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FinecoBank

Quarterly Report Aug 11, 2015

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Quarterly Report

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RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2015

SEMPLICE E TRASPARENTE LA BANCA CHE SEMPLIFICA LA BANCA

FinecoBank S.p.A. Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2015

Indice

Cariche Sociali e Società di Revisione
Premessa alla lettura delle Relazione finanziaria semestrale
Relazione intermedia sulla gestione
Dati di sintesi
Principali indici di bilancio
L'azione FinecoBank
Andamento della gestione e principali iniziative del periodo
Attività commerciali e sviluppo di nuovi prodotti e servizi
I risultati conseguiti nelle principali aree di attività
La rete dei promotori finanziari
Le risorse
L'infrastruttura tecnologica
Il sistema dei controlli interni
Principali rischi e incertezze
La struttura organizzativa
I principali aggregati patrimoniali
Fondi propri e requisiti prudenziali di vigilanza
I risultati economici
Le operazioni con parti correlate
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo ed evoluzione prevedibile della gestione
Schemi del bilancio dell'impresa
Stato patrimoniale
Conto economico
Prospetto della redditività complessiva
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto
Rendiconto finanziario
Note illustrative
Parte A – Politiche contabili
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale
Parte C – Informazioni sul conto economico
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Parte F – Informazioni sul patrimonio
Parte H – Operazioni con parti correlate
Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
Parte L – Informativa di settore
Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio riclassificato
Attestazione del bilancio semestrale abbreviato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n.
11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

Relazione della Società di Revisione 168

Sede legale 20131 Milano - Piazza Durante, 11

"FinecoBank Banca Fineco S.p.A."

o in forma abbreviata "FinecoBank S.p.A.", ovvero "Banca Fineco S.p.A." ovvero "Fineco Banca S.p.A." Società controllata da UniCredit S.p.A., Gruppo Bancario UniCredit, iscritto all'Albo dei Gruppi Bancari n° 2008.1, Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia e al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, codice ABI 03015, Codice Fiscale e n° iscr. R.I. Milano 01392970404 – R.E.A. n° 1598155, P.IVA 12962340159

Cariche Sociali e Società di Revisione

CARICHE SOCIALI E SOCIETA' DI REVISIONE

Consiglio di Amministrazione

Presidente Enrico Cotta Ramusino
Vice Presidente Francesco Saita
Amministratore Delegato
e Direttore Generale Alessandro Foti
Consiglieri Gianluigi Bertolli
Girolamo Ielo
Laura Stefania Penna
Mariangela Grosoli
Marina Natale
Pietro Angelo Guindani
Presidente Gian-Carlo Noris Gaccioli
Membri Effettivi Barbara Aloisi
Marziano Viozzi
Membri Supplenti Federica Bonato
Marzio Duilio Rubagotti

Società di Revisione

Collegio Sindacale

Deloitte & Touche S.p.A.

Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Lorena Pelliciari

PREMESSA ALLA LETTURA DELLA RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE

La presente Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2015 di FinecoBank Banca Fineco S.p.A. (di seguito FinecoBank) è predisposta secondo quanto previsto dall'art. 154-ter, comma 2, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n° 58 e comprende:

  • gli schemi del bilancio semestrale abbreviato, redatti in accordo con i criteri di rilevazione e valutazione previsti dai principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) omologati dalla Commissione Europea e, in particolare, in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale IAS 34; tali schemi sono esposti a confronto con quelli dell'esercizio 2014: come previsto dallo IAS 34, lo stato patrimoniale è stato confrontato con i dati al 31 dicembre 2014, mentre il conto economico, il prospetto della redditività complessiva, le variazioni del patrimonio netto ed il rendiconto finanziario sono confrontati con i corrispondenti dati relativi al primo semestre dell'anno precedente;
  • le note illustrative, che comprendono, oltre alle informazioni di dettaglio richieste dallo IAS 34 esposte secondo gli schemi adottati in bilancio, le ulteriori informazioni richieste dalla Consob e quelle ritenute utili per dare una rappresentazione corretta della situazione aziendale.

E' accompagnata:

  • dalla relazione intermedia sulla gestione, nella quale sono stati riportati gli schemi di bilancio riclassificati, i commenti ai risultati del periodo e ai fatti di rilievo, nonché le ulteriori informazioni richieste dalla Consob;
  • dall'attestazione del bilancio semestrale abbreviato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni.

Si segnala che con decorrenza 1° gennaio 2015 è stata rivista da Banca d'Italia la modalità di classificazione delle attività finanziarie deteriorate (vedasi 7° aggiornamento della Circolare n. 272 del 30 luglio 2008 – "Matrice dei conti" emesso dalla Banca d'Italia in data 20 gennaio 2015), allo scopo di allinearla alle nuove definizioni di Non-Performing Exposures e Forbearance introdotte dall'Autorità Bancaria Europea tramite l'emissione del "Final Draft Implementing Technical Standards on Supervisory reporting on forbearance and non-performing exposures" (EBA/ITS /2013/03/rev1 24/7/2014). Le principali novità hanno riguardato l'eliminazione della categoria degli "Incagli", l'eliminazione della categoria delle "Esposizioni ristrutturate", l'introduzione della nuova categoria delle "Inadempienze probabili" ("unlikely to pay") e l'introduzione del concetto di "Forbearance" trasversale a tutte le categorie di crediti, in bonis e deteriorati. Per omogeneità di confronto sono stati conseguentemente riesposti i dati corrispondenti relativi all'esercizio precedente presentati a fini comparativi.

Si precisa inoltre che a partire dal 1° gennaio 2015 sono stati modificati gli schemi riclassificati riportati nella Relazione intermedia sulla gestione, in particolare le "Rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi" sono state ricondotte nella voce "Altre spese amministrative" (in precedenza venivano ricondotte nella voce "Saldo altri proventi/oneri") e le "Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre attività finanziarie" relative ai contributi "ex-post" al Fondo Interbancario di Tutela dei depositi sono state ricondotte nella voce "Accantonamenti per rischi ed oneri" (in precedenza venivano ricondotte nella voce "Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni"). Per un maggiore dettaglio si rimanda agli "Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio riclassificato" allegati al presente fascicolo.

Ricordiamo infine che la direttiva Europea n. 49/2014, il cui recepimento nelle normative nazionali è previsto nel corso del 2015, relativa ai sistemi di garanzia dei depositi, introduce rilevanti cambiamenti per i fondi nazionali di garanzia precedentemente esistenti. La nuova direttiva, infatti, pur operando in un quadro di sostanziale continuità giuridica, organizzativa ed operativa, richiede l'adozione di un meccanismo di contribuzione "ex ante", ossia volto a costituire un ammontare di risorse obiettivo entro il 2024. I precedenti sistemi di garanzia operanti finora in regime "ex post" (ossia che prevedevano il versamento di contribuzioni per finanziare i singoli interventi operati nei confronti dei depositanti di una banca in difficoltà) dovranno conseguentemente adottare uno schema di finanziamento ex-ante. Tra questi vi è anche il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi a cui aderisce la Banca. Nel primo semestre 2015 non sono stati registrati costi relativi alla suddetta direttiva, non essendo stata ancora recepita in Italia.

Inoltre, la direttiva Europea n. 59/2014 relativa al risanamento e alla risoluzione degli enti creditizi, ha introdotto l'obbligo per gli enti creditizi stessi di operare versamenti al fine di costituire un fondo Europeo di Risoluzione (c.d. "Single Resolution Fund") con l'obiettivo di costituire un ammontare di risorse obiettivo entro il 2024. I costi registrati nel semestre, presentati nella voce "Altre spese amministrative", sono stati pari a 3 milioni di euro, in quanto in Italia la direttiva 59 è già stata sostanzialmente recepita, e corrisponde alla stima del costo annuale dovuto per il 2015 (soggetta ad affinamenti in relazione alla definizione da parte delle Autorità competenti dei criteri di dettaglio afferenti il calcolo dei contributi).

Relazione intermedia sulla gestione

DATI DI SINTESI

Schemi di Bilancio Riclassificati

Stato patrimoniale

Consistenze al Variazioni
ATTIVO 30-giu-15 31-dic-14 assoluta %
Cassa e disponibilità liquide 6 5 1 20,0%
Attività finanziarie di negoziazione 5.463 3.054 2.409 78,9%
Crediti verso banche 14.582.941 13.892.197 690.744 5,0%
Crediti verso clientela 835.823 695.594 140.229 20,2%
Investimenti finanziari 2.238.746 1.695.555 543.191 32,0%
Coperture 39.579 24.274 15.305 63,1%
Attività materiali 11.163 10.892 271 2,5%
Avviamenti 89.602 89.602 - -
Altre attività immateriali 8.030 8.142 (112) -1,4%
Attività fiscali 14.629 18.550 (3.921) -21,1%
Altre attività 225.475 326.756 (101.281) -31,0%
Totale dell'attivo 18.051.457 16.764.621 1.286.836 7,7%

(Importi in migliaia)

Consistenze al Variazioni
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 30-giu-15 31-dic-14 assoluta %
Debiti verso banche 1.436.173 1.428.568 7.605 0,5%
Debiti verso clientela 15.256.498 13.914.712 1.341.786 9,6%
Titoli in circolazione 400.000 424.710 (24.710) -5,8%
Passività finanziarie di negoziazione 5.386 3.135 2.251 71,8%
Coperture 59.668 46.220 13.448 29,1%
Fondi per rischi ed oneri 104.947 118.031 (13.084) -11,1%
Passività fiscali 30.288 33.358 (3.070) -9,2%
Altre passività 227.285 243.633 (16.348) -6,7%
Patrimonio 531.212 552.254 (21.042) -3,8%
- capitale e riserve
- riserve da valutazione (attività finanziarie disponibili per la vendita -
437.198 400.085 37.113 9,3%
utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziail a benefici definiti) 310 2.262 (1.952) -86,3%
- risultato netto 93.704 149.907 (56.203) -37,5%
Totale del passivo e del patrimonio netto 18.051.457 16.764.621 1.286.836 7,7%

Stato patrimoniale - Evoluzione trimestrale

Consistenze al
ATTIVO 30-giu-15 31-mar-15 31-dic-14 30-set-14 30-giu-14
Cassa e disponibilità liquide 6 10 5 9 14
Attività finanziarie di negoziazione 5.463 5.609 3.054 4.708 10.407
Crediti verso banche 14.582.941 14.070.077 13.892.197 13.612.912 13.476.117
Crediti verso clientela 835.823 796.879 695.594 700.208 696.142
Investimenti finanziari 2.238.746 2.264.284 1.695.555 1.716.878 1.715.320
Coperture 39.579 24.508 24.274 23.494 35.637
Attività materiali 11.163 11.161 10.892 10.901 11.391
Avviamenti 89.602 89.602 89.602 89.602 89.602
Altre attività immateriali 8.030 7.989 8.142 8.100 7.915
Attività fiscali 14.629 13.414 18.550 17.164 20.072
Altre attività 225.475 215.368 326.756 227.200 227.865
Totale dell'attivo 18.051.457 17.498.901 16.764.621 16.411.176 16.290.482

(Importi in migliaia)

Consistenze al
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 30-giu-15 31-mar-15 31-dic-14 30-set-14 30-giu-14
Debiti verso banche 1.436.173 1.466.357 1.428.568 1.282.386 1.026.852
Debiti verso clientela 15.256.498 14.603.456 13.914.712 13.741.345 13.911.224
Titoli in circolazione 400.000 427.884 424.710 423.842 421.965
Passività finanziarie di negoziazione 5.386 4.557 3.135 4.647 4.867
Coperture 59.668 46.933 46.220 45.195 48.960
Fondi per rischi ed oneri 104.947 114.680 118.031 104.876 106.574
Passività fiscali 30.288 55.688 33.358 47.999 30.156
Altre passività 227.285 169.052 243.633 246.862 268.182
Patrimonio 531.212 610.294 552.254 514.024 471.702
- capitale e riserve
- riserve da valutazione (attività finanziarie disponibili per la vendita -
437.198 554.027 400.085 396.179 392.928
utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziail a benefici definiti)
- risultato netto
310
93.704
8.485
47.782
2.262
149.907
8.581
109.264
4.912
73.862
Totale del passivo e del patrimonio netto 18.051.457 17.498.901 16.764.621 16.411.176 16.290.482

Conto economico

1° semestre Variazioni
2015 2014 assoluta %
Interessi netti 118.104 115.940 2.164 1,9%
Commissioni nette 124.629 97.029 27.600 28,4%
Risultato negoziazione, coperture e fair value 28.073 12.889 15.184 117,8%
Saldo altri proventi/oneri (3.089) 1 (3.090) n.c.
MARGINE D'INTERMEDIAZIONE 267.717 225.859 41.858 18,5%
Spese per il personale (37.182) (31.835) (5.347) 16,8%
Altre spese amministrative (120.535) (108.564) (11.971) 11,0%
Recuperi di spesa 42.388 37.542 4.846 12,9%
Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali (4.190) (3.942) (248) 6,3%
Costi operativi (119.519) (106.799) (12.720) 11,9%
RISULTATO DI GESTIONE 148.198 119.060 29.138 24,5%
Rettifiche nette su crediti e
su accantonamenti per garanzie e impegni (2.694) (1.291) (1.403) 108,7%
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 145.504 117.769 27.735 23,6%
Accantonamenti per rischi ed oneri (3.929) (2.951) (978) 33,1%
RISULTATO LORDO
DELL'OPERATIVITA' CORRENTE 141.575 114.818 26.757 23,3%
Imposte sul reddito del periodo (47.871) (40.956) (6.915) 16,9%
RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE 93.704 73.862 19.842 26,9%
RISULTATO DI PERIODO 93.704 73.862 19.842 26,9%

Conto economico – Evoluzione trimestrale

2015
2° trimestre 1° trimestre
Interessi netti 60.518 57.586
Commissioni nette
Risultato negoziazione, coperture e fair value
62.948
11.014
61.681
17.059
Saldo altri proventi/oneri (3.447) 358
MARGINE D'INTERMEDIAZIONE 131.033 136.684
Spese per il personale (18.797) (18.385)
Altre spese amministrative (60.134) (60.401)
Recuperi di spesa 21.376 21.012
Rettifiche di valore su immobilizzioni
materiali e immateriali (2.163) (2.027)
Costi operativi (59.718) (59.801)
RISULTATO DI GESTIONE 71.315 76.883
Rettifiche nette su crediti e
su accantonamenti per garanzie e impegni (1.111) (1.583)
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 70.204 75.300
Accantonamenti per rischi ed oneri (814) (3.115)
RISULTATO LORDO
DELL'OPERATIVITA' CORRENTE 69.390 72.185
Imposte sul reddito del periodo (23.468) (24.403)
RISULTATO NETTO
DELL'OPERATIVITA' CORRENTE 45.922 47.782
RISULTATO DI PERIODO 45.922 47.782
2014
4° trimestre 3° trimestre 2° trimestre 1° trimestre
Interessi netti 55.875 56.432 57.607 58.333
Commissioni nette 52.884 45.831 49.311 47.718
Risultato negoziazione, coperture e fair value 10.331 6.522 5.810 7.079
Saldo altri proventi/oneri (1.289) (1.302) 42 (41)
MARGINE D'INTERMEDIAZIONE 117.801 107.483 112.770 113.089
Spese per il personale (19.283) (18.033) (16.065) (15.770)
Altre spese amministrative (52.311) (50.443) (55.829) (52.735)
Recuperi di spesa 20.420 19.208 18.735 18.807
Rettifiche di valore su immobilizzioni
materiali e immateriali (2.634) (2.233) (2.037) (1.905)
Costi operativi (53.808) (51.501) (55.196) (51.603)
RISULTATO DI GESTIONE 63.993 55.982 57.574 61.486
Rettifiche nette su crediti e
su accantonamenti per garanzie e impegni (1.204) (685) (826) (465)
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 62.789 55.297 56.748 61.021
Accantonamenti per rischi ed oneri (2.493) (677) 422 (3.373)
Profitti netti da investimenti - (4) - -
RISULTATO LORDO
DELL'OPERATIVITA' CORRENTE 60.296 54.616 57.170 57.648
Imposte sul reddito del periodo (19.653) (19.214) (20.234) (20.722)
RISULTATO NETTO
DELL'OPERATIVITA' CORRENTE 40.643 35.402 36.936 36.926
RISULTATO DI PERIODO 40.643 35.402 36.936 36.926

(Importi in migliaia)

I principali dati patrimoniali

Consistenze Variazioni
30-giu-15 31-dic-14 assoluta %
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (1) 524.068 478.752 45.316 9,5%
Totale attivo 18.051.457 16.764.621 1.286.836 7,7%
Raccolta diretta da clientela (2) 15.016.271 13.753.719 1.262.552 9,2%
Raccolta indiretta da clientela (3) 38.782.021 35.587.446 3.194.575 9,0%
Totale raccolta (diretta e indiretta) da clientela 53.798.292 49.341.165 4.457.127 9,0%
Patrimonio netto 531.212 552.254 (21.042) -3,8%

(Importi in migliaia)

(1) I crediti di finanziamento verso clientela ordinaria sono relativi ai soli finanziamenti erogati a clientela (affidamenti in conto corrente, carte di credito, prestiti personali e sovvenzioni chirografarie);

(2) La raccolta diretta da clientela comprende i conti correnti passivi, i pronti contro termine passivi Supersave e il conto deposito Cash Park;

(3) La raccolta indiretta da clientela si riferisce ai prodotti collocati on line o tramite le reti di vendita di FinecoBank.

PRINCIPALI INDICI DI BILANCIO

Dati di struttura

Dati al
30-giu-15 31-dic-14 30-giu-14
N° Dipendenti 1.039 1.008 975
N° Risorse (1) 1.046 1.022 989
N° Promotori finanziari 2.593 2.533 2.500
N° Negozi finanziari operativi (2) 332 325 320

(1) Numero risorse: include i lavoratori dipendenti, i lavoratori atipici, gli Amministratori, i dipendenti del Gruppo distaccati in FinecoBank al netto dei dipendenti FinecoBank distaccati nel gruppo.

(2) Numero negozi finanziari operativi: negozi finanziari gestiti dalla Banca e negozi finanziari gestiti dai promotori finanziari (Fineco Center).

Indicatori di redditività, produttività ed efficienza

Dati al
30-giu-15 31-dic-14 30-giu-14
Interessi netti/Margine di intermediazione 44,12% 50,59% 51,33%
Proventi di intermediazione e diversi/Margine di intermediazione 55,88% 49,41% 48,67%
Proventi di intermediazione e diversi/Costi operativi 125,18% 105,09% 102,92%
Cost/income ratio 44,64% 47,02% 47,29%
Costi operativi/TFA 0,46% 0,46% 0,47%
Cost of risk 59 bp 71 bp 62 bp
ROE 42,63% 36,49% 36,58%
Rendimento delle attività 1,04% 0,89% 0,91%
EVA 81.402 128.379 63.039
RARORAC 56,97% 57,77% 56,43%
ROAC 65,58% 67,46% 66,12%
Totale raccolta da clientela/Risorse medie 52.029 49.391 48.037
Totale raccolta da clientela/(Risorse + Promotori finanziari medi) 14.956 14.160 13.674

(Importi in migliaia)

Legenda

Proventi di intermediazione e diversi: Commissioni nette, Risultato di negoziazione, coperture e fair value, Saldo altri proventi/oneri.

Costi operativi/TFA: rapporto fra costi operativi e Total Financial Asset (raccolta diretta ed indiretta). Il TFA utilizzato per il rapporto è quello medio del periodo calcolato come media tra il saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente. I costi operativi al 30 giugno 2015 e 30 giugno 2014 sono stati annualizzati.

Cost of risk: rapporto tra le rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni e la media dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria. La media dei crediti verso di finanziamento clientela ordinaria è stata calcolata come media tra il saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente. Le rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni al 30 giugno 2015 e 30 giugno 2014 sono state annualizzate.

Le rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni al 30 giugno 2015 sono al netto delle rettifiche apportate alle esposizioni nei confronti dei clienti che hanno realizzato una perdita sulle posizioni in leva sul mercato in Forex, per effetto del decremento straordinario dell'Euro rispetto al Franco svizzero rilevato il 15 gennaio 2015, pari a 1,2 milioni di euro.

ROE: denominatore utilizzato per il calcolo dell'indice in oggetto è il patrimonio netto contabile medio del periodo (esclusi i dividendi per i quali è prevista la distribuzione e le riserve da valutazione). Il risultato di periodo al 30 giugno 2015 e 30 giugno 2014 è stato annualizzato.

Rendimento delle attività: rapporto tra l'utile netto e il totale di bilancio. Il risultato di periodo al 30 giugno 2015 e 30 giugno 2014 è stato annualizzato.

EVA (Economic Value Added): esprime la capacità dell'impresa di creare valore; è calcolato come differenza tra l'utile operativo netto di imposta e il costo figurativo del capitale allocato.

RARORAC (Risk adjusted Return on Risk adjusted Capital): è il rapporto tra l'EVA e il capitale allocato ed esprime in termini percentuali la capacità di creare valore per unità di capitale posto a presidio del rischio.

ROAC (Return on Allocated Capital): è il rapporto tra l'utile netto operativo e il capitale allocato. Il Capitale allocato va inteso come il maggiore tra il capitale calcolato internamente sulla base di modelli condivisi all'interno del Gruppo Unicredit (Economic Capital) e il capitale regolamentare.

Per il calcolo degli indicatori EVA, RARORAC e ROAC al 30 giugno 2015, il capitale interno è quello del 31 marzo 2015, ultimo disponibile fornito dalla Capogruppo.

Indicatori patrimoniali

Dati al
30-giu-15 31-dic-14
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Totale attivo 2,90% 2,86%
Crediti verso banche/Totale attivo 80,79% 82,87%
Attività finanziarie/Totale attivo 12,43% 10,13%
Raccolta Diretta/Totale passivo e patrimonio netto 83,19% 82,04%
Titoli in circolazione/Totale passivo e patrimonio netto 2,22% 2,53%
Patrimonio netto (incluso utile)/Totale passivo e patrimonio netto 2,94% 3,29%
Crediti verso clientela ordinaria/Raccolta diretta da clientela 3,49% 3,48%
Dati al
Qualità del credito 30-giu-15 31-dic-14
Crediti deteriorati/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria 1,43% 0,89%
Sofferenze/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria 0,64% 0,66%
Coverage (1) - Sofferenze 81,96% 84,08%
Coverage (1) - Inadempienze probabili 66,20% 67,20%
Coverage (1) - Esposizioni scadute deteriorate 31,97% 49,14%
Coverage (1) - Totale crediti deteriorati 70,38% 81,07%

(1) Calcolato come rapporto tra l'ammontare delle rettifiche di valore e l'esposizione lorda.

Fondi propri e coefficienti patrimoniali

Dati al
30-giu-15 31-dic-14
Totale Fondi propri (migliaia di euro) 379.806 353.133
Totale attività ponderate per il rischio (migliaia di euro) 1.826.493 1.850.331
Ratio - Capitale primario di classe 1 20,79% 19,08%
Ratio - Capitale di classe 1 20,79% 19,08%
Ratio - Totale fondi propri 20,79% 19,08%
Dati al 30-giu-15
Con esposizioni Senza esposizioni
intercompany intercompany*
Capitale di classe 1 (Tier 1) 379.806 379.806
Esposizione ai fini del leverage ratio 18.963.186 4.068.612
Indicatore di leva finanziaria 2,00% 9,34%

* Non compresivo delle esposizioni intercompany ammissibili al trattamento di cui all'articolo 113, paragrafo 6, del CRR 575/2013, in accordo con l'articolo 429 paragrafo 7 del Regolamento Delegato UE 2015/62.

I Fondi propri e i Ratio di capitale sono stati determinati applicando le vigenti disposizioni di vigilanza secondo gli standard di Basilea III. L'indicatore di leva finanziaria è stato calcolato in accordo con il Regolamento Delegato UE 2015/62 del 10 ottobre 2014. Si precisa che in attesa dell'autorizzazione a non includere nella misura dell'esposizione le esposizioni ammissibili al trattamento di cui all'articolo 113, paragrafo 6, del CRR 575/2013 previsto dall'articolo 429 paragrafo 7 del Regolamento Delegato UE 2015/62, la Banca ha pubblicato l'indicatore nelle due versioni con e senza esposizioni infragruppo.

L'AZIONE FINECOBANK

Informazioni sul titolo azionario

L'azione FinecoBank ha mostrato un trend in costante crescita nel corso del 2015, con un incremento di oltre il 40% da inizio anno. La performance dell'azione è stata positiva anche nel corso del secondo trimestre nonostante la maggiore volatilità che ha caratterizzato i mercati europei ed in particolar modo i periferici. In data 13 aprile il titolo ha raggiunto 7,170 euro, livello record dalla data della quotazione (3,7 euro). Al 30 giugno 2015 il titolo si attestava a quota 6,645 euro in rialzo rispetto a 4,668 euro registrati a fine 2014.

I volumi medi scambiati sono aumentati dell'11,3% nel corso del secondo trimestre.

La capitalizzazione di mercato della società è pari a 4.030 milioni di euro al 30 giugno (2.830 milioni di euro a fine 2014).

Inoltre l'Assemblea del 23 aprile 2015 ha approvato il pagamento di un dividendo per azione pari a 0,20 euro avvenuto in data 29 aprile 2015.

1° semestre 2015 Anno 2014
Prezzo ufficiale azione ordinaria (€)
- massimo 7,170 4,750
- minimo 4,438 3,808
- medio 6,058 4,168
- fine periodo 6,645 4,668
Numero azioni (milioni)
- in circolazione a fine periodo 606,5 606,3

ANDAMENTO DELLA GESTIONE E PRINCIPALI INIZIATIVE DEL PERIODO

FinecoBank è la banca diretta multicanale del gruppo UniCredit, che con oltre 1 milione di clienti archivia un risultato storico a conferma dell'efficienza e della solidità di un modello di business capace di conquistare la fiducia e la piena soddisfazione dei clienti e di creare valore per i suoi azionisti. Dall'inizio dell'anno sono stati acquisiti 60 mila nuovi clienti, in aumento dell'11% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, portando così il numero totale dei clienti a fine giugno a 1.009.138.

Da inizio 2015 FinecoBank ha registrato una raccolta netta totale pari a 2.831 milioni di euro, con un incremento del 41% rispetto allo stesso periodo del 2014, di cui 1.723 milioni di euro relativi alla raccolta gestita. Anche la raccolta netta tramite la rete di promotori finanziari ha registrato una crescita del 46%, attestandosi a 2.582 milioni di euro.

Il Saldo della raccolta diretta e indiretta ha raggiunto 53.798 milioni di euro a fine giugno 2015, registrando un incremento del 9% rispetto a fine dicembre 2014.

Il primo semestre 2015 si è chiuso con la miglior raccolta di sempre, un dato che conferma sia la capacità di FinecoBank di crescere per linee interne, sia un interesse sempre maggiore e più intenso da parte dei risparmiatori verso una gestione attenta e sofisticata dei propri risparmi. Si tratta di una tendenza che FinecoBank sta cogliendo e ha intenzione di cogliere anche nei prossimi anni, in particolare attraverso i servizi di consulenza qualificata di cui le famiglie necessitano.

L'offerta della Banca si articola nelle seguenti tre aree: (i) banking: include i servizi di conto corrente e di conto deposito, servizi di pagamento ed emissione di carte di debito, credito e prepagate; (ii) brokerage: assicura il servizio di esecuzione ordini per conto dei clienti, con un accesso diretto ai principali mercati azionari mondiali e la possibilità di negoziare in CFD (su valute, indici, azioni, obbligazioni e materie prime), future, opzioni, obbligazioni, ETF e certificates; e (iii) investing: include servizi di collocamento e distribuzione di oltre 5.500 prodotti, tra fondi comuni d'investimento e comparti di SICAV gestiti da 67 primarie case d'investimento italiane e internazionali, prodotti assicurativi e previdenziali, nonché servizi di consulenza in materia di investimenti.

Principali eventi del periodo

Il Consiglio di Amministrazione del 9 febbraio 2015 ha dato esecuzione ai piani approvati dall'Assemblea degli Azionisti del 5 giugno 2014.

In particolare:

  • ha dato esecuzione al piano "2014 Plan Key People" a favore dei dipendenti della Banca, in seguito alla verifica del raggiungimento degli obiettivi di performance definiti nel Piano. A tal fine, il Consiglio ha deliberato un aumento gratuito del capitale sociale di FinecoBank di 79.761,00 euro, corrispondenti a n. 241.700 azioni ordinarie. L'effetto di diluizione derivante dal suddetto aumento di capitale gratuito al servizio del piano di stock granting è quantificato nella misura dello 0,04% del capitale fully diluted;
  • ha dato esecuzione al piano di stock granting 2014 ("2014 Plan PFA") a favore dei Promotori Finanziari e Manager di Rete della Banca deliberando l'avvio del programma di acquisto di azioni proprie. Gli acquisti avranno inizio solo dopo l'ottenimento della autorizzazione dell'Autorità di Vigilanza, ai sensi degli artt. 77-78 Reg. UE n. 575/2013 del 26 giugno 2013 (CRR);
  • ha approvato, tenuto conto del risultato positivo della verifica delle condizioni di accesso e del parere favorevole del Comitato Remunerazione e Nomine:
  • o l'attribuzione relativa all'anno 2015 di n° 494.493 azioni ordinarie gratuite FinecoBank relative al piano "2014- 2017 Multi-year Plan Top Management", in numero ridotto rispetto a quanto definito in data 15 aprile 2014 per garantire il rispetto del rapporto tra la componente fissa e quella variabile della retribuzione in linea con la normativa vigente;
  • o l'attribuzione di n° 269.728 azioni ordinarie gratuite FinecoBank relative al "Group Executive Incentive System 2014".

In merito al piano di stock granting 2014 ("2014 Plan PFA") a favore dei Promotori Finanziari e Manager di Rete della Banca, il Consiglio di Amministrazione del 9 luglio 2015 ha deliberato di soddisfare in denaro i diritti dei Promotori in relazione alla prima tranche del Bonus, in luogo dell'assegnazione di azioni ordinarie FinecoBank, con il pagamento di un ammontare in denaro pari a un terzo del corrispettivo del Bonus, da eseguirsi in data 31 luglio 2015.

Andamento della raccolta diretta e indiretta

Nel corso del primo semestre 2015 è proseguita la crescita della raccolta totale da clientela (diretta e indiretta) che ha raggiunto i 53.798 milioni di euro al 30 giugno 2015, con un incremento del 9% rispetto a fine 2014, grazie ad una raccolta netta di 2.831 milioni di euro ed un effetto positivo collegato all'andamento del mercato di 1.627 milioni di euro. La raccolta indiretta da clientela (Asset under Management-AUM più Asset under Custody-AUC) si attesta a 38.782 milioni di euro evidenziando un incremento del 9%, dato che conferma il costante trend di crescita e il continuo miglioramento della qualità della raccolta. Si evidenzia a questo proposito la crescita dei "guided products & services"1 , che continuano ad aumentare la loro incidenza percentuale sui TFA, passando dal 17,3% del 31 dicembre

1 Rispettivamente prodotti e/o servizi di FinecoBank costruiti investendo in OICR selezionati tra quelli distribuiti per ciascuna asset class avendo riguardo ai differenti profili di rischio della clientela, offerti ai clienti di FinecoBank nell'ambito del modello di architettura aperta guidata. Alla data del presente documento, rientrano nella categoria dei guided product il fondo di fondi multicompartimentale "Core Series" e la polizze Unit Linked "Core Unit" e "Advice Unit", mentre rientra nella categoria dei guided service il servizio di consulenza evoluta (in materia di investimenti) "Fineco Advice" e "Fineco Stars".

2014 al 20,5% al 30 giugno 2015, e sul Risparmio Gestito, passando dal 36,10% del 31 dicembre 2014 al 42,06% al 30 giugno 2015.

Anche la raccolta diretta evidenza una crescita del 9,2%, trainata dall'ingresso di nuovi clienti, a conferma dell'elevato grado di apprezzamento della qualità dei servizi. La maggior parte della raccolta diretta è infatti rappresentata da depositi "transazionali", a supporto dell'operatività complessiva dei clienti, dato che conferma l'elevato e crescente grado di fidelizzazione della clientela, aspetto quest'ultimo che contribuisce a migliorare la qualità della raccolta diretta, incrementandone la persistenza.

AUC = Asset under custody

AUM = Asset under management

TFA = Total Financial Asset (raccolta diretta ed indiretta)

Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi al saldo della raccolta diretta, gestita ed amministrata dei clienti FinecoBank, sia che i medesimi siano collegati ad un promotore finanziario sia che si tratti di clienti online.

Saldo raccolta diretta e indiretta

Consistenze al Consistenze al Variazioni
30-giu-15 Comp % 31-dic-14 Comp % assoluta %
Conti correnti e depositi liberi 14.127.499 26,3% 12.247.082 24,8% 1.880.417 15,4%
Depositi vincolati e pronti contro termine 888.772 1,7% 1.506.637 3,1% (617.865) -41,0%
SALDO RACCOLTA DIRETTA 15.016.271 27,9% 13.753.719 27,9% 1.262.552 9,2%
Gestioni patrimoniali 14.503 0,0% 14.782 0,0% (279) -1,9%
Fondi comuni d'investimento e altri fondi 23.221.478 43,2% 21.176.945 42,9% 2.044.533 9,7%
Prodotti assicurativi 2.933.308 5,5% 2.444.167 5,0% 489.141 20,0%
SALDO RACCOLTA GESTITA 26.169.289 48,6% 23.635.894 47,9% 2.533.395 10,7%
Titoli di stato, obbligazioni e azioni 12.612.732 23,4% 11.951.552 24,2% 661.180 5,5%
SALDO RACCOLTA AMMINISTRATA 12.612.732 23,4% 11.951.552 24,2% 661.180 5,5%
SALDO RACCOLTA DIRETTA E
INDIRETTA 53.798.292 100,0% 49.341.165 100,0% 4.457.127 9,0%
di cui Guided products & services
(Importi in migliaia)
11.007.594 20,5% 8.532.245 17,3% 2.475.349 29,0%

Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi al saldo della raccolta diretta, gestita ed amministrata relativa alla sola rete dei promotori finanziari.

Saldo raccolta diretta e indiretta – Rete promotori finanziari – dati Assoreti

Consistenze al Consistenze al Variazioni
30-giu-15 Comp % 31-dic-14 Comp % assoluta %
Conti correnti e depositi liberi 10.080.585 22,1% 8.605.117 20,7% 1.475.468 17,1%
Depositi vincolati e pronti contro termine 616.128 1,4% 1.064.704 2,6% (448.576) -42,1%
SALDO RACCOLTA DIRETTA 10.696.713 23,5% 9.669.821 23,3% 1.026.892 10,6%
Gestioni patrimoniali 14.503 0,0% 14.782 0,0% (279) -1,9%
Fondi comuni d'investimento e altri fondi 22.771.384 50,0% 20.772.136 50,1% 1.999.248 9,6%
Prodotti assicurativi 2.833.426 6,2% 2.346.758 5,7% 486.668 20,7%
SALDO RACCOLTA GESTITA 25.619.313 56,3% 23.133.676 55,8% 2.485.637 10,7%
Titoli di stato, obbligazioni e azioni 9.212.543 20,2% 8.669.714 20,9% 542.829 6,3%
SALDO RACCOLTA AMMINISTRATA 9.212.543 20,2% 8.669.714 20,9% 542.829 6,3%
SALDO RACCOLTA DIRETTA E
INDIRETTA - RETE PROMOTORI 45.528.569 100,0% 41.473.211 100,0% 4.055.358 9,8%

(Importi in migliaia)

Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi alla raccolta netta diretta, gestita ed amministrata effettuata nel 1° semestre 2015 e 1° semestre 2014, sia che i clienti siano collegati ad un promotore finanziario sia che si tratti di clienti che operano esclusivamente online.

Raccolta netta

Variazioni
1° semestre 2015 Comp % 1° semestre 2014 Comp % assoluta %
Conti correnti e depositi liberi 1.880.417 66,4% 1.188.659 59,2% 691.758 58,2%
Depositi vincolati e pronti contro termine (631.160) -22,3% (3.940) -0,2% (627.220) n.c.
RACCOLTA DIRETTA 1.249.257 44,1% 1.184.719 59,0% 64.538 5,4%
Gestioni patrimoniali (432) 0,0% (26.867) -1,3% 26.435 -98,4%
Fondi comuni di investimento e altri fondi 1.347.036 47,6% 1.297.257 64,6% 49.779 3,8%
Prodotti assicurativi 376.564 13,3% 104.447 5,2% 272.117 260,5%
RACCOLTA GESTITA 1.723.168 60,9% 1.374.837 68,5% 348.331 25,3%
Titoli di stato, obbligazioni e azioni (141.832) -5,0% (551.252) -27,4% 409.420 -74,3%
RACCOLTA AMMINISTRATA (141.832) -5,0% (551.252) -27,4% 409.420 -74,3%
RACCOLTA NETTA TOTALE 2.830.593 100,0% 2.008.304 100,0% 822.289 40,9%

(Importi in migliaia)

Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi alla raccolta netta diretta, gestita ed amministrata effettuata nel 1° semestre 2015 e 1° semestre 2014 dalla rete dei promotori finanziari.

Raccolta netta - Rete promotori finanziari

Variazioni
1° semestre 2015 Comp % 1° semestre 2014 Comp % assoluta %
Conti correnti e depositi liberi 1.475.468 57,1% 936.314 52,8% 539.154 57,6%
Depositi vincolati e pronti contro termine (472.503) -18,3% (21.375) -1,2% (451.128) 2110,5%
RACCOLTA DIRETTA 1.002.965 38,8% 914.939 51,6% 88.026 9,6%
Gestioni patrimoniali (432) 0,0% (26.867) -1,5% 26.435 -98,4%
Fondi comuni di investimento e altri fondi 1.308.907 50,7% 1.265.710 71,4% 43.197 3,4%
Prodotti assicurativi 379.740 14,7% 115.703 6,5% 264.037 228,2%
RACCOLTA GESTITA 1.688.215 65,4% 1.354.546 76,4% 333.669 24,6%
Titoli di stato, obbligazioni e azioni (108.890) -4,2% (496.398) -28,0% 387.508 -78,1%
RACCOLTA AMMINISTRATA (108.890) -4,2% (496.398) -28,0% 387.508 -78,1%
RACCOLTA NETTA TOTALE - RETE
PROMOTORI 2.582.290 100,0% 1.773.087 100,0% 809.203 45,6%

(Importi in migliaia)

Andamento degli aggregati economici

L'utile ante imposte si attesta a 141,6 milioni di euro, in crescita del 23,3% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il risultato evidenzia un miglioramento delle commissioni nette, grazie all'incremento delle commissioni generate dalla raccolta gestita e dall'attività di negoziazione e raccolta ordini di strumenti finanziari, e dal Risultato negoziazione, coperture e fair value, per effetto di maggiori profitti realizzati dall'attività di internalizzazione.

Le Commissioni nette e il Risultato negoziazione, coperture e fair value hanno ampiamente compensato l'incremento delle Spese del personale, riconducibile all'aumento del numero delle risorse e all'aumento dei costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali, e l'incremento delle Altre spese amministrative e recuperi di spesa, legato principalmente ai costi derivanti dai nuovi piani di incentivazione per i promotori finanziari e a maggiori spese per promotori finanziari, in seguito all'intensificarsi dell'attività di reclutamento iniziata già nel corso dei precedenti esercizi.

La comunicazione e le relazioni esterne

"La banca che semplifica la banca" è il posizionamento unico che FinecoBank ha confermato anche per l'anno 2015. Nel corso del primo semestre sono stati effettuati due importanti flights pubblicitari che hanno coinvolto l'utilizzo di tutti i mezzi, sia mainstream su un target più allargato sia più verticali in ambito finance. A livello di creatività, il flight di gennaio-febbraio ha visto la riproposizione del soggetto istituzionale "Semplice, come baciare". Il flight di aprilemaggio, invece, è stato l'occasione per il lancio della nuova campagna "Risposte Semplici", che rafforza il concetto di banca in grado di dare risposte semplici alle domande di clienti sempre più esigenti. Entrambi i flight sono stati supportati da una campagna di Member gets member, al fine di massimizzarne l'efficacia non solo da un punto di vista di comunicazione, ma anche di business, in termini di nuove masse qualificate acquisite.

E' stato implementato un piano di presidio annuale sulla stampa economico-finanziaria per comunicare in maniera più diretta al target mass-affluent, coinvolgendo tutte le maggiori testate e utilizzando come soggetto creativo il servizio di consulenza Fineco Advice. La scelta di presentare il servizio di Advisory su questo tipo di canale risponde anche all'obiettivo di diventare sempre più un punto di riferimento per bancari e professionisti della consulenza nel settore del private banking.

Le campagne di incentivo al trasferimento di titoli e fondi hanno fatto da volano commerciale all'attività di comunicazione. In aggiunta alle campagne di comunicazione istituzionale, nel primo semestre sono stati effettuati quattro mini-flight di comunicazione sul trading, per sostenere l'acquisizione durante un periodo congiunturale particolarmente favorevole.

ATTIVITA' COMMERCIALI E SVILUPPO DI NUOVI PRODOTTI E SERVIZI

Nel corso del primo semestre 2015 sono proseguite le attività commerciali e il rilascio di nuovi prodotti e servizi che hanno coinvolto tutte le strutture delle banca, per le relative competenze, nell'analisi di fattibilità, nella successiva implementazione e nella vendita/collocamento. In dettaglio:

  • è stata estesa la campagna "Member Get Member";
  • è stata arricchita l'offerta CORE SERIES con due nuovi fondi: CORE Global Opportunity e CORE Alternative. CORE Global Opportunity è la soluzione obbligazionaria adatta a chi desidera maggior diversificazione, per un investimento dinamico che possa reagire con flessibilità al cambiare dei mercati; CORE Alternative è la soluzione per un investimento slegato dalla direzionalità dei mercati, adatto a chi desidera sfruttare ogni opportunità di rendimento con un attento controllo del rischio;
  • è stata rilasciata la nuova versione dell'app Fineco per iPhone, che, avvalendosi della tecnologia Touch ID, permette agli utenti, in possesso di un iPhone 5S, 6 e 6plus, di accedere all'app Fineco in modo ancora più sicuro e diretto, utilizzando la propria impronta digitale;
  • sono stati rilasciati i nuovi CFD Logos Time su tutte le piattaforme Logos: desktop, iPhone e smartphone Android. La novità consiste nella possibilità di poter decidere con un semplice gesto (tap) se il sottostante salirà o scenderà in un intervallo di tempo predefinito. E' possibile scegliere tra oltre 40 CFD Logos Time con sottostante azioni, indici e valute di tutto il mondo, l'importo, la direzione (up o down) e la durata, da un minuto fino all'intera giornata;
  • è stato rilasciato il nuovo Screener, motore di ricerca azioni ancora più facile ed intuitivo. Con le Search Ideas è possibile conoscere il mercato e le aziende quotate grazie a filtri predefiniti;
  • è stata arricchita l'offerta di investimento con l'ingresso della società di fondi di diritto lussemburghese Standard Life Investments e la Sicav lussemburghese Schroders GAIA.

Nelle pagine seguenti vengono riportati e commentati i principali indicatori e i risultati che identificano le macroaree di attività: Brokerage, Banking e Investing.

Tali macroaree, in relazione al particolare modello di business che prevede una forte integrazione fra le differenti tipologie di attività, sono tra loro interdipendenti. La Banca, infatti, offre i propri servizi (bancari e d'investimento) attraverso la rete dei promotori finanziari e i canali online e mobile, che operano in modo tra loro coordinato ed integrato.

Tutte le attività sono svolte con la finalità di ottenere risultati economici dalla gestione "industriale" dei business, minimizzando il profilo di rischio finanziario delle attività stesse. La gestione finanziaria di FinecoBank è orientata ad una gestione dei rischi tesa a preservare i ritorni industriali delle diverse attività e non ad assumere, in proprio, posizioni di rischio.

I RISULTATI CONSEGUITI NELLE PRINCIPALI AREE DI ATTIVITA'

BROKERAGE

Nel primo semestre 2015 FinecoBank ha proseguito la fase di consolidamento della leadership nel mercato del Trading online italiano.

I primi quattro mesi dell'anno sono stati caratterizzati da un forte aumento dell'operatività, dovuto soprattutto al ritrovato ottimismo degli operatori e da un'offerta sempre più vasta e aperta a tutti i target di clientela.

I mesi di maggio e giugno hanno invece visto volumi in linea con la media del 2014, per effetto della lateralità dei mercati e del generale clima di incertezza politica.

Per quanto riguarda l'analisi sull'evoluzione della customer base, va innanzitutto sottolineata la crescita continua di nuovi clienti che hanno effettuato il loro primo ordine sui mercati nel corso di questo primo semestre. In questo contesto hanno influito positivamente le campagne di comunicazione dedicate al trading online su diversi canali, dalle televisioni tematiche alla radio, la maggiore awareness del Brand, oltre al potere di attrazione di prodotti innovativi come i CFD, caratterizzati dall'utilizzo di leva e semplicità d'uso unita alla proposition "free commissions".

La crescita dei CFD è avvenuta anche grazie al potenziamento effettuato sulle modalità di offerta, in particolare: inserimento di Logos Time, nuova piattaforma Logos Desktop e CFD su commodities.

La strategia di completamento, innovazione ed evoluzione dell'offerta è stata realizzata anche con l'introduzione di diversi servizi e funzionalità. In particolare sono stati introdotti:

  • Logos Time, opzioni binarie negoziabili tramite la piattaforma Logos desktop e le apps Logos per iPhone, iPad e Android;
  • Stockscreener, un nuovo tool tramite il quale è possibile ricercare titoli azionari all'interno delle migliaia disponibili sul sito. Inoltre sono state introdotte le search ideas che permettono delle ricerche predefinite;
  • CFD su commodities, che hanno previsto l'estensione della formula a "zero commissioni" a strumenti con sottostanti prodotti agricoli, energia e metalli quali petrolio, oro, gas naturale, platino, olio di soia, riso grezzo. Anche questi CFD sono negoziabili da sito, Powerdesk e Apps;
  • Nuove apps Fineco, che permettono la visualizzazione del portafoglio di sintesi con tutti gli investimenti valorizzati in euro e la possibilità di consultare fino a tre liste preferite.

La seguente tabella evidenzia il numero degli ordini su strumenti finanziari registrato nel corso del primo semestre 2015 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

1° semestre 2015 1° semestre 2014 Variazioni
assoluta %
Ordini - Equity Italia (incluso ordini internalizzati) 4.591.281 3.904.206 687.075 17,6%
Ordini - Equity USA (incluso ordini internalizzati) 574.565 660.165 (85.600) -13,0%
Ordini - Equity altri mercati (incluso ordini internalizzati) 296.500 249.689 46.811 18,7%
Totale ordini equity 5.462.346 4.814.060 648.286 13,5%
Ordini - Bond 363.521 394.050 (30.529) -7,7%
Ordini - Derivati 1.721.657 1.569.876 151.781 9,7%
Ordini - Forex 948.728 549.455 399.273 72,7%
Ordini - CFD 832.080 542.545 289.535 53,4%
Ordini - Fondi 1.386.279 1.036.837 349.442 33,7%
Ordini - Pct 12.303 17.064 (4.761) -27,9%
TOTALE ORDINI 10.726.914 8.923.887 1.803.027 20,2%

Si evidenzia un incremento generalizzato degli ordini eseguiti nel corso del primo semestre 2015 rispetto all'esercizio precedente, ad eccezione di una lieve contrazione degli ordini sul mercato equity USA, Bond e PCT.

La seguente tabella evidenzia il volume delle operazioni di negoziazione in contropartita diretta in relazione a ordini dei clienti, derivanti dall'attività di internalizzazione degli ordini ricevuti su titoli azionari, CFD e prodotti Logos, registrati nel corso del primo semestre 2015 rispetto allo stesso periodo dell'esercizio 2014.

1° semestre 2015 1° semestre 2014 Variazioni
assoluta %
Equity (internalizzazione) 35.500.089 20.821.728 14.678.361 70,5%
Forex 63.515.036 35.329.820 28.185.216 79,8%
CFD e Logos 28.932.807 7.022.561 21.910.246 312,0%
Totale Volumi "internalizzati" 127.947.932 63.174.109 64.773.823 102,5%

(importi in migliaia)

Il numero di eseguiti complessivi si riferisce alle operazioni effettuate dalla clientela per la compravendita di azioni, bond, derivati, forex, cfd, fondi e pronti contro termine.

BANKING

Banking

FinecoBank offre ai propri clienti in modalità diretta (prevalentemente tramite i canali online e mobile) servizi di banking a 360 gradi, equiparabili a quelli offerti dalle banche tradizionali e dai competitors in questo segmento di attività.

FinecoBank è stata capace di incrementare la propria quota di mercato (stimata assumendo a riferimento la raccolta diretta), dall'1,01% del 31 dicembre 2014 all'1,04% del 31 marzo 2015, grazie ad una crescita più sostenuta rispetto a quella del settore (+5,17% vs +1,99% del sistema bancario).

In tale contesto è continuata, nel corso del primo semestre 2015, l'attività di ottimizzazione dei processi in tema di digitalizzazione.

Un'importante novità ha riguardato l'introduzione del riconoscimento via webcam e la firma digitale dei contratti di apertura del conto corrente. Un'unica procedura estremamente snella che garantisce al cliente l'apertura del conto completamente online, con la massima sicurezza, evitando tutte le criticità legate alla stampa e all'invio della documentazione cartacea. Con l'introduzione della nuova identificazione via webcam, unita alla Firma Digitale del contratto e all'invio dei codici di accesso per email e sms, oggi il conto si apre in un solo giorno lavorativo.

Per effetto del provvedimento della Banca d'Italia del 3 aprile 2013, a partire da gennaio 2015 sono ritenuti inoltre validi per l'identificazione a distanza anche i bonifici provenienti da altre banche online.

In tema di digitalizzazione dei processi dal 10 marzo 2015 è stata estesa ai clienti dei promotori finanziari la possibilità di sottoscrivere direttamente in area riservata del sito e con firma digitale i contratti di consulenza Advice inviati al cliente in web collaboration.

Con riferimento ai servizi offerti alla clientela citiamo:

  • l'estensione del pagamento del Bollo auto anche alla regione Marche;
  • l'ampliamento dei fatturatori aderenti al servizio CBILL;
  • la messa a disposizione online delle certificazioni ISEE;
  • la possibilità di caricare online i documenti di identità aggiornati.

Credit

Nel corso del 1° semestre 2015 gli indicatori relativi al comparto delle carte di credito hanno registrato un segno positivo rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

In particolare, il dato relativo allo spending è aumentato dell'12% rispetto all'anno precedente, per un controvalore complessivo di 1,2 miliardi euro. Lo spending delle carte revolving si attesta al 2% del totale.

Molto intensa anche l'attività sugli altri prodotti di credito, anche in funzione del contesto di mercato e all'esigenza di riprendere una forte focalizzazione sull'evoluzione e arricchimento di questa famiglia di prodotti. Evidenziamo in particolare:

  • la revisione dei tassi dei prestiti, per rendere ancora più competitivo il prestito personale e il consolidamento prestiti;
  • l'introduzione della firma digitale sui prestiti, che permette una velocizzazione del processo di richiesta ed erogazione;
  • la reingegnerizzazione dei processi lending sul canale online e tramite promotori finanziari, al fine di migliorare la fruibilità dei servizi. Individuate le aree di miglioramento sono in corso di implemetazione gli interventi che possono migliorare la proposta e la vendita.

(importi in migliaia)

INVESTING

FinecoBank offre alla propria clientela, secondo un modello di business "open architecture", una gamma di prodotti di risparmio gestito particolarmente estesa - composta da prodotti di gestione collettiva del risparmio, quali quote di fondi comuni di investimento ed azioni di SICAV - e riconducibile a case d'investimento italiane ed internazionali accuratamente selezionate.

Il primo semestre 2015 si chiude con il lancio di due nuove partnership con società di asset management, Standard Life e Schroders GAIA, e l'inserimento in piattaforma di oltre 440 nuovi ISIN a disposizione della clientela. Inoltre, a febbraio, sono stati introdotti 2 nuovi fondi CORE SERIES: ALTERNATIVE e GLOBAL OPPORTUNITY che hanno ottenuto un riscontro positivo in termini di diversificazione del portafoglio della clientela. Nel complesso, la gamma CORE SERIES ha raggiunto 1.022 milioni di euro di raccolta netta da inizio anno.

Il primo semestre si è dimostrato estremamente positivo anche per il servizio di consulenza "Fee based" Fineco Advice, con una raccolta netta di circa 656 milioni di euro, buona parte dei quali derivanti da nuova clientela. Il servizio si è arricchito della possibilità di poter sottoscrivere il contratto in remoto con firma digitale e permettendo, con la stessa modalità, di cambiare il profilo di rischio-rendimento dei portafogli clienti garantendo così immediatezza di esecuzione.

E' stato completato l'insoursing del front-end della piattaforma di consulenza, al fine di garantire sviluppi tempestivi e flessibili, in linea con il contesto di mercato ed i bisogni dei clienti.

E' stata ulteriormente migliorata la rendicontazione Advice sul sito Cliente, con l'inserimento di una serie di informazioni sul portafoglio tra cui gli "indicatori finanziari Advice" ed il dettaglio della performance giornaliera.

Inoltre è stato ampliato il set di informazioni disponibili per i promotori finanziari sui portafogli, dando la possibilità di personalizzare la reportistica in base alle specificità dei clienti e di inviarli on line via "web-collaboration" direttamente sul loro sito.

Molto positivo è stato anche il risultato commerciale registrato dal servizio di consulenza Fineco Stars che prosegue nella sua crescita ed evoluzione: raggiunti 145 milioni di euro di raccolta netta da inizio anno con l'incremento della gamma di fondi selezionati che comprende 21 strategie di fund selection.

Inifne, il primo semestre 2015 conferma l'interesse verso la consulenza sotto forma di offerta assicurativa tramite unit linked. I due prodotti di punta della Banca, CORE UNIT ed ADVICE UNIT di Old Mutual Wealth Italy SPA, hanno raccolto circa 451 milioni di euro da inizio anno. Inoltre a giugno è stato rilasciato anche il servizio di monitoraggio di portafoglio su Advice Unit, che permette il costante controllo del rischio anche sul prodotto assicurativo in logica di consulenza evoluta.

Nella tabella seguente è riportato il saldo della raccolta gestita dei clienti FinecoBank, sia che i medesimi siano collegati ad un promotore finanziario sia che si tratti di clienti online.

Consistenze al Consistenze al Variazione
30-giu-15 Comp % 31-dic-14 Comp % assoluta %
Fondi comuni d'investimento e altri fondi 23.221.478 88,7% 21.176.945 89,6% 2.044.533 9,7%
Prodotti assicurativi 2.933.308 11,2% 2.444.167 10,3% 489.141 20,0%
Gestioni patrimoniali 14.503 0,1% 14.782 0,1% (279) -1,9%
Totale saldo raccolta gestita 26.169.289 100,0% 23.635.894 100,0% 2.533.395 10,7%

(Importi in migliaia)

LA RETE DEI PROMOTORI FINANZIARI

Dopo gli ottimi risultati realizzati nel 2014, il primo semestre 2015 ha registrato nuovi numeri record sotto tutti i punti di vista: crescita della raccolta, aumento dell'acquisizione di nuovi clienti, ulteriore e continuo incremento della raccolta gestita, con particolare rafforzamento della componente relativa ai servizi di consulenza.

Il perdurare della favorevole situazione di mercato ha certamente aiutato questo trend positivo, ma il modello di business della Banca, l'approccio di pianificazione strutturato e gli strumenti di consulenza a disposizione, consentono di poter rispondere tempestivamente ed in modo efficace alla richiesta di consulenza dei clienti.

I numeri registrati dalla rete dei promotori finanziari nel primo semestre 2015 sono:

  • raccolta netta totale di 2.582 milioni di euro;
  • raccolta netta gestita di 1.688 milioni di euro;
  • raccolta netta dei guided products and services di 2.267 milioni di euro;
  • conti aperti nell'anno: 45.022 nuovi rapporti.

Si conferma e prosegue il focus sui guided products and services che è stato uno dei fattori di grande attenzione per il 2014 e lo continuerà ad essere per il futuro, con un approccio agli investimenti sempre più orientato alla pianificazione finanziaria. Approccio che diventa metodo di lavoro sempre più diffuso e che è particolarmente apprezzato dalla clientela di tipo "private" che, oltre a rappresentare una porzione importante della base clienti, è in costante e progressivo aumento: 2% in termini di teste e 38% in termini di asset con una raccolta nel primo semestre 2015 pari al 34% della raccolta totale.

Forte accelerazione dunque di questo segmento per il quale si registrano, rispetto al dato dello scorso anno, un incremento pari al 12,1% in termini di teste e 13,4% in termini di asset.

Relativamente al Wealth Management, continua la formazione ad alto livello per tutta la rete dei promotori finanziari ed in particolare per i partecipanti al Fineco Wealth Advisor Forum.

Costanti e continue le campagne di comunicazione e le iniziative promozionali realizzate per supportare la crescita e per accrescere l'incisività di FinecoBank sui segmenti più alti di clientela.

Costante è anche l'attenzione agli eventi clienti organizzati sul territorio. Nel primo semestre 2015 sono stati organizzati 531 eventi, cui hanno partecipato oltre 19.100 clienti e prospect, con un contributo alla raccolta netta totale pari a 281 milioni di euro. Da evidenziare i nuovi eventi clienti dedicati al segmento top di clientela, con incontri esclusivi di particolare pregio.

Gli investimenti costanti sulla logistica contribuiscono ad elevare l'immagine di FinecoBank sul territorio a dimostrazione della grande attenzione alla diffusione del brand.

Per quanto riguarda l'attività di reclutamento, nel primo semestre 2015 sono stati inseriti n. 61 nuovi PFA, provenienti dal mondo delle reti e delle banche e n. 46 "neofiti" rientranti nel c.d. "progetto giovani". Su questo fronte la raccolta netta registrata si attesta a 221 milioni di euro per quanto riguarda i promotori "senior", oltre a 11,4 milioni di euro per quanto riguarda il progetto giovani.

Al 30 giugno 2015 la rete è composta da 2.593 promotori finanziari, distribuiti sul territorio con 332 negozi finanziari (Fineco Center), gestiti direttamente dall'azienda o dai promotori finanziari stessi.

Consistenze al Consistenze al Variazioni
30-giu-15 Comp % 31-dic-14 Comp % assoluta %
Conti correnti e depositi liberi 10.080.585 22,1% 8.605.117 20,7% 1.475.468 17,1%
Depositi vincolati e pronti contro termine 616.128 1,4% 1.064.704 2,6% (448.576) -42,1%
SALDO RACCOLTA DIRETTA 10.696.713 23,5% 9.669.821 23,3% 1.026.892 10,6%
Gestioni patrimoniali 14.503 0,0% 14.782 0,0% (279) -1,9%
Fondi comuni d'investimento e altri fondi 22.771.384 50,0% 20.772.136 50,1% 1.999.248 9,6%
Prodotti assicurativi 2.833.426 6,2% 2.346.758 5,7% 486.668 20,7%
SALDO RACCOLTA GESTITA 25.619.313 56,3% 23.133.676 55,8% 2.485.637 10,7%
Titoli di stato, obbligazioni e azioni 9.212.543 20,2% 8.669.714 20,9% 542.829 6,3%
SALDO RACCOLTA AMMINISTRATA 9.212.543 20,2% 8.669.714 20,9% 542.829 6,3%
SALDO RACCOLTA DIRETTA E
INDIRETTA - RETE PROMOTORI 45.528.569 100,0% 41.473.211 100,0% 4.055.358 9,8%

Saldo raccolta diretta e indiretta – Rete promotori finanziari – dati Assoreti

(Importi in migliaia)

La tabella sopra esposta riporta la consistenza della raccolta riferibile alla rete dei promotori finanziari al 30 giugno 2015 e 31 dicembre 2014. Il saldo della raccolta diretta e indiretta, pari a 45.529 milioni di euro, ha registrato un incremento del 9,8% rispetto al 31 dicembre 2014.

Raccolta netta - Rete promotori finanziari

Variazioni
1° semestre 2015 Comp % 1° semestre 2014 Comp % assoluta %
Conti correnti e depositi liberi 1.475.468 57,1% 936.314 52,8% 539.154 57,6%
Depositi vincolati e pronti contro termine (472.503) -18,3% (21.375) -1,2% (451.128) 2110,5%
RACCOLTA DIRETTA 1.002.965 38,8% 914.939 51,6% 88.026 9,6%
Gestioni patrimoniali (432) 0,0% (26.867) -1,5% 26.435 -98,4%
Fondi comuni di investimento e altri fondi 1.308.907 50,7% 1.265.710 71,4% 43.197 3,4%
Prodotti assicurativi 379.740 14,7% 115.703 6,5% 264.037 228,2%
RACCOLTA GESTITA 1.688.215 65,4% 1.354.546 76,4% 333.669 24,6%
Titoli di stato, obbligazioni e azioni (108.890) -4,2% (496.398) -28,0% 387.508 -78,1%
RACCOLTA AMMINISTRATA (108.890) -4,2% (496.398) -28,0% 387.508 -78,1%
RACCOLTA NETTA TOTALE - RETE
PROMOTORI 2.582.290 100,0% 1.773.087 100,0% 809.203 45,6%
(Importi in migliaia)

La raccolta netta totale del primo semestre 2015 si attesta a 2.582 milioni di euro con una forte concentrazione sulla raccolta gestita e sui guided products and services, come già illustrato in precedenza.

In particolare la raccolta netta gestita è stata pari a 1.688 milioni di euro e nei guided products and services (CORE Series, CORE Unit, Advice, Advice Unit e Fineco Stars) sono confluiti 2.267 milioni di euro.

LE RISORSE

Al 30 giugno 2015 l'organico totale di FinecoBank è pari a 1.046 risorse rispetto alle 1.022 presenti in azienda al 31 dicembre 2014 ed è così composto:

Risorse 30 giugno 2015 31 dicembre 2014
Dipendenti FinecoBank 1.039 1.008
Lavoratori Atipici (+) - 3
Dipendenti del Gruppo distaccati in FinecoBank (+) - 4
Dipendenti FinecoBank distaccati nel Gruppo (-) (1) (1)
Totale risorse escluso Amministratori 1.038 1.014
Amministratori (+) 8 8
Totale risorse 1.046 1.022

Nel corso del primo semestre del 2015 sono proseguite le attività volte al rafforzamento e all'ottimizzazione delle aree dedicate allo sviluppo del business, al supporto organizzativo e al controllo e gestione dei rischi. Questo ha portato all'assunzione di 56 risorse di cui:

  • 12 provenienti da altre Società del Gruppo;
  • 44 provenienti dal mercato.

Delle 44 assunzioni provenienti dal mercato, circa la metà (20 risorse) è stata inserita all'interno dell'area Customer Relationship Management a conferma della forte e costante attenzione riservata ai giovani neolaureati. Il Customer Relationship Management costituisce infatti il punto di partenza di un percorso di sviluppo professionale che può portare a ricoprire differenti ruoli in azienda.

Nel corso del primo semestre si è provveduto inoltre a trasformare a tempo indeterminato 15 dipendenti con contratto a tempo determinato, prevalentemente in area Customer Relationship Management, permettendo non solo di garantire la continuità operativa ma anche di capitalizzare le professionalità e le competenze già presenti in azienda.

Le uscite, invece, hanno coinvolto complessivamente 25 risorse, tra le quali 3 per dimissioni e 16 per cessioni a società del Gruppo. Il tasso di turnover complessivo del personale è stato pari al 3%.

I primi 6 mesi dell'anno hanno visto anche un significativo utilizzo della job rotation interna che ha coinvolto 38 risorse, consentendo, da un lato, di ricoprire posizioni vacanti all'interno dell'azienda e, dall'altro, di garantire il continuo sviluppo professionale del personale.

Qualifica Uomini Donne Totale
30.06.15 31.12.14 30.06.15 31.12.14 30.06.15 31.12.14
Dirigenti 23 23 4 3 27 26
Quadri Direttivi 205 203 83 81 288 284
Aree Professionali 360 345 364 353 724 698
Totale 588 571 451 437 1.039 1.008

Per quanto attiene all'inquadramento, i dipendenti sono così suddivisi:

Al 30 giugno 2015 i part-time presenti in azienda sono 75, pari al 7,2% dei dipendenti, mentre il personale femminile rappresenta circa il 43,3% della forza lavoro.

L'anzianità aziendale media si attesta a 8 anni di servizio, mentre l'età media è pari a circa 39 anni.

FORMAZIONE DIPENDENTI

La formazione dei dipendenti nel corso del 1° semestre 2015 si è concentrata sia sull'acquisizione e il consolidamento delle competenze del personale in base alle esigenze aziendali, sia sul continuo aggiornamento delle abilità individuali, con particolare attenzione alla formazione obbligatoria, tecnica e linguistica.

Di seguito il dettaglio

Area intervento Ore di formazione
Obbligatoria 1.535
Tecnica 6.317
Linguistica 6.608
Comportamentale - Manageriale 450
Totale 14.910

Formazione obbligatoria

FinecoBank è impegnata nella costante diffusione e miglioramento della cultura del rischio e della compliance, elementi che permettono al nostro business di essere, oltre che profittevole, sostenibile nel tempo.

Per questo motivo, nel corso del primo semestre 2015, è stata prestata forte attenzione alla formazione obbligatoria richiesta per tutti i dipendenti, che hanno potuto fruire i corsi sia in modalità e-learning, grazie alla Piattaforma di Gruppo My Learning, sia attraverso l'organizzazione di aule su tematiche specifiche. La fruizione di tali corsi da parte del personale è stata monitorata, al fine di garantire la piena conoscenza da parte di tutti i dipendenti delle materie obbligatorie e preservare quindi la società da rischi operativi, legali e reputazionali.

Formazione tecnica e comportamentale

Nei primi sei mesi dell'anno sono stati organizzati interventi formativi utili all'acquisizione di competenze tecniche necessarie per migliorare non solo la produttività aziendale, ma anche il livello di specializzazione dei dipendenti.

Nella struttura del Customer Care, inoltre, in ottica di mantenimento di alti standard di qualità del servizio e di attenzione al cliente, sono stati organizzati corsi di formazione "in ingresso", su tematiche tecniche, e "in itinere", su materie tecnico-comportamentali (legate in particolare alla Comunicazione e al Servizio).

E' inoltre proseguita la formazione a sostegno del piano di Business Continuity della Banca, attraverso un affiancamento certificato dalla compilazione di registri.

Infine, nel primo semestre 2015, si è concluso il percorso di coaching iniziato nel 2014 su alcune selezionate risorse ad alto potenziale.

Formazione linguistica

La formazione linguistica nel corso del primo semestre 2015 ha coinvolto 310 dipendenti in corsi di inglese (d'aula o telefonici) che termineranno nella seconda parte dell'anno. In alcuni casi (ad es. Executives), sono stati invece realizzati corsi "one to one" di business english. La partecipazione dei dipendenti ai corsi di formazione linguistica viene definita sulla base delle richieste formalizzate dai singoli responsabili di struttura, in funzione delle specifiche esigenze professionali dei colleghi.

L'INFRASTRUTTURA TECNOLOGICA

Il sistema informativo di FinecoBank si compone fondamentalmente di sei elementi:

  • Procedure applicative dell'attività bancaria;
  • Sistema di Trading Online (applicazioni dedicate per la compravendita in real time di titoli e strumenti finanziari sui principali mercati europei ed americani);
  • Sistema di gestione per le attività della sala operativa e degli investitori istituzionali ed accesso alla parte informativa/dispositiva di numerosi mercati italiani/esteri;
  • Sistema di gestione dei servizi d'investimento, quali Fondi, SICAV e Banca Assicurazione;
  • Sistema di gestione delle carte di credito, con emissione di carte per i circuiti VISA e Mastercard;
  • Sistema di gestione della rete dei promotori finanziari, che consente di operare in modo integrato, da un unico portale, con tutti i prodotti offerti da FinecoBank.

Nel corso del primo semestre 2015 l'Area ICT è stata impegnata nella consueta attività di adeguamento tecnologico, consolidamento e sviluppo del Sistema Informativo, volta a fornire sempre nuovi e più versatili servizi ad alto valore aggiunto per la clientela.

Nella fattispecie, dal punto di vista architetturale, è proseguita l'attività di ottimizzazione infrastrutturale ed applicativa, nonché il continuo miglioramento e tuning dell'architettura deputata alla sicurezza applicativa.

IL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

Il sistema dei controlli interni è un elemento fondamentale del complessivo sistema di governo delle banche; esso assicura che l'attività aziendale sia in linea con le strategie e le politiche aziendali e sia improntata a canoni di sana e prudente gestione.

La Circolare n. 263 del 27 dicembre 2006 – 15° aggiornamento del 2 luglio 2013 definisce i principi e le linee guida cui il sistema dei controlli interni delle banche si deve uniformare; in quest'ambito, sono definiti i principi generali di organizzazione, indicati il ruolo e i compiti degli organi aziendali, delineate le caratteristiche e i compiti delle funzioni aziendali di controllo.

I presidi relativi al sistema dei controlli interni devono coprire ogni tipologia di rischio aziendale. La responsabilità primaria è rimessa agli organi aziendali, ciascuno secondo le rispettive competenze. L'articolazione dei compiti e delle responsabilità degli organi e delle funzioni aziendali deve essere chiaramente definita.

Le banche applicano le disposizioni secondo il principio di proporzionalità, cioè tenuto conto della dimensione e complessità operative, della natura dell'attività svolta, della tipologia dei servizi prestati.

La Banca d'Italia, nell'ambito del processo di revisione e valutazione prudenziale, verifica la completezza, l'adeguatezza, la funzionalità (in termini di efficienza ed efficacia), l'affidabilità del sistema dei controlli interni delle banche.

Coerentemente a quanto statuito dall'Autorità di Vigilanza, il Sistema dei Controlli Interni della Banca è costituito dall'insieme delle regole, delle funzioni, delle strutture, delle risorse, dei processi e delle procedure che mirano ad assicurare, nel rispetto della sana e prudente gestione, il conseguimento delle seguenti finalità:

  • verifica dell'attuazione delle strategie e delle politiche aziendali;
  • contenimento del rischio entro i limiti indicati nel quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio della Banca (Risk Appetite Framework - "RAF");
  • prevenzione del rischio che la Banca sia coinvolta, anche involontariamente, in attività illecite (con particolare riferimento a quelle connesse con il riciclaggio, l'usura ed il finanziamento al terrorismo);
  • salvaguardia del valore delle attività e protezione dalle perdite;
  • efficacia ed efficienza dei processi aziendali;
  • affidabilità e sicurezza delle informazioni aziendali e delle procedure informatiche;
  • conformità delle operazioni con la legge e la normativa di vigilanza, nonché con le politiche, i regolamenti e le procedure interne.

Da un punto di vista metodologico, il Sistema dei Controlli Interni in FinecoBank prevede quattro tipologie di controlli:

  • controlli di 1° livello (cd. "controlli di linea"): sono controlli relativi allo svolgimento delle singole attività lavorativ e e sono posti in essere sulla base di procedure esecutive all'uopo predisposte sulla base di una apposita normativa interna. Il presidio sui processi e il loro costante aggiornamento è affidato ai "responsabili di processo", che hanno l'incarico di porre in essere controlli idonei a garantire il corretto svolgimento dell'attività quotidiana da parte del personale interessato, nonché il rispetto delle deleghe conferite. I processi presidiati riguardano sia le strutture di contatto con la clientela che quelle esclusivamente interne alla Banca;
  • controlli di 2° livello: sono controlli legati all'operatività quotidiana connessi al processo di misurazione dei rischi quantificabili e sono effettuati in via continuativa da strutture diverse da quelle operative. I controlli sui rischi di mercato, di credito e operativi, aventi ad oggetto la verifica del rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative ed il controllo della coerenza dell'operatività delle singole aree produttive rispetto ai predefiniti obiettivi di rischio/rendimento, sono assegnati alla funzione Risk Management; i controlli sui rischi di non conformità alle norme sono in carico alla unit Referente Compliance; sulle aree normative per le quali sono già previste forme di controllo da parte di strutture specialistiche della Banca, il presidio del rischio di non conformità è attribuito a queste ultime sulla base del modello operativo di «Coverage Indiretto» adottato anche dalla Capogruppo;
  • controlli di 3° livello: sono quelli tipici della revisione interna, basati sull'analisi delle informazioni ricavate dalle basi-dati o dai report aziendali nonché sullo svolgimento di verifiche in loco. Questo tipo di controlli sono finalizzati a verificare la funzionalità del complessivo sistema di controllo interno e a individuare eventuali andamenti anomali, violazioni delle procedure e della regolamentazione. Tali controlli sono assegnati alla

funzione Internal Audit che è accentrata presso UniCredit e opera sulla base dello specifico contratto di servizio;

controlli di vigilanza istituzionale: sono i controlli svolti dagli organi istituzionali della Banca tra i quali, in particolare, quello del Collegio Sindacale e dell'Organismo di Vigilanza ex D.lgs. 8 giugno 2001, n. 231.

Considerando le funzioni e strutture coinvolte, il Sistema dei Controlli Interni si fonda su:

  • organi e funzioni di controllo, comprendendo, ciascuno per le rispettive competenze, il Consiglio di Amministrazione, il Comitato Audit e Parti Correlate, il Comitato Remunerazione e Nomine, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale2 , il Collegio Sindacale, l'Organismo di Vigilanza istituito ai sensi del D.Lgs 231/01 nonché le funzioni aziendali di controllo (Risk Management, Compliance3 , Internal Audit) ed altre funzioni che svolgono specifiche attività di controllo4 ;
  • modalità di coordinamento tra i soggetti coinvolti nel Sistema dei Controlli Interni e di gestione dei rischi; tali modalità prevedono:
  • o forme di collaborazione e coordinamento tra le funzioni di controllo, sia attraverso specifici fluss i informativi formalizzati nelle normative interne, sia attraverso l'istituzione di comitati manageriali dedicati a tematiche di controllo;
  • o applicazione del modello di coordinamento di Gruppo definito nel quadro dell'attività di direzione e coordinamento della Capogruppo;
  • o definizione dei flussi informativi sia tra gli Organi Aziendali e le funzioni di controllo all'interno della Banca, sia nei confronti di Capogruppo, al fine di consentire il corretto svolgimento dell'attività di direzione e coordinamento da parte di quest'ultima.

In ultimo si precisa che ai sensi dell'articolo 49, paragrafo 1, del Regolamento (UE) n. 468/2014 della Banca centrale europea (BCE/2014/17)1 (regolamento quadro sull'MVU, Meccanismo di vigilanza unico), la BCE ha pubblicato un elenco contenente il nome dei soggetti e gruppi vigilati che ricadono sotto la vigilanza diretta della BCE ("soggetti vigilati significativi" e "gruppi vigilati significativi", secondo la definizione di cui all'articolo 2, punti 16) e 22) del regolamento quadro sull'MVU), indicando per ciascuno la motivazione specifica della vigilanza diretta e, in caso di classificazione come significativo sulla base del criterio delle dimensioni, il valore totale delle attività del soggetto o del gruppo vigilato.

FinecoBank, in quanto "ente creditizio insediato in uno Stato membro partecipante" e appartenente al Gruppo UniCredit (classificato come "gruppo vigilato significativo"), risulta iscritta nell'elenco dei "soggetti vigilati significativi".

2 Nominato anche "Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi" ai sensi del principio 7.P.3 del codice di Autodisciplina delle società quotate.

3 Nell'ambito di tale funzione è presente anche il Servizio Antiriciclaggio, incaricato di gestire la corretta applicazione della normativa in tema di contrasto al riciclaggio ed al finanziamento del terrorismo.

4 L'ordinamento e le fonti di autoregolamentazione attribuiscono compiti di controllo a specifiche funzioni – diverse dalle funzioni aziendali di controllo – la cui attività va inquadrata in modo coerente nel Sistema dei Controlli Interni. In particolare nel caso di FinecoBank, rilevano il Presidio Locale per la normativa in materia di Operazioni con Soggetti in conflitto di interesse (in carico alla Unit Affari Societari della Direzione Legal & Corporate Affairs), il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari ex art. 154-bis del TUF (identificato nel CFO della Banca), il Delegato in materia di Salute e Sicurezza sul lavoro; la funzione Human Resources, il responsabile Business Continuity & Crisis Management e il responsabile dell'Outsourcing Management. Tutte le funzioni aziendali, diverse dalle funzioni aziendali di controllo, partecipano inoltre al Sistema dei Controlli Interni attraverso lo svolgimento dei controlli di primo livello incorporati nei processi aziendali di loro pertinenza.

PRINCIPALI RISCHI E INCERTEZZE

Per una compiuta descrizione dei rischi e delle incertezze che la Banca deve fronteggiare nell'attuale situazione di mercato si rinvia alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura delle Note illustrative.

LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA

La struttura organizzativa della Banca è coerente con le Linee Guida emanate dalla Capogruppo UniCredit denominate Group Organization Guidelines.

Le Linee Guida definiscono principi e regole organizzative al fine di garantire coerenza di applicazione a livello di tutte le Entità del Gruppo, attraverso:

  • principi e criteri organizzativi chiari;
  • specifici documenti organizzativi;
  • adeguati processi per le modifiche organizzative.

Le Group Organization Guidelines prevedono un'articolazione dei ranghi organizzativi (ranking) su quattro livelli (Division, Department, Unit e Team) in funzione del dimensionamento della struttura e del relativo grado di complessità organizzativa delle attività presidiate.

Nel corso del primo semestre 2015 sono state apportate alcune modifiche alla struttura organizzativa. In particolare, nell'ambito della Direzione Servizi di Investimento e Wealth Management, l'evoluzione del servizio di consulenza e la sua sempre maggiore centralità all'interno del modello di business di FinecoBank, hanno reso necessaria una riorganizzazione della Unit Advice, anche con l'obiettivo di garantire un efficace presidio delle attività e dei rischi ad essa connesse.

Nello specifico, si è provveduto:

  • alla sostituzione del team Gestione Servizio Finanziario Advice con i due nuovi team Portfolio Modeling e Financial Logic & Portfolio Monitoring;
  • o il team Portfolio Modeling predispone i portafogli modello, classifica e mappa gli strumenti finanziari inseriti nel servizio di consulenza Advice e presidia le commissioni pagate dai clienti;
  • o il team Financial Logic & Portfolio Monitoring sviluppa e gestisce i modelli qualitativi e statistici relativi al servizio di consulenza Advice, monitorandone il rischio ex ante ed ex post;
  • alla ridenominazione del team Supporto Specialistico e Promozione Advice nel team Advice Network Support. Il team ha il compito di supportare la Rete dei Promotori Finanziari Fineco in relazione al servizio di consulenza, sia su tematiche di carattere finanziario che su tematiche più operative.

Si segnala inoltre che le nuove disposizioni in materia di Continuità Operativa, introdotte dal 15° aggiornamento del 2 luglio 2013 della Circolare Banca d'Italia n. 263 «Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche», hanno reso necessario un maggior presidio a fronte delle responsabilità aggiuntive in carico agli intermediari. Al fine di fornire piena evidenza delle responsabilità assegnate, si è provveduto alla ridenominazione della Unit Sviluppo Organizzativo, Sizing e Processi in Sviluppo Organizzativo e Business Continuity.

Si ricorda che la citata Unit è deputata, tra le altre attività di competenza, a supportare il Responsabile della Direzione Organizzazione e Operations Banca:

  • nel suo ruolo di BC&CM Manager, riguardo alle attività quotidiane relative alla gestione della continuità operativa, per gli aspetti di competenza, finalizzate alla manutenzione del Piano di Continuità Operativa nei vari documenti che lo compongono;
  • nel suo ruolo di EIC Coordinator, in merito alla gestione delle attività quotidiane relative alla gestione degli Eventi, Incidenti e delle Crisi (EICM), per gli aspetti di competenza, finalizzate alla manutenzione e applicazione del relativo Piano.

Infine, sempre nel corso del primo semestre 2015, al fine di assicurare un maggior presidio volto a garantire un adeguato processo di consulenza in ambito fiscale a supporto dell'operatività della Banca, si è provveduto, nell'ambito del Chief Financial Officer (CFO) Department, ad una riorganizzazione della Unit Affari Fiscali, procedendo:

  • alla ridenominazione della Unit Affari Fiscali in Affari Fiscali e Consulenza (Tax Affairs & Advisory);
  • alla creazione di due Team a riporto della Unit Affari Fiscali e Consulenza:
  • o Amministrazione Fiscale, con il compito di presidiare la corretta applicazione degli adempimenti fiscali in capo alla Banca;
  • o Consulenza Fiscale, deputato a fornire assistenza in materia fiscale a tutte le strutture organizzative della Banca tenute ad adempimenti fiscali.

Il modello organizzativo

L'attuale modello organizzativo di FinecoBank pone le proprie basi su un modello di tipo funzionale.

Un modello di tipo funzionale promuove economie di scala e facilita lo sviluppo di capacità e conoscenze verticali all'interno dell'area di appartenenza. Il modello garantisce la necessaria dinamicità decisionale, mantenendo il "collegamento orizzontale" tra le varie funzioni. Nell'attuale formulazione, pur applicando il concetto di "specializzazione" funzionale, viene mantenuto l'approccio per progetti in ogni fase di definizione e rilascio di prodotti e servizi.

I collegamenti orizzontali sono garantiti dal funzionamento di appositi Comitati che presidiano le linee di Business e lo stato di avanzamento dei progetti più rilevanti, anche al fine di garantire le necessarie sinergie dei canali distributivi.

All'Amministratore Delegato e Direttore Generale riportano le seguenti strutture organizzative: il Network PFA Department, l'Investment Services and Wealth Management Department, il Direct Bank Department, il CFO Department (Chief Financial Officer), il CRO Department (Chief Risk Officer), il Network Controls, Monitoring and Services Department, il Legal & Corporate Affairs Department, il GBS Department (Global Banking Services), la Human Resources Unit, la Compliance Referent Unit e l'Identity & Communication Team.

Il modello organizzativo consente di identificare quattro principali linee Funzionali, che governano:

  • la rete di vendita (Network PFA Department);
  • i servizi di investimento (Investment Services and Wealth Management Department);
  • la banca diretta (Direct Bank Department);
  • il funzionamento operativo (GBS Department).

In breve sintesi:

al Network PFA Department è affidato il compito di presidiare la gestione e lo sviluppo della Rete dei promotori finanziari Fineco;

  • all'Investment Services And Wealth Management Department è affidato il compito di presidiare lo sviluppo dei prodotti collocati e dei servizi di consulenza finanziaria prestati a tutta la Clientela della Banca;
  • al Direct Bank Department è affidato il compito di presidiare lo sviluppo dei nuovi prodotti e servizi nelle due componenti Trading e Banking e le relative modalità di distribuzione attraverso i canali diretti (internet e telefono);
  • l'Investment Services and Wealth Management Department e il Direct Bank Department agiscono in stretto coordinamento tra loro, allo scopo di sviluppare un'offerta alla clientela sinergica e coerente con gli indirizzi di marketing e con le strategie di business della Banca;
  • il GBS (Global Banking Services) Department coordina le strutture organizzative preposte al presidio dei processi organizzativi/operativi, dei sistemi informativi e della logistica, necessari per garantire l'efficace ed efficiente esercizio dei sistemi al servizio del business. Al GBS Department riportano le seguenti strutture: Information Security & Fraud Management Team, ICT – Information & Communication Technology Department, CRM – Customer Relationship Management Department, Organization & Bank Operations Department, Financial Operations Department, Network Services Unit, General Services Unit.

Le sinergie tra i canali distributivi ed il presidio sui processi decisionali trasversali ai Department sono garantiti dal funzionamento del Management Committee.

Per quanto concerne le attività di audit, FinecoBank, in linea con le indicazioni della Capogruppo, ha adottato un modello di esternalizzazione basato su uno specifico contratto di servizio stipulato con UniCredit S.p.A.. In relazione a detto modello, il Comitato Audit e Parti Correlate (comitato di derivazione consiliare) è chiamato a svolgere i compiti di "soggetto di collegamento" fra la Banca e l'outsourcer, oltre a supportare il Consiglio di Amministrazione – con funzioni informative, consultive, propositive ed istruttorie – nella definizione, basata su un approccio risk-oriented, delle linee di indirizzo del complessivo sistema di controllo interno e nella valutazione della sua efficacia ed efficienza.

La disciplina, le modalità di funzionamento e le competenze del predetto Comitato è definito nel Regolamento del Consiglio di Amministrazione.

Inoltre, con riferimento alle attività inerenti al ruolo dell'Investor Relator, soggetto incaricato della gestione dei rapporti con investitori ed intermediari e che rappresenta la Società presso la comunità finanziaria nazionale ed internazionale, si precisa che FinecoBank ha adottato un modello di esternalizzazione basato su uno specifico contratto di servizio stipulato con UniCredit S.p.A..

I PRINCIPALI AGGREGATI PATRIMONIALI

Consistenze al Variazioni
ATTIVO 30-giu-15 31-dic-14 assoluta %
Cassa e disponibilità liquide 6 5 1 20,0%
Attività finanziarie di negoziazione 5.463 3.054 2.409 78,9%
Crediti verso banche 14.582.941 13.892.197 690.744 5,0%
Crediti verso clientela 835.823 695.594 140.229 20,2%
Investimenti finanziari 2.238.746 1.695.555 543.191 32,0%
Coperture 39.579 24.274 15.305 63,1%
Attività materiali 11.163 10.892 271 2,5%
Avviamenti 89.602 89.602 - -
Altre attività immateriali 8.030 8.142 (112) -1,4%
Attività fiscali 14.629 18.550 (3.921) -21,1%
Altre attività 225.475 326.756 (101.281) -31,0%
Totale dell'attivo 18.051.457 16.764.621 1.286.836 7,7%

(Importi in migliaia)

Consistenze al Variazioni
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 30-giu-15 31-dic-14 assoluta %
Debiti verso banche 1.436.173 1.428.568 7.605 0,5%
Debiti verso clientela 15.256.498 13.914.712 1.341.786 9,6%
Titoli in circolazione 400.000 424.710 (24.710) -5,8%
Passività finanziarie di negoziazione 5.386 3.135 2.251 71,8%
Coperture 59.668 46.220 13.448 29,1%
Fondi per rischi ed oneri 104.947 118.031 (13.084) -11,1%
Passività fiscali 30.288 33.358 (3.070) -9,2%
Altre passività 227.285 243.633 (16.348) -6,7%
Patrimonio 531.212 552.254 (21.042) -3,8%
- capitale e riserve
- riserve da valutazione (attività finanziarie disponibili per la vendita -
437.198 400.085 37.113 9,3%
utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziail a benefici definiti) 310 2.262 (1.952) -86,3%
- risultato netto 93.704 149.907 (56.203) -37,5%
Totale del passivo e del patrimonio netto 18.051.457 16.764.621 1.286.836 7,7%

Attività finanziarie di negoziazione

Le attività finanziarie di negoziazione comprendono:

  • titoli obbligazionari, azionari, quote di OI.C.R. e warrant classificati nella categoria HFT (held for trading), per un importo pari a 71 migliaia di euro, presenti nel portafoglio di proprietà in seguito all'attività di negoziazione e destinati ad essere negoziati nel breve periodo;
  • la valutazione positiva dei contratti di compravendita a pronti di titoli appartenenti al portafoglio HFT (held for trading) e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way") per 3,5 milioni di euro, che trovano corrispondenza nelle valutazioni negative contabilizzate nella voce 40 "Passività finanziarie di negoziazione";
  • la valutazione positiva dei contratti CFD e Futures su indici e tassi di interesse e dei CFD su valute (Forex) per 1,9 milioni di euro.

I CFD sono contratti derivati "Over the counter" che prevedono la liquidazione di un differenziale generato dalla differenza fra il prezzo di apertura e il prezzo di chiusura dello strumento finanziario. La Banca copre gestionalmente lo sbilancio delle posizioni aperte nei confronti dei clienti tramite la sottoscrizione di futures sui medesimi sottostanti oppure effettuando delle operazioni forex con controparti istituzionali al fine di coprire le operazioni in CFD su valute aperte nei confronti dei clienti; di conseguenza le valutazioni positive contabilizzate nelle "Attività finanziarie di negoziazione" risultano pressochè pareggiate dalle valutazioni negative contabilizzate nelle "Passività finanziarie di negoziazione".

Crediti verso banche

Consistenze al Variazioni
30-giu-15 31-dic-14 assoluta %
Conti correnti e depositi liberi 1.237.533 1.476.280 (238.747) -16,2%
Depositi vincolati 2.348.650 2.894.321 (545.671) -18,9%
Altri finanziamenti:
1 Pronti contro termine attivi 1.505 5.794 (4.289) -74,0%
2 Altri 104.600 27.472 77.128 280,8%
Titoli di debito 10.890.653 9.488.330 1.402.323 14,8%
Totale 14.582.941 13.892.197 690.744 5,0%

(Importi in migliaia)

I crediti verso banche per conti correnti e depositi liberi sono costituiti principalmente dai rapporti intrattenuti con UniCredit, per un importo di bilancio pari a 1.202,2 milioni di euro (1.450,7 milioni di euro al 31 dicembre 2014), e in misura inferiore dai conti correnti intrattenuti con banche esterne al Gruppo per l'operatività in titoli.

I depositi vincolati attivi sono costituiti dal deposito intrattenuto con UniCredit per riserva obbligatoria, per un importo di bilancio pari a 144 milioni di euro (131,9 milioni di euro al 31 dicembre 2014), oltre a depositi vincolati con UniCredit per un importo di bilancio pari a 2.204,6 milioni di euro (2.762,4 milioni di euro al 31 dicembre 2014) stipulati con l'intento di impiegare, sulle medesime scadenze temporali, la liquidità raccolta tramite le operazioni di pronti contro termine e CashPark con clientela retail e operazioni di pronti contro termine con istituzioni creditizie.

All'interno degli Altri finanziamenti, la voce "Altri" si riferisce all'importo dei margini iniziali e di variazione nei confronti di istituzioni creditizie a fronte di operazioni su contratti derivati e pronti contro termine nonché a crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari.

I titoli di debito in portafoglio appartenenti alla categoria "Finanziamenti e Crediti" sono costituiti principalmente da titoli di debito emessi da UniCredit, per un importo di 10.890,6 milioni di euro (9.488,3 milioni di euro al 31 dicembre 2014).

Con riferimento all'incremento dei titoli UniCredit in portafoglio rispetto al 31 dicembre 2014, si segnala che nel corso del primo semestre 2015 la Banca ha effettuato quattro operazioni d'investimento della liquidità, per un ammontare complessivo pari a 1.410 milioni di euro, mediante l'acquisto di obbligazioni UniCredit a tasso variabile a medio-lungo termine.

I crediti alla clientela

Consistenze al Variazioni
30-giu-15 31-dic-14 assoluta %
175.426 130.765 44.661 34,2%
179.760 118.014 61.746 52,3%
46 58 (12) -20,7%
346.647 346.465 182 0,1%
133.943 100.291 33.652 33,6%
1 1 - 0,0%
835.823 695.594 140.229 20,2%

(Importi in migliaia)

I crediti verso clientela, pari a 835,8 milioni di euro, sono costituiti essenzialmente da:

  • 524,1 milioni di euro per impieghi con clientela ordinaria;
  • 179,8 milioni di euro relativi ad operazioni di pronti contro termine attivi;
  • 55,8 milioni di euro relativi a depositi a garanzia, margini iniziali e di variazione a fronte di operazioni su contratti derivati;
  • 76,1 milioni di euro relativi a crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari.

I pronti contro termine attivi sono costituiti da operazioni di "Leva Multiday", operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità economica del prestatore e che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine su titoli.

Gli Altri finanziamenti sono costituiti da depositi a garanzia, margini iniziali e di variazione a fronte di operazioni su contratti derivati oltre a crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari.

Crediti verso clientela Consistenze al Variazioni
(Riclassifica gestionale) 30-giu-15 31-dic-14 assoluta %
Conti correnti 169.916 128.270 41.646 32,5%
Utilizzo carte di credito 224.322 243.115 (18.793) -7,7%
Prestiti personali 120.667 101.697 18.970 18,7%
Altri finanziamenti 1.923 1.438 485 33,7%
Finanziamenti in bonis 516.828 474.520 42.308 8,9%
Conti correnti 5.510 2.495 3.015 120,8%
Mutui 46 58 (12) -20,7%
Utilizzo carte di credito 92 104 (12) -11,5%
Prestiti personali 1.566 1.549 17 1,1%
Altri finanziamenti 26 26 - 0,0%
Finanziamenti deteriorati 7.240 4.232 3.008 71,1%
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria 524.068 478.752 45.316 9,5%
Pronti contro termine 179.511 117.987 61.524 52,1%
Pronti contro termine - deteriorati 249 27 222 822,2%
Depositi a garanzia, margini iniziali e di variazione 55.832 23.122 32.710 141,5%
Crediti di funzionamento connessi con la
prestazione di servizi finanziari 76.162 75.705 457 0,6%
Titoli di debito 1 1 - 0,0%
Crediti di funzionamento e altri crediti 311.755 216.842 94.913 43,8%
Crediti verso clientela 835.823 695.594 140.229 20,2%

(Importi in migliaia)

Il portafoglio crediti di finanziamento verso clientela ordinaria è costituito principalmente da crediti per prestiti personali, conti correnti e utilizzo carte di credito; complessivamente gli impieghi verso clientela ordinaria evidenziano un incremento del 9,5%, riconducibile a maggiori utilizzi di affidamenti in conto corrente e all'erogazione di prestiti personali, parzialmente compensati da minori utilizzi di carte di credito a saldo.

Le attività deteriorate

Importo lordo Fondo svalutazione Importo netto Coverage ratio
Categoria
Consistenze al Consistenze al Consistenze al Dati al
30-giu-15 31-dic-14 30-giu-15 31-dic-14 30-giu-15 31-dic-14 30-giu-15 31-dic-14
Sofferenze 18.588 19.845 (15.235) (16.686) 3.353 3.159 81,96% 84,08%
Inapempienze probabili 1.225 1.381 (811) (928) 414 453 66,20% 67,20%
Scaduti 5.470 1.272 (1.748) (625) 3.722 647 31,96% 49,14%
Totale 25.283 22.498 (17.794) (18.239) 7.489 4.259 70,38% 81,07%

(Importi in migliaia)

La consistenza dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore si è attestata a 7,5 milioni di euro, di cui 3,4 milioni di euro di crediti in sofferenza, 0,4 milioni di euro di inadempienze probabili e 3,7 milioni di euro di crediti scaduti. I crediti deteriorati sono relativi, principalmente, a scoperti di conto corrente, utilizzi di carte di credito e prestiti personali.

Il coverage ratio ha subito una riduzione rispetto a dicembre 2014, riconducibile principalmente, alla classificazione nei crediti scaduti e/o sconfinanti deteriorati delle esposizioni nei confronti di alcuni clienti che avevano aperto delle posizioni in leva sul mercato Forex realizzando una perdita superiore al margine offerto in garanzia, per effetto del decremento straordinario dell'Euro rispetto al Franco Svizzero rilevato il 15 gennaio 2015.

Investimenti finanziari

Consistenze al Variazioni
30-giu-15 31-dic-14 assoluta %
Attività finanziarie disponibili per la vendita 2.238.746 1.695.555 543.191 32,0%
Totale 2.238.746 1.695.555 543.191 32,0%

(Importi in migliaia)

Le Attività finanziarie disponibili per la vendita sono costituite da titoli di debito emessi da governi, in particolare titoli di Stato Italiano, per un importo di bilancio pari a 1.680 milioni di euro (1.685,1 milioni di euro al 31 dicembre 2014), titoli di Stato Francese, per un importo di bilancio pari a 10,3 milioni di euro (10,4 milioni di euro al 31 dicembre 2014), titoli di Stato Spagnolo, per un importo di bilancio pari a 548,4 milioni di euro (acquistati nel corso del 1° trimestre 2015), e interessenze azionarie in società nelle quali la Banca non esercita il controllo o l'influenza significativa, per un importo pari a 5 mila euro, fra le quali 20 azioni di UniCredit Business Integrated Solutions S.c.p.A. per complessivi 172 euro.

Una parte dei titoli di debito classificati nel portafoglio Attività finanziarie disponibili per la vendita risultano impegnati a cauzione di assegni circolari o in garanzia presso terzi per un importo di bilancio pari a 129,4 milioni di euro.

Coperture

Consistenze al Variazioni
30-giu-15 31-dic-14 assoluta %
Derivati copertura dell'attivo - valutazioni positive - 11.554 (11.554) -100,0%
Derivati copertura del passivo - valutazioni positive 12.706 7.693 5.013 65,2%
Adeguamento di valore delle attività oggetto
di copertura generica 26.873 5.027 21.846 434,6%
Totale attivo 39.579 24.274 15.305 63,1%
di cui:
Valutazioni positive 14.087 19.842 (5.755) -29,0%
Ratei attivi e passivi ricondotti (1.381) (595) (786) 132,1%
Adeguamento di valore delle attività coperte 26.873 5.027 21.846 434,6%
Totale attivo 39.579 24.274 15.305 63,1%
Derivati copertura dell'attivo - valutazioni negative 45.587 36.993 8.594 23,2%
Derivati copertura del passivo - valutazioni negative - - - -
Adeguamento di valore delle passività oggetto
di copertura generica 14.081 9.227 4.854 52,6%
Totale passivo 59.668 46.220 13.448 29,1%
di cui:
Valutazioni negative 39.972 30.793 9.179 29,8%
Ratei attivi e passivi ricondotti 5.615 6.200 (585) -9,4%
Adeguamento di valore delle passività coperte 14.081 9.227 4.854 52,6%
Totale passivo 59.668 46.220 13.448 29,1%
(Importi in migliaia)
Sintesi valutazioni derivati di copertura 30-giu-2015 Attivo Passivo Sbilancio
Valutazione derivati di copertura dell'attivo e del passivo 14.087 39.972 (25.885)
Adeguamento di valore delle attività /passività coperte 26.873 14.081 12.792
Riserva da valutazione al lordo della relativa fiscalità - (12.866) 12.866
Totale 40.960 41.187 (227)

Le attività coperte sono rappresentate da crediti per prestiti personali nei confronti di clientela retail, titoli obbligazionari emessi da UniCredit appartenenti alla categoria "Finanziamenti e Crediti" e titoli emessi dall'Amministrazione Centrale Italiana e classificati nella categoria "Attività finanziarie disponibili per la vendita".

Le passività coperte sono rappresentate da titoli obbligazionari emessi da FinecoBank, interamente sottoscritti dalla Capogruppo, contabilizzati nei titoli in circolazione.

I ratei ricondotti ai derivati di copertura dell'attivo e del passivo ammontano, rispettivamente, a -1,4 milioni di euro e 5,6 milioni di euro e sono contabilizzati nel margine di interesse.

Le valutazioni positive e negative dei derivati di copertura si riferiscono esclusivamente a contratti derivati stipulati dalla Banca con finalità di copertura del rischio di tasso d'interesse gravante sulle attività e passività sopra citate, il cui effetto economico, al netto dei ratei interessi contabilizzati nel margine di interesse, è negativo per 227 migliaia di euro, corrispondente all'aggiustamento di valore per CVA/DVA5 apportato alla valutazione dei contratti derivati.

Attività materiali

Gli investimenti in macchine elettroniche, come nei precedenti esercizi, sono finalizzati al continuo aggiornamento di hardware utilizzato da tutte le strutture di FinecoBank, in particolare, dalla struttura IT.

Gli investimenti in mobili, arredi e attrezzature sono destinati per lo più all'allestimento dei negozi finanziari.

Attività materiali Saldo
01.01.2015
Investimenti al
30.06.2015
Altre
Variazioni
Vendite
Ammortamenti e
rettifiche al
30.06.2015
Saldo
30.06.2015
Immobili 2.621 - - (56) 2.565
Macchine elettroniche 6.136 1.829 - (1.330) 6.635
Mobili e arredi 927 87 - (132) 882
Impianti e attrezzature 1.208 91 - (218) 1.081
TOTALE 10.892 2.007 - (1.736) 11.163

(Importi in migliaia)

Avviamento

Al 30 giugno 2015 non si rilevano indicatori di impairment per l'avviamento iscritto in bilancio; per ogni ulteriore informazione relativa al test di impairment, effettuato con cadenza annuale, si rimanda al Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2014. L'avviamento in bilancio al 30 giugno 2015 risulta così composto:

Consistenze al
30-giu-15 31-dic-14
Avviamento Fineco On Line Sim S.p.A. 16.087 16.087
Avviamento ramo trading e banking Banca della Rete 2.034 2.034
Avviamento ramo promotori finanziari ex FinecoGroup S.p.A. 3.463 3.463
Avviamento ramo promotori finanziari ex Unicredit Xelion Banca S.p.A. 68.018 68.018
Totale 89.602 89.602

(Importi in migliaia)

5 CVA= Credit Value Adjustment ; DVA =Debt Value Adjustment

Avviamento Fineco On Line Sim S.p.A.

In data 03 aprile 2001 si è perfezionata l'operazione di fusione per incorporazione di Fineco On Line Sim S.p.A., il ramo d'azienda di Fineco Sim S.p.A., in FinecoBank.

Tale operazione di fusione è stata realizzata sulla base di un rapporto di concambio fissato in 3,7 azioni della società incorporante per ogni azione della società incorporata, con conseguente aumento del capitale di FinecoBank. La differenza fra l'entità dell'aumento di capitale della società incorporante e l'ammontare del patrimonio netto della società incorporata ha determinato un disavanzo da concambio contabilizzato come avviamento.

Il relativo ammontare, pari a 16 milioni di euro, è quello risultante al 1° gennaio 2004, data di transizione agli IAS, maggiorato della quota di imposta sostitutiva non ammortizzata pagata per il riconoscimento ai fini fiscali del disavanzo.

Avviamento ramo Trading e Banking Banca della Rete

In data 1° settembre 2003 FinecoBank ha acquisito il ramo d'azienda relativo alla "Banca On Line" e al "Trading On Line" di Banca della Rete, in attuazione del piano industriale volto a razionalizzare il progetto di ristrutturazione di Banca della Rete, secondo le direttive dell'allora Capogruppo Capitalia S.p.A..

L'ammontare di 2 milioni di euro è pari all'importo risultante al 1° gennaio 2004, data di transizione agli IAS.

Avviamento ramo promotori finanziari ex FinecoGroup S.p.A.

In data 1° ottobre 2005 FinecoBank ha acquisito da FinecoGroup S.p.A. il ramo d'azienda promotori finanziari, ramo riveniente dalla progressiva aggregazione di tre distinte reti del gruppo: FinecoBank S.p.A., ex Bipop Carire S.p.A. e Banca Manager S.p.A..

L'operazione è stata effettuata ad un prezzo di cessione determinato congiuntamente dalle parti e sottoposto all'apposita fairness opinion, con l'iscrizione ad avviamento di un ammontare pari a 3,5 milioni di euro.

Avviamento ramo promotori finanziari ex UniCredit Xelion Banca S.p.A.

Per effetto della fusione per incorporazione di UnicCredit Xelion Banca S.p.A. in FinecoBank in data 7 luglio 2008, FinecoBank S.p.A. ha iscritto fra le proprie attività immateriali avviamenti per 68 milioni di euro rivenienti da precedenti operazioni straordinarie concluse da UniCredit Xelion Banca S.p.A., in dettaglio:

  • anno 2000: acquisizione del ramo promotori finanziari ex Fida SIM da parte di UniCreditSIM, successivamente fusa per incorporazione in Xelion Sim S.p.A., poi UniCredit Xelion Banca S.p.A.. Il relativo ammontare, pari a 1 milione di euro, è quello risultante al 1° gennaio 2004, data di transizione agli IAS;
  • anno 2001: fusione per incorporazione di UniCreditSIM in Xelion Sim S.p.A., poi UniCredit Xelion Banca S.p.A.. Il relativo ammontare, pari a 13,8 milioni di euro, è quello risultante al 1° gennaio 2004, data di transizione agli IAS;
  • anno 2003: scissione del ramo d'azienda denominato promotori finanziari ex Credit, ex Rolo, ex CRT da UniCredit Banca a favore di UniCredit Xelion Banca S.p.A.. Il relativo ammontare, pari a 19,1 milioni di euro, è quello risultante al 1° gennaio 2004, data di transizione agli IAS;
  • anno 2004: acquisizione del ramo promotori finanziari da Ing Italia. L'operazione ha determinato l'iscrizione ad avviamento di un ammontare pari a 34,1 milioni di euro.

Occorre sottolineare che tutti gli ammontari iscritti (per un totale di 90 milioni di euro) riguardano acquisizioni di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi per il tramite di promotori finanziari.

Queste attività sono state completamente integrate nell'operatività corrente di FinecoBank, per cui non risulta più possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo rispetto alla profittabilità complessiva della Banca; ciò significa che ai fini della conferma della congruità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda. La cash generation unit (CGU) è, dunque, la Banca nel suo complesso.

Osserviamo infatti che, in considerazione del particolare modello di business di FinecoBank, che prevede una fortissima integrazione fra promotori finanziari, piattaforma trading e banking, la contabilizzazione di costi/ricavi allocati alle business unit non è considerata rilevante e significativa; la rete promotori finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, unitamente ai servizi di banking, brokerage ed investing.

Altre attività immateriali

Le altre attività immateriali comprendono principalmente gli acquisti e le implementazioni delle procedure informatiche che presentano utilità pluriennale, necessarie al fine di gestire l'evoluzione e la continua offerta da parte della Banca di nuovi e più versatili servizi ad alto valore aggiunto per la clientela, ottimizzazioni infrastrutturali ed applicative, miglioramenti dell'architettura deputata alla sicurezza applicativa nonché sviluppi necessari per far fronte ai nuovi obblighi normativi.

Attività immateriali Saldo
01.01.2015
Investimenti
al 30.06.2015
Altre
variazioni
vendite
Ammortamenti e
rettifiche al
30.06.2015
Saldo
30.06.2015
Software 6.969 2.229 (61) (2.238) 6.899
Altre attività immateriali 1.173 174 - (216) 1.131
TOTALE 8.142 2.403 (61) (2.454) 8.030

(Importi in migliaia)

Attività fiscali e Altre attività

Consistenze al Variazioni
30-giu-15 31-dic-14 assoluta %
Attività fiscali
Attività correnti 1.956 2.179 (223) -10,2%
Attività fiscali anticipate 33.917 37.025 (3.108) -8,4%
Attività fiscali anticipate di cui alla Legge 214/2011 4.066 3.839 227 5,9%
Totale ante compensazione IAS 12 39.939 43.043 (3.104) -7,2%
Compensazione con Passività per imposte differite - IAS 12 (25.310) (24.493) (817) 3,3%
Totale Attività fiscali 14.629 18.550 (3.921) -21,1%
Altre attività
Partite in corso di lavorazione 17.385 9.193 8.192 89,1%
Partite definitive non imputabili ad altre voci 42.335 53.600 (11.265) -21,0%
Crediti di funzionamento non connessi
con la prestazione di servizi finanziari 4.490 4.576 (86) -1,9%
Partite fiscali diverse da quelle imputate
alla voce "Attività fiscali" 128.963 235.072 (106.109) -45,1%
Risconti attivi 24.220 15.109 9.111 60,3%
Migliorie e spese incrementative sostenute su beni di terzi 7.963 9.081 (1.118) -12,3%
Altre partite 119 125 (6) -4,8%
Totale Altre attività 225.475 326.756 (101.281) -31,0%

(Importi in migliaia)

Il decremento delle "Attività fiscali", pari a 3,9 milioni di euro, è dovuto principalmente:

  • alla riduzione delle "Attività fiscale anticipate", per 3,1 milioni di euro, riconducibile principalmente all'utilizzo del Fondo rischi ed oneri;

  • all'iscrizione di "Passività per imposte differite", per 0,8 milioni di euro, a seguito della rivalutazione dei titoli obbligazionari presenti nel portafoglio di proprietà.

Precisiamo che le Attività fiscali anticipate sono rappresentate nello Stato Patrimoniale al netto delle relative Passività fiscali differite al sussistere dei requisiti previsti dallo IAS 12.

Per quanto riguarda le "Altre attività", si rileva il decremento delle "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce Attività fiscali", per effetto dell'utilizzo degli acconti d'imposta versati, in qualità di sostituti d'imposta, per l'imposta di bollo, l'imposta sostitutiva sui redditi diversi e la ritenuta fiscale sugli interessi.

Debiti verso banche

Consistenze al Variazioni
30-giu-15 31-dic-14 assoluta %
Debiti verso banche centrali - - - -
Debiti verso banche
Conti correnti e depositi liberi 24.367 89.607 (65.240) -72,8%
Finanziamenti
Pronti contro termine passivi 1.411.192 1.337.843 73.349 5,5%
Altri debiti 614 1.118 (504) -45,1%
Totale 1.436.173 1.428.568 7.605 0,5%

(Importi in migliaia)

La voce conti correnti e depositi liberi è costituita dai conti correnti reciproci e di finanziamento con società del Gruppo UniCredit, per un importo di bilancio pari a 17,1 milioni di euro (17,3 milioni di euro al 31 dicembre 2014), nonché dai conti correnti reciproci e di finanziamento con banche esterne al gruppo per 7,3 milioni di euro.

Al 31 dicembre 2014 la voce comprendeva anche i margini di variazione ricevuti da UniCredit per l'operatività in pronti contro termine, per un importo di bilancio pari a 64,6 milioni di euro (al 30 giugno 2015 i margini sono stati pagati ad Unicredit e contabilizzati nei Crediti verso banche).

I pronti contro termine passivi sono comprensivi di 1.278,6 milioni di euro di operazioni effettuate con UniCredit (1.256,6 milioni di euro al 31 dicembre 2014) e 43,5 milioni di euro di operazioni effettuate con UniCredit AG Monaco (27,1 milioni di euro al 31 dicembre 2014).

Debiti verso clientela

I debiti verso clientela, rappresentati principalmente da conti correnti, conto deposito CashPark e pronti contro termine passivi Supersave, sono pari a 15.256,5 milioni di euro, evidenziando un incremento, rispetto al 31 dicembre 2014, del 9,6%.

Consistenze al Variazioni
30-giu-15 31-dic-14 assoluta %
Conti correnti e depositi liberi 14.129.672 12.247.454 1.882.218 15,4%
Depositi vincolati 777.921 1.315.731 (537.810) -40,9%
Finanziamenti
Pronti contro termine passivi 274.718 281.178 (6.460) -2,3%
Altri debiti 74.187 70.349 3.838 5,5%
Debiti verso clientela 15.256.498 13.914.712 1.341.786 9,6%

Titoli in circolazione

Consistenze al Variazioni
30-giu-15 31-dic-14 assoluta %
Obbligazioni emesse 400.000 424.710 (24.710) -5,8%
(Importi in migliaia)

Nel corso del primo semestre 2015 la Banca ha rimborsato titoli emessi per un nominale complessivo di 1.500 milioni di euro e 100 milioni di dollari (già oggetto di riacquisto per un ammontare di 1.500 milioni di euro e 70 milioni di dollari nel corso di esercizi precedenti).

Passività finanziarie di negoziazione

Le passività finanziarie di negoziazione comprendono:

  • scoperti tecnici classificati nella categoria HFT (held for trading), presenti nel portafoglio di proprietà in seguito all'attività di negoziazione, per un importo di 0,2 milioni di euro;
  • la valutazione negativa dei contratti di compravendita a pronti di titoli appartenenti al portafoglio HFT (held for trading) e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way") per 3,5 milioni di euro, che trovano corrispondenza nelle valutazioni positive contabilizzate nella voce voce 20 "Attività finanziarie di negoziazione";
  • la valutazione negativa dei contratti CFD e Futures su indici e tassi di interesse e dei CFD su valute (Forex) per 1,7 milioni di euro.

I CFD sono contratti derivati "Over the counter" che prevedono la liquidazione di un differenziale generato dalla differenza fra il prezzo di apertura e il prezzo di chiusura dello strumento finanziario. La Banca copre gestionalmente lo sbilancio delle posizioni aperte nei confronti dei clienti tramite la sottoscrizione di futures sui medesimi sottostanti oppure effetuando delle operazioni forex con controparti istituzionali al fine di coprire le operazioni in CFD su valute aperte nei confronti dei clienti; di conseguenza le valutazioni negative contabilizzate nelle "Passività finanziarie di negoziazione" risultano pressochè pareggiate dalle valutazioni positive contabilizzate nelle "Attività finanziarie di negoziazione".

Fondi per rischi ed oneri

Il fondo per rischi ed oneri accoglie accantonamenti per complessivi 104,9 milioni di euro, per i quali, in presenza di una passività con scadenza e ammontare incerti, è stata riscontrata un'obbligazione in corso come risultato di un evento passato ed è stato possibile effettuare una stima attendibile dell'importo derivante dall'adempimento dell'obbligazione.

Gli esborsi, la cui scadenza stimata è superiore a 18 mesi, sono stati attualizzati utilizzando il tasso che rappresenta il valore finanziario del tempo.

La voce "Oneri per il personale" accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e/o l'ammontare.

Consistenze al Variazioni
30-giu-15 31-dic-14 assoluta %
Controversie legali 40.880 49.650 (8.770) -17,7%
- Cause in corso 34.015 36.205 (2.190) -6,0%
- Reclami 6.865 13.445 (6.580) -48,9%
Oneri per il personale 5.894 7.805 (1.911) -24,5%
Altri 58.173 60.576 (2.403) -4,0%
- Indennità suppletiva clientela 44.742 44.114 628 1,4%
- Indennità contrattuale e patti di non concorrenza 2.289 2.269 20 0,9%
- Vertenze fiscali 7.298 7.298 - 0,0%
- Altri fondi 3.844 6.895 (3.051) -44,2%
Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi 104.947 118.031 (13.084) -11,1%

(Importi in migliaia)

Passività fiscali e Altre passività

Consistenze al Variazioni
30-giu-15 31-dic-14 assoluta %
Passività fiscali
Passività correnti 30.288 33.358 (3.070) -9,2%
Passività fiscali differite 25.310 24.493 817 3,3%
Totale ante compensazione IAS 12 55.598 57.851 (2.253) -3,9%
Compensazione con Attività per imposte anticipate - IAS 12 (25.310) (24.493) (817) 3,3%
Totale Passività fiscali 30.288 33.358 (3.070) -9,2%
Altre passività
Deterioramento delle garanzie finanziarie rilasciate 1.416 1.416 - 0,0%
Partite in corso di lavorazione 58.264 42.366 15.898 37,5%
Partite definitive non imputabili ad altre voci 44.718 33.913 10.805 31,9%
Debiti verso personale dipendente e altro personale 8.540 6.549 1.991 30,4%
Debiti verso Amministratori e Sindaci 250 212 38 17,9%
Debiti di funzionamento non connessi
con la prestazione di servizi finanziari 25.991 25.075 916 3,7%
Partite fiscali diverse da quelle imputate
alla voce "Passività fiscali" 64.267 107.717 (43.450) -40,3%
Contributi previdenziali da versare 4.772 5.576 (804) -14,4%
Rettifiche per partite illiquide di portafoglio 13.212 15.197 (1.985) -13,1%
Altre partite 926 786 140 17,8%
Trattamento di fine rapporto 4.929 4.826 103 2,1%
Totale Altre passività 227.285 243.633 (16.348) -6,7%

(Importi in migliaia)

Il decremento delle "Passività fiscali", pari a 3 milioni di euro, è relativo alle "Passività correnti" ed è riconducibile alla riduzione del debito verso l'erario.

Precisiamo che le Passività fiscali differite, al sussistere dei requisiti previsti dallo IAS 12, sono rappresentate nello Stato Patrimoniale a compensazione delle Attività fiscali anticipate.

Per quanto riguarda le "Altre passività" si rileva il decremento, pari a 43,4 milioni di euro, delle "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce Passività fiscali", per effetto della diminuzione del debito rilevato nei confronti dell'erario in seguito al versamento, al netto degli acconti d'imposta rilevati nelle Altre attività, dell'imposta di bollo, delle ritenute fiscali trattenute sugli interessi e dell'imposta sostitutiva sui redditi diversi.

Il patrimonio

Al 30 giugno 2015 il capitale sociale ammonta a 200 milioni di euro, composto da 606.515.733 azioni di nominali 0,33 euro. Le riserve sono costituite dalla Riserva Sovrapprezzi di emissione, per un ammontare pari a 1,9 milioni di euro, dalla Riserva legale, per un ammontare pari a 40 milioni di euro, dalla Riserva straordinaria, per un ammontare pari a 164,5 milioni di euro, dalla Riserva per azioni proprie da acquistare, per un ammontare pari a 14,9 milioni di euro, e dalla Riserva connessa ai piani Equity Settled, per un ammontare pari a 15,7 milioni di euro.

La Banca non detiene azioni proprie in portafoglio.

In seguito alla delibera del Consiglio di Amministrazione del 9 febbraio 2015, che ha dato esecuzione al piano "2014 Plan Key People" approvato dall'Assemblea degli Azionisti del 5 giugno 2014, il capitale sociale è stato aumentato a titolo gratuito per un importo pari a 79.761,00 euro, corrispondente a n. 241.700 azioni ordinarie, con conseguente riduzione delle riserve da utili disponibili.

La delibera Assembleare del 23 aprile 2015 ha approvato la destinazione dell'utile dell'esercizio 2014, pari a 149,9 milioni di euro, come segue:

  • alla Riserva Legale per 7 milioni di euro;
  • alla Riserva Straordinaria per 21,6 milioni di euro;
  • agli Azionisti per 121,3 milioni di euro, pari a 0,2 euro per azione.

Patrimonio netto

Consistenze al Variazioni
Voci / Valori 30-giu-15 31-dic-14 assoluta %
Capitale sociale 200.150 200.070 80 0,0%
Sovrapprezzi di emissione 1.934 1.934 - -
Riserve
- Riserva legale 40.030 33.061 6.969 21,1%
- Riserva straordinaria 164.464 142.739 21.725 15,2%
- Altre riserve 30.620 22.281 8.339 37,4%
Riserve da valutazione 310 2.262 (1.952) -86,3%
Utile (Perdita) d'esercizio 93.704 149.907 (56.203) -37,5%
Totale 531.212 552.254 (21.042) -3,8%

FONDI PROPRI E REQUISITI PRUDENZIALI DI VIGILANZA

Dati al
30-giu-15 31-dic-14
Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) 379.806 353.133
Capitale di classe 1 (Tier 1) 379.806 353.133
Totale Fondi Propri 379.806 353.133
Totale attività ponderate per il rischio 1.826.493 1.850.331
Ratio - Capitale primario di classe 1 20,79% 19,08%
Ratio - Capitale di classe 1 20,79% 19,08%
Ratio - Totale fondi propri 20,79% 19,08%
(Importi in migliaia)
Dati al 30-giu-15
Con esposizioni Senza esposizioni
intercompany intercompany*
Capitale di classe 1 (Tier 1) 379.806 379.806
Esposizione ai fini del leverage ratio 18.963.186 4.068.612
Indicatore di leva finanziaria 2,00% 9,34%

* Non compresivo delle esposizioni intercompany ammissibili al trattamento di cui all'articolo 113, paragrafo 6, del CRR 575/2013, in accordo con l'articolo 429 paragrafo 7 del Regolamento Delegato UE 2015/62.

I Fondi propri al 30 giugno 2015 ammontano a 379,8 milioni di euro. I Fondi propri e i Ratio patrimoniali sono stati determinati applicando le vigenti disposizioni di vigilanza secondo gli standard Basilea III.

L'indicatore di leva finanziaria è stato calcolato in accordo con il Regolamento Delegato UE 2015/62 del 10 ottobre 2014. Si precisa che in attesa dell'autorizzazione a non includere nella misura dell'esposizione le esposizioni ammissibili al trattamento di cui all'articolo 113, paragrafo 6, del CRR 575/2013 previsto dall'articolo 429 paragrafo 7 del Regolamento Delegato UE 2015/62, la Banca ha pubblicato l'indicatore nelle due versioni con e senza esposizioni infragruppo.

I RISULTATI ECONOMICI

Conto economico riclassificato

1° semestre Variazioni
2015 2014 assoluta %
Interessi netti 118.104 115.940 2.164 1,9%
Commissioni nette 124.629 97.029 27.600 28,4%
Risultato negoziazione, coperture e fair value 28.073 12.889 15.184 117,8%
Saldo altri proventi/oneri (3.089) 1 (3.090) n.c.
MARGINE D'INTERMEDIAZIONE 267.717 225.859 41.858 18,5%
Spese per il personale (37.182) (31.835) (5.347) 16,8%
Altre spese amministrative (120.535) (108.564) (11.971) 11,0%
Recuperi di spesa 42.388 37.542 4.846 12,9%
Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali (4.190) (3.942) (248) 6,3%
Costi operativi (119.519) (106.799) (12.720) 11,9%
RISULTATO DI GESTIONE 148.198 119.060 29.138 24,5%
Rettifiche nette su crediti e
su accantonamenti per garanzie e impegni (2.694) (1.291) (1.403) 108,7%
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 145.504 117.769 27.735 23,6%
Accantonamenti per rischi ed oneri (3.929) (2.951) (978) 33,1%
RISULTATO LORDO
DELL'OPERATIVITA' CORRENTE 141.575 114.818 26.757 23,3%
Imposte sul reddito del periodo (47.871) (40.956) (6.915) 16,9%
RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE 93.704 73.862 19.842 26,9%
RISULTATO DI PERIODO 93.704 73.862 19.842 26,9%

Margine di interesse

Il margine di interesse nel 1° semestre 2015 si attesta a 118,1 milioni di euro, in aumento dell'1,9% rispetto al 1° semestre 2014, grazie, principalmente, all'incremento dei volumi e alla riduzione del costo della raccolta che hanno compensato la riduzione degli interessi attivi collegata alla discesa dei tassi di mercato.

1° semestre Variazioni
Interessi attivi 2015 2014 assoluta %
Attività finanziarie detenute per la negoziazione 1 1 - 0,0%
Attività finanziarie disponibili per la vendita 9.999 4.918 5.081 103,3%
Crediti verso banche 98.794 126.181 (27.387) -21,7%
Crediti verso clientela 15.992 14.533 1.459 10,0%
Attività finanziarie valutate al fair value - 5 (5) -100,0%
Derivati di copertura 3.669 4.084 (415) -10,2%
Totale interessi attivi 128.455 149.722 (21.267) -14,2%
(Importi in migliaia)
1° semestre Variazioni
Interessi passivi 2015 2014 assoluta %
Debiti verso banche (252) (3.499) 3.247 -92,8%
Debiti verso clientela (9.388) (30.282) 20.894 -69,0%
Titoli in circolazione (711) - (711) -
Altre passività - (1) 1 -100,0%
Totale interessi passivi (10.351) (33.782) 23.431 -69,4%
Interessi netti 118.104 115.940 2.164 1,9%

(Importi in migliaia)

Di seguito si riporta una tabella che dettaglia la composizione degli interessi attivi relativi a banche e clientela:

1° semestre Variazioni
Dettaglio interessi attivi 2015 2014 assoluta %
Interessi attivi su crediti verso banche 98.794 126.181 (27.387) -21,7%
- conti correnti 884 55.136 (54.252) -98,4%
- pronti contro termine 500 457 43 9,4%
- deposito vincolato per riserva obbligatoria 35 159 (124) -78,0%
- depositi vincolati 6.453 22.088 (15.635) -70,8%
- altri finanziamenti 16 6 10 166,7%
- titoli di debito 90.906 48.335 42.571 88,1%
Interessi attivi su crediti verso clientela 15.992 14.533 1.459 10,0%
- conti correnti 2.778 2.289 489 21,4%
- pronti contro termine 6.855 6.020 835 13,9%
- carte di credito 1.829 1.772 57 3,2%
- prestiti personali 4.468 4.366 102 2,3%
- altri finanziamenti 62 86 (24) -27,9%

(Importi in migliaia)

Gli interessi attivi su crediti verso banche ammontano a 98,8 milioni di euro, in riduzione, rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, di 27,4 milioni di euro. Il decremento degli interessi sui conti correnti, pari a 54,3 milioni di euro, e sui depositi vincolati, pari a 15,6 milioni di euro, è dovuto principalmente alla riduzione dei volumi e alla riduzione dei tassi di mercato; tale decremento è stato parzialmente compensato dall'aumento degli interessi su titoli di debito, pari a 42,6 milioni di euro, per effetto dell'incremento dei volumi in seguito agli investimenti effettuati a partire dal 2° trimestre 2014. Occorre infatti sottolineare che a partire dal 1° aprile 2014 la politica di investimento della liquidità ha subito alcune modifiche, in particolare la liquidità "Core" è stata investita in titoli UniCredit, mentre la parte della liquidità classificata come "Non Core" è stata investita in attività liquide o facilmente liquidabili, tra le quali titoli di Stato.

Gli interessi attivi su crediti verso clientela ammontano a 16 milioni di euro, evidenziando un incremento del 10% grazie ai maggiori interessi sulle operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro "Leva multiday" e sugli affidamenti in conto corrente, per effetto dell'incremento dei volumi.

Di seguito si riporta una tabella che dettaglia la composizione degli interessi passivi relativi a banche e clientela:

1° semestre Variazioni
Dettaglio interessi passivi 2015 2014 assoluta %
Interessi passivi su debiti verso banche (252) (3.499) 3.247 -92,8%
- conti correnti (26) (176) 150 -85,2%
- depositi liberi e a garanzia (12) - (12) n.c.
- altri finanziamenti (10) (14) 4 -28,6%
- pronti contro termine (204) (3.309) 3.105 -93,8%
Interessi passivi su debiti verso clientela (9.388) (30.282) 20.894 -69,0%
- conti correnti (2.019) (9.352) 7.333 -78,4%
- depositi liberi e a garanzia (25) (28) 3 -10,7%
- depositi vincolati (6.437) (18.994) 12.557 -66,1%
- pronti contro termine (907) (1.908) 1.001 -52,5%

(Importi in migliaia)

Gli interessi passivi su debiti verso banche ammontano a 0,3 milioni di euro evidenziando una riduzione rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente di 3,2 milioni di euro, riconducibile ai minori interessi maturati sulle operazioni di pronti contro termine per effetto della riduzione dei volumi e dell'evoluzione dei tassi di mercato.

Gli interessi passivi su debiti verso clientela si attestano a 9,4 milioni di euro in riduzione, rispetto allo stesso periodo dell'esercizio, di 20,9 milioni di euro per effetto della riduzione del tasso di remunerazione dei conti correnti oltre alla riduzione dei volumi e del tasso di remunerazione dei depositi vincolati "Cash Park". Il costo dei depositi è passato da 0,45% nel primo semestre 2014 a 0,11% nel primo semestre 2015.

La struttura degli investimenti realizzati dalla Banca ha contribuito a mantenere un elevato flusso degli interessi attivi rivenienti dall'investimento della raccolta, pur in un contesto di forte riduzione degli spread di credito e dei tassi di mercato. Il tasso attivo medio relativo all'investimento della raccolta complessiva (a vista e a termine) è passato dall'1,96% nel primo semestre 2014 all'1,53% nel primo semestre 2015.

Proventi di intermediazione e diversi

1° semestre Variazioni
2015 2014 assoluta %
Interessi netti
Dividendi e altri proventi su partecipazioni
118.104- 115.940- 2.164- 1,9%-
Commissioni nette 124.629 97.029 27.600 28,4%
Risultato negoziazione, coperture e fair value 28.073 12.889 15.184 117,8%
Saldo altri proventi/oneri (3.089) 1 (3.090) n.c.
Margine d'intermediazione 267.717 225.859 41.858 18,5%

Commissioni nette

1° semestre Variazioni
Riclassifica gestionale 2015 2014 assoluta %
Servizi di gestione, intermediazione e consulenza:
1. negoziazione e raccolta ordini strumenti finanziari 46.716 42.599 4.117 9,7%
2. negoziazione di valute (103) (102) (1) 1,0%
3. custodia e amministrazione di titoli (2.149) (1.874) (275) 14,7%
4. collocamento e gestione titoli, quote
di O.I.C.R. e gestioni patrimoniali 78.233 58.918 19.315 32,8%
6. attività di consulenza in materia di investimenti (420) 61 (481) -788,5%
7. distribuzione prodotti assicurativi 10.296 6.748 3.548 52,6%
8. distribuzione altri prodotti (93) (126) 33 -26,2%
Servizi di incasso e pagamento 5.565 5.383 182 3,4%
Tenuta e gestione dei conti correnti/conto deposito (1.507) (3.574) 2.067 -57,8%
Altre provvigioni passive promotori finanziari (13.112) (12.013) (1.099) 9,1%
Prestito titoli (1.037) (1.146) 109 -9,5%
Altri servizi 2.240 2.155 85 3,9%
Totale 124.629 97.029 27.600 28,4%
(Importi in migliaia)

Le Commissioni nette ammontano a 124,6 milioni di euro, evidenziando un incremento del 28,4% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Tale incremento è da imputare principalmente all'aumento delle commissioni relative al collocamento e gestione di titoli e quote di O.I.C.R., grazie all'incremento della raccolta gestita, e alle commissioni di negoziazione e raccolta ordini strumenti finanziari, grazie all'incremento del numero degli ordini eseguiti, sostenuto dalla volatilità del mercato e dall'apprezzamento della piattaforma Fineco da parte della clientela.

Il Risultato negoziazione, coperture e fair value è determinato principalmente dagli utili realizzati dall'attività di internalizzazione di titoli e contratti CFD. L'incremento del risultato positivo di 15,2 milioni di euro è imputabile a maggiori profitti derivanti dalla negoziazione di titoli per 2,8 milioni di euro, negoziazione di CFD per 8 milioni di euro, e dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta per 4,6 milioni di euro.

Il Saldo altri proventi/oneri evidenzia un decremento riconducibile principalmente ai maggiori oneri sostenuti per transazioni con la clientela.

Costi operativi

1° semestre Variazioni
Dettaglio costi operativi 2015 2014 assoluta %
Spese per il personale (37.182) (31.835) (5.347) 16,8%
Altre spese amministrative (120.535) (108.564) (11.971) 11,0%
Recuperi di spesa 42.388 37.542 4.846 12,9%
Rettifiche di valore su immobilizzazioni
materiali e immateriali (4.190) (3.942) (248) 6,3%
Totale costi operativi (119.519) (106.799) (12.720) 11,9%

Relazione intermedia sulla gestione

Variazioni
2015 2014 assoluta %
(36.661) (30.886) (5.775) 18,7%
(23.793) (21.481) (2.312) 10,8%
(6.531) (5.790) (741) 12,8%
(489) (390) (99) 25,4%
(51) (67) 16 -23,9%
(1.466) (1.237) (229) 18,5%
(2.509) (386) (2.123) 550,0%
(1.822) (1.535) (287) 18,7%
(71) (51) (20) 39,2%
(500) (456) (44) 9,6%
- - - n.c.
99 54 45 83,3%
(49) (496) 447 -90,1%
(37.182) (31.835) (5.347) 16,8%
1° semestre

(Importi in migliaia)

Le Spese per il personale nel 1° semestre 2015 evidenziano un incremento del 16,8%, riconducibile all'aumento del numero delle risorse passato da 989 al 30 giugno 2014 a 1.046 al 30 giugno 2015 e all'incremento dei costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali per effetto dei nuovi piani di incentivazione con esecuzione condizionata alla quotazione.

Si precisa che la voce "costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali" comprende gli oneri sostenuti da FinecoBank per accordi di pagamento basati su strumenti finanziari emessi da FinecoBank e strumenti finanziari emessi da UniCredit.

Il totale delle Altre spese amministrative e recuperi di spesa si attesta a 78,1 milioni di euro, in crescita di 7,1 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, e sono comprensive dei costi derivanti dai nuovi piani di incentivazione a favore dei promotori finanziari per 6,3 milioni di euro.

Relazione intermedia sulla gestione

1° semestre Variazioni
Altre spese amministrative e recuperi di spesa 2015 2014 assoluta %
1) IMPOSTE INDIRETTE E TASSE (45.180) (38.502) (6.678) 17,3%
2) COSTI E SPESE DIVERSE
A) Spese di pubblicità - Marketing e comunicazione (12.741) (11.977) (764) 6,4%
Comunicazioni su mass media (9.608) (9.283) (325) 3,5%
Marketing e promozioni (2.989) (2.617) (372) 14,2%
Sponsorizzazioni (125) (58) (67) 115,5%
Convention e comunicazione interna (19) (19) - 0,0%
B) Spese relative al rischio creditizio (803) (598) (205) 34,3%
Spese recupero crediti (400) (369) (31) 8,4%
Informazioni commerciali e visure (403) (229) (174) 76,0%
C) Spese indirette relative al personale (17.127) (9.155) (7.972) 87,1%
Formazione del personale (106) (259) 153 -59,1%
Noleggio auto e altre spese personale (21) (22) 1 -4,5%
Spese promotori finanziari (16.722) (8.532) (8.190) 96,0%
Spese di viaggio (246) (311) 65 -20,9%
Fitti passivi per immobili ad uso del personale (32) (31) (1) 3,2%
D) Spese relative all'ICT (14.111) (13.741) (370) 2,7%
Spese hardware - affitto e manutenzione (1.645) (2.157) 512 -23,7%
Spese software - affitto e manutenzione (3.255) (3.001) (254) 8,5%
Sistemi di comunicazione ICT (1.600) (1.592) (8) 0,5%
Service ICT: personale esterno (3.221) (3.327) 106 -3,2%
Infoprovider finanziari (4.390) (3.664) (726) 19,8%
E) Consulenze e servizi professionali (1.575) (5.086) 3.511 -69,0%
Consulenza relativa ad attività ordinarie (375) (408) 33 -8,1%
Consulenze per strategia, evoluzione del business e
ottimizzazione organizzativa (150) (2.125) 1.975 -92,9%
Spese legali - (1.315) 1.315 -100,0%
Cause legali (1.050) (1.238) 188 -15,2%
F) Spese relative agli immobili (10.113) (10.535) 422 -4,0%
Service area immobiliare (345) (343) (2) 0,6%
Manutenzione mobili, macchine, impianti (124) (125) 1 -0,8%
Manutenzione locali (550) (528) (22) 4,2%
Fitti passivi per locazione immobili (7.770) (8.455) 685 -8,1%
Pulizia locali (269) (265) (4) 1,5%
Utenze (1.055) (819) (236) 28,8%
G) Altre spese di funzionamento (17.279) (17.397) 118 -0,7%
Servizi di sicurezza e sorveglianza (210) (185) (25) 13,5%
Contazione e trasporto valori (1) - (1) n.c.
Spese postali e trasporto documenti (1.392) (1.250) (142) 11,4%
Servizi amministrativi e logistici (7.510) (7.409) (101) 1,4%
Assicurazioni (1.814) (1.816) 2 -0,1%
Stampati e cancelleria (270) (292) 22 -7,5%
Diritti, quote e contributi ad associazioni (5.796) (5.642) (154) 2,7%
Altre spese amministrative (286) (803) 517 -64,4%
H) Rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi (1.606) (1.573) (33) 2,1%
I) Recupero spese 42.388 37.542 4.846 12,9%
Recupero spese accessorie 158 198 (40) -20,2%
Recuperi di imposte 42.230 37.344 4.886 13,1%
Totale (78.147) (71.022) (7.125) 10,0%

(Importi in migliaia)

Le Imposte indirette e tasse al netto dei Recuperi di imposte evidenziano una incremento di 1,8 milioni di euro riconducibile principalmente all'importo della "Tobin Tax" pagata dalla Banca e correlato all'aumento del numero di transazioni brokerage, che ha generato maggiori ricavi.

Le Spese di pubblicità – Marketing e comunicazione evidenziano un incremento di 0,8 milioni di euro per effetto di maggiori investimenti pubblicitari realizzati nel periodo chiuso al 30 giugno 2015 rispetto allo stesso periodo dell'esercizio 2014.

Le Altre spese amministrative al netto delle Imposte indirette e tasse, dei Recuperi di imposte e delle Spese di pubblicità – Marketing e comunicazione evidenziano un incremento di 4,5 milioni di euro e sono comprensive dei costi derivanti dai nuovi piani di incentivazione per i promotori finanziari per 6,3 milioni di euro e maggiori spese per promotori finanziari per 1,9 milioni di euro, in seguito all'intensificarsi dell'attività di reclutamento iniziata già nel corso dei precedenti esercizi. L'incremento del numero dei promotori ha determinato anche maggiori costi per diritti, quote e contributi ad associazioni di categoria, per 0,7 milioni di euro, dovuti principalmente all'incremento degli oneri per Enasarco e Firr. Occorre sottolineare che le Altre spese amministrative al 30 giugno 2014 erano comprensive di 5,2 milioni di euro legati al progetto di quotazione.

Le Rettifiche di valore su attività immateriali sono relative, principalmente, all'ammortamento del software con utilità pluriennale e non hanno evidenziato variazioni di rilievo rispetto all'esercizio precedente.

Le Rettifiche di valore su attività materiali si riferiscono all'ammortamento apportato alle macchine elettroniche, impianti e attrezzature, mobili e arredi e non hanno evidenziato variazioni di rilievo rispetto all'esercizio precedente.

1° semestre Variazioni
2015 2014 assoluta %
Risultato di gestione 148.198 119.060 29.138 24,5%
Rettifiche nette su crediti e
su accantonamenti per garanzie e impegni (2.694) (1.291) (1.403) 108,7%
Risultato netto di gestione 145.504 117.769 27.735 23,6%
Accantonamenti netti per rischi ed oneri (3.929) (2.951) (978) 33,1%
Utile lordo dell'operatività corrente 141.575 114.818 26.757 23,3%

Risultato lordo dell'operatività corrente

(Importi in migliaia)

L'incremento delle Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni nel primo semestre 2015 rispetto al primo semestre 2014, pari a 1,4 milioni di euro, è riconducibile per 1,2 milioni di euro alle rettifiche apportate alle esposizioni nei confronti di alcuni clienti che avevano aperto delle posizioni in leva sul mercato Forex realizzando una perdita superiore al margine offerto in garanzia, per effetto del decremento straordinario dell'Euro rispetto al Franco Svizzero rilevato il 15 gennaio 2015.

Gli Accantonamenti netti per rischi ed oneri evidenziano un incremento di 1 milione di euro rispetto al 30 giugno 2014, riconducibile principalmente all'accantonamento di 3 milioni di euro effettuato a fronte dei contributi ex-ante da versare al Fondo di risoluzione unico, parzialmente compensato da minori accantonamenti netti per controversie legali e reclami.

Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 141,6 milioni di euro, evidenziando un incremento del 23,3% rispetto al primo semestre 2014, per effetto del contributo positivo apportata dalle Commissioni nette, grazie all'incremento delle commissioni generate dalla raccolta gestita e dall'attività di negoziazione e raccolta ordini di strumenti finanziari, e dal Risultato negoziazione, coperture e fair value, per effetto di maggiori profitti realizzati sull'attività di negoziazione di titoli e CFD e dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta.

Le Commissioni nette e il Risultato negoziazione, coperture e fair value hanno ampiamente compensato l'incremento delle Spese del personale, riconducibile all'aumento del numero delle risorse e all'aumento dei costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali, e l'incremento delle Altre spese amministrative e recuperi di spesa, legato principalmente ai costi derivanti dai nuovi piani di incentivazione per i promotori finanziari e a maggiori spese per promotori finanziari, in seguito all'intensificarsi dell'attività di reclutamento iniziata già nel corso dei precedenti esercizi.

Imposte sul reddito del periodo

1° semestre Variazioni
Dettaglio imposte dell'esercizio 2015 2014 assoluta %
Oneri per imposte correnti IRES (33.959) (29.025) (4.934) 17,0%
Oneri per imposte correnti IRAP (8.735) (7.591) (1.144) 15,1%
Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi - (1.900) 1.900 -100,0%
Totale imposte correnti (42.694) (38.516) (4.178) 10,8%
Variazione delle imposte anticipate (4.327) (1.550) (2.777) n.c.
Variazione delle imposte differite (627) (667) 40 -6,0%
Totale imposte differite (4.954) (2.217) (2.737) 123,5%
Ammortamento proventi da affrancamento (223) (223) - -
Imposte sul reddito del periodo (47.871) (40.956) (6.915) 16,9%

(Importi in migliaia)

Le imposte correnti sul reddito sono state calcolate sulla base delle disposizioni legislative introdotte con il D.Lgs. 28 febbraio 2005 n. 38, emanate in seguito al recepimento, nell'ordinamento giuridico italiano, dei Principi contabili IAS/IFRS e del Decreto n. 48 del 1° aprile 2009 che ha introdotto disposizioni di attuazione e di coordinamento delle disposizioni fiscali per i soggetti c.d. "IAS Adopter".

Per la determinazione delle imposte correnti è stata applicata l'aliquota IRES del 27,5% e l'aliquota IRAP del 5,57%.

La legge 2/2009 ha introdotto la possibilità, tramite il versamento di un'imposta sostitutiva, di rideterminare i valori fiscalmente deducibili dell'avviamento. Su indicazione della Capogruppo, FinecoBank ha provveduto, nell'anno 2008, al riallineamento dell'avviamento iscritto a seguito dall'operazione straordinaria di fusione di UniCredit Xelion Sim in UniCredit Xelion Banca S.p.A..

L'avviamento affrancato è ammortizzabile in via extracontabile in misura non superiore a un nono per l'anno 2010 e a un decimo a partire dall'anno 2011.

Nell'anno 2008 si è provveduto a contabilizzare il beneficio fiscale atteso dalla deducibilità futura degli ammortamenti extracontabili, pari a 4 milioni di euro, beneficio che viene ammortizzato a conto economico un decimo per ogni anno in corrispondenza della deduzione fiscale degli ammortamenti fiscali dell'avviamento.

Per il triennio 2013–2015 FinecoBank è soggetta, in qualità di consolidata, al c.d. "Consolidato fiscale nazionale" – introdotto dal D.Lgs. 12/12/2003 n. 344 – che viene effettuato dalla società Capogruppo UniCredit.

Risultato di periodo

L'utile netto di periodo si attesta a 93,7 milioni di euro, evidenziando un incremento rispetto al precedente esercizio del 26,9%, grazie all'incremento delle Commissioni nette e al Risultato negoziazione, coperture e fair value che hanno ampiamente compensato l'incremento delle Spese per il personale e delle Altre spese amministrative, riconducibile principalmente ai costi relativi ai piani di incentivazione.

LE OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

FinecoBank, al fine di assicurare il costante rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari attualmente vigenti in materia di informativa societaria riguardante le operazioni con parti correlate, ha approvato, nel Consiglio di Amministrazione del 15 maggio 2014, con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Audit e Parti Correlate e del Collegio Sindacale, l'adozione di procedure destinate a disciplinare le operazioni con parti correlate e soggetti collegati ("Procedure per la gestione delle operazioni con soggetti in conflitto di interesse").

Tali Procedure contengono le disposizioni da osservare nella gestione:

  • delle Operazioni con Parti Correlate ai sensi del Regolamento CONSOB adottato con delibera del 12 marzo 2010 n. 17221 e successivamente modificato con delibera n. 17389 del 23 giugno 2010;
  • delle Operazioni con Soggetti Collegati ai sensi della disciplina sulle "Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati", dettata dal titolo V, Capitolo 5 della Circolare Banca d'Italia 263/2006 ("Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche" e successivi aggiornamenti);
  • delle obbligazioni degli esponenti bancari ai sensi dell'art. 136 del Decreto Legislativo del 1° settembre 1993 n. 385 "Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia.

Attesa l'appartenenza della Banca al Gruppo UniCredit, le predette Procedure assumono a riferimento anche la "Global Policy UniCredit per la gestione delle operazioni con soggetti in conflitto di interesse" e le relative "Global Operational Instruction" diramate da UniCredit S.p.A. alle società controllate nell'ambito dell'attività di direzione e coordinamento dalla stessa esercitata.

Premesso quanto sopra, si segnala che nel corso del primo semestre 2015 sono state realizzate:

    1. con l'approvazione del Consiglio di Amministrazione del 22 gennaio 2015, previo parere favorevole del Comitato Audit e Parti Correlate, due operazioni con parte correlata UniCredit S.p.A. di Maggior Rilevanza, ordinarie ed a condizioni di mercato e segnatamente:
  • (i) "Delibera quadro Investimento della liquidità a M/L termine con la Capogruppo", con validità sino al 31 dicembre 2015, che prevede l'acquisto di obbligazioni UniCredit. Poiché l'operazione si configura come di "Minor Rilevanza di importo significativo" ai sensi della Global Policy UniCredit, il Consiglio di Amministrazione di UniCredit S.p.A. e il Comitato Parti Correlate ed Investimenti in Equity di Capogruppo hanno rilasciato in data 11 febbraio 2015 il proprio parere favorevole non vincolante;
  • (ii) investimento a medio-lungo termine della liquidità strutturale raccolta nel periodo 1/10/2014 31/12/2014 perfezionato con l'acquisto di obbligazioni UniCredit emesse a condizioni di mercato; al riguardo, è stato rilasciato parere favorevole non vincolante da parte del Comitato Parti Correlate ed Investimenti in Equity di Capogruppo;
    1. con ratifica del Consiglio di Amministrazione del 10 marzo 2015, un'operazione con parte correlata UniCredit Bank

A.G. di Maggior Rilevanza, di natura ordinaria ed a condizioni di mercato, rappresentata dall'acquisto titoli di stato spagnoli "BONOS", per un controvalore pari a 30 milioni di euro. L'operazione è stata portata all'attenzione del Comitato Audit e Parti Correlate di FinecoBank nella riunione tenutasi in data 9 marzo 2015. Il Comitato Parti Correlate ed Investimenti in Equity di UniCredit in data 1° aprile u.s. ha espresso il proprio parere favorevole non vincolante;

    1. con l'approvazione del Consiglio di Amministrazione del 20 aprile 2015, previo parere favorevole del Comitato Audit e Parti Correlate, un'operazione di Maggiore Rilevanza, ordinaria ed a condizioni di mercato con UniCredit S.p.A. e UniCredit Bank AG, rappresentata da una "Delibera quadro relativa alla stipula di contratti derivati di copertura con Capogruppo o società del Gruppo UniCredit", avente ad oggetto la stipula di derivati di copertura con la Capogruppo o con altre società del Gruppo UniCredit, in virtù dei quali FinecoBank potrà dare corso, fino al 20 aprile 2016, alle suddette operazioni il cui prevedibile ammontare massimo potrà essere pari a 500 milioni di euro con la Capogruppo UniCredit e pari a 900 milioni di euro con UniCredit Bank AG. Il Comitato Parti Correlate ed Investimenti in Equity di UniCredit in data 6 maggio u.s. ha espresso il proprio parere favorevole non vincolante;
    1. con l'approvazione del Consiglio di Amministrazione dell'11 maggio 2015, previo parere favorevole del Comitato Audit e Parti Correlate, un'operazione di Maggiore Rilevanza, ordinaria ed a condizioni di mercato con UniCredit S.p.A., rappresentata da una "Delibera quadro Operazioni di Pronti contro Termine e Depositi a termine con la Capogruppo", con efficacia sino all'11 maggio 2016, avente ad oggetto operazioni di (i) Pronti contro Termine con la Capogruppo per un ammontare di 3 miliardi di euro, calcolato come somma delle singole operazioni in valore assoluto (siano esse attive o passive) e (ii) Depositi a termine con la Capogruppo per un ammontare di 4,5 miliardi di euro, calcolato come somma delle singole operazioni in valore assoluto. Il Comitato Parti Correlate ed Investimenti in Equity di UniCredit in data 6 maggio u.s. ha espresso il proprio parere favorevole non vincolante;
    1. con l'approvazione del Consiglio di Amministrazione del 18 giugno 2015, previo parere favorevole del Comitato Audit e Parti Correlate, un'operazione di Maggiore Rilevanza, ordinaria ed a condizioni di mercato con UniCredit Bank AG e Mediobanca S.p.A. rappresentata da una "Delibera quadro Negoziazione di strumenti finanziari con controparti istituzionali parti correlate", con efficacia fino al 18 giugno 2016, avente ad oggetto le operazioni di Negoziazione di strumenti finanziari con controparti istituzionali parti correlate, in virtù delle quali FinecoBank potrà dare corso alle suddette operazioni il cui prevedibile ammontare massimo potrà essere pari a 1 miliardo di euro con UniCredit Bank AG e pari a 500 milioni di euro con Mediobanca S.p.A.. E' previsto il rilascio da parte del Comitato Parti Correlate ed Investimenti in Equity di UniCredit di un parere non vincolante.

In relazione alle operazioni sopra specificate, FinecoBank ha reso informativa semplificata alla CONSOB ai sensi dell'art, 13, 3° comma, lettera c) del Regolamento CONSOB 17221/2010.

Nel corso del primo semestre 2015 non sono state poste in essere operazioni tali da influire in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Banca.

Inoltre, sono state poste in essere operazioni infragruppo e/o con parti correlate in genere, italiane ed estere, rientranti nell'ordinario esercizio dell'attività operativa della Banca e della connessa attività finanziaria, perfezionate a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni concluse con soggetti terzi indipendenti.

Rammentiamo che per il triennio 2013–2015 FinecoBank ha optato per il c.d. "Consolidato fiscale nazionale" – introdotto dal D.Lgs. 12/12/2003 n. 344 – con la società Consolidante UniCredit.

Come previsto nel contratto di Consolidato Fiscale Nazionale la partecipazione al consolidato non può determinare svantaggi fiscali per la Consolidata che vi partecipa rispetto alla situazione che si avrebbe qualora la società non vi partecipasse. Il consolidato comporta i seguenti vantaggi fiscali: (i) rettifica di consolidamento relativa agli interessi passivi deducibili, considerato che l'ammontare degli interessi passivi maturati in capo ai soggetti partecipanti al consolidato nazionale sono integralmente deducibili in base al rapporto tra interessi passivi totali (infragruppo ed extragruppo) rilevati in bilancio dalla singola controllata e gli interessi passivi complessivamente rilevati in bilancio da tutte le società controllate ai sensi dell'art. 96, comma 5-bis del TUIR, (ii) crediti di imposta, ritenute a titolo d'acconto, detrazioni sono riconosciuti dalla Controllante alla Controllata a riduzione dell'ammontare IRES dovuta qualora quest'ultima presenti una perdita fiscale, (iii) eventuali perdite fiscali sono pagate dalla Controllata nella misura dell'aliquota IRES applicabile in relazione al periodo d'imposta in cui dette perdite sono realizzate.

Infine, per quanto riguarda l'esistenza di operazioni ritenute di rilievo economico, patrimoniale e finanziario, ricordiamo che nel corso dell'esercizio 2012 FinecoBank S.p.A. ha concesso n. 5 fideiussioni in favore dell'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit, a tempo indeterminato (più precisamente, valida sino a quando la stessa Agenzia delle Entrate non emetterà dichiarazione liberatoria dell'avvenuto pagamento da parte di Unicredit al termine della attività di riscossione in caso di esito sfavorevole per la Banca garantita oppure fino al momento in cui intervenga sentenza favorevole per la stessa Banca con sentenza passata in giudicato), per un importo complessivo di 256.065 migliaia di euro, oltre ad interessi maturati e maturandi sino all'eventuale richiesta di pagamento da parte della stessa Agenzia delle Entrate. Le fideiussioni sono state rilasciate quale garanzia delle obbligazioni assunte da UniCredit relativamente a cinque provvedimenti di sospensione di rimborsi IVA emessi dall'Agenzia delle Entrate e comportano l'assunzione da parte di FinecoBank S.p.A. di un impegno irrevocabile di pagamento a prima richiesta, entro 30 giorni e senza eccezione alcuna. Nel corso del 2013, a seguito dell'estinzione di un atto di accertamento unificato emesso dalla Direzione Regionale della Liguria, per un importo pari a 4.505 migliaia di euro, sostituito da un altro atto di accertamento emesso dalla stessa Direzione Regionale fino a concorrenza dell'importo del carico estinto, si è proceduto alla modifica in sostituzione, ad importi invariati, di una fideiussione già rilasciata da FinecoBank S.p.A.; tale operazione non ha comportato nessuna variazione negli impegni assunti secondo le forme, le modalità ed i rischi già valutati nel corso dell'esercizio 2012 che sono tuttora invariati.

Rapporti verso imprese del Gruppo

La Banca è soggetta alla direzione e coordinamento di UniCredit S.p.A. pertanto, ai sensi dell'art. 2497 bis comma 4 del Codice Civile, nella Parte C - Sezione 20 delle Note illustrative si riportano i dati essenziali dell'ultimo bilancio approvato della stessa.

Di seguito si riportano in forma sintetica le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 30 giugno 2015 verso le imprese del gruppo.

Attività Passività Garanzie e
impegni
Rapporti con impresa controllante UniCredit S.p.A. 14.537.337 1.703.043 256.070
Rapporti con imprese sottoposte al controllo di UniCredit S.p.A. 42.015 70.896 -

(Importi in migliaia)

Per il triennio 2013 - 2015 FinecoBank è soggetta, in qualità di consolidata, al c.d. "Consolidato fiscale nazionale" – introdotto dal D.Lgs. 12 dicembre 2003 n. 344 –, che viene effettuato dalla società Capogruppo UniCredit S.p.A..

Si precisa inoltre che non sono state effettuate operazioni atipiche e/o inusuali.

Per l'informativa di dettaglio sulle operazioni con imprese del gruppo e con altre parti correlate si rimanda a quanto evidenziato al riguardo nella Parte H delle Note illustrative.

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DEL PERIODO ED EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DEL PERIODO

Dopo la data di chiusura del periodo non si sono verificati eventi di rilievo.

NUMERO DI AZIONI PROPRIE O DELLA SOCIETA' CONTROLLANTE

FinecoBank non possiede, nemmeno per il tramite di altre società o di interposta persona, né azioni proprie né azioni della propria controllante.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

FinecoBank intende perseguire una strategia finalizzata a consolidare e rafforzare ulteriormente il proprio posizionamento competitivo nel mercato italiano dei servizi integrati di banking, brokerage ed investing, tramite il rafforzamento della rete di promotori finanziari, l'ampliamento - attraverso l'innovazione - della propria offerta di prodotti e servizi e il potenziamento dell'attività consulenziale - al fine di essere in grado di soddisfare le esigenze, sempre più sofisticate, di un più ampio bacino di clientela.

Il business di FinecoBank si trova inserito in due trend che confermano sempre di più la loro forza. Da un lato, la complessità del mondo finanziario rafforza ogni giorno la domanda di consulenza, dall'altro lato, la digitalizzazione del sistema procede inarrestabilmente anche nel nostro Paese. La diffusione dei dispositivi mobile e l'utilizzo di internet offre vantaggi competitivi a una banca come FinecoBank, che ha sempre puntato sulla tecnologia e più in particolare sul binomio tra una piattaforma digitale avanzata e una rete di consulenti finanziari specializzati.

Lo scenario di riferimento si conferma favorevole anche perché lo stock del risparmio delle famiglie è cresciuto anche nei momenti più difficili della crisi, mantenendosi a un livello ben superiore al pur elevato debito che il Paese ha accumulato.

Il Consiglio di Amministrazione

Milano, 30 luglio 2015

FinecoBank S.p.A. FinecoBank S.p.A. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale Il Presidente Alessandro Foti Enrico Cotta Ramusino

Schemi del bilancio dell'impresa

STATO PATRIMONIALE

VOCI DELL'ATTIVO 30-giu-15 31-dic-14
10. Cassa e disponibilità liquide 5.617 5.166
20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 5.463.138 3.053.707
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 2.238.745.538 1.695.554.562
60. Crediti verso banche 14.582.940.675 13.892.196.843
70. Crediti verso clientela 835.822.674 695.594.232
80. Derivati di copertura 12.705.874 19.246.853
90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie
oggetto di copertura generica (+/-) 26.872.804 5.026.907
110. Attività materiali 11.163.178 10.892.420
120. Attività immateriali 97.632.327 97.743.596
di cui
-
avviamento
89.601.768 89.601.768
130. Attività fiscali 14.628.754 18.550.495
a) correnti 1.955.740 2.178.546
b) anticipate 12.673.014 16.371.949
di cui alla Legge 214/2011 4.066.621 3.838.902
150. Altre attività 225.476.469 326.756.231
Totale dell'attivo 18.051.457.048 16.764.621.012
VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 30-giu-15 31-dic-14
10. Debiti verso banche 1.436.173.394 1.428.568.269
20. Debiti verso clientela 15.256.497.769 13.914.711.969
30. Titoli in circolazione 400.000.000 424.709.661
40. Passività finanziarie di negoziazione 5.385.793 3.134.683
60. Derivati di copertura 45.587.870 36.992.811
70. Adeguamento di valore delle passività finanziarie
oggetto di copertura generica (+/-) 14.080.568 9.227.504
80. Passività fiscali 30.288.232 33.358.091
a) correnti 30.288.232 33.358.091
100. Altre passività 222.355.233 238.807.723
110. Trattamento di fine rapporto del personale 4.929.396 4.825.798
120. Fondi per rischi ed oneri: 104.947.106 118.030.959
b) altri fondi 104.947.106 118.030.959
130. Riserve da valutazione 309.297 2.261.820
160. Riserve 235.113.778 198.080.512
170. Sovrapprezzi di emissione 1.934.113 1.934.113
180. Capitale 200.150.192 200.070.431
200. Utile (Perdita) d'esercizio 93.704.307 149.906.668
Totale del passivo e del patrimonio netto 18.051.457.048 16.764.621.012

CONTO ECONOMICO

CONTO ECONOMICO 1-gen-2015 / 30-giu-2015 1-gen-2014 / 30-giu-2014
10. Interessi attivi e proventi assimilati 128.455.308 149.721.822
20. Interessi passivi e oneri assimilati (10.351.172) (33.781.342)
30. Margine di interesse 118.104.136 115.940.480
40. Commissioni attive 247.859.060 199.783.545
50. Commissioni passive (123.230.034) (102.754.740)
60. Commissioni nette 124.629.026 97.028.805
70. Dividendi e proventi simili 1.675 4.136
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 28.298.756 12.867.009
90. Risultato netto dell'attività di copertura (227.125) -
100. Utile (perdite) da cessione o riacquisto di: - (4.219)
a) crediti - 49.159.044
d) passività finanziarie - (49.163.263)
110. Risultato netto delle attività e passività finanziarie
valutate al fair value - 18.204
120. Margine di intermediazione 270.806.468 225.854.415
130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: (2.693.550) (1.291.395)
a) crediti (2.697.722) (1.330.906)
d) altre operazioni finanziarie 4.172 39.511
140. Risultato netto della gestione finanziaria 268.112.918 224.563.020
150. Spese amministrative (159.110.901) (138.825.971)
a) spese per il personale (37.181.624) (31.834.550)
b) altre spese amministrative (121.929.277) (106.991.421)
160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri (928.725) (2.951.402)
170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (1.736.447) (1.607.426)
180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (2.453.668) (2.334.515)
190. Altri oneri/proventi di gestione 37.692.484 35.975.064
200. Costi operativi (126.537.257) (109.744.250)
240. Utili (Perdite) da cessione di investimenti 15 (421)
250. Utile (Perdita) della operatività corrente
al lordo delle imposte 141.575.676 114.818.349
260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (47.871.369) (40.955.869)
270. Utile (Perdita) della operatività corrente
al netto delle imposte 93.704.307 73.862.480
290. Utile (Perdita) del periodo 93.704.307 73.862.480
1-gen-2015 / 30-giu-2015 1-gen-2014 / 30-giu-2014
Utile per azione (euro) 0,15 0,12
Utile per azione diluito (euro) 0,15 0,12

Note:

Per maggiori informazioni sull'"Utile per azione" e sull'"Utile per azione diluito" si rimanda alle Note illustrative, Parte C – Informazioni sul conto economico, Sezione 21.

PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA

1-gen-2015 / 30-giu-2015 1-gen-2014 / 30-giu-2014

10. Utile (Perdita) del periodo 93.704.307 73.862.480
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro
a conto economico
40. Piani a benefici definiti 841.760 (1.948.708)
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro
a conto economico
100. Attività finanziarie disponibili per la vendita (2.794.283) 2.646.189
130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (1.952.523) 697.481
140. Redditività complessiva (voce 10+130) 91.751.784 74.559.961
complessiva
93.704.307
(1.952.523)
Redditività
al 30.06.15
Stock
8.509.506
options
Operazioni sul patrimonio netto
ti su
proprie
azioni
Deriva
ione
enti di
Variaz
capitale
-
strum
uzione
dinaria
straor
divide ndi
Distrib
isto
azioni
proprie
Acqu
Emissioni
nuove
azioni
(79.761)
79.761
-
Variazioni
di riserve
(121.303.147)
Dividendi e
destinazioni
altre
(28.603.521)
28.603.521
Riserve
Esistenze al
1.934.113
190.922.980
2.261.820
149.906.668
7.157.532
200.070.431
01.01.2015
-
Modifica
apertura
saldi
Esistenze al
1.934.113
190.922.980
7.157.532
2.261.820
149.906.668
200.070.431
31.12.2014
Sovrapprezzi di emissione
Utile (Perdita) del periodo
Riserve da valutazione
Strumenti di capitale
a) azioni ordinarie
Azioni proprie
b) altre azioni
Capitale:
Riserve:
a) di utili
b) altre
Allocazione risultato
esercizio precedente
Variazione del periodo
Patrimonio
30.06.15
netto al
200.150.192
1.934.113
219.446.740
15.667.038
309.297
93.704.307
Patrimonio netto 552.253.544 552.253.544 - (121.303.147) - -
-
- 8.509.506 91.751.784 531.211.687

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO

Allocazione risultato
esercizio precedente
Variazione del periodo
Modifica Operazioni sul patrimonio netto Patrimonio
Esistenze al
31.12.2013
apertura
saldi
Esistenze al
01.01.2014
Riserve Dividendi e
destinazioni
altre
Variazioni
di riserve
isto
azioni
proprie
Acqu
sioni
nuove
azioni
Emis
uzione
dinaria
straor
divide ndi
Distrib
ione
enti di
Variaz
capitale
strum
Stock
options
ti su
proprie
azioni
Deriva
complessiva
Redditività
al 30.06.14
30.06.14
netto al
Capitale:
a) azioni ordinarie 200.070.431 200.070.431 200.070.431
b) altre azioni
Sovrapprezzi di emissione 1.934.113 1.934.113 1.934.113
Riserve:
a) di utili
b) altre 127.714.418 127.714.418 63.208.562 190.922.980
Riserve da valutazione 4.214.349 4.214.349 697.481 4.911.830
Strumenti di capitale
Azioni proprie
Utile (Perdita) del periodo 85.215.605 85.215.605 (63.208.562) (22.007.043) 73.862.480 73.862.480
Patrimonio netto 419.148.916 - 419.148.916 - (22.007.043) - - -
-
- -
-
74.559.961 471.701.834

RENDICONTO FINANZIARIO

Metodo indiretto

A. ATTIVITA' OPERATIVA

A. ATTIVITA' OPERATIVA Importo
1-gen-15 / 30-giu-15 1-gen-14 / 30-giu-14
1. Gestione 108.978.817 77.932.513
- risultato del periodo 93.704.307 73.862.480
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su
attività/passività valutate al fair value (457.487) (123.074)
- plus/minusvalenze su attività di copertura 227.125 -
- rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento 2.853.603 1.514.004
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali 4.190.115 3.941.941
- accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi 11.813.217 5.451.351
- imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati 13.211.160 13.557.550
- rettifiche/riprese di valore nette dei gruppi di attività in via di dismissione
al netto dell'effetto fiscale - -
- altri aggiustamenti (16.563.223) (20.271.739)
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (1.304.525.698) (7.429.928.774)
- attività finanziarie detenute per la negoziazione 2.063.461 (1.826.691)
- attività finanziarie valutate al fair value - 3.196.673
- attività finanziarie disponibili per la vendita (560.777.690) (1.604.752.040)
- crediti verso banche: a vista - -
- crediti verso banche: altri crediti (704.359.461) (5.821.434.366)
- crediti verso clientela (142.796.395) (56.544.956)
- altre attività 101.344.387 51.432.606
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 1.285.259.317 (1.298.570.406)
- debiti verso banche: a vista - -
- debiti verso banche: altri debiti 8.722.042 (616.670.675)
- debiti verso clientela 1.350.838.398 1.192.830.724
- titoli in circolazione (24.709.661) (1.900.545.909)
- passività finanziarie di negoziazione (1.764.102) (1.190.580)
- passività finanziarie valutate al fair value - -
- altre passività (47.827.360) 27.006.034
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa 89.712.436 (8.650.566.667)
B. ATTIVITA' D'INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da
- vendite di partecipazioni - -
- dividendi incassati su partecipazioni - -
- vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - -
- vendite di attività materiali 15 128
- vendite di attività immateriali - -
- vendite di rami d'azienda - -
2. Liquidità assorbita da
- acquisti di partecipazioni - -
- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - -
- acquisti di attività materiali (2.007.205) (2.215.522)
- acquisti di attività immateriali (2.402.867) (2.235.353)
- acquisti di rami d'azienda
Liquidità netta generata /assorbita dall'attività d'investimento (4.410.057) (4.450.747)
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
- emissione/acquisti di azioni proprie - -
- emissione/acquisti strumenti di capitale - -
- distribuzione dividendi e altre finalità (121.303.147) (22.007.043)
Liquidità netta generata /assorbita dall'attività di provvista (121.303.147) (22.007.043)
LIQUIDITA' NETTA GENERATA / ASSORBITA NELL'ESERCIZIO (36.000.768) (8.677.024.457)
RICONCILIAZIONE
Voci di Bilancio
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 1.451.228.954 10.038.098.537
Liquidità totale netta generata / assorbita nell'esercizio (36.000.768) (8.677.024.457)
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi 28.820.845 11.380.044
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 1.444.049.031 1.372.454.124

Con l'espressione "Cassa e disponibilità liquide" si intendono le disponibilità liquide contabilizzate nella voce 10 dell'attivo "Cassa e disponibilità liquide" e le attività liquide equivalenti contabilizzate nella voce 60 dell'attivo "Crediti verso banche" (rappresentate da conti correnti e depositi entro 3 mesi) al netto delle passività liquide equivalenti contabilizzate nella voce 10 del passivo "Debiti verso banche" (rappresentate da conti correnti e depositi entro 3 mesi).

Note illustrative

Parte A – Politiche contabili

  • Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale
  • Parte C – Informazioni sul conto economico
  • Parte D – Redditività complessiva
  • Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
  • Parte F – Informazioni sul patrimonio
  • Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda
  • Parte H – Operazioni con parti correlate
  • Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
  • Parte L – Informativa di settore

PARTE A – POLITICHE CONTABILI

A.1 PARTE GENERALE

Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

Il presente Bilancio semestrale abbreviato è redatto in accordo con i criteri di rilevazione e valutazione previsti dai principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea fino alla suddetta data, come previsto dal Regolamento dell'Unione Europea n. 1606/2002 del 19 luglio 2012 recepito in Italia dal Decreto Legislativo 28 febbraio 2005 n. 38, ed ai sensi dell'art. 154-ter comma 3 del Testo Unico della Finanza (TUF, D. Lgs. 24/2/1998 n. 58).

Esso costituisce inoltre parte integrante della Relazione finanziaria semestrale ai sensi del comma 2 dell'art. 154-ter del Testo Unico della Finanza (TUF, D. Lgs. 24/2/1998 n. 58).

La Relazione finanziaria semestrale, come prescritto dal comma 2 del richiamato articolo del TUF, comprende il Bilancio semestrale abbreviato, la Relazione intermedia sulla gestione e l'Attestazione prevista dall'art. 154-bis comma 5 dello stesso TUF.

In particolare, il presente bilancio semestrale abbreviato al 30 giugno 2015 è conforme al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34). In base al paragrafo 10 di tale principio la Banca si è avvalsa della facoltà di redigere il bilancio semestrale in versione abbreviata.

Il Bilancio semestrale abbreviato è sottoposto a revisione contabile limitata da parte della Società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. in esecuzione della delibera assembleare del 16 aprile 2013.

Sezione 2 – Principi generali di redazione

La redazione del presente Bilancio semestrale abbreviato è avvenuta, come detto sopra, in conformità ai principi contabili internazionali omologati dalla Commissione Europea.

A livello interpretativo e di supporto nell'applicazione, sono stati utilizzati i seguenti documenti, seppure non tutti omologati dalla Commissione Europea:

  • Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statements emanato dallo IASB nel 2010;
  • Implementation Guidance, Basis for Conclusions, IFRIC ed eventuali altri documenti predisposti dallo IASB o dall'IFRIC (International Financial Reporting Interpretations Committee) a complemento dei principi contabili emanati;
  • i documenti interpretativi sull'applicazione degli IAS/IFRS in Italia predisposti dall'Organismo Italiano di Contabilità (OIC);
  • i documenti ESMA (European Securities and Markets Authority) e Consob che richiamano l'applicazione di specifiche disposizioni negli IFRS;
  • i documenti predisposti dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI).

Il Bilancio semestrale è redatto in forma abbreviata e deve pertanto essere letto unitamente al Bilancio annuale predisposto per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2014.

Il Bilancio semestrale abbreviato è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto, dal Rendiconto finanziario (elaborato applicando il metodo "indiretto") e dalle presenti Note illustrative6 ed è corredato dalla Relazione degli Amministratori sull'andamento della gestione.

Gli Schemi del bilancio sono redatti in unità di euro mentre le Note illustrative, salvo quando diversamente indicato, sono redatte in migliaia di euro; si precisa che, come previsto dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262/2005, non sono state indicate le voci degli schemi di Stato Patrimoniale, Conto Economico e Prospetto della redditività complessiva che non presentano importi né per l'esercizio cui il bilancio si riferisce né per l'esercizio precedente.

Il presente Bilancio semestrale abbreviato è redatto nel presupposto della continuità aziendale, secondo quanto previsto dal principio contabile IAS1, non sussistendo dubbi o incertezze circa la capacità della Banca di proseguire la propria attività e di continuare ad operare come un'entità in funzionamento per il prevedibile futuro (almeno pari a 12 mesi).

I criteri di valutazione adottati sono pertanto coerenti con tale presupposto e rispondono ai principi di competenza, di rilevanza e significatività dell'informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica. Tali criteri non hanno subito modifiche rispetto all'esercizio precedente, ad eccezione di quanto evidenziato nella successiva Sezione A.2 "Parte relativa alle principali voci di bilancio" e alla successiva Sezione 4 – Altri aspetti, con riferimento all'entrata in vigore di nuovi principi ed interpretazioni.

L'attività della Banca non è significativamente soggetta a stagionalità e/o ciclicità.

Sezione 3 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio

Dopo la data del 30 giugno 2015 non si sono verificati eventi che inducano a rettificare le risultanze esposte nel bilancio semestrale abbreviato alla stessa data. Per una descrizione dei fatti di rilievo più significativi avvenuti dopo la chiusura del semestre si rimanda alla specifica sezione della Relazione intermedia sulla gestione.

Il bilancio semestrale abbreviato è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione del 30 luglio 2015 che ne ha autorizzato la diffusione pubblica.

Sezione 4 – Altri aspetti

Nel corso del 2015 sono entrati in vigore i seguenti principi, emendamenti e interpretazioni contabili, applicabili dai bilanci relativi ai periodi che decorrono dal 1° gennaio 2015:

  • Ciclo annuale di miglioramenti 2011 2013 dei principi contabili internazionali (Reg. UE 1361/2014);
  • IFRIC 21 Tributi (Reg. UE 634/2014).

Ove applicabili, tali principi, emendamenti ed interpretazioni contabili non hanno avuto impatti rilevanti sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Banca al 30 giugno 2015.

6 In alcune tabelle sono presenti i seguenti simboli:

(-) indica che la voce è pari a zero o è di un ammontare inferiore ad 1 migliaia di euro;

"X" indica che l'ammontare della voce non è richiesto in accordo con quanto previsto dalla Circolare Banca D'Italia n. 262/2005.

La Commissione Europea ha omologato i seguenti principi contabili non ancora obbligatoriamente applicabili nella redazione del Bilancio semestrale abbreviato al 30 giugno 2015 e non applicati in via anticipata dalla Banca:

  • Ciclo annuale di miglioramenti 2010 2012 dei principi contabili internazionali (Reg. UE 28/2015);
  • Modifiche allo IAS 19 Piani a benefici definiti: contributi dei dipendenti (Reg. UE 29/2015).

Al 30 giugno 2015, infine, lo IASB risulta aver emanato i seguenti principi e interpretazioni contabili o revisioni degli stessi, la cui applicazione è tuttavia subordinata al completamento del processo di omologazione da parte degli organi competenti dell'Unione Europea non ancora conclusosi:

  • IFRS 9 Strumenti finanziari (luglio 2014);
  • IFRS 14 Attività con regolazione tariffaria (gennaio 2014);
  • IFRS 15 Proventi da contratti con la clientela (maggio 2014);
  • Modifiche allo IAS 16 e allo IAS 41: Agricoltura: Piante fruttifere (giugno 2014)
  • Modifiche allo IAS 16 e allo IAS 38: Chiarimenti circa i metodi consentiti di svalutazione e ammortamento (maggio 2014);
  • Modifiche all'IFRS 11: Contabilizzazione dell'acquisto delle partecipazioni in attività a controllo congiunto (maggio 2014);
  • Modifiche allo IAS 27: Il metodo del patrimonio netto nel bilancio separato (agosto 2014);
  • Modifiche all'IFRS 10 e allo IAS 28: Cessione o conferimento di un asset ad una joint venture o collegata (settembre 2014);
  • Ciclo annuale di miglioramenti 2012 2014 dei principi contabili internazionali (settembre 2014);
  • Modifiche allo IAS 1: Disclosure Initiative (dicembre 2014);
  • Modifiche agli IFRS 10, IFRS 12 e allo IAS 28: Applicazione della consolidation exception alle investment entities (dicembre 2014).

Rischi ed incertezze legati all'utilizzo di stime

In conformità agli IFRS, la direzione aziendale deve formulare valutazioni, stime e ipotesi che influenzano l'applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati in bilancio, nonché sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali. Le stime e le relative ipotesi si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie e sono state adottate per stimare il valore contabile delle attività e delle passività che non è facilmente desumibile da altre fonti.

In particolare sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune delle poste valutative iscritte nel bilancio semestrale abbreviato al 30 giugno 2015, così come previsto dai principi contabili. Detti processi sono basati in larga misura su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti in bilancio secondo le regole dettate dalle norme vigenti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale, ossia prescindendo da ipotesi di liquidazione forzata delle poste oggetto di valutazione.

I processi adottati confortano i valori di iscrizione al 30 giugno 2015. Il processo valutativo risulta particolarmente complesso in considerazione della presenza di elementi di incertezza nel contesto macroeconomico e di mercato, caratterizzato sia da importanti livelli di volatilità riscontrabili nei parametri finanziari determinanti ai fini della valutazione, sia da indicatori di deterioramento della qualità del credito ancora elevati.

I parametri e le informazioni utilizzati per la verifica dei valori prima menzionati sono quindi significativamente influenzati da detti fattori che potrebbero registrare rapidi mutamenti ad oggi non prevedibili, talchè non si possono escludere conseguenti effetti sui futuri valori di bilancio.

Le stime e le ipotesi sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni conseguenti a tali revisioni sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nel periodo in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri.

Il rischio di incertezza nella stima è sostanzialmente insito nella determinazione del valore di:

  • fair value relativo agli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi;
  • crediti e, in generale, ogni altra attività/passività finanziaria;
  • trattamento di fine rapporto e altri benefici dovuti ai dipendenti e promotori finanziari;
  • fondi per rischi e oneri;
  • avviamento;
  • fiscalità differita attiva;
  • passività fiscali;

la cui quantificazione è prevalentemente legata sia all'evoluzione del contesto socio-economico nazionale e internazionale, sia all'andamento dei mercati finanziari, che provocano conseguenti riflessi sull'andamento dei tassi, sulla fluttuazione dei prezzi, sulle basi attuariali e, più in generale, sul merito creditizio delle controparti, nonché all'evoluzione e agli sviluppi di contenziosi in essere o potenziali.

Si segnala infine che non vi sono stati mutamenti nei criteri di stima già applicati per la redazione del bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2014.

Contributi a fondi di garanzia e di risoluzione

Ricordiamo infine che la direttiva Europea n. 49/2014, il cui recepimento nelle normative nazionali è previsto nel corso del 2015, relativa ai sistemi di garanzia dei depositi, introduce rilevanti cambiamenti per i fondi nazionali di garanzia precedentemente esistenti. La nuova direttiva, infatti, pur operando in un quadro di sostanziale continuità giuridica, organizzativa ed operativa, richiede l'adozione di un meccanismo di contribuzione "ex ante", ossia volto a costituire un ammontare di risorse obiettivo entro il 2024. I precedenti sistemi di garanzia operanti finora in regime "ex post" (ossia che prevedevano il versamento di contribuzioni per finanziare i singoli interventi operati nei confronti dei depositanti di una banca in difficoltà) dovranno conseguentemente adottare uno schema di finanziamento ex-ante. Tra questi vi è anche il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi a cui aderisce la Banca. Nel primo semestre 2015 non sono stati registrati costi relativi alla suddetta direttiva, non essendo stata ancora recepita in Italia.

Inoltre, la direttiva Europea n. 59/2014 relativa al risanamento e alla risoluzione degli enti creditizi, ha introdotto l'obbligo per gli enti creditizi stessi di operare versamenti al fine di costituire un fondo Europeo di Risoluzione (c.d. "Single Resolution Fund") con l'obiettivo di costituire un ammontare di risorse obiettivo entro il 2024. I costi registrati nel semestre, presentati nella voce "Altre spese amministrative", sono stati pari a 3 milioni di euro, in quanto in Italia la direttiva 59 è già stata sostanzialmente recepita, e corrisponde alla stima del costo annuale dovuto per il 2015 (soggetta ad affinamenti in relazione alla definizione da parte delle Autorità competenti dei criteri di dettaglio afferenti il calcolo dei contributi).

A.2 PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO

Per quanto riguarda i criteri di classificazione e valutazione delle principali voci di bilancio, si rimanda a quanto illustrato nella Parte A.2 della Nota integrativa del bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2014.

In aggiunta a quanto indicato nella citata parte A.2 della Nota integrativa del bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 si precisa che con decorrenza 1° gennaio 2015 è stata rivista da Banca d'Italia la modalità di classificazione delle attività finanziarie deteriorate (vedasi 7° aggiornamento della Circolare n. 272 del 30 luglio 2008 – "Matrice dei conti" emesso dalla Banca d'Italia in data 20 gennaio 2015), allo scopo di allinearla alle nuove definizioni di Non-Performing Exposures e Forbearance introdotte dall'Autorità Bancaria Europea tramite l'emissione del "Final Draft Implementing Technical Standards on Supervisory reporting on forbearance and non-performing exposures" (EBA/ITS /2013/03/rev1 24/7/2014). Le principali novità hanno riguardato l'eliminazione della categoria degli "Incagli", l'eliminazione della categoria delle "Esposizioni ristrutturate", l'introduzione della nuova categoria delle "Inadempienze probabili" ("unlikely to pay") e l'introduzione del concetto di "Forbearance" trasversale a tutte le categorie di crediti, in bonis e deteriorati.

Per omogeneità di confronto sono stati conseguentemente riesposti i dati corrispondenti relativi all'esercizio precedente presentati a fini comparativi.

A.3 INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITA' FINANZIARIE

A.3.1 Attività finanziarie riclassificate: valore di bilancio, fair value ed effetti sulla redditività complessiva Finecobank non ha riclassificato attività finanziare dal portafoglio "detenute per la negoziazione" o "disponibili per la vendita" al portafoglio crediti.

A.3.2 Attività finanziarie riclassificate: effetti sulla redditività complessiva prima del trasferimento Nessun dato da segnalare.

A.3.3 Trasferimento di attività finanziarie detenute per la negoziazione Nessun dato da segnalare.

A.3.4 Tasso di interesse effettivo e flussi finanziari attesi dalle attività riclassificate Nessun dato da segnalare.

A.4 INFORMATIVA SUL FAIR VALUE

Informativa di natura qualitativa

Per quanto riguarda l'informativa di natura qualitativa sul fair value si rimanda a quanto illustrato nella Parte A.4 della Nota integrativa del bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2014.

Informativa di natura quantitativa

Le tabelle seguenti riportano la ripartizione dei portafogli di attività e passività finanziarie valutati al fair value in base ai menzionati livelli, i trasferimenti delle attività e delle passività fra il livello 1 e il livello 2 e le variazioni annue intervenute rispettivamente nelle attività e passività della specie classificate di livello 3.

A.4.5 Gerarchia del fair value

A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

30-giu-15 31-dic-14
Attività/Passività misurate al fair value L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 3.441 2.003 19 2.125 908 21
2. Attività finanziarie valutate al fair value - - - - - -
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 2.238.740 - - 1.695.550 - -
4. Derivati di copertura - 12.706 - - 19.247 -
5. Attività materiali - - - - - -
6. Attività immateriali - - - - - -
Totale 2.242.181 14.709 19 1.697.675 20.155 21
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione 3.851 1.533 1 1.986 1.146 3
2. Passività finanziarie valutate al fair value - - - - - -
3. Derivati di copertura - 45.588 - - 36.993 -
Totale 3.851 47.121 1 1.986 38.139 3

(Importi in migliaia)

Legenda:

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

A.4.5.1.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: trasferimenti tra i livelli della gerarchia del fair value (livello 1 e livello 2)

Nessun dato da segnalare.

A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività finanziarie
valutate al fair
value
Attività finanziarie
disponibili per la
vendita
Derivati di
copertura
Attività materiali Attività
immateriali
1. Esistenze iniziali 21 - - -
-
-
2. Aumenti
2.1 Acquisti 1.328 - - -
-
-
2.2 Profitti imputati a:
2.2.1 Conto Economico 16 - - -
-
-
- di cui plusvalenze 1 - - -
-
-
2.2.2 Patrimonio netto - -
-
-
2.3 Trasferimenti da altri livelli - - - -
-
-
2.4 Altre variazioni in aumento - - - -
-
-
3. Diminuzioni
3.1 Vendite (1.340) - - -
-
-
3.2 Rimborsi - - - -
-
-
3.3 Perdite imputate a:
3.3.1 Conto Economico (6) - - -
-
-
- di cui minusvalenze (3) - - -
-
-
3.3.2 Patrimonio netto - -
-
-
3.4 Trasferimenti ad altri livelli - - - -
-
-
3.5 Altre variazioni in diminuzione - - - -
-
-
4. Rimanenze finali 19 - - -
-
-

(Importi in migliaia)

La sottovoce 2.2.1 Profitti imputati a Conto Economico e 3.3.1 Perdite imputate a Conto Economico delle attività finanziarie confluiscono a conto economico, ove presenti, nelle seguenti voci:

  • Voce 80: Il risultato netto delle attività detenute per la negoziazione;
  • Voce 110: Il risultato netto delle attività finanziarie valutate al fair value;
  • Voce 90: Il risultato netto dell'attività di copertura.

A.4.5.3 Variazioni annue delle passività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

Passività finanziarie
valutate al fair value
Derivati di copertura
3 - -
- - -
1 - -
-
-
- - -
- - -
- - -
- - -
(3) - -
(3) - -
-
- - -
- - -
1 - -
Passività finanziarie
detenute per la
negoziazione
1
-

A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli

di fair value

Totale 17.092.671 - 473.358 16.634.762 15.767.990 - 494.149 15.288.856
4. Passività associate ad attività
in via di dismissione
- - - - - - - -
3. Titoli in circolazione 400.000 - 414.972 - 424.710 - 438.958 -
2. Debiti verso clientela 15.256.498 - 58.386 15.198.589 13.914.712 - 55.191 13.860.288
1. Debiti verso banche 1.436.173 - - 1.436.173 1.428.568 - - 1.428.568
Totale 15.421.329 - 11.180.216 4.568.545 14.590.412 - 9.907.357 5.108.875
5. Attività non correnti e gruppi di
attività in via di dismissione
- - - - - - - -
4. Attività materiali detenute
a scopo di investimento
2.565 - - 4.535 2.621 - - 4.813
3. Crediti verso clientela 835.823 - 1 881.878 695.594 - 1 730.740
sino alla scadenza
2. Crediti verso banche
-
14.582.941
-
-
-
11.180.215
-
3.682.132
-
13.892.197
-
-
-
9.907.356
-
4.373.322
1. Attività finanziarie detenute
value su base non ricorrente VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
al fair value o misurate al fair 30-giu-15 31-dic-14
Attività/Passività non misurate

(Importi in migliaia)

Legenda:

L1 = Livello 1 - L2 = Livello 2 - L3 = Livello 3 - VB = Valore di bilancio

A.5 INFORMATIVA SUL C.D. "DAY ONE PROFIT/LOSS"

L'iscrizione iniziale in bilancio degli strumenti finanziari deve avvenire al loro fair value alla medesima data.

Nel caso degli strumenti finanziari diversi da quelli rilevati al fair value con contropartita a conto economico, il fair value alla data di iscrizione iniziale è normalmente assunto pari all'importo incassato o corrisposto (prezzo di transazione). Analogamente, nel caso degli strumenti finanziari di negoziazione e degli strumenti valutati al fair value di livello 1 e, in molti casi, di livello 2 ove l'iscrizione iniziale vede coincidere fair value – basato su prezzi derivati indirettamente dal mercato – e prezzo di transazione; l'eventuale differenza rispetto all'importo incassato o corrisposto è iscritta a conto economico nelle voci di pertinenza al momento della prima valutazione dello strumento finanziario.

Nel caso di strumenti finanziari di livello 3 il cui fair value viene determinato tramite tecniche di valutazione, il prezzo della transazione, che generalmente rappresenta la migliore stima del fair value in sede di iscrizione iniziale, differisce dal fair value determinato, alla stessa data, sulla base delle tecniche di valutazione utilizzate. In questo caso l'iscrizione iniziale deve sempre avvenire al prezzo, determinando un utile/perdita valutativo ("day-one profit/loss"), la cui iscrizione a conto economico avviene solo in funzione dei cambiamenti dei fattori su cui i partecipanti al mercato basano le loro valutazione nel fissare i prezzi.

Non risultano "day-one profit/loss" dei quali fornire informativa secondo quanto previsto dal paragrafo 28 dell'IFRS 7.

PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVO

Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide – Voce 10

1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

Totale 30-giu-15 Totale 31-dic-14
(a) Cassa 6 5
(b) Depositi liberi presso Banche Centrali - -
Totale 6 5
(Importi in migliaia)

Sezione 2 – Attività finanziarie detenute per la negoziazione – Voce 20

2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica

Voci/Valori Totale 30-giu-15 Totale 31-dic-14
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito 46 - - 44 - -
1.1 Titoli strutturati 3 - - 3 - -
1.2 Altri titoli di debito 43 - - 41 - -
2. Titoli di capitale 6 - 17 9 - 17
3. Quote di O.I.C.R. - - 1 - - 1
4. Finanziamenti - - - - - -
4.1 Pronti contro termine - - - - - -
4.2 Altri - - - - - -
Totale A 52 - 18 53 - 18
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari 3.389 2.003 1 2.072 908 3
1.1 di negoziazione 3.389 2.003 1 2.072 908 3
1.2 connessi con la fair value option - - - - - -
1.3 altri - - - - - -
2. Derivati creditizi - - - - - -
2.1 di negoziazione - - - - - -
2.2 connessi con la fair value option - - - - - -
2.3 altri - - - - - -
Totale B 3.389 2.003 1 2.072 908 3
Totale (A+B) 3.441 2.003 19 2.125 908 21

(Importi in migliaia)

I Derivati finanziari di negoziazione comprendono la valutazione positiva dei contratti CFD Forex, CFD su indici, CFD su tassi di interesse e Futures utilizzati per la copertura gestionale dei CFD, per un importo pari a 1.883 migliaia di euro (920 migliaia di euro al 31 dicembre 2014).

Nel punto B.1.1 Strumenti derivati - Derivati finanziari di negoziazione sono state ricondotte anche le valutazioni positive dei contratti di compravendita a pronti di titoli appartenenti al portafoglio HFT e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way"), per un importo pari a 3.509 migliaia di euro (2.063 migliaia di euro al 31 dicembre 2014).

Sezione 4 – Attività finanziarie disponibili per la vendita – Voce 40

Voci/Valori Totale 30-giu-15 Totale 31-dic-14
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Titoli di debito 2.238.740 - - 1.695.550 - -
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito 2.238.740 - - 1.695.550 - -
2. Titoli di capitale - 5 - - 5
2.1 Valutati al fair value - - - - - -
2.2 Valutati al costo - - 5 - - 5
3. Quote di O.I.C.R. - - - - - -
4. Finanziamenti - - - - - -
Totale 2.238.740 - 5 1.695.550 - 5

4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica

(Importi in migliaia)

I Titoli di capitale valutati al costo sono rappresentati da interessenze azionarie in società nelle quali la Banca non esercita né il controllo né un'influenza significativa, per un importo pari a 5 migliaia di euro. Si tratta di titoli non quotati per i quali il fair value non può essere determinato attendibilmente.

Gli Altri titoli di debito sono emessi da governi, in particolare titoli di Stato Italiano, per un importo di bilancio pari a 1.680.020 migliaia di euro (1.685.157 migliaia di euro al 31 dicembre 2014), titoli di Stato Francese, per un importo di bilancio pari a 10.312 migliaia di euro (10.393 migliaia di euro al 31 dicembre 2014) e titoli di Stato Spagnolo, per un importo di bilancio pari a 548.408 migliaia di euro (acquistati nel corso del 1° trimestre 2015).

Una parte dei titoli di debito classificati nel portafoglio Attività finanziarie disponibili per la vendita risultano impegnati a cauzione di assegni circolari o in garanzia presso terzi per un importo di bilancio pari a 129.400 migliaia di euro.

Sezione 6 – Crediti verso banche – Voce 60

6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica

Tipologia operazioni/Valori Totale 30-giu-15 Totale 31-dic-14
FV FV
VB Livello 1 Livello 2 Livello 3 VB Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Crediti verso Banche Centrali - - - - - - - -
1. Depositi vincolati - X X X - X X X
2. Riserva obbligatoria - X X X - X X X
3. Pronti contro termine - X X X - X X X
4. Altri - X X X - X X X
B. Crediti verso banche 14.582.941 - 11.180.215 3.682.132 13.892.197 - 9.907.356 4.373.322
1. Finanziamenti 3.692.288 - 10.166 3.682.132 4.403.867 - 30.613 4.373.322
1.1 Conti correnti e depositi liberi 1.237.533 X X X 1.476.280 X X X
1.2 Depositi vincolati 2.348.650 X X X 2.894.321 X X X
1.3 Altri finanziamenti: X X X X X X
- Pronti contro termine attivi 1.505 X X X 5.794 X X X
- Leasing finanziario - X X X - X X X
- Altri 104.600 X X X 27.472 X X X
2. Titoli di debito 10.890.653 - 11.170.049 - 9.488.330 - 9.876.743 -
2.1 Titoli strutturati - X X X - X X X
2.2 Altri titoli di debito 10.890.653 X X X 9.488.330 X X X
Totale 14.582.941 - 11.180.215 3.682.132 13.892.197 - 9.907.356 4.373.322

(Importi in migliaia) Legenda

FV = fair value

VB = valore di bilancio

I crediti verso banche per conti correnti e depositi liberi sono costituiti principalmente dai rapporti intrattenuti con UniCredit, per un importo di bilancio pari a 1.202.220 migliaia di euro (1.450.699 migliaia di euro al 31 dicembre 2014), e in misura inferiore dai conti correnti intrattenuti con banche esterne al gruppo per l'operatività in titoli.

I depositi vincolati attivi sono costituiti dal deposito intrattenuto con UniCredit per riserva obbligatoria, per un importo di bilancio pari a 144.022 migliaia di euro (131.855 migliaia di euro al 31 dicembre 2014), oltre a depositi vincolati con UniCredit per un importo di bilancio pari a 2.204.628 migliaia di euro (2.762.466 migliaia di euro al 31 dicembre 2014) stipulati con l'intento di impiegare, con le medesime fasce temporali, la liquidità raccolta tramite le operazioni di pronti contro termine e CashPark con clientela retail e operazioni di pronti contro termine con istituzioni creditizie.

I titoli di debito in portafoglio appartenenti alla categoria "Finanziamenti e Crediti" sono costituiti principalmente da titoli di debito emessi da UniCredit, per un importo di 10.890.650 migliaia di euro (9.488.327 migliaia di euro al 31 dicembre 2014).

Con riferimento all'incremento dei titoli UniCredit in portafoglio rispetto al 31 dicembre 2014, si segnala che nel corso del primo semestre 2015 la Banca ha effettuato quattro operazioni d'investimento della liquidità, per un ammontare complessivo pari a 1.410.000 migliaia di euro, mediante l'acquisto di obbligazioni UniCredit a tasso variabile a mediolungo termine.

Alla data di bilancio non sono presenti attività deteriorate nei confronti di Banche.

Sezione 7 – Crediti verso clientela – Voce 70

Bonis
828.333
Valore di bilancio
Deteriorati
Acquistati
Totale 30-giu-15
Altri
L1 Fair value Totale 31-dic-14 Fair value
Bonis Deteriorati
L2 L3 Acquistati Altri L1 L2 L3
- 7.489 - - 881.878 691.334 - 4.259 - - 730.740
169.916 - 5.510 X X X 128.270 - 2.495 X X X
- 249 X X X 117.987 - 27 X X X
X
- 1.658 X X X 344.812 - 1.653 X X X
- - - X X X - - - X X X
- - - X X X - - - X X X
- 26 X X X 100.265 - 26 X X X
-
X
- - X X X 1 - - X X X
- 7.489 - 1 881.878 691.335 - 4.259 - 1 730.740
-
-
179.511
-
344.989
133.917
1
-
-
1
828.334
46
-
-
- X
X
1
X
X
X
-
X
-
1
-
-
-
-
58
-
-
X
-
X
X
1
X

7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica

Sezione 8 – Derivati di copertura – Voce 80

Voci/Valori FV 30-giu-15 VN FV 31-dic-14 VN
L1 L2 L3 30-giu-15 L1 L2 L3 31-dic-14
A. Derivati finanziari - 12.706 - 400.000 - 19.247 - 889.575
1) Fair value - 12.706 - 400.000 - 19.247 - 889.575
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
3) Investimenti esteri - - - - - - - -
B. Derivati creditizi - - - - - - - -
1) Fair value - - - - - - - -
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
Totale - 12.706 - 400.000 - 19.247 - 889.575

8.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli gerarchici

(Importi in migliaia)

Legenda:

VN = valore nozionale

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

Sezione 9 – Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 90

9.1 Adeguamento di valore delle attività coperte: composizione per portafogli coperti

Adeguamento di valore delle attività coperte/Valori

Totale 30-giu-15 Totale 31-dic-14
1. Adeguamento positivo 26.873 15.641
1.1 di specifici portafogli 26.873 15.641
a) crediti 26.873 15.641
b) attività finanziarie disponibili per la vendita - -
1.2 complessivo - -
2. Adeguamento negativo - (10.614)
2.1 di specifici portafogli - (10.614)
a) crediti - (10.614)
b) attività finanziarie disponibili per la vendita - -
2.2 complessivo - -
Totale 26.873 5.027

Sezione 11 – Attività materiali – Voce 110

11.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo

Attività/Valori Totale 30-giu-15 Totale 31-dic-14
1. Attività di proprietà 8.598 8.271
a) terreni - -
b) fabbricati - -
c) mobili 882 927
d) impianti elettronici 6.635 6.136
e) altre 1.081 1.208
2. Attività acquisite in leasing finanziario - -
a) terreni - -
b) fabbricati - -
c) mobili - -
d) impianti elettronici - -
e) altre - -
Totale 8.598 8.271

(Importi in migliaia)

Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla sezione 11 del conto economico.

11.2 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al costo

Attività/Valori Totale 30-giu-15 Totale 31-dic-14
Valore di Fair value Valore di Fair value
bilancio L1 L2 L3 bilancio L1 L2 L3
1. Attività di proprietà 2.565 - - 4.535 2.621 - - 4.813
a) terreni - - - - - - - -
b) fabbricati 2.565 - - 4.535 2.621 - - 4.813
2. Attività acquisite in
leasing finanziario - - - - - - - -
a) terreni - - - - - - - -
b) fabbricati - - - - - - - -
Totale 2.565 - - 4.535 2.621 - - 4.813

Sezione 12 – Attività immateriali – Voce 120

12.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività

Attività/Valori Totale 30-giu-15 Totale 31-dic-14
Durata definita Durata indefinita Durata definita Durata indefinita
A.1
Avviamento
X 89.602 X 89.602
A.2
Altre attività immateriali
8.030 8.142
A.2.1 Attività valutate al costo:
a) Attività immateriali
generate internamente - - - -
b) Altre attività 8.030 - 8.142 -
A.2.2 Attività valutate al fair value :
a) Attività immateriali
generate internamente - - - -
b) Altre attività - - - -
Totale 8.030 89.602 8.142 89.602

(Importi in migliaia)

La vita utile del software considerata ai fini della determinazione dell'ammortamento è di 3 anni, mentre la vita utile della altre attività immateriali a durata definita è di 5 anni.

Altre informazioni – Impairrment test

Relativamente all'avviamento iscritto in bilancio della Banca, occorre sottolineare che lo stesso riguarda acquisizioni di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi tramite promotori finanziari. Queste attività sono state completamente integrate nell'operatività corrente di FinecoBank, per cui non risulta possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo alla profittabilità complessiva della Banca; ciò significa che ai fini della conferma della congruità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda.

La Banca nel suo complesso costituisce pertanto la cash generation unit (CGU) in relazione alla quale condurre il test di impairment. Infatti, considerato il particolare modello di business di FinecoBank, che prevede una fortissima integrazione fra promotori finanziari e piattaforma trading e banking, nel quale la rete dei promotori finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, che prevede servizi di banking, brokerage ed investing, una contabilizzazione di costi/ricavi allocati alle business unit non è rilevante e significativa.

Come disposto dallo IAS 36, l'impairment test delle attività immateriali a vita utile indefinita deve essere eseguito con cadenza almeno annuale e, comunque, ogni qualvolta vi sia oggettiva evidenza del verificarsi di eventi che ne possano aver ridotto il valore.

Con riferimento al test di impairment, si evidenzia che al 30 giugno 2015 non si rilevano indicatori di impairment dell'avviamento iscritto in bilancio.

E' stata condotta un'analisi qualitativa rispetto alle principali ipotesi utilizzate nell'impairment test svolto con riferimento al 31 dicembre 2014 e, sulla base dei risultati dell'analisi qualitativa condotta, il risultato dell'impairment test al 31 dicembre 2014 è confermato anche con riferimento al 30 giugno 2015. Per ogni altra informazione relativa al test di impairment si rimanda al bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2014.

Si evidenzia inoltre che, in relazione alle quotazioni del titolo FinecoBank, emerge una capitalizzazione di borsa significativamente superiore al patrimonio netto della Banca: rispetto ad un patrimonio netto pari a 531.212 migliaia di euro, il valore attribuito dal mercato alla Banca al 30 giugno 2015 era pari a 4.030.297 migliaia di euro.

Sezione 13 – Le Attività Fiscali e le Passività Fiscali – Voce 130 dell'attivo e voce 80 del passivo

Generalità

La voce "Attività fiscali", pari a 14.629 migliaia di euro, si compone di:

  • "Attività fiscali correnti" per 1.956 migliaia di euro;
  • e
  • "Attività fiscali anticipate" per 12.673 migliaia di euro. Le attività fiscali anticipate sono rappresentate a Stato Patrimoniale al netto delle relative passività fiscali differite e sono di seguito dettagliate:
  • o "Attività fiscali anticipate" in contropartita del conto economico per 34.732 migliaia di euro;
  • o "Attività fiscali anticipate" in contropartita del patrimonio netto per 3.251 migliaia di euro, principalmente a fronte della perdita derivante dalla cessione dei crediti in sofferenza ad Aspra Finance S.p.A., fusa per incorporazione in UniCredit Credit Management Bank S.p.A., iscritta in una riserva negativa di patrimonio netto;
  • o "Passività fiscali differite" in contropartita del conto economico per 22.487 migliaia di euro;
  • o "Passività fiscali differite" in contropartita del patrimonio netto per 2.823 migliaia di euro;

La voce "Passività fiscali", pari a 30.288 migliaia di euro, si compone esclusivamente di "Passività fiscali correnti".

La determinazione delle suddette voci di attivo e passivo risente degli effetti dell'adozione del "consolidato fiscale nazionale", nonché dell'applicazione dei principi contabili IAS/IFRS.

Per quanto riguarda i rischi derivanti da contenziosi o verifiche di natura tributaria, si precisa che non vi sono variazioni rispetto a quanto evidenziato nel bilancio 2014.

Attività e Passività fiscali correnti

Totale 30-giu-15 Totale 31-dic-14
1.956 2.178
30.288 33.358

(Importi in migliaia)

Il consolidato fiscale nazionale

Per il triennio 2013 - 2015 FinecoBank è soggetta, in qualità di consolidata, al c.d. "Consolidato fiscale nazionale" – introdotto dal D.Lgs. 12 dicembre 2003 n. 344 –, che viene effettuato dalla società Capogruppo UniCredit S.p.A..

Attività/Passività fiscali anticipate/differite

In linea con le disposizioni normative e regolamentari vigenti si precisa che:

  • l'apprezzamento delle imposte anticipate ai fini IRES tiene conto dei risultati economici attesi per i futuri esercizi, secondo le determinazioni assunte dai competenti organi societari;

  • la valorizzazione delle imposte anticipate ai fini IRAP avviene sulla base dei risultati economici attesi dalla società nei futuri esercizi, tenendo conto dell'evoluzione del contesto normativo di riferimento;

  • la rilevazione delle imposte differite viene effettuata in tutti i casi in cui se ne verificano i presupposti.

Nella determinazione delle attività e passività fiscali anticipate/differite si è tenuto conto dell'aliquota IRES del 27,5% e dell'aliquota IRAP del 5,57%.

13.1 Attività per imposte anticipate: composizione

Attività/Valori Totale 30-giu-15 Totale 31-dic-14
Accantonamenti in contropartita del conto economico 30.666 35.236
Accantonamenti in contropartita del patrimonio netto 3.251 1.790
Svalutazioni su crediti (di cui alla Legge 214/2011) 4.066 3.839
Totale ante compensazione IAS 12 37.983 40.865
Compensazione con Passività per imposte differite - IAS 12 (25.310) (24.493)
Totale 12.673 16.372
(Importi in migliaia)
13.2 Passività per imposte differite: composizione
Attività/Valori Totale 30-giu-15 Totale 31-dic-14
Accantonamenti in contropartita del conto economico 22.487 21.860
Accantonamenti in contropartita del patrimonio netto 2.823 2.633
Totale ante compensazione IAS 12 25.310 24.493
Compensazione con Attività per imposte anticipate - IAS 12 (25.310) (24.493)
Totale - -

Sezione 15 – Altre attività – Voce 150

15.1 Altre attività: composizione

Totale 30-giu-15 Totale 31-dic-14
Partite viaggianti non attribuite ai conti di pertinenza 1 6
Partite in corso di lavorazione:
- effetti, assegni ed altri documenti 17.372 9.169
- POS e bancomat - 8
- altre partite in corso di lavorazione 13 16
Crediti di funzionamento non connessi
con la prestazione di servizi finanziari 4.490 4.576
Partite definitive non imputabili ad altre voci:
- titoli e cedole da regolare 787 13.494
- competenze da addebitare ai clienti 25.683 28.240
- altre operazioni 15.866 11.866
Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce 130:
- acconti d'imposta 119.031 225.208
- crediti d'imposta 9.931 9.850
- acconti d'imposta su TFR - 14
Crediti per partite in contenzioso non derivanti da operazioni creditizie 119 119
Risconti attivi 24.220 15.109
Migliorie e spese incrementative sostenute su beni di terzi 7.963 9.081
Totale 225.476 326.756

(importi in migliaia)

PASSIVO

Sezione 1 – Debiti verso banche – Voce 10

1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica

Tipologia operazioni/Valori Totale 30-giu-15 Totale 31-dic-14
1. Debiti verso banche centrali - -
2. Debiti verso banche 1.436.173 1.428.568
2.1 Conti correnti e depositi liberi 24.367 89.607
2.2 Depositi vincolati - -
2.3 Finanziamenti 1.411.192 1.337.843
2.3.1 Pronti contro termine passivi 1.411.192 1.337.843
2.3.2 Altri - -
2.4 Debiti per impegni di riacquisto
di propri strumenti patrimoniali - -
2.5 Altri debiti 614 1.118
Totale 1.436.173 1.428.568
Fair value - livello 1 - -
Fair value - livello 2 - -
Fair value - livello 3 1.436.173 1.428.568
Totale fair value 1.436.173 1.428.568

Sezione 2 – Debiti verso clientela – Voce 20

2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica

Tipologia operazioni/Valori Totale 30-giu-15 Totale 31-dic-14
1. Conti correnti e depositi liberi 14.129.672 12.247.454
2. Depositi vincolati 777.921 1.315.731
3. Finanziamenti 274.718 281.178
3.1 Pronti contro termine passivi 274.718 281.178
3.2 Altri - -
4. Debiti per impegni di riacquisto
di propri strumenti patrimoniali - -
5. Altri debiti 74.187 70.349
Totale 15.256.498 13.914.712
Fair value - livello 1 - -
Fair value - livello 2 58.386 55.191
Fair value - livello 3 15.198.589 13.860.288
Totale fair value 15.256.975 13.915.479

(Importi in migliaia)

Sezione 3 – Titoli in circolazione – Voce 30

3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica

Totale 30-giu-15 Totale 31-dic-14
Tipologia operazioni/Valori Valore di Fair value Valore di Fair value
bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Titoli
1. Obbligazioni 400.000 - 414.972 - 424.710 - 438.958 -
1.1 strutturate - - - - - - - -
1.2 altre 400.000 - 414.972 - 424.710 - 438.958 -
2. Altri titoli - - - - - - - -
2.1 strutturati - - - - - - - -
2.2 altri - - - - - - - -
Totale 400.000 - 414.972 - 424.710 - 438.958 -

(Importi in migliaia)

Nel corso del primo semestre 2015 la Banca ha rimborsato titoli emessi per un nominale complessivo di 1.500.000 migliaia di euro e 100.000 migliaia di dollari (già oggetto di riacquisto per un ammontare di 1.500.000 migliaia di euro e 70.000 migliaia di dollari nel corso di esercizi precedenti).

3.2 Dettaglio della voce 30 "Titoli in circolazione": titoli subordinati Nessun dato da segnalare.

Sezione 4 – Passività finanziarie di negoziazione – Voce 40

4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica

Totale 30-giu-15 Totale 31-dic-14
Tipologia operazioni/Valori FV FV
VN L1 L2 L3 FV* VN L1 L2 L3 FV*
A. Passività per cassa
1. Debiti verso banche - - - - - - - - - -
2. Debiti verso clientela 577 222 - - 222 576 - - - -
3. Titoli di debito - - - - X - - - - X
3.1 Obbligazioni - - - - X - - - - X
3.1.1 Strutturate - - - - X - - - - X
3.1.2 Altre obbligazioni - - - - X - - - - X
3.2 Altri titoli - - - - X - - - - X
3.2.1 Strutturati - - - - X - - - - X
3.2.2 Altri - - - - X - - - - X
Totale A 577 222 - - 222 576 - - - -
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari X 3.629 1.533 1 X X 1.986 1.146 3 X
1.1 Di negoziazione X 3.629 1.533 1 X X 1.986 1.146 3 X
1.2 Connessi con la fair value option X - - - X X - - - X
1.3 Altri X - - - X X - - - X
2. Derivati creditizi X - - - X X - - - X
2.1 Di negoziazione X - - - X X - - - X
2.2 Connessi con la fair value option X - - - X X - - - X
2.3 Altri X - - - X X - - - X
Totale B X 3.629 1.533 1 X X 1.986 1.146 3 X
Totale (A+B) X 3.851 1.533 1 X X 1.986 1.146 3 X

(Importi in migliaia)

Legenda

FV = fair value

FV* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione

VN = valore nominale o nozionale

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

I Derivati finanziari di negoziazione comprendono la valutazione negativa dei contratti CFD Forex, CFD su indici, CFD su tassi di interesse e Futures utilizzati per la copertura gestionale dei CFD, pari a 1.678 migliaia di euro (1.138 migliaia di euro al 31 dicembre 2014).

Nel punto B.1.1 Strumenti derivati - Derivati finanziari di negoziazione sono state ricondotte anche le valutazioni negative dei contratti di compravendita a pronti di titoli appartenenti al portafoglio HFT e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way"), pari a 3.486 migliaia di euro (1.997 migliaia di euro al 31 dicembre 2014).

Sezione 6 – Derivati di copertura – Voce 60

Voci/Valori Fair value 30-giu-15 VN Fair value 31-dic-14 VN
L1 L2 L3 30-giu-15 L1 L2 L3 31-dic-14
A. Derivati finanziari - 45.588 - 2.991.889 - 36.993 - 2.559.363
1) Fair value - 45.588 - 2.991.889 - 36.993 - 2.559.363
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
3) Investimenti esteri - - - - - - - -
B. Derivati creditizi - - - - - - - -
1) Fair value - - - - - - - -
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
Totale - 45.588 - 2.991.889 - 36.993 - 2.559.363

6.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli gerarchici

(Importi in migliaia)

Legenda:

VN = valore nozionale

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 2

Sezione 7 – Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 70

7.1 Adeguamento di valore delle passività finanziarie coperte

Adeguamento di valore delle passività coperte/Valori Totale 30-giu-15 Totale 31-dic-14
1. Adeguamento positivo delle passività finanziarie 14.081 9.228
2. Adeguamento negativo delle passività finanziarie - -
Totale 14.081 9.228

(Importi in migliaia)

Sezione 8 – Passività fiscali – Voce 80

Vedi sezione 13 dell'attivo.

Sezione 10 – Altre passività - Voce 100

10.1 Altre passività: composizione

Totale 30-giu-15 Totale 31-dic-14
Deterioramento delle garanzie finanziarie rilasciate 1.416 1.416
Ratei passivi diversi da quelli da capitalizzare
sulle pertinenti passività finanziarie 168 140
Altri debiti relativi al personale dipendente 8.520 6.533
Altri debiti relativi ad altro personale 20 16
Altri debiti relativi ad Amministratori e Sindaci 250 212
Partite viaggianti non attribuite ai conti di pertinenza 2 -
Somme a disposizione della clientela 168 244
Partite in corso di lavorazione:
- bonifici in arrivo 4.167 985
- bonifici in partenza 48.798 41.031
- POS e bancomat 143 132
- altre partite in corso di lavorazione 5.156 218
Debiti di funzionamento non connessi
con la prestazione di servizi finanziari 25.991 25.075
Partite definitive ma non imputabili ad altre voci:
- titoli e cedole da regolare 6.147 18.343
- altre partite 38.571 15.570
Rettifiche per partite illiquide di portafoglio 13.212 15.197
Partite fiscali diverse da quelle imputate a voce 80:
- somme trattenute a terzi quali sostituti d'imposta 21.810 30.615
- altre 42.457 77.102
Risconti passivi 478 403
Contributi previdenziali da versare 4.772 5.576
Debiti per accordi di pagamento basati su proprie azioni 109 -
Totale 222.355 238.808

(Importi in migliaia)

Sezione 11 – Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 110

Il saldo della voce Trattamento di fine rapporto del personale al 30 giugno 2015 ammonta a 4.929 migliaia di euro (4.826 migliaia di euro al 31 dicembre 2014).

La tabella seguente riporta le principali ipotesi attuariali utilizzate ai fini della misurazione della passività.

Descrizione delle principali ipotesi attuariali 30-giu-15 31-dic-14
Tasso di attualizzazione 1,80% 1,60%
Tasso di inflazione atteso 1,10% 1,10%

Per ulteriori informazioni e dettagli su importo, tempistica e incertezza dei flussi finanziari (sensitivities), si rimanda al Bilancio al 31 dicembre 2014.

Sezione 12 – Fondi per rischi e oneri - Voce 120

12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione

Voci/Valori Totale 30-giu-15 Totale 31-dic-14
1. Fondi di quiescenza aziendali - -
2. Altri fondi rischi ed oneri 104.947 118.031
2.1 controversie legali 40.880 49.650
2.2 oneri per il personale 5.894 7.805
2.3 altri 58.173 60.576
Totale 104.947 118.031

(Importi in migliaia)

La voce 2.2 "oneri per il personale" accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e l'ammontare; la relativa componente economica è contabilizzata nelle "Spese per il personale".

Gli Altri fondi rischi ed oneri al punto 2.3 comprende il Fondo di indennità suppletiva di clientela per un importo pari a 44.742 migliaia di euro, rispetto ai 44.114 migliaia di euro al 31 dicembre 2014.

Totale 30-giu-15 Totale 31-dic-14
Controversie legali 40.880 49.650
- Cause in corso 34.015 36.205
- Reclami 6.865 13.445
Oneri per il personale 5.894 7.805
Altri 58.173 60.576
- Indennità suppletiva clientela 44.742 44.114
- Indennità contrattuale e patti di non concorrenza 2.289 2.269
- Vertenze fiscali 7.298 7.298
- Altri fondi 3.844 6.895
Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi 104.947 118.031

(Importi in migliaia)

Fondo rischi ed oneri Totale Utilizzi Trasferimenti Utili (perdite) Accantonamenti Totale
31-dic-14 e altre variazioni attuariali IAS 19R * ** 30-giu-15
Controversie legali 49.650 (8.767) - - (3) 40.880
- Cause in corso 36.205 (1.788) 730 - (1.132) 34.015
- Reclami 13.445 (6.979) (730) - 1.129 6.865
Oneri per il personale 7.805 (3.801) - - 1.890 5.894
Altri 60.576 (2.675) - (1.107) 1.379 58.173
- Indennità suppletiva clientela 44.114 (443) - (1.107) 2.178 44.742
- Indennità contrattuale
e patti di non concorrenza 2.269 - - - 20 2.289
- Vertenze fiscali 7.298 - - - - 7.298
- Altri fondi 6.895 (2.232) - - (819) 3.844
Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi 118.031 (15.243) - (1.107) 3.266 104.947

(Importi in migliaia)

* La voce "Utili (perdite) attuariali IAS 19R" comprende gli utili (perdite) rilevati nella voce "Riserva da valutazione" in applicazione dello IAS 19R. ** La voce "Accantonamenti" comprende alcuni oneri contabilizzati nelle "Spese per il personale" e negli "Interessi passivi e oneri assimilati".

La tabella seguente riporta le principali ipotesi attuariali utilizzate ai fini della misurazione della passività relativa al Fondo indennità supplettiva di clientela.

Descrizione delle principali ipotesi attuariali 30-giu-15 31-dic-14
Tasso di attualizzazione 1,80% 1,60%
Tasso di incremento salariale 2,60% 2,60%

Per ulteriori informazioni e dettagli su importo, tempistica e incertezza dei flussi finanziari (sensitivities), si rimanda al Bilancio al 31 dicembre 2014.

Il Fondo rischi per controversie legale include gli accantonamenti effettuati a fronte di controversie relative a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei promotori finanziari della società, accantonamenti relativi alle controversie in essere con i promotori e alle altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela e altri soggetti.

Il Fondo indennità suppletiva di clientela è costituito a fronte dell'indennità di fine rapporto da riconoscere alla rete dei promotori finanziari, ai sensi dell'art. 1751 del Codice Civile, nel caso di scioglimento del contratto per fatto non imputabile al promotore, quale, ad esempio, il raggiungimento dell'età pensionabile.

La valutazione dell'onere connesso alle obbligazioni in essere a fine periodo è stata effettuata avvalendosi del supporto di un attuario esterno indipendente.

Il Fondo Oneri per il personale accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e l'ammontare; la relativa componente economica è contabilizzata nelle "Spese per il personale".

Il Fondo indennità contrattuale e patti di non concorrenza sono correlati all'operatività di un numero limitato di promotori finanziari e sono previsti contrattualmente. In particolare, il patto di non concorrenza è un'estensione dell'obbligo di fedeltà al termine del rapporto di lavoro che protegge la Banca da un'eventuale attività di concorrenza da parte dell'ex promotore finanziario; l'indennità contrattuale è una speciale indennità che la Banca si impegna a corrispondere al promotore finanziario, che ha esercitato la facoltà di cedere a terzi i diritti e gli obblighi nascenti dal contratto stipulato con la Banca, ove questi, dopo la cessazione del rapporto di lavoro, continui a mantenere un comportamento corretto sotto il profilo etico-professionale nei confronti della Banca, con particolare riguardo al portafoglio clienti. La valutazione dell'onere relativo all'indennità contrattuale è stata effettuata avvalendosi del supporto di un attuario esterno indipendente.

Il Fondo vertenze fiscali è costituito a fronte delle contestazioni ricevute da parte dell'Agenzia delle Entrate in seguito alle verifiche fiscali subite dalla Banca nel corso degli anni.

La Banca, ritenendo di aver calcolato le imposte correttamente e legittimamente, ha presentato ricorso nei diversi gradi di giudizio. Tuttavia, in base alla normativa vigente, occorre effettuare anticipatamente i pagamenti richiesti dall'Amministrazione finanziaria, tramite cartelle esattoriali o avvisi di pagamento, che comprendono sia le maggiori imposte oggetto di contestazione sia le sanzioni e relativi interessi.

Nel suddetto fondo rischi ed oneri sono stati accantonati gli importi anticipati all'erario a fronte dei pagamenti effettuati e presunti per sanzioni, interessi e l'onere che verrà presuntivamente sostenuto a fronte delle spese legali da sostenere nei diversi gradi di giudizio.

Per maggiori dettagli si rinvia alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 4 – Rischi operativi - paragrafo "Rischi derivanti da contenziosi e verifiche di natura tributaria" delle Note illustrative.

Gli Altri fondi sono costituiti, principalmente, a fronte di rischi legati al business e all'operatività della Banca. Il fondo accoglie, in particolare, gli accantonamenti effettuati a fronte di campagne di marketing e di fidelizzazione del cliente.

Sezione 14 – Patrimonio dell'impresa – Voce 130, 150, 160, 170, 180, 190 e 200

14.1 "Capitale" e "Azioni proprie": composizione

Il capitale sociale ammonta a 200.150.191,89 euro interamente versato, composto da 606.515.733 azioni ordinarie di nominali 0,33 euro.

Voci / Valori Totale 30-giu-15 Totale 31-dic-14
1. Capitale sociale 200.150 200.070
2. Sovrapprezzi di emissione 1.934 1.934
3. Riserve 235.114 198.081
- Riserva legale 40.030 33.061
- Riserva straordinaria 164.464 142.739
- Altre riserve 30.620 22.281
4. (Azioni proprie) - -
5. Riserve da valutazione 310 2.262
6. Strumenti di capitale - -
7. Utile (Perdita) d'esercizio 93.704 149.907
Totale 531.212 552.254

(Importi in migliaia)

In seguito alla delibera del Consiglio di Amministrazione del 9 febbraio 2015, che ha dato esecuzione al piano "2014 Plan Key People" approvato dall'Assemblea degli Azionisti del 5 giugno 2014, il capitale sociale è stato aumentato a titolo gratuito per un importo pari a 79.761,00 euro, corrispondente a n. 241.700 azioni ordinarie, con conseguente riduzione delle riserve da utili disponibili.

La delibera Assembleare del 23 aprile 2015 ha approvato la destinazione dell'utile dell'esercizio 2014, pari a 149.907 migliaia di euro, come segue:

  • alla Riserva Legale per 6.969 migliaia di euro;
  • alla Riserva Straordinaria per 21.635 migliaia di euro;
  • agli Azionisti per 121.303 migliaia di euro, pari a 0,2 euro per azione.

14.2 Capitale – Numero azioni: variazioni annue

Voci/tipologie Ordinarie Altre
A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio
- interamente liberate 606.274.033 -
- non interamente liberate - -
A.1 Azioni proprie (-) - -
A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali 606.274.033 -
B. Aumenti
B.1 Nuove emissioni
- a pagamento:
- operazioni di aggregazioni di imprese - -
- conversione di obbligazioni - -
- esercizio di warrant - -
- altre - -
- a titolo gratuito
- a favore dei dipendenti 241.700 -
- a favore degli amministratori - -
- altre - -
B.2 Vendita di azioni proprie - -
B.3 Altre variazioni - -
C. Diminuzioni
C.1 Annullamento - -
C.2 Acquisto di azioni proprie - -
C.3 Operazioni di cessione di imprese - -
C.4 Altre variazioni - -
D. Azioni in circolazione: rimanenze finali 606.515.733 -
D.1 Azioni proprie (+) -
D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio - -
- interamente liberate
- non interamente liberate
606.515.733
-
-
-

14.3 Capitale: altre informazioni

Le azioni non sono soggette a diritti, privilegi o vincoli; non vi sono azioni riservate per emissione sotto opzione e contratti di vendita.

14.4 Riserve di utili: altre informazioni

Le riserve di utili sono costituite dalla Riserva legale, per un ammontare pari a 40.030 migliaia di euro, dalla Riserva straordinaria, per un ammontare pari a 164.464 migliaia di euro, dalla Riserva per azioni proprie da acquistare, per un ammontare pari a 14.953 migliaia di euro e dalla Riserva connessa ai piani Equity Settled, per un ammontare pari a 15.667 migliaia di euro.

Sezione 15 – Altre informazioni

1 Garanzie rilasciate e impegni

Operazioni Importo 30-giu-15 Importo 31-dic-14
1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria 291.958 292.124
a) Banche 291.361 291.361
b) Clientela 597 763
2) Garanzie rilasciate di natura commerciale 4 4
a) Banche 4 4
b) Clientela - -
3) Impegni irrevocabili a erogare fondi 453.351 158.159
a) Banche 1.496 -
i) a utilizzo certo 1.496 -
ii) a utilizzo incerto - -
b) Clientela 451.855 158.159
i) a utilizzo certo 451.855 158.159
ii) a utilizzo incerto - -
4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti:
vendite di protezione - -
5) Attività costituite in garanzia di
obbligazioni di terzi - -
6) Altri impegni - -
Totale 745.313 450.287

(importi in migliaia)

Le garanzie di natura finanziaria verso banche sono comprensive di n. 5 fideiussioni rilasciate su richiesta di UniCredit, a tempo indeterminato, per un importo complessivo di 256.065 migliaia di euro e dall'impegno nei confronti del Fondo Interbancario Tutela Depositi per interventi ancora da deliberare, per un importo di 36.713 migliaia di euro, al netto degli accantonamenti per impegni e garanzie per 1.416 migliaia di euro.

Gli impegni irrevocabili a erogare fondi sono relativi, principalmente, alle operazioni di compravendita a pronti di titoli da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").

2. Attività costituite in garanzia di proprie passività e impegni

Portafogli Importo 30-giu-15 Importo 31-dic-14
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - -
2. Attività finanziarie valutate al fair value - -
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita - -
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - -
5. Crediti verso banche 116.875 205.909
6. Crediti verso clientela - -
7. Attività materiali - -
Totale 116.875 205.909

(Importi in migliaia)

Le attività costituite in garanzia di proprie passività e impegni riportate nei "Crediti verso banche" sono costituite da emissioni obbligazionarie di UniCredit, appartenenti alla categoria "Finanziamenti e Crediti", utilizzate per realizzare operazioni passive di pronti contro termine con l'obbligo per il cessionario di rivendita a termine delle attività oggetto della transazione; i titoli risultano impegnati per tutta la durata dell'operazione di pronti contro termine.

Aggiungiamo che Finecobank ha impegnato, a cauzione di assegni circolari oppure dato in garanzia presso terzi per l'operatività sui mercati esteri, una parte dei titoli di debito emessi da governi, in particolare titolo di Stato Italiani e titoli di Stato Francesi, appartenenti alla categoria Attività disponibili per la vendita, per un importo di bilancio di 129.400 migliaia di euro (126.717 migliaia di euro al 31 dicembre 2014). I titoli risultano impegnati fino al momento in cui la Banca decide di cessare l'operatività a fronte della quale sono stati posti a cauzione o garanzia.

3. Informazioni sul leasing operativo

In relazione ai contratti di locazione non cancellabili in essere, i pagamenti futuri ammontano a:

  • 1.995 migliaia di euro fino a dodici mesi;
  • 362 migliaia di euro da uno a cinque anni.

Non vi sono operazioni di subleasing.

4. Operazioni di prestito titoli

FinecoBank svolge attività di prestito titoli con continuità e sistematicità, con l'obiettivo di ottimizzare il rendimento del portafoglio dei clienti, soddisfare le richieste delle controparti istituzionali e ottenere un profitto per la Banca. FinecoBank opera in qualità di prestatario, prendendo in prestito i titoli dai propri clienti, e li utilizza per operazioni di pronti contro termine passivi e operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro con clientela retail ed istituzionale interessata al possesso temporaneo dei titoli. A fronte delle operazioni di prestito titoli garantite da altri titoli, che non trovano rappresentazione nelle passività o negli impegni di bilancio, FinecoBank ha costituito in garanzia emissioni obbligazionarie di UniCredit, appartenenti alla categoria "Finanziamenti e Crediti"; a tal fine la banca ha depositato in un dossier dedicato presso la banca depositaria titoli di debito emessi da UniCredit per un ammontare superiore ai titoli presi in prestito dai clienti, con lo scopo di fornire una garanzia in monte.

Il valore nominale dei titoli sottostanti tali operazioni non iscritti nell'attivo ammonta complessivamente a 1.143.693 migliaia di euro, così dettagliato:

Tipologia titoli (valore nominale al 30 giugno 2015)
Ceduti in pronti contro
Titoli ricevuti in prestito da: Ceduti termine passivi Altre finalità
Banche - - -
Società finanziarie 1 2.326 -
Assicurazioni - - -
Imprese non finanziarie - 3.419 -
Altri soggetti 575 1.137.297 75
Totale valore nominale 576 1.143.042 75

(Importi in migliaia)

Tipologia titoli (fair value al 30 giugno 2015)
Ceduti in pronti contro
Titoli ricevuti in prestito da: Ceduti termine passivi Altre finalità
Banche - - -
Società finanziarie - 2.398 -
Assicurazioni - - -
Imprese non finanziarie - 4.624 -
Altri soggetti - 1.397.340 117
Totale fair value - 1.404.362 117

PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

SEZIONE 1 – GLI INTERESSI – Voce 10 e 20

1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

Voci/Forme tecniche Titoli di debito Finanziamenti Altre operazioni Totale
30-giu-15
Totale
30-giu-14
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 1 - - 1 1
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 9.999 - - 9.999 4.918
3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - -
4. Crediti verso banche 90.906 7.888 - 98.794 126.181
5. Crediti verso clientela - 15.992 - 15.992 14.533
6. Attività finanziarie valutate al fair value - - - - 5
7. Derivati di copertura - - 3.669 3.669 4.084
8. Altre attività - - - - -
Totale interessi attivi 100.906 23.880 3.669 128.455 149.722

(Importi in migliaia)

Gli interessi maturati sulle attività deteriorate, relative esclusivamente alla voce Crediti verso clientela, ammontano a 313 migliaia di euro, 173 migliaia di euro al 30 giugno 2014.

1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre operazioni Totale
30-giu-15
Totale
30-giu-14
1. Debiti verso banche centrali - - - - -
2. Debiti verso banche (252) - - (252) (3.499)
3. Debiti verso clientela (9.388) - - (9.388) (30.282)
4. Titoli in circolazione - (711) - (711) -
5. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -
6. Passività finanziarie valutate al fair value - - - - -
7. Altre passività e fondi - - - - (1)
8. Derivati di copertura - - - - -
Totale interessi passivi (9.640) (711) - (10.351) (33.782)

SEZIONE 2 – LE COMMISSIONI – Voci 40 e 50

2.1 Commissioni attive: composizione

Tipologia servizi/Valori Totale 30-giu-15 Totale 30-giu-14
(a) garanzie rilasciate 32 30
(b) derivati su crediti - -
(c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 228.953 181.290
1. negoziazione di strumenti finanziari 44.550 40.852
2. negoziazione di valute - -
3. gestioni di portafogli - -
3.1. individuali - -
3.2. collettive - -
4. custodia e amministrazione di titoli 134 150
5. banca depositaria - -
6. collocamento di titoli 18.076 13.801
7. attività di ricezione e trasmissione ordini 6.997 6.788
8. attività di consulenza 13.223 7.507
8.1. in materia di investimenti 13.223 7.507
8.2. in materia di struttura finanziaria - -
9. distribuzione di servizi di terzi: 145.973 112.192
9.1. gestioni di portafogli 126.903 100.046
9.1.1 individuali 36 75
9.1.2 collettive 126.867 99.971
di cui commissioni di mantenimento di quote di fondi
comuni di investimento 125.873 99.205
9.2. prodotti assicurativi 19.061 12.143
9.3. altri prodotti 9 3
(d) servizi di incasso e pagamento 13.974 13.483
(e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione - -
(f ) servizi per operazioni di factoring - -
(g) esercizio di esattorie e ricevitorie - -
(h) attività di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione - -
(i) tenuta e gestione dei conti correnti 2.542 2.693
(j) altri servizi 2.358 2.288
Totale 247.859 199.784

(Importi in migliaia)

A partire dal 31 dicembre 2014 le commissioni di mantenimento percepite dalle società prodotto a seguito del collocamento delle quote di fondi comuni di investimento sono state indicate nel punto 9.1.2 "gestioni di portafogli collettive". Per omogeneità di confronto sono state riclassificate anche le commissioni del primo semestre 2014, per un importo di 99.205 migliaia di euro.

2.3 Commissioni passive: composizione

$2$ on dzi $\Lambda$ lolori
Servizi/Valori Totale 30-giu-15 Totale 30-giu-14
(a) garanzie ricevute - (15)
(b) derivati su crediti - -
(c) servizi di gestione e intermediazione: (113.634) (93.345)
1. negoziazione di strumenti finanziari (4.122) (3.839)
2. negoziazione di valute (103) (102)
3. gestioni di portafogli: - -
3.1 proprie - -
3.2 delegate a terzi - -
4. custodia e amministrazione di titoli (2.284) (2.024)
5. collocamento di strumenti finanziari - -
6. offerta fuori sede di titoli, prodotti e servizi (107.125) (87.380)
(d) servizi di incasso e pagamento (8.409) (8.100)
(e) altri servizi (150) (149)
(f) operazioni di prestito titoli (1.037) (1.146)
Totale (123.230) (102.755)

(Importi in migliaia)

SEZIONE 3 – Dividendi e proventi simili – Voce 70

3.1 Dividendi e proventi simili: composizione

Voci/Proventi Totale 30-giu-15 Totale 30-giu-14
Dividendi Proventi da
quote di O.I.C.R.
Dividendi Proventi da
quote di O.I.C.R.
A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2 - 4 -
B. Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - -
C. Attività finanziarie valutate al fair value - - - -
D. Partecipazioni - X - X
Totale 2 - 4 -

SEZIONE 4 – Il risultato netto dell'attività di negoziazione – Voce 80

4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione

Al 30 giugno 2015

Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze Utili da Minusvalenze Perdite da Risultato netto
(A) negoziazione (B) (C) negoziazione (D) [(A+B)-(C+D)]
1. Attività finanziarie di negoziazione 1 57.392 (1) (52.667) 4.725
1.1 Titoli di debito - 26 (1) (21) 4
1.2 Titoli di capitale 1 57.353 - (52.646) 4.708
1.3 Quote di O.I.C.R. - 13 - - 13
1.4 Finanziamenti - - - - -
1.5 Altre - - - - -
2. Passività finanziarie di negoziazione 11 - - (5) 6
2.1 Titoli di debito - - - - -
2.2 Debiti - - - - -
2.3 Altre 11 - - (5) 6
3. Altre attività e passività finanziarie:
differenze di cambio X X X X 6.545
4.Strumenti derivati 3.874 22.408 (3.897) (14.476) 17.023
4.1 Derivati finanziari: 3.874 22.408 (3.897) (14.476) 17.023
- Su titoli di debito e tassi di interesse 14 699 (19) (444) 250
- Su titoli di capitale e indici azionari 3.860 20.981 (3.878) (13.717) 7.246
- Su valute e oro X X X X 9.114
- Altri - 728 - (315) 413
4.2 Derivati su crediti - - - - -
Totale 3.886 79.800 (3.898) (67.148) 28.299

(Importi in migliaia)

Al 30 giugno 2014

Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze Utili da Minusvalenze Perdite da Risultato netto
(A) negoziazione (B) (C) negoziazione (D) [(A+B)-(C+D)]
1. Attività finanziarie di negoziazione 4 30.514 (227) (28.318) 1.973
1.1 Titoli di debito 1 21 - (7) 15
1.2 Titoli di capitale 3 30.491 (227) (28.296) 1.971
1.3 Quote di O.I.C.R. - 2 - (15) (13)
1.4 Finanziamenti - - - - -
1.5 Altre - - - - -
2. Passività finanziarie di negoziazione 18 - - - 18
2.1 Titoli di debito - - - - -
2.2 Debiti - - - - -
2.3 Altre 18 - - - 18
3. Altre attività e passività finanziarie:
differenze di cambio X X X X 1.877
4.Strumenti derivati 3.857 9.719 (3.419) (5.659) 8.999
4.1 Derivati finanziari: 3.857 9.719 (3.419) (5.659) 8.999
- Su titoli di debito e tassi di interesse 18 142 (12) (66) 82
- Su titoli di capitale e indici azionari 3.839 9.394 (3.407) (5.526) 4.300
- Su valute e oro X X X X 4.501
- Altri - 183 - (67) 116
4.2 Derivati su crediti - - - - -
Totale 3.879 40.233 (3.646) (33.977) 12.867

SEZIONE 5 – Il risultato netto dell'attività di copertura – Voce 90

5.1 Risultato netto dell'attività di copertura: composizione

Componenti reddituali/Valori Totale 30-giu-15 Totale 30-giu-14
A. Proventi relativi a:
A.1 Derivati di copertura del (fair value) 7.690 179.635
A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) 22.180 24.728
A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) 211 40.795
A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - -
A.5 Attività e passività in valuta - -
Totale proventi dell'attività di copertura (A) 30.081 245.158
B. Oneri relativi a:
B.1 Derivati di copertura del (fair value) (22.625) (186.794)
B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) (2.619) (45.791)
B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) (5.064) (12.573)
B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - -
B.5 Attività e passività in valuta - -
Totale oneri dell'attività di copertura (B) (30.308) (245.158)
C. Risultato netto dell'attività di copertura (A-B) (227) -

(Importi in migliaia)

SEZIONE 6 – Utili (Perdite) da cessione/riacquisto – Voce 100

6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

Totale 30-giu-15 Totale 30-giu-14
Voci/Componenti reddituali Utili Perdite Risultato
netto
Utili Perdite Risultato
netto
Attività finanziarie
1. Crediti verso banche - - - 78.805 (29.646) 49.159
2. Crediti verso clientela - - - - - -
3. Attività finanziarie
disponibili per la vendita - - - - - -
3.1 Titoli di debito - - - - - -
3.2 Titoli di capitale - - - - - -
3.3 Quote di O.I.C.R. - - - - - -
3.4 Finanziamenti - - - - - -
4. Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza - - - - - -
Totale attività - - - 78.805 (29.646) 49.159
Passività finanziarie
1. Debiti verso banche - - - - - -
2. Debiti verso clientela - - - - - -
3. Titoli in circolazione - - - 29.408 (78.571) (49.163)
Totale passività - - - 29.408 (78.571) (49.163)

(Importi in migliaia)

Gli utili e le perdite da cessione e riacquisto al 30 giugno 2014, il cui risultato netto complessivo ammontava a -4 migliaia di euro, erano stati realizzati a fronte della vendita ad UniCredit di titoli emessi dalla stessa e classificati nel portafoglio "Finanziamenti e Crediti" e dal riacquisto di titoli emessi dalla Banca e sottoscritti da UniCredit.

SEZIONE 7 – Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value – Voce 110

7.1 Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value: composizione Nessun dato da segnalare al 30 giugno 2015.

Al 30 giugno 2014

Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze
(A)
Utili da
realizzo (B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
realizzo (D)
Risultato netto
[(A+B)-(C+D)]
1. Attività finanziarie - 19 - (1) 18
1.1 Titoli di debito - 19 - (1) 18
1.2 Titoli di capitale - - - - -
1.3 Quote di O.I.C.R. - - - - -
1.4 Finanziamenti - - - - -
2. Passività finanziarie - - - - -
2.1 Titoli di debito - - - - -
2.2 Debiti verso banche - - - - -
2.3 Debiti verso clientela - - - - -
3. Attività e passività finanziarie in valuta:
differenze di cambio X X X X -
4. Derivati creditizi e finanziari - - - - -
Totale - 19 - (1) 18

(Importi in migliaia)

SEZIONE 8 – Le rettifiche/riprese di valore netto per deterioramento – Voce 130

8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione

Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2)
Operazioni/Componenti reddituali Specifiche Specifiche Di portafoglio Totale Totale
Cancellazioni Altre Di portafoglio A B A B 30-giu-15 30-giu-14
A. Crediti verso banche - - - - - - -
-
-
- Finanziamenti - - - - - - -
-
-
- Titoli di debito - - - - - - -
-
-
B. Crediti verso clientela (86) (2.995) (439) 141 625 - 57 (2.697) (1.331)
Crediti deteriorati acquistati - - - - - - -
- Finanziamenti - - X - - - X - -
- Titoli di debito - - X - - - X - -
Altri crediti (86) (2.995) (439) 141 625 - 57 (2.697) (1.331)
- Finanziamenti (86) (2.995) (439) 141 625 - 57 (2.697) (1.331)
- Titoli di debito - - - - - - -
-
-
C. Totale (86) (2.995) (439) 141 625 - 57 (2.697) (1.331)

(Importi in migliaia)

Legenda

A = Da interessi

B = Altre riprese

8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione Nessun dato da segnalare.

8.3 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione Nessun dato da segnalare.

8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione

Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2)
Operazioni/Componenti reddituali Specifiche Specifiche Di portafoglio Totale Totale
30-
Cancellazioni Altre Di portafoglio A B A B 30-giu-15 giu-14
A. Garanzie rilasciate - - - - - - - - -
B. Derivati su crediti - - - - - - - - -
C. Impegni ad erogare fondi - - - - - - - - -
D. Altre operazioni - - - - 4 - - 4 40
E. Totale - - - - 4 - - 4 40

(Importi in migliaia)

Legenda

A = Da interessi

B = Altre riprese

SEZIONE 9 – Le spese amministrative – Voce 150

9.1 Spese per il personale: composizione

Tipologia di spese/Valori Totale 30-giu-15 Totale 30-giu-14
1) Personale dipendente (36.661) (30.886)
a) salari e stipendi (23.793) (21.481)
b) oneri sociali (6.531) (5.790)
c) indennità di fine rapporto (489) (390)
d) spese previdenziali - -
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale (51) (67)
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili:
- a contribuzione definita - -
- a benefici definiti - -
g) versamenti ai fondi di previdenza complementari esterni:
- a contribuzione definita (1.466) (1.237)
- a benefici definiti - -
h) costi derivanti da accordi di pagamento
basati su propri strumenti patrimoniali (2.509) (386)
i) altri benefici a favore di dipendenti (1.822) (1.535)
2) Altro personale in attività (71) (51)
3) Amministratori e sindaci (500) (456)
4) Personale collocato a riposo - -
5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende 99 54
6) Rimborsi di spese per dipendenti distaccati presso la società (49) (496)
Totale (37.182) (31.835)

(Importi in migliaia)

Nella voce h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali sono stati ricondotti i costi sostenuti da FinecoBank per accordi di pagamento basati su strumenti finanziari emessi da FinecoBank e strumenti finanziari emessi da UniCredit.

9.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti: costi e ricavi Nessun dato da segnalare.

9.4 Altri benefici a favore dei dipendenti

Tipologia di spese / Valori Totale 30-giu-15 Totale 30-giu-14
Incentivi all'esodo (1) (2)
Piano medico (490) (358)
Buoni pasto (449) (377)
Premi di anzianità - (247)
Altri (882) (552)
Totale (1.822) (1.536)

9.5 Altre spese amministrative: composizione

Totale 30-giu-15 Totale 30-giu-14
1) IMPOSTE INDIRETTE E TASSE (45.180) (38.502)
2) COSTI E SPESE DIVERSE
A) Spese di pubblicità - Marketing e comunicazione (12.741) (11.977)
Comunicazioni su mass media (9.608) (9.283)
Marketing e promozioni (2.989) (2.617)
Sponsorizzazioni (125) (58)
Convention e comunicazione interna (19) (19)
B) Spese relative al rischio creditizio (803) (598)
Spese recupero crediti (400) (369)
Informazioni commerciali e visure (403) (229)
C) Spese indirette relative al personale (17.127) (9.155)
Formazione del personale (106) (259)
Noleggio auto e altre spese personale (21) (22)
Spese promotori finanziari (16.722) (8.532)
Spese di viaggio (246) (311)
Fitti passivi per immobili ad uso del personale (32) (31)
D) Spese relative all'ICT (14.111) (13.741)
Spese hardware - affitto e manutenzione (1.645) (2.157)
Spese software - affitto e manutenzione (3.255) (3.001)
Sistemi di comunicazione ICT (1.600) (1.592)
Service ICT: personale esterno (3.221) (3.327)
Infoprovider finanziari (4.390) (3.664)
E) Consulenze e servizi professionali (1.575) (5.086)
Consulenza relativa ad attività ordinarie (375) (408)
Consulenze per strategia, evoluzione del business e
ottimizzazione organizzativa (150) (2.125)
Spese legali - (1.315)
Cause legali (1.050) (1.238)
F) Spese relative agli immobili (10.113) (10.535)
Service area immobiliare (345) (343)
Manutenzione mobili, macchine, impianti (124) (125)
Manutenzione locali (550) (528)
Fitti passivi per locazione immobili (7.770) (8.455)
Pulizia locali (269) (265)
Utenze (1.055) (819)
G) Altre spese di funzionamento (17.279) (17.397)
Servizi di sicurezza e sorveglianza (210) (185)
Contazione e trasporto valori (1) -
Spese postali e trasporto documenti (1.392) (1.250)
Servizi amministrativi e logistici (7.510) (7.409)
Assicurazioni (1.814) (1.816)
Stampati e cancelleria (270) (292)
Diritti, quote e contributi ad associazioni (5.796) (5.642)
Altre spese amministrative (286) (803)
H) Contributo ex-ante al Fondo di Risoluzione Unico (3.000) -
Totale (121.929) (106.991)

(Importi in migliaia)

A partire dal 2015 sono stati introdotti dalle direttive Europee n. 49 e 59 del 2014 gli schemi di contribuzione relativi a Deposit Guarantee Schemes (DGS) e Single Resolution Fund (SRF), i quali si aggiungono ai pre-esistenti sistemi locali di tutela dei depositi. I costi registrati nel semestre, presentati nella voce 9.5 "Altre spese amministrative" punto H), sono stati pari a 3 milioni di euro e si riferiscono al SRF, in quanto in Italia la direttiva 59 è già stata sostanzialmente recepita, e corrisponde alla stima del costo annuale dovuto per il 2015 (soggetta ad affinamenti in relazione alla definizione da parte delle Autorità competenti dei criteri di dettaglio afferenti il calcolo dei contributi).

Non sono stati registrati costi relativi alla direttiva 49, non essendo stata la stessa ancora recepita in Italia (per maggiori chiarimenti si rimanda alla Parte A – Politiche contabili, Sezione 4 – Altri Aspetti. "Contributi a fondi di garanzia e di risoluzione" delle presenti Note illustrative).

SEZIONE 10 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 160

10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione

Totale 30-giu-15 Totale 30-giu-14
Accantonamenti Riattribuzioni Totale Accantonamenti Riattribuzioni Totale
Controversie legali (4.837) 4.840 3 (7.770) 6.710 (1.060)
Fondo indennità suppletiva clientela (2.178) - (2.178) (1.856) - (1.856)
Altri fondi rischi ed oneri (21) 1.267 1.246 (38) 3 (35)
Totale (7.036) 6.107 (929) (9.664) 6.713 (2.951)

(Importi in migliaia)

SEZIONE 11 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 170

11.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione

Attività/Componente reddituale Ammortamento
(a)
Rettifiche di valore
per deterioramento (b)
Riprese di valore
(c)
Risultato netto
30-giu-15 (a+b-c)
Risultato netto
30-giu-14
A. Attività materiali
A.1 Di proprietà (1.736) - - (1.736) (1.607)
- Ad uso funzionale (1.680) - - (1.680) (1.551)
- Per investimento (56) - - (56) (56)
A.2 Acquisite in leasing finanziario - - - -
- Ad uso funzionale - - - - -
- Per investimento - - - - -
Totale (1.736) - - (1.736) (1.607)

(Importi in migliaia)

SEZIONE 12 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 180

12.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione

Attività/Componente reddituale Ammortamento
(a)
Rettifiche di valore
per deterioramento (b)
Riprese di valore
(c)
Risultato netto
30-giu-15 (a+b-c)
Risultato netto
30-giu-14
A. Attività immateriali
A.1 Di proprietà (2.454) - - (2.454) (2.335)
- Generate internamente all'azienda - - - - -
- Altre (2.454) - - (2.454) (2.335)
A.2 Acquisite in leasing finanziario
Totale (2.454) - - (2.454) (2.335)

SEZIONE 13 – Gli altri oneri e proventi di gestione – Voce 190

13.1 Altri oneri di gestione: composizione

Tipologia/Valori Totale 30-giu-15 Totale 30-giu-14
Rimborsi e abbuoni (46) (127)
Penali, ammende e sentenze sfavorevoli (3.719) (628)
Migliorie e spese incrementative sostenute su immobili di terzi (1.606) (1.566)
Migliorie e spese incrementative sostenute su immobili del gruppo (1) (6)
Insussistenze di attività (416) (409)
Altri oneri di gestione (67) (446)
Totale (5.855) (3.182)

(Importi in migliaia)

Le insussistenze di attività comprendono i costi sostenuti per frodi con carte di credito per un importo pari a 407 migliaia di euro (396 migliaia di euro al 30 giugno 2014).

13.2 Altri proventi di gestione: composizione

Tipologia/Valori Totale 30-giu-15 Totale 30-giu-14
Recupero di spese: 42.388 37.542
- recupero spese accessorie - altre 158 198
- recuperi di imposta 42.230 37.344
Fitti attivi da investimenti immobiliari 116 115
Altri proventi dell'esercizio corrente 1.043 1.500
Totale 43.547 39.157

(Importi in migliaia)

SEZIONE 18 – Le imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente – Voce 260

18.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione

Componenti reddituali/Valori Totale 30-giu-15 Totale 30-giu-14
1.
Imposte correnti (-)
(42.917) (36.839)
2.
Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-)
- (1.900)
3.
Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+)
- -
3.bis Riduzione delle imposte corrente dell'esercizio per crediti
d'imposta di cui alla legge n. 214/2011 (+) - -
4.
Variazione delle imposte anticipate (+/-)
(4.327) (1.550)
5.
Variazione delle imposte differite (+/-)
(627) (667)
6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+/-4+/-5) (47.871) (40.956)

SEZIONE 20 – Altre informazioni

1.1 Denominazione Capogruppo UniCredit S.p.A. Iscrizione al Registro delle Imprese di Roma Iscritta all'Albo delle Banche Capogruppo del Gruppo Bancario UniCredit - Albo dei Gruppi Bancari cod. 2008.1

1.2 Sede Capogruppo

Sede Sociale: Roma, via A. Specchi, 16 - Direzione Generale: Milano, Piazza Gae Aulenti

1.3 I principali dati reddituali, patrimoniali e di struttura della Capogruppo

La Banca è soggetta alla direzione e coordinamento di UniCredit S.p.A. pertanto, ai sensi dell'art. 2497 bis comma 4 del Codice Civile, si riportano i dati essenziali dell'ultimo bilancio approvato della stessa.

UniCredit S.p.A. – Stato patrimoniale riclassificato al 31 dicembre 2014

ATTIVO 31-dic-14
Cassa e disponibilità liquide 2.325
Attività finanziarie di negoziazione 16.166
Crediti verso banche 21.866
Crediti verso clientela 220.649
Investimenti finanziari 108.026
Coperture 10.468
Attività materiali 2.583
Avviamenti -
Altre attività immateriali 1
Attività fiscali 12.047
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 55
Altre attività 4.627
Totale dell'attivo 398.813

(Importi in milioni)

PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 31-dic-14
Debiti verso banche 31.703
Raccolta da clientela e titoli 282.099
Passività finanziarie di negoziazione 13.020
Passività finanziarie valutate al fair value -
Coperture 11.455
Fondi per rischi ed oneri 2.047
Passività fiscali 224
Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione -
Altre passività 10.092
Patrimonio 48.173
- capitale e riserve
- riserve da valutazione (attività disponibili per la vendita - copertura dei flussi finanziari - su
47.369
piani a benefici definiti) 724
- utile (perdita) netto 80
Totale del passivo e del patrimonio netto 398.813

(Importi in milioni)

Unicredit S.p.A. – Conto economico riclassificato esercizio 2014

31-dic-14
Interessi netti
Dividendi e altri proventi su partecipazioni
Commissioni nette
Risultato negoziazione, coperture e fair value
Saldo altri proventi/oneri
4.350
1.381
3.746
439
8
MARGINE D'INTERMEDIAZIONE 9.924
Spese per il personale
Altre spese amministrative
Recuperi di spesa
Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali
(3.158)
(2.883)
602
(134)
Costi operativi (5.573)
RISULTATO LORDO DI GESTIONE 4.351
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni (2.796)
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 1.555
Accantonamenti per rischi ed oneri
Oneri di integrazione
Profitti netti da investimenti
(132)
17
(939)
UTILE (PERDITA) LORDO
DELL'OPERATIVITA' CORRENTE
501
Imposte sul reddito dell'esercizio
Rettifiche di valore su avviamenti
(421)
-
UTILE NETTO 80

(Importi in milioni)

SEZIONE 21 – Utile per azione

21.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito

L'utile base per azione è stato calcolato dividendo l'utile netto per la media delle azioni ordinarie in circolazione nel corso del primo semestre.

1-gen-2015 / 30-giu-2015 1-gen-2014 / 30-giu-2014
Utile netto del periodo (migliaia di euro) 93.704 73.862
Numero medio delle azioni in circolazione
Numero medio delle azioni in circolazione (comprese
606.475.450 606.274.033
potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo) 610.224.010 606.274.033
Utile per azione base 0,15 0,12
Utile per azione diluito 0,15 0,12

PARTE E – INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA

Premessa

Al fine di garantire una efficace ed efficiente gestione dei rischi assunti, il processo di Risk Management è strutturato in coerenza con le scelte organizzative effettuate dal Gruppo e con quanto previsto dalle Istruzioni di Vigilanza per le Banche in materia di sistema dei controlli interni.

Il presidio ed il controllo dei rischi sono assicurati dalla funzione Risk Management della Banca in collaborazione con l'omologa funzione di Capogruppo che esercita il proprio ruolo di indirizzo, coordinamento e controllo dei rischi in ottica di Gruppo. Il modello organizzativo prevede uno specifico punto di riferimento per l'Italia nella funzione Chief Risk Officer, di seguito CRO, Italy della Capogruppo, cui sono assegnate le responsabilità relative ai rischi di credito, rischi operativi e rischi reputazionali del perimetro Italia, nonché del coordinamento manageriale delle funzioni di Risk Management presso le Entità italiane del Gruppo, tra cui FinecoBank.

A FinecoBank è affidata la responsabilità dei presidi di primo e di secondo livello, con particolare riferimento alla verifica che il livello dei rischi, individualmente assunti, sia compatibile con le indicazioni della Capogruppo, con la dotazione patrimoniale e le regole di vigilanza prudenziale.

Come ausilio alla lettura, al termine di questo capitolo è riportato un glossario esplicativo dei termini utilizzati.

Struttura organizzativa

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank ("Consiglio") è deputato a stabilire gli indirizzi strategici e le linee guida delle impostazioni organizzative ed operative, sovrintendendo e controllando la puntuale esecuzione delle medesime all'interno dei profili di rischio assegnati. È compito del Consiglio promuovere una cultura aziendale che valorizzi la funzione di controllo, nel rispetto delle indicazioni e dei principi contenuti nelle Istruzioni di Vigilanza, definire ed approvare le modalità attraverso cui i rischi siano rilevati e valutati ed approvare gli orientamenti strategici e le politiche di gestione del rischio. Il Consiglio, inoltre, verifica che l'assetto dei controlli interni sia coerente con la propensione al rischio stabilita ed approva le politiche per il governo dei rischi.

All'Amministratore Delegato e Direttore Generale sono conferiti dal Consiglio specifici poteri in tutti i settori dell'attività della Banca. Tali poteri sono da esercitarsi nel rispetto della normativa di riferimento ed entro i limiti delle direttive della Capogruppo e delle strategie, indirizzi, massimali, modalità di assunzione dei rischi e con le modalità operative disciplinate dalle informative di riferimento. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale predispone le misure necessarie ad assicurare l'istituzione ed il mantenimento di un Sistema di Controllo Interno efficiente ed efficace.

Il CRO Department, in linea con le indicazioni e le linee guida della Capogruppo, è responsabile delle attività di credit operations e dell'attività di Risk Management. L'informativa, a diversi livelli, è fornita agli Organi Strategici (Amministratore Delegato e Direttore Generale, Consiglio di Amministrazione, Comitato Audit e Parti Correlate e Comitato Rischi). In relazione alle indicazioni del Secondo Pilastro di Basilea, sono inoltre oggetto di controllo e di reporting i rischi reputazionali, di business e, in collaborazione con il CFO, i rischi di liquidità.

Il CRO ed il CFO, hanno la responsabilità di proporre ed adattare il Risk Appetite Framework di Gruppo alla realtà di FinecoBank e di definire, in coerenza con le strategie e gli obiettivi aziendali, gli indirizzi e le politiche in materia di gestione dei rischi, coordinandone e verificandone l'attuazione da parte delle unità preposte, anche nei diversi ambiti societari.

Il CRO Department assicura il presidio del profilo di rischio complessivo della Banca monitorando le esposizioni delle diverse tipologie di rischio, coerentemente con le metodologie definite dalla Capogruppo.

La Unit Risk Management è deputata a prevenire e monitorare i rischi della Banca nelle sue diverse componenti. In particolare il Risk Management effettua un controllo dei rischi di credito, di mercato ed operativi ai quali la Banca è esposta. L'attività del Risk Management comporta altresì il monitoraggio dei rischi di business, reputazionale e di liquidità. La Unit Risk Management supporta il CRO, per quanto di competenza del Department, nelle attività di monitoraggio e di informativa agli Organi Strategici.

In considerazione della complessità dell'attività svolta dalla Banca e della significatività dei rischi connessi, il Consiglio della Banca ha ritenuto opportuno costituire il Comitato Audit e Parti Correlate, per il controllo interno, costituito da membri non esecutivi dello stesso Board e con il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

La struttura di governance aziendale in tema di rischi prevede l'istituzione del Comitato Rischi che definisce le strategie per la mitigazione e la valutazione di ogni tipologia di rischio, nell'ambito delle direttive impartite dalla Capogruppo, approva e valida le procedure interne ed i manuali operativi in materia di rischi.

Infine, la partecipazione al Comitato Prodotti del CRO e del Responsabile del Risk Management permette di presidiare i rischi collegati alle nuove attività di business nonché creare e diffondere la cultura del rischio nelle diverse aree funzionali della Banca.

Sezione 1 – Rischio di credito

Informazioni di natura qualitativa

1. Aspetti generali

Obiettivo di FinecoBank è quello di fornire un'adeguata gamma di prodotti che possa soddisfare e fidelizzare la clientela mediante una offerta competitiva e completa. Lo sviluppo dei prodotti e l'offerta si conciliano con il mantenimento della qualità del portafoglio e, comunque, con adeguati processi che consentano di monitorare la redditività.

Gli impieghi si sviluppano sia con nuovi prodotti, o con la declinazione di quelli esistenti, sia presidiando le quote di mercato raggiunte. I fattori che generano il rischio di credito sono determinati da politiche di accettazione e di valutazione del merito creditizio che sono sempre adeguatamente correlate al rapporto rischio/rendimento del prodotto nonché in linea con la Propensione al Rischio (Risk Appetite) stabilita dal Consiglio di Amministrazione.

La qualità del portafoglio, costantemente monitorata e supportata da strumenti di mitigazione del rischio, è presidiata con modelli di scoring che contribuiscono alla valutazione in erogazione rendendola omogenea e controllata. Il monitoraggio del portafoglio e la sua segmentazione per prodotto e anzianità consentono, oltre ad un adeguato controllo sui livelli di rischiosità, la comprensione delle migliori strategie in erogazione. L'individuazione di eventuali aree di maggior rischio consentono interventi sia sui sistemi automatizzati di valutazione sia sulle normative di erogazione, con la possibilità di agire, in via preventiva, per la limitazione del rischio di credito.

Nel corso del primo semestre 2015 l'attività creditizia ha continuato ad essere concentrata nella concessione di linee di fido, in massima parte garantite da asset, nella emissione di carte di credito a saldo a favore della clientela correntista e nella erogazione di prestiti personali.

Nel corso del semestre lo stock dei crediti erogati alla clientela ordinaria mostra un incremento in seguito all'aumento della concessione di linee di fido del prodotto "Fido con Mandato a Vendere su Amministrato e Sicav": il cliente, con tale prodotto, può ottenere una linea di credito rapportata all'entità dei titoli di sua proprietà. L'offerta ha l'obiettivo di soddisfare esigenze di liquidità della clientela affluent evitando disinvestimenti.

Le scelte di investimento della liquidità aziendale sono guidate da un approccio prudente volto al contenimento dei rischi di credito e prevedono principalmente depositi con UniCredit S.p.A. nonché la sottoscrizione di emissioni obbligazionarie della stessa. Al fine di ottimizzare la gestione della liquidità a breve, nel primo semestre 2015, FinecoBank ha inoltre acquistato 500 milioni di euro di titoli di Stato spagnoli; tali strumenti hanno integrato le riserve di liquidità della Banca, costituite da titoli di Stato italiani e francesi.

FinecoBank ha inoltre emanato ed approvato la policy "Rischio emittente negli strumenti obbligazionari – Contingency Plan" volta a definire principi e regole per un'efficiente e completa valutazione, controllo e limitazione del rischio emittente associato agli strumenti obbligazionari presenti nel portafoglio bancario di FinecoBank. Come stabilito nella policy, il Risk Management di FinecoBank monitora una serie di indicatori per analizzare l'esposizione al rischio emittente nel portafoglio della Banca; attraverso la loro analisi è possibile individuare il sorgere di situazioni anomale e valutare la necessità di intraprendere azioni correttive, per fronteggiare un deterioramento della posizione del portafoglio.

2. Politiche di gestione del rischio di credito

2.1 Aspetti organizzativi

Il processo creditizio è articolato nelle seguenti fasi:

  • valutazione del merito creditizio;
  • concessione/erogazione del credito;
  • controllo andamentale dei crediti;
  • gestione dei crediti deteriorati;
  • misurazione e controllo dei rischi.

La valutazione del merito creditizio diretta all'accertamento delle capacità di rimborso dei richiedenti è effettuata da apposite Unità Operative centralizzate e specializzate per le diverse linee di prodotto erogate alla clientela (prestiti personali, carte di credito, linee di fido). Gli uffici incaricati provvedono alla ricezione della richiesta, alla valutazione della attendibilità della documentazione, alla valutazione della situazione patrimoniale e reddituale, alla raccolta di informazioni anche mediante consultazione di dati pubblici, banche dati private e dati di sistema quali le informazioni rivenienti dalla centrale dei rischi di Banca d'Italia e dalla anagrafe di Gruppo.

Per la concessione dei crediti oltre, naturalmente, alla valutazione di merito creditizio, i servizi dedicati valutano la compatibilità delle richieste della clientela rispetto alla loro situazione globale; considerano le dimensioni della richiesta e, se del caso, concordano con il Cliente una nuova richiesta; valutano eventuali garanzie, le perfezionano, le collegano alle linee di credito e le conservano in modo adeguato ed in linea con gli appositi processi. Da ultimo, i soggetti delegati deliberano o respingono le richieste sulla base dei poteri conferiti o inviano le richieste al deliberante superiore.

Il controllo andamentale dei crediti è finalizzato, per le linee di fido concesse, a verificare la persistenza delle condizioni economiche del Cliente e del garante che hanno determinato la delibera. Tale verifica può essere supportata dalla raccolta di dati aggiornati e di informazioni di sistema e talvolta di banche dati private. Il controllo si svolge secondo processi stabiliti e con cadenza temporale costante con variazioni operative sulla base dell'importo della linea concessa.

In linea con i principi generali previsti dall'Organo di Vigilanza si provvede alla classificazione dei crediti sulla base del livello di deterioramento che può essere stabilito secondo criteri qualitativi o quantitativi.

La gestione dei crediti deteriorati è diretta ad assumere tutte le iniziative necessarie per ricondurre i crediti alla normalità o al recupero degli stessi in presenza di situazioni che impediscano il prosieguo del rapporto. Tutta l'attività è definita da appositi processi diversificati per forma tecnica, importo, persistenza dello sconfino o per la presenza di asset finanziari del Cliente eventualmente offerti a garanzia. L'attività di credit collection è svolta sia mediante forme di sollecito svolte direttamente da Finecobank sia mediante forme di sollecito e di esazione svolte con il supporto di società esterne specializzate ed autorizzate.

Da ultimo, l'attività di gestione è anche finalizzata alla previsione di perdita su base analitica che è costantemente aggiornata sulla base dell'evoluzione delle azioni di recupero o in base ad informazioni raccolte nel corso delle azioni stesse.

La misurazione ed il controllo dei rischi creditizi avviene in fase di valutazione con il supporto di strumenti di scoring che analizzano i profili socio-demografici dei clienti effettuando una valutazione delle singole controparti su base statistica ed integrando tale valutazione da un lato con il supporto dei credit bureau per la migliore conoscenza di dati pubblici e privati, e dall'altro con le informazioni di sistema rivenienti dalla centrale rischi di Banca d'Italia. Il controllo avviene, inoltre, con la sistematica valutazione delle performaces del portafoglio crediti al fine, da un lato di valutare le perdite attese, e dall'altro di intervenire sulle politiche di concessione qualora fosse necessario.

2.1.1 Fattori che generano il rischio di credito

Nello svolgimento della propria attività creditizia FinecoBank è esposta al rischio che i crediti possano, a causa del deteriorarsi delle condizioni finanziarie dell'obbligato, non essere onorati alla scadenza e debbano pertanto essere svalutati in tutto o in parte. Tale rischio è sempre inerente all'attività tradizionale di erogazione del credito, a prescindere dalla forma tecnica in cui si estrinseca. Le principali cause d'inadempienza sono riconducibili al venir meno dell'autonoma capacità del prenditore di assicurare il rimborso del debito.

Oltre alle attività di concessione ed erogazione del credito, FinecoBank è esposta all'ulteriore rischio di controparte per tutta le attività di regolamento e di pre-regolamento con le controparti istituzionali e bancarie necessarie per lo svolgimento del business. Si definisce infatti come rischio di controparte il rischio che la controparte di una delle transazioni risulti inadempiente prima del regolamento definitivo dei flussi finanziari della transazione stessa. Le controparti di tali transazioni potrebbero risultare inadempienti a causa di insolvenza, eventi politici ed economici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni.

Altre operazioni che comportano rischio di controparte sono:

  • sottoscrizione di contratti derivati;
  • compravendite di titoli, "futures", valute;
  • detenzione di titoli di terzi.

Generano inoltre "Rischio di Credito Non Tradizionale" le operazioni leva/short effettuate con prestito titoli. Le operazioni leva/short effettuate con prestito titoli, anche in presenza di stop loss automatici effettuati all'interno dei margini, possono generare rischio di credito in mancanza di liquidità del titolo (ad esempio, in caso di eventi traumatici che pregiudichino il normale funzionamento dei mercati) e/o margine non sufficiente. Per prevenire tali eventi sono periodicamente sviluppate analisi di scenario volte a valutare gli impatti e porre in essere opportune politiche di mitigazione.

FinecoBank controlla e gestisce lo specifico rischio di ciascuna controparte ed il rischio complessivo del portafoglio crediti attraverso processi, strutture e regole volte ad indirizzare, controllare e standardizzare la valutazione e la gestione di tale rischio, in linea con i principi e le best practices di Gruppo ed in grado di dispiegare la loro efficacia in tutte le fasi del ciclo economico.

FinecoBank comunica alla Capogruppo ogni informazione utile alla valutazione, da parte della stessa, di ciascuna controparte FIBS ("Istituzioni Finanziarie, Banche e Sovereign") con la quale FinecoBank ha intenzione di detenere dei rapporti e nei confronti della quale è prevista la definizione di un limite di rischio (plafond) entro il quale il Gruppo intende operare.

La valutazione è effettuata nell'ambito dei limiti di rischio assegnati al Gruppo Economico di appartenenza della controparte, ossia considerando l'esposizione del Gruppo nei riguardi di tutti i soggetti giuridicamente o economicamente collegati alla controparte. Al termine della valutazione FinecoBank riceve dalla Capogruppo un plafond di rischio da monitorare.

2.2 Sistema di gestione, misurazione e controllo

La valutazione del rischio di credito in erogazione è supportata da sistemi automatizzati di valutazione (c.d sistemi di credit scoring). Tali sistemi sono inoltre integrati con tutte le informazioni ed evidenze disponibili: dati pubblici e privati rivenienti da Credit Bureau, flussi di Centrale Rischi o richieste di prima informazione a Banca d'Italia, anagrafe di Gruppo con i dati relativi a posizioni condivise con altre banche del Gruppo ed altre informazioni andamentali sulla clientela storicizzate da FinecoBank. L'attenzione in fase di erogazione è sempre posta alla possibilità di sfruttare, al meglio, tutte le informazioni relative alla clientela fornite dalla Banca, dal Gruppo e dal Sistema.

La raccolta di eventuali garanzie, la loro valutazione ed i margini tra il fair value della garanzia e la somma concessa sono di semplice supporto per la mitigazione del rischio di credito, ma non esiste una rilevante correlazione positiva tra il valore della garanzia finanziaria ed il merito creditizio del richiedente.

Le svalutazioni collettive del portafoglio crediti "in bonis" sono determinate con il calcolo dei tassi di migrazione, mediante matrici di transizione, sia da crediti performing a non performing sia per singolo stato di classificazione (esposizioni scadute deteriorate, inadempienza probabile, sofferenza) combinando il tasso di decadimento ottenuto con le percentuali di recupero attese calcolate analiticamente per le sofferenze e tenendo conto di eventuali garanzie di supporto.

La valutazione globale dei rischi del portafoglio, al fine di individuare la sostenibilità dell'attività ed i margini di remunerazione, è effettuata sia con l'ausilio di uno strumento condiviso con Capogruppo (Credit Tableau de Bord) che contiene tutti i principali indicatori di rischio ed i rapporti più significativi tra le grandezze espresse, sia con l'ausilio di specifici report di prodotto che individuano i trend dei tassi di decadimento suddivisi per periodo di erogazione e per livello di default.

Il monitoraggio del rischio di credito assunto nell'ambito dell'attività di gestione del portafoglio di negoziazione è realizzato attraverso la scomposizione per classe di rating e per settore degli emittenti che determinano la rischiosità implicita dei contratti.

2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito

Al fine di mitigare il rischio nelle varie forme di concessione dei crediti sono acquisite diverse forme di garanzia reale. Pegni su azioni, obbligazioni, fondi di investimento, assicurazioni e titoli di stato assistono, infatti, aperture di credito in conto corrente, mentre è assai rara l'iscrizione di ipoteca di primo grado.

2.4 Attività finanziarie deteriorate

La classificazione dei crediti a esposizioni scadute deteriorate, inadempienza probabile o sofferenza è allineata ai criteri definiti da Banca d'Italia ed ai limiti definiti da Capogruppo ed è diversificata per tipologia di prodotto. La classificazione a sofferenza, legata all'insolvenza del cliente, è sempre analitica e definita sulla base dell'andamento delle azioni per il recupero dei crediti. Analitica è anche la previsione di perdita per le posizioni classificate.

Per gli scoperti di conto il criterio di classificazione è correlato alla effettuazione di attività volte al recupero dei crediti o alla vendita forzosa di titoli per la compensazione del credito.

Le derubricazioni dei crediti e, quindi, il passaggio da uno stato ad un altro verso classificazioni di minore rilevanza sono autorizzate soltanto in caso di completo pagamento dello scaduto considerato rispetto al piano di ammortamento originale oppure in caso di consistenti versamenti concordati che inducono a ritenere molto probabile il rientro della esposizione debitoria.

Le procedure di gestione dei crediti ad andamento anomalo prevedono le azioni che devono essere effettuate per il recupero dei crediti ordinate per anzianità di scaduto.

Informazioni di natura quantitativa

A. Qualità del credito

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e in bonis: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica e territoriale

A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)

Portafogli / qualità Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute
Esposizioni
scadute
deteriorate non deteriorate
Altre attività Totale
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - - 5.438 5.438
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - - 2.238.740 2.238.740
3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - - -
4. Crediti verso banche - - - - 14.582.941 14.582.941
5. Crediti verso clientela 3.353 414 3.722 25.717 802.617 835.823
6. Attività finanziarie valutate al fair value - - - - - -
7. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - -
8. Derivati di copertura - - - - 12.706 12.706
Totale 30 giugno 2015 3.353 414 3.722 25.717 17.642.442 17.675.648
Totale 31 dicembre 2014 3.159 457 643 17.941 16.283.415 16.305.615

(Importi in migliaia)

Al 30 giugno 2015 non sono presenti crediti acquistati deteriorati.

A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)

Attività deteriorate In bonis Totale
Portafoglio / qualità Esposizione Rettifiche Esposizione Esposizione Rettifiche di Esposizione (esposizione
lorda specifiche netta lorda portafoglio netta netta)
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - X X 5.438 5.438
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - 2.238.740 - 2.238.740 2.238.740
3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - - - -
4. Crediti verso banche - - - 14.582.941 - 14.582.941 14.582.941
5. Crediti verso clientela 25.283 (17.794) 7.489 836.326 (7.992) 828.334 835.823
6. Attività finanziarie valutate al fair value - - - X X - -
7. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - - -
8. Derivati di copertura - - - X X 12.706 12.706
Totale 30 giugno 2015 25.283 (17.794) 7.489 17.658.007 (7.992) 17.668.159 17.675.648
Totale 31 dicembre 2014 22.498 (18.239) 4.259 16.286.691 (7.610) 16.301.356 16.305.615

(Importi in migliaia)

Al 30 giugno 2015 non sono presenti esposizioni creditizie verso clientela in bonis oggetto di rinegoziazione nell'ambito di accordi collettivi e non sono presenti crediti acquistati deteriorati.

I crediti oggetto di rinegoziazione concesse dalla singola banca ammontano a 198 migliaia di euro (al netto delle rettifiche di valore), di cui 92 migliaia di euro deteriorati e 106 migliaia di euro in bonis.

Le esposizioni scadute non deteriorate, pari a 25.717 migliaia di euro (17.941 migliaia di euro al 31 dicembre 2014), sono suddivise per anzianità di scaduto come segue:

  • attività scadute da 1 giorno fino a 90 giorni per 21.551 migliaia di euro (17.644 migliaia di euro al 31 dicembre 2014);

  • attività scadute da 90 giorni fino a 180 giorni per 4.166 migliaia di euro (206 migliaia di euro al 31 dicembre 2014);

  • non vi sono attività scadute da 180 giorni fino a 1 anno (86 migliaia di euro al 31 dicembre 2014);

  • non vi sono attività scadute da oltre 1 anno (5 migliaia di euro al 31 dicembre 2014).

Le altre esposizioni in bonis riportate nella tabella A.1.2 risultano tutte non scadute.

A.1.3 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti

Tipologia esposizioni / valori Esposizione
lorda
Rettifiche di
valore specifiche
Rettifiche di
valore di portafoglio
Esposizione
netta
A. Esposizioni per cassa
a) Sofferenze - - X -
b) Inadempienze probabili - - X -
c) Esposizioni scadute deteriorate - - X -
d) Altre attività 14.582.977 X - 14.582.977
Totale A 14.582.977 - - 14.582.977
B. Esposizioni fuori bilancio
a) Deteriorate - - X -
b) Altre 420.105 X (1.416) 418.689
Totale B 420.105 - (1.416) 418.689
(Importi in migliaia)

Nella tabella sopra esposta nella voce B. "Esposizioni fuori bilancio" è stato incluso il rischio di controparte connesso con le operazioni in pronti contro termine passive rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" definita nella normativa prudenziale, per un importo pari a 113.291 migliaia di euro.

Non sono state effettuate operazioni di prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia di denaro con banche.

A.1.4 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde Nessun dato da segnalare.

A.1.5 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive Nessun dato da segnalare.

A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti

Tipologia esposizioni / valori Esposizione
lorda
Rettifiche di
valore specifiche
Rettifiche di
valore di portafoglio
Esposizione
netta
A. Esposizioni per cassa
a) Sofferenze 18.588 (15.235) X 3.353
b) Inadempienze probabili 1.225 (811) X 414
c) Esposizioni scadute deteriorate 5.470 (1.748) X 3.722
d) Altre attività 3.075.075 X (7.992) 3.067.083
Totale A 3.100.358 (17.794) (7.992) 3.074.572
B. Esposizioni fuori bilancio
a) Deteriorate 20 - X 20
b) Altre 509.057 X - 509.057
Totale B 509.077 - - 509.077

(Importi in migliaia)

Nella tabella sopra esposta nella voce B. "Esposizioni fuori bilancio" è stato incluso il rischio di controparte connesso con l'operatività in prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli e con le operazioni in pronti contro termine passive rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" definita nella normativa prudenziale, per un importo pari a 413.355 migliaia di euro.

Non sono state effettuate operazioni di prestito titoli senza garanzia di denaro ovvero senza garanzia costituita da altri titoli con clientela.

A.1.7 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

Causali / Categorie Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni
Scadute
A. Esposizione lorda iniziale 19.845 1.381 1.272
di cui: esposizioni cedute non cancellate - - -
B. Variazioni in aumento 1.855 2.050 8.728
B.1 ingressi da esposizioni creditizie in bonis 128 200 8.350
B.2 trasferimenti da altre categorie
di esposizioni deteriorate 1.642 1.516 -
B.3 altre variazioni in aumento 85 334 378
C. Variazioni in diminuzione (3.112) (2.206) (4.530)
C.1 uscite verso esposizioni creditizie in bonis - (242) (362)
C.2 cancellazioni (2.752) (12) (3)
C.3 incassi (346) (375) (2.557)
C.4 realizzi per cessioni - - -
C.4 bis perdite da cessioni - - -
C.5 trasferimenti ad altre categorie
di esposizioni deteriorate - (1.571) (1.587)
C.6 altre variazioni in diminuzione (14) (6) (21)
D. Esposizione lorda finale 18.588 1.225 5.470
di cui: esposizioni cedute non cancellate - - -

(Importi in migliaia)

In seguito alla rivisitazione delle modalità di classificazione delle attività finanziarie deteriorate (vedasi 7° aggiornamento della Circolare n. 272 del 30 luglio 2008 – "Matrice dei conti" emesso dalla Banca d'Italia in data 20 gennaio 2015), con decorrenza 1° gennaio 2015, allo scopo di allinearla alle nuove definizioni di Non-Performing Exposures introdotte dall'Autorità Bancaria Europea tramite l'emissione del "Final Draft Implementing Technical Standards on Supervisory reporting on forbearance and non-performing exposures" (EBA/ITS /2013/03/rev1 24/7/2014), le esposizioni lorde classificate al 31 dicembre 2014 fra gli "Incagli" sono state ricondotte per 1.381 migliaia di euro nelle "Inadempienze probabili" e per 12 migliaia di euro nelle "Esposizioni scadute".

A.1.8 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive

Causali / Categorie Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni
Scadute
A. Rettifiche complessive iniziali (16.686) (928) (625)
di cui: esposizioni cedute non cancellate - - -
B. Variazioni in aumento (1.679) (642) (1.617)
B.1 rettifiche di valore (868) (599) (1.617)
B.1 bis perdite da cessione - - -
B.2 trasferimenti da altre categorie
di esposizioni deteriorate (803) (43) -
B.3 altre variazioni in aumento (8) - -
C. Variazioni in diminuzione 3.130 759 493
C.1 riprese di valore da valutazione 246 84 189
C.2 riprese di valore da incasso 132 47 71
C.2 bis utili da cessione - - -
C.3 cancellazioni 2.752 12 3
C.4 trasferimenti ad altre categorie
di esposizioni deteriorate - 616 230
C.5 altre variazioni in diminuzione - - -
D. Rettifiche complessive finali (15.235) (811) (1.749)
di cui: esposizioni cedute non cancellate - - -

(Importi in migliaia)

In seguito alla rivisitazione delle modalità di classificazione delle attività finanziarie deteriorate sopra descritta, le rettifiche di valore complessive classificate al 31 dicembre 2014 fra gli" Incagli" sono state ricondotte per 928 migliaia di euro nelle "Inadempienze probabili" e per 8 migliaia di euro nelle "Esposizioni scadute".

Informativa relativa alle esposizioni Sovrane

La Banca è esposta nei confronti del debito sovrano di alcuni Paesi avendo investito parte delle proprie attività in titoli di debito emessi da governi e, in particolare, titoli dello Stato italiano, Stato spagnolo e Stato francese. La tabella seguente indica il valore nominale, il valore di bilancio e il fair value di tali esposizioni al 30 giugno 2015.

Valore nominale al Valore di bilancio al Fair value al % sulla voce
30-giu-15 30-giu-15 30-giu-15 di bilancio
Esposizioni verso lo Stato Italiano 1.580.005 1.680.027 1.680.027
Attività finanziarie detenute per la negoziazione 5 7 7 0,13%
Attività finanziarie disponibili per la vendita 1.580.000 1.680.020 1.680.020 75,04%
Esposizioni verso lo Stato Spagnolo 500.000 548.408 548.408
Attività finanziarie disponibili per la vendita 500.000 548.408 548.408 24,50%
Esposizioni verso lo Stato Francese 10.000 10.312 10.312
Attività finanziarie disponibili per la vendita 10.000 10.312 10.312 0,46%
Totale esposizioni Sovrane 2.090.005 2.238.747 2.238.747

(Importi in migliaia)

Nella tabella seguente vengono indicati i rating al 30 giugno 2015 forniti dalle società Fitch Ratings, Moody's e Standard & Poor's per gli Stati sovrani in relazione ai quali la Banca è esposta al 30 giugno 2015.

Italia Spagna Francia
MOODY'S Baa2 Baa2 Aa1
FITCH RATINGS BBB+ BBB+ AA
STANDARD & POOR'S BBB- BBB AA

Al 30 giugno 2015 l'incidenza dell'investimento in titoli di debito emessi da Stati sovrani è pari al 12,4% del totale dell'attivo della Banca.

Tra i titoli di debito emessi da Stati sovrani detenuti dalla Banca non vi sono titoli di debito strutturati.

La Banca, pertanto, risulta esposta ai movimenti dei titoli di debito pubblico italiano, spagnolo e francese. Eventuali tensioni sul mercato dei titoli di Stato o la volatilità degli stessi potrebbero comportare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Banca.

Sezione 2 – Rischi di mercato

Il rischio di mercato deriva dall'effetto che variazioni nelle variabili di mercato (tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi di cambio, ecc.) possono generare sul valore economico del portafoglio della Banca, dove quest'ultimo comprende le attività detenute sia nel trading book, ossia nel portafoglio di negoziazione, sia quelle iscritte nel banking book, ovvero l'operatività connessa con le scelte di investimento strategiche.

Strategie e processi di gestione del rischio

Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo stabilisce le linee guida strategiche per l'assunzione dei rischi di mercato definendo, in funzione della propensione al rischio e degli obiettivi di creazione di valore in rapporto ai rischi assunti, l'allocazione del capitale per la Capogruppo stessa e per le società controllate.

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank, in coerenza con l'approccio del Gruppo, approva il quadro di riferimento generale per il rischio di mercato ed ogni modifica significativa, sotto il profilo della struttura organizzativa, delle strategie, nonché delle metodologie.

L'approccio strategico di FinecoBank è mantenere il minimo livello di rischio di mercato compatibilmente con le esigenze di business ed i limiti stabiliti dalla Capogruppo.

Il rischio di mercato in FinecoBank è definito attraverso due insiemi di limiti:

• Misure globali di rischio di mercato (ad esempio il VaR): che hanno lo scopo di definire un limite all'assorbimento di capitale economico ed alla perdita economica accettata per le attività di negoziazione; questi limiti devono essere coerenti con il budget di ricavi assegnato e la Risk Taking Capacity assunta;

• Misure granulari di rischio di mercato (limiti sulle Sensitivity, sugli scenari di Stress e sui Nominali): che esistono indipendentemente, ma agiscono in parallelo ai limiti globali; al fine di controllare più efficacemente e specificamente diversi tipi di rischio, portafogli e prodotti, questi limiti sono in generale associati a sensitività granulari oppure a scenari di stress. I livelli fissati per i limiti granulari mirano a limitare la concentrazione del rischio verso singoli fattori di rischio o l'eccessiva esposizione verso fattori di rischio che non sono sufficientemente rappresentati dal VaR.

Struttura e organizzazione

Al fine di assicurare l'effettiva esecuzione delle attività e la coerenza delle politiche, delle metodologie e delle pratiche in materia di rischio di mercato in tutte le Entità del Gruppo, il modello di Gruppo per le attività legate al rischio di mercato si basa sulla definizione di precise responsabilità.

La Capogruppo, nell'ambito dei rapporti con FinecoBank, ha principalmente - ma non esclusivamente - la responsabilità di:

  • definire, implementare e perfezionare adeguate metriche a livello globale per la misurazione dell'esposizione al rischio di mercato;
  • fissare, sulla base delle metriche definite, i limiti di rischio coerenti con la struttura di propensione al rischio approvata dal Gruppo medesimo.

La funzione Rischi di Mercato di FinecoBank, all'interno della Unit Risk Management, nel completo rispetto degli obblighi regolamentari e legali locali, opera in collaborazione con la Funzione Market Risk Management Italy della Capogruppo ed è incaricata principalmente – ma non esclusivamente - di:

  • calcolare le metriche di rischio per le misure globali e granulari per i portafogli della Banca;
  • verificare che le metriche siano compatibili con i limiti approvati;
  • dare inizio al processo di escalation in caso di superamento dei limiti, coinvolgendo la funzione Market Risk Management Italy della Capogruppo;
  • discutere e approvare i nuovi prodotti aventi profili di rischio di mercato innovativi o complessi, fornire alla funzione Financial Risk Italy della Capogruppo informazioni adeguate al rilascio di un parere non vincolante in proposito.

Sistemi di misurazione e di reporting

Portafoglio di Negoziazione

Il principale strumento utilizzato da FinecoBank per la misurazione del rischio di mercato sulle posizioni di trading è il Value at Risk (VaR), calcolato secondo l'approccio della simulazione storica.

Il metodo della simulazione storica prevede la rivalutazione giornaliera delle posizioni sulla base dell'andamento dei prezzi di mercato su di un opportuno intervallo temporale di osservazione. La distribuzione di utili e perdite che ne deriverebbe è analizzata per determinare l'effetto di movimenti estremi del mercato sui portafogli. Il valore della distribuzione al percentile corrispondente all'intervallo di confidenza fissato, rappresenta la misura di VaR. I parametri utilizzati per il calcolo del VaR sono i seguenti: intervallo di confidenza 99%; orizzonte temporale di 1 giorno; aggiornamento giornaliero delle serie storiche; periodo di osservazione 500 giorni.

Portafoglio Bancario

La responsabilità primaria per il monitoraggio ed il controllo della gestione del rischio di mercato nel banking book risiede presso gli organi competenti della Banca. La Capogruppo è responsabile per il processo di monitoraggio del rischio di mercato sul banking book a livello consolidato ma condivide tale responsabilità con le competenti funzioni delle Entità a livello locale.

La Capogruppo definisce la struttura, i dati rilevanti e la frequenza per un adeguato reporting a livello locale e di Gruppo.

Le principali componenti del rischio di mercato del portafoglio bancario sono il rischio di credit spread, il rischio di tasso d'interesse e il rischio di cambio.

Il primo deriva principalmente dagli investimenti in titoli obbligazionari detenuti a fini di liquidità. Il rischio di mercato relativo al portafoglio obbligazionario è vincolato e monitorato mediante limiti sul nozionale, misure di sensitività al Valore Economico e limiti sul Value at Risk.

La seconda componente, il rischio tasso di interesse, è gestita con la finalità di stabilizzare tale rischio. La misura di rischio di tasso di interesse per il banking book riguarda il duplice aspetto di valore e di margine di interesse netto della Banca. In particolare, il rischio di tasso di interesse può essere valutato secondo due prospettive diverse ma complementari:

• Economic value perspective: variazioni nei tassi di interesse possono ripercuotersi sul valore economico di attivo e passivo. Il valore economico della Banca può essere visto come il valore attuale dei flussi di cassa netti attesi, cioè i flussi attesi dell'attivo meno quelli del passivo. Una misura di rischio rilevante da questo punto di vista è la sensitività del valore economico per bucket temporale per uno shock dei tassi di 1 punto base. Questa misura è riportata al fine di valutare l'impatto sul valore economico di possibili cambiamenti nella curva dei rendimenti. La sensitività al valore economico è calcolata anche per uno shock parallelo di 200 punti base. Una variabile di controllo da questo punto di vista è il Value at Risk relativo alla sola componente rischio di tasso di interesse;

• Income perspective: l'analisi si concentra sull'impatto del cambiamento dei tassi di interesse sul margine netto di interesse maturato o effettivamente riportato, cioè sulla differenza tra interessi attivi e passivi. Un esempio di una misura di rischio utilizzata è la Net Interest Income sensitivity, per uno shock parallelo dei tassi di 100 punti base. Tale misura fornisce un'indicazione dell'impatto che tale shock avrebbe sul margine di interesse nel corso dei prossimi 12 mesi.

La terza componente è il rischio di cambio. Le fonti di questa esposizione si riferiscono principalmente allo sbilancio tra attività e passività in USD. L'attività di copertura del rischio cambio avviene mediante il pareggiamento di attività e passività in valuta o mediante operazioni di compravendita a termine di valuta.

Procedure e metodologie per la valutazione delle posizioni del Portafoglio di Negoziazione

FinecoBank assicura che il valore applicato a ciascuna posizione del portafoglio di negoziazione rifletta adeguatamente il fair (market) value, valore equo di mercato, cioè il corrispettivo al quale un'attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione tra parti consapevoli e indipendenti. Il fair value di uno strumento finanziario è basato su, o derivato da, prezzi di mercato o variabili osservabili. La disponibilità di prezzi o variabili osservabili differisce a seconda dei prodotti e dei mercati, e può modificarsi nel tempo.

Nel caso in cui i prezzi o i parametri osservabili siano prontamente e regolarmente disponibili (ossia soddisfino adeguati requisiti di liquidità), essi sono direttamente utilizzati nella determinazione del fair value (mark-to-market).

In mercati non attivi o per alcuni strumenti, per i quali prezzi o parametri osservabili non siano disponibili, il calcolo del fair value avviene attraverso tecniche di valutazione appropriate per lo strumento specifico (mark-to-model). Questo approccio prevede il ricorso a stime e giudizio e, pertanto, può richiedere rettifiche di valore che tengano conto degli spread denaro-lettera, della liquidità delle posizioni e del rischio di controparte, oltre che del modello utilizzato. Inoltre, ciascun modello di valutazione utilizzato per il calcolo del fair value è validato da una funzione dedicata indipendente dalle unità di business.

Secondo le Group Market Risk Governance Guidelines, linee guida che definiscono principi e regole per la gestione ed il controllo delle attività che comportano un rischio di mercato, al fine di assicurare l'adeguata separazione tra funzioni deputate alle attività di sviluppo e funzioni responsabili della validazione, tutti i modelli di valutazione sviluppati dalle funzioni di front office delle società del gruppo devono essere valutati e validati centralmente ed indipendentemente dalle funzioni di Market Risk della Capogruppo. La convalida dei modelli è portata avanti centralmente anche nel caso di nuovi sistemi o strumenti di analisi il cui utilizzo abbia un impatto potenziale sui risultati economici della Banca.

In aggiunta alla valutazione giornaliera di mark-to-market o mark-to-model, è eseguita da parte del Risk Management di FinecoBank una verifica indipendente dei prezzi (IPV, Independent Price Verification). Questo è il processo in base al quale sono verificate regolarmente l'accuratezza e l'indipendenza dei prezzi di mercato o dei parametri utilizzati dai modelli. Mentre la valutazione di mark-to-market o mark-to-model può essere eseguita dagli operatori di front-office, la validazione dei prezzi di mercato e dei parametri dei modelli è effettuata su base mensile.

Misure di rischio

Il VaR

Il VaR calcolato nell'ambito della misurazione dei rischi di mercato del portafoglio bancario e di negoziazione utilizza l'approccio delle simulazioni storiche. La scelta del modello effettuata dalla Capogruppo prevede una serie di vantaggi:

  • è facilmente comprensibile e comunicabile;
  • non richiede di esplicitare alcuna ipotesi particolare circa la forma funzionale della distribuzione dei rendimenti dei fattori di rischio;
  • non richiede di stimare la matrice delle varianze-covarianze dei fattori di mercato che possono influenzare il valore del portafoglio considerato;
  • cattura la struttura delle correlazioni riflessa nelle variazioni congiunte dei fattori di mercato ipotizzando implicitamente che essa resti costante anche in futuro.

Per contro i modelli VaR basati sulle simulazioni storiche non forniscono alcuna informazione sull'entità della perdita eccedente il VaR. È per questo motivo che il framework previsto da Capogruppo utilizza strumenti complementari quali gli stress test.

2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – Portafoglio di negoziazione di vigilanza

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali

Il portafoglio di negoziazione è destinato ad accogliere titoli di debito (ordinari e subordinati, strutturati e plain vanilla), titoli di capitale, certificati - quotati e non – strettamente rivenienti dall'attività di intermediazione con la clientela retail. FinecoBank non effettua trading proprietario e non assume posizioni speculative sui propri libri. Il portafoglio di negoziazione della Banca è movimentato in contropartita all'attività di intermediazione della clientela retail in particolare in sede di vendita di strumenti OTC. Altre movimentazioni del portafoglio di negoziazione si rilevano in seguito all'attività di internalizzazione di diversi strumenti finanziari nel caso in cui la Banca si ponga come controparte del cliente. Quest'ultima attività è effettuata grazie alle aperture normative di MiFID che consentono la possibilità di esecuzione degli ordini relativi a strumenti finanziari in una pluralità di sedi di esecuzione tra le quali è contemplata l'esecuzione in contro proprio.

B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

Per quanto riguarda sia la descrizione dei processi interni di controllo e gestione del rischio che l'illustrazione delle metodologie utilizzate per l'analisi della rischiosità, si rimanda a quanto già esposto nel paragrafo introduttivo.

Informazioni di natura quantitativa

1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: modelli interni e altre metodologie di analisi della sensitività

FinecoBank monitora il VaR del Trading Book con periodicità settimanale. Al 30 giugno 2015 il Var giornaliero del Trading Book ammonta a 221 migliaia di euro.

2.2 Rischio di tasso di interesse e di prezzo – Portafoglio bancario

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

Il rischio di tasso di interesse consiste nelle variazioni dei tassi di interesse che si riflettono:

  • sulla formazione del margine di interesse e, conseguentemente, sugli utili della Banca (cash flow risk);
  • sul valore attuale netto degli assets e delle liabilities, impattando sul valore attuale dei cash flow futuri (fair value risk).

FinecoBank, coerentemente con l'approccio del Gruppo, misura e monitora ogni giorno il rischio di tasso di interesse nel quadro delle metodologie e dei corrispondenti limiti o soglie di attenzione definite dalla Capogruppo. Queste riguardano la sensitivity del margine di interesse ed il valore economico.

Il rischio di tasso di interesse incide su tutte le posizioni di proprietà rivenienti dalle scelte di investimento strategiche (banking book).

Le fonti principali del rischio di tasso di interesse si possono classificare come segue:

  • repricing risk rischio derivante dai mismatch temporali di scadenza e di riprezzamento delle attività e passività della Banca; i principali aspetti che caratterizzano tale tipologia di rischio sono:
  • o yield curve risk rischio derivante dall'esposizione delle posizioni della banca ai cambiamenti nelle pendenze e nella forma della curva dei rendimenti;
  • o basis risk rischio derivante dall'imperfetta correlazione nei cambiamenti dei tassi attivi e passivi su differenti strumenti che possono anche presentare caratteristiche di riprezzamento simili.
  • optionality risk rischio derivante da opzioni implicitamente o esplicitamente presenti nelle posizioni di banking book.

All'interno del contesto organizzativo già descritto in precedenza, il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank delibera i limiti di rischio tasso di interesse precedentemente concordati con la Capogruppo. Tali limiti sono definiti in termini di VaR (calcolato utilizzando la metodologia descritta in precedenza a proposito del portafoglio di negoziazione).

È responsabilità di FinecoBank gestire l'esposizione al rischio di interesse entro i limiti assegnati.

Al fine di valutare gli effetti di variazioni nella curva dei tassi di interesse sul portafoglio bancario, sono effettuate analisi di scenario che prevedono spostamenti paralleli della curva dei tassi di +/- 100 bps e +/- 200 bps con cadenza settimanale. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 1. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività.

B. Attività di copertura del fair value

Le strategie di copertura con l'obiettivo del rispetto dei limiti di rischio di tasso di interesse per il portafoglio bancario sono attuate ricorrendo a contratti derivati non quotati. Questi ultimi, tipicamente interest rate swap, rappresentano la famiglia di strumenti utilizzata in prevalenza.

Le coperture adottate sono normalmente qualificate di tipo generico, ovvero connesse ad ammontari di moneta contenuti in portafogli di attività o passività.

C. Attività di copertura dei flussi finanziari

Attualmente non sono presenti operazioni di copertura dei flussi finanziari generati nell'ambito dell'operatività di FinecoBank.

D. Attività di copertura di investimenti esteri

Attualmente non sono presenti operazioni di copertura investimenti esteri nell'ambito dell'operatività di FinecoBank.

Informazioni di natura quantitativa

1. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività

Nella tabella riepilogativa che segue sono riportati i risultati delle analisi effettuate.

Valuta Analisi sul valore
(Shift + 200 bp)
Analisi sul valore
(Shift - 200 bp)
Analisi sul valore
(Shift + 1 bp)
IRVaR*
EUR (11.031) 12.422 (58) 650
USD 624 (637) 3
Altre valute 128 (131) 0 8
Totale (10.279) 11.654 (55) 651

(Importi in migliaia)

*Holding period 1 giorno, intervallo di confidenza 99%

L'analisi di sensitività sul valore del patrimonio, effettuata ipotizzando uno shift pari a + 200 basis point sulla curva di tasso di interesse euro, evidenzia un impatto negativo che si attesta a 10.279 migliaia di euro. Uno shift di -200 basis point evidenzia un impatto positivo di 11.654 migliaia di euro.

L'analisi di sensitivity sul valore del patrimonio ipotizzando uno shift di + 1 basis point evidenzia un impatto negativo che si attesta complessivamente a 55 migliaia di euro.

L'Interest Rate VaR di FinecoBank si attesta a circa 651 migliaia di euro.

Il VaR totale, comprensivo della componente Credit Spread Risk derivante dai Titoli di Stato italiani e spagnoli detenuti per l'impiego della liquidità, è pari a 3.577 migliaia di euro.

2.3 Rischio di cambio

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio

Nell'ambito dell'attività di tesoreria, FinecoBank effettua raccolta in valuta prevalentemente in dollari, tramite conti correnti passivi con clientela e pronti contro termine, impiegando la medesima in conti correnti, emissioni obbligazionarie e depositi a tempo, nella stessa valuta, con la Capogruppo.

È stimato l'impatto sul valore delle poste patrimoniali utilizzando l'indicatore di Forex VaR.

Il VaR delle posizioni della Banca non è utilizzato per il calcolo del requisito patrimoniale di Primo Pilastro in quanto è utilizzato il metodo standardizzato. Il VaR è utilizzato a soli fini gestionali.

B. Attività di copertura del rischio di cambio

L'attività di copertura del rischio cambio avviene mediante il pareggiamento di attività e passività in valuta o mediante operazioni di compravendita a termine di valuta.

La componente di rischio cambio che contribuisce alla formazione del VaR complessivo è legata prevalentemente allo sbilancio tra attività e passività in dollari.

Informazioni di natura quantitativa

1. Modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività

Al 30 giugno 2015 il Forex Var giornaliero del portafoglio complessivo (banking e trading) è pari a circa 256 migliaia di euro.

Sezione 3 – Rischio di liquidità

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità

Il rischio di liquidità può essere sinteticamente definito come il rischio che la Banca, anche a causa di eventi futuri inattesi, non sia in grado di far fronte ai propri obblighi di pagamento ovvero di gestire in maniera efficiente la corrispondenza dei flussi di cassa attesi in entrata e in uscita.

I diversi tipi di liquidità gestiti dalla Banca sono:

  • rischio di finanziamento, la Banca potrebbe non essere in grado di affrontare in modo efficace eventuali uscite di cassa previste o impreviste a causa della mancata disponibilità di fonti di finanziamento;
  • rischio di mercato, la Banca, nel liquidare un considerevole ammontare di asset, si trova di fronte a una notevole (e sfavorevole) variazione di prezzo generato da fattori esogeni o endogeni;
  • rischio di mismatch, il rischio generato dal disallineamento tra gli importi e/o le scadenze dei flussi finanziari in entrata e in uscita;

rischio di contingency, futuri e inaspettati impegni (ad esempio tiraggio delle linee di credito, prelievo di depositi, aumento delle garanzie) potrebbero richiedere alla Banca una maggiore quantità di liquidità rispetto a quella utilizzata nell'ordinaria gestione.

Per affrontare la propria esposizione al rischio di liquidità la Banca investe la componente della propria liquidità che sulla base delle proprie analisi interne risulta essere caratterizzata da una minor grado di persistenza e stabilità (c.d. liquidità non core) in attività liquide o facilmente liquidabili, quali, a titolo esemplificativo, depositi a vista, impieghi a breve termine o titoli governativi utilizzabili come fonte di finanziamento a breve termine presso la Banca centrale.

Alla data di bilancio non esistono potenziali flussi di cassa in uscita "Contingent liquidity and funding needs", quali, ad esempio, clausole di rimborso accelerato o di rilascio di ulteriori garanzie connesse con un downgrade della Banca stessa.

I principi fondamentali

La "Liquidity Policy Fineco" approvata dal Consiglio di Amministrazione di FinecoBank afferma l'autonomia gestionale della funzione Tesoreria di FinecoBank e stabilisce i principi e le regole che la Banca applica nella gestione ordinaria e di emergenza della liquidità in un'ottica di coerenza rispetto al presidio del rischio di liquidità da parte del Gruppo.

Ruoli e responsabilità

La "Liquidity Policy Fineco" stabilisce i principi adottati in termini di governance interna e che prevedono il coinvolgimento delle funzioni Finanza, Tesoreria e Risk Management, coerentemente con l'approccio del Gruppo.

La gestione operativa della liquidità è effettuata dalla funzione Finanza che garantisce una gestione efficace ed efficiente della liquidità a breve e medio/lungo termine, il monitoraggio dell'esposizione di liquidità e la conduzione dei controlli di primo livello sul processo di gestione.

La funzione di Controllo dei Rischi è responsabile per l'implementazione delle regole sul rischio di liquidità, l'applicazione delle metriche di rischio e delle metodologie scelte e l'approvazione ed il rispetto dei limiti di rischio.

A tal fine la "Liquidity Policy Fineco" fa esplicito riferimento alle normative di Gruppo riguardo l'implementazione dei monitoraggi – di primo e di secondo livello - sia dal punto di vista regolamentare che gestionale:

    1. Gestione del rischio di liquidità sul breve termine (liquidità operativa) che considera gli eventi che avrebbero un impatto sulla posizione di liquidità della Banca da un giorno fino ad un anno. L'obiettivo primario è quello di conservare la capacità della Banca di far fronte agli impegni di pagamento ordinari e straordinari minimizzandone contestualmente i costi;
    1. Gestione del rischio di liquidità strutturale (rischio strutturale) che considera gli eventi che avrebbero un impatto sulla posizione di liquidità della Banca oltre l'anno. L'obiettivo primario è quello di mantenere un adeguato rapporto tra passività a medio/lungo termine e attività a medio/lungo termine, finalizzato ad evitare pressioni sulle fonti di finanziamento, attuali e prospettiche, a breve termine.
    1. Stress test: il rischio di liquidità è un evento di scarsa probabilità e di forte impatto. Pertanto, le tecniche di stress testing rappresentano uno strumento per valutare le potenziali vulnerabilità del bilancio. La Banca riproduce diversi scenari, spaziando dalla generale crisi di mercato alla crisi idiosincratica e loro combinazioni.

In tale contesto, FinecoBank considera tutte le attività, passività, posizioni fuori bilancio ed eventi presenti e futuri che generano flussi di cassa certi o potenziali, proteggendo così la Banca dai rischi correlati alla trasformazione delle scadenze.

Gestione della liquidità di breve termine

L'obiettivo della gestione della liquidità di breve termine è di garantire che la Banca sia sempre nella condizione di far fronte agli impegni di pagamento, previsti o imprevisti, focalizzandosi sulle esposizioni relative ai primi dodici mesi. La Banca calcola giornalmente il "Cash Horizon", quale indicatore sintetico dei livelli di rischio relativi alla posizione di liquidità a breve termine; tale indicatore è monitorato attraverso la Maturity Ladder operativa, che misura i flussi di liquidità in entrata e in uscita, con dettagli dei principali bucket temporali, che comportano un impatto sulla base monetaria. Il Cash Horizon identifica il numero di giorni al termine dei quali la Banca non è più in grado di onorare le proprie obbligazioni contrattuali, così come rappresentate nella Maturity Ladder operativa, una volta esaurita la Counterbalancing Capacity disponibile (ossia ammontare di titoli non impegnati accettati come garanzia dalle Banche Centrali o normalmente accettate dal mercato).

L'obiettivo della Banca è quello di garantire un Cash Horizon pari ad almeno tre mesi.

Il Cash Horizon è una delle metriche di liquidità incluse nel Risk Appetite framework di FinecoBank.

Gestione della liquidità strutturale

L'obiettivo della gestione della liquidità strutturale della Banca è quello di mantenere un adeguato rapporto tra le attività e le passività di medio/lungo termine (convenzionalmente superiore all'anno) e mira ad evitare pressioni sulle fonti, attuali e prospettiche, a breve termine. A tal fine la tipica azione svolta da FinecoBank consiste nel prudente impiego della liquidità rispetto al profilo delle scadenze della raccolta.

Stress test di liquidità

Lo Stress test è una tecnica di gestione del rischio impiegata per valutare i potenziali effetti che uno specifico evento provoca sulla condizione finanziaria di un'istituzione. Trattandosi di uno strumento previsionale, lo Stress test della liquidità diagnostica il rischio di liquidità di un'istituzione.

Periodicamente la Banca riproduce analisi di scenario valutando l'impatto di movimenti simultanei in diversi fattori di rischio, definendo un evento di stress ipotetico e consistente i cui presupposti ed entità sono condivisi e concordati con le funzioni della Capogruppo.

Modelli comportamentali per le poste dell'attivo e del passivo

Il Gruppo ha sviluppato specifici modelli comportamentali volti alla stima del profilo di scadenza delle poste dell'attivo e del passivo che non hanno una scadenza contrattuale; infatti alcune poste, percepite come esigibili a vista, in realtà sono soggette a comportamenti viscosi.

Più specificatamente, la modellazione dell'attivo e del passivo mira a costruire un profilo di replica che riflette al meglio le caratteristiche comportamentali delle poste. Un esempio è costituito dalle poste a vista: le stime del profilo di scadenza riflette la vischiosità percepita. Tali modelli comportamentali sono sviluppati dalla funzione Planning, Finance e Administration di Capogruppo e validati dal Risk Management di Capogruppo e di FinecoBank.

Contingency Liquidity Policy di FinecoBank

Una crisi di liquidità è un evento caratterizzato da un impatto elevato, sia pure scarsamente probabile. È stato pertanto definito un modello operativo specifico per situazioni di crisi, che può essere attivato efficacemente in caso di crisi, sulla base di una procedura approvata e definita nella policy di FinecoBank "Contingency Plan sul rischio di liquidità". La capacità di agire tempestivamente è essenziale per ridurre al minimo le conseguenze potenzialmente distruttive di una crisi di liquidità. Le analisi degli stress test rappresentano un valido strumento per l'individuazione delle conseguenze attese e la definizione anticipata delle azioni più adeguate per affrontare uno specifico scenario di crisi. In combinazione con gli Early Warning Indicator (EWI), la Banca può riuscire ad attenuare gli effetti di crisi di liquidità già nelle prime fasi della crisi.

L'obiettivo del "Contingency Plan sul rischio di liquidità" di FinecoBank è di assicurare l'attuazione tempestiva di interventi efficaci fin dal principio di una crisi di liquidità, attraverso la precisa identificazione di soggetti, poteri, responsabilità, delle procedure di comunicazione ed i relativi criteri per la reportistica, nel tentativo di incrementare le probabilità di superare con successo lo stato di emergenza. Tale scopo viene raggiunto attraverso:

  • attivazione di un modello operativo straordinario e di governo della liquidità;
  • coerente comunicazione interna e verso il Gruppo;
  • una serie di azioni disponibili per mitigare gli effetti negativi sulla liquidità;
  • una serie di Early Warning Indicator i quali indichino che si sta sviluppando una crisi.

Sezione 4 – Rischi operativi

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

Definizione di rischio operativo

Si definisce rischio operativo il rischio di perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni, personale, sistemi o causati da eventi esterni. Tale definizione include il rischio legale e di compliance, ma esclude quello strategico e reputazionale.

Ad esempio possono essere definite operative le perdite derivanti da frodi interne o esterne, rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro, reclami della clientela, distribuzione dei prodotti, multe e altre sanzioni derivanti da violazioni normative, danni ai beni patrimoniali dell'azienda, interruzioni dell'operatività e disfunzione dei sistemi, gestione dei processi.

Framework di Gruppo per la gestione dei rischi operativi

Il Gruppo UniCredit ha definito sistema di gestione dei rischi operativi l'insieme di policy e procedure per il controllo, la misurazione e la mitigazione dei rischi operativi nel Gruppo e nelle Entità controllate. Le policy di rischio operativo, applicabili a tutte le Entità del Gruppo, sono principi comuni che stabiliscono il ruolo degli organi aziendali, della funzione di controllo dei rischi, nonché le interazioni con le altre funzioni coinvolte nel processo. Tali principi e disposizioni normative sono stati declinati nel Framework di Gruppo per la gestione dei rischi operativi e recepiti all'interno del Manuale dei Rischi Operativi di FinecoBank approvato dal Consiglio di Amministrazione.

Le metodologie di classificazione e controllo di completezza dei dati, analisi di scenario, indicatori di rischio, reporting e misurazione del capitale di rischio sono responsabilità del Group Operational & Reputational Risks department di Capogruppo e sono applicate da FinecoBank in qualità di entità del Gruppo. Elemento cardine del sistema di controllo è l'applicativo informatico a supporto per la raccolta dei dati, il controllo dei rischi e la misurazione del capitale.

La conformità del sistema di controllo e misurazione dei rischi operativi alla normativa esterna e agli standard di Gruppo è valutata attraverso un processo di convalida interna. Responsabile di questo processo è il Group Internal Validation department della Capogruppo, struttura indipendente dal Group Operational & Reputational Risks department.

FinecoBank ha ottenuto l'approvazione da parte della Banca d'Italia per l'utilizzo dei metodi avanzati (AMA) per il calcolo del requisito patrimoniale a fronte dei rischi operativi a partire dal 30 giugno 2010.

Struttura Organizzativa

L'Organo di indirizzo strategico è responsabile dell'approvazione di tutti gli aspetti rilevanti del framework dei rischi operativi, per la verifica dell'adeguatezza del sistema di misurazione e controllo ed è informato regolarmente circa le variazioni del profilo di rischio e l'esposizione ai rischi operativi.

La struttura della Governance aziendale in tema di rischi operativi prevede, oltre all'Organo di indirizzo strategico, il Comitato Rischi - introdotto a partire dal 24 giugno 2009 - il quale esamina ogni problematica di rischio sottoposta ed approva e valida le procedure interne ed i manuali operativi in materia di rischi operativi.

La reportistica prodotta dal Risk Management per il Comitato Rischi e per il Consiglio di Amministrazione, garantisce che il Management e gli Organi di Controllo siano costantemente informati sull'andamento dei rischi operativi all'interno della Banca e possano intervenire attivamente nella gestione e mitigazione dei rischi. La partecipazione al Comitato Prodotti del Chief Risk Officer permette di presidiare i rischi operativi collegati alle nuove attività di business della Banca.

Il team Operational Risk Management (ORM) è inserito in una più ampia struttura di Risk Management che riferisce al Chief Risk Officer di FinecoBank che a sua volta riporta direttamente all'Amministratore Delegato e Direttore Generale.

Le principali attività svolte dal Risk Management nell'ambito dei rischi operativi sono:

  • rilevazione, classificazione, validazione e segnalazione delle perdite operative con conseguente individuazione delle aree critiche;
  • valutazione delle potenzialità di rischio attraverso l'esecuzione di analisi di scenario e indicatori di rischio (Key Risk Indicator-KRI);
  • monitoraggio e ottimizzazione del sistema dei controlli;
  • politiche di mitigazione e di trasferimento del rischio mediante coperture assicurative;
  • sviluppo della cultura del rischio operativo nell'ambito della Banca;
  • reportistica all'Alta Direzione dell'andamento dei rischi.

Convalida Interna

In ottemperanza ai requisiti regolamentari, Capogruppo ha istituito un processo di convalida interna del sistema di controllo e misurazione dei rischi operativi, al fine di verificarne la rispondenza alle prescrizioni normative ed agli standard di Gruppo. Questo processo è di responsabilità della Unit Operational and Pillar II Risk Validation, all'interno del Group Internal Validation department.

L'utilizzo del metodo avanzato AMA per il calcolo del capitale regolamentare implica la redazione annuale del documento relativo al sistema di gestione e controllo dei rischi operativi da parte del team di Operational Risk. Il Report di Convalida annuale contiene un'autovalutazione del sistema ed esamina nello specifico la struttura di governo, il processo di raccolta dei dati di perdita, le analisi di scenario e del sistema dei controlli interni così come l'utilizzo gestionale del sistema di misurazione.

Il Report è sottoposto oltre all'approvazione del Consiglio di Amministrazione, alla validazione sia dell'Internal Audit, sia della struttura di Gruppo GIV (Group Internal Validation). Entrambe le strutture hanno confermato per il 2014, ultima validazione effettuata, la presenza di un buon presidio dei rischi e l'adeguatezza del sistema di gestione e controllo esistente.

Gestione e mitigazione del rischio

La gestione del rischio consiste nella revisione dei processi per la riduzione dei rischi rilevati, nella gestione delle relative politiche assicurative, con l'identificazione di idonee franchigie e limiti.

Al ruolo del Comitato Rischi e del Comitato Prodotti, a partire da settembre 2011, è stato affiancato un gruppo di lavoro "Permanent Work Group" (PWG) a cui partecipano il CRO, il Risk Manager, Information Security & Fraud Management ed Organizzazione allo scopo di condividere le rispettive conoscenze relative a progetti pianificati o in corso, nuovi processi, prodotti o modifiche degli stessi ed ogni altro elemento che possa impattare sul profilo di rischio della Banca; l'obiettivo ultimo del PWG è individuare e successivamente sviluppare nuove azioni di mitigazione.

Nell'ambito dell'attività di prevenzione dei rischi operativi e per il controllo a distanza dei canali di vendita, il Risk Management ha provveduto a concentrare la propria attività in controlli di prevenzione delle frodi.

Lo sviluppo dei controlli a distanza per la prevenzione delle frodi ha portato alla realizzazione di un sistema denominato "SoFIA" (System of Fraud Identification and Analysis). Il sistema consente di analizzare simultaneamente una maggiore quantità di dati ed informazioni rispetto a singoli indicatori ed inoltre permette di rilevare quotidianamente possibili anomalie attraverso un sistema di alert.

In questo modo, tutti i nominativi proposti per i controlli sono valutati contemporaneamente rispetto a tutti gli indicatori per i controlli a distanza (n° 30 indicatori).

Gli addetti ai controlli, sulla base di valutazioni qualitative e quantitative degli indicatori stessi, selezionano eventuali casi da segnalare alla Direzione Controlli Rete, Monitoraggio e Servizi Rete – a diretto riporto dell'Amministratore Delegato - per i successivi approfondimenti.

Inoltre, la struttura Rischi Operativi è portata a conoscenza dei risultati dei test annualmente effettuati secondo i Piani di Business Continuity e Disaster Recovery.

Sistema di misurazione e allocazione del capitale

Il metodo interno per la misurazione del requisito di capitale è stato sviluppato da UniCredit; il requisito patrimoniale è calcolato tenendo conto dei dati di perdita interni, dei dati di perdita esterni, dei dati di perdita ipotizzati tramite analisi di scenario e degli indicatori di rischio.

L'attività di raccolta e classificazione delle perdite operative è gestita da un sistema di Gruppo denominato ARGO (Application for Risk Gauging On line).

Le informazioni raccolte, oltre a finalità di prevenzione e miglioramento interno, sono utilizzate per il calcolo dei requisiti patrimoniali di Primo e Secondo Pilastro.

Per quanto riguarda gli indicatori sono attualmente presenti 41 KRI suddivisi in nove aree di controllo (Legale, Reclami, Carte di Credito, Back Office, PFA, Sistemi IT, Sistemi di pagamento, Conti correnti, HR) con i quali la Banca si propone di misurare l'esposizione ai rischi operativi. Eventuali valori anomali assunti dagli indicatori possono essere correlati a variazioni nell'esposizione ai rischi operativi.

Le analisi di scenario consentono di stimare l'esposizione di FinecoBank a rischi operativi, caratterizzati da una bassa frequenza ma da un sensibile impatto potenziale. Gli scenari sono identificati mediante l'analisi delle perdite interne, degli eventi esterni, dell'andamento degli indicatori di rischio, processi critici, prodotti e classi di rischio.

L'inclusione dei dati generati tramite le analisi di scenario e dell'andamento degli indicatori di rischio forniscono un elemento forward-looking nel modello di calcolo del capitale a rischio.

L'attività di raccolta e controllo dei dati è gestita a livello locale, mentre la gestione e manutenzione del modello per il calcolo del capitale regolamentare è accentrato nella Holding per tutte le Legal Entities del Gruppo.

Il capitale di rischio dei rischi operativi utilizzato ai fini regolamentari in data 30 giugno 2015, risulta pari a 59.411 migliaia di euro.

Rischi derivanti da pendenze rilevanti

Esistono procedimenti giudiziari pendenti nei confronti di FinecoBank, individualmente non rilevanti, in relazione ai quali vi è una notevole incertezza circa il possibile esito e l'entità dell'eventuale onere. Laddove è possibile stimare in modo attendibile l'entità dell'eventuale onere e lo stesso sia ritenuto probabile, sono stati effettuati accantonamenti nella misura ritenuta congrua date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali. In particolare, a presidio delle suddette obbligazioni, nonché dei reclami da clientela non ancora sfociati in procedimenti giudiziari, FinecoBank ha in essere al 30 giugno 2015 un fondo per rischi e oneri pari a 40.880 migliaia di euro.

Rischi derivanti da contenziosi e verifiche di natura tributaria

I rischi derivanti da contenziosi o verifiche di natura tributaria al 30 giugno 2015 si riferiscono a:

  • avviso di accertamento relativo all'esercizio 2003 nel quale è stata contestata la fruizione di crediti d'imposta per 2,3 milioni di euro, per il quale la banca ha presentato ricorso in Cassazione ritenendo fondata la propria posizione. La banca ha già pagato le maggiori imposte, le sanzioni e gli interessi dovuti. A fronte del contenzioso, è già stato rilevato a conto economico l'onere per la maggiore imposta e la sanzione in contropartita del Fondo imposte e tasse e del fondo rischi e oneri. Inoltre, è stato rilevato un credito verso l'erario per la somma versata;
  • avviso di accertamento relativo all'esercizio 2007 nel quale è stata contestata la deducibilità di costi relativamente ad una società incorporata per 1,6 milioni di euro, in relazione al quale la banca ha presentato ricorso in Commissione Tributaria Provinciale ritenendo deducibili i costi contestati. La sentenza di 1° grado ha quasi totalmente accolto (86%) la deducibilità dei costi contestati. A fronte del contenzioso sono già state rilevate a conto economico le imposte e le sanzioni in contropartita del Fondo imposte e tasse e del fondo rischi e oneri;
  • verifica fiscale conclusa nell'esercizio 2013 relativamente agli esercizi 2008-2011. Sono pervenuti i seguenti avvisi di accertamento:

  • anno 2008, riferito all'operazione straordinaria di una società incorporata, la banca ha presentato ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale di Milano ritenendo fondata la propria posizione;

  • anno 2009, riferito sia all'operazione straordinaria sopra citata sia a costi ritenuti indeducibili, la banca ha presentato ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale di Milano ritenendo fondata la propria posizione.

A fronte della verifica fiscale è stato eseguito un accantonamento nell'ottica di una ragionevole soluzione della vicenda, contrassegnata da contestazioni particolarmente fuorvianti e pretestuose.

In relazione a quanto sopra rappresentato, al 30 giugno 2015 FinecoBank ha in essere accantonamenti nella misura ritenuta congrua, date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali, a fondo imposte e tasse per complessivi 10,1 milioni di euro e al fondo rischi ed oneri a fronte di sanzioni e interessi per complessivi 7,3 milioni di euro.

Piano di risanamento di Banca delle Marche e Cassa di Risparmio di Ferrara (Carife)

Gli organi della procedura di amministrazione straordinaria di Banca delle Marche e Cassa di Risparmio di Ferrara hanno chiesto l'intervento del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, al quale FinecoBank aderisce in ragione della quota di depositi coperti dal fondo stesso.

A supporto di un progetto di risanamento di Banca delle Marche presentato da Fonspa, il Fondo ha deliberato un intervento nel luglio 2014, condizionato, oltre che alla ricerca di ulteriori investitori partecipanti alla transazione, all'approvazione del piano di risanamento da parte di Banca d'Italia, all'esito positivo dell'assemblea di Banca delle Marche in merito all'aumento di capitale e ai connessi adempimenti di sottoscrizione e versamento. L'intervento deliberato dal fondo comporterebbe il rilascio di una garanzia (escutibile al termine di otto anni previsto per il recupero di un portafoglio di crediti deteriorati nell'ambito di una operazione di cartolarizzazione) per l'importo massimo di 800 milioni di euro e l'assunzione di una partecipazione in misura massima di 100 milioni di euro, nell'ambito dell'aumento di capitale della stessa Banca delle Marche (dati riferiti all'intero sistema bancario italiano, il cui onere graverebbe sui bilanci delle singole banche consorziate in ragione della rispettiva quota di depositi garantiti). Allo stato attuale non si sono ancora avverate le condizioni sospensive e non sono stati identificati potenziali investitori partecipanti alla transazione; pertanto è possibile che la struttura inizialmente ipotizzata possa essere oggetto di modifica nei prossimi mesi.

Su richiesta dei Commissari Straordinari di Carife, lo scorso 6 maggio 2015 il Fondo ha deliberato la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato per 300 milioni di euro. L'efficacia dell'Aumento di Capitale è tuttora condizionata al rilascio dell'autorizzazione della BCE ad acquisire la partecipazione in Carife da parte del Fondo ex art. 19 TUB.

Informazioni di natura quantitativa

I dati interni di perdita operativa costituiscono la componente principale per il calcolo del requisito patrimoniale a fronte dei rischi operativi. L'analisi delle perdite consente al team ORM di formulare valutazioni sull'esposizione ai rischi operativi di FinecoBank e di individuare eventuali aree critiche.

Al 30 giugno 2015 le perdite operative registrate contabilmente sono state circa 5,5 milioni di euro.

Di seguito si illustra la fonte principale delle perdite operative in funzione degli "event type", cioè delle tipologie di eventi - stabilite dal nuovo Accordo di Basilea 2 - che le hanno generate:

Frode interna: perdite dovute ad attività non autorizzata, frode, appropriazione indebita o violazione di leggi, regolamenti o direttive aziendali che coinvolgano almeno una risorsa interna della banca o legata da contratto di agenzia;

Frode esterna: perdite dovute a frode, appropriazione indebita o violazione di leggi da parte di soggetti esterni alla banca;

Rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro: perdite derivanti da atti non conformi alle leggi o agli accordi in materia di lavoro, salute e sicurezza sul lavoro, dal pagamento di risarcimenti a titolo di lesioni personali o da episodi di discriminazione o di mancata applicazione di condizioni paritarie;

  • Clientela, prodotti e prassi professionali: perdite derivanti da inadempienze relative a obblighi professionali verso clienti ovvero dalla natura o dalle caratteristiche del prodotto o del servizio prestato;
  • Danni da eventi esterni: perdite derivanti da eventi esterni, quali catastrofi naturali, terrorismo, atti vandalici;
  • Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi: perdite dovute a interruzioni dell'operatività, a disfunzioni o a indisponibilità dei sistemi;
  • Esecuzione, consegna e gestione dei processi: perdite dovute a carenze nel perfezionamento delle operazioni o nella gestione dei processi, nonché perdite dovute alle relazioni con controparti commerciali, venditori e fornitori.

Sezione 5 – Altri rischi e informazioni

Le fattispecie di rischio precedentemente descritte, pur costituendo le principali tipologie, non esauriscono il novero di tutte quelle considerate rilevanti per FinecoBank. Nell'ambito di quanto previsto dal Secondo Pilastro della regolamentazione di Basilea 2, FinecoBank - con il supporto della Capogruppo – ha individuato altre tipologie di rischio, oltre a credito, mercato, operativo e liquidità già descritti:

Rischio di business è definito come una variazione sfavorevole e imprevista del volume dell'attività e/o dei margini, non derivanti da rischi di credito, mercato ed operativi. Può avere origine, innanzitutto, da un deterioramento rilevante del contesto di mercato, da cambiamenti nella situazione concorrenziale o nel comportamento dei clienti, ma anche da cambiamenti del quadro normativo di riferimento;

Rischio strategico si intende il rischio di incorrere in perdite potenziali dovute a decisioni o cambiamenti radicali nel contesto operativo, da un'attuazione impropria delle decisioni, dalla mancanza di reattività a cambiamenti nel contesto operativo, con impatti negativi sul profilo di rischio e conseguentemente sul capitale, sugli utili nonché sull'orientamento generale e sul raggio di azione di una banca nel lungo periodo;

Rischio reputazionale, che rappresenta il rischio attuale o prospettico di flessione degli utili derivante da una percezione negativa dell'immagine della Banca da parte di Clienti, controparti, azionisti, investitori o Autorità di Vigilanza.

FinecoBank non considera nel perimetro di rischio della Banca il Rischio immobiliare ("Real Estate Risk") in quanto non detiene posizioni significative in immobili di proprietà né considera il Rischio di Investimenti Azionari ("Financial investment risk"), in quanto non possiede rilevanti investimenti finanziari non speculativi.

Successivamente all'individuazione dei rischi rilevanti, la Capogruppo definisce il miglior metodo di analisi degli stessi: qualitativo e quantitativo. La misurazione quantitativa è effettuata dalla Capogruppo utilizzando i dati inviati da FinecoBank e porta all'individuazione del Capitale Interno.

I rischi di credito, mercato, operativo, di business sono misurati da Capogruppo in maniera quantitativa tramite:

• capitale economico, calcolo del beneficio di diversificazione ed aggregazione come componente del capitale interno (comprensivo di un cushion prudenziale a fronte del rischio modello e della variabilità del ciclo economico);

• stress test.

Il Capitale Interno rappresenta il capitale necessario a fronte delle possibili perdite relative alle attività della Banca e prende in considerazione tutti i rischi definiti dal Gruppo come quantificabili in termini di Capitale Economico coerentemente con i requisiti di Secondo Pilastro.

A fini di controllo, il Capitale Interno è calcolato trimestralmente dalla Capogruppo sulla base dei dati consuntivi inviati da FinecoBank.

La natura multi dimensionale del rischio richiede di integrare la misurazione del capitale economico con analisi di stress test, non solo al fine di stimare le perdite in alcuni scenari, ma anche di cogliere l'impatto delle determinanti delle stesse.

Lo stress test è uno degli strumenti utilizzati per il controllo dei rischi rilevanti al fine di valutare la vulnerabilità della Banca ad eventi "eccezionali ma plausibili", fornendo informazioni aggiuntive rispetto alle attività di monitoraggio.

Le attività di stress testing, in coerenza con quanto richiesto dalle Autorità di Vigilanza, sono effettuate sulla base di un insieme di scenari di stress definiti internamente e sono effettuati periodicamente da apposite funzioni della Capogruppo.

Processo di Valutazione dell'Adeguatezza Patrimoniale (ICAAP - Internal Capital Adequacy Assessment Process)

Coerentemente con le disposizioni del Secondo Pilastro di Basilea II, la misurazione del profilo di rischio è un elemento fondamentale del processo di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale (ICAAP).

L'approccio di Gruppo al processo ICAAP si basa sulla definizione di una "Risk Governance" come requisito preliminare, mentre il processo si articola nelle seguenti fasi:

  • definizione del perimetro ed identificazione dei rischi;
  • valutazione del profilo di rischio;
  • definizione del risk appetite e allocazione del capitale;
  • monitoraggio e reporting.

L'adeguatezza patrimoniale è valutata considerando l'equilibrio tra i rischi assunti, sia di Primo che di Secondo Pilastro, ed il capitale disponibile. Per il Secondo Pilastro, la metrica di riferimento è la Risk Taking Capacity, pari al rapporto tra il capitale disponibile (Available Financial Resources - AFR) ed il Capitale Interno.

Tra gli elementi principali del processo interno di determinazione dell'adeguatezza patrimoniale si colloca la definizione ed il monitoraggio del Risk Appetite. Il Risk Appetite è definito come il livello di rischio che la Banca è disposta ad accettare per il perseguimento dei propri obiettivi strategici e del business plan, considerando gli interessi dei propri Clienti e degli Azionisti, i requisiti di capitale e gli altri requisiti.

I principali obiettivi del Risk Appetite sono:

Valutare esplicitamente i rischi, e le loro interconnessioni a livello locale e di Gruppo, che la Banca decide di assumere (o di evitare) in una prospettiva di lungo termine;

Specificare i tipi di rischio che la Banca intende assumere, stabilendo target, trigger e limiti sia in condizioni operative normali che di stress;

  • Assicurare "ex-ante" un profilo di rischio-rendimento coerente con una crescita sostenibile a lungo termine, come definita dalle proiezioni di rendimento del piano strategico/budget;
  • Assicurare che il business si sviluppi entro i limiti di tolleranza al rischio stabiliti dal Consiglio di Amministrazione di FinecoBank, in conformità alle vigenti regolamentazioni nazionali e internazionali;
  • Supportare le discussioni sulle opzioni strategiche future con riferimento al profilo di rischio;
  • Indirizzare la visione degli stakeholder interni ed esterni su un profilo di rischio coerente con il piano strategico;

Fornire delle descrizioni qualitative rispetto ai rischi difficilmente quantificabili (ad esempio, strategico, reputazionale, compliance) ai fini di guidare strategicamente la revisione dei processi e del sistema dei controlli interni.

Il Risk Appetite è definito coerentemente al modello di business di FinecoBank e all'ICAAP locale e di Gruppo. Per tale ragione, il Risk Appetite è integrato nel processo di budget.

La struttura del Risk Appetite include uno Statement ed un insieme di KPI. Lo Statement definisce il posizionamento della Banca in termini di obiettivi strategici e dei relativi profili di rischio mentre i KPI sono volti a misurare quantitativamente il posizionamento della Banca nelle seguenti categorie:

  • Risk ownership e posizionamento, per indicare esplicitamente le principali attività di riferimento di FinecoBank e del Gruppo ed il complessivo posizionamento in termini di rischio;
  • Requisiti regolamentari, per includere i KPI richiesti dall'Autorità di Vigilanza (ad esempio, requisiti di capitale, compresa la Risk Taking Capacity);
  • Profittabilità e rischio, per garantire l'allineamento con il budget;
  • Controllo su specifici tipi di rischio, per garantire il controllo su tutti i principali rischi (ad esempio, rischio di credito, di mercato, operativo, di liquidità e di tasso d'interesse).

Per ciascuna delle dimensioni sopramenzionate, sono identificati uno o più KPI, in modo da poter misurare quantitativamente il posizionamento di FinecoBank attraverso diverse modalità: valori assoluti, ratio tra misure comparabili, analisi di sensitività su parametri definiti.

I Target rappresentano l'ammontare di rischio che FinecoBank intende assumere in condizioni di normale operatività in coerenza con le Ambition. I target sono da considerarsi come le soglie di riferimento per lo sviluppo del business. I Trigger rappresentano la massima deviazione accettabile dai target; sono definiti in modo da assicurare l'operatività anche in condizioni di stress entro il massimo livello di rischio accettabile.

I Limiti rappresentano il massimo livello di assunzione di rischio accettabile per FinecoBank.

La determinazione delle soglie è valutata caso per caso, anche attraverso decisioni manageriali da parte del Consiglio di Amministrazione di FinecoBank, rispettando i requisiti regolamentari e degli Organi di controllo e considerando la coerenza con il Risk Appetite di Gruppo.

Le metriche sono regolarmente oggetto di monitoraggio e reportistica, almeno trimestrale. Il monitoraggio, per competenza, è effettuato dalla Direzione CRO e dalla Direzione CFO.

Glossario

Available financial
resources (AFR)
Le AFR sono le risorse che possono essere utilizzate per tutelare la banca dall'insolvenza.
Le AFR sono una misura economica che considera le riserve potenziali, gli strumenti di
debito ibridi, le riserve IFRS, l'avviamento ed altri asset intangibili, le azioni proprie
detenute ed i profitti attesi.
Capitale
Economico
Livello di capitale richiesto per coprire le perdite che potrebbero verificarsi con un
orizzonte di un anno e una certa probabilità o livello di confidenza. Il Capitale Economico è
una misura della variabilità della Perdita Attesa del portafoglio e dipende dal livello di
diversificazione del portafoglio stesso.
Capitale Interno Rappresenta l'ammontare di capitale necessario per fronteggiare perdite potenziali ed è
necessario per supportare le attività di business e le posizioni detenute. Il Capitale Interno
è dato dalla somma del capitale economico, ottenuto tramite aggregazione delle diverse
tipologie di rischio, più una riserva per considerare effetti del ciclo e rischio di modello.
Costo del rischio È il rapporto tra le rettifiche nette su crediti e i crediti verso clientela. È uno degli indicatori
della rischiosità degli attivi della banca: al decrescere di tale indicatore diminuisce la
rischiosità degli attivi della banca.
Credit Quality – EL EL%= EL/EAD
Rappresenta la perdita attesa come percentuale dell'esposizione in caso di default (EAD)
del portafoglio in bonis.
Il perimetro è la clientela del portafoglio in bonis.
Funding Approvvigionamento, sotto varie forme, dei fondi necessari al finanziamento dell'attività
aziendale o di particolari operazioni finanziarie.
Key Risk Indicators Gli indicatori di rischio sono metriche quantitative che riflettono l'esposizione ai Rischi
Operativi di specifici processi o prodotti: il valore espresso da un indicatore dovrebbe
essere correlato a variazioni dei livelli di rischio.
Model Risk
Category
Le MRC sono state introdotte a livello di gruppo per caratterizzare più dettagliatamente le
tipologie di perdita operativa. Esse infatti sono ottenute dalla combinazione dei sette event
type previsti da Basilea II con uno o più prodotti offerti alla clientela.
Portafoglio
bancario
Il complesso delle posizioni diverse da quelle ricomprese nel portafoglio di negoziazione a
fini di vigilanza vengono iscritte nel portafoglio bancario.
Portafoglio di
negoziazione
Le posizioni detenute a fini di negoziazione sono quelle intenzionalmente destinate a una
successiva dismissione a breve termine e/o assunte allo scopo di beneficiare, nel breve
termine, di differenze tra prezzi di acquisto e di vendita, o di altre variazioni di prezzo o di
tasso d'interesse.
Risk Taking
Capacity
Rapporto tra Available Financial Resources e Capitale Interno.
Include un buffer prudenziale (cushion).
Sensitivity Identifica la situazione di maggiore o minore sensibilità con la quale determinate attività o
passività reagiscono a variazioni dei tassi o di altri parametri di riferimento.
Sensitivity Analysis L'analisi di sensitività quantifica la variazione del valore di un portafoglio finanziario
derivante da una variazione sfavorevole di fattori di rischio principali (tasso di interesse,
tasso di cambio, equity)
Value at Risk Metodo utilizzato per quantificare il livello di rischio. Misura la massima perdita potenziale
che con una certa probabilità ci si attende possa essere generata con riferimento a uno
specifico orizzonte temporale.
RWA – Risk
Weighted Assets
(Attività di rischio
ponderate)
Si tratta del valore delle attività per cassa e fuori bilancio ponderate per il rischio in base a
differenti fattori di ponderazione in funzione della classe in cui l'esposizione è classificata
e della relativa qualità creditizia.

PARTE F – INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO

Sezione 1 – Il patrimonio dell'impresa

A. Informazioni di natura qualitativa

La Banca assegna un ruolo prioritario alle attività volte alla gestione e all'allocazione del capitale in funzione dei rischi assunti, ai fini dello sviluppo della propria operatività in ottica di creazione di valore. Le attività si articolano nelle diverse fasi del processo di pianificazione e controllo e, in particolare, nei processi di piano e budget e nei processi di monitoraggio (analisi delle performance previste e conseguite, analisi e controllo dei limiti, analisi e controllo andamentale dei ratio patrimoniali).

Il capitale e la sua allocazione, quindi, assumono un'importanza rilevante nella definizione delle strategie perché da un lato esso rappresenta l'investimento nella Banca da parte degli azionisti che deve essere remunerato in modo adeguato, dall'altro è una risorsa soggetta a limiti esogeni, definiti dalla normativa di vigilanza.

Nella gestione dinamica del capitale, la direzione CFO elabora il piano finanziario ed effettua il monitoraggio dei ratios patrimoniali di vigilanza anticipando gli opportuni interventi necessari all'ottenimento degli obiettivi.

Il monitoraggio si riferisce da un lato sia al patrimonio netto sia alla composizione dei Fondi propri e dall'altro alla pianificazione e all'andamento dei "risk weighted asset" (RWA).

B. Informazioni di natura quantitativa

B.1 Patrimonio dell'impresa: composizione

Importo 30-giu-15 Importo 31-dic-14
1. Capitale 200.150 200.070
2. Sovrapprezzi di emissione 1.934 1.934
3. Riserve 235.114 198.081
- di utili 219.447 190.923
a) legale 40.030 33.061
b) statutaria - -
c) azioni proprie - -
d) altre 179.417 157.862
- altre 15.667 7.158
4. Strumenti di capitale - -
5. (Azioni proprie) - -
6. Riserve da valutazione 310 2.262
- Attività finanziarie disponibili per la vendita 2.535 5.329
- Attività materiali - -
- Attività immateriali - -
- Copertura di investimeti esteri - -
- Copertura dei flussi finanziari - -
- Differenze di cambio - -
- Attività non correnti in via di dismissione - -
- Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a - -
benefici definiti (2.225) (3.067)
- Quote delle riserve da valutazione relative alle - -
partecipate valutate al patrimonio netto - -
- Leggi speciali di rivalutazione - -
7. Utile (Perdita) d'esercizio 93.704 149.907
Totale 531.212 552.254

B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione

Attività/Valori Totale 30-giu-15 Totale 31-dic-14
Riserva positiva Riserva negativa Riserva positiva Riserva negativa
1. Titoli di debito 5.714 (3.179) 5.329 -
2. Titoli di capitale - - - -
3. Quote di O.I.C.R. - - - -
4. Finanziamenti - - - -
Totale 5.714 (3.179) 5.329 -

(Importi in migliaia)

B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue

Titoli di debito Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. Finanziamenti
1. Esistenze iniziali 5.329 - - -
2. Variazioni positive 692 - - -
2.1 Incrementi di fair value 692 - - -
2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative - - - -
- da deterioramento - - - -
- da realizzo - - - -
2.3 Altre variazioni - - - -
3. Variazioni negative (3.486) - - -
3.1 Riduzioni di fair value (3.466) - - -
3.2 Rettifiche da deterioramento - - - -
3.3 Rigiro a conto economico di riserve positive (20) - - -
- da realizzo (20) - - -
3.4 Altre variazioni - - - -
4. Rimanenze finali 2.535 - - -
(Importi in migliaia)

B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue

Utili (Perdite) attuariali su piani

previdenziali a benefici definiti
1.
Esistenze iniziali
(3.067)
2.
Variazioni positive
842
2.1
Incrementi di fair value
842
2.2
Altre variazioni
-
3.
Variazioni negative
-
3.1
Riduzioni di fair value
-
3.2
Altre variazioni
-
4.
Rimanenze finali
(2.225)

Sezione 2 – I fondi propri e i coefficienti di vigilanza

1.1 Fondi propri

A. Informazioni di natura qualitativa

I Fondi propri vengono rilevati con periodicità trimestrale nel rispetto della normativa di vigilanza. Le risultanze vengono portate a conoscenza del Consiglio di Amministrazione e della Capogruppo.

I Fondi propri al 30 giugno 2015 ammontano a 379.806 migliaia di euro e sono stati determinati applicando le vigenti disposizioni di vigilanza secondo gli standard di Basilea III.

Totale 30-giu-15 Totale 31-dic-14
Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) 379.806 353.133
Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 – AT1) - -
Capitale di classe 2 (TIER 2 – T2) - -
Totale Fondi Propri 379.806 353.133

(Importi in migliaia)

1. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 – CET 1)

Il Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) è rappresentato dai seguenti elementi:

  • capitale sociale, costituito da 606.515.733 azioni ordinarie del valore nominale di 0,33 euro, pari a 200.150 migliaia di euro;
  • riserva sovrapprezzo azioni, pari a 1.934 migliaia di euro;
  • riserva legale, straordinaria e altre riserve, pari a 235.114 migliaia di euro;
  • altre componenti di conto economico accumulate (OCI) che sono costituite dalla Riserva positiva dei titoli di debito emessi da Amministrazioni centrali di Paesi appartenenti all'Unione Europea, detenuti nel portafoglio "Attività finanziarie disponibili per la vendita" successivamente al 31 dicembre 2009, pari a 2.535 migliaia di euro e dalla Riserva negativa IAS19, pari a 2.225 migliaia di euro;
  • la quota dell'utile di periodo del primo semestre 2015 destinato ad incremento del valore delle riserve, pari a 17.880 migliaia di euro, come previsto dal CRR 575/2013, articolo 26.2, calcolato sulla base del tasso di distribuzione dell'anno precedente. A tal fine, in assenza di una politica dei dividendi formalizzata, ai soli fini del calcolo dei fondi propri al 30 giugno 2015, gli utili non distribuiti inclusi nel capitale primario di classe 1 sono stati stimati assumendo quale riferimento il maggiore fra il dividendo calcolato sulla base del tasso di distribuzione dell'anno precedente e il dividendo calcolato sulla base della media dei tassi di distribuzione degli ultimi tre anni, come previsto dalla Decisione (UE) n. 2015/656 della Banca Centrale Europea.

Dal Capitale primario di classe 1 sono stati detratti i seguenti elementi:

• valore di bilancio dell'avviamento al netto della fiscalità differita, per un importo pari a 67.115 migliaia di euro;

• altre attività immateriali, per un importo pari a 8.031 migliaia di euro;

• quote di OICR detenute nel portafoglio di negoziazione di vigilanza per le quali non sono state identificate le esposizioni sottostanti, per un importo pari a 1 migliaia di euro.

Infine sono stati rilevati gli effetti dell'applicazione delle disposizioni transitorie in materia di fondi propri previste dalla Circolare 285 di Banca D'Italia, in particolare:

• le riserve positive da valutazione relative ai titoli di debito emessi da Amministrazioni centrali di Paesi appartenenti all'Unione Europea, detenuti nel portafoglio "Attività finanziarie disponibili per la vendita" successivamente al 31 dicembre 2009, sono state neutralizzate per un importo di 2.535 migliaia di euro;

• è stato applicato un filtro prudenziale positivo dell'80% dell'importo della Riserva IAS19 per un importo di 2.100 migliaia di euro.

Con riferimento ai piani a benefici definiti regolati dallo IAS 19, la modifica apportata con decorrenza 1° gennaio 2013 (IAS 19R), che ha comportato l'eliminazione del metodo del corridoio con conseguente iscrizione del valore attuale dell'obbligazione a benefici definiti, ha determinato un impatto sul patrimonio netto di FinecoBank connesso alla rilevazione nelle riserve di valutazione degli utili/perdite attuariali non precedentemente rilevate in applicazione di detto metodo. Dal punto di vista regolamentare il regolatore ha disposto l'applicazione di un filtro prudenziale volto a sterilizzare l'80% dell'impatto delle modifiche in esame.

a) Valore della passività per benefici definiti - vecchio IAS 19 (47.754)
b) Valore della passività per benefici definiti - nuovo IAS 19 (51.486)
c) Ammontare oggetto di "filtro prudenziale" (2.225)

(Importi in migliaia)

Con riferimento alle indicazioni riportate nel Bollettino di Vigilanza della Banca d'Italia n.12 del dicembre 2013 in merito alle disposizioni transitorie in materia di fondi propri riguardanti il trattamento dei profitti e delle perdite non realizzate relativi alle esposizioni verso le Amministrazioni Centrali classificate nella categoria "Attività finanziarie disponibili per la vendita (Available For Sale – AFS)" dello IAS 39, FinecoBank ha esercitato la facoltà prevista nella Parte Seconda, Capitolo 14, sezione II, par. 2, ultimo capoverso della Circolare 285 recante "Disposizioni di vigilanza per le banche" di neutralizzare completamente le relative plusvalenze e minusvalenze rilevate successivamente al 31 dicembre 2009, limitatamente ai titoli di debito emessi da Amministrazioni centrali di Paesi appartenenti all'Unione Europea. Al 30 giugno 2015 lo sbilancio delle plusvalenze e minusvalenze nette sterilizzate ammonta a 2.535 migliaia di euro.

2. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 – AT1)

Nessun dato da segnalare.

3. Capitale di classe 2 (Tier 2 – T2)

Nessun dato da segnalare.

B. Informazioni di natura quantitativa

Totale 30-giu-15 Totale 31-dic-14
A. Capitale primario di classe 1 (Commen Equity Tier 1 - CET1) prima
dell'applicazione dei filtri prudenziali 455.386 430.950
di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie - -
B. Filtri prudenziali del CET1 (+/-) - -
C. CET1 al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio
(A +/- B) 455.386 430.950
D. Elementi da dedurre dal CET1 75.145 75.884
E. Regime transitorio - Impatto su CET1 (+/-) (435) (1.933)
F. Totale Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 -CET1) (C - D +/-
E) 379.806 353.133
G. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) al lordo degli elementi
da dedurre e degli effetti del regime transitorio - -
di cui strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie - -
H. Elementi da dedurre dall'AT1 - -
I. Regime transitorio - Impatto su AT1 (+/-) - -
L. Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier1 - AT1) (G - H +/- I) - -
M. Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) al lordo degli elementi da dedurre e degli
effetti del regime transitorio - -
di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie - -
N. Elementi da dedurre dal T2 - -
O. Regime transitorio - Impatto su T2 (+/-) - -
P. Totale Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) (M - N +/- O) - -
Q. Totale fondi propri (F + L + P) 379.806 353.133

(Importi in migliaia)

Riconciliazione del Patrimonio di vigilanza con i valori di Bilancio

Totale 30-giu-15 Totale 31-dic-14
Capitale, riserve di sovrapprezzo e altre riserve 437.198 400.085
Altre componenti di conto economico accumulate (OCI) 310 2.262
Utile destinato a riserva 17.880 28.604
Strumenti di CET 1 propri (1) (1)
Attività immateriali - Avviamento (67.115) (67.742)
Attività immateriali - Altre immobilizzazioni immateriali (8.031) (8.142)
Altri aggiustamenti transitori al capitale primario di classe 1 (435) (1.933)
Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) 379.806 353.133
Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 – AT1) - -
Capitale di classe 1 (T1= CET1 + AT1) - -
Capitale di classe 2 (TIER 2 – T2) - -
Totale Fondi Propri 379.806 353.133

Evoluzione Fondi Propri

1-gen-15 / 30-giu-15 1-gen-14 / 31-dic-14
Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1)
Inizio del periodo
353.133 316.008
Strumenti e Riserve
Capitale, riserve di sovrapprezzo e altre riserve 8.509 7.157
Altre componenti di conto economico accumulate (OCI) (1.953) (1.952)
Utile del periodo (al netto dei dividendi prevedibili) 17.880 28.604
Rettifiche regolamentari
Attività immateriali - Avviamento 627 1.333
Attività immateriali - Altre immobilizzazioni immateriali 111 (128)
Altri aggiustamenti transitori al capitale primario di classe 1 1.499 (1.933)
Altri filtri nazionali precedenti al 1 gennaio 2014 - 4.044
Fine del periodo 379.806 353.133
Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 – AT1)
Inizio del periodo - -
Fine del periodo - -
Capitale di classe 2 (TIER 2 – T2)
Inizio del periodo - -
Fine del periodo - -
Totale Fondi Propri 379.806 353.133

(Importi in migliaia)

L'apertura del Capitale primario di classe 1 del periodo 1-gen-2014 / 31-dic-2014 è rappresentata dal Core Tier 1 Capital al 31 dicembre 2013. Le novità regolamentari connesse all'adozione del CRR sono rappresentate nell'evoluzione degli elementi patrimoniali in riferimento dell'esercizio 2014.

2.2 Adeguatezza patrimoniale

A. Informazioni di natura qualitativa

I requisiti prudenziali di vigilanza di FinecoBank al 30 giugno 2015 sono stati determinati applicando le vigenti disposizioni di vigilanza Basilea III, metodo standardizzato, ad eccezione dei requisiti patrimoniali a fronte dei rischi operativi determinati utilizzando i metodi avanzati.

Si precisa le disposizioni di vigilanza Basilea III impongono che gli enti che utilizzano i metodi basati sui rating interni per il calcolo dei requisiti patrimoniali per il rischio di credito e i metodi avanzati di misurazione per il calcolo dei requisiti di fondi propri per il rischio operativo detengano, fino al 31 dicembre 2017, Fondi propri che siano in ogni momento pari o superiori all'80% dei requisiti Basilea I (CRR 575/2013 art. 500). Al 30 giugno 2015 i requisiti Basilea I di FinecoBank ammontano a 314.139 migliaia di euro, l'80% è pertanto pari a 251.311 migliaia di euro.

Inoltre, le banche hanno l'obbligo di detenere, in aggiunta al patrimonio primario di classe 1 necessario per soddisfare i requisiti in materia di Fondi propri previsti dall'articolo 92 CRR, una riserva di conservazione del capitale pari al 2,5% dell'esposizione complessiva al rischio della banca. Con riferimento alle indicazioni riportate nel Bollettino di Vigilanza della Banca d'Italia n.12 del dicembre 2013 in merito alle disposizioni transitorie e finali applicabili alla disciplina delle riserve di capitale, la Banca, in qualità di banca appartenente ad un gruppo bancario, è tenuta ad applicare, per l'anno 2015, un coefficiente di riserva di conservazione del capitale dello 0,625%, pertanto i requisiti minimi di capitale richiesti a FinecoBank per l'anno 2015 sono pari a:

  • 5,125% di capitale primario di classe 1;
  • 6,125% di capitale di classe 1;
  • 8,625% di capitale totale.

Per quanto riguarda le informazioni di natura qualitativa circa le modalità utilizzate dalla Banca per la valutazione dell'adeguatezza patrimoniale dei Fondi propri a sostegno delle attività correnti e prospettiche, si rimanda alla Sezione 1 – Il patrimonio dell'impresa della presente Parte F delle Note illustrative.

B. Informazioni di natura quantitativa

Importi non ponderati Importi ponderati/requisiti
Categorie/Valori 30-giu-15 31-dic-14 30-giu-15 31-dic-14
A. ATTIVITA' DI RISCHIO
A.1 Rischio di credito e di controparte 18.572.454 17.567.110 1.058.771 1.051.859
1. Metodologia standardizzata 18.572.454 17.567.110 1.058.771 1.051.859
2. Metodologia basata sui rating interni - - - -
2.1 Base - - - -
2.2 Avanzata - - - -
3. Cartolarizzazioni - - - -
B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA
B.1 Rischio di credito e di controparte 84.702 84.149
B.2 Rischio di aggiustamento della valtuazione del
credito 209 13
B.3 Rischio di regolamento 6 -
B.4 Rischi di mercato 1.792 2.281
1. Metodologia standard 1.792 2.281
2. Modelli interni - -
3. Rischio di concentrazione - -
B.5 Rischio operativo 59.411 61.584
1. Metodo base - -
2. Metodo standardizzato - -
3. Metodo avanzato 59.411 61.584
B.6 Altri elementi di calcolo - -
B.7 Totale requisiti prudenziali 146.120 148.027
C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA
C.1 Attività di rischio ponderate 1.826.493 1.850.331
C.2 Capitale primario di classe 1/Attività di rischio ponderate
(CET1 capital ratio) 20,79% 19,08%
C.3 Capitale di classe 1/Attività di rischio ponderate (Tier 1
capital ratio) 20,79% 19,08%
C.3 Fondi propri/Attività di rischio ponderate (Total capital
ratio) 20,79% 19,08%

(Importi in migliaia)

Le attività di rischio ponderate sono state determinate come prodotto fra il totale dei requisiti prudenziali e 12,5 (l'inverso del coefficiente minimo obbligatorio pari all'8%).

Esposizione al rischio di credito e controparte: suddivisione per portafoglio di appartenenza

30-giu-15 Basilea III 31-dic-14 Basilea III
Esposizione al Attività Esposizione al Attività
Portafoglio di appartenenza rischio di ponderate per rischio di ponderate per
credito e il rischio credito e il rischio
controparte controparte
Esposizioni soggette al metodo IRB
Totale - metodo IRB - - - -
Esposizioni soggette al metodo standardizzato
Esposizioni verso o garantite da Amministrazioni centrali e
banche centrali 2.404.820 81.801 1.971.033 89.822
Esposizioni verso o garantite da Enti 14.991.239 26.343 14.426.384 23.965
Esposizioni verso o garantite da Amministrazioni regionali o
autorità locali 1 - 1 -
Esposizioni verso o garantite da Banche multilaterali di
sviluppo 3 - 3 -
Esposizioni verso o garantite da Organizzazioni
internazionali - - - -
Esposizioni verso o garantite da Imprese ed altri soggetti 135.807 134.168 126.029 124.423
Esposizioni al dettaglio 898.493 673.870 920.738 690.553
Esposizioni garantite da immobili 263 121 452 197
Esposizioni in stato di default 7.265 7.496 4.242 4.290
Esposizioni in strumenti di capitale 5 5 5 5
Altre esposizioni 134.555 134.550 118.223 118.217
Totale - metodo standardizzato 18.572.451 1.058.354 17.567.110 1.051.472
Attività di rischio - Rischio di credito e controparte 18.572.451 1.058.354 17.567.110 1.051.472
Esposizioni verso controparti centrali nella forma di
contributi prefinanziati al Fondo di Garanzia 417 387
Requisito patrimoniale - Rischio di credito e controparte 84.702 84.149

Requisito patrimoniale per tipologia di rischio e metodologia utilizzata

Tipologia di rischio Metodologia utilizzata Requisiti patrimoniali Requisiti patrimoniali
1. Attività di rischio per cassa Metodologia standardizzata Basilea III 30-giu-15
55.236
Basilea III 31-dic-14
51.608
2. Garanzie rilasciate e impegni ad erogare fondi Metodologia standardizzata 3.106 3.077
3. Contratti derivati Metodo del valore corrente 165 138
CRM - Metodo integrale con
4. Operazioni SFT rettifiche di vigilanza per volatilità 26.162 29.295
Requisiti patrimoniali rischio di credito e controparte 84.669 84.118
Requisiti patrimoniali Esposizioni verso controparti centrali nella forma di contributi
prefinanziati al Fondo di Garanzia 33 31
Rischi di mercato
1. Rischio di cambio Metodologia standard 981 832
2. Rischio posizione titoli di debito Metodologia standard 706 1.316
3. Rischio posizione titoli di capitale Metodologia standard 105 133
4. Rischio di posizione su merci Metodologia standard - -
Requisiti patrimoniali rischi di mercato 1.792 2.281
1. Rischio di concentrazione Metodologia standard - -
Requisiti patrimoniali rischio di concentrazione - -
1. Rischio di aggiustamento della valutazione del credito Metodologia standard 209 13
Requisiti patrimoniali rischio di aggiustamento della valutazione del credito 209 13
1. Rischio di regolamento Metodologia standard 6 -
Requisiti patrimoniali rischio di regolamento 6 -
1. Metodo avanzato Metodologia avanzata 59.411 61.584
Requisiti patrimoniali rischio operativo 59.411 61.584
Requisiti patrimoniali totali 146.120 148.027
(Importi in migliaia)
2.3 Ratio minimi stabiliti dalla Banca
Indicatori di adeguatezza del capitale 30-giu-15 Target 2015 Trigger 2015 Limit 2015
Common Equity Tier 1 ratio 20,79% 10,00% 8,00% 6,00%
Total capital ratio 20,79% 10,00% 8,625% 8,00%

Il Common Equity Tier 1 ratio e il Total capital ratio rispettano i limiti previsti nel Risk Appetite Framework approvato dal Consiglio di Amministrazione del 22 gennaio 2015.

PARTE H – OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Si forniscono di seguito le informazioni sui compensi corrisposti ai dirigenti con responsabilità strategiche e quelle sulle transazioni poste in essere con le parti correlate, ai sensi dello IAS 24.

1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica

I dirigenti con responsabilità strategiche sono i soggetti che nell'ambito di FinecoBank hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività della Società. Sono inclusi in questa categoria, oltre ai componenti il Consiglio di Amministrazione ed i membri del Collegio Sindacale in linea con le previsioni della Circolare di Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successive modifiche, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale, il Vice Direttore Generale/Responsabile Direzione GBS, il Responsabile Direzione Chief Financial Office, il Responsabile Direzione Commerciale Rete PFA, il Responsabile Banca Diretta e il Responsabile Servizi di Investimenti & Wealth Management.

Totale 30-giu-15 Totale 30-giu-14
Retribuzioni corrisposte ai "Dirigenti Strategici", Amministratori
e Collegio sindacale
a) benefici a breve termine 2.728 2.049
b) benefici successivi al rapporto di lavoro 143 105
di cui relativi a piani a prestazioni definite - -
di cui relativi a piani a contribuzioni definite 143 105
c)
altri benefici a lungo termine
- 6
d) indennità per la cessazione del rapporto di lavoro - -
e) pagamenti in azioni 1.721 293
TOTALE 4.592 2.453

(Importi in migliaia)

2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate

Relativamente alle transazioni con parti correlate, si segnala che nel corso del primo semestre 2015 sono state realizzate:

  • con l'approvazione del Consiglio di Amministrazione del 22 gennaio 2015, previo parere favorevole del Comitato Audit e Parti Correlate, due operazioni con parte correlata UniCredit S.p.A. di Maggior Rilevanza, ordinarie ed a condizioni di mercato e segnatamente:
  • (i) "Delibera quadro Investimento della liquidità a M/L termine con la Capogruppo", con validità sino al 31 dicembre 2015, che prevede l'acquisto di obbligazioni UniCredit. Poiché l'operazione si configura come di "Minor Rilevanza di importo significativo" ai sensi della Global Policy UniCredit, il Consiglio di Amministrazione di UniCredit S.p.A. e il Comitato Parti Correlate ed Investimenti in Equity di Capogruppo hanno rilasciato in data 11 febbraio 2015 il proprio parere favorevole non vincolante;
  • (ii) investimento a medio-lungo termine della liquidità strutturale raccolta nel periodo 1/10/2014 31/12/2014 perfezionato con l'acquisto di obbligazioni UniCredit emesse a condizioni di mercato; al riguardo, è stato rilasciato parere favorevole non vincolante da parte del Comitato Parti Correlate ed Investimenti in Equity di Capogruppo;
  • con ratifica del Consiglio di Amministrazione del 10 marzo 2015, un'operazione con parte correlata UniCredit

Bank A.G. di Maggior Rilevanza, di natura ordinaria ed a condizioni di mercato, rappresentata dall'acquisto titoli di stato spagnoli "BONOS", per un controvalore pari a 30 milioni di euro. L'operazione è stata portata all'attenzione del Comitato Audit e Parti Correlate di FinecoBank nella riunione tenutasi in data 9 marzo 2015. Il Comitato Parti Correlate ed Investimenti in Equity di UniCredit in data 1° aprile u.s. ha espresso il proprio parere favorevole non vincolante;

  • con l'approvazione del Consiglio di Amministrazione del 20 aprile 2015, previo parere favorevole del Comitato Audit e Parti Correlate, un'operazione di Maggiore Rilevanza, ordinaria ed a condizioni di mercato con UniCredit S.p.A. e UniCredit Bank AG, rappresentata da una "Delibera quadro relativa alla stipula di contratti derivati di copertura con Capogruppo o società del Gruppo UniCredit", avente ad oggetto la stipula di derivati di copertura con la Capogruppo o con altre società del Gruppo UniCredit, in virtù dei quali FinecoBank potrà dare corso, fino al 20 aprile 2016, alle suddette operazioni il cui prevedibile ammontare massimo potrà essere pari a 500 milioni di euro con la Capogruppo UniCredit e pari a 900 milioni di euro con UniCredit Bank AG. Il Comitato Parti Correlate ed Investimenti in Equity di UniCredit in data 6 maggio u.s. ha espresso il proprio parere favorevole non vincolante;
  • con l'approvazione del Consiglio di Amministrazione dell'11 maggio 2015, previo parere favorevole del Comitato Audit e Parti Correlate, un'operazione di Maggiore Rilevanza, ordinaria ed a condizioni di mercato con UniCredit S.p.A., rappresentata da una "Delibera quadro Operazioni di Pronti contro Termine e Depositi a termine con la Capogruppo", con efficacia sino all'11 maggio 2016, avente ad oggetto operazioni di (i) Pronti contro Termine con la Capogruppo per un ammontare di 3 miliardi di euro, calcolato come somma delle singole operazioni in valore assoluto (siano esse attive o passive) e (ii) Depositi a termine con la Capogruppo per un ammontare di 4,5 miliardi di euro, calcolato come somma delle singole operazioni in valore assoluto. Il Comitato Parti Correlate ed Investimenti in Equity di UniCredit in data 6 maggio u.s. ha espresso il proprio parere favorevole non vincolante;
  • con l'approvazione del Consiglio di Amministrazione del 18 giugno 2015, previo parere favorevole del Comitato Audit e Parti Correlate, un'operazione di Maggiore Rilevanza, ordinaria ed a condizioni di mercato con UniCredit Bank AG e Mediobanca S.p.A. rappresentata da una "Delibera quadro Negoziazione di strumenti finanziari con controparti istituzionali parti correlate", con efficacia fino al 18 giugno 2016, avente ad oggetto le operazioni di Negoziazione di strumenti finanziari con controparti istituzionali parti correlate, in virtù delle quali FinecoBank potrà dare corso alle suddette operazioni il cui prevedibile ammontare massimo potrà essere pari a 1 miliardo di euro con UniCredit Bank AG e pari a 500 milioni di euro con Mediobanca S.p.A.. E' previsto il rilascio da parte del Comitato Parti Correlate ed Investimenti in Equity di UniCredit di un parere non vincolante.

In relazione alle operazioni sopra specificate, FinecoBank ha reso informativa semplificata alla CONSOB ai sensi dell'art, 13, 3° comma, lettera c) del Regolamento CONSOB 17221/2010.

Nel corso del primo semestre 2015 non sono state poste in essere operazioni tali da influire in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Banca.

Inoltre, sono state poste in essere operazioni infragruppo e/o con parti correlate in genere, italiane ed estere, rientranti nell'ordinario esercizio dell'attività operativa della Banca e della connessa attività finanziaria, perfezionate a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni concluse con soggetti terzi indipendenti.

Rammentiamo che per il triennio 2013–2015 FinecoBank ha optato per il c.d. "Consolidato fiscale nazionale" – introdotto dal D.Lgs. 12/12/2003 n. 344 – con la società Consolidante UniCredit.

Come previsto nel contratto di Consolidato Fiscale Nazionale la partecipazione al consolidato non può determinare svantaggi fiscali per la Consolidata che vi partecipa rispetto alla situazione che si avrebbe qualora la società non vi partecipasse. Il consolidato comporta i seguenti vantaggi fiscali: (i) rettifica di consolidamento relativa agli interessi passivi deducibili, considerato che l'ammontare degli interessi passivi maturati in capo ai soggetti partecipanti al consolidato nazionale sono integralmente deducibili in base al rapporto tra interessi passivi totali (infragruppo ed extragruppo) rilevati in bilancio dalla singola controllata e gli interessi passivi complessivamente rilevati in bilancio da tutte le società controllate ai sensi dell'art. 96, comma 5-bis del TUIR, (ii) crediti di imposta, ritenute a titolo d'acconto, detrazioni sono riconosciuti dalla Controllante alla Controllata a riduzione dell'ammontare IRES dovuta qualora quest'ultima presenti una perdita fiscale, (iii) eventuali perdite fiscali sono pagate dalla Controllata nella misura dell'aliquota IRES applicabile in relazione al periodo d'imposta in cui dette perdite sono realizzate.

Infine, per quanto riguarda l'esistenza di operazioni ritenute di rilievo economico, patrimoniale e finanziario, ricordiamo che nel corso dell'esercizio 2012 FinecoBank S.p.A. ha concesso n. 5 fideiussioni in favore dell'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit, a tempo indeterminato (più precisamente, valida sino a quando la stessa Agenzia delle Entrate non emetterà dichiarazione liberatoria dell'avvenuto pagamento da parte di Unicredit al termine della attività di riscossione in caso di esito sfavorevole per la Banca garantita oppure fino al momento in cui intervenga sentenza favorevole per la stessa Banca con sentenza passata in giudicato), per un importo complessivo di 256.065 migliaia di euro, oltre ad interessi maturati e maturandi sino all'eventuale richiesta di pagamento da parte della stessa Agenzia delle Entrate. Le fideiussioni sono state rilasciate quale garanzia delle obbligazioni assunte da UniCredit relativamente a cinque provvedimenti di sospensione di rimborsi IVA emessi dall'Agenzia delle Entrate e comportano l'assunzione da parte di FinecoBank S.p.A. di un impegno irrevocabile di pagamento a prima richiesta, entro 30 giorni e senza eccezione alcuna. Nel corso del 2013, a seguito dell'estinzione di un atto di accertamento unificato emesso dalla Direzione Regionale della Liguria, per un importo pari a 4.505 migliaia di euro, sostituito da un altro atto di accertamento emesso dalla stessa Direzione Regionale fino a concorrenza dell'importo del carico estinto, si è proceduto alla modifica in sostituzione, ad importi invariati, di una fideiussione già rilasciata da FinecoBank S.p.A.; tale operazione non ha comportato nessuna variazione negli impegni assunti secondo le forme, le modalità ed i rischi già valutati nel corso dell'esercizio 2012 che sono tuttora invariati.

Nel prospetto che segue sono indicate le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 30 giugno 2015, distinte per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24:

Consistenze al 30 giugno 2015
Amministratori,
Collegio Sindacale
e dirigenti
strategici
Altre parti
correlate
Totale % sull'importo di
bilancio
Attività finanziarie detenute negoziazione - 29 29 0,53%
Crediti verso clientela 10 5.588 5.598 0,67%
Altre attività - 3.240 3.240 1,44%
Totale attivo 10 8.857 8.867 0,05%
Debiti verso clientela 1.725 5.809 7.534 0,05%
Altre passività - 8 8 0,00%
Totale del passivo 1.725 5.817 7.542 0,04%

Relativamente alle operazioni di cui sopra, distinte per tipologia di parte correlata, si propone anche il dettaglio dell'impatto sulle principali voci di conto economico:

Conto economico al 30 giugno 2015
Amministratori,
Collegio Sindacale
e dirigenti
strategici
Altre parti
correlate
Totale % sull'importo di
bilancio
Interessi passivi e oneri assimilati (5) (1) (6) 0,06%
Commissioni attive - 11.628 11.628 4,69%
Commissioni passive (2) (261) (263) 0,21%
Altre spese amministrative - (3.423) (3.423) 2,81%
Altri oneri/proventi di gestione 5 1 6 0,02%
Totale conto economico (2) 7.944 7.942

(Importi in migliaia)

Con riferimento alla categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici" si precisa che, in applicazione della speciale disciplina prevista dall'art. 136 del D.Lgs 385/93 (TUB), le obbligazioni poste in essere nei confronti dei soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo ai sensi della richiamata norma hanno formato oggetto di unanime deliberazione del Consiglio di Amministrazione assunta con il voto favorevole di tutti i membri del Collegio Sindacale, secondo le modalità ed i criteri previsti dal citato art. 136 TUB.

La categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici" comprende i rapporti nei confronti degli stessi, sia di FinecoBank (con esclusione dei relativi compensi di cui si è data informativa nel precedente punto 1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica) sia della Capogruppo UniCredit, rappresentati principalmente da attività a fronte di crediti per utilizzo carte di credito, passività a fronte della liquidità depositata dagli stessi presso la Banca e costi e ricavi generati dalle attività e passività suddette.

Per quanto riguarda la categoria "Altre parti correlate" si precisa che la stessa raggruppa i dati relativi:

  • agli stretti familiari degli dei dirigenti con responsabilità strategiche (ovvero quei familiari che ci si attende possano influenzare, o essere influenzati da, il soggetto interessato);
  • alle controllate (anche congiuntamente) dai "dirigenti con responsabilità strategiche" o dei loro stretti familiari;
  • società collegate, e loro controllate, alla Capogruppo Unicredit;
  • azionisti, e loro controllate, della Capogruppo Unicredit.

I rapporti nei confronti di "Altre parti correlate", sono rappresentati principalmente da:

  • attività a fronte di crediti per utilizzo carte di credito e passività a fronte della liquidità depositata presso la Banca;
  • attività per crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari, riferiti essenzialmente a crediti per commissioni da incassare relativamente all'attività di collocamento di prodotti del risparmio gestito e del risparmio assicurativo;
  • costi e ricavi generati dalle suddette attività e passività, riferiti essenzialmente alle commissioni attive di sottoscrizione e gestione a fronte dell'attività di collocamento di prodotti del risparmio gestito, del risparmio assicurativo e premi assicurativi.

Sono escluse le consistenze al 30 giugno 2015 e le componenti economiche maturate nel corso del primo semestre 2015 nei confronti della Capogruppo UniCredit e delle società del Gruppo UniCredit, in quanto riportate nelle pagine seguenti.

RAPPORTI CON LA CAPOGRUPPO E LE ALTRE SOCIETA' DEL GRUPPO UNICREDIT

Totale Rapporti con imprese del gruppo UniCredit Totale 30-giu-15 % sull'importo di
bilancio
Attivo 14.579.352 80,77%
Crediti verso banche 14.541.145 99,71%
Crediti verso clientela 18.613 2,23%
Derivati di copertura attivo 12.706 100,00%
Altre attività 6.888 3,05%
Passivo 1.773.939 9,83%
Debiti verso banche 1.339.203 93,25%
Titoli in circolazione 400.000 100,00%
Derivati di copertura passivo 45.588 100,00%
Passività fiscali (22.969) -73,47%
Altre passività 12.117 5,45%
Garanzie e impegni 256.070 34,29%
Garanzie rilasciate 256.070 34,29%
Conto economico 136.532
Interessi attivi e proventi assimilati 102.110 79,49%
Interessi passivi e oneri assimilati (938) 9,06%
Commissioni attive 60.335 24,34%
Commissioni passive (2.301) 1,87%
Risultato netto dell'attività di copertura (14.935) 12,12%
Spese amministrative (7.865) 4,94%
Altri oneri/proventi di gestione 126 0,33%

(Importi in migliaia)

Riportiamo di seguito un riepilogo dei rapporti con le società del Gruppo UniCredit al 30 giugno 2015:

Società Attivo Passivo Garanzie e
impegni
Conto economico
Unicredit S.p.A. 14.537.337 1.703.043 256.070 83.620
Unicredit Bank AG 21.014 43.504 - 1.512
Unicredit Bank AG Milano - 21.160 - (711)
Unicredit Credit Management Bank
S.p.A. - 78 - (48)
Unicredit Leasing S.p.A. 1 - - 1
Unicredit Luxemburg Finance SA - - - 33
Unicredit Business Integrated Solutions
S.C.p.A. 2.388 6.087 - (5.799)
Pioneer Investment Management SGR
p.A. 1.582 41 - 5.184
Cordusio Società Fiduciaria per Azioni 56 26 - 7
Pioneer Asset Management SA
Luxemburg 16.974 - - 52.733
Totale 14.579.352 1.773.939 256.070 136.532

(Importi in migliaia)

Riportiamo di seguito i dettagli delle voci dell'Attivo, del Passivo, dei Costi e dei Ricavi per singola società del Gruppo.

Rapporti con imprese controllanti

Rapporti con Unicredit S.p.A. Totale 30-giu-15

Attivo 14.537.337
Crediti verso banche 14.520.145
Derivati di copertura attivo 12.706
Altre attività 4.486
Passivo 1.703.043
Debiti verso banche 1.295.699
Titoli in circolazione 400.000
Derivati di copertura passivo 24.611
Passività fiscali (22.969)
Altre passività 5.702
Garanzie e impegni 256.070
Garanzie rilasciate 256.070
Conto economico 83.620
Interessi attivi e proventi assimilati 105.700
Interessi passivi e oneri assimilati (934)
Commissioni attive 331
Commissioni passive (2.245)
Risultato netto dell'attività di copertura (17.341)
Spese amministrative (1.901)
Altri oneri/proventi di gestione 10

(Importi in migliaia)

Rapporti con imprese sottoposte al controllo di Unicredit S.p.A.

Rapporti con UniCredit Bank AG Totale 30-giu-15

Attivo 21.014
Crediti verso banche 21.000
Altre attività 14
Passivo 43.504
Debiti verso banche 43.504
Conto economico 1.512
Interessi attivi e proventi assimilati 164
Interessi passivi e oneri assimilati (4)
Commissioni attive 1.352

(Importi in migliaia)

Rapporti con Unicredit Credit Management Bank S.p.A. Totale 30-giu-15
Passivo 78
Altre passività 78
Conto economico (48)
Spese amministrative (48)
Rapporti con UniCredit Bank AG Milano Totale 30-giu-15
Passivo 21.160
Derivati di copertura passivo 20.977
Altre passività 183
Conto economico (711)
Interessi attivi e proventi assimilati (3.754)
Commissioni attive 638
Commissioni passive (1)
Risultato netto dell'attività di copertura 2.406
(Importi in migliaia)
Rapporti con Unicredit Leasing S.p.A. Totale 30-giu-15
Attivo 1
Crediti verso clientela 1
Conto economico 1
Commissioni attive 1
(importi in migliaia)
Rapporti con Unicredit Luxemburg Finance SA Totale 30-giu-15
Conto economico 33
Commissioni attive 33
(Importi in migliaia)
Rapporti con Unicredit Business Integrated Solutions S.C.p.A. Totale 30-giu-15
Attivo 2.388
Altre attività 2.388
Passivo 6.087
Altre passività 6.087
Conto economico (5.799)
Commissioni attive 3
Spese amministrative (5.918)
Altri oneri/proventi di gestione 116
(Importi in migliaia)
Rapporti con Pioneer Investment Management SGR p.A. Totale 30-giu-15
Attivo 1.582
Crediti verso clientela 1.582
Passivo 41
Altre passività 41
Conto economico 5.184
Commissioni attive 5.217
Commissioni passive (33)

Rapporti con Cordusio Società Fiduciaria per Azioni Totale 30-giu-15

Attivo 56
Crediti verso clientela 56
Passivo 26
Altre passività 26
Conto economico 7
Commissioni attive 27
Commissioni passive (22)
Spese amministrative 2

(importi in migliaia)

Rapporti con Pioneer Asset Management SA Luxemburg Totale 30-giu-15
Attivo 16.974
Crediti verso clientela 16.974
Conto economico 52.733
Commissioni attive 52.733

PARTE I – ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI

A. Informazioni di natura qualitativa

1. Descrizione degli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

1.1 Strumenti in circolazione

Nell'ambito dei piani di incentivazione a medio-lungo termine destinati a dipendenti e promotori finanziari della Banca sono riconoscibili le seguenti tipologie di strumenti:

  • Equity-Settled Share Based Payment che prevedono la corresponsione di azioni della Capogruppo UniCredit S.p.A. e della Banca stessa;
  • Cash Settled Share Based Payment che prevedono la corresponsione di denaro.

Alla prima categoria sono riconducibili le assegnazioni di:

  • Stock Option assegnate a selezionati beneficiari appartenenti al Top e Senior Management ed alle Risorse Chiave e rappresentate da diritti di sottoscrizione di azioni UniCredit;
  • Performance Stock Option attribuite a selezionati beneficiari appartenenti al Top e Senior Management ed alle Risorse Chiave e rappresentate da diritti di sottoscrizione di azioni UniCredit che la Capogruppo si impegna ad assegnare, condizionatamente al raggiungimento degli obiettivi di performance stabiliti dal Consiglio di amministrazione della stessa Capogruppo;
  • Group Executive Incentive System che offre a selezionati Executive un compenso variabile il cui pagamento avviene entro massimo cinque anni. I beneficiari ricevono un pagamento in denaro e/o in azioni, in relazione al rispetto delle condizioni di performance (differenti da condizioni di mercato) secondo quanto stabilito dal regolamento dei Piani;
  • Group Executive Incentive System (Bonus Pool) che offre a selezionati Executive e a personale rilevante identificato in base ai requisiti normativi, una struttura di bonus composta da pagamenti immediati (a seguito della valutazione della performance) e differiti, in denaro e in azioni ordinarie UniCredit o FinecoBank, su un arco temporale di massimo 6 anni. Questa struttura di pagamento garantisce l'allineamento con gli interessi degli azionisti ed è soggetta alla verifica di clausole di malus (che si applica nel caso specifiche soglie di profittabilità, capitale e liquidità non siano raggiunte a livello di Gruppo e/o a livello di Paese/Divisione) e di clawback (per quanto legalmente applicabili) secondo quanto stabilito dal regolamento del piano (entrambe condizioni di vesting differenti da condizioni di mercato);
  • Employee Share Ownership Plan (ESOP – Let's Share) che offre ai dipendenti della Banca, che possiedono i requisiti, l'opportunità di acquistare azioni ordinarie UniCredit con il vantaggio dell'assegnazione di un quantitativo di azioni gratuite ("Free Shares" o, diritti a riceverle) misurato sul quantitativo di azioni acquistate da ciascun Partecipante ("Investment Share") durante il "Periodo di Sottoscrizione". L'assegnazione delle azioni gratuite è subordinata al rispetto delle condizioni di "vesting" (differenti da condizioni di mercato) stabilite dal Regolamento dei Piani;

  • Stock granting riservate al personale dipendente che offre l'attribuzione gratuita di azioni FinecoBank a beneficiari appartenenti al Top Management ("2014-2017 Multi-year Plan Top Management") ed ai dirigenti e dipendenti della Banca (diversi dal Top Management) che, in virtù dell'importanza del loro ruolo, delle loro competenze e del loro potenziale, possono contribuire in maniera significativa, a giudizio della Banca, al raggiungimento dei risultati economici e della sostenibilità della Banca ("2014 Plan Key People"). Le azioni sono assegnate a favore dei rispettivi beneficiari in 4 tranche annuali per il "2014-2017 Multi-year Plan Top Management" a partire dal 2017 e 3 tranche annuali per il "2014 Plan Key People" a partire dal 2015". I piani sono soggetti alla verifica di condizioni di accesso (soglie di profittabilità e capitale) e di clawback (per quanto legalmente applicabili) secondo quanto stabilito dal regolamento dei piani;

  • Stock granting riservate ai promotori finanziari che offre l'attribuzione gratuita di azioni FinecoBank ai promotori finanziari della rete, subordinatamente al raggiungimento da parte dell'intera rete dei promotori finanziari della Banca di un obiettivo di raccolta netta predefinito per l'esercizio 2014 ("Piano PFA 2014") e per il triennio 2015 – 2017 ("Piano PFA 2015 - 2017"). Le azioni sono assegnate a favore dei rispettivi beneficiari in 3 tranche annuali a partire dal 2015 per il "Piano PFA 2014" e a partire dal 2018 per il "Piano PFA 2015 – 2017". Il piano è soggetto alla verifica di condizioni di accesso (soglie di profittabilità e capitale) e di clawback (per quanto legalmente applicabili) secondo quanto stabilito dal regolamento del piano.

I piani di incentivazione riservati ai dipendenti della Banca che prevedono l'attribuzione di azioni FinecoBank verranno serviti con strumenti di capitale rivenienti da aumenti di capitale gratuiti ai sensi dell'art. 2349 del Codice Civile. I piani di incentivazione riservati ai promotori finanziari della Banca che prevedono l'attribuzione di azioni FinecoBank verranno serviti con strumenti di capitale acquistati sul mercato in esecuzione dell'autorizzazione dell'Assemblea della Banca ai sensi dell'art. 2357 del Codice Civile.

Alla seconda categoria sono riconducibili le assegnazioni di:

Group Incentive System 2015 PFA che offre a selezionati Promotori Finanziari, identificati come personale più rilevante in base ai requisiti normativi, un sistema incentivante composto da pagamenti in denaro immediati (a seguito della valutazione della performance) e differiti e l'attribuzione di Phantom Shares, su un arco temporale di 3 anni. Questa struttura di pagamento garantisce l'allineamento con gli interessi degli azionisti ed è soggetta alla verifica di clausole di malus (che si applica nel caso specifiche soglie di profittabilità, capitale e liquidità non siano raggiunte a livello di Gruppo e/o a livello di Paese/Divisione) e di clawback (per quanto legalmente applicabili) secondo quanto stabilito dal regolamento del piano (entrambe condizioni di vesting differenti da condizioni di mercato).

1.2 Modello di valutazione

1.2.1 Stock Option e Performance Stock Option

Per la stima del valore economico delle Stock Option e Performance Stock Option è stato adottato il modello di Hull e White.

Il modello è basato su una distribuzione dei prezzi su albero trinomiale determinata con l'algoritmo di Boyle e stima la probabilità di esercizio anticipato in base ad un modello deterministico connesso:

  • al raggiungimento di un Valore di Mercato pari ad un multiplo (M) del valore del prezzo di esercizio;
  • alla propensione all'uscita anticipata degli assegnatari (E) scaduto il periodo di Vesting.

Note illustrative

Gli effetti economici e patrimoniali del piano verranno contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti. Nel corso del primo semestre 2015 non sono stati assegnati nuovi piani di Stock Option e/o di Performance Stock Option, ma sono stati rilevati gli effetti economici e patrimoniale dei piani assegnati negli anni precedenti.

1.2.2 Group Executive Incentive System

L'ammontare dell'incentivo viene determinato sulla base del raggiungimento degli obiettivi qualitativi e quantitativi descritti dal piano. In particolare la determinazione del raggiungimento degli obiettivi viene espresso in termini percentuali variabili da 0% a 150% (non market vesting conditions). Tale percentuale, corretta attraverso l'applicazione di un fattore di rischio/sostenibilità – Group Gate - al primo pagamento e moltiplicata per l'ammontare dell'incentivo, determina l'effettivo importo che verrà corrisposto al beneficiario.

Gli effetti patrimoniali ed economici sono ripartiti in funzione della durata dei Piani.

Group Executive Incentive System "Bonus Pool 2014" – Shares

Il valore economico delle azioni assegnate è pari al prezzo di mercato dell'azione ridotto del valore attuale dei dividendi non assegnati nel periodo che intercorre fra la data della promessa e la futura consegna dell'azione.

Il piano è strutturato in cluster, ognuno dei quali può presentare da due a tre rate di pagamenti in azioni differiti secondo l'intervallo temporale definito dal regolamento del piano.

Azioni Unicredit assegnate
Group Executive Incentive System - Bonus Pool 2014
Rata 2017 Rata 2018 Rata 2019 Rata 2020
Data assegnazione Valore Economico Bonus Opportunity 21-gen-14 21-gen-14 21-gen-14 21-gen-14
Data definizione numero Azioni - Date of Board resolution 09-apr-15 09-apr-15 09-apr-15 09-apr-15
Inizio periodo di Vesting 01-gen-14 01-gen-14 01-gen-14 01-gen-14
Scadenza periodo di Vesting 31-dic-16 31-dic-17 31-dic-18 31-dic-19
Prezzo di mercato azione UniCredit [€] 6,269 6,269 6,269 6,269
Valore economico delle condizioni di vesting [€] -0,243 -0,434 -0,705 -1,032
Valore unitario Performance Share alla promessa [€] 6,026 5,835 5,564 5,237
Azioni FinecoBank assegnate
Group Executive Incentive System - Bonus Pool 2014
Rata 2017 Rata 2018 Rata 2019 Rata 2020
Data assegnazione Valore Economico Bonus Opportunity 15-apr-14 15-apr-14 15-apr-14 15-apr-14
Data definizione numero Azioni - Date of Board resolution 09-feb-15 09-feb-15 09-feb-15 09-feb-15
Inizio periodo di Vesting 01-gen-14 01-gen-14 01-gen-14 01-gen-14
Scadenza periodo di Vesting 31-dic-16 31-dic-17 31-dic-18 31-dic-19
Prezzo di mercato azione FinecoBank [€] 4,725 4,725 4,725 4,725
Valore economico delle condizioni di vesting [€] -0,410 -0,590 -0,839 -1,137
Valore unitario Performance Share alla promessa [€] 4,315 4,135 3,886 3,588

Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2014 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.

Group Executive Incentive System 2015 (Bonus Pool)

Il nuovo sistema incentivante 2015 è basato su un approccio bonus pool, allineato con i requisiti normativi e con le prassi di mercato, che definisce:

la sostenibilità, attraverso il collegamento diretto con i risultati aziendali, e l'allineamento alle categorie di rischio rilevanti, tramite l'utilizzo di specifici indicatori che rispecchiano il quadro di riferimento per la propensione al rischio (Risk appetite framework);

  • il legame tra i bonus e la struttura organizzativa, declinando i bonus pool a livello di Paese/Divisione con ulteriore revisione a livello di Gruppo;
  • l'allocazione di bonus ai beneficiari identificati come Executive ed altro personale più rilevante, identificato sulla base dei criteri forniti dal Regolamento dell'Autorità Bancaria Europea (EBA), e ad altri ruoli specifici, sulla base dei requisiti normativi locali;
  • una struttura di pagamenti distribuita su un arco temporale di massimo 5 anni e composta da un mix di denaro e azioni, allineata ai più recenti requisiti normativi espressi dalla direttiva 2013/36/UE (CRD IV).

Il piano è stato assegnato nel corso del corrente esercizio e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.

1.2.4 Employee Share Ownership Plan (Piano Let's Share 2015)

Le seguenti tavole mostrano i parametri relativi alle Free Share (o ai diritti a riceverle) connesse al piano di "Employee Share Ownership Plan" approvato nel 2014.

Valutazione Free Share ESOP per il 2015

Free Share
1° Periodo Sottoscrizione
Free Share
2° Periodo Sottoscrizione
30-gen-15 31-lug-15
30-gen-15 31-lug-15
30-gen-16 31-lug-16
5,280 Da definire

Tutti gli effetti economici e patrimoniali del piano, riferibili alle Free Share assegnate saranno contabilizzati durante il periodo di maturazione (fatta eccezione per gli adeguamenti, in linea con quanto previsto dal regolamento del piano, che verranno registrati alla prima chiusura utile successiva al periodo di maturazione).

Le azioni ordinarie UniCredit assegnate nell'ambito di applicazione di questo piano, sono acquistate sul mercato.

1.2.5 Stock granting riservate al personale dipendente

Il valore economico delle azioni assegnate è pari al prezzo di mercato dell'azione ridotto del valore attuale dei dividendi non assegnati nel periodo che intercorre fra la data della promessa e la futura consegna dell'azione.

2014 - 2017 Multi-year Plan – Top management ("Piano Top Management")

Il piano offre l'attribuzione gratuita di azioni FinecoBank a beneficiari appartenenti al Top Management. Le azioni vengono assegnate a favore dei rispettivi beneficiari, decorso il periodo di vesting e verificato il rispetto delle condizioni previste, in 4 tranche annuali a partire dal 2017.

Azioni assegnate
Top Management
Prima rata 2017 Seconda rata
2018
Terza rata 2019 Quarta rata 2020
Data assegnazione Valore Economico Bonus Opportunity -
(Grant Date)
02-lug-14 02-lug-14 02-lug-14 02-lug-14
Data definizione numero Azioni - Date of Board resolution 15-lug-14 09-feb-15 Da definire Da definire
Inizio periodo di Vesting 02-lug-14 02-lug-14 02-lug-14 02-lug-14
Scadenza periodo di Vesting 31-dic-16 31-dic-17 31-dic-18 31-dic-19
Prezzo di mercato azione FinecoBank [€] 3,7 4,725 Da definire Da definire
Valore economico delle condizioni di vesting [€] -0,27 -0,59 Da definire Da definire
Valore unitario Performance Share alla promessa [€] 3,43 4,135 Da definire Da definire

Il piano è stato assegnato nel corso del precedente esercizio e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.

2014 Plan – Key people ("Piano Key People")

Il piano offre l'attribuzione gratuita di azioni FinecoBank ai dirigenti e dipendenti della Banca (diversi dal Top Management) che, in virtù dell'importanza del loro ruolo, delle loro competenze e del loro potenziale, possono contribuire in maniera significativa, a giudizio della Banca, al raggiungimento dei risultati economici e della sostenibilità della Banca. Le azioni vengono assegnate a favore dei rispettivi beneficiari, decorso il periodo di vesting e verificato il rispetto delle condizioni previste, in 3 tranche annuali a partire dal 2015.

Il piano è stato assegnato nel corso del precedente esercizio e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.

1.2.6 Stock granting riservate ai promotori finanziari

Il valore economico delle azioni assegnate è pari al prezzo di mercato dell'azione ridotto del valore attuale dei dividendi non assegnati nel periodo che intercorre fra la data della promessa e la futura consegna dell'azione.

Piano PFA 2014

L'ammontare dell'incentivo è stato determinato sulla base del raggiungimento degli obiettivi di performance descritti dal piano, subordinatamente al raggiungimento da parte dell'intera rete dei promotori finanziari della Banca di un obiettivo di raccolta netta predefinito per l'esercizio 2014.

Il piano contribuisce ad allineare gli interessi dei destinatari, degli azionisti e degli altri stakeholders e a realizzare prassi remunerative efficaci, in conformità con l'impianto normativo e regolamentare applicabile.

Il piano è soggetto alla verifica delle condizioni previste secondo quanto stabilito dal regolamento del piano.

Il piano è stato assegnato nel corso del precedente esercizio e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.

Piano PFA 2015 - 2017

L'ammontare dell'incentivo viene determinato sulla base del raggiungimento degli obiettivi di performance descritti dal piano, subordinatamente al raggiungimento da parte dell'intera rete dei promotori finanziari della Banca di un obiettivo di raccolta netta cumulata predefinito per il triennio 2015 - 2017.

Il piano contribuisce ad allineare gli interessi dei destinatari, degli azionisti e degli altri stakeholders e a realizzare prassi remunerative efficaci, in conformità con l'impianto normativo e regolamentare applicabile.

Il piano è soggetto alla verifica delle condizioni previste secondo quanto stabilito dal regolamento del piano. Il piano è stato assegnato nel corso del precedente esercizio e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.

1.2.7 Group Incentive System 2015 PFA

Il nuovo Sistema Incentivante 2015 per i Promotori Finanziari è allineato con i requisiti normativi prevedendo:

  • la sostenibilità, attraverso il collegamento diretto con i risultati aziendali;
  • l'allocazione di bonus ai beneficiari identificati personale più rilevante, identificato sulla base dei criteri forniti dal Regolamento dell'Autorità Bancaria Europea (EBA);
  • una struttura di pagamenti distribuita su un arco temporale di 3 anni e composta da un mix di denaro e phantom shares, allineata ai più recenti requisiti normativi che richiedono periodi di indisponibilità degli strumenti;

L'ammontare dell'incentivo viene determinato sulla base del raggiungimento degli obiettivi descritti dal piano.

Gli effetti patrimoniali ed economici sono ripartiti in funzione della durata dei Piani.

Il valore economico delle phantom shares assegnate è pari al prezzo di mercato dell'azione ridotto del valore attuale dei dividendi non assegnati nel periodo che intercorre fra la data della promessa e la futura consegna dell'azione. Il piano è stato assegnato nel corso del corrente esercizio e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.

B. Informazioni di natura quantitativa

2. Variazioni annue

Stock granting

Totale 30-giu-15 Totale 31-dic-14
Voci / Numero opzioni e prezzi di esercizio Prezzi medi di Prezzi medi di
Numero opzioni esercizio Scadenza media Numero opzioni esercizio Scadenza media
A. Esistenze iniziali 1.427.240 - - - - -
B. Aumenti 764.221 - 1.427.240 -
B.1 Nuove emissioni 764.221 - 1.427.240 -
B.2 Altre variazioni - - - -
C. Diminuzioni (241.700) - - -
C.1 Annullate - - - -
C.2 Esercitate (241.700) - - -
C.3 Scadute - - - -
C.4 Altre variazioni - - - -
D. Rimanenze finali 1.949.761 - mag-17 1.427.240 - giu-16
E. Opzioni esercitabili alla fine del periodo - - 241.700 -

Il numero delle azioni indicate nella tabella sopra riportata si riferisce esclusivamente ai piani per i quali è già stato definito il numero di azioni attribuite ai singoli beneficiari. Non sono stati indicati i prezzi medi di esercizio in quanto si tratta esclusivamente di Stock granting assegnate gratuitamente.

Effetti sul Risultato Economico

Si riportano di seguito gli effetti economici e patrimoniali connessi ai piani di incentivazione basati su azioni FinecoBank e della controllante UniCredit, ad eccezione del saldo della Riserva connessa ai piani Equity Settled.

L'impatto a conto economico è stato determinato anno per anno in base al periodo di maturazione degli strumenti (vesting).

Effetti patrimoniali ed economici connessi a pagamenti basati su azioni di FinecoBank e della controllante UniCredit

Totale 30-giu-15 Totale 30-giu-14
Complessivo Piani Vested Complessivo Piani Vested
Oneri 8.890 386
- relativi a Piani Equity Settled 8.781 386
- relativi a Piani CashSettled 109
Somme pagate ad Unicredit S.p.A. a fronte di
piani "vested" - -
Debito maturato verso Unicredit S.p.A. 2.296 1.889
Debito maturato verso i promotori finanziari relativo a
piani di Cash Settled 109

(Importi in migliaia)

Si precisa che gli oneri relativi ai Piani Equity Settled sono stati contabilizzati nelle Spese Amministrative – Spese per il personale relativamente ai piani assegnati al personale dipendente e nelle Spese Amministrative – Altre spese amministrative relativamente ai piani assegnati ai promotori finanziari. Gli oneri relativi ai Piani Cash Settled asseganti ai promotori finanziari sono stati contabilizzati nelle Commissioni passive.

PARTE L – INFORMATIVA DI SETTORE

La Banca non espone l'informativa relativa al segment reporting in quanto il proprio particolare modello di business prevede una forte integrazione fra le differenti tipologie di attività. FinecoBank offre i propri servizi (bancari e d'investimento) attraverso la rete dei promotori finanziari e i canali online e mobile, che operano in modo tra loro coordinato e integrato. La completezza dei servizi offerti consente alla Banca di proporsi quale unico punto di riferimento del cliente (one stop solution) per l'operatività bancaria e le esigenze d'investimento.

Questa strategia fortemente integrata e fondata sul cliente ha come conseguenza il fatto che i ricavi e i margini relativi ai diversi prodotti/servizi (investing, banking e brokerage) sono, quindi, profondamente interdipendenti.

Tale logica di integrazione è la stessa che ispira il top management nella definizione degli obiettivi aziendali e nell'identificazione degli strumenti atti a raggiungerli.

Per quanto riguarda le informazioni sui ricavi da clienti per ciascun prodotto/servizio, in considerazione di quanto sopra esposto, si rinvia ai dettagli informativi riportati nell'ambito della Parte C – Informazioni sul conto economico delle presenti note illustrative.

Si evidenzia che FinecoBank si rivolge, prevalentemente, a clientela retail in Italia; le informazioni in merito alle aree geografiche e al grado di dipendenza da eventuali principali clienti non sono, pertanto, considerate di rilevanza informativa dal management e quindi non vengono fornite.

SCHEMI DI RICONDUZIONE PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PROSPETTI DI BILANCIO RICLASSIFICATO

Consistenze al
ATTIVO 30-giu-15 31-dic-14
Cassa e disponibilità liquide = voce 10 6 5
Attività finanziarie di negoziazione = voce 20 5.463 3.054
Crediti verso banche = voce 60 14.582.941 13.892.197
Crediti verso clientela = voce 70 835.823 695.594
Investimenti finanziari
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita
2.238.746
2.238.746
1.695.555
1.695.555
Coperture
80. Derivati di copertura
90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica
39.579
12.706
26.873
24.274
19.247
5.027
Attività materiali = voce 110 11.163 10.892
Avviamenti = voce 120. Attività immateriali di cui: avviamento 89.602 89.602
Altre attività immateriali = voce 120 al netto dell'avviamento 8.030 8.142
Attività fiscali = voce 130 14.629 18.550
Altre attività = voce 150 225.475 326.756
Totale dell'attivo 18.051.457 16.764.621
Consistenze al
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 30-giu-15 31-dic-14
Debiti verso banche = voce 10 1.436.173 1.428.568
Debiti verso clientela
20. Debiti verso clientela
15.256.498
15.256.498
13.914.712
13.914.712
Titoli in circolazione
30. Titoli in circolazione
400.000
400.000
424.710
424.710
Passività finanziarie di negoziazione = voce 40 5.386 3.135
Coperture
60. Derivati di copertura
70. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica
59.668
45.587
14.081
46.220
36.993
9.227
Fondi per rischi ed oneri = voce 120 104.947 118.031
Passività fiscali = voce 80 30.288 33.358
Altre passività
100. Altre passività
110. Trattamento di fine rapporto
227.285
222.356
4.929
243.633
238.807
4.826
Patrimonio 531.212 552.254
- capitale e riserve
160. Riserve
170. Sovrapprezzi di emissione
180. Capitale
- riserve da valutazione
130. Riserve da valutazione di cui : Attività finanziarie disponibili per la vendita
130. Riserve da valutazione utili (perdite) attuariali relativi
a piani previdenziail a benefici definiti
437.198
235.114
1.934
200.150
310
2.535
(2.225)
400.085
198.081
1.934
200.070
2.262
5.329
(3.067)
- utile netto = voce 200
Totale del passivo e del patrimonio netto
93.704
18.051.457
149.907
16.764.621
1° semestre
CONTO ECONOMICO 2015 2014
Interessi netti 118.104 115.940
30. Margine d'interesse 118.104 115.940
Dividendi e altri proventi su partecipazioni - -
70. Dividendi e proventi simili 2 4
a dedurre: dividendi su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione inclusi in voce 70 (2) (4)
Commissioni nette = voce 60 124.629 97.029
60. Commissioni nette 124.629 97.029
Risultato negoziazione, coperture e fair value 28.073 12.889
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 28.298 12.867
+ dividendi su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione (da voce 70) 2 4
90. Risultato netto dell'attività di copertura (227) -
110. Risultato netto delle attività e passività valutate al fair value - 18
Saldo altri proventi/oneri (3.089) 1
190. Altri oneri/proventi di gestione 37.692 35.974
a dedurre: altri proventi di gestione - di cui: recupero di spese (42.388) (37.542)
a dedurre: rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi 1.606 1.573
100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) crediti - 49.159
100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: d) passività finanziarie - (49.163)
MARGINE D'INTERMEDIAZIONE 267.717 225.859
Spese per il personale (37.182) (31.835)
150. Spese amministrative - a) spese per il personale (37.182) (31.835)
Altre spese amministrative (120.535) (108.564)
150. Spese amministrative - b) altre spese amministrative (121.929) (106.991)
+ rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi (1.606) (1.573)
- contributi ex-ante Fondo di risoluzione unico (SRF) e Sistemi di garanzia dei depositi (DGS) 3.000 -
Recuperi di spesa 42.388 37.542
190. Altri oneri/proventi di gestione - di cui: recupero di spese 42.388 37.542
Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali (4.190) (3.942)
170. Rettifiche/riprese di valore su attività materiali (1.736) (1.607)
180. Rettifiche/riprese di valore su attività immateriali (2.454) (2.335)
Costi operativi (119.519) (106.799)
RISULTATO DI GESTIONE 148.198 119.060
Rettifiche nette su crediti e su acccantonamenti per garanzie e impegni
+ Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) crediti deteriorati (da voce 100 a))
130. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: a) crediti
130. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: d) altre operazioni finanziarie
a dedurre: rettifiche di valore nette per deterioramento di altre attività finanziarie - contributi al Fondo
Interbancario di Tutela dei depositi
(2.694)
-
(2.698)
4
-
(1.291)
-
(1.331)
40
-
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 145.504 117.769
Accantonamenti per rischi ed oneri
160. Accantonamenti netti per rischi ed oneri
+ contributi ex-ante Fondo di risoluzione unico (SRF) e Sistemi di garanzia dei depositi (DGS)
+ rettifiche di valore nette per deterioramento di altre attività finanziarie - contributi al Fondo
Interbancario di Tutela dei depositi
(3.929)
(929)
(3.000)
-
(2.951)
(2.951)
-
-
Profitti netti da investimenti - -
240. Utili (Perdite) da cessione di investimenti - -
RISULTATO LORDO
DELL'OPERATIVITA' CORRENTE
141.575 114.818
Imposte sul reddito del periodo (47.871) (40.956)
260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (47.871) (40.956)
RISULTATO NETTO
DELL'OPERATIVITA' CORRENTE
93.704 73.862
RISULTATO DI PERIODO 93.704 73.862

Attestazione del bilancio semestrale abbreviato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

  1. I sottoscritti, Alessandro Foti nella sua qualità di Amministratore Delegato e Diretto Generale di FinecoBank S.p.A., e Lorena Pelliciari, nella sua qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di FinecoBank S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'articolo 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

• l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa, e

• l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio semestrale abbreviato, nel corso del primo semestre 2015.

  1. La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio semestrale abbreviato è basata su un modello definito nell'ambito del Gruppo Unicredit, in coerenza con l'"Internal Control - Integrated Framework (CoSO)" e con il "Control Objective for IT and Related Technologies (Cobit)", che rappresentano standard di riferimento per il sistema di controllo interno e per il financial reporting in particolare, generalmente accettati a livello internazionale.

  2. I sottoscritti attestano, inoltre, che

3.1 il bilancio semestrale abbreviato:

  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente;

3.2 la relazione intermedia sulla gestione comprende un'analisi attendibile dei riferimenti agli eventi importanti che si sono verificati nei primi sei mesi dell'esercizio e alla loro incidenza sul bilancio semestrale abbreviato, unitamente a una descrizione dei principali rischi e incertezze per i sei mesi restanti dell'esercizio. La relazione intermedia sulla gestione comprende, altresì, un'analisi attendibile delle informazioni sulle operazioni rilevanti con parti correlate.

Milano, 30 luglio 2015

FinecoBank S.p.A. FinecoBank S.p.A. Alessandro Foti Lorena Pelliciari

L'Amministratore Delegato e Il Dirigente Preposto alla redazione Direttore Generale dei documenti contabili societari

Relazione della Società di Revisione

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