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FinecoBank

Interim / Quarterly Report Aug 10, 2016

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Interim / Quarterly Report

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FINECO. LA BANCA CHE SEMPLIFICA LA BANCA.

FinecoBank S.p.A. Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2016

Indice

Cariche Sociali e Società di Revisione 2
-- ---------------------------------------- ---
Dati di sintesi
Principali indici di bilancio
Andamento della gestione
L'azione FinecoBank
I risultati conseguiti nelle principali aree di attività
La rete dei promotori finanziari
Le risorse
L'infrastruttura tecnologica
Il sistema dei controlli interni
Principali rischi e incertezze
La struttura organizzativa
I principali aggregati patrimoniali
Fondi propri e requisiti prudenziali di vigilanza
I risultati economici
Le operazioni con parti correlate
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo ed evoluzione prevedibile della gestione
Schemi del bilancio dell'impresa
Stato patrimoniale
Conto economico
Prospetto della redditività complessiva
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto
Rendiconto finanziario
Note illustrative
Parte A – Politiche contabili
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale
Parte C – Informazioni sul conto economico
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Parte F – Informazioni sul patrimonio
Parte H – Operazioni con parti correlate
Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
Parte L – Informativa di settore
Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio riclassificato
Attestazione del bilancio semestrale abbreviato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n.

Sede legale

20131 Milano - Piazza Durante, 11

"FinecoBank Banca Fineco S.p.A."

o in forma abbreviata "FinecoBank S.p.A.", ovvero "Banca Fineco S.p.A." ovvero "Fineco Banca S.p.A." Società controllata da UniCredit S.p.A., Gruppo Bancario UniCredit, iscritto all'Albo dei Gruppi Bancari n° 2008.1, Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia e al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, codice ABI 03015, Codice Fiscale e n° iscr. R.I. Milano 01392970404 – R.E.A. n° 1598155, P.IVA 12962340159

Cariche Sociali e Società di Revisione

CARICHE SOCIALI E SOCIETA' DI REVISIONE

Consiglio di Amministrazione

Presidente Enrico Cotta Ramusino
Vice Presidente Francesco Saita
Amministratore Delegato
e Direttore Generale Alessandro Foti
Consiglieri Gianluigi Bertolli
Girolamo Ielo
Laura Stefania Penna
Mariangela Grosoli
Marina Natale
Pietro Angelo Guindani
Presidente Gian-Carlo Noris Gaccioli
Membri Effettivi Barbara Aloisi
Marziano Viozzi
Membri Supplenti Federica Bonato
Marzio Duilio Rubagotti

Società di Revisione

Collegio Sindacale

Deloitte & Touche S.p.A.

Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Lorena Pelliciari

PREMESSA ALLA LETTURA DELLA RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE

La presente Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2016 di FinecoBank Banca Fineco S.p.A. (di seguito FinecoBank) è predisposta secondo quanto previsto dall'art. 154-ter, comma 2, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n° 58 e comprende:

  • gli schemi del bilancio semestrale abbreviato, redatti in accordo con i criteri di rilevazione e valutazione previsti dai principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) omologati dalla Commissione Europea e, in particolare, in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale IAS 34; tali schemi sono esposti a confronto con quelli dell'esercizio 2015: come previsto dallo IAS 34, lo stato patrimoniale è stato confrontato con i dati al 31 dicembre 2015, mentre il conto economico, il prospetto della redditività complessiva, le variazioni del patrimonio netto ed il rendiconto finanziario sono confrontati con i corrispondenti dati relativi al primo semestre dell'anno precedente;
  • le note illustrative, che comprendono, oltre alle informazioni di dettaglio richieste dallo IAS 34 esposte secondo gli schemi adottati in bilancio, le ulteriori informazioni richieste dalla Consob e quelle ritenute utili per dare una rappresentazione corretta della situazione aziendale.

E' accompagnata:

  • dalla relazione intermedia sulla gestione, nella quale sono stati riportati gli schemi di bilancio riclassificati, i commenti ai risultati del periodo ed ai fatti di rilievo, nonché le ulteriori informazioni richieste dalla Consob;
  • dall'attestazione del bilancio semestrale abbreviato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni.

Si evidenzia che a partire dal 1° gennaio 2016, nell'ambito delle operazioni di prestito titoli con garanzia rappresentata da contante, la componente reddituale relativa al servizio prestato (ricevuto) per la messa a disposizione del titolo viene contabilizzata nelle commissioni attive (passive), mentre in precedenza veniva rilevata negli interessi attivi (passivi). Per omogeneità di confronto sono stati riesposti i dati corrispondenti relativi all'esercizio precedente presentati a fini comparativi.

Relazione intermedia sulla gestione

DATI DI SINTESI

FinecoBank è la banca diretta multicanale del gruppo UniCredit, una delle maggiori reti di consulenza in Italia, banca leader in Italia per volumi intermediati sul mercato azionario e primo broker online in Europa per numero di ordini eseguiti.

La Banca propone un modello di business integrato tra banca diretta e rete di promotori finanziari. Un unico conto gratuito con tutti i servizi di banking, credit, trading e di investimento, disponibili anche su dispositivi mobile, quali application per smartphone e tablet. Grazie alla piattaforma completamente integrata è player di riferimento per gli investitori moderni.

Nel primo semestre 2016 il totale della raccolta diretta e indiretta da clientela si attesta a 55.564 milioni di euro, registrando un leggero incremento rispetto ai 55.327 milioni di euro di fine 2015, nonostante l'elevata volatilità abbia determinato un effetto mercato negativo di 2.412 milioni di euro.

La Banca ha proseguito nel suo percorso di riqualificazione del TFA verso prodotti e servizi a maggior valore aggiunto, nel contesto di una raccolta che si è confermata solida. Nel dettaglio, la Banca ha registrato una raccolta netta totale pari a 2.650 milioni di euro (-6,4% rispetto allo stesso periodo del 2015), mentre la raccolta netta tramite la rete di consulenti finanziari è stata pari a 2.270 milioni di euro (-12,1%). Si è inoltre registrata un consolidamento della raccolta dei "Guided products & services", pari a 1.675 milioni di euro nel semestre, con conseguente aumento dell'incidenza rispetto al totale AuM al 51% rispetto al 42% di giugno 2015 ed al 45% di dicembre 2015.

L'utile netto del semestre si attesta a 117,8 milioni di euro, evidenziando un incremento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente del 25,7%. I risultati del 2016 confermano la solidità della Banca e la forza del modello di business, molto diversificato ed in grado di cogliere in pieno i trend strutturali che caratterizzano la società italiana, ovvero la crescente domanda di consulenza e la digitalizzazione.

L'offerta della Banca si articola nelle seguenti tre aree di attività: (i) banking: include i servizi di conto corrente e di conto deposito, servizi di pagamento ed emissione di carte di debito, credito e prepagate; (ii) brokerage: assicura il servizio di esecuzione ordini per conto dei clienti, con un accesso diretto ai principali mercati azionari mondiali e la possibilità di negoziare CFD (su valute, indici, azioni, obbligazioni e materie prime), future, opzioni, obbligazioni, ETF e certificates; (iii) investing: include servizi di collocamento e distribuzione di oltre 6.000 prodotti, tra fondi comuni d'investimento e comparti di SICAV gestiti da 70 primarie case d'investimento italiane ed internazionali, prodotti assicurativi e previdenziali, nonché servizi di consulenza in materia di investimenti.

A partire dal 1º aprile FinecoBank è entrata nell'indice azionario FTSE Mib di Borsa Italiana, una tappa fondamentale nel percorso di crescita della Banca ed un importante traguardo a conferma dell'apprezzamento di un modello di business diversificato, in grado di rispondere alle esigenze sempre più complesse dei risparmiatori moderni.

L'ingresso nel FTSE Mib assicura, inoltre, una maggiore visibilità nei confronti di una sempre più vasta platea di investitori internazionali, a supporto dello sviluppo della Banca. Questo risultato rappresenta un ulteriore trampolino di lancio per la crescita della Banca.

Schemi di Bilancio Riclassificati

Stato patrimoniale

Consistenze al Variazioni
ATTIVO 30-giu-16 31-dic-15 assoluta %
Cassa e disponibilità liquide 11 6 5 83,3%
Attività finanziarie di negoziazione 6.879 3.983 2.896 72,7%
Crediti verso banche 15.299.291 14.648.904 650.387 4,4%
Crediti verso clientela 880.232 922.774 (42.542) -4,6%
Investimenti finanziari 2.926.175 2.245.982 680.193 30,3%
Coperture 9.018 10.573 (1.555) -14,7%
Attività materiali 13.896 12.419 1.477 11,9%
Avviamenti 89.602 89.602 - -
Altre attività immateriali 7.608 8.212 (604) -7,4%
Attività fiscali 5.880 15.424 (9.544) -61,9%
Altre attività 322.264 370.070 (47.806) -12,9%
Totale dell'attivo 19.560.856 18.327.949 1.232.907 6,7%

(Importi in migliaia)

Consistenze al Variazioni
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 30-giu-16 31-dic-15 assoluta %
Debiti verso banche 1.361.666 1.423.459 (61.793) -4,3%
Debiti verso clientela 17.133.049 15.822.459 1.310.590 8,3%
Passività finanziarie di negoziazione 6.300 4.100 2.200 53,7%
Coperture 17.657 31.319 (13.662) -43,6%
Fondi per rischi ed oneri 119.258 120.534 (1.276) -1,1%
Passività fiscali 23.046 37.445 (14.399) -38,5%
Altre passività 296.926 255.835 41.091 16,1%
Patrimonio 602.954 632.798 (29.844) -4,7%
- capitale e riserve
- riserve da valutazione (attività finanziarie disponibili per la vendita -
471.789 430.119 41.670 9,7%
utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziail a benefici definiti) 13.383 11.626 1.757 15,1%
- risultato netto 117.782 191.053 (73.271) -38,4%
Totale del passivo e del patrimonio netto 19.560.856 18.327.949 1.232.907 6,7%

Stato patrimoniale - Evoluzione trimestrale

Consistenze al
ATTIVO 30-giu-16 31-mar-16 31-dic-15 30-set-15 30-giu-15
Cassa e disponibilità liquide 11 7 6 7 6
Attività finanziarie di negoziazione 6.879 6.996 3.983 8.613 5.463
Crediti verso banche 15.299.291 15.404.458 14.648.904 13.966.287 14.582.941
Crediti verso clientela 880.232 827.395 922.774 884.508 835.823
Investimenti finanziari 2.926.175 2.622.251 2.245.982 2.232.479 2.238.746
Coperture 9.018 6.682 10.573 6.541 39.579
Attività materiali 13.896 13.471 12.419 11.043 11.163
Avviamenti 89.602 89.602 89.602 89.602 89.602
Altre attività immateriali 7.608 7.691 8.212 7.862 8.030
Attività fiscali 5.880 11.775 15.424 11.569 14.629
Altre attività 322.264 274.182 370.070 232.297 225.475
Totale dell'attivo 19.560.856 19.264.510 18.327.949 17.450.808 18.051.457

(Importi in migliaia)

Consistenze al
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 30-giu-16 31-mar-16 31-dic-15 30-set-15 30-giu-15
Debiti verso banche 1.361.666 1.503.755 1.423.459 1.396.068 1.436.173
Debiti verso clientela 17.133.049 16.693.126 15.822.459 15.043.178 15.256.498
Titoli in circolazione - - - - 400.000
Passività finanziarie di negoziazione 6.300 4.218 4.100 6.254 5.386
Coperture 17.657 20.441 31.319 26.810 59.668
Fondi per rischi ed oneri 119.258 120.515 120.534 104.800 104.947
Passività fiscali 23.046 62.222 37.445 57.803 30.288
Altre passività 296.926 167.984 255.835 233.407 227.285
Patrimonio 602.954 692.249 632.798 582.488 531.212
- capitale e riserve
- riserve da valutazione (attività finanziarie disponibili per la vendita -
utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziail a benefici definiti)
471.789
13.383
624.119
16.908
430.119
11.626
427.673
5.983
437.198
310
- risultato netto 117.782 51.222 191.053 148.832 93.704
Totale del passivo e del patrimonio netto 19.560.856 19.264.510 18.327.949 17.450.808 18.051.457

Conto economico

1° semestre Variazioni
2016 2015 assoluta %
Interessi netti 123.449 115.744 7.705 6,7%
Commissioni nette 117.821 126.989 (9.168) -7,2%
Risultato negoziazione, coperture e fair value 46.926 28.073 18.853 67,2%
Saldo altri proventi/oneri 758 (3.089) 3.847 n.c.
MARGINE D'INTERMEDIAZIONE 288.954 267.717 21.237 7,9%
Spese per il personale (37.716) (37.182) (534) 1,4%
Altre spese amministrative (117.724) (120.535) 2.811 -2,3%
Recuperi di spesa 42.337 42.388 (51) -0,1%
Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali (4.609) (4.190) (419) 10,0%
Costi operativi (117.712) (119.519) 1.807 -1,5%
RISULTATO DI GESTIONE 171.242 148.198 23.044 15,5%
Rettifiche nette su crediti e
su accantonamenti per garanzie e impegni (2.801) (2.694) (107) 4,0%
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 168.441 145.504 22.937 15,8%
Accantonamenti per rischi ed oneri (2.553) (3.929) 1.376 -35,0%
Oneri di integrazione (7) - (7) n.c.
RISULTATO LORDO
DELL'OPERATIVITA' CORRENTE 165.881 141.575 24.306 17,2%
Imposte sul reddito del periodo (48.099) (47.871) (228) 0,5%
RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE 117.782 93.704 24.078 25,7%
RISULTATO DEL PERIODO 117.782 93.704 24.078 25,7%

Conto economico – Evoluzione trimestrale

2016
2° trimestre 1° trimestre
Interessi netti 61.200 62.249
Commissioni nette 59.660 58.161
Risultato negoziazione, coperture e fair value 27.281 19.645
Saldo altri proventi/oneri 669 89
MARGINE D'INTERMEDIAZIONE 148.810 140.144
Spese per il personale (19.003) (18.713)
Altre spese amministrative (57.169) (60.555)
Recuperi di spesa 21.107 21.230
Rettifiche di valore su immobilizzazioni
materiali e immateriali
(2.436) (2.173)
Costi operativi (57.501) (60.211)
RISULTATO DI GESTIONE 91.309 79.933
Rettifiche nette su crediti e
su accantonamenti per garanzie e impegni (1.361) (1.440)
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 89.948 78.493
Accantonamenti per rischi ed oneri (1.114) (1.439)
Oneri di integrazione (4) (3)
RISULTATO LORDO
DELL'OPERATIVITA' CORRENTE 88.830 77.051
Imposte sul reddito del periodo (22.270) (25.829)
RISULTATO NETTO
DELL'OPERATIVITA' CORRENTE 66.560 51.222
RISULTATO DI PERIODO 66.560 51.222
2015
4° trimestre 3° trimestre 2° trimestre 1° trimestre
Interessi netti 62.142 62.876 59.254 56.490
Commissioni nette 63.591 62.030 64.212 62.777
Risultato negoziazione, coperture e fair value 12.587 13.207 11.014 17.059
Saldo altri proventi/oneri (1.486) 1.601 (3.447) 358
MARGINE D'INTERMEDIAZIONE 136.834 139.714 131.033 136.684
Spese per il personale (18.883) (18.984) (18.797) (18.385)
Altre spese amministrative (59.238) (53.097) (60.134) (60.401)
Recuperi di spesa 21.728 20.231 21.376 21.012
Rettifiche di valore su immobilizzazioni
materiali e immateriali
(2.550) (2.211) (2.163) (2.027)
Costi operativi (58.943) (54.061) (59.718) (59.801)
RISULTATO DI GESTIONE 77.891 85.653 71.315 76.883
Rettifiche nette su crediti e
su accantonamenti per garanzie e impegni (2.576) (1.436) (1.111) (1.583)
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 75.315 84.217 70.204 75.300
Accantonamenti per rischi ed oneri (10.474) (1.311) (814) (3.115)
Oneri di integrazione (1.246) - - -
Profitti netti da investimenti (1) - - -
RISULTATO LORDO
DELL'OPERATIVITA' CORRENTE 63.594 82.906 69.390 72.185
Imposte sul reddito del periodo (21.373) (27.778) (23.468) (24.403)
RISULTATO NETTO
DELL'OPERATIVITA' CORRENTE 42.221 55.128 45.922 47.782
RISULTATO DI PERIODO 42.221 55.128 45.922 47.782

(Importi in migliaia)

I principali dati patrimoniali

Consistenze Variazioni
30-giu-16 31-dic-15 assoluta %
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (1) 671.778 614.000 57.778 9,4%
Totale attivo 19.560.856 18.327.949 1.232.907 6,7%
Raccolta diretta da clientela (2) 16.965.267 15.630.645 1.334.622 8,5%
Raccolta indiretta da clientela (3) 38.598.881 39.696.024 (1.097.143) -2,8%
Totale raccolta (diretta e indiretta) da clientela 55.564.148 55.326.669 237.479 0,4%
Patrimonio netto 602.954 632.798 (29.844) -4,7%

(Importi in migliaia)

(1) I crediti di finanziamento verso clientela ordinaria sono relativi ai soli finanziamenti erogati a clientela (affidamenti in conto corrente, carte di credito, prestiti personali e sovvenzioni chirografarie);

(2) La raccolta diretta da clientela comprende i conti correnti passivi, i pronti contro termine passivi Supersave e il conto deposito Cash Park;

(3) La raccolta indiretta da clientela si riferisce ai prodotti collocati on line o tramite le reti di vendita di FinecoBank.

PRINCIPALI INDICI DI BILANCIO

Dati di struttura

Dati al
30-giu-16 31-dic-15 30-giu-15
N° Dipendenti 1.060 1.059 1.039
N° Risorse (1) 1.071 1.067 1.046
N° Promotori finanziari 2.642 2.622 2.593
N° Negozi finanziari operativi (2) 349 343 332

(1) Numero risorse: include i lavoratori dipendenti, i lavoratori atipici, gli Amministratori, i dipendenti del Gruppo distaccati in FinecoBank al netto dei dipendenti FinecoBank distaccati nel gruppo.

(2) Numero negozi finanziari operativi: negozi finanziari gestiti dalla Banca e negozi finanziari gestiti dai promotori finanziari (Fineco Center).

Indicatori di redditività, produttività ed efficienza

Dati al
30-giu-16 31-dic-15 30-giu-15
Interessi netti/Margine di intermediazione 42,72% 44,24% 43,23%
Proventi di intermediazione e diversi/Margine di intermediazione 57,28% 55,76% 56,77%
Proventi di intermediazione e diversi/Costi operativi 140,60% 130,53% 127,15%
Cost/income ratio 40,74% 42,72% 44,64%
Costi operativi/TFA 0,42% 0,44% 0,46%
Cost of risk 62bp 83bp 70bp
ROE 42,10% 42,72% 42,63%
Rendimento delle attività 1,20% 1,04% 1,04%
EVA 105.196 166.644 82.177
RARORAC 73,19% 56,82% 61,38%
ROAC 81,95% 65,43% 69,99%
Totale raccolta da clientela/Risorse medie 51.978 52.970 52.029
Totale raccolta da clientela/(Risorse + Promotori finanziari medi) 15.013 15.275 14.956

(Importi in migliaia)

Legenda

Proventi di intermediazione e diversi: Commissioni nette, Risultato negoziazione, coperture e fair value, Saldo altri proventi/oneri.

Costi operativi/TFA: rapporto fra costi operativi e Total Financial Asset (raccolta diretta ed indiretta). Il TFA utilizzato per il rapporto è quello medio del periodo calcolato come media tra il saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente. I costi operativi al 30 giugno 2016 e 30 giugno 2015 sono stati annualizzati.

Cost of risk: rapporto fra le rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni e i crediti verso clientela (media del saldo di fine periodo e saldo del fine periodo precedente). Le modalità di determinazione dell'indicatore sono state modificate a partire dall'esercizio 2016; per omogeneità di confronto sono stati rideterminati anche gli indicatori dei periodi precedenti utilizzati ai fini comparativi. Le rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni al 30 giugno 2016 e 30 giugno 2015 è state annualizzate.

ROE: denominatore utilizzato per il calcolo dell'indice in oggetto è il patrimonio netto contabile medio del periodo (esclusi i dividendi e le erogazioni liberali per i quali è prevista la distribuzione e le riserve da valutazione). Il risultato di periodo al 30 giugno 2016 è stato rettificato escludendo l'utile al netto di imposte realizzato dalla vendita della partecipazione Visa Europe Limited, pari a 10,3 milioni di euro, e la variazione positiva delle imposte correnti in seguito alla definizione di alcuni contenziosi tributari, pari a 6,5 milioni di euro. Il risultato di periodo al 30 giugno 2016 e 30 giugno 2015 è stato annualizzato.

Rendimento delle attività: rapporto tra l'utile netto e il totale di bilancio. Il risultato di periodo al 30 giugno 2016 e 30 giugno 2015 è stato annualizzato.

EVA (Economic Value Added): esprime la capacità dell'impresa di creare valore; è calcolato come differenza tra l'utile operativo netto di imposta e il costo figurativo del capitale allocato.

RARORAC (Risk adjusted Return on Risk adjusted Capital): è il rapporto tra l'EVA e il capitale allocato ed esprime in termini percentuali la capacità di creare valore per unità di capitale posto a presidio del rischio.

ROAC (Return on Allocated Capital): è il rapporto tra l'utile netto operativo e il capitale allocato. Il Capitale allocato va inteso come il maggiore tra il capitale calcolato internamente sulla base di modelli condivisi all'interno del Gruppo Unicredit (Economic Capital) e il capitale regolamentare.

Per il calcolo degli indicatori EVA, RARORAC e ROAC al 30 giugno 2016, il capitale interno è quello del 31 marzo 2016, ultimo disponibile fornito dalla Capogruppo.

Indicatori patrimoniali

Dati al
30-giu-16 31-dic-15
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Totale attivo 3,43% 3,35%
Crediti verso banche/Totale attivo 78,21% 79,93%
Attività finanziarie/Totale attivo 14,99% 12,28%
Raccolta Diretta/Totale passivo e patrimonio netto 86,73% 85,28%
Patrimonio netto (incluso utile)/Totale passivo e patrimonio netto 3,08% 3,45%
Crediti verso clientela ordinaria/Raccolta diretta da clientela 3,96% 3,93%
Dati al
Qualità del credito 30-giu-16 31-dic-15
Crediti deteriorati/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria 0,60% 0,79%
Sofferenze/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria 0,42% 0,57%
Coverage (1) - Sofferenze 87,66% 83,96%
Coverage (1) - Inadempienze probabili 72,99% 63,59%
Coverage (1) - Esposizioni scadute deteriorate 46,01% 51,21%
Coverage (1) - Totale crediti deteriorati 84,66% 80,64%

(1) Calcolato come rapporto tra l'ammontare delle rettifiche di valore e l'esposizione lorda.

Fondi propri e coefficienti patrimoniali

Dati al
30-giu-16 31-dic-15
Totale Fondi propri (migliaia di euro) 414.132 393.903
Totale attività ponderate per il rischio (migliaia di euro) 1.825.666 1.828.007
Ratio - Capitale primario di classe 1 22,68% 21,39%
Ratio - Capitale di classe 1 22,68% 21,39%
Ratio - Totale fondi propri 22,68% 21,55%
Dati al
30-giu-16 31-dic-15
Capitale di classe 1 (Tier 1) (migliaia di euro) 414.132 390.977
Esposizione ai fini della leva finanziaria (migliaia di euro) 4.379.782 3.717.157
Indicatore di leva finanziaria transitorio 9,46% 10,52%

I Fondi propri ed i Ratio di capitale sono stati determinati applicando le vigenti disposizioni di vigilanza secondo gli standard di Basilea III inclusivi degli aggiustamenti transitori. Il Capitale primario di classe 1 comprende l'utile del periodo (per la quota parte che non sarà distribuita calcolata sulla base del tasso di distribuzione dell'anno precedente) assumendo soddisfatte le condizioni previste dall'art. 26, paragrafo 2, del Regolamento UE 575/2013 (CRR).

L'indicatore di leva finanziaria è stato calcolato in accordo con il Regolamento Delegato UE 2015/62 del 10 ottobre 2014. Come previsto dalla Circolare n. 285 di Banca d'Italia Parte Seconda, Capitolo 12, Sezione III Esercizio delle discrezionalità nazionali, le esposizioni verso società del gruppo UniCredit aventi sede in Italia e ponderate allo 0% ai sensi dell'art. 113, par. 6 del CRR sono state escluse nel calcolo dell'esposizione complessiva, ai sensi dell'articolo 429 (7) del CRR modificato dal Regolamento Delegato (UE) 2015/62.

ANDAMENTO DELLA GESTIONE

Andamento della raccolta diretta e indiretta

La raccolta diretta registra una crescita dell'8,5% rispetto a fine anno precedente, raggiungendo 16.965 milioni di euro e confermando l'elevato grado di apprezzamento della qualità dei servizi.

Infatti, la maggior parte della raccolta diretta è rappresentata dai depositi "transazionali", a supporto dell'operatività complessiva dei clienti, la cui crescita conferma l'elevato e crescente grado di fidelizzazione della clientela, aspetto quest'ultimo che contribuisce a migliorare la qualità della raccolta diretta, incrementandone la persistenza.

La raccolta indiretta da clientela (Asset under Management-AUM più Asset under Custody-AUC) si attesta a 38.599 milioni di euro evidenziando un decremento del 2,8% rispetto al 31 dicembre 2015.

La raccolta totale da clientela (diretta e indiretta) ha quindi raggiunto i 55.564 milioni di euro, con un lieve incremento dello 0,4% rispetto a fine dicembre 2015, grazie ad una raccolta netta di 2.650 milioni di euro compensata dall'effetto negativo collegato all'andamento del mercato pari a 2.412 milioni di euro.

A conferma del costante trend di crescita e del continuo miglioramento della qualità della raccolta si evidenzia la crescita dei "guided products & services"1 che continuano ad aumentare la loro incidenza percentuale sui TFA, passando dal 21,4% del 31 dicembre 2015 al 23,9% del 30 giugno 2016, e sul Risparmio Gestito, passando dal 45,01% del 31 dicembre 2015 al 51,32% del 30 giugno 2016.

AUC = Asset under custody - AUM = Asset under management - TFA = Total Financial Asset (raccolta diretta ed indiretta)

1 Rispettivamente prodotti e/o servizi della Banca costruiti investendo in OICR selezionati tra quelli distribuiti per ciascuna asset class avendo riguardo ai differenti profili di rischio della clientela, offerti ai clienti della Banca nell'ambito del modello di architettura aperta guidata. Alla data del presente documento, rientrano nella categoria dei guided products il fondo di fondi multicompartimentale "Core Series" e le polizze Unit Linked "Core Unit", "Advice Unit" , "Core Multiramo" e "Advice Top Valor", mentre rientra nella categoria dei guided services il servizio di consulenza evoluta (in materia di investimenti) "Fineco Advice" e "Fineco Stars".

Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi al saldo della raccolta diretta, gestita ed amministrata dei clienti della Banca, sia che i medesimi siano collegati ad un promotore finanziario sia che operino tramite il canale online.

Saldo raccolta diretta e indiretta

Consistenze al Consistenze al Variazioni
30-giu-16 Comp % 31-dic-15 Comp % assoluta %
Conti correnti e depositi liberi 16.490.511 29,7% 14.985.438 27,1% 1.505.073 10,0%
Depositi vincolati e pronti contro termine 474.756 0,9% 645.207 1,2% (170.451) -26,4%
SALDO RACCOLTA DIRETTA 16.965.267 30,5% 15.630.645 28,3% 1.334.622 8,5%
Gestioni patrimoniali 11.684 0,0% 14.112 0,0% (2.428) -17,2%
Fondi comuni d'investimento e altri fondi 22.394.765 40,3% 23.100.072 41,8% (705.307) -3,1%
Prodotti assicurativi 3.504.564 6,3% 3.163.241 5,7% 341.323 10,8%
SALDO RACCOLTA GESTITA 25.911.013 46,6% 26.277.425 47,5% (366.412) -1,4%
Titoli di stato, obbligazioni e azioni 12.687.868 22,8% 13.418.599 24,3% (730.731) -5,4%
SALDO RACCOLTA AMMINISTRATA 12.687.868 22,8% 13.418.599 24,3% (730.731) -5,4%
SALDO RACCOLTA DIRETTA E
INDIRETTA 55.564.148 100,0% 55.326.669 100,0% 237.479 0,4%
di cui Guided products & services
(Importi in migliaia)
13.297.916 23,9% 11.828.072 21,4% 1.469.844 12,4%

Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi al saldo della raccolta diretta, gestita ed amministrata relativa alla sola rete dei promotori finanziari. Il saldo della raccolta diretta e indiretta, pari a 47.391 milioni di euro, ha registrato un incremento del 0,9% rispetto al 31 dicembre 2015.

Saldo raccolta diretta e indiretta – Rete promotori finanziari – dati Assoreti

Consistenze al Consistenze al Variazioni
30-giu-16 Comp % 31-dic-15 Comp % assoluta %
Conti correnti e depositi liberi 12.202.016 25,7% 10.898.767 23,2% 1.303.249 12,0%
Depositi vincolati e pronti contro termine 327.854 0,7% 438.741 0,9% (110.887) -25,3%
SALDO RACCOLTA DIRETTA 12.529.870 26,4% 11.337.508 24,1% 1.192.362 10,5%
Gestioni patrimoniali 11.683 0,0% 14.112 0,0% (2.429) -17,2%
Fondi comuni d'investimento e altri fondi 21.999.637 46,4% 22.663.576 48,3% (663.939) -2,9%
Prodotti assicurativi 3.421.360 7,2% 3.070.003 6,5% 351.357 11,4%
SALDO RACCOLTA GESTITA 25.432.680 53,7% 25.747.691 54,8% (315.011) -1,2%
Titoli di stato, obbligazioni e azioni 9.428.346 19,9% 9.866.169 21,0% (437.823) -4,4%
SALDO RACCOLTA AMMINISTRATA 9.428.346 19,9% 9.866.169 21,0% (437.823) -4,4%
SALDO RACCOLTA DIRETTA E
INDIRETTA - RETE PROMOTORI 47.390.896 100,0% 46.951.368 100,0% 439.528 0,9%
di cui Guided products & services 13.274.357 28,0% 11.805.963 25,1% 1.468.394 12,4%

(Importi in migliaia)

Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi alla raccolta netta diretta, gestita ed amministrata effettuata nel primo semestre 2016 a confronto con lo stesso periodo dell'esercizio precedente, sia che i clienti siano collegati ad un promotore finanziario sia che si tratti di clienti che operano esclusivamente online.

La raccolta netta totale si attesta a 2.650 milioni di euro con una forte concentrazione sulla raccolta diretta e amministrata.

Raccolta netta

Variazioni
1° semestre 2016 Comp % 1° semestre 2015 Comp % assoluta %
Conti correnti e depositi liberi 1.536.839 58,0% 1.880.417 66,4% (343.578) -18,3%
Depositi vincolati e pronti contro termine (172.225) -6,5% (631.160) -22,3% 458.935 -72,7%
RACCOLTA DIRETTA 1.364.614 51,5% 1.249.257 44,1% 115.357 9,2%
Gestioni patrimoniali (1.950) -0,1% (432) 0,0% (1.518) 351,4%
Fondi comuni di investimento e altri fondi (120.794) -4,6% 1.347.036 47,6% (1.467.830) n.c.
Prodotti assicurativi 435.905 16,5% 376.564 13,3% 59.341 15,8%
RACCOLTA GESTITA 313.161 11,8% 1.723.168 60,9% (1.410.007) -81,8%
Titoli di stato, obbligazioni e azioni 971.806 36,7% (141.832) -5,0% 1.113.638 n.c.
RACCOLTA AMMINISTRATA 971.806 36,7% (141.832) -5,0% 1.113.638 n.c.
RACCOLTA NETTA TOTALE 2.649.581 100,0% 2.830.593 100,0% (181.012) -6,4%
di cui Guided products & services
(Importi in migliaia)
1.674.904 63,2% 2.273.862 80,3% (598.958) -26,3%

Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi alla raccolta netta diretta, gestita ed amministrata della rete dei promotori finanziari effettuata nel primo semestre 2016 a confronto con lo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Raccolta netta - Rete promotori finanziari – dati Assoreti

Variazioni
1° semestre 2016 Comp % 1° semestre 2015 Comp % assoluta %
Conti correnti e depositi liberi 1.303.250 57,4% 1.475.468 57,1% (172.218) -11,7%
Depositi vincolati e pronti contro termine (114.513) -5,0% (472.503) -18,3% 357.990 -75,8%
RACCOLTA DIRETTA 1.188.737 52,4% 1.002.965 38,8% 185.772 18,5%
Gestioni patrimoniali (1.950) -0,1% (432) 0,0% (1.518) 351,5%
Fondi comuni di investimento e altri fondi (105.306) -4,6% 1.308.907 50,7% (1.414.213) n.c.
Prodotti assicurativi 435.106 19,2% 379.740 14,7% 55.366 14,6%
RACCOLTA GESTITA 327.849 14,4% 1.688.215 65,4% (1.360.366) -80,6%
Titoli di stato, obbligazioni e azioni 753.466 33,2% (108.890) -4,2% 862.356 n.c.
RACCOLTA AMMINISTRATA 753.466 33,2% (108.890) -4,2% 862.356 n.c.
RACCOLTA NETTA TOTALE - RETE
PROMOTORI 2.270.053 100,0% 2.582.290 100,0% (312.237) -12,1%
di cui Guided products & services
(Importi in migliaia)
1.672.283 73,7% 2.266.833 87,8% (594.550) -26,2%

Andamento degli aggregati economici

Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 165,9 milioni di euro, in crescita del 17,2% rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente.

Il risultato evidenzia un miglioramento del margine di intermediazione del 7,9% grazie all'incremento degli Interessi netti e del Risultato negoziazione, coperture e fair value, che hanno compensato la riduzione delle Commissioni nette.

La crescita degli Interessi netti, +7,7 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, è riconducibile all'incremento dei volumi ed alla riduzione del costo della raccolta, che hanno compensato la riduzione degli interessi attivi collegati alla discesa dei tassi di mercato.

Le Commissioni nette evidenziano un riduzione di 9,2 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, imputabile principalmente a:

  • minori commissioni di negoziazione e raccolta ordini di strumenti finanziari, per effetto della riduzione degli ordini eseguiti a seguito del progressivo spostamento dell'operatività della clientela verso prodotti over-thecounter e per la maggiore incidenza dell'attività di internalizzazione. Occorre sottolineare che il primo trimestre 2015 era stato caratterizzato da una volatilità particolarmente elevata che aveva favorito l'attività di brokerage, facendo registrare nel mese di marzo 2015 il miglior risultato in termini di ordini eseguiti degli ultimi quattro anni;
  • minori commissioni per servizi di incasso e pagamento relative principalmente alle transazioni con carte di credito e carte di debito, per effetto dell'entrata in vigore, lo scorso 9 dicembre 2015, del Regolamento (UE) 2015/751 del Parlamento Europeo e del Consiglio che ha fissato un tetto massimo alle commissioni interbancarie per le operazioni tramite carta di debito e carta di credito;
  • minori commissioni relative al collocamento e gestione di titoli e quote di O.I.C.R. a causa dell'andamento negativo dei mercati finanziari.

Il Risultato negoziazione, coperture e fair value, oltre all'incremento del risultato positivo derivante dall'internalizzazione di titoli, contratti CFD e strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei CFD, beneficia degli utili realizzati dalla vendita di titoli di stato contabilizzati nel portafoglio "Attività finanziarie disponibili per la vendita" per 5 milioni di euro, realizzata in un'ottica di mitigazione dell'esposizione al rischio tasso ed ottimizzazione della profittabilità, e dall'utile di 15,3 milioni di euro realizzato dalla vendita della partecipazione in Visa Europe Limited, i cui aspetti principali sono descritti nel paragrafo Investimenti finanziari della presente Relazione intermedia sulla gestione.

I Costi operativi evidenziano una riduzione di 1,8 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, principalmente per i minori costi derivanti dai piani di incentivazione alla rete dei promotori finanziari.

Il Risultato netto dell'operatività corrente si attesta a 117,8 milioni di euro, in crescita del 25,7% rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente. Occorre sottolineare che le Imposte sul reddito del periodo beneficiano di una variazione positiva delle imposte correnti di circa 6,5 milioni di euro riferita ad accantonamenti riguardanti alcuni contenziosi relativi ad esercizi precedenti, definitivamente chiusi nel corso del primo semestre 2016.

La comunicazione e le relazioni esterne

"La banca che semplifica la banca" è il posizionamento unico che la Banca ha confermato anche per l'anno 2016.

Nel corso dell'anno sono stati effettuati importanti flights pubblicitari che hanno coinvolto l'utilizzo di tutti i mezzi di comunicazione (TV, stampa economico-finanziaria ed affissioni) ed hanno visto l'utilizzo della creatività "Risposte semplici a domande complesse", rafforzando in questo modo il concetto di banca in grado di dare risposte semplici alle domande di clienti sempre più esigenti.

Sono stati inoltre organizzati numerosi eventi sul territorio a favore del segmento private, grazie a partnership con importanti brand.

Nel mese di aprile è stato avviato il processo di restyling del logo Fineco al fine di renderlo più in linea con il nuovo posizionamento e togliere il "the new bank" che aveva caratterizzato gli esordi, lasciando solo FinecoBank.

Nei primi mesi dell'anno il Global Brands Magazine ha premiato FinecoBank in qualità di "Most Innovative Financial Brand Italy", "Best Financial Brand Italy" e "Most Innovative Financial Advisory Brand Italy".

Piani di incentivazione

Il Consiglio di Amministrazione dell'8 febbraio 2016 ha dato esecuzione ai piani approvati dall'Assemblea degli Azionisti del 5 giugno 2014 e ai Sistemi incentivanti 2015 approvati dall'Assemblea degli Azionisti del 23 aprile 2015. In particolare:

  • per il piano "2014 Plan Key People" ha approvato, tenuto conto del risultato positivo della verifica delle condizioni di accesso e di quelle individuali (compliance dei comportamenti e occupazione continuativa) e del parere favorevole del Comitato Remunerazione e Nomine, l'assegnazione della seconda tranche corrispondente a n. 289.703 azioni ordinarie gratuite ai 79 beneficiari e, di conseguenza, ha approvato un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 95.601,99 euro. L'effetto di diluizione derivante dal suddetto aumento di capitale gratuito al servizio del piano di stock granting è quantificato nella misura dello 0,05% del capitale fully diluited;
  • per il piano "2014-2017 Multi-year Plan Top Management" ha approvato, tenuto conto del risultato positivo della verifica delle condizioni di accesso e di quelle individuali (compliance dei comportamenti e occupazione continuativa) e del parere favorevole del Comitato Remunerazione e Nomine, l'attribuzione relativa all'anno 2016 ai 6 beneficiari di complessive n. 335.624 azioni ordinarie gratuite, in numero ridotto rispetto a quanto definito in data 15 aprile 2014 al fine di garantire il rispetto del rapporto tra la componente fissa e quella variabile della retribuzione in linea con la normativa vigente;
  • per il "Sistema Incentivante 2015" ha approvato, tenuto conto del risultato positivo della verifica delle condizioni di accesso (a livello di Gruppo e a livello locale) e di quelle individuali (compliance dei comportamenti e occupazione continuativa), delle performance individuali dei beneficiari e del parere favorevole del Comitato Remunerazione e Nomine, l'attribuzione di n° 210.288 azioni ordinarie gratuite FinecoBank;
  • per il "Sistema Incentivante 2015 PFA" ha approvato, tenuto conto del risultato positivo della verifica delle condizioni di accesso a livello locale, della conforme applicazione della "valutazione di conformità" e del parere favorevole del Comitato Remunerazione e Nomine, l'attribuzione di n° 45.171 Phantom Share.

In relazione al Sistema Incentivante 2016 per i Promotori Finanziari identificati come "Personale più rilevante", l'Assemblea del 12 aprile 2016 ha autorizzato l'acquisto e il compimento di atti di disposizione aventi ad oggetto massime n. 250.000 azioni proprie, del valore nominale di 0,33 euro cadauna, fermo restando che le operazioni di riacquisto di azioni proprie potranno essere effettuate previo ottenimento della prescritta autorizzazione dell'Autorità di Vigilanza, ai sensi degli artt. 77-78 Reg. UE n. 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013. L'autorizzazione al riacquisto da parte dell'Autorità di Vigilanza è stata concessa in data 8 luglio 2016.

L'AZIONE FINECOBANK

Informazioni sul titolo azionario

L'azione FinecoBank ha evidenziato un andamento variabile nel corso del primo semestre del 2016.

Il titolo ha registrato una buona tenuta nel corso del primo trimestre, con un prezzo dell'azione pari a 7,40 euro a fine marzo, in linea con il valore di inizio anno. Il secondo trimestre è stato invece impattato dal difficile contesto macroeconomico, amplificato dall'esito del referendum in Gran Bretagna ("Brexit") e dall'incertezza del panorama bancario italiano. Tale scenario negativo ha coinvolto tutti gli attori di mercato, con performance particolarmente negative per i titoli bancari.

Al 30 giugno 2016 il prezzo dell'azione si attesta a quota 5,85 euro, in diminuzione rispetto a 6,645 euro registrato alla fine del primo semestre del 2015 e 7,625 euro registrato a fine 2015.

Il valore medio del titolo nel corso della prima metà del 2016 risulta tuttavia più elevato rispetto alla media del prezzo calcolato nel primo semestre 2015 (6,73 euro vs 6,06 euro).

Il prezzo dell'azione ha registrato il valore minimo da inizio anno in data 27 giugno (5,50 euro), sulla scia di timori di contagio post Brexit e di una continua incertezza sugli scenari futuri di mercato.

La capitalizzazione di mercato della società è pari a 3.550 milioni di euro al 30 giugno 2016.

1° trimestre
2015
2° trimestre
2015
1° trimestre
2016
2° trimestre
2016
1° semestre
2015
1° semestre
2016
Prezzo ufficiale azione ordinaria (€)
- massimo 6,425 7,170 7,400 7,230 7,170 7,400
- minimo 4,438 6,355 6,000 5,500 4,438 5,500
- medio 5,356 6,771 6,901 6,569 6,058 6,731
- fine periodo 6,425 6,645 7,400 5,850 6,645 5,850
Numero azioni (milioni)
- in circolazione a fine periodo 606,5 606,5 606,8 606,8 606,5 606,8

In data 12 luglio 2016 UniCredit ha annunciato di aver completato con successo la procedura di accelerated bookbuilding per la cessione ad investitori istituzionali di circa 60,7 milioni di azioni ordinarie detenute in FinecoBank, corrispondenti al 10% del capitale azionario esistente della Banca, al prezzo di euro 5,40 per azione.

Successivamente alla conclusione dell'offerta, UniCredit continua a mantenere una partecipazione di maggioranza in FinecoBank, corrispondente al 55,4% del capitale sociale esistente.

I RISULTATI CONSEGUITI NELLE PRINCIPALI AREE DI ATTIVITA'

Nelle pagine seguenti vengono riportati e commentati i principali indicatori e i risultati che identificano le macroaree di attività: Brokerage, Banking e Investing.

Tali macroaree, in relazione al particolare modello di business che prevede una forte integrazione fra le differenti tipologie di attività, sono tra loro interdipendenti. La Banca, infatti, offre i propri servizi (bancari e d'investimento) attraverso la rete dei promotori finanziari ed i canali online e mobile che operano in modo tra loro coordinato ed integrato.

Tutte le attività sono svolte con la finalità di ottenere risultati economici dalla gestione "industriale" dei business, minimizzando il profilo di rischio finanziario delle attività stesse. La gestione finanziaria della Banca è orientata ad una gestione dei rischi tesa a preservare i ritorni industriali delle diverse attività e non ad assumere, in proprio, posizioni di rischio.

BROKERAGE

Nel corso del primo semestre 2016 la Banca ha proseguito la fase di consolidamento della leadership nel mercato del Trading online italiano.

I primi mesi dell'anno hanno beneficiato dell'alta volatilità dei mercati principalmente dovuta all'introduzione della direttiva sul Bail-in ed al sorprendente esito del referendum sulla permanenza della Gran Bretagna nell'Unione Europea.

E' stato registrato un graduale spostamento dalle assett class tradizionali a quelle OTC, tra le quali spiccano le opzioni binarie introdotte più recentemente all'interno della famiglia dei CFD e che risultano già top performer.

Anche in condizioni di mercato non favorevoli, la diversificazione del modello di business della Banca si è dimostrata premiante, rendendolo molto più resistente di quello dei competitor nelle fasi di mercato incerte.

La strategia di completamento, innovazione ed evoluzione dell'offerta è proseguita con l'introduzione di nuovi servizi e funzionalità, in particolare:

  • operatività overnight sui CFD su azioni USA;
  • nuova indexbar con una nuova area espandibile per permettere la visualizzazione di una selezione degli strumenti di core business ed un accesso più facile e diretto alla negoziazione degli strumenti stessi;
  • aggiornamenti delle funzionalità delle apps Fineco, introducendo la possibilità di negoziare sui mercati LSE, SIX e HEX e permettendo un'operatività trasversale da tutti i devices;
  • allargamento del paniere delle opzioni binarie con circa 50 nuovi strumenti ed oltre 200 scadenze negoziabili.

In generale, i risultati raggiunti confermano la bontà di un modello di business orientato ad offrire servizi innovativi e altamente utilizzabili in una soluzione a 360 gradi per tutti i target di clientela.

La seguente tabella evidenzia il numero degli ordini su strumenti finanziari registrato nel corso del primo semestre rispetto allo stesso semestre del 2015.

1° semestre 2016 1° semestre 2015 Variazioni
assoluta %
Ordini - Equity Italia (incluso ordini internalizzati) 4.378.037 4.591.281 (213.244) -4,6%
Ordini - Equity USA (incluso ordini internalizzati) 435.597 574.565 (138.968) -24,2%
Ordini - Equity altri mercati (incluso ordini internalizzati) 314.335 296.500 17.835 6,0%
Totale ordini equity 5.127.969 5.462.346 (334.377) -6,1%
Ordini - Bond 258.815 363.521 (104.706) -28,8%
Ordini - Derivati 2.156.368 1.721.657 434.711 25,2%
Ordini - Forex 485.876 948.728 (462.852) -48,8%
Ordini - CFD 2.183.079 832.080 1.350.999 162,4%
Ordini - Fondi 1.095.444 1.386.279 (290.835) -21,0%
Ordini - Pct 6.789 12.303 (5.514) -44,8%
TOTALE ORDINI 11.314.340 10.726.914 587.426 5,5%

Si evidenzia una contrattura generalizzata degli ordini eseguiti rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente ad eccezione degli ordini su Derivati e CFD che hanno registrato rispettivamente un incremento del 25% e del 162%. La seguente tabella evidenzia il volume delle operazioni di negoziazione in contropartita diretta in relazione a ordini dei clienti, derivanti dall'attività di internalizzazione degli ordini ricevuti su titoli azionari, CFD e prodotti Logos, registrati nel primo semestre del 2016 rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Relazione intermedia sulla gestione

1° semestre 2016 1° semestre 2015 Variazioni
assoluta %
Equity (internalizzazione) 23.975.233 35.500.089 (11.524.856) -32,5%
Forex 25.404.775 63.515.036 (38.110.261) -60,0%
CFD e Logos 30.592.269 28.932.807 1.659.462 5,7%
Totale Volumi "internalizzati" 79.972.277 127.947.932 (47.975.655) -37,5%

(importi in migliaia)

Il numero di eseguiti complessivi si riferisce alle operazioni effettuate dalla clientela per la compravendita di azioni, bond, derivati, forex, cfd, fondi e pronti contro termine.

BANKING

Banking

La Banca offre ai propri clienti in modalità diretta (prevalentemente tramite i canali online e mobile) servizi di banking a 360 gradi, equiparabili a quelli offerti dalle banche tradizionali e dai competitors in questo segmento di attività.

Durante il primo semestre 2016 sono state realizzate diverse attività volte a digitalizzare i processi al fine di aumentare l'efficacia e l'efficienza dell'organizzazione nel suo complesso.

Tra le principali attività si evidenzia:

  • la semplificazione del processo di sblocco dell'operatività del conto, che prevede la digitazione, in area riservata del sito, delle 8 cifre centrali riportate sulla carta di pagamento, eliminando l'invio della lettera del codice di sicurezza a tutti coloro che richiedono una carta di pagamento in fase di apertura del conto;
  • l'obbligo di certificazione dei contatti (email e cellulare) durante il primo accesso al conto corrente da parte del cliente;
  • il nuovo modello di attivazione della firma digitale, più veloce e snello in quanto prevede l'attivazione della firma digitale contestualmente all'utilizzo della firma stessa, senza la necessità, per il cliente, di interrompere l'operazione;
  • la possibilità di aggiornare, direttamente online, il proprio documento di identità;
  • la digitalizzazione del processo di rigenerazione del PIN dispositivo utilizzato dal cliente per confermare le operazioni in conto corrente.

Relativamente ai prodotti e servizi introdotti nel primo semestre si citano:

  • nuovi alert automatici per la segnalazione di bonifici in ingresso sul conto corrente;
  • estensione dell'attuale servizio "Bonifici online" da conto in euro anche ai bonifici in divisa diversa da euro verso oltre 250 Paesi ed ai bonifici in euro verso Paesi o Banche non appartenenti o aderenti all'area/circuito SEPA;
  • estensione dell'attuale servizio "Bonifici online" da conto Multicurrency (Euro, CHF, GBP) verso oltre 250 Paesi;
  • revisione completa del servizio di pagamento F24 con l'introduzione di features quali la rubrica dei contribuenti e la ricerca predittiva dei codici tributo;
  • migrazione verso il circuito sepa dei RID a importo prefissato.

In parallelo è continuata l'attività di progettazione e gestione di campagne di marketing mirate sul target online ed iniziative di passaparola (member gets member) rivolte ai già clienti. Si tratta di iniziative complesse, che combinano attività creativa, promozionale, logistica e di monitoraggio.

Credit

Nel primo semestre 2016 si è rilevato un incremento del 7% dei titolari di carta di credito attiva con rimborso a saldo, mentre è stato dell'1,4% quello relativo al numero dei clienti con carta di credito con rimborso rateale (c.d. revolving). Il dato relativo allo spending, che rimane il principale driver di redditività, è aumentato del 10,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, per un controvalore complessivo di 1,3 miliardi di euro. Lo spending delle carte revolving si attesta al 2% del totale.

Il portafoglio delle carte si compone per il 43% di carte operanti su circuito VISA e per il restante 57% di carte operanti su circuito Mastercard, mentre il relativo spending è distribuito equamente tra i due circuiti.

Occorre sottolineare che il recente Regolamento UE 2015/751, entrato in vigore in Italia lo scorso 9 dicembre 2015, ha introdotto un tetto alle commissioni interbancarie per le transazioni con carta di credito, con carta di debito e carta prepagata. L'introduzione di tale Regolamento ha portato la Banca a modificare la propria strategia in ambito carte di pagamento con la revisione del pricing delle carte di credito e l'introduzione di un nuovo prodotto di debito. A gennaio 2016, infatti, è stata introdotta una nuova carta di debito internazionale Fineco Card Debit, unica in Italia abilitata ad operare sui circuiti Visa Debit, BANCOMAT°, PagoBANCOMAT° e FASTPay che, oltre a sostituire la precedente Vpay, viene offerta ai nuovi clienti come carta principale gratuita, in alternativa alla carta di credito classica per la quale è stato introdotto un canone annuale azzerabile in caso di utilizzo in modalità revolving e per i clienti Apex.

La Fineco Card Debit supporta i seguenti servizi:

  • modalità di pagamento a banda magnetica e Chip & Pin ed abilitazione ad operare attraverso la tecnologia Contactless ed agli acquisti online;
  • MaxiPrelievo, per prelevare fino a 3.000 euro negli ATM del gruppo UniCredit;

  • MaxiAcquisto, per effettuare acquisti fino a 5.000 euro senza intaccare i massimali mensili o giornalieri;

  • gestione limiti, per regolare i limiti di utilizzo e spendibilità della carta su Internet e in alcune aree geografiche;
  • gestione massimali, per modificare i massimali giornalieri e mensili di utilizzo della carta sul circuito Visa Debit, sia nella componente prelievi sia in quella acquisti POS.

Infine, per incentivare l'utilizzo delle carte di pagamento e per accrescerne la sicurezza, nel mese di maggio sono state rilasciate le nuove carte di credito multifunzione sul circuito VISA abilitate agli acquisti in modalità Contactless ed è iniziata la migrazione di tutto il parco carte di credito, compreso le carte in modalità Chip & Sign, alla modalità Chip & Pin.

Per quanto riguarda gli altri prodotti di credito, nel corso primo semestre 2016 è stata realizzata una rivisitazione dei processi di richiesta ed un restyling dell'area dedicata a tali prodotti, al fine di migliorare la user experience della clientela.

Si evidenzia in particolare:

  • il nuovo simulatore "intelligente" dei prestiti personali che permette conoscere la fattibilità reddituale della richiesta in modo semplice ed immediata di prima ancora di essere inoltrata, consentendo una scelta rapida e responsabile dei propri impegni finanziari;
  • ingegnerizzazione della piattaforma di digital lending attraverso il lancio dell'innovativo servizio dei Prestiti Personali a valutazione immediata. Grazie ad un sofisticato sistema di rating, in grado di prevalutare l'affidabilità creditizia e la capacità reddituale del richiedente, la richiesta è valutata in pochi istanti ed il prestito erogato in sole ventiquattro ore senza la necessità di fornire alla banca alcuna documentazione, nemmeno quella reddituale;
  • lancio di due nuove linee di fido per la clientela della rete dei promotori finanziari e titolari dei dossier Advice e Stars che possono ottenere una maggiore disponibilità di conto corrente, utilizzando come garanzia dell'affidamento gli strumenti finanziari presenti nel loro portafoglio senza perderne la titolarità.

L'incremento delle erogazioni è stato supportato anche da efficaci campagne di comunicazione digitale che hanno visto il coordinato utilizzo di tutti gli strumenti di web advertising ed un progressivo coinvolgimento della clientela anche sui social.

(importi in migliaia)

INVESTING

La Banca offre alla propria clientela, secondo un modello di business "open architecture", una gamma di prodotti di risparmio gestito particolarmente estesa - composta da prodotti di gestione collettiva del risparmio, quali quote di fondi comuni di investimento ed azioni di SICAV - e riconducibile a case d'investimento italiane ed internazionali accuratamente selezionate.

Nel corso del primo semestre 2016 la gamma prodotti di risparmio gestito si è ulteriormente arricchita con l'inserimento in piattaforma di oltre 200 nuovi ISIN a disposizione della clientela.

Nell'ottica di ampliamento dell'offerta di gestito diversificato sono stati introdotti 4 nuovi fondi CORE SERIES oltre alla nuova classe di azioni ad accumulazione del CORE INCOME OPPORTUNITY.

In particolare, ad inizio aprile è stato lanciato il fondo CORE AGGRESSIVE che ha permesso di completare la gamma dei fondi a profilo di rischio in modo tale da venire incontro alle diverse esigenze dei clienti. Successivamente, intorno alla metà di aprile, sono stati introdotti tre nuovi fondi CORE TARGET ALLOCATION, che rappresentano una novità assoluta rispetto a tutti gli altri fondi CORE SERIES dal momento che prevedono un incremento graduale dell'esposizione azionaria del portafoglio riducendo il rischio legato alla volatilità dei mercati. I tre fondi CORE TARGET ALLOCATION sono stati pensati infatti per venire incontro a due esigenze fondamentali di inizio anno: affrontare la volatilità e gestire la liquidità.

La gamma CORE SERIES ha raccolta, da inizio anno, 106 milioni di euro.

Nel primo semestre 2016 la raccolta netta è stata molto positiva per il servizio di consulenza "Fee based" Fineco Advice, pari a oltre 1.786 milioni di euro, buona parte dei quali derivanti da nuova clientela.

Tra le principali implementazioni, si segnala l'ampliamento della gamma di prodotti monitorabili all'interno del servizio, tra i quali una nuova polizza "ramo 1" in grado di fornire garanzia del capitale e maggiore stabilità ad una parte del portafoglio. Sono stati migliorati ulteriormente i processi, introducendo la possibilità per il sottoscrittore di utilizzare la firma grafometrica in fase di apertura del contratto di consulenza.

E' stata anche data la possibilità ai mandati fiduciari di operare in regime di Consulenza Advice ed introdotto il nuovo servizio dedicato di "mandato a vendere" (MAV).

Infine è proseguito il lavoro di miglioramento dell'usability della piattaforma e della trasparenza del servizio, azzerando i costi di negoziazione relativi all'operatività in ETF, ETC, ETN.

Molto positivo è stato anche il risultato commerciale registrato dal Servizio di Consulenza Fineco Stars che prosegue nella sua crescita ed evoluzione: raggiunti i 1.567 milioni di euro di raccolta netta da inizio anno con l'incremento della gamma di fondi selezionati. Nel corso del primo semestre 2016 sono stati effettuati diversi sviluppi relativi a Fineco Stars per modellare il servizio di consulenza sempre più in base alle esigenze della clientela, tra i quali i più importanti riguardano: la modifica della soglia di accesso da 25.000 euro a 10.000 euro; la possibilità di aprire i dossier Stars in Apriconto con firma grafometrica; la possibilità di attivare i MAV sui dossier Stars in modalità offline (dal 7 luglio 2016 vengono gestiti online tramite flusso); il rilascio del "Multiobiettivo", che offre la possibilità di aprire più dossier Stars sulla base dei diversi obiettivi dei singoli clienti.

Infine, il primo semestre del 2016 conferma l'interesse verso la consulenza sotto forma di offerta assicurativa. Oltre al continuo successo dei prodotti unit linked CORE UNIT ed ADVICE UNIT di Old Mutual Wealth Italy SPA - che hanno raccolto 90 milioni di euro da inizio anno – l'offerta assicurativa ha avuto un ulteriore impulso grazie all'interesse riscontrato da parte della clientela per il prodotto CORE Multiramo di Aviva S.p.A., caratterizzato dalla possibilità di coniugare la sicurezza della Gestione Separata alle opportunità di investire sui mercati della Unit Linked. CORE Multiramo ha raccolto 315 milioni di euro da inizio anno.

Inoltre, nel mese di marzo 2016 è iniziata la commercializzazione della nuova polizza Tradizionale Rivalutabile di Aviva che si basa sulla Gestione Separata GEFIN, declinata su tre tipologie di offerta: Standard, Private e Advice.

Nella tabella seguente è riportato il saldo della raccolta gestita dei clienti della Banca, sia che i medesimi siano collegati ad un promotore finanziario sia che si tratti di clienti che operano esclusivamente online.

Consistenze al Consistenze al Variazione
30-giu-16 Comp % 31-dic-15 Comp % assoluta %
Fondi comuni d'investimento e altri fondi 22.394.765 86,4% 23.100.072 87,9% (705.307) -3,1%
Prodotti assicurativi 3.504.564 13,6% 3.163.241 12,0% 341.323 10,8%
Gestioni patrimoniali 11.684 0,0% 14.112 0,1% (2.428) -17,2%
Totale saldo raccolta gestita 25.911.013 100,0% 26.277.425 100,0% (366.412) -1,4%

LA RETE DEI PROMOTORI FINANZIARI

Il primo semestre dell'anno è stato contraddistinto da una forte volatilità dei mercati finanziari dovuta anche ad un clima di profonda incertezza sul piano internazionale. Malgrado un'apparente e temporanea ripresa, il clima di insicurezza ha scandito l'intero semestre e continuerà ad alimentarlo per il prossimo periodo.

Ciononostante, il modello di business della Banca ha dimostrato la sua solidità, continuando a registrare risultati importanti sotto il profilo della crescita della raccolta, dell'acquisizione di nuovi clienti e del rafforzamento della componente relativa ai servizi di consulenza.

Il modello di business, un approccio di pianificazione strutturato e gli strumenti/servizi di Advisory a disposizione, consentono di poter rispondere tempestivamente ed in modo efficace alla crescente richiesta di consulenza dei clienti, particolarmente nei momenti di elevata volatilità dei mercati. La rete dei promotori finanziari si è dimostrata attiva e presente, consolidando ulteriormente la leadership nei confronti del mercato e, soprattutto, della clientela.

La raccolta netta è proseguita a ritmo costante nel primo semestre 2016, pur con una flessione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e si è attestata a 2.270 milioni di euro. La raccolta netta gestita è stata pari a 328 milioni di euro. Nel periodo sono stati aperti 43.301 nuovi.

Variazioni
1° semestre 2016 Comp % 1° semestre 2015 Comp % assoluta %
Conti correnti e depositi liberi 1.303.250 57,4% 1.475.468 57,1% (172.218) -11,7%
Depositi vincolati e pronti contro termine (114.513) -5,0% (472.503) -18,3% 357.990 -75,8%
RACCOLTA DIRETTA 1.188.737 52,4% 1.002.965 38,8% 185.772 18,5%
Gestioni patrimoniali (1.950) -0,1% (432) 0,0% (1.518) 351,5%
Fondi comuni di investimento e altri fondi (105.306) -4,6% 1.308.907 50,7% (1.414.213) n.c.
Prodotti assicurativi 435.106 19,2% 379.740 14,7% 55.366 14,6%
RACCOLTA GESTITA 327.849 14,4% 1.688.215 65,4% (1.360.366) -80,6%
Titoli di stato, obbligazioni e azioni 753.466 33,2% (108.890) -4,2% 862.356 n.c.
RACCOLTA AMMINISTRATA 753.466 33,2% (108.890) -4,2% 862.356 n.c.
RACCOLTA NETTA TOTALE - RETE
PROMOTORI 2.270.053 100,0% 2.582.290 100,0% (312.237) -12,1%
di cui Guided products & services
(Importi in migliaia)
1.672.283 73,7% 2.266.833 87,8% (594.550) -26,2%

Raccolta netta - Rete promotori finanziari – dati Assoreti

Nel primo semestre 2016 è stata confermata ancora una volta l'importanza dell'attività di consulenza finanziaria, dell'approccio di pianificazione, del monitoraggio e del controllo del rischio, con la crescente consapevolezza dei risparmiatori dell'importanza di avere una gestione accurata e diversificata dei portafogli, testimoniata dalla raccolta netta verso i più evoluti servizi di advisory (guided products and services) che si è attestata a 1.672 milioni di euro.

I servizi di advisory sono e continueranno ad essere il focus per il futuro, un metodo di lavoro sempre più diffuso e particolarmente apprezzato dalla clientela, in particolare da quella afferibile al segmento private. Il segmento private rappresenta una quota importante della base clienti, confermata anche dalla recente iscrizione ad AIPB.

Questo segmento è in continua e progressiva crescita (2% in termini di teste e 37% in termini di asset), confermando FinecoBank tra le prime realtà di Private Banking in Italia.

La tabella sotto esposta riporta la consistenza della raccolta riferibile alla rete dei promotori finanziari al 30 giugno 2016. Il Saldo della raccolta diretta e indiretta, pari a 47.391 milioni di euro, ha registrato un incremento del 0,9% rispetto al 31 dicembre 2015.

Saldo raccolta diretta e indiretta – Rete promotori finanziari – dati Assoreti

Consistenze al Consistenze al Variazioni
30-giu-16 Comp % 31-dic-15 Comp % assoluta %
Conti correnti e depositi liberi 12.202.016 25,7% 10.898.767 23,2% 1.303.249 12,0%
Depositi vincolati e pronti contro termine 327.854 0,7% 438.741 0,9% (110.887) -25,3%
SALDO RACCOLTA DIRETTA 12.529.870 26,4% 11.337.508 24,1% 1.192.362 10,5%
Gestioni patrimoniali 11.683 0,0% 14.112 0,0% (2.429) -17,2%
Fondi comuni d'investimento e altri fondi 21.999.637 46,4% 22.663.576 48,3% (663.939) -2,9%
Prodotti assicurativi 3.421.360 7,2% 3.070.003 6,5% 351.357 11,4%
SALDO RACCOLTA GESTITA 25.432.680 53,7% 25.747.691 54,8% (315.011) -1,2%
Titoli di stato, obbligazioni e azioni 9.428.346 19,9% 9.866.169 21,0% (437.823) -4,4%
SALDO RACCOLTA AMMINISTRATA 9.428.346 19,9% 9.866.169 21,0% (437.823) -4,4%
SALDO RACCOLTA DIRETTA E
INDIRETTA - RETE PROMOTORI 47.390.896 100,0% 46.951.368 100,0% 439.528 0,9%
di cui Guided products & services 13.274.357 28,0% 11.805.963 25,1% 1.468.394 12,4%

(Importi in migliaia)

Grande attenzione è stata posta nell'organizzazione di eventi volti a informare e sensibilizzare i clienti sulle novità normative, quali il bail-in, sui temi della finanza comportamentale e del corretto approccio da utilizzare in momenti di turbolenza del mercato. Nel semestre sono stati organizzati 808 eventi con i clienti che hanno visto la partecipazione di 42.472 clienti di cui 17.023 prospect.

Costante anche l'investimento in formazione ad alto livello per sviluppare le competenze dei promotori finanziari, soprattutto per quanto attiene ai cosiddetti "Guided Products & Services" relativi ai servizi di consulenza evoluti, con più di 1.450 giornate d'aula.

Particolare cura è stata data alla realizzazione di interventi formativi volti a favorire lo sviluppo della performance, il rinforzo delle convinzioni positive e il consolidamento del senso di appartenenza. I principali argomenti trattati sono

stati il ruolo del consulente, lo scenario e la proposizione dei servizi di advisory, la segmentazione della clientela oltre a tematiche focalizzate sui diversi aspetti della comunicazione. I corsi a catalogo, scelti in modalità di autosviluppo professionale, hanno coinvolto il 77% della rete. Per i Wealth Advisor è stato introdotto il "Focus Group" quale modalità di confronto e di approfondimento di specifiche tematiche legate allo sviluppo del business. Infine il percorso di formazione manageriale "GM Academy" ha interessato ormai l'80% dei Group Manager.

Continui sono anche gli investimenti sulle strutture commerciali che contribuiscono ad elevare l'immagine e dare sempre maggiore capillarità alla nostra presenza sul territorio, a dimostrazione della grande attenzione alla diffusione del brand.

L'attività di reclutamento è stata molto selettiva con grande attenzione alla qualità ed allo standing dei candidati: dall'inizio dell'anno sono stati inseriti n. 50 nuovi promotori finanziari provenienti dal mondo delle reti e del Private Banking. Prosegue anche il c.d. "progetto giovani" per avviare alla professione giovani neolaureati (inseriti anche 29 "neofiti"). Dall'attività di reclutamento è derivato un contributo importante alla raccolta netta totale, tuttavia rimane sempre prerogativa della c.d. rete in essere, a conferma dell'unicità del nostro modello che agevola una crescita sana ed organica.

Al 30 giugno 2016 la rete è composta da 2.642 promotori finanziari, distribuiti sul territorio con 349 negozi finanziari (Fineco Center), gestiti direttamente dall'azienda o dai promotori finanziari stessi.

LE RISORSE

Al 30 giugno 2016 l'organico totale della Banca è pari a 1.071 risorse rispetto alle 1.067 presenti in azienda al 31 dicembre 2015 ed è così composto:

Risorse 30 giugno 2016 31 dicembre 2015
Dipendenti FinecoBank 1.060 1.059
Lavoratori Atipici (+) - -
Dipendenti del Gruppo distaccati in FinecoBank (+) 3 2
Dipendenti FinecoBank distaccati nel Gruppo (-) - (2)
Totale risorse escluso Amministratori 1.063 1.059
Amministratori (+) 8 8
Totale risorse 1.071 1.067

Nel corso del primo semestre 2016 sono proseguite le attività volte al rafforzamento ed all'ottimizzazione delle aree dedicate allo sviluppo del business, al supporto organizzativo ed al controllo e gestione dei rischi. Questo ha portato all'assunzione di n. 33 risorse di cui:

  • n. 3 provenienti da altre Società del Gruppo;
  • n. 30 provenienti dal mercato.

Delle 30 assunzioni provenienti dal mercato, più della metà sono state inserite all'interno dell'area Customer

Relationship Management a conferma della forte e costante attenzione riservata ai giovani neolaureati. Il Customer Relationship Management costituisce infatti il punto di partenza di un percorso di sviluppo professionale che può portare a ricoprire differenti ruoli in azienda.

Nel corso del primo semestre si è provveduto inoltre a trasformare a tempo indeterminato 15 contratti a tempo determinato in area Customer Relationship Management, permettendo non solo di garantire la continuità operativa, ma anche di capitalizzare le professionalità e le competenze già presenti in azienda.

I primi sei mesi dell'anno hanno visto un significativo utilizzo della job rotation interna che ha coinvolto 17 risorse consentendo, da un lato, di ricoprire posizioni vacanti all'interno dell'azienda e, dall'altro, di garantire il continuo sviluppo professionale del personale.

Nel corso del primo semestre 2016 le uscite hanno coinvolto complessivamente n. 32 risorse di cui:

  • n. 9 per dimissioni;
  • n. 10 cessioni a società del Gruppo;
  • n. 13 per altri motivi (es. termine del contratto per sostituzione maternità).

Il tasso di turnover complessivo del personale è stato pari al 6%.

Qualifica Uomini
Donne
Totale
30.06.16 31.12.15 30.06.16 31.12.15 30.06.16 31.12.15
Dirigenti 22 22 4 4 26 26
Quadri Direttivi 215 218 92 94 307 312
Aree Professionali 358 352 369 369 727 721
Totale 595 592 465 467 1.060 1.059

Per quanto attiene all'inquadramento, i dipendenti sono così suddivisi:

Al 30 giugno 2016 i part-time presenti in Banca sono 86 ovvero l'8% dell'organico, il personale femminile rappresenta circa il 44% della forza lavoro, l'anzianità aziendale media si attesta a circa 8 anni, mentre l'età media è pari a circa 39 anni.

FORMAZIONE DIPENDENTI

La formazione dei dipendenti nel corso del primo semestre 2016 si è concentrata sia sull'acquisizione ed il consolidamento delle competenze in base alle esigenze aziendali, sia sul continuo aggiornamento delle abilità individuali, con particolare attenzione alla formazione obbligatoria, manageriale, tecnica e linguistica.

Di seguito il dettaglio:

Area intervento Ore di formazione
Obbligatoria 2.282
Tecnica 5.474
Linguistica 6.984
Comportamentale - Manageriale 1.607
Totale 16.347

Formazione obbligatoria

La Banca è impegnata nella costante diffusione e miglioramento della cultura del rischio e della compliance, elementi che permettono al nostro business di essere, oltre che profittevole, sostenibile nel tempo.

Per questo motivo è stata prestata forte attenzione alla formazione obbligatoria per tutti i dipendenti che hanno potuto fruire di corsi sia in modalità e-learning, grazie alla Piattaforma di Gruppo My Learning, sia attraverso l'organizzazione di aule su tematiche specifiche. La fruizione di tali corsi da parte del personale è stata monitorata al fine di garantire la piena conoscenza da parte di tutti i dipendenti delle materie obbligatorie e preservare quindi la Banca da rischi operativi, legali e reputazionali.

Formazione tecnica e comportamentale

Nei primi sei mesi dell'anno sono stati organizzati interventi formativi utili all'acquisizione di competenze tecniche necessarie per migliorare non solo la produttività aziendale, ma anche il livello di specializzazione dei dipendenti. Nella struttura del Customer Care, in ottica di mantenimento di alti standard di qualità del servizio e di attenzione al cliente, sono stati organizzati corsi di formazione "in ingresso" su tematiche tecniche ed "in itinere" su materie tecnico-comportamentali (legate in particolare alla Comunicazione e al Servizio), per un totale di 3.750 ore.

Formazione linguistica

La formazione linguistica nel corso del primo semestre 2016 ha coinvolto 351 dipendenti in corsi di inglese (d'aula o telefonici). In alcuni casi (ad es. Executive), sono stati realizzati corsi "one to one" di Business English. La partecipazione dei dipendenti ai corsi di formazione linguistica viene definita sulla base delle richieste formalizzate dai singoli responsabili di struttura, in funzione delle specifiche esigenze professionali dei colleghi.

L'INFRASTRUTTURA TECNOLOGICA

Il sistema informativo della Banca si compone fondamentalmente di sei elementi:

  • Procedure applicative dell'attività bancaria;
  • Sistema di Trading Online (applicazioni dedicate per la compravendita in real time di titoli e strumenti finanziari sui principali mercati europei ed americani);
  • Sistema di gestione per le attività della sala operativa e degli investitori istituzionali ed accesso alla parte informativa/dispositiva di numerosi mercati italiani/esteri;
  • Sistema di gestione dei servizi d'investimento, quali Fondi, SICAV e Banca Assicurazione;
  • Sistema di gestione delle carte di credito, con emissione di carte per i circuiti VISA e Mastercard;

Sistema di gestione della rete dei promotori finanziari, che consente di operare in modo integrato, da un unico portale, con tutti i prodotti offerti dalla Banca.

Nel corso del primo semestre 2016 l'Area ICT è stata impegnata nella consueta attività di adeguamento tecnologico, consolidamento e sviluppo del Sistema Informativo, volta a fornire sempre nuovi e più versatili servizi ad alto valore aggiunto per la clientela. Nella fattispecie, dal punto di vista architetturale, è proseguita l'attività di ottimizzazione infrastrutturale ed applicativa, nonché il continuo miglioramento e tuning dell'architettura deputata alla sicurezza applicativa

IL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

Il sistema dei controlli interni è un elemento fondamentale del complessivo sistema di governo delle banche; esso assicura che l'attività aziendale sia in linea con le strategie e le politiche aziendali e sia improntata a canoni di sana e prudente gestione.

La Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 – 15° aggiornamento del 8 marzo 2016 definisce i principi e le linee guida cui il sistema dei controlli interni delle banche si deve uniformare; in quest'ambito sono definiti i principi generali di organizzazione, indicati il ruolo ed i compiti degli organi aziendali, delineate le caratteristiche ed i compiti delle funzioni aziendali di controllo.

I presidi relativi al sistema dei controlli interni devono coprire ogni tipologia di rischio aziendale. La responsabilità primaria è rimessa agli organi aziendali, ciascuno secondo le rispettive competenze. L'articolazione dei compiti e delle responsabilità degli organi e delle funzioni aziendali deve essere chiaramente definita.

Le banche applicano le disposizioni secondo il principio di proporzionalità, cioè tenuto conto della dimensione e complessità operative, della natura dell'attività svolta, della tipologia dei servizi prestati.

La Banca Centrale Europea o la Banca d'Italia, nell'ambito del processo di revisione e valutazione prudenziale, verificano la completezza, l'adeguatezza, la funzionalità (in termini di efficienza ed efficacia), l'affidabilità del sistema dei controlli interni delle banche.

Coerentemente a quanto statuito dalle Autorità di Vigilanza, il Sistema dei Controlli Interni della Banca è costituito dall'insieme delle regole, delle funzioni, delle strutture, delle risorse, dei processi e delle procedure che mirano ad assicurare, nel rispetto della sana e prudente gestione, il conseguimento delle seguenti finalità:

  • verifica dell'attuazione delle strategie e delle politiche aziendali;
  • contenimento del rischio entro i limiti indicati nel quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio della Banca (Risk Appetite Framework - "RAF");
  • prevenzione del rischio che la Banca sia coinvolta, anche involontariamente, in attività illecite (con particolare riferimento a quelle connesse con il riciclaggio, l'usura ed il finanziamento al terrorismo);
  • salvaguardia del valore delle attività e protezione dalle perdite;
  • efficacia ed efficienza dei processi aziendali;

  • affidabilità e sicurezza delle informazioni aziendali e delle procedure informatiche;

  • conformità delle operazioni con la legge e la normativa di vigilanza, nonché con le politiche, i regolamenti e le procedure interne.

Da un punto di vista metodologico, il Sistema dei Controlli Interni della Banca prevede quattro tipologie di controlli:

  • controlli di 1° livello (cd. "controlli di linea"): sono controlli relativi allo svolgimento delle singole attività lavorative e sono posti in essere sulla base di procedure esecutive all'uopo predisposte sulla base di un'apposita normativa interna. Il presidio sui processi ed il loro costante aggiornamento è affidato ai "responsabili di processo", che hanno l'incarico di porre in essere controlli idonei a garantire il corretto svolgimento dell'attività quotidiana da parte del personale interessato, nonché il rispetto delle deleghe conferite. I processi presidiati riguardano sia le strutture di contatto con la clientela che quelle esclusivamente interne alla Banca;
  • controlli di 2° livello: sono controlli legati all'operatività quotidiana connessi al processo di misurazione dei rischi quantificabili e sono effettuati in via continuativa da strutture diverse da quelle operative. I controlli sui rischi di mercato, di credito e operativi, aventi ad oggetto la verifica del rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative ed il controllo della coerenza dell'operatività delle singole aree produttive rispetto ai predefiniti obiettivi di rischio/rendimento, sono assegnati alla funzione Risk Management; i controlli sui rischi di non conformità alle norme sono in carico alla unit Compliance; sulle aree normative per le quali sono già previste forme di controllo da parte di strutture specialistiche della Banca, il presidio del rischio di non conformità è attribuito a queste ultime sulla base del modello operativo di «Coverage Indiretto» adottato anche dalla Capogruppo;
  • controlli di 3° livello: sono quelli tipici della revisione interna, basati sull'analisi delle informazioni ricavate dalle basi-dati o dai report aziendali nonché sullo svolgimento di verifiche in loco. Questo tipo di controlli sono finalizzati a verificare la funzionalità del complessivo sistema di controllo interno e del sistema informativo (ICT audit) e ad individuare eventuali andamenti anomali, violazioni delle procedure e della regolamentazione. Tali controlli sono assegnati alla funzione Internal Audit che è accentrata presso UniCredit ed opera sulla base dello specifico contratto di servizio;
  • controlli di vigilanza istituzionale: sono i controlli svolti dagli organi istituzionali della Banca tra i quali, in particolare, quello del Collegio Sindacale e dell'Organismo di Vigilanza ex D.lgs. 8 giugno 2001, n. 231.

Considerando le funzioni e le strutture coinvolte, il Sistema dei Controlli Interni si fonda su:

organi e funzioni di controllo, comprendendo, ciascuno per le rispettive competenze, il Consiglio di Amministrazione, il Comitato Audit e Parti Correlate, il Comitato Remunerazione e Nomine, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale2 , il Collegio Sindacale, l'Organismo di Vigilanza istituito ai sensi del D.Lgs 231/01 nonché le funzioni aziendali di controllo (Risk Management, Compliance3 , Internal Audit) ed altre

2 Nominato anche "Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi" ai sensi del principio 7.P.3 del codice di Autodisciplina delle società quotate.

3 Nell'ambito di tale funzione è presente anche il Servizio Antiriciclaggio, incaricato di gestire la corretta applicazione della normativa in tema di contrasto al riciclaggio ed al finanziamento del terrorismo.

funzioni che svolgono specifiche attività di controllo4 ;

  • modalità di coordinamento tra i soggetti coinvolti nel Sistema dei Controlli Interni e di gestione dei rischi che prevedono:
  • o forme di collaborazione e coordinamento tra le funzioni di controllo, sia attraverso specifici flussi informativi formalizzati nelle normative interne, sia attraverso l'istituzione di comitati manageriali dedicati a tematiche di controllo;
  • o applicazione del modello di coordinamento di Gruppo definito nel quadro dell'attività di direzione e coordinamento della Capogruppo;
  • o definizione dei flussi informativi sia tra gli Organi Aziendali e le funzioni di controllo all'interno della Banca, sia nei confronti di Capogruppo, al fine di consentire il corretto svolgimento dell'attività di direzione e coordinamento da parte di quest'ultima.

In ultimo si precisa che ai sensi dell'articolo 49, paragrafo 1, del Regolamento (UE) n. 468/2014 della Banca Centrale Europea (BCE/2014/17) (regolamento quadro sull'MVU, Meccanismo di vigilanza unico), la BCE ha pubblicato in data 4 settembre 2014 e aggiornato in data 31 marzo 2016 un elenco contenente il nome dei soggetti e gruppi vigilati che ricadono sotto la vigilanza diretta della BCE ("soggetti vigilati significativi" e "gruppi vigilati significativi", secondo la definizione di cui all'articolo 2, punti 16) e 22) del regolamento quadro sull'MVU), indicando per ciascuno la motivazione specifica della vigilanza diretta e, in caso di classificazione come "significativo" sulla base del criterio delle dimensioni, il valore totale delle attività del soggetto o del gruppo vigilato.

La Banca, in quanto "ente creditizio insediato in uno Stato membro partecipante" ed appartenente al Gruppo UniCredit (classificato come "gruppo vigilato significativo"), risulta iscritta nell'elenco dei "soggetti vigilati significativi".

PRINCIPALI RISCHI E INCERTEZZE

Per una compiuta descrizione dei rischi e delle incertezze che la Banca deve fronteggiare nell'attuale situazione di mercato si rinvia alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura delle Note illustrative.

LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA

La struttura organizzativa della Banca è coerente con le Linee Guida emanate dalla Capogruppo UniCredit denominate Group Organization Guidelines.

Le Linee Guida definiscono principi e regole organizzative al fine di garantire coerenza di applicazione a livello di tutte le Entità del Gruppo, attraverso:

4 L'ordinamento e le fonti di autoregolamentazione attribuiscono compiti di controllo a specifiche funzioni – diverse dalle funzioni aziendali di controllo – la cui attività va inquadrata in modo coerente nel Sistema dei Controlli Interni. In particolare nel caso di Banca, rilevano il Presidio Locale per la normativa in materia di Operazioni con Soggetti in conflitto di interesse (in carico alla Unit Affari Societari della Direzione Legal & Corporate Affairs), il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari ex art. 154-bis del TUF (identificato nel CFO della Banca), il Delegato in materia di Salute e Sicurezza sul lavoro; la funzione Human Resources, il responsabile Business Continuity & Crisis Management e il responsabile dell'Outsourcing Management. Tutte le funzioni aziendali, diverse dalle funzioni aziendali di controllo, partecipano inoltre al Sistema dei Controlli Interni attraverso lo svolgimento dei controlli di primo livello incorporati nei processi aziendali di loro pertinenza.

  • principi e criteri organizzativi chiari;
  • specifici documenti organizzativi;
  • adeguati processi per le modifiche organizzative.

Le Group Organization Guidelines prevedono un'articolazione dei ranghi organizzativi (ranking) su quattro livelli (Division, Department, Unit e Team) in funzione del dimensionamento della struttura e del relativo grado di complessità organizzativa delle attività presidiate.

Il modello organizzativo

L'attuale modello organizzativo della Banca pone le proprie basi su un modello di tipo funzionale che promuove economie di scala e facilita lo sviluppo di capacità e conoscenze verticali all'interno dell'area di appartenenza. Il modello garantisce la necessaria dinamicità decisionale, mantenendo il "collegamento orizzontale" tra le varie funzioni. Nell'attuale formulazione, pur applicando il concetto di "specializzazione funzionale", viene mantenuto l'approccio per progetti in ogni fase di definizione e rilascio di prodotti e servizi.

I collegamenti orizzontali sono garantiti dal funzionamento di appositi Comitati che presidiano le linee di Business e lo stato di avanzamento dei progetti più rilevanti, anche al fine di garantire le necessarie sinergie dei canali distributivi.

All'Amministratore Delegato ed al Direttore Generale riportano le seguenti strutture organizzative: il Network PFA Department, l'Investment Services and Wealth Management Department, il Direct Bank Department, il CFO Department (Chief Financial Officer), il CRO Department (Chief Risk Officer), il Network Controls, Monitoring and Services Department, il Legal & Corporate Affairs Department, il GBS Department (Global Banking Services), la Human Resources Unit, la Unit Compliance ed il team Identity & Communication.

Il modello organizzativo consente di identificare, tra le altre, quattro principali linee Funzionali, che governano:

  • la rete di vendita (Network PFA Department);
  • i servizi di investimento (Investment Services and Wealth Management Department);
  • la banca diretta (Direct Bank Department);
  • il funzionamento operativo (GBS Department).

In breve sintesi:

  • al Network PFA Department è affidato il compito di presidiare la gestione e lo sviluppo della Rete dei promotori finanziari;
  • all'Investment Services and Wealth Management Department è affidato il compito di presidiare lo sviluppo dei prodotti collocati e dei servizi di consulenza finanziaria prestati a tutta la Clientela della Banca;
  • al Direct Bank Department è affidato il compito di presidiare lo sviluppo dei nuovi prodotti e servizi nelle due componenti Trading e Banking e le relative modalità di distribuzione attraverso i canali diretti (internet e telefono). L'Investment Services and Wealth Management Department ed il Direct Bank Department agiscono in stretto coordinamento tra loro, allo scopo di sviluppare un'offerta alla clientela sinergica e coerente con gli indirizzi di marketing e con le strategie di business della Banca;
  • il GBS (Global Banking Services) Department coordina le strutture organizzative preposte al presidio dei processi organizzativi/operativi, dei sistemi informativi e della logistica, necessari per garantire l'efficace ed efficiente esercizio dei sistemi al servizio del business. Al GBS Department riportano le seguenti strutture:

Information Security & Fraud Management Team, ICT – Information & Communication Technology Department, CRM – Customer Relationship Management Department, Organization & Bank Operations Department, Financial Operations Department, Network Services Unit, General Services Unit.

Le sinergie tra i canali distributivi ed il presidio sui processi decisionali trasversali ai Department sono garantiti dal funzionamento del Management Committee.

Per quanto concerne le attività di audit, la Banca, in linea con le indicazioni della Capogruppo, ha adottato un modello di esternalizzazione basato su uno specifico contratto di servizio stipulato con UniCredit S.p.A.. In relazione a detto modello, il Comitato Audit e Parti Correlate (comitato di derivazione consiliare) è chiamato a svolgere i compiti di "soggetto di collegamento" fra la Banca e l'outsourcer, oltre a supportare il Consiglio di Amministrazione – con funzioni informative, consultive, propositive ed istruttorie – nella definizione, basata su un approccio riskoriented, delle linee di indirizzo del complessivo sistema di controllo interno e nella valutazione della sua efficacia ed efficienza.

La disciplina, le modalità di funzionamento e le competenze del predetto Comitato è definito nel Regolamento del Consiglio di Amministrazione.

Inoltre, con riferimento alle attività inerenti al ruolo dell'Investor Relator, soggetto incaricato della gestione dei rapporti con investitori ed intermediari e che rappresenta la Banca presso la comunità finanziaria nazionale ed internazionale, si precisa che è stato adottato un modello di esternalizzazione basato su uno specifico contratto di servizio stipulato con UniCredit S.p.A..

Nel corso del primo semestre 2016 sono state apportate alcune importati modifiche alla struttura organizzativa.

In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato l'internalizzazione della funzione di Compliance della Banca a far data dal primo aprile 2016. A seguito dell'approvazione dell'internalizzazione della funzione di Compliance, si è provveduto:

  • alla ridenominazione della unit Referente Compliance in Compliance;
  • alla creazione di due nuovi team a diretto riporto della unit Compliance:
  • o Advisory & Regulators, deputato principalmente alla gestione del rischio di non conformità alle norme tramite consulenza proattiva e a richiesta, comunicazione (circolari, ordini di servizio, pareri, ecc.) e all'interazione con le Autorità;
  • o Risk Assessment & Controls, con il compito di gestire principalmente i controlli di secondo livello al fine di valutare i rischi di non conformità identificati, ivi incluso la definizione di azioni correttive ed il monitoraggio delle azioni medesime.

Inoltre, nell'ambito della Direzione Servizi di Investimento e Wealth Management, è stato creato il team Private Banking Advisory, con l'obiettivo di creare un presidio per le esigenze della clientela ascrivibile al segmento Private Banking, a supporto dell'attività di consulenza, pianificazione e protezione del patrimonio.

La nuova struttura ha il compito, tra gli altri, di supportare la Rete di Vendita, con particolare riferimento ai Wealth Advisor:

nella verifica della fattibilità delle richieste di personalizzazione del portafoglio in consulenza finanziaria e assicurativa (private portfolios e private insurance) provenienti dalla clientela Private;

  • nell'attività negoziale con la clientela Private e con la clientela Istituzionale;
  • nelle operazioni tipiche del Wealth Management (problematiche di natura successoria con specifica attenzione alle questioni inerenti il passaggio generazionale della ricchezza e la protezione degli asset, tematiche fiscali, Voluntary Disclosure, attività inerenti le Società Fiduciarie) anche mediante confronto con partner esterni (studi legali e tributari, società di consulenza) con i quali la Banca ha accordi di collaborazione.

* Position covered by Deputy General Manager

**Personal Financial Adviser

I PRINCIPALI AGGREGATI PATRIMONIALI

Consistenze al Variazioni
ATTIVO 30-giu-16 31-dic-15 assoluta %
Cassa e disponibilità liquide 11 6 5 83,3%
Attività finanziarie di negoziazione 6.879 3.983 2.896 72,7%
Crediti verso banche 15.299.291 14.648.904 650.387 4,4%
Crediti verso clientela 880.232 922.774 (42.542) -4,6%
Investimenti finanziari 2.926.175 2.245.982 680.193 30,3%
Coperture 9.018 10.573 (1.555) -14,7%
Attività materiali 13.896 12.419 1.477 11,9%
Avviamenti 89.602 89.602 - -
Altre attività immateriali 7.608 8.212 (604) -7,4%
Attività fiscali 5.880 15.424 (9.544) -61,9%
Altre attività 322.264 370.070 (47.806) -12,9%
Totale dell'attivo 19.560.856 18.327.949 1.232.907 6,7%

(Importi in migliaia)

Consistenze al Variazioni
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 30-giu-16 31-dic-15 assoluta %
Debiti verso banche 1.361.666 1.423.459 (61.793) -4,3%
Debiti verso clientela 17.133.049 15.822.459 1.310.590 8,3%
Passività finanziarie di negoziazione 6.300 4.100 2.200 53,7%
Coperture 17.657 31.319 (13.662) -43,6%
Fondi per rischi ed oneri 119.258 120.534 (1.276) -1,1%
Passività fiscali 23.046 37.445 (14.399) -38,5%
Altre passività 296.926 255.835 41.091 16,1%
Patrimonio 602.954 632.798 (29.844) -4,7%
- capitale e riserve
- riserve da valutazione (attività finanziarie disponibili per la vendita -
471.789 430.119 41.670 9,7%
utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziail a benefici definiti) 13.383 11.626 1.757 15,1%
- risultato netto 117.782 191.053 (73.271) -38,4%
Totale del passivo e del patrimonio netto 19.560.856 18.327.949 1.232.907 6,7%

Attività finanziarie di negoziazione

Le attività finanziarie di negoziazione comprendono:

  • titoli obbligazionari ed azionari classificati nella categoria HFT (held for trading), per un importo pari a 0,3 milioni di euro, presenti nel portafoglio di proprietà in seguito all'attività di negoziazione oppure utilizzati per la copertura gestionale delle posizioni in CFD su azioni aperte nei confronti dei clienti e destinati ad essere negoziati nel breve periodo;
  • la valutazione positiva dei contratti di compravendita a pronti di titoli appartenenti al portafoglio HFT (held for trading) e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way") per 5 milioni di euro, che trovano corrispondenza nelle valutazioni negative contabilizzate nella voce 40 "Passività finanziarie di negoziazione";
  • la valutazione positiva dei contratti CFD su indici, azioni e tassi di interesse, Futures su indici e tassi di interesse e CFD su valute (Forex) per 1,5 milioni di euro.

I CFD sono contratti derivati "Over the counter" che prevedono la liquidazione di un differenziale generato dalla differenza fra il prezzo di apertura ed il prezzo di chiusura dello strumento finanziario. La Banca copre gestionalmente lo sbilancio delle posizioni aperte nei confronti dei clienti tramite la sottoscrizione di futures o l'acquisto/vendita di titoli azionari sui medesimi sottostanti oppure effettuando delle operazioni forex con controparti istituzionali al fine di coprire le operazioni in CFD su valute aperte nei confronti dei clienti.

Consistenze al Variazioni
30-giu-16 31-dic-15 assoluta %
Conti correnti e depositi liberi 1.547.432 1.251.070 296.362 23,7%
Depositi vincolati 1.680.962 1.914.662 (233.700) -12,2%
Altri finanziamenti:
1 Pronti contro termine attivi 16.679 1.906 14.773 775,1%
2 Altri 15.027 36.917 (21.890) -59,3%
Titoli di debito 12.039.191 11.444.349 594.842 5,2%
Totale 15.299.291 14.648.904 650.387 4,4%

Crediti verso banche

(Importi in migliaia)

I crediti verso banche per conti correnti e depositi liberi sono costituiti principalmente dai rapporti intrattenuti con UniCredit, per un importo di bilancio pari a 1.455,6 milioni di euro (1.224,2 milioni di euro al 31 dicembre 2015), ed in misura inferiore dai conti correnti intrattenuti con banche esterne al Gruppo per l'operatività in titoli.

I depositi vincolati attivi sono costituiti dal deposito intrattenuto con UniCredit per riserva obbligatoria, che si attesta a 166,1 milioni di euro (151,5 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e dai depositi vincolati con UniCredit per un importo pari a 1.514,8 milioni di euro (1.763,2 milioni di euro al 31 dicembre 2015) stipulati con l'intento di impiegare, sulle medesime scadenze temporali, la liquidità raccolta tramite le operazioni di pronti contro termine e CashPark con clientela retail e operazioni di pronti contro termine con istituzioni creditizie.

All'interno degli Altri finanziamenti, oltre ai pronti contro termine con Unicredit per 15,8 milioni di euro, la voce "Altri" si riferisce per 11 milioni di euro all'importo dei margini iniziali e di variazione nei confronti di istituzioni creditizie a fronte di operazioni su contratti derivati (31,4 milioni di euro al 31 dicembre 2015), di cui 9,3 milioni di euro con UniCredit AG Monaco (21,6 milioni di euro al 31 dicembre 2015 oltre a 8,2 milioni di euro con UniCredit) e per 4 milioni di euro ai crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari (5,5 milioni di euro al 31 dicembre 2015).

I titoli di debito in portafoglio appartenenti alla categoria "Finanziamenti e Crediti" sono costituiti principalmente da titoli di debito emessi da UniCredit, per un importo di 12.039,2 milioni di euro (11.444,3 milioni di euro al 31 dicembre 2015). Nel corso del primo semestre 2016 sono stati sottoscritti due titoli obbligazionari emessi da UniCredit S.p.A. per un valore nominale rispettivamente pari a 600 milioni di euro e 100 milioni di euro. I titoli hanno una durata di 7 anni e sono indicizzati al tasso Euribor 3mesi più spread.

Crediti verso clientela

30-giu-16 31-dic-15 assoluta %
247.899 215.038 32.861 15,3%
-59,2%
0,0%
6,2%
16,0%
880.232 922.774 (42.542) -4,6%
81.247
46
421.163
129.877
Consistenze al
198.951
46
396.750
111.989
Variazioni
(117.704)
-
24.413
17.888

(Importi in migliaia)

I crediti verso clientela, pari a 880,2 milioni di euro, sono costituiti essenzialmente da:

  • 671,8 milioni di euro di crediti di finanziamento con clientela ordinaria;
  • 81,2 milioni di euro di operazioni di pronti contro termine attivi;
  • 42,5 milioni di euro di depositi a garanzia, margini iniziali e di variazione a fronte di operazioni su contratti derivati;
  • 84,7 milioni di euro di crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari.
Crediti verso clientela Consistenze al Variazioni
(Riclassifica gestionale) 30-giu-16 31-dic-15 assoluta %
Conti correnti 245.067 211.273 33.794 16,0%
Utilizzo carte di credito 238.416 259.171 (20.755) -8,0%
Prestiti personali 181.658 136.550 45.108 33,0%
Altri finanziamenti 2.611 2.139 472 22,1%
Finanziamenti in bonis 667.752 609.133 58.619 9,6%
Conti correnti 2.832 3.765 (933) -24,8%
Mutui 46 46 - 0,0%
Utilizzo carte di credito 125 67 58 86,6%
Prestiti personali 964 962 2 0,2%
Altri finanziamenti 59 27 32 118,5%
Finanziamenti deteriorati 4.026 4.867 (841) -17,3%
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria 671.778 614.000 57.778 9,4%
Pronti contro termine 81.235 198.941 (117.706) -59,2%
Pronti contro termine - deteriorati 12 10 2 20,0%
Depositi a garanzia, margini iniziali e di variazione 42.455 26.721 15.734 58,9%
Crediti di funzionamento connessi con la
prestazione di servizi finanziari 84.752 83.102 1.650 2,0%
Crediti di funzionamento e altri crediti 208.454 308.774 (100.320) -32,5%
Crediti verso clientela 880.232 922.774 (42.542) -4,6%

(Importi in migliaia)

I pronti contro termine attivi sono costituiti da operazioni di "Leva Multiday", operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità economica del prestatore e che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine su titoli.

Gli Altri finanziamenti sono costituiti da depositi a garanzia, margini iniziali e di variazione a fronte di operazioni su contratti derivati e da crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari.

Il portafoglio crediti di finanziamento verso clientela ordinaria è costituito principalmente da crediti per prestiti personali, conti correnti e utilizzo carte di credito; complessivamente gli impieghi verso clientela ordinaria evidenziano un incremento del 9,4% nei primi sei mesi dell'anno.

Le attività deteriorate

Categoria Importo lordo Fondo svalutazione Importo netto Coverage ratio
Consistenze al Consistenze al Consistenze al Dati al
30-giu-16 31-dic-15 30-giu-16 31-dic-15 30-giu-16 31-dic-15 30-giu-16 31-dic-15
Sofferenze 22.978 21.819 (20.142) (18.319) 2.836 3.500 87,66% 83,96%
Inapempienze probabili 2.247 2.181 (1.640) (1.387) 607 794 72,99% 63,59%
Scaduti 1.102 1.195 (507) (612) 595 583 46,01% 51,21%
Totale 26.327 25.195 (22.289) (20.318) 4.038 4.877 84,66% 80,64%

(Importi in migliaia)

La consistenza dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore si attesta a 4 milioni di euro, di cui 2,8 milioni di euro di crediti in sofferenza, 0,6 milioni di euro di inadempienze probabili e 0,6 milioni di euro di crediti scaduti. I crediti deteriorati sono relativi, principalmente, a scoperti di conto corrente, utilizzi di carte di credito e prestiti personali.

Investimenti finanziari

Consistenze al Variazioni
30-giu-16 31-dic-15 assoluta %
Attività finanziarie disponibili per la vendita 2.926.175 2.245.982 680.193 30,3%
Totale 2.926.175 2.245.982 680.193 30,3%

(Importi in migliaia)

Le Attività finanziarie disponibili per la vendita sono costituite da titoli di debito emessi da governi, in particolare titoli di Stato Italiano, per un importo di bilancio pari a 1.708 milioni di euro (1.639 milioni di euro al 31 dicembre 2015), titoli di Stato Francese, per un importo di bilancio pari a 10,3 milioni di euro (10,4 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e titoli di Stato Spagnolo, per un importo di bilancio pari a 1.204,7 milioni di euro (586,1 milioni di euro al 31 dicembre 2015). Una parte dei titoli di debito classificati nel portafoglio Attività finanziarie disponibili per la vendita risultano impegnati a cauzione di assegni circolari o in garanzia presso terzi per un importo di bilancio pari a 130,9 milioni di euro (131,4 milioni di euro al 31 dicembre 2015).

La voce comprende inoltre interessenze azionarie in società nelle quali la Banca non esercita il controllo o l'influenza significativa, per un importo pari a 3,2 milioni di euro, importo principalmente costituito dalle preferred shares di Visa INC class "C".

A tal proposito si ricorda che negli ultimi mesi del 2015 era stata definita in dettaglio la fusione tra Visa Inc. e Visa Europe Limited, in conseguenza della quale la Banca aveva ricevuto un'offerta da parte di Visa Inc. per l'acquisto dell'azione Visa Europe Limited. Tale offerta prevedeva la distribuzione ai consorziati di Visa Europe Limited di un compenso sotto forma di cash, deferred cash e preferred shares di Visa INC class "C".

Nel mese di giugno 2016 è avvenuto il closing dell'operazione e la Banca ha ricevuto 11,2 milioni di euro cash e numero 4.057 Preferred shares di Visa INC class "C", il cui fair value è stato calcolato, alla data di closing (21 giugno 2016), in 3,3 milioni di euro. Nel mese di giugno 2019 (3 anni dopo la data del closing) la Banca avrà inoltre diritto a ricevere un deferred cash di circa 0,9 milioni di euro. La Banca ha proceduto pertanto alla contabilizzazione nella voce di conto economico 100 "Utile (perdite) da cessione o riacquisto di: b) attività finanziarie disponibili per la vendita" di un utile da cessione di 15,3 milioni di euro, con contestuale iscrizione delle Preferred shares di Visa INC class "C" al loro fair value, pari a 3,3 milioni euro, e di un credito nei confronti di Visa INC per un importo attualizzato di 0,9 milioni di euro.

La valutazione al 30 giugno 2016 ha generato una minusvalenza di 73 mila euro contabilizzata nella Riserva da valutazione della Attività finanziarie disponibili per la vendita.

Coperture

Consistenze al Variazioni
30-giu-16 31-dic-15 assoluta %
Derivati copertura dell'attivo - valutazioni positive 6.233 - 6.233 -
Derivati copertura del passivo - valutazioni positive
Adeguamento di valore delle attività oggetto
3.122 - 3.122 -
di copertura generica (337) 10.573 (10.910) -103,2%
Totale attivo 9.018 10.573 (1.555) -14,7%
di cui:
Valutazioni positive 8.671 - 8.671 -
Ratei attivi e passivi ricondotti 684 - 684 -
Adeguamento di valore delle attività coperte (337) 10.573 (10.910) -103,2%
Totale attivo 9.018 10.573 (1.555) -14,7%
Derivati copertura dell'attivo - valutazioni negative 14.615 31.319 (16.704) -53,3%
Derivati copertura del passivo - valutazioni negative
Adeguamento di valore delle passività oggetto
- - - -
di copertura generica 3.042 - 3.042 -
Totale passivo 17.657 31.319 (13.662) -43,6%
di cui:
Valutazioni negative 11.096 24.240 (13.144) -54,2%
Ratei attivi e passivi ricondotti 3.519 7.079 (3.560) -50,3%
Adeguamento di valore delle passività coperte 3.042 - 3.042 -
Totale passivo 17.657 31.319 (13.662) -43,6%
(Importi in migliaia)
Sintesi valutazioni derivati di copertura 30-giu-2016 Attivo Passivo Sbilancio
Valutazione derivati di copertura dell'attivo e del passivo 8.671 11.096 (2.425)
Adeguamento di valore delle attività /passività coperte (337) 3.042 (3.379)
Riserva da valutazione al lordo della relativa fiscalità - (5.723) 5.723
Totale 8.334 8.415 (81)

(Importi in migliaia)

Le attività coperte sono rappresentate da crediti per prestiti personali nei confronti di clientela retail, titoli obbligazionari emessi da UniCredit appartenenti alla categoria "Finanziamenti e Crediti" e titoli emessi dall'Amministrazione Centrale Italiana e classificati nella categoria "Attività finanziarie disponibili per la vendita".

Le passività coperte sono rappresentata dalla raccolta diretta da clientela.

Le valutazioni positive e negative dei derivati di copertura si riferiscono esclusivamente a contratti derivati stipulati dalla Banca con finalità di copertura del rischio di tasso d'interesse gravante sulle attività e passività sopra citate, il cui effetto economico, al netto di 4,2 milioni di euro di ratei interessi contabilizzati nel margine di interesse, è negativo per 81 mila euro.

Attività materiali

Gli investimenti in macchine elettroniche, come nei precedenti esercizi, sono finalizzati al continuo aggiornamento di hardware utilizzato da tutte le strutture della Banca, in particolare, dalla struttura IT.

Gli investimenti in mobili, arredi e attrezzature sono destinati per lo più all'allestimento dei negozi finanziari.

Attività materiali Saldo al
31-dic-15
Investimenti
1° semestre 2016
Altre variazioni
e vendite
1° semestre 2016
Ammortamenti
e rettifiche
1° semestre 2016
Saldo al
30-giu-16
Immobili 2.509 - - (56) 2.453
Macchine elettroniche 7.575 2.896 - (1.555) 8.916
Mobili e arredi 1.064 479 - (280) 1.263
Impianti e attrezzature 1.271 192 - (199) 1.264
Totale 12.419 3.567 - (2.090) 13.896

(Importi in migliaia)

Avviamento

L'avviamento iscritto in bilancio deriva da operazioni realizzatesi negli anni dal 2001 al 2008 e aventi ad oggetto acquisizioni e fusioni per incorporazione di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi per il tramite di promotori finanziari (Fineco On Line Sim S.p.A., ramo d'azienda Trading e Banking di Banca della Rete, ramo d'azienda promotori finanziari ex FinecoGroup S.p.A., UniCredit Xelion Banca S.p.A.).

Queste attività sono state completamente integrate nell'operatività corrente della Banca, per cui non risulta più possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo rispetto alla profittabilità complessiva della Banca; ciò significa che ai fini della conferma della congruità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda. La cash generating unit (CGU) è, dunque, la Banca nel suo complesso.

Osserviamo infatti che in considerazione del particolare modello di business della Banca, che prevede una fortissima integrazione fra promotori finanziari, piattaforma trading e banking, la contabilizzazione di costi/ricavi allocati alle macro aree di attività non è considerata rilevante e significativa; la rete promotori finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, unitamente ai servizi di banking, brokerage ed investing.

Con riferimento al test di impairment, si evidenzia che al 30 giugno 2016 non si rilevano indicatori di impairment dell'avviamento iscritto in bilancio.

E' stata condotta un'analisi qualitativa rispetto alle principali ipotesi utilizzate nell'impairment test svolto con riferimento al 31 dicembre 2015 e, sulla base dei risultati dell'analisi qualitativa condotta, il risultato dell'impairment test al 31 dicembre 2015 è confermato anche con riferimento al 30 giugno 2016.

Per ogni ulteriore informazione relativa al test di impairment si rinvia alla Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale delle Note illustrative.

Altre attività immateriali

Le altre attività immateriali comprendono principalmente gli acquisti e le implementazioni delle procedure informatiche che presentano utilità pluriennale, necessarie al fine di gestire l'evoluzione e la continua offerta da parte della Banca di nuovi e più versatili servizi ad alto valore aggiunto per la clientela, ottimizzazioni infrastrutturali ed applicative, miglioramenti dell'architettura deputata alla sicurezza applicativa nonché sviluppi necessari per far fronte ai nuovi obblighi normativi.

Attività immateriali Saldo al
31-dic-15
Investimenti
1° semestre 2016
Altre variazioni
e vendite
Ammortamenti
e rettifiche
Saldo al
30-giu-16
1° semestre 2016 1° semestre 2016
Software 7.157 1.844 - (2.270) 6.731
Altre attività immateriali 1.055 71 - (249) 877
Totale 8.212 1.915 - (2.519) 7.608

(Importi in migliaia)

Attività fiscali e Altre attività

Consistenze al Variazioni
30-giu-16 31-dic-15 assoluta %
Attività fiscali
Attività correnti 1.510 1.733 (223) -12,9%
Attività fiscali anticipate 33.924 37.063 (3.139) -8,5%
Attività fiscali anticipate di cui alla Legge 214/2011 4.180 4.401 (221) -5,0%
Totale ante compensazione IAS 12 39.614 43.197 (3.583) -8,3%
Compensazione con Passività per imposte differite - IAS 12 (33.734) (27.773) (5.961) 21,5%
Totale Attività fiscali 5.880 15.424 (9.544) -61,9%
Altre attività
Partite in corso di lavorazione 19 17 2 11,8%
Partite in attesa di regolamento 17.573 10.021 7.552 75,4%
Partite definitive non imputabili ad altre voci 40.503 43.039 (2.536) -5,9%
Crediti di funzionamento non connessi
con la prestazione di servizi finanziari 1.131 3.163 (2.032) -64,2%
Partite fiscali diverse da quelle imputate
alla voce "Attività fiscali" 228.941 285.875 (56.934) -19,9%
Risconti attivi 26.375 19.950 6.425 32,2%
Migliorie e spese incrementative sostenute su beni di terzi 7.395 7.849 (454) -5,8%
Altre partite 327 156 171 109,6%
Totale Altre attività 322.264 370.070 (47.806) -12,9%

(Importi in migliaia)

Il decremento delle "Attività fiscali", pari a 9,5 milioni è dovuto principalmente:

  • alla riduzione delle "Attività fiscali anticipate", per 3,1 milioni riconducibile all'utilizzo del Fondo rischi ed oneri;
  • all'incremento delle "Passività per imposte differite" per 6 milioni dovuto alla rivalutazione dei titoli di debito presenti nel portafoglio di proprietà.

Precisiamo che le Attività fiscali anticipate sono rappresentate nello Stato Patrimoniale al netto delle relative Passività fiscali differite al sussistere dei requisiti previsti dallo IAS 12.

Per quanto riguarda le "Altre attività", si evidenzia il decremento di 56,9 milioni di euro delle "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce Attività fiscali", determinato dell'utilizzo degli acconti d'imposta versati, in qualità di sostituti d'imposta, per l'imposta di bollo, l'imposta sostitutiva sui redditi diversi e la ritenuta fiscale sugli interessi.

Debiti verso banche

Consistenze al Variazioni
30-giu-16 31-dic-15 assoluta %
Debiti verso banche centrali - - - -
Debiti verso banche
Conti correnti e depositi liberi 36.649 68.848 (32.199) -46,8%
Finanziamenti
Pronti contro termine passivi 1.289.559 1.313.191 (23.632) -1,8%
Altri debiti 35.458 41.420 (5.962) -14,4%
Totale 1.361.666 1.423.459 (61.793) -4,3%

(Importi in migliaia)

La voce conti correnti e depositi liberi è costituita dai conti correnti reciproci e di finanziamento con UniCredit, per un importo pari a 33,4 milioni di euro (58,8 milioni di euro al 31 dicembre 2015), nonché dai conti correnti reciproci e di finanziamento con banche esterne al gruppo per 3,2 milioni di euro.

I pronti contro termine passivi sono comprensivi di 1.140,6 milioni di euro di operazioni effettuate con UniCredit (1.186,3 milioni di euro al 31 dicembre 2015) e 25,1 milioni di euro di operazioni effettuate con UniCredit Bank AG Monaco (41,7 milioni di euro al 31 dicembre 2015).

La voce altri debiti comprende anche i margini di variazione ricevuti da UniCredit per l'operatività in pronti contro termine, per un importo di bilancio pari a 32,4 milioni di euro (40,6 milioni di euro al 31 dicembre 2015).

Debiti verso clientela

I debiti verso clientela, rappresentati principalmente da conti correnti, conto deposito Cash Park e pronti contro termine passivi, sono pari a 17.133 milioni di euro, evidenziando una crescita dell'8,3% rispetto al 31 dicembre 2015.

Consistenze al Variazioni
30-giu-16 31-dic-15 assoluta %
Conti correnti e depositi liberi 16.508.284 14.985.275 1.523.009 10,2%
Depositi vincolati 398.496 560.114 (161.618) -28,9%
Finanziamenti
Pronti contro termine passivi 152.293 199.817 (47.524) -23,8%
Altri debiti 73.976 77.253 (3.277) -4,2%
Debiti verso clientela 17.133.049 15.822.459 1.310.590 8,3%

(Importi in migliaia)

Si evidenzia un incremento di 1.523 milioni di euro della liquidità depositata sui conti correnti, che beneficia anche del trasferimento della raccolta dai depositi vincolati Cash Park che registrano un decremento per effetto della progressiva riduzione dei tassi di remunerazione.

La voce altri debiti comprende i debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari, per un importo pari a 25,3 milioni di euro (32,5 milioni di euro al 31 dicembre 2015), i margini iniziali e di variazione per l'operatività in contratti derivati, che si attestano a 25,5 milioni di euro (24,4 milioni di euro al 31 dicembre 2015), ed altri debiti a fronte di carte di credito ricaricabili e assegni circolari, per un importo pari a 23,2 milioni di euro (20,4 milioni di euro al 31 dicembre 2015).

Passività finanziarie di negoziazione

Le passività finanziarie di negoziazione comprendono:

  • scoperti tecnici classificati nella categoria HFT (held for trading) utilizzati per la copertura gestionale delle posizioni in CFD su azioni aperte nei confronti dei clienti, per un importo di 0,08 milioni di euro, e destinati ad essere negoziati nel breve periodo;
  • la valutazione negativa dei contratti di compravendita a pronti di titoli appartenenti al portafoglio HFT (held for trading) e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way") per circa 5 milioni di euro, che trovano corrispondenza nelle valutazioni positive contabilizzate nella voce 20 "Attività finanziarie di negoziazione";
  • la valutazione negativa dei contratti CFD su indici, azioni e tassi di interesse, Futures su indici e tassi di interesse e CFD su valute (Forex) per 1,3 milioni di euro.

I CFD sono contratti derivati "Over the counter" che prevedono la liquidazione di un differenziale generato dalla differenza fra il prezzo di apertura ed il prezzo di chiusura dello strumento finanziario. La Banca copre gestionalmente lo sbilancio delle posizioni aperte nei confronti dei clienti tramite la sottoscrizione di futures o l'acquisto/vendita di titoli azionari sui medesimi sottostanti oppure effettuando delle operazioni forex con controparti istituzionali al fine di coprire le operazioni in CFD su valute aperte nei confronti dei clienti.

Fondi per rischi ed oneri

Il fondo per rischi ed oneri accoglie accantonamenti per complessivi 119,3 milioni di euro, per i quali, in presenza di una passività con scadenza e ammontare incerti, è stata riscontrata un'obbligazione in corso come risultato di un evento passato ed è stato possibile effettuare una stima attendibile dell'importo derivante dall'adempimento dell'obbligazione. Gli esborsi, la cui scadenza stimata è superiore a 18 mesi, sono stati attualizzati utilizzando il tasso che rappresenta il valore finanziario del tempo.

La voce "Oneri per il personale" accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e/o l'ammontare. La voce comprende inoltre gli oneri di integrazione previsti in capo alla Banca in relazione al Piano Industriale del Gruppo UniCredit contabilizzati nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2015. Nel corso del primo semestre 2016, in seguito alla firma dell'accordo del 5 febbraio 2016, tali oneri sono stati parzialmente riallocati nelle Altre passività per la parte relativa alle adesione accolte.

Consistenze al Variazioni
30-giu-16 31-dic-15 assoluta %
Controversie legali 39.321 43.458 (4.137) -9,5%
- Cause in corso 34.263 35.225 (962) -2,7%
- Reclami 5.058 8.233 (3.175) -38,6%
Oneri per il personale 6.373 9.570 (3.197) -33,4%
Altri 73.564 67.506 6.058 9,0%
- Indennità suppletiva clientela 56.695 51.139 5.556 10,9%
- Indennità contrattuale e patti di non concorrenza 2.302 2.270 32 1,4%
- Vertenze fiscali 4.741 7.034 (2.293) -32,6%
- Altri fondi 9.826 7.063 2.763 39,1%
Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi 119.258 120.534 (1.276) -1,1%

Passività fiscali e Altre passività

Consistenze al Variazioni
30-giu-16 31-dic-15 assoluta %
Passività fiscali
Passività correnti 23.046 37.445 (14.399) -38,5%
Passività fiscali differite 33.734 27.773 5.961 21,5%
Totale ante compensazione IAS 12 56.780 65.218 (8.438) -12,9%
Compensazione con Attività per imposte anticipate - IAS 12 (33.734) (27.773) (5.961) 21,5%
Totale Passività fiscali 23.046 37.445 (14.399) -38,5%
Altre passività
Deterioramento delle garanzie finanziarie rilasciate 720 1.416 (696) -49,2%
Partite in corso di lavorazione 1.430 2.966 (1.536) -51,8%
Partite in attesa di regolamento 51.500 46.681 4.819 10,3%
Partite definitive non imputabili ad altre voci 125.473 39.448 86.025 218,1%
Debiti per accordi di pagamento basati su proprie azioni o
azioni della Capogruppo UniCredit 1.655 2.491 (836) -33,6%
Debiti verso personale dipendente e altro personale 8.934 6.611 2.323 35,1%
Debiti verso Amministratori e Sindaci 173 187 (14) -7,5%
Debiti di funzionamento non connessi
con la prestazione di servizi finanziari 21.238 21.804 (566) -2,6%
Partite fiscali diverse da quelle imputate
alla voce "Passività fiscali" 61.407 106.060 (44.653) -42,1%
Contributi previdenziali da versare 4.878 5.829 (951) -16,3%
Partite illiquide per operazioni di portafoglio 13.466 16.569 (3.103) -18,7%
Altre partite 880 927 (47) -5,1%
Trattamento di fine rapporto 5.172 4.846 326 6,7%
Totale Altre passività 296.926 255.835 41.091 16,1%

(Importi in migliaia)

Il decremento delle "Passività fiscali", pari a 8,4 milioni di euro (ante compensazione IAS 12), è riconducibile alla diminuzione della voce "Passività correnti" per effetto della riduzione delle imposte dell'esercizio e della riduzione del fondo imposte a seguito della definizione di alcuni contenziosi.

Precisiamo che le Passività fiscali differite, al sussistere dei requisiti previsti dallo IAS 12, sono rappresentate nello Stato Patrimoniale a compensazione delle Attività fiscali anticipate.

Per quanto riguarda le "Altre passività" si rileva:

  • un decremento di 44,7 milioni di euro delle "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce Passività fiscali", per effetto della diminuzione del debito rilevato nei confronti dell'erario in seguito al versamento, al netto degli eventuali acconti d'imposta rilevati nelle Altre attività, dell'imposta di bollo, delle ritenute fiscali trattenute sugli interessi e dell'imposta sostitutiva;
  • un incremento di 86 milioni di euro delle "Partite definitive non imputabili ad altre voci" riconducibile principalmente da operazioni in titoli da regolare per 72,2 milioni di euro e dal servizio di pagamento delle deleghe ricevute dalla clientela per 12,1 milioni di euro.

Il patrimonio

Al 30 giugno 2016 il capitale sociale ammonta a 200,2 milioni di euro, composto da 606.805.436 azioni ordinarie di nominali 0,33 euro.

Le riserve sono costituite dalla:

  • Riserva Sovrapprezzi di emissione, per un ammontare pari a 1,9 milioni di euro;
  • Riserva legale, per un ammontare pari a 40 milioni di euro;

  • Riserva straordinaria, per un ammontare pari a 201,7 milioni di euro;

  • Riserva per azioni proprie in portafoglio, per un ammontare pari a 8,6 milioni di euro;
  • Riserva connessa ai piani Equity Settled, per un ammontare pari a 27,9 milioni di euro.

In seguito alla delibera del Consiglio di Amministrazione dell'8 febbraio 2016, che ha dato esecuzione al piano "2014 Plan Key People" approvato dall'Assemblea degli Azionisti del 5 giugno 2014, il capitale sociale è stato aumentato a titolo gratuito per un importo pari a 95.601,99 euro, corrispondente a n. 289.703 azioni ordinarie, con conseguente riduzione delle riserve da utili disponibili.

La Riserva connessa ai piani Equity Settled si è incrementata per un ammontare pari a circa 6 milioni di euro per effetto della contabilizzazione, durante il periodo di maturazione degli strumenti, degli effetti economici e patrimoniali degli accordi di pagamento basati su azioni e regolati con azioni ordinarie FinecoBank.

Al 30 giugno 2016 la Banca detiene 1.408.834 azioni proprie in portafoglio, per un ammontare pari a 8,6 milioni di euro, acquistate in esecuzione del piano di stock granting "2014 Plan PFA" a favore dei Promotori Finanziari e Manager di Rete della Banca, deliberati dal Consiglio di Amministrazione del 15 maggio 2014 e dall'Assemblea dei Soci del 5 giugno 2014. Gli acquisti sono stati effettuati a partire dal 16 settembre 2015, dopo l'ottenimento dell'autorizzazione dell'Autorità di Vigilanza, ai sensi degli artt. 77-78 Reg. UE n. 575/2013 del 26 giugno 2013 (CRR), e sono terminati in data 12 ottobre 2015.

L' Assemblea del 12 aprile 2016 ha approvato la destinazione dell'utile dell'esercizio 2015, pari a 191 milioni di euro, come segue:

  • alla Riserva Legale per 0,02 milioni di euro;
  • alla Riserva Straordinaria per 35,7 milioni di euro;
  • agli Azionisti per 154,4 milioni di euro, pari a 0,255 euro per azione;
  • alle iniziative di carattere sociale, assistenziale e culturale, ai sensi dell'art 26, comma 5 dello Statuto, per 1 milione di euro.

La Riserva da valutazione è costituita per 21,5 milioni di euro dalla riserva netta positiva dei titoli di debito emessi da Amministrazioni centrali di Paesi appartenenti all'Unione Europea, detenuti nel portafoglio "Attività finanziarie disponibili per la vendita", per 0,07 milioni di euro dalla riserva negativa dei titoli di capitale detenuti nel portafoglio "Attività finanziarie disponibili per la vendita", riguardante esclusivamente la variazione di fair value delle preferred shares di Visa INC class "C"., e per 8,1 milioni di euro dalla Riserva negativa IAS19.

Patrimonio netto

Consistenze al Variazioni
Voci / Valori 30-giu-16 31-dic-15 assoluta %
Capitale sociale 200.246 200.150 96 0,0%
Sovrapprezzi di emissione 1.934 1.934 - -
Riserve
- Riserva legale 40.049 40.030 19 0,0%
- Riserva straordinaria 201.643 166.081 35.562 21,4%
- Riserva azioni proprie 8.555 8.555 - -
- Altre riserve 27.917 21.924 5.993 27,3%
(Azioni proprie) (8.555) (8.555) - -
Riserve da valutazione 13.383 11.626 1.757 15,1%
Utile (Perdita) del periodo 117.782 191.053 (73.271) -38,4%
Totale 602.954 632.798 (29.844) -4,7%

(Importi in migliaia)

FONDI PROPRI E REQUISITI PRUDENZIALI DI VIGILANZA

Dati al
30-giu-16 31-dic-15
Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) 414.132 390.976
Capitale di classe 1 (Tier 1) 414.132 390.976
Totale Fondi Propri 414.132 393.903
Totale attività ponderate per il rischio 1.825.666 1.828.007
Ratio - Capitale primario di classe 1 22,68% 21,39%
Ratio - Capitale di classe 1 22,68% 21,39%
Ratio - Totale fondi propri 22,68% 21,55%
Dati al
30-giu-16 31-dic-15
Capitale di classe 1 (Tier 1) 414.132 390.977
Esposizione ai fini del leverage ratio 4.379.782 3.717.157
Indicatore di leva finanziaria transitorio 9,46% 10,52%

(Importi in migliaia)

I Fondi propri al 30 giugno 2016 ammontano a 414,1 milioni di euro. I Fondi propri e i Ratio patrimoniali sono stati determinati applicando le vigenti disposizioni di vigilanza secondo gli standard Basilea III inclusivi degli aggiustamenti transitori.

Il Capitale primario di classe 1 comprende l'utile del semestre (per la quota parte che non sarà distribuita calcolato sulla base del tasso di distribuzione dell'anno precedente) assumendo soddisfatte le condizioni previste dall'art. 26, paragrafo 2, del Regolamento UE 575/2013 (CRR).

Per maggiori dettagli si rinvia alla Parte F – Informazioni sul patrimonio delle Note illustrative.

L'indicatore di leva finanziaria è stato calcolato in accordo con il Regolamento Delegato UE 2015/62 del 10 ottobre 2014. Come previsto dalla Circolare n. 285 di Banca d'Italia Parte Seconda, Capitolo 12, Sezione III Esercizio delle discrezionalità nazionali, le esposizioni verso società del gruppo UniCredit aventi sede in Italia e ponderate allo 0% ai sensi dell'art. 113, par. 6 del CRR sono state escluse nel calcolo dell'esposizione complessiva, ai sensi dell'articolo 429 (7) del CRR modificato dal Regolamento Delegato (UE) 2015/62.

I RISULTATI ECONOMICI

Conto economico riclassificato

1° semestre Variazioni
2016 2015 assoluta %
Interessi netti 123.449 115.744 7.705 6,7%
Commissioni nette 117.821 126.989 (9.168) -7,2%
Risultato negoziazione, coperture e fair value 46.926 28.073 18.853 67,2%
Saldo altri proventi/oneri 758 (3.089) 3.847 n.c.
MARGINE D'INTERMEDIAZIONE 288.954 267.717 21.237 7,9%
Spese per il personale (37.716) (37.182) (534) 1,4%
Altre spese amministrative (117.724) (120.535) 2.811 -2,3%
Recuperi di spesa 42.337 42.388 (51) -0,1%
Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali (4.609) (4.190) (419) 10,0%
Costi operativi (117.712) (119.519) 1.807 -1,5%
RISULTATO DI GESTIONE 171.242 148.198 23.044 15,5%
Rettifiche nette su crediti e
su accantonamenti per garanzie e impegni (2.801) (2.694) (107) 4,0%
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 168.441 145.504 22.937 15,8%
Accantonamenti per rischi ed oneri (2.553) (3.929) 1.376 -35,0%
Oneri di integrazione (7) - (7) n.c.
RISULTATO LORDO
DELL'OPERATIVITA' CORRENTE 165.881 141.575 24.306 17,2%
Imposte sul reddito del periodo (48.099) (47.871) (228) 0,5%
RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE 117.782 93.704 24.078 25,7%
RISULTATO DEL PERIODO 117.782 93.704 24.078 25,7%

(Importi in migliaia)

Margine di interesse

Il margine di interesse del primo semestre 2016 si attesta a 123,5 milioni di euro, in aumento del 6,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, grazie all'incremento dei volumi ed alla riduzione del costo della raccolta che hanno compensato la riduzione degli interessi attivi collegata alla discesa dei tassi di mercato. A tal proposito occorre sottolineare che la struttura degli investimenti realizzati dalla Banca ha contribuito a mantenere un flusso degli interessi attivi rivenienti dall'investimento della raccolta, pur in un contesto di forte riduzione degli spread di credito e dei tassi di mercato. Il rendimento medio relativo all'investimento della raccolta complessiva (a vista e a termine) è passato dall'1,53% del primo semestre 2015 all'1,38% del primo semestre 2016.

Relazione intermedia sulla gestione

1° semestre Variazioni
Interessi attivi 2016 2015 assoluta %
Attività finanziarie detenute per la negoziazione - 1 (1) -100,0%
Attività finanziarie disponibili per la vendita 10.839 9.999 840 8,4%
Crediti verso banche 99.285 98.342 943 1,0%
Crediti verso clientela 13.911 14.079 (168) -1,2%
Derivati di copertura 2.248 3.669 (1.421) -38,7%
Totale interessi attivi 126.283 126.090 193 0,2%

(Importi in migliaia)

1° semestre Variazioni
Interessi passivi 2016 2015 assoluta %
Debiti verso banche 1.368 (248) 1.616 n.c.
Debiti verso clientela (4.202) (9.387) 5.185 -55,2%
Titoli in circolazione - (711) 711 -100,0%
Totale interessi passivi (2.834) (10.346) 7.512 -72,6%
Interessi netti 123.449 115.744 7.705 6,7%

(Importi in migliaia)

Di seguito si riporta una tabella che dettaglia la composizione degli interessi attivi relativi a banche e clientela:

1° semestre Variazioni
Dettaglio interessi attivi 2016 2015 assoluta %
Interessi attivi su crediti verso banche 99.285 98.342 943 1,0%
- conti correnti 1.217 884 333 37,7%
- pronti contro termine 218 48 170 354,2%
- deposito vincolato per riserva obbligatoria 16 35 (19) -54,3%
- depositi vincolati 1.302 6.453 (5.151) -79,8%
- altri finanziamenti (23) 16 (39) -243,8%
- titoli di debito 96.555 90.906 5.649 6,2%
Interessi attivi su crediti verso clientela 13.911 14.079 (168) -1,2%
- conti correnti 2.803 2.778 25 0,9%
- pronti contro termine 3.370 4.942 (1.572) -31,8%
- carte di credito 2.202 1.829 373 20,4%
- prestiti personali 5.582 4.468 1.114 24,9%
- altri finanziamenti (46) 62 (108) -174,2%

(Importi in migliaia)

Gli interessi attivi su crediti verso banche ammontano a 99,3 milioni di euro, sostanzialmente invariati rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Il decremento degli interessi sui depositi vincolati pari a 5,2 milioni di euro, dovuto alla riduzione dei volumi ed all'evoluzione dei tassi di mercato, è stato più che compensato dall'aumento degli interessi su titoli di debito, pari a 5,6 milioni di euro, per effetto dell'incremento dei volumi.

Gli interessi attivi su crediti verso clientela ammontano a 13,9 milioni di euro, in linea rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. I maggiori interessi registrati sui prestiti personali, grazie all'incremento delle erogazioni del primo semestre, e sulle carte di credito revolving sono stati compensati dal decremento registrato negli interessi delle operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro "Leva multiday" per effetto della riduzione dei volumi, complice l'andamento dei mercati finanziari.

Di seguito si riporta una tabella che dettaglia la composizione degli interessi passivi relativi a banche e clientela:

1° semestre Variazioni
Dettaglio interessi passivi 2016 2015 assoluta %
Interessi passivi su debiti verso banche 1.368 (248) 1.616 n.c.
- conti correnti (24) (26) 2 -7,7%
- depositi liberi e a garanzia 32 (12) 44 n.c.
- altri finanziamenti (11) (10) (1) 10,0%
- pronti contro termine 1.371 (200) 1.571 n.c.
Interessi passivi su debiti verso clientela (4.202) (9.387) 5.185 -55,2%
- conti correnti (2.775) (2.019) (756) 37,4%
- depositi a garanzia (5) (25) 20 -80,0%
- depositi vincolati (1.243) (6.437) 5.194 -80,7%
- pronti contro termine (179) (906) 727 -80,2%

(Importi in migliaia)

Gli interessi passivi su debiti verso banche sono positivi per 1,4 milioni di euro a causa dell'evoluzione dei tassi di mercato che ha determinato la registrazione di interessi passivi negativi sulle operazioni di pronti contro termine e, in misura inferiore, sui depositi a garanzia.

Gli interessi passivi su debiti verso clientela si attestano a 4,2 milioni di euro in riduzione, rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, di 5,2 milioni di euro per effetto della riduzione dei volumi e del tasso di remunerazione dei depositi vincolati "Cash Park". Il costo dei depositi è passato da 0,11% del primo semestre 2015 a 0,03% del primo semestre 2016.

Proventi di intermediazione e diversi

1° semestre Variazioni
2016 2015 assoluta %
Interessi netti 123.449 115.744 7.705 6,7%
Commissioni nette 117.821 126.989 (9.168) -7,2%
Risultato negoziazione, coperture e fair value 46.926 28.073 18.853 67,2%
Saldo altri proventi/oneri 758 (3.089) 3.847 n.c.
Margine d'intermediazione 288.954 267.717 21.237 7,9%

Commissioni nette

1° semestre Variazioni
Riclassifica gestionale 2016 2015 assoluta %
Servizi di gestione, intermediazione e consulenza:
1. negoziazione e raccolta ordini strumenti finanziari 40.914 46.716 (5.802) -12,4%
2. negoziazione di valute - (103) 103 -100,0%
3. custodia e amministrazione di titoli (1.748) (2.149) 401 -18,7%
4. collocamento e gestione titoli, quote
di O.I.C.R. e gestioni patrimoniali 56.177 64.377 (8.200) -12,7%
6. attività di consulenza in materia di investimenti 16.072 13.436 2.636 19,6%
7. distribuzione prodotti assicurativi 12.848 10.296 2.552 24,8%
8. distribuzione altri prodotti (83) (93) 10 -10,8%
Servizi di incasso e pagamento 420 5.565 (5.145) -92,5%
Tenuta e gestione dei conti correnti/conto deposito (395) (1.507) 1.112 -73,8%
Altre provvigioni passive promotori finanziari (9.846) (13.112) 3.266 -24,9%
Prestito titoli 677 1.323 (646) -48,8%
Altri servizi 2.785 2.240 545 24,3%
Totale commissioni nette 117.821 126.989 (9.168) -7,2%
(Importi in migliaia)

Le Commissioni nette ammontano a 117,8 milioni di euro ed evidenziano un decremento del 7,2% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente imputabile principalmente a:

  • minori commissioni di negoziazione e raccolta ordini di strumenti finanziari, per effetto della riduzione degli ordini eseguiti a seguito del progressivo spostamento dell'operatività della clientela verso prodotti over-the-counter e per la maggiore incidenza dell'attività di internalizzazione. Occorre sottolineare che il primo trimestre 2015 era stato caratterizzato da una volatilità particolarmente elevata che aveva favorito l'attività di brokerage, facendo registrare nel mese di marzo 2015 il miglior risultato in termini di ordini eseguiti degli ultimi quattro anni;
  • minori commissioni per servizi di incasso e pagamento relative principalmente alle transazioni con carte di credito e carte di debito. A tal riguardo si ricorda che il Regolamento (UE) 2015/751 del Parlamento Europeo e del Consiglio, entrato in vigore a partire dal 9 dicembre 2015, ha fissato un tetto massimo alle commissioni interbancarie per le operazioni tramite carta di debito e carta di credito;
  • minori commissioni relative al collocamento e gestione di titoli e quote di O.I.C.R. a causa dell'andamento negativo dei mercati finanziari.

Registrano invece un incremento del 19,6% le commissioni relative all'attività di consulenza in materia di investimenti, grazie alla continua crescita dei Guided product & services, e del 24,8% le commissioni relative alla distribuzione dei prodotti assicurativi. Si precisa che a partire dall'esercizio 2016 dalla voce relativa all'attività di consulenza in materia di investimenti sono state escluse le commissioni restituite ai clienti a titolo di abbuono, ricondotte nella voce collocamento e gestione titoli, quote di O.I.C.R e gestioni patrimoniali. Per omogeneità di confronto sono stati riesposti i dati corrispondenti relativi al semestre precedente presentati a fini comparativi (le commissioni restituite ai clienti a titolo di abbuono al 30 giugno 2015 ammontavano a 14 milioni di euro).

Le commissioni per prestito titoli comprendono la componente reddituale relativa al servizio prestato (ricevuto) per la messa a disposizione del titolo sia per le operazioni con garanzia rappresentata da contante sia per le operazioni con garanzia rappresentata da altri titoli. Per valutare l'operazione nel complesso è necessario considerare anche la componente reddituale contabilizzata nel margine d'interesse.

Il Risultato negoziazione, coperture e fair value è determinato principalmente dagli utili realizzati dall'attività di internalizzazione di titoli e contratti CFD, strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei CFD, dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta e dagli utili derivanti dalla vendita di titoli contabilizzati nel portafoglio "Attività finanziarie disponibili per la vendita". Nel primo semestre 2016 si registra un incremento, rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, del risultato positivo derivante dall'internalizzazione di titoli, contratti CFD e strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei CFD pari, rispettivamente, a 1,1 milioni di euro e 1,8 milioni di euro, mentre si registra una riduzione delle differenze di cambio positive su attività e passività in valuta di 4,7 milioni di euro. Per quanto riguarda gli utili realizzati dalla vendita di titoli contabilizzati nel portafoglio "Attività finanziarie disponibili per la vendita" occorre precisare che il risultato netto del primo semestre 2016 comprende l'utile di 5 milioni di euro realizzato dalla vendita di titoli di stato, realizzata in un'ottica di mitigazione dell'esposizione al rischio tasso ed ottimizzazione della profittabilità, e l'utile di 15,3 milioni di euro realizzato dalla vendita della partecipazione Visa Europe Limited precedentemente descritta.

Il Saldo altri proventi/oneri è positivo per 0,8 milioni di euro ed evidenzia un incremento di 3,8 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente per effetto di minori oneri sostenuti per transazioni con la clientela.

Costi operativi

1° semestre Variazioni
Dettaglio costi operativi 2016 2015 assoluta %
Spese per il personale (37.716) (37.182) (534) 1,4%
Altre spese amministrative (117.724) (120.535) 2.811 -2,3%
Recuperi di spesa 42.337 42.388 (51) -0,1%
Rettifiche di valore su immobilizzazioni
materiali e immateriali (4.609) (4.190) (419) 10,0%
Totale costi operativi (117.712) (119.519) 1.807 -1,5%

(Importi in migliaia)

1° semestre Variazioni
Spese per il personale 2016 2015 assoluta %
1) Personale dipendente (37.267) (36.661) (606) 1,7%
- salari e stipendi (24.920) (23.793) (1.127) 4,7%
- oneri sociali (6.657) (6.531) (126) 1,9%
- indennità di fine rapporto (437) (489) 52 -10,6%
- accantonamento al trattamento di fine rapporto (53) (51) (2) 3,9%
- versamenti ai fondi di previdenza
complementari esterni:
a) a contribuzione definita (1.441) (1.466) 25 -1,7%
- costi derivanti da accordi di pagamento
basati su propri strumenti patrimoniali* (1.790) (2.509) 719 -28,7%
- altri benefici a favore di dipendenti (1.969) (1.822) (147) 8,1%
2) Altro personale in attività (79) (71) (8) 11,3%
3) Amministratori e sindaci (491) (500) 9 -1,8%
4) Personale collocato a riposo - - - n.c.
5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati
presso altre aziende 186 99 87 87,9%
6) Rimborsi di spese per dipendenti distaccati
presso la società (65) (49) (16) 32,7%
Totale spese per il personale (37.716) (37.182) (534) 1,4%

(Importi in migliaia)

* Si precisa che la voce "costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali" comprende gli oneri sostenuti dalla Banca per accordi di pagamento basati su strumenti finanziari emessi da FinecoBank e strumenti finanziari emessi da UniCredit.

Le Spese per il personale si attestano a 37,7 milioni di euro, in leggero aumento rispetto al primo semestre 2015 (+1,4%) per effetto, principalmente, dell'aumento del numero delle risorse passato da 1.046 al 30 giugno 2015 a 1.071 al 30 giugno 2016, parzialmente compensato dalla riduzione dei costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali.

Altre spese amministrative e recuperi di spesa
2016
2015
assoluta
%
1) IMPOSTE INDIRETTE E TASSE
(44.898)
(45.180)
282
-0,6%
2) COSTI E SPESE DIVERSE
A) Spese di pubblicità - Marketing e comunicazione
(12.101)
(12.741)
640
-5,0%
Comunicazioni su mass media
(8.635)
(9.608)
973
-10,1%
Marketing e promozioni
(3.305)
(2.989)
(316)
10,6%
Sponsorizzazioni
(137)
(125)
(12)
9,6%
Convention e comunicazione interna
(24)
(19)
(5)
26,3%
B) Spese relative al rischio creditizio
(741)
(803)
62
-7,7%
Spese recupero crediti
(348)
(400)
52
-13,0%
Informazioni commerciali e visure
(393)
(403)
10
-2,5%
C) Spese indirette relative al personale
(13.756)
(17.127)
3.371
-19,7%
Formazione del personale
(136)
(106)
(30)
28,3%
Noleggio auto e altre spese personale
(22)
(21)
(1)
4,8%
Spese promotori finanziari
(13.249)
(16.722)
3.473
-20,8%
Spese di viaggio
(312)
(246)
(66)
26,8%
Fitti passivi per immobili ad uso del personale
(37)
(32)
(5)
15,6%
D) Spese relative all'ICT
(14.742)
(14.111)
(631)
4,5%
Spese hardware - affitto e manutenzione
(1.347)
(1.645)
298
-18,1%
Spese software - affitto e manutenzione
(3.360)
(3.255)
(105)
3,2%
Sistemi di comunicazione ICT
(2.047)
(1.600)
(447)
27,9%
Service ICT: personale esterno
(3.371)
(3.221)
(150)
4,7%
Infoprovider finanziari
(4.617)
(4.390)
(227)
5,2%
E) Consulenze e servizi professionali
(1.628)
(1.575)
(53)
3,4%
Consulenza relativa ad attività ordinarie
(696)
(375)
(321)
85,6%
Consulenze per strategia, evoluzione del business e
ottimizzazione organizzativa
(51)
(150)
99
-66,0%
Cause legali
(881)
(1.050)
169
-16,1%
F) Spese relative agli immobili
(9.661)
(10.113)
452
-4,5%
Service area immobiliare
(400)
(345)
(55)
15,9%
Manutenzione mobili, macchine, impianti
(118)
(124)
6
-4,8%
Manutenzione locali
(795)
(550)
(245)
44,5%
Fitti passivi per locazione immobili
(7.008)
(7.770)
762
-9,8%
Pulizia locali
(253)
(269)
16
-5,9%
Utenze
(1.087)
(1.055)
(32)
3,0%
G) Altre spese di funzionamento
(18.435)
(17.279)
(1.156)
6,7%
Servizi di sicurezza e sorveglianza
(204)
(210)
6
-2,9%
Contazione e trasporto valori
-
(1)
1
-100,0%
Spese postali e trasporto documenti
(1.750)
(1.392)
(358)
25,7%
Servizi amministrativi e logistici
(7.941)
(7.510)
(431)
5,7%
Assicurazioni
(1.790)
(1.814)
24
-1,3%
Stampati e cancelleria
(267)
(270)
3
-1,1%
Diritti, quote e contributi ad associazioni
(5.784)
(5.796)
12
-0,2%
Altre spese amministrative
(699)
(286)
(413)
144,4%
H) Rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi
(1.762)
(1.606)
(156)
9,7%
I) Recupero spese
42.337
42.388
(51)
-0,1%
Recupero spese accessorie
229
158
71
44,9%
Recuperi di imposte
42.108
42.230
(122)
-0,3%
Totale altre spese amministrative e recuperi di spesa
(75.387)
(78.147)
2.760
-3,5%
1° semestre Variazioni

Il totale delle Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa si attesta a 75,4 milioni di euro, in calo di 2,8 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, in particolare:

  • le Imposte indirette e tasse al netto dei Recuperi di imposte sono sostanzialmente invariati rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente;
  • le Spese di pubblicità Marketing e comunicazione evidenziano una riduzione di 0,6 milioni di euro riconducibile principalmente a minori investimenti per comunicazioni su mass media parzialmente compensati da maggiori spese di marketing e promozioni;
  • le Altre spese amministrative, diverse da quelle sopra citate, evidenziano una crescita delle "Spese relative all'ICT" di 0,6 milioni di euro e delle "Altre spese di funzionamento" di 1,2 milioni di euro per effetto della continua espansione della Banca, mentre evidenziano una riduzione di 3,4 milioni di euro le spese per promotori finanziari riconducibile principalmente ai minori costi derivanti dai piani di incentivazione.

Il cost/income ratio si attesta al 40,74% registrando una riduzione rispetto al 44,64% del 30 giugno 2015, grazie al continuo efficientamento della struttura operativa e delle funzioni di supporto al business.

Le Rettifiche di valore su attività immateriali comprendono, principalmente, l'ammortamento del software con utilità pluriennale e non hanno evidenziato variazioni di rilievo rispetto al semestre precedente.

Le Rettifiche di valore su attività materiali si riferiscono all'ammortamento apportato alle macchine elettroniche, impianti e attrezzature, mobili e arredi e non hanno evidenziato variazioni di rilievo rispetto al semestre precedente.

Risultato lordo dell'operatività corrente

1° semestre Variazioni
2016 2015 assoluta %
Risultato di gestione 171.242 148.198 23.044 15,5%
Rettifiche nette su crediti e
su accantonamenti per garanzie e impegni (2.801) (2.694) (107) 4,0%
Risultato netto di gestione 168.441 145.504 22.937 15,8%
Accantonamenti netti per rischi ed oneri (2.553) (3.929) 1.376 -35,0%
Oneri di integrazione (7) - (7) n.c.
Utile lordo dell'operatività corrente 165.881 141.575 24.306 17,2%

(Importi in migliaia)

Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni si attestano a 2,8 milioni di euro, sostanzialmente invariate rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio.

Gli Accantonamenti netti per rischi ed oneri sono pari a 2,6 milioni di euro in riduzione rispetto ai 3,9 milioni di euro dello stesso periodo dell'esercizio precedente. Nel primo semestre 2016 è stata contabilizzata una ripresa di valore di 0,7 milioni euro per effetto della riduzione dell'impegno residuo relativo all'intervento a favore di Banca Tercas, in quanto il Consiglio del FITD ha deliberato la riduzione dell'impegno residuo da 65 milioni di euro a 30 milioni di euro (quota della Banca pari a 0,7 milioni di euro). Da sottolineare che gli accantonamenti del primo semestre 2015 erano comprensivi dell'importo stimato di 3 milioni di euro a fronte dei contributi ex-ante da versare al Fondo di risoluzione unico.

Gli Oneri di integrazione si riferiscono esclusivamente agli interessi da attualizzazione relativi ai costi di integrazione stimati dalla Banca relativamente al Piano Industriale del Gruppo UniCredit, contabilizzati nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2015.

Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 165,9 milioni di euro, evidenziando un incremento del 17,2% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, per effetto del contributo positivo apportato dagli Interessi netti e dal Risultato negoziazione, coperture e fair value precedentemente citati.

Imposte sul reddito del periodo

1° semestre Variazioni
Dettaglio imposte dell'esercizio 2016 2015 assoluta %
Oneri per imposte correnti IRES (42.148) (33.959) (8.189) 24,1%
Oneri per imposte correnti IRAP (9.739) (8.735) (1.004) 11,5%
Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi 6.518 - 6.518 n.c.
Totale imposte correnti (45.369) (42.694) (2.675) 6,3%
Variazione delle imposte anticipate (2.291) (4.327) 2.036 -47,1%
Variazione delle imposte differite (216) (627) 411 -65,6%
Totale imposte differite (2.507) (4.954) 2.447 -49,4%
Ammortamento proventi da affrancamento (223) (223) - -
Imposte sul reddito del periodo (48.099) (47.871) (228) 0,5%

(Importi in migliaia)

Le imposte correnti sul reddito sono state calcolate sulla base delle disposizioni legislative introdotte con il D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, emanate in seguito al recepimento, nell'ordinamento giuridico italiano, dei Principi contabili IAS/IFRS e del Decreto n. 48 del 1° aprile 2009 che ha introdotto disposizioni di attuazione e di coordinamento delle disposizioni fiscali per i soggetti c.d. "IAS Adopter".

Per la determinazione delle imposte correnti è stata applicata l'aliquota IRES del 27,5% e l'aliquota IRAP del 5,57%.

Le imposte sul reddito del primo semestre 2016 beneficiano di una variazione positiva delle imposte correnti di circa 6,5 milioni di euro riferita ad accantonamenti riguardanti alcuni contenziosi relativi ad esercizi precedenti, definitivamente chiusi nel corso del primo semestre 2016.

La legge n. 2/2009 ha introdotto la possibilità, tramite il versamento di un'imposta sostitutiva, di rideterminare i valori fiscalmente deducibili dell'avviamento. Su indicazione della Capogruppo, la Banca ha provveduto, nell'anno 2008, al riallineamento dell'avviamento iscritto a seguito dall'operazione straordinaria di fusione di UniCredit Xelion Sim in UniCredit Xelion Banca S.p.A..

L'avviamento affrancato è ammortizzabile in via extracontabile in misura non superiore ad un nono per l'anno 2010 e ad un decimo a partire dall'anno 2011.

Nell'anno 2008 si è provveduto a contabilizzare il beneficio fiscale atteso dalla deducibilità futura degli ammortamenti extracontabili, pari a 4 milioni di euro, beneficio che viene ammortizzato a conto economico un decimo per ogni anno in corrispondenza della deduzione fiscale degli ammortamenti fiscali dell'avviamento.

Per il triennio 2016 – 2018 la Banca è soggetta, in qualità di consolidata, al c.d. "Consolidato fiscale nazionale" – introdotto dal D.Lgs. 12/12/2003 n. 344 – che viene effettuato dalla società Capogruppo UniCredit.

Risultato d'esercizio

L'utile netto d'esercizio si attesta a 117,8 milioni di euro, evidenziando un incremento del 25,7% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

LE OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

La Banca, al fine di assicurare il costante rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari attualmente vigenti in materia di informativa societaria riguardante le operazioni con parti correlate, ha approvato, nel Consiglio di Amministrazione del 22 settembre 2015, con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Audit e Parti Correlate e del Collegio Sindacale, le nuove procedure destinate a disciplinare le operazioni con parti correlate e soggetti collegati ("Procedure per la gestione delle operazioni con soggetti in conflitto di interesse"), che annullano e sostituiscono la precedente versione delle medesime approvata da codesto Consiglio di Amministrazione nella seduta del 15 maggio 2014.

Tali Procedure contengono le disposizioni da osservare nella gestione:

  • delle Operazioni con Parti Correlate, ai sensi del Regolamento CONSOB adottato con delibera del 12 marzo 2010 n. 17221 e successivamente modificato con delibera n. 17389 del 23 giugno 2010;
  • delle Operazioni con Soggetti Collegati, ai sensi della disciplina sulle "Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati", dettata dal titolo V, Capitolo 5 della Circolare Banca d'Italia 263/2006 ("Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche" e successivi aggiornamenti);
  • delle obbligazioni degli esponenti bancari, ai sensi dell'art. 136 del Decreto Legislativo del 1° settembre 1993 n. 385 "Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia.

Attesa l'appartenenza della Banca al Gruppo UniCredit, le predette Procedure assumono a riferimento anche la "Global Policy UniCredit per la gestione delle operazioni con soggetti in conflitto di interesse" e le relative "Global Operational Instruction", diramate da UniCredit alle società controllate nell'ambito dell'attività di direzione e coordinamento dalla stessa esercitata.

Premesso quanto sopra, si segnala che nel corso del primo semestre 2016 sono state realizzate:

    1. con l'approvazione del Consiglio di Amministrazione dell'8 febbraio 2016, previo parere favorevole del Comitato Audit e Parti Correlate, un'operazione con parte correlata UniCredit S.p.A. e UniCredit Bank AG di Maggior Rilevanza, ordinaria e a condizioni di mercato rappresentata dal rinnovo della "Delibera quadro relativa alla stipula di contratti derivati di copertura con Capogruppo o società del Gruppo UniCredit" (scadenza 20 aprile 2016) con validità sino all'8 febbraio 2017, che consente alla Banca di sottoscrivere con la Capogruppo e con UniCredit Bank AG contratti derivati a copertura di attività o passività commerciali che, per esigenze di ALM, richiedano una copertura dal rischio di tasso per un ammontare massimo pari a 500 milioni di euro con la Capogruppo UniCredit e pari a 2.500 milioni di euro con UniCredit Bank AG; al riguardo è stato rilasciato parere favorevole non vincolante da parte del Comitato Parti Correlate ed Investimenti in Equity di Capogruppo;
    1. con l'approvazione del Consiglio di Amministrazione del 9 maggio 2016, previo parere favorevole del Comitato Audit e Parti Correlate, un'operazione con parte correlata UniCredit S.p.A. di Maggior Rilevanza, ordinaria e a condizioni di mercato rappresentata dal rinnovo della "Delibera quadro - Operazioni di Pronti contro Termine e Depositi a termine con la Capogruppo" (scadenza 11 maggio 2016 ) con validità sino al 9 maggio 2017, avente ad oggetto operazioni di (i) Pronti contro Termine con la Capogruppo per un ammontare di 7,2 miliardi di euro, calcolato come somma delle singole operazioni in valore assoluto (siano esse attive o passive) e (ii) Depositi a termine con la Capogruppo per un ammontare di 8,7 miliardi di euro, calcolato come somma delle

singole operazioni in valore assoluto.

In relazione alle operazioni sopra specificate, la Banca ha reso informativa semplificata alla CONSOB ai sensi dell'art, 13, 3° comma, lettera c) del Regolamento CONSOB 17221/2010.

Nel corso del primo semestre 2016 non sono state poste in essere altre operazioni con parti correlate tali da influire in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Banca, né operazioni atipiche e/o inusuali con le stesse.

Inoltre, sono state poste in essere operazioni infragruppo e/o con parti correlate in genere, italiane ed estere, rientranti nell'ordinario esercizio dell'attività operativa della Banca e della connessa attività finanziaria, perfezionate a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni concluse con soggetti terzi indipendenti.

Rammentiamo che per il triennio 2016 – 2018 la Banca ha optato per il c.d. "Consolidato fiscale nazionale" – introdotto dal D.Lgs. 12/12/2003 n. 344 – con la società Consolidante UniCredit.

Come previsto nel contratto di Consolidato Fiscale Nazionale, oggetto di rinnovo nel mese di giugno per il triennio 2016-2018, la partecipazione al consolidato non può determinare svantaggi fiscali per la Consolidata che vi partecipa rispetto alla situazione che si avrebbe qualora la società non vi partecipasse. Il principale vantaggio derivante dall'adesione al consolidato fiscale nazionale è rappresentato dalla possibilità di compensare nell'ambito dello stesso esercizio le eventuali perdite fiscali individuali di alcune società partecipanti al consolidato con il reddito imponibile delle altre società partecipanti alla tassazione di Gruppo, con conseguente beneficio finanziario. Vi è altresì un altro beneficio a favore delle società partecipanti al consolidato vale a dire una mitigazione della indeducibilità degli interessi passivi, beneficio che dovrebbe esaurirsi nel 2016 in quanto dal 2017 per le banche è prevista a regime la piena deducibilità degli interessi passivi.

Infine, per quanto riguarda l'esistenza di operazioni ritenute di rilievo economico, patrimoniale e finanziario, ricordiamo che nel corso dell'esercizio 2012 la Banca ha concesso n. 5 fideiussioni in favore dell'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit (garantita), a tempo indeterminato (più precisamente, valida sino a quando la stessa Agenzia delle Entrate non emetterà dichiarazione liberatoria dell'avvenuto pagamento da parte di UniCredit al termine della attività di riscossione in caso di esito sfavorevole per la stessa oppure fino al momento in cui intervenga sentenza favorevole per UniCredit con sentenza passata in giudicato), per un importo complessivo di 256 milioni di euro, oltre ad interessi maturati e maturandi sino all'eventuale richiesta di pagamento da parte della stessa Agenzia delle Entrate. Le fideiussioni sono state rilasciate quale garanzia delle obbligazioni assunte da UniCredit relativamente a cinque provvedimenti di sospensione di rimborsi IVA emessi dall'Agenzia delle Entrate e comportano l'assunzione da parte della Banca di un impegno irrevocabile di pagamento a prima richiesta, entro 30 giorni e senza eccezione alcuna. Nel corso del 2013, a seguito dell'estinzione di un atto di accertamento unificato emesso dalla Direzione Regionale della Liguria, per un importo pari a 4,5 milioni di euro, sostituito da un altro atto di accertamento emesso dalla stessa Direzione Regionale fino a concorrenza dell'importo del carico estinto, si è proceduto alla modifica in sostituzione, ad importi invariati, di una fideiussione già rilasciata dalla Banca; tale operazione non ha comportato nessuna variazione negli impegni assunti secondo le forme, le modalità ed i rischi già valutati nel corso dell'esercizio 2012 che sono tuttora invariati.

Rapporti verso imprese del Gruppo

La Banca è soggetta alla direzione e coordinamento di UniCredit S.p.A. pertanto, ai sensi dell'art. 2497 bis comma 4 del Codice Civile, nella Parte C - Sezione 20 delle Note illustrative si riportano i dati essenziali dell'ultimo bilancio approvato della stessa.

Di seguito si riportano in forma sintetica le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 30 giugno 2016 verso le imprese del gruppo.

Attività Passività Garanzie e
impegni
Rapporti con impresa controllante UniCredit S.p.A. 15.201.638 1.187.172 514.672
Rapporti con imprese sottoposte al controllo di UniCredit S.p.A. 27.575 35.260 -

(Importi in migliaia)

Per il triennio 2016 - 2018 la Banca è soggetta, in qualità di consolidata, al c.d. "Consolidato fiscale nazionale" – introdotto dal D.Lgs. 12 dicembre 2003 n. 344 –, che viene effettuato dalla società Capogruppo UniCredit S.p.A..

Per l'informativa di dettaglio sulle operazioni con imprese del gruppo e con altre parti correlate si rimanda a quanto evidenziato al riguardo nella Parte H delle Note illustrative.

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DEL PERIODO ED EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DEL PERIODO

Dopo la data di chiusura del periodo non si sono verificati eventi di rilievo.

NUMERO DI AZIONI PROPRIE O DELLA SOCIETA' CONTROLLANTE

Al 30 giugno 2016 la Banca detiene numero 1.408.834 azioni proprie in portafoglio corrispondenti allo 0,23% del capitale sociale, per un ammontare pari a 8,6 milioni di euro, acquistate in esecuzione del piano di stock granting "2014 Plan PFA" a favore dei Promotori Finanziari e Manager di Rete della Banca, deliberati dal Consiglio di Amministrazione del 15 maggio 2014 e dall'Assemblea dei Soci del 5 giugno 2014. Gli acquisti sono stati effettuati a partire dal 16 settembre 2015, dopo l'ottenimento dell'autorizzazione dell'Autorità di Vigilanza, ai sensi degli artt. 77-78 Reg. UE n. 575/2013 del 26 giugno 2013 (CRR), e sono terminati in data 12 ottobre 2015.

La Banca non possiede, nemmeno per il tramite di altre società o di interposta persona, azioni della propria controllante.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Per rispondere ai principali trend che stanno ridisegnando la società italiana, FinecoBank continua a focalizzarsi sulla digitalizzazione della propria offerta e su servizi evoluti di consulenza finanziaria. In questo quadro rientra il modello di cyborg advisory proposto dalla Banca, con l'obiettivo di migliorare la produttività della Rete e aumentare la qualità del servizio verso la clientela.

FinecoBank continua a sviluppare l'area Credit, con un crescente focus sui prestiti personali e completando la propria offerta con mutui ipotecari prima e seconda casa.

Infine la Banca prosegue con il piano per avviare nel Regno Unito la propria offerta di banking, investing e brokerage in regime di libera prestazione dei servizi. Il progetto sarà rivolto alla clientela retail residente nel Regno Unito, facendo leva sulla forte efficienza operativa distintiva di Fineco.

Schemi del bilancio dell'impresa

STATO PATRIMONIALE

VOCI DELL'ATTIVO 30-giu-16 31-dic-15
11.107 6.285
6.879.333 3.983.184
2.926.174.843 2.245.982.088
15.299.291.127 14.648.904.038
880.231.796 922.773.794
9.355.355 -
(337.239) 10.573.434
13.895.558 12.418.792
97.210.075 97.814.087
avviamento 89.601.768 89.601.768
5.880.386 15.423.666
1.510.128 1.732.934
4.370.258 13.690.732
di cui alla Legge 214/2011 4.179.683 4.400.831
322.263.812 370.069.607
19.560.856.153 18.327.948.975
Cassa e disponibilità liquide
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Crediti verso banche
Crediti verso clientela
Derivati di copertura
Adeguamento di valore delle attività finanziarie
oggetto di copertura generica (+/-)
Attività materiali
Attività immateriali
di cui
-
Attività fiscali
a) correnti
b) anticipate
Altre attività
Totale dell'attivo
VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 30-giu-16
31-dic-15
----------------------------------------- ------------------------
10. Debiti verso banche 1.361.665.656 1.423.459.247
20. Debiti verso clientela 17.133.049.348 15.822.458.746
40. Passività finanziarie di negoziazione 6.299.836 4.099.512
60. Derivati di copertura 14.614.758 31.318.669
70. Adeguamento di valore delle passività finanziarie
oggetto di copertura generica (+/-) 3.041.546 -
80. Passività fiscali 23.046.389 37.445.058
a) correnti 23.046.389 37.445.058
100. Altre passività 291.754.495 250.989.832
110. Trattamento di fine rapporto del personale 5.171.828 4.846.165
120. Fondi per rischi ed oneri: 119.257.842 120.534.113
b) altri fondi 119.257.842 120.534.113
130. Riserve da valutazione 13.383.330 11.626.244
160. Riserve 278.164.396 236.589.577
170. Sovrapprezzi di emissione 1.934.113 1.934.113
180. Capitale 200.245.794 200.150.192
190. Azioni proprie (-) (8.555.284) (8.555.284)
200. Utile (Perdita) d'esercizio 117.782.106 191.052.791
Totale del passivo e del patrimonio netto 19.560.856.153 18.327.948.975

CONTO ECONOMICO

CONTO ECONOMICO 1-gen-2016 / 30-giu-2016 1-gen-2015 / 30-giu-2015
10. Interessi attivi e proventi assimilati 126.283.178 126.090.109
20. Interessi passivi e oneri assimilati (2.833.766) (10.345.823)
30. Margine di interesse 123.449.412 115.744.286
40. Commissioni attive 230.225.974 250.224.259
50. Commissioni passive (112.404.927) (123.235.383)
60. Commissioni nette 117.821.047 126.988.876
70. Dividendi e proventi simili 9.154 1.675
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 26.468.860 28.298.756
90. Risultato netto dell'attività di copertura 66.202 (227.125)
100. Utile (perdite) da cessione o riacquisto di: 20.381.987 -
b) attività finanziarie disponibili per la vendita 20.381.987 -
120. Margine di intermediazione 288.196.662 270.806.468
130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: (2.104.841) (2.693.550)
a) crediti (2.806.938) (2.697.722)
d) altre operazioni finanziarie 702.097 4.172
140. Risultato netto della gestione finanziaria 286.091.821 268.112.918
150. Spese amministrative (153.685.119) (159.110.901)
a) spese per il personale (37.723.226) (37.181.624)
b) altre spese amministrative (115.961.893) (121.929.277)
160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri (3.249.517) (928.725)
170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (2.090.237) (1.736.447)
180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (2.518.936) (2.453.668)
190. Altri oneri/proventi di gestione 41.332.762 37.692.484
200. Costi operativi (120.211.047) (126.537.257)
240. Utili (Perdite) da cessione di investimenti 15 15
250. Utile (Perdita) della operatività corrente
al lordo delle imposte 165.880.789 141.575.676
260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (48.098.683) (47.871.369)
270. Utile (Perdita) della operatività corrente
al netto delle imposte 117.782.106 93.704.307
290. Utile (Perdita) del periodo 117.782.106 93.704.307
1-gen-2016 / 30-giu-2016 1-gen-2015 / 30-giu-2015
Utile per azione (euro) 0,19 0,15
Utile per azione diluito (euro) 0,19 0,15

Note:

Per maggiori informazioni sull'"Utile per azione" e sull'"Utile per azione diluito" si rimanda alle Note illustrative, Parte C – Informazioni sul conto economico, Sezione 21.

PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA

1-gen-2016 / 30-giu-2016 1-gen-2015 / 30-giu-2015

10. Utile (Perdita) del periodo 117.782.106 93.704.307
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro
a conto economico
40. Piani a benefici definiti (2.800.740) 841.760
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro
a conto economico
100. Attività finanziarie disponibili per la vendita 4.557.826 (2.794.283)
130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 1.757.086 (1.952.523)
140. Redditività complessiva (voce 10+130) 119.539.192 91.751.784
Allocazione risultato
esercizio precedente
Variazioni dell'esercizio
Modifica Operazioni sul patrimonio netto Patrimonio
Esistenze al
31.12.2015
apertura
saldi
Esistenze al
01.01.2016
Riserve Dividendi e
destinazioni
altre
Variazioni
di riserve
Emissioni
nuove
azioni
azioni
Acquisto
proprie
enti di
Variaz
capitale
strum
uzione
dinaria
straor
divide ndi
Distrib
ti su
proprie
azioni
Deriva
ione
Stock
options
complessiva
Redditività
al 30.06.16
30.06.16
netto al
Capitale:
a) azioni ordinarie 200.150.192 200.150.192 95.602 200.245.794
b) altre azioni
Sovrapprezzi di emissione 1.934.113 1.934.113 1.934.113
Riserve:
a) di utili 214.666.022 214.666.022 35.676.658 (95.602) 250.247.078
b) altre 21.923.555 21.923.555 5.993.763 27.917.318
Riserve da valutazione 11.626.244 11.626.244 1.757.086 13.383.330
Strumenti di capitale
Azioni proprie (8.555.284) (8.555.284) (8.555.284)
Utile (Perdita) del periodo 191.052.791 191.052.791 (35.676.658) (155.376.133) 117.782.106 117.782.106
Patrimonio netto 632.797.633 - 632.797.633 - (155.376.133) - 95.602 - - -
-
5.898.161 119.539.192 602.954.455

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO

Allocazione risultato
esercizio precedente
Variazioni dell'esercizio
Modifica Operazioni sul patrimonio netto Patrimonio
Esistenze al
31.12.2014
apertura
saldi
Esistenze al
01.01.2015
Riserve Dividendi e
destinazioni
altre
Variazioni
di riserve
Emissi oni
nuove
azioni
uzione
dinaria
straor
divide ndi
Distrib
Acq uisto azi oni
pro
prie
ione
enti di
capitale
Variaz
strum
ti su
proprie
azioni
Deriva
Stock
options
complessiva
Redditività
al 30.06.15
30.06.15
netto al
Capitale:
a) azioni ordinarie 200.070.431 200.070.431 79.761 200.150.192
b) altre azioni
Sovrapprezzi di emissione 1.934.113 1.934.113 1.934.113
Riserve:
a) di utili 190.922.980 190.922.980 28.603.521 (79.761) 219.446.740
b) altre 7.157.532 7.157.532 8.509.506 15.667.038
Riserve da valutazione 2.261.820 2.261.820 (1.952.523) 309.297
Strumenti di capitale
Azioni proprie
Utile (Perdita) del periodo 149.906.668 149.906.668 (28.603.521) (121.303.147) 93.704.307 93.704.307
Patrimonio netto 552.253.544 - 552.253.544 - (121.303.147) - 79.761 - -
-
- 8.429.745 91.751.784 531.211.687

RENDICONTO FINANZIARIO

Metodo indiretto

1-gen-2016 / 30-giu-2016 1-gen-2015 / 30-giu-2015
1. Gestione 183.498.265 108.978.817
- risultato del periodo (+/-) 117.782.106 93.704.307
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su
attività/passività valutate al fair value (-/+) (1.064.394) (457.487)
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) (66.202) 227.125
- rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) 2.406.932 2.853.603
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 4.609.173 4.190.115
- accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 12.309.109 11.813.217
- imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) 7.841.971 13.211.160
- rettifiche/riprese di valore nette dei gruppi di attività in via di dismissione
al netto dell'effetto fiscale (+/-) - -
- altri aggiustamenti (+/-) 39.679.570 (16.563.223)
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (977.029.496) (1.304.525.698)
- attività finanziarie detenute per la negoziazione 295.807 2.063.461
- attività finanziarie valutate al fair value - -
- attività finanziarie disponibili per la vendita (709.980.286) (560.777.690)
- crediti verso banche: a vista - -
- crediti verso banche: altri crediti (355.218.741) (704.359.461)
- crediti verso clientela
- altre attività
40.067.929
47.805.795
(142.796.395)
101.344.387
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 1.291.885.956 1.285.259.317
- debiti verso banche: a vista - -
- debiti verso banche: altri debiti
- debiti verso clientela
(28.986.858)
1.310.990.158
8.722.042
1.350.838.398
- titoli in circolazione - (24.709.661)
- passività finanziarie di negoziazione 72.799 (1.764.102)
- passività finanziarie valutate al fair value - -
- altre passività 9.809.857 (47.827.360)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa 498.354.725 89.712.436
B. ATTIVITA' D'INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da
- vendite di partecipazioni
- -
- dividendi incassati su partecipazioni - -
- vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - -
- vendite di attività materiali - 15
- vendite di attività immateriali - -
- vendite di rami d'azienda - -
2. Liquidità assorbita da
- acquisti di partecipazioni - -
- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - -
- acquisti di attività materiali (3.567.003) (2.007.205)
- acquisti di attività immateriali (1.914.924) (2.402.867)
- acquisti di rami d'azienda
Liquidità netta generata /assorbita dall'attività d'investimento (5.481.927) (4.410.057)
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
- emissione/acquisti di azioni proprie - -
- emissione/acquisti strumenti di capitale 95.602 -
- distribuzione dividendi e altre finalità (155.471.736) (121.303.147)
Liquidità netta generata /assorbita dall'attività di provvista (155.376.134) (121.303.147)
LIQUIDITA' NETTA GENERATA / ASSORBITA NEL PERIODO 337.496.664 (36.000.768)
RICONCILIAZIONE
Voci di Bilancio
Cassa e disponibilità liquide all'inizio del periodo 1.182.228.221 1.451.228.954
Liquidità totale netta generata / assorbita nel periodo 337.496.664 (36.000.768)
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi (9.063.552) 28.820.845
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura del periodo 1.510.661.333 1.444.049.031

Legenda

(+) generata

(-) assorbita

Con l'espressione "Cassa e disponibilità liquide" si intendono le disponibilità liquide contabilizzate nella voce 10 dell'attivo "Cassa e disponibilità liquide" e le attività liquide equivalenti contabilizzate nella voce 60 dell'attivo "Crediti verso banche" (rappresentate da conti correnti e depositi entro 3 mesi) al netto delle passività liquide equivalenti contabilizzate nella voce 10 del passivo "Debiti verso banche" (rappresentate da conti correnti e depositi entro 3 mesi).

La voce "Cassa e disponibilità liquide" alla chiusura del semestre comprende:

  • la Cassa contabilizzata nella voce 10 dell'attivo "Cassa e disponibilità liquide" per 11 migliaia di euro;
  • i Conti correnti e depositi liberi contabilizzati nella voce 60 dell'attivo "Crediti verso banche" per 1.547.309 migliaia di euro;
  • al netto dei Conti correnti e depositi liberi contabilizzati nella voce 10 del passivo "Debiti verso banche" per 36.659 migliaia di euro.

La voce "Cassa e disponibilità liquide" alla chiusura dell'esercizio precedente comprendeva:

  • la Cassa contabilizzata nella voce 10 dell'attivo "Cassa e disponibilità liquide" per 6 migliaia di euro;
  • i Conti correnti e depositi liberi contabilizzati nella voce 60 dell'attivo "Crediti verso banche" per 1.237.410 migliaia di euro;
  • i Depositi con durata originaria inferiore a tre mesi contabilizzati nella voce 60 dell'attivo "Crediti verso banche" per 231.000 migliaia di euro;
  • al netto dei Conti correnti e depositi liberi contabilizzati nella voce 10 del passivo "Debiti verso banche" per 24.367 migliaia di euro.

Note illustrative

Parte A – Politiche contabili

  • Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale
  • Parte C – Informazioni sul conto economico
  • Parte D – Redditività complessiva
  • Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
  • Parte F – Informazioni sul patrimonio
  • Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda
  • Parte H – Operazioni con parti correlate
  • Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
  • Parte L – Informativa di settore

PARTE A – POLITICHE CONTABILI

A.1 PARTE GENERALE

Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

Il presente Bilancio semestrale abbreviato è redatto in accordo con i criteri di rilevazione e valutazione previsti dai principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea fino al 30 giugno 2016, come previsto dal Regolamento dell'Unione Europea n. 1606/2002 del 19 luglio 2012 recepito in Italia dal Decreto Legislativo 28 febbraio 2005 n. 38, ed ai sensi dell'art. 154-ter comma 3 del Testo Unico della Finanza (TUF, D. Lgs. 24/2/1998 n. 58).

Esso costituisce inoltre parte integrante della Relazione finanziaria semestrale ai sensi del comma 2 dell'art. 154-ter del Testo Unico della Finanza (TUF, D. Lgs. 24/2/1998 n. 58).

La Relazione finanziaria semestrale, come prescritto dal comma 2 del richiamato articolo del TUF, comprende il Bilancio semestrale abbreviato, la Relazione intermedia sulla gestione e l'Attestazione prevista dall'art. 154-bis comma 5 dello stesso TUF.

In particolare, il presente bilancio semestrale abbreviato al 30 giugno 2016 è conforme al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34). In base al paragrafo 10 di tale principio la Banca si è avvalsa della facoltà di redigere il bilancio semestrale in versione abbreviata.

Sezione 2 – Principi generali di redazione

La redazione del presente Bilancio semestrale abbreviato è avvenuta, come detto sopra, in conformità ai principi contabili internazionali omologati dalla Commissione Europea. A livello interpretativo e di supporto nell'applicazione sono stati utilizzati i seguenti documenti, seppure non tutti omologati dalla Commissione Europea:

  • The Conceptual Framework for Financial Reporting;
  • Implementation Guidance, Basis for Conclusions, IFRIC ed eventuali altri documenti predisposti dallo IASB o dall'IFRIC (International Financial Reporting Interpretations Committee) a complemento dei principi contabili emanati;
  • i documenti interpretativi sull'applicazione degli IAS/IFRS in Italia predisposti dall'Organismo Italiano di Contabilità (OIC);
  • i documenti ESMA (European Securities and Markets Authority) e Consob che richiamano l'applicazione di specifiche disposizioni negli IFRS;
  • i documenti predisposti dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI).

Il Bilancio semestrale abbreviato è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto, dal Rendiconto finanziario (elaborato applicando il metodo "indiretto") e dalle presenti Note illustrative ed è corredato dalla Relazione degli Amministratori sull'andamento della gestione.

Gli schemi del Bilancio semestrale abbreviato al 30 giugno 2016 sono stati predisposti facendo riferimento alle istruzioni in materia di bilancio delle banche di cui alla circolare 262 del 22 dicembre 2005 di Banca d'Italia esponendo il confronto delle risultanze semestrali per lo stato patrimoniale con i dati al 31 dicembre 2015, mentre per il conto economico, la redditività complessiva, le variazioni del patrimonio netto ed il rendiconto finanziario con i dati del corrispondente periodo dell'esercizio precedente (30 giugno 2015).

Gli schemi di bilancio sono redatti in unità di euro mentre le note illustrative, salvo quando diversamente indicato, sono redatte in migliaia di euro; si precisa che, come previsto dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262/2005, non sono state indicate le voci degli schemi di Stato Patrimoniale, Conto Economico e Prospetto della redditività complessiva che non presentano importi né per l'esercizio cui il bilancio si riferisce né per l'esercizio precedente.

Il presente Bilancio semestrale abbreviato è redatto nel presupposto della continuità aziendale, secondo quanto previsto dal principio contabile IAS1, non sussistendo dubbi o incertezze circa la capacità della Banca di proseguire la propria attività e di continuare ad operare come un'entità in funzionamento per il prevedibile futuro (almeno pari a 12 mesi).

I criteri di rilevazione e valutazione adottati sono pertanto coerenti con tale presupposto e rispondono ai principi di competenza, di rilevanza e significatività dell'informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica. Tali criteri non hanno subito modifiche rispetto all'esercizio precedente, ad eccezione di quanto evidenziato nella successiva Sezione A.2 "Parte relativa alle principali voci di bilancio" e alla successiva Sezione 4 – Altri aspetti, con riferimento all'entrata in vigore di nuovi principi ed interpretazioni.

L'attività della Banca non è significativamente soggetta a stagionalità e/o ciclicità.

Sezione 3 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio

Dopo la data del 30 giugno 2016 non si sono verificati eventi che inducano a rettificare le risultanze esposte nel bilancio semestrale abbreviato alla stessa data.

Il bilancio semestrale abbreviato è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione del 1 agosto 2016 che ne ha autorizzato la diffusione pubblica anche ai sensi dello IAS 10.

Sezione 4 – Altri aspetti

Nel corso del primo semestre 2016 sono entrati in vigore i seguenti principi, emendamenti e interpretazioni contabili, applicabili dai bilanci relativi ai periodi che decorrono dal 1° gennaio 2016:

  • Ciclo annuale di miglioramenti 2010 2012 dei principi contabili internazionali (Reg. UE 28/2015);
  • Modifiche allo IAS 19 Piani a benefici definiti: contributi dei dipendenti (Reg. UE 29/2015);
  • Modifiche allo IAS 16 e allo IAS 41: Agricoltura: Piante fruttifere (Reg. UE 2113/2015);
  • Modifiche all'IFRS 11: Contabilizzazione dell'acquisto delle partecipazioni in attività a controllo congiunto (Reg. UE 2173/2015);
  • Modifiche allo IAS 16 e allo IAS 38: Chiarimenti circa i metodi consentiti di svalutazione e ammortamento (Reg. UE 2231/2015);
  • Ciclo annuale di miglioramenti 2012 2014 dei principi contabili internazionali (Reg. UE 2343/2015);
  • Modifiche allo IAS 1: Presentazione del bilancio: Iniziativa di informativa (Reg. UE 2406/2015);

Modifiche allo IAS 27: Bilancio Separata: Metodo del patrimonio netto nel bilancio separato (Reg. UE 2441/2015). Ove applicabili, tali principi, emendamenti ed interpretazioni contabili non hanno avuto impatti sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Banca al 30 giugno 2016.

Il 22 gennaio 2016 si è conclusa la consultazione EBA in tema di definizione di default ("Guidelines on the application of the definition of default under Article 178 of Regulation (EU) 575/2013"). In esito a tale consultazione si prevede che nei prossimi periodi i criteri di classificazione delle attività finanziarie deteriorate possano essere ulteriormente modificati. Gli effetti di tali modifiche potranno essere chiariti una volta diffuse le linee guida definitive, inclusive anche degli orientamenti EBA in tema di soglia di materialità per la misurazione delle esposizioni scadute, il cui processo di consultazione si è concluso in data 31 gennaio 2015.

Al 30 giugno 2016, infine, lo IASB risulta aver emanato i seguenti principi e interpretazioni contabili o revisioni degli stessi, la cui applicazione è tuttavia subordinata al completamento del processo di omologazione da parte degli organi competenti dell'Unione Europea non ancora conclusosi:

  • IFRS 9 Strumenti finanziari (luglio 2014);
  • IFRS 14 Attività con regolazione tariffaria (gennaio 2014);
  • IFRS 15 Proventi da contratti con la clientela (maggio 2014);
  • IFRS 16 Leasing (gennaio 2016);
  • Modifiche all'IFRS 10 e allo IAS 28: Cessione o conferimento di un asset ad una joint venture o collegata (settembre 2014);
  • Modifiche agli IFRS 10, IFRS 12 e allo IAS 28: Applicazione della consolidation exception alle investment entities (dicembre 2014);
  • Modifiche allo IAS 12: Rilevazione dei crediti per imposte anticipate per perdite non realizzate (gennaio 2016);
  • Modifiche allo IAS 7: Disclosure Initiative (gennaio 2016);
  • Chiarimenti sull'IFRS 15: Proventi da contratti con la clientela (aprile 2016);
  • Modifiche all'IFRS 2: Classificazione e valutazione dei pagamenti basati su azioni (giugno 2016).

Si evidenzia in particolare che l'IFRS 9 - Strumenti finanziari, in sostituzione dello IAS 39, introdurrà cambiamenti significativi in materia di classificazione, misurazione, impairment e hedge accounting degli strumenti finanziari. Si prevede che gli impatti principali dell'applicazione del principio deriveranno dal nuovo modello di riduzione del valore dei crediti basato sulla "perdita attesa" che determinerà un incremento degli accantonamenti per perdite su crediti per le attività non deteriorate; tali impatti sulla situazione economico patrimoniale di FinecoBank, allo stato attuale, non risultano quantificati essendo tuttora in corso le analisi e gli approfondimenti necessari, ivi inclusi quelli relativi agli aspetti organizzativi, gestionali ed informativi. La data di efficacia obbligatoria dell'IFRS 9 sarà il 1° gennaio 2018, subordinatamente al completamento del processo di omologazione da parte dell'Unione europea attualmente in corso. I cambiamenti nel valore contabile degli strumenti finanziari dovuti alla transizione al nuovo principio saranno contabilizzati in contropartita al patrimonio netto all'1 gennaio 2018.

Per ulteriori dettagli si fa rinvio alla Nota Integrativa, Parte A, Sezione 5 – Altri aspetti – del fascicolo di bilancio relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015; alla stessa ugualmente si rimanda in relazione al principio IFRS 15 – Proventi da contratti con la clientela.

In occasione delle prossime relazioni finanziarie periodiche e bilanci saranno forniti i relativi aggiornamenti.

Il Bilancio semestrale abbreviato è sottoposto a revisione contabile limitata da parte della Società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. in esecuzione della delibera assembleare del 16 aprile 2013.

Rischi ed incertezze legati all'utilizzo di stime

In conformità agli IFRS, la direzione aziendale deve formulare valutazioni, stime ed ipotesi che influenzano l'applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati in bilancio, nonché sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali. Le stime e le relative ipotesi si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie e sono state adottate per stimare il valore contabile delle attività e delle passività che non è facilmente desumibile da altre fonti.

In particolare sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune delle poste valutative iscritte nel bilancio semestrale abbreviato al 30 giugno 2016, così come previsto dai principi contabili e dalle normative di riferimento sopra descritte. Detti processi sono basati in larga misura su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti in bilancio secondo le regole dettate dalle norme e principi vigenti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale nel cui presupposto il presente Bilancio è redatto, ossia prescindendo da ipotesi di liquidazione forzata delle poste oggetto di valutazione.

I processi adottati confortano i valori di iscrizione al 30 giugno 2016. Il processo valutativo risulta particolarmente complesso in considerazione della presenza di elementi di incertezza nel contesto macroeconomico e di mercato.

I parametri e le informazioni utilizzati per la verifica dei valori prima menzionati sono quindi significativamente influenzati da detti fattori che potrebbero registrare rapidi mutamenti ad oggi non prevedibili, per questo motivo non si possono escludere conseguenti effetti sui futuri valori di bilancio.

Alla data di predisposizione del presente Bilancio semestrale abbreviato non riteniamo che vi siano incertezze tali da dar luogo a rettifiche significative dei valori contabili entro l'esercizio successivo.

Le stime e le ipotesi sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni conseguenti a tali revisioni sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nel periodo in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri.

Il rischio di incertezza nella stima è sostanzialmente insito nella determinazione del valore di:

  • fair value relativo agli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi;
  • crediti e, in generale, ogni altra attività/passività finanziaria;
  • trattamento di fine rapporto e altri benefici dovuti ai dipendenti e promotori finanziari;
  • fondi per rischi e oneri;
  • avviamento;
  • fiscalità differita attiva;
  • passività fiscali;

la cui quantificazione è prevalentemente legata sia all'evoluzione del contesto socio-economico nazionale e internazionale, sia all'andamento dei mercati finanziari, che provocano conseguenti riflessi sull'andamento dei tassi, sulla fluttuazione dei prezzi, sulle basi attuariali e, più in generale, sul merito creditizio delle controparti, nonché all'evoluzione e agli sviluppi di contenziosi in essere o potenziali.

Con particolare riferimento alle proiezioni dei flussi di cassa futuri utilizzate ai fini della valutazione dell'avviamento, si segnala che i parametri e le informazioni utilizzate sono significativamente influenzate dal quadro macroeconomico di mercato, che potrebbe registrare mutamenti non prevedibili. Per ulteriore informativa al riguardo si rimanda alla Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale– Sezione 12 – Attività Immateriali.

Con particolare riferimento alle metodologie valutative, agli input non osservabili eventualmente utilizzati nelle misurazioni di fair value e alle sensitivity a variazioni negli stessi, si rimanda alla specifica sezione A.4 Informativa sul fair value.

FITD – Schema Volontario

La Banca ha aderito allo Schema Volontario, introdotto nel mese di novembre 2015 attraverso una modifica dello Statuto del Fondo Interbancario Tutela dei Depositi ("FITD"). Lo Schema Volontario costituisce uno strumento per la soluzione delle crisi bancarie attraverso interventi di sostegno a favore di banche ad esso aderenti, al ricorrere delle specifiche condizioni previste dalla normativa. Lo Schema Volontario dispone di una dotazione finanziaria autonoma e le banche ad esso aderenti si impegnano a fornire le relative risorse su chiamata per l'effettuazione degli interventi.

La dotazione dello Schema ammonta a 700 milioni di euro (quota di impegno complessivo riferibile a FinecoBank 16,8 milioni di euro).

In tale ambito, lo Schema Volontario, in qualità di soggetto privato, è intervenuto nel mese di aprile 2016 con un intervento di complessivi 272 milioni di euro (quota FinecoBank 6 milioni di euro) per la ristrutturazione dell'intervento di sostegno che il FITD aveva operato nel mese di luglio 2014 a favore di Banca Tercas. In particolare, la Commissione Europea ha concluso che tale sostegno, concesso a suo tempo dal FITD nella sua qualità di sistema obbligatorio di garanzia dei depositi italiano, costituiva un aiuto di Stato incompatibile, pertanto Banca Tercas ha proceduto a restituire al FITD il contributo a suo tempo ricevuto. Tali somme sono quindi state accreditate alle banche aderenti al FITD a titolo di restituzione dell'intervento operato nel 2014 e immediatamente dopo addebitate alle banche aderenti allo Schema Volontario.

La transazione ha avuto pertanto un impatto sostanzialmente neutro sul conto economico del semestre.

In tale ambito, nel mese di giugno 2016, lo Schema Volontario ha deliberato un intervento a favore di Cassa di Risparmio di Cesena, in relazione all'aumento di capitale dalla stessa deliberato in data 8 giugno 2016 per 280 milioni (quota di impegno riferibile a FinecoBank 6,7 milioni di euro). Alla data del 30 giugno 2016 tale impegno non si è ancora tradotto in un esborso monetario e non ha comportato effetti economico patrimoniali, essendo l'esecuzione dell'aumento di capitale, e quindi l'effettiva contribuzione da parte delle banche aderenti allo Schema Volontario, condizionata all'avverarsi di alcune condizioni sospensive non ancora avveratesi.

A.2 PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO

Per quanto riguarda i criteri di classificazione, rilevazione e valutazione delle principali voci di bilancio, si rimanda a quanto illustrato nella Parte A.2 della Nota integrativa del bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015.

Si precisa che nel corso del primo semestre 2016 la Banca ha stipulato dei contratti derivati con controparti esterne al Gruppo utilizzati per la copertura generica dal rischio di tasso di interesse sulla raccolta a tasso fissa da clientela.

In aggiunta a quanto indicato nella citata parte A.2 della Nota integrativa del bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 si precisa che a partire dal 1° gennaio 2016, nell'ambito delle operazioni di prestito titoli con garanzia rappresentata da contante, la componente reddituale relativa al servizio prestato (ricevuto) per la messa a disposizione del titolo viene contabilizzata nelle commissioni attive (passive), mentre in precedenza veniva rilevata negli interessi attivi (passivi). Per omogeneità di confronto sono stati riesposti i dati corrispondenti relativi all'esercizio precedente presentati a fini comparativi.

A.3 INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITA' FINANZIARIE

A.3.1 Attività finanziarie riclassificate: valore di bilancio, fair value ed effetti sulla redditività complessiva La Banca non ha riclassificato attività finanziare dal portafoglio "detenute per la negoziazione" o "disponibili per la vendita" al portafoglio crediti.

A.3.2 Attività finanziarie riclassificate: effetti sulla redditività complessiva prima del trasferimento Nessun dato da segnalare.

A.3.3 Trasferimento di attività finanziarie detenute per la negoziazione Nessun dato da segnalare.

A.3.4 Tasso di interesse effettivo e flussi finanziari attesi dalle attività riclassificate Nessun dato da segnalare.

A.4 INFORMATIVA SUL FAIR VALUE

Informativa di natura qualitativa

La presente sezione comprende l'informativa sulla gerarchia del fair value richiesta da IFRS 13.

Il fair value (valore equo) è il corrispettivo che potrebbe essere ricevuto per vendere un'attività, o pagato per trasferire una passività, in una transazione ordinaria tra controparti di mercato nel mercato principale alla data di misurazione (exit price).

Il fair value di una passività finanziaria che sia esigibile (ad esempio un deposito a vista) non può essere inferiore all'importo esigibile a richiesta, attualizzato dalla prima data in cui ne potrebbe essere richiesto il pagamento.

Nel caso di strumenti finanziari quotati in mercati attivi il fair value è determinato a partire dalle quotazioni ufficiali del mercato principale (ovvero il più vantaggioso) al quale la Banca ha accesso (Mark to Market).

Uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo se i prezzi quotati sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino, operatore (dealer), intermediario (broker), agenzia di determinazione del prezzo o autorità di regolamentazione e tali prezzi rappresentano operazioni di mercato effettive che avvengono regolarmente in normali contrattazioni. Se la quotazione ufficiale in un mercato attivo non esiste per uno strumento finanziario nel suo complesso, ma esistono mercati attivi per le parti che lo compongono, il fair value è determinato sulla base dei pertinenti prezzi di mercato per le parti che lo compongono.

Qualora le quotazioni di mercato o altri input osservabili, quali il prezzo quotato di un'attività identica in un mercato non attivo, non risultino disponibili, la Banca ricorre a modelli valutativi alternativi, quali:

  • (i) Metodo della valutazione di mercato (utilizzo di quotazioni di mercato di passività o strumenti di patrimonio simili detenuti come attività da altri attori di mercato);
  • (ii) Metodo del costo (l'ammontare costo di sostituzione che sarebbe richiesto al momento per sostituire la capacità di servizio di un'attività);
  • (iii)Metodo reddituale (tecnica del valore attualizzato basata sui flussi di cassa futuri attesi da una controparte di mercato che detiene una passività o uno strumento di patrimonio netto come attività).

La Banca utilizza metodi di valutazione (Mark to Model) in linea con i metodi generalmente accettati e utilizzati dal mercato. I modelli di valutazione includono tecniche basate sull'attualizzazione dei flussi di cassa futuri e sulla stima della volatilità e sono oggetto di revisione sia durante il loro sviluppo sia periodicamente, al fine di garantirne la piena coerenza con gli obiettivi della valutazione.

Dette metodologie utilizzano input basati sui prezzi formatisi in transazioni recenti nello strumento oggetto di valutazione e/o prezzi/quotazioni di strumenti aventi caratteristiche analoghe in termini di profilo di rischio.

Questi prezzi/quotazioni risultano, infatti, rilevanti al fine di determinare i parametri significativi, in termini di rischio credito, rischio liquidità, rischio prezzo ed ogni altro rischio rilevante, relativi allo strumento oggetto di valutazione. Il riferimento a tali parametri "di mercato" consente di limitare la discrezionalità nella valutazione, garantendo al contempo la verificabilità del risultante fair value.

Qualora, per uno o più fattori di rischio, non risulti possibile riferirsi a dati di mercato i modelli valutativi impiegati utilizzano come input stime basate su dati storici.

Ad ulteriore garanzia dell'oggettività delle valutazioni rivenienti da modelli valutativi, la Banca pone in essere:

  • processi di verifica indipendente del prezzo (Independent Price Verification o IPV);
  • processi di verifica ai fini della quantificazione delle rettifiche di Fair Value (Fair Value Adjustment o FVA).

I processi di verifica indipendente del prezzo prevedono che i prezzi siano mensilmente verificati dall'unità di Risk Management indipendenti dalle unità che assumono l'esposizione al rischio. Tale verifica prevede la comparazione e l'adeguamento del prezzo giornaliero alle valutazioni rivenienti da partecipanti al mercato indipendenti.

Nel caso di strumenti non quotati su mercati attivi, il menzionato processo di verifica assume a riferimento i prezzi contribuiti da infoprovider, attribuendo maggior peso a quei prezzi che si considerano più rappresentativi dello strumento oggetto di valutazione.

Detta valutazione include: l'eventuale "eseguibilità" della transazione al prezzo osservato, il numero di contributori, il grado di similarità degli strumenti finanziari, la coerenza nel prezzo contribuito da fonti differenti, il processo seguito dall'infoprovider per ottenere il dato.

A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati

Per determinare il fair value di strumenti finanziari di Livello 2 e Livello 3 che non sono quotati e attivamente scambiati sul mercato, la Banca utilizza tecniche di valutazione diffuse sul mercato che sono di seguito descritte. Discounted cash flow

Le tecniche di valutazione basate sul discounted cash flow generalmente consistono nella determinazione di una stima dei flussi di cassa futuri attesi lungo la vita dello strumento. Il modello richiede la stima dei flussi di cassa e l'adozione di parametri di mercato per lo sconto: il tasso o il margine di sconto riflette lo spread di credito e/o di finanziamento richiesti dal mercato per strumenti con profili di rischio e di liquidità simili, al fine di definire un "valore attualizzato". Il fair value del contratto è dato dalla somma dei flussi di cassa futuri attualizzati. Adjusted NAV

Il NAV (Net asset value) è la differenza tra il valore totale delle attività del fondo e le passività. Un aumento del NAV coincide con un aumento nella misura del fair value.

Fair Value Adjustment (FVA)

Il Fair Value Adjustment è definito come quella quantità che deve essere aggiunta al prezzo mid osservato sul mercato piuttosto che al prezzo teorico generato dal modello al fine di ottenere un fair value della posizione. I FVA consentono quindi di assicurare che il fair value rifletta il prezzo di realizzo di una transazione di mercato effettivamente possibile.

A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni

La Banca controlla che il valore assegnato ad ogni posizione di trading rifletta il fair value corrente in modo appropriato. Le misurazioni al fair value delle attività e delle passività sono determinate utilizzando varie tecniche, fra cui (ma non solo) modelli del tipo discounted cash flow e modelli interni. Sulla base dell'osservabilità degli input utilizzati, tutti gli strumenti finanziari sono classificati come Livello 1, Livello 2 o Livello 3 della gerarchia del fair value. Quando una posizione è caratterizzata da uno o più input significativi che non sono direttamente osservabili, un'ulteriore procedura di verifica del prezzo è attuata. Tali procedure comprendono la revisione dei dati storici rilevanti, l'analisi dei guadagni e delle perdite, la valutazione individuale di ciascun componente di un prodotto strutturato e il benchmarking.

Secondo le line guida del Group Market Risk Governance di Capogruppo, affinché sia assicurata la giusta separatezza tra le funzioni a capo delle attività di sviluppo e le funzioni a capo dei processi di validazione, tutti i modelli di valutazione sviluppati dal front office delle Società del Gruppo sono testate a livello centrale in modo indipendente e validate dalle funzioni del Group Internal Validation. Lo scopo di questa struttura di controllo indipendente è quello di valutare il rischio di modello derivante dalla solidità teorica dei modelli, dalle tecniche di calibrazione quando presenti e dall'appropriatezza del modello per uno specifico prodotto in un mercato definito.

Oltre alla valutazione giornaliera mark to market o mark to model, l'Independent Price Verification (IPV) è applicato mensilmente dal Market Risk della Banca con l'obiettivo di fornire un fair value indipendente.

A.4.3 Gerarchia del fair value

Il principio IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value in funzione del grado di osservabilità degli input delle tecniche di valutazione adottate.

Sono previsti, in particolare, tre livelli:

  • Livello 1: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato in base a prezzi di quotazione osservati su mercati attivi;
  • Livello 2: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato in base a modelli valutativi che utilizzano input osservabili su mercati attivi;

Livello 3: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato sulla base di modelli valutativi che utilizzano prevalentemente significativi input non osservabili su mercati attivi.

A.4.4 Altre informazioni

Di seguito si riportano le informazioni richieste dall'IFRS 13.

Attività e passività valutati al fair value su base ricorrente

Titoli obbligazionari a reddito fisso

I Titoli obbligazionari a reddito fisso sono valutati attraverso due processi principali in base alla liquidità del mercato di riferimento. Gli strumenti liquidi in mercati attivi sono valutati al prezzo di mercato (Mark-to-Market) e conseguentemente tali strumenti sono assegnati al livello 1 della gerarchia del fair value.

Gli strumenti non scambiati in mercati attivi sono valutati a mark-to-model utilizzando delle curve di credit spread impliciti derivate da strumenti di Livello 1. Il modello massimizza l'uso di parametri osservabili e minimizza l'uso dei parametri non osservabili. In questo senso, in funzione della rappresentatività della curva di credit spread applicata, le obbligazioni sono classificate, rispettivamente, come Livello 2 o Livello 3; il Livello 3 è applicato nel caso in cui sia utilizzato un credit spread significativamente non osservabile.

Nel processo globale di verifica indipendente dei prezzi (IPV) delle obbligazioni, l'accuratezza dei prezzi di mercato delle obbligazioni di Livello 1 e dei modelli di valutazione per le obbligazioni illiquide sono regolarmente sottoposte a verifica.

Prodotti finanziari strutturati

La Banca determina il fair value dei prodotti finanziari strutturati utilizzando l'appropriato metodo di valutazione data la natura della struttura incorporata. Tali strumenti sono classificati al Livello 2 o al Livello 3 a seconda dell'osservabilità degli input significativi del modello.

Derivati Over-the-counter (OTC)

Il fair value dei derivati non scambiati su un mercato attivo si ottiene utilizzando un metodo di valutazione. In tali casi, quando è presente un mercato attivo per le componenti del derivato, il fair value viene determinato in base alle quotazioni di mercato dei singoli componenti. Le tecniche di valutazione basate su input osservabili sono classificate come Livello 2, mentre quelle basate su input non osservabili sono classificate come Livello 3.

Titoli di capitale

I Titoli di capitale sono assegnati al Livello 1 quando una quotazione su un mercato attivo è disponibile e al Livello 3 quando non vi sono quotazioni o le quotazioni sono state sospese a tempo indeterminato. Tali strumenti sono classificati come Livello 2 solo nel caso in cui il volume di attività sul mercato di quotazione è significativamente ridotto.

Per i titoli di capitale valutati al costo è previsto un impairment qualora il costo superi il valore recuperabile in modo significativo e/o prolungato nel tempo.

Per quanto riguarda la valutazione delle preferred shares di Visa INC class "C" è stato sviluppato da Capogruppo un modello per la determinazione del fair value che converte in euro il prezzo di mercato in dollari delle azioni Visa INC class "A" ed applica un fattore di sconto del 15,83%, determinato stimando il "litigation risk" (9,83%) ed il "illiquidity risk" (6%). La componente "litigation risk" è stata estratta da una serie storica di dati forniti da Visa INC, mentre la componente "illiquidity risk" è derivata dall'illiquidità delle azioni che hanno delle limitazioni alla trasferibilità per un determinato periodo temporale. Alle preferred shares di Visa INC class "C" è stata assegnata la gerarchia di fair value 3.

Fondi di Investimento

Eventuali fondi di investimento calcolano il Net Asset Value (NAV) per quota e possono includere investimenti in fondi gestiti dal Gruppo.

Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente

Per questi strumenti finanziari il fair value è calcolato solo ai fini di adempiere alle richieste d'informativa e non ha un impatto sul bilancio o in termini di profitti o perdite. Inoltre, dal momento che tali strumenti non vengono generalmente scambiati, la determinazione del fair value si basa sull'utilizzo di parametri interni non direttamente osservabili sul mercato come definito dall'IFRS 13.

Crediti verso banche e clientela

Il fair value dei crediti verso banche e clientela, contabilizzati al costo ammortizzato, è principalmente determinato utilizzando un modello di valore attuale aggiustato per il rischio. Per alcuni portafogli sono applicati altri approcci semplificati, che tengono comunque in considerazione le caratteristiche finanziarie. Ai Crediti verso banche e clientela con durata inferiore a 12 mesi per i quali il fair value è stato approssimato uguale al valore di bilancio è stata assegnata la gerarchia di fair value livello 3.

Si rileva che per i titoli UniCredit classificati nel portafoglio Loans and Receivables, il fair value è determinato utilizzando la metodologia di Gruppo basata sul discounted cash flow, che consiste nella determinazione di una stima dei flussi di cassa attesi lungo la vita dello strumento e la relativa attualizzazione ad un tasso che incorpora lo spread di credito. La determinazione dello spread di credito è effettuata in funzione della curva di credit spread dell'emittente, costruita selezionando emissioni, anche dal mercato secondario, omogenee per specifiche caratteristiche.

La valutazione dei titoli Unicredit da parte del Risk Management è effettuata, quindi, con finalità di informativa e di controllo di secondo livello.

Passività

Il fair value delle passività, contabilizzate al costo ammortizzato, è determinato attraverso l'utilizzo di un modello di valore attuale aggiustato per il rischio emittente associato ad UniCredit. Il Credit Spread è determinato utilizzando le curve di rischio subordinate e non subordinate di UniCredit.

Ai Debiti verso banche e clientela con durata inferiore a 12 mesi per i quali il fair value è stato approssimato uguale al valore di bilancio è stata assegnata la gerarchia di fair value livello 3.

Cassa e disponibilità liquide

Dato il loro orizzonte a breve ed il loro trascurabile rischio di credito, il valore contabile della cassa e delle disponibilità liquide approssima il fair value.

Informativa di natura quantitativa

A.4.5 Gerarchia del fair value

A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

30-giu-16 31-dic-15
Attività/Passività misurate al fair value L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 5.632 1.237 10 1.908 2.059 16
2. Attività finanziarie valutate al fair value - - - - - -
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 2.922.987 - 3.183 2.235.494 - 10.483
4. Derivati di copertura - 9.355 - - - -
5. Attività materiali - - - - - -
6. Attività immateriali - - - - - -
Totale 2.928.619 10.592 3.193 2.237.402 2.059 10.499
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione 4.984 1.316 - 1.020 3.080 -
2. Passività finanziarie valutate al fair value - - - - - -
3. Derivati di copertura - 14.615 - - 31.319 -
Totale 4.984 15.931 - 1.020 34.399 -

(Importi in migliaia)

Legenda:

L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

A.4.5.1.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: trasferimenti tra i livelli della gerarchia del fair value (livello 1 e livello 2)

Nessun dato da segnalare.

A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività finanziarie
valutate al fair
value
Attività finanziarie
disponibili per la
vendita
Derivati di
copertura
Attività materiali Attività
immateriali
1. Esistenze iniziali 16 -
10.483
-
-
-
2. Aumenti
2.1 Acquisti 1.184 -
3.256
-
-
-
2.2 Profitti imputati a:
2.2.1 Conto Economico 54 -
4.861
-
-
-
- di cui plusvalenze - -
-
-
-
-
2.2.2 Patrimonio netto X X - -
-
-
2.3 Trasferimenti da altri livelli - -
-
-
-
-
2.4 Altre variazioni in aumento - -
-
-
-
-
3. Diminuzioni
3.1 Vendite (1.239) -
(15.344)
-
-
-
3.2 Rimborsi - -
-
-
-
-
3.3 Perdite imputate a:
3.3.1 Conto Economico (5) -
-
-
-
-
- di cui minusvalenze (3) -
-
-
-
-
3.3.2 Patrimonio netto X X (73) -
-
-
3.4 Trasferimenti ad altri livelli - -
-
-
-
-
3.5 Altre variazioni in diminuzione - -
-
-
-
-
4. Rimanenze finali 10 -
3.183
-
-
-

(Importi in migliaia)

Le sottovoci 2.2.1 Profitti imputati a Conto Economico e 3.3.1 Perdite imputate a Conto Economico delle attività finanziarie confluiscono a conto economico, ove presenti, nelle seguenti voci:

  • Voce 80: Il risultato netto delle attività detenute per la negoziazione;
  • Voce 110: Il risultato netto delle attività finanziarie valutate al fair value;
  • Voce 90: Il risultato netto dell'attività di copertura.

Le sottovoci 2.2.2 Profitti imputati a Patrimonio netto e 3.3.2 Perdite imputate a Patrimonio netto derivanti dalle variazioni del fair value delle Attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevati, ove presenti, nella voce 130. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto - ad eccezione delle perdite per riduzione durevole di valore (impairment) e degli utili e delle perdite su cambi di attività monetarie (titoli di debito) che sono esposti rispettivamente alla voce 130. b) "Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita" ed alla voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione" di conto economico fino a quando l'attività finanziaria non è alienata, momento in cui gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nel conto economico alla voce 100. b) "Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie disponibili per la vendita".

A.4.5.3 Variazioni annue delle passività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3) Nessun dato da segnalare.

A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

Attività/Passività non misurate
al fair value o misurate al fair 30-giu-16 31-dic-15
value su base non ricorrente VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
1. Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza - - - - - - - -
2. Crediti verso banche 15.299.291 - 12.210.948 3.260.100 14.648.904 - 11.786.051 3.204.555
3. Crediti verso clientela 880.232 - 1 939.434 922.774 - - 972.334
4. Attività materiali detenute
a scopo di investimento 2.453 - - 4.535 2.509 - - 4.535
5. Attività non correnti e gruppi di
attività in via di dismissione - - - - - - - -
Totale 16.181.976 - 12.210.949 4.204.069 15.574.187 - 11.786.051 4.181.424
1. Debiti verso banche 1.361.666 - - 1.361.666 1.423.459 - - 1.423.459
2. Debiti verso clientela 17.133.049 - 34.134 17.099.072 15.822.459 - 49.815 15.772.976
3. Titoli in circolazione - - - - - - - -
4. Passività associate ad attività
in via di dismissione - - - - - - - -
Totale 18.494.715 - 34.134 18.460.738 17.245.918 - 49.815 17.196.435
(Importi in migliaia)

Legenda:

L1 = Livello 1 - L2 = Livello 2 - L3 = Livello 3 - VB = Valore di bilancio

Le Attività materiali detenute a scopo di investimento sono costituite da due immobili detenuti dalla Banca e il fair value indicato corrisponde al valore di mercato determinato con perizia effettuata da una società di valutazione esterna e indipendente.

A.5 INFORMATIVA SUL C.D. "DAY ONE PROFIT/LOSS"

Il valore di iscrizione iniziale in bilancio degli strumenti finanziari è pari al loro fair value alla medesima data.

Nel caso degli strumenti finanziari diversi da quelli rilevati al fair value con contropartita a conto economico, il fair value alla data di iscrizione è normalmente assunto pari all'importo incassato o corrisposto.

Nel caso degli strumenti finanziari di negoziazione e degli strumenti valutati al fair value, l'eventuale differenza rispetto all'importo incassato o corrisposto è iscritta a conto economico nelle voci di pertinenza al momento della prima valutazione dello strumento finanziario.

L'utilizzo di modelli valutativi prudenti, i processi di revisione di tali modelli e dei relativi parametri e gli aggiustamenti di valore a fronte del rischio modello assicurano che l'ammontare iscritto a conto economico non rivenga dall'utilizzo di parametri valutativi non osservabili. In particolare, la quantificazione degli aggiustamenti di valore a fronte del rischio modello garantisce che la parte del fair value degli strumenti in oggetto che si riferisce all'utilizzo di parametri di natura soggettiva non sia rilevata a conto economico, bensì come aggiustamento del valore di stato patrimoniale di tali strumenti. L'iscrizione a conto economico di questa quota avviene, quindi, solo in funzione del successivo prevalere di parametri oggettivi e, conseguentemente, del venir meno dei menzionati aggiustamenti.

Non risultano "day-one profit/loss" dei quali fornire informativa secondo quanto previsto dal paragrafo 28 dell'IFRS 7.

PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVO

Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide – Voce 10

1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

Totale 30-giu-16 Totale 31-dic-15
(a) Cassa 11 6
(b) Depositi liberi presso Banche Centrali - -
Totale 11 6
(Importi in migliaia)

Sezione 2 – Attività finanziarie detenute per la negoziazione – Voce 20

2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica

Voci/Valori Totale 30-giu-16 Totale 31-dic-15
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito 45 - - 15 30 -
1.1 Titoli strutturati 4 - - 3 - -
1.2 Altri titoli di debito 41 - - 12 30 -
2. Titoli di capitale 288 - 10 570 - 14
3. Quote di O.I.C.R. - - - - - 2
4. Finanziamenti - - - - - -
4.1 Pronti contro termine - - - - - -
4.2 Altri - - - - - -
Totale A 333 - 10 585 30 16
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari 5.299 1.237 - 1.323 2.029 -
1.1 di negoziazione 5.299 1.237 - 1.323 2.029 -
1.2 connessi con la fair value option - - - - - -
1.3 altri - - - - - -
2. Derivati creditizi - - - - - -
2.1 di negoziazione - - - - - -
2.2 connessi con la fair value option - - - - - -
2.3 altri - - - - - -
Totale B 5.299 1.237 - 1.323 2.029 -
Totale (A+B)
5.632
1.237 10 1.908 2.059 16

(Importi in migliaia)

I Derivati finanziari di negoziazione comprendono la valutazione positiva dei contratti CFD Forex, su indici, azioni e tassi di interesse e Futures utilizzati per la copertura gestionale dei CFD su indici e tassi di interesse, per un importo pari a 1.535 migliaia di euro (2.349 migliaia di euro al 31 dicembre 2015).

Nel punto B.1.1 Strumenti derivati - Derivati finanziari di negoziazione sono state ricondotte anche le valutazioni positive dei contratti di compravendita a pronti di titoli appartenenti al portafoglio HFT e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way"), per un importo pari a 5.001 migliaia di euro (1.004 migliaia di euro al 31 dicembre 2015).

Sezione 4 – Attività finanziarie disponibili per la vendita – Voce 40

Voci/Valori Totale 30-giu-16 Totale 31-dic-15
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Titoli di debito 2.922.987 - - 2.235.494 - -
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito 2.922.987 - - 2.235.494 - -
2. Titoli di capitale - 3.188 - 10.488
2.1 Valutati al fair value - - 3.183 - - 10.483
2.2 Valutati al costo - - 5 - - 5
3. Quote di O.I.C.R. - - - - - -
4. Finanziamenti - - - - - -
Totale 2.922.987 - 3.188 2.235.494 - 10.488

4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica

(Importi in migliaia)

Gli Altri titoli di debito sono emessi da governi, in particolare titoli di Stato Italiano, per un importo di bilancio pari a 1.707.997 migliaia di euro (1.639.048 migliaia di euro al 31 dicembre 2015), titoli di Stato Francese, per un importo di bilancio pari a 10.301 migliaia di euro (10.356 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) e titoli di Stato Spagnolo, per un importo di bilancio pari a 1.204.689 migliaia di euro (586.090 migliaia di euro al 31 dicembre 2015).

Una parte dei titoli di debito classificati nel portafoglio Attività finanziarie disponibili per la vendita risultano impegnati a cauzione di assegni circolari o in garanzia presso terzi per un importo di bilancio pari a 130.941 migliaia di euro (131.435 migliaia di euro al 31 dicembre 2015).

I Titoli di capitale valutati al costo sono rappresentati da interessenze azionarie in società nelle quali la Banca non esercita né il controllo né un'influenza significativa, per un importo pari a 5 migliaia di euro. Si tratta di titoli non quotati per i quali il fair value non può essere determinato attendibilmente.

I Titoli di capitale valutati al fair value sono relativi esclusivamente alle preferred shares di Visa INC class "C" ricevute nell'ambito del closing dell'operazione di fusione tra Visa Inc. e Visa Europe Limited, come descritto nella Relazione intermedia sulla gestione a cui si rimanda.

Sezione 6 – Crediti verso banche – Voce 60

6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica

Tipologia operazioni/Valori Totale 30-giu-16 Totale 31-dic-15
FV FV
VB Livello 1 Livello 2 Livello 3 VB Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Crediti verso Banche Centrali - - - - - - - -
1. Depositi vincolati - X X X - X X X
2. Riserva obbligatoria - X X X - X X X
3. Pronti contro termine - X X X - X X X
4. Altri - X X X - X X X
B. Crediti verso banche 15.299.291 - 12.210.948 3.260.100 14.648.904 - 11.786.051 3.204.555
1. Finanziamenti 3.260.100 - - 3.260.100 3.204.555 - - 3.204.555
1.1 Conti correnti e depositi liberi 1.547.432 X X X 1.251.070 X X X
1.2 Depositi vincolati 1.680.962 X X X 1.914.662 X X X
1.3 Altri finanziamenti: X X X X X X
- Pronti contro termine attivi 16.679 X X X 1.906 X X X
- Leasing finanziario - X X X - X X X
- Altri 15.027 X X X 36.917 X X X
2. Titoli di debito 12.039.191 - 12.210.948 - 11.444.349 - 11.786.051 -
2.1 Titoli strutturati - X X X - X X X
2.2 Altri titoli di debito 12.039.191 X X X 11.444.349 X X X
Totale 15.299.291 - 12.210.948 3.260.100 14.648.904 - 11.786.051 3.204.555

(Importi in migliaia)

Legenda

FV = fair value VB = valore di bilancio

I crediti verso banche per conti correnti e depositi liberi sono costituiti principalmente dai rapporti intrattenuti con UniCredit, per un importo di bilancio pari a 1.455.559 migliaia di euro (1.224.234 migliaia di euro al 31 dicembre 2015), e in misura inferiore dai conti correnti intrattenuti con banche esterne al gruppo per l'operatività in titoli.

I depositi vincolati attivi sono costituiti dal deposito intrattenuto con UniCredit per riserva obbligatoria, che si attesta a 166.135 migliaia di euro (151.477 migliaia di euro al 31 dicembre 2015), oltre a depositi vincolati con UniCredit per un importo di bilancio pari a 1.514.828 migliaia di euro (1.763.185 migliaia di euro al 31 dicembre 2015) stipulati con l'intento di impiegare, con le medesime fasce temporali, la liquidità raccolta tramite le operazioni di pronti contro termine e CashPark con clientela retail e operazioni di pronti contro termine con istituzioni creditizie.

I titoli di debito in portafoglio appartenenti alla categoria "Finanziamenti e Crediti" sono costituiti principalmente da titoli di debito emessi da UniCredit, per un importo di 12.039.188 migliaia di euro (11.444.346 migliaia di euro al 31 dicembre 2015).

Tra gli Altri finanziamenti, la voce "Altri" si riferisce all'importo dei margini iniziali e di variazione nei confronti di istituzioni creditizie a fronte di operazioni su contratti derivati, di cui 9.260 migliaia di euro con UniCredit Bank AG Monaco (21.630 migliaia di euro al 31 dicembre 2015 oltre a 8.160 migliaia di euro con UniCredit), nonché a crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari.

Alla data di bilancio non sono presenti attività deteriorate nei confronti di banche.

6.2 Crediti verso banche: attività oggetto di copertura specifica Nessun dato da segnalare.

6.3 Leasing finanziario Nessun dato da segnalare.

Sezione 7 – Crediti verso clientela – Voce 70

Totale 30-giu-16 Totale 31-dic-15
Valore di bilancio Fair value Fair value
Tipologia operazioni/valori Non Deteriorati Non Deteriorati
deteriorati Acquistati Altri L1 L2 L3 deteriorati Acquistati Altri L1 L2 L3
Finanziamenti 876.194 - 4.038 - - 939.434 917.897 - 4.877 - - 972.334
1. Conti correnti 245.067 - 2.832 X X X 211.273 - 3.765 X X X
2. Pronti contro
termine attivi 81.235 - 12 X X X 198.941 - 10 X X X
3. Mutui - - 46 X X X - - 46 X X X
4. Carte di credito,
prestiti personali e
cessione del quinto 420.074 - 1.089 X X X 395.721 - 1.029 X X X
5. Leasing finanziario - - - X X X - - - X X X
6. Factoring - - - X X X - - - X X X
7. Altri finanziamenti 129.818 - 59 X X X 111.962 - 27 X X X
Titoli di debito - - - - 1 - - - - - - -
8. Titoli strutturati - - - X X X - - - X X X
9. Altri titoli di debito - - - X X X - - - X X X
Totale 876.194 - 4.038 - - 939.434 917.897 - 4.877 - - 972.334

7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica

(Importi in migliaia)

Sezione 8 – Derivati di copertura – Voce 80

8.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli gerarchici

Voci/Valori FV 30-giu-16 VN FV 31-dic-15 VN
L1 L2 L3 30-giu-16 L1 L2 L3 31-dic-15
A. Derivati finanziari - 9.355 - 632.500 - - - -
1) Fair value - 9.355 - 632.500 - - - -
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
3) Investimenti esteri - - - - - - - -
B. Derivati creditizi - - - - - - - -
1) Fair value - - - - - - - -
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
Totale - 9.355 - 632.500 - - - -

(Importi in migliaia)

Legenda:

VN = valore nozionale

L1 = Livello 1

  • L2 = Livello 2
  • L3 = Livello 3

I derivati di copertura al 30 giugno 2016 sono comprensivi del fair value positivo di contratti derivati stipulati con UniCredit per un ammontare pari a 6.233 migliaia di euro.

Sezione 9 – Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 90

9.1 Adeguamento di valore delle attività coperte: composizione per portafogli coperti

Adeguamento di valore delle attività coperte/Valori

Totale 30-giu-16 Totale 31-dic-15
1. Adeguamento positivo 5.318 10.573
1.1 di specifici portafogli 5.318 10.573
a) crediti 5.318 10.573
b) attività finanziarie disponibili per la vendita - -
1.2 complessivo - -
2. Adeguamento negativo (5.655) -
2.1 di specifici portafogli (5.655) -
a) crediti (5.655) -
b) attività finanziarie disponibili per la vendita - -
2.2 complessivo - -
Totale (337) 10.573

(Importi in migliaia)

Sezione 11 – Attività materiali – Voce 110

11.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo

Attività/Valori Totale 30-giu-16 Totale 31-dic-15
1. Attività di proprietà 11.443 9.910
a) terreni - -
b) fabbricati - -
c) mobili 1.263 1.064
d) impianti elettronici 8.916 7.575
e) altre 1.264 1.271
2. Attività acquisite in leasing finanziario - -
a) terreni - -
b) fabbricati - -
c) mobili - -
d) impianti elettronici - -
e) altre - -
Totale 11.443 9.910

(Importi in migliaia)

11.2 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al costo

Attività/Valori Totale 30-giu-16 Totale 31-dic-15
Valore di Fair value Valore di Fair value
bilancio L1 L2 L3 bilancio L1 L2 L3
1. Attività di proprietà 2.453 - - 4.535 2.509 - - 4.535
a) terreni - - - - - - - -
b) fabbricati 2.453 - - 4.535 2.509 - - 4.535
2. Attività acquisite in
leasing finanziario - - - - - - - -
a) terreni - - - - - - - -
b) fabbricati - - - - - - - -
Totale 2.453 - - 4.535 2.509 - - 4.535

Sezione 12 – Attività immateriali – Voce 120

12.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività

Attività/Valori Totale 30-giu-16 Totale 31-dic-15
Durata definita Durata indefinita Durata definita Durata indefinita
A.1
Avviamento
X 89.602 X 89.602
A.2
Altre attività immateriali
7.608 8.212
A.2.1 Attività valutate al costo:
a) Attività immateriali
generate internamente - - - -
b) Altre attività 7.608 - 8.212 -
A.2.2 Attività valutate al fair value :
a) Attività immateriali
generate internamente - - - -
b) Altre attività - - - -
Totale 7.608 89.602 8.212 89.602

(Importi in migliaia)

La vita utile del software considerata ai fini della determinazione dell'ammortamento è di 3 anni, mentre la vita utile della altre attività immateriali a durata definita è di 5 anni.

Altre informazioni – Impairment test

Relativamente all'avviamento iscritto in bilancio, occorre sottolineare che lo stesso riguarda acquisizioni di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi tramite promotori finanziari. Queste attività sono state completamente integrate nell'operatività corrente, per cui non risulta possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo alla profittabilità complessiva della Banca; ciò significa che ai fini della conferma della congruità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda.

La Banca nel suo complesso costituisce pertanto la cash generation unit (CGU) in relazione alla quale condurre il test di impairment. Infatti, considerato il particolare modello di business di FinecoBank, che prevede una fortissima integrazione fra promotori finanziari e piattaforma trading e banking, nel quale la rete dei promotori finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, che prevede servizi di banking, brokerage ed investing, una contabilizzazione di costi/ricavi allocati alle business unit non è rilevante e significativa.

Come disposto dallo IAS 36, l'impairment test delle attività immateriali a vita utile indefinita deve essere eseguito con cadenza almeno annuale e, comunque, ogni qualvolta vi sia oggettiva evidenza del verificarsi di eventi che ne possano aver ridotto il valore.

Con riferimento al test di impairment, si evidenzia che al 30 giugno 2016 non si rilevano indicatori di impairment dell'avviamento iscritto in bilancio.

E' stata condotta un'analisi qualitativa rispetto alle principali ipotesi utilizzate nell'impairment test svolto con riferimento al 31 dicembre 2015 e, sulla base dei risultati dell'analisi qualitativa condotta, il risultato dell'impairment test al 31 dicembre 2015 è confermato anche con riferimento al 30 giugno 2016. Per ogni altra informazione relativa al test di impairment si rimanda al bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2015.

Si evidenzia inoltre che, in relazione alle quotazioni del titolo FinecoBank, emerge una capitalizzazione di borsa significativamente superiore al patrimonio netto della Banca: rispetto ad un patrimonio netto pari a 602.954 migliaia di euro, il valore attribuito dal mercato alla Banca al 30 giugno 2016 era pari a 3.549.812 migliaia di euro.

Sezione 13 – Le Attività Fiscali e le Passività Fiscali – Voce 130 dell'attivo e voce 80 del passivo

Generalità

La voce "Attività fiscali", pari a 5.880 migliaia di euro, si compone di:

  • "Attività fiscali correnti" per 1.510 migliaia di euro;
  • "Attività fiscali anticipate" per 4.370 migliaia di euro. Le attività fiscali anticipate sono rappresentate a Stato Patrimoniale al netto delle relative passività fiscali differite e sono di seguito dettagliate:
  • o "Attività fiscali anticipate" in contropartita del conto economico per 36.018 migliaia di euro;
  • o "Attività fiscali anticipate" in contropartita del patrimonio netto per 2.086 migliaia di euro;
  • o "Passività fiscali differite" in contropartita del conto economico per 23.094 migliaia di euro;
  • o "Passività fiscali differite" in contropartita del patrimonio netto per 10.640 migliaia di euro.

La voce "Passività fiscali", pari a 23.046 migliaia di euro, si compone esclusivamente di "Passività fiscali correnti". La determinazione delle suddette voci di attivo e passivo risente degli effetti dell'adozione del "consolidato fiscale nazionale", nonché dell'applicazione dei principi contabili IAS/IFRS.

Attività e Passività fiscali correnti

Attività/Valori Totale 30-giu-16 Totale 31-dic-15
Attività fiscali correnti 1.510 1.733
Passività fiscali correnti 23.046 37.445

(Importi in migliaia)

Il consolidato fiscale nazionale

Per il triennio 2016 - 2018 la Banca è soggetta, in qualità di consolidata, al c.d. "Consolidato fiscale nazionale" – introdotto dal D.Lgs. 12 dicembre 2003 n. 344 –, che viene effettuato dalla società Capogruppo UniCredit S.p.A..

Attività/Passività fiscali anticipate/differite

In linea con le disposizioni normative e regolamentari vigenti si precisa che:

  • l'apprezzamento delle imposte anticipate ai fini IRES tiene conto dei risultati economici attesi per i futuri esercizi, secondo le determinazioni assunte dai competenti organi societari;
  • la valorizzazione delle imposte anticipate ai fini IRAP avviene sulla base dei risultati economici attesi dalla società nei futuri esercizi, tenendo conto dell'evoluzione del contesto normativo di riferimento;
  • la rilevazione delle imposte differite viene effettuata in tutti i casi in cui se ne verificano i presupposti.

Nella determinazione delle attività e passività fiscali anticipate/differite si è tenuto conto dell'aliquota IRES del 27,5% e dell'aliquota IRAP del 5,57%.

13.1 Attività per imposte anticipate: composizione

Attività/Valori Totale 30-giu-16 Totale 31-dic-15
Accantonamenti in contropartita del conto economico 31.838 34.623
Accantonamenti in contropartita del patrimonio netto 2.086 2.440
Svalutazioni su crediti (di cui alla Legge 214/2011) 4.180 4.401
Totale ante compensazione IAS 12 38.104 41.464
Compensazione con Passività per imposte differite - IAS 12 (33.734) (27.773)
Totale 4.370 13.691
(Importi in migliaia)

13.2 Passività per imposte differite: composizione

Attività/Valori Totale 30-giu-16 Totale 31-dic-15
Accantonamenti in contropartita del conto economico 23.094 22.878
Accantonamenti in contropartita del patrimonio netto 10.640 4.895
Totale ante compensazione IAS 12 33.734 27.773
Compensazione con Attività per imposte anticipate - IAS 12 (33.734) (27.773)
Totale - -

(Importi in migliaia)

Sezione 15 – Altre attività – Voce 150

15.1 Altre attività: composizione

Totale 30-giu-16 Totale 31-dic-15
Ratei attivi diversi da quelli che vanno capitalizzati
sulle relative attività finanziarie 207 -
Partite viaggianti non attribuite ai conti di pertinenza 1 37
Partite in attesa di regolamento:
- effetti, assegni ed altri documenti 17.573 10.021
Partite in corso di lavorazione:
- altre partite in corso di lavorazione 19 17
Crediti di funzionamento non connessi
con la prestazione di servizi finanziari 1.131 3.163
Partite definitive non imputabili ad altre voci:
- titoli e cedole da regolare 2.496 1.496
- competenze da addebitare ai clienti 26.080 29.613
- importi da regolare a mezzo stanza di compensazione - -
- altre operazioni 11.927 11.930
Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce 130:
- acconti d'imposta 219.867 276.372
- crediti d'imposta 9.074 9.483
- acconti d'imposta su TFR - 20
Crediti per partite in contenzioso non derivanti da operazioni creditizie 119 119
Risconti attivi 26.375 19.950
Migliorie e spese incrementative sostenute su beni di terzi 7.395 7.849
Totale 322.264 370.070

PASSIVO

Sezione 1 – Debiti verso banche – Voce 10

1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica

Tipologia operazioni/Valori Totale 30-giu-16 Totale 31-dic-15
1. Debiti verso banche centrali - -
2. Debiti verso banche 1.361.666 1.423.459
2.1 Conti correnti e depositi liberi 36.649 68.848
2.2 Depositi vincolati - -
2.3 Finanziamenti 1.289.559 1.313.191
2.3.1 Pronti contro termine passivi 1.289.559 1.313.191
2.3.2 Altri - -
2.4 Debiti per impegni di riacquisto
di propri strumenti patrimoniali - -
2.5 Altri debiti 35.458 41.420
Totale 1.361.666 1.423.459
Fair value - livello 1 - -
Fair value - livello 2 - -
Fair value - livello 3 1.361.666 1.423.459
Totale fair value 1.361.666 1.423.459

(Importi in migliaia)

Sezione 2 – Debiti verso clientela – Voce 20

2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica

Tipologia operazioni/Valori Totale 30-giu-16 Totale 31-dic-15
1. Conti correnti e depositi liberi 16.508.283 14.985.275
2. Depositi vincolati 398.496 560.114
3. Finanziamenti 152.293 199.817
3.1 Pronti contro termine passivi 152.293 199.817
3.2 Altri - -
4. Debiti per impegni di riacquisto
di propri strumenti patrimoniali - -
5. Altri debiti 73.977 77.253
Totale 17.133.049 15.822.459
Fair value - livello 1 - -
Fair value - livello 2 34.134 49.815
Fair value - livello 3 17.099.072 15.772.976
Totale fair value 17.133.206 15.822.791

Sezione 4 – Passività finanziarie di negoziazione – Voce 40

4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica

Totale 30-giu-16 Totale 31-dic-15
Tipologia operazioni/Valori FV FV
VN L1 L2 L3 FV* VN L1 L2 L3 FV*
A. Passività per cassa
1. Debiti verso banche - - - - - - - - - -
2. Debiti verso clientela 573 75 - - 75 576 - - - -
3. Titoli di debito - - - - X - - - - X
3.1 Obbligazioni - - - - X - - - - X
3.1.1 Strutturate - - - - X - - - - X
3.1.2 Altre obbligazioni - - - - X - - - - X
3.2 Altri titoli - - - - X - - - - X
3.2.1 Strutturati - - - - X - - - - X
3.2.2 Altri - - - - X - - - - X
Totale A 573 75 - - 75 576 - - - -
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari X 4.909 1.316 - X X 1.020 3.080 - X
1.1 Di negoziazione X 4.909 1.316 - X X 1.020 3.080 - X
1.2 Connessi con la fair value option X - - - X X - - - X
1.3 Altri X - - - X X - - - X
2. Derivati creditizi X - - - X X - - - X
2.1 Di negoziazione X - - - X X - - - X
2.2 Connessi con la fair value option X - - - X X - - - X
2.3 Altri X - - - X X - - - X
Totale B X 4.909 1.316 - X X 1.020 3.080 - X
Totale (A+B) X 4.984 1.316 - X X 1.020 3.080 - X

(Importi in migliaia)

Legenda

FV = fair value

FV* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione

VN = valore nominale o nozionale

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

I derivati finanziari di negoziazione comprendono la valutazione negativa dei contratti CFD Forex, su indici, azioni e tassi di interesse e Futures utilizzati per la copertura gestionale dei CFD su indici e tassi di interesse, pari a 1.326 migliaia di euro (3.103 migliaia di euro al 31 dicembre 2015).

Nel punto B.1.1 Strumenti derivati - Derivati finanziari di negoziazione sono state ricondotte anche le valutazioni negative dei contratti di compravendita a pronti di titoli appartenenti al portafoglio HFT e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way"), pari a 4.899 migliaia di euro (997 migliaia di euro al 31 dicembre 2015).

Sezione 6 – Derivati di copertura – Voce 60

Voci/Valori Fair value 30-giu-16 VN Fair value 31-dic-15 VN
L1 L2 L3 30-giu-16 L1 L2 L3 31-dic-15
A. Derivati finanziari - 14.615 - 1.463.840 - 31.319 - 2.430.880
1) Fair value - 14.615 - 1.463.840 - 31.319 - 2.430.880
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
3) Investimenti esteri - - - - - - - -
B. Derivati creditizi - - - - - - - -
1) Fair value - - - - - - - -
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
Totale - 14.615 - 1.463.840 - 31.319 - 2.430.880

6.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli gerarchici

(Importi in migliaia)

Legenda:

VN = valore nozionale

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

I derivati di copertura al 30 giugno 2016 sono comprensivi del fair value negativo di contratti derivati stipulati con UniCredit Bank AG Monaco per 9.501 migliaia di euro e con UniCredit per 5.114 migliaia di euro.

Sezione 7 – Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 70

7.1 Adeguamento di valore delle passività finanziarie coperte

Adeguamento di valore delle passività coperte/Valori

Totale 30-giu-16 Totale 31-dic-15
1. Adeguamento positivo delle passività finanziarie 3.042 -
2. Adeguamento negativo delle passività finanziarie - -
Totale 3.042 -

(Importi in migliaia)

Sezione 8 – Passività fiscali – Voce 80

Vedi sezione 13 dell'attivo.

Sezione 10 – Altre passività - Voce 100

10.1 Altre passività: composizione

Totale 30-giu-16 Totale 31-dic-15
Deterioramento delle garanzie finanziarie rilasciate 720 1.416
Ratei passivi diversi da quelli da capitalizzare
sulle pertinenti passività finanziarie 148 164
Altri debiti relativi al personale dipendente 8.907 6.610
Altri debiti relativi ad altro personale 28 1
Altri debiti relativi ad Amministratori e Sindaci 173 187
Partite viaggianti non attribuite ai conti di pertinenza 7 -
Somme a disposizione della clientela 168 248
Partite in corso di lavorazione:
- bonifici in arrivo 1.371 2.629
- altre partite in corso di lavorazione 59 211
Partite in attesa di regolamento:
- bonifici in partenza 51.384 46.681
- POS e bancomat 115 126
Debiti di funzionamento non connessi con la prestazione
di servizi finanziari 21.238 21.804
Partite definitive ma non imputabili ad altre voci:
- titoli e cedole da regolare 79.957 7.377
- altre partite 45.516 32.072
Debiti per accordi di pagamento basati su proprie azioni o
azioni della Capogruppo UniCredit 1.655 2.491
Partite illiquide per operazioni di portafoglio 13.466 16.569
Partite fiscali diverse da quelle imputate a voce 80:
- somme trattenute a terzi quali sostituti d'imposta 19.169 21.670
- altre 42.237 84.390
Risconti passivi 558 515
Contributi previdenziali da versare 4.878 5.829
Totale 291.754 250.990

(Importi in migliaia)

Sezione 11 – Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 110

Il saldo della voce Trattamento di fine rapporto del personale al 30 giugno 2016 ammonta a 5.172 migliaia di euro (4.846 migliaia di euro al 31 dicembre 2015).

La tabella seguente riporta le principali ipotesi attuariali utilizzate ai fini della rimisurazione della passività.

Descrizione delle principali ipotesi attuariali 30-giu-16 31-dic-15
Tasso di attualizzazione 1,05% 1,75%
Tasso di inflazione atteso 0,75% 1,00%

La rimisurazione al 30 giugno 2016 dell'impegno relativo al Trattamento di fine rapporto del personale ha determinato un aumento del saldo negativo della riserva da valutazione relativa ad utili/perdite attuariali su piani previdenziali a benefici definiti di 270 migliaia di euro al netto delle relative imposte.

Per ulteriori informazioni e dettagli su importo, tempistica e incertezza dei flussi finanziari (sensitivities), si rimanda al Bilancio al 31 dicembre 2015.

Sezione 12 – Fondi per rischi e oneri - Voce 120

12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione

Voci/Valori Totale 30-giu-16 Totale 31-dic-15
1. Fondi di quiescenza aziendali - -
2. Altri fondi rischi ed oneri 119.258 120.534
2.1 controversie legali 39.321 43.458
2.2 oneri per il personale 6.373 9.570
2.3 altri 73.564 67.506
Totale 119.258 120.534

(Importi in migliaia)

La voce 2.2 "oneri per il personale" accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e/o l'ammontare. La voce comprende inoltre gli oneri di integrazione previsti in capo alla Banca in relazione al Piano Industriale del Gruppo UniCredit contabilizzati nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2015. Nel corso del primo semestre 2016, in seguito alla firma dell'accordo del 5 febbraio 2016, tali oneri sono stati parzialmente riallocati nelle Altre passività per la parte relativa alle adesione accolte.

Gli Altri fondi rischi ed oneri al punto 2.3 comprende il Fondo di indennità suppletiva di clientela per un importo pari a 56.695 migliaia di euro, rispetto ai 51.139 migliaia di euro al 31 dicembre 2015.

Totale 30-giu-16 Totale 31-dic-15
Controversie legali 39.321 43.458
- Cause in corso 34.263 35.225
- Reclami 5.058 8.233
Oneri per il personale 6.373 9.570
Altri 73.564 67.506
- Indennità suppletiva clientela 56.695 51.139
- Indennità contrattuale e patti di non concorrenza 2.302 2.270
- Vertenze fiscali 4.741 7.034
- Altri fondi 9.826 7.063
Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi 119.258 120.534
Fondo rischi ed oneri Totale Utilizzi Trasferimenti Utili (perdite) Accantonamenti Totale
31-dic-15 e altre variazioni attuariali IAS 19R * netti ** 30-giu-16
Controversie legali 43.458 (4.176) - - 39 39.321
- Cause in corso 35.225 (2.024) 911 - 151 34.263
- Reclami 8.233 (2.152) (911) - (112) 5.058
Oneri per il personale 9.570 (5.237) - - 2.040 6.373
Altri 67.506 (1.886) - 3.750 4.194 73.564
- Indennità suppletiva clientela 51.139 (676) - 3.750 2.482 56.695
- Indennità contrattuale
e patti di non concorrenza 2.270 - - - 32 2.302
- Vertenze fiscali 7.034 (187) - - (2.106) 4.741
- Altri fondi 7.063 (1.023) - - 3.786 9.826
Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi 120.534 (11.299) - 3.750 6.273 119.258

(Importi in migliaia)

* La voce "Utili (perdite) attuariali IAS 19R" comprende gli utili (perdite) rilevati nella voce "Riserva da valutazione" in applicazione dello IAS 19R. ** La voce "Accantonamenti" comprende alcuni oneri contabilizzati nelle "Spese per il personale" e negli "Interessi passivi e oneri assimilati".

La tabella seguente riporta le principali ipotesi attuariali utilizzate ai fini della rimisurazione della passività relativa al Fondo indennità suppletiva di clientela. Si precisa che non si è provveduto ad aggiornare la valutazione attuariale dei piani a benefici definiti relativi al Fondo indennità contrattuale, che resta pertanto invariata rispetto al 31 dicembre 2015.

Descrizione delle principali ipotesi attuariali 30-giu-16 31-dic-15
Tasso di attualizzazione 1,05% 1,75%
Tasso di incremento salariale 2,60% 2,60%

La rimisurazione al 30 giugno 2016 dell'impegno relativo al Fondo indennità suppletiva di clientela ha determina un aumento del saldo negativo della riserva da valutazione relativa ad utili/perdite attuariali su piani previdenziali a benefici definiti di 2.531 migliaia di euro al netto delle relative imposte.

Per ulteriori informazioni e dettagli su importo, tempistica e incertezza dei flussi finanziari (sensitivities), si rimanda al Bilancio al 31 dicembre 2015.

Il Fondo rischi per controversie legale include gli accantonamenti effettuati a fronte di controversie relative a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei promotori finanziari della società, accantonamenti relativi alle controversie in essere con i promotori e alle altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela e altri soggetti.

Il Fondo indennità suppletiva di clientela è costituito a fronte dell'indennità di fine rapporto da riconoscere alla rete dei promotori finanziari, ai sensi dell'art. 1751 del Codice Civile, nel caso di scioglimento del contratto per fatto non imputabile al promotore, quale, ad esempio, il raggiungimento dell'età pensionabile.

La valutazione dell'onere connesso alle obbligazioni in essere a fine periodo è stata effettuata avvalendosi del supporto di un attuario esterno indipendente.

Il Fondo Oneri per il personale accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e l'ammontare. Il fondo accoglie inoltre gli oneri di integrazione stimati in relazione al Piano Industriale del Gruppo UniCredit per la parte non riallocata nelle Altre passività, come precedentemente descritto.

Il Fondo indennità contrattuale e patti di non concorrenza sono correlati all'operatività di un numero limitato di promotori finanziari e sono previsti contrattualmente. In particolare, il patto di non concorrenza è un'estensione dell'obbligo di fedeltà al termine del rapporto di lavoro che protegge la Banca da un'eventuale attività di concorrenza da parte dell'ex promotore finanziario; l'indennità contrattuale è una speciale indennità che la Banca si impegna a corrispondere al promotore finanziario, che ha esercitato la facoltà di cedere a terzi i diritti e gli obblighi nascenti dal contratto stipulato con la Banca, ove questi, dopo la cessazione del rapporto di lavoro, continui a mantenere un comportamento corretto sotto il profilo etico-professionale nei confronti della Banca, con particolare riguardo al portafoglio clienti. Come precisato precedentemente, al 30 giugno 2016 non è stata effettuata la rimisurazione dell'onere relativo all'indennità contrattuale.

Il Fondo vertenze fiscali è costituito a fronte delle contestazioni ricevute da parte dell'Agenzia delle Entrate in seguito alle verifiche fiscali subite dalla Banca nel corso degli anni ed in relazione alle quali la Banca, ritenendo di aver calcolato le imposte correttamente e legittimamente, ha presentato ricorso nei diversi gradi di giudizio.

Nel suddetto fondo rischi ed oneri sono stati accantonati gli importi per sanzioni e interessi relativi alle maggiori imposte oggetto di contestazione e richieste dall'Amministrazione finanziaria tramite cartelle esattoriali o avvisi di pagamento e per l'onere stimato delle spese legali da sostenere nei diversi gradi di giudizio.

Per maggiori dettagli si rinvia alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 4 – Rischi operativi - paragrafo "Rischi derivanti da contenziosi e verifiche di natura tributaria" delle presenti Note illustrative.

Gli Altri fondi sono costituiti, principalmente, a fronte di rischi legati al business e all'operatività della Banca. Il fondo accoglie, in particolare, gli accantonamenti effettuati a fronte di campagne di marketing e di fidelizzazione dei clienti e l'accantonamento effettuato a fronte del Fondo di Solidarietà istituito nel quadro della legge di Stabilità 2016 in relazione alle perdite subite dai portatori dei prestiti subordinati delle quattro banche oggetto di risoluzione con il decreto 183 del 2015. Tale Fondo di Solidarietà sarà alimentato dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (e quindi dalle banche ad esso aderenti) nelle modalità e nei termini ancora da definirsi in attesa di decreti ministeriali cui la Legge di Stabilità ha rinviato.

Sezione 14 – Patrimonio dell'impresa – Voce 130, 150, 160, 170, 180, 190 e 200

14.1 "Capitale" e "Azioni proprie": composizione

Il capitale sociale ammonta a 200.245.793,88 euro interamente versato, composto da 606.805.436 azioni ordinarie di nominali 0,33 euro.

Al 30 giugno 2016 la Banca detiene 1.408.834 azioni proprie in portafoglio acquistate, per un controvalore complessivo pari a 8.555 migliaia di euro, in esecuzione del piano di stock granting "2014 Plan PFA" a favore dei Promotori Finanziari e Manager di Rete della Banca, deliberati dal Consiglio di Amministrazione del 15 maggio 2014 e dall'Assemblea dei Soci del 5 giugno 2014.

Voci / Valori Totale 30-giu-16 Totale 31-dic-15
1. Capitale sociale 200.246 200.150
2. Sovrapprezzi di emissione 1.934 1.934
3. Riserve 278.164 236.590
- Riserva legale 40.049 40.030
- Riserva straordinaria 201.643 166.081
- Riserva azioni proprie 8.555 8.555
- Altre riserve 27.917 21.924
4. (Azioni proprie) (8.555) (8.555)
5. Riserve da valutazione 13.383 11.626
6. Strumenti di capitale - -
7. Utile (Perdita) d'esercizio 117.782 191.053
Totale 602.954 632.798

(Importi in migliaia)

Il Consiglio di Amministrazione dell'8 febbraio 2016 ha dato esecuzione al piano "2014 Plan Key People" e ha approvato, tenuto conto del risultato positivo della verifica delle condizioni di accesso e di quelle individuali (compliance dei comportamenti e occupazione continuativa) e del parere favorevole del Comitato Remunerazione e Nomine, l'assegnazione della seconda tranche corrispondente a n. 289.703 azioni ordinarie gratuite ai 79 beneficiari e, di conseguenza, ha approvato un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di euro 95.601,99, con contestuale riduzione delle riserve da utili disponibili.

L'Assemblea del 12 aprile 2016 ha approvato la destinazione dell'utile dell'esercizio 2015, pari a 191.052.791,15 euro, come segue:

  • alla Riserva Legale per 19.120,40 euro;
  • alla Riserva Straordinaria per 35.657.537,24 euro;
  • agli Azionisti per 154.376.133,51 euro, pari a 0,255 euro per azione;
  • alle iniziative di carattere sociale, assistenziale e culturale, ai sensi dell'art 26, comma 5 dello Statuto, per 1.000.000 di euro.

14.2 Capitale – Numero azioni: variazioni annue

Voci/tipologie Ordinarie Altre
A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio
- interamente liberate 606.515.733 -
- non interamente liberate - -
A.1 Azioni proprie (-) (1.408.834) -
A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali 605.106.899 -
B. Aumenti
B.1 Nuove emissioni
- a pagamento:
- operazioni di aggregazioni di imprese - -
- conversione di obbligazioni - -
- esercizio di warrant - -
- altre - -
- a titolo gratuito
- a favore dei dipendenti 289.703 -
- a favore degli amministratori - -
- altre - -
B.2 Vendita di azioni proprie - -
B.3 Altre variazioni - -
C. Diminuzioni
C.1 Annullamento - -
C.2 Acquisto di azioni proprie - -
C.3 Operazioni di cessione di imprese - -
C.4 Altre variazioni - -
D. Azioni in circolazione: rimanenze finali 605.396.602 -
D.1 Azioni proprie (+) 1.408.834 -
D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio - -
- interamente liberate 606.805.436 -
- non interamente liberate - -

14.3 Capitale: altre informazioni

Le azioni non sono soggette a diritti, privilegi o vincoli; non vi sono azioni riservate per emissione sotto opzione e contratti di vendita.

14.4 Riserve di utili: altre informazioni

Le riserve di utili sono costituite dalla:

  • Riserva legale per un ammontare pari a 40.049 migliaia di euro;
  • Riserva straordinaria per un ammontare pari a 201.643 migliaia di euro;
  • Riserva per azioni proprie in portafoglio per un ammontare pari a 8.555 migliaia di euro.

14.5 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue

Nessun dato da segnalare.

14.6 Altre informazioni

Nessun dato da segnalare.

Sezione 15 – Altre informazioni

1 Garanzie rilasciate e impegni

Operazioni Importo 30-giu-16 Importo 31-dic-15
1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria 273.551 256.615
a) Banche 272.866 256.065
b) Clientela 685 550
2) Garanzie rilasciate di natura commerciale 4 4
a) Banche 4 4
b) Clientela - -
3) Impegni irrevocabili a erogare fondi 576.735 129.165
a) Banche 260.132 1.974
i) a utilizzo certo 6.132 1.974
ii) a utilizzo incerto 254.000 -
b) Clientela 316.603 127.191
i) a utilizzo certo 316.603 127.191
ii) a utilizzo incerto - -
4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti:
vendite di protezione - -
5) Attività costituite in garanzia di
obbligazioni di terzi - -
6) Altri impegni - -
Totale 850.290 385.784

(importi in migliaia)

Le garanzie di natura finanziaria verso banche sono comprensive di n. 5 fideiussioni rilasciate nel corso dell'esercizio 2012 su richiesta di UniCredit, a tempo indeterminato, per un importo complessivo di 256.065 migliaia di euro, e dell'impegno nei confronti del Fondo Interbancario Tutela Depositi per l'adesione allo Schema Volontario, per un importo di 16.800 migliaia di euro. Si precisa che l'impegno residuo nei confronti del Fondo Interbancario Tutela Depositi relativo all'intervento a favore di Banca Tercas, pari a 720 migliaia di euro, è stato completamente svalutato. Gli impegni irrevocabili a erogare fondi ad utilizzo certo sono relativi, principalmente, alle operazioni di compravendita a pronti di titoli da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").

Gli impegni irrevocabili ad erogare fondi ad utilizzo incerto si riferiscono al contratto "Liquidity Framework Agreement" stipulato nel corso del primo semestre 2016 con il quale la Banca si impegna a mettere a disposizione di UniCredit un determinato ammontare di "Eligible Securities" per la durata di un mese, titoli che potranno essere richiesti da UniCredit tramite operazioni di pronti contro termine della durata massima di tre mesi. La Banca si impegna inoltre a reinvestire la liquidità, ricevuta tramite le operazioni di pronti contro termine, in depositi a termine con la Capogruppo con la medesima scadenza.

2. Attività costituite in garanzia di proprie passività e impegni

Portafogli Importo 30-giu-16 Importo 31-dic-15
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - -
2. Attività finanziarie valutate al fair value - -
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita - -
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - -
5. Crediti verso banche 77.650 87.367
6. Crediti verso clientela - -
7. Attività materiali - -
Totale 77.650 87.367

(Importi in migliaia)

Le attività costituite in garanzia di proprie passività e impegni riportate nei "Crediti verso banche" sono costituite da emissioni obbligazionarie di UniCredit, appartenenti alla categoria "Finanziamenti e Crediti", utilizzate per realizzare operazioni passive di pronti contro termine con l'obbligo per il cessionario di rivendita a termine delle attività oggetto della transazione; i titoli risultano impegnati per tutta la durata dell'operazione di pronti contro termine.

La Banca ha inoltre impegnato titoli di proprietà a cauzione di assegni circolari, a garanzia dell'operatività sui mercati esteri, a garanzia dell'operatività in contratti derivati e a garanzia delle operazioni di prestito titoli.

Relativamente ai titoli a cauzione di assegni circolari, a garanzia dell'operatività sui mercati esteri e a garanzia dell'operatività in contratti derivati si precisa che la Banca ha impegnato titoli di debito emessi da governi, in particolare titolo di Stato Italiani e titoli di Stato Francesi, appartenenti alla categoria Attività disponibili per la vendita, per un importo di bilancio di 130.941 migliaia di euro (131.435 migliaia di euro al 31 dicembre 2015). I titoli risultano impegnati fino al momento in cui la Banca decide di cessare l'operatività a fronte della quale sono stati posti a cauzione o garanzia.

Per quanto riguarda le operazioni di prestito titoli con la clientela sono stati impegnati titoli UniCredit, appartenenti alla categoria "Finanziamenti e Crediti", per un importo di bilancio di 1.294.078 migliaia di euro (1.329.696 migliaia di euro al 31 dicembre 2015). Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 4. Operazioni di prestito titoli.

3. Informazioni sul leasing operativo

In relazione ai contratti di locazione non cancellabili in essere, i pagamenti futuri ammontano a:

  • 1.986 migliaia di euro fino a dodici mesi;
  • 2.431 migliaia di euro da uno a cinque anni.

Non vi sono operazioni di subleasing.

4. Operazioni di prestito titoli

La Banca svolge attività di prestito titoli con continuità e sistematicità, con l'obiettivo di ottimizzare il rendimento del portafoglio dei clienti, soddisfare le richieste delle controparti istituzionali e ottenere un profitto. La Banca opera in qualità di prestatario, prendendo in prestito i titoli dai propri clienti, e li utilizza per operazioni di pronti contro termine passivi e operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro con clientela retail ed istituzionale interessata al possesso temporaneo dei titoli. A fronte delle operazioni di prestito titoli garantite da altri titoli, che non trovano rappresentazione nelle passività o negli impegni di bilancio, la Banca ha costituito in garanzia emissioni obbligazionarie di UniCredit, appartenenti alla categoria "Finanziamenti e Crediti"; depositate in un dossier dedicato presso la banca depositaria per un ammontare superiore ai titoli presi in prestito dai clienti, con lo scopo di fornire una garanzia in monte.

Il valore nominale dei titoli sottostanti tali operazioni non iscritti nell'attivo ammonta complessivamente a 1.021.621 migliaia di euro, così dettagliato:

Tipologia titoli (valore nominale al 30 giugno 2016)
Ceduti in pronti contro
Titoli ricevuti in prestito da: Ceduti termine passivi Altre finalità
Banche - - -
Società finanziarie - 6.058 -
Assicurazioni - - -
Imprese non finanziarie - 5.114 -
Altri soggetti 576 998.789 84
Totale valore nominale 576 1.009.961 84

(Importi in migliaia)

Tipologia titoli (fair value al 30 giugno 2016)
Ceduti in pronti contro
Titoli ricevuti in prestito da: Ceduti
termine passivi
Banche - - -
Società finanziarie - 6.322 -
Assicurazioni - - -
Imprese non finanziarie - 5.969 -
Altri soggetti 13 1.331.768 462
Totale fair value 13 1.344.059 462

PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

SEZIONE 1 – GLI INTERESSI – Voce 10 e 20

1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

1
9.999
-
98.342
14.079
-
3.669
-
126.090

(Importi in migliaia)

Gli interessi maturati sulle attività deteriorate, relative esclusivamente alla voce Crediti verso clientela, ammontano a 163 migliaia di euro (313 migliaia di euro al 30 giugno 2015).

1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre operazioni Totale
30-giu-16
Totale
30-giu-15
1. Debiti verso banche centrali - - - - -
2. Debiti verso banche 1.368 - - 1.368 (248)
3. Debiti verso clientela (4.202) - - (4.202) (9.387)
4. Titoli in circolazione - - - - (711)
5. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -
6. Passività finanziarie valutate al fair value - - - - -
7. Altre passività e fondi - - - - -
8. Derivati di copertura - - - - -
Totale interessi passivi (2.834) - - (2.834) (10.346)

SEZIONE 2 – LE COMMISSIONI – Voci 40 e 50

2.1 Commissioni attive: composizione

Tipologia servizi/Valori Totale 30-giu-16 Totale 30-giu-15
(a) garanzie rilasciate 34 32
(b) derivati su crediti - -
(c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 213.402 228.953
1. negoziazione di strumenti finanziari 39.727 44.550
2. negoziazione di valute - -
3. gestioni di portafogli - -
3.1. individuali - -
3.2. collettive - -
4. custodia e amministrazione di titoli 211 134
5. banca depositaria - -
6. collocamento di titoli 7.073 18.076
7. attività di ricezione e trasmissione ordini 5.691 6.997
8. attività di consulenza 15.293 13.223
8.1. in materia di investimenti 15.293 13.223
8.2. in materia di struttura finanziaria - -
9. distribuzione di servizi di terzi: 145.407 145.973
9.1. gestioni di portafogli 122.484 126.903
9.1.1 individuali 30 36
9.1.2 collettive 122.454 126.867
di cui commissioni di mantenimento di quote di fondi
comuni di investimento 121.331 125.873
9.2. prodotti assicurativi 22.917 19.061
9.3. altri prodotti 6 9
(d) servizi di incasso e pagamento 9.991 13.974
(e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione - -
(f ) servizi per operazioni di factoring - -
(g) esercizio di esattorie e ricevitorie - -
(h) attività di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione - -
(i) tenuta e gestione dei conti correnti 2.456 2.542
(j) altri servizi 2.778 2.358
(k) operazioni di prestito titoli 1.565 2.365
Totale 230.226 250.224

(Importi in migliaia)

Come precisato nella Parte A – Politiche contabili delle presenti Note illustrative, a partire dal 1° gennaio 2016, nell'ambito delle operazioni di prestito titoli con garanzia rappresentata da contante, la componente reddituale relativa al servizio prestato (ricevuto) per la messa a disposizione del titolo è stata contabilizzata nelle commissioni attive (passive), mentre in precedenza veniva rilevata negli interessi attivi (passivi). Per omogeneità di confronto sono stati riesposti i dati corrispondenti relativi al semestre precedente presentati a fini comparativi (commissioni attive per 2.365 migliaia di euro e commissioni passive per 5 migliaia di euro al 30 giugno 2015).

2.3 Commissioni passive: composizione

Servizi/Valori
Servizi/Valori Totale 30-giu-16 Totale 30-giu-15
(a) garanzie ricevute - -
(b) derivati su crediti - -
(c) servizi di gestione e intermediazione: (101.827) (113.634)
1. negoziazione di strumenti finanziari (4.111) (4.122)
2. negoziazione di valute - (103)
3. gestioni di portafogli: - -
3.1 proprie - -
3.2 delegate a terzi - -
4. custodia e amministrazione di titoli (1.959) (2.284)
5. collocamento di strumenti finanziari - -
6. offerta fuori sede di titoli, prodotti e servizi (95.757) (107.125)
(d) servizi di incasso e pagamento (9.571) (8.409)
(e) altri servizi (119) (150)
(f) operazioni di prestito titoli (888) (1.042)
Totale (112.405) (123.235)

(Importi in migliaia)

SEZIONE 3 – Dividendi e proventi simili – Voce 70

3.1 Dividendi e proventi simili: composizione

Voci/Proventi Totale 30-giu-16 Totale 30-giu-15
Dividendi Proventi da
quote di O.I.C.R.
Dividendi Proventi da
quote di O.I.C.R.
A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 9 - 2 -
B. Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - -
C. Attività finanziarie valutate al fair value - - - -
D. Partecipazioni - X - X
Totale 9 - 2 -

SEZIONE 4 – Il risultato netto dell'attività di negoziazione – Voce 80

4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione

Al 30 giugno 2016

Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze
(A)
Utili da
negoziazione (B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
negoziazione (D)
Risultato netto
[(A+B)-(C+D)]
1. Attività finanziarie di negoziazione 13 59.618 (5) (53.904) 5.722
1.1 Titoli di debito - 21 - (4) 17
1.2 Titoli di capitale 13 58.080 (5) (52.573) 5.515
1.3 Quote di O.I.C.R. - 1.517 - (1.327) 190
1.4 Finanziamenti - - - - -
1.5 Altre - - - - -
2. Passività finanziarie di negoziazione - 115 (2) (14) 99
2.1 Titoli di debito - - - - -
2.2 Debiti - - - - -
2.3 Altre - 115 (2) (14) 99
3. Altre attività e passività finanziarie:
differenze di cambio X X X X 1.872
4.Strumenti derivati 7.104 35.258 (6.868) (21.813) 18.776
4.1 Derivati finanziari: 7.104 35.258 (6.868) (21.813) 18.776
- Su titoli di debito e tassi di interesse 177 767 (171) (479) 294
- Su titoli di capitale e indici azionari 6.927 31.996 (6.697) (20.258) 11.968
- Su valute e oro X X X X 5.095
- Altri - 2.495 - (1.076) 1.419
4.2 Derivati su crediti - - - - -
Totale 7.117 94.991 (6.875) (75.731) 26.469

(Importi in migliaia)

Al 30 giugno 2015

Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze
(A)
Utili da
negoziazione (B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
negoziazione (D)
Risultato netto
[(A+B)-(C+D)]
1. Attività finanziarie di negoziazione 1 57.392 (1) (52.667) 4.725
1.1 Titoli di debito - 26 (1) (21) 4
1.2 Titoli di capitale 1 57.353 - (52.646) 4.708
1.3 Quote di O.I.C.R. - 13 - - 13
1.4 Finanziamenti - - - - -
1.5 Altre - - - - -
2. Passività finanziarie di negoziazione 11 - - (5) 6
2.1 Titoli di debito - - - - -
2.2 Debiti - - - - -
2.3 Altre 11 - - (5) 6
3. Altre attività e passività finanziarie:
differenze di cambio X X X X 6.545
4.Strumenti derivati 3.874 22.408 (3.897) (14.476) 17.023
4.1 Derivati finanziari: 3.874 22.408 (3.897) (14.476) 17.023
- Su titoli di debito e tassi di interesse 14 699 (19) (444) 250
- Su titoli di capitale e indici azionari 3.860 20.981 (3.878) (13.717) 7.246
- Su valute e oro X X X X 9.114
- Altri - 728 - (315) 413
4.2 Derivati su crediti - - - - -
Totale 3.886 79.800 (3.898) (67.148) 28.299

SEZIONE 5 – Il risultato netto dell'attività di copertura – Voce 90

5.1 Risultato netto dell'attività di copertura: composizione

Componenti reddituali/Valori Totale 30-giu-16 Totale 30-giu-15
A. Proventi relativi a:
A.1 Derivati di copertura del (fair value) 21.814 7.690
A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) 92 22.180
A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) - 211
A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - -
A.5 Attività e passività in valuta - -
Totale proventi dell'attività di copertura (A) 21.906 30.081
B. Oneri relativi a:
B.1 Derivati di copertura del (fair value) (6.093) (22.625)
B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) (12.705) (2.619)
B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) (3.042) (5.064)
B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - -
B.5 Attività e passività in valuta - -
Totale oneri dell'attività di copertura (B) (21.840) (30.308)
C. Risultato netto dell'attività di copertura (A-B) 66 (227)

(Importi in migliaia)

SEZIONE 6 – Utili (Perdite) da cessione/riacquisto – Voce 100

6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

Totale 30-giu-16 Totale 30-giu-15
Voci/Componenti reddituali Utili Perdite Risultato
netto
Utili Perdite Risultato
netto
Attività finanziarie
1. Crediti verso banche - - - - - -
2. Crediti verso clientela - - - - - -
3. Attività finanziarie
disponibili per la vendita 20.382 - 20.382 - - -
3.1 Titoli di debito 5.038 - 5.038 - - -
3.2 Titoli di capitale 15.344 - 15.344 - - -
3.3 Quote di O.I.C.R. - - - - - -
3.4 Finanziamenti - - - - - -
4. Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza - - - - - -
Totale attività 20.382 - 20.382 - - -
Passività finanziarie
1. Debiti verso banche - - - - - -
2. Debiti verso clientela - - - - - -
3. Titoli in circolazione - - - - - -
Totale passività - - - - - -

(Importi in migliaia)

Gli utili da cessione di titoli di debito, pari a 5.038 migliaia di euro, sono relativi alla vendita di titoli di stato, realizzata in un'ottica di mitigazione dell'esposizione al rischio tasso ed ottimizzazione della profittabilità. Gli utili da cessione di titoli capitale, pari a 15.344 migliaia di euro, sono relativi alla vendita della partecipazione in Visa Europe Limited. Per maggiori dettagli si rimanda alla Relazione intermedia sulla gestione.

SEZIONE 8 – Le rettifiche/riprese di valore netto per deterioramento – Voce 130

Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2)
Operazioni/Componenti reddituali Specifiche Specifiche Di portafoglio Totale Totale
Cancellazioni Altre Di portafoglio A B A B 30-giu-16 30-giu-15
A. Crediti verso banche - - - - - - - - -
- Finanziamenti - - - - - - - - -
- Titoli di debito - - - - - - - - -
B. Crediti verso clientela (34) (2.936) (754) 204 625 - 88 (2.807) (2.697)
Crediti deteriorati acquistati - - - - - - -
- Finanziamenti - - X - - - X - -
- Titoli di debito - - X - - - X - -
Altri crediti (34) (2.936) (754) 204 625 - 88 (2.807) (2.697)
- Finanziamenti (34) (2.936) (754) 204 625 - 88 (2.807) (2.697)
- Titoli di debito - - - - - - - - -
C. Totale (34) (2.936) (754) 204 625 - 88 (2.807) (2.697)
(Importi in migliaia)

8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione

Legenda

A = Da interessi B = Altre riprese

8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione Nessun dato da segnalare.

8.3 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione Nessun dato da segnalare.

8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione

Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2)
Operazioni/Componenti reddituali Specifiche Specifiche Di portafoglio Totale Totale
30-
Cancellazioni Altre Di portafoglio A B A B 30-giu-16 giu-15
A. Garanzie rilasciate - - - - 696 - - 696 -
B. Derivati su crediti - - - - - - - - -
C. Impegni ad erogare fondi - - - - - - - - -
D. Altre operazioni - - - - 6 - - 6 4
E. Totale - - - - 702 - - 702 4

(Importi in migliaia)

Legenda

A = Da interessi

B = Altre riprese

La ripresa di valore su garanzie rilasciate, pari a 696 migliaia euro, è stata registrata in conseguenza della riduzione dell'impegno residuo relativo all'intervento a favore di Banca Tercas, in quanto il Consiglio del FITD ha deliberato la riduzione dell'impegno complessivo da 65 milioni di euro a 30 milioni di euro (quota della Banca pari a 720 migliaia di euro).

SEZIONE 9 – Le spese amministrative – Voce 150

9.1 Spese per il personale: composizione

Tipologia di spese/Valori Totale 30-giu-16 Totale 30-giu-15
1) Personale dipendente (37.274) (36.661)
a) salari e stipendi (24.920) (23.793)
b) oneri sociali (6.657) (6.531)
c) indennità di fine rapporto (437) (489)
d) spese previdenziali - -
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale (53) (51)
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili:
- a contribuzione definita - -
- a benefici definiti - -
g) versamenti ai fondi di previdenza complementari esterni:
- a contribuzione definita (1.441) (1.466)
- a benefici definiti - -
h) costi derivanti da accordi di pagamento
basati su propri strumenti patrimoniali (1.790) (2.509)
i) altri benefici a favore di dipendenti (1.976) (1.822)
2) Altro personale in attività (79) (71)
3) Amministratori e sindaci (491) (500)
4) Personale collocato a riposo - -
5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende 186 99
6) Rimborsi di spese per dipendenti distaccati presso la società (65) (49)
Totale (37.723) (37.182)

(Importi in migliaia)

Nella voce 1 h) Personale dipendente: costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali sono stati ricondotti i costi sostenuti dalla Banca in relazione agli accordi di pagamento basati su strumenti finanziari emessi dalla Banca e su strumenti finanziari emessi da UniCredit a favore dei dipendenti.

9.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti: costi e ricavi

Nessun dato da segnalare.

9.4 Altri benefici a favore dei dipendenti

Tipologia di spese / Valori Totale 30-giu-16 Totale 30-giu-15
Incentivi all'esodo (21) (1)
Piano medico (467) (490)
Buoni pasto (463) (449)
Altri (1.025) (882)
Totale (1.976) (1.822)

9.5 Altre spese amministrative: composizione

Totale 30-giu-16 Totale 30-giu-15
1) IMPOSTE INDIRETTE E TASSE (44.898) (45.180)
2) COSTI E SPESE DIVERSE
A) Spese di pubblicità - Marketing e comunicazione (12.101) (12.741)
Comunicazioni su mass media (8.635) (9.608)
Marketing e promozioni (3.305) (2.989)
Sponsorizzazioni (137) (125)
Convention e comunicazione interna (24) (19)
B) Spese relative al rischio creditizio (741) (803)
Spese recupero crediti (348) (400)
Informazioni commerciali e visure (393) (403)
C) Spese indirette relative al personale (13.756) (17.127)
Formazione del personale (136) (106)
Noleggio auto e altre spese personale (22) (21)
Spese promotori finanziari (13.249) (16.722)
Spese di viaggio (312) (246)
Fitti passivi per immobili ad uso del personale (37) (32)
D) Spese relative all'ICT (14.742) (14.111)
Spese hardware - affitto e manutenzione (1.347) (1.645)
Spese software - affitto e manutenzione (3.360) (3.255)
Sistemi di comunicazione ICT (2.047) (1.600)
Service ICT: personale esterno (3.371) (3.221)
Infoprovider finanziari (4.617) (4.390)
E) Consulenze e servizi professionali (1.628) (1.575)
Consulenza relativa ad attività ordinarie (696) (375)
Consulenze per strategia, evoluzione del business e
ottimizzazione organizzativa (51) (150)
Cause legali (881) (1.050)
F) Spese relative agli immobili (9.662) (10.113)
Service area immobiliare (400) (345)
Manutenzione mobili, macchine, impianti (118) (124)
Manutenzione locali (795) (550)
Fitti passivi per locazione immobili (7.008) (7.770)
Pulizia locali (253) (269)
Utenze (1.088) (1.055)
G) Altre spese di funzionamento (18.434) (17.279)
Servizi di sicurezza e sorveglianza (204) (210)
Contazione e trasporto valori - (1)
Spese postali e trasporto documenti (1.750) (1.392)
Servizi amministrativi e logistici (7.941) (7.510)
Assicurazioni (1.790) (1.814)
Stampati e cancelleria (267) (270)
Diritti, quote e contributi ad associazioni (5.784) (5.796)
Altre spese amministrative (698) (286)
H) Contributo ex-ante al Fondo di Risoluzione Unico e FITD - (3.000)
Totale (115.962) (121.929)

SEZIONE 10 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 160

10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione

Totale 30-giu-16 Totale 30-giu-15
Accantonamenti Riattribuzioni Totale Accantonamenti Riattribuzioni Totale
Controversie legali (3.845) 3.805 (40) (4.837) 4.840 3
Fondo indennità suppletiva clientela (2.482) - (2.482) (2.178) - (2.178)
Altri fondi rischi ed oneri (2.834) 2.106 (728) (21) 1.267 1.246
Totale (9.161) 5.911 (3.250) (7.036) 6.107 (929)

(Importi in migliaia)

SEZIONE 11 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 170

11.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione

Attività/Componente reddituale Ammortamento
(a)
Rettifiche di valore
per deterioramento (b)
Riprese di valore
(c)
Risultato netto
30-giu-16 (a+b-c)
Risultato netto
30-giu-15
A. Attività materiali
A.1 Di proprietà (2.089) (1) - (2.090) (1.736)
- Ad uso funzionale (2.033) (1) - (2.034) (1.680)
- Per investimento (56) - - (56) (56)
A.2 Acquisite in leasing finanziario - - - -
- Ad uso funzionale - - - - -
- Per investimento - - - - -
Totale (2.089) (1) - (2.090) (1.736)

(Importi in migliaia)

SEZIONE 12 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 180

12.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione

Attività/Componente reddituale Ammortamento
(a)
Rettifiche di valore
per deterioramento (b)
Riprese di valore
(c)
Risultato netto
30-giu-16 (a+b-c)
Risultato netto
30-giu-15
A. Attività immateriali
A.1 Di proprietà (2.519) - - (2.519) (2.454)
- Generate internamente all'azienda - - - - -
- Altre (2.519) - - (2.519) (2.454)
A.2 Acquisite in leasing finanziario
Totale (2.519) - - (2.519) (2.454)

(Importi in migliaia)

Le rettifiche di valore su attività immateriali sono relative al software, ammortizzato in tre anni, e agli oneri sostenuti per la realizzazione del sito internet Fineco, ammortizzati in 5 anni.

SEZIONE 13 – Gli altri oneri e proventi di gestione – Voce 190

13.1 Altri oneri di gestione: composizione

Tipologia/Valori Totale 30-giu-16 Totale 30-giu-15
Rimborsi e abbuoni (96) (46)
Penali, ammende e sentenze sfavorevoli (355) (3.719)
Migliorie e spese incrementative sostenute su immobili di terzi (1.753) (1.606)
Migliorie e spese incrementative sostenute su immobili del gruppo (9) (1)
Insussistenze di attività (367) (416)
Altri oneri di gestione (6.007) (67)
Totale (8.587) (5.855)

(Importi in migliaia)

Le insussistenze di attività comprendono i costi sostenuti per frodi con carte di credito per un importo pari a 348 migliaia di euro (407 migliaia di euro al 30 giugno 2015).

Gli Altri oneri di gestione comprendono l'onere sostenuto per l'intervento a favore di Banca Tercas, pari a 5.950 migliaia di euro. Come precisato nella Parte A – Politiche contabili delle presenti Note illustrative, a cui si rimanda per maggiori dettagli, nel corso del primo semestre 2016 Banca Tercas ha proceduto a restituire al FITD il contributo a suo tempo ricevuto. Tali somme sono quindi state accreditate alle banche aderenti al FITD a titolo di restituzione dell'intervento operato nel 2014 e contabilizzate negli Altri proventi di gestione e immediatamente dopo addebitate alle banche aderenti allo Schema Volontario e contabilizzate negli Altri oneri di gestione.

13.2 Altri proventi di gestione: composizione

Tipologia/Valori Totale 30-giu-16 Totale 30-giu-15
Recupero di spese: 42.337 42.388
- recupero spese accessorie - altre 229 158
- recuperi di imposta 42.108 42.230
Fitti attivi da investimenti immobiliari 116 116
Altri proventi dell'esercizio corrente 7.467 1.043
Totale 49.920 43.547

(Importi in migliaia)

Gli Altri proventi dell'esercizio corrente comprendono la restituzione dell'intervento a favore di Banca Tercas operato nel 2014, pari a 5.925 migliaia di euro, sopra descritto.

SEZIONE 18 – Le imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente – Voce 260

18.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione

Componenti reddituali/Valori Totale 30-giu-16 Totale 30-giu-15
1.
Imposte correnti (-)
(52.110) (42.917)
2.
Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-)
6.518 -
3.
Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+)
- -
3.bis Riduzione delle imposte corrente dell'esercizio per crediti
d'imposta di cui alla legge n. 214/2011 (+) - -
4.
Variazione delle imposte anticipate (+/-)
(2.291) (4.327)
5.
Variazione delle imposte differite (+/-)
(216) (627)
6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+/-4+/-5) (48.099) (47.871)

(Importi in migliaia)

SEZIONE 20 – Altre informazioni

1.1 Denominazione Capogruppo

UniCredit S.p.A.

Iscrizione al Registro delle Imprese di Roma

Iscritta all'Albo delle Banche Capogruppo del Gruppo Bancario UniCredit - Albo dei Gruppi Bancari cod. 2008.1

1.2 Sede Capogruppo

Sede Sociale: Roma, via A. Specchi, 16 -

Direzione Generale: Milano, Piazza Gae Aulenti

1.3 I principali dati reddituali, patrimoniali e di struttura della Capogruppo

La Banca è soggetta alla direzione e coordinamento di UniCredit S.p.A. pertanto, ai sensi dell'art. 2497 bis comma 4 del Codice Civile, si riportano i dati essenziali dell'ultimo bilancio approvato della stessa.

UniCredit S.p.A. – Stato patrimoniale riclassificato al 31 dicembre 2015

ATTIVO 31-dic-15
Cassa e disponibilità liquide 2.460
Attività finanziarie di negoziazione 13.721
Crediti verso banche 22.062
Crediti verso clientela 215.175
Investimenti finanziari 112.362
Coperture 8.714
Attività materiali 2.405
Avviamenti -
Altre attività immateriali 6
Attività fiscali 12.554
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 238
Altre attività 4.675
Totale dell'attivo 394.372
(Importi in milioni)
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 31-dic-15
Debiti verso banche 37.466
Raccolta da clientela e titoli 278.885
Passività finanziarie di negoziazione 10.672
Passività finanziarie valutate al fair value -
Coperture 9.669
Fondi per rischi ed oneri 2.601
Passività fiscali 152
Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione -
Altre passività 8.402
Patrimonio 46.525
- capitale e riserve
- riserve da valutazione (attività disponibili per la vendita - copertura dei flussi finanziari - su
47.151
piani a benefici definiti) 815
- utile (perdita) netto (1.441)
Totale del passivo e del patrimonio netto 394.372

(Importi in milioni)

Unicredit S.p.A. – Conto economico riclassificato esercizio 2015

31-dic-15
Interessi netti
Dividendi e altri proventi su partecipazioni
Commissioni nette
Risultato negoziazione, coperture e fair value
Saldo altri proventi/oneri
4.035
1.476
3.868
446
(86)
MARGINE D'INTERMEDIAZIONE 9.739
Spese per il personale
Altre spese amministrative
Recuperi di spesa
Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali
(3.273)
(2.817)
598
(128)
Costi operativi (5.620)
RISULTATO LORDO DI GESTIONE 4.119
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni (2.667)
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 1.452
Accantonamenti per rischi ed oneri
Oneri di integrazione
Profitti netti da investimenti
(622)
(537)
(2.008)
UTILE (PERDITA) LORDO
DELL'OPERATIVITA' CORRENTE
(1.715)
Imposte sul reddito dell'esercizio
Rettifiche di valore su avviamenti
274
-
UTILE NETTO (1.441)

(Importi in milioni)

SEZIONE 21 – Utile per azione

21.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito

L'utile base per azione è stato calcolato dividendo l'utile netto per la media delle azioni ordinarie in circolazione nel corso del primo semestre 2016.

1-gen-2016 / 30-giu-2016 1-gen-2015 / 30-giu-2015
Utile netto del periodo (migliaia di euro) 117.782 93.704
Numero medio delle azioni in circolazione 605.329.747 606.475.450
Numero medio delle azioni in circolazione (comprese
potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo) 608.564.622 610.224.010
Utile per azione base 0,19 0,15
Utile per azione diluito 0,19 0,15

21.2 Altre informazioni

Nessun dato da segnalare.

PARTE E – INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA

Premessa

Al fine di garantire una efficace ed efficiente gestione dei rischi assunti, il processo di Risk Management è strutturato in coerenza con le scelte organizzative effettuate dal Gruppo e con quanto previsto dalle Istruzioni di Vigilanza per le Banche in materia di sistema dei controlli interni.

Il presidio ed il controllo dei rischi sono assicurati dalla funzione Risk Management della Banca in collaborazione con l'omologa funzione di Capogruppo che esercita il proprio ruolo di indirizzo, coordinamento e controllo dei rischi in ottica di Gruppo. Il modello organizzativo prevede uno specifico punto di riferimento per l'Italia nella funzione "CRO Italy" della Capogruppo, cui sono assegnate le responsabilità relative ai rischi di credito, rischi operativi e rischi reputazionali del perimetro Italia, nonché del coordinamento manageriale delle funzioni di Risk Management presso le Entità italiane del Gruppo, tra cui FinecoBank.

A FinecoBank è affidata la responsabilità dei presidi di primo e di secondo livello, con particolare riferimento alla verifica che il livello dei rischi, individualmente assunti, sia compatibile con le indicazioni della Capogruppo, con la dotazione patrimoniale e le regole di vigilanza prudenziale.

Come ausilio alla lettura, al termine di questo capitolo è riportato un glossario esplicativo dei termini utilizzati.

Struttura organizzativa

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank ("Consiglio") è deputato a stabilire gli indirizzi strategici e le linee guida delle impostazioni organizzative ed operative, sovrintendendo e controllando la puntuale esecuzione delle medesime all'interno dei profili di rischio assegnati. È compito del Consiglio promuovere una cultura aziendale che valorizzi la funzione di controllo, nel rispetto delle indicazioni e dei principi contenuti nelle Istruzioni di Vigilanza, definire ed approvare le modalità attraverso cui i rischi siano rilevati e valutati ed approvare gli orientamenti strategici e le politiche di gestione del rischio. Il Consiglio, inoltre, verifica che l'assetto dei controlli interni sia coerente con la propensione al rischio stabilita ed approva le politiche per il governo dei rischi.

All'Amministratore Delegato e Direttore Generale sono conferiti dal Consiglio specifici poteri in tutti i settori dell'attività della Banca. Tali poteri sono da esercitarsi nel rispetto della normativa di riferimento ed entro i limiti delle direttive della Capogruppo e delle strategie, indirizzi, massimali, modalità di assunzione dei rischi e con le modalità operative disciplinate dalle informative di riferimento. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale predispone le misure necessarie ad assicurare l'istituzione ed il mantenimento di un Sistema di Controllo Interno efficiente ed efficace.

La Direzione CRO, in linea con le indicazioni e le linee guida della Capogruppo, è responsabile delle attività di credit operations e dell'attività di Risk Management. L'informativa, a diversi livelli, è fornita agli Organi Strategici (Amministratore Delegato e Direttore Generale, Consiglio di Amministrazione, Comitato Audit e Parti Correlate e Comitato Rischi). In relazione alle indicazioni del Secondo Pilastro di Basilea, sono inoltre oggetto di controllo e di reporting i rischi reputazionali, di business e, in collaborazione con il CFO, i rischi di liquidità.

Il CRO ed il CFO, hanno la responsabilità di proporre ed adattare il Risk Appetite Framework di Gruppo alla realtà di FinecoBank e di definire, in coerenza con le strategie e gli obiettivi aziendali, gli indirizzi e le politiche in materia di gestione dei rischi, coordinandone e verificandone l'attuazione da parte delle unità preposte, anche nei diversi ambiti societari.

Il CRO Department assicura il presidio del profilo di rischio complessivo della Banca monitorando le esposizioni delle diverse tipologie di rischio, coerentemente con le metodologie definite dalla Capogruppo.

La Unit Risk Management è deputata a prevenire e monitorare i rischi della Banca nelle sue diverse componenti. In particolare il Risk Management effettua un controllo dei rischi di credito, di mercato ed operativi ai quali la Banca è esposta. L'attività del Risk Management comporta altresì il monitoraggio dei rischi di business, reputazionale e di liquidità. La Unit Risk Management supporta il CRO nelle attività di monitoraggio e di informativa agli Organi Strategici.

In considerazione della complessità dell'attività svolta dalla Banca e della significatività dei rischi connessi, il Consiglio della Banca ha ritenuto opportuno costituire il Comitato Audit e Parti Correlate, per il controllo interno, costituito da membri non esecutivi dello stesso Board e con il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

La struttura di governance aziendale in tema di rischi prevede l'istituzione del Comitato Rischi che definisce le strategie per la mitigazione e la valutazione di ogni tipologia di rischio, nell'ambito delle direttive impartite dalla Capogruppo, approva e valida le procedure interne ed i manuali operativi in materia di rischi.

Infine, la partecipazione al Comitato Prodotti del CRO e del Responsabile del Risk Management permette di presidiare i rischi collegati alle nuove attività di business nonché creare e diffondere la cultura del rischio nelle diverse aree funzionali della Banca.

Sezione 1 – Rischio di credito

Informazioni di natura qualitativa

1. Aspetti generali

Obiettivo della Banca è quello di fornire un'adeguata gamma di prodotti che possa soddisfare e fidelizzare la clientela mediante una offerta competitiva e completa. Lo sviluppo dei prodotti e l'offerta si conciliano con il mantenimento della qualità del portafoglio e, comunque, con adeguati processi che consentano di monitorare la redditività.

Gli impieghi si sviluppano sia con nuovi prodotti, o con la declinazione di quelli esistenti, sia presidiando le quote di mercato raggiunte. I fattori che generano il rischio di credito sono determinati da politiche di accettazione e di valutazione del merito creditizio che sono sempre adeguatamente correlate al rapporto rischio/rendimento del prodotto nonché in linea con la Propensione al Rischio (Risk Appetite) stabilita dal Consiglio di Amministrazione.

La qualità del portafoglio, costantemente monitorata e supportata da strumenti di mitigazione del rischio, è presidiata con modelli di scoring che contribuiscono alla valutazione in erogazione rendendola omogenea e controllata. Il monitoraggio del portafoglio e la sua segmentazione per prodotto e anzianità consentono, oltre ad un adeguato controllo sui livelli di rischiosità, la comprensione delle migliori strategie in erogazione. L'individuazione di eventuali aree di maggior rischio consentono interventi sia sui sistemi automatizzati di valutazione sia sulle normative di erogazione, con la possibilità di agire, in via preventiva, per la limitazione del rischio di credito.

Nel corso del primo semestre del 2016 l'attività creditizia ha continuato ad essere concentrata nella concessione di linee di fido, in massima parte garantite da asset, nella emissione di carte di credito a saldo a favore della clientela correntista e nella erogazione di prestiti personali.

Nel corso del primo semestre lo stock dei crediti erogati alla clientela ordinaria mostra un incremento in seguito all'aumento della concessione di linee di fido dei prodotti "Fido con Mandato a Vendere" e "Fido con Pegno" su amministrato e Sicav: il cliente può ottenere una linea di credito rapportata all'entità dei titoli di sua proprietà. L'offerta ha l'obiettivo di soddisfare esigenze di liquidità della clientela affluent evitando disinvestimenti. Lo stock dei crediti è inoltre aumentato in seguito alle maggiori erogazioni di prestiti personali dettate dalla maggior visibilità del prodotto sul sito web, dalle campagne promozionali e dal nuovo processo di approvazione istantanea del prestito.

Le scelte di investimento della liquidità aziendale sono guidate da un approccio prudente volto al contenimento dei rischi di credito e prevedono principalmente depositi con UniCredit, la sottoscrizione di emissioni obbligazionarie della stessa e l'acquisto di titoli di Stato. Al 30 giugno 2016 il portafoglio di titoli di Stato della Banca è costituito da 1.000 milioni di euro nominali di titoli di Stato spagnoli, 1.643 milioni di euro nominali di titoli di stato Italiani e 10 milioni di euro nominali di titoli di Stato Francese.

La Banca ha inoltre emanato ed approvato la policy "Rischio emittente negli strumenti obbligazionari – Contingency Plan" volta a definire principi e regole per un'efficiente e completa valutazione, controllo e limitazione del rischio emittente associato agli strumenti obbligazionari presenti nel portafoglio bancario di FinecoBank. Come stabilito nella policy, il Risk Management della Banca monitora una serie di indicatori per analizzare l'esposizione al rischio emittente nel portafoglio della Banca; attraverso la loro analisi è possibile individuare il sorgere di situazioni anomale e valutare la necessità di intraprendere azioni correttive, per fronteggiare un deterioramento della posizione del portafoglio.

2. Politiche di gestione del rischio di credito

2.1 Aspetti organizzativi

Il processo creditizio è articolato nelle seguenti fasi:

  • valutazione del merito creditizio;
  • concessione/erogazione del credito;
  • controllo andamentale dei crediti;
  • gestione dei crediti deteriorati;
  • misurazione e controllo dei rischi.

La valutazione del merito creditizio diretta all'accertamento delle capacità di rimborso dei richiedenti è effettuata da apposite Unità Operative centralizzate e specializzate per le diverse linee di prodotto erogate alla clientela (prestiti personali, carte di credito, linee di fido). Gli uffici incaricati provvedono alla ricezione della richiesta, alla valutazione della attendibilità della documentazione, alla valutazione della situazione patrimoniale e reddituale, alla raccolta di informazioni anche mediante consultazione di dati pubblici, banche dati private e dati di sistema quali le informazioni rivenienti dalla centrale dei rischi di Banca d'Italia e dalla anagrafe di Gruppo.

Per la concessione dei crediti oltre, naturalmente, alla valutazione di merito creditizio, i servizi dedicati valutano la compatibilità delle richieste della clientela rispetto alla loro situazione globale; considerano le dimensioni della richiesta e, se del caso, concordano con il Cliente una nuova richiesta; valutano eventuali garanzie, le perfezionano, le collegano alle linee di credito e le conservano in modo adeguato ed in linea con gli appositi processi. Da ultimo, i soggetti delegati deliberano o respingono le richieste sulla base dei poteri conferiti o inviano le richieste al deliberante superiore.

Il controllo andamentale dei crediti è finalizzato, per le linee di fido concesse, a verificare la persistenza delle condizioni economiche del Cliente e del garante che hanno determinato la delibera. Tale verifica può essere supportata dalla raccolta di dati aggiornati e di informazioni di sistema e talvolta di banche dati private. Il controllo si svolge secondo processi stabiliti e con cadenza temporale costante con variazioni operative sulla base dell'importo della linea concessa.

In linea con i principi generali previsti dall'Organo di Vigilanza si provvede alla classificazione dei crediti sulla base del livello di deterioramento che può essere stabilito secondo criteri qualitativi o quantitativi.

La gestione dei crediti deteriorati è diretta ad assumere tutte le iniziative necessarie per ricondurre i crediti alla normalità o al recupero degli stessi in presenza di situazioni che impediscano il prosieguo del rapporto. Tutta l'attività è definita da appositi processi diversificati per forma tecnica, importo, persistenza dello sconfino o per la presenza di asset finanziari del Cliente eventualmente offerti a garanzia. L'attività di credit collection è svolta sia mediante forme di sollecito svolte direttamente da Finecobank sia mediante forme di sollecito e di esazione svolte con il supporto di società esterne specializzate ed autorizzate.

Da ultimo, l'attività di gestione è anche finalizzata alla previsione di perdita su base analitica che è costantemente aggiornata sulla base dell'evoluzione delle azioni di recupero o in base ad informazioni raccolte nel corso delle azioni stesse.

La misurazione ed il controllo dei rischi creditizi avviene in fase di valutazione con il supporto di strumenti di scoring che analizzano i profili socio-demografici dei clienti effettuando una valutazione delle singole controparti su base statistica ed integrando tale valutazione da un lato con il supporto dei credit bureau per la migliore conoscenza di dati pubblici e privati, e dall'altro con le informazioni di sistema rivenienti dalla centrale rischi di Banca d'Italia. Il controllo avviene, inoltre, con la sistematica valutazione delle performaces del portafoglio crediti al fine, da un lato, di

valutare le perdite attese e, dall'altro di intervenire sulle politiche di concessione qualora fosse necessario.

2.1.1 Fattori che generano il rischio di credito

Nello svolgimento della propria attività creditizia FinecoBank è esposta al rischio che i crediti possano, a causa del deteriorarsi delle condizioni finanziarie dell'obbligato, non essere onorati alla scadenza e debbano pertanto essere svalutati in tutto o in parte. Tale rischio è sempre inerente all'attività tradizionale di erogazione del credito, a prescindere dalla forma tecnica in cui si estrinseca. Le principali cause d'inadempienza sono riconducibili al venir meno dell'autonoma capacità del prenditore di assicurare il rimborso del debito.

Oltre alle attività di concessione ed erogazione del credito, FinecoBank è esposta all'ulteriore rischio di controparte per tutta le attività di regolamento e di pre-regolamento con le controparti istituzionali e bancarie necessarie per lo svolgimento del business. Si definisce infatti come rischio di controparte il rischio che la controparte di una delle transazioni risulti inadempiente prima del regolamento definitivo dei flussi finanziari della transazione stessa. Le controparti di tali transazioni potrebbero risultare inadempienti a causa di insolvenza, eventi politici ed economici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni.

Altre operazioni che comportano rischio di controparte sono:

  • sottoscrizione di contratti derivati;
  • compravendite di titoli, "futures", valute;
  • detenzione di titoli di terzi.

Generano inoltre "Rischio di Credito Non Tradizionale" le operazioni che offrono una leva finanziaria per l'acquisto o la vendita di strumenti equity (marginazione). Tali operazioni, anche in presenza di stop loss automatici effettuati all'interno dei margini, possono generare rischio di credito in mancanza di liquidità del titolo sottostante (ad esempio, in caso di eventi traumatici che pregiudichino il normale funzionamento dei mercati, c.d. eventi di disruption) e/o margine non sufficiente. Per prevenire tali eventi sono periodicamente sviluppate analisi di scenario.

FinecoBank controlla e gestisce lo specifico rischio di ciascuna controparte ed il rischio complessivo del portafoglio crediti attraverso processi, strutture e regole volte ad indirizzare, controllare e standardizzare la valutazione e la gestione di tale rischio, in linea con i principi e le best practices di Gruppo ed in grado di dispiegare la loro efficacia in tutte le fasi del ciclo economico.

La Banca comunica alla Capogruppo ogni informazione utile alla valutazione, da parte della stessa, di ciascuna controparte FIBS ("Istituzioni Finanziarie, Banche e Sovereign") con la quale FinecoBank ha intenzione di detenere dei rapporti e nei confronti della quale è prevista la definizione di un limite di rischio (plafond) entro il quale il Gruppo intende operare.

La valutazione è effettuata nell'ambito dei limiti di rischio assegnati al Gruppo Economico di appartenenza della controparte, ossia considerando l'esposizione del Gruppo nei riguardi di tutti i soggetti giuridicamente o economicamente collegati alla controparte. Al termine della valutazione la Banca riceve dalla Capogruppo un plafond di rischio da monitorare.

2.2 Sistema di gestione, misurazione e controllo

La valutazione del rischio di credito in erogazione è supportata da sistemi automatizzati di valutazione (c.d sistemi di credit scoring). Tali sistemi sono inoltre integrati con tutte le informazioni ed evidenze disponibili: dati pubblici e privati rivenienti da Credit Bureau, flussi di Centrale Rischi o richieste di prima informazione a Banca d'Italia, anagrafe di Gruppo con i dati relativi a posizioni condivise con altre banche del Gruppo ed altre informazioni andamentali sulla clientela storicizzate da FinecoBank. L'attenzione in fase di erogazione è sempre posta alla possibilità di sfruttare, al meglio, tutte le informazioni relative alla clientela fornite dalla Banca, dal Gruppo e dal Sistema.

La raccolta di eventuali garanzie, la loro valutazione ed i margini tra il fair value della garanzia e la somma concessa sono di semplice supporto per la mitigazione del rischio di credito, ma non esiste una rilevante correlazione positiva tra il valore della garanzia finanziaria ed il merito creditizio del richiedente.

Le svalutazioni collettive del portafoglio crediti "in bonis" sono determinate con il calcolo dei tassi di migrazione, mediante matrici di transizione, sia da crediti performing a non performing sia per singolo stato di classificazione (past due, inadempienza probabile, sofferenza) combinando il tasso di decadimento ottenuto con le percentuali di recupero attese calcolate analiticamente per le sofferenze e tenendo conto di eventuali garanzie di supporto.

La valutazione globale dei rischi del portafoglio, al fine di individuare la sostenibilità dell'attività ed i margini di remunerazione, è effettuata sia con l'ausilio di uno strumento condiviso con Capogruppo (Credit Tableau de Bord) che contiene tutti i principali indicatori di rischio ed i rapporti più significativi tra le grandezze espresse, sia con l'ausilio di specifici report di prodotto che individuano i trend dei tassi di decadimento suddivisi per periodo di erogazione e per livello di default.

2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito

Al fine di mitigare il rischio nelle varie forme di concessione dei crediti sono acquisite diverse forme di garanzia reale. Pegni su azioni, obbligazioni, fondi di investimento, assicurazioni e titoli di stato assistono, infatti, aperture di credito in conto corrente, mentre è assai rara l'iscrizione di ipoteca di primo grado.

2.4 Attività finanziarie deteriorate

La classificazione dei crediti a past due, inadempienza probabile o sofferenza è allineata ai criteri definiti da Banca d'Italia ed ai limiti definiti da Capogruppo. La classificazione a sofferenza, legata all'insolvenza del Cliente, è sempre analitica e definita sulla base dell'andamento delle azioni per il recupero dei crediti. Analitica è anche la previsione di perdita per le posizioni classificate.

Per gli scoperti di conto il criterio di classificazione è correlato alla effettuazione di attività volte al recupero dei crediti o alla vendita forzosa di titoli per la compensazione del credito.

Le derubricazioni dei crediti e, quindi, il passaggio da uno stato ad un altro verso classificazioni di minore rilevanza sono autorizzate soltanto in caso di completo pagamento dello scaduto considerato rispetto al piano di ammortamento originale oppure in caso di consistenti versamenti concordati che inducono a ritenere molto probabile il rientro della esposizione debitoria.

Le procedure di gestione dei crediti ad andamento anomalo prevedono le azioni che devono essere effettuate per il recupero dei crediti ordinate per anzianità di scaduto.

Informazioni di natura quantitativa

A. Qualità del credito

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica e territoriale

A.1.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)

Portafogli / qualità Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute
deteriorate
Esposizioni
scadute
non deteriorate
Altre
esposizioni
non deteriorate
Totale
1. Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - - 2.922.987 2.922.987
2. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - - -
3. Crediti verso banche - - - - 15.299.291 15.299.291
4. Crediti verso clientela 2.836 607 595 8.773 867.421 880.232
5. Attività finanziarie valutate al fair value - - - - - -
6. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - -
Totale 30 giugno 2016 2.836 607 595 8.773 19.089.699 19.102.510
Totale 31 dicembre 2015 3.500 794 583 25.575 17.776.720 17.807.172

(Importi in migliaia)

Al 30 giugno 2016 non sono presenti crediti acquistati deteriorati.

A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)

Totale
Esposizione Rettifiche Esposizione Esposizione Rettifiche di Esposizione (esposizione
lorda specifiche netta lorda portafoglio netta netta)
- - - 2.922.987 - 2.922.987 2.922.987
- - - - - - -
- - - 15.299.291 - 15.299.291 15.299.291
26.327 (22.289) 4.038 885.353 (9.159) 876.194 880.232
- - - X X - -
- - - - - - -
26.327 (22.289) 4.038 19.107.631 (9.159) 19.098.472 19.102.510
25.195 (20.318) 4.877 17.810.792 (8.497) 17.802.295 17.807.172
Attività deteriorate Attività non deteriorate

(Importi in migliaia)

Portafoglio / qualità Attività di evidente scarsa qualità creditizia Altre attività
Minusvalenze cumulate Esposizione netta Esposizione netta
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - 1 6.581
2. Derivati di copertura - - 9.355
Totale 30 giugno 2016 - 1 15.936
Totale 31 dicembre 2015 - - 3.397

A.1.3 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi, netti e fasce di scaduto

Esposizione lorda
Attività deteriorate
Tipologia esposizioni / valori Fino a 3 mesi Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Oltre 1 anno Attività non
deteriorate
Rettifiche di
valore
specifiche
Rettifiche di
valore di
portafoglio
Esposizione
netta
A. Esposizioni per cassa
a) Sofferenze - - - - X - X -
- di cui: esposizioni oggetto di concessione - - - - X - X -
b) Inadempienze probabili - - - - X - X -
- di cui: esposizioni oggetto di concessione - - - - X - X -
c) Esposizioni scadute deteriorate - - - - X - X -
- di cui: esposizioni oggetto di concessione - - - - X - X -
d) Esposizioni scadute non deteriorate X X X X - X - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessione X X X X - X - -
e) Altre esposizioni non deteriorate X X X X 15.299.330 X - 15.299.330
- di cui: esposizioni oggetto di concessione X X X X - X - -
Totale A - - - - 15.299.330 - - 15.299.330
B. Esposizioni fuori bilancio
a) Deteriorate - - - - X - X -
b) Non deteriorate X X X X 648.409 X (720) 647.689
Totale B - - - - 648.409 - (720) 647.689
Totale A+B - - - - 15.947.739 - (720) 15.947.019
(Importi in migliaia)

Nella tabella sopra esposta nella voce B. "Esposizioni fuori bilancio" è stato incluso il rischio di controparte connesso con le operazioni in pronti contro termine passive rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" definita nella normativa prudenziale, per un importo pari a 111.732 migliaia di euro, e l'impegno ad erogare fondi ad utilizzo incerto riferito al contratto "Liquidity Framework Agreement" stipulato nel corso del primo semestre 2016 con la Capogruppo, pari a 254.000 migliaia di euro.

Non sono state effettuate operazioni di prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia di denaro con banche.

A.1.4 Esposizioni creditizie per cassa verso banche deteriorate: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde Nessun dato da segnalare.

A.1.5 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive Nessun dato da segnalare.

A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi, netti e fasce di scaduto

Esposizione lorda
Attività deteriorate
Tipologia esposizioni / valori Fino a 3 mesi Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Oltre 1 anno Attività non
deteriorate
Rettifiche di
valore
specifiche
Rettifiche di
valore di
portafoglio
Esposizione
netta
A. Esposizioni per cassa
a) Sofferenze 7 54 970 21.946 X (20.142) X 2.836
- di cui: esposizioni oggetto di concessione - 2 14 91 X (89) X 17
b) Inadempienze probabili 131 312 701 1.103 X (1.640) X 607
- di cui: esposizioni oggetto di concessione 104 25 19 24 X (122) X 51
c) Esposizioni scadute deteriorate 214 562 218 109 X (507) X 595
- di cui: esposizioni oggetto di concessione - 4 19 - X (10) X 13
d) Esposizioni scadute non deteriorate X X X X 8.972 X (199) 8.773
- di cui: esposizioni oggetto di concessione X X X X 8 X - 7
e) Altre esposizioni non deteriorate X X X X 3.799.374 X (8.960) 3.790.414
- di cui: esposizioni oggetto di concessione X X X X 93 X (1) 92
Totale A 352 928 1.889 23.158 3.808.346 (22.289) (9.159) 3.803.225
B. Esposizioni fuori bilancio
a) Deteriorate 18 - - - X - X 18
b) Non deteriorate X X X X 423.580 X - 423.580
Totale B 18 - - - 423.580 - - 423.598
Totale A+B 370 928 1.889 23.158 4.231.926 (22.289) (9.159) 4.226.823

(Importi in migliaia)

Al 30 giugno 2016 non sono presenti esposizioni creditizie verso clientela non deteriorate oggetto di rinegoziazione nell'ambito di accordi collettivi e non sono presenti crediti acquistati deteriorati.

Le esposizioni scadute non deteriorate, pari a 8.972 migliaia di euro (25.800 migliaia di euro al 31 dicembre 2015), sono suddivise per anzianità di scaduto come segue:

  • attività scadute da 1 giorno fino a 90 giorni per 8.567 migliaia di euro (25.780 migliaia di euro al 31 dicembre 2015);
  • attività scadute da 90 giorni fino a 180 giorni per 383 migliaia di euro (5 migliaia di euro al 31 dicembre 2015);
  • attività scadute da 180 giorni fino a 1 anno per 21 migliaia di euro (15 migliaia di euro al 31 dicembre 2015);
  • attività scadute da oltre 1 anno per 1 migliaia di euro (non presenti migliaia di euro al 31 dicembre 2015).

Nella tabella sopra esposta nella voce B. "Esposizioni fuori bilancio" è stato incluso il rischio di controparte connesso con l'operatività in prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli e con le operazioni in pronti contro termine passive rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" definita nella normativa prudenziale, per un importo pari a 371.513 migliaia di euro.

Non sono state effettuate operazioni di prestito titoli senza garanzia di denaro ovvero senza garanzia costituita da altri titoli con clientela.

A.1.7 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

Causali / Categorie Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni scadute
deteriorate
A. Esposizione lorda iniziale 21.819 2.181 1.195
di cui: esposizioni cedute non cancellate - - -
B. Variazioni in aumento 1.646 2.136 3.225
B.1 ingressi da esposizioni in bonis 62 101 2.842
B.2 trasferimenti da altre categorie
di esposizioni deteriorate 1.386 1.879 -
B.3 altre variazioni in aumento 198 156 383
C. Variazioni in diminuzione (487) (2.070) (3.318)
C.1 uscite verso esposizioni in bonis - (101) (460)
C.2 cancellazioni (153) (21) -
C.3 incassi (334) (564) (958)
C.4 realizzi per cessioni - - -
C.5 perdite da cessioni - - -
C.6 trasferimenti ad altre categorie
di esposizioni deteriorate - (1.382) (1.882)
C.7 altre variazioni in diminuzione - (2) (18)
D. Esposizione lorda finale 22.978 2.247 1.102
di cui: esposizioni cedute non cancellate - - -

(Importi in migliaia)

A.1.8 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela deteriorate: dinamica delle rettifiche di valore complessive

Causali / Categorie Sofferenze Inadempienze probabili Esposizioni scadute
deteriorate
A. Rettifiche complessive iniziali (18.319) (1.387) (612)
di cui: esposizioni cedute non cancellate - - -
B. Variazioni in aumento (2.363) (1.006) (422)
B.1 rettifiche di valore (1.610) (939) (422)
B.2 perdite da cessione - - -
B.3 trasferimenti da altre categorie
di esposizioni deteriorate (746) (67) -
B.4 altre variazioni in aumento (7) - -
C. Variazioni in diminuzione 540 753 527
C.1 riprese di valore da valutazione 213 168 118
C.2 riprese di valore da incasso 174 63 96
C.3 utili da cessione - - -
C.4 cancellazioni 153 21 -
C.5 trasferimenti ad altre categorie
di esposizioni deteriorate - 501 313
C.6 altre variazioni in diminuzione - - -
D. Rettifiche complessive finali (20.142) (1.640) (507)
di cui: esposizioni cedute non cancellate - - -

(Importi in migliaia)

Informativa relativa alle esposizioni Sovrane

La Banca è esposta nei confronti del debito sovrano di alcuni Paesi avendo investito parte delle proprie attività in titoli di debito emessi da governi, in misura rilevante titoli dello Stato italiano, Stato spagnolo e Stato francese. La tabella seguente indica il valore nominale, il valore di bilancio e il fair value delle esposizioni sovrane al 30 giugno 2016.

Valore nominale al Valore di bilancio al Fair value al % sulla voce
30-giu-16 30-giu-16 30-giu-16 di bilancio
Esposizioni verso lo Stato Italiano 1.643.004 1.708.002 1.708.002
Attività finanziarie detenute per la negoziazione 4 5 5 0,07%
Attività finanziarie disponibili per la vendita 1.643.000 1.707.997 1.707.997 58,37%
Esposizioni verso lo Stato Spagnolo 1.000.000 1.204.689 1.204.689
Attività finanziarie disponibili per la vendita 1.000.000 1.204.689 1.204.689 41,17%
Esposizioni verso lo Stato Tedesco 1 1 1
Attività finanziarie detenute per la negoziazione 1 1 1 0,01%
Esposizioni verso lo Stato Francese 10.000 10.301 10.301
Attività finanziarie disponibili per la vendita 10.000 10.301 10.301 0,35%
Esposizioni verso lo Stato Brasiliano 1 1 1
Attività finanziarie detenute per la negoziazione 1 1 1 0,01%
Totale esposizioni Sovrane 2.653.006 2.922.994 2.922.994 14,94%

(Importi in migliaia)

Nella tabella seguente sono indicati i rating al 30 giugno 2016 forniti dalle società Fitch Ratings, Moody's e Standard & Poor's per gli Stati sovrani in relazione ai quali la Banca è esposta:

Italia Spagna Germania Francia Brasile
MOODY'S Baa2 Baa2 Aaa Aa2 Ba2
FITCH RATINGS BBB+ BBB+ AAA AA BB
STANDARD & POOR'S BBB- BBB+ AAA AA BB

Al 30 giugno 2016 l'incidenza dell'investimento in titoli di debito emessi da Stati sovrani è pari al 14,94% del totale dell'attivo della Banca.

Tra i titoli di debito emessi da Stati sovrani detenuti dalla Banca non vi sono titoli di debito strutturati.

La Banca, pertanto, risulta esposta ai movimenti dei titoli di debito pubblico degli stati sopra riportati; eventuali tensioni sul mercato dei titoli di Stato o la volatilità degli stessi potrebbero comportare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Banca.

Sezione 2 – Rischi di mercato

Il rischio di mercato deriva dall'effetto che variazioni nelle variabili di mercato (tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi di cambio, ecc.) possono generare sul valore economico del portafoglio della Banca, dove quest'ultimo comprende le attività detenute sia nel trading book, ossia nel portafoglio di negoziazione, sia quelle iscritte nel banking book, ovvero l'operatività connessa con le scelte di investimento strategiche.

Strategie e processi di gestione del rischio

Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo stabilisce le linee guida strategiche per l'assunzione dei rischi di mercato definendo, in funzione della propensione al rischio e degli obiettivi di creazione di valore in rapporto ai rischi assunti, l'allocazione del capitale per la Capogruppo stessa e per le società controllate.

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank, in coerenza con l'approccio del Gruppo, approva il quadro di riferimento generale per il rischio di mercato ed ogni modifica significativa, sotto il profilo della struttura organizzativa, delle strategie, nonché delle metodologie.

L'approccio strategico della Banca è mantenere il minimo livello di rischio di mercato compatibilmente con le esigenze di business ed i limiti stabiliti dalla Capogruppo.

Il rischio di mercato in FinecoBank è definito attraverso due insiemi di limiti:

• Misure complessive di rischio di mercato (ad esempio il VaR): che hanno lo scopo di definire un limite all'assorbimento di capitale economico ed alla perdita economica accettata per le attività di negoziazione; questi limiti devono essere coerenti con il budget di ricavi assegnato e la Risk Taking Capacity assunta;

• Misure granulari di rischio di mercato (limiti sulle Sensitivity, sugli scenari di Stress e sui Nominali): che esistono indipendentemente, ma agiscono in parallelo ai Limiti Complessivi; al fine di controllare più efficacemente e specificamente diversi tipi di rischio, portafogli e prodotti, questi limiti sono in generale associati a sensitività granulari oppure a scenari di stress. I livelli fissati per i limiti granulari mirano a limitare la concentrazione del rischio verso singoli fattori di rischio o l'eccessiva esposizione verso fattori di rischio che non sono sufficientemente rappresentati dal VaR.

Struttura e organizzazione

Al fine di assicurare l'effettiva esecuzione delle attività e la coerenza delle politiche, delle metodologie e delle pratiche in materia di rischio di mercato in tutte le Entità del Gruppo, il modello di Gruppo per le attività legate al rischio di mercato si basa sulla definizione di precise responsabilità.

La Capogruppo, nell'ambito dei rapporti con la Banca, ha principalmente - ma non esclusivamente - la responsabilità di:

  • definire, implementare e perfezionare adeguate metriche a livello globale per la misurazione dell'esposizione al rischio di mercato;
  • fissare, sulla base delle metriche definite, i limiti di rischio coerenti con la struttura di propensione al rischio approvata dal Gruppo medesimo.

La funzione Rischi di Mercato della Banca, all'interno della Unit Risk Management, nel completo rispetto degli obblighi regolamentari e legali locali, opera in collaborazione con la funzione Financial Risk Italy della Capogruppo ed è incaricata principalmente – ma non esclusivamente - di:

  • calcolare le metriche di rischio per le misure complessive e granulari per i portafogli della Banca;
  • verificare che le metriche siano compatibili con i limiti approvati;
  • dare inizio al processo di escalation in caso di superamento dei limiti, coinvolgendo la funzione Financial Risk Italy della Capogruppo;
  • discutere e approvare i nuovi prodotti aventi profili di rischio di mercato innovativi o complessi, fornire alla funzione Financial Risk Italy della Capogruppo informazioni adeguate al rilascio di un parere non vincolante in proposito.

Sistemi di misurazione e di reporting

Portafoglio di Negoziazione

Il principale strumento utilizzato dalla Banca per la misurazione del rischio di mercato sulle posizioni di trading è il Value at Risk (VaR), calcolato secondo l'approccio della simulazione storica.

Il metodo della simulazione storica prevede la rivalutazione giornaliera delle posizioni sulla base dell'andamento dei prezzi di mercato su di un opportuno intervallo temporale di osservazione. La distribuzione di utili e perdite che ne deriverebbe è analizzata per determinare l'effetto di movimenti estremi del mercato sui portafogli. Il valore della distribuzione al percentile corrispondente all'intervallo di confidenza fissato, rappresenta la misura di VaR. I parametri utilizzati per il calcolo del VaR sono i seguenti: intervallo di confidenza 99%; orizzonte temporale di 1 giorno; aggiornamento giornaliero delle serie storiche; periodo di osservazione 500 giorni.

Portafoglio Bancario

La responsabilità primaria per il monitoraggio ed il controllo della gestione del rischio di mercato nel banking book risiede presso gli organi competenti della Banca. La Capogruppo è responsabile per il processo di monitoraggio del rischio di mercato sul banking book a livello consolidato ma condivide tale responsabilità con le competenti funzioni delle Entità a livello locale.

La Capogruppo definisce la struttura, i dati rilevanti e la frequenza per un adeguato reporting a livello locale e di Gruppo.

Le principali componenti del rischio di mercato del portafoglio bancario sono il rischio di credit spread, il rischio di tasso d'interesse e il rischio di cambio.

Il primo deriva principalmente dagli investimenti in titoli obbligazionari detenuti a fini di liquidità. Il rischio di mercato relativo al portafoglio obbligazionario è vincolato e monitorato mediante limiti sul nozionale, misure di sensitività al Valore Economico e limiti sul Value at Risk.

La seconda componente, il rischio tasso di interesse, è gestita con la finalità di stabilizzare tale rischio. La misura di rischio di tasso di interesse per il banking book riguarda il duplice aspetto di valore e di margine di interesse netto della Banca. In particolare, il rischio di tasso di interesse può essere valutato secondo due prospettive diverse ma complementari:

• Economic value perspective: variazioni nei tassi di interesse possono ripercuotersi sul valore economico di attivo e passivo. Il valore economico della Banca può essere visto come il valore attuale dei flussi di cassa netti attesi, cioè i flussi attesi dell'attivo meno quelli del passivo. Una misura di rischio rilevante da questo punto di vista è la sensitività del valore economico per bucket temporale per uno shock dei tassi di 1pb. Questa misura è riportata al fine di valutare l'impatto sul valore economico di possibili cambiamenti nella curva dei rendimenti. La sensitività al valore economico è calcolata anche per uno shock parallelo di 200 punti base. Una variabile di controllo da questo punto di vista è il Value at Risk relativo alla sola componente rischio di tasso di interesse;

• Income perspective: l'analisi si concentra sull'impatto del cambiamento dei tassi di interesse sul margine netto di interesse maturato o effettivamente riportato, cioè sulla differenza tra interessi attivi e passivi. Un esempio di una misura di rischio utilizzata è la Net Interest Income sensitivity, per uno shock parallelo dei tassi di 100 punti base. Tale misura fornisce un'indicazione dell'impatto che tale shock avrebbe sul margine di interesse nel corso dei prossimi 12 mesi.

La terza componente è il rischio di cambio. Le fonti di questa esposizione si riferiscono principalmente allo sbilancio tra attività e passività in USD. L'attività di copertura del rischio cambio avviene mediante il pareggiamento di attività e passività in valuta o mediante operazioni di compravendita a termine di valuta.

Procedure e metodologie per la valutazione delle posizioni del Portafoglio di Negoziazione

La Banca assicura che il valore applicato a ciascuna posizione del portafoglio di negoziazione rifletta adeguatamente il fair (market) value, valore equo di mercato, cioè il corrispettivo al quale un'attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione tra parti consapevoli e indipendenti. Il fair value di uno strumento finanziario è basato su, o derivato da, prezzi di mercato o variabili osservabili. La disponibilità di prezzi o variabili osservabili differisce a seconda dei prodotti e dei mercati e può modificarsi nel tempo.

Nel caso in cui i prezzi o i parametri osservabili siano prontamente e regolarmente disponibili (ossia soddisfino adeguati requisiti di liquidità), essi sono direttamente utilizzati nella determinazione del fair value (mark-to-market).

In mercati non attivi o per alcuni strumenti, per i quali prezzi o parametri osservabili non siano disponibili, il calcolo del fair value avviene attraverso tecniche di valutazione appropriate per lo strumento specifico (mark-to-model). Questo approccio prevede il ricorso a stime e giudizio e, pertanto, può richiedere rettifiche di valore che tengano conto degli spread denaro-lettera, della liquidità delle posizioni e del rischio di controparte, oltre che del modello utilizzato. Inoltre, ciascun modello di valutazione utilizzato per il calcolo del fair value è validato da una funzione dedicata indipendente dalle unità di business.

Secondo le Group Market Risk Governance Guidelines, linee guida che definiscono principi e regole per la gestione ed il controllo delle attività che comportano un rischio di mercato, al fine di assicurare l'adeguata separazione tra funzioni deputate alle attività di sviluppo e funzioni responsabili della validazione, tutti i modelli di valutazione sviluppati dalle funzioni di front office delle società del Gruppo devono essere valutati e validati centralmente ed indipendentemente dalle funzioni di Market Risk della Capogruppo. La convalida dei modelli è portata avanti centralmente anche nel caso di nuovi sistemi o strumenti di analisi il cui utilizzo abbia un impatto potenziale sui risultati economici della Banca.

In aggiunta alla valutazione giornaliera di mark-to-market o mark-to-model, è eseguita da parte del Risk Management della Banca una verifica indipendente dei prezzi (IPV, Independent Price Verification). Questo è il processo in base al quale sono verificate regolarmente l'accuratezza e l'indipendenza dei prezzi di mercato o dei parametri utilizzati dai modelli. Mentre la valutazione di mark-to-market o mark-to-model può essere eseguita dagli operatori di front-office giornalmente, la validazione dei prezzi di mercato e dei parametri dei modelli è effettuata su base mensile.

Misure di rischio

Il VaR

Il VaR calcolato nell'ambito della misurazione dei rischi di mercato del portafoglio bancario e di negoziazione utilizza l'approccio delle simulazioni storiche. La scelta del modello effettuata dalla Capogruppo prevede una serie di vantaggi:

  • è facilmente comprensibile e comunicabile;
  • non richiede di esplicitare alcuna ipotesi particolare circa la forma funzionale della distribuzione dei rendimenti dei fattori di rischio;

• non richiede di stimare la matrice delle varianze-covarianze dei fattori di mercato che possono influenzare il valore del portafoglio considerato;

• cattura la struttura delle correlazioni riflessa nelle variazioni congiunte dei fattori di mercato ipotizzando implicitamente che essa resti costante anche in futuro.

Per contro i modelli VaR basati sulle simulazioni storiche non forniscono alcuna informazione sull'entità della perdita eccedente il VaR. E' per questo motivo che il framework previsto da Capogruppo utilizza strumenti complementari quali gli stress test.

2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – Portafoglio di negoziazione di vigilanza

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali

Il portafoglio di negoziazione è destinato ad accogliere titoli di debito (ordinari e subordinati, strutturati e plain vanilla), titoli di capitale, certificati - quotati e non – strettamente rivenienti dall'attività di intermediazione con la clientela retail. La Banca non effettua trading proprietario e non assume posizioni speculative sui propri libri. Il portafoglio di negoziazione della Banca è movimentato in contropartita all'attività di intermediazione della clientela retail in particolare in sede di vendita di strumenti OTC. Altre movimentazioni del portafoglio di negoziazione si rilevano in seguito all'attività di internalizzazione di diversi strumenti finanziari nel caso in cui la Banca si ponga come controparte del cliente. Quest'ultima attività è effettuata grazie alle aperture normative di MiFID che consentono la possibilità di esecuzione degli ordini relativi a strumenti finanziari in una pluralità di sedi di esecuzione tra le quali è contemplata l'esecuzione in contro proprio.

B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

Per quanto riguarda sia la descrizione dei processi interni di controllo e gestione del rischio che l'illustrazione delle metodologie utilizzate per l'analisi della rischiosità, si rimanda a quanto già esposto nel paragrafo introduttivo.

Informazioni di natura quantitativa

1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: modelli interni e altre metodologie di analisi della sensitività La Banca monitora il VaR del Trading Book con periodicità settimanale. Al 30 giugno 2016 il Var giornaliero del Trading Book ammonta a 120 migliaia di euro.

2.2 Rischio di tasso di interesse e di prezzo – Portafoglio bancario

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

Il rischio di tasso di interesse consiste nelle variazioni dei tassi di interesse che si riflettono:

  • sulla formazione del margine di interesse e, conseguentemente, sugli utili della Banca (cash flow risk);
  • sul valore attuale netto degli assets e delle liabilities, impattando sul valore attuale dei cash flow futuri (fair value risk).

La Banca, coerentemente con l'approccio del Gruppo, misura e monitora ogni giorno il rischio di tasso di interesse nel quadro delle metodologie e dei corrispondenti limiti o soglie di attenzione definite dalla Capogruppo. Queste riguardano la sensitivity del margine di interesse ed il valore economico.

Il rischio di tasso di interesse incide su tutte le posizioni di proprietà rivenienti dalle scelte di investimento strategiche (banking book).

Le fonti principali del rischio di tasso di interesse si possono classificare come segue:

  • repricing risk: rischio derivante dalle discrepanze temporali in termini di riprezzamento delle attività e passività della banca. Tali discrepanze comportano un rischio legato alla curva dei tassi. Tale rischio è relativo all'esposizione della banca rispetto a variazioni, nell'inclinazione e nella forma, della curva dei tassi d'interesse. Un rischio collegato è il basis risk. Tale rischio deriva dall'imperfetta correlazione nei cambiamenti dei tassi attivi e passivi su differenti strumenti che possono anche presentare caratteristiche di riprezzamento simili;
  • optionality risk rischio derivante da opzioni implicitamente o esplicitamente presenti nelle posizioni di banking book.

All'interno del contesto organizzativo già descritto in precedenza, il Consiglio della Banca delibera i limiti di rischio tasso di interesse precedentemente concordati con la Capogruppo. Tali limiti sono definiti in termini di VaR (calcolato utilizzando la metodologia descritta in precedenza a proposito del portafoglio di negoziazione).

È responsabilità della Banca gestire l'esposizione al rischio di interesse entro i limiti assegnati.

Al fine di valutare gli effetti di variazioni nella curva dei tassi di interesse sul portafoglio bancario, sono effettuate analisi di scenario che prevedono spostamenti paralleli della curva dei tassi di +/- 100 bps e +/- 200 bps con cadenza settimanale. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività della presente sezione.

B. Attività di copertura del fair value

Le strategie di copertura con l'obiettivo del rispetto dei limiti di rischio di tasso di interesse per il portafoglio bancario sono attuate ricorrendo a contratti derivati non quotati. Questi ultimi, tipicamente interest rate swap, rappresentano la famiglia di strumenti utilizzata in prevalenza.

Le coperture adottate sono normalmente qualificate di tipo generico, ovvero connesse ad ammontari di moneta contenuti in portafogli di attività o passività.

C. Attività di copertura dei flussi finanziari

Attualmente non sono presenti operazioni di copertura dei flussi finanziari generati nell'ambito dell'operatività della Banca.

D. Attività di copertura di investimenti esteri

Attualmente non sono presenti operazioni di copertura di investimenti esteri nell'ambito dell'operatività della Banca.

Informazioni di natura quantitativa

1. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività

Al fine di misurare il rischio tasso di interesse insito nel bilancio della Banca è necessario misurare la sensibilità degli impieghi e della raccolta ai cambiamenti della curva dei tassi d'interesse. Il Gruppo ha sviluppato specifici modelli comportamentali volti alla stima del profilo di scadenza delle poste dell'attivo e del passivo che non hanno una scadenza contrattuale; infatti alcune poste, percepite come esigibili a vista, in realtà sono soggette a comportamenti viscosi.

La disponibilità di dati storici ha reso possibile nel 2015 il completo allineamento della rappresentazione del profilo di rischio tasso di interesse con quello utilizzato dal Gruppo e, sulla base di tale rappresentazione, sono fornite le analisi sottostanti.

Valuta Analisi sul valore
(Shift + 1 bp)
Analisi sul valore
(Shift -200 bp)
Analisi sul valore
(Shift +200 bp)
IRVaR*
EUR 161 -32.694 31.597 614,50
USD 5
Altre valute 1 -1.119 1.095 10,5
Totale 167 -33.813 32.692 616,5

(Importi in migliaia)

*Holding period 1 giorno, intervallo di confidenza 99%

L'analisi di sensitivity sul valore del patrimonio ipotizzando uno shift della curva dei tassi di + 1 basis point evidenzia un impatto che si attesta complessivamente a 167 migliaia di euro.

L'Interest Rate VaR di FinecoBank si attesta a circa 616,5 migliaia di euro.

Il VaR totale, comprensivo della componente Credit Spread Risk derivante dai Titoli di Stato detenuti per l'impiego della liquidità, è pari a 10.539,4 migliaia di euro.

2.3 Rischio di cambio

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio

Nell'ambito dell'attività di tesoreria, la Banca effettua raccolta in valuta prevalentemente in dollari, tramite conti correnti passivi con clientela e pronti contro termine, impiegando la medesima in conti correnti, emissioni obbligazionarie e depositi a tempo, nella stessa valuta, con la Capogruppo.

È stimato l'impatto sul valore delle poste patrimoniali utilizzando l'indicatore di Forex VaR.

Il VaR delle posizioni della Banca non è utilizzato per il calcolo del requisito patrimoniale di Primo Pilastro in quanto è utilizzato il metodo standardizzato. Il VaR è utilizzato a soli fini gestionali.

B. Attività di copertura del rischio di cambio

L'attività di copertura del rischio cambio avviene mediante il pareggiamento di attività e passività in valuta o mediante operazioni di compravendita a termine di valuta.

La componente di rischio cambio che contribuisce alla formazione del VaR complessivo è legata prevalentemente allo sbilancio tra attività e passività in dollari.

Informazioni di natura quantitativa

1. Modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività

Al 30 giugno 2016 il Forex Var giornaliero del portafoglio complessivo (banking e trading) è pari a 298,25 migliaia di euro.

Sezione 3 – Rischio di liquidità

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità

Il rischio di liquidità può essere sinteticamente definito come il rischio che la Banca, anche a causa di eventi futuri inattesi, non sia in grado di far fronte ai propri obblighi di pagamento ovvero di gestire in maniera efficiente la corrispondenza dei flussi di cassa attesi in entrata e in uscita.

I diversi tipi di rischio di liquidità gestiti dalla Banca sono:

  • rischio di finanziamento, la Banca potrebbe non essere in grado di affrontare in modo efficace eventuali uscite di cassa previste o impreviste a causa della mancata disponibilità di fonti di finanziamento;
  • rischio di mercato, la Banca, nel liquidare un considerevole ammontare di asset, si trova di fronte a una notevole (e sfavorevole) variazione di prezzo generato da fattori esogeni o endogeni;
  • rischio di mismatch, il rischio generato dal disallineamento tra gli importi e/o le scadenze dei flussi finanziari in entrata e in uscita;
  • rischio di contingency, futuri e inaspettati impegni (ad esempio tiraggio delle linee di credito, prelievo di depositi, aumento delle garanzie) potrebbero richiedere alla Banca una maggiore quantità di liquidità rispetto a quella utilizzata nell'ordinaria gestione.

Per affrontare la propria esposizione al rischio di liquidità la Banca investe la componente della propria liquidità che sulla base delle proprie analisi interne risulta essere caratterizzata da una minor grado di persistenza e stabilità (c.d. liquidità non core) in attività liquide o facilmente liquidabili, quali, a titolo esemplificativo, depositi a vista, impieghi a breve termine o titoli governativi utilizzabili come fonte di finanziamento a breve termine presso la Banca centrale.

Alla data di bilancio non esistono potenziali flussi di cassa in uscita "Contingent liquidity and funding needs", quali, ad esempio, clausole di rimborso accelerato o di rilascio di ulteriori garanzie connesse con un downgrade della Banca stessa.

I principi fondamentali

La "Liquidity Policy Fineco" approvata dal Consiglio di Amministrazione della Banca afferma l'autonomia gestionale della funzione Tesoreria della Banca e stabilisce i principi e le regole che la Banca applica nella gestione ordinaria e di emergenza della liquidità in un'ottica di coerenza rispetto al presidio del rischio di liquidità da parte del Gruppo.

Ruoli e responsabilità

La "Fineco Liquidity Policy" stabilisce i principi adottati in termini di governance interna e che prevedono il coinvolgimento delle funzioni Tesoreria e Risk Management, coerentemente con l'approccio del Gruppo.

La gestione operativa della liquidità è effettuata dalla funzione Tesoreria che garantisce una gestione efficace ed efficiente della liquidità a breve e medio/lungo termine, il monitoraggio dell'esposizione di liquidità e la conduzione dei controlli di primo livello sul processo di gestione.

La funzione di Risk Management è responsabile per l'implementazione delle regole sul rischio di liquidità, l'applicazione delle metriche di rischio e delle metodologie scelte e l'approvazione ed il rispetto dei limiti di rischio.

A tal fine la "Liquidity Policy Fineco" fa esplicito riferimento alle normative di Gruppo riguardo l'implementazione dei monitoraggi – di primo e di secondo livello, sia dal punto di vista regolamentare che gestionale:

    1. gestione del rischio di liquidità sul breve termine (liquidità operativa) che considera gli eventi che avrebbero un impatto sulla posizione di liquidità della Banca da un giorno fino ad un anno. L'obiettivo primario è quello di conservare la capacità della Banca di far fronte agli impegni di pagamento ordinari e straordinari minimizzandone contestualmente i costi;
    1. gestione del rischio di liquidità strutturale (rischio strutturale) che considera gli eventi che avrebbero un impatto sulla posizione di liquidità della Banca oltre l'anno. L'obiettivo primario è quello di mantenere un adeguato rapporto tra passività a medio/lungo termine e attività a medio/lungo termine, finalizzato ad evitare pressioni sulle fonti di finanziamento, attuali e prospettiche, a breve termine;
    1. stress test: il rischio di liquidità è un evento di scarsa probabilità e di forte impatto, pertanto, le tecniche di stress testing rappresentano uno strumento per valutare le potenziali vulnerabilità del bilancio. La Banca riproduce diversi scenari, spaziando dalla generale crisi di mercato alla crisi idiosincratica e loro combinazioni.

In tale contesto la Banca considera tutte le attività, passività, posizioni fuori bilancio ed eventi presenti e futuri che generano flussi di cassa certi o potenziali, proteggendo così la Banca dai rischi correlati alla trasformazione delle scadenze.

Gestione della liquidità di breve termine

L'obiettivo della gestione della liquidità di breve termine è di garantire che la Banca sia sempre nella condizione di far fronte agli impegni di pagamento, previsti o imprevisti, focalizzandosi sulle esposizioni relative ai primi dodici mesi. La Operative Maturity Ladder è composta dai flussi di cassa netti (in/outflows) contrattuali che impattano la posizione di liquidità.

La Operational Maturity Ladder è composta da:

• Primary Gap, è il fabbisogno netto di rifinanziamento nei diversi bucket temporali;

  • Counterbalancing Capacity, è l'ammontare di titoli non impegnati accettati come garanzia dalla Banca Centrale. L'ammontare di Counterbalancing Capacity è rappresentata al cosiddetto "Liquidity Value" (dato dalla differenza tra Market Value ed haircut);
  • Cumulative Gap, è la somma dei componenti precedenti;
  • Reservation for Unexpected Flows, rappresenta aggiustamenti di liquidità della Operative Maturity Ladder che possono essere utilizzati per rifinanziare deflussi imprevisti che incidono sulla posizione. Tale riserva considera la volatilità dei bisogni di finanziamento del portafoglio di attività commerciali, la volatilità delle fonti di finanziamento commerciali, la variazione di valore della Counterbalancing Capacity dovuta a cambiamenti dei prezzi di mercato.

Gestione della liquidità strutturale

L'obiettivo della gestione della liquidità strutturale della Banca è quello di mantenere un adeguato rapporto tra le attività e le passività di medio/lungo termine (convenzionalmente superiore all'anno) e mira ad evitare pressioni sulle fonti, attuali e prospettiche, a breve termine. A tal fine la tipica azione svolta dalla Banca consiste nel prudente impiego della liquidità rispetto al profilo delle scadenze della raccolta.

Stress test di liquidità

Lo Stress test è una tecnica di gestione del rischio impiegata per valutare i potenziali effetti che uno specifico evento provoca sulla condizione finanziaria di un'istituzione. Trattandosi di uno strumento previsionale, lo Stress test della liquidità diagnostica il rischio di liquidità di un'istituzione.

Periodicamente la Banca riproduce analisi di scenario valutando l'impatto di movimenti simultanei in diversi fattori di rischio, definendo un evento di stress ipotetico e consistente i cui presupposti ed entità sono condivisi e concordati con le funzioni della Capogruppo.

Modelli comportamentali per le poste dell'attivo e del passivo

Il Gruppo ha sviluppato specifici modelli comportamentali volti alla stima del profilo di scadenza delle poste dell'attivo e del passivo che non hanno una scadenza contrattuale; infatti alcune poste, percepite come esigibili a vista, in realtà sono soggette a comportamenti viscosi.

Più specificatamente, la modellazione dell'attivo e del passivo mira a costruire un profilo di replica che riflette al meglio le caratteristiche comportamentali delle poste. Un esempio è costituito dalle poste a vista: le stime del profilo di scadenza riflette la vischiosità percepita. Tali modelli comportamentali sono sviluppati dalla funzione Planning, Finance e Administration di Capogruppo e validati dal Risk Management di Capogruppo e della Banca.

Contingency Liquidity Policy di FinecoBank

Una crisi di liquidità è un evento caratterizzato da un impatto elevato, sia pure scarsamente probabile. È stato pertanto definito un modello operativo specifico per situazioni di crisi, che può essere attivato efficacemente in caso di crisi, sulla base di una procedura approvata e definita nella policy "Contingency Plan sul rischio di liquidità".

La capacità di agire tempestivamente è essenziale per ridurre al minimo le conseguenze potenzialmente distruttive di una crisi di liquidità. Le analisi degli stress test rappresentano un valido strumento per l'individuazione delle conseguenze attese e la definizione anticipata delle azioni più adeguate per affrontare uno specifico scenario di crisi. In combinazione con gli Early Warning Indicator (EWI), la Banca può riuscire ad attenuare gli effetti di crisi di liquidità già nelle prime fasi della crisi.

L'obiettivo del "Contingency Plan sul rischio di liquidità" della Banca è di assicurare l'attuazione tempestiva di interventi efficaci fin dal principio di una crisi di liquidità, attraverso la precisa identificazione di soggetti, poteri, responsabilità, delle procedure di comunicazione ed i relativi criteri per la reportistica, nel tentativo di incrementare le probabilità di superare con successo lo stato di emergenza. Tale scopo viene raggiunto attraverso:

  • attivazione di un modello operativo straordinario e di governo della liquidità;
  • coerente comunicazione interna e verso il Gruppo;
  • una serie di azioni disponibili per mitigare gli effetti negativi sulla liquidità;
  • una serie di Early Warning Indicator i quali indichino che si sta sviluppando una crisi.

Sezione 4 – Rischi operativi

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

Definizione di rischio operativo

Si definisce rischio operativo il rischio di perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni, personale, sistemi o causati da eventi esterni. Tale definizione include il rischio legale e di compliance, ma esclude quello strategico e reputazionale.

Ad esempio possono essere definite operative le perdite derivanti da frodi interne o esterne, rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro, reclami della clientela, distribuzione dei prodotti, multe e altre sanzioni derivanti da violazioni normative, danni ai beni patrimoniali dell'azienda, interruzioni dell'operatività e disfunzione dei sistemi, gestione dei processi.

Framework di Gruppo per la gestione dei rischi operativi

Il Gruppo UniCredit ha definito il sistema di gestione dei rischi operativi l'insieme di policy e procedure per il controllo, la misurazione e la mitigazione dei rischi operativi nel Gruppo e nelle Entità controllate. Le policy di rischio operativo, applicabili a tutte le Entità del Gruppo, sono principi comuni che stabiliscono il ruolo degli organi aziendali, della funzione di controllo dei rischi, nonché le interazioni con le altre funzioni coinvolte nel processo. Tali principi e disposizioni normative sono stati declinati nel Framework di Gruppo per la gestione dei rischi operativi e recepiti all'interno della "Policy per monitoraggio ed il controllo dei Rischi Operativi e Reputazionali" di FinecoBank approvato dal Consiglio di Amministrazione.

Le metodologie di classificazione e controllo di completezza dei dati, analisi di scenario, indicatori di rischio, reporting e misurazione del capitale di rischio sono responsabilità del Group Operational & Reputational Risks department di Capogruppo e sono applicate dalla Banca in qualità di entità del Gruppo. Elemento cardine del sistema di controllo è l'applicativo informatico a supporto per la raccolta dei dati, il controllo dei rischi e la misurazione del capitale.

La conformità del sistema di controllo e misurazione dei rischi operativi alla normativa esterna e agli standard di Gruppo è valutata attraverso un processo di convalida interna. Responsabile di questo processo è il Group Internal Validation department della Capogruppo, struttura indipendente dal Group Operational & Reputational Risks department.

La Banca ha ottenuto l'approvazione da parte della Banca d'Italia per l'utilizzo dei metodi avanzati (AMA) per il calcolo del requisito patrimoniale a fronte dei rischi operativi a partire dal 30 giugno 2010.

Struttura Organizzativa

L'Organo di indirizzo strategico è responsabile dell'approvazione di tutti gli aspetti rilevanti del framework dei rischi operativi, per la verifica dell'adeguatezza del sistema di misurazione e controllo ed è informato regolarmente circa le variazioni del profilo di rischio e l'esposizione ai rischi operativi.

La struttura della Governance aziendale in tema di rischi operativi prevede, oltre all'Organo di indirizzo strategico, il Comitato Rischi - introdotto a partire dal 24 giugno 2009 - il quale esamina ogni problematica di rischio sottoposta ed approva e valida le procedure interne ed i manuali operativi in materia di rischi operativi.

La reportistica prodotta dal Risk Management per il Comitato Rischi e per il Consiglio di Amministrazione garantisce che il Management e gli Organi di Controllo siano costantemente informati sull'andamento dei rischi operativi all'interno della Banca e possano intervenire attivamente nella gestione e mitigazione dei rischi. La partecipazione al Comitato Prodotti del Chief Risk Officer permette di presidiare i rischi operativi collegati alle nuove attività di business della Banca.

Il team Operational Risk Management (ORM) è inserito in una più ampia struttura di Risk Management che riferisce al Chief Risk Officer della Banca che a sua volta riporta direttamente all'Amministratore Delegato e Direttore Generale. Le principali attività svolte dal Risk Management nell'ambito dei rischi operativi sono:

  • rilevazione, classificazione, validazione e segnalazione delle perdite operative con conseguente individuazione delle aree critiche;
  • valutazione delle potenzialità di rischio attraverso l'esecuzione di analisi di scenario e indicatori di rischio (Key Risk Indicator-KRI);
  • monitoraggio e ottimizzazione del sistema dei controlli;
  • politiche di mitigazione e di trasferimento del rischio mediante coperture assicurative;
  • sviluppo della cultura del rischio operativo nell'ambito della Banca;
  • reportistica all'Alta Direzione dell'andamento dei rischi.

Convalida Interna

In ottemperanza ai requisiti regolamentari, Capogruppo ha istituito un processo di convalida interna del sistema di controllo e misurazione dei rischi operativi, al fine di verificarne la rispondenza alle prescrizioni normative ed agli standard di Gruppo. Questo processo è di responsabilità della Unit Operational and Pillar II Risk Validation, all'interno del Group Internal Validation department.

L'utilizzo del metodo avanzato AMA per il calcolo del capitale regolamentare implica la redazione annuale del documento relativo al sistema di gestione e controllo dei rischi operativi da parte del team di Operational Risk. Il Report di Convalida annuale contiene un'autovalutazione del sistema ed esamina nello specifico la struttura di governo, il processo di raccolta dei dati di perdita, le analisi di scenario e del sistema dei controlli interni così come l'utilizzo gestionale del sistema di misurazione.

Il Report è sottoposto oltre che all'approvazione del Consiglio di Amministrazione, alla validazione sia dell'Internal Audit, sia della struttura di Gruppo GIV (Group Internal Validation). Entrambe le strutture hanno confermato per il 2015, ultima validazione effettuata, la presenza di un buon presidio dei rischi e l'adeguatezza del sistema di gestione e controllo esistente.

Gestione e mitigazione del rischio

La gestione del rischio consiste nella revisione dei processi per la riduzione dei rischi rilevati, nella gestione delle relative politiche assicurative, con l'identificazione di idonee franchigie e limiti.

Al ruolo del Comitato Rischi e del Comitato Prodotti, a partire da settembre 2011, è stato affiancato un gruppo di lavoro "Permanent Work Group" (PWG) a cui partecipano il CRO, il Risk Manager, Information Security & Fraud Management ed Organizzazione allo scopo di condividere le rispettive conoscenze relative a progetti pianificati o in corso, nuovi processi, prodotti o modifiche degli stessi ed ogni altro elemento che possa impattare sul profilo di rischio della Banca; l'obiettivo ultimo del PWG è individuare e successivamente sviluppare nuove azioni di mitigazione.

Nell'ambito dell'attività di prevenzione dei rischi operativi e per il controllo a distanza dei canali di vendita, il Risk Management ha provveduto a concentrare la propria attività in controlli di prevenzione delle frodi.

Lo sviluppo dei controlli a distanza per la prevenzione delle frodi ha portato alla realizzazione di un sistema denominato "SoFIA" (System of Fraud Identification and Analysis). Il sistema consente di analizzare simultaneamente una maggiore quantità di dati ed informazioni rispetto a singoli indicatori ed inoltre permette di rilevare quotidianamente possibili anomalie attraverso un sistema di alert.

In questo modo, tutti i nominativi proposti per i controlli sono valutati contemporaneamente rispetto a tutti gli indicatori per i controlli a distanza (n° 30 indicatori).

Gli addetti ai controlli, sulla base di valutazioni qualitative e quantitative degli indicatori stessi, selezionano eventuali casi da segnalare alla Direzione Controlli Rete, Monitoraggio e Servizi Rete – a diretto riporto dell'Amministratore Delegato - per i successivi approfondimenti.

Inoltre, la struttura Rischi Operativi è portata a conoscenza dei risultati dei test annualmente effettuati secondo i Piani di Business Continuity e Disaster Recovery.

Sistema di misurazione e allocazione del capitale

Il metodo interno per la misurazione del requisito di capitale è stato sviluppato da UniCredit; il requisito patrimoniale è calcolato tenendo conto dei dati di perdita interni, dei dati di perdita esterni, dei dati di perdita ipotizzati tramite analisi di scenario e degli indicatori di rischio.

L'attività di raccolta e classificazione delle perdite operative è gestita da un sistema di Gruppo denominato ARGO (Application for Risk Gauging On line). Le informazioni raccolte, oltre a finalità di prevenzione e miglioramento interno, sono utilizzate per il calcolo dei requisiti patrimoniali di Primo e Secondo Pilastro.

Per quanto riguarda gli indicatori sono attualmente presenti 48 Key Risk Indicators suddivisi in otto aree di controllo (Legale, Reclami, Carte di Credito, Back Office, PFA, Sistemi IT, Sistemi di pagamento, Compliance) che contribuiscono al calcolo del capitale regolamentare e con i quali la Banca si propone di misurare l'esposizione ai rischi operativi. Eventuali valori anomali assunti dagli indicatori possono essere correlati a variazioni nell'esposizione ai rischi operativi.

Le analisi di scenario consentono di stimare l'esposizione della Banca a rischi operativi, caratterizzati da una bassa frequenza ma da un sensibile impatto potenziale. Gli scenari sono identificati mediante l'analisi delle perdite interne, degli eventi esterni, dell'andamento degli indicatori di rischio, processi critici, prodotti e classi di rischio.

L'inclusione dei dati generati tramite le analisi di scenario e dell'andamento degli indicatori di rischio forniscono un elemento forward-looking nel modello di calcolo del capitale a rischio.

L'attività di raccolta e controllo dei dati è gestita a livello locale, mentre la gestione e manutenzione del modello per il calcolo del capitale regolamentare è accentrato nella Holding per tutte le Legal Entities del Gruppo.

Il capitale di rischio dei rischi operativi utilizzato ai fini regolamentari in data 30 giugno 2016 risulta pari a 56.727 migliaia di euro.

Rischi derivanti da pendenze rilevanti

Esistono procedimenti giudiziari pendenti nei confronti della Banca, individualmente non rilevanti, in relazione ai quali vi è una notevole incertezza circa il possibile esito e l'entità dell'eventuale onere. Laddove è possibile stimare in modo attendibile l'entità dell'eventuale onere e lo stesso sia ritenuto probabile, sono stati effettuati accantonamenti nella misura ritenuta congrua date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali. In particolare, a presidio delle suddette obbligazioni, nonché dei reclami da clientela non ancora sfociati in procedimenti giudiziari, la Banca ha in essere al 30 giugno 2016 un fondo per rischi e oneri pari a 39.321 migliaia di euro (43.458 migliaia di euro al 31 dicembre 2015).

Rischi derivanti da contenziosi e verifiche di natura tributaria

Premesso che nel corso nel primo semestre 2016 sono venuti meno i rischi in merito ai contenziosi relativi alle annualità 2007, 2008, 2009, 2010 e 2011 per effetto dell'avvenuta definizione conciliativa con l'Agenzia delle Entrate, i rischi derivanti da contenziosi o verifiche di natura tributaria al 30 giugno 2016 si riferiscono principalmente alla seguente situazione:

avviso di accertamento relativo all'esercizio 2003 nel quale è stata contestata la fruizione di crediti d'imposta per il quale la Banca ha presentato ricorso in Cassazione ritenendo fondata la propria posizione. La Banca ha già pagato le maggiori imposte, le sanzioni e gli interessi dovuti. A fronte del contenzioso, è già stato rilevato a conto economico l'onere per la maggiore imposta e la sanzione in contropartita, rispettivamente, delle passività fiscali e del fondo rischi e oneri. Inoltre, è stato rilevato un credito verso l'erario per la somma versata.

In relazione a quanto sopra rappresentato, al 30 giugno 2016 la Banca ha in essere accantonamenti nella misura ritenuta congrua date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali, a passività fiscali per circa 9 milioni di euro, per maggiori imposte, e al fondo rischi ed oneri a fronte di sanzioni e interessi per circa 5 milioni di euro.

Informazioni di natura quantitativa

I dati interni di perdita operativa costituiscono la componente principale per il calcolo del requisito patrimoniale a fronte dei rischi operativi. L'analisi delle perdite consente al team ORM di formulare valutazioni sull'esposizione ai rischi operativi della Banca e di individuare eventuali aree critiche.

Al 30 giugno 2016 le perdite operative registrate contabilmente presentano un valore positivo pari a circa 2 milioni di euro, dovute principalmente alla movimentazione del fondo rischi che ha registrato riprese di valore superiori agli accantonamenti. Di seguito, si illustra la fonte principale delle perdite operative in funzione degli "event type", cioè delle tipologie di eventi - stabilite dal nuovo Accordo di Basilea 2 - che le hanno generate:

Frode interna: perdite dovute ad attività non autorizzata, frode, appropriazione indebita o violazione di leggi, regolamenti o direttive aziendali che coinvolgano almeno una risorsa interna della banca o legata da contratto di agenzia;

Frode esterna: perdite dovute a frode, appropriazione indebita o violazione di leggi da parte di soggetti esterni alla banca;

Rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro: perdite derivanti da atti non conformi alle leggi o agli accordi in materia di lavoro, salute e sicurezza sul lavoro, dal pagamento di risarcimenti a titolo di lesioni personali o da episodi di discriminazione o di mancata applicazione di condizioni paritarie;

Clientela, prodotti e prassi professionali: perdite derivanti da inadempienze relative a obblighi professionali verso clienti ovvero dalla natura o dalle caratteristiche del prodotto o del servizio prestato;

  • Danni da eventi esterni: perdite derivanti da eventi esterni, quali catastrofi naturali, terrorismo, atti vandalici;
  • Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi: perdite dovute a interruzioni dell'operatività, a disfunzioni o a indisponibilità dei sistemi;

Esecuzione, consegna e gestione dei processi: perdite dovute a carenze nel perfezionamento delle operazioni o nella gestione dei processi, nonché perdite dovute alle relazioni con controparti commerciali, venditori e fornitori.

Sezione 5 – Altri rischi e informazioni

Le fattispecie di rischio precedentemente descritte, pur costituendo le principali tipologie, non esauriscono il novero di tutte quelle considerate rilevanti per la Banca. Nell'ambito di quanto previsto dal Secondo Pilastro della regolamentazione di Basilea 2 e successivi aggiornamenti, la Banca - con il supporto della Capogruppo – ha individuato altre tipologie di rischio, oltre a credito, mercato, operativo e liquidità già descritti:

Rischio di business è definito come una variazione sfavorevole e imprevista del volume dell'attività e/o dei margini, non derivanti da rischi di credito, mercato ed operativi. Può avere origine, innanzitutto, da un deterioramento rilevante del contesto di mercato, da cambiamenti nella situazione concorrenziale o nel comportamento dei clienti, ma anche da cambiamenti del quadro normativo di riferimento;

Rischio strategico si intende il rischio di incorrere in perdite potenziali dovute a decisioni o cambiamenti radicali nel contesto operativo, da un'attuazione impropria delle decisioni, dalla mancanza di reattività a cambiamenti nel contesto operativo, con impatti negativi sul profilo di rischio e conseguentemente sul capitale, sugli utili nonché sull'orientamento generale e sul raggio di azione di una banca nel lungo periodo;

Rischio reputazionale, che rappresenta il rischio attuale o prospettico di flessione degli utili derivante da una percezione negativa dell'immagine della Banca da parte di Clienti, controparti, azionisti, investitori o Autorità di Vigilanza.

La Banca non considera nel perimetro di rischio della Banca il Rischio immobiliare ("Real Estate Risk") in quanto non detiene posizioni significative in immobili di proprietà né considera il Rischio di Investimenti Azionari ("Financial investment risk"), in quanto non possiede rilevanti investimenti finanziari non speculativi.

Successivamente all'individuazione dei rischi rilevanti, la Capogruppo definisce il miglior metodo di analisi degli stessi: qualitativo e quantitativo. La misurazione quantitativa è effettuata dalla Capogruppo utilizzando i dati inviati dalla Banca e porta all'individuazione del Capitale Interno.

I rischi di credito, mercato, operativo, di business sono misurati da Capogruppo in maniera quantitativa tramite:

• capitale economico, calcolo del beneficio di diversificazione ed aggregazione come componente del capitale interno (comprensivo di un cushion prudenziale a fronte del rischio modello e della variabilità del ciclo economico);

• stress test.

Il Capitale Interno rappresenta il capitale necessario a fronte delle possibili perdite relative alle attività della Banca e prende in considerazione tutti i rischi definiti dal Gruppo come quantificabili in termini di Capitale Economico coerentemente con i requisiti di Secondo Pilastro.

A fini di controllo, il Capitale Interno è calcolato trimestralmente dalla Capogruppo sulla base dei dati consuntivi inviati dalla Banca.

La natura multi dimensionale del rischio richiede di integrare la misurazione del capitale economico con analisi di stress test, non solo al fine di stimare le perdite in alcuni scenari, ma anche di cogliere l'impatto delle determinanti delle stesse.

Lo stress test è uno degli strumenti utilizzati per il controllo dei rischi rilevanti al fine di valutare la vulnerabilità della Banca ad eventi "eccezionali ma plausibili", fornendo informazioni aggiuntive rispetto alle attività di monitoraggio.

Le attività di stress testing, in coerenza con quanto richiesto dalle Autorità di Vigilanza, sono effettuate sulla base di un insieme di scenari di stress definiti internamente e sono effettuati periodicamente da apposite funzioni della Capogruppo.

Processo di Valutazione dell'Adeguatezza Patrimoniale (ICAAP - Internal Capital Adequacy Assessment Process)

Coerentemente con le disposizioni del Secondo Pilastro, la misurazione del profilo di rischio è un elemento fondamentale del processo di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale (ICAAP).

L'approccio di Gruppo al processo ICAAP si basa sulla definizione di una "Risk Governance" come requisito preliminare, mentre il processo si articola nelle seguenti fasi:

  • definizione del perimetro ed identificazione dei rischi;
  • valutazione del profilo di rischio;
  • definizione del risk appetite e allocazione del capitale;
  • monitoraggio e reporting.

L'adeguatezza patrimoniale è valutata considerando l'equilibrio tra i rischi assunti, sia di Primo che di Secondo Pilastro, ed il capitale disponibile. Per il Secondo Pilastro, la metrica di riferimento è la Risk Taking Capacity, pari al rapporto tra il capitale disponibile (Available Financial Resources - AFR) ed il Capitale Interno.

Risk Appetite

Tra gli elementi principali del processo interno di determinazione dell'adeguatezza patrimoniale si colloca la definizione ed il monitoraggio del Risk Appetite. Il Risk Appetite è definito come il livello di rischio che la Banca è disposta ad accettare per il perseguimento dei propri obiettivi strategici e del business plan, considerando gli interessi dei propri Clienti e degli Azionisti, i requisiti di capitale e gli altri requisiti.

I principali obiettivi del Risk Appetite sono:

Valutare esplicitamente i rischi, e le loro interconnessioni a livello locale e di Gruppo, che la Banca decide di assumere (o di evitare) in una prospettiva di lungo termine;

Specificare i tipi di rischio che la Banca intende assumere, stabilendo target, trigger e limiti sia in condizioni operative normali che di stress;

Assicurare "ex-ante" un profilo di rischio-rendimento coerente con una crescita sostenibile a lungo termine, come definita dalle proiezioni di rendimento del piano strategico/budget;

Assicurare che il business si sviluppi entro i limiti di tolleranza al rischio stabiliti dal Consiglio di Amministrazione della Banca, in conformità alle vigenti regolamentazioni nazionali e internazionali;

  • Supportare le discussioni sulle opzioni strategiche future con riferimento al profilo di rischio;
  • Indirizzare la visione degli stakeholder interni ed esterni su un profilo di rischio coerente con il piano strategico;

Fornire delle descrizioni qualitative rispetto ai rischi difficilmente quantificabili (ad esempio, strategico, reputazionale, compliance) ai fini di guidare strategicamente la revisione dei processi e del sistema dei controlli interni.

Il Risk Appetite è definito coerentemente al modello di business della Banca e all'ICAAP locale e di Gruppo. Per tale ragione, il Risk Appetite è integrato nel processo di budget.

La struttura del Risk Appetite include uno Statement ed un insieme di KPI. Lo Statement definisce il posizionamento della Banca in termini di obiettivi strategici e dei relativi profili di rischio mentre i KPI sono volti a misurare quantitativamente il posizionamento della Banca nelle seguenti categorie:

  • Risk ownership e posizionamento, per indicare esplicitamente le principali attività di riferimento della Banca e del Gruppo ed il complessivo posizionamento in termini di rischio;
  • Requisiti regolamentari, per includere i KPI richiesti dall'Autorità di Vigilanza (ad esempio, requisiti di capitale, compresa la Risk Taking Capacity);
  • Profittabilità e rischio, per garantire l'allineamento con il budget;

Controllo su specifici tipi di rischio, per garantire il controllo su tutti i principali rischi (ad esempio, rischio di credito, di mercato, operativo, di liquidità e di tasso d'interesse).

Per ciascuna delle dimensioni sopramenzionate, sono identificati uno o più KPI, in modo da poter misurare quantitativamente il posizionamento della Banca attraverso diverse modalità: valori assoluti, ratio tra misure comparabili, analisi di sensitività su parametri definiti.

I Target rappresentano l'ammontare di rischio che la Banca intende assumere in condizioni di normale operatività in coerenza con le Ambition. I target sono da considerarsi come le soglie di riferimento per lo sviluppo del business. I Trigger rappresentano la massima deviazione accettabile dai target; sono definiti in modo da assicurare l'operatività anche in condizioni di stress entro il massimo livello di rischio accettabile.

I Limiti rappresentano il massimo livello di assunzione di rischio accettabile per la Banca.

La determinazione delle soglie è valutata caso per caso, anche attraverso decisioni manageriali da parte del Consiglio di Amministrazione della Banca, rispettando i requisiti regolamentari e degli Organi di controllo e considerando la coerenza con il Risk Appetite di Gruppo.

Le metriche sono regolarmente oggetto di monitoraggio e reportistica, almeno trimestrale. Il monitoraggio, per competenza, è effettuato dalla Direzione CRO e dalla Direzione CFO.

Glossario

Available financial Le AFR sono le risorse che possono essere utilizzate per tutelare la banca dall'insolvenza.
resources (AFR) Le AFR sono una misura economica che considera le riserve potenziali, gli strumenti di
debito ibridi, le riserve IFRS, l'avviamento ed altri asset intangibili, le azioni proprie
detenute ed i profitti attesi.
Capitale Livello di capitale richiesto per coprire le perdite che potrebbero verificarsi con un
Economico orizzonte di un anno e una certa probabilità o livello di confidenza. Il Capitale Economico è
una misura della variabilità della Perdita Attesa del portafoglio e dipende dal livello di
diversificazione del portafoglio stesso.
Capitale Interno Rappresenta l'ammontare di capitale necessario per fronteggiare perdite potenziali ed è
necessario per supportare le attività di business e le posizioni detenute. Il Capitale Interno
è dato dalla somma del capitale economico, ottenuto tramite aggregazione delle diverse
tipologie di rischio, più una riserva per considerare effetti del ciclo e rischio di modello.
Costo del rischio È il rapporto tra le rettifiche nette su crediti e i crediti verso clientela. È uno degli indicatori
della rischiosità degli attivi della banca: al decrescere di tale indicatore diminuisce la
rischiosità degli attivi della banca.
Credit Quality – EL EL%= EL/EAD
Rappresenta la perdita attesa come percentuale dell'esposizione in caso di default (EAD)
del portafoglio in bonis.
Il perimetro è la clientela del portafoglio in bonis.
Funding Approvvigionamento, sotto varie forme, dei fondi necessari al finanziamento dell'attività
aziendale o di particolari operazioni finanziarie.
Key Risk Indicators Gli indicatori di rischio sono metriche quantitative che riflettono l'esposizione ai Rischi
Operativi di specifici processi o prodotti: il valore espresso da un indicatore dovrebbe
essere correlato a variazioni dei livelli di rischio.
Model Risk Le MRC sono state introdotte a livello di gruppo per caratterizzare più dettagliatamente le
Category tipologie di perdita operativa. Esse infatti sono ottenute dalla combinazione dei sette event
type previsti da Basilea II con uno o più prodotti offerti alla clientela.
Portafoglio Il complesso delle posizioni diverse da quelle ricomprese nel portafoglio di negoziazione a
bancario fini di vigilanza vengono iscritte nel portafoglio bancario.
Portafoglio di Le posizioni detenute a fini di negoziazione sono quelle intenzionalmente destinate a una
negoziazione successiva dismissione a breve termine e/o assunte allo scopo di beneficiare, nel breve
termine, di differenze tra prezzi di acquisto e di vendita, o di altre variazioni di prezzo o di
tasso d'interesse.
Risk Taking Rapporto tra Available Financial Resources e Capitale Interno.
Capacity Include un buffer prudenziale (cushion).
Sensitivity Identifica la situazione di maggiore o minore sensibilità con la quale determinate attività o
passività reagiscono a variazioni dei tassi o di altri parametri di riferimento.
Sensitivity Analysis L'analisi di sensitività quantifica la variazione del valore di un portafoglio finanziario
derivante da una variazione sfavorevole di fattori di rischio principali (tasso di interesse,
tasso di cambio, equity).
Value at Risk Metodo utilizzato per quantificare il livello di rischio. Misura la massima perdita potenziale
che con una certa probabilità ci si attende possa essere generata con riferimento a uno
specifico orizzonte temporale.
RWA – Risk Si tratta di attività per cassa e fuori bilancio (derivati e garanzie) classificate e ponderate in
Weighted Assets base a diversi coefficienti legati ai rischi, ai sensi delle normative bancarie emanate dagli
(Attività di rischio
ponderate)
organi di vigilanza per il calcolo dei coefficienti di solvibilità.

PARTE F – INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO

Sezione 1 – Il patrimonio dell'impresa

A. Informazioni di natura qualitativa

La Banca assegna un ruolo prioritario alle attività volte alla gestione ed all'allocazione del capitale in funzione dei rischi assunti, ai fini dello sviluppo della propria operatività in ottica di creazione di valore. Le attività si articolano nelle diverse fasi del processo di pianificazione e controllo e, in particolare, nei processi di piano e budget e nei processi di monitoraggio (analisi delle performance previste e conseguite, analisi e controllo dei limiti, analisi e controllo andamentale dei ratio patrimoniali).

Il capitale e la sua allocazione, quindi, assumono un'importanza rilevante nella definizione delle strategie perché da un lato esso rappresenta l'investimento nella Banca da parte degli azionisti che deve essere remunerato in modo adeguato, dall'altro è una risorsa soggetta a limiti esogeni, definiti dalla normativa di vigilanza.

Nella gestione dinamica del capitale, la direzione CFO elabora il piano finanziario ed effettua il monitoraggio dei ratios patrimoniali di vigilanza anticipando gli opportuni interventi necessari all'ottenimento degli obiettivi.

Il monitoraggio si riferisce da un lato sia al patrimonio netto sia alla composizione dei Fondi propri e dall'altro alla pianificazione e all'andamento dei "risk weighted asset" (RWA).

B. Informazioni di natura quantitativa

B.1 Patrimonio dell'impresa: composizione

Importo 30-giu-16 Importo 31-dic-15
1. Capitale 200.246 200.150
2. Sovrapprezzi di emissione 1.934 1.934
3. Riserve 278.164 236.590
- di utili 250.247 214.666
a) legale 40.049 40.030
b) statutaria - -
c) azioni proprie 8.555 8.555
d) altre 201.643 166.081
- altre 27.917 21.924
4. Strumenti di capitale - -
5. (Azioni proprie) (8.555) (8.555)
6. Riserve da valutazione 13.383 11.626
- Attività finanziarie disponibili per la vendita 21.461 16.904
- Attività materiali - -
- Attività immateriali - -
- Copertura di investimeti esteri - -
- Copertura dei flussi finanziari - -
- Differenze di cambio - -
- Attività non correnti in via di dismissione - -
- Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a
benefici definiti (8.078) (5.278)
- Quote delle riserve da valutazione relative alle
partecipate valutate al patrimonio netto - -
- Leggi speciali di rivalutazione - -
7. Utile (Perdita) d'esercizio 117.782 191.053
Totale 602.954 632.798

B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione

Attività/Valori Totale 30-giu-16 Totale 31-dic-15
Riserva positiva Riserva negativa Riserva positiva Riserva negativa
1. Titoli di debito 21.534 - 8.434 (1.285)
2. Titoli di capitale - (73) 9.755 -
3. Quote di O.I.C.R. - - - -
4. Finanziamenti - - - -
Totale 21.534 (73) 18.189 (1.285)

(Importi in migliaia)

B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue

Titoli di debito Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. Finanziamenti
1. Esistenze iniziali 7.149 9.755 - -
2. Variazioni positive 20.241 - - -
2.1 Incrementi di fair value 20.241 - - -
2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative - - - -
- da deterioramento - - - -
- da realizzo - - - -
2.3 Altre variazioni - - - -
3. Variazioni negative (5.856) (9.828) - -
3.1 Riduzioni di fair value (1.687) (73) - -
3.2 Rettifiche da deterioramento - - - -
3.3 Rigiro a conto economico di riserve positive (4.169) (9.755) - -
- da realizzo (4.169) (9.755) - -
3.4 Altre variazioni - - - -
4. Rimanenze finali 21.534 (73) - -

(Importi in migliaia)

B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue

Utili (Perdite) attuariali su piani
previdenziali a benefici definiti
1.
Esistenze iniziali
(5.278)
2.
Variazioni positive
-
2.1
Incrementi di fair value
-
2.2
Altre variazioni
-
3.
Variazioni negative
(2.800)
3.1
Riduzioni di fair value
(2.800)
3.2
Altre variazioni
-
4.
Rimanenze finali
(8.078)

(Importi in migliaia)

Sezione 2 – I fondi propri e i coefficienti di vigilanza

1.1 Fondi propri

A. Informazioni di natura qualitativa

I Fondi propri vengono rilevati con periodicità trimestrale nel rispetto della normativa di vigilanza. Le risultanze vengono portate a conoscenza del Consiglio di Amministrazione e della Capogruppo.

I Fondi propri al 30 giugno 2016 ammontano a 414.132 migliaia di euro e sono stati determinati applicando le vigenti disposizioni di vigilanza secondo gli standard di Basilea III inclusivi degli aggiustamenti transitori.

Si precisa inoltre che il Capitale primario di classe 1 comprende l'utile del primo semestre (per la quota parte che non sarà distribuita calcolato sulla base del tasso di distribuzione dell'anno precedente) assumendo soddisfatte le condizioni previste dall'art. 26, paragrafo 2, del Regolamento UE 575/2013 (CRR).

Totale 30-giu-16 Totale 31-dic-15
Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) 414.132 390.977
Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 – AT1) - -
Capitale di classe 2 (TIER 2 – T2) - 2.926
Totale Fondi Propri 414.132 393.903

(Importi in migliaia)

1. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 – CET 1)

Gli strumenti finanziari computati nel Capitale primario di classe 1 sono rappresentati da 606.805.436 azioni ordinarie del valore nominale di 0,33 euro, per un importo pari a 200.246 migliaia di euro, al netto di 1.408.834 azioni proprie detenute in portafoglio, per un importo pari a 8.555 migliaia di euro.

Per gli altri elementi che compongono il Capitale primario di classe 1 si rimanda a quanto indicato in calce alla tabella riportata nelle Informazioni di natura quantitativa.

2. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 – AT1)

Alla data del 30 giugno 2016 non sono presenti elementi di Capitale aggiuntivo di classe 1.

3. Capitale di classe 2 (Tier 2 – T2)

Alla data del 30 giugno 2016 non sono presenti elementi di Capitale di classe 2.

B. Informazioni di natura quantitativa

Totale 30-giu-16 Totale 31-dic-15
A. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) prima
dell'applicazione dei filtri prudenziali 505.381 477.420
di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie - -
B. Filtri prudenziali del CET1 (+/-) (540) (54)
C. CET1 al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio
(A +/- B) 504.841 477.366
D. Elementi da dedurre dal CET1 74.166 75.003
E. Regime transitorio - Impatto su CET1 (+/-) (16.543) (11.386)
F. Totale Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 -CET1) (C - D +/-
E) 414.132 390.977
G. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) al lordo degli elementi
da dedurre e degli effetti del regime transitorio - -
di cui strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie - -
H. Elementi da dedurre dall'AT1 - -
I. Regime transitorio - Impatto su AT1 (+/-) - -
L. Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier1 - AT1) (G - H +/- I) - -
M. Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) al lordo degli elementi da dedurre e degli
effetti del regime transitorio - -
di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie - -
N. Elementi da dedurre dal T2 - -
O. Regime transitorio - Impatto su T2 (+/-) - 2.926
P. Totale Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) (M - N +/- O) - 2.926
Q. Totale fondi propri (F + L + P) 414.132 393.903

A. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 – CET 1) prima dell'applicazione dei filtri prudenziali La voce include:

  • capitale sociale, costituito da 606.805.436 azioni ordinarie del valore nominale di 0,33 euro, per un importo pari a 200.246 migliaia di euro;
  • riserva sovrapprezzo azioni, per un importo pari a 1.934 migliaia di euro;
  • riserva legale, straordinaria e altre riserve, per un importo pari a 278.164 migliaia di euro;
  • altre componenti di conto economico accumulate (OCI) che sono costituite per 21.534 migliaia di euro dalla riserva netta positiva dei titoli di debito emessi da Amministrazioni centrali di Paesi appartenenti all'Unione Europea, detenuti nel portafoglio "Attività finanziarie disponibili per la vendita" successivamente al 31 dicembre 2009, per 73 migliaia di euro dalla riserva netta negativa dei titoli di capitale detenuti nel portafoglio "Attività finanziarie disponibili per la vendita" e per 8.078 migliaia di euro dalla Riserva negativa IAS19;
  • quota dell'utile di periodo del primo semestre 2016 destinato ad incremento del valore delle riserve, pari a 21.994 migliaia di euro, assumendo soddisfatte le condizioni previste dall'art. 26, paragrafo 2, del Regolamento UE 575/2013 (CRR). A tal fine, in assenza di una politica dei dividendi formalizzata, ai soli fini del calcolo dei fondi propri al 30 giugno 2016, gli utili non distribuiti inclusi nel capitale primario di classe 1 sono stati stimati assumendo quale riferimento il maggiore fra il dividendo calcolato sulla base del tasso di distribuzione dell'anno precedente e il dividendo calcolato sulla base della media dei tassi di distribuzione degli ultimi tre anni, come previsto dalla Decisione (UE) n. 2015/656 della Banca Centrale Europea.

Dalla voce sono state dedotte:

  • azioni proprie, per un importo pari a 8.555 migliaia di euro;
  • esposizioni sintetiche in strumenti di Capitale primario di classe 1 propri detenute nel portafoglio di negoziazione di vigilanza, per un importo pari a 36 migliaia di euro;
  • strumenti di Capitale primario di classe 1 per i quali la Banca ha ricevuto l'autorizzazione al riacquisto da parte dell'Autorità di Vigilanza, ai sensi degli artt. 77-78 Reg. UE n. 575/2013 del 26 giugno 2013 (CRR), pari a 1.750 migliaia di euro.

B. Filtri prudenziali del CET1

La voce include il filtro relativo agli aggiustamenti di valutazione supplementari (additional valuation adjustments - AVA) calcolati sulle attività e passività valutate al valore equo, per un importo pari a 540 migliaia di euro.

D. Elementi da dedurre dal CET1

La presente voce include:

  • avviamento al netto della fiscalità differita, per un importo pari a 66.558 migliaia di euro;
  • altre attività immateriali, per un importo pari a 7.608 migliaia di euro.

E. Regime transitorio – Impatto sul CET1

La voce include gli effetti dell'applicazione delle disposizioni transitorie in materia di Fondi Propri previste dalla Circolare n. 285/2013 di Banca d'Italia, in particolare:

  • le riserve nette positive da valutazione relative ai titoli di debito emessi da Amministrazioni centrali di Paesi appartenenti all'Unione Europea, detenuti nel portafoglio "Attività finanziarie disponibili per la vendita" successivamente al 31 dicembre 2009, sono state neutralizzate per un importo di 21.534 migliaia di euro;
  • è stato applicato un filtro prudenziale positivo del 60% dell'importo della riserva IAS19 per un importo di 4.992 migliaia di euro.

Con riferimento ai piani a benefici definiti regolati dallo IAS 19, la modifica apportata con decorrenza 1° gennaio 2013 (IAS 19R), che ha comportato l'eliminazione del metodo del corridoio con conseguente iscrizione del valore attuale dell'obbligazione a benefici definiti, ha determinato un impatto sul patrimonio netto della Banca connesso alla rilevazione nelle riserve di valutazione degli utili/perdite attuariali non precedentemente rilevate in applicazione di detto metodo. Dal punto di vista regolamentare, il regolatore ha disposto l'applicazione di un filtro prudenziale volto a sterilizzare il 60% dell'impatto delle modifiche in esame.

a) Valore della passività per benefici definiti - vecchio IAS 19 (51.585)
b) Valore della passività per benefici definiti - nuovo IAS 19 (63.810)
c) Ammontare oggetto di "filtro prudenziale" (8.078)

(Importi in migliaia)

Con riferimento alle indicazioni riportate nel Bollettino di Vigilanza della Banca d'Italia n.12 del dicembre 2013 in merito alle disposizioni transitorie in materia di fondi propri riguardanti il trattamento dei profitti e delle perdite non realizzate relativi alle esposizioni verso le Amministrazioni Centrali classificate nella categoria "Attività finanziarie disponibili per la vendita (Available For Sale – AFS)" dello IAS 39, la Banca ha esercitato la facoltà prevista nella Parte Seconda, Capitolo 14, sezione II, par. 2, ultimo capoverso della Circolare 285 recante "Disposizioni di vigilanza per le banche" di neutralizzare completamente le relative plusvalenze e minusvalenze rilevate successivamente al 31 dicembre 2009, limitatamente ai titoli di debito emessi da Amministrazioni centrali di Paesi appartenenti all'Unione Europea. Al 30 giugno 2016 lo sbilancio delle plusvalenze e minusvalenze nette sterilizzate ammonta a 21.534 migliaia di euro.

O. Regime transitorio – Impatto sul T2

Nessun dato da segnalare.

Riconciliazione dei Fondi propri con i valori di Bilancio

Capitale, riserve di sovrapprezzo e altre riserve
480.344
Altre componenti di conto economico accumulate (OCI)
13.383
Utile destinato a riserva
21.994
438.674
11.626
35.677
(8.557)
Strumenti di CET 1 propri
(8.591)
Impegni per acquisto di strumenti di CET1 propri
(1.750)
-
Attività immateriali - Avviamento
(66.558)
(66.791)
Attività immateriali - Altre immobilizzazioni immateriali
(7.608)
(8.212)
Rettifiche di valore di vigilanza (AVA)
(540)
(54)
Altri aggiustamenti transitori al capitale primario di classe 1
(16.542)
(11.386)
Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1)
414.132
390.977
Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 – AT1)
-
-
Capitale di classe 1 (T1= CET1 + AT1)
-
-
Altri aggiustamenti transitori al capitale di classe 2
-
2.926
Capitale di classe 2 (TIER 2 – T2)
-
2.926
Totale Fondi Propri
414.132
393.903
(Importi in migliaia)
Evoluzione Fondi Propri
1-gen-16 / 30-giu-16
1-gen-15 / 31-dic-15
Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1)
390.977
Inizio del periodo
353.133
Strumenti e Riserve
Capitale, riserve di sovrapprezzo e altre riserve
5.994
9.985
(34)
Strumenti di CET1 propri
(8.555)
(1.750)
Impegni per acquisto di strumenti di CET1 propri
-
1.757
Altre componenti di conto economico accumulate (OCI)
9.364
21.994
Utile destinato a riserva
35.677
Rettifiche regolamentari
Attività immateriali - Avviamento
233
951
Attività immateriali - Altre immobilizzazioni immateriali
604
(71)
Rettifiche di valore di vigilanza (AVA)
(486)
(54)
Altri aggiustamenti transitori al capitale primario di classe 1
(5.157)
(9.453)
414.132
Fine del periodo
390.977
Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 – AT1)
-
Inizio del periodo
-
-
Fine del periodo
-
Capitale di classe 2 (TIER 2 – T2)
2.926
Inizio del periodo
-
(2.926)
Altri aggiustamenti transitori al capitale di classe 2
2.926
-
Fine del periodo
2.926
414.132
Totale Fondi Propri
393.903

2.2 Adeguatezza patrimoniale

A. Informazioni di natura qualitativa

I requisiti prudenziali di vigilanza della Banca al 30 giugno 2016 sono stati determinati applicando le vigenti disposizioni di vigilanza Basilea III, metodo standardizzato, ad eccezione dei requisiti patrimoniali a fronte dei rischi operativi determinati utilizzando i metodi avanzati.

Si precisa che le disposizioni di vigilanza Basilea III impongono che gli enti che utilizzano i metodi basati sui rating interni per il calcolo dei requisiti patrimoniali per il rischio di credito e i metodi avanzati di misurazione per il calcolo dei requisiti di fondi propri per il rischio operativo detengano, fino al 31 dicembre 2017, Fondi Propri che siano in ogni momento pari o superiori all'80% dei requisiti Basilea I (CRR 575/2013 art. 500). Al 30 giugno 2016 i requisiti Basilea I della Banca ammontano a 331.253 migliaia di euro, l'80% è pertanto pari a 265.002 migliaia di euro.

Inoltre, le banche hanno l'obbligo di detenere, in aggiunta al capitale primario di classe 1 necessario per soddisfare i requisiti in materia di Fondi propri previsti dall'articolo 92 CRR, una riserva di conservazione del capitale pari al 2,5% dell'esposizione complessiva al rischio della banca. Con riferimento alle indicazioni riportate nel Bollettino di Vigilanza della Banca d'Italia n.12 del dicembre 2013 in merito alle disposizioni transitorie e finali applicabili alla disciplina delle riserve di capitale, la Banca, in qualità di banca appartenente ad un gruppo bancario, è tenuta ad applicare, per l'anno 2016, un coefficiente di riserva di conservazione del capitale dello 0,625%, pertanto i requisiti minimi di capitale richiesti alla Banca per l'anno 2016 sono pari a:

  • 5,125% di capitale primario di classe 1;
  • 6,625% di capitale di classe 1;
  • 8,625% di capitale totale.

L'articolo 136 della direttiva UE/2013/36 (Capital Requirements Directive, CRD4) stabilisce l'obbligo per le autorità nazionali designate di attivare un quadro operativo per la definizione del coefficiente della riserva di capitale anticiclica (countercyclical capital buffer, CCyB) a decorrere dal 1° gennaio 2016. Il coefficiente è soggetto a revisione con cadenza trimestrale. La normativa europea è stata attuata in Italia con la Circolare n. 285/2013 della Banca d'Italia (Disposizioni di vigilanza per le banche), che contiene apposite norme in materia di CCyB. Il decreto legislativo 12 maggio 2015, n. 72 ha individuato nella Banca d'Italia l'autorità designata ad adottare le misure macroprudenziali nel settore bancario, incluso il CCyB. La disciplina si applica a livello individuale e consolidato alle banche ed alle imprese di investimento.

A partire dal 1° gennaio 2016, pertanto, gli enti hanno l'obbligo di detenere una loro specifica riserva di capitale anticiclica equivalente all'importo complessivo della loro esposizione al rischio, calcolato conformemente all'articolo 92, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 575/2013, moltiplicato per la media ponderata dei coefficienti anticiclici.

L'introduzione del coefficiente di riserva anticiclica prevede un periodo di phase-in tra il 1° gennaio 2016 e fine 2018, diventando pienamente efficace il 1° gennaio 2019 (nel 2016 il coefficiente di riserva anticiclica non può essere superiore allo 0,625%). Il coefficiente della riserva di capitale anticiclica specifica della Banca al 30 giugno 2016 è pari a 0,00003%.

A seguito degli esiti del Supervisory Review and Evaluation Process (SREP) condotto dalla BCE nel corso del 2015, le autorità competenti hanno stabilito che nessuna decisione in applicazione della normativa nazionale di attuazione dell'articolo 104 (1) (a) della direttiva 2013/36/UE o dell'articolo 16 del Regolamento (UE) n. 1024/2013 è richiesta per la Banca.

Per quanto riguarda le informazioni di natura qualitativa circa le modalità utilizzate dalla Banca per la valutazione dell'adeguatezza patrimoniale dei Fondi Propri a sostegno delle attività correnti e prospettiche, si rimanda alla Sezione 1 – Il patrimonio dell'impresa della presente Parte F delle Note illustrative.

B. Informazioni di natura quantitativa

Importi non ponderati Importi ponderati/requisiti
Categorie/Valori 30-giu-16 31-dic-15 30-giu-16 31-dic-15
A. ATTIVITA' DI RISCHIO
A.1 Rischio di credito e di controparte 20.141.077 18.795.201 1.087.422 1.064.260
1. Metodologia standardizzata 20.141.077 18.795.201 1.087.422 1.064.260
2. Metodologia basata sui rating interni - - - -
2.1 Base - - - -
2.2 Avanzata - - - -
3. Cartolarizzazioni - - - -
B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA
B.1 Rischio di credito e di controparte 86.994 85.141
B.2 Rischio di aggiustamento della valutazione del
credito 180 160
B.3 Rischio di regolamento 45 1
B.4 Rischi di mercato 2.107 771
1. Metodologia standard 2.107 771
2. Modelli interni - -
3. Rischio di concentrazione - -
B.5 Rischio operativo 56.727 60.168
1. Metodo base - -
2. Metodo standardizzato - -
3. Metodo avanzato 56.727 60.168
B.6 Altri elementi di calcolo - -
B.7 Totale requisiti prudenziali 146.053 146.241
C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA
C.1 Attività di rischio ponderate 1.825.666 1.828.007
C.2 Capitale primario di classe 1/Attività di rischio ponderate
(CET1 capital ratio) 22,68% 21,39%
C.3 Capitale di classe 1/Attività di rischio ponderate (Tier 1
capital ratio) 22,68% 21,39%
C.3 Fondi propri/Attività di rischio ponderate (Total capital
ratio) 22,68% 21,55%

(Importi in migliaia)

Le attività di rischio ponderate sono state determinate come prodotto fra il totale dei requisiti prudenziali e 12,5 (l'inverso del coefficiente minimo obbligatorio pari all'8%).

Esposizione al rischio di credito e controparte: suddivisione per portafoglio di appartenenza

30-giu-16 31-dic-15
Portafoglio di appartenenza Esposizione al
rischio di
credito e
controparte
Attività
ponderate per
il rischio
Esposizione al
rischio di
credito e
controparte
Attività
ponderate per
il rischio
Esposizioni soggette al metodo IRB
Totale - metodo IRB - - - -
Esposizioni soggette al metodo standardizzato
Esposizioni verso o garantite da Amministrazioni centrali e
banche centrali 3.180.852 62.267 2.559.604 84.653
Esposizioni verso o garantite da Enti 15.736.862 39.984 15.059.974 29.198
Esposizioni verso o garantite da Banche multilaterali di
sviluppo 3 - 3 -
Esposizioni verso o garantite da Imprese ed altri soggetti 159.804 158.482 137.933 136.406
Esposizioni al dettaglio 948.941 711.706 921.226 690.919
Esposizioni garantite da immobili 148 65 211 96
Esposizioni in stato di default 4.048 4.133 4.875 4.903
Esposizioni in strumenti di capitale 3.188 3.188 4.198 10.488
Altre esposizioni 107.231 107.219 107.177 107.171
Totale - metodo standardizzato 20.141.077 1.087.044 18.795.201 1.063.834
Attività di rischio - Rischio di credito e controparte 20.141.077 1.087.044 18.795.201 1.063.834
Esposizioni verso controparti centrali nella forma di
contributi prefinanziati al Fondo di Garanzia
378 426
Requisito patrimoniale - Rischio di credito e controparte 86.994 85.141

(Importi in migliaia)

Requisito patrimoniale per tipologia di rischio e metodologia utilizzata

Tipologia di rischio Metodologia utilizzata Requisiti patrimoniali
30-giu-16
Requisiti patrimoniali
31-dic-15
1. Attività di rischio per cassa Metodologia standardizzata 61.539 59.406
2. Garanzie rilasciate e impegni ad erogare fondi Metodologia standardizzata 1.442 221
3. Contratti derivati Metodo del valore corrente 111 132
4. Operazioni SFT CRM - Metodo integrale con
rettifiche di vigilanza per volatilità
23.872 25.348
Requisiti patrimoniali rischio di credito e controparte 86.964 85.107
Requisiti patrimoniali Esposizioni verso controparti centrali nella forma di contributi
prefinanziati al Fondo di Garanzia
30 34
Rischi di mercato
1. Rischio di cambio Metodologia standard 1.337 -
2. Rischio posizione titoli di debito Metodologia standard 566 514
3. Rischio posizione titoli di capitale Metodologia standard 204 257
4. Rischio di posizione su merci Metodologia standard - -
Requisiti patrimoniali rischi di mercato 2.107 771
1. Rischio di concentrazione Metodologia standard - -
Requisiti patrimoniali rischio di concentrazione - -
1. Rischio di aggiustamento della valutazione del credito Metodologia standard 180 160
Requisiti patrimoniali rischio di aggiustamento della valutazione del credito 180 160
1. Rischio di regolamento Metodologia standard 45 1
Requisiti patrimoniali rischio di regolamento 45 1
1. Metodo avanzato Metodologia avanzata 56.727 60.168
Requisiti patrimoniali rischio operativo 56.727 60.168
Requisiti patrimoniali totali 146.053 146.241
2.3 Ratio minimi stabiliti dalla Banca
Indicatori di adeguatezza del capitale 30-giu-16 Target 2016 Trigger 2016 Limit 2016
Common Equity Tier 1 ratio 22,68% 10,00% 8,00% 7,25%
Total capital ratio 22,68% 13,50% 11,500% 10,75%

Il Common Equity Tier 1 ratio e il Total capital ratio rispettano i limiti previsti nel Risk Appetite Framework approvato dal Consiglio di Amministrazione del 10 novembre 2015.

PARTE H – OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Si forniscono di seguito le informazioni sui compensi corrisposti ai dirigenti con responsabilità strategiche e quelle sulle transazioni poste in essere con le parti correlate, ai sensi dello IAS 24.

1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica

I dirigenti con responsabilità strategiche sono i soggetti che nell'ambito della Banca hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività della Società. Sono inclusi in questa categoria, oltre ai componenti il Consiglio di Amministrazione ed i membri del Collegio Sindacale in linea con le previsioni della Circolare di Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successive modifiche e aggiornamento, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale, il Vice Direttore Generale/Responsabile Direzione GBS, il Responsabile Direzione Chief Financial Office, il Responsabile Direzione Commerciale Rete PFA, il Vice Direttore Generale/Responsabile Banca Diretta e il Responsabile Servizi di Investimenti & Wealth Management.

Totale 30-giu-16 Totale 30-giu-15
Retribuzioni corrisposte ai "Dirigenti Strategici", Amministratori
e Collegio sindacale
a) benefici a breve termine 2.725 2.728
b) benefici successivi al rapporto di lavoro 110 143
di cui relativi a piani a prestazioni definite - -
di cui relativi a piani a contribuzioni definite 110 143
c)
altri benefici a lungo termine
- -
d) indennità per la cessazione del rapporto di lavoro - -
e) pagamenti in azioni 1.600 1.721
TOTALE 4.435 4.592
(Importi in migliaia)

2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate

La Banca, al fine di assicurare il costante rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari attualmente vigenti in materia di informativa societaria riguardante le operazioni con parti correlate, ha approvato, nel Consiglio di Amministrazione del 22 settembre 2015, con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Audit e Parti Correlate e del Collegio Sindacale, le nuove procedure destinate a disciplinare le operazioni con parti correlate e soggetti collegati ("Procedure per la gestione delle operazioni con soggetti in conflitto di interesse"), che annullano e sostituiscono la precedente versione delle medesime approvata da codesto Consiglio di Amministrazione nella seduta del 15 maggio 2014.

Tali Procedure contengono le disposizioni da osservare nella gestione:

  • delle Operazioni con Parti Correlate, ai sensi del Regolamento CONSOB adottato con delibera del 12 marzo 2010 n. 17221 e successivamente modificato con delibera n. 17389 del 23 giugno 2010;
  • delle Operazioni con Soggetti Collegati, ai sensi della disciplina sulle "Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati", dettata dal titolo V, Capitolo 5 della Circolare Banca d'Italia 263/2006 ("Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche" e successivi aggiornamenti);
  • delle obbligazioni degli esponenti bancari, ai sensi dell'art. 136 del Decreto Legislativo del 1° settembre 1993 n. 385 "Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia.

Attesa l'appartenenza della Banca al Gruppo UniCredit, le predette Procedure assumono a riferimento anche la "Global Policy UniCredit per la gestione delle operazioni con soggetti in conflitto di interesse" e le relative "Global Operational Instruction", diramate da UniCredit S.p.A. alle società controllate nell'ambito dell'attività di direzione e coordinamento dalla stessa esercitata.

Premesso quanto sopra, si segnala che nel corso del primo semestre 2016 sono state realizzate:

    1. con l'approvazione del Consiglio di Amministrazione dell'8 febbraio 2016, previo parere favorevole del Comitato Audit e Parti Correlate, un'operazione con parte correlata UniCredit S.p.A. ed UniCredit Bank AG di Maggior Rilevanza, ordinaria ed a condizioni di mercato rappresentata dal rinnovo della "Delibera quadro relativa alla stipula di contratti derivati di copertura con Capogruppo o società del Gruppo UniCredit" (scadenza 20 aprile 2016) con validità sino all'8 febbraio 2017, che consente alla Banca di sottoscrivere con la Capogruppo e con UniCredit Bank AG contratti derivati a copertura di attività o passività commerciali che, per esigenze di ALM, richiedano una copertura dal rischio di tasso per un ammontare massimo pari a 500 milioni di euro con la Capogruppo UniCredit e pari a 2.500 milioni di euro con UniCredit Bank AG; al riguardo è stato rilasciato parere favorevole non vincolante da parte del Comitato Parti Correlate ed Investimenti in Equity di Capogruppo;
    1. con l'approvazione del Consiglio di Amministrazione del 9 maggio 2016, previo parere favorevole del Comitato Audit e Parti Correlate, un'operazione con parte correlata UniCredit S.p.A. di Maggior Rilevanza, ordinaria ed a condizioni di mercato rappresentata dal rinnovo della "Delibera quadro - Operazioni di Pronti contro Termine e Depositi a termine con la Capogruppo" (scadenza 11 maggio 2016 ) con validità sino al 9 maggio 2017, avente ad oggetto operazioni di (i) Pronti contro Termine con la Capogruppo per un ammontare di 7,2 miliardi di euro, calcolato come somma delle singole operazioni in valore assoluto (siano esse attive o passive) e (ii) Depositi a termine con la Capogruppo per un ammontare di 8,7 miliardi di euro, calcolato come somma delle singole operazioni in valore assoluto.

In relazione alle operazioni sopra specificate, la Banca ha reso informativa semplificata alla CONSOB ai sensi dell'art, 13, 3° comma, lettera c) del Regolamento CONSOB 17221/2010.

Nel corso del primo semestre 2016 non sono state poste in essere altre operazioni con parti correlate tali da influire in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Banca, né operazioni atipiche e/o inusuali con le stesse.

Inoltre, sono state poste in essere operazioni infragruppo e/o con parti correlate in genere, italiane ed estere, rientranti

nell'ordinario esercizio dell'attività operativa della Banca e della connessa attività finanziaria, perfezionate a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni concluse con soggetti terzi indipendenti.

Rammentiamo che per il triennio 2016–2018 la Banca ha optato per il c.d. "Consolidato fiscale nazionale" – introdotto dal D.Lgs. 12/12/2003 n. 344 – con la società Consolidante UniCredit.

Come previsto nel contratto di Consolidato Fiscale Nazionale la partecipazione al consolidato non può determinare svantaggi fiscali per la Consolidata che vi partecipa rispetto alla situazione che si avrebbe qualora la società non vi partecipasse. Il consolidato comporta i seguenti vantaggi fiscali: (i) rettifica di consolidamento relativa agli interessi passivi deducibili, considerato che l'ammontare degli interessi passivi maturati in capo ai soggetti partecipanti al consolidato nazionale sono integralmente deducibili in base al rapporto tra interessi passivi totali (infragruppo ed extragruppo) rilevati in bilancio dalla singola controllata e gli interessi passivi complessivamente rilevati in bilancio da tutte le società controllate ai sensi dell'art. 96, comma 5-bis del TUIR, (ii) crediti di imposta, ritenute a titolo d'acconto, detrazioni sono riconosciuti dalla Controllante alla Controllata a riduzione dell'ammontare IRES dovuta qualora quest'ultima presenti una perdita fiscale, (iii) eventuali perdite fiscali sono pagate dalla Controllata nella misura dell'aliquota IRES applicabile in relazione al periodo d'imposta in cui dette perdite sono realizzate.

Infine, per quanto riguarda l'esistenza di operazioni ritenute di rilievo economico, patrimoniale e finanziario, ricordiamo che nel corso dell'esercizio 2012 la Banca ha concesso n. 5 fideiussioni in favore dell'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit (garantita), a tempo indeterminato (più precisamente, valida sino a quando la stessa Agenzia delle Entrate non emetterà dichiarazione liberatoria dell'avvenuto pagamento da parte di Unicredit al termine della attività di riscossione in caso di esito sfavorevole per la stessa oppure fino al momento in cui intervenga sentenza favorevole per UniCredit con sentenza passata in giudicato), per un importo complessivo di 256.065 migliaia di euro, oltre ad interessi maturati e maturandi sino all'eventuale richiesta di pagamento da parte della stessa Agenzia delle Entrate. Le fideiussioni sono state rilasciate quale garanzia delle obbligazioni assunte da UniCredit relativamente a cinque provvedimenti di sospensione di rimborsi IVA emessi dall'Agenzia delle Entrate e comportano l'assunzione da parte della Banca di un impegno irrevocabile di pagamento a prima richiesta, entro 30 giorni e senza eccezione alcuna. Nel corso del 2013, a seguito dell'estinzione di un atto di accertamento unificato emesso dalla Direzione Regionale della Liguria, per un importo pari a 4.505 migliaia di euro, sostituito da un altro atto di accertamento emesso dalla stessa Direzione Regionale fino a concorrenza dell'importo del carico estinto, si è proceduto alla modifica in sostituzione, ad importi invariati, di una fideiussione già rilasciata dalla Banca; tale operazione non ha comportato nessuna variazione negli impegni assunti secondo le forme, le modalità ed i rischi già valutati nel corso dell'esercizio 2012 che sono tuttora invariati.

Nel prospetto che segue sono indicate le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 30 giugno 2016, distinte per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24:

Consistenze al 30 giugno 2016
Amministratori,
Collegio Sindacale
e dirigenti
strategici
Altre parti
correlate
Totale % sull'importo di
bilancio
Attività finanziarie detenute negoziazione - 29 29 0,42%
Crediti verso clientela 12 5.717 5.729 0,65%
Altre attività - 1.879 1.879 0,58%
Totale attivo 12 7.625 7.637 0,04%
Debiti verso clientela 1.826 18.163 19.989 0,12%
Altre passività 150 64 214 0,07%
Totale del passivo 1.976 18.227 20.203 0,10%
Garanzie rilasciate e impegni - - - -

(Importi in migliaia)

Relativamente alle operazioni di cui sopra, distinte per tipologia di parte correlata, si propone anche il dettaglio dell'impatto sulle principali voci di conto economico:

Conto economico 1° semestre 2016
Amministratori,
Collegio Sindacale
e dirigenti
strategici
Altre parti
correlate
Totale % sull'importo di
bilancio
Interessi attivi e proventi assimilati - 5 5 0,00%
Interessi passivi e oneri assimilati (1) - (1) 0,04%
Commissioni attive 2 14.283 14.285 6,20%
Commissioni passive (1) (203) (204) 0,18%
Risultato netto dell'attività di negoziazione - (18) (18) -0,07%
Altre spese amministrative - (1.772) (1.772) 1,53%
Altri oneri/proventi di gestione 10 3 13 0,03%
Totale conto economico 10 12.298 12.308

(Importi in migliaia)

Con riferimento alla categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici" si precisa che, in applicazione della speciale disciplina prevista dall'art. 136 del D.Lgs 385/93 (TUB), le obbligazioni poste in essere nei confronti dei soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo ai sensi della richiamata norma hanno formato oggetto di unanime deliberazione del Consiglio di Amministrazione assunta con il voto favorevole di tutti i membri del Collegio Sindacale, secondo le modalità ed i criteri previsti dal citato art. 136 TUB.

La categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici" comprende i rapporti nei confronti degli stessi della Banca (con esclusione dei relativi compensi di cui si è data informativa nel precedente punto 1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica) e della Capogruppo UniCredit, rappresentati principalmente da attività a fronte di crediti per utilizzo carte di credito, passività a fronte della liquidità depositata dagli stessi presso la Banca e costi e ricavi generati dalle attività e passività suddette.

Per quanto riguarda la categoria "Altre parti correlate" si precisa che la stessa raggruppa i dati relativi:

  • agli stretti familiari dei dirigenti con responsabilità strategiche (ovvero quei familiari che ci si attende possano influenzare, o essere influenzati da, il soggetto interessato);
  • alle controllate (anche congiuntamente) dai "dirigenti con responsabilità strategiche" o dei loro stretti familiari;
  • società collegate, e loro controllate, alla Capogruppo UniCredit;
  • azionisti, e loro controllate, della Capogruppo UniCredit.

I rapporti nei confronti di "Altre parti correlate", sono rappresentati principalmente da:

  • attività a fronte di crediti per utilizzo carte di credito e passività a fronte della liquidità depositata presso la Banca oppure a fronte di operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro;
  • attività per crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari, riferiti essenzialmente a crediti per commissioni da incassare relativamente all'attività di collocamento di prodotti del risparmio gestito e del risparmio assicurativo;
  • costi e ricavi generati dalle suddette attività e passività, riferiti essenzialmente alle commissioni attive di sottoscrizione e gestione a fronte dell'attività di collocamento di prodotti del risparmio gestito, del risparmio assicurativo e premi assicurativi.

Sono escluse le consistenze al 30 giugno 2016 e le componenti economiche maturate nel corso del primo semestre 2016 nei confronti della Capogruppo UniCredit e delle società del Gruppo UniCredit, in quanto riportate nelle pagine seguenti.

RAPPORTI CON LA CAPOGRUPPO E LE ALTRE SOCIETA' DEL GRUPPO UNICREDIT

Totale Rapporti con imprese del gruppo UniCredit Totale 30-giu-16 % sull'importo di
bilancio
Attivo 15.229.213 77,86%
Crediti verso banche 15.201.009 99,36%
Crediti verso clientela 18.023 2,05%
Derivati di copertura attivo 6.233 66,63%
Altre attività 3.948 1,23%
Passivo 1.222.432 6,25%
Debiti verso banche 1.231.475 90,44%
Derivati di copertura passivo 14.615 100,00%
Passività fiscali (30.399) n.c.
Altre passività 6.741 2,31%
Garanzie e impegni 514.672 60,53%
Garanzie rilasciate e impegni 514.672 60,53%
Conto economico 158.973
Interessi attivi e proventi assimilati 101.202 80,14%
Interessi passivi e oneri assimilati 1.380 -48,69%
Commissioni attive 53.960 23,44%
Commissioni passive (3.109) 2,77%
Risultato netto dell'attività di copertura 12.673 n.c.
Spese amministrative (7.258) 4,72%
Altri oneri/proventi di gestione 125 0,30%

Riportiamo di seguito un riepilogo dei rapporti con le società del Gruppo UniCredit al 30 giugno 2016:

Società Attivo Passivo Garanzie e
impegni
Conto economico
UniCredit S.p.A. 15.201.638 1.187.172 514.672 113.249
UniCredit Bank AG 9.552 25.146 - 220
UniCredit Bank AG Milano - 9.501 - (2.179)
UniCredit Leasing S.p.A. 1 - - -
UniCredit Luxemburg Finance SA - - - 82
UniCredit Business Integrated Solutions
S.C.p.A. - 595 - (5.539)
Pioneer Investment Management SGR
p.A. 1.284 - - 4.531
Cordusio Società Fiduciaria per Azioni 37 18 - (3)
Pioneer Asset Management SA
Luxemburg 16.701 - - 48.612
Totale 15.229.213 1.222.432 514.672 158.973

(Importi in migliaia)

Riportiamo di seguito i dettagli delle voci dell'Attivo, del Passivo, Garanzie e impegni, dei Costi e dei Ricavi per singola

società del Gruppo.

Rapporti con imprese controllanti

Rapporti con UniCredit S.p.A. Totale 30-giu-16

Attivo 15.201.638
Crediti verso banche 15.191.563
Derivati di copertura attivo 6.233
Altre attività 3.842
Passivo 1.187.172
Debiti verso banche 1.206.329
Derivati di copertura passivo 5.114
Passività fiscali (30.399)
Altre passività 6.128
Garanzie e impegni 514.672
Garanzie rilasciate e impegni 514.672
Conto economico 113.249
Interessi attivi e proventi assimilati 105.149
Interessi passivi e oneri assimilati 1.380
Commissioni attive 491
Commissioni passive (3.090)
Risultato netto dell'attività di copertura 10.910
Spese amministrative (1.601)
Altri oneri/proventi di gestione 10

Rapporti con imprese sottoposte al controllo di UniCredit S.p.A.

Rapporti con UniCredit Bank AG Totale 30-giu-16
Attivo 9.552
Crediti verso banche 9.446
Altre attività 106
Passivo 25.146
Debiti verso banche 25.146
Conto economico 220
Interessi attivi e proventi assimilati 40
Commissioni attive 185
Commissioni passive (5)
(Importi in migliaia)
Rapporti con UniCredit Bank AG Milano Totale 30-giu-16
Passivo 9.501
Derivati di copertura passivo 9.501
Conto economico (2.179)
Interessi attivi e proventi assimilati (3.987)
Commissioni attive 45
Risultato netto dell'attività di copertura 1.763
(Importi in migliaia)
Attivo 1
Crediti verso clientela 1
(importi in migliaia)

Rapporti con Unicredit Leasing S.p.A. Totale 30-giu-16

Rapporti con Unicredit Luxemburg Finance SA Totale 30-giu-16
--------------------------------------------- ------------------
Conto economico 82
Commissioni attive 82
(Importi in migliaia)
Rapporti con Unicredit Business Integrated Solutions S.C.p.A. Totale 30-giu-16
Passivo 595
Altre passività 595
Conto economico (5.539)
Spese amministrative (5.655)
Altri oneri/proventi di gestione 116
Rapporti con Pioneer Investment Management SGR p.A. Totale 30-giu-16
Attivo 1.284
Crediti verso clientela 1.284
Conto economico 4.531
Commissioni attive 4.531

(Importi in migliaia)

Rapporti con Cordusio Società Fiduciaria per Azioni Totale 30-giu-16
----------------------------------------------------- ------------------
Attivo 37
Crediti verso clientela 37
Passivo 18
Altre passività 18
Conto economico (3)
Commissioni attive 14
Commissioni passive (15)
Spese amministrative (2)

(importi in migliaia)

Rapporti con Pioneer Asset Management SA Luxemburg Totale 30-giu-16
Attivo 16.701
Crediti verso clientela 16.701
Conto economico 48.612
Commissioni attive 48.612

PARTE I – ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI

A. Informazioni di natura qualitativa

1. Descrizione degli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

1.1 Strumenti in circolazione

Nell'ambito dei piani di incentivazione a medio-lungo termine destinati a dipendenti e promotori finanziari della Banca sono riconoscibili le seguenti tipologie di strumenti:

  • Equity-Settled Share Based Payment che prevedono la corresponsione di azioni della Capogruppo UniCredit S.p.A. e della Banca stessa;
  • Cash Settled Share Based Payment che prevedono la corresponsione di denaro5 .

Alle categorie sopra riportate sono riconducibili le assegnazioni di:

  • Stock Option assegnate a selezionati beneficiari appartenenti al Top e Senior Management ed alle Risorse Chiave e rappresentate da diritti di sottoscrizione di azioni UniCredit;
  • Group Executive Incentive System che offre a selezionati Executive un compenso variabile il cui pagamento avviene entro massimo cinque anni. I beneficiari ricevono un pagamento in denaro e/o in azioni UniCredit, in relazione al rispetto delle condizioni di performance (differenti da condizioni di mercato) secondo quanto stabilito dal regolamento dei Piani;
  • Group Executive Incentive System (Bonus Pool) che offre a selezionati Executive ed a personale rilevante identificato in base ai requisiti normativi, una struttura di bonus composta da pagamenti immediati (a seguito della valutazione della performance) e differiti, in denaro e in azioni ordinarie UniCredit o FinecoBank, su un arco temporale di massimo 6 anni. Questa struttura di pagamento garantisce l'allineamento con gli interessi degli azionisti ed è soggetta alla verifica di clausole di malus (che si applicano nel caso specifiche soglie di profittabilità, patrimonio e liquidità non siano raggiunte a livello di Gruppo e/o a livello di Paese/Divisione) e di clawback (per quanto legalmente applicabili) secondo quanto stabilito dal regolamento del piano (entrambe condizioni di vesting differenti da condizioni di mercato);
  • Employee Share Ownership Plan (ESOP – Let's Share) che offre ai dipendenti della Banca eligibili, l'opportunità di acquistare azioni ordinarie UniCredit con il vantaggio di prevedere l'assegnazione di un quantitativo di azioni gratuite ("Free Shares" o, diritti a riceverle) misurato sul quantitativo di azioni acquistate da ciascun Partecipante ("Investment Share") durante il "Periodo di Sottoscrizione". L'assegnazione delle azioni gratuite è subordinata al rispetto delle condizioni di "vesting" (differenti da condizioni di mercato) stabilite dal Regolamento dei Piani;
  • Stock granting riservate al personale dipendente che offre l'attribuzione gratuita di azioni FinecoBank a beneficiari appartenenti al Top Management ("2014-2017 Multi-year Plan Top Management") ed ai dirigenti e

5 Commisurato al valore economico di strumenti rappresentativi del Patrimonio Netto di FinecoBank S.p.A. o di UniCredit S.p.A..

dipendenti della Banca (diversi dal Top Management) che, in virtù dell'importanza del loro ruolo, delle loro competenze e del loro potenziale, possono contribuire in maniera significativa, a giudizio della Banca, al raggiungimento dei risultati economici e della sostenibilità della Banca ("2014 Plan Key People"). Le azioni sono assegnate a favore dei rispettivi beneficiari in 4 tranche annuali per il "2014-2017 Multi-year Plan Top Management" a partire dal 2017 e 3 tranche annuali per il "2014 Plan Key People" a partire dal 2015". I piani sono soggetti alla verifica di condizioni di accesso (soglie di profittabilità e patrimonio) e di clawback (per quanto legalmente applicabili) secondo quanto stabilito dal regolamento dei piani stessi;

  • Stock granting riservate ai promotori finanziari che offre l'attribuzione gratuita di azioni FinecoBank ai promotori finanziari della rete, subordinatamente al raggiungimento da parte dell'intera rete dei promotori finanziari della Banca di un obiettivo di raccolta netta predefinito per l'esercizio 2014 ("Piano PFA 2014") e per il triennio 2015 – 2017 ("Piano PFA 2015 - 2017"). Le azioni sono assegnate a favore dei rispettivi beneficiari in 3 tranche annuali a partire dal 2015 per il "Piano PFA 2014" e a partire dal 2018 per il "Piano PFA 2015 – 2017". I piani sono soggetti alla verifica di condizioni di accesso (soglie di profittabilità e capitale) e di clawback (per quanto legalmente applicabili) secondo quanto stabilito dal regolamento dei piani stessi.
  • Group Incentive System 2015 PFA che offre a selezionati promotori finanziari, identificati come personale più rilevante in base ai requisiti normativi, un sistema incentivante composto da pagamenti in denaro immediati (a seguito della valutazione della performance) e differiti e l'attribuzione di Phantom Shares, su un arco temporale di 5 anni. Questa struttura di pagamento garantisce l'allineamento con gli interessi degli azionisti ed è soggetta alla verifica di clausole di malus (che si applicano nel caso specifiche soglie di profittabilità, patrimonio e liquidità non siano raggiunte a livello di Gruppo e/o a livello di Paese/Divisione) e di clawback (per quanto legalmente applicabili) secondo quanto stabilito dal regolamento del piano (entrambe condizioni di vesting differenti da condizioni di mercato);
  • Sistema 2016 PFA che offre a selezionati promotori finanziari, identificati come personale più rilevante in base ai requisiti normativi, un sistema incentivante composto da pagamenti in denaro immediati (a seguito della valutazione della performance) e differiti, in denaro e in azioni ordinarie FinecoBank, su un arco temporale massimo di 5 anni. Questa struttura di pagamento garantisce l'allineamento con gli interessi degli azionisti ed è soggetta alla verifica di clausole di malus (che si applicano nel caso specifiche soglie di profittabilità, patrimonio e liquidità non siano raggiunte a livello di Gruppo e/o a livello di Paese/Divisione) e di clawback (per quanto legalmente applicabili) secondo quanto stabilito dal regolamento del piano (entrambe condizioni di vesting differenti da condizioni di mercato).

I piani di incentivazione riservati ai dipendenti della Banca che prevedono l'attribuzione di azioni FinecoBank vengono serviti con strumenti di capitale rivenienti da aumenti di capitale gratuiti ai sensi dell'art. 2349 del Codice Civile.

I piani di incentivazione riservati ai promotori finanziari della Banca che prevedono l'attribuzione di azioni FinecoBank vengono serviti con strumenti finanziari acquistati sul mercato in esecuzione dell'autorizzazione dell'Assemblea della Banca ai sensi dell'art. 2357 del Codice Civile e dell'Autorità di Vigilanza.

1.2 Modello di valutazione

1.2.1 Stock Option

Per la stima del valore economico delle Stock Option è stato adottato il modello di Hull e White.

Il modello è basato su una distribuzione dei prezzi su albero trinomiale determinata con l'algoritmo di Boyle e stima la probabilità di esercizio anticipato in base ad un modello deterministico connesso:

  • al raggiungimento di un Valore di Mercato pari ad un multiplo (M) del valore del prezzo di esercizio;
  • alla propensione all'uscita anticipata degli assegnatari (E) scaduto il periodo di Vesting.

Gli effetti economici e patrimoniali del piano sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti. Nel corso del 2016 non sono stati assegnati nuovi piani di Stock Option.

1.2.2 Group Executive Incentive System

L'ammontare dell'incentivo viene determinato sulla base del raggiungimento degli obiettivi qualitativi e quantitativi descritti dal piano. In particolare la determinazione del raggiungimento degli obiettivi viene espresso in termini percentuali variabili da 0% a 150% (non market vesting conditions). Tale percentuale, corretta attraverso l'applicazione di un fattore di rischio/sostenibilità – Group Gate - al primo pagamento e moltiplicata per l'ammontare dell'incentivo, determina l'effettivo importo che verrà corrisposto al beneficiario.

Gli effetti patrimoniali ed economici saranno ripartiti in funzione della durata dei Piani

1.2.2.1 Group Executive Incentive System "Bonus Pool 2014" – Shares

Il valore economico delle azioni assegnate è pari al prezzo di mercato dell'azione ridotto del valore attuale dei dividendi non assegnati nel periodo che intercorre fra la data della promessa e la futura consegna dell'azione.

Il piano è strutturato in cluster, ognuno dei quali può presentare da due a tre rate di pagamenti in azioni differiti secondo l'intervallo temporale definito dal regolamento del piano.

Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2014 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.

1.2.2.2 Group Executive Incentive System "Bonus Pool 2015" – Shares

Il valore economico delle azioni assegnate è pari al prezzo di mercato dell'azione ridotto del valore attuale dei dividendi non assegnati nel periodo che intercorre fra la data della promessa e la futura consegna dell'azione.

Il piano è strutturato in tre rate di pagamenti in azioni differiti secondo l'intervallo temporale definito dal regolamento del piano.

Azioni Unicredit assegnate
Group Executive Incentive System - Bonus Pool 2015
Rata 2018 Rata 2019 Rata 2020 Rata 2021
Data assegnazione Valore Economico Bonus Opportunity 21-gen-15 21-gen-15 21-gen-15 21-gen-15
Data definizione numero Azioni - Date of Board resolution 15-mar-16 15-mar-16 15-mar-16 15-mar-16
Inizio periodo di Vesting 01-gen-15 01-gen-15 01-gen-15 01-gen-15
Scadenza periodo di Vesting 31-dic-15 31-dic-17 31-dic-18 31-dic-19
Prezzo di mercato azione UniCredit [€] 3,411 3,411 3,411 3,411
Valore economico delle condizioni di vesting [€] -0,261 -0,492 -0,814 -1,175
Valore unitario Performance Share alla promessa [€] 3,15 2,919 2,597 2,236
Azioni FinecoBank assegnate
Group Executive Incentive System - Bonus Pool 2015
Rata 2018 Rata 2019 Rata 2020 Rata 2021
Data assegnazione Valore Economico Bonus Opportunity 22-gen-15 22-gen-15 22-gen-15 22-gen-15
Data definizione numero Azioni - Date of Board resolution 08-feb-16 08-feb-16 08-feb-16 08-feb-16
Inizio periodo di Vesting 01-gen-15 01-gen-15 01-gen-15 01-gen-15
Scadenza periodo di Vesting 31-dic-15 31-dic-17 31-dic-18 31-dic-19
Prezzo di mercato azione FinecoBank [€] 6,966 6,966 6,966 6,966
Valore economico delle condizioni di vesting [€] -0,506 -0,797 -1,134 -1,727
Valore unitario Performance Share alla promessa [€] 6,46 6,169 5,832 5,239

Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2015 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.

1.2.2.3 Group Executive Incentive System 2016 (Bonus Pool)

Il nuovo sistema incentivante 2016 è basato su un approccio bonus pool, allineato con i requisiti normativi e con le prassi di mercato, che definisce:

  • la sostenibilità, attraverso il collegamento diretto con i risultati aziendali, e l'allineamento alle categorie di rischio rilevanti, tramite l'utilizzo di specifici indicatori che rispecchiano il quadro di riferimento per la propensione al rischio (Risk appetite framework);
  • il legame tra i bonus e la struttura organizzativa, declinando il bonus pool a livello di Banca con ulteriore revisione a livello di Gruppo;
  • l'allocazione di bonus ai beneficiari identificati come Executive ed altro personale più rilevante, identificato sulla base dei criteri forniti dal Regolamento dell'Autorità Bancaria Europea (EBA), e ad altri ruoli specifici, sulla base dei requisiti normativi locali;
  • una struttura di pagamenti distribuita su un arco temporale di massimo 6 anni e composta da un mix di denaro e azioni, allineata ai più recenti requisiti normativi espressi dalla direttiva 2013/36/UE (CRD IV).

Il piano è stato assegnato nel corso del corrente esercizio e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.

1.2.3 Employee Share Ownership Plan (Piano Let's Share 2016)

La seguente tavole mostra i parametri relativi alle Free Share (o ai diritti a riceverle) connesse al piano di "Employee Share Ownership Plan" approvato nel 2015.

Valutazione Free Share ESOP per il 2016

Free Share
Data di assegnazione delle Free Share ai dipendenti 29-lug-16
Inizio periodo di Vesting 29-lug-16
Scadenza periodo di Vesting 29-lug-17
Fair Value unitario delle Free Share [€] da definire

Tutti gli effetti economici e patrimoniali del piano, riferibili alle Free Share assegnate saranno contabilizzati durante il periodo di maturazione (fatta eccezione per gli adeguamenti, in linea con quanto previsto dal regolamento del piano, che verranno registrati alla prima chiusura utile successiva al periodo di maturazione).

Il Piano Let's Share per il 2016 prevede l'utilizzo di azioni da reperire sul mercato. A tal fine i Partecipanti conferiscono mandato ad un intermediario (interno o esterno al Gruppo UniCredit) per acquistare le azioni da depositare in un conto ad essi intestato.

1.2.4 Stock granting riservate al personale dipendente

Il valore economico delle azioni assegnate è pari al prezzo di mercato dell'azione ridotto del valore attuale dei dividendi non assegnati nel periodo che intercorre fra la data della promessa e la futura consegna dell'azione.

1.2.4.1 2014 - 2017 Multi-year Plan – Top management ("Piano Top Management")

Il piano offre l'attribuzione gratuita di azioni FinecoBank a beneficiari appartenenti al Top Management. Le azioni vengono assegnate a favore dei rispettivi beneficiari, decorso il periodo di vesting e verificato il rispetto delle condizioni previste, in 4 tranche annuali a partire dal 2017.

Azioni assegnate
Top Management
Prima rata 2017 Seconda rata
2018
Terza rata 2019 Quarta rata 2020
Data assegnazione Valore Economico Bonus Opportunity -
(Grant Date)
02-lug-14 02-lug-14 02-lug-14 02-lug-14
Data definizione numero Azioni - Date of Board resolution 15-lug-14 09-feb-15 08-feb-16 Da definire
Inizio periodo di Vesting 02-lug-14 02-lug-14 02-lug-14 02-lug-14
Scadenza periodo di Vesting 31-dic-16 31-dic-17 31-dic-18 31-dic-19
Prezzo di mercato azione FinecoBank [€] 3,700 4,725 6,966 Da definire
Valore economico delle condizioni di vesting [€] -0,269 -0,590 -0,797 Da definire
Valore unitario Performance Share alla promessa [€] 3,431 4,135 6,169 Da definire

Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2014 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.

1.2.4.2 2014 Plan – Key people ("Piano Key People")

Il piano offre l'attribuzione gratuita di azioni FinecoBank ai dirigenti e dipendenti della Banca (diversi dal Top Management) che, in virtù dell'importanza del loro ruolo, delle loro competenze e del loro potenziale, possono contribuire in maniera significativa, a giudizio della Banca, al raggiungimento dei risultati economici e della sostenibilità della Banca. Le azioni vengono assegnate a favore dei rispettivi beneficiari, decorso il periodo di vesting e verificato il rispetto delle condizioni previste, in 3 tranche annuali a partire dal 2015.

Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2014 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.

1.2.5 Stock granting riservate ai promotori finanziari

Il valore economico delle azioni assegnate è pari al prezzo di mercato dell'azione ridotto del valore attuale dei dividendi non assegnati nel periodo che intercorre fra la data della promessa e la futura consegna dell'azione.

1.2.5.1 Piano PFA 2014

L'ammontare dell'incentivo è stato determinato sulla base del raggiungimento degli obiettivi di performance descritti dal piano, subordinatamente al raggiungimento da parte dell'intera rete dei promotori finanziari della Banca di un obiettivo di raccolta netta predefinito per l'esercizio 2014.

Il piano contribuisce ad allineare gli interessi dei destinatari, degli azionisti e degli altri stakeholders e a realizzare prassi remunerative efficaci, in conformità con l'impianto normativo e regolamentare applicabile.

Il piano è soggetto alla verifica delle condizioni previste secondo quanto stabilito dal regolamento del piano.

Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2014 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.

Si sottolinea che il Consiglio di Amministrazione del 9 luglio 2015 ha deliberato di soddisfare in denaro i diritti dei consulenti in relazione alla prima tranche del bonus, in luogo dell'assegnazione di azioni ordinarie FinecoBank, con il pagamento in denaro pari a un terzo del corrispettivo del bonus, eseguito nel mese di luglio 2015 .

1.2.5.2 Piano PFA 2015 - 2017

L'ammontare dell'incentivo viene determinato sulla base del raggiungimento degli obiettivi di performance descritti dal piano, subordinatamente al raggiungimento da parte dell'intera rete dei promotori finanziari della Banca di un obiettivo di raccolta netta cumulata predefinito per il triennio 2015 - 2017.

Il piano contribuisce ad allineare gli interessi dei destinatari, degli azionisti e degli altri stakeholders e a realizzare prassi remunerative efficaci, in conformità con l'impianto normativo e regolamentare applicabile.

Il piano è soggetto alla verifica delle condizioni previste secondo quanto stabilito dal regolamento del piano.

Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2014 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.

1.2.6 Group Incentive System 2015 PFA

Il Sistema Incentivante 2015 per i promotori finanziari è allineato con i requisiti normativi e prevede:

  • la sostenibilità, attraverso il collegamento diretto con i risultati aziendali;
  • l'allocazione di bonus ai beneficiari identificati personale più rilevante, identificato sulla base dei criteri forniti dal Regolamento dell'Autorità Bancaria Europea (EBA);
  • una struttura di pagamenti distribuita su un arco temporale di 3 anni e composta da un mix di denaro e phantom shares, allineata ai più recenti requisiti normativi che richiedono periodi di indisponibilità degli strumenti.

L'ammontare dell'incentivo viene determinato sulla base del raggiungimento degli obiettivi descritti dal piano.

Gli effetti patrimoniali ed economici sono ripartiti in funzione della durata del Piano.

Il valore economico delle phantom shares assegnate è pari al prezzo di mercato dell'azione FinecoBank.

Il piano è stato assegnato nel corso del precedente esercizio e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.

Phantom Shares FinecoBank assegnate
Group Executive Incentive System 2015 PFA
Rata 2018 Rata 2019 Rata 2020
Data assegnazione Valore Economico Bonus Opportunity 10-mar-15 10-mar-15 10-mar-15
Data definizione numero Azioni - Date of Board resolution 08-feb-16 08-feb-16 08-feb-16
Inizio periodo di Vesting 01-gen-15 01-gen-15 01-gen-15
Scadenza periodo di Vesting 31-dic-15 31-dic-17 31-dic-18
Prezzo di mercato azione FinecoBank [€]* 5,85 5,85 5,85

* Il prezzo di mercato dell'azione FinecoBank viene aggiornato ad ogni chiusura di bilancio fino alla data di attribuzione.

1.2.7 Sistema 2016 PFA

Il nuovo sistema incentivante 2016 è basato su un approccio bonus pool, allineato con i requisiti normativi e con le prassi di mercato, che definisce:

  • la sostenibilità, attraverso il collegamento diretto con i risultati aziendali, e l'allineamento alle categorie di rischio rilevanti, tramite l'utilizzo di specifici indicatori che rispecchiano il quadro di riferimento per la propensione al rischio (Risk appetite framework);
  • il legame tra i bonus e la struttura organizzativa, declinando il bonus pool a livello di Banca con ulteriore revisione a livello di Gruppo;
  • l'allocazione di bonus ai beneficiari identificati come personale più rilevante sulla base dei criteri forniti dal Regolamento dell'Autorità Bancaria Europea (EBA), e ad altri ruoli specifici, sulla base dei requisiti normativi locali;
  • una struttura di pagamenti distribuita su un arco temporale di massimo 5 anni e composta da un mix di denaro e azioni, allineata ai più recenti requisiti normativi espressi dalla direttiva 2013/36/UE (CRD IV).

Il piano è stato assegnato nel corso del corrente esercizio e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.

B. Informazioni di natura quantitativa

1. Variazioni annue

Totale 30-giu-16 Totale 30-giu-15
Voci / Numero opzioni e prezzi di esercizio Prezzi medi di Prezzi medi di
Numero opzioni esercizio Scadenza media Numero opzioni esercizio Scadenza media
A. Esistenze iniziali 3.346.584 - mar-17 1.427.240 - giu-16
B. Aumenti 591.083 - 764.221 -
B.1 Nuove emissioni 591.083 - 764.221 -
B.2 Altre variazioni - - - -
C. Diminuzioni (289.703) - (241.700) -
C.1 Annullate - - - -
C.2 Esercitate (289.703) - (241.700) -
C.3 Scadute - - - -
C.4 Altre variazioni - - - -
D. Rimanenze finali 3.647.964 - ago-17 1.949.761 - mag-17
E. Opzioni esercitabili alla fine del periodo 700.953 - - -

Il numero delle azioni indicate nella tabella sopra riportata si riferisce esclusivamente ai piani per i quali è già stato definito il numero di azioni attribuite ai singoli beneficiari. Non sono stati indicati i prezzi medi di esercizio in quanto si tratta esclusivamente di strumenti assegnati gratuitamente.

2. Altre informazioni

Effetti sul Risultato Economico

Si riportano di seguito gli effetti economici e patrimoniali connessi ai piani di incentivazione basati su azioni FinecoBank e della controllante UniCredit, ad eccezione del saldo della Riserva connessa ai piani Equity Settled.

L'impatto a conto economico è stato determinato anno per anno in base al periodo di maturazione degli strumenti (vesting).

Effetti patrimoniali ed economici connessi a pagamenti basati su azioni di FinecoBank e della controllante UniCredit

Totale 30-giu-16 Totale 30-giu-15
Complessivo Piani Vested Complessivo Piani Vested
6.034 8.890
6.080 8.781
(46) 109
876 -
1.452 2.296
203 109

(Importi in migliaia)

Si precisa che gli oneri relativi ai Piani Equity Settled sono stati contabilizzati nelle Spese Amministrative – Spese per il personale relativamente ai piani assegnati al personale dipendente e nelle Spese Amministrative o nelle Commissioni passive relativamente ai piani assegnati ai promotori finanziari. Gli oneri relativi ai Piani Cash Settled assegnati ai promotori finanziari sono stati contabilizzati nelle Commissioni passive.

PARTE L – INFORMATIVA DI SETTORE

La Banca non espone l'informativa relativa al segment reporting in quanto il proprio particolare modello di business prevede una forte integrazione fra le differenti tipologie di attività. La Banca offre i propri servizi (bancari e d'investimento) attraverso la rete dei promotori finanziari e i canali online e mobile, che operano in modo tra loro coordinato e integrato. La completezza dei servizi offerti consente alla Banca di proporsi quale unico punto di riferimento del cliente (one stop solution) per l'operatività bancaria e le esigenze d'investimento.

Questa strategia fortemente integrata e fondata sul cliente ha come conseguenza il fatto che i ricavi e i margini relativi ai diversi prodotti/servizi (investing, banking e brokerage) sono, quindi, profondamente interdipendenti.

Tale logica di integrazione è la stessa che ispira il top management nella definizione degli obiettivi aziendali e nell'identificazione degli strumenti atti a raggiungerli.

Per quanto riguarda le informazioni sui ricavi da clienti per ciascun prodotto/servizio, in considerazione di quanto sopra esposto, si rinvia ai dettagli informativi riportati nell'ambito della Parte C – Informazioni sul conto economico delle presenti Note illustrative.

Si evidenzia che FinecoBank si rivolge, prevalentemente, a clientela retail in Italia; le informazioni in merito alle aree geografiche e al grado di dipendenza da eventuali principali clienti non sono, pertanto, considerate di rilevanza informativa dal management e quindi non vengono fornite.

SCHEMI DI RICONDUZIONE PER LA PREDISPOSIZIONE DEI PROSPETTI DI BILANCIO RICLASSIFICATO

Consistenze al
ATTIVO 30-giu-16 31-dic-15
Cassa e disponibilità liquide = voce 10 11 6
Attività finanziarie di negoziazione = voce 20 6.879 3.983
Crediti verso banche = voce 60 15.299.291 14.648.904
Crediti verso clientela = voce 70 880.232 922.774
Investimenti finanziari
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita
2.926.175
2.926.175
2.245.982
2.245.982
Coperture
80. Derivati di copertura
90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica
9.018
9.355
(337)
10.573
-
10.573
Attività materiali = voce 110 13.896 12.419
Avviamenti = voce 120. Attività immateriali di cui: avviamento 89.602 89.602
Altre attività immateriali = voce 120 al netto dell'avviamento 7.608 8.212
Attività fiscali = voce 130 5.880 15.424
Altre attività = voce 150 322.264 370.070
Totale dell'attivo 18.327.949
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO Consistenze al
30-giu-16
31-dic-15
Debiti verso banche = voce 10 1.361.666 1.423.459
Debiti verso clientela
20. Debiti verso clientela
17.133.049
17.133.049
15.822.459
15.822.459
Passività finanziarie di negoziazione = voce 40 6.300 4.100
Coperture
60. Derivati di copertura
70. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica
17.657
14.615
3.042
31.319
31.319
-
Fondi per rischi ed oneri = voce 120 119.258 120.534
Passività fiscali = voce 80 23.046 37.445
Altre passività
100. Altre passività
110. Trattamento di fine rapporto
296.926
291.754
5.172
255.835
250.989
4.846
Patrimonio 602.954 632.798
- capitale e riserve
160. Riserve
170. Sovrapprezzi di emissione
180. Capitale
190. Azioni proprie
- riserve da valutazione
130. Riserve da valutazione di cui : Attività finanziarie disponibili per la vendita
130. Riserve da valutazione utili (perdite) attuariali relativi
471.789
278.164
1.934
200.246
(8.555)
13.383
21.461
430.119
236.590
1.934
200.150
(8.555)
11.626
16.904
a piani previdenziail a benefici definiti
- utile netto = voce 200
Totale del passivo e del patrimonio netto
(8.078)
117.782
19.560.856
(5.278)
191.053
18.327.949
1° semestre
CONTO ECONOMICO 2016 2015
Interessi netti
30. Margine d'interesse
123.449
123.449
115.744
115.744
Dividendi e altri proventi su partecipazioni
70. Dividendi e proventi simili
a dedurre: dividendi su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione inclusi in voce 70
-
9
(9)
-
2
(2)
Commissioni nette = voce 60
60. Commissioni nette
117.821
117.821
126.989
126.989
Risultato negoziazione, coperture e fair value
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione
+ dividendi su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione (da voce 70)
90. Risultato netto dell'attività di copertura
100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: b) attività finanziarie disponibili per la vendita
46.926
26.469
9
66
20.382
28.073
28.298
2
(227)
-
Saldo altri proventi/oneri
190. Altri oneri/proventi di gestione
a dedurre: altri proventi di gestione - di cui: recupero di spese
a dedurre: rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi
758
41.333
(42.337)
1.762
(3.089)
37.693
(42.388)
1.606
MARGINE D'INTERMEDIAZIONE 288.954 267.717
Spese per il personale
150. Spese amministrative - a) spese per il personale
a dedurre: oneri di integrazione
(37.716)
(37.723)
7
(37.182)
(37.182)
-
Altre spese amministrative
150. Spese amministrative - b) altre spese amministrative
+ rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi
- contributi ex-ante Fondo di risoluzione unico (SRF) e Sistemi di garanzia dei depositi (DGS)
(117.724)
(115.962)
(1.762)
-
(120.535)
(121.929)
(1.606)
3.000
Recuperi di spesa
190. Altri oneri/proventi di gestione - di cui: recupero di spese
42.337
42.337
42.388
42.388
Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali
170. Rettifiche/riprese di valore su attività materiali
180. Rettifiche/riprese di valore su attività immateriali
(4.609)
(2.090)
(2.519)
(4.190)
(1.737)
(2.454)
Costi operativi (117.712) (119.519)
RISULTATO DI GESTIONE 171.242 148.198
Rettifiche nette su crediti e su acccantonamenti per garanzie e impegni
130. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: a) crediti
130. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: d) altre operazioni finanziarie
a dedurre: rettifiche di valore nette per deterioramento di altre attività finanziarie - contributi al Fondo
Interbancario di Tutela dei depositi
(2.801)
(2.807)
702
(696)
(2.694)
(2.698)
4
-
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 168.441 145.504
Accantonamenti per rischi ed oneri
160. Accantonamenti netti per rischi ed oneri
+ contributi ex-ante Fondo di risoluzione unico (SRF) e Sistemi di garanzia dei depositi (DGS)
+ rettifiche di valore nette per deterioramento di altre attività finanziarie - contributi al Fondo
Interbancario di Tutela dei depositi
(2.553)
(3.249)
-
696
(3.929)
(929)
(3.000)
-
Oneri di integrazione (7) -
RISULTATO LORDO
DELL'OPERATIVITA' CORRENTE
165.881 141.575
Imposte sul reddito del periodo
260. Imposte sul reddito del periodo
(48.099)
(48.099)
(47.871)
(47.871)
RISULTATO NETTO
DELL'OPERATIVITA' CORRENTE
117.782 93.704
RISULTATO DEL PERIODO 117.782 93.704

Attestazione del bilancio semestrale abbreviato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

  1. I sottoscritti, Alessandro Foti nella sua qualità di Amministratore Delegato e Diretto Generale di FinecoBank S.p.A., e Lorena Pelliciari, nella sua qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di FinecoBank S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'articolo 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

• l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa, e

• l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio semestrale abbreviato, nel corso del primo semestre 2016.

  1. La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio semestrale abbreviato è basata su un modello definito nell'ambito del Gruppo Unicredit, in coerenza con l'"Internal Control - Integrated Framework (CoSO)" e con il "Control Objective for IT and Related Technologies (Cobit)", che rappresentano standard di riferimento per il sistema di controllo interno e per il financial reporting in particolare, generalmente accettati a livello internazionale.

  2. I sottoscritti attestano, inoltre, che

3.1 il bilancio semestrale abbreviato:

  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente;

3.2 la relazione intermedia sulla gestione comprende un'analisi attendibile dei riferimenti agli eventi importanti che si sono verificati nei primi sei mesi dell'esercizio e alla loro incidenza sul bilancio semestrale abbreviato, unitamente a una descrizione dei principali rischi e incertezze per i sei mesi restanti dell'esercizio. La relazione intermedia sulla gestione comprende, altresì, un'analisi attendibile delle informazioni sulle operazioni rilevanti con parti correlate.

Milano, 1 agosto 2016

FinecoBank S.p.A. FinecoBank S.p.A. Alessandro Foti Lorena Pelliciari

L'Amministratore Delegato e Il Dirigente Preposto alla redazione Direttore Generale dei documenti contabili societari

Relazione della Società di Revisione

FinecoBank S.p.A. Piazza Durante, 11 - 20131 Milano MI - n. verde 800.52.52.52 - dal cell. e dall'estero - 02.2899.2899 - e-mail [email protected]

FinecoBank S.p.A. – Società appartenente al Gruppo Bancario UniCredit iscritto all'Albo dei Gruppi bancari n° 02008.1 - Sede legale 20131 Milano - P.zza Durante, 11 – Direzione Generale 42123 Reggio Emilia Via Rivoluzione d'Ottobre, 16 - Capitale Sociale Euro 200.245.793,88 interamente versato - Cod. ABI 3015.5 - P.Iva 12962340159 - Codice Fiscale e n. iscr. R.I. Milano 01392970404 - R.E.A. n. 1598155 – Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia e al Fondo Interbancario di Tutela dei depositi. Fineco Bank è un marchio concesso in uso a FinecoBank S.p.A.

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