Governance Information • Mar 19, 2025
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ai sensi dell'articolo 123-bis TUF modello di amministrazione e controllo tradizionale
Emittente: Generalfinance S.p.A. Sito web: www.generalfinance.it Esercizio di riferimento: 2024 Data di approvazione della Relazione: 28 febbraio 2025

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| GLOSSARIO 7 | ||
|---|---|---|
| 1. | PROFILO DELL'EMITTENTE 9 | |
| DESCRIZIONE DELL'ATTIVITÀ DELL'EMITTENTE 9 | ||
| MODELLO DI GOVERNANCE ADOTTATO DALL'EMITTENTE 9 | ||
| POLITICHE DI SOSTENIBILITÀ 10 | ||
| DICHIARAZIONE SULLA NATURA DI PMI DELL'EMITTENTE 11 | ||
| QUALIFICA DI "SOCIETÀ GRANDE" E "A PROPRIETÀ CONCENTRATA" AI SENSI DEL CODICE 11 | ||
| DATI PRINCIPALI DELL'EMITTENTE 11 | ||
| 2. | INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI (EX ART. 123-BIS, COMMA 1 TUF) ALLA DATA DEL 31 | |
| DICEMBRE 2022. 13 | ||
| A) STRUTTURA DEL CAPITALE SOCIALE (EX ART. 123-BIS, COMMA 1, LETTERA A), TUF) 13 |
||
| B) RESTRIZIONI AL TRASFERIMENTO DI TITOLI (EX ART. 123-BIS, COMMA 1, LETTERA B), TUF) 14 |
||
| C) PARTECIPAZIONI RILEVANTI NEL CAPITALE (EX ART. 123-BIS, COMMA 1, LETTERA C), TUF) 15 |
||
| D) TITOLI CHE CONFERISCONO DIRITTI SPECIALI (EX ART. 123-BIS, COMMA 1, LETTERA D), TUF) 15 |
||
| E) PARTECIPAZIONE AZIONARIA DEI DIPENDENTI: MECCANISMO DI ESERCIZIO DEI DIRITTI DI VOTO (EX ART. 123-BIS, COMMA 1, |
||
| LETTERA E), TUF) 16 | ||
| F) RESTRIZIONI AL DIRITTO DI VOTO (EX ART. 123-BIS, COMMA 1, LETTERA F), TUF) 16 |
||
| G) ACCORDI TRA AZIONISTI (EX ART. 123-BIS, COMMA 1, LETTERA G), TUF) 16 |
||
| H) CLAUSOLE DI CHANGE OF CONTROL (EX ART. 123-BIS, COMMA 1, LETTERA H), TUF) E DISPOSIZIONI STATUTARIE IN MATERIA |
||
| DI OPA (EX ARTT. 104, COMMA 1-TER, E 104-BIS, COMMA 1) 16 | ||
| Clausole di change of control 16 | ||
| Disposizioni statutarie in materia di offerte pubbliche di acquisto 17 | ||
| DELEGHE AD AUMENTARE IL CAPITALE SOCIALE E AUTORIZZAZIONI ALL'ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE (EX ART. 123-BIS, | ||
| COMMA 1, LETTERA M), TUF) 17 | ||
| Deleghe ad aumentare il capitale sociale 17 | ||
| Autorizzazione all'acquisto di azioni proprie 18 | ||
| ATTIVITÀ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO (EX ART. 2497 E SS. CODICE CIVILE) 18 | ||
| 3. | COMPLIANCE AL CODICE DI CORPORATE GOVERNANCE (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETT. A), PRIMA PARTE, TUF) 19 |
|
| 4. | CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 20 | |
| 4.1 RUOLO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 20 |
||
| 4.2. NOMINA E SOSTITUZIONE (EX ART. 123-BIS, COMMA 1, LETTERA L), TUF) 22 | ||
| 4.3 COMPOSIZIONE (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETTERE D) E D-BIS), TUF) 26 | ||
| Profilo professionale degli Amministratori in carica 27 | ||
| Verifica dei requisiti di onorabilità, professionalità e indipendenza, nonché dell'insussistenza di cause di | ||
| ineleggibilità o di decadenza degli amministratori anche ai sensi del D.M. 169/2020, nonché del rispetto | ||
| della disciplina in materia di divieto di interlocking. 29 | ||
| Criteri e politiche di diversità nella composizione del Consiglio e nell'organizzazione aziendale 30 | ||
| Cumulo massimo agli incarichi ricoperti in altre società 31 | ||
| Induction Program 31 | ||
| 4.4 FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETTERA D), TUF) 32 |
||
| 4.5. RUOLO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 35 | ||
| Segretario del Consiglio 37 | ||

| 4.6 CONSIGLIERI ESECUTIVI 37 |
||
|---|---|---|
| Amministratore Delegato 37 | ||
| Informativa al Consiglio da parte dei consiglieri/organi delegati 37 | ||
| Altri consiglieri esecutivi 38 | ||
| 4.7 AMMINISTRATORI INDIPENDENTI E LEAD INDEPENDENT DIRECTOR 38 |
||
| Amministratori Indipendenti 38 | ||
| Lead Independent Director 39 | ||
| 5. | GESTIONE DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE 41 | |
| 6. | COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETTERA D), TUF) 43 | |
| COMITATI ULTERIORI 43 | ||
| 7. | AUTOVALUTAZIONE E SUCCESSIONE DEGLI AMMINISTRATORI – COMITATO NOMINE E | |
| REMUNERAZIONE, NELLA FUNZIONE DI COMITATO NOMINE 45 | ||
| 7.1 AUTOVALUTAZIONE E SUCCESSIONE DEGLI AMMINISTRATORI 45 |
||
| Autovalutazione del Consiglio di Amministrazione 45 | ||
| Successione degli Amministratori Esecutivi 46 | ||
| 7.2 COMITATO NOMINE E REMUNERAZIONE 46 |
||
| Composizione e funzionamento del Comitato Nomine e Remunerazione (ex art. 123-bis, comma 2, lettera | ||
| d), TUF) 46 | ||
| Funzioni del Comitato Nomine e Remunerazione in materia di nomine 48 | ||
| 8. | REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI – COMITATO NOMINE E REMUNERAZIONE, NELLA | |
| FUNZIONE DI COMITATO REMUNERAZIONE 49 | ||
| 8.1. REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI 49 | ||
| Politica per la remunerazione 49 | ||
| Piani di remunerazione basati su azioni 49 | ||
| Indennità degli amministratori in caso di dimissioni, licenziamento o cessazione del rapporto a seguito di | ||
| un'offerta pubblica di acquisto (ex art. 123-bis, comma 1, lettera i), TUF) 50 | ||
| 8.2. COMITATO NOMINE E REMUNERAZIONE 51 |
||
| 9. | SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI COMITATO CONTROLLO E RISCHI E | |
| SOSTENIBILITÀ 52 | ||
| 9.1 PREMESSA 52 |
||
| 9.2 FASI DEL SISTEMA DI GESTIONE DEI RISCHI E DI CONTROLLO INTERNO ESISTENTI IN RELAZIONE AL PROCESSO DI |
||
| INFORMATIVA FINANZIARIA 52 9.3 RUOLI E FUNZIONI COINVOLTE 55 |
||
| 9.4. LE SINGOLE FUNZIONI AZIENDALI DI CONTROLLO 56 |
||
| 9.4.1 FUNZIONE ANTIRICICLAGGIO 56 |
||
| 9.4.2. FUNZIONE COMPLIANCE 58 |
||
| 9.4.3 FUNZIONE RISK MANAGEMENT 59 | ||
| 9.4.4 FUNZIONE INTERNAL AUDIT 60 | ||
| 9.5 COMITATO CONTROLLO RISCHI E SOSTENIBILITÀ 60 |
||
| 9.6. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX D.LGS. 231/2001 IN MATERIA DI RESPONSABILITÀ |
||
| AMMINISTRATIVA DELLE SOCIETÀ E DEGLI ENTI 62 | ||
| 9.6.1 ORGANISMO DI VIGILANZA 63 |
||
| 9.7 NORME IN MATERIA DI "WHISTLEBLOWING", DECRETO LEGISLATIVO N. 24 DEL 10 MARZO 2023, RECANTE: "ATTUAZIONE |
||
| DELLA DIRETTIVA (UE) 2019/1937 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO, DEL 23 OTTOBRE 2019, RIGUARDANTE LA |

| PROTEZIONE DELLE PERSONE CHE SEGNALANO VIOLAZIONI DEL DIRITTO DELL'UNIONE E RECANTE DISPOSIZIONI RIGUARDANTI LA | |||
|---|---|---|---|
| PROTEZIONE DELLE PERSONE CHE SEGNALANO VIOLAZIONI DELLE DISPOSIZIONI NORMATIVE NAZIONALI.". 63 | |||
| 9.8 | GIUDIZIO DI ADEGUATEZZA DEL SISTEMA DI CONTROLLO E GESTIONE 63 | ||
| 9.9 | CHIEF EXECUTIVE OFFICER 64 | ||
| 9.10. | COMITATO CONTROLLO E RISCHI E SOSTENIBILITÀ 64 | ||
| 9.10.1 | COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO RISCHI E SOSTENIBILITÀ 64 | ||
| 9.11 | RESPONSABILE DELLA FUNZIONE DI INTERNAL AUDIT 68 | ||
| 9.12 | SOCIETÀ DI REVISIONE 69 | ||
| 9.13 | DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI E ALTRI RUOLI E FUNZIONI AZIENDALI 70 | ||
| 9.14 | COORDINAMENTO TRA I SOGGETTI COINVOLTI NEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI 71 | ||
| 10. INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE 72 | |||
| 11. | COLLEGIO SINDACALE 75 | ||
| 11.1 | NOMINA E SOSTITUZIONE 75 | ||
| 11.2 | COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETTERE D) E D-BIS), TUF) 77 | ||
| Indipendenza e professionalità 79 | |||
| Criteri e politiche di diversità 79 | |||
| Remunerazione 80 | |||
| Gestione degli interessi 80 | |||
| 11.3 RUOLO 80 | |||
| 12. | RAPPORTI CON GLI AZIONISTI E GLI ALTRI STAKEHOLDER RILEVANTI 82 | ||
| 12.1 | ACCESSO ALLE INFORMAZIONI 82 | ||
| 12.2 | RIFERIMENTI DELL'INVESTOR RELATOR 82 | ||
| 12.3 | DIALOGO CON GLI AZIONISTI E GLI ALTRI STAKEHOLDER RILEVANTI 82 | ||
| 12.4 | REFERENTE INFORMATIVO 83 | ||
| 13. | ASSEMBLEE 84 | ||
| 13.1 | ASSEMBLEE DELL'ESERCIZIO 86 | ||
| 14. | ULTERIORI PRATICHE DI GOVERNO SOCIETARIO (EX ART. 123-BIS, COMMA 2, LETTERA A), SECONDA | ||
| PARTE, TUF) 88 | |||
| 15. | CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO 89 | ||
| 16. | CONSIDERAZIONI SULLA LETTERA DEL PRESIDENTE DEL COMITATO PER LA CORPORATE | ||
| GOVERNANCE 90 | |||
| TABELLA 1 91 | |||
| INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI ALLA DATA DEL 31.12.2024 91 | |||
| TABELLA 2 93 | |||
| STRUTTURA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALLA DATA DI CHIUSURA DELL'ESERCIZIO 93 | |||
| TABELLA 3 95 | |||
| STRUTTURA DEI COMITATI CONSILIARI ALLA DATA DI CHIUSURA DELL'ESERCIZIO 95 | |||
| TABELLA 4 96 | |||
| STRUTTURA DEL COLLEGIO SINDACALE ALLA DATA DI CHIUSURA DELL'ESERCIZIO 96 | |||
| ALLEGATO 1 98 |

| PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEI SISTEMI DI GESTIONE DEI RISCHI E DI CONTROLLO INTERNO ESISTENTI IN |
|---|
| RELAZIONE AL PROCESSO DI INFORMATIVA FINANZIARIA 98 |
| ALLEGATO 2 121 |
| RACCOMANDAZIONI CONTENUTE NELLE LETTERE DEL PRESIDENTE DEL COMITATO PER LA CORPORATE |
| GOVERNANCE INVIATE AGLI EMITTENTI A PARTIRE DAL 2020. 121 |
| ALLEGATO 3 133 |
| ELENCO DELLE CARICHE RICOPERTE DAGLI ESPONENTI DELL'EMITTENTE IN SOCIETÀ QUOTATE O DI |
| RILEVANTI DIMENSIONI. 133 |
| ALLEGATO 4 134 |
| POTERI CONFERITI ALL'AMMINISTRATORE DELEGATO 134 |

In aggiunta alle definizioni contenute in altre Sezioni, i termini e le espressioni con lettera iniziale maiuscola utilizzati nella presente Relazione hanno il significato a essi qui di seguito attribuito:
Assemblea: indica l'assemblea degli azionisti dell'Emittente.
Codice / Codice CG / Codice di Corporate Governance: il Codice di Corporate Governance delle società quotate approvato nel gennaio 2020 dal Comitato per la Corporate Governance.
Cod. civ. / c.c.: il Codice civile.
Comitato / Comitato CG / Comitato per la Corporate Governance: il Comitato italiano per la Corporate Governance delle società quotate, promosso, oltre che da Borsa Italiana S.p.A., da ABI, Ania, Assogestioni, Assonime e Confindustria.
Consiglio/ C.d.A.: il consiglio di amministrazione dell'Emittente.
Data di Avvio delle Negoziazioni: si intende il 29 giugno 2022.
Emittente / Generalfinance / Società: l'emittente valori mobiliari cui si riferisce la Relazione.
Esercizio: l'esercizio sociale a cui si riferisce la Relazione.
ESRS: i principi di rendicontazione di sostenibilità definiti nel Regolamento Delegato (UE) 2023/2772 della Commissione del 31 luglio 2023.
Regolamento Emittenti Consob / RE: il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 11971 del 1999 (come successivamente modificato) in materia di emittenti.
Regolamento Mercati Consob: il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 20249 del 2017 in materia di mercati.
Regolamento Parti Correlate Consob / Regolamento OPC: il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 17221 del 12 marzo 2010 (come successivamente modificato) in materia di operazioni con parti correlate.
Relazione: la presente relazione, ossia la relazione sul governo societario e gli assetti societari che le società sono tenute a redigere e pubblicare ai sensi dell'art. 123-bis TUF.
Relazione sulla remunerazione: la relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti che le società sono tenute a redigere e pubblicare ai sensi dell'art. 123-ter TUF e 84-quater Regolamento Emittenti Consob.

Testo Unico della Finanza / TUF: il Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58.
Laddove non diversamente precisato, devono intendersi richiamate by reference le definizioni del Codice CG relative a: amministratori, amministratori esecutivi [cfr. Q. Def. (1) e Q. Def. (2)], amministratori indipendenti, azionista significativo, chief executive officer (CEO), organo di amministrazione, organo di controllo, piano industriale, società a proprietà concentrata, società grande, successo sostenibile, top management.
Inoltre, laddove non diversamente precisato, nelle sezioni che richiamano il contenuto degli ESRS rilevanti devono altresì intendersi richiamate by reference le definizioni degli stessi ESRS, in particolare quelle relative a: attività di lobbying, catena del valore, comunità interessate, corruzione attiva e passiva, cultura d'impresa, consumatori, dichiarazione sulla sostenibilità, dipendente, discriminazione, fornitori, forza lavoro propria, impatti, impatti legati alla sostenibilità, lavoratori nella catena del valore, lavoratori non dipendenti, membri indipendenti del consiglio di amministrazione, metriche, modello aziendale, molestie, obiettivo, opportunità, opportunità legate alla sostenibilità, organi di amministrazione direzione e controllo, politica, popoli indigenti, portatori di interessi, questioni di sostenibilità, rilevanza, rischi, rischi legati alla sostenibilità, utilizzatori finali.

L'Emittente opera come intermediario finanziario, iscritto nell'albo degli intermediari finanziari di cui all'articolo 106 del TUB (c.d. Albo Unico), specializzato nell'attività di factoring, sia in modalità pro-solvendo che in modalità prosoluto. L'Emittente è attivo in Italia e opera, alla data della Relazione, esclusivamente con cedenti italiani attraverso le sedi di Milano (sede legale) e Biella (direzione generale). Si segnala che la scrivente Società ha comunicato a Banca d'Italia – ai sensi e per gli effetti del Titolo V, Capitolo 3, Sezione II, Paragrafo 1, lett. i) della Circolare n. 288/2015 – la sua intenzione di iniziare a operare in Spagna, tramite l'apertura di una succursale. Rispetto a tale comunicazione, in data 12 dicembre 2024, Banca d'Italia ha reso noto che in base ai riferimenti forniti, non si sono ravvisati i presupposti per l'avvio di un procedimento di divieto. In conseguenza di ciò, la Società ha dato avvio al processo di costituzione della succursale a Madrid, processo che, alla data della presente relazione, è in fase di svolgimento.
La Società è organizzata secondo il modello tradizionale di cui agli articoli 2380-bis e seguenti del Codice civile, con l'Assemblea, il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale. Le caratteristiche di tali organi sono indicate di seguito nell'ambito delle parti dedicate della Relazione (Sezione 4 per il Consiglio, Sezione 11 per il Collegio, Sezione 13 per l'Assemblea). Nell'ambito del Consiglio di Amministrazione – come previsto dallo Statuto sociale – sono stati costituiti due comitati: il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità e il Comitato Nomine e Remunerazioni (congiuntamente, i "Comitati"). Al Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità sono state attribuite anche le funzioni di comitato per le operazioni correlate, tranne per le decisioni in ordine a operazioni aventi a oggetto le remunerazioni degli amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche della Società, la cui competenza è stata attribuita al Comitato Nomine e Remunerazione.
In data 8 marzo 2022, l'Assemblea dell'Emittente ha conferito a Deloitte & Touche S.p.A., con sede legale in Milano, Via Tortona n. 25, numero di iscrizione al Registro delle Imprese di Milano, Codice Fiscale e Partita IVA 03049560166, iscritta al registro dei revisori legali di cui al Decreto Legislativo 27 gennaio 2010, n. 39 al n. 132587 (la "Società di Revisione"") l'incarico di revisione legale dei conti (ivi inclusa la verifica della regolare tenuta della contabilità e della corretta rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili, la verifica della coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari indicate nell'articolo 123-bis del TUF con il bilancio e della loro conformità alle norme di legge, nonché la revisione contabile limitata dei bilanci abbreviati semestrali). La durata dell'incarico è prevista fino alla data dell'Assemblea chiamata ad approvare il bilancio al 31 dicembre 2025, in quanto è stato ritenuto opportuno computare nella durata massima novennale prevista ex lege per gli "enti di interesse pubblico" anche l'attività già svolta dalla Società di Revisione negli esercizi 2017-2021, in ottemperanza alla disciplina applicabile alla Società in qualità di "ente sottoposto a regime intermedio"( 1 ).
Le attribuzioni e le norme di funzionamento degli organi societari sono disciplinate, oltre che dalle disposizioni di legge e regolamentari pro tempore vigenti, dallo Statuto, dal Regolamento del Consiglio di Amministrazione (come di seguito definito) e dai regolamenti dei comitati endoconsiliari, nonché dalle procedure aziendali applicabili.
In particolare, come illustrato alla Sezione 3, il sistema di corporate governance dell'Emittente recepisce (con le
1 In data 5 aprile 2024, l'Assemblea della Società ha deliberato il conferimento dell'incarico di revisione legale dei conti, per gli esercizi 2026- 2034, alla società di revisione EY S.p.a. con sede a Milano (MI), Via Meravigli n. 12, in quanto il mandato conferito a Deloitte & Touche S.p.A. andrà a scadere con la chiusura dell'esercizio 2025. In relazione a ciò, l'Assemblea ha ritenuto opportuno determinare con congruo anticipo il soggetto che dovrà assumere l'incarico di revisore legale a partire dall'esercizio 2026, al fine di garantire un adeguato periodo di avvicendamento tra l'attuale e il futuro revisore legale ed evitare che nel corso dell'esercizio precedente all'inizio del nuovo mandato (c.d. cooling in period) possano essere conferiti al soggetto incaricato della revisione incarichi vietati ai sensi dell'art. 5.1, lett. e del Reg. EU 537/2014).

precisazioni specificate nella presente Relazione) le raccomandazioni del Codice CG, al quale aderisce.
Il Consiglio di Amministrazione guida la Società perseguendone il successo sostenibile. Per le iniziative svolte in tal senso dal Consiglio si rinvia alle Sezioni della Relazione dove sono illustrate: (i) le modalità di integrazione di questo obiettivo nelle strategie (Sezione 1) e nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (Sezione 9); e (ii) le misure di corporate governance specificamente adottate al riguardo (Sezione 9).
La Società ha avviato alcune prime iniziative di sostenibilità finalizzate, inter alia, a soddisfare le indicazioni fornite da Banca d'Italia nel documento "Aspettative di vigilanza sui rischi climatici e ambientali", pubblicato in data 7 aprile 2022. L'obbiettivo della Società è quello di definire – nel quadro del principio di proporzionalità – e predisporre idonei presidi e adeguate prassi per identificare, misurare, monitorare e mitigare i rischi in ambito environmental, social e governance ("ESG"), declinandoli in base alla propria complessità operativa, dimensionale e organizzativa, nonché in relazione alla natura dell'attività da essa svolta.
In forza di tale approccio, l'Emittente osserva che la particolarità e la specificità della propria attività – ossia, il sostegno alle imprese in crisi mediante l'erogazione di finanziamenti con lo strumento del factoring – richiedono una valutazione peculiare del tema ESG, che ne consideri in maniera coerente e adeguata le caratteristiche, tra cui:
Tenuto conto di ciò, la Società ritiene che la propria attività caratteristica manifesti i più rilevanti ed evidenti impatti sulla dimensione "S" (social), posto che essa incide – attraverso il supporto finanziario alle aziende in crisi – sulla conservazione di valore in termini di mantenimento del tessuto industriale locale, di produttività, di posti di lavoro, di sviluppo territoriale e di stabilità sociale.
Indipendentemente da altre considerazioni che la Società sta svolgendo e svolgerà con sempre maggiore intensità sul fronte ESG, il fatto che essa rappresenti uno dei principali interlocutori nazionali delle imprese in tensione finanziaria sul fronte della cessione dei crediti commerciali rende Generalfinance un operatore rilevante per la sostenibilità del sistema produttivo e, in particolare, manufatturiero dell'imprenditoria italiana. La sua stessa missione va dunque interpretata secondo una prospettiva di natura Sociale.
La sostenibilità risulta da tempo un elemento di forte attenzione per l'Emittente, che ha intrapreso iniziative sui diversi fronti Environmental, Social e Governance anche nel contesto dell'ammissione alla negoziazione delle proprie azioni su Euronext Milan, mercato organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., segmento STAR, avvenuta il 29 giugno 2022, in occasione della quale la Società ha istituito il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, al quale ha affidato il compito, tra le altre cose, di presidiare i rischi ESG.
La Società non ha redatto la dichiarazione non finanziaria ai sensi dell'art. 2, comma 1 del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254 avendo avuto – nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 – una media di dipendenti inferiore rispetto alle 500 unità previste dal citato D.Lgs. e non superando, inoltre, la soglia di economica del totale dei ricavi.
Con riferimento, invece, al rischio climatico (rischio fisico e rischio di transazione) in seguito ad un'analisi preliminare, alla data di redazione della presente relazione, considerata la natura delle proprie operazioni, ovvero erogazione di crediti commerciali in modalità pro-solvendo e, in misura minore, pro-soluto, la cui durata media

risulta essere mediamente inferiore agli 80 giorni nonché il numero limitato di unità immobiliari in cui svolge la propria attività - la Società ritiene di esserne esposta in misura limitata.
Ciononostante, la Società conduce, su base volontaria, progettualità specifiche al fine di rendicontare le informazioni sui profili non finanziari delle proprie attività (in ambito sociale, ambientale e di governance), tenendo comunque in adeguata considerazione la ridotta dimensione e la natura dei servizi finanziari offerti dalla stessa. Tale attività è finalizzata alla predisposizione e pubblicazione del c.d. bilancio di sostenibilità, uno strumento informativo attraverso il quale l'Emittente intende dare conto delle iniziative intraprese e dei risultati ottenuti in ambito sociale, ambientale e di governance. A tale riguardo, si precisa che, pur non essendo – nemmeno alla data odierna – un adempimento cui essa sia tenuta ai sensi della normativa di riferimento, la Società considera opportuno redigere e pubblicare il bilancio di sostenibilità per dare conto ai propri stakeholder delle iniziative intraprese e dei risultati raggiunti in materia ambientale, sociale e di governance. Per assicurare la qualità delle informazioni e per soddisfare i requisiti previsti dalle best practice nazionali ed europee, il bilancio di sostenibilità dell'Emittente è realizzato in conformità con i principi di rendicontazione e con le richieste informative definite dalla Global Reporting Initiative (GRI), ente senza scopo di lucro nato con l'obiettivo di fornire supporto concreto nella rendicontazione delle performance di sostenibilità ad aziende e istituzioni di qualsiasi dimensione, ai fini della misurazione dell'impatto ambientale, sociale ed economico generato dalle proprie attività. Alla data odierna, la Società ha predisposto e pubblicato due bilanci di sostenibilità.
Per informazioni più dettagliate, si rimanda al sito istituzionale dell'Emittente www.generalfinance.it, alla sezione "sostenibilità".
Così come attestato anche dalla Determinazione Consob n. 124 de 29 gennaio 2025 recante: "Pubblicazione dell'elenco degli emittenti azioni quotate "pmi", ai sensi dell'art. 1, comma 1, lett. w-quater.1) del decreto legislativo del 24 febbraio 1998, n. 58, alla data del 31 dicembre 2024", sulla base dei valori della capitalizzazione di mercato negli anni 2023 e 2024, l'Emittente è qualificabile come PMI ai sensi dell'art. 1, comma 1, lett. w-quater.1) del TUF. In particolare, alla data di chiusura dell'Esercizio, la capitalizzazione era inferiore a 500 milioni di Euro.
In conseguenza di ciò, la soglia rilevante per gli obblighi di comunicazione delle partecipazioni rilevanti ai sensi dell'art. 120 del TUF è pari al 5% del capitale sociale.
Ai sensi del Codice di Corporate Governance la Società:
Principali dati economici riclassificati (in migliaia di Euro)
| Proventi per: | Anno 2024 | Anno 2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Margine d'interesse | 12.376 | 8.980 | 38% |
| Commissioni nette | 36.379 | 27.219 | 34% |
| Margine di intermediazione | 48.819 | 36.199 | 35% |
| Costi operativi | -16.043 | -12.934 | 24% |
| Utile attività corrente al lordo delle imposte | 31.541 | 22.002 | 43% |

| Utile d'esercizio | 21.099 | 15.067 | 40% |
|---|---|---|---|
| Voce di stato patrimoniale | Anno 2024 | Anno 2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Attività finanziarie al costo ammortizzato | 614.946 | 462.365 | 33% |
| Passività finanziarie al costo ammortizzato | 635.239 | 409.388 | 55% |
| Patrimonio netto | 80.088 | 66.433 | 21% |
| Totale dell'attivo | 769.705 | 500.043 | 54% |
| Indicatore | Anno 2024 | Anno 2023 |
|---|---|---|
| Cost / Income ratio | 33% | 36% |
| ROE | 36% | 29% |
| Margine Interesse / Margine Intermediazione | 25% | 25% |
| Commissioni nette / Margine Intermediazione | 75% | 75% |

Il capitale della Società è attualmente pari ad euro 4.202.329,36 ed è suddiviso in n. 12.635.066 azioni ordinarie di valore nominale inespresso, a norma del 3° comma dell'art. 2346 C.C. e dell'art. 5 del vigente Statuto sociale. Sulla base delle informazioni in possesso della Società, esso è ripartito come segue:
Le azioni, tutte ordinarie e negoziate su Euronext STAR Milan, hanno pari diritti, sia amministrativi che patrimoniali, come stabiliti dalla legge e dallo statuto, salvo quanto previsto da quest'ultimo in materia di voto maggiorato, come più oltre precisato. Esse sono indivisibili, nominative e liberamente trasferibili per atto tra vivi e trasmissibili a causa di morte. Alle azioni si applica la normativa, anche regolamentare, di tempo in tempo vigente in materia di rappresentazione, legittimazione e circolazione della partecipazione sociale prevista per gli strumenti finanziari negoziati nei mercati regolamentati. Le azioni sono emesse in regime di dematerializzazione.
Ai sensi dell'articolo 127-quinquies del D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 ("TUF"), a ciascuna azione appartenuta al medesimo soggetto, in virtù di un diritto reale legittimante l'esercizio del diritto di voto (piena proprietà con diritto di voto o nuda proprietà con diritto di voto o usufrutto con diritto di voto) per un periodo continuativo di almeno ventiquattro mesi attestata dall'iscrizione continuativa, per un periodo di almeno ventiquattro mesi, nell'elenco appositamente istituito, tenuto a cura della Società, sono attribuiti due voti. Inoltre, nei limiti in cui sia consentito dalla legge pro tempore vigente, a ciascuna azione appartenuta al medesimo soggetto, in virtù di un diritto reale legittimante l'esercizio del diritto di voto, è attribuito un voto ulteriore alla scadenza di ogni periodo di dodici mesi successivo alla maturazione del periodo di ventiquattro mesi di cui sopra, fino a un massimo complessivo pari a dieci voti per azione2.
Di seguito viene rappresentata l'attuale composizione del capitale sociale della Società, rispetto al quale non sono intervenute variazioni.
| Capitale sociale | |||
|---|---|---|---|
| Euro | n. azioni | Valore nominale unitario |
|
| Totale | 4.202.329,36 | 12.635.066 | (*) |
| di cui: Azioni ordinarie | 4.202.329,36 | 12.635.066 | (*) |
2 In data 6 settembre 2024, l'Assemblea Straordinaria della Società ha approvato una modifica statutaria mediante la quale è stato introdotto il c.d. voto maggiorato rafforzato, così come consentito dal rinnovato articolo 127-quinquies del Testo Unico della Finanza – modificato dalla legge 5 marzo 2024, n. 21, (Legge Capitali) – , il quale stabilisce che le società che adottano il meccanismo del voto maggiorato possano altresì prevedere in statuto che, oltre alla maggiorazione ordinaria fino a un massimo di due voti per azione che può essere conseguita dopo un periodo di possesso dell'azione ininterrotto pari almeno a 24 mesi, i diritti di voto possano essere ulteriormente incrementati nella misura di un voto per azione per ogni periodo di 12 mesi di possesso continuato delle azioni, fino ad un massimo di 10 voti per azione, secondo un meccanismo di step-up progressivo.

Di seguito viene rappresentato l'ammontare complessivo dei diritti di voto ante e post perdita della maggiorazione del diritto di voto di parte delle azioni cedute da CAI.
| Numero azioni che | Numero diritti di | ||
|---|---|---|---|
| compongono il capitale | voto | ||
| Totale azioni ordinarie | 12.635.066 | 19.530.005 | |
| Azioni ordinarie senza maggiorazione del diritto di voto | 5.740.127 | 5.740.127 | |
| Azioni ordinarie con maggiorazione del diritto di voto | 6.894.939 | 13.789.878 |
In forza di quanto precede, alla data odierna, i diritti di voto esercitabili dagli azionisti sono i seguenti:
| Azionista | Azioni possedute |
% capitale | % diritti voto |
|---|---|---|---|
| GGH - Gruppo General Holding S.r.l. | 5.227.750 | 41,375 | 53,533 |
| Investment Club S.r.l. | 1.207.267 | 9,555 | 9,413 |
| BFF Bank S.p.A., | 1.013.470 | 8,021 | 5,189 |
| First4Progress1 S.r.l. | 681.140 | 5,391 | 6,662 |
| Banca del Ceresio SA | 589.694 | 4,667 | 5,153 |
| Mercato | 3.915.745 | 30,991 | 20,050 |
Si fa presente che le azioni detenute da GGH sono parzialmente gravate da pegno, come segue:
Si precisa che, in entrambe i casi, il pegno non comporta alcuna limitazione in ordine ai diritti della costituente in quanto, in deroga all'art. 2352 codice civile, il diritto di voto relativo alle azioni gravate dal pegno continua ad essere regolarmente esercitato da GGH, sia nelle assemblee ordinarie e/o straordinarie, così come rimane in capo a GGH il diritto alla percezione di qualunque somma dovuta da Generalfinance in relazione alle azioni gravate dal pegno. Si segnala, infine, che il pegno già costituito in data 29 giugno 2017 a favore di Crédit Agricole Italia S.p.A. è stato
integralmente estinto.
Alla data della presente relazione, la Società non detiene azioni proprie.
La Società non ha approvato piani di incentivazione su base azionaria (stock option, stock grant, etc.) che comportino aumenti, anche gratuiti, del capitale sociale della Società. La Società ha però approvato un piano di incentivazione per il top management collegato agli obiettivi del piano industriale 2022-2024, che prevede la corresponsione del 50% degli incentivi sotto forma di phantom share e ha intenzione di rinnovarlo – previa deliberazione favorevole dell'assemblea – con riferimento agli obiettivi del nuovo piano industriale 2025-2027.
Per ulteriori informazioni si rimanda alla successiva Sezione 8.1 della presente Relazione.
Alla data della presente Relazione non sono stati emessi strumenti finanziari che attribuiscono il diritto di sottoscrivere azioni di nuova emissione.
Non esiste alcuna limitazione alla libera trasferibilità delle azioni dell'Emittente né limiti al possesso delle stesse, né sono previste clausole di gradimento da parte dell'Emittente o di altri possessori di titoli per accedere alla

compagine sociale di Generalfinance, ai sensi di legge o dello Statuto.
Alla data della chiusura dell'Esercizio, le partecipazioni rilevanti nel capitale sociale erano quelle indicate nella Tabella 1 allegata.
Alla data della presente Relazione non vi sono titoli che conferiscono diritti speciali di controllo.
Ai sensi dell'articolo 127-quinquies del D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 ("TUF"), l'articolo dello Statuto dell'Emittente prevede che, in deroga alla regola generale per cui ogni azione dà diritto a un voto, a ciascuna azione appartenuta al medesimo soggetto, in virtù di un diritto reale legittimante l'esercizio del diritto di voto (piena proprietà con diritto di voto o nuda proprietà con diritto di voto o usufrutto con diritto di voto) per un periodo continuativo di almeno ventiquattro mesi attestata dall'iscrizione continuativa, per un periodo di almeno ventiquattro mesi, nell'elenco appositamente istituito, tenuto a cura della Società, sono attribuiti due voti. Inoltre, nei limiti in cui sia consentito dalla legge pro tempore vigente, a ciascuna azione appartenuta al medesimo soggetto, in virtù di un diritto reale legittimante l'esercizio del diritto di voto, è attribuito un voto ulteriore alla scadenza di ogni periodo di dodici mesi successivo alla maturazione del periodo di ventiquattro mesi di cui sopra, fino a un massimo complessivo pari a dieci voti per azione( 3 ).
Al riguardo, si ricorda che, secondo quanto previsto dall'articolo 6 n. 20 dello Statuto dell'Emittente, la maggiorazione del diritto di voto viene computata anche per la determinazione dei quorum costitutivi e deliberativi che fanno riferimento ad aliquote del capitale sociale, ma non ha effetto sui diritti, diversi dal voto, spettanti in forza del possesso di determinate aliquote del capitale sociale.
Inoltre, si precisa l'articolo 6 n. 5, ultimo capoverso, dello Statuto dell'Emittente, prevede che la costituzione di pegno con conservazione del diritto di voto in capo al titolare del diritto reale legittimante non determina il venire meno delle condizioni che lo Statuto medesimo prevede per la conservazione del voto maggiorato.
Fin dalla Data di Avvio delle Negoziazioni, la Società si è dotata di un apposito regolamento contenente la disciplina di dettaglio sul voto maggiorato (il "Regolamento sul Voto Maggiorato"), approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 23 giugno 2022 e successivamente aggiornato in data 26 gennaio 2023 (per recepire le modifiche conseguenti all'emanazione, da parte di Consob e Banca d'Italia, in data 10 ottobre 2022, di un provvedimento di modifica al Provvedimento unico sul post-trading del 13 agosto 2018) e in data 16 dicembre 2024, per recepire le modifiche statutarie deliberate dall'Assemblea Straordinaria del 6 settembre 2024( 3 ).
Il Regolamento sul Voto Maggiorato illustra in particolare la disciplina delle modalità di iscrizione, tenuta e aggiornamento dell'Elenco, nel rispetto della disciplina – anche regolamentare – applicabile, in modo da assicurare il tempestivo scambio di informazioni tra gli azionisti della Società, la Società stessa e gli intermediari abilitati alla tenuta dei conti sui quali sono registrate le azioni. Inoltre, il Regolamento disciplina anche la conservazione e la perdita della maggiorazione al ricorrere di determinate circostanze previste nello Statuto.
Il Regolamento sul Voto Maggiorato è disponibile sul sito internet della Società (www.generalfinance.it Governance/voto maggiorato).
3 In data 6 settembre 2024, l'Assemblea Straordinaria della Società ha approvato una modifica statutaria mediante la quale è stato introdotto il c.d. voto maggiorato rafforzato, così come consentito dal rinnovato articolo 127-quinquies del Testo Unico della Finanza – modificato dalla legge 5 marzo 2024, n. 21, (Legge Capitali) – , il quale stabilisce che le società che adottano il meccanismo del voto maggiorato possano altresì prevedere in statuto che, oltre alla maggiorazione ordinaria fino a un massimo di due voti per azione che può essere conseguita dopo un periodo di possesso dell'azione ininterrotto pari almeno a 24 mesi, i diritti di voto possano essere ulteriormente incrementati nella misura di un voto per azione per ogni periodo di 12 mesi di possesso continuato delle azioni, fino ad un massimo di 10 voti per azione, secondo un meccanismo di step-up progressivo.

Ai sensi dell'art. 8, comma 2, dello Statuto, è consentita, nei modi e nelle forme di legge, l'assegnazione di utili e/o di riserve da utili ai prestatori di lavoro dipendenti della Società o di società controllate, mediante l'emissione, sino all'ammontare corrispondente agli utili stessi, di azioni da assegnare individualmente ai prestatori di lavoro, ai sensi del primo comma dell'articolo 2349 Codice civile, stabilendo norme riguardo alla forma, al modo di trasferimento e ai diritti spettanti agli azionisti.
L'Assemblea straordinaria può altresì deliberare l'assegnazione, ai prestatori di lavoro dipendenti della Società o di società controllate, di strumenti finanziari diversi dalle azioni, forniti di diritti patrimoniali o anche di diritti amministrativi, escluso il voto nell'Assemblea generale degli azionisti, prevedendo norme riguardo alle condizioni di esercizio dei diritti attribuiti, alla possibilità di trasferimento e alle eventuali cause di decadenza o riscatto.
Alla data della chiusura dell'Esercizio, non vi erano dipendenti titolari di partecipazioni al capitale sociale ai sensi dell'art. 8, comma 2, dello Statuto.
Alla data della presente Relazione, i dipendenti con responsabilità strategiche titolari di partecipazioni al capitale sociale sono Ugo Colombo, Chief Financial Officer e Alessandro Ferrari, Chief Lending Officer, avendone acquisito la titolarità, ciascuno di essi, per acquisto diretto.
Nello Statuto non vi sono particolari disposizioni che determinino restrizioni o limitazioni al diritto di voto, né i diritti finanziari connessi ai titoli sono separati dal possesso degli stessi.
Con riferimento all'esistenza di accordi tra azionisti ai sensi dell'art. 122 del TUF, si segnala che in data 9 giugno 2022, gli azionisti GGH e F4P hanno sottoscritto, con efficacia subordinata (i) alla sottoscrizione e/o acquisto da parte di F4P di azioni di Generalfinance per un controvalore minimo stabilito e (ii) alla Data di Avvio delle Negoziazioni, un patto parasociale avente a oggetto, inter alia, l'attribuzione a F4P di taluni diritti di minoranza.
Al riguardo, si segnala tuttavia che, in data 5 dicembre 2024, l'azionista GGH ha comunicato di aver inviato a F4P la disdetta del suddetto patto. In forza di ciò, esso perderà ogni efficacia alla scadenza del 36° (trentaseiesimo) mese successivo alla data di avvio delle negoziazioni delle azioni Generalfinance, ovvero il 29 giugno 2025.
Si segnala, inoltre, che il patto parasociale sottoscritto in data 2 maggio 2022 tra GGH e l'allora azionista CAI (avente a oggetto, inter alia, l'attribuzione a CAI di taluni diritti di governance, nonché talune restrizioni al trasferimento della partecipazione detenuta da CAI nell'Emittente, ferma restando la capacità di GGH di esercitare il controllo esclusivo sulla Società) è cessato anticipatamente per effetto della vendita dell'intera partecipazione detenuta da CAI nella Società, avvenuta in data 4 ottobre 2023.
Per maggiori informazioni in merito a tali patti parasociali, si rinvia alle relative informazioni essenziali pubblicate sul sito internet dell'Emittente www.generalfinance.it, Sezione "Corporate Governance / Documenti e Procedure".
Fatto salvo quanto di seguito indicato, alla data della Relazione, l'Emittente non è parte di accordi significativi che acquistano efficacia, si modificano o si estinguono in caso di cambio di controllo della Società.
In data 29 gennaio 2019, Generalfinance ha stipulato un contratto di finanziamento in pool (come successivamente modificato, il "Contratto di Finanziamento in Pool"), regolato dalla legge italiana, con alcuni istituti di credito italiani, ai sensi del quale le banche finanziatrici si sono impegnate a mettere a disposizione della Società linee di credito per finanziare fino al 100% degli importi a pronti necessari, tempo per tempo, alla Società per procedere

all'acquisto e/o all'anticipazione da e/o a favore di cedenti (aventi i requisiti di cui al Contratto di Finanziamento in Pool) – ai sensi della Legge n. 52/1991 – di crediti pecuniari in bonis e performing che soddisfino i requisiti di cui al Contratto di Finanziamento in Pool, vantati nei confronti di debitori ceduti.
In data 28 febbraio 2025, il Consiglio di Amministrazione ha approvato un nuovo piano di incentivazione a lungo termine per il triennio 2025-2027, a favore dell'Amministratore Delegato e dei dirigenti con responsabilità strategiche sella Società, il quale sarà sottoposto all'approvazione dell'assemblea ordinaria convocata per il 10 aprile 2025. Il suddetto piano – qualora venisse approvato dall'assemblea dei soci – prevede che in caso di offerta pubblica di acquisto, offerta pubblica di scambio o offerta pubblica di acquisto e scambio avente ad oggetto le azioni e/o di operazioni di aggregazione in cui la Società risulti la società acquisita, gli obiettivi definiti per l'ottenimento dell'incentivo si considereranno immediatamente raggiunti al 100% indipendentemente dall'effettivo livello di raggiungimento degli stessi, e i beneficiari avranno diritto di ricevere il Premio calcolato in misura corrispondente.
Disposizioni statutarie in materia di offerte pubbliche di acquisto
Lo Statuto non deroga alle disposizioni sulla passivity rule di cui all'articolo 104, comma 1 e 1-bis, del TUF e non prevede l'applicazione delle regole di neutralizzazione contemplate dall'articolo 104-bis, commi 2 e 3, del TUF.
L'Emittente si è avvalso della deroga prevista dall'art. 106, comma 3-quater, del TUF e dall'articolo 46 del Regolamento Emittenti in tema di deroga statutaria alla c.d. offerta pubblica di acquisto ("OPA") da consolidamento, avente ad oggetto la non applicazione, per le PMI, della previsione in forza della quale l'obbligo di OPA consegue ad acquisti superiori al 5% o alla maggiorazione dei diritti di voto in misura superiore al 5% dei medesimi, effettuati nell'arco di dodici mesi, da parte di coloro che già detengono la partecipazione del 30% senza detenere la maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria. Ai sensi dell'art. 7 dello Statuto, tale deroga si applicherà fino alla data dell'Assemblea degli azionisti convocata per approvare il bilancio relativo al quinto esercizio successivo all'ammissione alla negoziazione delle azioni dell'Emittente su Euronext Milan, mercato organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., segmento STAR, ovvero, se antecedente, fino al momento in cui la Società perderà eventualmente la qualificazione di PMI.
Ai sensi dell'art. 5, comma 2, dello Statuto, l'Assemblea, con apposita delibera adottata in sede straordinaria, può attribuire all'organo amministrativo la facoltà ai sensi dell'articolo 2443 cod. civ. di aumentare in una o più volte il capitale sino ad un ammontare determinato e per il periodo massimo di 5 (cinque) anni dalla data della deliberazione, anche con esclusione del diritto di opzione. La delibera di aumento del capitale assunta dall'organo di amministrazione in esecuzione di detta delega dovrà risultare da verbale redatto da notaio.
L'Assemblea straordinaria, in data 8 marzo 2022, ha conferito delega al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'art. 2443 Codice civile, da esercitarsi entro il termine massimo di cinque anni, ad aumentare a pagamento il capitale sociale per massimi 40 milioni di Euro, comprensivi di sovrapprezzo, in una o più volte e anche in via scindibile e in più tranche, mediante emissione di nuove azioni ordinarie della Società aventi le medesime caratteristiche delle azioni ordinarie attualmente in circolazione, anche con esclusione del diritto di opzione nei casi previsti agli artt. 2441, comma 4, primo e secondo periodo, e comma 5, Codice civile.
Nella riunione tenutasi in data 9 maggio 2022, il Consiglio di Amministrazione, in forza della predetta delibera, ha esercitato la suddetta delega e, conseguentemente, ha deliberato di aumentare il capitale sociale a pagamento, in denaro, in via scindibile e anche in più tranche, per massimi 40 milioni di Euro, comprensivi di sovrapprezzo, a servizio dell'offerta di azioni svolta nell'ambito del processo per l'ammissione alla negoziazione delle azioni dell'Emittente su Euronext Milan, mercato organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., segmento STAR, mediante

emissione di nuove azioni ordinarie della Società, aventi le stesse caratteristiche delle azioni ordinarie attualmente in circolazione, con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell'art. 2441, comma quinto, del Codice civile. L'aumento di capitale deliberato dal Consiglio di Amministrazione in data 9 maggio 2022 è stato sottoscritto e
liberato per 20 milioni di Euro, per cui il plafond disponibile della suddetta delega risulta ridotto di pari importo.
Alla data della presente Relazione, l'Assemblea della Società non ha ritenuto di deliberare, ai sensi di cui all'art. 2357 del Codice civile, l'acquisto di azioni proprie.
Alla data della presente Relazione, il capitale dell'Emittente è detenuto: per il 41,375% da GGH, per il 9,555% da IC, per l'8,021% da BFF, per il 6,391% da F4P, per il 4,667 da BC e, per il resto, dal mercato, ed è controllato, indirettamente, da Massimo Gianolli ai sensi dell'articolo 2359, comma 2, del Codice civile e dell'articolo 93 TUF. In particolare, Massimo Gianolli è titolare: (i) del diritto di usufrutto (ivi incluso il diritto di voto) sul 99,10% del capitale sociale di MGH – Massimo Gianolli Holding S.r.l. ("MGH") – la cui nuda proprietà appartiene a Elisabetta Barbirato (per l'84,10%), coniuge di Massimo Gianolli, e a Edoardo Gianolli (per il 15%), figlio di Massimo Gianolli – nonché (ii) della piena proprietà sullo 0,90% del capitale sociale di MGH medesima, la quale, a sua volta detiene l'83,16% del capitale sociale dell'azionista GGH.
Alla data della presente Relazione, l'Emittente ritiene di non essere soggetto ad attività di direzione e coordinamento ai sensi degli articoli 2497 e seguenti del Codice civile. Si evidenzia, a tal fine, che entrambi gli statuti sociali di GGH e MGH escludono l'esercizio di attività di direzione e coordinamento nei confronti, inter alia, di (i) intermediari finanziari partecipati da GGH; e di (ii) società ed enti partecipati da MGH.
Inoltre, in base all'esame delle circostanze di fatto, l'Emittente ritiene che non sussista alcuna delle attività in cui tipicamente si sostanzia la direzione e coordinamento ai sensi degli articoli 2497 e seguenti del Codice Civile e che pertanto, a titolo esemplificativo e non esaustivo (a) le decisioni relative alla gestione dell'impresa dell'Emittente sono prese all'interno degli organi propri dell'Emittente; (b) al Consiglio di Amministrazione dell'Emittente compete, tra l'altro, l'esame e l'approvazione dei piani strategici, industriali e finanziari e i budget dell'Emittente, l'esame e l'approvazione delle politiche finanziarie e di accesso al credito dell'Emittente, l'esame e l'approvazione della struttura organizzativa dell'Emittente, la valutazione dell'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società; (c) l'Emittente opera in piena autonomia rispetto alla conduzione dei rapporti con la clientela, senza che vi sia alcuna ingerenza di soggetti estranei all'Emittente stesso, fermo restando l'affidamento in outsourcing di taluni servizi; e (d) né MGH né GGH esercitano, direttamente o indirettamente, alcuna funzione di tesoreria accentrata a favore dell'Emittente.
Le informazioni richieste dall'articolo 123-bis, comma primo, lettera i), del TUF in merito a "gli accordi tra la società e gli amministratori… che prevedono indennità in caso di dimissioni o licenziamento senza giusta causa o se il loro rapporto di lavoro cessa a seguito di un'offerta pubblica di acquisto" sono contenute nella sezione della presente Relazione dedicata alla remunerazione (Sezione 8.1).
Si precisa altresì che le informazioni richieste dall'articolo 123-bis, comma 1, lettera l) ("le norme applicabili alla nomina e alla sostituzione degli amministratori, nonché alla modifica dello statuto, se diverse da quelle legislative e regolamentari applicabili in via suppletiva") sono illustrate nella sezione della presente Relazione dedicata al Consiglio di Amministrazione (Sezione 4.2).
Si precisa infine che le informazioni richieste dall'articolo 123-bis, comma primo, lettera l), seconda parte ("le norme applicabili alla modifica dello statuto, se diverse da quelle legislative e regolamentari applicabili in via suppletiva") sono illustrate nella Sezione 4.2 della Relazione, dedicata all'Assemblea.

3. Compliance al Codice di Corporate Governance (ex art. 123-bis, comma 2, lett. a), prima parte, TUF) L'Emittente aderisce alle raccomandazioni del Codice di Corporate Governance accessibile al pubblico sul sito web di Borsa Italiana (https://www.borsaitaliana.it/comitato-corporate-governance/codice/2020.pdf).
Nella presente Relazione si dà conto – secondo il principio "comply or explain" posto a fondamento del Codice – sia delle misure e presidi adottati dalla Società per garantire l'effettiva implementazione dei Principi e delle Raccomandazioni del Codice, sia delle raccomandazioni del Codice alle quali la Società non ha, allo stato, ritenuto di adeguarsi parzialmente o integralmente, unitamente alla motivazione alla base di tali scostamenti.
Alle disposizioni del Codice di Corporate Governance si aggiungono quelle del Regolamento del Consiglio di Amministrazione (come di seguito definito) e dei regolamenti dei comitati endoconsiliari, nei quali sono stabiliti i criteri per la costituzione/composizione del Consiglio di Amministrazione e dei comitati endoconsiliari nonché le relative modalità di funzionamento, in linea con le best practices di settore.
Inoltre, al fine di promuovere un modello di governo societario che esprima costante attenzione verso tutti gli stakeholder e, in particolar modo, verso gli investitori istituzionali e il mercato finanziario, nonché di anticipare le nuove esigenze e i trend di maggior impatto, l'Emittente:
Alla data della presente Relazione, la Società non è soggetta a disposizioni di legge non italiane che influenzano la struttura di corporate governance della Società.
Alla data della presente Relazione, la Società detiene una partecipazione pari al 25% del capitale sociale della società: "MIT PARTNERS S.p.A.", con sede a Milano.

Ai sensi dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione provvede alla gestione dell'impresa sociale ed è investito di tutti i poteri di amministrazione (ordinaria e straordinaria), ad eccezione di quanto riservato dalla legge e dallo Statuto all'Assemblea.
Coerentemente con i principi del Codice, il Consiglio di Amministrazione guida l'esercizio delle attività imprenditoriali perseguendone il successo sostenibile, ovvero la creazione di valore nel lungo termine a beneficio degli azionisti, tenendo conto degli interessi degli altri stakeholder rilevanti della Società.
Sono di competenza del Consiglio di Amministrazione, fatti salvi i limiti di legge, le deliberazioni relative:
In particolare, ai sensi dell'art. 18 dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione è investito di tutti i poteri per la gestione ordinaria e straordinaria della Società. Al Consiglio di Amministrazione spettano inoltre i compiti e le responsabilità che le disposizioni dettate da Banca d'Italia per gli intermediari finanziari pongono in capo all'organo con funzione di supervisione strategica.
Si segnala che, in data 20 maggio 2022, in conformità con quanto previsto dalla raccomandazione 11 del Codice di Corporate Governance, il Consiglio di Amministrazione ha approvato un regolamento (di seguito, il "Regolamento del Consiglio di Amministrazione") che definisce le regole di funzionamento dell'organo stesso, incluse le modalità di verbalizzazione delle riunioni e le procedure per la gestione dell'informativa agli amministratori. Il Regolamento del Consiglio di Amministrazione è stato aggiornato in data 18 aprile 2023.
Ai sensi del Regolamento del Consiglio di Amministrazione della Società, sono di competenza dell'organo amministrativo:

particolare riferimento al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (si rinvia alla Sezione 9 della presente Relazione per informazioni di dettaglio;

Nella definizione del sistema di governo societario della Società e la valutazione dell'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società aventi rilevanza strategica, il Consiglio di Amministrazione: (i) tiene conto degli spazi di autonomia offerti dall'ordinamento; e se del caso, (ii) valuta e promuove le modifiche opportune, sottoponendole, quando di competenza, all'Assemblea.
Nel corso dell'esercizio, il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto necessario od opportuno elaborare motivate proposte da sottoporre all'assemblea dei soci per la definizione di un sistema di governo societario più funzionale alle esigenze dell'impresa diverse da quelle richieste od opportune per l'ammissione alla negoziazione delle azioni dell'Emittente su Euronext Milan, mercato organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., segmento STAR (si rinvia alla Sezione 13 della presente Relazione per informazioni di dettaglio).
Con delibera del 29 giugno 2022, il Consiglio di Amministrazione ha adottato la politica per la gestione del dialogo con la generalità degli azionisti (si rinvia alla Sezione 12 della presente Relazione per informazioni di dettaglio).
L'attribuzione al Consiglio di Amministrazione di competenze che per legge spettano all'Assemblea non fa venire meno la competenza dell'Assemblea che mantiene il potere di deliberare in materia.
Per le ulteriori attribuzioni al Consiglio si vedano le seguenti sezioni della Relazione: (i) nomina, Sezione 4.2, (ii) composizione, Sezione 4.3, (iii) funzionamento, Sezione 4.4, (iv) autovalutazione, Sezione 7, (v) politica di remunerazione, Sezione 8, e (vi) sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, Sezione 9.
4.2. Nomina e sostituzione (ex art. 123-bis, comma 1, lettera l), TUF)
Si riporta qui di seguito il testo degli articoli 15 e 16 dello Statuto contenente disposizioni in materia di nomina e sostituzione degli amministratori:

4 Ai sensi della Determinazione CONSOB n. 76 del 30 gennaio 2023, la quota di partecipazione determinata da Consob ai sensi dell'articolo 144-quater del Regolamento Emittenti CONSOB è pari a 2,5%.

dei requisiti richiesti per la carica, richiamato a tal fine anche il disposto dell'art. 2383 Codice civile, nonché le norme dal medesimo richiamate;

richiamate al precedente Articolo 15, comma 7), i candidati del genere più rappresentato eletti come ultimi in ordine progressivo dalla Lista di Maggioranza sono sostituiti con i primi candidati non eletti, tratti dalla medesima lista, appartenenti all'altro genere; nel caso in cui non sia possibile attuare tale procedura di sostituzione, al fine di garantire il rispetto delle disposizioni sopra stabilite in materia di riparto tra generi, gli Amministratori mancanti saranno eletti dall'Assemblea con le modalità e le maggioranze previste dalla legge, senza applicazione del meccanismo del voto di lista.
Si precisa che oltre alle norme di legge, regolamentari (tra le quali rivestono carattere preminente la Circolare di Banca d'Italia n. 288 del 3 aprile 2015, come successivamente modificata e integrata, il Decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze del 23 novembre 2020, n. 169, in vigore dal 30 dicembre 2020, recante il "Regolamento in materia di requisiti e criteri di idoneità allo svolgimento dell'incarico degli esponenti aziendali delle banche, degli intermediari finanziari, dei confidi, degli istituti di moneta elettronica, degli istituti di pagamento e dei sistemi di garanzia dei depositanti", il Provvedimento di Banca d'Italia del pubblicato il 4 maggio 2021 recante: "Disposizioni sulla procedura di valutazione dell'idoneità degli esponenti di banche, intermediari finanziari, istituti di moneta elettronica, istituti di pagamento e sistemi di garanzia dei depositanti" e l'art. 36 del Decreto Legge n. 201/2011, poi convertito dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214), che ha introdotto nell'ordinamento italiano un esplicito divieto di interlocking per i soggetti che operano nel mercato finanziari e assicurativo), del TUF e alle previsioni dello Statuto e del Codice di Corporate Governance, l'Emittente non è soggetto ad altre prescrizioni in materia di composizione del Consiglio di Amministrazione.
Per quanto riguarda le informazioni sul ruolo del Consiglio di Amministrazione e dei comitati consiliari nei processi di autovalutazione, nomina e successione degli amministratori, si rinvia alla Sezione 7 della presente Relazione.

Ai sensi dello Statuto, la gestione della Società è affidata ad un Consiglio di Amministrazione composto da un numero di membri compreso tra 5 e 9, secondo quanto deliberato dall'assemblea ordinaria.
La tabella che segue elenca la composizione del Consiglio di Amministrazione dell'Emittente in carica alla data di chiusura dell'Esercizio.
| Nome e cognome | Carica | Luogo e data di nascita | Prima nomina |
|---|---|---|---|
| Maurizio Dallocchio()()(***) | Presidente C.d.A. | Milano (MI), 12 aprile 1958 | 21/06/2021 |
| Mauro Selvetti()(***) | Vicepresidente C.d.A. | Sondrio (SO), 31 luglio 1960 | 08/03/2022 |
| Massimo Gianolli(***) | Amministratore Delegato | Biella (BI), 21 gennaio 1966 | 23/10/1990 |
| Annalisa Raffaella Donesana()()(***) | Amministratore | Treviglio (BG), 9 giugno 1966 | 08/03/2022 |
| Leonardo Luca Etro()(***) | Amministratore | Milano (MI), 22 giugno 1978 | 18/10/2018 |
| Maria Luisa Mosconi()()(***) | Amministratore | Varese (VA), 18 maggio 1962 | 04/11/2015 |
| Marta Bavasso ()()(***) | Amministratore | Firenze (FI), 22 marzo 1969 | 29/06/2022 |
| Gabriele Albertini ()()(***) | Amministratore | Milano (MI), 6 luglio 1950 | 10/11/2023 |
| Federica Casalvolone ()()(***) | Amministratore | Biella (BI), 8 novembre 1971 | 10/11/2023 |
(*) Amministratore indipendente ai sensi dell'articolo 147-ter, comma 4, del TUF.
(**) Amministratore indipendente ai sensi dell'articolo 2 del Codice di Corporate Governance.
(***) Amministratore esecutivo.
(****) Amministratore non esecutivo.
A tale proposito, si evidenzia che in data 5 aprile 2024, l'Assemblea dei soci ha nominato quali amministratori il Dott. Gabriele Albertini e la Dott.ssa Federica Casalvolone, già cooptati ai sensi dell'art. 2386 del Codice civile dal Consiglio di Amministrazione, con decorrenza 18 dicembre 2023.
La Società – anche sulla scorta dell'esercizio di autovalutazione condotto dal Consiglio di Amministrazione – il quale ha riguardato la verifica della sua composizione e del suo funzionamento e di quelli dei comitati endoconsiliari – approvato nel corso della seduta del 4 febbraio 2025(5) , ritiene che tutti i membri del Consiglio di Amministrazione siano dotati di professionalità e di competenze adeguate ai compiti loro affidati. La Società, inoltre, ritiene che il numero e le competenze degli amministratori non esecutivi siano tali da assicurare loro un peso significativo nell'assunzione delle delibere consiliari e da garantire un efficace monitoraggio della gestione. Come da precedente tabella, tutti gli amministratori non esecutivi sono indipendenti ai sensi del TUF e del Codice di Corporate Governance.
Al riguardo, si segnala che l'Emittente, in vista della convocazione della prossima assemblea che sarà chiamata a deliberare sul bilancio dell'esercizio 2024 e, tra le altre cose, sulla nomina del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, in linea con le raccomandazioni del Codice di Corporate Governance e tenuto conto degli esiti dell'attività di autovalutazione, in data 22 febbraio 2025(6) , ha approvato e pubblicato gli orientamenti del Consiglio
5 L'esito dell'esercizio di autovalutazione condotto dal Consiglio di Amministrazione ha fatto emergere, tra le altre conclusioni, che: (i) tutti i Consiglieri valutano adeguata la dimensione del Consiglio di Amministrazione e ritengono che l'attuale composizione qualitativa racchiuda tutte le competenze richieste dalla complessità del business dell'Emittente, permettendo, inoltre, la costituzione dei comitati endoconsiliari con le necessarie competenze; (ii) nell'ambito del Consiglio di Amministrazione la "diversità" in termini di fasce d'età, anzianità di carica, genere e aree geografiche di provenienza è ben rappresentata garantendo, al Consiglio di Amministrazione medesimo, efficacia nel suo ruolo di indirizzo e controllo della Società; (iii) le competenze e le esperienze presenti nell'attuale Consiglio di Amministrazione sono valutate adeguate e, in vista del rinnovo del Consiglio di Amministrazione, la maggioranza dei Consiglieri ritiene utile la riconferma di buona parte degli attuali componenti, in una logica di continuità, data la conoscenza della Società acquisita dagli stessi. (iv) Il Consiglio di Amministrazione ha verificato l'idoneità dei Consiglieri all'assunzione dell'incarico in relazione ai requisiti di onorabilità e professionalità ed ai criteri di competenza e correttezza professionale come previsto dalla normativa, nonché di indipendenza e di disponibilità di tempo, oltre al rispetto del cumulo degli incarichi; (v) il Consiglio di Amministrazione ha verificato che in capo a ciascun componente il Consiglio di Amministrazione non sussistano condizioni di incompatibilità ai sensi dell'art. 36 d.l. 201/2011, convertito nella Legge n. 214/2011 (cd. "Divieto di interlocking").
6 La diffusione degli orientamenti del Consiglio di Amministrazione è stata anticipata rispetto alla pubblicazione dell'Avviso di convocazione dell'Assemblea e alla messa a disposizione della documentazione assembleare, per agevolare gli azionisti in vista dell'Assemblea programmata – come da calendario finanziario – il prossimo 10 aprile 2025.

di Amministrazione sulla composizione quantitativa e qualitativa dell'organo amministrativo ritenuta ottimale, i quali sono disponibili sul sito internet della Società (www.generalfinance.it, sezione: Governance/Assemblea degli Azionisti") nonché presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato eMarket Storage () e presso la sede legale della Società.
Si riporta di seguito un sintetico curriculum vitae di ciascun membro del Consiglio di Amministrazione in carica alla data della presente Relazione, dal quale emergono la competenza e l'esperienza maturate in materia di gestione aziendale.
Maurizio Dallocchio - nasce a Milano il 12 aprile 1958. È Professore Ordinario di Finanza Aziendale e membro della Giunta del Dipartimento di Finanza presso l'Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano, di cui è stato Dean. È docente Senior presso SDA Bocconi School of Management (Scuola di Direzione Aziendale dell'Università Bocconi), di cui è stato direttore del Master in Corporate Finance. È membro del Comitato Editoriale della rivista Corporate & Business Strategy Review e del Comitato Scientifico del Centro Studi Economia Applicata (CSEA) presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. È stato visiting professor presso prestigiose scuole e università internazionali (fra le altre, New York University, London Business School, IMD Lausanne). È dottore commercialista e revisore legale. Ha contribuito agli organi di gestione e di controllo di numerose istituzioni quotate e private, domestiche e internazionali. È membro del consiglio di amministrazione e dell'advisory board e attivo sostenitore di numerose organizzazioni senza fine di lucro. È autore di svariate pubblicazioni e articoli.
Mauro Selvetti - nasce a Sondrio il 31 luglio 1960. Nel Gruppo Credito Valtellinese dal 1981, sviluppa una significativa esperienza in ambito commerciale e nella gestione e sviluppo delle risorse umane, quale responsabile del personale del Credito Valtellinese, del Credito Artigiano e quindi della Direzione Risorse Umane del Gruppo Credito Valtellinese. È stato Vicedirettore Generale del Credito Siciliano dal 2006 al 2008, nonché, dal 2010, Vicedirettore Generale di Credito Valtellinese con responsabilità dell'"Area IT e Operations", coordinando l'attività e lo sviluppo di Creval Sistemi e Servizi. Dal 2014 al 2016 è stato a capo dell'"Area Commerciale" del Credito Valtellinese; nel 2016 ne è stato nominato Direttore Generale. In data 5 giugno 2018 viene nominato Consigliere per cooptazione di Credito Valtellinese e, a decorrere dal 1° luglio 2018, Amministratore Delegato, confermato in data 15 ottobre 2018 a seguito di ricomposizione del consiglio di amministrazione. Rimette le proprie cariche nel 2019. Dal 2021 riveste il ruolo di Industrial Advisor per Nextalia SGR.
Massimo Gianolli – nasce a Biella il 21 gennaio 1966. Nel 1980 inizia a studiare a Verona e a lavorare in campagna, nelle terre di famiglia. Nel 1988 viene richiamato a Biella per trascorrere un breve periodo in Prestoleasing S.p.A. (oggi Generalfinance), all'epoca attiva nel settore del leasing, allo scopo di provvedere alla sua liquidazione. Al contrario, la società è spinta alla riconversione dell'attività da leasing a factoring. Dal 1990 ricopre la carica di consigliere e amministratore delegato della Società. Nel 2005 decide di dare vita a "La Collina dei Ciliegi", marchio nato dal progetto di riconversione dei terreni veronesi all'attività viti vinicola/alberghiera. Nel 2013 apre il CLUB SkyLounge VIP, La Collina dei Ciliegi allo stadio San Siro di Milano, affiancando la grande cucina al calcio e agli spettacoli. Nel 2015 fonda GGH e nel 2017 apre il capitale di Generalfinance all'ingresso di Creval. Nel 2018 sotto al cappello de La Collina dei Ciliegi, inaugura il resort Ca' del Moro Wine Retreat (Verona). È Amministratore delegato di Generalfinance S.p.A. e di Generalbroker S.r.l., società specializzata nel brokeraggio assicurativo, costituita nel 1991.
Leonardo Luca Etro – nasce a Milano il 22 giugno 1978. Dal 2002 è professore di Finanza Aziendale presso SDA Bocconi School of Management (Scuola di Direzione Aziendale dell'Università Bocconi) e presso l'Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano. Presso SDA Bocconi School of Management (Scuola di Direzione Aziendale dell'Università Bocconi) è direttore dell'Area Amministrazione Controllo Finanza Aziendale e Immobiliare nel biennio

2015-2016, Membro del Comitato di Direzione dal 2015 al 2020 e Direttore dello Sviluppo Internazionale dal 2018 al 2020. Svolge attività professionale di consulenza strategico-finanziaria e di investimento attraverso le società Madison Corporate Finance e Madison Capital, costituite rispettivamente nel 2007 e nel 2011. È amministratore indipendente in varie società.
Maria Luisa Mosconi – nasce a Varese il 18 maggio 1962. È laureata in Economia Aziendale e abilitata come dottore commercialista e revisore legale dei conti; è iscritta all'Ordine dei Dottori Commercialisti di Milano dal 1992 ed al Registro degli Esperti Indipendenti per la composizione negoziata della crisi d'impresa presso la Camera di Commercio di Milano. Dal 1997 è iscritta all'Albo dei Consulenti del Giudice presso il Tribunale di Milano, con specifico riferimento a valutazioni aziendali, operazioni di finanza straordinaria, procedure concorsuali. È associata alla ODV231 – Associazione dei Componenti degli Organismi di Vigilanza ex D. Lgs. n. 231/2001. Svolge attività di dottore commercialista con particolare riferimento alle procedure concorsuali e alla consulenza relativa alle ristrutturazioni e crisi aziendali, nonché alle perizie di stima. Svolge attività di curatore e liquidatore giudiziale presso il Tribunale di Milano, Sezione Fallimentare. Ha ricoperto e ricopre la carica di presidente e membro del collegio sindacale, del consiglio di amministrazione e del consiglio di sorveglianza e liquidatore giudiziale in varie società quotate e non quotate. Nel corso della sua carriera matura una significativa esperienza in diverse società quotate e non quotate anche in settori regolamentati, nel settore bancario, assicurativo, intermediari finanziari e società di gestione del risparmio. È presidente o componente di organismi di vigilanza ex D. Lgs. n. 231/2001.
Annalisa Raffaella Donesana – nasce a Treviglio (BG) il 9 giugno 1966. Nel 1990 si laurea in Economia e Commercio presso l'Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano e, nello stesso anno, inizia a lavorare, prima come Junior Auditor e poi come Senior Auditor, presso Arthur Andersen S.p.A., svolgendo attività di revisione contabile e due diligence. Dal 1993 al 2003 collabora in qualità di associata senior manager presso lo Studio di Consulenza Legale e Tributaria (Studio collegato alla società di revisione Arthur Andersen ‐ Deloitte) dove si dedica allo sviluppo della divisione fiscale del settore M&A, assistendo clienti italiani e internazionali di primaria rilevanza. Dal 2004 al 2009 è partner nello Studio Guido Severgnini e Associati, ove svolge attività di consulenza fiscale, pareristica, interpelli, analisi transfer pricing, assistenza in materia di riorganizzazione aziendale in contesti di crisi. Nel mese di ottobre 2009 co-fonda lo Studio ACTA, di cui è managing partner fino al 2020, in cui presta attività di consulenza in materia tributaria con particolare riferimento al diritto tributario internazionale e alle società quotate operanti in settori altamente regolamentati quali concessioni autostradali e multiutilities (settore energia, acqua e gas) nonché attività di pareristica, interpelli, assistenza fiscale, analisi in materia di transfer pricing e attività di due diligence fiscale. È autrice di diversi articoli e note pubblicati su riviste di settore nonché su opere collettanee edite da "Il Sole 24Ore", "Giuffré" e "Ipsoa" nonché relatrice in numerosi convegni in materia tributaria. È iscritta all'Albo Dottori Commercialisti di Milano. Ha ricoperto e ricopre la carica di amministratore indipendente e sindaco in società quotate e non quotate.
Marta Bavasso - nasce a Firenze (FI), il 22 marzo 1969 e si laurea in giurisprudenza, a pieni voti, presso l'Università degli Studi di Firenze, nel 1993. Nel 1992 consegue presso l'University College London (UCL) Faculty of Laws, un LLM in Diritto e Istituzioni UE, Diritto della Concorrenza UE, Diritto Commerciale Internazionale. È abilitata all'esercizio della professione forense dal 1997. Ha svolto la propria attività professionale sia presso studi legali di fama internazionale, maturando significative competenze principalmente nel diritto societario e commerciale in genere e nel diritto delle tecnologie e delle (tele)comunicazioni, sia in-house, per conto di primarie società. E' socia fondatrice dello studio legale Gambino-Scanzano-Pesce-Bavasso e responsabile dei settori corporate-m&a-private equity e TMT. È consigliera in Philogen S.p.A. (nonché lead independent director); è inoltre consigliera di Ericsson Telecomunicazioni S.p.A.
Federica Casalvolone - nasce a Biella (BI) l'8 novembre 1971. Laureata in Economia e Commercio, all'Università

degli Studi di Pavia. Iscritta al Collegio dei Ragionieri e Periti Commerciali di Vercelli e Biella dal giugno 1996. Iscritta al Collegio dei ragionieri e Periti Commerciali di Biella da ottobre 1998 fino a giugno 2001. Iscritta all'Albo dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Biella dal giugno 2001. Iscritta nel Registro dei Revisori Legali da dicembre 1999. Dal 1991 collabora con lo Studio Bernero – Barazzotto, studio professionale di Biella, prima come praticante Ragioniere, poi come Ragioniere professionista autonoma, in seguito come praticante Dottore commercialista/Revisore legale e infine socia. Attualmente svolge attività di consulenza professionale, contabile, societaria e tributaria di varie realtà operando presso gli Studi di Biella e Milano. Tra le altre cose, si occupa di operazioni di natura straordinaria, di analisi della situazione e valutazione delle aziende, di assistenza nelle trattative e negli aspetti fiscali relativi alle acquisizioni e cessioni di aziende, rami di aziende, pacchetti azionari di controllo o di minoranza, di preparazione di rapporti di due diligence per società che acquistano o vendono aziende, rami aziendali, di esame della documentazione societaria e di quella relativa ad immobili e contratti, studi di fattibilità ed esecuzione di operazioni di ristrutturazione societaria, incluse fusioni, conferimenti, scissioni, trasformazioni, liquidazioni e procedure concorsuali di società ed enti.
Gabriele Albertini - nasce a Milano (MI) il 6 luglio 1950. Ha conseguito il diploma di maturità classica presso l'istituto dei frati gesuiti Leone XIII, e si è laureato in giurisprudenza presso l'università di Milano. Dal 1974 al 1997 è stato Vicepresidente e Amministratore Delegato di "Albertini S.p.A.", azienda fondata nel 1932 da suo padre Cesare, Vicepresidente di Assolombarda (Associazione Industriale Lombarda) e Presidente di Federmeccanica (Federazione Sindacale dell'Industria Metalmeccanica Italiana). Sindaco di Milano per due mandati: 1997-2001 e 2001–2006. Membro del Parlamento Europeo per due legislature: 2004-2009, con funzione di Vicepresidente della Commissione Trasporti e 2009-2013, con funzione di Presidente della Commissione Affari Esteri al Parlamento Europeo. Senatore della Repubblica per un mandato (2013-2018).
Verifica dei requisiti di onorabilità, professionalità e indipendenza, nonché dell'insussistenza di cause di ineleggibilità o di decadenza degli amministratori anche ai sensi del D.M. 169/2020, nonché del rispetto della disciplina in materia di divieto di interlocking.
Il Consiglio di Amministrazione ha verificato il possesso da parte di tutti e di ciascuno degli Amministratori dei requisiti di onorabilità richiesti dall'articolo 147-quinquies del TUF e dal regolamento attuativo adottato con Decreto del Ministero di Grazia e Giustizia n. 162/2000, in quanto gli stessi: (i) non sono stati sottoposti a misure di prevenzione disposte dell'autorità giudiziaria; e (ii) non sono stati condannati con sentenza irrevocabile, salvi gli effetti della riabilitazione (a) a pena detentiva per uno dei reati previsti dalle norme che disciplinano l'attività bancaria, finanziaria e assicurativa e dalle norme in materia di mercati e strumenti finanziari, in materia tributaria e di strumenti di pagamento; (b) alla reclusione per uno dei delitti previsti nel titolo XI del libro V del Codice Civile e nel Regio Decreto del 16 marzo 1942, n. 267; (c) alla reclusione per un tempo non inferiore a sei mesi per un delitto contro la pubblica amministrazione, la fede pubblica, il patrimonio, l'ordine pubblico e l'economia pubblica; e (d) alla reclusione per un tempo non inferiore ad un anno per un qualunque delitto non colposo. Inoltre, alla data della Relazione, a nessuno degli Amministratori è stata applicata su richiesta delle parti una delle pene previste dal punto ii) che precede.
Nel corso della riunione del 4 febbraio 2025 i, sulla base delle dichiarazioni presentate da ciascun interessato, il Consiglio di Amministrazione ha altresì svolto la periodica valutazione circa la sussistenza dei requisiti di indipendenza previsti dall'articolo 147-ter, comma 4, del TUF (che richiama l'articolo 148, comma 3, del TUF) e dall'articolo 2 del Codice di Corporate Governance in capo agli Amministratori Maurizio Dallocchio, Mauro Selvetti, Leonardo Luca Etro, Maria Luisa Mosconi, Annalisa Raffaella Donesana, Marta Bavasso, Federica Casalvolone e Gabriele Albertini.
Per quanto concerne l'individuazione dei parametri quantitativi e qualitativi impiegati per identificare e valutare i

rapporti di cui alle sopra richiamate lettere c) e d) della Raccomandazione 7 del Codice di Corporate Governance (c.d. "criteri di significatività"), il Consiglio di Amministrazione, nel corso della riunione del 4 febbraio 2025, ha confermato i criteri di significatività per la valutazione di indipendenza degli amministratori non esecutivi già adottati con delibera del 9 maggio 2022.
Per maggiori informazioni si rimanda a quanto precisato nella Sezione 4.7, che segue.
Con riguardo alla specifica disciplina regolamentare dettata in materia di valutazione dell'idoneità degli esponenti di banche, intermediari finanziari, istituti di moneta elettronica, istituti di pagamento e sistemi di garanzia dei depositanti, nel corso delle adunanze del 28 luglio 2022, 23 marzo 2023 e 10 novembre 2023 il Consiglio di Amministrazione della Società ha provveduto alla verifica della sussistenza dei requisiti di idoneità ai sensi della Circolare di Banca d'Italia del 3 aprile 2015, del decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 23 novembre 2020 n. 169 e delle Disposizioni sulla procedura di valutazione dell'idoneità degli esponenti di banche, intermediari finanziari, istituti di moneta elettronica, istituti di pagamento e sistemi di garanzia dei depositanti, emanate da Banca d'Italia il 4 maggio 2021.
Inoltre, il Consiglio di Amministrazione ha proceduto periodicamente a verificare (da ultimo nella seduta dell'8 gennaio 2025) il rispetto, da parte dei propri componenti, del divieto previsto dall'art. 36 del Decreto Salva Italia, secondo l'interpretazione fornita da Banca d'Italia, Consob e Isvap nel documento denominato "Criteri per l'applicazione dell'art. 36 del D.L. "Salva Italia", il quale dispone: «è vietato ai titolari di cariche negli organi gestionali, di sorveglianza e di controllo e ai funzionari di vertice di imprese o gruppi di imprese operanti nei mercati del credito, assicurativi e finanziari di assumere o esercitare analoghe cariche in imprese o gruppi di imprese concorrenti». La verifica dell'assenza di cause determinanti il divieto previsto dall'art. 36 del Decreto Salva Italia è stata rinnovata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 10 novembre 2023, per tutti gli amministratori in carica alla data della Relazione.
All'esito delle suddette verifiche, il Consiglio di Amministrazione ha valutato positivamente, per ciascuno dei propri componenti:
Criteri e politiche di diversità nella composizione del Consiglio e nell'organizzazione aziendale
Si segnala che le norme che prevedono che il riparto dei membri del Consiglio di Amministrazione da eleggere sia effettuato in base a un criterio che assicuri l'equilibrio tra generi, ai sensi di quanto previsto all'articolo 147-ter, comma 1-ter, del TUF, sono state recepite nell'art. 14, comma 4 e 16, commi 5 e seguenti, dello Statuto.
Con riferimento alla gender diversity, la composizione del Consiglio di Amministrazione dell'Emittente è fin dalla Data di Avvio delle Negoziazioni conforme ai requisiti previsti dal citato articolo 147-ter, comma 1-ter, del TUF, in quanto il genere meno rappresentato supera i due quinti degli amministratori eletti.
Ulteriormente, la Società applica criteri di diversità per età e percorso professionale nella composizione del Consiglio di Amministrazione, nel rispetto dell'obiettivo prioritario di assicurare adeguata competenza e professionalità dei suoi membri, ai sensi dell'art. 2, principio VII, del Codice di Corporate Governance.

Lo Statuto già prevede regole di composizione delle liste e meccanismi suppletivi di voto finalizzati ad assicurare la presenza nel Consiglio di Amministrazione del numero minimo di componenti appartenenti al genere meno rappresentato, conformemente a quanto previsto dalla normativa applicabile. Si rinvia alla Sezione 4.2 della presente Relazione per informazioni di dettaglio.
Alla data della presente Relazione, la composizione del Consiglio di Amministrazione risulta adeguatamente diversificata per età, genere e percorso formativo e professionale.
La Società non ha formalmente adottato politiche in materia di diversità in relazione alla composizione dell'organo di amministrazione, con specifico riferimento ad aspetti quali età e percorso formativo e professionale, dal momento che – de facto – già applica principi di diversificazione anagrafica e professionale nelle nomine, a garanzia di una calibrata composizione dell'organo.
La Società non ha adottato una specifica politica atta a promuovere la parità di trattamento e di opportunità tra i generi all'interno dell'intera organizzazione aziendale. Si fa presente, tuttavia, che la Società ha adottato un Codice Etico (come di seguito definito) che contiene l'insieme dei principi a cui essa si deve attenere nella conduzione dei propri affari, nell'esercizio delle proprie attività e nella gestione dei rapporti con i propri interlocutori. Tra detti principi è stato incluso, tra l'altro, quello dell'equità e imparzialità, ai sensi del quale, la Società rifiuta e vigila affinché sia evitata ogni forma di discriminazione. La Società si impegna a garantire che nell'ambiente di lavoro non abbiano spazio forme di discriminazione basate su età, sesso, orientamento sessuale, razza, lingua, nazionalità, opinioni politiche e sindacali, convinzioni religiose o inerenti altre condizioni o caratteristiche personali non attinenti al lavoro e opera in maniera equa ed imparziale, adottando lo stesso comportamento verso tutti gli interlocutori con i quali entra in contatto. I collaboratori della Società debbono infatti essere imparziali, nella forma e nella sostanza; tutte le decisioni devono essere assunte in modo obiettivo senza discriminare alcun interlocutore per ragioni legate al sesso, all'orientamento sessuale, all'età, alla nazionalità, allo stato di salute, alle opinioni politiche e sindacali, alla razza, alle convinzioni religiose e in genere a qualsiasi caratteristica della persona umana. Ai sensi del Codice Etico (come di seguito definito), inoltre, la Società si impegna a offrire pari opportunità nel lavoro e nell'avanzamento professionale di tutti i dipendenti.
Anche tenuto conto della circostanza che il Codice di Corporate Governance raccomanda all'organo amministrativo delle sole "società grandi" di esprimere un orientamento in merito al numero massimo di incarichi negli organi di amministrazione o controllo in altre società quotate o di rilevanti dimensioni che possa essere considerato compatibile con un efficace svolgimento dell'incarico di amministratore della società, il Consiglio non ha ritenuto necessario definire criteri generali per i propri amministratori. Resta fermo il dovere di ciascun amministratore di valutare la compatibilità delle cariche rivestite in altre società con lo svolgimento diligente dei compiti assunti come consigliere dell'Emittente. In merito, si segnala che negli orientamenti del Consiglio di Amministrazione sulla composizione quantitativa e qualitativa dell'organo amministrativo ritenuta ottimale – di sui si è dato atto in precedenza – evidenziano come sia ritenuto opportuno che tutti i candidati Amministratori, nell'accettare la propria candidatura, oltre a soddisfare in ogni caso tutti i requisiti e i criteri di idoneità richiesti, dovrebbero attentamente valutare la disponibilità di tempo sufficiente da dedicare allo svolgimento diligente dell'incarico, tenendo conto sia del numero e della qualità degli incarichi rivestiti negli organi di amministrazione e di controllo di altre società, sia dell'impegno loro richiesto da ulteriori attività lavorative e professionali e da eventuali cariche ricoperte.
Per l'esame degli incarichi ricoperti alla data della Relazione e negli ultimi cinque anni dai membri del Consiglio di Amministrazione, si rinvia all'Allegato 1 alla presente Relazione.
Con l'obiettivo di fornire un'adeguata conoscenza del settore di attività in cui opera Generalfinance, del suo

prodotto, della sua organizzazione, delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione, del sistema di controllo e gestione dei rischi, del quadro normativo di riferimento, dei principali trend che possono avere impatto sull'andamento attuale e sulla strategia di crescita di breve, medio e lungo periodo della Società, nel corso dell'Esercizio, l'Emittente (in data 9 maggio 2024) ha organizzato – presso la propria sede di Milano – per i Consiglieri, i Sindaci e il management della Società una sessione di Board Induction avente ad oggetto l'approfondimento delle tematiche antiriciclaggio e contrasto al fenomeno del terrorismo (fenomeno del riciclaggio e la normativa di settore; framework normativo; approfondimento circa gli indici di anomalia e Case Studies; segnalazione operazioni sospette (SOS) e sanzioni).
La gestione della Società spetta al Consiglio di Amministrazione, il quale compie le operazioni necessarie per l'attuazione dell'oggetto sociale.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione convoca e presiede il Consiglio di Amministrazione, ne fissa l'ordine del giorno e ne coordina i lavori. In caso di assenza del Presidente del Consiglio di Amministrazione, il Consiglio di Amministrazione elegge il presidente a maggioranza assoluta dei consiglieri presenti.
La convocazione viene fatta con tutti i mezzi idonei in considerazione dei tempi di preavviso, inviata di regola almeno 5 (cinque) giorni di calendario prima dell'adunanza a ciascun membro del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale e in caso di urgenza tale termine può essere ridotto fino a 24 (ventiquattro) ore prima dell'adunanza. Si riterranno comunque validamente costituite le riunioni del Consiglio di Amministrazione, anche in difetto di formale convocazione, quando sia presente la totalità degli Amministratori e la maggioranza dei Sindaci effettivi in carica e tutti gli aventi diritto siano stati previamente informati della riunione e non si siano opposti alla trattazione di quanto posto all'ordine del giorno.
L'avviso di convocazione del Consiglio di Amministrazione indica il luogo, il giorno, l'orario dell'adunanza e le materie all'ordine del giorno. Nell'avviso di convocazione può essere stabilito che il Consiglio di Amministrazione si tenga esclusivamente mediante mezzi di telecomunicazione, omettendo l'indicazione del luogo fisico di svolgimento della riunione.
Il Consiglio di Amministrazione è validamente costituito con la presenza della maggioranza dei suoi componenti in carica e delibera validamente con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei consiglieri presenti, fatto salvo che per le delibere aventi a oggetto (i) la proposta di politica di remunerazione da sottoporre all'esame dell'Assemblea degli azionisti; (ii) l'eventuale adozione di una politica dei dividendi; (iii) l'approvazione della procedura adottata dalla Società per le operazioni con parti correlate ai sensi della normativa anche regolamentare di tempo in tempo vigente; e (iv) l'approvazione e/o modifica di piani strategici della Società (ivi compreso il piano industriale), per la quali il Consiglio di Amministrazione delibera validamente con il voto favorevole della maggioranza dei suoi componenti in carica. In caso di parità, prevale il voto del Presidente del Consiglio di Amministrazione.
Le deliberazioni del Consiglio di Amministrazione devono constare da verbale sottoscritto dal Presidente e dal segretario. Detto verbale, anche se redatto per atto pubblico, dovrà essere trascritto senza indugio nel libro delle decisioni degli Amministratori tenuto a norma di legge.
Le riunioni del Consiglio di Amministrazione si svolgeranno, secondo quanto disposto, di volta in volta, nell'avviso di convocazione, anche con gli intervenuti dislocati in più luoghi, contigui o distanti, per video o tele conferenza a condizione che ciascuno dei partecipanti possa essere identificato da tutti gli altri e che ciascuno dei partecipanti sia in grado di intervenire in tempo reale durante la trattazione degli argomenti esaminati, nonché di ricevere, trasmettere e visionare documenti.
Il calendario delle riunioni consiliari è definito dal Consiglio di Amministrazione su proposta del Presidente, sentito

il CEO. In ogni caso, le riunioni del Consiglio di Amministrazione – anche quelle non previste dal calendario – sono convocate dal Presidente, sentito il CEO, nel rispetto della legge e dello Statuto.
Gli argomenti da trattare nel corso della riunione, unitamente se del caso ad ogni altro elemento informativo utile alla fissazione della riunione, sono indicati nell'avviso di convocazione in modo chiaro e sintetico e sono in esso riportati secondo un ordine progressivo.
Prima di ogni riunione, la Società mette a disposizione degli amministratori e dei sindaci la documentazione ragionevolmente necessaria a fornire un'adeguata informativa rispetto alle materie all'ordine del giorno, con modalità idonee a garantirne la necessaria riservatezza. Tale documentazione, così come predisposta dalle competenti funzioni aziendali, è messa a disposizione non appena disponibile e in ogni caso almeno due giorni di calendario prima della data della riunione, salvo i casi di convocazione d'urgenza e salvo casi eccezionali motivati in cui l'informativa potrà essere fornita entro un più breve termine ovvero durante la riunione, nonché con modalità diverse da quelle sopra indicate (ad esempio, mettendo a disposizione le informazioni in formato cartaceo durante la riunione) (7) . Ove, in casi specifici di necessità e urgenza, non sia possibile fornire la necessaria informativa con congruo anticipo, il Presidente, con l'ausilio del Segretario, cura che siano effettuati adeguati e puntuali approfondimenti durante le riunioni del Consiglio di Amministrazione.
Durante ciascuna riunione:
In aggiunta agli argomenti già inseriti all'ordine del giorno, possono essere proposti e comunicati dal Presidente del Consiglio di Amministrazione eventuali ulteriori argomenti relativi a problemi indifferibili e urgenti. In tale caso, il Consiglio di Amministrazione dovrà deliberare all'unanimità dei presenti l'inserimento dell'argomento all'ordine del giorno. Salva diversa previsione, esso sarà inserito a margine degli altri argomenti posti all'ordine del giorno.
Eventuali invitati (responsabili delle competenti funzioni aziendali, dirigenti, quadri direttivi, dipendenti, consulenti della Società, così come altri soggetti esterni), la cui presenza sia ritenuta utile in relazione alle materie da trattare o di supporto al migliore svolgimento dei lavori del Consiglio di Amministrazione, possono essere chiamati a partecipare alle riunioni del Consiglio medesimo, senza diritto di voto, e a prendere la parola durante le stesse
7 L'esercizio di autovalutazione condotto dal Consiglio di Amministrazione (di cui si è dato atto in precedenza) ha evidenziato come: (i) il Consiglio di Amministrazione Consiglieri ritengono che il Consiglio di Amministrazione abbia ricevuto, nell'anno trascorso, adeguate e puntuali informazioni su tutte le aree di maggiore rilevanza strategica per la Società in termini economici e finanziari, di business e di gestione dei rischi e sul contesto competitivo e di mercato: (ii) la documentazione fornita ai Consiglieri in preparazione delle riunioni sia stata considerata da tutti completa e chiara, includendo una sintesi introduttiva dei principali contenuti da trattare che ne facilita la consultazione e permette al CdA di svolgere il proprio ruolo in modo informato; (iii) la documentazione pre-consiliare sia stata ricevuta, di norma, con adeguato anticipo.

limitatamente alla fase della trattazione degli argomenti di loro competenza solo su invito del Presidente d'intesa con il CEO (eventualmente anche a fronte di richiesta di singoli amministratori), per illustrare informative e documenti o fornire informazioni, approfondimenti e chiarimenti.
Esauriti tutti gli interventi, le repliche e le risposte, il Presidente dichiara chiusa la discussione ed invita il Consiglio di Amministrazione a deliberare. Le votazioni si compiono a scrutinio palese. Gli amministratori si astengono nei casi in cui ciò è richiesto dalle disposizioni di legge applicabili.
Al solo fine di agevolare la verbalizzazione della riunione e salva diversa disposizione del Presidente, le adunanze del Consiglio di Amministrazione possono essere registrate con strumenti audio; tali registrazioni ed eventuali trascrizioni saranno mantenute solo fino all'approvazione del relativo verbale.
A seguito della riunione, la bozza del verbale redatta dal Segretario e previamente condivisa con il Presidente viene trasmessa a tutti i consiglieri e sindaci per le eventuali osservazioni. Il testo definitivo del verbale viene quindi sottoposto all'approvazione del Consiglio di Amministrazione nella successiva riunione consiliare (ad eccezione dei casi di deliberazioni adottate che richiedano immediata esecuzione, per le quali è prevista una approvazione contestuale del verbale consiliare), ai fini della successiva allibrazione.
Il Presidente o il Segretario possono rilasciare dichiarazioni circa le deliberazioni assunte in riunioni del Consiglio di Amministrazione quando i verbali di dette riunioni non sono ancora stati allibrati.
Si ricorda che, in data 20 maggio 2022 (la delibera è poi stata confermata alla Data di Avvio delle Negoziazioni), in conformità con quanto previsto dalla raccomandazione 11 del Codice di Corporate Governance, il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Regolamento del Consiglio di Amministrazione che definisce le regole di funzionamento dell'organo stesso, incluse le modalità di verbalizzazione delle riunioni e le procedure per la gestione dell'informativa agli amministratori8 . In data 18 aprile 2023 il Consiglio di Amministrazione ha approvato il primo aggiornamento del Regolamento del Consiglio di Amministrazione.
Nel corso dell'Esercizio si sono tenute 19 riunioni del Consiglio di Amministrazione (con una durata media di circa 75 minuti). Alla data della Relazione si sono tenute 5 riunioni e, per il 2025, sono previste almeno ulteriori 3 riunioni. Salvo rari casi di assenza pienamente giustificata, la percentuale di partecipazione complessiva dei Consiglieri è stata pressoché totale.
Il Consiglio di Amministrazione, nel corso dell'Esercizio – tra le varie tematiche pertinenti con le materie di propria competenza come da Statuto e Regolamento del Consiglio di Amministrazione – ha altresì deliberato sui seguenti temi:
8 Si rinvia alla Sezione 4.4 della presente Relazione per informazioni di dettaglio.

opportune per l'organizzazione dell'Emittent, ovvero per il rispetto della legge e delle Disposizioni di Vigilanza o per l'adeguamento al Codice di Corporate Governance;
Ai sensi dell'articolo 21, comma 3, dello Statuto dell'Emittente, il Consiglio di Amministrazione può costituire al proprio interno comitati con funzioni consultive e propositive, determinandone i poteri, anche allo scopo di conformare il sistema di governo societario ai codici di comportamento redatti da società di gestione di mercati regolamentati o da associazioni di categoria a cui la Società aderisce.
Nella riunione tenutasi in data 9 maggio 2022, il Consiglio di Amministrazione ha costituito il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità e il Comitato Nomine e Remunerazione, approvandone i relativi Regolamenti che si affiancano al Regolamento del Consiglio di Amministrazione. I suddetti regolamenti sono stati specificamente approvati da ciascuno dei comitati interessati.
Per informazioni relative al funzionamento dei Comitati endoconsiliari costituiti dall'Emittente, si rinvia alle successive Sezioni 7.2, 8.2 e 9.3 della Relazione.
L'articolo 21, comma 4, dello Statuto riserva al Consiglio di Amministrazione, previo parere obbligatorio del Collegio Sindacale, la nomina del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari ai sensi dell'articolo 154-bis del TUF. Il Consiglio di Amministrazione ne dispone, occorrendo, anche la revoca.
Per ulteriori informazioni in merito si rinvia alla Sezione 9.7 della Relazione.
Ai sensi dell'art. 19 dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione nomina fra i suoi membri il Presidente, quando a ciò non provvede l'Assemblea; può inoltre nominare uno o più vicepresidenti e un Segretario, quest'ultimo scelto anche all'infuori dei suoi membri ed anche esterno alla Società.
Il presidente del Consiglio di Amministrazione promuove la dialettica interna e l'effettivo funzionamento del sistema di governo societario. Non riveste ruoli esecutivi, né svolge, neppure di fatto, funzioni gestionali, salvo che le disposizioni tempo per tempo applicabili lo consentano.
In aggiunta ai poteri che possono essergli delegati dal Consiglio di Amministrazione, oltre a esercitare le funzioni a esso attribuite dalla legge, dallo Statuto e da altre previsioni del Regolamento del Consiglio di Amministrazione, il Presidente – con l'ausilio del Segretario – svolge le seguenti attività:

esemplificativo – chiedere e scambiare informazioni con i presidenti dei Comitati, nonché con le strutture societarie preposte, visionare i pareri e le proposte dei comitati in anticipo rispetto alle riunioni consiliari, conoscere in anticipo il calendario delle riunioni dei Comitati;
Il Presidente non può rivestire un ruolo esecutivo né svolgere, neppure di fatto, funzioni gestionali, salvo nei casi in cui:
Nel corso della seduta del 8 marzo 2022, l'Assemblea dei soci ha nominato Presidente il prof. Maurizio Dallocchio, che non è l'azionista di controllo della Società.
Nel corso dell'Esercizio, gli amministratori e i sindaci hanno, di regola, ricevuto nei due giorni antecedenti le riunioni consiliari la documentazione e le informazioni necessarie per esprimersi sulle materie sottoposte al loro esame. Nei casi in cui non è stato possibile trasmettere in sufficiente anticipo la documentazione o parte di essa, è stata comunque assicurata, a cura del Presidente del Consiglio di Amministrazione, completa informativa sull'argomento oggetto di esame nel corso della riunione consiliare, così garantendo l'assunzione di decisioni consapevoli. Alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, su invito del Presidente e del CEO, possono prendere parte esponenti del management o altre funzioni aziendali al fine di favorire una puntuale e approfondita conoscenza delle attività della Società.
Il presidente del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità e del Comitato Nomine e Remunerazioni informano il

Consiglio di Amministrazione, alla prima riunione utile, delle tematiche rispettivamente trattate dai comitati. Per l'organizzazione dei propri lavori il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità e il Comitato Nomine e Remunerazioni si avvalgono del supporto del Segretario nominato dal Consiglio di Amministrazione cui è affidato, inter alia, il compito di redigere i verbali delle riunioni, sotto la direzione del presidente del comitato.
Con riferimento all'Induction Program, all'autovalutazione del Consiglio di Amministrazione e al dialogo con gli azionisti si rinvia, rispettivamente, alle Sezioni 4.3, 7 e 12 della presente Relazione per informazioni di dettaglio.
In conformità con quanto previsto dall'art. 19, comma 1, dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione può nominare un Segretario, scelto anche all'infuori dei suoi membri ed anche esterno alla Società, fermo restando che tale figura viene scelta di norma tra i soggetti con una adeguata competenza ed esperienza in materia di diritto societario e corporate governance.
Le deliberazioni del Consiglio di Amministrazione devono constare da verbale sottoscritto dal Presidente e dal Segretario.
Ai sensi del Regolamento del Consiglio di Amministrazione, il Segretario supporta l'attività del Presidente, fornendo con imparzialità di giudizio assistenza e consulenza al Consiglio di Amministrazione su ogni aspetto rilevante per il corretto funzionamento del sistema di governo societario, ai sensi di legge, dello Statuto e del Regolamento.
Nella riunione tenutasi in data 29 giugno 2022 il Consiglio di Amministrazione ha nominato Segretario del Consiglio di Amministrazione della Società l'Avvocato Stefano Saviolo, responsabile della Direzione Affari Legali e Societari.
Ai sensi dell'articolo 21, comma 1, dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione può delegare, entro i limiti previsti dalla normativa, anche regolamentare, di tempo in tempo vigente, parte delle proprie attribuzioni a uno o più dei suoi componenti ovvero a un comitato esecutivo composto da alcuni dei suoi componenti (l'"Amministratore Delegato").
Il contenuto delle deleghe, ove consentite, è determinato in modo analitico e caratterizzato da chiarezza e precisione, in modo da consentire all'organo collegiale l'esatta verifica del corretto adempimento, nonché l'esercizio dei propri poteri di direttiva e avocazione.
Il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale sono informati, anche dagli organi delegati, sul generale andamento della gestione, sulla sua prevedibile evoluzione e sulle operazioni di maggior rilievo, per le loro dimensioni o caratteristiche, effettuate dalla Società e dalle sue controllate; in particolare, gli Amministratori delegati riferiscono tempestivamente, e con periodicità trimestrale, al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale, effettuate dalla Società o dalle società controllate e, in particolare, sulle operazioni nelle quali essi abbiano un interesse, per conto proprio o di terzi. L'informazione viene resa di regola in occasione delle riunioni del Consiglio di Amministrazione.
Nella riunione tenutasi in data 29 giugno 2022, il Consiglio di Amministrazione ha ratificato la nomina di Massimo Gianolli quale Amministratore Delegato e CEO, già deliberata – con efficacia a partire dalla Data di Avvio delle Negoziazioni – nella seduta del 20 maggio 2022, confermando l'attribuzione allo stesso delle deleghe di cui all'Allegato 4 della presente Relazione.
Ai sensi dell'art. 21, comma 2, dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione è informato, anche dagli organi delegati, sul generale andamento della gestione, sulla sua prevedibile evoluzione e sulle operazioni di maggior rilievo, per le loro dimensioni o caratteristiche, effettuate dalla Società e dalle sue controllate.
In particolare, gli Amministratori delegati riferiscono tempestivamente, e con periodicità trimestrale, al Consiglio di

Amministrazione sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale, effettuate dalla Società o dalle società controllate e, in particolare, sulle operazioni nelle quali essi abbiano un interesse, per conto proprio o di terzi.
Ai sensi del Regolamento del Consiglio di Amministrazione, quest'ultimo esamina periodicamente l'informativa che le funzioni delegate predispongono in ordine alle attività da esse svolte in esecuzione della delega ricevuta. In particolare, il CEO e i responsabili delle direzioni aziendali, ai quali sono state conferite deleghe operative e/o procure, predispongono un report con frequenza trimestrale, in occasione dell'approvazione delle situazioni intermedie e del bilancio.
Alla data della presente Relazione, nella Società non vi sono ulteriori Consiglieri esecutivi. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione non riveste ruoli esecutivi. Si rinvia alla Sezione 4.5 della presente Relazione per informazioni di dettaglio sul ruolo del Presidente del Consiglio di Amministrazione.
Il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente include 8 (otto) amministratori (incluso il Presidente) in possesso dei requisiti di indipendenza di cui all'articolo 148, comma 3, del TUF (come richiamato dall'articolo 147-ter, comma 4, del TUF) nonché dei requisiti di indipendenza di cui all'articolo 2, Raccomandazione n. 7 del Codice di Corporate Governance. Di seguito sono indicati gli amministratori indipendenti ai sensi di cui all'art. 148, comma 3, del TUF, dell'Emittente:
In ottemperanza alla Raccomandazione n. 5 del Codice, l'Emittente ritiene il numero di Amministratori indipendenti in carica adeguato alle dimensioni del Consiglio di Amministrazione e all'attività svolta dall'Emittente, nonché idoneo a consentire la costituzione di comitati di governance all'interno del Consiglio secondo le raccomandazioni del Codice di Corporate Governance.
Come sopra anticipato, il Consiglio di Amministrazione, nel corso della riunione tenutasi in data 4 febbraio 2025 ha provveduto a verificare con esito favorevole il possesso dei requisiti di indipendenza da parte degli amministratori indipendenti, sulla base della documentazione fornita dagli interessati e di quella comunque a disposizione dell'Emittente.
Nell'effettuare le valutazioni di cui sopra il Consiglio ha applicato tutti i criteri previsti dal Codice di Corporate Governance. In particolare, ai fini della valutazione di indipendenza, il Consiglio di Amministrazione (così come anche il Collegio Sindacale) tiene conto, sulla base di tutte le informazioni a disposizione, di ogni circostanza che incide o può apparire idonea a incidere sull'indipendenza dell'amministratore secondo i criteri indicati dal Codice di Corporate Governance, con particolare riferimento ai parametri quantitativi e qualitativi per valutare i rapporti di cui alle lettere c) e d) della Raccomandazione 7 del Codice di Corporate Governance ("criteri di significatività"), che

si richiamano di seguito. (9)
Conseguentemente, e nel rispetto di quanto previsto dalla Raccomandazione n. 6 del Codice, il Consiglio di Amministrazione valuta l'indipendenza di ciascun amministratore non esecutivo durante il corso del mandato al ricorrere di circostanze rilevanti ai fini dell'indipendenza e comunque con cadenza almeno annuale.
Si ricorda che in occasione della rispettiva candidatura, gli amministratori indipendenti della Società hanno dichiarato il possesso dei requisiti di indipendenza previsti dal combinato disposto degli Art. 147-ter, comma 4 e 148, comma 3, del TUF, nonché dei requisiti di indipendenza raccomandati dalla raccomandazione 7 del Codice di Corporate Governance e, contestualmente, si sono impegnati a comunicare tempestivamente al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale eventuali variazioni in merito ai requisiti, inclusi quelli di indipendenza, nonché eventuali sopravvenute cause di decadenza.
In linea con le raccomandazioni del Codice di Corporate Governance, il Collegio Sindacale ha verificato positivamente, in data 4 febbraio 2025, la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza dei propri membri.
Poiché la Società non è qualificabile come "società grande", non è tenuta a conformarsi ai principi e alle raccomandazioni del Codice di Corporate Governance relative agli amministratori indipendenti (raccomandazione 5). Ragion per cui, nel corso dell'Esercizio, non si sono tenute specifiche riunioni degli amministratori indipendenti. Si segnala, tuttavia, che i Comitati endoconsiliari sono composti da membri tutti in possesso dei requisiti di indipendenza previsto dal TUF e dal Codice di Corporate Governance.
Ai sensi della raccomandazione 13 del Codice di Corporate Governance, tenuto conto che:
9 Con riferimento all'individuazione dei parametri quantitativi e qualitativi impiegati per identificare e valutare i rapporti di cui alle lettere c) e d) della Raccomandazione 7 del Codice di Corporate Governance (c.d. "criteri di significatività"), il Consiglio di Amministrazione, nel corso della riunione del 4 febbraio 2025, ha confermato i criteri di significatività per la valutazione di indipendenza degli amministratori non esecutivi già adottati con delibera del 9 maggio 2022.

il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto di nominare un amministratore indipendente quale lead independent director.

In conformità alle disposizioni normative e regolamentari vigenti, l'Emittente ha adottato specifiche disposizioni procedurali interne volte a garantire il massimo livello di correttezza, accuratezza e tempestività nel processo di gestione delle informazioni societarie, oltre alla più ampia trasparenza e accessibilità a favore del mercato.
In particolare, in conseguenza dell'assunzione dello status di società quotata, i componenti degli organi di amministrazione e di controllo di Generalfinance, nonché tutti coloro che, in ragione della propria attività lavorativa o professionale, abbiano accesso a informazioni privilegiate riguardanti la Società, sono soggetti all'obbligo di mantenere riservate tali informazioni. Si qualificano quali informazioni privilegiate, ai sensi della normativa applicabile, tutte quelle informazioni di carattere preciso, che non sono state rese pubbliche, concernenti direttamente o indirettamente la Società o gli strumenti finanziari da questa emessi (ivi incluse le azioni e i titoli di debito) e che, se rese pubbliche, potrebbero avere un effetto significativo sul prezzo di tali strumenti.
Pertanto, in ottemperanza alla Raccomandazione n. 1, lettera f) del Codice di Corporate Governance, nella riunione del 20 maggio 2022 il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente, ha approvato un codice per la gestione interna e per la comunicazione all'esterno di informazioni privilegiate (il "Codice Informazioni Privilegiate"), che individua i principi e le regole cui devono attenersi i soggetti destinatari del codice medesimo per la gestione e la comunicazione all'esterno di informazioni privilegiate, come individuate dall'articolo 17 del Regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014 ("Regolamento Market Abuse").
Il Codice Informazioni Privilegiate identifica, inter alia: (i) le informazioni che si qualificano come privilegiate; (ii) i soggetti destinatari del codice; (iii) le modalità di diffusione e di comunicazione al mercato delle informazioni privilegiate; (iv) l'iter per l'attivazione della procedura del ritardo nella comunicazione al pubblico di informazioni privilegiate e la verifica della sussistenza della condizioni per il ritardo; e (v) i principi di comportamento cui devono attenersi i soggetti e le strutture organizzative aziendali a vario titolo coinvolti nel trattamento delle informazioni privilegiate e delle informazioni riservate.
Il Codice Informazioni Privilegiate disciplina inoltre l'istituzione e la gestione del registro delle persone che hanno accesso ad informazioni privilegiate ("Registro Insider"), ai sensi dell'articolo 18 del Regolamento Market Abuse, il quale, inter alia, definisce: (i) l'individuazione dei soggetti responsabili della tenuta del predetto Registro Insider; (ii) i criteri per l'individuazione delle persone da iscrivere nel Registro Insider; (iii) le modalità e il funzionamento del Registro Insider; (iv) il contenuto e la notifica dell'iscrizione; (v) l'aggiornamento del Registro Insider.
Inoltre, il Codice Informazioni Privilegiate disciplina l'istituzione del registro delle persone che hanno accesso a specifiche informazioni rilevanti che, sulla base di una valutazione in concreto, hanno una sufficiente probabilità di divenire, in un secondo momento, informazioni privilegiate.
Generalfinance si è conformata alla disciplina in materia di internal dealing dettata dalla vigente normativa e regolamentazione secondaria, adottando – sempre nella seduta consiliare del 20 maggio 2022 – un codice per la gestione degli adempimenti informativi derivanti dalla disciplina dell'internal dealing di cui all'art. 19 del Regolamento Market Abuse, all'articolo 114, comma 7, del TUF, e agli articoli 152-quinquies.1, 152-sexies, 152 septies e 152-octies del Regolamento Emittenti (il "Codice Internal Dealing"). In particolare, il Codice Internal Dealing è finalizzato a regolamentare gli obblighi informativi nei confronti delle autorità di vigilanza competenti e del pubblico nonché le modalità comportamentali connesse al compimento da parte dei "soggetti rilevanti" (ossia, i componenti del Consiglio di Amministrazione della Società e del Collegio Sindacale della Società, nonché gli alti dirigenti che abbiano regolare accesso a informazioni privilegiate della Società e detengano il potere di adottare decisioni di gestione che possono incidere sull'evoluzione e sulle prospettive future della Società), degli azionisti rilevanti (ossia, gli azionisti di controllo e quelli titolari di una partecipazione almeno pari al 10% del capitale sociale della Società) e delle "persone strettamente legate ai soggetti rilevanti e agli azionisti rilevanti" di operazioni aventi

ad oggetto strumenti finanziari emessi dalla Società.
Il Codice di Corporate Governance e il Codice Internal Dealing costituiscono misure preventive a presidio del possibile verificarsi di abusi di Informazioni Privilegiate, manipolazioni del mercato e comunicazione illecita di Informazioni Privilegiate previsti agli articoli 8, 10 e 12 del Regolamento Market Abuse e agli articoli 184 e seguenti del TUF, illeciti rilevanti anche ai fini del Decreto 231 in materia di responsabilità amministrativa degli enti.
I reati in materia di market abuse sono stati ricompresi nel catalogo dei reati presupposto definito dal Modello 231 e del Codice Etico (come di seguito definiti) adottati dalla Società.
Il Codice Informazioni Privilegiate e il Codice Internal Dealing sono pubblicati sul sito internet della Società (www.generalfinance.it sezione "Governance / Documenti e Procedure").
La diffusione dei comunicati è affidata alla funzione Investor Relations. Per la trasmissione e lo stoccaggio delle Informazioni Regolamentate la Società si avvale del sistema di diffusione EMARKET SDIR e del meccanismo di stoccaggio EMARKET Storage disponibile all'indirizzo , gestiti da Teleborsa S.r.l. – con sede Piazza di Priscilla, 4 – Roma – a seguito dell'autorizzazione e delle delibere CONSOB n. 22517 e 22518 del 23 novembre 2022.

Ai sensi dell'art. 21, comma 3 dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione può costituire al proprio interno comitati con funzioni consultive e propositive, determinandone i poteri, anche allo scopo di conformare il sistema di governo societario ai codici di comportamento redatti da società di gestione di mercati regolamentati o da associazioni di categoria a cui la Società aderisce.
Conseguentemente a quanto sopra riportato, anche in conformità al principio XI ed alle raccomandazioni 16 e 17 del Codice di Corporate Governance, in data 9 maggio 2022, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato, con efficacia subordinata alla Data di Avvio delle Negoziazioni, l'istituzione dei seguenti comitati, approvandone altresì il relativo regolamento:
Al Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità sono state attribuite anche le funzioni di comitato per le operazioni con parti correlate, tranne per le decisioni in ordine a operazioni aventi a oggetto le remunerazioni degli amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche della Società, la cui competenza è stata attribuita al Comitato Nomine e Remunerazione.
Si precisa che alla data della Relazione il Consiglio di Amministrazione non ha riservato a sé nessuna funzione che il Codice attribuisce ai comitati.
Il Consiglio di Amministrazione ha determinato la composizione dei comitati privilegiando la competenza e l'esperienza dei relativi componenti, come risulta dai profili dei consiglieri che ne fanno parte, non prendendo in stretta considerazione la concentrazione di incarichi in capo ai membri dei comitati visto che l'Emittente non è classificabile come una "società grande" ai sensi del Codice di Corporate Governance.
Il Consiglio di Amministrazione nella seduta del 29 giugno 2022 ha confermato, e ratificato, l'istituzione del Comitato Nomine e Remunerazione e del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, le relative competenze, i relativi regolamenti e ne ha approvato la seguente composizione:
Si segnala che, in data 20 maggio 2022, in conformità con quanto previsto dalla raccomandazione 11 del Codice di Corporate Governance, il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Regolamento del Consiglio di Amministrazione e i Regolamenti dei due comitati endoconsiliari, regolamenti che definiscono, tra l'altro, ciascuno per quanto di competenza, le regole di funzionamento dell'organo, incluse le modalità di verbalizzazione delle riunioni e le procedure per la gestione dell'informativa agli amministratori che li compongono, specificando i termini per l'invio preventivo dell'informativa e le modalità di tutela della riservatezza dei dati e delle informazioni fornite in modo da non pregiudicare la tempestività e la completezza dei flussi informativi.
Per ulteriori informazioni in merito alla struttura dei comitati endoconsiliari, si rinvia alla Tabella 3.
Alla data della presente Relazione, il Consiglio di Amministrazione della Società non ritenuto di deliberare l'istituzione di ulteriori comitati endoconsiliari.


Ai sensi del Regolamento del Consiglio di Amministrazione, in ottemperanza ai Principi e alle Raccomandazioni del Codice, il Consiglio di Amministrazione valuta periodicamente l'efficacia della propria attività e il contributo portato dalle sue singole componenti, attraverso procedure formalizzate di cui sovrintende l'attuazione. A tal fine, il Consiglio di Amministrazione, con cadenza almeno triennale – in vista del suo rinnovo – effettua un processo formalizzato di autovalutazione. Il Presidente, con l'ausilio del Segretario, cura l'adeguatezza e la trasparenza di tale processo di autovalutazione.
Il processo di autovalutazione è svolto al fine di valutare l'efficacia dell'attività del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati ed esprimere un giudizio sul concreto funzionamento, dimensione e composizione dell'organo nel suo complesso e dei medesimi Comitati, considerando anche il ruolo che esso ha avuto nella definizione delle strategie e del monitoraggio dell'andamento della gestione e dell'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi. L'autovalutazione considera anche il contributo apportato da ciascun amministratore tenendo conto delle caratteristiche professionali, di esperienza, di conoscenza, di competenza e di genere dei suoi componenti, nonché della loro anzianità di carica. A seguito dell'attività di autovalutazione il Consiglio di Amministrazione identifica le azioni correttive eventualmente necessarie o opportune.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione valuta l'opportunità che, per il compimento dell'attività di autovalutazione, la Società si avvalga eventualmente di consulenti esterni.
L'autovalutazione, quando svolta secondo procedure interne e senza il supporto di consulenti esterni, se non diversamente stabilito dal Consiglio di Amministrazione, si può svolgere attraverso:
Si dà atto che, nel corso della seduta del 4 febbraio 2025 – cadenza triennale, in vista del suo rinnovo (raccomandazione 22) – il Consiglio di Amministrazione ha approvato il documento finale che riporta l'esito dell'esercizio di autovalutazione condotto dal Consiglio di Amministrazione circa la verifica della sua composizione e del suo funzionamento, nonché di quelli dei comitati endoconsiliari dal quale sono emerse, tra le altre, le seguenti conclusioni: (i) tutti i Consiglieri valutano adeguata la dimensione del Consiglio di Amministrazione e ritengono che l'attuale composizione qualitativa racchiuda tutte le competenze richieste dalla complessità del business dell'Emittente, permettendo, inoltre, la costituzione dei comitati endoconsiliari con le necessarie competenze; (ii) nell'ambito del Consiglio di Amministrazione la "diversità" in termini di fasce d'età, anzianità di carica, genere e aree geografiche di provenienza è ben rappresentata garantendo, al Consiglio di Amministrazione medesimo, efficacia nel suo ruolo di indirizzo e controllo della Società; (iii) le competenze e le esperienze presenti nell'attuale Consiglio di Amministrazione sono valutate adeguate e, in vista del rinnovo del Consiglio di Amministrazione, la maggioranza dei Consiglieri ritiene utile la riconferma di buona parte degli attuali componenti, in una logica di continuità, data la conoscenza della Società acquisita dagli stessi; (iv) il Consiglio di Amministrazione ha verificato l'idoneità dei

Consiglieri all'assunzione dell'incarico in relazione ai requisiti di onorabilità e professionalità ed ai criteri di competenza e correttezza professionale come previsto dalla normativa, nonché di indipendenza e di disponibilità di tempo, oltre al rispetto del cumulo degli incarichi. (v) Il Consiglio di Amministrazione ha verificato che in capo a ciascun componente il Consiglio di Amministrazione non sussistano condizioni di incompatibilità ai sensi dell'art. 36 d.l. 201/2011, convertito nella Legge n. 214/2011 (cd. "Divieto di interlocking").
Si segnala che alla data della Relazione non sono stati adottati piani per la successione del CEO e degli amministratori esecutivi.
In particolare, anche tenuto conto della circostanza che il Codice raccomanda la definizione di un piano di successione per le sole "società grandi", sino ad ora, la Società ha ritenuto di non adottare un piano di successione degli amministratori esecutivi.
In conformità con quanto previsto dal principio XI ed alle raccomandazioni 16 e 17 del Codice di Corporate Governance, nonché ai sensi degli artt. 4 e 5 del Codice, in data 9 maggio 2022, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato, con efficacia subordinata alla Data di Avvio delle Negoziazioni, l'istituzione di un Comitato Nomine e Remunerazione.
In considerazione delle esigenze organizzative della Società, delle modalità di funzionamento e della dimensione del proprio Consiglio di Amministrazione, la Società ha istituito un unico comitato per la remunerazione e le nomine ai sensi degli articoli 4 e 5 del Codice di Corporate Governance, con funzioni istruttorie, consultive e propositive nei confronti del Consiglio di Amministrazione medesimo.
Nella riunione tenutasi in data 9 maggio 2022, il Consiglio di Amministrazione ha nominato quali membri del Comitato Nomine e Remunerazione Federica Casalvolone (presidente), Mauro Selvetti e Maria Luisa Mosconi. Nella medesima riunione, il Consiglio di Amministrazione ne ha approvato il Regolamento.
Successivamente, nella seduta del 29 giugno 2022, il Consiglio di Amministrazione ha sostituito, quale componente del Comitato Nomine e Remunerazione, la consigliera Federica Casalvolone, con la consigliera Annalisa Donesana. Nella medesima riunione, il Consiglio di Amministrazione ne ha confermato, e ratificato, l'istituzione, le competenze e il regolamento. Alla data della presente Relazione, il Comitato Nomine e Remunerazione è composto dai seguenti amministratori non esecutivi: Maria Luisa Mosconi, quale presidente, Annalisa Donesana e Mauro Selvetti, quali componenti.
Al riguardo, l'Emittente ritiene che tale composizione sia in linea con quanto previsto dal Codice di Corporate Governance, in ragione del possesso, da parte di tutti i componenti, dei requisiti di indipendenza indicati dal TUF e dal Codice di Corporate Governance, nonché di adeguata esperienza in materia finanziaria o in materia di politiche retributive.
Il Comitato Nomine e Remunerazione è un organo consultivo e propositivo, che si riunisce con la frequenza necessaria per lo svolgimento delle proprie funzioni mediante avviso di convocazione inviato dal Presidente o da soggetto da esso incaricato, di regola almeno tre giorni prima di quello fissato per la riunione. In caso di urgenza, detto avviso può essere inviato almeno ventiquattro ore prima dell'ora fissata per la riunione.
Il Comitato Nomine e Remunerazione deve essere altresì convocato qualora ne sia fatta domanda dal presidente del Collegio Sindacale, dal presidente del Consiglio di Amministrazione o dall'Amministratore Delegato.
L'avviso contiene l'indicazione dell'eventuale luogo, del giorno e dell'ora della riunione, nonché l'elenco delle materie da trattare. Il Comitato Nomine e Remunerazione può riunirsi anche esclusivamente in videoconferenza

e/o teleconferenza a condizione che tutti i partecipanti possano essere identificati, dispongano della documentazione oggetto di analisi, sia loro consentita la condivisione di eventuali documenti relativi alle materie da trattare e sia loro consentito di seguire la discussione e di intervenire in tempo reale alla trattazione degli argomenti affrontati. Verificandosi tali presupposti, la riunione del Comitato Nomine e Remunerazione si considera tenuta nel luogo in cui si trova il segretario della riunione.
Il Comitato Nomine e Remunerazione può validamente riunirsi anche in mancanza di formale convocazione inviata secondo i termini e le modalità predetti ove siano presenti tutti i suoi membri.
Il presidente può invitare a singole riunioni il Presidente del Consiglio di Amministrazione, l'Amministratore Delegato, gli altri amministratori e, informandone l'Amministratore Delegato, gli esponenti delle funzioni aziendali competenti per materia o i consulenti della Società o altri soggetti la cui presenza possa contribuire al migliore svolgimento delle funzioni del Comitato, con riferimento a tutti ovvero a singoli punti all'ordine del giorno. Alle riunioni del Comitato Nomine e Remunerazione possono assistere i componenti del Collegio Sindacale.
Il presidente cura, con modalità idonee a garantirne la necessaria riservatezza, la trasmissione della documentazione ragionevolmente necessaria a garantire un'adeguata informativa dei componenti del Comitato Nomine e Remunerazione rispetto alle materie all'ordine del giorno, così da consentire loro di agire in modo informato nello svolgimento del ruolo nell'ambito del Comitato Nomine e Remunerazione. A tal fine, il presidente ha accesso alle funzioni aziendali al fine di acquisire le informazioni ragionevolmente necessarie per lo svolgimento dei propri compiti, nonché per il compimento delle funzioni assegnate al Comitato.
L'informativa destinata al Comitato Nomine e Remunerazione è trasmessa dal presidente, o da un soggetto da esso autorizzato, a tutti i suoi componenti almeno due giorni di calendario prima della data della riunione, benché il comitato possa trattare anche punti all'ordine del giorno la cui documentazione sia stata trasmessa in un termine inferiore, qualora tutti i suoi componenti dichiarino di essere sufficientemente informati. Ricorrendo particolari esigenze, l'informativa può essere fornita entro un più breve termine ovvero durante la riunione, nonché con modalità diverse da quelle sopra indicate (ad esempio, mettendo a disposizione le informazioni in formato cartaceo durante la riunione).
Il Comitato Nomine e Remunerazione è regolarmente costituito con la presenza della maggioranza dei suoi componenti e le delibere sono conformemente adottate a maggioranza assoluta dei presenti. In caso di parità prevale il voto del presidente.
Nessun amministratore può partecipare a riunioni del Comitato Nomine e Remunerazione nelle quali venga esaminata la propria remunerazione.
Il presidente informa il Consiglio di Amministrazione delle attività svolte dal Comitato Nomine e Remunerazione alla prima riunione utile.
Il Comitato Nomine e Remunerazione nomina un segretario, scelto anche al di fuori del Comitato, che cura la verbalizzazione delle riunioni. I verbali delle deliberazioni del Comitato Nomine e Remunerazione, sottoscritti dal segretario e dal presidente, sono trascritti a cura del segretario nel libro delle adunanze e delle deliberazioni del Comitato Nomine e Remunerazione, conservato a cura della Società insieme agli altri libri sociali. Al solo fine di agevolare la verbalizzazione della riunione e salva diversa disposizione del presidente della riunione, le adunanze del Comitato possono essere registrate con strumenti audio; tali registrazioni ed eventuali trascrizioni saranno mantenute solo fino all' approvazione del relativo verbale. I verbali vengono altresì trasmessi ai componenti del Comitato, e sono a disposizione del Presidente del Collegio Sindacale nonché del Presidente del Consiglio di Amministrazione e dell'Amministratore Delegato della Società. I verbali sono di regola approvati nella riunione successiva del comitato.
Nella seduta del 15 luglio 2022 il Comitato Nomine e Remunerazione ha nominato proprio segretario l'Avv. Stefano

Saviolo, già Segretario del Consiglio di Amministrazione e Responsabile della direzione Affari Legali e Societari.
Il Comitato Nomine e Remunerazione deve disporre di risorse finanziarie adeguate all'adempimento dei propri compiti. A tal fine il Consiglio di Amministrazione può deliberare alternativamente di destinare un apposito budget a disposizione del Comitato Nomine e Remunerazione ovvero di provvedere di volta in volta alle esigenze di spesa che si rendessero eventualmente necessarie.
In tema di nomine, conformemente a quanto previsto dalla raccomandazione 19 del Codice di Corporate Governance, al Comitato Nomine e Remunerazione spetta il compito di coadiuvare il Consiglio di Amministrazione nelle attività di: (i) autovalutazione del Consiglio di Amministrazione e dei suoi comitati, supportando il Presidente nel curare l'adeguatezza e la trasparenza del Consiglio di Amministrazione; (ii) definizione della composizione ottimale del Consiglio di Amministrazione e dei suoi comitati; (iii) individuazione dei candidati alla carica di amministratore in caso di cooptazione; e (iv) individuazione di una lista, secondo modalità che ne assicurino una formazione e una presentazione trasparente, per l'elezione del Consiglio di Amministrazione stesso e (v) predisposizione, aggiornamento e attuazione dell'eventuale piano per la successione del CEO e degli altri amministratori esecutivi (ove il Consiglio di Amministrazione decida di adottarlo).
Il presidente del Comitato Nomine e Remunerazione ha accesso alle funzioni aziendali al fine di acquisire le informazioni ragionevolmente necessarie per lo svolgimento dei propri compiti, nonché per il compimento delle funzioni assegnate al Comitato Nomine e Remunerazione.
Nel corso dell'Esercizio si sono tenute 4 riunioni del Comitato Nomine e Remunerazione (con una durata media di circa quaranta minuti). Alla data della Relazione si sono tenute 2 riunioni e per il 2025 sono previste almeno ulteriori 2 riunioni. Alle riunioni ha regolarmente partecipato la maggioranza dei membri del Collegio Sindacale. A fronte di una percentuale di partecipazione complessiva pari a circa il 100%, la percentuale di partecipazione di ciascun membro del Comitato Nomine e Remunerazione in carica alla data della Relazione è stata rispettivamente pari a: (i) Maria Luisa Mosconi 100%; (ii) Annalisa Donesana 100%; e (iii) Mauro Selvetti 100%. Alle riunioni del Comitato Nomine e Remunerazione, su invito del presidente e informato l'Amministratore Delegato, hanno preso parte esponenti del management o altre funzioni aziendali al fine di favorire una puntuale e approfondita conoscenza delle attività della Società.
Il Comitato Nomine e Remunerazione, nella sua funzione di comitato nomine, nel corso dell'Esercizio, tra le altre cose ha:

L'Emittente ha adottato una politica di remunerazione degli amministratori, dei componenti dell'organo di controllo e del top management, in linea con quanto previsto all'articolo 123-ter del TUF (la "Politica di Remunerazione") che, in conformità alle disposizioni di legge e regolamentari vigenti, è stata approvata dell'Assemblea del 5 aprile 2024.
In data 8 marzo 2022, contestualmente alla nomina dell'organo amministrativo entrato in carica dalla Data di Avvio delle Negoziazioni, l'Assemblea ordinaria dell'Emittente ha deliberato di attribuire al Consiglio di Amministrazione un emolumento fino a complessivi Euro 1.000.000,00 (un milione/00) lordi annui e senza considerare la remunerazione variabile derivante dai piani di incentivazione che potranno essere approvati dalla Società, oltre al rimborso delle spese sostenute per l'esercizio delle relative funzioni, da ripartire tra i singoli componenti del Consiglio di Amministrazione, su delibera del medesimo, subordinatamente alla Data di Avvio delle Negoziazioni, fermo restando che a ciascun amministratore è stato attribuito un compenso fisso per tale carica pari a Euro 15.000,00 (quindicimila/00) annui lordi, oltre al suddetto rimborso delle spese.
Nella seduta del 29 giugno 2022, il Consiglio ha inoltre deliberato di ratificare la delibera del Consiglio di Amministrazione del 6 giugno 2022, e per l'effetto di confermare, a titolo di remunerazione per le particolari cariche rivestite ai sensi dell'articolo 2389, comma terzo, del Codice civile, su base annua, ai seguenti amministratori le remunerazioni di seguito indicate:
Nella seduta del 12 dicembre 2022, il Consiglio di Amministrazione, in considerazione delle previsioni e raccomandazioni del Codice di Corporate Governance, ha deliberato di riconoscere ai componenti dei due Comitati endoconsiliari un compenso per l'incarico da essi svolto nella seguente misura, con decorrenza dal momento della nomina degli interessati:
Con particolare riferimento al top management, nella seduta del 22 novembre 2022, il Consiglio di Amministrazione, ha confermato la delibera assunta in data 6 giugno 2022 relativa all'approvazione del piano di incentivazione della Società e del relativo regolamento, comprensivo dei propri allegati, individuando quali beneficiari l'Amministratore Delegato, Massimo Gianolli, e i dirigenti con responsabilità strategiche della Società, Ugo Colombo e Alessandro Ferrari, il responsabile della Direzione Commerciale, Riccardo Gianolli e il Responsabile della Direzione ICT e Organizzazione, Stefano Biondini. Lo scopo del piano di incentivazione della Società e del relativo regolamento è incentivare i beneficiari al conseguimento degli obiettivi aziendali, tra cui la valorizzazione della Società (anche in un orizzonte di lungo periodo), e al tempo stesso di creare uno strumento di fidelizzazione di questi ultimi, mediante

l'attribuzione del diritto a percepire un premio alle condizioni di cui al regolamento del piano di incentivazione della Società.
Tra i vari aspetti, pertanto, per quanto qui di rilievo, il regolamento in questione prevede l'erogazione dalla Società del premio maturato dai beneficiari in funzione del livello di raggiungimento degli obiettivi: (i) per un importo pari al 50% del premio maturato con le competenze relative al primo mese successivo all'approvazione del bilancio relativo all'esercizio 2024; (ii) per un importo pari al 25% del premio maturato (la "Prima Quota Differita") con le competenze relative al primo mese successivo all'approvazione del bilancio 2025; infine, (iii) per un importo pari al residuo 25% del premio maturato (la "Seconda Quota Differita" e, unitamente alla Prima Quota Differita, le "Quote Differite") con le competenze relative al primo mese successivo all'approvazione del bilancio 2026. Le Quote Differite saranno corrisposte sotto forma di phantom shares collegate all'andamento del prezzo delle azioni della Società su Euronext Milan (le "Phantom Shares"). In particolare, le Phantom Shares saranno calcolate dividendo il 50% del premio maturato per il prezzo medio delle azioni nei tre mesi precedenti la seduta del Consiglio di Amministrazione che delibererà in ordine alla consuntivazione del piano di incentivazione con l'approvazione del bilancio relativo all'esercizio sociale al 31 dicembre 2024, e successivamente moltiplicando il numero di Phantom Shares così determinato per il prezzo medio delle azioni nei tre mesi precedenti la data di approvazione del bilancio relativo all'esercizio sociale al 31 dicembre 2025, per quanto concerne la Prima Quota Differita, e al 31 dicembre 2026, per quanto concerne la Seconda Quota Differita.
In merito si specifica che l'obiettivo di allineare gli interessi a lungo termine dei destinatari del piano LTI con quelli degli azionisti della Società, è valutato efficacemente perseguito, benché in parziale deroga alla previsione di cui alla raccomandazione nr. 28 del Codice CG, ove è indicato che una parte prevalente del piano preveda un periodo complessivo di maturazione dei diritti e di mantenimento delle azioni attribuite pari ad almeno cinque anni. La Società ha infatti previsto un periodo di maturazione dei diritti e di mantenimento delle Quote Upfront inferiore ai cinque anni di cui sopra; d'altro canto, la piena disponibilità della totalità delle Quote è garantita a tutti i destinatari del Piano LTI solo al termine di un periodo (complessivamente considerato) maggiore di sei anni.
Con delibera del 28 febbraio 2025, il Consiglio di Amministrazione ha approvato un nuovo piano di incentivazione a lungo termine a favore dell'Amministratore Delegato e dei dirigenti con responsabilità strategiche sella Società per il triennio 2025-2027. Il nuovo piano sarà sottoposto all'approvazione dell'assemblea ordinaria convocata per il 10 aprile 2025 per la sua eventuale approvazione. Esso riproduce, sostanzialmente, la disciplina e le logiche applicative del piano di incentivazione per il periodo 2022-2024.
Per maggiori dettagli si invita alla consultazione del documento "Politica di remunerazione – esercizio 2025 e Informativa di sintesi sulla remunerazione corrisposta nell'esercizio 2024" approvata dal Consiglio di Amministrazione del 28 febbraio 2025, nonché al documenti informativo sul piano di incentivazione di lungo termine 2025-2027 – pubblicati sul sito istituzionale della Società in vista dell'Assemblea ordinaria convocata per il prossimo 10 aprile 2025.
Alla data della presente Relazione, non sono stati stipulati accordi tra l'Emittente e gli amministratori che prevedono indennità in caso di dimissioni o licenziamento/revoca senza giusta causa o se il rapporto di lavoro cessa a seguito di un'offerta pubblica di acquisto.
L'Emittente, successivamente alla Data di Avvio delle Negoziazioni, in occasione della eventuale cessazione dalla carica e/o dello scioglimento del rapporto con un amministratore esecutivo o un direttore generale (ove nominato), renderà note, ad esito dei processi interni che conducono all'attribuzione o al riconoscimento di indennità e/o altri benefici, informazioni dettagliate in merito, mediante un comunicato diffuso al mercato, in linea con la

Raccomandazione n. 31 del Codice.
Come indicato al precedente Paragrafo 7.2, in data 9 maggio 2022, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato, in conformità alle previsioni del Codice di Corporate Governance e con efficacia a decorrere dalla Data di Avvio delle Negoziazioni, la nomina del Comitato Nomine e Remunerazione, definendone i compiti e le funzioni. Per maggiori informazioni sulla composizione e funzionamento del Comitato Nomine e Remunerazione, si rinvia al precedente Paragrafo 7.2.
In materia di remunerazione, al Comitato Nomine e Remunerazione spettano i compiti di cui alla raccomandazione 25 del Codice di Corporate Governance, vale a dire: (i) coadiuvare il Consiglio di Amministrazione nell'elaborazione della politica di remunerazione; (ii) presentare proposte o esprimere pareri sulla remunerazione degli amministratori esecutivi e degli amministratori che ricoprono particolari cariche nonché sulla fissazione degli obiettivi di performance correlati alla componente variabile di tale remunerazione; (iii) monitorare la concreta applicazione della politica di remunerazione e verificare, in particolare, l'effettivo raggiungimento degli obiettivi di performance; e (iv) valutare periodicamente l'adeguatezza, la coerenza complessiva della politica di remunerazione degli amministratori e del top management.
In linea con la Raccomandazione n. 26 del Codice di Corporate Governance, nessun amministratore prende parte alle riunioni del Comitato Nomine e Remunerazione in cui vengono formulate le proposte al Consiglio di Amministrazione circa la propria remunerazione.
Nello svolgimento delle proprie funzioni il Comitato Nomine e Remunerazione ha la facoltà di accedere alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei propri compiti nonché di avvalersi di consulenti esterni.
La Società, nei termini stabiliti dal Consiglio di Amministrazione, metterà altresì a disposizione del Comitato Nomine e Remunerazione le risorse finanziarie adeguate all'adempimento dei propri compiti, nei limiti del budget approvato dal Consiglio di Amministrazione.
Per ulteriori informazioni relative al funzionamento del Comitato Nomine e Remunerazione, si rinvia alla precedente Sezione 7.2 della Relazione.
Il Comitato Nomine e Remunerazione, nella sua funzione di comitato remunerazione, nel corso dell'Esercizio, tra le altre cose, ha esercitato le proprie funzioni, principalmente, in tema di:

In ottemperanza alla Raccomandazione 1 del Codice di Corporate Governance, il Consiglio di Amministrazione, cui compete la responsabilità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi nel suo complesso, definisce la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici della Società, includendo nelle proprie valutazioni tutti gli elementi che possono assumere rilievo nell'ottica del successo sostenibile dell'Emittente. Il sistema di gestione dei rischi non deve essere considerato separatamente dal sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria; entrambi costituiscono difatti elementi del medesimo sistema. Tale sistema è finalizzato a garantire l'attendibilità, l'accuratezza, l'affidabilità e la tempestività dell'informativa finanziaria.
L'approccio progettuale nella costruzione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi si è ispirato agli standard internazionali ed alle best practices di settore.
Il Consiglio di Amministrazione definisce le linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, in modo che i principali rischi afferenti all'Emittente e alle sue controllate risultino correttamente identificati, nonché adeguatamente misurati, gestiti e monitorati, determinando la compatibilità di tali rischi con una gestione dell'impresa coerente con gli obiettivi strategici individuati.
Sono di seguito indicate le principali componenti del sistema di gestione dei rischi.

monitoraggio dei principali rischi aziendali;
Nell'adunanza del 27 marzo 2024, il Consiglio di Amministrazione ha provveduto ad aggiornare i limiti del Risk Appetite con riferimento all'anno 2024.
A presidio del rischio di errata informativa finanziaria, la Società ha individuato una metodologia ad hoc (descritta in un apposito manuale), che comprende diversi ambiti di analisi secondo le seguenti dimensioni: (i) controlli interni a livello societario; (ii) controlli dei processi amministrativo finanziari; (iii) controlli sul governo dell'IT. In dettaglio, il modello prevede la presenza di (i) un adeguato sistema di controlli interni a livello societario funzionale, atto a ridurre i rischi di errori e comportamenti non corretti ai fini dell'informativa contabile e finanziaria, quali ad esempio adeguati processi di gestione del rischio, adeguati codici di condotta, efficaci strutture organizzative, chiari modelli di assegnazione di deleghe e responsabilità, adeguato sistema informativo e di comunicazione; (ii) processi di controllo sulla produzione dell'informativa contabile e finanziaria; (iii) controlli sul governo dell'infrastruttura tecnologica e degli applicativi afferenti ai processi amministrativi e finanziari.
Il modello, inoltre, prevede che l'adeguatezza e l'effettiva applicazione del sistema di controlli interni a presidio dell'informativa finanziaria dell'Emittente sia verificata semestralmente.
Di seguito si riportano i principali ruoli e responsabilità delle funzioni coinvolte:

La verifica dell'adeguata formalizzazione dei processi riguarda tutti i processi individuati come rilevanti ai fini dell'attendibilità dell'informativa finanziaria. Il Dirigente Preposto verifica l'avvenuta formalizzazione dei processi rilevanti con la connessa identificazione dei rischi di errata informativa finanziaria e dei relativi controlli, in quanto condizione iniziale per procedere alla valutazione del sistema dei controlli interni a presidio dell'informativa finanziaria. Nella sua attività di verifica, il Dirigente Preposto è supportato dai singoli process owner, anche in seguito a segnalazioni direttamente pervenute dai control owner.
Ai fini del rilascio dell'attestazione da parte del Dirigente Preposto e dell'Amministratore Delegato ai sensi dell'articolo 154-bis del D.Lgs. 58/98, il modello di governance amministrativo finanziaria della Società prevede il necessario e preventivo rilascio di una specifica attestazione da parte:
Al fine di esprimere la valutazione complessiva del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria, il Dirigente Preposto con il supporto dell'Internal Audit analizza le anomalie e i rilievi riscontrati (e non sanati da controlli compensativi, attivazione di action plan specifici, etc.) per valutarne il potenziale impatto sull'informativa

finanziaria e la relativa probabilità di accadimento.
Il Dirigente Preposto, una volta completate le attività ed effettuato il consolidamento della base informativa espone gli esiti della valutazione dei processi amministrativo finanziari attraverso la predisposizione di una relazione che rendiconti l'adeguatezza e l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili.
Il sistema dei controlli interni ("SCI") è costituito dall'insieme di regole, funzioni, strutture, risorse, processi e procedure volti ad assicurare, nel rispetto della sana e prudente gestione, il conseguimento delle seguenti finalità:
Esso si articola come segue:
Per garantire efficacia alla loro azione, alle funzioni di controllo è assicurato l'accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento del proprio incarico.
Ciascun responsabile delle funzioni di controllo di secondo e terzo livello possiede adeguati requisiti di professionalità ed è collocato in posizione gerarchico-funzionale adeguata: i responsabili delle funzioni di controllo dei rischi e di conformità sono alle dirette dipendenze dell'Amministratore Delegato; il responsabile della funzione di revisione interna, invece, è collocato alle dirette dipendenze dell'organo con funzione di supervisione strategica. Nessun responsabile delle funzioni di controllo ha responsabilità diretta in aree operative sottoposte a controllo.
Le funzioni di controllo producono report periodici in relazione all'attività svolta e, con cadenza almeno annuale, una relazione sulle attività svolte nel corso dell'anno precedente destinata al Consiglio di Amministrazione. I livelli del sistema dei controlli interni possono essere così riassunti:
| 55 | |
|---|---|

Completano il sistema dei controlli interni della Società:
La Funzione Antiriciclaggio è collocata presso l'Ufficio AML e Compliance, posto alle dirette dipendenze dell'organo con funzioni di gestione (Amministratore Delegato), con accesso diretto al Consiglio di Amministrazione mediante flussi informativi periodici.
La Funzione Antiriciclaggio (di seguito AML) si occupa di:
Inoltre, essa è coinvolta nel processo istruttorio propedeutico alla segnalazione delle operazioni sospette agli organi preposti. In ossequio al principio generale di proporzionalità, al responsabile della Funzione AML è conferita anche la delega per la Segnalazione delle Operazioni Sospette ("SOS"), di cui all'art. 35 del decreto legislativo 21 novembre 207, n. 231. La Funzione AML trasmette al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale, con cadenza almeno annuale, una relazione sulle attività svolte nel corso dell'anno precedente. Scopo della Funzione

La funzione Antiriciclaggio si occupa di: (i) monitorare il rischio di riciclaggio, presidiando il corretto funzionamento dei processi aziendali; (ii) predisporre attività inerenti al contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo internazionale; (iii) presidiare il rispetto della normativa antiriciclaggio all'interno della Società e monitorare l'evoluzione della stessa, verificando la coerenza dei processi antiriciclaggio e antiterrorismo rispetto ai dettami normativi; (iv) effettuare verifiche e controlli in materia di adeguata verifica della clientela e di corretta conservazione dei dati.
La funzione verifica nel continuo che le procedure aziendali siano coerenti con l'obiettivo di prevenire e contrastare la violazione di norme in materia di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo. A tal fine, essa:

Ai sensi dell'art. 42 comma 4 del decreto 231/2007, in qualità di delegato dall'Amministratore Delegato, al Responsabile Antiriciclaggio compete:
La Funzione Compliance valuta l'adeguatezza delle procedure interne rispetto all'obiettivo di prevenire la violazione di norme imperative (leggi e regolamenti) e di autoregolamentazione (statuti, codici di condotta, codici di autodisciplina) applicabili alla Società. A tal fine:
Alla funzione di Compliance spettano le attività attinenti alla funzione di conformità alle norme. Essa vigila sulla

conformità e l'osservanza delle procedure, dei regolamenti e delle policy aziendali rispetto alle disposizioni normative e identifica le norme applicabili alla Società e ne valuta e misura l'impatto sull'attività aziendale, proponendo opportune modifiche organizzative al fine di garantire un efficace ed efficiente presidio dei rischi di non conformità e reputazionali individuati.
La Funzione Compliance è coinvolta tramite adeguati flussi informativi nella valutazione ex ante della conformità alla regolamentazione applicabile di tutti i progetti innovativi (inclusa l'operatività in nuovi prodotti o servizi) che la Società intenda intraprendere, nonché nella prevenzione e nella gestione dei conflitti di interesse anche con riferimento ai dipendenti e agli esponenti aziendali.
Ferme restando le responsabilità della funzione di compliance per l'espletamento dei compiti previsti da normative specifiche (ad es. le discipline in materia di trasparenza delle operazioni e correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti), altre aree di intervento della funzione di conformità alle norme sono:
Nell'organizzazione di Generalfinance la funzione di gestione dei rischi è collocata presso l'Ufficio Risk Management, posto alle dirette dipendenze dell'organo con funzioni di gestione (Amministratore Delegato), con accesso diretto al Consiglio di Amministrazione mediante flussi informativi periodici. Le attività di gestione del rischio hanno lo scopo di verificare il rispetto delle regole di vigilanza prudenziale e la gestione dei rischi aziendali. In particolare, tale ufficio concorre al processo di identificazione, analisi, modellizzazione, valutazione e misurazione dei rischi, verificando il rispetto nel continuo dei limiti complessivi di vigilanza prudenziale imposti dall'Autorità di Vigilanza.
La Funzione di controllo del rischio assicura il compimento dei controlli di secondo livello in materia di risk management, in linea con quanto previsto dalla normativa di riferimento (circolare 288 di Banca d'Italia).

La funzione di revisione interna è svolta dall'Ufficio Internal Audit – che riporta direttamente al Consiglio di Amministrazione – onde assicurare il rispetto della sana e prudente gestione.
L'attività di revisione interna è volta da un lato a controllare, anche con verifiche ex post presso le singole unità organizzative, la regolarità dell'operatività e l'andamento dei rischi, dall'altro a valutare la funzionalità del complessivo sistema di controlli interni e a portare all'attenzione del Consiglio di Amministrazione i possibili miglioramenti alle politiche di gestione dei rischi, ai meccanismi di controllo e alle procedure.
La Funzione Internal Audit – che riporta direttamente al Consiglio di Amministrazione – valuta la completezza, l'adeguatezza, la funzionalità (in termini di efficienza ed efficacia) e l'affidabilità del sistema dei controlli interni e del sistema informativo ed effettua accertamenti volti ad individuare eventuali violazioni delle procedure e della regolamentazione.
Come già più sopra specificato, la Società ha istituito in seno al Consiglio di Amministrazione il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità con il compito di supportarne le valutazioni e le decisioni relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché di promuovere la continua integrazione delle best practice nazionali e internazionali nella corporate governance della Società e dei fattori ambientali, sociali e di governance nelle strategie aziendali volte al perseguimento del successo sostenibile.
Il Comitato, in conformità alle raccomandazioni del Codice di Corporate Governance e alle previsioni di legge e regolamentari, svolge i seguenti compiti in materia di controllo e rischi:

Il Comitato riceve dall'Amministratore Delegato informazioni relative a eventuali problematiche e criticità emerse nello svolgimento della propria attività o di cui questi abbia avuto notizia, affinché il Comitato possa prendere le opportune iniziative.
Al Comitato riferisce con periodicità almeno semestrale e ogniqualvolta sia ritenuto necessario dal Comitato medesimo, il Responsabile della funzione di internal audit, in particolare sull'attività svolta, sulle modalità con cui viene condotta la gestione dei rischi e sul rispetto dei piani definiti per il loro contenimento. Il Responsabile della

funzione di internal audit trasmette inoltre al Comitato le relazioni predisposte su eventi di particolare rilevanza, ivi incluse quelle eventualmente richieste dal Collegio Sindacale, con cui mantiene un costante scambio di informative.
9.6. Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.lgs. 231/2001 in materia di responsabilità amministrativa delle società e degli enti
Con delibera del Consiglio di Amministrazione del 27 ottobre 2015, l'Emittente ha adottato un modello di organizzazione, gestione e controllo (il "Modello 231" o il "MOGC"). L'Emittente ha contestualmente provveduto a nominare uno specifico organismo di vigilanza, indipendente dal vertice esecutivo societario e dotato di poteri autonomi, avente il compito di vigilare sul funzionamento, sull'efficacia e sull'osservanza del Modello 231 stesso, nonché di curarne l'aggiornamento (l'"Organismo di Vigilanza").
Poiché la normativa di riferimento (Decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e successive modifiche e integrazioni) prevede espressamente che il Modello 231 individui le aree di attività, nel cui ambito possano essere commessi i reati presupposto, la Società – ogni qual volta se ne ravvisi la necessità (a seguito di una riorganizzazione interna ovvero dell'emanazione di specifiche modifiche normative) appronta specifiche analisi del business al fine di identificare, nell'ambito della propria struttura organizzativa, i ruoli e le linee gerarchiche in cui si suddividono le Direzioni e le funzioni aziendali, nonché le attività sensibili oggetto dell'intervento. Detto esame viene condotto sulla base delle informazioni raccolte presso i referenti aziendali (Responsabili di Direzione e di funzione) che, in ragione del ruolo ricoperto, risultano provvisti della più ampia e profonda conoscenza dell'operatività del settore di relativa competenza.
Il MOGC adottato da Generalfinance è strutturato in due sezioni:
Il sistema di prevenzione attivato da Generalfinance in esecuzione delle disposizioni del Decreto 231 trova la sua piena realizzazione nel Codice Etico, adottato dalla Società con delibera del Consiglio di Amministrazione del 15 luglio 2010 e da ultimo aggiornato con delibera del Consiglio di Amministrazione dell'11 luglio 2023 (il "Codice Etico"). Il Modello 231 e il Codice Etico, pur mantenendo ciascuno specifica identità ed autonomia, costituiscono un corpus unico che rappresenta il sistema di prevenzione adottato dalla Società in esecuzione delle disposizioni del Decreto 231. Il Modello 231 è completato dal Regolamento dell'Organismo di Vigilanza.
Le segnalazioni afferenti a presunti reati presupposto sono gestite secondo la Policy Whistleblowing di cui al successivo paragrafo 9.7, cui si rimanda per maggiori approfondimenti.
Si evidenzia che, alla data della presente Relazione, la Società non è stata oggetto di misure cautelari, né di sentenze di condanna per reati di cui al D. Lgs. n. 231/2001.
Il Modello 231 e il Codice Etico sono pubblicati sul sito internet della Società (www.generalfinance.it, sezione:

"Modello 231").
Tenuto conto delle caratteristiche dimensionali di Generalfinance e della sua operatività, delle relative regole di corporate governance, delle necessità di realizzare un equo bilanciamento tra costi e benefici nonché considerata la dottrina, la giurisprudenza e la prassi in materia, la Società ha istituito un Organismo di Vigilanza di natura collegiale. Esso è costituito da due componenti, uno esterno e indipendente dalla Società, con funzioni di Presidente (Sindaco effettivo della Società) e, l'altro, interno, appartenente alla Direzione Affari Legali e Societari.
L'Organismo di Vigilanza successivamente alla sua nomina si è dotato di un proprio regolamento interno, che disciplina le proprie modalità operative, la disciplina dei flussi informativi e delle attività di reporting dall'Organismo di Vigilanza agli altri organi di controllo, sia interni che esterni, gli adempimenti cui è tenuto in esecuzione dell'incarico.
L'Organismo di Vigilanza resta in carica per il numero di esercizi sociali stabiliti dal Consiglio di Amministrazione all'atto di nomina e comunque non oltre tre esercizi, ed è rieleggibile. Alla data della presente Relazione, l'Organismo di Vigilanza è composto da due membri: (i) Maria Enrica Spinardi sindaco effettivo, nominata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 20 ottobre 2017, in qualità di presidente; e (ii) Margherita De Pieri, appartenente alla Direzione Affari Legali e Societari della Società, nominata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 7 giugno 2021.
9.7 Norme in materia di "whistleblowing", decreto legislativo n. 24 del 10 marzo 2023, recante: "Attuazione della direttiva (UE) 2019/1937 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2019, riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell'Unione e recante disposizioni riguardanti la protezione delle persone che segnalano violazioni delle disposizioni normative nazionali.".
Conformemente alle prescrizioni del d.lgs. n. 24/2023 la Società ha adottato una specifica policy in materia di whistleblowing che prevede un sistema di segnalazione con elevati livelli di confidenzialità e che consente a dipendenti, collaboratori, clienti e fornitori di segnalare alla Società o all'Organismo di Vigilanza (a seconda della competenza) eventuali condotte illecite, irregolarità o violazioni di legge.
Il sistema di segnalazione ha le seguenti caratteristiche:
La piattaforma di segnalazione e i relativi documenti sono accessibili sul sito internet istituzionale della Società.
Il Sistema di Controllo di Gestione appare complessivamente idoneo per le necessità operative della Società. Nel corso dell'adunanza dell'8 febbraio 2024, il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, ha avuto modo di esaminare il Sistema dei controlli interni della Società, esprimendo parere favorevole, senza proporre osservazioni.

Il giudizio di adeguatezza e idoneità è stato attestato dalle relazioni annue – approvate nella seduta consiliare del 22 aprile 2024 – presentate rispettivamente dai responsabili delle funzioni di Risk Management e Internal Audit circa l'attività svolta nell'anno di riferimento, corredate entrambe dalla presentazione del piano delle attività per l'anno successivo.
In data 29 giugno 2022, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di confermare e ratificare la precedente delibera del 20 maggio 2022 con la quale ha individuato, quale CEO della Società, l'Amministratore Delegato Massimo Gianolli, con efficacia a decorrere dalla Data di Avvio delle Negoziazioni. Con le medesime modalità, il Consiglio di Amministrazione ha attribuito al CEO, in quanto incaricato dell'istituzione e del mantenimento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, i compiti e funzioni indicati al paragrafo "Amministratore Delegato" della Sezione 4.6, quindi in particolare all'Allegato 3 cui si rinvia.
Nel corso dell'Esercizio, il CEO:
In conformità con quanto previsto dal principio XI ed alle raccomandazioni 16 e 17 del Codice di Corporate Governance, nonché ai sensi dell'art. 6 del medesimo, nelle date 9 maggio 2022 e 29 giugno 2022, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di confermare e ratificare la precedente delibera del 20 maggio 2022 con la quale ha istituito, con efficacia subordinata alla Data di Avvio delle Negoziazioni, il Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità.
Al Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità sono state attribuite anche le funzioni di comitato per le operazioni correlate, tranne per le decisioni in ordine a operazioni aventi ad oggetto le remunerazioni degli amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche della Società, la cui competenza è stata attribuita al Comitato Nomine e Remunerazione.
Nella riunione tenutasi in data 9 maggio 2022, il Consiglio di Amministrazione ha nominato quali membri del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, Federica Casalvolone (Presidente), Mauro Selvetti e Maria Luisa Mosconi. Nella medesima riunione, il Consiglio di Amministrazione ne ha approvato il Regolamento.
Successivamente, nella seduta del 29 giugno 2022, il Consiglio di Amministrazione ha sostituito, quale componente del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, la consigliera dimissionaria Federica Casalvolone, con la consigliera Annalisa Donesana. Nella medesima riunione, il Consiglio di Amministrazione ha confermato e ratificato l'istituzione del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, le relative competenze e il relativo regolamento. Alla data della presente Relazione, il Comitato in oggetto è composto dai seguenti amministratori non esecutivi: Maria Luisa Mosconi, quale presidente, Annalisa Donesana e Mauro Selvetti, quali componenti.

Al riguardo l'Emittente ritiene che tale composizione sia in linea con quanto previsto dal Codice di Corporate Governance, in ragione del possesso, da parte di tutti i componenti, dei requisiti di indipendenza indicati dal TUF nonché di quelli previsti dal Codice, di adeguata esperienza in materia finanziaria nonché di conoscenza ed esperienza in materia contabile e finanziaria e/o di gestione dei rischi, oltre che di specifiche conoscenze nel settore di attività in cui opera la Società, funzionali ad individuare e a valutarne i relativi rischi.
Il Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità è un organo con funzioni consultive e propositive, che, in accordo con quanto previsto dalla raccomandazione 32 del Codice di Corporate Governance, ha il compito di supportare le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni periodiche di carattere finanziario e non finanziario.
In particolare, il Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità, conformemente a quanto previsto dalla raccomandazione 35 del Codice di Corporate Governance, nel coadiuvare il Consiglio di Amministrazione nell'espletamento dei compiti a quest'ultimo affidati dal Codice di Corporate Governance in materia di controllo interno e di gestione dei rischi:
Il Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità svolge, inoltre, funzioni di supporto al Consiglio di Amministrazione, secondo quanto previsto dalla raccomandazione 33 del Codice di Corporate Governance, sui seguenti temi:

Nello svolgimento delle proprie funzioni il Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità ha la facoltà di accedere alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei propri compiti nonché di avvalersi di consulenti esterni.
Il Comitato si riunisce con la frequenza necessaria per lo svolgimento delle proprie funzioni mediante avviso di convocazione inviato dal presidente o da soggetto da esso incaricato, di regola almeno tre giorni prima di quello fissato per la riunione. In caso di urgenza, detto avviso può essere inviato almeno ventiquattro ore prima dell'ora fissata per la riunione.
Il Comitato deve essere altresì convocato qualora ne sia fatta domanda dal presidente del Collegio Sindacale.
L'avviso contiene l'indicazione dell'eventuale luogo, del giorno e dell'ora della riunione, nonché l'elenco delle materie da trattare. Il Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità può riunirsi anche esclusivamente in videoconferenza e/o teleconferenza a condizione che tutti i partecipanti possano essere identificati, dispongano della documentazione oggetto di analisi, sia loro consentita la condivisione di eventuali documenti relativi alle materie da trattare e sia loro consentito di seguire la discussione e di intervenire in tempo reale alla trattazione degli argomenti affrontati. Verificandosi tali presupposti, la riunione del Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità si considera tenuta nel luogo in cui si trova il segretario della riunione.
Il Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità può validamente riunirsi anche in mancanza di formale convocazione inviata secondo i termini e le modalità predetti ove siano presenti tutti i suoi membri.
Il presidente può invitare a singole riunioni il Presidente del Consiglio di Amministrazione, l'Amministratore Delegato, gli altri amministratori e, informandone l'Amministratore Delegato, gli esponenti delle funzioni aziendali competenti per materia o consulenti della Società o altri soggetti la cui presenza possa contribuire al migliore svolgimento delle funzioni del Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità, con riferimento a tutti ovvero a singoli punti all'ordine del giorno. Il Presidente del Collegio Sindacale, o altro membro da lui designato, e il responsabile della funzione internal audit (salvo che il Comitato esprima il proprio parere in merito al trattamento economico dello stesso Responsabile della funzione di internal audit) partecipano ai lavori del Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità. Possono comunque partecipare alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità anche gli altri sindaci.
Il presidente cura, con modalità idonee a garantirne la necessaria riservatezza, la messa a disposizione della documentazione ragionevolmente necessaria a garantire un'adeguata informativa dei componenti del Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità rispetto alle materie all'ordine del giorno, così da consentire loro di agire in modo informato nello svolgimento del ruolo nell'ambito del Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità. A tal fine, il Presidente ha accesso alle funzioni aziendali al fine di acquisire le informazioni ragionevolmente necessarie per lo svolgimento dei propri compiti, nonché per il compimento delle funzioni assegnate al Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità.
L'informativa destinata al Controllo e Rischi e Sostenibilità è trasmessa dal presidente, o da un soggetto da esso autorizzato, a tutti i suoi componenti almeno due giorni di calendario prima della data della riunione, benché il comitato possa trattare anche punti all'ordine del giorno la cui documentazione sia stata trasmessa in un termine inferiore, qualora tutti i suoi componenti dichiarino di essere sufficientemente informati. Ricorrendo particolari esigenze, l'informativa può essere fornita entro un più breve termine ovvero durante la riunione, nonché con modalità diverse da quelle sopra indicate (ad esempio, mettendo a disposizione le informazioni in formato cartaceo

durante la riunione).
Il Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità è regolarmente costituito con la presenza della maggioranza dei suoi componenti e le delibere sono conformemente adottate a maggioranza assoluta dei componenti. In caso di parità prevale il voto del Presidente.
Il presidente informa il Consiglio di Amministrazione delle attività svolte dal Comitato alla prima riunione utile.
Il Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità riferisce al Consiglio di Amministrazione, almeno in occasione dell'approvazione della relazione finanziaria annuale e semestrale, sull'attività svolta e sull'adeguatezza del sistema del controllo interno e di gestione dei rischi.
Il Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità nomina un segretario, scelto anche al di fuori del Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità, che cura la verbalizzazione delle riunioni. I verbali delle deliberazioni del Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità, sottoscritti dal segretario e dal presidente, sono trascritti a cura del segretario nel libro delle adunanze e delle deliberazioni del Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità, conservato a cura della Società insieme agli altri libri sociali. Al solo fine di agevolare la verbalizzazione della riunione e salva diversa disposizione del presidente della riunione, le adunanze del Comitato possono essere registrate con strumenti audio; tali registrazioni ed eventuali trascrizioni saranno mantenute solo fino all' approvazione del relativo verbale. I verbali vengono altresì trasmessi ai componenti del Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità, e sono a disposizione del presidente del Collegio Sindacale nonché del presidente del Consiglio di Amministrazione e dell'Amministratore Delegato della Società. I verbali sono di regola approvati nella riunione successiva del comitato.
Nella seduta del 2 agosto 2022 il Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità ha nominato proprio Segretario l'Avv. Stefano Saviolo, già Segretario del Consiglio di Amministrazione e Responsabile della direzione Affari Legai e Societari.
Il Comitato deve disporre di risorse finanziarie adeguate all'adempimento dei propri compiti. A tal fine il Consiglio di Amministrazione può deliberare alternativamente di destinare un apposito budget a disposizione del Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità ovvero di provvedere di volta in volta alle esigenze di spesa che si rendessero eventualmente necessarie.
A supporto del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi dell'Emittente, oltre al Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità, la raccomandazione 32 del Codice di Corporate Governance prevede che il chief executive officer sia incaricato dell'istituzione e del mantenimento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.
Il Presidente del Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità ha accesso alle funzioni aziendali al fine di acquisire le informazioni ragionevolmente necessarie per lo svolgimento dei propri compiti, nonché per il compimento delle funzioni assegnate al Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità.
Nel corso dell'Esercizio si sono tenute 13 riunioni del Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità (con una durata media di circa 85 minuti). Alla data della Relazione si sono tenute 3 riunioni e per il 2025 sono previste almeno ulteriori 3 riunioni. Alle riunioni ha regolarmente partecipato la maggioranza dei membri del Collegio Sindacale. A fronte di una percentuale di partecipazione complessiva pari a circa il 100%, la percentuale di partecipazione di ciascun membro del Controllo e Rischi e Sostenibilità in carica alla data della Relazione è stata rispettivamente pari a: (i) Maria Luisa Mosconi 100%; (ii) Annalisa Donesana 85%; e (iii) Mauro Selvetti 92%. Alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità, su invito della presidente e informato l'Amministratore Delegato, hanno preso parte esponenti del management o altre funzioni aziendali al fine di favorire una puntuale e approfondita conoscenza delle attività della Società.
Il Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità nel corso dell'Esercizio, tra le altre cose, ha espresso il proprio parere e le proprie valutazioni principalmente in tema di:

Con delibera del 26 gennaio 2023, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità, il Consiglio di Amministrazione del ha autorizzato l'assunzione e la nomina del Dott. John Frederick Tschuor, quale responsabile della funzione interna audit, autorizzandone anche la remunerazione coerentemente con le politiche aziendali, in conformità alla Raccomandazione 33, lettera "b" del Codice Corporate Governance.
Alla funzione internal audit sono demandate le attività di revisione interna finalizzate, da un lato, a controllare, anche con verifiche ex post presso le singole unità organizzative dell'Emittente, la regolarità dell'operatività e l'andamento dei rischi; dall'altro, a valutare la funzionalità del complessivo sistema di controlli interni e a portare all'attenzione del Consiglio di Amministrazione i possibili miglioramenti alle politiche di gestione dei rischi, ai meccanismi di controllo e alle procedure.
La funzione internal audit – che riporta direttamente al Consiglio di Amministrazione – valuta la completezza, l'adeguatezza, la funzionalità (in termini di efficienza ed efficacia) e l'affidabilità del sistema dei controlli interni e del sistema informativo ed effettua accertamenti volti ad individuare eventuali violazioni delle procedure e della regolamentazione. Alla funzione internal audit sono stati assegnati gli ulteriori compiti a essa attribuiti ai sensi del Codice di Corporate Governance fra cui:

l'oggetto di tali relazioni riguardi specificamente l'attività di tali soggetti;
e. verifica, nell'ambito del piano di audit, dell'affidabilità dei sistemi informativi inclusi i sistemi di rilevazione contabile.
Inoltre, il responsabile della funzione di internal audit è competente circa la verifica sulla funzionalità, adeguatezza e coerenza del sistema di controlli interni e di gestione dei rischi rispetto alle linee di indirizzo definite dall'organo di amministrazione.
Ai sensi della Raccomandazione n. 36 del Codice di Corporate Governance, il responsabile della funzione di internal audit non è responsabile di alcuna area operativa e dipende gerarchicamente dal Consiglio di Amministrazione. Egli ha accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento dell'incarico.
Nel corso dell'Esercizio, il Responsabile della funzione di internal audit ha assolto a tutti i compiti di cui sopra. Egli, tra le altre cose, ha redatto e presentato la propria relazione annua circa l'attività svolta nell'anno 2023, nonché il "Piano delle attività della Funzione Internal Audit per l'anno 2024", il quale ha ottenuto il parere favorevole del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità ed è stato successivamente approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 22 aprile 2024, sentito il Collegio Sindacale e il CEO, ai sensi della Raccomandazione 33, lettera c) del Codice di Corporate Governance.
Si informa inoltre che il responsabile internal audit ha presenziato a tutte le riunioni del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità.
Alla data della presente Relazione, la società incaricata della revisione legale dei conti dell'Emittente è Deloitte & Touche S.p.A., quale Società di Revisione, come descritta alla precedente Sezione 1 della Relazione.
In data 15 febbraio 2018, l'Assemblea dell'Emittente ha conferito alla Società di Revisione l'incarico di revisione contabile dei bilanci di esercizio dell'Emittente, nonché di verifica della regolare tenuta della contabilità e della corretta rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili e di verifica della coerenza della relazione sulla gestione con il bilancio e della sua conformità alle norme di legge per il novennio 2017-2025, ai sensi dell'articolo 13 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39.
Con delibera dell'8 marzo 2022, con efficacia subordinata all'avvio delle negoziazioni delle azioni su Euronext Milan, mercato organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., segmento STAR e a partire da tale data in ragione del cambio di status dell'Emittente da "ente sottoposto a regime intermedio" ("ESRI") ex articolo 19-bis del D. Lgs. n. 39/2010 a "ente di interesse pubblico" ("EIP") ex articolo 16 del D. Lgs. n. 39/2010, l'Assemblea dell'Emittente ha approvato la risoluzione consensuale del predetto incarico e il conferimento, ai sensi dell'articolo 13 del D. Lgs. n. 39/2010 e su proposta motivata del Collegio Sindacale, alla Società di Revisione di un nuovo incarico di revisione legale dei conti (ivi inclusa la verifica della regolare tenuta della contabilità e della corretta rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili, la verifica della coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari indicate nell'articolo 123-bis del TUF con il bilancio e della loro conformità alle norme di legge, nonché la revisione contabile limitata dei bilanci abbreviati semestrali), ai sensi del D. Lgs. n. 39/2010 e del Regolamento (UE) 537/2014.
L'iter procedurale descritto si è reso necessario al fine di conformare l'incarico di revisione legale alla normativa applicabile all'audit degli EIP, tenuto conto dei riferimenti normativi indicati nell'incarico conferito dall'Emittente nel suo status di ESRI in data 15 febbraio 2018(10).
L'incarico conferito in forza della delibera assembleare dell'8 marzo 2022 avrà la sua naturale scadenza in
10 Si segnala che la Società è divenuta ente di interesse pubblico solo a partire dalla Data di Avvio delle Negoziazioni (i.e. a partire dal 29 giugno 2022); pertanto, la disciplina di cui all'art. 11 Regolamento (UE) n. 537/2014 non era applicabile con riferimento all'attività di revisione relativa al bilancio al 31 dicembre 2021.

occasione dell'Assemblea chiamata ad approvare il bilancio al 31 dicembre 2025, avendo la Società computato, nella durata massima novennale prevista ex lege per gli EIP, anche l'attività già svolta dalla Società di Revisione con riferimento agli esercizi 2017-2021 in ottemperanza alla disciplina applicabile agli ESRI.
Si segnala al riguardo che, proprio in considerazione del fatto che il mandato conferito a Deloitte & Touche S.p.A. andrà a scadere con la chiusura dell'esercizio 2025, l'Assemblea della Società tenutasi il 5 aprile 2024, ha deliberato il conferimento dell'incarico di revisione legale dei conti, per gli esercizi 2026-2034, alla società di revisione EY S.p.a. con sede a Milano (MI), Via Meravigli n. 12. L'Assemblea ha ritenuto opportuno determinare con congruo anticipo il soggetto che dovrà assumere l'incarico di revisore legale a partire dall'esercizio 2026, al fine di garantire un adeguato periodo di avvicendamento tra l'attuale e il futuro revisore legale ed evitare che nel corso dell'esercizio precedente all'inizio del nuovo mandato (c.d. cooling in period) possano essere conferiti al soggetto incaricato della revisione incarichi vietati ai sensi dell'art. 5.1, lett. e del Reg. EU 537/2014).
9.13 Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e altri ruoli e funzioni aziendali L'articolo 21 dello Statuto dell'Emittente prevede che il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari sia nominato dal Consiglio di Amministrazione, previo parere obbligatorio del Collegio Sindacale. Il Consiglio di Amministrazione ne dispone, occorrendo, anche la revoca. In conformità con quanto previsto nello Statuto, il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari deve aver maturato un'esperienza almeno triennale in materia di amministrazione, finanza e controllo e possedere i requisiti di onorabilità stabiliti per gli Amministratori. La perdita dei requisiti comporta la decadenza dalla carica.
A tal proposito, si segnala che il Consiglio di Amministrazione, in data 6 agosto 2019, ha nominato Ugo Colombo – Chief Financial Officer e responsabile della direzione finanza e amministrazione della Società – quale dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari ai sensi dell'articolo 154-bis del TUF, con le attribuzioni previste per questo ufficio dal medesimo articolo 154-bis del TUF.
All'atto della nomina, il Consiglio di Amministrazione ha attribuito al dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari tutti i poteri ed i mezzi per l'esercizio dei compiti ad esso attribuiti dalla vigente normativa e dallo Statuto, ivi incluso l'accesso diretto a tutte le funzioni, uffici e informazioni necessarie per la produzione e la verifica dei dati contabili, finanziari ed economici, senza necessità di autorizzazione alcuna.
Il dirigente preposto, ai sensi dell'articolo 154-bis TUF, provvede a:
Con riferimento all'attività e agli adempimenti demandati al dirigente preposto, la Società ha predisposto un apposito Manuale Metodologico che definisce le linee guida e la prassi operativa utilizzate per il presidio del rischio di errata informativa finanziaria (il "Regolamento del Dirigente Preposto"). Nello specifico, tale Manuale, è stato redatto nell'ambito del processo di adeguamento organizzativo ed operativo di Generalfinance S.p.A. alle disposizioni previste dalla legge 262/05 con l'obiettivo di descrivere la metodologia adottata da tutte le strutture coinvolte nel processo, sulla base delle attività di propria competenza. Si riportano di seguito le principali tematiche trattate all'interno del sopra citato documento. Di seguito si elencano gli aspetti più rilevanti del Manuale Metodologico:

Il Manuale Metodologico è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione il 10 febbraio 2023.
Alla data dell'approvazione della Relazione, il Consiglio di Amministrazione della Società non ha nominato responsabili del controllo interno e di gestione dei rischi ulteriori rispetto a quelli fin qui descritti.
9.14 Coordinamento tra i soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi
Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi adottato dalla Società è descritto nella presente Sezione 9 al quale si rimanda per l'identificazione dei soggetti principalmente coinvolti e per l'individuazione delle principali modalità di coordinamento tra gli stessi.

In data 28 febbraio 2022, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l'adozione, con efficacia a partire dalla Data di Avvio delle Negoziazioni, della "Procedura per le operazioni con Parti Correlate" ai sensi dell'articolo 2391-bis del Codice civile e del Regolamento OPC (la "Procedura OPC"). L'adozione della Procedura OPC è stata confermate nella seduta consiliare del 29 giugno 2022 all'atto di insediamento formale del nuovo Consiglio di Amministrazione. Successivamente al suo insediamento, in data 2 agosto 2022, la Procedura OPC è stata sottoposta all'esame del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità (competente in materia di operazioni con parti correlate) e, ottenutone il parere favorevole (ai sensi dell'art. 4, comma 3, del Regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate, adottato dalla Consob con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 successivamente modificato con delibere n. 17389 del 23 giugno 2010, n. 19925 del 22 marzo 2017 e n. 19974 del 27 aprile 2017, n. 21396 del 10 giugno 2020, n. 21624 del 10 dicembre 2020 e n. 22144 del 22 dicembre 2021), nuovamente sottoposto alla ratifica del Consiglio di Amministrazione in data 5 agosto 2022. Si segnala che, previo parere favorevole del Comitato Controlli Rischi e Sostenibilità, e delibera autorizzativa del Consiglio di Amministrazione del 28 dicembre 2023, la Procedura OPC ha ricevuto un aggiornamento, avente ad oggetto la semplice correzione di un errore materiale.
Al Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità sono state attribuite anche le funzioni di comitato per le operazioni correlate, tranne per le decisioni in ordine a operazioni aventi ad oggetto le remunerazioni degli amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche della Società, la cui competenza è stata attribuita al Comitato Nomine e Remunerazione.
La Procedura OPC disciplina, tra l'altro, le modalità di istruzione e di approvazione delle operazioni con parti correlate definite di maggiore rilevanza sulla base dei criteri indicati dal Regolamento Parti Correlate e delle operazioni con parti correlate definite di minore rilevanza, per tali intendendosi quelle diverse dalle operazioni di maggiore rilevanza e dalle operazioni di importo esiguo; queste ultime sono quelle operazioni che, singolarmente considerate, hanno un valore non superiore a Euro 150.000,00 (centocinquantamila/00), quando la Parte Correlata è una persona fisica, oppure un valore non superiore a Euro 300.000,00 (trecentomila/00), quando la Parte Correlata è un soggetto diverso da una persona fisica.
La Procedura OPC, secondo quanto previsto dal Regolamento Parti Correlate, definisce come operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate anche quelle realizzate da parte di eventuali società controllate italiane o estere, in cui almeno uno degli indici di rilevanza indicati nel Regolamento parti correlate superi le soglie ivi previste. La Procedura OPC prevede che la Società si avvalga della deroga concessa dall'articolo 10, comma 1, del Regolamento Parti Correlate, in quanto società di recente quotazione, e, pertanto, l'approvazione delle operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate avverrà secondo la procedura prevista per l'approvazione delle operazioni di minore rilevanza con parti correlate fino al termine di cui al medesimo articolo.
In conformità al Regolamento Parti Correlate, la Procedura OPC prevede che, prima dell'approvazione di un'operazione con parti correlate soggetta alla disciplina della Procedura OPC, il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità esprima un parere motivato non vincolante sull'interesse della Società al suo compimento nonché sulla convenienza e correttezza sostanziale delle condizioni previste.
Le regole previste dalla Procedura OPC non trovano applicazione nei seguenti casi di esenzione, individuati in base agli articoli 13 e 14, comma 2, del Regolamento OPC:
a. alle deliberazioni assembleari di cui all'articolo 2389, primo comma, del Codice civile, relative ai compensi spettanti ai membri del Consiglio di Amministrazione della Società, né alle deliberazioni in materia di remunerazione degli amministratori investiti di particolari cariche rientranti nell'importo complessivo eventualmente preventivamente determinato dall'assemblea ai sensi dell'articolo 2389, comma terzo, del

Codice civile;
Inoltre, in conformità con l'articolo 30.3 dello Statuto, la Procedura OPC prevede il meccanismo del c.d. white-wash, ossia la possibilità per il Consiglio di Amministrazione di approvare operazioni di maggiore rilevanza nonostante l'avviso contrario del Comitato OPC, a condizione che il compimento dell'operazione di maggiore rilevanza sia autorizzato, ai sensi dell'articolo 2364, comma 1, numero 5), del Codice civile, dall'Assemblea. In tal caso l'Assemblea delibera con le maggioranze previste dalla legge, sempreché, ove i soci non correlati presenti in Assemblea rappresentino almeno il 10% del capitale sociale con diritto di voto, non consti il voto contrario della maggioranza dei soci non correlati votanti in assemblea.
Si rende noto che, in data 29 gennaio 2025, il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità (in funzione di comitato per le operazioni con parti correlate), ha approvato l'aggiornamento del Registro Parti Correlate predisposto sulla base

del più recente aggiornamento dell'elenco della parti correlate della Società e delle operazioni con parti correlate. Il Registro Parti Correlate, riporta le parti correlate individuate in conformità alla Procedura OPC e tutte le operazioni con parti correlate di maggiore rilevanza e di minore rilevanza.
Inoltre, in data 18 febbraio 2025, il Consiglio di Amministrazione ha condotto la periodica verifica circa la necessità di apportare modifiche e integrazioni alla Procedura OPC, tenendo anche conto delle eventuali variazioni legislative e regolamentari e della prassi applicativa, nonché di eventuali variazioni della struttura organizzativa della Società. Dopo aver assunto il parere favorevole del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto non necessario apportare modifiche e integrazioni alla procedura, ritenendo che, a far data dall'ultima modifica approvata, non vi siano state variazioni legislative e regolamentari o della prassi applicativa, nonché della struttura organizzativa della Società che giustifichino un intervento modificativo.
La Procedura OPC è disponibile sul sito internet della Società (www.generalfinance.it, sezione: "Governance / Documenti e Procedure"), cui si rimanda per maggior approfondimento.
Oltre alla Procedura OPC, in data 4 luglio 2024, la Società ha adottato una Policy per la gestione dei potenziali conflitti di interesse ("Policy sui conflitti di interesse"), ai sensi dell'art. 2391, comma 1, del Codice Civile, della Raccomandazione n. 37 del Codice di Corporate Governance (la quale prevede che "Il componente dell'organo di controllo che, per conto proprio o di terzi, abbia un interesse in una determinata operazione della società informa tempestivamente e in modo esauriente gli altri componenti del medesimo organo e il presidente dell'organo di amministrazione circa natura, termini, origine e portata del proprio interesse") nonché dal Codice Etico della Società (il quale prevede, inter alia, che la Società adotti "regole specifiche per assicurare la trasparenza, l'integrità e la correttezza – sia sostanziale, che procedurale – (i) delle operazioni in cui si intersecano gli interessi privati degli amministratori e dei componenti degli organi sociali e (ii) delle operazioni con parti correlate, in conformità alle previsioni legislative e regolamentari rilevanti in materia").
Al ricorrere di un interesse, la Policy sui conflitti di interesse prevede che l'interessato trasmetta un'informativa scritta alla Direzione Affari Legali e Societari in tempo utile per l'adunanza del Consiglio di Amministrazione che delibererà in merito all'operazione. La Direzione Affari Legali e Societari informa tempestivamente il Presidente del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale in ordine all'informativa ricevuta affinché la stessa sia messa a disposizione dei due organi sociali in tempo utile. Nel corso della seduta consigliare all'interessato è consentito partecipare alla discussione ed esporre le ragioni sottostanti al proprio interesse, ma non potrà partecipare alla votazione avendo l'obbligo di astenersi. Nelle ipotesi in cui l'interessato sia l'Amministratore Delegato, questi dovrà astenersi dal compiere l'operazione e investire della stessa il Consiglio di Amministrazione.
Le deliberazioni assunte dal Consiglio di Amministrazione in merito alle operazioni nelle quali vi sia un interesse di un esponente devono adeguatamente motivare le ragioni e la convenienza delle medesime per la Società.
La Società ha ritenuto di annoverare tra i destinatari portatori di interessi rilevanti (ai sensi dell'art. 2391 cod. civ.) in relazione al compimento, o meno, di determinate operazioni non solo i componenti del Consiglio di Amministrazione ma anche quelli del Collegio Sindacale.
La Policy sui conflitti di interesse è disponibile sul sito internet della Società (www.generalfinance.it, sezione: "Governance / Documenti e Procedure"), cui si rimanda per maggior approfondimento.

Si riporta qui di seguito il testo degli artt. 23, commi 5 e seguenti, 24 e 25 dello Statuto contenenti disposizioni in materia di nomina e sostituzione del Collegio Sindacale:
Articolo 23
11 Ai sensi della Determinazione CONSOB n. 76 del 30 gennaio 2023, la quota di partecipazione determinata da Consob ai sensi dell'articolo 144 quater del Regolamento Emittenti CONSOB è pari a 2,5%.

25.1 Se nel corso dell'esercizio viene a mancare un Sindaco effettivo, subentra il primo supplente appartenente alla medesima lista del Sindaco sostituito fino alla successiva Assemblea, in modo tale da assicurare il rispetto della disciplina, anche regolamentare, tempo per tempo vigente in materia di equilibrio dei generi, ove applicabile. Nel caso in cui il primo subentro non consenta di rispettare la disciplina, anche regolamentare, tempo per tempo vigente in materia di equilibrio dei generi, subentra il secondo supplente

tratto dalla stessa lista.
Si precisa che oltre alle norme di legge, regolamentari (tra le quali rivestono carattere preminente la Circolare di Banca d'Italia n. 288 del 3 aprile 2015, come successivamente modificata e integrata, il Decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze del 23 novembre 2020, n. 169, in vigore dal 30 dicembre 2020, recante il: "Regolamento in materia di requisiti e criteri di idoneità allo svolgimento dell'incarico degli esponenti aziendali delle banche, degli intermediari finanziari, dei confidi, degli istituti di moneta elettronica, degli istituti di pagamento e dei sistemi di garanzia dei depositanti" e l'art. 36 del Decreto Salva Italia, che ha introdotto nell'ordinamento italiano un esplicito divieto di interlocking per i soggetti che operano nel mercato finanziari e assicurativo), del TUF e alle previsioni dello Statuto e del Codice di Corporate Governance, l'Emittente non è soggetta ad altre prescrizioni in materia di composizione del Collegio Sindacale.
Ai sensi dell'art. 23 dello Statuto, il Collegio Sindacale è composto da tre membri effettivi e due supplenti. I membri del Collegio Sindacale restano in carica per tre esercizi e scadono alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo al terzo esercizio della carica.
I sindaci sono rieleggibili.
I componenti del Collegio Sindacale devono essere in possesso dei requisiti previsti dalla normativa, anche regolamentare, tempo per tempo vigente e applicabile. Si considerano strettamente attinenti all'ambito di attività della Società le materie inerenti al diritto commerciale, al diritto societario, al diritto dei mercati finanziari, al diritto tributario, all'economia aziendale, alla finanza aziendale, alle discipline aventi oggetto analogo o assimilabile, nonché infine alle materie attinenti al settore di attività della Società.
In data 8 marzo 2022, l'Assemblea ordinaria dell'Emittente ha (i) preso atto che tutti i membri del Collegio Sindacale in carica alla data della Relazione hanno rassegnato le proprie dimissioni con efficacia subordinata alla Data di Avvio delle Negoziazioni; e (ii) nominato, con efficacia subordinata alla Data di Avvio delle Negoziazioni, per tre esercizi Paolo Francesco Maria Lazzati quale Presidente del Collegio Sindacale, Marco Carrelli e Maria Enrica Spinardi quali sindaci effettivi e Andrea di Giuseppe Cafà e Luca Zambanini quali sindaci supplenti (i "Membri del Collegio Sindacale").
I Membri del Collegio Sindacale sono pertanto entrati in carica alla Data di Avvio delle Negoziazioni e vi resteranno sino all'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2024.
La tabella che segue riporta i componenti del Collegio Sindacale in carica alla data della presente Relazione:

| Nome e cognome | Carica | Luogo e data di nascita | prima nomina |
|---|---|---|---|
| Paolo Francesco Maria Lazzati | Presidente | Milano (MI), 16 maggio 1958 | 29/06/2017 |
| Marco Carrelli | Sindaco effettivo | Domodossola (VB), 23 agosto 1985 | 08/03/2022 |
| Maria Enrica Spinardi | Sindaco effettivo | Torino (TO), 14 luglio 1960 | 08/03/2022 |
| Andrea di Giuseppe Cafà | Sindaco supplente | Teramo (TE), 6 marzo 1970 | 29/06/2022 |
| Luca Zambanini | Sindaco supplente | Biella (BI), 1° aprile 1974 | 29/06/2022 |
Si riporta di seguito un sintetico curriculum vitae di ciascun membro del Collegio Sindacale dal quale emergono la competenza e l'esperienza maturate.
Paolo Francesco Maria Lazzati – nasce a Milano il 16 maggio 1958. È laureato in Economia e Commercio presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano (indirizzo Economia Aziendale) ed è abilitato all'esercizio della professione di dottore commercialista. Comincia la propria attività presso lo studio di Gaetano Lazzati. Dal 1990, dopo un periodo di collaborazione, entra in qualità di associato nello Studio Legale Prof. Avv. Paolo Maria Tabellini e Associati e nel 2000 fonda il proprio studio professionale, in cui svolge principalmente attività di assistenza fiscale e societaria a società e gruppi, anche nelle fasi di riorganizzazione, ampliamento e ristrutturazione aziendale, nonché assistenza alle famiglie nella gestione e organizzazione del proprio patrimonio. È cultore della materia nel corso di Diritto Tributario dal 1993 al 2001 presso l'Università di Trento e dal 2000 al 2015 presso l'Università di Pavia, sempre alla Facoltà di Economia e Commercio. Ha ricoperto e ricopre incarichi di amministratore, sindaco e presidente del collegio sindacale in diverse società.
Maria Enrica Spinardi – nasce a Torino il 14 luglio 1960. Nel 1983 si laurea in Economia e Commercio presso l'Università di Torino. Dal 1983 al 1985 lavora come internal auditor in Olivetti S.p.A. Dal 1985 svolge attività di revisione in una primaria società di revisione. Dal 1996 è revisore contabile. È iscritta al registro dei Revisori degli Enti Locali. Dal 2001 al 2012 è socio di una primaria società di revisione. Svolge attività di consulenza e di revisione legale. È sindaca e membro di alcuni Organismi di Vigilanza ex D. Lgs. n. 231/2001.
Marco Carrelli – nasce a Domodossola (VB) il 23 agosto 1985. È laureato in Economia presso l'Università degli Studi di Pavia. Svolge attività di consulenza ed assistenza tributaria, pianificazione fiscale per società di capitali, imprese, lavoratori autonomi e privati, anche mediante la redazione di pareri interpretativi di diritto societario, diritto fallimentare, contenzioso tributario, operazioni societarie straordinarie. Presta assistenza in merito all'imposizione diretta, indiretta e sostitutiva e difesa in fase di contenziosi delle stesse. Presta assistenza nelle dichiarazioni dei redditi in regime ordinario e di consolidato fiscale nonché consulenza contabile e redazione di bilanci d'esercizio e consolidati di gruppo. È iscritto nell'elenco dei professionisti che provvedono alle operazioni di vendita ex articolo 179-ter c.p.c. presso il Tribunale di Biella. Ricopre incarichi di membro del collegio sindacale in diverse società.
Andrea di Giuseppe Cafà – nasce a Teramo il 6 marzo 1970. Nel 1996 si laurea in Economia Aziendale presso l'Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano. Nel 1997 inizia a collaborare con lo Studio Mattina Bracchitta svolgendo attività di consulenza fiscale e societaria e nel 2000 ne diventa partner (fino al 2002). Nel 1999 si abilita alla professione di ragioniere commercialista. Dal 2002 fino al 2018 è consulente di New Team Service S.r.l. Dal 2012 al 2019 è partner dello Studio Mazzocchi & Associati. Dal 2014 è partner di Lloyd & Moore, società attiva nel settore della revisione contabile. Dal 2000 è presidente del consiglio di amministrazione di Italian Trust Company S.r.l. e dal 2002 è presidente e membro effettivo di collegi sindacali di numerose società. Consegue numerosi master: nel 1998 il Master Tributario presso l'Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano, nel 2003 il Master di Specializzazione in Diritto Societario e Corporate Governance, nel 2005 il Master di Specializzazione degli Enti Non-Profit, nel 2008 il Master di Diritto Fallimentare e nel 2009 il Master Specializzazione sul Governo e la Revisione Contabile degli Enti. Dal 2009 al 2012 è revisore legale dei conti del Comune di Cologno Monzese. È autore di

Luca Zambanini – nasce a Biella il 1° aprile 1974. Dal 1993 al 2005 collabora con lo Studio Bernero – Barazzotto Commercialisti Associati, dapprima come praticante ragioniere e successivamente come ragioniere professionista e praticante dottore commercialista. Dal 2006 presso i propri Studi svolge attività di consulenza professionale, contabile, societaria e tributaria a numerose società, nazionali e appartenenti a gruppi multinazionali. È ragioniere commercialista dal 1997 e revisore legale dal 1999. Nel 2001 si laurea in Economia e Commercio presso l'Università del Piemonte Orientale. Dal 2004 è revisore legale, sindaco unico, sindaco effettivo e sindaco supplente in diverse società private e pubbliche. Nel 2006 consegue l'abilitazione a dottore commercialista. Dal 2007 è curatore fallimentare e professionista delegato alle esecuzioni immobiliari per il Tribunale di Biella. Dal 2015 svolge attività di docenza nell'ambito di piani formativi rivolti al personale di società.
Nel corso dell'Esercizio si sono tenute 11 riunioni del Collegio Sindacale (con una durata media di circa sessanta minuti. Alla data della Relazione si è tenuta una riunione e per il 2025 sono previste almeno ulteriori 4 riunioni. A fronte di una percentuale di partecipazione complessiva pari a circa il 100%, la percentuale di partecipazione di ciascun membro del Collegio Sindacale in carica alla data della Relazione è stata rispettivamente pari a: (i) Paolo Francesco Maria Lazzati 100%; (ii) Marco Carrelli 100%; e (iii) Maria Enrica Spinardi 100%.
Ai fini della valutazione di indipendenza, si applicano al Collegio Sindacale i criteri di significatività previsti nella Sezione 4.7. per il Consiglio di Amministrazione.
Il Collegio Sindacale, anche sulla base delle informazioni fornite dagli stessi sindaci, valuta, con frequenza annuale e con riferimento ad ogni suo componente, la sussistenza dei requisiti di indipendenza previsti dal TUF e dal Codice di Corporate Governance e ne dà compiuta informativa al mercato.
A tale riguardo, si precisa che il Collegio Sindacale, nella seduta del 21 febbraio 2024, ha verificato la sussistenza dei requisiti di indipendenza previsti dall'articolo 148, comma 3, del TUF e dall'articolo 2 del Codice di Corporate Governance in capo a tutti i propri componenti e a condurre l'autovalutazione periodica dell'organo medesimo circa la permanenza del possesso dei requisiti previsti per i propri componenti nonché relativamente alla correttezza ed efficacia del proprio funzionamento, secondo quanto previsto dalle norme di comportamento del collegio sindacale di società quotate elaborate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.
Inoltre, nell'adunanza del 25 novembre 2024, in conformità a quanto previsto dagli articoli 26 e 110 del TUB, nonché del Titolo II, Capitolo 2, delle disposizioni contenute nella Circolare n. 288 del 3 aprile 2015 di Banca d'Italia, il Collegio Sindacale ha, inoltre, verificato il rispetto da parte dei medesimi membri del Collegio Sindacale dell'articolo 36 del Decreto Salva Italia in materia di divieto di interlocking.
Si segnala che le norme che prevedono che il riparto dei membri del Collegio Sindacale da eleggere sia effettuato in base a un criterio che assicuri l'equilibrio tra generi, ai sensi di quanto previsto all'articolo 148, comma 1-bis, del TUF, sono state recepite nello Statuto.
Con riferimento alla gender diversity, benché l'articolo 148, comma 1-bis, del TUF, come modificato dalla Legge 27 dicembre 2019, n. 160, preveda che le disposizioni in materia di equilibrio tra i generi trovino applicazione a partire dal primo rinnovo del Collegio Sindacale successivo alla Data di Avvio alle Negoziazioni, la composizione del Collegio Sindacale dell'Emittente risulta già conforme a tali requisiti, in quanto è rispettata la regola per la quale il genere meno rappresentato deve ottenere almeno un quinto dei sindaci eletti in occasione del primo rinnovo e almeno due quinti dei sindaci eletti in occasione dei successivi cinque mandati consecutivi (comunque arrotondati all'eccesso, ad eccezione degli organi sociali formati da tre componenti per i quali l'arrotondamento avviene per

Alla data della presente Relazione la composizione del Collegio Sindacale risulta adeguatamente diversificata per età, genere e percorso formativo e professionale.
La Società non ha formalmente adottato politiche in materia di diversità in relazione alla composizione dell'organo di controllo, con specifico riferimento ad aspetti quali età e percorso formativo e professionale, dal momento che – de facto – già applica principi di diversificazione anagrafica e professionale nelle nomine, a garanzia di una calibrata composizione dell'organo.
La remunerazione dei sindaci è commisurata all'impegno richiesto, alla rilevanza del ruolo ricoperto nonché alle caratteristiche dimensionali e settoriali dell'Emittente. A tale riguardo si segnala che, ai fini della determinazione della remunerazione dei sindaci, l'Assemblea, in particolare, ha tenuto presente il crescente impegno richiesto in conseguenza dalle maggiori complessità prevista derivante dall'ammissione alla negoziazione delle azioni dell'Emittente su Euronext Milan, mercato organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., segmento STAR.
Per quanto a conoscenza dell'Emittente, alla data della Relazione, nessuno dei membri del Collegio Sindacale dell'Emittente è portatore di interessi privati in conflitto con i propri obblighi derivanti dalla carica ricoperta all'interno dell'Emittente.
L'Emittente, nella Procedura OPC, ha previsto che il sindaco che, per conto proprio o di terzi, abbia un interesse in una determinata operazione dell'Emittente informi tempestivamente e in modo esauriente gli altri sindaci circa natura, termini, origine e portata del proprio interesse.
Inoltre, l'Emittente ha ritenuto opportuno comprendere anche i componenti del Collegio Sindacale tra i destinatari della Procedura Conflitti di interesse.
La Procedura OPC e la Procedura Conflitti di interesse sono disponibili sul sito internet della Società (www.generalfinance.it, sezione "Governance / Documenti e Procedure"), cui si rimanda per maggior approfondimento.
Per ulteriori informazioni in merito alla composizione del Collegio Sindacale, si rinvia alla Tabella 4 allegata alla Relazione.
Il Collegio Sindacale, nel corso dell'Esercizio, tra le altre cose, ha svolte le seguenti attività:


In conformità a quanto previsto dall'articolo 1, Principio IV, del Codice di Corporate Governance, la Società intende assicurare un dialogo costante e aperto con gli azionisti e con gli ulteriori soggetti interessati (di seguito, congiuntamente, i "Soggetti Interessati") al fine di accrescere negli stessi il livello di comprensione circa le attività svolte dalla Società, il suo andamento economico-finanziario e le sue strategie volte a perseguire il successo sostenibile, nonché mantenere un adeguato canale di informazione con tali soggetti, ispirato a principi di correttezza e trasparenza nel rispetto della Legge.
A partire dalla Data di Avvio delle Negoziazioni, l'Emittente ha istituito un'apposita sezione ("Investor Relations") nell'ambito del proprio sito internet, facilmente individuabile ed accessibile, nella quale sono state messe a disposizione le informazioni regolamentate nonché quelle concernenti l'Emittente che rivestono rilievo per i propri azionisti, in modo da consentire a questi ultimi un esercizio consapevole dei propri diritti.
Ulteriormente, la Società ha nominato il Dott. Ugo Colombo, persona professionalmente qualificata, come incaricato della gestione dei rapporti con gli investitori, in qualità di investor relator, al fine di assicurare una corretta, continua e completa comunicazione a favore degli azionisti e degli altri stakeholder rilevanti.
I riferimenti dell'investor relator sono i seguenti: Generalfinance S.p.A., Chief Financial Officer - Investor Relations, Ugo Colombo, [email protected], +39 3355761968.
Si segnala che, in data 20 maggio 2022, il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Presidente del Consiglio di Amministrazione, formulata d'intesa con il CEO, ha approvato una politica per la gestione del dialogo con gli azionisti e gli altri soggetti interessati (la "Politica per il la Gestione del Dialogo con gli Azionisti") in linea con le raccomandazioni del Codice di Corporate Governance.
La Politica per la Gestione del Dialogo con gli Azionisti è stata successivamente confermata e ratificata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 29 giugno 2022.
Le tematiche che possono essere affrontate nell'ambito del dialogo possono riguardare, tra l'altro:
I soggetti coinvolti nel processo di gestione del dialogo con la generalità degli azionisti e degli altri stakeholder rilevanti sono:
a. il Consiglio di Amministrazione, che approva la Politica per il la Gestione del Dialogo con gli Azionisti ed è responsabile per il dialogo con i Soggetti Interessati, delegandone la gestione operativa al CEO. Il Consiglio di Amministrazione, tuttavia, mantiene un ruolo di indirizzo, supervisione e monitoraggio e può deliberare su qualunque questione attinente al dialogo con i Soggetti Interessati;

La Politica per la Gestione del Dialogo con gli Azionisti è disponibile sul sito internet della Società (www.generalfinance.it, sezione: "Governance / Documenti e Procedure"), cui si rimanda per maggior approfondimento.
Nella seduta del 9 maggio 2022, ai sensi dell'art. 2.6.1 del Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana, il Consiglio di Amministrazione ha nominato l'Avv. Stefano Saviolo, Responsabile della direzione Affari Legali e Societari, quale Referente Informativo, ossia il soggetto cui Borsa Italiana potrà rivolgersi per ottenere informazioni relative alla Società ritenute utili per il buon funzionamento del mercato oppure per richiedere la diffusione di dati o notizie necessari all'informazione del mercato. Contestualmente, per assicurare un presidio costante ed efficace, quale sostituta, è stata nominata la dott.ssa Margherita De Pieri, componente della direzione Affari Legali e Societari, che svolgerà le funzioni di Referente Informativo in caso di assenza o impedimento di quest'ultimo.

L'Assemblea dei Soci della Società si riunisce in sede ordinaria e straordinaria ai sensi di legge e dello Statuto. L'Assemblea, regolarmente costituita, rappresenta l'universalità dei soci e le sue deliberazioni, prese in conformità alla legge e allo Statuto, vincolano e obbligano tutti gli azionisti, ancorché non intervenuti, astenuti o dissenzienti.
Ai sensi degli artt. 11 e seguenti dello Statuto, l'Assemblea è convocata ogni volta che il Consiglio di Amministrazione lo ritenga opportuno o quando ne sia richiesta la convocazione ai sensi di legge.
L'Assemblea si riunisce presso la sede sociale o in qualsiasi luogo, anche diverso dalla sede sociale, a scelta dell'organo amministrativo, purché in Italia ovvero in un altro Paese dell'Unione Europea, in quest'ultimo caso assicurando agli aventi diritto la possibilità di intervenire coi mezzi di cui all'Articolo 13, comma 5), dello Statuto. Nell'avviso di convocazione può essere stabilito che l'Assemblea si tenga esclusivamente mediante mezzi di telecomunicazione, omettendo l'indicazione del luogo fisico di svolgimento della riunione, con le modalità ed i limiti della normativa legislativa e regolamentare vigente.
Le Assemblee ordinarie e straordinarie si tengono in unica convocazione. Il Consiglio di Amministrazione può stabilire che l'Assemblea sia tenuta in più convocazioni e, in tale ipotesi, nell'avviso di convocazione sarà indicato il giorno per la seconda ed eventualmente la terza convocazione nelle modalità di cui all'Articolo 11, comma 4), dello Statuto. L'Assemblea si costituisce e delibera, in sede ordinaria e straordinaria, con le maggioranze previste dalla legge per tali ipotesi.
L'Assemblea è convocata dal Consiglio di Amministrazione mediante avviso pubblicato sul sito internet della Società nonché secondo le altre modalità stabilite dalla normativa, anche regolamentare, pro tempore vigente e – ove occorra – dal codice civile.
L'Assemblea ordinaria per l'approvazione del bilancio deve essere convocata almeno una volta all'anno entro 120 giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale, ovvero, nei casi previsti dall'art. 2364, comma 2, cod. civ., e comunque nel rispetto dei termini di cui all'art. 154-ter TUF entro il maggior termine di 180 giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale, fatto salvo ogni ulteriore termine previsto dalla disciplina normativa vigente. In tale caso, deve essere data comunicazione a Banca d'Italia.
Lo Statuto della Società prevede, all'articolo 6, l'istituto della maggiorazione del diritto di voto di cui all'articolo 127 quinquies del TUF. A tale riguardo, si evidenzia che in data 6 settembre 2024, l'Assemblea Straordinaria della Società ha approvato una modifica statutaria mediante la quale è stato introdotto il c.d. voto maggiorato rafforzato, così come consentito dal rinnovato articolo 127-quinquies del Testo Unico della Finanza – modificato dalla legge 5 marzo 2024, n. 21 (Legge Capitali) – il quale stabilisce che le società che adottano il meccanismo del voto maggiorato possano altresì prevedere in statuto che, oltre alla maggiorazione ordinaria fino a un massimo di due voti per azione che può essere conseguita dopo un periodo di possesso dell'azione ininterrotto pari almeno a 24 mesi, i diritti di voto possano essere ulteriormente incrementati nella misura di un voto per azione per ogni periodo di 12 mesi di possesso continuato delle azioni, fino ad un massimo di 10 voti per azione, secondo un meccanismo di step-up progressivo.
Conseguentemente, laddove risultino soddisfatte le condizioni statutarie previste per la maturazione del voto maggiorato, ai sensi dell'Articolo 6, comma 6 dello Statuto, l'avente diritto sarà legittimato a esercitare nelle forme previste dalla normativa applicabile:

periodo continuativo di 48 (quarantotto) mesi;
A tale riguardo si ricorda che, come precisato alla precedente sezione 2 lettera "d" della Relazione (alla quale si rimanda per maggiori informazioni), la Società ha adottato un apposito regolamento contenente la disciplina di dettaglio sul voto maggiorato, reperibile sul sito internet della Società (www.generalfinance.it, sezione: "Governance / Voto Maggiorato").
La legittimazione all'intervento in Assemblea spetta ai titolari del diritto di voto ai sensi delle disposizioni di legge, anche regolamentari, pro tempore vigenti. La legittimazione all'intervento e all'esercizio del diritto di voto è attestata secondo i termini stabiliti dalla normativa, anche regolamentare, di tempo in tempo vigente, nonché da quanto previsto dai seguenti commi dell'Articolo 12 dello Statuto, secondo quanto disposto, di volta in volta, nell'avviso di convocazione.
L'Assemblea, sia ordinaria che straordinaria, può svolgersi con l'intervento esclusivo del rappresentante designato di cui all'art. 135-undecies del TUF, in conformità alla normativa, anche regolamentare, pro tempore vigente, secondo quanto disposto nell'avviso di convocazione. Al rappresentante designato possono essere conferite anche deleghe e sub-deleghe ai sensi dell'art. 135-novies del TUF.
Qualora sia previsto nell'avviso di convocazione che l'intervento e l'esercizio del diritto di voto in assemblea non avvengano esclusivamente per il tramite del rappresentante designato, coloro ai quali spetta il diritto di voto possono farsi rappresentare in Assemblea rilasciando apposita delega nei termini e nei modi indicati dalla legge. La delega è trasmessa alla Società mediante invio all'indirizzo di posta elettronica certificata indicato nell'avviso di convocazione ovvero mediante altre modalità di invio ivi indicate.
La Società può designare, per ciascuna Assemblea, uno o più soggetti ai quali i titolari del diritto di voto in Assemblea possono conferire una delega con istruzioni di voto su tutte o alcune delle proposte all'ordine del giorno. La delega non ha effetto con riguardo alle proposte per le quali non sono state conferite istruzioni di voto. I soggetti designati, le modalità e i termini per il conferimento delle deleghe sono riportati nell'avviso di convocazione dell'Assemblea.
In conformità a quanto previsto dagli artt. 24 e 110 del TUB, non possono essere esercitati i diritti di voto e gli altri diritti che consentono di influire sulla Società inerenti alle partecipazioni per le quali (i) le autorizzazioni preventive da rilasciarsi a cura di Banca d'Italia non siano state ottenute ovvero siano state sospese o revocate ovvero (ii) le comunicazioni previste siano state omesse.
L'Assemblea è presieduta dal Presidente del Consiglio di Amministrazione. In caso di assenza o di impedimento di questi, l'Assemblea sarà presieduta dalla persona eletta con il voto della maggioranza dei presenti, secondo la partecipazione posseduta

Essa delibera su tutti gli argomenti attribuiti alla sua competenza dalla legge e dallo Statuto.
Il presidente dell'Assemblea verifica, anche a mezzo di appositi incaricati, il diritto di intervento, la regolarità della costituzione, l'identità e la legittimazione degli intervenuti, nonché ne regola lo svolgimento ed accerta i risultati delle votazioni; degli esiti di tali accertamenti deve essere dato conto nel verbale.
Lo svolgimento dell'Assemblea è regolato dalla legge, dallo Statuto e, se presente, dall'apposito regolamento assembleare approvato con delibera dell'Assemblea ordinaria della Società.
L'Assemblea può essere tenuta con gli intervenuti dislocati in più luoghi collegati con mezzi di telecomunicazione. In tale ipotesi: (a) salvo il caso di cui all'Articolo 11, comma 2, ultimo periodo, dello Statuto, sono indicati nell'avviso di convocazione i luoghi audio/video collegati, nei quali gli intervenuti possono affluire; (b) il Presidente dell'Assemblea deve poter garantire la corretta costituzione, accertare l'identità e la legittimazione degli intervenuti, regolare lo svolgimento dell'adunanza e accertare i risultati della votazione; (c) il soggetto verbalizzante deve poter percepire adeguatamente gli eventi assembleari oggetto di verbalizzazione; e (d) gli intervenuti devono poter partecipare alla discussione e alla votazione simultanea sugli argomenti all'ordine del giorno.
Il Presidente dell'Assemblea è assistito da un segretario, anche non socio, designato dagli intervenuti, salvo quanto previsto dal secondo comma dell'art. 2371 cod. civ.
Per maggiori dettagli in merito ai meccanismi di funzionamento, ai diritti degli azionisti e alle modalità di loro esercizio, si rinvia al vigente Statuto sociale dell'Emittente reperibile sul sito internet della Società
(www.generalfinance.it, sezione: "Governance / Statuto Sociale").
Nel corso dell'Esercizio, si sono tenute due riunioni assembleari.
a) in data 5 aprile 2024 si è riunita l'Assemblea ordinaria, con il seguente ordine del giorno:
All'adunanza hanno partecipato 6 amministratori della Società su 9 in carica alla data dell'Assemblea. In sede assembleare e nella documentazione propedeutica, il Consiglio ha riferito sull'attività svolta e programmata e si è adoperato per assicurare agli azionisti un'adeguata informativa circa gli elementi necessari perché essi potessero assumere, con cognizione di causa, le decisioni di competenza assembleare.
b) In data 6 settembre 2024, si è riunita l'Assemblea straordinaria, con il seguente ordine del giorno:


Alla data della presente Relazione non sono state adottate eventuali pratiche di governo societario ulteriori rispetto a quelle già indicate nella presente Relazione.

Salvo per quanto sopra riportato e quanto riportato nelle specifiche sezioni della Relazione, a far data dalla chiusura dell'Esercizio non si sono verificati cambiamenti nella struttura di governo societario.

In data 18 febbraio 2025, il Consiglio di Amministrazione ha esaminato le raccomandazioni contenute nella lettera del presidente del Comitato italiano per la Corporate Governance del 17 dicembre 2024 (la "Lettera"), già oggetto di esame da parte del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità e del Collegio sindacale, nel corso della riunione congiunta del 21 febbraio 2024.
Con riferimento alle raccomandazioni contenute nella Lettera, la Società ritiene che il proprio assetto di governo societario, la struttura organizzativa, la regolamentazione e le procedure aziendali e le prassi generalmente seguite – quali descritte in dettaglio nella Relazione – siano in grado di assicurare il sostanziale rispetto delle raccomandazioni in questione, anche nell'ottica delle prescrizioni di cui al Codice di Governance.
Il Consiglio di Amministrazione, in ogni caso, nel corso dell'esercizio 2025, approfondirà ulteriormente le raccomandazioni contenute nella Lettera al fine di rendere la governance della Società sempre più aderente al rispetto del Codice CG.

| STRUTTURA DEL CAPITALE SOCIALE | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| N. azioni | N. diritti di voto | Quotato / non quotato | Diritti e obblighi | ||||||
| Azioni ordinarie | 12.635.066 | 19.530.005 | Quotato | Ordinari di legge(12) | |||||
| Azioni privilegiate | 0 | 0 | - | - | |||||
| Azioni a voto plurimo | 0 | 0 | - | - | |||||
| Altre categorie di azioni con diritto di voto | 0 | 0 | - | - | |||||
| Azioni risparmio | 0 | 0 | - | - | |||||
| Azioni risparmio convertibili | 0 | 0 | - | - | |||||
| Altre categorie di azioni senza diritto di voto | 0 | 0 | - | - | |||||
| Altro | - | - | - | - |
| ALTRI STRUMENTI FINANZIARI (attribuenti il diritto di sottoscrivere azioni di nuova emissione) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Quotato (indicare i N° strumenti in Categoria di azioni al servizio della N° azioni al servizio della mercati)/non quotato circolazione conversione/esercizio conversione/esercizio |
||||||||
| Obbligazioni convertibili | - | - | - | - | ||||
| Warrant | - | - | - | - |
12 Sulla possibilità di ottenere la maggiorazione dei diritti di voto spettanti sulle azioni, cfr. la Sezione 2, lettera "d" della presente Relazione.

| (13) PARTECIPAZIONI RILEVANTI NEL CAPITALE |
|||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dichiarante | Azionista diretto | Quota % su capitale ordinario |
Quota % su capitale votante |
||||
| - | GGH – Gruppo General Holding S.r.l. |
41,375 | 53,533 | ||||
| - | Investment Club S.r.l. | 9,555 | 9,413 | ||||
| - | BFF Bank S.p.A. | 8,021 | 5,189 | ||||
| - | First4Progress1 S.r.l. | 5,391 | 6,662 | ||||
| - | Banca del Ceresio SA | 4,667 | 5,153 |
13 Alla data di chiusura dell'esercizio.

| Carica | Componenti | Anno di nascita |
Data di prima (14) nomina |
In carica da |
In carica fino a |
Lista (pres entat ori) (15) |
Lista (M/m) (16) |
Esec. | Non esec. |
Indip. Codi ce |
Indip. TUF |
N. altri inc. (17) |
Partec. (18) |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Presidente | Maurizio Dallocchio |
1958 | 21/06/2021 | 29/06/2022 | Appr. bilancio 31/12/2024 |
N/A | N/A | - | X | X | X | 2 | 19/19 |
| Vicepresidente | Mauro Selvetti | 1960 | 08/03/2022 | 29/06/2022 | Appr. bilancio 31/12/2024 |
N/A | N/A | - | X | X | X | 0 | 19/19 |
| Amministratore Delegato (19) |
Massimo Gianolli |
1966 | 23/10/1990 | 29/06/2022 | Appr. bilancio 31/12/2024 |
N/A | N/A | X | - | - | - | 0 | 19/19 |
| Amministratore | Leonardo Luca Etro |
1978 | 18/10/2018 | 29/06/2022 | Appr. bilancio 31/12/2024 |
N/A | N/A | - | X | X | X | 1 | 16/19 |
| Amministratore | Maria Luisa Mosconi |
1962 | 04/11/2015 (20) | 29/06/2022 | Appr. bilancio 31/12/2024 |
N/A | N/A | - | X | X | X | 2 | 17/19 |
| Amministratore | Annalisa Raffaella |
1966 | 08/03/2022 | 29/06/2022 | Appr. bilancio 31/12/2024 |
N/A | N/A | - | X | X | X | 2 | 15/19 |
14 Per data di prima nomina di ciascun amministratore si intende la data in cui l'amministratore è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel C.d.A. della Società.
15 In questa colonna è indicato se la lista da cui è stato tratto ciascun amministratore è stata presentata da azionisti (indicando "Azionisti") ovvero dal C.d.A. (indicando "C.d.A.").
16 In questa colonna è indicato se la lista da cui è stato tratto ciascun amministratore è "di maggioranza" (indicando "M"), oppure "di minoranza" (indicando "m").
17 In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato in altre società quotate o di rilevanti dimensioni. Nella Relazione sulla corporate governance gli incarichi sono indicati per esteso.
18 In questa colonna è indicata la partecipazione degli amministratori alle riunioni del Consiglio di Amministrazione (numero di riunioni cui ha partecipato rispetto al numero complessivo delle riunioni cui avrebbe potuto partecipare; p.e. 6/8; 8/8 ecc.).
19 Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.
20 Maria Luisa Mosconi ha ricoperto la carica di Amministratore dell'Emittente dal 4 novembre 2015 al 3 dicembre 2015.

| Donesana | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Amministratore | Marta Bavasso | 1969 | 29/06/2022 | 29/06/2022 | Appr. bilancio 31/12/2024 |
N/A | N/A | - | X | X | X | 1 | 14/19 |
| Amministratore | Federica Casalvolone |
1971 | 10/11/2023 | 10/11/2023 | Appr. bilancio 31/12/2024 |
N/A | N/A | - | X | X | X | 0 | 15/19 |
| Amministratore | Gabriele Albertini |
1950 | 10/11/2023 | 10/11/2023 | Appr. bilancio 31/12/2024 |
N/A | N/A | - | X | X | X | 1 | 17/19 |
| AMMINISTRATORI CESSATI DURANTE L'ESERCIZIO | |||||||||||||
| N/A | N/A | N/A | N/A | N/A | N/A | N/A | N/A | N/A | N/A | N/A | N/A | N/A | N/A |
| N. riunioni svolte durante l'esercizio di riferimento: 19 | |||||||||||||
| Indicare il quorum richiesto per la presentazione delle liste da parte delle minoranze per l'elezione di uno o più membri (ex Art. 147-ter TUF): 2,5% del capitale sociale |

| C.d.A. | Comitato Nomine e Remunerazione | Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Carica/Qualifica | Componenti | (*) | (**) | (*) | (**) |
| Presidente | Maurizio Dallocchio | N/A | - | N/A | - |
| Vicepresidente | Mauro Selvetti | 4/4 | M | 12/13 | M |
| Amministratore Delegato | Massimo Gianolli | N/A | - | N/A | - |
| Amministratore | Leonardo Luca Etro | N/A | - | N/A | - |
| Amministratore | Maria Luisa Mosconi | 4/4 | P | 13/13 | P |
| Amministratore | Annalisa Raffaella Donesana | 4/4 | M | 11/13 | M |
| Amministratore | Marta Bavasso | N/A | - | N/A | - |
| Amministratore | Federica Casalvolone | N/A | - | N/A | - |
| Amministratore Gabriele Albertini |
N/A | - | N/A | - | |
| EVENTUALI MEMBRI CHE NON SONO AMMINISTRATORI | |||||
| Dirigente dell'Emittente/altro | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Numero di riunioni svolte durante l'esercizio di riferimento | C.N.R.: 4 | C.C.R.S.: 13 |
(*) In questa colonna è indicata la partecipazione degli amministratori alle riunioni dei comitati (indicare il numero di riunioni cui ha partecipato rispetto al numero complessivo delle riunioni cui avrebbe potuto partecipare; p.e. 6/8; 8/8 ecc.).
(**) In questa colonna è indicata la qualifica del consigliere all'interno del comitato: "P": presidente; "M": membro.

| Carica | Componenti | Anno di nascita |
Data di prima nomina (*) |
In carica da |
In carica fino a | Lista (M/m) (**) |
Indip. Codice |
N. altri incarichi (***) |
Partecipazione alle riunioni del Collegio (****) |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Presidente | Paolo Francesco Maria Lazzati |
1958 | 29/06/2017 | 29/06/2022 | Appr. bilancio 31/12/2024 |
N/A | X | 29 | 11/11 |
| Sindaco Effettivo | Marco Carrelli | 1985 | 08/03/2022 | 29/06/2022 | Appr. bilancio 31/12/2024 |
N/A | X | 5 | 11/11 |
| Sindaco Effettivo | Maria Enrica Spinardi | 1960 | 08/03/2022 | 29/06/2022 | Appr. bilancio 31/12/2024 |
N/A | X | 13 | 11/11 |
| Sindaco Supplente | Andrea di Giuseppe Cafà | 1970 | 24/03/2020 | 29/06/2022 | Appr. bilancio 31/12/2024 |
N/A | X | 6 | N/A |
| Sindaco Supplente | Luca Zambanini | 1974 | 24/03/2020 | 29/06/2022 | Appr. bilancio 31/12/2024 |
N/A | X | 14 | N/A |
| SINDACI CESSATI DURANTE L'ESERCIZIO | |||||||||
| N/A | N/A | N/A | N/A | N/A | N/A | N/A | N/A | N/A | N/A |
| N. riunioni svolte durante l'esercizio di riferimento: 11 Indicare il quorum richiesto per la presentazione delle liste da parte delle minoranze per l'elezione di uno o più membri (ex Art. 148 TUF): 2,5% del capitale sociale |
(*) Per data di prima nomina di ciascun sindaco si intende la data in cui il sindaco è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel collegio sindacale della Società.
(**) In questa colonna è indicato se la lista da cui è stato tratto ciascun sindaco è "di maggioranza" (indicando "M"), oppure "di minoranza" (indicando "m").
(***) In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato ai sensi dell'art. 148-bis TUF e delle relative disposizioni di attuazione contenute nel Regolamento Emittenti Consob. L'elenco completo degli incarichi è pubblicato dalla Consob sul proprio sito internet ai sensi dell'art. 144-quinquiesdecies del Regolamento Emittenti Consob.
(****) In questa colonna è indicata la partecipazione dei sindaci alle riunioni del Collegio Sindacale (indicare il numero di riunioni cui ha partecipato rispetto al numero complessivo delle riunioni cui avrebbe potuto partecipare; p.e. 6/8; 8/8 ecc.).


Il Modello metodologico individuato da Generalfinance S.p.A. a presidio del rischio di errata informativa finanziaria, in coerenza con i citati framework di riferimento, comprende diversi ambiti di analisi secondo le seguenti dimensioni:

In dettaglio, il modello prevede la presenza di:

Il modello, inoltre, prevede con cadenza semestrale la verifica dell'adeguatezza e della effettiva applicazione del sistema di controlli interni a presidio dell'informativa finanziaria della Società.
Le macro fasi relative alla verifica del sistema di controllo interno si suddividono, sulla base dell'articolazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria, in:
Di seguito si riportano i principali ruoli e responsabilità delle funzioni coinvolte nel modello metodologico adottato dalla Società così come descritto dal presente Manuale, con riferimento al management di Generalfinance S.p.A.:

21 Cfr. art. 154 bis del D. Lgs. 58/98.

La formalizzazione dei processi individuati come rilevanti rappresenta una condizione propedeutica alla successiva verifica dell'adeguatezza del sistema di controllo interno. La formalizzazione dei processi connessi alla produzione dell'informativa finanziaria deve includere:

| Attività in cui si articolano i processi |
Financial Assertion |
Rischi | Controlli |
|---|---|---|---|
| Le attività che compongono un processo originano, trasformano e registrano il dato contabile secondo regole che devono consentire il rispetto delle financial assertion |
Requisiti che ogni conto/ informativa di bilancio deve assicurare nel corso della sua vita sino alla sua rappresentazion e in bilancio per l'assolvimento degli obblighi di legge |
I rischi rappresentano quei fattori che possono pregiudicare la capacità delle singole attività o di una serie di attività di rispettare le financial assertion |
I controlli rappresentano le modalità di verifica che consentono di ricondurre il rischio di mancato rispetto delle financial assertion ad un livello ritenuto accettabile |
Lo schema nella figura di seguito riportata evidenzia in dettaglio le attività, i rischi e i relativi controlli a presidio dei rischi che la formalizzazione dei processi deve includere.
In particolare, il presidio dei rischi di violazione dell'informativa finanziaria, insiti nel ciclo di vita del dato contabile, è riconducibile al rispetto delle cosiddette financial assertion22, che gli standard internazionali di riferimento definiscono come i requisiti che ogni conto contabile/informativa di
22 I rischi sui processi possono fare riferimento alle seguenti asserzioni:
a) asserzioni relative a classi di operazioni ed eventi del periodo amministrativo:
i. manifestazione: le operazioni e gli eventi che sono stati registrati si sono verificati e riguardano l'impresa;

bilancio deve assicurare per l'assolvimento degli obblighi di legge. L'individuazione dei rischi di informativa finanziaria e dei controlli posti a presidio deve essere guidata dalla relazione con le financial assertion: i processi aziendali, infatti, devono essere disegnati con controlli tali da garantirne il rispetto.
Nell'ambito dei processi devono essere identificati, sulla base dei rischi amministrativo contabili i c.d. "controlli chiave" (primary key control), ossia quei controlli la cui assenza comporta il rischio di un errore o frode rilevante sul bilancio, o in generale sull'informativa finanziaria, che non ha possibilità di essere intercettato da altri controlli. Vengono considerati come chiave quei controlli che:
L'individuazione dei controlli "chiave" preposti alla mitigazione dei rischi di informativa finanziaria è un passaggio essenziale nell'ambito della fase di valutazione dei controlli volta a definire l'idoneità degli stessi alla mitigazione dei rischi identificati.
Il controllo deve essere formalizzato riportando le seguenti informazioni:
ii. completezza: tutte le operazioni e gli eventi che avrebbero dovuto essere registrati sono stati effettivamente registrati;
iii. accuratezza: gli importi e gli altri dati relativi alle operazioni ed agli eventi registrati sono stati registrati in modo appropriato;
iv. competenza: le operazioni e gli eventi sono stati registrati nel corretto periodo amministrativo;
v. classificazione: le operazioni e gli eventi sono stati registrati nei conti appropriati;
b) asserzioni relative ai saldi contabili di fine periodo amministrativo:
i. esistenza: le attività, le passività ed il patrimonio netto esistono;
ii. diritti ed obblighi: l'impresa possiede, o controlla, i diritti sulle attività, mentre le passività sono effettivamente obbligazioni dell'impresa;
iii. completezza: tutte le attività, le passività ed il patrimonio netto che avrebbero dovuto essere registrati sono stati effettivamente registrati;
iv. valutazione e classificazione: le attività, le passività ed il patrimonio netto sono esposti in bilancio per un importo appropriato ed ogni rettifica di valutazione o di classificazione è stata registrata correttamente;
c) asserzioni relative alla presentazione e all'informativa di bilancio:
i. manifestazione, diritti ed obblighi: gli eventi, le operazioni e gli altri aspetti rappresentati si sono verificati e riguardano l'impresa;
ii. completezza: tutte le informazioni che avrebbero dovuto essere incluse nel bilancio vi sono state effettivamente incluse;
iii. classificazione e comprensibilità: le informazioni finanziarie sono presentate e descritte in modo adeguato e l'informativa è espressa con chiarezza;
iv. accuratezza e valutazione: le informazioni finanziarie e le altre informazioni sono presentate correttamente e per il loro esatto ammontare.

La verifica dell'adeguata formalizzazione dei processi, così come descritta, riguarda tutti i processi individuati come rilevanti ai fini dell'attendibilità dell'informativa finanziaria. Una inadeguata formalizzazione dei processi costituisce di per sé una carenza del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria che richiede l'adozione di piani di azione correttiva.
Il Dirigente Preposto verifica l'avvenuta formalizzazione dei processi rilevanti delle società in perimetro con la connessa identificazione dei rischi di errata informativa finanziaria e dei relativi controlli, in quanto condizione iniziale per procedere alla valutazione del sistema dei controlli interni a presidio dell'informativa finanziaria.
Il modello di riferimento individuato da Generalfinance S.p.A. prevede la presenza, quale controllo pervasivo, di un sistema di controlli interni a livello societario (Company Level Controls, "CLC") funzionale a ridurre i rischi di errori e comportamenti non corretti ai fini dell'informativa contabile e finanziaria.
La manutenzione e gestione dell'impianto documentale, in termini di formalizzazione e aggiornamento delle policy, dei regolamenti e altri documenti componenti dei CLC è svolta dai responsabili delle funzioni aziendali competenti per materia secondo la struttura organizzativa di Generalfinance S.p.A. ed in coerenza con le linee guida definite dal DP.
Il modello, in particolare, prevede la verifica in via continuativa della presenza di sistemi di governance a livello societario. L'analisi dei CLC è svolta con la tecnica del confronto ("benchmarking") rispetto a prassi di riferimento definite o richiamate da organismi istituzionali (es. il Codice di Autodisciplina) oppure con best-practice internazionali adottate da realtà comparabili.
La valutazione dei CLC è effettuata mediante la compilazione annuale di un questionario di autovalutazione (checklist) da parte del Dirigente Preposto, di concerto con l'ufficio Risk Management, sui diversi aspetti che sono funzionali all'esistenza di un efficace sistema di controllo interno sull'informativa

finanziaria.
Il questionario è volto a supportare l'attività di verifica dei CLC attraverso una autodiagnosi delle principali componenti del sistema dei controlli interni, inteso come l'insieme delle regole, delle funzioni, delle strutture, delle risorse, dei processi e delle procedure che mirano ad assicurare, nel rispetto della sana e prudente gestione, il conseguimento delle seguenti finalità:
Qualora le risultanze di tali attività evidenzino la presenza di anomalie, queste devono essere investigate, in termini di natura e contenuto, al fine di valutare i potenziali impatti sui processi amministrativo finanziari e darne opportuna documentazione nell'autovalutazione.
Con riferimento ai processi amministrativi/finanziari che concorrono direttamente alla formazione delle grandezze economiche e patrimoniali, lo sviluppo e la successiva verifica dell'adeguatezza ed effettiva applicazione dei controlli sui rischi di informativa finanziaria prevede la sistematica applicazione delle seguenti attività:

ii. Valutazione del disegno e dell'efficacia operativa dei controlli chiave. Tale valutazione parte dalla documentazione dei processi e dei relativi rischi e controlli e si conclude con la verifica dell'effettiva e continuativa applicazione dei controlli a cura delle strutture operative.
Obiettivo di tale attività è quello di individuare i processi, i rischi e i controlli sottostanti le informazioni rilevanti di bilancio, al fine di consentire al Dirigente Preposto di esprimere un giudizio sull'adeguatezza ed effettiva applicazione delle procedure amministrativo contabili che presiedono la formazione dell'informativa finanziaria, nonché sulla loro idoneità a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria di Generalfinance S.p.A..
La significatività dell'informazione contabile è valutata con riferimento al possibile effetto che la sua omissione o errata rappresentazione può determinare nelle decisioni degli stakeholders cui la stessa è comunicata tramite il bilancio.
L'individuazione delle voci di bilancio significative, così come per la definizione delle società rilevanti, si basa su criteri sia quantitativi che qualitativi.
La selezione quantitativa delle voci di bilancio è effettuata sulla base dei dati dell'ultimo bilancio e/o relazione finanziaria trimestrale/semestrale approvati, individuando una soglia di Materialità.
Ai fini della determinazione della soglia di materialità è stato definito come benchmark di riferimento il Patrimonio netto contabile della società al netto dell'utile di periodo prudenzialmente decurtato della grandezza anche in virtù della politica di distribuzione dei dividendi applicata dalla Società. Il patrimonio netto contabile rappresenta un parametro fondamentale per una società, stante la rilevanza della patrimonializzazione in termini di capacità di operare e dell'obbligo di mantenimento nel tempo dei requisiti prudenziali che sono agganciati a tale componente. Tale grandezza garantisce una maggiore stabilità nel tempo rispetto ad altri parametri eventualmente applicabili anche alla luce della quotazione. Infine, nell'ambito delle società quotate operanti nel settore finanziario, il patrimonio netto risulta essere una grandezza di riferimento, insieme all'utile ante imposte, per tutti gli stakeholders.
Pertanto, la soglia di materialità è stata determinata come segue:

Ai fini della definizione della % da applicare al benchmark scelto, non essendoci indicazioni specifiche normative, tenendo in adeguata considerazione le principali prassi di mercato applicate da società quotate operanti nel settore finanziario e dagli standard internazionali di Audit, per la grandezza del patrimonio netto, è stata identificata una forchetta percentuale ricompresa tra l'1% e il 3%. Considerato che i) il bilancio della Società non è mai stato inficiato da errori significativi, ii) non si è a conoscenza di frodi e/o tentate frodi perpetrate nei confronti della Società, iii) non sono state rilevate carenze nel sistema dei controlli interni da parte delle funzioni di controllo e dal collegio sindacale, si è ritenuto opportuno applicare una percentuale pari al 3% al benchmark del patrimonio netto.
Nell'ambito di tale metodologia di calcolo la società prevede anche la definizione di un banchmark di supporto, calcolato sulla base dell'utile ante imposte desunto dall'ultimo bilancio e/o relazione finanziaria trimestrale/semestrale approvati, al fine di validare la ragionevolezza, sulla base del proprio giudizio professionale, della soglia di materialità precedentemente definita.
Individuate le voci significative rispetto alla soglia di materialità identificata, si deve procedere con le analisi di tipo qualitativo, che integrano le analisi quantitative, al fine di selezionare quelle voci di bilancio che, pur presentando valori inferiori ai limiti di materialità, risultano significative in base a considerazioni di natura qualitativa23. La selezione viene effettuata in base ad un approccio risk driven che tiene conto di fattori legati sia alla natura della voce di bilancio sia ai fattori di rischio connessi ai processi di alimentazione delle stesse voci di bilancio attraverso l'attribuzione di un diverso grado di rischiosità ai processi. I driver identificati sono i seguenti(24):
23 Tale attività è particolarmente rilevante con riferimento alle voci di bilancio dove l'errore è collegato ad una sottostima della voce (p.e. fondi rischi).
24 Nella definizione di tali fattori si sono anche considerate le indicazioni degli ISA (International Standards on Auditing).
25 La likelihood, ovvero la probabilità di accadimento, è quantificabile sulla base della combinazione di:
- complessità, ovvero la difficoltà di esecuzione di un flusso di attività da un punto di vista tecnico concettuale e/o operativo;
- esperienza, competenza e livello di automatismo, ovvero le capacità professionali dell'esecutore e qualità degli strumenti.

Quanto sopra è così sinteticamente rappresentato:


Il Dirigente Preposto identifica le voci qualitativamente rilevanti.
Ai fini di garantire la rilevanza del perimetro d'indagine identificato mediante il processo di scoping delle voci di bilancio di cui al precedente punto B.ii), viene effettuata la verifica che la sommatoria delle voci escluse dal processo di scoping sia inferiore alla soglia di materialità definita al precedente paragrafo A.i). Nel caso in cui tale soglia venga superata, si procede con l'integrazione delle voci di bilancio escluse in modo da permettere di non superare la soglia massima prefissata.
Una volta definito il perimetro delle voci quali/quantitativamente rilevanti per l'esercizio in corso, all'inizio di ogni esercizio il Dirigente Preposto predispone l'adeguata informativa per il Consiglio di Amministrazione e per gli organi di controllo.

Ultimo passo della definizione del perimetro rilevante è rappresentato dalla riconduzione dei processi alle voci di bilancio significative dello Stato Patrimoniale, e le connesse voci significative di Conto Economico. Per tutte le società risultate rilevanti dal processo di scoping, vengono identificati i processi e i relativi controlli chiave in ottica 262 che hanno impatto sulle voci di bilancio significative.
L'associazione dei conti significativi - identificati nell'attività di determinazione del perimetro di indagine - ai processi aziendali sottostanti attraverso la costruzione di una matrice conti/processi richiede una approfondita analisi dell'organizzazione del piano dei conti della Società e delle procedure che portano all'alimentazione dello stesso.
La prima attività funzionale al fine di procedere con l'alimentazione della matrice è l'aggiornamento dell'albero dei processi. Una volta definito l'albero dei processi, si procede con l'attività di intersezione dei conti rilevanti, precedentemente identificati, con i processi individuati.
L'associazione è operata tra i conti in scope ed i processi aziendali la cui operatività determina l'alimentazione dei conti stessi.
Nell'identificazione dei processi aziendali rilevanti, vengono ad essere considerati anche quei processi che, pur non alimentando uno specifico conto contabile, sono determinanti ai fini della formazione dell'informativa finanziaria (a titolo di esempio, il processo di predisposizione della Relazione sulla gestione, la quale è soggetta a specifica attestazione da parte del Dirigente Preposto).
L'approccio metodologico di Generalfinance S.p.A. prevede l'inclusione nell'ambito di indagine dei processi in funzione della loro rischiosità. Di norma, tutti i processi a cui è attribuito un grado di rischiosità alta/media26 sono inclusi nell'ambito di indagine.
Nell'ambito di tale fase si procede anche l'analisi dell'adeguatezza dell'impianto documentale (formalizzazione dei processi) attraverso la verifica l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili rilevanti. Tale verifica si realizza attraverso il riscontro dei presidi dei rischi di informativa finanziaria insiti nel ciclo di vita del dato contabile:
Il Dirigente Preposto definisce la matrice conti/processi e l'associazione ai processi significativi del loro grado di rischiosità.
In ragione della loro specifica rilevanza ai fini della corretta rappresentazione dell'informativa finanziaria, è sempre prevista l'inclusione dei processi
26 Relativamente ai fattori per la valutazione del grado di rischiosità si rimanda a quanto riportato nel paragrafo A.ii).

di Financial Reporting.
Ai fini di una migliore comprensione del processo di scoping riportiamo di seguito un riepilogo dei principali step:
L'impianto metodologico applicato dalla società prevede che la valutazione del disegno dei controlli sia basata sul giudizio professionale del Dirigente Preposto, supportato dai singoli process owner27, anche in seguito a segnalazioni
direttamente pervenute dai control owner, secondo le linee guida definite dal Manuale, in relazione ai singoli casi e alle specifiche caratteristiche del processo.
I fattori da considerare per verificare il livello di adeguatezza del controllo nell'ambito del Test of Design sono sintetizzati nella tabella seguente.
| Dimensioni di analisi | Descrizione | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività di controllo | Capacità di copertura delle financial | |||||
| assertion da parte del controllo chiave | ||||||
| Strumenti di controllo | Adeguatezza degli strumenti utilizzati per |
27 Di norma sono i Responsabili delle Funzioni aziendali coinvolte nel modello e nella sua applicazione

| l'effettuazione del controllo | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Natura del controllo | Il livello di automazione dell'attività di | ||||
| controllo può rappresentare un fattore ad | |||||
| elevato impatto sull'efficacia della stessa | |||||
| Frequenza del controllo | L'efficacia del controllo è influenzata anche | ||||
| dalla frequenza con la quale esso avviene | |||||
| Evidenza del controllo (Check evidence) | Un ulteriore elemento di giudizio |
||||
| sull'efficacia del controllo è la sua | |||||
| evidenza, ovvero la capacità da parte di chi | |||||
| svolge il controllo di documentarlo | |||||
| Attribuzione e tracciabilità di |
I controlli devono essere chiaramente | ||||
| ruoli/responsabilità | attribuiti al personale che li svolge |
Tenuto conto della criticità del ruolo svolto, affinché il disegno dei controlli chiave sia considerato efficace, è altresì richiesto che, laddove possibile, non vi sia coincidenza fra il soggetto che svolge l'attività sottoposta a controllo (responsabile dell'attività) e il soggetto che esegue il controllo medesimo (responsabile del controllo).
Sulla base della valutazione dei fattori sopra riportati, il disegno di un controllo può essere valutato come "efficace", "parzialmente efficace" o "non efficace" nel raggiungere i singoli obiettivi di controllo:

Il Dirigente Preposto e i relativi Process Owner/Responsabili di Funzione, valutano l'efficacia del disegno dei controlli chiave identificati nella copertura dei rischi e delle asserzioni associate per i processi rilevanti delle società in perimetro. Tale valutazione viene formalizzata nell'ambito di una apposita scheda.
Valutazione dell'efficacia operativa dei controlli chiave (Test of Operating Effectiveness)
I Test of Operating Effectiveness (TOE) sono volti alla valutazione dell'effettiva applicazione, nel corso del periodo di riferimento, delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio e di ogni altra informazione finanziaria con particolare riferimento alla verifica dell'effettiva applicazione dei controlli chiave, individuati e valutati nella fase di Test of Design (TOD). L'attività consiste nella verifica dell'efficacia operativa delle attività di controllo conformemente a quanto previsto dall'impianto documentale (formalizzazione dei processi). L'esecuzione delle attività di ToE è comunque subordinata all'esito positivo delle precedenti verifiche.28
L'esecuzione del Test of Operating Effectiveness consiste nelle seguenti tre fasi:
L'effettuazione del TOE richiede un campionamento preventivo, per la cui attuazione è prevista l'adozione di tecniche coerenti con gli standard internazionali di Audit. In particolare, la dimensione del campione per verificare il TOE di un controllo è definito sulla base della periodicità con cui viene implementato il controllo stesso, sulla base di quanto riportato nella tabella sottostante:
| Tipologia | Frequenza | Numerosità Items | Numero di items |
|---|---|---|---|
| che determinano il | |||
| fallimento del test | |||
| Manuale | Ad evento | 25 | 1 |
| Manuale | Giornaliero | 15 | 1 |
28 A titolo di esempio, in presenza di TOD che evidenziano una valutazione negativa le attività sul processo si esauriscono in quanto il controllo disegnato anche se effettivo e correttamente svolto non sarebbe in grado di limitare i rischi.

| Manuale | Settimanale | 5 | 1 |
|---|---|---|---|
| Manuale | Mensile | 2 | 1 |
| Manuale | Trimestrale | 1 | 1 |
| Manuale | Semestrale | 1 | 1 |
| Manuale | Annuale | 1 | 1 |
| Automatica | All | 1 | 1 |
L'ampiezza del campione può essere periodicamente parzialmente rivista in seguito a considerazioni qualitative (complessità del controllo, competenze necessarie, impatto di eventuali cambiamenti, livello di soggettività valutativa, importanza del controllo).
Nel caso di più items, l'esecuzione dei TOE deve garantire l'effettuazione dei controlli nell'arco dell'intervallo temporale cui si riferisce l'attestazione che deve essere prodotta ai sensi della L. 262/2005. Pertanto:
L'effettuazione del TOE avviene secondo tecniche che portano ad un riscontro dell'attività di controllo effettuata. Di seguito vengono riportate, in ordine crescente di affidabilità, gli approcci utilizzati nell'attività di esecuzione del TOE, che possono essere usati singolarmente o combinati:

Il control owner è chiamato ad allegare una o più check evidence a seconda della frequenza del controllo (entro il mese successivo al periodo di riferimento del controllo), in base alla tabella "Numerosità campionaria per TOE". Nel caso in cui non sia possibile allegare la check evidence digitale, è previsto che vengano fornite le indicazioni necessarie per l'individuazione della documentazione cartacea presa in esame.
Le attività di verifica vengono svolte secondo la metodologia del "self assessment", ovvero attraverso la verifica delle check evidence ad opera dello stesso control owner / process owner, con l'eventuale supporto responsabile dell'area organizzativa di riferimento.
Il Dirigente Preposto verifica tramite l'ottenimento dei Report sulle Attività di Verifica compilati dai singoli control owner / process owner l'avvenuta archiviazione delle check evidence dei controlli chiave a presidio dei rischi di errata informativa finanziaria selezionati secondo il piano annuale definito.
Le attività di verifica e la relativa valutazione dei risultati delle attività di monitoraggio viene formalizzata mediante la compilazione di una scheda per controllo chiave e poi riepilogati nell'ambito di una apposita sezione della Relazione sul sistema dei controlli interni funzionali all'informativa finanziaria di Generalfinance S.p.A..
A conclusione di ciascun intervento di monitoraggio, il Dirigente Preposto valuta i risultati e, in presenza di anomalie e rilievi, predispone dei piani di azione correttiva, e procede a comunicare ai Process Owner, Control Owner, Responsabili di Funzione coinvolti nel monitoraggio in base ai loro processi/controlli di competenza.
Infine, si evidenzia che, nell'ambito delle proprie attività di verifica di terzo livello, la funzione Audit di Gruppo rendiconta al Dirigente Preposto l'esito delle verifiche a campione svolte sui test eseguiti in self assessment, attraverso una specifica relazione.

Il modello di riferimento individuato da Generalfinance S.p.A. prevede la presenza di un governo della componente IT funzionale a ridurre i rischi di errori e comportamenti non corretti ai fini dell'informativa contabile e finanziaria.
Gli IT General Controls ("ITGC") sono controlli pervasivi che permettono di valutare il livello minimo di sicurezza che deve essere garantito nella progettazione e gestione di un sistema informatico (baseline di sicurezza), al fine di assicurare la riservatezza, integrità e disponibilità delle informazioni amministrativo-contabili, ovvero di garantire la correttezza e completezza delle elaborazioni elettroniche. In particolare, gli ITGC mirano a presidiare i rischi connessi con l'operatività dei centri di elaborazione dati, i processi di sviluppo e manutenzione dei programmi applicativi, sicurezza dei dati e dei programmi e le politiche di accesso alle applicazioni e ai dati.
Ciascuna società rilevante definisce ed implementa, per tutti i sistemi informatici rilevanti (ovvero associati ai conti rilevanti come identificati nel precedente paragrafo 5.1 lettera C), i propri ITGC sulla base dei requisiti espressi dai principali framework attualmente riconosciuti in tema di valutazione dei sistemi di controllo interno IT (COBIT), che prevede quattro fondamentali aree di analisi (o domini):
L'attività di istituire, mantenere e valutare gli ITGC è svolta dai responsabili delle funzioni IT in coerenza con la struttura organizzativa di Generalfinance S.p.A..
La funzione IT rilascia una specifica attestazione in relazione al corretto funzionamento dei processi e dei controlli IT al DP.
Ai fini del rilascio dell'attestazione da parte del Dirigente Preposto e dell'Amministratore Delegato ai sensi dell'articolo 154-bis del D.Lgs 58/98, il

modello di governance amministrativo finanziaria di Generalfinance S.p.A. prevede ad un "Sistema di attestazioni a cascata", che attribuisce, l'obbligo di rilascio di una specifica attestazione da parte:
Al fine di esprimere la valutazione complessiva del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria, il DP con il supporto dell'Internal Audit analizza le anomalie e i rilievi riscontrati (e non sanati da controlli compensativi, attivazione di action plan specifici, etc.) per valutarne il potenziale impatto sull'informativa finanziaria e la relativa probabilità di accadimento.
La valutazione delle anomalie e dei rilievi viene svolta in funzione dei rischi connessi all'informativa finanziaria e tiene conto di:
Le anomalie e i rilievi devono essere valutati singolarmente e, successivamente, in aggregato per voce di bilancio e/o componente del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria al fine di determinare se, in aggregato, esistano dei profili di maggiore significatività.
Sulla base di tali elementi, il processo di valutazione determina la classificazione delle anomalie e dei rilievi in una delle seguenti categorie:

• carenza minore: carenze di controllo o combinazione di più carenze nel disegno e nell'operatività che, in considerazione della remota probabilità di accadimento e/o della poca rilevanza in termini di impatto sull'informativa finanziaria, non sono tali da determinare errori o frodi che siano tali da meritare l'attenzione da parte dei soggetti preposti a sovrintendere all'attività di redazione del bilancio.
In presenza di carenze significative e materiali devono essere definiti dei piani di azione correttiva che hanno come obiettivo la gestione delle stesse. I piani di azione correttiva si generano in presenza di:
e devono prevedere l'attivazione di un percorso strutturato che, mediante specifici momenti di monitoraggio, conduca ad un effettivo potenziamento dei presidi di controllo attraverso il coinvolgimento e la responsabilizzazione dei process owner competenti e, quindi, il superamento della carenza rilevata.
Le anomalie e i rilievi che determinano carenze significative e materiali ed i relativi piani di azione correttiva, compreso il relativo stato di avanzamento, devono essere riportate nella "Relazione sul sistema dei controlli interni funzionali all'informativa finanziaria di Generalfinance S.p.A." (si veda successivo paragrafo 9.).
La base informativa che alimenta la valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria di Generalfinance S.p.A. comprende:

Il Dirigente Preposto, una volta completate le attività ed effettuato il consolidamento della base informativa di cui sopra, deve esporre gli esiti della valutazione dei processi amministrativo finanziari attraverso la predisposizione di una relazione che rendiconti l'adeguatezza e l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili ("Relazione sul sistema dei controlli interni funzionali all'informativa finanziaria di Generalfinance S.p.A.").
La relazione contiene le seguenti informazioni:
| Documento | Contenuti | ||
|---|---|---|---|
| Relazione sul |
Documento descrittivo che riporta: | ||
| sistema dei controlli | ▪ il perimetro dei processi analizzato |
||
| interni funzionali |
▪ le attività svolte |
||
| all'informativa | ▪ le conclusioni in merito all'adeguatezza ed effettiva operatività dei |
||
| finanziaria di |
controlli | ||
| Generalfinance | Inoltre, ove applicabile: | ||
| S.p.A. | ▪ le anomalie riscontrate con evidenza di quelle prioritarie; |
||
| ▪ lo stato avanzamento delle attività correttive; |
|||
| ▪ i punti di miglioramento |
La Relazione sul sistema dei controlli interni funzionali all'informativa finanziaria di Generalfinance S.p.A., previo esame del Collegio Sindacale, viene sottoposta per la relativa presa d'atto al Consiglio di Amministrazione di Generalfinance S.p.A..
La valutazione di adeguatezza ed effettiva operatività dei controlli riportata nella Relazione consente al Dirigente Preposto ed all'Organo Amministrativo della società di predisporre le dichiarazioni e/o attestazioni richieste dai commi 2 e 5 dell'art. 154 bis del TUF.
In particolare, il Dirigente Preposto attesta, congiuntamente all'AD di Generalfinance S.p.A., con apposita relazione sul bilancio d'esercizio:

• l'idoneità dei documenti a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria di Generalfinance S.p.A.;
per il bilancio d'esercizio, che la relazione sulla gestione comprenda un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione di Generalfinance S.p.A., unitamente alla d

| Macrotema | Codice di Corporate Governance | Data della Lettera | Testo della raccomandazione contenuta nella | |
|---|---|---|---|---|
| Lettera | ||||
| Si raccomanda di voler valutare la classificazione | ||||
| Principio di proporzionalità | Definizioni | Dicembre 2021 | della società rispetto alle categorie del codice e le | |
| opzioni di semplificazione percorribili per le società | ||||
| "non grandi" e/o "concentrate", nonché di voler | ||||
| indicare adeguatamente le scelte adottate. | ||||
| Si raccomanda alle società di curare nella | ||||
| Dicembre 2021 | relazione sul governo societario una adeguata e | |||
| sintetica informazione […] sull'approccio adottato | ||||
| Dialogo con gli altri stakeholder | Principio IV | nella promozione del dialogo con gli stakeholder | ||
| rilevanti. | ||||
| Il Comitato invita le società a fornire, nella propria | ||||
| Gennaio 2023 | Relazione di Corporate Governance, adeguate | |||
| informazioni sui criteri e sulle modalità con cui | ||||
| l'organo di amministrazione ha promosso il dialogo | ||||
| con gli altri stakeholder rilevanti. | ||||
| Raccomandazione 1 | Dicembre 2020 | Il Comitato invita i consigli di amministrazione a […] integrare la sostenibilità | ||
| dell'attività d'impresa nella definizione delle strategie del sistema di controllo | ||||
| interno e di gestione dei rischi e della politica di remunerazione anche sulla | ||||
| base di un'analisi di rilevanza dei fattori che possono incidere sulla generazione | ||||
| Successo sostenibile | di valore nel lungo periodo. |

| Principio I | Dicembre 2021 | Si raccomanda alle società di curare nella relazione sul governo societario una | ||
|---|---|---|---|---|
| adeguata e sintetica informazione sulle modalità adottate per il […] | ||||
| perseguimento [del successo sostenibile]. | ||||
| Il Comitato invita le società a fornire adeguata disclosure sul coinvolgimento | ||||
| Raccomandazione 1 | Dicembre 2023 | dell'organo di amministrazione nell'esame e nell'approvazione del piano | ||
| industriale e nell'analisi dei temi rilevanti per la generazione di valore nel lungo | ||||
| termine. | ||||
| Il Comitato invita le società a dare adeguata | ||||
| disclosure, nelle proposte dell'organo di |
||||
| Voto maggiorato | Raccomandazione 2 | Dicembre 2023 | amministrazione all'assemblea sull'introduzione | |
| del voto maggiorato, delle finalità della scelta e | ||||
| degli effetti attesi sugli assetti proprietari e di | ||||
| controllo e sulle strategie future e a fornire |
||||
| adeguata motivazione dell'eventuale mancata | ||||
| disclosure di questi elementi. | ||||
| […] Si raccomanda di fornire informazioni | ||||
| Dicembre 2021 | sintetiche sul contenuto della politica di dialogo con | |||
| la generalità degli azionisti, ferma restando | ||||
| l'opportunità di pubblicarla integralmente o almeno | ||||
| nei suoi elementi essenziali, sul sito della società. | ||||
| Il Comitato invita le società a adottare una politica | ||||
| di dialogo con gli azionisti che preveda anche la | ||||
| Politica di dialogo con gli azionisti | Raccomandazione 3 | possibilità che questo sia avviato su iniziativa degli | ||
| investitori, definendo modalità e procedure | ||||
| graduate, sulla base del principio di |
||||
| Gennaio 2023 | proporzionalità, in funzione delle caratteristiche | |||
| della società in termini di dimensione e di struttura | ||||
| proprietaria. |

| Il Comitato invita le società a valutare l'opportunità | |||
|---|---|---|---|
| di fornire informazioni, nella propria relazione sul | |||
| governo societario, sui temi più rilevanti che sono | |||
| stati oggetto del dialogo con gli azionisti e sulle | |||
| eventuali iniziative adottate per tener conto delle | |||
| indicazioni emerse. | |||
| Il Comitato invita le società nelle quali al presidente | |||
| Gennaio 2023 | siano attribuite rilevanti deleghe gestionali a | ||
| fornire, nella Relazione di Corporate Governance, | |||
| adeguati motivazioni di tale scelta, anche qualora | |||
| il presidente non sia qualificato come CEO. | |||
| Presidente con rilevanti deleghe | Raccomandazione 4 | Si invitano […] le società a fornire tutte le | |
| informazioni utili sulle modalità di applicazione | |||
| Dicembre 2024 | della Raccomandazione 4, tenendo conto che la | ||
| mancanza di una spiegazione adeguatamente | |||
| argomentata della scelta di attribuire al Presidente | |||
| rilevanti deleghe gestionali (sia esso il CEO o | |||
| meno) può configurare una disapplicazione della | |||
| Raccomandazione 4 del Codice. In caso di | |||
| effettiva disapplicazione, si invitano pertanto le | |||
| società a indicarla chiaramente nella relazione sul | |||
| governo societario, illustrando: i motivi, come la | |||
| decisione di disapplicazione sia stata presa | |||
| all'interno della società e come si intenda | |||
| assicurare il rispetto dei Principio V e X del Codice. |

| Dicembre 2020 | Sul tema dell'applicazione dei criteri di |
||
|---|---|---|---|
| indipendenza, il Comitato invita i consigli di | |||
| amministrazione a: | |||
| - giustificare sempre su base individuale |
|||
| l'eventuale disapplicazione di uno o più criteri di | |||
| indipendenza; | |||
| - definire ex-ante i criteri quantitativi e/o qualitativi |
|||
| da utilizzare per la valutazione della significatività | |||
| Indipendenza degli amministratori | Raccomandazione 7 | dei rapporti oggetto di esame. | |
| Dicembre 2021 | Si raccomanda di voler fornire nella relazione sul | ||
| governo societario i criteri utilizzati per la | |||
| valutazione della significatività delle relazioni | |||
| professionali, commerciali o finanziarie e delle | |||
| remunerazioni aggiuntive, anche con riferimento al | |||
| Presidente del consiglio di amministrazione, | |||
| qualora quest'ultimo sia stato valutato come | |||
| indipendente ai sensi del Codice. | |||
| Il Comitato, pur osservando una crescente | |||
| attenzione su questi temi [promuovere la parità di | |||
| Parità di trattamento e di opportunità | Raccomandazione 8 | Dicembre 2021 | trattamento e di opportunità tra i generi all'interno |
| dell'intera organizzazione aziendale, |
|||
| monitorandone la concreta attuazione] invita le | |||
| società a curare una adeguata informazione nella | |||
| relazione sul governo societario circa la concreta | |||
| individuazione e applicazione di tali misure. | |||
| Sul tema dell'informativa pre-consiliare, il comitato | |||
| invita i consigli di amministrazione a: | |||
| - determinare esplicitamente i termini ritenuti |

| Dicembre 2020 | congrui per l'invio della documentazione; | ||
|---|---|---|---|
| - fornire nella relazione sul governo societario una |
|||
| chiara indicazione dei termini individuati e sul loro | |||
| effettivo rispetto; | |||
| - non prevedere che tali termini siano derogabili |
|||
| per mere esigenze di riservatezza. | |||
| Il Comitato invita i consigli di amministrazione a | |||
| curare la predisposizione dei regolamenti consiliari | |||
| e dei comitati avendo particolare attenzione alla | |||
| determinazione esplicita dei termini ritenuti congrui | |||
| per l'invio della documentazione e all'esclusione di | |||
| Dicembre 2021 | generiche esigenze di riservatezza quali possibili | ||
| esimenti al rispetto di tali termini. Nella redazione | |||
| Raccomandazione 11 | della relazione sul governo societario, le società | ||
| dovrebbero inoltre dedicare adeguata illustrazione | |||
| dell'effettivo rispetto del termine di preavviso | |||
| Informativa pre-consiliare | precedentemente definito e, ove in casi eccezionali | ||
| non sia stato possibile rispettare detto termine, | |||
| spiegarne le ragioni e illustrare come siano stati | |||
| forniti adeguati approfondimenti in sede consiliare. | |||
| Il Comitato invita gli organi di amministrazione a | |||
| prevedere procedure per la gestione |
|||
| dell'informativa pre-consiliare che non contemplino | |||
| generiche esimenti alla tempestività |
|||
| Gennaio 2023 | dell'informativa per ragioni di riservatezza dei dati | ||
| e delle informazioni e a fornire, nella relazione sul | |||
| governo societario, informazioni dettagliate |
|||
| sull'eventuale mancato rispetto del termine di | |||
| preavviso indicato nelle procedure per l'invio della |

| documentazione consiliare, motivandone le ragioni | |
|---|---|
| e illustrando come siano stati garantiti adeguati | |
| approfondimenti in sede consiliare. | |
| Il Comitato, pur riconoscendo i miglioramenti | |
| avvenuti, invita le società a dare adeguata | |
| motivazione nella relazione sul governo | |
| Dicembre 2023 | societario in caso di deroga alla tempestività |
| dell'informativa pre-consiliare per ragioni di | |
| riservatezza, eventualmente prevista | |
| nei regolamenti del consiglio e/o adottata nelle | |
| prassi. | |
| Si invitano pertanto le società a fornire tutte le | |
| informazioni utili sulle modalità di applicazione | |
| della Raccomandazione 11, tenendo conto che la | |
| mancata determinazione dei termini per l'invio | |
| preventivo dell'informativa al consiglio e ai comitati | |
| Dicembre 2024 | e/o la mancata informazione sull'effettivo rispetto |
| dei termini e/o la previsione, nel regolamento del | |
| consiglio o adottata nelle prassi, della possibilità di | |
| derogare alla tempestività dell'informativa per | |
| ragioni di riservatezza possono configurare la | |
| disapplicazione della Raccomandazione 11 del | |
| Codice. In caso di effettiva disapplicazione, si | |
| invitano pertanto le società a indicarla chiaramente | |
| nella relazione sul governo societario, illustrando: i | |
| motivi della disapplicazione, come la decisione di | |
| disapplicazione sia stata presa all'interno della | |
| società e come si intenda assicurare il rispetto del | |
| Principio IX del Codice. |

| Il Comitato invita le società a definire, nei | |||
|---|---|---|---|
| regolamenti adottati per il funzionamento |
|||
| dell'organo di amministrazione e dei suoi comitati, | |||
| Partecipazione del management | Raccomandazione 12 | Gennaio 2023 | le modalità con cui detti organi possano accedere |
| alle funzioni aziendali competenti secondo la | |||
| materia trattata, sotto il coordinamento del | |||
| presidente del consiglio di amministrazione o del | |||
| comitato, rispettivamente d'intesa con o |
|||
| informandone il CEO. Il Comitato invita inoltre le | |||
| società a fornire, nella relazione sul governo | |||
| societario, informazioni sull'effettiva |
|||
| partecipazione. | |||
| Sul tema della nomina e successione degli | |||
| amministratori, il Comitato invita i consigli di | |||
| Comitato nomine | Raccomandazione 16 | Dicembre 2020 | amministrazione a: […] rendere conto |
| puntualmente delle attività svolte dal comitato | |||
| nomine nel caso in cui sia unificato con il comitato | |||
| remunerazioni o le sue funzioni siano attribuite al | |||
| plenum consiliare. | |||
| Sul tema dell'autovalutazione dell'organo di | |||
| amministrazione, il Comitato invita i consigli di | |||
| Autovalutazione | Raccomandazione 21 | Dicembre 2020 | amministrazione a: |
| - valutare il contributo del board alla definizione dei |
|||
| piani strategici; | |||
| - sovraintendere al processo di board review |

| Piano di successione | Raccomandazione 24 | Dicembre 2020 | Sul tema della nomina e successione degli amministratori, il Comitato invita i consigli di amministrazione a […] prevedere, almeno nelle società grandi, un piano di successione per gli amministratori esecutivi che individui almeno le procedure da seguire in caso di cessazione anticipata dall'incarico. |
|---|---|---|---|
| Dicembre 2020 | Sul tema della nomina e successione degli amministratori, il Comitato invita i consigli di amministrazione a […] assicurare la completezza e la tempestività delle proposte di delibera funzionali al processo di nomina degli organi |
||
| sociali ed esprimere, almeno nelle società a proprietà non concentrata, un orientamento sulla sua composizione ottimale. |
|||
| Si invitano le società a proprietà non concentrata a esaminare adeguatamente le raccomandazioni ad esse rivolte rispetto al rinnovo del consiglio di amministrazione. |
|||
| Dicembre 2021 | […] In particolare, si invitano i consigli di amministrazione delle società "non concentrate" a richiedere a chi presenti una lista che contenga un numero di candidati superiore alla metà dei |
||
| componenti da eleggere di fornire adeguata informativa (nella documentazione presentata per il deposito della lista) circa la rispondenza della lista stessa all'orientamento espresso dal consiglio |
|||
| Orientamenti sulla composizione |
Raccomandazione 23 | uscente e di indicare il proprio candidato alla carica di Presidente. |

| dell'organo di amministrazione | Il Comitato ribadisce l'importanza che l'organo di | |
|---|---|---|
| amministrazione, almeno nelle società diverse da | ||
| quelle a proprietà concentrata, esprima in vista del | ||
| Gennaio 2023 | suo rinnovo, un orientamento sulla composizione | |
| ottimale dell'organo e invita le società a pubblicare | ||
| tale orientamento con un congruo anticipo, tale da | ||
| consentire a chi presenta le liste di candidati di | ||
| poterne tenere conto ai fini della composizione | ||
| della lista. | ||
| Il Comitato, pur riconoscendo i miglioramenti | ||
| avvenuti, invita le società a indicare chiaramente e | ||
| dare adeguata motivazione nella relazione sul | ||
| governo societario della mancata espressione, in | ||
| occasione del rinnovo dell'organo di |
||
| Dicembre 2023 |
amministrazione, dell'orientamento sulla sua | |
| composizione quantitativa o qualitativa e/o della | ||
| mancata richiesta, a chi presenta una lista "lunga", | ||
| di fornire adeguata informazione circa la | ||
| rispondenza della lista dell'orientamento espresso. | ||
| Il Comitato invita anche le società ad indicare | ||
| come i tempi di pubblicazione dell'orientamento | ||
| siano stati ritenuti congrui per consentire | ||
| un'adeguata considerazione da parte di chi | ||
| presenta le liste di candidati. | ||
| Sul tema delle politiche di remunerazione il | ||
| comitato invita i consigli di amministrazione a: | ||
| - fornire chiare indicazioni in merito |
||
| all'individuazione del peso della componente | ||

| variabile, distinguendo tra componenti legate ad | |||
|---|---|---|---|
| orizzonti temporali annuali e pluriennali; | |||
| - rafforzare il collegamento della remunerazione |
|||
| Dicembre 2020 | variabile ad obiettivi di performance di lungo | ||
| termine, includendo, ove rilevanti, anche parametri | |||
| non finanziari; | |||
| - limitare a casi eccezionali, previa adeguata spiegazione, la possibilità di erogare somme non |
|||
| legate a parametri predeterminati (i.e. bonus ad | |||
| hoc); | |||
| - definire criteri e procedure per l'assegnazione di |
|||
| indennità di fine carica; | |||
| - verificare che la misura dei compensi riconosciuti |
|||
| agli amministratori non esecutivi e ai componenti |
|||
| Remunerazione | Raccomandazione 27 | dell'organo di controllo sia adeguata alla | |
| competenza, alla professionalità e all'impegno | |||
| richiesti dal loro incarico. | |||
| Rispetto alle politiche di remunerazione, il | |||
| Comitato, oltre a ribadire l'opportunità di un | |||
| miglioramento delle politiche nella definizione di | |||
| regole chiare e misurabili per l'erogazione della | |||
| componente variabile e delle eventuali indennità di | |||
| Dicembre 2021 | fine carica, raccomanda di considerare |
||
| adeguatamente la coerenza dei parametri | |||
| individuati per la remunerazione variabile con gli |

| obiettivi strategici dell'attività di impresa e il | ||
|---|---|---|
| perseguimento del successo sostenibile, |
||
| valutando, se del caso, la previsione di parametri | ||
| non finanziari. Con particolare riferimento ai | ||
| parametri di remunerazione legati al |
||
| raggiungimento di obiettivi ambientali e sociali, il | ||
| Comitato raccomanda alle società di curare che tali | ||
| parametri siano predeterminati e misurabili. | ||
| Gennaio 2023 | l Comitato invita le società a inserire nella politica | |
| di remunerazione del CEO e degli altri | ||
| amministratori esecutivi un executive summary, in | ||
| forma tabellare, da cui risulti la composizione del | ||
| pacchetto retributivo, con indicazione delle | ||
| caratteristiche e del peso delle componenti fisse, |
||
| variabili di breve e variabili di lungo termine rispetto | ||
| alla remunerazione complessiva, almeno con | ||
| riferimento al raggiungimento dell'obiettivo target | ||
| delle componenti variabili. | ||
| Il Comitato invita le società a prevedere nelle | ||
| politiche per la remunerazione una componente | ||
| variabile avente un orizzonte pluriennale, in | ||
| coerenza con gli obiettivi strategici della società e | ||
| con il perseguimento del successo sostenibile. | ||
| Il Comitato invita le società che prevedono | ||
| meccanismi di incentivazione del CEO e di altri | ||
| amministratori esecutivi legati a obiettivi di | ||
| sostenibilità a fornire una chiara indicazione degli | ||

| specifici obiettivi di performance da raggiungere | |
|---|---|
| Si invitano pertanto le società a fornire tutte le | |
| informazioni utili sulle modalità di applicazione | |
| della Raccomandazione 27, tenendo conto che la | |
| previsione nella politica di remunerazione di | |
| componenti variabili legate a generici obiettivi di | |
| sostenibilità di cui non si forniscono gli specifici | |
| parametri di valutazione e/o di erogazioni | |
| Dicembre 2024 | straordinarie una tantum di cui non sono identificati |
| natura e obiettivi e non sono definite adeguate | |
| procedure deliberative può configurare la |
|
| disapplicazione della Raccomandazione 27 del | |
| Codice. In caso di effettiva disapplicazione, si | |
| invitano pertanto le società a indicarla |
|
| espressamente nella relazione sul governo | |
| societario, illustrando: i motivi, come la decisione | |
| di disapplicazione sia stata presa all'interno della | |
| società e come si intenda assicurare il rispetto del | |
| Principio XV del Codice. |

| Nome e cognome | Società | Carica | |
|---|---|---|---|
| Maurizio Dallocchio | Generalfinance S.p.A. | Presidente del Consiglio di Amministrazione | |
| Esprinet S.p.A. | Sindaco effettivo | ||
| A2A S.p.A. | Sindaco effettivo | ||
| Mauro Selvetti | Generalfinance S.p.A. | Consigliere indipendente | |
| Massimo Gianolli | Generalfinance S.p.A. | Amministratore Delegato | |
| Marta Bavasso | Philogen S.p.A. | Consigliere indipendente | |
| Generalfinance | Consigliere indipendente | ||
| Annalisa Raffaella Donesana | Acinque S.p.A. | Sindaco Effettivo | |
| Inwit S.p.A. | Sindaco Effettivo | ||
| Generalfinance S.p.A. | Consigliere Amministrazione | ||
| Leonardo Luca Etro | Sanlorenzo S.p.A. | Consigliere Amministrazione | |
| Generalfinance S.p.A. | Consigliere Amministrazione | ||
| Maria Luisa Mosconi | Generalfinance S.p.A. | Consigliere Amministrazione | |
| Digital value S.p.A. | Consigliere Amministrazione | ||
| Juventus football club S.p.A. | Sindaco Effettivo | ||
| Federica Casalvolone | Generalfinance S.p.A. | Consigliere Amministratore | |
| Gabriele Albertini | Mittel S.p.A. | Consigliere Amministrazione |
|
| Generalfinance S.p.A. |
Consigliere Amministrazione |
Si precisa che alla data della presente Relazione nessuno dei membri del Collegio Sindacale riveste incarichi in società quotate o di rilevanti dimensioni.

di assegnare all'Amministratore Delegato i compiti e le responsabilità previsti dalla Circolare Banca d'Italia n.ro 288 del 3 aprile 2015 per l'"Organo con funzione di gestione", conferendogli all'uopo tutti i poteri necessari alla corretta esecuzione degli stessi, precisando che, nell'ambito della delega ricevuta, egli è posto a capo dell'esecutivo ed è responsabile dell'attuazione dei programmi e delle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione, ne cura l'esecuzione con le facoltà, le attribuzioni ed i poteri determinati dal Consiglio stesso, garantendo un'efficace gestione, il buon funzionamento ed il coordinamento di tutte le Unità organizzative.
È responsabile della funzionalità del sistema di controllo interno e sovrintende alle funzioni connesse all'informazione societaria interna, infragruppo ed esterna.
In qualità di organo con funzioni di gestione, all'Amministratore Delegato sono assegnate le responsabilità di:


dei piani pluriennali; i progetti di sviluppo dell'attività della Società, ivi inclusa la diversificazione dei prodotti, dei clienti e/o dei servizi.

oltre alle materie non delegabili per legge e per Statuto, rimangono riservate alla competenza esclusiva del Consiglio di Amministrazione, le seguenti decisioni:

Ai sensi dell'articolo 21 dello Statuto sociale all'Amministratore Delegato è attribuita anche, disgiuntamente dal Presidente del Consiglio di Amministrazione, la RAPPRESENTANZA GIUDIZIALE ATTIVA E PASSIVA della società in ogni ordine e grado di giurisdizione, nei limiti dei poteri ad esso conferiti.
Building tools?
Free accounts include 100 API calls/year for testing.
Have a question? We'll get back to you promptly.