Quarterly Report • Aug 9, 2022
Quarterly Report
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RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 GIUGNO 2022




Premessa alla lettura dei bilanci
2 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 · FinecoBank

| Cariche Sociali e Società di Revisione 5 | |
|---|---|
| Premessa alla lettura della Relazione finanziaria semestrale consolidata 7 | |
| Relazione finanziaria semestrale consolidata 9 | |
| Relazione intermedia sulla gestione consolidata 9 | |
| Dati di sintesi 9 | |
| Andamento della gestione 25 | |
| L'azione FinecoBank 31 | |
| I risultati conseguiti nelle principali aree di attività 32 | |
| La rete dei consulenti finanziari 37 | |
| Le risorse 39 | |
| L'infrastruttura tecnologica 43 | |
| Il sistema dei controlli interni 44 | |
| Principali rischi e incertezze 45 | |
| La struttura organizzativa 46 | |
| I principali aggregati patrimoniali 49 | |
| I risultati economici 65 | |
| I risultati della controllante e della controllata 73 | |
| Le operazioni con parti correlate 84 | |
| Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo ed evoluzione prevedibile della gestione 86 | |
| Schemi del bilancio consolidato semestrale 89 | |
| Stato patrimoniale consolidato 89 | |
| Conto economico consolidato 91 | |
| Prospetto della redditività consolidata complessiva 93 | |
| Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato 94 | |
| Rendiconto finanziario consolidato 95 | |
| Note illustrative 99 | |
| Parte A – Politiche contabili 99 | |
| Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato 119 | |
| Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato 153 | |
| Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 176 | |
| Parte F – Informazioni sul patrimonio consolidato 212 | |
| Parte H – Operazioni con parti correlate 215 | |
| Parte L – Informativa di settore 218 | |
| Parte M – Informativa sul leasing 219 | |
| Allegati 223 | |
| Attestazione del bilancio consolidato semestrale ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni 227 |
|
| Relazione della Società di Revisione 229 | |
| Glossario 233 |

Premessa alla lettura dei bilanci
4 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 · FinecoBank

Consiglio di Amministrazione Marco Mangiagalli Presidente Francesco Saita Vice Presidente Alessandro Foti Amministratore Delegato e Direttore Generale Alessandra Pasini Elena Biffi Giancarla Branda Gianmarco Montanari Maria Alessandra Zunino De Pignier Marin Gueorguiev Paola Giannotti De Ponti Patrizia Albano Consiglieri Collegio Sindacale Luisa Marina Pasotti Presidente Giacomo Ramenghi Massimo Gatto Membri Effettivi Lucia Montecamozzo Alessandro Gaetano Membri Supplenti KPMG S.p.A. Società di revisione Lorena Pelliciari Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari
Il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale rimarranno in carica fino alla data dell'Assemblea che sarà convocata per l'approvazione del bilancio d'esercizio che verrà chiuso al 31 dicembre 2022.
Cariche Sociali e Società di Revisione
20131 Milano - Piazza Durante, 11, Italia
"FinecoBank Banca Fineco S.p.A." o in forma abbreviata "FinecoBank S.p.A.", ovvero "Banca Fineco S.p.A." ovvero "Fineco Banca S.p.A.". Banca iscritta all'Albo delle Banche e Capogruppo del Gruppo Bancario FinecoBank, Albo dei Gruppi Bancari n. 3015, Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia e al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi Codice Fiscale e n° iscr. R.I. Milano-Monza-Brianza-Lodi 01392970404 – R.E.A. n° 1598155, P.IVA 12962340159

Cariche Sociali e Società di Revisione
6 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 · FinecoBank

Premessa alla lettura della Relazione finanziaria semestrale consolidata La presente Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 del Gruppo FinecoBank (di seguito Gruppo) è predisposta secondo quanto previsto dall'articolo 154-ter comma 2 del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n.58.
Essa è costituita dal Bilancio consolidato semestrale abbreviato, redatto in applicazione del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38, in conformità ai principi contabili (nel seguito "IFRS", "IAS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i relativi documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea, come previsto dal Regolamento dell'Unione Europea n. 1606/2002 del 19 luglio 2002 ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2022, e, in particolare, è conforme al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34). In base al paragrafo 10 di tale principio, FinecoBank Banca Fineco S.p.A. (di seguito FinecoBank o Fineco o Banca o Capogruppo) si è avvalsa della facoltà di redigere il bilancio consolidato semestrale in versione abbreviata. Esso comprende:
ed è accompagnato:
L'eventuale mancata quadratura tra i dati esposti nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata e nel Bilancio consolidato semestrale abbreviato dipende esclusivamente dagli arrotondamenti.
Gli schemi del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2022 sono stati predisposti facendo riferimento alle istruzioni in materia di bilancio delle banche di cui alla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" e successivi aggiornamenti di Banca d'Italia.

Premessa alla lettura della Relazione finanziaria semestrale consolidata
8 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 · FinecoBank

Relazione finanziaria semestrale consolidata Relazione intermedia sulla gestione consolidata
Dati di sintesi
FinecoBank è una delle più importanti banche FinTech in Europa. Quotata nel FTSE MIB, Fineco propone un modello di business unico in Europa, che combina le migliori piattaforme con un grande network di consulenti finanziari. Offre da un unico conto servizi di banking, credit, trading e investimento attraverso piattaforme transazionali e di consulenza sviluppate con tecnologie proprietarie. Fineco è leader nel brokerage in Europa, e uno dei più importanti player nel Private Banking in Italia, con servizi di consulenza evoluti e altamente personalizzati.
Il Gruppo FinecoBank è costituito dalla Capogruppo Fineco e da Fineco Asset Management DAC (di seguito Fineco AM), società di gestione collettiva del risparmio di diritto irlandese, che ha come mission lo sviluppo di soluzioni di investimento in partnership con i migliori gestori internazionali.
FinecoBank è quotata alla Borsa di Milano e, a partire dal 1º aprile 2016, è inserita nell'indice azionario FTSE Mib di Borsa Italiana. Il 20 marzo 2017 il titolo è entrato a far parte dello STOXX Europe 600 Index.
In data 27 aprile 2022, l'agenzia S&P Global Ratings ha confermato il rating a lungo termine di FinecoBank pari a 'BBB' con outlook positivo e il rating a breve termine pari a 'A-2'. Secondo l'agenzia S&P Global Ratings, l'outlook positivo "anticipa le prospettive resilienti dei ricavi per Fineco e il rischio di credito particolarmente limitato, mentre l'eccezionale efficienza sui costi continuerà a sostenerne la capitalizzazione". L'outlook sulla Banca rispecchia quello sull'Italia.
FinecoBank è inclusa nello Standard Ethics Italian Banks Index© e nello Standard Ethics Italian Index (composto dalle maggiori 40 società quotate in Borsa Italiana FTSE-MIB), tra i principali indici di performance e benchmark in materia ambientale, sociale e di governance. Nel 2021 l'agenzia indipendente Standard Ethics ha confermato il rating di Fineco per il secondo anno consecutivo al livello "EE+", posizionando così la Banca tra i soli due istituti di credito che hanno ottenuto il giudizio di sostenibilità più solido attualmente assegnato. Nelle motivazioni che hanno portato alla decisione, Standard Ethics cita la flessibilità di Fineco e la capacità di adeguarsi rapidamente alle sfide del mercato: caratteristiche che hanno consentito una rapida attuazione di strategie ESG in linea con le indicazioni di Onu, Ocse e Unione Europea. L'agenzia sottolinea inoltre i risultati ottenuti da Fineco nell'ambito della governance della sostenibilità, a partire dalla best practice rappresentata dal Consiglio di Amministrazione della società in termini di indipendenza, pluralismo professionale e parità di genere. Inoltre, si è riscontrato un miglioramento nei punteggi assegnati dalle altre principali agenzie di rating ESG: nel corso del primo semestre 2022 Sustainalytics ha migliorato l'ESG risk rating di Fineco portandolo da 16,0 (Low risk) a fine 2021 a 15,8 (Low risk), confermando il posizionamento tra le migliori banche a livello internazionale; il Corporate Sustainability Assessment 2021 di S&P ha visto un incremento dello score da 54 punti su 100, relativo al 2020, a 65 punti su 100; l'ottimo risultato ottenuto nell'aggiornamento dell'ESG rating di Vigeo Eiris, pari a 54 punti su 100 (robust performance), a dicembre 2021 ha consentito a Fineco di essere inclusa nel MIB ESG Index di Euronext, primo indice ESG dedicato alle blue-chip italiane, pensato per individuare i grandi emittenti italiani quotati che presentano le migliori pratiche ESG; mentre Refinitiv e MSCI hanno sostanzialmente confermato il rating assegnato l'anno precedente, rispettivamente pari a 85 punti su 100, che indica performance ESG eccellenti e un alto grado di trasparenza nel reporting pubblico di sostenibilità, e "A", valutazione in linea con la media del settore "diversified financials". Alla fine del primo semestre 2022, la Banca risulta essere inclusa anche negli indici di sostenibilità MIB ESG Index di Euronext, FTSE4Good, Bloomberg Gender Equality Index (GEI) 2022, Standard Ethics Italian Banks Index, Standard Ethics Italian Index, S&P Global 1200 ESG Index e Nasdaq CRD Global Sustainability Index.
Nonostante un contesto caratterizzato dal perdurare della pandemia COVID-19, dall'invasione Russa in Ucraina e dalla crescita dell'inflazione, i risultati conseguiti dal Gruppo nel primo semestre 2022 confermano ulteriormente la forza e la sostenibilità del modello di business. Il percorso di crescita di Fineco, infatti, poggia su basi estremamente solide in quanto trainato dal rapido affermarsi dei trend strutturali in atto nel Paese, tra cui spicca la digitalizzazione. La sempre maggiore richiesta da parte dei clienti di soluzioni di investimento evolute si è dimostrata determinante per il risultato positivo dell'area Investing, alla quale Fineco AM contribuisce in misura sempre maggiore. Prosegue, inoltre, la rivisitazione dell'offerta di brokerage con l'introduzione di nuovi prodotti e servizi, con l'obiettivo di offrire ai clienti strumenti sempre più efficienti e trasparenti in linea con il modello di business di Fineco.
La solidità del percorso di crescita del Gruppo ha consentito di raggiungere risultati di raccolta estremamente robusti nel primo semestre 2022. La raccolta netta totale realizzata nel corso del primo semestre 2022 è stata pari a 5.636 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il risultato record di 5.787 milioni di euro registrato nel primo semestre 2021, pur se con una differente composizione; nello specifico, la raccolta netta gestita è stata pari a 1.702 milioni di euro, la raccolta netta amministrata è stata pari a 2.911 milioni di euro e la raccolta netta diretta è stata pari a 1.023 milioni di euro. L'incidenza di FAM, calcolata rapportando la raccolta netta retail della società con la raccolta netta gestita, è pari all'80,7% (56,8% nel primo semestre 2021). Si tratta di un risultato che conferma da un lato l'efficacia di un modello di business in grado di affrontare fasi di mercato difficili, dall'altro una sempre maggiore propensione agli investimenti da parte di una clientela particolarmente evoluta. La raccolta netta realizzata nel corso del primo semestre 2022 tramite la rete di consulenti finanziari è stata pari a 4.935 milioni di euro.
Al 30 giugno 2022 il saldo della raccolta diretta e indiretta da clientela si attesta a 102.804 milioni di euro. La raccolta gestita da FAM è pari a 24,5 miliardi di euro, di cui 14,6 miliardi di euro sono relativi a classi retail e 9,9 miliardi di euro sono relativi a classi istituzionali, risultato che evidenzia l'accelerazione in atto nel processo di crescita della società. L'incidenza di FAM, calcolata rapportando le masse retail della società con il saldo della raccolta gestita, è pari al 28,8%. Il saldo della raccolta diretta ed indiretta della rete dei consulenti finanziari al 30 giugno 2022 è pari a 90.078 milioni di euro.
Il saldo della raccolta diretta e indiretta riferibile alla clientela Private, ossia con asset superiori a 500.000 euro, si attesta a 43.304 milioni di euro, pari al 42,1% del totale raccolta diretta e indiretta del Gruppo.
Nel corso del primo semestre 2022 sono stati erogati 142 milioni di euro di prestiti personali, 259 milioni di euro di mutui e sono stati accordati fidi di conto corrente per un importo di 679 milioni di euro, con un incremento delle esposizioni in conto corrente di 158 milioni di euro; ciò ha determinato
un incremento dell'aggregato complessivo dei finanziamenti verso la clientela ordinaria del 5,9%1 rispetto al 31 dicembre 2021. La qualità del credito si conferma elevata, con un costo del rischio che si attesta a 2 bps, sostenuta dal principio di offrire credito esclusivamente ai clienti esistenti, facendo leva su appropriati strumenti di analisi della ricca base informativa interna. Il costo del rischio, strutturalmente contenuto, è in ulteriore riduzione, grazie anche all'effetto dei nuovi crediti, che sono prevalentemente garantiti e a basso rischio. I crediti deteriorati netti al 30 giugno 2022 rappresentano lo 0,07% dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (0,08% al 31 dicembre 2021).
Il numero dei clienti si attesta a 1.454.645 in crescita dell'1,9% rispetto al 31 dicembre 2021. I clienti continuano a premiare la trasparenza dell'approccio Fineco, l'elevata qualità e la completezza dei servizi finanziari riassunti nel concetto di "one stop solution".
I risultati del periodo confermano la sostenibilità e la forza del modello di business, capace di generare utili in ogni condizione di mercato. Il risultato del periodo si attesta a 222,4 milioni di euro, evidenziando un incremento del 2,6% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre 20222 , il risultato del periodo sarebbe pari a 222,6 milioni di euro, in crescita del 20,5% rispetto all'utile del primo semestre 2021, anch'esso depurato delle poste non ricorrenti3 . Il cost/income ratio si attesta al 29,3% (31,3% al 30 giugno 2021), a conferma dell'elevata leva operativa del Gruppo e della diffusa cultura aziendale in tema di governo dei costi. Si evidenzia un consistente apporto dall'Investing (+26,9 milioni di euro) grazie al crescente contributo di Fineco Asset Management, alla crescita dei volumi e ai maggiori margini netti sul gestito.
L'offerta del Gruppo si articola in tre macroaree di attività integrate: (i) il Banking, che include i servizi di conto corrente e di conto deposito, i servizi di pagamento ed emissione di carte di debito, credito e prepagate, i mutui, i fidi e i prestiti personali; (ii) il Brokerage, che assicura il servizio di esecuzione ordini per conto dei clienti, con un accesso diretto ai principali mercati azionari mondiali e la possibilità di negoziare CFD (su valute, indici, azioni, obbligazioni e materie prime), futures, opzioni, obbligazioni, ETF e certificates; (iii) l'Investing, che include l'attività di gestione del risparmio svolta dalla controllata Fineco AM, servizi di collocamento e distribuzione di circa 6.000 prodotti, tra fondi comuni d'investimento e comparti di SICAV gestiti da 75 primarie case d'investimento italiane ed internazionali, prodotti assicurativi e previdenziali, nonché servizi di consulenza in materia di investimenti tramite una rete di 2.887 consulenti finanziari, terza rete in Italia per dimensioni.
Nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata vengono presentati ed illustrati i prospetti di conto economico e di stato patrimoniale riclassificati, il cui raccordo con gli schemi del bilancio consolidato è riportato negli Allegati "Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio consolidato riclassificato" (in linea con la Comunicazione Consob n.6064293 del 28 luglio 2006).
Come descritto nella Premessa alla lettura della Relazione finanziaria semestrale consolidata, tutti i dati e gli Indicatori Alternativi di Performance ("IAP") riportati nella presente Relazione intermedia sulla gestione consolidata si riferiscono ai prospetti di conto economico e di stato patrimoniale riclassificati. Con riferimento agli Indicatori Alternativi di Performance ("IAP"), l'European Securities and Markets Authority (ESMA) ha emanato specifici Orientamenti4 in merito ai criteri per la loro presentazione nelle informazioni regolamentate, inclusa pertanto la presente Relazione finanziaria semestrale consolidata, quando tali indicatori non risultano definiti o previsti dal framework sull'informativa finanziaria. Tali orientamenti sono volti a promuovere l'utilità e la trasparenza degli IAP, e la loro osservanza migliorerà la comparabilità, affidabilità e comprensibilità degli IAP, con conseguenti benefici agli utilizzatori dell'informativa finanziaria. Consob ha recepito in Italia gli Orientamenti e li ha incorporati nelle proprie prassi di vigilanza5 . Secondo la definizione degli Orientamenti ESMA, un IAP è un indicatore di performance finanziaria, posizione finanziaria o flussi di cassa storici o futuri, diverso da un indicatore finanziario definito o specificato nella disciplina applicabile sull'informativa finanziaria e sono solitamente ricavati dalle poste di bilancio redatte conformemente alla disciplina vigente sull'informativa finanziaria. Non rientrano strettamente nella definizione di IAP gli indicatori pubblicati in applicazione della disciplina prudenziale. La descrizione esplicativa in merito al contenuto degli IAP e, al caso, le modalità di calcolo utilizzate sono riportate nel Glossario.
5 Comunicazione Consob n. 0092543 del 3 dicembre 2015.
1 I finanziamenti verso clientela ordinaria comprendono solo i finanziamenti relativi ad utilizzi di aperture di credito in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie.
2 Variazione di fair value e cancellazione dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,2 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale).
3Beneficio fiscale derivante dall'operazione di riallineamento fiscale dell'avviamento effettuata da FinecoBank, come previsto dall'art. 110 del DL 104 del 2020, per un importo di 32 milioni di euro. 4 ESMA/2015/1415.

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| ATTIVO | Consistenze al | |||
| 30/06/2022 | 31/12/2021 | Assoluta | % | |
| Cassa e disponibilità liquide | 1.542.372 | 1.464.182 | 78.190 | 5,3% |
| Attività finanziarie di negoziazione | 20.020 | 20.240 | (220) | -1,1% |
| Finanziamenti a banche | 400.215 | 379.862 | 20.353 | 5,4% |
| Finanziamenti a clientela | 6.310.789 | 6.001.596 | 309.193 | 5,2% |
| Altre attività finanziarie | 25.294.566 | 24.560.350 | 734.216 | 3,0% |
| Coperture | 948.764 | 125.913 | 822.851 | n.a. |
| Attività materiali | 146.686 | 150.347 | (3.661) | -2,4% |
| Avviamenti | 89.602 | 89.602 | - | n.a. |
| Altre attività immateriali | 37.525 | 39.084 | (1.559) | -4,0% |
| Attività fiscali | 44.681 | 42.974 | 1.707 | 4,0% |
| Crediti d'imposta acquistati | 827.217 | 508.764 | 318.453 | 62,6% |
| Altre attività | 415.278 | 484.261 | (68.983) | -14,2% |
| Totale dell'attivo | 36.077.715 | 33.867.175 | 2.210.540 | 6,5% |
(Importi in migliaia)
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | ||||
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 30/06/2022 | 31/12/2021 | Assoluta | % | |
| Debiti verso banche | 2.333.322 | 1.225.213 | 1.108.109 | 90,4% | |
| Debiti verso clientela | 30.827.605 | 29.847.722 | 979.883 | 3,3% | |
| Titoli in circolazione | 498.833 | 497.266 | 1.567 | 0,3% | |
| Passività finanziarie di negoziazione | 7.104 | 4.417 | 2.687 | 60,8% | |
| Coperture | 2.581 | 65.263 | (62.682) | -96,0% | |
| Passività fiscali | 118.430 | 35.864 | 82.566 | 230,2% | |
| Altre passività | 580.560 | 464.633 | 115.927 | 25,0% | |
| Patrimonio | 1.709.280 | 1.726.797 | (17.517) | -1,0% | |
| - capitale e riserve | 1.487.091 | 1.351.963 | 135.128 | 10,0% | |
| - riserve da valutazione | (174) | (5.877) | 5.703 | -97,0% | |
| - risultato netto | 222.363 | 380.711 | (158.348) | -41,6% | |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 36.077.715 | 33.867.175 | 2.210.540 | 6,5% |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | |||||
| ATTIVO | 30/06/2022 | 31/03/2022 | 31/12/2021 | 30/09/2021 | 30/06/2021 |
| Cassa e disponibilità liquide | 1.542.372 | 1.752.145 | 1.464.182 | 2.031.291 | 1.861.776 |
| Attività finanziarie di negoziazione | 20.020 | 20.123 | 20.240 | 23.589 | 21.393 |
| Finanziamenti a banche | 400.215 | 380.873 | 379.862 | 397.493 | 392.272 |
| Finanziamenti a clientela | 6.310.789 | 6.088.369 | 6.001.596 | 5.624.283 | 5.269.368 |
| Altre attività finanziarie | 25.294.566 | 25.368.592 | 24.560.350 | 24.421.922 | 24.626.581 |
| Coperture | 948.764 | 465.840 | 125.913 | 91.929 | 85.051 |
| Attività materiali | 146.686 | 148.424 | 150.347 | 151.866 | 153.030 |
| Avviamenti | 89.602 | 89.602 | 89.602 | 89.602 | 89.602 |
| Altre attività immateriali | 37.525 | 38.264 | 39.084 | 37.270 | 38.189 |
| Attività fiscali | 44.681 | 44.355 | 42.974 | 49.405 | 38.323 |
| Crediti d'imposta acquistati | 827.217 | 601.178 | 508.764 | 393.970 | 75.065 |
| Altre attività | 415.278 | 401.015 | 484.261 | 221.546 | 254.110 |
| Totale dell'attivo | 36.077.715 | 35.398.780 | 33.867.175 | 33.534.166 | 32.904.760 |
(Importi in migliaia)
| Consistenze al | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 30/06/2022 | 31/03/2022 | 31/12/2021 | 30/09/2021 | 30/06/2021 |
| Debiti verso banche | 2.333.322 | 1.808.045 | 1.225.213 | 1.168.612 | 1.172.802 |
| Debiti verso clientela | 30.827.605 | 30.735.609 | 29.847.722 | 29.804.975 | 29.141.477 |
| Titoli in circolazione | 498.833 | 498.045 | 497.266 | - | - |
| Passività finanziarie di negoziazione | 7.104 | 9.666 | 4.417 | 6.234 | 4.937 |
| Coperture | 2.581 | (754) | 65.263 | 90.522 | 118.586 |
| Passività fiscali | 118.430 | 89.277 | 35.864 | 73.768 | 35.666 |
| Altre passività | 580.560 | 404.164 | 464.633 | 420.583 | 534.610 |
| Patrimonio | 1.709.280 | 1.854.728 | 1.726.797 | 1.969.472 | 1.896.682 |
| - capitale e riserve | 1.487.091 | 1.733.365 | 1.351.963 | 1.683.389 | 1.681.875 |
| - riserve da valutazione | (174) | (2.097) | (5.877) | (3.175) | (1.863) |
| - risultato netto | 222.363 | 123.460 | 380.711 | 289.258 | 216.670 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 36.077.715 | 35.398.780 | 33.867.175 | 33.534.166 | 32.904.760 |

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 1° semestre | Variazioni | |||
| 2022 | 2021 | Assoluta | % | |
| Margine finanziario | 176.407 | 147.897 | 28.510 | 19,3% |
| di cui Interessi netti | 126.961 | 124.338 | 2.623 | 2,1% |
| di cui Profitti da gestione della Tesoreria | 49.446 | 23.559 | 25.887 | 109,9% |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | (148) | - | (148) | n.a. |
| Commissioni nette | 232.514 | 214.346 | 18.168 | 8,5% |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 54.843 | 40.571 | 14.272 | 35,2% |
| Saldo altri proventi/oneri | 416 | 644 | (228) | -35,4% |
| RICAVI | 464.032 | 403.458 | 60.574 | 15,0% |
| Spese per il personale | (57.538) | (52.884) | (4.654) | 8,8% |
| Altre spese amministrative | (134.364) | (128.028) | (6.336) | 4,9% |
| Recuperi di spesa | 69.063 | 67.470 | 1.593 | 2,4% |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (13.191) | (12.662) | (529) | 4,2% |
| Costi operativi | (136.030) | (126.104) | (9.926) | 7,9% |
| RISULTATO DI GESTIONE | 328.002 | 277.354 | 50.648 | 18,3% |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (1.225) | (1.688) | 463 | -27,4% |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 326.777 | 275.666 | 51.111 | 18,5% |
| Altri oneri e accantonamenti | (12.498) | (14.023) | 1.525 | -10,9% |
| Profitti netti da investimenti | (754) | 1.239 | (1.993) | -160,9% |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 313.525 | 262.882 | 50.643 | 19,3% |
| Imposte sul reddito del periodo | (91.162) | (46.212) | (44.950) | 97,3% |
| RISULTATO DEL PERIODO | 222.363 | 216.670 | 5.693 | 2,6% |
| RISULTATO DEL PERIODO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 222.363 | 216.670 | 5.693 | 2,6% |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| 2022 | ||
| 1° Trimestre | 2° Trimestre | |
| Margine finanziario | 107.461 | 68.946 |
| di cui Interessi netti | 59.347 | 67.614 |
| di cui Profitti da gestione della Tesoreria | 48.114 | 1.332 |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | (45) | (103) |
| Commissioni nette | 118.637 | 113.877 |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 28.989 | 25.854 |
| Saldo altri proventi/oneri | 365 | 51 |
| RICAVI | 255.407 | 208.625 |
| Spese per il personale | (28.348) | (29.190) |
| Altre spese amministrative | (69.366) | (64.998) |
| Recuperi di spesa | 35.335 | 33.728 |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (6.590) | (6.601) |
| Costi operativi | (68.969) | (67.061) |
| RISULTATO DI GESTIONE | 186.438 | 141.564 |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (801) | (424) |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 185.637 | 141.140 |
| Altri oneri e accantonamenti | (10.239) | (2.259) |
| Profitti netti da investimenti | (553) | (201) |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 174.845 | 138.680 |
| Imposte sul reddito del periodo | (51.385) | (39.777) |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 123.460 | 98.903 |
| RISULTATO DEL PERIODO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 123.460 | 98.903 |

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 2021 | ||||
| 1° Trimestre | 2° Trimestre | 3° Trimestre | 4° Trimestre | |
| Margine finanziario | 75.071 | 72.826 | 69.239 | 62.894 |
| di cui Interessi netti | 61.823 | 62.515 | 61.798 | 61.753 |
| di cui Profitti da gestione della Tesoreria | 13.248 | 10.311 | 7.441 | 1.141 |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | - | - | - | (26) |
| Commissioni nette | 108.080 | 106.266 | 110.083 | 126.379 |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 23.888 | 16.683 | 15.614 | 18.123 |
| Saldo altri proventi/oneri | 512 | 132 | (1.457) | (497) |
| RICAVI | 207.551 | 195.907 | 193.479 | 206.873 |
| Spese per il personale | (26.217) | (26.667) | (27.369) | (29.347) |
| Altre spese amministrative | (62.979) | (65.049) | (63.396) | (71.122) |
| Recuperi di spesa | 32.367 | 35.103 | 35.751 | 36.250 |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (6.275) | (6.387) | (6.437) | (7.119) |
| Costi operativi | (63.104) | (63.000) | (61.451) | (71.338) |
| RISULTATO DI GESTIONE | 144.447 | 132.907 | 132.028 | 135.535 |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (477) | (1.211) | (360) | 393 |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 143.970 | 131.696 | 131.668 | 135.928 |
| Altri oneri e accantonamenti | (8.236) | (5.787) | (31.058) | (4.857) |
| Profitti netti da investimenti | (583) | 1.822 | 280 | (440) |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 135.151 | 127.731 | 100.890 | 130.631 |
| Imposte sul reddito del periodo | (40.407) | (5.805) | (28.302) | (39.178) |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 94.744 | 121.926 | 72.588 | 91.453 |
| RISULTATO DEL PERIODO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 94.744 | 121.926 | 72.588 | 91.453 |
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | ||||||
| 30/06/2022 | 31/12/2021 | Assoluta | % | ||||
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria ¹ | 5.734.337 | 5.416.604 | 317.733 | 5,9% | |||
| Totale dell'attivo | 36.077.715 | 33.867.175 | 2.210.540 | 6,5% | |||
| Raccolta diretta da clientela ² | 30.518.392 | 29.495.292 | 1.023.100 | 3,5% | |||
| Raccolta indiretta da clientela ³ | 72.285.865 | 78.420.121 | (6.134.256) | -7,8% | |||
| Totale raccolta (diretta e indiretta) da clientela | 102.804.257 | 107.915.413 | (5.111.156) | -4,7% | |||
| Patrimonio | 1.709.280 | 1.726.797 | (17.517) | -1,0% |
(1) I crediti di finanziamento verso clientela ordinaria si riferiscono ai soli finanziamenti erogati a clientela relativi ad utilizzi di aperture di credito in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie.
(2) La raccolta diretta da clientela comprende i conti correnti passivi.
(3) La raccolta indiretta da clientela si riferisce ai prodotti collocati on line o tramite i consulenti finanziari di FinecoBank.
| Dati al | |||
|---|---|---|---|
| 30/06/2022 | 31/12/2021 | 30/06/2021 | |
| N° Dipendenti | 1.316 | 1.305 | 1.280 |
| N° Consulenti finanziari | 2.887 | 2.790 | 2.731 |
| N° Negozi finanziari operativi ¹ | 423 | 424 | 414 |
(1) Numero negozi finanziari operativi: negozi finanziari gestiti dalla Banca e negozi finanziari gestiti dai consulenti finanziari (c.d. Fineco Center).


| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Dati al | |||
| 30/06/2022 | 31/12/2021 | 30/06/2021 | |
| Margine finanziario/Ricavi | 38,00% | 34,84% | 36,66% |
| Proventi di intermediazione e diversi/Ricavi | 62,00% | 65,16% | 63,34% |
| Proventi di intermediazione e diversi/Costi operativi | 211,55% | 202,33% | 202,66% |
| Cost/income ratio | 29,31% | 32,21% | 31,26% |
| Costi operativi/TFA | 0,26% | 0,26% | 0,26% |
| Cost of risk | 2 bp | 4 bp | 7 bp |
| CoR (sistema incentivante) | 2 bp | 3 bp | 7 bp |
| ROE | 29,18% | 23,91% | 27,64% |
| Rendimento delle attività | 1,23% | 1,12% | 1,32% |
| EVA (calcolato sul capitale allocato) | 192.039 | 340.177 | 197.304 |
| EVA (calcolato sul patrimonio contabile) | 140.903 | 243.881 | 150.171 |
| RARORAC (calcolato sul capitale allocato) | 57,76% | 62,44% | 75,80% |
| RARORAC (calcolato sul patrimonio contabile) | 15,78% | 13,26% | 16,80% |
| ROAC (calcolato sul capitale allocato) | 66,88% | 69,88% | 83,20% |
| ROAC (calcolato sul patrimonio contabile) | 24,90% | 20,70% | 24,20% |
| Totale raccolta da clientela/Dipendenti medi | 78.447 | 84.079 | 79.741 |
| Totale raccolta da clientela/(Dipendenti medi + Consulenti finanziari medi) | 24.778 | 27.104 | 25.741 |
Proventi di intermediazione e diversi: Commissioni nette, Risultato di negoziazione, coperture e fair value, Saldo altri proventi/oneri.
Cost/income ratio: rapporto fra Costi operativi e Ricavi.
Costi operativi/TFA: rapporto fra costi operativi e Total Financial Asset (raccolta diretta ed indiretta). Il TFA utilizzato per il rapporto è quello medio dell'esercizio calcolato come media tra il saldo al 30 giugno 2022 e quello del 31 dicembre precedente.
Cost of risk: rapporto fra le Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi e i crediti verso clientela (media delle medie degli ultimi quattro trimestri, calcolati come media del saldo di fine trimestre e saldo del fine trimestre precedente). Il perimetro include solo i crediti di finanziamento verso clientela ordinaria.
CoR (sistema incentivante): rapporto fra Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi e crediti verso clientela (media del saldo al 30 giugno 2022 e quello del 31 dicembre precedente). Il perimetro delle esposizioni esclude le posizioni derivanti da titoli e anticipazioni ai consulenti finanziari.
ROE: rapporto fra l'utile netto e il patrimonio netto contabile (esclusi i dividendi per i quali è prevista la distribuzione e le riserve da valutazione) medio dell'esercizio (media del saldo di fine esercizio e quello del 31 dicembre precedente). Il risultato di periodo al 30 giugno 2022 e al 30 giugno 2021 è stato annualizzato.
Rendimento delle attività - ROA: rapporto tra l'utile netto e il totale attivo di bilancio. Il risultato di periodo al 30 giugno 2022 e al 30 giugno 2021 è stato annualizzato.
EVA (Economic Value Added): esprime la capacità dell'impresa di creare valore; è calcolato come differenza tra l'utile netto, escludendo gli oneri e i proventi straordinari e i relativi effetti fiscali (oneri di integrazione e i profitti netti da investimenti straordinari), e il costo figurativo del capitale allocato; quest'ultimo è stato calcolato sia utilizzando il maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico6 assorbito sia utilizzando il patrimonio netto contabile (media dei fine trimestri dell'anno).
RARORAC (Risk Adjusted Return on Risk Adjusted Capital): è il rapporto tra l'EVA (come sopra descritto) e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA) ed esprime in termini percentuali la capacità di creare valore per unità di capitale posto a presidio del rischio.
ROAC (Return on Allocated Capital): è il rapporto tra l'utile netto operativo e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA).
Per il calcolo degli indicatori EVA, RARORAC e ROAC al 30 giugno 2022, il capitale economico del 30 giugno 2022 è mantenuto uguale a quello del 31 marzo 2022, ultimo dato disponibile.
6 Il capitale allocato è il maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico.

| Dati al | ||
|---|---|---|
| 30/06/2022 | 31/12/2021 | |
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Totale attivo | 15,89% | 15,99% |
| Finanziamenti a banche/Totale attivo | 1,11% | 1,12% |
| Altre attività finanziarie/Totale attivo | 70,11% | 72,52% |
| Raccolta Diretta/Totale passivo e patrimonio netto | 84,59% | 87,09% |
| Patrimonio netto (incluso utile)/Totale passivo e patrimonio netto | 4,74% | 5,10% |
| Crediti verso clientela ordinaria/Raccolta diretta da clientela | 18,79% | 18,36% |
| Qualità del credito | Dati al | |
|---|---|---|
| 30/06/2022 | 31/12/2021 | |
| Crediti deteriorati/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 0,08% | 0,08% |
| Sofferenze/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 0,04% | 0,04% |
| Coverage ¹ - Sofferenze | 88,93% | 88,70% |
| Coverage ¹ - Inadempienze probabili | 65,65% | 66,10% |
| Coverage ¹ - Esposizioni scadute deteriorate | 55,48% | 50,05% |
| Coverage ¹ - Totale crediti deteriorati | 82,56% | 82,15% |
(1) Calcolato come rapporto tra l'ammontare delle rettifiche di valore e l'esposizione lorda.
Nei primi mesi dell'anno è continuata la ripresa dell'economia dell'area euro e il miglioramento del mercato del lavoro, grazie all'ingente sostegno delle politiche economiche. La scarsità di materiali, attrezzature e manodopera, tuttavia, ha tenuto a freno la produzione in alcuni comparti e gli elevati costi dell'energia hanno incominciato ad incidere sui redditi delle famiglie e sui profitti delle imprese. Anche l'inflazione, che aveva subito un brusco rialzo negli ultimi mesi del 2021, ha proseguito la sua corsa verso l'alto.
La successiva invasione dell'Ucraina da parte della Russia ha avuto delle ripercussioni sull'economia, in Europa e oltre. Il conflitto e l'incertezza a esso associata ha inciso pesantemente sulla fiducia delle imprese e dei consumatori, ha determinando interruzioni degli scambi e carenze di materiali e ha contribuito alle elevate quotazioni di beni energetici e materie prime. In tale contesto l'inflazione ha continuato la sua corsa.
Come effetto dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, nei primi giorni di marzo la Commissione Europea aveva ufficializzato il fatto che il conflitto avrebbe provocato una frenata dell'economia. L'esecutivo comunitario aveva deciso di concedere ai governi una certa libertà nel mettere a punto i bilanci pubblici nel 2023, di non aprire in primavera procedure per deficit eccessivo e di non applicare la regola che richiede un taglio del debito di un ventesimo all'anno.
Gli esperti ritengono, tuttavia, che vi siano le condizioni perché l'espansione economica proceda, grazie alla riapertura dell'economia in atto, alla solidità del mercato del lavoro, al sostegno di bilancio e ai risparmi accumulati durante la pandemia. Una volta venute meno le attuali circostanze avverse, l'attività economica dovrebbe tornare ad accelerare.
In tale contesto, il Consiglio direttivo ha deciso di compiere ulteriori passi nella normalizzazione della politica monetaria. Durante questo processo il Consiglio direttivo manterrà gradualità, flessibilità, ricorso ai dati e apertura alle opzioni nella conduzione della politica monetaria. In tale ambito, il Consiglio direttivo ha deciso di porre fine agli acquisti netti nell'ambito del programma di acquisto di attività (PAA) a partire dal 1° luglio 2022. Esso intende continuare a reinvestire, integralmente, il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del PAA per un prolungato periodo di tempo successivamente alla data in cui inizierà a innalzare i tassi di interesse di riferimento della BCE e, in ogni caso, finché sarà necessario a mantenere condizioni di abbondante liquidità e un adeguato orientamento della politica monetaria. Inoltre, il 21 luglio 2022, ha deciso di innalzare di 50 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della BCE (i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale saranno innalzati rispettivamente allo 0,50%, allo 0,75% e allo 0,00%, con effetto dal 27 luglio 2022).
L'evoluzione futura dei tassi di riferimento definita dal Consiglio direttivo continuerà a essere guidata dai dati e contribuirà al conseguimento dell'obiettivo di inflazione del 2% a medio termine.
Le prime settimane del 2022 sono state caratterizzate da una nuova ondata di contagi nel nostro Paese provocata dalla rapida diffusione della variante Omicron. Nei mesi successivi si è assistito ad una progressiva attenuazione dei contagi e il decreto-legge 24 marzo 2022, n. 24 "Disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell'epidemia da COVID-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza" ha posto fine in data 31 marzo 2022 allo stato di emergenza, deliberato dal Consiglio dei ministri il 31 gennaio 2020 e via via prorogato. La norma ha modificato le misure anti-Covid, eliminando gradualmente, a partire dal 1° aprile, le restrizioni allora in vigore. Verso la fine del primo semestre si è assistito ad una nuova crescita dei contagi, la cui evoluzione nel prossimo futuro è tuttora di difficile previsione.
Nel contempo, nella giornata del 24 febbraio 2022 ha preso avvio un'operazione militare della Russia in Ucraina, che ha dato inizio ad un conflitto militare ed una crisi internazionale. Da febbraio l'Unione Europea ha imposto alla Russia sei pacchetti di sanzioni, tra cui misure restrittive mirate (sanzioni individuali), sanzioni economiche e misure diplomatiche. Il conflitto ha gravato sull'economia del primo semestre in Europa e oltre i suoi confini; ha avuto ripercussioni sul commercio, ha causato carenze di materiali e ha contribuito alle quotazioni elevate dell'energia e delle materie prime e, di conseguenza, all'aumento significativo dell'inflazione.
Nonostante questo contesto di incertezza, nel primo semestre 2022 non si rilevano impatti significativi per il Gruppo né in termini di deterioramento delle esposizioni creditizie (migrazione di posizioni a non performing o incremento del rischio di credito delle controparti con cui il Gruppo svolge attività creditizia), né in termini di gestione della liquidità, che si è mantenuta solida e stabile, e in ottica prospettica non si rilevano impatti in termini di orientamento strategico, obiettivi e modello di business.
Il Gruppo, infatti, non è esposto direttamente agli asset russi colpiti dal conflitto e le esposizioni indirette, rappresentate da garanzie ricevute nell'ambito delle operazioni di finanziamento garantite da pegno (Credit Lombard e fido con pegno), sono di importo non significativo. Il Gruppo non ha esposizioni dirette in materie prime e ha un'esposizione limitata in rubli. Con riferimento: (i) agli obblighi di congelamento di fondi nei confronti di soggetti ed entità sanzionate, (ii) alle restrizioni alla compravendita di determinati valori mobiliari perché emessi o collegati ad emittenti sanzionati, (iii) alle limitazioni ai flussi finanziari da e verso la Russia, sia in termini di divieto di esposizione creditizia a favore di soggetti sanzionati che in termini di divieto di accettare depositi di cittadini russi o di persone fisiche o giuridiche residenti in Russia, salvo specifiche deroghe, (iv) agli obblighi di comunicazione alle autorità competenti, il Gruppo si avvale di presidi che consentono di monitorare i nominativi di soggetti ed entità sanzionate e gli ISIN di strumenti finanziari sanzionati, necessari ad avviare le conseguenti attività di congelamento degli asset richiesti dalla normativa. Al 30 giugno 2022 non si rilevano esposizioni dirette né indirette con le persone fisiche o le entità oggetto di provvedimenti sanzionatori applicabili al Gruppo, pertanto, non sono state messe in atto azioni di congelamento dei beni previste dalla normativa sui soggetti interessati. Infine, il Gruppo monitora costantemente l'evoluzione del quadro normativo di riferimento attraverso strumenti informativi che consentono l'aggiornamento tempestivo del quadro sanzionatorio applicabile alla Banca e l'adeguamento opportuno dei presidi in essere.
In data 14 marzo 2022 l'European Securities and Markets Authority (ESMA) ha pubblicato il Public Statement "ESMA71-99-1864" sugli impatti della crisi russo-ucraina sui mercati finanziari dell'UE che illustra le attività di vigilanza e di coordinamento intraprese in questo contesto e contiene raccomandazioni agli emittenti sulle informazioni da divulgare in occasione dell'approvazione dei bilanci 2021 e delle successive rendicontazioni finanziarie. In tale contesto, in data 18 marzo 2022, Consob ha richiamato l'attenzione delle società quotate e degli altri emittenti vigilati sulle seguenti tematiche coordinate in sede ESMA:
La Consob si attende che i revisori e gli organi di controllo prestino particolare attenzione, nell'ambito dell'attività di revisione svolta sulle relazioni finanziarie, alle tematiche sopra richiamate, avuto particolare riguardo agli effetti per l'emittente e per le società controllate delle misure restrittive adottate dall'UE.
Alla luce delle raccomandazioni diffuse dall'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, la Consob raccomanda che deve essere prestata particolare attenzione alla valutazione dei rischi connessi alla cybersecurity. Infine, segnala l'opportunità di predisporre adeguati ed efficaci presidi organizzativi e tecnici volti alla mitigazione di tale rischio, anche prevedendo il rafforzamento dei flussi informativi con gli organi di controllo.
Con riferimento ai rischi ICT e Cyber, il 24 febbraio 2022 il CSIRT (il team di risposta dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale) ha chiesto di alzare l'attenzione ed adottare tutte le misure di protezione degli assetti ICT, un avviso rivolto alle aziende italiane che hanno rapporti con operatori ucraini. Il 28 febbraio 2022 l'Agenzia ha prodotto un nuovo alert, questa volta indirizzato a tutti gli operatori di infrastrutture digitali nazionali, sollecitati ad adottare "una postura di massima difesa cibernetica": l'offensiva potrebbe infatti essere rivolta contro la coalizione che si è mobilitata per sostenere il Paese attaccato. Nel mirino, per quanto riguarda l'Italia, ci sono in generale ministeri, enti governativi, aziende strategiche per l'interesse nazionale

tra cui gli istituti finanziari. L'obiettivo del Gruppo è quello di assicurare la protezione dei clienti garantendo la sicurezza dei dati, declinata nelle sue caratteristiche di disponibilità, confidenzialità ed integrità: alla luce della crisi russo-ucraina sui mercati finanziari dell'UE, particolare attenzione è stata posta nella valutazione dei rischi correlati. Nel rispetto delle misure previste dalla legislazione vigente, Fineco ha intrapreso una serie di iniziative volte a verificare la propria postura di sicurezza e readiness operativa anche avvalendosi delle indicazioni e raccomandazioni suggerite dai diversi organi nazionali ed internazionali. Ferma restando l'adozione da sempre delle migliori pratiche in materia di sicurezza, sia in termini di misure tecniche che organizzativo/procedurali, sono stati ad ogni modo valutati ed introdotti ulteriori meccanismi per far fronte ad eventuali impatti derivanti dalla situazione contingente.
In data 13 maggio 2022 l'ESMA ha pubblicato il Public Statement "ESMA32-63-1277" con l'intento di promuovere la trasparenza e l'applicazione coerente a livello europeo dei requisiti previsti per la divulgazione delle informazioni nelle relazioni finanziarie semestrali, con particolare riferimento all'invasione russa dell'Ucraina. In particolare, l'ESMA sottolinea la necessità che gli emittenti forniscano informazioni che riflettano adeguatamente l'impatto attuale e, per quanto possibile, previsto dall'invasione russa dell'Ucraina sulla propria posizione finanziaria, sulle proprie performance e sui propri flussi di cassa, nonché l'importanza di fornire informazioni sui principali rischi e incertezze cui sono esposti gli emittenti. L'ESMA fornisce, inoltre, specifiche raccomandazioni in merito all'applicazione dei principi contabili nell'ambito dell'informativa semestrale, richiamando gli elementi che possono essere impattati dal conflitto e gli aspetti che gli emittenti devono considerare nelle proprie valutazioni e stime, e alle informazioni che gli emittenti devono fornire nei resoconti intermedi di gestione, nonché la loro coerenza con l'informativa semestrale.
Come descritto in precedenza, l'invasione russa in Ucraina e la pandemia COVID-19 non hanno avuto impatti sui fondamentali, sulle prospettive e sulla situazione finanziaria del Gruppo. Pur in questo contesto di incertezza e di difficile previsione, infatti, il modello di business del Gruppo appare diversificato e ben equilibrato: il Gruppo, infatti, può contare su un modello di business le cui fonti di ricavo sono ampiamente diversificate e che permettono di affrontare situazioni di stress complesse come quella in corso. I ricavi del Gruppo FinecoBank si basano su tre componenti principali (banking, brokerage ed investing) che nelle fasi di crisi tendono ad avere andamenti non correlati.
Gli investimenti finanziari detenuti dal Gruppo, costituiti in prevalenza da titoli di Stato, sono detenuti dalla Capogruppo con finalità di investimento a lungo termine e sono contabilizzati nel portafoglio Held to Collect valutato al costo ammortizzato; pertanto, la valutazione al fair value non determina impatti sul conto economico consolidato, sul patrimonio netto consolidato e sui fondi propri consolidati anche in assenza di disposizioni transitorie per sterilizzarne l'effetto.
Con riferimento agli strumenti finanziari presenti nel portafoglio di negoziazione, si ricorda che il Gruppo tende a non assumere posizioni di rischio; le posizioni presenti nel portafoglio di proprietà sono rappresentate principalmente da contratti derivati "Over the counter" (CFD e Knock Out Option) negoziati in contropartita dei clienti e coperti gestionalmente con titoli di capitale quotati e contratti derivati quotati su mercati regolamentati o stipulati con controparti istituzionali.
Nel primo semestre 2022 non si rileva un significativo deterioramento del portafoglio crediti di finanziamento verso clientela ordinaria del Gruppo. Quest'ultimo è infatti costituito principalmente da crediti accordati dalla Capogruppo FinecoBank alla clientela al dettaglio, prevalentemente assistiti da garanzie reali finanziarie ed immobiliari, ed erogati in applicazione di un'attenta e prudente politica di concessione. Nel caso dei mutui fondiari il loan to value medio è, infatti, pari a circa il 50% ed i fidi accordati prevedono l'acquisizione di garanzie con margini conservativi. Anche la maggior parte delle moratorie concesse da FinecoBank per supportare le esigenze finanziarie della clientela correlate all'emergenza sanitaria COVID-19, complessivamente di importo non significativo, hanno ripreso i pagamenti: le moratorie ancora in essere al 30 giugno 2022 ammontano a 388 migliaia di euro. Si ricorda che le moratorie, qualora non siano presenti ulteriori elementi non prettamente connessi alla moratoria in esame, sono state rilevate contabilmente applicando la c.d. modification accounting, in linea con le indicazioni ESMA, in quanto le modifiche contrattuali sono state valutate non sostanziali. Il Gruppo ha effettuato una valutazione qualitativa e ha ritenuto che tali misure di sostegno forniscano un sollievo temporaneo ai debitori colpiti dalla pandemia COVID-19, senza intaccare in modo significativo il valore economico del prestito.
Ai fini del calcolo delle perdite attese, il Gruppo utilizza specifici modelli che fanno leva sui parametri di Probability of Default ("PD"), Loss Given Default ("LGD") ed Exposure At Default ("EAD") stimati in modo conservativo e ai quali sono apportati specifici correttivi al fine di garantire la piena coerenza con la normativa contabile. La perdita attesa per le controparti istituzionali è calcolata utilizzando i parametri di rischio forniti dal fornitore esterno Moody's Analytics; per le controparti retail, non avendo a disposizione sistemi di rating interni, i parametri di PD e LGD sono stimati per tipologia di prodotto attraverso dei modelli sviluppati internamente dalla Direzione CRO (prestiti personali e mutui) o delle proxy (altre esposizioni). Per recepire quanto previsto dal principio contabile IFRS 9, i parametri sono corretti mediante analisi prospettiche di tipo "forward looking" attraverso l'elaborazione di specifici scenari elaborati dal fornitore esterno Moody's Analytics. Gli scenari al 30 giugno 2022 incorporano informazioni prospettiche che considerano le diverse possibili evoluzioni della crisi pandemica e del conflitto militare in Ucraina. In particolare, la componente prospettica è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è pesato al 40% in quanto ritenuto quello di realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso invece sono pesati al 30%, e rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore. Se il conflitto si tradurrà in una diminuzione della crescita economica (Italia e Spagna in primis), tale scenario potrà comportare maggiori rettifiche di valore per le esposizioni detenute, crediti e titoli di debito, a causa dell'aggiornamento della componente Forward Looking Information prevista dal principio contabile IFRS 9.
La situazione di liquidità complessiva del Gruppo si è mantenuta solida e stabile e nel corso del primo semestre 2022 tutti gli indicatori e le analisi di adeguatezza di liquidità hanno evidenziato ampi margini di sicurezza rispetto ai limiti regolamentari ed interni. FinecoBank, inoltre, non ha incontrato impedimenti o peggioramenti nelle condizioni di accesso ai mercati e di perfezionamento (volumi, prezzi) delle relative operazioni (operazioni di pronti contro termine, acquisto e vendita titoli). Per quanto riguarda le operazioni in strumenti derivati, l'aumento della volatilità nei mercati finanziari ha reso

più consistenti e volatili i movimenti di cassa relativi alla marginazione senza però influire materialmente e negativamente sulla capacità previsionale e sulla situazione di liquidità complessiva della Banca. Alla base di tale maggior assorbimento deve essere considerato anche l'aumento dei volumi negoziati da Fineco. Il valore degli attivi del Gruppo, avendo la Capogruppo investito parte delle proprie attività in titoli di debito "high-quality liquid assets" ("HQLA") emessi da governi e da organismi sovranazionali, potrebbero subire delle riduzioni di valore a causa delle possibili variazioni negative di fair value. Tale riduzione, che non determina impatti sul conto economico e sul patrimonio netto in quanto gli investimenti finanziari sono contabilizzati nel portafoglio Held to Collect valutato al costo ammortizzato, potrebbe comportare una diminuzione delle disponibilità liquide potenzialmente rivenienti dal rifinanziamento del portafoglio HQLA - sia attraverso operazioni di mercato, come ad esempio pronti contro termine, sia attraverso operazioni di rifinanziamento con la banca centrale - che, in ogni caso, risulta ampiamente consistente e in continua crescita grazie ai nuovi investimenti. Per maggiori dettagli relativi alla gestione della liquidita ed ai rischi connessi si manda alla Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura delle note illustrative.
Con riferimento alle proiezioni dei flussi di cassa futuri, delle assunzioni e dei parametri utilizzati ai fini della valutazione della recuperabilità dell'avviamento, dei marchi e domini Fineco iscritti in bilancio, si segnala che i parametri e le informazioni utilizzate sono significativamente influenzate dal quadro macroeconomico di mercato, che potrebbe registrare mutamenti non prevedibili alla luce delle incertezze sopra evidenziate. A tale riguardo si precisa che al 30 giugno 2022 la Banca ha valutato che le variazioni ragionevolmente stimate nei dati prospettici utilizzati al 31 dicembre 2021 non sono tali da avere un impatto significativo sull'esito, positivo, dell'impairment test svolto con riferimento a tale data, i cui risultati hanno confermato la sostenibilità dell'avviamento iscritto in bilancio, non facendo emergere in alcuno degli scenari ipotizzati la necessità di una svalutazione, confermando un valore d'uso significativamente superiore al valore contabile. Anche le analisi di sensitività effettuate a tale data evidenziano che l'impairment test raggiungerebbe un livello di break-even assumendo variazioni attualmente non ragionevolmente ipotizzabili nei principali parametri utilizzati nel modello di valutazione. A tal fine giova ulteriormente ricordare che la Banca, differentemente da molti emittenti del settore finanziario, presenta una capitalizzazione di borsa (pari 6.968 milioni di euro) superiore al patrimonio netto contabile. Per maggiori dettagli in merito all'impairment test le relative analisi di sensitività si rimanda alla Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato – Sezione 10 – Attività Immateriali della nota Integrativa consolidata del 31 dicembre 2021.
Si ricorda che il Gruppo, nello specifico la Capogruppo, detiene un immobile di proprietà ad uso funzionale ed uno ad uso investimento ubicati entrambi in Italia. Al fine di valutare se esistano indicazioni del fatto che le attività possano aver subito una riduzione di valore, considerando anche l'attuale contesto di incertezza, la Banca ha richiesto delle perizie a società terze indipendenti dalle quali non sono emerse evidenze che comportino la necessità di apportare riduzioni di valore ai sensi dello IAS 36.
Con riferimento agli utili/perdite attuariali calcolati ai sensi dello IAS 19R, legate in particolare al TFR e al FISC dei consulenti finanziari, non si rilevano impatti determinati dalla pandemia COVID-19. La situazione innescata dalla pandemia COVID-19, infatti, non ha avuto impatto sull'orientamento strategico, sugli obiettivi e sul modello di business del Gruppo.
Con riferimento all'applicazione dell'IFRS 2 "Pagamenti basati su azioni", si precisa che non è stato apportato alcun cambiamento alla stima di maturazione dei pagamenti basati su azioni.
Nessun impatto è stato inoltre rilevato in merito alla recuperabilità delle attività fiscali differite. L'ammontare delle attività fiscali differite iscritte in bilancio deve essere sottoposto a test per verificare che sussista la probabilità di conseguire in futuro imponibili fiscali che ne consentano il recupero. Il test svolto in occasione della chiusura del bilancio al 30 giugno 2022 ha dato esito positivo non facendo emergere alcuna incertezza in proposito.
Con riferimento a Fineco AM, si precisa che la stessa monitora continuamente la situazione creatasi in conseguenza della pandemia COVID-19 dal conflitto Russia-Ucraina e i suoi potenziali impatti, dovuti anche alle restrizioni emanate dai vari governi locali, e ritiene inalterata la propria capacità di continuare la normale operatività. Il management di Fineco AM rimane fiducioso nella consistenza del portafoglio e continua a valutare le opportunità che si possono manifestare per poter diversificare la strategia dei comparti gestiti, nonostante gli impatti a lungo termine derivanti dal COVID-19 dal conflitto Russia-Ucraina sui mercati finanziari e sull'economia in generale rimangano incerti.
Pur in un contesto caratterizzato dal perdurare della pandemia COVID-19, dall'invasione Russa in Ucraina e dalla crescita dell'inflazione, si ritiene che non vi siano incertezze in merito alla continuità aziendale del Gruppo in un futuro prevedibile né incertezze tali da dar luogo a rettifiche significative dei valori contabili entro l'esercizio successivo. Tuttavia, non è possibile escludere che, per loro natura, le ipotesi ragionevolmente assunte possano non essere confermate negli effettivi futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare. Nell'effettuare tale valutazione, il Gruppo ha considerato, peraltro, i principali indicatori regolamentari, in termini di dati puntuali al 30 giugno 2022, i relativi buffer rispetto ai requisiti minimi regolamentari e l'evoluzione degli stessi in un futuro prevedibile. In ottica prospettica, pertanto, non si rileva un impatto sostanziale sull'orientamento strategico, sugli obiettivi e sul modello di business del Gruppo, che si conferma innovativo e ben diversificato, né si stimano significativi impatti economici e patrimoniali. Da un punto di vista strutturale, si sta assistendo ad una accelerazione verso soluzioni che porteranno ad un mondo più moderno e digitalizzato: la gestione dei servizi bancari da parte della clientela sarà sempre più orientata all'utilizzo di piattaforme digitali, favorendo il modello di business del Gruppo, che da sempre è orientato in questa direzione.
Con decorrenza 1° gennaio 2022 la Banca Centrale Europea ha classificato FinecoBank quale ente significativo soggetto a vigilanza diretta. La decisione della Banca Centrale Europea è motivata dal superamento della soglia dimensionale di significatività di 30 miliardi di euro, individuata dal Regolamento 468/2014 (MVU).
In data 28 aprile 2022 si è tenuta l'Assemblea degli azionisti di FinecoBank, la quale ha deliberato favorevolmente in merito a tutti i punti all'ordine del giorno.
In sede ordinaria le deliberazioni hanno riguardato:
In sede straordinaria le deliberazioni hanno riguardato:
Con riferimento alla destinazione del risultato dell'esercizio 2021 di FinecoBank S.p.A., l'Assemblea ha approvato le proposte formulate dal Consiglio di Amministrazione che prevedono, tra l'altro, la distribuzione ai Soci di un dividendo unitario pari ad euro 0,39 per azione, che è stato messo in pagamento, in conformità alle norme di legge e regolamentari applicabili, il giorno 25 maggio 2022 con data di "stacco" della cedola il giorno 23 maggio 2022. Ai sensi dell'art. 83-terdecies del D.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 ("TUF"), erano, pertanto, legittimati a percepire il dividendo coloro che risultavano azionisti in base alle evidenze dei conti relative al termine della giornata contabile del 24 maggio 2022.
L'Assemblea degli azionisti di Hi-Mtf SIM S.p.A. del 10 maggio 2022 ha approvato l'aumento di capitale per un importo complessivo di 3,5 milioni di euro, corrispondente ad un apporto di 0,7 milioni di euro per ciascun socio. FinecoBank ha sottoscritto l'aumento di capitale di propria competenza nel corso del mese di maggio 2022, mantenendo invariata al 20% la propria quota di partecipazione.

| Dati al | |||
|---|---|---|---|
| 30/06/2022 | 31/12/2021 | ||
| Capitale primario di classe 1 (migliaia di euro) | 928.735 | 868.214 | |
| Totale Fondi propri (migliaia di euro) | 1.428.735 | 1.368.214 | |
| Totale attività ponderate per il rischio (migliaia di euro) | 4.851.129 | 4.617.709 | |
| Ratio - Capitale primario di classe 1 | 19,14% | 18,80% | |
| Ratio - Capitale di classe 1 | 29,45% | 29,63% | |
| Ratio - Totale fondi propri | 29,45% | 29,63% |
| Dati al | |||
|---|---|---|---|
| 30/06/2022 | 31/12/2021 | ||
| Capitale di classe 1 (Tier 1) (migliaia di euro) | 1.428.735 | 1.368.214 | |
| Esposizione ai fini della leva finanziaria (migliaia di euro) | 37.385.995 | 34.045.310 | |
| Indicatore di leva finanziaria | 3,82% | 4,02% | |
I requisiti prudenziali di vigilanza del Gruppo al 30 giugno 2022 sono stati determinati in base alla disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013 e successive Direttive e Regolamenti che ne modificano il contenuto, tra i quali si citano in particolare la Direttiva (UE) 878/2019 (c.d. CRD V), il Regolamento (UE) 876/2019 (c.d. CRR II) e il Regolamento (UE) 873/2020 del Parlamento Europeo e del Consiglio (c.d. CRR Quick-fix), che traspongono nell'Unione europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), raccolte ed attuate dalla Banca d'Italia tramite la Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 "Disposizioni di vigilanza per le banche" e successivi aggiornamenti.
Al 30 giugno 2022, i Fondi Propri del Gruppo ammontano a 1.428,7 milioni di euro, comprensivi degli utili non distribuiti calcolati considerando dividendi prevedibili per un ammontare di 155,7 milioni di euro ed oneri prevedibili per 1,5 milioni di euro, rappresentati dai ratei cedolari, al netto della relativa fiscalità, maturati sugli strumenti finanziari Additional Tier 1 emessi da FinecoBank, assumendo soddisfatte le condizioni previste dall'art. 26, paragrafo 2, del Regolamento UE 575/2013 (CRR).
L'incremento delle Attività ponderate per il rischio nel corso del primo semestre 2022 è riconducibile principalmente al rischio di credito, per effetto della crescita del business ed in particolare all'attività di lending alla clientela.
Si precisa che al 30 giugno 2022 il Gruppo non si è avvalso della facoltà di applicare i trattamenti temporanei tuttora in vigore previsti dal Regolamento (UE) 2020/873 (c.d. CRR "Quick-fix") del Parlamento EU e del Consiglio pubblicato in data 26 giugno 2020 che modifica il Regolamento (UE) 575/2013 ("CRR") e il Regolamento (UE) 876/2019 ("CRR II"), tra i quali si citano in particolare:

In riferimento ai requisiti di capitale applicabili al Gruppo FinecoBank si precisa che, a conclusione del processo di revisione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process - SREP), in data 21 marzo 2022 l'Autorità di Vigilanza ha comunicato i seguenti requisiti patrimoniali applicabili al Gruppo:
Di seguito si riporta uno schema di sintesi dei requisiti di capitale e delle riserve applicabili al Gruppo FinecoBank.
| Requisiti | CET1 | T1 | TOTAL CAPITAL |
|---|---|---|---|
| A) Requisiti di Pillar 1 | 4,500% | 6,000% | 8,000% |
| B) Requisiti di Pillar 2 | 1,120% | 1,500% | 2,000% |
| C) TSCR (A+B) | 5,620% | 7,500% | 10,000% |
| D) Requisito combinato di riserva di capitale, di cui: | 2,504% | 2,504% | 2,504% |
| 1. riserva di conservazione del capitale (CCB) | 2,500% | 2,500% | 2,500% |
| 2. riserva di capitale anticiclica specifica per FinecoBank (CCyB) | 0,004% | 0,004% | 0,004% |
| E) Overall Capital Requirement (C+D) | 8,124% | 10,004% | 12,504% |
Al 30 giugno 2022 i requisiti sopra menzionati risultano essere rispettati dal Gruppo.
Si precisa, infine, che a conclusione del processo amministrativo relativo alla determinazione del requisito minimo dei fondi propri e delle passività ammissibili (MREL), FinecoBank nel mese di agosto 2021 ha ricevuto da Banca d'Italia la Resolution decision, d'intesa con il Single Resolution Board. Il provvedimento di determinazione del MREL sarà da rispettare su base consolidata a partire dal 1° gennaio 2024, con un livello-obiettivo intermedio vincolante dal 1° gennaio 2022. In particolare, FinecoBank dovrà rispettare un requisito MREL pari al 18,33% del TREA (esposizione al rischio) – 20,83% comprensivo del Combined Buffer Requirement – e pari al 5,18% del LRE (esposizione complessiva per la leva finanziaria), con target intermedio al 1° gennaio 2022 pari al 4,11%. Al fine del rispetto del requisito e del computo delle altre passività ammissibili emesse da Fineco, non è richiesto allo stato un requisito di subordinazione nell'emissione di strumenti MREL eligible (e.g. Senior unsecured).
Per maggiori dettagli in merito alla composizione dei Fondi propri, alle variazioni intervenute nel periodo con riferimento alle Attività di rischio ponderate per il rischio e all'Esposizione ai fini della leva finanziaria si rimanda all'informativa contenuta nel documento "Informativa al pubblico del Gruppo FinecoBank – Pillar III al 30 giugno 2022" pubblicato sul sito internet della Società www.finecobank.com.
Andamento della gestione
Nonostante una fase di mercato particolarmente complessa, la solidità del percorso di crescita del Gruppo ha consentito di raggiungere risultati di raccolta estremamente robusti nel primo semestre 2022. Si tratta di un risultato che conferma da un lato l'efficacia di un modello di business in grado di affrontare fasi di mercato difficili, dall'altro una sempre maggiore propensione agli investimenti da parte di una clientela particolarmente evoluta. Infatti, i clienti apprezzano il supporto dei consulenti finanziari per una consulenza qualificata, ma anche l'efficienza di una piattaforma transazionale integrata.
Al 30 giugno 2022 il saldo della raccolta totale da clientela (diretta e indiretta) si è attestato a 102.804 milioni di euro, registrando un decremento del 4,7% rispetto a fine 2021, a causa della correzione generalizzata registrata sui mercati da inizio anno che ha determinato un effetto mercato negativo pari a -10.747 milioni di euro. La raccolta netta totale registrata nel primo semestre 2022 è stata pari a 5.636 milioni di euro, in linea con il risultato record registrato nel primo semestre 2021, pur se con una differente composizione. Nel difficile contesto di mercato è stata comunque confermata la qualità della raccolta grazie al continuo perfezionamento dell'offerta.
Il saldo della raccolta indiretta da clientela (Asset Under Management-AUM e Asset Under Custody-AUC) si attesta a 72.286 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 78.420 milioni di euro al 31 dicembre 2021, a causa della sopracitata correzione generalizzata sui mercati da inizio anno. La raccolta netta registrata nel periodo è stata pari a 4.613 milioni di euro.
Il saldo della raccolta diretta da clientela registra una crescita del 3,5% rispetto alla fine dell'anno precedente, raggiungendo 30.518 milioni di euro. La crescita della raccolta diretta è guidata dall'elevato grado di apprezzamento della qualità dei servizi offerti dal Gruppo da parte della clientela – la quota preponderante della raccolta diretta, infatti, è di natura "transazionale", a supporto dell'operatività complessiva dei clienti – e dalla fase di mercato particolarmente complessa, che ha determinato un rallentamento delle operazioni di investimento, creando i presupposti per una riqualificazione futura in una fase di mercato caratterizzata da maggiore stabilità.
Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi al saldo della raccolta diretta e indiretta dei clienti della Banca, sia che i medesimi siano collegati ad un consulente finanziario sia che operino esclusivamente tramite il canale online. Il saldo complessivo, pari a 102.804 milioni di euro, ha registrato un decremento del 4,7% rispetto al 31 dicembre 2021, a causa dell'effetto mercato negativo pari a -10.747 milioni di euro e nonostante una raccolta netta positiva di 5.636 milioni di euro.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Consistenze al | Variazioni | ||||
| 30/06/2022 | Comp% | 31/12/2021 | Comp% | Assoluta | % | |
| Conti correnti e depositi liberi | 30.518.392 | 29,7% | 29.495.291 | 27,3% | 1.023.101 | 3,5% |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | - | 0,0% | 1 | 0,0% | (1) | -100,0% |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA | 30.518.392 | 29,7% | 29.495.292 | 27,3% | 1.023.100 | 3,5% |
| Gestioni patrimoniali | 308.096 | 0,3% | 329.710 | 0,3% | (21.614) | -6,6% |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 33.182.079 | 32,3% | 38.052.645 | 35,3% | (4.870.566) | -12,8% |
| Prodotti assicurativi | 15.420.884 | 15,0% | 14.962.876 | 13,9% | 458.008 | 3,1% |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza |
1.877.505 | 1,8% | 2.104.995 | 2,0% | (227.490) | -10,8% |
| SALDO RACCOLTA GESTITA | 50.788.564 | 49,4% | 55.450.226 | 51,4% | (4.661.662) | -8,4% |
| Titoli di Stato, obbligazioni e azioni | 21.497.301 | 20,9% | 22.969.895 | 21,3% | (1.472.594) | -6,4% |
| SALDO RACCOLTA AMMINISTRATA | 21.497.301 | 20,9% | 22.969.895 | 21,3% | (1.472.594) | -6,4% |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA E INDIRETTA |
102.804.257 | 100,0% | 107.915.413 | 100,0% | (5.111.156) | -4,7% |
| di cui Guided products & services | 38.841.952 | 37,8% | 42.304.154 | 39,2% | (3.462.202) | -8,2% |

Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi alla raccolta netta diretta, gestita e amministrata effettuata nel corso del primo semestre 2022 a confronto con lo stesso periodo dell'esercizio precedente, sia che i clienti siano collegati ad un consulente finanziario sia che si tratti di clienti che operano esclusivamente online. La raccolta netta totale si attesta a 5.636 milioni di euro, in linea con il risultato record registrato nel primo semestre 2021, pur se con una differente composizione.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 1° semestre | Comp % | 1° semestre | Comp % | Variazioni | ||
| 2022 | 2021 | Assoluta | % | |||
| Conti correnti e depositi liberi | 1.023.100 | 18,2% | 258.790 | 4,5% | 764.310 | 295,3% |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | (1) | 0,0% | (180) | 0,0% | 179 | -99,4% |
| RACCOLTA DIRETTA | 1.023.099 | 18,2% | 258.610 | 4,5% | 764.489 | 295,6% |
| Gestioni patrimoniali | 18.703 | 0,3% | 57.622 | 1,0% | (38.919) | -67,5% |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 543.699 | 9,6% | 2.605.525 | 45,0% | (2.061.826) | -79,1% |
| Prodotti assicurativi | 1.085.383 | 19,3% | 1.305.509 | 22,6% | (220.126) | -16,9% |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza |
53.910 | 1,0% | 78.554 | 1,4% | (24.644) | -31,4% |
| RACCOLTA GESTITA | 1.701.695 | 30,2% | 4.047.210 | 69,9% | (2.345.515) | -58,0% |
| Titoli di Stato, obbligazioni e azioni | 2.911.398 | 51,7% | 1.481.067 | 25,6% | 1.430.331 | 96,6% |
| RACCOLTA AMMINISTRATA | 2.911.398 | 51,7% | 1.481.067 | 25,6% | 1.430.331 | 96,6% |
| RACCOLTA NETTA TOTALE | 5.636.192 | 100,0% | 5.786.887 | 100,0% | (150.695) | -2,6% |
| di cui Guided products & services | 1.624.961 | 28,8% | 3.729.928 | 64,5% | (2.104.967) | -56,4% |
I Ricavi si attestano a 464 milioni di euro, registrando un incremento del 15% rispetto ai 403,5 milioni di euro registrati nello stesso periodo dell'esercizio 2021, grazie al contributo positivo del Margine finanziario, delle Commissioni nette e del Risultato negoziazione, coperture e fair value.
Il Margine finanziario evidenzia un incremento del 19,3% rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente (+28,5 milioni di euro) grazie ai Profitti da gestione della Tesoreria, che si attestano a 49,4 milioni di euro rispetto ai 23,6 milioni di euro nel primo semestre 2021, e al margine d'interesse, che registra una crescita del 2,1% (+2,6 milioni di euro), grazie alla crescita del portafoglio degli investimenti finanziari e dei crediti verso la clientela ordinaria.
Le Commissioni nette evidenziano un incremento di 18,2 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, riconducibile, principalmente, alle commissioni generate dall'Investing (+27,1 milioni di euro) grazie al crescente contributo di Fineco AM, alla crescita dei volumi e ai maggiori margini netti sul gestito. Nel corso del primo semestre 2022 la controllata Fineco AM ha generato commissioni nette per 65,8 milioni di euro. Si evidenzia inoltre la crescita delle commissioni generate dal Banking (+4,2 milioni di euro), mentre le commissioni nette relative al Brokerage hanno registrato una flessione (-12,8 milioni di euro) a causa di un contesto di mercato diverso in termini di volumi e volatilità, mantenendo comunque un valore elevato grazie all'aumento della base di clientela operativa sulla piattaforma della Banca e alla rivisitazione dell'offerta.
Il Risultato negoziazione, coperture e fair value è determinato principalmente dagli utili realizzati dal Brokerage, che include l'attività di internalizzazione di titoli e contratti derivati regolamentati e over the counter, strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei titoli e dei derivati internalizzati e dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta, che evidenzia un incremento di 5,8 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La voce include anche la componente di inefficacia delle operazioni di copertura, per un importo di 11,7 milioni di euro (1,5 milioni di euro nel primo semestre 2021), determinata dall'applicazione di curve diverse per la valutazione al fair value dei contratti derivati di copertura e degli elementi coperti nell'ambito delle operazioni di copertura di tipo fair value hedge.
I Costi operativi evidenziano un incremento di 9,9 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente (+4,7 milioni di euro relativi a "Spese per il personale", +4,7 milioni di euro relativi alle "Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa" e +0,5 milioni di euro relativi alle "Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali"). La crescita del 7,9% è determinata principalmente da spese strettamente collegate alla crescita del business (attività, masse, clientela e struttura), certificata dal cost/income ratio che si attesta al 29,3% (31,3% al 30 giugno 2021) a conferma della forte leva operativa del Gruppo e alla diffusa cultura aziendale in tema di governo dei costi.
Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni del primo semestre 2022 si attestano a -1,2 milioni di euro (-1,7 milioni di euro nel primo semestre 2021).
Gli Altri oneri e accantonamenti si attestano a 12,5 milioni di euro in diminuzione del 10,9% rispetto al primo semestre 2021, per effetto di minori accantonamenti netti per controversie legali. Si precisa che nel corso del primo semestre 2022 è stato rilevato il contributo ordinario richiesto per l'anno 2022 di cui alla direttiva 2014/59/UE (Single Resolution Fund) per un importo pari a 7,6 milioni di euro (5,8 milioni di euro nel primo semestre 2021). Si ricorda che nel primo semestre 2021 Banca d'Italia aveva richiamato presso il sistema bancario una contribuzione addizionale al Fondo Nazionale di Risoluzione (FNR) di cui all'art. 1, comma 848, della Legge n. 208/2015, per un ammontare pari a 1,9 milioni di euro.
I Profitti netti da investimenti si attestano a -0,8 milioni di euro, evidenziando un decremento di 2 milioni di euro rispetto al primo semestre 2021. Si ricorda che nel primo semestre 2021 l'aggiornamento degli scenari macroeconomici aveva determinato un impatto positivo per circa 2,3 milioni di euro.
Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 313,5 milioni di euro, in aumento del 19,3% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, grazie, principalmente, alla crescita del Margine finanziario (+28,5 milioni di euro), delle Commissioni nette (+18,2 milioni di euro), del Risultato negoziazione, coperture e fair value (+14,3 milioni di euro), parzialmente compensati dalla crescita dei Costi operativi (+9,9 milioni di euro). Escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre 2022 precedentemente illustrate7 , il Risultato lordo dell'operatività corrente sarebbe pari a 313,8 milioni di euro, in crescita del 19,4% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, nel quale non erano state rilevate poste non ricorrenti registrate8 .
Il Risultato di periodo si attesta a 222,4 milioni di euro, evidenziando un incremento del 2,6% rispetto ai 216,7 milioni di euro registrati nel primo semestre 2021. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre 2022 precedentemente illustrate9 , il Risultato di periodo sarebbe pari 222,6 milioni di euro, in crescita del 20,5% rispetto al risultato del primo semestre 2021 anch'esso depurato dalle poste non ricorrenti registrate10 .
7 Variazione di fair value e cancellazione dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,3 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale).
8 Nessuna variazione di fair value significativa è stata rilevata nel primo semestre 2021 con riferimento all'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.
9 Variazione di fair value e cancellazione dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,2 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale).
10 Beneficio fiscale derivante dall'operazione di riallineamento fiscale dell'avviamento effettuata da FinecoBank, come previsto dall'art. 110 del DL 104 del 2020, per un importo di 32 milioni di euro.

La Cassa e disponibilità liquide, pari a 1.542,4 milioni di euro, è costituita principalmente dalla liquidità depositata sul conto HAM (Home Accounting Model), conto utilizzato per la gestione della liquidità di breve termine, e TIPS (Target Instant Payment Settlement) presso Banca d'Italia, per un importo totale di 1.252,2 milioni di euro, oltre alla liquidità depositata sui correnti aperti presso istituzioni creditizie per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento, per il regolamento dell'operatività in titoli, per la gestione della liquidità dei clienti UK e per la gestione della liquidità di Fineco AM, per un importo di 290,1 milioni di euro. Rispetto al 31 dicembre 2021, si rileva un incremento di 78,2 milioni di euro, principalmente imputabile all'aumento delle disponibilità liquide detenute presso altri istituti bancari.
I Finanziamenti a banche si attestano a 400,2 milioni di euro, in aumento di 20,4 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, e sono rappresentati principalmente alla Riserva obbligatoria presso Banca d'Italia e dai depositi attivi presso banche.
I Finanziamenti a clientela si attestano a 6.310,8 milioni di euro, in aumento di 309,2 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, grazie alla crescita dell'attività di lending. Nel corso del primo semestre 2022, infatti, sono stati erogati 142 milioni di euro di prestiti personali, 259 milioni di euro di mutui e sono stati accordati fidi di conto corrente per un importo di 679 milioni di euro, con un incremento delle esposizioni in conto corrente di 157,7 milioni di euro; ciò ha determinato un incremento dell'aggregato complessivo dei finanziamenti verso la clientela ordinaria del 5,9% rispetto al 31 dicembre 2021. L'ammontare dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore è pari a 4,3 milioni di euro (4,4 milioni di euro al 31 dicembre 2021) con un coverage ratio dell'82,6%; il rapporto fra l'ammontare dei crediti deteriorati e l'ammontare dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria si attesta allo 0,07% (0,08% al 31 dicembre 2021).
Le Altre attività finanziarie si attestano a 25.294,6 milioni di euro, in aumento di 734,2 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, ed includono la valutazione negativa dei titoli a tasso fisso oggetto di copertura specifica del rischio tasso d'interesse, imputabile alla crescita della curva basata sul tasso Euribor utilizzata per la valutazione al fair value degli elementi coperti con riferimento al rischio coperto. Il valore di bilancio dei titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A. è pari a 2.376,5 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 3.856,4 milioni di euro presenti al 31 dicembre 2021 per effetto del rimborso dei titoli giunti a scadenza nel corso del primo semestre 2022. Gli acquisti effettuati dal Gruppo nel corso del primo semestre 2022 hanno riguardato, principalmente, titoli emessi da Stati (principalmente Italia, Spagna e Francia).
Le Coperture rilevate nell'attivo di bilancio si attestano a 948,8 milioni di euro, in aumento di 822,9 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, ed includono la valutazione positiva di fair value dei derivati di copertura e l'adeguamento di valore delle attività oggetto di copertura generica, rappresentate da mutui a tasso fisso. Le Coperture rilevate nel passivo di bilancio si attestano a 2,6 milioni di euro, in riduzione di 62,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, ed includono la valutazione negativa di fair value dei derivati di copertura e l'adeguamento di valore delle passività oggetto di copertura generica, rappresentate da raccolta diretta da clientela. La variazione positiva rispetto al 31 dicembre 2021 è imputabile all'aumento di fair value dei contratti derivati di copertura dei titoli e dei mutui, che prevedono il pagamento del tasso fisso e l'incasso del tasso indicizzato, per effetto della crescita della curva basata sul tasso Euribor, parzialmente compensata dalla riduzione di fair value dei contratti derivati di copertura della raccolta diretta da clientela, che, al contrario, prevedono il pagamento del tasso indicizzato e l'incasso del tasso fisso. La valutazione delle poste coperte, di conseguenza, evolve nella direzione opposta, registrando una variazione negativa delle attività oggetto di copertura generica rappresentate da mutui e una variazione positiva delle passività oggetto di copertura generica. Si precisa che la variazione negativa registrata dai titoli oggetto di copertura specifica, trova rappresentazione nelle Altre attività finanziarie, come sopra descritto.
I Crediti d'imposta acquistati includono il valore di bilancio dei crediti d'imposta acquistati nell'ambito del Decreto Legge 34/2020, per un importo di bilancio di 827,2 milioni di euro, in crescita rispetto ai 508,8 milioni di euro in essere al 31 dicembre 2021 per effetto degli acquisti effettuati nel primo semestre 2022. Essi includono sia i crediti d'imposta acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti sia acquistati a seguito di cessione da parte di precedenti acquirenti.
I Debiti verso banche sono pari a 2.333,3 milioni di euro ed evidenziano una crescita di 1.108,1 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021 riconducibile, principalmente, all'incremento dei margini di variazione ricevuti per l'operatività in derivati (+1.147,4 milioni di euro), per effetto della variazione positiva di fair value registrata dai contratti derivati di copertura, come sopra descritto.
I Debiti verso clientela si attestano a 30.827,6 milioni di euro, in aumento di 979,9 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, per effetto della crescita della raccolta diretta in conto corrente da clientela (+1.005 milioni di euro).
I Titoli in circolazione, pari a 498,8 milioni di euro, includono esclusivamente il Senior Preferred Bond emesso da FinecoBank nel mese di ottobre 2021.
Il Patrimonio si attesta a 1.709,3 milioni di euro, evidenziando un decremento di 17,5 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, riconducibile, principalmente, alla distribuzione dei dividendi deliberati dall'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2022, per un importo complessivo di 237,9 milioni di euro, parzialmente compensati dall'utile di periodo, pari a 222,4 milioni di euro. Si precisa, inoltre, che nel corso del primo semestre 2022 sono state rilevate le cedole pagate sugli strumenti AT1 emessi da FinecoBank, il cui ammontare, al netto della relativa fiscalità, ha determinato una riduzione del patrimonio netto di 9,9 milioni di euro; sono state acquistate azioni proprie in relazione al "Sistema incentivante 2021 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante", che ha determinato una riduzione del patrimonio netto di 0,8 milioni di euro; sono state rilevate le variazioni delle Riserva da valutazione per un importo netto positivo di 5,7 milioni di euro; è stata incrementata la Riserva connessa ai piani Equity Settled per un importo di 3,1 milioni di euro per effetto della contabilizzazione, durante il periodo di maturazione degli strumenti, degli effetti economici e patrimoniali, degli accordi di pagamento basati su azioni e regolati con azioni ordinarie FinecoBank, ai sensi del principio contabile internazionale IFRS 2.
Nel primo semestre del 2022 l'inflazione a livello globale, insieme all'aumento dei tassi di interesse, è stato uno dei principali temi analizzati dai media. Fineco è stata protagonista di questi approfondimenti in diverse occasioni, tramite interviste ai principali esponenti della Banca.
Le campagne a sostegno del segmento della consulenza e degli investimenti sono proseguite in maniera costante, sottolineando la necessità di ampliare la diversificazione sui mercati mondiali anche grazie alle nuove soluzioni Fineco che includono gli strumenti passivi.
Le attività di comunicazione di FinecoBank in UK si sono concentrate, nella prima parte dell'anno, nell'iniziare a proporre anche sul mercato britannico analisi sul comportamento degli investitori che avvicinano sempre più l'utilizzo del canale del brokerage con un approccio di lungo periodo, piuttosto che orientato a trarre vantaggio nel breve termine.
Con riferimento alle principali iniziative di solidarietà, il Gruppo FinecoBank si è impegnato per supportare lo sforzo delle associazioni attive sul territorio ucraino, in particolare nella cura alle fasce più deboli della popolazione. Un primo progetto, "Insieme a Soleterre per l'emergenza Ucraina", ha visto la partecipazione della Banca a fianco dei propri clienti per finanziare la cura dei pazienti oncologici minorenni in un territorio devastato dalla guerra. La seconda iniziativa, avviata con AiBi (Associazione Italiana Amici dei Bambini), ha riguardato la cura e il sostegno delle famiglie e dei bambini vittime della guerra in Ucraina e il sostegno dei profughi del conflitto che giungono in Moldova. Per entrambi i progetti, la Banca ha raddoppiato le donazioni effettuate dai propri clienti.
Nell'ambito del programma di Reputation Management - che prevede la misurazione continuativa su base mensile, da parte di Reputation Institute11 , della reputazione aziendale presso un campione rappresentativo della popolazione italiana (General Public) e in un contesto sfidante, per i recenti eventi e gli scenari macroeconomici intervenuti - Fineco è riuscita a rimanere stabile nel primo semestre del 2022 guadagnando circa 1 punto in termini di reputazione rispetto al quarto trimestre del 2021.
Il Gruppo ha confermato l'importante collaborazione con il FAI (Fondo Ambiente Italiano). FinecoBank è Corporate Golden Donor del FAI dal 2017, una qualifica che premia le aziende più attive nel settore della cultura e della tutela del patrimonio artistico del territorio. In particolare, nel 2022 Fineco è main sponsor delle "Giornate FAI di Primavera" e delle "Giornate FAI di Autunno", le più grandi feste di piazza dedicate al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, con 600 aperture in oltre 300 città italiane.
Prosegue il progetto avviato dal Comune di Milano, "Cura e adotta il verde pubblico" con una collaborazione per la riqualificazione delle aree verdi urbane del capoluogo lombardo, nella zona compresa tra Corso Como, Corso Garibaldi e Largo La Foppa. L'obiettivo del progetto di sponsorizzazione, della durata di tre anni, è quello di contribuire alla conservazione e al miglioramento delle aree verdi esistenti, per un totale di 516 nuove piantumazioni.
Per quanto riguarda il sostegno al territorio, è stato avviato un nuovo progetto, della durata di tre anni, di riqualificazione dell'area del quartiere NOLO, dove hanno sede gli uffici della Banca. L'intervento si colloca all'interno della "Tunnel Boulevard", un'ampia operazione di rigenerazione, tesa a trasformare e risignificare l'intero tragitto della Via Pontano (collegamento tra Via Padova e Viale Monza) con attività partecipative di design sociale, arte pubblica, urban art e che interessa ben cinque tunnel ferroviari a partire da quello in oggetto.
Infine, per il secondo anno consecutivo, Fineco è Partner di TEDxMilano sostenendo Micro¯o, un evento dedicato alla scoperta di come le azioni dei singoli possano modificare e migliorare il contesto in cui viviamo.
Nel corso del primo semestre 2022 Fineco ha continuato il proprio percorso di Sostenibilità nelle diverse aree di intervento delineate nel Piano ESG 2020-2023.
In particolare, Fineco AM ha aggiornato la propria "Responsible Investment Policy" che descrive le politiche di screening e di selezione responsabile dei fondi, e di monitoraggio del Rating ESG del portafoglio. Inoltre, la società di gestione del risparmio del Gruppo ha mantenuto aggiornata la categorizzazione SFDR dei propri fondi e, a fine giugno 2022, circa il 35% dei fondi di Fineco AM era relativo a fondi che promuovono, tra le altre caratteristiche, caratteristiche ambientali o sociali, o una combinazione di esse, oppure a fondi con obiettivo di investimento sostenibile. A livello di Gruppo, alla stessa data il 58% dei fondi offerti risulta avere le medesime caratteristiche.
Sempre in ambito di finanza responsabile, per la prima volta la Banca ha negoziato un'operazione di collateral switch (prestito titoli collateralizzato) con criteri ESG. Rispetto alle transazioni tradizionali, l'operazione prevede il pagamento di un'extra fee correlata al raggiungimento dei seguenti target di Sostenibilità da parte di Fineco: (i) 100% di nuovi fondi con rating ESG inseriti nella piattaforma italiana tra il 31 dicembre 2021 e il 31 dicembre 2023 (ii) score dell'S&P Corporate Sustainability Assessment maggiore a 67 su 100. Alla scadenza dell'operazione, fissata per aprile 2024, l'extra fee
11 Il Reputation Institute ("RI") è la società di consulenza e leader nel mondo per la reputazione. Il RI consente a molte delle aziende leader a livello mondiale di prendere decisioni aziendali più sicure che costruiscono e proteggono il capitale della reputazione, analizzano gli argomenti di rischio e sostenibilità e guidano il vantaggio competitivo. Lo strumento di gestione più importante del RI è il modello RepTrak® per l'analisi della reputazione di aziende e istituzioni - meglio noto tramite il Global RepTrak® 100, lo studio più ampio e completo al mondo sulla reputazione aziendale.

sarà riconosciuta a Fineco dalla controparte e retrocessa da Fineco a Save the Children nel caso in cui la Banca raggiunga i target concordati, mentre sarà retrocessa direttamente dalla controparte a Save the Children nel caso in cui Fineco non raggiunga i target.
Nel contesto delle iniziative esterne a cui il Gruppo aderisce, da marzo 2022 Fineco AM ha sottoscritto i 10 Principi del Global Compact delle Nazioni Unite, decidendo di allineare le proprie strategie e attività con i principi universali in materia di diritti umani, lavoro, ambiente e lotta alla corruzione. Inoltre, per dare seguito agli impegni derivanti dalla sottoscrizione dei Principles for Responsible Banking, a giugno 2022 FinecoBank ha pubblicato il primo documento di "Reporting e Self-Assessment", ovvero una risposta di alto livello in merito a come la Banca stia dando attuazione agli impegni a questo sottesi formulando un'autovalutazione di sintesi sul soddisfacimento dei relativi obiettivi.
La sensibilizzazione dei propri stakeholder in tema di sostenibilità è un'attività fondamentale nel percorso ESG di Fineco, pertanto, nel corso del primo semestre 2022 sono state svolte alcune iniziative in tale direzione. Nel mese di marzo 2022, Fineco ha organizzato due webinar pubblici dedicati al tema "investimenti e sostenibilità", in occasione delle giornate Internazionali delle Nazioni Unite. In particolare, i webinar sono stati svolti nelle giornate del (i) 3 marzo l'incontro "Sostenibilità: il futuro dipende anche dai nostri investimenti", per la giornata mondiale della natura e della biodiversità; (ii) 22 marzo l'incontro "Il futuro dell'oro blu: come investire sull'acqua", per la giornata mondiale degli oceani. A maggio 2022 è stata anche organizzata una sessione di Induction per il Consiglio di Amministrazione intitolata "L'evoluzione della sostenibilità nell'ambito della gestione della Banca, in relazione ai competitor e ai cambiamenti normativi", che ha visto il coinvolgimento diretto e la partecipazione di diverse funzioni aziendali, quali le Direzioni Chief Financial Officer e Chief Risk Officer, la struttura di Sostenibilità e le Direzioni Compliance e Global Business.
In merito agli aspetti sociali, a inizio 2022 Fineco AM ha finanziato il progetto AIxGirls, ovvero un campus settimanale gratuito dedicato alle ragazze che concludono il IV anno delle scuole superiori per favorirne l'iscrizione a corsi di laurea in discipline tecnologiche. L'iniziativa rappresenta il primo esempio in Italia.
Altrettanto positivo è il riscontro delle agenzie di rating ESG, come già descritto nel capito "dati di sintesi" della Relazione intermedia sulla gestione consolidata.
A fine giugno 2022, la Banca risulta essere inclusa anche negli indici di sostenibilità MIB ESG Index di Euronext, FTSE4Good, Bloomberg Gender Equality Index (GEI) 2022, Standard Ethics Italian Banks Index, Standard Ethics Italian Index, Nasdaq CRD Global Sustainability Index e S&P Global 1200 ESG Index.
Di seguito si riportano i riconoscimenti assegnati a Fineco nel corso del primo semestre 2022:

L'azione FinecoBank
Al 30 giugno 2022 il prezzo dell'azione si è attestato a quota 11,42 euro, in calo rispetto al prezzo di chiusura registrato a fine 2021 pari a 15,44 euro a causa della correzione generalizzata registrata da inizio anno sui mercati. Il valore medio registrato dall'azione nel corso del primo semestre 2022 è stato pari a 13,76 euro.
La capitalizzazione di mercato della società al 30 giugno 2022 risulta di 6.968 milioni di euro.
| Anno 2014 |
Anno 2015 |
Anno 2016 |
Anno 2017 |
Anno 2018 |
Anno 2019 |
Anno 2020 |
1° semestre 2021 |
Anno 2021 |
1° semestre 2022 |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Prezzo ufficiale azione ordinaria (€) | ||||||||||
| - massimo | 4,750 | 7,805 | 7,400 | 8,735 | 11,890 | 12,385 | 13,425 | 15,185 | 17,305 | 16,180 |
| - minimo | 3,808 | 4,438 | 4,622 | 5,345 | 7,956 | 8,514 | 6,918 | 12,875 | 12,875 | 10,335 |
| - medio | 4,173 | 6,479 | 5,980 | 6,914 | 9,823 | 10,234 | 11,329 | 14,127 | 14,947 | 13,764 |
| - fine periodo | 4,668 | 7,625 | 5,330 | 8,535 | 8,778 | 10,690 | 13,400 | 14,700 | 15,435 | 11,420 |
| Numero azioni (milioni) | ||||||||||
| - in circolazione a fine periodo | 606,3 | 606,5 | 606,8 | 607,7 | 608,4 | 608,9 | 609,6 | 609,6 | 609,9 | 610,1 |

I risultati conseguiti nelle principali aree di attività Nelle pagine seguenti vengono riportati e commentati i principali indicatori e i risultati che identificano le macroaree di attività: Banking, Brokerage e Investing, ivi inclusa anche l'attività di gestione del risparmio svolta dalla controllata Fineco AM.
Tali macroaree, in relazione al particolare modello di business che prevede una forte integrazione verticale fra le differenti tipologie di attività, sono tra loro interdipendenti. Il Gruppo, infatti, offre i propri servizi (bancari e d'investimento) attraverso la rete dei consulenti finanziari ed i canali online e mobile che operano in modo tra loro coordinato ed integrato. La completezza dei servizi offerti consente di proporsi quale unico punto di riferimento del cliente (one stop solution) per l'operatività bancaria e le esigenze d'investimento. Questa strategia fortemente integrata e fondata sul cliente ha come conseguenza il fatto che i ricavi e i margini relativi ai diversi prodotti/servizi (investing, banking e brokerage) sono, quindi, profondamente interdipendenti.
Tutte le attività sono svolte con la finalità di ottenere risultati economici dalla gestione "industriale" dei business, minimizzando il profilo di rischio finanziario delle attività stesse. La gestione finanziaria del Gruppo è orientata ad una gestione dei rischi tesa a preservare i ritorni industriali delle diverse attività e non ad assumere, in proprio, posizioni di rischio.
Nel corso del primo semestre dell'esercizio 2022 è continuata l'attività di ampliamento dell'offerta di prodotti e servizi e l'ottimizzazione dei processi in tema di digitalizzazione, nell'ottica di renderli più rispondenti alle esigenze della clientela.
In ambito Banking le attività sono state focalizzate sulla gestione della liquidità presente sui conti correnti al fine di offrire ai clienti delle valide alternative di allocazione dei propri risparmi. In quest'ottica, a partire da aprile 2022, nella piattaforma di distribuzione di conti Deposito Banche terze è stato inerito il prodotto "Deposito Vincolato Progetto" di Banca Progetto, pensato appositamente per la clientela Fineco.
In tema di ottimizzazione dei servizi di pagamento si segnala:

La tabella seguente riporta lo spending delle carte di credito del primo semestre 2022 confrontato con lo stesso periodo dell'esercizio precedente e il saldo di bilancio al 30 giugno 2022 confrontato con il 31 dicembre 2021. Lo spending delle carte di credito evidenzia un incremento del 20,3% rispetto al primo semestre 2021.
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Spending | Consistenze al | Spending | Consistenze al | Variazioni | ||||
| 1° semestre | 1° semestre | Spending | Consistenze | |||||
| Prodotti di Credito | 2022 | 30/06/2022 | 2021 | 31/12/2021 | Assoluta | % | Assoluta | % |
| Carte di credito revolving | 18.643 | 34.226 | 17.959 | 35.256 | 684 | 3,8% | (1.030) | -2,9% |
| Carte di credito a saldo | 1.491.299 | 282.733 | 1.237.174 | 290.545 | 254.125 | 20,5% | (7.812) | -2,7% |
| Totale | 1.509.942 | 316.959 | 1.255.133 | 325.801 | 254.809 | 20,3% | (8.842) | -2,7% |
Per quanto riguarda l'attività di concessione dei finanziamenti, nel corso del primo semestre 2022 è proseguita l'attività di ottimizzazione dell'attuale portafoglio prodotti. In tale ambito si evidenzia:
Per quanto riguarda i prestiti personali, inoltre, è continuato lo sforzo in termini di marketing che si è concretizzato in campagne promozionali ricorrenti finalizzate a dare un'accelerazione alle erogazioni.
La tabella seguente riporta le erogazioni del primo semestre 2022 confrontate con lo stesso periodo dell'esercizio precedente e il saldo di bilancio dei prodotti di credito al 30 giugno 2022 confrontati con il 31 dicembre 2021. Le erogazioni evidenziano una riduzione del 26,9%, imputabile alla riduzione del 50,4% delle erogazioni dei mutui e alla riduzione del 17,4% della concessione di fidi in conto corrente.
| Prodotti di Credito | Erogazioni | Consistenze al | Erogazioni | Consistenze al | Variazioni | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1° semestre | 1° semestre | Erogazioni | Consistenze | |||||
| 2022 | 30/06/2022 | 2021 | 31/12/2021 | Assoluta | % | Assoluta | % | |
| Prestiti personali e sovvenzioni chirografarie a rimborso rateale |
142.216 | 530.941 | 133.635 | 499.313 | 8.581 | 6,4% | 31.628 | 6,3% |
| Fidi in conto corrente * | 679.094 | 2.267.388 | 822.108 | 2.109.642 | (143.014) | -17,4% | 157.746 | 7,5% |
| Mutui | 258.579 | 2.617.020 | 521.424 | 2.479.355 | (262.845) | -50,4% | 137.665 | 5,6% |
| Totale | 1.079.889 | 5.415.349 | 1.477.167 | 5.088.310 | (397.278) | -26,9% | 327.039 | 6,4% |
* Per i Fidi in conto corrente la colonna erogazioni rappresenta l'importo accordato.
Si precisa che gli affidamenti garantiti da titoli accordati nel corso del primo semestre 2022 ammontano complessivamente a 669 milioni di euro (663 milioni di euro relativi al prodotto Credit Lombard, 5,1 milioni di euro garantiti da pegni e 0,9 milioni di euro di fidi con mandato a vendere), pari al 98,5% del totale dei fidi concessi.
(Importi in migliaia)

Dall'inizio del 2022 i mercati finanziari stanno vivendo un periodo complesso e le borse di tutti i paesi occidentali sono in forte calo. Dopo due anni di crescita ininterrotta e imprevista, che non è stata fermata nemmeno dalla pandemia COVID-19, nel primo semestre 2022 i mercati hanno cominciato a registrare ingenti perdite; prendendo in considerazione il rischio di una possibile recessione dovuta anche alla guerra in Ucraina, i mercati hanno cominciato ad adattarsi a un nuovo scenario caratterizzato da inflazione e tassi in rialzo, alla ricerca di un diverso equilibrio.
Per quanto riguarda Fineco, nel primo semestre 2022 sono stati registrati forti flussi in entrata da parte di clienti che attualmente mantengono un approccio attendista, ma restano interessati a investire sui mercati. A causa di un contesto di mercato diverso in termini di volumi e volatilità, i ricavi del Brokerage registrano una diminuzione del 6,9%, attestandosi a 107,1 milioni di euro nel primo semestre 2022. FinecoBank si conferma, comunque, al 1° posto nella classifica Assosim dei volumi intermediati c/terzi sul mercato azionario di Borsa Italiana, con il 25,7% di volumi intermediati12 .
Nel primo semestre è proseguita l'attività di ampliamento della gamma prodotti e servizi. In particolare, si evidenziano:
La seguente tabella evidenzia il numero degli ordini su strumenti finanziari registrato nel corso del primo semestre 2022 rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 1° semestre | Variazioni | |||
| 2022 | 2021 | Assoluta | % | |
| Ordini - Equity Italia (incluso ordini internalizzati) | 4.965.495 | 5.118.275 | (152.780) | -3,0% |
| Ordini - Equity USA (incluso ordini internalizzati) | 1.650.554 | 3.019.517 | (1.368.963) | -45,3% |
| Ordini - Equity altri mercati (incluso ordini internalizzati) | 525.961 | 643.898 | (117.937) | -18,3% |
| Totale ordini Equity | 7.142.010 | 8.781.690 | (1.639.680) | -18,7% |
| Ordini - Bond | 227.730 | 190.733 | 36.997 | 19,4% |
| Ordini - Derivati | 6.840.757 | 4.839.226 | 2.001.531 | 41,4% |
| Ordini - Forex | 526.359 | 490.191 | 36.168 | 7,4% |
| Ordini - CFD | 1.284.586 | 1.046.609 | 237.977 | 22,7% |
| Ordini - Fondi | 2.385.041 | 2.289.831 | 95.210 | 4,2% |
| Totale ordini | 18.406.483 | 17.638.280 | 768.203 | 4,4% |
12 Dati Assosim aggiornati al 30 giugno 2022.

Il Gruppo offre alla propria clientela, secondo un modello di business "guided open architecture", una gamma di prodotti di risparmio gestito particolarmente estesa, composta da prodotti di gestione collettiva del risparmio, quali quote di fondi comuni di investimento ed azioni di SICAV riconducibili a case d'investimento italiane ed internazionali accuratamente selezionate, prodotti previdenziali, assicurativi nonché servizi di consulenza in materia di investimenti. Inoltre, all'interno della consulenza in amministrato, sono effettuate IPO continuative di Investment Certificates.
Con riferimento ai prodotti di gestione collettiva del risparmio, nel corso del 2022 la gamma si è ampliata con l'inserimento in piattaforma di 48 nuovi ISIN tra cui 44 fondi di Fineco AM a disposizione della clientela. Si segnala che l'offerta di Fineco AM si è, infatti, ulteriormente allargata con l'ingresso di nuove versioni dei fondi Boost dei FAM Target (Fineco AM Megatrends Target, Fineco AM Sustainable Target, FIneco AM Emerging Markets Target e Fineco AM Advisory 9 Target) la cui caratteristica si fonda sulla capacità del piano di decumulo di sfruttare le fasi di correzione del mercato per incrementare l'esposizione azionaria. La piattaforma fondi sul mercato italiano è composta da 75 case di investimento per un totale di circa 6.000 ISIN sottoscrivibili al 30 giugno 2022.
Sempre con riferimento ai prodotti di gestione collettiva del risparmio, si ricorda che da settembre 2019 è iniziato il collocamento dei fondi anche sul mercato UK. Sulla piattaforma UK sono presenti 21 Case di Investimento e circa 800 ISIN sottoscrivibili.
Sempre nella famiglia FAM Evolution, si è aggiunto il fondo Fineco AM Cube Trend Opportunity Fund, che amplia l'offerta con un prodotto complementare che investe in fondi, in strumenti passivi e in strumenti di risparmio amministrato elevato (500 mila euro), e sono stati lanciati i fondi Fineco AM Passive Underlyings che hanno come obiettivo quello di conseguire la crescita del capitale in un orizzonte di medio-lungo periodo. Si tratta di portafogli costruiti con strumenti passivi all'interno di un profilo di rischio-rendimento aggressivo e gestito secondo un disciplinato modello quantitativo. L'allocazione massima della componente azionaria va dal 15% (PU3) al 100% (PU8).
Nella famiglia FAM Series, nel primo semestre dell'anno, oltre a tre nuovi ESG Target Global Coupon 2026 Fineco AM FUND (fondo il cui obiettivo è quello di accrescere il capitale nel corso dei successivi 5 anni attraverso una graduale esposizione al mercato azionario con focus su società globali che nello svolgimento della propria attività di impresa tengono in considerazione fattori ambientali, sociali e di governance ("ESG"), sono stati lanciati nuovi fondi a delega (in gestione sia a FAM sia a case terze: FAM Euro Inflation-Linked Government Bond Fund, Global Disruptive Opportunities FAM Fund, Medtech Fam Fund, Global Stars Equity Fam Fund, Sustainable Future Connectivity Fam Fund, Changing Lifestyles Fam Fund E Morgan Stanley Us Advantage Fam Fund).
Infine si evidenzia che è stata introdotta una novità nella famiglia FAM Series: sono stati inseriti in gamma 9 fondi passivi (Bluestar Global Logistics Index Fam Fund, Fam Msci Ac Asia Pacific Ex Japan Index Fund, FAM MSCI Emerging Markets Index Fund, MSCI World Index FAM Fund, S&P 500 Index FAM Fund, Smart Factors Europe Fam, Smart Factors Us Fam Fund, Smart Factors World Fam Fund e STOXX Europe 600 Index FAM Fund) che si caratterizzano per management fees molto contenute e per commissioni di ingresso assenti.
La scelta di ampliare la gamma Fineco con i fondi passivi è conseguenza del panorama del risparmio gestito europeo dell'ultimo decennio, i cui fondi passivi hanno rafforzato la propria quota di mercato in termini di AUM, congiuntamente agli ETF.
Si segnala che, oltre ai fondi passivi di Fineco AM, è stato definito anche il lancio della stessa tipologia di prodotti appartenenti alla Sicav Amundi Index Solutions, contenente le soluzioni passive indicizzate con classe dedicata al mercato Retail. Al momento sono state inserite in collocamento 4 strategie: Amundi Index J.P. Morgan GBI Global Govies, Amundi Index MSCI Japan, Amundi Index FTSE EPRA NAREIT Global e Amundi Index Barclays Global AGG 500M. Tutti i fondi indicati hanno l'obiettivo di replicare il relativo indice.
In collocamento esclusivo per la clientela di FinecoBank, tra le soluzioni a delega per la clientela private, si consolida l'offerta delle gestioni patrimoniali rappresentata dalle linee in titoli, Private Value e Private Etiche e dalle linee in ETF e fondi denominate Private Global, ciascuna declinata su profili di rischio da prudente a dinamico e caratterizzata da un'esposizione azionaria crescente. Pur in un contesto di mercato difficile, l'interesse della clientela private per le gestioni patrimoniali è costante e verte maggiormente sulle linee Bilanciate e Azionarie.
Per quanto riguarda i prodotti previdenziali, continua l'attenzione della clientela verso il fondo pensione aperto Core Pension disponibile in esclusiva per la rete FinecoBank. Grazie alla proposizione paperless mediante raccolta delle adesioni in modalità digitale e tramite web collaboration, le masse gestite hanno registrato un incremento dell'8,5% rispetto al 31 dicembre 2021.
Nell'ambito della consulenza assicurativa, nel corso del primo semestre 2022 è continuata la raccolta principalmente sui prodotti Multiramo Extra, Multiramo Target e Multiramo Private con un taglio di investimento a partire da 250 mila euro. In relazione alle nuove proposte di investimento, si segnala l'inserimento di 2 tariffe con bonus nel prodotto Multiramo Private che vanno a completare la gamma dei prodotti con linea dedicata esclusivamente al target di clientela HNWI, oltre al lancio della nuova Multiramo Flex a premi ricorrenti che comprende una versione "private".
In merito all'offerta su mercato primario (IPO), è continuata nell'anno 2022 l'attività di collocamento di Investment Certificates. Le strutture prevalentemente utilizzate sono quelle "condizionatamente protette" attraverso barriere di protezione fino al 70%, anche autocallable trimestrale e con coupon condizionato ed effetto memoria. Sono stati utilizzati 3 diversi emittenti ed effettuati 11 collocamenti. Il continuo incremento del numero dei Certificates quotati sul mercato secondario, anche in tematica ESG, amplia le soluzioni utilizzabili all'interno dei servizi di consulenza.
Con riferimento ai servizi di consulenza, sono proseguite le attività e le soluzioni della Banca volte a migliorare i servizi offerti alla clientela ed ai consulenti finanziari di Fineco. Le richieste di personalizzazione di portafogli Private sopra i 500 mila euro, pervenute al team di Senior Investment

Specialist della Banca, hanno raggiunto un controvalore di oltre 2,5 miliardi di euro, a dimostrazione dell'apprezzamento del servizio svolto e della necessità, da parte della clientela, di ricevere soluzioni di investimento personalizzate.
Nell'ottica di supportare l'attività dei consulenti finanziari sui clienti con posizioni articolate su più dossier o riferibili ad un nucleo familiare esteso, è stato lanciato nel 2020 il servizio "Monitoraggio Attivo". Tale servizio prevede un dialogo costante tra il consulente finanziario ed un team di Senior Investment Specialist che monitorano costantemente l'intera posizione del cliente avvalendosi di una piattaforma dedicata e tecnologicamente avanzata. Allo stato attuale, con il servizio si è raggiunta una profondità di analisi delle posizioni paragonabile a quella effettuata da asset manager. Le richieste di attivazione del servizio, dedicato a clientela con portafogli superiori a 2,5 milioni di euro, hanno superato 1,6 miliardi di euro alla fine del primo semestre 2022.
Nel continuo processo di sviluppo delle soluzioni per i consulenti finanziari, il servizio di "Diagnosi Private" è stato arricchito con nuove analisi di portafoglio, quali: l'esposizione settoriale e geografica basata sull'esposizione dei sottostanti.
Sono stati ulteriormente arricchiti i supporti a disposizione del Privante Banking, sviluppando una specifica sezione di analisi ESG nei 3 report di analisi private a disposizione dei consulenti: diagnosi private, diagnosi private di confronto, e fund insight.
Nel corso del primo semestre dell'anno il numero di diagnosi di portafoglio richieste è risultato considerevole, registrando un +10% rispetto al primo semestre dell'anno precedente. Si apprezza inoltre un notevole incremento, rispetto al primo semestre dell'anno precedente, di diagnostica di clientela prospect con un +64% dei portafogli diagnosticati nel 2022. Nell'ottica di continuità ed integrazione dei servizi di consulenza, sono stati finalizzati ed implementati i modelli della factor analysis e del VaR Unico anche per il servizio Advice, contestualmente al rilascio dell'aggiornamento della Frontiera Efficiente.
Infine, è stata ulteriormente migliorata la reportistica di analisi per i consulenti finanziari associata a tutti i portafogli modello proposti dalla Banca.
La seguente tabella mostra nel dettaglio la composizione dei prodotti della raccolta gestita al 30 giugno 2022, il cui saldo evidenzia un decremento dell'8,4% rispetto al 31 dicembre 2021, a causa dell'effetto mercato negativo registrato nel primo semestre 2022.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Consistenze al | Variazioni | ||||
| 30/06/2022 | Comp % | 31/12/2021 | Comp % | Assoluta | % | |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 33.182.079 | 65,3% | 38.052.645 | 68,6% | (4.870.566) | -12,8% |
| Prodotti assicurativi | 15.420.884 | 30,4% | 14.962.876 | 27,0% | 458.008 | 3,1% |
| Gestioni patrimoniali | 308.096 | 0,6% | 329.710 | 0,6% | (21.614) | -6,6% |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza |
1.877.505 | 3,7% | 2.104.995 | 3,8% | (227.490) | -10,8% |
| Totale saldo raccolta gestita | 50.788.564 | 100,0% | 55.450.226 | 100,0% | (4.661.662) | -8,4% |

La rete dei consulenti finanziari L'anno 2022 si è aperto sulla scia del ritrovato ottimismo, che aveva segnato anche gli ultimi mesi dell'anno precedente, e della fiducia da parte dei risparmiatori nei confronti delle diverse forme di investimento, ormai consolidata, grazie anche alle buone e continue performance espresse dai mercati.
Dopo poco, tuttavia, si è assistito ad un rapido mutamento di scenario generato dal cambiamento di politica monetaria delle banche centrali: sono arrivati segnali restrittivi dalle banche centrali americana ed europea in risposta alle tensioni inflazionistiche del momento, in parte legate alla lunga fase di quantative easing, in parte alle strozzature determinate dalla pandemia nella catena di offerta. Il conflitto Russia-Ucraina, inoltre, ha complicato ulteriormente il quadro economico e geo-politico, consolidando le aspettative inflazionistiche.
Questo ha dato luogo a reazioni molto negative dei mercati che, seppur superata l'onda d'urto della prima fase nelle prime settimane, si dimostrano ancora turbolenti (e con valori di molto inferiori rispetto all'inizio dell'anno) e il protrarsi della situazione, con il forte rincaro dei prezzi e il conseguente aumento dell'inflazione, continua a generare timori nella clientela per quanto riguarda l'economia e i propri risparmi.
Fondamentale in questi mesi è stata l'azione dei consulenti finanziari al fianco dei clienti, per dare assistenza e supporto di fronte ad uno scenario, ancora una volta, mutato improvvisamente. Il modello di Fineco, che vede il consulente finanziario quale interlocutore privilegiato per curare una relazione solida basata sulla fiducia, supportato da una tecnologia sempre più evoluta che consente una accurata pianificazione degli investimenti e garantisce il controllo e monitoraggio del rischio, si conferma essere un modello vincente. Inoltre, grazie anche alla possibilità per i consulenti finanziari di organizzare il lavoro in team ed alle tecniche di comunicazione a distanza sempre più diffuse, Fineco ha garantito ai propri clienti costante ed assidua presenza.
Inoltre, consulenti finanziari e clienti hanno dimostrato un atteggiamento che appare più maturo rispetto a contesti simili vissuti in passato, evitando disinvestimenti dettati dall'emotività del momento. L'importante afflusso di raccolta è un ulteriore segnale di fiducia della clientela e, sebbene si noti qualche rallentamento delle operazioni di investimento, crea i presupposti di riqualificazione futura per cogliere le opportunità successive alla stabilizzazione dei mercati.
Al 30 giugno 2022 per la Rete dei consulenti finanziari si evidenziano risultati comunque importanti, in particolare:
posizionando la Banca al 2° posto per raccolta netta effettuata al 31 maggio 2022 secondo la classifica Assoreti (ultimo dato disponibile).
Il minor numero di nuovi clienti acquisiti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (32.166 rispetto a 44.352) è da un lato legato alla situazione contingente, ma anche e soprattutto ad una maggiore selettività nell'acquisizione della clientela da parte dei consulenti oltre che da una certa resistenza dei clienti a cercare un'alternativa in quanto al momento più focalizzati sul recupero della situazione attuale, piuttosto che al cambiamento.
Senza campagne commerciali di periodo e nonostante l'effetto mercato, il portafoglio medio della Rete si è mantenuto sostanzialmente invariato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (31,2 milioni di euro verso 32,5 milioni di euro al giugno 2021), a testimonianza di una sana attività di raccolta realizzata nel passato e di una solida relazione di fiducia instaurata con i clienti.
A completamento di ciò e grazie all'importante contributo avuto da Fineco AM nel perfezionare strumenti innovativi, i consulenti finanziari hanno potuto essere particolarmente tempestivi nell'offrire ai clienti soluzioni difensive che consentono una progressiva esposizione azionaria, evitando errori di market timing e garantendo adeguata diversificazione e tempestivo ribilanciamento, rispondendo in questo modo anche alle esigenze dei clienti dal profilo più cauto. Nel semestre, inoltre, i consulenti finanziari hanno potuto disporre della nuova gamma di fondi e fondi di fondi passivi lanciati da FAM, che combinano l'efficienza dello strumento ad una particolare attenzione ai costi e ad un'ampia diversificazione.
Per quanto riguarda il segmento Private, al 30 giugno 2022 gli asset riferibili ai clienti private assistiti da consulenti finanziari si attestano 39,6 miliardi di euro, riferiti a circa 40.000 clienti. Ulteriore elemento positivo è rappresentato dal confronto con i competitor: Fineco conferma, infatti, la propria posizione di leadership nella crescita di masse e clienti.
Per quanto attiene all'attività di reclutamento, complemento alla crescita ed al miglioramento qualitativo della Rete, si conferma la forte attrattività del nostro modello, in modo particolare per quei professionisti che sono ancora legati a modelli più tradizionali. Nel primo semestre 2022 sono stati inseriti 47 nuovi consulenti finanziari, figure professionali qualificate, principalmente provenienti dal mondo delle reti di consulenza finanziaria, dalle banche tradizionali e dagli istituti specializzati nel Private Banking. I "millenials" si confermano un importante risorsa sulla quale puntare ed abbiamo avviato alla professione 82 nuovi consulenti nell'ambito del "progetto giovani". Il saldo netto della Rete è di 97 unità nel semestre, che mostra un bassissimo tasso di turnover (pari a circa l'1%).
Fineco ha tenuto fede al proprio impegno per quanto riguarda l'educazione finanziaria, con eventi dedicati principalmente alla clientela e coinvolgendo anche clientela prospect, con l'obiettivo di aumentare la conoscenza su tematiche riguardanti investimenti, pianificazione finanziaria e patrimoniale, finanza comportamentale e di rispondere alle domande dei nostri clienti, trattando diversi argomenti di "attualità finanziaria".
Nel semestre sono stati tenuti complessivamente circa 750 eventi (di cui 413 in modalità web) che hanno visto la partecipazione di circa 35.800 tra clienti e prospect. Di questi, gli eventi dedicati alla clientela di fascia alta sul tema più ampio della pianificazione patrimoniale sono stati 29, con oltre 2.500 clienti Private coinvolti.

Al 30 giugno 2022 la Rete è composta da 2.887 consulenti finanziari.
La presenza capillare della Rete sul territorio è supportata dai 423 negozi finanziari. Nel corso del semestre sono state messe a punto 8 nuove aperture a ulteriore sostegno dell'immagine e della capillarità.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 1° semestre | Comp % | 1° semestre | Comp % | Variazioni | ||
| 2022 | 2021 | Assoluta | % | |||
| Conti correnti e depositi liberi | 1.134.226 | 23,0% | 576.410 | 10,4% | 557.816 | 96,8% |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | (1) | 0,0% | (158) | 0,0% | 157 | -99,4% |
| RACCOLTA DIRETTA | 1.134.225 | 23,0% | 576.252 | 10,4% | 557.973 | 96,8% |
| Gestioni patrimoniali | 18.703 | 0,4% | 57.622 | 1,0% | (38.919) | -67,5% |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 551.517 | 11,2% | 2.564.913 | 46,3% | (2.013.396) | -78,5% |
| Prodotti assicurativi | 1.086.617 | 22,0% | 1.307.770 | 23,6% | (221.153) | -16,9% |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza |
53.936 | 1,1% | 78.653 | 1,4% | (24.717) | -31,4% |
| RACCOLTA GESTITA | 1.710.773 | 34,7% | 4.008.958 | 72,3% | (2.298.185) | -57,3% |
| Titoli di Stato, obbligazioni e azioni | 2.090.320 | 42,4% | 960.084 | 17,3% | 1.130.236 | 117,7% |
| RACCOLTA AMMINISTRATA | 2.090.320 | 42,4% | 960.084 | 17,3% | 1.130.236 | 117,7% |
| RACCOLTA NETTA TOTALE - RETE CONSULENTI FINANZIARI |
4.935.318 | 100,0% | 5.545.294 | 100,0% | (609.976) | -11,0% |
| di cui Guided products & services | 1.623.641 | 32,9% | 3.716.873 | 67,0% | (2.093.232) | -56,3% |
La tabella sotto esposta riporta la consistenza della raccolta riferibile alla rete dei consulenti finanziari al 30 giugno 2022, complessivamente pari a 90.078 milioni di euro (94.631 milioni di euro al 31 dicembre 2021). Secondo la classifica Assoreti, al 31 marzo 2022 FinecoBank si posizionava al 3° posto per patrimonio totale (ultimo dato disponibile).
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Consistenze al | Variazioni | ||||
| 30/06/2022 | Comp% | 31/12/2021 | Comp% | Assoluta | % | |
| Conti correnti e depositi liberi | 23.823.517 | 26,4% | 22.689.292 | 24,0% | 1.134.225 | 5,0% |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | - | 0,0% | 1 | 0,0% | (1) | -100,0% |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA | 23.823.517 | 26,4% | 22.689.293 | 24,0% | 1.134.224 | 5,0% |
| Gestioni patrimoniali | 308.096 | 0,3% | 329.710 | 0,3% | (21.614) | -6,6% |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 32.786.507 | 36,4% | 37.557.343 | 39,7% | (4.770.836) | -12,7% |
| Prodotti assicurativi | 15.364.529 | 17,1% | 14.899.834 | 15,7% | 464.695 | 3,1% |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza |
1.877.475 | 2,1% | 2.104.977 | 2,2% | (227.502) | -10,8% |
| SALDO RACCOLTA GESTITA | 50.336.607 | 55,9% | 54.891.864 | 58,0% | (4.555.257) | -8,3% |
| Titoli di Stato, obbligazioni e azioni | 15.917.567 | 17,7% | 17.049.982 | 18,0% | (1.132.415) | -6,6% |
| SALDO RACCOLTA AMMINISTRATA | 15.917.567 | 17,7% | 17.049.982 | 18,0% | (1.132.415) | -6,6% |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA E INDIRETTA - RETE CONSULENTI FINANZIARI |
90.077.691 | 100,0% | 94.631.139 | 100,0% | (4.553.448) | -4,8% |
| di cui Guided products & services | 38.786.696 | 43,1% | 42.240.277 | 44,6% | (3.453.581) | -8,2% |

Al 30 giugno 2022 le risorse della Banca sono pari 1.266 in aumento rispetto alle 1.261 presenti in azienda al 31 dicembre 2021.
Nel corso del primo semestre 2022, fino al perdurare dello stato di emergenza, tutti i dipendenti hanno continuato a lavorare da remoto, garantendo la prosecuzione dell'attività. Successivamente, dopo un iniziale periodo di rientro in ufficio per un giorno alla settimana, dal primo maggio è entrato in vigore l'Accordo individuale sul lavoro Agile che prevede la possibilità di lavorare da casa, indicativamente 2 giornate alla settimana elevabili a 3, non frazionabili ad ore, e comunque nel limite massimo mensile di 12 giornate. Sono proseguite, inoltre, ulteriori iniziative volte ad agevolare e migliorare la vita lavorativa e personale dei dipendenti, in continuità con quanto fatto nel corso del 2021 (ad esempio in ambito salute e welfare). Tempestività di intervento e costante monitoraggio dell'evoluzione della situazione pandemica sono state le parole chiave che hanno caratterizzato l'approccio della Banca in tutti i processi dedicati alle risorse umane.
Sono inoltre proseguite, con modalità "a distanza", le attività di selezione volte al rafforzamento e all'ottimizzazione delle aree dedicate allo sviluppo del business, al supporto organizzativo e tecnologico ed al controllo e gestione dei rischi.
Delle 42 assunzioni, molte sono state inserite all'interno dell'area Customer Relationship Management a conferma della forte e costante attenzione riservata ai giovani neolaureati. Il Customer Relationship Management costituisce, infatti, il punto di partenza di un percorso di sviluppo professionale che può portare a ricoprire differenti ruoli in azienda.
In continuità con gli anni precedenti, è proseguito anche nei primi sei mesi del 2022 l'impegno per attrarre nuovi talenti, con particolare focus sulle nuove generazioni (Millenials e Generazione Z), grazie anche ad iniziative di employer branding volte ad incontrare ed ingaggiare neo laureati o laureandi e comprendere al meglio le dinamiche comportamentali tipiche delle nuove generazioni. FinecoBank ha partecipato a Career Day Digitali e ha proseguito ad utilizzare tecniche alternative di selezione, come il video colloquio e i colloqui a distanza. Anche l'onboarding si è svolto in maniera molto rapida, dotando immediatamente i nuovi assunti di tutta la strumentazione necessaria al lavoro da remoto.
Nel corso dei primi sei mesi del 2022 le uscite hanno coinvolto complessivamente 37 risorse di cui:
Per quanto attiene all'inquadramento, i dipendenti sono così suddivisi:
| Uomini | Donne | Totale | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Qualifica | 30/06/2022 | 31/12/2021 | 30/06/2022 | 31/12/2021 | 30/06/2022 | 31/12/2021 |
| Dirigenti | 24 | 24 | 6 | 6 | 30 | 30 |
| Quadri Direttivi | 302 | 302 | 128 | 125 | 430 | 427 |
| Aree Professionali | 408 | 406 | 398 | 398 | 806 | 804 |
| Totale | 734 | 732 | 532 | 529 | 1.266 | 1.261 |
Al 30 giugno 2022 i part-time presenti in Banca sono 104, circa l'8% dell'organico, il personale femminile rappresenta circa il 42% della forza lavoro, l'anzianità aziendale media si attesta a circa 12 anni, mentre l'età media è pari a circa 42 anni.
La formazione dei dipendenti dei primi sei mesi del 2022 si è focalizzata sia sull'acquisizione e il consolidamento delle competenze richieste dalle diverse esigenze aziendali, sia sull'aggiornamento delle conoscenze individuali, con particolare attenzione alla formazione obbligatoria, tecnica, linguistica e comportamentale-manageriale.
Di seguito il dettaglio delle ore* di formazione per area di intervento:
| Area intervento | Ore di formazione |
|---|---|
| Obbligatoria | 7.939 |
| Tecnica | 8.339 |
| Linguistica | 2.411 |
| Comportamentale – Manageriale | 445 |
| Totale | 19.134 |
*FAM inclusa
La Banca è impegnata nella costante diffusione e miglioramento della cultura del Rischio e della Compliance, elementi che permettono al business della Banca di essere, oltre che profittevole, sostenibile nel tempo. Riteniamo infatti che la formazione su tali tematiche sia fondamentale per promuovere tra i dipendenti la consapevolezza che la trasparenza e il rispetto delle regole sono essenziali per FinecoBank.
Per questo motivo si continua a prestare forte attenzione alla formazione obbligatoria, estesa a tutti i dipendenti ed erogata principalmente sulla Piattaforma Learning Next, con la costante creazione di nuovi corsi su tematiche rilevanti, quali ad esempio l'anatocismo bancario e i conflitti di interesse, e l'aggiornamento di quelli esistenti.
Nel primo semestre è stato rilasciato anche il corso "Percorso formativo per Smart Workers" con l'obiettivo di supportare i colleghi nella gestione del lavoro a distanza, fornendo un particolare focus sulla normativa e sulla sicurezza.
Inoltre, al fine di assicurare la conformità alle disposizioni normative in tema di Salute e Sicurezza sul Lavoro, la Banca garantisce a tutte le risorse adeguata formazione in materia. Tale formazione sarà erogata in maniera continuativa e periodica sulla base delle normative vigenti.
Con l'obiettivo di garantire l'apprendimento da parte di tutti i dipendenti di tali materie e preservare la Banca dai rischi operativi, legali e reputazionali legati al mancato completamento dei corsi, vengono effettuati monitoraggi periodici sulla formazione obbligatoria.
All'interno delle strutture che si occupano di fornire informazioni alla clientela, sono stati poi erogati corsi di formazione obbligatoria in ambito assicurativo IVASS, di aggiornamento professionale ai fini del regolamento CONSOB e Assessment annuale delle competenze sulle materie indicate da ESMA.
Nel corso del primo semestre 2022, usufruendo della collaborazione di fornitori esterni, Università e di competenze interne, sono stati organizzati interventi formativi utili all'acquisizione di conoscenze tecniche necessarie a migliorare, non solo la produttività aziendale, ma anche il livello di specializzazione dei dipendenti.
Come ogni anno, all'interno della struttura del Customer Care, in ottica di mantenimento di alti standard di qualità del servizio e di attenzione al cliente, sono stati organizzati corsi di formazione sia "in ingresso" che "in itinere" per un totale di 7.300 ore, mirati all'acquisizione delle principali competenze tecniche e specifiche del ruolo.
Inoltre, per rispondere alle necessità di formazione comportamentale, manageriale ed anche personale di tutti i dipendenti, viene costantemente arricchito il catalogo on line presente su Learning Next con nuovi corsi su tematiche quali la comunicazione, l'efficacia personale, la leadership, il lavoro di squadra, la motivazione. Il catalogo è liberamente accessibile ed è strutturato attraverso diverse modalità di apprendimento come ad esempio interviste, quiz, esercitazioni.
Nel primo semestre 2022, Fineco ha inoltre avviato un percorso di Project Management dedicato ad un selezionato target di Professional con l'obiettivo di far acquisire loro le logiche di base e un mindset al project management, attraverso una formazione pratica e una metodologia strutturata. È stato progettato un percorso dedicato anche ai Manager che verrà erogato nel secondo semestre dell'esercizio.
Anche per il 2022 FinecoBank ha rinnovato l'associazione a Valore D, che offre la possibilità ai dipendenti di accedere a contenuti e corsi pensati per valorizzare il talento femminile e promuovere la cultura inclusiva in azienda.

Anche per il 2022 tutti i dipendenti hanno l'opportunità di utilizzare la piattaforma di formazione linguistica Voxy, basata sull'intelligenza artificiale, con l'obiettivo di accrescere le competenze della lingua inglese di ognuno attraverso un percorso di apprendimento personalizzato sulla base del livello di conoscenza iniziale e dei propri interessi.
Inoltre, a circa 300 dipendenti sono stati attivati i consueti percorsi di formazione di inglese sia di gruppo che individuali, telefonici o svolti in aula virtuale. In alcuni casi per le risorse executive sono stati attivati corsi di Legal English.
Sono stati attivati anche due percorsi di gruppo di lingua tedesca.
La partecipazione dei dipendenti ai corsi di formazione linguistica viene definita sulla base delle richieste formalizzate dai singoli responsabili di struttura, in funzione delle specifiche esigenze professionali dei colleghi, fatta eccezione per la piattaforma Voxy disponibile per tutti.
Al 30 giugno 2022 le risorse della società sono 50, di cui 19 donne e 31 uomini con un'età media pari a circa 37 anni.
Nel corso dei primi sei mesi del 2022 gli ingressi sono stati 11 e le uscite hanno coinvolto complessivamente 5 risorse per dimissioni.
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 18 gennaio 2022, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 17 gennaio 2022, ha approvato i seguenti sistemi di incentivazione successivamente approvati dall'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2022:
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 9 febbraio 2022, tenuto conto del risultato positivo della verifica delle condizioni minime di accesso a livello di Gruppo e di quelle individuali (compliance dei comportamenti e occupazione continuativa), nonché del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 7 febbraio 2022, ha approvato:
con riferimento al piano "Sistema Incentivante 2021 (Bonus Pool)":
o l'attribuzione di n. 161.018 azioni ordinarie FinecoBank, da corrispondere gratuitamente al Personale sopra menzionato secondo quanto stabilito dai Regolamenti.
Il Consiglio di Amministrazione di Fineco Asset Management riunitosi il 21 aprile 2022 ha approvato il proprio Sistema Incentivante 2022 per il personale locale appartenente al "Personale più rilevante".

La strategia competitiva di Fineco si basa su un approccio che da sempre anima la Banca, l'interpretazione dei bisogni del cliente ed il sistema informativo rappresentano uno strumento di primaria importanza per il conseguimento degli obiettivi sia strategici che operativi: Fineco affianca alla cura della clientela una componente intrinseca di innovazione che riesce a seguire i trend tecnologici più attuali anche attraverso la propria cultura interna, rendendo l'esperienza dei clienti fluida e intuitiva su tutti i canali.
Nel corso degli anni la scelta strategica in ambito IT e Security è stata di presidiare internamente tutte le attività tecnologiche e di sicurezza che potessero fornire un contributo significativo per lo sviluppo del business. Questo approccio ha consentito di offrire prodotti customizzati e distintivi, mantenere un know-how interno e un controllo elevato sull'evoluzione della propria tecnologia e dei propri servizi, mantenere la proprietà intellettuale delle applicazioni sviluppate e degli algoritmi a supporto, garantire un rapido time to market, così come migliori e costanti performance nell'erogazione dei servizi.

L'attuale architettura è strutturata su più livelli logici, segregati in termini di reti e sistemi di erogazione:
I paradigmi architetturali e di sviluppo in uso, orientati all'"agile development", unitamente all'adozione di tecnologie di ultima generazione, consentono d'integrare in modo efficace e sostenibile i canali distributivi, la piattaforma operativa interna e gli applicativi tramite i quali i clienti accedono ai servizi loro dedicati.
L'ottica è quella di avere un'elevata sostenibilità in termini di struttura dei costi tecnologici, un'elevata scalabilità di tipo "orizzontale", progettare servizi che vengano erogati in modo distribuito e mantenere all'interno dell'azienda lo sviluppo e la gestione delle applicazioni a valore aggiunto che rappresentino un fattore competitivo per Fineco, sia esso quantificabile in termini di "time to market" o di efficienza/leva operativa.
Per quanto riguarda Fineco AM, la società utilizza una piattaforma di terzi per la gestione dei servizi di investimento.
Nel corso del primo semestre del 2022 la Direzione ICT & Security Office è stata impegnata nella consueta attività di adeguamento tecnologico, ottimizzazione infrastrutturale ed applicativa con particolare attenzione ai temi di efficientamento dei processi operativi, consolidamento e sviluppo del sistema informativo, volta a fornire servizi innovativi, affidabili, interoperabili ed aperti che migliorino l'experience dei clienti e dei consulenti finanziari oltre che a garantire l'aderenza alle opportunità offerte dal panorama normativo.

Il sistema dei controlli interni Il sistema dei controlli interni è un elemento fondamentale del complessivo sistema di governo delle banche; esso assicura che l'attività aziendale sia in linea con le strategie e le politiche aziendali e sia improntata a canoni di sana e prudente gestione.
La Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti definisce i principi e le linee guida cui il sistema dei controlli interni delle banche si deve uniformare; in quest'ambito sono definiti i principi generali di organizzazione, indicati il ruolo ed i compiti degli organi aziendali, delineate le caratteristiche ed i compiti delle funzioni aziendali di controllo.
I presidi relativi al sistema dei controlli interni devono coprire ogni tipologia di rischio aziendale. La responsabilità primaria è rimessa agli organi aziendali, ciascuno secondo le rispettive competenze. L'articolazione dei compiti e delle responsabilità degli organi e delle funzioni aziendali deve essere chiaramente definita.
Le banche applicano le disposizioni secondo il principio di proporzionalità, cioè tenuto conto della dimensione e complessità operative, della natura dell'attività svolta, della tipologia dei servizi prestati.
La Banca Centrale Europea e la Banca d'Italia, nell'ambito del processo di revisione e valutazione prudenziale, verificano la completezza, l'adeguatezza, la funzionalità (in termini di efficienza ed efficacia), l'affidabilità del sistema dei controlli interni delle banche.
Coerentemente a quanto statuito dalle Autorità di Vigilanza, il Sistema dei Controlli Interni della Banca è costituito dall'insieme delle regole, delle funzioni, delle strutture, delle risorse, dei processi e delle procedure che mirano ad assicurare, nel rispetto della sana e prudente gestione, il conseguimento delle seguenti finalità:
FinecoBank, in qualità di Capogruppo, ha dotato il Gruppo di un sistema unitario di controlli interni che consenta l'effettivo controllo sia sulle scelte strategiche del Gruppo nel suo complesso, sia sull'equilibrio gestionale delle singole entità del Gruppo.
Da un punto di vista metodologico, il Sistema dei Controlli Interni della Banca e di Fineco AM, unica società controllata, prevede tre tipologie di controlli:
Per quanto concerne la controllata Fineco AM, la struttura organizzativa prevede lo svolgimento delle attività di Compliance, Risk Management ed Internal Audit da parte di funzioni interne alla società.
La Capogruppo FinecoBank definisce le opportune misure di controllo e monitoraggio della controllata Fineco AM, assicurando un allineamento dell'implementazione del sistema dei controlli interni a livello di Gruppo, ove possibile, in considerazione delle specificità del business svolto dalla controllata irlandese.

Le funzioni aziendali deputate ai controlli di 2° e 3° livello della Capogruppo presentano annualmente agli organi aziendali una relazione che illustra le verifiche effettuate, i risultati emersi, i punti di debolezza rilevati con riferimento, oltre che alla Capogruppo medesima, anche al Gruppo bancario nel suo complesso e propongono gli interventi da adottare per la rimozione delle carenze rilevate.
Presso la Capogruppo sono inoltre istituiti controlli di vigilanza istituzionale: sono i controlli svolti dagli organi con funzioni di controllo della Banca tra i quali, in particolare, il Collegio Sindacale e l'Organismo di Vigilanza ex D.lgs. 8 giugno 2001, n. 231.
Considerando le funzioni e le strutture coinvolte, il Sistema dei Controlli Interni di FinecoBank si fonda su:
In ultimo, si precisa che ai sensi dell'articolo 49, paragrafo 1, del Regolamento (UE) n. 468/2014 della Banca Centrale Europea (BCE/2014/17) (regolamento quadro sull'MVU, Meccanismo di Vigilanza Unico), la BCE pubblica, a partire dal 4 settembre 2014, un elenco periodicamente aggiornato contenente il nome dei soggetti e gruppi vigilati che ricadono sotto la vigilanza diretta della BCE ("soggetti vigilati significativi" e "gruppi vigilati significativi", secondo la definizione di cui all'articolo 2, punti 16) e 22) del regolamento quadro sull'MVU), indicando per ciascuno la motivazione specifica della vigilanza diretta e, in caso di classificazione come "significativo" sulla base del criterio delle dimensioni, il valore totale delle attività del soggetto o del gruppo vigilato.
Si ricorda, infine, che nel corso del 2021 la Banca Centrale Europea aveva notificato la propria decisione in merito alla classificazione di FinecoBank come soggetto significativo, con decorrenza 1° gennaio 2022. Tale decisione è motivata dal superamento, al 31 dicembre 2020, della soglia dimensionale di significatività di 30 miliardi di euro, individuata dal citato regolamento 468/2014 (MVU). Di conseguenza, nel 2022 l'annuale processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP) sarà svolta da un Joint Supervisory Team (JST), composto da analisti della DG "Specialized Institutions & LSIs" della BCE e del Servizio Supervisione Banche 1 della Banca d'Italia.
Per una compiuta descrizione dei rischi e delle incertezze che la Banca e il Gruppo devono fronteggiare nell'attuale situazione di mercato si rinvia alla Parte A – Politiche contabili e alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura delle note illustrative.
13 Nell'ambito della Direzione Compliance opera la Funzione Antiriciclaggio e Antiterrorismo, incaricata di gestire la corretta applicazione della normativa in tema di contrasto al riciclaggio ed al finanziamento del terrorismo, con a capo il Responsabile della Funzione Antiriciclaggio.
14 L'ordinamento e le fonti di autoregolamentazione attribuiscono compiti di controllo a specifiche funzioni – diverse dalle funzioni aziendali di controllo – la cui attività va inquadrata in modo coerente nel Sistema dei Controlli Interni.
Al riguardo, la Banca ha individuato alcune funzioni/strutture organizzative che sulla base di specifici compiti assegnati presidiano taluni ambiti normativi. In particolare, rilevano i presidi del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari e quello di Controllo sulla Rete di vendita dei consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede.
Il modello di presidio indiretto prevede inoltre che, con riferimento ad altre normative per le quali siano già previste forme specifiche di presidio specializzato - adeguate a gestire i profili di rischio di non conformità - i compiti della funzione compliance possano essere graduati. Compliance rimane comunque responsabile, in collaborazione con le funzioni specialistiche incaricate, almeno della definizione delle metodologie di valutazione del rischio di non conformità e della individuazione delle relative procedure, e procede alla verifica dell'adeguatezza delle procedure medesime a prevenire il rischio di non conformità. Attualmente, sono stati individuati presidi specialistici nelle seguenti funzioni aziendali:
- Corporate Law & Board Secretary's Office in relazione ad operazioni con parti correlate e soggetti collegati; Delegato in materia di Salute e Sicurezza sul lavoro (Delegato 81); Responsabile dei Lavori ai sensi dell'dell'articolo 89, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81; Risorse Umane; GBS - Organizzazione e Operations Banca - Business Continuity Manager; CFO - Affari Fiscali e Consulenza; CFO - Amministrazione e Segnalazioni OdV; CFO - Rappresentante della Direzione ai sensi del Regolamento EMAS (Eco-Management and Audit Scheme) n. 1221/2009/CE.
Tutte le funzioni aziendali, diverse dalle funzioni aziendali di controllo, partecipano inoltre al Sistema dei Controlli Interni attraverso lo svolgimento dei controlli di primo livello incorporati nei processi aziendali di loro pertinenza.

Il modello organizzativo della Capogruppo si basa su un modello di tipo funzionale, in modo da raggruppare le attività in base ad una funzione specifica ed a processi comuni; tutte le conoscenze e le capacità, riguardo alle specifiche attività, vengono migliorate nel continuo e consolidate, creando per ogni singola struttura, e quindi per l'intera organizzazione, una conoscenza approfondita del proprio ambito. Il punto di forza della struttura funzionale è quello di promuovere economie di scala, in quanto tutti i dipendenti appartenenti alla stessa funzione possono condividere competenze e processi, evitando duplicazioni e sprechi. Inoltre, il modello funzionale facilita lo sviluppo di capacità e conoscenze verticali all'interno dell'area di appartenenza e garantisce la necessaria dinamicità decisionale, avendo una linea gerarchica ben definita. Nel modello organizzativo della Capogruppo, pur applicando il concetto di "specializzazione" funzionale, vengono garantiti i collegamenti orizzontali tra le diverse funzioni, anche grazie all'adozione di un approccio per progetti in ogni fase di definizione e rilascio di prodotti e servizi: i gruppi di progetto, infatti, prevedono la partecipazione di uno o più membri delle funzioni competenti che apportano la propria conoscenza approfondita per il proprio ambito di competenza. I collegamenti orizzontali sono inoltre garantiti dal funzionamento di appositi Comitati manageriali, che presidiano, tra le altre attività, lo stato di avanzamento dei progetti più rilevanti. Le sinergie tra i canali distributivi ed il presidio sui processi decisionali trasversali ai Department sono garantiti dal funzionamento del Management Committee.
Il modello adottato dalla Banca prevede l'identificazione delle funzioni aziendali di controllo: i) di conformità alle norme (compliance); ii) di controllo dei rischi (risk management); iii) di revisione interna (internal audit), nonché ulteriori funzioni con competenze specialistiche, tra cui il Chief Financial Officer (CFO), il Legale, il Chief People Officer, la Corporate Identity e la funzione di controllo sulla rete dei consulenti finanziari.
Inoltre, il modello identifica ulteriori tre linee Funzionali, che governano:
In breve sintesi:
La struttura organizzativa
All'Amministratore Delegato e Direttore Generale riportano, oltre ai tre Vice Direttori Generali ed i relativi Department di competenza (Network PFA & Private Banking Department, Global Business Department e Global Banking Services Department), le seguenti strutture organizzative: il Chief Financial Officer (CFO) Department, il Chief Risk Officer (CRO) Department, il Chief Lending Officer (CLO) Department, il Network Controls, Monitoring & Services Department, il Legal & Corporate Affairs Department, Chief People Officer Department, Compliance Department, il Team Regulatory Affairs e il Team Identity & Communications.
La funzione di Revisione Interna (Internal Audit) riporta direttamente al Consiglio di Amministrazione, Organo con Funzione di Supervisione Strategica.
Con decorrenza primo gennaio 2022, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato una riorganizzazione del Compliance Department per il rafforzamento quali-quantitativo della Funzione di Conformità alle norme, articolando meglio il Department con l'identificazione di presidi verticali su specifici ambiti (a titolo esemplificativo, in ambito trasparenza bancaria e tutela del cliente, ICT compliance). Con pari decorrenza, è stata inoltre deliberata la ridenominazione del Human Resources Department in Chief People Officer Department, oltre alla ridenominazione delle strutture a diretto riporto, per maggiore coerenza con il contesto attuale e per mettere in evidenza la centralità del ruolo delle persone.




La Capogruppo FinecoBank è responsabile di massimizzare il valore di lungo termine del Gruppo nel suo complesso, garantendo il governo unitario, l'indirizzo e il controllo delle Entità del Gruppo (ovvero di Fineco AM, al momento unica società controllata).
Per tale finalità FinecoBank ha definito regole per il governo del Gruppo Bancario FinecoBank allo scopo di esercitare compiutamente il proprio ruolo di gestione e coordinamento del Gruppo15e ha delineato il sistema di gestione manageriale/funzionale dello stesso, disciplinando i processi chiave volti a regolare i rapporti tra la Capogruppo e le Entità del Gruppo.
FinecoBank, nella sua qualità di Capogruppo, assicura il coordinamento delle attività delle Entità con un sistema manageriale di gestione basato sul concetto delle "competence line", attraverso il forte legame funzionale tra la competente struttura di Capogruppo e la struttura organizzativa – ovvero funzione omologa - delle singole Entità.
Le Competence Line sono rappresentate dalle strutture/funzioni che, operando trasversalmente tra la Capogruppo e le Entità del Gruppo, hanno l'obiettivo di indirizzare, coordinare e controllare le attività ed i rischi del Gruppo nel suo complesso e tramite le strutture/funzioni presenti localmente, delle singole Entità. Le Competence Line operano nei seguenti ambiti: Investor Relations, Finanza e Tesoreria, Pianificazione e Controllo, Vigilanza, Bilancio e Fiscale (ambito Chief Financial Officer); Risk Management (ambito Chief Risk Officer); Crediti (ambito Chief Lending Officer), Legale/Societario; Compliance; Internal Audit, Chief People Officer, Identity & Communication, Organization/Business Continuity & Crisis Management/ICT/Security/Acquisti (ambito Global Banking Services).
Con l'obiettivo di realizzare un efficiente collegamento funzionale e manageriale a livello di Gruppo, nel rispetto dei vincoli posti dalle leggi e regolamenti locali applicabili, i Responsabili delle Competence Line hanno un ruolo diretto e, nel rispetto delle responsabilità degli Organi Societari di ciascuna Entità, specifici poteri di indirizzo, supporto e controllo con riferimento alle corrispondenti funzioni di ciascuna Entità, sempre in coordinamento con il Top Management della rispettiva Entità.
15 In conformità all'articolo 61 del D.Lgs. n. 385 del 1° settembre 1993 (la "Legge Bancaria Italiana") e alle Istruzioni di Vigilanza emesse dalla Banca d'Italia.
I principali aggregati patrimoniali
La Cassa e disponibilità liquide, al 30 giugno 2022 pari a 1.542,4 milioni di euro (1.464,2 milioni di euro al 31 dicembre 2021), è costituita principalmente dalla liquidità depositata sul conto HAM (Home Accounting Model), conto utilizzato per la gestione della liquidità di breve termine, e TIPS (Target Instant Payment Settlement) presso Banca d'Italia, per un importo complessivo di 1.252,2 milioni di euro, oltre alla liquidità depositata sui correnti aperti presso istituzioni creditizie per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento, per il regolamento dell'operatività in titoli, per la gestione della liquidità dei clienti UK e per la gestione della liquidità di Fineco AM, per un importo di 290,1 milioni di euro.
Le Attività finanziarie di negoziazione sono pari a 20 milioni di euro e comprendono strumenti finanziari che soddisfano la definizione di "possedute per negoziazione", in particolare:
I CFD sono contratti derivati "Over the counter" che prevedono la liquidazione di un differenziale generato dalla differenza fra il prezzo di apertura ed il prezzo di chiusura dello strumento finanziario. La Banca copre gestionalmente lo sbilancio delle posizioni aperte nei confronti dei clienti tramite la sottoscrizione di futures o l'acquisto/vendita di titoli azionari sui medesimi sottostanti oppure effettuando delle operazioni forex con controparti istituzionali.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | ||||
| 30/06/2022 | 31/12/2021 | Assoluta | % | ||
| Crediti verso banche centrali | 308.318 | 298.040 | 10.278 | 3,4% | |
| Crediti verso banche | 91.897 | 81.822 | 10.075 | 12,3% | |
| Depositi a scadenza | 73.282 | 69.508 | 3.774 | 5,4% | |
| Altri finanziamenti: | 18.615 | 12.314 | 6.301 | 51,2% | |
| 1. Pronti contro termine attivi | 373 | 222 | 151 | 68,0% | |
| 2. Altri | 18.242 | 12.092 | 6.150 | 50,9% | |
| Totale | 400.215 | 379.862 | 20.353 | 5,4% |
I Finanziamenti a banche sono pari a 400,2 milioni di euro, in aumento di 20,4 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, e sono rappresentati principalmente alla Riserva obbligatoria presso Banca d'Italia e dai depositi attivi presso banche.
I "Crediti verso banche centrali" sono costituiti esclusivamente dalla Riserva obbligatoria presso Banca d'Italia.
La voce "Altri finanziamenti: 1. Pronti contro termine attivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.4 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa delle note illustrative.
La voce "Altri finanziamenti: 2. Altri" si riferisce per 7,9 milioni di euro all'importo dei margini iniziali, di variazione e depositi a garanzia nei confronti di istituzioni creditizie a fronte di operazioni in contratti derivati (4 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e per 10,3 milioni di euro ai crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari (8,1 milioni di euro al 31 dicembre 2021).
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | ||||
| 30/06/2022 | 31/12/2021 | Assoluta | % | ||
| Conti correnti | 2.267.388 | 2.109.642 | 157.746 | 7,5% | |
| Pronti contro termine attivi | 143.148 | 193.276 | (50.128) | -25,9% | |
| Mutui | 2.617.021 | 2.479.355 | 137.666 | 5,6% | |
| Carte di credito, prestiti personali | 847.033 | 824.223 | 22.810 | 2,8% | |
| Altri finanziamenti | 436.199 | 395.100 | 41.099 | 10,4% | |
| Totale | 6.310.789 | 6.001.596 | 309.193 | 5,2% |
I Finanziamenti a clientela sono pari a 6.310,8 milioni di euro, in aumento di 309,2 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021 (+5,2%), e sono rappresentati da:
La voce "Pronti contro termine attivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.5 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa delle note illustrative.


I Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria ammontano complessivamente a 5.734,3 milioni di euro e sono costituiti principalmente da crediti per prestiti personali, mutui, utilizzi di conto corrente e carte di credito revolving e a saldo; complessivamente evidenziano un incremento del 5,9%, grazie all'erogazione, nel corso del primo semestre 2022, di 142 milioni di euro di prestiti personali e 259 milioni di euro di mutui oltre alla concessione di nuovi affidamenti in conto corrente per un importo accordato di 679 milioni di euro.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Finanziamenti a Clientela (Riclassifica Gestionale) | Consistenze al | Variazioni | ||
| 30/06/2022 | 31/12/2021 | Assoluta | % | |
| Conti correnti | 2.265.048 | 2.107.400 | 157.648 | 7,5% |
| Utilizzo carte di credito | 316.923 | 325.763 | (8.840) | -2,7% |
| Mutui | 2.616.169 | 2.478.473 | 137.696 | 5,6% |
| Prestiti personali | 529.163 | 497.440 | 31.723 | 6,4% |
| Altri finanziamenti | 2.832 | 3.332 | (500) | -15,0% |
| Finanziamenti in bonis | 5.730.135 | 5.412.408 | 317.727 | 5,9% |
| Conti correnti | 2.340 | 2.242 | 98 | 4,4% |
| Mutui | 851 | 882 | (31) | -3,5% |
| Utilizzo carte di credito | 36 | 38 | (2) | -5,3% |
| Prestiti personali | 910 | 982 | (72) | -7,3% |
| Altri finanziamenti | 65 | 52 | 13 | 25,0% |
| Finanziamenti deteriorati | 4.202 | 4.196 | 6 | 0,1% |
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 5.734.337 | 5.416.604 | 317.733 | 5,9% |
| Pronti contro termine | 143.143 | 193.176 | (50.033) | -25,9% |
| Pronti contro termine - deteriorati | 5 | 100 | (95) | -95,0% |
| Depositi a garanzia, margini iniziali e di variazione | 266.494 | 253.386 | 13.108 | 5,2% |
| Crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari | 166.726 | 138.246 | 28.480 | 20,6% |
| Crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari - deteriorati |
84 | 84 | - | n.a. |
| Crediti di funzionamento e altri crediti | 576.452 | 584.992 | (8.540) | -1,5% |
| Finanziamenti a clientela | 6.310.789 | 6.001.596 | 309.193 | 5,2% |
(Importi in migliaia)
| Categoria | Importo lordo | Fondo svalutazione | Importo netto | Coverage ratio | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Consistenze al | Consistenze al | Dati al | ||||||
| 30/06/2022 | 31/12/2021 | 30/06/2022 | 31/12/2021 | 30/06/2022 | 31/12/2021 | 30/06/2022 | 31/12/2021 | ||
| Sofferenze | 18.668 | 18.939 | (16.601) | (16.798) | 2.067 | 2.141 | 88,9% | 88,7% | |
| Inadempienze probabili | 4.110 | 3.478 | (2.698) | (2.299) | 1.412 | 1.179 | 65,6% | 66,1% | |
| Scaduti | 1.824 | 2.124 | (1.012) | (1.063) | 812 | 1.061 | 55,5% | 50,0% | |
| Totale | 24.602 | 24.541 | (20.311) | (20.160) | 4.291 | 4.381 | 82,6% | 82,1% |
La consistenza dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore si attesta a 4,3 milioni di euro, di cui 2,1 milioni di euro di crediti in sofferenza, 1,4 milioni di euro di inadempienze probabili e 0,8 milioni di euro di crediti scaduti. I crediti deteriorati rappresentano lo 0,07 % dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (0,08% al 31 dicembre 2021). Il coverage ratio dei crediti deteriorati, pari a 82,6%, non evidenzia variazioni significative rispetto al 31 dicembre 2021.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | ||||
| 30/06/2022 | 31/12/2021 | Assoluta | % | ||
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
5.719 | 5.538 | 181 | 3,3% | |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
29.497 | 39.017 | (9.520) | -24,4% | |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 25.257.505 | 24.514.501 | 743.004 | 3,0% | |
| - titoli di debito emessi da banche | 4.116.969 | 5.377.644 | (1.260.675) | -23,4% | |
| - titoli di debito emessi da clientela | 21.140.536 | 19.136.857 | 2.003.679 | 10,5% | |
| Partecipazioni | 1.845 | 1.294 | 551 | 42,6% | |
| Totale | 25.294.566 | 24.560.350 | 734.216 | 3,0% |
Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" sono costituite, principalmente, dalle preferred shares di Visa INC class "C", per un importo di 4,8 milioni di euro, che hanno registrato una variazione negativa di fair value nel corso del primo semestre 2022 pari a 0,1 milioni di euro, dall'esposizione in titoli di capitale contabilizzati in seguito alle contribuzioni versate allo Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela dei Depositi, per un importo di 0,2 milioni di euro, riferiti esclusivamente ai contributi versati per l'intervento a favore di Carim, Carismi e CariCesena, con un impatto negativo registrato nel conto economico del periodo di 0,1 milioni di euro al lordo delle imposte, e dalle quote di OICR detenute dalla controllata Fineco AM per 0,7 milioni di euro.
Con riferimento ai titoli di capitale rilevati dalla Banca nell'ambito dell'intervento a favore di Banca Carige S.p.A. e presenti al 31 dicembre 2021 per un importo di 0,2 milioni di euro, si precisa che in data 3 giugno 2022 il FITD ha comunicato di aver perfezionato, entro i termini contrattualmente previsti, il closing dell'operazione di cessione della partecipazione del FITD e dello Schema volontario in Banca Carige in favore di Bper Banca, verso il corrispettivo di 1 euro e previo contributo da parte del FITD in Carige pari a 530 milioni di euro a titolo di versamento in conto capitale. Nell'ambito dell'operazione Bper Banca ha altresì acquisito le obbligazioni subordinate emesse da Banca Carige di proprietà dello Schema volontario per nominali 5 milioni di euro. Considerando quanto sopra descritto, nel mese di giugno 2022 il titolo di capitale derivante dalle contribuzioni versate da FinecoBank per gli interventi di sostegno a favore di Banca Carige è stato cancellato, determinando una perdita nel conto economico del primo semestre 2022 di 0,2 milioni di euro.
Per maggiori dettagli in merito all'esposizione nei confronti dello Schema Volontario si rimanda alla Parte A – Politiche contabili - Sezione 5 – Altri aspetti delle note illustrative.
Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono costituite da titoli emessi da Stati sovrani e in parte residuale da interessenze azionarie in società nelle quali il Gruppo non esercita il controllo o l'influenza significativa per 5 migliaia di euro per le quali è stata esercitata l'opzione "FVTOCI"16. Di seguito si riporta il valore di bilancio dei titoli di Stati suddivisi per paese emittente:
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Controparte | Consistenze al | Variazioni | ||
| 30/06/2022 | 31/12/2021 | Assoluta | % | |
| Francia | 29.491 | 29.491 | n.a. | |
| Irlanda | 39.012 | (39.012) | -100,0% | |
| Totale | 29.491 | 39.012 | (9.521) | -24,4% |
I titoli di debito emessi da banche rilevati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" comprendono, in particolare, titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A. per 2.376,5 milioni di euro (3.856,4 milioni di euro al 31 dicembre 2021), nonché covered bond emessi da istituzioni creditizie e titoli obbligazionari emessi da organismi sovrannazionali e agenzie governative che rientrano nella definizione di istituzioni creditizie, per un importo complessivo di 1.740,5 milioni di euro (1.521,2 milioni di euro al 31 dicembre 2021).
16 Relativamente agli strumenti di capitale non di trading, l'IFRS 9 prevede la possibilità di classificarli al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (c.d. "FVTOCI" – Fair Value Through Other Comprehensive Income).

I titoli di debito emessi da clientela rilevati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" si riferiscono, principalmente, ad esposizioni Sovrane e Sovranazionali. Di seguito si riporta il valore di bilancio dei titoli valutati al costo ammortizzato emessi da Stati sovrani, inclusi i titoli emessi dall'European Financial Stability Facility e dall'European Stability Mechanism, suddivisi per emittente. I restanti titoli valutati al costo ammortizzato, che ammontano complessivamente a 1.935,8 milioni di euro (1.192,5 milioni di euro al 31 dicembre 2021), sono costituiti principalmente da titoli emessi da Autorità locali e dall'Unione Europea. Si precisa che il valore di bilancio include la valutazione negativa dei titoli a tasso fisso oggetto di copertura specifica del rischio tasso d'interesse, la cui variazione negativa è imputabile alla crescita della curva basata sul tasso Euribor utilizzata per la valutazione al fair value del rischio coperto degli elementi coperti.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Controparte | Consistenze al | Variazioni | |||
| 30/06/2022 | 31/12/2021 | Assoluta | % | ||
| Italia | 7.921.561 | 7.263.632 | 657.929 | 9,1% | |
| Spagna | 4.733.175 | 4.749.778 | (16.603) | -0,4% | |
| Germania | 171.405 | 126.716 | 44.689 | 35,3% | |
| Francia | 1.426.417 | 1.289.919 | 136.498 | 10,6% | |
| Stati Uniti | 653.515 | 745.907 | (92.392) | -12,4% | |
| Austria | 669.324 | 519.695 | 149.629 | 28,8% | |
| Irlanda | 934.190 | 943.463 | (9.273) | -1,0% | |
| Regno Unito | 52.738 | 48.988 | 3.750 | 7,7% | |
| Belgio | 717.999 | 557.732 | 160.267 | 28,7% | |
| Portogallo | 381.188 | 386.528 | (5.340) | -1,4% | |
| Svizzera | 35.178 | 44.164 | (8.986) | -20,3% | |
| Arabia Saudita | 90.038 | 90.305 | (267) | -0,3% | |
| Cile | 214.686 | 215.488 | (802) | -0,4% | |
| Cina | 165.397 | 165.160 | 237 | 0,1% | |
| Lettonia | 29.725 | 29.710 | 15 | 0,1% | |
| Islanda | 14.965 | 14.962 | 3 | 0,0% | |
| EFSF (European Financial Stability Facility) | 521.748 | 400.511 | 121.237 | 30,3% | |
| ESM (European Stability Mechanism) | 471.458 | 351.692 | 119.766 | 34,1% | |
| Totale | 19.204.707 | 17.944.350 | 1.260.357 | 7,0% |
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | |||
| 30/06/2022 | 31/12/2021 | Assoluta | % | |
| Derivati copertura dell'attivo - valutazioni positive | 1.136.728 | 118.601 | 1.018.127 | n.a. |
| Derivati copertura del passivo - valutazioni positive | 3.899 | 8.847 | (4.948) | -55,9% |
| Adeguamento di valore delle attività oggetto di copertura generica | (191.863) | (1.535) | (190.328) | n.a. |
| Totale attivo | 948.764 | 125.913 | 822.851 | n.a. |
| di cui: | ||||
| Valutazioni positive | 1.177.795 | 140.110 | 1.037.685 | n.a. |
| Ratei attivi e passivi ricondotti | (37.168) | (12.662) | (24.506) | 193,5% |
| Adeguamento di valore delle attività coperte | (191.863) | (1.535) | (190.328) | n.a. |
| Totale attivo | 948.764 | 125.913 | 822.851 | n.a. |
| Derivati copertura dell'attivo - valutazioni negative | 57.313 | (57.313) | -100,0% | |
| Derivati copertura del passivo - valutazioni negative | 13.004 | - | 13.004 | n.a. |
| Adeguamento di valore delle passività oggetto di copertura generica | (10.423) | 7.950 | (18.372) | -231,1% |
| Totale passivo | 2.581 | 65.263 | (62.682) | -96,0% |
| di cui: | ||||
| Valutazioni negative | 14.196 | 32.334 | (18.138) | -56,1% |
| Ratei attivi e passivi ricondotti | (1.192) | 24.979 | (26.171) | -104,8% |
| Adeguamento di valore delle passività coperte | (10.423) | 7.950 | (18.373) | -231,1% |
| Totale passivo | 2.581 | 65.263 | (62.682) | -96,0% |
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Sintesi valutazioni derivati di copertura | Attivo | Passivo | Sbilancio |
| Valutazione derivati di copertura dell'attivo e del passivo | 1.177.796 | 14.196 | 1.163.600 |
| Adeguamento di valore delle attività /passività coperte | (191.863) | (10.423) | (181.440) |
| Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura specifica | (968.947) | - | (968.947) |
| Totale | 16.986 | 3.773 | 13.213 |
Al 30 giugno 2022 le attività finanziarie oggetto di copertura generica sono rappresentate da mutui erogati a clientela contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", mentre le passività finanziarie oggetto di copertura generica sono rappresentate da raccolta diretta da clientela contabilizzata nelle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato".
Le attività finanziarie oggetto di copertura specifica sono rappresentate da titoli di debito contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".
Le valutazioni positive e negative dei derivati di copertura si riferiscono a contratti derivati stipulati dalla Banca con finalità di copertura del rischio di tasso d'interesse gravante sulle attività e passività sopra citate, la cui inefficacia di copertura ammonta a 13,2 milioni di euro, di cui 11,7 milioni di euro rilevati nel conto economico del primo semestre 2022, come precedentemente descritto.
Le Attività materiali sono costituite da terreni, immobili, macchine elettroniche, mobili, arredi, impianti e attrezzature.
Gli investimenti in macchine elettroniche sono stati finalizzati al continuo aggiornamento di hardware utilizzato da tutte le strutture della Banca e di Fineco AM. Gli investimenti in mobili, arredi, impianti e attrezzature sono destinati sia alle sedi sia all'allestimento dei negozi finanziari.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività materiali | Saldo al 31/12/2021 |
Investimenti 1° semestre 2022 |
Altre variazioni e vendite 1° semestre 2022 |
Ammortamenti e rettifiche 1° semestre 2022 |
Saldo al 30/06/2022 |
| Terreni | 23.932 | - | - | - | 23.932 |
| Immobili | 105.416 | 4.183 | (256) | (6.117) | 103.226 |
| Macchine elettroniche | 15.001 | 1.847 | (5) | (2.785) | 14.058 |
| Mobili e arredi | 3.089 | 191 | - | (449) | 2.831 |
| Impianti e attrezzature | 2.909 | 186 | - | (457) | 2.638 |
| Totale | 150.347 | 6.407 | (261) | (9.808) | 146.685 |
Si precisa che le attività materiali al 30 giugno 2022 includono il "diritto d'uso", determinato conformemente alle previsioni dell'IFRS 16, relativo agli immobili, per un ammontare di 62,4 milioni di euro, e a impianti e attrezzature, per un ammontare di 0,4 milioni di euro.
Le attività materiali includono, inoltre, il valore contabile dell'immobile presso cui è stabilita la sede legale della Banca, sito in Milano, piazza Durante 11, per un importo complessivo, immobile e terreno, di 63,1 milioni di euro.
L'Avviamento iscritto in bilancio della Banca, pari a 89,6 milioni di euro, deriva da operazioni realizzatesi negli anni dal 2001 al 2008 e aventi ad oggetto acquisizioni e fusioni per incorporazione di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi per il tramite di consulenti finanziari (Fineco On Line Sim S.p.A., ramo d'azienda Trading e Banking di Banca della Rete, ramo d'azienda consulenti finanziari ex FinecoGroup S.p.A., UniCredit Xelion Banca S.p.A.).
Queste attività sono state completamente integrate nell'operatività corrente della Banca, per cui non risulta più possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo rispetto alla profittabilità complessiva della Banca; ciò significa che ai fini della conferma della congruità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda. La cash generating unit (CGU) è, dunque, la Banca nel suo complesso, incluso il contributo della controllata Fineco Asset Management DAC, grazie al modello di business integrato verticalmente.
Osserviamo, infatti, che in considerazione del particolare modello di business del Gruppo, che prevede una fortissima integrazione fra consulenti finanziari, piattaforma trading e banking, la contabilizzazione di costi/ricavi allocati alle macro aree di attività non è considerata rilevante e significativa; la rete dei consulenti finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, unitamente ai servizi di banking, brokerage ed investing.
Si evidenzia che al 30 giugno 2022 non si rilevano indicatori di impairment dell'avviamento e dei marchi e domini Fineco iscritti in bilancio. A tale riguardo si precisa che al 30 giugno 2022 la Banca ha valutato che le variazioni ragionevolmente stimate nei dati prospettici utilizzati al 31 dicembre 2021 non sono tali da avere un impatto significativo sull'esito, positivo, dell'impairment test svolto con riferimento a tale data, i cui risultati hanno confermato la sostenibilità dell'avviamento iscritto in bilancio non facendo emergere in alcuno degli scenari ipotizzati la necessità di una svalutazione, confermando un valore d'uso significativamente superiore al valore contabile. Anche le analisi di sensitività effettuate in tale data evidenziano che l'impairment test raggiungerebbe un livello di break-even assumendo variazioni attualmente non ragionevolmente ipotizzabili nei principali parametri utilizzati nel modello di valutazione. Si evidenzia, inoltre, che il titolo FinecoBank presenta una capitalizzazione di borsa al 30 giugno 2022 pari a 6.968 milioni di euro, significativamente superiore al patrimonio netto consolidato e al risultato del modello utilizzato per il test di impairment, che conferma la ragionevolezza dei criteri applicati nel calcolo del valore d'uso.
Per maggiori dettagli in merito all'impairment test le relative analisi di sensitività si rimanda alla Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato – Sezione 10 – Attività immateriali della nota integrativa consolidata del 31 dicembre 2021.
Le Altre attività immateriali comprendono i Marchi e domini Fineco, per un importo di 27,5 milioni di euro, e i software che presentano utilità pluriennale, necessari al fine di gestire l'evoluzione e la continua offerta da parte del Gruppo di nuovi e più versatili servizi ad alto valore aggiunto per la clientela, ottimizzazioni infrastrutturali ed applicative, miglioramenti dell'architettura deputata alla sicurezza applicativa nonché sviluppi necessari per far fronte ai nuovi obblighi normativi e di reporting finanziario, per un importo di 10 milioni di euro.
Si precisa che i Marchi e domini Fineco sono attività immateriali a vita utile indefinita e sono soggetti ad impairment test unitamente all'Avviamento.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività immateriali | Saldo al 31/12/2021 |
Investimenti 1° semestre 2022 |
Altre variazioni e vendite 1° semestre 2022 |
Ammortamenti e rettifiche 1° semestre 2022 |
Saldo al 30/06/2022 |
| Software | 11.499 | 1.825 | - | (3.335) | 9.990 |
| Marchi | 27.459 | - | - | - | 27.459 |
| Altre attività immateriali | 126 | - | - | (50) | 76 |
| Totale | 39.084 | 1.825 | - | (3.385) | 37.525 |
La voce Crediti d'imposta acquistati include il valore di bilancio dei crediti d'imposta acquistati nell'ambito del Decreto Legge 34/2020, per un importo di bilancio di 827,2 milioni di euro, in crescita rispetto ai 508,8 milioni di euro in essere al 31 dicembre 2021 per effetto degli acquisti effettuati nel primo semestre 2022. Essi includono sia i crediti d'imposta acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti sia acquistati a seguito di cessione da parte di precedenti acquirenti.


| Consistenze al Variazioni 30/06/2022 31/12/2021 Assoluta Attività fiscali Attività correnti 1.057 - 1.057 Attività fiscali anticipate 44.257 43.056 1.201 Attività fiscali anticipate di cui alla Legge 214/2011 2.407 2.772 (365) Totale ante compensazione IAS 12 47.721 45.828 1.893 Compensazione con Passività per imposte differite - IAS 12 (3.040) (2.853) (187) Totale Attività fiscali 44.681 42.975 1.706 Altre attività Crediti commerciali ai sensi dell'IFRS 15 5.541 5.397 144 Crediti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi 2.167 1.299 868 finanziari Migliorie e spese incrementative sostenute su beni di terzi 4.328 5.236 (908) Partite definitive non imputabili ad altre voci 16.228 14.593 1.635 - titoli e cedole da regolare 1.762 1.435 327 - altre operazioni 14.466 13.158 1.308 Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali" 264.419 352.224 (87.805) - acconti d'imposta 258.977 346.953 (87.976) - crediti d'imposta 5.442 5.271 171 Partite in attesa di regolamento 9.548 6.480 3.068 - effetti, assegni ed altri documenti 9.548 6.480 3.068 Partite in corso di lavorazione 6.497 5.900 597 - POS, bancomat e Visa debit 6.470 5.897 573 - altre 27 3 24 Partite viaggianti non attribuite ai conti di pertinenza 3 4 (1) Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie 19.883 13.562 6.321 Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie 86.535 79.566 6.969 Totale Altre attività 415.278 484.261 (68.983) |
(Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|---|
| % | |||
| n.a. | |||
| 2,8% | |||
| -13,2% | |||
| 4,1% | |||
| 6,6% | |||
| 4,0% | |||
| 2,7% | |||
| 66,8% | |||
| -17,3% | |||
| 11,2% | |||
| 22,8% | |||
| 9,9% | |||
| -24,9% | |||
| -25,4% | |||
| 3,2% | |||
| 47,3% | |||
| 47,3% | |||
| 10,1% | |||
| 9,7% | |||
| n.a. | |||
| -25,0% | |||
| 46,6% | |||
| 8,8% | |||
| -14,2% |
Precisiamo che le "Attività fiscali anticipate" sono rappresentate nello stato patrimoniale consolidato al netto delle relative "Passività fiscali differite" al sussistere dei requisiti previsti dallo IAS 12.
L'incremento delle Attività fiscali, post compensazione IAS 12, è dovuto principalmente all'iscrizione di imposte differite attive sul pro quota 2022 del beneficio fiscale Patent Box sui software ex L. 190/2014, così come modificata dall'art. 5 del D.L. n. 3/2015 per 2,2 milioni di euro.
Per quanto riguarda le Altre attività, si evidenzia, in particolare, un decremento della voce "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali", per un importo di 87,8 milioni di euro, determinato, principalmente, da minori acconti versati, in qualità di sostituti di imposta, per l'imposta sostitutiva sui redditi diversi.
L'incremento di 7 milioni di euro della voce "Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie" è determinato, principalmente, dall'incremento dei risconti attivi relativi al trattamento incentivante straordinario che la Banca accorda ai consulenti finanziari entranti in Rete.
Con riferimento alla voce "Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie", si registra un incremento di 6,3 milioni di euro determinato da maggiori risconti attivi relativi a spese amministrative.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | |||
| 30/06/2022 | 31/12/2021 | Assoluta | % | |
| Debiti verso banche centrali | 1.028.974 | 1.034.228 | (5.254) | -0,5% |
| Debiti verso banche | 1.304.348 | 190.985 | 1.113.363 | n.a. |
| Conti correnti e depositi a vista | 35.832 | 62.800 | (26.968) | -42,9% |
| Finanziamenti | 34.353 | 42.437 | (8.084) | -19,0% |
| - Pronti contro termine passivi | 34.353 | 42.437 | (8.084) | -19,0% |
| Debiti per leasing | 3.886 | 3.910 | (24) | -0,6% |
| Altri debiti | 1.230.277 | 81.838 | 1.148.439 | n.a. |
| Totale | 2.333.322 | 1.225.213 | 1.108.109 | 90,4% |
I Debiti verso banche sono pari 2.333,3 milioni di euro ed evidenziano un incremento di 1.108,1 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, per effetto dell'incremento dei margini di variazione ricevuti per l'operatività in derivati (+1.147,4 milioni di euro), per effetto della variazione positiva di fair value registrata dai contratti derivati di copertura, come precedentemente descritto.
La voce "Debiti verso banche centrali" include, esclusivamente, il deposito acceso con la Banca centrale nell'ambito delle operazioni TLTRO III. La Capogruppo ha partecipato alla 6^ e 7^ tranche del programma.
La voce "Conti correnti e depositi a vista" è costituita principalmente dai conti correnti aperti da banche clienti per 35,8 milioni di euro (62,4 milioni di euro al 31 dicembre 2021).
La voce "Finanziamenti - Pronti contro termine passivi" è costituita da operazioni di pronti contro termine e stock lending con istituzioni creditizie, operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità economica del prestatore e che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine su titoli. La voce non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.5 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa delle note illustrative.
La voce "Debiti per leasing" rappresenta il debito finanziario corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti previsti nei contratti di locazione stipulati con istituzioni creditizie non pagati alla data di bilancio, come previsto dall'IFRS 16.
La voce "Altri debiti" comprende, principalmente, i margini di variazione ricevuti per l'operatività in derivati e operazioni di prestito titoli per 1.229,2 milioni di euro (81,8 milioni di euro al 31 dicembre 2021), incrementati, principalmente, per effetto della variazione positiva di fair value registrata dai contratti derivati di copertura, come precedentemente descritto.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | ||||
| 30/06/2022 | 31/12/2021 | Assoluta | % | ||
| Conti correnti e depositi a vista | 30.523.969 | 29.518.974 | 1.004.995 | 3,4% | |
| Depositi a scadenza | - | 1 | (1) | -100,0% | |
| Finanziamenti | 62.742 | 100.301 | (37.559) | -37,4% | |
| - Pronti contro termine passivi | 62.742 | 100.301 | (37.559) | -37,4% | |
| Debiti per leasing | 60.197 | 61.425 | (1.228) | -2,0% | |
| Altri debiti | 180.697 | 167.021 | 13.676 | 8,2% | |
| Debiti verso clientela | 30.827.605 | 29.847.722 | 979.883 | 3,3% |
I Debiti verso clientela ammontano a 30.827,6 milioni di euro, in crescita di 980 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, e sono rappresentati principalmente dai conti correnti della clientela, che evidenziano un incremento di 1.005 milioni di euro (+3,4%).

La voce "Finanziamenti - Pronti contro termine passivi" è costituita da:
La voce non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.5 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa delle note illustrative.
La voce "Debiti per leasing" rappresenta il debito finanziario corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti previsti nei contratti di locazione stipulati con soggetti diversi da istituzioni creditizie non pagati alla data di bilancio, come previsto dall'IFRS 16.
La voce "Altri debiti" comprende i debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari, per un importo pari a 48,5 milioni di euro (54,4 milioni di euro al 31 dicembre 2021), i margini iniziali e di variazione per l'operatività in contratti derivati e strumenti finanziari, che si attestano a 53,4 milioni di euro (56,8 milioni di euro al 31 dicembre 2021), ed altri debiti a fronte di carte di credito ricaricabili e assegni circolari, per un importo pari a 78,7 milioni di euro (55,8 milioni di euro al 31 dicembre 2021).
I Titoli in circolazione ammontano a 498,8 milioni di euro (497,3 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e includono esclusivamente lo strumento Senior Preferred emesso da FinecoBank nel mese di ottobre 2021 per un importo nominale di 500 milioni di euro.
Le Passività finanziarie di negoziazione sono pari a 7,1 milioni di euro (4,4 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e comprendono strumenti finanziari che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione", in particolare:
I CFD sono contratti derivati "Over the counter" che prevedono la liquidazione di un differenziale generato dalla differenza fra il prezzo di apertura ed il prezzo di chiusura dello strumento finanziario. La Banca copre gestionalmente lo sbilancio delle posizioni aperte nei confronti dei clienti tramite la sottoscrizione di futures o l'acquisto/vendita di titoli azionari sui medesimi sottostanti oppure effettuando delle operazioni forex con controparti istituzionali.

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | |||
| 30/06/2022 | 31/12/2021 | Assoluta | % | |
| Passività fiscali | ||||
| Passività correnti | 118.430 | 35.864 | 82.566 | 230,2% |
| Passività fiscali differite | 3.040 | 2.853 | 187 | 6,6% |
| Totale ante compensazione IAS 12 | 121.470 | 38.717 | 82.753 | 213,7% |
| Compensazione con Attività per imposte anticipate - IAS 12 | (3.040) | (2.853) | (187) | 6,6% |
| Totale Passività fiscali | 118.430 | 35.864 | 82.566 | 230,2% |
| Altre passività | ||||
| Altri debiti relativi ad Amministratori e Sindaci | 190 | 337 | (147) | -43,6% |
| Altri debiti relativi al personale dipendente | 17.908 | 16.069 | 1.839 | 11,4% |
| Contributi previdenziali da versare | 6.294 | 7.818 | (1.524) | -19,5% |
| Debiti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari |
34.534 | 32.888 | 1.646 | 5,0% |
| Debiti per accordi di pagamento basati su azioni | - | 35 | (35) | -100,0% |
| Partite definitive non imputabili ad altre voci | 227.836 | 51.357 | 176.479 | n.a. |
| - titoli e cedole da regolare | 8.763 | 11.535 | (2.772) | -24,0% |
| - deleghe di pagamento | 206.157 | 27.339 | 178.818 | n.a. |
| - altre partite | 12.916 | 12.483 | 433 | 3,5% |
| Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali" | 32.434 | 102.033 | (69.599) | -68,2% |
| - somme trattenute a terzi quali sostituti d'imposta | 29.736 | 54.332 | (24.596) | -45,3% |
| - altre | 2.698 | 47.701 | (45.003) | -94,3% |
| Partite illiquide per operazioni di portafoglio | 11.949 | 15.407 | (3.458) | -22,4% |
| Partite in attesa di regolamento | 98.287 | 88.879 | 9.408 | 10,6% |
| - bonifici in partenza | 98.227 | 88.851 | 9.376 | 10,6% |
| - POS e bancomat | 60 | 28 | 32 | 114,3% |
| Partite in corso di lavorazione | 1.872 | 1.018 | 854 | 83,9% |
| - bonifici in arrivo | 1.849 | 986 | 863 | 87,5% |
| - altre partite in corso di lavorazione | 23 | 32 | (9) | -28,1% |
| Ratei e risconti passivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
||||
| Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
287 17.709 |
361 17.886 |
(74) (177) |
-20,5% -1,0% |
| Somme a disposizione della clientela | 21.931 | 8.756 | 13.175 | 150,5% |
| Trattamento di fine rapporto | 4.234 | 5.033 | (799) | -15,9% |
| Fondo per rischi ed oneri | 105.095 | 116.756 | (11.661) | -10,0% |
| Totale Altre passività | 580.560 | 464.633 | 115.927 | 25,0% |
Precisiamo che le "Passività fiscali differite", al sussistere dei requisiti previsti dallo IAS 12, sono rappresentate nello stato patrimoniale consolidato a compensazione delle "Attività fiscali anticipate".
Le Passività fiscali, post compensazione IAS 12, sono rappresentate esclusivamente da passività fiscali correnti, per un importo di 118,4 milioni di euro, che evidenziano un sostanziale incremento dovuto principalmente alle imposte dirette da versare.
Per quanto riguarda le Altre passività si evidenzia, in particolare, l'incremento della voce "Partite definitive non imputabili ad altre voci - deleghe di pagamento", per un importo di 178,8 milioni di euro, per effetto di maggiori deleghe da pagare per conto dei clienti, della voce "Somme a disposizione della clientela", che includono 16,6 milioni di euro di dividendi da pagare rispetto a 4,5 milioni di euro presenti al 31 dicembre 2021, parzialmente

compensate dal decremento della voce "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali", per un importo di 69,6 milioni di euro, dovuto principalmente alla riduzione del debito rilevato per l'imposta di bollo e per l'imposta sostitutiva sul risparmio amministrato da versare.
Con riferimento alla voce "Trattamento di fine rapporto", si precisa che la valutazione attuariale al 30 giugno 2022 ha determinato una riduzione del fondo di 0,8 milioni di euro, riconducibile, principalmente, all'incremento del tasso di sconto.
Il Fondo per rischi ed oneri si compone di:
Gli esborsi, la cui scadenza stimata è superiore a 18 mesi, sono stati attualizzati utilizzando il tasso che rappresenta il valore finanziario del tempo.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | ||||
| 30/06/2022 | 31/12/2021 | Assoluta | % | ||
| Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate |
99 | 52 | 47 | 90,4% | |
| Controversie legali e fiscali | 27.979 | 28.288 | (309) | -1,1% | |
| - Cause in corso | 20.210 | 20.635 | (425) | -2,1% | |
| - Reclami | 4.033 | 3.917 | 116 | 3,0% | |
| - Vertenze fiscali | 3.736 | 3.736 | - | n.a. | |
| Oneri per il personale | 3.044 | 5.918 | (2.874) | -48,6% | |
| Altri | 73.973 | 82.498 | (8.525) | -10,3% | |
| - Indennità suppletiva clientela | 71.606 | 79.801 | (8.195) | -10,3% | |
| - Indennità contrattuale e patti di non concorrenza | 401 | 434 | (33) | -7,6% | |
| - Altri fondi | 1.966 | 2.263 | (297) | -13,1% | |
| Fondo rischi ed oneri - altri fondi | 104.996 | 116.704 | (11.708) | -10,0% | |
| Totale fondo rischi ed oneri | 105.095 | 116.756 | (11.661) | -10,0% |
Si precisa che la voce "Oneri per il personale" accoglie, esclusivamente, gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e/o l'ammontare.
Con riferimento all'Indennità supplettiva clientela, si precisa che la valutazione attuariale al 30 giugno 2022 ha determinato una riduzione del fondo di 11,2 milioni di euro, riconducibile, in misura significativa, all'incremento del tasso di sconto, parzialmente compensata dalla rilevazione degli accantonamenti netti (service cost e interest expense) del primo semestre 2022, pari a 3,6 milioni di euro.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | ||||
| 30/06/2022 | 31/12/2021 | Assoluta | % | ||
| Capitale sociale | 201.340 | 201.267 | 73 | 0,0% | |
| Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 | - | n.a. | |
| Riserve | 785.531 | 650.202 | 135.329 | 20,8% | |
| - Riserva legale | 40.268 | 40.253 | 15 | 0,0% | |
| - Riserve straordinarie | 675.023 | 550.415 | 124.608 | 22,6% | |
| - Riserva azioni proprie | 1.714 | 1.440 | 274 | 19,0% | |
| - Altre riserve | 68.526 | 58.094 | 10.432 | 18,0% | |
| (Azioni proprie) | (1.714) | (1.440) | (274) | 19,0% | |
| Riserve da valutazione | (174) | (5.877) | 5.703 | -97,0% | |
| Strumenti di capitale | 500.000 | 500.000 | - | n.a. | |
| Utile (Perdita) d'esercizio | 222.363 | 380.711 | (158.348) | -41,6% | |
| Totale | 1.709.280 | 1.726.797 | (17.517) | -1,0% |
Al 30 giugno 2022 il capitale sociale ammonta a 201,3 milioni di euro, composto da 610.119.860 azioni ordinarie di nominali 0,33 euro. La Riserva Sovrapprezzi di emissione ammonta a 1,9 milioni di euro.
Le riserve sono costituite dalla:
Il patrimonio netto contabile consolidato include i seguenti strumenti finanziari:
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 9 febbraio 2022, tenuto conto del risultato positivo della verifica delle condizioni minime di accesso a livello di Gruppo e di quelle individuali (compliance dei comportamenti e occupazione continuativa), nonché del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 7 febbraio 2022, ha approvato:
17 Unrated e unlisted.

o della prima tranche azionaria del piano "Sistema Incentivante 2020", attribuita nel 2021, corrispondente a n. 65.749 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 15 gennaio 2020
e, conseguentemente, un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 0,05 milioni di euro corrispondente a complessive n. 167.788 azioni ordinarie FinecoBank del valore nominale di 0,33 euro ciascuna (aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, regolare godimento) con efficacia dal 31 marzo 2022, in parziale esercizio della delega al Consiglio di Amministrazione conferita dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti dell'11 aprile 2017, 11 aprile 2018, 10 aprile 2019 e 28 aprile 2020 ai sensi dell'art. 2443 del Codice civile. L'effetto di diluizione derivante dai suddetti aumenti di capitale gratuito è quantificato nella misura dello 0,03% del capitale fully diluited;
l'assegnazione della seconda tranche in azioni del "Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2018-2020" per i dipendenti di FinecoBank, attribuita nel 2018, corrispondente a n. 52.302 azioni ordinarie gratuite FinecoBank, e, conseguentemente, un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 0,02 milioni euro con efficacia dal 31 marzo 2022 in parziale esercizio della delega al Consiglio di Amministrazione conferita dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti dell'11 aprile 2018 ai sensi dell'art. 2443 del Codice civile.
A fronte dei suddetti aumenti di capitale sono state conseguentemente ridotte le riserve di utili disponibili, in particolare la Riserva straordinaria, per il medesimo ammontare. La suddetta riserva è stata, inoltre, utilizzata a fronte dei costi di transazione direttamente attribuibili alle operazioni.
L'Assemblea di FinecoBank del 28 aprile 2022 ha approvato la destinazione dell'utile dell'esercizio 2021 di FinecoBank S.p.A., pari a 368,6 milioni di euro, come segue:
Alla Riserva straordinaria è stata girata la quota di dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie detenute dalla Banca alla record date, pari a 0,05 milioni di euro.
Al 30 giugno 2022 il Gruppo, nello specifico la Banca, detiene in portafoglio numero 136.479 azioni della Capogruppo FinecoBank, in relazione ai piani di incentivazione a favore dei consulenti finanziari, corrispondenti allo 0,02% delle azioni rappresentanti il capitale sociale, per un ammontare pari a 1,7 milioni di euro. Nel corso del primo semestre 2022 sono state acquistate 59.800 azioni, per un importo di 0,8 milioni di euro, in relazione al "Sistema incentivante 2021 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 5.527, n. 3.435, n. 8.227 e n. 28.998 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito rispettivamente del piano "Sistema Incentivante 2017 PFA", "Sistema Incentivante 2018 PFA", "Sistema Incentivante 2019 PFA" e "Sistema Incentivante 2020 PFA", per un importo complessivo di 0,6 milioni di euro. Conseguentemente la Riserva azioni proprie si è incrementata complessivamente di 0,3 milioni di euro con contestuale riduzione della Riserva straordinaria.
La "Riserva connessa ai piani Equity Settled" si è incrementata di 3,1 milioni di euro per effetto della contabilizzazione, durante il periodo di maturazione degli strumenti, degli effetti economici e patrimoniali, ai sensi del principio contabile internazionale IFRS 2, degli accordi di pagamento basati su azioni e regolati con azioni ordinarie FinecoBank ed è stata utilizzata per 0,6 milioni di euro in seguito all'assegnazione ai consulenti finanziari delle tranche azionarie relative al piano "Sistema Incentivante 2017 PFA", "Sistema Incentivante 2018 PFA", "Sistema Incentivante 2019 PFA" e "Sistema Incentivante 2020 PFA", per un totale di 46.187 azioni ordinarie FinecoBank.
La Riserva da valutazione è costituita:
Si ricorda, infine, che, ai sensi dell'art. 6, 1° comma, lett. a) del D.Lgs. n. 38/2005, una quota degli utili dell'esercizio corrispondente alle plusvalenze iscritte nel conto economico, al netto del relativo onere fiscale e diverse da quelle riferibili agli strumenti finanziari di negoziazione e all'operatività in cambi e di copertura, che discendono dall'applicazione del criterio del valore equo (fair value) o del patrimonio netto, deve essere iscritta in una riserva indisponibile. Tale riserva è stata rilasciata e destinata a Riserva straordinaria per un importo di 4,2 milioni di euro, corrispondente alla variazione delle plusvalenze, anche a seguito di realizzo, rilevata nell'esercizio 2021.

Raccordo tra il patrimonio netto ed il risultato del periodo di FinecoBank ed i corrispondenti dati a livello consolidato
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Descrizione | Patrimonio netto | di cui: Risultato Netto |
| 30/06/2022 | 30/06/2022 | |
| Saldi di FinecoBank | 1.655.777 | 197.026 |
| Effetto del consolidamento di Fineco AM | 76.667 | 48.501 |
| Dividendi incassati nel periodo da Fineco AM | (23.164) | (23.164) |
| Patrimonio e utile di pertinenza di terzi | - | - |
| Saldi di pertinenza del Gruppo | 1.709.280 | 222.363 |

I risultati economici
Il Margine finanziario si attesta a 176,4 milioni di euro, in crescita del 19,3% rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente (+28,5 milioni di euro) grazie ai Profitti da gestione della Tesoreria, che si attestano a 49,4 milioni di euro rispetto ai 23,6 milioni di euro nel primo semestre 2021, e al margine d'interesse, che registra una crescita del 2,1% (+2,6 milioni di euro), grazie alla crescita del portafoglio finanziario e dei crediti verso la clientela ordinaria.
Gli Interessi netti si attestano 127 milioni di euro e includono i proventi generati dall'attività di prestito titoli effettuata dalla tesoreria di Capogruppo, per un importo di 2,5 milioni di euro (2,5 milioni di euro nel primo semestre 2021).
Il tasso medio lordo dell'attivo fruttifero è stato pari allo 0,78% (0,81% al 30 giugno 2021).
I Profitti da gestione della Tesoreria si attestano a 49,4 milioni di euro ed includono gli utili netti generati dalla vendita di titoli contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" per 49,1 milioni di euro (23,6 milioni di euro nel primo semestre 2021) e utili netti generati dalla vendita di titoli contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" per 0,3 milioni di euro (nessuna vendita realizzata nel primo semestre 2021). Le vendite sono avvenute nel rispetto del principio IFRS9 e in applicazione delle regole definite per il business model HTC.
Nella tabella seguente si riporta un dettaglio degli interessi attivi, suddivisi in funzione delle attività/passività finanziare che li hanno originati.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Interessi Attivi | 1° semestre | Variazioni | |||
| 2022 | 2021 | Assoluta | % | ||
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
86 | 499 | (413) | -82,8% | |
| Attività finanziarie obbligatoriamente al fair value | 2 | 2 | - | n.a. | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi da banche |
20.284 | 33.956 | (13.672) | -40,3% | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi da clientela |
78.461 | 65.242 | 13.219 | 20,3% | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato - Finanziamenti a banche | 220 | 40 | 180 | n.a. | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato - Finanziamenti a clientela |
40.991 | 35.299 | 5.692 | 16,1% | |
| Derivati di copertura | (24.796) | (16.194) | (8.602) | 53,1% | |
| Altre attività | 5.388 | 291 | 5.097 | n.a. | |
| Passività finanziarie | 8.880 | 6.322 | 2.558 | 40,5% | |
| Altri margini finanziari dell'attività di Tesoreria | 2.501 | 2.514 | (13) | -0,5% | |
| Totale interessi attivi | 132.017 | 127.971 | 4.046 | 3,2% |
Gli interessi attivi su Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva si riducono per effetto, principalmente, delle vendite dei titoli realizzate nel secondo semestre 2021.
Gli interessi attivi su Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi da banche si riferiscono, principalmente, agli interessi maturati sui titoli obbligazionari emessi da UniCredit S.p.A., la cui diminuzione è imputabile alla riduzione dei volumi per effetto del rimborso di titoli giunti a scadenza.
Gli interessi attivi su Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi da clientela si riferiscono, principalmente, agli interessi maturati sui titoli emessi da Stati ed Enti sovranazionali. L'incremento è imputabile principalmente alla crescita dei volumi per effetto degli acquisti effettuati nel secondo semestre 2021 e nel primo semestre 2022.
La voce Derivati di copertura include i differenziali attivi e passivi dei contratti derivati stipulati a copertura del rischio di tasso d'interesse su mutui erogati a clientela e titoli di debito contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", che prevedono il pagamento del tasso fisso e l'incasso del tasso indicizzato, e raccolta diretta da clientela contabilizzata nelle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato", che prevedono il pagamento del tasso indicizzato e l'incasso del tasso fisso.
Gli interessi attivi rilevati sulle Altre attività includono gli interessi maturati sui crediti d'imposta acquistati, per un importo di 5,2 milioni di euro (0,3 milioni di euro al 30 giugno 2021), e gli interessi maturati sui crediti a vista verso banche rilevati nella voce "Cassa e disponibilità liquide", per un importo di 0,2 milioni di euro (0,03 milioni al 30 giugno 2021).

Gli interessi attivi rilevati su Passività finanziarie si riferiscono, principalmente, agli interessi negativi maturati sull'operazione di TLTRO III, per un importo di 5,3 milioni di euro (5 milioni di euro al 30 giugno 2021), agli interessi negativi rilevati sulle operazioni di pronti contro termine effettuate sul mercato MTS, per un importo di 1,6 milioni di euro (1 milione di euro al 30 giugno 2021), e agli interessi negativi maturati su margini di variazione e cash collateral per un importo di 1,8 milioni di euro (0,06 milioni di euro al 30 giugno 2021).
Gli Altri margini finanziari dell'attività di Tesoreria includono i proventi generati dall'attività di prestito titoli effettuata dalla tesoreria di Capogruppo.
Con riferimento agli interessi su Attività finanziarie al costo ammortizzato si riporta di seguito una tabella che dettaglia la composizione per controparte, banche e clientela, e forma tecnica:
| Dettaglio interessi attivi | 1° semestre | Variazioni | |||
|---|---|---|---|---|---|
| 2022 | 2021 | Assoluta | % | ||
| Interessi attivi su finanziamenti a banche | 220 | 40 | 180 | n.a | |
| - pronti contro termine | 1 | - | 1 | n.a. | |
| - depositi vincolati | 219 | 40 | 179 | n.a. | |
| Interessi attivi su finanziamenti a clientela | 40.991 | 35.299 | 5.692 | 16,1% | |
| - conti correnti | 9.147 | 7.519 | 1.628 | 21,7% | |
| - pronti contro termine | 6.387 | 7.365 | (978) | -13,3% | |
| - mutui | 14.284 | 9.883 | 4.401 | 44,5% | |
| - carte di credito | 1.951 | 1.982 | (31) | -1,6% | |
| - prestiti personali | 9.205 | 8.529 | 676 | 7,9% | |
| - altri finanziamenti | 17 | 21 | (4) | -19,0% |
Gli interessi attivi su finanziamenti a banche evidenziano un incremento di 0,2 milioni di euro rispetto al primo semestre 2021 per effetto di maggiori interessi su depositi vincolati, grazie all'incremento dei tassi registrato nel corso del primo semestre 2022.
Gli interessi attivi su finanziamenti a clientela ammontano a 41 milioni di euro, registrando un incremento del 16,1% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, con un contributo positivo da parte dell'attività di lending (mutui, prestiti personali e utilizzi di affidamenti in conto corrente) grazie alla crescita dei volumi. Si evidenzia, invece, una riduzione degli interessi generati dalle operazioni di Leva Multiday, per effetto della fase di mercato particolarmente complessa registrata nel primo semestre 2022 che ha avuto un impatto sull'operatività della clientela riducendone i volumi.

Nella tabella seguente si riporta un dettaglio degli interessi passivi, suddivisi in funzione delle passività/attività finanziare che li hanno originati.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Interessi Passivi | 1° semestre | Variazioni | ||
| 2022 | 2021 | Assoluta | % | |
| Passività finanziarie al costo ammortizzato - Debiti verso banche | (51) | (106) | 55 | -51,9% |
| Passività finanziarie al costo ammortizzato - Debiti verso clientela | (1.094) | (834) | (260) | 31,2% |
| Titoli in circolazione | (1.567) | - | (1.567) | n.a. |
| Attività finanziarie | (2.344) | (2.693) | 349 | -13,0% |
| Totale interessi passivi | (5.056) | (3.633) | (1.423) | 39,2% |
| Interessi netti | 126.961 | 124.338 | 2.623 | 2,1% |
| Profitti da gestione della Tesoreria | 49.446 | 23.559 | 25.887 | 109,9% |
|---|---|---|---|---|
| Margine finanziario | 176.407 | 147.897 | 28.510 | 19,3% |
Gli interessi passivi su Titoli in circolazione si riferiscono agli interessi maturati sul Senior Preferred Bond emesso da FinecoBank nel mese di ottobre 2021.
Gli interessi passivi su Attività finanziarie si riferiscono, principalmente, agli interessi negativi rilevati sui cash collateral versati per l'operatività in derivati e sui mercati finanziari e agli interessi negativi rilevati su titoli di proprietà.
Con riferimento agli interessi su Passività finanziarie al costo ammortizzato si riporta di seguito una tabella che dettaglia la composizione per controparte, banche e clientela, e forma tecnica:
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Dettaglio interessi passivi | 1° semestre | Variazioni | ||
| 2022 | 2021 | Assoluta | % | |
| Interessi passivi su debiti verso banche | (51) | (106) | 55 | -51,9% |
| - conti correnti | (3) | (50) | 47 | -94,0% |
| - altri finanziamenti | (5) | (10) | 5 | -50,0% |
| - debiti per leasing | (43) | (46) | 3 | -6,5% |
| Interessi passivi su debiti verso clientela | (1.094) | (834) | (260) | 31,2% |
| - conti correnti | (655) | (389) | (266) | 68,4% |
| - debiti per leasing | (439) | (445) | 6 | -1,3% |
Gli interessi passivi su debiti verso banche non evidenziano variazioni significative rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente.
Gli interessi passivi su debiti verso clientela si attestano a 1,1 milioni di euro, in aumento di 0,3 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, per effetto di maggiori interessi rilevati sui conti correnti della clientela in divisa diversa da euro.

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 1° semestre | Variazioni | |||
| 2022 | 2021 | Assoluta | % | |
| Margine finanziario | 176.407 | 147.897 | 28.510 | 19,3% |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | (148) | - | (148) | n.a. |
| Commissioni nette | 232.514 | 214.346 | 18.168 | 8,5% |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 54.843 | 40.571 | 14.272 | 35,2% |
| Saldo altri proventi/oneri | 416 | 644 | (228) | -35,4% |
| RICAVI | 464.032 | 403.458 | 60.574 | 15,0% |
I Dividendi e altri proventi su partecipazioni includono esclusivamente l'effetto negativo rilevato nel conto economico del primo semestre 2022 in seguito alla valutazione al patrimonio netto di Hi-MTF Sim S.p.A., società sottoposta ad influenza notevole.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Riclassifica gestionale | 1° semestre | Variazioni | ||
| 2022 | 2021 | Assoluta | % | |
| Brokerage | 56.868 | 69.674 | (12.806) | -18,3% |
| di cui: | ||||
| - Azioni | 46.478 | 60.729 | (14.251) | -23,5% |
| - Obbligazioni | 3.597 | 3.076 | 521 | 16,9% |
| - Derivati | 6.282 | 5.107 | 1.175 | 23,0% |
| - Altre commissioni | 511 | 762 | (251) | -32,9% |
| Investing | 149.317 | 122.240 | 27.077 | 22,2% |
| di cui | ||||
| - Collocamento | 3.068 | 3.853 | (785) | -20,4% |
| - Gestione | 184.977 | 150.938 | 34.039 | 22,6% |
| - Altre | - | 635 | (635) | -100,0% |
| - Altre commissioni PFA | (38.728) | (33.186) | (5.542) | 16,7% |
| Banking | 26.920 | 22.697 | 4.223 | 18,6% |
| Altro | (591) | (265) | (326) | 123,0% |
| Totale | 232.514 | 214.346 | 18.168 | 8,5% |
Le Commissioni nette evidenziano un incremento di 18,2 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente, riconducibile, principalmente, alle commissioni Investing (+27,1 milioni di euro), grazie al crescente contributo di Fineco AM, alla crescita dei volumi e ai maggiori margini netti sul gestito. Nel corso del primo semestre la controllata Fineco AM ha generato commissioni nette per 65,8 milioni di euro. Si evidenzia inoltre la crescita delle commissioni generate dal Banking (+4,2 milioni di euro), mentre le commissioni nette relative al Brokerage hanno registrato una flessione (-12,8 milioni di euro) a causa di un contesto di mercato diverso in termini di volumi e volatilità, mantenendo comunque un valore elevato grazie all'aumento della base di clientela operativa sulla piattaforma della Banca e alla rivisitazione dell'offerta.
Il Risultato negoziazione, coperture e fair value è determinato principalmente dagli utili realizzati dal Brokerage, che include l'attività di internalizzazione di titoli e contratti derivati regolamentati e over the counter, strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei titoli e dei contratti derivati internalizzati e dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta, che evidenzia una crescita di 5,8 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente. La voce include anche la componente di inefficacia delle operazioni di copertura, per un importo di 11,7

milioni di euro (1,5 milioni di euro nel primo semestre 2021), determinata dall'applicazione di curve diverse per la valutazione al fair value dei contratti derivati di copertura e degli elementi coperti nell'ambito delle operazioni di copertura di tipo fair value hedge, e le componenti reddituali generate dagli strumenti finanziari contabilizzati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" per un importo di -0,5 milioni di euro (+0,9 milioni nel primo semestre 2021), tra i quali le preferred shares di Visa INC Class "C" e l'esposizione in titoli di capitale rilevata a fronte delle contribuzioni versate allo Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e le quote di OICR detenute dalla controllata Fineco AM.
Il Saldo altri proventi/oneri è positivo per 0,4 milioni di euro e non evidenzia variazioni significative rispetto al primo semestre 2021.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 1° semestre | Variazioni | ||||
| 2022 | 2021 | Assoluta | % | ||
| Spese per il personale | (57.538) | (52.884) | (4.654) | 8,8% | |
| Altre spese amministrative | (134.364) | (128.028) | (6.336) | 4,9% | |
| Recuperi di spesa | 69.063 | 67.470 | 1.593 | 2,4% | |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (13.191) | (12.662) | (529) | 4,2% | |
| Totale costi operativi | (136.030) | (126.104) | (9.926) | 7,9% | |
I costi operativi evidenziano un incremento del 7,9% rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente, determinato principalmente da spese strettamente collegate alla crescita del business (attività, masse, clientela e struttura), certificato dal cost/income ratio che si attesta al 29,3% (31,3% al 30 giugno 2021).
Le Spese per il personale si attestano a 57,5 milioni di euro, di cui 5,4 milioni di euro relativi alle spese del personale della controllata Fineco AM, in aumento dell'8,8% rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente, per effetto della continua crescita della struttura operativa. Il numero dei dipendenti, infatti, è passato dalle 1.280 unità del 30 giugno 2021 alle 1.316 unità al 30 giugno 2022.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Spese del personale | 1° semestre | Variazioni | ||
| 2022 | 2021 | Assoluta | % | |
| 1) Personale dipendente | (56.473) | (51.811) | (4.662) | 9,0% |
| - salari e stipendi | (38.555) | (35.533) | (3.022) | 8,5% |
| - oneri sociali | (9.148) | (8.864) | (284) | 3,2% |
| - indennità di fine rapporto | (381) | (374) | (7) | 1,9% |
| - accantonamento al trattamento di fine rapporto | (57) | (85) | 28 | -32,9% |
| - versamenti ai fondi di previdenza complementari esterni: | (2.661) | (2.525) | (136) | 5,4% |
| a) a contribuzione definita | (2.661) | (2.525) | (136) | 5,4% |
| - costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri | (2.491) | (2.151) | (340) | 15,8% |
| - altri benefici a favore di dipendenti | (3.180) | (2.279) | (901) | 39,5% |
| 2) Amministratori e sindaci | (1.068) | (1.072) | 4 | -0,4% |
| 3) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende |
3 | 3 | - | n.a. |
| 4) Rimborsi di spese per dipendenti distaccati presso la società | - | (4) | 4 | -100,0% |
| Totale spese per il personale | (57.538) | (52.884) | (4.654) | 8,8% |
Si precisa che la voce "altri benefici a favore di dipendenti" include il costo dei buoni pasto che registra un incremento di 0,3 milioni di euro per effetto del graduale rientro in presenza.

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Altre Spese Amministrative e Recuperi di spesa | 1° semestre | Variazioni | ||
| 2022 | 2021 | Assoluta | % | |
| 1) IMPOSTE INDIRETTE E TASSE | (71.723) | (70.307) | (1.416) | 2,0% |
| 2) COSTI E SPESE DIVERSE | 6.422 | 9.749 | (3.327) | -34,1% |
| A) Spese di pubblicità - Marketing e comunicazione | (13.720) | (11.370) | (2.350) | 20,7% |
| Comunicazioni su mass media | (11.893) | (10.002) | (1.891) | 18,9% |
| Marketing e promozioni | (1.611) | (1.187) | (424) | 35,7% |
| Sponsorizzazioni | (212) | (174) | (38) | 21,8% |
| Convention e comunicazione interna | (4) | (7) | 3 | -42,9% |
| B) Spese relative al rischio creditizio | (819) | (764) | (55) | 7,2% |
| Spese recupero crediti | (183) | (174) | (9) | 5,2% |
| Informazioni commerciali e visure | (636) | (590) | (46) | 7,8% |
| C) Spese indirette relative al personale e ai consulenti finanziari |
(1.290) | (1.514) | 224 | -14,8% |
| Altre spese relative al personale | (333) | (409) | 76 | -18,6% |
| Spese consulenti finanziari | (957) | (1.105) | 148 | -13,4% |
| D) Spese relative all'ICT | (25.904) | (23.797) | (2.107) | 8,9% |
| Spese hardware - affitto e manutenzione | (1.162) | (1.568) | 406 | -25,9% |
| Spese software - affitto e manutenzione | (6.593) | (5.946) | (647) | 10,9% |
| Sistemi di comunicazione ICT, messaggistica e spese telefoniche |
(3.111) | (2.904) | (207) | 7,1% |
| Consulenza e servizi ICT resi da terzi | (6.711) | (6.343) | (368) | 5,8% |
| Infoprovider finanziari | (8.327) | (7.036) | (1.291) | 18,3% |
| E) Consulenze e servizi professionali | (2.145) | (2.275) | 130 | -5,7% |
| Consulenze e servizi professionali | (1.782) | (1.503) | (159) | 13,4% |
| Spese e cause legali | (63) | (97) | (18) | n.a. |
| Consulenze e servizi professionali per strategia, evoluzione del business e ottimizzazione organizzativa |
(415) | (313) | (102) | 32,6% |
| F) Spese relative ai beni mobili ed immobili | (2.948) | (2.587) | (361) | 14,0% |
| Manutenzione mobili, macchine, impianti | (127) | (160) | 33 | -20,6% |
| Manutenzione e pulizia locali | (692) | (771) | (37) | 7,1% |
| Fitti passivi per locazione immobili | (460) | (443) | (17) | 3,8% |
| Utenze e spese condominiali | (1.669) | (1.213) | (456) | 37,6% |
| G) Altre spese di funzionamento | (14.836) | (14.289) | (547) | 3,8% |
| Spese postali e trasporto documenti | (1.596) | (1.761) | 165 | -9,4% |
| Servizi amministrativi, logistici e call center | (7.964) | (8.520) | 556 | -6,5% |
| Assicurazioni | (2.161) | (1.937) | (224) | 11,6% |
| Diritti, quote e contributi ad associazioni | (1.732) | (985) | (747) | 75,8% |
| Altre spese amministrative | (1.383) | (1.086) | (297) | 27,3% |
| H) Rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi | (979) | (1.125) | 146 | -13,0% |
| I) Recupero spese | 69.063 | 67.470 | 1.593 | 2,4% |
| Recupero spese accessorie | 679 | 23 | 656 | n.a. |
| Recuperi di imposte | 68.384 | 67.447 | 937 | 1,4% |
| Totale altre spese amministrative e recuperi di spesa | (65.301) | (60.558) | (4.743) | 7,8% |
Le Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa si attestano a 65,3 milioni di euro, con un incremento di 4,7 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente. Come sopra descritto, l'incremento è imputabile principalmente a spese strettamente collegate alla crescita del business, tra le quali si segnalano:

La voce "Imposte indirette e tasse" al netto dei "Recuperi di imposte" evidenzia un incremento di 0,5 milioni di euro, riconducibile, principalmente, a maggiori oneri per Tobin tax e imposte comunali.
Le Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali evidenziano un incremento di 0,5 milioni di euro riconducibile principalmente maggiori ammortamenti di machine elettroniche e software.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 1° semestre | Variazioni | |||
| 2022 | 2021 | Assoluta | % | |
| RISULTATO DI GESTIONE | 328.002 | 277.354 | 50.648 | 18,3% |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni |
(1.225) | (1.688) | 463 | -27,4% |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 326.777 | 275.666 | 51.111 | 18,5% |
| Altri oneri e accantonamenti | (12.498) | (14.023) | 1.525 | -10,9% |
| Profitti netti da investimenti | (754) | 1.239 | (1.993) | -160,9% |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 313.525 | 262.882 | 50.643 | 19,3% |
Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni del primo semestre 2022 si attestano a -1,2 milioni di euro (-1,7 milioni di euro nel primo semestre 2021).
Gli Altri oneri e accantonamenti si attestano a 12,5 milioni di euro in riduzione del 10,9% rispetto al primo semestre 2021, per effetto di minori accantonamenti netti per controversie legali. Si precisa che nel corso del primo semestre 2022 è stato rilevato il contributo ordinario richiesto per l'anno 2022 di cui alla direttiva 2014/59/UE (Single Resolution Fund), per un importo pari a 7,6 milioni di euro (5,8 milioni di euro nel primo semestre 2021). Si ricorda che nel primo semestre 2021 Banca d'Italia aveva richiamato presso il sistema bancario una contribuzione addizionale al Fondo Nazionale di Risoluzione (FNR) di cui all'art. 1, comma 848, della Legge n. 208/2015, per un ammontare pari a 1,9 milioni di euro.
I Profitti netti da investimenti si attestano a -0,8 milioni di euro ed evidenziano una riduzione di 2 milioni di euro rispetto al primo semestre 2021. Si ricorda che nel primo semestre 2021 l'aggiornamento degli scenari macroeconomici aveva determinato un impatto positivo di 2,3 milioni di euro.
Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 313,5 milioni di euro, in aumento del 19,3% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Il risultato è stato conseguito, principalmente, grazie alla crescita del Margine finanziario (+28,5 milioni di euro), delle Commissioni nette (+18,2 milioni di euro), dal Risultato negoziazione, coperture e fair value (+14,3 milioni di euro), parzialmente compensati dalla crescita dei Costi operativi (+9,9 milioni di euro). Escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre 2022 precedentemente illustrate18, il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesterebbe a 313,8 milioni di euro, evidenziando una crescita del 19,4% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, nel quale non erano state rilevate poste non ricorrenti registrate19 .
18 Variazione di fair value e cancellazione dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,3 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale).
19 Nessuna variazione di fair value significativa è stata rilevata nel primo semestre 2021 con riferimento all'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Imposte sul reddito del periodo 1° semestre |
Variazioni | |||
| 2022 | 2021 | Assoluta | % | |
| Oneri per imposte correnti IRES | (68.813) | (59.467) | (9.346) | 15,7% |
| Oneri per imposte correnti IRAP | (15.635) | (13.389) | (2.246) | 16,8% |
| Oneri per imposte correnti estere | (6.943) | (4.424) | (2.519) | 56,9% |
| Totale imposte correnti | (91.391) | (77.280) | (14.111) | 18,3% |
| Variazione delle imposte anticipate | 606 | 9.993 | (9.387) | -93,9% |
| Variazione delle imposte differite | (377) | 23.746 | (24.123) | -101,6% |
| Totale imposte differite | 229 | 33.739 | (33.510) | -99,3% |
| Imposta sostitutiva | - | (2.671) | 2.671 | -100,0% |
| Imposte sul reddito del periodo | (91.162) | (46.212) | (44.950) | 97,3% |
Le Imposte sul reddito del periodo sono state calcolate sulla base delle disposizioni legislative introdotte con il D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, che ha recepito nell'ordinamento giuridico italiano i Principi contabili IAS/IFRS, del Decreto n. 48 del 1° aprile 2009 che ha introdotto disposizioni di attuazione e di coordinamento delle disposizioni fiscali per i soggetti c.d. "IAS Adopter" e successivi provvedimenti in materia. In particolare, a decorrere dal 2019 sono state recepite le disposizioni recate dal decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 5.8.2019, di coordinamento tra i principi contabili internazionali e il reddito d'impresa, e la successiva modifica apportata dalla legge 160/2019 relativa alla deducibilità delle rettifiche su crediti verso la clientela, da effettuarsi in periodi d'imposta futuri. Infine, è stato tenuto conto delle nuove disposizioni contenute nel Decreto legge 30 aprile 2019, n. 34 convertito con modificazioni dalla legge 28 giugno 2019, n. 58 (c.d. Decreto crescita) e dall'art. 42 del Decreto Legge 1 marzo 2022, n.17 convertito con modificazioni dalla Legge 27 aprile 2022, n. 34.
Per la determinazione delle imposte correnti è stata applicata l'aliquota IRES del 27,5% (24% aliquota ordinaria e 3,5% aliquota addizionale per gli enti creditizi) e l'aliquota IRAP del 5,57%.
Per quanto riguarda Fineco AM le imposte correnti sono state determinate con l'aliquota del 12,5%, secondo il vigente regime fiscale applicabile.
Con riferimento al Patent Box ex L. 190/2014, così come modificata dall'art. 5 del D.L. n. 3/2015, dopo aver vantato il beneficio fiscale per il quinquennio 2015-2019 a seguito di accordo con l'Agenzia delle entrate nel 2020 per il marchio e alcuni software, tenuto conto dell'accoglimento dell'istanza di rinnovo per il quinquennio successivo 2020-2024 e nelle more della definizione del previsto accordo di ruling, nell'esercizio 2022 è stato rilevato per competenza il beneficio stimato previsto per quanto riguarda i software - stante l'esclusione del marchio per espressa previsione normativa.
Si ricorda che nell'esercizio 2021 FinecoBank ha esercitato l'opzione per il riallineamento degli avviamenti in base all'art. 110 del D.L. 104/2020, operazione che ha comportato l'annullamento di imposte differite per 24,5 milioni di euro e l'iscrizione di imposte anticipate per 10,2 milioni di euro, oltre al pagamento dell'imposta sostitutiva di 2,7 milioni di euro per il riallineamento dell'avviamento, con un effetto positivo nelle imposte del primo semestre 2021 di 32 milioni di euro. A partire dall'esercizio 2021 è iniziato il piano di ammortamento degli avviamenti per una quota pari ad un cinquantesimo dell'importo riallineato. Nel bilancio semestrale al 30 giugno 2022 l'ammortamento dell'avviamento riallineato è stato imputato per la quota di competenza.
Il Risultato del periodo, coincidente con il risultato netto di pertinenza del Gruppo essendo Fineco AM controllata al 100% da FinecoBank, si attesta a 222,4 milioni di euro, evidenziando un incremento del 2,6% rispetto al primo semestre 2021. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre 2022 precedentemente illustrate20, il Risultato del periodo sarebbe pari a 222,6 milioni di euro, in crescita del 20,5% rispetto al risultato del primo semestre 2021, anch'esso depurato delle poste non ricorrenti registrate21 .
20 Variazione di fair value e cancellazione dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,2 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale).
21 Beneficio fiscale derivante dall'operazione di riallineamento fiscale dell'avviamento effettuata da FinecoBank, come previsto dall'art. 110 del DL 104 del 2020, per un importo di 32 milioni di euro.

Di seguito si riportano i principali indici di bilancio, gli schemi di Stato patrimoniale e Conto economico riclassificati esposti a confronto con quelli del primo semestre 2021 e un'informativa sui risultati conseguiti da FinecoBank S.p.A. a livello individuale.
| Dati al | ||||
|---|---|---|---|---|
| 30/06/2022 | 31/12/2021 | 30/06/2021 | ||
| N° Dipendenti | 1.266 | 1.261 | 1.242 | |
| N° Consulenti finanziari | 2.887 | 2.790 | 2.731 | |
| N° Negozi finanziari operativi ¹ | 423 | 424 | 414 |
(1) Numero negozi finanziari operativi: negozi finanziari gestiti dalla Banca e negozi finanziari gestiti dai consulenti finanziari (Fineco Center).
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | ||||
| 30/06/2022 | 31/12/2021 | Assoluta | % | ||
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria ¹ | 5.734.337 | 5.416.604 | 317.733 | 5,9% | |
| Totale dell'attivo | 36.003.414 | 33.819.561 | 2.183.857 | 6,5% | |
| Raccolta diretta da clientela ² | 30.518.392 | 29.495.292 | 1.023.100 | 3,5% | |
| Raccolta indiretta da clientela ³ | 72.285.865 | 78.420.121 | (6.134.256) | -7,8% | |
| Totale raccolta (diretta e indiretta) da clientela | 102.804.257 | 107.915.413 | (5.111.156) | -4,7% | |
| Patrimonio | 1.655.777 | 1.698.631 | (42.854) | -2,5% |
(1) I crediti di finanziamento verso clientela ordinaria sono relativi ai soli finanziamenti erogati a clientela (affidamenti in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie);
(2) La raccolta diretta da clientela comprende i conti correnti passivi;
(3) La raccolta indiretta da clientela si riferisce ai prodotti collocati on line o tramite le reti di vendita di FinecoBank.
(Importi in migliaia)

| Dati al | ||||
|---|---|---|---|---|
| 30/06/2022 | 31/12/2021 | |||
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Totale attivo | 15,93% | 16,02% | ||
| Finanziamenti a banche/Totale attivo | 1,07% | 1,09% | ||
| Altre attività finanziarie/Totale attivo | 70,26% | 72,63% | ||
| Raccolta Diretta/Totale passivo e patrimonio netto | 84,77% | 87,21% | ||
| Patrimonio netto (incluso utile)/Totale passivo e patrimonio netto | 4,60% | 5,02% | ||
| Crediti verso clientela ordinaria/Raccolta diretta da clientela | 18,79% | 18,36% | ||
| Qualità del credito | Dati al | ||
|---|---|---|---|
| 30/06/2022 | 31/12/2021 | ||
| Crediti deteriorati/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 0,08% | 0,08% | |
| Sofferenze/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 0,04% | 0,04% | |
| Coverage ¹ - Sofferenze | 88,93% | 88,70% | |
| Coverage ¹ - Inadempienze probabili | 65,65% | 66,10% | |
| Coverage ¹ - Esposizioni scadute deteriorate | 55,48% | 50,05% | |
| Coverage ¹ - Totale crediti deteriorati | 82,56% | 82,15% |
(1) Calcolato come rapporto tra l'ammontare delle rettifiche di valore e l'esposizione lorda.
| Dati al | |||
|---|---|---|---|
| 30/06/2022 | 31/12/2021 | ||
| Capitale primario di classe 1 (migliaia di euro) | 875.238 | 840.053 | |
| Totale Fondi propri (migliaia di euro) | 1.375.238 | 1.340.053 | |
| Totale attività ponderate per il rischio (migliaia di euro) | 4.783.462 | 4.576.088 | |
| Ratio - Capitale primario di classe 1 | 18,30% | 18,36% | |
| Ratio - Capitale di classe 1 | 28,75% | 29,28% | |
| Ratio - Totale fondi propri | 28,75% | 29,28% |
| Dati al | |||
|---|---|---|---|
| 30/06/2022 | 31/12/2021 | ||
| Capitale di classe 1 (Tier 1) (migliaia di euro) | 1.375.238 | 1.340.053 | |
| Esposizione ai fini della leva finanziaria (migliaia di euro) | 37.311.700 | 33.997.696 | |
| Indicatore di leva finanziaria | 3,69% | 3,94% |

I requisiti prudenziali di vigilanza della Banca al 30 giugno 2022 sono stati determinati in base alla disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013 e successive Direttive e Regolamenti che ne modificano il contenuto, tra i quali si citano in particolare la Direttiva (UE) 878/2019 (c.d. CRD V), il Regolamento (UE) 876/2019 (c.d. CRR II) e il Regolamento (UE) 873/2020 del Parlamento Europeo e del Consiglio (c.d. CRR Quick-fix), che traspongono nell'Unione europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), raccolte ed attuate dalla Banca d'Italia tramite la Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 "Disposizioni di vigilanza per le banche" e successivi aggiornamenti.
Al 30 giugno 2022, i Fondi Propri della Banca ammontano a 1.375,2 milioni di euro, comprensivi dell'utile del primo semestre 2022, pari a 197 milioni di euro, al netto di dividendi prevedibili per complessivi 155,7 milioni di euro ed oneri prevedibili pari a 1,5 milioni di euro, rappresentati dai ratei cedolari, al netto della relativa fiscalità, maturati sugli strumenti finanziari Additional Tier 1 emessi da FinecoBank, assumendo soddisfatte le condizioni previste dall'art. 26, paragrafo 2, del Regolamento UE 575/2013 (CRR).
L'incremento delle Attività ponderate per il rischio nel corso del primo semestre 2022 è riconducibile principalmente al rischio di credito dovuto alla crescita del business, in particolare all'attività di lending alla clientela.
In merito al coefficiente di leva finanziaria, si ricorda che il trattamento transitorio che consentiva di escludere dall'esposizione complessiva della Leva finanziaria talune esposizioni verso le banche centrali alla luce della pandemia COVID-19 non è più applicabile a partire dal 1 aprile 2022. Al 30 giugno 2022 il coefficiente di leva finanziaria della Banca si attesta al 3,69%.

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | ||||
| ATTIVO | 30/06/2022 | 31/12/2021 | Assoluta | % |
| Cassa e disponibilità liquide | 1.516.548 | 1.442.791 | 73.757 | 5,1% |
| Attività finanziarie di negoziazione | 20.020 | 20.240 | (220) | -1,1% |
| Finanziamenti a banche | 385.244 | 369.863 | 15.381 | 4,2% |
| Finanziamenti a clientela | 6.278.481 | 5.983.767 | 294.714 | 4,9% |
| Altre attività finanziarie | 25.296.891 | 24.563.234 | 733.657 | 3,0% |
| Coperture | 948.764 | 125.913 | 822.851 | n.a. |
| Attività materiali | 144.685 | 149.506 | (4.821) | -3,2% |
| Avviamenti | 89.602 | 89.602 | - | n.a. |
| Altre attività immateriali | 37.445 | 38.978 | (1.533) | -3,9% |
| Attività fiscali | 43.588 | 42.955 | 633 | 1,5% |
| Crediti d'imposta acquistati | 827.217 | 508.764 | 318.453 | 62,6% |
| Altre attività | 414.929 | 483.948 | (69.019) | -14,3% |
| Totale dell'attivo | 36.003.414 | 33.819.561 | 2.183.853 | 6,5% |
(Importi in migliaia)
| Consistenze al | Variazioni | |||
|---|---|---|---|---|
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 30/06/2022 | 31/12/2021 | Assoluta % |
|
| Debiti verso banche | 2.333.322 | 1.225.213 | 1.108.109 | 90,4% |
| Debiti verso clientela | 30.814.330 | 29.835.930 | 978.400 | 3,3% |
| Titoli in circolazione | 498.833 | 497.266 | 1.567 | 0,3% |
| Passività finanziarie di negoziazione | 7.104 | 4.417 | 2.687 | 60,8% |
| Coperture | 2.581 | 65.263 | (62.682) | -96,0% |
| Passività fiscali | 118.430 | 34.647 | 83.783 | 241,8% |
| Altre passività | 573.037 | 458.194 | 114.843 | 25,1% |
| Patrimonio | 1.655.777 | 1.698.631 | (42.854) | -2,5% |
| - capitale e riserve | 1.458.925 | 1.335.907 | 123.018 | 9,2% |
| - riserve da valutazione | (174) | (5.877) | 5.703 | -97,0% |
| - risultato netto | 197.026 | 368.601 | (171.575) | -46,5% |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 36.003.414 | 33.819.561 | 2.183.853 | 6,5% |

| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | |||||
| ATTIVO | 30/06/2022 | 31/03/2022 | 31/12/2021 | 30/09/2021 | 30/06/2021 |
| Cassa e disponibilità liquide | 1.516.548 | 1.724.296 | 1.442.791 | 1.998.227 | 1.847.506 |
| Attività finanziarie di negoziazione | 20.020 | 20.123 | 20.240 | 23.589 | 21.393 |
| Finanziamenti a banche | 385.244 | 365.874 | 369.863 | 370.527 | 380.306 |
| Finanziamenti a clientela | 6.278.481 | 6.054.220 | 5.983.767 | 5.612.831 | 5.246.491 |
| Altre attività finanziarie | 25.296.891 | 25.371.271 | 24.563.234 | 24.424.488 | 24.629.068 |
| Coperture | 948.764 | 465.840 | 125.913 | 91.929 | 85.051 |
| Attività materiali | 144.685 | 147.636 | 149.506 | 151.013 | 152.126 |
| Avviamenti | 89.602 | 89.602 | 89.602 | 89.602 | 89.602 |
| Altre attività immateriali | 37.445 | 38.171 | 38.978 | 37.151 | 38.056 |
| Attività fiscali | 43.588 | 44.332 | 42.955 | 49.385 | 38.304 |
| Crediti d'imposta acquistati | 827.217 | 601.178 | 508.764 | 393.970 | 75.065 |
| Altre attività | 414.929 | 400.809 | 483.948 | 221.218 | 253.540 |
| Totale dell'attivo | 36.003.414 | 35.323.352 | 33.819.561 | 33.463.930 | 32.856.508 |
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | ||||||
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 30/06/2022 | 31/03/2022 | 31/12/2021 | 30/09/2021 | 30/06/2021 | |
| Debiti verso banche | 2.333.322 | 1.808.046 | 1.225.213 | 1.168.613 | 1.172.801 | |
| Debiti verso clientela | 30.814.330 | 30.724.142 | 29.835.930 | 29.794.672 | 29.131.839 | |
| Titoli in circolazione | 498.833 | 498.045 | 497.266 | - | - | |
| Passività finanziarie di negoziazione | 7.104 | 9.666 | 4.417 | 6.234 | 4.937 | |
| Coperture | 2.581 | (754) | 65.263 | 90.522 | 118.586 | |
| Passività fiscali | 118.430 | 85.784 | 34.647 | 70.495 | 34.387 | |
| Altre passività | 573.037 | 396.147 | 458.194 | 415.294 | 530.431 | |
| Patrimonio | 1.655.777 | 1.802.276 | 1.698.631 | 1.918.100 | 1.863.527 | |
| - capitale e riserve | 1.458.925 | 1.705.199 | 1.335.907 | 1.667.333 | 1.665.819 | |
| - riserve da valutazione | (174) | (2.097) | (5.877) | (3.175) | (1.863) | |
| - risultato netto | 197.026 | 99.174 | 368.601 | 253.942 | 199.571 | |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 36.003.414 | 35.323.352 | 33.819.561 | 33.463.930 | 32.856.508 |
La Cassa e disponibilità liquide, pari al 30 giugno 2022 a 1.516,5 milioni di euro (1.442,8 milioni di euro al 31 dicembre 2021), è costituita principalmente dalla liquidità depositata sul conto HAM (Home Accounting Model), conto utilizzato per la gestione della liquidità di breve termine, e TIPS (Target Instant Payment Settlement) presso Banca d'Italia, per un importo di 1.252,2 milioni di euro, oltre alla liquidità depositata sui correnti aperti presso istituzioni creditizie per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento, per il regolamento dell'operatività in titoli e per la gestione della liquidità dei clienti UK, per un importo di 264,3 milioni di euro. Rispetto al 31 dicembre 2021, si rileva un incremento di 73,8 milioni di euro, principalmente imputabile all'aumento delle disponibilità liquide detenute presso altri istituti bancari.
I Finanziamenti a banche si attestano a 385,2 milioni di euro, in aumento di 15,4 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, e sono rappresentati principalmente alla Riserva obbligatoria presso Banca d'Italia e dai depositi attivi presso banche.

I Finanziamenti a clientela si attestano a 6.278,5 milioni di euro, in aumento di 294,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, grazie alla crescita dell'attività di lending. Nel corso del primo semestre 2022, infatti, stati erogati 142 milioni di euro di prestiti personali, 259 milioni di euro di mutui e sono stati accordati fidi di conto corrente per un importo di 679 milioni di euro, con un incremento delle esposizioni in conto corrente di 157,7 milioni di euro. L'ammontare dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore è pari a 4,3 milioni di euro (4,4 milioni di euro al 31 dicembre 2021) con un coverage ratio dell'82,6%.
Le Altre attività finanziarie si attestano a 25.296,9 milioni di euro, in aumento di 733,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, ed includono la valutazione negativa dei titoli a tasso fisso oggetto di copertura specifica del rischio tasso d'interesse, imputabile alla crescita della curva basata sul tasso Euribor utilizzata per la valutazione al fair value degli elementi coperti con riferimento al rischio coperto. Il valore di bilancio dei titoli emessi da UniCredit S.p.A. è pari a 2.376,5 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 3.856,4 milioni di euro presenti al 31 dicembre 2021 per effetto del rimborso dei titoli giunti a scadenza nel corso del primo semestre 2022. Gli acquisti effettuati dalla Banca nel corso del primo semestre 2022 hanno riguardato, principalmente, titoli emessi da Stati (principalmente Italia, Spagna e Francia).
Le Coperture rilevate nell'attivo di bilancio si attestano a 948,8 milioni di euro, in aumento di 822,9 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, ed includono la valutazione positiva di fair value dei derivati di copertura e l'adeguamento di valore delle attività oggetto di copertura generica, rappresentate da mutui a tasso fisso. Le Coperture rilevate nel passivo di bilancio si attestano a 2,6 milioni di euro, in riduzione di 62,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, ed includono la valutazione negativa di fair value dei derivati di copertura e l'adeguamento di valore delle passività oggetto di copertura generica, rappresentate da raccolta diretta da clientela. La variazione positiva rispetto al 31 dicembre 2021 è imputabile all'aumento di fair value dei contratti derivati di copertura dei titoli e dei mutui, che prevedono il pagamento del tasso fisso e l'incasso del tasso indicizzato, per effetto della crescita della curva basata sul tasso Euribor, parzialmente compensata dalla riduzione di fair value dei contratti derivati di copertura della raccolta diretta da clientela, che, al contrario, prevedono il pagamento del tasso indicizzato e l'incasso del tasso fisso. La valutazione delle poste coperte, di conseguenza, evolve nella direzione opposta, registrando una variazione negativa delle attività oggetto di copertura generica rappresentate da mutui e una variazione positiva delle passività oggetto di copertura generica. Si precisa che la variazione negativa registrata dai titoli oggetto di copertura specifica, trova rappresentazione nelle Altre attività finanziarie, come sopra descritto.
I Crediti d'imposta acquistati includono il valore di bilancio dei crediti d'imposta acquistati nell'ambito del Decreto Legge 34/2020, per un importo di bilancio di 827,2 milioni di euro, in crescita rispetto ai 508,8 milioni di euro in essere al 31 dicembre 2021 per effetto degli acquisti effettuati nel primo semestre 2022. Essi includono sia i crediti d'imposta acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti sia acquistati a seguito di cessione da parte di precedenti acquirenti.
I Debiti verso banche sono pari a 2.333,3 milioni di euro, evidenziando una crescita di 1.108,1 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, riconducibile principalmente, all'incremento dei margini di variazione ricevuti per l'operatività in derivati (+1.147,4 milioni di euro), per effetto della variazione positiva di fair value registrata dai contratti derivati di copertura, come sopra descritto.
I Debiti verso clientela si attestano a 30.814,3 milioni di euro, in aumento di 978,4 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, grazie alla crescita della raccolta diretta in conto corrente da clientela.
I Titoli in circolazione, pari a 498,8 milioni di euro, includono esclusivamente il Senior Preferred Bond emesso da FinecoBank nel mese di ottobre 2021.
Il Patrimonio si attesta a 1.655,8 milioni di euro, evidenziando un decremento di 42,9 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, riconducibile, principalmente, alla distribuzione dei dividendi deliberati dall'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2022, per un importo complessivo di 237,9 milioni di euro, parzialmente compensati dall'utile di periodo, pari a 197 milioni di euro. Si precisa, inoltre, che nel corso del primo semestre 2022 sono state rilevate le cedole pagate sugli strumenti AT1 emessi da FinecoBank, il cui ammontare, al netto della relativa fiscalità, ha determinato una riduzione del patrimonio netto di 9,9 milioni di euro; sono state acquistate azioni proprie in relazione al "Sistema incentivante 2021 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante", che ha determinato una riduzione del patrimonio netto di 0,8 milioni di euro; sono state rilevate le variazioni delle Riserva da valutazione per un importo netto positivo di 5,7 milioni di euro; è stata incrementata la Riserva connessa ai piani Equity Settled per un importo di 3,1 milioni di euro per effetto della contabilizzazione, durante il periodo di maturazione degli strumenti, degli effetti economici e patrimoniali, ai sensi del principio contabile internazionale IFRS 2, degli accordi di pagamento basati su azioni e regolati con azioni ordinarie FinecoBank.

(Importi in migliaia)
| 1° semestre | Variazioni | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| 2022 | 2021 | Assoluta | % | ||
| Margine finanziario | 176.618 | 148.011 | 28.607 | 19,3% | |
| di cui Interessi netti | 127.172 | 124.452 | 2.720 | 2,2% | |
| di cui Profitti da gestione della Tesoreria | 49.446 | 23.559 | 25.887 | 109,9% | |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | 23.016 | 13.704 | 9.312 | 68,0% | |
| Commissioni nette | 166.673 | 173.469 | (6.796) | -3,9% | |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 55.001 | 40.563 | 14.438 | 35,6% | |
| Saldo altri proventi/oneri | 737 | 698 | 39 | 5,6% | |
| RICAVI | 422.045 | 376.445 | 45.600 | 12,1% | |
| Spese per il personale | (52.115) | (49.603) | (2.512) | 5,1% | |
| Altre spese amministrative | (130.268) | (125.940) | (4.328) | 3,4% | |
| Recuperi di spesa | 69.063 | 67.470 | 1.593 | 2,4% | |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (12.993) | (12.533) | (460) | 3,7% | |
| Costi operativi | (126.313) | (120.606) | (5.707) | 4,7% | |
| RISULTATO DI GESTIONE | 295.732 | 255.839 | 39.893 | 15,6% | |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (1.219) | (1.689) | 470 | -27,8% | |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 294.513 | 254.150 | 40.363 | 15,9% | |
| Altri oneri e accantonamenti | (12.498) | (14.023) | 1.525 | -10,9% | |
| Profitti netti da investimenti | (754) | 1.239 | (1.993) | -160,9% | |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 281.261 | 241.366 | 39.895 | 16,5% | |
| Imposte sul reddito del periodo | (84.235) | (41.795) | (42.440) | 101,5% | |
| RISULTATO DEL PERIODO | 197.026 | 199.571 | (2.545) | -1,3% |

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 2022 | ||||
| 1° Trimestre | 2° Trimestre | |||
| Margine finanziario | 107.548 | 69.070 | ||
| di cui Interessi netti | 59.434 | 67.738 | ||
| di cui Profitti da gestione della Tesoreria | 48.114 | 1.332 | ||
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | (45) | 23.061 | ||
| Commissioni nette | 86.016 | 80.657 | ||
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 28.994 | 26.007 | ||
| Saldo altri proventi/oneri | 525 | 212 | ||
| RICAVI | 223.038 | 199.007 | ||
| Spese per il personale | (25.844) | (26.271) | ||
| Altre spese amministrative | (67.349) | (62.919) | ||
| Recuperi di spesa | 35.335 | 33.728 | ||
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (6.524) | (6.469) | ||
| Costi operativi | (64.382) | (61.931) | ||
| RISULTATO DI GESTIONE | 158.656 | 137.076 | ||
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (795) | (424) | ||
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 157.861 | 136.652 | ||
| Altri oneri e accantonamenti | (10.239) | (2.259) | ||
| Profitti netti da investimenti | (553) | (201) | ||
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 147.069 | 134.192 | ||
| Imposte sul reddito del periodo | (47.895) | (36.340) | ||
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 99.174 | 97.852 |

| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 2021 | |||||
| 1° Trimestre | 2° Trimestre | 3° Trimestre | 4° Trimestre | ||
| Margine finanziario | 75.117 | 72.894 | 69.326 | 63.019 | |
| di cui Interessi netti | 61.869 | 62.583 | 61.885 | 61.878 | |
| di cui Profitti da gestione della Tesoreria | 13.248 | 10.311 | 7.441 | 1.141 | |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | - | 13.704 | - | 47.844 | |
| Commissioni nette | 88.986 | 84.483 | 85.651 | 93.520 | |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 23.889 | 16.674 | 15.617 | 18.119 | |
| Saldo altri proventi/oneri | 550 | 148 | (1.385) | (201) | |
| RICAVI | 188.542 | 187.903 | 169.209 | 222.301 | |
| Spese per il personale | (24.557) | (25.046) | (25.093) | (26.751) | |
| Altre spese amministrative | (61.848) | (64.092) | (62.302) | (69.554) | |
| Recuperi di spesa | 32.367 | 35.103 | 35.751 | 36.250 | |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (6.212) | (6.321) | (6.373) | (7.054) | |
| Costi operativi | (60.250) | (60.356) | (58.017) | (67.109) | |
| RISULTATO DI GESTIONE | 128.292 | 127.547 | 111.192 | 155.192 | |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (477) | (1.212) | (359) | 393 | |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 127.815 | 126.335 | 110.833 | 155.585 | |
| Altri oneri e accantonamenti | (8.236) | (5.787) | (31.058) | (4.857) | |
| Profitti netti da investimenti | (583) | 1.822 | 280 | (440) | |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 118.996 | 122.370 | 80.055 | 150.288 | |
| Imposte sul reddito del periodo | (38.380) | (3.415) | (25.684) | (35.629) | |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 80.616 | 118.955 | 54.371 | 114.659 |
I Ricavi si attestano a 422 milioni di euro, registrando un aumento del 12,1% rispetto ai 376,4 milioni di euro registrati nello stesso periodo dell'esercizio 2021, grazie al contributo positivo del Margine finanziario, dei Dividendi e altri proventi su partecipazioni e del Risultato negoziazione, coperture e fair value.
Il Margine finanziario evidenzia un incremento del 19,3% rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente (+28,6 milioni di euro) grazie ai Profitti da gestione della Tesoreria, che si attestano a 49,4 milioni di euro rispetto ai 23,6 milioni di euro nel primo semestre 2021, e al margine d'interesse, che registra una crescita del 2,2% (+2,7 milioni di euro), grazie alla crescita del portafoglio finanziario e dei crediti verso la clientela ordinaria.
I Dividendi e altri proventi su partecipazioni includono i dividendi percepiti da Fineco AM, pari complessivamente a 23,2 milioni di euro (13,7 milioni di euro nel primo semestre 2021), al netto dell'effetto negativo rilevato in seguito alla valutazione al patrimonio netto di Hi-MTF Sim S.p.A. pari a -0,2 milioni di euro (nessun effetto rilevato nel primo semestre 2021).
Le Commissioni nette evidenziano una riduzione di 6,8 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, per effetto della flessione registrata nelle commissioni nette relative al Brokerage (-12,8 milioni di euro), a causa di un contesto di mercato diverso in termini di volumi e volatilità, ma che hanno comunque mantenuto un valore elevato grazie all'aumento della base di clientela operativa sulla piattaforma della Banca e alla rivisitazione dell'offerta. Tale flessione è stata parzialmente compensata dalle commissioni Investing e Banking, che evidenziano un aumento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente pari, rispettivamente, a +2,1 milioni di euro e +4,2 milioni di euro.
ll Risultato negoziazione, coperture e fair value è determinato principalmente dagli utili realizzati dal Brokerage, che include l'attività di internalizzazione di titoli e contratti derivati regolamentati e over the counter, strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei titoli e dei contratti derivati internalizzati e dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta, che evidenzia un incremento di 5,8 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La voce include anche la componente di inefficacia delle operazioni di copertura, per un importo di 11,7 milioni di euro (1,5 milioni di euro nel primo semestre 2021), determinata dall'applicazione di curve diverse per la valutazione al fair value dei contratti derivati di copertura e degli elementi coperti nell'ambito delle operazioni di copertura di tipo fair value hedge, e le componenti reddituali generate dagli strumenti finanziari contabilizzati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" per un importo di -0,4 milioni di euro (+0,9

milioni nel primo semestre 2021), tra i quali le preferred shares di Visa INC Class "C" e l'esposizione in titoli di capitale rilevata a fronte delle contribuzioni versate allo Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.
Il Saldo altri proventi/oneri è positivo per 0,7 milioni di euro e non evidenzia variazioni significative rispetto al primo semestre 2021.
I Costi operativi evidenziano un incremento di 5,7 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente (+2,5 milioni di euro relativi a "Spese per il personale", +2,7 milioni di euro relativi alle "Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa" e +0,5 milioni di euro relativi alle "Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali"). La crescita del 4,7% è determinata principalmente da spese strettamente collegate alla crescita del business (attività, masse, clientela e struttura), certificata dal cost/income ratio che si attesta al 29,9% (32% rilevato al 30 giugno 2021) a conferma della forte leva operativa della Banca e alla diffusa cultura aziendale in tema di governo dei costi.
Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni del primo semestre 2022 si attestano a -1,2 milioni di euro (-1,7 milioni di euro nel primo semestre 2021).
Gli Altri oneri e accantonamenti si attestano a 12,5 milioni di euro in diminuzione del 10,9% rispetto al primo semestre 2021, per effetto di minori accantonamenti netti per controversie legali. Si precisa che nel corso del primo semestre 2022 è stato rilevato il contributo ordinario richiesto per l'anno 2022 di cui alla direttiva 2014/59/UE (Single Resolution Fund), per un importo pari a 7,6 milioni di euro (5,8 milioni di euro nel primo semestre 2021). Si ricorda che nel primo semestre 2021 Banca d'Italia aveva richiamato presso il sistema bancario una contribuzione addizionale al Fondo Nazionale di Risoluzione (FNR) di cui all'art. 1, comma 848, della Legge n. 208/2015, per un ammontare pari a 1,9 milioni di euro.
I Profitti netti da investimenti si attestano a -0,8 milioni di euro, evidenziando un decremento di 2 milioni di euro rispetto al primo semestre 2021. Si ricorda che nel primo semestre 2021 l'aggiornamento degli scenari macroeconomici aveva determinato rettifiche di valore per circa 2,3 milioni di euro.
Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 281,3 milioni di euro, in aumento del 16,5% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, grazie, in particolare, alla crescita del Margine finanziario (+28,6 milioni di euro), dei Dividendi e altri proventi su partecipazioni (+9,3 milioni di euro) e del Risultato negoziazione, coperture e fair value (+14,4 milioni di euro), parzialmente compensati dalla crescita dei Costi operativi (+5,7 milioni di euro). Escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre 2022 precedentemente illustrate22, il Risultato lordo dell'operatività corrente sarebbe pari a 281,5 milioni di euro, in crescita del 16,6% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio 2021, nel quale non erano state rilevate poste non ricorrenti registrate23 .
Il Risultato di periodo si attesta a 197 milioni di euro, evidenziando un decremento dell'1,3% rispetto ai 199,6 milioni di euro registrati nel primo semestre 2021. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre 202224, il Risultato d'esercizio sarebbe pari 197,2 milioni di euro, in crescita del 17,7% rispetto al risultato del primo semestre 2021 anch'esso depurato dalle poste non ricorrenti registrate25 .
22 Variazione di fair value e cancellazione dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,3 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale).
23 Nessuna variazione di fair value significativa è stata rilevata nel primo semestre 2021 con riferimento all'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.
24 Variazione di fair value e cancellazione dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,2 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale).
25 Beneficio fiscale derivante dall'operazione di riallineamento fiscale dell'avviamento effettuata da FinecoBank, come previsto dall'art. 110 del DL 104 del 2020, per un importo di 32 milioni di euro.

Fineco AM, interamente controllata da FinecoBank, è una società di gestione di OICVM, costituita il 26 ottobre 2017 nella Repubblica d'Irlanda con l'obiettivo di offrire ai clienti una gamma di O.I.C.R. con una strategia concentrata sulla definizione di asset allocation strategica e selezione dei migliori gestori internazionali, e, quindi, diversificare e migliorare l'offerta di prodotti di risparmio gestito e accrescere ulteriormente la competitività del Gruppo nell'ambito del proprio modello di business integrato verticalmente.
Gli assets gestiti da Fineco AM al 30 giugno 2022 sono pari a 24,5 miliardi di euro (24,8 miliardi di euro al 31 dicembre 2021), in particolare:
Si precisa, inoltre, che 14,6 miliardi di euro sono relativi a classi retail e 9,9 miliardi di euro sono relativi a classi istituzionali.
Al 30 giugno 2022 Fineco AM presenta un totale attivo di stato patrimoniale pari a 89,2 milioni di euro, costituito principalmente dai Finanziamenti a banche, rappresentati da un deposito vincolato per un importo di 15 milioni di euro, dalla Cassa e disponibilità liquide depositate presso istituzioni creditizie per un importo di 25,8 milioni di euro, e dai Finanziamenti a clientela, rappresentati esclusivamente da crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi, per un importo pari a 43,9 milioni di euro.
Fineco AM detiene, inoltre, quote di propri O.I.C.R. per un importo di 0,7 milioni di euro, contabilizzate nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value".
I Debiti verso banche e i Debiti verso clientela, pari complessivamente a 24,9 milioni di euro, sono rappresentati principalmente da debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari, relativi alle commissioni di collocamento e gestione di quote di O.I.C.R. da retrocedere ai collocatori, fra i quali la stessa FinecoBank per 11,6 milioni di euro, e agli investment advisors. Si segnala, infine, che i Debiti verso clientela includono anche i "Debiti per leasing", pari a 1,9 milioni di euro, che rappresentano il debito finanziario corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti previsti nei contratti di locazione stipulati con soggetti diversi da istituzioni creditizie non pagati alla data di bilancio, come previsto dall'IFRS 16.
Il Patrimonio si attesta a 56,5 milioni di euro ed è costituito dal capitale sociale per 3 milioni di euro, da utili trattenuti per 5 milioni di euro, dal risultato netto del periodo per 48,5 milioni di euro.
Nel corso del primo semestre 2022 Fineco AM ha generato Commissioni nette per 65,8 milioni di euro (153,1 milioni di euro di commissioni attive e 87,3 milioni di euro di commissioni passive) e il Risultato netto del periodo si attesta a 48,5 milioni di euro.
Al 30 giugno 2022 i dipendenti della società sono 50.

Le operazioni con parti correlate Il Consiglio di Amministrazione, al fine di assicurare il costante rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari attualmente vigenti in materia di informativa societaria riguardanti le operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse, ha approvato, in occasione della riunione del 16 dicembre 2021 (con efficacia dal 15 gennaio 2022), con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Collegio Sindacale, la nuova versione della "Global Policy Procedure per la gestione delle operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse del Gruppo FinecoBank" (la "Global Policy").
Tale Global Policy contiene le disposizioni da osservare nella gestione:
Premesso quanto sopra, nel corso del primo semestre 2022 sono state poste in essere dal Gruppo operazioni con parti correlate in genere, italiane ed estere, di minore rilevanza rientranti nell'ordinario esercizio dell'attività operativa della Banca e della connessa attività finanziaria, perfezionate a condizioni standard, ovvero a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni concluse con soggetti terzi indipendenti; non sono state poste in essere altre operazioni con parti correlate tali da influire in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Banca e del Gruppo FinecoBank, né operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate. Per maggiori dettagli in merito alle operazioni con parti correlate si rimanda alla Parte H – Operazioni con parti correlate riportata nelle note illustrative.
FinecoBank è Capogruppo del Gruppo Bancario FinecoBank.
Di seguito si riportano in forma sintetica le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 30 giugno 2022 nonché i costi (-) e ricavi (+) rilevati nel primo semestre 2022 verso Fineco AM, unica società (interamente) controllata ed oggetto di consolidamento con il metodo integrale.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività | Passività | Garanzie e impegni | Ricavi (+) | Costi (-) | |
| Fineco Asset Management DAC | 11.905 | - | - | 94.555 | - |
Si segnala che le attività riportate nella tabella sono riferibili principalmente ai crediti di funzionamento connessi con il collocamento di prodotti finanziari da incassare dalla società controllata Fineco AM ed iscritti nella voce "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". Al tempo stesso, la colonna ricavi include le commissioni attive di collocamento e gestione retrocesse dalla controllata e contabilizzate nel primo semestre 2022 dalla Banca, oltre ai dividendi riconosciuti da Fineco AM per complessivi 23,2 milioni di euro.
Di seguito si riportano in forma sintetica le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 30 giugno 2022 nonché i costi (-) e ricavi (+) rilevati nel primo semestre 2022 verso Hi-MTF SIM S.p.A., unica partecipazione sottoposta ad influenza ed oggetto di consolidamento con il metodo del patrimonio netto.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività | Passività | Garanzie e impegni | Ricavi (+) | Costi (-) | |
| Hi-MTF SIM S.p.A. | - | 73 | - | - | (201) |
I rapporti economici e patrimoniali sopra rappresentati sono originati dall'accordo stipulato dalla Banca con Hi-Mtf Sim S.p.A. per la negoziazione, sul segmento Hi-Cert, dei Certificati emessi da Fineco.
Si ricorda che l'Assemblea degli azionisti di Hi-Mtf SIM S.p.A. del 10 maggio 2022 ha approvato l'aumento di capitale per un importo complessivo di 3,5 milioni di euro, corrispondente ad un apporto di 0,7 milioni di euro per ciascun socio. FinecoBank ha sottoscritto l'aumento di capitale di propria competenza nel corso del mese di maggio 2022, mantenendo invariata al 20% la propria quota di partecipazione.

Al 30 giugno 2022 il Gruppo, nello specifico la Banca, detiene in portafoglio numero 136.479 azioni della Capogruppo FinecoBank, in relazione ai piani di incentivazione a favore dei consulenti finanziari, corrispondenti allo 0,02% delle azioni rappresentanti il capitale sociale, per un ammontare pari a 1,7 milioni di euro. Nel corso del primo semestre 2022 sono state acquistate 59.800 azioni, per un importo di 0,8 milioni di euro, in relazione al "Sistema incentivante 2021 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 5.527, n. 3.435, n. 8.227 e n. 28.998 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito rispettivamente del piano "Sistema Incentivante 2017 PFA", "Sistema Incentivante 2018 PFA", "Sistema Incentivante 2019 PFA" e "Sistema Incentivante 2020 PFA", per un importo complessivo di 0,6 milioni di euro.

Dopo la data di chiusura del periodo non si sono verificati eventi significativi che inducano a rettificare le risultanze esposte nella presente Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022.
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo ed evoluzione prevedibile della gestione
Lo scenario prospettico, pur in un contesto di pressione sui margini, consolidamento delle aspettative inflazionistiche e generale incertezza derivante dal conflitto militare tra Russia e Ucraina e dagli effetti della pandemia da Coronavirus, vede il Gruppo sfruttare due trend strutturali che stanno trasformando la società italiana: la digitalizzazione e la richiesta di consulenza. Si sta, infatti, assistendo ad una accelerazione verso soluzioni che porteranno ad un mondo più moderno e digitalizzato: la gestione dei servizi bancari da parte della clientela sarà sempre più orientata all'utilizzo di piattaforme digitali, favorendo il modello di business del Gruppo, che da sempre è orientato in questa direzione.
Si conferma l'efficacia di un modello di business diversificato e sostenibile, in grado di produrre stabilmente risultati solidi in tutte le fasi di mercato. Il nuovo contesto, caratterizzato da grandi cambiamenti, rappresenta per Fineco uno stimolo per crescere in tutte le aree di business: dal banking, che beneficia di un incremento del margine di interesse, all'investing, con il contributo di Fineco AM, fino al brokerage, la cui attività continuerà ad attestarsi oltre i livelli precedenti la pandemia. Inoltre, la capacità di integrare tutti i servizi in un'unica piattaforma tecnologicamente avanzata rende possibile uno sviluppo sano ed equilibrato del Gruppo, confermando un incremento sia degli investimenti sulla crescita, sia dei dividendi futuri, a fronte di un costante impegno nella sostenibilità.
Il Gruppo continuerà a perseguire la propria strategia basata principalmente sulla crescita organica, grazie all'efficienza dei processi e alla qualità dei servizi. L'obiettivo è quello di rafforzare ulteriormente il proprio posizionamento competitivo nel settore dei servizi integrati di banking, brokerage ed investing attraverso l'elevata qualità e la completezza dei servizi finanziari offerti, riassunti nel concetto di "one stop solution", grazie anche all'attività di gestione del risparmio svolta da Fineco AM che consentirà alla Banca di essere ancora più vicina alle esigenze della propria clientela, più efficiente nella selezione dei prodotti e più profittevole grazie al modello di business integrato verticalmente.
FinecoBank detiene una quota di mercato sui Total Financial Assets ("TFA")26 pari al 2,14% a marzo 2022 (ultimo dato disponibile), con interessanti potenziali margini di crescita.
Considerati i rischi tipici del settore di appartenenza, si prevede un positivo andamento della gestione nel secondo semestre 2022, favorito anche dalle aspettative di rialzo dei tassi d'interesse, salvo il verificarsi di ulteriori eventi di natura eccezionale o dipendenti da variabili sostanzialmente non controllabili dagli Amministratori e dalla Direzione.
26 Fonte Banca d'Italia, flussi di ritorno Bastra.

FinecoBank · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 87
prevedibile della gestione
Relazione intermedia sulla gestione consolidata

Relazione sulla gestione consolidata
88 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 · FinecoBank

Schemi del bilancio consolidato semestrale Stato patrimoniale consolidato
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci dell'attivo | 30/06/2022 | 31/12/2021 |
| 10. Cassa e disponibilità liquide | 1.542.372 | 1.464.182 |
| 20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 25.739 | 25.778 |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 20.020 | 20.240 |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 5.719 | 5.538 |
| 30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 29.497 | 39.017 |
| 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 31.968.509 | 30.895.959 |
| a) crediti verso banche | 4.517.184 | 5.757.506 |
| b) crediti verso clientela | 27.451.325 | 25.138.453 |
| 50. Derivati di copertura | 1.140.627 | 127.448 |
| 60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | (191.863) | (1.535) |
| 70. Partecipazioni | 1.845 | 1.294 |
| 90. Attività materiali | 146.686 | 150.347 |
| 100. Attività immateriali | 127.127 | 128.686 |
| - avviamento | 89.602 | 89.602 |
| 110. Attività fiscali | 44.681 | 42.974 |
| a) correnti | 1.057 | - |
| b) anticipate | 43.624 | 42.974 |
| 130. Altre attività | 1.242.495 | 993.025 |
| Totale dell'attivo | 36.077.715 | 33.867.175 |

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci del passivo e del patrimonio netto | 30/06/2022 | 31/12/2021 |
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 33.659.760 | 31.570.201 |
| a) debiti verso banche | 2.333.322 | 1.225.213 |
| b) debiti verso clientela | 30.827.605 | 29.847.722 |
| c) titoli in circolazione | 498.833 | 497.266 |
| 20. Passività finanziarie di negoziazione | 7.104 | 4.417 |
| 40. Derivati di copertura | 13.004 | 57.313 |
| 50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | (10.423) | 7.950 |
| 60. Passività fiscali | 118.430 | 35.864 |
| a) correnti | 118.430 | 35.864 |
| 80. Altre passività | 471.231 | 342.844 |
| 90. Trattamento di fine rapporto del personale | 4.234 | 5.033 |
| 100. Fondi per rischi e oneri | 105.095 | 116.756 |
| a) impegni e garanzie rilasciate | 99 | 52 |
| c) altri fondi per rischi e oneri | 104.996 | 116.704 |
| 120. Riserve da valutazione | (174) | (5.877) |
| 140. Strumenti di capitale | 500.000 | 500.000 |
| 150. Riserve | 785.531 | 650.202 |
| 160. Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 |
| 170. Capitale | 201.340 | 201.267 |
| 180. Azioni proprie (-) | (1.714) | (1.440) |
| 200. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) | 222.363 | 380.711 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 36.077.715 | 33.867.175 |

Conto economico consolidato
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | 30 giugno 2022 | 30 giugno 2021 | |
| 10. | Interessi attivi e proventi assimilati | 129.516 | 125.457 |
| di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo | 140.041 | 135.035 | |
| 20. | Interessi passivi e oneri assimilati | (5.056) | (3.633) |
| 30. | Margine di interesse | 124.460 | 121.824 |
| 40. | Commissioni attive | 457.505 | 420.403 |
| 50. | Commissioni passive | (222.490) | (204.178) |
| 60. | Commissioni nette | 235.015 | 216.225 |
| 70. | Dividendi e proventi simili | 157 | 114 |
| 80. | Risultato netto dell'attività di negoziazione | 43.508 | 38.045 |
| 90. | Risultato netto dell'attività di copertura | 11.725 | 1.549 |
| 100. | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: | 49.446 | 23.559 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 49.137 | 23.559 | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 309 | - | |
| 110. | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
(547) | 863 |
| b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | (547) | 863 | |
| 120. | Margine di intermediazione | 463.764 | 402.179 |
| 130. | Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: | (1.931) | (414) |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (1.930) | (419) | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (1) | 5 | |
| 140. | Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni | (1) | - |
| 150. | Risultato netto della gestione finanziaria | 461.832 | 401.765 |
| 180. | Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa | 461.832 | 401.765 |
| 190. | Spese amministrative: | (198.649) | (187.492) |
| a) spese per il personale | (57.538) | (52.884) | |
| b) altre spese amministrative | (141.111) | (134.608) | |
| 200. | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (4.820) | (6.353) |
| a) impegni e garanzie rilasciate | (48) | (35) | |
| b) altri accantonamenti netti | (4.772) | (6.318) | |
| 210. | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali | (9.806) | (9.396) |
| 220. | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali | (3.385) | (3.266) |
| 230. | Altri oneri/proventi di gestione | 68.500 | 67.624 |
| 240. | Costi operativi | (148.160) | (138.883) |
| 250. | Utili (Perdite) delle partecipazioni | (148) | - |
| 280. | Utili (Perdite) da cessione di investimenti | 1 | - |
| 290. | Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 313.525 | 262.882 |
| 300. | Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente | (91.162) | (46.212) |
| 310. | Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte | 222.363 | 216.670 |
| 330. | Utile (Perdita) del periodo | 222.363 | 216.670 |
| 350. | Utile (Perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo | 222.363 | 216.670 |
I dati comparativi del primo semestre 2021 relativi alla voce "di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo" sono stati riesposti coerentemente con la modifica apportata allo Schema di stato patrimoniale introdotta dal 7° aggiornamento del 29 ottobre 2021 della Circolare 262 di Banca d'Italia, che prevede la rilevazione dei conti correnti e dei depositi a vista presso banche nella voce 10. "Cassa e disponibilità liquide". Nel Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2021 gli interessi maturati sui crediti a vista verso banche erano stati rilevati nella voce "di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo" per un importo di 31 migliaia di euro.

| 30 giugno 2022 | 30 giugno 2021 | |
|---|---|---|
| Utile per azione (euro) | 0,36 | 0,36 |
| Utile per azione diluito (euro) | 0,36 | 0,36 |
Per maggiori informazioni sull'"Utile per azione" e sull'"Utile per azione diluito" si rimanda alle note illustrative, Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato, Sezione 25.

| Prospetto della redditività consolidata complessiva | (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|---|
| Voci | 30 giugno 2022 | 30 giugno 2021 | |
| 10. | Utile (Perdita) del periodo | 222.363 | 216.670 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico | 8.169 | 1.582 | |
| 70. | Piani a benefici definiti | 8.170 | 1.582 |
| 90. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | (1) | - |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico | (2.466) | (612) | |
| 140. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (2.466) | (612) | |
| 170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | 5.703 | 970 | |
| 180. Redditività complessiva (Voce 10+170) | 228.066 | 217.640 | |
| 200. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo | 228.066 | 217.640 | |

| (Importi in migliaia) | |||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Allocazione risultato | Variazioni dell'esercizio | ||||||||||||||||
| esercizio precedente | Operazioni sul patrimonio netto | ||||||||||||||||
| Esistenze al 31/12/2021 |
Modifica saldi apertura |
Esistenze al 01/01/2022 |
Riserve | destinazioni Dividendi e altre |
Variazioni di riserve |
nuove azioni Emissioni |
azioni proprie Acquisto |
Distribuzione straordinaria di dividendi |
strumenti di Variazione capitale |
proprie azioni Derivati su |
Stock options | interessenze partecipative Variazioni |
complessiva Redditività |
Patrimonio netto del gruppo al 30/06/2022 30/06/2022 |
Patrimonio netto di terzi al 30/06/2022 |
||
| Capitale: | |||||||||||||||||
| - azioni ordinarie | 201.267 | 201.267 | 73 | 201.340 | - | ||||||||||||
| - altre azioni | |||||||||||||||||
| Sovrapprezzi di emissione |
1.934 | 1.934 | 1.934 | - | |||||||||||||
| Riserve: | |||||||||||||||||
| - di utili | 613.810 | 613.810 | 142.764 | (9.837) | (73) | 746.664 | - | ||||||||||
| - altre | 36.392 | 36.392 | 2.475 | 38.867 | - | ||||||||||||
| Riserve da valutazione |
(5.877) | (5.877) | 5.703 | (174) | - | ||||||||||||
| Strumenti di capitale | 500.000 | 500.000 | 500.000 | - | |||||||||||||
| Azioni proprie | (1.440) | (1.440) | 576 | (850) | (1.714) | - | |||||||||||
| Utile (Perdita) di esercizio |
380.711 | 380.711 (142.764) | (237.947) | 222.363 | 222.363 | - | |||||||||||
| Patrimonio netto del gruppo |
1.726.797 | - 1.726.797 | - | (237.947) | (9.837) | 649 | (850) | - | - | - | 2.402 | - 228.066 1.709.280 | - | ||||
| Patrimonio netto di terzi |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
L'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2022 ha approvato la distribuzione di un dividendo unitario di 0,39 euro, come da proposta dal Consiglio di Amministrazione del 9 febbraio 2022.
La colonna "Stock options" comprende i piani incentivanti serviti con azioni FinecoBank.
La colonna "Variazioni di riserve" comprende le cedole corrisposte sugli Strumenti di capitale, al netto delle relative imposte, i costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione di nuove azioni ordinarie avvenute nel periodo, al netto delle relative imposte, nonché la quota dei dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie di cui la Banca si è trovata in possesso alla record date.
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Allocazione risultato | Variazioni dell'esercizio | |||||||||||||||
| Modifica saldi Esistenze al 31/12/2020 |
apertura | Esistenze al 01/01/2021 |
esercizio precedente | Operazioni sul patrimonio netto | ||||||||||||
| Riserve | destinazioni Dividendi e altre |
Variazioni di riserve |
nuove azioni Emissioni |
azioni proprie Acquisto |
Distribuzione straordinaria di dividendi |
strumenti di Variazione capitale |
proprie azioni Derivati su |
Stock options | interessenze partecipative Variazioni |
complessiva Redditività 30/06/2021 |
Patrimonio netto del gruppo al 30/06/2021 |
Patrimonio netto di terzi al 30/06/2021 |
||||
| Capitale: | ||||||||||||||||
| - azioni ordinarie | 201.153 | 201.153 | 114 | 201.267 | - | |||||||||||
| - altre azioni | ||||||||||||||||
| Sovrapprezzi di emissione |
1.934 | 1.934 | 1.934 | - | ||||||||||||
| Riserve: | ||||||||||||||||
| - di utili | 633.306 | 633.306 | 323.571 | (9.888) | (114) | 946.875 | - | |||||||||
| - altre | 31.183 | 31.183 | 2.056 | 33.329 | - | |||||||||||
| Riserve da valutazione |
(2.833) | (2.833) | 970 | (1.863) | - | |||||||||||
| Strumenti di capitale | 500.000 | 500.000 | 500.000 | - | ||||||||||||
| Azioni proprie | (1.189) | (1.189) | 570 | (821) | (1.440) | - | ||||||||||
| Utile (Perdita) di esercizio |
323.571 | 323.571 (323.571) | 216.670 | 216.670 | - | |||||||||||
| Patrimonio netto del gruppo |
1.687.125 | - 1.687.125 | - | (9.888) | 684 | (821) | - | - | - | 1.942 | - 217.640 1.896.682 | - | ||||
| Patrimonio netto di terzi |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
L'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2021 aveva approvato la destinazione a riserve dell'intero utile dell'esercizio 2020, come da proposta dal Consiglio di Amministrazione del 9 febbraio 2021.
La colonna "Stock options" comprende i piani incentivanti serviti con azioni FinecoBank.
La colonna "Variazioni di riserve" comprende le cedole corrisposte sugli Strumenti di capitale al netto delle relative imposte, e i costi di transazione direttamente attribuibili all'operazione di emissione di nuove azioni al netto delle relative imposte.

Rendiconto finanziario consolidato
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci | Importo | ||||
| 30 giugno 2022 | 30 giugno 2021 | ||||
| A. ATTIVITA' OPERATIVA | |||||
| 1. Gestione | 411.922 | 334.029 | |||
| - risultato del periodo (+/-) | 222.363 | 216.670 | |||
| - plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+) |
(1.492) | (1.003) | |||
| - plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) | 9.908 | (87) | |||
| - rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) | 3.290 | 2.301 | |||
| - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) | 13.191 | 12.662 | |||
| - accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) | 11.547 | 12.179 | |||
| - premi netti non incassati (-) | - | - | |||
| - altri proventi/oneri assicurativi non incassati (-/+) | - | - | |||
| - imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) | 80.691 | 34.365 | |||
| - rettifiche/riprese di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale (-/+) | - | - | |||
| - altri aggiustamenti (+/-) | 72.424 | 56.942 | |||
| 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie | (2.300.089) | (1.492.297) | |||
| - attività finanziarie detenute per la negoziazione | 5.160 | (4.684) | |||
| - attività finanziarie designate al fair value | - | - | |||
| - altre attività obbligatoriamente valutate al fair value | (427) | 4.666 | |||
| - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 4.721 | (2.122) | |||
| - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (2.059.022) | (1.528.980) | |||
| - altre attività | (250.521) | 38.823 | |||
| 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie | 2.207.245 | 1.021.650 | |||
| - passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 2.089.488 | 895.325 | |||
| - passività finanziarie di negoziazione | (515) | (177) | |||
| - passività finanziarie designate al fair value | - | - | |||
| - altre passività | 118.272 | 126.502 | |||
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa | 319.078 | (136.618) | |||
| B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | |||||
| 1. Liquidità generata da | 2 | - | |||
| - vendite di partecipazioni | - | - | |||
| - dividendi incassati su partecipazioni | - | - | |||
| - vendite di attività materiali | 2 | - | |||
| - vendite di attività immateriali | - | - | |||
| - vendite di rami d'azienda | - | - | |||
| 2. Liquidità assorbita da | (4.598) | (14.392) | |||
| - acquisti di partecipazioni | (700) | - | |||
| - acquisti di attività materiali | (2.074) | (12.535) | |||
| - acquisti di attività immateriali | (1.824) | (1.857) | |||
| - acquisti di società controllate e di rami d'azienda | - | - | |||
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento | (4.596) | (14.392) | |||
| C. ATTIVITA' DI PROVVISTA | |||||
| - emissioni/acquisti di azioni proprie | (201) | (136) | |||
| - emissioni/acquisti di strumenti di capitale | - | - | |||
| - distribuzione dividendi e altre finalità | (248.432) | (10.574) | |||
| - vendita/acquisto di controllo di terzi | - | - | |||
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista | (248.633) | (10.710) | |||
| LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NEL PERIODO | 65.849 | (161.720) |

| (Importi in migliaia) |
|---|
| Voci di bilancio | Importo | |||
|---|---|---|---|---|
| 30 giugno 2022 | 30 giugno 2021 | |||
| Cassa e disponibilità liquide all'inizio del periodo | 1.464.216 | 2.014.508 | ||
| Liquidità totale netta generata/assorbita nel periodo | 65.849 | (161.720) | ||
| Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi | 12.327 | 9.110 | ||
| Cassa e disponibilità liquide alla chiusura del periodo | 1.542.380 | 1.861.898 |
Legenda
(+) generata (-) assorbita
Con l'espressione "Cassa e disponibilità liquide" si intende la cassa e i crediti a vista, nelle forme tecniche di conti correnti e depositi, verso banche e banche centrali contabilizzati nella voce 10 dell'attivo di stato patrimoniale "Cassa e disponibilità liquide", esclusi eventuali fondi di svalutazione e ratei ricondotti sulle attività finanziarie.
I dati comparativi del 30 giugno 2021 sono stati riesposti coerentemente con la modifica apportata allo Schema di stato patrimoniale al fine di recepire le modifiche introdotte dal 7° aggiornamento del 29 ottobre 2021 della Circolare 262 di Banca d'Italia, che prevede la rilevazione dei conti correnti e dei depositi a vista presso banche nella voce 10. "Cassa e disponibilità liquide". Nello specifico, nel Bilancio consolidato abbreviato al 30 giugno 2021 la voce "Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio" e la voce "Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio" erano state rilevate al netto delle passività liquide equivalenti contabilizzate nella voce 10 del passivo "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: a) debiti verso banche" per un importo, rispettivamente, di 43.317 migliaia di euro e 62.572 migliaia di euro. Di conseguenza è stata riesposta anche la voce "3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie - passività finanziarie valutate al costo ammortizzato" e la voce "Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio".
La liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie del Gruppo, sebbene ai sensi dello IAS 7 par. 44A sia rappresentativa di flussi derivanti dall'attività di finanziamento/provvista, è classificata, coerentemente con l'attività bancaria svolta e come richiesto dalla Circolare 262/2005 di Banca d'Italia, quale liquidità riveniente dall'attività operativa.

FinecoBank · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 97
Rendiconto finanziario consolidato
Schemi del bilancio consolidato semestrale

Rendiconto finanziario consolidato
98 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 · FinecoBank
Schemi del bilancio consolidato semestrale
Note illustrative Parte A – Politiche contabili

Il presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo Bancario FinecoBank (rappresentato dalla Banca e dalla società controllata Fineco Asset Management DAC, di seguito "Gruppo FinecoBank" o "Gruppo") è redatto, in applicazione del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38, in conformità ai principi contabili (nel seguito "IFRS", "IAS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i relativi documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea, come previsto dal Regolamento dell'Unione Europea n. 1606/2002 del 19 luglio 2002 ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2022, e, in particolare, è conforme al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34). In base al paragrafo 10 di tale principio, FinecoBank si è avvalsa della facoltà di redigere il bilancio consolidato semestrale in versione abbreviata.
Esso costituisce inoltre parte integrante della Relazione finanziaria semestrale consolidata ai sensi del comma 1 dell'articolo 154-ter del Testo Unico della Finanza (TUF, D.Lgs. 24/2/1998 n. 58). La Relazione finanziaria semestrale consolidata, come prescritto dal comma 2 del richiamato articolo del TUF, comprende il Bilancio consolidato semestrale abbreviato, la Relazione intermedia sulla gestione consolidata e l'Attestazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato, prevista dal comma 5 dell'art. 154-bis del TUF, ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni.
La Banca d'Italia, con riferimento ai bilanci delle banche e delle società finanziarie capogruppo di gruppi bancari, ha stabilito con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti, gli schemi di bilancio consolidato e della nota integrativa consolidata utilizzati per la redazione della presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato.
La redazione del presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato è avvenuta, come detto sopra, in conformità ai principi contabili internazionali omologati dalla Commissione Europea. A livello interpretativo e di supporto nell'applicazione sono stati utilizzati i seguenti documenti, seppure non tutti omologati dalla Commissione Europea:
Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato è costituito dallo Stato patrimoniale consolidato, dal Conto Economico consolidato, dal Prospetto della redditività consolidata complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, dal Rendiconto finanziario consolidato (elaborato applicando il metodo "indiretto") e dalle presenti note illustrative ed è corredato dalla Relazione degli Amministratori sull'andamento della gestione ("Relazione intermedia sulla gestione consolidata") e dagli Allegati. L'eventuale mancata quadratura tra i dati esposti negli schemi di bilancio consolidati e i dati delle tabelle delle note illustrative dipende esclusivamente dagli arrotondamenti.
Nel Prospetto della redditività consolidata complessiva, all'utile (perdita) del periodo, rilevato nel Conto economico consolidato, vengono aggiunte le componenti reddituali rilevate, in conformità ai principi contabili internazionali, in contropartita delle riserve da valutazione, al netto del relativo effetto fiscale. La redditività complessiva consolidata è rappresentata fornendo separata evidenza delle componenti reddituali che, in futuro, non saranno riversate nel conto economico e di quelle che, diversamente, potranno essere riclassificate nell'utile (perdita) del periodo al verificarsi di determinate condizioni. Il Prospetto è esposto a confronto con il corrispondente prospetto relativo al primo semestre dell'esercizio precedente.
Nel Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato viene riportata la composizione e la movimentazione del patrimonio netto intervenuta nel semestre di riferimento del bilancio consolidato semestrale abbreviato e nel primo semestre dell'esercizio precedente.
Il Rendiconto finanziario consolidato riporta i flussi finanziari intervenuti nel semestre di riferimento del bilancio semestrale abbreviato esposti a confronto con quelli relativi al primo semestre dell'esercizio precedente ed è stato predisposto seguendo il metodo indiretto, in base al quale i flussi derivanti dall'attività operativa sono rappresentati dal risultato del periodo rettificato degli effetti delle operazioni di natura non monetaria.
Gli schemi di Bilancio e le note illustrative sono redatti in migliaia di euro, salvo quando diversamente indicato, e sono stati predisposti facendo riferimento alle istruzioni in materia di bilancio delle banche di cui alla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 di Banca d'Italia e successivi aggiornamenti; si precisa che, come previsto dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262/2005, non sono state indicate le voci degli schemi di Stato Patrimoniale consolidato, Conto Economico consolidato e Prospetto della redditività consolidata complessiva che non presentano importi né per il periodo cui il

bilancio si riferisce né per l'esercizio precedente o il corrispondente periodo dello stesso. Inoltre, non sono state indicate le tabelle delle note illustrative che non presentano importi né per il periodo cui il bilancio si riferisce né per il periodo di confronto.
Il presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato è redatto nel presupposto della continuità aziendale, secondo quanto previsto dal principio contabile IAS1, non sussistendo, tenuto conto della situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo, dubbi o incertezze circa la capacità dello stesso di proseguire la propria attività e di continuare ad operare come un'entità in funzionamento per il prevedibile futuro (almeno pari a 12 mesi).
I criteri di valutazione adottati sono pertanto coerenti con tale presupposto e rispondono ai principi di competenza, di rilevanza e significatività dell'informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica.
Di seguito si espongono i criteri e i principi di consolidamento adottati nella predisposizione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2022.
L'area di consolidamento include FinecoBank e le società da questa direttamente controllate. Non sono presenti società indirettamente controllate da FinecoBank.
Per il consolidamento integrale sono stati utilizzati:
Per il consolidamento con il metodo del patrimonio netto sono stati utilizzati i dati preliminari riferiti alla data contabile al 31 maggio 2022 forniti da Hi-MTF SIM S.p.A., unica partecipazione sottoposta ad influenza notevole ed inclusa nel perimetro.
Non si segnalano variazioni dell'area di consolidamento rispetto al 31 dicembre 2021.
| Rapporto di partecipazione | Disponibilità voti % | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazioni imprese | Sede operativa | Sede legale | Tipo di rapporto (1) |
Impresa partecipante Quota % |
(2) | ||
| 1. Fineco Asset Management DAC | Dublino | Dublino | 1 | FinecoBank | 100% | 100% effettivi |
Legenda:
(1)Tipo di rapporto: 1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria
(2)Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria, distinguendo tra effettivi e potenziali.
Il Gruppo determina l'esistenza di controllo e, conseguentemente, l'area di consolidamento considerando i seguenti fattori:

Laddove le attività rilevanti sono governate attraverso diritti di voto, l'esistenza di controllo è oggetto di verifica considerando i diritti di voto, anche potenziali, detenuti e l'esistenza di eventuali accordi o di patti parasociali che attribuiscano il diritto di controllare la maggioranza dei diritti di voto stessi, di nominare la maggioranza dell'organo di governo o comunque il potere di determinare le politiche finanziarie e operative dell'entità.
Il Gruppo differenzia fra entità governate attraverso diritti di voto, cosiddette entità operative, e entità non governate attraverso diritti di voto, le quali comprendono, ad esempio, entità a destinazione specifica ("special purpose entities") e fondi di investimento.
Nel caso delle entità operative, i seguenti fattori forniscono evidenza di controllo:
Le entità a destinazione specifica ("special purpose entities") sono considerate controllate laddove il Gruppo sia in grado di governare/gestire gli assets sottostanti in concomitanza con una esposizione ad almeno il 30% del rischio di prima perdita associato al sottostante (di norma coincidente con le classi esposizioni più junior delle passività emesse dallo SPE).
Il controllo dei fondi di investimento è tipicamente evidenziato dal diritto contrattuale alla gestione delle scelte/strategie di investimento del fondo stesso (sia direttamente, agendo come asset manager, sia indirettamente mediante l'abilità di rimuovere l'asset manager) in concomitanza con il possesso di almeno il 30% dell'esposizione (combinato disposto di quote e commissioni ricevute dal fondo nel caso in cui l'investor sia anche asset manager). Nell'ambito dei fondi gestiti da società del Gruppo, non sono considerati controllati i fondi in fase di Seed/Warehousing. In questa fase, infatti, la finalità del fondo è quella di investire, secondo quanto previsto dal relativo regolamento, in attività finanziarie e non finanziarie al fine di collocare le quote ad investitori terzi. Conseguentemente si ritiene che la società di gestione non sia in grado di esercitare un effettivo potere a seguito del limitato ambito discrezionale.
Una società collegata è un'impresa nella quale la partecipante esercita un'influenza notevole e che non è né una controllata in maniera esclusiva né una controllata in modo congiunto.
L'influenza notevole si presume quando il Gruppo detiene, direttamente o indirettamente, almeno il 20% del capitale di un'altra società, oppure - pur con una quota di diritti di voto inferiore – ha il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata in virtù di particolari legami giuridici quali la partecipazione a patti di sindacato.
Si precisa che possono essere classificate fra le società a influenza notevole solamente quelle entità il cui governo è esercitato attraverso i diritti di voto.

Alla data del 30 giugno 2022 l'unica partecipazione controllata in via esclusiva, Fineco AM, è partecipata al 100%.
3.1 Interessenze di terzi, disponibilità dei voti dei terzi e dividendi distribuiti ai terzi Nessun dato da segnalare.
3.2 Partecipazioni con interessenze di terzi significative: informazioni contabili Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Come richiesto dal paragrafo 11 dell'IFRS 12, si precisa che non vi sono bilanci di società controllate utilizzati nella preparazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato riferiti a una data diversa da quella del bilancio consolidato stesso.
Dopo la data di chiusura del periodo non si sono verificati eventi significativi che inducano a rettificare le risultanze esposte nel Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2022.
Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2022 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione del 2 agosto 2022 che ne ha autorizzato la diffusione pubblica anche ai sensi dello IAS 10.
Nel corso del primo semestre 2022 sono entrati in vigore i seguenti principi, emendamenti ed interpretazioni contabili omologati dalla Commissione Europea, applicabili ai bilanci relativi ai periodi che decorrono dal 1° gennaio 2022:
Modifiche allo IAS 16 Immobili, impianti e macchinari, Modifiche allo IAS 37 Accantonamenti, passività e attività potenziali, Modifiche all'IFRS 3 Aggregazioni aziendali e Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2018-2020 (Reg. UE 2021/1080).
Nella misura in cui applicabili, tali principi, emendamenti ed interpretazioni contabili non hanno avuto impatti rilevanti sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria consolidata al 30 giugno 2022.
Alla data del 30 giugno 2022, inoltre, risultano omologati i seguenti principi contabili applicabili al più tardi a partire dal 1° gennaio 2023:
Infine, al 30 giugno 2022 lo IASB risulta aver emanato i seguenti principi e interpretazioni contabili o revisioni degli stessi, la cui applicazione è tuttavia tuttora subordinata al completamento del processo di omologazione da parte degli organi competenti dell'Unione Europea non ancora conclusosi:
I possibili effetti dell'adozione futura di tali principi, interpretazioni ed emendamenti, nella misura in cui applicabili e rilevanti per il Gruppo, sono ragionevolmente stimati come non rilevanti; le relative analisi, anche in relazione alla non ancora avvenuta omologazione, sono comunque tuttora da completare.

Nella giornata del 24 febbraio 2022 ha preso avvio un'operazione militare della Russia in Ucraina, che ha dato inizio ad un conflitto militare ed una crisi internazionale. Da febbraio l'Unione Europea ha imposto alla Russia sei pacchetti di sanzioni, tra cui misure restrittive mirate (sanzioni individuali), sanzioni economiche e misure diplomatiche. Il conflitto ha gravato sull'economia del primo semestre in Europa e oltre i suoi confini; ha avuto ripercussioni sul commercio, ha causato carenze di materiali e ha contribuito alle quotazioni elevate dell'energia e delle materie prime e, di conseguenza, all'aumento significativo dell'inflazione.
Come descritto nel paragrafo "La pandemia COVID-19 e il conflitto Russia-Ucraina" riportato nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata, a cui si rimanda per maggiori dettagli, nonostante questo contesto di incertezza, nel primo semestre 2022 non si rilevano impatti significativi per il Gruppo né in termini di deterioramento delle esposizioni creditizie (migrazione di posizioni a non performing o incremento del rischio di credito delle controparti con cui il Gruppo svolge attività creditizia), né in termini di gestione della liquidità, che si è mantenuta solida e stabile, e in ottica prospettica non si rilevano impatti in termini di orientamento strategico, obiettivi e modello di business.
Il Gruppo, infatti, non è esposto direttamente agli asset russi colpiti dal conflitto e le esposizioni indirette, rappresentate da garanzie ricevute nell'ambito delle operazioni di finanziamento garantite da pegno (Credit Lombard e fido con pegno), sono di importo non significativo. Il Gruppo non ha esposizioni dirette in materie prime e ha un'esposizione limitata in rubli.
Con riferimento: (i) agli obblighi di congelamento di fondi nei confronti di soggetti ed entità sanzionate, (ii) alle restrizioni alla compravendita di determinati valori mobiliari perché emessi o collegati ad emittenti sanzionati, (iii) alle limitazioni ai flussi finanziari da e verso la Russia, sia in termini di divieto di esposizione creditizia a favore di soggetti sanzionati che in termini di divieto di accettare depositi di cittadini russi o di persone fisiche o giuridiche residenti in Russia, salvo specifiche deroghe, (iv) agli obblighi di comunicazione alle autorità competenti, Fineco si avvale di presidi che consentono di monitorare i nominativi di soggetti ed entità sanzionate e gli ISIN di strumenti finanziari sanzionati, necessari ad avviare le conseguenti attività di congelamento degli asset richiesti dalla normativa. Al 30 giugno 2022 non si rilevano esposizioni dirette né indirette con le persone fisiche o le entità oggetto di provvedimenti sanzionatori applicabili alla Banca, pertanto, non sono state messe in atto azioni di congelamento dei beni previste dalla normativa sui soggetti interessati. Infine, la Banca monitora costantemente l'evoluzione del quadro normativo di riferimento attraverso strumenti informativi che consentono l'aggiornamento tempestivo del quadro sanzionatorio applicabile alla Banca e l'adeguamento opportuno dei presidi in essere.
In data 14 marzo 2022 l'European Securities and Markets Authority (ESMA) ha pubblicato il Public Statement "ESMA71-99-1864" sugli impatti della crisi russo-ucraina sui mercati finanziari dell'UE che illustra le attività di vigilanza e di coordinamento intraprese in questo contesto e contiene raccomandazioni agli emittenti sulle informazioni da divulgare in occasione dell'approvazione dei bilanci 2021 e delle successive rendicontazioni finanziarie. In tale contesto, in data 18 marzo 2022, Consob ha richiamato l'attenzione delle società quotate e degli altri emittenti vigilati sulle seguenti tematiche coordinate in sede ESMA:
La Consob si attende che i revisori e gli organi di controllo prestino particolare attenzione, nell'ambito dell'attività di revisione svolta sulle relazioni finanziarie, alle tematiche sopra richiamate, avuto particolare riguardo agli effetti per l'emittente e per le società controllate delle misure restrittive adottate dall'UE.
Alla luce delle raccomandazioni diffuse dall'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, la Consob raccomanda che deve essere prestata particolare attenzione alla valutazione dei rischi connessi alla cybersecurity. Infine, segnala l'opportunità di predisporre adeguati ed efficaci presidi organizzativi e tecnici volti alla mitigazione di tale rischio, anche prevedendo il rafforzamento dei flussi informativi con gli organi di controllo.
In data 13 maggio 2022 l'ESMA ha pubblicato il Public Statement "ESMA32-63-1277" con l'intento di promuovere la trasparenza e l'applicazione coerente a livello europeo dei requisiti previsti per la divulgazione delle informazioni nelle relazioni finanziarie semestrali, con particolare riferimento all'invasione russa dell'Ucraina. In particolare, l'ESMA sottolinea la necessità che gli emittenti forniscano informazioni che riflettano adeguatamente l'impatto attuale e, per quanto possibile, previsto dall'invasione russa dell'Ucraina sulla propria posizione finanziaria, sulle proprie performance e sui propri flussi di cassa, nonché l'importanza di fornire informazioni sui principali rischi e incertezze cui sono esposti gli emittenti. L'ESMA fornisce, inoltre, specifiche raccomandazioni in merito all'applicazione dei principi contabili nell'ambito dell'informativa semestrale, richiamando gli elementi che possono essere impattati dal conflitto e gli aspetti che gli emittenti devono considerare nelle proprie valutazioni e stime, e alle informazioni che gli emittenti devono fornire nei resoconti intermedi di gestione, nonché la loro coerenza con l'informativa semestrale.
Con riferimento ai rischi ICT e Cyber, il 24 febbraio 2022 il CSIRT (il team di risposta dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale) ha chiesto di alzare l'attenzione ed adottare tutte le misure di protezione degli assetti ICT, un avviso rivolto alle aziende italiane che hanno rapporti con operatori ucraini. Il 28 febbraio 2022 l'Agenzia ha prodotto un nuovo alert, questa volta indirizzato a tutti gli operatori di infrastrutture digitali nazionali, sollecitati ad adottare "una postura di massima difesa cibernetica": l'offensiva potrebbe infatti essere rivolta contro la coalizione che si è mobilitata per sostenere il

Paese attaccato. Nel mirino, per quanto riguarda l'Italia, ci sono in generale ministeri, enti governativi, aziende strategiche per l'interesse nazionale tra cui gli istituti finanziari. L'obiettivo del Gruppo è quello di assicurare la protezione dei clienti garantendo la sicurezza dei dati, declinata nelle sue caratteristiche di disponibilità, confidenzialità ed integrità: alla luce della crisi russo-ucraina sui mercati finanziari dell'UE, particolare attenzione è stata posta nella valutazione dei rischi correlati. Nel rispetto delle misure previste dalla legislazione vigente, Fineco ha intrapreso una serie di iniziative volte a verificare la propria postura di sicurezza e readiness operativa anche avvalendosi delle indicazioni e raccomandazioni suggerite dai diversi organi nazionali ed internazionali. Ferma restando l'adozione da sempre delle migliori pratiche in materia di sicurezza, sia in termini di misure tecniche che organizzativo/procedurali, sono stati ad ogni modo valutati ed introdotti ulteriori meccanismi per far fronte ad eventuali impatti derivanti dalla situazione contingente.
Le prime settimane del 2022 sono state caratterizzate da una nuova ondata di contagi nel nostro Paese provocata dalla rapida diffusione della variante Omicron. Nei mesi successivi si è assistito ad una progressiva attenuazione dei contagi e il decreto-legge 24 marzo 2022, n. 24 "Disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell'epidemia da COVID-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza" ha posto fine in data 31 marzo 2022 allo stato di emergenza, deliberato dal Consiglio dei ministri il 31 gennaio 2020 e via via prorogato. La norma ha modificato le misure anti-Covid, eliminando gradualmente, a partire dal 1° aprile, le restrizioni allora in vigore. Verso la fine del primo semestre si è assistito ad una nuova crescita dei contagi, la cui evoluzione nel prossimo futuro è tuttora di difficile previsione.
Come descritto nel paragrafo "La pandemia COVID-19 e il conflitto Russia-Ucraina" riportato nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata, a cui si rimanda per maggiori dettagli, nel primo semestre 2022, non si rilevano impatti significativi per il Gruppo né in termini di deterioramento delle esposizioni creditizie, né in termini di gestione della liquidità, che si è mantenuta solida e stabile, e in ottica prospettica non si rilevano impatti in termini di orientamento strategico, obiettivi e modello di business.
Nello stesso paragrafo sono state fornite indicazioni di dettaglio in merito alla determinazione dell'Expected Credit Loss (ECL) secondo l'IFRS 9 in ottica forward looking e indicazioni relative alla classificazione dei crediti ed al trattamento delle moratorie. Maggiori dettagli sono inoltre disponibili nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura delle note illustrative.
In conformità agli IFRS e indipendentemente dalla crisi determinata dalla pandemia COVID-19 o dal conflitto militare Russia-Ucraina, la direzione aziendale deve formulare valutazioni, stime ed ipotesi che influenzano l'applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati in bilancio, nonché sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali. Le stime e le relative ipotesi, riportate di seguito, tengono in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione della relazione semestrale e si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie e sono state adottate per stimare il valore contabile delle attività e delle passività che non sono facilmente desumibili da altre fonti.
Nella presentazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2022 sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune delle poste di natura valutativa, così come previsto dai principi contabili e dalle normative di riferimento sopra descritte. Detti processi sono basati in larga misura, per quanto riguarda le attività, su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti in bilancio e, per quanto riguarda le passività, su stime circa la probabilità di impiego di risorse per adempiere alle proprie obbligazioni e sull'ammontare delle risorse a tal fine necessarie, secondo le regole dettate dalle norme e principi vigenti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale nel cui presupposto il presente Bilancio consolidato è redatto, ossia prescindendo da ipotesi di liquidazione forzata delle poste oggetto di valutazione.
I processi adottati confortano i valori di iscrizione al 30 giugno 2022. Per alcune delle suddette poste il processo valutativo risulta particolarmente complesso in considerazione della presenza di elementi di incertezza nel contesto macroeconomico e di mercato, caratterizzato sia da importanti livelli di volatilità riscontrabili nei parametri finanziari determinanti ai fini della valutazione sia da indicatori di deterioramento della qualità del credito ancora elevati, nonché, più in generale, dalla situazione di incertezza ed instabilità del settore bancario.
Per altre poste, invece, la complessità e soggettività delle stime è influenzata dall'articolazione delle ipotesi ed assunzioni sottostanti, dalla numerosità e variabilità delle informazioni disponibili e dalle incertezze connesse ai possibili futuri esiti di procedimenti, controversie e contenziosi.
I parametri e le informazioni utilizzati per la determinazione dei valori prima menzionati sono quindi significativamente influenzati da molteplici fattori che potrebbero registrare rapidi mutamenti ad oggi non prevedibili, per questo motivo non si possono escludere conseguenti futuri effetti sui valori di bilancio stimati.
Le stime e le ipotesi sottostanti sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni conseguenti a tali revisioni sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nel periodo in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri.
Il rischio di incertezza nella stima è sostanzialmente insito, tra gli altri, nella determinazione:

di fattori forward looking, anche di tipo macroeconomico, per la determinazione di PD e LGD, nella determinazione dei flussi di cassa futuri rivenienti dai crediti deteriorati;
la cui quantificazione può variare nel tempo, anche in misura significativa, in funzione dell'andamento del contesto socio-economico nazionale ed internazionale e dei conseguenti riflessi sulla redditività del Gruppo, sulla solvibilità della clientela e sul merito creditizio delle controparti, dell'andamento dei mercati finanziari, che influenzano la fluttuazione dei tassi, dei prezzi e delle basi attuariali utilizzati nella determinazione delle stime, delle modifiche normative e regolamentari di riferimento, nonché dell'evoluzione e degli sviluppi dei contenziosi in essere o potenziali.
Nel primo semestre 2022 non si rileva un significativo deterioramento del portafoglio crediti di finanziamento verso clientela ordinaria del Gruppo. Quest'ultimo è infatti costituito principalmente da crediti accordati dalla Capogruppo FinecoBank alla clientela al dettaglio, prevalentemente assistiti da garanzie reali finanziarie ed immobiliari, ed erogati in applicazione di un'attenta e prudente politica di concessione. Nel caso dei mutui fondiari il loan to value medio è, infatti, pari a circa il 50% ed i fidi accordati prevedono l'acquisizione di garanzie con margini conservativi. Anche la maggior parte delle moratorie concesse da FinecoBank per supportare le esigenze finanziarie della clientela correlate all'emergenza sanitaria COVID-19, complessivamente di importo non significativo, hanno ripreso i pagamenti: le moratorie ancora in essere al 30 giugno 2022 ammontano a 388 migliaia di euro. Si ricorda che le moratorie, qualora non siano presenti ulteriori elementi non prettamente connessi alla moratoria in esame, sono state rilevate contabilmente applicando la c.d. modification accounting, in linea con le indicazioni ESMA, in quanto le modifiche contrattuali sono state valutate non sostanziali. Il Gruppo ha effettuato una valutazione qualitativa e ha ritenuto che tali misure di sostegno forniscano un sollievo temporaneo ai debitori colpiti dalla pandemia COVID-19, senza intaccare in modo significativo il valore economico del prestito.
Ai fini del calcolo delle perdite attese, il Gruppo utilizza specifici modelli che fanno leva sui parametri di Probability of Default ("PD"), Loss Given Default ("LGD") ed Exposure At Default ("EAD") stimati in modo conservativo e ai quali sono apportati specifici correttivi al fine di garantire la piena coerenza con la normativa contabile. La perdita attesa per le controparti istituzionali è calcolata utilizzando i parametri di rischio forniti dal fornitore esterno Moody's Analytics; per le controparti retail, non avendo a disposizione sistemi di rating interni, i parametri di PD ed LGD sono stimati per tipologia di prodotto attraverso dei modelli sviluppati internamente dalla Direzione CRO (prestiti personali e mutui) o delle proxy (altre esposizioni). Per recepire quanto previsto dal principio contabile IFRS 9, i parametri sono corretti mediante analisi prospettiche di tipo "forward looking" attraverso l'elaborazione di specifici scenari elaborati dal fornitore esterno Moody's Analytics. Gli scenari al 30 giugno 2022 incorporano informazioni prospettiche che considerano le diverse possibili evoluzioni della crisi pandemica e del conflitto militare in Ucraina. In particolare, la componente prospettica è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è pesato al 40% in quanto ritenuto quello di realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso invece sono pesati al 30%, e rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore. Se il conflitto si tradurrà in una diminuzione della crescita economica (Italia e Spagna in primis), tale scenario potrà comportare maggiori rettifiche di valore per le esposizioni detenute, crediti e titoli di debito, a causa dell'aggiornamento della componente Forward Looking Information prevista dal principio contabile IFRS 9.
Un aspetto chiave derivante dal modello contabile richiesto per il calcolo della perdita creditizia attesa è rappresentato dal modello di Stage Allocation finalizzato a trasferire le esposizioni fra Stadio 1 e Stadio 2 (essendo lo Stadio 3 equivalente a quello delle esposizioni deteriorate), laddove lo Stadio 1 include principalmente le esposizioni di nuova erogazione e le esposizioni che alla data di reporting non presentano un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale. Con riferimento alle controparti istituzionali emittenti di strumenti finanziari che il Gruppo acquista a titolo di investimenti o con cui il Gruppo svolge attività creditizia, l'approccio utilizzato è quello basato sul rating esterno assegnato dall'agenzia Moody's: la metodologia prevede che la posizione passi in stage 2 allo sforamento di una determinata soglia, fissata in termini di notch dal rating rilevato alla data di prima rilevazione dell'esposizione. Con riferimento alle controparti retail, in assenza di rating interni, il Gruppo si avvale dei backstop previsti dalla normativa e di ulteriori evidenze interne. In tale contesto sono classificate in stage 2 tutte le esposizioni che presentano più di 30 giorni di scaduto, a prescindere dalla materialità dello scaduto, o per le quali sono disponibili ulteriori informazioni che lasciano presumere un deterioramento del merito creditizio della controparte. Per maggiori dettagli sui modelli e i parametri utilizzati nella misurazione delle rettifiche di valore IFRS 9, si rimanda a quanto illustrato nella Parte E – Informazioni si rischi e sulle relative politiche di copertura delle note illustrative.
Con riferimento alle proiezioni dei flussi di cassa futuri, delle assunzioni e dei parametri utilizzati ai fini della valutazione della recuperabilità dell'avviamento, dei marchi e domini Fineco iscritti in bilancio, si segnala che i parametri e le informazioni utilizzate sono significativamente influenzate dal quadro macroeconomico di mercato, che potrebbe registrare mutamenti non prevedibili alla luce delle incertezze sopra evidenziate. A tale riguardo si precisa che al 30 giugno 2022 la Banca ha valutato che le variazioni ragionevolmente stimate nei dati prospettici utilizzati al 31 dicembre 2021 non sono tali da avere un impatto significativo sull'esito, positivo, dell'impairment test svolto con riferimento a tale data, i cui risultati confermano la sostenibilità dell'avviamento iscritto in bilancio, non facendo emergere in alcuno degli scenari ipotizzati la necessità di una svalutazione, confermando un valore d'uso significativamente superiore al valore contabile. Anche le analisi di sensitività effettuate a tale data evidenziano che l'impairment test raggiungerebbe un livello di break-even assumendo variazioni attualmente non ragionevolmente ipotizzabili nei principali parametri utilizzati nel modello di valutazione. A tal fine giova ulteriormente ricordare che la Banca, differentemente da molti emittenti del settore finanziario, presenta una capitalizzazione di borsa (pari 6.968 milioni di euro) superiore al patrimonio netto contabile. Per maggiori dettagli in merito all'impairment test le relative analisi di sensitività si rimanda alla Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato – Sezione 10 – Attività immateriali della nota integrativa consolidata del 31 dicembre 2021.

Con riferimento all'immobile di proprietà ad uso funzionale e all'immobile di proprietà ad uso investimento detenuti da FinecoBank e ubicati in Italia, al fine di valutare se esistano indicazioni del fatto che le attività possano aver subito una riduzione di valore, la Banca, in occasione della chiusura del bilancio al 30 giugno 2022, ha richiesto delle perizie a società terze indipendenti, dalle quali non sono emerse evidenze che comportino la necessità di apportare riduzioni di valore ai sensi dello IAS 36.
Per quanto riguarda le metodologie valutative, agli input non osservabili e ai parametri, utilizzati nelle misurazioni di fair value e alle sensitivity a variazioni negli stessi, si rimanda alla Parte A - Sezione A.4 "Informativa sul fair value" delle note illustrative.
Infine, con riferimento ai fondi per rischi ed oneri per i rischi derivanti da pendenze legali e reclami, si rimanda alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura – Sezione 5 – Rischi operativi delle note illustrative.
Pur in un contesto caratterizzato dal perdurare della pandemia COVID-19, dall'invasione Russa in Ucraina e dalla crescita dell'inflazione, si ritiene che non vi siano incertezze in merito alla continuità aziendale del Gruppo in un futuro prevedibile né incertezze tali da dar luogo a rettifiche significative dei valori contabili entro l'esercizio successivo. Tuttavia, non è possibile escludere che, per loro natura, le ipotesi ragionevolmente assunte possano non essere confermate negli effettivi futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare. Nell'effettuare tale valutazione, sono stati considerati, peraltro, i principali indicatori regolamentari, in termini di dati puntuali al 30 giugno 2022, relativi buffer rispetto ai requisiti minimi regolamentari ed evoluzione degli stessi in un futuro prevedibile.
In ottica prospettica, pertanto, non si rileva un impatto sostanziale sull'orientamento strategico, sugli obiettivi e sul modello di business del Gruppo, che si conferma innovativo e ben diversificato, né si stimano impatti economici e patrimoniali rilevanti.
Gli Amministratori hanno considerato tali circostanze e ritengono di avere la ragionevole certezza che il Gruppo continuerà ad operare proficuamente in un futuro prevedibile e, di conseguenza, in conformità a quanto previsto dal principio contabile IAS1, il bilancio consolidato semestrale abbreviato chiuso al 30 giugno 2022 è stato predisposto in una prospettiva di continuità aziendale.
Al fine di limitare gli effetti di lungo periodo della crisi scatenata dall'emergenza sanitaria, il Governo italiano ha adottato misure straordinarie volte a contenere la disoccupazione e sostenere i settori più vulnerabili, alle quali sono stati abbinati prestiti bancari a favore delle imprese garantiti dal governo e l'estensione del fondo di solidarietà mutui prima casa (c.d. Fondo Gasparrini) per i lavoratori dipendenti nonché per i lavoratori autonomi e liberi professionisti che autocertifichino di aver registrato un calo del fatturato superiore al 33% rispetto all'ultimo trimestre del 2019 in conseguenza delle restrizioni adottate per l'emergenza COVID-19. Tali misure straordinarie sono state prorogate sino al 31 dicembre 2022, come previsto dalla legge del 30 dicembre 2021, n. 234, "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024". I soggetti interessati possono sospendere le rate dei finanziamenti per un determinato periodo di tempo accollandosi il pagamento degli interessi compensativi nella misura pari al 50% degli interessi maturati sul debito residuo durante il periodo di sospensione. Il Fondo Gasparrini (c.d. Consap) sostiene il restante 50% degli interessi maturati nel periodo di sospensione.
Le modifiche contrattuali intervenute in seguito alla concessione di moratorie sono state valutate come non sostanziali in seguito all'applicazione del c.d. modification accounting, in linea con le indicazioni ESMA. Il Gruppo ha effettuato una valutazione qualitativa e ha ritenuto che tali misure di sostegno forniscano un sollievo temporaneo ai debitori colpiti dalla pandemia COVID-19, senza intaccare in modo significativo il valore economico del prestito.
Considerando che sulle somme oggetto di posticipo maturano gli interessi, non sono state rilevate perdite significative in termini di modification loss.
Il Regolamento (UE) 1434/2020 del 9 ottobre 2020 ha introdotto alcune modifiche all'IFRS 16 Leasing con riferimento alle concessioni sui canoni connesse al COVID-19, al fine di fornire un espediente pratico, facoltativo e temporaneo ai locatari, ovvero la facoltà di non applicare le regole di contabilizzazione delle modifiche del leasing nel caso di concessioni sugli affitti direttamente derivanti come conseguenza del COVID-19. Successivamente è stato pubblicato il Regolamento (UE) 2021/1421 del 30 agosto 2021, che ha introdotto alcune modifiche all'IFRS 16 Leasing con riferimento alle concessioni sui canoni connesse al COVID-19 dopo il 30 giugno 2021. In entrambi i casi il Gruppo non ha applicato il practical expedient previsto.

FinecoBank ha aderito allo "Schema Volontario", introdotto dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), con apposita modifica del proprio statuto, nel novembre 2015. Lo Schema Volontario costituisce uno strumento per la soluzione delle crisi bancarie attraverso interventi di sostegno a favore di banche ad esso aderenti, al ricorrere delle specifiche condizioni previste dalla normativa. Lo Schema Volontario dispone di una dotazione finanziaria autonoma e le banche ad esso aderenti si impegnano a fornire le relative risorse su chiamata per l'effettuazione degli interventi.
Dal 2016 al 2018 lo Schema Volontario, in qualità di soggetto privato, ha deliberato degli interventi di sostegno a favore di alcune banche, in particolare di Cassa di Risparmio di Cesena (CariCesena), Cassa di Risparmio di Rimini (Carim), Cassa di Risparmio di San Miniato (Carismi) e Banca Carige.
A fronte degli interventi sopra citati, FinecoBank ha effettuato dei pagamenti monetari con il contestuale riconoscimento in bilancio, secondo quanto indicato al riguardo da Banca d'Italia, di strumenti di capitale dapprima classificati – in base al principio contabile IAS 39 in vigore fino al 31 dicembre 2017 – come "Attività finanziarie disponibili per la vendita" e, quindi, a partire dal 1° gennaio 2018 – in base al vigente principio contabile IFRS 9 – come "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value".
Alla data del 30 giugno 2022 l'esposizione complessiva in titoli di capitale derivante dalle suddette contribuzioni versate dalla Banca, al netto delle svalutazioni e cancellazioni operate negli esercizi precedenti e degli effetti della valutazione al fair value a tale data ammonta complessivamente a 181 migliaia di euro, riferiti esclusivamente ai contributi versati per l'intervento a favore di Carim, Carismi e CariCesena.
In particolare, la valutazione al fair value al 30 giugno 2022 dei titoli di capitale rilevati dalla Banca nell'ambito dell'operazione deliberata dallo Schema Volontario per fronteggiare l'intervento di Credit Agricole CariParma a supporto di CariCesena, Cassa di Risparmio di Rimini (Carim) e Cassa di Risparmio di San Miniato (Carismi) ha evidenziato una riduzione che ha determinato la rilevazione nel conto economico del primo semestre dell'esercizio 2022 di una ulteriore valutazione negativa di fair value pari a 124 migliaia di euro. Il modello valutativo adottato è basato sul Discounted Cash Flow model in funzione delle previsioni di recupero ipotizzate.
Con riferimento ai titoli di capitale rilevati dalla Banca nell'ambito dell'intervento a favore di Banca Carige S.p.A., si segnala che nella riunione del 14 febbraio 2022, gli Organi statutari del FITD hanno approvato all'unanimità un intervento preventivo a favore di Banca Carige, per un importo pari a 530 milioni di euro, nella forma di versamento in conto capitale, nell'ambito di una complessiva operazione che, subordinatamente alle autorizzazioni di legge, sarebbe stata realizzata da Bper Banca e che prevedeva, tra gli altri, l'acquisto ad un prezzo simbolico della partecipazione detenuta dal FITD e dallo Schema Volontario in Banca Carige S.p.A. (circa 80%) e del prestito subordinato emesso da quest'ultima nel 2018 per un corrispettivo di 5 milioni di euro, pari al valore nominale.
In data 3 giugno 2022 il FITD ha comunicato di aver perfezionato, entro i termini contrattualmente previsti, il closing dell'operazione di cessione della partecipazione del FITD e dello Schema volontario in Banca Carige in favore di Bper Banca, verso il corrispettivo di 1 euro e previo contributo da parte del FITD in Carige pari a 530 milioni di euro a titolo di versamento in conto capitale. Nell'ambito dell'operazione Bper Banca ha altresì acquisito le obbligazioni subordinate emesse da Banca Carige di proprietà dello Schema volontario per nominali 5 milioni di euro.
Considerando quanto sopra descritto, nel mese di giugno 2022 il titolo di capitale derivante dalle contribuzioni versate da FinecoBank per gli interventi di sostegno a favore di Banca Carige è stato cancellato, determinando una perdita nel conto economico del primo semestre 2022 di 152 migliaia di euro.
La direttiva 2014/49/UE del 16 aprile 2014 relativa ai sistemi di garanzia dei depositi (DGS - Deposit Guarantee Schemes) è volta ad accrescere la tutela dei depositanti tramite l'armonizzazione della relativa disciplina nazionale. La direttiva prevede un meccanismo obbligatorio di contribuzione a livello nazionale che consenta di raccogliere entro il 3 luglio 2024, un livello-obiettivo dello 0,8% dell'importo dei depositi coperti dei suoi membri. La contribuzione riprende quando la capacità di finanziamento è inferiore al livello-obiettivo, almeno fino al raggiungimento del livello obiettivo. Se, dopo che il livello-obiettivo è stato raggiunto per la prima volta, i mezzi finanziari disponibili sono stati ridotti a meno di due terzi del livello-obiettivo, il contributo regolare è fissato a un livello che consenta di raggiungere il livello-obiettivo entro sei anni. Il meccanismo di contribuzione prevede quote contributive annuali ordinarie, finalizzate a distribuire nel tempo in maniera uniforme i costi per le banche contribuenti, e contributi straordinari, se i mezzi finanziari disponibili di un DGS sono insufficienti a rimborsare i depositanti; i contributi straordinari non possono superare lo 0,5% dei depositi coperti per anno di calendario, ma in casi eccezionali e con il consenso dell'autorità competente i DGS possono esigere contributi anche più elevati.
I contributi saranno dovuti e rilevati, in applicazione dell'IFRIC 21, nel terzo trimestre dell'esercizio.
Con l'introduzione della direttiva Europea 2014/59/UE, il Regolamento sul Meccanismo Unico di Risoluzione ("Direttiva BRRD", Regolamento (UE) n.806/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 luglio 2014) ha istituito un quadro di risanamento e di risoluzione delle crisi degli enti creditizi, prevedendo un comitato unico di risoluzione e un fondo unico di risoluzione delle banche (Single Resolution Fund, "SRF"). La direttiva prevede l'avvio di un meccanismo obbligatorio di contribuzione che consenta di raccogliere entro il 31 dicembre 2023 il livello obiettivo di risorse, pari all'1% dei depositi protetti di tutti gli enti autorizzati nel territorio Europeo. Il periodo di accumulo può essere prorogato di ulteriori quattro anni se i meccanismi di finanziamento hanno effettuato esborsi cumulativi per una percentuale superiore allo 0,5% dei depositi protetti. Se, dopo il periodo di accumulo i mezzi finanziari disponibili scendono al di sotto del livello-obiettivo, la raccolta dei contributi riprende fino al ripristino di tale livello. Inoltre, dopo aver raggiunto per la prima volta il livello-obiettivo e, nel caso in cui i mezzi finanziari disponibili scendano a meno dei due terzi del livelloobiettivo, tali contributi sono fissati al livello che consente di raggiungere il livello-obiettivo entro un periodo di sei anni. Il meccanismo di contribuzione prevede quote contributive annuali ordinarie, finalizzate a distribuire nel tempo in maniera uniforme i costi per le banche contribuenti, e contributi

straordinari addizionali, pari al massimo al triplo dei contributi annuali previsti, laddove i mezzi finanziari disponibili non siano sufficienti a coprire le perdite e i costi in relazione ad interventi.
La quota di competenza del Gruppo per l'esercizio 2022, alla cui contribuzione partecipa solo la Capogruppo FinecoBank, versata e contabilizzata nella voce 190. "Spese amministrative b) altre spese amministrative" ammonta a 7.601 migliaia di euro (5.812 migliaia di euro nel primo semestre 2021). Si ricorda che nel primo semestre 2021 Banca d'Italia aveva richiamato presso il sistema bancario una contribuzione addizionale al Fondo Nazionale di Risoluzione (FNR) di cui all'art. 1, comma 848, della Legge n. 208/2015, per un ammontare pari a 1.893 migliaia di euro.
Entrambe le direttive n.49 e n.59 prevedono la possibilità di introdurre impegni irrevocabili di pagamento quale forma di raccolta alternativa alle contribuzioni a fondo perduto per cassa, fino ad un massimo del 30% del totale delle risorse obiettivo, facoltà di cui il Gruppo non si è avvalso.
Il Bilancio semestrale abbreviato al 30 giugno 2022 è sottoposto a revisione contabile limitata da parte della società KPMG S.p.A., incaricata della revisione legale dei conti della Banca in esecuzione della delibera assembleare del 28 aprile 2021.
I depositi dell'intero documento presso le sedi e le istituzioni competenti sono effettuati ai sensi di legge.
Per quanto riguarda i criteri di classificazione, rilevazione e valutazione delle principali voci di bilancio, si rimanda a quanto illustrato nella Parte A.2 della nota integrativa del bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2021.
L'IFRS 9 e l'IFRS 7 permettono, successivamente alla definizione iniziale, la modifica dei propri modelli di business per la gestione delle attività finanziarie con conseguente riclassifica, ove ne ricorrano i requisiti, di tutte le attività finanziarie interessate.
Tali modifiche, che dovrebbero accadere molto raramente, sono decise dai Dirigenti con responsabilità strategiche, a seguito di cambiamenti esterni o interni e devono essere rilevanti per le operazioni del Gruppo e dimostrabili alle parti esterne. Di conseguenza il Gruppo modifica il proprio modello di business solo in caso di inizio o cessazione di un'attività rilevante, ad esempio in caso di acquisizione, cessione o cessazione di un ramo di attività.
In particolare, possono essere riclassificate:
I seguenti cambiamenti di circostanze non sono considerati riclassificazioni:
Inoltre, le seguenti situazioni non rappresentano modifiche del modello di business:
Nel corso del primo semestre dell'esercizio 2022 il Gruppo non ha effettuato modifiche dei propri modelli di business e, conseguentemente, non ha effettuato alcuna riclassifica di attività finanziarie.

A.3.1 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, valore contabile e interessi attivi Nessun dato da segnalare.
A.3.2 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, fair value ed effetti sulla redditività complessiva Nessun dato da segnalare.
A.3.3 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business e tasso di interesse effettivo Nessun dato da segnalare.


La presente sezione comprende l'informativa sulla gerarchia del fair value richiesta da IFRS 13.
Il fair value (valore equo) è il corrispettivo che potrebbe essere ricevuto per vendere un'attività, o pagato per trasferire una passività, in una transazione ordinaria tra controparti di mercato nel mercato principale alla data di misurazione (exit price).
Il fair value di una passività finanziaria che sia esigibile (ad esempio un deposito a vista) non può essere inferiore all'importo esigibile a richiesta, attualizzato dalla prima data in cui ne potrebbe essere richiesto il pagamento.
Nel caso di strumenti finanziari quotati in mercati attivi il fair value è determinato a partire dalle quotazioni ufficiali del mercato principale (ovvero il più vantaggioso) al quale il Gruppo ha accesso (Mark to Market).
Uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo se i prezzi quotati sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino, operatore (dealer), intermediario (broker), agenzia di determinazione del prezzo o autorità di regolamentazione e tali prezzi rappresentano operazioni di mercato effettive che avvengono regolarmente in normali contrattazioni. Se la quotazione ufficiale in un mercato attivo non esiste per uno strumento finanziario nel suo complesso, ma esistono mercati attivi per le parti che lo compongono, il fair value è determinato sulla base dei pertinenti prezzi di mercato per le parti che lo compongono.
Il Gruppo utilizza metodi di valutazione (Mark to Model) in linea con i metodi generalmente accettati e utilizzati dal mercato. I modelli di valutazione includono tecniche basate sull'attualizzazione dei flussi di cassa futuri e sulla stima della volatilità e sono oggetto di revisione sia durante il loro sviluppo sia periodicamente, al fine di garantirne la piena coerenza con gli obiettivi della valutazione.
Ad ulteriore garanzia dell'oggettività delle valutazioni rivenienti da modelli valutativi, il Gruppo pone in essere:
I processi di verifica indipendente del prezzo prevedono che i prezzi siano mensilmente verificati dalla Direzione CRO, che in qualità di funzione di controllo dei rischi, è indipendente dalle unità che assumono l'esposizione al rischio. Tale verifica prevede la comparazione e l'adeguamento del prezzo giornaliero alle valutazioni rivenienti da partecipanti al mercato indipendenti. Nel caso di strumenti non quotati su mercati attivi, il menzionato processo di verifica assume a riferimento i prezzi contribuiti da infoprovider, attribuendo maggior peso a quei prezzi che si considerano più rappresentativi dello strumento oggetto di valutazione. Detta valutazione include: l'eventuale "eseguibilità" della transazione al prezzo osservato, il numero di contributori, il grado di similarità degli strumenti finanziari, la coerenza nel prezzo contribuito da fonti differenti, il processo seguito dall'infoprovider per ottenere il dato.
Il framework normativo interno è costituito da una Global Policy e da un Manuale operativo: la prima definisce l'insieme di principi e regole che sovraintendono il quadro di riferimento per la misurazione del fair value ed il processo di verifica indipendente dei prezzi, il secondo ne definisce in dettaglio il processo ed identifica le specifiche tecniche di valutazione del Fair Value nonché le metodologie per la verifica indipendente del prezzo per ogni tipologia di strumento detenuto dal Gruppo.
Per determinare il fair value di strumenti finanziari di Livello 2 e Livello 3 che non sono quotati e attivamente scambiati sul mercato, il Gruppo utilizza tecniche di valutazione diffuse sul mercato che sono di seguito descritte.
Tra i metodi di valutazione ammessi dal Gruppo si citano:
Adjusted Net Asset Value (NAV): il NAV è la differenza tra il valore totale delle attività del fondo e le passività. Un aumento di tale valore, ceteris paribus, risulta in un aumento del fair value.
Quando gli strumenti finanziari non sono quotati su mercati attivi, essendo il fair value determinato attraverso modelli valutativi, possono rendersi necessari degli aggiustamenti di valore per tener conto dell'incertezza valutativa o la difficoltà di smobilizzo di particolari posizioni finanziarie. Tali rettifiche (Fair Value Adjustments, FVA) rappresentano la correzione al fair value teorico, determinato utilizzando una tecnica di valutazione, per i fattori non inclusi nel valore attuale netto di base che gli operatori di mercato valuterebbero al fine della costruzione di un exit price dello strumento.
Gli aggiustamenti possono essere calcolati come componenti additive della valutazione oppure essere incluse direttamente nella valutazione. Nel caso in cui il Gruppo dovesse acquisire strumenti la cui valutazione renda necessario il calcolo di aggiustamenti di valore, la Direzione CRO provvede alla stima di questi ultimi prendendo in considerazione le seguenti fonti di rischio: Close out cost, market liquidity, model risk, CVA/DVA.
Di seguito si riepilogano, per tipologia di strumento finanziario, le principali informazioni sui modelli di valutazione utilizzati per la valutazione delle attività e passività valutate al fair value su base ricorrente.
Con riferimento all'informativa quantitativa richiesta dall'IFRS 13 sugli input non osservabili significativi utilizzati nella valutazione delle attività e passività finanziarie valutate al fair value di livello 3, si precisa che il Gruppo non detiene posizioni significative in strumenti finanziari classificati nella gerarchia di fair value 3, ad eccezione delle esposizioni nelle preferred shares di Visa INC class "C" e nei titoli di capitale rilevati a fronte delle contribuzioni versate allo Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela Depositi, per i quali si rimanda al successivo paragrafo "Titoli di capitale".
I Titoli obbligazionari a reddito fisso sono valutati attraverso due processi principali in base alla liquidità del mercato di riferimento. Gli strumenti liquidi in mercati attivi sono valutati al prezzo di mercato (Mark-to-Market) e conseguentemente tali strumenti sono assegnati al livello 1 della gerarchia del fair value.
Gli strumenti non scambiati in mercati attivi sono valutati a mark-to-model utilizzando delle curve di credit spread impliciti derivate da strumenti di Livello 1. Il modello massimizza l'uso di parametri osservabili e minimizza l'uso dei parametri non osservabili. In questo senso, in funzione della rappresentatività della curva di credit spread applicata, le obbligazioni sono classificate, rispettivamente, come Livello 2 o Livello 3; il Livello 3 è applicato nel caso in cui sia utilizzato un credit spread significativamente non osservabile.
Nel processo di verifica indipendente dei prezzi (IPV) delle obbligazioni, l'accuratezza dei prezzi di mercato delle obbligazioni di Livello 1 e dei modelli di valutazione per le obbligazioni illiquide sono regolarmente sottoposte a verifica.
Il Gruppo determina il fair value dei prodotti finanziari strutturati utilizzando l'appropriato metodo di valutazione data la natura della struttura incorporata. Tali strumenti sono classificati al Livello 2 o al Livello 3 a seconda dell'osservabilità degli input significativi del modello.
Il fair value dei contratti derivati non scambiati su un mercato attivo deriva dall'applicazione di tecniche di valutazione mark to model. Quando è presente un mercato attivo per i parametri di input al modello valutativo delle differenti componenti del derivato, il fair value è determinato in base alle quotazioni di mercato delle stesse. Le tecniche di valutazione basate su input osservabili sono classificate come Livello 2, mentre quelle basate su significativi input non osservabili, sono classificate come Livello 3.
La determinazione del fair value degli strumenti finanziari e il relativo processo di verifica indipendente dei prezzi sono disciplinati a livello di Gruppo da una specifica Global Policy e da una Global Operational Regulation. Con particolare riferimento ai derivati OTC, occorre distinguere tra i derivati che il Gruppo negozia in contropartita diretta con la clientela, principalmente riconducibili a CFD (Contract for Difference) e opzioni (daily options e knockout options), e quelli che il Gruppo negozia a titolo di copertura con altre istituzioni finanziarie.
Per il calcolo del prezzo dei CFD (Contract for Difference) Fineco utilizza regole contrattualizzate e dati provenienti da Info Provider secondo le specifiche fornite dalle funzioni di business. Per le knockout options, il modello di determinazione del prezzo è lo stesso che è applicato al cliente, al quale si offre un prodotto con payoff lineare e di facile comprensione. La valutazione delle opzioni da parte delle funzioni di controllo dei rischi competenti ai fini IPV è svolta utilizzando le best practices di mercato (es. Hull per le opzioni esotiche). Il modello di determinazione del prezzo delle opzioni si basa sulla formula di Black & Scholes, che considera i seguenti input:

Infine, per gli strumenti derivati di tipo asset swap e Interest Rate Swap, che il Gruppo negozia a titolo di copertura con altre istituzioni finanziarie, il fair value è determinato tramite l'utilizzo di un sistema di Position Keeping, che applica il metodo del Discounting Cash Flow. Il valore attuale netto del derivato, che è rilevato quotidianamente, è utilizzato per adempiere agli obblighi di compensazione in conformità alla normativa EMIR e a quanto convenuto tra le controparti. Il fair value è controllato nell'ambito del processo di verifica indipendente dei prezzi (IPV) dalla Direzione CRO. Quest'ultima, infatti, effettua trimestralmente un confronto tra le curve fornite dalla funzione Tesoreria e quelle considerate set di riferimento per la valutazione delle posizioni di Bilancio.
I Titoli di capitale sono assegnati al Livello 1 quando una quotazione su un mercato attivo è disponibile e al Livello 3 quando non vi sono quotazioni o le quotazioni sono state sospese a tempo indeterminato. Tali strumenti, se quotati, sono classificati come Livello 2 solo nel caso in cui il volume di attività sul mercato di quotazione è significativamente ridotto.
Per quanto riguarda la valutazione delle preferred shares di Visa INC class "C", il Gruppo ha adottato un modello per la determinazione del fair value che converte in euro il prezzo di mercato in dollari delle azioni Visa INC class "A" ed applica un fattore di sconto; con riferimento alla valutazione al 30 giugno 2022 per le preferred shares class "C" tale fattore è stato determinato pari al 8,97%, stimando il "litigation risk" in misura pari allo 2,97% ed il "illiquidity risk" in misura pari al 6%. La componente "litigation risk" è stata estratta da una serie storica di dati forniti da Visa INC, mentre la componente "illiquidity risk" è derivata dall'illiquidità delle azioni che hanno delle limitazioni alla trasferibilità per un determinato periodo temporale. Alle preferred shares di Visa INC class "C" è stata assegnata la gerarchia di fair value 3.
Con riferimento alle contribuzioni versate allo Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela Depositi, si precisa che il fair value dei titoli di capitale rilevati in relazione ai contributi versati per l'intervento di sostegno per il risanamento di Caricesena, Carim e Carismi, unici titoli ancora detenuti dal Gruppo, è stato determinato utilizzando un modello valutativo basato sul Discounted Cash Flow model in funzione delle previsioni di recupero ipotizzate. Al titolo è stata assegnata la gerarchia di fair value 3.
Il Gruppo può detenere investimenti in fondi di investimento che pubblicano il Net Asset Value (NAV) per quota e possono includere investimenti in fondi gestiti dal Gruppo. I fondi sono classificati generalmente come Livello 1 quando una quotazione su un mercato attivo è disponibile. I fondi sono classificati come Livello 2 e Livello 3 a seconda della disponibilità del NAV, la trasparenza del portafoglio e di possibili vincoli/limitazioni.
Di seguito si riepilogano, per tipologia di strumento finanziario, le principali informazioni sui modelli di valutazione utilizzati per la valutazione delle attività e passività valutate al fair value su base non ricorrente.
Gli strumenti finanziari non valutati al fair value su base ricorrente, compresi debiti e crediti valutati al costo ammortizzato, non sono gestiti sulla base del fair value. Per questi strumenti finanziari il fair value è calcolato solo ai fini di adempiere alle richieste d'informativa e non ha un impatto sul bilancio o in termini di profitti o perdite. Inoltre, la determinazione del fair value delle attività e passività che non sono generalmente scambiate, come ad esempio crediti e debiti, si basa sull'utilizzo di parametri interni non direttamente osservabili sul mercato come definito dall'IFRS 13.
Il fair value delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, diverse da quelle il cui fair value è determinato in base a prezzi di quotazione osservati su mercati attivi alle quali è assegnato il livello 1, è principalmente determinato utilizzando un modello di valore attuale aggiustato per il rischio. Per alcuni portafogli sono applicati altri approcci semplificati, che tengono comunque in considerazione le caratteristiche finanziarie degli strumenti finanziari in essi contenuti.
Il fair value delle poste a vista, convenzionalmente ricondotte nelle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato ad eccezione dei crediti a vista verso banche e banche centrali che solo rilevati nella voce "Cassa e disponibilità liquide", e delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato con durata inferiore a 12 mesi è approssimato uguale al valore di bilancio; a tali attività è assegnata la gerarchia di fair value livello 3.
Il fair value dei crediti deteriorati è stato determinato considerando che il valore di realizzo espresso dal valore netto di bilancio rappresenti la miglior stima dei flussi di cassa futuri prevedibili attualizzati alla data di valutazione; a tali attività è assegnata la gerarchia di fair value livello 3.
Si rileva, infine, che ai titoli emessi da UniCredit S.p.A. contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" è stata assegnata la gerarchia di fair value livello 2. Il fair value è stato determinato utilizzando una metodologia basata sul discounted cash flow, che consiste nella determinazione di una stima dei flussi di cassa attesi lungo la vita dello strumento e la relativa attualizzazione ad un tasso che incorpora lo spread di credito. La determinazione dello spread di credito è effettuata in funzione della curva di credit spread dell'emittente, costruita selezionando emissioni, anche dal mercato secondario, omogenee per specifiche caratteristiche.
Il fair value delle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato è determinato attraverso l'utilizzo di un modello di valore attuale aggiustato per il rischio emittente associato.
Il fair value delle passività finanziarie a vista, convenzionalmente ricondotte nelle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato, e delle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato con durata inferiore a 12 mesi è approssimato uguale al valore di bilancio; a tali passività è assegnata la gerarchia di fair value livello 3.
Il fair value dei crediti a vista verso banche e banche centrali rilevati nella voce "Cassa e disponibilità liquide" è approssimato uguale al valore di bilancio; a tali attività è assegnata la gerarchia di fair value livello 3.
Si riporta di seguito la descrizione dei principali input significativi utilizzati nella misurazione del fair value delle attività e passività valutate al fair value su base ricorrente e non ricorrente appartenenti ai Livelli 2 e 3 della gerarchia del fair value.
Gli input di Livello 2 sono prezzi diversi da quelli quotati di Livello 1 che sono osservabili sia direttamente sia indirettamente per le attività o le passività. In particolare, può trattarsi di:
I fattori di Livello 2 devono essere osservabili (direttamente o indirettamente, ad esempio attraverso conferme con i dati di mercato) per tutta la durata contrattuale dell'attività o passività oggetto di valutazione. Sono inseriti nel Livello 2 i fattori di mercato che potrebbero non essere direttamente osservabili ma che si basano o sono supportati da dati di mercato osservabili, poiché tali fattori sono meno soggettivi dei fattori non osservabili classificati come Livello 3. Esempi di strumenti di Livello 2 sono obbligazioni il cui valore è derivato da una obbligazione simile quotata in borsa, Interest Rate Swap Over-the-Counter valutati a partire da un modello i cui input sono osservabili, obbligazioni societarie, titoli garantiti da attività, titoli di debito ad alto rendimento così come alcuni prodotti strutturati in cui i fattori della valutazione si basano principalmente sulle informazioni di prezzi facilmente disponibili.
Gli input di valutazione di Livello 3 non sono osservabili ed assumono rilevanza in assenza di input di Livello 1 e 2. Data l'esigenza di stimare un prezzo di realizzo (exit price) alla data di valutazione anche per gli strumenti classificati in gerarchia 3, tali input sono sfruttati da modelli valutativi sviluppati internamente.
Esempi di fattori di Livello 3 per attività e passività sono i seguenti:
Il Gruppo controlla che il valore assegnato ad ogni posizione di trading rifletta il fair value corrente in modo appropriato. Le misurazioni al fair value delle attività e delle passività sono determinate utilizzando varie tecniche, fra cui modelli del tipo discounted cash flow e modelli interni di valutazione. Sulla base dell'osservabilità degli input utilizzati, tutti gli strumenti finanziari sono classificati come Livello 1, Livello 2 o Livello 3 della gerarchia del fair value. Quando una posizione è caratterizzata da uno o più input significativi che non sono direttamente osservabili, un'ulteriore procedura di verifica del prezzo è attuata. Tali procedure comprendono la revisione dei dati storici rilevanti, l'analisi dei guadagni e delle perdite, la valutazione individuale di ciascun componente di un prodotto strutturato e il benchmarking. Affinché sia assicurata la giusta separatezza tra le funzioni a capo delle attività di sviluppo e le funzioni a capo dei processi di validazione, tutti i modelli di valutazione sviluppati dal front office sono testati e validati in modo indipendente. L'obiettivo è quello di valutare il rischio di modello derivante dalla solidità teorica dei modelli, dalle tecniche di calibrazione quando presenti e dall'appropriatezza del modello per uno specifico prodotto in un mercato definito.
Oltre alla valutazione giornaliera mark to market o mark to model, l'Independent Price Verification (IPV) è applicato mensilmente dalla funzione Market & Liquidity Risk del Gruppo con l'obiettivo di fornire un fair value indipendente.
Con riferimento all'analisi di sensitività delle attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente di livello 3 richiesta dall'IFRS 13, si precisa che il Gruppo non detiene posizioni significative in strumenti finanziari classificati nella gerarchia di fair value 3, ad eccezione dell'esposizione nelle preferred shares di Visa INC class "C", per la quale si rimanda al precedente paragrafo "Titoli di capitale". L'analisi di sensitività per quanto riguarda l'esposizione del Gruppo in strumenti di livello 3 non è significativa.

Il principio IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value in funzione del grado di osservabilità degli input delle tecniche di valutazione adottate.
Il livello di gerarchia del fair value associato alle attività e passività è definito come il livello minimo fra tutti gli input significativi utilizzati. Generalmente, un input di valutazione non è considerato significativo per il fair value di uno strumento se i restanti input spiegano la maggioranza della varianza del fair value stesso su un orizzonte temporale di tre mesi. In alcuni casi specifici, la significatività del limite è verificata in relazione al fair value dello strumento alla data di misurazione.
Sono previsti, in particolare, tre livelli:
Il trasferimento di livello di fair value delle attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente, può avvenire nel caso in cui cambino gli input utilizzati dal modello di valutazione (ad esempio se per uno strumento non è più disponibile la quotazione su un mercato attivo). Qualora per la valutazione di uno strumento ci si avvalga di una tecnica di valutazione che utilizza input riconducibili a diversi livelli della gerarchia, lo strumento è classificato interamente nello stesso livello di gerarchia in cui è classificato l'input di Livello più basso significativo per la valutazione. Un input di valutazione non è considerato significativo ai fini dell'assegnazione della gerarchia di fair value se i restanti input determinano il 90% del valore di fair value dello strumento.
Nessuna informazione da segnalazione con riferimento alle previsioni contenute nell'IFRS 13 paragrafi 48, 93 lettera (i) e 96.

| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 30/06/2022 | 31/12/2021 | |||||||
| Attività/Passività finanziarie misurate al fair value | L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | ||
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 14.803 | 5.962 | 4.974 | 17.083 | 3.348 | 5.347 | ||
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 14.049 | 5.960 | 11 | 16.894 | 3.346 | - | ||
| b) attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - | ||
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 754 | 2 | 4.963 | 189 | 2 | 5.347 | ||
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
29.492 | - | 5 | 39.012 | - | 5 | ||
| 3. Derivati di copertura | - | 1.140.627 | - | - | 127.448 | - | ||
| 4. Attività materiali | - | - | - | - | - | - | ||
| 5. Attività immateriali | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale | 44.295 | 1.146.589 | 4.979 | 56.095 | 130.796 | 5.352 | ||
| 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione | 5.737 | 1.366 | 1 | 2.486 | 1.931 | - | ||
| 2. Passività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - | ||
| 3. Derivati di copertura | - | 13.004 | - | - | 57.313 | - | ||
| Totale | 5.737 | 14.370 | 1 | 2.486 | 59.244 | - |
Legenda:
L1 = Livello 1
L2 = Livello L3 = Livello 3
Nel corso del primo semestre 2022 non vi sono stati trasferimenti significativi di attività finanziarie fra la gerarchia di fair value 1 e 2.
Non sono stati applicati Credit Value Adjustment (CVA) e/o Debit Value Adjustment (DVA) nella determinazione del fair value degli strumenti finanziari derivati.
La crisi determinata dalla pandemia da COVID-19 e dal conflitto militare tra Russia e Ucraina non ha avuto un impatto in termini di misurazione del fair value. In particolare, non sono state rilevate riduzioni/scomparse di prezzi quotati su mercati attivi (Livello 1) e/o di input osservabili (Livello 2), né trasferimenti tra i vari livelli della gerarchia del fair value per strumenti finanziari nei quali il Gruppo detiene investimenti significativi.

| 30/06/2022 | (Importi in migliaia) 31/12/2021 |
||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Passività non misurate al fair value o misurate al fair value su base non ricorrente |
VB | L1 | L2 | L3 | VB | L1 | L2 | L3 | |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 31.968.509 21.724.544 | 2.657.071 | 6.664.682 | 30.895.959 20.783.239 | 4.235.999 | 6.607.661 | |||
| 2. Attività materiali detenute a scopo di investimento | 1.710 | - | - | 2.270 | 1.764 | - | - | 2.292 | |
| 3. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
- | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale 31.970.219 21.724.544 | 2.657.071 | 6.666.952 | 30.897.723 20.783.239 | 4.235.999 | 6.609.953 | ||||
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 33.659.760 | 439.391 | 1.031.125 32.131.953 | 31.570.201 | 489.712 | 1.032.069 30.038.707 | |||
| 2. Passività associate ad attività in via di dismissione | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale 33.659.760 | 439.391 | 1.031.125 32.131.953 | 31.570.201 | 489.712 | 1.032.069 30.038.707 |
Legenda:
L1 = Livello 1 - L2 = Livello 2 - L3 = Livello 3 - VB = Valore di bilancio
Come descritto in precedenza, le attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio.
Le Attività materiali detenute a scopo di investimento sono costituite da un immobile detenuto dalla Banca.

Il valore di iscrizione iniziale in bilancio degli strumenti finanziari deve avvenire al fair value.
Normalmente, il fair value di uno strumento finanziario, alla data di rilevazione iniziale, è pari al prezzo pagato/importo erogato per l'acquisizione delle attività finanziarie o alla somma incassata per le passività finanziarie. Tale affermazione è generalmente riscontrabile nel caso di transazioni riferibili a strumenti finanziari appartenenti alla gerarchia di fair value livello 1 e anche livello 2, considerando che i prezzi sono normalmente derivati indirettamente dal mercato.
Nel caso del livello 3, invece, sussiste una parziale discrezionalità nella determinazione del fair value, ma proprio a causa dell'assenza di inequivocabile termine di riferimento da raffrontare con il prezzo della transazione, l'iscrizione iniziale deve sempre avvenire al prezzo della transazione. In quest'ultimo caso, tuttavia, la successiva valutazione non può includere la differenza tra il prezzo pagato/importo erogato e il fair value riscontrato nel momento della prima valutazione, definita anche come "Day one profi/loss". Tale differenza deve essere riconosciuta a conto economico solo se deriva da cambiamenti dei fattori su cui i partecipanti al mercato basano le loro valutazioni nel fissare i prezzi.
L'utilizzo di modelli valutativi prudenti, i processi di revisione di tali modelli e dei relativi parametri e gli aggiustamenti di valore a fronte del rischio modello assicurano che l'ammontare iscritto a conto economico non rivenga dall'utilizzo di parametri valutativi non osservabili. In particolare, la quantificazione degli aggiustamenti di valore a fronte del rischio modello garantisce che la parte del fair value degli strumenti in oggetto che si riferisce all'utilizzo di parametri di natura soggettiva non sia rilevata a conto economico, bensì come aggiustamento del valore di stato patrimoniale di tali strumenti. L'iscrizione a conto economico di questa quota avviene, quindi, solo in funzione del successivo prevalere di parametri oggettivi e, conseguentemente, del venir meno dei menzionati aggiustamenti.
Non risultano "day-one profit/loss" dei quali fornire informativa secondo quanto previsto dal paragrafo 28 dell'IFRS 7.

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Totale | ||||
| 30/06/2022 | 31/12/2021 | |||
| a) Cassa | 7 | 335 | ||
| b) Conti correnti e depositi a vista presso Banche Centrali | 1.252.216 | 1.256.399 | ||
| c) Conti correnti e depositi a vista presso banche | 290.149 | 207.448 | ||
| Totale | 1.542.372 | 1.464.182 |
La voce "b) Depositi a vista presso Banche Centrali" rappresenta il saldo della liquidità depositata sul conto HAM (Home Accounting Model) e TIPS (Target Instant Payment Settlement) presso Banca d'Italia.
La voce "c) Conti correnti e depositi a vista presso banche" è costituita dai conti correnti aperti presso istituzioni creditizie per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento, per il regolamento dell'operatività in titoli, per la gestione della liquidità dei clienti UK e per la gestione della liquidità di Fineco AM.

| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 30/06/2022 |
Totale 31/12/2021 |
|||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | ||
| A. Attività per cassa | |||||||
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | |
| 1.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - | |
| 1.2 Altri titoli di debito | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Titoli di capitale | 8.848 | - | - | 14.792 | - | - | |
| 3. Quote di O.I.C.R. | 56 | - | 11 | 5 | - | - | |
| 4. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | |
| 4.1 Pronti contro termine | - | - | - | - | - | - | |
| 4.2 Altri | - | - | - | - | - | - | |
| Totale (A) | 8.904 | - | 11 | 14.797 | - | - | |
| B. Strumenti derivati | - | - | - | - | - | - | |
| 1. Derivati finanziari | 5.145 | 5.960 | - | 2.097 | 3.346 | - | |
| 1.1 di negoziazione | 5.145 | 5.960 | - | 2.097 | 3.346 | - | |
| 1.2 connessi con la fair value option | - | - | - | - | - | - | |
| 1.3 altri | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Derivati creditizi | - | - | - | - | - | - | |
| 2.1 di negoziazione | - | - | - | - | - | - | |
| 2.2 connessi con la fair value option | - | - | - | - | - | - | |
| 2.3 altri | - | - | - | - | - | - | |
| Totale (B) | 5.145 | 5.960 | - | 2.097 | 3.346 | - | |
| Totale (A+B) | 14.049 | 5.960 | 11 | 16.894 | 3.346 | - |
Legenda:
L1: Livello 1 L2: Livello 2
L3: Livello 3
I titoli di capitale presenti nel portafoglio di proprietà sono utilizzati principalmente per la copertura gestionale delle posizioni in contratti derivati su azioni aperte in contropartita dei clienti e, in misura inferiore, possono derivare dall'attività di internalizzazione e sono destinati ad essere negoziati nel breve periodo.
I derivati finanziari comprendono la valutazione positiva dei contratti CFD forex, su indici, azioni, tassi di interesse e commodities negoziati in contropartita dei clienti, nonché i contratti derivati regolamentati o stipulati con controparti istituzionali al fine di coprire gestionalmente i suddetti contratti derivati, le Opzioni Knock Out e i Turbo Certificates emessi, per un importo complessivo pari a 5.703 migliaia di euro (3.310 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).
Nel punto B.1.1 "Strumenti derivati - Derivati finanziari di negoziazione" sono state ricondotte anche le valutazioni positive dei contratti di compravendita a pronti di titoli che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way"), per un importo pari a 5.402 migliaia di euro (2.133 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).

| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valor | Totale 30/06/2022 |
Totale 31/12/2021 |
|||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | ||
| 1. Titoli di debito | 77 | 2 | - | 72 | 2 | - | |
| 1.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - | |
| 1.2 Altri titoli di debito | 77 | 2 | - | 72 | 2 | - | |
| 2. Titoli di capitale | 2 | - | 4.963 | 1 | - | 5.347 | |
| 3. Quote di O.I.C.R. | 675 | - | - | 116 | - | - | |
| 4. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | |
| 4.1 Pronti contro termine | - | - | - | - | - | - | |
| 4.2 Altri | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 754 | 2 | 4.963 | 189 | 2 | 5.347 |
Legenda: L1: Livello 1
L2: Livello 2 L3: Livello 3
Le "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" sono costituite, principalmente, dalle preferred shares di Visa INC class "C", per un importo di 4.777 migliaia di euro, che hanno registrato una variazione negativa di fair value nel corso del primo semestre 2022 pari a 107 migliaia di euro, dall'esposizione residua in titoli di capitale contabilizzati in conseguenza della contribuzione versata alla Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela dei Depositi per un importo di 182 migliaia di euro, riferiti esclusivamente ai contributi versati per l'intervento a favore di Carim, Carismi e CariCesena, con un impatto negativo registrato nel conto economico del primo semestre 2022 per effetto della valutazione al fair value di 124 migliaia di euro, e dalle quote di OICR detenute dalla controllata Fineco AM per 675 migliaia di euro. Per maggiori dettagli in merito alla valutazione al fair value degli strumenti finanziari si rimanda alla Parte A – Politiche contabili - A.4 Informativa sul fair value delle presenti note illustrative.
Per quanto riguarda, invece, i titoli di capitale rilevati dalla Banca nell'ambito dell'intervento a favore di Banca Carige S.p.A. presenti nel Bilancio 2021, si segnala che a seguito della riunione del 14 febbraio 2022, gli Organi statutari del FITD hanno approvato all'unanimità un intervento preventivo in favore di Banca Carige, per un importo pari a 530 milioni di euro, nella forma di versamento in conto capitale da parte del FITD a favore di Carige nell'ambito di una complessiva operazione che, subordinatamente alle autorizzazioni di legge, sarebbe stata realizzata da BPER Banca e che prevedeva, tra gli altri, l'acquisto ad prezzo simbolico della partecipazione detenuta dal FITD e dallo Schema volontario in Banca Carige S.p.A. (circa l'80%) e del prestito subordinato emesso da quest'ultima nel 2018 per un corrispettivo di 5 milioni di euro, pari al valore nominale. In data 3 giugno 2022 il FITD ha comunicato di aver perfezionato, entro i termini contrattualmente previsti, il closing dell'operazione di cessione della partecipazione del FITD e dello Schema volontario in Banca Carige in favore di BPER Banca, verso il corrispettivo di 1 euro e previo contributo da parte del FITD in Carige pari a 530 milioni di euro a titolo di versamento in conto capitale. Nell'ambito dell'operazione BPER Banca ha altresì acquisito le obbligazioni subordinate emesse da Banca Carige di proprietà dello Schema volontario per nominali 5 milioni di euro. Considerando quanto sopra descritto, nel mese di giugno 2022 il titolo di capitale derivante dalle contribuzioni versate da FinecoBank per gli interventi di sostegno a favore di Banca Carige è stato cancellato, determinando una perdita nel conto economico del primo semestre 2022 di 152 migliaia di euro.
Il Gruppo ha classificato in stato di sofferenza dei titoli di capitale emessi da soggetti in stato di default per un importo di bilancio complessivo di 2 migliaia di euro.

Sezione 3 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva – Voce 30
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 30/06/2022 |
Totale 31/12/2021 |
|||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | ||
| 1. Titoli di debito | 29.492 | - | - | 39.012 | - | - | |
| 1.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - | |
| 1.2 Altri titoli di debito | 29.492 | - | - | 39.012 | - | - | |
| 2. Titoli di capitale | - | - | 5 | - | - | 5 | |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 29.492 | - | 5 | 39.012 | - | 5 |
Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono costituite da titoli emessi da Stati sovrani e, in parte residuale, ad interessenze azionarie in società nelle quali il Gruppo non esercita il controllo o l'influenza significativa per 5 migliaia di euro per le quali è stata esercitata l'opzione "FVTOCI"27. Per maggiori dettagli si rimanda all'informativa relativa alle esposizioni in titoli emessi da Stati sovrani riportata nella Parte E delle presenti note illustrative.
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore lordo | Rettifiche di valore complessivo | |||||||||
| Primo stadio |
di cui: Strumenti con basso rischio di credito |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Write-off parziali complessivi |
|
| Titoli di debito | 29.493 | - | - | - | - | (1) | - | - | - | - |
| Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale 30/06/2022 | 29.493 | - | - | - | - | (1) | - | - | - | - |
| Totale 31/12/2021 | 39.018 | - | - | - | - | (6) | - | - | - | - |
Nessun dato da segnalare.
27 Relativamente agli strumenti di capitale non di trading, l'IFRS 9 prevede la possibilità di classificarli al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (c.d. "FVTOCI" – Fair Value Through Other Comprehensive Income).

| (Importi in migliaia) | |||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Totale | ||||||||||||||
| 30/06/2022 | 31/12/2021 | ||||||||||||||
| Valore di bilancio | Fair value | Valore di bilancio | Fair value | ||||||||||||
| Tipologia operazioni/Valori | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | |||
| A. Crediti verso Banche Centrali |
308.318 | - | - | - | - | 308.318 | 298.040 | - | - | - | - | 298.040 | |||
| 1. Depositi a scadenza | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X | |||
| 2. Riserva obbligatoria | 308.318 | - | - | X | X | X | 298.040 | - | - | X | X | X | |||
| 3. Pronti contro termine | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X | |||
| 4. Altri | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X | |||
| B. Crediti verso banche | 4.208.866 | - | - 1.517.352 2.488.786 | 91.897 | 5.459.466 | - | - 1.438.943 3.991.717 | 81.822 | |||||||
| 1. Finanziamenti | 91.897 | - | - | - | - | 91.897 | 81.822 | - | - | - | - | 81.822 | |||
| 1.1. Conti correnti | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X | |||
| 1.2. Depositi a scadenza |
73.282 | - | - | X | X | X | 69.508 | - | - | X | X | X | |||
| 1.3. Altri finanziamenti | 18.615 | - | - | X | X | X | 12.314 | - | - | X | X | X | |||
| - Pronti contro termine attivi |
373 | - | - | X | X | X | 222 | - | - | X | X | X | |||
| - Finanziamenti per leasing |
- | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X | |||
| - Altri | 18.242 | - | - | X | X | X | 12.092 | - | - | X | X | X | |||
| 2. Titoli di debito | 4.116.969 | - | - 1.517.352 2.488.786 | - | 5.377.644 | - | - 1.438.943 3.991.717 | - | |||||||
| 2.1. Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| 2.2. Altri titoli di debito | 4.116.969 | - | - 1.517.352 2.488.786 | - | 5.377.644 | - | - 1.438.943 3.991.717 | - | |||||||
| Totale 4.517.184 | - | - 1.517.352 2.488.786 | 400.215 | 5.757.506 | - | - 1.438.943 3.991.717 | 379.862 |
Legenda:
L1: Livello 1
L2: Livello 2 L3: Livello 3
La voce "Pronti contro termine attivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.4 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa delle presenti note illustrative.
La voce "Altri finanziamenti: Altri" si riferisce per 7.919 migliaia di euro all'importo dei margini iniziali di variazione e depositi a garanzia nei confronti di istituzioni creditizie a fronte di operazioni in contratti derivati (3.960 migliaia di euro al 31 dicembre 2021) e per 10.323 migliaia di euro ai crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari (8.132 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).
I titoli di debito sono costituiti principalmente da titoli emessi da UniCredit S.p.A. per un importo di 2.376.511 migliaia di euro (3.856.364 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).
Le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili delle presenti note illustrative.

| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Totale | |||||||||||
| Tipologia | 30/06/2022 | 31/12/2021 | ||||||||||
| operazioni/Valori | Valore di bilancio | Fair value | Valore di bilancio | Fair value | ||||||||
| Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | |
| 1. Finanziamenti | 6.306.498 | 4.291 | - | - | - 6.264.467 | 5.997.216 | 4.380 | - | - | - 6.227.799 | ||
| 1.1. Conti correnti | 2.265.048 | 2.340 | - | X | X | X | 2.107.400 | 2.242 | - | X | X | X |
| 1.2. Pronti contro termine attivi |
143.143 | 5 | - | X | X | X | 193.176 | 100 | - | X | X | X |
| 1.3. Mutui | 2.616.170 | 851 | - | X | X | X | 2.478.473 | 882 | - | X | X | X |
| 1.4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto |
846.087 | 946 | - | X | X | X | 823.203 | 1.020 | - | X | X | X |
| 1.5. Finanziamenti per leasing |
- | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| 1.6. Factoring | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| 1.7. Altri finanziamenti |
436.050 | 149 | - | X | X | X | 394.964 | 136 | - | X | X | X |
| 2. Titoli di debito | 21.140.536 | - | - 20.207.192 | 168.285 | - | 19.136.857 | - | - 19.344.296 | 244.282 | - | ||
| 2.1. Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2. Altri titoli di debito |
21.140.536 | - | - 20.207.192 | 168.285 | - | 19.136.857 | - | - 19.344.296 | 244.282 | - | ||
| Totale 27.447.034 | 4.291 | - 20.207.192 | 168.285 6.264.467 25.134.073 | 4.380 | - 19.344.296 | 244.282 6.227.799 |
Legenda:
L1: Livello 1 L2: Livello 2
L3: Livello 3
La voce "Pronti contro termine attivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.5 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa delle presenti note illustrative.
I titoli di debito sono costituiti, principalmente, da titoli emessi da Stati sovrani ed Enti sovranazionali. Per maggiori dettagli si rimanda all'informativa relativa alle esposizioni in titoli emessi da Stati sovrani riportata nella Parte E delle presenti note illustrative.
Le attività e passività finanziarie possono essere oggetto di compensazione quando la società ha correntemente un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente e intende estinguere per il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività, come previsto dallo IAS 32.
Oltre a rispettare le previsioni dello IAS 32, il Gruppo effettua la compensazione delle attività e passività finanziarie solo quando:
le operazioni hanno la stessa data esplicita di regolamento definitivo;
Nella tabella sopra riportata le operazioni di pronti contro termine effettuate sul mercato MTS e regolate attraverso una Controparte Centrale sono state esposte compensate.
Le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili delle presenti note illustrative.

| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore lordo | Rettifiche di valore complessivo | |||||||||
| Primo stadio |
di cui: Strumenti con basso rischio di credito |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Write-off parziali complessivi |
|
| Titoli di debito | 25.263.696 | - | - | - | - | (6.191) | - | - | - | - |
| Finanziamenti | 6.702.556 | - | 16.615 | 24.602 | - | (8.419) | (4.039) | (20.311) | - | - |
| Totale | 30/06/2022 31.966.252 | - | 16.615 | 24.602 | - | (14.610) | (4.039) | (20.311) | - | - |
| Totale | 31/12/2021 30.894.291 | - | 15.639 | 24.540 | - | (14.478) | (3.873) | (20.160) | - | - |
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore lordo | Rettifiche di valore complessivo | |||||||||
| Primo stadio |
di cui: Strumenti con basso rischio di credito |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Write-off parziali complessivi* |
|
| 1. Finanziamenti oggetto di concessione conformi con le GL |
47 | - | 250 | - | - | - | (2) | - | - | - |
| 2. Finanziamenti oggetto di misure di moratoria in essere non più conformi alle GL e non valutate come oggetto di concessione |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Finanziamenti oggetto di altre misure di concessione |
- | - | - | 90 | - | - | - | (16) | - | - |
| 4. Nuovi finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale 30/06/2022 | 47 | - | 250 | 90 | - | - | (2) | (16) | - | - |
| Totale 31/12/2021 | 231 | - | 773 | - | - | (2) | (11) | - | - | - |

| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair Value 30/06/2022 |
VN | Fair Value 31/12/2021 |
||||||
| L1 | L2 | L3 | 30/06/2022 | L1 | L2 | L3 | 31/12/2021 | |
| A. Derivati finanziari | ||||||||
| 1. Fair value | - | 1.140.627 | - | 10.107.420 | - | 127.448 | - | 6.228.710 |
| 2. Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Investimenti esteri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B. Derivati creditizi | ||||||||
| 1. Fair value | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | 1.140.627 | - | 10.107.420 | - | 127.448 | - | 6.228.710 |
Legenda:
VN = valore nozionale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
126 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 · FinecoBank

Sezione 6 – Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 60
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Adeguamento di valore delle attività coperte / Valori | Totale | Totale |
| 30/06/2022 | 31/12/2021 | |
| 1. Adeguamento positivo | - | 19.648 |
| 1.1 di specifici portafogli: | - | 19.648 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | - | 19.648 |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - |
| 1.2 complessivo | - | - |
| 2. Adeguamento negativo | (191.863) | (21.183) |
| 2.1 di specifici portafogli: | (191.863) | (21.183) |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (191.863) | (21.183) |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - |
| 2.2 complessivo | - | - |
| Totale | (191.863) | (1.535) |
Sezione 8 – Riserve tecniche a carico dei riassicuratori – Voce 80 Nessun dato da segnalare.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 30/06/2022 |
Totale 31/12/2021 |
| 1. Attività di proprietà | 82.260 | 84.435 |
| a) terreni | 23.932 | 23.932 |
| b) fabbricati | 39.166 | 39.822 |
| c) mobili | 2.831 | 3.089 |
| d) impianti elettronici | 14.058 | 15.001 |
| e) altre | 2.273 | 2.591 |
| 2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing | 62.715 | 64.148 |
| a) terreni | - | - |
| b) fabbricati | 62.350 | 63.830 |
| c) mobili | - | - |
| d) impianti elettronici | - | - |
| e) altre | 365 | 318 |
| 144.975 Totale |
148.583 | |
| di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute | - | - |
Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili delle presenti note illustrative.
Il Gruppo ha in essere operazioni di leasing operativo rappresentate da contratti di locazione per una parte della superficie dell'immobile di proprietà.
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 30/06/2022 |
Totale 31/12/2021 |
||||||
| Fair value Valore di |
Valore di | Fair value | ||||||
| bilancio | L1 | L2 | L3 | bilancio | L1 | L2 | L3 | |
| 1. Attività di proprietà | 1.710 | - | - | 2.270 | 1.764 | - | - | 2.292 |
| a) terreni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) fabbricati | 1.710 | - | - | 2.270 | 1.764 | - | - | 2.292 |
| 2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - | - | - | - | - |
| a) terreni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) fabbricati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 1.710 | - | - | 2.270 | 1.764 | - | - | 2.292 |
| di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute |
- | - | - | - | - | - | - | - |
Legenda: L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

9.3 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività rivalutate
Nessun dato da segnalare.
9.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al fair value Nessun dato da segnalare.
9.5 Rimanenze di attività materiali disciplinate dallo IAS 2: composizione
Nessun dato da segnalare.

| Attività/Valori | Totale 30/06/2022 |
(Importi in migliaia) Totale 31/12/2021 |
|||
|---|---|---|---|---|---|
| Durata definita | Durata indefinita | Durata definita | Durata indefinita | ||
| A.1 Avviamento | X | 89.602 | X | 89.602 | |
| A.1.1 di pertinenza del gruppo | X | 89.602 | X | 89.602 | |
| A.1.2 di pertinenza di terzi | X | - | X | - | |
| A.2 Altre attività immateriali | 10.066 | 27.459 | 11.625 | 27.459 | |
| di cui: software | 9.990 | - | 11.500 | - | |
| A.2.1 Attività valutate al costo: | 10.066 | 27.459 | 11.625 | 27.459 | |
| a) Attività immateriali generate internamente | - | - | - | - | |
| b) Altre attività | 10.066 | 27.459 | 11.625 | 27.459 | |
| A.2.2 Attività valutate al fair value: | - | - | - | - | |
| a) Attività immateriali generate internamente | - | - | - | - | |
| b) Altre attività | - | - | - | - | |
| Totale | 10.066 | 117.061 | 11.625 | 117.061 |
Le Altre attività immateriali a durata indefinita sono relative ai marchi e domini.
La vita utile dei software considerata ai fini della determinazione dell'ammortamento è di 3 anni, mentre la vita utile delle altre attività immateriali a durata definita è di 5 anni. Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della nota integrativa consolidata al 31 dicembre 2021.
Per quanto riguarda le considerazioni condotte al 30 giugno 2022 relativamente all'impairment test delle attività immateriali a vita utile definita ed indefinita, nello specifico avviamento, marchi e domini Fineco, non si rilevano indicatori tali da apportare rettifiche ai relativi valori di bilancio. Per ulteriori dettagli in merito all'impairment test delle attività immateriali a vita utile indefinita, si rimanda ai paragrafi sotto riportati.
Al 30 giugno 2022 gli impegni contrattuali per l'acquisto di attività immateriali ammontano a 288 migliaia di euro.
Segnaliamo inoltre che non vi sono attività immateriali acquisite per concessione governativa; non sono state costituite attività immateriali a garanzia di propri debiti; non vi sono attività immateriali oggetto di locazione finanziaria; non vi sono attività immateriali rivalutate.

Come disposto dallo IAS 36, l'impairment test delle attività immateriali a vita utile indefinita deve essere eseguito con cadenza almeno annuale e, comunque, ogni qualvolta vi sia oggettiva evidenza del verificarsi di eventi che ne possano aver ridotto il valore.
Il valore recuperabile di un'attività è rappresentato dal maggiore tra il suo valore d'uso (valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati generabili dall'attività oggetto di valutazione) ed il relativo fair value al netto dei costi di vendita.
Il valore recuperabile delle attività oggetto di impairment test deve essere determinato per le singole attività a meno che sussistano entrambe le seguenti condizioni:
il valore d'uso dell'attività non è stimato essere prossimo al suo fair value al netto dei costi di vendita;
l'attività non è in grado di generare flussi finanziari in entrata ampiamente indipendenti da quelli derivanti da altre attività (o gruppi di attività). Quando si verificano tali condizioni l'impairment test è condotto a livello di Cash Generating Unit (CGU) alla quale l'attività appartiene, come richiesto dal principio contabile.
Ai fini della determinazione del valore d'uso delle attività soggette a impairment test, lo IAS 36 richiede che si debba fare riferimento ai flussi finanziari relativi alle attività nelle loro condizioni correnti alla data del test e che rappresentino la migliore stima effettuabile dalla Direzione aziendale riguardo l'insieme delle condizioni economiche che esisteranno nel corso della restante vita utile dell'attività.
Ai fini del test di impairment il valore d'uso della c.d. cash generating unit (CGU) alla quale sono assegnate le attività immateriali deve essere calcolato considerando i flussi di cassa per tutte le attività e passività comprese nella CGU e non solo per quelle a fronte delle quali è stato rilevato l'avviamento e/o l'attività immateriale in sede di applicazione dell'IFRS 3.
La stima del valore d'uso ai fini della verifica dell'eventuale impairment di attività immateriali, ivi incluso l'avviamento, che non generano flussi finanziari autonomi ma esclusivamente con il concorso di altre attività aziendali, richiede la preliminare attribuzione di tali attività a unità operative relativamente autonome nell'ambito gestionale (sia dal punto di vista dei flussi finanziari generati sia dal punto di vista della pianificazione e sistema di reporting direzionale interno); tali unità operative sono definite Cash Generating Unit (CGU).
Relativamente all'avviamento iscritto in bilancio della Banca, occorre sottolineare che lo stesso riguarda acquisizioni di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi tramite consulenti finanziari. Queste attività sono state completamente integrate nell'operatività corrente di FinecoBank, per cui non risulta possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo alla profittabilità complessiva della Banca; ciò significa che ai fini della conferma della recuperabilità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda.
La Banca nel suo complesso (incluso il contributo della controllata Fineco Asset Management DAC, società di gestione di diritto irlandese, grazie al modello di business integrato verticalmente) costituisce pertanto la cash generating unit (CGU) in relazione alla quale condurre il test di impairment. Infatti, considerato il particolare modello di business del Gruppo, che prevede una fortissima integrazione fra consulenti finanziari e piattaforma trading e banking, per cui la rete dei consulenti finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, che prevede servizi di banking, brokerage ed investing, una contabilizzazione di costi/ricavi per business unit non è rilevante e significativa. Alla medesima CGU sono attribuiti il marchio e i domini Fineco acquistati nel corso dell'esercizio 2019 da UniCredit S.p.A. a seguito dell'uscita dal relativo gruppo.
I principi contabili di riferimento richiedono che l'impairment test sia svolto raffrontando il valore contabile della CGU con il relativo valore recuperabile. Laddove quest'ultimo risultasse minore del valore contabile, una rettifica di valore dovrebbe essere rilevata in bilancio. Il valore recuperabile è il maggiore tra il suo fair value (al netto dei costi di vendita) ed il relativo valore d'uso.
Il valore recuperabile della CGU in questo caso è rappresentato dal valore d'uso, determinato sulla base dei flussi finanziari futuri.
Il calcolo del valore d'uso ai fini dell'impairment test è effettuato utilizzando un modello di flussi di cassa scontati (Discounted Cash Flow o DCF). Tali flussi di cassa sono determinati sottraendo dall'utile netto il fabbisogno di capitale annuo generato dalla variazione delle attività ponderate per il rischio. Tale fabbisogno di capitale è determinato considerando il livello di capitalizzazione che si intende raggiungere nel lungo periodo, anche alla luce dei livelli minimi di capitale regolamentare richiesti.
Con riferimento ai risultati dell'impairment test, si evidenzia che al 30 giugno 2022 non si rilevano indicatori di impairment dell'avviamento e dei marchi e domini Fineco iscritti in bilancio. A tale riguardo si precisa che al 30 giugno 2022 la Banca ha valutato che le variazioni ragionevolmente stimate nei dati prospettici utilizzati al 31 dicembre 2021 non sono tali da avere un impatto significativo sull'esito, positivo, dell'impairment test svolto con

riferimento a tale data, i cui risultati hanno confermato la sostenibilità dell'avviamento iscritto in bilancio non facendo emergere in alcuno degli scenari ipotizzati la necessità di una svalutazione, confermando un valore d'uso significativamente superiore al valore contabile. Anche le analisi di sensitività effettuate in tale data evidenziano che l'impairment test raggiungerebbe un livello di break-even assumendo variazioni attualmente non ragionevolmente ipotizzabili nei principali parametri utilizzati nel modello di valutazione (un tasso di attualizzazione al netto delle imposte "Ke" pari a circa 20 punti percentuali, ovvero con una riduzione di circa il 70% degli utili annuali). Si evidenzia inoltre che il titolo FinecoBank presenta una capitalizzazione di borsa al 30 giugno 2022 pari a 6.968 milioni di euro, significativamente superiore al patrimonio netto consolidato e al risultato del modello utilizzato per il test di impairment, che conferma la ragionevolezza dei criteri applicati nel calcolo del valore d'uso.
Per maggiori dettagli in merito all'impairment test e alle relative analisi di sensitività si rimanda alla Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato – Sezione 10 – Attività Immateriali della nota integrativa del bilancio consolidato al 31 dicembre 2021.
La voce "Attività fiscali", pari a 44.681 migliaia di euro al 30 giugno 2022, è composta da "Attività fiscali anticipate" per 43.624 migliaia di euro, già al netto della compensazione con le "Passività fiscali differite" per 3.040 migliaia di euro, e da "Attività fiscali correnti" per 1.057 migliaia di euro.
La voce "Passività fiscali", pari a 118.430 migliaia di euro alla stessa data, è composta esclusivamente da "Passività fiscali correnti". Non sono presenti "Passività fiscali differite" in quanto oggetto di compensazione con le "Attività fiscali anticipate" per 3.040 migliaia di euro.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 30/06/2022 |
Totale 31/12/2021 |
| Attività fiscali correnti | 1.057 | - |
| Passività fiscali correnti | 118.430 | 35.864 |
Le attività/passività fiscali anticipate/differite sono rappresentate nello Stato Patrimoniale consolidato al netto delle relative passività/attività fiscali differite/anticipate e sono di seguito dettagliate:
In linea con le disposizioni normative e regolamentari vigenti si precisa che:
Nella determinazione delle attività e passività fiscali anticipate/differite e correnti si è tenuto conto dell'aliquota IRES del 27,5% (24% aliquota ordinaria e 3,5% aliquota addizionale per gli enti creditizi) e dell'aliquota IRAP del 5,57% per l'Italia.
Per quanto riguarda Fineco AM le imposte correnti sono state determinate con l'aliquota del 12,5%.
Non vi sono imposte anticipate o differite non iscritte in bilancio in relazione a differenze temporanee. Inoltre, non risultano perdite fiscali.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 30/06/2022 |
Totale 31/12/2021 |
| Accantonamenti in contropartita del conto economico | 42.979 | 42.007 |
| - di cui Patent Box ex D.L. n.3 del 2015 | 10.988 | 8.791 |
| - di cui Accantonamenti al Fondo rischi ed oneri | 18.224 | 19.329 |
| - di cui Riallineamento avviamenti art. 110 del D.L. n. 104/2020 | 9.909 | 10.011 |
| - di cui Altro | 3.858 | 3.876 |
| Accantonamenti in contropartita del patrimonio netto | 1.278 | 1.048 |
| - di cui Riserve di valutazione in applicazione IAS 19 | 262 | 1.048 |
| - di cui Attività finanziarie valutate al fair value con impatto redditività complessiva | 1.016 | - |
| Svalutazioni su crediti (di cui alla Legge 214/2011) | 2.407 | 2.772 |
| Totale ante compensazione IAS 12 | 46.664 | 45.827 |
| Compensazione con Passività per imposte differite - IAS 12 | (3.040) | (2.853) |
| Totale | 43.624 | 42.974 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 30/06/2022 |
Totale 31/12/2021 |
| Accantonamenti in contropartita del conto economico | 2.526 | 2.148 |
| - di cui Avviamento e Marchio | 2.410 | 1.938 |
| - di cui Esposizioni in titoli di capitale verso lo Schema Volontario | 60 | 151 |
| - di cui Altro | 56 | 59 |
| Accantonamenti in contropartita del patrimonio netto | 514 | 705 |
| - di cui Riserve di valutazione in applicazione IAS 19 | 514 | 502 |
| - di cui Attività finanziarie valutate al fair value con impatto redditività complessiva | - | 203 |
| Totale ante compensazione IAS 12 | 3.040 | 2.853 |
| Compensazione con Attività per imposte anticipate - IAS 12 | (3.040) | (2.853) |
| Totale | - | - |

Sezione 12 – Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate – Voce 120 dell'attivo e Voce 70 del passivo Nessun dato da segnalare
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 30/06/2022 |
Totale 31/12/2021 |
|
| Crediti commerciali ai sensi dell'IFRS 15 | 5.541 | 5.397 |
| Crediti d'imposta acquistati | 827.217 | 508.764 |
| Crediti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari | 2.167 | 1.299 |
| Crediti per partite in contenzioso non derivanti da operazioni creditizie | 129 | - |
| Migliorie e spese incrementative sostenute su beni di terzi | 4.328 | 5.236 |
| Partite definitive non imputabili ad altre voci: | 16.228 | 14.593 |
| - titoli e cedole da regolare | 1.762 | 1.435 |
| - altre operazioni | 14.466 | 13.158 |
| Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali": | 264.419 | 352.224 |
| - acconti d'imposta | 258.977 | 346.953 |
| - crediti d'imposta | 5.442 | 5.271 |
| Partite in attesa di regolamento | 9.548 | 6.480 |
| Partite in corso di lavorazione | 6.497 | 5.900 |
| - POS, bancomat e Visa debit | 6.470 | 5.897 |
| - Altre | 27 | 3 |
| Partite viaggianti non attribuite ai conti di pertinenza | 3 | 4 |
| Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
19.883 | 13.562 |
| Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
86.535 | 79.566 |
| Totale | 1.242.495 | 993.025 |
La voce Crediti d'imposta acquistati include il valore di bilancio dei crediti d'imposta acquistati nell'ambito del Decreto Legge 34/2020. Essi includono sia i crediti d'imposta acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti sia acquistati a seguito di cessione da parte di precedenti acquirenti.
Si precisa che fra i Crediti di Imposta ex art. 121 D.L. 34/2020 acquistati da FinecoBank sul mercato secondario, per un importo complessivo di 383.928 migliaia di euro, risultano iscritti anche crediti che sono stati oggetto di sequestro preventivo, per un importo di acquisto di 38.996 migliaia di euro, da parte dell'Autorità giudiziaria in esecuzione di una ordinanza di sequestro nell'ambito di un procedimento penale che riguarda soggetti terzi. Attesa la totale estraneità della Banca ai fatti oggetto di indagine, nel presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato i suddetti crediti sono rimasti iscritti come crediti fiscali (voce "Crediti d'imposta acquistati"), alla luce del principio secondo cui, ove venga rilevato che il contribuente cedente non aveva diritto alla detrazione, i cessionari rispondono solo per l'eventuale utilizzo del credito d'imposta in modo irregolare o in misura maggiore rispetto al credito d'imposta ricevuto (comma 6 dell'art. 121 cit.) oppure in caso di concorso, ove essi abbiano omessa la specifica diligenza richiesta in sede di acquisto (cfr. Agenzia delle Entrate, Circolare n. 23/E del 23.6.2022 e precedenti Circolari n. 24/E dell'8.8.2020 e n. 30/E del 22.12.2020). A tal riguardo, va sottolineato che: i) trattandosi di una sub-cessione, non vi è stato alcun rapporto tra FinecoBank e l'originario beneficiario della detrazione e che, in linea con le migliori best practice, FinecoBank ha posto in essere una serie di approfonditi controlli, anche con il supporto di società specializzate, in modo tale da prevenire qualsiasi forma di responsabilità; ii) sia le clausole e tutele incluse nel contratto di cessione dei crediti in discorso, sia le norme ivi richiamate (in particolare, gli articoli 1260 e seguenti del codice civile) approntano un'adeguata tutela a favore di FinecoBank, che può vantare diritti tanto sul piano dell'eventuale risoluzione della cessione (con le connesse conseguenze restitutorie), tanto su quello risarcitorio. Infine, si segnala che con il decreto legge 25 febbraio 2022, n. 13, pubblicato in G.U. in pari data, all'art. 3 è disposto che, nelle ipotesi in cui i crediti d'imposta di cui agli articoli 121 e 122 del decreto-legge n. 34 del 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 77 del 2020, non possano essere utilizzati in quanto oggetto di sequestro disposto dall'Autorità giudiziaria, il termine per l'utilizzo delle quote residue al momento del sequestro è aumentato di un periodo pari alla durata del sequestro stesso.

| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Valori | Totale 30/06/2022 |
Totale 31/12/2021 |
|||||||
| Fair Value | Fair Value | ||||||||
| VB | L1 L2 |
L3 | VB | L1 | L2 | L3 | |||
| 1. Debiti verso banche centrali | 1.028.974 | X | X | X | 1.034.228 | X | X | X | |
| 2. Debiti verso banche | 1.304.348 | X | X | X | 190.985 | X | X | X | |
| 2.1 Conti correnti e depositi a vista | 35.832 | X | X | X | 62.800 | X | X | X | |
| 2.2 Depositi a scadenza | - | X | X | X | - | X | X | X | |
| 2.3 Finanziamenti | 34.353 | X | X | X | 42.437 | X | X | X | |
| 2.3.1 Pronti contro termine passivi | 34.353 | X | X | X | 42.437 | X | X | X | |
| 2.3.2 Altri | - | X | X | X | - | X | X | X | |
| 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali | - | X | X | X | - | X | X | X | |
| 2.5 Debiti per leasing | 3.886 | X | X | X | 3.910 | X | X | X | |
| 2.6 Altri debiti | 1.230.277 | X | X | X | 81.838 | X | X | X | |
| Totale 2.333.322 | - 1.031.125 1.304.348 | 1.225.213 | - 1.032.069 | 190.985 |
Legenda:
VB: Valore di bilancio L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
La voce 1. "Debiti verso banche centrali" include esclusivamente la liquidità ricevuta dalla Banca centrale nell'ambito delle operazioni TLTRO III. In particolare, FinecoBank ha partecipato alla 6^ e 7^ tranche del programma TLTRO III per un importo complessivo di 1.045 migliaia di euro.
La voce 2.3.1. "Finanziamenti - Pronti contro termine passivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.4 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa delle presenti note illustrative.
Le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili delle presenti note illustrative.

| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale 30/06/2022 |
Totale 31/12/2021 |
||||||||
| Tipologia operazioni/Valori | Fair Value | Fair Value | |||||||
| VB | L1 | L2 | L3 | VB | L1 | L2 | L3 | ||
| 1. Conti correnti e depositi a vista | 30.523.969 | X | X | X | 29.518.974 | X | X | X | |
| 2. Depositi a scadenza | - | X | X | X | 1 | X | X | X | |
| 3. Finanziamenti | 62.742 | X | X | X | 100.301 | X | X | X | |
| 3.1 Pronti contro termine passivi | 62.742 | X | X | X | 100.301 | X | X | X | |
| 3.2 Altri | - | X | X | X | - | X | X | X | |
| 4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali | - | X | X | X | - | X | X | X | |
| 5. Debiti per leasing | 60.197 | X | X | X | 61.425 | X | X | X | |
| 6. Altri debiti | 180.697 | X | X | X | 167.021 | X | X | X | |
| Totale 30.827.605 | - | - 30.827.605 29.847.722 | - | - 29.847.722 |
VB: Valore di bilancio L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
La voce 3.1. "Finanziamenti - Pronti contro termine passivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.5 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa delle presenti note illustrative.
Le attività e passività finanziarie possono essere oggetto di compensazione quando la società ha correntemente un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente e intende estinguere per il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività, come previsto dallo IAS 32.
Oltre a rispettare le previsioni dello IAS 32, la Banca effettua la compensazione delle attività e passività finanziarie solo quando:
Nella tabella sopra riportata le operazioni di pronti contro termine effettuate sul mercato MTS e regolate attraverso una Controparte Centrale sono state esposte compensate.
Le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili delle presenti note illustrative.

| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia titoli/Valori | Totale 30/06/2022 |
Totale 31/12/2021 |
|||||||
| Fair Value | Fair Value | ||||||||
| VB | L1 | L2 | L3 | VB | L1 | L2 | L3 | ||
| A. Titoli | |||||||||
| 1. obbligazioni | 498.833 | 439.391 | - | - | 497.266 | 489.712 | - | - | |
| 1.1 strutturate | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 1.2 altre | 498.833 | 439.391 | - | - | 497.266 | 489.712 | - | - | |
| 2. altri titoli | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2.1 strutturate | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2.2 altre | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 498.833 | 439.391 | - | - | 497.266 | 489.712 | - | - |
Legenda:
VB: Valore di bilancio L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
Le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili delle presenti note illustrative.

| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale 30/06/2022 |
Totale 31/12/2021 |
|||||||||
| Tipologia operazioni/Valori | Fair Value | Fair Value | ||||||||
| VN | L1 | L2 | L3 | Fair Value * | VN | L1 | L2 | L3 | Fair Value * | |
| A. Passività per cassa | ||||||||||
| 1. Debiti verso banche | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Debiti verso clientela | 584 | 224 | - | 1 | 225 | 589 | 272 | - | - | 272 |
| 3. Titoli di debito | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.1 Obbligazioni | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.1.1 Strutturate | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.1.2 Altre obbligazioni | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.2 Altri titoli | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.2.1 Strutturati | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.2.2 Altri | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| Totale (A) | 584 | 224 | - | 1 | 225 | 589 | 272 | - | - | 272 |
| B. Strumenti derivati | ||||||||||
| 1. Derivati finanziari | X | 5.513 | 1.366 | - | X | X | 2.214 | 1.931 | - | X |
| 1.1 Di negoziazione | X | 5.513 | 1.366 | - | X | X | 2.214 | 1.931 | - | X |
| 1.2 Connessi con la fair value option |
X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 1.3 Altri | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 2. Derivati creditizi | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 2.1 Di negoziazione | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 2.2 Connessi con la fair value option |
X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 2.3 Altri | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| Totale (B) | X | 5.513 | 1.366 | - | X | X | 2.214 | 1.931 | - | X |
| Totale (A+B) | X | 5.737 | 1.366 | 1 | X | X | 2.486 | 1.931 | - | X |
Legenda:
VN = valore nominale o nozionale
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
Fair value* = Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione
I derivati finanziari comprendono la valutazione negativa dei contratti CFD forex, su indici, azioni, tassi di interesse e commodities, Knock Out Option e Turbo Certificates emessi, nonché i contratti derivati regolamentati o stipulati con controparti istituzionali utilizzati per la copertura gestionale dei suddetti contratti derivati, per un importo complessivo pari a 1.659 migliaia di euro (2.214 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).
Nel punto B.1.1 "Strumenti derivati - Derivati finanziari di negoziazione" sono state ricondotte anche le valutazioni negative dei contratti di compravendita a pronti di titoli che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way"), per un importo pari a 5.220 migliaia di euro (1.931 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).

Sezione 3 – Passività finanziarie designate al fair value – Voce 30 Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair value | 30/06/2022 | VN | Fair value | 31/12/2021 | VN | ||||
| L1 | L2 | L3 | 30/06/2022 | L1 | L2 | L3 | 31/12/2021 | ||
| A. Derivati finanziari | - | 13.004 | - | 720.000 | - | 57.313 | - | 2.638.780 | |
| 1) Fair value | - | 13.004 | - | 720.000 | - | 57.313 | - | 2.638.780 | |
| 2) Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3) Investimenti esteri | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| B. Derivati creditizi | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 1) Fair value | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2) Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | - | 13.004 | - | 720.000 | - | 57.313 | - | 2.638.780 |
Legenda
VN = valore nozionale
L1 = Livello 1 L2 = Livello 2
L3 = Livello 3

Sezione 5 – Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 50
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Adeguamento di valore delle passività coperte/ Componenti del gruppo | Totale 30/06/2022 |
Totale 31/12/2021 |
| 1. Adeguamento positivo delle passività finanziarie | 3.698 | 7.950 |
| 2. Adeguamento negativo delle passività finanziarie | (14.121) | - |
| Totale | (10.423) | 7.950 |
Vedi sezione 11 dell'attivo.
Sezione 7 – Passività associate ad attività in via di dismissione - Voce 70 Vedi sezione 12 dell'attivo.

| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Voci/Componenti | Totale 30/06/2022 |
Totale 31/12/2021 |
|
| Altri debiti relativi ad Amministratori e Sindaci | 190 | 337 | |
| Altri debiti relativi al personale dipendente | 17.908 | 16.069 | |
| Contributi previdenziali da versare | 6.294 | 7.818 | |
| Debiti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari | 34.534 | 32.888 | |
| Debiti per accordi di pagamento basati su azioni | - | 35 | |
| Partite definitive ma non imputabili ad altre voci: | 227.836 | 51.357 | |
| - titoli e cedole da regolare | 8.763 | 11.535 | |
| - deleghe di pagamento | 206.157 | 27.339 | |
| - altre partite | 12.916 | 12.483 | |
| Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali": | 32.434 | 102.033 | |
| - somme trattenute a terzi quali sostituti d'imposta | 29.736 | 54.332 | |
| - altre | 2.698 | 47.701 | |
| Partite illiquide per operazioni di portafoglio | 11.949 | 15.407 | |
| Partite in attesa di regolamento: | 98.287 | 88.879 | |
| - bonifici in partenza | 98.227 | 88.851 | |
| - POS e bancomat | 60 | 28 | |
| Partite in corso di lavorazione: | 1.872 | 1.018 | |
| - bonifici in arrivo | 1.849 | 986 | |
| - altre partite in corso di lavorazione | 23 | 32 | |
| Ratei e risconti passivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
287 | 361 | |
| Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
|||
| Somme a disposizione della clientela | 17.709 21.931 |
17.886 8.756 |
|
| Totale | 471.231 | 342.844 |

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 30/06/2022 |
Totale 31/12/2021 |
|
| A. Esistenze iniziali | 5.033 | 4.924 |
| B. Aumenti | 25 | 163 |
| B.1 Accantonamento dell'esercizio | 25 | 32 |
| B.2 Altre variazioni | - | 131 |
| C. Diminuzioni | (824) | (54) |
| C.1 Liquidazioni effettuate | (43) | (54) |
| C.2 Altre variazioni | (781) | - |
| D. Rimanenze finali | 4.234 | 5.033 |
| Totale | 4.234 | 5.033 |
| Descrizione delle principali ipotesi attuariali | 30/06/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Tasso di attualizzazione | 3,10% | 1,00% |
| Tasso di inflazione atteso | 2,50% | 1,80% |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale Voci/Componenti 30/06/2022 |
Totale 31/12/2021 |
|
| 1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate | 99 | 52 |
| 2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate | - | - |
| 3. Fondi di quiescenza aziendali | - | - |
| 4. Altri fondi per rischi ed oneri | 104.996 | 116.704 |
| 4.1 controversie legali e fiscali | 27.979 | 28.288 |
| 4.2 oneri per il personale | 3.044 | 5.918 |
| 4.3 altri | 73.973 | 82.498 |
| Totale | 105.095 | 116.756 |
Per ulteriori dettagli sulla composizione dei Fondi per rischi e oneri si rimanda all'informativa fornita in calce alla tabella "10.6 Fondi per rischi ed oneri – altri fondi".
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate | |||||
| Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio Impaired acquisiti/e o originati/e |
Totale | ||
| 1. Impegni a erogare fondi | 75 | - | - | - | 75 |
| 2. Garanzie finanziarie rilasciate | 24 | - | - | - | 24 |
| Totale | 99 | - | - | - | 99 |
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Totale 30/06/2022 |
Totale 31/12/2021 |
|||
| Controversie legali e fiscali | 27.979 | 28.288 | ||
| - Cause in corso | 20.210 | 20.635 | ||
| - Reclami | 4.033 | 3.917 | ||
| - Vertenze fiscali | 3.736 | 3.736 | ||
| Oneri per il personale | 3.044 | 5.918 | ||
| Altri | 73.973 | 82.498 | ||
| - Indennità suppletiva clientela | 71.606 | 79.801 | ||
| - Indennità contrattuale e patti di non concorrenza | 401 | 434 | ||
| - Altri fondi | 1.966 | 2.263 | ||
| Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi | 104.996 | 116.704 |

| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Fondo rischi e oneri | Totale | Utilizzi | Trasferimenti e altre variazioni |
Utili (perdite) attuariali IAS 19R * |
Accantonamenti netti** |
Totale |
| 31/12/2021 | 30/06/2022 | |||||
| Controversie legali e fiscali | 28.288 | (1.583) | 229 | - | 1.045 | 27.979 |
| - Cause in corso | 20.635 | (1.350) | 315 | - | 610 | 20.210 |
| - Reclami | 3.917 | (233) | (86) | - | 435 | 4.033 |
| - Vertenze fiscali | 3.736 | - | - | - | - | 3.736 |
| Oneri per il personale | 5.918 | (5.914) | - | - | 3.040 | 3.044 |
| Altri | 82.498 | (1.584) | - | (11.280) | 4.339 | 73.973 |
| - Indennità suppletiva clientela | 79.801 | (588) | - | (11.244) | 3.637 | 71.606 |
| - Indennità contrattuale e patti di non concorrenza |
434 | - | - | (36) | 2 | 400 |
| - Altri fondi | 2.263 | (996) | - | - | 700 | 1.967 |
| Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi | 116.704 | (9.081) | 229 | (11.280) | 8.424 | 104.996 |
* La voce "Utili (perdite) attuariali IAS 19R" comprende gli utili (perdite) rilevati nella voce "Riserva da valutazione" in applicazione dello IAS 19R.
** La voce "Accantonamenti netti" comprende alcuni oneri ricompresi a voce propria di conto economico per meglio rifletterne la natura (ad esempio "Spese per il personale", Spese amministrative" e "Interessi passivi e oneri assimilati").
La tabella seguente riporta le principali ipotesi attuariali utilizzate ai fini della misurazione della passività relativa al Fondo indennità suppletiva di clientela e Fondo indennità contrattuale.
| Descrizione delle principali ipotesi attuariali | 30/06/2022 | 31/12/2021 |
|---|---|---|
| Tasso di attualizzazione | 3,10% | 1,00% |
| Tasso di incremento salariale | 0,00% | 0,00% |
Per ulteriori informazioni e dettagli su importo, tempistica e incertezza dei flussi finanziari (sensitivity), si rimanda al Bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2021.
Il Fondo rischi per controversie legali include gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relative a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, accantonamenti relativi alle controversie in essere con i consulenti finanziari (generalmente di stampo giuslavoristico) ed alle altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta, e altri soggetti per 24.243 migliaia di euro (24.552 migliaia di euro al 31 dicembre 2021). Tale fondo include, oltre alle spese processuali a carico del Gruppo in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che assistono il Gruppo nelle controversie in corso nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti. Tale stima è stata determinata dal Gruppo in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.
Il Fondo indennità suppletiva di clientela pari a 71.606 migliaia di euro (79.801 migliaia di euro al 31 dicembre 2021) è costituito a fronte dell'indennità di fine rapporto da riconoscere alla rete dei consulenti finanziari, ai sensi dell'art. 1751 del Codice Civile, nel caso di scioglimento del contratto per fatto non imputabile al consulente, quale, ad esempio, il raggiungimento dell'età pensionabile. La valutazione dell'onere connesso alle obbligazioni in essere a fine periodo è stata effettuata, secondo quanto previsto dallo IAS 19, avvalendosi del supporto di un attuario esterno indipendente.
Il Fondo Oneri per il personale accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e l'ammontare.
Il Fondo indennità contrattuale e patti di non concorrenza per un importo pari a 400 migliaia di euro (434 migliaia di euro al 31 dicembre 2021) sono correlati all'operatività di un numero limitato di consulenti finanziari e sono previsti contrattualmente. In particolare, il patto di non concorrenza è un'estensione dell'obbligo di fedeltà al termine del rapporto di lavoro che protegge la Banca da un'eventuale attività di concorrenza da parte dell'ex consulente finanziario; l'indennità contrattuale è una speciale indennità che la Banca si impegna a corrispondere al consulente finanziario, che ha esercitato la facoltà di cedere a terzi i diritti e gli obblighi nascenti dal contratto stipulato con la Banca, ove questi, dopo la cessazione del rapporto di lavoro, continui a mantenere un comportamento corretto sotto il profilo etico-professionale nei confronti della Banca, con particolare riguardo al portafoglio clienti. La valutazione dell'onere connesso alle obbligazioni in essere a fine periodo relativamente all'indennità contrattuale è stata effettuata avvalendosi del supporto di un attuario esterno indipendente.

Il Fondo rischi per controversie fiscali è costituito a fronte delle contestazioni ricevute da parte dell'Agenzia delle Entrate in seguito alle verifiche fiscali subite dalla Banca nel corso degli anni ed in relazione alle quali la Banca, ritenendo di aver calcolato le imposte correttamente e legittimamente, ha presentato ricorso nei diversi gradi di giudizio. Il fondo accoglie gli accantonamenti per vertenze fiscali (sanzioni e interessi) per 3.736 migliaia di euro (3.736 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).
Nel suddetto fondo rischi ed oneri sono stati accantonati gli importi per sanzioni e interessi relativi alle maggiori imposte oggetto di contestazione e richieste dall'Amministrazione finanziaria tramite cartelle esattoriali o avvisi di pagamento e per l'onere stimato delle spese legali da sostenere nei diversi gradi di giudizio.
Per maggiori dettagli si rinvia alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 1.5 – Rischi operativi - paragrafo "Rischi derivanti da contenziosi e verifiche di natura tributaria" delle presenti note illustrative.
Gli Altri fondi sono costituiti, principalmente, a fronte di rischi legati al business e all'operatività del Gruppo, per un importo pari a 1.967 migliaia di euro (2.263 migliaia di euro al 31 dicembre 2021), tra i quali, in particolare, gli accantonamenti per eventi formativi per i consulenti finanziari.
Sezione 11 – Riserve tecniche – Voce 110 Nessun dato da segnalare.
Sezione 12 – Azioni rimborsabili – Voce 130 Nessun dato da segnalare.

Al 30 giugno 2022 il capitale sociale di FinecoBank ammonta a 201.340 migliaia di euro, composto da 610.119.860 azioni ordinarie di nominali 0,33 euro.
Al 30 giugno 2022 il Gruppo, nello specifico la Capogruppo FinecoBank, detiene in portafoglio numero 136.479 azioni di FinecoBank, in relazione ai piani di incentivazione a favore dei consulenti finanziari, corrispondenti allo 0,02% delle azioni rappresentanti il capitale sociale, per un ammontare pari a 1.714 migliaia di euro. Nel corso del primo semestre 2022 sono state acquistate 59.800 azioni, per un importo di 850 migliaia di euro, in relazione al "Sistema incentivante 2021 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 5.527, n. 3.435, n. 8.227 e n. 28.998 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito rispettivamente del piano "Sistema Incentivante 2017 PFA", "Sistema Incentivante 2018 PFA", "Sistema Incentivante 2019 PFA" e "Sistema Incentivante 2020 PFA", per un importo complessivo di 576 migliaia di euro.
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 9 febbraio 2022, tenuto conto del risultato positivo della verifica delle condizioni minime di accesso a livello di Gruppo e di quelle individuali (compliance dei comportamenti e occupazione continuativa), nonché del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 7 febbraio 2022, ha approvato:
e, conseguentemente, un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 55.370,04 euro corrispondente a complessive n. 167.788 azioni ordinarie FinecoBank del valore nominale di 0,33 euro ciascuna (aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, regolare godimento) con efficacia dal 31 marzo 2022, in parziale esercizio della delega al Consiglio di Amministrazione conferita dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti dell'11 aprile 2017, 11 aprile 2018, 10 aprile 2019 e 28 aprile 2020 ai sensi dell'art. 2443 del Codice civile. L'effetto di diluizione derivante dai suddetti aumenti di capitale gratuito è quantificato nella misura dello 0,03% del capitale fully diluited;
l'assegnazione della seconda tranche in azioni del "Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2018-2020" per i dipendenti di FinecoBank, attribuita nel 2018, corrispondente a n. 52.302 azioni ordinarie gratuite FinecoBank, e, conseguentemente, un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 17.259,66 euro con efficacia dal 31 marzo 2022 in parziale esercizio della delega al Consiglio di Amministrazione conferita dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti dell'11 aprile 2018 ai sensi dell'art. 2443 del Codice civile.
A fronte degli aumenti di capitale sopra descritti sono state conseguentemente ridotte le riserve di utili disponibili.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 30/06/2022 | Totale 31/12/2021 | |
| Capitale sociale | 201.340 | 201.267 |
| Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 |
| Riserve | 785.531 | 650.202 |
| - Riserva legale | 40.268 | 40.253 |
| - Riserve straordinarie | 675.023 | 550.415 |
| - Riserva azioni proprie | 1.714 | 1.440 |
| - Altre riserve | 68.526 | 58.094 |
| (Azioni proprie) | (1.714) | (1.440) |
| Riserve da valutazione | (174) | (5.877) |
| Strumenti di capitale | 500.000 | 500.000 |
| Utile (Perdita) d'esercizio | 222.363 | 380.711 |
| Totale | 1.709.280 | 1.726.797 |

| Voci/Tipologie | Ordinarie | (Importi in migliaia) Altre |
|---|---|---|
| A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio | 609.776.904 | - |
| - interamente liberate | 609.899.770 | - |
| - non interamente liberate | - | - |
| A.1 Azioni proprie (-) | (122.866) | - |
| A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali | 609.776.904 | - |
| B. Aumenti | 266.277 | - |
| B.1 Nuove emissioni | 220.090 | - |
| - a pagamento: | - | - |
| - operazioni di aggregazioni di imprese | - | - |
| - conversione di obbligazioni | - | - |
| - esercizio di warrant | - | - |
| - altre | - | - |
| - a titolo gratuito: | 220.090 | - |
| - a favore dei dipendenti | 211.819 | - |
| - a favore degli amministratori | - | - |
| - altre | 8.271 | - |
| B.2 Vendita di azioni proprie | - | - |
| B.3 Altre variazioni | 46.187 | - |
| C. Diminuzioni | (59.800) | - |
| C.1 Annullamento | - | - |
| C.2 Acquisto di azioni proprie | (59.800) | - |
| C.3 Operazioni di cessione di imprese | - | - |
| C.4 Altre variazioni | - | - |
| D. Azioni in circolazione: rimanenze finali | 609.983.381 | - |
| D.1 Azioni proprie (+) | 136.479 | - |
| D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio | 610.119.860 | - |
| - interamente liberate | 610.119.860 | - |
| - non interamente liberate | - | - |
Nella voce B.3 "Altre variazioni" sono state riportate le azioni assegnate ai consulenti finanziari nell'ambito dei piani "Sistema Incentivante 2017 PFA", "Sistema Incentivante 2018 PFA", "Sistema Incentivante 2019 PFA" e "Sistema Incentivante 2020 PFA" a favore dei consulenti finanziari e manager di rete della Banca.
Le azioni non sono soggette a diritti, privilegi o vincoli; non vi sono azioni riservate per emissione sotto opzione e contratti di vendita.

Le riserve di utili sono costituite dalla:
Come precedentemente descritto nel paragrafo 13.1 "Capitale e Azioni proprie: composizione", il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 9 febbraio 2022 ha approvato l'esecuzione dei sistemi di incentivazione/fidelizzazione con conseguente aumento di capitale, a fronte dei quali sono state ridotte le riserve di utili disponibili, in particolare la Riserva straordinaria, per un importo di 73 migliaia di euro. La medesima riserva è stata utilizzata anche a fronte del pagamento dei costi direttamente attribuibili alle suddette operazioni di aumento di capitale, per un importo di 7 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità.
Come precedentemente descritto nel paragrafo 13.1 "Capitale e Azioni proprie: composizione", nel corso del primo semestre 2022 sono state acquistate 59.800 azioni, per un importo di 850 migliaia di euro, in relazione al "Sistema incentivante 2021 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 5.527, n. 3.435, n. 8.227 e n. 28.998 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito rispettivamente del piano "Sistema Incentivante 2017 PFA", "Sistema Incentivante 2018 PFA", "Sistema Incentivante 2019 PFA" e "Sistema Incentivante 2020 PFA", per un importo complessivo di 576 migliaia di euro. Conseguentemente la Riserva azioni proprie si è incrementata complessivamente di 274 migliaia di euro con contestuale riduzione della Riserva straordinaria.
L'Assemblea di FinecoBank del 28 aprile 2022 ha approvato la destinazione dell'utile dell'esercizio 2021 di FinecoBank S.p.A., pari a 368.601 migliaia di euro, come segue:
Alla Riserva straordinaria è stata girata la quota di dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie detenute dalla Banca alla record date, pari a 53 migliaia di euro.
Nel corso del primo semestre 2022, inoltre, la Riserva straordinaria è stata utilizzata a fronte del pagamento delle cedole dello strumento finanziario Additional Tier 1 emesso dalla Banca in data 31 gennaio 2018, per un importo di 3.494 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità, e dello strumento finanziario Additional Tier 1 emesso in data 11 luglio 2019, per un importo di 6.389 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità.
Si ricorda, infine, che, ai sensi dell'art. 6, 1° comma, lett. a) del D.Lgs. n. 38/2005, una quota degli utili dell'esercizio corrispondente alle plusvalenze iscritte nel conto economico, al netto del relativo onere fiscale e diverse da quelle riferibili agli strumenti finanziari di negoziazione e all'operatività in cambi e di copertura, che discendono dall'applicazione del criterio del valore equo (fair value) o del patrimonio netto, deve essere iscritta in una riserva indisponibile. Tale riserva è stata rilasciata e destinata a Riserva straordinaria per un importo di 4.153 migliaia di euro, corrispondente alla variazione delle plusvalenze, anche a seguito di realizzo, rilevata nell'esercizio 2021.

Gli strumenti di capitale includono i seguenti strumenti finanziari:
Nel corso del primo semestre 2022 non sono stati emessi Strumenti di capitale.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
28 Unrated e unlisted.

La tabella "1. Impegni e garanzie finanziarie rilasciate" riporta gli impegni e le garanzie oggetto di valutazione in base alle disposizioni contenute nel principio IFRS9. La tabella "2. Altri impegni e altre garanzie rilasciate" riporta gli impegni e le garanzie non oggetto di valutazione secondo il suddetto principio.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore nominale su impegni e garanzie finanziarie rilasciate | Totale Totale 30/06/2022 31/12/2021 |
|||||
| Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | Impaired acquisiti/e o originati/e |
|||
| 1. Impegni a erogare fondi | 38.737 | 380 | 22 | - | 39.139 | 18.222 |
| a) Banche Centrali | - | - | - | - | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - | - | - | - | - |
| c) Banche | - | - | - | - | - | - |
| d) Altre società finanziarie | 18 | - | - | - | 18 | - |
| e) Società non finanziarie | - | - | - | - | - | 55 |
| f) Famiglie | 38.719 | 380 | 22 | - | 39.121 | 18.167 |
| 2. Garanzie finanziarie rilasciate | 28.455 | - | - | - | 28.455 | 27.533 |
| a) Banche Centrali | - | - | - | - | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - | - | - | - | - |
| c) Banche | 17.170 | - | - | - | 17.170 | 17.170 |
| d) Altre società finanziarie | - | - | - | - | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - | - | - | - | - |
| f) Famiglie | 11.285 | - | - | - | 11.285 | 10.363 |
Gli impegni a erogare fondi comprendono, principalmente, gli impegni a erogare pronti contro termine attivi.
Le garanzie di natura finanziaria verso banche comprendono le fideiussioni rilasciate nel corso dell'esercizio 2012 all'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit S.p.A., a tempo indeterminato, per un importo di 17.166 migliaia di euro (17.166 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Valore nominale | Valore nominale | |
| Totale | Totale | |
| 30/06/2022 | 31/12/2021 | |
| 1. Altre garanzie rilasciate | ||
| di cui: esposizioni creditizie deteriorate | - | - |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società finanziarie | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| f) Famiglie | - | - |
| 2. Altri impegni | 2.293.898 | 2.031.840 |
| di cui: esposizioni creditizie deteriorate | 81 | 85 |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | 6.685 | 1.349 |
| d) Altre società finanziarie | 27.603 | 21.237 |
| e) Società non finanziarie | 2.569 | 613 |
| f) Famiglie | 2.257.041 | 2.008.641 |
Gli Altri impegni comprendono i margini disponibili sulle linee di credito revocabili concesse alla clientela e le operazioni di compravendita a pronti di titoli da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Portafogli | Importo 30/06/2022 |
Importo 31/12/2021 |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | - | 2 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - |
| 3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 6.103.361 | 4.611.751 |
| 4. Attività materiali | - | - |
| di cui: attività materiali che costituiscono rimanenze | - | - |
Le Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni indicate nella tabella sopra riportata si riferiscono a:

Oltre alle attività rappresentate nella tabella sopra riportata, il Gruppo ha iscritto nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" margini di variazione, margini iniziali e depositi a garanzia, compreso il default fund, a fronte di operazioni su contratti derivati e strumenti finanziari per complessivi 274.412 migliaia di euro (257.346 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).
Nessun dato da segnalare.
Il Gruppo, in particolare la Banca, svolge attività di prestito titoli con continuità e sistematicità, con l'obiettivo di soddisfare le richieste della propria clientela, delle controparti istituzionali e ottenere un profitto. La Banca opera sia in qualità di prestatario, prendendo in prestito i titoli dai propri clienti, sia in qualità di prestatore, utilizzando i titoli ricevuti in prestito per operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro con clientela retail ed istituzionale interessata al possesso temporaneo dei titoli oppure prestando titoli di proprietà, senza garanzia o con garanzia rappresentata da altri titoli, a clientela istituzionale interessata al possesso temporaneo.
A fronte delle operazioni di prestito titoli garantite da altri titoli realizzate dalla Banca in qualità di prestatario con la clientela retail ("Portafoglio remunerato"), la Banca ha costituito in garanzia titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A., contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", depositati in un dossier dedicato presso la banca depositaria per un ammontare superiore ai titoli presi in prestito dai clienti, con lo scopo di fornire una garanzia in monte.
Il valore nominale dei titoli ricevuti in prestito e non iscritti nell'attivo ammonta complessivamente a 45.794 migliaia di euro, per un fair value pari a 88.737 migliaia di euro, come dettagliato nella tabella sotto riportata. Si precisa che sono esclusi i titoli ricevuti in prestito nell'ambito delle operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità economica del prestatore e che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine su titoli, rilevate nelle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato.
Il valore di bilancio dei titoli di proprietà rilevati nelle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e consegnati in operazioni di prestito titoli senza garanzia o con garanzia rappresentata da altri titoli ammonta a 2.115.556 migliaia di euro.
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Tipologia titoli - Valore nominale al 30 giugno 2022 | |||
| Titoli ricevuti in prestito da: | Ceduti | Ceduti in pronti contro termine passivi |
Altre finalità |
| Banche | - | - | - |
| Società finanziarie | - | 6 | - |
| Assicurazioni | - | - | - |
| Imprese non finanziarie | - | 140 | 29 |
| Altri soggetti | 551 | 40.915 | 4.153 |
| Totale valore nominale | 551 | 41.061 | 4.182 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia titoli - Fair value al 30 giugno 2022 | ||
| Ceduti | Ceduti in pronti contro termine passivi |
Altre finalità |
| - | - | - |
| - | 507 | 4 |
| - | - | - |
| - | 786 | 14 |
| 225 | 73.055 | 14.146 |
| 225 | 74.348 | 14.164 |
Nessun dato da segnalare.

| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Forme tecniche | Titoli di debito | Finanziamenti | Altre operazioni | Totale 30/06/2022 |
Totale 30/06/2021 |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: |
2 | - | - | 2 | 2 |
| 1.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - | - | - | - |
| 1.2 Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - |
| 1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
2 | - | - | 2 | 2 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
86 | - | X | 86 | 499 |
| 3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: | 98.745 | 41.211 | X | 139.956 | 134.537 |
| 3.1 Crediti verso banche | 20.284 | 220 | X | 20.504 | 33.396 |
| 3.2 Crediti verso clientela | 78.461 | 40.991 | X | 119.452 | 100.541 |
| 4. Derivati di copertura | X | X | (24.796) | (24.796) | (16.194) |
| 5. Altre attività | X | X | 5.388 | 5.388 | 291 |
| 6. Passività finanziarie | X | X | X | 8.880 | 6.322 |
| Totale | 98.833 | 41.211 | (19.408) | 129.516 | 125.457 |
| di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired | - | 120 | - | 120 | 118 |
| di cui: interessi attivi su leasing finanziario | X | - | X | - | - |
I dati comparativi del primo semestre 2021 sono stati riesposti coerentemente con la modifica apportata allo Schema di stato patrimoniale introdotta dal 7° aggiornamento del 29 ottobre 2021 della Circolare 262 di Banca d'Italia, che prevede la rilevazione dei conti correnti e dei depositi a vista presso banche nella voce 10. "Cassa e disponibilità liquide". Gli interessi maturati sui suddetti crediti a vista sono rilevati nella voce "5. Altre attività" per un importo di 31 migliaia di euro, mentre nel Bilancio consolidato semestrale abbreviato del 2021 erano stati rilevati nella voce "3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: 3.1 Crediti verso banche".
Nella voce 6. "Passività finanziarie" sono inclusi anche gli interessi maturati sull'operazione di TLTRO III, per un ammontare pari a 5.254 migliaia di euro (5.035 migliaia di euro al 30 giugno 2021).

| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Forme tecniche | Debiti | Titoli | Altre operazioni | Totale 30/06/2022 |
Totale 30/06/2021 |
|
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (1.145) | (1.567) | X | (2.712) | (940) | |
| 1.1 Debiti verso banche centrali | - | X | X | - | - | |
| 1.2 Debiti verso banche | (51) | X | X | (51) | (106) | |
| 1.3 Debiti verso clientela | (1.094) | X | X | (1.094) | (834) | |
| 1.4 Titoli in circolazione | X | (1.567) | X | (1.567) | - | |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | - | - | - | - | - | |
| 3. Passività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | |
| 4. Altre passività e fondi | X | X | - | - | - | |
| 5. Derivati di copertura | X | X | - | - | - | |
| 6. Attività finanziarie | X | X | X | (2.344) | (2.693) | |
| Totale | (1.145) | (1.567) | - | (5.056) | (3.633) | |
| di cui: interessi passivi relativi ai debiti per leasing | (482) | X | X | (482) | (491) |

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia servizi/Valori | Totale 30/06/2022 |
Totale 30/06/2021 |
| a) Strumenti finanziari | 72.074 | 87.574 |
| 1. Collocamento titoli | 7.682 | 10.510 |
| 1.1 Con assunzione a fermo e/o sulla base di un impegno irrevocabile | - | - |
| 1.2 Senza impegno irrevocabile | 7.682 | 10.510 |
| 2. Attività di ricezione e trasmissione di ordini e esecuzione di ordini per conto dei clienti | 51.357 | 64.375 |
| 2.1 Ricezione e trasmissione di ordini di uno o più strumenti finanziari | 14.582 | 24.571 |
| 2.2 Esecuzione di ordini per conto dei clienti | 36.775 | 39.804 |
| 3. Altre commissioni connesse con attività legate a strumenti finanziari | 13.035 | 12.689 |
| di cui: negoziazione per conto proprio | 13.035 | 12.689 |
| di cui: gestione di portafogli individuali | - | - |
| b) Corporate Finance | - | - |
| 1. Consulenza in materia di fusioni e acquisizioni | - | - |
| 2. Servizi di tesoreria | - | - |
| 3. Altre commissioni connesse con servizi di corporate finance | - | - |
| c) Attività di consulenza in materia di investimenti | 37.016 | 37.493 |
| d) Compensazione e regolamento | - | - |
| e) Gestione di portafogli collettive | 149.728 | 105.422 |
| f) Custodia e amministrazione | 502 | 221 |
| 1. Banca depositaria | - | - |
| 2. Altre commissioni legate all'attività di custodia e amministrazione | 502 | 221 |
| g) Servizi amministrativi centrali per gestioni di portafogli collettive | - | - |
| h) Attività fiduciaria | 15 | 17 |
| i) Servizi di pagamento | 39.490 | 34.098 |
| 1. Conti correnti | 12.344 | 11.538 |
| 2. Carte di credito | 14.944 | 12.970 |
| 3. Carte di debito ed altre carte di pagamento | 7.310 | 5.696 |
| 4. Bonifici e altri ordini di pagamento | 4.892 | 3.894 |
| 5. Altre commissioni legate ai servizi di pagamento | - | - |
| j) Distribuzione di servizi di terzi | 153.296 | 149.258 |
| 1. Gestioni di portafogli collettive | 93.824 | 98.963 |
| 2. Prodotti assicurativi | 57.639 | 48.945 |
| 3. Altri prodotti | 1.833 | 1.349 |
| di cui: gestioni di portafogli individuali | 1.824 | 1.349 |
| k) Finanza strutturata | - | - |
| l) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione | - | - |
| m) Impegni a erogare fondi | - | - |
| n) Garanzie finanziarie rilasciate | 46 | 19 |
| di cui: derivati su crediti | - | - |
| o) Operazioni di finanziamento | 110 | 265 |
| di cui: per operazioni di factoring | - | - |
| p) Negoziazione di valute | - | - |
| q) Merci | - | - |
| r) Altre commissioni attive | 726 | 849 |
| di cui: per attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio | - | - |
| di cui: per attività di gestione di sistemi organizzati di negoziazione | - | - |
| s) Operazioni di prestito titoli | 4.502 | 5.188 |
| Totale | 457.505 | 420.403 |

L'informativa relativa alle "Commissioni attive: composizione" è stata modificata in seguito all'entrata in vigore del 7° aggiornamento del 29 ottobre 2021 della Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", applicabile a partire dai bilanci chiusi al 31 dicembre 2021. Per omogeneità di confronto sono stati riesposti anche i dati relativi al primo semestre 2021.
Si segnala, infine, che la voce j) "Distribuzione di servizi di terzi 1. Gestioni di portafogli collettive" include anche le commissioni di mantenimento di quote di fondi comuni di investimento pari a 89.850 migliaia di euro (95.703 migliaia di euro nel primo semestre 2021).
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Servizi/Valori | Totale 30/06/2022 |
Totale 30/06/2021 |
| a) Strumenti finanziari | (5.385) | (5.020) |
| di cui: negoziazione di strumenti finanziari | (5.385) | (5.020) |
| di cui: collocamento di strumenti finanziari | - | - |
| di cui: gestione di portafogli individuali | - | - |
| - Proprie | - | - |
| - Delegate a terzi | - | - |
| b) Compensazione e regolamento | (2.794) | (3.307) |
| c) Gestione di portafogli collettive | (15.990) | (15.148) |
| 1. Proprie | - | - |
| 2. Delegate a terzi | (15.990) | (15.148) |
| d) Custodia e amministrazione | (2.319) | (2.275) |
| e) Servizi di incasso e pagamento | (11.464) | (8.992) |
| di cui: carte di credito, carte di debito e altre carte di pagamento | (8.034) | (5.879) |
| f) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione | - | - |
| g) Impegni a ricevere fondi | - | - |
| h) Garanzie finanziarie ricevute | - | - |
| di cui: derivati su crediti | - | - |
| i) Offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi | (183.609) | (168.587) |
| j) Negoziazione di valute | - | - |
| k) Altre commissioni passive | (415) | (45) |
| l) operazioni di prestito titoli | (514) | (804) |
| Totale | (222.490) | (204.178) |
L'informativa relativa alle "Commissioni passive: composizione" è stata modificata, così come previsto dal 7° aggiornamento della Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", applicabile a partire dai bilanci chiusi al 31 dicembre 2021. Per omogeneità di confronto sono stati riesposti anche i dati al 30 giugno 2021.
Nella voce i) Offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi" sono inclusi gli oneri relativi ai piani Equity Settled assegnati ai consulenti finanziari, che trovano contropartita nella voce 150. "Riserve" del patrimonio netto per 560 migliaia di euro (474 migliaia di euro al 30 giugno 2021).

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Voci/Proventi | Totale 30/06/2022 |
Totale | ||
| 30/06/2021 | ||||
| Dividendi | Proventi simili | Dividendi | Proventi simili | |
| A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 138 | - | 84 | - |
| B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 19 | - | 30 | - |
| C. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - |
| D. Partecipazioni | - | - | - | - |
| Totale | 157 | - | 114 | - |

Al 30 giugno 2022
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) | Utili da negoziazione (B) |
Minusvalenze (C) | Perdite da negoziazione (D) |
Risultato netto [(A+B) = (C+D)] |
| 1. Attività finanziarie di negoziazione | 12 | 116.631 | (878) | (112.188) | 3.577 |
| 1.1 Titoli di debito | - | 3.505 | - | (3.127) | 378 |
| 1.2 Titoli di capitale | 12 | 112.217 | (865) | (108.253) | 3.111 |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | - | 909 | (13) | (808) | 88 |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 1.5 Altre | - | - | - | - | - |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | 10 | 145 | (1) | (98) | 56 |
| 2.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - |
| 2.2 Debiti | - | - | - | - | - |
| 2.3 Altre | 10 | 145 | (1) | (98) | 56 |
| 3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio | X | X | X | X | 10.639 |
| 4. Strumenti derivati | 12.614 | 137.682 | (10.431) | (113.269) | 29.236 |
| 4.1 Derivati finanziari: | 12.614 | 137.682 | (10.431) | (113.269) | 29.236 |
| - Su titoli di debito e tassi di interesse | 225 | 748 | (206) | (707) | 60 |
| - Su titoli di capitale e indici azionari | 12.263 | 114.510 | (9.911) | (94.143) | 22.719 |
| - Su valute e oro | X | X | X | X | 2.640 |
| - Altri | 126 | 22.424 | (314) | (18.419) | 3.817 |
| 4.2 Derivati su crediti | - | - | - | - | - |
| di cui: coperture naturali connesse con la fair value option | X | X | X | X | - |
| Totale | 12.636 | 254.458 | (11.310) | (225.555) | 43.508 |

Al 30 giugno 2021
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) | Utili da negoziazione (B) |
Minusvalenze (C) | Perdite da negoziazione (D) |
Risultato netto [(A+B) = (C+D)] |
| 1. Attività finanziarie di negoziazione | 204 | 92.342 | (189) | (83.699) | 8.658 |
| 1.1 Titoli di debito | - | 1.547 | - | (1.433) | 114 |
| 1.2 Titoli di capitale | 204 | 90.042 | (189) | (81.552) | 8.505 |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | - | 753 | - | (714) | 39 |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 1.5 Altre | - | - | - | - | - |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | 2 | 283 | (1) | (387) | (103) |
| 2.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - |
| 2.2 Debiti | - | - | - | - | - |
| 2.3 Altre | 2 | 283 | (1) | (387) | (103) |
| 3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio | X | X | X | X | 13.268 |
| 4. Strumenti derivati | 10.106 | 78.443 | (9.812) | (65.248) | 16.222 |
| 4.1 Derivati finanziari: | 10.106 | 78.443 | (9.812) | (65.248) | 16.222 |
| - Su titoli di debito e tassi di interesse | 88 | 417 | (94) | (166) | 245 |
| - Su titoli di capitale e indici azionari | 9.870 | 69.868 | (9.648) | (58.850) | 11.240 |
| - Su valute e oro | X | X | X | X | 2.733 |
| - Altri | 148 | 8.158 | (70) | (6.232) | 2.004 |
| 4.2 Derivati su crediti | - | - | - | - | - |
| di cui: coperture naturali connesse con la fair value option | X | X | X | X | - |
| Totale | 10.312 | 171.068 | (10.002) | (149.334) | 38.045 |

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Componenti reddituali/Valori | Totale Totale 30/06/2022 30/06/2021 |
|
| A. Proventi relativi a: | ||
| A.1 Derivati di copertura del fair value | 1.099.627 | 160.157 |
| A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) | - | 317 |
| A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) | 22.070 | 4.820 |
| A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari | - | - |
| A.5 Attività e passività in valuta | - | - |
| Totale proventi dell'attività di copertura (A) | 1.121.697 | 165.294 |
| B. Oneri relativi a: | ||
| B.1 Derivati di copertura del fair value | (22.171) | (5.115) |
| B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) | (1.084.103) | (158.630) |
| B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) | (3.698) | - |
| B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari | - | - |
| B.5 Attività e passività in valuta | - | - |
| Totale oneri dell'attività di copertura (B) | (1.109.972) | (163.745) |
| C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B) | 11.725 | 1.549 |
| di cui: risultato delle coperture su posizioni nette | - | - |

| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Componenti reddituali | Totale 30/06/2022 |
Totale 30/06/2021 |
|||||
| Utili | Perdite | Risultato netto |
Utili | Perdite | Risultato netto | ||
| Attività finanziarie | |||||||
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 49.137 | - | 49.137 | 23.630 | (71) | 23.559 | |
| 1.1 Crediti verso banche | - | - | - | 5.073 | - | 5.073 | |
| 1.2 Crediti verso clientela | 49.137 | - | 49.137 | 18.557 | (71) | 18.486 | |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
309 | - | 309 | - | - | - | |
| 2.1 Titoli di debito | 309 | - | 309 | - | - | - | |
| 2.2 Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | |
| Totale attività (A) | 49.446 | - | 49.446 | 23.630 | (71) | 23.559 | |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | - | - | - | - | - | - | |
| 1. Debiti verso banche | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Debiti verso clientela | - | - | - | - | - | - | |
| 3. Titoli in circolazione | - | - | - | - | - | - | |
| Totale passività (B) | - | - | - | - | - | - |
Si segnala che gli effetti economici derivanti dalle vendite delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, rilevati nella voce 100. "Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", sono avvenute nel rispetto del principio IFRS 9 e in applicazione delle regole definite per il business model HTC.

Sezione 7 – Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 110
7.1 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle attività e passività finanziarie designate al fair value
Nessun dato da segnalare.
Al 30 giugno 2022
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) Utili da realizzo (B) Minusvalenze (C) | Perdite da realizzo (D) |
Risultato netto [(A+B) - (C+D)] |
||
| 1. Attività finanziarie | 1 | - | (692) | (297) | (988) |
| 1.1 Titoli di debito | - | - | (6) | - | (6) |
| 1.2 Titoli di capitale | 1 | - | (672) | (152) | (823) |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | - | - | (14) | (145) | (159) |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 2. Attività finanziarie: differenze di cambio | X | X | X | X | 441 |
| Totale | 1 | - | (692) | (297) | (547) |
Al 30 giugno 2021
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) Utili da realizzo (B) Minusvalenze (C) | Perdite da realizzo (D) |
Risultato netto [(A+B) - (C+D)] |
||
| 1. Attività finanziarie | 386 | 90 | (16) | (2) | 458 |
| 1.1 Titoli di debito | - | - | (2) | - | (2) |
| 1.2 Titoli di capitale | 386 | 90 | (14) | - | 462 |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | - | - | - | (2) | (2) |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 2. Attività finanziarie: differenze di cambio | X | X | X | X | 405 |
| Totale | 386 | 90 | (16) | (2) | 863 |

8.1 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Rettifiche di valore (1) | Riprese di valore (2) | |||||||||||
| Operazioni/Componenti reddituali | Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
Totale | Totale | ||||||||
| Primo stadio |
Secondo stadio |
Write-off | Altre | Write-off | Altre | Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
30/06/2022 | 30/06/2021 | |
| A. Crediti verso banche | (65) | - | - | - | - | - | 12 | - | - | (53) | 98 | |
| - Finanziamenti | (19) | - | - | - | - | - | 11 | - | - | - | (8) | 47 |
| - Titoli di debito | (46) | - | - | - | - | - | 1 | - | - | - | (45) | 51 |
| B. Crediti verso clientela | (2.945) | (487) | (43) | (2.064) | - | - | 2.442 | 313 | 907 | - | (1.877) | (517) |
| - Finanziamenti | (1.780) | (487) | (43) | (2.064) | - | - | 1.986 | 313 | 907 | - | (1.168) | (1.700) |
| - Titoli di debito | (1.165) | - | - | - | - | - | 456 | - | - | - | (709) | 1.183 |
| Totale (3.010) |
(487) | (43) | (2.064) | - | - | 2.454 | 313 | 907 | - | (1.930) | (419) |
Nella tabella sopra riportata sono convenzionalmente esposte le rettifiche di valore nette relative ai crediti a vista verso banche e banche centrali rilevati nella voce "Cassa e disponibilità liquide", come previsto nella Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | ||||||||
| Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
Totale | Totale | |||||
| Primo stadio | Secondo stadio |
Write-off Altre |
Write-off Altre |
30/06/2022 | 30/06/2021 | |||
| 1. Finanziamenti oggetto di concessione conformi con le GL |
- | - | - | - | - | - | - | (49) |
| 2. Finanziamenti oggetto di misure di moratoria in essere non più conformi alle GL e non valutate come oggetto di concessione |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Finanziamenti oggetto di altre misure di concessione | - | - | (1) | - | - | - | (1) | (30) |
| 4. Nuovi finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | - | (1) | - | - | - | (1) | (79) |

| (Importi in migliaia) | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali |
Rettifiche di valore (1) | Riprese di valore (2) | Totale | Totale | |||||||||
| Primo stadio |
Secondo stadio |
Impaired acquisite o Terzo stadio originate |
|||||||||||
| Write-off | Altre | Write-off | Altre | Write-off | Altre | Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
30/06/2022 | 30/06/2021 | ||
| A. Titoli di debito | (1) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (1) | 5 | |
| B. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Verso clientela | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Verso banche | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | (1) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (1) | 5 |
8.2a Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo a finanziamenti valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva oggetto di misure di sostegno Covid-19: composizione
Nessun dato da segnalare.

Sezione 9 – Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni – Voce 140
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Componenti reddituali | Totale 30/06/2022 |
Totale 30/06/2021 |
||||
| Utili | Perdite | Risultato netto | Utili | Perdite | Risultato netto | |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | - | (1) | (1) | 2 | (2) | - |
| 1.1 Crediti verso banche | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 Crediti verso clientela | - | (1) | (1) | 2 | (2) | - |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - |
| Totale | - | (1) | (1) | 2 | (2) | - |
Sezione 10 – Premi netti – Voce 160 Nessun dato da segnalare.
Sezione 11 – Saldo altri proventi e oneri della gestione assicurativa – Voce 170 Nessun dato da segnalare.

| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale | Totale | |
| 30/06/2022 | 30/06/2021 | ||
| 1) Personale dipendente | (56.470) | (51.808) | |
| a) salari e stipendi | (38.555) | (35.533) | |
| b) oneri sociali | (9.148) | (8.864) | |
| c) indennità di fine rapporto | (381) | (374) | |
| d) spese previdenziali | - | - | |
| e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale | (57) | (85) | |
| f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: | - | - | |
| - a contribuzione definita | - | - | |
| - a benefici definiti | - | - | |
| g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: | (2.661) | (2.525) | |
| - a contribuzione definita | (2.661) | (2.525) | |
| - a benefici definiti | - | - | |
| h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali | (2.491) | (2.151) | |
| i) altri benefici a favore dei dipendenti | (3.180) | (2.279) | |
| j) recuperi compensi personale distaccato | 3 | 3 | |
| 2) Altro personale in attività | - | (4) | |
| 3) Amministratori e sindaci | (1.068) | (1.072) | |
| 4) Personale collocato a riposo | - | - | |
| Totale | (57.538) | (52.884) |
Nella voce "1 h) Personale dipendente: costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali" sono stati ricondotti i costi sostenuti dal Gruppo in relazione agli accordi di pagamento basati su strumenti finanziari emessi dalla Banca, che trovano contropartita nella voce 150. "Riserve" del patrimonio netto per 2.491 migliaia di euro (2.151 migliaia di euro al 30 giugno 2021).

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale | Totale |
| 30/06/2022 | 30/06/2021 | |
| Incentivi all'esodo | (1) | (4) |
| Piano medico | (806) | (785) |
| Buoni pasto | (352) | (71) |
| Altri | (2.021) | (1.419) |
| Totale | (3.180) | (2.279) |
La voce "Altri" include, principalmente, la componente in denaro dei benefici relativi ai piani di incentivazione del personale dipendente, per un importo pari a 1.491 migliaia di euro.

| Tipologia di spese/Valori | Totale | Totale | |
|---|---|---|---|
| 30/06/2022 | 30/06/2021 | ||
| 1) IMPOSTE INDIRETTE E TASSE | (71.723) | (70.307) | |
| 2) COSTI E SPESE DIVERSE | (61.662) | (56.596) | |
| A) Spese di pubblicità - Marketing e comunicazione | (13.720) | (11.370) | |
| Comunicazioni su mass media | (11.893) | (10.002) | |
| Marketing e promozioni | (1.611) | (1.187) | |
| Sponsorizzazioni | (212) | (174) | |
| Convention e comunicazione interna | (4) | (7) | |
| B) Spese relative al rischio creditizio | (819) | (764) | |
| Spese recupero crediti | (183) | (174) | |
| Informazioni commerciali e visure | (636) | (590) | |
| C) Spese indirette relative al personale e ai consulenti finanziari | (1.290) | (1.514) | |
| Altre spese relative al personale | (333) | (409) | |
| Spese consulenti finanziari | (957) | (1.105) | |
| D) Spese relative all'ICT | (25.904) | (23.797) | |
| Spese hardware - affitto e manutenzione | (1.162) | (1.568) | |
| Spese software - affitto e manutenzione | (6.593) | (5.946) | |
| Sistemi di comunicazione ICT, messaggistica e spese telefoniche | (3.111) | (2.904) | |
| Consulenza e servizi ICT resi da terzi | (6.711) | (6.343) | |
| Infoprovider finanziari | (8.327) | (7.036) | |
| E) Consulenze e servizi professionali | (2.145) | (2.275) | |
| Consulenze e servizi professionali | (1.782) | (1.503) | |
| Spese e cause legali | (63) | (97) | |
| Spese Società di revisione | (300) | (675) | |
| F) Spese relative ai beni mobili ed immobili | (2.948) | (2.587) | |
| Manutenzione mobili, macchine, impianti | (127) | (160) | |
| Manutenzione e pulizia locali | (692) | (771) | |
| Fitti passivi per locazione immobili | (460) | (443) | |
| Utenze e spese condominiali | (1.669) | (1.213) | |
| G) Altre spese di funzionamento | (14.836) | (14.289) | |
| Spese postali e trasporto documenti | (1.596) | (1.761) | |
| Servizi amministrativi, logistici e call center | (7.964) | (8.520) | |
| Assicurazioni | (2.161) | (1.937) | |
| Diritti, quote e contributi ad associazioni | (1.732) | (985) | |
| Altre spese amministrative | (1.383) | (1.086) | |
| H) Contributi a Fondi di risoluzione ed a Sistemi di garanzia dei depositi (DGS) | (7.726) | (7.705) | |
| Totale | (141.111) | (134.608) |
Nella voce "H) Contributi a Fondi di risoluzione ed a Sistemi di garanzia dei depositi (DGS)" sono riportati i costi registrati nel primo semestre 2022 relativi al contributo ordinario versato al Single Resolution Fund, per un importo di 7.601 migliaia di euro (5.812 migliaia di euro nel primo semestre 2021). Si ricorda che nel primo semestre 2021 Banca d'Italia aveva richiamato presso il sistema bancario una contribuzione addizionale al Fondo Nazionale di Risoluzione (FNR) di cui all'art. 1, comma 848, della Legge n. 208/2015, per un ammontare pari a 1.893 migliaia di euro. Per maggiori dettagli si rimanda alle Parte A – Politiche contabili delle presenti note illustrative.
Nella stessa voce sono stati rilevati ulteriori 125 migliaia di euro relativi alla contribuzione alle spese di funzionamento dello Schema Volontario, il cui richiamo è stato deliberato dall'Assemblea delle banche aderenti allo Schema Volontario nella riunione del 28 febbraio 2022. Nello specifico, le spese di funzionamento richiamate presso le banche aderenti si riferiscono a:
475 migliaia euro, come da preventivo 2022;

3,5 milioni di euro per il ripristino delle risorse dello Schema Volontario, nell'ottica della prosecuzione delle attività del medesimo, tra cui quelle finalizzate al realizzo delle obbligazioni subordinate emesse da Banca Carige e delle tranche della cartolarizzazione Berenice. Ciò anche al fine di rimborsare, con le tempistiche connesse al realizzo delle immobilizzazioni e delle attività finanziarie, nonché della liquidità tempo per tempo disponibile, il debito esistente nei confronti del FITD, pari a 11,3 milioni di euro.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Rettifiche di valore | Riprese di valore | Totale | Totale | ||
| Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | 30/06/2022 | 30/06/2021 | |
| 1. Impegni a erogare fondi | (73) | - | 26 | - | (47) | (27) |
| 2. Garanzie finanziarie rilasciate | (5) | - | 4 | - | (1) | (8) |
| Totale | (78) | - | 30 | - | (48) | (35) |
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Componenti reddituali | Totale 30/06/2022 | Totale 30/06/2021 | ||||
| Accantonamenti | Riattribuzioni | Totale | Accantonamenti | Riattribuzioni | Totale | |
| Controversie legali e fiscali | (2.920) | 1.875 | (1.045) | (2.618) | 1.370 | (1.248) |
| Fondo indennità suppletiva clientela | (3.637) | - | (3.637) | (3.231) | - | (3.231) |
| Altri fondi rischi ed oneri | (252) | 162 | (90) | (1.868) | 29 | (1.839) |
| Totale | (6.809) | 2.037 | (4.772) | (7.717) | 1.399 | (6.318) |
La voce accantonamenti include anche le variazioni dovute al passare del tempo e alle modifiche del tasso di sconto.

| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Componente reddituali | Ammortamento | Rettifiche di valore per deterioramento |
Riprese di valore | Risultato netto | Risultato netto |
| (a) | (b) (c) |
30/06/2022 | 30/06/2021 | ||
| (a + b - c) | (a + b - c) | ||||
| A. Attività materiali | (9.804) | (2) | - | (9.806) | (9.394) |
| 1 Ad uso funzionale | (9.750) | (2) | - | (9.752) | (9.340) |
| - Di proprietà | (4.243) | (2) | - | (4.245) | (3.912) |
| - Diritti d'uso acquisiti con il leasing | (5.507) | - | - | (5.507) | (5.428) |
| 2. Detenute a scopo d'investimento | (54) | - | - | (54) | (54) |
| - Di proprietà | (54) | - | - | (54) | (54) |
| - Diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - | - |
| 3 Rimanenze | X | - | - | - | - |
| Totale (9.804) |
(2) | - | (9.806) | (9.394) |
Le rettifiche di valore per deterioramento effettuate nel primo semestre dell'anno sono di importo non rilevante e si riferiscono principalmente a mobili e impianti per i quali è stato determinato un valore d'uso pari a zero.
Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della nota integrativa del bilancio consolidato al 31 dicembre 2021.

| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Rettifiche di valore per deterioramento |
Riprese di valore | Risultato netto | Risultato netto | ||
| Attività/Componente reddituale | Ammortamento | 30/06/2022 | 30/06/2021 | ||
| (a) | (b) | (c) | (a + b - c) | (a + b - c) | |
| A. Attività immateriali | (3.385) | - | - | (3.385) | (3.266) |
| di cui: software | (3.335) | - | - | (3.335) | (3.190) |
| A.1 Di proprietà | (3.385) | - | - | (3.385) | (3.266) |
| - Generate internamente dall'azienda | - | - | - | - | - |
| - Altre | (3.385) | - | - | (3.385) | (3.266) |
| A.2 Diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - | - |
| Totale | (3.385) | - | - | (3.385) | (3.266) |
Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della nota integrativa del bilancio consolidato al 31 dicembre 2021.
Per quanto riguarda l'informativa richiesta dallo IAS 36 paragrafo 134, lettere d), e), f) e 135, lettere c), d), e) si rimanda alla Parte B paragrafo 13.3 Altre informazioni.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale | Totale |
| 30/06/2022 | 30/06/2021 | |
| Rimborsi e abbuoni | (134) | (158) |
| Penali, ammende e sentenze sfavorevoli | (344) | (145) |
| Migliorie e spese incrementative sostenute su immobili di terzi | (979) | (1.125) |
| Insussistenze di attività | (19) | (8) |
| Altri oneri di gestione | (634) | (76) |
| Totale | (2.110) | (1.512) |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale | Totale |
| 30/06/2022 | 30/06/2021 | |
| Recupero di spese: | 69.063 | 67.470 |
| - recupero spese accessorie | 679 | 23 |
| - recuperi di imposta | 68.384 | 67.447 |
| Fitti attivi su immobiliari | 374 | 365 |
| Altri proventi dell'esercizio corrente | 1.173 | 1.301 |
| Totale | 70.610 | 69.136 |
Il Gruppo non ha effettuato operazioni di sub-leasing. Il Gruppo non ha in essere leasing finanziari. Per quanto riguarda i leasing operativi, il Gruppo ha in essere, come locatore, operazioni rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11, i cui proventi sono rilevati nella voce "Fitti attivi su immobili" e possono includere proventi per rivalutazioni ISTAT.

Sezione 17 – Utili (Perdite) delle partecipazioni – Voce 250
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Componenti reddituali/Settori | Totale 30/06/2022 |
Totale 30/06/2021 |
| 1) Imprese a controllo congiunto | ||
| A. Proventi | - | - |
| 1. Rivalutazioni | - | - |
| 2. Utili da cessione | - | - |
| 3. Riprese di valore | - | - |
| 4. Altri proventi | - | - |
| B. Oneri | - | - |
| 1. Svalutazioni | - | - |
| 2. Rettifiche di valore da deterioramento | - | - |
| 3. Perdite da cessione | - | - |
| 4. Altri oneri | - | - |
| Risultato netto | - | - |
| 2) Imprese sottoposte a influenza notevole | ||
| A. Proventi | - | - |
| 1. Rivalutazioni | - | - |
| 2. Utili da cessione | - | - |
| 3. Riprese di valore | - | - |
| 4. Altri proventi | - | - |
| B. Oneri | (148) | - |
| 1. Svalutazioni | (148) | - |
| 2. Rettifiche di valore da deterioramento | - | - |
| 3. Perdite da cessione | - | - |
| 4. Altri oneri | - | - |
| Risultato netto | (148) | - |
| Totale | (148) | - |
Sezione 18 – Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali – Voce 260 Nessun dato da segnalare.
Sezione 19 – Rettifiche di valore dell'avviamento – Voce 270 Nessun dato da segnalare.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Componente reddituale/Settori | Totale 30/06/2022 |
Totale 30/06/2021 |
| A. Immobili | - | - |
| - Utili da cessione | - | - |
| - Perdite da cessione | - | - |
| B. Altre attività | 1 | - |
| - Utili da cessione | 3 | - |
| - Perdite da cessione | (2) | - |
| Risultato netto | 1 | - |
Il Gruppo non ha realizzato operazioni di vendita e retrolocazione di attività materiali.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Componenti reddituali/Settori | Totale 30/06/2022 |
Totale 30/06/2021 |
| 1. Imposte correnti (-) | (91.391) | (79.951) |
| 2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) | - | - |
| 3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) | - | - |
| 3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla Legge n. 214/2011 (+) | - | - |
| 4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) | 606 | 9.993 |
| 5. Variazione delle imposte differite (+/-) | (377) | 23.746 |
| 6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3bis+/-4+/-5) | (91.162) | (46.212) |
Sezione 22 – Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte – Voce 320 Nessun dato da segnalare.
Sezione 23 – Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi – Voce 340 Nessun dato da segnalare.

L'utile base per azione è stato calcolato dividendo l'utile netto per la media delle azioni ordinarie in circolazione nel corso del semestre.
| 30/06/2022 | 30/06/2021 | |
|---|---|---|
| Utile netto del periodo (migliaia di euro) | 222.363 | 216.670 |
| Numero medio delle azioni in circolazione | 609.880.168 | 609.606.968 |
| Numero medio delle azioni in circolazione (comprese potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo) | 611.302.230 | 610.933.163 |
| Utile per azione base | 0,36 | 0,36 |
| Utile per azione diluito | 0,36 | 0,36 |
Nessun dato da segnalare.

Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Al fine di garantire una efficace ed efficiente gestione dei rischi assunti, il processo di gestione dei rischi è strutturato in coerenza con quanto previsto dalle Istruzioni di Vigilanza per le Banche in materia di sistema dei controlli interni.
Il presidio ed il controllo dei rischi sono assicurati dalla Direzione Chief Risk Officer (CRO), che in qualità di funzione di controllo dei rischi, è indipendente dalle funzioni aziendali che assumono il rischio, ed è responsabile dei rischi di credito, mercato, operativi e reputazionali.
Alla Capogruppo è affidata la responsabilità dei presidi di primo e di secondo livello, con particolare riferimento alla verifica che il livello dei rischi, individualmente assunti, sia compatibile con le indicazioni del Consiglio di Amministrazione, con la dotazione patrimoniale e le regole di Vigilanza prudenziale.
Il Sistema dei Controlli Interni di Gruppo prevede il coinvolgimento dei seguenti organi e funzioni di controllo, ciascuno per le rispettive competenze:
Gli organi aziendali e le funzioni di controllo collaborano e si coordinano tra loro sia attraverso specifici flussi informativi formalizzati nelle normative interne, sia attraverso l'istituzione di comitati manageriali dedicati a tematiche di controllo.
Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo è deputato a stabilire gli indirizzi strategici e le linee guida delle impostazioni organizzative ed operative, sovrintendendo e controllando la puntuale esecuzione delle medesime all'interno dei profili di rischio assegnati. È compito del Consiglio di Amministrazione definire ed approvare le modalità attraverso le quali i rischi siano rilevati e valutati ed approvare gli orientamenti strategici e le politiche di gestione del rischio. Il Consiglio di Amministrazione, inoltre, verifica che l'assetto dei controlli interni sia coerente con la propensione al rischio stabilita ed approva le politiche per il governo dei rischi.
All'Amministratore Delegato e Direttore Generale sono conferiti dal Consiglio di Amministrazione specifici poteri in tutti i settori dell'attività del Gruppo. Tali poteri sono da esercitarsi nel rispetto della normativa di riferimento ed entro i limiti delle strategie, indirizzi, massimali, modalità di assunzione dei rischi e con le modalità operative disciplinate dalle informative di riferimento. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale predispone le misure necessarie ad assicurare l'istituzione ed il mantenimento di un Sistema di Controllo Interno efficiente ed efficace.
Il Collegio Sindacale, relativamente alla gestione dei rischi, ha la responsabilità di vigilare sulla completezza, adeguatezza, funzionalità e affidabilità del Sistema dei Controlli Interni e del Risk Appetite Framework. Al Collegio Sindacale sono anche attribuite le responsabilità del Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, di cui all'art. 19 D.lgs. n.39/2010 (come modificato dal D.lgs. 135/2016).
Il Comitato Rischi e Parti Correlate è composto da cinque Amministratori non esecutivi e indipendenti e ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al Sistema di Controllo Interno e Rischi, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni finanziarie periodiche.
Il Comitato Remunerazione è composto da tre Amministratori non esecutivi e indipendenti ed ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione nelle seguenti attività principali: nella definizione della politica generale per la remunerazione dell'Amministratore Delegato, del Direttore Generale, degli altri Dirigenti con responsabilità strategiche e dell'altro Personale più rilevante; nell'esaminare i piani di incentivazione azionaria o monetaria destinati ai dipendenti e ai consulenti finanziari della Società e del Gruppo e le politiche di sviluppo strategico delle risorse umane.
Il Comitato Nomine è composto da tre Amministratori non esecutivi indipendenti ed ha il compito di supportare il Consiglio di Amministrazione nel processo di nomina e cooptazione degli Amministratori e dell'Amministratore Delegato e/o del Direttore Generale e degli altri Dirigenti con responsabilità strategiche.
Il Comitato Corporate Governance e Sostenibilità Ambientale e Sociale è composto da tre Amministratori non esecutivi e indipendenti ed ha il compito di supportare il Consiglio di Amministrazione nelle seguenti attività principali: nella definizione del sistema di governo societario di FinecoBank, della struttura societaria e dei modelli/linee guida di governance del Gruppo; nella supervisione delle questioni di sostenibilità connesse al modello di business di FinecoBank e alle dinamiche di interazione con tutti gli stakeholder.

La funzione di Compliance presiede la gestione del rischio di non conformità, ovvero il rischio di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative, perdite finanziarie rilevanti o danni di reputazione in conseguenza di violazioni di norme imperative o autoregolamentazione.
La funzione di Internal Validation, collocata in staff al Chief Risk Officer, è incaricata di sottoporre a validazione i modelli interni sviluppati dalle diverse funzioni della Capogruppo, ed è pienamente indipendente da queste ultime.
La Direzione CRO, in qualità di funzione di controllo dei rischi, presidia il corretto funzionamento del framework dei rischi del Gruppo definendo le appropriate metodologie di identificazione e misurazione del complesso di rischi, attuali e prospettici, conformemente alle previsioni normative, alle scelte gestionali della Banca individuate nella propensione al rischio di Gruppo (RAF) e dei principi e delle politiche definite dal CRO, svolgendo un'attività di monitoraggio degli stessi e di verifica del rispetto dei limiti stabiliti.
Il CRO, con il contributo del Chief Financial Officer (CFO), ognuno per i propri ambiti di competenza, ha la responsabilità di proporre il Risk Appetite Framework di Gruppo e di definire, in coerenza con le strategie e gli obiettivi aziendali, gli indirizzi e le politiche in materia di gestione dei rischi, coordinandone e verificandone l'attuazione da parte delle unità preposte, anche nei diversi ambiti societari.
La Direzione CRO, nell'ambito dei controlli di secondo livello, ha la responsabilità della gestione e del controllo dei rischi di credito, di mercato, operativi/reputazionali ivi incluso il rischio informatico, di tasso di interesse, di liquidità e di sostenibilità in collaborazione con il CFO, il CLO ed il CIO per i rispettivi ambiti di competenza. Con riferimento all'informativa agli Organi Aziendali (Amministratore Delegato e Direttore Generale, Consiglio di Amministrazione, Comitato Rischi e Parti Correlate), il CRO fornisce periodicamente informativa sull'attività svolta e sui risultati emersi dalle verifiche effettuate, i punti di debolezza rilevati e propone gli interventi da adottare per la loro rimozione al fine dell'assunzione delle decisioni più opportune per la gestione e riduzione dei rischi stessi.
In particolare, la Direzione CRO di Capogruppo:
La funzione svolge attività di monitoraggio e di informativa agli organi aziendali (Amministratore Delegato e Direttore Generale, Consiglio di Amministrazione, Comitato Rischi e Parti Correlate e Collegio Sindacale) e al Comitato Rischi e Parti Correlate. L'informativa fornita agli organi aziendali è rappresentata dalla Relazione trimestrale sulle esposizioni a rischio del Gruppo.
Infine, la partecipazione al Comitato Prodotti del CRO e del Responsabile della funzione Compliance permette di presidiare i rischi collegati alle nuove attività di business nonché creare e diffondere la cultura del rischio nelle diverse aree funzionali del Gruppo.

ll Gruppo attribuisce una forte rilevanza alla gestione ed al controllo dei rischi, quali condizioni per garantire un'affidabile e sostenibile generazione di valore in un contesto di rischio controllato. La strategia di risk management punta ad una visione completa e coerente dei rischi, considerando sia lo scenario macroeconomico sia il profilo di rischio del Gruppo, stimolando la crescita della cultura del rischio e rafforzando una trasparente e accurata rappresentazione della rischiosità dei portafogli del Gruppo. Le strategie di assunzione dei rischi sono riassunte nel Risk Appetite Framework (RAF) del Gruppo, approvato dal Consiglio di Amministrazione. Il RAF è definito per garantire che le attività di assunzione del rischio rimangano in linea con le aspettative degli azionisti, tenendo conto della posizione di rischio in cui si trova il Gruppo e della congiuntura economica.
I principali obiettivi del Risk Appetite sono:
Il Risk Appetite è definito coerentemente al modello di business del Gruppo; per tale ragione, il Risk Appetite è integrato nel processo di budget e nel Multi Year Plan.
La struttura del Risk Appetite include uno Statement ed un insieme di KPI. Lo Statement definisce il posizionamento del Gruppo in termini di obiettivi strategici e dei relativi profili di rischio mentre i KPI sono volti a misurare quantitativamente il posizionamento del Gruppo nelle seguenti categorie:
Per ciascuna delle dimensioni sopramenzionate, sono identificati uno o più KPI a livello consolidato, in modo da poter misurare quantitativamente il posizionamento del Gruppo attraverso diverse modalità: valori assoluti, ratio tra misure comparabili, analisi di sensitività su parametri definiti.
Il Risk Appetite rappresenta l'ammontare di rischio (complessivo e per tipologia) che il Gruppo intende assumere per il perseguimento dei suoi obiettivi strategici.
La Risk Tolerance definisce la devianza massima dal risk appetite consentita; la soglia di tolleranza è fissata in modo da assicurare in ogni caso alla banca margini sufficienti per operare, anche in condizioni di stress, entro il massimo rischio assumibile.
La Risk Capacity rappresenta il massimo livello di assunzione di rischio che il Gruppo è tecnicamente in grado di assumere senza violare i requisiti regolamentari o gli altri vincoli imposti dagli azionisti o dall'Autorità di vigilanza.
La determinazione delle soglie è valutata caso per caso, anche attraverso decisioni manageriali da parte del Consiglio di Amministrazione, rispettando i requisiti regolamentari e degli Organi di controllo.
Le metriche sono regolarmente oggetto di monitoraggio e reportistica, almeno trimestrale. Il monitoraggio, per competenza, è effettuato dalla Direzione CRO e dalla Direzione CFO.
La definizione del Risk Appetite Framework è un processo articolato guidato dal Chief Risk Officer e dal Chief Financial Officer che si sviluppa in coerenza con i processi di ICAAP, ILAAP e Recovery Plan e rappresenta la cornice di rischio all'interno della quale sono sviluppati il Budget ed il Piano Strategico. In questo modo è garantita coerenza tra la strategia e la politica di assunzione dei rischi ed il processo di Pianificazione e di Budget.
Nell'ambito del processo di aggiornamento annuale del RAF è possibile individuare alcune fasi principali:
identificazione dei rischi; questa fase è condivisa e propedeutica ai processi di valutazione di adeguatezza del capitale e della liquidità ICAAP/ILAAP. L'attività prevede l'identificazione da parte del Risk Management di Capogruppo di tutti i rischi - sia quantitativi sia qualitativi - ai quali il Gruppo è o potrebbe essere esposto, avuto riguardo alla propria operatività e ai mercati di riferimento. Il processo di

identificazione dei rischi coinvolge anche la società Fineco Asset Management, le cui valutazioni sono incluse nella mappa dei rischi a livello consolidato di Gruppo;
In coerenza con il principio di progressiva integrazione dei principi di sostenibilità ambientale e sociale (ESG) enunciato nello statement, e conformemente alle più recenti indicazioni rilasciate dai regulator in materia, la Dashboard del Risk Appetite integra alcuni indicatori di rischio/performance volti a monitorare, rispettivamente, l'obiettivo degli investimenti ESG del portafoglio di proprietà del Gruppo, la concentrazione garanzie immobiliari in aree ad elevato rischio sismico/idrogeologico (a specifico presidio del rischio climatico ed ambientale) e una serie di parametri rilevanti in ambito di rischio di condotta e trasparenza bancaria.
Il monitoraggio degli indicatori del Risk Appetite Framework non ha individuato superamenti dei livelli soglia stabiliti dal Consiglio di Amministrazione dovuti alla crisi determinata dall'emergenza sanitaria COVID-19.
La valutazione del profilo di rischio complessivo del Gruppo è effettuata annualmente con l'ICAAP, che rappresenta il processo di autovalutazione dell'adeguatezza patrimoniale, le cui risultanze sono oggetto di discussione e analisi da parte dell'Autorità di Vigilanza.
Il processo ICAAP incorpora due prospettive complementari: prospettiva economica e la prospettiva normativa. Tali prospettive si integrano reciprocamente e sono incorporate nelle attività e nelle decisioni imprenditoriali rilevanti.
Tramite la prospettiva normativa interna il Gruppo gestisce l'adeguatezza patrimoniale assicurando di essere in grado di soddisfare tutti i requisiti normativi e le richieste di Vigilanza relative al capitale nonché di poter far fronte agli altri vincoli patrimoniali interni ed esterni nel tempo. L'obiettivo è quindi quello di garantire, anche in un'ottica prospettica, che la dotazione di Fondi Propri sia sufficiente a rispettare l'Overall Capital Requirement ed il Pillar 2 Guidance. Con la prospettiva economica interna il Gruppo gestisce l'adeguatezza economica del proprio capitale assicurando che i rischi economici siano coperti in misura sufficiente mediante la dotazione di risorse patrimoniali interne. La prospettiva economica considera uno spettro di rischi più ampio rispetto a quella normativa (si cita a titolo di esempio il rischio tasso di interesse).
Per la prospettiva economica di Secondo Pilastro, la metrica di riferimento è la Risk Taking Capacity, pari al rapporto tra il capitale disponibile (Available Financial Resources - AFR) ed il Capitale Interno Complessivo; tale metrica è monitorata con cadenza trimestrale ed illustrata agli Organi Sociali all'interno della Relazione sulle esposizioni al rischio di Gruppo.
A partire dal resoconto ICAAP & ILAAP 2020, relativo ai dati al 31 dicembre 2020, il Gruppo ha integrato nell'ambito degli ICAAP Stress Test gli effetti della pandemia COVID-19 sulle esposizioni, sulla redditività e sull'adeguatezza patrimoniale del Gruppo. Tale rappresentazione considera tra le ipotesi macroeconomiche il perdurare dell'emergenza sanitaria COVID 19, shock depressivi sulla produzione industriale e sulla domanda in molteplici settori e l'erosione delle previsioni di crescita di medio lungo termine. Sia la solidità sia la redditività del Gruppo sono risultati poco impattate dagli esercizi di stress.
Alla data attuale, non sono stati tuttavia registrati impatti negativi derivanti dalla pandemia per il Gruppo grazie al modello di business diversificato, alle prudenti politiche di erogazione che hanno sempre caratterizzato la Banca e alla tipologia di prodotti creditizi offerti, assistiti ove possibili da garanzie reali.
Come evidenziato nel Risk Appetite Framework, il Gruppo conferma l'orientamento strategico verso l'adozione di un solido modello di business con una bassa propensione al rischio al fine di creare le basi per profitti sostenibili e ritorno sul costo del capitale, garantendo continuità nella generazione dei ricavi. L'ambizione del Gruppo è raggiungere tale risultato con il supporto di un ottimale Sistema di Controlli Interni con procedure efficaci ed efficienti nella gestione di ogni rischio.
Al fine di interiorizzare tali principi valori e implementare la cultura del rischio nelle attività giornaliere sono sviluppate numerose iniziative, in particolare:

Nella presente sezione sono fornite le informazioni riferite a FinecoBank e Fineco AM, imprese incluse nel consolidato contabile.
Per quanto riguarda Fineco AM, il presidio ed il controllo dei rischi sono assicurati dalla funzione Risk Management della società, affidata al Chief Risk Officer, gerarchicamente dipendente dal CEO e funzionalmente dipendente dal CRO di FinecoBank S.p.A.. Il sistema dei controlli interni di FinecoBank è strutturato secondo le indicazioni normative previste dalla legislazione vigente. Le modalità di controllo, monitoraggio e reporting già in essere in FinecoBank sono state estese a Fineco AM modificando, qualora necessario, le modalità di analisi ed i controlli adattandoli alla dimensione, natura e complessità del business.
Nello specifico sono due le principali attività di gestione del rischio svolte: la tradizionale attività di controllo dell'aderenza del profilo di rischio/rendimento di ciascun fondo (Fund Risk Management) e l'attività di presidio dei rischi operativi (Operational Risk Management), peraltro previste dalla normativa irlandese.
Come previsto nella Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", i crediti a vista verso banche e banche centrali, rilevati nella voce di bilancio "Cassa e disponibilità liquide", sono inclusi nella definizione di esposizioni creditizie per cassa ma sono convenzionalmente esclusi dalle tabelle relative all'informativa quantitativa sulla qualità del credito riportate nella presente Sezione 1 "Rischi del consolidato contabile".
A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Portafogli/qualità | Sofferenze | Inadempienze probabili |
Esposizioni scadute deteriorate |
Esposizioni scadute non deteriorate |
Altre esposizioni non deteriorate |
Totale |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 2.067 | 1.412 | 812 | 29.665 | 31.934.553 31.968.509 | |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | 29.492 | 29.492 | |
| 3. Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | |
| 4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | - | - | - | 79 | 79 | |
| 5. Attività finanziarie in corso di dismissione | - | - | - | - | - | |
| Totale 30/06/2022 | 2.067 | 1.412 | 812 | 29.665 | 31.964.124 31.998.080 | |
| Totale 31/12/2021 | 2.141 | 1.179 | 1.061 | 22.303 | 30.908.361 30.935.045 |
Non sono presenti crediti acquistati deteriorati.

A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Deteriorate | Non deteriorate | |||||||
| Portafogli/qualità | Esposizione lorda |
Rettifiche di valore complessive |
Esposizione netta |
Write-off* parziali complessivi |
Esposizione lorda |
Rettifiche di valore complessive |
Esposizione netta |
Totale (esposizione netta) |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
24.602 | (20.311) | 4.291 | - | 31.982.867 | (18.649) | 31.964.218 | 31.968.509 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | 29.493 | (1) | 29.492 | 29.492 |
| 3. Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | X | X | - | - |
| 4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | - | - | - | X | X | 79 | 79 |
| 5. Attività finanziarie in corso di dismissione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale 30/06/2022 | 24.602 | (20.311) | 4.291 | - | 32.012.360 | (18.650) | 31.993.789 | 31.998.080 |
| Totale 31/12/2021 | 24.541 | (20.160) | 4.381 | - | 30.948.948 | (18.358) | 30.930.664 | 30.935.045 |
(Importi in migliaia)
| Portafogli/qualità | Attività di evidente scarsa qualità creditizia | Altre attività | |
|---|---|---|---|
| Minusvalenze cumulate | Esposizione netta | ||
| 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | 1 | 11.104 |
| 2. Derivati di copertura | - | - | 1.140.627 |
| Totale 30/06/2022 | - | 1 | 1.151.731 |
| Totale 31/12/2021 | - | 7 | 132.884 |

B.1 Entità strutturate consolidate
Nessun dato da segnalare.
B.2.1 Entità strutturate consolidate prudenzialmente
Nessun dato da segnalare.
B.2.2 Altre entità strutturate
Il Gruppo ha esposizioni verso entità strutturate non consolidate per effetto di investimenti in quote emesse da fondi di investimento (O.I.C.R.) che si qualificano quali entità strutturate secondo l'IFRS 12.
La seguente tabella riporta le attività, le passività e l'esposizione fuori bilancio nei confronti di entità strutturate rappresentate da quote di O.I.C.R. non consolidate.
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci di bilancio / tipologia di entità strutturata |
Portafogli contabili dell'attivo |
Totale attività (a) |
Portafogli contabili del passivo |
Totale passività (b) |
Valore contabile netto (c=a-b) |
Esposizione massima al rischio di perdita (d) |
Differenza tra esposizione al rischio di perdita e valore contabile (e=d-c) |
| 1. Società veicolo | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. O.I.C.R. | MFV | 675 | MFV | - | 675 | 675 | - |
| CA | 43.900 | CA | 780 | 43.120 | 43.900 | 780 | |
| HFT | - | HFT | - | - | - | - | |
| Totale | 44.575 | 780 | 43.795 | 44.575 | 780 |
Legenda
MFV = Attività finanziarie obbligatoriamente al fair value CA: Costo Ammortizzato HFT = Attività finanziarie di negoziazione

Obiettivo del Gruppo è quello di fornire un'adeguata gamma di prodotti che possa soddisfare e fidelizzare la clientela mediante una offerta competitiva e completa. Lo sviluppo dei prodotti e l'offerta si conciliano con il mantenimento della qualità del portafoglio e, comunque, con adeguati processi che consentano di monitorare la redditività.
I fattori che generano il rischio di credito sono determinati da politiche di accettazione e di valutazione del merito creditizio che sono sempre adeguatamente correlate al rapporto rischio/rendimento del prodotto nonché in linea con la propensione al Rischio (Risk Appetite) stabilita dal Consiglio di Amministrazione.
La qualità del portafoglio, costantemente monitorata e supportata da strumenti di mitigazione del rischio, è presidiata con modelli di scoring che contribuiscono alla valutazione in erogazione rendendola omogenea e controllata. Il monitoraggio del portafoglio e la sua segmentazione per prodotto e anzianità consentono, oltre ad un adeguato controllo sui livelli di rischiosità, la comprensione delle migliori strategie in erogazione. L'individuazione di eventuali aree di maggior rischio consentono interventi sia sui sistemi automatizzati di valutazione sia sulle normative di erogazione, con la possibilità di agire, in via preventiva, per la limitazione del rischio di credito.
L'offerta di prodotti di credito si è evoluta nel corso degli anni, in particolar modo attraverso l'offerta di mutui fondiari e la concessione di aperture di credito in conto corrente garantite da pegno su titoli e fondi con la clausola di rotatività (Credit Lombard). Credit Lombard è la soluzione di FinecoBank adatta a chi possiede patrimoni e desidera ottenere liquidità aggiuntiva dai propri investimenti.
L'offerta di mutui riguarda, principalmente, mutui per l'acquisto di prima e seconda casa (compresa la surroga), oltre a mutui liquidità e, in via residuale, mutui su immobili non residenziali.
Il Gruppo ha inoltre continuato lo sviluppo dei prodotti già presenti in catalogo, quali l'emissione di carte di credito a saldo a favore della clientela correntista e l'erogazione di prestiti personali. Questi ultimi possono essere valutati anche con la modalità "Instant approval", servizio che consente di valutare la richiesta in pochi istanti e di erogare il prestito in tempo reale a clientela selezionata.
Le scelte di investimento della liquidità aziendale sono guidate da un approccio prudente volto al contenimento dei rischi di credito e prevedono principalmente l'acquisto di titoli governativi dell'area Euro a diversificazione dell'esposizione in strumenti obbligazionari emessi da UniCredit S.p.A. che saranno portati a scadenza. Al fine di ottimizzare il portafoglio, diversificando il rischio di controparte, nel primo semestre 2022 il Gruppo ha incrementato l'esposizione in titoli di Stato (per maggiori dettagli si rimanda all'Informativa relativa alle esposizioni in titoli emessi da Stati sovrani).
Al 30 giugno 2022 non si rilevano impatti significativi della crisi derivante dalla pandemia COVID-19 in termini di deterioramento del portafoglio dei crediti di finanziamento verso la clientela ordinaria di Gruppo. Quest'ultimo è infatti costituito principalmente da crediti accordati alla clientela al dettaglio, prevalentemente assistiti da garanzie reali finanziarie ed immobiliari, ed erogati in applicazione di un'attenta e prudente politica di concessione. Nel caso dei mutui fondiari il loan to value medio è, infatti, pari a circa il 50% ed i fidi accordati prevedono l'acquisizione di garanzie con margini conservativi.
In risposta all'incertezza generata dalla pandemia COVID19 e all'adozione delle misure di sostegno statali, le principali Autorità europee ed internazionali (IASB, EBA, BCE, Commissione Europea, ecc.) hanno fornito agli enti indicazioni sul trattamento prudenziale delle esposizioni creditizie. Coerentemente a tali indicazioni, l'applicazione di misure di sostegno nella forma di moratorie legislative o private che rispettavano i requisiti stabiliti dall'EBA, non si sono configurate come misure di concessione (forborne) fino a marzo 2021 in quanto ritenute di natura preventiva e di portata generica (e non formulate ad hoc per il cliente). Le misure a sostegno concesse dopo marzo 2021, sono state valutate e classificate in linea con il framework prudenziale vigente.
Al 30 giugno 2022 FinecoBank, adottando un approccio prudenziale ed in seguito alle evidenze emerse sulle posizioni a cui è stata concessa la moratoria, ha provveduto ad incrementare gli accantonamenti per tali esposizioni.
Per i dettagli quantitativi sull'asset quality delle moratorie accordate da FinecoBank alla clientela, si rimanda all'informativa riguardante le esposizioni soggette alle misure applicate in risposta alla crisi determinata dal COVID-19, prevista dagli EBA/GL/2020/07. Tale informativa, oltre ad essere trasmessa regolarmente alle Autorità di Vigilanza, è integrata nell'informativa consolidata di Terzo Pilastro al 30 giugno 2022.

In considerazione degli impatti limitati appena descritti, il Gruppo non ha ritenuto necessario modificare né le strategie creditizie, né la propria politica di gestione, misurazione e controllo del rischio di credito.
Al 30 giugno 2022 non si rilevano impatti significativi della crisi derivante dal conflitto Russia - Ucraina in termini di deterioramento del portafoglio dei crediti di finanziamento verso la clientela ordinaria di Gruppo. Nei prossimi trimestri potrebbero esserci impatti per effetto dell'aumento dell'inflazione contenuti ai soli crediti non garantiti.
Al fine di garantire un adeguato presidio del rischio di credito, il Gruppo FinecoBank si è dotato di un efficace sistema di governance interna, organizzato su distinti ed articolati livelli di responsabilità.
Al primo livello, il processo creditizio relativo ai crediti di finanziamento verso clientela ordinaria e il processo di concessione e allocazione dei plafond per controparti istituzionali è di responsabilità della Direzione Chief Lending Officer (CLO). In tale contesto la Direzione CLO effettua sia la valutazione del merito creditizio della clientela e delle controparti con cui il Gruppo svolge attività creditizie, sia il monitoraggio andamentale delle singole esposizioni creditizie, al fine di rilevare tempestivamente eventuali anomalie ed effettuare le necessarie classificazioni prudenziali.
In aggiunta al monitoraggio andamentale, la Direzione CLO provvede anche a calcolare i tassi di decadimento della clientela per tipologia di prodotto, finalizzati ad intercettare incrementi nella rischiosità dei prodotti offerti dal Gruppo alla propria clientela, e alla stima dei parametri di rischio (PD e LGD) utilizzati per il calcolo delle perdite attese in ambito IFRS 9.
Al secondo livello, le attività di indirizzo e controllo del rischio di credito e del rischio controparte sono di responsabilità del Chief Risk Officer. All'interno della Direzione CRO il Team Credit Risk & Internal Capital ha la responsabilità di:
Nello svolgimento della propria attività creditizia il Gruppo è esposto al rischio che i crediti possano, a causa del deteriorarsi delle condizioni finanziarie dell'obbligato, non essere onorati alla scadenza e debbano pertanto essere svalutati in tutto o in parte. Tale rischio è sempre inerente all'attività tradizionale di erogazione del credito, a prescindere dalla forma tecnica in cui si estrinseca.
Le principali cause d'inadempienza sono riconducibili al venir meno dell'autonoma capacità del prenditore di assicurare il rimborso del debito, come pure anche al manifestarsi di circostanze macroeconomiche e politiche che si riflettono sulle condizioni finanziarie del debitore.

Oltre alle attività di concessione ed erogazione del credito, il Gruppo è esposto all'ulteriore rischio di controparte. Si definisce infatti come rischio di controparte il rischio che la controparte di una delle transazioni risulti inadempiente prima del regolamento definitivo dei flussi finanziari della transazione stessa.
Altre attività bancarie, oltre alle tradizionali di prestito e deposito, possono esporre il Gruppo ad ulteriori rischi di credito. Il rischio di controparte può, per esempio, derivare da:
Le controparti di tali transazioni o gli emittenti di titoli detenuti da società del Gruppo potrebbero risultare inadempienti a causa di insolvenza, eventi politici ed economici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni. Inadempimenti di un elevato numero di transazioni ovvero di una o più operazioni di importo significativo, avrebbero un effetto materialmente negativo sull'attività, sulla condizione finanziaria e sui risultati operativi del Gruppo.
Generano inoltre "Rischio di Credito Non Tradizionale" le operazioni leva/short effettuate con prestito titoli. Le operazioni leva/short effettuate con prestito titoli, anche in presenza di stop loss automatici effettuati all'interno dei margini, possono generare rischio di credito in mancanza di liquidità del titolo (ad esempio, in caso di eventi traumatici che pregiudichino il normale funzionamento dei mercati) e/o margine non sufficiente. Per prevenire tali eventi sono periodicamente sviluppate analisi di scenario volte a valutare gli impatti e porre in essere opportune politiche di mitigazione.
Il Gruppo, pertanto, controlla e gestisce lo specifico rischio di ciascuna controparte così come il rischio complessivo del portafoglio crediti attraverso processi, strutture e regole volte ad indirizzare, controllare e standardizzare la valutazione e la gestione di tale rischio, in linea con i principi e la best practice di Gruppo.
Il rischio di credito, associato alla perdita potenziale derivante dal default del cliente/emittente o da un decremento del valore di mercato di un'obbligazione finanziaria dovuta al deterioramento del suo merito creditizio, è misurato a livello di singola controparte/transazione e a livello di intero portafoglio.
Come anticipato, la valutazione del rischio di credito durante la fase di erogazione dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria è effettuata dalla Direzione CLO, ed è supportata da sistemi automatizzati di valutazione (c.d. sistemi di credit scoring). Tali sistemi sono inoltre integrati con tutte le informazioni ed evidenze disponibili: dati pubblici e privati rivenienti da Credit Bureau, flussi di Centrale Rischi o richieste di prima informazione a Banca d'Italia ed altre informazioni andamentali sulla clientela storicizzate dal Gruppo. L'attenzione in fase di erogazione è sempre posta alla possibilità di sfruttare, al meglio, tutte le informazioni relative alla clientela fornite dalla Banca e dal Sistema.
La raccolta di eventuali garanzie, la loro valutazione ed i margini tra il fair value della garanzia e la somma concessa sono di semplice supporto per la mitigazione del rischio di credito, ma non esiste una rilevante correlazione positiva tra il valore della garanzia finanziaria ed il merito creditizio del richiedente. Le regole per l'ammissibilità, la valutazione, il monitoraggio e la gestione delle garanzie all'interno del Gruppo FinecoBank sono disciplinate da una specifica Global Policy in tema di Collateral Management.
La Direzione CRO, in qualità di funzione di controllo dei rischi, svolge controlli di secondo livello su tutte le fasi che caratterizzano il processo creditizio relativo ai crediti di finanziamento verso clientela ordinaria. I controlli, che sono basati principalmente sullo sviluppo di indicatori che permettono di effettuare monitoraggi ad evento, vertono sulla verifica del rispetto della normativa interna e dei poteri delegati conferiti dal Consiglio di Amministrazione alle strutture deliberanti e sull'individuazione di irregolarità a livello di singola esposizione o di portafoglio, anche in relazione al portafoglio garanzie. In aggiunta ai controlli sopra descritti sono svolti anche monitoraggi periodici focalizzati sulla valutazione della qualità e della performance del portafoglio crediti.
La valutazione del merito creditizio delle controparti con cui il Gruppo svolge attività creditizia è effettuata dalla Direzione CLO nell'ambito del processo di concessione e allocazione dei plafond assegnati al Gruppo Economico di appartenenza della controparte, ossia considerando l'esposizione del Gruppo nei riguardi di tutti i soggetti giuridicamente o economicamente collegati alla controparte. I Plafond sono dei "tetti di rischio" e rappresentano i limiti più alti in termini di rischio di credito che il Gruppo è disposto ad accettare nei confronti di una determinata controparte.
Il Consiglio di Amministrazione approva annualmente il Risk Appetite ed il "Piano di Investimenti"; il primo definisce la propensione ed i limiti per gli investimenti strategici di Gruppo, il secondo fornisce indicazione della composizione degli investimenti strategici del Gruppo. Sulla base delle linee guida del Consiglio di Amministrazione il Gruppo definisce specifici limiti di rischio (plafond) verso ciascuna controparte FIBS ("Istituzioni Finanziarie, Banche e Sovereign") o Corporate con la quale il Gruppo avrà una esposizione creditizia, sempre nel rispetto dei limiti regolamentari delle Grandi Esposizioni ove applicabili. La materia è disciplinata dalla Global Policy "Attività creditizia con Istituzioni Finanziarie, Banche, Stati sovrani e controparti Corporate", che definisce i principi e regole per un'efficiente e completa valutazione, controllo e limitazione del rischio di credito e di controparte associato all'attività creditizia con le suddette controparti, inclusi gli emittenti di strumenti obbligazionari presenti nel portafoglio bancario. Come stabilito nella Global Policy, la Direzione CLO, oltre a valutare il merito creditizio delle controparti e approvare i plafond richiesti dalle diverse funzioni di Gruppo conformemente ai poteri di delega tempo per tempo vigenti, effettua il monitoraggio operativo. Quest'ultimo è volto ad assicurare che tutte le funzioni

di Gruppo rispettino in ogni momento i plafond assegnati, i limiti delle Grandi Esposizioni e delle Parti Correlate, e che le controparti del Gruppo mantengano un merito creditizio sufficientemente elevato.
La Direzione CRO invece effettua il monitoraggio sistematico a livello accentrato e di singola controparte con esposizione rilevante, incentrato sull'analisi di una serie di indicatori di Early Warning, e svolge dei controlli di secondo livello sul rispetto del limite sulle Grandi Esposizioni e sulle esposizioni verso Parti Correlate.
In sostanza il processo di monitoraggio di secondo livello, effettuato dalla Direzione CRO, ha l'obiettivo di analizzare la qualità del credito e le dinamiche delle esposizioni a rischio calcolando indicatori sintetici di rischio e rappresentandone l'evoluzione nel tempo al fine di predisporre piani d'azione necessari a mitigare o evitare i fattori di rischio. In particolare, la Direzione CRO predispone la Relazione trimestrale sulle esposizioni a rischio, indirizzata al Consiglio di Amministrazione; in tale contesto è evidenziato l'andamento del portafoglio crediti e le risultanze dei controlli di secondo livello svolti nel periodo di riferimento. Con particolare riferimento al portafoglio crediti di finanziamento verso clientela ordinaria è riportata l'analisi dei flussi tra classificazioni, lo stock dei crediti deteriorati e delle posizioni che usufruiscono di moratorie di pagamento e le relative perdite attese. Sono inoltre evidenziate le risultanze dei controlli di secondo livello svolti nel periodo di riferimento sulla concentrazione delle garanzie reali finanziarie acquisite dal Gruppo come collateral per gli affidamenti in conto corrente. Con riferimento alle esposizioni verso controparti finanziarie, Banche e Stati Sovrani, sono invece evidenziate le risultanze dei monitoraggi sul rischio emittente, rischio controparte e rischio paese.
Nell'ambito del presidio sul rischio paese sono monitorati alcuni indicatori (Worldwide Governance Indicator) sviluppati da un team di ricercatori in collaborazione con la World Bank, che hanno l'obiettivo di esprimere in modo sintetico l'efficacia delle politiche attuate dalle autorità governative delle diverse nazioni, e un indicatore specifico di rischio ambientale, denominato ND-Gain, sviluppato da un team di ricercatori dell'università statunitense Notre Dame. Quest'ultimo indicatore considera due grandezze fondamentali: il livello di vulnerabilità di un paese ai cambiamenti climatici ("vulnerability") e il posizionamento della rispettiva nazione in termini di capacità economica, sociale e di governance per far fronte ai mutamenti del clima ("readiness"). I due indicatori sono confrontati al fine di determinare l'esposizione di quel paese ai rischi climatici e ambientali.
A seguito dell'adozione avvenuta a partire dal 1° gennaio 2018 del principio contabile IFRS 9: Strumenti finanziari è stato introdotto un nuovo modello contabile di impairment per le esposizioni creditizie basato su (i) un approccio di "expected losses" al posto di quello precedente basato sulla rilevazione di "incurred losses" e (ii) sul concetto di perdita attesa "lifetime". Per ogni dettaglio si rimanda al paragrafo 2.3. Metodi di misurazione delle perdite attese.
In seguito al mancato rinnovo da parte dell'EBA delle proprie linee guida in materia di moratorie, tutte le moratorie attivate tra il 1 aprile 2021 e il 31 dicembre 2021 sono state classificate caso per caso, secondo il framework prudenziale vigente. In ogni caso, tutte le moratorie attive sono sottoposte ad un attento monitoraggio volto ad identificare tempestivamente eventuali segnali di deterioramento del credito. Tale monitoraggio, condotto anche attraverso l'utilizzo di indicatori di allerta precoce e l'interrogazione di basi dati esterne (Centrale Rischi, CRIF..), non ha finora evidenziato elementi di criticità a livello di portafoglio.
Al 30 giugno 2022 non si rilevano impatti significativi della crisi derivante dal conflitto Russia - Ucraina in termini di migrazione di posizioni a non performing o di incremento del rischio di credito delle controparti con cui il Gruppo svolge attività creditizia. Di conseguenza non vi sono impatti nemmeno in termini di rettifiche su crediti.
Secondo le logiche previste dal principio contabile IFRS 9, sono oggetto di calcolo di impairment le attività finanziarie al costo ammortizzato, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e le rilevanti esposizioni fuori bilancio.
Tali strumenti sono classificati nello stadio 1, stadio 2 o stadio 3 a seconda della loro qualità creditizia assoluta o relativa rispetto all'erogazione iniziale. In particolare:
Per le esposizioni appartenenti allo stadio 1 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale fino ad un anno.
Per le esposizioni appartenenti agli stadi 2 o 3 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale pari alla durata residua della relativa esposizione.

Al fine di rispondere alle richieste del principio, il Gruppo ha sviluppato specifici modelli per il calcolo della perdita attesa che fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD stimati in modo conservativo e ai quali sono apportati specifici correttivi al fine di garantire la piena coerenza con la normativa contabile. In tale ambito si è altresì proceduto all'inclusione di informazioni di tipo "forward looking" (c.d. "FLI") attraverso l'elaborazione di specifici scenari. Nell'ambito del processo di revisione dei propri modelli, la Direzione CRO di FinecoBank è in fase di adozione di un nuovo tipo di modellistica applicata al portafoglio mutui e prestiti personali. Tale modellistica rivede la determinazione delle c.d. Forward Looking Information coerentemente con l'andamento passato del portafoglio crediti della Banca e considera i fattori di rischio ESG nel processo di provisioning (ad esempio valutando la collocazione degli immobili e la classe energetica degli stessi).
La perdita attesa è calcolata per le controparti istituzionali, utilizzando i parametri di rischio forniti dal fornitore esterno Moody's Analytics.
Al fine del calcolo della perdita attesa, per le controparti retail, non avendo a disposizione sistemi di rating interni, i parametri di PD ed LGD sono stimati con una metodologia differente a seconda del tipo di prodotto.
Per i prestiti personali la PD è stimata da un modello sviluppato internamente dalla Direzione CRO che, sulla base della performance del portafoglio degli ultimi 7 anni (in coerenza con la massima maturity del prodotto), calcola una curva di PD a cui ogni singola posizione è associata in base alla sua anzianità. La LGD è calcolata prendendo in considerazione l'importo medio del recupero delle sofferenze, determinato e aggiornato su base analitica dalla funzione di recupero crediti sulla base delle informazioni a disposizione della Banca.
Per i mutui, in assenza di una sufficiente profondità storica dei dati di default e recuperi (Fineco eroga mutui dal 2016), è utilizzata una curva di PD stimata con criteri conservativi rispetto ai tassi di default attualmente registrati. La LGD è stimata attraverso un modello che tiene in considerazione la coverage media applicata alle esposizioni non performing, determinata e aggiornata su base analitica dalla funzione di recupero crediti sulla base delle informazioni a disposizione della Banca, le spese legali per il recupero, l'importo del debito residuo, e il rapporto tra quest'ultimo e il valore dell'immobile a garanzia (Exposure to Value – ETV).
Per le altre esposizioni la PD è sostituita dal tasso di decadimento medio osservato dalle matrici di transizione che definiscono il passaggio a deteriorato, mentre la LGD è calcolata prendendo in considerazione l'importo medio del recupero delle sofferenze, determinato e aggiornato su base analitica dalla funzione di recupero crediti sulla base delle informazioni a disposizione della Banca.
Infine, per recepire quanto previsto dal principio contabile IFRS 9, le proxy dei parametri sono corrette mediante analisi prospettiche denominate Forward Looking Information.
Un aspetto chiave derivante dal modello contabile richiesto per il calcolo della perdita creditizia attesa è rappresentato dal modello di Stage Allocation finalizzato a trasferire le esposizioni fra Stadio 1 e Stadio 2 (essendo lo Stadio 3 equivalente a quello delle esposizioni deteriorate), laddove lo Stadio 1 include principalmente le esposizioni di nuova erogazione e le esposizioni che alla data di reporting non presentano un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale.
Il modello di valutazione della Stage Allocation opera sempre a livello di singola esposizione, e si basa su una combinazione di elementi relativi ed elementi assoluti. Gli elementi principali sono:
Con riferimento alle controparti istituzionali emittenti di strumenti finanziari che il Gruppo acquista a titolo di investimento, o con cui il Gruppo svolge attività creditizia, l'approccio utilizzato è quello basato sul rating esterno assegnato dall'agenzia Moody's. Come già anticipato, la metodologia prevede che la posizione passi in stage 2 allo sforamento di una determinata soglia, fissata in termini di notch dal rating rilevato alla data di prima rilevazione dell'esposizione.
Con riferimento alle controparti retail, in assenza di rating interni il Gruppo si avvale dei backstop previsti dalla normativa e di ulteriori evidenze interne. In tale contesto sono classificate in stage 2 tutte le esposizioni che presentano più di 30 giorni di scaduto, a prescindere dalla materialità dello scaduto, o per le quali sono disponibili ulteriori informazioni che lasciano presumere un deterioramento del merito creditizio della controparte. Per le esposizioni al dettaglio classificate in stage 2, diversamente dalle esposizioni classificate in stage 3, non è previsto un periodo di prova (cure period) per il rientro alla classe di rischio precedente. Di conseguenza, nel momento in cui cessano le condizioni per la classificazione a stage 2 (ad esempio i 30 giorni di scaduto), provvisto che non vi siano ulteriori evidenze che lasciano presumere un deterioramento del merito creditizio della controparte, le esposizioni sono automaticamente riclassificate in stage 1.
I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti si basano sull'attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale e interessi che, coerentemente al modello di gestione del portafoglio, possono fare riferimento anche ad operazioni di mercato; ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall'individuazione degli incassi stimati, dalle relative date di incasso e dal tasso di attualizzazione da applicare.

In particolare, l'importo della perdita, per le esposizioni deteriorate classificate come sofferenze, inadempienze probabili e esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate, secondo le categorie più avanti specificate, è ottenuto come differenza tra il valore di iscrizione e il valore attuale degli stimati flussi di cassa, scontati al tasso di interesse originario dell'attività finanziaria.
Per tutte le posizioni a tasso fisso il tasso di interesse così determinato è mantenuto costante anche negli esercizi successivi, mentre per le posizioni a tasso variabile il tasso di interesse viene aggiornato in base alle condizioni espresse contrattualmente.
Laddove il tasso originario non sia direttamente reperibile, oppure il suo reperimento sia eccessivamente oneroso, si applica la sua migliore approssimazione, anche ricorrendo a soluzioni alternative ("practical expedients") che non alterano comunque la sostanza e la coerenza coi principi contabili internazionali.
I tempi di recupero sono stimati sulla base di business plan o di previsioni basate sull'esperienza storica dei recuperi osservati per classi omogenee di finanziamenti, tenuto conto del segmento di clientela, della forma tecnica, della tipologia di garanzia e di altri eventuali fattori ritenuti rilevanti o, qualora ne ricorrano le condizioni, di transazioni di mercato attese.
Come menzionato nel precedente paragrafo, i modelli per il calcolo della perdita attesa fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD, oltre che sul tasso di interesse effettivo. Tali modelli sono utilizzati per il calcolo delle rettifiche di valore di tutte le controparti istituzionali costituite prevalentemente da controparti FIBS (Financial Institutions, Banks and Sovereigns).
In particolare:
Tali parametri sono calcolati a partire dagli omologhi parametri di lungo periodo utilizzati anche ai fini del calcolo del Capitale Interno apportando specifici adeguamenti al fine di assicurare la piena coerenza ai requisiti previsti dal principio contabile IFRS 9.
I principali adeguamenti sono stati finalizzati a:
Per quanto riguarda le PD lifetime, le curve di PD through-the-cycle, ottenute adattando i tassi d'inadempienza cumulati osservati, sono stati calibrati per riflettere previsioni point-in- time e forward-looking circa i tassi d'inadempienza di portafoglio.
Il tasso di recupero incorporato nella LGD through-the-cycle è stato adattato al fine di riflettere i trend più attuali dei tassi di recupero così come le aspettative circa i trend futuri e attualizzati al tasso d'interesse effettivo o alla sua migliore approssimazione.
Con riferimento allo Stadio 3 si precisa che lo stesso comprende le esposizioni deteriorate verso debitori che ricadono, secondo quanto previsto dalle regole Banca d'Italia, definite nella Circolare n.272 del 30 luglio 2008 e successivi aggiornamenti, nella categoria "Non-performing" ai sensi del Regolamento 630/2019 che modifica il Regolamento (UE) n. 575/2013 e del Regolamento di esecuzione (UE) n. 451/2021 della Commissione, e successive modificazioni e integrazioni (Implementing Technical Standards). Sono esclusi gli strumenti finanziari rientranti nel portafoglio "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" e i contratti derivati.
Ai fini dell'identificazione e classificazione delle esposizioni creditizie deteriorate occorre anche tenere conto di quanto previsto dalle Guidelines EBA sull'applicazione della definizione di default ai sensi dell'articolo 178 del Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio (EBA/GL/2016/07) e dal Regolamento UE 2018/171. Le esposizioni creditizie deteriorate devono, durante il "cure period" di 3 mesi previsto dal paragrafo 71 (a) delle EBA/GL/2016/07, continuare a essere rilevate nelle pertinenti categorie nelle quali le stesse si trovavano.
In particolare, si fa riferimento alla definizione di EBA delle esposizioni Non-Performing e quella di attività deteriorate stabilite da Banca d'Italia, così come riportate nella sezione Parte A – Politiche Contabili - Impairment della nota integrativa consolidata al 31 dicembre 2021.
La perdita creditizia attesa derivante dai parametri descritti nel precedente paragrafo considera previsioni macroeconomiche attraverso l'applicazione di scenari multipli ai componenti "forward looking".

Nello specifico, la componente prospettica ("forward looking") è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è lo scenario centrale di riferimento ed è quindi ritenuto la realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore.
Come illustrato nel precedente paragrafo, il principio contabile IFRS 9 prevede che ai fini della determinazione delle perdite attese siano considerate non solo le informazioni storiche e correnti, ma anche le informazioni previsionali macroeconomiche (componenti "forward looking").
Al fine di rettificare i parametri di rischio IFRS-9 con informazioni prospettiche aggiornate alla crisi determinata dalla pandemia da COVID-19, il Gruppo FinecoBank si avvale di una serie di scenari macroeconomici elaborati dal fornitore esterno Moody's Analytics. Per ulteriori dettagli si rimanda all'apposito paragrafo "Misurazione delle perdite attese".
In coerenza con le indicazioni fornite dalle Autorità di Vigilanza, fino al 31 marzo 2021 le moratorie conformi ai requisiti stabiliti dall'EBA sono state mantenute allo Stadio 1 della staging allocation, salvo siano intervenuti ulteriori fattori che abbiano determinato un aumento significativo nel rischio di credito, come ad esempio lo sconfinamento superiore a 30 giorni di altre linee di credito non soggette a moratoria o il recepimento di informazioni negative sul merito creditizio del cliente provenienti da banche dati esterne.
In seguito al mancato rinnovo da parte dell'EBA delle proprie linee guida in materia di moratorie legislative e non legislative, tutte le moratorie concesse a partire dal 1 aprile 2021 sono state valutate e classificate caso per caso, conformemente a quanto previsto dal framework prudenziale e contabile vigente. A tal fine è stato considerato decisivo l'accertamento della difficoltà economica del debitore, che è stato valutato in considerazione della situazione reddituale/patrimoniale del beneficiario della misura di sostegno.
Al 30 giugno 2022, ai fini del calcolo delle perdite attese su crediti per le esposizioni performing, il Gruppo ha utilizzato dei parametri di rischio (PD e LGD) rettificati attraverso gli scenari macroeconomici forniti dal fornitore esterno Moody's Analytics. Gli scenari incorporano informazioni prospettiche che considerano le diverse possibili evoluzioni della crisi pandemica e del conflitto militare in Ucraina.
Come anticipato nella sezione relativa alla metodologia di calcolo della perdita attesa, la componente prospettica ("forward looking") è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è pesato al 40% in quanto ritenuto quello di realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso invece sono pesati al 30%, e rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore.
Lo scenario base utilizzato per il calcolo delle ECL al 30 giugno 2022 ipotizza che le future ondate pandemiche impattino sempre meno sull'economia, che il conflitto militare in Ucraina persista senza allargarsi ad altri paesi e che la Russia non limiti significativamente le forniture di petrolio e gas naturale all'UE. In tali condizioni la previsione di crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL) dell'eurozona è pari al 3,38%.
In Italia, paese in cui il Gruppo detiene la quasi totalità delle esposizioni verso clientela al dettaglio, le previsioni di crescita del Prodotto Interno Lordo per il 2022 sono stimate al 3,60%, per poi diminuire nei 3 anni successivi fino a raggiungere l'1,33%. Si presume che il rilascio delle misure di stimolo per il COVID-19 aiuti a ridurre il rapporto debito/pil al 145,41% e supporti il rifinanziamento del debito. Anche il tasso di disoccupazione è stimato in diminuzione al 9,15% per il 2022, per poi proseguire il trend negli anni successivi.
Altre variabili macroeconomiche, ad esempio il rendimento dei titoli di stato a 10 anni, sono considerate negli scenari a seconda del prodotto creditizio e delle caratteristiche anagrafiche della controparte verso cui il Gruppo detiene l'esposizione.
Lo scenario favorevole utilizzato per il calcolo delle ECL al 30 giugno 2022 ipotizza una più rapida ripresa dei consumi grazie alla fine sostanziale della crisi determinata dalla pandemia COVID-19, ed un allentamento delle tensioni geopolitiche determinate dal conflitto militare in Ucraina. In Italia, la ripresa dell'attività economica, più veloce del previsto, si traduce in una previsione di crescita del Prodotto Interno Lordo al 4,61% nel 2022, per poi ridursi al 3,06% nel 2023. Il rapporto Debito/PIL previsto per la fine del 2022 è pari al 143,78%. Infine, il tasso di disoccupazione è stimato in riduzione al 9,01%, per poi proseguire gradualmente il trend fino ai valori pre-crisi.
Lo scenario avverso utilizzato per il calcolo delle ECL al 30 giugno 2022 ipotizza invece un aggravamento della crisi determinata dalla diffusione di nuove varianti del virus resistenti ai vaccini, con tagli ai consumi da parte della popolazione. Lo scenario ipotizza inoltre un aggravamento del conflitto militare in Ucraina con un incremento delle tensioni geopolitiche e conseguenti limitazioni alle forniture di petrolio e gas naturale dalla Russia. Le previsioni in tale scenario si traducono in livelli di crescita molto contenuti nel 2022, pari all'1,07%, per poi entrare in recessione nel 2023 (-2,11%). La combinazione di un ridotto prodotto interno lordo, e una più alta spesa pubblica determina un incremento del rapporto debito/PIL al 148,28%. Infine, il tasso di disoccupazione italiano è stimato in lieve aumento nel 2022 al 9,93%, per poi continuare a crescere fino all'11,84% nel 2023.

Al 30 giugno 2022, applicando esclusivamente lo scenario favorevole sulle esposizioni complessive del Gruppo, si sarebbero realizzate riprese di valore per circa 0,4 milioni di euro, mentre applicando esclusivamente lo scenario sfavorevole le rettifiche sarebbero pari a 8,2 milioni di euro. Considerando tutti gli scenari - adottando le ponderazioni sopra descritte - le rettifiche di valore complessive di Gruppo al 30 giugno 2022 sono pari a 1,97 milioni di euro.
I dettagli circa le previsioni dei principali dati macroeconomici utilizzate negli scenari sono riportate in dettaglio nella seguente tabella:
| Scenarios | Variables | 2022 | 2023 | 2024 | 2025 | 2026 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Eurozona-PIL (Δ%) | 3,38% | 2,59% | 2,24% | 1,81% | 1,41% | |
| ITA-PIL (Δ%) | 3,60% | 2,11% | 1,54% | 1,33% | 1,38% | |
| Baseline (40%) | ITA-Rapporto Debito/PIL | 145,41% | 142,37% | 140,04% | 137,95% | 135,65% |
| ITA-Tasso di disoccupazione | 9,15% | 9,00% | 8,88% | 8,78% | 8,72% | |
| ITA-Inflazione | 5,70% | 1,11% | 1,36% | 1,70% | 1,77% | |
| Favorable (30%) | Eurozona-PIL (Δ%) | 4,56% | 3,70% | 1,94% | 1,75% | 1,41% |
| ITA-PIL (Δ%) | 4,61% | 3,06% | 1,29% | 1,27% | 1,38% | |
| ITA-Rapporto Debito/PIL | 143,78% | 139,10% | 136,70% | 134,37% | 131,91% | |
| ITA-Tasso di disoccupazione | 9,01% | 8,68% | 8,56% | 8,53% | 8,53% | |
| ITA-Inflazione | 5,76% | 1,01% | 1,34% | 1,70% | 1,76% | |
| Eurozona-PIL (Δ%) | 0,91% | -1,55% | 3,60% | 2,61% | 1,46% | |
| Unfavorable (30%) | ITA-PIL (Δ%) | 1,07% | -2,11% | 2,93% | 2,14% | 1,43% |
| ITA-Rapporto Debito/PIL | 148,28% | 153,38% | 151,80% | 149,57% | 147,30% | |
| ITA-Tasso di disoccupazione | 9,93% | 11,84% | 11,34% | 10,50% | 9,99% | |
| ITA-Inflazione | 7,57% | 0,15% | 0,11% | 1,30% | 1,59% |
Per quanto concerne le rettifiche sui crediti delle controparti retail di FinecoBank, sono finora stati rilevati impatti limitati sui crediti verso clientela ordinaria, sia in termini di nuovi flussi di erogazioni, sia in termini di qualità delle esposizioni creditizie.
Al fine di mitigare il rischio nelle varie forme di concessione di credito, il Gruppo acquisisce diverse tipologie di garanzie reali. Per i mutui fondiari, il Gruppo acquisisce a garanzia tramite ipoteca principalmente immobili residenziali, mentre sugli affidamenti in conto corrente sono accettati in pegno diverse tipologie di strumenti finanziari, tra cui azioni, obbligazioni, fondi di investimento, assicurazioni e titoli di stato.
Anche in presenza di garanzie reali il Gruppo effettua una valutazione complessiva del rischio di credito, incentrata principalmente sulla capacità reddituale del cliente indipendentemente dalla garanzia accessoria fornita. La valutazione delle garanzie pignoratizie è basata sul valore reale, inteso quale valore di mercato per gli strumenti finanziari quotati in un mercato regolamentato. Al valore così determinato sono applicati degli scarti percentuali (margini), differenziati in funzione degli strumenti finanziari assunti a garanzia e dalla concentrazione dello strumento nel portafoglio del cliente fornito a garanzia.
Per le garanzie immobiliari, i principi e le regole sono descritti dalla policy "Normativa erogazione crediti commerciali". In particolare, il Gruppo concede alla propria clientela finanziamenti per un ammontare massimo pari all'80% del valore dei beni ipotecati. Il rapporto tra l'importo del finanziamento accordato ed il valore dell'immobile cauzionale, attestato secondo quanto sopra descritto, prende il nome di Loan To Value (LTV), ed è calcolato sull'intera consistenza immobiliare oggetto di garanzia. A seconda della finalità del mutuo (acquisto, surroga, rifinanziamento e liquidità) possono essere previsti dei limiti (LTV) più stringenti. Al 30 giugno 2022 il LTV medio del portafoglio mutui è pari a circa il 50%.
La valutazione dei beni è effettuata da tecnici esterni inseriti in nell'Albo degli Ingegneri, degli Architetti, dei Geometri o periti industriali e non è quindi soggetta a conflitti di interesse. Il valore degli immobili è sorvegliato su base annuale attraverso indici di rivalutazione di mercato stimati da un fornitore esterno specializzato nelle valutazioni sul mercato immobiliare. Tale attività è finalizzata ad individuare eventuali immobili che necessitino di una rivalutazione e può essere svolta anche con maggiore frequenza qualora le condizioni di mercato siano soggette a variazioni significative.
Per le garanzie reali finanziarie invece, i principi e le regole sono descritte nella policy "Collateral Management". La valutazione degli strumenti finanziari avviene prendendo in considerazione diversi parametri, tra cui il rating di emissione, la classe di liquidità, la capitalizzazione e l'appartenenza ad un indice riconosciuto. Tali parametri, a seconda della tipologia di strumento oggetto di valutazione, possono influire oltre che sull'eligibilità a pegno dello strumento stesso, anche sul margine considerato al fine di determinare l'importo dell'affidamento.
Il monitoraggio del controvalore delle garanzie reali finanziarie è svolto su base giornaliera da procedure automatiche che effettuano il Mark to Market di ogni singolo strumento contenuto nei depositi a garanzia, e confrontano il controvalore derivante con l'importo affidato in fase di delibera. In caso di perdite superiori al valore soglia, si provvede caso per caso alla valutazione delle modalità di risoluzione in accordo con il cliente.

La classificazione dei crediti scaduti deteriorati, a inadempienza probabile o sofferenza è allineata ai criteri definiti da Banca d'Italia. La classificazione a sofferenza, legata all'insolvenza del cliente, è sempre analitica e definita sulla base dell'andamento delle azioni per il recupero dei crediti. Analitica è anche la previsione di perdita per le posizioni classificate a inadempienza probabile e scaduti deteriorati.
Per gli scoperti di conto il criterio di classificazione è correlato alla effettuazione di attività volte al recupero dei crediti o alla vendita forzosa di titoli per la compensazione del credito.
Le derubricazioni dei crediti e, quindi, il passaggio da uno stato ad un altro verso classificazioni di minore rilevanza sono autorizzate soltanto in caso di completo pagamento dello scaduto considerato rispetto al piano di ammortamento originale oppure in caso di consistenti versamenti concordati che inducono a ritenere molto probabile il rientro dell'esposizione debitoria.
Le procedure di gestione dei crediti ad andamento anomalo prevedono, in base alla anzianità dello scaduto, specifiche azioni per il recupero del credito.
Il Gruppo procede ad iscrivere un write-off di un'attività finanziaria qualora non abbia aspettative ragionevoli di recuperare il capitale e gli interessi maturati.
Le valutazioni relative al possibile write-off sono attuate in base ad una serie di criteri, elencati di seguito (a titolo esemplificativo e non esaustivo), quali:
In ogni caso, la politica aziendale è quella di non effettuare write-off parziali con prosieguo delle attività di recupero.
L'attuale modello di business del Gruppo e le policy aziendali approvate dal Consiglio di Amministrazione non prevedono né l'acquisizione di crediti deteriorati né l'erogazione di "nuova finanza" sotto ogni forma (prestiti personali, mutui, linee di credito in conto corrente, ecc.) a clienti già deteriorati.
Le rinegoziazioni di strumenti finanziari che determinano una modifica delle condizioni contrattuali sono contabilizzate in funzione della "sostanzialità" della modifica contrattuale medesima. La valutazione circa la sostanzialità della modifica deve essere effettuata considerando sia elementi qualitativi sia, nel caso di passività finanziarie, elementi quantitativi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "Rinegoziazioni" nella Parte A – Politiche contabili della nota integrativa consolidata al 31 dicembre 2021.
Al 30 giugno 2022 non si rileva un incremento significativo delle misure di concessione, in quanto, come evidenziato nella sezione "Impatti derivanti dalla pandemia COVID-19" riportata negli aspetti generali dei rischi di credito, la maggior parte delle misure di sostegno accordate in seguito alla crisi pandemica è conforme alle linee guida EBA in materia di moratorie, pertanto esente dalla classificazione a forborne.

Come previsto nella Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", i crediti a vista verso banche e banche centrali, rilevati nella voce di bilancio "Cassa e disponibilità liquide", sono inclusi nella definizione di esposizioni creditizie per cassa ma sono convenzionalmente esclusi dalle tabelle relative all'informativa quantitativa sulla qualità del credito riportate nella Sezione 2 "Rischi del consolidato prudenziale", ad eccezione delle tabelle A.1.2, A.1.4, A.1.6, A.1.6bis e A.1.8 e B.3.
A.1.1 Consolidato prudenziale – Distribuzione delle attività finanziarie per fasce di scaduto (valori di bilancio)
| (Importi in migliaia) | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | Impaired acquisite o originate | ||||||||||
| Portafogli/stadi di rischio | Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
|
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
26.700 | 877 | 11 | 61 | 1.108 | 909 | 12 | 70 | 3.827 | - | - | - | |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3. Attività finanziarie in corso di dismissione |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 30/06/2022 | 26.700 | 877 | 11 | 61 | 1.108 | 909 | 12 | 70 | 3.827 | - | - | - |
| Totale | 31/12/2021 | 17.956 | 2.536 | 77 | 24 | 1.508 | 190 | 16 | 5 | 4.040 | - | - | - |

A.1.4 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizione lorda | Rettifiche di valore complessive e accantonamenti complessivi |
|||||||||||
| Tipologie esposizioni/valori | Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | acquisite o Impaired originate |
Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | acquisite o Impaired originate |
Esposizione Netta |
Write-off parziali complessivi* |
||
| A. ESPOSIZIONI CREDITIZIE PER CASSA |
||||||||||||
| A.1 A VISTA | 1.542.407 1.542.407 | - | - | - | (42) | (42) | - | - | - | 1.542.365 | - | |
| a) Deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Non deteriorate | 1.542.407 1.542.407 | - | - | - | (42) | (42) | - | - | - | 1.542.365 | - | |
| A.2 ALTRE | 4.517.305 4.517.303 | - | - | - | (119) | (119) | - | - | - | 4.517.184 | - | |
| a) Sofferenze | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Inademp. probabili | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Esposizioni scadute deteriorate |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Esposizioni scadute non deteriorate |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Altre esposizioni non deteriorate |
4.517.305 4.517.303 | - | - | - | (119) | (119) | - | - | - | 4.517.184 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| TOTALE (A) 6.059.712 6.059.710 | - | - | - | (161) | (161) | - | - | - | 6.059.549 | - | ||
| B. ESPOSIZIONI CREDITIZIE FUORI BILANCIO |
||||||||||||
| a) Deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Non deteriorate | 1.684.467 | 17.170 | - | - | - | - | - | - | - | - | 17.170 | - |
| TOTALE (B) 1.684.467 | 17.170 | - | - | - | - | - | - | - | - | 17.170 | - | |
| TOTALE (A+B) 7.744.179 6.076.880 | - | - | - | (161) | (161) | - | - | - | 6.076.719 | - |
Si precisa che le attività finanziarie detenute per la negoziazione, i contratti derivati e le operazioni fuori bilancio diverse da quelle soggette alle regole di svalutazione prevista dall'IFRS 9 sono state classificate, convenzionalmente, tra le esposizioni non deteriorate, ma non sono state incluse nelle colonne che prevedono la suddivisione per stadio di rischio.
Nella tabella sopra esposta nella voce B. "Esposizioni fuori bilancio" è stato incluso il rischio di controparte connesso con le operazioni di prestito titoli e di pronti contro termine passive rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" definita nella normativa prudenziale, per un importo pari a 526.416 migliaia di euro.

A.1.5 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizione lorda | Rettifiche di valore complessive e accantonamenti complessivi |
|||||||||||
| Tipologie esposizioni/valori | Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
Esposizione Netta |
Write-off parziali complessivi* |
||
| A. ESPOSIZIONI CREDITIZIE PER CASSA |
||||||||||||
| a) Sofferenze | 18.668 | X | - | 18.668 | - | (16.601) | X | - (16.601) | - | 2.067 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
241 | X | - | 241 | - | (209) | X | - | (209) | - | 32 | - |
| b) Inadempienze probabili | 4.110 | X | - | 4.110 | - | (2.698) | X | - | (2.698) | - | 1.412 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
548 | X | - | 548 | - | (307) | X | - | (307) | - | 241 | - |
| c) Esposizioni scadute deteriorate | 1.824 | X | - | 1.824 | - | (1.012) | X | - | (1.012) | - | 812 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
37 | X | - | 37 | - | (25) | X | - | (25) | - | 12 | - |
| d) Esposizioni scadute non deteriorate |
30.018 | 27.705 | 2.313 | X | - | (353) | (118) | (235) | X | - | 29.665 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
67 | - | 67 | X | - | (1) | - | (1) | X | - | 66 | - |
| e) Altre esposizioni non deteriorate 27.465.115 27.450.738 | 14.301 | X | - | (18.181) (14.375) | (3.806) | X | - | 27.446.934 | - | |||
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
1.989 | - | 1.989 | X | - | (21) | - | (21) | X | - | 1.968 | - |
| TOTALE (A) 27.519.735 27.478.443 | 16.614 | 24.602 | - | (38.845) (14.493) | (4.041) (20.311) | - | 27.480.890 | - | ||||
| B. ESPOSIZIONI CREDITIZIE FUORI BILANCIO |
||||||||||||
| a) Deteriorate | 103 | X | - | 22 | - | - | X | - | - | - | 103 | - |
| b) Non deteriorate | 3.238.968 | 50.022 | 380 | X | - | (99) | (99) | - | X | - | 3.238.869 | - |
| TOTALE (B) 3.239.071 | 50.022 | 380 | 22 | - | (99) | (99) | - | - | - | 3.238.972 | - | |
| TOTALE (A+B) | 30.758.806 27.528.465 | 16.994 | 24.624 | - | (38.944) (14.592) | (4.041) (20.311) | - | 30.719.862 | - |
Si precisa che le attività finanziarie detenute per la negoziazione, i contratti derivati e le operazioni fuori bilancio diverse da quelle soggette alle regole di svalutazione prevista dall'IFRS 9 sono state classificate, convenzionalmente, tra le esposizioni non deteriorate, ma non sono state incluse nelle colonne che prevedono la suddivisione per stadio di rischio.
Nella tabella sopra esposta, inoltre, nella voce B. "Esposizioni fuori bilancio" è stato incluso il rischio di controparte connesso con le operazioni di prestito titoli e in pronti contro termine passive rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" definita nella normativa prudenziale, per un importo pari a 1.181.847 migliaia di euro.

Al 30 giugno 2022 le "posizioni di rischio" che costituiscono una "grande esposizione", secondo quanto disciplinato dal Regolamento di Esecuzione (UE) n. 451/2021 della Commissione del 17 dicembre 2020 che stabilisce norme tecniche di attuazione per quanto riguarda le segnalazioni degli enti a fini di vigilanza conformemente al regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, e successivi Regolamenti che ne modificano il contenuto, sono le seguenti:
Si precisa che in conformità con gli Orientamenti EBA sui clienti connessi ai sensi dell'articolo 4, paragrafo 1, punto 39), del Regolamento (UE) n. 575/2013, sono incluse tra le grandi esposizioni anche le controparti che presentano legami con amministrazioni centrali e che, pur non eccedendo singolarmente la soglia del 10% del capitale ammissibile ai fini delle grandi esposizioni, superano tale limite considerando anche l'esposizione verso lo stato sovrano a cui sono connesse con un legame di controllo.
Si evidenzia che il Regolamento (UE) 876/2019, entrato in vigore a partire dal 28 giugno 2021, ha introdotto l'obbligo di applicazione del "Metodo della sostituzione", in base al quale un Ente, quando riduce l'esposizione verso un cliente utilizzando una tecnica di attenuazione del rischio di credito ammissibile a norma dell'articolo 399, paragrafo 1, tratta, secondo le modalità stabilite all'articolo 403, la parte dell'esposizione corrispondente alla riduzione come esposizione verso il fornitore di protezione anziché verso il cliente. Ciò comporta il rispetto dei limiti fissati dall'articolo 395 del CRR alla somma delle esposizioni dirette nei confronti dei clienti e delle esposizioni rappresentate dalle garanzie ricevute ("esposizioni indirette"). Inoltre, il suddetto Regolamento prevede che gli enti aggiungono alle esposizioni totali verso un cliente le esposizioni derivanti dai contratti derivati laddove il contratto non sia stato stipulato direttamente con tale cliente ma lo strumento di debito o di capitale sottostante sia stato emesso da tale cliente ("esposizioni indirette").
In seguito al deconsolidamento di FinecoBank dal Gruppo UniCredit, FinecoBank e UniCredit S.p.A. hanno stipulato un contratto (Pledge Agreement) che prevede la concessione da parte di UniCredit S.p.A. di garanzie finanziarie in favore di FinecoBank volte a garantire le esposizioni al rischio di credito rappresentate dalle obbligazioni UniCredit, fino a naturale scadenza delle stesse e dalle garanzie finanziarie rilasciate da FinecoBank a favore dell'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit S.p.A., fino a completa estinzione delle stesse. Tali garanzie rispondono ai requisiti richiesti dalla normativa applicabile per essere ammissibili nell'ambito delle tecniche di attenuazione del rischio di credito (CRM), con conseguente riduzione dell'esposizione verso il Gruppo UniCredit ai fini della determinazione delle grandi esposizioni del Gruppo Fineco.
Si informa, infine, che le imposte anticipate rientranti nell'esposizione verso l'Amministrazione Centrale italiana sono state esentate e, quindi, il loro valore ponderato è nullo.

Il Gruppo è esposto nei confronti del debito sovrano di alcuni Paesi avendo investito parte delle proprie attività in titoli di debito emessi da governi e contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". La tabella seguente indica il valore nominale, il valore di bilancio e il fair value di tali esposizioni al 30 giugno 2022. Precisiamo che il Gruppo detiene anche titoli di debito emessi da Stati sovrani classificati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" per 76 migliaia di euro.
Il Gruppo ha inoltre investito in titoli di debito emessi da Enti sovranazionali e Agenzie governative contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Valore nominale al | Valore di bilancio al | Fair value al % Sulla voce di bilancio | ||
| 30/06/2022 | 30/06/2022 | 30/06/2022 | 30/06/2022 | |
| Italia | 8.171.765 | 7.921.561 | 7.721.525 | 22,0% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 8.171.765 | 7.921.561 | 7.721.525 | 24,8% |
| Spagna | 4.920.000 | 4.733.175 | 4.768.896 | 13,1% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 4.920.000 | 4.733.175 | 4.768.896 | 14,8% |
| Germania | 175.000 | 171.405 | 165.901 | 0,5% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 175.000 | 171.405 | 165.901 | 0,5% |
| Francia | 1.458.500 | 1.455.908 | 1.353.754 | 4,0% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
35.000 | 29.491 | 29.491 | 100,0% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 1.423.500 | 1.426.417 | 1.324.263 | 4,5% |
| Stati Uniti | 649.851 | 653.515 | 648.773 | 1,8% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 649.851 | 653.515 | 648.773 | 2,0% |
| Austria | 671.000 | 669.324 | 623.538 | 1,9% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 671.000 | 669.324 | 623.538 | 2,1% |
| Irlanda | 960.500 | 934.190 | 938.033 | 2,6% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 960.500 | 934.190 | 938.033 | 2,9% |
| Regno Unito | 52.435 | 52.738 | 52.706 | 0,1% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 52.435 | 52.738 | 52.706 | 0,2% |
| Belgio | 715.000 | 717.999 | 670.792 | 2,0% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 715.000 | 717.999 | 670.792 | 2,2% |
| Portogallo | 330.000 | 381.188 | 348.576 | 1,1% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 330.000 | 381.188 | 348.576 | 1,2% |
| Svizzera | 35.141 | 35.178 | 35.148 | 0,1% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 35.141 | 35.178 | 35.148 | 0,1% |
| Arabia Saudita | 90.000 | 90.038 | 74.162 | 0,3% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 90.000 | 90.038 | 74.162 | 0,3% |
| Cile | 203.100 | 214.686 | 166.838 | 0,6% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 203.100 | 214.686 | 166.838 | 0,7% |
| Cina | 165.832 | 165.397 | 129.595 | 0,5% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 165.832 | 165.397 | 129.595 | 0,5% |
| Lettonia | 30.000 | 29.725 | 23.838 | 0,1% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 30.000 | 29.725 | 23.838 | 0,1% |
| Islanda | 15.000 | 14.965 | 13.148 | 0,0% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 15.000 | 14.965 | 13.148 | 0,0% |
| Totale esposizioni sovrane | 18.643.124 | 18.240.992 | 17.735.223 | 50,6% |
Le % riportate in corrispondenza della denominazione dei singoli Stati sovrani e nella voce "Totale esposizioni sovrane" sono state determinate sul totale attivo del bilancio consolidato, mentre le % riportate in corrispondenza delle voci di bilancio sono state determinate sul totale delle singole voci di bilancio.
Si precisa che i titoli in valuta diversa dall'euro sono stati convertiti in euro al cambio a pronti alla data di riferimento del bilancio.

Al 30 giugno 2022 l'incidenza dell'investimento in titoli di debito emessi da Stati sovrani è pari al 50,6% del totale dell'attivo del bilancio consolidato. Tra i titoli di debito emessi da Stati sovrani detenuti dal Gruppo non vi sono titoli di debito strutturati.
Nella tabella seguente sono indicati i rating al 30 giugno 2022 forniti dalle società Fitch Ratings, Moody's e Standard & Poor's per gli Stati sovrani in relazione ai quali il Gruppo è esposto.
| Moody's | Fitch Ratings | Standard & Poor's | |
|---|---|---|---|
| Italia | Baa3 | BBB | BBB |
| Spagna | Baa1 | A- | A |
| Germania | Aaa | AAA | AAA |
| Francia | Aa2 | AA | AA |
| Stati Uniti | Aaa | AAA | AA+ |
| Austria | Aa1 | AA+ | AA+ |
| Irlanda | A1 | AA- | AA |
| Belgio | Aa3 | AA- | AA |
| Portogallo | Baa2 | BBB | BBB |
| Regno Unito | Aa3 | AA- | AA |
| Svizzera | Aaa | AAA | AAA |
| Arabia Saudita | A1 | A | A |
| Cile | A1 | A- | A+ |
| Cina | A1 | A+ | A+ |
| Lettonia | A3 | A- | A+ |
| Islanda | A2 | A | A |

Il rischio di mercato deriva dall'effetto che variazioni nelle variabili di mercato (tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi di cambio, ecc.) possono generare sul valore economico del portafoglio del Gruppo, dove quest'ultimo comprende le attività detenute sia nel trading book, ossia nel portafoglio di negoziazione, sia quelle iscritte nel portafoglio bancario, ovvero l'operatività connessa con le scelte di investimento strategiche.
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank stabilisce le linee guida strategiche per l'assunzione dei rischi di mercato, approva il quadro di riferimento generale per il rischio di mercato ed ogni modifica significativa, sotto il profilo della struttura organizzativa, delle strategie, delle metodologie e definisce i livelli massimi di propensione al rischio.
L'approccio strategico del Gruppo è mantenere il minimo livello di rischio di mercato compatibilmente con le esigenze di business ed i limiti stabiliti di Risk Appetite Framework approvati dal Consiglio di Amministrazione.
Il rischio di mercato in FinecoBank è definito attraverso due insiemi di limiti:
La funzione Market & Liquidity Risk, all'interno della Direzione CRO, nel completo rispetto degli obblighi regolamentari e legali locali è incaricata principalmente – ma non esclusivamente - di:
Nel corso del primo semestre del 2022 non sono stati registrati impatti sul profilo di rischio di mercato derivanti dall'emergenza sanitaria o dal conflitto militare tra Russia e Ucraina, né per quanto riguarda il portafoglio bancario né per quanto riguarda il portafoglio di negoziazione.
Si segnala che FinecoBank in seguito alla pandemia COVID-19 non ha modificato le strategie, gli obiettivi o le politiche di gestione misurazione e controllo dei rischi di mercato.
Il principale strumento utilizzato dal Gruppo per la misurazione del rischio di mercato sulle posizioni di trading è il Value at Risk (VaR), calcolato secondo l'approccio della simulazione storica.
Il metodo della simulazione storica prevede la rivalutazione giornaliera delle posizioni sulla base dell'andamento dei prezzi di mercato su di un opportuno intervallo temporale di osservazione. La distribuzione di utili e perdite che ne deriverebbe è analizzata per determinare l'effetto di movimenti estremi del mercato sui portafogli. Il valore della distribuzione al percentile corrispondente all'intervallo di confidenza fissato rappresenta la misura di VaR. I parametri utilizzati per il calcolo del VaR sono i seguenti: intervallo di confidenza 99%; orizzonte temporale di 1 giorno; aggiornamento giornaliero delle serie storiche; periodo di osservazione 250 giorni.

La responsabilità primaria per il monitoraggio ed il controllo della gestione del rischio di mercato nel portafoglio bancario risiede presso gli organi competenti del Gruppo. La Direzione CRO della Capogruppo FinecoBank è responsabile per il processo di monitoraggio del rischio di mercato sul portafoglio bancario definendo la struttura, i dati rilevanti e la frequenza per un adeguato reporting.
Le principali componenti del rischio di mercato del portafoglio bancario sono il rischio di credit spread, il rischio di tasso d'interesse e il rischio di cambio.
Il primo deriva principalmente dagli investimenti in titoli obbligazionari detenuti a fini di liquidità. Il rischio di mercato relativo al portafoglio obbligazionario è vincolato e monitorato mediante limiti sul nozionale, misure di sensitività al Valore Economico e limiti sul Value at Risk.
La seconda componente, il rischio tasso di interesse, è gestita con la finalità di stabilizzare tale rischio. La misura di rischio di tasso di interesse per il portafoglio bancario riguarda il duplice aspetto di valore e di margine di interesse netto del Gruppo. In particolare, il rischio di tasso di interesse può essere valutato secondo due prospettive diverse ma complementari:
La terza componente è il rischio di cambio. Le fonti di questa esposizione si riferiscono principalmente allo sbilancio tra attività e passività in USD. L'attività di copertura del rischio cambio avviene mediante il pareggiamento di attività e passività in valuta o mediante operazioni di compravendita a termine di valuta.
Il Gruppo assicura che il valore applicato a ciascuna posizione del portafoglio di negoziazione rifletta adeguatamente il fair (market) value, valore equo di mercato, cioè il corrispettivo al quale un'attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione tra parti consapevoli e indipendenti. Il fair value di uno strumento finanziario è basato su, o derivato da, prezzi di mercato o variabili osservabili. La disponibilità di prezzi o variabili osservabili differisce a seconda dei prodotti e dei mercati, e può modificarsi nel tempo.
Nel caso in cui i prezzi o i parametri osservabili siano prontamente e regolarmente disponibili (ossia soddisfino adeguati requisiti di liquidità), essi sono direttamente utilizzati nella determinazione del fair value (mark-to-market).
In mercati non attivi o per alcuni strumenti, per i quali prezzi o parametri osservabili non siano disponibili, il calcolo del fair value avviene attraverso tecniche di valutazione appropriate per lo strumento specifico (mark-to-model). Questo approccio prevede il ricorso a stime e giudizio e, pertanto, può richiedere rettifiche di valore che tengano conto degli spread denaro-lettera, della liquidità delle posizioni e del rischio di controparte, oltre che del modello utilizzato. Inoltre, ciascun modello di valutazione utilizzato per il calcolo del fair value è validato da una funzione dedicata indipendente dalle unità di business.
Al fine di assicurare l'adeguata separazione tra funzioni deputate alle attività di sviluppo e funzioni responsabili della validazione, tutti i modelli di valutazione sviluppati devono essere valutati e validati centralmente da funzioni indipendenti rispetto alle funzioni che hanno proceduto allo sviluppo. La convalida dei modelli è svolta centralmente anche nel caso di nuovi sistemi o strumenti di analisi il cui utilizzo abbia un impatto potenziale sui risultati economici del Gruppo.
In aggiunta alla valutazione giornaliera di mark-to-market o mark-to-model, la Direzione CRO esegue una verifica indipendente dei prezzi (IPV, Independent Price Verification). Questo è il processo in base al quale sono verificate regolarmente l'accuratezza e l'indipendenza dei prezzi di mercato o dei parametri utilizzati dai modelli. Mentre la valutazione di mark-to-market o mark-to-model può essere eseguita dagli operatori di front-office, la validazione dei prezzi di mercato e dei parametri dei modelli è effettuata su base mensile.
Il VaR calcolato nell'ambito della misurazione dei rischi di mercato del portafoglio bancario e di negoziazione utilizza l'approccio delle simulazioni storiche. La scelta del modello prevede una serie di vantaggi:

Per contro i modelli VaR basati sulle simulazioni storiche non forniscono alcuna informazione sull'entità della perdita eccedente il VaR. È per questo motivo che il framework di Gruppo utilizza strumenti complementari quali gli stress test.
Il portafoglio di negoziazione è destinato ad accogliere titoli di debito (ordinari e subordinati, strutturati e plain vanilla), titoli di capitale, certificati quotati e non – strettamente rivenienti dall'attività di intermediazione con la clientela retail.
Il Gruppo non effettua trading proprietario e non assume posizioni speculative sui propri libri. Il portafoglio di negoziazione del Gruppo è movimentato in contropartita all'attività di intermediazione della clientela retail, in particolare, in sede di compravendita di strumenti OTC. Altre movimentazioni del portafoglio di negoziazione si rilevano in seguito all'attività di negoziazione in conto proprio, in base alla quale FinecoBank si pone come controparte diretta del Cliente. Tale attività, in cui rientra anche l'internalizzazione sistematica su una selezione definita di strumenti finanziari e l'attività di market maker sui turbo certificates emessi dalla Banca, è effettuata grazie alle aperture normative di MiFID che consentono la possibilità di esecuzione degli ordini relativi a strumenti finanziari in una pluralità di sedi di esecuzione tra le quali è contemplata l'esecuzione in contro proprio.
Per quanto riguarda sia la descrizione dei processi interni di controllo e gestione del rischio che l'illustrazione delle metodologie utilizzate per l'analisi della rischiosità, si rimanda a quanto già esposto nel paragrafo introduttivo.
Il Gruppo monitora il VaR del Trading Book con periodicità giornaliera.
Al 30 giugno 2022 il VaR giornaliero del Trading Book ammonta a 162 migliaia di euro. La media per il primo semestre del 2021 è pari a 116 migliaia di euro, con un picco massimo di 436 migliaia di euro ed un minimo di 26 migliaia di euro.
La volatilità nel prezzo degli strumenti determina impatti diretti a conto economico.
Il rischio di tasso di interesse consiste nelle variazioni dei tassi di interesse che si riflettono:
Il Gruppo misura e monitora ogni giorno il rischio di tasso di interesse nel quadro delle metodologie e dei corrispondenti limiti o soglie di attenzione approvate dal Consiglio di Amministrazione. Queste riguardano la sensitivity del margine di interesse ed il valore economico.
Il rischio di tasso di interesse incide su tutte le posizioni di proprietà rivenienti dalle scelte di investimento strategiche (banking book).

Le fonti principali del rischio di tasso di interesse si possono classificare come segue:
All'interno del contesto organizzativo già descritto in precedenza, il Consiglio di Amministrazione delibera i limiti di rischio tasso di interesse. Tali limiti sono definiti in termini di VaR (calcolato utilizzando la metodologia descritta in precedenza a proposito del portafoglio di negoziazione). È responsabilità della Capogruppo gestire l'esposizione al rischio di interesse entro i limiti assegnati.
Al fine di valutare gli effetti di variazioni nella curva dei tassi di interesse sul portafoglio bancario, sono effettuate analisi di scenario che prevedono spostamenti paralleli della curva dei tassi di +/- 100 bps e +/- 200 bps con cadenza settimanale; sono inoltre condotti settimanalmente i sei scenari standardizzati come definiti dagli orientamenti EBA in materia (EBA/GL/2018/02).
Gli scenari relativi alla variazione del valore economico, utilizzati per la compilazione del template EU IRRBB riportato nel paragrafo 2 "Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività", corrispondono agli scenari del Supervisory Outlier Test previsti dai citati orientamenti EBA.
Gli scenari applicati nel template EU IRRBB relativi alla variazione del margine di interesse invece riprendono le ipotesi sottostanti le valutazioni degli scenari dell'EV sensitivity e sono calcolati con le seguenti ipotesi:
Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività.

Al fine di misurare il rischio tasso di interesse insito nel bilancio del Gruppo è necessario misurare la sensibilità degli impieghi e della raccolta ai cambiamenti della curva dei tassi d'interesse. FinecoBank ha sviluppato specifici modelli comportamentali volti alla stima del profilo di scadenza delle poste dell'attivo e del passivo che non hanno una scadenza contrattuale; infatti alcune poste, percepite come esigibili a vista, in realtà sono soggette a comportamenti viscosi.
Nella tabella riepilogativa che segue sono riportati i risultati delle analisi effettuate in tutte le valute.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Analisi sul margine di | ||||||
| Analisi sul valore (shift | Analisi sul valore | Analisi sul valore | interesse | Analisi sul margine di | ||
| + 200 bp) | (shift - 200 bp) | (shift +1 bp) | Irvar* | (+100 bp) | interesse (-25 bp) | |
| 30/06/2022 | -20.076 | 23.549 | -117 | 9.334 | 143.660 | -33.931 |
*Holding period 1 giorno, intervallo di confidenza 99%
L'analisi di sensitività sul valore del patrimonio, effettuata ipotizzando uno shift pari a + 200 basis point sulla curva di tasso di interesse euro, evidenzia un impatto negativo che si attesta a -20.076 migliaia di euro. Uno shift di -200 basis point evidenzia un impatto positivo di 23.549 migliaia di euro.
L'analisi di sensitivity sul valore del patrimonio ipotizzando uno shift di + 1 basis point evidenzia un impatto negativo che si attesta complessivamente a -117 migliaia di euro.
Al 30 giugno 2022 l'Interest Rate VaR del Gruppo si attesta a circa 9.334 migliaia di euro. La media per il primo semestre del 2022 è pari a 6.724 migliaia di euro con un picco massimo di 12.211 migliaia di euro ed un minimo di 3.545 migliaia di euro.
Il VaR totale, comprensivo della componente Credit Spread Risk derivante prevalentemente dai titoli sovrani detenuti per l'impiego della liquidità e comprensivo del Credit Spread Risk dei titoli obbligazionari Unicredit, è pari a 80.387 migliaia di euro. La media per il primo semestre del 2022 è pari a 62.353 migliaia di euro con un picco massimo di 80.387 migliaia di euro ed un minimo di 44.175 migliaia di euro.
L'analisi di sensitività sul margine d'interesse, effettuata ipotizzando uno shift pari a +100 basis point sulla curva di tasso di interesse, evidenzia un impatto positivo per 143.660 migliaia di euro. Uno shift di -25 punti base avrebbe un impatto negativo sul margine d'interesse nel corso dei prossimi 12 mesi di -33.931 migliaia di euro.
Le valutazioni contenute nel Template EU IRRBB, riportano le esposizioni delle metriche di rischio tasso d'interesse al 30 giugno 2022 ed al 31 dicembre 2021. Per la descrizione degli scenari si rimanda alla sezione Informazioni di natura qualitativa - Rischio Tasso.
Template EU IRRBB
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| a | b | c | d | |||
| Supervisory shock scenarios | Changes of the economic value of equity | Changes of the net interest income | ||||
| Current period | Last period | Current period | Last period | |||
| 1 Shock al rialzo parallelo | (20.076) | 55.009 | 141.361 | 136.991 | ||
| 2 Shock al ribasso parallelo | 23.549 | (18.202) | (210.048) | (50.005) | ||
| 3 Steepener shock (discesa dei tassi a breve e rialzo dei tassi a lungo) | (12.368) | 772 | - | - | ||
| 4 Flattener shock (rialzo dei tassi a breve e discesa dei tassi a lungo) | 3.171 | 6.551 | - | - | ||
| 5 Shock up dei tassi a breve | (2.944) | 20.764 | - | - | ||
| 6 Shock down dei tassi a lungo | (1.665) | (22.380) | - | - |

Nell'ambito dell'attività di tesoreria, il Gruppo effettua raccolta in valuta prevalentemente in dollari, tramite conti correnti passivi con clientela, impiegando la medesima principalmente in conti correnti con primari istituti di credito ed emissioni obbligazionarie nella stessa valuta. È stimato l'impatto sul valore delle poste patrimoniali utilizzando l'indicatore di Forex VaR.
Il VaR delle posizioni del Gruppo non è utilizzato per il calcolo del requisito patrimoniale di Primo Pilastro in quanto è utilizzato il metodo standardizzato. Il VaR è utilizzato a soli fini gestionali e di monitoraggio del rischio.
L'attività di copertura del rischio cambio avviene mediante il pareggiamento di attività e passività in valuta o mediante operazioni di compravendita a termine di valuta.
La componente di rischio cambio che contribuisce alla formazione del VaR complessivo è legata prevalentemente allo sbilancio tra attività e passività in dollari.
Al 30 giugno 2022 il Forex VaR giornaliero del portafoglio complessivo (banking e trading) è pari a circa 46 migliaia di euro. La media per il primo semestre del 2022 è pari a 85 migliaia di euro con un picco massimo di 209 migliaia di euro ed un minimo di 26 migliaia di euro.

Il rischio di liquidità può essere sinteticamente definito come il rischio che il Gruppo, anche a causa di eventi futuri inattesi, non sia in grado di far fronte ai propri obblighi di pagamento ovvero di gestire in maniera efficiente la corrispondenza dei flussi di cassa attesi in entrata e in uscita.
I diversi tipi di rischio di liquidità gestiti dal Gruppo sono:
Per affrontare la propria esposizione al rischio di liquidità il Gruppo investe la componente della propria liquidità stimata dai modelli interni come persistente e stabile (cd. liquidità core) in investimenti a medio/lungo termine, mentre la parte di liquidità caratterizzata da un profilo di persistenza inferiore (c.d. liquidità non core) è impiegata in attività liquide o facilmente liquidabili, quali, a titolo esemplificativo, depositi a vista, impieghi a breve termine o titoli governativi utilizzabili come fonte di finanziamento a breve termine presso la Banca Centrale.
Alla data di bilancio non esistono potenziali flussi di cassa in uscita "Contingent liquidity and funding needs", quali, ad esempio, clausole di rimborso accelerato o di rilascio di ulteriori garanzie connesse con un downgrade del Gruppo stesso.
L'obiettivo del Gruppo è mantenere la liquidità ad un livello che consenta di condurre le principali operazioni in sicurezza, finanziare le proprie attività alle migliori condizioni di tasso in normali circostanze operative e rimanere sempre nella condizione di far fronte agli impegni di pagamento. In particolare, la politica d'impiego è improntata a principi di prudenza che considerano prioritario il criterio di liquidabilità degli strumenti; risultato di tale politica si traduce in indicatori di liquidità regolamentari di gran lunga superiori ai requisiti minimi.
Il Gruppo è dotato di una "Group Liquidity Policy", direttamente applicabile alla stessa Capogruppo ed alla Società controllata, che ha lo scopo di definire l'insieme di principi e regole che sovraintendono la gestione della liquidità e dei relativi rischi nel Gruppo. In particolare, la Policy descrive la gestione della liquidità e dei suoi rischi in condizioni standard ed in condizioni di crisi, le attività di controllo di primo e di secondo livello e la governance del Gruppo in materia, definendo ruoli e responsabilità degli Organi e delle funzioni interne di Capogruppo e della società controllata, garantendo la coerenza tra il Piano di Contingency per il rischio di liquidità, il piano di Contingency di capitale, il RAF di Gruppo ed il Group Recovery Plan.
La "Group Liquidity Policy" stabilisce i principi adottati in termini di governance interna e che prevedono il coinvolgimento delle funzioni Tesoreria e Risk Management.
La gestione operativa della liquidità è effettuata dalla funzione Tesoreria che garantisce una gestione efficace ed efficiente della liquidità a breve e medio/lungo termine, il monitoraggio dell'esposizione di liquidità e la conduzione dei controlli di primo livello sul processo di gestione.
La funzione di Controllo dei Rischi è responsabile del monitoraggio del rispetto dei limiti e delle regole sul rischio di liquidità, dell'applicazione delle metriche di rischio e della valutazione delle metodologie scelte.
A tal fine la "Group Liquidity Policy" fa esplicito riferimento ai monitoraggi di primo e di secondo livello, sia dal punto di vista regolamentare sia da quello gestionale:
Gestione del rischio di liquidità sul breve termine (liquidità operativa) che considera gli eventi che potrebbero avere un impatto sulla posizione di liquidità del Gruppo da un giorno fino ad un anno. L'obiettivo primario è quello di conservare la capacità del Gruppo di far fronte agli impegni di pagamento ordinari e straordinari minimizzandone contestualmente i costi;

In tale contesto, il Gruppo considera tutte le attività, passività, posizioni fuori bilancio ed eventi presenti e futuri che generano flussi di cassa certi o potenziali, proteggendo così il Gruppo dai rischi correlati alla trasformazione delle scadenze.
L'obiettivo della gestione della liquidità di breve termine è di garantire che il Gruppo sia sempre nella condizione di far fronte agli impegni di pagamento, previsti o imprevisti, focalizzandosi sulle esposizioni relative ai primi dodici mesi.
Il Gruppo calcola giornalmente la Maturity Ladder operativa, che misura i flussi di liquidità in entrata e in uscita, con dettagli dei principali bucket temporali, che comportano un impatto sulla base monetaria.
L'obiettivo del Gruppo è quello di garantire un sufficiente grado di liquidità a breve volto ad affrontare uno scenario di crisi di liquidità particolarmente avverso per almeno tre mesi.
L'obiettivo della gestione della liquidità strutturale del Gruppo è quello di mantenere un adeguato rapporto tra le attività e le passività di medio/lungo termine (convenzionalmente superiore all'anno) e mira ad evitare pressioni sulle fonti, attuali e prospettiche, a breve termine. A tal fine la tipica azione svolta dal Gruppo consiste nel prudente impiego della liquidità rispetto al profilo delle scadenze della raccolta. L'indicatore utilizzato e monitorato nel più ampio ambito del Risk Appetite Framework (NSFR) garantisce che attività e passività presentino una struttura per scadenze sostenibile. Con l'aggiornamento della Group Liquidity Policy è stato inoltre introdotto un indicatore gestionale denominato "Structural Ratio". Il nuovo indicatore, sviluppato dalla Direzione CRO di Capogruppo ha l'obiettivo di monitorare gestionalmente il rischio di trasformazione delle scadenze, considerando le specificità del funding di Fineco rappresentate nel modello delle Poste a Vista della Banca. Tale indicatore si affianca all'indicatore regolamentare NSFR sopra descritto, e ne condivide gli obiettivi e gran parte delle logiche.
L'attività di Liquidity Stress Test valuta l'impatto di scenari macro o microeconomici sulla posizione di liquidità di Fineco, con l'obiettivo di testare la capacità della Banca di continuare la sua attività in situazioni di tensioni di liquidità.
Gli stress test sono effettuati simulando scenari di stress idiosincratico (calo della fiducia dei clienti) e situazioni di generale shock di mercato; anche una combinazione delle due cause deve essere considerata nel programma di stress test. All'interno delle simulazioni di stress test, sono anche previste analisi di sensitività per valutare l'impatto prodotto dal movimento di un particolare singolo fattore di rischio.
Sono inoltre definiti degli scenari aggiuntivi (c.d. reverse stress testing) volti a individuare i fattori di rischio e la magnitudine degli stessi necessari a compromettere l'adeguatezza del profilo di rischio di liquidità del Gruppo.
FinecoBank ha sviluppato specifici modelli comportamentali volti alla stima del profilo di scadenza delle poste del passivo che non hanno una scadenza contrattuale; infatti alcune poste, percepite come esigibili a vista, in realtà sono soggette a comportamenti viscosi.
Più specificatamente, la modellizzazione del passivo mira a costruire un profilo di replica che riflette al meglio le caratteristiche comportamentali delle poste. Un esempio è costituito dalle poste a vista: le stime del profilo di scadenza riflette la vischiosità percepita. Tali modelli comportamentali sono sviluppati dalla Direzione CRO di Capogruppo e validati dalla funzione di Validazione Interna del Gruppo.
L'obiettivo del Contingency Plan sul rischio di liquidità di Gruppo, definito nella Group Liquidity Policy, è di assicurare l'attuazione tempestiva di interventi efficaci anche nella fase iniziale di una crisi di liquidità, attraverso la precisa identificazione di soggetti, poteri, responsabilità, delle procedure di comunicazione ed i relativi criteri per la reportistica, nel tentativo di incrementare le probabilità di superare con successo lo stato di emergenza. Tale scopo è raggiunto attraverso:

Conformemente alle disposizioni prudenziali, annualmente il Gruppo valuta l'adeguatezza del sistema di governo e gestione del rischio di liquidità (processo ILAAP) e ne fornisce informativa all'Autorità di Vigilanza secondo i termini previsti dalla normativa di riferimento.
A partire dal resoconto ICAAP & ILAAP 2020, relativo ai dati al 31 dicembre 2020, le prove di stress considerano i possibili impatti derivanti dalla pandemia COVID-19 sull'adeguatezza di liquidità del Gruppo. Tali stress test, che sono condotti sulla base di scenari che considerano fattori di rischio idiosincratici, sistemici e una combinazione di essi, non hanno tuttavia fatto emergere possibili criticità o impatti significativi per il Gruppo.
Non vi sono stati impatti significativi durevoli della pandemia sul profilo di liquidità del Gruppo. Dopo una prima fase iniziale di assestamento la dinamica dei flussi di liquidità in entrata ed uscita si è normalizzata, riprendendo un trend di crescita costante. Per tale motivo, FinecoBank in seguito alla pandemia COVID-19 non ha modificato le strategie, gli obiettivi o le politiche di gestione misurazione e controllo del rischio di liquidità.

Si definisce rischio operativo il rischio di perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni, personale, consulenti finanziari, sistemi o causati da eventi esterni. Tale definizione include il rischio legale e di compliance, ma esclude quello strategico e reputazionale.
Ad esempio possono essere definite operative le perdite derivanti da frodi interne o esterne, rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro, reclami della clientela, distribuzione dei prodotti, multe e altre sanzioni derivanti da violazioni normative, danni ai beni patrimoniali dell'azienda, interruzioni dell'operatività e disfunzione dei sistemi, gestione dei processi.
Il Gruppo è dotato di una Global Policy per monitoraggio ed il controllo dei Rischi Operativi e Reputazionali, approvata dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo FinecoBank, che stabilisce il ruolo degli organi aziendali, della funzione di controllo dei rischi, nonché le interazioni con le altre funzioni coinvolte nel processo e definisce il processo di misurazione e monitoraggio dei rischi, descrive le attività svolte ai fini di prevenzione e le strategie di mitigazione.
Il Gruppo è inoltre dotato di una Global Policy "Operational Risk Management Framework per la valutazione del rischio informatico e Cyber", che definisce una metodologia comune a livello di Gruppo per la valutazione dei rischi informatici e cyber, sia in un contesto di normale andamento dell'attività di business (impatto atteso), sia nell'ipotesi di eventi straordinari (impatto estremo).
Il Consiglio di Amministrazione è responsabile dell'approvazione di tutti gli aspetti rilevanti del framework dei rischi operativi, per la verifica dell'adeguatezza del sistema di misurazione e controllo ed è informato regolarmente circa le variazioni del profilo di rischio e l'esposizione ai rischi operativi.
La reportistica prodotta dalla Direzione CRO per il Consiglio di Amministrazione garantisce che il Management e gli Organi di Controllo siano costantemente informati sull'andamento dei rischi operativi all'interno del Gruppo e possano intervenire attivamente nella gestione e mitigazione dei rischi. La partecipazione al Comitato Prodotti del Chief Risk Officer e del Risk Management permette inoltre di presidiare i rischi operativi collegati alle nuove attività di business del Gruppo.
Il team Operational & Reputational Risk è inserito all'interno della Direzione CRO, cui fa capo il Chief Risk Officer di FinecoBank che a sua volta riporta direttamente all'Amministratore Delegato e Direttore Generale.
Le principali attività svolte dal Team nell'ambito dei rischi operativi sono:

La gestione del rischio consiste nella revisione dei processi per la riduzione dei rischi rilevati, nella gestione delle relative politiche assicurative, con l'identificazione di idonee franchigie e limiti.
All'interno di Fineco è stato istituito un gruppo di lavoro "Permanent Work Group" (PWG) a cui partecipano la Direzione CRO e Organizzazione; l'interazione tra le diverse funzioni ha come finalità la condivisione delle rispettive conoscenze relative a progetti pianificati o in corso, nuovi processi, prodotti, o modifiche degli stessi ed ogni altro elemento che possa impattare sul profilo di rischio del Gruppo. L'obiettivo del PWG è individuare e successivamente sviluppare nuove azioni di mitigazione qualora si verifichino particolari eventi operativi.
Nell'ambito dell'attività di prevenzione dei rischi operativi e per il controllo a distanza dei canali di vendita, la Direzione CRO ha provveduto a concentrare la propria attività in controlli di prevenzione delle frodi.
Lo sviluppo dei controlli a distanza per la prevenzione delle frodi ha portato alla realizzazione di un sistema denominato "SoFIA" (System of Fraud Identification and Analysis). Il sistema consente di analizzare simultaneamente una maggiore quantità di dati ed informazioni rispetto a singoli indicatori ed inoltre permette di rilevare quotidianamente possibili anomalie attraverso un sistema di alert. In questo modo, tutti i nominativi proposti per i controlli sono valutati contemporaneamente rispetto a tutti gli indicatori per i controlli a distanza.
Gli addetti ai controlli, sulla base di valutazioni qualitative e quantitative degli indicatori stessi, selezionano eventuali casi da segnalare alla Direzione Controlli Rete, Monitoraggio e Servizi Rete – a diretto riporto dell'Amministratore Delegato - per i successivi approfondimenti. Inoltre, la struttura Operational & Reputational Risk è portata a conoscenza dei risultati dei test annualmente effettuati secondo i Piani di Business Continuity e Disaster Recovery.
Parallelamente ai controlli diretti sulla rete di vendita svolti attraverso SoFIA, sono svolti anche dei controlli ex-post sulle verifiche effettuate dalla Direzione Controlli Rete, Monitoraggio e Servizi Rete in merito alle frodi interne messe in atto dai consulenti finanziari a danno della clientela, finalizzati ad individuare eventuali aree di miglioramento.
Oltre ai presidi di cui sopra, i rischi reputazionali sono presidiati tramite la valutazione dei rischi effettuata dalla funzione di controllo dei rischi lungo tutta la fase di definizione, sviluppo ed approvazione dei prodotti di Gruppo. La partecipazione al Comitato Prodotti del Chief Risk Officer è infatti espressamente prevista dalla Global Policy "Processo Nuovi Prodotti".
FinecoBank applica il Metodo Standardizzato per il calcolo del requisito patrimoniale relativo al rischio operativo. Sono stati, peraltro, mantenuti la governance, i presidi ed il framework di reporting richiesti dal metodo interno per la misurazione del requisito di capitale (AMA), precedentemente adottato e sviluppato.
Il team Operational & Reputational Risk effettua la raccolta e classificazione dei dati di perdita, dei dati di perdita ipotizzati tramite analisi di scenario e degli indicatori di rischio.
L'attività di raccolta e classificazione delle perdite operative è effettuata con finalità di prevenzione e miglioramento interno. Per quanto riguarda gli indicatori, il team si avvale di una molteplicità di Key Risk Indicators suddivisi in aree di controllo (Carte di Pagamento, Compliance, HR, Legale, Operations Titoli, Sistemi di Pagamenti, Reclami, Risk management, Sistemi IT, Sicurezza, Amministrazione, Audit, Reputazione, Trasparenza, AML/CFT) con i quali il Gruppo si propone di misurare l'esposizione ai rischi operativi. Eventuali valori anomali assunti dai suddetti indicatori possono essere correlati a variazioni nell'esposizione ai rischi operativi. All'interno del cruscotto di monitoraggio dei rischi operativi e reputazionali, sono stati identificati un set di indicatori rilevanti ai fini ESG, in quanto un loro valore anomalo potrebbe segnalare specifici rischi relativi alla relazione con i clienti (es. reclami pervenuti dalla clientela, problematiche di disponibilità o di sicurezza nei sistemi informatici), con il personale (es. turnover) o con i Regulator con conseguenze sulla sostenibilità del business.
Le analisi di scenario consentono di stimare l'esposizione del Gruppo ai rischi operativi, caratterizzati da una bassa frequenza ma da un sensibile impatto potenziale. Gli scenari sono identificati mediante l'analisi delle perdite interne, degli eventi esterni, dell'andamento degli indicatori di rischio, processi critici, prodotti e classi di rischio.
Il capitale di rischio dei rischi operativi utilizzato ai fini regolamentari in data 30 giugno 2022 risulta pari a 100.499 migliaia di euro (8% dei RWA).
Esistono procedimenti giudiziari pendenti nei confronti del Gruppo, unicamente riferiti a FinecoBank, individualmente non rilevanti, in relazione ai quali vi è incertezza circa il possibile esito e l'entità dell'eventuale onere che lo stesso potrebbe essere chiamato a sostenere. Laddove è possibile stimare in modo attendibile l'entità dell'eventuale onere e lo stesso sia ritenuto probabile, sono stati effettuati accantonamenti nella misura considerata congrua date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali applicabili, effettuando la miglior stima possibile dell'ammontare che ragionevolmente il Gruppo dovrà sostenere per adempiere le relative obbligazioni. In particolare, a presidio delle suddette obbligazioni, nonché dei reclami della clientela non ancora sfociati in procedimenti giudiziari, FinecoBank ha in essere al 30 giugno 2022 un fondo per rischi e oneri pari a

24.243 migliaia di euro. Tale fondo include, oltre alle spese legali a carico del Gruppo in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che la assistono nelle controversie in corso nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti. Tale stima, con riferimento ai compensi degli avvocati che assistono il Gruppo, è stata determinata in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.
I rischi derivanti da contenziosi o verifiche di natura tributaria al 30 giugno 2022 si riferiscono principalmente ad un avviso di accertamento relativo all'esercizio 2003 ricevuto da FinecoBank nel quale è stata contestata la fruizione di crediti d'imposta per 2,3 milioni di euro, per il quale la Banca ha presentato ricorso in Cassazione ritenendo fondata la propria posizione. La Banca ha già versato le maggiori imposte e gli interessi dovuti.
A fronte del suddetto contenzioso, è già stato rilevato a conto economico l'onere per le maggiori imposte e per interessi e sanzioni in contropartita, rispettivamente, delle passività fiscali e del fondo rischi e oneri. Inoltre, sono stati rilevati i crediti verso l'erario per le somme versate.
In relazione a quanto sopra rappresentato, al 30 giugno 2022 il Gruppo ha in essere accantonamenti nella misura ritenuta congrua, date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali, a passività fiscali per maggiori imposte per complessivi 5,6 milioni di euro e al fondo rischi ed oneri a fronte di sanzioni e interessi per complessivi 3,7 milioni di euro.
La disciplina prudenziale prevede che le banche conducano, almeno annualmente, un'analisi del rischio informatico del Gruppo sottoponendo al Consiglio di Amministrazione i risultati della valutazione effettuata.
In particolare la normativa ha introdotto standard e requisiti specifici per la gestione e la valutazione del rischio informatico prevedendo che le banche valutino l'esposizione ai rischi in oggetto non limitandosi alla raccolta ed all'analisi delle perdite economiche, ma considerando elementi addizionali, quali ad esempio gli incidenti ICT occorsi ed elementi relativi alla rischiosità degli asset informatici del Gruppo (hardware e software).
Con l'adozione della Global Policy "Operational Risk Management Framework per la valutazione del rischio informatico e Cyber", il Gruppo ha definito un approccio comune per la valutazione dei rischi informatici; l'esito dell'attività di analisi, svolta con la collaborazione delle strutture di business, ICT ed Organizzazione del Gruppo è stata sottoposta all'attenzione del Consiglio di Amministrazione nel mese di dicembre 2021. L'analisi ha evidenziato che, rispetto ai volumi di business trattati ed alla complessità dei processi coinvolti, il rischio informatico residuo di FinecoBank è mediamente basso; l'esposizione al rischio residuo è stata formalmente accettata dai responsabili di processo di Fineco senza necessità di identificare ulteriori misure di mitigazione.
L'obiettivo del Gruppo è, inoltre, quello di proteggere i clienti e l'attività garantendo la sicurezza dei dati, declinata nelle sue caratteristiche di disponibilità, confidenzialità ed integrità. Particolare attenzione è infatti posta alle tematiche di Cyber Security & Fraud Management fin dalla fase di progettazione dei sistemi, quali elementi abilitanti alla corretta definizione di soluzioni e servizi offerti, anche cogliendo le opportunità offerte dal contesto normativo in evoluzione, allo scopo di creare piena sicurezza per il cliente pur mantenendo la semplicità di utilizzo. Per ulteriori dettagli in merito a Cyber Security e Fraud Management si rimanda alla Dichiarazione Consolidata di Carattere Non Finanziario di dicembre 2021 del Gruppo FinecoBank, pubblicata sul sito internet di FinecoBank (https://www.finecobank.com).
Si evidenzia che il 24 febbraio 2022, con l'avvio del conflitto militare tra Russia e Ucraina, il CSIRT (il team di risposta dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale) ha chiesto di alzare l'attenzione ed adottare tutte le misure di protezione degli assetti ICT, un avviso rivolto alle aziende italiane che hanno rapporti con operatori ucraini. Il 28 febbraio 2022 l'Agenzia ha prodotto un nuovo alert, questa volta indirizzato a tutti gli operatori di infrastrutture digitali nazionali, sollecitati ad adottare "una postura di massima difesa cibernetica": l'offensiva potrebbe infatti essere rivolta contro la coalizione che si è mobilitata per sostenere il Paese attaccato. Nel mirino, per quanto riguarda l'Italia, ci sono in generale ministeri, enti governativi, aziende strategiche per l'interesse nazionale tra cui gli istituti finanziari. L'obiettivo del Gruppo è quello di assicurare la protezione dei clienti garantendo la sicurezza dei dati, declinata nelle sue caratteristiche di disponibilità, confidenzialità ed integrità: alla luce della crisi russo-ucraina sui mercati finanziari dell'UE, particolare attenzione è stata posta nella valutazione dei rischi correlati. Nel rispetto delle misure previste dalla legislazione vigente, Fineco ha intrapreso una serie di iniziative volte a verificare la propria postura di sicurezza e readiness operativa anche avvalendosi delle indicazioni e raccomandazioni suggerite dai diversi organi nazionali ed internazionali. Ferma restando l'adozione da sempre delle migliori pratiche in materia di sicurezza, sia in termini di misure tecniche che organizzativo/procedurali, sono stati ad ogni modo valutati ed introdotti ulteriori meccanismi per far fronte ad eventuali impatti derivanti dalla situazione contingente.
Conformemente al 28° aggiornamento della Circolare 285 di Banca d'Italia, il Gruppo effettua una valutazione dei rischi operativi e di sicurezza relativi ai servizi di pagamento prestati dal Gruppo e dell'adeguatezza delle misure di mitigazione e dei meccanismi di controllo messi in atto per affrontarli. La Relazione contenente le risultanze dell'analisi condotte per l'anno 2021 non ha evidenziato elementi di criticità o di attenzione, ed è stata trasmessa alla Banca d'Italia entro il 30 aprile 2022, così come chiesto dalla normativa citata.

Ad oggi non sono stati registrati impatti rilevanti della pandemia COVID-19 sui profili di rischio operativo del Gruppo. I KRI disponibili non forniscono indicazioni di variazioni del profilo di rischio né si evidenziano perdite operative strettamente guidate dall'emergenza COVID-19.
Si segnala che FinecoBank in seguito alla pandemia COVID-19 non ha modificato le strategie, gli obiettivi o le politiche di gestione misurazione e controllo dei rischi operativi.
L'analisi delle perdite operative consente al team Operational & Reputational Risk di formulare valutazioni sull'esposizione ai rischi operativi del Gruppo e di individuare eventuali aree critiche.
Di seguito si illustra la fonte principale delle perdite operative in funzione degli "event type", cioè delle tipologie di eventi - stabilite dall'Accordo di Basilea 2 - che le hanno generate:
Le fattispecie di rischio precedentemente descritte, pur costituendo le principali tipologie, non esauriscono il novero di tutte quelle considerate rilevanti per il Gruppo. Nell'ambito di quanto previsto dalla normativa prudenziale di Secondo Pilastro, il Gruppo conduce annualmente il processo di identificazione di rischi rilevanti ai quali è esposto il Gruppo, oltre a quelli di Primo Pilastro (credito, mercato, operativo). In aggiunta ai tradizionali rischi finanziari, sono individuati anche i potenziali rischi non finanziari rilevanti, tra cui si citano a titolo di esempio i rischi reputazionali e quelli derivanti da fattori ambientali, sociali e di governance (ESG).
Successivamente all'individuazione dei rischi rilevanti, è definito il miglior metodo di analisi degli stessi: qualitativo e quantitativo. La misurazione quantitativa può essere effettuata tramite molteplici strumenti, quali ad esempio analisi di scenario (in particolare per i rischi difficilmente quantificabili, quali il rischio reputazionale o il rischio di compliance), il VaR o attraverso il calcolo del Capitale Interno. Quest'ultimo rappresenta il capitale necessario a fronte delle possibili perdite relative alle attività del Gruppo e prende in considerazione tutti i rischi definiti dal Gruppo come quantificabili in termini di Capitale Interno coerentemente con i requisiti di Secondo Pilastro.
I principali rischi inclusi all'interno del Capitale Interno Complessivo del Gruppo a dicembre 2021 sono quelli di default, concentrazione, migrazione, mercato, tasso di interesse, credit spread, operativo, di business ed immobiliare. Il Capitale Interno Complessivo è sottoposto periodicamente ad esercizi di stress test; tale strumento di valutare la vulnerabilità del Gruppo ad eventi "eccezionali ma plausibili" e fornisce informazioni aggiuntive rispetto alle attività di monitoraggio.
Dal 2020 il Gruppo FinecoBank ha iniziato una progressiva integrazione dei rischi Ambientali, Sociali e di Governance nel proprio framework di risk management.
In occasione del processo di Risk Inventory per il 2022 è stato predisposto un focus sui rischi ESG e sui rischi reputazionali. Trattandosi di rischi trasversali, l'analisi ha avuto come oggetto di valutazione l'impatto dei fattori di rischio ambientali, sociali, reputazionali e di governance sulle tradizionali categorie di rischio già gestite e monitorate dal Gruppo.
La valutazione dei rischi ESG, coerentemente alle priorità evidenziate dai Regulator, si è concentrata sui rischi climatici e ambientali, e non ha mostrato una elevata incidenza di questi ultimi sul profilo di rischio del Gruppo. In particolare, in considerazione del modello di business di FinecoBank, le categorie di rischi impattati da fattori ESG sono risultati i rischi di credito, che, seppur marginalmente, potrebbero subire gli effetti negativi di eventi fisici e di transizione, ed il rischio di business, che in un'ottica di lungo periodo potrebbe subire gli impatti derivanti dalla variazione delle preferenze dei clienti nell'ambito del processo di aggiustamento verso un'economia a basse emissioni.

Al fine di mitigare le esposizioni ai rischi ESG, nell'ambito dei controlli di secondo livello sui rischi di credito sono stati previsti una serie di monitoraggi volti a presidiare le aree ritenute maggiormente a rischio, tra cui si citano a titolo di esempio l'inserimento di un indicatore specifico di rischio ambientale (ND-Gain) nel contesto del monitoraggio del rischio paese, il monitoraggio sulla concentrazione degli immobili a garanzia dei mutui fondiari in aree ad elevato impatto climatico e ambientale in ambito del RAF e gli stress test in ambito ICAAP. Quest'ultimo in particolare si configura come un'analisi di sensitività calcolata su base annuale, e si focalizza su tre fattori di rischio non correlati considerati rilevanti per il modello di business di Fineco:
I risultati dello stress test confermano gli impatti limitati dei fattori climatici e ambientali sul modello di business del Gruppo.
Oltre a ciò, nell'ambito del processo di progettazione e implementazione, su base volontaria, del Sistema di Gestione Ambientale conforme ai requisiti del regolamento EMAS n. 1221/2009/CE, nel corso della prima metà del 2022 è stata aggiornata l'analisi ambientale iniziale, strumento che ha consentito di mappare i bisogni e le aspettative degli stakeholder in ambito ambientale, rilevandone i rispettivi rischi per FinecoBank, oltre a definire una classificazione dei rischi generati e subiti dall'organizzazione connessi agli aspetti ambientali maggiormente significativi sulla base delle attività aziendali. Oltre alle aspettative e ai relativi rischi mappati l'anno precedente, nel 2022 è stata esplicitata l'attività di vigilanza esercitata su Fineco dalla Banca Centrale Europea (BCE), a partire dall'1 gennaio 2022, che ha riflessi di specifiche aspettative nei confronti dell'integrazione dei rischi climatici e ambientali nel quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio, oltre che una maggiore attenzione da parte dei regolatori ai fattori ESG correlata all'applicazione della normativa europea in ambito della trasparenza dell'informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari, della Tassonomia delle attività ecosostenibili, dell'integrazione dei fattori di sostenibilità, dei rischi di sostenibilità e delle preferenze di sostenibilità nelle attività di consulenza di investimento e dei fattori di sostenibilità negli obblighi di governance dei prodotti.
Il Gruppo continua lo sviluppo del business nel Regno Unito, con l'offerta alla clientela UK di servizi bancari e di investimento a distanza, attraverso la modalità di libera prestazione di servizi nel perimetro del Temporary Permission Regime (TPR) previsto dalle autorità inglesi.
FinecoBank, inoltre, è in continuo contatto con le autorità competenti circa l'evoluzione dello scenario, previsto al termine del suddetto periodo, e la correlata necessità di intervento sulla struttura del business UK per soddisfare i nuovi requisiti normativi post TPR.
Sezione 4 – Rischi delle altre imprese Nessun dato da segnalare.

La gestione del patrimonio del Gruppo è orientata ad assicurare che i ratio prudenziali siano coerenti con il profilo di rischio assunto e rispettino i requisiti di vigilanza.
Il presidio dell'adeguatezza patrimoniale a livello individuale e consolidato è assicurato dall'attività di capital management nell'ambito della quale vengono definite, nel rispetto dei vincoli regolamentari e in coerenza con il profilo di rischio assunto dal Gruppo, la dimensione e la combinazione ottimale tra i diversi strumenti di patrimonializzazione.
Il Gruppo assegna un ruolo prioritario alle attività volte alla gestione ed all'allocazione del capitale in funzione dei rischi assunti, ai fini dello sviluppo della propria operatività in ottica di creazione di valore. Le attività si articolano nelle diverse fasi del processo di pianificazione e controllo e, in particolare, nei processi di piano e budget e nei processi di monitoraggio. Nella gestione dinamica del capitale, pertanto, la Capogruppo elabora il piano del capitale ed effettua il monitoraggio dei requisiti patrimoniali di vigilanza anticipando gli opportuni interventi necessari all'ottenimento degli obiettivi.
Il capitale e la sua allocazione, quindi, assumono un'importanza rilevante nella definizione delle strategie di lungo termine perché da un lato esso rappresenta l'investimento nel Gruppo da parte degli azionisti che deve essere remunerato in modo adeguato, dall'altro è una risorsa soggetta a limiti esogeni, definiti dalla normativa di vigilanza. A tal proposito, si precisa che a conclusione del processo di revisione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process - SREP), in data 21 marzo 2022 l'Autorità di Vigilanza ha comunicato i seguenti requisiti patrimoniali applicabili al Gruppo FinecoBank:
Gli strumenti di capitale includono i seguenti strumenti finanziari:
29 Unrated e unlisted.

| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci del patrimonio netto | Consolidato prudenziale |
Imprese di assicurazione |
Altre imprese | Elisioni e aggiustamenti da consolidamento |
Totale |
| 1. Capitale | 201.340 | - | - | - | 201.340 |
| 2. Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | - | - | - | 1.934 |
| 3. Riserve | 785.531 | - | - | - | 785.531 |
| 4. Strumenti di capitale | 500.000 | - | - | - | 500.000 |
| 5. (Azioni proprie) | (1.714) | - | - | - | (1.714) |
| 6. Riserve da valutazione: | (174) | - | - | - | (174) |
| - Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
(2.056) | - | - | - | (2.056) |
| - Utili (perdite) attuariali su piani previdenziali a benefici definiti | 1.883 | - | - | - | 1.883 |
| - Quote delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto |
(1) | - | - | - | (1) |
| 7. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) del gruppo e di terzi | 222.363 | - | - | - | 222.363 |
| Totale | 1.709.280 | - | - | - | 1.709.280 |
| (Importi in migliaia) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/valori | Consolidato prudenziale | Imprese di assicurazione |
Altre imprese | Elisioni e aggiustamenti da consolidamento |
Totale | ||||||
| Riserva positiva |
Riserva negativa |
Riserva positiva |
Riserva negativa |
Riserva positiva |
Riserva negativa |
Riserva positiva |
Riserva negativa |
Riserva positiva |
Riserva negativa |
||
| 1. Titoli di debito | - | (2.056) | - | - | - | - | - | - | - | (2.056) | |
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale 30/06/2022 | - | (2.056) | - | - | - | - | - | - | - | (2.056) | |
| Totale 31/12/2021 | 410 | - | - | - | - | - | - | - | 410 | - |

| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Titoli di debito | Titoli di capitale | Finanziamenti | |
| 1. Esistenze iniziali | 410 | - | - |
| 2. Variazioni positive | - | - | - |
| 2.1 Incrementi di fair value | - | - | - |
| 2.2 Rettifiche di valore per rischio di credito | - | X | - |
| 2.3 Rigiro a conto economico di riserve negative da realizzo | - | X | - |
| 2.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) | - | - | - |
| 2.5 Altre variazioni | - | - | - |
| 3. Variazioni negative | (2.466) | - | - |
| 3.1 Riduzioni di fair value | (2.056) | - | - |
| 3.2 Riprese di valore per rischio di credito | (4) | - | - |
| 3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive: da realizzo | (406) | X | - |
| 3.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) | - | - | - |
| 3.5 Altre variazioni | - | - | - |
| 4. Rimanenze finali | (2.056) | - | - |
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| Utili (perdite) attuariali su piani previdenziali a benefici definiti |
|
| 1. Esistenze iniziali | (6.287) |
| 2. Variazioni positive | 8.170 |
| 2.1 Incrementi di fair value | 8.170 |
| 2.2 Altre variazioni | - |
| 3. Variazioni negative | - |
| 3.1 Riduzioni di fair value | - |
| 3.2 Altre variazioni | - |
| 4. Rimanenze finali | 1.883 |
Si rimanda all'informativa sui fondi propri e sull'adeguatezza patrimoniale contenuta nel documento "Informativa al pubblico del Gruppo FinecoBank – Pillar III al 30 giugno 2022", pubblicato sul sito internet della Società www.finecobank.com, previsto dal Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) e successivi Regolamenti che ne modificano il contenuto, tra i quali si cita, in particolare, il Regolamento (UE) 876/2019 (c.d. CRR II) del Parlamento Europeo e del Consiglio.

Parte H – Operazioni con parti correlate Si forniscono di seguito le informazioni sui compensi corrisposti ai dirigenti con responsabilità strategiche e sulle transazioni poste in essere con le parti correlate, ai sensi dello IAS 24.
I dirigenti con responsabilità strategiche sono i soggetti che nell'ambito della Capogruppo hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività delle Società. Sono inclusi in questa categoria, oltre ai componenti del Consiglio di Amministrazione ed i membri del Collegio Sindacale di FinecoBank in linea con le previsioni della Circolare di Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successive modifiche e aggiornamenti, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale, il Vice Direttore Generale/Responsabile Direzione GBS, il Responsabile Direzione Chief Financial Officer, il Vice Direttore Generale/Responsabile Direzione Commerciale Rete PFA e Private Banking, il Vice Direttore Generale/Responsabile Global Business. Inoltre, a partire dall'esercizio 2022, sono inclusi in questa categoria i dirigenti con responsabilità strategiche (intendendosi per tali i componenti degli organi di amministrazione e controllo, questi ultimi ove presenti) di Fineco AM, unica società del Gruppo oltre alla Capogruppo FinecoBank. A seguito di tale modifica sono stati riesposti i dati al 30 giugno 2021.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Componenti reddituali/settori | Totale | Totale |
| 30/06/2022 | 30/06/2021 | |
| Retribuzioni corrisposte ai "Dirigenti Strategici", Amministratori e Collegio sindacale | ||
| a) benefici a breve termine | 4.451 | 4.264 |
| b) benefici successivi al rapporto di lavoro | 261 | 200 |
| di cui relativi a piani a prestazioni definite | - | - |
| di cui relativi a piani a contribuzioni definite | 261 | 200 |
| c) altri benefici a lungo termine | 428 | - |
| d) indennità per la cessazione del rapporto di lavoro | - | - |
| e) pagamenti in azioni | 1.554 | 1.360 |
| Totale | 6.694 | 5.824 |
Il Consiglio di Amministrazione, al fine di assicurare il costante rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari attualmente vigenti in materia di informativa societaria riguardanti le operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse, ha approvato, in occasione della riunione del 16 dicembre 2021 (con efficacia dal 15 gennaio 2022), con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Collegio Sindacale, la nuova versione della "Global Policy Procedure per la gestione delle operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse del Gruppo FinecoBank" (la "Global Policy").
Tale Global Policy contiene le disposizioni da osservare nella gestione:
Premesso quanto sopra, nel corso del primo semestre 2022 sono state poste in essere dal Gruppo operazioni con parti correlate in genere, italiane ed estere, di minore rilevanza rientranti nell'ordinario esercizio dell'attività operativa della Banca e della connessa attività finanziaria, perfezionate a condizioni standard, ovvero a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni concluse con soggetti terzi indipendenti; non sono state poste in essere altre operazioni con parti correlate tali da influire in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Banca e del Gruppo FinecoBank, né operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate.

Nel prospetto che segue sono indicate le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 30 giugno 2022, distinte per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24:
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al 30/06/2022 |
|||||||
| Società collegate | Amministratori, collegio sindacale e dirigenti strategici |
Altre parti correlate |
Totale % sull'importo di bilancio |
Azionisti | % sull'importo di bilancio |
||
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela |
- | 1.006 | 492 | 1.498 | 0,01% | 4.065 | 0,02% |
| Totale attivo | - | 1.006 | 492 | 1.498 | 0,00% | 4.065 | 0,01% |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) debiti verso la clientela |
- | 6.971 | 1.707 | 8.678 | 0,03% | - | 0,00% |
| Altre passività | 74 | 143 | - | 217 | 0,05% | - | 0,00% |
| Totale passivo | 74 | 7.114 | 1.707 | 8.895 | 0,03% | - | 0,00% |
| Garanzie rilasciate e impegni | - | 568 | 12 | 580 | 0,86% | - | 0,00% |
Relativamente alle operazioni di cui sopra, distinte per tipologia di parte correlata, si propone anche il dettaglio dell'impatto sulle principali voci di conto economico consolidato:
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Conto economico |
1° semestre | 2022 | |||||
| Società collegate | Amministratori, collegio sindacale e dirigenti strategici |
Altre parti correlate |
Totale % sull'importo di bilancio |
Azionisti | % sull'importo di bilancio |
||
| Interessi attivi e proventi assimilati | - | 1 | 1 | 2 | 0,00% | - | 0,00% |
| Commissioni attive | - | 2 | 3 | 5 | 0,00% | 8.549 | 1,87% |
| Commissioni passive | (201) | - | - | (201) | 0,09% | - | 0,00% |
| Altri oneri/proventi di gestione | - | 27 | 4 | 31 | 0,05% | - | 0,00% |
| Totale conto economico | (201) | 30 | 8 | (163) | 8.549 |
La categoria "Società collegate" comprende i rapporti nei confronti di Hi-Mtf Sim S.p.A., società sottoposta ad influenza notevole, nella quale FinecoBank detiene una partecipazione del 20% per un importo di bilancio di 1.845 migliaia di euro. I rapporti economici e patrimoniali sopra rappresentati sono originati dall'accordo stipulato dalla Banca con Hi-Mtf Sim S.p.A. per la negoziazione, sul segmento Hi-Cert, dei Certificati emessi da Fineco.
Con riferimento alla categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici" si precisa che, in applicazione della speciale disciplina prevista dall'art. 136 del D.Lgs 385/93 (TUB), le obbligazioni poste in essere nei confronti dei soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo ai sensi della richiamata norma hanno formato oggetto di unanime deliberazione del Consiglio di Amministrazione assunta con il voto favorevole di tutti i membri del Collegio Sindacale, secondo le modalità ed i criteri previsti dal citato art. 136 TUB.
La categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici" comprende i rapporti nei confronti degli Amministratori, Collegio Sindacale e Dirigenti con responsabilità strategica della Capogruppo (con esclusione dei relativi compensi di cui si è data informativa nel precedente punto 1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica), dei Dirigenti con responsabilità strategica della controllata Fineco AM (intendendosi per tali i componenti degli organi di amministrazione e controllo, questi ultimi ove presenti, con esclusione dei relativi compensi di cui si è data informativa nel precedente punto 1) e nei confronti del Responsabile Internal Audit di FinecoBank, rappresentati principalmente da attività originate dalla concessione di mutui e affidamenti in conto corrente e passività a fronte della liquidità depositata dagli stessi presso la Banca. Il conto economico del primo semestre 2022 si riferisce ai costi e ricavi generati dalle attività e passività suddette.

Per quanto riguarda la categoria "Altre parti correlate" si precisa che la stessa raggruppa, ove presenti, i dati relativi:
I rapporti nei confronti di "Altre parti correlate" sono rappresentati principalmente da attività originate dalla concessione di mutui e crediti per utilizzo carte di credito e passività a fronte della liquidità depositata presso la Banca. Il conto economico del primo semestre 2022 si riferisce ai costi e ricavi generati dalle attività e passività suddette.
La categoria "Azionisti" include gli azionisti e i relativi gruppi societari che alla data del 30 giugno 2022 detengono in FinecoBank una partecipazione superiore al 3% del capitale sociale rappresentato da azioni aventi diritto di voto. Le consistenze patrimoniali sono rappresentate da crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari riferiti alle commissioni da incassare per l'attività di collocamento e gestione di prodotti del risparmio gestito. Il conto economico include le medesime commissioni attive di competenza del primo semestre 2022.

Parte L – Informativa di settore L'informativa di settore non è esposta in quanto il particolare modello di business di Fineco prevede una forte integrazione fra le differenti tipologie di attività compresa quella svolta dalla controllata Fineco Asset Management DAC in virtù del modello di business integrato verticalmente; pertanto, non è significativo identificare settori operativi distinti.
I servizi bancari e d'investimento sono offerti da FinecoBank attraverso la rete dei consulenti finanziari e i canali online e mobile, che operano in modo tra loro coordinato e integrato. La completezza dei servizi offerti consente di proporsi quale unico punto di riferimento del cliente (one stop solution) per l'operatività bancaria e le esigenze d'investimento. Questa strategia fortemente integrata e fondata sul cliente ha come conseguenza il fatto che i ricavi e i margini relativi ai diversi prodotti/servizi (investing, banking e brokerage) sono, quindi, profondamente interdipendenti. Tale logica di integrazione è la stessa che ispira il top management nella definizione degli obiettivi aziendali e nell'identificazione degli strumenti atti a raggiungerli.
Per quanto riguarda le informazioni sui ricavi da clienti per ciascun prodotto/servizio, in considerazione di quanto sopra esposto, si rimanda ai risultati esposti nella Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato delle presenti note illustrative.
Si evidenzia, infine, che la Banca opera in Italia e si rivolge, prevalentemente, a clientela retail italiana, stante il contributo non rilevante dell'operatività nei confronti dei clienti UK. La controllata Fineco Asset Management DAC svolge attività di gestione del risparmio sul territorio irlandese nei confronti di clientela retail italiana e nei confronti di clienti istituzionali, residenti principalmente in Lussemburgo e in Irlanda.
Le informazioni in merito al grado di dipendenza da eventuali principali clienti non sono considerate rilevanti dal management e quindi non vengono fornite.

I contratti di leasing che rientrano nell'ambito di applicazione del principio sono rappresentati dai contratti di affitto degli immobili utilizzati dal Gruppo e dai negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari e gestiti direttamente dalla Banca, oltre ai contratti di locazione di macchinari e autovetture.
Il Gruppo è potenzialmente esposto ai flussi finanziari in uscita, per pagamenti variabili dovuti per il leasing (riferiti in particolare alla rivalutazione ISTAT), non inclusi nella valutazione iniziale della passività per leasing.
Il Gruppo ha determinato la durata del leasing, per ogni singolo contratto, considerando il periodo "non annullabile" durante il quale lo stesso ha il diritto di utilizzare l'attività sottostante e prendendo in considerazione tutti gli aspetti contrattuali che possono modificare tale durata, tra i quali, in particolare, l'eventuale presenza:
In generale, con riferimento ai contratti che prevedono la facoltà da parte della Banca o della controllata di rinnovare tacitamente la locazione al termine di un primo periodo contrattuale, la durata del leasing viene determinata basandosi sull'esperienza storica (in particolare per la Banca) e le informazioni disponibili alla data, considerando oltre al periodo non cancellabile anche il periodo oggetto di opzione di proroga (primo periodo di rinnovo contrattuale), salvo l'esistenza di piani aziendali di dismissione dell'attività locata nonché di chiare e documentate valutazioni da parte delle competenti strutture del Gruppo che inducano a ritenere ragionevole il mancato esercizio dell'opzione di rinnovo o l'esercizio dell'opzione di risoluzione, tenuto altresì conto, con riguardo in particolare ai negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari della Banca, delle strategie commerciali di reclutamento ed organizzazione territoriale della rete.
Il Gruppo non ha fornito garanzie sul valore residuo dell'attività locata e non ha impegni per la stipula dei contratti di leasing non inclusi nel valore della passività per leasing rilevata in bilancio.
In conformità con le regole del principio, che concede esenzioni al riguardo, sono stati esclusi i contratti che hanno oggetto i c.d. "low-value assets" (la cui soglia è stata identificata pari a 5 migliaia di euro) costituiti principalmente ai contratti di noleggio dei telefoni cellulari, tutti i contratti di leasing di durata contrattuale pari o inferiore ai 12 mesi (c.d. "short term lease") e si è deciso di non applicare il principio ai leasing di attività immateriali (rappresentati principalmente da locazione software). Per tali contratti, i relativi canoni sono rilevati a conto economico su base lineare per la corrispondente durata.
Per quanto riguarda le informazioni sui diritti d'uso acquisiti con il leasing si rimanda a quanto illustrato nella Parte B – Attivo - Sezione 9 – Attività materiali – Voce 90 delle presenti note illustrative.
Per quanto riguarda le informazioni sui debiti per leasing contenute si rimanda a quanto illustrato nella Parte B – Passivo – Sezione 1 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 10 delle presenti note illustrative.
Inoltre, con riferimento alle informazioni:
Si precisa che non stati rilevati utili e le perdite derivanti da operazioni di vendita e retrolocazione, nonché proventi derivanti da operazioni di subleasing.

Si riportano di seguito gli ammortamenti rilevati nel primo semestre dell'esercizio per i diritti d'uso acquisiti con il leasing suddivisi per classe di attività sottostante:
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Ammortamento | Ammortamento | |
| Attività | 1° semestre 2022 | 1° semestre 2021 |
| Diritti d'uso acquisiti con il leasing | ||
| 1. Attività materiali | (5.506) | (5.426) |
| 1.1 terreni | - | - |
| 1.2 fabbricati | (5.408) | (5.295) |
| 1.3 mobili | - | - |
| 1.4 impianti elettronici | - | - |
| 1.5 altre | (98) | (132) |
Il Gruppo ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate esclusivamente da contratti di locazione per una parte della superficie dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11, classificati in bilancio come leasing operativi.
Con riferimento alle modalità con le quali il locatore gestisce il rischio associato ai diritti che conserva sulle attività sottostanti, si precisa che i contratti includono delle clausole che vietano al conduttore di cedere a terzi il contratto senza il consenso scritto del locatore, aggiornamenti periodici del canone in funzione della variazione accertata dell'indice ISTAT per i prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati e una scadenza contrattuale al termine della quale, in caso di mancato rinnovo ove previsto, il contratto di locazione cessa e i locali rientrano nella disponibilità del locatore.
I pagamenti dovuti per il leasing operativo sono stati rilevati, per competenza, nel conto economico consolidato come proventi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato nella Parte C – Sezione 16 – Altri oneri e proventi di gestione – Voce 230 delle presenti note illustrative.
Il Gruppo non ha rilevato finanziamenti per leasing. Per quanto riguarda le attività concesse in leasing operativo, come precedentemente descritto, il Gruppo ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11.
I pagamenti dovuti per il leasing operativo sono stati rilevati, per competenza, nel conto economico consolidato come proventi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato nella Parte C – Sezione 16 – Altri oneri e proventi di gestione – Voce 230 delle presenti note illustrative.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Di seguito si riportano i pagamenti dovuti per il leasing da ricevere non attualizzati suddivisi per scadenza. Si precisa che i pagamenti si riferiscono ai canoni contrattuali previsti nei contratti di locazione di parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, i quali consentono ai locatari di recedere anticipatamente nel rispetto del preavviso previsto nel contratto stesso.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Fasce temporali | Totale | Totale |
| 30/06/2022 | 31/12/2021 | |
| Pagamenti da ricevere per il leasing |
Pagamenti da ricevere per il leasing |
|
| Fino a 1 anno | 753 | 731 |
| Da oltre 1 anno fino a 2 anni | 753 | 731 |
| Da oltre 2 anni fino a 3 anni | 460 | 731 |
| Da oltre 3 anni fino a 4 anni | 126 | 161 |
| Da oltre 4 anni fino a 5 anni | - | 40 |
| Da oltre 5 anni | - | - |
| Totale | 2.092 | 2.394 |
Come indicato precedentemente, il Gruppo ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11. Per l'informativa in merito alle modalità con le quali il Gruppo gestisce il rischio associato ai diritti che conserva sulle attività sottostanti si rimanda al paragrafo "Informazioni qualitative" contenuto nella presente sezione.

Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti
di bilancio consolidato riclassificato
222 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 · FinecoBank
Allegati

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Consistenze al | ||
| ATTIVO | 30/06/2022 | 31/12/2021 |
| Cassa e disponibilità liquide = voce 10 | 1.542.372 | 1.464.182 |
| Attività finanziarie di negoziazione | 20.020 | 20.240 |
| 20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico a) attività finanziarie detenute per la negoziazione |
20.020 | 20.240 |
| Finanziamenti a banche | 400.215 | 379.862 |
| 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche | 4.517.184 | 5.757.506 |
| a dedurre: Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche - Titoli di debito | (4.116.969) | (5.377.644) |
| Finanziamenti a clientela | 6.310.789 | 6.001.596 |
| 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela | 27.451.325 | 25.138.453 |
| a dedurre: Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela - Titoli di debito | (21.140.536) | (19.136.857) |
| Altre attività finanziarie | 25.294.566 | 24.560.350 |
| 20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
5.719 | 5.538 |
| 30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 29.497 | 39.017 |
| 70. Partecipazioni | 1.845 | 1.294 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche - Titoli di debito | 4.116.969 | 5.377.644 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela - Titoli di debito | 21.140.536 | 19.136.857 |
| Coperture | 948.764 | 125.913 |
| 50. Derivati di copertura | 1.140.627 | 127.448 |
| 60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica | (191.863) | (1.535) |
| Attività materiali = voce 90 | 146.686 | 150.347 |
| Avviamenti = voce 100. Attività immateriali di cui: avviamento | 89.602 | 89.602 |
| Altre attività immateriali = voce 100 al netto dell'avviamento | 37.525 | 39.084 |
| Attività fiscali = voce 110 | 44.681 | 42.974 |
| Crediti d'imposta acquistati | 827.217 | 508.764 |
| Altre attività | 415.278 | 484.261 |
| 130. Altre attività | 1.242.495 | 993.025 |
| a dedurre: Crediti d'imposta acquistati | (827.217) | (508.764) |
| Totale dell'attivo | 36.077.715 | 33.867.175 |

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Consistenze al | ||
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 30/06/2022 | 31/12/2021 |
| Debiti verso banche | 2.333.322 | 1.225.213 |
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) debiti verso banche | 2.333.322 | 1.225.213 |
| Debiti verso clientela | 30.827.605 | 29.847.722 |
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) debiti verso clientela | 30.827.605 | 29.847.722 |
| Titoli in circolazione | 498.833 | 497.266 |
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato c) titoli in circolazione | 498.833 | 497.266 |
| Passività finanziarie di negoziazione = voce 20 | 7.104 | 4.417 |
| Coperture | 2.581 | 65.263 |
| 40. Derivati di copertura | 13.004 | 57.313 |
| 50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica | (10.423) | 7.950 |
| Passività fiscali = voce 60 | 118.430 | 35.864 |
| Altre passività | 580.560 | 464.633 |
| 80. Altre passività | 471.231 | 342.844 |
| 90. Trattamento di fine rapporto | 4.234 | 5.033 |
| 100. Fondo rischi ed oneri | 105.095 | 116.756 |
| Patrimonio | 1.709.280 | 1.726.797 |
| - capitale e riserve | 1.487.091 | 1.351.963 |
| 140. Strumenti di capitale | 500.000 | 500.000 |
| 150. Riserve | 785.531 | 650.202 |
| 160. Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 |
| 170. Capitale | 201.340 | 201.267 |
| 180. Azioni proprie | (1.714) | (1.440) |
| - riserve da valutazione | (174) | (5.877) |
| 120. Riserve da valutazione di cui: valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (2.057) | 410 |
| 120. Riserve da valutazione di cui: utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti | 1.883 | (6.287) |
| - Risultato netto = voce 200 | 222.363 | 380.711 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 36.077.715 | 33.867.175 |

| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| 1° semestre | |||
| CONTO ECONOMICO Margine finanziario |
2022 176.407 |
2021 147.897 |
|
| di cui interessi netti | 126.961 | 124.338 | |
| 30. Margine d'interesse | 124.460 | 121.824 | |
| + commissioni nette prestito titoli di Tesoreria | 2.501 | 2.514 | |
| di cui profitti da gestione della tesoreria | 49.446 | 23.559 | |
| + utili (perdite) da cessioni o riacquisto di: a)attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito (non deteriorati) | 49.137 | 23.559 | |
| + utili (perdite) da cessioni o riacquisto di: b)attività finanziarie valutate al fv con impatto sulla redditività complessiva-titoli di debito (non deteriorati) | 309 | - | |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | (148) | - | |
| 70. Dividendi e proventi simili | 157 | 114 | |
| a dedurre: dividendi e proventi simili su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione inclusi in voce 70 | (138) | (84) | |
| a dedurre: dividendi e proventi simili su partecipazioni e titoli rappresentativi di capitale obbligatoriamente valutati al fair value inclusi in voce 70 | (19) | (30) | |
| + rivalutazioni (svalutazioni) delle partecipazioni valutate al patrimonio netto Commissioni nette = voce 60 |
(148) 232.514 |
- 214.346 |
|
| 60. Commissioni nette | 235.015 | 216.225 | |
| + altri oneri/proventi relativi all'applicazione del modello Fixed Operating Expenses (FOE) | - | 635 | |
| a dedurre: commissioni nette prestito titoli di Tesoreria | (2.501) | (2.514) | |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 54.843 | 40.571 | |
| 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione | 43.508 | 38.045 | |
| 90. Risultato netto dell'attività di copertura | 11.725 | 1.549 | |
| 110. Risultato netto delle attività e passività valutate al fair value | (547) | 863 | |
| 100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività | |||
| complessiva | 309 | - | |
| a dedurre:Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di:b)attività finanziarie valutate al fv con impatto sulla redditività complessiva-titoli di debito (non deteriorati) | (309) | - | |
| 100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: c) passività finanziarie | - | - | |
| + dividendi e proventi simili su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione (da voce 70) | 138 | 84 | |
| + dividendi e proventi simili su partecipazioni e titoli rappresentativi di capitale obbligatoriamente valutati al fair value (da voce 70) | 19 | 30 | |
| Saldo altri proventi/oneri | 416 | 644 | |
| 230. Altri oneri/proventi di gestione | 68.500 | 67.624 | |
| a dedurre: altri proventi di gestione - di cui: recupero di spese a dedurre: rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi |
(69.063) 979 |
(67.470) 1.125 |
|
| a dedurre: altri oneri/proventi relativi all'applicazione del modello Fixed Operating Expenses (FOE) | - | (635) | |
| 100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (non deteriorati) | 49.137 | 23.559 | |
| a dedurre: utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito (non deteriorati) | (49.137) | (23.559) | |
| RICAVI | 464.032 | 403.458 | |
| Spese per il personale | (57.538) | (52.884) | |
| 190. Spese amministrative - a) spese per il personale | (57.538) | (52.884) | |
| Altre spese amministrative | (134.364) | (128.028) | |
| 190. Spese amministrative - b) altre spese amministrative | (141.111) | (134.608) | |
| a dedurre: contributi ex-ante Fondo di risoluzione unico (SRF) e Sistemi di garanzia dei depositi (DGS) | 7.726 | 7.705 | |
| + rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi | (979) | (1.125) | |
| Recuperi di spesa | 69.063 | 67.470 | |
| 230. Altri oneri/proventi di gestione - di cui: recupero di spese | 69.063 | 67.470 | |
| Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali 210. Rettifiche/riprese di valore su attività materiali |
(13.191) (9.806) |
(12.662) (9.396) |
|
| 220. Rettifiche/riprese di valore su attività immateriali | (3.385) | (3.266) | |
| Costi operativi | (136.030) | (126.104) | |
| RISULTATO DI GESTIONE | 328.002 | 277.354 | |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (1.225) | (1.688) | |
| 130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (1.930) | (419) | |
| a dedurre: rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito | 754 | (1.234) | |
| 130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (1) | 5 | |
| a dedurre: Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b)attività valutate al fv con impatto sulla redditività complessiva - titoli di debito | 1 | (5) | |
| 140. Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni | (1) | - | |
| 200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri a) per rischio di credito relativo a impegni e garanzie rilasciate | (48) | (35) | |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 326.777 | 275.666 | |
| Accantonamenti per rischi ed oneri | (12.498) | (14.023) | |
| 200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri b) altri accantonamenti netti | (4.772) | (6.318) | |
| + contributi Fondo di risoluzione unico (SRF) e Sistemi di garanzia dei depositi (DGS) | (7.726) | (7.705) | |
| Profitti netti da investimenti | (754) | 1.239 | |
| + Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito + Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - titoli di debito |
(754) (1) |
1.234 5 |
|
| 250. Utili (Perdite) delle partecipazioni | (148) | - | |
| a dedurre: utili/perdite delle partecipazioni | 148 | - | |
| 280. Utili (Perdite) da cessione di investimenti | 1 | - | |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente = voce 300 | (91.162) | (46.212) | |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE | 222.363 | 216.670 | |
| RISULTATO DEL PERIODO | 222.363 | 216.670 |

Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti
di bilancio consolidato riclassificato
226 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 · FinecoBank

Attestazione del bilancio consolidato semestrale ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni 1. I sottoscritti, Alessandro Foti, nella sua qualità di Amministratore Delegato e Direttore Generale di FinecoBank S.p.A., e Lorena Pelliciari, nella sua qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di FinecoBank S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'articolo 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato, nel corso del primo semestre 2022.
La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato è basata su un modello definito in coerenza con l'"Internal Control - Integrated Framework (CoSO)" e con il "Control Objective for IT and Related Technologies (Cobit)", che rappresentano standard di riferimento per il sistema di controllo interno e per il financial reporting in particolare, generalmente accettati a livello internazionale.
I sottoscritti attestano, inoltre, che
3.1 il Bilancio consolidato semestrale abbreviato:
3.2 la Relazione intermedia sulla gestione comprende un'analisi attendibile dei riferimenti agli eventi importanti che si sono verificati nei primi sei mesi dell'esercizio e alla loro incidenza sul Bilancio consolidato semestrale abbreviato, unitamente a una descrizione dei principali rischi e incertezze per i sei mesi restanti dell'esercizio. La Relazione finanziaria semestrale consolidata comprende altresì una analisi attendibile delle informazioni sulle operazioni rilevanti con parti correlate.
Milano, 2 agosto 2022
FinecoBank S.p.A. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale Alessandro Foti
FinecoBank S.p.A. Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari Lorena Pelliciari

Nota integrativa consolidata
228 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 · FinecoBank


KPMG S.p.A. Revisione e organizzazione contabile Via Vittor Pisani, 25 20124 MILANO MI Telefono +39 02 6763.1 Email [email protected] PEC [email protected]
Agli Azionisti di FinecoBank S.p.A.
Abbiamo svolto la revisione contabile limitata dell'allegato bilancio consolidato semestrale abbreviato, costituito dallo stato patrimoniale consolidato, dal conto economico consolidato, dal prospetto della redditività consolidata complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato e dalle relative note illustrative, del Gruppo FinecoBank al 30 giugno 2022. Gli Amministratori di FinecoBank S.p.A. sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall'Unione Europea. E' nostra la responsabilità di esprimere una conclusione sul bilancio consolidato semestrale abbreviato sulla base della revisione contabile limitata svolta.
Il nostro lavoro è stato svolto secondo i criteri per la revisione contabile limitata raccomandati dalla Consob con Delibera n. 10867 del 31 luglio 1997. La revisione contabile limitata del bilancio consolidato semestrale abbreviato consiste nell'effettuare colloqui, prevalentemente con il personale della Banca responsabile degli aspetti finanziari e contabili, analisi di bilancio e altre procedure di revisione contabile limitata. La portata di una revisione contabile limitata è sostanzialmente inferiore rispetto a quella di una revisione contabile completa svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di una revisione contabile completa. Pertanto, non esprimiamo un giudizio sul bilancio consolidato semestrale abbreviato.
Ancona Bari Bergamo Bologna Bolzano Brescia Catania Como Firenze Genova Lecce Milano Napoli Novara Padova Palermo Parma Perugia Pescara Roma Torino Treviso Trieste Varese Verona
Società per azioni Capitale sociale Euro 10.415.500,00 i.v. Registro Imprese Milano Monza Brianza Lodi e Codice Fiscale N. 00709600159 R.E.A. Milano N. 512867 Partita IVA 00709600159 VAT number IT00709600159 Sede legale: Via Vittor Pisani, 25 20124 Milano MI ITALIA


Gruppo FinecoBank Relazione di revisione contabile limitata sul bilancio consolidato semestrale abbreviato 30 giugno 2022
Sulla base della revisione contabile limitata svolta, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che il bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo FinecoBank al 30 giugno 2022 non sia stato redatto, in tutti gli aspetti significativi, in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall'Unione Europea.
Il bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 e il bilancio consolidato semestrale abbreviato per il periodo chiuso al 30 giugno 2021 sono stati rispettivamente sottoposti a revisione contabile e a revisione contabile limitata da parte di un altro revisore che, in data 31 marzo 2022, ha espresso un giudizio senza modifica sul bilancio consolidato e, in data 5 agosto 2021, ha espresso delle conclusioni senza modifica sul bilancio consolidato semestrale abbreviato.
Milano, 3 agosto 2022
KPMG S.p.A. Roberto Spiller Socio

FinecoBank · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 231
Relazione della Società di Revisione
Relazione della Società di Revisione

Relazione del Collegio Sindacale
Relazione del Collegio Sindacale
232 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 · FinecoBank
Glossario

Strumenti finanziari il cui rendimento e rimborso sono garantiti da un portafoglio di attività (collateral) dell'emittente (solitamente uno Special Purpose Vehicle – SPV), destinato in via esclusiva al soddisfacimento dei diritti incorporati negli strumenti finanziari stessi.
Applicando questa metodologia l'ammontare del requisito di rischio operativo è determinato per mezzo di modelli di calcolo basati su dati di perdita operativa e altri elementi di valutazione raccolti ed elaborati dalla banca. Soglie di accesso e specifici requisiti di idoneità sono previsti per l'utilizzo dei metodi Standardizzato e Avanzati. Per i sistemi AMA i requisiti riguardano, oltre che il sistema di gestione, anche quello di misurazione.
Vedi voce "RWA – Risk Weighted Assets".
Fondi comuni di investimento, gestioni patrimoniali e prodotti assicurativi.
Titoli di stato, obbligazioni ed azioni.
Processo di controllo sull'attività e sulla contabilità societaria che viene svolto sia da strutture interne (internal audit) che da società di revisione esterne (external audit).
Le AFR sono le risorse che possono essere utilizzate per tutelare la banca dall'insolvenza. Le AFR sono una misura economica che considera le riserve potenziali, gli strumenti di debito ibridi, le riserve IFRS, l'avviamento ed altri asset intangibili, le azioni proprie detenute ed i profitti attesi.
Riferito a strumenti finanziari, in particolare titoli, l'espressione identifica la parte di tali portafogli destinata all'attività "proprietaria".
Misure adottate delle competenti autorità di risoluzione che possono prevedere la conversione di strumenti di debito in azioni o la riduzione del valore delle passività, imponendo perdite ad alcune categorie di creditori ai sensi della BRRD.
Accordo internazionale sui requisiti patrimoniali delle banche in relazione ai rischi assunti dalle stesse. Tale accordo è stato recepito, a livello nazionale, dalle rispettive autorità di vigilanza competenti, ivi inclusa, con riferimento alla Repubblica Italiana, Banca d'Italia. La nuova regolamentazione prudenziale, entrata in vigore in Italia nel 2008, si basa su tre pilastri.
Accordo internazionale di modifica di Basilea 2 adottato nel dicembre 2010, contenente modifiche alla regolamentazione prudenziale in materia di capitale e liquidità delle banche, con un'entrata in vigore graduale dei nuovi requisiti prudenziali a partire dal 1° gennaio 2014 e fino al 31 dicembre 2019. Tali regole sono state attuate a livello europeo dal "Pacchetto" CRD IV.

Indica la Direttiva approvata dal Parlamento Europeo e dal Consiglio, rispettivamente in data 15 aprile e 6 maggio 2014, concernente l'istituzione di un quadro di risanamento e di risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento (Bank Recovery and Resolution Directive).
Il b.p. o basis point rappresenta lo 0,01% di una determinata quantità, ovvero la centesima parte di un punto percentuale. 100 basis point equivalgono ad un 1%.
Comportamento commisurato alle esperienze più significative e/o al miglior livello raggiunto dalle conoscenze riferite ad un certo ambito tecnico/professionale.
Stato previsionale dell'andamento dei costi e dei ricavi futuri di un'azienda.
Livello di capitale richiesto a una banca per coprire le perdite che potrebbero verificarsi con un orizzonte di un anno e una certa probabilità o livello di confidenza. Il Capitale Economico è una misura della variabilità della Perdita Attesa del portafoglio e dipende dal livello di diversificazione del portafoglio stesso.
Rappresenta l'ammontare di capitale necessario per fronteggiare perdite potenziali ed è necessario per supportare le attività di business e le posizioni detenute. Il Capitale Interno è dato dalla somma del capitale economico, ottenuto tramite aggregazione delle diverse tipologie di rischio, più una riserva per considerare effetti del ciclo e rischio di modello.
La componente primaria di capitale secondo la normativa di Basilea 3, rappresentata principalmente dal capitale ordinario versato, dalle relative riserve sovrapprezzo, dall'utile di periodo, dalle riserve e da altre rettifiche regolamentari, così come previsto dal Regolamento CRR e dalle Disposizioni di Vigilanza.
Strumenti rappresentativi di capitale in linea con le disposizioni del regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) sui requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento, che presentano le seguenti caratteristiche:
Capitale di classe 1 (tier 1) comprende il Capitale primario di Classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) e il Capitale aggiuntivo di Classe 1 (Additional Tier 1 - AT1).
Contratto derivato con il quale un soggetto (venditore di protezione) si impegna, a fronte del pagamento di un importo, a corrispondere ad un altro soggetto (acquirente di protezione) un ammontare prefissato, nel caso si verifichi un prestabilito evento connesso al deterioramento del merito creditizio di una terza controparte (reference entity).
Strumenti finanziari derivati il cui valore è direttamente collegato a quello dell'attività sottostante (valori mobiliari, indici, valute, futures su obbligazioni, futures su indici di volatilità e futures su materie prime) e ne segue quindi l'andamento. In particolare, il CFD prevede il pagamento del differenziale di prezzo registrato tra il momento dell'apertura e il momento di chiusura del contratto.

Chief Financial Officer.
Un'unità generatrice di flussi finanziari è il più piccolo gruppo identificabile di attività che genera flussi finanziari in entrata che sono ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività.
Classe, che dipende dai rating esterni, che è utilizzata per assegnare le ponderazioni di rischio nell'ambito dell'approccio standard del rischio di credito.
Azione di restituzione del bonus percepito qualora, successivamente all'erogazione, siano emersi comportamenti dolosi o colposi del dipendente che, se conosciuti al momento dell'erogazione, sarebbero stati tali da non rispettare la valutazione di conformità, ovvero tale erogazione sia stata effettuata in violazione delle disposizioni di legge o regolamentari.
Chief Lending Officer.
Segmento di clientela corrispondente alle imprese di medie e grandi dimensioni.
Rapporto tra i costi operativi e il margine di intermediazione. È uno dei principali indicatori dell'efficienza gestionale della banca: minore è il valore espresso da tale indicatore, maggiore l'efficienza della banca.
È il rapporto tra le Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi e i crediti verso clientela (media delle medie degli ultimi quattro trimestri, calcolati come media del saldo di fine trimestre e saldo del fine trimestre precedente). Il perimetro include solo i crediti di finanziamento verso la clientela ordinaria. È uno degli indicatori della rischiosità degli attivi della banca: al decrescere di tale indicatore diminuisce la rischiosità degli attivi della banca.
È il rapporto fra Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi e i crediti verso clientela (media del saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente). Il perimetro delle esposizioni esclude le posizioni derivanti da titoli e anticipazioni ai consulenti finanziari.
Il covenant è una clausola, concordata esplicitamente in fase di definizione contrattuale, che riconosce al soggetto finanziatore il diritto di rinegoziare o revocare il credito al verificarsi degli eventi previsti nella clausola stessa, collegando le performance economico-finanziarie del debitore ad eventi risolutivi/modificativi delle condizioni contrattuali (scadenza, tassi, ecc.).
Obbligazioni Bancarie Garantite (OBG) che, oltre alla garanzia della banca emittente, possono usufruire anche della garanzia di un portafoglio di mutui ipotecari od altri prestiti di alta qualità ceduti, per tale scopo, ad un'apposita società veicolo "SPV – Special Purpose Vehicle" (vedi voce).
EL%= EL/EAD
Rappresenta la perdita attesa come percentuale dell'esposizione in caso di default (EAD) del portafoglio in bonis.
Il perimetro è la clientela del portafoglio in bonis.
Direttive UE n. 2006/48 e 2006/49, recepite dalla Banca d'Italia con la circolare n. 263/2006 del 27 dicembre 2006 e successivi aggiornamenti. Il "Pacchetto" CRD IV invece abroga le due Direttive citate ed è composta dalla Direttiva UE 2013/36 sull'accesso all'attività degli enti creditizi e sulla

vigilanza prudenziale e dal Regolamento UE 575/2013 relativo ai requisiti prudenziali, recepiti dalla Banca d'Italia con la circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti.
I crediti sono sottoposti ad una periodica ricognizione volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione (al valore di mercato pari, di norma, all'importo erogato comprensivo dei costi e ricavi di transazione che sono direttamente attribuibili all'erogazione del credito) mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. Rientrano in tale ambito i crediti ai quali è stato attribuito lo status di sofferenze, inadempienze probabili e scaduti, secondo le regole di Banca d'Italia coerenti con la normativa IAS/IFRS (vedi voce).
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria, ovvero finanziamenti erogati a clientela relativi ad utilizzi di aperture di credito in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie.
Attenuazione del rischio di credito (Credit Risk Mitigation) è un insieme di tecniche, contratti accessori al credito o altri strumenti (ad esempio attività finanziarie, garanzie) che consentono una riduzione dei requisiti di capitale di rischio di credito.
Chief Risk Officer
Identifica la condizione di dichiarata impossibilità ad onorare i propri debiti e/o il pagamento dei relativi interessi.
Relativa alle posizioni in o fuori bilancio, è definita come la stima del valore futuro di un'esposizione al momento del default del debitore. Sono legittimate a stimare l'EAD solo le banche che soddisfano i requisiti per l'adozione dell'approccio "IRB – Internal Rating Based" (vedi voce) avanzato. Per le altre è necessario fare riferimento alle stime regolamentari.
L'Autorità Bancaria Europea (ABE) è un'autorità indipendente dell'Unione europea (UE), che opera per assicurare un livello di regolamentazione e di vigilanza prudenziale efficace e uniforme nel settore bancario europeo.
Agenzia per il credito all'esportazione (Export Credit Agency).
Agenzia esterna per la valutazione del merito di credito (External Credit Assessment Institution).
Banca Centrale Europea (BCE). La BCE è la Banca Centrale per la moneta unica europea, l'euro.
Sono le perdite che si manifestano in media entro un intervallo temporale di un anno su ogni esposizione (o pool di esposizioni).
Indicatore della redditività di una società calcolato dividendo l'utile netto per il numero medio delle azioni in circolazione al netto delle azioni proprie.
Indicatore della redditività di una società calcolato dividendo l'utile netto per il numero medio delle azioni diluite in circolazione al netto delle azioni proprie.
Ai sensi degli Implementing Technical Standard EBA, le esposizioni non performing sono tutte le esposizioni in bilancio e fuori bilancio per le quali sono soddisfatti i seguenti criteri:

Esposizioni per cassa, diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento, sono scadute o sconfinanti. Esse rappresentano l'intera esposizione nei confronti di controparti, diverse da quelle classificate nella categoria delle inadempienze probabili e delle sofferenze, che alla data di riferimento presentano crediti scaduti o sconfinanti da oltre 90 giorni nonché i requisiti fissati dalla normativa prudenziale locale per l'inclusione degli stessi nelle "esposizioni scadute" (banche standardizzate) ovvero delle "esposizioni in default" (banche IRB).
L'EVA è un indicatore del valore creato da un'azienda. Esso esprime la capacità dell'impresa di creare valore; è calcolato come differenza tra l'utile netto, escludendo gli oneri straordinari e i relativi effetti fiscali (oneri di integrazione e i profitti netti da investimenti straordinari), e il costo figurativo del capitale allocato; quest'ultimo è stato calcolato sia utilizzando il maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico assorbito sia utilizzando il patrimonio netto contabile (media dei fine trimestri dell'anno).
Corrispettivo al quale, in un mercato di libera concorrenza, un bene può essere scambiato o una passività estinta, tra parti consapevoli e indipendenti.
I Fondi propri di una banca sono costituiti da una serie di elementi normativamente definiti (al netto degli elementi negativi da dedurre) classificati in base alla qualità patrimoniale e alla capacità di assorbimento delle perdite. Dal 1° gennaio 2014, a seguito dell'entrata in vigore del CRR, i Fondi Propri sono costituiti dalla somma del capitale di classe 1 e del capitale di classe 2.
Ai sensi degli Implementing Technical Standard EBA, si definiscono Forborne le esposizioni a cui sono state estese misure di Forbearance, ossia concessioni nei confronti di un debitore che ha affrontato - oppure che è in procinto di affrontare - difficoltà a rispettare i propri impegni finanziari (financial difficulties).
Approvvigionamento, sotto varie forme, dei fondi necessari al finanziamento dell'attività aziendale o di particolari operazioni finanziarie.
Contratti standardizzati con cui le parti si impegnano a scambiarsi, a un prezzo predefinito e a una data futura, valute, valori mobiliari o beni. Tali contratti sono negoziati su mercati regolamentati, dove viene garantita la loro esecuzione.
Identifica l'avviamento pagato per l'acquisizione di una quota partecipativa, pari alla differenza tra il costo e la corrispondente quota di patrimonio netto, per la parte non attribuibile ad elementi dell'attivo della società acquisita.
Prodotti e/o servizi della Banca costruiti investendo in OICR selezionati tra quelli distribuiti per ciascuna asset class avendo riguardo ai differenti profili di rischio della clientela, offerti ai clienti della Banca nell'ambito del modello di architettura aperta guidata. Alla data del presente documento, rientrano nella categoria dei guided products il fondo di fondi multi compartimentale "Core Series", i Piani individuali di risparmio "PIR" e le polizze Unit Linked "Core Unit", "Advice Unit", "Core Multiramo", "Advice Top Valor" e "Old Mutual", i fondi "FAM Evolution", "FAM Target", "FAM Global Defence" e "Core Pension", "Private Client Insurance" e "GP Private value", mentre rientra nella categoria dei guided services il servizio di consulenza evoluta (in materia di investimenti) "Fineco Advice", "Fineco Stars" e "Fineco Plus".
Indica la somma di tutte le esposizioni verso una controparte che sia uguale o superiore al 10% del Capitale ammissibile dell'Emittente, dove: (i) le esposizioni sono la somma delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio nei confronti di una controparte, così come definite dalla disciplina sui rischi di credito, senza l'applicazione dei fattori di ponderazione ivi previsti (sono escluse dalle esposizioni le attività di rischio dedotte nella determinazione dei Fondi Propri); (ii) una controparte è un cliente o un gruppo di clienti connessi.

Differenza fra il valore dei beni costituiti in garanzia e l'ammontare del credito accordato in un'operazione di credito garantita. Nelle operazioni garantite da titoli, rappresenta la percentuale del prezzo di mercato (o del valore nominale) di un'attività finanziaria versata a garanzia da sottrarre al prezzo di mercato stesso (o al valore nominale) al fine della determinazione del valore di garanzia.
High Net Worth Individual, che identificano i clienti Privati con un TFA superiore ad un milione di euro.
Principi contabili internazionali (International AccountingStandards - IAS) emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB), ente internazionale di natura privata costituito nell'aprile 2001, al quale partecipano le professioni contabili dei principali Paesi nonché, in qualità di osservatori, l'Unione Europea, lo IOSCO (International Organization of Securities Commissions) e il Comitato di Basilea. Tale ente ha raccolto l'eredità dell'International Accounting Standards Committee (IASC), costituito nel 1973 allo scopo di promuovere l'armonizzazione delle regole per la redazione dei bilanci delle società. Con la trasformazione dello IASC in IASB si è deciso, fra l'altro, di denominare i nuovi principi contabili "International Financial Reporting Standards" (IFRS). A livello internazionale è in corso il tentativo di armonizzazione degli IAS/IFRS con gli "US GAAP – United States Generally Accepted Accounting Principles" (vedi voce).
Vedi voce "Basilea 2 – Pillar 2".
Nell'ambito degli "IAS/IFRS" (vedi voce), si riferisce alla perdita di valore di un'attività di bilancio, rilevata nel caso in cui il valore di bilancio sia maggiore del valore recuperabile ossia dell'importo che può essere ottenuto con la vendita o l'utilizzo dell'attività.
Esposizioni per cassa e fuori bilancio, per cui non ricorrono le condizioni per la classificazione del debitore fra le sofferenze e per le quali sussiste una valutazione di improbabilità che, in assenza di azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore sia in grado di adempiere integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione viene operata indipendentemente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati. La classificazione tra le inadempienze probabili non è necessariamente legata alla presenza esplicita di anomalie (il mancato rimborso) ma è bensì legata alla sussistenza di elementi indicativi di una situazione di rischio di inadempimento del debitore.
Criterio utilizzato per verificare il passaggio di Stage. Se il rischio di credito dello strumento finanziario è significativamente aumentato dopo la rilevazione iniziale le rettifiche di valore sono pari alle perdite attese lungo tutta la vita dello strumento (lifetime ECL).
Polizze la cui prestazione a scadenza dipende dall'andamento di un parametro di riferimento che può essere un indice azionario, un paniere di titoli o un altro indicatore.
Metodo per la determinazione dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito nell'ambito del Pillar 1 di Basilea 2 (vedi voce). La disciplina si applica alle esposizioni del portafoglio bancario. Peraltro, nei metodi IRB le ponderazioni di rischio delle attività sono determinate in funzione delle valutazioni interne che le banche effettuano sui debitori (o, in taluni casi, sulle operazioni). Attraverso l'utilizzo dei sistemi basati sui rating interni, le banche determinano l'esposizione ponderata per il rischio. I metodi IRB si distinguono nel metodo di base e avanzato, differenziati in relazione ai parametri di rischio che le banche devono stimare: nel metodo di base le banche utilizzano proprie stime di "PD – Probabilità of Default" e i valori regolamentari per gli altri parametri di rischio; nel metodo avanzato le banche utilizzano proprie stime di "PD– Probabilità of Default", "LGD– Loss Given Default", "CCF – Credit Conversion Factor" e, ove previsto, "M - Maturity" (vedi voci). L'utilizzo dei metodi IRB ai fini del calcolo dei requisiti patrimoniali è subordinato all'autorizzazione della Banca d'Italia.
Vedi voce "Swap".

Accordo tra due o più imprese per lo svolgimento di una determinata attività economica attraverso, solitamente, la costituzione di una società per azioni.
Il costo del capitale è la remunerazione minima dell'investimento richiesta dall'azionista. È la somma di un tasso privo di rischio e un differenziale di rendimento che remuneri l'investitore per il rischio di credito e la volatilità del prezzo dell'azione. Il costo del capitale è calcolato utilizzando medie di medio-lungo periodo di parametri di mercato.
Insieme di indicatori che permettono di misurare le prestazioni di una determinata attività o processo.
Gli indicatori di rischio sono metriche quantitative che riflettono l'esposizione ai Rischi Operativi di specifici processi o prodotti: il valore espresso da un indicatore dovrebbe essere correlato a variazioni dei livelli di rischio.
Le Knock Out Option sono contratti derivati appartenenti alla categoria delle opzioni con barriera. Esse si caratterizzano per il fatto che la facoltà di acquisto o di vendita cessa di esistere quando il prezzo del sottostante tocca lo Strike predeterminato (detto anche "Barriera").
Loss Confirmation Period.
Il Liquidity Coverage Ratio (LCR) è strutturato in modo da assicurare che un ente mantenga un livello adeguato di attività liquide di elevata qualità non vincolate che possano essere convertite in contanti per soddisfare il suo fabbisogno di liquidità nell'arco di 30 giorni di calendario in uno scenario di stress di liquidità particolarmente acuto specificato dalle autorità di vigilanza. L'LCR è definito come rapporto tra lo stock di attività liquide di elevata qualità e il totale dei flussi di cassa in uscita nei successivi 30 giorni di calendario.
Contratto con il quale una parte (locatore) trasferisce il diritto di utilizzo di un'attività all'altra parte (locatario) per un periodo di tempo determinato ed in cambio di un corrispettivo.
Valore atteso (eventualmente condizionato a scenari avversi) del rapporto, espresso in termini percentuali, tra la perdita a causa del default e l'importo dell'esposizione al momento del default "EAD- Exposure At Default" (vedi voce).
La Marginazione è la modalità di negoziazione che consente all'investitore di poter acquistare (Leva long o acquisto in leva) o vendere (Short Selling o vendita in leva allo scoperto) investendo soltanto una parte della liquidità necessaria.
Processo di valutazione di un portafoglio di titoli o altri strumenti finanziari sulla base dei prezzi espressi dal mercato.
Strumento per la gestione ed il monitoraggio della liquidità a breve termine (liquidità operativa) che, attraverso la contrapposizione di attività e passività la cui scadenza è all'interno di ogni singola fascia temporale, consente di evidenziare gli sbilanci (periodali e cumulati) tra i flussi di cassa in entrata ed in uscita e, quindi, di calcolare il saldo netto del fabbisogno (o del surplus) finanziario nell'orizzonte temporale di un anno.
Le MRC sono state introdotte a livello di gruppo per caratterizzare più dettagliatamente le tipologie di perdita operativa. Esse infatti sono ottenute dalla combinazione dei sette event type previsti da Basilea II con uno o più prodotti offerti alla clientela.

È il valore della quota in cui è frazionato il patrimonio di un fondo comune d'investimento.
L'indicatore Net Stable Funding Ratio (NSFR) è strutturato in modo da assicurare che le attività a lungo termine siano finanziate con almeno un importo minimo di passività stabili in relazione ai rispettivi profili di rischio di liquidità. L'NSFR è volto a limitare l'eccessivo ricorso alla raccolta all'ingrosso a breve termine in periodi di abbondante liquidità di mercato e a incoraggiare una migliore valutazione del rischio di liquidità basata su tutte le poste in bilancio e fuori bilancio. L'NSFR è definito come rapporto tra l'ammontare disponibile di provvista stabile e l'ammontare obbligatorio di provvista stabile.
L'indicatore NSFR Adjusted si basa sul ratio regolamentare NSFR (Net Stable Funding Ratio) ma è rettificato per scadenza (adjusted by bucket) considerando le scadenze rispettivamente superiori a 3 e 5 anni. L'NSFR Adjusted è quindi utilizzato per il monitoraggio e il controllo della situazione di liquidità strutturale sulle scadenze temporali più lunghe (oltre l'anno). L'NSFR è definito come rapporto tra le passività cumulate oltre l'anno e le attività cumulate oltre l'anno.
La voce comprende gli "OICVM – Organismi di Investimento Collettivo in Valori Mobiliari" (vedi voce) e gli altri Fondi comuni di investimento (fondi comuni di investimento immobiliare, fondi comuni di investimento chiusi).
La voce comprende i fondi comuni di investimento mobiliare aperti, italiani ed esteri, e le società di investimento a capitale variabile (Sicav). Queste ultime sono società per azioni a capitale variabile aventi per oggetto esclusivo l'investimento collettivo del patrimonio raccolto mediante l'offerta al pubblico di proprie azioni.
Rappresenta il diritto, ma non l'impegno, acquisito col pagamento di un premio, di acquistare (call option) o di vendere (put option) uno strumento finanziario a un prezzo determinato (strike price) oppure entro una data futura determinata (American option/European option).
La negoziazione OTC - Over The Counter consiste nello scambio di strumenti finanziari quali azioni, obbligazioni, derivati o merci direttamente fra due controparti. I mercati OTC non hanno contratti e modalità di compravendita standardizzati e non sono legati a una serie di norme (ammissioni, controlli, obblighi informativi, ecc.) che regolamentano i mercati ufficiali.
Indica la percentuale di utile netto distribuita agli azionisti. Tale quota dipende sostanzialmente dalle esigenze di auto finanziamento della società e dal rendimento atteso degli azionisti.
Probabilità che una controparte passi allo stato di "default" (vedi voce) entro un orizzonte temporale di un anno.
Piccole e medie imprese.
Servizi finanziari destinati alla clientela privata cosiddetta "di fascia alta" per la gestione globale delle esigenze finanziarie.
Conti correnti, pronti contro termine passivi e depositi vincolati.
È un indicatore calcolato come rapporto tra l'EVA (come sopra descritto) e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA) ed esprime in termini percentuali la capacità di creare valore per unità di capitale posto a presidio del rischio.

Indicatore dato dal rapporto tra il Capitale di Classe 1 (vedi voce) della banca e le sue attività ponderate in base al rischio "RWA – Risk Weighted Assets" (vedi voce).
Valutazione della qualità di una società o delle sue emissioni di titoli di debito sulla base della solidità finanziaria della società stessa e delle sue prospettive. Tale valutazione viene eseguita da agenzie specializzate o dalla banca sulla base di modelli interni.
Rapporto tra l'utile netto e il totale attivo di bilancio.
Il requisito minimo dei fondi propri e delle passività ammissibili (Minimum Requirement for Eligible Liabilities) è fissato dalle Autorità di Risoluzione per assicurare che una banca mantenga in ogni momento sufficienti strumenti idonei a facilitare l'attuazione della strategia di risoluzione definita dall'Autorità stessa in caso di crisi. Il MREL ha l'obiettivo di evitare che la risoluzione di una banca dipenda dal sostegno finanziario pubblico e, quindi, aiuta a garantire che gli azionisti e i creditori contribuiscano all'assorbimento delle perdite e alla ricapitalizzazione.
Segmento di clientela che comprende principalmente i privati, i professionisti, gli esercenti e gli artigiani.
Rappresenta il rischio che una variazione inattesa del merito creditizio di una controparte, del valore delle garanzie da questa prestate, o ancora dei margini da essa utilizzati in caso di insolvenza, generi una variazione inattesa nel valore della posizione creditoria della banca.
Rischio che la controparte di una transazione che riguarda strumenti finanziari possa andare in default prima del regolamento di tutti i flussi di cassa concordati.
Rappresenta il rischio che l'impresa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento a causa dell'incapacità di smobilizzare attività o di ottenere in modo adeguato fondi dal mercato (funding liquidity risk) ovvero a causa della difficoltà/impossibilità di monetizzare facilmente posizioni in attività finanziarie senza influenzarne in misura significativa e sfavorevole il prezzo per via dell'insufficiente profondità del mercato finanziario o di un suo temporaneo malfunzionamento (market liquidity risk).
Rappresenta l'effetto che variazioni nelle variabili di mercato possono generare sul valore economico del portafoglio, dove quest'ultimo comprende le attività detenute sia nel trading book, ossia nel portafoglio di negoziazione, sia quelle iscritte nel banking book, ovvero l'operatività connessa con la gestione caratteristica della banca commerciale e con le scelte di investimento strategiche.
Rappresenta il rischio di perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni, personale, sistemi o causati da eventi esterni. Tale definizione include il rischio legale e di compliance, ma esclude quello strategico e reputazionale. Ad esempio possono essere definite operative le perdite derivanti da frodi interne o esterne, rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro, reclami della clientela, distribuzione dei prodotti, multe e altre sanzioni derivanti da violazioni normative, danni ai beni patrimoniali dell'azienda, interruzioni dell'operatività e disfunzione dei sistemi, gestione dei processi.
Riserva di capitale anticiclica costituita da capitale primario di classe 1 ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza, secondo la nozione contenuta negli artt. 128 e 130 della CRD IV, pari ai Risk-Weighted Assets calcolati conformemente all'art. 92, paragrafo 3, del CRR moltiplicati per il coefficiente anticiclico specifico della Società, determinato secondo i criteri previsti dalle Disposizioni di Vigilanza in una misura compresa tra lo 0% e il 2,5%.
Secondo la nozione contenuta nell'art. 128 della CRD IV, è una riserva di capitale la cui costituzione è richiesta dalla normativa – come precisato anche dalle Disposizioni di Vigilanza – con l'obiettivo di dotare le banche di un buffer patrimoniale di elevata qualità da utilizzare nei momenti di

tensione del mercato per prevenire disfunzioni del sistema bancario ed evitare interruzioni nel processo di erogazione del credito, pari al 2,5% dei Risk-Weighted Assets, calcolati conformemente all'articolo 92, paragrafo 3, del CRR su base individuale e consolidata.
Rapporto tra Available Financial Resources e Capitale Interno.
È un indicatore calcolato come rapporto tra l'utile netto operativo e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA).
Rapporto fra l'utile netto e il patrimonio netto contabile (esclusi i dividendi e le eventuali erogazioni liberali, per i quali è prevista la distribuzione, e le riserve da valutazione) medio del periodo, calcolato come media del saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente.
Si tratta del valore delle attività per cassa e fuori bilancio ponderate per il rischio in base a differenti fattori di ponderazione in funzione della classe in cui l'esposizione è classificata e della relativa qualità creditizia, ai sensi delle normative bancarie emanate dagli organi di vigilanza per il calcolo del coefficiente di solvibilità.
Identifica la situazione di maggiore o minore sensibilità con la quale determinate attività o passività reagiscono a variazioni dei tassi o di altri parametri di riferimento.
L'analisi di sensitività quantifica la variazione del valore di un portafoglio finanziario derivante da una variazione sfavorevole di fattori di rischio principali (tasso di interesse, tasso di cambio, equity).
Il complesso delle esposizioni nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza (anche non accertato giudizialmente) o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dalla banca (es. indipendentemente dalla presenza di garanzie – reali o personali – a copertura delle esposizioni).
Con questo termine di norma si indicano la differenza tra due tassi di interesse, lo scarto tra le quotazioni denaro e lettera nelle contrattazioni in titoli o la maggiorazione che l'emittente di valori mobiliari riconosce in aggiunta ad un tasso di riferimento.
Società veicolo, entità legale (nella forma di società di persone, di capitali, trust ecc.) costituita al fine di perseguire specifici obiettivi, quali l'isolamento del rischio finanziario o l'ottenimento di particolari trattamenti regolamentari e/o fiscali riguardanti determinati portafogli di attività finanziarie. Per tale ragione l'operatività delle SPV è circoscritta attraverso la definizione di una serie di norme finalizzate a limitarne l'ambito di attività. Generalmente le SPV non sono partecipate dalla società per conto della quale sono costituite, ma al contrario il capitale è detenuto da terzi soggetti al fine di assicurare l'assenza di legami partecipativi con lo "Sponsor" (vedi voce). Le SPV sono normalmente strutture Bankruptcy remote, poiché le loro attività patrimoniali non possono essere escusse dai creditori della società per conto della quale sono costituite, anche in caso di insolvenza di quest'ultima.
Operazioni consistenti, di norma, nello scambio di flussi finanziari tra operatori secondo diverse modalità contrattuali. Nel caso di uno swap di tassi d'interesse ("IRS"), le controparti si scambiano flussi di pagamento indicizzati o meno a tassi d'interesse calcolati su un capitale nozionale di riferimento (ad esempio: una controparte corrisponde un flusso sulla base di un tasso fisso, l'altra sulla base di un tasso variabile). Nel caso di uno swap di valute (currency swap), le controparti si scambiano specifici importi di due diverse valute, restituendoli nel tempo secondo modalità predefinite che possono riguardare sia il capitale (nozionale) sia i flussi dei tassi d'interesse.
I programmi relativi alle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine che offrono agli enti creditizi dell'area dell'euro finanziamenti con scadenze pluriennali diretti a migliorare il funzionamento del meccanismo di trasmissione della politica monetaria, sostenendo l'erogazione del credito bancario all'economia reale.

Asset Under Management (vedi voce), Asset Under Custody (vedi voce) e Raccolta diretta da clientela (vedi voce).
Le posizioni detenute a fini di negoziazione sono quelle intenzionalmente destinate a una successiva dismissione a breve termine e/o assunte allo scopo di beneficiare, nel breve termine, di differenze tra prezzi di acquisto e di vendita, o di altre variazioni di prezzo o di tasso d'interesse.
Un'unità esperta, interna ma sufficientemente indipendente giudica l'adeguatezza dei modelli interni per gli scopi interni e regolamentari e emette una conclusione formale circa la loro utilità ed efficacia. Di norma un prerequisito per il processo di validazione da parte delle autorità.
Metodo utilizzato per quantificare il livello di rischio. Misura la massima perdita potenziale che con una certa probabilità ci si attende possa essere generata con riferimento a uno specifico orizzonte temporale.



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