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FinecoBank

Quarterly Report Aug 9, 2022

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Quarterly Report

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RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 GIUGNO 2022

FinecoBank S.p.A. Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022

Premessa alla lettura dei bilanci

2 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 · FinecoBank

Cariche Sociali e Società di Revisione 5
Premessa alla lettura della Relazione finanziaria semestrale consolidata 7
Relazione finanziaria semestrale consolidata 9
Relazione intermedia sulla gestione consolidata 9
Dati di sintesi 9
Andamento della gestione 25
L'azione FinecoBank 31
I risultati conseguiti nelle principali aree di attività 32
La rete dei consulenti finanziari 37
Le risorse 39
L'infrastruttura tecnologica 43
Il sistema dei controlli interni 44
Principali rischi e incertezze 45
La struttura organizzativa 46
I principali aggregati patrimoniali 49
I risultati economici 65
I risultati della controllante e della controllata 73
Le operazioni con parti correlate 84
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo ed evoluzione prevedibile della gestione 86
Schemi del bilancio consolidato semestrale 89
Stato patrimoniale consolidato 89
Conto economico consolidato 91
Prospetto della redditività consolidata complessiva 93
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato 94
Rendiconto finanziario consolidato 95
Note illustrative 99
Parte A – Politiche contabili 99
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato 119
Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato 153
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 176
Parte F – Informazioni sul patrimonio consolidato 212
Parte H – Operazioni con parti correlate 215
Parte L – Informativa di settore 218
Parte M – Informativa sul leasing 219
Allegati 223
Attestazione del bilancio consolidato semestrale ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive
modifiche e integrazioni 227
Relazione della Società di Revisione 229
Glossario 233

Premessa alla lettura dei bilanci

4 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 · FinecoBank

Cariche Sociali e Società di Revisione

Consiglio di Amministrazione Marco Mangiagalli Presidente Francesco Saita Vice Presidente Alessandro Foti Amministratore Delegato e Direttore Generale Alessandra Pasini Elena Biffi Giancarla Branda Gianmarco Montanari Maria Alessandra Zunino De Pignier Marin Gueorguiev Paola Giannotti De Ponti Patrizia Albano Consiglieri Collegio Sindacale Luisa Marina Pasotti Presidente Giacomo Ramenghi Massimo Gatto Membri Effettivi Lucia Montecamozzo Alessandro Gaetano Membri Supplenti KPMG S.p.A. Società di revisione Lorena Pelliciari Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale rimarranno in carica fino alla data dell'Assemblea che sarà convocata per l'approvazione del bilancio d'esercizio che verrà chiuso al 31 dicembre 2022.

Sede legale

Cariche Sociali e Società di Revisione

20131 Milano - Piazza Durante, 11, Italia

"FinecoBank Banca Fineco S.p.A." o in forma abbreviata "FinecoBank S.p.A.", ovvero "Banca Fineco S.p.A." ovvero "Fineco Banca S.p.A.". Banca iscritta all'Albo delle Banche e Capogruppo del Gruppo Bancario FinecoBank, Albo dei Gruppi Bancari n. 3015, Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia e al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi Codice Fiscale e n° iscr. R.I. Milano-Monza-Brianza-Lodi 01392970404 – R.E.A. n° 1598155, P.IVA 12962340159

Cariche Sociali e Società di Revisione

6 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 · FinecoBank

Premessa alla lettura della Relazione finanziaria semestrale consolidata

Premessa alla lettura della Relazione finanziaria semestrale consolidata La presente Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 del Gruppo FinecoBank (di seguito Gruppo) è predisposta secondo quanto previsto dall'articolo 154-ter comma 2 del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n.58.

Essa è costituita dal Bilancio consolidato semestrale abbreviato, redatto in applicazione del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38, in conformità ai principi contabili (nel seguito "IFRS", "IAS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i relativi documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea, come previsto dal Regolamento dell'Unione Europea n. 1606/2002 del 19 luglio 2002 ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2022, e, in particolare, è conforme al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34). In base al paragrafo 10 di tale principio, FinecoBank Banca Fineco S.p.A. (di seguito FinecoBank o Fineco o Banca o Capogruppo) si è avvalsa della facoltà di redigere il bilancio consolidato semestrale in versione abbreviata. Esso comprende:

  • gli Schemi del bilancio consolidato semestrale abbreviato, costituiti dallo Stato patrimoniale consolidato, dal Conto economico consolidato, dal Prospetto della redditività consolidata complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato e dal Rendiconto finanziario consolidato, esposti a confronto con i corrispondenti schemi dell'esercizio 2021. Come previsto dallo IAS 34, lo stato patrimoniale è stato confrontato con i dati al 31 dicembre 2021, mentre il conto economico, il prospetto della redditività complessiva, le variazioni del patrimonio netto ed il rendiconto finanziario sono confrontati con i corrispondenti dati relativi al primo semestre dell'anno precedente presentati nella relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2021;
  • le Note illustrative, che comprendono, oltre alle informazioni di dettaglio richieste dallo IAS 34 esposte secondo gli schemi adottati in bilancio, le ulteriori informazioni richieste dalla Consob, dai public statement emanati dall'ESMA e quelle ritenute utili per dare una rappresentazione corretta della situazione aziendale;

ed è accompagnato:

  • dalla Relazione intermedia sulla gestione consolidata, nella quale sono stati riportati gli schemi di bilancio riclassificati, i risultati principali delle diverse aree di business ed i commenti ai risultati del primo semestre 2022, nonché le ulteriori informazioni richieste dalla Consob. A supporto dei commenti sui risultati del semestre, nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata vengono presentati ed illustrati dei prospetti di conto economico e di stato patrimoniale riclassificati, il cui raccordo con gli schemi del bilancio consolidato è riportato tra gli Allegati, e vengono utilizzati degli indicatori alternativi di performance ("IAP"), la cui descrizione esplicativa in merito al contenuto ed, al caso, le modalità di calcolo utilizzate sono riportate nel Glossario. Si precisa che nel contesto conseguente alla pandemia da COVID-19 e al conflitto Russia – Ucraina non sono stati introdotti nuovi indicatori, né sono state apportate modifiche agli indicatori normalmente utilizzati;
  • dall'Attestazione relativa al bilancio consolidato semestrale abbreviato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni.

L'eventuale mancata quadratura tra i dati esposti nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata e nel Bilancio consolidato semestrale abbreviato dipende esclusivamente dagli arrotondamenti.

Gli schemi del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2022 sono stati predisposti facendo riferimento alle istruzioni in materia di bilancio delle banche di cui alla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" e successivi aggiornamenti di Banca d'Italia.

Premessa alla lettura della Relazione finanziaria semestrale consolidata

8 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 · FinecoBank

Relazione finanziaria semestrale consolidata Relazione intermedia sulla gestione consolidata

Dati di sintesi

FinecoBank è una delle più importanti banche FinTech in Europa. Quotata nel FTSE MIB, Fineco propone un modello di business unico in Europa, che combina le migliori piattaforme con un grande network di consulenti finanziari. Offre da un unico conto servizi di banking, credit, trading e investimento attraverso piattaforme transazionali e di consulenza sviluppate con tecnologie proprietarie. Fineco è leader nel brokerage in Europa, e uno dei più importanti player nel Private Banking in Italia, con servizi di consulenza evoluti e altamente personalizzati.

Il Gruppo FinecoBank è costituito dalla Capogruppo Fineco e da Fineco Asset Management DAC (di seguito Fineco AM), società di gestione collettiva del risparmio di diritto irlandese, che ha come mission lo sviluppo di soluzioni di investimento in partnership con i migliori gestori internazionali.

FinecoBank è quotata alla Borsa di Milano e, a partire dal 1º aprile 2016, è inserita nell'indice azionario FTSE Mib di Borsa Italiana. Il 20 marzo 2017 il titolo è entrato a far parte dello STOXX Europe 600 Index.

In data 27 aprile 2022, l'agenzia S&P Global Ratings ha confermato il rating a lungo termine di FinecoBank pari a 'BBB' con outlook positivo e il rating a breve termine pari a 'A-2'. Secondo l'agenzia S&P Global Ratings, l'outlook positivo "anticipa le prospettive resilienti dei ricavi per Fineco e il rischio di credito particolarmente limitato, mentre l'eccezionale efficienza sui costi continuerà a sostenerne la capitalizzazione". L'outlook sulla Banca rispecchia quello sull'Italia.

FinecoBank è inclusa nello Standard Ethics Italian Banks Index© e nello Standard Ethics Italian Index (composto dalle maggiori 40 società quotate in Borsa Italiana FTSE-MIB), tra i principali indici di performance e benchmark in materia ambientale, sociale e di governance. Nel 2021 l'agenzia indipendente Standard Ethics ha confermato il rating di Fineco per il secondo anno consecutivo al livello "EE+", posizionando così la Banca tra i soli due istituti di credito che hanno ottenuto il giudizio di sostenibilità più solido attualmente assegnato. Nelle motivazioni che hanno portato alla decisione, Standard Ethics cita la flessibilità di Fineco e la capacità di adeguarsi rapidamente alle sfide del mercato: caratteristiche che hanno consentito una rapida attuazione di strategie ESG in linea con le indicazioni di Onu, Ocse e Unione Europea. L'agenzia sottolinea inoltre i risultati ottenuti da Fineco nell'ambito della governance della sostenibilità, a partire dalla best practice rappresentata dal Consiglio di Amministrazione della società in termini di indipendenza, pluralismo professionale e parità di genere. Inoltre, si è riscontrato un miglioramento nei punteggi assegnati dalle altre principali agenzie di rating ESG: nel corso del primo semestre 2022 Sustainalytics ha migliorato l'ESG risk rating di Fineco portandolo da 16,0 (Low risk) a fine 2021 a 15,8 (Low risk), confermando il posizionamento tra le migliori banche a livello internazionale; il Corporate Sustainability Assessment 2021 di S&P ha visto un incremento dello score da 54 punti su 100, relativo al 2020, a 65 punti su 100; l'ottimo risultato ottenuto nell'aggiornamento dell'ESG rating di Vigeo Eiris, pari a 54 punti su 100 (robust performance), a dicembre 2021 ha consentito a Fineco di essere inclusa nel MIB ESG Index di Euronext, primo indice ESG dedicato alle blue-chip italiane, pensato per individuare i grandi emittenti italiani quotati che presentano le migliori pratiche ESG; mentre Refinitiv e MSCI hanno sostanzialmente confermato il rating assegnato l'anno precedente, rispettivamente pari a 85 punti su 100, che indica performance ESG eccellenti e un alto grado di trasparenza nel reporting pubblico di sostenibilità, e "A", valutazione in linea con la media del settore "diversified financials". Alla fine del primo semestre 2022, la Banca risulta essere inclusa anche negli indici di sostenibilità MIB ESG Index di Euronext, FTSE4Good, Bloomberg Gender Equality Index (GEI) 2022, Standard Ethics Italian Banks Index, Standard Ethics Italian Index, S&P Global 1200 ESG Index e Nasdaq CRD Global Sustainability Index.

Nonostante un contesto caratterizzato dal perdurare della pandemia COVID-19, dall'invasione Russa in Ucraina e dalla crescita dell'inflazione, i risultati conseguiti dal Gruppo nel primo semestre 2022 confermano ulteriormente la forza e la sostenibilità del modello di business. Il percorso di crescita di Fineco, infatti, poggia su basi estremamente solide in quanto trainato dal rapido affermarsi dei trend strutturali in atto nel Paese, tra cui spicca la digitalizzazione. La sempre maggiore richiesta da parte dei clienti di soluzioni di investimento evolute si è dimostrata determinante per il risultato positivo dell'area Investing, alla quale Fineco AM contribuisce in misura sempre maggiore. Prosegue, inoltre, la rivisitazione dell'offerta di brokerage con l'introduzione di nuovi prodotti e servizi, con l'obiettivo di offrire ai clienti strumenti sempre più efficienti e trasparenti in linea con il modello di business di Fineco.

La solidità del percorso di crescita del Gruppo ha consentito di raggiungere risultati di raccolta estremamente robusti nel primo semestre 2022. La raccolta netta totale realizzata nel corso del primo semestre 2022 è stata pari a 5.636 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il risultato record di 5.787 milioni di euro registrato nel primo semestre 2021, pur se con una differente composizione; nello specifico, la raccolta netta gestita è stata pari a 1.702 milioni di euro, la raccolta netta amministrata è stata pari a 2.911 milioni di euro e la raccolta netta diretta è stata pari a 1.023 milioni di euro. L'incidenza di FAM, calcolata rapportando la raccolta netta retail della società con la raccolta netta gestita, è pari all'80,7% (56,8% nel primo semestre 2021). Si tratta di un risultato che conferma da un lato l'efficacia di un modello di business in grado di affrontare fasi di mercato difficili, dall'altro una sempre maggiore propensione agli investimenti da parte di una clientela particolarmente evoluta. La raccolta netta realizzata nel corso del primo semestre 2022 tramite la rete di consulenti finanziari è stata pari a 4.935 milioni di euro.

Al 30 giugno 2022 il saldo della raccolta diretta e indiretta da clientela si attesta a 102.804 milioni di euro. La raccolta gestita da FAM è pari a 24,5 miliardi di euro, di cui 14,6 miliardi di euro sono relativi a classi retail e 9,9 miliardi di euro sono relativi a classi istituzionali, risultato che evidenzia l'accelerazione in atto nel processo di crescita della società. L'incidenza di FAM, calcolata rapportando le masse retail della società con il saldo della raccolta gestita, è pari al 28,8%. Il saldo della raccolta diretta ed indiretta della rete dei consulenti finanziari al 30 giugno 2022 è pari a 90.078 milioni di euro.

Il saldo della raccolta diretta e indiretta riferibile alla clientela Private, ossia con asset superiori a 500.000 euro, si attesta a 43.304 milioni di euro, pari al 42,1% del totale raccolta diretta e indiretta del Gruppo.

Nel corso del primo semestre 2022 sono stati erogati 142 milioni di euro di prestiti personali, 259 milioni di euro di mutui e sono stati accordati fidi di conto corrente per un importo di 679 milioni di euro, con un incremento delle esposizioni in conto corrente di 158 milioni di euro; ciò ha determinato

un incremento dell'aggregato complessivo dei finanziamenti verso la clientela ordinaria del 5,9%1 rispetto al 31 dicembre 2021. La qualità del credito si conferma elevata, con un costo del rischio che si attesta a 2 bps, sostenuta dal principio di offrire credito esclusivamente ai clienti esistenti, facendo leva su appropriati strumenti di analisi della ricca base informativa interna. Il costo del rischio, strutturalmente contenuto, è in ulteriore riduzione, grazie anche all'effetto dei nuovi crediti, che sono prevalentemente garantiti e a basso rischio. I crediti deteriorati netti al 30 giugno 2022 rappresentano lo 0,07% dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (0,08% al 31 dicembre 2021).

Il numero dei clienti si attesta a 1.454.645 in crescita dell'1,9% rispetto al 31 dicembre 2021. I clienti continuano a premiare la trasparenza dell'approccio Fineco, l'elevata qualità e la completezza dei servizi finanziari riassunti nel concetto di "one stop solution".

I risultati del periodo confermano la sostenibilità e la forza del modello di business, capace di generare utili in ogni condizione di mercato. Il risultato del periodo si attesta a 222,4 milioni di euro, evidenziando un incremento del 2,6% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre 20222 , il risultato del periodo sarebbe pari a 222,6 milioni di euro, in crescita del 20,5% rispetto all'utile del primo semestre 2021, anch'esso depurato delle poste non ricorrenti3 . Il cost/income ratio si attesta al 29,3% (31,3% al 30 giugno 2021), a conferma dell'elevata leva operativa del Gruppo e della diffusa cultura aziendale in tema di governo dei costi. Si evidenzia un consistente apporto dall'Investing (+26,9 milioni di euro) grazie al crescente contributo di Fineco Asset Management, alla crescita dei volumi e ai maggiori margini netti sul gestito.

L'offerta del Gruppo si articola in tre macroaree di attività integrate: (i) il Banking, che include i servizi di conto corrente e di conto deposito, i servizi di pagamento ed emissione di carte di debito, credito e prepagate, i mutui, i fidi e i prestiti personali; (ii) il Brokerage, che assicura il servizio di esecuzione ordini per conto dei clienti, con un accesso diretto ai principali mercati azionari mondiali e la possibilità di negoziare CFD (su valute, indici, azioni, obbligazioni e materie prime), futures, opzioni, obbligazioni, ETF e certificates; (iii) l'Investing, che include l'attività di gestione del risparmio svolta dalla controllata Fineco AM, servizi di collocamento e distribuzione di circa 6.000 prodotti, tra fondi comuni d'investimento e comparti di SICAV gestiti da 75 primarie case d'investimento italiane ed internazionali, prodotti assicurativi e previdenziali, nonché servizi di consulenza in materia di investimenti tramite una rete di 2.887 consulenti finanziari, terza rete in Italia per dimensioni.

Gli Schemi di bilancio riclassificati e gli indicatori

Nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata vengono presentati ed illustrati i prospetti di conto economico e di stato patrimoniale riclassificati, il cui raccordo con gli schemi del bilancio consolidato è riportato negli Allegati "Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio consolidato riclassificato" (in linea con la Comunicazione Consob n.6064293 del 28 luglio 2006).

Come descritto nella Premessa alla lettura della Relazione finanziaria semestrale consolidata, tutti i dati e gli Indicatori Alternativi di Performance ("IAP") riportati nella presente Relazione intermedia sulla gestione consolidata si riferiscono ai prospetti di conto economico e di stato patrimoniale riclassificati. Con riferimento agli Indicatori Alternativi di Performance ("IAP"), l'European Securities and Markets Authority (ESMA) ha emanato specifici Orientamenti4 in merito ai criteri per la loro presentazione nelle informazioni regolamentate, inclusa pertanto la presente Relazione finanziaria semestrale consolidata, quando tali indicatori non risultano definiti o previsti dal framework sull'informativa finanziaria. Tali orientamenti sono volti a promuovere l'utilità e la trasparenza degli IAP, e la loro osservanza migliorerà la comparabilità, affidabilità e comprensibilità degli IAP, con conseguenti benefici agli utilizzatori dell'informativa finanziaria. Consob ha recepito in Italia gli Orientamenti e li ha incorporati nelle proprie prassi di vigilanza5 . Secondo la definizione degli Orientamenti ESMA, un IAP è un indicatore di performance finanziaria, posizione finanziaria o flussi di cassa storici o futuri, diverso da un indicatore finanziario definito o specificato nella disciplina applicabile sull'informativa finanziaria e sono solitamente ricavati dalle poste di bilancio redatte conformemente alla disciplina vigente sull'informativa finanziaria. Non rientrano strettamente nella definizione di IAP gli indicatori pubblicati in applicazione della disciplina prudenziale. La descrizione esplicativa in merito al contenuto degli IAP e, al caso, le modalità di calcolo utilizzate sono riportate nel Glossario.

5 Comunicazione Consob n. 0092543 del 3 dicembre 2015.

1 I finanziamenti verso clientela ordinaria comprendono solo i finanziamenti relativi ad utilizzi di aperture di credito in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie.

2 Variazione di fair value e cancellazione dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,2 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale).

3Beneficio fiscale derivante dall'operazione di riallineamento fiscale dell'avviamento effettuata da FinecoBank, come previsto dall'art. 110 del DL 104 del 2020, per un importo di 32 milioni di euro. 4 ESMA/2015/1415.

Schemi di Bilancio Riclassificati

Stato patrimoniale consolidato

(Importi in migliaia)
ATTIVO Consistenze al
30/06/2022 31/12/2021 Assoluta %
Cassa e disponibilità liquide 1.542.372 1.464.182 78.190 5,3%
Attività finanziarie di negoziazione 20.020 20.240 (220) -1,1%
Finanziamenti a banche 400.215 379.862 20.353 5,4%
Finanziamenti a clientela 6.310.789 6.001.596 309.193 5,2%
Altre attività finanziarie 25.294.566 24.560.350 734.216 3,0%
Coperture 948.764 125.913 822.851 n.a.
Attività materiali 146.686 150.347 (3.661) -2,4%
Avviamenti 89.602 89.602 - n.a.
Altre attività immateriali 37.525 39.084 (1.559) -4,0%
Attività fiscali 44.681 42.974 1.707 4,0%
Crediti d'imposta acquistati 827.217 508.764 318.453 62,6%
Altre attività 415.278 484.261 (68.983) -14,2%
Totale dell'attivo 36.077.715 33.867.175 2.210.540 6,5%

(Importi in migliaia)

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 30/06/2022 31/12/2021 Assoluta %
Debiti verso banche 2.333.322 1.225.213 1.108.109 90,4%
Debiti verso clientela 30.827.605 29.847.722 979.883 3,3%
Titoli in circolazione 498.833 497.266 1.567 0,3%
Passività finanziarie di negoziazione 7.104 4.417 2.687 60,8%
Coperture 2.581 65.263 (62.682) -96,0%
Passività fiscali 118.430 35.864 82.566 230,2%
Altre passività 580.560 464.633 115.927 25,0%
Patrimonio 1.709.280 1.726.797 (17.517) -1,0%
- capitale e riserve 1.487.091 1.351.963 135.128 10,0%
- riserve da valutazione (174) (5.877) 5.703 -97,0%
- risultato netto 222.363 380.711 (158.348) -41,6%
Totale del passivo e del patrimonio netto 36.077.715 33.867.175 2.210.540 6,5%

Stato patrimoniale consolidato - Evoluzione trimestrale

(Importi in migliaia)
Consistenze al
ATTIVO 30/06/2022 31/03/2022 31/12/2021 30/09/2021 30/06/2021
Cassa e disponibilità liquide 1.542.372 1.752.145 1.464.182 2.031.291 1.861.776
Attività finanziarie di negoziazione 20.020 20.123 20.240 23.589 21.393
Finanziamenti a banche 400.215 380.873 379.862 397.493 392.272
Finanziamenti a clientela 6.310.789 6.088.369 6.001.596 5.624.283 5.269.368
Altre attività finanziarie 25.294.566 25.368.592 24.560.350 24.421.922 24.626.581
Coperture 948.764 465.840 125.913 91.929 85.051
Attività materiali 146.686 148.424 150.347 151.866 153.030
Avviamenti 89.602 89.602 89.602 89.602 89.602
Altre attività immateriali 37.525 38.264 39.084 37.270 38.189
Attività fiscali 44.681 44.355 42.974 49.405 38.323
Crediti d'imposta acquistati 827.217 601.178 508.764 393.970 75.065
Altre attività 415.278 401.015 484.261 221.546 254.110
Totale dell'attivo 36.077.715 35.398.780 33.867.175 33.534.166 32.904.760

(Importi in migliaia)

Consistenze al
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 30/06/2022 31/03/2022 31/12/2021 30/09/2021 30/06/2021
Debiti verso banche 2.333.322 1.808.045 1.225.213 1.168.612 1.172.802
Debiti verso clientela 30.827.605 30.735.609 29.847.722 29.804.975 29.141.477
Titoli in circolazione 498.833 498.045 497.266 - -
Passività finanziarie di negoziazione 7.104 9.666 4.417 6.234 4.937
Coperture 2.581 (754) 65.263 90.522 118.586
Passività fiscali 118.430 89.277 35.864 73.768 35.666
Altre passività 580.560 404.164 464.633 420.583 534.610
Patrimonio 1.709.280 1.854.728 1.726.797 1.969.472 1.896.682
- capitale e riserve 1.487.091 1.733.365 1.351.963 1.683.389 1.681.875
- riserve da valutazione (174) (2.097) (5.877) (3.175) (1.863)
- risultato netto 222.363 123.460 380.711 289.258 216.670
Totale del passivo e del patrimonio netto 36.077.715 35.398.780 33.867.175 33.534.166 32.904.760

Conto economico consolidato

(Importi in migliaia)
1° semestre Variazioni
2022 2021 Assoluta %
Margine finanziario 176.407 147.897 28.510 19,3%
di cui Interessi netti 126.961 124.338 2.623 2,1%
di cui Profitti da gestione della Tesoreria 49.446 23.559 25.887 109,9%
Dividendi e altri proventi su partecipazioni (148) - (148) n.a.
Commissioni nette 232.514 214.346 18.168 8,5%
Risultato negoziazione, coperture e fair value 54.843 40.571 14.272 35,2%
Saldo altri proventi/oneri 416 644 (228) -35,4%
RICAVI 464.032 403.458 60.574 15,0%
Spese per il personale (57.538) (52.884) (4.654) 8,8%
Altre spese amministrative (134.364) (128.028) (6.336) 4,9%
Recuperi di spesa 69.063 67.470 1.593 2,4%
Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali (13.191) (12.662) (529) 4,2%
Costi operativi (136.030) (126.104) (9.926) 7,9%
RISULTATO DI GESTIONE 328.002 277.354 50.648 18,3%
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni (1.225) (1.688) 463 -27,4%
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 326.777 275.666 51.111 18,5%
Altri oneri e accantonamenti (12.498) (14.023) 1.525 -10,9%
Profitti netti da investimenti (754) 1.239 (1.993) -160,9%
RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 313.525 262.882 50.643 19,3%
Imposte sul reddito del periodo (91.162) (46.212) (44.950) 97,3%
RISULTATO DEL PERIODO 222.363 216.670 5.693 2,6%
RISULTATO DEL PERIODO DI PERTINENZA DEL GRUPPO 222.363 216.670 5.693 2,6%

Conto economico consolidato – Evoluzione trimestrale

(Importi in migliaia)
2022
1° Trimestre 2° Trimestre
Margine finanziario 107.461 68.946
di cui Interessi netti 59.347 67.614
di cui Profitti da gestione della Tesoreria 48.114 1.332
Dividendi e altri proventi su partecipazioni (45) (103)
Commissioni nette 118.637 113.877
Risultato negoziazione, coperture e fair value 28.989 25.854
Saldo altri proventi/oneri 365 51
RICAVI 255.407 208.625
Spese per il personale (28.348) (29.190)
Altre spese amministrative (69.366) (64.998)
Recuperi di spesa 35.335 33.728
Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali (6.590) (6.601)
Costi operativi (68.969) (67.061)
RISULTATO DI GESTIONE 186.438 141.564
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni (801) (424)
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 185.637 141.140
Altri oneri e accantonamenti (10.239) (2.259)
Profitti netti da investimenti (553) (201)
RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 174.845 138.680
Imposte sul reddito del periodo (51.385) (39.777)
RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 123.460 98.903
RISULTATO DEL PERIODO DI PERTINENZA DEL GRUPPO 123.460 98.903

(Importi in migliaia)
2021
1° Trimestre 2° Trimestre 3° Trimestre 4° Trimestre
Margine finanziario 75.071 72.826 69.239 62.894
di cui Interessi netti 61.823 62.515 61.798 61.753
di cui Profitti da gestione della Tesoreria 13.248 10.311 7.441 1.141
Dividendi e altri proventi su partecipazioni - - - (26)
Commissioni nette 108.080 106.266 110.083 126.379
Risultato negoziazione, coperture e fair value 23.888 16.683 15.614 18.123
Saldo altri proventi/oneri 512 132 (1.457) (497)
RICAVI 207.551 195.907 193.479 206.873
Spese per il personale (26.217) (26.667) (27.369) (29.347)
Altre spese amministrative (62.979) (65.049) (63.396) (71.122)
Recuperi di spesa 32.367 35.103 35.751 36.250
Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali (6.275) (6.387) (6.437) (7.119)
Costi operativi (63.104) (63.000) (61.451) (71.338)
RISULTATO DI GESTIONE 144.447 132.907 132.028 135.535
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni (477) (1.211) (360) 393
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 143.970 131.696 131.668 135.928
Altri oneri e accantonamenti (8.236) (5.787) (31.058) (4.857)
Profitti netti da investimenti (583) 1.822 280 (440)
RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 135.151 127.731 100.890 130.631
Imposte sul reddito del periodo (40.407) (5.805) (28.302) (39.178)
RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 94.744 121.926 72.588 91.453
RISULTATO DEL PERIODO DI PERTINENZA DEL GRUPPO 94.744 121.926 72.588 91.453

I principali dati patrimoniali

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
30/06/2022 31/12/2021 Assoluta %
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria ¹ 5.734.337 5.416.604 317.733 5,9%
Totale dell'attivo 36.077.715 33.867.175 2.210.540 6,5%
Raccolta diretta da clientela ² 30.518.392 29.495.292 1.023.100 3,5%
Raccolta indiretta da clientela ³ 72.285.865 78.420.121 (6.134.256) -7,8%
Totale raccolta (diretta e indiretta) da clientela 102.804.257 107.915.413 (5.111.156) -4,7%
Patrimonio 1.709.280 1.726.797 (17.517) -1,0%

(1) I crediti di finanziamento verso clientela ordinaria si riferiscono ai soli finanziamenti erogati a clientela relativi ad utilizzi di aperture di credito in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie.

(2) La raccolta diretta da clientela comprende i conti correnti passivi.

(3) La raccolta indiretta da clientela si riferisce ai prodotti collocati on line o tramite i consulenti finanziari di FinecoBank.

Dati struttura

Dati al
30/06/2022 31/12/2021 30/06/2021
N° Dipendenti 1.316 1.305 1.280
N° Consulenti finanziari 2.887 2.790 2.731
N° Negozi finanziari operativi ¹ 423 424 414

(1) Numero negozi finanziari operativi: negozi finanziari gestiti dalla Banca e negozi finanziari gestiti dai consulenti finanziari (c.d. Fineco Center).

Indicatori di redditività, produttività ed efficienza

(Importi in migliaia)
Dati al
30/06/2022 31/12/2021 30/06/2021
Margine finanziario/Ricavi 38,00% 34,84% 36,66%
Proventi di intermediazione e diversi/Ricavi 62,00% 65,16% 63,34%
Proventi di intermediazione e diversi/Costi operativi 211,55% 202,33% 202,66%
Cost/income ratio 29,31% 32,21% 31,26%
Costi operativi/TFA 0,26% 0,26% 0,26%
Cost of risk 2 bp 4 bp 7 bp
CoR (sistema incentivante) 2 bp 3 bp 7 bp
ROE 29,18% 23,91% 27,64%
Rendimento delle attività 1,23% 1,12% 1,32%
EVA (calcolato sul capitale allocato) 192.039 340.177 197.304
EVA (calcolato sul patrimonio contabile) 140.903 243.881 150.171
RARORAC (calcolato sul capitale allocato) 57,76% 62,44% 75,80%
RARORAC (calcolato sul patrimonio contabile) 15,78% 13,26% 16,80%
ROAC (calcolato sul capitale allocato) 66,88% 69,88% 83,20%
ROAC (calcolato sul patrimonio contabile) 24,90% 20,70% 24,20%
Totale raccolta da clientela/Dipendenti medi 78.447 84.079 79.741
Totale raccolta da clientela/(Dipendenti medi + Consulenti finanziari medi) 24.778 27.104 25.741

Legenda

Proventi di intermediazione e diversi: Commissioni nette, Risultato di negoziazione, coperture e fair value, Saldo altri proventi/oneri.

Cost/income ratio: rapporto fra Costi operativi e Ricavi.

Costi operativi/TFA: rapporto fra costi operativi e Total Financial Asset (raccolta diretta ed indiretta). Il TFA utilizzato per il rapporto è quello medio dell'esercizio calcolato come media tra il saldo al 30 giugno 2022 e quello del 31 dicembre precedente.

Cost of risk: rapporto fra le Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi e i crediti verso clientela (media delle medie degli ultimi quattro trimestri, calcolati come media del saldo di fine trimestre e saldo del fine trimestre precedente). Il perimetro include solo i crediti di finanziamento verso clientela ordinaria.

CoR (sistema incentivante): rapporto fra Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi e crediti verso clientela (media del saldo al 30 giugno 2022 e quello del 31 dicembre precedente). Il perimetro delle esposizioni esclude le posizioni derivanti da titoli e anticipazioni ai consulenti finanziari.

ROE: rapporto fra l'utile netto e il patrimonio netto contabile (esclusi i dividendi per i quali è prevista la distribuzione e le riserve da valutazione) medio dell'esercizio (media del saldo di fine esercizio e quello del 31 dicembre precedente). Il risultato di periodo al 30 giugno 2022 e al 30 giugno 2021 è stato annualizzato.

Rendimento delle attività - ROA: rapporto tra l'utile netto e il totale attivo di bilancio. Il risultato di periodo al 30 giugno 2022 e al 30 giugno 2021 è stato annualizzato.

EVA (Economic Value Added): esprime la capacità dell'impresa di creare valore; è calcolato come differenza tra l'utile netto, escludendo gli oneri e i proventi straordinari e i relativi effetti fiscali (oneri di integrazione e i profitti netti da investimenti straordinari), e il costo figurativo del capitale allocato; quest'ultimo è stato calcolato sia utilizzando il maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico6 assorbito sia utilizzando il patrimonio netto contabile (media dei fine trimestri dell'anno).

RARORAC (Risk Adjusted Return on Risk Adjusted Capital): è il rapporto tra l'EVA (come sopra descritto) e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA) ed esprime in termini percentuali la capacità di creare valore per unità di capitale posto a presidio del rischio.

ROAC (Return on Allocated Capital): è il rapporto tra l'utile netto operativo e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA).

Per il calcolo degli indicatori EVA, RARORAC e ROAC al 30 giugno 2022, il capitale economico del 30 giugno 2022 è mantenuto uguale a quello del 31 marzo 2022, ultimo dato disponibile.

6 Il capitale allocato è il maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico.

Indicatori patrimoniali

Dati al
30/06/2022 31/12/2021
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Totale attivo 15,89% 15,99%
Finanziamenti a banche/Totale attivo 1,11% 1,12%
Altre attività finanziarie/Totale attivo 70,11% 72,52%
Raccolta Diretta/Totale passivo e patrimonio netto 84,59% 87,09%
Patrimonio netto (incluso utile)/Totale passivo e patrimonio netto 4,74% 5,10%
Crediti verso clientela ordinaria/Raccolta diretta da clientela 18,79% 18,36%
Qualità del credito Dati al
30/06/2022 31/12/2021
Crediti deteriorati/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria 0,08% 0,08%
Sofferenze/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria 0,04% 0,04%
Coverage ¹ - Sofferenze 88,93% 88,70%
Coverage ¹ - Inadempienze probabili 65,65% 66,10%
Coverage ¹ - Esposizioni scadute deteriorate 55,48% 50,05%
Coverage ¹ - Totale crediti deteriorati 82,56% 82,15%

(1) Calcolato come rapporto tra l'ammontare delle rettifiche di valore e l'esposizione lorda.

Lo scenario macroeconomico e la politica monetaria

Nei primi mesi dell'anno è continuata la ripresa dell'economia dell'area euro e il miglioramento del mercato del lavoro, grazie all'ingente sostegno delle politiche economiche. La scarsità di materiali, attrezzature e manodopera, tuttavia, ha tenuto a freno la produzione in alcuni comparti e gli elevati costi dell'energia hanno incominciato ad incidere sui redditi delle famiglie e sui profitti delle imprese. Anche l'inflazione, che aveva subito un brusco rialzo negli ultimi mesi del 2021, ha proseguito la sua corsa verso l'alto.

La successiva invasione dell'Ucraina da parte della Russia ha avuto delle ripercussioni sull'economia, in Europa e oltre. Il conflitto e l'incertezza a esso associata ha inciso pesantemente sulla fiducia delle imprese e dei consumatori, ha determinando interruzioni degli scambi e carenze di materiali e ha contribuito alle elevate quotazioni di beni energetici e materie prime. In tale contesto l'inflazione ha continuato la sua corsa.

Come effetto dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, nei primi giorni di marzo la Commissione Europea aveva ufficializzato il fatto che il conflitto avrebbe provocato una frenata dell'economia. L'esecutivo comunitario aveva deciso di concedere ai governi una certa libertà nel mettere a punto i bilanci pubblici nel 2023, di non aprire in primavera procedure per deficit eccessivo e di non applicare la regola che richiede un taglio del debito di un ventesimo all'anno.

Gli esperti ritengono, tuttavia, che vi siano le condizioni perché l'espansione economica proceda, grazie alla riapertura dell'economia in atto, alla solidità del mercato del lavoro, al sostegno di bilancio e ai risparmi accumulati durante la pandemia. Una volta venute meno le attuali circostanze avverse, l'attività economica dovrebbe tornare ad accelerare.

In tale contesto, il Consiglio direttivo ha deciso di compiere ulteriori passi nella normalizzazione della politica monetaria. Durante questo processo il Consiglio direttivo manterrà gradualità, flessibilità, ricorso ai dati e apertura alle opzioni nella conduzione della politica monetaria. In tale ambito, il Consiglio direttivo ha deciso di porre fine agli acquisti netti nell'ambito del programma di acquisto di attività (PAA) a partire dal 1° luglio 2022. Esso intende continuare a reinvestire, integralmente, il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del PAA per un prolungato periodo di tempo successivamente alla data in cui inizierà a innalzare i tassi di interesse di riferimento della BCE e, in ogni caso, finché sarà necessario a mantenere condizioni di abbondante liquidità e un adeguato orientamento della politica monetaria. Inoltre, il 21 luglio 2022, ha deciso di innalzare di 50 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della BCE (i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale saranno innalzati rispettivamente allo 0,50%, allo 0,75% e allo 0,00%, con effetto dal 27 luglio 2022).

L'evoluzione futura dei tassi di riferimento definita dal Consiglio direttivo continuerà a essere guidata dai dati e contribuirà al conseguimento dell'obiettivo di inflazione del 2% a medio termine.

La pandemia COVID-19 e il conflitto Russia-Ucraina

Le prime settimane del 2022 sono state caratterizzate da una nuova ondata di contagi nel nostro Paese provocata dalla rapida diffusione della variante Omicron. Nei mesi successivi si è assistito ad una progressiva attenuazione dei contagi e il decreto-legge 24 marzo 2022, n. 24 "Disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell'epidemia da COVID-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza" ha posto fine in data 31 marzo 2022 allo stato di emergenza, deliberato dal Consiglio dei ministri il 31 gennaio 2020 e via via prorogato. La norma ha modificato le misure anti-Covid, eliminando gradualmente, a partire dal 1° aprile, le restrizioni allora in vigore. Verso la fine del primo semestre si è assistito ad una nuova crescita dei contagi, la cui evoluzione nel prossimo futuro è tuttora di difficile previsione.

Nel contempo, nella giornata del 24 febbraio 2022 ha preso avvio un'operazione militare della Russia in Ucraina, che ha dato inizio ad un conflitto militare ed una crisi internazionale. Da febbraio l'Unione Europea ha imposto alla Russia sei pacchetti di sanzioni, tra cui misure restrittive mirate (sanzioni individuali), sanzioni economiche e misure diplomatiche. Il conflitto ha gravato sull'economia del primo semestre in Europa e oltre i suoi confini; ha avuto ripercussioni sul commercio, ha causato carenze di materiali e ha contribuito alle quotazioni elevate dell'energia e delle materie prime e, di conseguenza, all'aumento significativo dell'inflazione.

Nonostante questo contesto di incertezza, nel primo semestre 2022 non si rilevano impatti significativi per il Gruppo né in termini di deterioramento delle esposizioni creditizie (migrazione di posizioni a non performing o incremento del rischio di credito delle controparti con cui il Gruppo svolge attività creditizia), né in termini di gestione della liquidità, che si è mantenuta solida e stabile, e in ottica prospettica non si rilevano impatti in termini di orientamento strategico, obiettivi e modello di business.

Il Gruppo, infatti, non è esposto direttamente agli asset russi colpiti dal conflitto e le esposizioni indirette, rappresentate da garanzie ricevute nell'ambito delle operazioni di finanziamento garantite da pegno (Credit Lombard e fido con pegno), sono di importo non significativo. Il Gruppo non ha esposizioni dirette in materie prime e ha un'esposizione limitata in rubli. Con riferimento: (i) agli obblighi di congelamento di fondi nei confronti di soggetti ed entità sanzionate, (ii) alle restrizioni alla compravendita di determinati valori mobiliari perché emessi o collegati ad emittenti sanzionati, (iii) alle limitazioni ai flussi finanziari da e verso la Russia, sia in termini di divieto di esposizione creditizia a favore di soggetti sanzionati che in termini di divieto di accettare depositi di cittadini russi o di persone fisiche o giuridiche residenti in Russia, salvo specifiche deroghe, (iv) agli obblighi di comunicazione alle autorità competenti, il Gruppo si avvale di presidi che consentono di monitorare i nominativi di soggetti ed entità sanzionate e gli ISIN di strumenti finanziari sanzionati, necessari ad avviare le conseguenti attività di congelamento degli asset richiesti dalla normativa. Al 30 giugno 2022 non si rilevano esposizioni dirette né indirette con le persone fisiche o le entità oggetto di provvedimenti sanzionatori applicabili al Gruppo, pertanto, non sono state messe in atto azioni di congelamento dei beni previste dalla normativa sui soggetti interessati. Infine, il Gruppo monitora costantemente l'evoluzione del quadro normativo di riferimento attraverso strumenti informativi che consentono l'aggiornamento tempestivo del quadro sanzionatorio applicabile alla Banca e l'adeguamento opportuno dei presidi in essere.

In data 14 marzo 2022 l'European Securities and Markets Authority (ESMA) ha pubblicato il Public Statement "ESMA71-99-1864" sugli impatti della crisi russo-ucraina sui mercati finanziari dell'UE che illustra le attività di vigilanza e di coordinamento intraprese in questo contesto e contiene raccomandazioni agli emittenti sulle informazioni da divulgare in occasione dell'approvazione dei bilanci 2021 e delle successive rendicontazioni finanziarie. In tale contesto, in data 18 marzo 2022, Consob ha richiamato l'attenzione delle società quotate e degli altri emittenti vigilati sulle seguenti tematiche coordinate in sede ESMA:

  • divulgare il prima possibile qualsiasi informazione privilegiata riguardante gli impatti della crisi sui fondamentali, sulle prospettive e sulla situazione finanziaria, in linea con gli obblighi di trasparenza ai sensi del regolamento sugli abusi di mercato, a meno che non sussistano le condizioni per ritardare la pubblicazione delle stesse; e
  • fornire informazioni, per quanto possibile su base sia qualitativa che quantitativa, sugli effetti attuali e prevedibili, diretti e indiretti, della crisi sulle attività commerciali, sulle esposizioni ai mercati colpiti, sulle catene di approvvigionamento, sulla situazione finanziaria e sui risultati economici nelle relazioni finanziarie 2021, se queste non sono ancora state approvate, e nell'assemblea annuale degli azionisti o altrimenti nelle rendicontazioni finanziarie intermedie.

La Consob si attende che i revisori e gli organi di controllo prestino particolare attenzione, nell'ambito dell'attività di revisione svolta sulle relazioni finanziarie, alle tematiche sopra richiamate, avuto particolare riguardo agli effetti per l'emittente e per le società controllate delle misure restrittive adottate dall'UE.

Alla luce delle raccomandazioni diffuse dall'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, la Consob raccomanda che deve essere prestata particolare attenzione alla valutazione dei rischi connessi alla cybersecurity. Infine, segnala l'opportunità di predisporre adeguati ed efficaci presidi organizzativi e tecnici volti alla mitigazione di tale rischio, anche prevedendo il rafforzamento dei flussi informativi con gli organi di controllo.

Con riferimento ai rischi ICT e Cyber, il 24 febbraio 2022 il CSIRT (il team di risposta dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale) ha chiesto di alzare l'attenzione ed adottare tutte le misure di protezione degli assetti ICT, un avviso rivolto alle aziende italiane che hanno rapporti con operatori ucraini. Il 28 febbraio 2022 l'Agenzia ha prodotto un nuovo alert, questa volta indirizzato a tutti gli operatori di infrastrutture digitali nazionali, sollecitati ad adottare "una postura di massima difesa cibernetica": l'offensiva potrebbe infatti essere rivolta contro la coalizione che si è mobilitata per sostenere il Paese attaccato. Nel mirino, per quanto riguarda l'Italia, ci sono in generale ministeri, enti governativi, aziende strategiche per l'interesse nazionale

tra cui gli istituti finanziari. L'obiettivo del Gruppo è quello di assicurare la protezione dei clienti garantendo la sicurezza dei dati, declinata nelle sue caratteristiche di disponibilità, confidenzialità ed integrità: alla luce della crisi russo-ucraina sui mercati finanziari dell'UE, particolare attenzione è stata posta nella valutazione dei rischi correlati. Nel rispetto delle misure previste dalla legislazione vigente, Fineco ha intrapreso una serie di iniziative volte a verificare la propria postura di sicurezza e readiness operativa anche avvalendosi delle indicazioni e raccomandazioni suggerite dai diversi organi nazionali ed internazionali. Ferma restando l'adozione da sempre delle migliori pratiche in materia di sicurezza, sia in termini di misure tecniche che organizzativo/procedurali, sono stati ad ogni modo valutati ed introdotti ulteriori meccanismi per far fronte ad eventuali impatti derivanti dalla situazione contingente.

In data 13 maggio 2022 l'ESMA ha pubblicato il Public Statement "ESMA32-63-1277" con l'intento di promuovere la trasparenza e l'applicazione coerente a livello europeo dei requisiti previsti per la divulgazione delle informazioni nelle relazioni finanziarie semestrali, con particolare riferimento all'invasione russa dell'Ucraina. In particolare, l'ESMA sottolinea la necessità che gli emittenti forniscano informazioni che riflettano adeguatamente l'impatto attuale e, per quanto possibile, previsto dall'invasione russa dell'Ucraina sulla propria posizione finanziaria, sulle proprie performance e sui propri flussi di cassa, nonché l'importanza di fornire informazioni sui principali rischi e incertezze cui sono esposti gli emittenti. L'ESMA fornisce, inoltre, specifiche raccomandazioni in merito all'applicazione dei principi contabili nell'ambito dell'informativa semestrale, richiamando gli elementi che possono essere impattati dal conflitto e gli aspetti che gli emittenti devono considerare nelle proprie valutazioni e stime, e alle informazioni che gli emittenti devono fornire nei resoconti intermedi di gestione, nonché la loro coerenza con l'informativa semestrale.

Rischi, incertezze e impatti del conflitto Russia-Ucraina e della pandemia COVID-19

Come descritto in precedenza, l'invasione russa in Ucraina e la pandemia COVID-19 non hanno avuto impatti sui fondamentali, sulle prospettive e sulla situazione finanziaria del Gruppo. Pur in questo contesto di incertezza e di difficile previsione, infatti, il modello di business del Gruppo appare diversificato e ben equilibrato: il Gruppo, infatti, può contare su un modello di business le cui fonti di ricavo sono ampiamente diversificate e che permettono di affrontare situazioni di stress complesse come quella in corso. I ricavi del Gruppo FinecoBank si basano su tre componenti principali (banking, brokerage ed investing) che nelle fasi di crisi tendono ad avere andamenti non correlati.

Gli investimenti finanziari detenuti dal Gruppo, costituiti in prevalenza da titoli di Stato, sono detenuti dalla Capogruppo con finalità di investimento a lungo termine e sono contabilizzati nel portafoglio Held to Collect valutato al costo ammortizzato; pertanto, la valutazione al fair value non determina impatti sul conto economico consolidato, sul patrimonio netto consolidato e sui fondi propri consolidati anche in assenza di disposizioni transitorie per sterilizzarne l'effetto.

Con riferimento agli strumenti finanziari presenti nel portafoglio di negoziazione, si ricorda che il Gruppo tende a non assumere posizioni di rischio; le posizioni presenti nel portafoglio di proprietà sono rappresentate principalmente da contratti derivati "Over the counter" (CFD e Knock Out Option) negoziati in contropartita dei clienti e coperti gestionalmente con titoli di capitale quotati e contratti derivati quotati su mercati regolamentati o stipulati con controparti istituzionali.

Nel primo semestre 2022 non si rileva un significativo deterioramento del portafoglio crediti di finanziamento verso clientela ordinaria del Gruppo. Quest'ultimo è infatti costituito principalmente da crediti accordati dalla Capogruppo FinecoBank alla clientela al dettaglio, prevalentemente assistiti da garanzie reali finanziarie ed immobiliari, ed erogati in applicazione di un'attenta e prudente politica di concessione. Nel caso dei mutui fondiari il loan to value medio è, infatti, pari a circa il 50% ed i fidi accordati prevedono l'acquisizione di garanzie con margini conservativi. Anche la maggior parte delle moratorie concesse da FinecoBank per supportare le esigenze finanziarie della clientela correlate all'emergenza sanitaria COVID-19, complessivamente di importo non significativo, hanno ripreso i pagamenti: le moratorie ancora in essere al 30 giugno 2022 ammontano a 388 migliaia di euro. Si ricorda che le moratorie, qualora non siano presenti ulteriori elementi non prettamente connessi alla moratoria in esame, sono state rilevate contabilmente applicando la c.d. modification accounting, in linea con le indicazioni ESMA, in quanto le modifiche contrattuali sono state valutate non sostanziali. Il Gruppo ha effettuato una valutazione qualitativa e ha ritenuto che tali misure di sostegno forniscano un sollievo temporaneo ai debitori colpiti dalla pandemia COVID-19, senza intaccare in modo significativo il valore economico del prestito.

Ai fini del calcolo delle perdite attese, il Gruppo utilizza specifici modelli che fanno leva sui parametri di Probability of Default ("PD"), Loss Given Default ("LGD") ed Exposure At Default ("EAD") stimati in modo conservativo e ai quali sono apportati specifici correttivi al fine di garantire la piena coerenza con la normativa contabile. La perdita attesa per le controparti istituzionali è calcolata utilizzando i parametri di rischio forniti dal fornitore esterno Moody's Analytics; per le controparti retail, non avendo a disposizione sistemi di rating interni, i parametri di PD e LGD sono stimati per tipologia di prodotto attraverso dei modelli sviluppati internamente dalla Direzione CRO (prestiti personali e mutui) o delle proxy (altre esposizioni). Per recepire quanto previsto dal principio contabile IFRS 9, i parametri sono corretti mediante analisi prospettiche di tipo "forward looking" attraverso l'elaborazione di specifici scenari elaborati dal fornitore esterno Moody's Analytics. Gli scenari al 30 giugno 2022 incorporano informazioni prospettiche che considerano le diverse possibili evoluzioni della crisi pandemica e del conflitto militare in Ucraina. In particolare, la componente prospettica è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è pesato al 40% in quanto ritenuto quello di realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso invece sono pesati al 30%, e rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore. Se il conflitto si tradurrà in una diminuzione della crescita economica (Italia e Spagna in primis), tale scenario potrà comportare maggiori rettifiche di valore per le esposizioni detenute, crediti e titoli di debito, a causa dell'aggiornamento della componente Forward Looking Information prevista dal principio contabile IFRS 9.

La situazione di liquidità complessiva del Gruppo si è mantenuta solida e stabile e nel corso del primo semestre 2022 tutti gli indicatori e le analisi di adeguatezza di liquidità hanno evidenziato ampi margini di sicurezza rispetto ai limiti regolamentari ed interni. FinecoBank, inoltre, non ha incontrato impedimenti o peggioramenti nelle condizioni di accesso ai mercati e di perfezionamento (volumi, prezzi) delle relative operazioni (operazioni di pronti contro termine, acquisto e vendita titoli). Per quanto riguarda le operazioni in strumenti derivati, l'aumento della volatilità nei mercati finanziari ha reso

più consistenti e volatili i movimenti di cassa relativi alla marginazione senza però influire materialmente e negativamente sulla capacità previsionale e sulla situazione di liquidità complessiva della Banca. Alla base di tale maggior assorbimento deve essere considerato anche l'aumento dei volumi negoziati da Fineco. Il valore degli attivi del Gruppo, avendo la Capogruppo investito parte delle proprie attività in titoli di debito "high-quality liquid assets" ("HQLA") emessi da governi e da organismi sovranazionali, potrebbero subire delle riduzioni di valore a causa delle possibili variazioni negative di fair value. Tale riduzione, che non determina impatti sul conto economico e sul patrimonio netto in quanto gli investimenti finanziari sono contabilizzati nel portafoglio Held to Collect valutato al costo ammortizzato, potrebbe comportare una diminuzione delle disponibilità liquide potenzialmente rivenienti dal rifinanziamento del portafoglio HQLA - sia attraverso operazioni di mercato, come ad esempio pronti contro termine, sia attraverso operazioni di rifinanziamento con la banca centrale - che, in ogni caso, risulta ampiamente consistente e in continua crescita grazie ai nuovi investimenti. Per maggiori dettagli relativi alla gestione della liquidita ed ai rischi connessi si manda alla Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura delle note illustrative.

Con riferimento alle proiezioni dei flussi di cassa futuri, delle assunzioni e dei parametri utilizzati ai fini della valutazione della recuperabilità dell'avviamento, dei marchi e domini Fineco iscritti in bilancio, si segnala che i parametri e le informazioni utilizzate sono significativamente influenzate dal quadro macroeconomico di mercato, che potrebbe registrare mutamenti non prevedibili alla luce delle incertezze sopra evidenziate. A tale riguardo si precisa che al 30 giugno 2022 la Banca ha valutato che le variazioni ragionevolmente stimate nei dati prospettici utilizzati al 31 dicembre 2021 non sono tali da avere un impatto significativo sull'esito, positivo, dell'impairment test svolto con riferimento a tale data, i cui risultati hanno confermato la sostenibilità dell'avviamento iscritto in bilancio, non facendo emergere in alcuno degli scenari ipotizzati la necessità di una svalutazione, confermando un valore d'uso significativamente superiore al valore contabile. Anche le analisi di sensitività effettuate a tale data evidenziano che l'impairment test raggiungerebbe un livello di break-even assumendo variazioni attualmente non ragionevolmente ipotizzabili nei principali parametri utilizzati nel modello di valutazione. A tal fine giova ulteriormente ricordare che la Banca, differentemente da molti emittenti del settore finanziario, presenta una capitalizzazione di borsa (pari 6.968 milioni di euro) superiore al patrimonio netto contabile. Per maggiori dettagli in merito all'impairment test le relative analisi di sensitività si rimanda alla Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato – Sezione 10 – Attività Immateriali della nota Integrativa consolidata del 31 dicembre 2021.

Si ricorda che il Gruppo, nello specifico la Capogruppo, detiene un immobile di proprietà ad uso funzionale ed uno ad uso investimento ubicati entrambi in Italia. Al fine di valutare se esistano indicazioni del fatto che le attività possano aver subito una riduzione di valore, considerando anche l'attuale contesto di incertezza, la Banca ha richiesto delle perizie a società terze indipendenti dalle quali non sono emerse evidenze che comportino la necessità di apportare riduzioni di valore ai sensi dello IAS 36.

Con riferimento agli utili/perdite attuariali calcolati ai sensi dello IAS 19R, legate in particolare al TFR e al FISC dei consulenti finanziari, non si rilevano impatti determinati dalla pandemia COVID-19. La situazione innescata dalla pandemia COVID-19, infatti, non ha avuto impatto sull'orientamento strategico, sugli obiettivi e sul modello di business del Gruppo.

Con riferimento all'applicazione dell'IFRS 2 "Pagamenti basati su azioni", si precisa che non è stato apportato alcun cambiamento alla stima di maturazione dei pagamenti basati su azioni.

Nessun impatto è stato inoltre rilevato in merito alla recuperabilità delle attività fiscali differite. L'ammontare delle attività fiscali differite iscritte in bilancio deve essere sottoposto a test per verificare che sussista la probabilità di conseguire in futuro imponibili fiscali che ne consentano il recupero. Il test svolto in occasione della chiusura del bilancio al 30 giugno 2022 ha dato esito positivo non facendo emergere alcuna incertezza in proposito.

Con riferimento a Fineco AM, si precisa che la stessa monitora continuamente la situazione creatasi in conseguenza della pandemia COVID-19 dal conflitto Russia-Ucraina e i suoi potenziali impatti, dovuti anche alle restrizioni emanate dai vari governi locali, e ritiene inalterata la propria capacità di continuare la normale operatività. Il management di Fineco AM rimane fiducioso nella consistenza del portafoglio e continua a valutare le opportunità che si possono manifestare per poter diversificare la strategia dei comparti gestiti, nonostante gli impatti a lungo termine derivanti dal COVID-19 dal conflitto Russia-Ucraina sui mercati finanziari e sull'economia in generale rimangano incerti.

Pur in un contesto caratterizzato dal perdurare della pandemia COVID-19, dall'invasione Russa in Ucraina e dalla crescita dell'inflazione, si ritiene che non vi siano incertezze in merito alla continuità aziendale del Gruppo in un futuro prevedibile né incertezze tali da dar luogo a rettifiche significative dei valori contabili entro l'esercizio successivo. Tuttavia, non è possibile escludere che, per loro natura, le ipotesi ragionevolmente assunte possano non essere confermate negli effettivi futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare. Nell'effettuare tale valutazione, il Gruppo ha considerato, peraltro, i principali indicatori regolamentari, in termini di dati puntuali al 30 giugno 2022, i relativi buffer rispetto ai requisiti minimi regolamentari e l'evoluzione degli stessi in un futuro prevedibile. In ottica prospettica, pertanto, non si rileva un impatto sostanziale sull'orientamento strategico, sugli obiettivi e sul modello di business del Gruppo, che si conferma innovativo e ben diversificato, né si stimano significativi impatti economici e patrimoniali. Da un punto di vista strutturale, si sta assistendo ad una accelerazione verso soluzioni che porteranno ad un mondo più moderno e digitalizzato: la gestione dei servizi bancari da parte della clientela sarà sempre più orientata all'utilizzo di piattaforme digitali, favorendo il modello di business del Gruppo, che da sempre è orientato in questa direzione.

Eventi di rilievo del periodo

Classificazione Ente Significativo

Con decorrenza 1° gennaio 2022 la Banca Centrale Europea ha classificato FinecoBank quale ente significativo soggetto a vigilanza diretta. La decisione della Banca Centrale Europea è motivata dal superamento della soglia dimensionale di significatività di 30 miliardi di euro, individuata dal Regolamento 468/2014 (MVU).

Assemblea degli Azionisti

In data 28 aprile 2022 si è tenuta l'Assemblea degli azionisti di FinecoBank, la quale ha deliberato favorevolmente in merito a tutti i punti all'ordine del giorno.

In sede ordinaria le deliberazioni hanno riguardato:

  • l'approvazione del Bilancio dell'esercizio 2021 di FinecoBank S.p.A.;
  • la destinazione del risultato dell'esercizio 2021 di FinecoBank S.p.A.;
  • la Relazione sulla politica in materia di remunerazione 2022;
  • la Relazione sui compensi corrisposti nell'esercizio 2021;
  • il Sistema incentivante 2022 per i Dipendenti appartenenti al Personale più rilevante;
  • il Sistema incentivante 2022 per i Consulenti Finanziari identificati come "Personale più rilevante";
  • l'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie a servizio del Sistema 2022 PFA. Deliberazioni inerenti e conseguenti.

In sede straordinaria le deliberazioni hanno riguardato:

  • la delega al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'art. 2443 Cod. civ., della facoltà di deliberare, anche in più volte e per un periodo massimo di cinque anni dalla data della deliberazione assembleare, un aumento gratuito del capitale sociale, ai sensi dell'art. 2349 Cod. civ., per un importo massimo di euro 120.976,02 (da imputarsi interamente a capitale), con emissione di massime numero 366.594 nuove azioni ordinarie FinecoBank del valore nominale di euro 0,33 ciascuna, aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione e regolare godimento, da assegnare al Personale più rilevante 2022 di FinecoBank, ai fini di eseguire il Sistema Incentivante 2022; conseguenti modifiche statutarie;
  • la delega al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'art. 2443 Cod. civ., della facoltà di deliberare nel 2027 un aumento gratuito del capitale sociale, ai sensi dell'art. 2349 Cod. civ., di massimi euro 35.671,35 corrispondenti a un numero massimo di 108.095 azioni ordinarie FinecoBank del valore nominale di euro 0,33 ciascuna, aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, regolare godimento, da assegnare al Personale più rilevante 2021 di FinecoBank, ai fini di completare l'esecuzione del Sistema Incentivante 2021; conseguenti modifiche statutarie.

Con riferimento alla destinazione del risultato dell'esercizio 2021 di FinecoBank S.p.A., l'Assemblea ha approvato le proposte formulate dal Consiglio di Amministrazione che prevedono, tra l'altro, la distribuzione ai Soci di un dividendo unitario pari ad euro 0,39 per azione, che è stato messo in pagamento, in conformità alle norme di legge e regolamentari applicabili, il giorno 25 maggio 2022 con data di "stacco" della cedola il giorno 23 maggio 2022. Ai sensi dell'art. 83-terdecies del D.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 ("TUF"), erano, pertanto, legittimati a percepire il dividendo coloro che risultavano azionisti in base alle evidenze dei conti relative al termine della giornata contabile del 24 maggio 2022.

Aumento del capitale di Hi-MTF Sim S.p.A.

L'Assemblea degli azionisti di Hi-Mtf SIM S.p.A. del 10 maggio 2022 ha approvato l'aumento di capitale per un importo complessivo di 3,5 milioni di euro, corrispondente ad un apporto di 0,7 milioni di euro per ciascun socio. FinecoBank ha sottoscritto l'aumento di capitale di propria competenza nel corso del mese di maggio 2022, mantenendo invariata al 20% la propria quota di partecipazione.

Fondi propri e coefficienti patrimoniali consolidati

Dati al
30/06/2022 31/12/2021
Capitale primario di classe 1 (migliaia di euro) 928.735 868.214
Totale Fondi propri (migliaia di euro) 1.428.735 1.368.214
Totale attività ponderate per il rischio (migliaia di euro) 4.851.129 4.617.709
Ratio - Capitale primario di classe 1 19,14% 18,80%
Ratio - Capitale di classe 1 29,45% 29,63%
Ratio - Totale fondi propri 29,45% 29,63%
Dati al
30/06/2022 31/12/2021
Capitale di classe 1 (Tier 1) (migliaia di euro) 1.428.735 1.368.214
Esposizione ai fini della leva finanziaria (migliaia di euro) 37.385.995 34.045.310
Indicatore di leva finanziaria 3,82% 4,02%

I requisiti prudenziali di vigilanza del Gruppo al 30 giugno 2022 sono stati determinati in base alla disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013 e successive Direttive e Regolamenti che ne modificano il contenuto, tra i quali si citano in particolare la Direttiva (UE) 878/2019 (c.d. CRD V), il Regolamento (UE) 876/2019 (c.d. CRR II) e il Regolamento (UE) 873/2020 del Parlamento Europeo e del Consiglio (c.d. CRR Quick-fix), che traspongono nell'Unione europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), raccolte ed attuate dalla Banca d'Italia tramite la Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 "Disposizioni di vigilanza per le banche" e successivi aggiornamenti.

Al 30 giugno 2022, i Fondi Propri del Gruppo ammontano a 1.428,7 milioni di euro, comprensivi degli utili non distribuiti calcolati considerando dividendi prevedibili per un ammontare di 155,7 milioni di euro ed oneri prevedibili per 1,5 milioni di euro, rappresentati dai ratei cedolari, al netto della relativa fiscalità, maturati sugli strumenti finanziari Additional Tier 1 emessi da FinecoBank, assumendo soddisfatte le condizioni previste dall'art. 26, paragrafo 2, del Regolamento UE 575/2013 (CRR).

L'incremento delle Attività ponderate per il rischio nel corso del primo semestre 2022 è riconducibile principalmente al rischio di credito, per effetto della crescita del business ed in particolare all'attività di lending alla clientela.

Si precisa che al 30 giugno 2022 il Gruppo non si è avvalso della facoltà di applicare i trattamenti temporanei tuttora in vigore previsti dal Regolamento (UE) 2020/873 (c.d. CRR "Quick-fix") del Parlamento EU e del Consiglio pubblicato in data 26 giugno 2020 che modifica il Regolamento (UE) 575/2013 ("CRR") e il Regolamento (UE) 876/2019 ("CRR II"), tra i quali si citano in particolare:

  • l'introduzione di un periodo di trattamento transitorio, dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2022, durante il quale gli enti possono escludere dal calcolo dei loro elementi del capitale primario di classe 1 l'importo dei profitti e delle perdite non realizzati accumulati a partire dal 31 dicembre 2019 sugli strumenti di debito misurati al valore equo rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo corrispondente alle esposizioni verso amministrazioni centrali, amministrazioni regionali o autorità locali di cui all'articolo 115, paragrafo 2 del CRR, e verso organismi del settore pubblico di cui all'articolo 116, paragrafo 4 del CRR, ad esclusione delle attività finanziarie deteriorate ("Trattamento temporaneo di profitti e perdite non realizzati misurati al valore equo rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo alla luce della pandemia COVID-19");
  • l'estensione fino al 31 dicembre 2024 del regime transitorio che consente di ridurre il potenziale impatto sul CET1 derivante dall'incremento degli accantonamenti per perdite attese sui crediti calcolate secondo il modello di impairment IFRS 9, tramite l'inclusione progressiva nel CET1 ("Trattamento temporaneo volto ad attenuare l'impatto dell'introduzione dell'IFRS 9 sui fondi propri").

In riferimento ai requisiti di capitale applicabili al Gruppo FinecoBank si precisa che, a conclusione del processo di revisione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process - SREP), in data 21 marzo 2022 l'Autorità di Vigilanza ha comunicato i seguenti requisiti patrimoniali applicabili al Gruppo:

  • 8,12% in termini di Common Equity Tier 1 ratio che comprende il requisito di Pillar II (Pillar 2 Requirement P2R) fissato nella misura dell'1,12%
  • 10,00% in termini di Tier 1 Ratio che comprende un P2R fissato nella misura dell'1,50%
  • 12,50% in termini di Total Capital Ratio che comprende un P2R fissato nella misura 2,00%.

Di seguito si riporta uno schema di sintesi dei requisiti di capitale e delle riserve applicabili al Gruppo FinecoBank.

Requisiti CET1 T1 TOTAL CAPITAL
A) Requisiti di Pillar 1 4,500% 6,000% 8,000%
B) Requisiti di Pillar 2 1,120% 1,500% 2,000%
C) TSCR (A+B) 5,620% 7,500% 10,000%
D) Requisito combinato di riserva di capitale, di cui: 2,504% 2,504% 2,504%
1. riserva di conservazione del capitale (CCB) 2,500% 2,500% 2,500%
2. riserva di capitale anticiclica specifica per FinecoBank (CCyB) 0,004% 0,004% 0,004%
E) Overall Capital Requirement (C+D) 8,124% 10,004% 12,504%

Al 30 giugno 2022 i requisiti sopra menzionati risultano essere rispettati dal Gruppo.

Si precisa, infine, che a conclusione del processo amministrativo relativo alla determinazione del requisito minimo dei fondi propri e delle passività ammissibili (MREL), FinecoBank nel mese di agosto 2021 ha ricevuto da Banca d'Italia la Resolution decision, d'intesa con il Single Resolution Board. Il provvedimento di determinazione del MREL sarà da rispettare su base consolidata a partire dal 1° gennaio 2024, con un livello-obiettivo intermedio vincolante dal 1° gennaio 2022. In particolare, FinecoBank dovrà rispettare un requisito MREL pari al 18,33% del TREA (esposizione al rischio) – 20,83% comprensivo del Combined Buffer Requirement – e pari al 5,18% del LRE (esposizione complessiva per la leva finanziaria), con target intermedio al 1° gennaio 2022 pari al 4,11%. Al fine del rispetto del requisito e del computo delle altre passività ammissibili emesse da Fineco, non è richiesto allo stato un requisito di subordinazione nell'emissione di strumenti MREL eligible (e.g. Senior unsecured).

Per maggiori dettagli in merito alla composizione dei Fondi propri, alle variazioni intervenute nel periodo con riferimento alle Attività di rischio ponderate per il rischio e all'Esposizione ai fini della leva finanziaria si rimanda all'informativa contenuta nel documento "Informativa al pubblico del Gruppo FinecoBank – Pillar III al 30 giugno 2022" pubblicato sul sito internet della Società www.finecobank.com.

Andamento della raccolta diretta e indiretta

Andamento della gestione

Nonostante una fase di mercato particolarmente complessa, la solidità del percorso di crescita del Gruppo ha consentito di raggiungere risultati di raccolta estremamente robusti nel primo semestre 2022. Si tratta di un risultato che conferma da un lato l'efficacia di un modello di business in grado di affrontare fasi di mercato difficili, dall'altro una sempre maggiore propensione agli investimenti da parte di una clientela particolarmente evoluta. Infatti, i clienti apprezzano il supporto dei consulenti finanziari per una consulenza qualificata, ma anche l'efficienza di una piattaforma transazionale integrata.

Al 30 giugno 2022 il saldo della raccolta totale da clientela (diretta e indiretta) si è attestato a 102.804 milioni di euro, registrando un decremento del 4,7% rispetto a fine 2021, a causa della correzione generalizzata registrata sui mercati da inizio anno che ha determinato un effetto mercato negativo pari a -10.747 milioni di euro. La raccolta netta totale registrata nel primo semestre 2022 è stata pari a 5.636 milioni di euro, in linea con il risultato record registrato nel primo semestre 2021, pur se con una differente composizione. Nel difficile contesto di mercato è stata comunque confermata la qualità della raccolta grazie al continuo perfezionamento dell'offerta.

Il saldo della raccolta indiretta da clientela (Asset Under Management-AUM e Asset Under Custody-AUC) si attesta a 72.286 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 78.420 milioni di euro al 31 dicembre 2021, a causa della sopracitata correzione generalizzata sui mercati da inizio anno. La raccolta netta registrata nel periodo è stata pari a 4.613 milioni di euro.

Il saldo della raccolta diretta da clientela registra una crescita del 3,5% rispetto alla fine dell'anno precedente, raggiungendo 30.518 milioni di euro. La crescita della raccolta diretta è guidata dall'elevato grado di apprezzamento della qualità dei servizi offerti dal Gruppo da parte della clientela – la quota preponderante della raccolta diretta, infatti, è di natura "transazionale", a supporto dell'operatività complessiva dei clienti – e dalla fase di mercato particolarmente complessa, che ha determinato un rallentamento delle operazioni di investimento, creando i presupposti per una riqualificazione futura in una fase di mercato caratterizzata da maggiore stabilità.

Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi al saldo della raccolta diretta e indiretta dei clienti della Banca, sia che i medesimi siano collegati ad un consulente finanziario sia che operino esclusivamente tramite il canale online. Il saldo complessivo, pari a 102.804 milioni di euro, ha registrato un decremento del 4,7% rispetto al 31 dicembre 2021, a causa dell'effetto mercato negativo pari a -10.747 milioni di euro e nonostante una raccolta netta positiva di 5.636 milioni di euro.

(Importi in migliaia)
Consistenze al Consistenze al Variazioni
30/06/2022 Comp% 31/12/2021 Comp% Assoluta %
Conti correnti e depositi liberi 30.518.392 29,7% 29.495.291 27,3% 1.023.101 3,5%
Depositi vincolati e pronti contro termine - 0,0% 1 0,0% (1) -100,0%
SALDO RACCOLTA DIRETTA 30.518.392 29,7% 29.495.292 27,3% 1.023.100 3,5%
Gestioni patrimoniali 308.096 0,3% 329.710 0,3% (21.614) -6,6%
Fondi comuni d'investimento e altri fondi 33.182.079 32,3% 38.052.645 35,3% (4.870.566) -12,8%
Prodotti assicurativi 15.420.884 15,0% 14.962.876 13,9% 458.008 3,1%
Prodotti di raccolta amministrata e diretta in
consulenza
1.877.505 1,8% 2.104.995 2,0% (227.490) -10,8%
SALDO RACCOLTA GESTITA 50.788.564 49,4% 55.450.226 51,4% (4.661.662) -8,4%
Titoli di Stato, obbligazioni e azioni 21.497.301 20,9% 22.969.895 21,3% (1.472.594) -6,4%
SALDO RACCOLTA AMMINISTRATA 21.497.301 20,9% 22.969.895 21,3% (1.472.594) -6,4%
SALDO RACCOLTA DIRETTA E
INDIRETTA
102.804.257 100,0% 107.915.413 100,0% (5.111.156) -4,7%
di cui Guided products & services 38.841.952 37,8% 42.304.154 39,2% (3.462.202) -8,2%

Saldo raccolta diretta e indiretta

Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi alla raccolta netta diretta, gestita e amministrata effettuata nel corso del primo semestre 2022 a confronto con lo stesso periodo dell'esercizio precedente, sia che i clienti siano collegati ad un consulente finanziario sia che si tratti di clienti che operano esclusivamente online. La raccolta netta totale si attesta a 5.636 milioni di euro, in linea con il risultato record registrato nel primo semestre 2021, pur se con una differente composizione.

Raccolta netta

(Importi in migliaia)
1° semestre Comp % 1° semestre Comp % Variazioni
2022 2021 Assoluta %
Conti correnti e depositi liberi 1.023.100 18,2% 258.790 4,5% 764.310 295,3%
Depositi vincolati e pronti contro termine (1) 0,0% (180) 0,0% 179 -99,4%
RACCOLTA DIRETTA 1.023.099 18,2% 258.610 4,5% 764.489 295,6%
Gestioni patrimoniali 18.703 0,3% 57.622 1,0% (38.919) -67,5%
Fondi comuni d'investimento e altri fondi 543.699 9,6% 2.605.525 45,0% (2.061.826) -79,1%
Prodotti assicurativi 1.085.383 19,3% 1.305.509 22,6% (220.126) -16,9%
Prodotti di raccolta amministrata e diretta in
consulenza
53.910 1,0% 78.554 1,4% (24.644) -31,4%
RACCOLTA GESTITA 1.701.695 30,2% 4.047.210 69,9% (2.345.515) -58,0%
Titoli di Stato, obbligazioni e azioni 2.911.398 51,7% 1.481.067 25,6% 1.430.331 96,6%
RACCOLTA AMMINISTRATA 2.911.398 51,7% 1.481.067 25,6% 1.430.331 96,6%
RACCOLTA NETTA TOTALE 5.636.192 100,0% 5.786.887 100,0% (150.695) -2,6%
di cui Guided products & services 1.624.961 28,8% 3.729.928 64,5% (2.104.967) -56,4%

Andamento dei principali aggregati economici

I Ricavi si attestano a 464 milioni di euro, registrando un incremento del 15% rispetto ai 403,5 milioni di euro registrati nello stesso periodo dell'esercizio 2021, grazie al contributo positivo del Margine finanziario, delle Commissioni nette e del Risultato negoziazione, coperture e fair value.

Il Margine finanziario evidenzia un incremento del 19,3% rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente (+28,5 milioni di euro) grazie ai Profitti da gestione della Tesoreria, che si attestano a 49,4 milioni di euro rispetto ai 23,6 milioni di euro nel primo semestre 2021, e al margine d'interesse, che registra una crescita del 2,1% (+2,6 milioni di euro), grazie alla crescita del portafoglio degli investimenti finanziari e dei crediti verso la clientela ordinaria.

Le Commissioni nette evidenziano un incremento di 18,2 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, riconducibile, principalmente, alle commissioni generate dall'Investing (+27,1 milioni di euro) grazie al crescente contributo di Fineco AM, alla crescita dei volumi e ai maggiori margini netti sul gestito. Nel corso del primo semestre 2022 la controllata Fineco AM ha generato commissioni nette per 65,8 milioni di euro. Si evidenzia inoltre la crescita delle commissioni generate dal Banking (+4,2 milioni di euro), mentre le commissioni nette relative al Brokerage hanno registrato una flessione (-12,8 milioni di euro) a causa di un contesto di mercato diverso in termini di volumi e volatilità, mantenendo comunque un valore elevato grazie all'aumento della base di clientela operativa sulla piattaforma della Banca e alla rivisitazione dell'offerta.

Il Risultato negoziazione, coperture e fair value è determinato principalmente dagli utili realizzati dal Brokerage, che include l'attività di internalizzazione di titoli e contratti derivati regolamentati e over the counter, strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei titoli e dei derivati internalizzati e dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta, che evidenzia un incremento di 5,8 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La voce include anche la componente di inefficacia delle operazioni di copertura, per un importo di 11,7 milioni di euro (1,5 milioni di euro nel primo semestre 2021), determinata dall'applicazione di curve diverse per la valutazione al fair value dei contratti derivati di copertura e degli elementi coperti nell'ambito delle operazioni di copertura di tipo fair value hedge.

I Costi operativi evidenziano un incremento di 9,9 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente (+4,7 milioni di euro relativi a "Spese per il personale", +4,7 milioni di euro relativi alle "Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa" e +0,5 milioni di euro relativi alle "Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali"). La crescita del 7,9% è determinata principalmente da spese strettamente collegate alla crescita del business (attività, masse, clientela e struttura), certificata dal cost/income ratio che si attesta al 29,3% (31,3% al 30 giugno 2021) a conferma della forte leva operativa del Gruppo e alla diffusa cultura aziendale in tema di governo dei costi.

Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni del primo semestre 2022 si attestano a -1,2 milioni di euro (-1,7 milioni di euro nel primo semestre 2021).

Gli Altri oneri e accantonamenti si attestano a 12,5 milioni di euro in diminuzione del 10,9% rispetto al primo semestre 2021, per effetto di minori accantonamenti netti per controversie legali. Si precisa che nel corso del primo semestre 2022 è stato rilevato il contributo ordinario richiesto per l'anno 2022 di cui alla direttiva 2014/59/UE (Single Resolution Fund) per un importo pari a 7,6 milioni di euro (5,8 milioni di euro nel primo semestre 2021). Si ricorda che nel primo semestre 2021 Banca d'Italia aveva richiamato presso il sistema bancario una contribuzione addizionale al Fondo Nazionale di Risoluzione (FNR) di cui all'art. 1, comma 848, della Legge n. 208/2015, per un ammontare pari a 1,9 milioni di euro.

I Profitti netti da investimenti si attestano a -0,8 milioni di euro, evidenziando un decremento di 2 milioni di euro rispetto al primo semestre 2021. Si ricorda che nel primo semestre 2021 l'aggiornamento degli scenari macroeconomici aveva determinato un impatto positivo per circa 2,3 milioni di euro.

Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 313,5 milioni di euro, in aumento del 19,3% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, grazie, principalmente, alla crescita del Margine finanziario (+28,5 milioni di euro), delle Commissioni nette (+18,2 milioni di euro), del Risultato negoziazione, coperture e fair value (+14,3 milioni di euro), parzialmente compensati dalla crescita dei Costi operativi (+9,9 milioni di euro). Escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre 2022 precedentemente illustrate7 , il Risultato lordo dell'operatività corrente sarebbe pari a 313,8 milioni di euro, in crescita del 19,4% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, nel quale non erano state rilevate poste non ricorrenti registrate8 .

Il Risultato di periodo si attesta a 222,4 milioni di euro, evidenziando un incremento del 2,6% rispetto ai 216,7 milioni di euro registrati nel primo semestre 2021. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre 2022 precedentemente illustrate9 , il Risultato di periodo sarebbe pari 222,6 milioni di euro, in crescita del 20,5% rispetto al risultato del primo semestre 2021 anch'esso depurato dalle poste non ricorrenti registrate10 .

7 Variazione di fair value e cancellazione dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,3 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale).

8 Nessuna variazione di fair value significativa è stata rilevata nel primo semestre 2021 con riferimento all'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.

9 Variazione di fair value e cancellazione dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,2 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale).

10 Beneficio fiscale derivante dall'operazione di riallineamento fiscale dell'avviamento effettuata da FinecoBank, come previsto dall'art. 110 del DL 104 del 2020, per un importo di 32 milioni di euro.

Andamento dei principali aggregati patrimoniali

La Cassa e disponibilità liquide, pari a 1.542,4 milioni di euro, è costituita principalmente dalla liquidità depositata sul conto HAM (Home Accounting Model), conto utilizzato per la gestione della liquidità di breve termine, e TIPS (Target Instant Payment Settlement) presso Banca d'Italia, per un importo totale di 1.252,2 milioni di euro, oltre alla liquidità depositata sui correnti aperti presso istituzioni creditizie per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento, per il regolamento dell'operatività in titoli, per la gestione della liquidità dei clienti UK e per la gestione della liquidità di Fineco AM, per un importo di 290,1 milioni di euro. Rispetto al 31 dicembre 2021, si rileva un incremento di 78,2 milioni di euro, principalmente imputabile all'aumento delle disponibilità liquide detenute presso altri istituti bancari.

I Finanziamenti a banche si attestano a 400,2 milioni di euro, in aumento di 20,4 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, e sono rappresentati principalmente alla Riserva obbligatoria presso Banca d'Italia e dai depositi attivi presso banche.

I Finanziamenti a clientela si attestano a 6.310,8 milioni di euro, in aumento di 309,2 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, grazie alla crescita dell'attività di lending. Nel corso del primo semestre 2022, infatti, sono stati erogati 142 milioni di euro di prestiti personali, 259 milioni di euro di mutui e sono stati accordati fidi di conto corrente per un importo di 679 milioni di euro, con un incremento delle esposizioni in conto corrente di 157,7 milioni di euro; ciò ha determinato un incremento dell'aggregato complessivo dei finanziamenti verso la clientela ordinaria del 5,9% rispetto al 31 dicembre 2021. L'ammontare dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore è pari a 4,3 milioni di euro (4,4 milioni di euro al 31 dicembre 2021) con un coverage ratio dell'82,6%; il rapporto fra l'ammontare dei crediti deteriorati e l'ammontare dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria si attesta allo 0,07% (0,08% al 31 dicembre 2021).

Le Altre attività finanziarie si attestano a 25.294,6 milioni di euro, in aumento di 734,2 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, ed includono la valutazione negativa dei titoli a tasso fisso oggetto di copertura specifica del rischio tasso d'interesse, imputabile alla crescita della curva basata sul tasso Euribor utilizzata per la valutazione al fair value degli elementi coperti con riferimento al rischio coperto. Il valore di bilancio dei titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A. è pari a 2.376,5 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 3.856,4 milioni di euro presenti al 31 dicembre 2021 per effetto del rimborso dei titoli giunti a scadenza nel corso del primo semestre 2022. Gli acquisti effettuati dal Gruppo nel corso del primo semestre 2022 hanno riguardato, principalmente, titoli emessi da Stati (principalmente Italia, Spagna e Francia).

Le Coperture rilevate nell'attivo di bilancio si attestano a 948,8 milioni di euro, in aumento di 822,9 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, ed includono la valutazione positiva di fair value dei derivati di copertura e l'adeguamento di valore delle attività oggetto di copertura generica, rappresentate da mutui a tasso fisso. Le Coperture rilevate nel passivo di bilancio si attestano a 2,6 milioni di euro, in riduzione di 62,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, ed includono la valutazione negativa di fair value dei derivati di copertura e l'adeguamento di valore delle passività oggetto di copertura generica, rappresentate da raccolta diretta da clientela. La variazione positiva rispetto al 31 dicembre 2021 è imputabile all'aumento di fair value dei contratti derivati di copertura dei titoli e dei mutui, che prevedono il pagamento del tasso fisso e l'incasso del tasso indicizzato, per effetto della crescita della curva basata sul tasso Euribor, parzialmente compensata dalla riduzione di fair value dei contratti derivati di copertura della raccolta diretta da clientela, che, al contrario, prevedono il pagamento del tasso indicizzato e l'incasso del tasso fisso. La valutazione delle poste coperte, di conseguenza, evolve nella direzione opposta, registrando una variazione negativa delle attività oggetto di copertura generica rappresentate da mutui e una variazione positiva delle passività oggetto di copertura generica. Si precisa che la variazione negativa registrata dai titoli oggetto di copertura specifica, trova rappresentazione nelle Altre attività finanziarie, come sopra descritto.

I Crediti d'imposta acquistati includono il valore di bilancio dei crediti d'imposta acquistati nell'ambito del Decreto Legge 34/2020, per un importo di bilancio di 827,2 milioni di euro, in crescita rispetto ai 508,8 milioni di euro in essere al 31 dicembre 2021 per effetto degli acquisti effettuati nel primo semestre 2022. Essi includono sia i crediti d'imposta acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti sia acquistati a seguito di cessione da parte di precedenti acquirenti.

I Debiti verso banche sono pari a 2.333,3 milioni di euro ed evidenziano una crescita di 1.108,1 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021 riconducibile, principalmente, all'incremento dei margini di variazione ricevuti per l'operatività in derivati (+1.147,4 milioni di euro), per effetto della variazione positiva di fair value registrata dai contratti derivati di copertura, come sopra descritto.

I Debiti verso clientela si attestano a 30.827,6 milioni di euro, in aumento di 979,9 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, per effetto della crescita della raccolta diretta in conto corrente da clientela (+1.005 milioni di euro).

I Titoli in circolazione, pari a 498,8 milioni di euro, includono esclusivamente il Senior Preferred Bond emesso da FinecoBank nel mese di ottobre 2021.

Il Patrimonio si attesta a 1.709,3 milioni di euro, evidenziando un decremento di 17,5 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, riconducibile, principalmente, alla distribuzione dei dividendi deliberati dall'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2022, per un importo complessivo di 237,9 milioni di euro, parzialmente compensati dall'utile di periodo, pari a 222,4 milioni di euro. Si precisa, inoltre, che nel corso del primo semestre 2022 sono state rilevate le cedole pagate sugli strumenti AT1 emessi da FinecoBank, il cui ammontare, al netto della relativa fiscalità, ha determinato una riduzione del patrimonio netto di 9,9 milioni di euro; sono state acquistate azioni proprie in relazione al "Sistema incentivante 2021 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante", che ha determinato una riduzione del patrimonio netto di 0,8 milioni di euro; sono state rilevate le variazioni delle Riserva da valutazione per un importo netto positivo di 5,7 milioni di euro; è stata incrementata la Riserva connessa ai piani Equity Settled per un importo di 3,1 milioni di euro per effetto della contabilizzazione, durante il periodo di maturazione degli strumenti, degli effetti economici e patrimoniali, degli accordi di pagamento basati su azioni e regolati con azioni ordinarie FinecoBank, ai sensi del principio contabile internazionale IFRS 2.

La comunicazione e le relazioni esterne

Nel primo semestre del 2022 l'inflazione a livello globale, insieme all'aumento dei tassi di interesse, è stato uno dei principali temi analizzati dai media. Fineco è stata protagonista di questi approfondimenti in diverse occasioni, tramite interviste ai principali esponenti della Banca.

Le campagne a sostegno del segmento della consulenza e degli investimenti sono proseguite in maniera costante, sottolineando la necessità di ampliare la diversificazione sui mercati mondiali anche grazie alle nuove soluzioni Fineco che includono gli strumenti passivi.

Le attività di comunicazione di FinecoBank in UK si sono concentrate, nella prima parte dell'anno, nell'iniziare a proporre anche sul mercato britannico analisi sul comportamento degli investitori che avvicinano sempre più l'utilizzo del canale del brokerage con un approccio di lungo periodo, piuttosto che orientato a trarre vantaggio nel breve termine.

Con riferimento alle principali iniziative di solidarietà, il Gruppo FinecoBank si è impegnato per supportare lo sforzo delle associazioni attive sul territorio ucraino, in particolare nella cura alle fasce più deboli della popolazione. Un primo progetto, "Insieme a Soleterre per l'emergenza Ucraina", ha visto la partecipazione della Banca a fianco dei propri clienti per finanziare la cura dei pazienti oncologici minorenni in un territorio devastato dalla guerra. La seconda iniziativa, avviata con AiBi (Associazione Italiana Amici dei Bambini), ha riguardato la cura e il sostegno delle famiglie e dei bambini vittime della guerra in Ucraina e il sostegno dei profughi del conflitto che giungono in Moldova. Per entrambi i progetti, la Banca ha raddoppiato le donazioni effettuate dai propri clienti.

Nell'ambito del programma di Reputation Management - che prevede la misurazione continuativa su base mensile, da parte di Reputation Institute11 , della reputazione aziendale presso un campione rappresentativo della popolazione italiana (General Public) e in un contesto sfidante, per i recenti eventi e gli scenari macroeconomici intervenuti - Fineco è riuscita a rimanere stabile nel primo semestre del 2022 guadagnando circa 1 punto in termini di reputazione rispetto al quarto trimestre del 2021.

Le principali iniziative a tutela dell'ambiente

Il Gruppo ha confermato l'importante collaborazione con il FAI (Fondo Ambiente Italiano). FinecoBank è Corporate Golden Donor del FAI dal 2017, una qualifica che premia le aziende più attive nel settore della cultura e della tutela del patrimonio artistico del territorio. In particolare, nel 2022 Fineco è main sponsor delle "Giornate FAI di Primavera" e delle "Giornate FAI di Autunno", le più grandi feste di piazza dedicate al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, con 600 aperture in oltre 300 città italiane.

Prosegue il progetto avviato dal Comune di Milano, "Cura e adotta il verde pubblico" con una collaborazione per la riqualificazione delle aree verdi urbane del capoluogo lombardo, nella zona compresa tra Corso Como, Corso Garibaldi e Largo La Foppa. L'obiettivo del progetto di sponsorizzazione, della durata di tre anni, è quello di contribuire alla conservazione e al miglioramento delle aree verdi esistenti, per un totale di 516 nuove piantumazioni.

Per quanto riguarda il sostegno al territorio, è stato avviato un nuovo progetto, della durata di tre anni, di riqualificazione dell'area del quartiere NOLO, dove hanno sede gli uffici della Banca. L'intervento si colloca all'interno della "Tunnel Boulevard", un'ampia operazione di rigenerazione, tesa a trasformare e risignificare l'intero tragitto della Via Pontano (collegamento tra Via Padova e Viale Monza) con attività partecipative di design sociale, arte pubblica, urban art e che interessa ben cinque tunnel ferroviari a partire da quello in oggetto.

Infine, per il secondo anno consecutivo, Fineco è Partner di TEDxMilano sostenendo Micro&macro, un evento dedicato alla scoperta di come le azioni dei singoli possano modificare e migliorare il contesto in cui viviamo.

Sostenibilità

Nel corso del primo semestre 2022 Fineco ha continuato il proprio percorso di Sostenibilità nelle diverse aree di intervento delineate nel Piano ESG 2020-2023.

In particolare, Fineco AM ha aggiornato la propria "Responsible Investment Policy" che descrive le politiche di screening e di selezione responsabile dei fondi, e di monitoraggio del Rating ESG del portafoglio. Inoltre, la società di gestione del risparmio del Gruppo ha mantenuto aggiornata la categorizzazione SFDR dei propri fondi e, a fine giugno 2022, circa il 35% dei fondi di Fineco AM era relativo a fondi che promuovono, tra le altre caratteristiche, caratteristiche ambientali o sociali, o una combinazione di esse, oppure a fondi con obiettivo di investimento sostenibile. A livello di Gruppo, alla stessa data il 58% dei fondi offerti risulta avere le medesime caratteristiche.

Sempre in ambito di finanza responsabile, per la prima volta la Banca ha negoziato un'operazione di collateral switch (prestito titoli collateralizzato) con criteri ESG. Rispetto alle transazioni tradizionali, l'operazione prevede il pagamento di un'extra fee correlata al raggiungimento dei seguenti target di Sostenibilità da parte di Fineco: (i) 100% di nuovi fondi con rating ESG inseriti nella piattaforma italiana tra il 31 dicembre 2021 e il 31 dicembre 2023 (ii) score dell'S&P Corporate Sustainability Assessment maggiore a 67 su 100. Alla scadenza dell'operazione, fissata per aprile 2024, l'extra fee

11 Il Reputation Institute ("RI") è la società di consulenza e leader nel mondo per la reputazione. Il RI consente a molte delle aziende leader a livello mondiale di prendere decisioni aziendali più sicure che costruiscono e proteggono il capitale della reputazione, analizzano gli argomenti di rischio e sostenibilità e guidano il vantaggio competitivo. Lo strumento di gestione più importante del RI è il modello RepTrak® per l'analisi della reputazione di aziende e istituzioni - meglio noto tramite il Global RepTrak® 100, lo studio più ampio e completo al mondo sulla reputazione aziendale.

sarà riconosciuta a Fineco dalla controparte e retrocessa da Fineco a Save the Children nel caso in cui la Banca raggiunga i target concordati, mentre sarà retrocessa direttamente dalla controparte a Save the Children nel caso in cui Fineco non raggiunga i target.

Nel contesto delle iniziative esterne a cui il Gruppo aderisce, da marzo 2022 Fineco AM ha sottoscritto i 10 Principi del Global Compact delle Nazioni Unite, decidendo di allineare le proprie strategie e attività con i principi universali in materia di diritti umani, lavoro, ambiente e lotta alla corruzione. Inoltre, per dare seguito agli impegni derivanti dalla sottoscrizione dei Principles for Responsible Banking, a giugno 2022 FinecoBank ha pubblicato il primo documento di "Reporting e Self-Assessment", ovvero una risposta di alto livello in merito a come la Banca stia dando attuazione agli impegni a questo sottesi formulando un'autovalutazione di sintesi sul soddisfacimento dei relativi obiettivi.

La sensibilizzazione dei propri stakeholder in tema di sostenibilità è un'attività fondamentale nel percorso ESG di Fineco, pertanto, nel corso del primo semestre 2022 sono state svolte alcune iniziative in tale direzione. Nel mese di marzo 2022, Fineco ha organizzato due webinar pubblici dedicati al tema "investimenti e sostenibilità", in occasione delle giornate Internazionali delle Nazioni Unite. In particolare, i webinar sono stati svolti nelle giornate del (i) 3 marzo l'incontro "Sostenibilità: il futuro dipende anche dai nostri investimenti", per la giornata mondiale della natura e della biodiversità; (ii) 22 marzo l'incontro "Il futuro dell'oro blu: come investire sull'acqua", per la giornata mondiale degli oceani. A maggio 2022 è stata anche organizzata una sessione di Induction per il Consiglio di Amministrazione intitolata "L'evoluzione della sostenibilità nell'ambito della gestione della Banca, in relazione ai competitor e ai cambiamenti normativi", che ha visto il coinvolgimento diretto e la partecipazione di diverse funzioni aziendali, quali le Direzioni Chief Financial Officer e Chief Risk Officer, la struttura di Sostenibilità e le Direzioni Compliance e Global Business.

In merito agli aspetti sociali, a inizio 2022 Fineco AM ha finanziato il progetto AIxGirls, ovvero un campus settimanale gratuito dedicato alle ragazze che concludono il IV anno delle scuole superiori per favorirne l'iscrizione a corsi di laurea in discipline tecnologiche. L'iniziativa rappresenta il primo esempio in Italia.

Altrettanto positivo è il riscontro delle agenzie di rating ESG, come già descritto nel capito "dati di sintesi" della Relazione intermedia sulla gestione consolidata.

A fine giugno 2022, la Banca risulta essere inclusa anche negli indici di sostenibilità MIB ESG Index di Euronext, FTSE4Good, Bloomberg Gender Equality Index (GEI) 2022, Standard Ethics Italian Banks Index, Standard Ethics Italian Index, Nasdaq CRD Global Sustainability Index e S&P Global 1200 ESG Index.

Riconoscimenti

Di seguito si riportano i riconoscimenti assegnati a Fineco nel corso del primo semestre 2022:

  • MF ESG Awards: per il terzo anno consecutivo, Fineco vince il premio per la sostenibilità nell'ambito degli "Investment Manager & Advisor Awards" di Milano Finanza. Gli Investment Manager & Advisor Award hanno premiato anche quest'anno le eccellenze nell'industria del risparmio gestito italiano, capaci di raggiungere risultati di prestigio anche in un contesto economico caratterizzato da una profonda incertezza;
  • World's best Banks Classifica Forbes 2022: la rivista americana Forbes ha inserito Fineco nella classifica delle migliori banche al mondo, posizionandola al primo posto tra quelle italiane. Fineco è tra le migliori banche al mondo, e la prima tra quelle italiane, secondo la classifica stilata da Forbes per il 2022. Il report prende in esame un indice di soddisfazione generale da parte della clientela, ottenuto tramite metriche come: fiducia, termini e condizioni, servizi digitali, customer service e consulenza finanziaria;
  • Fineco tra i 30 marchi italiani di maggior valore: Kantar's BrandZ Top 30 Italian brands" vede Fineco (entrata in classifica lo scorso anno) in 29esima posizione con una crescita di valore pari al 15% rispetto al 2021;
  • Leader della Sostenibilità 2022: titolo conferito da Statista/ Forbes/ Il Sole 24 Ore, ovvero l'inclusione della Banca tra le 200 aziende in Italia che si distinguono per scelte realmente orientate alla sostenibilità.

L'azione FinecoBank

Informazioni sul titolo azionario

L'azione FinecoBank

Al 30 giugno 2022 il prezzo dell'azione si è attestato a quota 11,42 euro, in calo rispetto al prezzo di chiusura registrato a fine 2021 pari a 15,44 euro a causa della correzione generalizzata registrata da inizio anno sui mercati. Il valore medio registrato dall'azione nel corso del primo semestre 2022 è stato pari a 13,76 euro.

La capitalizzazione di mercato della società al 30 giugno 2022 risulta di 6.968 milioni di euro.

Anno
2014
Anno
2015
Anno
2016
Anno
2017
Anno
2018
Anno
2019
Anno
2020
1° semestre
2021
Anno
2021
1° semestre
2022
Prezzo ufficiale azione ordinaria (€)
- massimo 4,750 7,805 7,400 8,735 11,890 12,385 13,425 15,185 17,305 16,180
- minimo 3,808 4,438 4,622 5,345 7,956 8,514 6,918 12,875 12,875 10,335
- medio 4,173 6,479 5,980 6,914 9,823 10,234 11,329 14,127 14,947 13,764
- fine periodo 4,668 7,625 5,330 8,535 8,778 10,690 13,400 14,700 15,435 11,420
Numero azioni (milioni)
- in circolazione a fine periodo 606,3 606,5 606,8 607,7 608,4 608,9 609,6 609,6 609,9 610,1

I risultati conseguiti nelle principali aree di attività Nelle pagine seguenti vengono riportati e commentati i principali indicatori e i risultati che identificano le macroaree di attività: Banking, Brokerage e Investing, ivi inclusa anche l'attività di gestione del risparmio svolta dalla controllata Fineco AM.

Tali macroaree, in relazione al particolare modello di business che prevede una forte integrazione verticale fra le differenti tipologie di attività, sono tra loro interdipendenti. Il Gruppo, infatti, offre i propri servizi (bancari e d'investimento) attraverso la rete dei consulenti finanziari ed i canali online e mobile che operano in modo tra loro coordinato ed integrato. La completezza dei servizi offerti consente di proporsi quale unico punto di riferimento del cliente (one stop solution) per l'operatività bancaria e le esigenze d'investimento. Questa strategia fortemente integrata e fondata sul cliente ha come conseguenza il fatto che i ricavi e i margini relativi ai diversi prodotti/servizi (investing, banking e brokerage) sono, quindi, profondamente interdipendenti.

Tutte le attività sono svolte con la finalità di ottenere risultati economici dalla gestione "industriale" dei business, minimizzando il profilo di rischio finanziario delle attività stesse. La gestione finanziaria del Gruppo è orientata ad una gestione dei rischi tesa a preservare i ritorni industriali delle diverse attività e non ad assumere, in proprio, posizioni di rischio.

Banking

Banking e Carte di pagamento

Nel corso del primo semestre dell'esercizio 2022 è continuata l'attività di ampliamento dell'offerta di prodotti e servizi e l'ottimizzazione dei processi in tema di digitalizzazione, nell'ottica di renderli più rispondenti alle esigenze della clientela.

In ambito Banking le attività sono state focalizzate sulla gestione della liquidità presente sui conti correnti al fine di offrire ai clienti delle valide alternative di allocazione dei propri risparmi. In quest'ottica, a partire da aprile 2022, nella piattaforma di distribuzione di conti Deposito Banche terze è stato inerito il prodotto "Deposito Vincolato Progetto" di Banca Progetto, pensato appositamente per la clientela Fineco.

In tema di ottimizzazione dei servizi di pagamento si segnala:

  • la migrazione di bonifici, MAV e RAV, F24, bollettini postali, CBILL e Riba, ad una nuova infrastruttura tecnica che permette di migliorare i servizi in oggetto in termini di prestazione e usabilità ai clienti;
  • l'integrazione su tutti i pagamenti superiori a 5.000 euro, della facoltà per il cliente di registrare online e in tempo reale, le informazioni relative all'ordinante effettivo se diverso dal soggetto che esegue il pagamento;
  • la digitalizzazione della richiesta di trasferimento dei servizi di pagamento da altro conto. Dall'area riservata del sito, il cliente può richiedere il trasferimento sul conto Fineco di utenze, bonifici ricorrenti e del saldo di un conto presso altra banca;
  • la digitalizzazione della richiesta di estinzione del conto corrente. A partire da fine aprile 2022 il cliente può, infatti, richiedere l'estinzione del conto direttamene dall'area riservata del sito e con firma digitale;
  • l'introduzione della versione virtuale della carta di debito (Visa Debit) e ricaricabile (Visa e Mastercard), richiedibile al momento solo in fase successiva all'apertura di conto corrente; questa versione non prevede la produzione della plastica pertanto prevede un utilizzo esclusivo mediante i wallet di pagamento oppure inserendo i dati carta su siti e app di pagamento;
  • l'innalzamento dei massimali contactless fino a 50 euro per le operazioni di pagamento effettuate in Italia;
  • la modifica delle condizioni di tasso (tasso di interesse annuo nominale TAN) applicate alle carte di credito Classic (mono e multifunzione) in caso di utilizzo dell'opzione revolving, allineandole a quelle della Carta Extra;
  • l'introduzione di un processo per consentire al cliente titolare di Carta Extra di modificare l'importo delle rate aumentandole (a scelta tra due importi predefiniti);
  • in ambito UK è stato rafforzato il processo di identificazione ai fini Anti-Money-Laundering dei prospect attraverso l'introduzione di nuovi presidi per la certificazione.

La tabella seguente riporta lo spending delle carte di credito del primo semestre 2022 confrontato con lo stesso periodo dell'esercizio precedente e il saldo di bilancio al 30 giugno 2022 confrontato con il 31 dicembre 2021. Lo spending delle carte di credito evidenzia un incremento del 20,3% rispetto al primo semestre 2021.

(Importi in migliaia)
Spending Consistenze al Spending Consistenze al Variazioni
1° semestre 1° semestre Spending Consistenze
Prodotti di Credito 2022 30/06/2022 2021 31/12/2021 Assoluta % Assoluta %
Carte di credito revolving 18.643 34.226 17.959 35.256 684 3,8% (1.030) -2,9%
Carte di credito a saldo 1.491.299 282.733 1.237.174 290.545 254.125 20,5% (7.812) -2,7%
Totale 1.509.942 316.959 1.255.133 325.801 254.809 20,3% (8.842) -2,7%

Mutui, fidi e prestiti personali

Per quanto riguarda l'attività di concessione dei finanziamenti, nel corso del primo semestre 2022 è proseguita l'attività di ottimizzazione dell'attuale portafoglio prodotti. In tale ambito si evidenzia:

  • per il prodotto Prestito Personale, l'innalzamento fino a 20.000 euro dell'importo massimo per beneficiare, in caso di cliente eleggibile, della valutazione immediata della richiesta;
  • per l'offerta Mutui Ipotecari, l'arricchimento dei presidi a tutela del rispetto del c.d. "diritto di riflessione" finalizzati a garantire che il diritto del cliente venga sempre tutelato al fine di avere un'offerta sempre più trasparente;
  • per i Fidi, l'introduzione del prodotto di Fido con Pegno dedicata alle Persone Giuridiche; si tratta del primo prodotto di finanziamento pensato per questo target di clienti.

Per quanto riguarda i prestiti personali, inoltre, è continuato lo sforzo in termini di marketing che si è concretizzato in campagne promozionali ricorrenti finalizzate a dare un'accelerazione alle erogazioni.

La tabella seguente riporta le erogazioni del primo semestre 2022 confrontate con lo stesso periodo dell'esercizio precedente e il saldo di bilancio dei prodotti di credito al 30 giugno 2022 confrontati con il 31 dicembre 2021. Le erogazioni evidenziano una riduzione del 26,9%, imputabile alla riduzione del 50,4% delle erogazioni dei mutui e alla riduzione del 17,4% della concessione di fidi in conto corrente.

Prodotti di Credito Erogazioni Consistenze al Erogazioni Consistenze al Variazioni
1° semestre 1° semestre Erogazioni Consistenze
2022 30/06/2022 2021 31/12/2021 Assoluta % Assoluta %
Prestiti personali e sovvenzioni
chirografarie a rimborso rateale
142.216 530.941 133.635 499.313 8.581 6,4% 31.628 6,3%
Fidi in conto corrente * 679.094 2.267.388 822.108 2.109.642 (143.014) -17,4% 157.746 7,5%
Mutui 258.579 2.617.020 521.424 2.479.355 (262.845) -50,4% 137.665 5,6%
Totale 1.079.889 5.415.349 1.477.167 5.088.310 (397.278) -26,9% 327.039 6,4%

* Per i Fidi in conto corrente la colonna erogazioni rappresenta l'importo accordato.

Si precisa che gli affidamenti garantiti da titoli accordati nel corso del primo semestre 2022 ammontano complessivamente a 669 milioni di euro (663 milioni di euro relativi al prodotto Credit Lombard, 5,1 milioni di euro garantiti da pegni e 0,9 milioni di euro di fidi con mandato a vendere), pari al 98,5% del totale dei fidi concessi.

(Importi in migliaia)

Brokerage

Dall'inizio del 2022 i mercati finanziari stanno vivendo un periodo complesso e le borse di tutti i paesi occidentali sono in forte calo. Dopo due anni di crescita ininterrotta e imprevista, che non è stata fermata nemmeno dalla pandemia COVID-19, nel primo semestre 2022 i mercati hanno cominciato a registrare ingenti perdite; prendendo in considerazione il rischio di una possibile recessione dovuta anche alla guerra in Ucraina, i mercati hanno cominciato ad adattarsi a un nuovo scenario caratterizzato da inflazione e tassi in rialzo, alla ricerca di un diverso equilibrio.

Per quanto riguarda Fineco, nel primo semestre 2022 sono stati registrati forti flussi in entrata da parte di clienti che attualmente mantengono un approccio attendista, ma restano interessati a investire sui mercati. A causa di un contesto di mercato diverso in termini di volumi e volatilità, i ricavi del Brokerage registrano una diminuzione del 6,9%, attestandosi a 107,1 milioni di euro nel primo semestre 2022. FinecoBank si conferma, comunque, al 1° posto nella classifica Assosim dei volumi intermediati c/terzi sul mercato azionario di Borsa Italiana, con il 25,7% di volumi intermediati12 .

Nel primo semestre è proseguita l'attività di ampliamento della gamma prodotti e servizi. In particolare, si evidenziano:

  • l'estensione dell'orario di negoziazione per CFD con sottostanti indici e materie prime del CME e dell'orario di negoziazione delle Knock Out con sottostanti cross valutari fino alle 22:50;
  • l'ampliamento dell'offerta in strumenti finanziari derivati OTC (CFD e Knock Out) con sottostanti futures su criptovalute: Bitcoin ed Ethreum;
  • l'estensione dell'orario del segmento Hi-Cert del mercato Hi-MTF (dalle ore 08:10 alle ore 21:55) per la negoziazione dei Certificati Turbo Fineco

La seguente tabella evidenzia il numero degli ordini su strumenti finanziari registrato nel corso del primo semestre 2022 rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

(Importi in migliaia)
1° semestre Variazioni
2022 2021 Assoluta %
Ordini - Equity Italia (incluso ordini internalizzati) 4.965.495 5.118.275 (152.780) -3,0%
Ordini - Equity USA (incluso ordini internalizzati) 1.650.554 3.019.517 (1.368.963) -45,3%
Ordini - Equity altri mercati (incluso ordini internalizzati) 525.961 643.898 (117.937) -18,3%
Totale ordini Equity 7.142.010 8.781.690 (1.639.680) -18,7%
Ordini - Bond 227.730 190.733 36.997 19,4%
Ordini - Derivati 6.840.757 4.839.226 2.001.531 41,4%
Ordini - Forex 526.359 490.191 36.168 7,4%
Ordini - CFD 1.284.586 1.046.609 237.977 22,7%
Ordini - Fondi 2.385.041 2.289.831 95.210 4,2%
Totale ordini 18.406.483 17.638.280 768.203 4,4%

12 Dati Assosim aggiornati al 30 giugno 2022.

Investing

Il Gruppo offre alla propria clientela, secondo un modello di business "guided open architecture", una gamma di prodotti di risparmio gestito particolarmente estesa, composta da prodotti di gestione collettiva del risparmio, quali quote di fondi comuni di investimento ed azioni di SICAV riconducibili a case d'investimento italiane ed internazionali accuratamente selezionate, prodotti previdenziali, assicurativi nonché servizi di consulenza in materia di investimenti. Inoltre, all'interno della consulenza in amministrato, sono effettuate IPO continuative di Investment Certificates.

Con riferimento ai prodotti di gestione collettiva del risparmio, nel corso del 2022 la gamma si è ampliata con l'inserimento in piattaforma di 48 nuovi ISIN tra cui 44 fondi di Fineco AM a disposizione della clientela. Si segnala che l'offerta di Fineco AM si è, infatti, ulteriormente allargata con l'ingresso di nuove versioni dei fondi Boost dei FAM Target (Fineco AM Megatrends Target, Fineco AM Sustainable Target, FIneco AM Emerging Markets Target e Fineco AM Advisory 9 Target) la cui caratteristica si fonda sulla capacità del piano di decumulo di sfruttare le fasi di correzione del mercato per incrementare l'esposizione azionaria. La piattaforma fondi sul mercato italiano è composta da 75 case di investimento per un totale di circa 6.000 ISIN sottoscrivibili al 30 giugno 2022.

Sempre con riferimento ai prodotti di gestione collettiva del risparmio, si ricorda che da settembre 2019 è iniziato il collocamento dei fondi anche sul mercato UK. Sulla piattaforma UK sono presenti 21 Case di Investimento e circa 800 ISIN sottoscrivibili.

Sempre nella famiglia FAM Evolution, si è aggiunto il fondo Fineco AM Cube Trend Opportunity Fund, che amplia l'offerta con un prodotto complementare che investe in fondi, in strumenti passivi e in strumenti di risparmio amministrato elevato (500 mila euro), e sono stati lanciati i fondi Fineco AM Passive Underlyings che hanno come obiettivo quello di conseguire la crescita del capitale in un orizzonte di medio-lungo periodo. Si tratta di portafogli costruiti con strumenti passivi all'interno di un profilo di rischio-rendimento aggressivo e gestito secondo un disciplinato modello quantitativo. L'allocazione massima della componente azionaria va dal 15% (PU3) al 100% (PU8).

Nella famiglia FAM Series, nel primo semestre dell'anno, oltre a tre nuovi ESG Target Global Coupon 2026 Fineco AM FUND (fondo il cui obiettivo è quello di accrescere il capitale nel corso dei successivi 5 anni attraverso una graduale esposizione al mercato azionario con focus su società globali che nello svolgimento della propria attività di impresa tengono in considerazione fattori ambientali, sociali e di governance ("ESG"), sono stati lanciati nuovi fondi a delega (in gestione sia a FAM sia a case terze: FAM Euro Inflation-Linked Government Bond Fund, Global Disruptive Opportunities FAM Fund, Medtech Fam Fund, Global Stars Equity Fam Fund, Sustainable Future Connectivity Fam Fund, Changing Lifestyles Fam Fund E Morgan Stanley Us Advantage Fam Fund).

Infine si evidenzia che è stata introdotta una novità nella famiglia FAM Series: sono stati inseriti in gamma 9 fondi passivi (Bluestar Global Logistics Index Fam Fund, Fam Msci Ac Asia Pacific Ex Japan Index Fund, FAM MSCI Emerging Markets Index Fund, MSCI World Index FAM Fund, S&P 500 Index FAM Fund, Smart Factors Europe Fam, Smart Factors Us Fam Fund, Smart Factors World Fam Fund e STOXX Europe 600 Index FAM Fund) che si caratterizzano per management fees molto contenute e per commissioni di ingresso assenti.

La scelta di ampliare la gamma Fineco con i fondi passivi è conseguenza del panorama del risparmio gestito europeo dell'ultimo decennio, i cui fondi passivi hanno rafforzato la propria quota di mercato in termini di AUM, congiuntamente agli ETF.

Si segnala che, oltre ai fondi passivi di Fineco AM, è stato definito anche il lancio della stessa tipologia di prodotti appartenenti alla Sicav Amundi Index Solutions, contenente le soluzioni passive indicizzate con classe dedicata al mercato Retail. Al momento sono state inserite in collocamento 4 strategie: Amundi Index J.P. Morgan GBI Global Govies, Amundi Index MSCI Japan, Amundi Index FTSE EPRA NAREIT Global e Amundi Index Barclays Global AGG 500M. Tutti i fondi indicati hanno l'obiettivo di replicare il relativo indice.

In collocamento esclusivo per la clientela di FinecoBank, tra le soluzioni a delega per la clientela private, si consolida l'offerta delle gestioni patrimoniali rappresentata dalle linee in titoli, Private Value e Private Etiche e dalle linee in ETF e fondi denominate Private Global, ciascuna declinata su profili di rischio da prudente a dinamico e caratterizzata da un'esposizione azionaria crescente. Pur in un contesto di mercato difficile, l'interesse della clientela private per le gestioni patrimoniali è costante e verte maggiormente sulle linee Bilanciate e Azionarie.

Per quanto riguarda i prodotti previdenziali, continua l'attenzione della clientela verso il fondo pensione aperto Core Pension disponibile in esclusiva per la rete FinecoBank. Grazie alla proposizione paperless mediante raccolta delle adesioni in modalità digitale e tramite web collaboration, le masse gestite hanno registrato un incremento dell'8,5% rispetto al 31 dicembre 2021.

Nell'ambito della consulenza assicurativa, nel corso del primo semestre 2022 è continuata la raccolta principalmente sui prodotti Multiramo Extra, Multiramo Target e Multiramo Private con un taglio di investimento a partire da 250 mila euro. In relazione alle nuove proposte di investimento, si segnala l'inserimento di 2 tariffe con bonus nel prodotto Multiramo Private che vanno a completare la gamma dei prodotti con linea dedicata esclusivamente al target di clientela HNWI, oltre al lancio della nuova Multiramo Flex a premi ricorrenti che comprende una versione "private".

In merito all'offerta su mercato primario (IPO), è continuata nell'anno 2022 l'attività di collocamento di Investment Certificates. Le strutture prevalentemente utilizzate sono quelle "condizionatamente protette" attraverso barriere di protezione fino al 70%, anche autocallable trimestrale e con coupon condizionato ed effetto memoria. Sono stati utilizzati 3 diversi emittenti ed effettuati 11 collocamenti. Il continuo incremento del numero dei Certificates quotati sul mercato secondario, anche in tematica ESG, amplia le soluzioni utilizzabili all'interno dei servizi di consulenza.

Con riferimento ai servizi di consulenza, sono proseguite le attività e le soluzioni della Banca volte a migliorare i servizi offerti alla clientela ed ai consulenti finanziari di Fineco. Le richieste di personalizzazione di portafogli Private sopra i 500 mila euro, pervenute al team di Senior Investment

Specialist della Banca, hanno raggiunto un controvalore di oltre 2,5 miliardi di euro, a dimostrazione dell'apprezzamento del servizio svolto e della necessità, da parte della clientela, di ricevere soluzioni di investimento personalizzate.

Nell'ottica di supportare l'attività dei consulenti finanziari sui clienti con posizioni articolate su più dossier o riferibili ad un nucleo familiare esteso, è stato lanciato nel 2020 il servizio "Monitoraggio Attivo". Tale servizio prevede un dialogo costante tra il consulente finanziario ed un team di Senior Investment Specialist che monitorano costantemente l'intera posizione del cliente avvalendosi di una piattaforma dedicata e tecnologicamente avanzata. Allo stato attuale, con il servizio si è raggiunta una profondità di analisi delle posizioni paragonabile a quella effettuata da asset manager. Le richieste di attivazione del servizio, dedicato a clientela con portafogli superiori a 2,5 milioni di euro, hanno superato 1,6 miliardi di euro alla fine del primo semestre 2022.

Nel continuo processo di sviluppo delle soluzioni per i consulenti finanziari, il servizio di "Diagnosi Private" è stato arricchito con nuove analisi di portafoglio, quali: l'esposizione settoriale e geografica basata sull'esposizione dei sottostanti.

Sono stati ulteriormente arricchiti i supporti a disposizione del Privante Banking, sviluppando una specifica sezione di analisi ESG nei 3 report di analisi private a disposizione dei consulenti: diagnosi private, diagnosi private di confronto, e fund insight.

Nel corso del primo semestre dell'anno il numero di diagnosi di portafoglio richieste è risultato considerevole, registrando un +10% rispetto al primo semestre dell'anno precedente. Si apprezza inoltre un notevole incremento, rispetto al primo semestre dell'anno precedente, di diagnostica di clientela prospect con un +64% dei portafogli diagnosticati nel 2022. Nell'ottica di continuità ed integrazione dei servizi di consulenza, sono stati finalizzati ed implementati i modelli della factor analysis e del VaR Unico anche per il servizio Advice, contestualmente al rilascio dell'aggiornamento della Frontiera Efficiente.

Infine, è stata ulteriormente migliorata la reportistica di analisi per i consulenti finanziari associata a tutti i portafogli modello proposti dalla Banca.

La seguente tabella mostra nel dettaglio la composizione dei prodotti della raccolta gestita al 30 giugno 2022, il cui saldo evidenzia un decremento dell'8,4% rispetto al 31 dicembre 2021, a causa dell'effetto mercato negativo registrato nel primo semestre 2022.

(Importi in migliaia)
Consistenze al Consistenze al Variazioni
30/06/2022 Comp % 31/12/2021 Comp % Assoluta %
Fondi comuni d'investimento e altri fondi 33.182.079 65,3% 38.052.645 68,6% (4.870.566) -12,8%
Prodotti assicurativi 15.420.884 30,4% 14.962.876 27,0% 458.008 3,1%
Gestioni patrimoniali 308.096 0,6% 329.710 0,6% (21.614) -6,6%
Prodotti di raccolta amministrata e diretta in
consulenza
1.877.505 3,7% 2.104.995 3,8% (227.490) -10,8%
Totale saldo raccolta gestita 50.788.564 100,0% 55.450.226 100,0% (4.661.662) -8,4%

La rete dei consulenti finanziari

La rete dei consulenti finanziari L'anno 2022 si è aperto sulla scia del ritrovato ottimismo, che aveva segnato anche gli ultimi mesi dell'anno precedente, e della fiducia da parte dei risparmiatori nei confronti delle diverse forme di investimento, ormai consolidata, grazie anche alle buone e continue performance espresse dai mercati.

Dopo poco, tuttavia, si è assistito ad un rapido mutamento di scenario generato dal cambiamento di politica monetaria delle banche centrali: sono arrivati segnali restrittivi dalle banche centrali americana ed europea in risposta alle tensioni inflazionistiche del momento, in parte legate alla lunga fase di quantative easing, in parte alle strozzature determinate dalla pandemia nella catena di offerta. Il conflitto Russia-Ucraina, inoltre, ha complicato ulteriormente il quadro economico e geo-politico, consolidando le aspettative inflazionistiche.

Questo ha dato luogo a reazioni molto negative dei mercati che, seppur superata l'onda d'urto della prima fase nelle prime settimane, si dimostrano ancora turbolenti (e con valori di molto inferiori rispetto all'inizio dell'anno) e il protrarsi della situazione, con il forte rincaro dei prezzi e il conseguente aumento dell'inflazione, continua a generare timori nella clientela per quanto riguarda l'economia e i propri risparmi.

Fondamentale in questi mesi è stata l'azione dei consulenti finanziari al fianco dei clienti, per dare assistenza e supporto di fronte ad uno scenario, ancora una volta, mutato improvvisamente. Il modello di Fineco, che vede il consulente finanziario quale interlocutore privilegiato per curare una relazione solida basata sulla fiducia, supportato da una tecnologia sempre più evoluta che consente una accurata pianificazione degli investimenti e garantisce il controllo e monitoraggio del rischio, si conferma essere un modello vincente. Inoltre, grazie anche alla possibilità per i consulenti finanziari di organizzare il lavoro in team ed alle tecniche di comunicazione a distanza sempre più diffuse, Fineco ha garantito ai propri clienti costante ed assidua presenza.

Inoltre, consulenti finanziari e clienti hanno dimostrato un atteggiamento che appare più maturo rispetto a contesti simili vissuti in passato, evitando disinvestimenti dettati dall'emotività del momento. L'importante afflusso di raccolta è un ulteriore segnale di fiducia della clientela e, sebbene si noti qualche rallentamento delle operazioni di investimento, crea i presupposti di riqualificazione futura per cogliere le opportunità successive alla stabilizzazione dei mercati.

Al 30 giugno 2022 per la Rete dei consulenti finanziari si evidenziano risultati comunque importanti, in particolare:

  • Raccolta Netta Totale: 4.935 milioni di euro
  • Raccolta Netta Gestita Totale: 1.711 milioni di euro
  • Raccolta Netta in Guided Products: 1.624 milioni di euro
  • Nuovi clienti acquisiti 32.166

posizionando la Banca al 2° posto per raccolta netta effettuata al 31 maggio 2022 secondo la classifica Assoreti (ultimo dato disponibile).

Il minor numero di nuovi clienti acquisiti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (32.166 rispetto a 44.352) è da un lato legato alla situazione contingente, ma anche e soprattutto ad una maggiore selettività nell'acquisizione della clientela da parte dei consulenti oltre che da una certa resistenza dei clienti a cercare un'alternativa in quanto al momento più focalizzati sul recupero della situazione attuale, piuttosto che al cambiamento.

Senza campagne commerciali di periodo e nonostante l'effetto mercato, il portafoglio medio della Rete si è mantenuto sostanzialmente invariato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (31,2 milioni di euro verso 32,5 milioni di euro al giugno 2021), a testimonianza di una sana attività di raccolta realizzata nel passato e di una solida relazione di fiducia instaurata con i clienti.

A completamento di ciò e grazie all'importante contributo avuto da Fineco AM nel perfezionare strumenti innovativi, i consulenti finanziari hanno potuto essere particolarmente tempestivi nell'offrire ai clienti soluzioni difensive che consentono una progressiva esposizione azionaria, evitando errori di market timing e garantendo adeguata diversificazione e tempestivo ribilanciamento, rispondendo in questo modo anche alle esigenze dei clienti dal profilo più cauto. Nel semestre, inoltre, i consulenti finanziari hanno potuto disporre della nuova gamma di fondi e fondi di fondi passivi lanciati da FAM, che combinano l'efficienza dello strumento ad una particolare attenzione ai costi e ad un'ampia diversificazione.

Per quanto riguarda il segmento Private, al 30 giugno 2022 gli asset riferibili ai clienti private assistiti da consulenti finanziari si attestano 39,6 miliardi di euro, riferiti a circa 40.000 clienti. Ulteriore elemento positivo è rappresentato dal confronto con i competitor: Fineco conferma, infatti, la propria posizione di leadership nella crescita di masse e clienti.

Per quanto attiene all'attività di reclutamento, complemento alla crescita ed al miglioramento qualitativo della Rete, si conferma la forte attrattività del nostro modello, in modo particolare per quei professionisti che sono ancora legati a modelli più tradizionali. Nel primo semestre 2022 sono stati inseriti 47 nuovi consulenti finanziari, figure professionali qualificate, principalmente provenienti dal mondo delle reti di consulenza finanziaria, dalle banche tradizionali e dagli istituti specializzati nel Private Banking. I "millenials" si confermano un importante risorsa sulla quale puntare ed abbiamo avviato alla professione 82 nuovi consulenti nell'ambito del "progetto giovani". Il saldo netto della Rete è di 97 unità nel semestre, che mostra un bassissimo tasso di turnover (pari a circa l'1%).

Fineco ha tenuto fede al proprio impegno per quanto riguarda l'educazione finanziaria, con eventi dedicati principalmente alla clientela e coinvolgendo anche clientela prospect, con l'obiettivo di aumentare la conoscenza su tematiche riguardanti investimenti, pianificazione finanziaria e patrimoniale, finanza comportamentale e di rispondere alle domande dei nostri clienti, trattando diversi argomenti di "attualità finanziaria".

Nel semestre sono stati tenuti complessivamente circa 750 eventi (di cui 413 in modalità web) che hanno visto la partecipazione di circa 35.800 tra clienti e prospect. Di questi, gli eventi dedicati alla clientela di fascia alta sul tema più ampio della pianificazione patrimoniale sono stati 29, con oltre 2.500 clienti Private coinvolti.

La rete dei consulenti finanziari

Al 30 giugno 2022 la Rete è composta da 2.887 consulenti finanziari.

La presenza capillare della Rete sul territorio è supportata dai 423 negozi finanziari. Nel corso del semestre sono state messe a punto 8 nuove aperture a ulteriore sostegno dell'immagine e della capillarità.

Raccolta netta - Rete consulenti finanziari

(Importi in migliaia)
1° semestre Comp % 1° semestre Comp % Variazioni
2022 2021 Assoluta %
Conti correnti e depositi liberi 1.134.226 23,0% 576.410 10,4% 557.816 96,8%
Depositi vincolati e pronti contro termine (1) 0,0% (158) 0,0% 157 -99,4%
RACCOLTA DIRETTA 1.134.225 23,0% 576.252 10,4% 557.973 96,8%
Gestioni patrimoniali 18.703 0,4% 57.622 1,0% (38.919) -67,5%
Fondi comuni d'investimento e altri fondi 551.517 11,2% 2.564.913 46,3% (2.013.396) -78,5%
Prodotti assicurativi 1.086.617 22,0% 1.307.770 23,6% (221.153) -16,9%
Prodotti di raccolta amministrata e diretta in
consulenza
53.936 1,1% 78.653 1,4% (24.717) -31,4%
RACCOLTA GESTITA 1.710.773 34,7% 4.008.958 72,3% (2.298.185) -57,3%
Titoli di Stato, obbligazioni e azioni 2.090.320 42,4% 960.084 17,3% 1.130.236 117,7%
RACCOLTA AMMINISTRATA 2.090.320 42,4% 960.084 17,3% 1.130.236 117,7%
RACCOLTA NETTA TOTALE - RETE
CONSULENTI FINANZIARI
4.935.318 100,0% 5.545.294 100,0% (609.976) -11,0%
di cui Guided products & services 1.623.641 32,9% 3.716.873 67,0% (2.093.232) -56,3%

La tabella sotto esposta riporta la consistenza della raccolta riferibile alla rete dei consulenti finanziari al 30 giugno 2022, complessivamente pari a 90.078 milioni di euro (94.631 milioni di euro al 31 dicembre 2021). Secondo la classifica Assoreti, al 31 marzo 2022 FinecoBank si posizionava al 3° posto per patrimonio totale (ultimo dato disponibile).

Saldo raccolta diretta e indiretta – Rete consulenti finanziari

(Importi in migliaia)
Consistenze al Consistenze al Variazioni
30/06/2022 Comp% 31/12/2021 Comp% Assoluta %
Conti correnti e depositi liberi 23.823.517 26,4% 22.689.292 24,0% 1.134.225 5,0%
Depositi vincolati e pronti contro termine - 0,0% 1 0,0% (1) -100,0%
SALDO RACCOLTA DIRETTA 23.823.517 26,4% 22.689.293 24,0% 1.134.224 5,0%
Gestioni patrimoniali 308.096 0,3% 329.710 0,3% (21.614) -6,6%
Fondi comuni d'investimento e altri fondi 32.786.507 36,4% 37.557.343 39,7% (4.770.836) -12,7%
Prodotti assicurativi 15.364.529 17,1% 14.899.834 15,7% 464.695 3,1%
Prodotti di raccolta amministrata e diretta in
consulenza
1.877.475 2,1% 2.104.977 2,2% (227.502) -10,8%
SALDO RACCOLTA GESTITA 50.336.607 55,9% 54.891.864 58,0% (4.555.257) -8,3%
Titoli di Stato, obbligazioni e azioni 15.917.567 17,7% 17.049.982 18,0% (1.132.415) -6,6%
SALDO RACCOLTA AMMINISTRATA 15.917.567 17,7% 17.049.982 18,0% (1.132.415) -6,6%
SALDO RACCOLTA DIRETTA E INDIRETTA -
RETE CONSULENTI FINANZIARI
90.077.691 100,0% 94.631.139 100,0% (4.553.448) -4,8%
di cui Guided products & services 38.786.696 43,1% 42.240.277 44,6% (3.453.581) -8,2%

Le risorse La controllante: FinecoBank S.p.A.

Al 30 giugno 2022 le risorse della Banca sono pari 1.266 in aumento rispetto alle 1.261 presenti in azienda al 31 dicembre 2021.

Nel corso del primo semestre 2022, fino al perdurare dello stato di emergenza, tutti i dipendenti hanno continuato a lavorare da remoto, garantendo la prosecuzione dell'attività. Successivamente, dopo un iniziale periodo di rientro in ufficio per un giorno alla settimana, dal primo maggio è entrato in vigore l'Accordo individuale sul lavoro Agile che prevede la possibilità di lavorare da casa, indicativamente 2 giornate alla settimana elevabili a 3, non frazionabili ad ore, e comunque nel limite massimo mensile di 12 giornate. Sono proseguite, inoltre, ulteriori iniziative volte ad agevolare e migliorare la vita lavorativa e personale dei dipendenti, in continuità con quanto fatto nel corso del 2021 (ad esempio in ambito salute e welfare). Tempestività di intervento e costante monitoraggio dell'evoluzione della situazione pandemica sono state le parole chiave che hanno caratterizzato l'approccio della Banca in tutti i processi dedicati alle risorse umane.

Sono inoltre proseguite, con modalità "a distanza", le attività di selezione volte al rafforzamento e all'ottimizzazione delle aree dedicate allo sviluppo del business, al supporto organizzativo e tecnologico ed al controllo e gestione dei rischi.

Delle 42 assunzioni, molte sono state inserite all'interno dell'area Customer Relationship Management a conferma della forte e costante attenzione riservata ai giovani neolaureati. Il Customer Relationship Management costituisce, infatti, il punto di partenza di un percorso di sviluppo professionale che può portare a ricoprire differenti ruoli in azienda.

In continuità con gli anni precedenti, è proseguito anche nei primi sei mesi del 2022 l'impegno per attrarre nuovi talenti, con particolare focus sulle nuove generazioni (Millenials e Generazione Z), grazie anche ad iniziative di employer branding volte ad incontrare ed ingaggiare neo laureati o laureandi e comprendere al meglio le dinamiche comportamentali tipiche delle nuove generazioni. FinecoBank ha partecipato a Career Day Digitali e ha proseguito ad utilizzare tecniche alternative di selezione, come il video colloquio e i colloqui a distanza. Anche l'onboarding si è svolto in maniera molto rapida, dotando immediatamente i nuovi assunti di tutta la strumentazione necessaria al lavoro da remoto.

Nel corso dei primi sei mesi del 2022 le uscite hanno coinvolto complessivamente 37 risorse di cui:

  • 27 per dimissioni;
  • 10 per altri motivi.

Per quanto attiene all'inquadramento, i dipendenti sono così suddivisi:

Uomini Donne Totale
Qualifica 30/06/2022 31/12/2021 30/06/2022 31/12/2021 30/06/2022 31/12/2021
Dirigenti 24 24 6 6 30 30
Quadri Direttivi 302 302 128 125 430 427
Aree Professionali 408 406 398 398 806 804
Totale 734 732 532 529 1.266 1.261

Al 30 giugno 2022 i part-time presenti in Banca sono 104, circa l'8% dell'organico, il personale femminile rappresenta circa il 42% della forza lavoro, l'anzianità aziendale media si attesta a circa 12 anni, mentre l'età media è pari a circa 42 anni.

Formazione dipendenti

La formazione dei dipendenti dei primi sei mesi del 2022 si è focalizzata sia sull'acquisizione e il consolidamento delle competenze richieste dalle diverse esigenze aziendali, sia sull'aggiornamento delle conoscenze individuali, con particolare attenzione alla formazione obbligatoria, tecnica, linguistica e comportamentale-manageriale.

Di seguito il dettaglio delle ore* di formazione per area di intervento:

Area intervento Ore di formazione
Obbligatoria 7.939
Tecnica 8.339
Linguistica 2.411
Comportamentale – Manageriale 445
Totale 19.134

*FAM inclusa

Formazione obbligatoria

La Banca è impegnata nella costante diffusione e miglioramento della cultura del Rischio e della Compliance, elementi che permettono al business della Banca di essere, oltre che profittevole, sostenibile nel tempo. Riteniamo infatti che la formazione su tali tematiche sia fondamentale per promuovere tra i dipendenti la consapevolezza che la trasparenza e il rispetto delle regole sono essenziali per FinecoBank.

Per questo motivo si continua a prestare forte attenzione alla formazione obbligatoria, estesa a tutti i dipendenti ed erogata principalmente sulla Piattaforma Learning Next, con la costante creazione di nuovi corsi su tematiche rilevanti, quali ad esempio l'anatocismo bancario e i conflitti di interesse, e l'aggiornamento di quelli esistenti.

Nel primo semestre è stato rilasciato anche il corso "Percorso formativo per Smart Workers" con l'obiettivo di supportare i colleghi nella gestione del lavoro a distanza, fornendo un particolare focus sulla normativa e sulla sicurezza.

Inoltre, al fine di assicurare la conformità alle disposizioni normative in tema di Salute e Sicurezza sul Lavoro, la Banca garantisce a tutte le risorse adeguata formazione in materia. Tale formazione sarà erogata in maniera continuativa e periodica sulla base delle normative vigenti.

Con l'obiettivo di garantire l'apprendimento da parte di tutti i dipendenti di tali materie e preservare la Banca dai rischi operativi, legali e reputazionali legati al mancato completamento dei corsi, vengono effettuati monitoraggi periodici sulla formazione obbligatoria.

All'interno delle strutture che si occupano di fornire informazioni alla clientela, sono stati poi erogati corsi di formazione obbligatoria in ambito assicurativo IVASS, di aggiornamento professionale ai fini del regolamento CONSOB e Assessment annuale delle competenze sulle materie indicate da ESMA.

Formazione tecnica, comportamentale e manageriale

Nel corso del primo semestre 2022, usufruendo della collaborazione di fornitori esterni, Università e di competenze interne, sono stati organizzati interventi formativi utili all'acquisizione di conoscenze tecniche necessarie a migliorare, non solo la produttività aziendale, ma anche il livello di specializzazione dei dipendenti.

Come ogni anno, all'interno della struttura del Customer Care, in ottica di mantenimento di alti standard di qualità del servizio e di attenzione al cliente, sono stati organizzati corsi di formazione sia "in ingresso" che "in itinere" per un totale di 7.300 ore, mirati all'acquisizione delle principali competenze tecniche e specifiche del ruolo.

Inoltre, per rispondere alle necessità di formazione comportamentale, manageriale ed anche personale di tutti i dipendenti, viene costantemente arricchito il catalogo on line presente su Learning Next con nuovi corsi su tematiche quali la comunicazione, l'efficacia personale, la leadership, il lavoro di squadra, la motivazione. Il catalogo è liberamente accessibile ed è strutturato attraverso diverse modalità di apprendimento come ad esempio interviste, quiz, esercitazioni.

Nel primo semestre 2022, Fineco ha inoltre avviato un percorso di Project Management dedicato ad un selezionato target di Professional con l'obiettivo di far acquisire loro le logiche di base e un mindset al project management, attraverso una formazione pratica e una metodologia strutturata. È stato progettato un percorso dedicato anche ai Manager che verrà erogato nel secondo semestre dell'esercizio.

Anche per il 2022 FinecoBank ha rinnovato l'associazione a Valore D, che offre la possibilità ai dipendenti di accedere a contenuti e corsi pensati per valorizzare il talento femminile e promuovere la cultura inclusiva in azienda.

Formazione linguistica

Anche per il 2022 tutti i dipendenti hanno l'opportunità di utilizzare la piattaforma di formazione linguistica Voxy, basata sull'intelligenza artificiale, con l'obiettivo di accrescere le competenze della lingua inglese di ognuno attraverso un percorso di apprendimento personalizzato sulla base del livello di conoscenza iniziale e dei propri interessi.

Inoltre, a circa 300 dipendenti sono stati attivati i consueti percorsi di formazione di inglese sia di gruppo che individuali, telefonici o svolti in aula virtuale. In alcuni casi per le risorse executive sono stati attivati corsi di Legal English.

Sono stati attivati anche due percorsi di gruppo di lingua tedesca.

La partecipazione dei dipendenti ai corsi di formazione linguistica viene definita sulla base delle richieste formalizzate dai singoli responsabili di struttura, in funzione delle specifiche esigenze professionali dei colleghi, fatta eccezione per la piattaforma Voxy disponibile per tutti.

La controllata: Fineco Asset Management Designated Activity Company (Dac)

Al 30 giugno 2022 le risorse della società sono 50, di cui 19 donne e 31 uomini con un'età media pari a circa 37 anni.

Nel corso dei primi sei mesi del 2022 gli ingressi sono stati 11 e le uscite hanno coinvolto complessivamente 5 risorse per dimissioni.

Piani di incentivazione

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 18 gennaio 2022, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 17 gennaio 2022, ha approvato i seguenti sistemi di incentivazione successivamente approvati dall'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2022:

  • Sistema Incentivante 2022 per il personale dipendente appartenente al "Personale più rilevante";
  • Sistema Incentivante 2022 per i consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante".

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 9 febbraio 2022, tenuto conto del risultato positivo della verifica delle condizioni minime di accesso a livello di Gruppo e di quelle individuali (compliance dei comportamenti e occupazione continuativa), nonché del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 7 febbraio 2022, ha approvato:

  • con riferimento ai piani "Sistema Incentivante 2016", "Sistema Incentivante 2017", "Sistema Incentivante 2018", "Sistema Incentivante 2019" e "Sistema Incentivante 2020" (Bonus Pool):
    • o l'esecuzione dei piani;
    • o l'assegnazione della quarta tranche azionaria del piano 2016, attribuita nel 2017, corrispondente a n. 30.406 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 12 gennaio 2016;
    • o l'assegnazione della terza tranche azionaria del piano 2017, attribuita nel 2018, corrispondente a n. 28.457 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 9 gennaio 2017;
    • o l'assegnazione della seconda tranche azionaria del piano 2018 e della terza tranche azionaria della severance concordata nel 2018 per un dirigente con responsabilità strategiche, attribuite nel 2019, corrispondenti a complessive n. 42.049 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 10 gennaio 2018;
    • o l'assegnazione della seconda tranche azionaria del piano 2019, attribuita nel 2020, corrispondente a n. 1.127 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 10 gennaio 2019;
    • o l'assegnazione della prima tranche azionaria del piano 2020, attribuita nel 2021, corrispondente a n. 65.749 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 15 gennaio 2020;
    • o un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 55.370,04 euro corrispondente a complessive n. 167.788 azioni ordinarie FinecoBank del valore nominale di 0,33 euro ciascuna (aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, regolare godimento) con efficacia dal 31 marzo 2022, in parziale esercizio della delega al Consiglio di Amministrazione conferita dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti dell'11 aprile 2017, 11 aprile 2018, 10 aprile 2019 e 28 aprile 2020 ai sensi dell'art. 2443 del Codice civile. L'effetto di diluizione derivante dai suddetti aumenti di capitale gratuito è quantificato nella misura dello 0,03% del capitale fully diluited.
  • con riferimento al piano "Sistema Incentivante 2021 (Bonus Pool)":

    • o il "Bonus Pool 2021" di FinecoBank;
    • o le proposte di determinazione del bonus 2021 per l'Amministratore Delegato e Direttore Generale, gli altri Dirigenti con Responsabilità Strategiche e altro Personale più rilevante;
  • o l'attribuzione di n. 161.018 azioni ordinarie FinecoBank, da corrispondere gratuitamente al Personale sopra menzionato secondo quanto stabilito dai Regolamenti.

  • o l'assegnazione della prima tranche in denaro.
  • con riferimento al "Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2018-2020" per i dipendenti di FinecoBank:
    • o l'esecuzione del piano;
    • o l'assegnazione della seconda tranche in azioni del Piano, attribuita nel 2018 e corrispondente a n. 52.302 azioni ordinarie gratuite FinecoBank, e conseguentemente un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 17.259,66 euro con efficacia dal 31 marzo 2022 in parziale esercizio della delega al Consiglio di Amministrazione conferita dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti dell'11 aprile 2018 ai sensi dell'art. 2443 del Codice civile.
  • con riferimento al piano "Sistema Incentivante 2021 PFA":
    • o la proposta di determinazione del Bonus Pool 2021 per la rete dei consulenti finanziari;
    • o le proposte di determinazione del bonus 2021 e dei differimenti degli anni precedenti per i consulenti finanziari appartenenti al "Personale più rilevante";
    • o l'attribuzione di 83.388 azioni FinecoBank (nel rispetto del limite massimo di n. 203.773 azioni ordinarie), da corrispondere gratuitamente ai Consulenti Finanziari sopra menzionati secondo quanto stabilito dai Regolamenti;
    • o l'acquisto di azioni proprie, in considerazione dell'autorizzazione ottenuta dall'Autorità di Vigilanza, ai sensi degli art. 77-78 Reg. UE n. 575/2013 del 26 giugno 2013 (CRR) come modificato dal Reg. UE n. 876/2019, coerentemente alla deliberazione assembleare;
  • o l'assegnazione della prima tranche in denaro. con riferimento al piano "Sistema Incentivante 2020 PFA", "Sistema Incentivante 2019 PFA", "Sistema Incentivante 2018 PFA", "Sistema
    • Incentivante 2017 PFA": o l'esecuzione dei piani;
    • o l'assegnazione della prima tranche azionaria del "Sistema Incentivante 2020 PFA" corrispondente a n. 28.998 azioni FinecoBank e della seconda tranche in denaro da corrispondere ai consulenti finanziari "Identified Staff", secondo quanto stabilito dal regolamento del piano,
    • o l'assegnazione della seconda tranche azionaria del "Sistema Incentivante 2019 PFA": da corrispondere ai consulenti finanziari "Identified Staff", secondo quanto stabilito dal regolamento del piano, corrispondente a n. 8.227 azioni FinecoBank.
    • o l'assegnazione della seconda tranche azionaria del "Sistema Incentivante 2018 PFA", corrispondente a n. 3.435 azioni FinecoBank e l'assegnazione della terza tranche in denaro del piano, da corrispondere ai Consulenti Finanziari "Identified Staff", secondo quanto stabilito dal regolamento.
    • o l'assegnazione della terza tranche azionaria del "Sistema Incentivante 2017 PFA", corrispondente a n. 5.527 azioni FinecoBank.
  • con riferimento al "Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2018-2020" per i Consulenti Finanziari di FinecoBank identificati come "Personale più rilevante":
    • o l'esecuzione del piano;
    • o l'assegnazione della seconda tranche in denaro del Piano ai beneficiari.

Il Consiglio di Amministrazione di Fineco Asset Management riunitosi il 21 aprile 2022 ha approvato il proprio Sistema Incentivante 2022 per il personale locale appartenente al "Personale più rilevante".

L'infrastruttura tecnologica

L'infrastruttura tecnologica FinecoBank è una delle più importanti banche FinTech e propone un modello di business unico in Europa, che combina le migliori piattaforme con un grande network di consulenti finanziari. Offre da un unico conto servizi di banking, credit, trading e investimento attraverso piattaforme transazionali e di consulenza sviluppate con tecnologie proprietarie.

La strategia competitiva di Fineco si basa su un approccio che da sempre anima la Banca, l'interpretazione dei bisogni del cliente ed il sistema informativo rappresentano uno strumento di primaria importanza per il conseguimento degli obiettivi sia strategici che operativi: Fineco affianca alla cura della clientela una componente intrinseca di innovazione che riesce a seguire i trend tecnologici più attuali anche attraverso la propria cultura interna, rendendo l'esperienza dei clienti fluida e intuitiva su tutti i canali.

Nel corso degli anni la scelta strategica in ambito IT e Security è stata di presidiare internamente tutte le attività tecnologiche e di sicurezza che potessero fornire un contributo significativo per lo sviluppo del business. Questo approccio ha consentito di offrire prodotti customizzati e distintivi, mantenere un know-how interno e un controllo elevato sull'evoluzione della propria tecnologia e dei propri servizi, mantenere la proprietà intellettuale delle applicazioni sviluppate e degli algoritmi a supporto, garantire un rapido time to market, così come migliori e costanti performance nell'erogazione dei servizi.

L'attuale architettura è strutturata su più livelli logici, segregati in termini di reti e sistemi di erogazione:

  • Layer di frontend per le applicazioni web, mobile e di banca telefonica;
  • Layer di backend per l'erogazione dei servizi core quali il banking, il trading e i servizi di consulenza;
  • Layer di integrazione tecnica che consente di far interagire i due layer precedenti e di integrarsi con le controparti necessarie (info-provider, mercati, partner, etc);
  • Data layer, che ospita il complesso del patrimonio informativo aziendale, strutturato e destrutturato.

I paradigmi architetturali e di sviluppo in uso, orientati all'"agile development", unitamente all'adozione di tecnologie di ultima generazione, consentono d'integrare in modo efficace e sostenibile i canali distributivi, la piattaforma operativa interna e gli applicativi tramite i quali i clienti accedono ai servizi loro dedicati.

L'ottica è quella di avere un'elevata sostenibilità in termini di struttura dei costi tecnologici, un'elevata scalabilità di tipo "orizzontale", progettare servizi che vengano erogati in modo distribuito e mantenere all'interno dell'azienda lo sviluppo e la gestione delle applicazioni a valore aggiunto che rappresentino un fattore competitivo per Fineco, sia esso quantificabile in termini di "time to market" o di efficienza/leva operativa.

Per quanto riguarda Fineco AM, la società utilizza una piattaforma di terzi per la gestione dei servizi di investimento.

Nel corso del primo semestre del 2022 la Direzione ICT & Security Office è stata impegnata nella consueta attività di adeguamento tecnologico, ottimizzazione infrastrutturale ed applicativa con particolare attenzione ai temi di efficientamento dei processi operativi, consolidamento e sviluppo del sistema informativo, volta a fornire servizi innovativi, affidabili, interoperabili ed aperti che migliorino l'experience dei clienti e dei consulenti finanziari oltre che a garantire l'aderenza alle opportunità offerte dal panorama normativo.

Il sistema dei controlli interni

Il sistema dei controlli interni Il sistema dei controlli interni è un elemento fondamentale del complessivo sistema di governo delle banche; esso assicura che l'attività aziendale sia in linea con le strategie e le politiche aziendali e sia improntata a canoni di sana e prudente gestione.

La Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti definisce i principi e le linee guida cui il sistema dei controlli interni delle banche si deve uniformare; in quest'ambito sono definiti i principi generali di organizzazione, indicati il ruolo ed i compiti degli organi aziendali, delineate le caratteristiche ed i compiti delle funzioni aziendali di controllo.

I presidi relativi al sistema dei controlli interni devono coprire ogni tipologia di rischio aziendale. La responsabilità primaria è rimessa agli organi aziendali, ciascuno secondo le rispettive competenze. L'articolazione dei compiti e delle responsabilità degli organi e delle funzioni aziendali deve essere chiaramente definita.

Le banche applicano le disposizioni secondo il principio di proporzionalità, cioè tenuto conto della dimensione e complessità operative, della natura dell'attività svolta, della tipologia dei servizi prestati.

La Banca Centrale Europea e la Banca d'Italia, nell'ambito del processo di revisione e valutazione prudenziale, verificano la completezza, l'adeguatezza, la funzionalità (in termini di efficienza ed efficacia), l'affidabilità del sistema dei controlli interni delle banche.

Coerentemente a quanto statuito dalle Autorità di Vigilanza, il Sistema dei Controlli Interni della Banca è costituito dall'insieme delle regole, delle funzioni, delle strutture, delle risorse, dei processi e delle procedure che mirano ad assicurare, nel rispetto della sana e prudente gestione, il conseguimento delle seguenti finalità:

  • verifica dell'attuazione delle strategie e delle politiche aziendali;
  • contenimento del rischio entro i limiti indicati nel quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio della Banca (Risk Appetite Framework - "RAF");
  • prevenzione del rischio che la Banca sia coinvolta, anche involontariamente, in attività illecite (con particolare riferimento a quelle connesse con il riciclaggio, l'usura ed il finanziamento al terrorismo);
  • salvaguardia del valore delle attività e protezione dalle perdite;
  • efficacia ed efficienza dei processi aziendali;
  • affidabilità e sicurezza delle informazioni aziendali e delle procedure informatiche;
  • conformità delle operazioni con la legge e la normativa di vigilanza, nonché con le politiche, i regolamenti e le procedure interne della Banca e del Gruppo FinecoBank.

FinecoBank, in qualità di Capogruppo, ha dotato il Gruppo di un sistema unitario di controlli interni che consenta l'effettivo controllo sia sulle scelte strategiche del Gruppo nel suo complesso, sia sull'equilibrio gestionale delle singole entità del Gruppo.

Da un punto di vista metodologico, il Sistema dei Controlli Interni della Banca e di Fineco AM, unica società controllata, prevede tre tipologie di controlli:

  • controlli di 1° livello (cd. "controlli di linea"): sono controlli relativi allo svolgimento delle singole attività lavorative e sono posti in essere sulla base di procedure esecutive all'uopo predisposte sulla base di un'apposita normativa interna. Il presidio sui processi ed il loro costante aggiornamento è affidato ai "responsabili di processo", che hanno l'incarico di porre in essere controlli idonei a garantire il corretto svolgimento dell'attività quotidiana da parte del personale interessato, nonché il rispetto delle deleghe conferite. I processi presidiati riguardano sia le strutture di contatto con la clientela sia quelle esclusivamente interne;
  • controlli di 2° livello: sono controlli legati all'operatività quotidiana connessi al processo di misurazione dei rischi e sono effettuati in via continuativa da strutture diverse da quelle operative. I controlli sui rischi di mercato, di credito e operativi, aventi ad oggetto la verifica del rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative ed il controllo della coerenza dell'operatività delle singole aree produttive rispetto ai predefiniti obiettivi di rischio/rendimento, sono assegnati alla funzione Risk Management; i controlli sui rischi di non conformità alle norme sono in carico alla Direzione Compliance; sulle aree normative per le quali sono già previste forme di controllo da parte di strutture specialistiche, il presidio del rischio di non conformità è attribuito a queste ultime sulla base del modello operativo di «Coverage Indiretto»;
  • controlli di 3° livello: sono quelli tipici della revisione interna, basati sull'analisi delle informazioni ricavate dalle basi-dati o dai report aziendali nonché sullo svolgimento di verifiche in loco. Questo tipo di controllo è volto a individuare violazioni delle procedure e della regolamentazione nonché a valutare periodicamente la completezza, l'adeguatezza, la funzionalità (in termini di efficienza ed efficacia) e l'affidabilità del sistema dei controlli interni e del sistema informativo (ICT audit), con cadenza prefissata in relazione alla natura e all'intensità dei rischi. Tali controlli sono assegnati alla funzione Internal Audit; per verificare la rispondenza dei comportamenti delle società appartenenti al Gruppo agli indirizzi della Capogruppo nonché l'efficacia del sistema dei controlli interni, la funzione di revisione interna di FinecoBank a livello consolidato effettua periodicamente verifiche in loco sulle componenti del Gruppo, tenuto conto della rilevanza delle diverse tipologie di rischio assunte dalle entità.

Per quanto concerne la controllata Fineco AM, la struttura organizzativa prevede lo svolgimento delle attività di Compliance, Risk Management ed Internal Audit da parte di funzioni interne alla società.

La Capogruppo FinecoBank definisce le opportune misure di controllo e monitoraggio della controllata Fineco AM, assicurando un allineamento dell'implementazione del sistema dei controlli interni a livello di Gruppo, ove possibile, in considerazione delle specificità del business svolto dalla controllata irlandese.

Il sistema dei controlli interni

Le funzioni aziendali deputate ai controlli di 2° e 3° livello della Capogruppo presentano annualmente agli organi aziendali una relazione che illustra le verifiche effettuate, i risultati emersi, i punti di debolezza rilevati con riferimento, oltre che alla Capogruppo medesima, anche al Gruppo bancario nel suo complesso e propongono gli interventi da adottare per la rimozione delle carenze rilevate.

Presso la Capogruppo sono inoltre istituiti controlli di vigilanza istituzionale: sono i controlli svolti dagli organi con funzioni di controllo della Banca tra i quali, in particolare, il Collegio Sindacale e l'Organismo di Vigilanza ex D.lgs. 8 giugno 2001, n. 231.

Considerando le funzioni e le strutture coinvolte, il Sistema dei Controlli Interni di FinecoBank si fonda su:

  • organi e funzioni di controllo, comprendendo, ciascuno per le rispettive competenze, il Consiglio di Amministrazione, il Comitato Rischi e Parti Correlate, il Comitato Remunerazione, il Comitato Nomine, il Comitato Corporate Governance e Sostenibilità Ambientale e Sociale, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale, il Collegio Sindacale, l'Organismo di Vigilanza istituito ai sensi del D.Lgs 231/01 nonché le funzioni aziendali di controllo (Risk Management, Compliance13, Internal Audit) ed altre funzioni che svolgono specifiche attività di controllo14;
  • modalità di coordinamento tra i soggetti coinvolti nel Sistema dei Controlli Interni e di gestione dei rischi che prevedono:
    • o forme di collaborazione e coordinamento tra le funzioni di controllo, sia attraverso specifici flussi informativi formalizzati nelle normative interne, sia attraverso l'istituzione di comitati manageriali dedicati a tematiche di controllo;
    • o definizione dei flussi informativi tra gli Organi Aziendali e le funzioni di controllo della Banca.

In ultimo, si precisa che ai sensi dell'articolo 49, paragrafo 1, del Regolamento (UE) n. 468/2014 della Banca Centrale Europea (BCE/2014/17) (regolamento quadro sull'MVU, Meccanismo di Vigilanza Unico), la BCE pubblica, a partire dal 4 settembre 2014, un elenco periodicamente aggiornato contenente il nome dei soggetti e gruppi vigilati che ricadono sotto la vigilanza diretta della BCE ("soggetti vigilati significativi" e "gruppi vigilati significativi", secondo la definizione di cui all'articolo 2, punti 16) e 22) del regolamento quadro sull'MVU), indicando per ciascuno la motivazione specifica della vigilanza diretta e, in caso di classificazione come "significativo" sulla base del criterio delle dimensioni, il valore totale delle attività del soggetto o del gruppo vigilato.

Si ricorda, infine, che nel corso del 2021 la Banca Centrale Europea aveva notificato la propria decisione in merito alla classificazione di FinecoBank come soggetto significativo, con decorrenza 1° gennaio 2022. Tale decisione è motivata dal superamento, al 31 dicembre 2020, della soglia dimensionale di significatività di 30 miliardi di euro, individuata dal citato regolamento 468/2014 (MVU). Di conseguenza, nel 2022 l'annuale processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP) sarà svolta da un Joint Supervisory Team (JST), composto da analisti della DG "Specialized Institutions & LSIs" della BCE e del Servizio Supervisione Banche 1 della Banca d'Italia.

Principali rischi e incertezze

Per una compiuta descrizione dei rischi e delle incertezze che la Banca e il Gruppo devono fronteggiare nell'attuale situazione di mercato si rinvia alla Parte A – Politiche contabili e alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura delle note illustrative.

13 Nell'ambito della Direzione Compliance opera la Funzione Antiriciclaggio e Antiterrorismo, incaricata di gestire la corretta applicazione della normativa in tema di contrasto al riciclaggio ed al finanziamento del terrorismo, con a capo il Responsabile della Funzione Antiriciclaggio.

14 L'ordinamento e le fonti di autoregolamentazione attribuiscono compiti di controllo a specifiche funzioni – diverse dalle funzioni aziendali di controllo – la cui attività va inquadrata in modo coerente nel Sistema dei Controlli Interni.

Al riguardo, la Banca ha individuato alcune funzioni/strutture organizzative che sulla base di specifici compiti assegnati presidiano taluni ambiti normativi. In particolare, rilevano i presidi del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari e quello di Controllo sulla Rete di vendita dei consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede.

Il modello di presidio indiretto prevede inoltre che, con riferimento ad altre normative per le quali siano già previste forme specifiche di presidio specializzato - adeguate a gestire i profili di rischio di non conformità - i compiti della funzione compliance possano essere graduati. Compliance rimane comunque responsabile, in collaborazione con le funzioni specialistiche incaricate, almeno della definizione delle metodologie di valutazione del rischio di non conformità e della individuazione delle relative procedure, e procede alla verifica dell'adeguatezza delle procedure medesime a prevenire il rischio di non conformità. Attualmente, sono stati individuati presidi specialistici nelle seguenti funzioni aziendali:

- Corporate Law & Board Secretary's Office in relazione ad operazioni con parti correlate e soggetti collegati; Delegato in materia di Salute e Sicurezza sul lavoro (Delegato 81); Responsabile dei Lavori ai sensi dell'dell'articolo 89, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81; Risorse Umane; GBS - Organizzazione e Operations Banca - Business Continuity Manager; CFO - Affari Fiscali e Consulenza; CFO - Amministrazione e Segnalazioni OdV; CFO - Rappresentante della Direzione ai sensi del Regolamento EMAS (Eco-Management and Audit Scheme) n. 1221/2009/CE.

Tutte le funzioni aziendali, diverse dalle funzioni aziendali di controllo, partecipano inoltre al Sistema dei Controlli Interni attraverso lo svolgimento dei controlli di primo livello incorporati nei processi aziendali di loro pertinenza.

La struttura organizzativa

Il modello organizzativo della Capogruppo

Il modello organizzativo della Capogruppo si basa su un modello di tipo funzionale, in modo da raggruppare le attività in base ad una funzione specifica ed a processi comuni; tutte le conoscenze e le capacità, riguardo alle specifiche attività, vengono migliorate nel continuo e consolidate, creando per ogni singola struttura, e quindi per l'intera organizzazione, una conoscenza approfondita del proprio ambito. Il punto di forza della struttura funzionale è quello di promuovere economie di scala, in quanto tutti i dipendenti appartenenti alla stessa funzione possono condividere competenze e processi, evitando duplicazioni e sprechi. Inoltre, il modello funzionale facilita lo sviluppo di capacità e conoscenze verticali all'interno dell'area di appartenenza e garantisce la necessaria dinamicità decisionale, avendo una linea gerarchica ben definita. Nel modello organizzativo della Capogruppo, pur applicando il concetto di "specializzazione" funzionale, vengono garantiti i collegamenti orizzontali tra le diverse funzioni, anche grazie all'adozione di un approccio per progetti in ogni fase di definizione e rilascio di prodotti e servizi: i gruppi di progetto, infatti, prevedono la partecipazione di uno o più membri delle funzioni competenti che apportano la propria conoscenza approfondita per il proprio ambito di competenza. I collegamenti orizzontali sono inoltre garantiti dal funzionamento di appositi Comitati manageriali, che presidiano, tra le altre attività, lo stato di avanzamento dei progetti più rilevanti. Le sinergie tra i canali distributivi ed il presidio sui processi decisionali trasversali ai Department sono garantiti dal funzionamento del Management Committee.

Il modello adottato dalla Banca prevede l'identificazione delle funzioni aziendali di controllo: i) di conformità alle norme (compliance); ii) di controllo dei rischi (risk management); iii) di revisione interna (internal audit), nonché ulteriori funzioni con competenze specialistiche, tra cui il Chief Financial Officer (CFO), il Legale, il Chief People Officer, la Corporate Identity e la funzione di controllo sulla rete dei consulenti finanziari.

Inoltre, il modello identifica ulteriori tre linee Funzionali, che governano:

  • la rete di vendita (Network PFA & Private Banking Department);
  • il business (Global Business Department);
  • il funzionamento operativo (Global Banking Services Department).

In breve sintesi:

La struttura organizzativa

  • al Network PFA & Private Banking Department è affidato il compito di presidiare la gestione e lo sviluppo della Rete dei consulenti finanziari FinecoBank abilitati all'offerta fuori sede e di garantire il necessario supporto alla Rete di Vendita nella gestione della clientela ascrivibile al segmento Private Banking;
  • al Global Business Department è affidato il compito di presidiare lo sviluppo dei prodotti Trading, Banking, Credit, Investing e dei servizi di consulenza finanziaria, offerti alla clientela della Banca;
  • il Global Banking Services (GBS) Department coordina le strutture organizzative preposte al presidio dei processi organizzativi/operativi, dei sistemi informativi e della logistica, necessari per garantire l'efficace ed efficiente esercizio dei sistemi al servizio del business. Al GBS Department riportano le seguenti strutture: ICT & Security Office Department (CIO), CRM – Customer Relationship Management Department, Organization & Bank Operations Department, Financial Operations Department, Procurement Office team, Real Estate Unit, General Services unit e Operational Monitoring & Private Bankers team.

All'Amministratore Delegato e Direttore Generale riportano, oltre ai tre Vice Direttori Generali ed i relativi Department di competenza (Network PFA & Private Banking Department, Global Business Department e Global Banking Services Department), le seguenti strutture organizzative: il Chief Financial Officer (CFO) Department, il Chief Risk Officer (CRO) Department, il Chief Lending Officer (CLO) Department, il Network Controls, Monitoring & Services Department, il Legal & Corporate Affairs Department, Chief People Officer Department, Compliance Department, il Team Regulatory Affairs e il Team Identity & Communications.

La funzione di Revisione Interna (Internal Audit) riporta direttamente al Consiglio di Amministrazione, Organo con Funzione di Supervisione Strategica.

Con decorrenza primo gennaio 2022, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato una riorganizzazione del Compliance Department per il rafforzamento quali-quantitativo della Funzione di Conformità alle norme, articolando meglio il Department con l'identificazione di presidi verticali su specifici ambiti (a titolo esemplificativo, in ambito trasparenza bancaria e tutela del cliente, ICT compliance). Con pari decorrenza, è stata inoltre deliberata la ridenominazione del Human Resources Department in Chief People Officer Department, oltre alla ridenominazione delle strutture a diretto riporto, per maggiore coerenza con il contesto attuale e per mettere in evidenza la centralità del ruolo delle persone.

La struttura organizzativa

La struttura organizzativa

Sistema di gestione manageriale di Gruppo

La Capogruppo FinecoBank è responsabile di massimizzare il valore di lungo termine del Gruppo nel suo complesso, garantendo il governo unitario, l'indirizzo e il controllo delle Entità del Gruppo (ovvero di Fineco AM, al momento unica società controllata).

Per tale finalità FinecoBank ha definito regole per il governo del Gruppo Bancario FinecoBank allo scopo di esercitare compiutamente il proprio ruolo di gestione e coordinamento del Gruppo15e ha delineato il sistema di gestione manageriale/funzionale dello stesso, disciplinando i processi chiave volti a regolare i rapporti tra la Capogruppo e le Entità del Gruppo.

FinecoBank, nella sua qualità di Capogruppo, assicura il coordinamento delle attività delle Entità con un sistema manageriale di gestione basato sul concetto delle "competence line", attraverso il forte legame funzionale tra la competente struttura di Capogruppo e la struttura organizzativa – ovvero funzione omologa - delle singole Entità.

Le Competence Line sono rappresentate dalle strutture/funzioni che, operando trasversalmente tra la Capogruppo e le Entità del Gruppo, hanno l'obiettivo di indirizzare, coordinare e controllare le attività ed i rischi del Gruppo nel suo complesso e tramite le strutture/funzioni presenti localmente, delle singole Entità. Le Competence Line operano nei seguenti ambiti: Investor Relations, Finanza e Tesoreria, Pianificazione e Controllo, Vigilanza, Bilancio e Fiscale (ambito Chief Financial Officer); Risk Management (ambito Chief Risk Officer); Crediti (ambito Chief Lending Officer), Legale/Societario; Compliance; Internal Audit, Chief People Officer, Identity & Communication, Organization/Business Continuity & Crisis Management/ICT/Security/Acquisti (ambito Global Banking Services).

Con l'obiettivo di realizzare un efficiente collegamento funzionale e manageriale a livello di Gruppo, nel rispetto dei vincoli posti dalle leggi e regolamenti locali applicabili, i Responsabili delle Competence Line hanno un ruolo diretto e, nel rispetto delle responsabilità degli Organi Societari di ciascuna Entità, specifici poteri di indirizzo, supporto e controllo con riferimento alle corrispondenti funzioni di ciascuna Entità, sempre in coordinamento con il Top Management della rispettiva Entità.

15 In conformità all'articolo 61 del D.Lgs. n. 385 del 1° settembre 1993 (la "Legge Bancaria Italiana") e alle Istruzioni di Vigilanza emesse dalla Banca d'Italia.

Cassa e disponibilità liquide

I principali aggregati patrimoniali

La Cassa e disponibilità liquide, al 30 giugno 2022 pari a 1.542,4 milioni di euro (1.464,2 milioni di euro al 31 dicembre 2021), è costituita principalmente dalla liquidità depositata sul conto HAM (Home Accounting Model), conto utilizzato per la gestione della liquidità di breve termine, e TIPS (Target Instant Payment Settlement) presso Banca d'Italia, per un importo complessivo di 1.252,2 milioni di euro, oltre alla liquidità depositata sui correnti aperti presso istituzioni creditizie per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento, per il regolamento dell'operatività in titoli, per la gestione della liquidità dei clienti UK e per la gestione della liquidità di Fineco AM, per un importo di 290,1 milioni di euro.

Attività finanziarie di negoziazione

Le Attività finanziarie di negoziazione sono pari a 20 milioni di euro e comprendono strumenti finanziari che soddisfano la definizione di "possedute per negoziazione", in particolare:

  • titoli azionari, per un importo pari a 8,9 milioni di euro (14,8 milioni di euro al 31 dicembre 2021), presenti nel portafoglio di proprietà in quanto utilizzati principalmente per la copertura gestionale delle posizioni in CFD su azioni aperte in contropartita dei clienti e, in misura inferiore, derivanti dall'attività di internalizzazione e destinati ad essere negoziati nel breve periodo;
  • la valutazione positiva dei contratti di compravendita a pronti di titoli del portafoglio di negoziazione e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way") per 5,4 milioni di euro (2,1 milioni di euro al 31 dicembre 2021), che trovano corrispondenza nelle valutazioni negative rilevate nelle "Passività finanziarie di negoziazione";
  • la valutazione positiva dei contratti derivati CFD (indici, azioni, tassi di interesse, merci e valute), negoziati in contropartita dei clienti, e dei contratti derivati regolamenti o stipulati con controparti istituzionali utilizzati per la relativa copertura gestionale dei suddetti contratti derivati e dei contratti derivati Opzioni Knock Out e Turbo Certificates emessi, per un importo complessivo di 5,7 milioni di euro (3,3 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

I CFD sono contratti derivati "Over the counter" che prevedono la liquidazione di un differenziale generato dalla differenza fra il prezzo di apertura ed il prezzo di chiusura dello strumento finanziario. La Banca copre gestionalmente lo sbilancio delle posizioni aperte nei confronti dei clienti tramite la sottoscrizione di futures o l'acquisto/vendita di titoli azionari sui medesimi sottostanti oppure effettuando delle operazioni forex con controparti istituzionali.

Finanziamenti a banche

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
30/06/2022 31/12/2021 Assoluta %
Crediti verso banche centrali 308.318 298.040 10.278 3,4%
Crediti verso banche 91.897 81.822 10.075 12,3%
Depositi a scadenza 73.282 69.508 3.774 5,4%
Altri finanziamenti: 18.615 12.314 6.301 51,2%
1. Pronti contro termine attivi 373 222 151 68,0%
2. Altri 18.242 12.092 6.150 50,9%
Totale 400.215 379.862 20.353 5,4%

I Finanziamenti a banche sono pari a 400,2 milioni di euro, in aumento di 20,4 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, e sono rappresentati principalmente alla Riserva obbligatoria presso Banca d'Italia e dai depositi attivi presso banche.

I "Crediti verso banche centrali" sono costituiti esclusivamente dalla Riserva obbligatoria presso Banca d'Italia.

La voce "Altri finanziamenti: 1. Pronti contro termine attivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.4 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa delle note illustrative.

La voce "Altri finanziamenti: 2. Altri" si riferisce per 7,9 milioni di euro all'importo dei margini iniziali, di variazione e depositi a garanzia nei confronti di istituzioni creditizie a fronte di operazioni in contratti derivati (4 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e per 10,3 milioni di euro ai crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari (8,1 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

Finanziamenti a clientela

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
30/06/2022 31/12/2021 Assoluta %
Conti correnti 2.267.388 2.109.642 157.746 7,5%
Pronti contro termine attivi 143.148 193.276 (50.128) -25,9%
Mutui 2.617.021 2.479.355 137.666 5,6%
Carte di credito, prestiti personali 847.033 824.223 22.810 2,8%
Altri finanziamenti 436.199 395.100 41.099 10,4%
Totale 6.310.789 6.001.596 309.193 5,2%

I Finanziamenti a clientela sono pari a 6.310,8 milioni di euro, in aumento di 309,2 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021 (+5,2%), e sono rappresentati da:

  • utilizzi di conto corrente per 2.267,4 milioni di euro, in crescita di 157,8 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, di cui utilizzi di conto corrente garantiti da titoli (in particolare "Credit Lombard") per un ammontare pari 2.222,2 milioni di euro;
  • pronti contro termine attivi per 143,1 milioni di euro, in diminuzione di 50,1 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, costituiti da operazioni di "Leva Multiday" con clientela retail e operazioni di stock lending con clientela istituzionale, operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità economica del prestatore e che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine su titoli. La riduzione è imputabile alle minori operazioni di "Leva multiday" aperte dai clienti e in essere alla data del 30 giugno 2022;
  • mutui per 2.617 milioni di euro, in aumento di 137,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, grazie alle erogazioni effettuate nel corso del primo semestre 2022;
  • carte di credito revolving e a saldo e prestiti personali per 847 milioni di euro, in aumento di 22,8 milioni di euro;
  • altri finanziamenti per 436,2 milioni di euro, costituiti, principalmente, da depositi a garanzia, margini iniziali e di variazione a fronte di operazioni su contratti derivati e strumenti finanziari, per un ammontare di 266,5 milioni di euro (253,4 milioni di euro al 31 dicembre 2021), e crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari, per un ammontare di 166,8 milioni di euro (138,3 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

La voce "Pronti contro termine attivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.5 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa delle note illustrative.

I Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria ammontano complessivamente a 5.734,3 milioni di euro e sono costituiti principalmente da crediti per prestiti personali, mutui, utilizzi di conto corrente e carte di credito revolving e a saldo; complessivamente evidenziano un incremento del 5,9%, grazie all'erogazione, nel corso del primo semestre 2022, di 142 milioni di euro di prestiti personali e 259 milioni di euro di mutui oltre alla concessione di nuovi affidamenti in conto corrente per un importo accordato di 679 milioni di euro.

(Importi in migliaia)
Finanziamenti a Clientela (Riclassifica Gestionale) Consistenze al Variazioni
30/06/2022 31/12/2021 Assoluta %
Conti correnti 2.265.048 2.107.400 157.648 7,5%
Utilizzo carte di credito 316.923 325.763 (8.840) -2,7%
Mutui 2.616.169 2.478.473 137.696 5,6%
Prestiti personali 529.163 497.440 31.723 6,4%
Altri finanziamenti 2.832 3.332 (500) -15,0%
Finanziamenti in bonis 5.730.135 5.412.408 317.727 5,9%
Conti correnti 2.340 2.242 98 4,4%
Mutui 851 882 (31) -3,5%
Utilizzo carte di credito 36 38 (2) -5,3%
Prestiti personali 910 982 (72) -7,3%
Altri finanziamenti 65 52 13 25,0%
Finanziamenti deteriorati 4.202 4.196 6 0,1%
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria 5.734.337 5.416.604 317.733 5,9%
Pronti contro termine 143.143 193.176 (50.033) -25,9%
Pronti contro termine - deteriorati 5 100 (95) -95,0%
Depositi a garanzia, margini iniziali e di variazione 266.494 253.386 13.108 5,2%
Crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari 166.726 138.246 28.480 20,6%
Crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari
- deteriorati
84 84 - n.a.
Crediti di funzionamento e altri crediti 576.452 584.992 (8.540) -1,5%
Finanziamenti a clientela 6.310.789 6.001.596 309.193 5,2%

Le attività deteriorate

(Importi in migliaia)

Categoria Importo lordo Fondo svalutazione Importo netto Coverage ratio
Consistenze al Consistenze al Consistenze al Dati al
30/06/2022 31/12/2021 30/06/2022 31/12/2021 30/06/2022 31/12/2021 30/06/2022 31/12/2021
Sofferenze 18.668 18.939 (16.601) (16.798) 2.067 2.141 88,9% 88,7%
Inadempienze probabili 4.110 3.478 (2.698) (2.299) 1.412 1.179 65,6% 66,1%
Scaduti 1.824 2.124 (1.012) (1.063) 812 1.061 55,5% 50,0%
Totale 24.602 24.541 (20.311) (20.160) 4.291 4.381 82,6% 82,1%

La consistenza dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore si attesta a 4,3 milioni di euro, di cui 2,1 milioni di euro di crediti in sofferenza, 1,4 milioni di euro di inadempienze probabili e 0,8 milioni di euro di crediti scaduti. I crediti deteriorati rappresentano lo 0,07 % dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (0,08% al 31 dicembre 2021). Il coverage ratio dei crediti deteriorati, pari a 82,6%, non evidenzia variazioni significative rispetto al 31 dicembre 2021.

Altre attività finanziarie

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
30/06/2022 31/12/2021 Assoluta %
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
5.719 5.538 181 3,3%
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
29.497 39.017 (9.520) -24,4%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 25.257.505 24.514.501 743.004 3,0%
- titoli di debito emessi da banche 4.116.969 5.377.644 (1.260.675) -23,4%
- titoli di debito emessi da clientela 21.140.536 19.136.857 2.003.679 10,5%
Partecipazioni 1.845 1.294 551 42,6%
Totale 25.294.566 24.560.350 734.216 3,0%

Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" sono costituite, principalmente, dalle preferred shares di Visa INC class "C", per un importo di 4,8 milioni di euro, che hanno registrato una variazione negativa di fair value nel corso del primo semestre 2022 pari a 0,1 milioni di euro, dall'esposizione in titoli di capitale contabilizzati in seguito alle contribuzioni versate allo Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela dei Depositi, per un importo di 0,2 milioni di euro, riferiti esclusivamente ai contributi versati per l'intervento a favore di Carim, Carismi e CariCesena, con un impatto negativo registrato nel conto economico del periodo di 0,1 milioni di euro al lordo delle imposte, e dalle quote di OICR detenute dalla controllata Fineco AM per 0,7 milioni di euro.

Con riferimento ai titoli di capitale rilevati dalla Banca nell'ambito dell'intervento a favore di Banca Carige S.p.A. e presenti al 31 dicembre 2021 per un importo di 0,2 milioni di euro, si precisa che in data 3 giugno 2022 il FITD ha comunicato di aver perfezionato, entro i termini contrattualmente previsti, il closing dell'operazione di cessione della partecipazione del FITD e dello Schema volontario in Banca Carige in favore di Bper Banca, verso il corrispettivo di 1 euro e previo contributo da parte del FITD in Carige pari a 530 milioni di euro a titolo di versamento in conto capitale. Nell'ambito dell'operazione Bper Banca ha altresì acquisito le obbligazioni subordinate emesse da Banca Carige di proprietà dello Schema volontario per nominali 5 milioni di euro. Considerando quanto sopra descritto, nel mese di giugno 2022 il titolo di capitale derivante dalle contribuzioni versate da FinecoBank per gli interventi di sostegno a favore di Banca Carige è stato cancellato, determinando una perdita nel conto economico del primo semestre 2022 di 0,2 milioni di euro.

Per maggiori dettagli in merito all'esposizione nei confronti dello Schema Volontario si rimanda alla Parte A – Politiche contabili - Sezione 5 – Altri aspetti delle note illustrative.

Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono costituite da titoli emessi da Stati sovrani e in parte residuale da interessenze azionarie in società nelle quali il Gruppo non esercita il controllo o l'influenza significativa per 5 migliaia di euro per le quali è stata esercitata l'opzione "FVTOCI"16. Di seguito si riporta il valore di bilancio dei titoli di Stati suddivisi per paese emittente:

(Importi in migliaia)
Controparte Consistenze al Variazioni
30/06/2022 31/12/2021 Assoluta %
Francia 29.491 29.491 n.a.
Irlanda 39.012 (39.012) -100,0%
Totale 29.491 39.012 (9.521) -24,4%

I titoli di debito emessi da banche rilevati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" comprendono, in particolare, titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A. per 2.376,5 milioni di euro (3.856,4 milioni di euro al 31 dicembre 2021), nonché covered bond emessi da istituzioni creditizie e titoli obbligazionari emessi da organismi sovrannazionali e agenzie governative che rientrano nella definizione di istituzioni creditizie, per un importo complessivo di 1.740,5 milioni di euro (1.521,2 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

16 Relativamente agli strumenti di capitale non di trading, l'IFRS 9 prevede la possibilità di classificarli al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (c.d. "FVTOCI" – Fair Value Through Other Comprehensive Income).

I titoli di debito emessi da clientela rilevati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" si riferiscono, principalmente, ad esposizioni Sovrane e Sovranazionali. Di seguito si riporta il valore di bilancio dei titoli valutati al costo ammortizzato emessi da Stati sovrani, inclusi i titoli emessi dall'European Financial Stability Facility e dall'European Stability Mechanism, suddivisi per emittente. I restanti titoli valutati al costo ammortizzato, che ammontano complessivamente a 1.935,8 milioni di euro (1.192,5 milioni di euro al 31 dicembre 2021), sono costituiti principalmente da titoli emessi da Autorità locali e dall'Unione Europea. Si precisa che il valore di bilancio include la valutazione negativa dei titoli a tasso fisso oggetto di copertura specifica del rischio tasso d'interesse, la cui variazione negativa è imputabile alla crescita della curva basata sul tasso Euribor utilizzata per la valutazione al fair value del rischio coperto degli elementi coperti.

(Importi in migliaia)
Controparte Consistenze al Variazioni
30/06/2022 31/12/2021 Assoluta %
Italia 7.921.561 7.263.632 657.929 9,1%
Spagna 4.733.175 4.749.778 (16.603) -0,4%
Germania 171.405 126.716 44.689 35,3%
Francia 1.426.417 1.289.919 136.498 10,6%
Stati Uniti 653.515 745.907 (92.392) -12,4%
Austria 669.324 519.695 149.629 28,8%
Irlanda 934.190 943.463 (9.273) -1,0%
Regno Unito 52.738 48.988 3.750 7,7%
Belgio 717.999 557.732 160.267 28,7%
Portogallo 381.188 386.528 (5.340) -1,4%
Svizzera 35.178 44.164 (8.986) -20,3%
Arabia Saudita 90.038 90.305 (267) -0,3%
Cile 214.686 215.488 (802) -0,4%
Cina 165.397 165.160 237 0,1%
Lettonia 29.725 29.710 15 0,1%
Islanda 14.965 14.962 3 0,0%
EFSF (European Financial Stability Facility) 521.748 400.511 121.237 30,3%
ESM (European Stability Mechanism) 471.458 351.692 119.766 34,1%
Totale 19.204.707 17.944.350 1.260.357 7,0%

Coperture

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
30/06/2022 31/12/2021 Assoluta %
Derivati copertura dell'attivo - valutazioni positive 1.136.728 118.601 1.018.127 n.a.
Derivati copertura del passivo - valutazioni positive 3.899 8.847 (4.948) -55,9%
Adeguamento di valore delle attività oggetto di copertura generica (191.863) (1.535) (190.328) n.a.
Totale attivo 948.764 125.913 822.851 n.a.
di cui:
Valutazioni positive 1.177.795 140.110 1.037.685 n.a.
Ratei attivi e passivi ricondotti (37.168) (12.662) (24.506) 193,5%
Adeguamento di valore delle attività coperte (191.863) (1.535) (190.328) n.a.
Totale attivo 948.764 125.913 822.851 n.a.
Derivati copertura dell'attivo - valutazioni negative 57.313 (57.313) -100,0%
Derivati copertura del passivo - valutazioni negative 13.004 - 13.004 n.a.
Adeguamento di valore delle passività oggetto di copertura generica (10.423) 7.950 (18.372) -231,1%
Totale passivo 2.581 65.263 (62.682) -96,0%
di cui:
Valutazioni negative 14.196 32.334 (18.138) -56,1%
Ratei attivi e passivi ricondotti (1.192) 24.979 (26.171) -104,8%
Adeguamento di valore delle passività coperte (10.423) 7.950 (18.373) -231,1%
Totale passivo 2.581 65.263 (62.682) -96,0%
(Importi in migliaia)
Sintesi valutazioni derivati di copertura Attivo Passivo Sbilancio
Valutazione derivati di copertura dell'attivo e del passivo 1.177.796 14.196 1.163.600
Adeguamento di valore delle attività /passività coperte (191.863) (10.423) (181.440)
Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura specifica (968.947) - (968.947)
Totale 16.986 3.773 13.213

Al 30 giugno 2022 le attività finanziarie oggetto di copertura generica sono rappresentate da mutui erogati a clientela contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", mentre le passività finanziarie oggetto di copertura generica sono rappresentate da raccolta diretta da clientela contabilizzata nelle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato".

Le attività finanziarie oggetto di copertura specifica sono rappresentate da titoli di debito contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".

Le valutazioni positive e negative dei derivati di copertura si riferiscono a contratti derivati stipulati dalla Banca con finalità di copertura del rischio di tasso d'interesse gravante sulle attività e passività sopra citate, la cui inefficacia di copertura ammonta a 13,2 milioni di euro, di cui 11,7 milioni di euro rilevati nel conto economico del primo semestre 2022, come precedentemente descritto.

Attività materiali

Le Attività materiali sono costituite da terreni, immobili, macchine elettroniche, mobili, arredi, impianti e attrezzature.

Gli investimenti in macchine elettroniche sono stati finalizzati al continuo aggiornamento di hardware utilizzato da tutte le strutture della Banca e di Fineco AM. Gli investimenti in mobili, arredi, impianti e attrezzature sono destinati sia alle sedi sia all'allestimento dei negozi finanziari.

(Importi in migliaia)
Attività materiali Saldo al
31/12/2021
Investimenti 1°
semestre
2022
Altre variazioni e
vendite 1° semestre
2022
Ammortamenti e
rettifiche 1° semestre
2022
Saldo al
30/06/2022
Terreni 23.932 - - - 23.932
Immobili 105.416 4.183 (256) (6.117) 103.226
Macchine elettroniche 15.001 1.847 (5) (2.785) 14.058
Mobili e arredi 3.089 191 - (449) 2.831
Impianti e attrezzature 2.909 186 - (457) 2.638
Totale 150.347 6.407 (261) (9.808) 146.685

Si precisa che le attività materiali al 30 giugno 2022 includono il "diritto d'uso", determinato conformemente alle previsioni dell'IFRS 16, relativo agli immobili, per un ammontare di 62,4 milioni di euro, e a impianti e attrezzature, per un ammontare di 0,4 milioni di euro.

Le attività materiali includono, inoltre, il valore contabile dell'immobile presso cui è stabilita la sede legale della Banca, sito in Milano, piazza Durante 11, per un importo complessivo, immobile e terreno, di 63,1 milioni di euro.

Avviamento

L'Avviamento iscritto in bilancio della Banca, pari a 89,6 milioni di euro, deriva da operazioni realizzatesi negli anni dal 2001 al 2008 e aventi ad oggetto acquisizioni e fusioni per incorporazione di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi per il tramite di consulenti finanziari (Fineco On Line Sim S.p.A., ramo d'azienda Trading e Banking di Banca della Rete, ramo d'azienda consulenti finanziari ex FinecoGroup S.p.A., UniCredit Xelion Banca S.p.A.).

Queste attività sono state completamente integrate nell'operatività corrente della Banca, per cui non risulta più possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo rispetto alla profittabilità complessiva della Banca; ciò significa che ai fini della conferma della congruità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda. La cash generating unit (CGU) è, dunque, la Banca nel suo complesso, incluso il contributo della controllata Fineco Asset Management DAC, grazie al modello di business integrato verticalmente.

Osserviamo, infatti, che in considerazione del particolare modello di business del Gruppo, che prevede una fortissima integrazione fra consulenti finanziari, piattaforma trading e banking, la contabilizzazione di costi/ricavi allocati alle macro aree di attività non è considerata rilevante e significativa; la rete dei consulenti finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, unitamente ai servizi di banking, brokerage ed investing.

Si evidenzia che al 30 giugno 2022 non si rilevano indicatori di impairment dell'avviamento e dei marchi e domini Fineco iscritti in bilancio. A tale riguardo si precisa che al 30 giugno 2022 la Banca ha valutato che le variazioni ragionevolmente stimate nei dati prospettici utilizzati al 31 dicembre 2021 non sono tali da avere un impatto significativo sull'esito, positivo, dell'impairment test svolto con riferimento a tale data, i cui risultati hanno confermato la sostenibilità dell'avviamento iscritto in bilancio non facendo emergere in alcuno degli scenari ipotizzati la necessità di una svalutazione, confermando un valore d'uso significativamente superiore al valore contabile. Anche le analisi di sensitività effettuate in tale data evidenziano che l'impairment test raggiungerebbe un livello di break-even assumendo variazioni attualmente non ragionevolmente ipotizzabili nei principali parametri utilizzati nel modello di valutazione. Si evidenzia, inoltre, che il titolo FinecoBank presenta una capitalizzazione di borsa al 30 giugno 2022 pari a 6.968 milioni di euro, significativamente superiore al patrimonio netto consolidato e al risultato del modello utilizzato per il test di impairment, che conferma la ragionevolezza dei criteri applicati nel calcolo del valore d'uso.

Per maggiori dettagli in merito all'impairment test le relative analisi di sensitività si rimanda alla Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato – Sezione 10 – Attività immateriali della nota integrativa consolidata del 31 dicembre 2021.

Altre attività immateriali

Le Altre attività immateriali comprendono i Marchi e domini Fineco, per un importo di 27,5 milioni di euro, e i software che presentano utilità pluriennale, necessari al fine di gestire l'evoluzione e la continua offerta da parte del Gruppo di nuovi e più versatili servizi ad alto valore aggiunto per la clientela, ottimizzazioni infrastrutturali ed applicative, miglioramenti dell'architettura deputata alla sicurezza applicativa nonché sviluppi necessari per far fronte ai nuovi obblighi normativi e di reporting finanziario, per un importo di 10 milioni di euro.

Si precisa che i Marchi e domini Fineco sono attività immateriali a vita utile indefinita e sono soggetti ad impairment test unitamente all'Avviamento.

(Importi in migliaia)
Attività immateriali Saldo al
31/12/2021
Investimenti 1°
semestre
2022
Altre variazioni e
vendite 1° semestre
2022
Ammortamenti e
rettifiche 1° semestre
2022
Saldo al
30/06/2022
Software 11.499 1.825 - (3.335) 9.990
Marchi 27.459 - - - 27.459
Altre attività immateriali 126 - - (50) 76
Totale 39.084 1.825 - (3.385) 37.525

Crediti d'imposta acquistati

La voce Crediti d'imposta acquistati include il valore di bilancio dei crediti d'imposta acquistati nell'ambito del Decreto Legge 34/2020, per un importo di bilancio di 827,2 milioni di euro, in crescita rispetto ai 508,8 milioni di euro in essere al 31 dicembre 2021 per effetto degli acquisti effettuati nel primo semestre 2022. Essi includono sia i crediti d'imposta acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti sia acquistati a seguito di cessione da parte di precedenti acquirenti.

Attività fiscali e Altre attività

Consistenze al
Variazioni
30/06/2022
31/12/2021
Assoluta
Attività fiscali
Attività correnti
1.057
-
1.057
Attività fiscali anticipate
44.257
43.056
1.201
Attività fiscali anticipate di cui alla Legge 214/2011
2.407
2.772
(365)
Totale ante compensazione IAS 12
47.721
45.828
1.893
Compensazione con Passività per imposte differite - IAS 12
(3.040)
(2.853)
(187)
Totale Attività fiscali
44.681
42.975
1.706
Altre attività
Crediti commerciali ai sensi dell'IFRS 15
5.541
5.397
144
Crediti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi
2.167
1.299
868
finanziari
Migliorie e spese incrementative sostenute su beni di terzi
4.328
5.236
(908)
Partite definitive non imputabili ad altre voci
16.228
14.593
1.635
- titoli e cedole da regolare
1.762
1.435
327
- altre operazioni
14.466
13.158
1.308
Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali"
264.419
352.224
(87.805)
- acconti d'imposta
258.977
346.953
(87.976)
- crediti d'imposta
5.442
5.271
171
Partite in attesa di regolamento
9.548
6.480
3.068
- effetti, assegni ed altri documenti
9.548
6.480
3.068
Partite in corso di lavorazione
6.497
5.900
597
- POS, bancomat e Visa debit
6.470
5.897
573
- altre
27
3
24
Partite viaggianti non attribuite ai conti di pertinenza
3
4
(1)
Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti
e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o
passività finanziarie
19.883
13.562
6.321
Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli
che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie
86.535
79.566
6.969
Totale Altre attività
415.278
484.261
(68.983)
(Importi in migliaia)
%
n.a.
2,8%
-13,2%
4,1%
6,6%
4,0%
2,7%
66,8%
-17,3%
11,2%
22,8%
9,9%
-24,9%
-25,4%
3,2%
47,3%
47,3%
10,1%
9,7%
n.a.
-25,0%
46,6%
8,8%
-14,2%

Precisiamo che le "Attività fiscali anticipate" sono rappresentate nello stato patrimoniale consolidato al netto delle relative "Passività fiscali differite" al sussistere dei requisiti previsti dallo IAS 12.

L'incremento delle Attività fiscali, post compensazione IAS 12, è dovuto principalmente all'iscrizione di imposte differite attive sul pro quota 2022 del beneficio fiscale Patent Box sui software ex L. 190/2014, così come modificata dall'art. 5 del D.L. n. 3/2015 per 2,2 milioni di euro.

Per quanto riguarda le Altre attività, si evidenzia, in particolare, un decremento della voce "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali", per un importo di 87,8 milioni di euro, determinato, principalmente, da minori acconti versati, in qualità di sostituti di imposta, per l'imposta sostitutiva sui redditi diversi.

L'incremento di 7 milioni di euro della voce "Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie" è determinato, principalmente, dall'incremento dei risconti attivi relativi al trattamento incentivante straordinario che la Banca accorda ai consulenti finanziari entranti in Rete.

Con riferimento alla voce "Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie", si registra un incremento di 6,3 milioni di euro determinato da maggiori risconti attivi relativi a spese amministrative.

Debiti verso banche

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
30/06/2022 31/12/2021 Assoluta %
Debiti verso banche centrali 1.028.974 1.034.228 (5.254) -0,5%
Debiti verso banche 1.304.348 190.985 1.113.363 n.a.
Conti correnti e depositi a vista 35.832 62.800 (26.968) -42,9%
Finanziamenti 34.353 42.437 (8.084) -19,0%
- Pronti contro termine passivi 34.353 42.437 (8.084) -19,0%
Debiti per leasing 3.886 3.910 (24) -0,6%
Altri debiti 1.230.277 81.838 1.148.439 n.a.
Totale 2.333.322 1.225.213 1.108.109 90,4%

I Debiti verso banche sono pari 2.333,3 milioni di euro ed evidenziano un incremento di 1.108,1 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, per effetto dell'incremento dei margini di variazione ricevuti per l'operatività in derivati (+1.147,4 milioni di euro), per effetto della variazione positiva di fair value registrata dai contratti derivati di copertura, come precedentemente descritto.

La voce "Debiti verso banche centrali" include, esclusivamente, il deposito acceso con la Banca centrale nell'ambito delle operazioni TLTRO III. La Capogruppo ha partecipato alla 6^ e 7^ tranche del programma.

La voce "Conti correnti e depositi a vista" è costituita principalmente dai conti correnti aperti da banche clienti per 35,8 milioni di euro (62,4 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

La voce "Finanziamenti - Pronti contro termine passivi" è costituita da operazioni di pronti contro termine e stock lending con istituzioni creditizie, operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità economica del prestatore e che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine su titoli. La voce non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.5 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa delle note illustrative.

La voce "Debiti per leasing" rappresenta il debito finanziario corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti previsti nei contratti di locazione stipulati con istituzioni creditizie non pagati alla data di bilancio, come previsto dall'IFRS 16.

La voce "Altri debiti" comprende, principalmente, i margini di variazione ricevuti per l'operatività in derivati e operazioni di prestito titoli per 1.229,2 milioni di euro (81,8 milioni di euro al 31 dicembre 2021), incrementati, principalmente, per effetto della variazione positiva di fair value registrata dai contratti derivati di copertura, come precedentemente descritto.

Debiti verso clientela

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
30/06/2022 31/12/2021 Assoluta %
Conti correnti e depositi a vista 30.523.969 29.518.974 1.004.995 3,4%
Depositi a scadenza - 1 (1) -100,0%
Finanziamenti 62.742 100.301 (37.559) -37,4%
- Pronti contro termine passivi 62.742 100.301 (37.559) -37,4%
Debiti per leasing 60.197 61.425 (1.228) -2,0%
Altri debiti 180.697 167.021 13.676 8,2%
Debiti verso clientela 30.827.605 29.847.722 979.883 3,3%

I Debiti verso clientela ammontano a 30.827,6 milioni di euro, in crescita di 980 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, e sono rappresentati principalmente dai conti correnti della clientela, che evidenziano un incremento di 1.005 milioni di euro (+3,4%).

La voce "Finanziamenti - Pronti contro termine passivi" è costituita da:

  • operazioni di "Short selling" con clientela retail e operazioni di stock lending con clientela istituzionale, operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità economica del prestatore e che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine su titoli, per un importo di 55,2 milioni di euro;
  • operazioni di pronti contro termine eseguite sul mercato MTS e regolate tramite una Controparte Centrale, oggetto di compensazione in bilancio come previsto dallo IAS 32, per un importo di 7,6 milioni di euro.

La voce non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.5 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa delle note illustrative.

La voce "Debiti per leasing" rappresenta il debito finanziario corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti previsti nei contratti di locazione stipulati con soggetti diversi da istituzioni creditizie non pagati alla data di bilancio, come previsto dall'IFRS 16.

La voce "Altri debiti" comprende i debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari, per un importo pari a 48,5 milioni di euro (54,4 milioni di euro al 31 dicembre 2021), i margini iniziali e di variazione per l'operatività in contratti derivati e strumenti finanziari, che si attestano a 53,4 milioni di euro (56,8 milioni di euro al 31 dicembre 2021), ed altri debiti a fronte di carte di credito ricaricabili e assegni circolari, per un importo pari a 78,7 milioni di euro (55,8 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

Titoli in circolazione

I Titoli in circolazione ammontano a 498,8 milioni di euro (497,3 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e includono esclusivamente lo strumento Senior Preferred emesso da FinecoBank nel mese di ottobre 2021 per un importo nominale di 500 milioni di euro.

Passività finanziarie di negoziazione

Le Passività finanziarie di negoziazione sono pari a 7,1 milioni di euro (4,4 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e comprendono strumenti finanziari che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione", in particolare:

  • scoperti tecnici pari 0,2 milioni di euro (0,3 milioni di euro al 31 dicembre 2021), presenti nel portafoglio di proprietà per la copertura gestionale delle posizioni in CFD su azioni aperte nei confronti dei clienti e destinati ad essere negoziati nel breve periodo;
  • la valutazione negativa dei contratti di compravendita a pronti di titoli del portafoglio di negoziazione e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way") per 5,2 milioni di euro (1,9 milioni di euro al 31 dicembre 2021), che trovano corrispondenza nelle valutazioni positive rilevate nelle "Attività finanziarie di negoziazione";
  • la valutazione negativa dei contratti derivati CFD (indici, azioni, tassi di interesse, merci e valute) e Opzioni Knock Out emesse, negoziati in contropartita dei clienti, la valutazione dei Turbo Certificates emessi per i quali la Capogruppo effettua attività di market maker nonché la valutazione dei contratti derivati regolamentati o stipulati con controparti istituzionali al fine di coprire gestionalmente i suddetti contratti derivati, per un importo complessivo 1,6 milioni di euro (2,2 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

I CFD sono contratti derivati "Over the counter" che prevedono la liquidazione di un differenziale generato dalla differenza fra il prezzo di apertura ed il prezzo di chiusura dello strumento finanziario. La Banca copre gestionalmente lo sbilancio delle posizioni aperte nei confronti dei clienti tramite la sottoscrizione di futures o l'acquisto/vendita di titoli azionari sui medesimi sottostanti oppure effettuando delle operazioni forex con controparti istituzionali.

Passività fiscali e Altre passività

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
30/06/2022 31/12/2021 Assoluta %
Passività fiscali
Passività correnti 118.430 35.864 82.566 230,2%
Passività fiscali differite 3.040 2.853 187 6,6%
Totale ante compensazione IAS 12 121.470 38.717 82.753 213,7%
Compensazione con Attività per imposte anticipate - IAS 12 (3.040) (2.853) (187) 6,6%
Totale Passività fiscali 118.430 35.864 82.566 230,2%
Altre passività
Altri debiti relativi ad Amministratori e Sindaci 190 337 (147) -43,6%
Altri debiti relativi al personale dipendente 17.908 16.069 1.839 11,4%
Contributi previdenziali da versare 6.294 7.818 (1.524) -19,5%
Debiti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi
finanziari
34.534 32.888 1.646 5,0%
Debiti per accordi di pagamento basati su azioni - 35 (35) -100,0%
Partite definitive non imputabili ad altre voci 227.836 51.357 176.479 n.a.
- titoli e cedole da regolare 8.763 11.535 (2.772) -24,0%
- deleghe di pagamento 206.157 27.339 178.818 n.a.
- altre partite 12.916 12.483 433 3,5%
Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali" 32.434 102.033 (69.599) -68,2%
- somme trattenute a terzi quali sostituti d'imposta 29.736 54.332 (24.596) -45,3%
- altre 2.698 47.701 (45.003) -94,3%
Partite illiquide per operazioni di portafoglio 11.949 15.407 (3.458) -22,4%
Partite in attesa di regolamento 98.287 88.879 9.408 10,6%
- bonifici in partenza 98.227 88.851 9.376 10,6%
- POS e bancomat 60 28 32 114,3%
Partite in corso di lavorazione 1.872 1.018 854 83,9%
- bonifici in arrivo 1.849 986 863 87,5%
- altre partite in corso di lavorazione 23 32 (9) -28,1%
Ratei e risconti passivi diversi da quelli provenienti da contratti con i
clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o
passività finanziarie
Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da
quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie
287
17.709
361
17.886
(74)
(177)
-20,5%
-1,0%
Somme a disposizione della clientela 21.931 8.756 13.175 150,5%
Trattamento di fine rapporto 4.234 5.033 (799) -15,9%
Fondo per rischi ed oneri 105.095 116.756 (11.661) -10,0%
Totale Altre passività 580.560 464.633 115.927 25,0%

Precisiamo che le "Passività fiscali differite", al sussistere dei requisiti previsti dallo IAS 12, sono rappresentate nello stato patrimoniale consolidato a compensazione delle "Attività fiscali anticipate".

Le Passività fiscali, post compensazione IAS 12, sono rappresentate esclusivamente da passività fiscali correnti, per un importo di 118,4 milioni di euro, che evidenziano un sostanziale incremento dovuto principalmente alle imposte dirette da versare.

Per quanto riguarda le Altre passività si evidenzia, in particolare, l'incremento della voce "Partite definitive non imputabili ad altre voci - deleghe di pagamento", per un importo di 178,8 milioni di euro, per effetto di maggiori deleghe da pagare per conto dei clienti, della voce "Somme a disposizione della clientela", che includono 16,6 milioni di euro di dividendi da pagare rispetto a 4,5 milioni di euro presenti al 31 dicembre 2021, parzialmente

compensate dal decremento della voce "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali", per un importo di 69,6 milioni di euro, dovuto principalmente alla riduzione del debito rilevato per l'imposta di bollo e per l'imposta sostitutiva sul risparmio amministrato da versare.

Con riferimento alla voce "Trattamento di fine rapporto", si precisa che la valutazione attuariale al 30 giugno 2022 ha determinato una riduzione del fondo di 0,8 milioni di euro, riconducibile, principalmente, all'incremento del tasso di sconto.

Il Fondo per rischi ed oneri si compone di:

  • Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate che rientrano nel perimetro di applicazione delle regole sull'impairment ai sensi dell'IFRS 9, per un importo di 99 migliaia di euro (52 migliaia di euro al 31 dicembre 2021);
  • Fondi rischi ed oneri Altri fondi che accolgono accantonamenti per complessivi 105 milioni di euro, per i quali, in presenza di una passività con scadenza e ammontare incerti, è stata riscontrata un'obbligazione in corso come risultato di un evento passato ed è stato possibile effettuare una stima attendibile dell'importo derivante dall'adempimento dell'obbligazione.

Gli esborsi, la cui scadenza stimata è superiore a 18 mesi, sono stati attualizzati utilizzando il tasso che rappresenta il valore finanziario del tempo.

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
30/06/2022 31/12/2021 Assoluta %
Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie
finanziarie rilasciate
99 52 47 90,4%
Controversie legali e fiscali 27.979 28.288 (309) -1,1%
- Cause in corso 20.210 20.635 (425) -2,1%
- Reclami 4.033 3.917 116 3,0%
- Vertenze fiscali 3.736 3.736 - n.a.
Oneri per il personale 3.044 5.918 (2.874) -48,6%
Altri 73.973 82.498 (8.525) -10,3%
- Indennità suppletiva clientela 71.606 79.801 (8.195) -10,3%
- Indennità contrattuale e patti di non concorrenza 401 434 (33) -7,6%
- Altri fondi 1.966 2.263 (297) -13,1%
Fondo rischi ed oneri - altri fondi 104.996 116.704 (11.708) -10,0%
Totale fondo rischi ed oneri 105.095 116.756 (11.661) -10,0%

Si precisa che la voce "Oneri per il personale" accoglie, esclusivamente, gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e/o l'ammontare.

Con riferimento all'Indennità supplettiva clientela, si precisa che la valutazione attuariale al 30 giugno 2022 ha determinato una riduzione del fondo di 11,2 milioni di euro, riconducibile, in misura significativa, all'incremento del tasso di sconto, parzialmente compensata dalla rilevazione degli accantonamenti netti (service cost e interest expense) del primo semestre 2022, pari a 3,6 milioni di euro.

Il Patrimonio

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
30/06/2022 31/12/2021 Assoluta %
Capitale sociale 201.340 201.267 73 0,0%
Sovrapprezzi di emissione 1.934 1.934 - n.a.
Riserve 785.531 650.202 135.329 20,8%
- Riserva legale 40.268 40.253 15 0,0%
- Riserve straordinarie 675.023 550.415 124.608 22,6%
- Riserva azioni proprie 1.714 1.440 274 19,0%
- Altre riserve 68.526 58.094 10.432 18,0%
(Azioni proprie) (1.714) (1.440) (274) 19,0%
Riserve da valutazione (174) (5.877) 5.703 -97,0%
Strumenti di capitale 500.000 500.000 - n.a.
Utile (Perdita) d'esercizio 222.363 380.711 (158.348) -41,6%
Totale 1.709.280 1.726.797 (17.517) -1,0%

Al 30 giugno 2022 il capitale sociale ammonta a 201,3 milioni di euro, composto da 610.119.860 azioni ordinarie di nominali 0,33 euro. La Riserva Sovrapprezzi di emissione ammonta a 1,9 milioni di euro.

Le riserve sono costituite dalla:

  • Riserva legale, per un ammontare pari a 40,3 milioni di euro;
  • Riserve straordinarie, per un ammontare pari a 675 milioni di euro, di cui 86,3 milioni soggetti ad un vincolo di tassabilità in caso di distribuzione, appostato in seguito all'operazione di riallineamento fiscale degli avviamenti previste dall'art. 110 del DL 104 del 2020, ed esposte al netto della riserva negativa che include le perdite rilevate nel conto economico dell'esercizio 2021 per effetto della valutazione al patrimonio netto della società Hi-MTF Sim S.p.A., sottoposta ad influenza notevole, per un importo di 0,03 milioni di euro;
  • Riserva per azioni proprie in portafoglio, per un ammontare pari a 1,7 milioni di euro;
  • Altre Riserve:
    • o Riserva connessa ai piani Equity Settled, per un ammontare pari a 38,9 milioni di euro;
    • o Riserva da consolidamento, per un ammontare pari a 28,2 milioni di euro;
    • o Riserve di utili indisponibili ai sensi dell'articolo 6 comma 2 D. Lgs 38/2005, per un ammontare pari a 1,5 milioni di euro.

Il patrimonio netto contabile consolidato include i seguenti strumenti finanziari:

  • Additional Tier 1 emesso in data 31 gennaio 2018. Lo strumento finanziario è un private placement17, perpetuo, emesso per un ammontare di 200 milioni di euro, interamente sottoscritto da UniCredit S.p.A.. La cedola per i primi 5,5 anni è stata fissata a 4,82%. Nel corso del primo semestre 2022 i pagamenti delle cedole sono stati contabilizzati a diminuzione della Riserva straordinaria per complessivi 3,5 milioni di euro, al netto della relativa fiscalità;
  • Additional Tier 1 emesso in data 11 luglio 2019. Lo strumento finanziario è un public placement, perpetuo, negoziato sul mercato non regolamentato Global Exchange Market gestito da Euronext Dublin, rating assegnato pari a BB- (S&P Global Ratings), emesso per un ammontare di 300 milioni di euro. La cedola per i primi 5 anni è stata fissata al 5,875%. Nel corso del primo semestre 2022 i pagamenti delle cedole sono stati contabilizzati a diminuzione della Riserva straordinaria per complessivi 6,4 milioni di euro, al netto della relativa fiscalità.

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 9 febbraio 2022, tenuto conto del risultato positivo della verifica delle condizioni minime di accesso a livello di Gruppo e di quelle individuali (compliance dei comportamenti e occupazione continuativa), nonché del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 7 febbraio 2022, ha approvato:

  • l'assegnazione
    • o della quarta tranche azionaria del piano "Sistema Incentivante 2016", attribuita nel 2017, corrispondente a n. 30.406 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 12 gennaio 2016;
    • o della terza tranche azionaria del piano "Sistema Incentivante 2017", attribuita nel 2018, corrispondente a n. 28.457 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 9 gennaio 2017;

17 Unrated e unlisted.

  • o della seconda tranche azionaria del piano "Sistema Incentivante 2018" e della terza tranche azionaria della severance concordata nel 2018 per un dirigente con responsabilità strategiche, attribuite nel 2019, corrispondenti a complessive n. 42.049 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 10 gennaio 2018;
  • o della seconda tranche azionaria del piano "Sistema Incentivante 2019", attribuita nel 2020, corrispondente a n. 1.127 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 10 gennaio 2019;

o della prima tranche azionaria del piano "Sistema Incentivante 2020", attribuita nel 2021, corrispondente a n. 65.749 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 15 gennaio 2020

e, conseguentemente, un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 0,05 milioni di euro corrispondente a complessive n. 167.788 azioni ordinarie FinecoBank del valore nominale di 0,33 euro ciascuna (aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, regolare godimento) con efficacia dal 31 marzo 2022, in parziale esercizio della delega al Consiglio di Amministrazione conferita dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti dell'11 aprile 2017, 11 aprile 2018, 10 aprile 2019 e 28 aprile 2020 ai sensi dell'art. 2443 del Codice civile. L'effetto di diluizione derivante dai suddetti aumenti di capitale gratuito è quantificato nella misura dello 0,03% del capitale fully diluited;

l'assegnazione della seconda tranche in azioni del "Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2018-2020" per i dipendenti di FinecoBank, attribuita nel 2018, corrispondente a n. 52.302 azioni ordinarie gratuite FinecoBank, e, conseguentemente, un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 0,02 milioni euro con efficacia dal 31 marzo 2022 in parziale esercizio della delega al Consiglio di Amministrazione conferita dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti dell'11 aprile 2018 ai sensi dell'art. 2443 del Codice civile.

A fronte dei suddetti aumenti di capitale sono state conseguentemente ridotte le riserve di utili disponibili, in particolare la Riserva straordinaria, per il medesimo ammontare. La suddetta riserva è stata, inoltre, utilizzata a fronte dei costi di transazione direttamente attribuibili alle operazioni.

L'Assemblea di FinecoBank del 28 aprile 2022 ha approvato la destinazione dell'utile dell'esercizio 2021 di FinecoBank S.p.A., pari a 368,6 milioni di euro, come segue:

  • alle 610.119.860 azioni ordinarie del valore nominale di 0,33 euro, costituenti il capitale sociale inclusivo di 220.090 azioni relative all'aumento di capitale a supporto del sistema incentivante del personale dipendente approvato dal Consiglio di Amministrazione del 9 febbraio 2022, un dividendo unitario di 0,39 euro per complessivi 238 milioni di euro;
  • alla Riserva Legale 0,01 milioni di euro, pari allo 0,004% dell'utile dell'esercizio avendo la riserva raggiunto il quinto del capitale sociale;
  • alla Riserva Straordinaria 130,6 milioni di euro.

Alla Riserva straordinaria è stata girata la quota di dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie detenute dalla Banca alla record date, pari a 0,05 milioni di euro.

Al 30 giugno 2022 il Gruppo, nello specifico la Banca, detiene in portafoglio numero 136.479 azioni della Capogruppo FinecoBank, in relazione ai piani di incentivazione a favore dei consulenti finanziari, corrispondenti allo 0,02% delle azioni rappresentanti il capitale sociale, per un ammontare pari a 1,7 milioni di euro. Nel corso del primo semestre 2022 sono state acquistate 59.800 azioni, per un importo di 0,8 milioni di euro, in relazione al "Sistema incentivante 2021 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 5.527, n. 3.435, n. 8.227 e n. 28.998 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito rispettivamente del piano "Sistema Incentivante 2017 PFA", "Sistema Incentivante 2018 PFA", "Sistema Incentivante 2019 PFA" e "Sistema Incentivante 2020 PFA", per un importo complessivo di 0,6 milioni di euro. Conseguentemente la Riserva azioni proprie si è incrementata complessivamente di 0,3 milioni di euro con contestuale riduzione della Riserva straordinaria.

La "Riserva connessa ai piani Equity Settled" si è incrementata di 3,1 milioni di euro per effetto della contabilizzazione, durante il periodo di maturazione degli strumenti, degli effetti economici e patrimoniali, ai sensi del principio contabile internazionale IFRS 2, degli accordi di pagamento basati su azioni e regolati con azioni ordinarie FinecoBank ed è stata utilizzata per 0,6 milioni di euro in seguito all'assegnazione ai consulenti finanziari delle tranche azionarie relative al piano "Sistema Incentivante 2017 PFA", "Sistema Incentivante 2018 PFA", "Sistema Incentivante 2019 PFA" e "Sistema Incentivante 2020 PFA", per un totale di 46.187 azioni ordinarie FinecoBank.

La Riserva da valutazione è costituita:

  • per -2,1 milioni di euro dalla riserva netta negativa da valutazione dei titoli di debito emessi da Stati sovrani contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva", che registra una variazione negativa di -2,5 milioni di euro nel corso del primo semestre 2022, di cui – 2,1 milioni di euro relativi alla variazione negativa di fair value e – 0,4 milioni di euro relativi al rigiro a conto economico della riserva al 31 dicembre 2021 per realizzi;
  • per 1,8 milioni di euro dalla Riserva positiva piani a benefici definiti, che registra una variazione positiva di 8,1 milioni di euro nel primo semestre 2022 per effetto della contabilizzazione di utili attuariali riconducibili, principalmente, al Fondo indennità suppletiva di clientela.

Si ricorda, infine, che, ai sensi dell'art. 6, 1° comma, lett. a) del D.Lgs. n. 38/2005, una quota degli utili dell'esercizio corrispondente alle plusvalenze iscritte nel conto economico, al netto del relativo onere fiscale e diverse da quelle riferibili agli strumenti finanziari di negoziazione e all'operatività in cambi e di copertura, che discendono dall'applicazione del criterio del valore equo (fair value) o del patrimonio netto, deve essere iscritta in una riserva indisponibile. Tale riserva è stata rilasciata e destinata a Riserva straordinaria per un importo di 4,2 milioni di euro, corrispondente alla variazione delle plusvalenze, anche a seguito di realizzo, rilevata nell'esercizio 2021.

I principali aggregati patrimoniali

Raccordo tra il patrimonio netto ed il risultato del periodo di FinecoBank ed i corrispondenti dati a livello consolidato

(Importi in migliaia)
Descrizione Patrimonio netto di cui: Risultato Netto
30/06/2022 30/06/2022
Saldi di FinecoBank 1.655.777 197.026
Effetto del consolidamento di Fineco AM 76.667 48.501
Dividendi incassati nel periodo da Fineco AM (23.164) (23.164)
Patrimonio e utile di pertinenza di terzi - -
Saldi di pertinenza del Gruppo 1.709.280 222.363

Margine finanziario

I risultati economici

Il Margine finanziario si attesta a 176,4 milioni di euro, in crescita del 19,3% rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente (+28,5 milioni di euro) grazie ai Profitti da gestione della Tesoreria, che si attestano a 49,4 milioni di euro rispetto ai 23,6 milioni di euro nel primo semestre 2021, e al margine d'interesse, che registra una crescita del 2,1% (+2,6 milioni di euro), grazie alla crescita del portafoglio finanziario e dei crediti verso la clientela ordinaria.

Gli Interessi netti si attestano 127 milioni di euro e includono i proventi generati dall'attività di prestito titoli effettuata dalla tesoreria di Capogruppo, per un importo di 2,5 milioni di euro (2,5 milioni di euro nel primo semestre 2021).

Il tasso medio lordo dell'attivo fruttifero è stato pari allo 0,78% (0,81% al 30 giugno 2021).

I Profitti da gestione della Tesoreria si attestano a 49,4 milioni di euro ed includono gli utili netti generati dalla vendita di titoli contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" per 49,1 milioni di euro (23,6 milioni di euro nel primo semestre 2021) e utili netti generati dalla vendita di titoli contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" per 0,3 milioni di euro (nessuna vendita realizzata nel primo semestre 2021). Le vendite sono avvenute nel rispetto del principio IFRS9 e in applicazione delle regole definite per il business model HTC.

Nella tabella seguente si riporta un dettaglio degli interessi attivi, suddivisi in funzione delle attività/passività finanziare che li hanno originati.

(Importi in migliaia)
Interessi Attivi 1° semestre Variazioni
2022 2021 Assoluta %
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
86 499 (413) -82,8%
Attività finanziarie obbligatoriamente al fair value 2 2 - n.a.
Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi
da banche
20.284 33.956 (13.672) -40,3%
Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi
da clientela
78.461 65.242 13.219 20,3%
Attività finanziarie al costo ammortizzato - Finanziamenti a banche 220 40 180 n.a.
Attività finanziarie al costo ammortizzato - Finanziamenti a
clientela
40.991 35.299 5.692 16,1%
Derivati di copertura (24.796) (16.194) (8.602) 53,1%
Altre attività 5.388 291 5.097 n.a.
Passività finanziarie 8.880 6.322 2.558 40,5%
Altri margini finanziari dell'attività di Tesoreria 2.501 2.514 (13) -0,5%
Totale interessi attivi 132.017 127.971 4.046 3,2%

Gli interessi attivi su Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva si riducono per effetto, principalmente, delle vendite dei titoli realizzate nel secondo semestre 2021.

Gli interessi attivi su Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi da banche si riferiscono, principalmente, agli interessi maturati sui titoli obbligazionari emessi da UniCredit S.p.A., la cui diminuzione è imputabile alla riduzione dei volumi per effetto del rimborso di titoli giunti a scadenza.

Gli interessi attivi su Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi da clientela si riferiscono, principalmente, agli interessi maturati sui titoli emessi da Stati ed Enti sovranazionali. L'incremento è imputabile principalmente alla crescita dei volumi per effetto degli acquisti effettuati nel secondo semestre 2021 e nel primo semestre 2022.

La voce Derivati di copertura include i differenziali attivi e passivi dei contratti derivati stipulati a copertura del rischio di tasso d'interesse su mutui erogati a clientela e titoli di debito contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", che prevedono il pagamento del tasso fisso e l'incasso del tasso indicizzato, e raccolta diretta da clientela contabilizzata nelle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato", che prevedono il pagamento del tasso indicizzato e l'incasso del tasso fisso.

Gli interessi attivi rilevati sulle Altre attività includono gli interessi maturati sui crediti d'imposta acquistati, per un importo di 5,2 milioni di euro (0,3 milioni di euro al 30 giugno 2021), e gli interessi maturati sui crediti a vista verso banche rilevati nella voce "Cassa e disponibilità liquide", per un importo di 0,2 milioni di euro (0,03 milioni al 30 giugno 2021).

Gli interessi attivi rilevati su Passività finanziarie si riferiscono, principalmente, agli interessi negativi maturati sull'operazione di TLTRO III, per un importo di 5,3 milioni di euro (5 milioni di euro al 30 giugno 2021), agli interessi negativi rilevati sulle operazioni di pronti contro termine effettuate sul mercato MTS, per un importo di 1,6 milioni di euro (1 milione di euro al 30 giugno 2021), e agli interessi negativi maturati su margini di variazione e cash collateral per un importo di 1,8 milioni di euro (0,06 milioni di euro al 30 giugno 2021).

Gli Altri margini finanziari dell'attività di Tesoreria includono i proventi generati dall'attività di prestito titoli effettuata dalla tesoreria di Capogruppo.

Con riferimento agli interessi su Attività finanziarie al costo ammortizzato si riporta di seguito una tabella che dettaglia la composizione per controparte, banche e clientela, e forma tecnica:

Dettaglio interessi attivi 1° semestre Variazioni
2022 2021 Assoluta %
Interessi attivi su finanziamenti a banche 220 40 180 n.a
- pronti contro termine 1 - 1 n.a.
- depositi vincolati 219 40 179 n.a.
Interessi attivi su finanziamenti a clientela 40.991 35.299 5.692 16,1%
- conti correnti 9.147 7.519 1.628 21,7%
- pronti contro termine 6.387 7.365 (978) -13,3%
- mutui 14.284 9.883 4.401 44,5%
- carte di credito 1.951 1.982 (31) -1,6%
- prestiti personali 9.205 8.529 676 7,9%
- altri finanziamenti 17 21 (4) -19,0%

Gli interessi attivi su finanziamenti a banche evidenziano un incremento di 0,2 milioni di euro rispetto al primo semestre 2021 per effetto di maggiori interessi su depositi vincolati, grazie all'incremento dei tassi registrato nel corso del primo semestre 2022.

Gli interessi attivi su finanziamenti a clientela ammontano a 41 milioni di euro, registrando un incremento del 16,1% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, con un contributo positivo da parte dell'attività di lending (mutui, prestiti personali e utilizzi di affidamenti in conto corrente) grazie alla crescita dei volumi. Si evidenzia, invece, una riduzione degli interessi generati dalle operazioni di Leva Multiday, per effetto della fase di mercato particolarmente complessa registrata nel primo semestre 2022 che ha avuto un impatto sull'operatività della clientela riducendone i volumi.

Nella tabella seguente si riporta un dettaglio degli interessi passivi, suddivisi in funzione delle passività/attività finanziare che li hanno originati.

(Importi in migliaia)
Interessi Passivi 1° semestre Variazioni
2022 2021 Assoluta %
Passività finanziarie al costo ammortizzato - Debiti verso banche (51) (106) 55 -51,9%
Passività finanziarie al costo ammortizzato - Debiti verso clientela (1.094) (834) (260) 31,2%
Titoli in circolazione (1.567) - (1.567) n.a.
Attività finanziarie (2.344) (2.693) 349 -13,0%
Totale interessi passivi (5.056) (3.633) (1.423) 39,2%
Interessi netti 126.961 124.338 2.623 2,1%
Profitti da gestione della Tesoreria 49.446 23.559 25.887 109,9%
Margine finanziario 176.407 147.897 28.510 19,3%

Gli interessi passivi su Titoli in circolazione si riferiscono agli interessi maturati sul Senior Preferred Bond emesso da FinecoBank nel mese di ottobre 2021.

Gli interessi passivi su Attività finanziarie si riferiscono, principalmente, agli interessi negativi rilevati sui cash collateral versati per l'operatività in derivati e sui mercati finanziari e agli interessi negativi rilevati su titoli di proprietà.

Con riferimento agli interessi su Passività finanziarie al costo ammortizzato si riporta di seguito una tabella che dettaglia la composizione per controparte, banche e clientela, e forma tecnica:

(Importi in migliaia)
Dettaglio interessi passivi 1° semestre Variazioni
2022 2021 Assoluta %
Interessi passivi su debiti verso banche (51) (106) 55 -51,9%
- conti correnti (3) (50) 47 -94,0%
- altri finanziamenti (5) (10) 5 -50,0%
- debiti per leasing (43) (46) 3 -6,5%
Interessi passivi su debiti verso clientela (1.094) (834) (260) 31,2%
- conti correnti (655) (389) (266) 68,4%
- debiti per leasing (439) (445) 6 -1,3%

Gli interessi passivi su debiti verso banche non evidenziano variazioni significative rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente.

Gli interessi passivi su debiti verso clientela si attestano a 1,1 milioni di euro, in aumento di 0,3 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, per effetto di maggiori interessi rilevati sui conti correnti della clientela in divisa diversa da euro.

Proventi di intermediazione e diversi

(Importi in migliaia)
1° semestre Variazioni
2022 2021 Assoluta %
Margine finanziario 176.407 147.897 28.510 19,3%
Dividendi e altri proventi su partecipazioni (148) - (148) n.a.
Commissioni nette 232.514 214.346 18.168 8,5%
Risultato negoziazione, coperture e fair value 54.843 40.571 14.272 35,2%
Saldo altri proventi/oneri 416 644 (228) -35,4%
RICAVI 464.032 403.458 60.574 15,0%

Dividendi e altri proventi su partecipazioni

I Dividendi e altri proventi su partecipazioni includono esclusivamente l'effetto negativo rilevato nel conto economico del primo semestre 2022 in seguito alla valutazione al patrimonio netto di Hi-MTF Sim S.p.A., società sottoposta ad influenza notevole.

Commissioni nette

(Importi in migliaia)
Riclassifica gestionale 1° semestre Variazioni
2022 2021 Assoluta %
Brokerage 56.868 69.674 (12.806) -18,3%
di cui:
- Azioni 46.478 60.729 (14.251) -23,5%
- Obbligazioni 3.597 3.076 521 16,9%
- Derivati 6.282 5.107 1.175 23,0%
- Altre commissioni 511 762 (251) -32,9%
Investing 149.317 122.240 27.077 22,2%
di cui
- Collocamento 3.068 3.853 (785) -20,4%
- Gestione 184.977 150.938 34.039 22,6%
- Altre - 635 (635) -100,0%
- Altre commissioni PFA (38.728) (33.186) (5.542) 16,7%
Banking 26.920 22.697 4.223 18,6%
Altro (591) (265) (326) 123,0%
Totale 232.514 214.346 18.168 8,5%

Le Commissioni nette evidenziano un incremento di 18,2 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente, riconducibile, principalmente, alle commissioni Investing (+27,1 milioni di euro), grazie al crescente contributo di Fineco AM, alla crescita dei volumi e ai maggiori margini netti sul gestito. Nel corso del primo semestre la controllata Fineco AM ha generato commissioni nette per 65,8 milioni di euro. Si evidenzia inoltre la crescita delle commissioni generate dal Banking (+4,2 milioni di euro), mentre le commissioni nette relative al Brokerage hanno registrato una flessione (-12,8 milioni di euro) a causa di un contesto di mercato diverso in termini di volumi e volatilità, mantenendo comunque un valore elevato grazie all'aumento della base di clientela operativa sulla piattaforma della Banca e alla rivisitazione dell'offerta.

Il Risultato negoziazione, coperture e fair value è determinato principalmente dagli utili realizzati dal Brokerage, che include l'attività di internalizzazione di titoli e contratti derivati regolamentati e over the counter, strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei titoli e dei contratti derivati internalizzati e dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta, che evidenzia una crescita di 5,8 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente. La voce include anche la componente di inefficacia delle operazioni di copertura, per un importo di 11,7

milioni di euro (1,5 milioni di euro nel primo semestre 2021), determinata dall'applicazione di curve diverse per la valutazione al fair value dei contratti derivati di copertura e degli elementi coperti nell'ambito delle operazioni di copertura di tipo fair value hedge, e le componenti reddituali generate dagli strumenti finanziari contabilizzati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" per un importo di -0,5 milioni di euro (+0,9 milioni nel primo semestre 2021), tra i quali le preferred shares di Visa INC Class "C" e l'esposizione in titoli di capitale rilevata a fronte delle contribuzioni versate allo Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e le quote di OICR detenute dalla controllata Fineco AM.

Il Saldo altri proventi/oneri è positivo per 0,4 milioni di euro e non evidenzia variazioni significative rispetto al primo semestre 2021.

Costi Operativi

(Importi in migliaia)
1° semestre Variazioni
2022 2021 Assoluta %
Spese per il personale (57.538) (52.884) (4.654) 8,8%
Altre spese amministrative (134.364) (128.028) (6.336) 4,9%
Recuperi di spesa 69.063 67.470 1.593 2,4%
Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali (13.191) (12.662) (529) 4,2%
Totale costi operativi (136.030) (126.104) (9.926) 7,9%

I costi operativi evidenziano un incremento del 7,9% rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente, determinato principalmente da spese strettamente collegate alla crescita del business (attività, masse, clientela e struttura), certificato dal cost/income ratio che si attesta al 29,3% (31,3% al 30 giugno 2021).

Le Spese per il personale si attestano a 57,5 milioni di euro, di cui 5,4 milioni di euro relativi alle spese del personale della controllata Fineco AM, in aumento dell'8,8% rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente, per effetto della continua crescita della struttura operativa. Il numero dei dipendenti, infatti, è passato dalle 1.280 unità del 30 giugno 2021 alle 1.316 unità al 30 giugno 2022.

(Importi in migliaia)
Spese del personale 1° semestre Variazioni
2022 2021 Assoluta %
1) Personale dipendente (56.473) (51.811) (4.662) 9,0%
- salari e stipendi (38.555) (35.533) (3.022) 8,5%
- oneri sociali (9.148) (8.864) (284) 3,2%
- indennità di fine rapporto (381) (374) (7) 1,9%
- accantonamento al trattamento di fine rapporto (57) (85) 28 -32,9%
- versamenti ai fondi di previdenza complementari esterni: (2.661) (2.525) (136) 5,4%
a) a contribuzione definita (2.661) (2.525) (136) 5,4%
- costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri (2.491) (2.151) (340) 15,8%
- altri benefici a favore di dipendenti (3.180) (2.279) (901) 39,5%
2) Amministratori e sindaci (1.068) (1.072) 4 -0,4%
3) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre
aziende
3 3 - n.a.
4) Rimborsi di spese per dipendenti distaccati presso la società - (4) 4 -100,0%
Totale spese per il personale (57.538) (52.884) (4.654) 8,8%

Si precisa che la voce "altri benefici a favore di dipendenti" include il costo dei buoni pasto che registra un incremento di 0,3 milioni di euro per effetto del graduale rientro in presenza.

(Importi in migliaia)
Altre Spese Amministrative e Recuperi di spesa 1° semestre Variazioni
2022 2021 Assoluta %
1) IMPOSTE INDIRETTE E TASSE (71.723) (70.307) (1.416) 2,0%
2) COSTI E SPESE DIVERSE 6.422 9.749 (3.327) -34,1%
A) Spese di pubblicità - Marketing e comunicazione (13.720) (11.370) (2.350) 20,7%
Comunicazioni su mass media (11.893) (10.002) (1.891) 18,9%
Marketing e promozioni (1.611) (1.187) (424) 35,7%
Sponsorizzazioni (212) (174) (38) 21,8%
Convention e comunicazione interna (4) (7) 3 -42,9%
B) Spese relative al rischio creditizio (819) (764) (55) 7,2%
Spese recupero crediti (183) (174) (9) 5,2%
Informazioni commerciali e visure (636) (590) (46) 7,8%
C) Spese indirette relative al personale e ai consulenti
finanziari
(1.290) (1.514) 224 -14,8%
Altre spese relative al personale (333) (409) 76 -18,6%
Spese consulenti finanziari (957) (1.105) 148 -13,4%
D) Spese relative all'ICT (25.904) (23.797) (2.107) 8,9%
Spese hardware - affitto e manutenzione (1.162) (1.568) 406 -25,9%
Spese software - affitto e manutenzione (6.593) (5.946) (647) 10,9%
Sistemi di comunicazione ICT, messaggistica e spese
telefoniche
(3.111) (2.904) (207) 7,1%
Consulenza e servizi ICT resi da terzi (6.711) (6.343) (368) 5,8%
Infoprovider finanziari (8.327) (7.036) (1.291) 18,3%
E) Consulenze e servizi professionali (2.145) (2.275) 130 -5,7%
Consulenze e servizi professionali (1.782) (1.503) (159) 13,4%
Spese e cause legali (63) (97) (18) n.a.
Consulenze e servizi professionali per strategia, evoluzione del
business e ottimizzazione organizzativa
(415) (313) (102) 32,6%
F) Spese relative ai beni mobili ed immobili (2.948) (2.587) (361) 14,0%
Manutenzione mobili, macchine, impianti (127) (160) 33 -20,6%
Manutenzione e pulizia locali (692) (771) (37) 7,1%
Fitti passivi per locazione immobili (460) (443) (17) 3,8%
Utenze e spese condominiali (1.669) (1.213) (456) 37,6%
G) Altre spese di funzionamento (14.836) (14.289) (547) 3,8%
Spese postali e trasporto documenti (1.596) (1.761) 165 -9,4%
Servizi amministrativi, logistici e call center (7.964) (8.520) 556 -6,5%
Assicurazioni (2.161) (1.937) (224) 11,6%
Diritti, quote e contributi ad associazioni (1.732) (985) (747) 75,8%
Altre spese amministrative (1.383) (1.086) (297) 27,3%
H) Rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi (979) (1.125) 146 -13,0%
I) Recupero spese 69.063 67.470 1.593 2,4%
Recupero spese accessorie 679 23 656 n.a.
Recuperi di imposte 68.384 67.447 937 1,4%
Totale altre spese amministrative e recuperi di spesa (65.301) (60.558) (4.743) 7,8%

Le Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa si attestano a 65,3 milioni di euro, con un incremento di 4,7 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente. Come sopra descritto, l'incremento è imputabile principalmente a spese strettamente collegate alla crescita del business, tra le quali si segnalano:

  • "Spese relative all'ICT" per 2,1 milioni di euro, tra le quali si evidenzia l'incremento delle spese per "Infoprovider finanziari" per 1,3 milioni di euro, funzionali all'operatività del Gruppo;
  • "Spese di pubblicità Marketing e comunicazione" per 2,4 milioni di euro.

La voce "Imposte indirette e tasse" al netto dei "Recuperi di imposte" evidenzia un incremento di 0,5 milioni di euro, riconducibile, principalmente, a maggiori oneri per Tobin tax e imposte comunali.

Le Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali evidenziano un incremento di 0,5 milioni di euro riconducibile principalmente maggiori ammortamenti di machine elettroniche e software.

Risultato lordo dell'operatività corrente

(Importi in migliaia)
1° semestre Variazioni
2022 2021 Assoluta %
RISULTATO DI GESTIONE 328.002 277.354 50.648 18,3%
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e
impegni
(1.225) (1.688) 463 -27,4%
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 326.777 275.666 51.111 18,5%
Altri oneri e accantonamenti (12.498) (14.023) 1.525 -10,9%
Profitti netti da investimenti (754) 1.239 (1.993) -160,9%
RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 313.525 262.882 50.643 19,3%

Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni del primo semestre 2022 si attestano a -1,2 milioni di euro (-1,7 milioni di euro nel primo semestre 2021).

Gli Altri oneri e accantonamenti si attestano a 12,5 milioni di euro in riduzione del 10,9% rispetto al primo semestre 2021, per effetto di minori accantonamenti netti per controversie legali. Si precisa che nel corso del primo semestre 2022 è stato rilevato il contributo ordinario richiesto per l'anno 2022 di cui alla direttiva 2014/59/UE (Single Resolution Fund), per un importo pari a 7,6 milioni di euro (5,8 milioni di euro nel primo semestre 2021). Si ricorda che nel primo semestre 2021 Banca d'Italia aveva richiamato presso il sistema bancario una contribuzione addizionale al Fondo Nazionale di Risoluzione (FNR) di cui all'art. 1, comma 848, della Legge n. 208/2015, per un ammontare pari a 1,9 milioni di euro.

I Profitti netti da investimenti si attestano a -0,8 milioni di euro ed evidenziano una riduzione di 2 milioni di euro rispetto al primo semestre 2021. Si ricorda che nel primo semestre 2021 l'aggiornamento degli scenari macroeconomici aveva determinato un impatto positivo di 2,3 milioni di euro.

Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 313,5 milioni di euro, in aumento del 19,3% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Il risultato è stato conseguito, principalmente, grazie alla crescita del Margine finanziario (+28,5 milioni di euro), delle Commissioni nette (+18,2 milioni di euro), dal Risultato negoziazione, coperture e fair value (+14,3 milioni di euro), parzialmente compensati dalla crescita dei Costi operativi (+9,9 milioni di euro). Escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre 2022 precedentemente illustrate18, il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesterebbe a 313,8 milioni di euro, evidenziando una crescita del 19,4% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, nel quale non erano state rilevate poste non ricorrenti registrate19 .

18 Variazione di fair value e cancellazione dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,3 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale).

19 Nessuna variazione di fair value significativa è stata rilevata nel primo semestre 2021 con riferimento all'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.

Imposte sul reddito del periodo

(Importi in migliaia)
Imposte sul reddito del periodo
1° semestre
Variazioni
2022 2021 Assoluta %
Oneri per imposte correnti IRES (68.813) (59.467) (9.346) 15,7%
Oneri per imposte correnti IRAP (15.635) (13.389) (2.246) 16,8%
Oneri per imposte correnti estere (6.943) (4.424) (2.519) 56,9%
Totale imposte correnti (91.391) (77.280) (14.111) 18,3%
Variazione delle imposte anticipate 606 9.993 (9.387) -93,9%
Variazione delle imposte differite (377) 23.746 (24.123) -101,6%
Totale imposte differite 229 33.739 (33.510) -99,3%
Imposta sostitutiva - (2.671) 2.671 -100,0%
Imposte sul reddito del periodo (91.162) (46.212) (44.950) 97,3%

Le Imposte sul reddito del periodo sono state calcolate sulla base delle disposizioni legislative introdotte con il D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, che ha recepito nell'ordinamento giuridico italiano i Principi contabili IAS/IFRS, del Decreto n. 48 del 1° aprile 2009 che ha introdotto disposizioni di attuazione e di coordinamento delle disposizioni fiscali per i soggetti c.d. "IAS Adopter" e successivi provvedimenti in materia. In particolare, a decorrere dal 2019 sono state recepite le disposizioni recate dal decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 5.8.2019, di coordinamento tra i principi contabili internazionali e il reddito d'impresa, e la successiva modifica apportata dalla legge 160/2019 relativa alla deducibilità delle rettifiche su crediti verso la clientela, da effettuarsi in periodi d'imposta futuri. Infine, è stato tenuto conto delle nuove disposizioni contenute nel Decreto legge 30 aprile 2019, n. 34 convertito con modificazioni dalla legge 28 giugno 2019, n. 58 (c.d. Decreto crescita) e dall'art. 42 del Decreto Legge 1 marzo 2022, n.17 convertito con modificazioni dalla Legge 27 aprile 2022, n. 34.

Per la determinazione delle imposte correnti è stata applicata l'aliquota IRES del 27,5% (24% aliquota ordinaria e 3,5% aliquota addizionale per gli enti creditizi) e l'aliquota IRAP del 5,57%.

Per quanto riguarda Fineco AM le imposte correnti sono state determinate con l'aliquota del 12,5%, secondo il vigente regime fiscale applicabile.

Con riferimento al Patent Box ex L. 190/2014, così come modificata dall'art. 5 del D.L. n. 3/2015, dopo aver vantato il beneficio fiscale per il quinquennio 2015-2019 a seguito di accordo con l'Agenzia delle entrate nel 2020 per il marchio e alcuni software, tenuto conto dell'accoglimento dell'istanza di rinnovo per il quinquennio successivo 2020-2024 e nelle more della definizione del previsto accordo di ruling, nell'esercizio 2022 è stato rilevato per competenza il beneficio stimato previsto per quanto riguarda i software - stante l'esclusione del marchio per espressa previsione normativa.

Si ricorda che nell'esercizio 2021 FinecoBank ha esercitato l'opzione per il riallineamento degli avviamenti in base all'art. 110 del D.L. 104/2020, operazione che ha comportato l'annullamento di imposte differite per 24,5 milioni di euro e l'iscrizione di imposte anticipate per 10,2 milioni di euro, oltre al pagamento dell'imposta sostitutiva di 2,7 milioni di euro per il riallineamento dell'avviamento, con un effetto positivo nelle imposte del primo semestre 2021 di 32 milioni di euro. A partire dall'esercizio 2021 è iniziato il piano di ammortamento degli avviamenti per una quota pari ad un cinquantesimo dell'importo riallineato. Nel bilancio semestrale al 30 giugno 2022 l'ammortamento dell'avviamento riallineato è stato imputato per la quota di competenza.

Risultato del periodo e Risultato netto di pertinenza del Gruppo

Il Risultato del periodo, coincidente con il risultato netto di pertinenza del Gruppo essendo Fineco AM controllata al 100% da FinecoBank, si attesta a 222,4 milioni di euro, evidenziando un incremento del 2,6% rispetto al primo semestre 2021. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre 2022 precedentemente illustrate20, il Risultato del periodo sarebbe pari a 222,6 milioni di euro, in crescita del 20,5% rispetto al risultato del primo semestre 2021, anch'esso depurato delle poste non ricorrenti registrate21 .

20 Variazione di fair value e cancellazione dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,2 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale).

21 Beneficio fiscale derivante dall'operazione di riallineamento fiscale dell'avviamento effettuata da FinecoBank, come previsto dall'art. 110 del DL 104 del 2020, per un importo di 32 milioni di euro.

La controllante: FinecoBank S.p.A. I risultati della controllante e della controllata

Di seguito si riportano i principali indici di bilancio, gli schemi di Stato patrimoniale e Conto economico riclassificati esposti a confronto con quelli del primo semestre 2021 e un'informativa sui risultati conseguiti da FinecoBank S.p.A. a livello individuale.

Principali indici di bilancio

Dati struttura

Dati al
30/06/2022 31/12/2021 30/06/2021
N° Dipendenti 1.266 1.261 1.242
N° Consulenti finanziari 2.887 2.790 2.731
N° Negozi finanziari operativi ¹ 423 424 414

(1) Numero negozi finanziari operativi: negozi finanziari gestiti dalla Banca e negozi finanziari gestiti dai consulenti finanziari (Fineco Center).

I principali dati patrimoniali

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
30/06/2022 31/12/2021 Assoluta %
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria ¹ 5.734.337 5.416.604 317.733 5,9%
Totale dell'attivo 36.003.414 33.819.561 2.183.857 6,5%
Raccolta diretta da clientela ² 30.518.392 29.495.292 1.023.100 3,5%
Raccolta indiretta da clientela ³ 72.285.865 78.420.121 (6.134.256) -7,8%
Totale raccolta (diretta e indiretta) da clientela 102.804.257 107.915.413 (5.111.156) -4,7%
Patrimonio 1.655.777 1.698.631 (42.854) -2,5%

(1) I crediti di finanziamento verso clientela ordinaria sono relativi ai soli finanziamenti erogati a clientela (affidamenti in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie);

(2) La raccolta diretta da clientela comprende i conti correnti passivi;

(3) La raccolta indiretta da clientela si riferisce ai prodotti collocati on line o tramite le reti di vendita di FinecoBank.

(Importi in migliaia)

La controllante: FinecoBank S.p.A.

Indicatori patrimoniali

Dati al
30/06/2022 31/12/2021
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Totale attivo 15,93% 16,02%
Finanziamenti a banche/Totale attivo 1,07% 1,09%
Altre attività finanziarie/Totale attivo 70,26% 72,63%
Raccolta Diretta/Totale passivo e patrimonio netto 84,77% 87,21%
Patrimonio netto (incluso utile)/Totale passivo e patrimonio netto 4,60% 5,02%
Crediti verso clientela ordinaria/Raccolta diretta da clientela 18,79% 18,36%
Qualità del credito Dati al
30/06/2022 31/12/2021
Crediti deteriorati/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria 0,08% 0,08%
Sofferenze/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria 0,04% 0,04%
Coverage ¹ - Sofferenze 88,93% 88,70%
Coverage ¹ - Inadempienze probabili 65,65% 66,10%
Coverage ¹ - Esposizioni scadute deteriorate 55,48% 50,05%
Coverage ¹ - Totale crediti deteriorati 82,56% 82,15%

(1) Calcolato come rapporto tra l'ammontare delle rettifiche di valore e l'esposizione lorda.

Fondi propri e coefficienti patrimoniali

Dati al
30/06/2022 31/12/2021
Capitale primario di classe 1 (migliaia di euro) 875.238 840.053
Totale Fondi propri (migliaia di euro) 1.375.238 1.340.053
Totale attività ponderate per il rischio (migliaia di euro) 4.783.462 4.576.088
Ratio - Capitale primario di classe 1 18,30% 18,36%
Ratio - Capitale di classe 1 28,75% 29,28%
Ratio - Totale fondi propri 28,75% 29,28%
Dati al
30/06/2022 31/12/2021
Capitale di classe 1 (Tier 1) (migliaia di euro) 1.375.238 1.340.053
Esposizione ai fini della leva finanziaria (migliaia di euro) 37.311.700 33.997.696
Indicatore di leva finanziaria 3,69% 3,94%

La controllante: FinecoBank S.p.A.

I requisiti prudenziali di vigilanza della Banca al 30 giugno 2022 sono stati determinati in base alla disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013 e successive Direttive e Regolamenti che ne modificano il contenuto, tra i quali si citano in particolare la Direttiva (UE) 878/2019 (c.d. CRD V), il Regolamento (UE) 876/2019 (c.d. CRR II) e il Regolamento (UE) 873/2020 del Parlamento Europeo e del Consiglio (c.d. CRR Quick-fix), che traspongono nell'Unione europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), raccolte ed attuate dalla Banca d'Italia tramite la Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 "Disposizioni di vigilanza per le banche" e successivi aggiornamenti.

Al 30 giugno 2022, i Fondi Propri della Banca ammontano a 1.375,2 milioni di euro, comprensivi dell'utile del primo semestre 2022, pari a 197 milioni di euro, al netto di dividendi prevedibili per complessivi 155,7 milioni di euro ed oneri prevedibili pari a 1,5 milioni di euro, rappresentati dai ratei cedolari, al netto della relativa fiscalità, maturati sugli strumenti finanziari Additional Tier 1 emessi da FinecoBank, assumendo soddisfatte le condizioni previste dall'art. 26, paragrafo 2, del Regolamento UE 575/2013 (CRR).

L'incremento delle Attività ponderate per il rischio nel corso del primo semestre 2022 è riconducibile principalmente al rischio di credito dovuto alla crescita del business, in particolare all'attività di lending alla clientela.

In merito al coefficiente di leva finanziaria, si ricorda che il trattamento transitorio che consentiva di escludere dall'esposizione complessiva della Leva finanziaria talune esposizioni verso le banche centrali alla luce della pandemia COVID-19 non è più applicabile a partire dal 1 aprile 2022. Al 30 giugno 2022 il coefficiente di leva finanziaria della Banca si attesta al 3,69%.

La controllante: FinecoBank S.p.A.

Schemi di Bilancio Riclassificati

Stato patrimoniale

(Importi in migliaia)
Consistenze al
ATTIVO 30/06/2022 31/12/2021 Assoluta %
Cassa e disponibilità liquide 1.516.548 1.442.791 73.757 5,1%
Attività finanziarie di negoziazione 20.020 20.240 (220) -1,1%
Finanziamenti a banche 385.244 369.863 15.381 4,2%
Finanziamenti a clientela 6.278.481 5.983.767 294.714 4,9%
Altre attività finanziarie 25.296.891 24.563.234 733.657 3,0%
Coperture 948.764 125.913 822.851 n.a.
Attività materiali 144.685 149.506 (4.821) -3,2%
Avviamenti 89.602 89.602 - n.a.
Altre attività immateriali 37.445 38.978 (1.533) -3,9%
Attività fiscali 43.588 42.955 633 1,5%
Crediti d'imposta acquistati 827.217 508.764 318.453 62,6%
Altre attività 414.929 483.948 (69.019) -14,3%
Totale dell'attivo 36.003.414 33.819.561 2.183.853 6,5%

(Importi in migliaia)

Consistenze al Variazioni
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 30/06/2022 31/12/2021 Assoluta
%
Debiti verso banche 2.333.322 1.225.213 1.108.109 90,4%
Debiti verso clientela 30.814.330 29.835.930 978.400 3,3%
Titoli in circolazione 498.833 497.266 1.567 0,3%
Passività finanziarie di negoziazione 7.104 4.417 2.687 60,8%
Coperture 2.581 65.263 (62.682) -96,0%
Passività fiscali 118.430 34.647 83.783 241,8%
Altre passività 573.037 458.194 114.843 25,1%
Patrimonio 1.655.777 1.698.631 (42.854) -2,5%
- capitale e riserve 1.458.925 1.335.907 123.018 9,2%
- riserve da valutazione (174) (5.877) 5.703 -97,0%
- risultato netto 197.026 368.601 (171.575) -46,5%
Totale del passivo e del patrimonio netto 36.003.414 33.819.561 2.183.853 6,5%

La controllante: FinecoBank S.p.A.

Stato patrimoniale - Evoluzione trimestrale

(Importi in migliaia)
Consistenze al
ATTIVO 30/06/2022 31/03/2022 31/12/2021 30/09/2021 30/06/2021
Cassa e disponibilità liquide 1.516.548 1.724.296 1.442.791 1.998.227 1.847.506
Attività finanziarie di negoziazione 20.020 20.123 20.240 23.589 21.393
Finanziamenti a banche 385.244 365.874 369.863 370.527 380.306
Finanziamenti a clientela 6.278.481 6.054.220 5.983.767 5.612.831 5.246.491
Altre attività finanziarie 25.296.891 25.371.271 24.563.234 24.424.488 24.629.068
Coperture 948.764 465.840 125.913 91.929 85.051
Attività materiali 144.685 147.636 149.506 151.013 152.126
Avviamenti 89.602 89.602 89.602 89.602 89.602
Altre attività immateriali 37.445 38.171 38.978 37.151 38.056
Attività fiscali 43.588 44.332 42.955 49.385 38.304
Crediti d'imposta acquistati 827.217 601.178 508.764 393.970 75.065
Altre attività 414.929 400.809 483.948 221.218 253.540
Totale dell'attivo 36.003.414 35.323.352 33.819.561 33.463.930 32.856.508
(Importi in migliaia)
Consistenze al
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 30/06/2022 31/03/2022 31/12/2021 30/09/2021 30/06/2021
Debiti verso banche 2.333.322 1.808.046 1.225.213 1.168.613 1.172.801
Debiti verso clientela 30.814.330 30.724.142 29.835.930 29.794.672 29.131.839
Titoli in circolazione 498.833 498.045 497.266 - -
Passività finanziarie di negoziazione 7.104 9.666 4.417 6.234 4.937
Coperture 2.581 (754) 65.263 90.522 118.586
Passività fiscali 118.430 85.784 34.647 70.495 34.387
Altre passività 573.037 396.147 458.194 415.294 530.431
Patrimonio 1.655.777 1.802.276 1.698.631 1.918.100 1.863.527
- capitale e riserve 1.458.925 1.705.199 1.335.907 1.667.333 1.665.819
- riserve da valutazione (174) (2.097) (5.877) (3.175) (1.863)
- risultato netto 197.026 99.174 368.601 253.942 199.571
Totale del passivo e del patrimonio netto 36.003.414 35.323.352 33.819.561 33.463.930 32.856.508

La Cassa e disponibilità liquide, pari al 30 giugno 2022 a 1.516,5 milioni di euro (1.442,8 milioni di euro al 31 dicembre 2021), è costituita principalmente dalla liquidità depositata sul conto HAM (Home Accounting Model), conto utilizzato per la gestione della liquidità di breve termine, e TIPS (Target Instant Payment Settlement) presso Banca d'Italia, per un importo di 1.252,2 milioni di euro, oltre alla liquidità depositata sui correnti aperti presso istituzioni creditizie per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento, per il regolamento dell'operatività in titoli e per la gestione della liquidità dei clienti UK, per un importo di 264,3 milioni di euro. Rispetto al 31 dicembre 2021, si rileva un incremento di 73,8 milioni di euro, principalmente imputabile all'aumento delle disponibilità liquide detenute presso altri istituti bancari.

I Finanziamenti a banche si attestano a 385,2 milioni di euro, in aumento di 15,4 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, e sono rappresentati principalmente alla Riserva obbligatoria presso Banca d'Italia e dai depositi attivi presso banche.

La controllante: FinecoBank S.p.A.

I Finanziamenti a clientela si attestano a 6.278,5 milioni di euro, in aumento di 294,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, grazie alla crescita dell'attività di lending. Nel corso del primo semestre 2022, infatti, stati erogati 142 milioni di euro di prestiti personali, 259 milioni di euro di mutui e sono stati accordati fidi di conto corrente per un importo di 679 milioni di euro, con un incremento delle esposizioni in conto corrente di 157,7 milioni di euro. L'ammontare dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore è pari a 4,3 milioni di euro (4,4 milioni di euro al 31 dicembre 2021) con un coverage ratio dell'82,6%.

Le Altre attività finanziarie si attestano a 25.296,9 milioni di euro, in aumento di 733,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, ed includono la valutazione negativa dei titoli a tasso fisso oggetto di copertura specifica del rischio tasso d'interesse, imputabile alla crescita della curva basata sul tasso Euribor utilizzata per la valutazione al fair value degli elementi coperti con riferimento al rischio coperto. Il valore di bilancio dei titoli emessi da UniCredit S.p.A. è pari a 2.376,5 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 3.856,4 milioni di euro presenti al 31 dicembre 2021 per effetto del rimborso dei titoli giunti a scadenza nel corso del primo semestre 2022. Gli acquisti effettuati dalla Banca nel corso del primo semestre 2022 hanno riguardato, principalmente, titoli emessi da Stati (principalmente Italia, Spagna e Francia).

Le Coperture rilevate nell'attivo di bilancio si attestano a 948,8 milioni di euro, in aumento di 822,9 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, ed includono la valutazione positiva di fair value dei derivati di copertura e l'adeguamento di valore delle attività oggetto di copertura generica, rappresentate da mutui a tasso fisso. Le Coperture rilevate nel passivo di bilancio si attestano a 2,6 milioni di euro, in riduzione di 62,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, ed includono la valutazione negativa di fair value dei derivati di copertura e l'adeguamento di valore delle passività oggetto di copertura generica, rappresentate da raccolta diretta da clientela. La variazione positiva rispetto al 31 dicembre 2021 è imputabile all'aumento di fair value dei contratti derivati di copertura dei titoli e dei mutui, che prevedono il pagamento del tasso fisso e l'incasso del tasso indicizzato, per effetto della crescita della curva basata sul tasso Euribor, parzialmente compensata dalla riduzione di fair value dei contratti derivati di copertura della raccolta diretta da clientela, che, al contrario, prevedono il pagamento del tasso indicizzato e l'incasso del tasso fisso. La valutazione delle poste coperte, di conseguenza, evolve nella direzione opposta, registrando una variazione negativa delle attività oggetto di copertura generica rappresentate da mutui e una variazione positiva delle passività oggetto di copertura generica. Si precisa che la variazione negativa registrata dai titoli oggetto di copertura specifica, trova rappresentazione nelle Altre attività finanziarie, come sopra descritto.

I Crediti d'imposta acquistati includono il valore di bilancio dei crediti d'imposta acquistati nell'ambito del Decreto Legge 34/2020, per un importo di bilancio di 827,2 milioni di euro, in crescita rispetto ai 508,8 milioni di euro in essere al 31 dicembre 2021 per effetto degli acquisti effettuati nel primo semestre 2022. Essi includono sia i crediti d'imposta acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti sia acquistati a seguito di cessione da parte di precedenti acquirenti.

I Debiti verso banche sono pari a 2.333,3 milioni di euro, evidenziando una crescita di 1.108,1 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, riconducibile principalmente, all'incremento dei margini di variazione ricevuti per l'operatività in derivati (+1.147,4 milioni di euro), per effetto della variazione positiva di fair value registrata dai contratti derivati di copertura, come sopra descritto.

I Debiti verso clientela si attestano a 30.814,3 milioni di euro, in aumento di 978,4 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, grazie alla crescita della raccolta diretta in conto corrente da clientela.

I Titoli in circolazione, pari a 498,8 milioni di euro, includono esclusivamente il Senior Preferred Bond emesso da FinecoBank nel mese di ottobre 2021.

Il Patrimonio si attesta a 1.655,8 milioni di euro, evidenziando un decremento di 42,9 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, riconducibile, principalmente, alla distribuzione dei dividendi deliberati dall'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2022, per un importo complessivo di 237,9 milioni di euro, parzialmente compensati dall'utile di periodo, pari a 197 milioni di euro. Si precisa, inoltre, che nel corso del primo semestre 2022 sono state rilevate le cedole pagate sugli strumenti AT1 emessi da FinecoBank, il cui ammontare, al netto della relativa fiscalità, ha determinato una riduzione del patrimonio netto di 9,9 milioni di euro; sono state acquistate azioni proprie in relazione al "Sistema incentivante 2021 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante", che ha determinato una riduzione del patrimonio netto di 0,8 milioni di euro; sono state rilevate le variazioni delle Riserva da valutazione per un importo netto positivo di 5,7 milioni di euro; è stata incrementata la Riserva connessa ai piani Equity Settled per un importo di 3,1 milioni di euro per effetto della contabilizzazione, durante il periodo di maturazione degli strumenti, degli effetti economici e patrimoniali, ai sensi del principio contabile internazionale IFRS 2, degli accordi di pagamento basati su azioni e regolati con azioni ordinarie FinecoBank.

La controllante: FinecoBank S.p.A.

Conto economico

(Importi in migliaia)

1° semestre Variazioni
2022 2021 Assoluta %
Margine finanziario 176.618 148.011 28.607 19,3%
di cui Interessi netti 127.172 124.452 2.720 2,2%
di cui Profitti da gestione della Tesoreria 49.446 23.559 25.887 109,9%
Dividendi e altri proventi su partecipazioni 23.016 13.704 9.312 68,0%
Commissioni nette 166.673 173.469 (6.796) -3,9%
Risultato negoziazione, coperture e fair value 55.001 40.563 14.438 35,6%
Saldo altri proventi/oneri 737 698 39 5,6%
RICAVI 422.045 376.445 45.600 12,1%
Spese per il personale (52.115) (49.603) (2.512) 5,1%
Altre spese amministrative (130.268) (125.940) (4.328) 3,4%
Recuperi di spesa 69.063 67.470 1.593 2,4%
Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali (12.993) (12.533) (460) 3,7%
Costi operativi (126.313) (120.606) (5.707) 4,7%
RISULTATO DI GESTIONE 295.732 255.839 39.893 15,6%
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni (1.219) (1.689) 470 -27,8%
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 294.513 254.150 40.363 15,9%
Altri oneri e accantonamenti (12.498) (14.023) 1.525 -10,9%
Profitti netti da investimenti (754) 1.239 (1.993) -160,9%
RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 281.261 241.366 39.895 16,5%
Imposte sul reddito del periodo (84.235) (41.795) (42.440) 101,5%
RISULTATO DEL PERIODO 197.026 199.571 (2.545) -1,3%

La controllante: FinecoBank S.p.A.

Conto economico – Evoluzione trimestrale

(Importi in migliaia)
2022
1° Trimestre 2° Trimestre
Margine finanziario 107.548 69.070
di cui Interessi netti 59.434 67.738
di cui Profitti da gestione della Tesoreria 48.114 1.332
Dividendi e altri proventi su partecipazioni (45) 23.061
Commissioni nette 86.016 80.657
Risultato negoziazione, coperture e fair value 28.994 26.007
Saldo altri proventi/oneri 525 212
RICAVI 223.038 199.007
Spese per il personale (25.844) (26.271)
Altre spese amministrative (67.349) (62.919)
Recuperi di spesa 35.335 33.728
Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali (6.524) (6.469)
Costi operativi (64.382) (61.931)
RISULTATO DI GESTIONE 158.656 137.076
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni (795) (424)
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 157.861 136.652
Altri oneri e accantonamenti (10.239) (2.259)
Profitti netti da investimenti (553) (201)
RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 147.069 134.192
Imposte sul reddito del periodo (47.895) (36.340)
RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 99.174 97.852

La controllante: FinecoBank S.p.A.

(Importi in migliaia)
2021
1° Trimestre 2° Trimestre 3° Trimestre 4° Trimestre
Margine finanziario 75.117 72.894 69.326 63.019
di cui Interessi netti 61.869 62.583 61.885 61.878
di cui Profitti da gestione della Tesoreria 13.248 10.311 7.441 1.141
Dividendi e altri proventi su partecipazioni - 13.704 - 47.844
Commissioni nette 88.986 84.483 85.651 93.520
Risultato negoziazione, coperture e fair value 23.889 16.674 15.617 18.119
Saldo altri proventi/oneri 550 148 (1.385) (201)
RICAVI 188.542 187.903 169.209 222.301
Spese per il personale (24.557) (25.046) (25.093) (26.751)
Altre spese amministrative (61.848) (64.092) (62.302) (69.554)
Recuperi di spesa 32.367 35.103 35.751 36.250
Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali (6.212) (6.321) (6.373) (7.054)
Costi operativi (60.250) (60.356) (58.017) (67.109)
RISULTATO DI GESTIONE 128.292 127.547 111.192 155.192
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni (477) (1.212) (359) 393
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 127.815 126.335 110.833 155.585
Altri oneri e accantonamenti (8.236) (5.787) (31.058) (4.857)
Profitti netti da investimenti (583) 1.822 280 (440)
RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 118.996 122.370 80.055 150.288
Imposte sul reddito del periodo (38.380) (3.415) (25.684) (35.629)
RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 80.616 118.955 54.371 114.659

I Ricavi si attestano a 422 milioni di euro, registrando un aumento del 12,1% rispetto ai 376,4 milioni di euro registrati nello stesso periodo dell'esercizio 2021, grazie al contributo positivo del Margine finanziario, dei Dividendi e altri proventi su partecipazioni e del Risultato negoziazione, coperture e fair value.

Il Margine finanziario evidenzia un incremento del 19,3% rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente (+28,6 milioni di euro) grazie ai Profitti da gestione della Tesoreria, che si attestano a 49,4 milioni di euro rispetto ai 23,6 milioni di euro nel primo semestre 2021, e al margine d'interesse, che registra una crescita del 2,2% (+2,7 milioni di euro), grazie alla crescita del portafoglio finanziario e dei crediti verso la clientela ordinaria.

I Dividendi e altri proventi su partecipazioni includono i dividendi percepiti da Fineco AM, pari complessivamente a 23,2 milioni di euro (13,7 milioni di euro nel primo semestre 2021), al netto dell'effetto negativo rilevato in seguito alla valutazione al patrimonio netto di Hi-MTF Sim S.p.A. pari a -0,2 milioni di euro (nessun effetto rilevato nel primo semestre 2021).

Le Commissioni nette evidenziano una riduzione di 6,8 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, per effetto della flessione registrata nelle commissioni nette relative al Brokerage (-12,8 milioni di euro), a causa di un contesto di mercato diverso in termini di volumi e volatilità, ma che hanno comunque mantenuto un valore elevato grazie all'aumento della base di clientela operativa sulla piattaforma della Banca e alla rivisitazione dell'offerta. Tale flessione è stata parzialmente compensata dalle commissioni Investing e Banking, che evidenziano un aumento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente pari, rispettivamente, a +2,1 milioni di euro e +4,2 milioni di euro.

ll Risultato negoziazione, coperture e fair value è determinato principalmente dagli utili realizzati dal Brokerage, che include l'attività di internalizzazione di titoli e contratti derivati regolamentati e over the counter, strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei titoli e dei contratti derivati internalizzati e dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta, che evidenzia un incremento di 5,8 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La voce include anche la componente di inefficacia delle operazioni di copertura, per un importo di 11,7 milioni di euro (1,5 milioni di euro nel primo semestre 2021), determinata dall'applicazione di curve diverse per la valutazione al fair value dei contratti derivati di copertura e degli elementi coperti nell'ambito delle operazioni di copertura di tipo fair value hedge, e le componenti reddituali generate dagli strumenti finanziari contabilizzati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" per un importo di -0,4 milioni di euro (+0,9

La controllante: FinecoBank S.p.A.

milioni nel primo semestre 2021), tra i quali le preferred shares di Visa INC Class "C" e l'esposizione in titoli di capitale rilevata a fronte delle contribuzioni versate allo Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.

Il Saldo altri proventi/oneri è positivo per 0,7 milioni di euro e non evidenzia variazioni significative rispetto al primo semestre 2021.

I Costi operativi evidenziano un incremento di 5,7 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente (+2,5 milioni di euro relativi a "Spese per il personale", +2,7 milioni di euro relativi alle "Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa" e +0,5 milioni di euro relativi alle "Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali"). La crescita del 4,7% è determinata principalmente da spese strettamente collegate alla crescita del business (attività, masse, clientela e struttura), certificata dal cost/income ratio che si attesta al 29,9% (32% rilevato al 30 giugno 2021) a conferma della forte leva operativa della Banca e alla diffusa cultura aziendale in tema di governo dei costi.

Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni del primo semestre 2022 si attestano a -1,2 milioni di euro (-1,7 milioni di euro nel primo semestre 2021).

Gli Altri oneri e accantonamenti si attestano a 12,5 milioni di euro in diminuzione del 10,9% rispetto al primo semestre 2021, per effetto di minori accantonamenti netti per controversie legali. Si precisa che nel corso del primo semestre 2022 è stato rilevato il contributo ordinario richiesto per l'anno 2022 di cui alla direttiva 2014/59/UE (Single Resolution Fund), per un importo pari a 7,6 milioni di euro (5,8 milioni di euro nel primo semestre 2021). Si ricorda che nel primo semestre 2021 Banca d'Italia aveva richiamato presso il sistema bancario una contribuzione addizionale al Fondo Nazionale di Risoluzione (FNR) di cui all'art. 1, comma 848, della Legge n. 208/2015, per un ammontare pari a 1,9 milioni di euro.

I Profitti netti da investimenti si attestano a -0,8 milioni di euro, evidenziando un decremento di 2 milioni di euro rispetto al primo semestre 2021. Si ricorda che nel primo semestre 2021 l'aggiornamento degli scenari macroeconomici aveva determinato rettifiche di valore per circa 2,3 milioni di euro.

Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 281,3 milioni di euro, in aumento del 16,5% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, grazie, in particolare, alla crescita del Margine finanziario (+28,6 milioni di euro), dei Dividendi e altri proventi su partecipazioni (+9,3 milioni di euro) e del Risultato negoziazione, coperture e fair value (+14,4 milioni di euro), parzialmente compensati dalla crescita dei Costi operativi (+5,7 milioni di euro). Escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre 2022 precedentemente illustrate22, il Risultato lordo dell'operatività corrente sarebbe pari a 281,5 milioni di euro, in crescita del 16,6% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio 2021, nel quale non erano state rilevate poste non ricorrenti registrate23 .

Il Risultato di periodo si attesta a 197 milioni di euro, evidenziando un decremento dell'1,3% rispetto ai 199,6 milioni di euro registrati nel primo semestre 2021. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre 202224, il Risultato d'esercizio sarebbe pari 197,2 milioni di euro, in crescita del 17,7% rispetto al risultato del primo semestre 2021 anch'esso depurato dalle poste non ricorrenti registrate25 .

22 Variazione di fair value e cancellazione dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,3 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale).

23 Nessuna variazione di fair value significativa è stata rilevata nel primo semestre 2021 con riferimento all'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.

24 Variazione di fair value e cancellazione dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,2 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale).

25 Beneficio fiscale derivante dall'operazione di riallineamento fiscale dell'avviamento effettuata da FinecoBank, come previsto dall'art. 110 del DL 104 del 2020, per un importo di 32 milioni di euro.

La controllata: Fineco Asset Management DAC

Fineco AM, interamente controllata da FinecoBank, è una società di gestione di OICVM, costituita il 26 ottobre 2017 nella Repubblica d'Irlanda con l'obiettivo di offrire ai clienti una gamma di O.I.C.R. con una strategia concentrata sulla definizione di asset allocation strategica e selezione dei migliori gestori internazionali, e, quindi, diversificare e migliorare l'offerta di prodotti di risparmio gestito e accrescere ulteriormente la competitività del Gruppo nell'ambito del proprio modello di business integrato verticalmente.

Gli assets gestiti da Fineco AM al 30 giugno 2022 sono pari a 24,5 miliardi di euro (24,8 miliardi di euro al 31 dicembre 2021), in particolare:

  • 4,4 miliardi di euro riferiti a Core Series (5,2 miliardi di euro al 31 dicembre 2021);
  • 14,2 miliardi di euro riferiti a FAM Series (13,8 miliardi di euro al 31 dicembre 2021);
  • 5,9 miliardi di euro riferiti a FAM Evolution (5,8 miliardi di euro al 31 dicembre 2021).

Si precisa, inoltre, che 14,6 miliardi di euro sono relativi a classi retail e 9,9 miliardi di euro sono relativi a classi istituzionali.

Al 30 giugno 2022 Fineco AM presenta un totale attivo di stato patrimoniale pari a 89,2 milioni di euro, costituito principalmente dai Finanziamenti a banche, rappresentati da un deposito vincolato per un importo di 15 milioni di euro, dalla Cassa e disponibilità liquide depositate presso istituzioni creditizie per un importo di 25,8 milioni di euro, e dai Finanziamenti a clientela, rappresentati esclusivamente da crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi, per un importo pari a 43,9 milioni di euro.

Fineco AM detiene, inoltre, quote di propri O.I.C.R. per un importo di 0,7 milioni di euro, contabilizzate nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value".

I Debiti verso banche e i Debiti verso clientela, pari complessivamente a 24,9 milioni di euro, sono rappresentati principalmente da debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari, relativi alle commissioni di collocamento e gestione di quote di O.I.C.R. da retrocedere ai collocatori, fra i quali la stessa FinecoBank per 11,6 milioni di euro, e agli investment advisors. Si segnala, infine, che i Debiti verso clientela includono anche i "Debiti per leasing", pari a 1,9 milioni di euro, che rappresentano il debito finanziario corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti previsti nei contratti di locazione stipulati con soggetti diversi da istituzioni creditizie non pagati alla data di bilancio, come previsto dall'IFRS 16.

Il Patrimonio si attesta a 56,5 milioni di euro ed è costituito dal capitale sociale per 3 milioni di euro, da utili trattenuti per 5 milioni di euro, dal risultato netto del periodo per 48,5 milioni di euro.

Nel corso del primo semestre 2022 Fineco AM ha generato Commissioni nette per 65,8 milioni di euro (153,1 milioni di euro di commissioni attive e 87,3 milioni di euro di commissioni passive) e il Risultato netto del periodo si attesta a 48,5 milioni di euro.

Al 30 giugno 2022 i dipendenti della società sono 50.

Le operazioni con parti correlate

Le operazioni con parti correlate Il Consiglio di Amministrazione, al fine di assicurare il costante rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari attualmente vigenti in materia di informativa societaria riguardanti le operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse, ha approvato, in occasione della riunione del 16 dicembre 2021 (con efficacia dal 15 gennaio 2022), con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Collegio Sindacale, la nuova versione della "Global Policy Procedure per la gestione delle operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse del Gruppo FinecoBank" (la "Global Policy").

Tale Global Policy contiene le disposizioni da osservare nella gestione:

  • delle operazioni con parti correlate, ai sensi del Regolamento CONSOB adottato con delibera del 12 marzo 2010 n. 17221 come successivamente modificato;
  • delle operazioni con soggetti collegati, ai sensi della disciplina sulle "Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati", dettata dal Titolo V, Capitolo 5 della Circolare Banca d'Italia del 27 dicembre 2006 n. 263 ("Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche" e successivi aggiornamenti);
  • delle obbligazioni degli esponenti bancari, ai sensi dell'art. 136 del Decreto Legislativo del 1° settembre 1993, n. 385 recante il "Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia";
  • delle operazioni con ulteriori soggetti rilevanti in potenziale conflitto di interesse definiti in via di autoregolamentazione dalla Banca, tenuto conto delle disposizioni di legge e regolamentari applicabili in materia;
  • dei prestiti concessi agli esponenti (i.e. i membri degli organi di amministrazione, direzione e controllo) e alle loro parti correlate, ai sensi dell'art. 88 della CRD.

Premesso quanto sopra, nel corso del primo semestre 2022 sono state poste in essere dal Gruppo operazioni con parti correlate in genere, italiane ed estere, di minore rilevanza rientranti nell'ordinario esercizio dell'attività operativa della Banca e della connessa attività finanziaria, perfezionate a condizioni standard, ovvero a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni concluse con soggetti terzi indipendenti; non sono state poste in essere altre operazioni con parti correlate tali da influire in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Banca e del Gruppo FinecoBank, né operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate. Per maggiori dettagli in merito alle operazioni con parti correlate si rimanda alla Parte H – Operazioni con parti correlate riportata nelle note illustrative.

Rapporti verso imprese del Gruppo

FinecoBank è Capogruppo del Gruppo Bancario FinecoBank.

Di seguito si riportano in forma sintetica le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 30 giugno 2022 nonché i costi (-) e ricavi (+) rilevati nel primo semestre 2022 verso Fineco AM, unica società (interamente) controllata ed oggetto di consolidamento con il metodo integrale.

(Importi in migliaia)
Attività Passività Garanzie e impegni Ricavi (+) Costi (-)
Fineco Asset Management DAC 11.905 - - 94.555 -

Si segnala che le attività riportate nella tabella sono riferibili principalmente ai crediti di funzionamento connessi con il collocamento di prodotti finanziari da incassare dalla società controllata Fineco AM ed iscritti nella voce "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". Al tempo stesso, la colonna ricavi include le commissioni attive di collocamento e gestione retrocesse dalla controllata e contabilizzate nel primo semestre 2022 dalla Banca, oltre ai dividendi riconosciuti da Fineco AM per complessivi 23,2 milioni di euro.

Di seguito si riportano in forma sintetica le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 30 giugno 2022 nonché i costi (-) e ricavi (+) rilevati nel primo semestre 2022 verso Hi-MTF SIM S.p.A., unica partecipazione sottoposta ad influenza ed oggetto di consolidamento con il metodo del patrimonio netto.

(Importi in migliaia)
Attività Passività Garanzie e impegni Ricavi (+) Costi (-)
Hi-MTF SIM S.p.A. - 73 - - (201)

I rapporti economici e patrimoniali sopra rappresentati sono originati dall'accordo stipulato dalla Banca con Hi-Mtf Sim S.p.A. per la negoziazione, sul segmento Hi-Cert, dei Certificati emessi da Fineco.

Si ricorda che l'Assemblea degli azionisti di Hi-Mtf SIM S.p.A. del 10 maggio 2022 ha approvato l'aumento di capitale per un importo complessivo di 3,5 milioni di euro, corrispondente ad un apporto di 0,7 milioni di euro per ciascun socio. FinecoBank ha sottoscritto l'aumento di capitale di propria competenza nel corso del mese di maggio 2022, mantenendo invariata al 20% la propria quota di partecipazione.

Le operazioni con parti correlate

Numero di azioni proprie

Al 30 giugno 2022 il Gruppo, nello specifico la Banca, detiene in portafoglio numero 136.479 azioni della Capogruppo FinecoBank, in relazione ai piani di incentivazione a favore dei consulenti finanziari, corrispondenti allo 0,02% delle azioni rappresentanti il capitale sociale, per un ammontare pari a 1,7 milioni di euro. Nel corso del primo semestre 2022 sono state acquistate 59.800 azioni, per un importo di 0,8 milioni di euro, in relazione al "Sistema incentivante 2021 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 5.527, n. 3.435, n. 8.227 e n. 28.998 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito rispettivamente del piano "Sistema Incentivante 2017 PFA", "Sistema Incentivante 2018 PFA", "Sistema Incentivante 2019 PFA" e "Sistema Incentivante 2020 PFA", per un importo complessivo di 0,6 milioni di euro.

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo ed evoluzione prevedibile della gestione

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo

Dopo la data di chiusura del periodo non si sono verificati eventi significativi che inducano a rettificare le risultanze esposte nella presente Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022.

Evoluzione prevedibile della gestione

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo ed evoluzione prevedibile della gestione

Lo scenario prospettico, pur in un contesto di pressione sui margini, consolidamento delle aspettative inflazionistiche e generale incertezza derivante dal conflitto militare tra Russia e Ucraina e dagli effetti della pandemia da Coronavirus, vede il Gruppo sfruttare due trend strutturali che stanno trasformando la società italiana: la digitalizzazione e la richiesta di consulenza. Si sta, infatti, assistendo ad una accelerazione verso soluzioni che porteranno ad un mondo più moderno e digitalizzato: la gestione dei servizi bancari da parte della clientela sarà sempre più orientata all'utilizzo di piattaforme digitali, favorendo il modello di business del Gruppo, che da sempre è orientato in questa direzione.

Si conferma l'efficacia di un modello di business diversificato e sostenibile, in grado di produrre stabilmente risultati solidi in tutte le fasi di mercato. Il nuovo contesto, caratterizzato da grandi cambiamenti, rappresenta per Fineco uno stimolo per crescere in tutte le aree di business: dal banking, che beneficia di un incremento del margine di interesse, all'investing, con il contributo di Fineco AM, fino al brokerage, la cui attività continuerà ad attestarsi oltre i livelli precedenti la pandemia. Inoltre, la capacità di integrare tutti i servizi in un'unica piattaforma tecnologicamente avanzata rende possibile uno sviluppo sano ed equilibrato del Gruppo, confermando un incremento sia degli investimenti sulla crescita, sia dei dividendi futuri, a fronte di un costante impegno nella sostenibilità.

Il Gruppo continuerà a perseguire la propria strategia basata principalmente sulla crescita organica, grazie all'efficienza dei processi e alla qualità dei servizi. L'obiettivo è quello di rafforzare ulteriormente il proprio posizionamento competitivo nel settore dei servizi integrati di banking, brokerage ed investing attraverso l'elevata qualità e la completezza dei servizi finanziari offerti, riassunti nel concetto di "one stop solution", grazie anche all'attività di gestione del risparmio svolta da Fineco AM che consentirà alla Banca di essere ancora più vicina alle esigenze della propria clientela, più efficiente nella selezione dei prodotti e più profittevole grazie al modello di business integrato verticalmente.

FinecoBank detiene una quota di mercato sui Total Financial Assets ("TFA")26 pari al 2,14% a marzo 2022 (ultimo dato disponibile), con interessanti potenziali margini di crescita.

Considerati i rischi tipici del settore di appartenenza, si prevede un positivo andamento della gestione nel secondo semestre 2022, favorito anche dalle aspettative di rialzo dei tassi d'interesse, salvo il verificarsi di ulteriori eventi di natura eccezionale o dipendenti da variabili sostanzialmente non controllabili dagli Amministratori e dalla Direzione.

26 Fonte Banca d'Italia, flussi di ritorno Bastra.

FinecoBank · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 87

prevedibile della gestione

Relazione intermedia sulla gestione consolidata

Relazione sulla gestione consolidata

88 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 · FinecoBank

Stato patrimoniale consolidato

Schemi del bilancio consolidato semestrale Stato patrimoniale consolidato

(Importi in migliaia)
Voci dell'attivo 30/06/2022 31/12/2021
10. Cassa e disponibilità liquide 1.542.372 1.464.182
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 25.739 25.778
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 20.020 20.240
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 5.719 5.538
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 29.497 39.017
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 31.968.509 30.895.959
a) crediti verso banche 4.517.184 5.757.506
b) crediti verso clientela 27.451.325 25.138.453
50. Derivati di copertura 1.140.627 127.448
60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) (191.863) (1.535)
70. Partecipazioni 1.845 1.294
90. Attività materiali 146.686 150.347
100. Attività immateriali 127.127 128.686
- avviamento 89.602 89.602
110. Attività fiscali 44.681 42.974
a) correnti 1.057 -
b) anticipate 43.624 42.974
130. Altre attività 1.242.495 993.025
Totale dell'attivo 36.077.715 33.867.175

Stato patrimoniale consolidato

(Importi in migliaia)
Voci del passivo e del patrimonio netto 30/06/2022 31/12/2021
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 33.659.760 31.570.201
a) debiti verso banche 2.333.322 1.225.213
b) debiti verso clientela 30.827.605 29.847.722
c) titoli in circolazione 498.833 497.266
20. Passività finanziarie di negoziazione 7.104 4.417
40. Derivati di copertura 13.004 57.313
50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) (10.423) 7.950
60. Passività fiscali 118.430 35.864
a) correnti 118.430 35.864
80. Altre passività 471.231 342.844
90. Trattamento di fine rapporto del personale 4.234 5.033
100. Fondi per rischi e oneri 105.095 116.756
a) impegni e garanzie rilasciate 99 52
c) altri fondi per rischi e oneri 104.996 116.704
120. Riserve da valutazione (174) (5.877)
140. Strumenti di capitale 500.000 500.000
150. Riserve 785.531 650.202
160. Sovrapprezzi di emissione 1.934 1.934
170. Capitale 201.340 201.267
180. Azioni proprie (-) (1.714) (1.440)
200. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) 222.363 380.711
Totale del passivo e del patrimonio netto 36.077.715 33.867.175

Conto economico consolidato

Conto economico consolidato

(Importi in migliaia)
Voci 30 giugno 2022 30 giugno 2021
10. Interessi attivi e proventi assimilati 129.516 125.457
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 140.041 135.035
20. Interessi passivi e oneri assimilati (5.056) (3.633)
30. Margine di interesse 124.460 121.824
40. Commissioni attive 457.505 420.403
50. Commissioni passive (222.490) (204.178)
60. Commissioni nette 235.015 216.225
70. Dividendi e proventi simili 157 114
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 43.508 38.045
90. Risultato netto dell'attività di copertura 11.725 1.549
100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 49.446 23.559
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 49.137 23.559
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 309 -
110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico
(547) 863
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (547) 863
120. Margine di intermediazione 463.764 402.179
130. Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: (1.931) (414)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (1.930) (419)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (1) 5
140. Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni (1) -
150. Risultato netto della gestione finanziaria 461.832 401.765
180. Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa 461.832 401.765
190. Spese amministrative: (198.649) (187.492)
a) spese per il personale (57.538) (52.884)
b) altre spese amministrative (141.111) (134.608)
200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (4.820) (6.353)
a) impegni e garanzie rilasciate (48) (35)
b) altri accantonamenti netti (4.772) (6.318)
210. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (9.806) (9.396)
220. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (3.385) (3.266)
230. Altri oneri/proventi di gestione 68.500 67.624
240. Costi operativi (148.160) (138.883)
250. Utili (Perdite) delle partecipazioni (148) -
280. Utili (Perdite) da cessione di investimenti 1 -
290. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 313.525 262.882
300. Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (91.162) (46.212)
310. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 222.363 216.670
330. Utile (Perdita) del periodo 222.363 216.670
350. Utile (Perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 222.363 216.670

I dati comparativi del primo semestre 2021 relativi alla voce "di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo" sono stati riesposti coerentemente con la modifica apportata allo Schema di stato patrimoniale introdotta dal 7° aggiornamento del 29 ottobre 2021 della Circolare 262 di Banca d'Italia, che prevede la rilevazione dei conti correnti e dei depositi a vista presso banche nella voce 10. "Cassa e disponibilità liquide". Nel Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2021 gli interessi maturati sui crediti a vista verso banche erano stati rilevati nella voce "di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo" per un importo di 31 migliaia di euro.

Conto economico consolidato

30 giugno 2022 30 giugno 2021
Utile per azione (euro) 0,36 0,36
Utile per azione diluito (euro) 0,36 0,36

Note:

Per maggiori informazioni sull'"Utile per azione" e sull'"Utile per azione diluito" si rimanda alle note illustrative, Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato, Sezione 25.

Prospetto della redditività consolidata complessiva

Prospetto della redditività consolidata complessiva (Importi in migliaia)
Voci 30 giugno 2022 30 giugno 2021
10. Utile (Perdita) del periodo 222.363 216.670
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico 8.169 1.582
70. Piani a benefici definiti 8.170 1.582
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto (1) -
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico (2.466) (612)
140. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (2.466) (612)
170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 5.703 970
180. Redditività complessiva (Voce 10+170) 228.066 217.640
200. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo 228.066 217.640

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato al 30/06/2022

(Importi in migliaia)
Allocazione risultato Variazioni dell'esercizio
esercizio precedente Operazioni sul patrimonio netto
Esistenze al
31/12/2021
Modifica saldi
apertura
Esistenze al
01/01/2022
Riserve destinazioni
Dividendi e
altre
Variazioni di
riserve
nuove azioni
Emissioni
azioni proprie
Acquisto
Distribuzione
straordinaria
di dividendi
strumenti di
Variazione
capitale
proprie azioni
Derivati su
Stock options interessenze
partecipative
Variazioni
complessiva
Redditività
Patrimonio netto del
gruppo al 30/06/2022
30/06/2022
Patrimonio netto di
terzi al 30/06/2022
Capitale:
- azioni ordinarie 201.267 201.267 73 201.340 -
- altre azioni
Sovrapprezzi di
emissione
1.934 1.934 1.934 -
Riserve:
- di utili 613.810 613.810 142.764 (9.837) (73) 746.664 -
- altre 36.392 36.392 2.475 38.867 -
Riserve da
valutazione
(5.877) (5.877) 5.703 (174) -
Strumenti di capitale 500.000 500.000 500.000 -
Azioni proprie (1.440) (1.440) 576 (850) (1.714) -
Utile (Perdita) di
esercizio
380.711 380.711 (142.764) (237.947) 222.363 222.363 -
Patrimonio netto del
gruppo
1.726.797 - 1.726.797 - (237.947) (9.837) 649 (850) - - - 2.402 - 228.066 1.709.280 -
Patrimonio netto di
terzi
- - - - - - - - - - - - - - - -

L'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2022 ha approvato la distribuzione di un dividendo unitario di 0,39 euro, come da proposta dal Consiglio di Amministrazione del 9 febbraio 2022.

La colonna "Stock options" comprende i piani incentivanti serviti con azioni FinecoBank.

La colonna "Variazioni di riserve" comprende le cedole corrisposte sugli Strumenti di capitale, al netto delle relative imposte, i costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione di nuove azioni ordinarie avvenute nel periodo, al netto delle relative imposte, nonché la quota dei dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie di cui la Banca si è trovata in possesso alla record date.

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato al 30/06/2021

(Importi in migliaia)
Allocazione risultato Variazioni dell'esercizio
Modifica saldi
Esistenze al
31/12/2020
apertura Esistenze al
01/01/2021
esercizio precedente Operazioni sul patrimonio netto
Riserve destinazioni
Dividendi e
altre
Variazioni di
riserve
nuove azioni
Emissioni
azioni proprie
Acquisto
Distribuzione
straordinaria
di dividendi
strumenti di
Variazione
capitale
proprie azioni
Derivati su
Stock options interessenze
partecipative
Variazioni
complessiva
Redditività
30/06/2021
Patrimonio netto del
gruppo al 30/06/2021
Patrimonio netto di
terzi al 30/06/2021
Capitale:
- azioni ordinarie 201.153 201.153 114 201.267 -
- altre azioni
Sovrapprezzi di
emissione
1.934 1.934 1.934 -
Riserve:
- di utili 633.306 633.306 323.571 (9.888) (114) 946.875 -
- altre 31.183 31.183 2.056 33.329 -
Riserve da
valutazione
(2.833) (2.833) 970 (1.863) -
Strumenti di capitale 500.000 500.000 500.000 -
Azioni proprie (1.189) (1.189) 570 (821) (1.440) -
Utile (Perdita) di
esercizio
323.571 323.571 (323.571) 216.670 216.670 -
Patrimonio netto del
gruppo
1.687.125 - 1.687.125 - (9.888) 684 (821) - - - 1.942 - 217.640 1.896.682 -
Patrimonio netto di
terzi
- - - - - - - - - - - - - - - -

L'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2021 aveva approvato la destinazione a riserve dell'intero utile dell'esercizio 2020, come da proposta dal Consiglio di Amministrazione del 9 febbraio 2021.

La colonna "Stock options" comprende i piani incentivanti serviti con azioni FinecoBank.

La colonna "Variazioni di riserve" comprende le cedole corrisposte sugli Strumenti di capitale al netto delle relative imposte, e i costi di transazione direttamente attribuibili all'operazione di emissione di nuove azioni al netto delle relative imposte.

Rendiconto finanziario consolidato

Rendiconto finanziario consolidato

(Importi in migliaia)
Voci Importo
30 giugno 2022 30 giugno 2021
A. ATTIVITA' OPERATIVA
1. Gestione 411.922 334.029
- risultato del periodo (+/-) 222.363 216.670
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività
valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+)
(1.492) (1.003)
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) 9.908 (87)
- rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) 3.290 2.301
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 13.191 12.662
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 11.547 12.179
- premi netti non incassati (-) - -
- altri proventi/oneri assicurativi non incassati (-/+) - -
- imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) 80.691 34.365
- rettifiche/riprese di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale (-/+) - -
- altri aggiustamenti (+/-) 72.424 56.942
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (2.300.089) (1.492.297)
- attività finanziarie detenute per la negoziazione 5.160 (4.684)
- attività finanziarie designate al fair value - -
- altre attività obbligatoriamente valutate al fair value (427) 4.666
- attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 4.721 (2.122)
- attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (2.059.022) (1.528.980)
- altre attività (250.521) 38.823
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 2.207.245 1.021.650
- passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 2.089.488 895.325
- passività finanziarie di negoziazione (515) (177)
- passività finanziarie designate al fair value - -
- altre passività 118.272 126.502
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa 319.078 (136.618)
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da 2 -
- vendite di partecipazioni - -
- dividendi incassati su partecipazioni - -
- vendite di attività materiali 2 -
- vendite di attività immateriali - -
- vendite di rami d'azienda - -
2. Liquidità assorbita da (4.598) (14.392)
- acquisti di partecipazioni (700) -
- acquisti di attività materiali (2.074) (12.535)
- acquisti di attività immateriali (1.824) (1.857)
- acquisti di società controllate e di rami d'azienda - -
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento (4.596) (14.392)
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie (201) (136)
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale - -
- distribuzione dividendi e altre finalità (248.432) (10.574)
- vendita/acquisto di controllo di terzi - -
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista (248.633) (10.710)
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NEL PERIODO 65.849 (161.720)

Rendiconto finanziario consolidato

RICONCILIAZIONE

(Importi in migliaia)
Voci di bilancio Importo
30 giugno 2022 30 giugno 2021
Cassa e disponibilità liquide all'inizio del periodo 1.464.216 2.014.508
Liquidità totale netta generata/assorbita nel periodo 65.849 (161.720)
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi 12.327 9.110
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura del periodo 1.542.380 1.861.898

Legenda

(+) generata (-) assorbita

Con l'espressione "Cassa e disponibilità liquide" si intende la cassa e i crediti a vista, nelle forme tecniche di conti correnti e depositi, verso banche e banche centrali contabilizzati nella voce 10 dell'attivo di stato patrimoniale "Cassa e disponibilità liquide", esclusi eventuali fondi di svalutazione e ratei ricondotti sulle attività finanziarie.

I dati comparativi del 30 giugno 2021 sono stati riesposti coerentemente con la modifica apportata allo Schema di stato patrimoniale al fine di recepire le modifiche introdotte dal 7° aggiornamento del 29 ottobre 2021 della Circolare 262 di Banca d'Italia, che prevede la rilevazione dei conti correnti e dei depositi a vista presso banche nella voce 10. "Cassa e disponibilità liquide". Nello specifico, nel Bilancio consolidato abbreviato al 30 giugno 2021 la voce "Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio" e la voce "Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio" erano state rilevate al netto delle passività liquide equivalenti contabilizzate nella voce 10 del passivo "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: a) debiti verso banche" per un importo, rispettivamente, di 43.317 migliaia di euro e 62.572 migliaia di euro. Di conseguenza è stata riesposta anche la voce "3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie - passività finanziarie valutate al costo ammortizzato" e la voce "Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio".

La liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie del Gruppo, sebbene ai sensi dello IAS 7 par. 44A sia rappresentativa di flussi derivanti dall'attività di finanziamento/provvista, è classificata, coerentemente con l'attività bancaria svolta e come richiesto dalla Circolare 262/2005 di Banca d'Italia, quale liquidità riveniente dall'attività operativa.

FinecoBank · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 97

Rendiconto finanziario consolidato

Schemi del bilancio consolidato semestrale

Rendiconto finanziario consolidato

98 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 · FinecoBank

Schemi del bilancio consolidato semestrale

Note illustrative Parte A – Politiche contabili

Parte A - Politiche contabili

A.1 Parte generale

Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

Il presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo Bancario FinecoBank (rappresentato dalla Banca e dalla società controllata Fineco Asset Management DAC, di seguito "Gruppo FinecoBank" o "Gruppo") è redatto, in applicazione del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38, in conformità ai principi contabili (nel seguito "IFRS", "IAS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i relativi documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea, come previsto dal Regolamento dell'Unione Europea n. 1606/2002 del 19 luglio 2002 ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2022, e, in particolare, è conforme al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34). In base al paragrafo 10 di tale principio, FinecoBank si è avvalsa della facoltà di redigere il bilancio consolidato semestrale in versione abbreviata.

Esso costituisce inoltre parte integrante della Relazione finanziaria semestrale consolidata ai sensi del comma 1 dell'articolo 154-ter del Testo Unico della Finanza (TUF, D.Lgs. 24/2/1998 n. 58). La Relazione finanziaria semestrale consolidata, come prescritto dal comma 2 del richiamato articolo del TUF, comprende il Bilancio consolidato semestrale abbreviato, la Relazione intermedia sulla gestione consolidata e l'Attestazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato, prevista dal comma 5 dell'art. 154-bis del TUF, ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni.

La Banca d'Italia, con riferimento ai bilanci delle banche e delle società finanziarie capogruppo di gruppi bancari, ha stabilito con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti, gli schemi di bilancio consolidato e della nota integrativa consolidata utilizzati per la redazione della presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato.

Sezione 2 – Principi generali di redazione

La redazione del presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato è avvenuta, come detto sopra, in conformità ai principi contabili internazionali omologati dalla Commissione Europea. A livello interpretativo e di supporto nell'applicazione sono stati utilizzati i seguenti documenti, seppure non tutti omologati dalla Commissione Europea:

  • The Conceptual Framework for Financial Reporting;
  • Implementation Guidance, Basis for Conclusions, IFRIC ed eventuali altri documenti predisposti dallo IASB o dall'IFRIC (International Financial Reporting Interpretations Committee) a complemento dei principi contabili emanati;
  • i documenti interpretativi sull'applicazione degli IAS/IFRS in Italia predisposti dall'Organismo Italiano di Contabilità (OIC);
  • i documenti emanati dall'ESMA (European Securities and Markets Authority), dall'European Banking Authority, dalla Banca Centrale Europea, dalla Banca d'Italia e dalla Consob che richiamano l'applicazione di specifiche disposizioni negli IFRS, con particolare riferimento alla rappresentazione degli effetti derivanti dalla pandemia Covid-19, dal conflitto Russia-Ucraina e sugli impatti degli stessi sui processi valutativi;
  • i documenti predisposti dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI).

Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato è costituito dallo Stato patrimoniale consolidato, dal Conto Economico consolidato, dal Prospetto della redditività consolidata complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, dal Rendiconto finanziario consolidato (elaborato applicando il metodo "indiretto") e dalle presenti note illustrative ed è corredato dalla Relazione degli Amministratori sull'andamento della gestione ("Relazione intermedia sulla gestione consolidata") e dagli Allegati. L'eventuale mancata quadratura tra i dati esposti negli schemi di bilancio consolidati e i dati delle tabelle delle note illustrative dipende esclusivamente dagli arrotondamenti.

Nel Prospetto della redditività consolidata complessiva, all'utile (perdita) del periodo, rilevato nel Conto economico consolidato, vengono aggiunte le componenti reddituali rilevate, in conformità ai principi contabili internazionali, in contropartita delle riserve da valutazione, al netto del relativo effetto fiscale. La redditività complessiva consolidata è rappresentata fornendo separata evidenza delle componenti reddituali che, in futuro, non saranno riversate nel conto economico e di quelle che, diversamente, potranno essere riclassificate nell'utile (perdita) del periodo al verificarsi di determinate condizioni. Il Prospetto è esposto a confronto con il corrispondente prospetto relativo al primo semestre dell'esercizio precedente.

Nel Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato viene riportata la composizione e la movimentazione del patrimonio netto intervenuta nel semestre di riferimento del bilancio consolidato semestrale abbreviato e nel primo semestre dell'esercizio precedente.

Il Rendiconto finanziario consolidato riporta i flussi finanziari intervenuti nel semestre di riferimento del bilancio semestrale abbreviato esposti a confronto con quelli relativi al primo semestre dell'esercizio precedente ed è stato predisposto seguendo il metodo indiretto, in base al quale i flussi derivanti dall'attività operativa sono rappresentati dal risultato del periodo rettificato degli effetti delle operazioni di natura non monetaria.

Gli schemi di Bilancio e le note illustrative sono redatti in migliaia di euro, salvo quando diversamente indicato, e sono stati predisposti facendo riferimento alle istruzioni in materia di bilancio delle banche di cui alla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 di Banca d'Italia e successivi aggiornamenti; si precisa che, come previsto dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262/2005, non sono state indicate le voci degli schemi di Stato Patrimoniale consolidato, Conto Economico consolidato e Prospetto della redditività consolidata complessiva che non presentano importi né per il periodo cui il

bilancio si riferisce né per l'esercizio precedente o il corrispondente periodo dello stesso. Inoltre, non sono state indicate le tabelle delle note illustrative che non presentano importi né per il periodo cui il bilancio si riferisce né per il periodo di confronto.

Il presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato è redatto nel presupposto della continuità aziendale, secondo quanto previsto dal principio contabile IAS1, non sussistendo, tenuto conto della situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo, dubbi o incertezze circa la capacità dello stesso di proseguire la propria attività e di continuare ad operare come un'entità in funzionamento per il prevedibile futuro (almeno pari a 12 mesi).

I criteri di valutazione adottati sono pertanto coerenti con tale presupposto e rispondono ai principi di competenza, di rilevanza e significatività dell'informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica.

Sezione 3 – Area e metodi di consolidamento

Di seguito si espongono i criteri e i principi di consolidamento adottati nella predisposizione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2022.

Area di consolidamento

L'area di consolidamento include FinecoBank e le società da questa direttamente controllate. Non sono presenti società indirettamente controllate da FinecoBank.

Per il consolidamento integrale sono stati utilizzati:

  • la situazione contabile semestrale al 30 giugno 2022 di FinecoBank S.p.A.;
  • la situazione contabile semestrale al 30 giugno 2022 di Fineco Asset Management DAC ("Fineco AM"), consolidata integralmente e partecipata in via esclusiva, predisposto secondo gli IAS/IFRS e le cui voci sono state opportunamente riclassificate ed adeguate per le esigenze di consolidamento.

Per il consolidamento con il metodo del patrimonio netto sono stati utilizzati i dati preliminari riferiti alla data contabile al 31 maggio 2022 forniti da Hi-MTF SIM S.p.A., unica partecipazione sottoposta ad influenza notevole ed inclusa nel perimetro.

Variazioni dell'area di consolidamento

Non si segnalano variazioni dell'area di consolidamento rispetto al 31 dicembre 2021.

1. Partecipazioni in società controllate in via esclusiva

Rapporto di partecipazione Disponibilità voti %
Denominazioni imprese Sede operativa Sede legale Tipo di
rapporto (1)
Impresa partecipante
Quota %
(2)
1. Fineco Asset Management DAC Dublino Dublino 1 FinecoBank 100% 100% effettivi

Legenda:

(1)Tipo di rapporto: 1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria

(2)Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria, distinguendo tra effettivi e potenziali.

2. Valutazioni e assunzioni significative per determinare l'area di consolidamento

Società controllate

Il Gruppo determina l'esistenza di controllo e, conseguentemente, l'area di consolidamento considerando i seguenti fattori:

    1. lo scopo e la costituzione della partecipata al fine di identificare quali sono gli obiettivi dell'entità, le attività che determinano i suoi rendimenti e come tali attività sono governate;
    1. il potere al fine di comprendere se si hanno diritti contrattuali che attribuiscono la capacità di governare le attività rilevanti; a tal fine sono considerati solamente diritti sostanziali che forniscono capacità pratica di governo;
    1. l'esposizione alla variabilità dei rendimenti e la capacità di utilizzare il potere detenuto per influenzare i rendimenti a cui esso è esposto;
    1. l'esistenza di potenziali relazioni "principale/agente", come definiti dall'IFRS 10.

Laddove le attività rilevanti sono governate attraverso diritti di voto, l'esistenza di controllo è oggetto di verifica considerando i diritti di voto, anche potenziali, detenuti e l'esistenza di eventuali accordi o di patti parasociali che attribuiscano il diritto di controllare la maggioranza dei diritti di voto stessi, di nominare la maggioranza dell'organo di governo o comunque il potere di determinare le politiche finanziarie e operative dell'entità.

Il Gruppo differenzia fra entità governate attraverso diritti di voto, cosiddette entità operative, e entità non governate attraverso diritti di voto, le quali comprendono, ad esempio, entità a destinazione specifica ("special purpose entities") e fondi di investimento.

Nel caso delle entità operative, i seguenti fattori forniscono evidenza di controllo:

  • si possiede, direttamente o indirettamente attraverso le proprie controllate, di più della metà dei diritti di voto di un'impresa a meno che, in casi eccezionali, possa essere chiaramente dimostrato che tale possesso non costituisce controllo;
  • si possiede la metà, o una quota minore, dei voti esercitabili in assemblea e si dispone della capacità pratica di governare unilateralmente le attività rilevanti attraverso:
    • o il controllo di più della metà dei diritti di voto in virtù di un accordo con altri investitori;
    • o il potere di determinare le politiche finanziarie e operative dell'entità in virtù di una clausola statutaria o di un contratto;
    • o il potere di nominare o di rimuovere la maggioranza dei membri del Consiglio di amministrazione o dell'equivalente organo di governo societario, e la gestione dell'impresa compete a quel consiglio o organo;
    • o il potere di esercitare la maggioranza dei diritti di voto nelle sedute del Consiglio di amministrazione o dell'equivalente organo di governo societario, e la gestione dell'impresa compete a quel consiglio o organo.

Le entità a destinazione specifica ("special purpose entities") sono considerate controllate laddove il Gruppo sia in grado di governare/gestire gli assets sottostanti in concomitanza con una esposizione ad almeno il 30% del rischio di prima perdita associato al sottostante (di norma coincidente con le classi esposizioni più junior delle passività emesse dallo SPE).

Il controllo dei fondi di investimento è tipicamente evidenziato dal diritto contrattuale alla gestione delle scelte/strategie di investimento del fondo stesso (sia direttamente, agendo come asset manager, sia indirettamente mediante l'abilità di rimuovere l'asset manager) in concomitanza con il possesso di almeno il 30% dell'esposizione (combinato disposto di quote e commissioni ricevute dal fondo nel caso in cui l'investor sia anche asset manager). Nell'ambito dei fondi gestiti da società del Gruppo, non sono considerati controllati i fondi in fase di Seed/Warehousing. In questa fase, infatti, la finalità del fondo è quella di investire, secondo quanto previsto dal relativo regolamento, in attività finanziarie e non finanziarie al fine di collocare le quote ad investitori terzi. Conseguentemente si ritiene che la società di gestione non sia in grado di esercitare un effettivo potere a seguito del limitato ambito discrezionale.

Società collegate

Una società collegata è un'impresa nella quale la partecipante esercita un'influenza notevole e che non è né una controllata in maniera esclusiva né una controllata in modo congiunto.

L'influenza notevole si presume quando il Gruppo detiene, direttamente o indirettamente, almeno il 20% del capitale di un'altra società, oppure - pur con una quota di diritti di voto inferiore – ha il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata in virtù di particolari legami giuridici quali la partecipazione a patti di sindacato.

Si precisa che possono essere classificate fra le società a influenza notevole solamente quelle entità il cui governo è esercitato attraverso i diritti di voto.

3. Partecipazioni in società controllate in via esclusiva con interesse di terzi significative

Alla data del 30 giugno 2022 l'unica partecipazione controllata in via esclusiva, Fineco AM, è partecipata al 100%.

3.1 Interessenze di terzi, disponibilità dei voti dei terzi e dividendi distribuiti ai terzi Nessun dato da segnalare.

3.2 Partecipazioni con interessenze di terzi significative: informazioni contabili Nessun dato da segnalare.

4. Restrizioni significative

Nessun dato da segnalare.

5. Altre informazioni

Come richiesto dal paragrafo 11 dell'IFRS 12, si precisa che non vi sono bilanci di società controllate utilizzati nella preparazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato riferiti a una data diversa da quella del bilancio consolidato stesso.

Sezione 4 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio

Dopo la data di chiusura del periodo non si sono verificati eventi significativi che inducano a rettificare le risultanze esposte nel Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2022.

Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2022 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione del 2 agosto 2022 che ne ha autorizzato la diffusione pubblica anche ai sensi dello IAS 10.

Sezione 5 – Altri aspetti

Nel corso del primo semestre 2022 sono entrati in vigore i seguenti principi, emendamenti ed interpretazioni contabili omologati dalla Commissione Europea, applicabili ai bilanci relativi ai periodi che decorrono dal 1° gennaio 2022:

Modifiche allo IAS 16 Immobili, impianti e macchinari, Modifiche allo IAS 37 Accantonamenti, passività e attività potenziali, Modifiche all'IFRS 3 Aggregazioni aziendali e Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2018-2020 (Reg. UE 2021/1080).

Nella misura in cui applicabili, tali principi, emendamenti ed interpretazioni contabili non hanno avuto impatti rilevanti sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria consolidata al 30 giugno 2022.

Alla data del 30 giugno 2022, inoltre, risultano omologati i seguenti principi contabili applicabili al più tardi a partire dal 1° gennaio 2023:

  • IFRS 17 Contratti assicurativi (Reg. UE 2021/2036);
  • Modifiche allo IAS 1 Presentazione del Bilancio e IFRS Practice Statement 2: Informativa sulle politiche contabili (Reg. UE 2022/357);
  • Modifiche allo IAS 8 Politiche contabili, Cambiamenti nelle stime contabili ed errori: definizione delle stime contabili (Reg. UE 2022/357).

Infine, al 30 giugno 2022 lo IASB risulta aver emanato i seguenti principi e interpretazioni contabili o revisioni degli stessi, la cui applicazione è tuttavia tuttora subordinata al completamento del processo di omologazione da parte degli organi competenti dell'Unione Europea non ancora conclusosi:

  • Modifiche allo IAS 1 Presentazione del Bilancio: Classificazione delle passività come correnti e non correnti Differimento della data di entrata in vigore (rispettivamente, gennaio 2020 e luglio 2020);
  • Modifiche allo IAS 12 Imposte sul reddito: imposte differite relative ad attività e passività derivanti da una singola transazione (maggio 2021);
  • Modifiche all'IFRS 17 Applicazione iniziale degli IFRS 17 e IFRS 9: Informazioni comparative (dicembre 2021).

I possibili effetti dell'adozione futura di tali principi, interpretazioni ed emendamenti, nella misura in cui applicabili e rilevanti per il Gruppo, sono ragionevolmente stimati come non rilevanti; le relative analisi, anche in relazione alla non ancora avvenuta omologazione, sono comunque tuttora da completare.

Rischi, incertezze e impatti del conflitto militare Russia-Ucraina

Nella giornata del 24 febbraio 2022 ha preso avvio un'operazione militare della Russia in Ucraina, che ha dato inizio ad un conflitto militare ed una crisi internazionale. Da febbraio l'Unione Europea ha imposto alla Russia sei pacchetti di sanzioni, tra cui misure restrittive mirate (sanzioni individuali), sanzioni economiche e misure diplomatiche. Il conflitto ha gravato sull'economia del primo semestre in Europa e oltre i suoi confini; ha avuto ripercussioni sul commercio, ha causato carenze di materiali e ha contribuito alle quotazioni elevate dell'energia e delle materie prime e, di conseguenza, all'aumento significativo dell'inflazione.

Come descritto nel paragrafo "La pandemia COVID-19 e il conflitto Russia-Ucraina" riportato nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata, a cui si rimanda per maggiori dettagli, nonostante questo contesto di incertezza, nel primo semestre 2022 non si rilevano impatti significativi per il Gruppo né in termini di deterioramento delle esposizioni creditizie (migrazione di posizioni a non performing o incremento del rischio di credito delle controparti con cui il Gruppo svolge attività creditizia), né in termini di gestione della liquidità, che si è mantenuta solida e stabile, e in ottica prospettica non si rilevano impatti in termini di orientamento strategico, obiettivi e modello di business.

Il Gruppo, infatti, non è esposto direttamente agli asset russi colpiti dal conflitto e le esposizioni indirette, rappresentate da garanzie ricevute nell'ambito delle operazioni di finanziamento garantite da pegno (Credit Lombard e fido con pegno), sono di importo non significativo. Il Gruppo non ha esposizioni dirette in materie prime e ha un'esposizione limitata in rubli.

Con riferimento: (i) agli obblighi di congelamento di fondi nei confronti di soggetti ed entità sanzionate, (ii) alle restrizioni alla compravendita di determinati valori mobiliari perché emessi o collegati ad emittenti sanzionati, (iii) alle limitazioni ai flussi finanziari da e verso la Russia, sia in termini di divieto di esposizione creditizia a favore di soggetti sanzionati che in termini di divieto di accettare depositi di cittadini russi o di persone fisiche o giuridiche residenti in Russia, salvo specifiche deroghe, (iv) agli obblighi di comunicazione alle autorità competenti, Fineco si avvale di presidi che consentono di monitorare i nominativi di soggetti ed entità sanzionate e gli ISIN di strumenti finanziari sanzionati, necessari ad avviare le conseguenti attività di congelamento degli asset richiesti dalla normativa. Al 30 giugno 2022 non si rilevano esposizioni dirette né indirette con le persone fisiche o le entità oggetto di provvedimenti sanzionatori applicabili alla Banca, pertanto, non sono state messe in atto azioni di congelamento dei beni previste dalla normativa sui soggetti interessati. Infine, la Banca monitora costantemente l'evoluzione del quadro normativo di riferimento attraverso strumenti informativi che consentono l'aggiornamento tempestivo del quadro sanzionatorio applicabile alla Banca e l'adeguamento opportuno dei presidi in essere.

In data 14 marzo 2022 l'European Securities and Markets Authority (ESMA) ha pubblicato il Public Statement "ESMA71-99-1864" sugli impatti della crisi russo-ucraina sui mercati finanziari dell'UE che illustra le attività di vigilanza e di coordinamento intraprese in questo contesto e contiene raccomandazioni agli emittenti sulle informazioni da divulgare in occasione dell'approvazione dei bilanci 2021 e delle successive rendicontazioni finanziarie. In tale contesto, in data 18 marzo 2022, Consob ha richiamato l'attenzione delle società quotate e degli altri emittenti vigilati sulle seguenti tematiche coordinate in sede ESMA:

  • divulgare il prima possibile qualsiasi informazione privilegiata riguardante gli impatti della crisi sui fondamentali, sulle prospettive e sulla situazione finanziaria, in linea con gli obblighi di trasparenza ai sensi del regolamento sugli abusi di mercato, a meno che non sussistano le condizioni per ritardare la pubblicazione delle stesse; e
  • fornire informazioni, per quanto possibile su base sia qualitativa che quantitativa, sugli effetti attuali e prevedibili, diretti e indiretti, della crisi sulle attività commerciali, sulle esposizioni ai mercati colpiti, sulle catene di approvvigionamento, sulla situazione finanziaria e sui risultati economici nelle relazioni finanziarie 2021, se queste non sono ancora state approvate, e nell'assemblea annuale degli azionisti o altrimenti nelle rendicontazioni finanziarie intermedie.

La Consob si attende che i revisori e gli organi di controllo prestino particolare attenzione, nell'ambito dell'attività di revisione svolta sulle relazioni finanziarie, alle tematiche sopra richiamate, avuto particolare riguardo agli effetti per l'emittente e per le società controllate delle misure restrittive adottate dall'UE.

Alla luce delle raccomandazioni diffuse dall'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, la Consob raccomanda che deve essere prestata particolare attenzione alla valutazione dei rischi connessi alla cybersecurity. Infine, segnala l'opportunità di predisporre adeguati ed efficaci presidi organizzativi e tecnici volti alla mitigazione di tale rischio, anche prevedendo il rafforzamento dei flussi informativi con gli organi di controllo.

In data 13 maggio 2022 l'ESMA ha pubblicato il Public Statement "ESMA32-63-1277" con l'intento di promuovere la trasparenza e l'applicazione coerente a livello europeo dei requisiti previsti per la divulgazione delle informazioni nelle relazioni finanziarie semestrali, con particolare riferimento all'invasione russa dell'Ucraina. In particolare, l'ESMA sottolinea la necessità che gli emittenti forniscano informazioni che riflettano adeguatamente l'impatto attuale e, per quanto possibile, previsto dall'invasione russa dell'Ucraina sulla propria posizione finanziaria, sulle proprie performance e sui propri flussi di cassa, nonché l'importanza di fornire informazioni sui principali rischi e incertezze cui sono esposti gli emittenti. L'ESMA fornisce, inoltre, specifiche raccomandazioni in merito all'applicazione dei principi contabili nell'ambito dell'informativa semestrale, richiamando gli elementi che possono essere impattati dal conflitto e gli aspetti che gli emittenti devono considerare nelle proprie valutazioni e stime, e alle informazioni che gli emittenti devono fornire nei resoconti intermedi di gestione, nonché la loro coerenza con l'informativa semestrale.

Con riferimento ai rischi ICT e Cyber, il 24 febbraio 2022 il CSIRT (il team di risposta dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale) ha chiesto di alzare l'attenzione ed adottare tutte le misure di protezione degli assetti ICT, un avviso rivolto alle aziende italiane che hanno rapporti con operatori ucraini. Il 28 febbraio 2022 l'Agenzia ha prodotto un nuovo alert, questa volta indirizzato a tutti gli operatori di infrastrutture digitali nazionali, sollecitati ad adottare "una postura di massima difesa cibernetica": l'offensiva potrebbe infatti essere rivolta contro la coalizione che si è mobilitata per sostenere il

Paese attaccato. Nel mirino, per quanto riguarda l'Italia, ci sono in generale ministeri, enti governativi, aziende strategiche per l'interesse nazionale tra cui gli istituti finanziari. L'obiettivo del Gruppo è quello di assicurare la protezione dei clienti garantendo la sicurezza dei dati, declinata nelle sue caratteristiche di disponibilità, confidenzialità ed integrità: alla luce della crisi russo-ucraina sui mercati finanziari dell'UE, particolare attenzione è stata posta nella valutazione dei rischi correlati. Nel rispetto delle misure previste dalla legislazione vigente, Fineco ha intrapreso una serie di iniziative volte a verificare la propria postura di sicurezza e readiness operativa anche avvalendosi delle indicazioni e raccomandazioni suggerite dai diversi organi nazionali ed internazionali. Ferma restando l'adozione da sempre delle migliori pratiche in materia di sicurezza, sia in termini di misure tecniche che organizzativo/procedurali, sono stati ad ogni modo valutati ed introdotti ulteriori meccanismi per far fronte ad eventuali impatti derivanti dalla situazione contingente.

Rischi, incertezze e impatti della pandemia COVID-19

Le prime settimane del 2022 sono state caratterizzate da una nuova ondata di contagi nel nostro Paese provocata dalla rapida diffusione della variante Omicron. Nei mesi successivi si è assistito ad una progressiva attenuazione dei contagi e il decreto-legge 24 marzo 2022, n. 24 "Disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell'epidemia da COVID-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza" ha posto fine in data 31 marzo 2022 allo stato di emergenza, deliberato dal Consiglio dei ministri il 31 gennaio 2020 e via via prorogato. La norma ha modificato le misure anti-Covid, eliminando gradualmente, a partire dal 1° aprile, le restrizioni allora in vigore. Verso la fine del primo semestre si è assistito ad una nuova crescita dei contagi, la cui evoluzione nel prossimo futuro è tuttora di difficile previsione.

Come descritto nel paragrafo "La pandemia COVID-19 e il conflitto Russia-Ucraina" riportato nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata, a cui si rimanda per maggiori dettagli, nel primo semestre 2022, non si rilevano impatti significativi per il Gruppo né in termini di deterioramento delle esposizioni creditizie, né in termini di gestione della liquidità, che si è mantenuta solida e stabile, e in ottica prospettica non si rilevano impatti in termini di orientamento strategico, obiettivi e modello di business.

Nello stesso paragrafo sono state fornite indicazioni di dettaglio in merito alla determinazione dell'Expected Credit Loss (ECL) secondo l'IFRS 9 in ottica forward looking e indicazioni relative alla classificazione dei crediti ed al trattamento delle moratorie. Maggiori dettagli sono inoltre disponibili nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura delle note illustrative.

Rischi ed incertezze legati all'utilizzo di stime

In conformità agli IFRS e indipendentemente dalla crisi determinata dalla pandemia COVID-19 o dal conflitto militare Russia-Ucraina, la direzione aziendale deve formulare valutazioni, stime ed ipotesi che influenzano l'applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati in bilancio, nonché sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali. Le stime e le relative ipotesi, riportate di seguito, tengono in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione della relazione semestrale e si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie e sono state adottate per stimare il valore contabile delle attività e delle passività che non sono facilmente desumibili da altre fonti.

Nella presentazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2022 sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune delle poste di natura valutativa, così come previsto dai principi contabili e dalle normative di riferimento sopra descritte. Detti processi sono basati in larga misura, per quanto riguarda le attività, su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti in bilancio e, per quanto riguarda le passività, su stime circa la probabilità di impiego di risorse per adempiere alle proprie obbligazioni e sull'ammontare delle risorse a tal fine necessarie, secondo le regole dettate dalle norme e principi vigenti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale nel cui presupposto il presente Bilancio consolidato è redatto, ossia prescindendo da ipotesi di liquidazione forzata delle poste oggetto di valutazione.

I processi adottati confortano i valori di iscrizione al 30 giugno 2022. Per alcune delle suddette poste il processo valutativo risulta particolarmente complesso in considerazione della presenza di elementi di incertezza nel contesto macroeconomico e di mercato, caratterizzato sia da importanti livelli di volatilità riscontrabili nei parametri finanziari determinanti ai fini della valutazione sia da indicatori di deterioramento della qualità del credito ancora elevati, nonché, più in generale, dalla situazione di incertezza ed instabilità del settore bancario.

Per altre poste, invece, la complessità e soggettività delle stime è influenzata dall'articolazione delle ipotesi ed assunzioni sottostanti, dalla numerosità e variabilità delle informazioni disponibili e dalle incertezze connesse ai possibili futuri esiti di procedimenti, controversie e contenziosi.

I parametri e le informazioni utilizzati per la determinazione dei valori prima menzionati sono quindi significativamente influenzati da molteplici fattori che potrebbero registrare rapidi mutamenti ad oggi non prevedibili, per questo motivo non si possono escludere conseguenti futuri effetti sui valori di bilancio stimati.

Le stime e le ipotesi sottostanti sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni conseguenti a tali revisioni sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nel periodo in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri.

Il rischio di incertezza nella stima è sostanzialmente insito, tra gli altri, nella determinazione:

  • del fair value relativo agli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi;
  • dei crediti/titoli di debito e relative rettifiche e, in generale, ogni altra attività/passività finanziaria. A tal proposito si cita, seppur in modo non esaustivo, il rischio di incertezza insito nella determinazione dei parametri di significativo incremento del rischio di credito, nell'inclusione

di fattori forward looking, anche di tipo macroeconomico, per la determinazione di PD e LGD, nella determinazione dei flussi di cassa futuri rivenienti dai crediti deteriorati;

  • del trattamento di fine rapporto e altri benefici dovuti ai dipendenti e consulenti finanziari;
  • dei fondi per rischi e oneri, la cui quantificazione è oggetto di stima con riferimento all'ammontare degli esborsi necessari per l'adempimento delle obbligazioni, tenuto conto della probabilità effettiva del dover impiegare risorse;
  • del valore d'uso delle attività immateriali a vita indefinita, rappresentate da avviamento, marchi e domini;
  • della fiscalità differita attiva;
  • delle passività fiscali;

la cui quantificazione può variare nel tempo, anche in misura significativa, in funzione dell'andamento del contesto socio-economico nazionale ed internazionale e dei conseguenti riflessi sulla redditività del Gruppo, sulla solvibilità della clientela e sul merito creditizio delle controparti, dell'andamento dei mercati finanziari, che influenzano la fluttuazione dei tassi, dei prezzi e delle basi attuariali utilizzati nella determinazione delle stime, delle modifiche normative e regolamentari di riferimento, nonché dell'evoluzione e degli sviluppi dei contenziosi in essere o potenziali.

Nel primo semestre 2022 non si rileva un significativo deterioramento del portafoglio crediti di finanziamento verso clientela ordinaria del Gruppo. Quest'ultimo è infatti costituito principalmente da crediti accordati dalla Capogruppo FinecoBank alla clientela al dettaglio, prevalentemente assistiti da garanzie reali finanziarie ed immobiliari, ed erogati in applicazione di un'attenta e prudente politica di concessione. Nel caso dei mutui fondiari il loan to value medio è, infatti, pari a circa il 50% ed i fidi accordati prevedono l'acquisizione di garanzie con margini conservativi. Anche la maggior parte delle moratorie concesse da FinecoBank per supportare le esigenze finanziarie della clientela correlate all'emergenza sanitaria COVID-19, complessivamente di importo non significativo, hanno ripreso i pagamenti: le moratorie ancora in essere al 30 giugno 2022 ammontano a 388 migliaia di euro. Si ricorda che le moratorie, qualora non siano presenti ulteriori elementi non prettamente connessi alla moratoria in esame, sono state rilevate contabilmente applicando la c.d. modification accounting, in linea con le indicazioni ESMA, in quanto le modifiche contrattuali sono state valutate non sostanziali. Il Gruppo ha effettuato una valutazione qualitativa e ha ritenuto che tali misure di sostegno forniscano un sollievo temporaneo ai debitori colpiti dalla pandemia COVID-19, senza intaccare in modo significativo il valore economico del prestito.

Ai fini del calcolo delle perdite attese, il Gruppo utilizza specifici modelli che fanno leva sui parametri di Probability of Default ("PD"), Loss Given Default ("LGD") ed Exposure At Default ("EAD") stimati in modo conservativo e ai quali sono apportati specifici correttivi al fine di garantire la piena coerenza con la normativa contabile. La perdita attesa per le controparti istituzionali è calcolata utilizzando i parametri di rischio forniti dal fornitore esterno Moody's Analytics; per le controparti retail, non avendo a disposizione sistemi di rating interni, i parametri di PD ed LGD sono stimati per tipologia di prodotto attraverso dei modelli sviluppati internamente dalla Direzione CRO (prestiti personali e mutui) o delle proxy (altre esposizioni). Per recepire quanto previsto dal principio contabile IFRS 9, i parametri sono corretti mediante analisi prospettiche di tipo "forward looking" attraverso l'elaborazione di specifici scenari elaborati dal fornitore esterno Moody's Analytics. Gli scenari al 30 giugno 2022 incorporano informazioni prospettiche che considerano le diverse possibili evoluzioni della crisi pandemica e del conflitto militare in Ucraina. In particolare, la componente prospettica è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è pesato al 40% in quanto ritenuto quello di realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso invece sono pesati al 30%, e rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore. Se il conflitto si tradurrà in una diminuzione della crescita economica (Italia e Spagna in primis), tale scenario potrà comportare maggiori rettifiche di valore per le esposizioni detenute, crediti e titoli di debito, a causa dell'aggiornamento della componente Forward Looking Information prevista dal principio contabile IFRS 9.

Un aspetto chiave derivante dal modello contabile richiesto per il calcolo della perdita creditizia attesa è rappresentato dal modello di Stage Allocation finalizzato a trasferire le esposizioni fra Stadio 1 e Stadio 2 (essendo lo Stadio 3 equivalente a quello delle esposizioni deteriorate), laddove lo Stadio 1 include principalmente le esposizioni di nuova erogazione e le esposizioni che alla data di reporting non presentano un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale. Con riferimento alle controparti istituzionali emittenti di strumenti finanziari che il Gruppo acquista a titolo di investimenti o con cui il Gruppo svolge attività creditizia, l'approccio utilizzato è quello basato sul rating esterno assegnato dall'agenzia Moody's: la metodologia prevede che la posizione passi in stage 2 allo sforamento di una determinata soglia, fissata in termini di notch dal rating rilevato alla data di prima rilevazione dell'esposizione. Con riferimento alle controparti retail, in assenza di rating interni, il Gruppo si avvale dei backstop previsti dalla normativa e di ulteriori evidenze interne. In tale contesto sono classificate in stage 2 tutte le esposizioni che presentano più di 30 giorni di scaduto, a prescindere dalla materialità dello scaduto, o per le quali sono disponibili ulteriori informazioni che lasciano presumere un deterioramento del merito creditizio della controparte. Per maggiori dettagli sui modelli e i parametri utilizzati nella misurazione delle rettifiche di valore IFRS 9, si rimanda a quanto illustrato nella Parte E – Informazioni si rischi e sulle relative politiche di copertura delle note illustrative.

Con riferimento alle proiezioni dei flussi di cassa futuri, delle assunzioni e dei parametri utilizzati ai fini della valutazione della recuperabilità dell'avviamento, dei marchi e domini Fineco iscritti in bilancio, si segnala che i parametri e le informazioni utilizzate sono significativamente influenzate dal quadro macroeconomico di mercato, che potrebbe registrare mutamenti non prevedibili alla luce delle incertezze sopra evidenziate. A tale riguardo si precisa che al 30 giugno 2022 la Banca ha valutato che le variazioni ragionevolmente stimate nei dati prospettici utilizzati al 31 dicembre 2021 non sono tali da avere un impatto significativo sull'esito, positivo, dell'impairment test svolto con riferimento a tale data, i cui risultati confermano la sostenibilità dell'avviamento iscritto in bilancio, non facendo emergere in alcuno degli scenari ipotizzati la necessità di una svalutazione, confermando un valore d'uso significativamente superiore al valore contabile. Anche le analisi di sensitività effettuate a tale data evidenziano che l'impairment test raggiungerebbe un livello di break-even assumendo variazioni attualmente non ragionevolmente ipotizzabili nei principali parametri utilizzati nel modello di valutazione. A tal fine giova ulteriormente ricordare che la Banca, differentemente da molti emittenti del settore finanziario, presenta una capitalizzazione di borsa (pari 6.968 milioni di euro) superiore al patrimonio netto contabile. Per maggiori dettagli in merito all'impairment test le relative analisi di sensitività si rimanda alla Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato – Sezione 10 – Attività immateriali della nota integrativa consolidata del 31 dicembre 2021.

Con riferimento all'immobile di proprietà ad uso funzionale e all'immobile di proprietà ad uso investimento detenuti da FinecoBank e ubicati in Italia, al fine di valutare se esistano indicazioni del fatto che le attività possano aver subito una riduzione di valore, la Banca, in occasione della chiusura del bilancio al 30 giugno 2022, ha richiesto delle perizie a società terze indipendenti, dalle quali non sono emerse evidenze che comportino la necessità di apportare riduzioni di valore ai sensi dello IAS 36.

Per quanto riguarda le metodologie valutative, agli input non osservabili e ai parametri, utilizzati nelle misurazioni di fair value e alle sensitivity a variazioni negli stessi, si rimanda alla Parte A - Sezione A.4 "Informativa sul fair value" delle note illustrative.

Infine, con riferimento ai fondi per rischi ed oneri per i rischi derivanti da pendenze legali e reclami, si rimanda alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura – Sezione 5 – Rischi operativi delle note illustrative.

Dichiarazione di continuità aziendale

Pur in un contesto caratterizzato dal perdurare della pandemia COVID-19, dall'invasione Russa in Ucraina e dalla crescita dell'inflazione, si ritiene che non vi siano incertezze in merito alla continuità aziendale del Gruppo in un futuro prevedibile né incertezze tali da dar luogo a rettifiche significative dei valori contabili entro l'esercizio successivo. Tuttavia, non è possibile escludere che, per loro natura, le ipotesi ragionevolmente assunte possano non essere confermate negli effettivi futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare. Nell'effettuare tale valutazione, sono stati considerati, peraltro, i principali indicatori regolamentari, in termini di dati puntuali al 30 giugno 2022, relativi buffer rispetto ai requisiti minimi regolamentari ed evoluzione degli stessi in un futuro prevedibile.

In ottica prospettica, pertanto, non si rileva un impatto sostanziale sull'orientamento strategico, sugli obiettivi e sul modello di business del Gruppo, che si conferma innovativo e ben diversificato, né si stimano impatti economici e patrimoniali rilevanti.

Gli Amministratori hanno considerato tali circostanze e ritengono di avere la ragionevole certezza che il Gruppo continuerà ad operare proficuamente in un futuro prevedibile e, di conseguenza, in conformità a quanto previsto dal principio contabile IAS1, il bilancio consolidato semestrale abbreviato chiuso al 30 giugno 2022 è stato predisposto in una prospettiva di continuità aziendale.

Modifiche contrattuali derivanti da COVID-19

1. Modifiche contrattuali e cancellazione contabile (IFRS 9)

Al fine di limitare gli effetti di lungo periodo della crisi scatenata dall'emergenza sanitaria, il Governo italiano ha adottato misure straordinarie volte a contenere la disoccupazione e sostenere i settori più vulnerabili, alle quali sono stati abbinati prestiti bancari a favore delle imprese garantiti dal governo e l'estensione del fondo di solidarietà mutui prima casa (c.d. Fondo Gasparrini) per i lavoratori dipendenti nonché per i lavoratori autonomi e liberi professionisti che autocertifichino di aver registrato un calo del fatturato superiore al 33% rispetto all'ultimo trimestre del 2019 in conseguenza delle restrizioni adottate per l'emergenza COVID-19. Tali misure straordinarie sono state prorogate sino al 31 dicembre 2022, come previsto dalla legge del 30 dicembre 2021, n. 234, "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024". I soggetti interessati possono sospendere le rate dei finanziamenti per un determinato periodo di tempo accollandosi il pagamento degli interessi compensativi nella misura pari al 50% degli interessi maturati sul debito residuo durante il periodo di sospensione. Il Fondo Gasparrini (c.d. Consap) sostiene il restante 50% degli interessi maturati nel periodo di sospensione.

Le modifiche contrattuali intervenute in seguito alla concessione di moratorie sono state valutate come non sostanziali in seguito all'applicazione del c.d. modification accounting, in linea con le indicazioni ESMA. Il Gruppo ha effettuato una valutazione qualitativa e ha ritenuto che tali misure di sostegno forniscano un sollievo temporaneo ai debitori colpiti dalla pandemia COVID-19, senza intaccare in modo significativo il valore economico del prestito.

Considerando che sulle somme oggetto di posticipo maturano gli interessi, non sono state rilevate perdite significative in termini di modification loss.

2. Emendamento del principio contabile IFRS 16

Il Regolamento (UE) 1434/2020 del 9 ottobre 2020 ha introdotto alcune modifiche all'IFRS 16 Leasing con riferimento alle concessioni sui canoni connesse al COVID-19, al fine di fornire un espediente pratico, facoltativo e temporaneo ai locatari, ovvero la facoltà di non applicare le regole di contabilizzazione delle modifiche del leasing nel caso di concessioni sugli affitti direttamente derivanti come conseguenza del COVID-19. Successivamente è stato pubblicato il Regolamento (UE) 2021/1421 del 30 agosto 2021, che ha introdotto alcune modifiche all'IFRS 16 Leasing con riferimento alle concessioni sui canoni connesse al COVID-19 dopo il 30 giugno 2021. In entrambi i casi il Gruppo non ha applicato il practical expedient previsto.

Fondo Interbancario Tutela dei Depositi – Schema Volontario

FinecoBank ha aderito allo "Schema Volontario", introdotto dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), con apposita modifica del proprio statuto, nel novembre 2015. Lo Schema Volontario costituisce uno strumento per la soluzione delle crisi bancarie attraverso interventi di sostegno a favore di banche ad esso aderenti, al ricorrere delle specifiche condizioni previste dalla normativa. Lo Schema Volontario dispone di una dotazione finanziaria autonoma e le banche ad esso aderenti si impegnano a fornire le relative risorse su chiamata per l'effettuazione degli interventi.

Dal 2016 al 2018 lo Schema Volontario, in qualità di soggetto privato, ha deliberato degli interventi di sostegno a favore di alcune banche, in particolare di Cassa di Risparmio di Cesena (CariCesena), Cassa di Risparmio di Rimini (Carim), Cassa di Risparmio di San Miniato (Carismi) e Banca Carige.

A fronte degli interventi sopra citati, FinecoBank ha effettuato dei pagamenti monetari con il contestuale riconoscimento in bilancio, secondo quanto indicato al riguardo da Banca d'Italia, di strumenti di capitale dapprima classificati – in base al principio contabile IAS 39 in vigore fino al 31 dicembre 2017 – come "Attività finanziarie disponibili per la vendita" e, quindi, a partire dal 1° gennaio 2018 – in base al vigente principio contabile IFRS 9 – come "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value".

Alla data del 30 giugno 2022 l'esposizione complessiva in titoli di capitale derivante dalle suddette contribuzioni versate dalla Banca, al netto delle svalutazioni e cancellazioni operate negli esercizi precedenti e degli effetti della valutazione al fair value a tale data ammonta complessivamente a 181 migliaia di euro, riferiti esclusivamente ai contributi versati per l'intervento a favore di Carim, Carismi e CariCesena.

In particolare, la valutazione al fair value al 30 giugno 2022 dei titoli di capitale rilevati dalla Banca nell'ambito dell'operazione deliberata dallo Schema Volontario per fronteggiare l'intervento di Credit Agricole CariParma a supporto di CariCesena, Cassa di Risparmio di Rimini (Carim) e Cassa di Risparmio di San Miniato (Carismi) ha evidenziato una riduzione che ha determinato la rilevazione nel conto economico del primo semestre dell'esercizio 2022 di una ulteriore valutazione negativa di fair value pari a 124 migliaia di euro. Il modello valutativo adottato è basato sul Discounted Cash Flow model in funzione delle previsioni di recupero ipotizzate.

Con riferimento ai titoli di capitale rilevati dalla Banca nell'ambito dell'intervento a favore di Banca Carige S.p.A., si segnala che nella riunione del 14 febbraio 2022, gli Organi statutari del FITD hanno approvato all'unanimità un intervento preventivo a favore di Banca Carige, per un importo pari a 530 milioni di euro, nella forma di versamento in conto capitale, nell'ambito di una complessiva operazione che, subordinatamente alle autorizzazioni di legge, sarebbe stata realizzata da Bper Banca e che prevedeva, tra gli altri, l'acquisto ad un prezzo simbolico della partecipazione detenuta dal FITD e dallo Schema Volontario in Banca Carige S.p.A. (circa 80%) e del prestito subordinato emesso da quest'ultima nel 2018 per un corrispettivo di 5 milioni di euro, pari al valore nominale.

In data 3 giugno 2022 il FITD ha comunicato di aver perfezionato, entro i termini contrattualmente previsti, il closing dell'operazione di cessione della partecipazione del FITD e dello Schema volontario in Banca Carige in favore di Bper Banca, verso il corrispettivo di 1 euro e previo contributo da parte del FITD in Carige pari a 530 milioni di euro a titolo di versamento in conto capitale. Nell'ambito dell'operazione Bper Banca ha altresì acquisito le obbligazioni subordinate emesse da Banca Carige di proprietà dello Schema volontario per nominali 5 milioni di euro.

Considerando quanto sopra descritto, nel mese di giugno 2022 il titolo di capitale derivante dalle contribuzioni versate da FinecoBank per gli interventi di sostegno a favore di Banca Carige è stato cancellato, determinando una perdita nel conto economico del primo semestre 2022 di 152 migliaia di euro.

Contributi a fondi di garanzia e di risoluzione

La direttiva 2014/49/UE del 16 aprile 2014 relativa ai sistemi di garanzia dei depositi (DGS - Deposit Guarantee Schemes) è volta ad accrescere la tutela dei depositanti tramite l'armonizzazione della relativa disciplina nazionale. La direttiva prevede un meccanismo obbligatorio di contribuzione a livello nazionale che consenta di raccogliere entro il 3 luglio 2024, un livello-obiettivo dello 0,8% dell'importo dei depositi coperti dei suoi membri. La contribuzione riprende quando la capacità di finanziamento è inferiore al livello-obiettivo, almeno fino al raggiungimento del livello obiettivo. Se, dopo che il livello-obiettivo è stato raggiunto per la prima volta, i mezzi finanziari disponibili sono stati ridotti a meno di due terzi del livello-obiettivo, il contributo regolare è fissato a un livello che consenta di raggiungere il livello-obiettivo entro sei anni. Il meccanismo di contribuzione prevede quote contributive annuali ordinarie, finalizzate a distribuire nel tempo in maniera uniforme i costi per le banche contribuenti, e contributi straordinari, se i mezzi finanziari disponibili di un DGS sono insufficienti a rimborsare i depositanti; i contributi straordinari non possono superare lo 0,5% dei depositi coperti per anno di calendario, ma in casi eccezionali e con il consenso dell'autorità competente i DGS possono esigere contributi anche più elevati.

I contributi saranno dovuti e rilevati, in applicazione dell'IFRIC 21, nel terzo trimestre dell'esercizio.

Con l'introduzione della direttiva Europea 2014/59/UE, il Regolamento sul Meccanismo Unico di Risoluzione ("Direttiva BRRD", Regolamento (UE) n.806/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 luglio 2014) ha istituito un quadro di risanamento e di risoluzione delle crisi degli enti creditizi, prevedendo un comitato unico di risoluzione e un fondo unico di risoluzione delle banche (Single Resolution Fund, "SRF"). La direttiva prevede l'avvio di un meccanismo obbligatorio di contribuzione che consenta di raccogliere entro il 31 dicembre 2023 il livello obiettivo di risorse, pari all'1% dei depositi protetti di tutti gli enti autorizzati nel territorio Europeo. Il periodo di accumulo può essere prorogato di ulteriori quattro anni se i meccanismi di finanziamento hanno effettuato esborsi cumulativi per una percentuale superiore allo 0,5% dei depositi protetti. Se, dopo il periodo di accumulo i mezzi finanziari disponibili scendono al di sotto del livello-obiettivo, la raccolta dei contributi riprende fino al ripristino di tale livello. Inoltre, dopo aver raggiunto per la prima volta il livello-obiettivo e, nel caso in cui i mezzi finanziari disponibili scendano a meno dei due terzi del livelloobiettivo, tali contributi sono fissati al livello che consente di raggiungere il livello-obiettivo entro un periodo di sei anni. Il meccanismo di contribuzione prevede quote contributive annuali ordinarie, finalizzate a distribuire nel tempo in maniera uniforme i costi per le banche contribuenti, e contributi

straordinari addizionali, pari al massimo al triplo dei contributi annuali previsti, laddove i mezzi finanziari disponibili non siano sufficienti a coprire le perdite e i costi in relazione ad interventi.

La quota di competenza del Gruppo per l'esercizio 2022, alla cui contribuzione partecipa solo la Capogruppo FinecoBank, versata e contabilizzata nella voce 190. "Spese amministrative b) altre spese amministrative" ammonta a 7.601 migliaia di euro (5.812 migliaia di euro nel primo semestre 2021). Si ricorda che nel primo semestre 2021 Banca d'Italia aveva richiamato presso il sistema bancario una contribuzione addizionale al Fondo Nazionale di Risoluzione (FNR) di cui all'art. 1, comma 848, della Legge n. 208/2015, per un ammontare pari a 1.893 migliaia di euro.

Entrambe le direttive n.49 e n.59 prevedono la possibilità di introdurre impegni irrevocabili di pagamento quale forma di raccolta alternativa alle contribuzioni a fondo perduto per cassa, fino ad un massimo del 30% del totale delle risorse obiettivo, facoltà di cui il Gruppo non si è avvalso.

Altre Informazioni

Il Bilancio semestrale abbreviato al 30 giugno 2022 è sottoposto a revisione contabile limitata da parte della società KPMG S.p.A., incaricata della revisione legale dei conti della Banca in esecuzione della delibera assembleare del 28 aprile 2021.

I depositi dell'intero documento presso le sedi e le istituzioni competenti sono effettuati ai sensi di legge.

A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio

Per quanto riguarda i criteri di classificazione, rilevazione e valutazione delle principali voci di bilancio, si rimanda a quanto illustrato nella Parte A.2 della nota integrativa del bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2021.

A.3 Informativa sui trasferimenti tra portafogli di attività finanziarie

L'IFRS 9 e l'IFRS 7 permettono, successivamente alla definizione iniziale, la modifica dei propri modelli di business per la gestione delle attività finanziarie con conseguente riclassifica, ove ne ricorrano i requisiti, di tutte le attività finanziarie interessate.

Tali modifiche, che dovrebbero accadere molto raramente, sono decise dai Dirigenti con responsabilità strategiche, a seguito di cambiamenti esterni o interni e devono essere rilevanti per le operazioni del Gruppo e dimostrabili alle parti esterne. Di conseguenza il Gruppo modifica il proprio modello di business solo in caso di inizio o cessazione di un'attività rilevante, ad esempio in caso di acquisizione, cessione o cessazione di un ramo di attività.

In particolare, possono essere riclassificate:

  • le attività finanziarie spostandole dalla categoria valutazione al costo ammortizzato a quella al fair value (valore equo) rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio e viceversa;
  • le attività finanziarie spostandole dalla categoria della valutazione al costo ammortizzato a quella al fair value (valore equo) rilevato nel prospetto della redditività complessiva e viceversa;
  • le attività finanziarie spostandole dalla categoria del fair value (valore equo) rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio a quella del fair value (valore equo) rilevato nel prospetto della redditività complessiva e viceversa.

I seguenti cambiamenti di circostanze non sono considerati riclassificazioni:

  • un elemento che in precedenza era uno strumento di copertura designato ed efficace in una copertura dei flussi finanziari o di un investimento netto non presenta più tali caratteristiche;
  • un elemento diventa uno strumento di copertura designato ed efficace in una copertura dei flussi finanziari o di un investimento netto;
  • cambiamenti della valutazione.

Inoltre, le seguenti situazioni non rappresentano modifiche del modello di business:

  • un cambiamento di intenzione in relazione a determinate attività finanziarie (anche in caso di cambiamenti significativi delle condizioni di mercato);
  • la temporanea scomparsa di un dato mercato per le attività finanziarie;
  • il trasferimento di attività finanziarie tra parti dell'entità con diversi modelli di business.

Nel corso del primo semestre dell'esercizio 2022 il Gruppo non ha effettuato modifiche dei propri modelli di business e, conseguentemente, non ha effettuato alcuna riclassifica di attività finanziarie.

A.3.1 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, valore contabile e interessi attivi Nessun dato da segnalare.

A.3.2 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, fair value ed effetti sulla redditività complessiva Nessun dato da segnalare.

A.3.3 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business e tasso di interesse effettivo Nessun dato da segnalare.

A.4 Informativa sul fair value

Informativa di natura qualitativa

La presente sezione comprende l'informativa sulla gerarchia del fair value richiesta da IFRS 13.

Il fair value (valore equo) è il corrispettivo che potrebbe essere ricevuto per vendere un'attività, o pagato per trasferire una passività, in una transazione ordinaria tra controparti di mercato nel mercato principale alla data di misurazione (exit price).

Il fair value di una passività finanziaria che sia esigibile (ad esempio un deposito a vista) non può essere inferiore all'importo esigibile a richiesta, attualizzato dalla prima data in cui ne potrebbe essere richiesto il pagamento.

Nel caso di strumenti finanziari quotati in mercati attivi il fair value è determinato a partire dalle quotazioni ufficiali del mercato principale (ovvero il più vantaggioso) al quale il Gruppo ha accesso (Mark to Market).

Uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo se i prezzi quotati sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino, operatore (dealer), intermediario (broker), agenzia di determinazione del prezzo o autorità di regolamentazione e tali prezzi rappresentano operazioni di mercato effettive che avvengono regolarmente in normali contrattazioni. Se la quotazione ufficiale in un mercato attivo non esiste per uno strumento finanziario nel suo complesso, ma esistono mercati attivi per le parti che lo compongono, il fair value è determinato sulla base dei pertinenti prezzi di mercato per le parti che lo compongono.

Il Gruppo utilizza metodi di valutazione (Mark to Model) in linea con i metodi generalmente accettati e utilizzati dal mercato. I modelli di valutazione includono tecniche basate sull'attualizzazione dei flussi di cassa futuri e sulla stima della volatilità e sono oggetto di revisione sia durante il loro sviluppo sia periodicamente, al fine di garantirne la piena coerenza con gli obiettivi della valutazione.

Ad ulteriore garanzia dell'oggettività delle valutazioni rivenienti da modelli valutativi, il Gruppo pone in essere:

  • processi di verifica indipendente del prezzo (Independent Price Verification o IPV);
  • processi di verifica ai fini della quantificazione delle rettifiche di Fair value (Fair value Adjustment o FVA).

I processi di verifica indipendente del prezzo prevedono che i prezzi siano mensilmente verificati dalla Direzione CRO, che in qualità di funzione di controllo dei rischi, è indipendente dalle unità che assumono l'esposizione al rischio. Tale verifica prevede la comparazione e l'adeguamento del prezzo giornaliero alle valutazioni rivenienti da partecipanti al mercato indipendenti. Nel caso di strumenti non quotati su mercati attivi, il menzionato processo di verifica assume a riferimento i prezzi contribuiti da infoprovider, attribuendo maggior peso a quei prezzi che si considerano più rappresentativi dello strumento oggetto di valutazione. Detta valutazione include: l'eventuale "eseguibilità" della transazione al prezzo osservato, il numero di contributori, il grado di similarità degli strumenti finanziari, la coerenza nel prezzo contribuito da fonti differenti, il processo seguito dall'infoprovider per ottenere il dato.

Il framework normativo interno è costituito da una Global Policy e da un Manuale operativo: la prima definisce l'insieme di principi e regole che sovraintendono il quadro di riferimento per la misurazione del fair value ed il processo di verifica indipendente dei prezzi, il secondo ne definisce in dettaglio il processo ed identifica le specifiche tecniche di valutazione del Fair Value nonché le metodologie per la verifica indipendente del prezzo per ogni tipologia di strumento detenuto dal Gruppo.

A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati

Per determinare il fair value di strumenti finanziari di Livello 2 e Livello 3 che non sono quotati e attivamente scambiati sul mercato, il Gruppo utilizza tecniche di valutazione diffuse sul mercato che sono di seguito descritte.

Descrizione delle tecniche di valutazione

Tra i metodi di valutazione ammessi dal Gruppo si citano:

  • Discounted cash flow: le tecniche di valutazione basate sul discounted cash flow consistono nella determinazione di una stima dei flussi di cassa futuri attesi lungo la vita dello strumento. Il modello richiede la stima dei flussi di cassa e l'adozione di parametri di mercato per lo sconto: il tasso o il margine di sconto riflette lo spread di credito e/o di finanziamento richiesti dal mercato per strumenti con profili di rischio e di liquidità simili, al fine di definire un "valore attualizzato". Il fair value del contratto è dato dalla somma dei flussi di cassa futuri attualizzati.
  • Modello di determinazione del prezzo delle opzioni: le tecniche di valutazione degli Option model sono generalmente utilizzate per strumenti nei quali il detentore ha un diritto o un obbligo contingente basato sul verificarsi di un evento futuro, come il superamento da parte del prezzo di un'attività di riferimento di un prezzo di strike predeterminato. Gli Option model stimano la probabilità che uno specifico evento si verifichi incorporando assunzioni come la volatilità dei rendimenti sottostanti ed il prezzo dello strumento sottostante.
  • Approccio di Mercato: è una tecnica di valutazione che utilizza i prezzi generati da transazioni di mercato che coinvolgono attività, passività o gruppi di attività e passività identiche o paragonabili.

Adjusted Net Asset Value (NAV): il NAV è la differenza tra il valore totale delle attività del fondo e le passività. Un aumento di tale valore, ceteris paribus, risulta in un aumento del fair value.

Fair value Adjustment (FVA)

Quando gli strumenti finanziari non sono quotati su mercati attivi, essendo il fair value determinato attraverso modelli valutativi, possono rendersi necessari degli aggiustamenti di valore per tener conto dell'incertezza valutativa o la difficoltà di smobilizzo di particolari posizioni finanziarie. Tali rettifiche (Fair Value Adjustments, FVA) rappresentano la correzione al fair value teorico, determinato utilizzando una tecnica di valutazione, per i fattori non inclusi nel valore attuale netto di base che gli operatori di mercato valuterebbero al fine della costruzione di un exit price dello strumento.

Gli aggiustamenti possono essere calcolati come componenti additive della valutazione oppure essere incluse direttamente nella valutazione. Nel caso in cui il Gruppo dovesse acquisire strumenti la cui valutazione renda necessario il calcolo di aggiustamenti di valore, la Direzione CRO provvede alla stima di questi ultimi prendendo in considerazione le seguenti fonti di rischio: Close out cost, market liquidity, model risk, CVA/DVA.

Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente

Di seguito si riepilogano, per tipologia di strumento finanziario, le principali informazioni sui modelli di valutazione utilizzati per la valutazione delle attività e passività valutate al fair value su base ricorrente.

Con riferimento all'informativa quantitativa richiesta dall'IFRS 13 sugli input non osservabili significativi utilizzati nella valutazione delle attività e passività finanziarie valutate al fair value di livello 3, si precisa che il Gruppo non detiene posizioni significative in strumenti finanziari classificati nella gerarchia di fair value 3, ad eccezione delle esposizioni nelle preferred shares di Visa INC class "C" e nei titoli di capitale rilevati a fronte delle contribuzioni versate allo Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela Depositi, per i quali si rimanda al successivo paragrafo "Titoli di capitale".

Titoli obbligazionari a reddito fisso

I Titoli obbligazionari a reddito fisso sono valutati attraverso due processi principali in base alla liquidità del mercato di riferimento. Gli strumenti liquidi in mercati attivi sono valutati al prezzo di mercato (Mark-to-Market) e conseguentemente tali strumenti sono assegnati al livello 1 della gerarchia del fair value.

Gli strumenti non scambiati in mercati attivi sono valutati a mark-to-model utilizzando delle curve di credit spread impliciti derivate da strumenti di Livello 1. Il modello massimizza l'uso di parametri osservabili e minimizza l'uso dei parametri non osservabili. In questo senso, in funzione della rappresentatività della curva di credit spread applicata, le obbligazioni sono classificate, rispettivamente, come Livello 2 o Livello 3; il Livello 3 è applicato nel caso in cui sia utilizzato un credit spread significativamente non osservabile.

Nel processo di verifica indipendente dei prezzi (IPV) delle obbligazioni, l'accuratezza dei prezzi di mercato delle obbligazioni di Livello 1 e dei modelli di valutazione per le obbligazioni illiquide sono regolarmente sottoposte a verifica.

Prodotti finanziari strutturati

Il Gruppo determina il fair value dei prodotti finanziari strutturati utilizzando l'appropriato metodo di valutazione data la natura della struttura incorporata. Tali strumenti sono classificati al Livello 2 o al Livello 3 a seconda dell'osservabilità degli input significativi del modello.

Derivati Over-the-counter (OTC)

Il fair value dei contratti derivati non scambiati su un mercato attivo deriva dall'applicazione di tecniche di valutazione mark to model. Quando è presente un mercato attivo per i parametri di input al modello valutativo delle differenti componenti del derivato, il fair value è determinato in base alle quotazioni di mercato delle stesse. Le tecniche di valutazione basate su input osservabili sono classificate come Livello 2, mentre quelle basate su significativi input non osservabili, sono classificate come Livello 3.

La determinazione del fair value degli strumenti finanziari e il relativo processo di verifica indipendente dei prezzi sono disciplinati a livello di Gruppo da una specifica Global Policy e da una Global Operational Regulation. Con particolare riferimento ai derivati OTC, occorre distinguere tra i derivati che il Gruppo negozia in contropartita diretta con la clientela, principalmente riconducibili a CFD (Contract for Difference) e opzioni (daily options e knockout options), e quelli che il Gruppo negozia a titolo di copertura con altre istituzioni finanziarie.

Per il calcolo del prezzo dei CFD (Contract for Difference) Fineco utilizza regole contrattualizzate e dati provenienti da Info Provider secondo le specifiche fornite dalle funzioni di business. Per le knockout options, il modello di determinazione del prezzo è lo stesso che è applicato al cliente, al quale si offre un prodotto con payoff lineare e di facile comprensione. La valutazione delle opzioni da parte delle funzioni di controllo dei rischi competenti ai fini IPV è svolta utilizzando le best practices di mercato (es. Hull per le opzioni esotiche). Il modello di determinazione del prezzo delle opzioni si basa sulla formula di Black & Scholes, che considera i seguenti input:

  • current price del sottostante "St"
  • strike "K";
  • barriera "L" (nel caso di opzioni esotiche come le Barrier Options);
  • tasso interesse "r";
  • volatilità "σt".

Infine, per gli strumenti derivati di tipo asset swap e Interest Rate Swap, che il Gruppo negozia a titolo di copertura con altre istituzioni finanziarie, il fair value è determinato tramite l'utilizzo di un sistema di Position Keeping, che applica il metodo del Discounting Cash Flow. Il valore attuale netto del derivato, che è rilevato quotidianamente, è utilizzato per adempiere agli obblighi di compensazione in conformità alla normativa EMIR e a quanto convenuto tra le controparti. Il fair value è controllato nell'ambito del processo di verifica indipendente dei prezzi (IPV) dalla Direzione CRO. Quest'ultima, infatti, effettua trimestralmente un confronto tra le curve fornite dalla funzione Tesoreria e quelle considerate set di riferimento per la valutazione delle posizioni di Bilancio.

Titoli di capitale

I Titoli di capitale sono assegnati al Livello 1 quando una quotazione su un mercato attivo è disponibile e al Livello 3 quando non vi sono quotazioni o le quotazioni sono state sospese a tempo indeterminato. Tali strumenti, se quotati, sono classificati come Livello 2 solo nel caso in cui il volume di attività sul mercato di quotazione è significativamente ridotto.

Per quanto riguarda la valutazione delle preferred shares di Visa INC class "C", il Gruppo ha adottato un modello per la determinazione del fair value che converte in euro il prezzo di mercato in dollari delle azioni Visa INC class "A" ed applica un fattore di sconto; con riferimento alla valutazione al 30 giugno 2022 per le preferred shares class "C" tale fattore è stato determinato pari al 8,97%, stimando il "litigation risk" in misura pari allo 2,97% ed il "illiquidity risk" in misura pari al 6%. La componente "litigation risk" è stata estratta da una serie storica di dati forniti da Visa INC, mentre la componente "illiquidity risk" è derivata dall'illiquidità delle azioni che hanno delle limitazioni alla trasferibilità per un determinato periodo temporale. Alle preferred shares di Visa INC class "C" è stata assegnata la gerarchia di fair value 3.

Con riferimento alle contribuzioni versate allo Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela Depositi, si precisa che il fair value dei titoli di capitale rilevati in relazione ai contributi versati per l'intervento di sostegno per il risanamento di Caricesena, Carim e Carismi, unici titoli ancora detenuti dal Gruppo, è stato determinato utilizzando un modello valutativo basato sul Discounted Cash Flow model in funzione delle previsioni di recupero ipotizzate. Al titolo è stata assegnata la gerarchia di fair value 3.

Fondi di Investimento

Il Gruppo può detenere investimenti in fondi di investimento che pubblicano il Net Asset Value (NAV) per quota e possono includere investimenti in fondi gestiti dal Gruppo. I fondi sono classificati generalmente come Livello 1 quando una quotazione su un mercato attivo è disponibile. I fondi sono classificati come Livello 2 e Livello 3 a seconda della disponibilità del NAV, la trasparenza del portafoglio e di possibili vincoli/limitazioni.

Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente

Di seguito si riepilogano, per tipologia di strumento finanziario, le principali informazioni sui modelli di valutazione utilizzati per la valutazione delle attività e passività valutate al fair value su base non ricorrente.

Gli strumenti finanziari non valutati al fair value su base ricorrente, compresi debiti e crediti valutati al costo ammortizzato, non sono gestiti sulla base del fair value. Per questi strumenti finanziari il fair value è calcolato solo ai fini di adempiere alle richieste d'informativa e non ha un impatto sul bilancio o in termini di profitti o perdite. Inoltre, la determinazione del fair value delle attività e passività che non sono generalmente scambiate, come ad esempio crediti e debiti, si basa sull'utilizzo di parametri interni non direttamente osservabili sul mercato come definito dall'IFRS 13.

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Il fair value delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, diverse da quelle il cui fair value è determinato in base a prezzi di quotazione osservati su mercati attivi alle quali è assegnato il livello 1, è principalmente determinato utilizzando un modello di valore attuale aggiustato per il rischio. Per alcuni portafogli sono applicati altri approcci semplificati, che tengono comunque in considerazione le caratteristiche finanziarie degli strumenti finanziari in essi contenuti.

Il fair value delle poste a vista, convenzionalmente ricondotte nelle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato ad eccezione dei crediti a vista verso banche e banche centrali che solo rilevati nella voce "Cassa e disponibilità liquide", e delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato con durata inferiore a 12 mesi è approssimato uguale al valore di bilancio; a tali attività è assegnata la gerarchia di fair value livello 3.

Il fair value dei crediti deteriorati è stato determinato considerando che il valore di realizzo espresso dal valore netto di bilancio rappresenti la miglior stima dei flussi di cassa futuri prevedibili attualizzati alla data di valutazione; a tali attività è assegnata la gerarchia di fair value livello 3.

Si rileva, infine, che ai titoli emessi da UniCredit S.p.A. contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" è stata assegnata la gerarchia di fair value livello 2. Il fair value è stato determinato utilizzando una metodologia basata sul discounted cash flow, che consiste nella determinazione di una stima dei flussi di cassa attesi lungo la vita dello strumento e la relativa attualizzazione ad un tasso che incorpora lo spread di credito. La determinazione dello spread di credito è effettuata in funzione della curva di credit spread dell'emittente, costruita selezionando emissioni, anche dal mercato secondario, omogenee per specifiche caratteristiche.

Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Il fair value delle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato è determinato attraverso l'utilizzo di un modello di valore attuale aggiustato per il rischio emittente associato.

Il fair value delle passività finanziarie a vista, convenzionalmente ricondotte nelle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato, e delle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato con durata inferiore a 12 mesi è approssimato uguale al valore di bilancio; a tali passività è assegnata la gerarchia di fair value livello 3.

Cassa e disponibilità liquide

Il fair value dei crediti a vista verso banche e banche centrali rilevati nella voce "Cassa e disponibilità liquide" è approssimato uguale al valore di bilancio; a tali attività è assegnata la gerarchia di fair value livello 3.

Descrizione degli input utilizzati nella misurazione del fair value degli strumenti di Livello 2 e 3

Si riporta di seguito la descrizione dei principali input significativi utilizzati nella misurazione del fair value delle attività e passività valutate al fair value su base ricorrente e non ricorrente appartenenti ai Livelli 2 e 3 della gerarchia del fair value.

Gli input di Livello 2 sono prezzi diversi da quelli quotati di Livello 1 che sono osservabili sia direttamente sia indirettamente per le attività o le passività. In particolare, può trattarsi di:

  • prezzi quotati in mercati attivi per attività o passività simili;
  • prezzi quotati in mercati che non sono attivi per attività o passività simili o identiche;
  • input diversi dai prezzi quotati che sono osservabili per attività o passività (ad esempio: tassi di interesse e curve dei rendimenti osservabili a intervalli comunemente citati; volatilità implicite; spread creditizi);
  • input confermati da dati di mercato che non possono essere direttamente osservati, ma basati su o supportati da dati di mercato.

I fattori di Livello 2 devono essere osservabili (direttamente o indirettamente, ad esempio attraverso conferme con i dati di mercato) per tutta la durata contrattuale dell'attività o passività oggetto di valutazione. Sono inseriti nel Livello 2 i fattori di mercato che potrebbero non essere direttamente osservabili ma che si basano o sono supportati da dati di mercato osservabili, poiché tali fattori sono meno soggettivi dei fattori non osservabili classificati come Livello 3. Esempi di strumenti di Livello 2 sono obbligazioni il cui valore è derivato da una obbligazione simile quotata in borsa, Interest Rate Swap Over-the-Counter valutati a partire da un modello i cui input sono osservabili, obbligazioni societarie, titoli garantiti da attività, titoli di debito ad alto rendimento così come alcuni prodotti strutturati in cui i fattori della valutazione si basano principalmente sulle informazioni di prezzi facilmente disponibili.

Gli input di valutazione di Livello 3 non sono osservabili ed assumono rilevanza in assenza di input di Livello 1 e 2. Data l'esigenza di stimare un prezzo di realizzo (exit price) alla data di valutazione anche per gli strumenti classificati in gerarchia 3, tali input sono sfruttati da modelli valutativi sviluppati internamente.

Esempi di fattori di Livello 3 per attività e passività sono i seguenti:

  • volatilità storica, quando non è possibile osservare la volatilità implicita (es. di opzioni simili in quanto non sufficientemente liquide). La volatilità storica in genere non rappresenta le attuali aspettative degli operatori di mercato circa la volatilità futura, anche se è l'unica informazione disponibile per valutare un'opzione;
  • previsioni finanziarie sviluppate utilizzando i dati propri nel caso in cui non ci fossero le informazioni disponibili;
  • correlazione tra attività non liquide. Ci sono diversi tipi di input di correlazione, tra cui la correlazione di credito, la correlazione cross-attività (ad esempio correlazione tra equity e interest rate) e la correlazione tra attività dello stesso tipo (ad esempio correlazione tra tassi di interesse) che generalmente vengono utilizzati per valutare strumenti ibridi ed esotici;
  • credit spread quando non è osservabile o non può essere avvalorato da dati di mercato osservabili.

A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni

Il Gruppo controlla che il valore assegnato ad ogni posizione di trading rifletta il fair value corrente in modo appropriato. Le misurazioni al fair value delle attività e delle passività sono determinate utilizzando varie tecniche, fra cui modelli del tipo discounted cash flow e modelli interni di valutazione. Sulla base dell'osservabilità degli input utilizzati, tutti gli strumenti finanziari sono classificati come Livello 1, Livello 2 o Livello 3 della gerarchia del fair value. Quando una posizione è caratterizzata da uno o più input significativi che non sono direttamente osservabili, un'ulteriore procedura di verifica del prezzo è attuata. Tali procedure comprendono la revisione dei dati storici rilevanti, l'analisi dei guadagni e delle perdite, la valutazione individuale di ciascun componente di un prodotto strutturato e il benchmarking. Affinché sia assicurata la giusta separatezza tra le funzioni a capo delle attività di sviluppo e le funzioni a capo dei processi di validazione, tutti i modelli di valutazione sviluppati dal front office sono testati e validati in modo indipendente. L'obiettivo è quello di valutare il rischio di modello derivante dalla solidità teorica dei modelli, dalle tecniche di calibrazione quando presenti e dall'appropriatezza del modello per uno specifico prodotto in un mercato definito.

Oltre alla valutazione giornaliera mark to market o mark to model, l'Independent Price Verification (IPV) è applicato mensilmente dalla funzione Market & Liquidity Risk del Gruppo con l'obiettivo di fornire un fair value indipendente.

Con riferimento all'analisi di sensitività delle attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente di livello 3 richiesta dall'IFRS 13, si precisa che il Gruppo non detiene posizioni significative in strumenti finanziari classificati nella gerarchia di fair value 3, ad eccezione dell'esposizione nelle preferred shares di Visa INC class "C", per la quale si rimanda al precedente paragrafo "Titoli di capitale". L'analisi di sensitività per quanto riguarda l'esposizione del Gruppo in strumenti di livello 3 non è significativa.

A.4.3 Gerarchia del fair value

Il principio IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value in funzione del grado di osservabilità degli input delle tecniche di valutazione adottate.

Il livello di gerarchia del fair value associato alle attività e passività è definito come il livello minimo fra tutti gli input significativi utilizzati. Generalmente, un input di valutazione non è considerato significativo per il fair value di uno strumento se i restanti input spiegano la maggioranza della varianza del fair value stesso su un orizzonte temporale di tre mesi. In alcuni casi specifici, la significatività del limite è verificata in relazione al fair value dello strumento alla data di misurazione.

Sono previsti, in particolare, tre livelli:

  • Livello 1: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato in base a prezzi di quotazione osservati su mercati attivi per attività o passività identiche a cui il Gruppo può accedere alla data di valutazione. Un mercato attivo è tale se le operazioni relative all'attività o alla passività oggetto di valutazione si verificano con una frequenza e con volumi sufficienti a fornire informazioni utili per la determinazione del prezzo su base continuativa;
  • Livello 2: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato in base a modelli valutativi che utilizzano input osservabili su mercati attivi, diversi dai prezzi di mercato già inclusi nel Livello 1. Gli input sono considerati osservabili se sono sviluppati sulla base di informazioni disponibili al mercato riguardanti eventi o transazioni correnti e riflettono le assunzioni che le controparti di mercato utilizzerebbero per valutare l'attività o la passività;
  • Livello 3: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato sulla base di modelli valutativi che utilizzano prevalentemente significativi input, diversi da quelli inclusi nel Livello 1 e nel Livello, non osservabili su mercati attivi. Gli input non osservabili devono comunque riflettere le assunzioni che i partecipanti al mercato utilizzerebbero nella valutazione dell'attività o passività, incluse le assunzioni sul rischio.

Il trasferimento di livello di fair value delle attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente, può avvenire nel caso in cui cambino gli input utilizzati dal modello di valutazione (ad esempio se per uno strumento non è più disponibile la quotazione su un mercato attivo). Qualora per la valutazione di uno strumento ci si avvalga di una tecnica di valutazione che utilizza input riconducibili a diversi livelli della gerarchia, lo strumento è classificato interamente nello stesso livello di gerarchia in cui è classificato l'input di Livello più basso significativo per la valutazione. Un input di valutazione non è considerato significativo ai fini dell'assegnazione della gerarchia di fair value se i restanti input determinano il 90% del valore di fair value dello strumento.

A.4.4 Altre informazioni

Nessuna informazione da segnalazione con riferimento alle previsioni contenute nell'IFRS 13 paragrafi 48, 93 lettera (i) e 96.

Informativa di natura quantitativa

A.4.5 Gerarchia del fair value

A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

(Importi in migliaia)
30/06/2022 31/12/2021
Attività/Passività finanziarie misurate al fair value L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 14.803 5.962 4.974 17.083 3.348 5.347
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 14.049 5.960 11 16.894 3.346 -
b) attività finanziarie designate al fair value - - - - - -
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 754 2 4.963 189 2 5.347
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
29.492 - 5 39.012 - 5
3. Derivati di copertura - 1.140.627 - - 127.448 -
4. Attività materiali - - - - - -
5. Attività immateriali - - - - - -
Totale 44.295 1.146.589 4.979 56.095 130.796 5.352
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione 5.737 1.366 1 2.486 1.931 -
2. Passività finanziarie designate al fair value - - - - - -
3. Derivati di copertura - 13.004 - - 57.313 -
Totale 5.737 14.370 1 2.486 59.244 -

Legenda:

L1 = Livello 1

L2 = Livello L3 = Livello 3

Nel corso del primo semestre 2022 non vi sono stati trasferimenti significativi di attività finanziarie fra la gerarchia di fair value 1 e 2.

Non sono stati applicati Credit Value Adjustment (CVA) e/o Debit Value Adjustment (DVA) nella determinazione del fair value degli strumenti finanziari derivati.

Impatti della crisi determinata dalla pandemia da COVID-19 e dal conflitto Russia-Ucraina sulla misurazione del fair value

La crisi determinata dalla pandemia da COVID-19 e dal conflitto militare tra Russia e Ucraina non ha avuto un impatto in termini di misurazione del fair value. In particolare, non sono state rilevate riduzioni/scomparse di prezzi quotati su mercati attivi (Livello 1) e/o di input osservabili (Livello 2), né trasferimenti tra i vari livelli della gerarchia del fair value per strumenti finanziari nei quali il Gruppo detiene investimenti significativi.

A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

30/06/2022 (Importi in migliaia)
31/12/2021
Attività/Passività non misurate al fair value o misurate al
fair value su base non ricorrente
VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 31.968.509 21.724.544 2.657.071 6.664.682 30.895.959 20.783.239 4.235.999 6.607.661
2. Attività materiali detenute a scopo di investimento 1.710 - - 2.270 1.764 - - 2.292
3. Attività non correnti e gruppi di attività in via di
dismissione
- - - - - - - -
Totale 31.970.219 21.724.544 2.657.071 6.666.952 30.897.723 20.783.239 4.235.999 6.609.953
1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 33.659.760 439.391 1.031.125 32.131.953 31.570.201 489.712 1.032.069 30.038.707
2. Passività associate ad attività in via di dismissione - - - - - - - -
Totale 33.659.760 439.391 1.031.125 32.131.953 31.570.201 489.712 1.032.069 30.038.707

Legenda:

L1 = Livello 1 - L2 = Livello 2 - L3 = Livello 3 - VB = Valore di bilancio

Come descritto in precedenza, le attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio.

Le Attività materiali detenute a scopo di investimento sono costituite da un immobile detenuto dalla Banca.

A.5 Informativa sul c.d. "Day one profit/loss"

Il valore di iscrizione iniziale in bilancio degli strumenti finanziari deve avvenire al fair value.

Normalmente, il fair value di uno strumento finanziario, alla data di rilevazione iniziale, è pari al prezzo pagato/importo erogato per l'acquisizione delle attività finanziarie o alla somma incassata per le passività finanziarie. Tale affermazione è generalmente riscontrabile nel caso di transazioni riferibili a strumenti finanziari appartenenti alla gerarchia di fair value livello 1 e anche livello 2, considerando che i prezzi sono normalmente derivati indirettamente dal mercato.

Nel caso del livello 3, invece, sussiste una parziale discrezionalità nella determinazione del fair value, ma proprio a causa dell'assenza di inequivocabile termine di riferimento da raffrontare con il prezzo della transazione, l'iscrizione iniziale deve sempre avvenire al prezzo della transazione. In quest'ultimo caso, tuttavia, la successiva valutazione non può includere la differenza tra il prezzo pagato/importo erogato e il fair value riscontrato nel momento della prima valutazione, definita anche come "Day one profi/loss". Tale differenza deve essere riconosciuta a conto economico solo se deriva da cambiamenti dei fattori su cui i partecipanti al mercato basano le loro valutazioni nel fissare i prezzi.

L'utilizzo di modelli valutativi prudenti, i processi di revisione di tali modelli e dei relativi parametri e gli aggiustamenti di valore a fronte del rischio modello assicurano che l'ammontare iscritto a conto economico non rivenga dall'utilizzo di parametri valutativi non osservabili. In particolare, la quantificazione degli aggiustamenti di valore a fronte del rischio modello garantisce che la parte del fair value degli strumenti in oggetto che si riferisce all'utilizzo di parametri di natura soggettiva non sia rilevata a conto economico, bensì come aggiustamento del valore di stato patrimoniale di tali strumenti. L'iscrizione a conto economico di questa quota avviene, quindi, solo in funzione del successivo prevalere di parametri oggettivi e, conseguentemente, del venir meno dei menzionati aggiustamenti.

Non risultano "day-one profit/loss" dei quali fornire informativa secondo quanto previsto dal paragrafo 28 dell'IFRS 7.

Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato Attivo

Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide – Voce 10 1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

(Importi in migliaia)
Totale
30/06/2022 31/12/2021
a) Cassa 7 335
b) Conti correnti e depositi a vista presso Banche Centrali 1.252.216 1.256.399
c) Conti correnti e depositi a vista presso banche 290.149 207.448
Totale 1.542.372 1.464.182

La voce "b) Depositi a vista presso Banche Centrali" rappresenta il saldo della liquidità depositata sul conto HAM (Home Accounting Model) e TIPS (Target Instant Payment Settlement) presso Banca d'Italia.

La voce "c) Conti correnti e depositi a vista presso banche" è costituita dai conti correnti aperti presso istituzioni creditizie per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento, per il regolamento dell'operatività in titoli, per la gestione della liquidità dei clienti UK e per la gestione della liquidità di Fineco AM.

Sezione 2 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 20 2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica

(Importi in migliaia)
Voci/Valori Totale
30/06/2022
Totale
31/12/2021
L1 L2 L3 L1 L2 L3
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito - - - - - -
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito - - - - - -
2. Titoli di capitale 8.848 - - 14.792 - -
3. Quote di O.I.C.R. 56 - 11 5 - -
4. Finanziamenti - - - - - -
4.1 Pronti contro termine - - - - - -
4.2 Altri - - - - - -
Totale (A) 8.904 - 11 14.797 - -
B. Strumenti derivati - - - - - -
1. Derivati finanziari 5.145 5.960 - 2.097 3.346 -
1.1 di negoziazione 5.145 5.960 - 2.097 3.346 -
1.2 connessi con la fair value option - - - - - -
1.3 altri - - - - - -
2. Derivati creditizi - - - - - -
2.1 di negoziazione - - - - - -
2.2 connessi con la fair value option - - - - - -
2.3 altri - - - - - -
Totale (B) 5.145 5.960 - 2.097 3.346 -
Totale (A+B) 14.049 5.960 11 16.894 3.346 -

Legenda:

L1: Livello 1 L2: Livello 2

L3: Livello 3

I titoli di capitale presenti nel portafoglio di proprietà sono utilizzati principalmente per la copertura gestionale delle posizioni in contratti derivati su azioni aperte in contropartita dei clienti e, in misura inferiore, possono derivare dall'attività di internalizzazione e sono destinati ad essere negoziati nel breve periodo.

I derivati finanziari comprendono la valutazione positiva dei contratti CFD forex, su indici, azioni, tassi di interesse e commodities negoziati in contropartita dei clienti, nonché i contratti derivati regolamentati o stipulati con controparti istituzionali al fine di coprire gestionalmente i suddetti contratti derivati, le Opzioni Knock Out e i Turbo Certificates emessi, per un importo complessivo pari a 5.703 migliaia di euro (3.310 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).

Nel punto B.1.1 "Strumenti derivati - Derivati finanziari di negoziazione" sono state ricondotte anche le valutazioni positive dei contratti di compravendita a pronti di titoli che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way"), per un importo pari a 5.402 migliaia di euro (2.133 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).

2.5 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione merceologica

(Importi in migliaia)
Voci/Valor Totale
30/06/2022
Totale
31/12/2021
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Titoli di debito 77 2 - 72 2 -
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito 77 2 - 72 2 -
2. Titoli di capitale 2 - 4.963 1 - 5.347
3. Quote di O.I.C.R. 675 - - 116 - -
4. Finanziamenti - - - - - -
4.1 Pronti contro termine - - - - - -
4.2 Altri - - - - - -
Totale 754 2 4.963 189 2 5.347

Legenda: L1: Livello 1

L2: Livello 2 L3: Livello 3

Le "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" sono costituite, principalmente, dalle preferred shares di Visa INC class "C", per un importo di 4.777 migliaia di euro, che hanno registrato una variazione negativa di fair value nel corso del primo semestre 2022 pari a 107 migliaia di euro, dall'esposizione residua in titoli di capitale contabilizzati in conseguenza della contribuzione versata alla Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela dei Depositi per un importo di 182 migliaia di euro, riferiti esclusivamente ai contributi versati per l'intervento a favore di Carim, Carismi e CariCesena, con un impatto negativo registrato nel conto economico del primo semestre 2022 per effetto della valutazione al fair value di 124 migliaia di euro, e dalle quote di OICR detenute dalla controllata Fineco AM per 675 migliaia di euro. Per maggiori dettagli in merito alla valutazione al fair value degli strumenti finanziari si rimanda alla Parte A – Politiche contabili - A.4 Informativa sul fair value delle presenti note illustrative.

Per quanto riguarda, invece, i titoli di capitale rilevati dalla Banca nell'ambito dell'intervento a favore di Banca Carige S.p.A. presenti nel Bilancio 2021, si segnala che a seguito della riunione del 14 febbraio 2022, gli Organi statutari del FITD hanno approvato all'unanimità un intervento preventivo in favore di Banca Carige, per un importo pari a 530 milioni di euro, nella forma di versamento in conto capitale da parte del FITD a favore di Carige nell'ambito di una complessiva operazione che, subordinatamente alle autorizzazioni di legge, sarebbe stata realizzata da BPER Banca e che prevedeva, tra gli altri, l'acquisto ad prezzo simbolico della partecipazione detenuta dal FITD e dallo Schema volontario in Banca Carige S.p.A. (circa l'80%) e del prestito subordinato emesso da quest'ultima nel 2018 per un corrispettivo di 5 milioni di euro, pari al valore nominale. In data 3 giugno 2022 il FITD ha comunicato di aver perfezionato, entro i termini contrattualmente previsti, il closing dell'operazione di cessione della partecipazione del FITD e dello Schema volontario in Banca Carige in favore di BPER Banca, verso il corrispettivo di 1 euro e previo contributo da parte del FITD in Carige pari a 530 milioni di euro a titolo di versamento in conto capitale. Nell'ambito dell'operazione BPER Banca ha altresì acquisito le obbligazioni subordinate emesse da Banca Carige di proprietà dello Schema volontario per nominali 5 milioni di euro. Considerando quanto sopra descritto, nel mese di giugno 2022 il titolo di capitale derivante dalle contribuzioni versate da FinecoBank per gli interventi di sostegno a favore di Banca Carige è stato cancellato, determinando una perdita nel conto economico del primo semestre 2022 di 152 migliaia di euro.

Il Gruppo ha classificato in stato di sofferenza dei titoli di capitale emessi da soggetti in stato di default per un importo di bilancio complessivo di 2 migliaia di euro.

Sezione 3 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva – Voce 30

3.1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione merceologica

(Importi in migliaia)
Voci/Valori Totale
30/06/2022
Totale
31/12/2021
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Titoli di debito 29.492 - - 39.012 - -
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito 29.492 - - 39.012 - -
2. Titoli di capitale - - 5 - - 5
3. Finanziamenti - - - - - -
Totale 29.492 - 5 39.012 - 5

Legenda: L1: Livello 1 L2: Livello 2 L3: Livello 3

Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono costituite da titoli emessi da Stati sovrani e, in parte residuale, ad interessenze azionarie in società nelle quali il Gruppo non esercita il controllo o l'influenza significativa per 5 migliaia di euro per le quali è stata esercitata l'opzione "FVTOCI"27. Per maggiori dettagli si rimanda all'informativa relativa alle esposizioni in titoli emessi da Stati sovrani riportata nella Parte E delle presenti note illustrative.

3.3 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: valore lordo e rettifiche di valore complessive

(Importi in migliaia)
Valore lordo Rettifiche di valore complessivo
Primo
stadio
di cui:
Strumenti
con basso
rischio di
credito
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Write-off parziali
complessivi
Titoli di debito 29.493 - - - - (1) - - - -
Finanziamenti - - - - - - - - - -
Totale 30/06/2022 29.493 - - - - (1) - - - -
Totale 31/12/2021 39.018 - - - - (6) - - - -

3.3a Finanziamenti valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva oggetto di misure di sostegno Covid-19: valore lordo e rettifiche di valore complessive

Nessun dato da segnalare.

27 Relativamente agli strumenti di capitale non di trading, l'IFRS 9 prevede la possibilità di classificarli al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (c.d. "FVTOCI" – Fair Value Through Other Comprehensive Income).

Sezione 4 – Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 40

4.1 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso banche

(Importi in migliaia)
Totale Totale
30/06/2022 31/12/2021
Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Tipologia operazioni/Valori Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
L1 L2 L3 Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
L1 L2 L3
A. Crediti verso Banche
Centrali
308.318 - - - - 308.318 298.040 - - - - 298.040
1. Depositi a scadenza - - - X X X - - - X X X
2. Riserva obbligatoria 308.318 - - X X X 298.040 - - X X X
3. Pronti contro termine - - - X X X - - - X X X
4. Altri - - - X X X - - - X X X
B. Crediti verso banche 4.208.866 - - 1.517.352 2.488.786 91.897 5.459.466 - - 1.438.943 3.991.717 81.822
1. Finanziamenti 91.897 - - - - 91.897 81.822 - - - - 81.822
1.1. Conti correnti - - - X X X - - - X X X
1.2. Depositi a
scadenza
73.282 - - X X X 69.508 - - X X X
1.3. Altri finanziamenti 18.615 - - X X X 12.314 - - X X X
- Pronti contro termine
attivi
373 - - X X X 222 - - X X X
- Finanziamenti per
leasing
- - - X X X - - - X X X
- Altri 18.242 - - X X X 12.092 - - X X X
2. Titoli di debito 4.116.969 - - 1.517.352 2.488.786 - 5.377.644 - - 1.438.943 3.991.717 -
2.1. Titoli strutturati - - - - - - - - - - - -
2.2. Altri titoli di debito 4.116.969 - - 1.517.352 2.488.786 - 5.377.644 - - 1.438.943 3.991.717 -
Totale 4.517.184 - - 1.517.352 2.488.786 400.215 5.757.506 - - 1.438.943 3.991.717 379.862

Legenda:

L1: Livello 1

L2: Livello 2 L3: Livello 3

La voce "Pronti contro termine attivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.4 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa delle presenti note illustrative.

La voce "Altri finanziamenti: Altri" si riferisce per 7.919 migliaia di euro all'importo dei margini iniziali di variazione e depositi a garanzia nei confronti di istituzioni creditizie a fronte di operazioni in contratti derivati (3.960 migliaia di euro al 31 dicembre 2021) e per 10.323 migliaia di euro ai crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari (8.132 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).

I titoli di debito sono costituiti principalmente da titoli emessi da UniCredit S.p.A. per un importo di 2.376.511 migliaia di euro (3.856.364 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).

Le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili delle presenti note illustrative.

4.2 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso clientela

(Importi in migliaia)
Totale Totale
Tipologia 30/06/2022 31/12/2021
operazioni/Valori Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
L1 L2 L3 Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
L1 L2 L3
1. Finanziamenti 6.306.498 4.291 - - - 6.264.467 5.997.216 4.380 - - - 6.227.799
1.1. Conti correnti 2.265.048 2.340 - X X X 2.107.400 2.242 - X X X
1.2. Pronti contro
termine attivi
143.143 5 - X X X 193.176 100 - X X X
1.3. Mutui 2.616.170 851 - X X X 2.478.473 882 - X X X
1.4. Carte di credito,
prestiti personali e
cessioni del quinto
846.087 946 - X X X 823.203 1.020 - X X X
1.5. Finanziamenti
per leasing
- - - X X X - - - X X X
1.6. Factoring - - - X X X - - - X X X
1.7. Altri
finanziamenti
436.050 149 - X X X 394.964 136 - X X X
2. Titoli di debito 21.140.536 - - 20.207.192 168.285 - 19.136.857 - - 19.344.296 244.282 -
2.1. Titoli strutturati - - - - - - - - - - - -
2.2. Altri titoli di
debito
21.140.536 - - 20.207.192 168.285 - 19.136.857 - - 19.344.296 244.282 -
Totale 27.447.034 4.291 - 20.207.192 168.285 6.264.467 25.134.073 4.380 - 19.344.296 244.282 6.227.799

Legenda:

L1: Livello 1 L2: Livello 2

L3: Livello 3

La voce "Pronti contro termine attivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.5 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa delle presenti note illustrative.

I titoli di debito sono costituiti, principalmente, da titoli emessi da Stati sovrani ed Enti sovranazionali. Per maggiori dettagli si rimanda all'informativa relativa alle esposizioni in titoli emessi da Stati sovrani riportata nella Parte E delle presenti note illustrative.

Le attività e passività finanziarie possono essere oggetto di compensazione quando la società ha correntemente un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente e intende estinguere per il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività, come previsto dallo IAS 32.

Oltre a rispettare le previsioni dello IAS 32, il Gruppo effettua la compensazione delle attività e passività finanziarie solo quando:

le operazioni hanno la stessa data esplicita di regolamento definitivo;

  • il diritto di compensare l'importo dovuto alla controparte con l'importo dovuto dalla controparte è legalmente opponibile nel normale svolgimento dell'attività e in caso di default, di insolvenza o di fallimento;
  • le controparti intendono regolare su base netta o in contemporanea ovvero le operazioni sono soggette ad un meccanismo di regolamento che funzionalmente determina l'equivalente di un regolamento netto.

Nella tabella sopra riportata le operazioni di pronti contro termine effettuate sul mercato MTS e regolate attraverso una Controparte Centrale sono state esposte compensate.

Le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili delle presenti note illustrative.

Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato

4.4 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: valore lordo e rettifiche di valore complessive

(Importi in migliaia)
Valore lordo Rettifiche di valore complessivo
Primo
stadio
di cui:
Strumenti
con basso
rischio di
credito
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Write-off parziali
complessivi
Titoli di debito 25.263.696 - - - - (6.191) - - - -
Finanziamenti 6.702.556 - 16.615 24.602 - (8.419) (4.039) (20.311) - -
Totale 30/06/2022 31.966.252 - 16.615 24.602 - (14.610) (4.039) (20.311) - -
Totale 31/12/2021 30.894.291 - 15.639 24.540 - (14.478) (3.873) (20.160) - -

4.4a Finanziamenti valutati al costo ammortizzato oggetto di misure di sostegno Covid-19: valore lordo e rettifiche di valore complessive

(Importi in migliaia)
Valore lordo Rettifiche di valore complessivo
Primo
stadio
di cui:
Strumenti con
basso rischio di
credito
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Write-off parziali
complessivi*
1. Finanziamenti oggetto di concessione
conformi con le GL
47 - 250 - - - (2) - - -
2. Finanziamenti oggetto di misure di
moratoria in essere non più conformi alle
GL e non valutate come oggetto di
concessione
- - - - - - - - - -
3. Finanziamenti oggetto di altre misure
di concessione
- - - 90 - - - (16) - -
4. Nuovi finanziamenti - - - - - - - - - -
Totale 30/06/2022 47 - 250 90 - - (2) (16) - -
Totale 31/12/2021 231 - 773 - - (2) (11) - - -

Sezione 5 – Derivati di copertura – Voce 50

5.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli

(Importi in migliaia)
Fair Value
30/06/2022
VN Fair Value
31/12/2021
L1 L2 L3 30/06/2022 L1 L2 L3 31/12/2021
A. Derivati finanziari
1. Fair value - 1.140.627 - 10.107.420 - 127.448 - 6.228.710
2. Flussi finanziari - - - - - - - -
3. Investimenti esteri - - - - - - - -
B. Derivati creditizi
1. Fair value - - - - - - - -
2. Flussi finanziari - - - - - - - -
Totale - 1.140.627 - 10.107.420 - 127.448 - 6.228.710

Legenda:

VN = valore nozionale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

126 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 · FinecoBank

Sezione 6 – Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 60

6.1 Adeguamento di valore delle attività coperte: composizione per portafogli coperti

(Importi in migliaia)
Adeguamento di valore delle attività coperte / Valori Totale Totale
30/06/2022 31/12/2021
1. Adeguamento positivo - 19.648
1.1 di specifici portafogli: - 19.648
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - 19.648
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
1.2 complessivo - -
2. Adeguamento negativo (191.863) (21.183)
2.1 di specifici portafogli: (191.863) (21.183)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (191.863) (21.183)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
2.2 complessivo - -
Totale (191.863) (1.535)

Sezione 8 – Riserve tecniche a carico dei riassicuratori – Voce 80 Nessun dato da segnalare.

Sezione 9 – Attività materiali – Voce 90

9.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo

(Importi in migliaia)
Attività/Valori Totale
30/06/2022
Totale
31/12/2021
1. Attività di proprietà 82.260 84.435
a) terreni 23.932 23.932
b) fabbricati 39.166 39.822
c) mobili 2.831 3.089
d) impianti elettronici 14.058 15.001
e) altre 2.273 2.591
2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing 62.715 64.148
a) terreni - -
b) fabbricati 62.350 63.830
c) mobili - -
d) impianti elettronici - -
e) altre 365 318
144.975
Totale
148.583
di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute - -

Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili delle presenti note illustrative.

Il Gruppo ha in essere operazioni di leasing operativo rappresentate da contratti di locazione per una parte della superficie dell'immobile di proprietà.

9.2 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al costo

(Importi in migliaia)
Attività/Valori Totale
30/06/2022
Totale
31/12/2021
Fair value
Valore di
Valore di Fair value
bilancio L1 L2 L3 bilancio L1 L2 L3
1. Attività di proprietà 1.710 - - 2.270 1.764 - - 2.292
a) terreni - - - - - - - -
b) fabbricati 1.710 - - 2.270 1.764 - - 2.292
2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing - - - - - - - -
a) terreni - - - - - - - -
b) fabbricati - - - - - - - -
Totale 1.710 - - 2.270 1.764 - - 2.292
di cui: ottenute tramite l'escussione delle
garanzie ricevute
- - - - - - - -

Legenda: L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

9.3 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività rivalutate

Nessun dato da segnalare.

9.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al fair value Nessun dato da segnalare.

9.5 Rimanenze di attività materiali disciplinate dallo IAS 2: composizione

Nessun dato da segnalare.

Sezione 10 – Attività immateriali – Voce 100

10.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività

Attività/Valori Totale
30/06/2022
(Importi in migliaia)
Totale
31/12/2021
Durata definita Durata indefinita Durata definita Durata indefinita
A.1 Avviamento X 89.602 X 89.602
A.1.1 di pertinenza del gruppo X 89.602 X 89.602
A.1.2 di pertinenza di terzi X - X -
A.2 Altre attività immateriali 10.066 27.459 11.625 27.459
di cui: software 9.990 - 11.500 -
A.2.1 Attività valutate al costo: 10.066 27.459 11.625 27.459
a) Attività immateriali generate internamente - - - -
b) Altre attività 10.066 27.459 11.625 27.459
A.2.2 Attività valutate al fair value: - - - -
a) Attività immateriali generate internamente - - - -
b) Altre attività - - - -
Totale 10.066 117.061 11.625 117.061

Le Altre attività immateriali a durata indefinita sono relative ai marchi e domini.

La vita utile dei software considerata ai fini della determinazione dell'ammortamento è di 3 anni, mentre la vita utile delle altre attività immateriali a durata definita è di 5 anni. Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della nota integrativa consolidata al 31 dicembre 2021.

Per quanto riguarda le considerazioni condotte al 30 giugno 2022 relativamente all'impairment test delle attività immateriali a vita utile definita ed indefinita, nello specifico avviamento, marchi e domini Fineco, non si rilevano indicatori tali da apportare rettifiche ai relativi valori di bilancio. Per ulteriori dettagli in merito all'impairment test delle attività immateriali a vita utile indefinita, si rimanda ai paragrafi sotto riportati.

10.3 Altre informazioni

Al 30 giugno 2022 gli impegni contrattuali per l'acquisto di attività immateriali ammontano a 288 migliaia di euro.

Segnaliamo inoltre che non vi sono attività immateriali acquisite per concessione governativa; non sono state costituite attività immateriali a garanzia di propri debiti; non vi sono attività immateriali oggetto di locazione finanziaria; non vi sono attività immateriali rivalutate.

Altre informazioni – Impairment test Attività immateriali a vita utile indefinita

Come disposto dallo IAS 36, l'impairment test delle attività immateriali a vita utile indefinita deve essere eseguito con cadenza almeno annuale e, comunque, ogni qualvolta vi sia oggettiva evidenza del verificarsi di eventi che ne possano aver ridotto il valore.

Il valore recuperabile di un'attività è rappresentato dal maggiore tra il suo valore d'uso (valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati generabili dall'attività oggetto di valutazione) ed il relativo fair value al netto dei costi di vendita.

Il valore recuperabile delle attività oggetto di impairment test deve essere determinato per le singole attività a meno che sussistano entrambe le seguenti condizioni:

il valore d'uso dell'attività non è stimato essere prossimo al suo fair value al netto dei costi di vendita;

l'attività non è in grado di generare flussi finanziari in entrata ampiamente indipendenti da quelli derivanti da altre attività (o gruppi di attività). Quando si verificano tali condizioni l'impairment test è condotto a livello di Cash Generating Unit (CGU) alla quale l'attività appartiene, come richiesto dal principio contabile.

Ai fini della determinazione del valore d'uso delle attività soggette a impairment test, lo IAS 36 richiede che si debba fare riferimento ai flussi finanziari relativi alle attività nelle loro condizioni correnti alla data del test e che rappresentino la migliore stima effettuabile dalla Direzione aziendale riguardo l'insieme delle condizioni economiche che esisteranno nel corso della restante vita utile dell'attività.

Ai fini del test di impairment il valore d'uso della c.d. cash generating unit (CGU) alla quale sono assegnate le attività immateriali deve essere calcolato considerando i flussi di cassa per tutte le attività e passività comprese nella CGU e non solo per quelle a fronte delle quali è stato rilevato l'avviamento e/o l'attività immateriale in sede di applicazione dell'IFRS 3.

La definizione della CGU

La stima del valore d'uso ai fini della verifica dell'eventuale impairment di attività immateriali, ivi incluso l'avviamento, che non generano flussi finanziari autonomi ma esclusivamente con il concorso di altre attività aziendali, richiede la preliminare attribuzione di tali attività a unità operative relativamente autonome nell'ambito gestionale (sia dal punto di vista dei flussi finanziari generati sia dal punto di vista della pianificazione e sistema di reporting direzionale interno); tali unità operative sono definite Cash Generating Unit (CGU).

Relativamente all'avviamento iscritto in bilancio della Banca, occorre sottolineare che lo stesso riguarda acquisizioni di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi tramite consulenti finanziari. Queste attività sono state completamente integrate nell'operatività corrente di FinecoBank, per cui non risulta possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo alla profittabilità complessiva della Banca; ciò significa che ai fini della conferma della recuperabilità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda.

La Banca nel suo complesso (incluso il contributo della controllata Fineco Asset Management DAC, società di gestione di diritto irlandese, grazie al modello di business integrato verticalmente) costituisce pertanto la cash generating unit (CGU) in relazione alla quale condurre il test di impairment. Infatti, considerato il particolare modello di business del Gruppo, che prevede una fortissima integrazione fra consulenti finanziari e piattaforma trading e banking, per cui la rete dei consulenti finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, che prevede servizi di banking, brokerage ed investing, una contabilizzazione di costi/ricavi per business unit non è rilevante e significativa. Alla medesima CGU sono attribuiti il marchio e i domini Fineco acquistati nel corso dell'esercizio 2019 da UniCredit S.p.A. a seguito dell'uscita dal relativo gruppo.

La stima dei flussi finanziari per la determinazione del valore d'uso della CGU

I principi contabili di riferimento richiedono che l'impairment test sia svolto raffrontando il valore contabile della CGU con il relativo valore recuperabile. Laddove quest'ultimo risultasse minore del valore contabile, una rettifica di valore dovrebbe essere rilevata in bilancio. Il valore recuperabile è il maggiore tra il suo fair value (al netto dei costi di vendita) ed il relativo valore d'uso.

Il valore recuperabile della CGU in questo caso è rappresentato dal valore d'uso, determinato sulla base dei flussi finanziari futuri.

Modello di impairment test

Il calcolo del valore d'uso ai fini dell'impairment test è effettuato utilizzando un modello di flussi di cassa scontati (Discounted Cash Flow o DCF). Tali flussi di cassa sono determinati sottraendo dall'utile netto il fabbisogno di capitale annuo generato dalla variazione delle attività ponderate per il rischio. Tale fabbisogno di capitale è determinato considerando il livello di capitalizzazione che si intende raggiungere nel lungo periodo, anche alla luce dei livelli minimi di capitale regolamentare richiesti.

I risultati dell'impairment test

Con riferimento ai risultati dell'impairment test, si evidenzia che al 30 giugno 2022 non si rilevano indicatori di impairment dell'avviamento e dei marchi e domini Fineco iscritti in bilancio. A tale riguardo si precisa che al 30 giugno 2022 la Banca ha valutato che le variazioni ragionevolmente stimate nei dati prospettici utilizzati al 31 dicembre 2021 non sono tali da avere un impatto significativo sull'esito, positivo, dell'impairment test svolto con

riferimento a tale data, i cui risultati hanno confermato la sostenibilità dell'avviamento iscritto in bilancio non facendo emergere in alcuno degli scenari ipotizzati la necessità di una svalutazione, confermando un valore d'uso significativamente superiore al valore contabile. Anche le analisi di sensitività effettuate in tale data evidenziano che l'impairment test raggiungerebbe un livello di break-even assumendo variazioni attualmente non ragionevolmente ipotizzabili nei principali parametri utilizzati nel modello di valutazione (un tasso di attualizzazione al netto delle imposte "Ke" pari a circa 20 punti percentuali, ovvero con una riduzione di circa il 70% degli utili annuali). Si evidenzia inoltre che il titolo FinecoBank presenta una capitalizzazione di borsa al 30 giugno 2022 pari a 6.968 milioni di euro, significativamente superiore al patrimonio netto consolidato e al risultato del modello utilizzato per il test di impairment, che conferma la ragionevolezza dei criteri applicati nel calcolo del valore d'uso.

Per maggiori dettagli in merito all'impairment test e alle relative analisi di sensitività si rimanda alla Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato – Sezione 10 – Attività Immateriali della nota integrativa del bilancio consolidato al 31 dicembre 2021.

Sezione 11 – Attività fiscali e passività fiscali – Voce 110 dell'attivo e Voce 60 del passivo

La voce "Attività fiscali", pari a 44.681 migliaia di euro al 30 giugno 2022, è composta da "Attività fiscali anticipate" per 43.624 migliaia di euro, già al netto della compensazione con le "Passività fiscali differite" per 3.040 migliaia di euro, e da "Attività fiscali correnti" per 1.057 migliaia di euro.

La voce "Passività fiscali", pari a 118.430 migliaia di euro alla stessa data, è composta esclusivamente da "Passività fiscali correnti". Non sono presenti "Passività fiscali differite" in quanto oggetto di compensazione con le "Attività fiscali anticipate" per 3.040 migliaia di euro.

Attività e Passività fiscali correnti

(Importi in migliaia)
Attività/Valori Totale
30/06/2022
Totale
31/12/2021
Attività fiscali correnti 1.057 -
Passività fiscali correnti 118.430 35.864

Attività/Passività fiscali anticipate/differite

Le attività/passività fiscali anticipate/differite sono rappresentate nello Stato Patrimoniale consolidato al netto delle relative passività/attività fiscali differite/anticipate e sono di seguito dettagliate:

  • "Attività fiscali anticipate" in contropartita del conto economico per 45.386 migliaia di euro;
  • "Attività fiscali anticipate" in contropartita del patrimonio netto per 1.278 migliaia di euro;
  • "Passività fiscali differite" in contropartita del conto economico per 2.526 migliaia di euro;
  • "Passività fiscali differite" in contropartita del patrimonio netto per 514 migliaia di euro.

In linea con le disposizioni normative e regolamentari vigenti si precisa che:

  • l'iscrizione delle imposte anticipate ai fini IRES tiene conto dei risultati economici attesi dal Gruppo per i futuri esercizi, secondo le determinazioni assunte dai competenti organi societari;
  • l'iscrizione delle imposte anticipate ai fini IRAP avviene sulla base dei risultati economici attesi dal Gruppo nei futuri esercizi, tenendo conto dell'evoluzione del contesto normativo di riferimento;
  • la rilevazione delle imposte differite viene effettuata in tutti i casi in cui se ne verificano i presupposti.

Nella determinazione delle attività e passività fiscali anticipate/differite e correnti si è tenuto conto dell'aliquota IRES del 27,5% (24% aliquota ordinaria e 3,5% aliquota addizionale per gli enti creditizi) e dell'aliquota IRAP del 5,57% per l'Italia.

Per quanto riguarda Fineco AM le imposte correnti sono state determinate con l'aliquota del 12,5%.

Non vi sono imposte anticipate o differite non iscritte in bilancio in relazione a differenze temporanee. Inoltre, non risultano perdite fiscali.

Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato

11.1 Attività per imposte anticipate: composizione

(Importi in migliaia)
Attività/Valori Totale
30/06/2022
Totale
31/12/2021
Accantonamenti in contropartita del conto economico 42.979 42.007
- di cui Patent Box ex D.L. n.3 del 2015 10.988 8.791
- di cui Accantonamenti al Fondo rischi ed oneri 18.224 19.329
- di cui Riallineamento avviamenti art. 110 del D.L. n. 104/2020 9.909 10.011
- di cui Altro 3.858 3.876
Accantonamenti in contropartita del patrimonio netto 1.278 1.048
- di cui Riserve di valutazione in applicazione IAS 19 262 1.048
- di cui Attività finanziarie valutate al fair value con impatto redditività complessiva 1.016 -
Svalutazioni su crediti (di cui alla Legge 214/2011) 2.407 2.772
Totale ante compensazione IAS 12 46.664 45.827
Compensazione con Passività per imposte differite - IAS 12 (3.040) (2.853)
Totale 43.624 42.974

11.2 Passività per imposte differite: composizione

(Importi in migliaia)
Attività/Valori Totale
30/06/2022
Totale
31/12/2021
Accantonamenti in contropartita del conto economico 2.526 2.148
- di cui Avviamento e Marchio 2.410 1.938
- di cui Esposizioni in titoli di capitale verso lo Schema Volontario 60 151
- di cui Altro 56 59
Accantonamenti in contropartita del patrimonio netto 514 705
- di cui Riserve di valutazione in applicazione IAS 19 514 502
- di cui Attività finanziarie valutate al fair value con impatto redditività complessiva - 203
Totale ante compensazione IAS 12 3.040 2.853
Compensazione con Attività per imposte anticipate - IAS 12 (3.040) (2.853)
Totale - -

Sezione 12 – Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate – Voce 120 dell'attivo e Voce 70 del passivo Nessun dato da segnalare

Sezione 13 – Altre attività – Voce 130 13.1 Altre attività: composizione

(Importi in migliaia)
Totale
30/06/2022
Totale
31/12/2021
Crediti commerciali ai sensi dell'IFRS 15 5.541 5.397
Crediti d'imposta acquistati 827.217 508.764
Crediti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari 2.167 1.299
Crediti per partite in contenzioso non derivanti da operazioni creditizie 129 -
Migliorie e spese incrementative sostenute su beni di terzi 4.328 5.236
Partite definitive non imputabili ad altre voci: 16.228 14.593
- titoli e cedole da regolare 1.762 1.435
- altre operazioni 14.466 13.158
Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali": 264.419 352.224
- acconti d'imposta 258.977 346.953
- crediti d'imposta 5.442 5.271
Partite in attesa di regolamento 9.548 6.480
Partite in corso di lavorazione 6.497 5.900
- POS, bancomat e Visa debit 6.470 5.897
- Altre 27 3
Partite viaggianti non attribuite ai conti di pertinenza 3 4
Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che
vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie
19.883 13.562
Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati
sulle pertinenti attività o passività finanziarie
86.535 79.566
Totale 1.242.495 993.025

La voce Crediti d'imposta acquistati include il valore di bilancio dei crediti d'imposta acquistati nell'ambito del Decreto Legge 34/2020. Essi includono sia i crediti d'imposta acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti sia acquistati a seguito di cessione da parte di precedenti acquirenti.

Si precisa che fra i Crediti di Imposta ex art. 121 D.L. 34/2020 acquistati da FinecoBank sul mercato secondario, per un importo complessivo di 383.928 migliaia di euro, risultano iscritti anche crediti che sono stati oggetto di sequestro preventivo, per un importo di acquisto di 38.996 migliaia di euro, da parte dell'Autorità giudiziaria in esecuzione di una ordinanza di sequestro nell'ambito di un procedimento penale che riguarda soggetti terzi. Attesa la totale estraneità della Banca ai fatti oggetto di indagine, nel presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato i suddetti crediti sono rimasti iscritti come crediti fiscali (voce "Crediti d'imposta acquistati"), alla luce del principio secondo cui, ove venga rilevato che il contribuente cedente non aveva diritto alla detrazione, i cessionari rispondono solo per l'eventuale utilizzo del credito d'imposta in modo irregolare o in misura maggiore rispetto al credito d'imposta ricevuto (comma 6 dell'art. 121 cit.) oppure in caso di concorso, ove essi abbiano omessa la specifica diligenza richiesta in sede di acquisto (cfr. Agenzia delle Entrate, Circolare n. 23/E del 23.6.2022 e precedenti Circolari n. 24/E dell'8.8.2020 e n. 30/E del 22.12.2020). A tal riguardo, va sottolineato che: i) trattandosi di una sub-cessione, non vi è stato alcun rapporto tra FinecoBank e l'originario beneficiario della detrazione e che, in linea con le migliori best practice, FinecoBank ha posto in essere una serie di approfonditi controlli, anche con il supporto di società specializzate, in modo tale da prevenire qualsiasi forma di responsabilità; ii) sia le clausole e tutele incluse nel contratto di cessione dei crediti in discorso, sia le norme ivi richiamate (in particolare, gli articoli 1260 e seguenti del codice civile) approntano un'adeguata tutela a favore di FinecoBank, che può vantare diritti tanto sul piano dell'eventuale risoluzione della cessione (con le connesse conseguenze restitutorie), tanto su quello risarcitorio. Infine, si segnala che con il decreto legge 25 febbraio 2022, n. 13, pubblicato in G.U. in pari data, all'art. 3 è disposto che, nelle ipotesi in cui i crediti d'imposta di cui agli articoli 121 e 122 del decreto-legge n. 34 del 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 77 del 2020, non possano essere utilizzati in quanto oggetto di sequestro disposto dall'Autorità giudiziaria, il termine per l'utilizzo delle quote residue al momento del sequestro è aumentato di un periodo pari alla durata del sequestro stesso.

Passivo

Sezione 1 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 10

1.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso banche

(Importi in migliaia)
Tipologia operazioni/Valori Totale
30/06/2022
Totale
31/12/2021
Fair Value Fair Value
VB L1
L2
L3 VB L1 L2 L3
1. Debiti verso banche centrali 1.028.974 X X X 1.034.228 X X X
2. Debiti verso banche 1.304.348 X X X 190.985 X X X
2.1 Conti correnti e depositi a vista 35.832 X X X 62.800 X X X
2.2 Depositi a scadenza - X X X - X X X
2.3 Finanziamenti 34.353 X X X 42.437 X X X
2.3.1 Pronti contro termine passivi 34.353 X X X 42.437 X X X
2.3.2 Altri - X X X - X X X
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - X X X - X X X
2.5 Debiti per leasing 3.886 X X X 3.910 X X X
2.6 Altri debiti 1.230.277 X X X 81.838 X X X
Totale 2.333.322 - 1.031.125 1.304.348 1.225.213 - 1.032.069 190.985

Legenda:

VB: Valore di bilancio L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

La voce 1. "Debiti verso banche centrali" include esclusivamente la liquidità ricevuta dalla Banca centrale nell'ambito delle operazioni TLTRO III. In particolare, FinecoBank ha partecipato alla 6^ e 7^ tranche del programma TLTRO III per un importo complessivo di 1.045 migliaia di euro.

La voce 2.3.1. "Finanziamenti - Pronti contro termine passivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.4 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa delle presenti note illustrative.

Le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili delle presenti note illustrative.

1.2 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso clientela

(Importi in migliaia)
Totale
30/06/2022
Totale
31/12/2021
Tipologia operazioni/Valori Fair Value Fair Value
VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
1. Conti correnti e depositi a vista 30.523.969 X X X 29.518.974 X X X
2. Depositi a scadenza - X X X 1 X X X
3. Finanziamenti 62.742 X X X 100.301 X X X
3.1 Pronti contro termine passivi 62.742 X X X 100.301 X X X
3.2 Altri - X X X - X X X
4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - X X X - X X X
5. Debiti per leasing 60.197 X X X 61.425 X X X
6. Altri debiti 180.697 X X X 167.021 X X X
Totale 30.827.605 - - 30.827.605 29.847.722 - - 29.847.722

Legenda:

VB: Valore di bilancio L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

La voce 3.1. "Finanziamenti - Pronti contro termine passivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.5 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa delle presenti note illustrative.

Le attività e passività finanziarie possono essere oggetto di compensazione quando la società ha correntemente un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente e intende estinguere per il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività, come previsto dallo IAS 32.

Oltre a rispettare le previsioni dello IAS 32, la Banca effettua la compensazione delle attività e passività finanziarie solo quando:

  • le operazioni hanno la stessa data esplicita di regolamento definitivo;
  • il diritto di compensare l'importo dovuto alla controparte con l'importo dovuto dalla controparte è legalmente opponibile nel normale svolgimento dell'attività e in caso di default, di insolvenza o di fallimento;
  • le controparti intendono regolare su base netta o in contemporanea ovvero le operazioni sono soggette ad un meccanismo di regolamento che funzionalmente determina l'equivalente di un regolamento netto.

Nella tabella sopra riportata le operazioni di pronti contro termine effettuate sul mercato MTS e regolate attraverso una Controparte Centrale sono state esposte compensate.

Le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili delle presenti note illustrative.

1.3 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei titoli in circolazione

(Importi in migliaia)
Tipologia titoli/Valori Totale
30/06/2022
Totale
31/12/2021
Fair Value Fair Value
VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
A. Titoli
1. obbligazioni 498.833 439.391 - - 497.266 489.712 - -
1.1 strutturate - - - - - - - -
1.2 altre 498.833 439.391 - - 497.266 489.712 - -
2. altri titoli - - - - - - - -
2.1 strutturate - - - - - - - -
2.2 altre - - - - - - - -
Totale 498.833 439.391 - - 497.266 489.712 - -

Legenda:

VB: Valore di bilancio L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

Le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili delle presenti note illustrative.

Sezione 2 – Passività finanziarie di negoziazione – Voce 20

2.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica

(Importi in migliaia)
Totale
30/06/2022
Totale
31/12/2021
Tipologia operazioni/Valori Fair Value Fair Value
VN L1 L2 L3 Fair Value * VN L1 L2 L3 Fair Value *
A. Passività per cassa
1. Debiti verso banche - - - - - - - - - -
2. Debiti verso clientela 584 224 - 1 225 589 272 - - 272
3. Titoli di debito - - - - X - - - - X
3.1 Obbligazioni - - - - X - - - - X
3.1.1 Strutturate - - - - X - - - - X
3.1.2 Altre obbligazioni - - - - X - - - - X
3.2 Altri titoli - - - - X - - - - X
3.2.1 Strutturati - - - - X - - - - X
3.2.2 Altri - - - - X - - - - X
Totale (A) 584 224 - 1 225 589 272 - - 272
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari X 5.513 1.366 - X X 2.214 1.931 - X
1.1 Di negoziazione X 5.513 1.366 - X X 2.214 1.931 - X
1.2 Connessi con la fair value
option
X - - - X X - - - X
1.3 Altri X - - - X X - - - X
2. Derivati creditizi X - - - X X - - - X
2.1 Di negoziazione X - - - X X - - - X
2.2 Connessi con la fair value
option
X - - - X X - - - X
2.3 Altri X - - - X X - - - X
Totale (B) X 5.513 1.366 - X X 2.214 1.931 - X
Totale (A+B) X 5.737 1.366 1 X X 2.486 1.931 - X

Legenda:

VN = valore nominale o nozionale

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

Fair value* = Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione

I derivati finanziari comprendono la valutazione negativa dei contratti CFD forex, su indici, azioni, tassi di interesse e commodities, Knock Out Option e Turbo Certificates emessi, nonché i contratti derivati regolamentati o stipulati con controparti istituzionali utilizzati per la copertura gestionale dei suddetti contratti derivati, per un importo complessivo pari a 1.659 migliaia di euro (2.214 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).

Nel punto B.1.1 "Strumenti derivati - Derivati finanziari di negoziazione" sono state ricondotte anche le valutazioni negative dei contratti di compravendita a pronti di titoli che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way"), per un importo pari a 5.220 migliaia di euro (1.931 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).

Sezione 3 – Passività finanziarie designate al fair value – Voce 30 Nessun dato da segnalare.

Sezione 4 – Derivati di copertura – Voce 40

4.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli

(Importi in migliaia)
Fair value 30/06/2022 VN Fair value 31/12/2021 VN
L1 L2 L3 30/06/2022 L1 L2 L3 31/12/2021
A. Derivati finanziari - 13.004 - 720.000 - 57.313 - 2.638.780
1) Fair value - 13.004 - 720.000 - 57.313 - 2.638.780
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
3) Investimenti esteri - - - - - - - -
B. Derivati creditizi - - - - - - - -
1) Fair value - - - - - - - -
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
Totale - 13.004 - 720.000 - 57.313 - 2.638.780

Legenda

VN = valore nozionale

L1 = Livello 1 L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

Sezione 5 – Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 50

5.1 Adeguamento di valore delle passività finanziarie coperte

(Importi in migliaia)
Adeguamento di valore delle passività coperte/ Componenti del gruppo Totale
30/06/2022
Totale
31/12/2021
1. Adeguamento positivo delle passività finanziarie 3.698 7.950
2. Adeguamento negativo delle passività finanziarie (14.121) -
Totale (10.423) 7.950

Sezione 6 – Passività fiscali – Voce 60

Vedi sezione 11 dell'attivo.

Sezione 7 – Passività associate ad attività in via di dismissione - Voce 70 Vedi sezione 12 dell'attivo.

Sezione 8 – Altre passività - Voce 80

8.1 Altre passività: composizione

(Importi in migliaia)
Voci/Componenti Totale
30/06/2022
Totale
31/12/2021
Altri debiti relativi ad Amministratori e Sindaci 190 337
Altri debiti relativi al personale dipendente 17.908 16.069
Contributi previdenziali da versare 6.294 7.818
Debiti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari 34.534 32.888
Debiti per accordi di pagamento basati su azioni - 35
Partite definitive ma non imputabili ad altre voci: 227.836 51.357
- titoli e cedole da regolare 8.763 11.535
- deleghe di pagamento 206.157 27.339
- altre partite 12.916 12.483
Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali": 32.434 102.033
- somme trattenute a terzi quali sostituti d'imposta 29.736 54.332
- altre 2.698 47.701
Partite illiquide per operazioni di portafoglio 11.949 15.407
Partite in attesa di regolamento: 98.287 88.879
- bonifici in partenza 98.227 88.851
- POS e bancomat 60 28
Partite in corso di lavorazione: 1.872 1.018
- bonifici in arrivo 1.849 986
- altre partite in corso di lavorazione 23 32
Ratei e risconti passivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che
vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie
287 361
Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati
sulle pertinenti attività o passività finanziarie
Somme a disposizione della clientela 17.709
21.931
17.886
8.756
Totale 471.231 342.844

Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato

Sezione 9 – Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 90

9.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

(Importi in migliaia)
Totale
30/06/2022
Totale
31/12/2021
A. Esistenze iniziali 5.033 4.924
B. Aumenti 25 163
B.1 Accantonamento dell'esercizio 25 32
B.2 Altre variazioni - 131
C. Diminuzioni (824) (54)
C.1 Liquidazioni effettuate (43) (54)
C.2 Altre variazioni (781) -
D. Rimanenze finali 4.234 5.033
Totale 4.234 5.033
Descrizione delle principali ipotesi attuariali 30/06/2022 31/12/2021
Tasso di attualizzazione 3,10% 1,00%
Tasso di inflazione atteso 2,50% 1,80%

Sezione 10 – Fondi per rischi e oneri - Voce 100

10.1 Fondi per rischi e oneri: composizione

(Importi in migliaia)
Totale
Voci/Componenti
30/06/2022
Totale
31/12/2021
1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate 99 52
2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate - -
3. Fondi di quiescenza aziendali - -
4. Altri fondi per rischi ed oneri 104.996 116.704
4.1 controversie legali e fiscali 27.979 28.288
4.2 oneri per il personale 3.044 5.918
4.3 altri 73.973 82.498
Totale 105.095 116.756

Per ulteriori dettagli sulla composizione dei Fondi per rischi e oneri si rimanda all'informativa fornita in calce alla tabella "10.6 Fondi per rischi ed oneri – altri fondi".

10.3 Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate

(Importi in migliaia)
Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired acquisiti/e o
originati/e
Totale
1. Impegni a erogare fondi 75 - - - 75
2. Garanzie finanziarie rilasciate 24 - - - 24
Totale 99 - - - 99

10.4 Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate

Nessun dato da segnalare.

10.5 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti

Nessun dato da segnalare.

10.6 Fondi per rischi ed oneri – altri fondi

(Importi in migliaia)
Totale
30/06/2022
Totale
31/12/2021
Controversie legali e fiscali 27.979 28.288
- Cause in corso 20.210 20.635
- Reclami 4.033 3.917
- Vertenze fiscali 3.736 3.736
Oneri per il personale 3.044 5.918
Altri 73.973 82.498
- Indennità suppletiva clientela 71.606 79.801
- Indennità contrattuale e patti di non concorrenza 401 434
- Altri fondi 1.966 2.263
Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi 104.996 116.704

(Importi in migliaia)
Fondo rischi e oneri Totale Utilizzi Trasferimenti e
altre variazioni
Utili (perdite)
attuariali IAS
19R *
Accantonamenti
netti**
Totale
31/12/2021 30/06/2022
Controversie legali e fiscali 28.288 (1.583) 229 - 1.045 27.979
- Cause in corso 20.635 (1.350) 315 - 610 20.210
- Reclami 3.917 (233) (86) - 435 4.033
- Vertenze fiscali 3.736 - - - - 3.736
Oneri per il personale 5.918 (5.914) - - 3.040 3.044
Altri 82.498 (1.584) - (11.280) 4.339 73.973
- Indennità suppletiva clientela 79.801 (588) - (11.244) 3.637 71.606
- Indennità contrattuale e patti di non
concorrenza
434 - - (36) 2 400
- Altri fondi 2.263 (996) - - 700 1.967
Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi 116.704 (9.081) 229 (11.280) 8.424 104.996

* La voce "Utili (perdite) attuariali IAS 19R" comprende gli utili (perdite) rilevati nella voce "Riserva da valutazione" in applicazione dello IAS 19R.

** La voce "Accantonamenti netti" comprende alcuni oneri ricompresi a voce propria di conto economico per meglio rifletterne la natura (ad esempio "Spese per il personale", Spese amministrative" e "Interessi passivi e oneri assimilati").

La tabella seguente riporta le principali ipotesi attuariali utilizzate ai fini della misurazione della passività relativa al Fondo indennità suppletiva di clientela e Fondo indennità contrattuale.

Descrizione delle principali ipotesi attuariali 30/06/2022 31/12/2021
Tasso di attualizzazione 3,10% 1,00%
Tasso di incremento salariale 0,00% 0,00%

Per ulteriori informazioni e dettagli su importo, tempistica e incertezza dei flussi finanziari (sensitivity), si rimanda al Bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2021.

Il Fondo rischi per controversie legali include gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relative a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, accantonamenti relativi alle controversie in essere con i consulenti finanziari (generalmente di stampo giuslavoristico) ed alle altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta, e altri soggetti per 24.243 migliaia di euro (24.552 migliaia di euro al 31 dicembre 2021). Tale fondo include, oltre alle spese processuali a carico del Gruppo in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che assistono il Gruppo nelle controversie in corso nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti. Tale stima è stata determinata dal Gruppo in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.

Il Fondo indennità suppletiva di clientela pari a 71.606 migliaia di euro (79.801 migliaia di euro al 31 dicembre 2021) è costituito a fronte dell'indennità di fine rapporto da riconoscere alla rete dei consulenti finanziari, ai sensi dell'art. 1751 del Codice Civile, nel caso di scioglimento del contratto per fatto non imputabile al consulente, quale, ad esempio, il raggiungimento dell'età pensionabile. La valutazione dell'onere connesso alle obbligazioni in essere a fine periodo è stata effettuata, secondo quanto previsto dallo IAS 19, avvalendosi del supporto di un attuario esterno indipendente.

Il Fondo Oneri per il personale accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e l'ammontare.

Il Fondo indennità contrattuale e patti di non concorrenza per un importo pari a 400 migliaia di euro (434 migliaia di euro al 31 dicembre 2021) sono correlati all'operatività di un numero limitato di consulenti finanziari e sono previsti contrattualmente. In particolare, il patto di non concorrenza è un'estensione dell'obbligo di fedeltà al termine del rapporto di lavoro che protegge la Banca da un'eventuale attività di concorrenza da parte dell'ex consulente finanziario; l'indennità contrattuale è una speciale indennità che la Banca si impegna a corrispondere al consulente finanziario, che ha esercitato la facoltà di cedere a terzi i diritti e gli obblighi nascenti dal contratto stipulato con la Banca, ove questi, dopo la cessazione del rapporto di lavoro, continui a mantenere un comportamento corretto sotto il profilo etico-professionale nei confronti della Banca, con particolare riguardo al portafoglio clienti. La valutazione dell'onere connesso alle obbligazioni in essere a fine periodo relativamente all'indennità contrattuale è stata effettuata avvalendosi del supporto di un attuario esterno indipendente.

Il Fondo rischi per controversie fiscali è costituito a fronte delle contestazioni ricevute da parte dell'Agenzia delle Entrate in seguito alle verifiche fiscali subite dalla Banca nel corso degli anni ed in relazione alle quali la Banca, ritenendo di aver calcolato le imposte correttamente e legittimamente, ha presentato ricorso nei diversi gradi di giudizio. Il fondo accoglie gli accantonamenti per vertenze fiscali (sanzioni e interessi) per 3.736 migliaia di euro (3.736 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).

Nel suddetto fondo rischi ed oneri sono stati accantonati gli importi per sanzioni e interessi relativi alle maggiori imposte oggetto di contestazione e richieste dall'Amministrazione finanziaria tramite cartelle esattoriali o avvisi di pagamento e per l'onere stimato delle spese legali da sostenere nei diversi gradi di giudizio.

Per maggiori dettagli si rinvia alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 1.5 – Rischi operativi - paragrafo "Rischi derivanti da contenziosi e verifiche di natura tributaria" delle presenti note illustrative.

Gli Altri fondi sono costituiti, principalmente, a fronte di rischi legati al business e all'operatività del Gruppo, per un importo pari a 1.967 migliaia di euro (2.263 migliaia di euro al 31 dicembre 2021), tra i quali, in particolare, gli accantonamenti per eventi formativi per i consulenti finanziari.

Sezione 11 – Riserve tecniche – Voce 110 Nessun dato da segnalare.

Sezione 12 – Azioni rimborsabili – Voce 130 Nessun dato da segnalare.

Sezione 13 – Patrimonio del gruppo – Voci 120, 130, 140, 150, 160, 170 e 180 13.1 "Capitale" e "Azioni proprie": composizione

Al 30 giugno 2022 il capitale sociale di FinecoBank ammonta a 201.340 migliaia di euro, composto da 610.119.860 azioni ordinarie di nominali 0,33 euro.

Al 30 giugno 2022 il Gruppo, nello specifico la Capogruppo FinecoBank, detiene in portafoglio numero 136.479 azioni di FinecoBank, in relazione ai piani di incentivazione a favore dei consulenti finanziari, corrispondenti allo 0,02% delle azioni rappresentanti il capitale sociale, per un ammontare pari a 1.714 migliaia di euro. Nel corso del primo semestre 2022 sono state acquistate 59.800 azioni, per un importo di 850 migliaia di euro, in relazione al "Sistema incentivante 2021 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 5.527, n. 3.435, n. 8.227 e n. 28.998 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito rispettivamente del piano "Sistema Incentivante 2017 PFA", "Sistema Incentivante 2018 PFA", "Sistema Incentivante 2019 PFA" e "Sistema Incentivante 2020 PFA", per un importo complessivo di 576 migliaia di euro.

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 9 febbraio 2022, tenuto conto del risultato positivo della verifica delle condizioni minime di accesso a livello di Gruppo e di quelle individuali (compliance dei comportamenti e occupazione continuativa), nonché del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 7 febbraio 2022, ha approvato:

  • l'assegnazione:
    • o della quarta tranche azionaria del piano "Sistema incentivante 2016", attribuita nel 2017, corrispondente a n. 30.406 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 12 gennaio 2016; o della terza tranche azionaria del piano "Sistema incentivante 2017", attribuita nel 2018, corrispondente a n. 28.457 azioni
    • ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 9 gennaio 2017; o della seconda tranche azionaria del piano "Sistema incentivante 2018" e della terza tranche azionaria della severance
    • concordata nel 2018 per un dirigente con responsabilità strategiche, attribuite nel 2019, corrispondenti a complessive n. 42.049 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 10 gennaio 2018;
    • o della seconda tranche azionaria del piano "Sistema incentivante 2019", attribuita nel 2020, corrispondente a n. 1.127 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 10 gennaio 2019;
    • o della prima tranche azionaria del piano "Sistema incentivante 2020, attribuita nel 2021, corrispondente a n. 65.749 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 15 gennaio 2020

e, conseguentemente, un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 55.370,04 euro corrispondente a complessive n. 167.788 azioni ordinarie FinecoBank del valore nominale di 0,33 euro ciascuna (aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, regolare godimento) con efficacia dal 31 marzo 2022, in parziale esercizio della delega al Consiglio di Amministrazione conferita dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti dell'11 aprile 2017, 11 aprile 2018, 10 aprile 2019 e 28 aprile 2020 ai sensi dell'art. 2443 del Codice civile. L'effetto di diluizione derivante dai suddetti aumenti di capitale gratuito è quantificato nella misura dello 0,03% del capitale fully diluited;

l'assegnazione della seconda tranche in azioni del "Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2018-2020" per i dipendenti di FinecoBank, attribuita nel 2018, corrispondente a n. 52.302 azioni ordinarie gratuite FinecoBank, e, conseguentemente, un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 17.259,66 euro con efficacia dal 31 marzo 2022 in parziale esercizio della delega al Consiglio di Amministrazione conferita dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti dell'11 aprile 2018 ai sensi dell'art. 2443 del Codice civile.

A fronte degli aumenti di capitale sopra descritti sono state conseguentemente ridotte le riserve di utili disponibili.

(Importi in migliaia)
Totale 30/06/2022 Totale 31/12/2021
Capitale sociale 201.340 201.267
Sovrapprezzi di emissione 1.934 1.934
Riserve 785.531 650.202
- Riserva legale 40.268 40.253
- Riserve straordinarie 675.023 550.415
- Riserva azioni proprie 1.714 1.440
- Altre riserve 68.526 58.094
(Azioni proprie) (1.714) (1.440)
Riserve da valutazione (174) (5.877)
Strumenti di capitale 500.000 500.000
Utile (Perdita) d'esercizio 222.363 380.711
Totale 1.709.280 1.726.797

13.2 Capitale - Numero azioni della capogruppo: variazioni annue

Voci/Tipologie Ordinarie (Importi in migliaia)
Altre
A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio 609.776.904 -
- interamente liberate 609.899.770 -
- non interamente liberate - -
A.1 Azioni proprie (-) (122.866) -
A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali 609.776.904 -
B. Aumenti 266.277 -
B.1 Nuove emissioni 220.090 -
- a pagamento: - -
- operazioni di aggregazioni di imprese - -
- conversione di obbligazioni - -
- esercizio di warrant - -
- altre - -
- a titolo gratuito: 220.090 -
- a favore dei dipendenti 211.819 -
- a favore degli amministratori - -
- altre 8.271 -
B.2 Vendita di azioni proprie - -
B.3 Altre variazioni 46.187 -
C. Diminuzioni (59.800) -
C.1 Annullamento - -
C.2 Acquisto di azioni proprie (59.800) -
C.3 Operazioni di cessione di imprese - -
C.4 Altre variazioni - -
D. Azioni in circolazione: rimanenze finali 609.983.381 -
D.1 Azioni proprie (+) 136.479 -
D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio 610.119.860 -
- interamente liberate 610.119.860 -
- non interamente liberate - -

Nella voce B.3 "Altre variazioni" sono state riportate le azioni assegnate ai consulenti finanziari nell'ambito dei piani "Sistema Incentivante 2017 PFA", "Sistema Incentivante 2018 PFA", "Sistema Incentivante 2019 PFA" e "Sistema Incentivante 2020 PFA" a favore dei consulenti finanziari e manager di rete della Banca.

13.3 Capitale: altre informazioni

Le azioni non sono soggette a diritti, privilegi o vincoli; non vi sono azioni riservate per emissione sotto opzione e contratti di vendita.

13.4 Riserve di utili: altre informazioni

Le riserve di utili sono costituite dalla:

  • Riserva legale, per un ammontare pari a 40.268 migliaia di euro;
  • Riserve straordinarie, per un ammontare pari a 675.023 migliaia di euro, di cui 86.354 migliaia di euro soggetti ad un vincolo di tassabilità in caso di distribuzione, appostato in seguito all'operazione di riallineamento fiscale degli avviamenti previste dall'art. 110 del DL 104 del 2020, ed esposte al netto della riserva negativa che include le perdite rilevate nel conto economico dell'esercizio 2021 per effetto della valutazione al patrimonio netto della società Hi-MTF Sim S.p.A., sottoposta ad influenza notevole, per un importo di 26 migliaia di euro;
  • Riserva per azioni proprie in portafoglio, per un ammontare pari a 1.714 migliaia di euro;
  • Riserva da consolidamento, pari a 28.166 migliaia di euro;
  • Riserve di utili indisponibili ai sensi dell'articolo 6 comma 2 D. Lgs 38/2005, per un ammontare pari a 1.493 migliaia di euro.

Come precedentemente descritto nel paragrafo 13.1 "Capitale e Azioni proprie: composizione", il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 9 febbraio 2022 ha approvato l'esecuzione dei sistemi di incentivazione/fidelizzazione con conseguente aumento di capitale, a fronte dei quali sono state ridotte le riserve di utili disponibili, in particolare la Riserva straordinaria, per un importo di 73 migliaia di euro. La medesima riserva è stata utilizzata anche a fronte del pagamento dei costi direttamente attribuibili alle suddette operazioni di aumento di capitale, per un importo di 7 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità.

Come precedentemente descritto nel paragrafo 13.1 "Capitale e Azioni proprie: composizione", nel corso del primo semestre 2022 sono state acquistate 59.800 azioni, per un importo di 850 migliaia di euro, in relazione al "Sistema incentivante 2021 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 5.527, n. 3.435, n. 8.227 e n. 28.998 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito rispettivamente del piano "Sistema Incentivante 2017 PFA", "Sistema Incentivante 2018 PFA", "Sistema Incentivante 2019 PFA" e "Sistema Incentivante 2020 PFA", per un importo complessivo di 576 migliaia di euro. Conseguentemente la Riserva azioni proprie si è incrementata complessivamente di 274 migliaia di euro con contestuale riduzione della Riserva straordinaria.

L'Assemblea di FinecoBank del 28 aprile 2022 ha approvato la destinazione dell'utile dell'esercizio 2021 di FinecoBank S.p.A., pari a 368.601 migliaia di euro, come segue:

  • alle 610.119.860 azioni ordinarie del valore nominale di 0,33 euro, costituenti il capitale sociale inclusivo di 220.090 azioni relative all'aumento di capitale a supporto del sistema incentivante del personale dipendente approvato dal Consiglio di Amministrazione del 9 febbraio 2022, un dividendo unitario di 0,39 euro per complessivi 237.947 migliaia di euro;
  • alla Riserva Legale 15 migliaia di euro, pari allo 0,004% dell'utile dell'esercizio avendo la riserva raggiunto il quinto del capitale sociale;
  • alla Riserva Straordinaria 130.640 migliaia di euro.

Alla Riserva straordinaria è stata girata la quota di dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie detenute dalla Banca alla record date, pari a 53 migliaia di euro.

Nel corso del primo semestre 2022, inoltre, la Riserva straordinaria è stata utilizzata a fronte del pagamento delle cedole dello strumento finanziario Additional Tier 1 emesso dalla Banca in data 31 gennaio 2018, per un importo di 3.494 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità, e dello strumento finanziario Additional Tier 1 emesso in data 11 luglio 2019, per un importo di 6.389 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità.

Si ricorda, infine, che, ai sensi dell'art. 6, 1° comma, lett. a) del D.Lgs. n. 38/2005, una quota degli utili dell'esercizio corrispondente alle plusvalenze iscritte nel conto economico, al netto del relativo onere fiscale e diverse da quelle riferibili agli strumenti finanziari di negoziazione e all'operatività in cambi e di copertura, che discendono dall'applicazione del criterio del valore equo (fair value) o del patrimonio netto, deve essere iscritta in una riserva indisponibile. Tale riserva è stata rilasciata e destinata a Riserva straordinaria per un importo di 4.153 migliaia di euro, corrispondente alla variazione delle plusvalenze, anche a seguito di realizzo, rilevata nell'esercizio 2021.

13.5 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue

Gli strumenti di capitale includono i seguenti strumenti finanziari:

  • Additional Tier 1 emesso in data 31 gennaio 2018. Lo strumento finanziario è un private placement28, perpetuo, emesso per un ammontare di 200 milioni di euro, interamente sottoscritto da UniCredit S.p.A.. La cedola per i primi 5,5 anni è stata fissata a 4,82%;
  • Additional Tier 1 emesso in data 11 luglio 2019. Lo strumento finanziario è un public placement, perpetuo, negoziato sul mercato non regolamentato Global Exchange Market gestito da Euronext Dublin, rating assegnato pari a BB- (S&P Global Ratings), emesso per un ammontare di 300 milioni di euro. La cedola per i primi 5 anni è stata fissata al 5,875%.

Nel corso del primo semestre 2022 non sono stati emessi Strumenti di capitale.

13.6 Altre informazioni

Nessun dato da segnalare.

Sezione 14 – Patrimonio di pertinenza di terzi – Voce 190

Nessun dato da segnalare.

28 Unrated e unlisted.

ALTRE INFORMAZIONI

La tabella "1. Impegni e garanzie finanziarie rilasciate" riporta gli impegni e le garanzie oggetto di valutazione in base alle disposizioni contenute nel principio IFRS9. La tabella "2. Altri impegni e altre garanzie rilasciate" riporta gli impegni e le garanzie non oggetto di valutazione secondo il suddetto principio.

1. Impegni e garanzie finanziarie rilasciate

(Importi in migliaia)
Valore nominale su impegni e garanzie finanziarie rilasciate Totale
Totale
30/06/2022
31/12/2021
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired
acquisiti/e o
originati/e
1. Impegni a erogare fondi 38.737 380 22 - 39.139 18.222
a) Banche Centrali - - - - - -
b) Amministrazioni pubbliche - - - - - -
c) Banche - - - - - -
d) Altre società finanziarie 18 - - - 18 -
e) Società non finanziarie - - - - - 55
f) Famiglie 38.719 380 22 - 39.121 18.167
2. Garanzie finanziarie rilasciate 28.455 - - - 28.455 27.533
a) Banche Centrali - - - - - -
b) Amministrazioni pubbliche - - - - - -
c) Banche 17.170 - - - 17.170 17.170
d) Altre società finanziarie - - - - - -
e) Società non finanziarie - - - - - -
f) Famiglie 11.285 - - - 11.285 10.363

Gli impegni a erogare fondi comprendono, principalmente, gli impegni a erogare pronti contro termine attivi.

Le garanzie di natura finanziaria verso banche comprendono le fideiussioni rilasciate nel corso dell'esercizio 2012 all'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit S.p.A., a tempo indeterminato, per un importo di 17.166 migliaia di euro (17.166 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).

2. Altri impegni e altre garanzie rilasciate

(Importi in migliaia)
Valore nominale Valore nominale
Totale Totale
30/06/2022 31/12/2021
1. Altre garanzie rilasciate
di cui: esposizioni creditizie deteriorate - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
e) Società non finanziarie - -
f) Famiglie - -
2. Altri impegni 2.293.898 2.031.840
di cui: esposizioni creditizie deteriorate 81 85
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche 6.685 1.349
d) Altre società finanziarie 27.603 21.237
e) Società non finanziarie 2.569 613
f) Famiglie 2.257.041 2.008.641

Gli Altri impegni comprendono i margini disponibili sulle linee di credito revocabili concesse alla clientela e le operazioni di compravendita a pronti di titoli da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").

3. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni

(Importi in migliaia)
Portafogli Importo
30/06/2022
Importo
31/12/2021
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico - 2
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 6.103.361 4.611.751
4. Attività materiali - -
di cui: attività materiali che costituiscono rimanenze - -

Le Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni indicate nella tabella sopra riportata si riferiscono a:

  • titoli di debito, principalmente titoli di Stato, costituiti a garanzia di operazioni passive di pronti contro termine con l'obbligo per il cessionario di rivendita a termine delle attività oggetto della transazione. I titoli risultano impegnati per la durata dell'operazione;
  • titoli di debito, principalmente titoli di Stato, impegnati in operazioni di prestito titoli (operazioni di collateral switch e operazioni di unsecured lending);
  • titoli di debito, in particolare titoli di Stato, costituiti a cauzione di assegni circolari, a garanzia dell'operatività con la Cassa di Compensazione e Garanzia, a garanzia dell'operatività sui mercati esteri e/o a garanzia dell'operatività in contratti derivati. I titoli risultano impegnati fino al momento in cui il Gruppo decide di cessare l'operatività a fronte della quale sono stati posti a cauzione o garanzia;
  • titoli di debito, principalmente titoli di emittenti sovrannazionali, costituiti a garanzia del programma TLTRO III. Si precisa che una parte dei titoli consegnati a garanzia, per un importo di 76.687 migliaia di euro, risultano disponibili in quanto la Banca ha utilizzato un importo inferiore rispetto alla linea di credito concessa dalla Banca centrale;
  • titolo di debito emesso da UniCredit S.p.A. impegnato a garanzia di operazioni di prestito titoli realizzate con la clientela. Il titolo risulta impegnato per la durata dell'operazione.

Oltre alle attività rappresentate nella tabella sopra riportata, il Gruppo ha iscritto nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" margini di variazione, margini iniziali e depositi a garanzia, compreso il default fund, a fronte di operazioni su contratti derivati e strumenti finanziari per complessivi 274.412 migliaia di euro (257.346 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).

4. Composizione degli investimenti a fronte delle polizze unit-linked e index-linked

Nessun dato da segnalare.

8. Operazioni di prestito titoli

Il Gruppo, in particolare la Banca, svolge attività di prestito titoli con continuità e sistematicità, con l'obiettivo di soddisfare le richieste della propria clientela, delle controparti istituzionali e ottenere un profitto. La Banca opera sia in qualità di prestatario, prendendo in prestito i titoli dai propri clienti, sia in qualità di prestatore, utilizzando i titoli ricevuti in prestito per operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro con clientela retail ed istituzionale interessata al possesso temporaneo dei titoli oppure prestando titoli di proprietà, senza garanzia o con garanzia rappresentata da altri titoli, a clientela istituzionale interessata al possesso temporaneo.

A fronte delle operazioni di prestito titoli garantite da altri titoli realizzate dalla Banca in qualità di prestatario con la clientela retail ("Portafoglio remunerato"), la Banca ha costituito in garanzia titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A., contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", depositati in un dossier dedicato presso la banca depositaria per un ammontare superiore ai titoli presi in prestito dai clienti, con lo scopo di fornire una garanzia in monte.

Il valore nominale dei titoli ricevuti in prestito e non iscritti nell'attivo ammonta complessivamente a 45.794 migliaia di euro, per un fair value pari a 88.737 migliaia di euro, come dettagliato nella tabella sotto riportata. Si precisa che sono esclusi i titoli ricevuti in prestito nell'ambito delle operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità economica del prestatore e che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine su titoli, rilevate nelle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato.

Il valore di bilancio dei titoli di proprietà rilevati nelle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e consegnati in operazioni di prestito titoli senza garanzia o con garanzia rappresentata da altri titoli ammonta a 2.115.556 migliaia di euro.

(Importi in migliaia)
Tipologia titoli - Valore nominale al 30 giugno 2022
Titoli ricevuti in prestito da: Ceduti Ceduti in pronti contro
termine passivi
Altre finalità
Banche - - -
Società finanziarie - 6 -
Assicurazioni - - -
Imprese non finanziarie - 140 29
Altri soggetti 551 40.915 4.153
Totale valore nominale 551 41.061 4.182
(Importi in migliaia)
Tipologia titoli - Fair value al 30 giugno 2022
Ceduti Ceduti in pronti contro
termine passivi
Altre finalità
- - -
- 507 4
- - -
- 786 14
225 73.055 14.146
225 74.348 14.164

9. Informativa sulle attività a controllo congiunto

Nessun dato da segnalare.

Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato

Sezione 1 – Interessi – Voce 10 e 20

1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

(Importi in migliaia)
Voci/Forme tecniche Titoli di debito Finanziamenti Altre operazioni Totale
30/06/2022
Totale
30/06/2021
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico:
2 - - 2 2
1.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - - -
1.2 Attività finanziarie designate al fair value - - - - -
1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair
value
2 - - 2 2
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
86 - X 86 499
3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: 98.745 41.211 X 139.956 134.537
3.1 Crediti verso banche 20.284 220 X 20.504 33.396
3.2 Crediti verso clientela 78.461 40.991 X 119.452 100.541
4. Derivati di copertura X X (24.796) (24.796) (16.194)
5. Altre attività X X 5.388 5.388 291
6. Passività finanziarie X X X 8.880 6.322
Totale 98.833 41.211 (19.408) 129.516 125.457
di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired - 120 - 120 118
di cui: interessi attivi su leasing finanziario X - X - -

I dati comparativi del primo semestre 2021 sono stati riesposti coerentemente con la modifica apportata allo Schema di stato patrimoniale introdotta dal 7° aggiornamento del 29 ottobre 2021 della Circolare 262 di Banca d'Italia, che prevede la rilevazione dei conti correnti e dei depositi a vista presso banche nella voce 10. "Cassa e disponibilità liquide". Gli interessi maturati sui suddetti crediti a vista sono rilevati nella voce "5. Altre attività" per un importo di 31 migliaia di euro, mentre nel Bilancio consolidato semestrale abbreviato del 2021 erano stati rilevati nella voce "3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: 3.1 Crediti verso banche".

Nella voce 6. "Passività finanziarie" sono inclusi anche gli interessi maturati sull'operazione di TLTRO III, per un ammontare pari a 5.254 migliaia di euro (5.035 migliaia di euro al 30 giugno 2021).

1.3 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

(Importi in migliaia)
Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre operazioni Totale
30/06/2022
Totale
30/06/2021
1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (1.145) (1.567) X (2.712) (940)
1.1 Debiti verso banche centrali - X X - -
1.2 Debiti verso banche (51) X X (51) (106)
1.3 Debiti verso clientela (1.094) X X (1.094) (834)
1.4 Titoli in circolazione X (1.567) X (1.567) -
2. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -
3. Passività finanziarie designate al fair value - - - - -
4. Altre passività e fondi X X - - -
5. Derivati di copertura X X - - -
6. Attività finanziarie X X X (2.344) (2.693)
Totale (1.145) (1.567) - (5.056) (3.633)
di cui: interessi passivi relativi ai debiti per leasing (482) X X (482) (491)

Sezione 2 – Commissioni – Voci 40 e 50

2.1 Commissioni attive: composizione

(Importi in migliaia)
Tipologia servizi/Valori Totale
30/06/2022
Totale
30/06/2021
a) Strumenti finanziari 72.074 87.574
1. Collocamento titoli 7.682 10.510
1.1 Con assunzione a fermo e/o sulla base di un impegno irrevocabile - -
1.2 Senza impegno irrevocabile 7.682 10.510
2. Attività di ricezione e trasmissione di ordini e esecuzione di ordini per conto dei clienti 51.357 64.375
2.1 Ricezione e trasmissione di ordini di uno o più strumenti finanziari 14.582 24.571
2.2 Esecuzione di ordini per conto dei clienti 36.775 39.804
3. Altre commissioni connesse con attività legate a strumenti finanziari 13.035 12.689
di cui: negoziazione per conto proprio 13.035 12.689
di cui: gestione di portafogli individuali - -
b) Corporate Finance - -
1. Consulenza in materia di fusioni e acquisizioni - -
2. Servizi di tesoreria - -
3. Altre commissioni connesse con servizi di corporate finance - -
c) Attività di consulenza in materia di investimenti 37.016 37.493
d) Compensazione e regolamento - -
e) Gestione di portafogli collettive 149.728 105.422
f) Custodia e amministrazione 502 221
1. Banca depositaria - -
2. Altre commissioni legate all'attività di custodia e amministrazione 502 221
g) Servizi amministrativi centrali per gestioni di portafogli collettive - -
h) Attività fiduciaria 15 17
i) Servizi di pagamento 39.490 34.098
1. Conti correnti 12.344 11.538
2. Carte di credito 14.944 12.970
3. Carte di debito ed altre carte di pagamento 7.310 5.696
4. Bonifici e altri ordini di pagamento 4.892 3.894
5. Altre commissioni legate ai servizi di pagamento - -
j) Distribuzione di servizi di terzi 153.296 149.258
1. Gestioni di portafogli collettive 93.824 98.963
2. Prodotti assicurativi 57.639 48.945
3. Altri prodotti 1.833 1.349
di cui: gestioni di portafogli individuali 1.824 1.349
k) Finanza strutturata - -
l) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione - -
m) Impegni a erogare fondi - -
n) Garanzie finanziarie rilasciate 46 19
di cui: derivati su crediti - -
o) Operazioni di finanziamento 110 265
di cui: per operazioni di factoring - -
p) Negoziazione di valute - -
q) Merci - -
r) Altre commissioni attive 726 849
di cui: per attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio - -
di cui: per attività di gestione di sistemi organizzati di negoziazione - -
s) Operazioni di prestito titoli 4.502 5.188
Totale 457.505 420.403

L'informativa relativa alle "Commissioni attive: composizione" è stata modificata in seguito all'entrata in vigore del 7° aggiornamento del 29 ottobre 2021 della Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", applicabile a partire dai bilanci chiusi al 31 dicembre 2021. Per omogeneità di confronto sono stati riesposti anche i dati relativi al primo semestre 2021.

Si segnala, infine, che la voce j) "Distribuzione di servizi di terzi 1. Gestioni di portafogli collettive" include anche le commissioni di mantenimento di quote di fondi comuni di investimento pari a 89.850 migliaia di euro (95.703 migliaia di euro nel primo semestre 2021).

2.2 Commissioni passive: composizione

(Importi in migliaia)
Servizi/Valori Totale
30/06/2022
Totale
30/06/2021
a) Strumenti finanziari (5.385) (5.020)
di cui: negoziazione di strumenti finanziari (5.385) (5.020)
di cui: collocamento di strumenti finanziari - -
di cui: gestione di portafogli individuali - -
- Proprie - -
- Delegate a terzi - -
b) Compensazione e regolamento (2.794) (3.307)
c) Gestione di portafogli collettive (15.990) (15.148)
1. Proprie - -
2. Delegate a terzi (15.990) (15.148)
d) Custodia e amministrazione (2.319) (2.275)
e) Servizi di incasso e pagamento (11.464) (8.992)
di cui: carte di credito, carte di debito e altre carte di pagamento (8.034) (5.879)
f) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione - -
g) Impegni a ricevere fondi - -
h) Garanzie finanziarie ricevute - -
di cui: derivati su crediti - -
i) Offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi (183.609) (168.587)
j) Negoziazione di valute - -
k) Altre commissioni passive (415) (45)
l) operazioni di prestito titoli (514) (804)
Totale (222.490) (204.178)

L'informativa relativa alle "Commissioni passive: composizione" è stata modificata, così come previsto dal 7° aggiornamento della Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", applicabile a partire dai bilanci chiusi al 31 dicembre 2021. Per omogeneità di confronto sono stati riesposti anche i dati al 30 giugno 2021.

Nella voce i) Offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi" sono inclusi gli oneri relativi ai piani Equity Settled assegnati ai consulenti finanziari, che trovano contropartita nella voce 150. "Riserve" del patrimonio netto per 560 migliaia di euro (474 migliaia di euro al 30 giugno 2021).

Sezione 3 – Dividendi e proventi simili – Voce 70 3.1 Dividendi e proventi simili: composizione

(Importi in migliaia)
Voci/Proventi Totale
30/06/2022
Totale
30/06/2021
Dividendi Proventi simili Dividendi Proventi simili
A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 138 - 84 -
B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 19 - 30 -
C. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
- - - -
D. Partecipazioni - - - -
Totale 157 - 114 -

Sezione 4 – Risultato netto dell'attività di negoziazione – Voce 80

4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione

Al 30 giugno 2022

(Importi in migliaia)
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze (A) Utili da
negoziazione (B)
Minusvalenze (C) Perdite da
negoziazione (D)
Risultato netto [(A+B) =
(C+D)]
1. Attività finanziarie di negoziazione 12 116.631 (878) (112.188) 3.577
1.1 Titoli di debito - 3.505 - (3.127) 378
1.2 Titoli di capitale 12 112.217 (865) (108.253) 3.111
1.3 Quote di O.I.C.R. - 909 (13) (808) 88
1.4 Finanziamenti - - - - -
1.5 Altre - - - - -
2. Passività finanziarie di negoziazione 10 145 (1) (98) 56
2.1 Titoli di debito - - - - -
2.2 Debiti - - - - -
2.3 Altre 10 145 (1) (98) 56
3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio X X X X 10.639
4. Strumenti derivati 12.614 137.682 (10.431) (113.269) 29.236
4.1 Derivati finanziari: 12.614 137.682 (10.431) (113.269) 29.236
- Su titoli di debito e tassi di interesse 225 748 (206) (707) 60
- Su titoli di capitale e indici azionari 12.263 114.510 (9.911) (94.143) 22.719
- Su valute e oro X X X X 2.640
- Altri 126 22.424 (314) (18.419) 3.817
4.2 Derivati su crediti - - - - -
di cui: coperture naturali connesse con la fair value option X X X X -
Totale 12.636 254.458 (11.310) (225.555) 43.508

Al 30 giugno 2021

(Importi in migliaia)
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze (A) Utili da
negoziazione (B)
Minusvalenze (C) Perdite da
negoziazione (D)
Risultato netto [(A+B) =
(C+D)]
1. Attività finanziarie di negoziazione 204 92.342 (189) (83.699) 8.658
1.1 Titoli di debito - 1.547 - (1.433) 114
1.2 Titoli di capitale 204 90.042 (189) (81.552) 8.505
1.3 Quote di O.I.C.R. - 753 - (714) 39
1.4 Finanziamenti - - - - -
1.5 Altre - - - - -
2. Passività finanziarie di negoziazione 2 283 (1) (387) (103)
2.1 Titoli di debito - - - - -
2.2 Debiti - - - - -
2.3 Altre 2 283 (1) (387) (103)
3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio X X X X 13.268
4. Strumenti derivati 10.106 78.443 (9.812) (65.248) 16.222
4.1 Derivati finanziari: 10.106 78.443 (9.812) (65.248) 16.222
- Su titoli di debito e tassi di interesse 88 417 (94) (166) 245
- Su titoli di capitale e indici azionari 9.870 69.868 (9.648) (58.850) 11.240
- Su valute e oro X X X X 2.733
- Altri 148 8.158 (70) (6.232) 2.004
4.2 Derivati su crediti - - - - -
di cui: coperture naturali connesse con la fair value option X X X X -
Totale 10.312 171.068 (10.002) (149.334) 38.045

Sezione 5 – Risultato netto dell'attività di copertura – Voce 90 5.1 Risultato netto dell'attività di copertura: composizione

(Importi in migliaia)
Componenti reddituali/Valori Totale
Totale
30/06/2022
30/06/2021
A. Proventi relativi a:
A.1 Derivati di copertura del fair value 1.099.627 160.157
A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) - 317
A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) 22.070 4.820
A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - -
A.5 Attività e passività in valuta - -
Totale proventi dell'attività di copertura (A) 1.121.697 165.294
B. Oneri relativi a:
B.1 Derivati di copertura del fair value (22.171) (5.115)
B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) (1.084.103) (158.630)
B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) (3.698) -
B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - -
B.5 Attività e passività in valuta - -
Totale oneri dell'attività di copertura (B) (1.109.972) (163.745)
C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B) 11.725 1.549
di cui: risultato delle coperture su posizioni nette - -

Sezione 6 – Utili (Perdite) da cessione/riacquisto – Voce 100 6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

(Importi in migliaia)
Voci/Componenti reddituali Totale
30/06/2022
Totale
30/06/2021
Utili Perdite Risultato
netto
Utili Perdite Risultato netto
Attività finanziarie
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 49.137 - 49.137 23.630 (71) 23.559
1.1 Crediti verso banche - - - 5.073 - 5.073
1.2 Crediti verso clientela 49.137 - 49.137 18.557 (71) 18.486
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
309 - 309 - - -
2.1 Titoli di debito 309 - 309 - - -
2.2 Finanziamenti - - - - - -
Totale attività (A) 49.446 - 49.446 23.630 (71) 23.559
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - - - - - -
1. Debiti verso banche - - - - - -
2. Debiti verso clientela - - - - - -
3. Titoli in circolazione - - - - - -
Totale passività (B) - - - - - -

Si segnala che gli effetti economici derivanti dalle vendite delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, rilevati nella voce 100. "Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", sono avvenute nel rispetto del principio IFRS 9 e in applicazione delle regole definite per il business model HTC.

Sezione 7 – Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 110

7.1 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle attività e passività finanziarie designate al fair value

Nessun dato da segnalare.

7.2 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

Al 30 giugno 2022

(Importi in migliaia)
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze (A) Utili da realizzo (B) Minusvalenze (C) Perdite da realizzo
(D)
Risultato netto
[(A+B) - (C+D)]
1. Attività finanziarie 1 - (692) (297) (988)
1.1 Titoli di debito - - (6) - (6)
1.2 Titoli di capitale 1 - (672) (152) (823)
1.3 Quote di O.I.C.R. - - (14) (145) (159)
1.4 Finanziamenti - - - - -
2. Attività finanziarie: differenze di cambio X X X X 441
Totale 1 - (692) (297) (547)

Al 30 giugno 2021

(Importi in migliaia)
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze (A) Utili da realizzo (B) Minusvalenze (C) Perdite da realizzo
(D)
Risultato netto
[(A+B) - (C+D)]
1. Attività finanziarie 386 90 (16) (2) 458
1.1 Titoli di debito - - (2) - (2)
1.2 Titoli di capitale 386 90 (14) - 462
1.3 Quote di O.I.C.R. - - - (2) (2)
1.4 Finanziamenti - - - - -
2. Attività finanziarie: differenze di cambio X X X X 405
Totale 386 90 (16) (2) 863

Sezione 8 – Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito – Voce 130

8.1 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione

(Importi in migliaia)
Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2)
Operazioni/Componenti reddituali Terzo stadio Impaired acquisite o
originate
Totale Totale
Primo
stadio
Secondo
stadio
Write-off Altre Write-off Altre Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
30/06/2022 30/06/2021
A. Crediti verso banche (65) - - - - - 12 - - (53) 98
- Finanziamenti (19) - - - - - 11 - - - (8) 47
- Titoli di debito (46) - - - - - 1 - - - (45) 51
B. Crediti verso clientela (2.945) (487) (43) (2.064) - - 2.442 313 907 - (1.877) (517)
- Finanziamenti (1.780) (487) (43) (2.064) - - 1.986 313 907 - (1.168) (1.700)
- Titoli di debito (1.165) - - - - - 456 - - - (709) 1.183
Totale
(3.010)
(487) (43) (2.064) - - 2.454 313 907 - (1.930) (419)

Nella tabella sopra riportata sono convenzionalmente esposte le rettifiche di valore nette relative ai crediti a vista verso banche e banche centrali rilevati nella voce "Cassa e disponibilità liquide", come previsto nella Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".

8.1a Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo a finanziamenti valutati al costo ammortizzato oggetto di misure di sostegno Covid-19: composizione

(Importi in migliaia)
Operazioni/Componenti reddituali
Terzo stadio Impaired acquisite o
originate
Totale Totale
Primo stadio Secondo
stadio
Write-off
Altre
Write-off
Altre
30/06/2022 30/06/2021
1. Finanziamenti oggetto di concessione conformi con le
GL
- - - - - - - (49)
2. Finanziamenti oggetto di misure di moratoria in essere
non più conformi alle GL e non valutate come oggetto di
concessione
- - - - - - - -
3. Finanziamenti oggetto di altre misure di concessione - - (1) - - - (1) (30)
4. Nuovi finanziamenti - - - - - - - -
Totale - - (1) - - - (1) (79)

8.2 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

(Importi in migliaia)
Operazioni/Componenti
reddituali
Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2) Totale Totale
Primo
stadio
Secondo
stadio
Impaired acquisite o
Terzo stadio
originate
Write-off Altre Write-off Altre Write-off Altre Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
30/06/2022 30/06/2021
A. Titoli di debito (1) - - - - - - - - - (1) 5
B. Finanziamenti - - - - - - - - - - - -
- Verso clientela - - - - - - - - - - - -
- Verso banche - - - - - - - - - - - -
Totale (1) - - - - - - - - - (1) 5

8.2a Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo a finanziamenti valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva oggetto di misure di sostegno Covid-19: composizione

Nessun dato da segnalare.

Sezione 9 – Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni – Voce 140

9.1 Utili (Perdite) da modifiche contrattuali: composizione

(Importi in migliaia)
Voci/Componenti reddituali Totale
30/06/2022
Totale
30/06/2021
Utili Perdite Risultato netto Utili Perdite Risultato netto
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - (1) (1) 2 (2) -
1.1 Crediti verso banche - - - - - -
1.2 Crediti verso clientela - (1) (1) 2 (2) -
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
- - - - - -
Totale - (1) (1) 2 (2) -

Sezione 10 – Premi netti – Voce 160 Nessun dato da segnalare.

Sezione 11 – Saldo altri proventi e oneri della gestione assicurativa – Voce 170 Nessun dato da segnalare.

Sezione 12 – Spese amministrative – Voce 190

12.1 Spese per il personale: composizione

(Importi in migliaia)
Tipologia di spese/Valori Totale Totale
30/06/2022 30/06/2021
1) Personale dipendente (56.470) (51.808)
a) salari e stipendi (38.555) (35.533)
b) oneri sociali (9.148) (8.864)
c) indennità di fine rapporto (381) (374)
d) spese previdenziali - -
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale (57) (85)
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: - -
- a contribuzione definita - -
- a benefici definiti - -
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: (2.661) (2.525)
- a contribuzione definita (2.661) (2.525)
- a benefici definiti - -
h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali (2.491) (2.151)
i) altri benefici a favore dei dipendenti (3.180) (2.279)
j) recuperi compensi personale distaccato 3 3
2) Altro personale in attività - (4)
3) Amministratori e sindaci (1.068) (1.072)
4) Personale collocato a riposo - -
Totale (57.538) (52.884)

Nella voce "1 h) Personale dipendente: costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali" sono stati ricondotti i costi sostenuti dal Gruppo in relazione agli accordi di pagamento basati su strumenti finanziari emessi dalla Banca, che trovano contropartita nella voce 150. "Riserve" del patrimonio netto per 2.491 migliaia di euro (2.151 migliaia di euro al 30 giugno 2021).

12.4 Altri benefici a favore dei dipendenti

(Importi in migliaia)
Tipologia di spese/Valori Totale Totale
30/06/2022 30/06/2021
Incentivi all'esodo (1) (4)
Piano medico (806) (785)
Buoni pasto (352) (71)
Altri (2.021) (1.419)
Totale (3.180) (2.279)

La voce "Altri" include, principalmente, la componente in denaro dei benefici relativi ai piani di incentivazione del personale dipendente, per un importo pari a 1.491 migliaia di euro.

12.5 Altre spese amministrative: composizione

Tipologia di spese/Valori Totale Totale
30/06/2022 30/06/2021
1) IMPOSTE INDIRETTE E TASSE (71.723) (70.307)
2) COSTI E SPESE DIVERSE (61.662) (56.596)
A) Spese di pubblicità - Marketing e comunicazione (13.720) (11.370)
Comunicazioni su mass media (11.893) (10.002)
Marketing e promozioni (1.611) (1.187)
Sponsorizzazioni (212) (174)
Convention e comunicazione interna (4) (7)
B) Spese relative al rischio creditizio (819) (764)
Spese recupero crediti (183) (174)
Informazioni commerciali e visure (636) (590)
C) Spese indirette relative al personale e ai consulenti finanziari (1.290) (1.514)
Altre spese relative al personale (333) (409)
Spese consulenti finanziari (957) (1.105)
D) Spese relative all'ICT (25.904) (23.797)
Spese hardware - affitto e manutenzione (1.162) (1.568)
Spese software - affitto e manutenzione (6.593) (5.946)
Sistemi di comunicazione ICT, messaggistica e spese telefoniche (3.111) (2.904)
Consulenza e servizi ICT resi da terzi (6.711) (6.343)
Infoprovider finanziari (8.327) (7.036)
E) Consulenze e servizi professionali (2.145) (2.275)
Consulenze e servizi professionali (1.782) (1.503)
Spese e cause legali (63) (97)
Spese Società di revisione (300) (675)
F) Spese relative ai beni mobili ed immobili (2.948) (2.587)
Manutenzione mobili, macchine, impianti (127) (160)
Manutenzione e pulizia locali (692) (771)
Fitti passivi per locazione immobili (460) (443)
Utenze e spese condominiali (1.669) (1.213)
G) Altre spese di funzionamento (14.836) (14.289)
Spese postali e trasporto documenti (1.596) (1.761)
Servizi amministrativi, logistici e call center (7.964) (8.520)
Assicurazioni (2.161) (1.937)
Diritti, quote e contributi ad associazioni (1.732) (985)
Altre spese amministrative (1.383) (1.086)
H) Contributi a Fondi di risoluzione ed a Sistemi di garanzia dei depositi (DGS) (7.726) (7.705)
Totale (141.111) (134.608)

Nella voce "H) Contributi a Fondi di risoluzione ed a Sistemi di garanzia dei depositi (DGS)" sono riportati i costi registrati nel primo semestre 2022 relativi al contributo ordinario versato al Single Resolution Fund, per un importo di 7.601 migliaia di euro (5.812 migliaia di euro nel primo semestre 2021). Si ricorda che nel primo semestre 2021 Banca d'Italia aveva richiamato presso il sistema bancario una contribuzione addizionale al Fondo Nazionale di Risoluzione (FNR) di cui all'art. 1, comma 848, della Legge n. 208/2015, per un ammontare pari a 1.893 migliaia di euro. Per maggiori dettagli si rimanda alle Parte A – Politiche contabili delle presenti note illustrative.

Nella stessa voce sono stati rilevati ulteriori 125 migliaia di euro relativi alla contribuzione alle spese di funzionamento dello Schema Volontario, il cui richiamo è stato deliberato dall'Assemblea delle banche aderenti allo Schema Volontario nella riunione del 28 febbraio 2022. Nello specifico, le spese di funzionamento richiamate presso le banche aderenti si riferiscono a:

475 migliaia euro, come da preventivo 2022;

3,5 milioni di euro per il ripristino delle risorse dello Schema Volontario, nell'ottica della prosecuzione delle attività del medesimo, tra cui quelle finalizzate al realizzo delle obbligazioni subordinate emesse da Banca Carige e delle tranche della cartolarizzazione Berenice. Ciò anche al fine di rimborsare, con le tempistiche connesse al realizzo delle immobilizzazioni e delle attività finanziarie, nonché della liquidità tempo per tempo disponibile, il debito esistente nei confronti del FITD, pari a 11,3 milioni di euro.

Sezione 13 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 200

13.1 Accantonamenti netti per rischio di credito relativi a impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: composizione

(Importi in migliaia)
Operazioni/Componenti reddituali Rettifiche di valore Riprese di valore Totale Totale
Primo e secondo
stadio
Terzo stadio Primo e secondo
stadio
Terzo stadio 30/06/2022 30/06/2021
1. Impegni a erogare fondi (73) - 26 - (47) (27)
2. Garanzie finanziarie rilasciate (5) - 4 - (1) (8)
Totale (78) - 30 - (48) (35)

13.2 Accantonamenti netti relativi ad altri impegni e altre garanzie rilasciate: composizione

Nessun dato da segnalare.

13.3 Accantonamenti netti agli altri fondi per rischi e oneri: composizione

(Importi in migliaia)
Voci/Componenti reddituali Totale 30/06/2022 Totale 30/06/2021
Accantonamenti Riattribuzioni Totale Accantonamenti Riattribuzioni Totale
Controversie legali e fiscali (2.920) 1.875 (1.045) (2.618) 1.370 (1.248)
Fondo indennità suppletiva clientela (3.637) - (3.637) (3.231) - (3.231)
Altri fondi rischi ed oneri (252) 162 (90) (1.868) 29 (1.839)
Totale (6.809) 2.037 (4.772) (7.717) 1.399 (6.318)

La voce accantonamenti include anche le variazioni dovute al passare del tempo e alle modifiche del tasso di sconto.

Sezione 14 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 210 14.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione

(Importi in migliaia)
Attività/Componente reddituali Ammortamento Rettifiche di valore per
deterioramento
Riprese di valore Risultato netto Risultato netto
(a) (b)
(c)
30/06/2022 30/06/2021
(a + b - c) (a + b - c)
A. Attività materiali (9.804) (2) - (9.806) (9.394)
1 Ad uso funzionale (9.750) (2) - (9.752) (9.340)
- Di proprietà (4.243) (2) - (4.245) (3.912)
- Diritti d'uso acquisiti con il leasing (5.507) - - (5.507) (5.428)
2. Detenute a scopo d'investimento (54) - - (54) (54)
- Di proprietà (54) - - (54) (54)
- Diritti d'uso acquisiti con il leasing - - - - -
3 Rimanenze X - - - -
Totale
(9.804)
(2) - (9.806) (9.394)

Le rettifiche di valore per deterioramento effettuate nel primo semestre dell'anno sono di importo non rilevante e si riferiscono principalmente a mobili e impianti per i quali è stato determinato un valore d'uso pari a zero.

Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della nota integrativa del bilancio consolidato al 31 dicembre 2021.

Sezione 15 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 220 15.1 Rettifiche di valore nette di attività immateriali: composizione

(Importi in migliaia)
Rettifiche di valore per
deterioramento
Riprese di valore Risultato netto Risultato netto
Attività/Componente reddituale Ammortamento 30/06/2022 30/06/2021
(a) (b) (c) (a + b - c) (a + b - c)
A. Attività immateriali (3.385) - - (3.385) (3.266)
di cui: software (3.335) - - (3.335) (3.190)
A.1 Di proprietà (3.385) - - (3.385) (3.266)
- Generate internamente dall'azienda - - - - -
- Altre (3.385) - - (3.385) (3.266)
A.2 Diritti d'uso acquisiti con il leasing - - - - -
Totale (3.385) - - (3.385) (3.266)

Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della nota integrativa del bilancio consolidato al 31 dicembre 2021.

Per quanto riguarda l'informativa richiesta dallo IAS 36 paragrafo 134, lettere d), e), f) e 135, lettere c), d), e) si rimanda alla Parte B paragrafo 13.3 Altre informazioni.

Sezione 16 – Altri oneri e proventi di gestione – Voce 230 16.1 Altri oneri di gestione: composizione

(Importi in migliaia)
Tipologia di spese/Valori Totale Totale
30/06/2022 30/06/2021
Rimborsi e abbuoni (134) (158)
Penali, ammende e sentenze sfavorevoli (344) (145)
Migliorie e spese incrementative sostenute su immobili di terzi (979) (1.125)
Insussistenze di attività (19) (8)
Altri oneri di gestione (634) (76)
Totale (2.110) (1.512)

16.2 Altri proventi di gestione: composizione

(Importi in migliaia)
Tipologia di spese/Valori Totale Totale
30/06/2022 30/06/2021
Recupero di spese: 69.063 67.470
- recupero spese accessorie 679 23
- recuperi di imposta 68.384 67.447
Fitti attivi su immobiliari 374 365
Altri proventi dell'esercizio corrente 1.173 1.301
Totale 70.610 69.136

Il Gruppo non ha effettuato operazioni di sub-leasing. Il Gruppo non ha in essere leasing finanziari. Per quanto riguarda i leasing operativi, il Gruppo ha in essere, come locatore, operazioni rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11, i cui proventi sono rilevati nella voce "Fitti attivi su immobili" e possono includere proventi per rivalutazioni ISTAT.

Sezione 17 – Utili (Perdite) delle partecipazioni – Voce 250

17.1 Utile (perdite) delle partecipazioni: composizione

(Importi in migliaia)
Componenti reddituali/Settori Totale
30/06/2022
Totale
30/06/2021
1) Imprese a controllo congiunto
A. Proventi - -
1. Rivalutazioni - -
2. Utili da cessione - -
3. Riprese di valore - -
4. Altri proventi - -
B. Oneri - -
1. Svalutazioni - -
2. Rettifiche di valore da deterioramento - -
3. Perdite da cessione - -
4. Altri oneri - -
Risultato netto - -
2) Imprese sottoposte a influenza notevole
A. Proventi - -
1. Rivalutazioni - -
2. Utili da cessione - -
3. Riprese di valore - -
4. Altri proventi - -
B. Oneri (148) -
1. Svalutazioni (148) -
2. Rettifiche di valore da deterioramento - -
3. Perdite da cessione - -
4. Altri oneri - -
Risultato netto (148) -
Totale (148) -

Sezione 18 – Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali – Voce 260 Nessun dato da segnalare.

Sezione 19 – Rettifiche di valore dell'avviamento – Voce 270 Nessun dato da segnalare.

Sezione 20 – Utili (Perdite) da cessione di investimenti – Voce 280 20.1 Utile (perdite) da cessione di investimenti: composizione

(Importi in migliaia)
Componente reddituale/Settori Totale
30/06/2022
Totale
30/06/2021
A. Immobili - -
- Utili da cessione - -
- Perdite da cessione - -
B. Altre attività 1 -
- Utili da cessione 3 -
- Perdite da cessione (2) -
Risultato netto 1 -

Il Gruppo non ha realizzato operazioni di vendita e retrolocazione di attività materiali.

Sezione 21 – Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente – Voce 300 21.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione

(Importi in migliaia)
Componenti reddituali/Settori Totale
30/06/2022
Totale
30/06/2021
1. Imposte correnti (-) (91.391) (79.951)
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) - -
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) - -
3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla Legge n. 214/2011 (+) - -
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 606 9.993
5. Variazione delle imposte differite (+/-) (377) 23.746
6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3bis+/-4+/-5) (91.162) (46.212)

Sezione 22 – Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte – Voce 320 Nessun dato da segnalare.

Sezione 23 – Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi – Voce 340 Nessun dato da segnalare.

Sezione 25 – Utile per azione

25.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito

L'utile base per azione è stato calcolato dividendo l'utile netto per la media delle azioni ordinarie in circolazione nel corso del semestre.

30/06/2022 30/06/2021
Utile netto del periodo (migliaia di euro) 222.363 216.670
Numero medio delle azioni in circolazione 609.880.168 609.606.968
Numero medio delle azioni in circolazione (comprese potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo) 611.302.230 610.933.163
Utile per azione base 0,36 0,36
Utile per azione diluito 0,36 0,36

25.2 Altre informazioni

Nessun dato da segnalare.

Premessa

Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Al fine di garantire una efficace ed efficiente gestione dei rischi assunti, il processo di gestione dei rischi è strutturato in coerenza con quanto previsto dalle Istruzioni di Vigilanza per le Banche in materia di sistema dei controlli interni.

Il presidio ed il controllo dei rischi sono assicurati dalla Direzione Chief Risk Officer (CRO), che in qualità di funzione di controllo dei rischi, è indipendente dalle funzioni aziendali che assumono il rischio, ed è responsabile dei rischi di credito, mercato, operativi e reputazionali.

Alla Capogruppo è affidata la responsabilità dei presidi di primo e di secondo livello, con particolare riferimento alla verifica che il livello dei rischi, individualmente assunti, sia compatibile con le indicazioni del Consiglio di Amministrazione, con la dotazione patrimoniale e le regole di Vigilanza prudenziale.

Struttura organizzativa

Il Sistema dei Controlli Interni di Gruppo prevede il coinvolgimento dei seguenti organi e funzioni di controllo, ciascuno per le rispettive competenze:

  • il Consiglio di Amministrazione;
  • l'Amministratore Delegato e Direttore Generale;
  • il Collegio Sindacale;
  • il Comitato Rischi e Parti Correlate;
  • il Comitato Remunerazione;
  • il Comitato Nomine;
  • il Comitato Corporate Governance e Sostenibilità Ambientale e Sociale;
  • l'Organismo di Vigilanza istituito ai sensi del D.Lgs 231/01;
  • le funzioni aziendali di controllo (CRO, Compliance, Internal Audit) ed altre funzioni che svolgono specifiche attività di controllo.

Gli organi aziendali e le funzioni di controllo collaborano e si coordinano tra loro sia attraverso specifici flussi informativi formalizzati nelle normative interne, sia attraverso l'istituzione di comitati manageriali dedicati a tematiche di controllo.

Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo è deputato a stabilire gli indirizzi strategici e le linee guida delle impostazioni organizzative ed operative, sovrintendendo e controllando la puntuale esecuzione delle medesime all'interno dei profili di rischio assegnati. È compito del Consiglio di Amministrazione definire ed approvare le modalità attraverso le quali i rischi siano rilevati e valutati ed approvare gli orientamenti strategici e le politiche di gestione del rischio. Il Consiglio di Amministrazione, inoltre, verifica che l'assetto dei controlli interni sia coerente con la propensione al rischio stabilita ed approva le politiche per il governo dei rischi.

All'Amministratore Delegato e Direttore Generale sono conferiti dal Consiglio di Amministrazione specifici poteri in tutti i settori dell'attività del Gruppo. Tali poteri sono da esercitarsi nel rispetto della normativa di riferimento ed entro i limiti delle strategie, indirizzi, massimali, modalità di assunzione dei rischi e con le modalità operative disciplinate dalle informative di riferimento. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale predispone le misure necessarie ad assicurare l'istituzione ed il mantenimento di un Sistema di Controllo Interno efficiente ed efficace.

Il Collegio Sindacale, relativamente alla gestione dei rischi, ha la responsabilità di vigilare sulla completezza, adeguatezza, funzionalità e affidabilità del Sistema dei Controlli Interni e del Risk Appetite Framework. Al Collegio Sindacale sono anche attribuite le responsabilità del Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, di cui all'art. 19 D.lgs. n.39/2010 (come modificato dal D.lgs. 135/2016).

Il Comitato Rischi e Parti Correlate è composto da cinque Amministratori non esecutivi e indipendenti e ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al Sistema di Controllo Interno e Rischi, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni finanziarie periodiche.

Il Comitato Remunerazione è composto da tre Amministratori non esecutivi e indipendenti ed ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione nelle seguenti attività principali: nella definizione della politica generale per la remunerazione dell'Amministratore Delegato, del Direttore Generale, degli altri Dirigenti con responsabilità strategiche e dell'altro Personale più rilevante; nell'esaminare i piani di incentivazione azionaria o monetaria destinati ai dipendenti e ai consulenti finanziari della Società e del Gruppo e le politiche di sviluppo strategico delle risorse umane.

Il Comitato Nomine è composto da tre Amministratori non esecutivi indipendenti ed ha il compito di supportare il Consiglio di Amministrazione nel processo di nomina e cooptazione degli Amministratori e dell'Amministratore Delegato e/o del Direttore Generale e degli altri Dirigenti con responsabilità strategiche.

Il Comitato Corporate Governance e Sostenibilità Ambientale e Sociale è composto da tre Amministratori non esecutivi e indipendenti ed ha il compito di supportare il Consiglio di Amministrazione nelle seguenti attività principali: nella definizione del sistema di governo societario di FinecoBank, della struttura societaria e dei modelli/linee guida di governance del Gruppo; nella supervisione delle questioni di sostenibilità connesse al modello di business di FinecoBank e alle dinamiche di interazione con tutti gli stakeholder.

Note illustrative

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

La funzione di Compliance presiede la gestione del rischio di non conformità, ovvero il rischio di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative, perdite finanziarie rilevanti o danni di reputazione in conseguenza di violazioni di norme imperative o autoregolamentazione.

La funzione di Internal Validation, collocata in staff al Chief Risk Officer, è incaricata di sottoporre a validazione i modelli interni sviluppati dalle diverse funzioni della Capogruppo, ed è pienamente indipendente da queste ultime.

La Direzione CRO, in qualità di funzione di controllo dei rischi, presidia il corretto funzionamento del framework dei rischi del Gruppo definendo le appropriate metodologie di identificazione e misurazione del complesso di rischi, attuali e prospettici, conformemente alle previsioni normative, alle scelte gestionali della Banca individuate nella propensione al rischio di Gruppo (RAF) e dei principi e delle politiche definite dal CRO, svolgendo un'attività di monitoraggio degli stessi e di verifica del rispetto dei limiti stabiliti.

Il CRO, con il contributo del Chief Financial Officer (CFO), ognuno per i propri ambiti di competenza, ha la responsabilità di proporre il Risk Appetite Framework di Gruppo e di definire, in coerenza con le strategie e gli obiettivi aziendali, gli indirizzi e le politiche in materia di gestione dei rischi, coordinandone e verificandone l'attuazione da parte delle unità preposte, anche nei diversi ambiti societari.

La Direzione CRO, nell'ambito dei controlli di secondo livello, ha la responsabilità della gestione e del controllo dei rischi di credito, di mercato, operativi/reputazionali ivi incluso il rischio informatico, di tasso di interesse, di liquidità e di sostenibilità in collaborazione con il CFO, il CLO ed il CIO per i rispettivi ambiti di competenza. Con riferimento all'informativa agli Organi Aziendali (Amministratore Delegato e Direttore Generale, Consiglio di Amministrazione, Comitato Rischi e Parti Correlate), il CRO fornisce periodicamente informativa sull'attività svolta e sui risultati emersi dalle verifiche effettuate, i punti di debolezza rilevati e propone gli interventi da adottare per la loro rimozione al fine dell'assunzione delle decisioni più opportune per la gestione e riduzione dei rischi stessi.

In particolare, la Direzione CRO di Capogruppo:

  • è coinvolta nella definizione del RAF, delle politiche di governo dei rischi e delle varie fasi che costituiscono il processo di gestione dei rischi nonché nella fissazione dei limiti operativi all'assunzione delle varie tipologie di rischio. In tale ambito, ha, tra l'altro, il compito di proporre i parametri quantitativi e qualitativi necessari per la definizione del RAF, che fanno riferimento anche a scenari di stress e, in caso di modifiche del contesto operativo interno ed esterno della banca, l'adeguamento di tali parametri;
  • verifica l'adeguatezza del RAF;
  • verifica nel continuo l'adeguatezza del processo di gestione dei rischi e dei limiti operativi;
  • sviluppa e manutiene i modelli di controllo dei rischi;
  • assicura l'effettiva implementazione della metodologia di valutazione del rischio informatico, supportando e coordinando le singole funzioni coinvolte, ciascuno per quanto di competenza, durante il processo di valutazione dei rischi ICT;
  • definisce metriche comuni di valutazione dei rischi operativi coerenti con il RAF, coordinandosi con la funzione di conformità alle norme, con la funzione ICT e con la funzione di continuità operativa;
  • definisce modalità di valutazione e controllo dei rischi derivanti da fattori ambientali, sociali e di governance (ESG), nonché dei rischi reputazionali, coordinandosi con la funzione di conformità alle norme, di sostenibilità e le altre funzioni aziendali maggiormente esposte;
  • coadiuva gli organi aziendali nella valutazione del rischio strategico monitorando le variabili significative;
  • sviluppa e applica indicatori in grado di evidenziare situazioni di anomalia e di inefficienza dei sistemi di misurazione e controllo dei rischi; analizza i rischi dei nuovi prodotti e servizi. In particolare, l'identificazione dei rischi relativi ai nuovi prodotti e servizi è garantita dalla
  • partecipazione permanente del CRO al comitato prodotti; svolge controlli di secondo livello volti a verificare il corretto svolgimento del processo creditizio sia a livello individuale che di portafoglio;
  • monitora costantemente il rischio effettivo assunto dal Gruppo e la sua coerenza con gli obiettivi di rischio nonché il rispetto dei limiti operativi assegnati alle strutture operative in relazione all'assunzione delle varie tipologie di rischio.

La funzione svolge attività di monitoraggio e di informativa agli organi aziendali (Amministratore Delegato e Direttore Generale, Consiglio di Amministrazione, Comitato Rischi e Parti Correlate e Collegio Sindacale) e al Comitato Rischi e Parti Correlate. L'informativa fornita agli organi aziendali è rappresentata dalla Relazione trimestrale sulle esposizioni a rischio del Gruppo.

Infine, la partecipazione al Comitato Prodotti del CRO e del Responsabile della funzione Compliance permette di presidiare i rischi collegati alle nuove attività di business nonché creare e diffondere la cultura del rischio nelle diverse aree funzionali del Gruppo.

Risk Appetite

ll Gruppo attribuisce una forte rilevanza alla gestione ed al controllo dei rischi, quali condizioni per garantire un'affidabile e sostenibile generazione di valore in un contesto di rischio controllato. La strategia di risk management punta ad una visione completa e coerente dei rischi, considerando sia lo scenario macroeconomico sia il profilo di rischio del Gruppo, stimolando la crescita della cultura del rischio e rafforzando una trasparente e accurata rappresentazione della rischiosità dei portafogli del Gruppo. Le strategie di assunzione dei rischi sono riassunte nel Risk Appetite Framework (RAF) del Gruppo, approvato dal Consiglio di Amministrazione. Il RAF è definito per garantire che le attività di assunzione del rischio rimangano in linea con le aspettative degli azionisti, tenendo conto della posizione di rischio in cui si trova il Gruppo e della congiuntura economica.

I principali obiettivi del Risk Appetite sono:

  • valutare esplicitamente i rischi, e le loro interconnessioni a livello locale e di Gruppo, che il Gruppo decide di assumere (o di evitare) in una prospettiva di lungo termine;
  • specificare i tipi di rischio che il Gruppo intende assumere, stabilendo, come richiesto dalla normativa, i c.d. Risk Appetite, Risk Tolerance, Risk Capacity sia in condizioni operative normali che di stress;
  • assicurare "ex-ante" un profilo di rischio-rendimento coerente con una crescita sostenibile a lungo termine, come definita dalle proiezioni di rendimento del piano strategico/budget;
  • assicurare che il business si sviluppi entro i limiti di tolleranza al rischio stabiliti dal Consiglio di Amministrazione, in conformità alle vigenti regolamentazioni nazionali e internazionali;
  • integrare i principi di sostenibilità ambientale e sociale (ESG) nella strategia, nelle scelte di business e nella gestione dell'operatività;
  • supportare le discussioni sulle opzioni strategiche future con riferimento al profilo di rischio;
  • indirizzare la visione degli stakeholder interni ed esterni su un profilo di rischio coerente con il piano strategico;
  • fornire delle descrizioni qualitative rispetto ai rischi difficilmente quantificabili (ad esempio, strategico, reputazionale, compliance) ai fini di guidare strategicamente la revisione dei processi e del sistema dei controlli interni.

Il Risk Appetite è definito coerentemente al modello di business del Gruppo; per tale ragione, il Risk Appetite è integrato nel processo di budget e nel Multi Year Plan.

La struttura del Risk Appetite include uno Statement ed un insieme di KPI. Lo Statement definisce il posizionamento del Gruppo in termini di obiettivi strategici e dei relativi profili di rischio mentre i KPI sono volti a misurare quantitativamente il posizionamento del Gruppo nelle seguenti categorie:

  • Pillar 1 KPI: requisiti regolamentari, per includere i KPI richiesti dall'Autorità di Vigilanza (ad esempio, requisiti di capitale e di liquidità come LCR e NSFR);
  • Managerial KPI: per garantire l'allineamento con il budget in termini di ritorno sul Capitale e qualità del credito;
  • Specific Risk KPI: per garantire il controllo su tutti i principali rischi (ad esempio, l'adeguatezza patrimoniale di Secondo Pilastro, i rischi di mercato, il rischio tasso ed il rischio operativo).

Per ciascuna delle dimensioni sopramenzionate, sono identificati uno o più KPI a livello consolidato, in modo da poter misurare quantitativamente il posizionamento del Gruppo attraverso diverse modalità: valori assoluti, ratio tra misure comparabili, analisi di sensitività su parametri definiti.

Il Risk Appetite rappresenta l'ammontare di rischio (complessivo e per tipologia) che il Gruppo intende assumere per il perseguimento dei suoi obiettivi strategici.

La Risk Tolerance definisce la devianza massima dal risk appetite consentita; la soglia di tolleranza è fissata in modo da assicurare in ogni caso alla banca margini sufficienti per operare, anche in condizioni di stress, entro il massimo rischio assumibile.

La Risk Capacity rappresenta il massimo livello di assunzione di rischio che il Gruppo è tecnicamente in grado di assumere senza violare i requisiti regolamentari o gli altri vincoli imposti dagli azionisti o dall'Autorità di vigilanza.

La determinazione delle soglie è valutata caso per caso, anche attraverso decisioni manageriali da parte del Consiglio di Amministrazione, rispettando i requisiti regolamentari e degli Organi di controllo.

Le metriche sono regolarmente oggetto di monitoraggio e reportistica, almeno trimestrale. Il monitoraggio, per competenza, è effettuato dalla Direzione CRO e dalla Direzione CFO.

La definizione del Risk Appetite Framework è un processo articolato guidato dal Chief Risk Officer e dal Chief Financial Officer che si sviluppa in coerenza con i processi di ICAAP, ILAAP e Recovery Plan e rappresenta la cornice di rischio all'interno della quale sono sviluppati il Budget ed il Piano Strategico. In questo modo è garantita coerenza tra la strategia e la politica di assunzione dei rischi ed il processo di Pianificazione e di Budget.

Nell'ambito del processo di aggiornamento annuale del RAF è possibile individuare alcune fasi principali:

identificazione dei rischi; questa fase è condivisa e propedeutica ai processi di valutazione di adeguatezza del capitale e della liquidità ICAAP/ILAAP. L'attività prevede l'identificazione da parte del Risk Management di Capogruppo di tutti i rischi - sia quantitativi sia qualitativi - ai quali il Gruppo è o potrebbe essere esposto, avuto riguardo alla propria operatività e ai mercati di riferimento. Il processo di

identificazione dei rischi coinvolge anche la società Fineco Asset Management, le cui valutazioni sono incluse nella mappa dei rischi a livello consolidato di Gruppo;

  • definizione ed approvazione del Risk Appetite da parte del Consiglio di Amministrazione di Gruppo;
  • monitoraggio e reporting trimestrale degli indicatori di Risk Appetite.

In coerenza con il principio di progressiva integrazione dei principi di sostenibilità ambientale e sociale (ESG) enunciato nello statement, e conformemente alle più recenti indicazioni rilasciate dai regulator in materia, la Dashboard del Risk Appetite integra alcuni indicatori di rischio/performance volti a monitorare, rispettivamente, l'obiettivo degli investimenti ESG del portafoglio di proprietà del Gruppo, la concentrazione garanzie immobiliari in aree ad elevato rischio sismico/idrogeologico (a specifico presidio del rischio climatico ed ambientale) e una serie di parametri rilevanti in ambito di rischio di condotta e trasparenza bancaria.

Impatto della crisi determinata dalla pandemia COVID- 19 sugli indicatori di RAF

Il monitoraggio degli indicatori del Risk Appetite Framework non ha individuato superamenti dei livelli soglia stabiliti dal Consiglio di Amministrazione dovuti alla crisi determinata dall'emergenza sanitaria COVID-19.

Processo di Valutazione dell'Adeguatezza Patrimoniale (ICAAP - Internal Capital Adequacy Assessment Process)

La valutazione del profilo di rischio complessivo del Gruppo è effettuata annualmente con l'ICAAP, che rappresenta il processo di autovalutazione dell'adeguatezza patrimoniale, le cui risultanze sono oggetto di discussione e analisi da parte dell'Autorità di Vigilanza.

Il processo ICAAP incorpora due prospettive complementari: prospettiva economica e la prospettiva normativa. Tali prospettive si integrano reciprocamente e sono incorporate nelle attività e nelle decisioni imprenditoriali rilevanti.

Tramite la prospettiva normativa interna il Gruppo gestisce l'adeguatezza patrimoniale assicurando di essere in grado di soddisfare tutti i requisiti normativi e le richieste di Vigilanza relative al capitale nonché di poter far fronte agli altri vincoli patrimoniali interni ed esterni nel tempo. L'obiettivo è quindi quello di garantire, anche in un'ottica prospettica, che la dotazione di Fondi Propri sia sufficiente a rispettare l'Overall Capital Requirement ed il Pillar 2 Guidance. Con la prospettiva economica interna il Gruppo gestisce l'adeguatezza economica del proprio capitale assicurando che i rischi economici siano coperti in misura sufficiente mediante la dotazione di risorse patrimoniali interne. La prospettiva economica considera uno spettro di rischi più ampio rispetto a quella normativa (si cita a titolo di esempio il rischio tasso di interesse).

Per la prospettiva economica di Secondo Pilastro, la metrica di riferimento è la Risk Taking Capacity, pari al rapporto tra il capitale disponibile (Available Financial Resources - AFR) ed il Capitale Interno Complessivo; tale metrica è monitorata con cadenza trimestrale ed illustrata agli Organi Sociali all'interno della Relazione sulle esposizioni al rischio di Gruppo.

Impatto della crisi determinata dalla pandemia da COVID-19 sul Processo di Valutazione dell'Adeguatezza Patrimoniale

(ICAAP)

A partire dal resoconto ICAAP & ILAAP 2020, relativo ai dati al 31 dicembre 2020, il Gruppo ha integrato nell'ambito degli ICAAP Stress Test gli effetti della pandemia COVID-19 sulle esposizioni, sulla redditività e sull'adeguatezza patrimoniale del Gruppo. Tale rappresentazione considera tra le ipotesi macroeconomiche il perdurare dell'emergenza sanitaria COVID 19, shock depressivi sulla produzione industriale e sulla domanda in molteplici settori e l'erosione delle previsioni di crescita di medio lungo termine. Sia la solidità sia la redditività del Gruppo sono risultati poco impattate dagli esercizi di stress.

Alla data attuale, non sono stati tuttavia registrati impatti negativi derivanti dalla pandemia per il Gruppo grazie al modello di business diversificato, alle prudenti politiche di erogazione che hanno sempre caratterizzato la Banca e alla tipologia di prodotti creditizi offerti, assistiti ove possibili da garanzie reali.

Cultura del rischio

Come evidenziato nel Risk Appetite Framework, il Gruppo conferma l'orientamento strategico verso l'adozione di un solido modello di business con una bassa propensione al rischio al fine di creare le basi per profitti sostenibili e ritorno sul costo del capitale, garantendo continuità nella generazione dei ricavi. L'ambizione del Gruppo è raggiungere tale risultato con il supporto di un ottimale Sistema di Controlli Interni con procedure efficaci ed efficienti nella gestione di ogni rischio.

Al fine di interiorizzare tali principi valori e implementare la cultura del rischio nelle attività giornaliere sono sviluppate numerose iniziative, in particolare:

  • sono istituiti Comitati manageriali al fine di assicurare un livello di consapevolezza dei rischi diffuso a tutti i livelli organizzativi, con il coinvolgimento sia delle strutture di business sia di controllo (c.d. "tone from the top);
  • sono implementati meccanismi di incentivazione che considerano una ponderazione per i rischi legati all'andamento annuale di un sottoinsieme degli indicatori del RAF (c.d. "CRO Dashboard");
  • sono mantenuti rapporti continuativi con i Chief Risk Officer delle Società del Gruppo, per condividere l'informativa sul profilo di rischio e sui piani di sviluppo per migliorarne l'evoluzione e la gestione dei rischi;
  • sono svolte periodiche attività di induction con il Consiglio di Amministrazione ed approfondimento di tematiche riguardanti i rischi con il Comitato Rischi e Parti Correlate;
  • sono offerti ai dipendenti corsi specifici allo scopo di sviluppare e uniformare la comprensione dei rischi e la loro conoscenza (ad esempio relativo ai rischi operativi e reputazionali).

Sezione 1 – Rischi del consolidato contabile

Nella presente sezione sono fornite le informazioni riferite a FinecoBank e Fineco AM, imprese incluse nel consolidato contabile.

Per quanto riguarda Fineco AM, il presidio ed il controllo dei rischi sono assicurati dalla funzione Risk Management della società, affidata al Chief Risk Officer, gerarchicamente dipendente dal CEO e funzionalmente dipendente dal CRO di FinecoBank S.p.A.. Il sistema dei controlli interni di FinecoBank è strutturato secondo le indicazioni normative previste dalla legislazione vigente. Le modalità di controllo, monitoraggio e reporting già in essere in FinecoBank sono state estese a Fineco AM modificando, qualora necessario, le modalità di analisi ed i controlli adattandoli alla dimensione, natura e complessità del business.

Nello specifico sono due le principali attività di gestione del rischio svolte: la tradizionale attività di controllo dell'aderenza del profilo di rischio/rendimento di ciascun fondo (Fund Risk Management) e l'attività di presidio dei rischi operativi (Operational Risk Management), peraltro previste dalla normativa irlandese.

Informazioni di natura quantitativa

A. Qualità del credito

Come previsto nella Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", i crediti a vista verso banche e banche centrali, rilevati nella voce di bilancio "Cassa e disponibilità liquide", sono inclusi nella definizione di esposizioni creditizie per cassa ma sono convenzionalmente esclusi dalle tabelle relative all'informativa quantitativa sulla qualità del credito riportate nella presente Sezione 1 "Rischi del consolidato contabile".

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica

A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)

(Importi in migliaia)
Portafogli/qualità Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute
deteriorate
Esposizioni
scadute non
deteriorate
Altre
esposizioni non
deteriorate
Totale
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 2.067 1.412 812 29.665 31.934.553 31.968.509
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
- - - 29.492 29.492
3. Attività finanziarie designate al fair value - - - - -
4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value - - - 79 79
5. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - -
Totale 30/06/2022 2.067 1.412 812 29.665 31.964.124 31.998.080
Totale 31/12/2021 2.141 1.179 1.061 22.303 30.908.361 30.935.045

Non sono presenti crediti acquistati deteriorati.

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)

(Importi in migliaia)
Deteriorate Non deteriorate
Portafogli/qualità Esposizione
lorda
Rettifiche di
valore
complessive
Esposizione
netta
Write-off*
parziali
complessivi
Esposizione
lorda
Rettifiche di
valore
complessive
Esposizione
netta
Totale
(esposizione
netta)
1. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
24.602 (20.311) 4.291 - 31.982.867 (18.649) 31.964.218 31.968.509
2. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
- - - - 29.493 (1) 29.492 29.492
3. Attività finanziarie designate al fair value - - - - X X - -
4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fair value
- - - - X X 79 79
5. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - - - -
Totale 30/06/2022 24.602 (20.311) 4.291 - 32.012.360 (18.650) 31.993.789 31.998.080
Totale 31/12/2021 24.541 (20.160) 4.381 - 30.948.948 (18.358) 30.930.664 30.935.045

(Importi in migliaia)

Portafogli/qualità Attività di evidente scarsa qualità creditizia Altre attività
Minusvalenze cumulate Esposizione netta
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - 1 11.104
2. Derivati di copertura - - 1.140.627
Totale 30/06/2022 - 1 1.151.731
Totale 31/12/2021 - 7 132.884

B. Informativa sulle entità strutturate (diverse dalle società per la cartolarizzazione)

B.1 Entità strutturate consolidate

Nessun dato da segnalare.

B.2 Entità strutturate non consolidate contabilmente

B.2.1 Entità strutturate consolidate prudenzialmente

Nessun dato da segnalare.

B.2.2 Altre entità strutturate

Informazioni di natura qualitativa

Il Gruppo ha esposizioni verso entità strutturate non consolidate per effetto di investimenti in quote emesse da fondi di investimento (O.I.C.R.) che si qualificano quali entità strutturate secondo l'IFRS 12.

Informazioni di natura quantitativa

La seguente tabella riporta le attività, le passività e l'esposizione fuori bilancio nei confronti di entità strutturate rappresentate da quote di O.I.C.R. non consolidate.

(Importi in migliaia)
Voci di bilancio / tipologia di
entità strutturata
Portafogli contabili
dell'attivo
Totale attività
(a)
Portafogli
contabili del
passivo
Totale passività
(b)
Valore contabile
netto (c=a-b)
Esposizione massima al
rischio di perdita (d)
Differenza tra
esposizione al rischio di
perdita e valore
contabile (e=d-c)
1. Società veicolo - - - - - - -
2. O.I.C.R. MFV 675 MFV - 675 675 -
CA 43.900 CA 780 43.120 43.900 780
HFT - HFT - - - -
Totale 44.575 780 43.795 44.575 780

Legenda

MFV = Attività finanziarie obbligatoriamente al fair value CA: Costo Ammortizzato HFT = Attività finanziarie di negoziazione

Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale 1.1 Rischio di credito

Informazioni di natura qualitativa

1. Aspetti generali

Obiettivo del Gruppo è quello di fornire un'adeguata gamma di prodotti che possa soddisfare e fidelizzare la clientela mediante una offerta competitiva e completa. Lo sviluppo dei prodotti e l'offerta si conciliano con il mantenimento della qualità del portafoglio e, comunque, con adeguati processi che consentano di monitorare la redditività.

I fattori che generano il rischio di credito sono determinati da politiche di accettazione e di valutazione del merito creditizio che sono sempre adeguatamente correlate al rapporto rischio/rendimento del prodotto nonché in linea con la propensione al Rischio (Risk Appetite) stabilita dal Consiglio di Amministrazione.

La qualità del portafoglio, costantemente monitorata e supportata da strumenti di mitigazione del rischio, è presidiata con modelli di scoring che contribuiscono alla valutazione in erogazione rendendola omogenea e controllata. Il monitoraggio del portafoglio e la sua segmentazione per prodotto e anzianità consentono, oltre ad un adeguato controllo sui livelli di rischiosità, la comprensione delle migliori strategie in erogazione. L'individuazione di eventuali aree di maggior rischio consentono interventi sia sui sistemi automatizzati di valutazione sia sulle normative di erogazione, con la possibilità di agire, in via preventiva, per la limitazione del rischio di credito.

L'offerta di prodotti di credito si è evoluta nel corso degli anni, in particolar modo attraverso l'offerta di mutui fondiari e la concessione di aperture di credito in conto corrente garantite da pegno su titoli e fondi con la clausola di rotatività (Credit Lombard). Credit Lombard è la soluzione di FinecoBank adatta a chi possiede patrimoni e desidera ottenere liquidità aggiuntiva dai propri investimenti.

L'offerta di mutui riguarda, principalmente, mutui per l'acquisto di prima e seconda casa (compresa la surroga), oltre a mutui liquidità e, in via residuale, mutui su immobili non residenziali.

Il Gruppo ha inoltre continuato lo sviluppo dei prodotti già presenti in catalogo, quali l'emissione di carte di credito a saldo a favore della clientela correntista e l'erogazione di prestiti personali. Questi ultimi possono essere valutati anche con la modalità "Instant approval", servizio che consente di valutare la richiesta in pochi istanti e di erogare il prestito in tempo reale a clientela selezionata.

Le scelte di investimento della liquidità aziendale sono guidate da un approccio prudente volto al contenimento dei rischi di credito e prevedono principalmente l'acquisto di titoli governativi dell'area Euro a diversificazione dell'esposizione in strumenti obbligazionari emessi da UniCredit S.p.A. che saranno portati a scadenza. Al fine di ottimizzare il portafoglio, diversificando il rischio di controparte, nel primo semestre 2022 il Gruppo ha incrementato l'esposizione in titoli di Stato (per maggiori dettagli si rimanda all'Informativa relativa alle esposizioni in titoli emessi da Stati sovrani).

Impatti derivanti dalla pandemia COVID-19

Al 30 giugno 2022 non si rilevano impatti significativi della crisi derivante dalla pandemia COVID-19 in termini di deterioramento del portafoglio dei crediti di finanziamento verso la clientela ordinaria di Gruppo. Quest'ultimo è infatti costituito principalmente da crediti accordati alla clientela al dettaglio, prevalentemente assistiti da garanzie reali finanziarie ed immobiliari, ed erogati in applicazione di un'attenta e prudente politica di concessione. Nel caso dei mutui fondiari il loan to value medio è, infatti, pari a circa il 50% ed i fidi accordati prevedono l'acquisizione di garanzie con margini conservativi.

In risposta all'incertezza generata dalla pandemia COVID19 e all'adozione delle misure di sostegno statali, le principali Autorità europee ed internazionali (IASB, EBA, BCE, Commissione Europea, ecc.) hanno fornito agli enti indicazioni sul trattamento prudenziale delle esposizioni creditizie. Coerentemente a tali indicazioni, l'applicazione di misure di sostegno nella forma di moratorie legislative o private che rispettavano i requisiti stabiliti dall'EBA, non si sono configurate come misure di concessione (forborne) fino a marzo 2021 in quanto ritenute di natura preventiva e di portata generica (e non formulate ad hoc per il cliente). Le misure a sostegno concesse dopo marzo 2021, sono state valutate e classificate in linea con il framework prudenziale vigente.

Al 30 giugno 2022 FinecoBank, adottando un approccio prudenziale ed in seguito alle evidenze emerse sulle posizioni a cui è stata concessa la moratoria, ha provveduto ad incrementare gli accantonamenti per tali esposizioni.

Per i dettagli quantitativi sull'asset quality delle moratorie accordate da FinecoBank alla clientela, si rimanda all'informativa riguardante le esposizioni soggette alle misure applicate in risposta alla crisi determinata dal COVID-19, prevista dagli EBA/GL/2020/07. Tale informativa, oltre ad essere trasmessa regolarmente alle Autorità di Vigilanza, è integrata nell'informativa consolidata di Terzo Pilastro al 30 giugno 2022.

In considerazione degli impatti limitati appena descritti, il Gruppo non ha ritenuto necessario modificare né le strategie creditizie, né la propria politica di gestione, misurazione e controllo del rischio di credito.

Impatti derivanti dal conflitto Russia - Ucraina

Al 30 giugno 2022 non si rilevano impatti significativi della crisi derivante dal conflitto Russia - Ucraina in termini di deterioramento del portafoglio dei crediti di finanziamento verso la clientela ordinaria di Gruppo. Nei prossimi trimestri potrebbero esserci impatti per effetto dell'aumento dell'inflazione contenuti ai soli crediti non garantiti.

2. Politiche di gestione del rischio di credito

2.1 Aspetti organizzativi

Al fine di garantire un adeguato presidio del rischio di credito, il Gruppo FinecoBank si è dotato di un efficace sistema di governance interna, organizzato su distinti ed articolati livelli di responsabilità.

Al primo livello, il processo creditizio relativo ai crediti di finanziamento verso clientela ordinaria e il processo di concessione e allocazione dei plafond per controparti istituzionali è di responsabilità della Direzione Chief Lending Officer (CLO). In tale contesto la Direzione CLO effettua sia la valutazione del merito creditizio della clientela e delle controparti con cui il Gruppo svolge attività creditizie, sia il monitoraggio andamentale delle singole esposizioni creditizie, al fine di rilevare tempestivamente eventuali anomalie ed effettuare le necessarie classificazioni prudenziali.

In aggiunta al monitoraggio andamentale, la Direzione CLO provvede anche a calcolare i tassi di decadimento della clientela per tipologia di prodotto, finalizzati ad intercettare incrementi nella rischiosità dei prodotti offerti dal Gruppo alla propria clientela, e alla stima dei parametri di rischio (PD e LGD) utilizzati per il calcolo delle perdite attese in ambito IFRS 9.

Al secondo livello, le attività di indirizzo e controllo del rischio di credito e del rischio controparte sono di responsabilità del Chief Risk Officer. All'interno della Direzione CRO il Team Credit Risk & Internal Capital ha la responsabilità di:

  • monitorare, attraverso controlli di secondo livello, il credito concesso alla clientela, focalizzandosi più in generale sulla qualità complessiva del portafoglio crediti della Banca rilevando tempestivamente eventuali fenomeni di anomalia;
  • supportare la Direzione CLO nello sviluppo e nella manutenzione dei modelli di scoring utilizzate dalla Banca per la valutazione del merito creditizio della propria clientela al dettaglio;
  • verificare, attraverso controlli di secondo livello, il corretto svolgimento del monitoraggio andamentale sulle singole esposizioni, valutando la coerenza delle classificazioni prudenziali e l'adeguatezza delle rettifiche di valore;
  • monitorare, attraverso controlli di secondo livello, il grado di concentrazione delle garanzie reali finanziarie verso singoli emittenti, e delle garanzie immobiliari in aree ad elevato rischio climatico e ambientale;
  • analizzare il livello di rischiosità dei singoli prodotti, verificando periodicamente la correttezza dei tassi di decadimento della clientela al dettaglio calcolati dalla Direzione CLO;
  • definire un modello di reporting per il Gruppo specificando le regole di rilevazione di stock e flussi;
  • definire i parametri creditizi (PD e LGD) utili per la definizione del pricing del prodotto, nell'ambito del lancio di un nuovo prodotto di credito;
  • sviluppare e manutenere le metodologie per il calcolo delle perdite attese conformemente al principio contabile IFRS9, ed effettuare i controlli di data quality sulle rettifiche di valore;
  • sviluppare e manutenere i modelli per il calcolo del Capitale Interno dei rischi di credito e applicare i relativi scenari di stress;
  • monitorare il rischio di credito e il rischio paese derivante dagli investimenti strategici del Gruppo, tenendo in adeguata considerazione l'esposizione delle controparti ai rischi ambientali, sociali e di governance (ESG), e la loro capacità di fronteggiarli;
  • verificare sistematicamente il rispetto dei limiti operativi relativi all'attività di marginazione e formulare analisi di scenario (stress test) per la valutazione della sostenibilità dell'operatività dal punto di vista economico e patrimoniale;
  • supportare il Department CFO nella formulazione dei dati di forecast e di budget relativi alle rettifiche su crediti.

2.1.1 Fattori che generano il rischio di credito

Nello svolgimento della propria attività creditizia il Gruppo è esposto al rischio che i crediti possano, a causa del deteriorarsi delle condizioni finanziarie dell'obbligato, non essere onorati alla scadenza e debbano pertanto essere svalutati in tutto o in parte. Tale rischio è sempre inerente all'attività tradizionale di erogazione del credito, a prescindere dalla forma tecnica in cui si estrinseca.

Le principali cause d'inadempienza sono riconducibili al venir meno dell'autonoma capacità del prenditore di assicurare il rimborso del debito, come pure anche al manifestarsi di circostanze macroeconomiche e politiche che si riflettono sulle condizioni finanziarie del debitore.

Oltre alle attività di concessione ed erogazione del credito, il Gruppo è esposto all'ulteriore rischio di controparte. Si definisce infatti come rischio di controparte il rischio che la controparte di una delle transazioni risulti inadempiente prima del regolamento definitivo dei flussi finanziari della transazione stessa.

Altre attività bancarie, oltre alle tradizionali di prestito e deposito, possono esporre il Gruppo ad ulteriori rischi di credito. Il rischio di controparte può, per esempio, derivare da:

  • sottoscrizione di contratti derivati;
  • compravendite di titoli, "futures", valute;
  • detenzione di titoli di terzi.

Le controparti di tali transazioni o gli emittenti di titoli detenuti da società del Gruppo potrebbero risultare inadempienti a causa di insolvenza, eventi politici ed economici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni. Inadempimenti di un elevato numero di transazioni ovvero di una o più operazioni di importo significativo, avrebbero un effetto materialmente negativo sull'attività, sulla condizione finanziaria e sui risultati operativi del Gruppo.

Generano inoltre "Rischio di Credito Non Tradizionale" le operazioni leva/short effettuate con prestito titoli. Le operazioni leva/short effettuate con prestito titoli, anche in presenza di stop loss automatici effettuati all'interno dei margini, possono generare rischio di credito in mancanza di liquidità del titolo (ad esempio, in caso di eventi traumatici che pregiudichino il normale funzionamento dei mercati) e/o margine non sufficiente. Per prevenire tali eventi sono periodicamente sviluppate analisi di scenario volte a valutare gli impatti e porre in essere opportune politiche di mitigazione.

Il Gruppo, pertanto, controlla e gestisce lo specifico rischio di ciascuna controparte così come il rischio complessivo del portafoglio crediti attraverso processi, strutture e regole volte ad indirizzare, controllare e standardizzare la valutazione e la gestione di tale rischio, in linea con i principi e la best practice di Gruppo.

2.2 Sistema di gestione, misurazione e controllo

Il rischio di credito, associato alla perdita potenziale derivante dal default del cliente/emittente o da un decremento del valore di mercato di un'obbligazione finanziaria dovuta al deterioramento del suo merito creditizio, è misurato a livello di singola controparte/transazione e a livello di intero portafoglio.

Come anticipato, la valutazione del rischio di credito durante la fase di erogazione dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria è effettuata dalla Direzione CLO, ed è supportata da sistemi automatizzati di valutazione (c.d. sistemi di credit scoring). Tali sistemi sono inoltre integrati con tutte le informazioni ed evidenze disponibili: dati pubblici e privati rivenienti da Credit Bureau, flussi di Centrale Rischi o richieste di prima informazione a Banca d'Italia ed altre informazioni andamentali sulla clientela storicizzate dal Gruppo. L'attenzione in fase di erogazione è sempre posta alla possibilità di sfruttare, al meglio, tutte le informazioni relative alla clientela fornite dalla Banca e dal Sistema.

La raccolta di eventuali garanzie, la loro valutazione ed i margini tra il fair value della garanzia e la somma concessa sono di semplice supporto per la mitigazione del rischio di credito, ma non esiste una rilevante correlazione positiva tra il valore della garanzia finanziaria ed il merito creditizio del richiedente. Le regole per l'ammissibilità, la valutazione, il monitoraggio e la gestione delle garanzie all'interno del Gruppo FinecoBank sono disciplinate da una specifica Global Policy in tema di Collateral Management.

La Direzione CRO, in qualità di funzione di controllo dei rischi, svolge controlli di secondo livello su tutte le fasi che caratterizzano il processo creditizio relativo ai crediti di finanziamento verso clientela ordinaria. I controlli, che sono basati principalmente sullo sviluppo di indicatori che permettono di effettuare monitoraggi ad evento, vertono sulla verifica del rispetto della normativa interna e dei poteri delegati conferiti dal Consiglio di Amministrazione alle strutture deliberanti e sull'individuazione di irregolarità a livello di singola esposizione o di portafoglio, anche in relazione al portafoglio garanzie. In aggiunta ai controlli sopra descritti sono svolti anche monitoraggi periodici focalizzati sulla valutazione della qualità e della performance del portafoglio crediti.

La valutazione del merito creditizio delle controparti con cui il Gruppo svolge attività creditizia è effettuata dalla Direzione CLO nell'ambito del processo di concessione e allocazione dei plafond assegnati al Gruppo Economico di appartenenza della controparte, ossia considerando l'esposizione del Gruppo nei riguardi di tutti i soggetti giuridicamente o economicamente collegati alla controparte. I Plafond sono dei "tetti di rischio" e rappresentano i limiti più alti in termini di rischio di credito che il Gruppo è disposto ad accettare nei confronti di una determinata controparte.

Il Consiglio di Amministrazione approva annualmente il Risk Appetite ed il "Piano di Investimenti"; il primo definisce la propensione ed i limiti per gli investimenti strategici di Gruppo, il secondo fornisce indicazione della composizione degli investimenti strategici del Gruppo. Sulla base delle linee guida del Consiglio di Amministrazione il Gruppo definisce specifici limiti di rischio (plafond) verso ciascuna controparte FIBS ("Istituzioni Finanziarie, Banche e Sovereign") o Corporate con la quale il Gruppo avrà una esposizione creditizia, sempre nel rispetto dei limiti regolamentari delle Grandi Esposizioni ove applicabili. La materia è disciplinata dalla Global Policy "Attività creditizia con Istituzioni Finanziarie, Banche, Stati sovrani e controparti Corporate", che definisce i principi e regole per un'efficiente e completa valutazione, controllo e limitazione del rischio di credito e di controparte associato all'attività creditizia con le suddette controparti, inclusi gli emittenti di strumenti obbligazionari presenti nel portafoglio bancario. Come stabilito nella Global Policy, la Direzione CLO, oltre a valutare il merito creditizio delle controparti e approvare i plafond richiesti dalle diverse funzioni di Gruppo conformemente ai poteri di delega tempo per tempo vigenti, effettua il monitoraggio operativo. Quest'ultimo è volto ad assicurare che tutte le funzioni

di Gruppo rispettino in ogni momento i plafond assegnati, i limiti delle Grandi Esposizioni e delle Parti Correlate, e che le controparti del Gruppo mantengano un merito creditizio sufficientemente elevato.

La Direzione CRO invece effettua il monitoraggio sistematico a livello accentrato e di singola controparte con esposizione rilevante, incentrato sull'analisi di una serie di indicatori di Early Warning, e svolge dei controlli di secondo livello sul rispetto del limite sulle Grandi Esposizioni e sulle esposizioni verso Parti Correlate.

In sostanza il processo di monitoraggio di secondo livello, effettuato dalla Direzione CRO, ha l'obiettivo di analizzare la qualità del credito e le dinamiche delle esposizioni a rischio calcolando indicatori sintetici di rischio e rappresentandone l'evoluzione nel tempo al fine di predisporre piani d'azione necessari a mitigare o evitare i fattori di rischio. In particolare, la Direzione CRO predispone la Relazione trimestrale sulle esposizioni a rischio, indirizzata al Consiglio di Amministrazione; in tale contesto è evidenziato l'andamento del portafoglio crediti e le risultanze dei controlli di secondo livello svolti nel periodo di riferimento. Con particolare riferimento al portafoglio crediti di finanziamento verso clientela ordinaria è riportata l'analisi dei flussi tra classificazioni, lo stock dei crediti deteriorati e delle posizioni che usufruiscono di moratorie di pagamento e le relative perdite attese. Sono inoltre evidenziate le risultanze dei controlli di secondo livello svolti nel periodo di riferimento sulla concentrazione delle garanzie reali finanziarie acquisite dal Gruppo come collateral per gli affidamenti in conto corrente. Con riferimento alle esposizioni verso controparti finanziarie, Banche e Stati Sovrani, sono invece evidenziate le risultanze dei monitoraggi sul rischio emittente, rischio controparte e rischio paese.

Nell'ambito del presidio sul rischio paese sono monitorati alcuni indicatori (Worldwide Governance Indicator) sviluppati da un team di ricercatori in collaborazione con la World Bank, che hanno l'obiettivo di esprimere in modo sintetico l'efficacia delle politiche attuate dalle autorità governative delle diverse nazioni, e un indicatore specifico di rischio ambientale, denominato ND-Gain, sviluppato da un team di ricercatori dell'università statunitense Notre Dame. Quest'ultimo indicatore considera due grandezze fondamentali: il livello di vulnerabilità di un paese ai cambiamenti climatici ("vulnerability") e il posizionamento della rispettiva nazione in termini di capacità economica, sociale e di governance per far fronte ai mutamenti del clima ("readiness"). I due indicatori sono confrontati al fine di determinare l'esposizione di quel paese ai rischi climatici e ambientali.

A seguito dell'adozione avvenuta a partire dal 1° gennaio 2018 del principio contabile IFRS 9: Strumenti finanziari è stato introdotto un nuovo modello contabile di impairment per le esposizioni creditizie basato su (i) un approccio di "expected losses" al posto di quello precedente basato sulla rilevazione di "incurred losses" e (ii) sul concetto di perdita attesa "lifetime". Per ogni dettaglio si rimanda al paragrafo 2.3. Metodi di misurazione delle perdite attese.

Impatti derivanti dalla pandemia COVID-19

In seguito al mancato rinnovo da parte dell'EBA delle proprie linee guida in materia di moratorie, tutte le moratorie attivate tra il 1 aprile 2021 e il 31 dicembre 2021 sono state classificate caso per caso, secondo il framework prudenziale vigente. In ogni caso, tutte le moratorie attive sono sottoposte ad un attento monitoraggio volto ad identificare tempestivamente eventuali segnali di deterioramento del credito. Tale monitoraggio, condotto anche attraverso l'utilizzo di indicatori di allerta precoce e l'interrogazione di basi dati esterne (Centrale Rischi, CRIF..), non ha finora evidenziato elementi di criticità a livello di portafoglio.

Impatti derivanti dal conflitto Russia – Ucraina

Al 30 giugno 2022 non si rilevano impatti significativi della crisi derivante dal conflitto Russia - Ucraina in termini di migrazione di posizioni a non performing o di incremento del rischio di credito delle controparti con cui il Gruppo svolge attività creditizia. Di conseguenza non vi sono impatti nemmeno in termini di rettifiche su crediti.

2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese

Secondo le logiche previste dal principio contabile IFRS 9, sono oggetto di calcolo di impairment le attività finanziarie al costo ammortizzato, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e le rilevanti esposizioni fuori bilancio.

Tali strumenti sono classificati nello stadio 1, stadio 2 o stadio 3 a seconda della loro qualità creditizia assoluta o relativa rispetto all'erogazione iniziale. In particolare:

  • Stadio 1: comprende le esposizioni creditizie di nuova erogazione o acquisizione nonché le esposizioni che non hanno subito un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto alla data di iscrizione iniziale;
  • Stadio 2: comprende le esposizioni creditizie che, sebbene performing, hanno subito un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto alla data di iscrizione iniziale;
  • Stadio 3: comprende le esposizioni creditizie deteriorate.

Per le esposizioni appartenenti allo stadio 1 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale fino ad un anno.

Per le esposizioni appartenenti agli stadi 2 o 3 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale pari alla durata residua della relativa esposizione.

Al fine di rispondere alle richieste del principio, il Gruppo ha sviluppato specifici modelli per il calcolo della perdita attesa che fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD stimati in modo conservativo e ai quali sono apportati specifici correttivi al fine di garantire la piena coerenza con la normativa contabile. In tale ambito si è altresì proceduto all'inclusione di informazioni di tipo "forward looking" (c.d. "FLI") attraverso l'elaborazione di specifici scenari. Nell'ambito del processo di revisione dei propri modelli, la Direzione CRO di FinecoBank è in fase di adozione di un nuovo tipo di modellistica applicata al portafoglio mutui e prestiti personali. Tale modellistica rivede la determinazione delle c.d. Forward Looking Information coerentemente con l'andamento passato del portafoglio crediti della Banca e considera i fattori di rischio ESG nel processo di provisioning (ad esempio valutando la collocazione degli immobili e la classe energetica degli stessi).

La perdita attesa è calcolata per le controparti istituzionali, utilizzando i parametri di rischio forniti dal fornitore esterno Moody's Analytics.

Al fine del calcolo della perdita attesa, per le controparti retail, non avendo a disposizione sistemi di rating interni, i parametri di PD ed LGD sono stimati con una metodologia differente a seconda del tipo di prodotto.

Per i prestiti personali la PD è stimata da un modello sviluppato internamente dalla Direzione CRO che, sulla base della performance del portafoglio degli ultimi 7 anni (in coerenza con la massima maturity del prodotto), calcola una curva di PD a cui ogni singola posizione è associata in base alla sua anzianità. La LGD è calcolata prendendo in considerazione l'importo medio del recupero delle sofferenze, determinato e aggiornato su base analitica dalla funzione di recupero crediti sulla base delle informazioni a disposizione della Banca.

Per i mutui, in assenza di una sufficiente profondità storica dei dati di default e recuperi (Fineco eroga mutui dal 2016), è utilizzata una curva di PD stimata con criteri conservativi rispetto ai tassi di default attualmente registrati. La LGD è stimata attraverso un modello che tiene in considerazione la coverage media applicata alle esposizioni non performing, determinata e aggiornata su base analitica dalla funzione di recupero crediti sulla base delle informazioni a disposizione della Banca, le spese legali per il recupero, l'importo del debito residuo, e il rapporto tra quest'ultimo e il valore dell'immobile a garanzia (Exposure to Value – ETV).

Per le altre esposizioni la PD è sostituita dal tasso di decadimento medio osservato dalle matrici di transizione che definiscono il passaggio a deteriorato, mentre la LGD è calcolata prendendo in considerazione l'importo medio del recupero delle sofferenze, determinato e aggiornato su base analitica dalla funzione di recupero crediti sulla base delle informazioni a disposizione della Banca.

Infine, per recepire quanto previsto dal principio contabile IFRS 9, le proxy dei parametri sono corrette mediante analisi prospettiche denominate Forward Looking Information.

Un aspetto chiave derivante dal modello contabile richiesto per il calcolo della perdita creditizia attesa è rappresentato dal modello di Stage Allocation finalizzato a trasferire le esposizioni fra Stadio 1 e Stadio 2 (essendo lo Stadio 3 equivalente a quello delle esposizioni deteriorate), laddove lo Stadio 1 include principalmente le esposizioni di nuova erogazione e le esposizioni che alla data di reporting non presentano un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale.

Il modello di valutazione della Stage Allocation opera sempre a livello di singola esposizione, e si basa su una combinazione di elementi relativi ed elementi assoluti. Gli elementi principali sono:

  • il confronto fra il rating della controparte alla data di riferimento e quello registrato alla data di apertura del rapporto/acquisto dei titoli. La metodologia prevede che la posizione passi in stage 2 allo sforamento di una determinata soglia, fissata in termini di notch dal rating rilevato alla data di prima rilevazione dell'esposizione;
  • elementi assoluti quali i backstop previsti dalla normativa (e.g. 30 giorni di scaduto);
  • ulteriori evidenze interne (e.g. classificazione forborne).

Con riferimento alle controparti istituzionali emittenti di strumenti finanziari che il Gruppo acquista a titolo di investimento, o con cui il Gruppo svolge attività creditizia, l'approccio utilizzato è quello basato sul rating esterno assegnato dall'agenzia Moody's. Come già anticipato, la metodologia prevede che la posizione passi in stage 2 allo sforamento di una determinata soglia, fissata in termini di notch dal rating rilevato alla data di prima rilevazione dell'esposizione.

Con riferimento alle controparti retail, in assenza di rating interni il Gruppo si avvale dei backstop previsti dalla normativa e di ulteriori evidenze interne. In tale contesto sono classificate in stage 2 tutte le esposizioni che presentano più di 30 giorni di scaduto, a prescindere dalla materialità dello scaduto, o per le quali sono disponibili ulteriori informazioni che lasciano presumere un deterioramento del merito creditizio della controparte. Per le esposizioni al dettaglio classificate in stage 2, diversamente dalle esposizioni classificate in stage 3, non è previsto un periodo di prova (cure period) per il rientro alla classe di rischio precedente. Di conseguenza, nel momento in cui cessano le condizioni per la classificazione a stage 2 (ad esempio i 30 giorni di scaduto), provvisto che non vi siano ulteriori evidenze che lasciano presumere un deterioramento del merito creditizio della controparte, le esposizioni sono automaticamente riclassificate in stage 1.

I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti si basano sull'attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale e interessi che, coerentemente al modello di gestione del portafoglio, possono fare riferimento anche ad operazioni di mercato; ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall'individuazione degli incassi stimati, dalle relative date di incasso e dal tasso di attualizzazione da applicare.

In particolare, l'importo della perdita, per le esposizioni deteriorate classificate come sofferenze, inadempienze probabili e esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate, secondo le categorie più avanti specificate, è ottenuto come differenza tra il valore di iscrizione e il valore attuale degli stimati flussi di cassa, scontati al tasso di interesse originario dell'attività finanziaria.

Per tutte le posizioni a tasso fisso il tasso di interesse così determinato è mantenuto costante anche negli esercizi successivi, mentre per le posizioni a tasso variabile il tasso di interesse viene aggiornato in base alle condizioni espresse contrattualmente.

Laddove il tasso originario non sia direttamente reperibile, oppure il suo reperimento sia eccessivamente oneroso, si applica la sua migliore approssimazione, anche ricorrendo a soluzioni alternative ("practical expedients") che non alterano comunque la sostanza e la coerenza coi principi contabili internazionali.

I tempi di recupero sono stimati sulla base di business plan o di previsioni basate sull'esperienza storica dei recuperi osservati per classi omogenee di finanziamenti, tenuto conto del segmento di clientela, della forma tecnica, della tipologia di garanzia e di altri eventuali fattori ritenuti rilevanti o, qualora ne ricorrano le condizioni, di transazioni di mercato attese.

Parametri e definizioni di rischiosità utilizzati nel calcolo delle rettifiche di valore

Come menzionato nel precedente paragrafo, i modelli per il calcolo della perdita attesa fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD, oltre che sul tasso di interesse effettivo. Tali modelli sono utilizzati per il calcolo delle rettifiche di valore di tutte le controparti istituzionali costituite prevalentemente da controparti FIBS (Financial Institutions, Banks and Sovereigns).

In particolare:

  • la PD (Probability of Default), esprime la probabilità di accadimento di un evento di default della posizione creditizia, in un determinato arco temporale (es. 1 anno);
  • la LGD (Loss Given Default), esprime la percentuale di perdita stimata, e quindi il complemento a uno del tasso atteso di recupero, all'accadimento di un evento di default della posizione creditizia;
  • la EAD (Exposure at Default), esprime la misura della esposizione al momento dell'evento di default della posizione creditizia;
  • il Tasso di Interesse Effettivo è il tasso di sconto espressione del valore temporale del denaro.

Tali parametri sono calcolati a partire dagli omologhi parametri di lungo periodo utilizzati anche ai fini del calcolo del Capitale Interno apportando specifici adeguamenti al fine di assicurare la piena coerenza ai requisiti previsti dal principio contabile IFRS 9.

I principali adeguamenti sono stati finalizzati a:

  • introdurre adeguamenti "point-in-time" previsti dal principio contabile;
  • includere informazioni "forward looking";
  • estendere i parametri di rischio creditizio ad una prospettiva pluriennale.

Per quanto riguarda le PD lifetime, le curve di PD through-the-cycle, ottenute adattando i tassi d'inadempienza cumulati osservati, sono stati calibrati per riflettere previsioni point-in- time e forward-looking circa i tassi d'inadempienza di portafoglio.

Il tasso di recupero incorporato nella LGD through-the-cycle è stato adattato al fine di riflettere i trend più attuali dei tassi di recupero così come le aspettative circa i trend futuri e attualizzati al tasso d'interesse effettivo o alla sua migliore approssimazione.

Con riferimento allo Stadio 3 si precisa che lo stesso comprende le esposizioni deteriorate verso debitori che ricadono, secondo quanto previsto dalle regole Banca d'Italia, definite nella Circolare n.272 del 30 luglio 2008 e successivi aggiornamenti, nella categoria "Non-performing" ai sensi del Regolamento 630/2019 che modifica il Regolamento (UE) n. 575/2013 e del Regolamento di esecuzione (UE) n. 451/2021 della Commissione, e successive modificazioni e integrazioni (Implementing Technical Standards). Sono esclusi gli strumenti finanziari rientranti nel portafoglio "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" e i contratti derivati.

Ai fini dell'identificazione e classificazione delle esposizioni creditizie deteriorate occorre anche tenere conto di quanto previsto dalle Guidelines EBA sull'applicazione della definizione di default ai sensi dell'articolo 178 del Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio (EBA/GL/2016/07) e dal Regolamento UE 2018/171. Le esposizioni creditizie deteriorate devono, durante il "cure period" di 3 mesi previsto dal paragrafo 71 (a) delle EBA/GL/2016/07, continuare a essere rilevate nelle pertinenti categorie nelle quali le stesse si trovavano.

In particolare, si fa riferimento alla definizione di EBA delle esposizioni Non-Performing e quella di attività deteriorate stabilite da Banca d'Italia, così come riportate nella sezione Parte A – Politiche Contabili - Impairment della nota integrativa consolidata al 31 dicembre 2021.

Informazioni prospettiche utilizzate nel calcolo delle rettifiche di valore

La perdita creditizia attesa derivante dai parametri descritti nel precedente paragrafo considera previsioni macroeconomiche attraverso l'applicazione di scenari multipli ai componenti "forward looking".

Nello specifico, la componente prospettica ("forward looking") è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è lo scenario centrale di riferimento ed è quindi ritenuto la realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore.

Modifiche dovute al COVID-19

Come illustrato nel precedente paragrafo, il principio contabile IFRS 9 prevede che ai fini della determinazione delle perdite attese siano considerate non solo le informazioni storiche e correnti, ma anche le informazioni previsionali macroeconomiche (componenti "forward looking").

Al fine di rettificare i parametri di rischio IFRS-9 con informazioni prospettiche aggiornate alla crisi determinata dalla pandemia da COVID-19, il Gruppo FinecoBank si avvale di una serie di scenari macroeconomici elaborati dal fornitore esterno Moody's Analytics. Per ulteriori dettagli si rimanda all'apposito paragrafo "Misurazione delle perdite attese".

Valutazione dell'incremento significativo del rischio di credito (SICR)

In coerenza con le indicazioni fornite dalle Autorità di Vigilanza, fino al 31 marzo 2021 le moratorie conformi ai requisiti stabiliti dall'EBA sono state mantenute allo Stadio 1 della staging allocation, salvo siano intervenuti ulteriori fattori che abbiano determinato un aumento significativo nel rischio di credito, come ad esempio lo sconfinamento superiore a 30 giorni di altre linee di credito non soggette a moratoria o il recepimento di informazioni negative sul merito creditizio del cliente provenienti da banche dati esterne.

In seguito al mancato rinnovo da parte dell'EBA delle proprie linee guida in materia di moratorie legislative e non legislative, tutte le moratorie concesse a partire dal 1 aprile 2021 sono state valutate e classificate caso per caso, conformemente a quanto previsto dal framework prudenziale e contabile vigente. A tal fine è stato considerato decisivo l'accertamento della difficoltà economica del debitore, che è stato valutato in considerazione della situazione reddituale/patrimoniale del beneficiario della misura di sostegno.

Misurazione delle perdite attese

Al 30 giugno 2022, ai fini del calcolo delle perdite attese su crediti per le esposizioni performing, il Gruppo ha utilizzato dei parametri di rischio (PD e LGD) rettificati attraverso gli scenari macroeconomici forniti dal fornitore esterno Moody's Analytics. Gli scenari incorporano informazioni prospettiche che considerano le diverse possibili evoluzioni della crisi pandemica e del conflitto militare in Ucraina.

Come anticipato nella sezione relativa alla metodologia di calcolo della perdita attesa, la componente prospettica ("forward looking") è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è pesato al 40% in quanto ritenuto quello di realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso invece sono pesati al 30%, e rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore.

Lo scenario base utilizzato per il calcolo delle ECL al 30 giugno 2022 ipotizza che le future ondate pandemiche impattino sempre meno sull'economia, che il conflitto militare in Ucraina persista senza allargarsi ad altri paesi e che la Russia non limiti significativamente le forniture di petrolio e gas naturale all'UE. In tali condizioni la previsione di crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL) dell'eurozona è pari al 3,38%.

In Italia, paese in cui il Gruppo detiene la quasi totalità delle esposizioni verso clientela al dettaglio, le previsioni di crescita del Prodotto Interno Lordo per il 2022 sono stimate al 3,60%, per poi diminuire nei 3 anni successivi fino a raggiungere l'1,33%. Si presume che il rilascio delle misure di stimolo per il COVID-19 aiuti a ridurre il rapporto debito/pil al 145,41% e supporti il rifinanziamento del debito. Anche il tasso di disoccupazione è stimato in diminuzione al 9,15% per il 2022, per poi proseguire il trend negli anni successivi.

Altre variabili macroeconomiche, ad esempio il rendimento dei titoli di stato a 10 anni, sono considerate negli scenari a seconda del prodotto creditizio e delle caratteristiche anagrafiche della controparte verso cui il Gruppo detiene l'esposizione.

Lo scenario favorevole utilizzato per il calcolo delle ECL al 30 giugno 2022 ipotizza una più rapida ripresa dei consumi grazie alla fine sostanziale della crisi determinata dalla pandemia COVID-19, ed un allentamento delle tensioni geopolitiche determinate dal conflitto militare in Ucraina. In Italia, la ripresa dell'attività economica, più veloce del previsto, si traduce in una previsione di crescita del Prodotto Interno Lordo al 4,61% nel 2022, per poi ridursi al 3,06% nel 2023. Il rapporto Debito/PIL previsto per la fine del 2022 è pari al 143,78%. Infine, il tasso di disoccupazione è stimato in riduzione al 9,01%, per poi proseguire gradualmente il trend fino ai valori pre-crisi.

Lo scenario avverso utilizzato per il calcolo delle ECL al 30 giugno 2022 ipotizza invece un aggravamento della crisi determinata dalla diffusione di nuove varianti del virus resistenti ai vaccini, con tagli ai consumi da parte della popolazione. Lo scenario ipotizza inoltre un aggravamento del conflitto militare in Ucraina con un incremento delle tensioni geopolitiche e conseguenti limitazioni alle forniture di petrolio e gas naturale dalla Russia. Le previsioni in tale scenario si traducono in livelli di crescita molto contenuti nel 2022, pari all'1,07%, per poi entrare in recessione nel 2023 (-2,11%). La combinazione di un ridotto prodotto interno lordo, e una più alta spesa pubblica determina un incremento del rapporto debito/PIL al 148,28%. Infine, il tasso di disoccupazione italiano è stimato in lieve aumento nel 2022 al 9,93%, per poi continuare a crescere fino all'11,84% nel 2023.

Al 30 giugno 2022, applicando esclusivamente lo scenario favorevole sulle esposizioni complessive del Gruppo, si sarebbero realizzate riprese di valore per circa 0,4 milioni di euro, mentre applicando esclusivamente lo scenario sfavorevole le rettifiche sarebbero pari a 8,2 milioni di euro. Considerando tutti gli scenari - adottando le ponderazioni sopra descritte - le rettifiche di valore complessive di Gruppo al 30 giugno 2022 sono pari a 1,97 milioni di euro.

I dettagli circa le previsioni dei principali dati macroeconomici utilizzate negli scenari sono riportate in dettaglio nella seguente tabella:

Scenarios Variables 2022 2023 2024 2025 2026
Eurozona-PIL (Δ%) 3,38% 2,59% 2,24% 1,81% 1,41%
ITA-PIL (Δ%) 3,60% 2,11% 1,54% 1,33% 1,38%
Baseline (40%) ITA-Rapporto Debito/PIL 145,41% 142,37% 140,04% 137,95% 135,65%
ITA-Tasso di disoccupazione 9,15% 9,00% 8,88% 8,78% 8,72%
ITA-Inflazione 5,70% 1,11% 1,36% 1,70% 1,77%
Favorable (30%) Eurozona-PIL (Δ%) 4,56% 3,70% 1,94% 1,75% 1,41%
ITA-PIL (Δ%) 4,61% 3,06% 1,29% 1,27% 1,38%
ITA-Rapporto Debito/PIL 143,78% 139,10% 136,70% 134,37% 131,91%
ITA-Tasso di disoccupazione 9,01% 8,68% 8,56% 8,53% 8,53%
ITA-Inflazione 5,76% 1,01% 1,34% 1,70% 1,76%
Eurozona-PIL (Δ%) 0,91% -1,55% 3,60% 2,61% 1,46%
Unfavorable (30%) ITA-PIL (Δ%) 1,07% -2,11% 2,93% 2,14% 1,43%
ITA-Rapporto Debito/PIL 148,28% 153,38% 151,80% 149,57% 147,30%
ITA-Tasso di disoccupazione 9,93% 11,84% 11,34% 10,50% 9,99%
ITA-Inflazione 7,57% 0,15% 0,11% 1,30% 1,59%

Per quanto concerne le rettifiche sui crediti delle controparti retail di FinecoBank, sono finora stati rilevati impatti limitati sui crediti verso clientela ordinaria, sia in termini di nuovi flussi di erogazioni, sia in termini di qualità delle esposizioni creditizie.

2.4 Tecniche di mitigazione del rischio di credito

Al fine di mitigare il rischio nelle varie forme di concessione di credito, il Gruppo acquisisce diverse tipologie di garanzie reali. Per i mutui fondiari, il Gruppo acquisisce a garanzia tramite ipoteca principalmente immobili residenziali, mentre sugli affidamenti in conto corrente sono accettati in pegno diverse tipologie di strumenti finanziari, tra cui azioni, obbligazioni, fondi di investimento, assicurazioni e titoli di stato.

Anche in presenza di garanzie reali il Gruppo effettua una valutazione complessiva del rischio di credito, incentrata principalmente sulla capacità reddituale del cliente indipendentemente dalla garanzia accessoria fornita. La valutazione delle garanzie pignoratizie è basata sul valore reale, inteso quale valore di mercato per gli strumenti finanziari quotati in un mercato regolamentato. Al valore così determinato sono applicati degli scarti percentuali (margini), differenziati in funzione degli strumenti finanziari assunti a garanzia e dalla concentrazione dello strumento nel portafoglio del cliente fornito a garanzia.

Per le garanzie immobiliari, i principi e le regole sono descritti dalla policy "Normativa erogazione crediti commerciali". In particolare, il Gruppo concede alla propria clientela finanziamenti per un ammontare massimo pari all'80% del valore dei beni ipotecati. Il rapporto tra l'importo del finanziamento accordato ed il valore dell'immobile cauzionale, attestato secondo quanto sopra descritto, prende il nome di Loan To Value (LTV), ed è calcolato sull'intera consistenza immobiliare oggetto di garanzia. A seconda della finalità del mutuo (acquisto, surroga, rifinanziamento e liquidità) possono essere previsti dei limiti (LTV) più stringenti. Al 30 giugno 2022 il LTV medio del portafoglio mutui è pari a circa il 50%.

La valutazione dei beni è effettuata da tecnici esterni inseriti in nell'Albo degli Ingegneri, degli Architetti, dei Geometri o periti industriali e non è quindi soggetta a conflitti di interesse. Il valore degli immobili è sorvegliato su base annuale attraverso indici di rivalutazione di mercato stimati da un fornitore esterno specializzato nelle valutazioni sul mercato immobiliare. Tale attività è finalizzata ad individuare eventuali immobili che necessitino di una rivalutazione e può essere svolta anche con maggiore frequenza qualora le condizioni di mercato siano soggette a variazioni significative.

Per le garanzie reali finanziarie invece, i principi e le regole sono descritte nella policy "Collateral Management". La valutazione degli strumenti finanziari avviene prendendo in considerazione diversi parametri, tra cui il rating di emissione, la classe di liquidità, la capitalizzazione e l'appartenenza ad un indice riconosciuto. Tali parametri, a seconda della tipologia di strumento oggetto di valutazione, possono influire oltre che sull'eligibilità a pegno dello strumento stesso, anche sul margine considerato al fine di determinare l'importo dell'affidamento.

Il monitoraggio del controvalore delle garanzie reali finanziarie è svolto su base giornaliera da procedure automatiche che effettuano il Mark to Market di ogni singolo strumento contenuto nei depositi a garanzia, e confrontano il controvalore derivante con l'importo affidato in fase di delibera. In caso di perdite superiori al valore soglia, si provvede caso per caso alla valutazione delle modalità di risoluzione in accordo con il cliente.

3. Esposizioni creditizie deteriorate 3.1 Strategie e politiche di gestione

La classificazione dei crediti scaduti deteriorati, a inadempienza probabile o sofferenza è allineata ai criteri definiti da Banca d'Italia. La classificazione a sofferenza, legata all'insolvenza del cliente, è sempre analitica e definita sulla base dell'andamento delle azioni per il recupero dei crediti. Analitica è anche la previsione di perdita per le posizioni classificate a inadempienza probabile e scaduti deteriorati.

Per gli scoperti di conto il criterio di classificazione è correlato alla effettuazione di attività volte al recupero dei crediti o alla vendita forzosa di titoli per la compensazione del credito.

Le derubricazioni dei crediti e, quindi, il passaggio da uno stato ad un altro verso classificazioni di minore rilevanza sono autorizzate soltanto in caso di completo pagamento dello scaduto considerato rispetto al piano di ammortamento originale oppure in caso di consistenti versamenti concordati che inducono a ritenere molto probabile il rientro dell'esposizione debitoria.

Le procedure di gestione dei crediti ad andamento anomalo prevedono, in base alla anzianità dello scaduto, specifiche azioni per il recupero del credito.

3.2 Write-off

Il Gruppo procede ad iscrivere un write-off di un'attività finanziaria qualora non abbia aspettative ragionevoli di recuperare il capitale e gli interessi maturati.

Le valutazioni relative al possibile write-off sono attuate in base ad una serie di criteri, elencati di seguito (a titolo esemplificativo e non esaustivo), quali:

  • Irreperibilità del debitore e/o del garante, qualora presente;
  • Mancanza di beni aggredibili (ad esempio, la mancanza di stipendio, proprietà immobiliari);
  • Azioni giudiziali infruttuose e dispendiose rispetto al credito esigibile;
  • Decesso del debitore ed eventuale mancanza degli eredi e/o rinuncia all'eredità.

In ogni caso, la politica aziendale è quella di non effettuare write-off parziali con prosieguo delle attività di recupero.

3.3 Attività finanziarie impaired acquisite o originate

L'attuale modello di business del Gruppo e le policy aziendali approvate dal Consiglio di Amministrazione non prevedono né l'acquisizione di crediti deteriorati né l'erogazione di "nuova finanza" sotto ogni forma (prestiti personali, mutui, linee di credito in conto corrente, ecc.) a clienti già deteriorati.

4. Attività finanziarie oggetto di rinegoziazioni commerciali e esposizioni oggetto di concessioni

Le rinegoziazioni di strumenti finanziari che determinano una modifica delle condizioni contrattuali sono contabilizzate in funzione della "sostanzialità" della modifica contrattuale medesima. La valutazione circa la sostanzialità della modifica deve essere effettuata considerando sia elementi qualitativi sia, nel caso di passività finanziarie, elementi quantitativi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "Rinegoziazioni" nella Parte A – Politiche contabili della nota integrativa consolidata al 31 dicembre 2021.

Al 30 giugno 2022 non si rileva un incremento significativo delle misure di concessione, in quanto, come evidenziato nella sezione "Impatti derivanti dalla pandemia COVID-19" riportata negli aspetti generali dei rischi di credito, la maggior parte delle misure di sostegno accordate in seguito alla crisi pandemica è conforme alle linee guida EBA in materia di moratorie, pertanto esente dalla classificazione a forborne.

Informazioni di natura quantitativa

A. Qualità del credito

Come previsto nella Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", i crediti a vista verso banche e banche centrali, rilevati nella voce di bilancio "Cassa e disponibilità liquide", sono inclusi nella definizione di esposizioni creditizie per cassa ma sono convenzionalmente esclusi dalle tabelle relative all'informativa quantitativa sulla qualità del credito riportate nella Sezione 2 "Rischi del consolidato prudenziale", ad eccezione delle tabelle A.1.2, A.1.4, A.1.6, A.1.6bis e A.1.8 e B.3.

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica

A.1.1 Consolidato prudenziale – Distribuzione delle attività finanziarie per fasce di scaduto (valori di bilancio)

(Importi in migliaia)
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired acquisite o originate
Portafogli/stadi di rischio Da 1
giorno a
30 giorni
Da oltre 30
giorni fino a
90 giorni
Oltre 90
giorni
Da 1
giorno a
30 giorni
Da oltre 30
giorni fino
a 90 giorni
Oltre 90
giorni
Da 1
giorno a
30 giorni
Da oltre 30
giorni fino
a 90 giorni
Oltre 90
giorni
Da 1
giorno a
30 giorni
Da oltre 30
giorni fino
a 90 giorni
Oltre 90
giorni
1. Attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
26.700 877 11 61 1.108 909 12 70 3.827 - - -
2. Attività finanziarie valutate al
fair value con impatto sulla
redditività complessiva
- - - - - - - - - - - -
3. Attività finanziarie in corso di
dismissione
- - - - - - - - - - - -
Totale 30/06/2022 26.700 877 11 61 1.108 909 12 70 3.827 - - -
Totale 31/12/2021 17.956 2.536 77 24 1.508 190 16 5 4.040 - - -

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

A.1.4 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti

(Importi in migliaia)
Esposizione lorda Rettifiche di valore complessive e accantonamenti
complessivi
Tipologie esposizioni/valori Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio acquisite o
Impaired
originate
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio acquisite o
Impaired
originate
Esposizione
Netta
Write-off parziali
complessivi*
A. ESPOSIZIONI
CREDITIZIE PER CASSA
A.1 A VISTA 1.542.407 1.542.407 - - - (42) (42) - - - 1.542.365 -
a) Deteriorate - - - - - - - - - - - -
b) Non deteriorate 1.542.407 1.542.407 - - - (42) (42) - - - 1.542.365 -
A.2 ALTRE 4.517.305 4.517.303 - - - (119) (119) - - - 4.517.184 -
a) Sofferenze - - - - - - - - - - - -
- di cui: esposizioni
oggetto di concessioni
- - - - - - - - - - - -
b) Inademp. probabili - - - - - - - - - - - -
- di cui: esposizioni
oggetto di concessioni
- - - - - - - - - - - -
c) Esposizioni scadute
deteriorate
- - - - - - - - - - - -
- di cui: esposizioni
oggetto di concessioni
- - - - - - - - - - - -
d) Esposizioni scadute
non deteriorate
- - - - - - - - - - - -
- di cui: esposizioni
oggetto di concessioni
- - - - - - - - - - - -
e) Altre esposizioni non
deteriorate
4.517.305 4.517.303 - - - (119) (119) - - - 4.517.184 -
- di cui: esposizioni
oggetto di concessioni
- - - - - - - - - - - -
TOTALE (A) 6.059.712 6.059.710 - - - (161) (161) - - - 6.059.549 -
B. ESPOSIZIONI
CREDITIZIE FUORI
BILANCIO
a) Deteriorate - - - - - - - - - - - -
b) Non deteriorate 1.684.467 17.170 - - - - - - - - 17.170 -
TOTALE (B) 1.684.467 17.170 - - - - - - - - 17.170 -
TOTALE (A+B) 7.744.179 6.076.880 - - - (161) (161) - - - 6.076.719 -

Si precisa che le attività finanziarie detenute per la negoziazione, i contratti derivati e le operazioni fuori bilancio diverse da quelle soggette alle regole di svalutazione prevista dall'IFRS 9 sono state classificate, convenzionalmente, tra le esposizioni non deteriorate, ma non sono state incluse nelle colonne che prevedono la suddivisione per stadio di rischio.

Nella tabella sopra esposta nella voce B. "Esposizioni fuori bilancio" è stato incluso il rischio di controparte connesso con le operazioni di prestito titoli e di pronti contro termine passive rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" definita nella normativa prudenziale, per un importo pari a 526.416 migliaia di euro.

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

A.1.5 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti

(Importi in migliaia)
Esposizione lorda Rettifiche di valore complessive e
accantonamenti complessivi
Tipologie esposizioni/valori Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired acquisite o
originate
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired acquisite o
originate
Esposizione
Netta
Write-off
parziali
complessivi*
A. ESPOSIZIONI CREDITIZIE PER
CASSA
a) Sofferenze 18.668 X - 18.668 - (16.601) X - (16.601) - 2.067 -
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
241 X - 241 - (209) X - (209) - 32 -
b) Inadempienze probabili 4.110 X - 4.110 - (2.698) X - (2.698) - 1.412 -
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
548 X - 548 - (307) X - (307) - 241 -
c) Esposizioni scadute deteriorate 1.824 X - 1.824 - (1.012) X - (1.012) - 812 -
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
37 X - 37 - (25) X - (25) - 12 -
d) Esposizioni scadute non
deteriorate
30.018 27.705 2.313 X - (353) (118) (235) X - 29.665 -
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
67 - 67 X - (1) - (1) X - 66 -
e) Altre esposizioni non deteriorate 27.465.115 27.450.738 14.301 X - (18.181) (14.375) (3.806) X - 27.446.934 -
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
1.989 - 1.989 X - (21) - (21) X - 1.968 -
TOTALE (A) 27.519.735 27.478.443 16.614 24.602 - (38.845) (14.493) (4.041) (20.311) - 27.480.890 -
B. ESPOSIZIONI CREDITIZIE FUORI
BILANCIO
a) Deteriorate 103 X - 22 - - X - - - 103 -
b) Non deteriorate 3.238.968 50.022 380 X - (99) (99) - X - 3.238.869 -
TOTALE (B) 3.239.071 50.022 380 22 - (99) (99) - - - 3.238.972 -
TOTALE (A+B) 30.758.806 27.528.465 16.994 24.624 - (38.944) (14.592) (4.041) (20.311) - 30.719.862 -

Si precisa che le attività finanziarie detenute per la negoziazione, i contratti derivati e le operazioni fuori bilancio diverse da quelle soggette alle regole di svalutazione prevista dall'IFRS 9 sono state classificate, convenzionalmente, tra le esposizioni non deteriorate, ma non sono state incluse nelle colonne che prevedono la suddivisione per stadio di rischio.

Nella tabella sopra esposta, inoltre, nella voce B. "Esposizioni fuori bilancio" è stato incluso il rischio di controparte connesso con le operazioni di prestito titoli e in pronti contro termine passive rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" definita nella normativa prudenziale, per un importo pari a 1.181.847 migliaia di euro.

B.4 Grandi esposizioni

Al 30 giugno 2022 le "posizioni di rischio" che costituiscono una "grande esposizione", secondo quanto disciplinato dal Regolamento di Esecuzione (UE) n. 451/2021 della Commissione del 17 dicembre 2020 che stabilisce norme tecniche di attuazione per quanto riguarda le segnalazioni degli enti a fini di vigilanza conformemente al regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, e successivi Regolamenti che ne modificano il contenuto, sono le seguenti:

  • valore di bilancio: 28.307.410 migliaia di euro, escluse le operazioni di pronti contro termine passive e le esposizioni indirette come sotto definite;
  • valore non ponderato: 33.585.735 migliaia di euro, incluse le operazioni di pronti contro termine passive e le esposizioni indirette;
  • valore ponderato: 2.546.017 migliaia di euro, incluse le operazioni di pronti contro termine passive e le esposizioni indirette;
  • numero "posizioni di rischio": 39.

Si precisa che in conformità con gli Orientamenti EBA sui clienti connessi ai sensi dell'articolo 4, paragrafo 1, punto 39), del Regolamento (UE) n. 575/2013, sono incluse tra le grandi esposizioni anche le controparti che presentano legami con amministrazioni centrali e che, pur non eccedendo singolarmente la soglia del 10% del capitale ammissibile ai fini delle grandi esposizioni, superano tale limite considerando anche l'esposizione verso lo stato sovrano a cui sono connesse con un legame di controllo.

Si evidenzia che il Regolamento (UE) 876/2019, entrato in vigore a partire dal 28 giugno 2021, ha introdotto l'obbligo di applicazione del "Metodo della sostituzione", in base al quale un Ente, quando riduce l'esposizione verso un cliente utilizzando una tecnica di attenuazione del rischio di credito ammissibile a norma dell'articolo 399, paragrafo 1, tratta, secondo le modalità stabilite all'articolo 403, la parte dell'esposizione corrispondente alla riduzione come esposizione verso il fornitore di protezione anziché verso il cliente. Ciò comporta il rispetto dei limiti fissati dall'articolo 395 del CRR alla somma delle esposizioni dirette nei confronti dei clienti e delle esposizioni rappresentate dalle garanzie ricevute ("esposizioni indirette"). Inoltre, il suddetto Regolamento prevede che gli enti aggiungono alle esposizioni totali verso un cliente le esposizioni derivanti dai contratti derivati laddove il contratto non sia stato stipulato direttamente con tale cliente ma lo strumento di debito o di capitale sottostante sia stato emesso da tale cliente ("esposizioni indirette").

In seguito al deconsolidamento di FinecoBank dal Gruppo UniCredit, FinecoBank e UniCredit S.p.A. hanno stipulato un contratto (Pledge Agreement) che prevede la concessione da parte di UniCredit S.p.A. di garanzie finanziarie in favore di FinecoBank volte a garantire le esposizioni al rischio di credito rappresentate dalle obbligazioni UniCredit, fino a naturale scadenza delle stesse e dalle garanzie finanziarie rilasciate da FinecoBank a favore dell'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit S.p.A., fino a completa estinzione delle stesse. Tali garanzie rispondono ai requisiti richiesti dalla normativa applicabile per essere ammissibili nell'ambito delle tecniche di attenuazione del rischio di credito (CRM), con conseguente riduzione dell'esposizione verso il Gruppo UniCredit ai fini della determinazione delle grandi esposizioni del Gruppo Fineco.

Si informa, infine, che le imposte anticipate rientranti nell'esposizione verso l'Amministrazione Centrale italiana sono state esentate e, quindi, il loro valore ponderato è nullo.

Informativa relativa alle esposizioni in titoli emessi da Stati sovrani

Il Gruppo è esposto nei confronti del debito sovrano di alcuni Paesi avendo investito parte delle proprie attività in titoli di debito emessi da governi e contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". La tabella seguente indica il valore nominale, il valore di bilancio e il fair value di tali esposizioni al 30 giugno 2022. Precisiamo che il Gruppo detiene anche titoli di debito emessi da Stati sovrani classificati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" per 76 migliaia di euro.

Il Gruppo ha inoltre investito in titoli di debito emessi da Enti sovranazionali e Agenzie governative contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".

(Importi in migliaia)
Valore nominale al Valore di bilancio al Fair value al % Sulla voce di bilancio
30/06/2022 30/06/2022 30/06/2022 30/06/2022
Italia 8.171.765 7.921.561 7.721.525 22,0%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 8.171.765 7.921.561 7.721.525 24,8%
Spagna 4.920.000 4.733.175 4.768.896 13,1%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 4.920.000 4.733.175 4.768.896 14,8%
Germania 175.000 171.405 165.901 0,5%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 175.000 171.405 165.901 0,5%
Francia 1.458.500 1.455.908 1.353.754 4,0%
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
35.000 29.491 29.491 100,0%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.423.500 1.426.417 1.324.263 4,5%
Stati Uniti 649.851 653.515 648.773 1,8%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 649.851 653.515 648.773 2,0%
Austria 671.000 669.324 623.538 1,9%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 671.000 669.324 623.538 2,1%
Irlanda 960.500 934.190 938.033 2,6%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 960.500 934.190 938.033 2,9%
Regno Unito 52.435 52.738 52.706 0,1%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 52.435 52.738 52.706 0,2%
Belgio 715.000 717.999 670.792 2,0%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 715.000 717.999 670.792 2,2%
Portogallo 330.000 381.188 348.576 1,1%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 330.000 381.188 348.576 1,2%
Svizzera 35.141 35.178 35.148 0,1%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 35.141 35.178 35.148 0,1%
Arabia Saudita 90.000 90.038 74.162 0,3%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 90.000 90.038 74.162 0,3%
Cile 203.100 214.686 166.838 0,6%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 203.100 214.686 166.838 0,7%
Cina 165.832 165.397 129.595 0,5%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 165.832 165.397 129.595 0,5%
Lettonia 30.000 29.725 23.838 0,1%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 30.000 29.725 23.838 0,1%
Islanda 15.000 14.965 13.148 0,0%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 15.000 14.965 13.148 0,0%
Totale esposizioni sovrane 18.643.124 18.240.992 17.735.223 50,6%

Le % riportate in corrispondenza della denominazione dei singoli Stati sovrani e nella voce "Totale esposizioni sovrane" sono state determinate sul totale attivo del bilancio consolidato, mentre le % riportate in corrispondenza delle voci di bilancio sono state determinate sul totale delle singole voci di bilancio.

Si precisa che i titoli in valuta diversa dall'euro sono stati convertiti in euro al cambio a pronti alla data di riferimento del bilancio.

Al 30 giugno 2022 l'incidenza dell'investimento in titoli di debito emessi da Stati sovrani è pari al 50,6% del totale dell'attivo del bilancio consolidato. Tra i titoli di debito emessi da Stati sovrani detenuti dal Gruppo non vi sono titoli di debito strutturati.

Nella tabella seguente sono indicati i rating al 30 giugno 2022 forniti dalle società Fitch Ratings, Moody's e Standard & Poor's per gli Stati sovrani in relazione ai quali il Gruppo è esposto.

Moody's Fitch Ratings Standard & Poor's
Italia Baa3 BBB BBB
Spagna Baa1 A- A
Germania Aaa AAA AAA
Francia Aa2 AA AA
Stati Uniti Aaa AAA AA+
Austria Aa1 AA+ AA+
Irlanda A1 AA- AA
Belgio Aa3 AA- AA
Portogallo Baa2 BBB BBB
Regno Unito Aa3 AA- AA
Svizzera Aaa AAA AAA
Arabia Saudita A1 A A
Cile A1 A- A+
Cina A1 A+ A+
Lettonia A3 A- A+
Islanda A2 A A

1.2 Rischi di mercato

Il rischio di mercato deriva dall'effetto che variazioni nelle variabili di mercato (tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi di cambio, ecc.) possono generare sul valore economico del portafoglio del Gruppo, dove quest'ultimo comprende le attività detenute sia nel trading book, ossia nel portafoglio di negoziazione, sia quelle iscritte nel portafoglio bancario, ovvero l'operatività connessa con le scelte di investimento strategiche.

Strategie e processi di gestione del rischio

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank stabilisce le linee guida strategiche per l'assunzione dei rischi di mercato, approva il quadro di riferimento generale per il rischio di mercato ed ogni modifica significativa, sotto il profilo della struttura organizzativa, delle strategie, delle metodologie e definisce i livelli massimi di propensione al rischio.

L'approccio strategico del Gruppo è mantenere il minimo livello di rischio di mercato compatibilmente con le esigenze di business ed i limiti stabiliti di Risk Appetite Framework approvati dal Consiglio di Amministrazione.

Il rischio di mercato in FinecoBank è definito attraverso due insiemi di limiti:

  • Misure complessive di rischio di mercato (ad esempio il VaR): hanno lo scopo di definire un limite all'assorbimento di capitale interno ed alla perdita economica accettata per le attività di negoziazione; questi limiti devono essere coerenti con il budget di ricavi assegnato e la Risk Taking Capacity assunta;
  • Misure granulari di rischio di mercato (limiti sulle Sensitivity, sugli scenari di Stress e sui Nominali): esistono indipendentemente, ma agiscono in parallelo ai limiti complessivi al fine di controllare più efficacemente e specificamente diversi tipi di rischio, portafogli e prodotti, questi limiti sono in generale associati a sensitività granulari oppure a scenari di stress. I livelli fissati per i limiti granulari mirano a limitare la concentrazione del rischio verso singoli fattori di rischio o l'eccessiva esposizione verso fattori di rischio che non sono sufficientemente rappresentati dal VaR.

Struttura e organizzazione

La funzione Market & Liquidity Risk, all'interno della Direzione CRO, nel completo rispetto degli obblighi regolamentari e legali locali è incaricata principalmente – ma non esclusivamente - di:

  • definire, implementare e perfezionare adeguate metriche a livello globale per la misurazione dell'esposizione al rischio di mercato;
  • proporre, sulla base delle metriche definite, i limiti di rischio coerenti con la struttura di propensione al rischio approvata dal Consiglio di Amministrazione;
  • calcolare le metriche di rischio per le misure globali e granulari per i portafogli del Gruppo;
  • verificare che le metriche siano compatibili con i limiti approvati;
  • dare inizio al processo di escalation in caso di superamento dei limiti, coinvolgendo il Top Management del Gruppo;
  • discutere e approvare i nuovi prodotti aventi profili di rischio di mercato innovativi o complessi.

Impatti derivanti dalla pandemia COVID-19 e dal conflitto militare Russia-Ucraina

Nel corso del primo semestre del 2022 non sono stati registrati impatti sul profilo di rischio di mercato derivanti dall'emergenza sanitaria o dal conflitto militare tra Russia e Ucraina, né per quanto riguarda il portafoglio bancario né per quanto riguarda il portafoglio di negoziazione.

Si segnala che FinecoBank in seguito alla pandemia COVID-19 non ha modificato le strategie, gli obiettivi o le politiche di gestione misurazione e controllo dei rischi di mercato.

Sistemi di misurazione e di reporting

Portafoglio di Negoziazione

Il principale strumento utilizzato dal Gruppo per la misurazione del rischio di mercato sulle posizioni di trading è il Value at Risk (VaR), calcolato secondo l'approccio della simulazione storica.

Il metodo della simulazione storica prevede la rivalutazione giornaliera delle posizioni sulla base dell'andamento dei prezzi di mercato su di un opportuno intervallo temporale di osservazione. La distribuzione di utili e perdite che ne deriverebbe è analizzata per determinare l'effetto di movimenti estremi del mercato sui portafogli. Il valore della distribuzione al percentile corrispondente all'intervallo di confidenza fissato rappresenta la misura di VaR. I parametri utilizzati per il calcolo del VaR sono i seguenti: intervallo di confidenza 99%; orizzonte temporale di 1 giorno; aggiornamento giornaliero delle serie storiche; periodo di osservazione 250 giorni.

Portafoglio Bancario

La responsabilità primaria per il monitoraggio ed il controllo della gestione del rischio di mercato nel portafoglio bancario risiede presso gli organi competenti del Gruppo. La Direzione CRO della Capogruppo FinecoBank è responsabile per il processo di monitoraggio del rischio di mercato sul portafoglio bancario definendo la struttura, i dati rilevanti e la frequenza per un adeguato reporting.

Le principali componenti del rischio di mercato del portafoglio bancario sono il rischio di credit spread, il rischio di tasso d'interesse e il rischio di cambio.

Il primo deriva principalmente dagli investimenti in titoli obbligazionari detenuti a fini di liquidità. Il rischio di mercato relativo al portafoglio obbligazionario è vincolato e monitorato mediante limiti sul nozionale, misure di sensitività al Valore Economico e limiti sul Value at Risk.

La seconda componente, il rischio tasso di interesse, è gestita con la finalità di stabilizzare tale rischio. La misura di rischio di tasso di interesse per il portafoglio bancario riguarda il duplice aspetto di valore e di margine di interesse netto del Gruppo. In particolare, il rischio di tasso di interesse può essere valutato secondo due prospettive diverse ma complementari:

  • Economic value perspective: variazioni nei tassi di interesse possono ripercuotersi sul valore economico di attivo e passivo. Il valore economico del Gruppo può essere visto come il valore attuale dei flussi di cassa netti attesi, cioè i flussi attesi dell'attivo meno quelli del passivo. Una misura di rischio rilevante da questo punto di vista è la sensitività del valore economico per bucket temporale per uno shock dei tassi di 1 punti base. Questa misura è riportata al fine di valutare l'impatto sul valore economico di possibili cambiamenti nella curva dei rendimenti. La sensitività al valore economico è calcolata anche per uno shock parallelo di 200 punti base. Una variabile di controllo da questo punto di vista è il Value at Risk relativo alla sola componente rischio di tasso di interesse;
  • Income perspective: l'analisi si concentra sull'impatto del cambiamento dei tassi di interesse sul margine netto di interesse maturato o effettivamente riportato, cioè sulla differenza tra interessi attivi e passivi. Un esempio di una misura di rischio utilizzata è la Net Interest Income sensitivity, per uno shock parallelo dei tassi di 100 punti base. Tale misura fornisce un'indicazione dell'impatto che tale shock avrebbe sul margine di interesse nel corso dei prossimi 12 mesi.

La terza componente è il rischio di cambio. Le fonti di questa esposizione si riferiscono principalmente allo sbilancio tra attività e passività in USD. L'attività di copertura del rischio cambio avviene mediante il pareggiamento di attività e passività in valuta o mediante operazioni di compravendita a termine di valuta.

Procedure e metodologie per la valutazione delle posizioni del Portafoglio di negoziazione

Il Gruppo assicura che il valore applicato a ciascuna posizione del portafoglio di negoziazione rifletta adeguatamente il fair (market) value, valore equo di mercato, cioè il corrispettivo al quale un'attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione tra parti consapevoli e indipendenti. Il fair value di uno strumento finanziario è basato su, o derivato da, prezzi di mercato o variabili osservabili. La disponibilità di prezzi o variabili osservabili differisce a seconda dei prodotti e dei mercati, e può modificarsi nel tempo.

Nel caso in cui i prezzi o i parametri osservabili siano prontamente e regolarmente disponibili (ossia soddisfino adeguati requisiti di liquidità), essi sono direttamente utilizzati nella determinazione del fair value (mark-to-market).

In mercati non attivi o per alcuni strumenti, per i quali prezzi o parametri osservabili non siano disponibili, il calcolo del fair value avviene attraverso tecniche di valutazione appropriate per lo strumento specifico (mark-to-model). Questo approccio prevede il ricorso a stime e giudizio e, pertanto, può richiedere rettifiche di valore che tengano conto degli spread denaro-lettera, della liquidità delle posizioni e del rischio di controparte, oltre che del modello utilizzato. Inoltre, ciascun modello di valutazione utilizzato per il calcolo del fair value è validato da una funzione dedicata indipendente dalle unità di business.

Al fine di assicurare l'adeguata separazione tra funzioni deputate alle attività di sviluppo e funzioni responsabili della validazione, tutti i modelli di valutazione sviluppati devono essere valutati e validati centralmente da funzioni indipendenti rispetto alle funzioni che hanno proceduto allo sviluppo. La convalida dei modelli è svolta centralmente anche nel caso di nuovi sistemi o strumenti di analisi il cui utilizzo abbia un impatto potenziale sui risultati economici del Gruppo.

In aggiunta alla valutazione giornaliera di mark-to-market o mark-to-model, la Direzione CRO esegue una verifica indipendente dei prezzi (IPV, Independent Price Verification). Questo è il processo in base al quale sono verificate regolarmente l'accuratezza e l'indipendenza dei prezzi di mercato o dei parametri utilizzati dai modelli. Mentre la valutazione di mark-to-market o mark-to-model può essere eseguita dagli operatori di front-office, la validazione dei prezzi di mercato e dei parametri dei modelli è effettuata su base mensile.

Misure di rischio

Il VaR

Il VaR calcolato nell'ambito della misurazione dei rischi di mercato del portafoglio bancario e di negoziazione utilizza l'approccio delle simulazioni storiche. La scelta del modello prevede una serie di vantaggi:

  • è facilmente comprensibile e comunicabile;
  • non richiede di esplicitare alcuna ipotesi particolare circa la forma funzionale della distribuzione dei rendimenti dei fattori di rischio;
  • non richiede di stimare la matrice delle varianze-covarianze dei fattori di mercato che possono influenzare il valore del portafoglio considerato.
  • cattura la struttura delle correlazioni riflessa nelle variazioni congiunte dei fattori di mercato ipotizzando implicitamente che essa resti costante anche in futuro.

Per contro i modelli VaR basati sulle simulazioni storiche non forniscono alcuna informazione sull'entità della perdita eccedente il VaR. È per questo motivo che il framework di Gruppo utilizza strumenti complementari quali gli stress test.

1.2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio di negoziazione di vigilanza

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali

Il portafoglio di negoziazione è destinato ad accogliere titoli di debito (ordinari e subordinati, strutturati e plain vanilla), titoli di capitale, certificati quotati e non – strettamente rivenienti dall'attività di intermediazione con la clientela retail.

Il Gruppo non effettua trading proprietario e non assume posizioni speculative sui propri libri. Il portafoglio di negoziazione del Gruppo è movimentato in contropartita all'attività di intermediazione della clientela retail, in particolare, in sede di compravendita di strumenti OTC. Altre movimentazioni del portafoglio di negoziazione si rilevano in seguito all'attività di negoziazione in conto proprio, in base alla quale FinecoBank si pone come controparte diretta del Cliente. Tale attività, in cui rientra anche l'internalizzazione sistematica su una selezione definita di strumenti finanziari e l'attività di market maker sui turbo certificates emessi dalla Banca, è effettuata grazie alle aperture normative di MiFID che consentono la possibilità di esecuzione degli ordini relativi a strumenti finanziari in una pluralità di sedi di esecuzione tra le quali è contemplata l'esecuzione in contro proprio.

B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

Per quanto riguarda sia la descrizione dei processi interni di controllo e gestione del rischio che l'illustrazione delle metodologie utilizzate per l'analisi della rischiosità, si rimanda a quanto già esposto nel paragrafo introduttivo.

3. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: modelli interni e altre metodologie per l'analisi della sensitività

Il Gruppo monitora il VaR del Trading Book con periodicità giornaliera.

Al 30 giugno 2022 il VaR giornaliero del Trading Book ammonta a 162 migliaia di euro. La media per il primo semestre del 2021 è pari a 116 migliaia di euro, con un picco massimo di 436 migliaia di euro ed un minimo di 26 migliaia di euro.

La volatilità nel prezzo degli strumenti determina impatti diretti a conto economico.

1.2.2 Rischio di tasso di interesse e di prezzo – portafoglio bancario

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

Il rischio di tasso di interesse consiste nelle variazioni dei tassi di interesse che si riflettono:

  • sulla formazione del margine di interesse e, conseguentemente, sugli utili del Gruppo;
  • sul valore attuale netto degli assets e delle liabilities, impattando sul valore attuale dei cash flow futuri.

Il Gruppo misura e monitora ogni giorno il rischio di tasso di interesse nel quadro delle metodologie e dei corrispondenti limiti o soglie di attenzione approvate dal Consiglio di Amministrazione. Queste riguardano la sensitivity del margine di interesse ed il valore economico.

Il rischio di tasso di interesse incide su tutte le posizioni di proprietà rivenienti dalle scelte di investimento strategiche (banking book).

Le fonti principali del rischio di tasso di interesse si possono classificare come segue:

  • gap risk: nasce dalla struttura a termine del portafoglio bancario e descrive il rischio che emerge dalla tempistica delle variazioni di tasso sullo strumento. Il rischio di "gap" comprende anche il rischio di riprezzamento, rischio derivante dalle discrepanze temporali in termini di riprezzamento delle attività e passività del Gruppo. Tali discrepanze comportano un rischio legato alla curva dei tassi. Tale rischio è relativo all'esposizione del Gruppo rispetto a variazioni, nell'inclinazione e nella forma, della curva dei tassi d'interesse.
  • basis risk: può essere suddiviso in due tipi di rischio:
    • o rischio "tenor", deriva dalla mancata corrispondenza tra scadenza dello strumento e variazione dei tassi di interesse;
    • o rischio valuta, definito come il rischio di un potenziale compensazione tra le sensitività al tasso di interesse emergenti dall'esposizione al rischio tasso in valute diverse;
  • option risk rischio derivante da opzioni implicitamente o esplicitamente presenti nelle posizioni di portafoglio bancario.

All'interno del contesto organizzativo già descritto in precedenza, il Consiglio di Amministrazione delibera i limiti di rischio tasso di interesse. Tali limiti sono definiti in termini di VaR (calcolato utilizzando la metodologia descritta in precedenza a proposito del portafoglio di negoziazione). È responsabilità della Capogruppo gestire l'esposizione al rischio di interesse entro i limiti assegnati.

Al fine di valutare gli effetti di variazioni nella curva dei tassi di interesse sul portafoglio bancario, sono effettuate analisi di scenario che prevedono spostamenti paralleli della curva dei tassi di +/- 100 bps e +/- 200 bps con cadenza settimanale; sono inoltre condotti settimanalmente i sei scenari standardizzati come definiti dagli orientamenti EBA in materia (EBA/GL/2018/02).

Gli scenari relativi alla variazione del valore economico, utilizzati per la compilazione del template EU IRRBB riportato nel paragrafo 2 "Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività", corrispondono agli scenari del Supervisory Outlier Test previsti dai citati orientamenti EBA.

Gli scenari applicati nel template EU IRRBB relativi alla variazione del margine di interesse invece riprendono le ipotesi sottostanti le valutazioni degli scenari dell'EV sensitivity e sono calcolati con le seguenti ipotesi:

  • applicazione di un floor post-shock crescente da -100 a 0 (da O/N a 20 anni incremento di 5 bps all'anno) per singola valuta e singola curva;
  • ponderazione al 50% per i contributi positivi di NII (per singola valuta).

Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività.

2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie di analisi di sensitività

Al fine di misurare il rischio tasso di interesse insito nel bilancio del Gruppo è necessario misurare la sensibilità degli impieghi e della raccolta ai cambiamenti della curva dei tassi d'interesse. FinecoBank ha sviluppato specifici modelli comportamentali volti alla stima del profilo di scadenza delle poste dell'attivo e del passivo che non hanno una scadenza contrattuale; infatti alcune poste, percepite come esigibili a vista, in realtà sono soggette a comportamenti viscosi.

Nella tabella riepilogativa che segue sono riportati i risultati delle analisi effettuate in tutte le valute.

(Importi in migliaia)
Analisi sul margine di
Analisi sul valore (shift Analisi sul valore Analisi sul valore interesse Analisi sul margine di
+ 200 bp) (shift - 200 bp) (shift +1 bp) Irvar* (+100 bp) interesse (-25 bp)
30/06/2022 -20.076 23.549 -117 9.334 143.660 -33.931

*Holding period 1 giorno, intervallo di confidenza 99%

L'analisi di sensitività sul valore del patrimonio, effettuata ipotizzando uno shift pari a + 200 basis point sulla curva di tasso di interesse euro, evidenzia un impatto negativo che si attesta a -20.076 migliaia di euro. Uno shift di -200 basis point evidenzia un impatto positivo di 23.549 migliaia di euro.

L'analisi di sensitivity sul valore del patrimonio ipotizzando uno shift di + 1 basis point evidenzia un impatto negativo che si attesta complessivamente a -117 migliaia di euro.

Al 30 giugno 2022 l'Interest Rate VaR del Gruppo si attesta a circa 9.334 migliaia di euro. La media per il primo semestre del 2022 è pari a 6.724 migliaia di euro con un picco massimo di 12.211 migliaia di euro ed un minimo di 3.545 migliaia di euro.

Il VaR totale, comprensivo della componente Credit Spread Risk derivante prevalentemente dai titoli sovrani detenuti per l'impiego della liquidità e comprensivo del Credit Spread Risk dei titoli obbligazionari Unicredit, è pari a 80.387 migliaia di euro. La media per il primo semestre del 2022 è pari a 62.353 migliaia di euro con un picco massimo di 80.387 migliaia di euro ed un minimo di 44.175 migliaia di euro.

L'analisi di sensitività sul margine d'interesse, effettuata ipotizzando uno shift pari a +100 basis point sulla curva di tasso di interesse, evidenzia un impatto positivo per 143.660 migliaia di euro. Uno shift di -25 punti base avrebbe un impatto negativo sul margine d'interesse nel corso dei prossimi 12 mesi di -33.931 migliaia di euro.

Le valutazioni contenute nel Template EU IRRBB, riportano le esposizioni delle metriche di rischio tasso d'interesse al 30 giugno 2022 ed al 31 dicembre 2021. Per la descrizione degli scenari si rimanda alla sezione Informazioni di natura qualitativa - Rischio Tasso.

Template EU IRRBB

(Importi in migliaia)
a b c d
Supervisory shock scenarios Changes of the economic value of equity Changes of the net interest income
Current period Last period Current period Last period
1 Shock al rialzo parallelo (20.076) 55.009 141.361 136.991
2 Shock al ribasso parallelo 23.549 (18.202) (210.048) (50.005)
3 Steepener shock (discesa dei tassi a breve e rialzo dei tassi a lungo) (12.368) 772 - -
4 Flattener shock (rialzo dei tassi a breve e discesa dei tassi a lungo) 3.171 6.551 - -
5 Shock up dei tassi a breve (2.944) 20.764 - -
6 Shock down dei tassi a lungo (1.665) (22.380) - -

1.2.3 Rischio di cambio

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio

Nell'ambito dell'attività di tesoreria, il Gruppo effettua raccolta in valuta prevalentemente in dollari, tramite conti correnti passivi con clientela, impiegando la medesima principalmente in conti correnti con primari istituti di credito ed emissioni obbligazionarie nella stessa valuta. È stimato l'impatto sul valore delle poste patrimoniali utilizzando l'indicatore di Forex VaR.

Il VaR delle posizioni del Gruppo non è utilizzato per il calcolo del requisito patrimoniale di Primo Pilastro in quanto è utilizzato il metodo standardizzato. Il VaR è utilizzato a soli fini gestionali e di monitoraggio del rischio.

B. Attività di copertura del rischio di cambio

L'attività di copertura del rischio cambio avviene mediante il pareggiamento di attività e passività in valuta o mediante operazioni di compravendita a termine di valuta.

La componente di rischio cambio che contribuisce alla formazione del VaR complessivo è legata prevalentemente allo sbilancio tra attività e passività in dollari.

2. Modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività

Al 30 giugno 2022 il Forex VaR giornaliero del portafoglio complessivo (banking e trading) è pari a circa 46 migliaia di euro. La media per il primo semestre del 2022 è pari a 85 migliaia di euro con un picco massimo di 209 migliaia di euro ed un minimo di 26 migliaia di euro.

1.4 Rischio di liquidità

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità

Il rischio di liquidità può essere sinteticamente definito come il rischio che il Gruppo, anche a causa di eventi futuri inattesi, non sia in grado di far fronte ai propri obblighi di pagamento ovvero di gestire in maniera efficiente la corrispondenza dei flussi di cassa attesi in entrata e in uscita.

I diversi tipi di rischio di liquidità gestiti dal Gruppo sono:

  • il rischio di liquidità di breve termine si riferisce al rischio di non-conformità tra l'ammontare e/o le scadenze dei flussi di cassa in entrata ed in uscita nel breve termine (inferiore all'anno);
  • il rischio di liquidità di mercato è il rischio che il Gruppo possa fronteggiare un cambiamento di prezzo notevole e avverso, generato da fattori esogeni ed endogeni che comportino delle perdite, nella vendita di attivi considerati liquidi. Nel caso peggiore, il Gruppo potrebbe non essere capace di liquidare queste posizioni;
  • il rischio di liquidità strutturale è definito come l'incapacità del Gruppo di procurarsi, in modo stabile e sostenibile, i fondi necessari per mantenere un rapporto adeguato tra le attività e le passività a medio/lungo termine (oltre l'anno) ad un prezzo ragionevole senza impattare le operazioni giornaliere o la situazione finanziaria del Gruppo;
  • il rischio di stress o contingenza è legato alle obbligazioni future ed inattese (per esempio prelievo di depositi) e potrebbe richiedere alla banca un ammontare maggiore di liquidità rispetto a quanto considerato necessario per gestire il business ordinario;
  • rischio di finanziamento, il Gruppo potrebbe non essere in grado di affrontare in modo efficace eventuali uscite di cassa previste.

Per affrontare la propria esposizione al rischio di liquidità il Gruppo investe la componente della propria liquidità stimata dai modelli interni come persistente e stabile (cd. liquidità core) in investimenti a medio/lungo termine, mentre la parte di liquidità caratterizzata da un profilo di persistenza inferiore (c.d. liquidità non core) è impiegata in attività liquide o facilmente liquidabili, quali, a titolo esemplificativo, depositi a vista, impieghi a breve termine o titoli governativi utilizzabili come fonte di finanziamento a breve termine presso la Banca Centrale.

Alla data di bilancio non esistono potenziali flussi di cassa in uscita "Contingent liquidity and funding needs", quali, ad esempio, clausole di rimborso accelerato o di rilascio di ulteriori garanzie connesse con un downgrade del Gruppo stesso.

I principi fondamentali

L'obiettivo del Gruppo è mantenere la liquidità ad un livello che consenta di condurre le principali operazioni in sicurezza, finanziare le proprie attività alle migliori condizioni di tasso in normali circostanze operative e rimanere sempre nella condizione di far fronte agli impegni di pagamento. In particolare, la politica d'impiego è improntata a principi di prudenza che considerano prioritario il criterio di liquidabilità degli strumenti; risultato di tale politica si traduce in indicatori di liquidità regolamentari di gran lunga superiori ai requisiti minimi.

Il Gruppo è dotato di una "Group Liquidity Policy", direttamente applicabile alla stessa Capogruppo ed alla Società controllata, che ha lo scopo di definire l'insieme di principi e regole che sovraintendono la gestione della liquidità e dei relativi rischi nel Gruppo. In particolare, la Policy descrive la gestione della liquidità e dei suoi rischi in condizioni standard ed in condizioni di crisi, le attività di controllo di primo e di secondo livello e la governance del Gruppo in materia, definendo ruoli e responsabilità degli Organi e delle funzioni interne di Capogruppo e della società controllata, garantendo la coerenza tra il Piano di Contingency per il rischio di liquidità, il piano di Contingency di capitale, il RAF di Gruppo ed il Group Recovery Plan.

Ruoli e responsabilità

La "Group Liquidity Policy" stabilisce i principi adottati in termini di governance interna e che prevedono il coinvolgimento delle funzioni Tesoreria e Risk Management.

La gestione operativa della liquidità è effettuata dalla funzione Tesoreria che garantisce una gestione efficace ed efficiente della liquidità a breve e medio/lungo termine, il monitoraggio dell'esposizione di liquidità e la conduzione dei controlli di primo livello sul processo di gestione.

La funzione di Controllo dei Rischi è responsabile del monitoraggio del rispetto dei limiti e delle regole sul rischio di liquidità, dell'applicazione delle metriche di rischio e della valutazione delle metodologie scelte.

A tal fine la "Group Liquidity Policy" fa esplicito riferimento ai monitoraggi di primo e di secondo livello, sia dal punto di vista regolamentare sia da quello gestionale:

Gestione del rischio di liquidità sul breve termine (liquidità operativa) che considera gli eventi che potrebbero avere un impatto sulla posizione di liquidità del Gruppo da un giorno fino ad un anno. L'obiettivo primario è quello di conservare la capacità del Gruppo di far fronte agli impegni di pagamento ordinari e straordinari minimizzandone contestualmente i costi;

  • Gestione del rischio di liquidità strutturale (rischio strutturale) che considera gli eventi che potrebbero avere un impatto sulla posizione di liquidità del Gruppo oltre l'anno. L'obiettivo primario è quello di mantenere un adeguato rapporto tra passività a medio/lungo termine e attività a medio/lungo termine, finalizzato ad evitare pressioni sulle fonti di finanziamento, attuali e prospettiche, a breve termine;
  • Stress test: il rischio di liquidità è un evento di scarsa probabilità e di forte impatto. Pertanto, le tecniche di stress testing rappresentano uno strumento per valutare le potenziali vulnerabilità. Il Gruppo riproduce diversi scenari, spaziando dalla generale crisi di mercato alla crisi idiosincratica e loro combinazioni.

In tale contesto, il Gruppo considera tutte le attività, passività, posizioni fuori bilancio ed eventi presenti e futuri che generano flussi di cassa certi o potenziali, proteggendo così il Gruppo dai rischi correlati alla trasformazione delle scadenze.

Gestione della liquidità di breve termine

L'obiettivo della gestione della liquidità di breve termine è di garantire che il Gruppo sia sempre nella condizione di far fronte agli impegni di pagamento, previsti o imprevisti, focalizzandosi sulle esposizioni relative ai primi dodici mesi.

Il Gruppo calcola giornalmente la Maturity Ladder operativa, che misura i flussi di liquidità in entrata e in uscita, con dettagli dei principali bucket temporali, che comportano un impatto sulla base monetaria.

L'obiettivo del Gruppo è quello di garantire un sufficiente grado di liquidità a breve volto ad affrontare uno scenario di crisi di liquidità particolarmente avverso per almeno tre mesi.

Gestione della liquidità strutturale

L'obiettivo della gestione della liquidità strutturale del Gruppo è quello di mantenere un adeguato rapporto tra le attività e le passività di medio/lungo termine (convenzionalmente superiore all'anno) e mira ad evitare pressioni sulle fonti, attuali e prospettiche, a breve termine. A tal fine la tipica azione svolta dal Gruppo consiste nel prudente impiego della liquidità rispetto al profilo delle scadenze della raccolta. L'indicatore utilizzato e monitorato nel più ampio ambito del Risk Appetite Framework (NSFR) garantisce che attività e passività presentino una struttura per scadenze sostenibile. Con l'aggiornamento della Group Liquidity Policy è stato inoltre introdotto un indicatore gestionale denominato "Structural Ratio". Il nuovo indicatore, sviluppato dalla Direzione CRO di Capogruppo ha l'obiettivo di monitorare gestionalmente il rischio di trasformazione delle scadenze, considerando le specificità del funding di Fineco rappresentate nel modello delle Poste a Vista della Banca. Tale indicatore si affianca all'indicatore regolamentare NSFR sopra descritto, e ne condivide gli obiettivi e gran parte delle logiche.

Stress test di liquidità

L'attività di Liquidity Stress Test valuta l'impatto di scenari macro o microeconomici sulla posizione di liquidità di Fineco, con l'obiettivo di testare la capacità della Banca di continuare la sua attività in situazioni di tensioni di liquidità.

Gli stress test sono effettuati simulando scenari di stress idiosincratico (calo della fiducia dei clienti) e situazioni di generale shock di mercato; anche una combinazione delle due cause deve essere considerata nel programma di stress test. All'interno delle simulazioni di stress test, sono anche previste analisi di sensitività per valutare l'impatto prodotto dal movimento di un particolare singolo fattore di rischio.

Sono inoltre definiti degli scenari aggiuntivi (c.d. reverse stress testing) volti a individuare i fattori di rischio e la magnitudine degli stessi necessari a compromettere l'adeguatezza del profilo di rischio di liquidità del Gruppo.

Modelli comportamentali per le poste del passivo

FinecoBank ha sviluppato specifici modelli comportamentali volti alla stima del profilo di scadenza delle poste del passivo che non hanno una scadenza contrattuale; infatti alcune poste, percepite come esigibili a vista, in realtà sono soggette a comportamenti viscosi.

Più specificatamente, la modellizzazione del passivo mira a costruire un profilo di replica che riflette al meglio le caratteristiche comportamentali delle poste. Un esempio è costituito dalle poste a vista: le stime del profilo di scadenza riflette la vischiosità percepita. Tali modelli comportamentali sono sviluppati dalla Direzione CRO di Capogruppo e validati dalla funzione di Validazione Interna del Gruppo.

Contingency Liquidity Management di Gruppo

L'obiettivo del Contingency Plan sul rischio di liquidità di Gruppo, definito nella Group Liquidity Policy, è di assicurare l'attuazione tempestiva di interventi efficaci anche nella fase iniziale di una crisi di liquidità, attraverso la precisa identificazione di soggetti, poteri, responsabilità, delle procedure di comunicazione ed i relativi criteri per la reportistica, nel tentativo di incrementare le probabilità di superare con successo lo stato di emergenza. Tale scopo è raggiunto attraverso:

  • attivazione di un modello operativo straordinario e di governo della liquidità;
  • coerente comunicazione interna ed esterna;
  • una serie di azioni disponibili per mitigare gli effetti negativi sulla liquidità;
  • una serie di Early Warning Indicator, inseriti anche all'interno del Recovery Plan di Gruppo, i quali indicano che si sta sviluppando una crisi.

Internal Liquidity Adequacy Assessment Process (ILAAP)

Conformemente alle disposizioni prudenziali, annualmente il Gruppo valuta l'adeguatezza del sistema di governo e gestione del rischio di liquidità (processo ILAAP) e ne fornisce informativa all'Autorità di Vigilanza secondo i termini previsti dalla normativa di riferimento.

A partire dal resoconto ICAAP & ILAAP 2020, relativo ai dati al 31 dicembre 2020, le prove di stress considerano i possibili impatti derivanti dalla pandemia COVID-19 sull'adeguatezza di liquidità del Gruppo. Tali stress test, che sono condotti sulla base di scenari che considerano fattori di rischio idiosincratici, sistemici e una combinazione di essi, non hanno tuttavia fatto emergere possibili criticità o impatti significativi per il Gruppo.

Impatti della crisi determinata dalla pandemia COVID-19 sulla liquidità

Non vi sono stati impatti significativi durevoli della pandemia sul profilo di liquidità del Gruppo. Dopo una prima fase iniziale di assestamento la dinamica dei flussi di liquidità in entrata ed uscita si è normalizzata, riprendendo un trend di crescita costante. Per tale motivo, FinecoBank in seguito alla pandemia COVID-19 non ha modificato le strategie, gli obiettivi o le politiche di gestione misurazione e controllo del rischio di liquidità.

1.5 – Rischi operativi

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

Definizione di rischio operativo

Si definisce rischio operativo il rischio di perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni, personale, consulenti finanziari, sistemi o causati da eventi esterni. Tale definizione include il rischio legale e di compliance, ma esclude quello strategico e reputazionale.

Ad esempio possono essere definite operative le perdite derivanti da frodi interne o esterne, rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro, reclami della clientela, distribuzione dei prodotti, multe e altre sanzioni derivanti da violazioni normative, danni ai beni patrimoniali dell'azienda, interruzioni dell'operatività e disfunzione dei sistemi, gestione dei processi.

Framework per la gestione dei rischi operativi

Il Gruppo è dotato di una Global Policy per monitoraggio ed il controllo dei Rischi Operativi e Reputazionali, approvata dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo FinecoBank, che stabilisce il ruolo degli organi aziendali, della funzione di controllo dei rischi, nonché le interazioni con le altre funzioni coinvolte nel processo e definisce il processo di misurazione e monitoraggio dei rischi, descrive le attività svolte ai fini di prevenzione e le strategie di mitigazione.

Il Gruppo è inoltre dotato di una Global Policy "Operational Risk Management Framework per la valutazione del rischio informatico e Cyber", che definisce una metodologia comune a livello di Gruppo per la valutazione dei rischi informatici e cyber, sia in un contesto di normale andamento dell'attività di business (impatto atteso), sia nell'ipotesi di eventi straordinari (impatto estremo).

Struttura Organizzativa

Il Consiglio di Amministrazione è responsabile dell'approvazione di tutti gli aspetti rilevanti del framework dei rischi operativi, per la verifica dell'adeguatezza del sistema di misurazione e controllo ed è informato regolarmente circa le variazioni del profilo di rischio e l'esposizione ai rischi operativi.

La reportistica prodotta dalla Direzione CRO per il Consiglio di Amministrazione garantisce che il Management e gli Organi di Controllo siano costantemente informati sull'andamento dei rischi operativi all'interno del Gruppo e possano intervenire attivamente nella gestione e mitigazione dei rischi. La partecipazione al Comitato Prodotti del Chief Risk Officer e del Risk Management permette inoltre di presidiare i rischi operativi collegati alle nuove attività di business del Gruppo.

Il team Operational & Reputational Risk è inserito all'interno della Direzione CRO, cui fa capo il Chief Risk Officer di FinecoBank che a sua volta riporta direttamente all'Amministratore Delegato e Direttore Generale.

Le principali attività svolte dal Team nell'ambito dei rischi operativi sono:

  • definire il sistema di mitigazione e controllo dei rischi operativi, nel rispetto di quanto definito dalla normativa esterna e, in accordo con le indicazioni del Consiglio di Amministrazione, con l'evoluzione operativa di Gruppo;
  • predisporre regolarmente report sull'esposizione ai rischi operativi e reputazionali volti ad informare e supportare il management nell'attività di gestione;
  • predisporre un sistema di Indicatori di Rischio per prevenire i rischi operativi e reputazionali, anche derivanti da fattori ambientali, sociali e di governance (ESG);
  • verificare che i dati di perdita operativa identificati dalle diverse aree del Gruppo siano regolarmente e tempestivamente registrati;
  • effettuare, in collaborazione con le altre funzioni aziendali, analisi di scenario atte ad identificare e prevenire perdite ad impatto potenzialmente elevato, ancorché poco probabili;
  • proporre al CRO strategie di mitigazione dei rischi operativi;
  • effettuare training e supporto sul controllo dei rischi operativi alle strutture del Gruppo;
  • garantire il presidio del rischio reputazionale all'interno del perimetro definito dal Gruppo;
  • effettuare sistematici controlli a distanza, mediante gli Indicatori di Rischio, su tutta la Rete dei PFA, al fine di mitigare i rischi di frode legati all'operatività dei PFA;
  • svolgere controlli ex-post sulle verifiche svolte dalla Direzione Controlli Rete, Monitoraggio e Servizi Rete in merito alle frodi interne messe in atto dai consulenti finanziari a danno della clientela, al fine di individuare aree di miglioramento;
  • implementare ed aggiornare il sistema di gestione degli Indicatori di Anomalia anche in relazione a nuove attività aziendali ed a normative;
  • valutare l'efficacia delle coperture assicurative sull'infedeltà dei PFA, considerando rinnovi, limiti e franchigie;
  • valutare i rischi operativi e/o reputazionali risultanti dalle operazioni di maggior rilievo (es. esternalizzazioni rilevanti), assicurando la coerenza delle stesse con il RAF;
  • assicurare l'effettiva implementazione della metodologia di valutazione del rischio informatico, supportando e coordinando le singole funzioni coinvolte, ciascuno per quanto di competenza, durante il processo di valutazione dei rischi ICT.

Gestione e mitigazione del rischio

La gestione del rischio consiste nella revisione dei processi per la riduzione dei rischi rilevati, nella gestione delle relative politiche assicurative, con l'identificazione di idonee franchigie e limiti.

All'interno di Fineco è stato istituito un gruppo di lavoro "Permanent Work Group" (PWG) a cui partecipano la Direzione CRO e Organizzazione; l'interazione tra le diverse funzioni ha come finalità la condivisione delle rispettive conoscenze relative a progetti pianificati o in corso, nuovi processi, prodotti, o modifiche degli stessi ed ogni altro elemento che possa impattare sul profilo di rischio del Gruppo. L'obiettivo del PWG è individuare e successivamente sviluppare nuove azioni di mitigazione qualora si verifichino particolari eventi operativi.

Nell'ambito dell'attività di prevenzione dei rischi operativi e per il controllo a distanza dei canali di vendita, la Direzione CRO ha provveduto a concentrare la propria attività in controlli di prevenzione delle frodi.

Lo sviluppo dei controlli a distanza per la prevenzione delle frodi ha portato alla realizzazione di un sistema denominato "SoFIA" (System of Fraud Identification and Analysis). Il sistema consente di analizzare simultaneamente una maggiore quantità di dati ed informazioni rispetto a singoli indicatori ed inoltre permette di rilevare quotidianamente possibili anomalie attraverso un sistema di alert. In questo modo, tutti i nominativi proposti per i controlli sono valutati contemporaneamente rispetto a tutti gli indicatori per i controlli a distanza.

Gli addetti ai controlli, sulla base di valutazioni qualitative e quantitative degli indicatori stessi, selezionano eventuali casi da segnalare alla Direzione Controlli Rete, Monitoraggio e Servizi Rete – a diretto riporto dell'Amministratore Delegato - per i successivi approfondimenti. Inoltre, la struttura Operational & Reputational Risk è portata a conoscenza dei risultati dei test annualmente effettuati secondo i Piani di Business Continuity e Disaster Recovery.

Parallelamente ai controlli diretti sulla rete di vendita svolti attraverso SoFIA, sono svolti anche dei controlli ex-post sulle verifiche effettuate dalla Direzione Controlli Rete, Monitoraggio e Servizi Rete in merito alle frodi interne messe in atto dai consulenti finanziari a danno della clientela, finalizzati ad individuare eventuali aree di miglioramento.

Oltre ai presidi di cui sopra, i rischi reputazionali sono presidiati tramite la valutazione dei rischi effettuata dalla funzione di controllo dei rischi lungo tutta la fase di definizione, sviluppo ed approvazione dei prodotti di Gruppo. La partecipazione al Comitato Prodotti del Chief Risk Officer è infatti espressamente prevista dalla Global Policy "Processo Nuovi Prodotti".

Sistema di misurazione dei rischi

FinecoBank applica il Metodo Standardizzato per il calcolo del requisito patrimoniale relativo al rischio operativo. Sono stati, peraltro, mantenuti la governance, i presidi ed il framework di reporting richiesti dal metodo interno per la misurazione del requisito di capitale (AMA), precedentemente adottato e sviluppato.

Il team Operational & Reputational Risk effettua la raccolta e classificazione dei dati di perdita, dei dati di perdita ipotizzati tramite analisi di scenario e degli indicatori di rischio.

L'attività di raccolta e classificazione delle perdite operative è effettuata con finalità di prevenzione e miglioramento interno. Per quanto riguarda gli indicatori, il team si avvale di una molteplicità di Key Risk Indicators suddivisi in aree di controllo (Carte di Pagamento, Compliance, HR, Legale, Operations Titoli, Sistemi di Pagamenti, Reclami, Risk management, Sistemi IT, Sicurezza, Amministrazione, Audit, Reputazione, Trasparenza, AML/CFT) con i quali il Gruppo si propone di misurare l'esposizione ai rischi operativi. Eventuali valori anomali assunti dai suddetti indicatori possono essere correlati a variazioni nell'esposizione ai rischi operativi. All'interno del cruscotto di monitoraggio dei rischi operativi e reputazionali, sono stati identificati un set di indicatori rilevanti ai fini ESG, in quanto un loro valore anomalo potrebbe segnalare specifici rischi relativi alla relazione con i clienti (es. reclami pervenuti dalla clientela, problematiche di disponibilità o di sicurezza nei sistemi informatici), con il personale (es. turnover) o con i Regulator con conseguenze sulla sostenibilità del business.

Le analisi di scenario consentono di stimare l'esposizione del Gruppo ai rischi operativi, caratterizzati da una bassa frequenza ma da un sensibile impatto potenziale. Gli scenari sono identificati mediante l'analisi delle perdite interne, degli eventi esterni, dell'andamento degli indicatori di rischio, processi critici, prodotti e classi di rischio.

Il capitale di rischio dei rischi operativi utilizzato ai fini regolamentari in data 30 giugno 2022 risulta pari a 100.499 migliaia di euro (8% dei RWA).

Rischi derivanti da pendenze rilevanti

Esistono procedimenti giudiziari pendenti nei confronti del Gruppo, unicamente riferiti a FinecoBank, individualmente non rilevanti, in relazione ai quali vi è incertezza circa il possibile esito e l'entità dell'eventuale onere che lo stesso potrebbe essere chiamato a sostenere. Laddove è possibile stimare in modo attendibile l'entità dell'eventuale onere e lo stesso sia ritenuto probabile, sono stati effettuati accantonamenti nella misura considerata congrua date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali applicabili, effettuando la miglior stima possibile dell'ammontare che ragionevolmente il Gruppo dovrà sostenere per adempiere le relative obbligazioni. In particolare, a presidio delle suddette obbligazioni, nonché dei reclami della clientela non ancora sfociati in procedimenti giudiziari, FinecoBank ha in essere al 30 giugno 2022 un fondo per rischi e oneri pari a

24.243 migliaia di euro. Tale fondo include, oltre alle spese legali a carico del Gruppo in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che la assistono nelle controversie in corso nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti. Tale stima, con riferimento ai compensi degli avvocati che assistono il Gruppo, è stata determinata in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.

Rischi derivanti da contenziosi e verifiche di natura tributaria

I rischi derivanti da contenziosi o verifiche di natura tributaria al 30 giugno 2022 si riferiscono principalmente ad un avviso di accertamento relativo all'esercizio 2003 ricevuto da FinecoBank nel quale è stata contestata la fruizione di crediti d'imposta per 2,3 milioni di euro, per il quale la Banca ha presentato ricorso in Cassazione ritenendo fondata la propria posizione. La Banca ha già versato le maggiori imposte e gli interessi dovuti.

A fronte del suddetto contenzioso, è già stato rilevato a conto economico l'onere per le maggiori imposte e per interessi e sanzioni in contropartita, rispettivamente, delle passività fiscali e del fondo rischi e oneri. Inoltre, sono stati rilevati i crediti verso l'erario per le somme versate.

In relazione a quanto sopra rappresentato, al 30 giugno 2022 il Gruppo ha in essere accantonamenti nella misura ritenuta congrua, date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali, a passività fiscali per maggiori imposte per complessivi 5,6 milioni di euro e al fondo rischi ed oneri a fronte di sanzioni e interessi per complessivi 3,7 milioni di euro.

La valutazione del rischio operativo ICT

La disciplina prudenziale prevede che le banche conducano, almeno annualmente, un'analisi del rischio informatico del Gruppo sottoponendo al Consiglio di Amministrazione i risultati della valutazione effettuata.

In particolare la normativa ha introdotto standard e requisiti specifici per la gestione e la valutazione del rischio informatico prevedendo che le banche valutino l'esposizione ai rischi in oggetto non limitandosi alla raccolta ed all'analisi delle perdite economiche, ma considerando elementi addizionali, quali ad esempio gli incidenti ICT occorsi ed elementi relativi alla rischiosità degli asset informatici del Gruppo (hardware e software).

Con l'adozione della Global Policy "Operational Risk Management Framework per la valutazione del rischio informatico e Cyber", il Gruppo ha definito un approccio comune per la valutazione dei rischi informatici; l'esito dell'attività di analisi, svolta con la collaborazione delle strutture di business, ICT ed Organizzazione del Gruppo è stata sottoposta all'attenzione del Consiglio di Amministrazione nel mese di dicembre 2021. L'analisi ha evidenziato che, rispetto ai volumi di business trattati ed alla complessità dei processi coinvolti, il rischio informatico residuo di FinecoBank è mediamente basso; l'esposizione al rischio residuo è stata formalmente accettata dai responsabili di processo di Fineco senza necessità di identificare ulteriori misure di mitigazione.

L'obiettivo del Gruppo è, inoltre, quello di proteggere i clienti e l'attività garantendo la sicurezza dei dati, declinata nelle sue caratteristiche di disponibilità, confidenzialità ed integrità. Particolare attenzione è infatti posta alle tematiche di Cyber Security & Fraud Management fin dalla fase di progettazione dei sistemi, quali elementi abilitanti alla corretta definizione di soluzioni e servizi offerti, anche cogliendo le opportunità offerte dal contesto normativo in evoluzione, allo scopo di creare piena sicurezza per il cliente pur mantenendo la semplicità di utilizzo. Per ulteriori dettagli in merito a Cyber Security e Fraud Management si rimanda alla Dichiarazione Consolidata di Carattere Non Finanziario di dicembre 2021 del Gruppo FinecoBank, pubblicata sul sito internet di FinecoBank (https://www.finecobank.com).

Si evidenzia che il 24 febbraio 2022, con l'avvio del conflitto militare tra Russia e Ucraina, il CSIRT (il team di risposta dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale) ha chiesto di alzare l'attenzione ed adottare tutte le misure di protezione degli assetti ICT, un avviso rivolto alle aziende italiane che hanno rapporti con operatori ucraini. Il 28 febbraio 2022 l'Agenzia ha prodotto un nuovo alert, questa volta indirizzato a tutti gli operatori di infrastrutture digitali nazionali, sollecitati ad adottare "una postura di massima difesa cibernetica": l'offensiva potrebbe infatti essere rivolta contro la coalizione che si è mobilitata per sostenere il Paese attaccato. Nel mirino, per quanto riguarda l'Italia, ci sono in generale ministeri, enti governativi, aziende strategiche per l'interesse nazionale tra cui gli istituti finanziari. L'obiettivo del Gruppo è quello di assicurare la protezione dei clienti garantendo la sicurezza dei dati, declinata nelle sue caratteristiche di disponibilità, confidenzialità ed integrità: alla luce della crisi russo-ucraina sui mercati finanziari dell'UE, particolare attenzione è stata posta nella valutazione dei rischi correlati. Nel rispetto delle misure previste dalla legislazione vigente, Fineco ha intrapreso una serie di iniziative volte a verificare la propria postura di sicurezza e readiness operativa anche avvalendosi delle indicazioni e raccomandazioni suggerite dai diversi organi nazionali ed internazionali. Ferma restando l'adozione da sempre delle migliori pratiche in materia di sicurezza, sia in termini di misure tecniche che organizzativo/procedurali, sono stati ad ogni modo valutati ed introdotti ulteriori meccanismi per far fronte ad eventuali impatti derivanti dalla situazione contingente.

Analisi dei rischi operativi e di sicurezza relativi ai servizi di pagamento

Conformemente al 28° aggiornamento della Circolare 285 di Banca d'Italia, il Gruppo effettua una valutazione dei rischi operativi e di sicurezza relativi ai servizi di pagamento prestati dal Gruppo e dell'adeguatezza delle misure di mitigazione e dei meccanismi di controllo messi in atto per affrontarli. La Relazione contenente le risultanze dell'analisi condotte per l'anno 2021 non ha evidenziato elementi di criticità o di attenzione, ed è stata trasmessa alla Banca d'Italia entro il 30 aprile 2022, così come chiesto dalla normativa citata.

Impatti derivanti dalla pandemia COVID-19

Ad oggi non sono stati registrati impatti rilevanti della pandemia COVID-19 sui profili di rischio operativo del Gruppo. I KRI disponibili non forniscono indicazioni di variazioni del profilo di rischio né si evidenziano perdite operative strettamente guidate dall'emergenza COVID-19.

Si segnala che FinecoBank in seguito alla pandemia COVID-19 non ha modificato le strategie, gli obiettivi o le politiche di gestione misurazione e controllo dei rischi operativi.

Informazioni di natura quantitativa

L'analisi delle perdite operative consente al team Operational & Reputational Risk di formulare valutazioni sull'esposizione ai rischi operativi del Gruppo e di individuare eventuali aree critiche.

Di seguito si illustra la fonte principale delle perdite operative in funzione degli "event type", cioè delle tipologie di eventi - stabilite dall'Accordo di Basilea 2 - che le hanno generate:

  • Frode interna: perdite dovute ad attività non autorizzata, frode, appropriazione indebita o violazione di leggi, regolamenti o direttive aziendali che coinvolgano almeno una risorsa interna del Gruppo o legata da contratto di agenzia (consulente finanziario);
  • Frode esterna: perdite dovute a frode, appropriazione indebita o violazione di leggi da parte di soggetti esterni al Gruppo;
  • Rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro: perdite derivanti da atti non conformi alle leggi o agli accordi in materia di lavoro, salute e sicurezza sul lavoro, dal pagamento di risarcimenti a titolo di lesioni personali o da episodi di discriminazione o di mancata applicazione di condizioni paritarie;
  • Clientela, prodotti e prassi professionali: perdite derivanti da inadempienze relative a obblighi professionali verso clienti ovvero dalla natura o dalle caratteristiche del prodotto o del servizio prestato;
  • Danni da eventi esterni: perdite derivanti da eventi esterni, quali catastrofi naturali, terrorismo, atti vandalici;
  • Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi: perdite dovute a interruzioni dell'operatività, a disfunzioni o a indisponibilità dei sistemi;
  • Esecuzione, consegna e gestione dei processi: perdite dovute a carenze nel perfezionamento delle operazioni o nella gestione dei processi, nonché perdite dovute alle relazioni con controparti commerciali, venditori e fornitori.

1.6 Altri rischi e informazioni

Le fattispecie di rischio precedentemente descritte, pur costituendo le principali tipologie, non esauriscono il novero di tutte quelle considerate rilevanti per il Gruppo. Nell'ambito di quanto previsto dalla normativa prudenziale di Secondo Pilastro, il Gruppo conduce annualmente il processo di identificazione di rischi rilevanti ai quali è esposto il Gruppo, oltre a quelli di Primo Pilastro (credito, mercato, operativo). In aggiunta ai tradizionali rischi finanziari, sono individuati anche i potenziali rischi non finanziari rilevanti, tra cui si citano a titolo di esempio i rischi reputazionali e quelli derivanti da fattori ambientali, sociali e di governance (ESG).

Successivamente all'individuazione dei rischi rilevanti, è definito il miglior metodo di analisi degli stessi: qualitativo e quantitativo. La misurazione quantitativa può essere effettuata tramite molteplici strumenti, quali ad esempio analisi di scenario (in particolare per i rischi difficilmente quantificabili, quali il rischio reputazionale o il rischio di compliance), il VaR o attraverso il calcolo del Capitale Interno. Quest'ultimo rappresenta il capitale necessario a fronte delle possibili perdite relative alle attività del Gruppo e prende in considerazione tutti i rischi definiti dal Gruppo come quantificabili in termini di Capitale Interno coerentemente con i requisiti di Secondo Pilastro.

I principali rischi inclusi all'interno del Capitale Interno Complessivo del Gruppo a dicembre 2021 sono quelli di default, concentrazione, migrazione, mercato, tasso di interesse, credit spread, operativo, di business ed immobiliare. Il Capitale Interno Complessivo è sottoposto periodicamente ad esercizi di stress test; tale strumento di valutare la vulnerabilità del Gruppo ad eventi "eccezionali ma plausibili" e fornisce informazioni aggiuntive rispetto alle attività di monitoraggio.

Rischi derivanti da fattori ambientali, sociali e di governance (ESG)

Dal 2020 il Gruppo FinecoBank ha iniziato una progressiva integrazione dei rischi Ambientali, Sociali e di Governance nel proprio framework di risk management.

In occasione del processo di Risk Inventory per il 2022 è stato predisposto un focus sui rischi ESG e sui rischi reputazionali. Trattandosi di rischi trasversali, l'analisi ha avuto come oggetto di valutazione l'impatto dei fattori di rischio ambientali, sociali, reputazionali e di governance sulle tradizionali categorie di rischio già gestite e monitorate dal Gruppo.

La valutazione dei rischi ESG, coerentemente alle priorità evidenziate dai Regulator, si è concentrata sui rischi climatici e ambientali, e non ha mostrato una elevata incidenza di questi ultimi sul profilo di rischio del Gruppo. In particolare, in considerazione del modello di business di FinecoBank, le categorie di rischi impattati da fattori ESG sono risultati i rischi di credito, che, seppur marginalmente, potrebbero subire gli effetti negativi di eventi fisici e di transizione, ed il rischio di business, che in un'ottica di lungo periodo potrebbe subire gli impatti derivanti dalla variazione delle preferenze dei clienti nell'ambito del processo di aggiustamento verso un'economia a basse emissioni.

Note illustrative

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Al fine di mitigare le esposizioni ai rischi ESG, nell'ambito dei controlli di secondo livello sui rischi di credito sono stati previsti una serie di monitoraggi volti a presidiare le aree ritenute maggiormente a rischio, tra cui si citano a titolo di esempio l'inserimento di un indicatore specifico di rischio ambientale (ND-Gain) nel contesto del monitoraggio del rischio paese, il monitoraggio sulla concentrazione degli immobili a garanzia dei mutui fondiari in aree ad elevato impatto climatico e ambientale in ambito del RAF e gli stress test in ambito ICAAP. Quest'ultimo in particolare si configura come un'analisi di sensitività calcolata su base annuale, e si focalizza su tre fattori di rischio non correlati considerati rilevanti per il modello di business di Fineco:

  • cambio di preferenza dei clienti dai fondi FAM classificati come "non-ESG" (art. 6 SFDR) a fondi di gestori terzi classificati come "ESG" (art. 7 e 8 SFDR). L'obiettivo dello scenario, che può essere classificato come rischio di transizione, è stimare l'impatto del cambio di preferenza sul profilo commissionale e sul capitale interno relativo al rischio di business del Gruppo;
  • riduzione del valore degli immobili a garanzia dei mutui fondiari situati in aree ad elevato rischio climatico e ambientale (rischio fisico). La riduzione di valore determinerebbe un incremento di LGD e un conseguente incremento delle rettifiche su crediti e un maggior capitale interno a fronte dei rischi di credito;
  • downgrade dei paesi maggiormente esposti ai rischi climatici e ambientali. Nello stress test ICAAP 2021, in coerenza con le esposizioni detenute dal Gruppo, le controparti considerate sono state Cina, Emirati Arabi Uniti e Latvia. Il downgrade determina una maggiore PD delle citate controparti istituzionali, e di conseguenza maggiori rettifiche su crediti e capitale interno a fronte dei rischi di credito.

I risultati dello stress test confermano gli impatti limitati dei fattori climatici e ambientali sul modello di business del Gruppo.

Oltre a ciò, nell'ambito del processo di progettazione e implementazione, su base volontaria, del Sistema di Gestione Ambientale conforme ai requisiti del regolamento EMAS n. 1221/2009/CE, nel corso della prima metà del 2022 è stata aggiornata l'analisi ambientale iniziale, strumento che ha consentito di mappare i bisogni e le aspettative degli stakeholder in ambito ambientale, rilevandone i rispettivi rischi per FinecoBank, oltre a definire una classificazione dei rischi generati e subiti dall'organizzazione connessi agli aspetti ambientali maggiormente significativi sulla base delle attività aziendali. Oltre alle aspettative e ai relativi rischi mappati l'anno precedente, nel 2022 è stata esplicitata l'attività di vigilanza esercitata su Fineco dalla Banca Centrale Europea (BCE), a partire dall'1 gennaio 2022, che ha riflessi di specifiche aspettative nei confronti dell'integrazione dei rischi climatici e ambientali nel quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio, oltre che una maggiore attenzione da parte dei regolatori ai fattori ESG correlata all'applicazione della normativa europea in ambito della trasparenza dell'informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari, della Tassonomia delle attività ecosostenibili, dell'integrazione dei fattori di sostenibilità, dei rischi di sostenibilità e delle preferenze di sostenibilità nelle attività di consulenza di investimento e dei fattori di sostenibilità negli obblighi di governance dei prodotti.

Rischi connessi alla "Brexit"

Il Gruppo continua lo sviluppo del business nel Regno Unito, con l'offerta alla clientela UK di servizi bancari e di investimento a distanza, attraverso la modalità di libera prestazione di servizi nel perimetro del Temporary Permission Regime (TPR) previsto dalle autorità inglesi.

FinecoBank, inoltre, è in continuo contatto con le autorità competenti circa l'evoluzione dello scenario, previsto al termine del suddetto periodo, e la correlata necessità di intervento sulla struttura del business UK per soddisfare i nuovi requisiti normativi post TPR.

Sezione 3 – Rischi delle imprese di assicurazione Nessuna informazione da segnalare.

Sezione 4 – Rischi delle altre imprese Nessun dato da segnalare.

Parte F - Informazioni sul patrimonio consolidato

Parte F – Informazioni sul patrimonio consolidato Sezione 1 – Il patrimonio consolidato

A. Informazioni di natura qualitativa

La gestione del patrimonio del Gruppo è orientata ad assicurare che i ratio prudenziali siano coerenti con il profilo di rischio assunto e rispettino i requisiti di vigilanza.

Il presidio dell'adeguatezza patrimoniale a livello individuale e consolidato è assicurato dall'attività di capital management nell'ambito della quale vengono definite, nel rispetto dei vincoli regolamentari e in coerenza con il profilo di rischio assunto dal Gruppo, la dimensione e la combinazione ottimale tra i diversi strumenti di patrimonializzazione.

Il Gruppo assegna un ruolo prioritario alle attività volte alla gestione ed all'allocazione del capitale in funzione dei rischi assunti, ai fini dello sviluppo della propria operatività in ottica di creazione di valore. Le attività si articolano nelle diverse fasi del processo di pianificazione e controllo e, in particolare, nei processi di piano e budget e nei processi di monitoraggio. Nella gestione dinamica del capitale, pertanto, la Capogruppo elabora il piano del capitale ed effettua il monitoraggio dei requisiti patrimoniali di vigilanza anticipando gli opportuni interventi necessari all'ottenimento degli obiettivi.

Il capitale e la sua allocazione, quindi, assumono un'importanza rilevante nella definizione delle strategie di lungo termine perché da un lato esso rappresenta l'investimento nel Gruppo da parte degli azionisti che deve essere remunerato in modo adeguato, dall'altro è una risorsa soggetta a limiti esogeni, definiti dalla normativa di vigilanza. A tal proposito, si precisa che a conclusione del processo di revisione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process - SREP), in data 21 marzo 2022 l'Autorità di Vigilanza ha comunicato i seguenti requisiti patrimoniali applicabili al Gruppo FinecoBank:

  • 8,12% in termini di Common Equity Tier 1 ratio che comprende il requisito di Pillar II (Pillar 2 Requirement P2R) fissato nella misura dell'1,12%;
  • 10,00% in termini di Tier 1 Ratio che comprende un P2R fissato nella misura dell'1,50%;
  • 12,50% in termini di Total Capital Ratio che comprende un P2R fissato nella misura 2,00%.

Gli strumenti di capitale includono i seguenti strumenti finanziari:

  • Additional Tier 1 emesso in data 31 gennaio 2018. Lo strumento finanziario è un private placement29, perpetuo, emesso per un ammontare di 200 milioni di euro, interamente sottoscritto da UniCredit S.p.A.. La cedola per i primi 5,5 anni è stata fissata a 4,82%;
  • Additional Tier 1 emesso in data 11 luglio 2019. Lo strumento finanziario è un public placement, perpetuo, destinato alla negoziazione sul mercato non regolamentato Global Exchange Market gestito da Euronext Dublin, rating assegnato pari a BB- (S&P Global Ratings), emesso per un ammontare di 300 milioni di euro. La cedola per i primi 5 anni è stata fissata al 5,875%.

29 Unrated e unlisted.

Parte F - Informazioni sul patrimonio consolidato

B. Informazioni di natura quantitativa

B.1 Patrimonio consolidato: ripartizione per tipologia di impresa

(Importi in migliaia)
Voci del patrimonio netto Consolidato
prudenziale
Imprese di
assicurazione
Altre imprese Elisioni e
aggiustamenti da
consolidamento
Totale
1. Capitale 201.340 - - - 201.340
2. Sovrapprezzi di emissione 1.934 - - - 1.934
3. Riserve 785.531 - - - 785.531
4. Strumenti di capitale 500.000 - - - 500.000
5. (Azioni proprie) (1.714) - - - (1.714)
6. Riserve da valutazione: (174) - - - (174)
- Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair
value con impatto sulla redditività complessiva
(2.056) - - - (2.056)
- Utili (perdite) attuariali su piani previdenziali a benefici definiti 1.883 - - - 1.883
- Quote delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate
a patrimonio netto
(1) - - - (1)
7. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) del gruppo e di terzi 222.363 - - - 222.363
Totale 1.709.280 - - - 1.709.280

B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

(Importi in migliaia)
Attività/valori Consolidato prudenziale Imprese di
assicurazione
Altre imprese Elisioni e aggiustamenti
da consolidamento
Totale
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
1. Titoli di debito - (2.056) - - - - - - - (2.056)
2. Titoli di capitale - - - - - - - - - -
3. Finanziamenti - - - - - - - - - -
Totale 30/06/2022 - (2.056) - - - - - - - (2.056)
Totale 31/12/2021 410 - - - - - - - 410 -

Parte F - Informazioni sul patrimonio consolidato

B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: variazioni annue

(Importi in migliaia)
Titoli di debito Titoli di capitale Finanziamenti
1. Esistenze iniziali 410 - -
2. Variazioni positive - - -
2.1 Incrementi di fair value - - -
2.2 Rettifiche di valore per rischio di credito - X -
2.3 Rigiro a conto economico di riserve negative da realizzo - X -
2.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) - - -
2.5 Altre variazioni - - -
3. Variazioni negative (2.466) - -
3.1 Riduzioni di fair value (2.056) - -
3.2 Riprese di valore per rischio di credito (4) - -
3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive: da realizzo (406) X -
3.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) - - -
3.5 Altre variazioni - - -
4. Rimanenze finali (2.056) - -

B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue

(Importi in migliaia)
Utili (perdite) attuariali su piani previdenziali
a benefici definiti
1. Esistenze iniziali (6.287)
2. Variazioni positive 8.170
2.1 Incrementi di fair value 8.170
2.2 Altre variazioni -
3. Variazioni negative -
3.1 Riduzioni di fair value -
3.2 Altre variazioni -
4. Rimanenze finali 1.883

Sezione 2 – I fondi propri e i coefficienti di vigilanza bancari

Si rimanda all'informativa sui fondi propri e sull'adeguatezza patrimoniale contenuta nel documento "Informativa al pubblico del Gruppo FinecoBank – Pillar III al 30 giugno 2022", pubblicato sul sito internet della Società www.finecobank.com, previsto dal Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) e successivi Regolamenti che ne modificano il contenuto, tra i quali si cita, in particolare, il Regolamento (UE) 876/2019 (c.d. CRR II) del Parlamento Europeo e del Consiglio.

Parte H - Operazioni con parti correlate

Parte H – Operazioni con parti correlate Si forniscono di seguito le informazioni sui compensi corrisposti ai dirigenti con responsabilità strategiche e sulle transazioni poste in essere con le parti correlate, ai sensi dello IAS 24.

1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategiche

I dirigenti con responsabilità strategiche sono i soggetti che nell'ambito della Capogruppo hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività delle Società. Sono inclusi in questa categoria, oltre ai componenti del Consiglio di Amministrazione ed i membri del Collegio Sindacale di FinecoBank in linea con le previsioni della Circolare di Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successive modifiche e aggiornamenti, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale, il Vice Direttore Generale/Responsabile Direzione GBS, il Responsabile Direzione Chief Financial Officer, il Vice Direttore Generale/Responsabile Direzione Commerciale Rete PFA e Private Banking, il Vice Direttore Generale/Responsabile Global Business. Inoltre, a partire dall'esercizio 2022, sono inclusi in questa categoria i dirigenti con responsabilità strategiche (intendendosi per tali i componenti degli organi di amministrazione e controllo, questi ultimi ove presenti) di Fineco AM, unica società del Gruppo oltre alla Capogruppo FinecoBank. A seguito di tale modifica sono stati riesposti i dati al 30 giugno 2021.

(Importi in migliaia)
Componenti reddituali/settori Totale Totale
30/06/2022 30/06/2021
Retribuzioni corrisposte ai "Dirigenti Strategici", Amministratori e Collegio sindacale
a) benefici a breve termine 4.451 4.264
b) benefici successivi al rapporto di lavoro 261 200
di cui relativi a piani a prestazioni definite - -
di cui relativi a piani a contribuzioni definite 261 200
c) altri benefici a lungo termine 428 -
d) indennità per la cessazione del rapporto di lavoro - -
e) pagamenti in azioni 1.554 1.360
Totale 6.694 5.824

2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate

Il Consiglio di Amministrazione, al fine di assicurare il costante rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari attualmente vigenti in materia di informativa societaria riguardanti le operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse, ha approvato, in occasione della riunione del 16 dicembre 2021 (con efficacia dal 15 gennaio 2022), con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Collegio Sindacale, la nuova versione della "Global Policy Procedure per la gestione delle operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse del Gruppo FinecoBank" (la "Global Policy").

Tale Global Policy contiene le disposizioni da osservare nella gestione:

  • delle operazioni con parti correlate, ai sensi del Regolamento CONSOB adottato con delibera del 12 marzo 2010 n. 17221 come tempo per tempo modificato e aggiornato (da ultimo con delibera Consob n. 21624 del 10 dicembre 2020);
  • delle operazioni con soggetti collegati, ai sensi della disciplina sulle "Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati", dettata dal Capitolo 11 della Circolare Banca d'Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 (recante le "Disposizioni di vigilanza per le banche"), così come integrata a seguito dell'aggiornamento n. 33 del 23 giugno 2020;
  • delle obbligazioni degli esponenti bancari, ai sensi dell'art. 136 del Decreto Legislativo del 1° settembre 1993, n. 385 recante il "Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia";
  • delle operazioni con ulteriori soggetti rilevanti in potenziale conflitto di interesse definiti in via di autoregolamentazione dalla Banca, tenuto conto delle disposizioni di legge e regolamentari applicabili in materia;
  • dei prestiti concessi agli esponenti (i.e. i membri degli organi di amministrazione, direzione e controllo) e alle loro parti correlate, ai sensi dell'art. 88 della CRD.

Premesso quanto sopra, nel corso del primo semestre 2022 sono state poste in essere dal Gruppo operazioni con parti correlate in genere, italiane ed estere, di minore rilevanza rientranti nell'ordinario esercizio dell'attività operativa della Banca e della connessa attività finanziaria, perfezionate a condizioni standard, ovvero a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni concluse con soggetti terzi indipendenti; non sono state poste in essere altre operazioni con parti correlate tali da influire in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Banca e del Gruppo FinecoBank, né operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate.

Parte H - Operazioni con parti correlate

Nel prospetto che segue sono indicate le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 30 giugno 2022, distinte per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24:

(Importi in migliaia)
Consistenze al
30/06/2022
Società collegate Amministratori,
collegio sindacale e
dirigenti strategici
Altre parti
correlate
Totale % sull'importo di
bilancio
Azionisti % sull'importo di
bilancio
Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato b) crediti verso clientela
- 1.006 492 1.498 0,01% 4.065 0,02%
Totale attivo - 1.006 492 1.498 0,00% 4.065 0,01%
Passività finanziarie valutate al costo
ammortizzato b) debiti verso la clientela
- 6.971 1.707 8.678 0,03% - 0,00%
Altre passività 74 143 - 217 0,05% - 0,00%
Totale passivo 74 7.114 1.707 8.895 0,03% - 0,00%
Garanzie rilasciate e impegni - 568 12 580 0,86% - 0,00%

Relativamente alle operazioni di cui sopra, distinte per tipologia di parte correlata, si propone anche il dettaglio dell'impatto sulle principali voci di conto economico consolidato:

(Importi in migliaia)
Conto
economico
1° semestre 2022
Società collegate Amministratori,
collegio sindacale e
dirigenti strategici
Altre parti
correlate
Totale % sull'importo di
bilancio
Azionisti % sull'importo di
bilancio
Interessi attivi e proventi assimilati - 1 1 2 0,00% - 0,00%
Commissioni attive - 2 3 5 0,00% 8.549 1,87%
Commissioni passive (201) - - (201) 0,09% - 0,00%
Altri oneri/proventi di gestione - 27 4 31 0,05% - 0,00%
Totale conto economico (201) 30 8 (163) 8.549

La categoria "Società collegate" comprende i rapporti nei confronti di Hi-Mtf Sim S.p.A., società sottoposta ad influenza notevole, nella quale FinecoBank detiene una partecipazione del 20% per un importo di bilancio di 1.845 migliaia di euro. I rapporti economici e patrimoniali sopra rappresentati sono originati dall'accordo stipulato dalla Banca con Hi-Mtf Sim S.p.A. per la negoziazione, sul segmento Hi-Cert, dei Certificati emessi da Fineco.

Con riferimento alla categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici" si precisa che, in applicazione della speciale disciplina prevista dall'art. 136 del D.Lgs 385/93 (TUB), le obbligazioni poste in essere nei confronti dei soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo ai sensi della richiamata norma hanno formato oggetto di unanime deliberazione del Consiglio di Amministrazione assunta con il voto favorevole di tutti i membri del Collegio Sindacale, secondo le modalità ed i criteri previsti dal citato art. 136 TUB.

La categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici" comprende i rapporti nei confronti degli Amministratori, Collegio Sindacale e Dirigenti con responsabilità strategica della Capogruppo (con esclusione dei relativi compensi di cui si è data informativa nel precedente punto 1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica), dei Dirigenti con responsabilità strategica della controllata Fineco AM (intendendosi per tali i componenti degli organi di amministrazione e controllo, questi ultimi ove presenti, con esclusione dei relativi compensi di cui si è data informativa nel precedente punto 1) e nei confronti del Responsabile Internal Audit di FinecoBank, rappresentati principalmente da attività originate dalla concessione di mutui e affidamenti in conto corrente e passività a fronte della liquidità depositata dagli stessi presso la Banca. Il conto economico del primo semestre 2022 si riferisce ai costi e ricavi generati dalle attività e passività suddette.

Parte H - Operazioni con parti correlate

Per quanto riguarda la categoria "Altre parti correlate" si precisa che la stessa raggruppa, ove presenti, i dati relativi:

  • agli stretti familiari dei dirigenti con responsabilità strategiche (ovvero quei familiari che ci si attende possano influenzare, o essere influenzati da, il soggetto interessato);
  • alle controllate (anche congiuntamente) dai "dirigenti con responsabilità strategiche" o dei loro stretti familiari;
  • ai piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro a favore dei dipendenti del gruppo.

I rapporti nei confronti di "Altre parti correlate" sono rappresentati principalmente da attività originate dalla concessione di mutui e crediti per utilizzo carte di credito e passività a fronte della liquidità depositata presso la Banca. Il conto economico del primo semestre 2022 si riferisce ai costi e ricavi generati dalle attività e passività suddette.

La categoria "Azionisti" include gli azionisti e i relativi gruppi societari che alla data del 30 giugno 2022 detengono in FinecoBank una partecipazione superiore al 3% del capitale sociale rappresentato da azioni aventi diritto di voto. Le consistenze patrimoniali sono rappresentate da crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari riferiti alle commissioni da incassare per l'attività di collocamento e gestione di prodotti del risparmio gestito. Il conto economico include le medesime commissioni attive di competenza del primo semestre 2022.

Parte L – Informativa di settore

Parte L – Informativa di settore L'informativa di settore non è esposta in quanto il particolare modello di business di Fineco prevede una forte integrazione fra le differenti tipologie di attività compresa quella svolta dalla controllata Fineco Asset Management DAC in virtù del modello di business integrato verticalmente; pertanto, non è significativo identificare settori operativi distinti.

I servizi bancari e d'investimento sono offerti da FinecoBank attraverso la rete dei consulenti finanziari e i canali online e mobile, che operano in modo tra loro coordinato e integrato. La completezza dei servizi offerti consente di proporsi quale unico punto di riferimento del cliente (one stop solution) per l'operatività bancaria e le esigenze d'investimento. Questa strategia fortemente integrata e fondata sul cliente ha come conseguenza il fatto che i ricavi e i margini relativi ai diversi prodotti/servizi (investing, banking e brokerage) sono, quindi, profondamente interdipendenti. Tale logica di integrazione è la stessa che ispira il top management nella definizione degli obiettivi aziendali e nell'identificazione degli strumenti atti a raggiungerli.

Per quanto riguarda le informazioni sui ricavi da clienti per ciascun prodotto/servizio, in considerazione di quanto sopra esposto, si rimanda ai risultati esposti nella Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato delle presenti note illustrative.

Si evidenzia, infine, che la Banca opera in Italia e si rivolge, prevalentemente, a clientela retail italiana, stante il contributo non rilevante dell'operatività nei confronti dei clienti UK. La controllata Fineco Asset Management DAC svolge attività di gestione del risparmio sul territorio irlandese nei confronti di clientela retail italiana e nei confronti di clienti istituzionali, residenti principalmente in Lussemburgo e in Irlanda.

Le informazioni in merito al grado di dipendenza da eventuali principali clienti non sono considerate rilevanti dal management e quindi non vengono fornite.

Parte M – Informativa sul leasing

Parte M – Informativa sul leasing Sezione 1 - Locatario

Informazioni qualitative

I contratti di leasing che rientrano nell'ambito di applicazione del principio sono rappresentati dai contratti di affitto degli immobili utilizzati dal Gruppo e dai negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari e gestiti direttamente dalla Banca, oltre ai contratti di locazione di macchinari e autovetture.

Il Gruppo è potenzialmente esposto ai flussi finanziari in uscita, per pagamenti variabili dovuti per il leasing (riferiti in particolare alla rivalutazione ISTAT), non inclusi nella valutazione iniziale della passività per leasing.

Il Gruppo ha determinato la durata del leasing, per ogni singolo contratto, considerando il periodo "non annullabile" durante il quale lo stesso ha il diritto di utilizzare l'attività sottostante e prendendo in considerazione tutti gli aspetti contrattuali che possono modificare tale durata, tra i quali, in particolare, l'eventuale presenza:

  • di periodi coperti da un diritto di risoluzione (con le relative eventuali penalità) o da un'opzione di proroga del leasing a favore del solo locatario, del solo locatore o a favore di entrambi, anche in periodi differenti nell'arco della durata contrattuale;
  • di periodi coperti da un'opzione di acquisto dell'attività sottostante.

In generale, con riferimento ai contratti che prevedono la facoltà da parte della Banca o della controllata di rinnovare tacitamente la locazione al termine di un primo periodo contrattuale, la durata del leasing viene determinata basandosi sull'esperienza storica (in particolare per la Banca) e le informazioni disponibili alla data, considerando oltre al periodo non cancellabile anche il periodo oggetto di opzione di proroga (primo periodo di rinnovo contrattuale), salvo l'esistenza di piani aziendali di dismissione dell'attività locata nonché di chiare e documentate valutazioni da parte delle competenti strutture del Gruppo che inducano a ritenere ragionevole il mancato esercizio dell'opzione di rinnovo o l'esercizio dell'opzione di risoluzione, tenuto altresì conto, con riguardo in particolare ai negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari della Banca, delle strategie commerciali di reclutamento ed organizzazione territoriale della rete.

Il Gruppo non ha fornito garanzie sul valore residuo dell'attività locata e non ha impegni per la stipula dei contratti di leasing non inclusi nel valore della passività per leasing rilevata in bilancio.

In conformità con le regole del principio, che concede esenzioni al riguardo, sono stati esclusi i contratti che hanno oggetto i c.d. "low-value assets" (la cui soglia è stata identificata pari a 5 migliaia di euro) costituiti principalmente ai contratti di noleggio dei telefoni cellulari, tutti i contratti di leasing di durata contrattuale pari o inferiore ai 12 mesi (c.d. "short term lease") e si è deciso di non applicare il principio ai leasing di attività immateriali (rappresentati principalmente da locazione software). Per tali contratti, i relativi canoni sono rilevati a conto economico su base lineare per la corrispondente durata.

Informazioni quantitative

Per quanto riguarda le informazioni sui diritti d'uso acquisiti con il leasing si rimanda a quanto illustrato nella Parte B – Attivo - Sezione 9 – Attività materiali – Voce 90 delle presenti note illustrative.

Per quanto riguarda le informazioni sui debiti per leasing contenute si rimanda a quanto illustrato nella Parte B – Passivo – Sezione 1 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 10 delle presenti note illustrative.

Inoltre, con riferimento alle informazioni:

  • sugli interessi passivi sui debiti per leasing, si rimanda a quanto illustrato nella Parte C –Sezione 1 Voce 20;
  • sugli altri oneri connessi con i diritti d'uso acquisiti con il leasing, si rimanda a quanto illustrato nella Parte C Sezione 14 Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - Voce 210.

Si precisa che non stati rilevati utili e le perdite derivanti da operazioni di vendita e retrolocazione, nonché proventi derivanti da operazioni di subleasing.

Parte M – Informativa sul leasing

Si riportano di seguito gli ammortamenti rilevati nel primo semestre dell'esercizio per i diritti d'uso acquisiti con il leasing suddivisi per classe di attività sottostante:

(Importi in migliaia)
Ammortamento Ammortamento
Attività 1° semestre 2022 1° semestre 2021
Diritti d'uso acquisiti con il leasing
1. Attività materiali (5.506) (5.426)
1.1 terreni - -
1.2 fabbricati (5.408) (5.295)
1.3 mobili - -
1.4 impianti elettronici - -
1.5 altre (98) (132)

Sezione 2 - Locatore

Informazioni qualitative

Il Gruppo ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate esclusivamente da contratti di locazione per una parte della superficie dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11, classificati in bilancio come leasing operativi.

Con riferimento alle modalità con le quali il locatore gestisce il rischio associato ai diritti che conserva sulle attività sottostanti, si precisa che i contratti includono delle clausole che vietano al conduttore di cedere a terzi il contratto senza il consenso scritto del locatore, aggiornamenti periodici del canone in funzione della variazione accertata dell'indice ISTAT per i prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati e una scadenza contrattuale al termine della quale, in caso di mancato rinnovo ove previsto, il contratto di locazione cessa e i locali rientrano nella disponibilità del locatore.

Informazioni quantitative

I pagamenti dovuti per il leasing operativo sono stati rilevati, per competenza, nel conto economico consolidato come proventi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato nella Parte C – Sezione 16 – Altri oneri e proventi di gestione – Voce 230 delle presenti note illustrative.

1. Informazioni di stato patrimoniale e di conto economico

Il Gruppo non ha rilevato finanziamenti per leasing. Per quanto riguarda le attività concesse in leasing operativo, come precedentemente descritto, il Gruppo ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11.

I pagamenti dovuti per il leasing operativo sono stati rilevati, per competenza, nel conto economico consolidato come proventi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato nella Parte C – Sezione 16 – Altri oneri e proventi di gestione – Voce 230 delle presenti note illustrative.

2. Leasing finanziario

2.1 Classificazione per fasce temporali dei pagamenti da ricevere e riconciliazione con i finanziamenti per leasing iscritti nell'attivo

Nessun dato da segnalare.

2.2 Altre informazioni

Nessun dato da segnalare.

Parte M – Informativa sul leasing

3. Leasing operativo

3.1 Classificazione per fasce temporali dei pagamenti da ricevere

Di seguito si riportano i pagamenti dovuti per il leasing da ricevere non attualizzati suddivisi per scadenza. Si precisa che i pagamenti si riferiscono ai canoni contrattuali previsti nei contratti di locazione di parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, i quali consentono ai locatari di recedere anticipatamente nel rispetto del preavviso previsto nel contratto stesso.

(Importi in migliaia)
Fasce temporali Totale Totale
30/06/2022 31/12/2021
Pagamenti da ricevere per
il leasing
Pagamenti da ricevere per
il leasing
Fino a 1 anno 753 731
Da oltre 1 anno fino a 2 anni 753 731
Da oltre 2 anni fino a 3 anni 460 731
Da oltre 3 anni fino a 4 anni 126 161
Da oltre 4 anni fino a 5 anni - 40
Da oltre 5 anni - -
Totale 2.092 2.394

3.2 Altre informazioni

Come indicato precedentemente, il Gruppo ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11. Per l'informativa in merito alle modalità con le quali il Gruppo gestisce il rischio associato ai diritti che conserva sulle attività sottostanti si rimanda al paragrafo "Informazioni qualitative" contenuto nella presente sezione.

Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti

di bilancio consolidato riclassificato

222 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 · FinecoBank

Allegati

Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio consolidato riclassificato

(Importi in migliaia)
Consistenze al
ATTIVO 30/06/2022 31/12/2021
Cassa e disponibilità liquide = voce 10 1.542.372 1.464.182
Attività finanziarie di negoziazione 20.020 20.240
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico a) attività finanziarie detenute per
la negoziazione
20.020 20.240
Finanziamenti a banche 400.215 379.862
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche 4.517.184 5.757.506
a dedurre: Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche - Titoli di debito (4.116.969) (5.377.644)
Finanziamenti a clientela 6.310.789 6.001.596
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela 27.451.325 25.138.453
a dedurre: Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela - Titoli di debito (21.140.536) (19.136.857)
Altre attività finanziarie 25.294.566 24.560.350
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al fair value
5.719 5.538
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 29.497 39.017
70. Partecipazioni 1.845 1.294
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche - Titoli di debito 4.116.969 5.377.644
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela - Titoli di debito 21.140.536 19.136.857
Coperture 948.764 125.913
50. Derivati di copertura 1.140.627 127.448
60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (191.863) (1.535)
Attività materiali = voce 90 146.686 150.347
Avviamenti = voce 100. Attività immateriali di cui: avviamento 89.602 89.602
Altre attività immateriali = voce 100 al netto dell'avviamento 37.525 39.084
Attività fiscali = voce 110 44.681 42.974
Crediti d'imposta acquistati 827.217 508.764
Altre attività 415.278 484.261
130. Altre attività 1.242.495 993.025
a dedurre: Crediti d'imposta acquistati (827.217) (508.764)
Totale dell'attivo 36.077.715 33.867.175

Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio consolidato riclassificato

(Importi in migliaia)
Consistenze al
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 30/06/2022 31/12/2021
Debiti verso banche 2.333.322 1.225.213
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) debiti verso banche 2.333.322 1.225.213
Debiti verso clientela 30.827.605 29.847.722
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) debiti verso clientela 30.827.605 29.847.722
Titoli in circolazione 498.833 497.266
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato c) titoli in circolazione 498.833 497.266
Passività finanziarie di negoziazione = voce 20 7.104 4.417
Coperture 2.581 65.263
40. Derivati di copertura 13.004 57.313
50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (10.423) 7.950
Passività fiscali = voce 60 118.430 35.864
Altre passività 580.560 464.633
80. Altre passività 471.231 342.844
90. Trattamento di fine rapporto 4.234 5.033
100. Fondo rischi ed oneri 105.095 116.756
Patrimonio 1.709.280 1.726.797
- capitale e riserve 1.487.091 1.351.963
140. Strumenti di capitale 500.000 500.000
150. Riserve 785.531 650.202
160. Sovrapprezzi di emissione 1.934 1.934
170. Capitale 201.340 201.267
180. Azioni proprie (1.714) (1.440)
- riserve da valutazione (174) (5.877)
120. Riserve da valutazione di cui: valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (2.057) 410
120. Riserve da valutazione di cui: utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti 1.883 (6.287)
- Risultato netto = voce 200 222.363 380.711
Totale del passivo e del patrimonio netto 36.077.715 33.867.175

Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio consolidato riclassificato

(Importi in migliaia)
1° semestre
CONTO ECONOMICO
Margine finanziario
2022
176.407
2021
147.897
di cui interessi netti 126.961 124.338
30. Margine d'interesse 124.460 121.824
+ commissioni nette prestito titoli di Tesoreria 2.501 2.514
di cui profitti da gestione della tesoreria 49.446 23.559
+ utili (perdite) da cessioni o riacquisto di: a)attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito (non deteriorati) 49.137 23.559
+ utili (perdite) da cessioni o riacquisto di: b)attività finanziarie valutate al fv con impatto sulla redditività complessiva-titoli di debito (non deteriorati) 309 -
Dividendi e altri proventi su partecipazioni (148) -
70. Dividendi e proventi simili 157 114
a dedurre: dividendi e proventi simili su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione inclusi in voce 70 (138) (84)
a dedurre: dividendi e proventi simili su partecipazioni e titoli rappresentativi di capitale obbligatoriamente valutati al fair value inclusi in voce 70 (19) (30)
+ rivalutazioni (svalutazioni) delle partecipazioni valutate al patrimonio netto
Commissioni nette = voce 60
(148)
232.514
-
214.346
60. Commissioni nette 235.015 216.225
+ altri oneri/proventi relativi all'applicazione del modello Fixed Operating Expenses (FOE) - 635
a dedurre: commissioni nette prestito titoli di Tesoreria (2.501) (2.514)
Risultato negoziazione, coperture e fair value 54.843 40.571
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 43.508 38.045
90. Risultato netto dell'attività di copertura 11.725 1.549
110. Risultato netto delle attività e passività valutate al fair value (547) 863
100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva 309 -
a dedurre:Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di:b)attività finanziarie valutate al fv con impatto sulla redditività complessiva-titoli di debito (non deteriorati) (309) -
100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: c) passività finanziarie - -
+ dividendi e proventi simili su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione (da voce 70) 138 84
+ dividendi e proventi simili su partecipazioni e titoli rappresentativi di capitale obbligatoriamente valutati al fair value (da voce 70) 19 30
Saldo altri proventi/oneri 416 644
230. Altri oneri/proventi di gestione 68.500 67.624
a dedurre: altri proventi di gestione - di cui: recupero di spese
a dedurre: rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi
(69.063)
979
(67.470)
1.125
a dedurre: altri oneri/proventi relativi all'applicazione del modello Fixed Operating Expenses (FOE) - (635)
100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (non deteriorati) 49.137 23.559
a dedurre: utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito (non deteriorati) (49.137) (23.559)
RICAVI 464.032 403.458
Spese per il personale (57.538) (52.884)
190. Spese amministrative - a) spese per il personale (57.538) (52.884)
Altre spese amministrative (134.364) (128.028)
190. Spese amministrative - b) altre spese amministrative (141.111) (134.608)
a dedurre: contributi ex-ante Fondo di risoluzione unico (SRF) e Sistemi di garanzia dei depositi (DGS) 7.726 7.705
+ rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi (979) (1.125)
Recuperi di spesa 69.063 67.470
230. Altri oneri/proventi di gestione - di cui: recupero di spese 69.063 67.470
Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali
210. Rettifiche/riprese di valore su attività materiali
(13.191)
(9.806)
(12.662)
(9.396)
220. Rettifiche/riprese di valore su attività immateriali (3.385) (3.266)
Costi operativi (136.030) (126.104)
RISULTATO DI GESTIONE 328.002 277.354
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni (1.225) (1.688)
130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (1.930) (419)
a dedurre: rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito 754 (1.234)
130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (1) 5
a dedurre: Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b)attività valutate al fv con impatto sulla redditività complessiva - titoli di debito 1 (5)
140. Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni (1) -
200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri a) per rischio di credito relativo a impegni e garanzie rilasciate (48) (35)
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 326.777 275.666
Accantonamenti per rischi ed oneri (12.498) (14.023)
200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri b) altri accantonamenti netti (4.772) (6.318)
+ contributi Fondo di risoluzione unico (SRF) e Sistemi di garanzia dei depositi (DGS) (7.726) (7.705)
Profitti netti da investimenti (754) 1.239
+ Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito
+ Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - titoli di debito
(754)
(1)
1.234
5
250. Utili (Perdite) delle partecipazioni (148) -
a dedurre: utili/perdite delle partecipazioni 148 -
280. Utili (Perdite) da cessione di investimenti 1 -
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente = voce 300 (91.162) (46.212)
RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE 222.363 216.670
RISULTATO DEL PERIODO 222.363 216.670

Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti

di bilancio consolidato riclassificato

226 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 · FinecoBank

Attestazione

Attestazione del bilancio consolidato semestrale ai sensi dell'art. 81-Ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

Attestazione del bilancio consolidato semestrale ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni 1. I sottoscritti, Alessandro Foti, nella sua qualità di Amministratore Delegato e Direttore Generale di FinecoBank S.p.A., e Lorena Pelliciari, nella sua qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di FinecoBank S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'articolo 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa, e
  • l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato, nel corso del primo semestre 2022.

  1. La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato è basata su un modello definito in coerenza con l'"Internal Control - Integrated Framework (CoSO)" e con il "Control Objective for IT and Related Technologies (Cobit)", che rappresentano standard di riferimento per il sistema di controllo interno e per il financial reporting in particolare, generalmente accettati a livello internazionale.

  2. I sottoscritti attestano, inoltre, che

  3. 3.1 il Bilancio consolidato semestrale abbreviato:

  4. a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  5. b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  6. c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;

3.2 la Relazione intermedia sulla gestione comprende un'analisi attendibile dei riferimenti agli eventi importanti che si sono verificati nei primi sei mesi dell'esercizio e alla loro incidenza sul Bilancio consolidato semestrale abbreviato, unitamente a una descrizione dei principali rischi e incertezze per i sei mesi restanti dell'esercizio. La Relazione finanziaria semestrale consolidata comprende altresì una analisi attendibile delle informazioni sulle operazioni rilevanti con parti correlate.

Milano, 2 agosto 2022

FinecoBank S.p.A. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale Alessandro Foti

FinecoBank S.p.A. Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari Lorena Pelliciari

Nota integrativa consolidata

228 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 · FinecoBank

KPMG S.p.A. Revisione e organizzazione contabile Via Vittor Pisani, 25 20124 MILANO MI Telefono +39 02 6763.1 Email [email protected] PEC [email protected]

Relazione di revisione contabile limitata sul bilancio consolidato semestrale abbreviato

Agli Azionisti di FinecoBank S.p.A.

Introduzione

Abbiamo svolto la revisione contabile limitata dell'allegato bilancio consolidato semestrale abbreviato, costituito dallo stato patrimoniale consolidato, dal conto economico consolidato, dal prospetto della redditività consolidata complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato e dalle relative note illustrative, del Gruppo FinecoBank al 30 giugno 2022. Gli Amministratori di FinecoBank S.p.A. sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall'Unione Europea. E' nostra la responsabilità di esprimere una conclusione sul bilancio consolidato semestrale abbreviato sulla base della revisione contabile limitata svolta.

Portata della revisione contabile limitata

Il nostro lavoro è stato svolto secondo i criteri per la revisione contabile limitata raccomandati dalla Consob con Delibera n. 10867 del 31 luglio 1997. La revisione contabile limitata del bilancio consolidato semestrale abbreviato consiste nell'effettuare colloqui, prevalentemente con il personale della Banca responsabile degli aspetti finanziari e contabili, analisi di bilancio e altre procedure di revisione contabile limitata. La portata di una revisione contabile limitata è sostanzialmente inferiore rispetto a quella di una revisione contabile completa svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di una revisione contabile completa. Pertanto, non esprimiamo un giudizio sul bilancio consolidato semestrale abbreviato.

Ancona Bari Bergamo Bologna Bolzano Brescia Catania Como Firenze Genova Lecce Milano Napoli Novara Padova Palermo Parma Perugia Pescara Roma Torino Treviso Trieste Varese Verona

Società per azioni Capitale sociale Euro 10.415.500,00 i.v. Registro Imprese Milano Monza Brianza Lodi e Codice Fiscale N. 00709600159 R.E.A. Milano N. 512867 Partita IVA 00709600159 VAT number IT00709600159 Sede legale: Via Vittor Pisani, 25 20124 Milano MI ITALIA

Gruppo FinecoBank Relazione di revisione contabile limitata sul bilancio consolidato semestrale abbreviato 30 giugno 2022

Conclusioni

Sulla base della revisione contabile limitata svolta, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che il bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo FinecoBank al 30 giugno 2022 non sia stato redatto, in tutti gli aspetti significativi, in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall'Unione Europea.

Altri aspetti

Il bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 e il bilancio consolidato semestrale abbreviato per il periodo chiuso al 30 giugno 2021 sono stati rispettivamente sottoposti a revisione contabile e a revisione contabile limitata da parte di un altro revisore che, in data 31 marzo 2022, ha espresso un giudizio senza modifica sul bilancio consolidato e, in data 5 agosto 2021, ha espresso delle conclusioni senza modifica sul bilancio consolidato semestrale abbreviato.

Milano, 3 agosto 2022

KPMG S.p.A. Roberto Spiller Socio

FinecoBank · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 231

Relazione della Società di Revisione

Relazione della Società di Revisione

Relazione del Collegio Sindacale

Relazione del Collegio Sindacale

232 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 · FinecoBank

Glossario

ABS – Asset Backed Securities

Strumenti finanziari il cui rendimento e rimborso sono garantiti da un portafoglio di attività (collateral) dell'emittente (solitamente uno Special Purpose Vehicle – SPV), destinato in via esclusiva al soddisfacimento dei diritti incorporati negli strumenti finanziari stessi.

AMA (Advanced Measurement Approach)

Applicando questa metodologia l'ammontare del requisito di rischio operativo è determinato per mezzo di modelli di calcolo basati su dati di perdita operativa e altri elementi di valutazione raccolti ed elaborati dalla banca. Soglie di accesso e specifici requisiti di idoneità sono previsti per l'utilizzo dei metodi Standardizzato e Avanzati. Per i sistemi AMA i requisiti riguardano, oltre che il sistema di gestione, anche quello di misurazione.

Attività di rischio ponderate

Vedi voce "RWA – Risk Weighted Assets".

Asset under management

Fondi comuni di investimento, gestioni patrimoniali e prodotti assicurativi.

Asset Under Custody

Titoli di stato, obbligazioni ed azioni.

Audit

Processo di controllo sull'attività e sulla contabilità societaria che viene svolto sia da strutture interne (internal audit) che da società di revisione esterne (external audit).

Available financial resources (AFR)

Le AFR sono le risorse che possono essere utilizzate per tutelare la banca dall'insolvenza. Le AFR sono una misura economica che considera le riserve potenziali, gli strumenti di debito ibridi, le riserve IFRS, l'avviamento ed altri asset intangibili, le azioni proprie detenute ed i profitti attesi.

Banking book - Portafoglio bancario

Riferito a strumenti finanziari, in particolare titoli, l'espressione identifica la parte di tali portafogli destinata all'attività "proprietaria".

Bail-in

Misure adottate delle competenti autorità di risoluzione che possono prevedere la conversione di strumenti di debito in azioni o la riduzione del valore delle passività, imponendo perdite ad alcune categorie di creditori ai sensi della BRRD.

Basilea 2

Accordo internazionale sui requisiti patrimoniali delle banche in relazione ai rischi assunti dalle stesse. Tale accordo è stato recepito, a livello nazionale, dalle rispettive autorità di vigilanza competenti, ivi inclusa, con riferimento alla Repubblica Italiana, Banca d'Italia. La nuova regolamentazione prudenziale, entrata in vigore in Italia nel 2008, si basa su tre pilastri.

  • Pillar 1 (primo pilastro): fermo restando l'obiettivo di un livello di capitalizzazione pari all'8% delle esposizioni ponderate per il rischio, è stato delineato un nuovo sistema di regole per la misurazione dei rischi tipici dell'attività bancaria e finanziaria (di credito, di controparte, di mercato e operativi) che prevede metodologie alternative di calcolo caratterizzate da diversi livelli di complessità con la possibilità di utilizzare, previa autorizzazione dell'Organo di Vigilanza, modelli sviluppati internamente;
  • Pillar 2 (secondo pilastro): prevede che le banche devono dotarsi di processi e strumenti per determinare il livello di capitale interno complessivo (Internal Capital Adequacy Assessment Process - ICAAP) adeguato a fronteggiare tutte le tipologie di rischio, anche diverse da quelle presidiate dal requisito patrimoniale complessivo (primo pilastro), nell'ambito di una valutazione dell'esposizione, attuale e prospettica, che tenga conto delle strategie e dell'evoluzione del contesto di riferimento. All'Autorità di Vigilanza spetta il compito di esaminare il processo ICAAP, formulare un giudizio complessivo ed attivare, ove necessario, le opportune misure correttive;
  • Pillar 3 (terzo pilastro): introduce obblighi di pubblicazione delle informazioni riguardanti l'adeguatezza patrimoniale, l'esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei sistemi preposti all'identificazione, alla misurazione e alla gestione di tali rischi.

Basilea 3

Accordo internazionale di modifica di Basilea 2 adottato nel dicembre 2010, contenente modifiche alla regolamentazione prudenziale in materia di capitale e liquidità delle banche, con un'entrata in vigore graduale dei nuovi requisiti prudenziali a partire dal 1° gennaio 2014 e fino al 31 dicembre 2019. Tali regole sono state attuate a livello europeo dal "Pacchetto" CRD IV.

Bank Recovery and Resolution Directive o BRRD

Indica la Direttiva approvata dal Parlamento Europeo e dal Consiglio, rispettivamente in data 15 aprile e 6 maggio 2014, concernente l'istituzione di un quadro di risanamento e di risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento (Bank Recovery and Resolution Directive).

Basis point

Il b.p. o basis point rappresenta lo 0,01% di una determinata quantità, ovvero la centesima parte di un punto percentuale. 100 basis point equivalgono ad un 1%.

Best practice

Comportamento commisurato alle esperienze più significative e/o al miglior livello raggiunto dalle conoscenze riferite ad un certo ambito tecnico/professionale.

Budget

Stato previsionale dell'andamento dei costi e dei ricavi futuri di un'azienda.

Capitale economico

Livello di capitale richiesto a una banca per coprire le perdite che potrebbero verificarsi con un orizzonte di un anno e una certa probabilità o livello di confidenza. Il Capitale Economico è una misura della variabilità della Perdita Attesa del portafoglio e dipende dal livello di diversificazione del portafoglio stesso.

Capitale Interno

Rappresenta l'ammontare di capitale necessario per fronteggiare perdite potenziali ed è necessario per supportare le attività di business e le posizioni detenute. Il Capitale Interno è dato dalla somma del capitale economico, ottenuto tramite aggregazione delle diverse tipologie di rischio, più una riserva per considerare effetti del ciclo e rischio di modello.

Capitale primario di classe 1 o CET 1

La componente primaria di capitale secondo la normativa di Basilea 3, rappresentata principalmente dal capitale ordinario versato, dalle relative riserve sovrapprezzo, dall'utile di periodo, dalle riserve e da altre rettifiche regolamentari, così come previsto dal Regolamento CRR e dalle Disposizioni di Vigilanza.

Capitale aggiuntivo di classe 1 - Additional Tier 1

Strumenti rappresentativi di capitale in linea con le disposizioni del regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) sui requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento, che presentano le seguenti caratteristiche:

  • piena discrezionalità dell'emittente nei pagamenti delle cedole e nei rimborsi, anche anticipati, del capitale residuo;
  • lo strumento è perpetuo o ha una durata pari alla durata dell'entità;
  • conserva la totale discrezionalità dell'emittente relativa alla possibilità di effettuare una rivalutazione del valore nominale dopo il verificarsi di un evento di capitale che ha determinato una svalutazione;
  • non contiene alcuna disposizione che imponga all'emittente di provvedere a pagamenti (clausole obbligatorie) a seguito di eventi reali sotto il diretto controllo delle parti.

Capitale di classe 1 - Tier 1 Capital

Capitale di classe 1 (tier 1) comprende il Capitale primario di Classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) e il Capitale aggiuntivo di Classe 1 (Additional Tier 1 - AT1).

CDS – Credit Default Swap

Contratto derivato con il quale un soggetto (venditore di protezione) si impegna, a fronte del pagamento di un importo, a corrispondere ad un altro soggetto (acquirente di protezione) un ammontare prefissato, nel caso si verifichi un prestabilito evento connesso al deterioramento del merito creditizio di una terza controparte (reference entity).

CFD (Contract For Difference)

Strumenti finanziari derivati il cui valore è direttamente collegato a quello dell'attività sottostante (valori mobiliari, indici, valute, futures su obbligazioni, futures su indici di volatilità e futures su materie prime) e ne segue quindi l'andamento. In particolare, il CFD prevede il pagamento del differenziale di prezzo registrato tra il momento dell'apertura e il momento di chiusura del contratto.

CFO

Chief Financial Officer.

CGU – Cash Generating Unit

Un'unità generatrice di flussi finanziari è il più piccolo gruppo identificabile di attività che genera flussi finanziari in entrata che sono ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività.

Classe di merito di credito

Classe, che dipende dai rating esterni, che è utilizzata per assegnare le ponderazioni di rischio nell'ambito dell'approccio standard del rischio di credito.

Clausola di Claw back

Azione di restituzione del bonus percepito qualora, successivamente all'erogazione, siano emersi comportamenti dolosi o colposi del dipendente che, se conosciuti al momento dell'erogazione, sarebbero stati tali da non rispettare la valutazione di conformità, ovvero tale erogazione sia stata effettuata in violazione delle disposizioni di legge o regolamentari.

CLO

Chief Lending Officer.

Corporate

Segmento di clientela corrispondente alle imprese di medie e grandi dimensioni.

Cost/Income Ratio

Rapporto tra i costi operativi e il margine di intermediazione. È uno dei principali indicatori dell'efficienza gestionale della banca: minore è il valore espresso da tale indicatore, maggiore l'efficienza della banca.

Costo del rischio/Cost of risk

È il rapporto tra le Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi e i crediti verso clientela (media delle medie degli ultimi quattro trimestri, calcolati come media del saldo di fine trimestre e saldo del fine trimestre precedente). Il perimetro include solo i crediti di finanziamento verso la clientela ordinaria. È uno degli indicatori della rischiosità degli attivi della banca: al decrescere di tale indicatore diminuisce la rischiosità degli attivi della banca.

CoR (sistema incentivante)

È il rapporto fra Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi e i crediti verso clientela (media del saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente). Il perimetro delle esposizioni esclude le posizioni derivanti da titoli e anticipazioni ai consulenti finanziari.

Covenant

Il covenant è una clausola, concordata esplicitamente in fase di definizione contrattuale, che riconosce al soggetto finanziatore il diritto di rinegoziare o revocare il credito al verificarsi degli eventi previsti nella clausola stessa, collegando le performance economico-finanziarie del debitore ad eventi risolutivi/modificativi delle condizioni contrattuali (scadenza, tassi, ecc.).

Covered bond

Obbligazioni Bancarie Garantite (OBG) che, oltre alla garanzia della banca emittente, possono usufruire anche della garanzia di un portafoglio di mutui ipotecari od altri prestiti di alta qualità ceduti, per tale scopo, ad un'apposita società veicolo "SPV – Special Purpose Vehicle" (vedi voce).

Credit Quality – EL

EL%= EL/EAD

Rappresenta la perdita attesa come percentuale dell'esposizione in caso di default (EAD) del portafoglio in bonis.

Il perimetro è la clientela del portafoglio in bonis.

CRD (Capital Requirement Directive)

Direttive UE n. 2006/48 e 2006/49, recepite dalla Banca d'Italia con la circolare n. 263/2006 del 27 dicembre 2006 e successivi aggiornamenti. Il "Pacchetto" CRD IV invece abroga le due Direttive citate ed è composta dalla Direttiva UE 2013/36 sull'accesso all'attività degli enti creditizi e sulla

vigilanza prudenziale e dal Regolamento UE 575/2013 relativo ai requisiti prudenziali, recepiti dalla Banca d'Italia con la circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti.

Crediti deteriorati

I crediti sono sottoposti ad una periodica ricognizione volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione (al valore di mercato pari, di norma, all'importo erogato comprensivo dei costi e ricavi di transazione che sono direttamente attribuibili all'erogazione del credito) mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. Rientrano in tale ambito i crediti ai quali è stato attribuito lo status di sofferenze, inadempienze probabili e scaduti, secondo le regole di Banca d'Italia coerenti con la normativa IAS/IFRS (vedi voce).

Crediti commerciali

Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria, ovvero finanziamenti erogati a clientela relativi ad utilizzi di aperture di credito in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie.

CRM - Credit Risk Mitigation

Attenuazione del rischio di credito (Credit Risk Mitigation) è un insieme di tecniche, contratti accessori al credito o altri strumenti (ad esempio attività finanziarie, garanzie) che consentono una riduzione dei requisiti di capitale di rischio di credito.

CRO

Chief Risk Officer

Default

Identifica la condizione di dichiarata impossibilità ad onorare i propri debiti e/o il pagamento dei relativi interessi.

EAD – Exposure At Default

Relativa alle posizioni in o fuori bilancio, è definita come la stima del valore futuro di un'esposizione al momento del default del debitore. Sono legittimate a stimare l'EAD solo le banche che soddisfano i requisiti per l'adozione dell'approccio "IRB – Internal Rating Based" (vedi voce) avanzato. Per le altre è necessario fare riferimento alle stime regolamentari.

EBA European Banking Authority

L'Autorità Bancaria Europea (ABE) è un'autorità indipendente dell'Unione europea (UE), che opera per assicurare un livello di regolamentazione e di vigilanza prudenziale efficace e uniforme nel settore bancario europeo.

ECA

Agenzia per il credito all'esportazione (Export Credit Agency).

ECAI

Agenzia esterna per la valutazione del merito di credito (External Credit Assessment Institution).

ECB (European Central Bank)

Banca Centrale Europea (BCE). La BCE è la Banca Centrale per la moneta unica europea, l'euro.

EL Perdite attese (Expected Losses)

Sono le perdite che si manifestano in media entro un intervallo temporale di un anno su ogni esposizione (o pool di esposizioni).

EPS – Earnings Per Shares (Utile per azione)

Indicatore della redditività di una società calcolato dividendo l'utile netto per il numero medio delle azioni in circolazione al netto delle azioni proprie.

EPS – Earnings Per Shares diluito (Utile per azione diluito)

Indicatore della redditività di una società calcolato dividendo l'utile netto per il numero medio delle azioni diluite in circolazione al netto delle azioni proprie.

Esposizioni non performing

Ai sensi degli Implementing Technical Standard EBA, le esposizioni non performing sono tutte le esposizioni in bilancio e fuori bilancio per le quali sono soddisfatti i seguenti criteri:

  • esposizioni rilevanti scadute/sconfinante da più di 90 giorni;
  • esposizioni per cui banca giudica improbabile l'integrale adempienza del debitore senza il ricorso ad azioni quali l'escussione delle garanzie, a prescindere dall'esistenza di un ammontare scaduto o dal numero di giorni di scaduto.

Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate

Esposizioni per cassa, diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento, sono scadute o sconfinanti. Esse rappresentano l'intera esposizione nei confronti di controparti, diverse da quelle classificate nella categoria delle inadempienze probabili e delle sofferenze, che alla data di riferimento presentano crediti scaduti o sconfinanti da oltre 90 giorni nonché i requisiti fissati dalla normativa prudenziale locale per l'inclusione degli stessi nelle "esposizioni scadute" (banche standardizzate) ovvero delle "esposizioni in default" (banche IRB).

EVA – Economic Value Added

L'EVA è un indicatore del valore creato da un'azienda. Esso esprime la capacità dell'impresa di creare valore; è calcolato come differenza tra l'utile netto, escludendo gli oneri straordinari e i relativi effetti fiscali (oneri di integrazione e i profitti netti da investimenti straordinari), e il costo figurativo del capitale allocato; quest'ultimo è stato calcolato sia utilizzando il maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico assorbito sia utilizzando il patrimonio netto contabile (media dei fine trimestri dell'anno).

Fair value

Corrispettivo al quale, in un mercato di libera concorrenza, un bene può essere scambiato o una passività estinta, tra parti consapevoli e indipendenti.

Fondi propri o Total Capital

I Fondi propri di una banca sono costituiti da una serie di elementi normativamente definiti (al netto degli elementi negativi da dedurre) classificati in base alla qualità patrimoniale e alla capacità di assorbimento delle perdite. Dal 1° gennaio 2014, a seguito dell'entrata in vigore del CRR, i Fondi Propri sono costituiti dalla somma del capitale di classe 1 e del capitale di classe 2.

Forbearance/Esposizioni oggetto di concessione

Ai sensi degli Implementing Technical Standard EBA, si definiscono Forborne le esposizioni a cui sono state estese misure di Forbearance, ossia concessioni nei confronti di un debitore che ha affrontato - oppure che è in procinto di affrontare - difficoltà a rispettare i propri impegni finanziari (financial difficulties).

Funding

Approvvigionamento, sotto varie forme, dei fondi necessari al finanziamento dell'attività aziendale o di particolari operazioni finanziarie.

Futures

Contratti standardizzati con cui le parti si impegnano a scambiarsi, a un prezzo predefinito e a una data futura, valute, valori mobiliari o beni. Tali contratti sono negoziati su mercati regolamentati, dove viene garantita la loro esecuzione.

Goodwill (Avviamento)

Identifica l'avviamento pagato per l'acquisizione di una quota partecipativa, pari alla differenza tra il costo e la corrispondente quota di patrimonio netto, per la parte non attribuibile ad elementi dell'attivo della società acquisita.

Guided products & services

Prodotti e/o servizi della Banca costruiti investendo in OICR selezionati tra quelli distribuiti per ciascuna asset class avendo riguardo ai differenti profili di rischio della clientela, offerti ai clienti della Banca nell'ambito del modello di architettura aperta guidata. Alla data del presente documento, rientrano nella categoria dei guided products il fondo di fondi multi compartimentale "Core Series", i Piani individuali di risparmio "PIR" e le polizze Unit Linked "Core Unit", "Advice Unit", "Core Multiramo", "Advice Top Valor" e "Old Mutual", i fondi "FAM Evolution", "FAM Target", "FAM Global Defence" e "Core Pension", "Private Client Insurance" e "GP Private value", mentre rientra nella categoria dei guided services il servizio di consulenza evoluta (in materia di investimenti) "Fineco Advice", "Fineco Stars" e "Fineco Plus".

Grandi esposizioni

Indica la somma di tutte le esposizioni verso una controparte che sia uguale o superiore al 10% del Capitale ammissibile dell'Emittente, dove: (i) le esposizioni sono la somma delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio nei confronti di una controparte, così come definite dalla disciplina sui rischi di credito, senza l'applicazione dei fattori di ponderazione ivi previsti (sono escluse dalle esposizioni le attività di rischio dedotte nella determinazione dei Fondi Propri); (ii) una controparte è un cliente o un gruppo di clienti connessi.

Haircut

Differenza fra il valore dei beni costituiti in garanzia e l'ammontare del credito accordato in un'operazione di credito garantita. Nelle operazioni garantite da titoli, rappresenta la percentuale del prezzo di mercato (o del valore nominale) di un'attività finanziaria versata a garanzia da sottrarre al prezzo di mercato stesso (o al valore nominale) al fine della determinazione del valore di garanzia.

HNWI

High Net Worth Individual, che identificano i clienti Privati con un TFA superiore ad un milione di euro.

IAS/IFRS

Principi contabili internazionali (International AccountingStandards - IAS) emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB), ente internazionale di natura privata costituito nell'aprile 2001, al quale partecipano le professioni contabili dei principali Paesi nonché, in qualità di osservatori, l'Unione Europea, lo IOSCO (International Organization of Securities Commissions) e il Comitato di Basilea. Tale ente ha raccolto l'eredità dell'International Accounting Standards Committee (IASC), costituito nel 1973 allo scopo di promuovere l'armonizzazione delle regole per la redazione dei bilanci delle società. Con la trasformazione dello IASC in IASB si è deciso, fra l'altro, di denominare i nuovi principi contabili "International Financial Reporting Standards" (IFRS). A livello internazionale è in corso il tentativo di armonizzazione degli IAS/IFRS con gli "US GAAP – United States Generally Accepted Accounting Principles" (vedi voce).

ICAAP – Internal Capital Adequacy Assessment Process

Vedi voce "Basilea 2 – Pillar 2".

Impairment

Nell'ambito degli "IAS/IFRS" (vedi voce), si riferisce alla perdita di valore di un'attività di bilancio, rilevata nel caso in cui il valore di bilancio sia maggiore del valore recuperabile ossia dell'importo che può essere ottenuto con la vendita o l'utilizzo dell'attività.

Inadempienze probabili ("Unlikely toPay")

Esposizioni per cassa e fuori bilancio, per cui non ricorrono le condizioni per la classificazione del debitore fra le sofferenze e per le quali sussiste una valutazione di improbabilità che, in assenza di azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore sia in grado di adempiere integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione viene operata indipendentemente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati. La classificazione tra le inadempienze probabili non è necessariamente legata alla presenza esplicita di anomalie (il mancato rimborso) ma è bensì legata alla sussistenza di elementi indicativi di una situazione di rischio di inadempimento del debitore.

Incremento significativo del rischio di credito "SICR"

Criterio utilizzato per verificare il passaggio di Stage. Se il rischio di credito dello strumento finanziario è significativamente aumentato dopo la rilevazione iniziale le rettifiche di valore sono pari alle perdite attese lungo tutta la vita dello strumento (lifetime ECL).

Index linked

Polizze la cui prestazione a scadenza dipende dall'andamento di un parametro di riferimento che può essere un indice azionario, un paniere di titoli o un altro indicatore.

IRB – Internal Rating Based

Metodo per la determinazione dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito nell'ambito del Pillar 1 di Basilea 2 (vedi voce). La disciplina si applica alle esposizioni del portafoglio bancario. Peraltro, nei metodi IRB le ponderazioni di rischio delle attività sono determinate in funzione delle valutazioni interne che le banche effettuano sui debitori (o, in taluni casi, sulle operazioni). Attraverso l'utilizzo dei sistemi basati sui rating interni, le banche determinano l'esposizione ponderata per il rischio. I metodi IRB si distinguono nel metodo di base e avanzato, differenziati in relazione ai parametri di rischio che le banche devono stimare: nel metodo di base le banche utilizzano proprie stime di "PD – Probabilità of Default" e i valori regolamentari per gli altri parametri di rischio; nel metodo avanzato le banche utilizzano proprie stime di "PD– Probabilità of Default", "LGD– Loss Given Default", "CCF – Credit Conversion Factor" e, ove previsto, "M - Maturity" (vedi voci). L'utilizzo dei metodi IRB ai fini del calcolo dei requisiti patrimoniali è subordinato all'autorizzazione della Banca d'Italia.

IRS – Interest RateSwap

Vedi voce "Swap".

Joint venture

Accordo tra due o più imprese per lo svolgimento di una determinata attività economica attraverso, solitamente, la costituzione di una società per azioni.

Ke

Il costo del capitale è la remunerazione minima dell'investimento richiesta dall'azionista. È la somma di un tasso privo di rischio e un differenziale di rendimento che remuneri l'investitore per il rischio di credito e la volatilità del prezzo dell'azione. Il costo del capitale è calcolato utilizzando medie di medio-lungo periodo di parametri di mercato.

KPI - "Key Performance Indicators" - "indicatori di prestazione chiave"

Insieme di indicatori che permettono di misurare le prestazioni di una determinata attività o processo.

Key Risk Indicators

Gli indicatori di rischio sono metriche quantitative che riflettono l'esposizione ai Rischi Operativi di specifici processi o prodotti: il valore espresso da un indicatore dovrebbe essere correlato a variazioni dei livelli di rischio.

Knock Out Option

Le Knock Out Option sono contratti derivati appartenenti alla categoria delle opzioni con barriera. Esse si caratterizzano per il fatto che la facoltà di acquisto o di vendita cessa di esistere quando il prezzo del sottostante tocca lo Strike predeterminato (detto anche "Barriera").

LCP

Loss Confirmation Period.

LCR - Liquidity Coverage Ratio

Il Liquidity Coverage Ratio (LCR) è strutturato in modo da assicurare che un ente mantenga un livello adeguato di attività liquide di elevata qualità non vincolate che possano essere convertite in contanti per soddisfare il suo fabbisogno di liquidità nell'arco di 30 giorni di calendario in uno scenario di stress di liquidità particolarmente acuto specificato dalle autorità di vigilanza. L'LCR è definito come rapporto tra lo stock di attività liquide di elevata qualità e il totale dei flussi di cassa in uscita nei successivi 30 giorni di calendario.

Leasing

Contratto con il quale una parte (locatore) trasferisce il diritto di utilizzo di un'attività all'altra parte (locatario) per un periodo di tempo determinato ed in cambio di un corrispettivo.

LGD – Loss Given Default

Valore atteso (eventualmente condizionato a scenari avversi) del rapporto, espresso in termini percentuali, tra la perdita a causa del default e l'importo dell'esposizione al momento del default "EAD- Exposure At Default" (vedi voce).

Marginazione Long e Short

La Marginazione è la modalità di negoziazione che consente all'investitore di poter acquistare (Leva long o acquisto in leva) o vendere (Short Selling o vendita in leva allo scoperto) investendo soltanto una parte della liquidità necessaria.

Mark to Market

Processo di valutazione di un portafoglio di titoli o altri strumenti finanziari sulla base dei prezzi espressi dal mercato.

Maturity Ladder

Strumento per la gestione ed il monitoraggio della liquidità a breve termine (liquidità operativa) che, attraverso la contrapposizione di attività e passività la cui scadenza è all'interno di ogni singola fascia temporale, consente di evidenziare gli sbilanci (periodali e cumulati) tra i flussi di cassa in entrata ed in uscita e, quindi, di calcolare il saldo netto del fabbisogno (o del surplus) finanziario nell'orizzonte temporale di un anno.

Model Risk Category

Le MRC sono state introdotte a livello di gruppo per caratterizzare più dettagliatamente le tipologie di perdita operativa. Esse infatti sono ottenute dalla combinazione dei sette event type previsti da Basilea II con uno o più prodotti offerti alla clientela.

NAV - Net Asset Value

È il valore della quota in cui è frazionato il patrimonio di un fondo comune d'investimento.

NSFR - Net Stable Funding Ratio

L'indicatore Net Stable Funding Ratio (NSFR) è strutturato in modo da assicurare che le attività a lungo termine siano finanziate con almeno un importo minimo di passività stabili in relazione ai rispettivi profili di rischio di liquidità. L'NSFR è volto a limitare l'eccessivo ricorso alla raccolta all'ingrosso a breve termine in periodi di abbondante liquidità di mercato e a incoraggiare una migliore valutazione del rischio di liquidità basata su tutte le poste in bilancio e fuori bilancio. L'NSFR è definito come rapporto tra l'ammontare disponibile di provvista stabile e l'ammontare obbligatorio di provvista stabile.

NSFR Adjusted

L'indicatore NSFR Adjusted si basa sul ratio regolamentare NSFR (Net Stable Funding Ratio) ma è rettificato per scadenza (adjusted by bucket) considerando le scadenze rispettivamente superiori a 3 e 5 anni. L'NSFR Adjusted è quindi utilizzato per il monitoraggio e il controllo della situazione di liquidità strutturale sulle scadenze temporali più lunghe (oltre l'anno). L'NSFR è definito come rapporto tra le passività cumulate oltre l'anno e le attività cumulate oltre l'anno.

OICR – Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio

La voce comprende gli "OICVM – Organismi di Investimento Collettivo in Valori Mobiliari" (vedi voce) e gli altri Fondi comuni di investimento (fondi comuni di investimento immobiliare, fondi comuni di investimento chiusi).

OICVM – Organismi di Investimento Collettivo in Valori Mobiliari

La voce comprende i fondi comuni di investimento mobiliare aperti, italiani ed esteri, e le società di investimento a capitale variabile (Sicav). Queste ultime sono società per azioni a capitale variabile aventi per oggetto esclusivo l'investimento collettivo del patrimonio raccolto mediante l'offerta al pubblico di proprie azioni.

Option

Rappresenta il diritto, ma non l'impegno, acquisito col pagamento di un premio, di acquistare (call option) o di vendere (put option) uno strumento finanziario a un prezzo determinato (strike price) oppure entro una data futura determinata (American option/European option).

OTC – Over The Counter

La negoziazione OTC - Over The Counter consiste nello scambio di strumenti finanziari quali azioni, obbligazioni, derivati o merci direttamente fra due controparti. I mercati OTC non hanno contratti e modalità di compravendita standardizzati e non sono legati a una serie di norme (ammissioni, controlli, obblighi informativi, ecc.) che regolamentano i mercati ufficiali.

Payout ratio

Indica la percentuale di utile netto distribuita agli azionisti. Tale quota dipende sostanzialmente dalle esigenze di auto finanziamento della società e dal rendimento atteso degli azionisti.

PD – Probability of Default

Probabilità che una controparte passi allo stato di "default" (vedi voce) entro un orizzonte temporale di un anno.

PMI

Piccole e medie imprese.

Private banking

Servizi finanziari destinati alla clientela privata cosiddetta "di fascia alta" per la gestione globale delle esigenze finanziarie.

Raccolta diretta da clientela

Conti correnti, pronti contro termine passivi e depositi vincolati.

RARORAC - Risk adjusted Return on Risk adjusted Capital

È un indicatore calcolato come rapporto tra l'EVA (come sopra descritto) e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA) ed esprime in termini percentuali la capacità di creare valore per unità di capitale posto a presidio del rischio.

Ratio Capitale di Classe 1 - Tier 1 Capital Ratio

Indicatore dato dal rapporto tra il Capitale di Classe 1 (vedi voce) della banca e le sue attività ponderate in base al rischio "RWA – Risk Weighted Assets" (vedi voce).

Rating

Valutazione della qualità di una società o delle sue emissioni di titoli di debito sulla base della solidità finanziaria della società stessa e delle sue prospettive. Tale valutazione viene eseguita da agenzie specializzate o dalla banca sulla base di modelli interni.

Rendimento delle attività - ROA

Rapporto tra l'utile netto e il totale attivo di bilancio.

Requisito dei fondi propri e delle passività ammissibili (MREL)

Il requisito minimo dei fondi propri e delle passività ammissibili (Minimum Requirement for Eligible Liabilities) è fissato dalle Autorità di Risoluzione per assicurare che una banca mantenga in ogni momento sufficienti strumenti idonei a facilitare l'attuazione della strategia di risoluzione definita dall'Autorità stessa in caso di crisi. Il MREL ha l'obiettivo di evitare che la risoluzione di una banca dipenda dal sostegno finanziario pubblico e, quindi, aiuta a garantire che gli azionisti e i creditori contribuiscano all'assorbimento delle perdite e alla ricapitalizzazione.

Retail

Segmento di clientela che comprende principalmente i privati, i professionisti, gli esercenti e gli artigiani.

Rischio di credito

Rappresenta il rischio che una variazione inattesa del merito creditizio di una controparte, del valore delle garanzie da questa prestate, o ancora dei margini da essa utilizzati in caso di insolvenza, generi una variazione inattesa nel valore della posizione creditoria della banca.

Rischio di credito di controparte

Rischio che la controparte di una transazione che riguarda strumenti finanziari possa andare in default prima del regolamento di tutti i flussi di cassa concordati.

Rischio di liquidità

Rappresenta il rischio che l'impresa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento a causa dell'incapacità di smobilizzare attività o di ottenere in modo adeguato fondi dal mercato (funding liquidity risk) ovvero a causa della difficoltà/impossibilità di monetizzare facilmente posizioni in attività finanziarie senza influenzarne in misura significativa e sfavorevole il prezzo per via dell'insufficiente profondità del mercato finanziario o di un suo temporaneo malfunzionamento (market liquidity risk).

Rischio di mercato

Rappresenta l'effetto che variazioni nelle variabili di mercato possono generare sul valore economico del portafoglio, dove quest'ultimo comprende le attività detenute sia nel trading book, ossia nel portafoglio di negoziazione, sia quelle iscritte nel banking book, ovvero l'operatività connessa con la gestione caratteristica della banca commerciale e con le scelte di investimento strategiche.

Rischio operativo

Rappresenta il rischio di perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni, personale, sistemi o causati da eventi esterni. Tale definizione include il rischio legale e di compliance, ma esclude quello strategico e reputazionale. Ad esempio possono essere definite operative le perdite derivanti da frodi interne o esterne, rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro, reclami della clientela, distribuzione dei prodotti, multe e altre sanzioni derivanti da violazioni normative, danni ai beni patrimoniali dell'azienda, interruzioni dell'operatività e disfunzione dei sistemi, gestione dei processi.

Riserva di capitale anticiclica

Riserva di capitale anticiclica costituita da capitale primario di classe 1 ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza, secondo la nozione contenuta negli artt. 128 e 130 della CRD IV, pari ai Risk-Weighted Assets calcolati conformemente all'art. 92, paragrafo 3, del CRR moltiplicati per il coefficiente anticiclico specifico della Società, determinato secondo i criteri previsti dalle Disposizioni di Vigilanza in una misura compresa tra lo 0% e il 2,5%.

Riserva di conservazione del capitale

Secondo la nozione contenuta nell'art. 128 della CRD IV, è una riserva di capitale la cui costituzione è richiesta dalla normativa – come precisato anche dalle Disposizioni di Vigilanza – con l'obiettivo di dotare le banche di un buffer patrimoniale di elevata qualità da utilizzare nei momenti di

tensione del mercato per prevenire disfunzioni del sistema bancario ed evitare interruzioni nel processo di erogazione del credito, pari al 2,5% dei Risk-Weighted Assets, calcolati conformemente all'articolo 92, paragrafo 3, del CRR su base individuale e consolidata.

Risk Taking Capacity

Rapporto tra Available Financial Resources e Capitale Interno.

ROAC – Return On Risk Allocated Capital

È un indicatore calcolato come rapporto tra l'utile netto operativo e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA).

ROE

Rapporto fra l'utile netto e il patrimonio netto contabile (esclusi i dividendi e le eventuali erogazioni liberali, per i quali è prevista la distribuzione, e le riserve da valutazione) medio del periodo, calcolato come media del saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente.

RWA – Risk Weighted Assets (Attività di rischio ponderate)

Si tratta del valore delle attività per cassa e fuori bilancio ponderate per il rischio in base a differenti fattori di ponderazione in funzione della classe in cui l'esposizione è classificata e della relativa qualità creditizia, ai sensi delle normative bancarie emanate dagli organi di vigilanza per il calcolo del coefficiente di solvibilità.

Sensitivity

Identifica la situazione di maggiore o minore sensibilità con la quale determinate attività o passività reagiscono a variazioni dei tassi o di altri parametri di riferimento.

Sensitivity Analysis

L'analisi di sensitività quantifica la variazione del valore di un portafoglio finanziario derivante da una variazione sfavorevole di fattori di rischio principali (tasso di interesse, tasso di cambio, equity).

Sofferenze

Il complesso delle esposizioni nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza (anche non accertato giudizialmente) o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dalla banca (es. indipendentemente dalla presenza di garanzie – reali o personali – a copertura delle esposizioni).

Spread

Con questo termine di norma si indicano la differenza tra due tassi di interesse, lo scarto tra le quotazioni denaro e lettera nelle contrattazioni in titoli o la maggiorazione che l'emittente di valori mobiliari riconosce in aggiunta ad un tasso di riferimento.

SPV –Special Purpose Vehicle

Società veicolo, entità legale (nella forma di società di persone, di capitali, trust ecc.) costituita al fine di perseguire specifici obiettivi, quali l'isolamento del rischio finanziario o l'ottenimento di particolari trattamenti regolamentari e/o fiscali riguardanti determinati portafogli di attività finanziarie. Per tale ragione l'operatività delle SPV è circoscritta attraverso la definizione di una serie di norme finalizzate a limitarne l'ambito di attività. Generalmente le SPV non sono partecipate dalla società per conto della quale sono costituite, ma al contrario il capitale è detenuto da terzi soggetti al fine di assicurare l'assenza di legami partecipativi con lo "Sponsor" (vedi voce). Le SPV sono normalmente strutture Bankruptcy remote, poiché le loro attività patrimoniali non possono essere escusse dai creditori della società per conto della quale sono costituite, anche in caso di insolvenza di quest'ultima.

Swap

Operazioni consistenti, di norma, nello scambio di flussi finanziari tra operatori secondo diverse modalità contrattuali. Nel caso di uno swap di tassi d'interesse ("IRS"), le controparti si scambiano flussi di pagamento indicizzati o meno a tassi d'interesse calcolati su un capitale nozionale di riferimento (ad esempio: una controparte corrisponde un flusso sulla base di un tasso fisso, l'altra sulla base di un tasso variabile). Nel caso di uno swap di valute (currency swap), le controparti si scambiano specifici importi di due diverse valute, restituendoli nel tempo secondo modalità predefinite che possono riguardare sia il capitale (nozionale) sia i flussi dei tassi d'interesse.

TLTRO - Targeted Longer-Term Refinancing Operations

I programmi relativi alle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine che offrono agli enti creditizi dell'area dell'euro finanziamenti con scadenze pluriennali diretti a migliorare il funzionamento del meccanismo di trasmissione della politica monetaria, sostenendo l'erogazione del credito bancario all'economia reale.

Total Financial Asset - TFA

Asset Under Management (vedi voce), Asset Under Custody (vedi voce) e Raccolta diretta da clientela (vedi voce).

Trading book - Portafoglio di negoziazione

Le posizioni detenute a fini di negoziazione sono quelle intenzionalmente destinate a una successiva dismissione a breve termine e/o assunte allo scopo di beneficiare, nel breve termine, di differenze tra prezzi di acquisto e di vendita, o di altre variazioni di prezzo o di tasso d'interesse.

Validazione (interna)

Un'unità esperta, interna ma sufficientemente indipendente giudica l'adeguatezza dei modelli interni per gli scopi interni e regolamentari e emette una conclusione formale circa la loro utilità ed efficacia. Di norma un prerequisito per il processo di validazione da parte delle autorità.

VaR – Value at Risk

Metodo utilizzato per quantificare il livello di rischio. Misura la massima perdita potenziale che con una certa probabilità ci si attende possa essere generata con riferimento a uno specifico orizzonte temporale.

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