Barcellona, Spagna 31-12 EUR 1.500.000 100% 100%
- Geox Suisse SA Lugano, Svizzera 31-12 CHF 200.000 100% 100%
- Geox UK Ltd Londra, Regno Unito 31-12 GBP 1.050.000 100% 100%
- Geox Japan K.K. Tokyo, Giappone 31-12 JPY 100.000.000 100% 100%
- Geox Canada Inc. Mississauga, Canada 31-12 CAD 100 100% 100%
- S&A Distribution Inc. New York, Usa 31-12 USD 1 100% 100%
- Geox Holland B.V. Breda, Paesi Bassi 31-12 EUR 20.100 100% 100%
- Geox Retail S.r.l. Biadene di Montebelluna (TV), Italia 31-12 EUR 100.000 100% 100%
- Geox Hungary Kft Budapest, Ungheria 31-12 HUF 10.000.000 99,00% 1,00% 100%
- Geox Hellas S.A. Atene, Grecia 31-12 EUR 220.000 100% 100%
- Geox Retail Slovakia Sro Prievidza, Repubblica Slovacca 31-12 EUR 6.639 100% 100%
- Geox France Sarl Sallanches, Francia 31-12 EUR 15.000.000 100% 100%
- S&A Retail Inc. New York, Usa 31-12 USD 200 100% 100%
- Geox Asia Pacific Ltd Hong Kong, Cina 31-12 USD 1.282 100% 100%
- XLog S.r.l. Signoressa di Trevignano (TV), Italia 31-12 EUR 110.000 100% 100%
- Geox Rus LLC Mosca, Russia 31-12 RUB 60.000.000 100% 100%
- Geox AT Gmbh Vienna, Austia 31-12 EUR 35.000 100% 100%
- Geox Poland Sp. Z.o.o. Varsavia, Polonia 31-12 PLN 5.000 100% 100%
- Geox Portugal S.U. LDA Lisbona, Portogallo 31-12 EUR 300.000 100% 100%
- Technic Development D.O.O. Vranje Vranje, Serbia 31-12 RSD 802.468.425 100% 100%
- Geox Macau Ltd Macao, Cina 31-12 MOP 5.000.000 100% 100%
- Geox Trading Shangai Ltd Shangai, Cina 31-12 CNY 69.269.816 100% 100%
- Dongguan Technic Footwear Apparel Design Ltd Dongguan, Cina 31-12 CNY 3.795.840 100% 100%
- Geox Turkey A.Ş. Istanbul, Turchia 31-12 TRY 1.750.000 100% 100%
- Technic Development Vietnam Company Ltd Ho Chi Minh City, Vietnam 31-12 VND 3.403.499.500 100% 100%

Dati societari e informazioni per gli azionisti

Sede legale

Via Feltrina Centro, 16 31044 Biadene di Montebelluna (TV)

Dati legali

Capitale Sociale: Euro 25.920.733,1 i.v. REA n. 265360 Codice fiscale/R. I. di Treviso n. 03348440268

Relazione con gli investitori

Simone Maggi [email protected] tel. +39 0423 282476

Documenti a disposizione degli azionisti

www.geox.biz (Sezione Investor Relations)

Deloitte & Touche S.p.A. Viale Giovanni Paolo II, 3/7 33100 Udine Italia

Tel: +39 0432 1487711 Fax: +39 0432 1487712 www.deloitte.it

RELAZIONE DI REVISIONE CONTABILE LIMITATA SUL BILANCIO CONSOLIDATO SEMESTRALE ABBREVIATO

Agli Azionisti di Geox S.p.A.

Introduzione

Abbiamo svolto la revisione contabile limitata del bilancio consolidato semestrale abbreviato, costituito dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata, dal conto economico consolidato, dal conto economico complessivo consolidato, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalle relative note esplicative di Geox S.p.A. e controllate (Gruppo Geox) al 30 giugno 2020. Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall'Unione Europea. E' nostra la responsabilità di esprimere una conclusione sul bilancio consolidato semestrale abbreviato sulla base della revisione contabile limitata svolta.

Portata della revisione contabile limitata

Il nostro lavoro è stato svolto secondo i criteri per la revisione contabile limitata raccomandati dalla Consob con Delibera n. 10867 del 31 luglio 1997. La revisione contabile limitata del bilancio consolidato semestrale abbreviato consiste nell'effettuare colloqui, prevalentemente con il personale della società responsabile degli aspetti finanziari e contabili, analisi di bilancio ed altre procedure di revisione contabile limitata. La portata di una revisione contabile limitata è sostanzialmente inferiore rispetto a quella di una revisione contabile completa svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di una revisione contabile completa. Pertanto, non esprimiamo un giudizio sul bilancio consolidato semestrale abbreviato.

Conclusioni

Sulla base della revisione contabile limitata svolta, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che il bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo Geox al 30 giugno 2020 non sia stato redatto, in tutti gli aspetti significativi, in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall'Unione Europea.

DELOITTE & TOUCHE S.p.A.

Alessandro Boaro Socio

Udine, 25 settembre 2020

Ancona Bari Bergamo Bologna Brescia Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Padova Parma Roma Torino Treviso Udine Verona

Sede Legale: Via Tortona, 25 – 20144 Milano |Capitale Sociale: Euro 10.328.220,00 i.v. Codice Fiscale/Registro delle Imprese Milano n. 03049560166 – R.E.A. Milano n. 1720239 Partita IVA: IT 03049560166

Il nome Deloitte si riferisce a una o più delle seguenti entità: Deloitte Touche Tohmatsu Limited, una società inglese a responsabilità limitata ("DTTL"), le member firm aderenti al suo network e le entità a esse correlate. DTTL e ciascuna delle sue member firm sono entità giuridicamente separate e indipendenti tra loro. DTTL (denominata anche "Deloitte Global") non fornisce servizi ai clienti. Si invita a leggere l'informativa completa relativa alla descrizione della struttura legale di Deloitte Touche Tohmatsu Limited e delle sue member firm all'indirizzo www.deloitte.com/about.

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