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FinecoBank

Annual Report Mar 27, 2023

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Annual Report

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Cariche Sociali e Società di Revisione 7
Premessa alla lettura dei bilanci 9
Relazione e Bilancio consolidato di FinecoBank S.p.A. 13
Relazione sulla gestione consolidata 13
Dati di sintesi 13
Andamento della gestione 32
L'azione FinecoBank 40
I risultati conseguiti nelle principali aree di attività 41
La rete dei consulenti finanziari 46
Le risorse 48
L'infrastruttura tecnologica 53
Il sistema dei controlli interni 54
Principali rischi e incertezze 55
La struttura organizzativa 56
La continuità operativa 59
I principali aggregati patrimoniali 60
L'azionariato 76
I risultati economici 77
I risultati della controllante e della controllata 86
Le operazioni con parti correlate 97
Altre informazioni 99
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio ed evoluzione prevedibile della gestione 100
Proposta di approvazione del bilancio e destinazione dell'utile d'esercizio 103
Schemi del bilancio consolidato 105
Stato patrimoniale consolidato 105
Conto economico consolidato 107
Prospetto della redditività consolidata complessiva 108
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato 109
Rendiconto finanziario consolidato 110
Nota integrativa consolidata 113
Parte A – Politiche contabili 113
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato 163
Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato 215
Parte D – Redditività consolidata complessiva 235
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura 236
Parte F – Informazioni sul patrimonio consolidato 306
Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda 309
Parte H – Operazioni con parti correlate 310

Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali 313
Parte L – Informativa di settore 318
Parte M – Informativa sul leasing 319
Allegati 323
Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio consolidato riclassificato 323
Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche
e integrazioni 327
Relazione della Società di Revisione 329
Bilancio dell'impresa di FinecoBank S.p.A. 337
Schemi del bilancio 337
Stato patrimoniale 337
Conto economico 339
Prospetto della redditività complessiva 340
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto 341
Rendiconto finanziario 342
Nota integrativa 345
Parte A – Politiche contabili 345
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale 369
Parte C – Informazioni sul conto economico 422
Parte D – Redditività complessiva 444
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura 445
Parte F – Informazioni sul patrimonio 497
Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda 500
Parte H – Operazioni con parti correlate 501
Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali 504
Parte L – Informativa di settore 506
Parte M – Informativa sul leasing 507
Allegati 511
Allegato 1 – Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio riclassificato 511
Allegato 2 – Schema riassuntivo dei rimandi all'informativa qualitativa presente nel Bilancio consolidato 514
Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche
e integrazioni 517
Relazione della Società di Revisione 519
Relazione del Collegio Sindacale 527
Glossario 557

FinecoBank · Bilanci e Relazioni 2022 5

Indice

Indice

6 Bilanci e Relazioni 2022 · FinecoBank

Cariche Sociali e Società di Revisione

Consiglio di Amministrazione
Presidente Marco Mangiagalli
Vice Presidente Francesco Saita
Amministratore Delegato e Direttore Generale Alessandro Foti
Consiglieri Alessandra Pasini
Elena Biffi
Giancarla Branda
Gianmarco Montanari
Maria Alessandra Zunino De Pignier
Marin Gueorguiev
Paola Giannotti De Ponti
Patrizia Albano
Collegio Sindacale
Presidente Luisa Marina Pasotti
Membri Effettivi Giacomo Ramenghi
Massimo Gatto
Membri Supplenti Lucia Montecamozzo
Alessandro Gaetano
Società di revisione KPMG S.p.A.

Il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale rimarranno in carica fino alla data dell'Assemblea che sarà convocata per l'approvazione del bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022.

Sede legale

Cariche Sociali e Società di Revisione

20131 Milano - Piazza Durante, 11, Italia

"FinecoBank Banca Fineco S.p.A." o in forma abbreviata "FinecoBank S.p.A.", ovvero "Banca Fineco S.p.A." ovvero "Fineco Banca S.p.A.". Banca iscritta all'Albo delle Banche e Capogruppo del Gruppo Bancario FinecoBank, Albo dei Gruppi Bancari n. 3015, Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia e al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi Codice Fiscale e n° iscr. R.I. Milano-Monza-Brianza-Lodi 01392970404 – R.E.A. n° 1598155, P.IVA 12962340159

Cariche Sociali e Società di Revisione

8 Bilanci e Relazioni 2022 · FinecoBank

Premessa alla lettura dei bilanci

Il presente fascicolo di bilancio include il Bilancio consolidato del Gruppo FinecoBank (di seguito Gruppo) e il Bilancio dell'impresa di FinecoBank S.p.A. (di seguito FinecoBank o Fineco o Banca) entrambi redatti, in applicazione del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38, in conformità ai principi contabili internazionali (nel seguito "IFRS", "IAS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i relativi documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea, come previsto dal Regolamento dell'Unione Europea n. 1606/2002 del 19 luglio 2002, ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2022.

La Banca d'Italia con riferimento ai bilanci delle banche e delle società finanziarie capogruppo di gruppi bancari, nell'esercizio dei poteri stabiliti dall'art. 43 del decreto legislativo 18 agosto 2015 n. 136, ha stabilito con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti gli schemi di bilancio e della nota integrativa utilizzati dalla Banca per la redazione del presente Bilancio consolidato e Bilancio dell'impresa.

Il Bilancio consolidato comprende:

  • gli Schemi del bilancio consolidato, costituiti dallo Stato patrimoniale consolidato, dal Conto economico consolidato, dal Prospetto della redditività consolidata complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato e dal Rendiconto finanziario consolidato, esposti a confronto con i corrispondenti schemi dell'esercizio 2021;
  • la Nota integrativa consolidata;

ed è accompagnato:

Premessa alla lettura dei bilanci

  • dalla Relazione sulla gestione consolidata, nella quale sono stati riportati gli schemi di bilancio riclassificati, i risultati principali delle diverse aree di business ed i commenti ai risultati dell'esercizio, nonché le ulteriori informazioni richieste dalla Consob. A supporto dei commenti sui risultati dell'esercizio, nella Relazione sulla gestione consolidata vengono presentati ed illustrati dei prospetti di conto economico e di stato patrimoniale riclassificati, il cui raccordo con gli schemi del bilancio consolidato è riportato tra gli Allegati (in linea con la Comunicazione Consob n.6064293 del 28 luglio 2006), e vengono utilizzati anche altri Indicatori Alternativi di Performance ("IAP"), la cui descrizione esplicativa in merito al contenuto e, al caso, le modalità di calcolo utilizzate sono riportate nel Glossario (in linea con gli orientamenti pubblicati il 5 ottobre 2015 dall'European Securities and Markets Authority (ESMA/2015/1415));
  • dall'Attestazione relativa al bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni.

L'eventuale mancata quadratura tra i dati esposti nella Relazione sulla gestione consolidata e nel Bilancio consolidato dipende esclusivamente dagli arrotondamenti.

Il Bilancio dell'impresa comprende:

  • gli Schemi del bilancio dell'impresa, costituiti dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dal Rendiconto finanziario, esposti a confronto con i corrispondenti schemi dell'esercizio 2021;
  • la Nota integrativa;

ed è accompagnato dall'Attestazione relativa al bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni.

Per la Relazione sulla gestione del Bilancio dell'impresa di FinecoBank S.p.A. si rinvia alla Relazione sulla gestione consolidata nella quale, in apposita sezione, sono riportati gli schemi di bilancio riclassificati ed i commenti ai risultati dell'esercizio della Banca. Il raccordo degli schemi di bilancio riclassificati con gli schemi di bilancio è riportato tra gli Allegati.

Inoltre, completano il fascicolo di bilancio:

  • la Relazione del Collegio Sindacale;
  • le Relazioni della Società di Revisione.

Come sopra descritto, FinecoBank redige un solo fascicolo denominato "Bilanci e relazioni", che include il Bilancio consolidato del Gruppo e il Bilancio dell'impresa di FinecoBank. L'integrazione dei contenuti dei due bilanci in un unico fascicolo comporta l'eliminazione delle duplicazioni di alcune informazioni di natura qualitativa presenti in entrambi i documenti e, al fine di facilitarne la lettura, l'adozione di un sistema di rimandi tra i capitoli dedicati al bilancio consolidato e dell'impresa; ai sensi di questi rimandi si intende interamente riprodotto, nel paragrafo contenente il rimando, il contenuto dei singoli paragrafi oggetto di rimando. Per maggiori dettagli in merito si rimanda all'Allegato "Schema riassuntivo dei rimandi all'informativa qualitativa presente nel Bilancio consolidato" del Bilancio dell'impresa di FinecoBank.

Le informazioni in merito al Governo societario e gli assetti proprietari, richieste ai sensi dell'art. 123-bis, comma 3 del Decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58, figurano in una relazione distinta approvata dal Consiglio di Amministrazione, consultabile nella sezione "Governance" del sito internet di FinecoBank (https://about.finecobank.com).

Premessa alla lettura dei bilanci

La Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (o Dichiarazione non finanziaria) del Gruppo FinecoBank, predisposta ai sensi del D.lgs. 254/2016, costituisce una relazione distinta approvata dal Consiglio di Amministrazione, così come previsto dall'opzione dell'art. 5, comma 3, lettera b) del D.lgs. 254/2016, ed è consultabile sul sito internet di FinecoBank (https://about.finecobank.com).

Vengono altresì pubblicati e resi disponibili sul sito internet di FinecoBank (https://about.finecobank.com), secondo i relativi iter approvativi, la "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti", redatta ai sensi dell'art. 123-ter del Decreto legislativo 24 febbraio 1998 n.58 e dell'art. 84-quater, comma 1, del Regolamento emittenti, il documento "Informativa Stato per Stato", redatto ai sensi dell'art. 89 della Direttiva 2013/36/UE del Parlamento europeo e del Consiglio Europeo (CRD IV), modificata dalla Direttiva (UE) 2019/878 (c.d. CRD V), e il documento "Informativa al pubblico del Gruppo FinecoBank – Pillar III al 31 dicembre 2022", previsto dal Regolamento (UE) 575/2013 (c.d. CRR) e successivi Regolamenti che ne modificano il contenuto.

Infine, si segnala che, in base alla Direttiva 2004/109/CE (la "Direttiva Transparency") e il Regolamento Delegato (UE) 2019/815, è previsto l'obbligo per gli emittenti valori mobiliari quotati nei mercati regolamentati dell'Unione Europea di redigere le relazioni finanziarie annuali nel formato XHTML e di marcare i bilanci consolidati IFRS utilizzando il linguaggio di marcatura (detto anche di taggatura) XBRL, sulla base del formato elettronico unico di comunicazione ESEF (European Single Electronic Format), approvato da ESMA. La Relazione Finanziaria Annuale Consolidata del Gruppo, che include sia il bilancio consolidato sia il bilancio d'esercizio della Capogruppo, è predisposta in formato XHTML e prevede la taggatura per il bilancio consolidato delle informazioni richieste dal Regolamento per il 2022. In particolare, gli emittenti sono tenuti a marcare tutte le informazioni comunicate nei bilanci consolidati IFRS, o attraverso riferimenti incrociati ad altre parti delle relazioni finanziarie annuali, che corrispondono alle informazioni specificate nell'allegato II del Regolamento Delegato, se presenti nei bilanci consolidati IFRS. La stessa è consultabile sul sito internet di FinecoBank (https://about.finecobank.com). Per ulteriori informazioni si rimanda al paragrafo "Il formato elettronico unico di comunicazione per la redazione le relazioni finanziarie annuali" riportato nella Parte A - Politiche contabili della Nota integrativa consolidata.

Il presente documento, in formato PDF, non costituisce adempimento agli obblighi derivanti dalla Direttiva 2004/109/CE (la "Direttiva Transparency") e dal Regolamento Delegato (UE) 2019/815 (il "Regolamento ESEF" - European Single Electronic Format) per il quale è stato elaborato apposito formato XHTML.

FinecoBank · Bilanci e Relazioni 2022 11

Premessa alla lettura dei bilanci

Premessa alla lettura dei bilanci

12 Bilanci e Relazioni 2022 · FinecoBank

Relazione e Bilancio conso lidato di Fineco Bank S.p.A. Relazione sulla gestione consolidata

Dati di sintesi

FinecoBank è una delle più importanti banche FinTech in Europa. Quotata nel FTSE MIB, Fineco propone un modello di business unico in Europa, che combina le migliori piattaforme con un grande network di consulenti finanziari. Offre da un unico conto servizi di banking, credit, trading e investimento attraverso piattaforme transazionali e di consulenza sviluppate con tecnologie proprietarie. Fineco è tra i migliori operatori nel brokerage in Europa, e uno dei più importanti player nel Private Banking in Italia, con servizi di consulenza evoluti e altamente personalizzati.

Il Gruppo FinecoBank è costituito dalla Capogruppo Fineco e da Fineco Asset Management DAC (di seguito Fineco AM), società di gestione collettiva del risparmio di diritto irlandese, che ha come mission lo sviluppo di soluzioni di investimento in partnership con i migliori gestori internazionali.

FinecoBank è quotata alla Borsa di Milano e, a partire dal 1º aprile 2016, è inserita nell'indice azionario FTSE Mib di Borsa Italiana. Il 20 marzo 2017 il titolo è entrato a far parte dello STOXX Europe 600 Index.

In data 29 luglio 2022, l'agenzia S&P Global Ratings ha confermato il rating a lungo termine di FinecoBank pari a "BBB" e ha rivisto l'outlook da positivo a neutrale, mantenendo il rating a breve termine "A-2". La decisione sull'outlook della Banca rispecchia quella sull'Italia.

FinecoBank è inclusa nello Standard Ethics Italian Banks Index© e nello Standard Ethics Italian Index (composto dalle maggiori 40 società quotate in Borsa Italiana FTSE-MIB), tra i principali indici di performance e benchmark in materia ambientale, sociale e di governance. Nel 2022 l'agenzia indipendente Standard Ethics ha confermato il rating di Fineco per il terzo anno consecutivo al livello "EE+", posizionando così la Banca tra gli istituti di credito che hanno ottenuto il giudizio di sostenibilità più solido attualmente assegnato nel settore bancario. Inoltre, si è riscontrato un miglioramento nei punteggi assegnati dalle altre principali agenzie di rating ESG: Sustainalytics ha migliorato l'ESG risk rating di Fineco portandolo da 16,0 (Low risk) nel 2021 a 13,2 (Low risk), confermando il posizionamento tra le migliori banche a livello internazionale; il Corporate Sustainability Assessment di S&P ha visto un incremento dello score da 65 a 68 punti su 100; MSCI ha migliorato il rating ESG assegnato a Fineco, da "A" (average) ad "AA" (leader) nel settore dei "diversified financials"; Moody's ESG Solutions (ex Vigeo Eiris) ha aggiornato l'ESG rating di Fineco portandolo da 54 a 57 punti su 100 (robust performance), consentendo a Fineco di mantenere l'inclusione nel MIB ESG Index di Euronext; mentre Refinitiv e MSCI hanno confermato il rating assegnato l'anno precedente, rispettivamente pari a 85 punti su 100, che indica performance ESG eccellenti e un alto grado di trasparenza nel reporting pubblico di sostenibilità. A dicembre 2022, Fineco ha infine ottenuto il primo rating CDP Climate Change, pari a "B" dimostrando di affrontare gli impatti ambientali delle attività e di garantire una buona gestione ambientale. A fine anno, la Banca risulta essere inclusa anche negli indici di sostenibilità FTSE4Good, Bloomberg Gender Equality Index (GEI) 2022, S&P Global 1200 ESG Index, Standard Ethics Italian Banks Index e Standard Ethics Italian Index.

La forte crescita registrata nel corso del 2022 rispecchia la capacità del Gruppo di adattarsi perfettamente al nuovo scenario, caratterizzato dall'invasione Russa in Ucraina e dalla crescita dell'inflazione, riuscendo a beneficiare sia del rialzo dei tassi di interesse sia della solida spinta verso gli investimenti evidenziata dalla clientela. L'approccio trasparente da parte dei consulenti finanziari si sta infatti rivelando decisivo nell'assecondare la nuova tendenza emersa tra i risparmiatori, meno influenzati dalla volatilità e più propensi, rispetto al passato, a investire anche nei periodi più complessi. A questo si aggiunge il contributo crescente di Fineco AM, in grado di proporre soluzioni adeguate alle diverse fasi di mercato, e caratterizzate da grande efficienza e fair pricing. Un quadro completato dai risultati rilevanti del business legato al brokerage, ormai in crescita strutturale e che continua a incrementare la propria quota di mercato.

La raccolta netta totale realizzata nel corso del 2022 è stata pari a 10.259 milioni di euro, sostanzialmente in linea con il risultato di 10.651 milioni di euro registrato nel 2021, pur se con una differente composizione; nello specifico, la raccolta netta gestita è stata pari a 3.579 milioni di euro, la raccolta netta amministrata è stata pari a 5.606 milioni di euro e la raccolta netta diretta è stata pari a 1.075 milioni di euro. L'incidenza di Fineco AM, calcolata rapportando la raccolta netta retail della società con la raccolta netta gestita, è pari al 77,4% (53,3% nell'esercizio 2021). Si tratta di un risultato che conferma da un lato l'efficacia di un modello di business in grado di affrontare fasi di mercato difficili, dall'altro una sempre maggiore propensione agli investimenti da parte di una clientela particolarmente evoluta. La raccolta netta realizzata nel corso 2022 tramite la rete di consulenti finanziari è stata pari 8.782 milioni di euro.

A fine 2022 il saldo della raccolta diretta e indiretta da clientela si attesta a 106.558 milioni di euro, registrando un decremento dell'1,3% rispetto ai 107.915 milioni di euro di fine 2021, a causa della correzione generalizzata registrata sui mercati da inizio anno. La raccolta gestita da Fineco AM è pari a 25,9 miliardi di euro, di cui 15,8 miliardi di euro sono relativi a classi retail e 10,1 miliardi di euro sono relativi a classi istituzionali, risultato che evidenzia l'accelerazione in atto nel processo di crescita della società. L'incidenza di Fineco AM, calcolata rapportando le masse retail della società con il saldo della raccolta gestita, è pari al 30,3%. Il saldo della raccolta diretta ed indiretta della rete dei consulenti finanziari al 31 dicembre 2022 è pari a 93.212 milioni di euro.

Il saldo della raccolta diretta e indiretta riferibile alla clientela Private, ossia con asset superiori a 500.000 euro, si attesta a 45.252 milioni di euro, pari al 42,5% del totale raccolta diretta e indiretta del Gruppo, in diminuzione del 7,2% rispetto al 31 dicembre 2021.

Nel corso dell'esercizio 2022 sono stati erogati 276 milioni di euro di prestiti personali, 378 milioni di euro di mutui e sono stati accordati fidi di conto corrente per un importo di 1.128 milioni di euro, con un incremento delle esposizioni in conto corrente di 292 milioni di euro; ciò ha determinato un incremento dell'aggregato complessivo dei finanziamenti verso la clientela ordinaria del 9,2%1 rispetto al 31 dicembre 2021. La qualità del credito si conferma elevata, con un costo del rischio che si attesta a 4 bps, sostenuta dal principio di offrire credito esclusivamente ai clienti esistenti, facendo leva su appropriati strumenti di analisi della ricca base informativa interna. Il costo del rischio, strutturalmente contenuto, è in ulteriore riduzione, grazie

1 I finanziamenti verso clientela ordinaria comprendono solo i finanziamenti relativi ad utilizzi di aperture di credito in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie.

anche all'effetto dei nuovi crediti, che sono prevalentemente garantiti e a basso rischio. I crediti deteriorati netti al 31 dicembre 2022 rappresentano lo 0,06% dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (0,08% al 31 dicembre 2021).

Nel corso del 2022 sono stati acquisiti 99.024 nuovi clienti, che porta il totale a 1.487.250. I clienti continuano a premiare la trasparenza dell'approccio Fineco, l'elevata qualità e la completezza dei servizi finanziari riassunti nel concetto di "one stop solution".

I risultati dell'esercizio 2022 confermano la sostenibilità e la forza del modello di business, capace di generare utili in ogni condizione di mercato. Il risultato dell'esercizio si attesta a 428,5 milioni di euro, evidenziando un incremento del 12,6% rispetto all'esercizio precedente. Il cost/income ratio si attesta al 29,6% (32,2% al 31 dicembre 2021), a conferma dell'elevata leva operativa del Gruppo e della diffusa cultura aziendale in tema di governo dei costi. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nell'esercizio 20222 , il risultato dell'esercizio sarebbe pari a 428,8 milioni di euro, in crescita del 22,8% rispetto all'utile dell'esercizio 2021, anch'esso depurato delle poste non ricorrenti3 .

L'offerta del Gruppo si articola in tre macroaree di attività integrate: (i) il Banking, che include i servizi di conto corrente, i servizi di pagamento ed emissione di carte di debito, credito e prepagate, i mutui, i fidi e i prestiti personali; (ii) il Brokerage, che assicura il servizio di esecuzione ordini per conto dei clienti, con un accesso diretto ai principali mercati azionari mondiali e la possibilità di negoziare CFD, futures, opzioni, obbligazioni, ETF e certificates; (iii) l'Investing, che include l'attività di gestione del risparmio svolta da Fineco AM, servizi di collocamento e distribuzione di circa 6.000 prodotti, tra fondi comuni d'investimento e comparti di SICAV gestiti da 75 primarie case d'investimento italiane ed internazionali, prodotti assicurativi e previdenziali, nonché servizi di consulenza in materia di investimenti tramite una rete, al 31 dicembre 2022, di 2.918 consulenti finanziari, distribuita sul territorio con 426 negozi finanziari (Fineco Center).

Gli Schemi di bilancio riclassificati e gli indicatori

Nella Relazione sulla gestione consolidata vengono presentati ed illustrati i prospetti di conto economico e di stato patrimoniale riclassificati (Indicatori Alternativi di Performance, "IAP"), il cui raccordo con gli schemi del bilancio consolidato è riportato negli Allegati "Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio consolidato riclassificato" (in linea con la Comunicazione Consob n.6064293 del 28 luglio 2006); inoltre vengono utilizzati anche altri IAP, la cui descrizione esplicativa in merito al contenuto e, al caso, le modalità di calcolo utilizzate sono riportate nel Glossario (in linea con gli orientamenti pubblicati il 5 ottobre 2015 dall'European Securities and Markets Authority (ESMA/2015/1415).

Con riferimento agli IAP, l'European Securities and Markets Authority (ESMA) ha emanato specifici Orientamenti4 in merito ai criteri per la loro presentazione nelle informazioni regolamentate, incluso pertanto il presente Bilancio, quando tali indicatori non risultano definiti o previsti dal framework sull'informativa finanziaria. Tali orientamenti sono volti a promuovere l'utilità e la trasparenza degli IAP, e la loro osservanza migliorerà la comparabilità, affidabilità e comprensibilità degli IAP, con conseguenti benefici agli utilizzatori dell'informativa finanziaria. Consob ha recepito in Italia gli Orientamenti e li ha incorporati nelle proprie prassi di vigilanza5 . Secondo la definizione degli Orientamenti ESMA, un IAP è un indicatore di performance finanziaria, posizione finanziaria o flussi di cassa storici o futuri, diverso da un indicatore finanziario definito o specificato nella disciplina applicabile sull'informativa finanziaria e sono solitamente ricavati dalle poste di bilancio redatte conformemente alla disciplina vigente sull'informativa finanziaria. Non rientrano strettamente nella definizione di IAP gli indicatori pubblicati in applicazione della disciplina prudenziale.

5 Comunicazione Consob n. 0092543 del 3 dicembre 2015.

2 Cancellazione dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,3 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale). 3Beneficio fiscale derivante dall'operazione di riallineamento fiscale dell'avviamento effettuata da FinecoBank, come previsto dall'art. 110 del DL 104 del 2020, per un importo di 32 milioni di euro, e variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,5 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale). 4 ESMA/2015/1415.

Schemi di Bilancio Riclassificati

Stato patrimoniale consolidato

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
ATTIVO 31/12/2022
31/12/2021
Assoluta %
Cassa e disponibilità liquide 1.469.713 1.464.182 5.531 0,4%
Attività finanziarie di negoziazione 16.926 20.240 (3.314) -16,4%
Finanziamenti a banche 426.696 379.862 46.834 12,3%
Finanziamenti a clientela 6.445.713 6.001.596 444.117 7,4%
Altre attività finanziarie 24.634.034 24.560.350 73.684 0,3%
Coperture 1.424.704 125.913 1.298.791 n.a.
Attività materiali 146.208 150.347 (4.139) -2,8%
Avviamenti 89.602 89.602 - n.a.
Altre attività immateriali 36.787 39.084 (2.297) -5,9%
Attività fiscali 46.577 42.974 3.603 8,4%
Crediti d'imposta acquistati 1.093.255 508.764 584.491 114,9%
Altre attività 438.670 484.261 (45.591) -9,4%
Totale dell'attivo 36.268.885 33.867.175 2.401.710 7,1%

(Importi in migliaia)

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 31/12/2022
31/12/2021
Assoluta %
Debiti verso banche 1.677.235 1.225.213 452.022 36,9%
Debiti verso clientela 31.695.647 29.847.722 1.847.925 6,2%
Titoli in circolazione 497.926 497.266 660 0,1%
Passività finanziarie di negoziazione 4.574 4.417 157 3,6%
Coperture (3.180) 65.263 (68.443) n.a.
Passività fiscali 42.627 35.864 6.763 18,9%
Altre passività 443.659 464.633 (20.974) -4,5%
Patrimonio 1.910.397 1.726.797 183.600 10,6%
- capitale e riserve 1.479.771 1.351.963 127.808 9,5%
- riserve da valutazione 2.121 (5.877) 7.998 n.a.
- risultato netto 428.505 380.711 47.794 12,6%
Totale del passivo e del patrimonio netto 36.268.885 33.867.175 2.401.710 7,1%

Stato patrimoniale consolidato - Evoluzione trimestrale

(Importi in migliaia)
Consistenze al
ATTIVO 31/12/2022 30/09/2022 30/06/2022 31/03/2022 31/12/2021
Cassa e disponibilità liquide 1.469.713 1.681.556 1.542.372 1.752.145 1.464.182
Attività finanziarie di negoziazione 16.926 22.285 20.020 20.123 20.240
Finanziamenti a banche 426.696 458.028 400.215 380.873 379.862
Finanziamenti a clientela 6.445.713 6.318.315 6.310.789 6.088.369 6.001.596
Altre attività finanziarie 24.634.034 25.068.513 25.294.566 25.368.592 24.560.350
Coperture 1.424.704 1.390.127 948.764 465.840 125.913
Attività materiali 146.208 143.333 146.686 148.424 150.347
Avviamenti 89.602 89.602 89.602 89.602 89.602
Altre attività immateriali 36.787 36.601 37.525 38.264 39.084
Attività fiscali 46.577 58.048 44.681 44.355 42.974
Crediti d'imposta acquistati 1.093.255 902.259 827.217 601.178 508.764
Altre attività 438.670 382.040 415.278 401.015 484.261
Totale dell'attivo 36.268.885 36.550.707 36.077.715 35.398.780 33.867.175
(Importi in migliaia)
Consistenze al
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 31/12/2022 30/09/2022 30/06/2022 31/03/2022 31/12/2021
Debiti verso banche 1.677.235 2.791.259 2.333.322 1.808.045 1.225.213
Debiti verso clientela 31.695.647 30.945.493 30.827.605 30.735.609 29.847.722
Titoli in circolazione 497.926 499.629 498.833 498.045 497.266
Passività finanziarie di negoziazione 4.574 8.976 7.104 9.666 4.417
Coperture (3.180) (3.584) 2.581 (754) 65.263
Passività fiscali 42.627 82.923 118.430 89.277 35.864
Altre passività 443.659 432.744 580.560 404.164 464.633
Patrimonio 1.910.397 1.793.267 1.709.280 1.854.728 1.726.797
- capitale e riserve 1.479.771 1.488.223 1.487.091 1.733.365 1.351.963
- riserve da valutazione 2.121 2.651 (174) (2.097) (5.877)
- risultato netto 428.505 302.393 222.363 123.460 380.711
Totale del passivo e del patrimonio netto 36.268.885 36.550.707 36.077.715 35.398.780 33.867.175

Conto economico consolidato

(Importi in migliaia)
Esercizio Variazioni
2022 2021 Assoluta %
Margine finanziario 392.200 280.030 112.170 40,1%
di cui Interessi netti 342.796 247.889 94.907 38,3%
di cui Profitti da gestione della Tesoreria 49.404 32.141 17.263 53,7%
Dividendi e altri proventi su partecipazioni (276) (26) (250) n.a.
Commissioni nette 465.627 450.808 14.819 3,3%
Risultato negoziazione, coperture e fair value 89.899 74.308 15.591 21,0%
Saldo altri proventi/oneri 156 (1.310) 1.466 n.a.
RICAVI 947.606 803.810 143.796 17,9%
Spese per il personale (117.294) (109.600) (7.694) 7,0%
Altre spese amministrative (273.486) (262.546) (10.940) 4,2%
Recuperi di spesa 136.830 139.471 (2.641) -1,9%
Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali (26.865) (26.218) (647) 2,5%
Costi operativi (280.815) (258.893) (21.922) 8,5%
RISULTATO DI GESTIONE 666.791 544.917 121.874 22,4%
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni (3.115) (1.655) (1.460) 88,2%
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 663.676 543.262 120.414 22,2%
Altri oneri e accantonamenti (57.762) (49.938) (7.824) 15,7%
Profitti netti da investimenti (1.552) 1.079 (2.631) n.a.
RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 604.362 494.403 109.959 22,2%
Imposte sul reddito dell'esercizio (175.857) (113.692) (62.165) 54,7%
RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 428.505 380.711 47.794 12,6%
RISULTATO D'ESERCIZIO 428.505 380.711 47.794 12,6%
RISULTATO D'ESERCIZIO DI PERTINENZA DEL GRUPPO 428.505 380.711 47.794 12,6%

Conto economico consolidato – Evoluzione trimestrale

(Importi in migliaia)
2022
1° Trimestre 2° Trimestre 3° Trimestre 4° Trimestre
Margine finanziario 107.461 68.946 84.219 131.574
di cui Interessi netti 59.347 67.614 84.261 131.574
di cui Profitti da gestione della Tesoreria 48.114 1.332 (42) -
Dividendi e altri proventi su partecipazioni (45) (103) (20) (108)
Commissioni nette 118.637 113.877 114.105 119.008
Risultato negoziazione, coperture e fair value 28.989 25.854 21.212 13.844
Saldo altri proventi/oneri 365 51 139 (399)
RICAVI 255.407 208.625 219.655 263.919
Spese per il personale (28.348) (29.190) (28.958) (30.798)
Altre spese amministrative (69.366) (64.998) (65.477) (73.645)
Recuperi di spesa 35.335 33.728 33.250 34.517
Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali (6.590) (6.601) (6.636) (7.038)
Costi operativi (68.969) (67.061) (67.821) (76.964)
RISULTATO DI GESTIONE 186.438 141.564 151.834 186.955
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni (801) (424) (292) (1.598)
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 185.637 141.140 151.542 185.357
Altri oneri e accantonamenti (10.239) (2.259) (41.617) (3.647)
Profitti netti da investimenti (553) (201) (325) (473)
RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 174.845 138.680 109.600 181.237
Imposte sul reddito del periodo (51.385) (39.777) (29.570) (55.125)
RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 123.460 98.903 80.030 126.112
RISULTATO DI PERIODO 123.460 98.903 80.030 126.112
RISULTATO DEL PERIODO DI PERTINENZA DEL GRUPPO 123.460 98.903 80.030 126.112

(Importi in migliaia)
2021
1° Trimestre 2° Trimestre 3° Trimestre 4° Trimestre
Margine finanziario 75.071 72.826 69.239 62.894
di cui Interessi netti 61.823 62.515 61.798 61.753
di cui Profitti da gestione della Tesoreria 13.248 10.311 7.441 1.141
Dividendi e altri proventi su partecipazioni - - - (26)
Commissioni nette 108.080 106.266 110.083 126.379
Risultato negoziazione, coperture e fair value 23.888 16.683 15.614 18.123
Saldo altri proventi/oneri 512 132 (1.457) (497)
RICAVI 207.551 195.907 193.479 206.873
Spese per il personale (26.217) (26.667) (27.369) (29.347)
Altre spese amministrative (62.979) (65.049) (63.396) (71.122)
Recuperi di spesa 32.367 35.103 35.751 36.250
Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali (6.275) (6.387) (6.437) (7.119)
Costi operativi (63.104) (63.000) (61.451) (71.338)
RISULTATO DI GESTIONE 144.447 132.907 132.028 135.535
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni (477) (1.211) (360) 393
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 143.970 131.696 131.668 135.928
Altri oneri e accantonamenti (8.236) (5.787) (31.058) (4.857)
Profitti netti da investimenti (583) 1.822 280 (440)
RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 135.151 127.731 100.890 130.631
Imposte sul reddito del periodo (40.407) (5.805) (28.302) (39.178)
RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 94.744 121.926 72.588 91.453
RISULTATO DI PERIODO 94.744 121.926 72.588 91.453
RISULTATO DEL PERIODO DI PERTINENZA DEL GRUPPO 94.744 121.926 72.588 91.453

I principali dati patrimoniali

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
31/12/2022 31/12/2021 Assoluta %
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria ¹ 5.916.090 5.416.604 499.486 9,2%
Totale dell'attivo 36.268.885 33.867.175 2.401.710 7,1%
Raccolta diretta da clientela ² 30.569.876 29.495.292 1.074.584 3,6%
Raccolta indiretta da clientela ³ 75.987.994 78.420.121 (2.432.127) -3,1%
Totale raccolta (diretta e indiretta) da clientela 106.557.870 107.915.413 (1.357.543) -1,3%
Patrimonio 1.910.397 1.726.797 183.600 10,6%

(1) I crediti di finanziamento verso clientela ordinaria si riferiscono ai soli finanziamenti erogati a clientela relativi ad utilizzi di aperture di credito in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie.

(2) La raccolta diretta da clientela comprende i conti correnti passivi.

(3) La raccolta indiretta da clientela si riferisce ai prodotti collocati on line o tramite i consulenti finanziari di FinecoBank.

Dati struttura

Dati al
31/12/2022 31/12/2021
N° Dipendenti 1.336 1.305
N° Consulenti finanziari 2.918 2.790
N° Negozi finanziari operativi ¹ 426 424

(1) Numero negozi finanziari operativi: negozi finanziari gestiti dalla Banca e negozi finanziari gestiti dai consulenti finanziari (c.d. Fineco Center).

Indicatori di redditività, produttività ed efficienza

(Importi in migliaia)
Dati al
31/12/2022 31/12/2021
Margine finanziario/Ricavi 41,39% 34,84%
Proventi di intermediazione e diversi/Ricavi 58,64% 65,16%
Proventi di intermediazione e diversi/Costi operativi 197,88% 202,33%
Cost/income ratio 29,63% 32,21%
Costi operativi/TFA 0,26% 0,26%
Cost of risk 4 4
CoR (sistema incentivante) 4 3
ROE 27,61% 23,91%
Rendimento delle attività 1,18% 1,12%
EVA (calcolato sul capitale allocato) 367.339 340.177
EVA (calcolato sul patrimonio contabile) 264.529 243.881
RARORAC (calcolato sul capitale allocato) 55,10% 62,44%
RARORAC (calcolato sul patrimonio contabile) 14,75% 13,26%
ROAC (calcolato sul capitale allocato) 64,28% 69,88%
ROAC (calcolato sul patrimonio contabile) 23,89% 20,70%
Totale raccolta da clientela/Dipendenti medi 80.695 84.079
Totale raccolta da clientela/(Dipendenti medi + Consulenti finanziari medi) 25.526 27.104

Legenda

Proventi di intermediazione e diversi: Commissioni nette, Risultato di negoziazione, coperture e fair value, Saldo altri proventi/oneri.

Cost/income ratio: rapporto fra Costi operativi e Ricavi.

Costi operativi/TFA: rapporto fra costi operativi e Total Financial Asset (raccolta diretta ed indiretta). Il TFA utilizzato per il rapporto è quello medio dell'esercizio calcolato come media tra il saldo al 31 dicembre 2022 e quello del 31 dicembre precedente.

Cost of risk: rapporto fra le Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi e i crediti verso clientela (media delle medie degli ultimi quattro trimestri, calcolati come media del saldo di fine trimestre e saldo del fine trimestre precedente). Il perimetro include solo i crediti di finanziamento verso clientela ordinaria.

CoR (sistema incentivante): rapporto fra Rettifiche nette su crediti commerciali verso clientela degli ultimi 12 mesi e crediti commerciali verso clientela (media del saldo al 31 dicembre 2022 e quello del 31 dicembre precedente).

ROE: rapporto fra l'utile netto e il patrimonio netto contabile (esclusi i dividendi per i quali è prevista la distribuzione e le riserve da valutazione) medio dell'esercizio (media del saldo di fine esercizio e quello del 31 dicembre precedente).

Rendimento delle attività - ROA: rapporto tra il risultato d'esercizio e il totale attivo di bilancio.

EVA (Economic Value Added): esprime la capacità dell'impresa di creare valore; è calcolato come differenza tra l'utile netto, escludendo gli oneri e i proventi straordinari e i relativi effetti fiscali (oneri di integrazione e i profitti netti da investimenti straordinari), e il costo figurativo del capitale allocato; quest'ultimo è stato calcolato sia utilizzando il maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico6 assorbito sia utilizzando il patrimonio netto contabile (media dei fine trimestri dell'anno).

RARORAC (Risk Adjusted Return on Risk Adjusted Capital): è il rapporto tra l'EVA (come sopra descritto) e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA) ed esprime in termini percentuali la capacità di creare valore per unità di capitale posto a presidio del rischio.

ROAC (Return on Allocated Capital): è il rapporto tra l'utile netto operativo e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA).

6 Il capitale allocato è il maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico. Il capitale economico al 31 dicembre 2022 è mantenuto uguale a quello al 30 settembre 2022, ultimo dato disponibile.

Indicatori patrimoniali

Dati al
31/12/2022 31/12/2021
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Totale attivo 16,31% 15,99%
Finanziamenti a banche/Totale attivo 1,18% 1,12%
Altre attività finanziarie/Totale attivo 67,92% 72,52%
Raccolta Diretta/Totale passivo e patrimonio netto 84,29% 87,09%
Patrimonio netto (incluso utile)/Totale passivo e patrimonio netto 5,27% 5,10%
Crediti verso clientela ordinaria/Raccolta diretta da clientela 19,35% 18,36%
Qualità del credito Dati al
31/12/2022 31/12/2021
Crediti deteriorati/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria 0,06% 0,08%
Sofferenze/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria 0,02% 0,04%
Coverage ratio¹ - Sofferenze 92,65% 88,70%
Coverage ratio¹ - Inadempienze probabili 68,13% 66,10%
Coverage ratio¹ - Esposizioni scadute deteriorate 57,92% 50,05%
Coverage ratio¹ - Totale crediti deteriorati 86,02% 82,15%

(1) Calcolato come rapporto tra l'ammontare del fondo svalutazione e l'esposizione lorda.

Lo scenario macroeconomico e la politica monetaria

Nei primi mesi dell'anno è continuata la ripresa dell'economia dell'area euro e il miglioramento del mercato del lavoro, grazie all'ingente sostegno delle politiche economiche. La scarsità di materiali, attrezzature e manodopera, tuttavia, ha tenuto a freno la produzione in alcuni comparti e gli elevati costi dell'energia hanno incominciato ad incidere sui redditi delle famiglie e sui profitti delle imprese. Anche l'inflazione, che aveva subito un brusco rialzo negli ultimi mesi del 2021, ha proseguito la sua corsa verso l'alto.

La successiva invasione dell'Ucraina da parte della Russia ha avuto delle ripercussioni sull'economia, in Europa e oltre. Il conflitto e l'incertezza a esso associata ha inciso pesantemente sulla fiducia delle imprese e dei consumatori, ha determinando interruzioni degli scambi e carenze di materiali e ha contribuito alle elevate quotazioni di beni energetici e materie prime. In tale contesto l'inflazione ha continuato la sua corsa.

Come effetto dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, nei primi giorni di marzo la Commissione Europea aveva ufficializzato il fatto che il conflitto avrebbe provocato una frenata dell'economia. L'esecutivo comunitario aveva deciso di concedere ai governi una certa libertà nel mettere a punto i bilanci pubblici nel 2023, di non aprire in primavera procedure per deficit eccessivo e di non applicare la regola che richiede un taglio del debito di un ventesimo all'anno.

Nel terzo trimestre l'economia mondiale ha continuato a risentire dell'inflazione eccezionalmente alta, del peggioramento delle condizioni finanziarie, dell'incertezza legata al conflitto in Ucraina, della debolezza dell'attività in Cina e, in misura minore rispetto all'inizio dell'anno, delle difficoltà di approvvigionamento lungo le catene del valore.

Il quadro ciclico globale è tornato a peggiorare nel quarto trimestre del 2022: secondo gli indicatori disponibili, l'attività nei paesi avanzati – ancora condizionata dalle ripercussioni della guerra in Ucraina e dall'elevata inflazione – ha rallentato. L'inflazione al consumo si è mantenuta elevata (9,2% in dicembre su base annuale), benché in flessione da novembre; la componente di fondo ha continuato a rafforzarsi anche per effetto di una trasmissione graduale dei passati rincari energetici.

Secondo le stime di Banca di Italia, l'attività economica in Italia si è indebolita nell'ultimo trimestre del 2022. Vi avrebbero contribuito sia l'attenuazione del recupero del valore aggiunto dei servizi, ritornato sui valori pre-pandemici già nei mesi estivi, sia la flessione della produzione industriale. La spesa delle famiglie avrebbe rallentato, nonostante i provvedimenti di sostegno al reddito disponibile in un contesto di elevata inflazione.

Nei mesi autunnali l'inflazione armonizzata al consumo ha raggiunto nuovi massimi (12,3% in dicembre su base annuale), sostenuta ancora dalla componente energetica, che continua a trasmettersi ai prezzi degli altri beni e dei servizi. Secondo le stime di Banca di Italia che considerano sia gli effetti diretti sia quelli indiretti, nella media del quarto trimestre 2022 poco più del 70% dell'inflazione complessiva era riconducibile all'energia; nello stesso periodo le misure governative in materia energetica avrebbero mitigato la dinamica dei prezzi al consumo per oltre un punto percentuale.

Le proiezioni di Banca di Italia per l'economia italiana continuano ad avere un carattere puramente indicativo, dato l'attuale contesto di forte incertezza connessa soprattutto con l'evoluzione del conflitto in Ucraina. Nello scenario di base si ipotizza che le tensioni associate alla guerra si mantengano ancora elevate nei primi mesi del 2023 e si riducano gradualmente lungo l'orizzonte previsivo. Dopo un aumento di quasi il 4% nel 2022, il PIL rallenterebbe nel 2023 allo 0,6%. La crescita tornerebbe a rafforzarsi nel biennio successivo, grazie all'accelerazione sia delle esportazioni sia della domanda interna. L'inflazione, salita quasi al 9% nel 2022, scenderebbe al 6,5% nel 2023 e in modo più marcato in seguito, portandosi al 2,0% nel 2025.

In uno scenario in cui si ipotizza la sospensione permanente delle forniture di materie prime energetiche dalla Russia all'Europa, il prodotto si contrarrebbe nel 2023 e nel 2024 e crescerebbe moderatamente nell'anno successivo; l'inflazione salirebbe ulteriormente nel 2023, per poi scendere decisamente nel prossimo biennio. Lo scenario non tiene conto di nuove misure introdotte per mitigare gli effetti di questi eventuali sviluppi più sfavorevoli; non considera inoltre la possibilità che il forte indebolimento dell'attività economica si rifletta, più di quanto suggerito dalle regolarità storiche, sull'inflazione, determinandone un più basso valore alla fine dell'orizzonte previsivo.

Con riferimento alle decisioni di politica monetaria, nella riunione del 21 luglio 2022 il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea (BCE) ha deciso di innalzare i tre tassi di interesse di riferimento; i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale sono stati innalzati rispettivamente allo 0,50%, allo 0,75% e allo 0,00%, con effetto dal 27 luglio 2022. Nelle riunioni successive, il Consiglio direttivo della BCE ha deciso ulteriori aumenti e, in ultimo, nella riunione del 2 febbraio 2023, ha portato i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rispettivamente al 3,00%, al 3,25% e al 2,50%, con effetto dall'8 febbraio 2023. Il Consiglio direttivo della BCE ha, altresì, comunicato che continuerà ad aumentare i tassi di interesse in misura significativa a un ritmo costante e a mantenerli su livelli sufficientemente restrittivi da assicurare un ritorno tempestivo dell'inflazione al suo obiettivo del 2% nel medio termine. Inoltre, le consistenze dei titoli detenuti dall'Eurosistema nel quadro del Programma di acquisto di attività (PAA) saranno ridotte a un ritmo misurato e prevedibile, pari in media a 15 miliardi di euro al mese dall'inizio di marzo 2023 e sino alla fine di giugno 2023 e verrà poi determinato nel corso del tempo.

Per quanto riguarda il PEPP (pandemic emergency purchase programme), il Consiglio direttivo della BCE intende reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del programma almeno sino alla fine del 2024. In ogni caso, la futura riduzione del portafoglio del PEPP sarà gestita in modo da evitare interferenze con l'adeguato orientamento di politica monetaria. Il Consiglio direttivo continuerà a reinvestire in modo flessibile il capitale rimborsato sui titoli in scadenza del portafoglio del PEPP, per contrastare i rischi per il meccanismo di trasmissione della politica monetaria riconducibili alla pandemia.

Il Gruppo ha valutato che il contesto macroeconomico attuale e le possibili incertezze, connesse soprattutto con l'evoluzione del conflitto in Ucraina, non avranno impatti significativi sul proprio bilancio. Inoltre, il rialzo dei tassi di mercato avrà un effetto positivo sul margine d'interesse, come già riscontrato nel corso dell'ultimo trimestre del 2022. Infine, si segnala che nel calcolo dell'ECL il Gruppo ha adottato degli scenari che tengono in considerazione del conflitto Russia-Ucraina e della crescita dell'inflazione.

Il conflitto Russia-Ucraina e la pandemia COVID-19

Le prime settimane del 2022 sono state caratterizzate da una nuova ondata di contagi nel nostro Paese provocata dalla rapida diffusione della variante Omicron, iniziata sul finire del 2021, che ha portato alla proroga dello stato di emergenza fino al 31 marzo 2022 (Decreto Natale - D.L. n. 221 del 24 dicembre 2021). Nei mesi successivi si è assistito ad una progressiva attenuazione dei contagi e il decreto-legge 24 marzo 2022, n. 24 "Disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell'epidemia da COVID-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza" ha posto fine allo stato di emergenza, deliberato dal Consiglio dei ministri il 31 gennaio 2020 e via via prorogato. La norma ha modificato le misure anti-Covid, eliminando gradualmente, a partire dal 1° aprile, le restrizioni allora in vigore.

Nel contempo, nella giornata del 24 febbraio 2022 ha preso avvio un'operazione militare della Russia in Ucraina, che ha dato inizio ad un conflitto militare ed una crisi internazionale. Da febbraio l'Unione Europea ha imposto alla Russia diversi pacchetti di sanzioni, tra cui misure restrittive mirate (sanzioni individuali), sanzioni economiche e misure diplomatiche. Il conflitto ha gravato sull'economia in Europa e oltre i suoi confini; ha avuto ripercussioni sul commercio, ha causato carenze di materiali e ha contribuito alle quotazioni elevate dell'energia e delle materie prime e, di conseguenza, all'aumento significativo dell'inflazione.

In tale contesto, in data 14 marzo 2022 l'European Securities and Markets Authority (ESMA) ha pubblicato il Public Statement "ESMA71-99-1864" sugli impatti della crisi russo-ucraina sui mercati finanziari dell'UE che illustra le attività di vigilanza e di coordinamento intraprese in questo contesto e contiene raccomandazioni agli emittenti sulle informazioni da divulgare in occasione dell'approvazione dei bilanci 2021 e delle successive rendicontazioni finanziarie. In tale contesto, in data 18 marzo 2022, Consob ha richiamato l'attenzione delle società quotate e degli altri emittenti vigilati sulle seguenti tematiche coordinate in sede ESMA:

  • divulgare il prima possibile qualsiasi informazione privilegiata riguardante gli impatti della crisi sui fondamentali, sulle prospettive e sulla situazione finanziaria, in linea con gli obblighi di trasparenza ai sensi del regolamento sugli abusi di mercato, a meno che non sussistano le condizioni per ritardare la pubblicazione delle stesse; e
  • fornire informazioni, per quanto possibile su base sia qualitativa che quantitativa, sugli effetti attuali e prevedibili, diretti e indiretti, della crisi sulle attività commerciali, sulle esposizioni ai mercati colpiti, sulle catene di approvvigionamento, sulla situazione finanziaria e sui risultati economici nelle relazioni finanziarie 2021, se queste non sono ancora state approvate, e nell'assemblea annuale degli azionisti o altrimenti nelle rendicontazioni finanziarie intermedie.

La Consob si attende che i revisori e gli organi di controllo prestino particolare attenzione, nell'ambito dell'attività di revisione svolta sulle relazioni finanziarie, alle tematiche sopra richiamate, avuto particolare riguardo agli effetti per l'emittente e per le società controllate delle misure restrittive adottate dall'UE.

Alla luce delle raccomandazioni diffuse dall'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, la Consob raccomanda che deve essere prestata particolare attenzione alla valutazione dei rischi connessi alla cybersecurity. Infine, segnala l'opportunità di predisporre adeguati ed efficaci presidi organizzativi e tecnici volti alla mitigazione di tale rischio, anche prevedendo il rafforzamento dei flussi informativi con gli organi di controllo.

In data 13 maggio 2022 l'ESMA ha pubblicato il Public Statement ESMA32-63-1277 "Implications of Russia's invasion of Ukraine on half-yearly financial reports" con l'intento di promuovere la trasparenza e l'applicazione coerente a livello europeo dei requisiti previsti per la divulgazione delle informazioni nelle relazioni finanziarie semestrali, con particolare riferimento all'invasione russa dell'Ucraina. In particolare, l'ESMA sottolinea la necessità che gli emittenti forniscano informazioni che riflettano adeguatamente l'impatto attuale e, per quanto possibile, previsto dall'invasione russa dell'Ucraina sulla propria posizione finanziaria, sulle proprie performance e sui propri flussi di cassa, nonché l'importanza di fornire informazioni sui principali rischi e incertezze cui sono esposti gli emittenti. L'ESMA fornisce, inoltre, specifiche raccomandazioni in merito all'applicazione dei principi contabili nell'ambito dell'informativa semestrale, richiamando gli elementi che possono essere impattati dal conflitto e gli aspetti che gli emittenti devono considerare nelle proprie valutazioni e stime, e alle informazioni che gli emittenti devono fornire nei resoconti intermedi di gestione, nonché la loro coerenza con l'informativa semestrale. In data 19 maggio 2022 è stato, inoltre, Consob ha pubblicato il Richiamo di Attenzione n. 3/22, col quale l'Autorità riprende i contenuti del Public Statement ESMA.

Infine, in data 28 ottobre 2022, l'ESMA ha pubblicato il Public Statement ESMA32-63-1320 "European common enforcement priorities for 2022 annual financial reports", nel quale, oltre a definire le priorità comuni a livello europeo per la predisposizione delle relazioni finanziarie annuali 2022 degli emittenti ammessi alla negoziazione sui mercati regolamentati del EEA, ha precisato la rilevanza dei contenuti riportati nel Public Statement ESMA32- 63-1277 anche nel contesto della predisposizione delle relazioni finanziarie annuali.

Con riferimento ai rischi ICT e Cyber, il 24 febbraio 2022 il CSIRT (il team di risposta dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale) ha chiesto di alzare l'attenzione ed adottare tutte le misure di protezione degli assetti ICT, un avviso rivolto alle aziende italiane che hanno rapporti con operatori ucraini. Il 28 febbraio 2022 l'Agenzia ha prodotto un nuovo alert, questa volta indirizzato a tutti gli operatori di infrastrutture digitali nazionali, sollecitati ad adottare "una postura di massima difesa cibernetica": l'offensiva potrebbe infatti essere rivolta contro la coalizione che si è mobilitata per sostenere il Paese attaccato. Nel mirino, per quanto riguarda l'Italia, ci sono in generale ministeri, enti governativi, aziende strategiche per l'interesse nazionale tra cui gli istituti finanziari. L'obiettivo del Gruppo è quello di assicurare la protezione dei clienti garantendo la sicurezza dei dati, declinata nelle sue caratteristiche di disponibilità, confidenzialità ed integrità: alla luce della crisi russo-ucraina sui mercati finanziari dell'UE, particolare attenzione è stata posta nella valutazione dei rischi correlati. Nel rispetto delle misure previste dalla legislazione vigente, Fineco ha intrapreso una serie di iniziative volte a verificare la propria postura di sicurezza e readiness operativa anche avvalendosi delle indicazioni e raccomandazioni suggerite dai diversi organi

nazionali ed internazionali. Ferma restando l'adozione da sempre delle migliori pratiche in materia di sicurezza, sia in termini di misure tecniche che organizzativo/procedurali, sono stati ad ogni modo valutati ed introdotti ulteriori meccanismi per far fronte ad eventuali impatti derivanti dalla situazione contingente assicurando, nel contempo, il costante e continuo monitoraggio in merito all'evoluzione del contesto.

Rischi, incertezze e impatti del conflitto Russia-Ucraina e della pandemia COVID-19

Nonostante questo contesto di incertezza, nel 2022 non si rilevano impatti significativi per il Gruppo né in termini di deterioramento delle esposizioni creditizie (migrazione di posizioni a non performing o incremento del rischio di credito delle controparti con cui il Gruppo svolge attività creditizia), né in termini di gestione della liquidità e in ottica prospettica non si rilevano impatti in termini di orientamento strategico, obiettivi e modello di business. Il modello di business del Gruppo, infatti, appare diversificato e ben equilibrato: il Gruppo, infatti, può contare su un modello di business le cui fonti di ricavo sono ampiamente diversificate e che permettono di affrontare situazioni di stress complesse come quella in corso. I ricavi del Gruppo FinecoBank si basano su tre componenti principali (banking, brokerage ed investing) che nelle fasi di crisi tendono ad avere andamenti non correlati.

Il Gruppo non è esposto direttamente agli asset russi colpiti dal conflitto e le esposizioni indirette, rappresentate da garanzie ricevute nell'ambito delle operazioni di finanziamento garantite da pegno (Credit Lombard e fido con pegno), sono di importo non significativo. Il Gruppo non ha esposizioni dirette in materie prime e ha un'esposizione limitata in rubli. Con riferimento: (i) agli obblighi di congelamento di fondi nei confronti di soggetti ed entità sanzionate, (ii) alle restrizioni alla compravendita di determinati valori mobiliari perché emessi o collegati ad emittenti sanzionati, (iii) alle limitazioni ai flussi finanziari da e verso la Russia, salvo specifiche deroghe, (iv) agli obblighi di comunicazione alle autorità competenti, il Gruppo si avvale di presidi che consentono di monitorare i nominativi di soggetti ed entità sanzionate e gli ISIN di strumenti finanziari sanzionati, necessari ad avviare le conseguenti attività di congelamento degli asset richiesti dalla normativa. Al 31 dicembre 2022 non si rilevano esposizioni dirette né indirette con le persone fisiche o le entità oggetto di provvedimenti sanzionatori applicabili al Gruppo, pertanto, non sono state messe in atto azioni di congelamento dei beni previste dalla normativa sui soggetti interessati. Infine, il Gruppo monitora costantemente l'evoluzione del quadro normativo di riferimento attraverso strumenti informativi che consentono l'aggiornamento tempestivo del quadro sanzionatorio applicabile alla Banca e l'adeguamento opportuno dei presidi in essere.

Gli investimenti finanziari detenuti dal Gruppo, costituiti in prevalenza da titoli di Stato, sono detenuti dalla Capogruppo con finalità di investimento a lungo termine e sono contabilizzati nel portafoglio Held to Collect valutato al costo ammortizzato; pertanto, la valutazione al fair value non determina impatti sul conto economico, sul patrimonio netto e sui fondi propri.

Con riferimento agli strumenti finanziari presenti nel portafoglio di negoziazione, si ricorda che il Gruppo tende a non assumere posizioni di rischio; le posizioni presenti nel portafoglio di proprietà sono rappresentate principalmente da contratti derivati "Over the counter" (CFD e Knock Out Option) negoziati in contropartita dei clienti e coperti gestionalmente con titoli di capitale quotati e contratti derivati quotati su mercati regolamentati o stipulati con controparti istituzionali.

Nel 2022 non si rileva un significativo deterioramento del portafoglio crediti di finanziamento verso clientela ordinaria del Gruppo. Quest'ultimo è infatti costituito principalmente da crediti accordati dalla Capogruppo FinecoBank alla clientela al dettaglio, prevalentemente assistiti da garanzie reali finanziarie ed immobiliari, ed erogati in applicazione di un'attenta e prudente politica di concessione. Nel caso dei mutui fondiari il loan to value medio è, infatti, pari a circa il 50% ed i fidi accordati prevedono l'acquisizione di garanzie con margini conservativi. Anche la maggior parte delle moratorie concesse da FinecoBank per supportare le esigenze finanziarie della clientela correlate all'emergenza sanitaria COVID-19, complessivamente di importo non significativo, hanno ripreso i pagamenti: le moratorie ancora in essere al 31 dicembre 2022 ammontano a 383 migliaia di euro. Si precisa che le moratorie, qualora non siano presenti ulteriori elementi non prettamente connessi alla moratoria in esame, sono state rilevate contabilmente applicando la c.d. modification accounting, in linea con le indicazioni ESMA, in quanto le modifiche contrattuali sono state valutate non sostanziali. Il Gruppo ha effettuato una valutazione qualitativa e ha ritenuto che tali misure di sostegno forniscano un sollievo temporaneo ai debitori colpiti dalla pandemia COVID-19, senza intaccare in modo significativo il valore economico del prestito.

Ai fini del calcolo delle perdite attese, il Gruppo utilizza specifici modelli che fanno leva sui parametri di Probability of Default ("PD"), Loss Given Default ("LGD") ed Exposure At Default ("EAD") stimati in modo conservativo e ai quali sono apportati specifici correttivi al fine di garantire la piena coerenza con la normativa contabile. La perdita attesa per le controparti istituzionali è calcolata utilizzando i parametri di rischio forniti dal fornitore esterno Moody's Analytics; per le controparti retail, non avendo a disposizione sistemi di rating interni, i parametri di PD e LGD sono stimati per tipologia di prodotto attraverso dei modelli sviluppati internamente dalla Direzione CRO (prestiti personali e mutui) o delle proxy (altre esposizioni). Per recepire quanto previsto dal principio contabile IFRS 9, i parametri sono corretti mediante analisi prospettiche di tipo "forward looking" attraverso l'elaborazione di specifici scenari elaborati dal fornitore esterno Moody's Analytics. Gli scenari al 31 dicembre 2022 incorporano informazioni prospettiche che considerano le diverse possibili evoluzioni della crisi pandemica e del conflitto militare in Ucraina. In particolare, la componente prospettica è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è pesato al 40% in quanto ritenuto quello di realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso invece sono pesati al 30%, e rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore. Se il conflitto si tradurrà in una diminuzione della crescita economica (Italia e Spagna in primis), tale scenario potrà comportare maggiori rettifiche di valore per le esposizioni detenute, crediti e titoli di debito, a causa dell'aggiornamento della componente Forward Looking Information prevista dal principio contabile IFRS 9.

Nel corso del 2022 la situazione di liquidità complessiva del Gruppo si è mantenuta solida e stabile tutti gli indicatori e le analisi di adeguatezza di liquidità hanno evidenziato ampi margini di sicurezza rispetto ai limiti regolamentari ed interni. FinecoBank, inoltre, non ha incontrato impedimenti o peggioramenti nelle condizioni di accesso ai mercati e di perfezionamento (volumi, prezzi) delle relative operazioni (operazioni di pronti contro termine,

acquisto e vendita titoli). Per quanto riguarda le operazioni in strumenti derivati, l'aumento della volatilità nei mercati finanziari ha reso più consistenti e volatili i movimenti di cassa relativi alla marginazione senza però influire materialmente e negativamente sulla capacità previsionale e sulla situazione di liquidità complessiva del Gruppo. Alla base di tale maggior assorbimento deve essere considerato anche l'aumento dei volumi negoziati da Fineco. Il valore degli attivi del Gruppo, avendo la Capogruppo investito parte delle proprie attività in titoli di debito "high-quality liquid assets" ("HQLA") emessi da governi e da organismi sovranazionali, ha subito una riduzione a causa delle variazioni negative di fair value dei singoli strumenti legate all'aumento dei tassi mercato. Tale riduzione, che, come descritto in precedenza, non determina impatti sul conto economico e sul patrimonio netto in quanto gli investimenti finanziari sono contabilizzati nel portafoglio Held to Collect valutato al costo ammortizzato, potrebbe comportare una diminuzione delle disponibilità liquide potenzialmente rivenienti dal rifinanziamento del portafoglio HQLA - sia attraverso operazioni di mercato, come ad esempio pronti contro termine, sia attraverso operazioni di rifinanziamento con la banca centrale - che, in ogni caso, risulta ampiamente consistente ed in crescita grazie ai nuovi investimenti. Per maggiori dettagli relativi alla gestione della liquidita ed ai rischi connessi si manda alla Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura della nota integrativa consolidata.

Con riferimento alle proiezioni dei flussi di cassa futuri, delle assunzioni e dei parametri utilizzati ai fini della valutazione della recuperabilità dell'avviamento, dei marchi e domini Fineco iscritti in bilancio, si segnala che i parametri e le informazioni utilizzate sono significativamente influenzate dal quadro macroeconomico di mercato, che potrebbe registrare mutamenti non prevedibili alla luce delle incertezze sopra evidenziate. A tale riguardo si precisa che in data 15 dicembre 2022 il Consiglio di Amministrazione ha approvato la procedura adottata per la determinazione del valore d'uso dell'avviamento, dei marchi e domini (modello, assunzioni e parametri utilizzati). I risultati, approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 7 febbraio 2023, confermano la sostenibilità dell'avviamento iscritto in bilancio, non facendo emergere in alcuno degli scenari ipotizzati la necessità di una svalutazione, confermando un valore d'uso significativamente superiore al valore contabile. Anche le analisi di sensitività effettuate a tale data evidenziano che l'impairment test raggiungerebbe un livello di break-even assumendo variazioni attualmente non ragionevolmente ipotizzabili nei principali parametri utilizzati nel modello di valutazione. Per maggiori dettagli in merito all'impairment test le relative analisi di sensitività si rimanda alla Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato – Sezione 10 – Attività Immateriali della presente nota Integrativa consolidata. Nella medesima data il Consiglio di Amministrazione ha approvato la metodologia per la determinazione del valore d'uso della partecipazione in Vorvel Sim S.p.A., già Hi-MTF Sim S.p.A., (modello, assunzioni e parametri utilizzati), i cui risultati evidenziano un valore recuperabile superiore al valore iscritto in bilancio.

Si ricorda che il Gruppo, nello specifico la Capogruppo, detiene un immobile di proprietà ad uso funzionale ubicato in Italia. Al fine di valutare se esistano indicazioni del fatto che le attività possano aver subito una riduzione di valore, considerando anche l'attuale contesto di incertezza, la Banca ha richiesto una perizia ad una società terza indipendente, dalla quale non sono emerse evidenze che comportino la necessità di apportare riduzioni di valore ai sensi dello IAS 36.

Con riferimento agli utili/perdite attuariali calcolati ai sensi dello IAS 19R, legate in particolare al TFR e al FISC dei consulenti finanziari, le ipotesi attuariali utilizzate riflettono le attuali prospettive economiche ed hanno determinato un impatto positivo di 12,3 milioni di euro, al netto dell'effetto fiscale, sulle riserve di valutazione.

Nessun impatto è stato rilevato con riferimento all'applicazione dell'IFRS 2 "Pagamenti basati su azioni", nessun cambiamento è stato apportato alla stima di maturazione dei pagamenti basati su azioni, e con riferimento alla recuperabilità delle attività fiscali differite. L'ammontare delle attività fiscali differite iscritte in bilancio deve essere sottoposto a test per verificare che sussista la probabilità di conseguire in futuro imponibili fiscali che ne consentano il recupero. Il test svolto in occasione della chiusura del bilancio al 31 dicembre 2022 ha dato esito positivo non facendo emergere alcuna incertezza in proposito.

Si precisa, tuttavia, non è possibile escludere che, per loro natura, le stime e le ipotesi ragionevolmente assunte possano non essere confermate negli effettivi futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare.

Eventi di rilievo del periodo

Classificazione Ente Significativo

Con decorrenza 1° gennaio 2022 la Banca Centrale Europea ha classificato FinecoBank quale ente significativo soggetto a vigilanza diretta. La decisione della Banca Centrale Europea è motivata dal superamento della soglia dimensionale di significatività di 30 miliardi di euro, individuata dal Regolamento 468/2014 (MVU).

Assemblea degli Azionisti

In data 28 aprile 2022 si è tenuta l'Assemblea degli azionisti di FinecoBank, la quale ha deliberato favorevolmente in merito a tutti i punti all'ordine del giorno.

In sede ordinaria le deliberazioni hanno riguardato:

  • l'approvazione del Bilancio dell'esercizio 2021 di FinecoBank S.p.A.;
  • la destinazione del risultato dell'esercizio 2021 di FinecoBank S.p.A.;
  • la Relazione sulla politica in materia di remunerazione 2022;
  • la Relazione sui compensi corrisposti nell'esercizio 2021;
  • il Sistema incentivante 2022 per i Dipendenti appartenenti al Personale più rilevante;
  • il Sistema incentivante 2022 per i Consulenti Finanziari identificati come "Personale più rilevante";
  • l'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie a servizio del Sistema 2022 PFA. Deliberazioni inerenti e conseguenti.

In sede straordinaria le deliberazioni hanno riguardato:

  • la delega al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'art. 2443 Cod. civ., della facoltà di deliberare, anche in più volte e per un periodo massimo di cinque anni dalla data della deliberazione assembleare, un aumento gratuito del capitale sociale, ai sensi dell'art. 2349 Cod. civ., per un importo massimo di euro 120.976,02 (da imputarsi interamente a capitale), con emissione di massime numero 366.594 nuove azioni ordinarie FinecoBank del valore nominale di euro 0,33 ciascuna, aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione e regolare godimento, da assegnare al Personale più rilevante 2022 di FinecoBank, ai fini di eseguire il Sistema Incentivante 2022; conseguenti modifiche statutarie;
  • la delega al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'art. 2443 Cod. civ., della facoltà di deliberare nel 2027 un aumento gratuito del capitale sociale, ai sensi dell'art. 2349 Cod. civ., di massimi euro 35.671,35 corrispondenti a un numero massimo di 108.095 azioni ordinarie FinecoBank del valore nominale di euro 0,33 ciascuna, aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, regolare godimento, da assegnare al Personale più rilevante 2021 di FinecoBank, ai fini di completare l'esecuzione del Sistema Incentivante 2021; conseguenti modifiche statutarie.

Con riferimento alla destinazione del risultato dell'esercizio 2021 di FinecoBank S.p.A., l'Assemblea ha approvato le proposte formulate dal Consiglio di Amministrazione che prevedono, tra l'altro, la distribuzione ai Soci di un dividendo unitario pari ad euro 0,39 per azione, che è stato messo in pagamento, in conformità alle norme di legge e regolamentari applicabili, il giorno 25 maggio 2022 con data di "stacco" della cedola il giorno 23 maggio 2022. Ai sensi dell'art. 83-terdecies del D.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 ("TUF"), erano, pertanto, legittimati a percepire il dividendo coloro che risultavano azionisti in base alle evidenze dei conti relative al termine della giornata contabile del 24 maggio 2022.

Aumento del capitale di Vorvel SIM S.p.A.

L'Assemblea degli azionisti di Vorvel SIM S.p.A. del 10 maggio 2022 ha approvato l'aumento di capitale per un importo complessivo di 3,5 milioni di euro, corrispondente ad un apporto di 0,7 milioni di euro per ciascun socio. FinecoBank ha sottoscritto l'aumento di capitale di propria competenza nel corso del mese di maggio 2022, mantenendo invariata al 20% la propria quota di partecipazione.

Si precisa che Vorvel SIM S.p.A. ha adottato l'attuale denominazione sociale con decorrenza dal 12 dicembre 2022, in luogo della precedente denominazione Hi-MTF SIM S.p.A..

Rimborso dei finanziamenti TLTRO (Targeted Longer-Term Refinancing Operations)

Nel mese di novembre 2022 la Capogruppo ha rimborsato anticipatamente e integralmente i due finanziamenti ricevuti nell'ambito del programma Targeted Longer Term Refinancing Operations (TLTRO III), rispettivamente, nel dicembre 2020 e nel marzo 2021, per un totale di 1.045 milioni di euro. Il rimborso è stato effettuato in conseguenza del mutato scenario di politica monetaria ed in particolare della modifica dei termini e delle condizioni applicati alla terza serie del programma TLTRO. Il Consiglio direttivo della BCE, infatti, nel secondo semestre 2022 ha rivisto il proprio orientamento

aumentando sensibilmente i tassi di riferimento e compiendo progressi considerevoli nell'abbandono delle misure accomodanti della politica monetaria. In particolare, il 27 ottobre 2022, la BCE ha deciso che a partire dal 23 novembre 2022 e fino alla data di scadenza o rimborso anticipato di ogni rispettiva TLTRO III in essere, il tasso di interesse sarà indicizzato alla media dei tassi sui depositi BCE applicabili per ogni operazione in tale periodo (e non più riferita, come in precedenza, all'intero periodo di vita dell'operazione) ed ha quindi introdotto nuove ed ulteriori date per il rimborso anticipato volontario degli importi, in modo da garantire pronta e piena possibilità di uscita dal programma a fronte del cambio di condizioni e, di conseguenza, della loro minor profittabilità.

Costituzione di Fineco International LTD

In data 22 novembre 2022 è stata costituita la società Fineco International Ltd, con sede in Gran Bretagna. Al 31 dicembre 2022 la società, controllata al 100% da FinecoBank S.p.A., non è operativa, in attesa di completare l'iter presso l'Autorità di vigilanza inglese (Financial Conduct Authority) al fine di ottenere l'autorizzazione alla prestazione dei servizi di investimento/finanziari.

Al 31 dicembre 2022 la suddetta società è stata esclusa dall'area di consolidamento in quanto non supera le soglie di materialità definite nella policy del Gruppo.

Fondi propri e coefficienti patrimoniali consolidati

Dati al
31/12/2022 31/12/2021
Capitale primario di classe 1 (migliaia di euro) 987.099 868.214
Totale Fondi propri (migliaia di euro) 1.487.099 1.368.214
Totale attività ponderate per il rischio (migliaia di euro) 4.740.149 4.617.709
Ratio - Capitale primario di classe 1 20,82% 18,80%
Ratio - Capitale di classe 1 31,37% 29,63%
Ratio - Totale fondi propri 31,37% 29,63%
Dati al
31/12/2022 31/12/2021
Capitale di classe 1 (Tier 1) (migliaia di euro) 1.487.099 1.368.214
Esposizione ai fini della leva finanziaria (migliaia di euro) 36.857.107 34.045.310
Indicatore di leva finanziaria 4,03% 4,02%

I requisiti prudenziali di vigilanza del Gruppo al 31 dicembre 2022 sono stati determinati in base alla disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013 e successive Direttive e Regolamenti che ne modificano il contenuto, tra i quali si citano in particolare la Direttiva (UE) 878/2019 (c.d. CRD V), il Regolamento (UE) 876/2019 (c.d. CRR II) e il Regolamento (UE) 873/2020 del Parlamento Europeo e del Consiglio (c.d. CRR Quick-fix), che traspongono nell'Unione europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), raccolte ed attuate dalla Banca d'Italia tramite la Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 "Disposizioni di vigilanza per le banche" e successivi aggiornamenti.

Al 31 dicembre 2022, i Fondi Propri del Gruppo ammontano a 1.487,1 milioni di euro, comprensivi dell'utile dell'esercizio 2022, pari a 428,5 milioni di euro, al netto di dividendi da distribuire per complessivi 299,2 milioni di euro, che il Consiglio di Amministrazione proporrà all'approvazione dell'Assemblea degli Azionisti convocata per il 27 aprile 2023, ed oneri prevedibili pari a 1,5 milioni di euro, rappresentati dai ratei cedolari, al netto della relativa fiscalità, maturati sugli strumenti finanziari Additional Tier 1 emessi da FinecoBank, assumendo soddisfatte le condizioni previste dall'art. 26, paragrafo 2, del Regolamento UE 575/2013 (CRR).

L'incremento delle Attività ponderate per il rischio nel corso dell'anno 2022 è riconducibile principalmente al rischio di credito, per effetto della crescita del business ed in particolare all'attività di lending alla clientela, ed ai rischi operativi, per effetto dell'aggiornamento dell'Indicatore Rilevante, con l'inclusione dei ricavi del 2022 e l'esclusione dei ricavi 2019.

In riferimento ai requisiti di capitale applicabili al Gruppo FinecoBank si precisa che, a conclusione del processo di revisione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process - SREP), in data 14 dicembre 2022 la Banca Centrale Europea ha comunicato i seguenti requisiti patrimoniali applicabili al Gruppo FinecoBank a partire dal 1° gennaio 2023:

  • 8,02% in termini di Common Equity Tier 1 ratio che comprende il requisito di Pillar II (Pillar 2 Requirement P2R) fissato nella misura dello 0,98%;
  • 9,85% in termini di Tier 1 Ratio che comprende un P2R fissato nella misura dell'1,31%;
  • 12,29% in termini di Total Capital Ratio che comprende un P2R fissato nella misura 1,75%.

Si ricorda che fino al 31 dicembre 2022 i requisiti patrimoniali aggiuntivi (P2R) richiesti al Gruppo erano i seguenti: 1,12% in termini di CET1, 1,50% in termini di T1 e 2,00% in termini di Total Capital.

Di seguito si riporta uno schema di sintesi dei requisiti di capitale e delle riserve applicabili al Gruppo FinecoBank al 31 dicembre 2022.

Requisiti CET1 T1 TOTAL CAPITAL
A) Requisiti di Pillar 1 4,50 % 6,00 % 8,00 %
B) Requisiti di Pillar 2 1,12 % 1,50 % 2,00 %
C) TSCR (A+B) 5,62 % 7,50 % 10,00 %
D) Requisito combinato di riserva di capitale, di cui: 2,54 % 2,54 % 2,54 %
1. riserva di conservazione del capitale (CCB) 2,50 % 2,50 % 2,50 %
2. riserva di capitale anticiclica specifica per FinecoBank (CCyB) 0,04 % 0,04 % 0,04 %
E) Overall Capital Requirement (C+D) 8,16 % 10,04 % 12,54 %

Al 31 dicembre 2022 i requisiti sopra menzionati risultano essere rispettati dal Gruppo.

Al 31 dicembre 2022 il coefficiente di Leva finanziaria si attesta al 4,03%, un livello superiore rispetto al requisito regolamentare applicabile pari al 3%. Si ricorda che al 31 dicembre 2021 il Gruppo FinecoBank aveva applicato le disposizioni dell'articolo 429 bis del CRR che consentivano di escludere dall'esposizione complessiva della Leva finanziaria talune esposizioni verso le banche centrali alla luce della pandemia COVID-19. Tale trattamento temporaneo non è più applicabile a partire dal 1° aprile 2022.

Si precisa, inoltre, che a conclusione del processo amministrativo relativo alla determinazione del requisito minimo dei fondi propri e delle passività ammissibili (MREL), nel mese di marzo 2023 FinecoBank ha ricevuto da Banca d'Italia e dal Single Resolution Board la decisione aggiornata sulla determinazione del requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili (MREL) che sostituisce la precedente decisione comunicata al pubblico nel mese di agosto 2021. A partire dal 1° gennaio 2024, FinecoBank dovrà rispettare su base consolidata un requisito MREL pari al 18,91% del TREA (esposizione al rischio) – 21,45% comprensivo del Combined Buffer Requirement – e pari al 5,25% del LRE (esposizione complessiva per la leva finanziaria), assicurando un incremento lineare dei fondi propri e delle passività ammissibili per il raggiungimento dei requisiti. Si ricorda che il target intermedio MREL LRE al 1° gennaio 2022 era stato fissato nella precedente decisione era pari al 4,11%7 . Al fine del rispetto del requisito e del computo delle altre passività ammissibili emesse da Fineco, non è richiesto allo stato un requisito di subordinazione nell'emissione di strumenti MREL eligible (e.g. Senior unsecured). Al 31 dicembre 2022 FinecoBank evidenzia risultati già ampiamente superiori ai requisiti da rispettare dal 1° gennaio 2024.

In merito alle iniziative poste in essere nel 2020, tuttora in vigore, si ricorda anche il Regolamento (UE) 2020/873 (c.d. CRR "Quick-fix") del Parlamento EU e del Consiglio pubblicato in data 26 giugno 2020 che modifica il Regolamento (UE) 575/2013 ("CRR") e il Regolamento (UE) 876/2019 ("CRR II"), che ha apportato una serie di adeguamenti al quadro prudenziale di riferimento alla luce dell'emergenza sanitaria COVID-19, consentendo agli enti creditizi di applicare specifiche disposizioni transitorie, con lo scopo di fornire un sostegno patrimoniale che consenta agli enti creditizi di continuare a sostenere l'economia reale nel contesto della pandemia COVID-19. Il suddetto Regolamento, inoltre, aveva anticipato l'applicazione di alcune misure contenute nel CRR II, valide pertanto sino all'entrata in vigore di quest'ultimo a partire dal 28 giugno 2021. Tra le principali misure ancora in vigore si citano:

  • l'introduzione di un periodo di trattamento transitorio, dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2022, durante il quale gli enti possono escludere dal calcolo dei loro elementi del capitale primario di classe 1 l'importo dei profitti e delle perdite non realizzati accumulati a partire dal 31 dicembre 2019 sugli strumenti di debito misurati al valore equo rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo corrispondente alle esposizioni verso amministrazioni centrali, amministrazioni regionali o autorità locali di cui all'articolo 115, paragrafo 2 del CRR, e verso organismi del settore pubblico di cui all'articolo 116, paragrafo 4 del CRR, ad esclusione delle attività finanziarie deteriorate ("Trattamento temporaneo di profitti e perdite non realizzati misurati al valore equo rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo alla luce della pandemia COVID-19"). Al 31 dicembre 2022 il Gruppo non si è avvalso della facoltà di applicare il trattamento temporaneo;
  • l'estensione fino al 31 dicembre 2024 del regime transitorio che consente di ridurre il potenziale impatto sul CET1 derivante dall'incremento degli accantonamenti per perdite attese sui crediti calcolate secondo il modello di impairment IFRS 9, tramite l'inclusione progressiva nel CET1 ("Trattamento temporaneo volto ad attenuare l'impatto dell'introduzione dell'IFRS 9 sui fondi propri"). Al 31 dicembre 2022 il Gruppo non si è avvalso della facoltà di applicare il trattamento temporaneo;
  • il ripristino fino al 31 dicembre 2024 del trattamento transitorio previsto per il debito pubblico emesso nella valuta di un altro Stato membro, il quale consente l'applicazione di un fattore di ponderazione più favorevole, che cresce progressivamente fino al termine del periodo transitorio, per le esposizioni verso le amministrazioni centrali e banche centrali degli stati membri denominate nella valuta nazionale di un altro stato membro ("Trattamento temporaneo del debito pubblico emesso nella valuta di un altro Stato membro"). Tale trattamento non ha determinato impatti sulle attività ponderate per il rischio del Gruppo al 31 dicembre 2022.

Per maggiori dettagli in merito alla composizione dei Fondi propri, alle variazioni intervenute nel periodo con riferimento alle Attività di rischio ponderate per il rischio e all'Esposizione ai fini della leva finanziaria si rimanda all'informativa contenuta nel documento "Informativa al pubblico del Gruppo FinecoBank – Pillar III al 31 dicembre 2022" pubblicato sul sito internet della Società www.finecobank.com.

7 La precedente decisione prevedeva un requisito MREL pari al 18,33% del TREA e pari al 5,18% del LRE.

Quote di mercato

31/12/2022 31/12/2021
Trading Borsa Italiana (Assosim)
Volumi intermediati c/terzi - Azioni 26,44% 26,08%
Classifica volumi intermediati c/terzi - Azioni
Rete Consulenti finanziari (Assoreti) 31/12/2022 31/12/2021
Volumi Stock 13,34% 12,03%
Classifica Stock
Rete Consulenti finanziari (Assoreti) 31/12/2022 31/12/2021
Volumi Raccolta Netta 19,55% 17,22%
Classifica Raccolta Netta
31/12/2021
Raccolta complessiva (Banca d'Italia)
Quota di mercato Totale Raccolta 2,07% 2,16%
Quota di mercato Raccolta Diretta 1,57% 1,62%
Quota di mercato Raccolta Indiretta 2,53% 2,60%

Alcuni dati sopra esposti si riferiscono al 30 settembre 2022 in quanto ultimi disponibili.

Andamento della gestione Andamento della raccolta diretta e indiretta

Nonostante una fase di mercato particolarmente complessa, la solidità del percorso di crescita del Gruppo ha consentito di raggiungere risultati di raccolta estremamente robusti nel 2022. Si tratta di un risultato che conferma da un lato l'efficacia di un modello di business in grado di affrontare fasi di mercato difficili, dall'altro una sempre maggiore propensione agli investimenti da parte di una clientela particolarmente evoluta. Infatti, i clienti apprezzano il supporto dei consulenti finanziari per una consulenza qualificata, ma anche l'efficienza di una piattaforma transazionale integrata.

Al 31 dicembre 2022 il saldo della raccolta totale da clientela (diretta e indiretta) si è attestato a 106.558 milioni di euro, registrando un decremento dell'1,3% rispetto a fine 2021, a causa della correzione generalizzata registrata sui mercati da inizio anno che ha determinato un effetto mercato negativo pari a -11.617 milioni di euro. La raccolta netta totale registrata nel 2022 è stata pari a 10.259 milioni di euro, in linea con il risultato registrato nel 2021, pur se con una differente composizione. Nel difficile contesto di mercato è stata comunque confermata la qualità della raccolta grazie al continuo perfezionamento dell'offerta.

A fine 2022 il saldo della raccolta indiretta da clientela (Asset Under Management-AUM e Asset Under Custody-AUC) si attesta a 75.988 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 78.420 milioni di euro al 31 dicembre 2021, a causa della sopracitata correzione generalizzata sui mercati registrata da inizio anno. La raccolta netta registrata nel periodo, infatti, è stata positiva per 9.185 milioni di euro.

Il saldo della raccolta diretta da clientela registra una crescita del 3,6% rispetto alla fine dell'anno precedente, raggiungendo 30.570 milioni di euro. La crescita della raccolta diretta è guidata dall'elevato grado di apprezzamento della qualità dei servizi offerti dal Gruppo da parte della clientela – la quota preponderante della raccolta diretta, infatti, è di natura "transazionale", a supporto dell'operatività complessiva dei clienti.

Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi al saldo della raccolta diretta e indiretta dei clienti della Banca, sia che i medesimi siano collegati ad un consulente finanziario sia che operino esclusivamente tramite il canale online.

(Importi in migliaia)
Consistenze al Consistenze al Variazioni
31/12/2022 Comp% 31/12/2021 Comp% Assoluta %
Conti correnti e depositi liberi 30.569.876 28,7% 29.495.291 27,3% 1.074.585 3,6%
Depositi vincolati e pronti contro termine - 0,0% 1 0,0% (1) -100,0%
SALDO RACCOLTA DIRETTA 30.569.876 28,7% 29.495.292 27,3% 1.074.584 3,6%
Gestioni patrimoniali 318.115 0,3% 329.710 0,3% (11.595) -3,5%
Fondi comuni d'investimento e altri fondi 33.827.309 31,7% 38.052.645 35,3% (4.225.336) -11,1%
Prodotti assicurativi 15.595.412 14,6% 14.962.876 13,9% 632.536 4,2%
Prodotti di raccolta amministrata e diretta in
consulenza
2.331.802 2,2% 2.104.995 2,0% 226.807 10,8%
SALDO RACCOLTA GESTITA 52.072.638 48,9% 55.450.226 51,4% (3.377.588) -6,1%
Titoli di Stato, obbligazioni e azioni 23.915.356 22,4% 22.969.895 21,3% 945.461 4,1%
SALDO RACCOLTA AMMINISTRATA 23.915.356 22,4% 22.969.895 21,3% 945.461 4,1%
SALDO RACCOLTA DIRETTA E
INDIRETTA
106.557.870 100,0% 107.915.413 100,0% (1.357.543) -1,3%
di cui Guided products & services 40.221.024 37,7% 42.304.154 39,2% (2.083.130) -4,9%

Saldo raccolta diretta e indiretta

Si segnala che la percentuale riportata in corrispondenza dei Guided products & Services, pari al 37,7% al 31 dicembre 2022, è calcolata rapportando le consistenze degli stessi con il saldo della raccolta diretta e indiretta.

Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi alla raccolta netta diretta, gestita e amministrata effettuata nel corso dell'esercizio 2022 a confronto con lo stesso periodo dell'esercizio precedente, sia che i clienti siano collegati ad un consulente finanziario sia che si tratti di clienti che operano esclusivamente online.

Raccolta netta

(Importi in migliaia)
Anno Comp % Anno Comp % Variazioni
2022 2021 Assoluta %
Conti correnti e depositi liberi 1.074.585 10,5% 1.481.516 13,9% (406.931) -27,5%
Depositi vincolati e pronti contro termine (1) 0,0% (211) 0,0% 210 -99,5%
RACCOLTA DIRETTA 1.074.584 10,5% 1.481.305 13,9% (406.721) -27,5%
Gestioni patrimoniali 29.298 0,3% 106.554 1,0% (77.256) -72,5%
Fondi comuni d'investimento e altri fondi 1.718.166 16,7% 4.370.511 41,0% (2.652.345) -60,7%
Prodotti assicurativi 1.288.819 12,6% 2.660.329 25,0% (1.371.510) -51,6%
Prodotti di raccolta amministrata e diretta in
consulenza
542.651 5,3% 156.457 1,5% 386.194 246,8%
RACCOLTA GESTITA 3.578.934 34,9% 7.293.851 68,5% (3.714.917) -50,9%
Titoli di Stato, obbligazioni e azioni 5.605.749 54,6% 1.875.915 17,6% 3.729.834 198,8%
RACCOLTA AMMINISTRATA 5.605.749 54,6% 1.875.915 17,6% 3.729.834 198,8%
RACCOLTA NETTA TOTALE 10.259.267 100,0% 10.651.071 100,0% (391.804) -3,7%
di cui Guided products & services 3.491.748 34,0% 6.793.943 63,8% (3.302.195) -48,6%

Si segnala che la percentuale riportata in corrispondenza dei Guided products & Services, pari al 34% al 31 dicembre 2022, è calcolata rapportando le consistenze degli stessi con la raccolta netta totale.

Andamento dei principali aggregati economici

I Ricavi si attestano a 947,6 milioni di euro, con un incremento del 17,9% rispetto agli 803,8 milioni di euro registrati nell'esercizio 2021, grazie principalmente al contributo del Margine finanziario, in crescita di 112,2 milioni di euro (+40,1% a/a), delle Commissioni nette, che hanno registrato una crescita di 14,8 milioni di euro (+3,3% a/a), e del Risultato negoziazione, coperture e fair value in crescita di 15,6 milioni di euro (+21% a/a).

Il Margine finanziario si attesta a 392,2 milioni di euro, in crescita del 40,1% rispetto all'esercizio 2021, grazie al contributo degli Interessi netti, che si attestano a 342,8 milioni di euro e registrano un incremento di 94,9 milioni di euro rispetto all'esercizio 2021 (+38,3% a/a), supportato, principalmente, all'incremento dei tassi d'interesse di mercato. Il tasso medio lordo dell'attivo fruttifero è stato pari all'1,03%, in deciso aumento rispetto allo 0,79% rilevato al 31 dicembre 20217 . Alla crescita del Margine finanziario anche contribuito anche i Profitti da gestione della Tesoreria, che si attestano a 49,4 milioni di euro, in crescita di 17,3 milioni di euro rispetto all'esercizio 2021 (+53,7% a/a).

Le Commissioni nette ammontano a 465,6 milioni di euro ed evidenziano un incremento di 14,8 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente (+3,3% a/a), riconducibile, principalmente, alle commissioni generate dall'Investing (+33 milioni di euro) grazie all'incremento del patrimonio medio gestito, generato dalla raccolta netta, e al maggior contributo di Fineco AM. Nel corso dell'esercizio 2022 la controllata Fineco AM ha generato commissioni nette per 139 milioni di euro. Si evidenzia inoltre la crescita delle commissioni generate dal Banking (+7,5 milioni di euro), grazie al contributo positivo delle commissioni nette generate dai sistemi di pagamento, mentre le commissioni nette relative al Brokerage hanno registrato una flessione (-25,7 milioni di euro), influenzate da bassi volumi e bassa volatilità di mercato nonché da un diverso mix di ordini.

Il Risultato negoziazione, coperture e fair value si attesta a 89,9 milioni di euro ed evidenzia un aumento di 15,6 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente. La voce è costituita principalmente dagli utili realizzati dal Brokerage, che include l'attività di internalizzazione di titoli e contratti derivati regolamentati e over the counter, strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei titoli e dei derivati internalizzati e dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta. La voce include anche la componente di inefficacia delle operazioni di copertura, per un importo di 12,2 milioni di euro, determinata dall'applicazione di curve diverse per la valutazione al fair value dei contratti derivati di copertura del rischio tasso e degli elementi coperti nell'ambito delle operazioni di copertura di tipo fair value hedge.

I Costi operativi evidenziano un incremento di 21,9 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente (+7,7 milioni di euro relativi a "Spese per il personale", +13,6 milioni di euro relativi alle "Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa" e +0,6 milioni di euro relativi alle "Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali"). La crescita dell'8,5% è determinata anche da spese strettamente collegate alla crescita del business (attività, masse, clientela e struttura), certificato dal cost/income ratio che si attesta al 29,6% (32,2% al 31 dicembre 2021), a conferma della forte leva operativa del Gruppo e alla diffusa cultura aziendale in tema di governo dei costi.

Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni del 2022 si attestano a -3,1 milioni di euro (-1,7 milioni di euro nell'esercizio 2021) e beneficiano di riprese di valore riconducibili alla variazione dello scenario macroeconomico per un importo di 1,5 milioni di euro (+2 milioni di euro nell'esercizio 2021), determinate sulla base delle evidenze risultanti dai modelli di impairment IFRS9. Il cost of risk è pari a 4 punti base.

Gli Altri oneri e accantonamenti si attestano a 57,8 milioni di euro in crescita del 15,7% rispetto all'esercizio 2021. Si evidenziano, in particolare, i maggiori oneri per i contributi versati al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi nell'ambito del Sistema di Garanzia dei Depositi (DGS) per un importo complessivamente pari a 40 milioni di euro rispetto ai 32,3 milioni di euro versati nell'esercizio precedente. La voce include, inoltre, il contributo ordinario annuo richiesto per l'anno 2022 di cui alla direttiva 2014/59/UE (Single Resolution Fund), per un importo pari a 7,6 milioni di euro (5,8 milioni di euro per l'esercizio 2021). Si ricorda che nel corso del 2021 Banca d'Italia aveva richiamato presso il sistema bancario una contribuzione addizionale al Fondo Nazionale di Risoluzione (FNR) di cui all'art. 1, comma 848, della Legge n. 208/2015, per un importo pari a 1,9 milioni di euro.

I Profitti netti da investimenti si attestano a -1,6 milioni di euro, evidenziando un decremento di 2,6 milioni di euro rispetto all'esercizio 2021, e includono rettifiche di valore riconducibili alla variazione dello scenario macroeconomico per un importo di 1,4 milioni di euro (nell'esercizio 2021 erano state rilevate riprese di valore per 3,1 milioni di euro), determinate sulla base delle evidenze risultanti dai modelli di impairment IFRS9. La voce include, inoltre, l'utile di 0,6 milioni di euro registrato a seguito della vendita dell'immobile ad uso di investimento detenuto dalla Capogruppo realizzata nell'anno 2022.

Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 604,4 milioni di euro, in aumento del 22,2% rispetto all'esercizio precedente, grazie, in particolare, alla crescita del Margine finanziario, delle Commissioni nette, del Risultato negoziazione, coperture e fair value, parzialmente compensate dalla crescita dei Costi operativi e dai maggiori oneri sistemici rilevati negli Altri oneri e accantonamenti. Anche escludendo le poste non ricorrenti registrate nell'esercizio 2022 precedentemente citate8 , il Risultato lordo dell'operatività corrente registrerebbe comunque una crescita del 22,2% rispetto all'esercizio 2021, anch'esso depurato dalle poste non ricorrenti registrate9 , attestandosi a 604,8 milioni di euro.

Con riferimento alle Imposte sul reddito dell'esercizio, si ricorda che l'esercizio 2021 includeva il beneficio fiscale, pari complessivamente a 32 milioni di euro, derivante dall'operazione di riallineamento degli avviamenti in base all'art. 110 del D.L. 104/2020.

7 Il dato differisce da quello pubblicato nel Bilancio 2021 in quanto nell'esercizio 2022 è stata apportata una modifica al fine di una migliore rappresentazione.

8 Cancellazione dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di circa -0,5 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale). 9 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,7 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale).

Il Risultato dell'esercizio si attesta a 428,5 milioni di euro, evidenziando un incremento del 12,6% rispetto ai 380,7 milioni di euro registrati nell'esercizio precedente. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nell'esercizio 2022 precedentemente citate10, il Risultato d'esercizio sarebbe pari 428,8 milioni di euro, in crescita del 22,8% rispetto al risultato d'esercizio del 2021 anch'esso depurato dalle poste non ricorrenti registrate11 .

Andamento dei principali aggregati patrimoniali

La Cassa e disponibilità liquide, pari a 1.469,7 milioni di euro ed in aumento di 5,5 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021 (1.464,2 milioni di euro), è costituita, principalmente, dal deposito overnight acceso presso Banca d'Italia, per un importo totale di 1.197 milioni di euro, oltre alla liquidità depositata presso Banca d'Italia al netto della giacenza relativa alla riserva obbligatoria minima assegnata per il periodo di riferimento in corso, che trova rappresentazione nella voce Finanziamenti a banche, per un importo di 0,7 milioni di euro, e dalla liquidità depositata sui correnti aperti presso istituzioni creditizie per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento, per il regolamento dell'operatività in titoli, per la gestione della liquidità dei clienti UK e per la gestione della liquidità di Fineco AM, per un importo di 272 milioni di euro.

I Finanziamenti a banche si attestano a 426,7 milioni di euro, evidenziando un incremento di 46,8 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021 per effetto, principalmente, dell'aumento dei margini di variazione versati a istituzioni creditizie per operazioni in contratti derivati e altre operazioni su strumenti finanziari.

I Finanziamenti a clientela si attestano a 6.445,7 milioni di euro, in aumento di 444,1 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, grazie alla crescita dell'attività di lending. Nel corso del 2022, infatti, sono stati erogati 276 milioni di euro di prestiti personali, 378 milioni di euro di mutui e sono stati accordati fidi di conto corrente per un importo di 1.128 milioni di euro, con un incremento delle esposizioni in conto corrente di 292 milioni di euro; ciò ha determinato un incremento dell'aggregato complessivo dei finanziamenti verso la clientela ordinaria del 9,2% rispetto al 31 dicembre 2021. L'ammontare dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore è pari a 3,5 milioni di euro (4,4 milioni di euro al 31 dicembre 2021) con un coverage ratio dell'86%; il rapporto fra l'ammontare dei crediti deteriorati e l'ammontare dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria si attesta allo 0,06% (0,08% al 31 dicembre 2021).

Le Altre attività finanziarie si attestano a 24.634 milioni di euro, in aumento di 73,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021 ed includono la valutazione negativa dei titoli a tasso fisso oggetto di copertura specifica del rischio tasso d'interesse, che registra una variazione di -1.314 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, per effetto della crescita della curva basata sul tasso Euribor utilizzata per la valutazione al fair value degli elementi coperti. Il valore di bilancio dei titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A. è pari a 1.681,3 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 3.856,4 milioni di euro presenti al 31 dicembre 2021 per effetto del rimborso dei titoli giunti a scadenza nel corso del 2022. Gli acquisti effettuati dal Gruppo nel corso del 2022 hanno riguardato, principalmente, titoli emessi da Stati (principalmente Italia e Spagna).

Le Coperture rilevate nell'attivo di bilancio si attestano a 1.424,7 milioni di euro, in aumento di 1.298,8 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, ed includono la valutazione positiva di fair value dei derivati di copertura e l'adeguamento di valore delle attività oggetto di copertura generica, rappresentate da mutui a tasso fisso. Le Coperture rilevate nel passivo di bilancio si attestano a -3,2 milioni di euro, in riduzione di 68,4 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, ed includono la valutazione negativa di fair value dei derivati di copertura e l'adeguamento di valore delle passività oggetto di copertura generica, rappresentate da raccolta diretta da clientela. La variazione positiva rispetto al 31 dicembre 2021 è imputabile, principalmente, all'aumento di fair value dei contratti derivati di copertura dei titoli e dei mutui, che prevedono il pagamento del tasso fisso e l'incasso del tasso indicizzato, per effetto della crescita della curva basata sul tasso Euribor, parzialmente compensata dalla riduzione di fair value dei contratti derivati di copertura della raccolta diretta da clientela, che, al contrario, prevedono il pagamento del tasso indicizzato e l'incasso del tasso fisso. La valutazione delle poste coperte, di conseguenza, evolve nella direzione opposta, registrando una variazione negativa delle attività oggetto di copertura generica rappresentate da mutui e una variazione positiva delle passività oggetto di copertura generica. Si precisa che la variazione negativa registrata dai titoli oggetto di copertura specifica, trova rappresentazione nelle Altre attività finanziarie, come sopra descritto.

I Crediti d'imposta acquistati includono il valore di bilancio dei crediti d'imposta acquistati nell'ambito del Decreto Legge 34/2020, per un importo di bilancio di 1.093,3 milioni di euro, in crescita di 584,5 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021. Essi includono sia i crediti d'imposta acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti sia acquistati a seguito di cessione da parte di precedenti acquirenti.

I Debiti verso banche sono pari a 1.677,2 milioni di euro ed evidenziano un aumento di 452 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, per effetto dell'incremento dei margini di variazione ricevuti per l'operatività in derivati (+1.528,5 milioni di euro), connessi alla variazione positiva di fair value registrata dai contratti derivati di copertura sopra descritta, parzialmente compensato dal rimborso anticipato delle due tranche del programma TLTRO III. In data 23 novembre 2022 la Capogruppo ha provveduto a rimborsare anticipatamente entrambe le tranche dei finanziamenti ricevuti, rispettivamente, a dicembre 2020 e marzo 2021, per complessivi 1.045 milioni di euro.

I Debiti verso clientela si attestano a 31.695,6 milioni di euro, in aumento di 1.847,9 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, per effetto della crescita della raccolta diretta da clientela (+1.074,6 milioni di euro) e delle operazioni di pronti contro termine effettuate dalla tesoreria di Capogruppo sul mercato Repo MTS (+826 milioni di euro).

10 Cancellazione dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,3 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale). 11 Beneficio fiscale derivante dall'operazione di riallineamento fiscale dell'avviamento effettuata da FinecoBank, come previsto dall'art. 110 del DL 104 del 2020, per un importo di 32 milioni di euro, e variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,5 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale).

I Titoli in circolazione, pari a 497,9 milioni di euro, includono esclusivamente il Senior Preferred Bond emesso da FinecoBank nel mese di ottobre 2021.

Il Patrimonio si attesta a 1.910,4 milioni di euro, evidenziando un incremento di 183,6 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, grazie, principalmente, all'utile conseguito nel 2022, pari a 428,5 milioni di euro, parzialmente compensato del pagamento dei dividendi relativi all'esercizio 2021, per un importo di 237,9 milioni di euro e dal pagamento delle cedole degli strumenti AT1, per un importo di 19,8 milioni di euro. Il Patrimonio beneficia, inoltre, della variazione positiva delle riserve da valutazione, per un importo di 8 milioni di euro, e dell'incremento della riserva connessa ai piani Equity Settled per effetto della contabilizzazione, durante il periodo di maturazione degli strumenti, degli effetti economici e patrimoniali degli accordi di pagamento basati su azioni e regolati con azioni ordinarie FinecoBank, ai sensi del principio contabile internazionale IFRS 2, per un importo di 5,6 milioni di euro. Infine, nell'esercizio 2022 sono state acquistate azioni proprie a servizio dei sistemi di incentivazione a favore dei consulenti finanziari per complessivi 0,8 milioni di euro.

La comunicazione e le relazioni esterne

Nel 2022 le pressioni inflazionistiche a livello globale, insieme agli interventi sui tassi di interesse attuati dalle banche centrali, sono stati fra i principali temi analizzati dai media. Fineco è stata protagonista di questi approfondimenti in diverse occasioni, tramite interviste ai principali esponenti della Banca.

Le campagne pubblicitarie a sostegno del segmento della consulenza e degli investimenti sono state costanti durante tutto l'anno. Nell'ultima parte del 2022 è stata rafforzata l'attività di comunicazione non solo sui canali digitali ma anche in TV, con un ultimo flight pubblicitario a sostegno dell'acquisizione e dell'awareness delle soluzioni Fineco per l'investimento sui mercati mondiali.

Le attività di marketing e comunicazione in UK si sono concentrate nell'intensificare la presenza della Banca all'interno di approfondimenti su tematiche finanziarie affrontate dai media di settore britannici, a partire dall'impegno nella sostenibilità. Un'attenzione costante è stata posta nella produzione di analisi sul segmento fintech, sviluppando inoltre diverse partnership con testate dedicate al trading per analizzare l'andamento dei titoli maggiormente scambiati sulla piattaforma. In questo modo è proseguita l'attività di accreditamento verso i media UK, evidenziando il posizionamento di Fineco non solo come piattaforma di trading avanzata, ma come una soluzione completa per tutte le esigenze finanziarie.

Con riferimento alle principali iniziative di solidarietà, il Gruppo FinecoBank si è impegnato per supportare lo sforzo delle associazioni attive sul territorio ucraino, in particolare nella cura alle fasce più deboli della popolazione. Un primo progetto, "Insieme a Soleterre per l'emergenza Ucraina", ha visto la partecipazione della Banca a fianco dei propri clienti per finanziare la cura dei pazienti oncologici minorenni in un territorio devastato dalla guerra. La seconda iniziativa, avviata con AiBi (Associazione Italiana Amici dei Bambini), ha riguardato la cura e il sostegno delle famiglie e dei bambini vittime della guerra in Ucraina e il sostegno dei profughi del conflitto che giungono in Moldova. È stata attivata anche una raccolta fondi attraverso il sito Fineco, grazie alla quale sono stati raccolti oltre un milione di euro.

Il Gruppo, anche nel 2022, ha proseguito il proprio impegno a sostegno della comunità attraverso donazioni e sostegni a fondazioni e associazioni senza scopo di lucro con gli obiettivi di migliorare la qualità di vita delle persone affette da gravi malattie e delle loro famiglie, favorire la creazione di spazi protetti per contrastare emarginazione, isolamento, povertà educativa, affettiva e culturale dei bambini nelle periferie svantaggiate e, in generale, delle famiglie in condizioni di basso reddito, disagio o vulnerabilità.

L'attività dei consulenti è stata accompagnata da una particolare attenzione sia a livello territoriale, tramite articoli e redazionali pubblicati su testate locali per illustrare i servizi disponibili per famiglie e clienti private, sia in ambito nazionale evidenziando la crescita della rete di consulenza e supportando l'attività di reclutamento con numerosi articoli e interviste agli area manager per annunciare i nuovi reclutamenti.

Nell'ambito del programma di Reputation Management - che prevede la misurazione continuativa su base mensile, da parte di Reputation Institute12 , della reputazione aziendale presso un campione rappresentativo della popolazione italiana (General Public) – l'indice reputazionale di FinecoBank ha registrato un ulteriore incremento rispetto ai massimi storici raggiunti nel 2020, posizionando al 95% i livelli di soddisfazione della clientela Fineco.

FinecoBank si è confermata "Top Employer Italia" anche nel 2022, grazie all'attenzione dedicata alla valorizzazione delle risorse e allo sviluppo delle competenze, favorendo un ambiente di lavoro positivo e stimolante.

Infine, FinecoBank ha continuato a sostenere le iniziative organizzate da TEDxMilano, concretizzando il proprio impegno anche nel sostegno all'evento TEDx Global sul climate change: Countdown. Un tema di grande attualità che ha visto protagonisti numerosi speaker di molteplici settori raccontare e sensibilizzare la comunità nell'urgenza della lotta contro il cambiamento climatico, mission che il Gruppo condivide.

Le principali iniziative a tutela dell'ambiente

Il Gruppo ha confermato l'importante collaborazione con il FAI (Fondo Ambiente Italiano). FinecoBank continua ad essere Corporate Golden Donor del FAI dal 2017, una qualifica che premia le aziende più attive nel settore della cultura e della tutela del patrimonio artistico del territorio. Inoltre, come nel 2021, Fineco è stata main sponsor delle "Giornate FAI di Primavera" e delle "Giornate FAI di Autunno" nell'edizione del 2022, le più grandi feste di piazza dedicate al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, con più di 1.000 aperture straordinarie durante i weekend in centinaia di città italiane.

È proseguito il progetto avviato dal Comune di Milano, "Cura e adotta il verde pubblico" con una collaborazione per la riqualificazione delle aree verdi urbane del capoluogo lombardo, nella zona compresa tra Corso Como, Corso Garibaldi e Largo La Foppa. L'obiettivo del progetto di sponsorizzazione, della durata di tre anni, è quello di contribuire alla conservazione e al miglioramento delle aree verdi esistenti. In particolare, nel 2022 sono state costruiti alcuni set di ringhiere decorative che rimarranno poi alla città per continuare a preservare le aree verdi, fra cui i bellissimi ulivi secolari, inoltre è stato valorizzato il verde con azioni manutentive, selezionando e piantando svariate tipologie di piante.

Inoltre, per quanto riguarda il sostegno al territorio, prosegue il progetto di riqualificazione dell'area del quartiere NOLO a Milano. L'intervento si colloca all'interno della "Tunnel Boulevard", un'ampia operazione di rigenerazione, tesa a trasformare e risignificare l'intero tragitto della Via Pontano

12 Il Reputation Institute ("RI") è la società di consulenza e leader nel mondo per la reputazione. Il RI consente a molte delle aziende leader a livello mondiale di prendere decisioni aziendali più sicure che costruiscono e proteggono il capitale della reputazione, analizzano gli argomenti di rischio e sostenibilità e guidano il vantaggio competitivo. Lo strumento di gestione più importante del RI è il modello RepTrak® per l'analisi della reputazione di aziende e istituzioni - meglio noto tramite il Global RepTrak® 100, lo studio più ampio e completo al mondo sulla reputazione aziendale.

(collegamento tra Via Padova e Viale Monza) con attività partecipative di design sociale, arte pubblica, urban art e che interessa ben cinque tunnel ferroviari a partire da quello in oggetto.

La progettualità con Lifegate, nel progetto Plasticless, è stata portata avanti anche nel 2022 con l'obiettivo non solo di consolidare l'azione iniziata nel 2021 nella lotta per il recupero di materiali plastici nei mari e nei laghi, ma anche di aumentare l'estensione dell'impegno stesso, arrivando a sostenere un totale di 12 unità di dispositivi (Seabin). Questo investimento ha portato a risultati tangibili: nel 2022 sono state raccolte 4,5 tonnellate di rifiuti plastici galleggianti. L'iniziativa è stata accompagnata anche dall'attivazione di un piano di divulgazione sul territorio atto a sensibilizzare i cittadini sui temi dei rifiuti plastici, incontrando numerose centinaia di persone sul territorio nazionale.

Sostenibilità

Nel corso del 2022 Fineco ha continuato il proprio percorso di Sostenibilità nelle diverse aree di intervento delineate nel Piano ESG 2020-2023.

In particolare, a luglio 2022 FinecoBank ha pubblicato la propria prima Global Policy di Sostenibilità, che definisce la cornice di riferimento e di raccordo di tutti gli impegni sottoscritti dal Gruppo in materia di Sostenibilità, nonché per la definizione della struttura di governance e del presidio di compliance rispetto ai temi ESG, per la disciplina del processo di identificazione e di gestione dei rischi ESG e per l'individuazione degli ambiti principali di integrazione dei fattori di Sostenibilità nel business e nelle attività del Gruppo. Sempre nel corso del 2022, Fineco AM ha aggiornato la propria "Responsible Investment Policy" che regola l'approccio della società agli investimenti responsabili e all'ESG/sostenibilità, e ha pubblicato la sua prima "Investment Exclusion Policy", che descrive i criteri di esclusione adottati al fine di evitare di effettuare investimenti che potrebbero essere ritenuti incompatibili con i principi di investimento responsabile. Inoltre, la società di gestione del risparmio del Gruppo ha mantenuto aggiornata la categorizzazione SFDR dei propri fondi e, a fine dicembre 2022, circa il 43% dei fondi di Fineco AM era relativo a fondi che promuovono, tra le altre caratteristiche, caratteristiche ambientali o sociali, o una combinazione di esse (ex art. 8 SFDR), mentre l'1% era relativo a fondi con obiettivo di investimento sostenibile (ex art. 9 SFDR). Alla stessa data, a livello di Gruppo circa il 56% dei fondi distribuiti nella piattaforma Fineco risultava essere classificato ex articolo 8 SFDR, mentre circa il 5% era classificato ex articolo 9.

Sempre in ambito di finanza responsabile, la Banca ha in essere due operazioni di collateral switch (prestito titoli collateralizzato) con criteri ESG. Rispetto alle transazioni tradizionali, le operazioni prevedono il pagamento di un'extra fee correlata al raggiungimento dei seguenti target di Sostenibilità da parte di Fineco: (i) 100% di nuovi fondi con rating ESG inseriti nella piattaforma italiana tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2023 (ii) score dell'S&P Corporate Sustainability Assessment maggiore a 67 su 100. Alla scadenza dell'operazione, fissata per aprile 2024, l'extra fee sarà riconosciuta a Fineco dalla controparte e retrocessa da Fineco a Save the Children nel caso in cui la Banca raggiunga i target concordati, mentre sarà retrocessa direttamente dalla controparte a Save the Children nel caso in cui Fineco non raggiunga i target.

Nel contesto delle iniziative esterne a cui il Gruppo aderisce, da marzo 2022 Fineco AM ha sottoscritto i 10 Principi del Global Compact delle Nazioni Unite, decidendo di allineare le proprie strategie e attività con i principi universali in materia di diritti umani, lavoro, ambiente e lotta alla corruzione. Inoltre, per dare seguito agli impegni derivanti dalla sottoscrizione dei Principles for Responsible Banking, a giugno 2022 FinecoBank ha pubblicato il primo documento di "Reporting e Self-Assessment", ovvero una risposta di alto livello in merito a come la Banca stia dando attuazione agli impegni a questo sottesi formulando un'autovalutazione di sintesi sul soddisfacimento dei relativi obiettivi.

Nell'ambito della gestione degli impatti ambientali, a settembre 2022 FinecoBank è divenuta la prima banca rete ad ottenere la certificazione EMAS (Eco-Management and Audit Scheme), un riconoscimento di eccellenza a livello comunitario assegnato alle organizzazioni che adottano una politica ambientale in grado di ridurre gli impatti in modo concreto e misurabile, sviluppando nuove soluzioni per favorire la sostenibilità. Inoltre, ad agosto 2022 il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank ha approvato l'impegno a raggiungere lo stato di Net-Zero emissions entro il 2050 relativo alle emissioni sia operative sia finanziate13. Attraverso questo obiettivo, il Gruppo si impegna a ridurre del 35% le proprie emissioni operative di Scope 1 e 2 e del 20% le emissioni operative di Scope 3 entro il 2030, arrivando a una riduzione di tali emissioni pari al 90% entro il 2050 e prevedendo la neutralizzazione delle emissioni residue dall'anno di Net-Zero. Il Gruppo si impegna anche a far sì che i propri attivi di bilancio siano allineati agli obiettivi climatici dell'Accordo di Parigi, con particolare riferimento ai titoli di debito governativi e bancari.

La sensibilizzazione dei propri stakeholder in tema di sostenibilità è un'attività fondamentale nel percorso ESG di Fineco, pertanto, nel corso del primo semestre 2022 sono state svolte alcune iniziative in tale direzione. Nel mese di marzo 2022, Fineco ha organizzato due webinar pubblici dedicati al tema "investimenti e sostenibilità", in occasione delle giornate Internazionali delle Nazioni Unite. In particolare, i webinar sono stati svolti nelle giornate del (i) 3 marzo l'incontro "Sostenibilità: il futuro dipende anche dai nostri investimenti", per la giornata mondiale della natura e della biodiversità; (ii) 22 marzo l'incontro "Il futuro dell'oro blu: come investire sull'acqua", per la giornata mondiale degli oceani. A maggio 2022 è stata anche organizzata una sessione di Induction per il Consiglio di Amministrazione intitolata "L'evoluzione della sostenibilità nell'ambito della gestione della Banca, in relazione ai competitor e ai cambiamenti normativi", che ha visto il coinvolgimento diretto e la partecipazione di diverse funzioni aziendali, quali le Direzioni Chief Financial Officer e Chief Risk Officer, la struttura di Sostenibilità e le Direzioni Compliance e Global Business. A novembre 2022 è stato lanciato un corso di formazione obbligatoria intitolato "Sostenibilità: impegni e iniziative in Fineco" e destinato a tutti i dipendenti del Gruppo in Italia e in Irlanda, e a tutti i Personal Financial Advisors.

13 Le emissioni finanziate sono le emissioni associate alle attività di credito e di investimento (ad esempio, le emissioni generate dai Paesi emittenti di titoli di debito acquistati da Fineco).

In merito agli aspetti sociali, a inizio 2022 Fineco AM ha finanziato il progetto AIxGirls, ovvero un campus settimanale gratuito dedicato alle ragazze che concludono il IV anno delle scuole superiori per favorirne l'iscrizione a corsi di laurea in discipline tecnologiche. L'iniziativa rappresenta il primo esempio in Italia.

Altrettanto positivo è il riscontro delle agenzie di rating ESG, come già descritto nel capito "Dati di sintesi" della Relazione sulla gestione consolidata. A fine dicembre 2022, la Banca risulta essere inclusa anche negli indici di sostenibilità MIB ESG Index di Euronext, FTSE4Good, Bloomberg Gender Equality Index (GEI) 2022, Standard Ethics Italian Banks Index, Standard Ethics Italian Index e S&P Global 1200 ESG Index.

Riconoscimenti

Di seguito si riportano i riconoscimenti assegnati a Fineco nel corso del 2022:

  • Bluerating Awards 2022: Alessandro Foti ha ricevuto il premio "Manager dell'Anno";
  • Citywire Italia Private Banking Awards 2022: Fineco ha vinto per il secondo anno consecutivo il primo premio nella categoria "Piattaforma tecnologica";
  • Leader della Sostenibilità 2022: titolo conferito da Statista/Forbes/Il Sole 24 Ore, con l'inclusione della Banca tra le 150 aziende in Italia che si distinguono per scelte realmente orientate alla sostenibilità;
  • Leader italiano nella Diversity: un'indagine realizzata da Statista e pubblicata sul Financial Times posiziona Fineco al primo posto in Italia e al quarto in Europa per il proprio impegno nel promuovere policy a favore della diversity a livello europeo;
  • MF ESG Awards 2022: nell'ambito del Sustainable Future Forum, sono stati assegnati i premi alle società che hanno saputo posizionarsi al di sopra degli standard di sostenibilità internazionali, in base al rating di Standard Ethics, che ha selezionato le aziende italiane quotate e non, che meglio hanno aderito ai principi di sostenibilità promossi da Onu, Ocse e Ue. Fineco è stata premiata per aver saputo integrare il digital banking con un'attenzione strategica alla sostenibilità;
  • MF Best ESG rating Award 2022 e MF Investment Manager & Advisor Award 2022: Fineco è stata premiata nell'ambito del Sustainable Future Forum, in cui sono stati assegnati i premi alle società che hanno saputo posizionarsi al di sopra degli standard di sostenibilità internazionali, in base al rating di Standard Ethics. Per il terzo anno consecutivo, Fineco ha vinto inoltre il premio nell'ambito degli "Investment Manager & Advisor Awards", che hanno premiato anche quest'anno le eccellenze nell'industria del risparmio gestito italiano.
  • Best company in ESG (Mid Cap): per l'Italian Investor Relations Award, assegnato da Institutional Investor;
  • Best company in IR (Small-Mid Cap): per l'Italian Investor Relations Award, assegnato da Institutional Investor;
  • S&P's: designata quale S&P's Sustainability Yearbook Member;
  • Statista e Newsweek World's Most Socially Responsible Banks 2022: Fineco è stata inserita fra le banche più responsabili in termini di utilizzo delle risorse, trasparenza, anticorruzione e gestione di clienti e dipendenti;
  • Private Banking Awards 2022: a Fineco è stato conferito il premio Wealth Management Innovation, per la capacità di proseguire il percorso di innovazione che ha visto la banca sempre più impegnata nell'offrire le migliori tecnologie per rispondere a tutte le esigenze di gestione dei grandi patrimoni;
  • Top Employer Italia 2022: per il quarto anno consecutivo la Banca si è distinta per l'attenzione alla valorizzazione delle risorse e allo sviluppo delle competenze, favorendo un ambiente di lavoro positivo e stimolante.

L'azione FinecoBank

L'azione FinecoBank Informazioni sul titolo azionario

a

Al 31 dicembre 2022 il prezzo dell'azione si è attestato a quota 15,52 euro, in linea rispetto al prezzo di chiusura registrato a fine 2021 pari a 15,44 euro. Il valore medio registrato dall'azione nel corso dell'anno 2022 è stato pari a 13,40 euro, in calo rispetto al valore medio del 2021 a causa della correzione generalizzata registrata sui mercati nel periodo.

La capitalizzazione di mercato della società al 31 dicembre 2022 risulta di 9.469 milioni di euro.

Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017 Anno 2018 Anno 2019 Anno 2020 Anno 2021 Anno 2022
Prezzo ufficiale azione ordinaria (€)
- massimo 4,750 7,805 7,400 8,735 11,890 12,385 13,425 17,305 16,180
- minimo 3,808 4,438 4,622 5,345 7,956 8,514 6,918 12,875 10,335
- medio 4,173 6,479 5,980 6,914 9,823 10,234 11,329 14,947 13,401
- fine periodo 4,668 7,625 5,330 8,535 8,778 10,690 13,400 15,435 15,520
Numero azioni (milioni)
- in circolazione a fine periodo 606,3 606,5 606,8 607,7 608,4 608,9 609,6 609,9 610,1

I risultati conseguiti nelle principali aree di attività Nelle pagine seguenti vengono riportati e commentati i principali indicatori e i risultati che identificano le macroaree di attività: Banking, Brokerage e Investing, ivi inclusa anche l'attività di gestione del risparmio svolta dalla controllata Fineco AM.

Tali macroaree, in relazione al particolare modello di business che prevede una forte integrazione verticale fra le differenti tipologie di attività, sono tra loro interdipendenti. Il Gruppo, infatti, offre i propri servizi (bancari e d'investimento) attraverso la rete dei consulenti finanziari ed i canali online e mobile che operano in modo tra loro coordinato ed integrato. La completezza dei servizi offerti consente di proporsi quale unico punto di riferimento del cliente (one stop solution) per l'operatività bancaria e le esigenze d'investimento. Questa strategia fortemente integrata e fondata sul cliente ha come conseguenza il fatto che i ricavi e i margini relativi ai diversi prodotti/servizi (investing, banking e brokerage) sono, quindi, profondamente interdipendenti.

Tutte le attività sono svolte con la finalità di ottenere risultati economici dalla gestione "industriale" dei business, minimizzando il profilo di rischio finanziario delle attività stesse. La gestione finanziaria del Gruppo è orientata ad una gestione dei rischi tesa a preservare i ritorni industriali delle diverse attività e non ad assumere, in proprio, posizioni di rischio.

Banking

Banking e Carte di pagamento

Nel corso dell'esercizio 2022 è continuata l'attività di ampliamento dell'offerta di prodotti e servizi e l'ottimizzazione dei processi in tema di digitalizzazione, nell'ottica di renderli più rispondenti alle esigenze della clientela. In particolare, si segnala:

  • l'integrazione nella piattaforma di distribuzione di conti Deposito Banche terze del Conto "Deposito Vincolato Progetto" di Banca Progetto, pensato appositamente per la clientela Fineco;
  • la migrazione di bonifici, MAV e RAV, F24, bollettini postali, CBILL e Riba, ad una nuova infrastruttura tecnica che permette di migliorare i servizi in oggetto in termini di prestazione e usabilità ai clienti;
  • l'integrazione su tutti i pagamenti superiori a 5.000 euro, della facoltà per il cliente di registrare online e in tempo reale, le informazioni relative all'ordinante effettivo se diverso dal soggetto che esegue il pagamento;
  • la digitalizzazione della richiesta di trasferimento dei servizi di pagamento da altro conto. Dall'area riservata del sito, il cliente può richiedere il trasferimento sul conto Fineco di utenze, bonifici ricorrenti e del saldo di un conto presso altra banca;
  • la digitalizzazione della richiesta di estinzione del conto corrente. A partire da fine aprile 2022 il cliente può, infatti, richiedere l'estinzione del conto dall'area riservata del sito e con firma digitale;
  • l'introduzione della versione virtuale della carta di debito (Visa Debit) e ricaricabile (Visa e Mastercard), richiedibile al momento solo in fase successiva all'apertura di conto corrente; questa versione non prevede la produzione della plastica, pertanto, prevede un utilizzo esclusivo mediante i wallet di pagamento oppure inserendo i dati carta su siti e app di pagamento;
  • l'innalzamento dei massimali contactless fino a 50 euro per le operazioni di pagamento effettuate in Italia;
  • la modifica delle condizioni di tasso (tasso di interesse annuo nominale TAN) applicate alle carte di credito Classic (mono e multifunzione) in caso di utilizzo dell'opzione revolving, allineandole a quelle della Carta Extra;
  • l'introduzione di un processo per consentire al cliente titolare di Carta Extra di modificare l'importo delle rate aumentandole (a scelta tra due importi predefiniti);
  • l'introduzione di nuovi layout per le carte ricaricabili (tra cui il cliente può scegliere) e l'aggiunta di un "qr code" sulle plastiche delle carte di debito, credito e prepagate mediante il quale il cliente può immediatamente richiamare una pagina contenente tutte le principali informazioni riguardanti la gestione della carta;
  • in ambito UK è stato rafforzato il processo di identificazione ai fini Anti-Money-Laundering dei prospect attraverso l'introduzione di nuovi presidi per la certificazione.

Si segnala, inoltre, che nell'ambito del processo per il rilascio del consenso all'addebito degli interessi debitori, FinecoBank ha sviluppato una funzionalità dedicata in area riservata del sito per permettere al cliente di rilasciare e modificare la propria scelta in completa autonomia attraverso la sottoscrizione con firma digitale della dichiarazione.

Nel corso dell'esercizio 2022 le attività si sono, altresì, focalizzate sulla revisione e contestuale ottimizzazione del processo di apertura del conto attraverso l'introduzione, sul canale Italia e per richieste di apertura conto monointestato da sito Finecobank.com e da App Fineco, della modalità di identificazione tramite videoselfie. Questo ha altresì consentito alla Banca di rafforzare i presidi sui controlli per la verifica dei documenti identificativi della clientela attraverso l'utilizzo di una soluzione tecnologia dedicata. Le immagini dei documenti del cliente vengono infatti analizzate sia da sistemi di intelligenza artificiale (Controllo Automatico) sia da esperti che forniscono alla Banca una valutazione in merito all'autenticità degli stessi e all'assenza di contraffazioni (Controllo Manual).

La tabella seguente riporta lo spending e il saldo di bilancio delle carte di credito confrontato con il 31 dicembre 2021. Lo spending delle carte di credito evidenzia un incremento del 14,9% rispetto all'esercizio precedente.

(Importi in migliaia)
Anno 2022 Anno 2021 Variazioni
Spending Consistenze
Prodotti di Credito Spending Consistenze Spending Consistenze Assoluta % Assoluta %
Carte di credito revolving 38.821 34.802 38.505 35.256 316 0,8% (454) -1,3%
Carte di credito a saldo 3.199.203 305.822 2.780.670 290.545 418.533 15,1% 15.277 5,3%
Totale 3.238.024 340.624 2.819.175 325.801 418.849 14,9% 14.823 4,6%

Mutui, fidi e prestiti personali

Per quanto riguarda l'attività di concessione dei finanziamenti, nel corso dell'esercizio 2022 è proseguita l'attività di ottimizzazione dell'attuale portafoglio prodotti. In tale ambito si evidenzia:

  • per il prodotto Prestito Personale, l'innalzamento fino a 20.000 euro dell'importo massimo per beneficiare, in caso di cliente eleggibile, della valutazione immediata della richiesta;
  • per l'offerta Mutui Ipotecari, l'arricchimento dei presidi a tutela del rispetto del c.d. "diritto di riflessione" finalizzati a garantire che il diritto del cliente venga sempre tutelato al fine di avere un'offerta sempre più trasparente;
  • per i Fidi, l'introduzione del prodotto di Fido con Pegno dedicata alle Persone Giuridiche; si tratta del primo prodotto di finanziamento pensato per questo target di clienti.

Inoltre, al fine di adeguare le condizioni economiche dei prodotti di credito all'andamento crescente dei tassi di interesse, sono state eseguite manovre di repricing sui prodotti di Prestito personale, Mutuo e Credit Lombard finalizzate da un lato a mantenere il posizionamento dell'offerta Fineco in un contesto di mercato che ha fatto registrare generali aumenti di tasso e dall'altro a garantire tassi più competitivi alla clientela a più alto valore aggiunto.

Per quanto riguarda, nello specifico, i prestiti personali, è continuato lo sforzo in termini di marketing che si è concretizzato in campagne promozionali ricorrenti finalizzate a dare un'accelerazione alle erogazioni.

Dalla tabella sotto riportata si evidenzia una riduzione delle erogazioni pari, complessivamente, al 35,5% rispetto all'esercizio 2021; le consistenze evidenziano comunque una crescita del 9,5% rispetto al 31 dicembre 2021.

(Importi in migliaia)
Prodotti di Credito Anno 2022 Anno 2021 Variazioni
Erogazioni Consistenze
Erogazioni Consistenze Erogazioni Consistenze Assoluta % Assoluta %
Prestiti personali e sovvenzioni
chirografarie a rimborso rateale
276.252 552.369 265.928 499.313 10.324 3,9% 53.056 10,6%
Fidi in conto corrente * 1.127.631 2.401.690 1.466.609 2.109.642 (338.978) -23,1% 292.048 13,8%
Mutui 377.742 2.619.278 1.029.748 2.479.355 (652.006) -63,3% 139.923 5,6%
Totale 1.781.625 5.573.337 2.762.285 5.088.310 (980.660) -35,5% 485.027 9,5%

* Per i Fidi in conto corrente la colonna erogazioni rappresenta l'importo accordato.

Si precisa che gli affidamenti garantiti da titoli accordati nel corso dell'esercizio 2022 ammontano complessivamente a 1.109 milioni di euro (1.101 milioni di euro relativi al prodotto Credit Lombard, 7 milioni di euro garantiti da pegni e 1 milione di euro di fidi con mandato a vendere), pari al 98% del totale dei fidi concessi.

Brokerage

Il 2022 è stato un anno difficile per i mercati finanziari, mettendosi in luce come il peggior anno del nuovo millennio per le Borse mondiali dopo il 2008. Anche se nel secondo semestre dell'esercizio si è registrato un rimbalzo delle borse iniziato a fine settembre, soprattutto in Europa, il trend al ribasso di inizio anno si è confermato anche nell'ultimo trimestre. Piazza Affari ha perso il 10%, mentre l'indice azionario statunitense ha chiuso l'anno in calo di oltre il 9%.

Il modello Fineco si è dimostrato capace di supportare la clientela nei diversi contesti di mercato. La scelta di Fineco di posizionarsi a supporto dei risparmiatori con una forte attenzione alla trasparenza e ai costi risulta ottimale per proseguire il percorso di crescita. Lo dimostrano gli ordini registrati nel 2022, che evidenziano solo una lieve flessione rispetto all'anno 2021, e il Rapporto Assosim, che classifica Fineco al primo posto (26,44% come quota di mercato rispetto al 25,23% dell'anno precedente) per i volumi scambiati in conto terzi su Euronext Milan Domestic, Euronext Growth Milan ed EQUIDUCT, nonché sugli internalizzatori sistematici gestiti. Inoltre, Fineco risulta essere al primo posto anche per volumi intermediati su Mini Futures su Indice, con il 37,83% del mercato e Micro Futures su Indice, con il 55,40% del mercato.

Nel corso del 2022 sono proseguiti gli sviluppi di prodotti e servizi, tra i quali si segnala:

  • l'estensione dell'orario di negoziazione per CFD con sottostanti indici e materie prime del CME e dell'orario di negoziazione delle Knock Out con sottostanti cross valutari fino alle 22:50;
  • l'ampliamento dell'offerta in strumenti finanziari derivati OTC (CFD e Knock Out) con sottostanti futures su criptovalute: Bitcoin ed Ethreum;
  • l'estensione dell'orario del segmento Hi-Cert del mercato Hi-MTF (dalle ore 08:10 alle ore 21:55) per la negoziazione dei Certificati Turbo Fineco che ha permesso anche l'ampliamento della gamma di sottostanti includendo i principali indici azionari USA e commodities come oro, natural gas e petrolio;
  • la visualizzazione, per tutte le asset class negoziabili, dei costi ex ante ed ex post che la clientela potrebbe sostenere nell'inserimento degli ordini;
  • l'accordo con i maggiori manufacturer di ETF per la negoziazione di una gamma di strumenti a zero commissioni per i clienti, dietro retrocessione delle stesse dalle case.

La seguente tabella evidenzia il numero degli ordini su strumenti finanziari registrato nel corso dell'anno 2022 rispetto all'anno precedente.

(Importi in migliaia)
Anno Variazioni
2022 2021 Assoluta %
Ordini - Equity Italia (incluso ordini internalizzati) 8.642.549 9.692.810 (1.050.261) -10,8%
Ordini - Equity USA (incluso ordini internalizzati) 2.751.775 4.991.610 (2.239.835) -44,9%
Ordini - Equity altri mercati (incluso ordini internalizzati) 915.481 1.184.657 (269.176) -22,7%
Totale ordini Equity 12.309.805 15.869.077 (3.559.272) -22,4%
Ordini – Bond 576.955 346.785 230.170 66,4%
Ordini – Derivati 12.511.096 9.845.076 2.666.020 27,1%
Ordini – Forex 1.110.676 884.596 226.080 25,6%
Ordini – CFD 2.381.047 1.991.551 389.496 19,6%
Ordini – Fondi 4.417.392 4.586.827 (169.435) -3,7%
Totale ordini 33.306.971 33.523.912 (216.941) -0,6%

Investing

Il Gruppo offre alla propria clientela, secondo un modello di business "guided open architecture", una gamma di prodotti di risparmio gestito particolarmente estesa, composta da prodotti di gestione collettiva del risparmio, quali quote di fondi comuni di investimento ed azioni di SICAV riconducibili a case d'investimento italiane ed internazionali accuratamente selezionate, prodotti previdenziali, assicurativi nonché servizi di consulenza in materia di investimenti. Inoltre, all'interno della consulenza in amministrato, sono effettuate IPO continuative di Investment Certificates.

La piattaforma fondi sul mercato italiano è composta da 75 case di investimento per un totale di circa 6.000 ISIN sottoscrivibili al 31 dicembre 2022. Sempre con riferimento ai prodotti di gestione collettiva del risparmio, si ricorda che da settembre 2019 è iniziato il collocamento dei fondi anche sul mercato UK. Sulla piattaforma UK sono presenti 21 Case di Investimento e circa 800 ISIN sottoscrivibili.

Con riferimento ai prodotti di gestione collettiva del risparmio, nel corso del 2022 la gamma si è ampliata con l'inserimento in piattaforma di 91 nuovi ISIN tra cui 51 fondi di Fineco AM a disposizione della clientela.

L'offerta di Fineco AM, infatti, si è ulteriormente allargata con l'ingresso di nuove versioni dei fondi Boost dei FAM Target (Fineco AM Megatrends Target, Fineco AM Sustainable Target, Fineco AM Emerging Markets Target e Fineco AM Advisory 9 Target) la cui caratteristica si fonda sulla capacità del piano di decumulo di sfruttare le fasi di correzione del mercato per incrementare l'esposizione azionaria.

Alla famiglia FAM Evolution si è aggiunto il fondo Fineco AM Cube Trend Opportunity Fund, che amplia l'offerta con un prodotto complementare che investe in fondi, in strumenti passivi e in strumenti di risparmio amministrato elevato (500 mila euro), e sono stati lanciati i fondi Fineco AM Passive Underlyings che hanno come obiettivo quello di conseguire la crescita del capitale in un orizzonte di medio-lungo periodo. Si tratta di portafogli costruiti con strumenti passivi all'interno di un profilo di rischio-rendimento aggressivo e gestito secondo un disciplinato modello quantitativo. L'allocazione massima della componente azionaria va dal 15% (PU3) al 100% (PU8). La scelta di ampliare la gamma Fineco con i fondi passivi è conseguenza del panorama del risparmio gestito europeo dell'ultimo decennio, i cui fondi passivi hanno rafforzato la propria quota di mercato in termini di AUM, congiuntamente agli ETF.

Si segnala che, oltre ai fondi passivi di Fineco AM, è stato definito anche il lancio della stessa tipologia di prodotti appartenenti alla Sicav Amundi Index Solutions, contenente le soluzioni passive indicizzate con classe dedicata al mercato Retail. Al momento sono state inserite in collocamento 4 strategie: Amundi Index J.P. Morgan GBI Global Govies, Amundi Index MSCI Japan, Amundi Index FTSE EPRA NAREIT Global e Amundi Index Barclays Global AGG 500M. Nell'ambito della stessa tipologia di prodotti è stata lanciata la famiglia di fondi Bnp Paribas Easy. Ad oggi sono sottoscrivibili le seguenti strategie: BNP Paribas Easy MSCI Emerging ESG Filtered Min TE Privilege, BNP Paribas Easy ECPI Circular Economy Leaders Track Privilege, BNP Paribas Easy – Low Carbon 300 World PAB Track Privilege, BNP Paribas Easy € High Yield SRI Fossil Free Track Privilege. Tutti i fondi indicati hanno l'obiettivo di replicare il relativo indice.

Nella famiglia FAM Series, nel corso del 2022, si sono aggiunti tre nuovi ESG Target Global Coupon 2026 Fineco AM Fund, fondi il cui obiettivo è quello di accrescere il capitale nel corso dei successivi 5 anni attraverso una graduale esposizione al mercato azionario con focus su società globali che, nello svolgimento della propria attività di impresa, tengono in considerazione fattori ambientali, sociali e di governance "ESG"; un nuovo fondo ESG Target Global Infrastructure Coupon 2026 Fineco AM Fund, fondo che ha come obiettivi il pagamento di una cedola annuale e l'accrescimento del capitale: il fondo investe gradualmente nel corso dei 4 anni in una selezione di titoli statunitensi, europei e cinesi legati al tema delle infrastrutture sino a raggiungere una esposizione azionaria massima del 75% alla fine del piano di investimento; due Smart Defence Equity 2028 Fineco AM Fund e due Smart Global Defence 2028 Fineco AM Fund, strategie a capitale protetto con l'obiettivo di distribuire una cedola annuale e che hanno riscontrato notevole favore, tanto che si sono chiuse le sottoscrizioni con largo anticipo rispetto al periodo stabilito al lancio per raggiungimento del plafond. Inoltre, nel corso dell'anno, sono stati lanciati nuovi fondi a delega in gestione sia a FAM sia a case terze (FAM Euro Inflation-Linked Government Bond Fund, Global Disruptive Opportunities FAM Fund, Medtech Fam Fund, Global Stars Equity Fam Fund, Sustainable Future Connectivity Fam Fund, Changing Lifestyles Fam Fund E Morgan Stanley Us Advantage Fam Fund).

Sempre della famiglia FAM Series, è stato lanciato il fondo FAM Investment Grade Euro Aggregate Bond, strategia attiva gestita direttamente dal Team di Fineco AM che investe principalmente in obbligazioni emesse da governi o società domiciliate nell'Unione europea il cui rating creditizio a lungo termine sia pari almeno a investment grade. Infine, sono stati inseriti in gamma 9 fondi passivi (Bluestar Global Logistics Index Fam Fund, Fam Msci Ac Asia Pacific Ex Japan Index Fund, FAM MSCI Emerging Markets Index Fund, MSCI World Index FAM Fund, S&P 500 Index FAM Fund, Smart Factors Europe Fam, Smart Factors Us Fam Fund, Smart Factors World Fam Fund e STOXX Europe 600 Index FAM Fund) che si caratterizzano per management fees molto contenute e per commissioni di ingresso assenti.

In collocamento esclusivo per la clientela di FinecoBank, tra le soluzioni a delega per la clientela private, si consolida l'offerta delle gestioni patrimoniali rappresentata dalle linee in titoli, Private Value e Private Etiche e dalle linee in ETF e fondi denominate Private Global, ciascuna declinata su profili di rischio da prudente a dinamico e caratterizzata da un'esposizione azionaria crescente. Pur in un contesto di mercato difficile, l'interesse della clientela private per le gestioni patrimoniali è costante e verte maggiormente sulle linee in titoli Private Value con maggiore esposizione azionaria (Private Value Azionaria e Private Value Sviluppo).

Per quanto riguarda i prodotti previdenziali, continua l'attenzione della clientela verso il fondo pensione aperto Core Pension disponibile in esclusiva per la rete FinecoBank. Grazie alla proposizione paperless mediante raccolta delle adesioni in modalità digitale e tramite web collaboration, le masse gestite hanno registrato un incremento del 26% rispetto al 31 dicembre 2021.

Nell'ambito della consulenza assicurativa, nel 2022 è continuata la raccolta principalmente sui prodotti Multiramo Extra, Multiramo Target e Multiramo Private per un totale di oltre 1 miliardo. In relazione alle nuove proposte di investimento, si segnala l'inserimento di 2 tariffe con bonus nel prodotto Advice Unit che vanno a completare la gamma dei prodotti dedicati esclusivamente al target di clientela HNWI.

In merito all'offerta sul mercato primario (IPO), è continuata nell'anno 2022 l'attività di collocamento di Investment Certificates. Le strutture prevalentemente utilizzate sono quelle "condizionatamente protette" attraverso barriere di protezione fino al 70%, autocallable con coupon condizionato trimestrale ed effetto memoria. Sono stati utilizzati 4 diversi emittenti ed effettuati 12 collocamenti e la raccolta complessiva sfiora i 98 milioni. Il continuo incremento del numero dei Certificates quotati sul mercato secondario, anche tematici, amplia le soluzioni utilizzabili all'interno dei servizi di consulenza della Banca.

Con riferimento ai servizi di consulenza, sono proseguite le attività e le soluzioni della Banca volte a migliorare i servizi offerti alla clientela ed ai consulenti finanziari di Fineco. Le richieste di personalizzazione di portafogli Private sopra i 500 mila euro, pervenute al team di Senior Investment Specialist della Banca, hanno raggiunto un controvalore di oltre 3,3 miliardi di euro, a dimostrazione dell'apprezzamento del servizio svolto e della necessità, da parte della clientela, di ricevere soluzioni di investimento personalizzate.

Nell'ottica di supportare l'attività dei consulenti finanziari sui clienti con posizioni articolate su più dossier o riferibili ad un nucleo familiare esteso, è stato lanciato nel 2020 il servizio "Monitoraggio Attivo". Tale servizio prevede un dialogo costante tra il consulente finanziario ed un team di Senior Investment Specialist che monitorano costantemente l'intera posizione del cliente avvalendosi di una piattaforma dedicata e tecnologicamente avanzata. Allo stato attuale, con il servizio si è raggiunta una profondità di analisi delle posizioni paragonabile a quella effettuata da asset manager. Le richieste di attivazione del servizio, dedicato a clientela con portafogli superiori a 2,5 milioni di euro, hanno superato 1,9 miliardi di euro alla fine del 2022.

Nel continuo processo di sviluppo delle soluzioni per i consulenti finanziari, il servizio di "Diagnosi Private" è stato arricchito con nuove analisi di portafoglio, quali: l'esposizione settoriale e geografica basata sull'esposizione dei sottostanti.

Sono stati ulteriormente arricchiti i supporti a disposizione del Privante Banking, sviluppando una specifica sezione di analisi ESG nei 3 report di analisi private a disposizione dei consulenti: diagnosi private, diagnosi private di confronto, e fund insight.

Nel corso dell'anno il numero di diagnosi di portafoglio richieste è risultato considerevole, registrando un +23% rispetto all'anno precedente. Si apprezza inoltre un notevole incremento, rispetto al 2021, di diagnostica di clientela prospect con un +41% dei portafogli diagnosticati nel 2022. Nell'ottica di continuità ed integrazione dei servizi di consulenza, sono stati finalizzati ed implementati i modelli della factor analysis e del VaR Unico anche per il servizio Advice, contestualmente al rilascio dell'aggiornamento della Frontiera Efficiente.

Infine, è stata ulteriormente migliorata la reportistica di analisi per i consulenti finanziari associata a tutti i portafogli modello proposti dalla Banca.

La seguente tabella mostra nel dettaglio la composizione dei prodotti della raccolta gestita al 31 dicembre 2022, il cui saldo evidenzia un decremento del 6,1% rispetto al 31 dicembre 2021, a causa dell'effetto mercato negativo registrato nel 2022 precedentemente citato.

(Importi in migliaia)
Consistenze al Consistenze al Variazioni
31/12/2022 Comp % 31/12/2021 Comp % Assoluta %
Fondi comuni d'investimento e altri fondi 33.827.309 65,0% 38.052.645 68,6% (4.225.336) -11,1%
Prodotti assicurativi 15.595.412 29,9% 14.962.876 27,0% 632.536 4,2%
Gestioni patrimoniali 318.115 0,6% 329.710 0,6% (11.595) -3,5%
Prodotti di raccolta amministrata e diretta in
consulenza
2.331.802 4,5% 2.104.995 3,8% 226.807 10,8%
Totale saldo raccolta gestita 52.072.638 100,0% 55.450.226 100,0% (3.377.588) -6,1%

La rete dei consulenti finanziari

La rete dei consulenti finanziari Il 2022 ha presentato uno scenario che si differenzia fortemente rispetto al recente passato, caratterizzato da grande volatilità sui mercati, turbolenti per l'intero anno, a causa dei diversi eventi cui stiamo assistendo e che hanno inciso in maniera decisa sul quadro economico complessivo: la crisi energetica che ha determinato un forte rincaro dei prezzi e conseguente aumento dell'inflazione; il cambiamento di politica monetaria delle banche centrali con segnali restrittivi in risposta alle tensioni inflazionistiche; il conflitto Russia-Ucraina, che ha complicato il quadro geo-politico, consolidando le aspettative inflazionistiche.

In un momento complesso da decifrare, la capacità di Fineco di proseguire nel proprio percorso di crescita conferma ancora una volta l'efficienza di un modello di business in grado di affrontare al meglio ogni fase di mercato e l'efficacia della strategia di FinecoBank volta a offrire le giuste soluzioni per una pianificazione proficua e di lungo termine.

Il solido dato della raccolta netta è particolarmente positivo alla luce della complessa situazione sui mercati. Questo conferma la capacità dei consulenti finanziari di supportare i clienti in una gestione professionale dei risparmi, affiancandoli e rispondendo concretamente alle loro esigenze, con un'ampia offerta di soluzioni e con un approccio fair e trasparente.

Consulenti finanziari e clienti hanno dimostrato un atteggiamento che appare più maturo rispetto al passato, evitando disinvestimenti dettati dall'emotività del momento e, anzi, confermando almeno in parte l'orientamento della clientela a proseguire nei propri investimenti anche in una fase di mercato complessa e indipendentemente dalla volatilità delle borse. Sebbene nell'anno 2022 sia stato rilevato qualche rallentamento delle operazioni di investimento, l'importante afflusso di raccolta è un segnale di fiducia della clientela e presupposto di riqualificazione futura.

Al 31 dicembre 2022 per la Rete dei consulenti finanziari si evidenziano risultati importanti che confermano una crescita costante, sana e sostenibile, in particolare:

  • Raccolta Netta Totale: 8.782 milioni di euro
  • Raccolta Netta Gestita Totale: 3.581 milioni di euro
  • Raccolta Netta in Guided Products: 3.483 milioni di euro
  • Nuovi clienti acquisiti 61.069

posizionando la Banca al 2° posto per raccolta netta al 31 dicembre 2022 secondo la classifica Assoreti con il 19,6% della raccolta netta del sistema (+2,4% rispetto al 31 dicembre 2021) ed al 3° posto per raccolta netta gestita (17,9% pari a +1% rispetto al 31 dicembre 2021).

Il minor numero di nuovi clienti acquisiti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (61.069 rispetto a 75.672), oltre ad essere legato alla situazione contingente, è anche e soprattutto da attribuire ad una maggiore selettività nell'acquisizione della clientela da parte dei consulenti.

Senza campagne commerciali di periodo e considerato l'effetto mercato, il portafoglio medio della Rete ha registrato un decremento di circa il 6% rispetto al 2021 (31,9 milioni di euro verso 33,9 milioni di euro al dicembre 2021), a testimonianza di una sana attività di raccolta realizzata nel passato e di una solida relazione di fiducia instaurata con i clienti.

Il contributo di Fineco AM nel perfezionare strumenti innovativi e nel proporre soluzioni adeguate ai diversi contesti ha consentito ai consulenti finanziari di essere particolarmente tempestivi nell'offrire ai clienti soluzioni difensive, rispondendo in questo modo anche alle esigenze dei clienti dal profilo più cauto. Anche l'introduzione delle soluzioni passive nei servizi di consulenza, che combinano l'efficienza dello strumento ad una particolare attenzione ai costi e ad un'ampia diversificazione, risulta così ottimale per proseguire il proprio percorso di crescita.

Per quanto riguarda il segmento Private, al 31 dicembre 2022 gli asset riferibili ai clienti private assistiti da consulenti finanziari si attestano a 41,3 miliardi di euro, riferiti a circa 41.360 clienti. Fineco conferma, pur in un anno caratterizzato dall'andamento negativo dei mercati finanziari, il proprio ruolo di protagonista nelle realtà del Private Banking italiano.

Al 31 dicembre 2022 la Rete è composta da 2.918 consulenti finanziari. Per quanto concerne l'attività di reclutamento, quale complemento alla crescita ed al miglioramento qualitativo della Rete, si conferma ancora una volta la forte attrattività del modello Fineco, in modo particolare per quei professionisti che operano in realtà più tradizionali. Nell'anno 2022 sono stati inseriti 86 nuovi consulenti finanziari principalmente provenienti dal mondo delle reti di consulenza finanziaria, dalle banche tradizionali e dagli istituti specializzati nel Private Banking. Anche i "millenials" si confermano un importante risorsa sulla quale puntare: nel 2022 sono stati avviati alla professione 128 nuovi consulenti nell'ambito del "progetto giovani". Il saldo netto della Rete è di 128 unità, con un modestissimo tasso di turnover (pari a circa al 3%).

Per quanto attiene all'educazione finanziaria, Fineco ha tenuto fede al proprio impegno, con eventi dedicati ai clienti ed alla clientela prospect, con l'obiettivo di aumentare la conoscenza su tematiche riguardanti investimenti, pianificazione finanziaria e patrimoniale, finanza comportamentale e di rispondere alle domande dei clienti, trattando diversi argomenti di "attualità finanziaria".

Nel 2022 sono stati tenuti circa 1.400 eventi (di cui 650 in modalità web) che hanno coinvolto circa 62.300 tra clienti e prospect. Di questi, 52 eventi sono stati dedicati alla clientela di fascia alta con oltre 4.400 clienti Private coinvolti, riguardanti il tema più ampio della pianificazione patrimoniale.

La presenza capillare della Rete sul territorio è supportata dai 426 negozi finanziari. Nel corso dell'anno sono state messe a punto 19 nuove aperture a ulteriore sostegno dell'immagine e della presenza capillare sul territorio.

La rete dei consulenti finanziari

Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi alla raccolta netta diretta, gestita e amministrata relativa ai soli clienti della rete dei consulenti finanziari effettuata nel corso del 2022 a confronto con l'esercizio precedente. La raccolta netta totale si attesta a 8.781,6 milioni di euro evidenziando un decremento dell'11% rispetto all'esercizio precedente.

Raccolta netta - Rete consulenti finanziari

(Importi in migliaia)
Anno Comp % Anno Comp % Variazioni
2022 2021 Assoluta %
Conti correnti e depositi liberi 1.187.547 13,5% 1.562.229 15,8% (374.682) -24,0%
Depositi vincolati e pronti contro termine (1) 0,0% (183) 0,0% 182 -99,5%
RACCOLTA DIRETTA 1.187.546 13,5% 1.562.046 15,8% (374.500) -24,0%
Gestioni patrimoniali 29.298 0,3% 106.554 1,1% (77.256) -72,5%
Fondi comuni d'investimento e altri fondi 1.717.634 19,6% 4.307.013 43,6% (2.589.379) -60,1%
Prodotti assicurativi 1.291.416 14,7% 2.663.199 27,0% (1.371.783) -51,5%
Prodotti di raccolta amministrata e diretta in
consulenza
542.691 6,2% 156.819 1,6% 385.872 246,1%
RACCOLTA GESTITA 3.581.039 40,8% 7.233.585 73,3% (3.652.546) -50,5%
Titoli di Stato, obbligazioni e azioni 4.012.986 45,7% 1.073.735 10,9% 2.939.251 273,7%
RACCOLTA AMMINISTRATA 4.012.986 45,7% 1.073.735 10,9% 2.939.251 273,7%
RACCOLTA NETTA TOTALE - RETE
CONSULENTI FINANZIARI
8.781.571 100,0% 9.869.366 100,0% (1.087.795) -11,0%
di cui Guided products & services 3.483.339 39,7% 6.773.803 68,6% (3.290.464) -48,6%

Si segnala che la percentuale riportata in corrispondenza dei Guided products & Services, pari al 39,7% al 31 dicembre 2022, è calcolata rapportando le consistenze degli stessi con la raccolta netta totale – rete consulenti finanziari.

La tabella sottoesposta riporta la consistenza della raccolta riferibile alla rete dei consulenti finanziari al 31 dicembre 2022, complessivamente pari a 93.212 milioni di euro (94.631 milioni di euro al 31 dicembre 2021). Secondo la classifica Assoreti, al 31 dicembre 2022 FinecoBank si posizionava al 2° posto per patrimonio totale, pari al 13,3% del sistema Reti, con un incremento dello 1,3% di quota di mercato rispetto all'anno precedente.

Saldo raccolta diretta e indiretta – Rete consulenti finanziari

(Importi in migliaia)
Consistenze al Consistenze al Variazioni
31/12/2022 Comp% 31/12/2021 Comp% Assoluta %
Conti correnti e depositi liberi 23.876.839 25,6% 22.689.292 24,0% 1.187.547 5,2%
Depositi vincolati e pronti contro termine - 0,0% 1 0,0% (1) -100,0%
SALDO RACCOLTA DIRETTA 23.876.839 25,6% 22.689.293 24,0% 1.187.546 5,2%
Gestioni patrimoniali 318.115 0,3% 329.710 0,3% (11.595) -3,5%
Fondi comuni d'investimento e altri fondi 33.428.469 35,9% 37.557.343 39,7% (4.128.874) -11,0%
Prodotti assicurativi 15.544.251 16,7% 14.899.834 15,7% 644.417 4,3%
Prodotti di raccolta amministrata e diretta in
consulenza
2.331.778 2,5% 2.104.977 2,2% 226.801 10,8%
SALDO RACCOLTA GESTITA 51.622.613 55,4% 54.891.864 58,0% (3.269.251) -6,0%
Titoli di Stato, obbligazioni e azioni 17.712.757 19,0% 17.049.982 18,0% 662.775 3,9%
SALDO RACCOLTA AMMINISTRATA 17.712.757 19,0% 17.049.982 18,0% 662.775 3,9%
SALDO RACCOLTA DIRETTA E INDIRETTA -
RETE CONSULENTI FINANZIARI
93.212.209 100,0% 94.631.139 100,0% (1.418.930) -1,5%
di cui Guided products & services 40.159.797 43,1% 42.240.277 44,6% (2.080.480) -4,9%

Si segnala che la percentuale riportata in corrispondenza dei Guided products & Services, pari al 43,1% al 31 dicembre 2022, è calcolata rapportando le consistenze degli stessi con il saldo della raccolta diretta e indiretta – rete consulenti finanziari.

Le risorse La controllante: FinecoBank S.p.A.

Al 31 dicembre 2022 le risorse della Banca sono pari a 1.279, in aumento rispetto alle 1.261 presenti in azienda al 31 dicembre 2021.

Nel corso del 2022, fino al perdurare dello stato di emergenza, tutti i dipendenti hanno continuato a lavorare da remoto, garantendo la prosecuzione dell'attività. Successivamente, dopo un iniziale periodo di rientro in ufficio per un giorno alla settimana, dal primo maggio è entrato in vigore l'Accordo individuale sul lavoro Agile che prevede la possibilità di lavorare da remoto, indicativamente 2 giornate alla settimana elevabili a 3, non frazionabili ad ore, e comunque nel limite massimo mensile di 12 giornate.

Sono proseguite, inoltre, ulteriori iniziative volte ad agevolare e migliorare la vita lavorativa e personale dei dipendenti, in continuità con quanto fatto nel corso dello scorso anno (ad esempio in ambito salute e welfare). Tempestività di intervento e costante monitoraggio dell'evoluzione della situazione pandemica sono state le parole chiave che hanno caratterizzato l'approccio della Banca in tutti i processi dedicati alle risorse umane.

Sono inoltre proseguite, con modalità "a distanza", le attività di selezione volte al rafforzamento e all'ottimizzazione delle aree dedicate allo sviluppo del business, al supporto organizzativo e tecnologico ed al controllo e gestione dei rischi.

In continuità con gli anni precedenti, è proseguito anche nel corso del 2022 l'impegno per attrarre nuovi talenti, con particolare focus sulle nuove generazioni (Millenials e Generazione Z), grazie anche ad iniziative di employer branding volte ad incontrare ed ingaggiare neolaureati o laureandi e comprendere al meglio le dinamiche comportamentali tipiche delle nuove generazioni. FinecoBank ha partecipato a Career Day Digitali e ha proseguito ad utilizzare tecniche alternative di selezione, come il video colloquio e i colloqui a distanza. Anche l'onboarding si è svolto in maniera molto rapida, dotando immediatamente i nuovi assunti di tutta la strumentazione necessaria al lavoro da remoto.

Infatti, delle 74 assunzioni del 2022, molte sono state inserite all'interno dell'area Customer Relationship Management a conferma della forte e costante attenzione riservata ai giovani neolaureati. Il Customer Relationship Management costituisce, infatti, il punto di partenza di un percorso di sviluppo professionale che può portare a ricoprire differenti ruoli in azienda.

Anche il 2022 ha visto un significativo utilizzo della job rotation interna che ha coinvolto 28 risorse consentendo, da un lato, di ricoprire posizioni vacanti all'interno dell'azienda e, dall'altro, di garantire il continuo sviluppo professionale del personale.

Nel corso dell'anno 2022 le uscite hanno coinvolto complessivamente 56 risorse di cui:

  • 42 per dimissioni;
  • 14 per altri motivi.

Per quanto attiene all'inquadramento, i dipendenti sono così suddivisi:

Uomini Donne Totale
Qualifica 31/12/2022 31/12/2021 31/12/2022 31/12/2021 31/12/2022 31/12/2021
Dirigenti 24 24 6 6 30 30
Quadri Direttivi 314 302 132 125 446 427
Aree Professionali 402 406 401 398 803 804
Totale 740 732 539 529 1.279 1.261

Al 31 dicembre 2022 i part-time presenti in Banca sono 98, circa l'8% dell'organico, il personale femminile rappresenta circa il 42% della forza lavoro, l'anzianità aziendale media si attesta a circa 12,6 anni, mentre l'età media è pari a circa 42 anni.

Formazione dipendenti

La formazione dei dipendenti nel corso del 2022 si è focalizzata sia sull'acquisizione e il consolidamento delle competenze richieste dalle diverse esigenze aziendali, sia sull'aggiornamento delle conoscenze individuali, con particolare attenzione alla formazione obbligatoria, tecnica, linguistica e comportamentale -manageriale.

Di seguito il dettaglio delle ore* di formazione per area di intervento:

Area intervento Ore di formazione
Obbligatoria 22.075
Tecnica 17.881
Linguistica 4.121
Comportamentale – Manageriale 1.411
Totale 45.488

*Fineco AM inclusa

Formazione obbligatoria

La Banca è impegnata nella costante diffusione e miglioramento della cultura del Rischio e della Compliance, elementi che permettono al business della Banca di essere, oltre che profittevole, sostenibile nel tempo. Riteniamo infatti che la formazione su tali tematiche sia fondamentale per promuovere tra i dipendenti la consapevolezza che la trasparenza e il rispetto delle regole sono essenziali per Fineco.

Per questo motivo si è prestata forte attenzione alla formazione obbligatoria, rivolta a tutti i dipendenti ed erogata principalmente sulla Piattaforma Learning Next, con la creazione di corsi su tematiche rilevanti, quali ad esempio Anatocismo Bancario, Conflitto di interesse, Market Abuse, Sanzioni Finanziarie e Antiriciclaggio e Antiterrorismo.

Con l'obiettivo di garantire l'apprendimento da parte di tutti i dipendenti di tali materie e preservare la Banca dai rischi operativi, legali e reputazionali legati al mancato completamento dei corsi, vengono effettuati monitoraggi periodici sulla formazione obbligatoria.

All'interno delle strutture che si occupano di fornire informazioni alla clientela, sono stati poi erogati corsi di formazione obbligatoria in ambito assicurativo IVASS, di aggiornamento professionale ai fini del regolamento CONSOB e Assessment annuale delle competenze sulle materie indicate da ESMA.

Inoltre, al fine di assicurare la conformità alle disposizioni normative in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro, la Banca eroga a tutte le risorse impattate adeguata formazione in maniera continuativa e periodica sulla base delle normative vigenti.

Per garantire invece la continuità operativa in caso di crisi, sono stati organizzati percorsi formativi di BCP da parte delle risorse essenziali verso le risorse sostitutive per un totale di 636 ore.

Nel corso dell'anno sono stati rilasciati anche i seguenti corsi:

  • "Percorso formativo per Smart Workers" con l'obiettivo di supportare i colleghi nella gestione del lavoro a distanza, fornendo un particolare focus sulla normativa e sulla sicurezza;
  • "Sostenibilità: impegni e iniziative in Fineco" al fine di illustrare in che modo i temi chiave della Sostenibilità e della Finanza Sostenibile permeano la strategia e l'operatività della nostra Banca, stimolando comportamenti virtuosi verso l'ambiente e nell'ambito sociale;
  • "Cybersecurity" per aumentare conoscenza e consapevolezza sulle possibili minacce informatiche ed essere in grado di reagire in modo adeguato ad esse.

Formazione tecnica, comportamentale e manageriale

Nel corso del 2022, usufruendo della collaborazione di fornitori esterni, partner strategici, Università e di competenze interne, sono stati organizzati interventi formativi utili all'acquisizione di conoscenze tecniche e comportamentali necessarie a migliorare, non solo la produttività aziendale, ma anche il livello di specializzazione dei dipendenti. A titolo esemplificativo evidenziamo le seguenti iniziative:

  • è stato reso disponibile a tutti i colleghi un corso sulle nuove funzionalità di Microsoft 365;
  • sono stati attivati percorsi formativi di Project Management dedicati sia ai manager che ai professional;
  • sono state fornite delle pillole formative ai manager per supportarli nel loro ruolo con focus sulla gestione dei propri team nella modalità di lavoro ibrida.

Come ogni anno, all'interno della struttura del Customer Care, in ottica di mantenimento di alti standard di qualità del servizio e di attenzione al cliente, sono stati organizzati corsi di formazione sia "in ingresso" che "in itinere" per un totale di 13.487 ore, mirati all'acquisizione delle principali competenze tecniche e specifiche del ruolo.

Inoltre, per rispondere alle necessità di formazione comportamentale, manageriale ed anche personale di tutti i dipendenti, è stato costantemente arricchito il catalogo on line liberamente accessibile, con nuovi corsi su tematiche quali la comunicazione, l'efficacia personale, la leadership, il lavoro di squadra, la motivazione. All'interno del catalogo sono presenti anche corsi relativi all'etica, alla diversity & inclusion e alla gestione dello stress.

Anche per il 2022 FinecoBank ha rinnovato l'associazione a Valore D, che offre la possibilità ai dipendenti di accedere a contenuti e corsi pensati per valorizzare il talento femminile e promuovere la cultura inclusiva in azienda.

Formazione linguistica

Anche per il 2022 tutti i dipendenti hanno avuto l'opportunità di utilizzare una piattaforma dedicata, basata sull'intelligenza artificiale, con l'obiettivo di accrescere le competenze della lingua inglese di ognuno attraverso un percorso di apprendimento personalizzato sulla base del livello di conoscenza iniziale e dei propri interessi.

Inoltre, a circa 300 dipendenti sono stati attivati i consueti percorsi di formazione di inglese sia di gruppo che individuali, telefonici o svolti in aula virtuale. Per determinate risorse sono stati attivati corsi di Legal English e di tedesco.

La partecipazione dei dipendenti ai corsi di formazione linguistica viene definita sulla base delle richieste formalizzate dai singoli responsabili di struttura, in funzione delle specifiche esigenze professionali dei colleghi.

La controllata: Fineco Asset Management Designated Activity Company (Dac)

Al 31 dicembre 2022 le risorse della società sono 57, di cui 25 donne e 32 uomini con un'età media pari a circa 36 anni.

Le assunzioni provenienti da mercato sono state finalizzate al rafforzamento sia delle funzioni di business che di supporto e controllo.

La formazione dei dipendenti nel corso del 2022 si è focalizzata sull'acquisizione e il consolidamento delle competenze richieste dalle diverse esigenze aziendali, sia sull'aggiornamento delle conoscenze individuali, con particolare attenzione alla formazione obbligatoria e tecnica.

Piani di incentivazione

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 18 gennaio 2022, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 17 gennaio 2022, ha approvato i seguenti sistemi di incentivazione successivamente approvati dall'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2022:

  • Sistema Incentivante 2022 per il personale dipendente appartenente al "Personale più rilevante";
  • Sistema Incentivante 2022 per i consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante".

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 9 febbraio 2022, tenuto conto del risultato positivo della verifica delle condizioni minime di accesso a livello di Gruppo e di quelle individuali (compliance dei comportamenti e occupazione continuativa), nonché del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 7 febbraio 2022, ha approvato:

  • con riferimento ai piani "Sistema Incentivante 2016", "Sistema Incentivante 2017", "Sistema Incentivante 2018", "Sistema Incentivante 2019" e "Sistema Incentivante 2020" (Bonus Pool):
    • o l'esecuzione dei piani;
    • o l'assegnazione della quarta tranche azionaria del piano 2016, attribuita nel 2017, corrispondente a n. 30.406 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 12 gennaio 2016;
    • o l'assegnazione della terza tranche azionaria del piano 2017, attribuita nel 2018, corrispondente a n. 28.457 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 9 gennaio 2017;
    • o l'assegnazione della seconda tranche azionaria del piano 2018 e della terza tranche azionaria della severance concordata nel 2018 per un dirigente con responsabilità strategiche, attribuite nel 2019, corrispondenti a complessive n. 42.049 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 10 gennaio 2018;
    • o l'assegnazione della seconda tranche azionaria del piano 2019, attribuita nel 2020, corrispondente a n. 1.127 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 10 gennaio 2019;
    • o l'assegnazione della prima tranche azionaria del piano 2020, attribuita nel 2021, corrispondente a n. 65.749 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 15 gennaio 2020;
    • o un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 55.370,04 euro corrispondente a complessive n. 167.788 azioni ordinarie FinecoBank del valore nominale di 0,33 euro ciascuna (aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, regolare godimento) con efficacia dal 31 marzo 2022, in parziale esercizio della delega al Consiglio di Amministrazione conferita dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti dell'11 aprile 2017, 11 aprile 2018, 10 aprile 2019 e 28 aprile 2020 ai sensi dell'art. 2443 del Codice civile. L'effetto di diluizione derivante dai suddetti aumenti di capitale gratuito è quantificato nella misura dello 0,03% del capitale fully diluited.
  • con riferimento al piano "Sistema Incentivante 2021 (Bonus Pool)":
    • o il "Bonus Pool 2021" di FinecoBank;
    • o le proposte di determinazione del bonus 2021 per l'Amministratore Delegato e Direttore Generale, gli altri Dirigenti con Responsabilità Strategiche e altro Personale più rilevante;
    • o l'attribuzione di n. 161.018 azioni ordinarie FinecoBank, da corrispondere gratuitamente al Personale sopra menzionato secondo quanto stabilito dai Regolamenti.
    • o l'assegnazione della prima tranche in denaro.
  • con riferimento al "Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2018-2020" per i dipendenti di FinecoBank:
    • o l'esecuzione del piano;
    • o l'assegnazione della seconda tranche in azioni del Piano, attribuita nel 2018 e corrispondente a n. 52.302 azioni ordinarie gratuite FinecoBank, e conseguentemente un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 17.259,66 euro con efficacia dal 31 marzo 2022 in parziale esercizio della delega al Consiglio di Amministrazione conferita dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti dell'11 aprile 2018 ai sensi dell'art. 2443 del Codice civile.
  • con riferimento al piano "Sistema Incentivante 2021 PFA":
    • o la proposta di determinazione del Bonus Pool 2021 per la rete dei consulenti finanziari;
    • o le proposte di determinazione del bonus 2021 e dei differimenti degli anni precedenti per i consulenti finanziari appartenenti al "Personale più rilevante";
    • o l'attribuzione di 83.388 azioni FinecoBank (nel rispetto del limite massimo di n. 203.773 azioni ordinarie), da corrispondere gratuitamente ai Consulenti Finanziari sopra menzionati secondo quanto stabilito dai Regolamenti;
    • o l'acquisto di azioni proprie, in considerazione dell'autorizzazione ottenuta dall'Autorità di Vigilanza, ai sensi degli art. 77-78 Reg. UE n. 575/2013 del 26 giugno 2013 (CRR) come modificato dal Reg. UE n. 876/2019, coerentemente alla deliberazione assembleare; o l'assegnazione della prima tranche in denaro.
  • con riferimento al piano "Sistema Incentivante 2020 PFA", "Sistema Incentivante 2019 PFA", "Sistema Incentivante 2018 PFA", "Sistema Incentivante 2017 PFA":
    • o l'esecuzione dei piani;
    • o l'assegnazione della prima tranche azionaria del "Sistema Incentivante 2020 PFA" corrispondente a n. 28.998 azioni FinecoBank e della seconda tranche in denaro da corrispondere ai consulenti finanziari "Identified Staff", secondo quanto stabilito dal regolamento del piano,

  • o l'assegnazione della seconda tranche azionaria del "Sistema Incentivante 2019 PFA": da corrispondere ai consulenti finanziari "Identified Staff", secondo quanto stabilito dal regolamento del piano, corrispondente a n. 8.227 azioni FinecoBank.
  • o l'assegnazione della seconda tranche azionaria del "Sistema Incentivante 2018 PFA", corrispondente a n. 3.435 azioni FinecoBank e l'assegnazione della terza tranche in denaro del piano, da corrispondere ai Consulenti Finanziari "Identified Staff", secondo quanto stabilito dal regolamento.
  • o l'assegnazione della terza tranche azionaria del "Sistema Incentivante 2017 PFA", corrispondente a n. 5.527 azioni FinecoBank.
  • con riferimento al "Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2018-2020" per i Consulenti Finanziari di FinecoBank identificati come "Personale più rilevante":
    • o l'esecuzione del piano;
    • o l'assegnazione della seconda tranche in denaro del Piano ai beneficiari.

Il Consiglio di Amministrazione di Fineco Asset Management riunitosi il 21 aprile 2022 ha approvato il proprio Sistema Incentivante 2022 per il personale locale appartenente al "Personale più rilevante".

L'infrastruttura tecnologica

L'infrastruttura tecnologica FinecoBank è una delle più importanti banche FinTech e propone un modello di business unico in Europa, che combina le migliori piattaforme con un grande network di consulenti finanziari. Offre da un unico conto servizi di banking, credit, trading e investimento attraverso piattaforme transazionali e di consulenza sviluppate con tecnologie proprietarie.

La strategia competitiva di Fineco si basa su un approccio che da sempre anima la Banca, l'interpretazione dei bisogni del cliente ed il sistema informativo rappresenta uno strumento di primaria importanza per il conseguimento degli obiettivi sia strategici che operativi: Fineco affianca alla cura della clientela una componente intrinseca di innovazione che riesce a seguire i trend tecnologici più attuali anche attraverso la propria cultura interna, rendendo l'esperienza dei clienti fluida e intuitiva su tutti i canali.

Nel corso degli anni la scelta strategica in ambito IT e Security è stata di presidiare internamente tutte le attività tecnologiche e di sicurezza che potessero fornire un contributo significativo per lo sviluppo del business. Questo approccio ha consentito di offrire prodotti customizzati e distintivi, mantenere un know-how interno e un controllo elevato sull'evoluzione della propria tecnologia e dei propri servizi, mantenere la proprietà intellettuale delle applicazioni sviluppate e degli algoritmi a supporto, garantire un rapido time to market, così come migliori e costanti performance nell'erogazione dei servizi.

L'attuale architettura è strutturata su più livelli logici, segregati in termini di reti e sistemi di erogazione:

  • Layer di frontend per le applicazioni web, mobile e di banca telefonica;
  • Layer di backend per l'erogazione dei servizi core quali il banking, il trading e i servizi di consulenza;
  • Layer di integrazione tecnica che consente di far interagire i due layer precedenti e di integrarsi con le controparti necessarie (info-provider, mercati, partner, etc);
  • Data layer, che ospita il complesso del patrimonio informativo aziendale, strutturato e destrutturato.

I paradigmi architetturali e di sviluppo in uso, orientati all'"agile development", unitamente all'adozione di tecnologie di ultima generazione, consentono d'integrare in modo efficace e sostenibile i canali distributivi, la piattaforma operativa interna e gli applicativi tramite i quali i clienti accedono ai servizi loro dedicati.

L'ottica è quella di avere un'elevata sostenibilità in termini di struttura dei costi tecnologici, un'elevata scalabilità di tipo "orizzontale", progettare servizi che vengano erogati in modo distribuito e mantenere all'interno dell'azienda lo sviluppo e la gestione delle applicazioni a valore aggiunto che rappresentino un fattore competitivo per Fineco, sia esso quantificabile in termini di "time to market" o di efficienza/leva operativa.

Per quanto riguarda Fineco AM, la società utilizza una piattaforma di terzi per la gestione dei servizi di investimento.

Il sistema dei controlli interni

Il sistema dei controlli interni Il sistema dei controlli interni è un elemento fondamentale del complessivo sistema di governo delle banche; esso assicura che l'attività aziendale sia in linea con le strategie e le politiche aziendali e sia improntata a canoni di sana e prudente gestione.

La Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti definisce i principi e le linee guida cui il sistema dei controlli interni delle banche si deve uniformare; in quest'ambito sono definiti i principi generali di organizzazione, indicati il ruolo ed i compiti degli organi aziendali, delineate le caratteristiche ed i compiti delle funzioni aziendali di controllo.

I presidi relativi al sistema dei controlli interni devono coprire ogni tipologia di rischio aziendale. La responsabilità primaria è rimessa agli organi aziendali, ciascuno secondo le rispettive competenze. L'articolazione dei compiti e delle responsabilità degli organi e delle funzioni aziendali deve essere chiaramente definita.

Le banche applicano le disposizioni secondo il principio di proporzionalità, cioè tenuto conto della dimensione e complessità operative, della natura dell'attività svolta, della tipologia dei servizi prestati.

La Banca Centrale Europea e la Banca d'Italia, nell'ambito del processo di revisione e valutazione prudenziale, verificano la completezza, l'adeguatezza, la funzionalità (in termini di efficienza ed efficacia), l'affidabilità del sistema dei controlli interni delle banche.

Coerentemente a quanto statuito dalle Autorità di Vigilanza, il Sistema dei Controlli Interni della Banca è costituito dall'insieme delle regole, delle funzioni, delle strutture, delle risorse, dei processi e delle procedure che mirano ad assicurare, nel rispetto della sana e prudente gestione, il conseguimento delle seguenti finalità:

  • verifica dell'attuazione delle strategie e delle politiche aziendali;
  • contenimento del rischio entro i limiti indicati nel quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio della Banca (Risk Appetite Framework - "RAF");
  • prevenzione del rischio che la Banca sia coinvolta, anche involontariamente, in attività illecite (con particolare riferimento a quelle connesse con il riciclaggio, l'usura ed il finanziamento al terrorismo);
  • salvaguardia del valore delle attività e protezione dalle perdite;
  • efficacia ed efficienza dei processi aziendali;
  • affidabilità e sicurezza delle informazioni aziendali e delle procedure informatiche;
  • conformità delle operazioni con la legge e la normativa di vigilanza, nonché con le politiche, i regolamenti e le procedure interne della Banca e del Gruppo FinecoBank.

FinecoBank, in qualità di Capogruppo, ha dotato il Gruppo di un sistema unitario di controlli interni che consenta l'effettivo controllo sia sulle scelte strategiche del Gruppo nel suo complesso, sia sull'equilibrio gestionale delle singole entità del Gruppo.

Da un punto di vista metodologico, il Sistema dei Controlli Interni della Banca e di Fineco AM, unica società controllata14, prevede tre tipologie di controlli:

  • controlli di 1° livello (cd. "controlli di linea"): sono controlli relativi allo svolgimento delle singole attività lavorative e sono posti in essere sulla base di procedure esecutive all'uopo predisposte sulla base di un'apposita normativa interna. Il presidio sui processi ed il loro costante aggiornamento è affidato ai "responsabili di processo", che hanno l'incarico di porre in essere controlli idonei a garantire il corretto svolgimento dell'attività quotidiana da parte del personale interessato, nonché il rispetto delle deleghe conferite. I processi presidiati riguardano sia le strutture di contatto con la clientela sia quelle esclusivamente interne;
  • controlli di 2° livello: sono controlli legati all'operatività quotidiana connessi al processo di misurazione dei rischi e sono effettuati in via continuativa da strutture diverse da quelle operative. I controlli sui rischi di mercato, di credito e operativi, aventi ad oggetto la verifica del rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative ed il controllo della coerenza dell'operatività delle singole aree produttive rispetto ai predefiniti obiettivi di rischio/rendimento, sono assegnati alla funzione Risk Management; i controlli sui rischi di non conformità alle norme sono in carico alla Direzione Compliance; sulle aree normative per le quali sono già previste forme di controllo da parte di strutture specialistiche, il presidio del rischio di non conformità è attribuito a queste ultime sulla base del modello operativo di «Coverage Indiretto»;
  • controlli di 3° livello: sono quelli tipici della revisione interna, basati sull'analisi delle informazioni ricavate dalle basi-dati o dai report aziendali nonché sullo svolgimento di verifiche in loco. Questo tipo di controllo è volto a individuare violazioni delle procedure e della regolamentazione nonché a valutare periodicamente la completezza, l'adeguatezza, la funzionalità (in termini di efficienza ed efficacia) e l'affidabilità del sistema dei controlli interni e del sistema informativo (ICT audit), con cadenza prefissata in relazione alla natura e all'intensità dei rischi. Tali controlli sono assegnati alla funzione Internal Audit; per verificare la rispondenza dei comportamenti delle società appartenenti al Gruppo agli indirizzi della Capogruppo nonché l'efficacia del sistema dei controlli interni, la funzione di revisione interna di FinecoBank a livello consolidato effettua periodicamente verifiche in loco sulle componenti del Gruppo, tenuto conto della rilevanza delle diverse tipologie di rischio assunte dalle entità.

Per quanto concerne la controllata Fineco AM, la struttura organizzativa prevede lo svolgimento delle attività di Compliance, Risk Management ed Internal Audit da parte di funzioni interne alla società.

14 Si segnala che al 31 dicembre 2022 la società Fineco International Ltd, controllata al 100% da FinecoBank S.p.A., non è operativa.

Il sistema dei controlli interni

La Capogruppo FinecoBank definisce le opportune misure di controllo e monitoraggio della controllata Fineco AM, assicurando un allineamento dell'implementazione del sistema dei controlli interni a livello di Gruppo, ove possibile, in considerazione delle specificità del business svolto dalla controllata irlandese.

Le funzioni aziendali deputate ai controlli di 2° e 3° livello della Capogruppo presentano annualmente agli organi aziendali una relazione che illustra le verifiche effettuate, i risultati emersi, i punti di debolezza rilevati con riferimento, oltre che alla Capogruppo medesima, anche al Gruppo bancario nel suo complesso e propongono gli interventi da adottare per la rimozione delle carenze rilevate.

Presso la Capogruppo sono inoltre istituiti controlli di vigilanza istituzionale: sono i controlli svolti dagli organi con funzioni di controllo della Banca tra i quali, in particolare, il Collegio Sindacale e l'Organismo di Vigilanza ex D.lgs. 8 giugno 2001, n. 231.

Considerando le funzioni e le strutture coinvolte, il Sistema dei Controlli Interni di FinecoBank si fonda su:

  • organi e funzioni di controllo, comprendendo, ciascuno per le rispettive competenze, il Consiglio di Amministrazione, il Comitato Rischi e Parti Correlate, il Comitato Remunerazione, il Comitato Nomine, il Comitato Corporate Governance e Sostenibilità Ambientale e Sociale, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale, il Collegio Sindacale, l'Organismo di Vigilanza istituito ai sensi del D.Lgs 231/01 nonché le funzioni aziendali di controllo (Risk Management, Compliance15, Internal Audit) ed altre funzioni che svolgono specifiche attività di controllo16;
  • modalità di coordinamento tra i soggetti coinvolti nel Sistema dei Controlli Interni e di gestione dei rischi che prevedono:
    • o forme di collaborazione e coordinamento tra le funzioni di controllo, sia attraverso specifici flussi informativi formalizzati nelle normative interne, sia attraverso l'istituzione di comitati manageriali dedicati a tematiche di controllo;
    • o definizione dei flussi informativi tra gli Organi Aziendali e le funzioni di controllo della Banca.

In ultimo, si precisa che ai sensi dell'articolo 49, paragrafo 1, del Regolamento (UE) n. 468/2014 della Banca Centrale Europea (BCE/2014/17) (regolamento quadro sull'MVU, Meccanismo di Vigilanza Unico), la BCE pubblica, a partire dal 4 settembre 2014, un elenco periodicamente aggiornato contenente il nome dei soggetti e gruppi vigilati che ricadono sotto la vigilanza diretta della BCE ("soggetti vigilati significativi" e "gruppi vigilati significativi", secondo la definizione di cui all'articolo 2, punti 16) e 22) del regolamento quadro sull'MVU), indicando per ciascuno la motivazione specifica della vigilanza diretta e, in caso di classificazione come "significativo" sulla base del criterio delle dimensioni, il valore totale delle attività del soggetto o del gruppo vigilato.

Si ricorda, infine, che nel corso del 2021 la Banca Centrale Europea aveva notificato la propria decisione in merito alla classificazione di FinecoBank come soggetto significativo, con decorrenza 1° gennaio 2022. Tale decisione è motivata dal superamento, al 31 dicembre 2020, della soglia dimensionale di significatività di 30 miliardi di euro, individuata dal citato regolamento 468/2014 (MVU). Di conseguenza, nel 2022 l'annuale processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP) è stato svolto da un Joint Supervisory Team (JST), composto da analisti della DG "Specialized Institutions & LSIs" della BCE e del Servizio Supervisione Banche 1 della Banca d'Italia.

Principali rischi e incertezze

Per una compiuta descrizione dei rischi e delle incertezze che la Banca e il Gruppo devono fronteggiare nell'attuale situazione di mercato si rinvia alla Parte A – Politiche contabili e alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura della nota integrativa consolidata e dell'impresa.

15 Nell'ambito della Direzione Compliance opera la Funzione Antiriciclaggio e Antiterrorismo, incaricata di gestire la corretta applicazione della normativa in tema di contrasto al riciclaggio ed al finanziamento del terrorismo, con a capo il Responsabile della Funzione Antiriciclaggio.

16 L'ordinamento e le fonti di autoregolamentazione attribuiscono compiti di controllo a specifiche funzioni – diverse dalle funzioni aziendali di controllo – la cui attività va inquadrata in modo coerente nel Sistema dei Controlli Interni.

Al riguardo, la Banca ha individuato alcune funzioni/strutture organizzative che sulla base di specifici compiti assegnati presidiano taluni ambiti normativi. In particolare, rilevano i presidi del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari e quello di Controllo sulla Rete di vendita dei consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede.

Il modello di presidio indiretto prevede inoltre che, con riferimento ad altre normative per le quali siano già previste forme specifiche di presidio specializzato - adeguate a gestire i profili di rischio di non conformità - i compiti della funzione compliance possano essere graduati. Compliance rimane comunque responsabile, in collaborazione con le funzioni specialistiche incaricate, almeno della definizione delle metodologie di valutazione del rischio di non conformità e della individuazione delle relative procedure, e procede alla verifica dell'adeguatezza delle procedure medesime a prevenire il rischio di non conformità. Attualmente, sono stati individuati presidi specialistici nelle seguenti funzioni aziendali:

- Corporate Law & Board Secretary's Office in relazione ad operazioni con parti correlate e soggetti collegati; Delegato in materia di Salute e Sicurezza sul lavoro (Delegato 81); Responsabile dei Lavori ai sensi dell'dell'articolo 89, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81; Risorse Umane; GBS - Organizzazione e Operations Banca - Business Continuity Manager; CFO - Affari Fiscali e Consulenza; CFO - Amministrazione e Segnalazioni OdV; CFO - Rappresentante della Direzione ai sensi del Regolamento EMAS (Eco-Management and Audit Scheme) n. 1221/2009/CE.

Tutte le funzioni aziendali, diverse dalle funzioni aziendali di controllo, partecipano inoltre al Sistema dei Controlli Interni attraverso lo svolgimento dei controlli di primo livello incorporati nei processi aziendali di loro pertinenza.

La struttura organizzativa

Il modello organizzativo della Capogruppo

Il modello organizzativo della Capogruppo si basa su un modello di tipo funzionale, in modo da raggruppare le attività in base ad una funzione specifica ed a processi comuni; tutte le conoscenze e le capacità, riguardo alle specifiche attività, vengono migliorate nel continuo e consolidate, creando per ogni singola struttura, e quindi per l'intera organizzazione, una conoscenza approfondita del proprio ambito. Il punto di forza della struttura funzionale è quello di promuovere economie di scala, in quanto tutti i dipendenti appartenenti alla stessa funzione possono condividere competenze e processi, evitando duplicazioni e sprechi. Inoltre, il modello funzionale facilita lo sviluppo di capacità e conoscenze verticali all'interno dell'area di appartenenza e garantisce la necessaria dinamicità decisionale, avendo una linea gerarchica ben definita. Nel modello organizzativo della Capogruppo, pur applicando il concetto di "specializzazione" funzionale, vengono garantiti i collegamenti orizzontali tra le diverse funzioni, anche grazie all'adozione di un approccio per progetti in ogni fase di definizione e rilascio di prodotti e servizi: i gruppi di progetto, infatti, prevedono la partecipazione di uno o più membri delle funzioni competenti che apportano la propria conoscenza approfondita per il proprio ambito di competenza. I collegamenti orizzontali sono inoltre garantiti dal funzionamento di appositi Comitati manageriali, che presidiano, tra le altre attività, lo stato di avanzamento dei progetti più rilevanti. Le sinergie tra i canali distributivi ed il presidio sui processi decisionali trasversali ai Department sono garantiti dal funzionamento del Management Committee.

Il modello adottato dalla Banca prevede l'identificazione delle funzioni aziendali di controllo: i) di conformità alle norme (compliance); ii) di controllo dei rischi (risk management); iii) di revisione interna (internal audit), nonché ulteriori funzioni con competenze specialistiche, tra cui il Chief Financial Officer (CFO), il Legale, il Chief People Officer, la Corporate Identity e la funzione di controllo sulla rete dei consulenti finanziari.

Inoltre, il modello identifica ulteriori tre linee Funzionali, che governano:

  • la rete di vendita (Network PFA & Private Banking Department);
  • il business (Global Business Department);
  • il funzionamento operativo (Global Banking Services Department).

In breve sintesi:

La struttura organizzativa

  • al Network PFA & Private Banking Department è affidato il compito di presidiare la gestione e lo sviluppo della Rete dei consulenti finanziari FinecoBank abilitati all'offerta fuori sede e di garantire il necessario supporto alla Rete di Vendita nella gestione della clientela ascrivibile al segmento Private Banking;
  • al Global Business Department è affidato il compito di presidiare lo sviluppo dei prodotti Trading, Banking, Credit, Investing e dei servizi di consulenza finanziaria, offerti alla clientela della Banca;
  • il Global Banking Services (GBS) Department coordina le strutture organizzative preposte al presidio dei processi organizzativi/operativi, dei sistemi informativi e della logistica, necessari per garantire l'efficace ed efficiente esercizio dei sistemi al servizio del business. Al GBS Department riportano le seguenti strutture: ICT & Security Office Department (CIO), CRM – Customer Relationship Management Department, Organization & Bank Operations Department, Financial Operations Department, Procurement Office team, Real Estate Unit, General Services unit e Operational Monitoring & Private Bankers team.

All'Amministratore Delegato e Direttore Generale riportano, oltre ai tre Vice Direttori Generali ed i relativi Department di competenza (Network PFA & Private Banking Department, Global Business Department e Global Banking Services Department), le seguenti strutture organizzative: il Chief Financial Officer (CFO) Department, il Chief Risk Officer (CRO) Department, il Chief Lending Officer (CLO) Department, il Network Controls, Monitoring & Services Department, il Legal & Corporate Affairs Department, Chief People Officer Department, Compliance Department, il Team Regulatory Affairs e il Team Identity & Communications.

La funzione di Revisione Interna (Internal Audit) riporta direttamente al Consiglio di Amministrazione, Organo con Funzione di Supervisione Strategica.

Con decorrenza primo gennaio 2022, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato una riorganizzazione del Compliance Department per il rafforzamento quali-quantitativo della Funzione di Conformità alle norme, articolando meglio il Department con l'identificazione di presidi verticali su specifici ambiti (a titolo esemplificativo, in ambito trasparenza bancaria e tutela del cliente, ICT compliance). Con pari decorrenza, è stata inoltre deliberata la ridenominazione del Human Resources Department in Chief People Officer Department, oltre alla ridenominazione delle strutture a diretto riporto, per maggiore coerenza con il contesto attuale e per mettere in evidenza la centralità del ruolo delle persone.

Con decorrenza primo novembre 2022, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato il trasferimento delle attività di gestione dei portafogli modello dalla Direzione Advisory, Third Parties & Private Banking Solutions alla Direzione Products & Services, per una maggiore efficacia nell'ideazione e nello sviluppo di nuove piattaforme, reportistica e funzionalità dei servizi di consulenza.

Con decorrenza primo dicembre 2022, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato una riorganizzazione della unit Real Estate (a diretto riporto del Vice Direttore Generale Global Banking Services) riallocando in una stessa struttura tutte le attività di technical management riconducibili agli immobili. Inoltre, lo stesso organo aziendale ha approvato la nuova articolazione delle deleghe del Datore di Lavoro, in materia di Salute e Sicurezza ex D. Lgs 81/08, conferendo responsabilità al Chief People Officer, al Responsabile Real Estate e al Responsabile Procurement Office, ciascuno per ambito di competenza. Con pari decorrenza è stata infine prevista, nell'ambito della Direzione Organizzazione e Operations Banca (a diretto riporto del Vice Direttore Generale Global Banking Services), la creazione di specifici team dedicati, a riporto della unit Sviluppo Organizzativo e Business Continuity e della unit Operations Assicurazioni e Fondi Pensione, con l'obiettivo di una migliore identificazione delle attività e delle responsabilità all'interno delle

La struttura organizzativa

strutture. In particolare, a riporto della unit Sviluppo Organizzativo e Business Continuity sono stati creati il team Gestione Processi e Coordinamento Global Rules, dedicato alle attività di process management e alle attività di coordinamento della normativa globale del Gruppo FinecoBank, e il team Controparti Critiche e Diritti di Accesso, dedicato principalmente alla gestione dei deliverable per il Single Resolution Board in carico a Organizzazione, oltre all'analisi organizzativa delle controparti terze, anche a valere per la continuità operativa di business e in risoluzione.

La struttura organizzativa

Sistema di gestione manageriale di Gruppo

La Capogruppo FinecoBank è responsabile di massimizzare il valore di lungo termine del Gruppo nel suo complesso, garantendo il governo unitario, l'indirizzo e il controllo delle Entità del Gruppo.

Per tale finalità FinecoBank ha definito regole per il governo del Gruppo Bancario FinecoBank allo scopo di esercitare compiutamente il proprio ruolo di gestione e coordinamento del Gruppo17e ha delineato il sistema di gestione manageriale/funzionale dello stesso, disciplinando i processi chiave volti a regolare i rapporti tra la Capogruppo e le Entità del Gruppo.

FinecoBank, nella sua qualità di Capogruppo, assicura il coordinamento delle attività delle Entità con un sistema manageriale di gestione basato sul concetto delle "competence line", attraverso il forte legame funzionale tra la competente struttura di Capogruppo e la struttura organizzativa – ovvero funzione omologa - delle singole Entità.

Le Competence Line sono rappresentate dalle strutture/funzioni che, operando trasversalmente tra la Capogruppo e le Entità del Gruppo, hanno l'obiettivo di indirizzare, coordinare e controllare le attività ed i rischi del Gruppo nel suo complesso e tramite le strutture/funzioni presenti localmente, delle singole Entità. Le Competence Line operano nei seguenti ambiti: Investor Relations, Finanza e Tesoreria, Pianificazione e Controllo, Vigilanza, Bilancio e Fiscale (ambito Chief Financial Officer); Risk Management (ambito Chief Risk Officer); Crediti (ambito Chief Lending Officer), Legale/Societario; Compliance; Internal Audit, Chief People Officer, Identity & Communication, Organization/Business Continuity & Crisis Management/ICT/Security/Acquisti (ambito Global Banking Services).

Con l'obiettivo di realizzare un efficiente collegamento funzionale e manageriale a livello di Gruppo, nel rispetto dei vincoli posti dalle leggi e regolamenti locali applicabili, i Responsabili delle Competence Line hanno un ruolo diretto e, nel rispetto delle responsabilità degli Organi Societari di ciascuna Entità, specifici poteri di indirizzo, supporto e controllo con riferimento alle corrispondenti funzioni di ciascuna Entità, sempre in coordinamento con il Top Management della rispettiva Entità.

17 In conformità all'articolo 61 del D.Lgs. n. 385 del 1° settembre 1993 (la "Legge Bancaria Italiana") e alle Istruzioni di Vigilanza emesse dalla Banca d'Italia.

La continuità operativa

La continuità operativa A livello di consolidato la Capogruppo ha emanato linee guida in materia di gestione dell'emergenza e crisi e di gestione della continuità operativa, che prevedono un modello decentrato di gestione dell'emergenza stessa, basato sui piani delle singole Società in funzione delle peculiarità di ciascuna.

Come previsto dalla normativa di riferimento, la Capogruppo si è dotata di un modello che prevede strutture organizzative dedicate alla gestione della Business Continuity e delle Crisi, sia in regime di attività ordinaria sia in situazioni di emergenza.

L'impianto di Business Continuity e Crisis Management della Banca prevede i) il piano di gestione delle emergenze e delle crisi (Piano di ECM), ii) il piano di continuità operativa (BCP) – di cui costituiscono parte integrante il piano di disaster recovery (DRP, che stabilisce le misure per il ripristino delle applicazioni e dei sistemi informativi colpiti da "disastro") ed il piano di cyber attack (che definisce le strategie per la gestione degli attacchi informatici su larga scala) – oltre iii) il piano di gestione delle pandemie (che recepisce l'esperienza maturata durante l'emergenza sanitaria causata dalla pandemia COVID-19). Nel corso del 2022 sono stati opportunamente aggiornati il Piano di ECM, il BCP e il DRP, in allineamento con le evoluzioni del business.

Nel contesto di emergenza pandemica, la Banca ha mantenuto il lavoro da remoto anche nel corso del primo trimestre del 2022, quale principale misura di gestione dell'emergenza, in aggiunta alle misure preventive e comportamentali. Il lavoro da remoto resta tuttora la principale misura di emergenza prevista dal Piano di BC.

Analogamente anche la controllata irlandese Fineco AM prevede il lavoro da remoto quale misura di emergenza nel proprio piano di continuità operativa. In linea con le indicazioni di governance e con l'evoluzione del business, la controllata è dotata di propri piani di ECM, BCP e DRP.

Cassa e disponibilità liquide

I principali aggregati patrimoniali

La Cassa e disponibilità liquide, pari al 31 dicembre 2022 a 1.469,7 milioni di euro (1.464,2 milioni di euro al 31 dicembre 2021), è costituita dal deposito overnight acceso presso Banca d'Italia, per un importo totale di 1.197 milioni di euro, dalla liquidità depositata presso Banca d'Italia al netto della giacenza relativa alla riserva obbligatoria minima assegnata per il periodo di riferimento in corso, che trova rappresentazione nella voce Finanziamenti a banche, per un importo di 0,7 milioni di euro, oltre alla liquidità depositata sui correnti aperti presso istituzioni creditizie per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento, per il regolamento dell'operatività in titoli, per la gestione della liquidità dei clienti UK e per la gestione della liquidità di Fineco AM, per un importo di 272 milioni di euro.

Attività finanziarie di negoziazione

Le Attività finanziarie di negoziazione sono pari a 16,9 milioni di euro e comprendono strumenti finanziari che soddisfano la definizione di "possedute per negoziazione", in particolare:

  • titoli azionari, per un importo pari a 10,6 milioni di euro (14,8 milioni di euro al 31 dicembre 2021), presenti nel portafoglio di proprietà in quanto utilizzati principalmente per la copertura gestionale delle posizioni in CFD su azioni aperte in contropartita dei clienti e, in misura inferiore, derivanti dall'attività di internalizzazione e destinati ad essere negoziati nel breve periodo;
  • la valutazione positiva dei contratti di compravendita a pronti di titoli del portafoglio di negoziazione e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way") per 2,5 milioni di euro (2,1 milioni di euro al 31 dicembre 2021), che trovano corrispondenza nelle valutazioni negative rilevate nelle "Passività finanziarie di negoziazione";
  • la valutazione positiva dei contratti derivati CFD, negoziati in contropartita dei clienti, e dei contratti derivati regolamenti o stipulati con controparti istituzionali utilizzati per la relativa copertura gestionale dei suddetti contratti derivati, dei contratti derivati Opzioni Knock Out e Certificates emessi, per un importo complessivo di 3,9 milioni di euro (3,3 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

I CFD sono contratti derivati "Over the counter" che prevedono la liquidazione di un differenziale generato dalla differenza fra il prezzo di apertura ed il prezzo di chiusura dello strumento finanziario. La Banca copre gestionalmente lo sbilancio delle posizioni aperte nei confronti dei clienti tramite la sottoscrizione di futures o l'acquisto/vendita di titoli azionari sui medesimi sottostanti oppure effettuando delle operazioni forex con controparti istituzionali.

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
31/12/2022 31/12/2021 Assoluta %
Crediti verso banche centrali 311.357 298.040 13.317 4,5%
Crediti verso banche 115.339 81.822 33.517 41,0%
Depositi a scadenza 66.486 69.508 (3.022) -4,3%
Altri finanziamenti: 48.853 12.314 36.539 296,7%
1. Pronti contro termine attivi 261 222 39 17,6%
2. Altri 48.592 12.092 36.500 n.a.
Totale 426.696 379.862 46.834 12,3%

Finanziamenti a banche

I Finanziamenti a banche sono pari a 426,7 milioni di euro ed evidenziano un incremento del 12,3% rispetto al 31 dicembre 2021, riconducibile principalmente all'aumento della riserva obbligatoria presso Banca d'Italia e dei margini di variazione versati a istituzioni creditizie per operazioni in contratti derivati e altre operazioni su strumenti finanziari iscritti nella voce "Altri finanziamenti - 2. Altri".

I "Crediti verso banche centrali" sono costituiti esclusivamente dalla Riserva obbligatoria presso Banca d'Italia che, come descritto in precedenza, corrisponde alla giacenza relativa alla riserva obbligatoria minima assegnata per il periodo di riferimento in corso.

La voce "Altri finanziamenti: 1. Pronti contro termine attivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.4 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa della nota integrativa consolidata.

La voce "Altri finanziamenti: 2. Altri" si riferisce per 41,3 milioni di euro all'importo dei margini iniziali, di variazione e depositi a garanzia nei confronti di istituzioni creditizie a fronte di operazioni in contratti derivati per operazioni in contratti derivati e altre operazioni su strumenti finanziari (4 milioni di

euro al 31 dicembre 2021) e per 7,3 milioni di euro ai crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari (8,1 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

Finanziamenti a clientela

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
31/12/2022 31/12/2021 Assoluta %
Conti correnti 2.401.690 2.109.642 292.048 13,8%
Pronti contro termine attivi 139.026 193.276 (54.250) -28,1%
Mutui 2.619.278 2.479.355 139.923 5,6%
Carte di credito, prestiti personali 892.064 824.223 67.841 8,2%
Altri finanziamenti 393.655 395.100 (1.445) -0,4%
Totale 6.445.713 6.001.596 444.117 7,4%

I Finanziamenti a clientela sono pari a 6.445,7 milioni di euro, in crescita del 7,4% rispetto al 31 dicembre 2021, e sono rappresentati da:

  • utilizzi di conto corrente per 2.401,7 milioni di euro, in crescita di 292 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, di cui utilizzi di conto corrente garantiti da titoli (in particolare "Credit Lombard") per un ammontare pari 2.339,9 milioni di euro;
  • pronti contro termine attivi per 139 milioni di euro, in diminuzione di 54,3 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, costituiti, principalmente, da operazioni di "Leva Multiday" con clientela retail, operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità economica del prestatore e che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine su titoli, la cui consistenza è direttamente collegata alle operazioni realizzate dai clienti e in essere alla data di bilancio;
  • mutui per 2.619,3 milioni di euro, in crescita di 139,9 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, grazie alle erogazioni effettuate nel corso del 2022;
  • carte di credito revolving e a saldo e prestiti personali per 892,1 milioni di euro, in crescita di 67,8 milioni di euro;
  • altri finanziamenti per 393,6 milioni di euro, costituiti, principalmente, da depositi a garanzia, margini iniziali e di variazione a fronte di operazioni su contratti derivati e altre operazioni su strumenti finanziari, per un ammontare di 259,9 milioni di euro (253,4 milioni di euro al 31 dicembre 2021), e crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari, per un ammontare di 130,7 milioni di euro (138,3 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

La voce "Pronti contro termine attivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.5 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa della presente nota integrativa consolidata.

I Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria ammontano complessivamente a 5.916,1 milioni di euro e sono costituiti principalmente da crediti per prestiti personali, mutui, utilizzi di conto corrente e carte di credito revolving e a saldo; complessivamente evidenziano un incremento del 9,2%, grazie all'erogazione, nel corso del 2022, di 276 milioni di euro di prestiti personali e 378 milioni di euro di mutui oltre alla concessione di nuovi affidamenti in conto corrente per un importo accordato di 1.128 milioni di euro.

(Importi in migliaia)
Finanziamenti a Clientela (Riclassifica Gestionale) Consistenze al Variazioni
31/12/2022 31/12/2021 Assoluta %
Conti correnti 2.399.917 2.107.400 292.517 13,9%
Utilizzo carte di credito 340.579 325.763 14.816 4,5%
Mutui 2.618.344 2.478.473 139.871 5,6%
Prestiti personali 550.764 497.440 53.324 10,7%
Altri finanziamenti 3.032 3.332 (300) -9,0%
Finanziamenti in bonis 5.912.636 5.412.408 500.228 9,2%
Conti correnti 1.772 2.242 (470) -21,0%
Mutui 934 882 52 5,9%
Utilizzo carte di credito 46 38 8 21,1%
Prestiti personali 676 982 (306) -31,2%
Altri finanziamenti 26 52 (26) -50,0%
Finanziamenti deteriorati 3.454 4.196 (742) -17,7%
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria 5.916.090 5.416.604 499.486 9,2%
Pronti contro termine 138.988 193.176 (54.188) -28,1%
Pronti contro termine - deteriorati 37 100 (63) -63,0%
Depositi a garanzia, margini iniziali e di variazione 259.849 253.386 6.463 2,6%
Crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari 130.713 138.246 (7.533) -5,4%
Crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari -
deteriorati
36 84 (48) -57,1%
Crediti di funzionamento e altri crediti 529.623 584.992 (55.369) -9,5%
Finanziamenti a clientela 6.445.713 6.001.596 444.117 7,4%

Le attività deteriorate

(Importi in migliaia)
Categoria
Importo lordo
Fondo svalutazione Importo netto Coverage ratio*
Consistenze al Consistenze al Consistenze al Dati al
31/12/2022 31/12/2021 31/12/2022 31/12/2021 31/12/2022 31/12/2021 31/12/2022 31/12/2021
Sofferenze 19.104 18.939 (17.699) (16.798) 1.405 2.141 92,6% 88,7%
Inadempienze probabili 4.459 3.478 (3.038) (2.299) 1.421 1.179 68,1% 66,1%
Scaduti 1.666 2.124 (965) (1.063) 701 1.061 57,9% 50,0%
Totale 25.229 24.541 (21.702) (20.160) 3.527 4.381 86,0% 82,1%

(*) Calcolato come rapporto fra i dati riportati nella colonna Fondo svalutazione e Importo lordo

La consistenza dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore si attesta a 3,5 milioni di euro, di cui 1,4 milioni di euro di crediti in sofferenza,1,4 milioni di euro di inadempienze probabili e 0,7 milioni di euro di crediti scaduti. Si rileva una riduzione di circa 0,9 milioni di euro dei crediti in sofferenza per effetto dei write-off rilevati nell'esercizio. I crediti deteriorati rappresentano lo 0,06% dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (0,08% al 31 dicembre 2021). Il coverage ratio sale all'86%, rispetto all'82,1% rilevato al 31 dicembre 2021.

Altre attività finanziarie

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
31/12/2022 31/12/2021 Assoluta %
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c)
altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
5.552 5.538 14 0,3%
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
26.872 39.017 (12.145) -31,1%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 24.599.892 24.514.501 85.391 0,3%
- titoli di debito emessi da banche 3.602.498 5.377.644 (1.775.146) -33,0%
- titoli di debito emessi da clientela 20.997.394 19.136.857 1.860.537 9,7%
Partecipazioni 1.718 1.294 424 32,8%
Totale 24.634.034 24.560.350 73.684 0,3%

Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" sono costituite, principalmente, dalle preferred shares di Visa INC (class "C" e "A"), per un importo complessivo di 5 milioni di euro, nonché da titoli di debito e quote di OICR per 0,6 milioni di euro. Si precisa che al 31 dicembre 2021 la voce includeva anche l'esposizione nei confronti dello Schema Volontario, per un importo di bilancio di 0,5 milioni di euro, oggetto di cancellazione nell'esercizio 2022. Per maggiori dettagli in merito alla cancellazione dello Schema Volontario si rimanda alla Parte A – Politiche contabili - Sezione 5 – Altri aspetti della nota integrativa consolidata.

Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono costituite da titoli emessi da Stati sovrani e in parte residuale da interessenze azionarie in società nelle quali il Gruppo non esercita il controllo o l'influenza significativa per 7 migliaia di euro per le quali è stata esercitata l'opzione "FVTOCI"18. Di seguito si riporta il valore di bilancio dei titoli di Stati suddivisi per paese emittente:

(Importi in migliaia)
Controparte Consistenze al Variazioni
31/12/2022 31/12/2021 Assoluta %
Francia 26.865 - 26.865 n.a.
Irlanda - 39.012 (39.012) -100,0%
Totale 26.865 39.012 (12.147) -31,1%

I titoli di debito emessi da banche rilevati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" comprendono, in particolare, titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A. per 1.681,3 milioni di euro (3.856,4 milioni di euro al 31 dicembre 2021), nonché covered bond emessi da istituzioni creditizie e titoli obbligazionari emessi da organismi sovrannazionali e agenzie governative che rientrano nella definizione di istituzioni creditizie, per un importo complessivo di 1.921,2 milioni di euro (1.521,2 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

18 Relativamente agli strumenti di capitale non di trading, l'IFRS 9 prevede la possibilità di classificarli al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (c.d. "FVTOCI" – Fair Value Through Other Comprehensive Income).

I titoli di debito emessi da clientela rilevati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" si riferiscono, principalmente, ad esposizioni Sovrane e Sovranazionali. Di seguito si riporta il valore di bilancio dei titoli valutati al costo ammortizzato emessi da Stati sovrani, inclusi i titoli emessi dall'European Financial Stability Facility e dall'European Stability Mechanism, suddivisi per emittente. I restanti titoli valutati al costo ammortizzato, che ammontano complessivamente a 2.202,7 milioni di euro (1.192,5 milioni di euro al 31 dicembre 2021), sono costituiti principalmente da titoli emessi da Autorità locali e dall'Unione Europea. Si precisa che il valore di bilancio include la valutazione negativa dei titoli a tasso fisso oggetto di copertura specifica del rischio tasso d'interesse, la cui variazione negativa è imputabile alla crescita della curva basata sul tasso Euribor utilizzata per la valutazione al fair value del rischio coperto degli elementi coperti.

(Importi in migliaia)
Controparte Consistenze al Variazioni
31/12/2022 31/12/2021 Assoluta %
Italia 7.659.647 7.263.632 396.015 5,5%
Spagna 4.521.003 4.749.778 (228.775) -4,8%
Germania 171.506 126.716 44.790 35,3%
Francia 1.456.728 1.289.919 166.809 12,9%
Stati Uniti 547.721 745.907 (198.186) -26,6%
Austria 670.898 519.695 151.203 29,1%
Irlanda 912.684 943.463 (30.779) -3,3%
Regno Unito 56.199 48.988 7.211 14,7%
Belgio 719.639 557.732 161.907 29,0%
Portogallo 379.113 386.528 (7.415) -1,9%
Svizzera 32.477 44.164 (11.687) -26,5%
Arabia Saudita 90.316 90.305 11 0,0%
Cile 214.101 215.488 (1.387) -0,6%
Cina 165.210 165.160 50 0,0%
Lettonia 29.740 29.710 30 0,1%
Islanda 14.967 14.962 5 0,0%
EFSF (European Financial Stability Facility) 640.874 400.511 240.363 60,0%
ESM (European Stability Mechanism) 511.905 351.692 160.213 45,6%
Totale 18.794.728 17.944.350 850.378 4,7%

Coperture

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
31/12/2022 31/12/2021 Assoluta %
Derivati copertura dell'attivo - valutazioni positive 1.691.642 118.601 1.573.041 n.a.
Derivati copertura del passivo - valutazioni positive - 8.847 (8.847) -100,0%
Adeguamento di valore delle attività oggetto di copertura generica (266.938) (1.535) (265.403) n.a.
Totale attivo 1.424.704 125.913 1.298.791 n.a.
di cui:
Valutazioni positive 1.697.148 140.110 1.557.038 n.a.
Ratei attivi e passivi ricondotti (5.506) (12.662) 7.156 -56,5%
Adeguamento di valore delle attività coperte (266.938) (1.535) (265.403) n.a.
Totale attivo 1.424.704 125.913 1.298.791 n.a.
Derivati copertura dell'attivo - valutazioni negative 403 57.313 (56.910) -99,3%
Derivati copertura del passivo - valutazioni negative 63.349 - 63.349 n.a.
Adeguamento di valore delle passività oggetto di copertura generica (66.932) 7.950 (74.882) n.a.
Totale passivo (3.180) 65.263 (68.443) n.a.
di cui:
Valutazioni negative 66.861 32.334 34.527 106,8%
Ratei attivi e passivi ricondotti (3.109) 24.979 (28.088) n.a.
Adeguamento di valore delle passività coperte (66.932) 7.950 (74.882) n.a.
Totale passivo (3.180) 65.263 (68.443) n.a.
(Importi in migliaia)
Sintesi valutazioni derivati di copertura Attivo Passivo Sbilancio
Valutazione derivati di copertura dell'attivo e del passivo 1.697.148 66.861 1.630.287
Adeguamento di valore delle attività /passività coperte (266.938) (66.932) (200.006)
Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura specifica (1.416.588) - (1.416.588)
Totale 13.622 (71) 13.693

Al 31 dicembre 2022 le attività finanziarie oggetto di copertura generica sono rappresentate da mutui erogati a clientela contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", mentre le passività finanziarie oggetto di copertura generica sono rappresentate da raccolta diretta da clientela contabilizzata nelle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato".

Le attività finanziarie oggetto di copertura specifica sono rappresentate da titoli di debito contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".

Le valutazioni positive e negative dei derivati di copertura si riferiscono a contratti derivati stipulati dalla Banca con finalità di copertura del rischio di tasso d'interesse gravante sulle attività e passività sopra citate, la cui inefficacia di copertura ammonta a 13,7 milioni di euro, di cui 12,2 milioni di euro rilevati nel conto economico dell'esercizio 2022, come precedentemente descritto.

Attività materiali

Le Attività materiali sono costituite da terreni, immobili, macchine elettroniche, mobili, arredi, impianti e attrezzature, compresi eventuali "diritti d'uso" determinati conformemente alle previsioni dell'IFRS 16.

Gli investimenti in macchine elettroniche sono stati finalizzati al continuo aggiornamento di hardware utilizzato da tutte le strutture del Gruppo. Gli investimenti in mobili, arredi, impianti e attrezzature sono destinati sia alle sedi sia all'allestimento dei negozi finanziari.

(Importi in migliaia)
Attività materiali Saldo al
31/12/2021
Investimenti anno
2022
Altre variazioni e
vendite Anno
2022
Ammortamenti e
rettifiche Anno
2022
Saldo al
31/12/2022
Terreni 23.932 - - - 23.932
Immobili 105.416 8.466 (846) (12.510) 100.526
Macchine elettroniche 15.001 6.522 (7) (5.681) 15.835
Mobili e arredi 3.089 1.040 (1) (1.086) 3.042
Impianti e attrezzature 2.909 944 1 (981) 2.873
Totale 150.347 16.972 (853) (20.258) 146.208

Si precisa che la voce Immobili include il valore di bilancio dell'immobile presso cui è stabilita la sede legale della Banca, sito in Milano, piazza Durante 11, per un importo di 39,5 milioni di euro (63,4 milioni di euro considerando anche il terreno rappresentato nella voce Terreni), e il "diritto d'uso" relativo agli immobili, per un importo di 61 milioni di euro, determinato conformemente alle previsioni dell'IFRS 16.

Si segnala, inoltre, che la colonna "Altre variazioni e vendite" relativa alla voce "Immobili" include le variazioni delle attività consistenti nel diritto d'uso per effetto delle modifiche intervenute ai pagamenti dovuti per il leasing successivamente alla rilevazione iniziale e la vendita dell'immobile ad uso investimento detenuto dalla Capogruppo, avvenuta nel quarto trimestre dell'esercizio 2022, per un importo di 2,3 milioni di euro.

Avviamento

L'Avviamento iscritto in bilancio della Banca, pari a 89,6 milioni di euro, deriva da operazioni realizzatesi negli anni dal 2001 al 2008 e aventi ad oggetto acquisizioni e fusioni per incorporazione di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi per il tramite di consulenti finanziari (Fineco On Line Sim S.p.A., ramo d'azienda Trading e Banking di Banca della Rete, ramo d'azienda consulenti finanziari ex FinecoGroup S.p.A., UniCredit Xelion Banca S.p.A.).

Queste attività sono state completamente integrate nell'operatività corrente della Banca, per cui non risulta più possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo rispetto alla profittabilità complessiva della Banca; ciò significa che ai fini della conferma della congruità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda. La cash generating unit (CGU) è, dunque, la Banca nel suo complesso, incluso il contributo della controllata Fineco Asset Management DAC, grazie al modello di business integrato verticalmente.

Osserviamo, infatti, che in considerazione del particolare modello di business del Gruppo, che prevede una fortissima integrazione fra consulenti finanziari, piattaforma trading e banking, la contabilizzazione di costi/ricavi allocati alle macro aree di attività non è considerata rilevante e significativa; la rete dei consulenti finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, unitamente ai servizi di banking, brokerage ed investing.

L'impairment test dell'avviamento iscritto in bilancio, effettuato al 31 dicembre 2022, non ha fatto emergere alcuna evidenza di perdite di valore; per ogni ulteriore informazione relativa al test di impairment si rinvia alla Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato della nota integrativa consolidata.

Altre attività immateriali

Le Altre attività immateriali comprendono i Marchi e domini Fineco, per un importo di 27,5 milioni di euro, e i software che presentano utilità pluriennale, necessari al fine di gestire l'evoluzione e la continua offerta da parte del Gruppo di nuovi e più versatili servizi ad alto valore aggiunto per la clientela, ottimizzazioni infrastrutturali ed applicative, miglioramenti dell'architettura deputata alla sicurezza applicativa nonché sviluppi necessari per far fronte ai nuovi obblighi normativi e di reporting finanziario, per un importo di 9,3 milioni di euro.

Si precisa che i Marchi e domini Fineco sono attività immateriali a vita utile indefinita e sono soggetti ad impairment test unitamente all'Avviamento.

(Importi in migliaia)
Attività immateriali Saldo al
31/12/2021
Investimenti Anno
2022
Altre variazioni e
vendite Anno
2022
Ammortamenti e
rettifiche Anno
2022
Saldo al
31/12/2022
Software 11.499 4.310 1 (6.520) 9.290
Marchi 27.459 - - - 27.459
Altre attività immateriali 126 - (1) (87) 38
Totale 39.084 4.310 - (6.607) 36.787

Crediti d'imposta acquistati

La voce Crediti d'imposta acquistati include il valore di bilancio dei crediti d'imposta acquistati nell'ambito del Decreto Legge 34/2020, per un importo di bilancio di 1.093,3 milioni di euro, in crescita rispetto ai 508,8 milioni di euro in essere al 31 dicembre 2021 per effetto degli acquisti effettuati nel corso del 2022. Essi includono sia i crediti d'imposta acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti sia acquistati a seguito di cessione da parte di precedenti acquirenti. Per ulteriori informazioni si veda Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato, Sezione 13 – Altre attività – Voce 130, della nota integrativa consolidata.

Attività fiscali e Altre attività

Attività fiscali
Attività fiscali anticipate
Consistenze al
31/12/2022
-
47.823
2.407
50.230
31/12/2021
-
43.056
2.772
Variazioni
Assoluta
4.767
%
11,1%
Attività fiscali anticipate di cui alla Legge 214/2011 (365) -13,2%
Totale ante compensazione IAS 12 45.828 4.402 9,6%
Compensazione con Passività per imposte differite - IAS 12 (3.653) (2.853) (800) 28,0%
Totale Attività fiscali 46.577 42.975 3.602 8,4%
Altre attività
Crediti commerciali ai sensi dell'IFRS 15 7.896 5.397 2.499 46,3%
Crediti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi
finanziari
2.050 1.299 751 57,8%
Crediti per partite in contenzioso non derivanti da operazioni creditizie 129 - 129 n.a.
Migliorie e spese incrementative sostenute su beni di terzi 3.691 5.236 (1.545) -29,5%
Partite definitive non imputabili ad altre voci 19.673 14.593 5.080 34,8%
- titoli e cedole da regolare 3.589 1.435 2.154 150,1%
- altre operazioni 16.084 13.158 2.926 22,2%
Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali" 295.937 352.224 (56.287) -16,0%
- acconti d'imposta 290.700 346.953 (56.253) -16,2%
- crediti d'imposta 5.237 5.271 (34) -0,6%
Partite in attesa di regolamento 4.153 6.480 (2.327) -35,9%
- effetti, assegni ed altri documenti 4.153 6.480 (2.327) -35,9%
Partite in corso di lavorazione 7.753 5.900 1.853 31,4%
- POS, bancomat e Visa debit 7.749 5.897 1.852 31,4%
- altre 4 3 1 33,3%
Partite viaggianti non attribuite ai conti di pertinenza 1 4 (3) -75,0%
Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti
e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o
passività finanziarie
16.980 13.562 3.418 25,2%
Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli
che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie
80.407 79.566 841 1,1%
Totale Altre attività 438.670 484.261 (45.591) -9,4%

Precisiamo che le "Attività fiscali anticipate" sono rappresentate nello stato patrimoniale consolidato al netto delle relative "Passività fiscali differite" al sussistere dei requisiti previsti dallo IAS 12.

L'incremento delle Attività fiscali, post compensazione IAS 12, è dovuto principalmente all'iscrizione della quota 2022 del beneficio fiscale Patent Box sui software ex L. 190/2014, così come modificata dall'art. 5 del D.L. n. 3/2015 per 4,4 milioni di euro.

Per quanto riguarda le Altre attività, si evidenzia, in particolare, un decremento della voce "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali", per un importo di 56,3 milioni di euro, determinato, principalmente, da minori acconti versati, in qualità di sostituti di imposta, per l'imposta sostitutiva sui redditi diversi.

Con riferimento alla voce "Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie", si registra un incremento di 3,4 milioni di euro determinato da maggiori risconti attivi relativi a spese amministrative.

Debiti verso banche

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
31/12/2022 31/12/2021 Assoluta %
Debiti verso banche centrali - 1.034.228 (1.034.228) -100,0%
Debiti verso banche 1.677.235 190.985 1.486.250 n.a.
Conti correnti e depositi a vista 7.812 62.800 (54.988) -87,6%
Finanziamenti 55.321 42.437 12.884 30,4%
- Pronti contro termine passivi 55.321 42.437 12.884 30,4%
Debiti per leasing 3.691 3.910 (219) -5,6%
Altri debiti 1.610.411 81.838 1.528.573 n.a.
Totale 1.677.235 1.225.213 452.022 36,9%

I Debiti verso banche sono pari 1.677,2 milioni di euro ed evidenziano un incremento di 452 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, per effetto dell'incremento dei margini di variazione ricevuti per l'operatività in derivati (+1.528,5 milioni di euro), dovuto alla variazione positiva di fair value registrata dai contratti derivati di copertura, come precedentemente descritto, parzialmente compensato dall'azzeramento dei "Debiti verso banche centrali".

La voce "Debiti verso banche centrali" al 31 dicembre 2021 includeva, esclusivamente, il deposito acceso con la Banca centrale nell'ambito delle operazioni TLTRO III. In particolare, si ricorda che la Capogruppo aveva partecipato alla 6^ e alla 7^ tranche del programma per un importo complessivo di 1.045 milioni di euro. In data 23 novembre 2022 FinecoBank ha provveduto a rimborsare anticipatamente entrambe le tranche dei finanziamenti ricevuti, rispettivamente, a dicembre 2020 e marzo 2021.

La voce "Conti correnti e depositi a vista" è costituita principalmente dai conti correnti aperti da banche clienti per 7,7 milioni di euro (62,4 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

La voce "Finanziamenti - Pronti contro termine passivi" è costituita da operazioni di stock lending con istituzioni creditizie, operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità economica del prestatore e che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine su titoli. La voce non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.5 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa della nota integrativa consolidata.

La voce "Debiti per leasing" rappresenta il debito finanziario corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti previsti nei contratti di locazione stipulati con istituzioni creditizie non pagati alla data di bilancio, come previsto dall'IFRS 16.

La voce "Altri debiti" comprende, principalmente, i margini di variazione ricevuti per l'operatività in contratti derivati per 1.610,4 milioni di euro (81,8 milioni di euro al 31 dicembre 2021, comprensivi di margini di variazione anche su altre operazioni su strumenti finanziari), incrementati, principalmente, per effetto della variazione positiva di fair value registrata dai contratti derivati di copertura, come precedentemente descritto.

Debiti verso clientela

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
31/12/2022 31/12/2021 Assoluta %
Conti correnti e depositi a vista 30.538.691 29.518.974 1.019.717 3,5%
Depositi a scadenza - 1 (1) -100,0%
Finanziamenti 930.840 100.301 830.539 n.a.
- Pronti contro termine passivi 930.840 100.301 830.539 n.a.
Debiti per leasing 59.660 61.425 (1.765) -2,9%
Altri debiti 166.456 167.021 (565) -0,3%
Debiti verso clientela 31.695.647 29.847.722 1.847.925 6,2%

I Debiti verso clientela ammontano a 31.695,6 milioni di euro, in crescita di 1.847,9 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, e sono rappresentati principalmente dai conti correnti della clientela, che evidenziano un incremento di 1.019,7 milioni di euro (+3,5%).

La voce "Finanziamenti - Pronti contro termine passivi" è costituita da:

  • operazioni di "Short selling" con clientela retail e operazioni di stock lending con clientela istituzionale, operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità economica del prestatore e che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine su titoli, per un importo di 96,4 milioni di euro;
  • operazioni di pronti contro termine eseguite sul mercato Repo MTS e regolate tramite una Controparte Centrale, oggetto di compensazione in bilancio come previsto dallo IAS 32, per un importo di 834,5 milioni di euro.

La voce non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.5 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa della nota integrativa consolidata.

La voce "Debiti per leasing" rappresenta il debito finanziario corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti previsti nei contratti di locazione stipulati con soggetti diversi da istituzioni creditizie non pagati alla data di bilancio, come previsto dall'IFRS 16.

La voce "Altri debiti" comprende i debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari, per un importo pari a 51,1 milioni di euro (54,4 milioni di euro al 31 dicembre 2021), i margini iniziali e di variazione per l'operatività in contratti derivati e strumenti finanziari, che si attestano a 53,2 milioni di euro (56,8 milioni di euro al 31 dicembre 2021), ed altri debiti a fronte di carte di credito ricaricabili e assegni circolari, per un importo pari a 62,1 milioni di euro (55,8 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

Titoli in circolazione

I Titoli in circolazione ammontano a 497,9 milioni di euro (497,3 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e includono esclusivamente lo strumento Senior Preferred emesso da FinecoBank nel mese di ottobre 2021 per un importo nominale di 500 milioni di euro.

Passività finanziarie di negoziazione

Le Passività finanziarie di negoziazione sono pari a 4,6 milioni di euro (4,4 milioni di euro al 31 dicembre 2021) e comprendono strumenti finanziari che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione", in particolare:

  • scoperti tecnici pari 0,4 milioni di euro (0,3 milioni di euro al 31 dicembre 2021), presenti nel portafoglio di proprietà per la copertura gestionale delle posizioni in CFD su azioni aperte nei confronti dei clienti e destinati ad essere negoziati nel breve periodo;
  • la valutazione negativa dei contratti di compravendita a pronti di titoli del portafoglio di negoziazione e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way") per 2,4 milioni di euro (1,9 milioni di euro al 31 dicembre 2021), che trovano corrispondenza nelle valutazioni positive rilevate nelle "Attività finanziarie di negoziazione";
  • la valutazione negativa dei contratti derivati CFD, Opzioni Knock Out e Certificates emessi, negoziati in contropartita dei clienti, nonché i contratti derivati regolamentati o stipulati con controparti istituzionali al fine di coprire gestionalmente i suddetti contratti derivati, per un importo complessivo 1,8 milioni di euro (2,2 milioni di euro al 31 dicembre 2021).

I CFD sono contratti derivati "Over the counter" che prevedono la liquidazione di un differenziale generato dalla differenza fra il prezzo di apertura ed il prezzo di chiusura dello strumento finanziario. La Banca copre gestionalmente lo sbilancio delle posizioni aperte nei confronti dei clienti tramite la sottoscrizione di futures o l'acquisto/vendita di titoli azionari sui medesimi sottostanti oppure effettuando delle operazioni forex con controparti istituzionali.

Passività fiscali e Altre passività

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
31/12/2022 31/12/2021 Assoluta %
Passività fiscali
Passività correnti 42.627 35.864 6.763 18,9%
Passività fiscali differite 3.653 2.853 800 28,0%
Totale ante compensazione IAS 12 46.280 38.717 7.563 19,5%
Compensazione con Attività per imposte anticipate - IAS 12 (3.653) (2.853) (800) 28,0%
Totale Passività fiscali 42.627 35.864 6.763 18,9%
Altre passività
Altri debiti relativi ad Amministratori e Sindaci 241 337 (96) -28,5%
Altri debiti relativi al personale dipendente 17.305 16.069 1.236 7,7%
Contributi previdenziali da versare 7.717 7.818 (101) -1,3%
Debiti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi
finanziari
42.589 32.888 9.701 29,5%
Debiti per accordi di pagamento basati su azioni - 35 (35) -100,0%
Partite definitive non imputabili ad altre voci 45.955 51.357 (5.402) -10,5%
- titoli e cedole da regolare 10.318 11.535 (1.217) -10,6%
- deleghe di pagamento 24.480 27.339 (2.859) -10,5%
- altre partite 11.157 12.483 (1.326) -10,6%
Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali" 55.995 102.033 (46.038) -45,1%
- somme trattenute a terzi quali sostituti d'imposta 31.631 54.332 (22.701) -41,8%
- altre 24.364 47.701 (23.337) -48,9%
Partite illiquide per operazioni di portafoglio 2.017 15.407 (13.390) -86,9%
Partite in attesa di regolamento 130.091 88.879 41.212 46,4%
- bonifici in partenza 115.172 88.851 26.321 29,6%
- POS e bancomat 14.919 28 14.891 n.a.
Partite in corso di lavorazione 880 1.018 (138) -13,6%
- bonifici in arrivo 808 986 (178) -18,1%
- altre partite in corso di lavorazione 72 32 40 125,0%
Ratei e risconti passivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti
e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività
finanziarie
275 361 (86) -23,8%
Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli
che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie
19.572 17.886 1.686 9,4%
Somme a disposizione della clientela 11.715 8.756 2.959 33,8%
Trattamento di fine rapporto 3.942 5.033 (1.091) -21,7%
Fondo per rischi ed oneri 105.365 116.756 (11.391) -9,8%
Totale Altre passività 443.659 464.633 (20.974) -4,5%

Precisiamo che le "Passività fiscali differite", al sussistere dei requisiti previsti dallo IAS 12, sono rappresentate nello stato patrimoniale consolidato a compensazione delle "Attività fiscali anticipate".

Le Passività fiscali, post compensazione IAS 12, sono rappresentate principalmente da passività fiscali correnti che evidenziano un incremento di 6,8 milioni di euro.

Per quanto riguarda le Altre passività si evidenzia, in particolare, un incremento della voce "Partite in attesa di regolamento" per 41,2 milioni di euro, dovuto a bonifici e operazioni su POS da regolare, nonché la riduzione della voce "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce Passività fiscali" per 46 milioni di euro, dovuto principalmente al decremento degli importi dovuti all'erario in qualità di sostituto d'imposta per l'imposta sostitutiva sul

risparmio amministrato e per l'imposta di bollo, e della voce "Partite illiquide per operazioni di portafoglio" per 13,4 milioni di euro, a causa di minori operazioni da regolare.

Con riferimento alla voce "Trattamento di fine rapporto" e "Fondo per rischi ed oneri", si precisa che la valutazione attuariale, effettuata conformemente allo IAS 19 Revised, ha determinato una riduzione pari, rispettivamente, a 1,1 milioni di euro e 17,3 milioni di euro, riconducibile, principalmente, all'incremento del tasso di sconto. L'utile attuariale è stato rilevato nel patrimonio netto, nelle riserve da valutazione.

Il Fondo per rischi ed oneri si compone di:

  • Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie rilasciate, per un importo di 74 migliaia di euro (52 migliaia di euro al 31 dicembre 2021);
  • Fondi rischi ed oneri Altri fondi che accolgono accantonamenti per complessivi 105,3 milioni di euro, per i quali, in presenza di una passività con scadenza e ammontare incerti, è stata riscontrata un'obbligazione in corso come risultato di un evento passato ed è stato possibile effettuare una stima attendibile dell'importo derivante dall'adempimento dell'obbligazione.

Gli esborsi, la cui scadenza stimata è superiore a 18 mesi, sono stati attualizzati utilizzando il tasso che rappresenta il valore finanziario del tempo.

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
31/12/2022 31/12/2021 Assoluta %
Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie
rilasciate
74 52 22 42,3%
Controversie legali e fiscali 27.417 28.288 (871) -3,1%
- Cause in corso 19.661 20.635 (974) -4,7%
- Reclami 4.339 3.917 422 10,8%
- Vertenze fiscali 3.417 3.736 (319) -8,5%
Oneri per il personale 6.799 5.918 881 14,9%
Altri 71.075 82.498 (11.423) -13,8%
- Indennità suppletiva clientela 68.584 79.801 (11.217) -14,1%
- Indennità contrattuale e patti di non concorrenza 383 434 (51) -11,8%
- Altri fondi 2.108 2.263 (155) -6,8%
Fondo rischi ed oneri - altri fondi 105.291 116.704 (11.413) -9,8%
Totale fondo rischi ed oneri 105.365 116.756 (11.391) -9,8%

Si precisa che la voce "Oneri per il personale" accoglie, esclusivamente, gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e/o l'ammontare.

Come descritto in precedenza, la valutazione attuariale dell'Indennità supplettiva clientela, effettuata conformemente allo IAS 19 Revised, ha determinato una riduzione del fondo di 17,3 milioni di euro, riconducibile, principalmente, all'incremento del tasso di sconto.

Il Patrimonio

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
31/12/2022 31/12/2021 Assoluta %
Capitale sociale 201.340 201.267 73 n.a.
Sovrapprezzi di emissione 1.934 1.934 - n.a.
Riserve 778.211 650.202 128.009 19,7%
(Azioni proprie) (1.714) (1.440) (274) 19,0%
Riserve da valutazione 2.121 (5.877) 7.998 -136,1%
Strumenti di capitale 500.000 500.000 - n.a.
Utile (Perdita) d'esercizio 428.505 380.711 47.794 12,6%
Totale 1.910.397 1.726.797 183.600 10,6%

Al 31 dicembre 2022 il capitale sociale ammonta a 201,3 milioni di euro, composto da 610.119.860 azioni ordinarie di nominali 0,33 euro. La Riserva Sovrapprezzi di emissione ammonta a 1,9 milioni di euro.

Le riserve sono costituite dalla:

  • Riserva legale, per un ammontare pari a 40,3 milioni di euro;
  • Riserva per azioni proprie in portafoglio, per un ammontare pari a 1,7 milioni di euro;
  • Altre Riserve, di cui:
    • o Riserva connessa ai piani Equity Settled, per un ammontare pari a 41,4 milioni di euro;
    • o Riserva da consolidamento, per un ammontare pari a 28,2 milioni di euro;
    • o Riserve di utili indisponibili ai sensi dell'articolo 6 comma 2 D. Lgs 38/2005, per un ammontare pari a 1,5 milioni di euro.
    • o altre riserve di utili, per un ammontare pari a 665,1 milioni di euro, di cui 86,4 milioni soggetti ad un vincolo di tassabilità in caso di distribuzione, appostato in seguito all'operazione di riallineamento fiscale degli avviamenti previste dall'art. 110 del DL 104 del 2020.

Il patrimonio netto contabile consolidato include i seguenti strumenti finanziari:

  • Additional Tier 1 emesso in data 31 gennaio 2018. Lo strumento finanziario è un private placement19, perpetuo, emesso per un ammontare di 200 milioni di euro, interamente sottoscritto da UniCredit S.p.A.. La cedola per i primi 5,5 anni è stata fissata a 4,82%. Nel corso dell'esercizio 2022 i pagamenti delle cedole sono stati contabilizzati a diminuzione della Riserva straordinaria per complessivi 7 milioni di euro, al netto della relativa fiscalità;
  • Additional Tier 1 emesso in data 11 luglio 2019. Lo strumento finanziario è un public placement, perpetuo, negoziato sul mercato non regolamentato Global Exchange Market gestito da Euronext Dublin, rating assegnato pari a BB- (S&P Global Ratings), emesso per un ammontare di 300 milioni di euro. La cedola per i primi 5 anni è stata fissata al 5,875%. Nel corso dell'esercizio 2022 i pagamenti delle cedole sono stati contabilizzati a diminuzione della Riserva straordinaria per complessivi 12,8 milioni di euro, al netto della relativa fiscalità.

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 9 febbraio 2022, tenuto conto del risultato positivo della verifica delle condizioni minime di accesso a livello di Gruppo e di quelle individuali (compliance dei comportamenti e occupazione continuativa), nonché del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 7 febbraio 2022, ha approvato:

  • l'assegnazione
    • o della quarta tranche azionaria del piano "Sistema Incentivante 2016", attribuita nel 2017, corrispondente a n. 30.406 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 12 gennaio 2016;
    • o della terza tranche azionaria del piano "Sistema Incentivante 2017", attribuita nel 2018, corrispondente a n. 28.457 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 9 gennaio 2017;
    • o della seconda tranche azionaria del piano "Sistema Incentivante 2018" e della terza tranche azionaria della severance concordata nel 2018 per un dirigente con responsabilità strategiche, attribuite nel 2019, corrispondenti a complessive n. 42.049 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 10 gennaio 2018;
    • o della seconda tranche azionaria del piano "Sistema Incentivante 2019", attribuita nel 2020, corrispondente a n. 1.127 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 10 gennaio 2019;
    • o della prima tranche azionaria del piano "Sistema Incentivante 2020", attribuita nel 2021, corrispondente a n. 65.749 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 15 gennaio 2020

19 Unrated e unlisted.

  • e, conseguentemente, un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 0,05 milioni di euro corrispondente a complessive n. 167.788 azioni ordinarie FinecoBank del valore nominale di 0,33 euro ciascuna (aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, regolare godimento) con efficacia dal 31 marzo 2022, in parziale esercizio della delega al Consiglio di Amministrazione conferita dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti dell'11 aprile 2017, 11 aprile 2018, 10 aprile 2019 e 28 aprile 2020 ai sensi dell'art. 2443 del Codice civile. L'effetto di diluizione derivante dai suddetti aumenti di capitale gratuito è quantificato nella misura dello 0,03% del capitale fully diluited;
  • l'assegnazione della seconda tranche in azioni del "Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2018-2020" per i dipendenti di FinecoBank, attribuita nel 2018, corrispondente a n. 52.302 azioni ordinarie gratuite FinecoBank, e, conseguentemente, un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 0,02 milioni euro con efficacia dal 31 marzo 2022 in parziale esercizio della delega al Consiglio di Amministrazione conferita dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti dell'11 aprile 2018 ai sensi dell'art. 2443 del Codice civile.

A fronte dei suddetti aumenti di capitale è stata conseguentemente ridotta la riserva di utili disponibili, in particolare è stata utilizzata la Riserva connessa al sistema di incentivazione a medio lungo termine per il Personale di FinecoBank, costituita con la Riserva straordinaria. La Riserva straordinaria è stata, inoltre, utilizzata a fronte dei costi di transazione direttamente attribuibili alle operazioni.

L'Assemblea di FinecoBank del 28 aprile 2022 ha approvato la destinazione dell'utile dell'esercizio 2021 di FinecoBank S.p.A., pari a 368,6 milioni di euro, come segue:

  • alle 610.119.860 azioni ordinarie del valore nominale di 0,33 euro, costituenti il capitale sociale inclusivo di 220.090 azioni relative all'aumento di capitale a supporto del sistema incentivante del personale dipendente approvato dal Consiglio di Amministrazione del 9 febbraio 2022, un dividendo unitario di 0,39 euro per complessivi 238 milioni di euro;
  • alla Riserva legale 0,01 milioni di euro, pari allo 0,004% dell'utile dell'esercizio avendo la riserva raggiunto il quinto del capitale sociale;
  • alla Riserva straordinaria 130,6 milioni di euro.

Alla Riserva straordinaria è stata girata la quota di dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie detenute dalla Banca alla record date, pari a 0,05 milioni di euro.

Si ricorda, inoltre, che, ai sensi dell'art. 6, 1° comma, lett. a) del D.Lgs. n. 38/2005, una quota degli utili dell'esercizio corrispondente alle plusvalenze iscritte nel conto economico, al netto del relativo onere fiscale e diverse da quelle riferibili agli strumenti finanziari di negoziazione e all'operatività in cambi e di copertura, che discendono dall'applicazione del criterio del valore equo (fair value) o del patrimonio netto, deve essere iscritta in una riserva indisponibile. Nell'esercizio 2022 tale riserva è stata rilasciata e destinata a Riserva straordinaria per un importo di 4,2 milioni di euro, corrispondente alla variazione delle plusvalenze, anche a seguito di realizzo, rilevata nell'esercizio 2021.

Al 31 dicembre 2022 il Gruppo, nello specifico la Banca, detiene in portafoglio numero 136.479 azioni della Capogruppo FinecoBank, in relazione ai piani di incentivazione a favore dei consulenti finanziari, corrispondenti allo 0,02% delle azioni rappresentanti il capitale sociale, per un ammontare pari a 1,7 milioni di euro. Nel corso del 2022 sono state acquistate 59.800 azioni, per un importo di 0,8 milioni di euro, in relazione al "Sistema incentivante 2021 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 5.527, n. 3.435, n. 8.227 e n. 28.998 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito rispettivamente del piano "Sistema Incentivante 2017 PFA", "Sistema Incentivante 2018 PFA", "Sistema Incentivante 2019 PFA" e "Sistema Incentivante 2020 PFA", per un importo complessivo di 0,6 milioni di euro. Conseguentemente la Riserva azioni proprie si è incrementata complessivamente di 0,3 milioni di euro con contestuale riduzione della Riserva straordinaria.

La "Riserva connessa ai piani Equity Settled" si è incrementata di 5,6 milioni di euro per effetto della contabilizzazione, durante il periodo di maturazione degli strumenti, degli effetti economici e patrimoniali degli accordi di pagamento basati su azioni e regolati con azioni ordinarie FinecoBank, ai sensi del principio contabile internazionale IFRS 2, ed è stata utilizzata per 0,6 milioni di euro in seguito all'assegnazione ai consulenti finanziari delle tranche azionarie relative al piano "Sistema Incentivante 2017 PFA", "Sistema Incentivante 2018 PFA", "Sistema Incentivante 2019 PFA" e "Sistema Incentivante 2020 PFA", per un totale di 46.187 azioni ordinarie FinecoBank.

La Riserva da valutazione è costituita:

  • per -3,9 milioni di euro dalla riserva netta negativa da valutazione dei titoli di debito emessi da Stati sovrani contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva", che registra una variazione negativa di -4,3 milioni di euro al 31 dicembre 2022, di cui -3,9 milioni di euro relativi alla variazione negativa di fair value e –0,4 milioni di euro relativi al rigiro a conto economico della riserva al 31 dicembre 2021 per realizzo;
  • per 6 milioni di euro dalla Riserva positiva piani a benefici definiti, che registra una variazione positiva di 12,3 milioni di euro al 31 dicembre 2022 per effetto della contabilizzazione di utili attuariali riconducibili, principalmente, al Fondo indennità suppletiva di clientela.

Raccordo tra il patrimonio netto ed il risultato d'esercizio di FinecoBank ed i corrispondenti dati a livello consolidato

(Importi in migliaia)
Descrizione Patrimonio netto di cui: Risultato Netto
31/12/2022 31/12/2022
Saldi di FinecoBank 1.875.711 421.985
Effetto del consolidamento di Fineco AM 131.888 103.722
Dividendi incassati nel periodo da Fineco AM (97.202) (97.202)
Patrimonio e utile di pertinenza di terzi - -
Saldi di pertinenza del Gruppo 1.910.397 428.505

L'azionariato

L'azionariato Al 31 dicembre 2022 il capitale sociale, interamente sottoscritto e versato, è di 201.339.553,80 euro, composto da 610.119.860 azioni ordinarie di nominali 0,33 euro.

Alla data del 31 dicembre 2022 i principali azionisti risultano essere i seguenti:

Maggiori Azionisti % di possesso
BlackRock Inc. 9,193%
Wellington Management Group LLP 5,441%
Capital Research and Management Company 5,038%
FMR LLC 4,464%

Margine finanziario

I risultati economici

Il Margine finanziario si attesta a 392,2 milioni di euro, in aumento di 112,2 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente (+40,1% a/a), grazie, in particolare, al contributo del margine d'interesse.

Gli Interessi netti dell'esercizio 2022 si attestano a 342,8 milioni di euro, in aumento del 38,3% rispetto all'esercizio precedente, grazie, principalmente, all'incremento dei tassi d'interesse di mercato. Si precisa che una quota dei finanziamenti e dei titoli di debito sono sensibili alla variazione dei tassi d'interesse, anche grazie alla stipula di contratti derivati di copertura del rischio tasso che prevedono l'incasso del tasso variabile e il pagamento del tasso fisso. Nella voce Interessi netti sono ricondotti, inoltre, i proventi generati dall'attività di prestito titoli effettuata dalla tesoreria di Capogruppo, per un importo di 5,2 milioni di euro (4,7 milioni di euro nell'esercizio 2021). Il tasso medio lordo dell'attivo fruttifero è stato pari all'1,03% (0,79% al 31 dicembre 202120).

I Profitti da gestione della Tesoreria si attestano a 49,4 milioni di euro ed includono gli utili netti generati dalla vendita di titoli contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" per 49,1 milioni di euro (29,2 milioni di euro nell'esercizio 2021) e utili netti generati dalla vendita di titoli contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" per 0,3 milioni di euro (2,9 milioni di euro nell'esercizio 2021). Le vendite sono avvenute nel rispetto del principio IFRS9 e in applicazione delle regole definite per il business model HTC.

Nella tabella seguente si riporta un dettaglio degli interessi attivi, suddivisi in funzione delle attività/passività finanziare che li hanno originati.

(Importi in migliaia)
Interessi Attivi Esercizio Variazioni
2022 2021 Assoluta %
Attività finanziarie detenute per la negoziazione 1 - 1 n.a.
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
212 695 (483) -69,5%
Attività finanziarie obbligatoriamente al fair value 5 4 1 25,0%
Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi
da banche
49.265 59.469 (10.204) -17,2%
Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi
da clientela
184.148 133.349 50.799 38,1%
Attività finanziarie al costo ammortizzato - Finanziamenti a banche 2.834 89 2.745 n.a.
Attività finanziarie al costo ammortizzato - Finanziamenti a
clientela
94.209 75.768 18.441 24,3%
Derivati di copertura (5.358) (34.309) 28.951 -84,4%
Altre attività 19.615 2.448 17.167 n.a.
Passività finanziarie 12.339 13.085 (746) -5,7%
Altri margini finanziari dell'attività di Tesoreria 5.248 4.740 508 10,7%
Totale interessi attivi 362.518 255.338 107.180 42,0%

Gli interessi attivi su Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva si riducono per effetto della riduzione dei volumi dell'anno 2022 rispetto a quelli dell'esercizio precedente.

Gli interessi attivi su Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi da banche si riferiscono, principalmente, agli interessi maturati sui titoli obbligazionari emessi da UniCredit S.p.A., la cui diminuzione è imputabile alla riduzione dei volumi per effetto del rimborso di titoli giunti a scadenza.

Gli interessi attivi su Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi da clientela si riferiscono, principalmente, agli interessi maturati sui titoli emessi da Stati ed Enti sovranazionali. L'incremento è imputabile principalmente alla crescita dei volumi per effetto degli acquisti effettuati nell'esercizio e dall'aumento dei tassi di mercato sopra citato.

La voce Derivati di copertura include i differenziali attivi e passivi dei contratti derivati stipulati a copertura del rischio di tasso d'interesse su mutui erogati a clientela e titoli di debito contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", che prevedono il pagamento del tasso fisso e l'incasso del tasso indicizzato, e raccolta diretta da clientela contabilizzata nelle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato", che prevedono

20 Il dato differisce da quello pubblicato nel Bilancio 2021 in quanto nell'esercizio 2022 è stata apportata una modifica al fine di una migliore rappresentazione.

il pagamento del tasso indicizzato e l'incasso del tasso fisso. L'aumento dei tassi di mercato precedentemente citato ha determinato una riduzione dei differenziali negativi pari a 29 milioni di euro.

Gli interessi attivi rilevati sulle Altre attività includono gli interessi maturati sui crediti d'imposta acquistati, per un importo di 13,7 milioni di euro (2,4 milioni di euro nell'esercizio 2021), e gli interessi maturati sui crediti a vista verso banche rilevati nella voce "Cassa e disponibilità liquide", per un importo di 5,9 milioni di euro (0,1 milioni di euro rilevati nell'esercizio 2021).

Gli interessi attivi rilevati su Passività finanziarie si riferiscono, principalmente, agli interessi maturati sull'operazione di TLTRO III, per un importo di 6,5 milioni di euro (10,4 milioni di euro nell'esercizio 2021), agli interessi rilevati sulle operazioni di pronti contro termine effettuate sul mercato Repo MTS, per un importo di 3,2 milioni di euro (2,1 milioni di euro nell'esercizio 2021) e agli interessi negativi maturati su margini di variazione e cash collateral per un importo di 2,4 milioni di euro (0,2 milioni di euro nell'esercizio 2021).

Gli Altri margini finanziari dell'attività di Tesoreria includono i proventi generati dall'attività di prestito titoli effettuata dalla tesoreria di Capogruppo.

Con riferimento agli interessi su Attività finanziarie al costo ammortizzato - Finanziamenti si riporta di seguito una tabella che dettaglia la composizione per controparte, banche e clientela, e forma tecnica:

(Importi in migliaia)
Dettaglio interessi attivi Esercizio Variazioni
2022 2021 Assoluta %
Interessi attivi su finanziamenti a banche 2.834 89 2.745 n.a.
- pronti contro termine 5 1 4 n.a.
- deposito vincolato per riserva obbligatoria 1.769 - 1.769 n.a.
- depositi vincolati 970 88 882 n.a.
- altri finanziamenti e cash collateral 90 - 90 n.a.
Interessi attivi su finanziamenti a clientela 94.209 75.768 18.441 24,3%
- conti correnti 27.715 15.963 11.752 73,6%
- pronti contro termine 12.125 16.001 (3.876) -24,2%
- mutui 30.571 22.362 8.209 36,7%
- carte di credito 3.967 3.996 (29) -0,7%
- prestiti personali 19.116 17.408 1.708 9,8%
- altri finanziamenti e cash collateral 715 38 677 n.a.

Gli interessi attivi su finanziamenti a banche ammontano a 2,8 milioni di euro, in aumento di 2,7 milioni di euro rispetto all'esercizio 2021, grazie agli interessi maturati sul deposito vincolato per riserva obbligatoria e sui depositi vincolati presso banche, per effetto dell'aumento dei tassi di mercato.

Gli interessi attivi su finanziamenti a clientela ammontano a 94,2 milioni di euro, registrando un incremento del 24,3% rispetto all'esercizio precedente, con un contributo positivo da parte degli utilizzi di fidi in conto corrente, dei mutui e dei prestiti personali, grazie alla crescita dei tassi di mercato e dei volumi. Si evidenzia, invece, una riduzione degli interessi generati dalle operazioni di Leva Multiday, per effetto della fase di mercato particolarmente complessa registrata nel 2022 che ha avuto un impatto sull'operatività della clientela riducendone i volumi.

Nella tabella seguente si riporta un dettaglio degli interessi passivi, suddivisi in funzione delle passività/attività finanziare che li hanno originati.

(Importi in migliaia)
Interessi Passivi Esercizio Variazioni
2022 2021 Assoluta %
Passività finanziarie al costo ammortizzato - Debiti verso banche (5.330) (109) (5.221) n.a.
Passività finanziarie al costo ammortizzato - Debiti verso clientela (7.674) (1.541) (6.133) n.a.
Titoli in circolazione (3.160) (614) (2.546) n.a.
Attività finanziarie (3.558) (5.185) 1.627 -31,4%
Totale interessi passivi (19.722) (7.449) (12.273) 164,8%
Interessi netti 342.796 247.889 94.907 38,3%
Profitti da gestione della Tesoreria 49.404 32.141 17.263 53,7%
Margine finanziario 392.200 280.030 112.170 40,1%

Gli interessi passivi su Titoli in circolazione si riferiscono agli interessi maturati sul Senior Preferred Bond emesso da FinecoBank nel mese di ottobre 2021.

Gli interessi passivi su Attività finanziarie si riferiscono, principalmente, agli interessi rilevati sui margini iniziali e i depositi a garanzia versati per l'operatività in derivati e sui mercati finanziari, agli interessi rilevati su titoli di proprietà e agli interessi rilevati sulle disponibilità liquide presso banche e banche centrali.

Con riferimento agli interessi su Passività finanziarie al costo ammortizzato - Debiti si riporta di seguito una tabella che dettaglia la composizione per controparte, banche e clientela, e forma tecnica:

(Importi in migliaia)
Dettaglio interessi passivi Esercizio Variazioni
2022 2021 Assoluta %
Interessi passivi su debiti verso banche (5.330) (109) (5.221) n.a.
- conti correnti di corrispondenza (1) - (1) n.a.
- depositi liberi e cash collateral (5.038) - (5.038) n.a.
- altri conti correnti (11) (18) 7 -38,9%
- pronti contro termine (195) - (195) n.a.
- debiti per leasing (85) (91) 6 -6,6%
Interessi passivi su debiti verso clientela (7.674) (1.541) (6.133) n.a.
- conti correnti (5.100) (652) (4.448) n.a.
- pronti contro termine (1.612) - (1.612) n.a.
- debiti per leasing (962) (889) (73) 8,2%

Gli interessi passivi su debiti verso banche si attestano a 5,3 milioni di euro, in aumento rispetto all'esercizio 2021 per effetto, principalmente, degli interessi passivi rilevati sui margini di variazione per l'operatività in contratti derivati con istituzioni creditizie. Nell'esercizio 2021 tali interessi erano positivi ed erano rappresentati negli interessi attivi rilevati su Passività finanziarie.

Gli interessi passivi su debiti verso clientela si attestano a 7,6 milioni di euro, in aumento di 6,1 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, a causa, principalmente di maggiori interessi passivi su conti correnti della clientela in divisa diversa da euro, per effetto dell'aumento dei tassi d'interesse di mercato. All'incremento degli interessi passivi contribuiscono, inoltre, 1,6 milioni di euro di interessi rilevati sulle operazioni di pronti contro termine effettuate sul mercato Repo MTS.

Ricavi

Esercizio Variazioni
2022 2021 Assoluta %
Margine finanziario 392.200 280.030 112.170 40,1%
Dividendi e altri proventi su partecipazioni (276) (26) (250) n.a.
Commissioni nette 465.627 450.808 14.819 3,3%
Risultato negoziazione, coperture e fair value 89.899 74.308 15.591 21,0%
Saldo altri proventi/oneri 156 (1.310) 1.466 n.a.
RICAVI 947.606 803.810 143.796 17,9%

Dividendi e altri proventi su partecipazioni

I Dividendi e altri proventi su partecipazioni includono esclusivamente l'effetto negativo rilevato nel conto economico dell'esercizio 2022 in seguito alla valutazione al patrimonio netto di Vorvel SIM S.p.A., società sottoposta ad influenza notevole.

Commissioni nette

(Importi in migliaia)
Riclassifica gestionale Esercizio Variazioni
2022 2021 Assoluta %
Brokerage 100.515 126.225 (25.710) -20,4%
di cui:
- Azioni 79.039 109.463 (30.424) -27,8%
- Obbligazioni 7.171 4.623 2.548 55,1%
- Derivati 12.018 10.138 1.880 18,5%
- Altre commissioni 2.287 2.001 286 14,3%
Investing 308.957 275.946 33.011 12,0%
di cui
- Collocamento 5.234 7.483 (2.249) -30,1%
- Gestione 374.404 327.875 46.529 14,2%
- Altre 4.566 4.846 (280) -5,8%
- Altre commissioni PFA (75.247) (64.258) (10.989) 17,1%
Banking 56.155 48.637 7.518 15,5%
Totale 465.627 450.808 14.819 3,3%

La tabella sopra riportata riporta le commissioni nette suddivise in funzione delle tre macroaree di attività integrate nelle quali si articola l'offerta del Gruppo, precedentemente descritte. In particolare, il Banking include i servizi di conto corrente, i servizi di pagamento ed emissione di carte di debito, credito e prepagate, i mutui, i fidi e i prestiti personali; il Brokerage, include il servizio di esecuzione ordini per conto dei clienti; l'Investing include l'attività di gestione del risparmio svolta da Fineco AM, i servizi di collocamento e distribuzione di prodotti finanziari di terzi, tra i quali fondi comuni d'investimento, comparti di SICAV, prodotti assicurativi e previdenziali, nonché i servizi di consulenza in materia di investimenti.

Le Commissioni nette evidenziano un incremento di 14,8 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, riconducibile, principalmente, alle commissioni Investing (+33 milioni di euro), grazie all'incremento del patrimonio medio gestito, generato dalla raccolta netta, e al maggior contributo di Fineco AM. Nel corso dell'esercizio 2022 la controllata Fineco AM ha generato commissioni nette per 139 milioni di euro. Si evidenzia inoltre la crescita delle commissioni generate dal Banking (+7,5 milioni di euro), mentre le commissioni nette relative al Brokerage hanno registrato una flessione (-25,7 milioni di euro), influenzate da bassi volumi e bassa volatilità di mercato nonché da un diverso mix di ordini, mantenendo comunque un valore elevato grazie all'aumento della base di clientela operativa sulla piattaforma della Banca e alla rivisitazione dell'offerta.

Si segnala che a partire dall'esercizio 2022 si è provveduto ad includere nella voce "Banking" le commissioni passive precedentemente esposte nella voce "Altre"; per omogeneità di confronto sono stati riesposti anche i dati relativi all'esercizio 2021.

Il Risultato negoziazione, coperture e fair value si attesta a 89,9 milioni di euro ed evidenzia un aumento di 15,6 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente. La voce è costituita principalmente dagli utili realizzati dal Brokerage, che include l'attività di internalizzazione di titoli e contratti derivati regolamentati e over the counter, strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei titoli e dei contratti derivati internalizzati e dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta. La voce include anche la componente di inefficacia delle operazioni di copertura, per un importo di 12,2 milioni di euro (2,5 milioni di euro nell'esercizio 2021), determinata dall'applicazione di curve diverse per la valutazione al fair value dei contratti derivati di copertura e degli elementi coperti nell'ambito delle operazioni di copertura di tipo fair value hedge. Il risultato comprende inoltre le componenti reddituali generate dagli strumenti finanziari contabilizzati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value", tra i quali le preferred shares di Visa INC Class "C" e "A", la cui valutazione al fair value ha determinato nell'esercizio 2022 un risultato positivo di 0,1 milioni di euro (+0,4 milioni di euro nell'esercizio 2021), e l'esposizione in titoli di capitale rilevata a fronte delle contribuzioni versate allo Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, la cui cancellazione ha determinato un risultato negativo di 0,5 milioni di euro.

Il Saldo altri proventi/oneri è positivo per 0,2 milioni di euro ed evidenzia un aumento di 1,5 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente. Si ricorda che nell'esercizio 2021 la voce includeva indennizzi e rimborsi riconosciuti alla clientela per costi erroneamente addebitati in tema di trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e correttezza delle relazioni con la clientela per circa 1,5 milioni di euro.

Costi Operativi

(Importi in migliaia)
Esercizio Variazioni
2022 2021 Assoluta %
Spese per il personale (117.294) (109.600) (7.694) 7,0%
Altre spese amministrative (273.486) (262.546) (10.940) 4,2%
Recuperi di spesa 136.830 139.471 (2.641) -1,9%
Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali (26.865) (26.218) (647) 2,5%
Totale costi operativi (280.815) (258.893) (21.922) 8,5%

I costi operativi evidenziano un incremento dell'8,5% rispetto all'esercizio precedente, determinato in parte da costi strettamente collegati alla crescita del business (attività, masse, clientela e struttura), certificato dal cost/income ratio che si attesta al 29,6% (32,2% al 31 dicembre 2021).

Le Spese per il personale si attestano a 117,3 milioni di euro, di cui 10,2 milioni di euro relativi alle spese del personale della controllata Fineco AM, in aumento del 7% rispetto all'esercizio precedente, per effetto della continua crescita della struttura operativa. Il numero dei dipendenti, infatti, è passato dalle 1.305 unità del 31 dicembre 2021 alle 1.336 unità al 31 dicembre 2022.

(Importi in migliaia)
Spese del personale Esercizio Variazioni
2022 2021 Assoluta %
1) Personale dipendente (115.204) (107.508) (7.696) 7,2%
- salari e stipendi (78.465) (73.451) (5.014) 6,8%
- oneri sociali (18.463) (17.850) (613) 3,4%
- indennità di fine rapporto (734) (748) 14 -1,9%
- accantonamento al trattamento di fine rapporto (121) (60) (61) 101,7%
- versamenti ai fondi di previdenza complementari esterni: (5.502) (5.169) (333) 6,4%
a) a contribuzione definita (5.502) (5.169) (333) 6,4%
- costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri (4.998) (4.703) (295) 6,3%
- altri benefici a favore di dipendenti (6.921) (5.527) (1.394) 25,2%
2) Amministratori e sindaci (2.105) (2.096) (9) 0,4%
3) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre
aziende
15 13 2 15,4%
4) Rimborsi di spese per dipendenti distaccati presso la
società
(9) 9 -100,0%
Totale spese per il personale (117.294) (109.600) (7.694) 7,0%

Si precisa che la voce "altri benefici a favore di dipendenti" include il costo dei buoni pasto che registra un incremento di 0,7 milioni di euro dovuto sia al graduale rientro in presenza sia all'incremento del valore unitario.

(Importi in migliaia)
Variazioni
Altre Spese Amministrative e Recuperi di spesa Esercizio
2022 2021 Assoluta %
1) IMPOSTE INDIRETTE E TASSE (142.916) (145.162) 2.246 -1,5%
2) COSTI E SPESE DIVERSE 6.260 22.087 (15.827) -71,7%
A) Spese di pubblicità - Marketing e comunicazione (26.459) (20.898) (5.561) 26,6%
Comunicazioni su mass media (21.928) (17.686) (4.242) 24,0%
Marketing e promozioni (3.524) (2.749) (775) 28,2%
Sponsorizzazioni (582) (456) (126) 27,6%
Convention e comunicazione interna (425) (7) (418) n.a.
B) Spese relative al rischio creditizio (1.493) (1.549) 56 -3,6%
Spese recupero crediti (215) (240) 25 -10,4%
Informazioni commerciali e visure (1.278) (1.309) 31 -2,4%
C) Spese indirette relative al personale e ai consulenti
finanziari
(3.131) (2.455) (676) 27,5%
Altre spese relative al personale (1.096) (440) (656) 149,1%
Spese consulenti finanziari (2.035) (2.015) (20) 1,0%
D) Spese relative all'ICT (54.633) (51.275) (3.358) 6,5%
Spese hardware - affitto e manutenzione (2.180) (3.121) 941 -30,2%
Spese software - affitto e manutenzione (13.217) (12.294) (923) 7,5%
Sistemi di comunicazione ICT, messaggistica e spese
telefoniche
(7.565) (7.359) (206) 2,8%
Consulenza e servizi ICT resi da terzi (14.834) (14.113) (721) 5,1%
Infoprovider finanziari (16.837) (14.388) (2.449) 17,0%
E) Consulenze e servizi professionali (5.240) (5.164) (76) 1,5%
Consulenze e servizi professionali (4.266) (3.888) (378) 9,7%
Spese e cause legali (445) (692) 247 -35,7%
Spese Società di revisione (529) (584) 55 -9,4%
F) Spese relative ai beni mobili ed immobili (6.393) (4.722) (1.671) 35,4%
Manutenzione mobili, macchine, impianti (304) (404) 100 -24,8%
Manutenzione e pulizia locali (1.372) (1.247) (125) 10,0%
Fitti passivi per locazione immobili (840) (937) 97 -10,4%
Utenze e spese condominiali (3.877) (2.134) (1.743) 81,7%
G) Altre spese di funzionamento (31.386) (29.127) (2.259) 7,8%
Spese postali e trasporto documenti (3.312) (3.460) 148 -4,3%
Servizi amministrativi, logistici e call center (17.043) (17.179) 136 -0,8%
Assicurazioni (4.404) (3.992) (412) 10,3%
Diritti, quote e contributi ad associazioni (4.277) (2.323) (1.954) 84,1%
Altre spese amministrative (2.350) (2.173) (177) 8,1%
H) Rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi (1.835) (2.194) 359 -16,4%
I) Recupero spese 136.830 139.471 (2.641) -1,9%
Recupero spese accessorie 912 43 869 n.a.
Recuperi di imposte 135.918 139.428 (3.510) -2,5%
Totale altre spese amministrative e recuperi di spesa (136.656) (123.075) (13.581) 11,0%

Le Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa si attestano a 136,7 milioni di euro, con un incremento di 13,6 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente. In particolare, si segnalano:

  • "Spese di pubblicità Marketing e comunicazione" in aumento di 5,6 milioni di euro;
  • "Spese relative all'ICT" in aumento di 3,4 milioni di euro, riconducibili principalmente all'incremento della voce "Spese software affitto e manutenzione" per 0,9 milioni di euro, "Consulenza e servizi ICT resi da terzi" per 0,7 milioni di euro e "Infoprovider finanziari" per 2,4 milioni di euro;
  • "Spese relative ai beni mobili ed immobili" in aumento di 1,7 milioni di euro, riconducibili principalmente all'incremento della voce "Utenze e spese condominiali";

  • "Altre spese di funzionamento" in aumento di 2,3 milioni di euro, riconducibili principalmente all'incremento della voce "Diritti, quote e contributi ad associazioni", per 2 milioni di euro, che include anche i contributi pagati alle Autorità di vigilanza, e all'incremento della voce "Assicurazioni", per 0,4 milioni di euro;
  • "Imposte indirette e tasse" al netto dei "Recuperi di imposte" in aumento di 1,3 milioni di euro, a causa, principalmente, di maggiori imposte per Tobin Tax pagate da FinecoBank.

Le Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali evidenziano un incremento di 0,6 milioni di euro riconducibile, principalmente, a maggiori ammortamenti di diritti d'uso di immobili.

Risultato lordo dell'operatività corrente

(Importi in migliaia)
Esercizio Variazioni
2022 2021 Assoluta %
RISULTATO DI GESTIONE 666.791 544.917 121.874 22,4%
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e
impegni
(3.115) (1.655) (1.460) 88,2%
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 663.676 543.262 120.414 22,2%
Altri oneri e accantonamenti (57.762) (49.938) (7.824) 15,7%
Profitti netti da investimenti (1.552) 1.079 (2.631) n.a.
RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 604.362 494.403 109.959 22,2%

Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni nell'esercizio 2022 si attestano a -3,1 milioni di euro (-1,7 milioni di euro nell'esercizio 2021) e beneficiano di riprese di valore riconducibili alla variazione dello scenario macroeconomico per un importo di circa 1,5 milioni di euro (+2 milioni di euro nell'esercizio 2021), determinate sulla base delle evidenze risultanti dai modelli di impairment IFRS9.

Gli Altri oneri e accantonamenti si attestano a 57,8 milioni di euro in crescita di 7,8 milioni di euro rispetto all'esercizio 2021 (+15,7% a/a). L'incremento è imputabile, in particolare, ai maggiori oneri per i contributi versati al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi nell'ambito del Sistema di Garanzia dei Depositi (DGS) per un importo complessivamente pari a 40 milioni di euro rispetto ai 32,3 milioni di euro versati nell'esercizio precedente. La voce include, inoltre, il contributo ordinario annuo richiesto per l'anno 2022 di cui alla direttiva 2014/59/UE (Single Resolution Fund), per un importo pari a 7,6 milioni di euro (5,8 milioni di euro per l'esercizio 2021). Si ricorda che nel corso del 2021 Banca d'Italia aveva richiamato presso il sistema bancario una contribuzione addizionale al Fondo Nazionale di Risoluzione (FNR) di cui all'art. 1, comma 848, della Legge n. 208/2015, per un importo pari a 1,9 milioni di euro.

I Profitti netti da investimenti si attestano a -1,6 milioni di euro, evidenziando un decremento di 2,6 milioni di euro rispetto all'esercizio 2021, e includono rettifiche di valore riconducibili alla variazione dello scenario macroeconomico per un importo di 1,4 milioni di euro (nell'esercizio 2021 erano state rilevate riprese di valore per 3,1 milioni di euro), determinate sulla base delle evidenze risultanti dai modelli di impairment IFRS9. La voce include, inoltre, l'utile di 0,6 milioni di euro registrato a seguito della vendita dell'immobile ad uso di investimento detenuto dalla Capogruppo realizzata nell'anno 2022.

Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 604,4 milioni di euro, in aumento del 22,2% rispetto all'esercizio 2021. Il risultato è stato conseguito, principalmente, grazie alla crescita del Margine finanziario (+112,2 milioni di euro), delle Commissioni nette (+14,8 milioni di euro) e del Risultato negoziazione, coperture e fair value (+15,6 milioni di euro), parzialmente compensati dalla crescita dei Costi operativi (-21,9 milioni di euro) e degli Altri oneri e accantonamenti (-7,8 milioni di euro) a causa di maggiori oneri sistemici. Anche escludendo le poste non ricorrenti registrate nell'esercizio 2022 precedentemente citate21, il Risultato lordo dell'operatività corrente registrerebbe comunque una crescita del 22,2% rispetto all'esercizio 2021, anch'esso depurate delle poste non ricorrenti registrate22, attestandosi a 604,8 milioni di euro.

21 Cancellazione dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,5 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale). 22 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,7 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale).

Imposte sul reddito dell'esercizio

(Importi in migliaia)
Imposte sul reddito d'esercizio Esercizio Variazioni
2022 2021 Assoluta %
Oneri per imposte correnti IRES (132.319) (111.477) (20.842) 18,7%
Oneri per imposte correnti IRAP (31.307) (26.001) (5.306) 20,4%
Oneri per imposte correnti estere (15.040) (10.592) (4.448) 42,0%
Totale imposte correnti (178.666) (148.070) (30.596) 20,7%
Variazione delle imposte anticipate 3.635 13.121 (9.486) -72,3%
Variazione delle imposte differite (826) 23.928 (24.754) n.a.
Totale imposte differite 2.809 37.049 (34.240) -92,4%
Imposta sostitutiva - (2.671) 2.671 -100,0%
Imposte sul reddito d'esercizio (175.857) (113.692) (62.165) 54,7%

Le Imposte sul reddito dell'esercizio sono state calcolate sulla base delle disposizioni legislative introdotte con il D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, che ha recepito nell'ordinamento giuridico italiano i Principi contabili IAS/IFRS, del Decreto n. 48 del 1° aprile 2009 che ha introdotto disposizioni di attuazione e di coordinamento delle disposizioni fiscali per i soggetti c.d. "IAS Adopter" e successivi provvedimenti in materia. In particolare, a decorrere dal 2019 sono state recepite le disposizioni recate dal decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 5.8.2019, di coordinamento tra i principi contabili internazionali e il reddito d'impresa, e la successiva modifica apportata dalla legge 160/2019 relativa alla deducibilità delle rettifiche su crediti verso la clientela, da effettuarsi in periodi d'imposta futuri. Infine, è stato tenuto conto delle nuove disposizioni contenute nel Decreto legge 30 aprile 2019, n. 34 convertito con modificazioni dalla legge 28 giugno 2019, n. 58 (c.d. Decreto crescita).

Per la determinazione delle imposte correnti è stata applicata l'aliquota IRES del 27,5% (24% aliquota ordinaria e 3,5% aliquota addizionale per gli enti creditizi) e l'aliquota IRAP del 5,57% per l'Italia.

Per quanto riguarda Fineco AM le imposte correnti sono state determinate con l'aliquota del 12,5%, secondo il vigente regime fiscale applicabile.

Con riferimento al Patent Box ex L. 190/2014, così come modificata dall'art. 5 del D.L. n. 3/2015, dopo aver vantato il beneficio fiscale per il quinquennio 2015-2019 a seguito di accordo con l'Agenzia delle entrate nel 2020 per il marchio e alcuni software, tenuto conto dell'accoglimento dell'istanza di rinnovo per il quinquennio successivo 2020-2024 e nelle more della definizione del previsto accordo di ruling, nell'esercizio 2022 è stato rilevato per competenza il beneficio stimato previsto per quanto riguarda i software - stante l'esclusione del marchio per espressa previsione normativa.

Si ricorda che nell'esercizio 2021 FinecoBank ha esercitato l'opzione per il riallineamento degli avviamenti in base all'art. 110 del D.L. 104/2020, operazione che ha comportato l'annullamento di imposte differite per 24,5 milioni di euro e l'iscrizione di imposte anticipate per 10,2 milioni di euro, oltre al pagamento dell'imposta sostitutiva di 2,7 milioni di euro per il riallineamento dell'avviamento, con un effetto positivo nelle imposte dell'esercizio 2021 di 32 milioni di euro. A partire dall'esercizio 2021 è iniziato il piano di ammortamento degli avviamenti per una quota pari ad un cinquantesimo dell'importo riallineato.

Risultato d'esercizio e Risultato netto di pertinenza del Gruppo

Il Risultato d'esercizio, coincidente con il risultato netto di pertinenza del Gruppo essendo Fineco AM controllata al 100% da FinecoBank, si attesta a 428,5 milioni di euro, evidenziando un incremento del 12,6% rispetto all'esercizio precedente. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nell'esercizio 2022 precedentemente illustrate23, il Risultato d'esercizio sarebbe pari a 428,8 milioni di euro, in crescita del 22,8% rispetto al Risultato d'esercizio del 2021, anch'esso depurato delle poste non ricorrenti registrate24 .

23 Cancellazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,3 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale). 24 Beneficio fiscale derivante dall'operazione di riallineamento fiscale dell'avviamento effettuata da FinecoBank, come previsto dall'art. 110 del DL 104 del 2020, per un importo di 32 milioni di euro, e variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,5 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale).

La controllante: FinecoBank S.p.A. I risultati della controllante e della controllata

Di seguito si riportano i principali indici di bilancio, gli schemi di Stato patrimoniale e Conto economico riclassificati di FinecoBank S.p.A. a livello individuale esposti a confronto con quelli dell'esercizio 2021 e un'informativa sui risultati conseguiti.

Principali indici di bilancio

Dati struttura

Dati al
31/12/2022 31/12/2021
N° Dipendenti 1.279 1.261
N° Consulenti finanziari 2.918 2.790
N° Negozi finanziari operativi ¹ 426 424

(1) Numero negozi finanziari operativi: negozi finanziari gestiti dalla Banca e negozi finanziari gestiti dai consulenti finanziari (Fineco Center).

I principali dati patrimoniali

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
31/12/2022 31/12/2021 Assoluta %
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria ¹ 5.916.089 5.416.604 499.485 9,2%
Totale dell'attivo 36.208.289 33.819.561 2.388.728 7,1%
Raccolta diretta da clientela ² 30.569.876 29.495.292 1.074.584 3,6%
Raccolta indiretta da clientela ³ 75.987.994 78.420.121 (2.432.127) -3,1%
Totale raccolta (diretta e indiretta) da clientela 106.557.870 107.915.413 (1.357.543) -1,3%
Patrimonio 1.875.711 1.698.631 177.080 10,4%

(1) I crediti di finanziamento verso clientela ordinaria sono relativi ai soli finanziamenti erogati a clientela (affidamenti in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie); (2) La raccolta diretta da clientela comprende i conti correnti passivi.

(3) La raccolta indiretta da clientela si riferisce ai prodotti collocati on line o tramite le reti di vendita di FinecoBank.

La controllante: FinecoBank S.p.A.

Indicatori patrimoniali

Dati al
31/12/2022 31/12/2021
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Totale attivo 16,34% 16,02%
Finanziamenti a banche/Totale attivo 1,15% 1,09%
Altre attività finanziarie/Totale attivo 68,04% 72,63%
Raccolta Diretta/Totale passivo e patrimonio netto 84,43% 87,21%
Patrimonio netto (incluso utile)/Totale passivo e patrimonio netto 5,18% 5,02%
Crediti verso clientela ordinaria/Raccolta diretta da clientela 19,35% 18,36%
Qualità del credito Dati al
31/12/2022 31/12/2021
Crediti deteriorati/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria 0,06% 0,08%
Sofferenze/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria 0,02% 0,04%
Coverage ratio¹ - Sofferenze 92,65% 88,70%
Coverage ratio¹ - Inadempienze probabili 68,13% 66,10%
Coverage ratio¹ - Esposizioni scadute deteriorate 57,92% 50,05%
Coverage ratio¹ - Totale crediti deteriorati 86,02% 82,15%

(1) Calcolato come rapporto tra l'ammontare del fondo svalutazione e l'esposizione lorda.

Fondi propri e coefficienti patrimoniali

Dati al
31/12/2022 31/12/2021
Capitale primario di classe 1 (migliaia di euro) 952.411 840.053
Totale Fondi propri (migliaia di euro) 1.452.411 1.340.053
Totale attività ponderate per il rischio (migliaia di euro) 4.689.014 4.576.088
Ratio - Capitale primario di classe 1 20,31% 18,36%
Ratio - Capitale di classe 1 30,97% 29,28%
Ratio - Totale fondi propri 30,97% 29,28%
Dati al
31/12/2022 31/12/2021
Capitale di classe 1 (Tier 1) (migliaia di euro) 1.452.411 1.340.053
Esposizione ai fini della leva finanziaria (migliaia di euro) 36.782.307 33.997.696
Indicatore di leva finanziaria 3,95% 3,94%

La controllante: FinecoBank S.p.A.

I requisiti prudenziali di vigilanza della Banca al 31 dicembre 2022 sono stati determinati in base alla disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013 e successive Direttive e Regolamenti che ne modificano il contenuto, tra i quali si citano in particolare la Direttiva (UE) 878/2019 (c.d. CRD V), il Regolamento (UE) 876/2019 (c.d. CRR II) e il Regolamento (UE) 873/2020 del Parlamento Europeo e del Consiglio (c.d. CRR Quick-fix), che traspongono nell'Unione europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), raccolte ed attuate dalla Banca d'Italia tramite la Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 "Disposizioni di vigilanza per le banche" e successivi aggiornamenti.

Al 31 dicembre 2022, i Fondi Propri della Banca ammontano a 1.452,4 milioni di euro, comprensivi dell'utile dell'esercizio 2022, pari a 422,0 milioni di euro, al netto di dividendi da distribuire per complessivi 299,2 milioni di euro, che il Consiglio di Amministrazione proporrà all'approvazione dell'Assemblea degli Azionisti convocata per il 27 aprile 2023, ed oneri prevedibili pari a 1,5 milioni di euro, rappresentati dai ratei cedolari, al netto della relativa fiscalità, maturati sugli strumenti finanziari Additional Tier 1 emessi da FinecoBank, assumendo soddisfatte le condizioni previste dall'art. 26, paragrafo 2, del Regolamento UE 575/2013 (CRR).

L'incremento delle Attività ponderate per il rischio nel corso dell'anno 2022 è riconducibile principalmente al rischio di credito dovuto alla crescita del business, in particolare all'attività di lending alla clientela, e ai rischi operativi, per effetto dell'aggiornamento dell'Indicatore Rilevante con l'inclusione dei ricavi del 2022 e l'esclusione dei ricavi 2019.

Al 31 dicembre 2022 il coefficiente di Leva finanziaria si attesta al 3,95%, un livello ampiamente superiore rispetto al requisito regolamentare applicabile pari al 3%. Si ricorda che al 31 dicembre 2021 la Banca aveva applicato le disposizioni dell'articolo 429 bis del CRR che consentivano di escludere dall'esposizione complessiva della Leva finanziaria talune esposizioni verso le banche centrali alla luce della pandemia COVID-19. Tale trattamento temporaneo non è più applicabile a partire dal 1° aprile 2022.

La controllante: FinecoBank S.p.A.

Schemi di Bilancio Riclassificati

Stato patrimoniale

(Importi in migliaia)
Consistenze al Variazioni
ATTIVO 31/12/2022 31/12/2021 Assoluta %
Cassa e disponibilità liquide 1.438.427 1.442.791 (4.364) -0,3%
Attività finanziarie di negoziazione 16.926 20.240 (3.314) -16,4%
Finanziamenti a banche 416.733 369.863 46.870 12,7%
Finanziamenti a clientela 6.426.087 5.983.767 442.320 7,4%
Altre attività finanziarie 24.636.590 24.563.234 73.356 0,3%
Coperture 1.424.705 125.913 1.298.792 n.a.
Attività materiali 144.102 149.506 (5.404) -3,6%
Avviamenti 89.602 89.602 - n.a.
Altre attività immateriali 36.734 38.978 (2.244) -5,8%
Attività fiscali 46.467 42.955 3.512 8,2%
Crediti d'imposta acquistati 1.093.255 508.764 584.491 114,9%
Altre attività 438.661 483.948 (45.287) -9,4%
Totale dell'attivo 36.208.289 33.819.561 2.388.728 7,1%

(Importi in migliaia)

Consistenze al Variazioni
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 31/12/2022 31/12/2021 Assoluta %
Debiti verso banche 1.677.235 1.225.213 452.022 36,9%
Debiti verso clientela 31.679.857 29.835.930 1.843.927 6,2%
Titoli in circolazione 497.926 497.266 660 0,1%
Passività finanziarie di negoziazione 4.575 4.417 158 3,6%
Coperture (3.180) 65.263 (68.443) n.a.
Passività fiscali 41.865 34.647 7.218 20,8%
Altre passività 434.300 458.194 (23.894) -5,2%
Patrimonio 1.875.711 1.698.631 177.080 10,4%
- capitale e riserve 1.451.605 1.335.907 115.698 8,7%
- riserve da valutazione 2.121 (5.877) 7.998 n.a.
- risultato netto 421.985 368.601 53.384 14,5%
Totale del passivo e del patrimonio netto 36.208.289 33.819.561 2.388.728 7,1%

La controllante: FinecoBank S.p.A.

Stato patrimoniale - Evoluzione trimestrale

(Importi in migliaia)
Consistenze al
ATTIVO 31/12/2022 30/09/2022 30/06/2022 31/03/2022 31/12/2021
Cassa e disponibilità liquide 1.438.427 1.674.851 1.516.548 1.724.296 1.442.791
Attività finanziarie di negoziazione 16.926 22.285 20.020 20.123 20.240
Finanziamenti a banche 416.733 393.061 385.244 365.874 369.863
Finanziamenti a clientela 6.426.087 6.285.560 6.278.481 6.054.220 5.983.767
Altre attività finanziarie 24.636.590 25.070.867 25.296.891 25.371.271 24.563.234
Coperture 1.424.705 1.390.127 948.764 465.840 125.913
Attività materiali 144.102 141.071 144.685 147.636 149.506
Avviamenti 89.602 89.602 89.602 89.602 89.602
Altre attività immateriali 36.734 36.535 37.445 38.171 38.978
Attività fiscali 46.467 57.999 43.588 44.332 42.955
Crediti d'imposta acquistati 1.093.255 902.259 827.217 601.178 508.764
Altre attività 438.661 381.732 414.929 400.809 483.948
Totale dell'attivo 36.208.289 36.445.949 36.003.414 35.323.352 33.819.561
(Importi in migliaia)
Consistenze al
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 31/12/2022 30/09/2022 30/06/2022 31/03/2022 31/12/2021
Debiti verso banche 1.677.235 2.791.260 2.333.322 1.808.046 1.225.213
Debiti verso clientela 31.679.857 30.930.308 30.814.330 30.724.142 29.835.930
Titoli in circolazione 497.926 499.629 498.833 498.045 497.266
Passività finanziarie di negoziazione 4.575 8.976 7.104 9.666 4.417
Coperture (3.180) (3.584) 2.581 (754) 65.263
Passività fiscali 41.865 80.157 118.430 85.784 34.647
Altre passività 434.300 424.977 573.037 396.147 458.194
Patrimonio 1.875.711 1.714.226 1.655.777 1.802.276 1.698.631
- capitale e riserve 1.451.605 1.460.057 1.458.925 1.705.199 1.335.907
- riserve da valutazione 2.121 2.651 (174) (2.097) (5.877)
- risultato netto 421.985 251.518 197.026 99.174 368.601
Totale del passivo e del patrimonio netto 36.208.289 36.445.949 36.003.414 35.323.352 33.819.561

La Cassa e disponibilità liquide, pari a 1.438,4 milioni di euro ed in riduzione di 4,4 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021 (1.442,8 milioni di euro), è costituita, principalmente, dal deposito overnight acceso presso Banca d'Italia, per un importo totale di 1.197 milioni di euro, oltre alla liquidità depositata presso Banca d'Italia al netto della giacenza relativa alla riserva obbligatoria minima assegnata per il periodo di riferimento in corso, che trova rappresentazione nella voce Finanziamenti a banche, per un importo di 0,7 milioni di euro, e alla liquidità depositata sui correnti aperti presso istituzioni creditizie per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento, per il regolamento dell'operatività in titoli e per la gestione della liquidità dei clienti UK, per un importo di 240,7 milioni di euro.

I Finanziamenti a banche si attestano a 416,7 milioni di euro, evidenziando un aumento di 46,9 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021 per effetto, principalmente, dell'incremento dei margini di variazione versati a istituzioni creditizie per operazioni in contratti derivati e altre operazioni su strumenti finanziari.

La controllante: FinecoBank S.p.A.

I Finanziamenti a clientela si attestano a 6.426,1 milioni di euro, in aumento di 442,3 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, grazie alla crescita dell'attività di lending. Nel corso del 2022, infatti, stati erogati 276 milioni di euro di prestiti personali, 378 milioni di euro di mutui e sono stati accordati fidi di conto corrente per un importo di 1.128 milioni di euro, con un incremento delle esposizioni in conto corrente di 292 milioni di euro. L'ammontare dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore è pari a 3,5 milioni di euro (4,4 milioni di euro al 31 dicembre 2021) con un coverage ratio dell'86%.

Le Altre attività finanziarie si attestano a 24.636,6 milioni di euro, in aumento di 73,4 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, ed includono la valutazione negativa dei titoli a tasso fisso oggetto di copertura specifica del rischio tasso d'interesse, che registra una variazione di -1.314 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, per effetto della crescita della curva basata sul tasso Euribor utilizzata per la valutazione al fair value degli elementi coperti. Il valore di bilancio dei titoli emessi da UniCredit S.p.A. è pari a 1.681,3 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 3.856,4 milioni di euro presenti al 31 dicembre 2021 per effetto del rimborso dei titoli giunti a scadenza nel corso del 2022. Gli acquisti effettuati dalla Banca nel corso dell'esercizio 2022 hanno riguardato, principalmente, titoli emessi da Stati (principalmente Italia e Spagna).

Le Coperture rilevate nell'attivo di bilancio si attestano a 1.424,7 milioni di euro, in aumento di 1.298,8 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, ed includono la valutazione positiva di fair value dei derivati di copertura e l'adeguamento di valore delle attività oggetto di copertura generica, rappresentate da mutui a tasso fisso. Le Coperture rilevate nel passivo di bilancio si attestano a -3,2 milioni di euro, in riduzione di 68,4 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, ed includono la valutazione negativa di fair value dei derivati di copertura e l'adeguamento di valore delle passività oggetto di copertura generica, rappresentate da raccolta diretta da clientela. La variazione positiva rispetto al 31 dicembre 2021 è imputabile all'aumento di fair value dei contratti derivati di copertura dei titoli e dei mutui, che prevedono il pagamento del tasso fisso e l'incasso del tasso indicizzato, per effetto della crescita della curva basata sul tasso Euribor, parzialmente compensata dalla riduzione di fair value dei contratti derivati di copertura della raccolta diretta da clientela, che, al contrario, prevedono il pagamento del tasso indicizzato e l'incasso del tasso fisso. La valutazione delle poste coperte, di conseguenza, evolve nella direzione opposta, registrando una variazione negativa delle attività oggetto di copertura generica rappresentate da mutui e una variazione positiva delle passività oggetto di copertura generica. Si precisa che la variazione negativa registrata dai titoli oggetto di copertura specifica, trova rappresentazione nelle Altre attività finanziarie, come sopra descritto.

I Crediti d'imposta acquistati includono il valore di bilancio dei crediti d'imposta acquistati nell'ambito del Decreto Legge 34/2020, per un importo di bilancio di 1.093,3 milioni di euro, in crescita di 584,5 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021. Essi includono sia i crediti d'imposta acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti sia acquistati a seguito di cessione da parte di precedenti acquirenti.

I Debiti verso banche sono pari a 1.677,2 milioni di euro, evidenziando un aumento di 452 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, riconducibile principalmente all'incremento dei margini di variazione ricevuti per l'operatività in derivati (+1.528,5 milioni di euro), connessi alla variazione positiva di fair value registrata dai contratti derivati di copertura sopra descritta, parzialmente compensato dal rimborso anticipato delle due tranche del programma TLTRO III. In data 23 novembre 2022 FinecoBank ha provveduto a rimborsare anticipatamente entrambe le tranche dei finanziamenti ricevuti, rispettivamente, a dicembre 2020 e marzo 2021, per complessivi 1.045 milioni di euro.

I Debiti verso clientela si attestano a 31.679,9 milioni di euro, in aumento di 1.843,9 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, grazie alla crescita della raccolta diretta in conto corrente da clientela (+1.074,6 milioni di euro) e delle operazioni di pronti contro termine effettuate dalla tesoreria di Capogruppo sul mercato Repo MTS (+826 milioni di euro).

I Titoli in circolazione, pari a 497,9 milioni di euro, includono esclusivamente il Senior Preferred Bond emesso da FinecoBank nel mese di ottobre 2021.

Il Patrimonio si attesta a 1.875,7 milioni di euro, evidenziando un incremento di 177,1 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021, grazie, principalmente, all'utile dell'esercizio 2022, pari a 422 milioni di euro, parzialmente compensato del pagamento dei dividendi relativi all'esercizio 2021, per un importo di 237,9 milioni di euro e dal pagamento delle cedole degli strumenti AT1, per un importo di 19,8 milioni di euro. Il Patrimonio beneficia, inoltre, della variazione positiva delle riserve da valutazione, per un importo di 8 milioni di euro, e dell'incremento della riserva connessa ai piani Equity Settled per effetto della contabilizzazione, durante il periodo di maturazione degli strumenti, degli effetti economici e patrimoniali degli accordi di pagamento basati su azioni e regolati con azioni ordinarie FinecoBank, ai sensi del principio contabile internazionale IFRS 2, per un importo di 5,6 milioni di euro. Infine, nell'esercizio 2022 sono state acquistate azioni proprie a servizio dei sistemi di incentivazione a favore dei consulenti finanziari per complessivi 0,8 milioni di euro.

La controllante: FinecoBank S.p.A.

Conto economico

(Importi in migliaia)
Esercizio Variazioni
2022 2021 Assoluta %
Margine finanziario 392.415 280.356 112.059 40,0%
di cui Interessi netti 343.011 248.215 94.796 38,2%
di cui Profitti da gestione della Tesoreria 49.404 32.141 17.263 53,7%
Dividendi e altri proventi su partecipazioni 96.926 61.548 35.378 57,5%
Commissioni nette 326.611 352.640 (26.029) -7,4%
Risultato negoziazione, coperture e fair value 90.053 74.299 15.754 21,2%
Saldo altri proventi/oneri 1.223 (888) 2.111 n.a.
RICAVI 907.228 767.955 139.273 18,1%
Spese per il personale (107.056) (101.447) (5.609) 5,5%
Altre spese amministrative (265.403) (257.796) (7.607) 3,0%
Recuperi di spesa 136.830 139.471 (2.641) -1,9%
Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali (26.296) (25.960) (336) 1,3%
Costi operativi (261.925) (245.732) (16.193) 6,6%
RISULTATO DI GESTIONE 645.303 522.223 123.080 23,6%
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni (3.096) (1.655) (1.441) 87,1%
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 642.207 520.568 121.639 23,4%
Altri oneri e accantonamenti (57.762) (49.938) (7.824) 15,7%
Profitti netti da investimenti (1.552) 1.079 (2.631) n.a.
RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 582.893 471.709 111.184 23,6%
Imposte sul reddito dell'esercizio (160.908) (103.108) (57.800) 56,1%
RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 421.985 368.601 53.384 14,5%
RISULTATO D'ESERCIZIO 421.985 368.601 53.384 14,5%

La controllante: FinecoBank S.p.A.

Conto economico – Evoluzione trimestrale

(Importi in migliaia)
2022
1° Trimestre 2° Trimestre 3° Trimestre 4° Trimestre
107.548 69.070 84.258 131.539
59.434 67.738 84.300 131.539
48.114 1.332 (42) -
(45) 23.061 (20) 73.930
86.016 80.657 79.870 80.068
28.994 26.007 21.238 13.814
525 212 274 212
223.038 199.007 185.620 299.563
(25.844) (26.271) (26.400) (28.541)
(67.349) (62.919) (63.619) (71.516)
35.335 33.728 33.250 34.517
(6.524) (6.469) (6.449) (6.854)
(64.382) (61.931) (63.218) (72.394)
158.656 137.076 122.402 227.169
(795) (424) (285) (1.592)
157.861 136.652 122.117 225.577
(10.239) (2.259) (41.617) (3.647)
(553) (201) (325) (473)
147.069 134.192 80.175 221.457
(47.895) (36.340) (25.683) (50.990)
99.174 97.852 54.492 170.467
99.174 97.852 54.492 170.467

La controllante: FinecoBank S.p.A.

(Importi in migliaia)
2021
1° Trimestre 2° Trimestre 3° Trimestre 4° Trimestre
Margine finanziario 75.117 72.894 69.326 63.019
di cui Interessi netti 61.869 62.583 61.885 61.878
di cui Profitti da gestione della Tesoreria 13.248 10.311 7.441 1.141
Dividendi e altri proventi su partecipazioni - 13.704 - 47.844
Commissioni nette 88.986 84.483 85.651 93.520
Risultato negoziazione, coperture e fair value 23.889 16.674 15.617 18.119
Saldo altri proventi/oneri 550 148 (1.385) (201)
RICAVI 188.542 187.903 169.209 222.301
Spese per il personale (24.557) (25.046) (25.093) (26.751)
Altre spese amministrative (61.848) (64.092) (62.302) (69.554)
Recuperi di spesa 32.367 35.103 35.751 36.250
Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali (6.212) (6.321) (6.373) (7.054)
Costi operativi (60.250) (60.356) (58.017) (67.109)
RISULTATO DI GESTIONE 128.292 127.547 111.192 155.192
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni (477) (1.212) (359) 393
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 127.815 126.335 110.833 155.585
Altri oneri e accantonamenti (8.236) (5.787) (31.058) (4.857)
Profitti netti da investimenti (583) 1.822 280 (440)
RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 118.996 122.370 80.055 150.288
Imposte sul reddito del periodo (38.380) (3.415) (25.684) (35.629)
RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 80.616 118.955 54.371 114.659
RISULTATO DI PERIODO 80.616 118.955 54.371 114.659

I Ricavi si attestano a 907,2 milioni di euro, registrando un aumento del 18,1% rispetto ai 768 milioni di euro registrati nell'esercizio 2021, grazie, principalmente, al contributo del Margine finanziario, in crescita di 112,1 milioni di euro (+40% a/a), del Risultato negoziazione, coperture e fair value, in crescita di 15,7 milioni euro (+21,2% a/a), e dei Dividendi e altri proventi su partecipazioni, in crescita di 35,4 milioni di euro (+57,5% a/a), che hanno compensato la riduzione di 26 milioni di euro delle Commissioni nette (-7,4% a/a).

Il Margine finanziario si attesta a 392,4 milioni di euro, in crescita del 40% rispetto all'esercizio precedente, grazie al contributo degli Interessi netti, che si attestano a 343 milioni di euro e registrano un incremento di 94,8 milioni di euro rispetto all'esercizio 2021 (+38,2% a/a), supportato, principalmente, dall'incremento dei tassi d'interesse di mercato. Alla crescita del Margine finanziario hanno contribuito anche i Profitti da gestione della Tesoreria, che si attestano a 49,4 milioni di euro, in crescita di 17,3 milioni rispetto all'esercizio 2021 (+53,7% a/a).

I Dividendi e altri proventi su partecipazioni includono i dividendi percepiti da Fineco AM, pari complessivamente a 97,2 milioni di euro (61,6 milioni di euro nell'esercizio 2021), al netto dell'effetto negativo rilevato in seguito alla valutazione al patrimonio netto di Vorvel SIM S.p.A. pari a -0,3 milioni di euro.

Le Commissioni nette evidenziano un decremento di 26 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, riconducibile, principalmente, alla riduzione delle commissioni Brokerage (-25,7 milioni di euro), influenzate da bassi volumi e bassa volatilità di mercato nonché da un diverso mix di ordini. Si evidenzia, inoltre, una crescita delle commissioni generate dal Banking (+7,5 milioni di euro), grazie al contributo positivo delle commissioni nette generate dai sistemi di pagamento, compensate da una riduzione delle commissioni Investing (-7,8 milioni di euro).

ll Risultato negoziazione, coperture e fair value evidenzia un aumento di 15,8 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente ed è determinato principalmente dagli utili realizzati dal Brokerage, che include l'attività di internalizzazione di titoli e contratti derivati regolamentati e over the counter, strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei titoli e dei contratti derivati internalizzati e dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta. La voce include anche la componente di inefficacia delle operazioni di copertura, per un importo di 12,2 milioni di euro (2,5 milioni di euro nell'esercizio 2021), determinata dall'applicazione di curve diverse per la valutazione al fair value dei contratti derivati di copertura e degli elementi

La controllante: FinecoBank S.p.A.

coperti nell'ambito delle operazioni di copertura di tipo fair value hedge. Il risultato comprende, inoltre, le componenti reddituali generate dagli strumenti finanziari contabilizzati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value", tra i quali le preferred shares di Visa INC Class "C" e "A", la cui valutazione al fair value ha determinato nell'esercizio 2022 un risultato positivo di 0,1 milioni di euro (+0,4 milioni di euro nell'esercizio 2021) e l'esposizione in titoli di capitale rilevata a fronte delle contribuzioni versate allo Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, la cui cancellazione ha determinato un risultato negativo di 0,5 milioni di euro.

Il Saldo altri proventi/oneri è positivo per 1,2 milioni di euro ed evidenzia un aumento di 2,1 milioni di euro di rispetto all'esercizio precedente. Si ricorda che nell'esercizio 2021 la voce includeva indennizzi e rimborsi riconosciuti alla clientela per costi erroneamente addebitati in tema di trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e correttezza delle relazioni con la clientela per circa 1,5 milioni di euro.

I Costi operativi evidenziano un incremento di 16,2 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente (+5,6 milioni di euro relativi a "Spese per il personale", +10,2 milioni di euro relativi alle "Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa" e +0,3 milioni di euro relativi alle "Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali"). La crescita del 6,6% è determinata anche da spese strettamente collegate alla crescita del business (attività, masse, clientela e struttura), certificato dal cost/income ratio che si attesta al 28,9% (32% al 31 dicembre 2021) a conferma della forte leva operativa della Banca e alla diffusa cultura aziendale in tema di governo dei costi.

Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni del 2022 si attestano a -3,1 milioni di euro (-1,7 milioni di euro nell'esercizio 2021) e beneficiano di riprese di valore riconducibili alla variazione dello scenario macroeconomico per un importo di 1,5 milioni di euro (+2 milioni di euro nell'esercizio 2021), determinate sulla base delle evidenze risultanti dai modelli di impairment IFRS9.

Gli Altri oneri e accantonamenti si attestano a 57,8 milioni di euro in crescita del 15,7% rispetto all'esercizio 2021. Si evidenziano, in particolare, i maggiori oneri per i contributi versati al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi nell'ambito del Sistema di Garanzia dei Depositi (DGS) per un importo complessivamente pari a 40 milioni di euro rispetto ai 32,3 milioni di euro versati nell'esercizio precedente. La voce include, inoltre, il contributo ordinario annuo richiesto per l'anno 2022 di cui alla direttiva 2014/59/UE (Single Resolution Fund), per un importo pari a 7,6 milioni di euro (5,8 milioni di euro per l'esercizio 2021). Si ricorda che nel corso del 2021 Banca d'Italia aveva richiamato presso il sistema bancario una contribuzione addizionale al Fondo Nazionale di Risoluzione (FNR) di cui all'art. 1, comma 848, della Legge n. 208/2015, per un importo pari a 1,9 milioni di euro.

I Profitti netti da investimenti si attestano a -1,6 milioni di euro, evidenziando un decremento di 2,6 milioni di euro rispetto all'esercizio 2021, e includono rettifiche di valore riconducibili alla variazione dello scenario macroeconomico per un importo di 1,4 milioni di euro (nell'esercizio 2021 erano state rilevate riprese di valore per 3,1 milioni di euro), determinate sulla base delle evidenze risultanti dai modelli di impairment IFRS9. La voce include, inoltre, l'utile di 0,6 milioni di euro registrato a seguito della vendita dell'immobile ad uso di investimento detenuto dalla Capogruppo realizzata nell'anno 2022.

Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 582,9 milioni di euro, in aumento del 23,6% rispetto all'esercizio precedente, grazie, in particolare, alla crescita del Margine finanziario, dei Dividendi e altri proventi su partecipazioni e del Risultato negoziazione, coperture e fair value, parzialmente compensato dalla riduzione delle Commissioni nette, dalla crescita dei Costi operativi e dai maggiori oneri sistemici rilevati negli Altri oneri e accantonamenti. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nell'esercizio 2022 precedentemente citate25, il Risultato lordo dell'operatività corrente registrerebbe una crescita del 23,5% rispetto all'esercizio 2021, anch'esso depurato dalle poste non ricorrenti registrate26, attestandosi a 583,3 milioni di euro.

Con riferimento alle Imposte sul reddito dell'esercizio, si ricorda che l'esercizio 2021 includeva il beneficio fiscale, pari complessivamente a 32 milioni di euro, derivante dall'operazione di riallineamento degli avviamenti in base all'art. 110 del D.L. 104/2020.

Il Risultato dell'esercizio si attesta a 422 milioni di euro, evidenziando un incremento del 14,5% rispetto ai 368,6 milioni di euro registrati nell'esercizio precedente. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nell'esercizio 2022 precedentemente illustrate27, il Risultato d'esercizio sarebbe pari 422,3 milioni di euro, in crescita del 25,2% rispetto al risultato d'esercizio del 2021 anch'esso depurato dalle poste non ricorrenti registrate28 .

25 Cancellazione dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,5 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale). 26 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,7 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale). 27 Cancellazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,3 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale). 28 Beneficio fiscale derivante dall'operazione di riallineamento fiscale dell'avviamento effettuata da FinecoBank, come previsto dall'art. 110 del DL 104 del 2020, per un importo di 32 milioni di euro, e variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,5 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale).

La controllata: Fineco Asset Management DAC

Fineco AM, interamente controllata da FinecoBank, è una società di gestione di OICVM, costituita il 26 ottobre 2017 nella Repubblica d'Irlanda con l'obiettivo di offrire ai clienti una gamma di O.I.C.R. con una strategia concentrata sulla definizione di asset allocation strategica e selezione dei migliori gestori internazionali, e, quindi, diversificare e migliorare l'offerta di prodotti di risparmio gestito e accrescere ulteriormente la competitività del Gruppo nell'ambito del proprio modello di business integrato verticalmente.

Gli assets gestiti da Fineco AM al 31 dicembre 2022 sono pari a 25,9 miliardi di euro (24,8 miliardi di euro al 31 dicembre 2021), in particolare:

  • 4,3 miliardi di euro riferiti a Core Series (5,2 miliardi di euro al 31 dicembre 2021);
  • 15,5 miliardi di euro riferiti a FAM Series (13,8 miliardi di euro al 31 dicembre 2021);
  • 6,1 miliardi di euro riferiti a FAM Evolution (5,8 miliardi di euro al 31 dicembre 2021).

Si precisa, inoltre, che 15,8 miliardi di euro sono relativi a classi retail e 10,1 miliardi di euro sono relativi a classi istituzionali.

Al 31 dicembre 2022 Fineco AM presenta un totale attivo di stato patrimoniale pari a 76,8 milioni di euro, costituito principalmente dai Finanziamenti a banche, rappresentati da un deposito vincolato per un importo di 10 milioni di euro, dalla Cassa e disponibilità liquide depositate presso istituzioni creditizie per un importo di 31,3 milioni di euro, e dai Finanziamenti a clientela, rappresentati esclusivamente da crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi, per un importo pari a 32,4 milioni di euro.

Fineco AM detiene, inoltre, quote di propri O.I.C.R. per un importo di 0,2 milioni di euro e un titolo di debito per un importo di 0,2 milioni di euro, contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value", e Altre attività per un importo di 0,4 milioni di euro relativi a risconti attivi e partite definitive non imputabili ad altre voci.

I Debiti verso banche e i Debiti verso clientela, pari complessivamente a 28,6 milioni di euro, sono rappresentati principalmente da debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari, relativi alle commissioni di collocamento e gestione di quote di O.I.C.R. da retrocedere ai collocatori, fra i quali la stessa FinecoBank per 12,8 milioni di euro, e agli investment advisors. Si segnala, infine, che i Debiti verso clientela includono anche i "Debiti per leasing", pari a 1,8 milioni di euro, che rappresentano il debito finanziario corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti previsti nei contratti di locazione stipulati con soggetti diversi da istituzioni creditizie non pagati alla data di bilancio, come previsto dall'IFRS 16.

Le Altre passività, pari a 9,8 milioni di euro, si riferiscono principalmente a debiti verso personale dipendente e debiti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari.

Il Patrimonio si attesta a 37,7 milioni di euro ed è costituito dal capitale sociale per 3 milioni di euro, da utili trattenuti per 5 milioni di euro, dal risultato netto dell'esercizio per 103,7 milioni di euro, al netto dei dividendi pagati alla Capogruppo FinecoBank nel corso dell'ultimo trimestre 2022 per 74 milioni di euro.

Nel corso del 2022 Fineco AM ha generato Commissioni nette per 139 milioni di euro (311,6 milioni di euro di commissioni attive, 177,2 milioni di euro di commissioni passive e 4,6 milioni di euro di altri oneri/proventi di gestione connessi con l'attività di asset manager relativi all'applicazione del modello "Fixed Operating Expenses") e il Risultato netto dell'esercizio si attesta a 103,7 milioni di euro.

Le operazioni con parti correlate

Le operazioni con parti correlate Il Consiglio di Amministrazione, al fine di assicurare il costante rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari attualmente vigenti in materia di informativa societaria riguardanti le operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse, ha approvato, in occasione della riunione del 16 dicembre 2021 (con efficacia dal 15 gennaio 2022), con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Collegio Sindacale, la nuova versione della "Global Policy Procedure per la gestione delle operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse del Gruppo FinecoBank" (la "Global Policy").

Tale Global Policy contiene le disposizioni da osservare nella gestione:

  • delle operazioni con parti correlate, ai sensi del Regolamento CONSOB adottato con delibera del 12 marzo 2010 n. 17221 come successivamente modificato;
  • delle operazioni con soggetti collegati, ai sensi della disciplina sulle "Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati", dettata dal Titolo V, Capitolo 5 della Circolare Banca d'Italia del 27 dicembre 2006 n. 263 ("Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche" e successivi aggiornamenti);
  • delle obbligazioni degli esponenti bancari, ai sensi dell'art. 136 del Decreto Legislativo del 1° settembre 1993, n. 385 recante il "Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia";
  • delle operazioni con ulteriori soggetti rilevanti in potenziale conflitto di interesse definiti in via di autoregolamentazione dalla Banca, tenuto conto delle disposizioni di legge e regolamentari applicabili in materia;
  • dei prestiti concessi agli esponenti (i.e. i membri degli organi di amministrazione, direzione e controllo) e alle loro parti correlate, ai sensi dell'art. 88 della CRD.

Premesso quanto sopra, nel corso dell'esercizio 2022 sono state poste in essere dal Gruppo operazioni con parti correlate in genere, italiane ed estere, di minore rilevanza rientranti nell'ordinario esercizio dell'attività operativa della Banca e della connessa attività finanziaria, perfezionate a condizioni standard, ovvero a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni concluse con soggetti terzi indipendenti; non sono state poste in essere altre operazioni con parti correlate tali da influire in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Banca e del Gruppo FinecoBank, né operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate. Per maggiori dettagli in merito alle operazioni con parti correlate si rimanda alla Parte H – Operazioni con parti correlate riportata nella nota integrativa consolidata.

Rapporti verso imprese del Gruppo

FinecoBank è Capogruppo del Gruppo Bancario FinecoBank.

Di seguito si riportano in forma sintetica le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 31 dicembre 2022 nonché i costi (-) e ricavi (+) rilevati nell'esercizio 2022 verso Fineco AM, unica società (interamente) controllata ed oggetto di consolidamento con il metodo integrale.

(Importi in migliaia)
Attività Passività Garanzie e impegni Ricavi (+) Costi (-)
Fineco Asset Management DAC 13.202 - - 242.490 -

Si segnala che le attività riportate nella tabella sono riferibili principalmente ai crediti di funzionamento connessi con il collocamento di prodotti finanziari da incassare dalla società controllata Fineco AM ed iscritti nella voce "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". Al tempo stesso, la colonna ricavi include le commissioni attive di collocamento e gestione retrocesse dalla controllata e contabilizzate nell'esercizio 2022 dalla Banca, oltre ai dividendi riconosciuti da Fineco AM per complessivi 97,2 milioni di euro.

Come precedentemente descritto, si ricorda che in data 22 novembre 2022 è stata costituita la società Fineco International Ltd, con sede in Gran Bretagna. Al 31 dicembre 2022 la società, controllata al 100% da FinecoBank S.p.A., non è operativa, in attesa di completare l'iter presso l'Autorità di vigilanza inglese (Financial Conduct Authority) al fine di ottenere l'autorizzazione alla prestazione dei servizi di investimento/finanziari. Al 31 dicembre 2022 la suddetta società è stata esclusa dall'area di consolidamento in quanto non supera le soglie di materialità definita nella policy del Gruppo.

Le operazioni con parti correlate

Rapporti verso imprese sottoposte a influenza notevole

Di seguito si riportano in forma sintetica le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 31 dicembre 2022 nonché i costi (-) e ricavi (+) rilevati nell'esercizio 2022 verso Vorvel SIM S.p.A., unica partecipazione sottoposta ad influenza ed oggetto di consolidamento con il metodo del patrimonio netto.

(Importi in migliaia)
Attività Passività Garanzie e impegni Ricavi (+) Costi (-)
Vorvel SIM S.p.A. (ex Hi-MTF SIM S.p.A.) - 129 - - (411)

I rapporti economici e patrimoniali sopra rappresentati sono originati principalmente dall'accordo stipulato dalla Banca con Vorvel SIM S.p.A. per la negoziazione, sul segmento Hi-Cert, dei Certificati emessi da Fineco.

Si ricorda che l'Assemblea degli azionisti di Vorvel SIM S.p.A. del 10 maggio 2022 ha approvato l'aumento di capitale per un importo complessivo di 3,5 milioni di euro, corrispondente ad un apporto di 0,7 milioni di euro per ciascun socio. FinecoBank ha sottoscritto l'aumento di capitale di propria competenza nel corso del mese di maggio 2022, mantenendo invariata al 20% la propria quota di partecipazione.

Si precisa che Vorvel SIM S.p.A. ha adottato l'attuale denominazione sociale con decorrenza dal 12 dicembre 2022, in luogo della precedente denominazione Hi-MTF SIM S.p.A..

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Altre informazioni

Altre informazioni

Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

Ai sensi dell'art. 123-bis, comma 3 del Decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58, la Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari è disponibile nella sezione "Governance" del sito internet di FinecoBank (https://about.finecobank.com).

Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti

Ai sensi dell'art. 123-ter del Decreto legislativo 24 febbraio 1998 n.58 e dell'art. 84-quater, comma 1, del Regolamento emittenti, la "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti ", è disponibile sul sito internet di FinecoBank (https://about.finecobank.com).

Le attività di ricerca e sviluppo

Al fine di sostenere soluzioni tecnologiche in linea con la mission aziendale, le attività di ricerca e sviluppo sono indirizzate allo sviluppo di software che consentono di assicurare un'attività di consulenza finanziaria e accessibilità a strumenti finanziari sempre più innovativa unitamente ad un'attività di negoziazione in conto proprio esclusiva.

Più nel dettaglio, i principali software sviluppati negli anni sono i seguenti:

  • Advice, programma per elaboratore attraverso il quale la Banca abilita i propri consulenti finanziari ad offrire un servizio di consulenza professionale alla clientela interessata ad un piano finanziario personalizzato;
  • Internalizzatore, programma per elaboratore attraverso il quale la Banca esegue in conto proprio ordini della clientela relativi al trading su mercati finanziari come controparte alternativa al mercato;
  • Powerdesk e webtrading, software che permettono di offrire alla clientela, rispettivamente, strumenti sofisticati ed efficienti per svolgere trading online sui principali mercati finanziari internazionali e soluzioni semplici a completamento dei servizi di direct banking.

Le attività si sono distinte sia con riferimento allo sviluppo di nuove applicazioni sia al rafforzamento/mantenimento delle funzionalità esistenti al fine di rispondere in modo sempre più efficiente alle esigenze della clientela.

Informazione sui termini relativi alla convocazione dell'Assemblea ordinaria dei Soci

Ai sensi dell'art. 2364, comma 2, del Codice Civile e dell'art. 6, comma 4, dello Statuto della Società, il Bilancio d'esercizio sarà sottoposto ad approvazione da parte dell'Assemblea ordinaria dei Soci entro 120 giorni dalla chiusura dell'esercizio.

Dichiarazione Consolidata di Carattere Non Finanziario ai sensi dell'art. 3 e dell'art. 4, del D. Lgs. N. 254 del 30 dicembre 2016

La Dichiarazione Consolidata di Carattere Non Finanziario (o Dichiarazione non Finanziaria) del Gruppo FinecoBank, predisposta ai sensi del D.lgs. 254/2016, costituisce una relazione distinta rispetto al Bilancio consolidato, così come previsto dall'opzione dell'art. 5, comma 3, lettera b) del D.lgs. 254/2016, ed è pubblicata sul sito internet di FinecoBank (https://about.finecobank.com).

Informativa Stato per Stato

L'Informativa Stato per Stato ai sensi dell'Art. 89 della Direttiva 2013/36/ UE del Parlamento europeo e del Consiglio (CRD IV), modificata dalla Direttiva (UE) 2019/878 (c.d. CRD V), è pubblicata sul sito internet di FinecoBank (https://about.finecobank.com).

Informativa in merito alla deroga all'obbligo di pubblicazione del documento informativo nei casi previsti dagli articoli 70, comma 6, e 71, comma 1, del Regolamento Emittenti

Ai sensi dell'articolo 70, comma 8, e dell'articolo 71, comma 1-bis, del Regolamento Emittenti, FinecoBank S.p.A. si è avvalsa della facoltà di derogare all'obbligo pubblicazione del documento informativo nei casi previsti dagli articoli 70, comma 6, e 71, comma 1, del Regolamento Emittenti.

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio ed evoluzione prevedibile della gestione

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio

Piani di incentivazione

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio ed evoluzione prevedibile della gestione

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 23 gennaio 2023, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 16 gennaio 2022, ha approvato i seguenti sistemi di incentivazione che saranno sottoposti all'Assemblea degli Azionisti convocata per il giorno 27 aprile 2023:

  • Sistema Incentivante 2023 per i Dipendenti appartenenti al Personale più rilevante;
  • Sistema Incentivante 2023 per i Consulenti Finanziari identificati come "Personale più rilevante".

Inoltre, il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 7 febbraio 2023, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 6 febbraio 2023, ha approvato l'esecuzione dei seguenti sistemi di incentivazione/fidelizzazione:

  • Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2018-2020 per i dipendenti. In particolare, è stata approvata l'assegnazione di n. 342.170 azioni ordinarie gratuite ai beneficiari della prima, della seconda e della terza tranche azionaria del Piano, attribuita nel 2018, e conseguentemente un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 112.916,10 euro con efficacia dal 31 marzo 2023;
  • Sistemi Incentivanti 2017, 2018, 2019, 2020, 2021 e 2022 per i dipendenti. In particolare, è stata approvata:
    • o l'assegnazione di n. 169.605 azioni ordinarie gratuite ai beneficiari della quarta tranche azionaria del Sistema Incentivante 2017, della terza tranche azionaria del Sistema Incentivante 2018, della quarta tranche azionaria della severance concordata nel 2018 per un dirigente con responsabilità strategiche, della seconda e della terza tranche azionaria del Sistema Incentivante 2019, della seconda tranche azionaria del Sistema Incentivante 2020 e della prima tranche azionaria del Sistema Incentivante 2021, e conseguentemente un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 55.969,65 euro con efficacia dal 31 marzo 2023;
    • o l'assegnazione della prima tranche in denaro riferibile al Sistema Incentivante 2022, della seconda tranche in denaro riferibile al Sistema Incentivante 2020, della terza tranche in denaro riferibile al Sistema Incentivante 2019 e della terza tranche in denaro riferibile al Sistema Incentivante 2017, e della terza tranche in denaro della severance concordata nel 2018 per un dirigente con responsabilità strategiche;
  • Sistemi Incentivanti 2018, 2019, 2020, 2021 e 2022 per i Consulenti Finanziari identificati come "Personale più rilevante". In particolare, è stata approvata:
    • o l'assegnazione di n. 3.435 azioni della terza tranche azionaria del Sistema Incentivante 2018;
    • o l'assegnazione di n. 8.227 azioni della terza tranche azionaria del Sistema Incentivante 2019;
    • o l'assegnazione della seconda tranche in denaro riferibile al Sistema Incentivante 2019;
    • o l'assegnazione di n. 12.781 azioni della seconda tranche azionaria riferibile al Sistema Incentivante 2020;
    • o l'assegnazione della terza tranche in denaro riferibile al Sistema Incentivante 2020;
    • o l'assegnazione di n. 45.380 azioni della prima tranche azionaria riferibile al Sistema Incentivante 2021;
    • o l'assegnazione della seconda tranche in denaro riferibile al Sistema Incentivante 2021;
    • o l'assegnazione della prima tranche in denaro riferibile al Sistema Incentivante 2022;
  • Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2018-2020 per i Consulenti Finanziari identificati come "Personale più rilevante". In particolare, è stata approvata l'assegnazione di n. 6.197 azioni della prima tranche azionaria.

Emissione di un titolo Senior Preferred

Il 16 febbraio 2023 FinecoBank ha portato a termine con successo il collocamento della sua seconda emissione sul mercato di strumenti obbligazionari Senior Preferred, destinati agli investitori qualificati, per un importo di 300 milioni di euro. L'emissione ha una cedola annuale a tasso fisso per i primi 5 anni pari al 4,625% (con spread pari a 5 anni Mid Swap rate + 150 basis points, rispetto a una guidance iniziale di 5 anni Mid swap rate + 175 basis points), a tasso variabile tra il quinto e sesto anno, scadenza 6 anni con possibilità di call per l'emittente il quinto anno, è destinata alla negoziazione sul mercato regolamentato gestito da Euronext Dublin ed ha rating pari a BBB (S&P Global Ratings).

L'emissione dello strumento Senior Preferred rientra all'interno del programma EMTN (Euro Medium Term Notes), approvato dal Consiglio di amministrazione di FinecoBank in data 15 dicembre 2022 e finalizzato in data 13 febbraio 2023.

L'emissione ha registrato un volume di ordini pari a euro 1,2 miliardi, a conferma dell'apprezzamento manifestato nei confronti di FinecoBank dal mercato anche nel segmento fixed-income. Il collocamento consente alla Capogruppo di avere un buffer aggiuntivo rispetto al requisito MREL LRE fully loaded (requisito MREL calcolato sulla leverage exposure).

Al collocamento hanno aderito solo investitori istituzionali, prevalentemente asset manager (71% del totale) e banche/private banks (19%), con sede, principalmente, in Italia (36%), Regno Unito (26%), Francia (16%), Germania e Austria (16%).

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio ed evoluzione prevedibile della gestione

Evoluzione prevedibile della gestione

Lo scenario prospettico, pur in un contesto di pressione sui margini, consolidamento delle aspettative inflazionistiche e generale incertezza derivante dal conflitto militare tra Russia e Ucraina, dalla crescita dell'inflazione e dagli effetti della pandemia da Coronavirus, vede il Gruppo sfruttare due trend strutturali che stanno trasformando la società italiana: la digitalizzazione e la richiesta di consulenza. Si sta, infatti, assistendo ad una accelerazione verso soluzioni che porteranno ad un mondo più moderno e digitalizzato: la gestione dei servizi bancari da parte della clientela sarà sempre più orientata all'utilizzo di piattaforme digitali, favorendo il modello di business del Gruppo, che da sempre è orientato in questa direzione.

Si conferma l'efficacia di un modello di business diversificato e sostenibile, in grado di produrre stabilmente risultati solidi in tutte le fasi di mercato. Il nuovo contesto, caratterizzato da grandi cambiamenti, rappresenta per Fineco uno stimolo per crescere in tutte le aree di business: dal banking, che beneficia di un incremento del margine di interesse, all'investing, con il contributo di Fineco AM, fino al brokerage, la cui attività continuerà ad attestarsi oltre i livelli precedenti la pandemia. Inoltre, la capacità di integrare tutti i servizi in un'unica piattaforma tecnologicamente avanzata rende possibile uno sviluppo sano ed equilibrato del Gruppo, confermando un incremento sia degli investimenti sulla crescita, sia dei dividendi futuri, a fronte di un costante impegno nella sostenibilità.

Il Gruppo continuerà a perseguire la propria strategia basata principalmente sulla crescita organica, grazie all'efficienza dei processi e alla qualità dei servizi. L'obiettivo è quello di rafforzare ulteriormente il proprio posizionamento competitivo nel settore dei servizi integrati di banking, brokerage ed investing attraverso l'elevata qualità e la completezza dei servizi finanziari offerti, riassunti nel concetto di "one stop solution", grazie anche all'attività di gestione del risparmio svolta da Fineco AM che consentirà alla Banca di essere ancora più vicina alle esigenze della propria clientela, più efficiente nella selezione dei prodotti e più profittevole grazie al modello di business integrato verticalmente.

FinecoBank detiene una quota di mercato sui Total Financial Assets ("TFA")29 pari al 2,07% a settembre 2022 (ultimo dato disponibile), con interessanti potenziali margini di crescita.

Come precedentemente descritto, in data 22 novembre 2022 è stata costituita la società Fineco International Ltd, con sede in Gran Bretagna. Al 31 dicembre 2022 la società, controllata al 100% da FinecoBank S.p.A., non è operativa. Nel corso del 2023 si prevede di completare l'iter presso l'Autorità di vigilanza inglese (Financial Conduct Authority) relativo alla richiesta di autorizzazione alla prestazione dei servizi di investimento/finanziari.

Considerati i rischi tipici del settore di appartenenza, si prevede un positivo andamento della gestione nel 2023, favorito anche dalle aspettative di rialzo dei tassi d'interesse, salvo il verificarsi di ulteriori eventi di natura eccezionale o dipendenti da variabili sostanzialmente non controllabili dagli Amministratori e dalla Direzione.

29 Fonte Banca d'Italia, flussi di ritorno Bastra.

Proposta di approvazione del bilancio e destinazione dell'utile

d'esercizio

102 Bilanci e Relazioni 2022 · FinecoBank

Relazione sulla gestione consolidata

Proposta di approvazione del bilancio e destinazione dell'utile d'esercizio

Proposta di approvazione del bilancio e destinazione dell'utile d'esercizio Sottoponiamo alla Vostra approvazione il Bilancio dell'esercizio 2022 della Capogruppo FinecoBank S.p.A. e la proposta di destinazione dell'utile dell'esercizio 2022, che ammonta a 421.984.575,17 euro.

Si ricorda che, ai sensi dell'art. 6, 1° comma, lett. a) del D.Lgs. n. 38/2005, una quota degli utili dell'esercizio corrispondente alle plusvalenze iscritte nel conto economico, al netto del relativo onere fiscale e diverse da quelle riferibili agli strumenti finanziari di negoziazione e all'operatività in cambi e di copertura, che discendono dall'applicazione del criterio del valore equo (fair value) o del patrimonio netto, deve essere iscritta in una riserva indisponibile. Tale riserva verrà pertanto incrementata per l'importo di 720.806,60 euro, corrispondente alla variazione delle plusvalenze non realizzate rilevata nell'esercizio 2022.

In conclusione, l'Assemblea è invitata ad approvare:

  • il Bilancio dell'esercizio 2022 di FinecoBank S.p.A., in ogni sua parte e risultanza;
  • la destinazione dell'utile d'esercizio 2022 pari a euro 421.984.575,17 come segue:
    • o alle 610.631.635 azioni ordinarie del valore nominale di 0,33 euro, costituenti il capitale sociale inclusivo di 511.775 azioni relative all'aumento di capitale a supporto del sistema incentivante del personale dipendente approvato dal Consiglio di Amministrazione del 7 febbraio 2023, un dividendo unitario di 0,49 euro per complessivi euro 299.209.501,15;
    • o alla Riserva legale euro 33.777,15, pari allo 0,008% dell'utile dell'esercizio avendo la riserva raggiunto il quinto del capitale sociale
    • o alla Riserva indisponibile ex art. 6 comma 1 lett. a) D. Lgs. 38/2005 euro 720.806,60;
    • o alla Riserva straordinaria euro 122.020.490,27.

La messa in pagamento del dividendo nella misura anzidetta, con l'osservanza delle disposizioni di legge, avverrà il giorno 24 maggio 2023 con data di "stacco" della cedola il giorno 22 maggio 2023. Ai sensi dell'art. 83-terdecies del D.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 ("TUF"), saranno, pertanto, legittimati a percepire il dividendo coloro che risulteranno azionisti in base alle evidenze dei conti al termine della giornata contabile del 23 maggio 2023 ("record date").

Si precisa che verrà girata a Riserva straordinaria la quota di dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie di cui la Banca si troverà in possesso alla record date.

Il Consiglio di Amministrazione

Milano, 14 marzo 2023

FinecoBank S.p.A. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale Alessandro Foti

FinecoBank S.p.A. Il Presidente Marco Mangiagalli

I risultati conseguiti nelle principali aree di attività

Relazione sulla gestione consolidata

104 Bilanci e Relazioni 2022 · FinecoBank

Schemi del bilancio consolidato Stato patrimoniale consolidato

Stato patrimoniale consolidato

(Importi in migliaia)
Voci dell'attivo 31/12/2022 31/12/2021
10. Cassa e disponibilità liquide 1.469.713 1.464.182
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 22.478 25.778
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 16.926 20.240
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 5.552 5.538
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 26.872 39.017
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 31.472.301 30.895.959
a) crediti verso banche 4.029.194 5.757.506
b) crediti verso clientela 27.443.107 25.138.453
50. Derivati di copertura 1.691.642 127.448
60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) (266.938) (1.535)
70. Partecipazioni 1.718 1.294
90. Attività materiali 146.208 150.347
100. Attività immateriali 126.389 128.686
- avviamento 89.602 89.602
110. Attività fiscali 46.577 42.974
b) anticipate 46.577 42.974
130. Altre attività 1.531.925 993.025
Totale dell'attivo 36.268.885 33.867.175

Stato patrimoniale consolidato

(Importi in migliaia)
Voci del passivo e del patrimonio netto 31/12/2022 31/12/2021
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 33.870.808 31.570.201
a) debiti verso banche 1.677.235 1.225.213
b) debiti verso clientela 31.695.647 29.847.722
c) titoli in circolazione 497.926 497.266
20. Passività finanziarie di negoziazione 4.574 4.417
40. Derivati di copertura 63.752 57.313
50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) (66.932) 7.950
60. Passività fiscali 42.627 35.864
a) correnti 42.627 35.864
80. Altre passività 334.352 342.844
90. Trattamento di fine rapporto del personale 3.942 5.033
100. Fondi per rischi e oneri 105.365 116.756
a) impegni e garanzie rilasciate 74 52
c) altri fondi per rischi e oneri 105.291 116.704
120. Riserve da valutazione 2.121 (5.877)
140. Strumenti di capitale 500.000 500.000
150. Riserve 778.211 650.202
160. Sovrapprezzi di emissione 1.934 1.934
170. Capitale 201.340 201.267
180. Azioni proprie (-) (1.714) (1.440)
200. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) 428.505 380.711
Totale del passivo e del patrimonio netto 36.268.885 33.867.175

Conto economico consolidato

Conto economico consolidato

(Importi in migliaia)
Voci 2022 2021
10. Interessi attivi e proventi assimilati 357.272 250.598
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 344.458 269.371
20. Interessi passivi e oneri assimilati (19.723) (7.449)
30. Margine di interesse 337.549 243.149
40. Commissioni attive 903.823 871.244
50. Commissioni passive (437.515) (420.542)
60. Commissioni nette 466.308 450.702
70. Dividendi e proventi simili 206 199
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 77.966 71.643
90. Risultato netto dell'attività di copertura 12.207 2.505
100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 49.404 32.141
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 49.095 29.243
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 309 2.898
110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico
(480) (39)
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (480) (39)
120. Margine di intermediazione 943.160 800.300
130. Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: (5.186) (586)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (5.184) (594)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (2) 8
140. Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni (1) -
150. Risultato netto della gestione finanziaria 937.973 799.714
180. Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa 937.973 799.714
190. Spese amministrative: (436.679) (409.991)
a) spese per il personale (117.294) (109.600)
b) altre spese amministrative (319.385) (300.391)
200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (10.051) (9.890)
a) impegni e garanzie rilasciate (23) 9
b) altri accantonamenti netti (10.028) (9.899)
210. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (20.258) (19.529)
220. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (6.607) (6.689)
230. Altri oneri/proventi di gestione 139.717 140.813
240. Costi operativi (333.878) (305.286)
250. Utili (Perdite) delle partecipazioni (276) (26)
280. Utili (Perdite) da cessione di investimenti 543 1
290. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 604.362 494.403
300. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (175.857) (113.692)
310. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 428.505 380.711
330. Utile (Perdita) dell'esercizio 428.505 380.711
350. Utile (Perdita) dell'esercizio di pertinenza della Capogruppo 428.505 380.711
2022 2021
Utile per azione (euro) 0,70 0,62
Utile per azione diluito (euro) 0,70 0,62

Note:

Per maggiori informazioni sull'"Utile per azione" e sull'"Utile per azione diluito" si rimanda alla nota integrativa consolidata, Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato, Sezione 25.

Prospetto della redditività consolidata complessiva

Prospetto della redditività consolidata complessiva (Importi in migliaia)
Voci Totale Totale
2022 2021
10. Utile (Perdita) dell'esercizio 428.505 380.711
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico 12.306 (1.076)
70. Piani a benefici definiti 12.307 (1.076)
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto (1) -
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico (4.308) (1.968)
140. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (4.308) (1.968)
170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 7.998 (3.044)
180. Redditività complessiva (Voce 10+170) 436.503 377.667
200. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo 436.503 377.667

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato al 31/12/2022

(Importi in migliaia)
Allocazione risultato Variazioni dell'esercizio
esercizio precedente Operazioni sul patrimonio netto
Esistenze al Modifica saldi
31/12/2021
apertura
Esistenze al
01/01/2022
Riserve destinazioni
Dividendi e
altre
Variazioni di
riserve
nuove azioni
Emissioni
azioni proprie
Acquisto
Distribuzione
straordinaria
di dividendi
strumenti di
Variazione
capitale
proprie azioni
Derivati su
Stock options interessenze
partecipative
Variazioni
esercizio 2022
complessiva
Redditività
Patrimonio netto del
gruppo al 31/12/2022
Patrimonio netto di
terzi al 31/12/2022
Capitale:
- azioni ordinarie 201.267 - 201.267 - - - 73 - - - - - - - 201.340 -
- altre azioni - - - - - - - - - - - - - -
Sovrapprezzi di
emissione
1.934 - 1.934 - - - - - - - - - - - 1.934 -
Riserve: -
- di utili 613.810 - 613.810 142.764 - (19.721) - - - - - (73) - - 736.780 -
- altre 36.392 - 36.392 - - - - - - - - 5.039 - - 41.431 -
Riserve da
valutazione
(5.877) - (5.877) - - - - - - - - - - 7.998 2.121 -
Strumenti di capitale 500.000 - 500.000 - - - - - - - - - - - 500.000 -
Azioni proprie (1.440) - (1.440) - - - 576 (850) - - - - - - (1.714) -
Utile (Perdita) di
esercizio
380.711 - 380.711 (142.764) (237.947) - - - - - - - - 428.505 428.505 -
Patrimonio netto del
gruppo
1.726.797 - 1.726.797 - (247.947) (19.721) 649 (850) - - - 4.966 - 436.503 1.910.397 -
Patrimonio netto di
terzi
- - - - - - - - - - - - - - - -

L'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2022 ha approvato la distribuzione di un dividendo unitario di 0,39 euro, come da proposta dal Consiglio di Amministrazione del 9 febbraio 2022.

La colonna "Stock options" comprende i piani incentivanti serviti con azioni FinecoBank.

La colonna "Variazioni di riserve" comprende le cedole corrisposte sugli Strumenti di capitale, al netto delle relative imposte, i costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione di nuove azioni ordinarie avvenute nel

periodo, al netto delle relative imposte, nonché la quota dei dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie di cui la Banca si è trovata in possesso alla record date.

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato al 31/12/2021

(Importi in migliaia)
Allocazione risultato Variazioni dell'esercizio
Esistenze al
31/12/2020
Esistenze al
01/01/2021
esercizio precedente Operazioni sul patrimonio netto
Modifica saldi
apertura
Riserve destinazioni
Dividendi e
altre
Variazioni di
riserve
nuove azioni
Emissioni
azioni proprie
Acquisto
Distribuzione
straordinaria
di dividendi
strumenti di
Variazione
capitale
proprie azioni
Derivati su
Stock options interessenze
partecipative
Variazioni
complessiva
esercizio 2021
Redditività
Patrimonio netto del
gruppo al 31/12/2021
Patrimonio netto di
terzi al 31/12/2021
Capitale:
- azioni ordinarie 201.153 - 201.153 - - - 114 - - - - - - - 201.267 -
- altre azioni - - - - - - - - - - - - - - -
Sovrapprezzi di
emissione
1.934 - 1.934 - - - - - - - - - - - 1.934 -
Riserve: - -
- di utili 633.306 - 633.306 323.571 - (19.706) - - (323.247) - - (114) - - 613.810 -
- altre 31.183 - 31.183 - - - - - - - - 5.209 - - 36.392 -
Riserve da
valutazione
(2.833) - (2.833) - - - - - - - - - - (3.044) (5.877) -
Strumenti di capitale 500.000 - 500.000 - - - - - - - - - - - 500.000 -
Azioni proprie (1.189) - (1.189) - - - 570 (821) - - - - - - (1.440) -
Utile (Perdita) di
esercizio
323.571 - 323.571 (323.571) - - - - - - - - - 380.711 380.711 -
Patrimonio netto del
gruppo
1.687.125 - 1.687.125 - - (19.706) 684 (821) (323.247) - - 5.095 - 377.667 1.726.797 -
Patrimonio netto di
terzi
- - - - - - - - - - - - - - - -

L'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2021 ha approvato la destinazione a riserve dell'intero utile dell'esercizio 2020, come da proposta dal Consiglio di Amministrazione del 9 febbraio 2021.

La colonna "Distribuzione straordinaria di dividendi" comprende la distribuzione del dividendo unitario di 0,53 euro messo in pagamento il giorno 24 novembre 2021, approvato dall'Assemblea degli Azionisti del 21 ottobre 2021 su proposta del Consiglio di Amministrazione del 3 agosto 2021.

La colonna "Stock options" comprende i piani incentivanti serviti con azioni FinecoBank.

La colonna "Variazioni di riserve" comprende le cedole corrisposte sugli Strumenti di capitale, al netto delle relative imposte, i costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione di nuove azioni ordinarie avvenute nel periodo, al netto delle relative imposte, nonché la quota dei dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie di cui la Banca si è trovata in possesso alla record date.

Rendiconto finanziario consolidato

Rendiconto finanziario consolidato Metodo indiretto

(Importi in migliaia)
Importo
Voci 2022 2021
A. ATTIVITA' OPERATIVA
1. Gestione 596.581 589.263
- risultato d'esercizio (+/-) 428.505 380.711
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività
finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+)
(491) 190
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) 9.426 (1.043)
- rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) 7.339 3.443
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 26.865 26.218
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 23.846 22.606
- premi netti non incassati (-) - -
- altri proventi/oneri assicurativi non incassati (-/+) - -
- imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) 2.403 27.567
- rettifiche/riprese di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale (-/+) - -
- altri aggiustamenti (+/-) 98.688 129.571
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (2.573.483) (3.003.503)
- attività finanziarie detenute per la negoziazione 4.009 (4.871)
- attività finanziarie designate al fair value - -
- altre attività obbligatoriamente valutate al fair value 72 5.056
- attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 17.593 100.276
- attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (2.056.183) (2.476.736)
- altre attività (538.974) (627.228)
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 2.245.999 2.198.984
- passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 2.280.211 2.145.703
- passività finanziarie di negoziazione (133) 360
- passività finanziarie designate al fair value - -
- altre passività (34.079) 52.921
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa 269.097 (215.256)
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da 1.677 -
- vendite di partecipazioni - -
- dividendi incassati su partecipazioni - -
- vendite di attività materiali 1.677 -
- vendite di attività immateriali - -
- vendite di società controllate e di rami d'azienda - -
2. Liquidità assorbita da (14.080) (15.857)
- acquisti di partecipazioni (700) (1.321)
- acquisti di attività materiali (9.070) (8.360)
- acquisti di attività immateriali (4.310) (6.176)
- acquisti di società controllate e di rami d'azienda - -
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento (12.403) (15.857)
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie (201) (136)
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale - -
- distribuzione dividendi e altre finalità (258.316) (343.640)
- vendita/acquisto di controllo di terzi - -
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista (258.517) (343.776)
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO (1.823) (574.889)

Rendiconto finanziario consolidato

RICONCILIAZIONE

(Importi in migliaia)
Voci di bilancio Importo
2022 2021
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 1.464.216 2.014.508
Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio (1.823) (574.889)
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi 7.359 24.597
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 1.469.752 1.464.216

Legenda

(+) generata (-) assorbita

Con l'espressione "Cassa e disponibilità liquide" si intende la cassa e i crediti a vista, nelle forme tecniche di conti correnti e depositi, verso banche e banche centrali contabilizzati nella voce 10 dell'attivo di stato patrimoniale "Cassa e disponibilità liquide", esclusi eventuali fondi di svalutazione e ratei ricondotti sulle attività finanziarie.

La liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie del Gruppo, sebbene ai sensi dello IAS 7 par. 44A sia rappresentativa di flussi derivanti dall'attività di finanziamento/provvista, è classificata, coerentemente con l'attività bancaria svolta e come richiesto dalla Circolare 262/2005 di Banca d'Italia, quale liquidità riveniente dall'attività operativa.

Rendiconto finanziario consolidato

Schemi del bilancio consolidato

112 Bilanci e Relazioni 2022 · FinecoBank

A.1 Parte generale

Nota integrativa consolidata Parte A – Politiche contabili

Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

Il presente Bilancio consolidato del Gruppo Bancario FinecoBank (rappresentato dalla Banca e dalla società controllata Fineco Asset Management DAC, di seguito "Gruppo FinecoBank" o "Gruppo") è redatto, in applicazione del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38, in conformità ai principi contabili (nel seguito "IFRS", "IAS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i relativi documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea, come previsto dal Regolamento dell'Unione Europea n. 1606/2002 del 19 luglio 2002 ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2022.

Esso costituisce inoltre parte integrante della Relazione finanziaria annuale ai sensi del comma 1 dell'articolo 154-ter del Testo Unico della Finanza (TUF, D.Lgs. 24/2/1998 n. 58).

La Banca d'Italia, con riferimento ai bilanci delle banche e delle società finanziarie capogruppo di gruppi bancari, ha stabilito con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti, gli schemi di bilancio consolidato e della nota integrativa consolidata utilizzati per la redazione del presente Bilancio consolidato.

Sezione 2 – Principi generali di redazione

La redazione del presente Bilancio consolidato è avvenuta, come detto sopra, in conformità ai principi contabili internazionali omologati dalla Commissione Europea. A livello interpretativo e di supporto nell'applicazione sono stati utilizzati i seguenti documenti, seppure non tutti omologati dalla Commissione Europea:

  • The Conceptual Framework for Financial Reporting;
  • Implementation Guidance, Basis for Conclusions, IFRIC ed eventuali altri documenti predisposti dallo IASB o dall'IFRIC (International Financial Reporting Interpretations Committee) a complemento dei principi contabili emanati;
  • i documenti interpretativi sull'applicazione degli IAS/IFRS in Italia predisposti dall'Organismo Italiano di Contabilità (OIC);
  • i documenti emanati dall'ESMA (European Securities and Markets Authority), dall'European Banking Authority, dalla Banca Centrale Europea, dalla Banca d'Italia e dalla Consob che richiamano l'applicazione di specifiche disposizioni negli IFRS, con particolare riferimento alla rappresentazione degli effetti derivanti dalla pandemia Covid-19, dal conflitto Russia-Ucraina e sugli impatti degli stessi sui processi valutativi;
  • i documenti predisposti dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI).

Il Bilancio consolidato è costituito dallo Stato patrimoniale consolidato, dal Conto economico consolidato, dal Prospetto della redditività consolidata complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, dal Rendiconto finanziario consolidato (elaborato applicando il metodo "indiretto") e dalla presente nota integrativa consolidata ed è corredato dalla Relazione degli Amministratori sull'andamento della gestione ("Relazione sulla gestione consolidata") e dagli Allegati. L'eventuale mancata quadratura tra i dati esposti negli schemi di bilancio consolidati e i dati delle tabelle di nota integrativa consolidata dipende esclusivamente dagli arrotondamenti.

Lo Stato patrimoniale consolidato e il Conto economico consolidato sono esposti a confronto con i corrispondenti schemi relativi all'esercizio precedente.

Nel Prospetto della redditività consolidata complessiva, all'utile (perdita) d'esercizio, rilevato nel Conto economico consolidato, vengono aggiunte le componenti reddituali rilevate, in conformità ai principi contabili internazionali, in contropartita delle riserve da valutazione, al netto del relativo effetto fiscale. La redditività complessiva consolidata è rappresentata fornendo separata evidenza delle componenti reddituali che, in futuro, non saranno riversate nel conto economico e di quelle che, diversamente, potranno essere riclassificate nell'utile (perdita) dell'esercizio al verificarsi di determinate condizioni. Il Prospetto è esposto a confronto con il corrispondente prospetto relativo all'esercizio precedente.

Nel Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato viene riportata la composizione e la movimentazione del patrimonio netto intervenuta nell'esercizio di riferimento del bilancio e nell'esercizio precedente.

Il Rendiconto finanziario consolidato riporta i flussi finanziari intervenuti nell'esercizio di riferimento del bilancio esposti a confronto con quelli relativi all'esercizio precedente ed è stato predisposto seguendo il metodo indiretto, in base al quale i flussi derivanti dall'attività operativa sono rappresentati dal risultato dell'esercizio rettificato degli effetti delle operazioni di natura non monetaria.

Gli schemi di Bilancio consolidato e la nota integrativa consolidata sono redatti in migliaia di euro, salvo quando diversamente indicato, e sono stati predisposti facendo riferimento alle istruzioni in materia di bilancio delle banche di cui alla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 di Banca d'Italia e successivi aggiornamenti; si precisa che, come previsto dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262/2005, non sono state indicate le voci degli schemi di Stato Patrimoniale consolidato, Conto Economico consolidato e Prospetto della redditività consolidata complessiva che non presentano importi né per l'esercizio cui il bilancio si riferisce né per l'esercizio precedente. Inoltre, non sono state indicate le tabelle della nota integrativa consolidata che non presentano importi né per l'esercizio cui il bilancio si riferisce né per l'esercizio precedente.

Il presente Bilancio consolidato è redatto nel presupposto della continuità aziendale, secondo quanto previsto dal principio contabile IAS1, non sussistendo, tenuto conto della situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo, dubbi o incertezze circa la capacità dello stesso di proseguire la propria attività e di continuare ad operare come un'entità in funzionamento per il prevedibile futuro (almeno pari a 12 mesi).

I criteri di valutazione adottati sono pertanto coerenti con tale presupposto e rispondono ai principi di competenza, di rilevanza e significatività dell'informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica.

Infine, ai sensi dell'art. 123-bis comma 3 del TUF, come ricordato nelle "Altre informazioni" della Relazione sulla gestione consolidata, la "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari" è disponibile nella sezione "Governance" del sito internet di FinecoBank.

Sezione 3 – Area e metodi di consolidamento

Di seguito si espongono i criteri e i principi di consolidamento adottati nella predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022.

Area di consolidamento

L'area di consolidamento include FinecoBank e le società da questa direttamente controllate. Non sono presenti società indirettamente controllate da FinecoBank.

Per il consolidamento integrale sono stati utilizzati:

  • il progetto di bilancio al 31 dicembre 2022 di FinecoBank S.p.A.;
  • il progetto di bilancio al 31 dicembre 2022 di Fineco Asset Management DAC ("Fineco AM"), consolidata integralmente e partecipata in via esclusiva, predisposto secondo gli IAS/IFRS e le cui voci sono state opportunamente riclassificate ed adeguate per le esigenze di consolidamento.

Si precisa che in data 22 novembre 2022 è stata costituita la società Fineco International Ltd, con sede in Gran Bretagna. Al 31 dicembre 2022 la società, controllata al 100% da FinecoBank S.p.A., non è operativa, in attesa di completare l'iter presso l'Autorità di vigilanza inglese (Financial Conduct Authority) al fine di ottenere l'autorizzazione alla prestazione dei servizi di investimento/finanziari, ed è stata esclusa dall'area di consolidamento in quanto non supera le soglie di materialità definite nella policy del Gruppo.

Per il consolidamento con il metodo del patrimonio netto sono stati utilizzati i dati preliminari riferiti alla data contabile del 31 dicembre 2022 forniti da Vorvel SIM S.p.A., unica partecipazione sottoposta ad influenza notevole ed inclusa nel perimetro.

Variazioni dell'area di consolidamento

Non si segnalano variazioni dell'area di consolidamento rispetto al 31 dicembre 2021.

1. Partecipazioni in società controllate in via esclusiva

Tipo di Rapporto di partecipazione
Denominazioni imprese Sede operativa Sede legale rapporto (1) Impresa partecipante Quota % Disponibilità voti %
(2)
1. Fineco Asset Management DAC Dublino Dublino 1 FinecoBank 100% 100% effettivi

Legenda:

(1)Tipo di rapporto:

1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria

(2)Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria, distinguendo tra effettivi e potenziali.

2. Valutazioni e assunzioni significative per determinare l'area di consolidamento

Società controllate

Il Gruppo determina l'esistenza di controllo e, conseguentemente, l'area di consolidamento considerando i seguenti fattori:

    1. lo scopo e la costituzione della partecipata al fine di identificare quali sono gli obiettivi dell'entità, le attività che determinano i suoi rendimenti e come tali attività sono governate;
    1. il potere al fine di comprendere se si hanno diritti contrattuali che attribuiscono la capacità di governare le attività rilevanti; a tal fine sono considerati solamente diritti sostanziali che forniscono capacità pratica di governo;
    1. l'esposizione alla variabilità dei rendimenti e la capacità di utilizzare il potere detenuto per influenzare i rendimenti a cui esso è esposto;

  1. l'esistenza di potenziali relazioni "principale/agente", come definiti dall'IFRS 10.

Laddove le attività rilevanti sono governate attraverso diritti di voto, l'esistenza di controllo è oggetto di verifica considerando i diritti di voto, anche potenziali, detenuti e l'esistenza di eventuali accordi o di patti parasociali che attribuiscano il diritto di controllare la maggioranza dei diritti di voto stessi, di nominare la maggioranza dell'organo di governo o comunque il potere di determinare le politiche finanziarie e operative dell'entità.

Il Gruppo differenzia fra entità governate attraverso diritti di voto, cosiddette entità operative, e entità non governate attraverso diritti di voto, le quali comprendono, ad esempio, entità a destinazione specifica ("special purpose entities") e fondi di investimento.

Nel caso delle entità operative, i seguenti fattori forniscono evidenza di controllo:

  • si possiede, direttamente o indirettamente attraverso le proprie controllate, di più della metà dei diritti di voto di un'impresa a meno che, in casi eccezionali, possa essere chiaramente dimostrato che tale possesso non costituisce controllo;
  • si possiede la metà, o una quota minore, dei voti esercitabili in assemblea e si dispone della capacità pratica di governare unilateralmente le attività rilevanti attraverso:
    • o il controllo di più della metà dei diritti di voto in virtù di un accordo con altri investitori;
    • o il potere di determinare le politiche finanziarie e operative dell'entità in virtù di una clausola statutaria o di un contratto;
    • o il potere di nominare o di rimuovere la maggioranza dei membri del Consiglio di amministrazione o dell'equivalente organo di governo societario, e la gestione dell'impresa compete a quel consiglio o organo;
    • o il potere di esercitare la maggioranza dei diritti di voto nelle sedute del Consiglio di amministrazione o dell'equivalente organo di governo societario, e la gestione dell'impresa compete a quel consiglio o organo.

Le entità a destinazione specifica ("special purpose entities") sono considerate controllate laddove il Gruppo sia in grado di governare/gestire gli assets sottostanti in concomitanza con una esposizione ad almeno il 30% del rischio di prima perdita associato al sottostante (di norma coincidente con le classi esposizioni più junior delle passività emesse dallo SPE).

Il controllo dei fondi di investimento è tipicamente evidenziato dal diritto contrattuale alla gestione delle scelte/strategie di investimento del fondo stesso (sia direttamente, agendo come asset manager, sia indirettamente mediante l'abilità di rimuovere l'asset manager) in concomitanza con il possesso di almeno il 30% dell'esposizione (combinato disposto di quote e commissioni ricevute dal fondo nel caso in cui l'investor sia anche asset manager). Nell'ambito dei fondi gestiti da società del Gruppo, non sono considerati controllati i fondi in fase di Seed/Warehousing. In questa fase, infatti, la finalità del fondo è quella di investire, secondo quanto previsto dal relativo regolamento, in attività finanziarie e non finanziarie al fine di collocare le quote ad investitori terzi. Conseguentemente si ritiene che la società di gestione non sia in grado di esercitare un effettivo potere a seguito del limitato ambito discrezionale.

Società collegate

Una società collegata è un'impresa nella quale la partecipante esercita un'influenza notevole e che non è né una controllata in maniera esclusiva né una controllata in modo congiunto.

L'influenza notevole si presume quando il Gruppo detiene, direttamente o indirettamente, almeno il 20% del capitale di un'altra società, oppure - pur con una quota di diritti di voto inferiore – ha il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata in virtù di particolari legami giuridici quali la partecipazione a patti di sindacato.

Si precisa che possono essere classificate fra le società a influenza notevole solamente quelle entità il cui governo è esercitato attraverso i diritti di voto.

3. Partecipazioni in società controllate in via esclusiva con interesse di terzi significative

Alla data del 31 dicembre 2022 l'unica partecipazione controllata in via esclusiva oggetto di consolidamento è Fineco AM, partecipata al 100%. Come precedentemente descritto, si ricorda che FinecoBank detiene anche il 100% di Fineco International Ltd, non è operativa al 31 dicembre 2022.

3.1 Interessenze di terzi, disponibilità dei voti dei terzi e dividendi distribuiti ai terzi

Nessun dato da segnalare.

3.2 Partecipazioni con interessenze di terzi significative: informazioni contabili

Nessun dato da segnalare.

4. Restrizioni significative

Nessun dato da segnalare.

5. Altre informazioni

Come richiesto dal paragrafo 11 dell'IFRS 12, si precisa che non vi sono bilanci di società controllate utilizzati nella preparazione del bilancio consolidato riferiti a una data diversa da quella del bilancio consolidato stesso.

Metodi di consolidamento

Consolidamento integrale

Le partecipazioni in società controllate sono consolidate con il metodo integrale, che consiste nell'acquisizione "linea per linea" degli aggregati di stato patrimoniale e di conto economico della società controllata.

Dopo l'eventuale attribuzione ai terzi, in voce propria, delle quote di loro pertinenza del patrimonio e del risultato economico (rispettivamente voce "190. Patrimonio di pertinenza di terzi" e voce "340. Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi"), il valore contabile della partecipazione viene annullato – a fronte dell'assunzione delle relative attività e passività – in contropartita della corrispondente frazione di patrimonio netto di pertinenza della controllante (100% nel caso di società interamente detenuta dalla controllante). Le differenze risultanti da questa operazione, se positive, sono rilevate – dopo l'eventuale imputazione a elementi dell'attivo o del passivo della controllata, incluse le attività intangibili – come avviamento nella voce Attività immateriali. Le eventuali differenze negative sono imputate al conto economico. I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra le società, sono elisi integralmente, coerentemente alle modalità di consolidamento adottate. I dividendi distribuiti dalle società controllate vengono elisi dal conto economico consolidato in contropartita alle riserve di utili di esercizi precedenti.

Consolidamento con il metodo del patrimonio netto

Le partecipazioni in società collegate e joint venture sono consolidate, come previsto dallo IAS 28, con il metodo del patrimonio netto, che consiste nell'iscrizione iniziale della partecipazione al costo di acquisizione, comprensivo dei costi diretti iniziali connessi all'acquisto, e il suo successivo adeguamento di valore sulla base della quota di pertinenza del patrimonio netto della partecipata.

All'atto dell'acquisizione è necessario individuare la differenza tra il costo della partecipazione e la quota d'interessenza nel fair value (valore equo) netto di attività e passività identificabili della partecipata; tale differenza, se positiva, è imputata ad avviamento e inclusa nel valore contabile della partecipazione, se negativa, è rilevata come provento nella determinazione della quota d'interessenza della partecipante nell'utile (perdita) d'esercizio della collegata del periodo in cui la partecipazione viene acquisita.

Successivamente il valore contabile è aumentato o diminuito in misura pari alla quota di pertinenza della partecipante degli utili o delle perdite della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione, rilevati in conto economico nella voce 250. "Utili (Perdite) delle partecipazioni".

Tale quota deve essere rettificata per tenere conto:

  • degli utili e delle perdite derivanti da transazioni della società collegata, in proporzione della percentuale di partecipazione nella società stessa;
  • dell'ammortamento delle attività ammortizzabili in base ai rispettivi fair value alla data di acquisizione e delle perdite per riduzione di valore su avviamento e eventuali altri elementi non monetari.

I dividendi percepiti non sono rilevati a conto economico ma sono trattati come mera transazione patrimoniale che riduce il valore contabile della partecipazione a fronte della liquidità ricevuta.

Le variazioni delle riserve da valutazione delle società collegate sono evidenziate separatamente nel Prospetto della redditività consolidata complessiva.

Se la collegata redige il proprio bilancio in valuta, le differenze di conversione alla data di bilancio vanno rilevate in una apposita riserva da valutazione per conversione monetaria da rilevare nel Prospetto della redditività consolidata complessiva.

Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell'investimento. Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata nel conto economico nella voce 250. "Utili (Perdite) delle partecipazioni". Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della rettifica di valore, le relative riprese vengono imputate alla medesima voce di conto economico.

Sezione 4 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio

Dopo la data di chiusura dell'esercizio non si sono verificati eventi significativi che inducano a rettificare le risultanze esposte nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2022.

Il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione del 14 marzo 2023 che ne ha autorizzato la diffusione pubblica anche ai sensi dello IAS 10.

Sezione 5 – Altri aspetti

Nel corso del 2022 sono entrati in vigore i seguenti principi, emendamenti ed interpretazioni contabili omologati dalla Commissione Europea, applicabili ai bilanci relativi ai periodi che decorrono dal 1° gennaio 2022:

Modifiche allo IAS 16 Immobili, impianti e macchinari, Modifiche allo IAS 37 Accantonamenti, passività e attività potenziali, Modifiche all'IFRS 3 Aggregazioni aziendali e Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2018-2020 (Reg. UE 2021/1080).

Nella misura in cui applicabili, tali principi, emendamenti ed interpretazioni contabili non hanno avuto impatti rilevanti sul Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022.

Alla data del 31 dicembre 2022, inoltre, risultano omologati i seguenti principi contabili applicabili a partire dagli esercizi successivi al 2022:

  • IFRS 17 Contratti assicurativi (Reg. UE 2021/2036);
  • Modifiche allo IAS 1 Presentazione del Bilancio e IFRS Practice Statement 2: Informativa sulle politiche contabili (Reg. UE 2022/357);
  • Modifiche allo IAS 8 Politiche contabili, Cambiamenti nelle stime contabili ed errori: definizione delle stime contabili (Reg. UE 2022/357);
  • Modifiche allo IAS 12 Imposte sul reddito: imposte differite relative ad attività e passività derivanti da una singola transazione (Reg. UE 2022/1392);
  • Modifiche all'IFRS 17 Applicazione iniziale degli IFRS 17 e IFRS 9: Informazioni comparative (Reg. UE 2022/1491).

Al 31 dicembre 2022 lo IASB risulta aver emanato i seguenti principi e interpretazioni contabili o revisioni degli stessi, la cui applicazione è tuttavia tuttora subordinata al completamento del processo di omologazione da parte degli organi competenti dell'Unione Europea non ancora conclusosi:

  • Modifiche allo IAS 1 Presentazione del Bilancio: Classificazione delle passività come correnti e non correnti Differimento della data di entrata in vigore - Passività non correnti con covenants (rispettivamente, gennaio 2020, luglio 2020 e ottobre 2022);
  • Modifiche all'IFRS 16 Leasing: Passività per leasing in un'operazione di sale and leaseback (settembre 2022).

I possibili effetti dell'adozione futura di tali principi, interpretazioni ed emendamenti, nella misura in cui applicabili e rilevanti per il Gruppo, sono ragionevolmente stimati come non rilevanti; le relative analisi, anche in relazione alla non ancora avvenuta omologazione, sono comunque tuttora da completare.

Si evidenzia, inoltre, che in data 28 ottobre 2022, l'ESMA ha pubblicato il Public Statement ESMA32-63-1320 "European common enforcement priorities for 2022 annual financial reports", la dichiarazione pubblica annuale nella quale ha definito le priorità comuni a livello europeo per la predisposizione delle relazioni finanziarie annuali 2022 degli emittenti ammessi alla negoziazione sui mercati regolamentati del EEA ("European Economic Agreement"). Con riferimento alle relazioni finanziarie annuali, l'ESMA elenca le seguenti priorità:

  • Questioni legate al clima. In tale ambito l'ESMA pone l'attenzione sui seguenti aspetti:
    • o coerenza tra i bilanci IFRS e le informazioni non finanziarie, nella misura in cui gli effetti di tali aspetti siano rilevanti;
    • o riduzione di valore delle attività non finanziarie a seguito di misure volte a prevenire o mitigare i rischi legati al clima;
    • o accantonamenti, passività e attività potenziali, in quanto gli impegni per il clima possono dare origine a obbligazioni legali o implicite;
    • o trasparenza sugli impatti finanziari e sul trattamento contabile applicato contratti di acquisto di energia elettrica ("Power purchase agreements").
  • Impatto finanziario direttamente collegato all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. In tale ambito l'ESMA precisa che la maggior parte dei messaggi contenuti nel Public Statement ESMA32-63-1277 "Implications of Russia's invasion of Ukraine on half-yearly financial reports" del 13 maggio 2022 sono rilevanti anche nel contesto della predisposizione delle relazioni finanziarie annuali e pone l'attenzione sui seguenti aspetti:
    • o presentazione degli impatti dell'invasione della Russia nel bilancio d'esercizio. L'ESMA invita alla cautela per quanto riguarda la presentazione separata degli impatti dell'invasione russa dell'Ucraina nel conto economico; invece di presentare gli impatti separatamente nel conto economico, l'ESMA invita gli emittenti a fornire nelle note informazioni qualitative e quantitative sugli impatti significativi, sulle valutazioni e sulle ipotesi applicate nella rilevazione, nella valutazione e nella presentazione delle attività e delle passività, nonché gli effetti sul conto economico;
    • o perdita del controllo, del controllo congiunto o della capacità di esercitare un'influenza significativa, per la valutazione della quale l'ESMA raccomanda un'attenta considerazione di tutti i fatti e di tutte le circostanze e l'uso del giudizio;
    • o attività cessate, attività non correnti e gruppi in dismissione destinati alla vendita con riferimento ai piani di uscita relativi ad attività situate in Russia e Bielorussia. L'ESMA raccomanda cautela nella classificazione delle attività non correnti possedute per la vendita e/o delle attività operative dismesse ai sensi dell'IFRS 5 e invita alla trasparenza in merito a qualsiasi giudizio espresso sulla classificazione e sulla valutazione delle attività e delle passività ai sensi del suddetto IFRS;
    • o riduzione di valore delle attività non finanziarie. l'ESMA prevede che, a seguito delle restrizioni alla fornitura di gas e del potenziale razionamento dell'energia per alcuni settori industriali in relazione al conflitto ucraino/russo, gli emittenti debbano considerare l'impatto di vari scenari di prezzo dell'energia e di potenziali restrizioni nell'analisi di sensitività del test di impairment e indicare le ipotesi chiave adottate in conformità allo IAS 36.

  • Contesto macroeconomico. In tale ambito l'ESMA osserva che l'attuale contesto macroeconomico pone sfide significative agli emittenti e alla loro operatività ed esorta gli emittenti a (i) valutare e riflettere gli impatti che il contesto macroeconomico e le incertezze avranno sui loro bilanci e (ii) fornire informazioni chiare e dettagliate per garantire che gli investitori ottengano informazioni rilevanti, accurate e tempestive. In tale ambito l'ESMA pone l'attenzione sui seguenti aspetti:
    • o riduzione di valore delle attività non finanziarie, in quanto l'ESMA prevede che l'aumento dei tassi di interesse e l'incertezza incideranno sui tassi di sconto utilizzati nei test di impairment;
    • o benefici per i dipendenti. L'ESMA ricorda agli emittenti di assicurarsi che le ipotesi attuariali utilizzate riflettano le attuali prospettive economiche e siano tutte coerenti, comprese le stime degli aumenti salariali futuri;
    • o ricavi da contratti con i clienti. L'ESMA invita alla cautela nella rilevazione di un'attività derivante dai costi sostenuti per l'adempimento di un contratto in un contesto di forte inflazione, poiché i costi aggiuntivi potrebbero non essere recuperati;
    • o strumenti finanziari. Nell'attuale contesto di aumento dei tassi di interesse e dei costi di finanziamento, l'ESMA sottolinea l'importanza di un'informativa che consenta agli utilizzatori del bilancio di valutare l'esposizione degli emittenti ai rischi di tasso d'interesse, al rischio di prezzo delle commodity e al relativo rischio di liquidità e di fornire con sufficiente trasparenza l'impatto che il mutevole contesto economico ha sul calcolo dell'ECL.

L'ESMA, inoltre, raccomanda:

  • di prestare particolare attenzione alle questioni legate al clima e ai loro effetti quando forniscono un'analisi equilibrata e completa dell'andamento e dei risultati dell'attività dell'impresa e del suo posizionamento, insieme alla descrizione dei principali rischi e incertezze che deve affrontare. In particolare, gli emittenti dovrebbero considerare se il grado di enfasi posto sulle questioni legate al clima nella relazione sulla gestione e nelle informazioni non finanziarie sia coerente con la portata dell'informativa su come i rischi e le opportunità derivanti dalle questioni climatiche siano stati riflessi nelle valutazioni e nelle stime applicate nel bilancio;
  • trasparenza nella disclosure da fornire nella relazione finanziaria annuale 2022 con riferimento all'implementazione dell'IFRS 17 Contratti assicurativi.

Nella misura in cui applicabili, le suddette raccomandazioni sono state adottate ai fini della predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022.

Infine, l'ESMA ricorda agli emittenti che, a partire dall'esercizio finanziario 2022, l'informativa inclusa nei bilanci consolidati IFRS dovrà essere contrassegnata, come minimo, con gli elementi contenuti nell'Allegato II dell'RTS sull'ESEF. L'allegato II dell'RTS sull'ESEF comprende una serie di elementi definiti con il "textBlockItemType", ossia tag a blocchi per informazioni più ampie e di diversa granularità. Pertanto, gli emittenti devono considerare il significato contabile di un elemento della tassonomia quando selezionano il tag di blocco appropriato per contrassegnare tale informativa.

Rischi, incertezze e impatti del conflitto militare Russia-Ucraina

Nella giornata del 24 febbraio 2022 ha preso avvio un'operazione militare della Russia in Ucraina, che ha dato inizio ad un conflitto militare ed una crisi internazionale. Da febbraio l'Unione Europea ha imposto alla Russia diversi pacchetti di sanzioni, tra cui misure restrittive mirate (sanzioni individuali), sanzioni economiche e misure diplomatiche. Il conflitto ha gravato sull'economia in Europa e oltre i suoi confini; ha avuto ripercussioni sul commercio, ha causato carenze di materiali e ha contribuito alle quotazioni elevate dell'energia e delle materie prime e, di conseguenza, all'aumento significativo dell'inflazione.

Come descritto nel paragrafo "Il conflitto Russia-Ucraina e la pandemia COVID-19" riportato nella Relazione sulla gestione consolidata, a cui si rimanda per maggiori dettagli, nonostante questo contesto di incertezza, nel 2022 non si rilevano impatti significativi per il Gruppo né in termini di deterioramento delle esposizioni creditizie (migrazione di posizioni a non performing o incremento del rischio di credito delle controparti con cui il Gruppo svolge attività creditizia), né in termini di gestione della liquidità e in ottica prospettica non si rilevano impatti in termini di orientamento strategico, obiettivi e modello di business.

Il Gruppo, infatti, non è esposto direttamente agli asset russi colpiti dal conflitto e le esposizioni indirette, rappresentate da garanzie ricevute nell'ambito delle operazioni di finanziamento garantite da pegno (Credit Lombard e fido con pegno), sono di importo non significativo. Il Gruppo non ha esposizioni dirette in materie prime e ha un'esposizione limitata in rubli.

Con riferimento: (i) agli obblighi di congelamento di fondi nei confronti di soggetti ed entità sanzionate, (ii) alle restrizioni alla compravendita di determinati valori mobiliari perché emessi o collegati ad emittenti sanzionati, (iii) alle limitazioni ai flussi finanziari da e verso la Russia, sia in termini di divieto di esposizione creditizia a favore di soggetti sanzionati che in termini di divieto di accettare depositi di cittadini russi o di persone fisiche o giuridiche residenti in Russia, salvo specifiche deroghe, (iv) agli obblighi di comunicazione alle autorità competenti, Fineco si avvale di presidi che consentono di monitorare i nominativi di soggetti ed entità sanzionate e gli ISIN di strumenti finanziari sanzionati, necessari ad avviare le conseguenti attività di congelamento degli asset richiesti dalla normativa. Al 31 dicembre 2022 non si rilevano esposizioni dirette né indirette con le persone fisiche o le entità oggetto di provvedimenti sanzionatori applicabili alla Banca, pertanto, non sono state messe in atto azioni di congelamento dei beni previste dalla normativa sui soggetti interessati. Infine, la Banca monitora costantemente l'evoluzione del quadro normativo di riferimento attraverso strumenti informativi che consentono l'aggiornamento tempestivo del quadro sanzionatorio applicabile alla Banca e l'adeguamento opportuno dei presidi in essere.

In data 14 marzo 2022 l'European Securities and Markets Authority (ESMA) ha pubblicato il Public Statement "ESMA71-99-1864" sugli impatti della crisi russo-ucraina sui mercati finanziari dell'UE che illustra le attività di vigilanza e di coordinamento intraprese in questo contesto e contiene raccomandazioni agli emittenti sulle informazioni da divulgare in occasione dell'approvazione dei bilanci 2021 e delle successive rendicontazioni finanziarie. In tale contesto, in data 18 marzo 2022, Consob ha richiamato l'attenzione delle società quotate e degli altri emittenti vigilati sulle seguenti tematiche coordinate in sede ESMA:

  • divulgare il prima possibile qualsiasi informazione privilegiata riguardante gli impatti della crisi sui fondamentali, sulle prospettive e sulla situazione finanziaria, in linea con gli obblighi di trasparenza ai sensi del regolamento sugli abusi di mercato, a meno che non sussistano le condizioni per ritardare la pubblicazione delle stesse; e
  • fornire informazioni, per quanto possibile su base sia qualitativa che quantitativa, sugli effetti attuali e prevedibili, diretti e indiretti, della crisi sulle attività commerciali, sulle esposizioni ai mercati colpiti, sulle catene di approvvigionamento, sulla situazione finanziaria e sui risultati economici nelle relazioni finanziarie 2021, se queste non sono ancora state approvate, e nell'assemblea annuale degli azionisti o altrimenti nelle rendicontazioni finanziarie intermedie.

La Consob si attende che i revisori e gli organi di controllo prestino particolare attenzione, nell'ambito dell'attività di revisione svolta sulle relazioni finanziarie, alle tematiche sopra richiamate, avuto particolare riguardo agli effetti per l'emittente e per le società controllate delle misure restrittive adottate dall'UE.

Alla luce delle raccomandazioni diffuse dall'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, la Consob raccomanda che deve essere prestata particolare attenzione alla valutazione dei rischi connessi alla cybersecurity. Infine, segnala l'opportunità di predisporre adeguati ed efficaci presidi organizzativi e tecnici volti alla mitigazione di tale rischio, anche prevedendo il rafforzamento dei flussi informativi con gli organi di controllo.

In data 13 maggio 2022 l'ESMA ha pubblicato il Public Statement "ESMA32-63-1277" con l'intento di promuovere la trasparenza e l'applicazione coerente a livello europeo dei requisiti previsti per la divulgazione delle informazioni nelle relazioni finanziarie semestrali, con particolare riferimento all'invasione russa dell'Ucraina. In particolare, l'ESMA sottolinea la necessità che gli emittenti forniscano informazioni che riflettano adeguatamente l'impatto attuale e, per quanto possibile, previsto dall'invasione russa dell'Ucraina sulla propria posizione finanziaria, sulle proprie performance e sui propri flussi di cassa, nonché l'importanza di fornire informazioni sui principali rischi e incertezze cui sono esposti gli emittenti. L'ESMA fornisce, inoltre, specifiche raccomandazioni in merito all'applicazione dei principi contabili nell'ambito dell'informativa semestrale, richiamando gli elementi che possono essere impattati dal conflitto e gli aspetti che gli emittenti devono considerare nelle proprie valutazioni e stime, e alle informazioni che gli emittenti devono fornire nei resoconti intermedi di gestione, nonché la loro coerenza con l'informativa semestrale.

Come descritto nella Sezione 4 – Altri aspetti, in data 28 ottobre 2022 l'ESMA ha pubblicato il Public Statement ESMA32-63-1320 "European common enforcement priorities for 2022 annual financial reports", nel quale precisa che la maggior parte dei messaggi contenuti nel Public Statement ESMA32- 63-1277 "Implications of Russia's invasion of Ukraine on half-yearly financial reports" del 13 maggio 2022 sono rilevanti anche nel contesto della predisposizione delle relazioni finanziarie annuali.

Con riferimento ai rischi ICT e Cyber, il 24 febbraio 2022 il CSIRT (il team di risposta dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale) ha chiesto di alzare l'attenzione ed adottare tutte le misure di protezione degli assetti ICT, un avviso rivolto alle aziende italiane che hanno rapporti con operatori ucraini. Il 28 febbraio 2022 l'Agenzia ha prodotto un nuovo alert, questa volta indirizzato a tutti gli operatori di infrastrutture digitali nazionali, sollecitati ad adottare "una postura di massima difesa cibernetica": l'offensiva potrebbe infatti essere rivolta contro la coalizione che si è mobilitata per sostenere il Paese attaccato. Nel mirino, per quanto riguarda l'Italia, ci sono in generale ministeri, enti governativi, aziende strategiche per l'interesse nazionale tra cui gli istituti finanziari. L'obiettivo del Gruppo è quello di assicurare la protezione dei clienti garantendo la sicurezza dei dati, declinata nelle sue caratteristiche di disponibilità, confidenzialità ed integrità: alla luce della crisi russo-ucraina sui mercati finanziari dell'UE, particolare attenzione è stata posta nella valutazione dei rischi correlati. Nel rispetto delle misure previste dalla legislazione vigente, Fineco ha intrapreso una serie di iniziative volte a verificare la propria postura di sicurezza e readiness operativa anche avvalendosi delle indicazioni e raccomandazioni suggerite dai diversi organi nazionali ed internazionali. Ferma restando l'adozione da sempre delle migliori pratiche in materia di sicurezza, sia in termini di misure tecniche che organizzativo/procedurali, sono stati ad ogni modo introdotti ulteriori meccanismi per far fronte ad eventuali impatti derivanti dalla situazione contingente assicurando, nel contempo, il costante e continuo monitoraggio in merito all'evoluzione del contesto.

Rischi, incertezze e impatti della pandemia COVID-19

Le prime settimane del 2022 sono state caratterizzate da una nuova ondata di contagi nel nostro Paese provocata dalla rapida diffusione della variante Omicron, iniziata sul finire del 2021, che ha portato alla proroga dello stato di emergenza fino al 31 marzo 2022 (Decreto Natale - D.L. n. 221 del 24 dicembre 2021). Nei mesi successivi si è assistito ad una progressiva attenuazione dei contagi e il decreto-legge 24 marzo 2022, n. 24 "Disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell'epidemia da COVID-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza" ha posto fine allo stato di emergenza, deliberato dal Consiglio dei ministri il 31 gennaio 2020 e via via prorogato. La norma ha modificato le misure anti-Covid, eliminando gradualmente, a partire dal 1° aprile, le restrizioni allora in vigore.

Come descritto nel paragrafo "Il conflitto Russia-Ucraina e la pandemia COVID-19" riportato nella Relazione sulla gestione consolidata, a cui si rimanda per maggiori dettagli, nell'esercizio 2022 non si rilevano impatti per il Gruppo, ma l'evoluzione nel prossimo futuro resta, tuttavia, di difficile previsione.

Rischi ed incertezze legati all'utilizzo di stime

In conformità agli IFRS e indipendentemente dalla crisi determinata dal conflitto militare Russia-Ucraina o dalla pandemia COVID-19, la direzione aziendale deve formulare valutazioni, stime ed ipotesi che influenzano l'applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati in bilancio, nonché sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali. Le stime e le relative ipotesi, riportate di seguito, tengono in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione della relazione semestrale e si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie e sono state adottate per stimare il valore contabile delle attività e delle passività che non sono facilmente desumibili da altre fonti.

Nella presentazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune delle poste di natura valutativa, così come previsto dai principi contabili e dalle normative di riferimento sopra descritte. Detti processi sono basati in larga misura, per quanto riguarda le attività, su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti in bilancio e, per quanto riguarda le passività, su stime circa la probabilità di impiego di risorse per adempiere alle proprie obbligazioni e sull'ammontare delle risorse a tal fine necessarie, secondo le regole dettate dalle norme e principi vigenti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale nel cui presupposto il presente Bilancio consolidato è redatto, ossia prescindendo da ipotesi di liquidazione forzata delle poste oggetto di valutazione. I processi adottati confortano i valori di iscrizione al 31 dicembre 2022. Per alcune delle suddette poste il processo valutativo risulta particolarmente complesso in considerazione della presenza di elementi di incertezza nel contesto macroeconomico e di mercato, caratterizzato sia da importanti livelli di volatilità riscontrabili nei parametri finanziari determinanti ai fini delle valutazioni. Per altre poste, invece, la complessità e soggettività delle stime è influenzata dall'articolazione delle ipotesi ed assunzioni sottostanti, dalla numerosità e variabilità delle informazioni disponibili e dalle incertezze connesse ai possibili futuri esiti di procedimenti, controversie e contenziosi.

I parametri e le informazioni utilizzati per la determinazione dei valori prima menzionati sono quindi significativamente influenzati da molteplici fattori che potrebbero registrare rapidi mutamenti ad oggi non prevedibili, per questo motivo non si possono escludere conseguenti futuri effetti sui valori di bilancio stimati.

Le stime e le ipotesi sottostanti sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni conseguenti a tali revisioni sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nel periodo in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri.

Il rischio di incertezza nella stima è sostanzialmente insito, tra gli altri, nella determinazione:

  • del fair value relativo agli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi;
  • dei crediti/titoli di debito e relative rettifiche e, in generale, ogni altra attività/passività finanziaria. A tal proposito si cita, seppur in modo non esaustivo, il rischio di incertezza insito nella determinazione dei parametri di significativo incremento del rischio di credito, nell'inclusione di fattori forward looking, anche di tipo macroeconomico, per la determinazione di PD e LGD, nella determinazione dei flussi di cassa futuri rivenienti dai crediti deteriorati (per ulteriori dettagli si rimanda a quanto illustrato nella specifica sezione "Impairment" riportata nella Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata);
  • del trattamento di fine rapporto e altri benefici dovuti ai dipendenti e consulenti finanziari;
  • dei fondi per rischi e oneri, la cui quantificazione è oggetto di stima con riferimento all'ammontare degli esborsi necessari per l'adempimento delle obbligazioni, tenuto conto della probabilità effettiva del dover impiegare risorse;
  • del valore d'uso delle attività immateriali a vita indefinita, rappresentate da avviamento, marchi e domini;
  • della fiscalità differita attiva;
  • delle passività fiscali;

la cui quantificazione può variare nel tempo, anche in misura significativa, in funzione dell'andamento del contesto socio-economico nazionale ed internazionale e dei conseguenti riflessi sulla redditività del Gruppo, sulla solvibilità della clientela e sul merito creditizio delle controparti, dell'andamento dei mercati finanziari, che influenzano la fluttuazione dei tassi, dei prezzi e delle basi attuariali utilizzati nella determinazione delle stime, delle modifiche normative e regolamentari di riferimento, nonché dell'evoluzione e degli sviluppi dei contenziosi in essere o potenziali.

Ai fini del calcolo delle perdite attese, il Gruppo utilizza specifici modelli che fanno leva sui parametri di Probability of Default ("PD"), Loss Given Default ("LGD") ed Exposure At Default ("EAD") stimati in modo conservativo e ai quali sono apportati specifici correttivi al fine di garantire la piena coerenza con la normativa contabile. La perdita attesa per le controparti istituzionali è calcolata utilizzando i parametri di rischio forniti dal fornitore esterno Moody's Analytics; per le controparti retail, non avendo a disposizione sistemi di rating interni, le curve di PD e LGD sono stimate per tipologia di prodotto attraverso dei modelli sviluppati internamente dalla Direzione CRO (prestiti personali e mutui) o delle proxy (altre esposizioni). Per recepire quanto previsto dal principio contabile IFRS 9, i parametri sono corretti mediante analisi prospettiche di tipo "forward looking" attraverso l'elaborazione di specifici scenari, elaborati dal fornitore esterno Moody's Analytics. In particolare, la componente prospettica è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è pesato al 40% in quanto ritenuto quello di realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso invece sono pesati al 30%, e rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore. I fattori di tipo "forward looking" utilizzati al 31 dicembre 2022 includono informazioni prospettiche aggiornate all'emergenza sanitaria COVID-19 e alla crisi geopolitica ed economica innescata dal conflitto tra Russia e Ucraina.

Un altro aspetto chiave richiesto dal principio contabile IFRS 9 è rappresentato dalla necessità di rilevare ad ogni data di riferimento se si è verificato un incremento significativo del rischio di credito su ogni singola esposizione creditizia (Significant Increase in Credit Risk – SICR), che nel Gruppo Fineco è stato recepito attraverso un modello di Staging Allocation a tre stadi. Tale modello prevede un primo stadio (stage 1) che include le esposizioni di nuova erogazione e le esposizioni che alla data di reporting non presentano un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale, un secondo stadio (stage 2) che include le esposizioni su cui è stato rilevato un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto

all'iscrizione iniziale, e un terzo stadio (stage 3), che include le esposizioni deteriorate (Non-performing exposures - NPE). Con riferimento alle controparti istituzionali con cui viene svolta attività creditizia, il Gruppo si avvale di una metodologia che confronta il rating alla data di riferimento e quello registrato alla data in cui l'esposizione è stata iscritta per la prima volta nel bilancio. Il metodo, che si avvale del rating esterno assegnato dall'agenzia Moody's, è applicato anche agli strumenti finanziari acquistati dal Gruppo a titolo di investimento. Con riferimento alle controparti retail, in assenza di rating interni, il Gruppo si avvale dei backstop previsti dalla normativa e di ulteriori evidenze interne. In tale contesto sono classificate in stage 2 tutte le esposizioni che presentano più di 30 giorni di scaduto, o per le quali sono disponibili ulteriori informazioni che lasciano presumere un deterioramento del merito creditizio della controparte. Per maggiori dettagli sui modelli e i parametri utilizzati nella misurazione delle rettifiche di valore IFRS 9, si rimanda a quanto illustrato nella Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura – Sezione 2 – Politiche di gestione del rischio di credito della presente nota integrativa consolidata.

Nonostante il delicato contesto politico ed economico, nel corso del 2022 non si è rilevato un significativo deterioramento del portafoglio creditizio, né con riferimento agli investimenti finanziari né con riferimento ai crediti di finanziamento verso clientela ordinaria del Gruppo. Sulle controparti istituzionali emittenti di strumenti finanziari che il Gruppo ha acquisito a titolo di investimento, sebbene vi siano stato un peggioramento dei parametri creditizi dovuto principalmente all'applicazione dei fattori forward-looking, che incorporano gli effetti del deteriorato contesto macroeconomico, non sono state rilevate variazioni nel merito creditizio tali da innescare un passaggio stage 2. I crediti di finanziamento verso clientela ordinaria invece non hanno mostrato significativi incrementi dei flussi a stage 2 o stage 3. Questi ultimi infatti sono erogati in applicazione di un'attenta e prudente politica di concessione e sono prevalentemente assistiti da garanzie reali finanziarie ed immobiliari. Nel caso dei mutui fondiari il loan to value medio è, infatti, pari a circa il 50% ed i fidi accordati prevedono l'acquisizione di garanzie con margini conservativi. Anche la maggior parte delle moratorie concesse da FinecoBank per supportare le esigenze finanziarie della clientela correlate all'emergenza sanitaria COVID-19, complessivamente di importo non significativo, hanno ripreso regolarmente i pagamenti: le moratorie ancora in essere al 31 dicembre 2022 ammontano a 383 migliaia di euro.

Si ricorda che le moratorie, qualora non siano presenti ulteriori elementi non prettamente connessi alla moratoria in esame, sono state rilevate contabilmente applicando la c.d. modification accounting, in linea con le indicazioni ESMA, in quanto le modifiche contrattuali sono state valutate non sostanziali. Il Gruppo ha effettuato una valutazione qualitativa e ha ritenuto che tali misure di sostegno forniscano un sollievo temporaneo ai debitori colpiti dalla pandemia COVID-19, senza intaccare in modo significativo il valore economico del prestito.

Con riferimento alle proiezioni dei flussi di cassa futuri, delle assunzioni e dei parametri utilizzati ai fini della valutazione della recuperabilità dell'avviamento, dei marchi e domini Fineco iscritti in bilancio, si segnala che i parametri e le informazioni utilizzate sono significativamente influenzate dal quadro macroeconomico di mercato, che potrebbe registrare mutamenti non prevedibili alla luce delle incertezze sopra evidenziate. A tale riguardo si precisa che in data 15 dicembre 2022 il Consiglio di Amministrazione ha approvato la procedura adottata per la determinazione del valore d'uso dell'avviamento, dei marchi e domini (modello, assunzioni e parametri utilizzati). I risultati, approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 7 febbraio 2023, confermano la sostenibilità dell'avviamento iscritto in bilancio, non facendo emergere in alcuno degli scenari ipotizzati la necessità di una svalutazione, confermando un valore d'uso significativamente superiore al valore contabile. Anche le analisi di sensitività effettuate evidenziano che l'impairment test raggiungerebbe un livello di break-even assumendo variazioni attualmente non ragionevolmente ipotizzabili nei principali parametri utilizzati nel modello di valutazione. Per maggiori dettagli in merito all'impairment test le relative analisi di sensitività si rimanda alla Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato – Sezione 10 – Attività immateriali della presente nota integrativa consolidata. Nella medesima data il Consiglio di Amministrazione ha approvato la metodologia per la determinazione del valore d'uso della partecipazione in Vorvel SIM S.p.A. - modello, assunzioni e parametri utilizzati - i cui risultati evidenziano un valore recuperabile superiore al valore iscritto in bilancio.

Con riferimento all'immobile di proprietà ad uso funzionale detenuto da FinecoBank, al fine di valutare se esistano indicazioni del fatto che l'attività possa aver subito una riduzione di valore, la Banca, in occasione della chiusura del bilancio al 31 dicembre 2022, ha richiesto una perizia ad una società terza indipendente dalla quale non sono emerse evidenze che comportino la necessità di apportare riduzioni di valore ai sensi dello IAS 36.

Con riferimento agli utili/perdite attuariali calcolati ai sensi dello IAS 19R, legati in particolare al TFR e al FISC dei consulenti finanziari, le ipotesi attuariali utilizzate riflettono le attuali prospettive economiche.

Nessuna incertezza è stata, inoltre, rilevata in merito alla recuperabilità delle attività fiscali differite. L'ammontare delle attività fiscali differite iscritte in bilancio deve essere sottoposto a test per verificare che sussista la probabilità di conseguire in futuro imponibili fiscali che ne consentano il recupero. Il test svolto in occasione della chiusura del bilancio al 31 dicembre 2022 ha dato esito positivo.

Per quanto riguarda le metodologie valutative, agli input non osservabili e ai parametri, utilizzati nelle misurazioni di fair value e alle sensitivity a variazioni negli stessi, si rimanda alla Parte A - Sezione A.4 "Informativa sul fair value" della presente nota integrativa consolidata.

Infine, con riferimento ai fondi per rischi ed oneri per i rischi derivanti da pendenze legali e reclami, si rimanda alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura – Sezione 5 – Rischi operativi della presente nota integrativa consolidata.

Dichiarazione di continuità aziendale

Pur in un contesto di incertezza, caratterizzato, in particolare, dall'invasione Russa in Ucraina e dalla crescita dell'inflazione, si ritiene che non vi siano dubbi in merito alla continuità aziendale del Gruppo in un futuro prevedibile né incertezze tali da dar luogo a rettifiche significative dei valori contabili entro l'esercizio successivo. Tuttavia, non è possibile escludere che, per loro natura, le ipotesi ragionevolmente assunte possano non essere confermate negli effettivi futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare. Nell'effettuare tale valutazione, sono stati considerati, peraltro, i principali indicatori regolamentari, in termini di dati puntuali al 31 dicembre 2022, relativi buffer rispetto ai requisiti minimi regolamentari ed evoluzione degli stessi in un futuro prevedibile.

In ottica prospettica, pertanto, non si rileva un impatto sostanziale sull'orientamento strategico, sugli obiettivi e sul modello di business del Gruppo, che si conferma innovativo e ben diversificato, né si stimano impatti economici e patrimoniali rilevanti.

Gli Amministratori hanno considerato tali circostanze e ritengono di avere la ragionevole certezza che il Gruppo continuerà ad operare proficuamente in un futuro prevedibile e, di conseguenza, in conformità a quanto previsto dal principio contabile IAS1, il bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2022 è stato predisposto in una prospettiva di continuità aziendale.

Modifiche contrattuali derivanti da COVID-19

1. Modifiche contrattuali e cancellazione contabile (IFRS 9)

Al fine di limitare gli effetti di lungo periodo della crisi scatenata dall'emergenza sanitaria, il Governo italiano ha adottato misure straordinarie volte a contenere la disoccupazione e sostenere i settori più vulnerabili, alle quali sono stati abbinati prestiti bancari a favore delle imprese garantiti dal governo e l'estensione del fondo di solidarietà mutui prima casa (c.d. Fondo Gasparrini) per i lavoratori dipendenti nonché per i lavoratori autonomi e liberi professionisti che autocertifichino di aver registrato un calo del fatturato superiore al 33% rispetto all'ultimo trimestre del 2019 in conseguenza delle restrizioni adottate per l'emergenza COVID-19. Tali misure straordinarie sono state prorogate sino al 31 dicembre 2022, come previsto dalla legge del 30 dicembre 2021, n. 234, "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024". I soggetti interessati possono sospendere le rate dei finanziamenti per un determinato periodo di tempo accollandosi il pagamento degli interessi compensativi nella misura pari al 50% degli interessi maturati sul debito residuo durante il periodo di sospensione. Il Fondo Gasparrini (c.d. Consap) sostiene il restante 50% degli interessi maturati nel periodo di sospensione.

Le modifiche contrattuali intervenute in seguito alla concessione di moratorie sono state valutate come non sostanziali in seguito all'applicazione del c.d. modification accounting, in linea con le indicazioni ESMA. Il Gruppo ha effettuato una valutazione qualitativa e ha ritenuto che tali misure di sostegno forniscano un sollievo temporaneo ai debitori colpiti dalla pandemia COVID-19, senza intaccare in modo significativo il valore economico del prestito.

Considerando che sulle somme oggetto di posticipo maturano gli interessi, non sono state rilevate perdite significative in termini di modification loss.

Fondo Interbancario Tutela dei Depositi – Schema Volontario

FinecoBank ha aderito allo "Schema Volontario", introdotto dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), con apposita modifica del proprio statuto, nel novembre 2015. Lo Schema Volontario costituisce uno strumento per la soluzione delle crisi bancarie attraverso interventi di sostegno a favore di banche ad esso aderenti, al ricorrere delle specifiche condizioni previste dalla normativa. Lo Schema Volontario dispone di una dotazione finanziaria autonoma e le banche ad esso aderenti si impegnano a fornire le relative risorse su chiamata per l'effettuazione degli interventi.

Dal 2016 al 2018 lo Schema Volontario, in qualità di soggetto privato, ha deliberato degli interventi di sostegno a favore di alcune banche, in particolare di Cassa di Risparmio di Cesena (CariCesena), Cassa di Risparmio di Rimini (Carim), Cassa di Risparmio di San Miniato (Carismi) e Banca Carige.

A fronte degli interventi sopra citati, FinecoBank ha effettuato dei pagamenti monetari con il contestuale riconoscimento in bilancio, secondo quanto indicato al riguardo da Banca d'Italia, di strumenti di capitale dapprima classificati – in base al principio contabile IAS 39 in vigore fino al 31 dicembre 2017 – come "Attività finanziarie disponibili per la vendita" e, quindi, a partire dal 1° gennaio 2018 – in base al vigente principio contabile IFRS 9 – come "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value".

Alla data del 31 dicembre 2022 l'esposizione complessiva in titoli di capitale derivante dalle suddette contribuzioni versate dalla Capogruppo sono state completamente cancellate, in quanto le poste dell'attivo venutesi a determinare negli anni passati tra le banche aderenti e lo Schema volontario sono considerate estinte, determinando, nell'esercizio 2022, una perdita di 457 migliaia di euro.

In particolare, con riferimento ai titoli di capitale rilevati dalla Capogruppo nell'ambito dell'intervento a favore di Banca Carige S.p.A., si segnala che nella riunione del 14 febbraio 2022, gli Organi statutari del FITD hanno approvato all'unanimità un intervento preventivo a favore di Banca Carige, per un importo pari a 530 milioni di euro, nella forma di versamento in conto capitale, nell'ambito di una complessiva operazione che, subordinatamente alle autorizzazioni di legge, sarebbe stata realizzata da Bper Banca e che prevedeva, tra gli altri, l'acquisto ad un prezzo simbolico della partecipazione detenuta dal FITD e dallo Schema Volontario in Banca Carige S.p.A. (circa 80%) e del prestito subordinato emesso da quest'ultima nel 2018 per un corrispettivo di 5 milioni di euro, pari al valore nominale. In data 3 giugno 2022 il FITD ha comunicato di aver perfezionato, entro i termini contrattualmente previsti, il closing dell'operazione di cessione della partecipazione del FITD e dello Schema volontario in Banca Carige in favore di Bper Banca, verso il corrispettivo di 1 euro e previo versamento di un contributo da parte del FITD di 530 milioni di euro a titolo di versamento in conto capitale. Nell'ambito dell'operazione, Bper Banca ha altresì acquisito le obbligazioni subordinate emesse da Banca Carige di proprietà dello Schema volontario per nominali 5 milioni di euro.

Con riferimento ai titoli di capitale rilevati dalla Banca nell'ambito dell'intervento a favore di Credit Agricole CariParma a supporto di CariCesena, Cassa di Risparmio di Rimini (Carim) e Cassa di Risparmio di San Miniato (Carismi), si segnala che in data 29 settembre 2022 il FITD ha comunicato di aver ceduto, in data 21 luglio 2022, tutte le tranche mezzanine e junior sottoscritte a un prezzo complessivamente pari a 6,6 milioni di euro.

La liquidità riveniente dalle cessioni ha consentito di saldare il debito dello Schema volontario nei confronti del FITD, nascente dall'anticipazione da parte di quest'ultimo dell'ammontare dovuto dallo Schema in conseguenza dell'assoggettamento a imposta sostitutiva, a partire dal 2021, dei proventi delle attività finanziarie da esso detenute. Inoltre, la liquidità residua è stata in parte utilizzata per sostenere i costi connessi all'operazione Carige e in parte, circa 1,2 milioni di euro, verrà utilizzata per far fronte agli oneri e alle spese di funzionamento dello Schema.

Contributi a fondi di garanzia e di risoluzione

La direttiva 2014/49/UE del 16 aprile 2014 relativa ai sistemi di garanzia dei depositi (DGS - Deposit Guarantee Schemes) è volta ad accrescere la tutela dei depositanti tramite l'armonizzazione della relativa disciplina nazionale. La direttiva prevede un meccanismo obbligatorio di contribuzione a livello nazionale che consenta di raccogliere entro il 3 luglio 2024, un livello-obiettivo dello 0,8% dell'importo dei depositi coperti dei suoi membri. La contribuzione riprende quando la capacità di finanziamento è inferiore al livello-obiettivo, almeno fino al raggiungimento del livello obiettivo. Se, dopo che il livello-obiettivo è stato raggiunto per la prima volta, i mezzi finanziari disponibili sono stati ridotti a meno di due terzi del livello-obiettivo, il contributo regolare è fissato a un livello che consenta di raggiungere il livello-obiettivo entro sei anni. Il meccanismo di contribuzione prevede quote contributive annuali ordinarie, finalizzate a distribuire nel tempo in maniera uniforme i costi per le banche contribuenti, e contributi straordinari, se i mezzi finanziari disponibili di un DGS sono insufficienti a rimborsare i depositanti; i contributi straordinari non possono superare lo 0,5% dei depositi coperti per anno di calendario, ma in casi eccezionali e con il consenso dell'autorità competente i DGS possono esigere contributi anche più elevati.

Con riferimento agli obblighi contributivi di cui alla direttiva sopra citata, il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi ha comunicato che la contribuzione totale dovuta dalle Consorziate per il 2022 risulta pari a complessivi 1.406.386 migliaia di euro (1.186.841 migliaia di euro nell'esercizio 2021), così ripartita:

  • contribuzione ordinaria annuale per la costituzione della dotazione finanziaria, per 888.101 migliaia di euro (865.267 migliaia di euro nell'esercizio 2021);
  • contribuzione aggiuntiva, finalizzata al reintegro graduale, fino al 2024, della parte di dotazione finanziaria complessivamente utilizzata a fronte di interventi (Statuto, art. 25), per 471.248 migliaia di euro (294.581 migliaia di euro nell'esercizio 2021);
  • contributo supplementare per 47.037 migliaia di euro (26.993 migliaia di euro nell'esercizio 2021).

La quota di competenza di ciascuna consorziata è stata calcolata in funzione del rispettivo ammontare dei depositi protetti al 30 settembre 2022 e corretta per il rischio sulla base degli indicatori gestionali del modello risk based del Fondo per il calcolo delle contribuzioni, ai sensi dell'art. 28, comma 2 dello Statuto.

La quota di competenza del Gruppo per l'esercizio 2022, alla cui contribuzione partecipa solo la Capogruppo FinecoBank, versata e contabilizzata nella voce 190. Spese amministrative b) altre spese amministrative", ammonta complessivamente a 40.008 migliaia di euro (32.334 migliaia di euro nell'esercizio 2021), così composta:

  • contribuzione ordinaria annuale per 25.264 migliaia di euro (23.573 migliaia di euro nell'esercizio 2021);
  • contribuzione aggiuntiva per 13.406 migliaia di euro (8.026 migliaia di euro nell'esercizio 2021);
  • contributo supplementare per 1.338 migliaia di euro (735 migliaia di euro nell'esercizio 2021).

Con l'introduzione della direttiva Europea 2014/59/UE, il Regolamento sul Meccanismo Unico di Risoluzione ("Direttiva BRRD", Regolamento (UE) n.806/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 luglio 2014) ha istituito un quadro di risanamento e di risoluzione delle crisi degli enti creditizi, prevedendo un comitato unico di risoluzione e un fondo unico di risoluzione delle banche (Single Resolution Fund, "SRF"). La direttiva prevede l'avvio di un meccanismo obbligatorio di contribuzione che consenta di raccogliere entro il 31 dicembre 2023 il livello obiettivo di risorse, pari all'1% dei depositi protetti di tutti gli enti autorizzati nel territorio Europeo. Il periodo di accumulo può essere prorogato di ulteriori quattro anni se i meccanismi di finanziamento hanno effettuato esborsi cumulativi per una percentuale superiore allo 0,5% dei depositi protetti. Se, dopo il periodo di accumulo i mezzi finanziari disponibili scendono al di sotto del livello-obiettivo, la raccolta dei contributi riprende fino al ripristino di tale livello. Inoltre, dopo aver raggiunto per la prima volta il livello-obiettivo e, nel caso in cui i mezzi finanziari disponibili scendano a meno dei due terzi del livelloobiettivo, tali contributi sono fissati al livello che consente di raggiungere il livello-obiettivo entro un periodo di sei anni. Il meccanismo di contribuzione prevede quote contributive annuali ordinarie, finalizzate a distribuire nel tempo in maniera uniforme i costi per le banche contribuenti, e contributi straordinari addizionali, pari al massimo al triplo dei contributi annuali previsti, laddove i mezzi finanziari disponibili non siano sufficienti a coprire le perdite e i costi in relazione ad interventi.

La quota di competenza del Gruppo per l'esercizio 2022, alla cui contribuzione partecipa solo la Capogruppo FinecoBank, versata e contabilizzata nella voce 190. "Spese amministrative b) altre spese amministrative" ammonta a 7.601 migliaia di euro (5.812 migliaia di euro nell'esercizio 2021). Si ricorda che nel corso del 2021 Banca d'Italia aveva richiamato presso il sistema bancario una contribuzione addizionale al Fondo Nazionale di Risoluzione (FNR) di cui all'art. 1, comma 848, della Legge n. 208/2015, per un ammontare pari a 1.893 migliaia di euro.

Entrambe le direttive n.49 e n.59 prevedono la possibilità di introdurre impegni irrevocabili di pagamento quale forma di raccolta alternativa alle contribuzioni a fondo perduto per cassa, fino ad un massimo del 30% del totale delle risorse obiettivo, facoltà di cui il Gruppo non si è avvalso.

Il formato elettronico unico di comunicazione per la redazione le relazioni finanziarie annuali

La Direttiva 2004/109/CE (la "Direttiva Transparency") e il Regolamento Delegato (UE) 2019/815 hanno introdotto l'obbligo per gli emittenti valori mobiliari quotati nei mercati regolamentati dell'Unione Europea di redigere la relazione finanziaria annuale nel linguaggio XHTML, sulla base del formato elettronico unico di comunicazione ESEF (European Single Electronic Format), approvato da ESMA.

Il linguaggio XBRL (eXtensible Business Reporting Language) è leggibile da un dispositivo automatico e consente l'utilizzo automatizzato di grandi quantità di informazioni. Il linguaggio XBRL è consolidato e utilizzato in diverse giurisdizioni ed è attualmente l'unico linguaggio di markup appropriato per marcare le informazioni contenute nei bilanci. L'utilizzo del linguaggio di markup XBRL comporta l'applicazione di una tassonomia per convertire il testo leggibile da utenti umani in informazioni leggibili da un dispositivo automatico. La tassonomia IFRS, resa disponibile dalla Fondazione IFRS, è una tassonomia consolidata elaborata per marcare le informazioni presentate secondo gli IFRS. L'utilizzo della tassonomia IFRS facilita la comparabilità a livello mondiale dei markup dei bilanci redatti conformemente agli IFRS.

Gli emittenti sono tenuti a redigere la relazione finanziaria annuale nel linguaggio XHTML e a "marcare" i bilanci consolidati IFRS contenuti nelle relazioni finanziarie annuali per gli esercizi finanziari aventi inizio il 1° gennaio 2021 o in data successiva. Per le "marcature", gli emittenti utilizzano il linguaggio di markup XBRL e una tassonomia i cui elementi sono quelli della tassonomia di base contenuti nel Regolamento Delegato (UE) 2019/815 e successivi Regolamenti che ne modificano il contenuto. In particolare, la tassonomia utilizzata per la taggatura 2022 è quella contenuta nel Regolamento Delegato (UE) 2022/352 della Commissione del 29 novembre 2021. Se non è opportuno utilizzare elementi della tassonomia di base, gli emittenti creano gli elementi della tassonomia di estensione.

Con riferimento alla Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2022 l'obbligo di marcatura riguarda le seguenti informazioni:

  • Anagrafica di base;
  • Schemi di bilancio consolidati (Stato Patrimoniale consolidato, Conto Economico consolidato, Prospetto della redditività consolidata complessiva, Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato e Rendiconto finanziario consolidato);
  • Nota integrativa consolidata.

L'Allegato II dell'RTS (Regulatory Technical Standards) sull'ESEF include una serie di elementi definiti con il tipo di elemento "textBlockItemType" che si prevede di utilizzare per contrassegnare (secondo l'approccio del tagging a blocchi) le informazioni più ampie contenute nei bilanci consolidati IFRS, come le note integrative e le politiche contabili del bilancio consolidato IFRS. Considerando che tali elementi sono di granularità diversa, è richiesto ai redattori di considerare il significato contabile di un elemento della tassonomia al momento di selezionare l'etichetta di blocco appropriata per contrassegnare tale informativa. Questo è particolarmente importante nei casi in cui esistono più etichette di blocco che possono corrispondere a una determinata informativa. L'ESMA è del parere che gli emittenti debbano, come minimo, contrassegnare le informazioni contenute nel bilancio consolidato IFRS (comprese le intestazioni/titoli) con gli elementi dell'Allegato II. Nel caso in cui un'informativa corrisponda a più elementi di diversa granularità (con elementi più ristretti e più ampi), i redattori devono utilizzare ciascun elemento ed etichettare in modo multiplo le informazioni nella misura in cui ciò corrisponda al significato contabile sottostante dell'informazione. In alcuni casi, il contenuto delle tabelle (cioè colonne o righe selezionate) presentate nel bilancio dell'emittente può corrispondere a più elementi elencati nella tabella dell'allegato II.

Tenendo conto della complessità tecnica e del fatto che i tag applicati all'interno di tali tabelle potrebbero non essere comprensibili senza informazioni sul layout, l'ESMA raccomanda che il livello di granularità più basso per l'etichettatura a blocchi dei bilanci consolidati IFRS sia costituito da singole tabelle contenute in un'unica tabella. Pertanto, gli emittenti non sono tenuti ad applicare gli elementi "textBlockItemType" dell'Allegato II a righe o colonne selezionate di tali tabelle e dovranno invece applicare gli elementi corrispondenti all'intera tabella.

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank nella seduta del 14 marzo 2023 ha approvato la tassonomia da utilizzare per la marcatura degli schemi e della nota integrativa del presente bilancio consolidato 2022, parte integrante della Relazione finanziaria annuale di FinecoBank, e la versione XHTML, incluso nell'ESEF package, della stessa Relazione finanziaria annuale, che verrà pertanto pubblicata nel linguaggio XHTML sulla base del formato elettronico unico di comunicazione ESEF approvato dall'ESMA, sul sito di Fineco (https://about.finecobank.com), per adempiere agli obblighi di comunicazione previsti dalla Direttiva 2004/109/CE (c.d. direttiva Transparency). Si precisa che la Relazione finanziaria annuale consolidata del Gruppo include sia il bilancio consolidato sia il bilancio d'esercizio della Capogruppo FinecoBank. Si segnala, infine, che il presente documento "Bilanci e Relazioni 2022" è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione di FinecoBank nella medesima seduta del 14 marzo 2023.

Altre Informazioni

Il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 è sottoposto a revisione contabile ai sensi del D. Lgs. 27 gennaio 2010 n.° 39 e del Regolamento (UE) n. 537/2014 da parte della società KPMG S.p.A., incaricata della revisione legale dei conti della Banca in esecuzione della delibera assembleare del 28 aprile 2021.

I depositi dell'intero documento presso le sedi e le istituzioni competenti sono effettuati ai sensi di legge.

A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio

1 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico

a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione

Un'attività finanziaria è classificata come posseduta per la negoziazione se:

  • è acquisita principalmente al fine di essere venduta a breve;
  • fa parte di un portafoglio di strumenti finanziari che è gestito congiuntamente e per il quale esiste una strategia volta al conseguimento di profitti nel breve periodo;
  • è un contratto derivato non designato nell'ambito di operazioni di copertura contabile ivi compresi i derivati aventi fair value positivo incorporati in passività finanziarie diverse da quelle valutate al fair value con iscrizione degli effetti reddituali a conto economico.

Le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono inizialmente iscritte, alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale e alla data di erogazione per i finanziamenti, al loro fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo pagato, con esclusione dei costi e ricavi di transazione che sono immediatamente contabilizzati a conto economico ancorché direttamente attribuibili a tali attività finanziarie. Gli strumenti derivati di negoziazione sono rilevati per data di contrattazione.

Successivamente alla rilevazione iniziale tali attività finanziarie sono valutate al fair value e gli effetti dell'applicazione di questo criterio di valutazione sono imputati nel conto economico consolidato.

Costituiscono eccezione i contratti derivati da regolare con la consegna di uno strumento non quotato rappresentativo di capitale il cui fair value non può essere valutato attendibilmente e che, analogamente al sottostante, sono valutati al costo.

Si considera come derivato uno strumento finanziario o altro contratto che presenta le tre seguenti caratteristiche:

  • il suo valore cambia in relazione alla variazione di un tasso di interesse, del prezzo di uno strumento finanziario, del prezzo di una merce, del tasso di cambio in valuta estera, di un indice di prezzi o di tassi, del merito di credito (rating) o di indici di credito o di altra variabile prestabilita (generalmente denominata "sottostante") a condizione che, nel caso di variabile non finanziaria, questa non sia specifica di una delle parti contrattuali;
  • non richiede un investimento netto iniziale o richiede un investimento netto iniziale minore di quello richiesto per altri tipi di contratti da cui ci si aspetterebbe una simile oscillazione di valore in risposta a cambiamenti di fattori di mercato;
  • è regolato a data futura.

Un derivato incorporato è una componente di uno strumento ibrido (combinato) che include anche un contratto primario non-derivato, con l'effetto che alcuni dei flussi finanziari dello strumento nel suo complesso variano in maniera similare a quelli del derivato preso a sé stante.

Un derivato incorporato è separato dalle passività finanziare diverse da quelle oggetto di valutazione al fair value con iscrizione degli effetti reddituali a conto economico e dagli strumenti non finanziari, e contabilizzato come un derivato, se:

  • le caratteristiche economiche e i rischi del derivato incorporato non sono strettamente correlati a quelle del contratto che lo ospita;
  • uno strumento separato con le stesse condizioni del derivato incorporato soddisferebbe la definizione di derivato, e;
  • lo strumento ibrido non è valutato nella sua interezza al fair value con effetto rilevato a conto economico.

Nei casi in cui i derivati incorporati siano separati, i contratti primari vengono contabilizzati secondo la categoria di appartenenza.

Gli utili e le perdite realizzati dalla negoziazione, cessione o rimborso e gli utili e le perdite non realizzati derivanti dalle variazioni del fair value di strumenti appartenenti al portafoglio di negoziazione sono iscritti nel conto economico consolidato nella voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione", ivi compresi i derivati finanziari connessi alla "fair value option".

Se il fair value di uno strumento diventa negativo, circostanza che può verificarsi per i contratti derivati, tale strumento viene contabilizzato alla voce 20. "Passività finanziarie di negoziazione" del passivo dello stato patrimoniale consolidato.

b) Attività finanziarie designate al fair value

Un'attività finanziaria non derivata può essere designata al fair value qualora tale designazione consenta di evitare accounting mismatch derivanti dalla valutazione di attività e di associate passività secondo criteri valutativi diversi.

Il trattamento contabile di tali operazioni è analogo a quello delle "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" (si rimanda al precedente punto a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione), ad eccezione della registrazione dei profitti e delle perdite, realizzati e valutativi, che vengono rilevati

nel conto economico consolidato alla voce 110. "Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: a) attività e passività finanziarie designate al fair value".

Alla data di riferimento del presente bilancio non sono presenti attività finanziarie classificate fra le "Attività finanziarie designate al fair value".

c) Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

Un'attività finanziaria, che non è un'attività finanziaria detenuta per la negoziazione, è classificata fra le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value qualora la stessa non soddisfi le condizioni, in termini di business model o di caratteristiche dei flussi di cassa, per la valutazione al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

In particolare, sono classificati in questa voce:

  • strumenti di debito, titoli e finanziamenti detenuti all'interno di un business model il cui obiettivo non è il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali (Held to collect), nè il possesso di attività finalizzato sia alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali sia alla vendita delle attività finanziarie (Held to collect & sell) e che non sono un'attività finanziaria detenuta per la negoziazione;
  • strumenti di debito, titoli e finanziamenti i cui flussi di cassa non rappresentano solamente la corresponsione di capitale e interessi;
  • quote di O.I.C.R.;
  • strumenti di capitale per le quali il Gruppo non esercita l'opzione concessa dal principio di valutare tali strumenti al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Il trattamento contabile di tali operazioni è analogo a quello delle "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" (si rimanda al precedente punto a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione), ad eccezione della registrazione dei profitti e delle perdite, realizzati e valutativi, che vengono rilevati nel conto economico consolidato alla voce 110. "Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value".

2 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva qualora:

  • l'obiettivo del suo business model sia perseguito mediante sia la raccolta dei flussi finanziari contrattuali sia la vendita delle attività finanziarie ("held-to-collect and sell");
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Sono inoltre inclusi nella voce gli strumenti di capitale, non detenuti per finalità di negoziazione, per i quali al momento della rilevazione iniziale, ovvero in sede di prima applicazione del principio, il Gruppo ha esercitato l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono inizialmente iscritte, alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale e alla data di erogazione per i finanziamenti, al loro fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo dell'operazione comprensivo dei costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

Gli interessi maturati sugli strumenti fruttiferi di interessi sono rilevati a conto economico, nel margine d'interesse, in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata contrattuale, ossia applicando il tasso di interesse effettivo al valore contabile lordo dell'attività finanziaria salvo per:

a) le attività finanziarie deteriorate acquistate o originate. Per tali attività finanziarie l'entità deve applicare il tasso di interesse effettivo corretto per il credito al costo ammortizzato dell'attività finanziaria dalla rilevazione iniziale;

b) le attività finanziarie che non sono attività finanziarie deteriorate acquistate o originate ma sono diventate attività finanziarie deteriorate in una seconda fase. Per tali attività finanziarie l'entità deve applicare il tasso di interesse effettivo al costo ammortizzato dell'attività finanziaria in esercizi successivi.

Gli interessi di mora sono contabilizzati a conto economico al momento dell'eventuale incasso.

Dopo la rilevazione iniziale, per quanto concerne gli strumenti di debito, gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati nel Prospetto della redditività consolidata complessiva ed esposti nella voce 120. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto consolidato.

Tali strumenti sono oggetto di riduzioni/riprese di valore risultanti dal processo di valutazione, secondo quanto illustrato nella specifica sezione "Impairment". Tali riduzioni/riprese di valore sono registrate nel conto economico consolidato alla voce 130. "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" in contropartita del Prospetto della redditività consolidata complessiva ed anch'esse esposte nella voce 120. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto consolidato. I ripristini di valore connessi con il trascorrere del tempo sono rilevati nel margine di interesse.

In caso di cessione, gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nel conto economico consolidato alla voce 100. "Utile (perdite) da cessione o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

Per quanto concerne gli strumenti di capitale, gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati nel Prospetto della redditività consolidata complessiva ed esposte nella voce 120. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto consolidato. In ottemperanza a quanto previsto dal principio IFRS 9, per gli strumenti di capitale le perdite durevoli di valore non sono oggetto di rilevazione a conto economico. In caso di cessione gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nella voce 150. "Riserve" del patrimonio netto consolidato.

3 - Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato qualora:

  • l'obiettivo del suo business model sia il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali ("Held to collect");
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Più in particolare, formano oggetto di rilevazione in questa voce:

  • gli impieghi con banche e clientela nelle diverse forme tecniche che presentano i requisiti di cui al paragrafo precedente;
  • i titoli di debito che presentano i requisiti di cui al paragrafo precedente.

Sono inoltre inclusi in tale categoria i crediti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F. (ad esempio crediti di funzionamento connessi con la distribuzione di prodotti finanziari). In quest'ultima categoria rientrano anche i crediti verso società prodotto e i crediti verso la rete di consulenti finanziari a fronte di anticipazioni provvigionali erogate. Sono esclusi i crediti "a vista", nelle forme tecniche di conti correnti e depositi, verso banche e Banche Centrali (ad eccezione della riserva obbligatoria), che sono rappresentati nella voce "Cassa e disponibilità liquide",

Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono inizialmente iscritte, alla data di regolamento per i titoli di debito e alla data di erogazione per i finanziamenti, al loro fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo dell'operazione comprensivo dei costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

Gli interessi maturati sono rilevati a conto economico, nel margine d'interesse, in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata contrattuale, ossia applicando il tasso di interesse effettivo al valore contabile lordo dell'attività finanziaria salvo per:

  • le attività finanziarie deteriorate acquistate o originate. Per tali attività finanziarie l'entità deve applicare il tasso di interesse effettivo corretto per il credito al costo ammortizzato dell'attività finanziaria dalla rilevazione iniziale;
  • le attività finanziarie che non sono attività finanziarie deteriorate acquistate o originate ma sono diventate attività finanziarie deteriorate in una seconda fase. Per tali attività finanziarie l'entità deve applicare il tasso di interesse effettivo al costo ammortizzato dell'attività finanziaria in esercizi successivi.

Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per le attività – valorizzate al costo storico – la cui breve durata fa ritenere trascurabile l'effetto dell'applicazione del criterio del tasso di interesse effettivo, per quelle senza una scadenza definita e per i crediti a revoca.

Gli interessi di mora sono contabilizzati a conto economico al momento dell'eventuale incasso.

Dopo l'iniziale rilevazione al fair value, le attività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo eventualmente rettificato al fine di tener conto di riduzioni/riprese di valore risultanti dal processo di valutazione, secondo quanto illustrato nella successiva specifica sezione "Impairment". Tali riduzioni/riprese di valore sono registrate nel conto economico consolidato alla voce 130. "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". I ripristini di valore connessi con il trascorrere del tempo sono rilevati nel margine di interesse.

Quando l'attività finanziaria in questione è eliminata, gli utili e le perdite sono iscritti nel conto economico consolidato alla voce 100. "Utile (perdite) da cessione o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".

4 - Operazioni di copertura

Il Gruppo applica le regole di hedge accounting previste dall'IFRS 9, ad eccezione delle operazioni di copertura di fair value dell'esposizione al tasso di interesse di un portafoglio di attività o passività finanziarie, per le quali applica le disposizioni sulla contabilizzazione delle operazioni di copertura di cui allo IAS 39, come previsto dall'IFRS 9 paragrafo 6.1.3.

Le operazioni di copertura sono realizzate con lo scopo di ridurre i rischi di mercato (tasso, cambio, prezzo) ai quali sono esposte le posizioni oggetto di protezione. Possono essere identificate le seguenti tipologie di coperture:

  • copertura del fair value di una attività o di una passività rilevata o di una parte identificata di tale attività o passività;
  • copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa, attribuibile ad un particolare rischio associato ad una attività o passività rilevata o ad una operazione prevista altamente probabile, che potrebbero influire sul conto economico degli esercizi successivi;
  • copertura di un investimento netto in una società estera, le cui attività sono gestite in una valuta differente dall'Euro.

Operazioni di copertura IFRS 9 – Copertura specifica ("Micro Hedge Accounting")

Alle operazioni di copertura specifica il Gruppo applica le regole di hedge accounting previste dall'IFRS 9. Il Gruppo realizza le operazioni di copertura tramite la sottoscrizione di contratti derivati, che vengono inizialmente rilevati alla "data di contrattazione" in base al loro fair value.

Uno strumento finanziario derivato è classificato come di copertura se viene documentata in modo formale la relazione fra lo strumento di copertura e l'elemento coperto, includendo gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia per effettuare la copertura e i metodi che saranno utilizzati per verificarne l'efficacia.

Una relazione di copertura è considerata efficace se vengono soddisfatti tutti i seguenti requisiti:

  • esiste una relazione economica tra l'elemento coperto e lo strumento di copertura. Ciò implica che il valore dello strumento di copertura evolve, in genere, nella direzione opposta di quello dell'elemento coperto in conseguenza di uno stesso rischio, che è il rischio coperto;
  • l'effetto del rischio di credito non prevale sulle variazioni di valore risultanti dalla relazione economica;
  • il rapporto di copertura ("hedge ratio") usato ai fini del hedge accounting è lo stesso che l'entità utilizza effettivamente per coprire la quantità di elemento coperto. Tale designazione non deve riflettere uno squilibrio tra le ponderazioni dell'elemento coperto e dello strumento di copertura che determinerebbe l'inefficacia della copertura (a prescindere dal fatto che sia rilevata o meno) che potrebbe dare luogo a un risultato contabile che sarebbe in contrasto con lo scopo della contabilizzazione delle operazioni di copertura.

La verifica dell'efficacia della relazione di copertura deve essere effettuata all'inizio della relazione e su base continuativa, almeno ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale (reporting date), e comunque ogni qualvolta si verifichino delle modifiche significative nelle circostanze che influenzano i requisiti di efficacia. Il test di efficacia può essere anche solo di tipo qualitativo e svolto solo su base prospettica.

L'inefficacia di una relazione di copertura è misurata in base alle variazioni di fair value dello strumento coperto e di quello di copertura, comparando i cambiamenti dei loro valori. La misurazione del valore dello strumento coperto deve tener conto del valore temporale del denaro, pertanto, deve essere effettuata al valore attuale netto. Per misurare i cambiamenti nel valore dello strumento coperto il Gruppo utilizza, come espediente pratico, un derivato "ipotetico" che abbia i termini identici a quelli dello strumento (senza però includere altri elementi – presenti nel derivato di copertura – di cui è privo lo strumento coperto).

Dalla relazione di copertura possono essere esclusi, come costi di copertura, i seguenti elementi:

  • il time value delle opzioni acquistate
  • l'elemento a termine dei contratti forward
  • i basis spread in valuta estera

La componente esclusa è sospesa a patrimonio netto e ammortizzata.

Se le verifiche non confermano l'efficacia della copertura, da quel momento la contabilizzazione delle operazioni di copertura viene interrotta ed il contratto derivato di copertura viene riclassificato tra gli strumenti di negoziazione.

La relazione di copertura cessa inoltre integralmente quando cessa, nel suo complesso, di soddisfare i criteri di ammissibilità, ad esempio:

  • la relazione di copertura non risponde più all'obiettivo di gestione del rischio in base al quale è stata ammessa alla contabilizzazione delle operazioni di copertura;
  • è venduto o cessa lo strumento di copertura;
  • viene a mancare la relazione economica tra l'elemento coperto e lo strumento di copertura ovvero l'effetto del rischio di credito assume prevalenza sulle variazioni di valore determinate da detta relazione economica.

Non è consentito riclassificare, e quindi cessare, una relazione di copertura che:

  • risponde ancora all'obiettivo di gestione del rischio in base al quale è stata ammessa alla contabilizzazione delle operazioni di copertura (ossia l'entità persegue ancora detto obiettivo di gestione del rischio);
  • continua a soddisfare tutti gli altri criteri di ammissibilità (una volta tenuto conto di un eventuale riequilibrio della relazione di copertura, se del caso).

Le operazioni di copertura sono valutate al fair value, in particolare:

  • nel caso di copertura del fair value, la variazione del fair value dello strumento di copertura è rilevata a conto economico consolidato alla voce 90. "Risultato netto dell'attività di copertura". Le variazioni nel fair value dell'elemento coperto, che sono attribuibili al rischio coperto con lo strumento derivato, sono iscritte alla medesima voce di conto economico consolidato in contropartita del cambiamento del valore di carico dell'elemento coperto. L'inefficacia della copertura è rappresentata dalla differenza fra la variazione del fair value degli strumenti di copertura e la variazione del fair value dell'elemento coperto. Se la relazione di copertura termina, per ragioni diverse dalla vendita dell'elemento coperto, quest'ultimo torna ad essere misurato secondo il criterio di valutazione previsto dal principio contabile relativo alla categoria di appartenenza e la variazione di fair value cumulata è ammortizzata a conto economico nelle voci interessi attivi o passivi utilizzando il tasso di interesse effettivo ricalcolato alla data di inizio dell'ammortamento. Nel caso in cui l'elemento coperto venga venduto o rimborsato, la quota del fair value non ammortizzata è rilevata immediatamente alla voce 100. "Utili (perdite) da cessione o riacquisto" di conto economico consolidato. La differenza di fair value del derivato di copertura rispetto all'ultima data di misurazione dell'efficacia è rilevata immediatamente a conto economico consolidato alla voce 90. "Risultato netto dell'attività di copertura";
  • nel caso di copertura di flussi finanziari, gli strumenti derivati di copertura sono valutati al fair value; la variazione del fair value dello strumento di copertura considerata efficace è imputata alla voce 120. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto consolidato. La parte inefficace è invece imputata a conto economico consolidato alla voce 90. "Risultato netto dell'attività di copertura". Se la copertura dei flussi finanziari non è più considerata efficace, oppure la relazione di copertura è terminata, l'ammontare complessivo dei profitti o delle perdite su quello strumento di copertura, già rilevato tra le "Riserve da valutazione", vi rimane fino al momento in cui la transazione oggetto di copertura ha luogo o si ritiene che non vi sarà più la possibilità che la transazione si verifichi; in quest'ultima circostanza i profitti o perdite sono trasferiti dal patrimonio netto consolidato alla voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione" di conto economico consolidato. Le variazioni di fair value complessivamente rilevate nella voce 120. "Riserve da valutazione" sono esposte nel Prospetto della redditività consolidata complessiva;
  • nel caso di copertura dell'investimento netto in una società estera, le coperture di investimenti in società estere le cui attività sono gestite in una valuta differente dall'Euro sono rilevate in maniera simile alle coperture di flussi finanziari. L'utile o la perdita sullo strumento di copertura relativo alla parte efficace della copertura è classificato nel patrimonio netto consolidato ed è rilevato nel conto economico consolidato nel momento in cui l'investimento netto nell'entità viene ceduto. Le variazioni di fair value rilevate nella voce 120. "Riserve da valutazione" sono esposte anche nel Prospetto della redditività consolidata complessiva; la parte inefficace è invece imputata a conto economico consolidato alla voce 90. "Risultato netto dell'attività di copertura".

Alla data di riferimento del presente Bilancio consolidato il Gruppo ha in essere operazioni di copertura specifica del rischio di tasso di interesse di titoli di debito.

Operazioni di copertura IAS 39 - Copertura generica ("Macro Hedge Accounting")

Alle operazioni di copertura di fair value dell'esposizione al tasso di interesse di un portafoglio di attività o passività finanziarie il Gruppo applica le disposizioni sulla contabilizzazione delle operazioni di copertura di cui allo IAS 39. Il Gruppo realizza le operazioni di copertura tramite la sottoscrizione di contratti derivati, che vengono inizialmente rilevati alla "data di contrattazione" in base al loro fair value.

Uno strumento finanziario derivato è classificato come di copertura se viene documentata in modo formale la relazione fra lo strumento di copertura e l'elemento coperto, includendo gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia per effettuare la copertura e i metodi che saranno utilizzati per verificarne l'efficacia prospettica e retrospettiva. Di conseguenza, occorre verificare, sia all'inizio dell'operazione che lungo la sua durata, che la copertura mediante l'utilizzo dello strumento derivato sia altamente efficace nel compensare i cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa attesi dell'elemento coperto.

Generalmente, una copertura viene considerata altamente efficace se all'inizio della copertura e nei periodi successivi questa è prevista essere altamente efficace e se i suoi risultati retrospettivi (il rapporto tra le variazioni di valore della posta coperta e quella del derivato di copertura) siano ricompresi all'interno di un definito intervallo (80% - 125%). La copertura è valutata sulla base di un criterio di continuità; deve quindi prospetticamente rimanere altamente efficace per tutti i periodi di riferimento per cui è stata designata. La valutazione dell'efficacia è effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale (reporting date). Se le verifiche non confermano l'efficacia della copertura, da quel momento la contabilizzazione delle operazioni di copertura viene interrotta ed il contratto derivato di copertura viene riclassificato tra gli strumenti di negoziazione.

La relazione di copertura, inoltre, cessa quando il derivato scade, viene venduto, rescisso o esercitato; l'elemento coperto è venduto, scade o è rimborsato; non è più altamente probabile che l'operazione futura coperta venga posta in essere.

Nelle operazioni di copertura generica di portafoglio di attività/passività, lo IAS 39 consente che oggetto di copertura di fair value dal rischio di tasso di interesse sia non solo una singola attività o passività finanziaria, ma anche un importo monetario, contenuto in una molteplicità di attività e passività finanziarie (o di loro porzioni), in modo che un insieme di contratti derivati possano essere utilizzati per ridurre le oscillazioni di fair value delle poste coperte al modificarsi dei tassi di interesse di mercato. Non possono essere designati come oggetto di copertura generica (macrohedging) importi netti rivenienti dallo sbilancio di attività e passività. Una copertura generica viene considerata altamente efficace se, sia all'inizio che durante la sua durata, i cambiamenti del fair value dell'importo monetario coperto sono compensati dai cambiamenti del fair value dei derivati di copertura e se i risultati effettivi siano all'interno di un intervallo compreso fra l'80% ed il 125%. Il saldo, positivo o negativo, delle variazioni di valore, rispettivamente, delle attività e delle passività oggetto di copertura generica misurata con riferimento al rischio coperto è rilevato nelle voci 60. dell'attivo "Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)" o 50. del passivo "Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)", in contropartita della voce 90. "Risultato netto dell'attività di copertura" di conto economico consolidato. Nella stessa voce di conto economico consolidato è rilevata la variazione del fair value dello strumento di copertura.

L'inefficacia della copertura è rappresentata dalla differenza fra la variazione del fair value degli strumenti di copertura e la variazione del fair value dell'importo monetario coperto. La quota di inefficacia della copertura è comunque ricompresa nella voce 90. "Risultato netto dell'attività di copertura" di conto economico consolidato. Se la relazione di copertura termina, per ragioni diverse dalla vendita degli elementi coperti, la rivalutazione/svalutazione cumulata iscritta nelle voci 60. dell'attivo o 50. del passivo è rilevata a conto economico consolidato tra gli interessi attivi o passivi, lungo la vita residua delle attività o passività finanziarie coperte. Nel caso in cui queste ultime vengano vendute o rimborsate, la quota del fair value non ammortizzata è rilevata immediatamente alla voce 100. "Utili (Perdite) da cessioni/riacquisto" di conto economico consolidato.

Alla data di riferimento del Bilancio consolidato il Gruppo ha in essere operazioni di copertura generica del rischio di tasso di interesse di mutui nei confronti di clientela al dettaglio e raccolta diretta a tasso fisso da clientela.

5 - Partecipazioni

La voce include le interessenze detenute in società collegate e joint ventures, nonché le interessenze in società controllate escluse dall'area di consolidamento in applicazione delle policy del Gruppo.

I criteri di rilevazione iniziale e valutazione successiva delle partecipazioni regolati dagli IFRS10 Bilancio consolidato, IAS28 Partecipazioni in società collegate e joint venture e IFRS11 Accordi a controllo congiunto sono dettagliati, nella misura in cui applicabili, nella Sezione 3. "Area e metodi di consolidamento" della Parte A.1 della presente nota integrativa consolidata, che include l'informativa sulle valutazioni e assunzioni significative adottate per stabilire l'esistenza di controllo, controllo congiunto o influenza notevole in ossequio a quanto previsto dall'IFRS12 (paragrafi 7-9).

Le restanti interessenze azionarie, diverse quindi da controllate, collegate e joint ventures e da quelle eventualmente rilevate nello stato patrimoniale consolidato nella voce 120. "Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione" (si veda la Sezione 8 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione), sono classificate quali attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva o attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value e trattate in modo corrispondente (si vedano le Sezioni 1 – "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" e 2 – "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva").

6 - Attività materiali

La voce include:

  • terreni
  • fabbricati
  • mobili ed arredi
  • macchine e dispositivi elettronici
  • impianti, macchinari e attrezzature
  • automezzi

ed è suddivisa nelle seguenti categorie:

  • attività ad uso funzionale
  • attività detenute a scopo di investimento
  • rimanenze di attività materiali disciplinate dallo IAS2

La voce può includere, altresì, le attività materiali rivenienti dall'escussione delle garanzie ricevute.

Attività ad uso funzionale e Attività detenute a scopo di investimento

Le attività materiali ad uso funzionale hanno consistenza fisica, sono detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o per scopi amministrativi e si ritiene possano essere utilizzate per più di un periodo.

Nelle attività materiali confluiscono i diritti d'uso acquisiti con il leasing e relativi all'utilizzo di attività materiali di cui all'IFRS 16, nonché le migliorie su beni di terzi qualora le stesse costituiscano spese incrementative relative ad attività identificabili e separabili. In tal caso la classificazione avviene nelle sottovoci specifiche di riferimento (es. impianti) in relazione alla natura dell'attività stessa. Qualora le migliorie e spese incrementative siano relative ad attività materiali identificabili ma non separabili, le stesse sono invece incluse nello stato patrimoniale consolidato nella voce 130. "Altre attività" .

Le attività materiali detenute a scopo d'investimento si riferiscono agli investimenti immobiliari, di cui allo IAS 40, cioè a quelle proprietà immobiliari possedute al fine di ricavarne canoni di locazione e/o conseguire un apprezzamento del capitale investito.

Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente imputabili alla "messa in funzione" del bene (costi di transazione, onorari professionali, costi diretti di trasporto del bene nella località assegnata, costi di installazione, costi di smantellamento).

Per quanto riguarda le attività materiali per diritti d'uso acquisite con il leasing, al momento dell'iscrizione iniziale dette attività sono valutate sulla base dei flussi finanziari associati ai contratti di leasing, corrispondenti al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data ("passività del leasing"), comprensiva dei pagamenti versati alla data o prima della data di decorrenza e dei costi diretti iniziali sostenuti dal locatario. I pagamenti dovuti per il leasing sono determinati alla luce delle previsioni del contratto di locazione e calcolati al netto della componente IVA, ove applicabile, in virtù della circostanza che l'obbligazione al pagamento di tale imposta sorge al momento dell'emissione della fattura da parte del locatore e non già alla data di decorrenza del contratto di leasing medesimo, e sono attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento marginale del Gruppo, determinato sulla base del costo del funding per passività di durata e garanzie simili a quelle implicite nei contratti di leasing.

Successivamente all'iscrizione iniziale tale attività è valutata in base a quanto previsto per le attività materiali da IAS 16 o IAS 40 e, quindi, al costo al netto di ammortamenti e eventuali riduzioni di valore, al "valore rideterminato" oppure al fair value secondo quanto applicabile.

Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene o rilevate come attività separate se è probabile che si godranno benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati ed il costo può essere attendibilmente rilevato. Le altre spese sostenute successivamente (es. interventi di manutenzione ordinaria) sono rilevate nel conto economico, nell'esercizio nel quale sono sostenute, alla voce:

  1. "Spese amministrative: b) Altre spese amministrative", se riferite ad attività ad uso funzionale;

ovvero:

  1. "Altri oneri/proventi di gestione", se riferite agli immobili detenuti a scopo di investimento.

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore per deterioramento.

Le immobilizzazioni a vita utile limitata vengono sistematicamente ammortizzate a quote costanti durante la loro vita utile.

I fabbricati, se quantificabili separatamente, sono trattati separatamente ai fini contabili, anche quando sono acquistati congiuntamente. I terreni non sono ammortizzati in quanto, di norma, caratterizzati da vita utile illimitata; i fabbricati, invece, hanno una vita utile limitata e, pertanto, sono ammortizzati.

Le vite utili normalmente stimate sono le seguenti:

Fabbricati non superiore a 33,3 anni
Mobili e arredi non superiore a 9 anni
Macchine e dispositivi elettronici non superiore a 5 anni
Impianti, macchinari e attrezzature non superiore a 14 anni
Automezzi non superiore a 4 anni

La stima della vita utile delle immobilizzazioni materiali viene rivista ad ogni chiusura di periodo tenendo conto delle condizioni di utilizzo delle attività, delle condizioni di manutenzione, della obsolescenza attesa ecc. e se le attese sono difformi dalle stime precedenti, la relativa vita utile viene rideterminata e la quota di ammortamento per il periodo corrente e per quelli successivi viene rettificata.

In particolare, si precisa che le spese per migliorie capitalizzate sull'attività principale, con particolare riferimento agli immobili, possono determinare un significativo aumento della vita utile del bene, che non può in ogni caso superare la vita utile sopra riportata a partire dalla data di capitalizzazione della miglioria.

Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 210. "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali" di conto economico consolidato.

Qualora venga ripristinato il valore di un'attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.

Un'attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale (i) all'atto della sua dismissione o (ii) quando non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dal suo realizzo; l'eventuale differenza tra il valore di cessione o valore recuperabile e il valore contabile viene rilevata a conto economico consolidato, rispettivamente, alla voce 280. "Utili (Perdite) da cessione di investimenti" ovvero 210. "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali".

Alla data di riferimento del presente Bilancio consolidato il Gruppo non detiene attività materiali rivenienti dall'escussione delle garanzie ricevute.

Rimanenze di attività materiali disciplinate dallo IAS2

Le attività materiali costituiscono rimanenze laddove siano detenute per la vendita nel normale svolgimento dell'attività aziendale. Tali attività sono oggetto di valutazione al minore fra costo e valore netto di realizzo. Eventuali rettifiche di valore derivanti dall'applicazione del citato criterio sono rilevate alla voce "210. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali" di conto economico.

Alla data di riferimento del presente Bilancio consolidato il Gruppo non detiene rimanenze di attività materiali disciplinate dallo IAS2.

7 - Attività immateriali

Le attività immateriali sono attività non monetarie ad utilità pluriennale, identificabili pur se prive di consistenza fisica, controllate dal Gruppo, e dalle quali è probabile che affluiranno benefici economici futuri.

Le attività immateriali sono relative principalmente ad avviamento, marchi e domini, software e oneri sostenuti per la realizzazione del sito Fineco.

Le attività immateriali diverse dall'avviamento sono iscritte in bilancio al costo d'acquisto, comprensivo di qualunque costo diretto sostenuto per predisporre l'attività all'utilizzo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore eventualmente registrate.

Le immobilizzazioni immateriali aventi durata definita sono sistematicamente ammortizzate a quote costanti in base alla stima della loro vita utile.

Le vite utili normalmente stimate sono le seguenti:

  • software non superiore a 3 anni;
  • altre attività immateriali non superiore a 5 anni.

Non sono presenti attività immateriali aventi durata indefinita, ad eccezione dell'avviamento, del marchio e domini Fineco.

Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 220. "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali" di conto economico consolidato.

Qualora venga ripristinato il valore di un'attività immateriale, diversa dall'avviamento, precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.

Un'attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale consolidato (i) all'atto della sua dismissione o (ii) quando non sono previsti, dal suo utilizzo o dal suo realizzo, ulteriori benefici economici futuri; l'eventuale differenza tra il valore di cessione o valore recuperabile e il valore contabile viene rilevata a conto economico consolidato, rispettivamente, alla voce "280. Utili (Perdite) da cessione di investimenti" ovvero "220. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali".

Avviamento

Ai sensi dell'IFRS3, l'avviamento è rappresentato dall'eccedenza, in sede di aggregazione aziendale ("business combination"), del costo d'acquisizione sostenuto rispetto all'interessenza acquisita nel fair value netto, alla data di acquisizione, degli attivi e dei passivi patrimoniali acquisiti.

L'avviamento sulle acquisizioni di società controllate e joint ventures (consolidate proporzionalmente) è esposto fra le attività immateriali; quello sulle acquisizioni di società collegate è invece insito nel costo di acquisto e, conseguentemente, esposto ad incremento del valore delle partecipazioni.

Nello specifico, l'avviamento iscritto tra le attività immateriali nel presente bilancio consolidato, corrispondente all'avviamento iscritto nel bilancio d'esercizio della Banca, riviene dalle acquisizioni di società oggetto di fusione o incorporazione.

In sede di valutazione successiva, l'avviamento è esposto in bilancio al netto delle eventuali perdite di valore cumulate e non è assoggettato ad ammortamento.

L'avviamento è annualmente sottoposto ad impairment test. Le rettifiche di valore dell'avviamento sono registrate nel conto economico consolidato alla voce 270. "Rettifiche di valore dell'avviamento". Sull'avviamento non sono ammesse riprese di valore.

Relativamente all'avviamento iscritto in bilancio, occorre sottolineare che lo stesso riguarda acquisizioni di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi per il tramite di consulenti finanziari, attività che sono state completamente integrate nell'operatività corrente della Banca, per cui non risulta possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo rispetto alla profittabilità complessiva della Banca stessa. Ciò significa che ai fini della conferma della congruità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda FinecoBank. La cash generating unit (CGU) è la Banca nel suo complesso incluso il

contributo della controllata Fineco Asset Management DAC, società di gestione di diritto irlandese, grazie al modello di business integrato verticalmente.

Infatti, considerato il particolare modello di business del Gruppo, che prevede una fortissima integrazione fra consulenti finanziari, piattaforma trading e banking, per cui la rete dei consulenti finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, che prevede servizi di banking, brokerage ed investing, la contabilizzazione di costi/ricavi allocati alle macro aree di attività non è considerata rilevante e significativa.

Per ulteriori informazioni sull'avviamento ed il relativo test di impairment si veda anche la Sezione 10.3 "Attività immateriali – Altre informazioni" della successiva Parte B della presente nota integrativa consolidata.

8 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione

Rientrano in tali categorie le singole attività (materiali, immateriali e finanziarie) non correnti o gruppi di attività in via di dismissione, con le relative passività associate, come disciplinati dall'IFRS 5.

Le singole attività (o i gruppi di attività in via di dismissione) e le relative passività, sono iscritte rispettivamente nello stato patrimoniale consolidato alle voci 120. "Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione" e 70. "Passività associate ad attività in via di dismissione" al minore tra il valore contabile ed il fair value al netto dei costi di cessione.

Le riserve da valutazione relative ad Attività non correnti in via di dismissione, registrate in contropartita delle variazioni di valore a tal fine rilevanti, sono evidenziate separatamente nel Prospetto della redditività consolidata complessiva (si veda Parte D - Redditività consolidata complessiva).

Il saldo positivo o negativo dei proventi (dividendi, interessi, ecc.) e degli oneri (interessi passivi, ecc.) relativi ai gruppi di attività e passività in via di dismissione, al netto della relativa fiscalità corrente e differita, è rilevato alla voce 320. "Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte" di conto economico consolidato. Gli utili e le perdite riconducibili a singole attività in via di dismissione sono iscritti nella voce più idonea di conto economico consolidato.

Alla data di riferimento del presente Bilancio consolidato non sono presenti "Attività non correnti o gruppi di attività in via di dismissione".

9 - Fiscalità corrente e differita

Le attività e le passività fiscali sono rilevate nello stato patrimoniale consolidato del bilancio rispettivamente nelle voci 110. "Attività fiscali" dell'attivo e 60. "Passività fiscali" del passivo.

In applicazione del "Balance sheet liability method" le poste contabili della fiscalità corrente e differita comprendono:

  • attività fiscali correnti, ossia eccedenze di pagamenti sulle obbligazioni fiscali da assolvere secondo la legislazione fiscale vigente;
  • passività fiscali correnti, ossia debiti fiscali da assolvere secondo la legislazione fiscale vigente;
  • attività fiscali differite, ossia gli importi delle imposte sul reddito recuperabili negli esercizi futuri e riferibili a:
    • o differenze temporanee deducibili;
    • o riporto a nuovo di perdite fiscali non utilizzate;
    • o riporto a nuovo di crediti di imposta non utilizzati;
    • o passività fiscali differite, ossia debiti per imposte sul reddito dovute negli esercizi futuri riferibili a differenze temporanee imponibili.

Le attività fiscali e le passività fiscali correnti e differite, sono calcolate applicando le legislazioni fiscali nazionali vigenti (con riferimento a ciascuna società consolidata integralmente) e sono contabilizzate come onere (provento) secondo il medesimo criterio di competenza economica dei costi e dei ricavi che le hanno originate.

In particolare, per la fiscalità corrente, relativa a FinecoBank, l'IRES è stata calcolata con l'aliquota del 27,50%, ai fini IRAP l'aliquota applicata è stata del 5,57%. A tale riguardo si evidenzia come gli effetti della riduzione dell'aliquota IRES dal 27,50% al 24% introdotta, a decorrere dal 1° gennaio 2017 con effetto per i periodi di imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2016, dalla Legge di Stabilità per il 2016 risultano "neutralizzati" per la Banca a seguito dell'introduzione, ad opera della medesima Legge, di una addizionale di 3,5 punti percentuali per gli enti creditizi con effetto per gli stessi periodi di imposta.

Per quanto riguarda la partecipata irlandese Fineco AM, le imposte sono state calcolate applicando l'aliquota del 12,5% (prevista dalla relativa legislazione fiscale).

In generale, le attività e le passività fiscali differite emergono nelle ipotesi in cui la deducibilità o l'imponibilità del costo o del provento sono differite rispetto alla loro rilevazione contabile.

Le attività fiscali e le passività fiscali differite sono rilevate in base alle aliquote fiscali che, alla data di riferimento del bilancio, si prevede saranno applicabili nell'esercizio nel quale sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività, sulla base della vigente legislazione fiscale e sono periodicamente riviste al fine di tenere conto di eventuali modifiche normative.

Inoltre, le attività fiscali differite sono rilevate solo nella misura in cui si preveda il loro recupero attraverso la produzione di sufficiente futuro reddito imponibile. In ossequio a quanto previsto dallo IAS12, la probabilità che esista reddito imponibile futuro sufficiente all'utilizzo delle attività fiscali differite è oggetto di verifica periodica. Qualora dalla suddetta verifica risulti l'insufficienza di reddito imponibile futuro, le attività fiscali differite sono corrispondentemente ridotte.

Le passività fiscali differite sono sempre contabilizzate.

Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico consolidato alla voce 300. "Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente", ad eccezione di quelle imposte che si riferiscono a partite che sono accreditate o addebitate, nell'esercizio stesso o in un altro, direttamente a patrimonio netto, quali, ad esempio, quelle relative agli utili e perdite da valutazione su attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, le cui variazioni di valore sono rilevate, al netto delle imposte, direttamente nel prospetto della redditività consolidata complessiva tra le riserve da valutazione.

Le attività fiscali correnti sono rappresentate nello Stato Patrimoniale consolidato al netto delle relative passività fiscali correnti qualora sussistano i seguenti requisiti:

  • esistenza di un diritto di compensare gli ammontari rilevati; e
  • l'intenzione di regolare le posizioni attive e passive con un unico pagamento su base netta o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.

Le attività fiscali differite sono rappresentate a Stato Patrimoniale consolidato al netto delle relative passività fiscali differite qualora sussistano i seguenti requisiti:

  • esistenza di un diritto di compensare le sottostanti attività fiscali correnti con le passività fiscali correnti; e
  • le attività e le passività fiscali differite si riferiscono a imposte sul reddito applicate dalla medesima giurisdizione fiscale sullo stesso soggetto passivo d'imposta o su soggetti passivi d'imposta diversi che intendono regolare le passività e le attività fiscali correnti su base netta (normalmente in presenza di un contratto di Consolidato fiscale).

10 - Fondi per rischi e oneri

Fondi per rischi ed oneri a fronte di impegni e garanzie rilasciate

La sottovoce dei fondi per rischi ed oneri in esame accoglie i fondi per rischio di credito rilevati a fronte degli impegni ad erogare fondi ed alle garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro di applicazione delle regole sull'impairment ai sensi dell'IFRS 9, secondo quanto illustrato nella successiva specifica sezione "Impairment", e i fondi su altri impegni e altre garanzie che non sono soggetti alle regole di svalutazione dell'IFRS 9. Gli effetti della valutazione sono registrati nel conto economico consolidato alla voce 200. "Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri: a) impegni e garanzie rilasciate".

Fondi di quiescenza e per obblighi simili

I fondi di quiescenza – ossia gli accantonamenti relativi a benefici ai dipendenti erogati successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro – si qualificano come piani a contribuzione definita o come piani a benefici definiti, a seconda della natura del piano.

In particolare:

  • un piano a benefici definiti garantisce una serie di benefici che dipendono da fattori quali l'età, gli anni di servizio e le politiche di remunerazione dell'impresa. In questo caso il rischio attuariale e il rischio d'investimento ricadono in sostanza sull'impresa;
  • un piano a contribuzione definita è invece un piano in base al quale l'impresa versa dei contributi predeterminati. Il beneficio è dato dall'ammontare accumulato rappresentato dai contributi stessi e dal rendimento sui contributi. L'erogante non ha rischio attuariale e/o d'investimento legato a tale tipologia di piano in quanto non ha l'obbligazione legale o implicita di pagare ulteriori contributi qualora il fondo non detenga attività sufficienti per pagare i benefici a tutti i dipendenti.

Nel caso in cui tali fondi siano del primo tipo, ossia a benefici definiti, la determinazione dei valori attuali richiesti viene effettuata da un attuario esterno, con l'utilizzo del "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito".

Tale metodo distribuisce il costo del beneficio uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente. Le obbligazioni sono determinate come il valore attualizzato delle erogazioni medie future riproporzionato in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati e l'anzianità teorica complessiva raggiunta al momento dell'erogazione del beneficio.

Più precisamente, l'importo contabilizzato come passività/attività netta, in applicazione delle previsioni dello IAS 19 Revised, nello stato patrimoniale consolidato alla voce 100. "Fondi per rischi e oneri: b) quiescenza e obblighi simili" è pari al valore attuale dell'obbligazione alla data di riferimento del bilancio, meno eventuali costi previdenziali relativi alle prestazioni di lavoro passate non ancora rilevate, meno il fair value alla data di riferimento del bilancio delle attività a servizio del piano diverse da quelle che serviranno a estinguere direttamente le obbligazioni aggiustato per gli effetti del cosiddetto "asset ceiling" (a limitare l'ammontare dell'attività netta riconoscibile al massimale di attività disponibili all'entità). Gli utili/perdite attuariali rivenienti dalla valutazione delle passività a benefici definiti vengono rilevati in contropartita del Patrimonio netto consolidato nell'ambito della voce 120. "Riserve da valutazione" ed esposti nel Prospetto della redditività consolidata complessiva.

Il tasso impiegato per attualizzare le obbligazioni (finanziate o non finanziate) connesse ai benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro varia a seconda del Paese/divisa di denominazione della passività e viene determinato in base ai rendimenti di mercato alla data di riferimento del bilancio di obbligazioni di aziende primarie con durata media coerente a quella della passività stessa.

Alla data di riferimento del presente Bilancio consolidato non sono presenti fondi di quiescenza e obblighi simili.

Altri fondi

Gli altri fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività rilevate quando:

  • l'impresa ha un'obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
  • è probabile che sarà necessario l'esborso di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l'obbligazione; e
  • può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare della relativa passività.

Gli importi accantonati sono determinati in modo che rappresentino la migliore stima della spesa richiesta per adempiere alle obbligazioni. Nel determinare tale stima si considerano i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame.

Il fondo rischi e oneri per controversie legali include, oltre alle spese legali a carico del Gruppo in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che lo assistono nelle controversie in corso nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti. Tale stima, con riferimento ai compensi degli avvocati che assistono il Gruppo, è stata determinata in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.

Inoltre, laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo (di regola quando si prevede che l'esborso si verificherà oltre 18 mesi dalla data di rilevazione), l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato.

I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente adeguati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell'onere diviene improbabile, l'accantonamento viene stornato.

Un accantonamento è utilizzato solo a fronte degli oneri per i quali è stato originariamente iscritto. L'accantonamento dell'esercizio, registrato alla voce 200. "Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri: b) altri accantonamenti netti" del conto economico consolidato, include gli incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo ed è al netto degli eventuali storni.

Negli "Altri fondi" sono comprese anche le obbligazioni concernenti i benefici spettanti ai consulenti finanziari ed in particolare l'indennità suppletiva di clientela e l'indennità contrattuale, che sono assimilabili a piani a prestazione definita e quindi le relative obbligazioni sono state calcolate, da parte di un attuario, utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito" (si veda il paragrafo "Fondi di quiescenza e obblighi simili"), e il patto di non concorrenza.

In alcune circostanze gli accantonamenti per rischi ed oneri (ad esempio quelli connessi alle spese del personale o alle spese amministrative) sono stati rilevati nella voce propria del conto economico consolidato per meglio rifletterne la natura.

11 - Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato comprendono gli strumenti finanziari (diversi dalle passività di negoziazione e da quelle valutate al fair value) rappresentativi delle diverse forme di provvista di fondi da terzi (tra i quali depositi, conti correnti, finanziamenti, passività del leasing, debiti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F.).

Le passività finanziarie sono inizialmente rilevate alla data di regolamento al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria; gli interessi maturati sono rilevati a conto economico, nel margine d'interesse, in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata del credito.

Dopo l'iniziale rilevazione, tali strumenti sono valutati al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.

Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato includono le passività del leasing rilevate inizialmente pari al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data. I pagamenti dovuti per il leasing sono attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento marginale del Gruppo, determinato sulla base del costo del funding per passività di durata e garanzie simili a quelle implicite nei contratti di leasing. La passività del leasing deve essere rideterminata, dopo la data di decorrenza, nel caso vengano apportate delle modifiche ai pagamenti dovuti per il leasing; l'importo della rideterminazione della passività del leasing deve essere rilevata come una rettifica della corrispondente attività per diritto di utilizzo.

Gli strumenti di debito ibridi (combinati), indicizzati a strumenti azionari, valute estere, strumenti di credito o indici, sono considerati strumenti strutturati. Il derivato incorporato è separato dal contratto primario e rappresenta un derivato a sé stante qualora i criteri per la separazione siano rispettati. Il derivato incorporato è iscritto al suo fair value, classificato fra le attività o le passività finanziarie detenute per la negoziazione e successivamente fatto oggetto di valutazione al fair value con iscrizione dei relativi utili o perdite a conto economico consolidato alla voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione". Al contratto primario è inizialmente attribuito il valore corrispondente alla differenza tra l'importo complessivo incassato e il fair value del derivato incorporato.

Gli strumenti convertibili in azioni proprie comportano il riconoscimento, alla data di emissione, di una passività finanziaria e di una componente del patrimonio netto iscritta alla voce 140. "Strumenti di capitale", qualora il regolamento del contratto preveda la consegna fisica. In particolare, alla componente di patrimonio netto è attribuito il valore residuo risultante dopo aver dedotto dal valore complessivo dello strumento il valore determinato distintamente per una passività finanziaria priva di clausola di conversione avente gli stessi flussi di cassa. La risultante passività finanziaria è quindi misurata al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.

I titoli in circolazione sono iscritti al netto degli ammontari riacquistati; la differenza tra il valore contabile della passività e l'ammontare pagato per acquistarla viene registrato nel conto economico consolidato alla voce 100. "Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: c) passività finanziarie". Il successivo ricollocamento/vendita da parte dell'emittente è considerato come una nuova emissione che non genera alcun effetto economico.

Si precisa che le esposizioni debitorie del Gruppo possono prevedere clausole di negative pledges e di covenants, di contenuto standard in base alle prassi normalmente in uso. La natura degli impegni assunti, in linea con la prassi dei mercati, e le remote probabilità che gli eventi di default si verifichino, consentono di considerare tali clausole come non significative.

12 - Passività finanziarie di negoziazione

Le passività finanziarie detenute per finalità di negoziazione comprendono:

  • contratti derivati che non sono designati come strumenti di copertura;
  • obbligazioni a consegnare attività finanziarie prese a prestito da un venditore allo scoperto (ossia le vendite allo scoperto di attività finanziarie non già possedute);
  • passività finanziarie emesse con l'intento di riacquistarle a breve termine;
  • passività finanziarie che fanno parte di un portafoglio di strumenti finanziari considerato unitariamente e per il quale sussiste evidenza della sua gestione in un'ottica di negoziazione.

Le passività finanziarie appartenenti a tale categoria, inclusi i contratti derivati, sono valutate al fair value inizialmente e durante la vita dell'operazione.

Gli utili e le perdite realizzati dalla negoziazione, cessione o rimborso e gli utili e le perdite non realizzati derivanti dalle variazioni del fair value di strumenti appartenenti al portafoglio di negoziazione sono iscritti nel conto economico consolidato nella voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione", ivi compresi i derivati finanziari connessi alla "fair value option".

13 - Passività finanziarie designate al fair value

Le passività finanziarie, analogamente alle attività finanziarie, possono essere designate, coerentemente a quanto disposto da IFRS 9, al momento della rilevazione iniziale ovvero in sede di prima applicazione del principio, come passività finanziarie valutate al fair value, purché:

tale designazione elimini o riduca notevolmente una discordanza che altrimenti risulterebbe dalla valutazione su basi diverse di attività o passività e dei relativi utili e perdite;

ovvero,

un gruppo di attività finanziarie, di passività finanziarie o di entrambe sia gestito e valutato al fair value secondo una gestione del rischio o una strategia di investimento documentata internamente al Consiglio di Amministrazione o organo equivalente.

Possono rientrare in tale categoria anche passività finanziarie rappresentate da strumenti ibridi (combinati) contenenti derivati incorporati che avrebbero, altrimenti, dovuto essere fatti oggetto di scorporo.

Le passività finanziarie appartenenti a tale categoria, inclusi i contratti derivati, sono valutate al fair value inizialmente e durante la vita dell'operazione.

Le variazioni di fair value sono iscritte a conto economico consolidato nella voce 110. "Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: a) attività e passività finanziarie designate al fair value", con l'eccezione di eventuali variazioni di fair value derivanti da variazioni del proprio merito creditizio che sono esposte a voce 120. Riserve da valutazione" del patrimonio netto consolidato a meno che tale contabilizzazione non determini una discordanza che risulterebbe dalla valutazione su basi diverse di attività o passività e dei relativi utili e perdite, nel qual caso anche le variazioni di fair value derivanti da variazioni del proprio merito creditizio sono iscritte a conto economico.

Alla data di riferimento del presente Bilancio consolidato non sono presenti passività finanziarie classificate fra le "Passività finanziarie valutate al fair value".

14 - Operazioni in valuta

Le operazioni in valute estere sono rilevate al tasso di cambio corrente alla data dell'operazione.

Le attività e passività monetarie sono convertite utilizzando il tasso di cambio di chiusura dell'esercizio.

Le differenze di cambio derivanti dalla liquidazione delle transazioni a tassi differenti da quello della data di transazione e le differenze di cambio non realizzate su attività e passività monetarie in valuta non ancora regolate, diverse da quelle designate al fair value e da quelle di copertura, sono rilevate alla voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione" di conto economico consolidato.

Le attività e le passività non monetarie, iscritte al costo storico, sono convertite utilizzando il tasso di cambio essere alla data dell'operazione, mentre quelle valutate al fair value sono convertite utilizzando il cambio di fine esercizio.

In questo caso, quando un utile o una perdita relativi ad un elemento non monetario sono rilevati a patrimonio netto, la differenza cambio relativa a tale elemento è rilevata anch'essa a patrimonio; quando un utile o una perdita sono rilevati a conto economico, è rilevata in conto economico anche la relativa differenza cambio.

Tutte le differenze di cambio rilevate nelle riserve da valutazione nel patrimonio netto consolidato sono esposte anche nel Prospetto della redditività consolidata complessiva.

15 - Attività e passività assicurative

L'IFRS 4 definisce contratti assicurativi quei contratti in base ai quali una parte (l'assicuratore) accetta un rischio assicurativo significativo da un terzo (l'assicurato), concordando di risarcire quest'ultimo nel caso in cui subisca danni conseguenti a uno specifico evento futuro incerto.

In sintesi, il trattamento contabile di tali prodotti prevede l'iscrizione:

  • alla voce 170. "Saldo altri proventi/oneri della gestione assicurativa" di conto economico consolidato, dei premi lordi, comprensivi di tutti gli importi maturati durante l'esercizio a seguito della stipula dei contratti di assicurazione, al netto degli annullamenti. Analogamente anche i premi ceduti nell'esercizio ai riassicuratori sono iscritti nella medesima voce;
  • alla voce 110. "Riserve tecniche" del passivo di stato patrimoniale consolidato, degli impegni verso gli assicurati, calcolati analiticamente per ciascun contratto con il metodo prospettivo, sulla base delle ipotesi demografiche/finanziarie correntemente utilizzate dal mercato;
  • alla voce 80. "Riserve tecniche a carico dei riassicuratori" dell'attivo di stato patrimoniale consolidato, degli impegni a carico dei riassicuratori.

Alla data di riferimento del presente Bilancio consolidato non sono presenti attività e passività assicurative.

16 - Altre informazioni

Aggregazioni aziendali

Un'aggregazione aziendale consiste in una transazione con la quale un'entità ottiene il controllo di un'impresa o di un ramo aziendale, determinando la combinazione di attività aziendali distinte in un unico soggetto tenuto alla redazione del bilancio.

Un'aggregazione aziendale può dare luogo ad un legame partecipativo tra capogruppo (acquirente) e controllata (acquisita); può prevedere l'acquisto dell'attivo netto di un'altra impresa, con l'emersione di un eventuale avviamento, oppure l'acquisto del capitale dell'altra impresa (nell'ambito di operazioni di fusione e conferimento).

In base a quanto disposto dall' IFRS 3, le aggregazioni aziendali aventi ad oggetto un ramo aziendale devono essere contabilizzate applicando il metodo dell'acquisto che prevede le seguenti fasi:

  • identificazione dell'acquirente;
  • determinazione del costo dell'aggregazione aziendale;
  • e
  • allocazione, alla data di acquisizione, del costo dell'aggregazione aziendale alle attività acquisite e alle passività e passività potenziali assunte.

In particolare, il costo di una aggregazione aziendale è determinato come la somma complessiva dei fair value, alla data dello scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte e degli strumenti rappresentativi di capitale emessi, in cambio del controllo dell'acquisito.

La data di acquisizione è la data in cui si ottiene effettivamente il controllo sull'acquisito. Quando l'acquisizione viene realizzata con un'unica operazione di scambio, la data dello scambio coincide con quella di acquisizione.

Qualora l'aggregazione aziendale sia realizzata tramite più operazioni di scambio il costo dell'aggregazione è comunque pari al fair value dell'intera partecipazione acquisita. Ciò comporta la rivalutazione al fair value, con iscrizione degli effetti a conto economico, delle partecipazioni in precedenza detenute nell'impresa acquisita.

Il costo di un'aggregazione aziendale viene allocato rilevando le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell'acquisito ai relativi fair value alla data di acquisizione. Eccezioni a questo principio sono costituite dalle imposte sul reddito, dai benefici a dipendenti, dalle attività derivanti da indennizzi, dai diritti riacquisiti, dalle attività non correnti detenute per la vendita e dalle operazioni con pagamento basato su azioni che sono oggetto di valutazione secondo quanto disposto dal principio ad essi applicabile.

La differenza positiva tra il costo dell'aggregazione aziendale e l'interessenza dell'acquirente al fair value netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili, deve essere contabilizzata come avviamento.

Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è sottoposto con cadenza almeno annuale ad impairment test.

In caso di differenza negativa viene effettuata una nuova misurazione. Tale differenza negativa, se confermata, è rilevata immediatamente come ricavo a conto economico. Nel caso in cui l'acquisizione abbia ad oggetto una percentuale inferiore al 100% del patrimonio dell'impresa acquisita si procede alla rilevazione del patrimonio di pertinenza di terzi.

Alla data di acquisizione il patrimonio di pertinenza di terzi è valutato:

  • al fair value, oppure
  • come proporzione delle interessenze di terzi nelle attività, passività e passività potenziali identificabili dell'impresa acquisita.

Attività finanziarie "impaired acquisite o originate" (Purchased Originated Credit Impaired- POCI)

Qualora all'atto dell'iscrizione iniziale un'esposizione creditizia iscritta nello stato patrimoniale consolidato nelle voci 30. "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" o 40. "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", risulti essere deteriorata, la stessa è qualificata quale attività finanziaria "impaired acquisite o originate" (Purchased Originated Credit Impaired- POCI).

Il costo ammortizzato e, conseguentemente, gli interessi attivi generati da tali attività sono calcolati considerando, nella stima dei flussi di cassa futuri, le perdite creditizie attese lungo l'intera durata residua dell'attività stessa. Tali perdite creditizie attese sono oggetto di periodica revisione determinando la rilevazione di rettifiche o di riprese di valore.

L'informativa relativa alle attività finanziarie "impaired acquisite o originate" riportata nella nota integrativa consolidata è esclusa dalla ripartizione per stadi di rischio di credito e rilevata separatamente.

Alla data di riferimento del presente Bilancio consolidato non sono presenti attività finanziarie "impaired acquisite o originate".

Azioni proprie

La movimentazione delle azioni proprie presenti in portafoglio è rilevata in contropartita diretta del patrimonio netto, ossia in riduzione di quest'ultimo per il controvalore degli acquisti ed in aumento per il controvalore delle vendite. Ciò implica che, in caso di successiva cessione, la differenza tra il prezzo di vendita delle azioni proprie ed il relativo costo di acquisto, al netto dell'eventuale effetto fiscale, è rilevata integralmente in contropartita al patrimonio netto.

Benefici ai dipendenti

Si definiscono benefici ai dipendenti tutti i tipi di remunerazione erogati dall'azienda in cambio dell'attività lavorativa svolta dai dipendenti e si suddividono in

  • benefici a breve termine (diversi dai benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro e dai benefici retributivi sotto forma di partecipazione al capitale) che si prevede di liquidare interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio nel quale i dipendenti hanno prestato l'attività lavorativa e rilevati interamente a conto economico al momento della maturazione (rientrano in tale categoria, ad esempio, i salari, gli stipendi e le prestazioni "straordinarie");
  • benefici successivi al rapporto di lavoro dovuti dopo la conclusione del rapporto di lavoro che obbligano l'impresa ad un'erogazione futura nei confronti dei dipendenti. Tra questi, rientrano il trattamento di fine rapporto e i fondi pensione che, a loro volta si suddividono in piani a contribuzione definita e piani a benefici definiti o fondi di quiescenza aziendale;
  • benefici per la cessazione del rapporto di lavoro, ossia quei compensi che l'azienda riconosce ai dipendenti come contropartita alla cessazione del rapporto di lavoro, in seguito alla decisione della stessa di concludere il rapporto di lavoro prima della normale data di pensionamento;
  • benefici a lungo termine, diversi dai precedenti, che non si prevede siano estinti interamente entro i dodici mesi successivi al temine dell'esercizio in cui i dipendenti hanno svolto le proprie prestazioni lavorative.

I benefici ai dipendenti sono rilevati nel conto economico consolidato nella voce 190. "Spese amministrative a) spese per il personale" e sono normalmente iscritti nello stato patrimoniale consolidato alla voce 80. "Altre passività" in base alla valutazione alla data di bilancio degli impegni assunti, ad eccezione dei benefici per i quali risultano incerti la scadenza e/o l'ammontare, che sono iscritti sono normalmente iscritti nello stato patrimoniale consolidato alla voce 100. "Fondo rischi ed oneri", e del trattamento di fine rapporto, iscritto nello stato patrimoniale consolidato alla voce 90. "Trattamento di fine rapporto del personale".

Cassa e disponibilità liquide

Nella voce Cassa e disponibilità liquide sono rilevati il contante e tutti i crediti "a vista", nelle forme tecniche di conti correnti e depositi, verso banche e Banche Centrali (ad eccezione della riserva obbligatoria). Nello schema di conto economico le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ai suddetti crediti verso banche e Banche Centrali "a vista" sono rilevate nella voce 130. "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito".

Compensazione di attività e passività finanziarie

La compensazione contabile tra poste dell'attivo e del passivo viene effettuata in base alle indicazioni dello IAS 32, accertata la presenza dei seguenti requisiti:

  • il possesso di un diritto esercitabile per la compensazione degli importi rilevati contabilmente;
  • l'intenzione di regolare le partite al netto o realizzare l'attività ed estinguere contemporaneamente la passività.

In ottemperanza a quanto richiesto dall'IFRS 7, informazioni di maggior dettaglio sono contenute nelle tabelle di nota integrativa consolidata, riportate in Parte B - Altre informazioni.

In tali tavole, in particolare, sono esposti:

  • i valori di bilancio, prima e dopo gli effetti della compensazione contabile, relativi alle attività e passività finanziarie che soddisfano le condizioni necessarie al riconoscimento di tali effetti;
  • la misura delle esposizioni che non soddisfano tali requisiti, ma che sono incluse in accordi di Master Netting Agreement o similari, che attivano le condizioni di compensazione solo in seguito a specifiche circostanze (ad es. un evento di default);
  • la misura delle garanzie reali ad esse connesse.

Contributi ai fondi di garanzia e di risoluzione

Il trattamento contabile applicabile ai contributi ai fondi di risoluzione è stato disciplinato dalla Banca d'Italia con Comunicazione del 20 gennaio 2016 "Contributi ai fondi di risoluzione: trattamento in bilancio e nelle segnalazioni di vigilanza" e con Comunicazione del 25 gennaio 2017 "Contribuzioni addizionali al Fondo di risoluzione nazionale: trattamento in bilancio e nelle segnalazioni di vigilanza". L'applicazione degli IFRS ai contributi ai fondi di garanzia ("Deposit Guarantee Schemes") sono stati oggetto di una Opinion ESMA "Application of the IFRS requirements in relation to the recognition of contributions to Deposit Guarantee Schemes in IFRS accounts" (2015/ESMA/1462 del 25 settembre 2015).

Ai fini del trattamento in bilancio è necessario far riferimento allo IAS 37 Accantonamenti, passività e attività potenziali" e all'Interpretazione IFRIC21 "Tributi". Quest'ultima, infatti, tratta la contabilizzazione di una passività relativa al pagamento di un tributo nel caso in cui tale passività rientri nell'ambito di applicazione dello IAS 37. Ai sensi dell'IFRIC21, "un tributo rappresenta un impiego di risorse che incorporano benefici economici imposto dalle amministrazioni pubbliche alle entità in conformità alla legislazione". Gli obblighi di contribuzione, sia nella forma "ordinaria" sia nella

forma "straordinaria", derivano da previsioni legislative e, conseguentemente, ricadono nella nozione di "Tributi" di cui all'IFRIC21. Lo IAS 37 e l'IFRIC21 prevedono che al verificarsi del fatto vincolante che crea un'obbligazione attuale debba essere registrata una passività. Poiché il decreto non prevede che i contributi siano, per intero oppure parzialmente, ridotti o restituiti agli intermediari, ogni volta che si verifica il fatto vincolante la passività connessa con i relativi contributi va registrata per l'intero importo. Poiché non è possibile ravvisare in contropartita alla passività né un'attività immateriale ai sensi dello IAS 38 né un'attività per un pagamento anticipato (prepayment asset), ne consegue che i contributi devono essere imputati a conto economico. Essendo forme di contribuzione assimilate contabilmente a tributi, tali contributi sono rilevati nella voce di conto economico consolidato 190 "Spese amministrative b) altre spese amministrative", nella quale vanno ricondotte, fra l'altro, le imposte indirette e le tasse (liquidate e non liquidate) di competenza dell'esercizio.

Contributi pubblici

I contributi pubblici si manifestano sotto forma di trasferimenti di risorse alla società a condizione che questa abbia rispettato, o si impegni a rispettare, certe condizioni relative alle sue attività operative. Sono escluse quelle forme di assistenza pubblica alle quali non può ragionevolmente essere associato un valore e le operazioni con gli enti pubblici che non possono essere distinte dalle normali attività commerciali della società.

I contributi pubblici si possono distinguere in:

  • contributi in conto capitale, per il cui ottenimento è condizione essenziale che l'entità acquisti, costruisca o comunque acquisisca attività immobilizzate;
  • contributi in conto esercizio, diversi da quelli in conto capitale.

I contributi pubblici devono essere rilevati, con un criterio sistematico, nel conto economico negli esercizi in cui la società rileva come costi le relative spese che i contributi intendono compensare e solo nel momento in cui esiste una ragionevole certezza che:

  • a) l'entità rispetterà le condizioni previste; e
  • b) i contributi saranno ricevuti.

Il Gruppo iscrive i contributi pubblici in conto capitale nello stato patrimoniale consolidato come ricavo differito nella voce 80. "Altre passività" e rileva la quota parte di competenza dell'esercizio nel conto economico consolidato nella voce 230. "Altri oneri/proventi di gestione" durante la vita utile del bene.

I contributi in conto esercizio sono presentati nel conto economico consolidato nella voce 230. "Altri oneri/proventi di gestione" oppure vengono dedotti dal costo correlato se tale compensazione consente di riflettere in modo più appropriato la sostanza dell'operazione.

Costo ammortizzato

Il costo ammortizzato di un'attività o passività finanziaria è il valore a cui questa è stata misurata al momento della rilevazione iniziale, al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall'ammortamento complessivo calcolato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza e dedotta qualsiasi perdita di valore.

Il criterio dell'interesse effettivo è il metodo di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la durata di un'attività o passività finanziaria. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri attesi lungo la vita dello strumento finanziario al valore contabile netto dell'attività o passività finanziaria. Esso include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto che sono parte integrante di tale tasso, i costi di transazione e tutti gli altri premi o sconti.

Tra le commissioni che sono considerate parte integrante del tasso di interesse effettivo vi sono le commissioni iniziali ricevute per l'erogazione o l'acquisto di un'attività finanziaria che non sia classificata come valutata al fair value, quali, ad esempio, quelle ricevute a titolo di compenso per la valutazione delle condizioni finanziarie del debitore, per la valutazione e la registrazione delle garanzie e, più in generale, per il perfezionamento dell'operazione.

Per i titoli emessi, sono considerati nel calcolo del costo ammortizzato le commissioni di collocamento dei prestiti obbligazionari pagate a terzi, le quote pagate alle borse valori, i compensi pagati alla Società di revisione per l'attività svolta a fronte di ogni singola emissione e, più in generale, i costi sostenuti per il perfezionamento dell'operazione.

I costi di transazione, a loro volta, includono gli onorari e le commissioni pagati ad agenti, consulenti, mediatori e operatori, i contributi prelevati da organismi di regolamentazione e dalle Borse valori, le tasse e gli oneri di trasferimento. I costi di transazione non includono invece costi di finanziamento o costi interni amministrativi o di gestione.

Crediti d'imposta connessi con i Decreti Legge "Cura Italia" e "Rilancio" acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti o di precedenti acquirenti

I Decreti Legge n. 18/2020 (c.d. "Cura Italia") e n. 34/2020 (c.d. "Rilancio")30 hanno introdotto nell'ordinamento italiano misure fiscali di incentivazione connesse sia con spese per investimenti (es. eco e sismabonus) sia con spese correnti (es. canoni di locazione di locali ad uso non abitativo). Tali incentivi fiscali si applicano a famiglie o imprese, sono commisurati a una percentuale della spesa sostenuta (che in alcuni casi raggiunge anche il 110%) e sono erogati sotto forma di crediti d'imposta o di detrazioni d'imposta (trasformabili su opzione in crediti d'imposta). Per l'eco ed il sisma bonus, oltre che per gli altri incentivi per interventi edilizi, è possibile usufruire dell'incentivo anche tramite sconto sul corrispettivo dovuto al fornitore,

30 Convertiti in legge, con modificazioni, rispettivamente dalla Legge n. 27 del 24 aprile 2020 e dalla Legge n. 77 del 17 luglio 2020.

al quale verrà riconosciuto un credito d'imposta. La maggior parte dei crediti d'imposta oggetto delle misure d'incentivo sono cedibili a terzi acquirenti, che li utilizzeranno secondo la specifica disciplina prevista. Nessuno dei crediti in oggetto è rimborsabile direttamente dallo Stato, in quanto gli stessi possono essere utilizzati in compensazione senza possibilità di riportare a nuovo, né chiedere a rimborso, la quota parte non compensata nell'anno di riferimento per motivi di incapienza.

La contabilizzazione dei crediti d'imposta acquistati da un soggetto terzo (cessionario del credito d'imposta) non è riconducibile ad uno specifico principio contabile internazionale. Lo IAS 8 prevede che, nei casi in cui vi sia una fattispecie non esplicitamente trattata da un principio contabile IAS/IFRS, la direzione aziendale definisca un'accounting policy idonea a garantire un'informativa rilevante e attendibile di tali operazioni.

A tal fine il Gruppo, tenendo in considerazione le indicazioni espresse dalle Autorità31, si è dotato di una accounting policy che fa riferimento alla disciplina contabile prevista dall'IFRS 9, considerando che i crediti d'imposta in questione sono, sul piano sostanziale, assimilabili a un'attività finanziaria.

Il credito d'imposta viene inizialmente rilevato al suo fair value, corrispondente al prezzo dell'operazione, comprensivo dei costi iniziali direttamente attribuibili all'operazione, e successivamente misurato con un modello contabile basato sull'IFRS 9 corrispondente ad un business model "Held To Collect", che prevede la misurazione al costo ammortizzato, in quanto ritenuto più idoneo a fornire un'informativa rilevante e attendibile, considerando che le attuali intenzioni di FinecoBank sono quelle di ottenere un rendimento lungo tutta la durata dell'operazione. Il tasso di interesse effettivo viene calcolato stimando i cash flow attesi, tenuto conto di tutti i termini relativi al credito d'imposta, compreso le compensazioni attese e il fatto che il credito d'imposta non utilizzato in ciascun periodo di compensazione sarà perso.

Ad ogni reporting period vengono rilevati a conto economico i proventi di competenza del periodo, ammortizzando secondo una logica finanziaria la differenza fra il valore nominale del credito d'imposta acquistato e l'importo riconosciuto al cliente maggiorato dei costi diretti iniziali connessi alla pratica.

L'eventuale revisione delle stime dei cash flow attesi comporta il ricalcolo del valore contabile lordo del credito d'imposta come il valore attuale dei nuovi cash flow attualizzati all'originario tasso di interesse effettivo, come previsto dal paragrafo B5.4.6 dell'IFRS 9. Eventuali anticipazioni rispetto alle compensazioni stimate originariamente generanno delle riprese di valore, mentre eventuali posticipi genereranno delle rettifiche di valore, che verranno rilevate nell'utile (perdita) d'esercizio.

Il credito d'imposta non è assoggettato ad impairment secondo le regole definite dall'IFRS 9, in quanto l'operazione non espone il Gruppo ad un rischio di credito.

Come specificato dal documento congiunto delle Autorità, tenuto conto che i crediti d'imposta acquistati non rappresentano, ai sensi dei principi contabili internazionali, attività fiscali, contributi pubblici, attività immateriali o attività finanziarie, la classificazione più appropriata, ai fini della presentazione in bilancio, è quella residuale nella voce di bilancio 130. "Altre attività", mentre i proventi determinati con il tasso di interesse effettivo vengono rilevati nella voce 10. "Interessi attivi e proventi assimilati". Nella medesima voce vengono rilevati gli utili/perdite determinati dalla revisione delle stime in merito ai cash flow attesi, ad eccezioni di quelli derivanti dal mancato utilizzo dei crediti d'imposta acquistati che vengono rilevati nella voce 230. "Altri oneri/proventi di gestione".

In caso di cessione a terzi, la differenza fra il prezzo incassato e il costo ammortizzato residuo alla data di cessione verrà rilevato nella voce 100. "Utile (perdite) da cessione o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".

Criteri di classificazione delle attività finanziarie

Il nuovo metodo di classificazione e di valutazione delle attività finanziarie previsto dall'IFRS 9 si basa sulla modalità di gestione ("business model") e sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali dello strumento finanziario (criterio SPPI - Solely Payments of Principal and Interests).

In base al business model perseguito dall'entità per la gestione degli strumenti finanziari, le attività possono essere classificate come:

  • "detenute per incassare flussi di cassa contrattuali" ("HTC"), valutate al costo ammortizzato e sottoposte a riduzione di valore basata sulle perdite attese;
  • "detenute per incassare i flussi di cassa e per la vendita" ("HTCS"), valutate al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo, in una riserva di patrimonio netto, e sottoposte a riduzione di valore basata sulle perdite attese;
  • "detenute nell'ambito di altri modelli di business", ad esempio detenute per la negoziazione, valutate al fair value rilevato a conto economico.

È possibile, inoltre, al momento della rilevazione iniziale:

  • designare irrevocabilmente un'attività finanziaria come valutata al fair value rilevato a conto economico se in questo modo si elimina o si riduce significativamente un disallineamento ("disallineamento contabile") che altrimenti risulterebbe da una differente valutazione di attività o passività o dalla rilevazione di utili e perdite su basi differenti;
  • designare irrevocabilmente particolari investimenti in strumenti rappresentativi di capitale, che sarebbero altrimenti valutati al fair value rilevato a conto economico, come valutati al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo. Al momento della cessione le variazioni di fair value iscritte in apposita riserva di patrimonio netto non sono riclassificate a conto economico, bensì ad altra riserva di patrimonio netto.

31 Banca d'Italia, Consob e IVASS hanno pubblicato in data 5 gennaio 2021 il documento n. 9 del Tavolo di coordinamento in materia di applicazione degli IAS/IFRS "Trattamento contabile dei crediti d'imposta connessi con i Decreti Legge "Cura Italia" e "Rilancio" acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti o di precedenti acquirenti".

Business model

Per quanto riguarda il business model, l'IFRS 9 individua tre fattispecie in relazione alla modalità con cui sono gestiti i flussi di cassa e le vendite delle attività finanziarie:

  • Held to collect (HTC): il cui obiettivo è quello di detenere le attività finanziarie al fine di incassare i flussi di cassa contrattuali. L'inserimento di un portafoglio di attività finanziarie in tale business model non comporta necessariamente l'impossibilità di vendere gli strumenti anche se è necessario considerare la frequenza, il valore e la tempistica delle vendite, le ragioni delle vendite e le aspettative riguardo alle vendite future;
  • Held to collect and sell (HTCS): il cui obiettivo è perseguito sia mediante l'incasso dei flussi contrattuali sia mediante la vendita delle attività finanziarie. Entrambe le attività (raccolta dei flussi contrattuali e vendita) sono indispensabili per il raggiungimento dell'obiettivo del modello di business, pertanto, le vendite sono più frequenti e significative rispetto ad un business model HTC e sono parte integrante delle strategie perseguite;
  • Altri modelli di business: nei quali confluiscono sia le attività finanziarie detenute con finalità di trading sia le attività finanziarie gestite con un modello di business non riconducibile ai business model precedenti.

Il Business model del Gruppo è determinato dai Dirigenti con responsabilità strategiche ad un livello che riflette il modo in cui gruppi di attività finanziarie sono gestiti collettivamente per perseguire un determinato obiettivo aziendale. Il Business model non dipende dalle intenzioni della dirigenza rispetto ad un singolo strumento, di conseguenza questa condizione non configura un approccio strumento per strumento in materia di classificazione e deve essere stabilita ad un livello più elevato di aggregazione con l'obiettivo aziendale di perseguire, tempo per tempo, specifiche performances di massimizzazione del margine di interesse e delle commissioni accessorie, a fronte del contenimento del rischio di credito, sempre compatibili con il RAF (Risk Appetite Framework) stabilito annualmente. Tuttavia, una singola società può avere più di un modello di business per la gestione dei suoi strumenti.

Per il business model Held to collect, il Gruppo ha definito le soglie di ammissibilità delle vendite che non inficiano la classificazione (frequenti ma non significative, individualmente e in aggregato, oppure infrequenti anche se di ammontare significativo) e, contestualmente, sono stati stabiliti i parametri per individuare le vendite coerenti con tale modello di business in quanto riconducibili ad un incremento del rischio di credito.

Il Gruppo ha ricondotto nel business model "HTC" le seguenti principali attività finanziarie, in funzione delle finalità di detenzione e dell'atteso turnover delle stesse:

  • finanziamenti alla clientela (mutui, prestiti personali, sovvenzioni chirografarie, carte di credito revolving, aperture di credito in conto corrente e, convenzionalmente, scoperti di conto corrente, ecc.);
  • operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro con clientela retail "Leva multiday" e istituzionale;
  • carte di credito a saldo;
  • depositi, finanziamenti e pronti contro termine di tesoreria;
  • altri crediti di funzionamento;
  • titoli di proprietà per i quali l'obiettivo perseguito dal Gruppo nella propria politica di investimento è il possesso di attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali con l'intento di conseguire una redditività di medio/lungo termine.

Nel business model "HTCS" sono stati ricondotti i titoli di proprietà per i quali l'obiettivo perseguito dal Gruppo nella propria politica di investimento è la gestione del fabbisogno di liquidità corrente, mantenere un determinato profilo di margine d'interesse o allineare le durate delle attività e passività finanziarie. Le vendite costituiscono parte integrante di tale modello di business, pertanto, non esiste alcuna soglia di turnover delle vendite di portafoglio, né in termini di frequenza né in termini di ammontare delle vendite. Nonostante ciò, per perseguire l'obiettivo del modello di business, non è ammessa un'attività di trading e gli acquisti devono essere effettuati con un orizzonte temporale non di breve periodo.

Negli "Altri Business model" sono ricondotte le attività che non rientrano nei business model precedenti; si tratta di attività finanziarie che non sono possedute nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali o il cui obiettivo è perseguito mediante sia la raccolta dei flussi finanziari contrattuali sia la vendita delle attività finanziarie e che, invece, riflettono le intenzioni di trading.

In particolare, si tratta delle seguenti principali attività identificate dal Gruppo:

  • attività finanziare connesse all'internalizzazione
  • attività finanziarie di trading
  • titoli ritirati dalla clientela
  • altri titoli (che non rientrano in nessuno dei precedenti punti).

SPPI Test

Al fine di valutare se le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie consentano la valutazione al costo ammortizzato (HTC) o al fair value con impatto sulla redditività complessiva (HTCS) - oltre all'analisi relativa al business model - è necessario che i termini contrattuali delle

attività finanziarie prevedano, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (criterio SPPI - Solely Payments of Principal and Interests).

Il test SPPI deve essere effettuato su ogni singolo strumento finanziario, al momento dell'iscrizione nel bilancio. Successivamente alla rilevazione iniziale, e finché è rilevata in bilancio, l'attività non è più oggetto di nuove valutazioni ai fini del test SPPI. Qualora si proceda alla cancellazione (derecognition) di uno strumento finanziario e all'iscrizione di una nuova attività finanziaria occorre procedere all'effettuazione del test SPPI sul nuovo asset.

Ai fini dell'applicazione del test SPPI, l'IFRS 9 fornisce le seguenti definizioni:

  • Capitale: è il fair value (valore equo) dell'attività finanziaria al momento della rilevazione iniziale. Tale valore può modificarsi durante la vita dello strumento finanziario, per esempio per effetto dei rimborsi di parte del capitale;
  • Interesse: costituisce il corrispettivo per il valore temporale del denaro, per il rischio di credito associato all'importo del capitale da restituire durante un dato periodo di tempo e per gli altri rischi e costi di base legati al prestito, nonché per il margine di profitto.

Per l'effettuazione del test SPPI nell'ambito dei processi di concessione del credito e per l'operatività in titoli di debito è stato realizzato un tool basato su una metodologia sviluppata internamente (alberi decisionali).

Per l'operatività in titoli di debito, il test è effettuato, tramite l'utilizzo del tool precedentemente citato, nel momento dell'acquisto dello strumento finanziario.

Per i prodotti di credito standard, il test SPPI è effettuato in sede di proposta di commercializzazione di un nuovo prodotto o di variazione delle condizioni standard di un prodotto esistente, ad eccezione del repricing periodico dei tassi d'interesse, e l'esito del test viene esteso a tutti i singoli rapporti riconducibili al medesimo prodotto a catalogo. Per i prodotti di credito le cui condizioni contrattuali si discostano dalla scheda prodotto standard, il test SPPI è effettuato in sede di erogazione di ogni finanziamento/concessione di una nuova linea di credito attraverso l'utilizzo del medesimo tool.

Si precisa che il Gruppo non ha stabilito soglie "de-minimis" o "non genuine" considerando una qualsiasi clausola o caratteristica contrattuale dei flussi che non rispetta il requisito SPPI come un trigger che provoca il fallimento del test SPPI; ciò in considerazione della natura del portafoglio crediti e titoli, composto da attività finanziarie plain vanilla.

Derecognition di attività finanziarie

La "derecognition" è la cancellazione dallo stato patrimoniale consolidato di un'attività finanziaria rilevata precedentemente.

Prima di valutare la sussistenza delle condizioni per la cancellazione dal bilancio di attività finanziarie è necessario, secondo IFRS 9, verificare se queste condizioni siano da applicare a tali attività nella loro interezza ovvero possano riferirsi soltanto ad una parte di esse. Le norme sulla cancellazione sono applicate ad una parte delle attività finanziarie oggetto del trasferimento soltanto se sussiste almeno uno dei seguenti requisiti:

  • la parte comprende soltanto flussi finanziari identificati specificamente dall'attività finanziaria (o dal gruppo di attività finanziarie similari);
  • la parte comprende soltanto la quota interamente proporzionale (pro rata) dei flussi finanziari dall'attività finanziaria (o dal gruppo di attività finanziarie similari);
  • la parte comprende soltanto una quota interamente proporzionale di flussi finanziari identificati specificamente dall'attività finanziaria (o dal gruppo di attività finanziarie similari).

In assenza dei citati requisiti, le norme sull'eliminazione devono trovare applicazione all'attività finanziaria (o gruppo di attività finanziarie) nella sua interezza.

Le condizioni per l'integrale cancellazione di un'attività finanziaria sono l'estinzione dei diritti contrattuali, come la loro naturale scadenza, ovvero il trasferimento ad un terzo dei diritti all'incasso dei flussi di cassa derivanti da tale attività.

I diritti all'incasso si considerano trasferiti anche qualora vengano mantenuti i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività, ma venga assunto un obbligo a pagare quei flussi a una o più entità e si verifichino tutte e tre le seguenti condizioni (accordo pass-through):

  • non sussiste l'obbligo da parte della società a corrispondere importi non incassati dall'attività originaria;
  • è vietata la vendita o la costituzione in garanzia dell'attività originaria, salvo quando questa è a garanzia della obbligazione a corrispondere flussi finanziari;
  • sussiste l'obbligo a trasferire senza alcun ritardo tutti i flussi finanziari incassati e non si ha diritto ad investirli, ad eccezione di investimenti in disponibilità liquide durante il breve periodo tra la data di incasso e quella di versamento, a condizione che vengano riconosciuti anche gli interessi maturati nel periodo.

Inoltre, l'eliminazione di un'attività finanziaria è subordinata alla verifica che tutti i rischi e i benefici derivanti dalla titolarità dei diritti siano stati sostanzialmente trasferiti. In caso di trasferimento sostanzialmente di tutti i rischi e i benefici si provvede alla cancellazione dell'attività (o gruppo di attività) cedute e si rilevano separatamente i diritti e gli obblighi relativi al trasferimento come attività o passività.

Viceversa, in caso di mantenimento dei rischi e benefici, è necessario continuare a rilevare l'attività (o gruppo di attività) cedute. In tal caso occorre rilevare anche una passività corrispondente all'importo ricevuto come corrispettivo per la cessione e registrare successivamente tutti i proventi maturati sull'attività così come tutti gli oneri maturati sulla passività.

Le principali operazioni che, in base alle regole anzidette, non consentono di operare la cancellazione integrale di un'attività finanziaria sono le operazioni di cartolarizzazione di crediti, le operazioni di pronti contro termine e le operazioni di prestito titoli.

Nel caso delle operazioni di cartolarizzazione, non si procede alla cancellazione delle attività finanziarie in caso di acquisto dell'equity tranche o di fornitura di altre forme di supporto alla struttura, che determinino il mantenimento in capo alla società del rischio di credito associato al portafoglio cartolarizzato.

Nel caso di operazioni di pronti contro termine e di prestito titoli, le attività oggetto delle transazioni non vengono cancellate dal bilancio poiché i termini delle operazioni comportano il mantenimento di tutti i rischi e benefici a esse associati.

Si segnala infine che le operazioni di prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia sono esposte fuori bilancio.

Alla data di riferimento del presente Bilancio consolidato non sono presenti operazioni di cartolarizzazione dei crediti.

Impairment

Aspetti generali

I finanziamenti e i titoli di debito classificati nelle voci Attività finanziarie al costo ammortizzato, Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e le rilevanti esposizioni fuori bilancio (Impegni e garanzie rilasciate) sono oggetto di calcolo di impairment secondo le logiche previste dal principio IFRS 9, tenuto conto della normativa di riferimento integrata delle disposizioni e policy interne che disciplinano le regole di classificazione dei crediti ed il loro trasferimento nelle diverse categorie.

Le esposizioni sono classificate nello Stadio 1, Stadio 2 o Stadio 3 a seconda della loro qualità creditizia assoluta o relativa rispetto all'erogazione iniziale. In particolare:

  • Stadio 1: comprende le esposizioni creditizie di nuova erogazione o acquisizione nonché le esposizioni che non hanno subito un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto alla data di iscrizione iniziale;
  • Stadio 2: comprende le esposizioni creditizie che, sebbene performing, hanno subito un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto alla data di iscrizione iniziale;
  • Stadio 3: comprende le esposizioni creditizie deteriorate.

Per le esposizioni appartenenti allo Stadio 1 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale fino ad un anno. Per le esposizioni appartenenti agli Stadi 2 o 3 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale pari alla durata residua della relativa esposizione.

Al fine di rispondere alle richieste del principio, la Capogruppo ha sviluppato specifici modelli per il calcolo della perdita attesa che fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD stimati in modo conservativo e ai quali sono apportati specifici correttivi al fine di garantire la piena coerenza con la normativa contabile32. In tale ambito si è altresì proceduto all'inclusione di informazioni di tipo "forward looking"33 attraverso l'elaborazione di specifici scenari.

La perdita attesa è calcolata per le controparti istituzionali utilizzando i parametri creditizi forniti da Moody's Analytics, mentre per le controparti retail, non avendo a disposizione sistemi di rating interni, i parametri di PD ed LGD sono stimati con una metodologia differente a seconda del tipo di prodotto, attraverso dei modelli sviluppati internamente dalla Direzione CRO (prestiti personali e mutui) o delle proxy (altre esposizioni). Per ulteriori informazioni in merito si rimanda al paragrafo 2.3 "Metodi di misurazione delle perdite attese" della parte E "Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura" della presente nota integrativa consolidata.

Un aspetto chiave derivante dal nuovo modello contabile richiesto per il calcolo della perdita creditizia attesa è rappresentato dal modello di Stage Allocation finalizzato a trasferire le esposizioni fra Stadio 1 e Stadio 2 (essendo lo Stadio 3 equivalente a quello delle esposizioni deteriorate), laddove lo Stadio 1 include principalmente le esposizioni di nuova erogazione e le esposizioni che non presentano un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale. Il modello di valutazione della Stage Allocation opera sempre a livello di singola esposizione, e si basa su una combinazione di elementi relativi ed elementi assoluti. Gli elementi principali sono:

  • il confronto fra il rating della controparte alla data di riferimento e quello registrato alla data di apertura del rapporto/acquisto dei titoli. La metodologia prevede che la posizione passi in stage 2 allo sforamento di una determinata soglia, fissata in termini di notch dal rating rilevato alla data di prima apertura del rapporto;
  • elementi assoluti quali i backstop previsti dalla normativa (e.g. 30 giorni di scaduto);
  • ulteriori evidenze interne (e.g. classificazione forborne).

32 Si veda il successivo paragrafo "Parametri e definizioni di rischiosità utilizzati nel calcolo delle rettifiche di valore" per una trattazione più dettagliata delle misure di rischio utilizzate all'interno del Gruppo per il calcolo della perdita creditizia attesa ai sensi di IFRS 9

33 Si veda il successivo paragrafo "Informazioni prospettiche utilizzate nel calcolo delle rettifiche di valore" per una trattazione più dettagliata delle informazioni forward looking e degli scenari utilizzati per il calcolo della perdita creditizia attesa ai sensi di IFRS 9.

Con riferimento alle controparti istituzionali con cui il Gruppo svolge attività creditizia, la metodologia di staging allocation si avvale del rating esterno assegnato dall'agenzia Moody's, ed è applicato anche agli strumenti finanziari acquistati dal Gruppo a titolo di investimento. Con riferimento alle controparti retail, in assenza di rating interni il Gruppo si avvale dei backstop previsti dalla normativa e di ulteriori evidenze interne. In tale contesto sono classificate in stage 2 tutte le esposizioni che presentano più di 30 giorni di scaduto, o per le quali sono disponibili ulteriori informazioni che lasciano presumere un deterioramento del merito creditizio della controparte

I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti si basano sull'attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale e interessi che, coerentemente al modello di gestione del portafoglio, possono fare riferimento anche ad operazioni di mercato; ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall'individuazione degli incassi stimati, dalle relative date di incasso e dal tasso di attualizzazione da applicare. In particolare, l'importo della perdita per le esposizioni deteriorate classificate come sofferenze, inadempienze probabili e esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate, secondo le categorie più avanti specificate, è ottenuto come differenza tra il valore di iscrizione e il valore attuale degli stimati flussi di cassa, scontati al tasso di interesse originario dell'attività finanziaria. Per tutte le posizioni a tasso fisso il tasso di interesse così determinato è mantenuto costante anche negli esercizi successivi, mentre per le posizioni a tasso variabile il tasso di interesse viene aggiornato in base alle condizioni espresse contrattualmente. Laddove il tasso originario non sia direttamente reperibile, oppure il suo reperimento sia eccessivamente oneroso, si applica la sua migliore approssimazione, anche ricorrendo a soluzioni alternative ("practical expedients") che non alterano comunque la sostanza e la coerenza coi principi contabili internazionali. I tempi di recupero sono stimati sulla base di business plan o di previsioni basate sull'esperienza storica dei recuperi osservati per classi omogenee di finanziamenti, tenuto conto del segmento di clientela, della forma tecnica, della tipologia di garanzia e di altri eventuali fattori ritenuti rilevanti o, qualora ne ricorrano le condizioni di transazioni di mercato attese.

Parametri e definizioni di rischiosità utilizzati nel calcolo delle rettifiche di valore

Come menzionato nel precedente paragrafo, i modelli per il calcolo della perdita attesa fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD, oltre che sul tasso di interesse effettivo. Tali modelli sono utilizzati per il calcolo delle rettifiche di valore di tutte le controparti istituzionali comuni al Gruppo costituite prevalentemente da controparti FIBS (Financial Institutions, Banks and Sovereigns).

In particolare:

  • la PD (Probability of Default), esprime la probabilità di accadimento di un evento di default della posizione creditizia, in un determinato arco temporale (es. 1 anno);
  • la LGD (Loss Given Default), esprime la percentuale di perdita stimata, e quindi il tasso atteso di recupero, all'accadimento di un evento di default della posizione creditizia;
  • la EAD (Exposure at Default), esprime la misura della esposizione al momento dell'evento di default della posizione creditizia;
  • il Tasso di Interesse Effettivo è il tasso di sconto espressione del valore temporale del denaro.

Tali parametri sono calcolati a partire dagli omologhi parametri di lungo periodo utilizzati anche ai fini del calcolo del Capitale Interno, apportando specifici adeguamenti al fine di assicurare la piena coerenza ai requisiti previsti dal principio contabile IFRS 9.

I principali adeguamenti sono stati finalizzati a:

  • introdurre adeguamenti "point-in-time" previsti dal principio contabile;
  • includere informazioni "forward looking";
  • estendere i parametri di rischio creditizio ad una prospettiva pluriennale.

Per quanto riguarda le PD lifetime, le curve di PD through-the-cycle, ottenute adattando i tassi d'inadempienza cumulati osservati, sono state calibrate per riflettere previsioni point-in-time e forward-looking circa i tassi d'inadempienza di portafoglio.

Il tasso di recupero incorporato nella LGD through-the-cycle è stato adattato al fine di riflettere i trend più attuali dei tassi di recupero così come le aspettative circa i trend futuri e attualizzati al tasso d'interesse effettivo o alla sua migliore approssimazione.

Con riferimento allo Stadio 3 si precisa che lo stesso comprende le esposizioni deteriorate verso debitori che ricadono, secondo quanto previsto dalle regole Banca d'Italia, definite nella Circolare n.272 del 30 luglio 2008 e successivi aggiornamenti, nella categoria "Non-performing" ai sensi del Regolamento 630/2019 che modifica il Regolamento (UE) n. 575/2013 e del Regolamento di esecuzione (UE) n. 451/2021 della Commissione, e successive modificazioni e integrazioni (Implementing Technical Standards). Sono esclusi gli strumenti finanziari rientranti nel portafoglio "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" e i contratti derivati.

Ai fini dell'identificazione e classificazione delle esposizioni creditizie deteriorate occorre anche tenere conto di quanto previsto dalle Guidelines EBA sull'applicazione della definizione di default ai sensi dell'articolo 178 del Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio (EBA/GL/2016/07) e dal Regolamento UE 2018/171. Le esposizioni creditizie deteriorate devono, durante il "cure period" di 3 mesi previsto dal paragrafo 71 (a) delle EBA/GL/2016/07, continuare a essere rilevate nelle pertinenti categorie nelle quali le stesse si trovavano.

La richiamata Circolare n.272, inoltre, stabilisce che l'aggregato delle attività deteriorate si scompone nelle seguenti categorie:

Sofferenze: rappresentano le esposizioni per cassa e fuori bilancio verso clienti che versano in uno stato di insolvenza anche non accertato giudizialmente o in situazioni equiparabili. La valutazione avviene generalmente su base analitica (anche attraverso il riscontro con livelli

di copertura definiti statisticamente per alcuni portafogli di crediti al di sotto di una soglia predefinita) ovvero, in caso di importi non significativi singolarmente, su base forfettaria per tipologie di esposizioni omogenee;

Inadempienze probabili ("Unlikely to Pay"): rappresentano le esposizioni per cassa e fuori bilancio, per le quali non ricorrono le condizioni per la classificazione del debitore fra le sofferenze e per le quali sussiste una valutazione di improbabilità che, in assenza di azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore sia in grado di adempiere integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione viene operata indipendentemente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati. La classificazione tra le inadempienze probabili non è necessariamente legata alla presenza esplicita di anomalie (il mancato rimborso) ma è bensì legata alla sussistenza di elementi indicativi di una situazione di rischio di inadempimento del debitore. Le inadempienze probabili sono valutate in bilancio analiticamente (anche attraverso il riscontro con livelli di copertura definiti statisticamente per alcuni portafogli di crediti al di sotto di una soglia predefinita) ovvero applicando percentuali determinate in modo forfetario per tipologie di esposizioni omogenee.

Le esposizioni classificate tra le inadempienze probabili e qualificate come oggetto di concessione cosiddette forborne, possono essere riclassificate tra i crediti non deteriorati solo dopo che sia trascorso almeno un anno dal momento della concessione e che siano soddisfatte le condizioni previste dal paragrafo 157 degli Implementing Technical Standards dell'EBA. Con riferimento alla loro valutazione, esse sono generalmente valutate analiticamente ovvero applicando percentuali determinate in modo forfetario per tipologie di esposizioni omogenee e possono ricomprendere nelle svalutazioni l'onere attualizzato riveniente dall'eventuale rinegoziazione del tasso a condizioni inferiori al tasso contrattuale originario;

Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate: rappresentano esposizioni per cassa, diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento, sono scadute o sconfinanti. Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate sono determinate facendo riferimento al singolo debitore. In particolare, esse rappresentano l'intera esposizione nei confronti di controparti, diverse da quelle classificate nella categoria delle inadempienze probabili e delle sofferenze, che alla data di riferimento presentano crediti scaduti o sconfinanti da oltre 90 giorni qualora l'ammontare del capitale, degli interessi o delle commissioni non pagate alla data in cui erano dovute superino entrambe le seguenti soglie: a) limite assoluto pari a 100 euro per le esposizioni retail e pari a 500 euro per le esposizioni diverse da quelle retail; b) limite relativo dell'1% dato dal rapporto tra l'ammontare complessivo scaduto e/o sconfinante e l'importo complessivo di tutte le esposizioni creditizie verso lo stesso debitore. Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate sono valutate in modo forfetario su basi storico/statistiche.

Informazioni prospettiche utilizzate nel calcolo delle rettifiche di valore

La perdita creditizia attesa derivante dai parametri descritti nel precedente paragrafo considera previsioni macroeconomiche attraverso l'applicazione di scenari multipli ai componenti "forward looking". Nello specifico, la componente prospettica ("forward looking") è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è lo scenario centrale di riferimento ed è quindi ritenuto la realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore. Per maggiori dettagli si rimanda alla Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale, della Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura della presente nota integrativa consolidata.

Leasing IFRS16

Un contratto è, o contiene, un leasing se, in cambio di un corrispettivo, conferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività specificata per un periodo di tempo. L'IFRS 16 fornisce una definizione di leasing basata sulla nozione di controllo ("right of use" o "diritto d'uso") di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti di servizi, individuando quali discriminanti dei leasing: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici derivanti dall'uso del bene e il diritto di dirigere (vale a dire controllare) l'uso del bene oggetto del contratto. Rientrano nella definizione di leasing, oltre ai contratti di leasing propriamente detti, anche quelli di affitto, noleggio, locazione e comodato.

Il modello contabile da applicarsi da parte del locatario prevede che, per tutte le tipologie di leasing (leasing operativo e leasing finanziario) debba essere rilevata un'attività, che rappresenta il diritto di utilizzo ("right of use" o "diritto d'uso") del bene oggetto di locazione e, contestualmente, il debito finanziario relativamente ai canoni da pagare previsti nel contratto ("passività del leasing").

Con riferimento, invece, al modello contabile che deve applicare il locatore, il principio contabile prevede la distinzione tra leasing operativo e leasing finanziario: un leasing è classificato come finanziario se trasferisce, sostanzialmente, tutti i rischi e benefici connessi alla proprietà di un'attività sottostante; un leasing è classificato come operativo se, sostanzialmente, non trasferisce tutti i rischi e benefici derivanti dalla proprietà di un'attività sottostante.

Locatario

Al momento dell'iscrizione iniziale l'attività, che rappresenta il diritto di utilizzo ("right of use" o "diritto d'uso") del bene oggetto di locazione, è valutata sulla base dei flussi finanziari associati al contratto di leasing alla data di decorrenza dello stesso, corrispondenti al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data ("passività del leasing"), comprensiva dei pagamenti versati alla data o prima della data di decorrenza e dei costi diretti iniziali sostenuti dal locatario (ove esistenti). I pagamenti dovuti per il leasing sono determinati alla luce delle previsioni del contratto di locazione e calcolati al netto della componente IVA, ove applicabile, in virtù della circostanza che l'obbligazione al pagamento di tale imposta sorge al momento dell'emissione della fattura da parte del locatore e non già alla data di decorrenza del contratto di leasing medesimo, e sono attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento marginale della Banca, determinato sulla base del costo del funding per passività di durata e garanzie simili a quelle implicite nei contratti di leasing. Successivamente all'iscrizione iniziale tale attività è valutata in base a quanto previsto per le attività materiali da IAS 16 o IAS

40 e, quindi, al costo al netto di ammortamenti ed eventuali riduzioni di valore, al "valore rideterminato" oppure al fair value secondo quanto applicabile (per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 6- Attività materiali).

La passività del leasing deve essere rideterminata, dopo la data di decorrenza, nel caso vengano apportate delle modifiche ai pagamenti dovuti per il leasing; l'importo della rideterminazione della passività del leasing deve essere rilevata come una rettifica dell'attività consistente nel diritto di utilizzo.

In conformità con le regole del principio, che concede esenzioni al riguardo, sono stati esclusi i contratti che hanno oggetto i c.d. "low-value assets" (la cui soglia è stata identificata pari a 5 migliaia di euro), tutti i contratti di leasing di durata contrattuale pari o inferiore ai 12 mesi (c.d. "short term lease") e si è deciso di non applicare il principio ai leasing di attività immateriali (rappresentati principalmente da locazione software). Per tali contratti, i relativi canoni sono rilevati a conto economico su base lineare per la corrispondente durata. Si precisa inoltre che le componenti non leasing sono separate dalle componenti leasing e rilevate a conto economico per competenza secondo il principio contabile applicabile e che nel conto economico sono rilevati anche i costi per pagamenti variabili dovuti per il leasing non inclusi nella valutazione dei debiti per il leasing.

Locatore

I contratti di locazione stipulati dal Gruppo sono stati classificati come leasing operativo, pertanto, i pagamenti ricevuti sono rilevati come proventi con un criterio a quote costanti nella voce di conto economico 230 "Altri oneri/proventi di gestione". Le attività sottostanti oggetto del contratto di leasing operativo sono ammortizzate e assoggettate al processo di verifica di perdite per riduzione di valore in modo analogo alle attività simili (per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 6- Attività materiali).

Per maggiori dettagli in merito alle operazioni di leasing si rimanda alla Parte M – Informativa sul leasing, contenuta nella presente nota integrativa consolidata.

Operazioni di pronti contro termine e prestito titoli

I titoli ricevuti nell'ambito di un'operazione che contrattualmente ne preveda l'obbligo di successiva vendita e i titoli consegnati nell'ambito di una operazione che contrattualmente ne preveda l'obbligo di riacquisto, non sono rilevati e/o eliminati dal bilancio. Di conseguenza, nel caso di titolo acquistato con accordo di rivendita, l'importo pagato viene rilevato come attività finanziarie al costo ammortizzato, ovvero come attività finanziaria detenuta per la negoziazione; nel caso di titolo ceduto con accordo di riacquisto, la passività è rilevata nelle passività finanziarie al costo ammortizzato, ovvero fra le passività finanziarie di negoziazione. I proventi degli impieghi, costituiti dalle cedole maturate sui titoli e dal differenziale tra prezzo a pronti e prezzo a termine dei medesimi, sono iscritti per competenza nelle voci di conto economico relative agli interessi.

Le due tipologie di operazioni sono compensate se, e solo se, effettuate con la medesima controparte e se la compensazione è prevista contrattualmente.

Le medesime regole si applicano alle operazioni di prestito titoli con garanzia rappresentata da contante (cash collateral) rientrante nella piena disponibilità del prestatore.

Le componenti reddituali connesse con tali operazioni sono rilevate rispettivamente:

  • nella voce Interessi per la componente positiva (prestatario) e negativa (prestatore) legata alla remunerazione della disponibilità di cassa versata al prestatore;
  • alla voce Commissioni per la componente negativa (prestatario) e positiva (prestatore) legata al servizio ricevuto (prestato) mediante la messa a disposizione del titolo da parte del prestatore.

Per quanto riguarda, invece, le operazioni di prestito titoli aventi a garanzia altri titoli, ovvero privi di garanzia, si continua a rilevare nell'attivo dello stato patrimoniale il titolo oggetto del prestito e quello eventualmente dato in garanzia, a seconda rispettivamente del ruolo di prestatore o di prestatario svolto nell'operazione.

Operazioni TLTRO III - Targeted Longer Term Refinancing Operations III

Le operazioni TLTRO III sono strumenti non convenzionali di politica monetaria che permettono agli enti creditizi dell'Eurosistema di finanziarsi a lungo termine a tassi molto vantaggiosi, con l'obiettivo di aumentare l'erogazione di prestiti a favore di imprese e consumatori dell'area euro.

Il Gruppo alla data del presente bilancio non ha in essere operazioni TLTRO III. Le operazioni chiuse nel corso dell'esercizio 2022 erano iscritte nelle "Passività finanziarie al costo ammortizzato" e misurate al costo ammortizzato, applicando le previsioni contenute nell'IFRS 9.

Pagamenti basati su azioni

Si tratta di pagamenti a favore di dipendenti, o altri soggetti assimilabili (in particolare i consulenti finanziari), come corrispettivo delle prestazioni di lavoro o altri servizi/beni ricevuti, basati su azioni, che possono consistere nell'assegnazione di:

  • diritti a sottoscrivere aumenti di capitale a pagamento (stock option propriamente dette);
  • diritti a ricevere azioni al raggiungimento di obiettivi quanti-qualitativi (cosiddette performance share) regolati con strumenti rappresentativi di capitale;
  • diritti a ricevere azioni al raggiungimento di obiettivi quanti-qualitativi (cosiddette performance share) regolati per cassa.

In considerazione della difficoltà di valutare attendibilmente il fair value delle prestazioni ricevute come contropartita degli strumenti rappresentativi del capitale, viene fatto riferimento al fair value di questi ultimi, misurato alla data della loro assegnazione.

Il fair value dei pagamenti regolati con l'emissione o l'acquisto sul mercato di azioni FinecoBank a fronte di prestazioni di lavoro o altri servizi ricevuti è rilevato come costo a conto economico consolidato alla voce 190. "Spese amministrative" o 50. "Commissioni passive" in contropartita della voce 150. "Riserve" del patrimonio netto consolidato, secondo il criterio di competenza in proporzione al periodo in cui viene fornita la prestazione.

In eventuali accordi di pagamenti basati su azioni e regolati per cassa, le prestazioni ottenute e le passività assunte sono misurate al fair value di queste ultime e iscritte a conto economico in contropartita della voce 80. "Altre passività". Fino a quando la passività non viene estinta, il fair value è ricalcolato a ciascuna data di chiusura di bilancio fino alla data di regolamento, rilevando tutte le variazioni di fair value nel conto economico.

Rinegoziazioni

Quando, nel corso della vita di uno strumento, le clausole contrattuali sono oggetto di modifica per volontà delle parti del contratto, occorre verificare se in seguito alla rinegoziazione l'attività originaria deve continuare ad essere rilevata in bilancio e rappresentata contabilmente tramite il "modification accounting" o se, al contrario, lo strumento originario deve essere oggetto di cancellazione dal bilancio (derecognition) e debba essere rilevato un nuovo strumento finanziario.

A tal fine le rinegoziazioni di strumenti finanziari che determinano una modifica delle condizioni contrattuali devono essere contabilizzate in funzione della "sostanzialità" della modifica contrattuale medesima.

La valutazione circa la sostanzialità della modifica deve essere effettuata considerando sia elementi qualitativi sia, nel caso di passività finanziarie, elementi quantitativi. In alcuni casi è possibile stabilire se i cambiamenti introdotti modificano sostanzialmente le caratteristiche e/o i flussi contrattuali di una determinata attività/passività tramite un'analisi di tipo qualitativo. Per le passività finanziarie, inoltre, dovranno essere svolte ulteriori analisi, anche di tipo quantitativo, per apprezzare gli effetti delle stesse e verificare la necessità di procedere o meno alla cancellazione della passività ed alla iscrizione di un nuovo strumento finanziario (test soglia 10%).

Qualora i rischi e i benefici della proprietà dell'attività finanziaria, successivamente alla modifica, non siano sostanzialmente trasferiti, la rappresentazione contabile che offre informazioni più rilevanti per il lettore del bilancio è quella effettuata tramite il "modification accounting", che implica la rideterminazione del valore lordo attraverso il calcolo del valore attuale dei flussi finanziari conseguenti alla rinegoziazione, al tasso originario dell'esposizione. La differenza fra valore lordo dello strumento finanziario prima e dopo la rinegoziazione delle condizioni contrattuali, adeguata per considerare le associate modifiche alle rettifiche di valore cumulate, è iscritta a conto economico consolidato come utile o perdita nella voce 140. "Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni".

In caso contrario, quando i rischi e i benefici della proprietà dell'attività finanziaria, successivamente alla modifica, sono sostanzialmente trasferiti, si procede con la derecognition.

In proposito, si precisa che sono considerate sostanziali le rinegoziazioni, formalizzate sia attraverso una modifica al contratto esistente sia attraverso la sottoscrizione di un nuovo contratto, che determinano l'estinzione del diritto a ricevere i flussi di cassa secondo quanto previsto dal contratto originario. In particolare, i diritti a ricevere i flussi di cassa sono considerati estinti in caso di rinegoziazioni che determinano l'introduzione di clausole contrattuali tali da determinare un cambiamento di classificazione dello strumento finanziario medesimo, che determinano una variazione nella valuta di denominazione, che sono effettuate a condizioni di mercato non configurando, quindi, una concessione creditizia.

Strumenti di capitale

Gli strumenti di capitale sono strumenti rappresentativi di una partecipazione residuale nelle attività della società al netto delle sue passività. La classificazione di uno strumento emesso quale strumento di capitale richiede l'assenza di obbligazioni contrattuali ad effettuare pagamenti sotto forma di rimborso capitale, interessi o altre forme di rendimento.

In particolare, sono classificati come strumenti di capitale gli strumenti che presentano:

  • durata illimitata o comunque pari alla durata societaria;
  • piena discrezionalità dell'emittente nel pagamento di cedole o nel rimborso, anche anticipato, del capitale.

Rientrano nella categoria in oggetto gli strumenti Additional Tier 1 coerenti alle previsioni del Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento che, oltre a presentare le caratteristiche sopra descritte, comunque:

  • mantengano nella piena discrezionalità dell'emittente la facoltà ad operare il ripristino del valore nominale (write-up) successivo ad un capital event che ne abbia determinato la riduzione (write-down);
  • non incorporino previsioni che impongano all'emittente di provvedere a pagamenti (must pay clauses) a seguito di eventi autentici entro il controllo delle parti.

Gli strumenti di capitale, diversi dalle azioni ordinarie o di risparmio, sono classificati nello stato patrimoniale consolidato in voce 140. "Strumenti di capitale" per l'importo ricevuto. Le eventuali cedole corrisposte e i costi di transazione che sono direttamente attribuibili alla transazione stessa sono portati in riduzione della voce 150. "Riserve" del patrimonio netto consolidato, al netto delle relative imposte.

Trattamento di fine rapporto del personale

Il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) del personale è da intendersi come una "prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti", pertanto la sua iscrizione in bilancio richiede la stima, con tecniche attuariali, dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti e l'attualizzazione delle stesse. La determinazione di tali prestazioni è effettuata da un attuario esterno utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito" (si veda cap. 10 – Fondi per rischi ed oneri – Fondi di quiescenza e per obblighi simili). Tale metodo distribuisce il costo del beneficio uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente. Le obbligazioni sono determinate come il valore attualizzato delle erogazioni medie future riproporzionato in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati e l'anzianità complessiva raggiunta al momento dell'erogazione del beneficio.

A seguito della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, le quote di TFR maturate fino al 31.12.2006 (o sino alla data di scelta del dipendente – compresa tra l'01.01.2007 e il 30.06.2007 – nel caso di destinazione del proprio trattamento di fine rapporto alla Previdenza Complementare) rimangono in azienda e continuano a essere considerate come una "prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti" e sono pertanto sottoposte a valutazione attuariale, seppur con una semplificazione nelle ipotesi attuariali che non tengono conto delle previsioni sugli aumenti retributivi futuri.

Le quote di TFR maturate a partire dal 1° gennaio 2007 (data di applicazione del D.Lgs. n. 252) (o dalla data compresa tra l'01.01.2007 e il 30.06.2007) destinate, a scelta del dipendente, a forme di previdenza complementare o lasciate in azienda, e dalla stessa (in caso di società con più di 50 dipendenti) versate al fondo di Tesoreria dell'INPS, sono invece considerate come un piano a 'contribuzione definita'.

I costi relativi al trattamento di fine rapporto sono iscritti a conto economico consolidato alla voce 190. "Spese amministrative: a) spese per il personale" e includono, per la parte di piano a benefici definiti: (i) gli interessi maturati nell'anno (interest cost), per la parte di piano a contribuzione definita, (ii) le quote maturate nell'anno e versate alla Previdenza Complementare o al Fondo Tesoreria dell'INPS.

Gli utili e le perdite attuariali, definiti quali differenza tra il valore di bilancio della passività e il valore attuale dell'obbligazione a fine periodo, sono iscritti a Patrimonio netto consolidato nell'ambito delle Riserve da valutazione in applicazione delle previsioni dello IAS 19 Revised e sono esposti anche nel Prospetto della redditività consolidata complessiva.

Write–off

Il Gruppo procede ad iscrivere un write-off di un'attività finanziaria qualora non abbia aspettative ragionevoli di recuperare il capitale e gli interessi maturati. Le valutazioni relative al possibile write-off sono attuate in base ad una serie di criteri, elencati di seguito (a titolo esemplificativo e non esaustivo), quali:

  • irreperibilità del debitore e/o del garante, qualora presente;
  • mancanza di beni aggredibili (ad esempio, la mancanza di stipendio, proprietà immobiliari);
  • azioni giudiziali infruttuose e dispendiose rispetto al credito esigibile;
  • decesso del debitore ed eventuale mancanza degli eredi e/o rinuncia all'eredità.

In ogni caso, la politica aziendale è quella di non proseguire le attività di recupero successivamente all'iscrizione di un write-off.

RICONOSCIMENTO DEI RICAVI E DEI COSTI

I principali ricavi e costi sono rilevati a conto economico come segue:

  • gli interessi sono riconosciuti pro rata temporis sulla base del tasso di interesse contrattuale o di quello effettivo nel caso di applicazione del costo ammortizzato. Negli interessi passivi (o negli interessi attivi, in caso di interessi passivi negativi) figurano inoltre gli interessi maturati sui debiti per leasing determinati sulla base del tasso di finanziamento marginale. Gli interessi attivi (o gli interessi passivi) comprendono anche i differenziali o i margini, positivi (o negativi), maturati sino alla data di riferimento del bilancio, relativi a
    • o contratti derivati finanziari di copertura di attività e passività che generano interessi;
    • o contratti derivati finanziari classificati nello stato patrimoniale tra gli strumenti di negoziazione, ma gestionalmente collegati ad attività e/o passività finanziarie designate al fair value (c.d. fair value option);
    • o contratti derivati finanziari connessi gestionalmente con attività e passività classificate nello stato patrimoniale tra gli strumenti di negoziazione o connessi gestionalmente con "altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" e che prevedono la liquidazione di differenziali o di margini a più scadenze (c.d. contratti "pluriflusso");
  • gli interessi di mora sono contabilizzati a conto economico solo al momento del loro effettivo incasso;
  • i dividendi sono rilevati a conto economico nel corso dell'esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione, a meno che tale data non sia nota o l'informazione non sia immediatamente disponibile, nel qual caso è ammessa la rilevazione al momento dell'incasso;
  • le commissioni da servizi sono iscritte, sulla base dell'esistenza di accordi contrattuali, in relazione alla prestazione dei servizi da cui sono originate, secondo le previsioni del principio IFRS 15 (come nel seguito dettagliato). Le commissioni considerate nel costo ammortizzato ai fini della determinazione del tasso di interesse effettivo sono rilevate tra gli interessi;

  • gli utili e perdite derivanti dalla negoziazione di strumenti finanziari sono riconosciuti a conto economico al momento del perfezionamento della vendita, sulla base della differenza tra il corrispettivo pagato o incassato ed il valore di iscrizione degli strumenti stessi;
  • gli utili e perdite derivanti dalla vendita di attività non finanziarie sono rilevati al momento del perfezionamento della vendita, ovvero quando è adempiuta l'obbligazione di fare nei confronti del cliente;
  • i costi sono rilevati a conto economico secondo il principio della competenza; eventuali costi rilevati per ottenere i contratti con i clienti, che il Gruppo non avrebbe sostenuto se non avesse ottenuto il contratto, sono rilevati come attività e ammortizzati a conto economico sistematicamente e coerentemente con la rilevazione dei ricavi relativi al trasferimento ai clienti dei beni o servizi ai quali l'attività si riferisce.

Tra i costi, le spese amministrative includono, inoltre, i canoni di leasing a breve termine, i canoni di leasing di modesto valore (vale a dire i contratti i cui beni sottostanti al contratto non superano, quando nuovi, la soglia di 5 mila euro), i costi per pagamenti variabili dovuti per il leasing non inclusi nella valutazione dei debiti per il leasing, la componente IVA dei canoni di leasing da pagare/pagati sui contratti di leasing rilevati in accordo con IFRS 16 e i canoni per il leasing di attività immateriali

Le commissioni attive e gli altri proventi di gestione sono rilevate a conto economico in funzione del grado di adempimento dell'"obbligazione di fare" contenuta nel contratto secondo quanto disposto da IFRS15: Ricavi provenienti da contratti con i clienti. In particolare, i ricavi per commissioni da servizi e altri proventi sono riconosciuti a conto economico:

  • in un momento preciso, quando l'entità adempie l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o servizio promesso ("point in time"),
  • o
  • nel corso del tempo, mano a mano che l'entità adempie l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o servizio promesso ("over time").

Il bene o servizio promesso, ossia l'attività, è trasferito quando il cliente ne acquisisce il controllo.

Qualora la tempistica di incasso del corrispettivo contrattuale non sia allineata alle modalità di adempimento dell'"obbligazione di fare" sopra menzionata, il Gruppo procede alla rilevazione di un rateo attivo (contract asset) o di un risconto passivo (contract liability) per la quota parte del ricavo che occorre integrare nell'esercizio o differire ad esercizi successivi.

L'ammontare di ricavi rilevati a fronte di commissioni attive e altri proventi di gestione è misurato in funzione degli importi previsti contrattualmente. Qualora l'importo stabilito contrattualmente risulti essere oggetto, in tutto o in parte, a variabilità, il ricavo viene rilevato a conto economico in funzione della valutazione dell'importo più probabile che il Gruppo prevede di ricevere. Tale importo è determinato alla luce di tutti i fatti e di tutte le circostanze considerati rilevanti ai fini della valutazione, che dipendono dalla tipologia di servizio fornito, e, in particolar modo, alla luce della circostanza che si ritenga altamente probabile che non si verifichi un significativo adeguamento al ribasso dell'ammontare dei ricavi.

Qualora un contratto includa più obbligazioni di fare aventi ad oggetto beni e/o servizi distinti e il cui profilo di adempimento non sia il medesimo, l'ammontare ricevuto come ricavo è ripartito fra le diverse obbligazioni di fare in proporzione ai relativi prezzi di vendita "stand-alone". L'ammontare di ricavi attribuito alle diverse obbligazioni di fare viene quindi rilevato a conto economico con modalità differenti ("over time" oppure "point in time") in funzione del relativo adempimento. Ove la suddivisione risulti particolarmente onerosa e in presenza di ricavi non materiali, il ricavo viene attribuito interamente alla performance obligation principale.

Ove previsti, i corrispettivi da pagare ai clienti sono contabilizzati in riduzione dei ricavi provenienti dalla fornitura dei beni o servizi e coerentemente con la rilevazione degli stessi.

Eventuali ricavi che includono una componente di finanziamento significativa sono rettificati per tener conto degli effetti del valore temporale del denaro, al fine di rispecchiare il prezzo che il cliente avrebbe pagato nel caso in cui il pagamento fosse avvenuto nel momento (o man mano) del trasferimento dei beni o servizi promessi. Si precisa che il Gruppo utilizza l'espediente pratico previsto dal paragrafo 63 dell'IFRS 15, per effetto del quale l'importo promesso non viene rettificato per tener conto degli effetti di una componente di finanziamento quando l'intervallo di tempo atteso tra il trasferimento del bene o servizio promesso e il relativo pagamento è inferiore ad un anno.

A tal fine si precisa che le prestazioni di servizi finanziari forniti nell'arco di un determinato periodo di tempo (ad esempio la tenuta e gestione dei conti correnti, i servizi di consulenza, la gestione di OICR o prodotti assicurativi) sono state considerate soddisfatte nel tempo ("over time"), indipendentemente dal momento in cui il corrispettivo viene corrisposto dal cliente, mentre le prestazioni di servizi finanziari che richiedono l'esecuzione di specifiche attività (ad esempio acquisto, vendita o collocamento di titoli, quote di OICR o prodotti assicurativi, esecuzione di bonifici) sono state considerate soddisfatte in un determinato momento ("point in time"), anche se il contratto prevede che il servizio venga prestato a tempo indeterminato.

In particolare, con riferimento ai principali ricavi rilevati dal Gruppo in applicazione del principio contabile IFRS 15 si precisa che:

  • le commissioni di negoziazione, raccolta ordini e collocamento di strumenti finanziari sono contabilizzate "point in time", in quanto il servizio prestato si intende adempiuto nel momento della prestazione del servizio. Il corrispettivo è quantificato generalmente in misura fissa o percentuale, in base alle condizioni contrattuali, sul controvalore dello strumento negoziato/collocato;
  • le commissioni di consulenza, di gestione di portafogli e di gestione di prodotti assicurativi sono contabilizzate "over time", in quanto il servizio prestato si intende adempiuto nel corso della durata del contratto (metodo basato sugli input). Per questa tipologia di commissioni,

infatti, si è ritenuto che gli input necessari a fornire il servizio incorporato nell'obbligazione di fare siano distribuiti uniformemente lungo la durata del relativo contratto. Non sono presenti commissioni di performance su strumenti del risparmio gestito. Per quanto riguarda il collocamento di polizze assicurative il cui rendimento è determinato in base al rendimento della gestione separata alla ricorrenza annuale della polizza, si precisa, tuttavia, che è presente una variabilità determinata dal rendimento della gestione separata, che può determinare una riduzione dell'aliquota applicabile;

  • le commissioni relative ai sistemi di pagamento sono rilevate principalmente "point in time", ad eccezione di alcuni servizi contabilizzati "over time" nel corso della durata del contratto (SEPA Electronic Database Alignment). I corrispettivi sono quantificati in misura fissa, con riferimento principalmente alle operazioni eseguite per conto della clientela (ad esempio prelievi Bancomat, prelievi Visa debit, pagamento bollettini postali, ecc.), o in misura percentuale sul controvalore dell'operazione, con riferimento principalmente ai ricavi percepiti dai circuiti e generati dalle operazioni eseguite per conto della clientela (circuito carte di credito/Visa debit, Pos, ecc.);
  • i recuperi dell'imposta di bollo sulle attività finanziarie sono contabilizzati "over time", in base alle disposizioni vigenti, in quanto il servizio si intende adempiuto nel corso della durata del contratto.

A.3 Informativa sui trasferimenti tra portafogli di attività finanziarie

L'IFRS 9 e l'IFRS 7 permettono, successivamente alla definizione iniziale, la modifica dei propri modelli di business per la gestione delle attività finanziarie con conseguente riclassifica, ove ne ricorrano i requisiti, di tutte le attività finanziarie interessate.

Tali modifiche, che dovrebbero accadere molto raramente, sono decise dai Dirigenti con responsabilità strategiche, a seguito di cambiamenti esterni o interni e devono essere rilevanti per le operazioni del Gruppo e dimostrabili alle parti esterne. Di conseguenza il Gruppo modifica il proprio modello di business solo in caso di inizio o cessazione di un'attività rilevante, ad esempio in caso di acquisizione, cessione o cessazione di un ramo di attività.

In particolare, possono essere riclassificate:

  • le attività finanziarie spostandole dalla categoria valutazione al costo ammortizzato a quella al fair value (valore equo) rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio e viceversa;
  • le attività finanziarie spostandole dalla categoria della valutazione al costo ammortizzato a quella al fair value (valore equo) rilevato nel prospetto della redditività complessiva e viceversa;
  • le attività finanziarie spostandole dalla categoria del fair value (valore equo) rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio a quella del fair value (valore equo) rilevato nel prospetto della redditività complessiva e viceversa.

I seguenti cambiamenti di circostanze non sono considerati riclassificazioni:

  • un elemento che in precedenza era uno strumento di copertura designato ed efficace in una copertura dei flussi finanziari o di un investimento netto non presenta più tali caratteristiche;
  • un elemento diventa uno strumento di copertura designato ed efficace in una copertura dei flussi finanziari o di un investimento netto;
  • cambiamenti della valutazione.

Inoltre, le seguenti situazioni non rappresentano modifiche del modello di business:

  • un cambiamento di intenzione in relazione a determinate attività finanziarie (anche in caso di cambiamenti significativi delle condizioni di mercato);
  • la temporanea scomparsa di un dato mercato per le attività finanziarie;
  • il trasferimento di attività finanziarie tra parti dell'entità con diversi modelli di business.

Nell'esercizio 2022 il Gruppo non ha effettuato modifiche dei propri modelli di business e, conseguentemente, non ha effettuato alcuna riclassifica di attività finanziarie.

A.3.1 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, valore contabile e interessi attivi

Nessun dato da segnalare.

A.3.2 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, fair value ed effetti sulla redditività complessiva

Nessun dato da segnalare.

A.3.3 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business e tasso di interesse effettivo

Nessun dato da segnalare.

A.4 Informativa sul fair value

Informativa di natura qualitativa

La presente sezione comprende l'informativa sulla gerarchia del fair value richiesta da IFRS 13.

Il fair value (valore equo) è il corrispettivo che potrebbe essere ricevuto per vendere un'attività, o pagato per trasferire una passività, in una transazione ordinaria tra controparti di mercato nel mercato principale alla data di misurazione (exit price).

Il fair value di una passività finanziaria che sia esigibile (ad esempio un deposito a vista) non può essere inferiore all'importo esigibile a richiesta, attualizzato dalla prima data in cui ne potrebbe essere richiesto il pagamento.

Nel caso di strumenti finanziari quotati in mercati attivi il fair value è determinato a partire dalle quotazioni ufficiali del mercato principale (ovvero il più vantaggioso) al quale il Gruppo ha accesso (Mark to Market).

Uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo se i prezzi quotati sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino, operatore (dealer), intermediario (broker), agenzia di determinazione del prezzo o autorità di regolamentazione e tali prezzi rappresentano operazioni di mercato effettive che avvengono regolarmente in normali contrattazioni. Se la quotazione ufficiale in un mercato attivo non esiste per uno strumento finanziario nel suo complesso, ma esistono mercati attivi per le parti che lo compongono, il fair value è determinato sulla base dei pertinenti prezzi di mercato per le parti che lo compongono.

Il Gruppo utilizza metodi di valutazione (Mark to Model) in linea con i metodi generalmente accettati e utilizzati dal mercato. I modelli di valutazione includono tecniche basate sull'attualizzazione dei flussi di cassa futuri e sulla stima della volatilità e sono oggetto di revisione sia durante il loro sviluppo sia periodicamente, al fine di garantirne la piena coerenza con gli obiettivi della valutazione.

Ad ulteriore garanzia dell'oggettività delle valutazioni rivenienti da modelli valutativi, il Gruppo pone in essere:

  • processi di verifica indipendente del prezzo (Independent Price Verification o IPV);
  • processi di verifica ai fini della quantificazione delle rettifiche di Fair value (Fair value Adjustment o FVA).

I processi di verifica indipendente del prezzo prevedono che i prezzi siano mensilmente verificati dalla Direzione CRO, che in qualità di funzione di controllo dei rischi, è indipendente dalle unità che assumono l'esposizione al rischio. Tale verifica prevede la comparazione e l'adeguamento del prezzo giornaliero alle valutazioni rivenienti da partecipanti al mercato indipendenti. Nel caso di strumenti non quotati su mercati attivi, il menzionato processo di verifica assume a riferimento i prezzi contribuiti da infoprovider, attribuendo maggior peso a quei prezzi che si considerano più rappresentativi dello strumento oggetto di valutazione. Detta valutazione include: l'eventuale "eseguibilità" della transazione al prezzo osservato, il numero di contributori, il grado di similarità degli strumenti finanziari, la coerenza nel prezzo contribuito da fonti differenti, il processo seguito dall'infoprovider per ottenere il dato.

Il framework normativo interno è costituito da una Global Policy e da un Manuale operativo: la prima definisce l'insieme di principi e regole che sovraintendono il quadro di riferimento per la misurazione del fair value ed il processo di verifica indipendente dei prezzi, il secondo ne definisce in dettaglio il processo ed identifica le specifiche tecniche di valutazione del Fair Value nonché le metodologie per la verifica indipendente del prezzo per ogni tipologia di strumento detenuto dal Gruppo.

A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati

Per determinare il fair value di strumenti finanziari di Livello 2 e Livello 3 che non sono quotati e attivamente scambiati sul mercato, il Gruppo utilizza tecniche di valutazione diffuse sul mercato che sono di seguito descritte.

Descrizione delle tecniche di valutazione

Tra i metodi di valutazione ammessi dal Gruppo si citano:

  • Discounted cash flow: le tecniche di valutazione basate sul discounted cash flow consistono nella determinazione di una stima dei flussi di cassa futuri attesi lungo la vita dello strumento. Il modello richiede la stima dei flussi di cassa e l'adozione di parametri di mercato per lo sconto: il tasso o il margine di sconto riflette lo spread di credito e/o di finanziamento richiesti dal mercato per strumenti con profili di rischio e di liquidità simili, al fine di definire un "valore attualizzato". Il fair value del contratto è dato dalla somma dei flussi di cassa futuri attualizzati.
  • Modello di determinazione del prezzo delle opzioni: le tecniche di valutazione degli Option model sono generalmente utilizzate per strumenti nei quali il detentore ha un diritto o un obbligo contingente basato sul verificarsi di un evento futuro, come il superamento da parte del prezzo di un'attività di riferimento di un prezzo di strike predeterminato. Gli Option model stimano la probabilità che uno specifico evento si verifichi incorporando assunzioni come la volatilità dei rendimenti sottostanti ed il prezzo dello strumento sottostante.
  • Approccio di Mercato: è una tecnica di valutazione che utilizza i prezzi generati da transazioni di mercato che coinvolgono attività, passività o gruppi di attività e passività identiche o paragonabili.

Adjusted Net Asset Value (NAV): il NAV è la differenza tra il valore totale delle attività del fondo e le passività. Un aumento di tale valore, ceteris paribus, risulta in un aumento del fair value.

Fair value Adjustment (FVA)

Quando gli strumenti finanziari non sono quotati su mercati attivi, essendo il fair value determinato attraverso modelli valutativi, possono rendersi necessari degli aggiustamenti di valore per tener conto dell'incertezza valutativa o la difficoltà di smobilizzo di particolari posizioni finanziarie. Tali rettifiche (Fair Value Adjustments, FVA) rappresentano la correzione al fair value teorico, determinato utilizzando una tecnica di valutazione, per i fattori non inclusi nel valore attuale netto di base che gli operatori di mercato valuterebbero al fine della costruzione di un exit price dello strumento.

Gli aggiustamenti possono essere calcolati come componenti additive della valutazione oppure essere incluse direttamente nella valutazione. Nel caso in cui il Gruppo dovesse acquisire strumenti la cui valutazione renda necessario il calcolo di aggiustamenti di valore, la Direzione CRO provvede alla stima di questi ultimi prendendo in considerazione le seguenti fonti di rischio: Close out cost, market liquidity, model risk, CVA/DVA.

Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente

Di seguito si riepilogano, per tipologia di strumento finanziario, le principali informazioni sui modelli di valutazione utilizzati per la valutazione delle attività e passività valutate al fair value su base ricorrente.

Con riferimento all'informativa quantitativa richiesta dall'IFRS 13 sugli input non osservabili significativi utilizzati nella valutazione delle attività e passività finanziarie valutate al fair value di livello 3, si precisa che il Gruppo non detiene posizioni significative in strumenti finanziari classificati nella gerarchia di fair value 3, ad eccezione delle esposizioni nelle preferred shares di Visa INC class "C" e class "A", per i quali si rimanda al successivo paragrafo "Titoli di capitale".

Titoli obbligazionari a reddito fisso

I Titoli obbligazionari a reddito fisso sono valutati attraverso due processi principali in base alla liquidità del mercato di riferimento. Agli strumenti liquidi, quotati in mercati attivi è assegnata la gerarchia del fair value pari ad 1 ed è considerato il prezzo Denaro (per le posizioni long) e il prezzo Lettera (per le posizioni short). Gli strumenti non scambiati in mercati attivi sono valutati a mark-to-model.

Gli strumenti non scambiati in mercati attivi sono valutati a mark-to-model utilizzando delle curve di credit spread impliciti derivate da strumenti di Livello 1. Il modello massimizza l'uso di parametri osservabili e minimizza l'uso dei parametri non osservabili. In questo senso, in funzione della rappresentatività della curva di credit spread applicata, le obbligazioni sono classificate, rispettivamente, come Livello 2 o Livello 3; il Livello 3 è applicato nel caso in cui sia utilizzato un credit spread significativamente non osservabile.

Nel processo di verifica indipendente dei prezzi (IPV) delle obbligazioni, l'accuratezza dei prezzi di mercato delle obbligazioni di Livello 1 e dei modelli di valutazione per le obbligazioni illiquide sono regolarmente sottoposte a verifica.

Prodotti finanziari strutturati

Il Gruppo determina il fair value dei prodotti finanziari strutturati utilizzando l'appropriato metodo di valutazione data la natura della struttura incorporata. Tali strumenti sono classificati al Livello 2 o al Livello 3 a seconda dell'osservabilità degli input significativi del modello.

Derivati Over-the-counter (OTC)

Il fair value dei contratti derivati non scambiati su un mercato attivo deriva dall'applicazione di tecniche di valutazione mark to model. Quando è presente un mercato attivo per i parametri di input al modello valutativo delle differenti componenti del derivato, il fair value è determinato in base alle quotazioni di mercato delle stesse. Le tecniche di valutazione basate su input osservabili sono classificate come Livello 2, mentre quelle basate su significativi input non osservabili, sono classificate come Livello 3.

La determinazione del fair value degli strumenti finanziari e il relativo processo di verifica indipendente dei prezzi sono disciplinati a livello di Gruppo da una specifica Global Policy e da una Global Operational Regulation. Con particolare riferimento ai derivati OTC, occorre distinguere tra i derivati che il Gruppo negozia in contropartita diretta con la clientela, principalmente riconducibili a CFD (Contract for Difference), opzioni (daily options e knockout options), e quelli che il Gruppo negozia a titolo di copertura con altre istituzioni finanziarie.

Per il calcolo del prezzo dei CFD (Contract for Difference) Fineco utilizza regole contrattualizzate e dati provenienti da Info Provider secondo le specifiche fornite dalle funzioni di business. Per le knockout options, il modello di determinazione del prezzo è lo stesso che è applicato al cliente, al quale si offre un prodotto con payoff lineare e di facile comprensione. La valutazione delle opzioni da parte delle funzioni di controllo dei rischi competenti ai fini IPV è svolta utilizzando le best practices di mercato (es. Hull per le opzioni esotiche). Il modello di determinazione del prezzo delle opzioni si basa sulla formula di Black & Scholes, che considera i seguenti input:

  • current price del sottostante "St"
  • strike "K";
  • barriera "L" (nel caso di opzioni esotiche come le Barrier Options);
  • tasso interesse "r";
  • volatilità "σt".

Infine, per gli strumenti derivati di tipo asset swap e Interest Rate Swap, che il Gruppo negozia a titolo di copertura con altre istituzioni finanziarie, il fair value è determinato tramite l'utilizzo di un sistema di Position Keeping, che applica il metodo del Discounting Cash Flow. Il valore attuale netto del

derivato, che è rilevato quotidianamente, è utilizzato per adempiere agli obblighi di compensazione in conformità alla normativa EMIR e a quanto convenuto tra le controparti. Il fair value è controllato nell'ambito del processo di verifica indipendente dei prezzi (IPV) dalla Direzione CRO. Quest'ultima, infatti, effettua trimestralmente un confronto tra le curve fornite dalla funzione Tesoreria e quelle considerate set di riferimento per la valutazione delle posizioni di Bilancio.

Titoli di capitale

I Titoli di capitale sono assegnati al Livello 1 quando una quotazione su un mercato attivo è disponibile. In tal caso è considerato il prezzo di chiusura del mercato regolamentato a maggiore liquidità cui Fineco ha accesso. I titoli di capitale, se quotati, sono classificati come Livello 2 nel caso in cui il volume di attività sul mercato di quotazione è significativamente ridotto ed al Livello 3 quando non vi sono quotazioni o le quotazioni sono state sospese a tempo indeterminato.

Per quanto riguarda la valutazione delle preferred shares di Visa INC class "C", il Gruppo ha adottato un modello per la determinazione del fair value che converte in euro il prezzo di mercato in dollari delle azioni Visa INC class "A" ed applica un fattore di sconto; con riferimento alla valutazione al 31 dicembre 2022 per le preferred shares class "C" tale fattore è stato determinato pari al 8,90%, stimando al 31 dicembre 2022 il "litigation risk" in misura pari allo 2,90% ed il "illiquidity risk" in misura pari al 6%. La componente "litigation risk" è stata estratta da una serie storica di dati forniti da Visa INC, mentre la componente "illiquidity risk" è derivata dall'illiquidità delle azioni che hanno delle limitazioni alla trasferibilità per un determinato periodo temporale. Le preferred share class "A" invece sono soggette ad un metodo di valutazione in bilancio che non prevede l'applicazione di un "Litigation Discount". Inoltre, essendo queste ultime convertibili in azioni VISA-A Common e successivamente vendibili, la componente "Illiquidity Risk" risulta inferiore rispetto alle Visa class "C", pertanto, il fattore di sconto è stato stimato al 4,01%. Alle preferred shares di Visa INC class "C" e class "A" è stata assegnata la gerarchia di fair value 3.

Fondi di Investimento

Il Gruppo può detenere investimenti in fondi di investimento che pubblicano il Net Asset Value (NAV) per quota e possono includere investimenti in fondi gestiti dal Gruppo. I fondi sono classificati generalmente come Livello 1 quando una quotazione su un mercato attivo è disponibile. I fondi sono classificati come Livello 2 e Livello 3 a seconda della disponibilità del NAV, la trasparenza del portafoglio e di possibili vincoli/limitazioni.

Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente

Di seguito si riepilogano, per tipologia di strumento finanziario, le principali informazioni sui modelli di valutazione utilizzati per la valutazione delle attività e passività valutate al fair value su base non ricorrente.

Gli strumenti finanziari non valutati al fair value su base ricorrente, compresi debiti e crediti valutati al costo ammortizzato, non sono gestiti sulla base del fair value. Per questi strumenti finanziari il fair value è calcolato solo ai fini di adempiere alle richieste d'informativa e non ha un impatto sul bilancio o in termini di profitti o perdite. Inoltre, la determinazione del fair value delle attività e passività che non sono generalmente scambiate, come ad esempio crediti e debiti, si basa sull'utilizzo di parametri interni non direttamente osservabili sul mercato come definito dall'IFRS 13.

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Il fair value delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, diverse da quelle il cui fair value è determinato in base a prezzi di quotazione osservati su mercati attivi alle quali è assegnato il livello 1, è principalmente determinato utilizzando un modello di valore attuale aggiustato per il rischio. Per alcuni portafogli sono applicati altri approcci semplificati, che tengono comunque in considerazione le caratteristiche finanziarie degli strumenti finanziari in essi contenuti.

Il fair value delle poste a vista o a revoca, delle attività finanziarie con durata inferiore a 12 mesi e dei crediti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari è approssimato uguale al valore di bilancio; a tali attività è assegnata la gerarchia di fair value livello 3.

Il fair value dei crediti deteriorati è stato determinato considerando che il valore di realizzo espresso dal valore netto di bilancio rappresenti la miglior stima dei flussi di cassa futuri prevedibili attualizzati alla data di valutazione; a tali attività è assegnata la gerarchia di fair value livello 3.

Si rileva, infine, che ai titoli emessi da UniCredit S.p.A. contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" è stata assegnata la gerarchia di fair value livello 2. Il fair value è stato determinato utilizzando una metodologia basata sul discounted cash flow, che consiste nella determinazione di una stima dei flussi di cassa attesi lungo la vita dello strumento e la relativa attualizzazione ad un tasso che incorpora lo spread di credito. La determinazione dello spread di credito è effettuata in funzione della curva di credit spread dell'emittente, costruita selezionando emissioni, anche dal mercato secondario, omogenee per specifiche caratteristiche.

Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Il fair value delle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato è determinato attraverso l'utilizzo di un modello di valore attuale aggiustato per il rischio emittente associato.

Il fair value delle passività finanziarie a vista, delle passività finanziarie con durata inferiore a 12 mesi e dei debiti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari è approssimato uguale al valore di bilancio; a tali passività è assegnata la gerarchia di fair value livello 3.

Cassa e disponibilità liquide

Il fair value dei crediti a vista verso banche e banche centrali rilevati nella voce "Cassa e disponibilità liquide" è approssimato uguale al valore di bilancio; a tali attività è assegnata la gerarchia di fair value livello 3.

Descrizione degli input utilizzati nella misurazione del fair value degli strumenti di Livello 2 e 3

Si riporta di seguito la descrizione dei principali input significativi utilizzati nella misurazione del fair value delle attività e passività valutate al fair value su base ricorrente e non ricorrente appartenenti ai Livelli 2 e 3 della gerarchia del fair value.

Gli input di Livello 2 sono prezzi diversi da quelli quotati di Livello 1 che sono osservabili sia direttamente sia indirettamente per le attività o le passività. In particolare, può trattarsi di:

  • prezzi quotati in mercati attivi per attività o passività simili;
  • prezzi quotati in mercati che non sono attivi per attività o passività simili o identiche;
  • input diversi dai prezzi quotati che sono osservabili per attività o passività (ad esempio: tassi di interesse e curve dei rendimenti osservabili a intervalli comunemente citati; volatilità implicite; spread creditizi);
  • input confermati da dati di mercato che non possono essere direttamente osservati, ma basati su o supportati da dati di mercato.

I fattori di Livello 2 devono essere osservabili (direttamente o indirettamente, ad esempio attraverso conferme con i dati di mercato) per tutta la durata contrattuale dell'attività o passività oggetto di valutazione. Sono inseriti nel Livello 2 i fattori di mercato che potrebbero non essere direttamente osservabili ma che si basano o sono supportati da dati di mercato osservabili, poiché tali fattori sono meno soggettivi dei fattori non osservabili classificati come Livello 3. Esempi di strumenti di Livello 2 sono obbligazioni il cui valore è derivato da una obbligazione simile quotata in borsa, Interest Rate Swap Over-the-Counter valutati a partire da un modello i cui input sono osservabili, obbligazioni societarie, titoli garantiti da attività, titoli di debito ad alto rendimento così come alcuni prodotti strutturati in cui i fattori della valutazione si basano principalmente sulle informazioni di prezzi facilmente disponibili.

Gli input di valutazione di Livello 3 non sono osservabili ed assumono rilevanza in assenza di input di Livello 1 e 2. Data l'esigenza di stimare un prezzo di realizzo (exit price) alla data di valutazione anche per gli strumenti classificati in gerarchia 3, tali input sono sfruttati da modelli valutativi sviluppati internamente.

Esempi di fattori di Livello 3 per attività e passività sono i seguenti:

  • volatilità storica, quando non è possibile osservare la volatilità implicita (es. di opzioni simili in quanto non sufficientemente liquide). La volatilità storica in genere non rappresenta le attuali aspettative degli operatori di mercato circa la volatilità futura, anche se è l'unica informazione disponibile per valutare un'opzione;
  • previsioni finanziarie sviluppate utilizzando i dati propri nel caso in cui non ci fossero le informazioni disponibili;
  • correlazione tra attività non liquide. Ci sono diversi tipi di input di correlazione, tra cui la correlazione di credito, la correlazione cross-attività (ad esempio correlazione tra equity e interest rate) e la correlazione tra attività dello stesso tipo (ad esempio correlazione tra tassi di interesse) che generalmente vengono utilizzati per valutare strumenti ibridi ed esotici;
  • credit spread quando non è osservabile o non può essere avvalorato da dati di mercato osservabili.

A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni

Il Gruppo controlla che il valore assegnato ad ogni posizione di trading rifletta il fair value corrente in modo appropriato. Le misurazioni al fair value delle attività e delle passività sono determinate utilizzando varie tecniche, fra cui modelli del tipo discounted cash flow e modelli interni di valutazione. Sulla base dell'osservabilità degli input utilizzati, tutti gli strumenti finanziari sono classificati come Livello 1, Livello 2 o Livello 3 della gerarchia del fair value. Quando una posizione è caratterizzata da uno o più input significativi che non sono direttamente osservabili, un'ulteriore procedura di verifica del prezzo è attuata. Tali procedure comprendono la revisione dei dati storici rilevanti, l'analisi dei guadagni e delle perdite, la valutazione individuale di ciascun componente di un prodotto strutturato e il benchmarking. Affinché sia assicurata la giusta separatezza tra le funzioni a capo delle attività di sviluppo e le funzioni a capo dei processi di validazione, tutti i modelli di valutazione sviluppati dal front office sono testati e validati in modo indipendente. L'obiettivo è quello di valutare il rischio di modello derivante dalla solidità teorica dei modelli, dalle tecniche di calibrazione quando presenti e dall'appropriatezza del modello per uno specifico prodotto in un mercato definito.

Oltre alla valutazione giornaliera mark to market o mark to model, l'Independent Price Verification (IPV) è applicato mensilmente dalla funzione Market & Liquidity Risk del Gruppo con l'obiettivo di fornire un fair value indipendente.

Con riferimento all'analisi di sensitività delle attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente di livello 3 richiesta dall'IFRS 13, si precisa che il Gruppo non detiene posizioni significative in strumenti finanziari classificati nella gerarchia di fair value 3, ad eccezione delle esposizioni nelle preferred shares di Visa INC class "C" e class "A", per i quali si rimanda al precedente paragrafo "Titoli di capitale".

A.4.3 Gerarchia del fair value

Il principio IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value in funzione del grado di osservabilità degli input delle tecniche di valutazione adottate.

Il livello di gerarchia del fair value associato alle attività e passività è definito come il livello minimo fra tutti gli input significativi utilizzati. Generalmente, un input di valutazione non è considerato significativo per il fair value di uno strumento se i restanti input spiegano la maggioranza della varianza del

fair value stesso su un orizzonte temporale di tre mesi. In alcuni casi specifici, la significatività del limite è verificata in relazione al fair value dello strumento alla data di misurazione.

Sono previsti, in particolare, tre livelli:

  • Livello 1: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato in base a prezzi di quotazione osservati su mercati attivi per attività o passività identiche a cui il Gruppo può accedere alla data di valutazione. Un mercato attivo è tale se le operazioni relative all'attività o alla passività oggetto di valutazione si verificano con una frequenza e con volumi sufficienti a fornire informazioni utili per la determinazione del prezzo su base continuativa;
  • Livello 2: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato in base a modelli valutativi che utilizzano input osservabili su mercati attivi, diversi dai prezzi di mercato già inclusi nel Livello 1. Gli input sono considerati osservabili se sono sviluppati sulla base di informazioni disponibili al mercato riguardanti eventi o transazioni correnti e riflettono le assunzioni che le controparti di mercato utilizzerebbero per valutare l'attività o la passività;
  • Livello 3: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato sulla base di modelli valutativi che utilizzano prevalentemente significativi input, diversi da quelli inclusi nel Livello 1 e nel Livello, non osservabili su mercati attivi. Gli input non osservabili devono comunque riflettere le assunzioni che i partecipanti al mercato utilizzerebbero nella valutazione dell'attività o passività, incluse le assunzioni sul rischio.

Il trasferimento di livello di fair value delle attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente, può avvenire nel caso in cui cambino gli input utilizzati dal modello di valutazione (ad esempio se per uno strumento non è più disponibile la quotazione su un mercato attivo). Qualora per la valutazione di uno strumento ci si avvalga di una tecnica di valutazione che utilizza input riconducibili a diversi livelli della gerarchia, lo strumento è classificato interamente nello stesso livello di gerarchia in cui è classificato l'input di Livello più basso significativo per la valutazione. Un input di valutazione non è considerato significativo ai fini dell'assegnazione della gerarchia di fair value se i restanti input determinano il 90% del valore di fair value dello strumento.

A.4.4 Altre informazioni

Nessuna informazione da segnalazione con riferimento alle previsioni contenute nell'IFRS 13 paragrafi 48, 93 lettera (i) e 96.

Informativa di natura quantitativa

A.4.5 Gerarchia del fair value

A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

(Importi in migliaia)
31/12/2022 31/12/2021
Attività/Passività finanziarie misurate al fair value L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico
13.360 4.067 5.051 17.083 3.348 5.347
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 13.037 3.866 23 16.894 3.346 -
b) attività finanziarie designate al fair value - - - - - -
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 323 201 5.028 189 2 5.347
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
26.865 - 7 39.012 - 5
3. Derivati di copertura - 1.691.642 - - 127.448 -
4. Attività materiali - - - - - -
5. Attività immateriali - - - - - -
Totale 40.225 1.695.709 5.058 56.095 130.796 5.352
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione 3.184 1.387 3 2.486 1.931 -
2. Passività finanziarie designate al fair value - - - - - -
3. Derivati di copertura - 63.752 - - 57.313 -
Totale 3.184 65.139 3 2.486 59.244 -

Legenda:

L1 = Livello 1 L2 = Livello

L3 = Livello 3

Nel corso dell'esercizio corrente non vi sono stati trasferimenti significativi di attività finanziarie fra la gerarchia di fair value 1 e 2.

Non sono stati applicati Credit Value Adjustment (CVA) e/o Debit Value Adjustment (DVA) nella determinazione del fair value degli strumenti finanziari derivati.

Impatti della crisi determinata dalla pandemia da COVID-19 e dal conflitto Russia-Ucraina sulla misurazione del fair value

La crisi determinata dalla pandemia da COVID-19 e dal conflitto militare tra Russia-Ucraina non hanno avuto un impatto in termini di misurazione del fair value. In particolare, non sono state rilevate riduzioni/scomparse di prezzi quotati su mercati attivi (Livello 1) e/o di input osservabili (Livello 2), né trasferimenti tra i vari livelli della gerarchia del fair value per strumenti finanziari nei quali il Gruppo detiene investimenti significativi.

A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico
Attività
finanziarie
valutate al fair
di cui: a)
di cui: b)
di cui: c) altre
Derivati di
Attività
value con
attività
attività
attività finanziarie
copertura
materiali
impatto sulla
finanziarie
finanziarie
Totale
obbligatoriamente
detenute per
designate
redditività
valutate al fair
la
al fair
complessiva
value
negoziazione
value
1. Esistenze iniziali
5.347
-
-
5.347
5
-
-
2. Aumenti
2.883
168
-
2.715
2
-
-
2.1. Acquisti
174
155
-
19
2
-
-
2.2. Profitti imputati a:
2.705
9
-
2.696
-
-
-
2.2.1. Conto Economico
2.705
9
-
2.696
-
-
-
- di cui plusvalenze
2.704
8
-
2.696
-
-
-
2.2.2. Patrimonio netto
-
X
X
X
-
-
-
2.3. Trasferimenti da altri livelli
-
-
-
-
-
-
-
2.4. Altre variazioni in aumento
4
4
-
-
-
-
-
3. Diminuzioni
(3.179)
(145)
-
(3.034)
-
-
-
3.1. Vendite
(145)
(145)
-
-
-
-
-
3.2. Rimborsi
-
-
-
-
-
-
-
3.3. Perdite imputate a:
(3.034)
-
-
(3.034)
-
-
-
Attività
immateriali
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.3.1. Conto Economico
(3.034)
-
-
(3.034)
-
-
-
-
- di cui minusvalenze
(2.576)
-
-
(2.576)
-
-
-
-
3.3.2. Patrimonio netto
-
X
X
X
-
-
-
-
3.4. Trasferimenti ad altri livelli
-
-
-
-
-
-
-
-
3.5. Altre variazioni in diminuzione
-
-
-
-
-
-
-
-
4. Rimanenze finali
5.051
23
-
5.028
7
-
-

Le sottovoci 2.2.1 "Profitti imputati a Conto Economico" e 3.3.1 "Perdite imputate a Conto Economico" delle attività finanziarie confluiscono a conto economico consolidato, ove presenti, nelle seguenti voci:

  • Voce 80: "Risultato netto dell'attività di negoziazione";
  • Voce 110: "Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico";
  • Voce 90: "Risultato netto dell'attività di copertura".

Le sottovoci 2.2.2 "Profitti imputati a Patrimonio netto" e 3.3.2 "Perdite imputate a Patrimonio netto" derivanti dalle variazioni del fair value delle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono rilevati, ove presenti, nella voce 120. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto consolidato - ad eccezione delle rettifiche e riprese di valore (impairment) e degli utili e delle perdite su cambi di attività monetarie (titoli di debito) che sono esposti rispettivamente alla voce 130. "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" ed alla voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione" di conto economico consolidato - fino a quando l'attività finanziaria non è alienata, momento in cui gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nel conto economico consolidato alla voce 100. "Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

A.4.5.3 Variazioni annue delle passività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

(Importi in migliaia)
Passività
finanziarie detenute
per la
negoziazione
Passività
finanziarie
designate al fair
value
Derivati di
copertura
1. Esistenze iniziali - - -
2. Aumenti 4 - -
2.1. Emissioni - - -
2.2. Perdite imputate a: - - -
2.2.1. Conto Economico - - -
- di cui minusvalenze - - -
2.2.2. Patrimonio netto X - -
2.3. Trasferimenti da altri livelli - - -
2.4. Altre variazioni in aumento 4 - -
3. Diminuzioni (1) - -
3.1. Rimborsi - - -
3.2. Riacquisti - - -
3.3. Profitti imputati a : (1) - -
3.3.1. Conto Economico (1) - -
- di cui plusvalenze (1) - -
3.3.2. Patrimonio netto X - -
3.4. Trasferimenti ad altri livelli - - -
3.5. Altre variazioni in diminuzione - - -
4. Rimanenze finali 3 - -

A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

(Importi in migliaia)
Attività/Passività non misurate al fair value o misurate al 31/12/2022 31/12/2021
fair value su base non ricorrente VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 31.472.301 20.844.398 1.962.312 6.707.496 30.895.959 20.783.239 4.235.999 6.607.661
2. Attività materiali detenute a scopo di investimento - - - - 1.764 - - 2.292
3. Attività non correnti e gruppi di attività in via di
dismissione
- - - - - - - -
Totale 31.472.301 20.844.398 1.962.312 6.707.496 30.897.723 20.783.239 4.235.999 6.609.953
1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 33.870.808 428.061 - 33.372.882 31.570.201 489.712 1.032.069 30.038.707
2. Passività associate ad attività in via di dismissione - - - - - - - -
Totale 33.870.808 428.061 - 33.372.882 31.570.201 489.712 1.032.069 30.038.707

Legenda:

L1 = Livello 1 - L2 = Livello 2 - L3 = Livello 3 - VB = Valore di bilancio

Come descritto in precedenza, le attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio.

Le Attività materiali detenute a scopo di investimento presenti al 31 dicembre 2021 sono state vendute nel corso dell'esercizio 2022.

A.5 Informativa sul c.d. "Day one profit/loss"

Il valore di iscrizione iniziale in bilancio degli strumenti finanziari deve avvenire al fair value.

Normalmente, il fair value di uno strumento finanziario, alla data di rilevazione iniziale, è pari al prezzo pagato/importo erogato per l'acquisizione delle attività finanziarie o alla somma incassata per le passività finanziarie. Tale affermazione è generalmente riscontrabile nel caso di transazioni riferibili a strumenti finanziari appartenenti alla gerarchia di fair value livello 1 e anche livello 2, considerando che i prezzi sono normalmente derivati indirettamente dal mercato.

Nel caso del livello 3, invece, sussiste una parziale discrezionalità nella determinazione del fair value, ma proprio a causa dell'assenza di inequivocabile termine di riferimento da raffrontare con il prezzo della transazione, l'iscrizione iniziale deve sempre avvenire al prezzo della transazione. In quest'ultimo caso, tuttavia, la successiva valutazione non può includere la differenza tra il prezzo pagato/importo erogato e il fair value riscontrato nel momento della prima valutazione, definita anche come "Day one profi/loss". Tale differenza deve essere riconosciuta a conto economico solo se deriva da cambiamenti dei fattori su cui i partecipanti al mercato basano le loro valutazioni nel fissare i prezzi.

L'utilizzo di modelli valutativi prudenti, i processi di revisione di tali modelli e dei relativi parametri e gli aggiustamenti di valore a fronte del rischio modello assicurano che l'ammontare iscritto a conto economico non rivenga dall'utilizzo di parametri valutativi non osservabili. In particolare, la quantificazione degli aggiustamenti di valore a fronte del rischio modello garantisce che la parte del fair value degli strumenti in oggetto che si riferisce all'utilizzo di parametri di natura soggettiva non sia rilevata a conto economico, bensì come aggiustamento del valore di stato patrimoniale di tali strumenti. L'iscrizione a conto economico di questa quota avviene, quindi, solo in funzione del successivo prevalere di parametri oggettivi e, conseguentemente, del venir meno dei menzionati aggiustamenti.

Non risultano "day-one profit/loss" dei quali fornire informativa secondo quanto previsto dal paragrafo 28 dell'IFRS 7.

Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato Attivo

Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide – Voce 10 1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

(Importi in migliaia)
Totale Totale
31/12/2022 31/12/2021
a) Cassa 4 335
b) Conti correnti e depositi a vista presso Banche Centrali 1.197.698 1.256.399
c) Conti correnti e depositi a vista presso banche 272.011 207.448
Totale 1.469.713 1.464.182

La voce "b) Depositi a vista presso Banche Centrali" rappresenta il saldo dei depositi overnight e della liquidità depositata presso Banca d'Italia, al netto della giacenza relativa alla riserva obbligatoria minima assegnata per il periodo di riferimento in corso, che trova rappresentazione nella voce Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato crediti verso banche.

La voce "c) Conti correnti e depositi a vista presso banche" è costituita dai conti correnti aperti presso istituzioni creditizie per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento, per il regolamento dell'operatività in titoli, per la gestione della liquidità dei clienti UK e per la gestione della liquidità di Fineco AM.

Sezione 2 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 20 2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica

(Importi in migliaia)
Voci/Valori Totale
31/12/2022
L1 L2 L3 L1 L2 L3
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito - - - - - -
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito - - - - - -
2. Titoli di capitale 10.533 - - 14.792 - -
3. Quote di O.I.C.R. 6 - 23 5 - -
4. Finanziamenti - - - - - -
4.1 Pronti contro termine - - - - - -
4.2 Altri - - - - - -
Totale (A) 10.539 - 23 14.797 - -
B. Strumenti derivati - - - - - -
1. Derivati finanziari 2.498 3.866 - 2.097 3.346 -
1.1 di negoziazione 2.498 3.866 - 2.097 3.346 -
1.2 connessi con la fair value option - - - - - -
1.3 altri - - - - - -
2. Derivati creditizi - - - - - -
2.1 di negoziazione - - - - - -
2.2 connessi con la fair value option - - - - - -
2.3 altri - - - - - -
Totale (B) 2.498 3.866 - 2.097 3.346 -
Totale (A+B) 13.037 3.866 23 16.894 3.346 -

Legenda: L1: Livello 1 L2: Livello 2 L3: Livello 3

I titoli di capitale presenti nel portafoglio di proprietà sono utilizzati principalmente per la copertura gestionale delle posizioni in contratti derivati su azioni aperte in contropartita dei clienti e, in misura inferiore, possono derivare dall'attività di internalizzazione e sono destinati ad essere negoziati nel breve periodo.

I derivati finanziari comprendono la valutazione positiva dei contratti CFD negoziati in contropartita dei clienti, nonché i contratti derivati regolamentati o stipulati con controparti istituzionali al fine di coprire gestionalmente i suddetti contratti derivati, le Opzioni Knock Out e i Certificates emessi, per un importo complessivo pari a 3.830 migliaia di euro (3.310 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).

Nel punto B.1.1 "Strumenti derivati - Derivati finanziari di negoziazione" sono state ricondotte anche le valutazioni positive dei contratti di compravendita a pronti di titoli che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way"), per un importo pari a 2.534 migliaia di euro (2.133 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).

2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti/controparti

(Importi in migliaia)
Voci/Valori Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
2. Titoli di capitale 10.533 14.792
a) Banche 1 -
b) Altre società finanziarie 397 1.153
di cui: imprese di assicurazione - -
c) Società non finanziarie 10.135 13.639
d) Altri emittenti - -
3. Quote di O.I.C.R. 29 5
4. Finanziamenti - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
f) Famiglie - -
Totale (A) 10.562 14.797
B. Strumenti derivati
a) Controparti Centrali 177 93
b) Altre 6.187 5.350
Totale (B) 6.364 5.443
Totale (A+B) 16.926 20.240

Nel punto B. "Strumenti derivati" sono state ricondotte anche le valutazioni positive dei contratti di compravendita a pronti di titoli appartenenti al portafoglio "Attività Finanziarie detenute per la negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").

2.3 Attività finanziarie designate al fair value: composizione merceologica

Nessun dato da segnalare.

2.4 Attività finanziarie designate al fair value: composizione per debitori/emittenti

Nessun dato da segnalare.

2.5 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione merceologica

(Importi in migliaia)
Voci/Valori Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Titoli di debito 77 201 - 72 2 -
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito 77 201 - 72 2 -
2. Titoli di capitale 1 - 5.028 1 - 5.347
3. Quote di O.I.C.R. 245 - - 116 - -
4. Finanziamenti - - - - - -
4.1 Pronti contro termine - - - - - -
4.2 Altri - - - - - -
Totale 323 201 5.028 189 2 5.347

Legenda: L1: Livello 1 L2: Livello 2 L3: Livello 3

I titoli di capitale presenti nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" sono costituite, principalmente, dalle preferred shares di Visa INC class "C" e "A", per un importo di 5.009 migliaia di euro. Per maggiori dettagli in merito alla valutazione al fair value degli strumenti finanziari si rimanda alla Parte A – Politiche contabili - A.4 Informativa sul fair value della presente nota integrativa consolidata.

Come precedentemente descritto, i titoli di capitale rilevati dalla Capogruppo nell'ambito dell'intervento a favore di Cassa di Risparmio di Cesena (CariCesena), Cassa di Risparmio di Rimini (Carim), Cassa di Risparmio di San Miniato (Carismi) e Banca Carige, presenti nel Bilancio 2021, sono stati cancellati, determinando una perdita nel conto economico dell'esercizio 2022 di 457 migliaia di euro.

Il Gruppo ha classificato in stato di sofferenza dei titoli di capitale emessi da soggetti in stato di default per un importo di bilancio complessivo di 2 migliaia di euro.

2.6 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti

(Importi in migliaia)
Totale Totale
31/12/2022 31/12/2021
1. Titoli di capitale 5.029 5.348
di cui: banche 14 1
di cui: altre società finanziarie 5.010 5.341
di cui: società non finanziarie 5 5
2. Titoli di debito 278 74
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche 76 71
c) Banche 202 3
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
3. Quote di O.I.C.R. 245 116
4. Finanziamenti - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
f) Famiglie - -
Totale 5.552 5.538

Sezione 3 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva – Voce 30

3.1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione merceologica

(Importi in migliaia)
Voci/Valori Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Titoli di debito 26.865 - - 39.012 - -
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito 26.865 - - 39.012 - -
2. Titoli di capitale - - 7 - - 5
3. Finanziamenti - - - - - -
Totale 26.865 - 7 39.012 - 5

Legenda: L1: Livello 1 L2: Livello 2 L3: Livello 3

Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono costituite da titoli emessi da Stati sovrani e, in parte residuale, ad interessenze azionarie in società nelle quali il Gruppo non esercita il controllo o l'influenza significativa per 7 migliaia di euro per le quali è stata esercitata l'opzione "FVTOCI"34. Per maggiori dettagli si rimanda all'informativa relativa alle esposizioni in titoli emessi da Stati sovrani riportata nella Parte E della presente nota integrativa consolidata.

3.2 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione per debitori/emittenti

(Importi in migliaia)
Voci/Valori Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
1. Titoli di debito 26.865 39.012
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche 26.865 39.012
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
2. Titoli di capitale 7 5
a) Banche - -
b) Altri emittenti: 7 5
- altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
- società non finanziarie 7 5
- altri - -
3. Finanziamenti - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
f) Famiglie - -
Totale 26.872 39.017

34 Relativamente agli strumenti di capitale non di trading, l'IFRS 9 prevede la possibilità di classificarli al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (c.d. "FVTOCI" – Fair Value Through Other Comprehensive Income).

3.3 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: valore lordo e rettifiche di valore complessive

(Importi in migliaia)
Valore lordo Rettifiche di valore complessivo
Primo
stadio
di cui:
Strumenti
con basso
rischio di
credito
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
Write-off parziali
complessivi
Titoli di debito 26.867 - - - - (2) - - - -
Finanziamenti - - - - - - - - - -
Totale 31/12/2022 26.867 - - - - (2) - - - -
Totale 31/12/2021 39.018 - - - - (6) - - - -

3.3a Finanziamenti valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva oggetto di misure di sostegno Covid-19: valore lordo e rettifiche di valore complessive

Nessun dato da segnalare.

Sezione 4 – Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 40

4.1 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso banche

(Importi in migliaia)
Totale Totale
31/12/2022 31/12/2021
Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Tipologia
operazioni/Valori
Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
L1 L2 L3 Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
L1 L2 L3
A. Crediti verso
Banche Centrali
311.357 - - - - 311.357 298.040 - - - - 298.040
1. Depositi a
scadenza
- - - X X X - - - X X X
2. Riserva
obbligatoria
311.357 - - X X X 298.040 - - X X X
3. Pronti contro
termine
- - - X X X - - - X X X
4. Altri - - - X X X - - - X X X
B. Crediti verso
banche
3.717.837 - - 1.604.553 1.784.822 115.339 5.459.466 - - 1.438.943 3.991.717 81.822
1. Finanziamenti 115.339 - - - - 115.339 81.822 - - - - 81.822
1.1. Conti correnti - - - X X X - - - X X X
1.2. Depositi a
scadenza
66.486 - - X X X 69.508 - - X X X
1.3. Altri
finanziamenti
48.853 - - X X X 12.314 - - X X X
- Pronti contro
termine attivi
261 - - X X X 222 - - X X X
- Finanziamenti
per leasing
- - - X X X - - - X X X
- Altri 48.592 - - X X X 12.092 - - X X X
2. Titoli di debito 3.602.498 - - 1.604.553 1.784.822 - 5.377.644 - - 1.438.943 3.991.717 -
2.1. Titoli strutturati - - - - - - - - - - - -
2.2. Altri titoli di
debito
3.602.498 - - 1.604.553 1.784.822 - 5.377.644 - - 1.438.943 3.991.717 -
Totale 4.029.194 - - 1.604.553 1.784.822 426.696 5.757.506 - - 1.438.943 3.991.717 379.862

Legenda:

L1: Livello 1 L2: Livello 2

L3: Livello 3

La voce "Pronti contro termine attivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.4 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa della presente nota integrativa consolidata.

La voce "Altri finanziamenti: Altri" si riferisce per 41.306 migliaia di euro all'importo dei margini iniziali, di variazione e depositi a garanzia nei confronti di istituzioni creditizie a fronte di operazioni in contratti derivati e altre operazioni finanziarie (3.960 migliaia di euro al 31 dicembre 2021) e per 7.286 migliaia di euro ai crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari (8.132 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).

I titoli di debito sono costituiti principalmente da titoli emessi da UniCredit S.p.A. per un importo di 1.681.254 migliaia di euro (3.856.364 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).

Le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata.

4.2 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso clientela

(Importi in migliaia)
Totale Totale
Tipologia 31/12/2022 31/12/2021
operazioni/Valori Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
L1 L2 L3 Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
L1 L2 L3
1. Finanziamenti 6.442.186 3.527 - - - 6.280.800 5.997.216 4.380 - - - 6.227.799
1.1. Conti
correnti
2.399.917 1.773 - X X X 2.107.400 2.242 - X X X
1.2. Pronti contro
termine attivi
138.989 37 - X X X 193.176 100 - X X X
1.3. Mutui 2.618.344 934 - X X X 2.478.473 882 - X X X
1.4. Carte di
credito, prestiti
personali e
cessioni del
quinto
891.343 721 - X X X 823.203 1.020 - X X X
1.5.
Finanziamenti
per leasing
- - - X X X - - - X X X
1.6. Factoring - - - X X X - - - X X X
1.7. Altri
finanziamenti
393.593 62 - X X X 394.964 136 - X X X
2. Titoli di debito 20.997.394 - - 19.239.845 177.490 - 19.136.857 - - 19.344.296 244.282 -
2.1. Titoli
strutturati
- - - - - - - - - - - -
2.2. Altri titoli di
debito
20.997.394 - - 19.239.845 177.490 - 19.136.857 - - 19.344.296 244.282 -
Totale 27.439.580 3.527 - 19.239.845 177.490 6.280.800 25.134.073 4.380 - 19.344.296 244.282 6.227.799

Legenda:

L1: Livello 1

L2: Livello 2 L3: Livello 3

La voce "Pronti contro termine attivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.5 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa della presente nota integrativa consolidata.

I titoli di debito sono costituiti, principalmente, da titoli emessi da Stati sovrani e Enti sovranazionali. Per maggiori dettagli si rimanda all'informativa relativa alle esposizioni in titoli emessi da Stati sovrani riportata nella Parte E della presente nota integrativa consolidata.

Le attività e passività finanziarie possono essere oggetto di compensazione quando la società ha correntemente un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente e intende estinguere per il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività, come previsto dallo IAS 32.

Oltre a rispettare le previsioni dello IAS 32, il Gruppo effettua la compensazione delle attività e passività finanziarie solo quando:

  • le operazioni hanno la stessa data esplicita di regolamento definitivo;
  • il diritto di compensare l'importo dovuto alla controparte con l'importo dovuto dalla controparte è legalmente opponibile nel normale svolgimento dell'attività e in caso di default, di insolvenza o di fallimento;
  • le controparti intendono regolare su base netta o in contemporanea ovvero le operazioni sono soggette ad un meccanismo di regolamento che funzionalmente determina l'equivalente di un regolamento netto.

Nella tabella sopra riportata le operazioni di pronti contro termine effettuate sul mercato Repo MTS e regolate attraverso una Controparte Centrale sono state esposte compensate. L'effetto della compensazione è esposto nella tabella "6. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari" e nella tabella "7. Passività finanziarie oggetto di compensazione in

bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari" riportate nella parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale della presente nota integrativa consolidata.

Le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata.

4.3 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione per debitori/emittenti dei crediti verso clientela

(Importi in migliaia)
Tipologia operazioni/Valori Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
Primo e secondo
stadio
Terzo stadio Impaired
acquisite o
originate
Primo e secondo
stadio
Terzo stadio Impaired
acquisite o
originate
1. Titoli di debito 20.997.394 - - 19.136.857 - -
a) Amministrazioni pubbliche 20.997.394 - - 19.136.857 - -
b) Altre società finanziarie - - - - - -
di cui: imprese di assicurazione - - - - - -
c) Società non finanziarie - - - - - -
2. Finanziamenti verso: 6.442.186 3.527 - 5.997.216 4.380 -
a) Amministrazioni pubbliche 2 - - 5 - -
b) Altre società finanziarie 381.053 1 - 377.439 1 -
di cui: imprese di assicurazione 28.909 - - 27.042 - -
c) Società non finanziarie 1.149 17 - 718 21 -
d) Famiglie 6.059.982 3.509 - 5.619.054 4.358 -
Totale 27.439.580 3.527 - 25.134.073 4.380 -

4.4 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: valore lordo e rettifiche di valore complessive

(Importi in migliaia)
Valore lordo Rettifiche di valore complessivo
Primo
stadio
di cui:
Strumenti
con basso
rischio di
credito
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o originate
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Write-off parziali
complessivi
Titoli di debito 24.607.397 - - - - (7.505) - - - -
Finanziamenti 6.839.553 - 41.720 25.229 - (7.789) (4.602) (21.702) - -
Totale 31/12/2022 31.446.950 - 41.720 25.229 - (15.294) (4.602) (21.702) - -
Totale 31/12/2021 30.894.291 - 15.639 24.540 - (14.478) (3.873) (20.160) - -

4.4a Finanziamenti valutati al costo ammortizzato oggetto di misure di sostegno Covid-19: valore lordo e rettifiche di valore complessive

(Importi in migliaia)
Valore lordo
Primo
stadio
di cui:
Strumenti con
basso rischio
di credito
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
Write-off parziali
complessivi*
1. Finanziamenti oggetto di concessione
conformi con le GL
- - - - - - - - - -
2. Finanziamenti oggetto di misure di
moratoria in essere non più conformi alle
GL e non valutate come oggetto di
concessione
- - - - - - - - - -
3. Finanziamenti oggetto di altre misure di
concessione
- - 385 - - - (2) - - -
4. Nuovi finanziamenti - - - - - - - - - -
Totale 31/12/2022 - - 385 - - - (2) - - -
Totale 31/12/2021 231 - 773 - - (2) (11) - - -

Sezione 5 – Derivati di copertura – Voce 50

5.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli

(Importi in migliaia)
Fair Value
31/12/2022
VN Fair Value
31/12/2021
VN
L1 L2 L3 31/12/2022 L1 L2 L3 31/12/2021
A. Derivati finanziari
1. Fair value - 1.691.642 - 9.976.612 - 127.448 - 6.228.710
2. Flussi finanziari - - - - - - - -
3. Investimenti esteri - - - - - - - -
B. Derivati creditizi
1. Fair value - - - - - - - -
2. Flussi finanziari - - - - - - - -
Totale - 1.691.642 - 9.976.612 - 127.448 - 6.228.710

Legenda:

VN = valore nozionale

L1 = Livello 1 L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

5.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura

(Importi in migliaia)
Operazioni/Tipo di copertura Fair Value Flussi finanziari
Specifica Investim.
titoli di
debito e
tassi di
interesse
titoli di
capitale e
indici
azionari
valute e
oro
credito merci altri Generica Specifica Generica esteri
1. Attività finanziarie valutate al fair
value con impatto sulla redditività
complessiva
- - - - X X X - X X
2. Attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
1.419.590 X - - X X X - X X
3. Portafoglio X X X X X X 272.052 X - X
4. Altre operazioni - - - - - - X - X -
Totale attività 1.419.590 - - - - - 272.052 - - -
1. Passività finanziarie - X - - - - X - X X
2. Portafoglio X X X X X X - X - X
Totale passività - - - - - - - - -
1. Transazioni attese X X X X X X X - X X
2. Portafoglio di attività e passività
finanziarie
X X X X X X - X - -

Sezione 6 – Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 60

6.1 Adeguamento di valore delle attività coperte: composizione per portafogli coperti

(Importi in migliaia)
Adeguamento di valore delle attività coperte / Valori Totale Totale
31/12/2022 31/12/2021
1. Adeguamento positivo - 19.648
1.1 di specifici portafogli: - 19.648
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - 19.648
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
1.2 complessivo - -
2. Adeguamento negativo (266.938) (21.183)
2.1 di specifici portafogli: (266.938) (21.183)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (266.938) (21.183)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
2.2 complessivo - -
Totale (266.938) (1.535)

Sezione 7 – Le partecipazioni – Voce 70

7.1 Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi

Denominazioni Rapporto di partecipazione
Sede legale Sede operativa Tipo di rapporto Impresa
partecipante
Quota % Disponibilità voti %
A. Imprese controllate in modo congiunto
B. Imprese sottoposte a influenza notevole
Vorvel SIM S.p.A. Milano Milano Influenza
notevole
FinecoBank S.p.A. 20% 20%

Come descritto in precedenza, al 31 dicembre 2022 la società Fineco International Ltd non è operativa ed è stata esclusa dall'area di consolidamento in quanto non supera le soglie di materialità definite nella policy del Gruppo.

Si precisa che Vorvel SIM S.p.A. ha adottato l'attuale denominazione sociale con decorrenza dal 12 dicembre 2022, in luogo della precedente denominazione Hi-MTF SIM S.p.A..

Per maggiori dettagli in merito all'illustrazione dei criteri e dei principi riguardanti l'area e i metodi di consolidamento si rimanda alla Sezione 3 - Parte A - Politiche contabili.

7.2 Partecipazioni significative: valore di bilancio, fair value e dividendi percepiti

Nessun dato da segnalare.

7.3 Partecipazioni significative: informazioni contabili

Nessun dato da segnalare.

7.4 Partecipazioni non significative: informazioni contabili

(Importi in migliaia)
Denominazioni Valore di
bilancio delle
partecipazioni
Totale
attivo
Totale
passività Ricavi totali
Utile (Perdita)
della
operatività
corrente al
netto delle
imposte
Utile (Perdita)
delle attività
Utile (Perdita)
operative al
d'esercizio (1)
netto delle
imposte
Altre
componenti
reddituali al
netto delle
imposte (2)
Redditività
complessiva (3) =
(1) + (2)
Imprese controllate in modo
congiunto
Imprese sottoposte a influenza
notevole
Vorvel SIM S.p.A. 1.718 8.325 996
2.313
(1.151) (1.151) (1.151)

7.5 Partecipazioni: variazioni annue

(Importi in migliaia)
Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
A. Esistenze inziali 1.295 -
B. Aumenti 700 1.321
B.1 Acquisti - 1.321
B.2 Riprese di valore - -
B.3 Rivalutazioni - -
B.4 Altre variazioni 700 -
C. Diminuzioni (277) (26)
C.1 Vendite - -
C.2 Rettifiche di valore - -
C.3 Svalutazioni (276) (26)
C.4 Altre variazioni (1) -
D. Rimanenze finali 1.718 1.295
E. Rivalutazioni totali - -
F. Rettifiche totali - -

L'Assemblea degli azionisti di Vorvel SIM S.p.A. del 10 maggio 2022 ha approvato l'aumento di capitale per un importo complessivo di 3,5 milioni di euro, corrispondente ad un apporto di 0,7 milioni di euro per ciascun socio. FinecoBank ha sottoscritto l'aumento di capitale di propria competenza nel corso del mese di maggio 2022, mantenendo invariata al 20% la propria quota di partecipazione. Tale variazione è riportata nella voce "B.4 Altre variazioni" della tabella sopra riportata.

Test di impairment sulle partecipazioni

Come richiesto dai principi IAS/IFRS, l'impairment test delle partecipazioni viene eseguito in caso vi sia l'obiettiva evidenza di una riduzione di valore, in seguito a uno o più eventi che si siano verificati dopo la rilevazione iniziale dell'investimento netto, e tali eventi di perdita abbiano un impatto sui futuri flussi finanziari previsti.

Per le partecipazioni di collegamento e controllo congiunto, il processo di rilevazione dell'obiettiva evidenza di una riduzione di valore prevede la verifica della presenza di indicatori di impairment di natura qualitativa e quantitativa. In presenza di indicatori di impairment, viene determinato il valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita e il valore d'uso, e se quest'ultimo risulta inferiore al valore contabile si procede alla rilevazione dell'impairment. Non è sempre necessario determinare sia il fair value sia il valore d'uso. Se uno dei due valori risulta superiore al valore contabile, l'attività non ha subito una riduzione di valore e non è necessario stimare l'altro importo.

Per determinare il valore d'uso della partecipazione Vorvel SIM S.p.A., unica società sottoposta a influenza notevole, è stato utilizzato il modello dei flussi di cassa scontati (Discounted Cash Flow o DCF), dove il costo del capitale (ke) è stato calcolato utilizzando i medesimi valori che FinecoBank utilizza all'interno di altri modelli già in uso in altri contesti, ad eccezione del Beta per il quale è stato fatto riferimento ad un paniere di società comparabili. I risultati dell'impairment test non hanno evidenziato la necessità di apportare rettifiche per riduzione di valore, risultando il valore d'uso superiore al valore contabile. Si ricorda che la valutazione al patrimonio netto al 31 dicembre 2022 ha determinato un impatto economico negativo di 276 migliaia di euro.

La metodologia per la determinazione del valore recuperabile sopra descritta (modello, assunzioni e parametri utilizzati) è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione del 7 febbraio 2023.

7.6 Valutazioni e assunzioni significative per stabilire l'esistenza di controllo congiunto o influenza notevole

Sono considerate società sottoposte a controllo congiunto (joint ventures) le entità per le quali, su base contrattuale, il controllo è condiviso fra il Gruppo e una o più altre controparti e per le decisioni relative alle attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.

Sono considerate società sottoposte ad influenza notevole (collegate) le entità nelle quali il Gruppo detiene, direttamente o indirettamente, almeno il 20% del capitale, oppure - pur con una quota di diritti di voto inferiore – ha il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata in virtù di particolari legami giuridici quali la partecipazione a patti di sindacato.

7.7 Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiunto

Non sono presenti impegni riferiti a società controllate in modo congiunto.

7.8 Impegni riferiti a partecipazioni in società sottoposte a influenza notevole

Non sono presenti impegni riferiti a società sottoposte a influenza notevole.

7.9 Restrizioni significative

Nessun dato da segnalare.

7.10 Altre informazioni

Per la valutazione con il metodo del patrimonio netto di Vorvel SIM S.p.A. sono stati utilizzati i dati preliminari riferiti alla data contabile del 31 dicembre 2022 forniti dalla stessa Società.

Sezione 8 – Riserve tecniche a carico dei riassicuratori – Voce 80 Nessun dato da segnalare.

Sezione 9 – Attività materiali – Voce 90

9.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo

(Importi in migliaia)
Attività/Valori Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
1. Attività di proprietà 84.653 84.435
a) terreni 23.932 23.932
b) fabbricati 39.487 39.822
c) mobili 3.042 3.089
d) impianti elettronici 15.835 15.001
e) altre 2.357 2.591
2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing 61.555 64.148
a) terreni - -
b) fabbricati 61.039 63.830
c) mobili - -
d) impianti elettronici - -
e) altre 516 318
Totale 146.208 148.583
di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute - -

Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata.

Il Gruppo ha in essere operazioni di leasing operativo rappresentate da contratti di locazione per una parte della superficie dell'immobile di proprietà.

9.2 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al costo

(Importi in migliaia)
Attività/Valori Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
Fair value
Valore di
Valore di Fair value
bilancio L1 L2 L3 bilancio L1 L2 L3
1. Attività di proprietà - - - - 1.764 - - 2.292
a) terreni - - - - - - - -
b) fabbricati - - - - 1.764 - - 2.292
2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing - - - - - - - -
a) terreni - - - - - - - -
b) fabbricati - - - - - - - -
Totale - - - - 1.764 - - 2.292
di cui: ottenute tramite l'escussione delle
garanzie ricevute
- - - - - - - -

Legenda:

L1 = Livello 1 L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

L'immobile ad uso di investimento detenuto dalla Capogruppo al 31 dicembre 2021 è stato venduto nel corso dell'esercizio 2022, generando un utile da cessione, al netto dei costi di vendita, di 541 migliaia di euro.

9.3 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività rivalutate

Nessun dato da segnalare.

9.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al fair value

Nessun dato da segnalare.

9.5 Rimanenze di attività materiali disciplinate dallo IAS 2: composizione

Nessun dato da segnalare.

9.6 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue

(Importi in migliaia)
Terreni Fabbricati Mobili Impianti
elettronici
Altre Totale
A. Esistenze iniziali lorde 23.932 132.782 18.965 47.375 13.472 236.526
A.1 Riduzioni di valore totali nette - (29.130) (15.876) (32.374) (10.563) (87.943)
A.2 Esistenze iniziali nette 23.932 103.652 3.089 15.001 2.909 148.583
B. Aumenti: - 10.867 1.040 6.522 945 19.374
B.1 Acquisti - 8.466 1.040 6.518 944 16.968
B.2 Spese per migliorie capitalizzate - - - - - -
B.3 Riprese di valore - - - - - -
B.4 Variazioni positive di fair value imputate
a
- - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
B.5 Differenze positive di cambio - - - - - -
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a
scopo di investimento
- - X X X -
B.7 Altre variazioni - 2.401 - 4 1 2.406
C. Diminuzioni: - (13.993) (1.087) (5.688) (981) (21.749)
C.1 Vendite - - - (5) - (5)
C.2 Ammortamenti - (12.420) (1.085) (5.678) (977) (20.160)
C.3 Rettifiche di valore da deterioramento
imputate a
- - (1) (3) (4) (8)
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - (1) (3) (4) (8)
C.4 Variazioni negative di fair value imputate
a
- - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
C.5 Differenze negative di cambio - - - - - -
C.6 Trasferimenti a: - - - - - -
a) attività materiali detenute a scopo di
investimento
- - X X X -
b) attività non correnti e gruppi di attività in
via di dismissione
- - - - - -
C.7 Altre variazioni - (1.573) (1) (2) - (1.576)
D. Rimanenze finali nette 23.932 100.526 3.042 15.835 2.873 146.208
D.1 Riduzioni di valore totali nette - (37.141) (16.918) (37.546) (11.032) (102.637)
D.2 Rimanenze finali lorde 23.932 137.667 19.960 53.381 13.905 248.845
E. Valutazione al costo 23.932 100.526 3.042 15.835 2.873 146.208

Le classi di attività indicate nella tabella sopra riportata sono iscritte al costo.

Le voci B.7 e C.7 "Altre variazioni" comprendono le variazioni delle attività consistenti nel diritto d'uso per effetto delle modifiche intervenute ai pagamenti dovuti per il leasing successivamente alla rilevazione iniziale. Di seguito si riporta l'importo delle variazioni per tipologia di attività.

(Importi in migliaia)
Terreni Fabbricati Mobili Impianti
elettronici
Altre Totale
Altre variazioni in aumento per variazioni diritti d'uso - 2.401 - - 1 2.402
Altre variazioni in diminuzione per variazioni diritti d'uso - (1.573) - - - (1.573)

9.7 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue

(Importi in migliaia)
Totale
Terreni Fabbricati
A. Esistenze iniziali - 1.764
B. Aumenti - 596
B.1 Acquisti - -
B.2 Spese per migliorie capitalizzate - -
B.3 Variazioni positive di fair value - -
B.4 Riprese di valore - -
B.5 Differenze di cambio positive - -
B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale - -
B.7 Altre variazioni - 596
C. Diminuzioni - (2.360)
C.1 Vendite - (2.270)
C.2 Ammortamenti - (90)
C.3 Variazioni negative di fair value - -
C.4 Rettifiche di valore da deterioramento - -
C.5 Differenze di cambio negative - -
C.6 Trasferimenti a: - -
a) immobili ad uso funzionale - -
b) attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
C.7 Altre variazioni - -
D. Rimanenze finali - -
E. Valutazione al fair value - -

Si segnala che la sottovoce B.7 "Altre variazioni" include l'utile da cessione, al lordo dei costi di vendita, realizzato dalla vendita dell'immobile ad uso di investimento detenuto dalla Capogruppo avvenuta nell'esercizio 2022.

9.8 Rimanenze di attività materiali disciplinate dallo IAS 2: variazioni annue

Nessun dato da segnalare.

9.9 Impegni per acquisto di attività materiali

Al 31 dicembre 2022 gli impegni contrattuali per l'acquisto di attività materiali ammontano a 450 migliaia di euro.

Segnaliamo inoltre che non esistono restrizioni sulla titolarità delle attività materiali e non vi sono attività materiali impegnate a garanzia di passività.

Sezione 10 – Attività immateriali – Voce 100

10.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività

(Importi in migliaia)
Attività/Valori Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
Durata definita Durata indefinita Durata definita Durata indefinita
A.1 Avviamento X 89.602 X 89.602
A.1.1 di pertinenza del gruppo X 89.602 X 89.602
A.1.2 di pertinenza di terzi X - X -
A.2 Altre attività immateriali 9.328 27.459 11.625 27.459
di cui: software 9.290 - 11.500 -
A.2.1 Attività valutate al costo: 9.328 27.459 11.625 27.459
a) Attività immateriali generate internamente - - - -
b) Altre attività 9.328 27.459 11.625 27.459
A.2.2 Attività valutate al fair value: - - - -
a) Attività immateriali generate internamente - - - -
b) Altre attività - - - -
Totale 9.328 117.061 11.625 117.061

Le Altre attività immateriali a durata indefinita sono relative ai marchi e domini.

La vita utile dei software considerata ai fini della determinazione dell'ammortamento è di 3 anni, mentre la vita utile delle altre attività immateriali a durata definita è di 5 anni. Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata.

Per quanto riguarda le considerazioni condotte al 31 dicembre 2022 relativamente all'impairment test delle attività immateriali a vita utile definita ed indefinita, nello specifico avviamento, marchi e domini Fineco, non si rilevano indicatori tali da apportare rettifiche ai relativi valori di bilancio. Per ulteriori dettagli in merito all'impairment test delle attività immateriali a vita utile indefinita, si rimanda ai paragrafi sotto riportati.

10.2 Attività immateriali: variazioni annue

(Importi in migliaia)
Avviamento Altre attività immateriali:
generate internamente
Altre attività immateriali:
altre
Totale
DEF INDEF DEF INDEF
A. Esistenze iniziali 124.729 - - 106.381 27.459 258.569
A.1 Riduzioni di valore totali nette (35.127) - - (94.756) - (129.883)
A.2 Esistenze iniziali nette 89.602 - - 11.625 27.459 128.686
B. Aumenti - - - 4.310 - 4.310
B.1 Acquisti - - - 4.310 - 4.310
B.2 Incrementi di attività immateriali interne X - - - - -
B.3 Riprese di valore X - - - - -
B.4 Variazioni positive di fair value - - - - - -
- a patrimonio netto X - - - - -
- a conto economico X - - - - -
B.5 Differenze di cambio positive - - - - - -
B.6 Altre variazioni - - - - - -
C. Diminuzioni - - - (6.607) - (6.607)
C.1 Vendite - - - - - -
C.2 Rettifiche di valore - - - (6.607) - (6.607)
- Ammortamenti X - - (6.607) - (6.607)
- Svalutazioni - - - - - -
+ patrimonio netto X - - - - -
+ conto economico - - - - - -
C.3 Variazioni negative di fair value: - - - - - -
- a patrimonio netto X - - - - -
- a conto economico X - - - - -
C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di dismissione - - - - - -
C.5 Differenze di cambio negative - - - - - -
C.6 Altre variazioni - - - - - -
D. Rimanenze finali nette 89.602 - - 9.328 27.459 126.389
D.1 Rettifiche di valori totali nette (35.127) - - (101.362) - (136.489)
E. Rimanenze finali lorde 124.729 - - 110.690 27.459 262.878
F. Valutazione al costo 89.602 - - 9.328 27.459 126.389

Legenda DEF: a durata definita INDEF: a durata indefinita

Le classi di attività indicate nella tabella sopra riportata sono valutate al costo.

10.3 Altre informazioni

Al 31 dicembre 2022 gli impegni contrattuali del Gruppo per l'acquisto di attività immateriali ammontano a 1.157 migliaia di euro.

Segnaliamo inoltre che non vi sono attività immateriali acquisite per concessione governativa; non sono state costituite attività immateriali a garanzia di propri debiti; non vi sono attività immateriali oggetto di locazione finanziaria; non vi sono attività immateriali rivalutate.

Altre informazioni – Impairment test Attività immateriali a vita utile indefinita

Come disposto dallo IAS 36, l'impairment test delle attività immateriali a vita utile indefinita deve essere eseguito con cadenza almeno annuale e, comunque, ogni qualvolta vi sia oggettiva evidenza del verificarsi di eventi che ne possano aver ridotto il valore.

Il valore recuperabile di un'attività è rappresentato dal maggiore tra il suo valore d'uso (valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati generabili dall'attività oggetto di valutazione) ed il relativo fair value al netto dei costi di vendita. Non è sempre necessario determinare sia il fair value sia il valore d'uso. Se uno dei due valori risulta superiore al valore contabile, l'attività non ha subito una riduzione di valore e non è necessario stimare l'altro importo.

Il valore recuperabile delle attività oggetto di impairment test deve essere determinato per le singole attività a meno che sussistano entrambe le seguenti condizioni:

  • il valore d'uso dell'attività non è stimato essere prossimo al suo fair value al netto dei costi di vendita;
  • l'attività non è in grado di generare flussi finanziari in entrata ampiamente indipendenti da quelli derivanti da altre attività (o gruppi di attività).

Quando si verificano tali condizioni l'impairment test è condotto a livello di Cash Generating Unit (CGU) alla quale l'attività appartiene, come richiesto dal principio contabile.

Ai fini della determinazione del valore d'uso delle attività soggette a impairment test, lo IAS 36 richiede che si debba fare riferimento ai flussi finanziari relativi alle attività nelle loro condizioni correnti alla data del test e che rappresentino la migliore stima effettuabile dalla Direzione aziendale riguardo l'insieme delle condizioni economiche che esisteranno nel corso della restante vita utile dell'attività.

Ai fini del test di impairment il valore d'uso della c.d. cash generating unit (CGU) alla quale sono assegnate le attività immateriali deve essere calcolato considerando i flussi di cassa per tutte le attività e passività comprese nella CGU e non solo per quelle a fronte delle quali è stato rilevato l'avviamento e/o l'attività immateriale in sede di applicazione dell'IFRS 3.

La definizione della CGU

La stima del valore d'uso ai fini della verifica dell'eventuale impairment di attività immateriali, ivi incluso l'avviamento, che non generano flussi finanziari autonomi ma esclusivamente con il concorso di altre attività aziendali, richiede la preliminare attribuzione di tali attività a unità operative relativamente autonome nell'ambito gestionale (sia dal punto di vista dei flussi finanziari generati sia dal punto di vista della pianificazione e sistema di reporting direzionale interno); tali unità operative sono definite Cash Generating Unit (CGU).

Relativamente all'avviamento iscritto in bilancio della Banca, occorre sottolineare che lo stesso riguarda acquisizioni di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi tramite consulenti finanziari. Queste attività sono state completamente integrate nell'operatività corrente di FinecoBank, per cui non risulta possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo alla profittabilità complessiva della Banca; ciò significa che ai fini della conferma della recuperabilità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda.

La Banca nel suo complesso (incluso il contributo della controllata Fineco Asset Management DAC, società di gestione di diritto irlandese, grazie al modello di business integrato verticalmente) costituisce pertanto la cash generating unit (CGU) in relazione alla quale condurre il test di impairment. Infatti, considerato il particolare modello di business del Gruppo, che prevede una fortissima integrazione fra consulenti finanziari e piattaforma trading e banking, per cui la rete dei consulenti finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, che prevede servizi di banking, brokerage ed investing, una contabilizzazione di costi/ricavi per business unit non è rilevante e significativa. Alla medesima CGU sono attribuiti il marchio e i domini Fineco acquistati nel corso dell'esercizio 2019 da UniCredit S.p.A. a seguito dell'uscita dal relativo gruppo.

La stima dei flussi finanziari per la determinazione del valore d'uso della CGU

I principi contabili di riferimento richiedono che l'impairment test sia svolto raffrontando il valore contabile della CGU con il relativo valore recuperabile. Laddove quest'ultimo risultasse minore del valore contabile, una rettifica di valore dovrebbe essere rilevata in bilancio. Il valore recuperabile è il maggiore tra il suo fair value (al netto dei costi di vendita) ed il relativo valore d'uso. Il valore recuperabile della CGU in questo caso è rappresentato dal valore d'uso, determinato sulla base dei flussi finanziari futuri.

Modello di impairment test

Il calcolo del valore d'uso ai fini dell'impairment test è effettuato utilizzando un modello di flussi di cassa scontati (Discounted Cash Flow o DCF). Tali flussi di cassa sono determinati sottraendo dall'utile netto il fabbisogno di capitale annuo generato dalla variazione delle attività ponderate per il rischio. Tale fabbisogno di capitale è determinato considerando il livello di capitalizzazione che si intende raggiungere nel lungo periodo, anche alla luce dei livelli minimi di capitale regolamentare richiesti.

Flussi finanziari

Il modello Discounted Cash Flow utilizzato è basato sulle stime dei flussi finanziari futuri effettuate dalla Direzione aziendale in quattro stadi:

  • anno 2023, in cui vengono considerati i dati di budget (sottoposto ad approvazione del Consiglio di Amministrazione del 23 gennaio 2023);
  • anni 2024-2025, in cui sono state considerate le proiezioni finanziarie approvate dal Consiglio di Amministrazione del 23 gennaio 2023;
  • periodo intermedio di 5 anni dal 2026 al 2030, per il quale le previsioni dei flussi finanziari vengono proiettate applicando, a partire dall'ultimo periodo di previsione esplicita (2025), tassi di crescita decrescenti fino al 2% di "terminal value" (TV);
  • "terminal value", determinato con tassi di crescita nominali del 2%. Il tasso medio di crescita nominale del Pil dell'Eurozona dal 2010 al 2021 è stato pari al 2,8% (di cui 1,5% dovuto all'inflazione).

I tassi di attualizzazione dei flussi

I flussi finanziari futuri sono stati attualizzati utilizzando una stima prudenziale del tasso di attualizzazione, incorporando nel costo del capitale proprio (Ke) i fattori di rischio connessi al settore di attività. Il tasso di sconto utilizzato è un tasso nominale al netto delle imposte.

In particolare, il costo del capitale per FinecoBank è la somma dei seguenti addendi:

  • Risk Free: media giornaliera a 3 mesi del rendimento del BTP a 10 anni (pari a 3,97%);
  • Equity Risk Premium ERP (Beta * Market Risk Premium): calcolato utilizzando come premio per il rischio offerto dal mercato azionario rispetto all'investimento privo di rischio (Rm-Rf) il valore di 6,20% e come Beta (coefficiente che lega il rendimento dell'azione a quello del mercato azionario) la media giornaliera a 5 anni dell'azione FinecoBank rispetto agli indici FTSEMIB e SXXP.

Il costo del capitale del 2025 è calcolato considerando come Risk free il rendimento medio atteso del BTP a 10 anni previsto nel 2025 (media a 3 mesi, pari a 3,95%); l'ERP è invece mantenuto uguale a quello calcolato per il 2023. Il costo del capitale del 2025 viene poi mantenuto costante fino al TV.

I risultati dell'impairment test

La metodologia per la determinazione del valore d'uso sopra descritta (modello, assunzioni e parametri utilizzati) è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione del 15 dicembre 2022. Ai fini dell'impairment test si è proceduto a confrontare il valore di carico dell'avviamento, del marchio (inclusi i domini) e del patrimonio netto con il valore d'uso determinato secondo tale metodologia. L'esito del test, approvato dal Consiglio di Amministrazione del 7 febbraio 2023, conferma la sostenibilità dell'avviamento e del marchio iscritti in bilancio al 31 dicembre 2022 con un valore d'uso significativamente superiore al valore contabile. Si evidenzia, inoltre, che in relazione alle quotazioni del titolo "FinecoBank" emerge una capitalizzazione di borsa pari a 9.469 milioni di euro al 31 dicembre 2022, significativamente superiore al patrimonio netto della Banca e al risultato del modello utilizzato per il test di impairment, che conferma l'applicazione di criteri di prudenza nel calcolo del valore d'uso.

Analisi di sensitività

In considerazione della complessità del processo di valutazione, della componente di incertezza insita nella formulazione di previsioni circa la redditività futura, in particolare di lungo periodo, sono state effettuate alcune analisi di "sensitività" ipotizzando il cambiamento dei principali parametri utilizzati nell'ambito della procedura di impairment test.

La tabella sottostante indica la variazione del valore d'uso, al netto del valore di iscrizione in bilancio, del marchio e del patrimonio netto, alla variazione dei principali parametri utilizzati nel modello DCF a base dell'impairment test.

Incremento dell'1% del tasso di Decremento dell'1% del tasso Decremento Utilizzo del Core Tier1
attualizzazione al netto delle Incremento dell'1% del di crescita nominale per il del 5% degli ratio al 31/12/2022
imposte (ke) Core Tier 1 Ratio target calcolo del terminal value utili annuali (20,82%)
Variazione valore d'uso -10,5% -0,4% -6,5% -5,2% -2,8%

I risultati confermano la sostenibilità dell'avviamento iscritto in bilancio, non emergendo in alcuno degli scenari ipotizzati la necessità di una svalutazione, restando il valore d'uso, determinato applicando tali variazioni, ben significativamente superiore al valore contabile.

Si evidenzia, peraltro, che l'impairment test raggiunge un livello di break-even assumendo per i parametri di cui sopra variazioni attualmente non ragionevolmente ipotizzabili. In particolare, l'impairment test raggiunge un livello di break-even ipotizzando un tasso di attualizzazione al netto delle imposte (Ke) pari a circa 32 punti percentuali, ovvero con una riduzione di circa il 70% degli utili annuali (mantenendo, in entrambe le ipotesi, inalterati gli altri parametri ed informazioni utilizzati).

Sezione 11 – Attività fiscali e passività fiscali – Voce 110 dell'attivo e Voce 60 del passivo

La voce "Attività fiscali", pari a 46.577 migliaia di euro al 31 dicembre 2022, è composta esclusivamente da "Attività fiscali anticipate", già al netto della compensazione con le "Passività fiscali differite" per 3.654 migliaia di euro.

La voce "Passività fiscali", pari a 42.627 migliaia di euro alla stessa data, è composta esclusivamente da "Passività fiscali correnti", già al netto della compensazione degli acconti d'imposta del 2022. Non sono presenti "Passività fiscali differite" in quanto oggetto di compensazione con le "Attività fiscali anticipate" per 3.654 migliaia di euro.

Attività e Passività fiscali correnti

(Importi in migliaia)
Attività/Valori Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
Attività fiscali correnti - -
Passività fiscali correnti 42.627 35.864

Attività/Passività fiscali anticipate/differite

Le attività/passività fiscali anticipate/differite sono rappresentate nello Stato Patrimoniale consolidato al netto delle relative passività/attività fiscali differite/anticipate e sono di seguito dettagliate:

  • "Attività fiscali anticipate" in contropartita del conto economico per 48.304 migliaia di euro;
  • "Attività fiscali anticipate" in contropartita del patrimonio netto per 1.926 migliaia di euro;
  • "Passività fiscali differite" in contropartita del conto economico per 3.058 migliaia di euro;
  • "Passività fiscali differite" in contropartita del patrimonio netto per 596 migliaia di euro.

In linea con le disposizioni normative e regolamentari vigenti si precisa che:

  • l'iscrizione delle imposte anticipate ai fini IRES tiene conto dei risultati economici attesi dal Gruppo per i futuri esercizi, secondo le determinazioni assunte dai competenti organi societari;
  • l'iscrizione delle imposte anticipate ai fini IRAP avviene sulla base dei risultati economici attesi dal Gruppo nei futuri esercizi, tenendo conto dell'evoluzione del contesto normativo di riferimento;
  • la rilevazione delle imposte differite viene effettuata in tutti i casi in cui se ne verificano i presupposti.

Nella determinazione delle attività e passività fiscali anticipate/differite e correnti si è tenuto conto dell'aliquota IRES del 27,5% (24% aliquota ordinaria e 3,5% aliquota addizionale per gli enti creditizi) e dell'aliquota IRAP del 5,57% per l'Italia.

Per quanto riguarda Fineco AM le imposte correnti sono state determinate con l'aliquota del 12,5%.

Non vi sono imposte anticipate o differite non iscritte in bilancio in relazione a differenze temporanee. Inoltre, non risultano perdite fiscali.

11.1 Attività per imposte anticipate: composizione

(Importi in migliaia)
Attività/Valori Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
Accantonamenti in contropartita del conto economico 45.897 42.007
- di cui Patent Box ex D.L. n.3 del 2015 13.186 8.791
- di cui Accantonamenti al Fondo rischi ed oneri 19.455 19.329
- di cui Riallineamento avviamenti art. 110 del D.L. n. 104/2020 9.807 10.011
- di cui Altro 3.449 3.876
Accantonamenti in contropartita del patrimonio netto 1.926 1.048
- di cui Riserve di valutazione in applicazione IAS 19 - 1.048
- di cui Attività finanziarie valutate al fair value con impatto redditività complessiva 1.926 -
Svalutazioni su crediti (di cui alla Legge 214/2011) 2.407 2.772
Totale ante compensazione IAS 12 50.230 45.827
Compensazione con Passività per imposte differite - IAS 12 (3.653) (2.853)
Totale 46.577 42.974

11.2 Passività per imposte differite: composizione

(Importi in migliaia)
Attività/Valori Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
Accantonamenti in contropartita del conto economico 3.057 2.148
- di cui Avviamento e Marchio 2.943 1.938
- di cui Esposizioni in titoli di capitale verso lo Schema Volontario - 151
- di cui Altro 114 59
Accantonamenti in contropartita del patrimonio netto 596 705
- di cui Riserve di valutazione in applicazione IAS 19 596 502
- di cui Attività finanziarie valutate al fair value con impatto redditività complessiva - 203
Totale ante compensazione IAS 12 3.653 2.853
Compensazione con Attività per imposte anticipate - IAS 12 (3.653) (2.853)
Totale - -

11.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)

(Importi in migliaia)
Totale Totale
31/12/2022 31/12/2021
1. Importo iniziale 44.779 31.322
2. Aumenti 8.537 18.633
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 8.537 18.299
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) riprese di valore - -
d) altre 8.537 18.299
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - 334
3. Diminuzioni (5.012) (5.176)
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio (4.904) (5.176)
a) rigiri (4.904) (5.176)
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - -
c) mutamento di criteri contabili - -
d) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni (108) -
a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla legge.n.214/2011 - -
b) altre (108) -
4. Importo finale 48.304 44.779

Le variazioni in aumento delle imposte anticipate rilevate nell'esercizio in contropartita del conto economico si riferiscono, principalmente, al beneficio fiscale connesso al regime di Patent Box ex D.L. n.3 del 2015 per l'anno 2022 e agli accantonamenti al fondo rischi ed oneri. Le variazioni in diminuzione si riferiscono, principalmente, agli utilizzi o rilasci del fondo rischi e oneri.

11.4 Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011

(Importi in migliaia)
Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
1. Importo iniziale 2.772 3.299
2. Aumenti - -
3. Diminuzioni (365) (527)
3.1 Rigiri (365) (527)
3.2 Trasformazione in crediti d'imposta - -
a) derivante da perdite di esercizio - -
b) derivante da perdite fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale 2.407 2.772

Le variazioni in diminuzione si riferiscono alla deduzione delle svalutazioni e perdite su crediti verso la clientela secondo il piano di riassorbimento previsto dal D.L. n. 83 del 2015 come modificato dalla L. n. 145 del 2018 e dalla L. n. 160 del 2019 e successivamente dall'art. 42 del D.L n. 17 del 2022.

11.5 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)

(Importi in migliaia)
Totale Totale
31/12/2022 31/12/2021
1. Importo iniziale 2.148 26.075
2. Aumenti 1.060 902
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 973 902
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre 973 902
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti 87 -
3. Diminuzioni (151) (24.829)
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio (151) (24.829)
a) rigiri (151) (24.829)
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale 3.057 2.148

Le variazioni in aumento delle imposte differite rilevate nell'esercizio in contropartita del conto economico si riferiscono all'iscrizione di imposte differite sull'ammortamento del marchio e degli avviamenti. Si ricorda che le variazioni in diminuzione rilevate nell'esercizio 2021 si riferivano principalmente al rilascio a conto economico di imposte differite passive IRES preesistenti sugli avviamenti oggetto di riallineamento ex art. 110 del D.L. 104/2020.

11.6 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)

(Importi in migliaia)
Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
1. Importo iniziale 1.048 835
2. Aumenti 1.926 213
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 1.926 132
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre 1.926 132
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - 81
3. Diminuzioni (1.048) -
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio (1.048) -
a) rigiri (1.048) -
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - -
c) dovute al mutamento di criteri contabili - -
d) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale 1.926 1.048

Le variazioni in aumento delle imposte anticipate rilevate nell'esercizio in contropartita del patrimonio si riferiscono alle svalutazioni su titoli classificati nella voce "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva". Le variazioni in diminuzione si riferiscono al rilascio di imposte anticipate per utili attuariali iscritti a patrimonio netto nell'ambito delle riserve di valutazione in applicazione delle previsioni dello IAS 19 Revised.

11.7 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)

(Importi in migliaia)
Totale Totale
31/12/2022 31/12/2021
1. Importo iniziale 705 1.682
2. Aumenti 94 -
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 94 -
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre 94 -
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - -
3. Diminuzioni (203) (977)
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio (203) (977)
a) rigiri (203) (977)
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale 596 705

Le variazioni in diminuzione delle imposte differite in contropartita del patrimonio netto si riferiscono alla svalutazione dei titoli di debito classificati nella voce "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

11.8 Altre informazioni

Nessuna informazione da segnalare.

Sezione 12 – Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate – Voce 120 dell'attivo e Voce 70 del passivo

Nessun dato da segnalare.

Sezione 13 – Altre attività – Voce 130 13.1 Altre attività: composizione

(Importi in migliaia)
Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
Crediti commerciali ai sensi dell'IFRS 15 7.896 5.397
Crediti d'imposta acquistati 1.093.255 508.764
Crediti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari 2.050 1.299
Crediti per partite in contenzioso non derivanti da operazioni creditizie 129 -
Migliorie e spese incrementative sostenute su beni di terzi 3.691 5.236
Partite definitive non imputabili ad altre voci: 19.673 14.593
- titoli e cedole da regolare 3.589 1.435
- altre operazioni 16.084 13.158
Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali": 295.937 352.224
- acconti d'imposta 290.700 346.953
- crediti d'imposta 5.237 5.271
Partite in attesa di regolamento 4.153 6.480
Partite in corso di lavorazione 7.753 5.900
- POS, bancomat e Visa debit 7.749 5.897
- Altre 4 3
Partite viaggianti non attribuite ai conti di pertinenza 1 4
Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che
vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie
16.980 13.562
Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati
sulle pertinenti attività o passività finanziarie
80.407 79.566
Totale 1.531.925 993.025

La voce Crediti d'imposta acquistati include il valore di bilancio dei crediti d'imposta acquistati nell'ambito del Decreto Legge 34/2020. Essi includono sia i crediti d'imposta acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti sia acquistati a seguito di cessione da parte di precedenti acquirenti.

Si precisa che fra i Crediti di Imposta ex art. 121 D.L. 34/2020 acquistati da FinecoBank sul mercato secondario, per un importo complessivo pari a 393.021 migliaia di euro, risultano iscritti anche crediti che sono stati oggetto di sequestro preventivo in ambito penale, per un importo complessivo di 45.294 migliaia di euro. Attesa la totale estraneità della Banca ai fatti oggetto di indagine, nel presente Bilancio consolidato i suddetti crediti sono rimasti iscritti come crediti fiscali (voce "Crediti d'imposta acquistati"), alla luce del principio secondo cui, ove venga rilevato che il contribuente cedente non aveva diritto alla detrazione, i cessionari rispondono solo per l'eventuale utilizzo del credito d'imposta in modo irregolare o in misura maggiore rispetto al credito d'imposta ricevuto (comma 6 dell'art. 121 cit.) oppure in caso di concorso con dolo o colpa grave, con esclusione di quest'ultima in caso di acquisizione di tutta la documentazione prescritta (cfr. comma 6-bis inserito nell'art. 121 del DL 34/2020 dal decreto-legge 16 febbraio 2023, n. 11). A tal riguardo, va, inoltre, sottolineato che: i) trattandosi di una sub-cessione, non vi è stato alcun rapporto tra FinecoBank e l'originario beneficiario della detrazione e che, in linea con le migliori best practice, FinecoBank ha posto in essere una serie di approfonditi controlli, anche con il supporto di società specializzate, in modo tale da prevenire qualsiasi forma di responsabilità; ii) sia le clausole e tutele incluse nel contratto di cessione dei crediti in discorso, sia le norme ivi richiamate (in particolare, gli articoli 1260 e seguenti del codice civile) approntano un'adeguata tutela a favore di FinecoBank, che può vantare diritti tanto sul piano dell'eventuale risoluzione della cessione (con le connesse conseguenze restitutorie), tanto su quello risarcitorio. Si segnala altresì che, ai sensi del decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4, convertito con legge 28 marzo 2022 n. 25, art. 28 ter, nelle ipotesi in cui i crediti d'imposta di cui agli articoli 121 e 122 del decreto-legge n. 34 del 2020, non possano essere utilizzati in quanto oggetto di sequestro disposto dall'Autorità giudiziaria, il termine per l'utilizzo delle quote residue al momento della cessazione del sequestro è aumentato di un periodo pari alla durata del sequestro stesso.

Nella tabella successiva "Variazione dei Ratei e Risconti Attivi/Passivi provenienti da contratti con i clienti" si presentano le variazioni intercorse nelle voci "Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie" e "Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie" riportate, rispettivamente, nella tabella "Altre attività: composizione" e "Altre passività: composizione" (Sezione 8 - Passivo della presente Parte B della nota integrativa consolidata), così come richiesto dal par. 118 dell'IFRS 15.

Variazione dei Ratei e Risconti Attivi/Passivi provenienti da contratti con i clienti

(Importi in migliaia)
Ratei e risconti attivi Ratei e risconti passivi
31/12/2022 31/12/2022
Esistenze iniziali 79.566 17.886
Aumenti 48.807 14.802
a) operazioni di aggregazione aziendale - -
b) adeguamenti dei ricavi su base cumulativa che incidono sulle corrispondenti attività derivanti da
contratto o passività derivanti da contratto, in particolare gli adeguamenti dovuti a una modifica della
valutazione dei progressi, a una modifica della stima del prezzo dell'operazione (inclusa l'eventuale
modifica della valutazione riguardante la limitazione della stima del corrispettivo variabile) o a una modifica
del contratto; (IFRS 15 Par 118.b)
- -
c) riprese di valore dell'attività derivante da contratto (IFRS 15 Par 118.c) 1 -
d) modifica dei tempi necessari perché il diritto al corrispettivo diventi incondizionato (vale a dire, perché
l'attività derivante da contratto sia riclassificata come credito) (IFRS 15 Par 118.d)
- -
e) modifica dei tempi necessari perché l'obbligazione di fare sia adempiuta (ossia per la rilevazione dei
ricavi provenienti da una passività derivante da contratto) (IFRS 15 Par 118.e)
- -
f) altro 48.806 14.802
Diminuzioni (47.966) (13.116)
a) operazioni di aggregazione aziendale - -
b) adeguamenti dei ricavi su base cumulativa che incidono sulle corrispondenti attività derivanti da
contratto o passività derivanti da contratto, in particolare gli adeguamenti dovuti a una modifica della
valutazione dei progressi, a una modifica della stima del prezzo dell'operazione (inclusa l'eventuale
modifica della valutazione riguardante la limitazione della stima del corrispettivo variabile) o a una modifica
del contratto; (IFRS 15 Par 118.b)
- -
c) riduzione di valore dell'attività derivante da contratto (IFRS 15 Par 118.c) (212) -
d) modifica dei tempi necessari perché il diritto al corrispettivo diventi incondizionato (vale a dire, perché
l'attività derivante da contratto sia riclassificata come credito) (IFRS 15 Par 118.d)
- -
e) modifica dei tempi necessari perché l'obbligazione di fare sia adempiuta (ossia per la rilevazione dei
ricavi provenienti da una passività derivante da contratto) (IFRS 15 Par 118.e)
- -
f) altro (47.754) (13.116)
Rimanenze finali 80.407 19.572

La voce "Aumenti f) altro" include il valore al 31 dicembre 2022 dei ratei e risconti sorti nell'esercizio 2022. La voce "Diminuzioni f) altro" include il rigiro a conto economico, per la quota di competenza dell'esercizio 2022, dei ratei e risconti in essere al 31 dicembre 2021.

Per quanto riguarda l'informativa richiesta dal paragrafo 120 dell'IFRS15 ("Prezzo dell'operazione assegnato alle rimanenti obbligazioni di fare"), di seguito si fornisce una informativa quantitativa con la suddivisione temporale (entro 1 anno e oltre 1 anno) dei ratei attivi e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie.

Prezzo dell'operazione assegnato alle rimanenti obbligazioni di fare

(Importi in migliaia)
Durata attese delle obbligazioni di
fare <=1 anno
Durata attese delle obbligazioni di
fare >1 anno
31/12/2022 31/12/2022
Importo aggregato del prezzo dell'operazione assegnato alle obbligazioni di fare non
adempiute (o parzialmente adempiute) alla fine dell'esercizio - Altre Attività (IFRS 15 Par
120a)
22.686 -
Importo aggregato del prezzo dell'operazione assegnato alle obbligazioni di fare non
adempiute (o parzialmente adempiute) alla fine dell'esercizio - Altre Passività (IFRS 15 Par
120a)
1.437 5.286
Totale 24.123 5.286

L'ammontare complessivo dei ricavi da servizi alla clientela riguardanti le "obbligazioni di fare" non ancora soddisfatte, di cui alla tabella sopra riportata, è pari a 29.408 migliaia di euro. L'82% di tale ammontare riguarda performance obligation che ci si attende verranno soddisfatte entro la data di chiusura del prossimo esercizio.

Passivo

Sezione 1 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 10

1.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso banche

(Importi in migliaia)
Tipologia operazioni/Valori Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
Fair Value Fair Value
VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
1. Debiti verso banche centrali - X X X 1.034.228 X X X
2. Debiti verso banche 1.677.235 X X X 190.985 X X X
2.1 Conti correnti e depositi a vista 7.812 X X X 62.800 X X X
2.2 Depositi a scadenza - X X X - X X X
2.3 Finanziamenti 55.321 X X X 42.437 X X X
2.3.1 Pronti contro termine passivi 55.321 X X X 42.437 X X X
2.3.2 Altri - X X X - X X X
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti
patrimoniali
- X X X - X X X
2.5 Debiti per leasing 3.691 X X X 3.910 X X X
2.6 Altri debiti 1.610.411 X X X 81.838 X X X
Totale 1.677.235 - - 1.677.235 1.225.213 - 1.032.069 190.985

Legenda:

VB: Valore di bilancio L1 = Livello 1 L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

La voce 2.3.1. "Finanziamenti - Pronti contro termine passivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.4 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa della presente nota integrativa consolidata.

La voce 1. "Debiti verso banche centrali" al 31 dicembre 2021 includeva esclusivamente la liquidità ricevuta dalla Banca centrale nell'ambito delle operazioni TLTRO III. In particolare, si ricorda che FinecoBank aveva partecipato alla 6^ e 7^ tranche del programma TLTRO III per un importo complessivo di 1.045.000 migliaia di euro. In data 23 novembre 2022 FinecoBank ha provveduto a rimborsare anticipatamente entrambe le tranche dei finanziamenti ricevuti, rispettivamente, a dicembre 2020 e marzo 2021.

La voce 2.6 Altri debiti include, principalmente, margini di variazioni ricevuti per l'operatività in derivati.

Le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata.

1.2 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso clientela

(Importi in migliaia)
Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
Tipologia operazioni/Valori Fair Value Fair Value
VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
1. Conti correnti e depositi a vista 30.538.691 X X X 29.518.974 X X X
2. Depositi a scadenza - X X X 1 X X X
3. Finanziamenti 930.840 X X X 100.301 X X X
3.1 Pronti contro termine passivi 930.840 X X X 100.301 X X X
3.2 Altri - X X X - X X X
4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - X X X - X X X
5. Debiti per leasing 59.660 X X X 61.425 X X X
6. Altri debiti 166.456 X X X 167.021 X X X
Totale 31.695.647 - - 31.695.647 29.847.722 - - 29.847.722

Legenda:

L3 = Livello 3

La voce 3.1. "Finanziamenti - Pronti contro termine passivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.5 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa della presente nota integrativa consolidata.

Le attività e passività finanziarie possono essere oggetto di compensazione quando la società ha correntemente un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente e intende estinguere per il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività, come previsto dallo IAS 32.

Oltre a rispettare le previsioni dello IAS 32, la Banca effettua la compensazione delle attività e passività finanziarie solo quando:

  • le operazioni hanno la stessa data esplicita di regolamento definitivo;
  • il diritto di compensare l'importo dovuto alla controparte con l'importo dovuto dalla controparte è legalmente opponibile nel normale svolgimento dell'attività e in caso di default, di insolvenza o di fallimento;
  • le controparti intendono regolare su base netta o in contemporanea ovvero le operazioni sono soggette ad un meccanismo di regolamento che funzionalmente determina l'equivalente di un regolamento netto.

Nella tabella sopra riportata le operazioni di pronti contro termine effettuate sul mercato Repo MTS e regolate attraverso una Controparte Centrale sono state esposte compensate. L'effetto della compensazione è esposto nella tabella "6. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari" e nella tabella "7. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari" riportate nella parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale della presente nota integrativa consolidata.

Le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata.

VB: Valore di bilancio L1 = Livello 1 L2 = Livello 2

1.3 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei titoli in circolazione

(Importi in migliaia)
Tipologia titoli/Valori Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
Fair Value Fair Value
VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
A. Titoli
1. obbligazioni 497.926 428.061 - - 497.266 489.712 - -
1.1 strutturate - - - - - - - -
1.2 altre 497.926 428.061 - - 497.266 489.712 - -
2. altri titoli - - - - - - - -
2.1 strutturate - - - - - - - -
2.2 altre - - - - - - - -
Totale 497.926 428.061 - - 497.266 489.712 - -

Legenda:

VB: Valore di bilancio L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

Le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata.

1.4 Dettaglio dei debiti/titoli subordinati

Nessun dato da segnalare.

1.5 Dettaglio dei debiti strutturati

Nessun dato da segnalare.

1.6 Debiti per leasing

(Importi in migliaia)

Voci/Scaglioni temporali Fino a 1 anno Da 1 a 2 anni Da 2 a 3 anni Da 3 a 4 anni Da 4 a 5 anni Oltre 5 anni
Debiti per leasing 11.244 10.960 10.276 7.866 6.615 16.390
- Debiti per leasing - Banche 386 408 418 427 437 1.615
- Debiti per leasing - Clientela 10.858 10.552 9.858 7.439 6.178 14.775

L'ammontare dei flussi finanziari per leasing pagati nel corso dell'esercizio 2022 è pari a 11.774 migliaia di euro.

Sezione 2 – Passività finanziarie di negoziazione – Voce 20

2.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica

(Importi in migliaia)
Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
Tipologia operazioni/Valori Fair Value Fair Value Fair Value Fair Value
VN L1 L2 L3 * VN L1 L2 L3 *
A. Passività per cassa
1. Debiti verso banche - - - - - - - - - -
2. Debiti verso clientela 593 396 - 3 399 589 272 - - 272
3. Titoli di debito - - - - X - - - - X
3.1 Obbligazioni - - - - X - - - - X
3.1.1 Strutturate - - - - X - - - - X
3.1.2 Altre obbligazioni - - - - X - - - - X
3.2 Altri titoli - - - - X - - - - X
3.2.1 Strutturati - - - - X - - - - X
3.2.2 Altri - - - - X - - - - X
Totale (A) 593 396 - 3 399 589 272 - - 272
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari X 2.788 1.387 - X X 2.214 1.931 - X
1.1 Di negoziazione X 2.788 1.387 - X X 2.214 1.931 - X
1.2 Connessi con la fair
value option
X - - - X X - - - X
1.3 Altri X - - - X X - - - X
2. Derivati creditizi X - - - X X - - - X
2.1 Di negoziazione X - - - X X - - - X
2.2 Connessi con la fair
value option
X - - - X X - - - X
2.3 Altri X - - - X X - - - X
Totale (B) X 2.788 1.387 - X X 2.214 1.931 - X
Totale (A+B) X 3.184 1.387 3 X X 2.486 1.931 - X

Legenda:

VN = valore nominale o nozionale

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

Fair value* = Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione

I derivati finanziari comprendono la valutazione negativa dei contratti CFD, Knock Out Option e Certificates emessi, nonché i contratti derivati regolamentati o stipulati con controparti istituzionali utilizzati per la copertura gestionale dei suddetti contratti derivati, per un importo complessivo pari a 1.784 migliaia di euro (2.214 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).

Nel punto B.1.1 "Strumenti derivati - Derivati finanziari di negoziazione" sono state ricondotte anche le valutazioni negative dei contratti di compravendita a pronti di titoli che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way"), per un importo pari a 2.391 migliaia di euro (1.931 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).

2.2 Dettaglio delle "Passività finanziarie di negoziazione": passività subordinate

Nessun dato da segnalare.

2.3 Dettaglio della "Passività finanziarie di negoziazione": debiti strutturati

Nessun dato da segnalare.

Sezione 3 – Passività finanziarie designate al fair value – Voce 30

Nessun dato da segnalare.

Sezione 4 – Derivati di copertura – Voce 40

4.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli

(Importi in migliaia)
Fair value 31/12/2022 VN Fair value 31/12/2021 VN
L1 L2 L3 31/12/2022 L1 L2 L3 31/12/2021
A. Derivati finanziari - 63.752 - 3.420.000 - 57.313 - 2.638.780
1) Fair value - 63.752 - 3.420.000 - 57.313 - 2.638.780
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
3) Investimenti esteri - - - - - - - -
B. Derivati creditizi - - - - - - - -
1) Fair value - - - - - - - -
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
Totale - 63.752 - 3.420.000 - 57.313 - 2.638.780

Legenda

VN = valore nozionale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

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4.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologie di copertura

(Importi in migliaia)
Operazioni/Tipo di
copertura
Fair Value Flussi finanziari
Specifica Investim.
Titoli di
debito e
tassi di
interesse
Titoli di
capitale e
indici
azionari
Valute e
oro
Credito Merci Altri Generica Specifica Generica esteri
1. Attività finanziarie
valutate al fair value con
impatto sulla redditività
complessiva
- - - - X X X - X X
2. Attività finanziarie
valutate al costo
ammortizzato
403 X - - X X X - X X
3. Portafoglio X X X X X X - X - X
4. Altre operazioni - - - - - - X - X -
Totale attività 403 - - - - - - - - -
1. Passività finanziarie - X - - - - X - X X
2. Portafoglio X X X X X X 63.349 X - X
Totale passività - - - - - - 63.349 - - -
1. Transazioni attese X X X X X X X - X X
2. Portafoglio di attività e
passività finanziarie
X X X X X X - X - -

Sezione 5 – Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 50

5.1 Adeguamento di valore delle passività finanziarie coperte

(Importi in migliaia)
Adeguamento di valore delle passività coperte/ Componenti del gruppo Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
1. Adeguamento positivo delle passività finanziarie - 7.950
2. Adeguamento negativo delle passività finanziarie (66.932) -
Totale (66.932) 7.950

Sezione 6 – Passività fiscali – Voce 60

Vedi sezione 11 dell'attivo.

Sezione 7 – Passività associate ad attività in via di dismissione - Voce 70

Vedi sezione 12 dell'attivo.

Sezione 8 – Altre passività - Voce 80

8.1 Altre passività: composizione

(Importi in migliaia)
Voci/Componenti Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
Altri debiti relativi ad Amministratori e Sindaci 241 337
Altri debiti relativi al personale dipendente 17.305 16.069
Contributi previdenziali da versare 7.717 7.818
Debiti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari 42.589 32.888
Debiti per accordi di pagamento basati su azioni - 35
Partite definitive ma non imputabili ad altre voci: 45.955 51.357
- titoli e cedole da regolare 10.318 11.535
- deleghe di pagamento 24.480 27.339
- altre partite 11.157 12.483
Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali": 55.995 102.033
- somme trattenute a terzi quali sostituti d'imposta 31.631 54.332
- altre 24.364 47.701
Partite illiquide per operazioni di portafoglio 2.017 15.407
Partite in attesa di regolamento: 130.091 88.879
- bonifici in partenza 115.172 88.851
- POS e bancomat 14.919 28
Partite in corso di lavorazione: 880 1.018
- bonifici in arrivo 808 986
- altre partite in corso di lavorazione 72 32
Ratei e risconti passivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che
vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie
275 361
Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati
sulle pertinenti attività o passività finanziarie
19.572 17.886
Somme a disposizione della clientela 11.715 8.756
Totale 334.352 342.844

Sezione 9 – Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 90 9.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

(Importi in migliaia)
Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
A. Esistenze iniziali 5.033 4.924
B. Aumenti 49 163
B.1 Accantonamento dell'esercizio 49 32
B.2 Altre variazioni - 131
C. Diminuzioni (1.140) (54)
C.1 Liquidazioni effettuate (43) (54)
C.2 Altre variazioni (1.097) -
D. Rimanenze finali 3.942 5.033
Totale 3.942 5.033

La voce C.2 Altre variazioni include la riduzione del Trattamento di fine rapporto del personale per effetto della valutazione attuariale, effettuata conformemente allo IAS 19 Revised, rilevata in contropartita delle riserve da valutazione.

9.2 Altre informazioni

Il Fondo trattamento di fine rapporto del personale è da intendersi come una "prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti", pertanto la sua iscrizione in bilancio ha richiesto la stima, con tecniche attuariali, dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti e l'attualizzazione delle stesse. La determinazione di tali prestazioni è stata effettuata da un attuario esterno utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito" (si veda A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio).

Il trattamento di fine rapporto copre l'ammontare dei diritti maturati a tale titolo al 31 dicembre 2022 dal personale dipendente, in conformità alla legislazione vigente ed ai contratti collettivi di lavoro ed integrativi aziendali.

L'esercizio in corso è stato interessato dai normali accadimenti riferibili al fondo trattamento di fine rapporto in conformità alle previsioni di legge ed agli accordi aziendali vigenti.

Nel corso del 2007 è entrata in vigore la riforma della previdenza complementare di cui al D.Lgs. 252/2005, a seguito della quale le quote di trattamento di fine rapporto maturate fino al 31.12.2006 sono rimaste in azienda, mentre le quote di trattamento di fine rapporto maturande a partire dal 1° gennaio 2007 sono state, a scelta del dipendente (esercitata entro il 30.06.2007), destinate a forme di previdenza complementare ovvero al Fondo di Tesoreria dell'INPS. Ne consegue che:

  • il fondo trattamento di fine rapporto maturato fino al 31 dicembre 2006 (o sino alla data di scelta compresa tra l'01.01.2007 e il 30.06.2007 - del dipendente nel caso di destinazione del proprio trattamento di fine rapporto alla Previdenza Complementare) continua a configurarsi come un piano a "benefici definiti" e pertanto sottoposto a valutazione attuariale, seppur con una semplificazione nelle ipotesi attuariali che non tengono più conto delle previsioni sugli aumenti retributivi futuri;
  • le quote maturate dall'01.01.2007 (o dalla data di scelta compresa tra l'01.01.2007 e il 30.06.2007 del dipendente nel caso di destinazione del proprio trattamento di fine rapporto alla Previdenza Complementare), sono state considerate come un piano a "contribuzione definita" (in quanto l'obbligazione dell'azienda cessa nel momento in cui versa le quote di trattamento di fine rapporto maturate al fondo prescelto dal dipendente) e pertanto il relativo costo di competenza del periodo è pari agli importi versati alla Previdenza Complementare ovvero al Fondo Tesoreria dell'INPS.

La tabella seguente riporta le principali ipotesi attuariali utilizzate ai fini della rimisurazione della passività.

Descrizione delle principali ipotesi attuariali 31/12/2022 31/12/2021
Tasso di attualizzazione 4,10% 1,00%
Tasso di inflazione atteso 2,50% 1,80%

(Importi in migliaia)
Trattamento di fine rapporto: altre informazioni Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
Accantonamento dell'esercizio 49 32
- Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro correnti - -
- Interessi passivi sull'obbligazione a benefici definiti 49 32
- Utili e perdite da riduzioni o estinzioni - -
- Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate - -
(Utili) Perdite attuariali rilevati a Riserve da valutazione (OCI) (1.097) 131
- Utili/perdite attuariali sull'esercizio (61) 35
- Utili/perdite attuariali su ipotesi demografiche - -
- Utili/perdite attuariali su ipotesi finanziarie (1.036) 96

Come richiesto dallo IAS 19 Revised, è stata effettuata una sensitivity analysis al fine di individuare come cambia il valore attuale dell'obbligazione al modificarsi delle ipotesi attuariali ritenute più significative, tenute costanti le altre assunzioni attuariali. Una variazione di - 25 basis points del tasso di attualizzazione comporterebbe un aumento della passività di 82 migliaia di euro (+2,07%), mentre un equivalente aumento del tasso determinerebbe una riduzione della passività di 79 migliaia di euro (-2,01%). Una variazione di - 25 basis points del tasso di inflazione comporterebbe una riduzione della passività di 48 migliaia di euro (-1,23%), mentre un equivalente aumento del tasso determinerebbe un incremento della passività di 49 migliaia di euro (+1,25%).

Sezione 10 – Fondi per rischi e oneri - Voce 100

10.1 Fondi per rischi e oneri: composizione

(Importi in migliaia)
Voci/Componenti Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate 36 52
2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate 38 -
3. Fondi di quiescenza aziendali - -
4. Altri fondi per rischi ed oneri 105.291 116.704
4.1 controversie legali e fiscali 27.417 28.288
4.2 oneri per il personale 6.799 5.918
4.3 altri 71.075 82.498
Totale 105.365 116.756

La voce 4.1 "controversie legali e fiscali" accoglie, principalmente, gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relative a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, accantonamenti relativi alle controversie in essere con i consulenti finanziari (generalmente di stampo giuslavoristico) ed alle altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta, e altri soggetti per 24.000 migliaia di euro (24.552 migliaia di euro al 31 dicembre 2021) e gli accantonamenti per vertenze fiscali (sanzioni e interessi) per 3.417 migliaia di euro (3.736 migliaia di euro al 31 dicembre 2021). Tale fondo include, oltre alle spese processuali a carico del Gruppo in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che assistono il Gruppo nelle controversie in corso nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti. Tale stima è stata determinata dal Gruppo in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.

La voce 4.2 "oneri per il personale" accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e/o l'ammontare.

La voce 4.3 "Altri" accoglie il Fondo di indennità suppletiva di clientela, per un importo pari a 68.584 migliaia di euro (79.801 migliaia di euro al 31 dicembre 2021), il Fondo indennità contrattuale e patti di non concorrenza, per un importo pari a 383 migliaia di euro (434 migliaia di euro al 31

dicembre 2021) e gli altri fondi costituiti a fronte di rischi legati al business e all'operatività del Gruppo, per un importo pari a 2.108 migliaia di euro (2.263 migliaia di euro al 31 dicembre 2021), tra i quali, in particolare, gli accantonamenti per eventi formativi per i consulenti finanziari.

10.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue

(Importi in migliaia)
Fondi su altri impegni
e altre garanzie
rilasciate
Fondi di quiescenza Altri fondi per rischi
ed oneri
Totale
A. Esistenze iniziali - - 116.704 116.704
B. Aumenti 38 - 19.041 19.079
B.1 Accantonamento dell'esercizio 38 - 17.743 17.781
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo - - 1.036 1.036
B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - 32 32
B.4 Altre variazioni - - 230 230
C. Diminuzioni - - (30.454) (30.454)
C.1 Utilizzo nell'esercizio - - (12.446) (12.446)
C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - (650) (650)
C.3 Altre variazioni - - (17.358) (17.358)
D. Rimanenze finali 38 - 105.291 105.329

La voce B.1 Accantonamento dell'esercizio include gli accantonamenti netti rilevati nel conto economico. La voce C.1 Utilizzo nell'esercizio include solo gli utilizzi monetari.

La voce C.3 Altre variazioni include la riduzione del Fondo di indennità suppletiva di clientela e del Fondo indennità contrattuale per effetto della valutazione attuariale, effettuata conformemente allo IAS 19 Revised, rilevata in contropartita delle riserve da valutazione.

10.3 Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate

(Importi in migliaia)
Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired acquisiti/e
o originati/e
Totale
1. Impegni a erogare fondi 29 - 2 - 31
2. Garanzie finanziarie rilasciate 5 - - - 5
Totale 34 - 2 - 36

10.4 Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate

(Importi in migliaia)
Voci/Componenti Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
1. Altre garanzie rilasciate - -
2. Altri impegni 38 -
Totale 38 -

10.5 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti

Nessun dato da segnalare.

10.6 Fondi per rischi ed oneri – altri fondi

Totale
31/12/2022
(Importi in migliaia)
Totale
31/12/2021
Controversie legali e fiscali 27.417 28.288
- Cause in corso 19.661 20.635
- Reclami 4.339 3.917
- Vertenze fiscali 3.417 3.736
Oneri per il personale 6.799 5.918
Altri 71.075 82.498
- Indennità suppletiva clientela 68.584 79.801
- Indennità contrattuale e patti di non concorrenza 383 434
- Altri fondi 2.108 2.263
Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi 105.291 116.704
(Importi in migliaia)
Fondo rischi e oneri Totale Utilizzi Trasferimenti
e altre
variazioni
Utili (perdite)
attuariali IAS
19R *
Accantonamenti
netti**
Totale
31/12/2021 31/12/2022
Controversie legali e fiscali 28.288 (3.258) 230 - 2.157 27.417
- Cause in corso 20.635 (2.886) 316 - 1.596 19.661
- Reclami 3.917 (326) (86) - 834 4.339
- Vertenze fiscali 3.736 (46) - - (273) 3.417
Oneri per il personale 5.918 (5.913) - - 6.794 6.799
Altri 82.498 (3.274) - (17.358) 9.209 71.075
- Indennità suppletiva clientela 79.801 (1.188) - (17.302) 7.273 68.584
- Indennità contrattuale e patti di non concorrenza 434 - - (56) 5 383
- Altri fondi 2.263 (2.086) - - 1.931 2.108
Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi 116.704 (12.445) 230 (17.358) 18.160 105.291

* La voce "Utili (perdite) attuariali IAS 19R" comprende gli utili (perdite) rilevati nella voce "Riserva da valutazione" in applicazione dello IAS 19R.

** La voce "Accantonamenti netti" comprende alcuni oneri ricompresi a voce propria di conto economico per meglio rifletterne la natura (ad esempio "Spese per il personale", Spese amministrative" e "Interessi passivi e oneri assimilati").

La tabella seguente riporta le principali ipotesi attuariali utilizzate ai fini della misurazione della passività relativa al Fondo indennità suppletiva di clientela e Fondo indennità contrattuale.

Descrizione delle principali ipotesi attuariali 31/12/2022 31/12/2021
Tasso di attualizzazione 4,10% 1,00%
Tasso di incremento salariale 0,00% 0,00%

Come richiesto dallo IAS 19 Revised è stata effettuata una sensitivity analysis al fine di individuare come cambia il valore attuale dell'obbligazione al modificarsi delle ipotesi attuariali ritenute più significative, tenute costanti le altre assunzioni attuariali.

Con riferimento all'indennità suppletiva di clientela, una variazione di -25 basis points del tasso di attualizzazione comporterebbe un aumento della passività di 1.397 migliaia di euro (+2,04%); un equivalente aumento del tasso, invece, comporterebbe una riduzione della passività di 1.349 migliaia di euro (-1,97%). Una variazione di -25 basis points della base salariale comporterebbe una riduzione della passività di 329 migliaia di euro (-0,48%); un equivalente aumento della base salariale, invece, comporterebbe un aumento della passività di 336 migliaia di euro (+0,49%).

Con riferimento all'Indennità contrattuale, una variazione di -25 basis points del tasso di attualizzazione comporterebbe un aumento della passività di 3 migliaia di euro (+1,55%); un equivalente aumento del tasso, invece, comporterebbe una riduzione della passività di 3 migliaia di euro (-1,51%). Una variazione di -/+ 25 basis points della base salariale non comporterebbe alcuna variazione significativa della passività.

Inoltre, per quanto riguarda gli altri fondi iscritti in bilancio in base allo IAS 37, laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo (di regola quando si prevede che l'esborso si verificherà oltre 18 mesi dalla data di rilevazione), l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato. Alla data del 31 dicembre 2022 è stata effettuata un'analisi volta a valutare l'impatto sugli accantonamenti effettuati sui fondi "Controversie legali e fiscali" e "Altri fondi" (ad eccezione dell'indennità suppletiva di clientela e dell'indennità contrattuale, per i quali le relative sensitivity analysis sono state precedentemente descritte) della variazione di +/- 25 basis points del tasso di attualizzazione e non sono stati evidenziati impatti significativi.

Il Fondo rischi per controversie legali include gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relative a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, accantonamenti relativi alle controversie in essere con i consulenti finanziari (generalmente di stampo giuslavoristico) ed alle altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta, e altri soggetti. Tale fondo include, oltre alle spese processuali a carico del Gruppo in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che assistono il Gruppo nelle controversie in corso. Tale stima è stata determinata dal Gruppo in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.

Il Fondo indennità suppletiva di clientela è costituito a fronte dell'indennità di fine rapporto da riconoscere alla rete dei consulenti finanziari, ai sensi dell'art. 1751 del Codice Civile, nel caso di scioglimento del contratto per fatto non imputabile al consulente, quale, ad esempio, il raggiungimento dell'età pensionabile. La valutazione dell'onere connesso alle obbligazioni in essere a fine periodo è stata effettuata, secondo quanto previsto dallo IAS 19, avvalendosi del supporto di un attuario esterno indipendente.

Il Fondo Oneri per il personale accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e l'ammontare.

Il Fondo indennità contrattuale e patti di non concorrenza sono correlati all'operatività di un numero limitato di consulenti finanziari e sono previsti contrattualmente. In particolare, il patto di non concorrenza è un'estensione dell'obbligo di fedeltà al termine del rapporto di lavoro che protegge la Banca da un'eventuale attività di concorrenza da parte dell'ex consulente finanziario; l'indennità contrattuale è una speciale indennità che la Banca si impegna a corrispondere al consulente finanziario, che ha esercitato la facoltà di cedere a terzi i diritti e gli obblighi nascenti dal contratto stipulato con la Banca, ove questi, dopo la cessazione del rapporto di lavoro, continui a mantenere un comportamento corretto sotto il profilo etico-professionale nei confronti della Banca, con particolare riguardo al portafoglio clienti. La valutazione dell'onere connesso alle obbligazioni in essere a fine periodo relativamente all'indennità contrattuale è stata effettuata avvalendosi del supporto di un attuario esterno indipendente.

Il Fondo rischi per controversie fiscali è costituito a fronte delle contestazioni ricevute da parte dell'Agenzia delle Entrate in seguito alle verifiche fiscali subite dalla Banca nel corso degli anni ed in relazione alle quali la Banca, ritenendo di aver calcolato le imposte correttamente e legittimamente, ha presentato ricorso nei diversi gradi di giudizio. Nel suddetto fondo rischi ed oneri sono stati accantonati gli importi per sanzioni e interessi relativi alle maggiori imposte oggetto di contestazione e richieste dall'Amministrazione finanziaria tramite cartelle esattoriali o avvisi di pagamento e per l'onere stimato delle spese legali da sostenere nei diversi gradi di giudizio.

Per maggiori dettagli si rinvia alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 1.5 – Rischi operativi - paragrafo "Rischi derivanti da contenziosi e verifiche di natura tributaria" della presente nota integrativa consolidata.

Gli Altri fondi sono costituiti, principalmente, a fronte di rischi legati al business e all'operatività del Gruppo, tra i quali, in particolare, gli accantonamenti per eventi formativi per i consulenti finanziari.

Sezione 11 – Riserve tecniche – Voce 110

Nessun dato da segnalare.

Sezione 12 – Azioni rimborsabili – Voce 130

Nessun dato da segnalare.

Sezione 13 – Patrimonio del gruppo – Voci 120, 130, 140, 150, 160, 170 e 180

13.1 "Capitale" e "Azioni proprie": composizione

Al 31 dicembre 2022 il capitale sociale di FinecoBank ammonta a 201.340 migliaia di euro, composto da 610.119.860 azioni ordinarie di nominali 0,33 euro.

Al 31 dicembre 2022 il Gruppo, nello specifico la Capogruppo FinecoBank, detiene in portafoglio numero 136.479 azioni di FinecoBank, in relazione ai piani di incentivazione a favore dei consulenti finanziari, corrispondenti allo 0,02% delle azioni rappresentanti il capitale sociale, per un ammontare pari a 1.714 migliaia di euro. Nel corso 2022 sono state acquistate 59.800 azioni, per un importo di 850 migliaia di euro, in relazione al "Sistema incentivante 2021 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 5.527, n. 3.435, n. 8.227 e n. 28.998 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito rispettivamente del piano "Sistema Incentivante 2017 PFA", "Sistema Incentivante 2018 PFA", "Sistema Incentivante 2019 PFA" e "Sistema Incentivante 2020 PFA", per un importo complessivo di 576 migliaia di euro.

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 9 febbraio 2022, tenuto conto del risultato positivo della verifica delle condizioni minime di accesso a livello di Gruppo e di quelle individuali (compliance dei comportamenti e occupazione continuativa), nonché del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 7 febbraio 2022, ha approvato:

  • l'assegnazione:
    • o della quarta tranche azionaria del piano "Sistema incentivante 2016", attribuita nel 2017, corrispondente a n. 30.406 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 12 gennaio 2016;
    • o della terza tranche azionaria del piano "Sistema incentivante 2017", attribuita nel 2018, corrispondente a n. 28.457 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 9 gennaio 2017;
    • o della seconda tranche azionaria del piano "Sistema incentivante 2018" e della terza tranche azionaria della severance concordata nel 2018 per un dirigente con responsabilità strategiche, attribuite nel 2019, corrispondenti a complessive n. 42.049 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 10 gennaio 2018;
    • o della seconda tranche azionaria del piano "Sistema incentivante 2019", attribuita nel 2020, corrispondente a n. 1.127 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 10 gennaio 2019;
    • o della prima tranche azionaria del piano "Sistema incentivante 2020, attribuita nel 2021, corrispondente a n. 65.749 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 15 gennaio 2020

e, conseguentemente, un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 55.370,04 euro corrispondente a complessive n. 167.788 azioni ordinarie FinecoBank del valore nominale di 0,33 euro ciascuna (aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, regolare godimento) con efficacia dal 31 marzo 2022, in parziale esercizio della delega al Consiglio di Amministrazione conferita dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti dell'11 aprile 2017, 11 aprile 2018, 10 aprile 2019 e 28 aprile 2020 ai sensi dell'art. 2443 del Codice civile. L'effetto di diluizione derivante dai suddetti aumenti di capitale gratuito è quantificato nella misura dello 0,03% del capitale fully diluited;

l'assegnazione della seconda tranche in azioni del "Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2018-2020" per i dipendenti di FinecoBank, attribuita nel 2018, corrispondente a n. 52.302 azioni ordinarie gratuite FinecoBank, e, conseguentemente, un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 17.259,66 euro con efficacia dal 31 marzo 2022 in parziale esercizio della delega al Consiglio di Amministrazione conferita dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti dell'11 aprile 2018 ai sensi dell'art. 2443 del Codice civile.

A fronte degli aumenti di capitale sopra descritti sono state conseguentemente ridotte le riserve di utili disponibili.

(Importi in migliaia)
Totale 31/12/2022 Totale 31/12/2021
Capitale sociale 201.340 201.267
Sovrapprezzi di emissione 1.934 1.934
Riserve 778.211 650.202
(Azioni proprie) (1.714) (1.440)
Riserve da valutazione 2.121 (5.877)
Strumenti di capitale 500.000 500.000
Utile (Perdita) d'esercizio 428.505 380.711
Totale 1.910.397 1.726.797

13.2 Capitale - Numero azioni della capogruppo: variazioni annue

(Importi in migliaia)
Voci/Tipologie Ordinarie Altre
A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio 609.776.904 -
- interamente liberate 609.899.770 -
- non interamente liberate - -
A.1 Azioni proprie (-) (122.866) -
A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali 609.776.904 -
B. Aumenti 266.277 -
B.1 Nuove emissioni 220.090 -
- a pagamento: - -
- operazioni di aggregazioni di imprese - -
- conversione di obbligazioni - -
- esercizio di warrant - -
- altre - -
- a titolo gratuito: 220.090 -
- a favore dei dipendenti 211.819 -
- a favore degli amministratori - -
- altre 8.271 -
B.2 Vendita di azioni proprie - -
B.3 Altre variazioni 46.187 -
C. Diminuzioni (59.800) -
C.1 Annullamento - -
C.2 Acquisto di azioni proprie (59.800) -
C.3 Operazioni di cessione di imprese - -
C.4 Altre variazioni - -
D. Azioni in circolazione: rimanenze finali 609.983.381 -
D.1 Azioni proprie (+) 136.479 -
D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio 610.119.860 -
- interamente liberate 610.119.860 -
- non interamente liberate - -

Nella voce B.3 "Altre variazioni" sono state riportate le azioni assegnate ai consulenti finanziari nell'ambito dei piani "Sistema Incentivante 2017 PFA", "Sistema Incentivante 2018 PFA", "Sistema Incentivante 2019 PFA" e "Sistema Incentivante 2020 PFA" a favore dei consulenti finanziari e manager di rete della Banca.

13.3 Capitale: altre informazioni

Le azioni non sono soggette a diritti, privilegi o vincoli; non vi sono azioni riservate per emissione sotto opzione e contratti di vendita.

13.4 Riserve di utili: altre informazioni

Le riserve di utili sono costituite dalla:

  • Riserva legale, per un ammontare pari a 40.268 migliaia di euro;
  • Riserva per azioni proprie in portafoglio, per un ammontare pari a 1.714 migliaia di euro;
  • Riserva da consolidamento, pari a 28.166 migliaia di euro;
  • Riserve di utili indisponibili ai sensi dell'articolo 6 comma 2 D. Lgs 38/2005, per un ammontare pari a 1.493 migliaia di euro;
  • altre riserve di utili, per un ammontare pari a 675.023 migliaia di euro, di cui 86.354 migliaia di euro soggetti ad un vincolo di tassabilità in caso di distribuzione, appostato in seguito all'operazione di riallineamento fiscale degli avviamenti previste dall'art. 110 del DL 104 del 2020.

Come precedentemente descritto nel paragrafo 13.1 "Capitale e Azioni proprie: composizione", il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 9 febbraio 2022 ha approvato l'esecuzione dei sistemi di incentivazione/fidelizzazione con conseguente aumento di capitale, a fronte dei quali sono state ridotte le riserve di utili disponibili per un importo di 73 migliaia di euro. La riserva di utili, in particolare la Riserva straordinaria, è stata utilizzata anche a fronte del pagamento dei costi direttamente attribuibili alle suddette operazioni di aumento di capitale, per un importo di 7 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità.

Come precedentemente descritto nel paragrafo 13.1 "Capitale e Azioni proprie: composizione", nel corso del 2022 sono state acquistate 59.800 azioni, per un importo di 850 migliaia di euro, in relazione al "Sistema incentivante 2021 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 5.527, n. 3.435, n. 8.227 e n. 28.998 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito rispettivamente del piano "Sistema Incentivante 2017 PFA", "Sistema Incentivante 2018 PFA", "Sistema Incentivante 2019 PFA" e "Sistema Incentivante 2020 PFA", per un importo complessivo di 576 migliaia di euro. Conseguentemente la riserva azioni proprie si è incrementata complessivamente di 274 migliaia di euro con contestuale riduzione della riserva di utili, in particolare della riserva straordinaria.

L'Assemblea di FinecoBank del 28 aprile 2022 ha approvato la destinazione dell'utile dell'esercizio 2021 di FinecoBank S.p.A., pari a 368.601 migliaia di euro, come segue:

  • alle 610.119.860 azioni ordinarie del valore nominale di 0,33 euro, costituenti il capitale sociale inclusivo di 220.090 azioni relative all'aumento di capitale a supporto del sistema incentivante del personale dipendente approvato dal Consiglio di Amministrazione del 9 febbraio 2022, un dividendo unitario di 0,39 euro per complessivi 237.947 migliaia di euro;
  • alla riserva legale 15 migliaia di euro, pari allo 0,004% dell'utile dell'esercizio avendo la riserva raggiunto il quinto del capitale sociale; alla riserva straordinaria 130.640 migliaia di euro.

Alla Riserva straordinaria è stata girata la quota di dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie detenute dalla Banca alla record date, pari a 53 migliaia di euro.

Nel corso dell'esercizio 2022, inoltre, la Riserva straordinaria è stata utilizzata a fronte del pagamento delle cedole dello strumento finanziario Additional Tier 1 emesso dalla Banca in data 31 gennaio 2018, per un importo di 6.989 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità, e dello strumento finanziario Additional Tier 1 emesso in data 11 luglio 2019, per un importo di 12.778 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità.

Si ricorda, infine, che, ai sensi dell'art. 6, 1° comma, lett. a) del D.Lgs. n. 38/2005, una quota degli utili dell'esercizio corrispondente alle plusvalenze iscritte nel conto economico, al netto del relativo onere fiscale e diverse da quelle riferibili agli strumenti finanziari di negoziazione e all'operatività in cambi e di copertura, che discendono dall'applicazione del criterio del valore equo (fair value) o del patrimonio netto, deve essere iscritta in una riserva indisponibile. Tale riserva è stata rilasciata e destinata a riserva straordinaria per un importo di 4.153 migliaia di euro, corrispondente alla variazione delle plusvalenze rilevata nell'esercizio 2021.

13.5 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue

Gli strumenti di capitale includono i seguenti strumenti finanziari:

  • Additional Tier 1 emesso in data 31 gennaio 2018. Lo strumento finanziario è un private placement35, perpetuo, emesso per un ammontare di 200 milioni di euro, interamente sottoscritto da UniCredit S.p.A.. La cedola per i primi 5,5 anni è stata fissata a 4,82%;
  • Additional Tier 1 emesso in data 11 luglio 2019. Lo strumento finanziario è un public placement, perpetuo, negoziato sul mercato non regolamentato Global Exchange Market gestito da Euronext Dublin, rating assegnato pari a BB- (S&P Global Ratings), emesso per un ammontare di 300 milioni di euro. La cedola per i primi 5 anni è stata fissata al 5,875%.

Nel corso dell'esercizio 2022 non sono stati emessi Strumenti di capitale.

13.6 Altre informazioni

Nessun dato da segnalare.

Sezione 14 – Patrimonio di pertinenza di terzi – Voce 190

14.1 Dettaglio della voce 190 "patrimonio di pertinenza di terzi"

Nessun dato da segnalare.

14.2 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue

Nessun dato da segnalare.

ALTRE INFORMAZIONI

La tabella "1. Impegni e garanzie finanziarie rilasciate" riporta gli impegni e le garanzie oggetto di valutazione in base alle disposizioni contenute nel principio IFRS9. La tabella "2. Altri impegni e altre garanzie rilasciate" riporta gli impegni e le garanzie non oggetto di valutazione secondo il suddetto principio.

1. Impegni e garanzie finanziarie rilasciate

(Importi in migliaia)
Valore nominale su impegni e garanzie finanziarie rilasciate Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired
acquisiti/e o
originati/e
1. Impegni a erogare fondi 16.081 636 30 - 16.747 18.222
a) Banche Centrali - - - - - -
b) Amministrazioni pubbliche - - - - - -
c) Banche - - - - - -
d) Altre società finanziarie 13 - - - 13 -
e) Società non finanziarie 59 - - - 59 55
f) Famiglie 16.009 636 30 - 16.675 18.167
2. Garanzie finanziarie rilasciate 28.685 - - - 28.685 27.533
a) Banche Centrali - - - - - -
b) Amministrazioni pubbliche - - - - - -
c) Banche 17.170 - - - 17.170 17.170
d) Altre società finanziarie - - - - - -
e) Società non finanziarie - - - - - -
f) Famiglie 11.515 - - - 11.515 10.363

Gli impegni a erogare fondi comprendono, principalmente, gli impegni a erogare pronti contro termine attivi.

Le garanzie di natura finanziaria verso banche comprendono le fideiussioni rilasciate nel corso dell'esercizio 2012 all'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit S.p.A., a tempo indeterminato, per un importo di 17.166 migliaia di euro (17.166 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).

2. Altri impegni e altre garanzie rilasciate

(Importi in migliaia)
Valore nominale Valore nominale
Totale Totale
31/12/2022 31/12/2021
1. Altre garanzie rilasciate
di cui: esposizioni creditizie deteriorate - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
e) Società non finanziarie - -
f) Famiglie - -
2. Altri impegni 2.330.931 2.031.840
di cui: esposizioni creditizie deteriorate 101 85
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche 2.502 1.349
d) Altre società finanziarie 19.492 21.237
e) Società non finanziarie 2.525 613
f) Famiglie 2.306.412 2.008.641

Gli Altri impegni comprendono i margini disponibili sulle linee di credito revocabili concesse alla clientela e le operazioni di compravendita a pronti di titoli da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").

3. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni

(Importi in migliaia)

Portafogli Importo
31/12/2022
Importo
31/12/2021
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 13 2
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 4.645.362 4.611.751
4. Attività materiali - -
di cui: attività materiali che costituiscono rimanenze - -

Le Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni indicate nella tabella sopra riportata si riferiscono a:

  • titoli di debito, principalmente titoli di Stato, e in misura residuale titoli di capitale, costituiti a garanzia di operazioni passive di pronti contro termine con l'obbligo per il cessionario di rivendita a termine delle attività oggetto della transazione. I titoli risultano impegnati per la durata dell'operazione;
  • titoli di debito, in particolare titoli di Stato, costituiti a cauzione di assegni circolari, a garanzia dell'operatività con la Cassa di Compensazione e Garanzia, a garanzia dell'operatività sui mercati esteri e/o a garanzia dell'operatività in contratti derivati. I titoli risultano impegnati fino al momento in cui il Gruppo decide di cessare l'operatività a fronte della quale sono stati posti a cauzione o garanzia;
  • titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A. impegnati a garanzia di operazioni di prestito titoli realizzate con la clientela. I titoli risultano impegnati per la durata dell'operazione.

Oltre alle attività rappresentate nella tabella sopra riportata, il Gruppo ha iscritto nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" margini di variazione, margini iniziali e depositi a garanzia, compreso il default fund, a fronte di operazioni su contratti derivati e strumenti finanziari per complessivi 301.154 migliaia di euro (257.346 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).

4. Composizione degli investimenti a fronte delle polizze unit-linked e index-linked

Nessun dato da segnalare.

5. Gestione e intermediazione per conto terzi

(Importi in migliaia)
Tipologia servizi Importo
31/12/2022
1. Esecuzione di ordini per conto della clientela 415.616.817
Titoli 96.513.540
a) acquisti 50.968.884
1. regolati 50.440.177
2. non regolati 528.707
b) vendite 45.544.656
1. regolate 45.064.675
2. non regolate 479.981
Contratti derivati 319.103.277
a) acquisti 159.618.993
1. regolati 159.368.808
2. non regolati 250.185
b) vendite 159.484.284
1. regolate 159.265.546
2. non regolate 218.738
2. Gestioni di portafogli 25.885.693
a) individuali -
b) collettive 25.885.693
3. Custodia e amministrazione di titoli
a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni di portafogli) -
1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento -
2. altri titoli -
b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri 20.877.463
1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento 3.988
2. altri titoli 20.873.475
c) titoli di terzi depositati presso terzi 20.877.463
d) titoli di proprietà depositati presso terzi 25.601.791
4. Altre operazioni 34.502.859
Attività di ricezione e trasmissione degli ordini 34.502.859
a) acquisti 17.168.986
b) vendite 17.333.873

6. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari

(Importi in migliaia)
Forme Ammontare lordo
delle attività
finanziarie (a)
Ammontare delle
passività
Ammontare netto
delle attività
finanziarie
riportato in
bilancio (c=a-b)
Ammontari correlati non oggetto di
compensazione in bilancio
Ammontare netto (f=c-d-e) Ammontare netto
tecniche finanziarie
compensato in
bilancio (b)
Strumenti
finanziari (d)
Depositi di
contante ricevuti
in garanzia (e)
31/12/2022 31/12/2021
1. Derivati 1.691.642 - 1.691.642 63.752 1.627.890 - -
2. Pronti contro termine 2.634.476 2.632.369 2.107 2.107 - - -
3. Prestito titoli 261 - 261 251 - 10 -
4. Altre - - - - - - -
Totale 31/12/2022 4.326.379 2.632.369 1.694.010 66.110 1.627.890 10 X
Totale 31/12/2021 3.068.546 3.067.815 731 222 509 X -

7. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari

(Importi in migliaia)
Forme tecniche Ammontare lordo Ammontare delle
attività
delle passività
finanziarie
finanziarie (a)
compensato in
bilancio (b)
Ammontare
netto delle
passività
finanziarie
riportato in
bilancio (c=a-b)
Ammontari correlati non oggetto di
compensazione in bilancio
Ammontare netto (f=c-d-e) Ammontare netto
Strumenti
finanziari (d)
Depositi di
contante posti a
garanzia (e)
31/12/2022 31/12/2021
1. Derivati 63.752 - 63.752 63.752 - - -
2. Pronti contro termine 3.466.841 2.632.369 834.472 771.479 - 62.993 -
3. Prestito titoli 89.881 - 89.881 83.326 - 6.555 3.400
4. Altre
operazioni
- - - - - - -
Totale 31/12/2022 3.620.474 2.632.369 988.105 918.557 - 69.548 X
Totale 31/12/2021 3.143.134 3.067.815 75.319 71.919 - X 3.400

ll principio IFRS 7 richiede di fornire specifica informativa circa gli strumenti finanziari che sono stati compensati nello stato patrimoniale ai sensi dello IAS 32 o che sono potenzialmente compensabili, al ricorrere di determinate condizioni, ma vengono esposti nello stato patrimoniale senza effettuare compensazioni in quanto regolati da accordi quadro di compensazione o similari che non rispettano tutti i criteri stabiliti dallo IAS 32, paragrafo 42.

Al riguardo, si segnala che FinecoBank effettua operazioni di pronti contro termine sul mercato Repo MTS, regolate da un accordo con Cassa Compensazione e Garanzia e dal relativo Regolamento per la gestione centralizzata del clearing delle transazioni, che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32, paragrafo 42 per la compensazione in bilancio. Gi effetti della compensazione sono riportati nella voce 2. Pronti contro termine.

Per quanto riguarda gli strumenti potenzialmente compensabili, al ricorrere di taluni eventi, FinecoBank utilizza accordi bilaterali di netting che consentono, nel caso di default della controparte, la compensazione delle posizioni creditorie e debitorie relative a derivati finanziari e operazioni SFT

(Securities Financing Transactions). In particolare, sono presenti accordi di tipo ISDA Master Agreement (promosso dall'International Swaps and Derivatives Association per operazioni in derivati), GMRA (Global Master Repurchase Agreement per operazioni di pronti contro termine) e GMSLA (Global Master Securities Lending Agreement per operazioni di prestito titoli). Si precisa, inoltre, che i contratti derivati inclusi nella voce 1. Derivati sono oggetto di clearing presso un Partecipante diretto ad una Controparte Centrale ed è previsto lo scambio di cash collateral.

8. Operazioni di prestito titoli

Il Gruppo, in particolare la Capogruppo, svolge attività di prestito titoli con continuità e sistematicità, con l'obiettivo di soddisfare le richieste della propria clientela, delle controparti istituzionali e ottenere un profitto. La Banca opera sia in qualità di prestatario, prendendo in prestito i titoli dai propri clienti, sia in qualità di prestatore, utilizzando i titoli ricevuti in prestito per operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro con clientela retail ed istituzionale interessata al possesso temporaneo dei titoli oppure prestando titoli di proprietà, senza garanzia o con garanzia rappresentata da altri titoli, a clientela istituzionale interessata al possesso temporaneo.

A fronte delle operazioni di prestito titoli garantite da altri titoli realizzate dalla Banca in qualità di prestatario con la clientela retail ("Portafoglio remunerato"), la Banca ha costituito in garanzia titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A., contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", depositati in un dossier dedicato presso la banca depositaria per un ammontare superiore ai titoli presi in prestito dai clienti, con lo scopo di fornire una garanzia in monte.

Il valore nominale dei titoli ricevuti in prestito e non iscritti nell'attivo ammonta complessivamente a 112.428 migliaia di euro, per un fair value pari a 147.740 migliaia di euro, come dettagliato nella tabella sotto riportata. Si precisa che sono esclusi i titoli ricevuti in prestito nell'ambito delle operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità economica del prestatore e che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine su titoli, rilevate nelle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato.

Il valore di bilancio dei titoli di proprietà rilevati nelle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e consegnati in operazioni di prestito titoli senza garanzia o con garanzia rappresentata da altri titoli ammonta a 1.996.552 migliaia di euro.

(Importi in migliaia)
Tipologia titoli - Valore nominale al 31 dicembre 2022
Titoli ricevuti in prestito da: Ceduti Ceduti in pronti contro termine
passivi
Altre finalità
Banche - - -
Società finanziarie - 8 -
Assicurazioni - - -
Imprese non finanziarie - 672 23
Altri soggetti 566 104.828 6.331
Totale valore nominale 566 105.508 6.354
(Importi in migliaia)
Tipologia titoli - Fair value al 31 dicembre 2022
Titoli ricevuti in prestito da: Ceduti Ceduti in pronti contro termine
passivi
Altre finalità
Banche - - -
Società finanziarie - 124 28
Assicurazioni - - -
Imprese non finanziarie 12 2.866 348
Altri soggetti 426 128.895 15.041
Totale fair value 438 131.885 15.417

9. Informativa sulle attività a controllo congiunto

Nessun dato da segnalare.

Sezione 1 – Interessi – Voce 10 e 20

Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato

1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

(Importi in migliaia)
Voci/Forme tecniche Titoli di debito Finanziamenti Altre operazioni Totale
2022
Totale
2021
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico:
6 - - 6 4
1.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione 1 - - 1 -
1.2 Attività finanziarie designate al fair value - - - - -
1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair
value
5 - - 5 4
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
212 - X 212 695
3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: 233.413 97.091 X 330.504 268.675
3.1 Crediti verso banche 49.265 2.834 X 52.099 59.558
3.2 Crediti verso clientela 184.148 94.257 X 278.405 209.117
4. Derivati di copertura X X (5.358) (5.358) (34.309)
5. Altre attività X X 19.617 19.617 2.448
6. Passività finanziarie X X X 12.291 13.085
Totale 233.631 97.091 14.259 357.272 250.598
di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired - 219 - 219 208
di cui: interessi attivi su leasing finanziario X - X - -

Nella voce 6. "Passività finanziarie" sono inclusi anche gli interessi maturati sull'operazione di TLTRO III, per un ammontare pari a 6.478 migliaia di euro (10.376 migliaia di euro nell'esercizio 2021).

1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni

1.2.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta

(Importi in migliaia)
Voci Totale Totale
2022 2021
Interessi attivi su attività in valuta 14.177 9.261

1.3 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

(Importi in migliaia)
Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre operazioni Totale
2022
Totale
2021
1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (13.004) (3.161) X (16.165) (2.264)
1.1 Debiti verso banche centrali - X X - -
1.2 Debiti verso banche (5.330) X X (5.330) (109)
1.3 Debiti verso clientela (7.674) X X (7.674) (1.541)
1.4 Titoli in circolazione X (3.161) X (3.161) (614)
2. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -
3. Passività finanziarie designate al fair value - - - - -
4. Altre passività e fondi X X - - -
5. Derivati di copertura X X - - -
6. Attività finanziarie X X X (3.558) (5.185)
Totale (13.004) (3.161) - (19.723) (7.449)
di cui: interessi passivi relativi ai debiti per leasing (1.047) X X (1.047) (980)

1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni

1.4.1 Interessi passivi su passività in valuta

(Importi in migliaia)
Voci Totale Totale
2022 2021
Interessi passivi su passività in valuta (5.295) (956)

1.5 Differenziali relativi alle operazioni di copertura

(Importi in migliaia)
Totale Totale
Voci 2022 2021
A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura 139.349 102.958
B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura (144.707) (137.267)
C. Saldo (A-B) (5.358) (34.309)

Sezione 2 – Commissioni – Voci 40 e 50

2.1 Commissioni attive: composizione

(Importi in migliaia)
Tipologia servizi/Valori Totale
2022
Totale
2021
a) Strumenti finanziari 127.298 158.264
1. Collocamento titoli 13.855 18.273
1.1 Con assunzione a fermo e/o sulla base di un impegno irrevocabile - -
1.2 Senza impegno irrevocabile 13.855 18.273
2. Attività di ricezione e trasmissione di ordini e esecuzione di ordini per conto dei clienti 88.143 116.522
2.1 Ricezione e trasmissione di ordini di uno o più strumenti finanziari 25.748 40.666
2.2 Esecuzione di ordini per conto dei clienti 62.395 75.856
3. Altre commissioni connesse con attività legate a strumenti finanziari 25.300 23.469
di cui: negoziazione per conto proprio 25.300 23.469
di cui: gestione di portafogli individuali - -
b) Corporate Finance - -
1. Consulenza in materia di fusioni e acquisizioni - -
2. Servizi di tesoreria - -
3. Altre commissioni connesse con servizi di corporate finance - -
c) Attività di consulenza in materia di investimenti 72.312 76.789
d) Compensazione e regolamento - -
e) Gestione di portafogli collettive 306.031 238.117
f) Custodia e amministrazione 1.539 868
1. Banca depositaria - -
2. Altre commissioni legate all'attività di custodia e amministrazione 1.539 868
g) Servizi amministrativi centrali per gestioni di portafogli collettive - -
h) Attività fiduciaria 26 30
i) Servizi di pagamento 83.482 72.598
1. Conti correnti 24.999 23.490
2. Carte di credito 32.035 27.492
3. Carte di debito ed altre carte di pagamento 15.813 13.034
4. Bonifici e altri ordini di pagamento 10.635 8.582
5. Altre commissioni legate ai servizi di pagamento - -
j) Distribuzione di servizi di terzi 302.092 312.040
1. Gestioni di portafogli collettive 182.722 205.057
2. Prodotti assicurativi 115.525 103.756
3. Altri prodotti 3.845 3.227
di cui: gestioni di portafogli individuali 3.615 3.227
k) Finanza strutturata - -
l) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione - -
m) Impegni a erogare fondi - -
n) Garanzie finanziarie rilasciate
di cui: derivati su crediti
87
-
60
-
o) Operazioni di finanziamento 273 431
di cui: per operazioni di factoring - -
p) Negoziazione di valute - -
q) Merci - -
r) Altre commissioni attive 1.356 1.780
di cui: per attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio - -
di cui: per attività di gestione di sistemi organizzati di negoziazione - -
s) Operazioni di prestito titoli 9.327 10.267
Totale 903.823 871.244

L'ammontare delle commissioni attive rilevate nell'esercizio 2022 ed incluse nel saldo ad inizio esercizio delle passività derivanti da contratti con clienti è pari a 1.372 migliaia di euro (1.237 migliaia di euro nell'esercizio 2021).

Si segnala, infine, che la voce j) "Distribuzione di servizi di terzi 1. Gestioni di portafogli collettive" include anche le commissioni di mantenimento di quote di fondi comuni di investimento pari a 174.621 migliaia di euro (197.916 migliaia di euro nell'esercizio 2021).

2.2 Commissioni passive: composizione

(Importi in migliaia)
Servizi/Valori Totale
2022
Totale
2021
a) Strumenti finanziari (10.335) (9.749)
di cui: negoziazione di strumenti finanziari (10.335) (9.749)
di cui: collocamento di strumenti finanziari - -
di cui: gestione di portafogli individuali - -
- Proprie - -
- Delegate a terzi - -
b) Compensazione e regolamento (5.495) (6.366)
c) Gestione di portafogli collettive (32.056) (31.717)
1. Proprie - -
2. Delegate a terzi (32.056) (31.717)
d) Custodia e amministrazione (4.287) (4.428)
e) Servizi di incasso e pagamento (24.040) (19.863)
di cui: carte di credito, carte di debito e altre carte di pagamento (17.296) (13.362)
f) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione - -
g) Impegni a ricevere fondi - -
h) Garanzie finanziarie ricevute - -
di cui: derivati su crediti - -
i) Offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi (359.680) (346.706)
j) Negoziazione di valute - -
k) Altre commissioni passive (565) (120)
l) operazioni di prestito titoli (1.057) (1.593)
Totale (437.515) (420.542)

Nella voce i) Offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi" sono inclusi gli oneri relativi ai piani Equity Settled assegnati ai consulenti finanziari, che trovano contropartita nella voce 150. "Riserve" del patrimonio netto per 616 migliaia di euro (1.076 migliaia di euro nell'esercizio 2021).

Sezione 3 – Dividendi e proventi simili – Voce 70

3.1 Dividendi e proventi simili: composizione

(Importi in migliaia)
Voci/Proventi Totale Totale
2022 2021
Dividendi Proventi simili Dividendi Proventi simili
A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 164 1 153 -
B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 41 - 46 -
C. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
- - - -
D. Partecipazioni - - - -
Totale 205 1 199 -

Sezione 4 – Risultato netto dell'attività di negoziazione – Voce 80

4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione

Al 31 dicembre 2022

(Importi in migliaia)
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze (A) Utili da
negoziazione (B)
Minusvalenze (C) Perdite da
negoziazione (D)
Risultato netto
[(A+B) - (C+D)]
1. Attività finanziarie di negoziazione 240 46.117 (420) (35.997) 9.940
1.1 Titoli di debito - 2.960 - (2.296) 664
1.2 Titoli di capitale 232 42.365 (419) (33.033) 9.145
1.3 Quote di O.I.C.R. 8 792 (1) (668) 131
1.4 Finanziamenti - - - - -
1.5 Altre - - - - -
2. Passività finanziarie di negoziazione 4 498 (5) (365) 132
2.1 Titoli di debito - - - - -
2.2 Debiti - - - - -
2.3 Altre 4 498 (5) (365) 132
3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio X X X X 19.825
4. Strumenti derivati 8.864 246.878 (7.399) (204.941) 48.069
4.1 Derivati finanziari: 8.864 246.878 (7.399) (204.941) 48.069
- Su titoli di debito e tassi di interesse 126 2.345 (108) (2.257) 106
- Su titoli di capitale e indici azionari 8.646 201.478 (7.147) (167.755) 35.222
- Su valute e oro X X X X 4.667
- Altri 92 43.055 (144) (34.929) 8.074
4.2 Derivati su crediti - - - - -
di cui: coperture naturali connesse con la fair value option X X X X -
Totale 9.108 293.493 (7.824) (241.303) 77.966

Al 31 dicembre 2021

(Importi in migliaia)
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze (A) Utili da
negoziazione (B)
Minusvalenze (C) Perdite da
negoziazione (D)
Risultato netto
[(A+B) - (C+D)]
1. Attività finanziarie di negoziazione 266 176.770 (328) (163.138) 13.570
1.1 Titoli di debito - 3.810 - (3.359) 451
1.2 Titoli di capitale 266 171.739 (328) (158.642) 13.035
1.3 Quote di O.I.C.R. - 1.221 - (1.137) 84
1.4 Finanziamenti - - - - -
1.5 Altre - - - - -
2. Passività finanziarie di negoziazione - 636 (5) (751) (120)
2.1 Titoli di debito - - - - -
2.2 Debiti - - - - -
2.3 Altre - 636 (5) (751) (120)
3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio X X X X 24.599
4. Strumenti derivati 8.767 169.878 (8.704) (140.816) 33.594
4.1 Derivati finanziari: 8.767 169.878 (8.704) (140.816) 33.594
- Su titoli di debito e tassi di interesse 51 717 (49) (405) 314
- Su titoli di capitale e indici azionari 8.585 146.641 (8.577) (123.081) 23.568
- Su valute e oro X X X X 4.469
- Altri 131 22.520 (78) (17.330) 5.243
4.2 Derivati su crediti - - - - -
di cui: coperture naturali connesse con la fair value option X X X X -
Totale 9.033 347.284 (9.037) (304.705) 71.643

Sezione 5 – Risultato netto dell'attività di copertura – Voce 90 5.1 Risultato netto dell'attività di copertura: composizione

(Importi in migliaia)
Componenti reddituali/Valori Totale
2022
Totale
2021
A. Proventi relativi a:
A.1 Derivati di copertura del fair value 1.619.135 274.703
A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) - -
A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) 74.882 9.764
A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - -
A.5 Attività e passività in valuta - -
Totale proventi dell'attività di copertura (A) 1.694.017 284.467
B. Oneri relativi a:
B.1 Derivati di copertura del fair value (74.991) (9.793)
B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) (1.606.819) (272.169)
B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) - -
B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - -
B.5 Attività e passività in valuta - -
Totale oneri dell'attività di copertura (B) (1.681.810) (281.962)
C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B) 12.207 2.505
di cui: risultato delle coperture su posizioni nette - -

Sezione 6 – Utili (Perdite) da cessione/riacquisto – Voce 100 6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

(Importi in migliaia)
Voci/Componenti reddituali Totale
2022
Totale
2021
Utili Perdite Risultato netto Utili Perdite Risultato netto
Attività finanziarie
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 49.137 (42) 49.095 29.429 (186) 29.243
1.1 Crediti verso banche - - - 9.264 - 9.264
1.2 Crediti verso clientela 49.137 (42) 49.095 20.165 (186) 19.979
2. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
309 - 309 2.898 - 2.898
2.1 Titoli di debito 309 - 309 2.898 - 2.898
2.2 Finanziamenti - - - - - -
Totale attività (A) 49.446 (42) 49.404 32.327 (186) 32.141
Passività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
- - - - - -
1. Debiti verso banche - - - - - -
2. Debiti verso clientela - - - - - -
3. Titoli in circolazione - - - - - -
Totale passività (B) - - - - - -

Si segnala che gli effetti economici derivanti dalle vendite delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, rilevati nella voce 100. "Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", sono avvenute nel rispetto del principio IFRS9 e in applicazione delle regole definite per il business model HTC.

Sezione 7 – Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 110

7.1 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle attività e passività finanziarie designate al fair value

Nessun dato da segnalare.

7.2 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

Al 31 dicembre 2022

(Importi in migliaia)
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze (A) Utili da realizzo (B) Minusvalenze (C) Perdite da realizzo
(D)
Risultato netto
[(A+B) - (C+D)]
1. Attività finanziarie 2.394 35 (2.610) (601) (782)
1.1 Titoli di debito - 1 (11) - (10)
1.2 Titoli di capitale 2.394 20 (2.577) (457) (620)
1.3 Quote di O.I.C.R. - 14 (22) (144) (152)
1.4 Finanziamenti - - - - -
2. Attività finanziarie in valuta: differenze di cambio X X X X 302
Totale 2.394 35 (2.610) (601) (480)

Al 31 dicembre 2021

(Importi in migliaia)
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze (A) Utili da realizzo (B) Minusvalenze (C) Perdite da realizzo
(D)
Risultato netto
[(A+B) - (C+D)]
1. Attività finanziarie 1 99 (774) (1) (675)
1.1 Titoli di debito - - (4) (1) (5)
1.2 Titoli di capitale 1 90 (768) - (677)
1.3 Quote di O.I.C.R. - 9 (2) - 7
1.4 Finanziamenti - - - - -
2. Attività finanziarie in valuta: differenze di cambio X X X X 636
Totale 1 99 (774) (1) (39)

Sezione 8 – Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito – Voce 130

8.1 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione

(Importi in migliaia)
Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2)
Operazioni/Componenti reddituali Terzo stadio Impaired acquisite o
originate
Totale Totale
Primo
stadio
Secondo
stadio
Write-off Altre Write-off Altre Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
2022 2021
A. Crediti verso banche (317) - - - - - 27 - - (290) 130
- Finanziamenti (115) - - - - - 27 - - - (88) 67
- Titoli di debito (202) - - - - - - - - - (202) 63
B. Crediti verso clientela (4.731) (1.320) (123) (4.258) - - 3.688 583 1.267 - (4.894) (724)
- Finanziamenti (2.517) (1.320) (123) (4.258) - - 3.365 583 1.267 - (3.003) (1.731)
- Titoli di debito (2.214) - - - - - 323 - - - (1.891) 1.007
Totale
(5.048)
(1.320) (123) (4.258) - - 3.715 583 1.267 - (5.184) (594)

Nella tabella sopra riportata sono convenzionalmente esposte le rettifiche di valore nette relative ai crediti a vista verso banche e banche centrali rilevati nella voce "Cassa e disponibilità liquide", come previsto nella Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".

8.1a Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo a finanziamenti valutati al costo ammortizzato oggetto di misure di sostegno Covid-19: composizione

(Importi in migliaia)
Operazioni/Componenti reddituali
Terzo stadio Impaired acquisite o
originate
Totale Totale
Primo stadio Secondo
stadio
Write-off
Altre
Write-off Altre 2022 2021
1. Finanziamenti oggetto di concessione conformi con le
GL
- - - - - - - (1)
2. Finanziamenti oggetto di misure di moratoria in essere
non più conformi alle GL e non valutate come oggetto di
concessione
- - - - - - - (1)
3. Finanziamenti oggetto di altre misure di concessione - - - - - - - (10)
4. Nuovi finanziamenti - - - - - - - -
Totale - - - - - - - (12)

8.2 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

(Importi in migliaia)
Operazioni/Componenti
reddituali
Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2) Totale Totale
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo stadio Impaired acquisite o
originate
Write-off Altre Write-off Altre Write-off Altre Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
2022 2021
A. Titoli di debito (2) - - - - - - - - - (2) 8
B. Finanziamenti - - - - - - - - - - - -
- Verso clientela - - - - - - - - - - - -
- Verso banche - - - - - - - - - - - -
Totale (2) - - - - - - - - - (2) 8

8.2a Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo a finanziamenti valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva oggetto di misure di sostegno Covid-19: composizione

Nessun dato da segnalare.

Sezione 9 – Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni – Voce 140

9.1 Utili (Perdite) da modifiche contrattuali: composizione

(Importi in migliaia)
Voci/Componenti reddituali Totale
2022
Totale
2021
Utili Perdite Risultato netto Utili Perdite Risultato netto
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1 (2) (1) 2 (2) -
1.1 Crediti verso banche - - - - - -
1.2 Crediti verso clientela 1 (2) (1) 2 (2) -
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
- - - - - -
Totale 1 (2) (1) 2 (2) -

Sezione 10 – Premi netti – Voce 160

Nessun dato da segnalare.

Sezione 11 – Saldo altri proventi e oneri della gestione assicurativa – Voce 170 Nessun dato da segnalare.

Sezione 12 – Spese amministrative – Voce 190

12.1 Spese per il personale: composizione

(Importi in migliaia)
Tipologia di spese/Valori Totale Totale
2022 2021
1) Personale dipendente (115.189) (107.495)
a) salari e stipendi (78.465) (73.451)
b) oneri sociali (18.463) (17.850)
c) indennità di fine rapporto (734) (748)
d) spese previdenziali - -
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale (121) (60)
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: - -
- a contribuzione definita - -
- a benefici definiti - -
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: (5.502) (5.169)
- a contribuzione definita (5.502) (5.169)
- a benefici definiti - -
h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali (4.998) (4.703)
i) altri benefici a favore dei dipendenti (6.921) (5.527)
j) recuperi compensi personale distaccato 15 13
2) Altro personale in attività - (9)
3) Amministratori e sindaci (2.105) (2.096)
4) Personale collocato a riposo - -
Totale (117.294) (109.600)

Nella voce "1 h) Personale dipendente: costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali" sono stati ricondotti i costi sostenuti dal Gruppo in relazione agli accordi di pagamento basati su strumenti finanziari emessi dalla Banca, che trovano contropartita nella voce 150. "Riserve" del patrimonio netto per 4.998 migliaia di euro (4.703 migliaia di euro nell'esercizio 2021).

12.2 Numero medio dei dipendenti per categoria

Dati al
2022 2021
Personale dipendente 1.264 1.238
(a) dirigenti 40 37
(b) quadri direttivi 452 427
(c) restante personale dipendente 772 774
Altro personale 16 16

12.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti: costi e ricavi

Nessun dato da segnalare.

12.4 Altri benefici a favore dei dipendenti

(Importi in migliaia)
Totale Totale
Tipologia di spese/Valori 2022 2021
Incentivi all'esodo (200) 127
Piano medico (1.621) (1.692)
Buoni pasto (921) (191)
Spese di formazione (426) (404)
Altri (3.753) (3.367)
Totale (6.921) (5.527)

La voce "Altri" include, principalmente, la componente in denaro dei benefici relativi ai piani di incentivazione del personale dipendente, per un importo complessivo pari a 2.853 migliaia di euro.

12.5 Altre spese amministrative: composizione

(Importi in migliaia)
Tipologia di spese/Valori Totale Totale
2022 2021
1) IMPOSTE INDIRETTE E TASSE (142.916) (145.162)
2) COSTI E SPESE DIVERSE (128.735) (115.190)
A) Spese di pubblicità - Marketing e comunicazione (26.459) (20.898)
Comunicazioni su mass media (21.928) (17.686)
Marketing e promozioni (3.524) (2.749)
Sponsorizzazioni (582) (456)
Convention e comunicazione interna (425) (7)
B) Spese relative al rischio creditizio (1.493) (1.549)
Spese recupero crediti (215) (240)
Informazioni commerciali e visure (1.278) (1.309)
C) Spese indirette relative al personale e ai consulenti finanziari (3.131) (2.455)
Altre spese relative al personale (1.096) (440)
Spese consulenti finanziari (2.035) (2.015)
D) Spese relative all'ICT (54.633) (51.275)
Spese hardware - affitto e manutenzione (2.180) (3.121)
Spese software - affitto e manutenzione (13.217) (12.294)
Sistemi di comunicazione ICT, messaggistica e spese telefoniche (7.565) (7.359)
Consulenza e servizi ICT resi da terzi (14.834) (14.113)
Infoprovider finanziari (16.837) (14.388)
E) Consulenze e servizi professionali (5.240) (5.164)
Consulenze e servizi professionali (4.266) (3.888)
Spese e cause legali (445) (692)
Spese Società di revisione (529) (584)
F) Spese relative ai beni mobili ed immobili (6.393) (4.722)
Manutenzione mobili, macchine, impianti (304) (404)
Manutenzione e pulizia locali (1.372) (1.247)
Fitti passivi per locazione immobili (840) (937)
Utenze e spese condominiali (3.877) (2.134)
G) Altre spese di funzionamento (31.386) (29.127)
Spese postali e trasporto documenti (3.312) (3.460)
Servizi amministrativi, logistici e call center (17.043) (17.179)
Assicurazioni (4.404) (3.992)
Diritti, quote e contributi ad associazioni (4.277) (2.323)
Altre spese amministrative (2.350) (2.173)
H) Contributi a Fondi di risoluzione ed a Sistemi di garanzia dei depositi (DGS) (47.734) (40.039)
Totale (319.385) (300.391)

Nella voce "H) Contributi a Fondi di risoluzione ed a Sistemi di garanzia dei depositi (DGS)" sono riportati i costi registrati nell'anno 2022 per il contributo ordinario, aggiuntivo e supplementare versato al Deposit Guarantee Schemes (DGS), per un importo complessivo di 40.008 migliaia di euro (32.334 migliaia di euro nell'esercizio 2021), il contributo ordinario versato al Single Resolution Fund, per un importo di 7.601 migliaia di euro (5.812 migliaia di euro nell'esercizio 2021). Si ricorda che nel corso del 2021 Banca d'Italia aveva richiamato presso il sistema bancario una contribuzione addizionale al Fondo Nazionale di Risoluzione (FNR) di cui all'art. 1, comma 848, della Legge n. 208/2015, per un importo pari a 1.893 migliaia di euro. Per maggiori dettagli si rimanda alle Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata.

Nella stessa voce sono stati rilevati ulteriori 125 migliaia di euro relativi alla contribuzione alle spese di funzionamento dello Schema Volontario, il cui richiamo è stato deliberato dall'Assemblea delle banche aderenti allo Schema Volontario nella riunione del 28 febbraio 2022. Nello specifico, le spese di funzionamento richiamate presso le banche aderenti si riferiscono a:

475 migliaia euro, come da preventivo 2022;

3,5 milioni di euro per il ripristino delle risorse dello Schema Volontario, nell'ottica della prosecuzione delle attività del medesimo, tra cui quelle finalizzate al realizzo delle obbligazioni subordinate emesse da Banca Carige e delle tranche della cartolarizzazione Berenice. Ciò anche al fine di rimborsare, con le tempistiche connesse al realizzo delle immobilizzazioni e delle attività finanziarie, nonché della liquidità tempo per tempo disponibile, il debito esistente nei confronti del FITD, pari a 11,3 milioni di euro.

Di seguito si riportano le informazioni previste dall'IFRS 16 in merito ai costi rilevati nelle Altre spese amministrative relativi a leasing a breve termine, ai costi relativi a leasing di modesto valore e ai costi per pagamenti variabili dovuti per il leasing non inclusi nella valutazione delle passività del leasing.

(Importi in migliaia)
Tipologia di spese/Valori Totale
2022
Costi relativi a leasing a breve termine ("Short term lease") (486)
Costi relativi a leasing di modesto valore ("Low value assets") (6)
Costi relativi ai pagamenti variabili dovuti per il leasing non inclusi nella valutazione della passività del leasing -
Totale (492)

Si precisa, inoltre, che nelle Altre spese amministrative è stata rilevata anche l'IVA sui canoni dei contratti inclusi nell'ambito dell'IFRS 16, in quanto non inclusa nella valutazione della passività del leasing.

Sezione 13 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 200

13.1 Accantonamenti netti per rischio di credito relativi a impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: composizione

(Importi in migliaia)
Operazioni/Componenti reddituali Rettifiche di valore Riprese di valore Totale
Primo e secondo
stadio
Terzo stadio Primo e secondo
stadio
Terzo stadio 2022 2021
1. Impegni a erogare fondi (27) (2) 27 - (2) 22
2. Garanzie finanziarie rilasciate (3) - 21 - 18 (13)
Totale (30) (2) 48 - 16 9

13.2 Accantonamenti netti relativi ad altri impegni e altre garanzie rilasciate: composizione

(Importi in migliaia)

Operazioni/Componenti reddituali 2022
Accantonamenti Riattribuzioni Totale Accantonamenti Riattribuzioni Totale
1. Altri impegni (39) - (39) - - -
2. Altre garanzie rilasciate - - - - - -
Totale (39) - (39) - - -

13.3 Accantonamenti netti agli altri fondi per rischi e oneri: composizione

(Importi in migliaia)
Voci/Componenti reddituali Totale 2022 Totale 2021
Accantonamenti Riattribuzioni Totale Accantonamenti Riattribuzioni Totale
Controversie legali e fiscali (5.279) 3.122 (2.157) (5.118) 2.521 (2.597)
Fondo indennità suppletiva clientela (7.273) - (7.273) (6.462) - (6.462)
Altri fondi rischi ed oneri (761) 163 (598) (877) 37 (840)
Totale (13.313) 3.285 (10.028) (12.457) 2.558 (9.899)

La voce accantonamenti include anche le variazioni dovute al passare del tempo e alle modifiche del tasso di sconto, se hanno determinato un accantonamento; in caso contrario sono rilevate nelle riattribuzioni.

Sezione 14 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 210

14.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione

(Importi in migliaia)
Attività/Componente reddituali Rettifiche di valore per
deterioramento
Riprese di valore Risultato netto Risultato netto
Ammortamento 2022 2021
(a) (b) (c) (a + b - c) (a + b - c)
A. Attività materiali (20.250) (8) - (20.258) (19.529)
1 Ad uso funzionale (20.160) (8) - (20.168) (19.421)
- Di proprietà (8.840) (8) - (8.848) (8.555)
- Diritti d'uso acquisiti con il leasing (11.320) - - (11.320) (10.866)
2. Detenute a scopo d'investimento (90) - - (90) (108)
- Di proprietà (90) - - (90) (108)
- Diritti d'uso acquisiti con il leasing - - - - -
3 Rimanenze X - - - -
Totale
(20.250)
(8) - (20.258) (19.529)

Le rettifiche di valore per deterioramento effettuate nell'anno sono di importo non rilevante e si riferiscono principalmente a mobili e impianti per i quali è stato determinato un valore d'uso pari a zero.

Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata.

Sezione 15 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 220 15.1 Rettifiche di valore nette di attività immateriali: composizione

(Importi in migliaia)
Ammortamento Rettifiche di valore per
deterioramento
Risultato netto Risultato netto
Attività/Componente reddituale Riprese di valore 2022 2021
(a) (b) (c) (a + b - c) (a + b - c)
A. Attività immateriali (6.607) - - (6.607) (6.689)
di cui: software (6.520) - - (6.520) (6.541)
A.1 Di proprietà (6.607) - - (6.607) (6.689)
- Generate internamente dall'azienda - - - - -
- Altre (6.607) - - (6.607) (6.689)
A.2 Diritti d'uso acquisiti con il leasing - - - - -
Totale (6.607) - - (6.607) (6.689)

Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata.

Per quanto riguarda l'informativa richiesta dallo IAS 36 paragrafo 134, lettere d), e), f) e 135, lettere c), d), e) si rimanda alla Parte B paragrafo 13.3 Altre informazioni.

Sezione 16 – Altri oneri e proventi di gestione – Voce 230 16.1 Altri oneri di gestione: composizione

(Importi in migliaia)
Tipologia di spese/Valori Totale Totale
2022 2021
Rimborsi e abbuoni (211) (1.688)
Penali, ammende e sentenze sfavorevoli (871) (1.033)
Migliorie e spese incrementative sostenute su immobili di terzi (1.835) (2.194)
Insussistenze di attività (66) (30)
Altri oneri di gestione (1.429) (503)
Totale (4.412) (5.448)

16.2 Altri proventi di gestione: composizione

(Importi in migliaia)
Tipologia di spese/Valori Totale Totale
2022 2021
Recupero di spese: 136.830 139.471
- recupero spese accessorie 912 43
- recuperi di imposta 135.918 139.428
Fitti attivi su immobiliari 751 730
Altri proventi dell'esercizio corrente 6.548 6.060
Totale 144.129 146.261

L'ammontare degli altri proventi di gestione rilevati nell'esercizio 2022 ed inclusi nel saldo ad inizio esercizio delle passività derivanti da contratti con clienti è pari a 48 migliaia di euro (48 migliaia di euro nell'esercizio 2021).

La voce Altri proventi dell'esercizio corrente include i proventi connessi con l'attività di asset manager esercitata dalla controllata Fineco AM, relativi all'applicazione del modello "Fixed Operating Expenses", per un importo di 4.566 migliaia di euro (4.846 migliaia di euro nell'esercizio 2021), e i contributi pubblici di competenza dell'esercizio per 63 migliaia di euro contabilizzati dalla Capogruppo.

Il Gruppo non ha effettuato operazioni di sub-leasing. Il Gruppo non ha in essere leasing finanziari. Per quanto riguarda i leasing operativi, il Gruppo ha in essere, come locatore, operazioni rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11, i cui proventi sono rilevati nella voce "Fitti attivi su immobili" e possono includere proventi per rivalutazioni ISTAT.

Sezione 17 – Utili (Perdite) delle partecipazioni – Voce 250

17.1 Utile (perdite) delle partecipazioni: composizione

(Importi in migliaia)
Componenti reddituali/Settori Totale
2022
Totale
2021
1) Imprese a controllo congiunto
A. Proventi - -
1. Rivalutazioni - -
2. Utili da cessione - -
3. Riprese di valore - -
4. Altri proventi - -
B. Oneri - -
1. Svalutazioni - -
2. Rettifiche di valore da deterioramento - -
3. Perdite da cessione - -
4. Altri oneri - -
Risultato netto - -
2) Imprese sottoposte a influenza notevole
A. Proventi - -
1. Rivalutazioni - -
2. Utili da cessione - -
3. Riprese di valore - -
4. Altri proventi - -
B. Oneri (276) (26)
1. Svalutazioni (276) (26)
2. Rettifiche di valore da deterioramento - -
3. Perdite da cessione - -
4. Altri oneri - -
Risultato netto (276) (26)
Totale (276) (26)

Le svalutazioni su imprese sottoposte a influenza notevole, per un ammontare di 276 migliaia di euro, si riferiscono alla valutazione con il metodo del patrimonio netto della società Vorvel Sim S.p.A..

Sezione 18 – Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali – Voce 260 Nessun dato da segnalare.

FinecoBank · Bilanci e Relazioni 2022 231

Sezione 19 – Rettifiche di valore dell'avviamento – Voce 270 Nessun dato da segnalare.

Sezione 20 – Utili (Perdite) da cessione di investimenti – Voce 280 20.1 Utile (perdite) da cessione di investimenti: composizione

(Importi in migliaia)
Componente reddituale/Settori Totale
2022
Totale
2021
A. Immobili 541 -
- Utili da cessione 541 -
- Perdite da cessione - -
B. Altre attività 2 1
- Utili da cessione 4 1
- Perdite da cessione (2) -
Risultato netto 543 1

L'utile da cessione di immobili è stato generato dalla vendita dell'immobile detenuto da uso investimento dalla Capogruppo, realizzata nell'esercizio 2022.

Il Gruppo non ha realizzato operazioni di vendita e retrolocazione di attività materiali.

Sezione 21 – Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente – Voce 300 21.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione

(Importi in migliaia)
Componenti reddituali/Settori Totale
2022
Totale
2021
1. Imposte correnti (-) (178.666) (150.741)
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) - -
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) - -
3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla Legge n.
214/2011 (+)
- -
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 3.635 13.121
5. Variazione delle imposte differite (+/-) (826) 23.928
6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3bis+/-4+/-5) (175.857) (113.692)

21.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

(Importi in migliaia)
Totale 2022
Utile ante imposte 604.362
(Importi in migliaia)
Imposte
Componenti reddituali/Settori IRES IRAP Estere Totale
2022
Importo corrispondente all'aliquota fiscale teorica (160.295) (32.467) (14.945) (207.707)
- Effetti fiscali di oneri non rilevanti nella determinazione della
base imponibile
(1.582) (2.828) - (4.410)
- Effetti fiscali di proventi non rilevanti nella determinazione
della base imponibile
31.372 4.888 - 36.260
- Effetti fiscali derivanti dall'utilizzo delle perdite fiscali anni
precedenti
- - - -
- Effetti fiscali derivanti dall'applicazione di imposte sostitutive - - - -
Importo corrispondente all'aliquota fiscale effettiva (130.505) (30.407) (14.945) (175.857)

Sezione 22 – Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte – Voce 320 Nessun dato da segnalare.

Sezione 23 – Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi – Voce 340 Nessun dato da segnalare.

Sezione 24 – Altre informazioni

1.1 Pubblicità dei corrispettivi di revisione contabile ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti

Riportiamo nella presente tabella un dettaglio dei corrispettivi (al netto di Iva e spese) riconosciuti alla società di revisione legale KPMG S.p.A. ed alle entità della rete cui appartiene la società di revisione stessa.

(Importi in euro)
Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Compensi
Revisione Contabile KPMG S.p.A. 189.140
Revisione Contabile KPMG (Ireland) 15.000
Servizi di attestazione KPMG S.p.A. 142.650
Servizi di attestazione KPMG (Ireland) 34.500
Totale 381.290

1.2 Informativa in tema di trasparenza delle erogazioni pubbliche richieste dall'articolo 1, comma 125 della legge 124/2017

Ai fini dell'adempimento di quanto prescritto dall'art. 1, comma 125 della Legge n. 124/2017 – Legge annuale per il mercato e la concorrenza, modificato dall'art. 35 del decreto legge n. 34/2019, coerentemente con la circolare Assonime n. 5 del 22 febbraio 2019 e tenuto anche delle indicazioni fornite dal documento di approfondimento emanato da Assonime il 6 maggio 2019, il Gruppo ha escluso dall'informativa le attribuzioni che trovano giustificazione in prestazioni dell'impresa e comunque tipici dell'attività del percipiente, nonché quelle rivolte alla generalità delle imprese, quali le misure agevolative fiscali e contributive, limitando pertanto l'informativa ai contributi da presentare e dettagliare nel Registro Nazionale degli Aiuti di Stato sezione "Trasparenza" pubblicamente consultabile sul relativo sito internet.

Ai sensi dell'art.1, comma 125 della legge 124/2017 si informa che nel corso del 2022 FinecoBank non ha incassato contributi pubblici erogati da soggetti italiani. Si segnala che nel corso dell'esercizio 2020 era stata presentata la comunicazione per l'accesso al credito d'imposta per gli investimenti pubblicitari Art. 57-bis del Decreto Legge 24 aprile 2017, n.50, convertito con modificazione dalle legge 21 giugno 2017, n.96; Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 16 maggio 2018, n.90. Il credito d'imposta accordato era pari a 181.068 euro, di cui 58.488 euro fruiti nell'anno 2020; l'importo residuo del beneficio, pari a 141.512 euro, non è stato fruito da FinecoBank.

Per ulteriori informazioni si fa rinvio al Registro nazionale degli aiuti di Stato sezione "Trasparenza".

Sezione 25 – Utile per azione

25.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito

L'utile base per azione è stato calcolato dividendo l'utile netto per la media delle azioni ordinarie in circolazione nel corso dell'esercizio.

2022 2021
Utile netto d'esercizio (migliaia di euro) 428.505 380.711
Numero medio delle azioni in circolazione 609.932.199 609.692.634
Numero medio delle azioni in circolazione (comprese potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo) 611.424.585 611.147.018
Utile per azione base 0,703 0,624
Utile per azione diluito 0,701 0,623

25.2 Altre informazioni

Nessun dato da segnalare.

Parte D – Redditività consolidata complessiva

Parte D – Redditività consolidata complessiva Prospetto analitico della redditività consolidata complessiva

(Importi in migliaia)
Totale Totale
Voci 2022 2021
10. Utile (Perdita) d'esercizio 428.505 380.711
Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico 12.306 (1.076)
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva: - -
a) variazione di fair value - -
b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto - -
30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio): - -
a) variazione del fair value - -
b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto - -
40. Coperture di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva: - -
a) variazione di fair value (strumento coperto) - -
b) variazione di fair value (strumento di copertura) - -
50. Attività materiali - -
60. Attività immateriali - -
70. Piani a benefici definiti 18.455 (1.730)
80 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto (1) -
100. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico (6.148) 654
Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico (4.308) (1.968)
110. Copertura di investimenti esteri: - -
a) variazioni di fair value - -
b) rigiro a conto economico - -
c) altre variazioni - -
120. Differenze di cambio: - -
a) variazione di valore - -
b) rigiro a conto economico - -
c) altre variazioni - -
130. Copertura dei flussi finanziari: - -
a) variazioni di fair value - -
b) rigiro a conto economico - -
c) altre variazioni - -
di cui: risultato delle posizioni nette - -
140. Strumenti di copertura (elementi non designati): - -
a) variazione di valore - -
b) rigiro a conto economico - -
c) altre variazioni - -
150. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: (6.436) (2.941)
a) variazioni di fair value (5.823) (419)
b) rigiro a conto economico (613) (2.522)
1. rettifiche per rischio di credito - (8)
2. utili/perdite da realizzo (613) (2.514)
c) altre variazioni - -
160. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: - -
a) variazioni di fair value - -
b) rigiro a conto economico - -
c) altre variazioni - -
170. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto: - -
a) variazioni di fair value -
-
-
-
b) rigiro a conto economico -
1. rettifiche da deterioramento - -
-
2. utili/perdite da realizzo - -
180. c) altre variazioni 2.128 973
190. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro a conto economico
Totale altre componenti reddituali
7.998 (3.044)
200. Redditività complessiva (Voce 10+190) 436.503 377.667
210. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi - -
436.503 377.667
220. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo

Premessa

Parte E – Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura

Al fine di garantire una efficace ed efficiente gestione dei rischi assunti, il processo di gestione dei rischi è strutturato in coerenza con quanto previsto dalle Istruzioni di Vigilanza per le Banche in materia di sistema dei controlli interni.

Il presidio ed il controllo dei rischi sono assicurati dalla Direzione Chief Risk Officer (CRO), che in qualità di funzione di controllo dei rischi, è indipendente dalle funzioni aziendali che assumono il rischio, ed è responsabile dei rischi di credito, mercato, operativi e reputazionali.

Alla Capogruppo è affidata la responsabilità dei presidi di primo e di secondo livello, con particolare riferimento alla verifica che il livello dei rischi, individualmente assunti, sia compatibile con le indicazioni del Consiglio di Amministrazione, con la dotazione patrimoniale e le regole di Vigilanza prudenziale.

Struttura organizzativa

Il Sistema dei Controlli Interni di Gruppo prevede il coinvolgimento dei seguenti organi e funzioni di controllo, ciascuno per le rispettive competenze:

  • il Consiglio di Amministrazione;
  • l'Amministratore Delegato e Direttore Generale;
  • il Collegio Sindacale;
  • il Comitato Rischi e Parti Correlate;
  • il Comitato Remunerazione;
  • il Comitato Nomine;
  • il Comitato Corporate Governance e Sostenibilità Ambientale e Sociale;
  • l'Organismo di Vigilanza istituito ai sensi del D.Lgs 231/01;
  • le funzioni aziendali di controllo (CRO, Compliance, Internal Audit) ed altre funzioni che svolgono specifiche attività di controllo.

Gli organi aziendali e le funzioni di controllo collaborano e si coordinano tra loro sia attraverso specifici flussi informativi formalizzati nelle normative interne, sia attraverso l'istituzione di comitati manageriali dedicati a tematiche di controllo.

Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo è deputato a stabilire gli indirizzi strategici e le linee guida delle impostazioni organizzative ed operative, sovrintendendo e controllando la puntuale esecuzione delle medesime all'interno dei profili di rischio assegnati. È compito del Consiglio di Amministrazione definire ed approvare le modalità attraverso le quali i rischi siano rilevati e valutati ed approvare gli orientamenti strategici e le politiche di gestione del rischio. Il Consiglio di Amministrazione, inoltre, verifica che l'assetto dei controlli interni sia coerente con la propensione al rischio stabilita ed approva le politiche per il governo dei rischi.

All'Amministratore Delegato e Direttore Generale sono conferiti dal Consiglio di Amministrazione specifici poteri in tutti i settori dell'attività del Gruppo. Tali poteri sono da esercitarsi nel rispetto della normativa di riferimento ed entro i limiti delle strategie, indirizzi, massimali, modalità di assunzione dei rischi e con le modalità operative disciplinate dalle informative di riferimento. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale predispone le misure necessarie ad assicurare l'istituzione ed il mantenimento di un Sistema di Controllo Interno efficiente ed efficace.

Il Collegio Sindacale, relativamente alla gestione dei rischi, ha la responsabilità di vigilare sulla completezza, adeguatezza, funzionalità e affidabilità del Sistema dei Controlli Interni e del Risk Appetite Framework. Al Collegio Sindacale sono anche attribuite le responsabilità del Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, di cui all'art. 19 D.lgs. n.39/2010 (come modificato dal D.lgs. 135/2016).

Il Comitato Rischi e Parti Correlate è composto da cinque Amministratori non esecutivi e indipendenti e ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al Sistema di Controllo Interno e Rischi, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni finanziarie periodiche.

Il Comitato Remunerazione è composto da tre Amministratori non esecutivi e indipendenti ed ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione nelle seguenti attività principali: nella definizione della politica generale per la remunerazione dell'Amministratore Delegato, del Direttore Generale, degli altri Dirigenti con responsabilità strategiche e dell'altro Personale più rilevante; nell'esaminare i piani di incentivazione azionaria o monetaria destinati ai dipendenti e ai consulenti finanziari della Società e del Gruppo e le politiche di sviluppo strategico delle risorse umane.

Il Comitato Nomine è composto da tre Amministratori non esecutivi indipendenti ed ha il compito di supportare il Consiglio di Amministrazione nel processo di nomina e cooptazione degli Amministratori e dell'Amministratore Delegato e/o del Direttore Generale e degli altri Dirigenti con responsabilità strategiche.

Il Comitato Corporate Governance e Sostenibilità Ambientale e Sociale è composto da tre Amministratori non esecutivi e indipendenti ed ha il compito di supportare il Consiglio di Amministrazione nelle seguenti attività principali: nella definizione del sistema di governo societario di FinecoBank, della struttura societaria e dei modelli/linee guida di governance del Gruppo; nella supervisione delle questioni di sostenibilità connesse al modello di business di FinecoBank e alle dinamiche di interazione con tutti gli stakeholder.

La funzione di Compliance presiede la gestione del rischio di non conformità, ovvero il rischio di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative, perdite finanziarie rilevanti o danni di reputazione in conseguenza di violazioni di norme imperative o autoregolamentazione.

La funzione di Internal Validation, collocata in staff al Chief Risk Officer, è incaricata di sottoporre a validazione i modelli interni sviluppati dalle diverse funzioni della Capogruppo, ed è pienamente indipendente da queste ultime.

La Direzione CRO, in qualità di funzione di controllo dei rischi, presidia il corretto funzionamento del framework dei rischi del Gruppo definendo le appropriate metodologie di identificazione e misurazione del complesso di rischi, attuali e prospettici, conformemente alle previsioni normative, alle scelte gestionali della Banca individuate nella propensione al rischio di Gruppo (RAF) e dei principi e delle politiche definite dal CRO, svolgendo un'attività di monitoraggio degli stessi e di verifica del rispetto dei limiti stabiliti.

Il CRO, con il contributo del Chief Financial Officer (CFO), ognuno per i propri ambiti di competenza, ha la responsabilità di proporre il Risk Appetite Framework di Gruppo e di definire, in coerenza con le strategie e gli obiettivi aziendali, gli indirizzi e le politiche in materia di gestione dei rischi, coordinandone e verificandone l'attuazione da parte delle unità preposte, anche nei diversi ambiti societari.

La Direzione CRO, nell'ambito dei controlli di secondo livello, ha la responsabilità della gestione e del controllo dei rischi di credito, di mercato, operativi/reputazionali ivi incluso il rischio informatico, di tasso di interesse, di liquidità e di sostenibilità in collaborazione con il CFO, il CLO ed il CIO per i rispettivi ambiti di competenza. Con riferimento all'informativa agli Organi Aziendali (Amministratore Delegato e Direttore Generale, Consiglio di Amministrazione, Comitato Rischi e Parti Correlate), il CRO fornisce periodicamente informativa sull'attività svolta e sui risultati emersi dalle verifiche effettuate, i punti di debolezza rilevati e propone gli interventi da adottare per la loro rimozione al fine dell'assunzione delle decisioni più opportune per la gestione e riduzione dei rischi stessi.

In particolare, la Direzione CRO di Capogruppo:

  • è coinvolta nella definizione del RAF, delle politiche di governo dei rischi e delle varie fasi che costituiscono il processo di gestione dei rischi nonché nella fissazione dei limiti operativi all'assunzione delle varie tipologie di rischio. In tale ambito, ha, tra l'altro, il compito di proporre i parametri quantitativi e qualitativi necessari per la definizione del RAF, che fanno riferimento anche a scenari di stress e, in caso di modifiche del contesto operativo interno ed esterno della banca, l'adeguamento di tali parametri;
  • verifica l'adeguatezza del RAF;
  • verifica nel continuo l'adeguatezza del processo di gestione dei rischi e dei limiti operativi;
  • sviluppa e manutiene i modelli di controllo dei rischi;
  • assicura l'effettiva implementazione della metodologia di valutazione del rischio informatico, supportando e coordinando le singole funzioni coinvolte, ciascuno per quanto di competenza, durante il processo di valutazione dei rischi ICT;
  • definisce metriche comuni di valutazione dei rischi operativi coerenti con il RAF, coordinandosi con la funzione di conformità alle norme, con la funzione ICT e con la funzione di continuità operativa;
  • definisce modalità di valutazione e controllo dei rischi derivanti da fattori ambientali, sociali e di governance (ESG), nonché dei rischi reputazionali, coordinandosi con la funzione di conformità alle norme, di sostenibilità e le altre funzioni aziendali maggiormente esposte;
  • coadiuva gli organi aziendali nella valutazione del rischio strategico monitorando le variabili significative;
  • sviluppa e applica indicatori in grado di evidenziare situazioni di anomalia e di inefficienza dei sistemi di misurazione e controllo dei rischi; analizza i rischi dei nuovi prodotti e servizi. In particolare, l'identificazione dei rischi relativi ai nuovi prodotti e servizi è garantita dalla
  • partecipazione permanente del CRO al comitato prodotti; svolge controlli di secondo livello volti a verificare il corretto svolgimento del processo creditizio sia a livello individuale che di portafoglio;
  • monitora costantemente il rischio effettivo assunto dal Gruppo e la sua coerenza con gli obiettivi di rischio nonché il rispetto dei limiti operativi assegnati alle strutture operative in relazione all'assunzione delle varie tipologie di rischio.

La funzione svolge attività di monitoraggio e di informativa agli organi aziendali (Amministratore Delegato e Direttore Generale, Consiglio di Amministrazione, Comitato Rischi e Parti Correlate e Collegio Sindacale) e al Comitato Rischi e Parti Correlate. L'informativa fornita agli organi aziendali è rappresentata dalla Relazione trimestrale sulle esposizioni a rischio del Gruppo.

Infine, la partecipazione al Comitato Prodotti del CRO e del Responsabile della funzione Compliance permette di presidiare i rischi collegati alle nuove attività di business nonché creare e diffondere la cultura del rischio nelle diverse aree funzionali del Gruppo.

Risk Appetite

ll Gruppo attribuisce una forte rilevanza alla gestione ed al controllo dei rischi, quali condizioni per garantire un'affidabile e sostenibile generazione di valore in un contesto di rischio controllato. La strategia di risk management punta ad una visione completa e coerente dei rischi, considerando sia lo scenario macroeconomico sia il profilo di rischio del Gruppo, stimolando la crescita della cultura del rischio e rafforzando una trasparente e accurata rappresentazione della rischiosità dei portafogli del Gruppo. Le strategie di assunzione dei rischi sono riassunte nel Risk Appetite Framework (RAF) del Gruppo, approvato dal Consiglio di Amministrazione. Il RAF è definito per garantire che le attività di assunzione del rischio rimangano in linea con le aspettative degli azionisti, tenendo conto della posizione di rischio in cui si trova il Gruppo e della congiuntura economica.

I principali obiettivi del Risk Appetite sono:

  • valutare esplicitamente i rischi, e le loro interconnessioni a livello locale e di Gruppo, che il Gruppo decide di assumere (o di evitare) in una prospettiva di lungo termine;
  • specificare i tipi di rischio che il Gruppo intende assumere, stabilendo, come richiesto dalla normativa, i c.d. Risk Appetite, Risk Tolerance, Risk Capacity sia in condizioni operative normali che di stress;
  • assicurare "ex-ante" un profilo di rischio-rendimento coerente con una crescita sostenibile a lungo termine, come definita dalle proiezioni di rendimento del piano strategico/budget;
  • assicurare che il business si sviluppi entro i limiti di tolleranza al rischio stabiliti dal Consiglio di Amministrazione, in conformità alle vigenti regolamentazioni nazionali e internazionali;
  • integrare i principi di sostenibilità ambientale e sociale (ESG) nella strategia, nelle scelte di business e nella gestione dell'operatività;
  • supportare le discussioni sulle opzioni strategiche future con riferimento al profilo di rischio;
  • indirizzare la visione degli stakeholder interni ed esterni su un profilo di rischio coerente con il piano strategico;
  • fornire delle descrizioni qualitative rispetto ai rischi difficilmente quantificabili (ad esempio, strategico, reputazionale, compliance) ai fini di guidare strategicamente la revisione dei processi e del sistema dei controlli interni.

Il Risk Appetite è definito coerentemente al modello di business del Gruppo; per tale ragione, il Risk Appetite è integrato nel processo di budget e nel Multi Year Plan.

La struttura del Risk Appetite include uno Statement ed un insieme di KPI. Lo Statement definisce il posizionamento del Gruppo in termini di obiettivi strategici e dei relativi profili di rischio mentre i KPI sono volti a misurare quantitativamente il posizionamento del Gruppo nelle seguenti categorie:

  • Pillar 1 KPI: requisiti regolamentari, per includere i KPI richiesti dall'Autorità di Vigilanza (ad esempio, requisiti di capitale e di liquidità come LCR e NSFR);
  • Managerial KPI: per garantire l'allineamento con il budget in termini di ritorno sul Capitale e qualità del credito;
  • Specific Risk KPI: per garantire il controllo su tutti i principali rischi (ad esempio, l'adeguatezza patrimoniale di Secondo Pilastro, i rischi di mercato, il rischio tasso ed il rischio operativo).

Per ciascuna delle dimensioni sopramenzionate, sono identificati uno o più KPI a livello consolidato, in modo da poter misurare quantitativamente il posizionamento del Gruppo attraverso diverse modalità: valori assoluti, ratio tra misure comparabili, analisi di sensitività su parametri definiti.

Il Risk Appetite rappresenta l'ammontare di rischio (complessivo e per tipologia) che il Gruppo intende assumere per il perseguimento dei suoi obiettivi strategici.

La Risk Tolerance definisce la devianza massima dal risk appetite consentita; la soglia di tolleranza è fissata in modo da assicurare in ogni caso alla banca margini sufficienti per operare, anche in condizioni di stress, entro il massimo rischio assumibile.

La Risk Capacity rappresenta il massimo livello di assunzione di rischio che il Gruppo è tecnicamente in grado di assumere senza violare i requisiti regolamentari o gli altri vincoli imposti dagli azionisti o dall'Autorità di vigilanza.

La determinazione delle soglie è valutata caso per caso, anche attraverso decisioni manageriali da parte del Consiglio di Amministrazione, rispettando i requisiti regolamentari e degli Organi di controllo.

Le metriche sono regolarmente oggetto di monitoraggio e reportistica, almeno trimestrale. Il monitoraggio, per competenza, è effettuato dalla Direzione CRO e dalla Direzione CFO.

La definizione del Risk Appetite Framework è un processo articolato guidato dal Chief Risk Officer e dal Chief Financial Officer che si sviluppa in coerenza con i processi di ICAAP, ILAAP e Recovery Plan e rappresenta la cornice di rischio all'interno della quale sono sviluppati il Budget ed il Piano Strategico. In questo modo è garantita coerenza tra la strategia e la politica di assunzione dei rischi ed il processo di Pianificazione e di Budget.

Nell'ambito del processo di aggiornamento annuale del RAF è possibile individuare alcune fasi principali:

identificazione dei rischi; questa fase è condivisa e propedeutica ai processi di valutazione di adeguatezza del capitale e della liquidità ICAAP/ILAAP. L'attività prevede l'identificazione da parte del Risk Management di Capogruppo di tutti i rischi - sia quantitativi sia qualitativi - ai quali il Gruppo è o potrebbe essere esposto, avuto riguardo alla propria operatività e ai mercati di riferimento. Il processo di

identificazione dei rischi coinvolge anche la società Fineco Asset Management, le cui valutazioni sono incluse nella mappa dei rischi a livello consolidato di Gruppo;

  • definizione ed approvazione del Risk Appetite da parte del Consiglio di Amministrazione di Gruppo;
  • monitoraggio e reporting trimestrale degli indicatori di Risk Appetite.

In coerenza con il principio di progressiva integrazione dei principi di sostenibilità ambientale e sociale (ESG) enunciato nello statement, e conformemente alle più recenti indicazioni rilasciate dai regulator in materia, la Dashboard del Risk Appetite integra alcuni indicatori di rischio/performance volti a monitorare, rispettivamente, l'obiettivo degli investimenti ESG del portafoglio di proprietà del Gruppo e la concentrazione garanzie immobiliari in aree ad elevato rischio sismico/idrogeologico (a specifico presidio del rischio climatico ed ambientale), nonché una serie di parametri rilevanti in ambito di rischio di condotta e trasparenza bancaria.

Tra le novità introdotte nel RAF per l'esercizio 2023 si cita l'inserimento all'interno dello Statement dell'impegno assunto dalla Banca a raggiungere entro il 2030 il 95% di investimenti verso Paesi e istituzioni con obiettivi di Net-Zero, nonché la volontà di Fineco di fornire ampia informativa alla clientela sulle tematiche ESG nell'ambito dell'offerta dei prodotti di investimento e di brokerage, e nelle iniziative di educazione finanziaria. Nella Dashboard invece, è stato aggiunto un indicatore a monitoraggio della percentuale di Fondi ESG offerti da Fineco AM sul totale dell'offerta di Fondi.

Impatto della crisi determinata dalla pandemia COVID- 19 sugli indicatori di RAF

Il monitoraggio degli indicatori del Risk Appetite Framework non ha individuato superamenti dei livelli soglia stabiliti dal Consiglio di Amministrazione tantomeno per effetto della crisi determinata dall'emergenza sanitaria COVID-19.

Processo di Valutazione dell'Adeguatezza Patrimoniale (ICAAP - Internal Capital Adequacy Assessment Process)

La valutazione del profilo di rischio complessivo del Gruppo è effettuata annualmente con l'ICAAP, che rappresenta il processo di autovalutazione dell'adeguatezza patrimoniale, le cui risultanze sono oggetto di discussione e analisi da parte dell'Autorità di Vigilanza.

Il processo ICAAP incorpora due prospettive complementari: prospettiva economica e la prospettiva normativa. Tali prospettive si integrano reciprocamente e sono incorporate nelle attività e nelle decisioni imprenditoriali rilevanti.

Tramite la prospettiva normativa interna il Gruppo gestisce l'adeguatezza patrimoniale assicurando di essere in grado di soddisfare tutti i requisiti normativi e le richieste di Vigilanza relative al capitale nonché di poter far fronte agli altri vincoli patrimoniali interni ed esterni nel tempo. L'obiettivo è quindi quello di garantire, anche in un'ottica prospettica, che la dotazione di Fondi Propri sia sufficiente a rispettare l'Overall Capital Requirement ed il Pillar 2 Guidance. Con la prospettiva economica interna il Gruppo gestisce l'adeguatezza economica del proprio capitale assicurando che i rischi economici siano coperti in misura sufficiente mediante la dotazione di risorse patrimoniali interne. La prospettiva economica considera uno spettro di rischi più ampio rispetto a quella normativa (si cita a titolo di esempio il rischio tasso di interesse).

Per la prospettiva economica di Secondo Pilastro, la metrica di riferimento è la Risk Taking Capacity, pari al rapporto tra il capitale disponibile (Available Financial Resources - AFR) ed il Capitale Interno Complessivo; tale metrica è monitorata con cadenza trimestrale ed illustrata agli Organi Sociali all'interno della Relazione sulle esposizioni al rischio di Gruppo.

Impatto della crisi determinata dalla pandemia da COVID-19 sul Processo di Valutazione dell'Adeguatezza Patrimoniale

(ICAAP)

A partire dall'ICAAP 2020, riferito ai dati del 31 dicembre 2020, il Gruppo ha integrato, nell'ambito degli ICAAP stress test, gli effetti della pandemia COVID-19 sulle esposizioni, sulla redditività e sull'adeguatezza patrimoniale del Gruppo. Tale rappresentazione considera, tra le ipotesi macroeconomiche, il perdurare dell'emergenza sanitaria COVID 19, shock depressivi sulla produzione industriale e sulla domanda in molteplici settori e l'erosione delle previsioni di crescita di medio lungo termine. Sia la solidità sia la redditività del Gruppo sono risultati poco impattate dagli esercizi di stress.

Alla data attuale, non sono stati tuttavia registrati impatti negativi derivanti dalla pandemia per il Gruppo grazie al modello di business diversificato, alle prudenti politiche di erogazione che hanno sempre caratterizzato la Banca e alla tipologia di prodotti creditizi offerti, assistiti ove possibili da garanzie reali.

Cultura del rischio

Come evidenziato nel Risk Appetite Framework, il Gruppo conferma l'orientamento strategico verso l'adozione di un solido modello di business con una bassa propensione al rischio al fine di creare le basi per profitti sostenibili e ritorno sul costo del capitale, garantendo continuità nella generazione dei ricavi. L'ambizione del Gruppo è raggiungere tale risultato con il supporto di un ottimale Sistema di Controlli Interni con procedure efficaci ed efficienti nella gestione di ogni rischio.

Al fine di interiorizzare tali principi valori e implementare la cultura del rischio nelle attività giornaliere sono sviluppate numerose iniziative, in particolare:

  • sono istituiti Comitati manageriali al fine di assicurare un livello di consapevolezza dei rischi diffuso a tutti i livelli organizzativi, con il coinvolgimento sia delle strutture di business sia di controllo (c.d. "tone from the top);
  • sono implementati meccanismi di incentivazione che considerano una ponderazione per i rischi legati all'andamento annuale di un sottoinsieme degli indicatori del RAF (c.d. "CRO Dashboard");
  • sono mantenuti rapporti continuativi con i Chief Risk Officer delle Società del Gruppo, per condividere l'informativa sul profilo di rischio e sui piani di sviluppo per migliorarne l'evoluzione e la gestione dei rischi;
  • sono svolte periodiche attività di induction con il Consiglio di Amministrazione ed approfondimento di tematiche riguardanti i rischi con il Comitato Rischi e Parti Correlate;
  • sono offerti ai dipendenti corsi specifici allo scopo di sviluppare e uniformare la comprensione dei rischi e la loro conoscenza (ad esempio relativo ai rischi operativi e reputazionali).

Sezione 1 – Rischi del consolidato contabile

Nella presente sezione sono fornite le informazioni riferite a FinecoBank e Fineco AM, imprese incluse nel consolidato contabile.

Per quanto riguarda Fineco AM, il presidio ed il controllo dei rischi sono assicurati dalla funzione Risk Management della società, affidata al Chief Risk Officer, gerarchicamente dipendente dal CEO e funzionalmente dipendente dal CRO di FinecoBank S.p.A.. Il sistema dei controlli interni di FinecoBank è strutturato secondo le indicazioni normative previste dalla legislazione vigente. Le modalità di controllo, monitoraggio e reporting già in essere in FinecoBank sono state estese a Fineco AM modificando, qualora necessario, le modalità di analisi ed i controlli adattandoli alla dimensione, natura e complessità del business.

Nello specifico sono due le principali attività di gestione del rischio svolte: la tradizionale attività di controllo dell'aderenza del profilo di rischio/rendimento di ciascun fondo (Fund Risk Management) e l'attività di presidio dei rischi operativi (Operational Risk Management), peraltro previste dalla normativa irlandese.

Informazioni di natura quantitativa

A. Qualità del credito

Come previsto nella Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", i crediti a vista verso banche e banche centrali, rilevati nella voce di bilancio "Cassa e disponibilità liquide", sono inclusi nella definizione di esposizioni creditizie per cassa ma sono convenzionalmente esclusi dalle tabelle relative all'informativa quantitativa sulla qualità del credito riportate nella presente Sezione 1 "Rischi del consolidato contabile".

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica

A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)

(Importi in migliaia)
Portafogli/qualità Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute
deteriorate
Esposizioni
scadute non
deteriorate
Altre
esposizioni non
deteriorate
Totale
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.405 1.421 701 31.252 31.437.522 31.472.301
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
- - - 26.865 26.865
3. Attività finanziarie designate al fair value - - - - - -
4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value - - - - 278 278
5. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - -
Totale 31/12/2022 1.405 1.421 701 31.252 31.464.665 31.499.444
Totale 31/12/2021 2.141 1.179 1.061 22.303 30.908.361 30.935.045

Non sono presenti crediti acquistati deteriorati.

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

A.1.2 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)

(Importi in migliaia)
Deteriorate Non deteriorate
Portafogli/qualità Esposizione
lorda
Rettifiche di
valore
complessive
Esposizione
netta
Write-off*
parziali
complessivi
Esposizione
lorda
Rettifiche di
valore
complessive
Esposizione
netta
Totale
(esposizione
netta)
1. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
25.229 (21.702) 3.527 - 31.488.670 (19.896) 31.468.774 31.472.301
2. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
- - - - 26.867 (2) 26.865 26.865
3. Attività finanziarie designate al fair value - - - - X X - -
4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fair value
- - - - X X 278 278
5. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - - - -
Totale 31/12/2022 25.229 (21.702) 3.527 - 31.515.537 (19.898) 31.495.917 31.499.444
Totale 31/12/2021 24.541 (20.160) 4.381 - 30.948.948 (18.358) 30.930.664 30.935.045

(Importi in migliaia)

Portafogli/qualità Attività di evidente scarsa qualità creditizia Altre attività
Minusvalenze cumulate Esposizione netta Esposizione netta
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - 1 6.363
2. Derivati di copertura - - 1.691.642
Totale 31/12/2022 - 1 1.698.005
Totale 31/12/2021 - 7 132.884

B. Informativa sulle entità strutturate (diverse dalle società per la cartolarizzazione)

B.1 Entità strutturate consolidate

Nessun dato da segnalare.

B.2 Entità strutturate non consolidate contabilmente

B.2.1 Entità strutturate consolidate prudenzialmente

Nessun dato da segnalare.

B.2.2 Altre entità strutturate

Informazioni di natura qualitativa

Il Gruppo ha esposizioni verso entità strutturate non consolidate per effetto di investimenti in quote emesse da fondi di investimento (O.I.C.R.) che si qualificano quali entità strutturate secondo l'IFRS 12.

Informazioni di natura quantitativa

La seguente tabella riporta le attività, le passività e l'esposizione fuori bilancio nei confronti di entità strutturate rappresentate da quote di O.I.C.R. non consolidate.

(Importi in migliaia)
Voci di bilancio / tipologia di
entità strutturata
Portafogli contabili
dell'attivo
Totale attività
(a)
Portafogli
contabili del
passivo
Totale passività
(b)
Valore contabile
netto (c=a-b)
Esposizione massima al
rischio di perdita (d)
Differenza tra
esposizione al rischio di
perdita e valore
contabile (e=d-c)
1. Società veicolo - - - - - - -
2. O.I.C.R. MFV 245 MFV - 245 245 -
CA 32.424 CA 1.575 30.849 32.424 1.575
HFT - HFT - - - -
Totale 32.669 1.575 31.094 32.669 1.575

Legenda

MFV = Attività finanziarie obbligatoriamente al fair value CA: Costo Ammortizzato HFT = Attività finanziarie di negoziazione

Si segnala che nella tabella sopra esposta l'esposizione riportata nelle "Attività finanziarie obbligatoriamente al fair value"è rappresentata da quote di O.I.C.R. detenute dalla controllata Fineco AM, mentre le attività e le passività al costo ammortizzato rappresentano, rispettivamente, il credito e il debito che la società vanta nei confronti dell'ICAV che ha emesso il fondo di investimento.

Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale

1.1 Rischio di credito

Informazioni di natura qualitativa

1. Aspetti generali

Obiettivo del Gruppo è quello di fornire un'adeguata gamma di prodotti che possa soddisfare e fidelizzare la clientela mediante una offerta competitiva e completa. Lo sviluppo dei prodotti e l'offerta si conciliano con il mantenimento della qualità del portafoglio e, comunque, con adeguati processi che consentano di monitorare la redditività.

I fattori che generano il rischio di credito sono determinati da politiche di accettazione e di valutazione del merito creditizio che sono sempre adeguatamente correlate al rapporto rischio/rendimento del prodotto nonché in linea con la propensione al Rischio (Risk Appetite) stabilita dal Consiglio di Amministrazione.

La qualità del portafoglio, costantemente monitorata e supportata da strumenti di mitigazione del rischio, è presidiata con modelli di scoring che contribuiscono alla valutazione in erogazione rendendola omogenea e controllata. Il monitoraggio del portafoglio e la sua segmentazione per prodotto e anzianità consentono, oltre ad un adeguato controllo sui livelli di rischiosità, la comprensione delle migliori strategie in erogazione. L'individuazione di eventuali aree di maggior rischio consentono interventi sia sui sistemi automatizzati di valutazione sia sulle normative di erogazione, con la possibilità di agire, in via preventiva, per la limitazione del rischio di credito.

L'offerta di prodotti di credito si è evoluta nel corso degli anni, in particolar modo attraverso l'offerta di mutui fondiari e la concessione di aperture di credito in conto corrente garantite da pegno su titoli e fondi con la clausola di rotatività (Credit Lombard). Credit Lombard è la soluzione di FinecoBank adatta a chi possiede patrimoni e desidera ottenere liquidità aggiuntiva dai propri investimenti.

L'offerta di mutui riguarda, principalmente, mutui per l'acquisto di prima e seconda casa (compresa la surroga), oltre a mutui liquidità e, in via residuale, mutui su immobili non residenziali.

Il Gruppo ha inoltre continuato lo sviluppo dei prodotti già presenti in catalogo, quali l'emissione di carte di credito a saldo a favore della clientela correntista e l'erogazione di prestiti personali. Questi ultimi possono essere valutati anche con la modalità "Instant approval", servizio che consente di valutare la richiesta in pochi istanti e di erogare il prestito in tempo reale a clientela selezionata.

Le scelte di investimento della liquidità aziendale sono guidate da un approccio prudente volto al contenimento dei rischi di credito e prevedono principalmente l'acquisto di titoli governativi dell'area Euro a diversificazione dell'esposizione in strumenti obbligazionari emessi da UniCredit S.p.A. che saranno portati a scadenza. Al fine di ottimizzare il portafoglio, diversificando il rischio di controparte, nell'esercizio 2022 il Gruppo ha incrementato l'esposizione in titoli di Stato (per maggiori dettagli si rimanda all'Informativa relativa alle esposizioni in titoli emessi da Stati sovrani).

Impatti derivanti dalla pandemia COVID-19 e dal conflitto Russia - Ucraina

Al 31 dicembre 2022 non si rilevano impatti significativi derivanti dalla pandemia COVID-19 e dal conflitto Russia - Ucraina in termini di deterioramento del portafoglio dei crediti di finanziamento verso la clientela ordinaria di Gruppo. Quest'ultimo è infatti costituito principalmente da crediti accordati alla clientela al dettaglio, prevalentemente assistiti da garanzie reali finanziarie ed immobiliari, ed erogati in applicazione di un'attenta e prudente politica di concessione. Nel caso dei mutui fondiari il loan to value medio è, infatti, pari a circa il 50% ed i fidi accordati prevedono l'acquisizione di garanzie con margini conservativi.

In risposta all'incertezza generata dalla pandemia COVID19 e all'adozione delle misure di sostegno statali, le principali Autorità europee ed internazionali (IASB, EBA, BCE, Commissione Europea, ecc.) hanno fornito agli enti indicazioni sul trattamento prudenziale delle esposizioni creditizie. Coerentemente a tali indicazioni, l'applicazione di misure di sostegno nella forma di moratorie legislative o private che rispettavano i requisiti stabiliti dall'EBA, non si sono configurate come misure di concessione (forborne) fino a marzo 2021 in quanto ritenute di natura preventiva e di portata generica (e non formulate ad hoc per il cliente). Le misure a sostegno concesse dopo marzo 2021, sono state valutate e classificate in linea con il framework prudenziale vigente.

Al 31 dicembre 2022 FinecoBank, adottando un approccio prudenziale ed in seguito alle evidenze emerse sulle posizioni a cui è stata concessa la moratoria, ha provveduto ad incrementare gli accantonamenti per tali esposizioni.

Per i dettagli quantitativi sull'asset quality delle moratorie accordate da FinecoBank alla clientela, si rimanda all'informativa riguardante le esposizioni soggette alle misure applicate in risposta alla crisi determinata dal COVID-19, prevista dagli EBA/GL/2020/07. Tale informativa, oltre ad essere trasmessa regolarmente alle Autorità di Vigilanza, è integrata nell'informativa consolidata di Terzo Pilastro al 31 dicembre 2022.

In considerazione degli impatti limitati appena descritti, il Gruppo non ha ritenuto necessario modificare né le strategie creditizie, né la propria politica di gestione, misurazione e controllo del rischio di credito.

2. Politiche di gestione del rischio di credito

2.1 Aspetti organizzativi

Al fine di garantire un adeguato presidio del rischio di credito, il Gruppo FinecoBank si è dotato di un efficace sistema di governance interna, organizzato su distinti ed articolati livelli di responsabilità.

Al primo livello, il processo creditizio relativo ai crediti di finanziamento verso clientela ordinaria e il processo di concessione e allocazione dei plafond per controparti istituzionali è di responsabilità della Direzione Chief Lending Officer (CLO). In tale contesto la Direzione CLO effettua sia la valutazione del merito creditizio della clientela e delle controparti con cui il Gruppo svolge attività creditizie, sia il monitoraggio andamentale delle singole esposizioni creditizie, al fine di rilevare tempestivamente eventuali anomalie ed effettuare le necessarie classificazioni prudenziali.

In aggiunta al monitoraggio andamentale, la Direzione CLO provvede anche a calcolare i tassi di decadimento della clientela per tipologia di prodotto, finalizzati ad intercettare incrementi nella rischiosità dei prodotti offerti dal Gruppo alla propria clientela, e alla stima dei parametri di rischio (PD e LGD) utilizzati per il calcolo delle perdite attese in ambito IFRS 9.

Al secondo livello, le attività di indirizzo e controllo del rischio di credito e del rischio controparte sono di responsabilità del Chief Risk Officer. All'interno della Direzione CRO il Team Credit Risk & Internal Capital ha la responsabilità di:

  • monitorare, attraverso controlli di secondo livello, il credito concesso alla clientela, focalizzandosi più in generale sulla qualità complessiva del portafoglio crediti della Banca rilevando tempestivamente eventuali fenomeni di anomalia;
  • supportare la Direzione CLO nello sviluppo e nella manutenzione dei modelli di scoring utilizzate dalla Banca per la valutazione del merito creditizio della propria clientela al dettaglio;
  • verificare, attraverso controlli di secondo livello, il corretto svolgimento del monitoraggio andamentale sulle singole esposizioni, valutando la coerenza delle classificazioni prudenziali e l'adeguatezza delle rettifiche di valore;
  • monitorare, attraverso controlli di secondo livello, il grado di concentrazione delle garanzie reali finanziarie verso singoli emittenti, e delle garanzie immobiliari in aree ad elevato rischio climatico e ambientale;
  • analizzare il livello di rischiosità dei singoli prodotti, verificando periodicamente la correttezza dei tassi di decadimento della clientela al dettaglio calcolati dalla Direzione CLO;
  • definire un modello di reporting per il Gruppo specificando le regole di rilevazione di stock e flussi;
  • definire i parametri creditizi (PD e LGD) utili per la definizione del pricing del prodotto, nell'ambito del lancio di un nuovo prodotto di credito;
  • sviluppare e manutenere le metodologie per il calcolo delle perdite attese conformemente al principio contabile IFRS9, ed effettuare i controlli di data quality sulle rettifiche di valore;
  • sviluppare e manutenere i modelli per il calcolo del Capitale Interno dei rischi di credito e applicare i relativi scenari di stress;
  • monitorare il rischio di credito e il rischio paese derivante dagli investimenti strategici del Gruppo, tenendo in adeguata considerazione l'esposizione delle controparti ai rischi ambientali, sociali e di governance (ESG), e la loro capacità di fronteggiarli;
  • verificare sistematicamente il rispetto dei limiti operativi relativi all'attività di marginazione e formulare analisi di scenario (stress test) per la valutazione della sostenibilità dell'operatività dal punto di vista economico e patrimoniale;
  • supportare il Department CFO nella formulazione dei dati di forecast e di budget relativi alle rettifiche su crediti.

2.1.1 Fattori che generano il rischio di credito

Nello svolgimento della propria attività creditizia il Gruppo è esposto al rischio che i crediti possano, a causa del deteriorarsi delle condizioni finanziarie dell'obbligato, non essere onorati alla scadenza e debbano pertanto essere svalutati in tutto o in parte. Tale rischio è sempre inerente all'attività tradizionale di erogazione del credito, a prescindere dalla forma tecnica in cui si estrinseca.

Le principali cause d'inadempienza sono riconducibili al venir meno dell'autonoma capacità del prenditore di assicurare il rimborso del debito, come pure anche al manifestarsi di circostanze macroeconomiche e politiche che si riflettono sulle condizioni finanziarie del debitore.

Oltre alle attività di concessione ed erogazione del credito, il Gruppo è esposto all'ulteriore rischio di controparte. Si definisce infatti come rischio di controparte il rischio che la controparte di una delle transazioni risulti inadempiente prima del regolamento definitivo dei flussi finanziari della transazione stessa.

Altre attività bancarie, oltre alle tradizionali di prestito e deposito, possono esporre il Gruppo ad ulteriori rischi di credito. Il rischio di controparte può, per esempio, derivare da:

  • sottoscrizione di contratti derivati;
  • compravendite di titoli, "futures", valute;
  • detenzione di titoli di terzi.

Le controparti di tali transazioni o gli emittenti di titoli detenuti da società del Gruppo potrebbero risultare inadempienti a causa di insolvenza, eventi politici ed economici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni. Inadempimenti di un elevato numero di transazioni ovvero di una o più operazioni di importo significativo, avrebbero un effetto materialmente negativo sull'attività, sulla condizione finanziaria e sui risultati operativi del Gruppo.

Generano inoltre "Rischio di Credito Non Tradizionale" le operazioni leva/short effettuate con prestito titoli. Le operazioni leva/short effettuate con prestito titoli, anche in presenza di stop loss automatici effettuati all'interno dei margini, possono generare rischio di credito in mancanza di liquidità del titolo (ad esempio, in caso di eventi traumatici che pregiudichino il normale funzionamento dei mercati) e/o margine non sufficiente. Per prevenire tali eventi sono periodicamente sviluppate analisi di scenario volte a valutare gli impatti e porre in essere opportune politiche di mitigazione.

Il Gruppo, pertanto, controlla e gestisce lo specifico rischio di ciascuna controparte così come il rischio complessivo del portafoglio crediti attraverso processi, strutture e regole volte ad indirizzare, controllare e standardizzare la valutazione e la gestione di tale rischio, in linea con i principi e la best practice di Gruppo.

2.2 Sistema di gestione, misurazione e controllo

Il rischio di credito, associato alla perdita potenziale derivante dal default del cliente/emittente o da un decremento del valore di mercato di un'obbligazione finanziaria dovuta al deterioramento del suo merito creditizio, è misurato a livello di singola controparte/transazione e a livello di intero portafoglio.

Come anticipato, la valutazione del rischio di credito durante la fase di erogazione dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria è effettuata dalla Direzione CLO, ed è supportata da sistemi automatizzati di valutazione (c.d. sistemi di credit scoring). Tali sistemi sono inoltre integrati con tutte le informazioni ed evidenze disponibili: dati pubblici e privati rivenienti da Credit Bureau, flussi di Centrale Rischi o richieste di prima informazione a Banca d'Italia ed altre informazioni andamentali sulla clientela storicizzate dal Gruppo. L'attenzione in fase di erogazione è sempre posta alla possibilità di sfruttare, al meglio, tutte le informazioni relative alla clientela fornite dalla Banca e dal Sistema.

La raccolta di eventuali garanzie, la loro valutazione ed i margini tra il fair value della garanzia e la somma concessa sono di semplice supporto per la mitigazione del rischio di credito, ma non esiste una rilevante correlazione positiva tra il valore della garanzia finanziaria ed il merito creditizio del richiedente. Le regole per l'ammissibilità, la valutazione, il monitoraggio e la gestione delle garanzie all'interno del Gruppo FinecoBank sono disciplinate da una specifica Global Policy in tema di Collateral Management.

La Direzione CRO, in qualità di funzione di controllo dei rischi, svolge controlli di secondo livello su tutte le fasi che caratterizzano il processo creditizio relativo ai crediti di finanziamento verso clientela ordinaria. I controlli, che sono basati principalmente sullo sviluppo di indicatori che permettono di effettuare monitoraggi ad evento, vertono sulla verifica del rispetto della normativa interna e dei poteri delegati conferiti dal Consiglio di Amministrazione alle strutture deliberanti e sull'individuazione di irregolarità a livello di singola esposizione o di portafoglio, anche in relazione al portafoglio garanzie. In aggiunta ai controlli sopra descritti sono svolti anche monitoraggi periodici focalizzati sulla valutazione della qualità e della performance del portafoglio crediti.

La valutazione del merito creditizio delle controparti con cui il Gruppo svolge attività creditizia è effettuata dalla Direzione CLO nell'ambito del processo di concessione e allocazione dei plafond assegnati al Gruppo Economico di appartenenza della controparte, ossia considerando l'esposizione del Gruppo nei riguardi di tutti i soggetti giuridicamente o economicamente collegati alla controparte. I Plafond sono dei "tetti di rischio" e rappresentano i limiti più alti in termini di rischio di credito che il Gruppo è disposto ad accettare nei confronti di una determinata controparte.

Il Consiglio di Amministrazione approva annualmente il Risk Appetite ed il "Piano di Investimenti"; il primo definisce la propensione ed i limiti per gli investimenti strategici di Gruppo, il secondo fornisce indicazione della composizione degli investimenti strategici del Gruppo. Sulla base delle linee guida del Consiglio di Amministrazione il Gruppo definisce specifici limiti di rischio (plafond) verso ciascuna controparte FIBS ("Istituzioni Finanziarie, Banche e Sovereign") o Corporate con la quale il Gruppo avrà una esposizione creditizia, sempre nel rispetto dei limiti regolamentari delle Grandi Esposizioni ove applicabili.

La materia è disciplinata dalla Global Policy "Attività creditizia con Istituzioni Finanziarie, Banche, Stati sovrani e controparti Corporate", che definisce i principi e regole per un'efficiente e completa valutazione, controllo e limitazione del rischio di credito e di controparte associato all'attività creditizia con le suddette controparti, inclusi gli emittenti di strumenti obbligazionari presenti nel portafoglio bancario. Come stabilito nella Global Policy, la Direzione CLO, oltre a valutare il merito creditizio delle controparti e approvare i plafond richiesti dalle diverse funzioni di Gruppo conformemente ai poteri di delega tempo per tempo vigenti, effettua il monitoraggio operativo. Quest'ultimo è volto ad assicurare che tutte le funzioni di Gruppo rispettino in ogni momento i plafond assegnati, i limiti delle Grandi Esposizioni e delle Parti Correlate, e che le controparti del Gruppo mantengano un merito creditizio sufficientemente elevato.

La Direzione CRO invece effettua il monitoraggio sistematico a livello accentrato e di singola controparte con esposizione rilevante, incentrato sull'analisi di una serie di indicatori di Early Warning, e svolge dei controlli di secondo livello sul rispetto del limite sulle Grandi Esposizioni e sulle esposizioni verso Parti Correlate.

In sostanza il processo di monitoraggio di secondo livello, effettuato dalla Direzione CRO, ha l'obiettivo di analizzare la qualità del credito e le dinamiche delle esposizioni a rischio calcolando indicatori sintetici di rischio e rappresentandone l'evoluzione nel tempo al fine di predisporre piani d'azione necessari a mitigare o evitare i fattori di rischio. In particolare, la Direzione CRO predispone la Relazione trimestrale sulle esposizioni a rischio, indirizzata al Consiglio di Amministrazione; in tale contesto è evidenziato l'andamento del portafoglio crediti e le risultanze dei controlli di secondo livello svolti nel periodo di riferimento. Con particolare riferimento al portafoglio crediti di finanziamento verso clientela ordinaria è riportata l'analisi dei flussi tra classificazioni, lo stock dei crediti deteriorati e delle posizioni che usufruiscono di moratorie di pagamento e le relative perdite attese. Sono inoltre evidenziate le risultanze dei controlli di secondo livello svolti nel periodo di riferimento sulla concentrazione delle garanzie reali finanziarie

acquisite dal Gruppo come collateral per gli affidamenti in conto corrente. Con riferimento alle esposizioni verso controparti finanziarie, Banche e Stati Sovrani, sono invece evidenziate le risultanze dei monitoraggi sul rischio emittente, rischio controparte e rischio paese.

Nell'ambito del presidio sul rischio paese sono monitorati alcuni indicatori (Worldwide Governance Indicator) sviluppati da un team di ricercatori in collaborazione con la World Bank, che hanno l'obiettivo di esprimere in modo sintetico l'efficacia delle politiche attuate dalle autorità governative delle diverse nazioni e un indicatore specifico di rischio ambientale, denominato ND-Gain, sviluppato da un team di ricercatori dell'università statunitense Notre Dame. Quest'ultimo indicatore considera due grandezze fondamentali: il livello di vulnerabilità di un paese ai cambiamenti climatici ("vulnerability") e il posizionamento della rispettiva nazione in termini di capacità economica, sociale e di governance per far fronte ai mutamenti del clima ("readiness"). I due indicatori sono confrontati al fine di determinare l'esposizione di quel paese ai rischi climatici e ambientali.

A seguito dell'adozione avvenuta a partire dal 1° gennaio 2018 del principio contabile IFRS 9: Strumenti finanziari è stato introdotto un nuovo modello contabile di impairment per le esposizioni creditizie basato su (i) un approccio di "expected losses" al posto di quello precedente basato sulla rilevazione di "incurred losses" e (ii) sul concetto di perdita attesa "lifetime". Per ogni dettaglio si rimanda al paragrafo 2.3. Metodi di misurazione delle perdite attese.

Impatti derivanti dalla pandemia COVID-19

In seguito al mancato rinnovo da parte dell'EBA delle proprie linee guida in materia di moratorie, tutte le moratorie attivate a partire dal 1 aprile 2021 sono state classificate caso per caso, secondo il framework prudenziale vigente. In ogni caso, tutte le moratorie attive sono state sottoposte ad un attento monitoraggio volto ad identificare tempestivamente eventuali segnali di deterioramento del credito. Al 31 dicembre 2022, le posizioni residue con moratorie attive, il cui valore aggregato risulta irrilevante, sono tutte classificate in stage 2.

Impatti derivanti dal conflitto Russia – Ucraina

Al 31 dicembre 2022 non si rilevano impatti significativi derivanti dal conflitto Russia - Ucraina in termini di migrazione di posizioni a non performing o di incremento del rischio di credito delle controparti con cui il Gruppo svolge attività creditizia. Eventuali incrementi in termini di rettifiche su crediti su determinate esposizioni non sono direttamente riconducibili al conflitto militare, ma derivano dal sostanziale deterioramento del quadro macroeconomico.

2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese

Secondo le logiche previste dal principio contabile IFRS 9, sono oggetto di calcolo di impairment le attività finanziarie al costo ammortizzato, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e le rilevanti esposizioni fuori bilancio.

Tali strumenti sono classificati nello stadio 1, stadio 2 o stadio 3 a seconda della loro qualità creditizia assoluta o relativa rispetto all'erogazione iniziale. In particolare:

  • Stadio 1: comprende le esposizioni creditizie di nuova erogazione o acquisizione nonché le esposizioni che non hanno subito un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto alla data di iscrizione iniziale;
  • Stadio 2: comprende le esposizioni creditizie che, sebbene performing, hanno subito un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto alla data di iscrizione iniziale;
  • Stadio 3: comprende le esposizioni creditizie deteriorate.

Per le esposizioni appartenenti allo stadio 1 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale fino ad un anno.

Per le esposizioni appartenenti agli stadi 2 o 3 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale pari alla durata residua della relativa esposizione.

Al fine di rispondere alle richieste del principio, il Gruppo ha sviluppato specifici modelli per il calcolo della perdita attesa che fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD stimati in modo conservativo e ai quali sono apportati specifici correttivi al fine di garantire la piena coerenza con la normativa contabile. In tale ambito si è altresì proceduto all'inclusione di informazioni di tipo "forward looking" attraverso l'elaborazione di specifici scenari.

La perdita attesa è calcolata per le controparti istituzionali, utilizzando i parametri di rischio forniti dal fornitore esterno Moody's Analytics.

Al fine del calcolo della perdita attesa, per le controparti retail, non avendo a disposizione sistemi di rating interni, i parametri di PD ed LGD sono stimati con una metodologia differente a seconda del tipo di prodotto.

Per i prestiti personali la PD è stimata da un modello sviluppato internamente dalla Direzione CRO che, sulla base della performance del portafoglio degli ultimi 7 anni (in coerenza con la massima maturity del prodotto, calcola una curva di PD a cui ogni singola posizione è associata in base alla sua anzianità. La LGD è calcolata prendendo in considerazione l'importo medio del recupero delle sofferenze, determinato e aggiornato su base analitica dalla funzione di recupero crediti e sulla base delle informazioni a disposizione della Banca.

Per i mutui, in assenza di una sufficiente profondità storica dei dati di default e recuperi (Fineco eroga mutui dal 2016), è utilizzata una curva di PD stimata con criteri conservativi rispetto ai tassi di default attualmente registrati. La LGD è stimata attraverso un modello che tiene in considerazione la coverage media applicata alle esposizioni non performing, determinata e aggiornata su base analitica dalla funzione di recupero crediti sulla base delle informazioni a disposizione della Banca, le spese legali per il recupero, l'importo del debito residuo, e il rapporto tra quest'ultimo e il valore dell'immobile a garanzia (Exposure to Value – ETV). Si segnala inoltre che, a partire da giugno 2022, il modello dell'LGD dei mutui è stato aggiornato al fine di integrare nella valutazione anche i rischi climatici e ambientali, con particolare riferimento al rischio fisico.

Per le altre esposizioni la PD è sostituita dal tasso di decadimento medio osservato dalle matrici di transizione che definiscono il passaggio a deteriorato, mentre la LGD è calcolata prendendo in considerazione l'importo medio del recupero delle sofferenze, determinato e aggiornato su base analitica dalla funzione di recupero crediti sulla base delle informazioni a disposizione della Banca.

Infine, per recepire quanto previsto dal principio contabile IFRS 9 le proxy dei parametri sono corrette mediante analisi prospettiche denominate Forward Looking Information.

Un aspetto chiave derivante dal nuovo modello contabile richiesto per il calcolo della perdita creditizia attesa è rappresentato dal modello di Stage Allocation finalizzato a trasferire le esposizioni fra Stadio 1 e Stadio 2 (essendo lo Stadio 3 equivalente a quello delle esposizioni deteriorate), laddove lo Stadio 1 include principalmente le esposizioni di nuova erogazione e le esposizioni che alla data di reporting non presentano un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale.

Il modello di valutazione della Stage Allocation opera sempre a livello di singola esposizione, e si basa su una combinazione di elementi relativi ed elementi assoluti. Gli elementi principali sono:

  • il confronto fra il rating della controparte alla data di riferimento e quello registrato alla data di apertura del rapporto/acquisto dei titoli. La metodologia prevede che la posizione passi in stage 2 allo sforamento di una determinata soglia, fissata in termini di notch dal rating rilevato alla data di prima apertura del rapporto;
  • elementi assoluti quali i backstop previsti dalla normativa (e.g. 30 giorni di scaduto);
  • ulteriori evidenze interne (e.g. classificazione forborne).

Con riferimento alle controparti istituzionali emittenti di strumenti finanziari che il Gruppo acquista a titolo di investimenti, o con cui il Gruppo svolge attività creditizia, l'approccio utilizzato è quello basato sul rating esterno assegnato dall'agenzia Moody's. Come già anticipato, la metodologia prevede che la posizione passi in stage 2 allo sforamento di una determinata soglia, fissata in termini di notch dal rating rilevato alla data di prima apertura del rapporto.

Con riferimento alle controparti retail, in assenza di rating interni il Gruppo si avvale dei backstop previsti dalla normativa e di ulteriori evidenze interne. In tale contesto sono classificate in stage 2 tutte le esposizioni che presentano più di 30 giorni di scaduto, a prescindere dalla materialità dello scaduto, o per le quali sono disponibili ulteriori informazioni che lasciano presumere un deterioramento del merito creditizio della controparte. Per le esposizioni al dettaglio classificate in stage 2, diversamente dalle esposizioni classificate in stage 3, non è previsto un periodo di prova (cure period) per il rientro alla classe di rischio precedente. Di conseguenza, nel momento in cui cessano le condizioni per la classificazione a stage 2 (ad esempio i 30 giorni di scaduto), provvisto che non vi siano ulteriori evidenze che lasciano presumere un deterioramento del merito creditizio della controparte, le esposizioni sono automaticamente riclassificate in stage 1.

I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti si basano sull'attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale e interessi che, coerentemente al modello di gestione del portafoglio, possono fare riferimento anche ad operazioni di mercato; ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall'individuazione degli incassi stimati, dalle relative date di incasso e dal tasso di attualizzazione da applicare.

In particolare, l'importo della perdita, per le esposizioni deteriorate classificate come sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate, secondo le categorie più avanti specificate, è ottenuto come differenza tra il valore di iscrizione e il valore attuale degli stimati flussi di cassa, scontati al tasso di interesse originario dell'attività finanziaria.

Per tutte le posizioni a tasso fisso il tasso di interesse così determinato è mantenuto costante anche negli esercizi successivi, mentre per le posizioni a tasso variabile il tasso di interesse viene aggiornato in base alle condizioni espresse contrattualmente.

Laddove il tasso originario non sia direttamente reperibile, oppure il suo reperimento sia eccessivamente oneroso, si applica la sua migliore approssimazione, anche ricorrendo a soluzioni alternative ("practical expedients") che non alterano comunque la sostanza e la coerenza coi principi contabili internazionali.

I tempi di recupero sono stimati sulla base di business plan o di previsioni basate sull'esperienza storica dei recuperi osservati per classi omogenee di finanziamenti, tenuto conto del segmento di clientela, della forma tecnica, della tipologia di garanzia e di altri eventuali fattori ritenuti rilevanti o, qualora ne ricorrano le condizioni, di transazioni di mercato attese.

Parametri e definizioni di rischiosità utilizzati nel calcolo delle rettifiche di valore

Come menzionato nel precedente paragrafo, i modelli per il calcolo della perdita attesa fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD, oltre che sul tasso di interesse effettivo. Tali modelli sono utilizzati per il calcolo delle rettifiche di valore di tutte le controparti istituzionali costituite prevalentemente da controparti FIBS (Financial Institutions, Banks and Sovereigns).

In particolare:

  • la PD (Probability of Default), esprime la probabilità di accadimento di un evento di default della posizione creditizia, in un determinato arco temporale (es. 1 anno);
  • la LGD (Loss Given Default), esprime la percentuale di perdita stimata, e quindi il complemento a uno del tasso atteso di recupero, all'accadimento di un evento di default della posizione creditizia;
  • la EAD (Exposure at Default), esprime la misura della esposizione al momento dell'evento di default della posizione creditizia;
  • il Tasso di Interesse Effettivo è il tasso di sconto espressione del valore temporale del denaro.

Tali parametri sono calcolati a partire dagli omologhi parametri di lungo periodo utilizzati anche ai fini del calcolo del Capitale Interno apportando specifici adeguamenti al fine di assicurare la piena coerenza ai requisiti previsti dal principio contabile IFRS 9.

I principali adeguamenti sono stati finalizzati a:

  • introdurre adeguamenti "point-in-time" previsti dal principio contabile;
  • includere informazioni "forward looking";
  • estendere i parametri di rischio creditizio ad una prospettiva pluriennale.

Per quanto riguarda le PD lifetime, le curve di PD through-the-cycle, ottenute adattando i tassi d'inadempienza cumulati osservati, sono stati calibrati per riflettere previsioni point-in- time e forward-looking circa i tassi d'inadempienza di portafoglio.

Il tasso di recupero incorporato nella LGD through-the-cycle è stato adattato al fine di riflettere i trend più attuali dei tassi di recupero così come le aspettative circa i trend futuri e attualizzati al tasso d'interesse effettivo o alla sua migliore approssimazione.

Con riferimento allo Stadio 3 si precisa che lo stesso comprende le esposizioni deteriorate verso debitori che ricadono, secondo quanto previsto dalle regole Banca d'Italia, definite nella Circolare n.272 del 30 luglio 2008 e successivi aggiornamenti, nella categoria "Non-performing" ai sensi del Regolamento 630/2019 che modifica il Regolamento (UE) n. 575/2013 e del Regolamento di esecuzione (UE) n. 451/2021 della Commissione, e successive modificazioni e integrazioni (Implementing Technical Standards). Sono esclusi gli strumenti finanziari rientranti nel portafoglio "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" e i contratti derivati.

Ai fini dell'identificazione e classificazione delle esposizioni creditizie deteriorate occorre anche tenere conto di quanto previsto dalle Guidelines EBA sull'applicazione della definizione di default ai sensi dell'articolo 178 del Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio (EBA/GL/2016/07) e dal Regolamento UE 2018/171. Le esposizioni creditizie deteriorate devono, durante il "cure period" di 3 mesi previsto dal paragrafo 71 (a) delle EBA/GL/2016/07, continuare a essere rilevate nelle pertinenti categorie nelle quali le stesse si trovavano.

In particolare, si fa riferimento alla definizione di EBA delle esposizioni Non-Performing e quella di attività deteriorate stabilite da Banca d'Italia, così come riportate nella sezione Parte A – Politiche Contabili - Impairment della nota integrativa consolidata al 31 dicembre 2022.

Informazioni prospettiche utilizzate nel calcolo delle rettifiche di valore

La perdita creditizia attesa derivante dai parametri descritti nel precedente paragrafo considera previsioni macroeconomiche attraverso l'applicazione di scenari multipli ai componenti "forward looking".

Nello specifico, la componente prospettica ("forward looking") è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è lo scenario centrale di riferimento ed è quindi ritenuto la realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore.

Modifiche dovute al COVID-19 e al conflitto militare tra Russia e Ucraina

Come illustrato nel precedente paragrafo, il principio contabile IFRS 9 prevede che ai fini della determinazione delle perdite attese siano considerate non solo le informazioni storiche e correnti, ma anche le informazioni previsionali macroeconomiche (componenti "forward looking").

Al fine di rettificare i parametri di rischio IFRS-9 con informazioni prospettiche aggiornate alla crisi determinata dalla pandemia da COVID-19 e dal conflitto militare tra Russia e Ucraina, il Gruppo FinecoBank si avvale di una serie di scenari macroeconomici elaborati dal fornitore esterno Moody's Analytics. Per ulteriori dettagli si rimanda all'apposito paragrafo "Misurazione delle perdite attese".

Valutazione dell'incremento significativo del rischio di credito (SICR)

In coerenza con le indicazioni fornite dalle Autorità di Vigilanza, fino al 31 marzo 2021 le moratorie conformi ai requisiti stabiliti dall'EBA sono state mantenute allo Stadio 1 della staging allocation, salvo siano intervenuti ulteriori fattori che abbiano determinato un aumento significativo nel rischio di

credito, come ad esempio lo sconfinamento superiore a 30 giorni di altre linee di credito non soggette a moratoria o il recepimento di informazioni negative sul merito creditizio del cliente provenienti da banche dati esterne.

In seguito al mancato rinnovo da parte dell'EBA delle proprie linee guida in materia di moratorie legislative e non legislative, tutte le moratorie concesse a partire dal 1° aprile 2021 sono state valutate e classificate caso per caso, conformemente a quanto previsto dal framework prudenziale e contabile vigente. A tal fine è stato considerato decisivo l'accertamento della difficoltà economica del debitore, che è stato valutato in considerazione della situazione reddituale/patrimoniale del beneficiario della misura di sostegno.

Misurazione delle perdite attese

Al 31 dicembre 2022, ai fini del calcolo delle perdite attese su crediti per le esposizioni performing, il Gruppo ha utilizzato dei parametri di rischio (PD e LGD) rettificati attraverso gli scenari macroeconomici forniti dal fornitore esterno Moody's Analytics. Gli scenari incorporano informazioni prospettiche che considerano le diverse possibili evoluzioni dell'emergenza sanitaria scaturita dalla diffusione del COVID 19 e della crisi geopolitica ed economica innescata dal conflitto militare tra Russia e Ucraina.

Come anticipato nella sezione relativa alla metodologia di calcolo della perdita attesa, la componente prospettica ("forward looking") è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è pesato al 40% in quanto ritenuto quello di realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso invece sono pesati al 30%, e rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore.

Lo scenario base utilizzato per il calcolo delle ECL al 31 dicembre 2022 considera gli effetti della crisi energetica, assumendo che il conflitto militare tra Russia e Ucraina continui senza coinvolgere stati terzi, e che la Russia continui a fornire, seppur in misura minima, gas naturale ai paesi dell'UE. Si ipotizza inoltre una sostanziale prosecuzione della politica monetaria restrittiva nell'area euro e una progressiva riduzione del picco inflazionistico registrato nel 2022. Infine, sono ipotizzate ulteriori ondate di contagi da COVID 19, in particolare durante l'inverno, ma con effetti sempre meno impattanti sull'economia. Nonostante il delicato contesto politico ed economico, le previsioni di crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL) dell'eurozona sono stimate al 2,86%, anche a causa della forte crescita registrata nel primo semestre del 2022, guidata principalmente dall'aumento dei consumi da parte dei privati.

In Italia, paese in cui il Gruppo detiene la quasi totalità delle esposizioni verso clientela al dettaglio, le previsioni di crescita del Prodotto Interno Lordo per il 2022 sono stimate al 3,40%; il livello di crescita resta influenzato da un lato dalla forte ripresa del settore turistico, avvenuta nel corso del primo semestre del 2022, dall'altro dall'aumento dell'inflazione, che si presume influenzerà notevolmente i consumi e la spesa pubblica nel corso del secondo semestre.

Altre variabili macroeconomiche, ad esempio il rendimento dei titoli di Stato a 10 anni, sono considerate negli scenari a seconda del prodotto creditizio e delle caratteristiche anagrafiche della controparte verso cui il Gruppo detiene l'esposizione.

Lo scenario favorevole utilizzato per il calcolo delle ECL al 31 dicembre 2022 ipotizza una risoluzione più rapida del conflitto russo/ucraino con un conseguente allentamento delle tensioni geopolitiche, e la rimozione permanente di ogni misura di lockdown. La minor incertezza circa le forniture di energia ne determina una riduzione dei prezzi, contribuendo alla riduzione dell'inflazione. In Italia, la ripresa dell'attività economica si traduce in una previsione di crescita del Prodotto Interno Lordo al 3,59% nel 2022, in riduzione all'1,99% nel 2023 per poi assestarsi nel medio/lungo periodo intorno all'1,60%.

Lo scenario avverso utilizzato per il calcolo delle ECL al 31 dicembre 2022 ipotizza invece un aggravamento della crisi geopolitica, con tagli da parte della Russia alla fornitura di petrolio e gas naturale ai paesi dell'UE, e un incremento delle tensioni tra Cina e Stati Uniti per il controllo delle rotte commerciali. Le previsioni in tale scenario si traducono in livelli di crescita ancora elevati nel 2022, pari al 3,10%, con una brusca inversione di tendenza nel 2023 (-4,77%) e un ritorno graduale alla crescita a partire dal 2024.

Al 31 dicembre 2022, applicando esclusivamente lo scenario favorevole sulle esposizioni complessive del Gruppo, si sarebbero realizzate rettifiche di valore per circa 3 milioni di euro, mentre applicando esclusivamente lo scenario sfavorevole le rettifiche sarebbero pari a 10,4 milioni di euro. Considerando tutti gli scenari - adottando le ponderazioni sopra descritte - le rettifiche di valore complessive di Gruppo al 31 dicembre 2022 sono pari a 5,2 milioni di euro.

Scenarios Variables 2022 2023 2024 2025 2026
Eurozona-PIL (Δ%) 2,86% 0,50% 2,43% 2,19% 1,90%
ITA-PIL (Δ%) 3,40% 0,37% 2,33%
146%
142%
8,62%
8,50%
3,41%
0,75%
2,36%
2,42%
1,99%
2,32%
143%
139%
8,36%
8,16%
3,38%
0,67%
-4,53%
1,83%
-4,77%
1,71%
155%
154%
10,59%
11,32%
5,09%
-1,26%
1,66%
Baseline (40%) ITA-Rapporto Debito/PIL 147% 140% 137%
ITA-Tasso di disoccupazione 8,38% 8,43% 8,39%
ITA-Inflazione 7,19% 3,07%
3,59%
147%
8,35%
7,23%
2,57%
3,10%
147%
8,54%
1,58%
Eurozona-PIL (Δ%) 2,00% 1,89%
ITA-PIL (Δ%) 1,60% 1,65%
Favorable (30%) ITA-Rapporto Debito/PIL 7,61% 136% 133%
ITA-Tasso di disoccupazione 8,14% 8,17%
ITA-Inflazione 1,76%
1,36%
1,37%
3,58%
3,17%
151%
10,49%
0,69%
1,56%
Eurozona-PIL (Δ%) 2,21%
ITA-PIL (Δ%) 1,96%
Unfavorable (30%) ITA-Rapporto Debito/PIL 148%
ITA-Tasso di disoccupazione 9,85%
ITA-Inflazione 1,31%

I dettagli circa le previsioni dei principali dati macroeconomici utilizzate negli scenari sono riportate in dettaglio nella seguente tabella:

Per quanto concerne le rettifiche sui crediti delle controparti retail di FinecoBank, sono finora stati rilevati impatti limitati, sia in termini di nuovi flussi di erogazioni, sia in termini di qualità delle esposizioni creditizie.

2.4 Tecniche di mitigazione del rischio di credito

Al fine di mitigare il rischio nelle varie forme di concessione di credito, il Gruppo acquisisce diverse tipologie di garanzie reali. Per i mutui fondiari, il Gruppo acquisisce a garanzia tramite ipoteca principalmente immobili residenziali, mentre sugli affidamenti in conto corrente sono accettati in pegno diverse tipologie di strumenti finanziari, tra cui azioni, obbligazioni, fondi di investimento, assicurazioni e titoli di Stato.

Anche in presenza di garanzie reali il Gruppo effettua una valutazione complessiva del rischio di credito, incentrata principalmente sulla capacità reddituale del cliente indipendentemente dalla garanzia accessoria fornita. La valutazione delle garanzie pignoratizie è basata sul valore reale, inteso quale valore di mercato per gli strumenti finanziari quotati in un mercato regolamentato. Al valore così determinato sono applicati degli scarti percentuali (margini), differenziati in funzione degli strumenti finanziari assunti a garanzia e dalla concentrazione dello strumento nel portafoglio del cliente fornito a garanzia.

Per le garanzie immobiliari, i principi e le regole sono descritti dalla policy "Normativa erogazione crediti commerciali". In particolare, il Gruppo concede alla propria clientela finanziamenti per un ammontare massimo pari all'80% del valore dei beni ipotecati. Il rapporto tra l'importo del finanziamento accordato ed il valore dell'immobile cauzionale, attestato secondo quanto sopra descritto, prende il nome di Loan To Value (LTV), ed è calcolato sull'intera consistenza immobiliare oggetto di garanzia. A seconda della finalità del mutuo (acquisto, surroga, rifinanziamento e liquidità) possono essere previsti dei limiti (LTV) più stringenti. Al 31 dicembre 2022 il LTV medio del portafoglio mutui è pari a circa il 50%.

La valutazione dei beni è effettuata da tecnici esterni inseriti in nell'Albo degli Ingegneri, degli Architetti, dei Geometri o periti industriali e non è quindi soggetta a conflitti di interesse. Il valore degli immobili è sorvegliato su base annuale attraverso indici di rivalutazione di mercato stimati da un fornitore esterno specializzato nelle valutazioni sul mercato immobiliare. Tale attività è finalizzata ad individuare eventuali immobili che necessitino di una rivalutazione e può essere svolta anche con maggiore frequenza qualora le condizioni di mercato siano soggette a variazioni significative.

Per le garanzie reali finanziarie invece, i principi e le regole sono descritte nella policy "Collateral Management". La valutazione degli strumenti finanziari avviene prendendo in considerazione diversi parametri, tra cui il rating di emissione, la classe di liquidità, la capitalizzazione e l'appartenenza ad un indice riconosciuto. Tali parametri, a seconda della tipologia di strumento oggetto di valutazione, possono influire oltre che sull'eligibilità a pegno dello strumento stesso, anche sul margine considerato al fine di determinare l'importo dell'affidamento.

Il monitoraggio del controvalore delle garanzie reali finanziarie è svolto su base giornaliera da procedure automatiche che effettuano il Mark to Market di ogni singolo strumento contenuto nei depositi a garanzia, e confrontano il controvalore derivante con l'importo affidato in fase di delibera. In caso di perdite superiori al valore soglia, si provvede caso per caso alla valutazione delle modalità di risoluzione in accordo con il cliente.

3. Esposizioni creditizie deteriorate 3.1 Strategie e politiche di gestione

La classificazione dei crediti scaduti deteriorati, a inadempienza probabile o sofferenza è allineata ai criteri definiti da Banca d'Italia, dalle Guidelines EBA sull'applicazione della definizione di default ai sensi dell'articolo 178 del Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio (EBA/GL/2016/07) e dal Regolamento UE 2018/171. La classificazione a sofferenza, legata all'insolvenza del cliente, è sempre analitica e definita sulla base dell'andamento delle azioni per il recupero dei crediti. Analitica è anche la previsione di perdita per le posizioni classificate a inadempienza probabile e scaduti deteriorati.

Per gli scoperti di conto il criterio di classificazione è correlato alla effettuazione di attività volte al recupero dei crediti o alla vendita forzosa di titoli per la compensazione del credito.

Le derubricazioni dei crediti e, quindi, il passaggio da uno stato ad un altro verso classificazioni di minore rilevanza sono autorizzate soltanto in caso di completo pagamento dello scaduto considerato rispetto al piano di ammortamento originale oppure in caso di consistenti versamenti concordati che inducono a ritenere molto probabile il rientro dell'esposizione debitoria.

Le procedure di gestione dei crediti ad andamento anomalo prevedono, in base alla anzianità dello scaduto, specifiche azioni per il recupero del credito.

3.2 Write-off

Il Gruppo procede ad iscrivere un write-off di un'attività finanziaria qualora non abbia aspettative ragionevoli di recuperare il capitale e gli interessi maturati.

Le valutazioni relative al possibile write-off sono attuate in base ad una serie di criteri, elencati di seguito (a titolo esemplificativo e non esaustivo), quali:

  • irreperibilità del debitore e/o del garante, qualora presente;
  • mancanza di beni aggredibili (ad esempio, la mancanza di stipendio, proprietà immobiliari);
  • azioni giudiziali infruttuose e dispendiose rispetto al credito esigibile;
  • decesso del debitore ed eventuale mancanza degli eredi e/o rinuncia all'eredità.

In ogni caso, la politica aziendale è quella di non proseguire le attività di recupero successivamente all'iscrizione di un write-off.

3.3 Attività finanziarie impaired acquisite o originate

L'attuale modello di business del Gruppo e le policy aziendali approvate dal Consiglio di Amministrazione non prevedono né l'acquisizione di crediti deteriorati né l'erogazione di "nuova finanza" sotto ogni forma (prestiti personali, mutui, linee di credito in conto corrente, ecc.) a clienti già deteriorati.

4. Attività finanziarie oggetto di rinegoziazioni commerciali e esposizioni oggetto di concessioni

Le rinegoziazioni di strumenti finanziari che determinano una modifica delle condizioni contrattuali sono contabilizzate in funzione della "sostanzialità" della modifica contrattuale medesima. La valutazione circa la sostanzialità della modifica deve essere effettuata considerando sia elementi qualitativi sia, nel caso di passività finanziarie, elementi quantitativi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "Rinegoziazioni" nella Parte A – Politiche contabili della nota integrativa consolidata al 31 dicembre 2022.

Al 31 dicembre 2022 non si rileva un incremento significativo delle misure di concessione, in quanto, come evidenziato nella sezione "Impatti derivanti dalla pandemia COVID-19 e dal conflitto Russia - Ucraina" riportata negli aspetti generali dei rischi di credito, la maggior parte delle misure di sostegno accordate in seguito alla crisi pandemica è conforme alle linee guida EBA in materia di moratorie, pertanto esente dalla classificazione a forborne.

Informazioni di natura quantitativa

A. Qualità del credito

Come previsto nella Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", i crediti a vista verso banche e banche centrali, rilevati nella voce di bilancio "Cassa e disponibilità liquide", sono inclusi nella definizione di esposizioni creditizie per cassa ma sono convenzionalmente esclusi dalle tabelle relative all'informativa quantitativa sulla qualità del credito riportate nella Sezione 2 "Rischi del consolidato prudenziale", ad eccezione delle tabelle A.1.2, A.1.4, A.1.6, A.1.6bis e A.1.8 e B.3.

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica

A.1.1 Consolidato prudenziale – Distribuzione delle attività finanziarie per fasce di scaduto (valori di bilancio)

(Importi in migliaia)
Primo stadio
Secondo stadio
Terzo stadio Impaired acquisite o originate
Portafogli/stadi di rischio Da 1
giorno a
30 giorni
Da oltre 30
giorni fino a
90 giorni
Oltre 90
giorni
Da 1
giorno a
30 giorni
Da oltre 30
giorni fino
a 90 giorni
Oltre 90
giorni
Da 1
giorno a
30 giorni
Da oltre 30
giorni fino
a 90 giorni
Oltre 90
giorni
Da 1
giorno a
30 giorni
Da oltre 30
giorni fino
a 90 giorni
Oltre 90
giorni
1. Attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
24.495 2.839 108 331 1.731 1.748 57 12 3.205 - - -
2. Attività finanziarie valutate al
fair value con impatto sulla
redditività complessiva
- - - - - - - - - - - -
3. Attività finanziarie in corso di
dismissione
- - - - - - - - - - - -
Totale 31/12/2022 24.495 2.839 108 331 1.731 1.748 57 12 3.205 - - -
Totale 31/12/2021 17.956 2.536 77 24 1.508 190 16 5 4.040 - - -

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

A.1.2 Consolidato prudenziale – Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessivi

(Importi in migliaia)
Rettifiche di valore complessive
Attività rientranti nel primo stadio Attività rientranti nel secondo stadio Attività rientranti nel terzo stadio
Causali/ stadi di rischio Crediti verso banche e Banche
Centrali a vista
Attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
Attività finanziarie valutate al
fair value con impatto sulla
redditività complessiva
Attività finanziarie in corso di
dismissione
di cui: svalutazioni individuali di cui: svalutazioni collettive Crediti verso banche e Banche
Centrali a vista
Attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
Attività finanziarie valutate al
fair value con impatto sulla
redditività complessiva
Attività finanziarie in corso di
dismissione
di cui: svalutazioni individuali di cui: svalutazioni collettive Crediti verso banche e Banche
Centrali a vista
Attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
Attività finanziarie valutate al
fair value con impatto sulla
redditività complessiva
Attività finanziarie in corso di
dismissione
di cui: svalutazioni individuali di cui: svalutazioni collettive
Rettifiche complessive
iniziali
(34) (14.478) (6) - - (14.518) - (3.873) - - - (3.873) - (20.160) - - (16.740) (3.420)
Variazioni in aumento da
attività finanziarie acquisite o
originate
(41) (2.951) (2) - - (2.994) - (731) - - - (731) - (916) - - (96) (820)
Cancellazioni diverse dai
write-off
- 1.509 6 - - 1.515 - 307 - - - 307 - 469 - - 194 275
Rett/riprese di valore nette
per rischio di credito
(46) 624 - - - 578 - (305) - - - (305) - (2.597) - - (1.383) (1.214)
Modifiche contrattuali senza
cancellazioni
- - - - - - - - - - - - - (4) - - - (4)
Cambiamenti della
metodologia di stima
- - - - - - - - - - - - - - - - - -
Write-off non rilevati
direttamente a conto
economico
- - - - - - - - - - - - - 1.505 - - 1.481 24
Altre variazioni - - - - - - - - - - - - - - - - (1.102) 1.102
Rettifiche complessive
finali
(121) (15.296) (2) - - (15.419) - (4.602) - - - (4.602) - (21.703) - - (17.646) (4.057)
Recuperi da incasso su
attività finanziarie oggetto di
write-off
- - - - - - - - - - - - - 14 - - 14 -
Write-off rilevati direttamente
a conto economico
- (1) - - - (1) - - - - - - - (127) - - (91) (36)

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

A.1.2 Consolidato prudenziale – Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessivi

C au . 1
e
(segue) (Importi in migliaia)
Rettifiche di valore complessive Accantonamenti complessivi su impegni a
Attività fin. impaired acquisite o originate erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate
Causali/ stadi di rischio Attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
Attività finanziarie valutate al
fair value con impatto sulla
redditività complessiva
Attività finanziarie in corso di
dismissione
di cui: svalutazioni individuali di cui: svalutazioni collettive Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio garanzie fin. rilasciate impaired
Impegni a erogare fondi e
acquisiti/e o originati/e
Tot.
Rettifiche complessive iniziali - - - - - (52) - - - (38.603)
Variazioni in aumento da attività finanziarie
acquisite o originate
X X X X X (27) - (2) - (4.670)
Cancellazioni diverse dai write-off - - - - - 23 - - - 2.314
Rett/riprese di valore nette per rischio di credito - - - - - 22 - - - (2.302)
Modifiche contrattuali senza cancellazioni - - - - - - - - - (4)
Cambiamenti della metodologia di stima - - - - - - - - - -
Write-off non rilevati direttamente a conto
economico
- - - - - - - - - 1.505
Altre variazioni - - - - - - - - - -
Rettifiche complessive finali - - - - - (34) - (2) - (41.760)
Recuperi da incasso su attività finanziarie
oggetto di write-off
- - - - - - - - - 14
Write-off rilevati direttamente a conto economico - - - - - - - - - (128)

A.1.3 Consolidato prudenziale - Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: trasferimenti tra i diversi stadi di rischio di credito (valori lordi e nominali)

(Importi in migliaia)
Valori lordi/valore nominale
Portafogli/stadi di rischio Trasferimenti tra primo
stadio e secondo stadio
Trasferimenti tra secondo stadio e
terzo stadio
Trasferimenti tra primo stadio e
terzo stadio
Da primo stadio a
secondo stadio
Da secondo
stadio a primo
stadio
Da secondo
stadio a terzo
stadio
Da terzo stadio
a secondo
stadio
Da primo stadio
a terzo stadio
Da terzo stadio
a primo stadio
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 29.153 817 722 26 3.303 239
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
- - - - - -
3. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - -
4. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate 4 - - - 56 -
31/12/2022 29.157 817 722 26 3.359 239
31/12/2021 2.781 1.122 1.019 112 3.517 306

A.1.3a Finanziamenti oggetto di misure di sostegno Covid-19: trasferimenti tra i diversi stadi di rischio di credito (valori lordi)

(Importi in migliaia)
Portafogli/qualità Valori lordi/valore nominale
Trasferimenti tra primo
stadio e secondo stadio
Trasferimenti tra secondo
stadio e terzo stadio
Trasferimenti tra primo
stadio e terzo stadio
Da primo a
secondo
stadio
Da secondo
stadio a
primo stadio
Da secondo
stadio a
terzo stadio
Da terzo
stadio a
secondo
stadio
Da primo
stadio a
terzo stadio
Da terzo
stadio a
primo
stadio
A. Finanziamenti valutati al costo ammortizzato 385 - - - - -
A.1 oggetto di concessione conforme con le GL - - - - - -
A.2 oggetto di misure di moratoria in essere non più conformi alle GL e non valutate
come oggetto di concessione
- - - - - -
A.3 oggetto di altre misure di concessione 385 - - - - -
A.4 nuovi finanziamenti - - - - - -
B. Finanziamenti valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva - - - - - -
B.1 oggetto di concessione conforme con le GL - - - - - -
B.2 oggetto di misure di moratoria in essere non più conformi alle GL e non valutate
come oggetto di concessione
- - - - - -
B.3 oggetto di altre misure di concessione - - - - - -
B.4 nuovi finanziamenti - - - - - -
Totale 31/12/2022 385 - - - - -
Totale 31/12/2021 325 - - - - -

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

A.1.4 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti

(Importi in migliaia)
Esposizione lorda Rettifiche di valore complessive e accantonamenti
complessivi
Tipologie esposizioni/valori Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio acquisite o
Impaired
originate
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio acquisite o
Impaired
originate
Esposizione
Netta
Write-off parziali
complessivi*
A. ESPOSIZIONI
CREDITIZIE PER CASSA
A.1 A VISTA 1.469.814 1.469.814 - -
-
(105) (105) - -
-
1.469.709 -
a) Deteriorate - X - -
-
- X - -
-
- -
b) Non deteriorate 1.469.814 1.469.814 - X - (105) (105) - X - 1.469.709 -
A.2 ALTRE 4.029.687 4.029.684 - -
-
(292) (292) - -
-
4.029.395 -
a) Sofferenze - X - -
-
- X - -
-
- -
- di cui: esposizioni
oggetto di concessioni
- X - -
-
- X - -
-
- -
b) Inademp. probabili - X - -
-
- X - -
-
- -
- di cui: esposizioni
oggetto di concessioni
- X - -
-
- X - -
-
- -
c) Esposizioni scadute
deteriorate
- X - -
-
- X - -
-
- -
- di cui: esposizioni
oggetto di concessioni
- X - -
-
- X - -
-
- -
d) Esposizioni scadute
non deteriorate
- - - X - - - - X - - -
- di cui: esposizioni
oggetto di concessioni
- - - X - - - - X - - -
e) Altre esposizioni non
deteriorate
4.029.687 4.029.684 - X - (292) (292) - X - 4.029.395 -
- di cui: esposizioni
oggetto di concessioni
- - - X - - - - X - - -
TOTALE (A) 5.499.501 5.499.498 - -
-
(397) (397) - - - 5.499.104 -
B. ESPOSIZIONI
CREDITIZIE FUORI
BILANCIO
a) Deteriorate - X - -
-
- X - -
-
- -
b) Non deteriorate 2.189.893 17.170 - X - (3) (3) - X - 2.189.890 -
TOTALE (B) 2.189.893 17.170 - -
-
(3) (3) - -
-
2.189.890 -
TOTALE (A+B) 7.689.394 5.516.668 - -
-
(400) (400) - -
-
7.688.994 -

Si precisa che le attività finanziarie detenute per la negoziazione, i contratti derivati e le operazioni fuori bilancio diverse da quelle soggette alle regole di svalutazione prevista dall'IFRS 9 sono state classificate, convenzionalmente, tra le esposizioni non deteriorate, ma non sono state incluse nelle colonne che prevedono la suddivisione per stadio di rischio.

Nella tabella sopra esposta nella voce B. "Esposizioni fuori bilancio" è stato incluso il rischio di controparte connesso con le operazioni di prestito titoli e di pronti contro termine passive rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" definita nella normativa prudenziale, per un importo pari a 480.897 migliaia di euro.

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

A.1.5 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti

(Importi in migliaia)
Esposizione lorda Rettifiche di valore complessive e
accantonamenti complessivi
Tipologie esposizioni/valori Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired acquisite o
originate
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired acquisite o
originate
Esposizione
Netta
Write-off
parziali
complessivi*
A. ESPOSIZIONI CREDITIZIE PER
CASSA
a) Sofferenze 19.104 X - 19.104 - (17.699) X - (17.699) - 1.405 -
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
257 X - 257 - (234) X - (234) - 23 -
b) Inadempienze probabili 4.459 X - 4.459 - (3.038) X - (3.038) - 1.421 -
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
554 X - 554 - (311) X - (311) - 243 -
c) Esposizioni scadute deteriorate 1.666 X - 1.666 - (965) X - (965) - 701 -
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
18 X - 18 - (13) X - (13) - 5 -
d) Esposizioni scadute non
deteriorate
31.628 27.552 4.076 X - (376) (109) (267) X - 31.252 -
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
8 - 8 X - - - - X - 8 -
e) Altre esposizioni non deteriorate 27.454.501 27.416.781 37.643 X - (19.232) (14.897) (4.335) X - 27.435.269 -
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
2.215 - 2.215 X - (23) - (23) X - 2.192 -
TOTALE (A) 27.511.358 27.444.333 41.719 25.229 - (41.310) (15.006) (4.602) (21.702) - 27.470.048 -
B. ESPOSIZIONI CREDITIZIE FUORI
BILANCIO
a) Deteriorate 131 X - 30 - (41) X - (2) - 90 -
b) Non deteriorate 2.864.952 27.596 636 X - (31) (31) - X - 2.864.921 -
TOTALE (B) 2.865.083 27.596 636 30 - (72) (31) - (2) - 2.865.011 -
TOTALE (A+B) 30.376.441 27.471.929 42.355 25.259 - (41.382) (15.037) (4.602) (21.704) - 30.335.059 -

Si precisa che le attività finanziarie detenute per la negoziazione, i contratti derivati e le operazioni fuori bilancio diverse da quelle soggette alle regole di svalutazione prevista dall'IFRS 9 sono state classificate, convenzionalmente, tra le esposizioni non deteriorate, ma non sono state incluse nelle colonne che prevedono la suddivisione per stadio di rischio.

Nella tabella sopra esposta, inoltre, nella voce B. "Esposizioni fuori bilancio" è stato incluso il rischio di controparte connesso con le operazioni di prestito titoli e in pronti contro termine passive rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" definita nella normativa prudenziale, per un importo pari a 782.609 migliaia di euro.

A.1.5a Esposizioni creditizie per cassa verso clientela oggetto di misure di sostegno Covid-19: valori lordi e netti

Tipologie esposizioni / Valori Esposizione lorda Rettifiche di valore complessive e accantonamenti
complessivi
(Importi in migliaia)
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Esposizione
netta
Write-off
parziali
complessivi*
A. FINANZIAMENTI IN SOFFERENZA - - - - - - - - - - - -
a) Oggetto di concessione conformi con
le GL
- - - - - - - - - - - -
b) Oggetto di misure di moratoria non
più conformi alle GL e non valutate
come oggetto di concessione
- - - - - - - - - - - -
c) Oggetto di altre misure di
concessione
- - - - - - - - - - - -
d) Nuovi finanziamenti - - - - - - - - - - - -
B. FINANZIAMENTI IN
INADEMPIENZE PROBABILI
- - - - - - - - - - - -
a) Oggetto di concessione conformi con
le GL
- - - - - - - - - - - -
b) Oggetto di misure di moratoria non
più conformi alle GL e non valutate
come oggetto di concessione
- - - - - - - - - - - -
c) Oggetto di altre misure di
concessione
- - - - - - - - - - - -
d) Nuovi finanziamenti - - - - - - - - - - - -
C. FINANZIAMENTI SCADUTI
DETERIORATI
- - - - - - - - - - - -
a) Oggetto di concessione conformi con
le GL
- - - - - - - - - - - -
b) Oggetto di misure di moratoria non
più conformi alle GL e non valutate
come oggetto di concessione
- - - - - - - - - - - -
c) Oggetto di altre misure di
concessione
- - - - - - - - - - - -
d) Nuovi finanziamenti - - - - - - - - - - - -
D. ALTRI FINANZIAMENTI SCADUTI
NON DETERIORATI
- - - - - - - - - - - -
a) Oggetto di concessione conformi con
le GL
- - - - - - - - - - - -
b) Oggetto di misure di moratoria non
più conformi alle GL e non valutate
come oggetto di concessione
- - - - - - - - - - - -
c) Oggetto di altre misure di
concessione
- - - - - - - - - - - -
d) Nuovi finanziamenti - - - - - - - - - - - -
E. ALTRI FINANZIAMENTI NON
DETERIORATI
385 - 385 - - (2) - (2) - - (383) -
a) Oggetto di concessione conformi con
le GL
- - - - - - - - - - - -
b) Oggetto di misure di moratoria non
più conformi alle GL e non valutate
come oggetto di concessione
- - - - - - - - - - - -
c) Oggetto di altre misure di
concessione
385 - 385 - - (2) - (2) - - (383) -
d) Nuovi finanziamenti - - - - - - - - - - - -
TOTALE (A+B+C+D+E) 385 - 385 - - (2) - (2) - - (383) -

A.1.6 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

Nessun dato da segnalare.

A.1.6bis Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde oggetto di concessioni distinte per qualità creditizia

Nessun dato da segnalare.

A.1.7 Consolidato prudenziale – Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

(Importi in migliaia)
Causali/Categorie Sofferenze Inadempienze probabili Esposizioni scadute
deteriorate
A. Esposizione lorda iniziale 18.939 3.478 2.124
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - -
B. Variazioni in aumento 2.314 3.270 1.792
B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate 666 1.905 1.549
B.2 ingressi da attività finanziarie impaired acquisite o originate - - -
B.3 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 1.620 617 -
B.4 modifiche contrattuali senza cancellazioni - - -
B.5 altre variazioni in aumento 28 748 243
C. Variazioni in diminuzione (2.149) (2.289) (2.250)
C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate - (50) (368)
C.2 write-off (1.572) (30) (15)
C.3 incassi (577) (778) (747)
C.4 realizzi per cessioni - - -
C.5 perdite da cessione - - -
C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate - (1.159) (1.078)
C.7 modifiche contrattuali senza cancellazioni - - -
C.8 altre variazioni in diminuzione - (272) (42)
D. Esposizione lorda finale 19.104 4.459 1.666
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - -

A.1.7bis Consolidato prudenziale – Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni lorde oggetto di concessioni distinte per qualità creditizia

(Importi in migliaia)
Causali/Qualità Esposizioni oggetto di
concessioni: deteriorate
Esposizioni oggetto di
concessioni: non deteriorate
A. Esposizione lorda iniziale 750 1.991
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - -
B. Variazioni in aumento 508 578
B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni - 521
B.2 ingressi da esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni 108 X
B.3 ingressi da esposizioni oggetto di concessioni deteriorate X 14
B.4 ingressi da esposizioni deteriorate non oggetto di concessione - -
B.5 altre variazioni in aumento 400 43
C. Variazioni in diminuzione (429) (346)
C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni X (7)
C.2 uscite verso esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni (14) X
C.3 uscite verso esposizioni oggetto di concessioni deteriorate X (108)
C.4 write-off (60) -
C.5 incassi (195) (218)
C.6 realizzi per cessioni - -
C.7 perdite da cessione - -
C.8 altre variazioni in diminuzione (160) (13)
D. Esposizione lorda finale 829 2.223
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - -

A.1.8 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive

Nessun dato da segnalare.

A.1.9 Consolidato prudenziale – Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive

(Importi in migliaia)
Sofferenze
Inadempienze probabili
Esposizioni scadute deteriorate
Causali/Categorie Totale di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
Totale di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
Totale di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
A. Rettifiche complessive iniziali (16.798) (250) (2.299) (250) (1.063) (34)
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - - - -
B. Variazioni in aumento (3.022) (70) (2.015) (202) (920) (24)
B.1 rettifiche di valore da attività finanziarie impaired
acquisite o originate
- X - X - X
B.2 altre rettifiche di valore (1.906) (21) (1.724) (154) (907) (12)
B.3 perdite da cessione - - - - - -
B.4 trasferimenti da altre categorie di esposizioni
deteriorate
(1.102) (49) (264) (23) - -
B.5 modifiche contrattuali senza cancellazioni - - - - - -
B.6 altre variazioni in aumento (14) - (27) (25) (13) (12)
C. Variazioni in diminuzione 2.121 86 1.276 141 1.018 45
C.1 riprese di valore da valutazione 161 13 142 37 175 18
C.2 riprese di valore da incasso 388 13 242 52 285 4
C.3 utili da cessione - - - - - -
C.4 write-off 1.572 60 30 - 15 -
C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni
deteriorate
- - 836 49 530 23
C.6 modifiche contrattuali senza cancellazioni - - - - - -
C.7 altre variazioni in diminuzione - - 26 3 13 -
D. Rettifiche complessive finali (17.699) (234) (3.038) (311) (965) (13)
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - - - -

A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni

A.2.1 Consolidato prudenziale - Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate: per classi di rating esterni (valori lordi)

(Importi in migliaia)
Classi di rating esterni
Esposizioni Classe 1 classe 2 classe 3 classe 4 classe 5 classe 6 Senza rating Totale
A. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 8.308.156 5.996.796 10.302.684 87.354 7.489 - 6.811.423 31.513.902
- Primo stadio 8.308.156 5.996.796 10.302.684 87.354 7.489 - 6.744.475 31.446.954
- Secondo stadio - - - - - - 41.719 41.719
- Terzo stadio - - - - - - 25.229 25.229
- Impaired acquisite o originate - - - - - - - -
B. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
26.867 - - - - - - 26.867
- Primo stadio 26.867 - - - - - - 26.867
- Secondo stadio - - - - - - - -
- Terzo stadio - - - - - - - -
- Impaired acquisite o originate - - - - - - - -
C. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - - - -
- Primo stadio - - - - - - - -
- Secondo stadio - - - - - - - -
- Terzo stadio - - - - - - - -
- Impaired acquisite o originate - - - - - - - -
Totale (A+B+C) 8.335.023 5.996.796 10.302.684 87.354 7.489 - 6.811.423 31.540.769
D. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie
rilasciate
- - 17.170 - - - 28.262 45.432
- Primo stadio - - 17.170 - - - 27.596 44.766
- Secondo stadio - - - - - - 636 636
- Terzo stadio - - - - - - 30 30
- Impaired acquisiti/e o originati/e - - - - - - - -
Totale (D) - - 17.170 - - - 28.262 45.432
Totale (A+B+C+D) 8.335.023 5.996.796 10.319.854 87.354 7.489 - 6.839.685 31.586.201

La tabella riporta la suddivisione delle esposizioni per cassa e "fuori bilancio" nei confronti di controparti provviste di un rating esterno. Le agenzie di rating forniscono un giudizio sintetico sul merito creditizio di differenti tipologie di controparti: Paesi, Banche, Enti Pubblici, Compagnie Assicurative e Imprese, generalmente di grandi dimensioni.

La tabella fa riferimento alla classificazione prevista dalla Circolare 262/2005 di Banca d'Italia per i rating esterni che prevede la ripartizione in 6 classi di merito creditizio.

La rappresentazione sopra indicata fa riferimento ai rating di Standard and Poor's, ai quali sono associate anche le classi delle altre due principali Agenzie, Moody's e Fitch. Qualora per una singola esposizione esistano due valutazioni del merito creditizio operate da due agenzie di rating è stata rilevata quella peggiore; qualora esistano tre valutazioni differenti sono state individuate le due migliori e fra queste, se differenti, è stata rilevata la peggiore.

Nell'ambito del calcolo dei requisiti regolamentari, applicando il metodo standardizzato per la determinazione del rischio di credito, il Gruppo si avvale delle valutazioni delle agenzie di rating ai fini della determinazione dei coefficienti di ponderazione delle esposizioni verso Stati sovrani (portafogli "Amministrazioni centrali e banche centrali", "Enti" ed "Enti del settore Pubblico) e Obbligazioni garantite. Alle restanti esposizioni creditizie si applica, in via generale, un fattore di ponderazione del 100 per cento, fatte salve le principali eccezioni stabilite dal CRR 575/2013.

Al 31 dicembre 2022 le esposizioni verso soggetti retail sono costituite principalmente da mutui, prestiti personali, spending di carte di credito a saldo e revolving, affidamenti chirografari o garantiti e operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro, che non hanno rating esterno. Le esposizioni con rating verso soggetti non retail derivano principalmente da titoli emessi da controparti Sovereign e da esposizioni creditizie verso primari istituti bancari ad elevato standing creditizio.

A.2.2 Consolidato prudenziale - Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate: per classi di rating interni (valori lordi)

La tabella non è stata redatta in quanto i rating interni non vengono utilizzati per la gestione del rischio di credito.

A.3 Distribuzione delle esposizioni creditizie garantite per tipologia di garanzia

A.3.1 Consolidato prudenziale – Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche garantite

(Importi in migliaia)
Garanzie reali
(1)
Garanzie personali
(2)
Derivati su crediti
Esposizione lorda Esposizione netta Immobili - ipoteche Finanziamenti per
Immobili -
leasing
Titoli Altre garanzie reali CLN Altri derivati
Controparti
centrali
1. Esposizioni creditizie per cassa
garantite:
1.681.515 1.681.515 - - 1.681.500 - -
-
1.1. totalmente garantite 1.681.515 1.681.515 - - 1.681.500 - -
-
- di cui deteriorate - - - - - - -
-
1.2. parzialmente garantite - - - - - - -
-
- di cui deteriorate - - - - - - -
-
2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio"
garantite:
17.166 17.163 - - 17.163 - -
-
2.1. totalmente garantite 17.166 17.163 - - 17.163 - -
-
- di cui deteriorate - - - - - - -
-
2.2. parzialmente garantite - - - - - - -
-
- di cui deteriorate - - - - - - -
-

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

A.3.1 Consolidato prudenziale – Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche garantite

(segue)

(Importi in migliaia)
Garanzie personali
(2)
Derivati su crediti Crediti di firma
Altri derivati Amministrazioni
pubbliche
Totale
(1)+(2)
Banche Altre società
finanziarie
Altri soggetti Banche Altre società
finanziarie
Altri soggetti
1. Esposizioni creditizie per cassa
garantite:
- - - - - - - 1.681.500
1.1. totalmente garantite - - - - - - - 1.681.500
- di cui deteriorate - - - - - - - -
1.2. parzialmente garantite - - - - - - - -
- di cui deteriorate - - - - - - - -
2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio"
garantite:
- - - - - - - 17.163
2.1. totalmente garantite - - - - - - - 17.163
- di cui deteriorate - - - - - - - -
2.2. parzialmente garantite - - - - - - - -
- di cui deteriorate - - - - - - - -

A.3.2 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela garantite

(Importi in migliaia)
Garanzie personali
(2)
Derivati su crediti
Esposizione lorda Esposizione netta Altri derivati
Immobili - Ipoteche Immobili - Finanziamenti
per leasing
Titoli Altre garanzie reali CLN Controparti
centrali
1. Esposizioni creditizie per cassa
garantite:
5.088.446 5.082.522 2.619.268 - 2.393.093 70.032 -
-
1.1. totalmente garantite 5.086.284 5.080.365 2.618.176 - 2.392.137 70.025 -
-
- di cui deteriorate 1.611 1.085 934 - 151 - -
-
1.2. parzialmente garantite 2.162 2.157 1.092 - 956 7 -
-
- di cui deteriorate - - - - - - -
-
2. Esposizioni creditizie "fuori
bilancio" garantite:
30.082 30.057 - - 25.900 4.146 -
-
2.1. totalmente garantite 30.050 30.025 - - 25.880 4.145 -
-
- di cui deteriorate 25 24 - - 24 - -
-
2.2. parzialmente garantite 32 32 - - 20 1 -
-
- di cui deteriorate - - - - - - -
-

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

A.3.2 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela garantite

(segue)

(Importi in migliaia)
Garanzie personali
(2)
Derivati su crediti Crediti di firma
Altri derivati Totale
Banche Altre società
finanziarie
Altri soggetti Amministrazioni
pubbliche
Banche Altre società
finanziarie
Altri soggetti (1)+(2)
1. Esposizioni creditizie per cassa
garantite:
- - - - - - 2
5.082.395
1.1. totalmente garantite - - - - - - 2
5.080.340
- di cui deteriorate - - - - - - -
1.085
1.2. parzialmente garantite - - - - - - -
2.055
- di cui deteriorate - - - - - - -
2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio"
garantite:
- - - - - - -
30.046
2.1. totalmente garantite - - - - - - -
30.025
- di cui deteriorate - - - - - - -
24
2.2. parzialmente garantite - - - - - - -
21
- di cui deteriorate - - - - - - -

A.4 Consolidato prudenziale - Attività finanziarie e non finanziarie ottenute tramite l'escussione di garanzie ricevute

Nessun dato da segnalare.

B. Distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizie

B.1 Consolidato prudenziale - Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela

(Importi in migliaia)
Esposizioni/Controparti Amministrazioni pubbliche Società finanziarie Società finanziarie (di cui: imprese
di assicurazione)
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze - - - (1) - -
- di cui esposizioni oggetto di
concessioni
- - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - - (1) - -
- di cui esposizioni oggetto di
concessioni
- - - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - 1 (1) - -
- di cui esposizioni oggetto di
concessioni
- - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 21.024.338 (7.242) 381.054 (471) 28.909 (8)
- di cui esposizioni oggetto di
concessioni
- - - - - -
Totale (A) 21.024.338 (7.242) 381.055 (474) 28.909 (8)
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - - - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate 1 - 2.842 - - -
Totale (B) 1 - 2.842 - - -
Totale (A+B) 31/12/2022 21.024.339 (7.242) 383.897 (474) 28.909 (8)
Totale (A+B) 31/12/2021 19.175.946 (5.800) 379.774 (197) 27.042 (3)

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

B.1 Consolidato prudenziale - Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela

(segue)

(Importi in migliaia)
Esposizioni/Controparti Società non finanziarie Famiglie
Esposizione netta Rettifiche valore
complessive
Esposizione netta Rettifiche valore
complessive
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze - (5) 1.405 (17.693)
- di cui esposizioni oggetto di concessioni - - 23 (234)
A.2 Inadempienze probabili 16 (65) 1.405 (2.972)
- di cui esposizioni oggetto di concessioni - - 243 (311)
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - 700 (964)
- di cui esposizioni oggetto di concessioni - - 5 (13)
A.4 Esposizioni non deteriorate 1.149 (9) 6.059.981 (11.886)
- di cui esposizioni oggetto di concessioni - - 2.200 (23)
Totale (A) 1.165 (79) 6.063.491 (33.515)
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - 90 (41)
B.2 Esposizioni non deteriorate 1.958 - 2.077.509 (31)
Totale (B) 1.958 - 2.077.599 (72)
Totale (A+B) 31/12/2022 3.123 (79) 8.141.090 (33.587)
Totale (A+B) 31/12/2021 1.073 (59) 7.474.617 (32.442)

Sono escluse le esposizioni connesse con il rischio di controparte relativo alle operazioni di concessione o assunzione di titoli in prestito.

B.2 Consolidato prudenziale - Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela

(Importi in migliaia)
Italia Altri paesi europei America
Esposizioni/Aree geografiche Esposizione netta Rettifiche valore
complessive
Esposizione netta Rettifiche valore
complessive
Esposizione netta
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze 1.399 (17.648) 3 (38) 2
A.2 Inadempienze probabili 1.421 (3.038) - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate 699 (962) 2 (3) -
A.4 Esposizioni non deteriorate 14.004.535 (16.939) 11.770.263 (2.262) 763.958
Totale (A) 14.008.054 (38.587) 11.770.268 (2.303) 763.960
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate 90 (41) - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate 2.076.805 (31) 4.990 - 95
Totale (B) 2.076.895 (72) 4.990 - 95
Totale (A+B) 31/12/2022 16.084.949 (38.659) 11.775.258 (2.303) 764.055
Totale (A+B) 31/12/2021 15.011.244 (36.728) 10.786.619 (1.548) 963.916

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

B.2 Consolidato prudenziale - Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela

(segue)

(Importi in migliaia)
America Asia Resto del mondo
Esposizioni/Aree geografiche Rettifiche valore
complessive
Esposizione netta Rettifiche valore
complessive
Esposizione netta Rettifiche valore
complessive
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze (13) - - 1 -
A.2 Inadempienze probabili - - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate (272) 258.064 (88) 669.702 (47)
Totale (A) (285) 258.064 (88) 669.703 (47)
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate - 404 - 16 -
Totale (B) - 404 - 16 -
Totale (A+B) 31/12/2022 (285) 258.468 (88) 669.719 (47)
Totale (A+B) 31/12/2021 (164) 261.004 (57) 8.627 (1)

Sono escluse le esposizioni connesse con il rischio di controparte relativo alle operazioni di concessione o assunzione di titoli in prestito.

B.3 Consolidato prudenziale - Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso banche

(Importi in migliaia)
Italia Altri paesi europei America
Esposizioni/Aree geografiche Esposizione netta Rettifiche valore complessive Esposizione netta Rettifiche valore complessive Esposizione netta
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 3.465.556 (179) 1.215.670 (161) 98.925
Totale (A) 3.465.556 (179) 1.215.670 (161) 98.925
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate 17.168 (3) 1.691.826 - -
Totale (B) 17.168 (3) 1.691.826 - -
Totale (A+B) 31/12/2022 3.482.724 (182) 2.907.496 (161) 98.925
Totale (A+B) 31/12/2021 5.706.987 (41) 1.160.875 (47) 66.271

B.3 Consolidato prudenziale - Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso banche

(segue)

(Importi in migliaia)
America Asia Resto del mondo
Esposizioni/Aree geografiche Rettifiche valore complessive Esposizione netta Rettifiche valore complessive Esposizione netta Rettifiche valore
complessive
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate (7) - - 718.953 (50)
Totale (A) (7) - - 718.953 (50)
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate - - - - -
Totale (B) - - - - -
Totale (A+B) 31/12/2022 (7) - - 718.953 (50)
Totale (A+B) 31/12/2021 (5) - - 431.917 (15)

Sono escluse le esposizioni connesse con il rischio di controparte relativo alle operazioni di concessione o assunzione di titoli in prestito.

B.4 Grandi esposizioni

Al 31 dicembre 2022 le "posizioni di rischio" che costituiscono una "grande esposizione", secondo quanto disciplinato dal Regolamento di Esecuzione (UE) n. 451/2021 della Commissione del 17 dicembre 2020 che stabilisce norme tecniche di attuazione per quanto riguarda le segnalazioni degli enti a fini di vigilanza conformemente al Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, e successivi Regolamenti che ne modificano il contenuto (di seguito CRR), sono le seguenti:

  • valore di bilancio: 28.516.579 migliaia di euro, escluse le operazioni di pronti contro termine passive e le esposizioni indirette come sotto definite;
  • valore non ponderato: 32.141.671 migliaia di euro, incluse le operazioni di pronti contro termine passive e le esposizioni indirette;
  • valore ponderato: 2.494.412 migliaia di euro, incluse le operazioni di pronti contro termine passive e le esposizioni indirette;
  • numero "posizioni di rischio": 39.

Si precisa che in conformità con gli Orientamenti EBA sui clienti connessi, ai sensi dell'articolo 4, paragrafo 1, punto 39) del CRR, sono incluse tra le grandi esposizioni anche le controparti che presentano legami con amministrazioni centrali e che, pur non eccedendo singolarmente la soglia del 10% del capitale ammissibile ai fini delle grandi esposizioni, superano tale limite considerando anche l'esposizione verso lo stato sovrano a cui sono connesse con un legame di controllo.

Il CRR prevede, inoltre, l'applicazione del "Metodo della sostituzione", in base al quale un Ente, quando riduce l'esposizione verso un cliente utilizzando una tecnica di attenuazione del rischio di credito ammissibile a norma dell'articolo 399, paragrafo 1, tratta, secondo le modalità stabilite all'articolo 403, la parte dell'esposizione corrispondente alla riduzione come esposizione verso il fornitore di protezione anziché verso il cliente. Ciò comporta il rispetto dei limiti fissati dall'articolo 395 del CRR, alla somma delle esposizioni dirette nei confronti dei clienti e delle esposizioni rappresentate dalle garanzie ricevute ("esposizioni indirette"). Inoltre, gli enti aggiungono alle esposizioni totali verso un cliente le esposizioni derivanti dai contratti derivati laddove il contratto non sia stato stipulato direttamente con tale cliente ma lo strumento di debito o di capitale sottostante sia stato emesso da tale cliente ("esposizioni indirette").

In seguito al deconsolidamento di FinecoBank dal Gruppo UniCredit, FinecoBank e UniCredit S.p.A. hanno stipulato un contratto (Pledge Agreement) che prevede la concessione da parte di UniCredit S.p.A. di garanzie finanziarie in favore di FinecoBank volte a garantire le esposizioni al rischio di credito rappresentate dalle obbligazioni UniCredit, fino a naturale scadenza delle stesse e dalle garanzie finanziarie rilasciate da FinecoBank a favore dell'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit S.p.A., fino a completa estinzione delle stesse. Tali garanzie rispondono ai requisiti richiesti dalla normativa applicabile per essere ammissibili nell'ambito delle tecniche di attenuazione del rischio di credito (CRM), con conseguente riduzione dell'esposizione verso il Gruppo UniCredit ai fini della determinazione delle grandi esposizioni del Gruppo Fineco.

Si informa, infine, che le imposte anticipate rientranti nell'esposizione verso l'Amministrazione Centrale italiana sono state esentate e, quindi, il loro valore ponderato è nullo.

C. Operazioni di cartolarizzazione

Informazioni di natura qualitativa

Nessun dato da segnalare.

Informazioni di natura quantitativa

Nessun dato da segnalare.

D. Operazioni di cessione

A. Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente

Informazioni di natura qualitativa

Il Gruppo, nello specifico la Capogruppo, realizza operazioni passive di pronti contro termine e prestito titoli garantite da somme di denaro, che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine, a valere su titoli di proprietà e titoli non iscritti nell'attivo, ricevuti tramite operazioni attive di pronti contro termine e prestito titoli. I titoli di proprietà impegnati in operazioni di pronti contro termine non sono stati eliminati dal bilancio in quanto il Gruppo realizza operazioni passive di pronti contro termine con l'obbligo per il cessionario di rivendita a termine delle attività oggetto della transazione e mantiene tutti i rischi connessi con la proprietà dei titoli.

La Capogruppo effettua, inoltre, operazioni di prestito titoli senza garanzia o con garanzia rappresentata da altri titoli, in qualità di prestatore, a valere su titoli di proprietà.

Informazioni di natura quantitativa

D.1 Consolidato prudenziale – Attività finanziarie cedute rilevate per intero e passività finanziarie associate: valori di bilancio

(Importi in migliaia)
Attività finanziarie cedute rilevate per intero Passività finanziarie associate
Valore di
bilancio
di cui: oggetto di
operazioni di
cartolarizzazione
di cui: oggetto
di contratti di
vendita con
patto di
riacquisto
di cui
deteriorate
Valore di
bilancio
di cui: oggetto di
operazioni di
cartolarizzazione
di cui: oggetto
di contratti di
vendita con
patto di
riacquisto
A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 13 - 13 X - - -
1. Titoli di debito - - - X - - -
2. Titoli di capitale 13 - 13 X - - -
3. Finanziamenti - - - X - - -
4. Derivati - - - X - - -
B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate
al fair value
- - - - - - -
1. Titoli di debito - - - - - - -
2. Titoli di capitale - - - X - - -
3. Finanziamenti - - - - - - -
C. Attività finanziarie designate al fair value - - - - - - -
1. Titoli di debito - - - - - - -
2. Finanziamenti - - - - - - -
D. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
- - - - - - -
1. Titoli di debito - - - - - - -
2. Titoli di capitale - - - X - - -
3. Finanziamenti - - - - - - -
E. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 3.642.575 - 3.642.575 - 3.466.841 - 3.466.841
1. Titoli di debito 3.642.575 - 3.642.575 - 3.466.841 - 3.466.841
2. Finanziamenti - - - - - - -
Totale
31/12/2022
3.642.588 - 3.642.588 - 3.466.841 - 3.466.841
Totale
31/12/2021
3.054.851 - 3.054.851 - 3.076.242 - 3.076.242

Si precisa che il valore delle passività finanziarie associate esposte nella tabella sopra riportata sono state indicate al lordo delle compensazioni effettuate in bilancio ai sensi dello IAS 32.

Nella tabella sopra riportata sono escluse le Attività finanziarie cedute in operazioni di prestito titoli senza garanzia o con garanzia rappresentata da altri titoli, alle quali non è associata alcuna passività.

D.2 Consolidato prudenziale - Attività finanziarie cedute rilevate parzialmente e passività finanziarie associate: valori di bilancio

Nessun dato da segnalare.

D.3 Consolidato prudenziale - Operazioni di cessione con passività aventi rivalsa esclusivamente sulle attività cedute e non cancellate integralmente: fair value

Nessun dato da segnalare.

B. Attività finanziarie cedute e cancellate integralmente con rilevazione del continuo coinvolgimento ("continuing involvement")

Informazioni di natura qualitativa

Nessun dato da segnalare.

Informazioni di natura quantitativa

Nessun dato da segnalare.

C. Attività finanziarie cedute e cancellate integralmente

Informazioni di natura qualitativa

Nessun dato da segnalare.

Informazioni di natura quantitativa

Nessun dato da segnalare.

D. Operazioni di covered bond

Nessun dato da segnalare.

E. Consolidato prudenziale - Modelli per la misurazione del rischio di credito

Misurazione Rischi di Credito - Portafoglio di Negoziazione

Il monitoraggio del rischio di credito assunto nell'ambito dell'attività di gestione del portafoglio di negoziazione è realizzato attraverso la misurazione giornaliera del VaR e del Credit Spread VaR, misure che impattano direttamente il calcolo del Capitale Interno del Gruppo. L'esposizione al rischio di credito del portafoglio di negoziazione permane comunque estremamente limitata.

Misurazione Rischi di Credito - Portafoglio Bancario

Il portafoglio bancario del Gruppo è composto principalmente da titoli, conti correnti con istituzioni creditizie e depositi presso Banca d'Italia. Alle esposizioni verso controparti istituzionali è attribuita la classe di rating. L'attività con la clientela retail è limitata alla concessione di prestiti personali, mutui, carte di credito e linee di fido.

Informativa relativa alle esposizioni in titoli emessi da Stati sovrani

Il Gruppo è esposto nei confronti del debito sovrano di alcuni Paesi avendo investito parte delle proprie attività in titoli di debito emessi da governi e contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". La tabella seguente indica il valore nominale, il valore di bilancio e il fair value di tali esposizioni al 31 dicembre 2022. Precisiamo che il Gruppo detiene anche titoli di debito emessi da Stati sovrani classificati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" per 76 migliaia di euro.

Il Gruppo ha inoltre investito in titoli di debito emessi da Enti sovranazionali e Agenzie governative contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".

(Importi in migliaia)
Valore nominale al Valore di bilancio al Fair value al % Sulla voce di bilancio
31/12/2022 31/12/2022 31/12/2022 31/12/2022
Italia 8.170.254 7.659.647 7.241.024 21,1%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 8.170.254 7.659.647 7.241.024 24,3%
Spagna 4.920.000 4.521.003 4.431.289 12,5%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 4.920.000 4.521.003 4.431.289 14,4%
Germania 175.000 171.506 153.622 0,5%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 175.000 171.506 153.622 0,5%
Francia 1.508.500 1.483.593 1.291.059 4,1%
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
35.000 26.865 26.865 100,0%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.473.500 1.456.728 1.264.194 4,6%
Stati Uniti 559.722 547.721 539.999 1,5%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 559.722 547.721 539.999 1,7%
Austria 671.000 670.898 577.430 1,9%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 671.000 670.898 577.430 2,1%
Irlanda 960.500 912.684 879.009 2,5%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 960.500 912.684 879.009 2,9%
Regno Unito 56.374 56.199 56.138 0,2%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 56.374 56.199 56.138 0,2%
Belgio 715.000 719.639 624.512 2,0%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 715.000 719.639 624.512 2,3%
Portogallo 330.000 379.113 325.589 1,0%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 330.000 379.113 325.589 1,2%
Svizzera 32.497 32.477 32.462 0,1%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 32.497 32.477 32.462 0,1%
Arabia Saudita 90.000 90.316 73.996 0,2%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 90.000 90.316 73.996 0,3%
Cile 203.100 214.101 165.960 0,6%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 203.100 214.101 165.960 0,7%
Cina 165.832 165.210 132.430 0,5%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 165.832 165.210 132.430 0,5%
Lettonia 30.000 29.740 21.991 0,1%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 30.000 29.740 21.991 0,1%
Islanda 15.000 14.967 12.449 0,0%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 15.000 14.967 12.449 0,0%
Totale esposizioni sovrane 18.602.779 17.668.814 16.558.959 48,7%

Le % riportate in corrispondenza della denominazione dei singoli Stati sovrani e nella voce "Totale esposizioni sovrane" sono state determinate sul totale attivo del bilancio consolidato, mentre le % riportate in corrispondenza delle voci di bilancio sono state determinate sul totale delle singole voci di bilancio indicate.

Si precisa che i titoli in valuta diversa dall'euro sono stati convertiti in euro al cambio a pronti alla data di riferimento del bilancio.

Al 31 dicembre 2022 l'incidenza dell'investimento in titoli di debito emessi da Stati sovrani è pari al 48,7% del totale dell'attivo del bilancio consolidato. Tra i titoli di debito emessi da Stati sovrani detenuti dal Gruppo non vi sono titoli di debito strutturati.

Nella tabella seguente sono indicati i rating al 31 dicembre 2022 forniti dalle società Fitch Ratings, Moody's e Standard & Poor's per gli Stati sovrani in relazione ai quali il Gruppo è esposto.

Moody's Fitch Ratings Standard & Poor's
Italia Baa3 BBB BBB
Spagna Baa1 A- A
Germania Aaa AAA AAA
Francia Aa2 AA AA
Stati Uniti Aaa AAA AA+
Austria Aa1 AA+ AA+
Irlanda A1 AA- AA
Belgio Aa3 AA- AA
Portogallo Baa2 BBB+ BBB+
Regno Unito Aa3 AA- AA
Svizzera Aaa AAA AAA
Arabia Saudita A1 A A
Cile A2 A- A+
Cina A1 A+ A+
Lettonia A3 A- A+
Islanda A2 A A

1.2 Rischi di mercato

Il rischio di mercato deriva dall'effetto che variazioni nelle variabili di mercato (tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi di cambio, ecc.) possono generare sul valore economico del portafoglio del Gruppo, dove quest'ultimo comprende le attività detenute sia nel trading book, ossia nel portafoglio di negoziazione, sia quelle iscritte nel portafoglio bancario, ovvero l'operatività connessa con le scelte di investimento strategiche.

Strategie e processi di gestione del rischio

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank stabilisce le linee guida strategiche per l'assunzione dei rischi di mercato, approva il quadro di riferimento generale per il rischio di mercato ed ogni modifica significativa, sotto il profilo della struttura organizzativa, delle strategie, delle metodologie e definisce i livelli massimi di propensione al rischio.

L'approccio strategico del Gruppo è mantenere il minimo livello di rischio di mercato compatibilmente con le esigenze di business ed i limiti stabiliti di Risk Appetite Framework approvati dal Consiglio di Amministrazione.

Il rischio di mercato in FinecoBank è definito attraverso due insiemi di limiti:

  • Misure complessive di rischio di mercato (ad esempio il VaR): hanno lo scopo di definire un limite all'assorbimento di capitale interno ed alla perdita economica accettata per le attività di negoziazione; questi limiti devono essere coerenti con il budget di ricavi assegnato e la Risk Taking Capacity assunta;
  • Misure granulari di rischio di mercato (limiti sulle Sensitivity, sugli scenari di Stress e sui Nominali): esistono indipendentemente, ma agiscono in parallelo ai limiti complessivi al fine di controllare più efficacemente e specificamente diversi tipi di rischio, portafogli e prodotti, questi limiti sono in generale associati a sensitività granulari oppure a scenari di stress. I livelli fissati per i limiti granulari mirano a limitare la concentrazione del rischio verso singoli fattori di rischio o l'eccessiva esposizione verso fattori di rischio che non sono sufficientemente rappresentati dal VaR.

Struttura e organizzazione

La funzione Market & Liquidity Risk, all'interno della Direzione CRO, nel completo rispetto degli obblighi regolamentari e legali locali è incaricata principalmente – ma non esclusivamente - di:

  • definire, implementare e perfezionare adeguate metriche a livello globale per la misurazione dell'esposizione al rischio di mercato;
  • proporre, sulla base delle metriche definite, i limiti di rischio coerenti con la struttura di propensione al rischio approvata dal Consiglio di Amministrazione;
  • calcolare le metriche di rischio per le misure globali e granulari per i portafogli del Gruppo;
  • verificare che le metriche siano compatibili con i limiti approvati;
  • dare inizio al processo di escalation in caso di superamento dei limiti, coinvolgendo il Top Management del Gruppo;
  • discutere e approvare i nuovi prodotti aventi profili di rischio di mercato innovativi o complessi.

Impatti derivanti dalla pandemia COVID-19 e dal conflitto militare Russia-Ucraina

FinecoBank non ha modificato le strategie, gli obiettivi o le politiche di gestione misurazione e controllo dei rischi di mercato in conseguenza della pandemia COVID-19 e del conflitto militare Russia-Ucraina. Nel corso del 2022, inoltre, non sono stati registrati impatti sul profilo di rischio di mercato derivanti dai suddetti eventi, né per quanto riguarda il portafoglio bancario né per quanto riguarda il portafoglio di negoziazione.

Sistemi di misurazione e di reporting

Portafoglio di Negoziazione

Il principale strumento utilizzato dal Gruppo per la misurazione del rischio di mercato sulle posizioni di trading è il Value at Risk (VaR), calcolato secondo l'approccio della simulazione storica.

Il metodo della simulazione storica prevede la rivalutazione giornaliera delle posizioni sulla base dell'andamento dei prezzi di mercato su di un opportuno intervallo temporale di osservazione. La distribuzione di utili e perdite che ne deriverebbe è analizzata per determinare l'effetto di movimenti estremi del mercato sui portafogli. Il valore della distribuzione al percentile corrispondente all'intervallo di confidenza fissato rappresenta la misura di VaR. I parametri utilizzati per il calcolo del VaR sono i seguenti: intervallo di confidenza 99%; orizzonte temporale di 1 giorno; aggiornamento giornaliero delle serie storiche; periodo di osservazione 250 giorni.

Portafoglio Bancario

La responsabilità primaria per il monitoraggio ed il controllo della gestione del rischio di mercato nel portafoglio bancario risiede presso gli organi competenti del Gruppo. La Direzione CRO della Capogruppo FinecoBank è responsabile per il processo di monitoraggio del rischio di mercato sul portafoglio bancario definendo la struttura, i dati rilevanti e la frequenza per un adeguato reporting.

Le principali componenti del rischio di mercato del portafoglio bancario sono il rischio di credit spread, il rischio di tasso d'interesse e il rischio di cambio. Il primo deriva principalmente dagli investimenti in titoli obbligazionari detenuti a fini di liquidità. Il rischio di mercato relativo al portafoglio obbligazionario è vincolato e monitorato mediante limiti sul nozionale, misure di sensitività al Valore Economico e limiti sul Value at Risk.

La seconda componente, il rischio tasso di interesse, è gestita con la finalità di stabilizzare tale rischio. La misura di rischio di tasso di interesse per il portafoglio bancario riguarda il duplice aspetto di valore e di margine di interesse netto del Gruppo. In particolare, il rischio di tasso di interesse può essere valutato secondo due prospettive diverse ma complementari:

  • Economic value perspective: variazioni nei tassi di interesse possono ripercuotersi sul valore economico di attivo e passivo. Il valore economico del Gruppo può essere visto come il valore attuale dei flussi di cassa netti attesi, cioè i flussi attesi dell'attivo meno quelli del passivo. Una misura di rischio rilevante da questo punto di vista è la sensitività del valore economico per bucket temporale per uno shock dei tassi di 1 punti base. Questa misura è riportata al fine di valutare l'impatto sul valore economico di possibili cambiamenti nella curva dei rendimenti. La sensitività al valore economico è calcolata anche per uno shock parallelo di 200 punti base. Una variabile di controllo da questo punto di vista è il Value at Risk relativo alla sola componente rischio di tasso di interesse;
  • Income perspective: l'analisi si concentra sull'impatto del cambiamento dei tassi di interesse sul margine netto di interesse maturato o effettivamente riportato, cioè sulla differenza tra interessi attivi e passivi. Un esempio di una misura di rischio utilizzata è la Net Interest Income sensitivity, per uno shock parallelo dei tassi di 100 punti base. Tale misura fornisce un'indicazione dell'impatto che tale shock avrebbe sul margine di interesse nel corso dei prossimi 12 mesi.

La terza componente è il rischio di cambio. Le fonti di questa esposizione si riferiscono principalmente allo sbilancio tra attività e passività in USD. L'attività di copertura del rischio cambio avviene mediante il pareggiamento di attività e passività in valuta o mediante operazioni di compravendita a termine di valuta.

Procedure e metodologie per la valutazione delle posizioni del Portafoglio di negoziazione

Il Gruppo assicura che il valore applicato a ciascuna posizione del portafoglio di negoziazione rifletta adeguatamente il fair (market) value, valore equo di mercato, cioè il corrispettivo al quale un'attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione tra parti consapevoli e indipendenti. Il fair value di uno strumento finanziario è basato su, o derivato da, prezzi di mercato o variabili osservabili. La disponibilità di prezzi o variabili osservabili differisce a seconda dei prodotti e dei mercati, e può modificarsi nel tempo.

Nel caso in cui i prezzi o i parametri osservabili siano prontamente e regolarmente disponibili (ossia soddisfino adeguati requisiti di liquidità), essi sono direttamente utilizzati nella determinazione del fair value (mark-to-market).

In mercati non attivi o per alcuni strumenti, per i quali prezzi o parametri osservabili non siano disponibili, il calcolo del fair value avviene attraverso tecniche di valutazione appropriate per lo strumento specifico (mark-to-model). Questo approccio prevede il ricorso a stime e giudizio e, pertanto, può richiedere rettifiche di valore che tengano conto degli spread denaro-lettera, della liquidità delle posizioni e del rischio di controparte, oltre che del modello utilizzato. Inoltre, ciascun modello di valutazione utilizzato per il calcolo del fair value è validato da una funzione dedicata indipendente dalle unità di business.

Al fine di assicurare l'adeguata separazione tra funzioni deputate alle attività di sviluppo e funzioni responsabili della validazione, tutti i modelli di valutazione sviluppati devono essere valutati e validati centralmente da funzioni indipendenti rispetto alle funzioni che hanno proceduto allo sviluppo. La convalida dei modelli è svolta centralmente anche nel caso di nuovi sistemi o strumenti di analisi il cui utilizzo abbia un impatto potenziale sui risultati economici del Gruppo.

In aggiunta alla valutazione giornaliera di mark-to-market o mark-to-model, la Direzione CRO esegue una verifica indipendente dei prezzi (IPV, Independent Price Verification). Questo è il processo in base al quale sono verificate regolarmente l'accuratezza e l'indipendenza dei prezzi di mercato o dei parametri utilizzati dai modelli. Mentre la valutazione di mark-to-market o mark-to-model può essere eseguita dagli operatori di front-office, la validazione dei prezzi di mercato e dei parametri dei modelli è effettuata su base mensile.

Misure di rischio

Il VaR

Il VaR calcolato nell'ambito della misurazione dei rischi di mercato del portafoglio bancario e di negoziazione utilizza l'approccio delle simulazioni storiche. La scelta del modello prevede una serie di vantaggi:

è facilmente comprensibile e comunicabile;

  • non richiede di esplicitare alcuna ipotesi particolare circa la forma funzionale della distribuzione dei rendimenti dei fattori di rischio;
  • non richiede di stimare la matrice delle varianze-covarianze dei fattori di mercato che possono influenzare il valore del portafoglio considerato;
  • cattura la struttura delle correlazioni riflessa nelle variazioni congiunte dei fattori di mercato ipotizzando implicitamente che essa resti costante anche in futuro.

Per contro i modelli VaR basati sulle simulazioni storiche non forniscono alcuna informazione sull'entità della perdita eccedente il VaR. È per questo motivo che il framework di Gruppo utilizza strumenti complementari quali gli stress test.

1.2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio di negoziazione di vigilanza

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali

Il portafoglio di negoziazione è destinato ad accogliere titoli di debito (ordinari e subordinati, strutturati e plain vanilla), titoli di capitale, certificati quotati e non – strettamente rivenienti dall'attività di intermediazione con la clientela retail.

Il Gruppo non effettua trading proprietario e non assume posizioni speculative direzionali sui propri libri. Il portafoglio di negoziazione del Gruppo è movimentato in contropartita all'attività di intermediazione con la clientela retail, in particolare per quanto riguarda l'attività di negoziazione in conto proprio, in base alla quale FinecoBank si pone come controparte diretta del Cliente. Tale attività, in cui rientra anche l'internalizzazione sistematica su una selezione definita di strumenti finanziari e l'attività di market maker sui turbo certificates emessi dalla Banca, è effettuata grazie alle aperture normative di MiFID che consentono la possibilità di esecuzione degli ordini relativi a strumenti finanziari in una pluralità di sedi di esecuzione tra le quali è contemplata l'esecuzione in contro proprio.

B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

Per quanto riguarda sia la descrizione dei processi interni di controllo e gestione del rischio che l'illustrazione delle metodologie utilizzate per l'analisi della rischiosità, si rimanda a quanto già esposto nel paragrafo introduttivo.

Informazioni di natura quantitativa

1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione: Euro

(Importi in migliaia)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3
mesi fino a 6
mesi
Da oltre 6
mesi fino a 1
anno
Da oltre 1
anno fino a 5
anni
Da oltre 5
anni fino a 10
anni
Oltre 10 anni Durata
indeterminata
1. Attività per cassa - - - - - - - -
1.1 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
1.2 Altre attività - - - - - - - -
2. Passività per cassa - - - - - - - -
2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - -
2.2 Altre passività - - - - - - - -
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - - 1 -
+ Posizioni corte - - - - 75 - 1 -
- Altri
+ Posizioni lunghe 117 130.549 - - 349 436 2.432 -
+ Posizioni corte 117 131.393 - - 349 - 1.864 -
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe 20 357 - - - - - -
+ Posizioni corte 20 82 - - - - - -
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe - 48.176 20 25.200 - - - -
+ Posizioni corte 20 61.457 290 14.050 - - - -

Nella voce 3.1 "Derivati Finanziari con titolo sottostante – Altri derivati" sono convenzionalmente ricondotte le operazioni di compravendita a pronti di titoli, diversi da azioni e quote di O.I.C.R., da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").

Nella voce 3.2 "Derivati Finanziari senza titolo sottostante – Altri derivati" sono convenzionalmente ricondotte le operazioni di compravendita a pronti di valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").

Valuta di denominazione: Altre valute

(Importi in migliaia)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3
mesi fino a 6
mesi
Da oltre 6
mesi fino a 1
anno
Da oltre 1
anno fino a 5
anni
Da oltre 5
anni fino a 10
anni
Oltre 10 anni Durata
indeterminata
1. Attività per cassa - - - - - - - -
1.1 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
1.2 Altre attività - - - - - - - -
2. Passività per cassa - - - - - - 1 -
2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - -
2.2 Altre passività - - - - - - 1 -
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri
+ Posizioni lunghe - 154.243 - - - - - -
+ Posizioni corte - 154.266 100 - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe - 134 - - - - - -
+ Posizioni corte - 422 - - - - - -
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe 27 79.964 714 27.843 - - - -
+ Posizioni corte 7 66.556 440 39.203 - - - -

Gli effetti di variazione della curva dei tassi sul margine di interesse derivanti da strumenti presenti nel portafoglio di negoziazione sono del tutto residuali. Per analoghe considerazioni riguardanti il portafoglio bancario si rimanda al paragrafo 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività.

2. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione delle esposizioni in titoli di capitale e indici azionari per i principali Paesi del mercato di quotazione

(Importi in migliaia)
Quotati
Tipologia operazioni/Indice quotazione U.S.A. PAESI BASSI ITALIA GERMANIA FRANCIA ALTRI PAESI Non quotati
A. Titoli di capitale
- posizioni lunghe 7.577 720 3 740 414 1.076 -
- posizioni corte 172 41 - 24 95 63 -
B. Compravendite non ancora regolate su titoli di
capitale
- posizioni lunghe 140.729 36.520 77.992 9.316 16 17.060 -
- posizioni corte 141.314 36.510 78.061 9.391 15 16.960 -
C. Altri derivati su titoli di capitale
- posizioni lunghe 1.186 270 - 144 164 233 -
- posizioni corte 8.489 1.023 - 892 512 1.400 -
D. Derivati su indici azionari
- posizioni lunghe 24.258 14 4.817 7.522 512 2.813 -
- posizioni corte 23.310 95 8.918 7.423 482 2.897 -

3. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: modelli interni e altre metodologie per l'analisi della sensitività

Il Gruppo monitora il VaR del Trading Book con periodicità giornaliera.

Al 31 dicembre 2022 il VaR giornaliero del Trading Book ammonta a 236 migliaia di euro. La media per l'anno 2022 è pari a 122 migliaia di euro, con un picco massimo di 436 migliaia di euro ed un minimo di 26 migliaia di euro.

La volatilità nel prezzo degli strumenti determina impatti diretti a conto economico.

1.2.2 Rischio di tasso di interesse e di prezzo – portafoglio bancario

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

Il rischio di tasso di interesse consiste nelle variazioni dei tassi di interesse che si riflettono:

  • sulla formazione del margine di interesse e, conseguentemente, sugli utili del Gruppo;
  • sul valore attuale netto degli assets e delle liabilities, impattando sul valore attuale dei cash flow futuri.

Il Gruppo misura e monitora ogni giorno il rischio di tasso di interesse nel quadro delle metodologie e dei corrispondenti limiti o soglie di attenzione approvate dal Consiglio di Amministrazione. Queste riguardano la sensitivity del margine di interesse ed il valore economico.

Il rischio di tasso di interesse incide su tutte le posizioni di proprietà rivenienti dalle scelte di investimento strategiche (banking book).

Le fonti principali del rischio di tasso di interesse si possono classificare come segue:

  • gap risk: nasce dalla struttura a termine del portafoglio bancario e descrive il rischio che emerge dalla tempistica delle variazioni di tasso sullo strumento. Il rischio di "gap" comprende anche il rischio di riprezzamento, rischio derivante dalle discrepanze temporali in termini di riprezzamento delle attività e passività del Gruppo. Tali discrepanze comportano un rischio legato alla curva dei tassi. Tale rischio è relativo all'esposizione del Gruppo rispetto a variazioni, nell'inclinazione e nella forma, della curva dei tassi d'interesse.
  • basis risk: può essere suddiviso in due tipi di rischio:

  • o rischio "tenor", deriva dalla mancata corrispondenza tra scadenza dello strumento e variazione dei tassi di interesse;
  • o rischio valuta, definito come il rischio di un potenziale compensazione tra le sensitività al tasso di interesse emergenti dall'esposizione al rischio tasso in valute diverse;
  • option risk rischio derivante da opzioni implicitamente o esplicitamente presenti nelle posizioni di portafoglio bancario.

All'interno del contesto organizzativo già descritto in precedenza, il Consiglio di Amministrazione delibera i limiti di rischio tasso di interesse. Tali limiti sono definiti in termini di VaR (calcolato utilizzando la metodologia descritta in precedenza a proposito del portafoglio di negoziazione). È responsabilità della Capogruppo gestire l'esposizione al rischio di interesse entro i limiti assegnati.

Al fine di valutare gli effetti di variazioni nella curva dei tassi di interesse sul portafoglio bancario, sono effettuate analisi di scenario che prevedono spostamenti paralleli della curva dei tassi di +/- 100 bps e +/- 200 bps con cadenza settimanale; sono inoltre condotti settimanalmente i sei scenari standardizzati come definiti dagli orientamenti EBA in materia (EBA/GL/2018/02).

Gli scenari relativi alla variazione del valore economico, utilizzati per la compilazione del template EU IRRBB riportato nel paragrafo 2 "Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività", corrispondono agli scenari del Supervisory Outlier Test previsti dai citati orientamenti EBA.

Gli scenari applicati nel template EU IRRBB relativi alla variazione del margine di interesse invece riprendono le ipotesi sottostanti le valutazioni degli scenari dell'EV sensitivity e sono calcolati con le seguenti ipotesi:

  • applicazione di un floor post-shock crescente da -100 a 0 (da O/N a 20 anni incremento di 5 bps all'anno) per singola valuta e singola curva;
  • ponderazione al 50% per i contributi positivi di NII (per singola valuta).

Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività.

Informazioni di natura quantitativa

1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie - Valuta di denominazione: Euro

(Importo in migliaia)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3
mesi fino a 6
mesi
Da oltre 6
mesi a fino a
1 anno
Da oltre 1
anno fino a 5
anni
Da oltre 5 anni
fino a 10 anni
Oltre 10 anni Durata
indeterminata
1. Attività per cassa 4.067.076 3.605.573 477.559 481.953 7.842.394 15.971.214 948.824 -
1.1 Titoli di debito - 2.310.342 381.860 324.486 6.957.383 15.342.476 26.912 -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - 2.310.342 381.860 324.486 6.957.383 15.342.476 26.912 -
1.2 Finanziamenti a banche 1.321.129 312.462 - - - - - -
1.3 Finanziamenti a clientela 2.745.947 982.769 95.699 157.467 885.011 628.738 921.912 -
- c/c 2.387.660 78 71 91 680 1 - -
- altri finanziamenti 358.287 982.691 95.628 157.376 884.331 628.737 921.912 -
- con opzione di rimborso anticipato 8.022 527.670 83.158 155.755 880.744 628.697 921.863 -
- altri 350.265 455.021 12.470 1.621 3.587 40 49 -
2. Passività per cassa 31.291.907 991.364 3.576 5.428 532.535 17.340 344 -
2.1 Debiti verso clientela 29.673.688 936.393 3.477 5.227 32.919 15.726 343 -
- c/c 29.563.601 - - - - - - -
- altri debiti 110.087 936.393 3.477 5.227 32.919 15.726 343 -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri 110.087 936.393 3.477 5.227 32.919 15.726 343 -
2.2 Debiti verso banche 1.618.219 54.971 99 201 1.690 1.614 1 -
- c/c 7.807 - - - - - - -
- altri debiti 1.610.412 54.971 99 201 1.690 1.614 1 -
2.3 Titoli di debito - - - - 497.926 - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - 497.926 - - -
- altri - - - - - - - -
2.4 Altre passività - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
3. Derivati finanziari 340.000 6.789.827 (26.776) (13.590) 696.847 (7.218.440) (567.869) -
3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - -
- Opzioni - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante 340.000 6.789.827 (26.776) (13.590) 696.847 (7.218.440) (567.869) -
- Opzioni - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati 340.000 6.789.827 (26.776) (13.590) 696.847 (7.218.440) (567.869) -
+ Posizioni lunghe 340.000 9.936.612 - 40.000 3.080.000 - - -
+ Posizioni corte - 3.146.785 26.776 53.590 2.383.153 7.218.440 567.869 -
4. Altre operazioni fuori bilancio (353) (656) 304 395 310 - - -
+ Posizioni lunghe 650 10.323 10.393 395 310 - - -
+ Posizioni corte 1.003 10.979 10.089 - - - - -

Valuta di denominazione: Altre valute

(Importo in migliaia)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3
mesi fino a 6
mesi
Da oltre 6
mesi a fino a
1 anno
Da oltre 1
anno fino a 5
anni
Da oltre 5
anni fino a 10
anni
Oltre 10 anni Durata
indeterminata
1. Attività per cassa 201.605 178.076 - 473.185 138.307 - - -
1.1 Titoli di debito - 88.677 - 473.185 138.300 - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - 88.677 - 473.185 138.300 - - -
1.2 Finanziamenti a banche 196.109 56.743 - - - - - -
1.3 Finanziamenti a clientela 5.496 32.656 - - 7 - - -
- c/c 362 - - - - - - -
- altri finanziamenti 5.134 32.656 - - 7 - - -
- con opzione di rimborso anticipato - 12 - - - - - -
- altri 5.134 32.644 - - 7 - - -
2. Passività per cassa 985.448 13.565 24 48 48 - - -
2.1 Debiti verso clientela 985.443 13.130 24 48 48 - - -
- c/c 975.090 - - - - - - -
- altri debiti 10.353 13.130 24 48 48 - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri 10.353 13.130 24 48 48 - - -
2.2 Debiti verso banche 5 435 - - - - - -
- c/c 5 - - - - - - -
- altri debiti - 435 - - - - - -
2.3 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
2.4 Altre passività - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
3. Derivati finanziari - - - - - - - -
3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - -
- Opzioni - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante - - - - - - - -
- Opzioni - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
4. Altre operazioni fuori bilancio - (1.269) 1.269 - - - - -
+ Posizioni lunghe - 3.496 4.765 - - - - -
+ Posizioni corte - 4.765 3.496 - - - - -

Per la descrizione degli effetti di una variazione dei tassi di interesse sul margine di interesse, sul risultato d'esercizio, sul patrimonio netto nonché i risultati delle analisi di scenario si rimanda al paragrafo 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività.

2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie di analisi di sensitività

Al fine di misurare il rischio tasso di interesse insito nel bilancio del Gruppo è necessario misurare la sensibilità degli impieghi e della raccolta ai cambiamenti della curva dei tassi d'interesse. FinecoBank ha sviluppato specifici modelli comportamentali volti alla stima del profilo di scadenza delle poste dell'attivo e del passivo che non hanno una scadenza contrattuale; infatti alcune poste, percepite come esigibili a vista, in realtà sono soggette a comportamenti viscosi.

Nella tabella riepilogativa che segue sono riportati i risultati delle analisi effettuate in tutte le valute.

(Importi in migliaia)
Analisi sul margine di
Analisi sul valore (shift Analisi sul valore Analisi sul valore interesse Analisi sul margine di
+ 200 bp) (shift - 200 bp) (shift +1 bp) Irvar* (+100 bp) interesse (-25 bp)
31/12/2022 -76.836 37.870 -366 9.170 116.764 -29.307

*Holding period 1 giorno, intervallo di confidenza 99%

L'analisi di sensitività sul valore del patrimonio, effettuata ipotizzando uno shift pari a + 200 basis point sulla curva di tasso di interesse euro, evidenzia un impatto negativo che si attesta a -76.836 migliaia di euro. Uno shift di -200 basis point evidenzia un impatto positivo di 37.870 migliaia di euro.

L'analisi di sensitivity sul valore del patrimonio ipotizzando uno shift di + 1 basis point evidenzia un impatto negativo che si attesta complessivamente a -366 migliaia di euro.

Al 31 dicembre 2022 l'Interest Rate VaR del Gruppo si attesta a circa 9.170 migliaia di euro. La media per l'anno 2022 è pari a 8.100 migliaia di euro con un picco massimo di 16.322 migliaia di euro ed un minimo di 3.545 migliaia di euro.

Il VaR totale, comprensivo della componente Credit Spread Risk derivante prevalentemente dai titoli sovrani detenuti per l'impiego della liquidità e comprensivo del Credit Spread Risk dei titoli obbligazionari Unicredit, è pari a 117.197 migliaia di euro. La media per l'anno 2022 è pari a 82.663 migliaia di euro con un picco massimo di 118.695 migliaia di euro ed un minimo di 44.176 migliaia di euro.

L'analisi di sensitività sul margine d'interesse, effettuata ipotizzando uno shift pari a +100 basis point sulla curva di tasso di interesse, evidenzia un impatto positivo per 116.764 migliaia di euro. Uno shift di -25 punti base avrebbe un impatto negativo sul margine d'interesse nel corso dei prossimi 12 mesi di -29.307 migliaia di euro.

Le valutazioni contenute nel Template EU IRRBB, riportano le esposizioni delle metriche di rischio tasso d'interesse al 31 dicembre 2022 ed al 30 giugno 2022. Per la descrizione degli scenari si rimanda alla sezione Informazioni di natura qualitativa - Rischio Tasso.

Template EU IRRBB

(Importi in migliaia)
a b c d
Supervisory shock scenarios Changes of the economic value of equity Changes of the net interest income
Current period Last period Current period Last period
1 Shock al rialzo parallelo (77.383) (20.076) 113.838 141.361
2 Shock al ribasso parallelo 38.481 23.549 (235.729) (210.048)
3 Steepener shock (discesa dei tassi a breve e rialzo dei tassi a lungo) 30.469 (12.368) - -
4 Flattener shock (rialzo dei tassi a breve e discesa dei tassi a lungo) (75.240) 3.171 - -
5 Shock up dei tassi a breve (94.576) (2.944) - -
6 Shock down dei tassi a lungo 49.285 (1.665) - -

1.2.3 Rischio di cambio

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio

Nell'ambito dell'attività di tesoreria, il Gruppo effettua raccolta in valuta prevalentemente in dollari, tramite conti correnti passivi con clientela, impiegando la medesima principalmente in conti correnti con primari istituti di credito ed emissioni obbligazionarie nella stessa valuta. È stimato l'impatto sul valore delle poste patrimoniali utilizzando l'indicatore di Forex VaR.

Il VaR delle posizioni del Gruppo non è utilizzato per il calcolo del requisito patrimoniale di Primo Pilastro in quanto è utilizzato il metodo standardizzato. Il VaR è utilizzato a soli fini gestionali e di monitoraggio del rischio.

B. Attività di copertura del rischio di cambio

L'attività di copertura del rischio cambio avviene mediante il pareggiamento di attività e passività in valuta o mediante operazioni di compravendita a termine di valuta.

La componente di rischio cambio che contribuisce alla formazione del VaR complessivo è legata prevalentemente allo sbilancio tra attività e passività in dollari.

Informazioni di natura quantitativa

1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività e passività e dei derivati

(Importi in migliaia)
Valute
Voci USD GBP CHF JPY AUD ALTRE VALUTE
A. Attività finanziarie 770.956 137.805 73.052 3.981 3.067 15.993
A.1 Titoli di debito 604.077 56.200 39.885 - - -
A.2 Titoli di capitale 13.350 270 - - - 75
A.3 Finanziamenti a banche 116.971 80.728 32.281 3.981 3.067 15.823
A.4 Finanziamenti a clientela 36.558 607 886 - - 95
A.5 Altre attività finanziarie - - - - - -
B. Altre attività 242 274 7 - - 30
C. Passività finanziarie 766.670 137.446 73.134 3.952 3.046 15.112
C.1 Debiti verso banche 435 - - - - 5
C.2 Debiti verso clientela 766.235 137.446 73.134 3.952 3.046 15.107
C.3 Titoli di debito - - - - - -
C.4 Altre passività finanziarie - - - - - -
D. Altre passività 850 499 - - 1 56
E. Derivati finanziari - - - - - -
- Opzioni - - - - - -
+ Posizioni lunghe 441 1 - 5 - -
+ Posizioni corte 518 - - 1 - -
- Altri derivati - - - - - -
+ Posizioni lunghe 72.213 9.537 6.745 8.568 3.640 10.440
+ Posizioni corte 71.467 9.275 6.050 8.508 3.698 9.930
Totale attività 843.852 147.617 79.804 12.554 6.707 26.463
Totale passività 839.505 147.220 79.184 12.461 6.745 25.098
Sbilancio (+/-) 4.347 397 620 93 (38) 1.365

L'impatto delle variazioni dei tassi di cambio è quantificato attraverso il Forex VaR giornaliero del portafoglio complessivo, come evidenziato nel successivo paragrafo.

2. Modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività

Al 31 dicembre 2022 il Forex VaR giornaliero del portafoglio complessivo (banking e trading) è pari a circa 71 migliaia di euro. La media per l'anno 2022 è pari a 67 migliaia di euro con un picco massimo di 209 migliaia di euro ed un minimo di 26 migliaia di euro.

1.3 Gli strumenti derivati e le politiche di copertura

1.3.1 Gli strumenti derivati di negoziazione

A. Derivati finanziari

A.1 Derivati finanziari di negoziazione: valori nozionali di fine periodo

(Importi in migliaia)
Totale 31/12/2022 Totale 31/12/2021
Over the counter Over the counter
Attività sottostanti/Tipologie derivati Senza controparti centrali Mercati Senza controparti centrali Mercati
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi
di
compensazione
organizzati Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi
di
compensazione
organizzati
1. Titoli di debito e tassi d'interesse - - 1.289 1.003 - - 1.000 531
a) Opzioni - - 28 - - - 28 -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - 1.003 - - - 531
e) Altri - - 1.261 - - - 972 -
2. Titoli di capitale e indici azionari - - 77.458 19.993 - - 93.645 21.901
a) Opzioni - - 7.947 - - - 19.245 -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - 19.993 - - - 21.901
e) Altri - - 69.511 - - - 74.400 -
3. Valute e oro - - 138.946 - - - 233.634 160
a) Opzioni - - 521 - - - 1.637 -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - 160
e) Altri - - 138.425 - - - 231.997 -
4. Merci - - 4.118 2.553 - - 3.179 1.318
5. Altri - - - - - - - -
Totale - - 221.811 23.549 - - 331.458 23.910

La lettera e) Altri in corrispondenza della colonna "Over the counter – Senza controparti centrali – Senza accordi di compensazione" comprende i contratti derivati CFD.

La lettera a) Opzioni in corrispondenza della colonna "Over the counter – Senza controparti centrali – Senza accordi di compensazione" comprende le KO Option emesse da FinecoBank, nonché i certificates emessi da FinecoBank, negoziati sul segmento Hi-Cert e non regolati con controparti centrali.

A.2 Derivati finanziari di negoziazione: fair value lordo positivo e negativo - ripartizione per prodotti

(Importi in migliaia)
Totale 31/12/2022 Totale 31/12/2021
Over the counter
Tipologie derivati Controparti
centrali
Senza controparti centrali Mercati
organizzati
Controparti Senza controparti centrali Mercati
organizzati
Con accordi di
compensazione
Senza accordi
di
compensazione
centrali Con accordi di
compensazione
Senza accordi
di
compensazione
1. Fair value positivo
a) Opzioni - - 1 - - - 1 -
b) Interest rate swap - - - - - - - -
c) Cross currency swap - - - - - - - -
d) Equity swap - - - - - - - -
e) Forward - - - - - - - -
f) Futures - - - 76 - - - 68
g) Altri - - 3.753 - - - 3.242 -
Totale - - 3.754 76 - - 3.243 68
2. Fair value negativo
a) Opzioni - - 574 - - - 766 -
b) Interest rate swap - - - - - - - -
c) Cross currency swap - - - - - - - -
d) Equity swap - - - - - - - -
e) Forward - - - - - - - -
f) Futures - - - 70 - - - 4
g) Altri - - 1.140 - - - 1.444 -
Totale - - 1.714 70 - - 2.210 4

La lettera g) Altri in corrispondenza della colonna "Over the counter – Senza controparti centrali – Senza accordi di compensazione" comprende i contratti derivati CFD.

La lettera a) Opzioni in corrispondenza della colonna "Over the counter – Senza controparti centrali – Senza accordi di compensazione" comprende le KO Option emesse da FinecoBank, nonché i certificates emessi da FinecoBank, negoziati sul segmento Hi-Cert e non regolati con controparti centrali.

A.3 Derivati finanziari di negoziazione OTC – valori nozionali, fair value lordo positivo e negativo per controparti

(Importi in migliaia)
Attività sottostanti Controparti centrali Banche Altre società
finanziarie
Altri soggetti
Contratti non rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale X - - 1.289
- fair value positivo X - - 47
- fair value negativo X - - 3
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale X 3 72 77.383
- fair value positivo X - - 3.066
- fair value negativo X - - 967
3) Valute e oro
- valore nozionale X 83.001 77 55.868
- fair value positivo
- fair value negativo
X
X
161
73
-
-
444
537
4) Merci
- valore nozionale X - - 4.118
- fair value positivo X - - 36
- fair value negativo X - - 134
5) Altri
- valore nozionale X - - -
- fair value positivo X - - -
- fair value negativo X - - -
Contratti rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
3) Valute e oro
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
4) Merci
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo
5) Altri
- - - -
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -

A.4 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali

(Importi in migliaia)
Sottostanti/Vita residua Fino ad 1 anno Oltre 1 anno e fino
a 5 anni
Oltre 5 anni Totale
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di interesse 1.261 - 28 1.289
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale ed indici azionari 22.185 87 55.186 77.458
A.3 Derivati finanziari su valute e oro 138.946 - - 138.946
A.4 Derivati finanziari su merci 4.118 - - 4.118
A.5 Altri derivati finanziari - - - -
Totale 31/12/2022 166.510 87 55.214 221.811
Totale 31/12/2021 275.863 84 55.510 331.457

B. Derivati creditizi

Nessun dato da segnalare.

1.3.2 Le coperture contabili

Informazioni di natura qualitativa

Si precisa che il Gruppo ha in essere esclusivamente coperture di fair value che prevedono lo scambio del tasso fisso contro Euribor e la cui valutazione, in quanto collateralizzate, è effettuata attualizzando i flussi futuri con la curva € STR.

A. Attività di copertura del fair value

Le strategie di copertura del fair value, con l'obiettivo del rispetto dei limiti di rischio di tasso di interesse per il portafoglio bancario, sono attuate ricorrendo a contratti derivati non quotati. Questi ultimi, tipicamente interest rate swap, rappresentano la famiglia di strumenti utilizzata in prevalenza. Le coperture adottate sono qualificate di tipo generico, ossia connesse ad ammontari di moneta contenuti in portafogli di attività o passività, e di tipo specifico, a copertura di titoli obbligazionari a tasso fisso. I derivati sottoscritti allo scopo di effettuare la copertura replicano esattamente il titolo coperto in termini di nozionale, scadenza e date di pagamento degli interessi.

B. Attività di copertura dei flussi finanziari

Attualmente non sono presenti operazioni di copertura dei flussi finanziari generati nell'ambito dell'operatività del Gruppo.

C. Attività di copertura di investimenti esteri

Attualmente non sono presenti operazioni di copertura investimenti esteri nell'ambito dell'operatività del Gruppo.

D. Strumenti di copertura

Una relazione di copertura generica di un portafoglio di attività/passività persegue l'obiettivo di compensare gli scostamenti di valore della posta coperta contenuta in un generico portafoglio di attività/ passività a tasso fisso.

L'inefficacia della copertura è rappresentata dalla differenza fra la variazione del fair value degli strumenti di copertura e la variazione del fair value dell'importo monetario coperto. Il Gruppo utilizza una metodologia di test basata sulla sensitivity analisys. A tal fine si mettono in relazione le esposizioni della sensitivity totale della posta coperta e di quella relativa al derivato di copertura. La sensitivity esprime l'elasticità rispetto a ciascuno dei tassi che compongono la curva risk free ed è calcolata come variazione del fair value in relazione ad un incremento del tasso pari ad un basis point. Il test consente di verificare l'efficacia analizzando la "riduzione" della sensitivity della posizione complessiva dopo la copertura e confrontandola rispetto alla medesima misura riferita alla posta oggetto di copertura.

Il test di efficacia è effettuato separatamente per gli Interest Rate Swap a copertura degli attivi (mutui) e per gli Interest Rate Swap a copertura dei passivi (componente core insensible delle poste a vista). In una relazione di copertura specifica, i derivati sottoscritti allo scopo di effettuare la copertura replicano esattamente il titolo coperto in termini di nozionale, scadenza e date di pagamento degli interessi.

Tutti i derivati finanziari di copertura in essere al 31 dicembre 2022 sono oggetto di clearing presso un Partecipante diretto ad una Controparte Centrale.

E. Elementi coperti

Le attività coperte sono rappresentate da titoli a tasso fisso e mutui erogati a clientela a tasso fisso, contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", coperti per la componente di rischio tasso con Interest Rate swap che scambiano la cedola a tasso fisso dei titoli o il tasso fisso dei mutui con un tasso variabile.

Le passività coperte sono rappresentate da raccolta diretta in conto corrente da clientela (liquidità core insensible), contabilizzata nelle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato", modellizzata secondo il modello delle poste a vista adottato dal Gruppo.

Informazioni di natura quantitativa

A. Derivati finanziari di copertura

A.1 Derivati finanziari di copertura: valori nozionali di fine periodo

(Importi in migliaia)
Totale 31/12/2022 Totale 31/12/2021
Over the counter
Attività sottostanti/Tipologie derivati Senza controparti centrali Senza controparti centrali Mercati
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
Mercati
organizzati
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati
1. Titoli di debito e tassi d'interesse 13.396.612 - - - 8.617.489 250.000 - -
a) Opzioni - - - - - - - -
b) Swap 13.396.612 - - - 8.617.489 250.000 - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
2. Titoli di capitale e indici azionari - - - - - - - -
a) Opzioni - - - - - - - -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
3. Valute e oro - - - - - - - -
a) Opzioni - - - - - - - -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
4. Merci - - - - - - - -
5. Altri - - - - - - - -
Totale 13.396.612 - - - 8.617.489 250.000 - -

A.2 Derivati finanziari di copertura: fair value lordo positivo e negativo - ripartizione per prodotti

(Importi in migliaia)
Fair value positivo e negativo Variazione del valore
usato per rilevare
l'inefficacia della
copertura
Totale 31/12/2022 Totale 31/12/2021
Over the counter Over the counter Totale Totale
Tipologie derivati Senza controparti centrali Mercati Senza controparti centrali Mercati 31/12/2022 31/12/2021
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi
di
compensazione
organizzati Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi
di
compensazione
organizzati
Fair value positivo
a) Opzioni - - - - - - - - - -
b) Interest rate swap 1.691.642 - - - 126.940 509 - - - -
c) Cross currency swap - - - - - - - - - -
d) Equity swap - - - - - - - - - -
e) Forward - - - - - - - - - -
f) Futures - - - - - - - - - -
g) Altri - - - - - - - - - -
Totale 1.691.642 - - - 126.940 509 - - - -
Fair value negativo
a) Opzioni - - - - - - - - - -
b) Interest rate swap 63.752 - - - 57.314 - - - - -
c) Cross currency swap - - - - - - - - - -
d) Equity swap - - - - - - - - - -
e) Forward - - - - - - - - - -
f) Futures - - - - - - - - - -
g) Altri - - - - - - - - - -
Totale 63.752 - - - 57.314 - - - - -

A.3 Derivati finanziari di copertura OTC – valori nozionali, fair value lordo positivo e negativo per controparti

(Importi in migliaia)
Attività sottostanti Controparti centrali Banche Altre società finanziarie Altri soggetti
Contratti non rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale X - - -
- fair value positivo X - - -
- fair value negativo X - - -
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale X - - -
- fair value positivo X - - -
- fair value negativo X - - -
3) Valute e oro
- valore nozionale X - - -
- fair value positivo X - - -
- fair value negativo X - - -
4) Merci
- valore nozionale X - - -
- fair value positivo X - - -
- fair value negativo X - - -
5) Altri
- valore nozionale X - - -
- fair value positivo X - - -
- fair value negativo X - - -
Contratti rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale 13.396.612 - - -
- fair value positivo 1.691.642 - - -
- fair value negativo 63.752 - - -
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
3) Valute e oro
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
4) Merci
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
5) Altri - - - -
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -

A.4 Vita residua dei derivati finanziari di copertura OTC: valori nozionali

(Importi in migliaia)
Sottostanti/Vita residua Fino ad 1 anno Oltre 1 anno e fino a 5
anni
Oltre 5 anni Totale
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di
interesse
147.151 5.463.153 7.786.308 13.396.612
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale ed indici
azionari
- - - -
A.3 Derivati finanziari su valute ed oro - - - -
A.4 Derivati finanziari su merci - - - -
A.5 Altri derivati finanziari - - - -
Totale 31/12/2022 147.151 5.463.153 7.786.308 13.396.612
Totale 31/12/2021 581.364 1.371.822 6.914.303 8.867.489

B. Derivati creditizi di copertura

Nessun dato da segnalare.

C. Strumenti non derivati di copertura

Nessun dato da segnalare.

D. Strumenti coperti

D.1 Coperture del fair value

Come enunciato nella Parte A della presente nota integrativa consolidata, il Gruppo applica le regole di hedge accounting previste dall'IFRS 9 per le operazioni di coperture specifica ("MicroHedging"), mentre si è avvalso della facoltà di continuare ad utilizzare lo IAS 39 per le operazioni di copertura di fair value dell'esposizione al tasso di interesse di un portafoglio di attività o passività finanziarie (copertura generica o "Macrohedging").

Nella tabella sotto riportata sono esposte le operazioni di copertura specifica ("MicroHedging") in essere, per le quali il Gruppo applica le previsioni dell'IFRS 9.

Per completezza di informazione, si segnala che le operazioni di copertura generica in essere al 31 dicembre 2022, per le quali il Gruppo applica le previsioni dello IAS 39, si riferiscono a:

  • "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", per un ammontare monetario pari a 1.495.612 migliaia di euro, riferito esclusivamente ai mutui;
  • "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato", per un ammontare monetario pari a 3.120.000 migliaia di euro, riferito esclusivamente alla raccolta core.
(Importi in migliaia)
Coperture specifiche
Coperture
specifiche:
valore di
bilancio
Coperture specifiche -
posizioni nette: valore
di bilancio delle
attività o passività
(prima della
compensazione)
Variazioni
cumulate di fair
value dello
strumento
coperto
Cessazione
della copertura:
variazioni
cumulate
residue del fair
value
Variazioni del
valore usato per
rilevare
l'inefficacia della
copertura
Coperture generiche:
Valore di bilancio
A. Attività
1. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva - copertura
di:
- - - - - -
1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse - - - - - X
1.2 Titoli di capitale e indici azionari - - - - - X
1.3 Valute e oro - - - - - X
1.4 Crediti - - - - - X
1.5 Altri - - - - - X
2. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato - copertura di:
7.760.843 7.760.843 (1.416.588) - (1.341.416) -
1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse 7.760.843 7.760.843 (1.416.588) - (1.341.416) X
1.2 Titoli di capitale e indici azionari - - - - - X
1.3 Valute e oro - - - - - X
1.4 Crediti - - - - - X
1.5 Altri - - - - - X
Totale 31/12/2022 7.760.843 7.760.843 (1.416.588) - (1.341.416) -
Totale 31/12/2021 7.766.157 7.766.157 (96.605) - (215.186) -
B. Passività
1. Passività finanziarie valutate al costo
ammortizzato - copertura di:
- - - - - -
1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse - - - - - X
1.2 Valute e oro - - - - - X
1.3 Altri - - - - - X
Totale 31/12/2022 - - - - - -
Totale 31/12/2021 - - - - - -

D.2 Coperture dei flussi finanziari e degli investimenti esteri

Nessun dato da segnalare.

E. Effetti delle operazioni di copertura a patrimonio netto

Nessun dato da segnalare.

1.3.3 Altre informazioni sugli strumenti derivati di negoziazione e di copertura

A. Derivati finanziari e creditizi

A.1 Derivati finanziari e creditizi OTC: fair value netti per controparti

Nessun dato da segnalare, in quanto non sono presenti derivati di negoziazione e derivati di copertura oggetto di compensazione in bilancio ai sensi dello IAS 32, paragrafo 42.

1.4 Rischio di liquidità

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità

Il rischio di liquidità può essere sinteticamente definito come il rischio che il Gruppo, anche a causa di eventi futuri inattesi, non sia in grado di far fronte ai propri obblighi di pagamento ovvero di gestire in maniera efficiente la corrispondenza dei flussi di cassa attesi in entrata e in uscita.

I diversi tipi di rischio di liquidità gestiti dal Gruppo sono:

  • il rischio di liquidità di breve termine si riferisce al rischio di non-conformità tra l'ammontare e/o le scadenze dei flussi di cassa in entrata ed in uscita nel breve termine (inferiore all'anno);
  • il rischio di liquidità di mercato è il rischio che il Gruppo possa fronteggiare un cambiamento di prezzo notevole e avverso, generato da fattori esogeni ed endogeni che comportino delle perdite, nella vendita di attivi considerati liquidi. Nel caso peggiore, il Gruppo potrebbe non essere capace di liquidare queste posizioni;
  • il rischio di liquidità strutturale è definito come l'incapacità del Gruppo di procurarsi, in modo stabile e sostenibile, i fondi necessari per mantenere un rapporto adeguato tra le attività e le passività a medio/lungo termine (oltre l'anno) ad un prezzo ragionevole senza impattare le operazioni giornaliere o la situazione finanziaria del Gruppo;
  • il rischio di stress o contingenza è legato alle obbligazioni future ed inattese (per esempio prelievo di depositi) e potrebbe richiedere alla banca un ammontare maggiore di liquidità rispetto a quanto considerato necessario per gestire il business ordinario;
  • rischio di finanziamento, il Gruppo potrebbe non essere in grado di affrontare in modo efficace eventuali uscite di cassa previste.

Per affrontare la propria esposizione al rischio di liquidità il Gruppo investe la componente della propria liquidità stimata dai modelli interni come persistente e stabile (cd. liquidità core) in investimenti a medio/lungo termine, mentre la parte di liquidità caratterizzata da un profilo di persistenza inferiore (c.d. liquidità non core) è impiegata in attività liquide o facilmente liquidabili, quali, a titolo esemplificativo, depositi a vista, impieghi a breve termine o titoli governativi utilizzabili come fonte di finanziamento a breve termine presso la Banca Centrale.

Alla data di bilancio non esistono potenziali flussi di cassa in uscita "Contingent liquidity and funding needs", quali, ad esempio, clausole di rimborso accelerato o di rilascio di ulteriori garanzie connesse con un downgrade del Gruppo stesso.

I principi fondamentali

L'obiettivo del Gruppo è mantenere la liquidità ad un livello che consenta di condurre le principali operazioni in sicurezza, finanziare le proprie attività alle migliori condizioni di tasso in normali circostanze operative e rimanere sempre nella condizione di far fronte agli impegni di pagamento. In particolare, la politica d'impiego è improntata a principi di prudenza che considerano prioritario il criterio di liquidabilità degli strumenti; risultato di tale politica si traduce in indicatori di liquidità regolamentari di gran lunga superiori ai requisiti minimi.

Il Gruppo è dotato di una "Group Liquidity Policy", direttamente applicabile alla stessa Capogruppo ed alla Società controllata, che ha lo scopo di definire l'insieme di principi e regole che sovraintendono la gestione della liquidità e dei relativi rischi nel Gruppo. In particolare, la Policy descrive la gestione della liquidità e dei suoi rischi in condizioni standard ed in condizioni di crisi, le attività di controllo di primo e di secondo livello e la governance

del Gruppo in materia, definendo ruoli e responsabilità degli Organi e delle funzioni interne di Capogruppo e della società controllata, garantendo la coerenza tra il Piano di Contingency per il rischio di liquidità, il piano di Contingency di capitale, il RAF di Gruppo ed il Group Recovery Plan.

Ruoli e responsabilità

La "Group Liquidity Policy" stabilisce i principi adottati in termini di governance interna e che prevedono il coinvolgimento delle funzioni Tesoreria e Risk Management.

La gestione operativa della liquidità è effettuata dalla funzione Tesoreria che garantisce una gestione efficace ed efficiente della liquidità a breve e medio/lungo termine, il monitoraggio dell'esposizione di liquidità e la conduzione dei controlli di primo livello sul processo di gestione.

La funzione di Controllo dei Rischi è responsabile del monitoraggio del rispetto dei limiti e delle regole sul rischio di liquidità, dell'applicazione delle metriche di rischio e della valutazione delle metodologie scelte.

A tal fine la "Group Liquidity Policy" fa esplicito riferimento ai monitoraggi di primo e di secondo livello, sia dal punto di vista regolamentare sia da quello gestionale:

  • Gestione del rischio di liquidità sul breve termine (liquidità operativa) che considera gli eventi che potrebbero avere un impatto sulla posizione di liquidità del Gruppo da un giorno fino ad un anno. L'obiettivo primario è quello di conservare la capacità del Gruppo di far fronte agli impegni di pagamento ordinari e straordinari minimizzandone contestualmente i costi;
  • Gestione del rischio di liquidità strutturale (rischio strutturale) che considera gli eventi che potrebbero avere un impatto sulla posizione di liquidità del Gruppo oltre l'anno. L'obiettivo primario è quello di mantenere un adeguato rapporto tra passività a medio/lungo termine e attività a medio/lungo termine, finalizzato ad evitare pressioni sulle fonti di finanziamento, attuali e prospettiche, a breve termine;
  • Stress test: il rischio di liquidità è un evento di scarsa probabilità e di forte impatto. Pertanto, le tecniche di stress testing rappresentano uno strumento per valutare le potenziali vulnerabilità. Il Gruppo riproduce diversi scenari, spaziando dalla generale crisi di mercato alla crisi idiosincratica e loro combinazioni.

In tale contesto, il Gruppo considera tutte le attività, passività, posizioni fuori bilancio ed eventi presenti e futuri che generano flussi di cassa certi o potenziali, proteggendo così il Gruppo dai rischi correlati alla trasformazione delle scadenze.

Gestione della liquidità di breve termine

L'obiettivo della gestione della liquidità di breve termine è di garantire che il Gruppo sia sempre nella condizione di far fronte agli impegni di pagamento, previsti o imprevisti, focalizzandosi sulle esposizioni relative ai primi dodici mesi.

Il Gruppo calcola giornalmente la Maturity Ladder operativa, che misura i flussi di liquidità in entrata e in uscita, con dettagli dei principali bucket temporali, che comportano un impatto sulla base monetaria.

L'obiettivo del Gruppo è quello di garantire un sufficiente grado di liquidità a breve volto ad affrontare uno scenario di crisi di liquidità particolarmente avverso per almeno tre mesi.

Gestione della liquidità strutturale

L'obiettivo della gestione della liquidità strutturale del Gruppo è quello di mantenere un adeguato rapporto tra le attività e le passività di medio/lungo termine (convenzionalmente superiore all'anno) e mira ad evitare pressioni sulle fonti, attuali e prospettiche, a breve termine. A tal fine la tipica azione svolta dal Gruppo consiste nel prudente impiego della liquidità rispetto al profilo delle scadenze della raccolta. L'indicatore utilizzato e monitorato nel più ampio ambito del Risk Appetite Framework (NSFR) garantisce che attività e passività presentino una struttura per scadenze sostenibile. L'indicatore regolamentare è inoltre affiancato da un indicatore gestionale denominato "Structural Ratio", che ne condivide gli obiettivi e gran parte delle logiche. Tale indicatore è stato sviluppato dalla Direzione CRO di Capogruppo con l'obiettivo di monitorare il rischio di trasformazione delle scadenze, considerando le specificità del funding di Fineco rappresentate nel modello delle Poste a Vista della Banca.

Stress test di liquidità

L'attività di Liquidity Stress Test valuta l'impatto di scenari macro o microeconomici sulla posizione di liquidità di Fineco, con l'obiettivo di testare la capacità della Banca di continuare la sua attività in situazioni di tensioni di liquidità.

Gli stress test sono effettuati simulando scenari di stress idiosincratico (calo della fiducia dei clienti) e situazioni di generale shock di mercato; anche una combinazione delle due cause deve essere considerata nel programma di stress test. All'interno delle simulazioni di stress test, sono anche previste analisi di sensitività per valutare l'impatto prodotto dal movimento di un particolare singolo fattore di rischio.

Sono inoltre definiti degli scenari aggiuntivi (c.d. reverse stress testing) volti a individuare i fattori di rischio e la magnitudine degli stessi necessari a compromettere l'adeguatezza del profilo di rischio di liquidità del Gruppo.

Modelli comportamentali per le poste del passivo

FinecoBank ha sviluppato specifici modelli comportamentali volti alla stima del profilo di scadenza delle poste del passivo che non hanno una scadenza contrattuale; infatti, alcune poste, percepite come esigibili a vista, in realtà sono soggette a comportamenti viscosi.

Più specificatamente, la modellizzazione del passivo mira a costruire un profilo di replica che riflette al meglio le caratteristiche comportamentali delle poste. Un esempio è costituito dalle poste a vista: le stime del profilo di scadenza riflette la vischiosità percepita. Tali modelli comportamentali sono sviluppati dalla Direzione CRO di Capogruppo e validati dalla funzione di Validazione Interna del Gruppo.

Contingency Liquidity Management di Gruppo

L'obiettivo del Contingency Plan sul rischio di liquidità di Gruppo, definito nella Group Liquidity Policy, è di assicurare l'attuazione tempestiva di interventi efficaci anche nella fase iniziale di una crisi di liquidità, attraverso la precisa identificazione di soggetti, poteri, responsabilità, delle procedure di comunicazione ed i relativi criteri per la reportistica, nel tentativo di incrementare le probabilità di superare con successo lo stato di emergenza. Tale scopo è raggiunto attraverso:

  • attivazione di un modello operativo straordinario e di governo della liquidità;
  • coerente comunicazione interna ed esterna;
  • una serie di azioni disponibili per mitigare gli effetti negativi sulla liquidità;
  • una serie di Early Warning Indicator, inseriti anche all'interno del Recovery Plan di Gruppo, i quali indicano che si sta sviluppando una crisi.

Internal Liquidity Adequacy Assessment Process (ILAAP)

Conformemente alle disposizioni prudenziali, annualmente il Gruppo valuta l'adeguatezza del sistema di governo e gestione del rischio di liquidità (processo ILAAP) e ne fornisce informativa all'Autorità di Vigilanza secondo i termini previsti dalla normativa di riferimento.

A partire dal resoconto ICAAP & ILAAP 2020, relativo ai dati al 31 dicembre 2020, le prove di stress considerano i possibili impatti derivanti dalla pandemia COVID-19 sull'adeguatezza di liquidità del Gruppo. Tali stress test, che sono condotti sulla base di scenari che considerano fattori di rischio idiosincratici, sistemici e una combinazione di essi non hanno tuttavia fatto emergere possibili criticità o impatti significativi per il Gruppo.

Impatti della crisi determinata dalla pandemia COVID-19

Non vi sono stati impatti significativi durevoli derivanti dalla pandemia sul profilo di liquidità del Gruppo. Dopo una prima fase iniziale di assestamento la dinamica dei flussi di liquidità in entrata ed uscita si è normalizzata, riprendendo un trend di crescita costante. Per tale motivo, FinecoBank in seguito alla pandemia COVID-19 non ha modificato le strategie, gli obiettivi o le politiche di gestione misurazione e controllo del rischio di liquidità.

Informazioni di natura quantitativa

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie: Valuta di denominazione: Euro

(Importi in migliaia)
Voci/ Scaglioni temporali A vista Da oltre 1
giorno a 7
giorni
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Da oltre 15
giorni a 1
mese
Da oltre 1
mese fino
3 mesi
Da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
Da oltre 6
mesi fino a
1 anno
Da oltre 1
anno fino a
5 anni
Oltre 5 anni Durata
Indeterminata
Attività per cassa 4.053.788 30.071 323.331 27.626 989.515 319.061 987.898 9.152.078 17.168.598 311.178
A.1 Titoli di Stato - - 3.954 3.320 54.223 182.075 395.592 6.628.528 12.182.179 -
A.2 Altri titoli di debito - 406 3.715 1.041 715.134 19.369 393.675 1.544.710 3.124.062 -
A.3 Quote OICR 245 - - - - - - - - -
A.4 Finanziamenti 4.053.543 29.665 315.662 23.265 220.158 117.617 198.631 978.840 1.862.357 311.178
- Banche 1.321.139 1.304 - - 847 9.964 - - - 311.178
- Clientela 2.732.404 28.361 315.662 23.265 219.311 107.653 198.631 978.840 1.862.357 -
Passività per cassa 31.321.479 823.477 166.869 - 1.804 3.786 8.537 535.668 16.506 -
B.1 Depositi e conti correnti 29.571.408 - - - - - - - - -
- Banche 7.807 - - - - - - - - -
- Clientela 29.563.601 - - - - - - - - -
B.2 Titoli di debito - - - - - - 2.500 500.000 - -
B.3 Altre passività 1.750.071 823.477 166.869 - 1.804 3.786 6.037 35.668 16.506 -
Operazioni "fuori bilancio"
C.1 Derivati finanziari con scambio di
capitale
- Posizioni lunghe - 149.804 - - - - - 203 1.112 368
- Posizioni corte - 151.436 - - 1.003 - - 278 109 367
C.2 Derivati finanziari senza scambio di
capitale
- Posizioni lunghe 704 1.719 - 25.159 25.900 77.140 195.506 - - -
- Posizioni corte 658 - 315 2.416 14.144 32.074 66.696 - - -
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
- Posizioni lunghe - 11.556 - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - 11.556 - - - -
C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi
- Posizioni lunghe 17 - 16 704 147 10.393 395 310 - -
- Posizioni corte 1.003 10.346 - 633 - - - - - -
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - - - - - - - - -
C.6 Garanzie finanziarie ricevute - - - - - - - - - -
C.7 Derivati creditizi con scambio di
capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.8 Derivati creditizi senza scambio di
capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -

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Valuta di denominazione: Altre valute

(Importi in migliaia)
Voci/ Scaglioni temporali A vista Da oltre 1
giorno a 7
giorni
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Da oltre 15
giorni a 1
mese
Da oltre 1
mese fino
3 mesi
Da oltre 3
mesi fino
a 6 mesi
Da oltre 6
mesi fino a
1 anno
Da oltre 1
anno fino a
5 anni
Oltre 5
anni
Durata
Indeterminata
Attività per cassa 201.811 9.301 497 35.375 133.673 2.689 488.458 138.383 - -
A.1 Titoli di Stato - - 51 33.846 55.320 2.174 487.353 131.259 - -
A.2 Altri titoli di debito - - - - - - 107 7.109 - -
A.3 Quote OICR 29 - - - - - - - - -
A.4 Finanziamenti 201.782 9.301 446 1.529 78.353 515 998 15 - -
- Banche 196.140 387 - - 56.697 515 998 - - -
- Clientela 5.642 8.914 446 1.529 21.656 - - 15 - -
Passività per cassa 985.482 13.604 - - - 24 48 48 195 -
B.1 Depositi e conti correnti 975.095 - - - - - - - - -
- Banche 5 - - - - - - - - -
- Clientela 975.090 - - - - - - - - -
B.2 Titoli di debito - - - - - - - - - -
B.3 Altre passività 10.387 13.604 - - - 24 48 48 195 -
Operazioni "fuori bilancio"
C.1 Derivati finanziari con scambio di
capitale
- Posizioni lunghe - 176.052 - 965 - - - - - -
- Posizioni corte - 173.663 - 1.205 282 100 - - - -
C.2 Derivati finanziari senza scambio di
capitale
- Posizioni lunghe 3.123 - - - - - - - - -
- Posizioni corte 1.071 - - - - - - - - -
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
- Posizioni lunghe - 3.653 - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - 3.653 - - - -
C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi
- Posizioni lunghe - - - - - 4.765 - - - -
- Posizioni corte - 4.765 - - - - - - - -
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - - - - - - - - -
C.6 Garanzie finanziarie ricevute - - - - - - - - - -
C.7 Derivati creditizi con scambio di
capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.8 Derivati creditizi senza scambio di
capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -

1.5 – Rischi operativi

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

Definizione di rischio operativo

Si definisce rischio operativo il rischio di perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni, personale, consulenti finanziari, sistemi o causati da eventi esterni. Tale definizione include il rischio legale e di compliance, ma esclude quello strategico e reputazionale.

Ad esempio, possono essere definite operative le perdite derivanti da frodi interne o esterne, rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro, reclami della clientela, distribuzione dei prodotti, multe e altre sanzioni derivanti da violazioni normative, danni ai beni patrimoniali dell'azienda, interruzioni dell'operatività e disfunzione dei sistemi, gestione dei processi.

Framework per la gestione dei rischi operativi

Il Gruppo è dotato di una Global Policy per monitoraggio ed il controllo dei Rischi Operativi e Reputazionali, approvata dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo FinecoBank, che stabilisce il ruolo degli organi aziendali, della funzione di controllo dei rischi, nonché le interazioni con le altre funzioni coinvolte nel processo e definisce il processo di misurazione e monitoraggio dei rischi, descrive le attività svolte ai fini di prevenzione e le strategie di mitigazione.

Il Gruppo è inoltre dotato di una Global Policy "Operational Risk Management Framework per la valutazione del rischio informatico e Cyber", che definisce una metodologia comune a livello di Gruppo per la valutazione dei rischi informatici e cyber, sia in un contesto di normale andamento dell'attività di business (impatto atteso), sia nell'ipotesi di eventi straordinari (impatto estremo).

Struttura Organizzativa

Il Consiglio di Amministrazione è responsabile dell'approvazione di tutti gli aspetti rilevanti del framework dei rischi operativi, per la verifica dell'adeguatezza del sistema di misurazione e controllo ed è informato regolarmente circa le variazioni del profilo di rischio e l'esposizione ai rischi operativi.

La reportistica prodotta dalla Direzione CRO per il Consiglio di Amministrazione garantisce che il Management e gli Organi di Controllo siano costantemente informati sull'andamento dei rischi operativi all'interno del Gruppo e possano intervenire attivamente nella gestione e mitigazione dei rischi. La partecipazione al Comitato Prodotti del Chief Risk Officer e del Risk Management permette inoltre di presidiare i rischi operativi collegati alle nuove attività di business del Gruppo.

Il team Operational & Reputational Risk è inserito all'interno della Direzione CRO, cui fa capo il Chief Risk Officer di FinecoBank che a sua volta riporta direttamente all'Amministratore Delegato e Direttore Generale.

Le principali attività svolte dal Team nell'ambito dei rischi operativi sono:

  • definire il sistema di mitigazione e controllo dei rischi operativi, nel rispetto di quanto definito dalla normativa esterna e, in accordo con le indicazioni del Consiglio di Amministrazione, con l'evoluzione operativa di Gruppo;
  • predisporre regolarmente report sull'esposizione ai rischi operativi e reputazionali volti ad informare e supportare il management nell'attività di gestione;
  • predisporre un sistema di Indicatori di Rischio per prevenire i rischi operativi e reputazionali, anche derivanti da fattori ambientali, sociali e di governance (ESG);
  • verificare che i dati di perdita operativa identificati dalle diverse aree del Gruppo siano regolarmente e tempestivamente registrati;
  • effettuare, in collaborazione con le altre funzioni aziendali, analisi di scenario atte ad identificare e prevenire perdite ad impatto potenzialmente elevato, ancorché poco probabili;
  • proporre al CRO strategie di mitigazione dei rischi operativi;
  • effettuare training e supporto sul controllo dei rischi operativi alle strutture del Gruppo;
  • garantire il presidio del rischio reputazionale all'interno del perimetro definito dal Gruppo;
  • effettuare sistematici controlli a distanza, mediante gli Indicatori di Rischio, su tutta la Rete dei PFA, al fine di mitigare i rischi di frode legati all'operatività dei PFA;
  • svolgere controlli ex-post sulle verifiche svolte dalla Direzione Controlli Rete, Monitoraggio e Servizi Rete in merito alle frodi interne messe in atto dai consulenti finanziari a danno della clientela, al fine di individuare aree di miglioramento;
  • implementare ed aggiornare il sistema di gestione degli Indicatori di Anomalia anche in relazione a nuove attività aziendali ed a normative;
  • valutare l'efficacia delle coperture assicurative sull'infedeltà dei PFA, considerando rinnovi, limiti e franchigie;
  • valutare i rischi operativi e/o reputazionali risultanti dalle operazioni di maggior rilievo (es. esternalizzazioni rilevanti), assicurando la coerenza delle stesse con il RAF;
  • assicurare l'effettiva implementazione della metodologia di valutazione del rischio informatico, supportando e coordinando le singole funzioni coinvolte, ciascuno per quanto di competenza, durante il processo di valutazione dei rischi ICT.

Gestione e mitigazione del rischio

La gestione del rischio consiste nella revisione dei processi per la riduzione dei rischi rilevati, nella gestione delle relative politiche assicurative, con l'identificazione di idonee franchigie e limiti.

All'interno di Fineco è stato istituito un gruppo di lavoro "Permanent Work Group" (PWG) a cui partecipano la Direzione CRO e Organizzazione; l'interazione tra le diverse funzioni ha come finalità la condivisione delle rispettive conoscenze relative a progetti pianificati o in corso, nuovi processi, prodotti, o modifiche degli stessi ed ogni altro elemento che possa impattare sul profilo di rischio del Gruppo. L'obiettivo del PWG è individuare e successivamente sviluppare nuove azioni di mitigazione qualora si verifichino particolari eventi operativi.

Nell'ambito dell'attività di prevenzione dei rischi operativi e per il controllo a distanza dei canali di vendita, la Direzione CRO ha provveduto a concentrare la propria attività in controlli di prevenzione delle frodi.

Lo sviluppo dei controlli a distanza per la prevenzione delle frodi ha portato alla realizzazione di un sistema denominato "SoFIA" (System of Fraud Identification and Analysis). Il sistema consente di analizzare simultaneamente una maggiore quantità di dati ed informazioni rispetto a singoli indicatori ed inoltre permette di rilevare quotidianamente possibili anomalie attraverso un sistema di alert. In questo modo, tutti i nominativi proposti per i controlli sono valutati contemporaneamente rispetto a tutti gli indicatori per i controlli a distanza.

Gli addetti ai controlli, sulla base di valutazioni qualitative e quantitative degli indicatori stessi, selezionano eventuali casi da segnalare alla Direzione Controlli Rete, Monitoraggio e Servizi Rete – a diretto riporto dell'Amministratore Delegato - per i successivi approfondimenti. Inoltre, la struttura Operational & Reputational Risk è portata a conoscenza dei risultati dei test annualmente effettuati secondo i Piani di Business Continuity e Disaster Recovery.

Parallelamente ai controlli diretti sulla rete di vendita svolti attraverso SoFIA, sono svolti anche dei controlli ex-post sulle verifiche effettuate dalla Direzione Controlli Rete, Monitoraggio e Servizi Rete in merito alle frodi interne messe in atto dai consulenti finanziari a danno della clientela, finalizzati ad individuare eventuali aree di miglioramento.

Oltre ai presidi di cui sopra, i rischi reputazionali sono presidiati tramite la valutazione dei rischi effettuata dalla funzione di controllo dei rischi lungo tutta la fase di definizione, sviluppo ed approvazione dei prodotti di Gruppo. La partecipazione al Comitato Prodotti del Chief Risk Officer è infatti espressamente prevista dalla Global Policy "Processo Nuovi Prodotti".

Sistema di misurazione dei rischi

FinecoBank applica il Metodo Standardizzato per il calcolo del requisito patrimoniale relativo al rischio operativo. Sono stati, peraltro, mantenuti la governance, i presidi ed il framework di reporting richiesti dal metodo interno per la misurazione del requisito di capitale (AMA), precedentemente adottato e sviluppato.

Il team Operational & Reputational Risk effettua la raccolta e classificazione dei dati di perdita, dei dati di perdita ipotizzati tramite analisi di scenario e degli indicatori di rischio.

L'attività di raccolta e classificazione delle perdite operative è effettuata con finalità di prevenzione e miglioramento interno. Per quanto riguarda gli indicatori, il team si avvale di una molteplicità di Key Risk Indicators suddivisi in aree di controllo (Carte di Pagamento, Compliance, HR, Legale, Operations Titoli, Sistemi di Pagamenti, Reclami, Risk management, Sistemi IT, Sicurezza, Amministrazione, Audit, Reputazione, Trasparenza, AML/CFT) con i quali il Gruppo si propone di misurare l'esposizione ai rischi operativi. Eventuali valori anomali assunti dai suddetti indicatori possono essere correlati a variazioni nell'esposizione ai rischi operativi. All'interno del cruscotto di monitoraggio dei rischi operativi e reputazionali, sono stati identificati un set di indicatori rilevanti ai fini ESG, in quanto un loro valore anomalo potrebbe segnalare specifici rischi relativi alla relazione con i clienti (es. reclami pervenuti dalla clientela, problematiche di disponibilità o di sicurezza nei sistemi informatici), con il personale (es. turnover) o con i Regulator con conseguenze sulla sostenibilità del business.

Le analisi di scenario consentono di stimare l'esposizione del Gruppo ai rischi operativi, caratterizzati da una bassa frequenza ma da un sensibile impatto potenziale. Gli scenari sono identificati mediante l'analisi delle perdite interne, degli eventi esterni, dell'andamento degli indicatori di rischio, processi critici, prodotti e classi di rischio.

Il capitale di rischio dei rischi operativi utilizzato ai fini regolamentari in data 31 dicembre 2022 risulta pari a 110.553 migliaia di euro (8% dei RWA).

La valutazione del rischio operativo ICT

La disciplina prudenziale prevede che le banche conducano, almeno annualmente, un'analisi del rischio informatico del Gruppo sottoponendo al Consiglio di Amministrazione i risultati della valutazione effettuata.

In particolare, la normativa ha introdotto standard e requisiti specifici per la gestione e la valutazione del rischio informatico prevedendo che le banche valutino l'esposizione ai rischi in oggetto non limitandosi alla raccolta ed all'analisi delle perdite economiche, ma considerando elementi addizionali, quali ad esempio gli incidenti ICT occorsi ed elementi relativi alla rischiosità degli asset informatici del Gruppo (hardware e software).

Con l'adozione della Global Policy "Operational Risk Management Framework per la valutazione del rischio informatico e Cyber", il Gruppo ha definito un approccio comune per la valutazione dei rischi informatici. Ad agosto 2022 la Global Policy è stata modificata al fine di introdurre una valutazione

sintetica dell'esposizione al rischio ICT/Cyber maggiormente confrontabile con la propensione al rischio definita all'interno del Risk Appetite Framework.

L'esito dell'attività di analisi, svolta con la collaborazione delle strutture di business, ICT ed Organizzazione del Gruppo è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione nel mese di novembre 2022. L'analisi ha evidenziato che, rispetto ai volumi di business trattati ed alla complessità dei processi coinvolti, il rischio informatico residuo di FinecoBank è mediamente basso; l'esposizione al rischio residuo è stata formalmente accettata dai responsabili di processo di Fineco senza necessità di identificare ulteriori misure di mitigazione.

L'obiettivo del Gruppo è, inoltre, quello di proteggere i clienti e l'attività garantendo la sicurezza dei dati, declinata nelle sue caratteristiche di disponibilità, confidenzialità ed integrità. Particolare attenzione è infatti posta alle tematiche di Cyber Security & Fraud Management fin dalla fase di progettazione dei sistemi, quali elementi abilitanti alla corretta definizione di soluzioni e servizi offerti, anche cogliendo le opportunità offerte dal contesto normativo in evoluzione, allo scopo di creare piena sicurezza per il cliente pur mantenendo la semplicità di utilizzo. Per ulteriori dettagli in merito a Cyber Security e Fraud Management si rimanda alla Dichiarazione Consolidata di Carattere Non Finanziario 2022 del Gruppo FinecoBank, pubblicata sul sito internet di FinecoBank (https://about.finecobank.com).

Si evidenzia che il 24 febbraio 2022, con l'avvio del conflitto militare tra Russia e Ucraina, il CSIRT (il team di risposta dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale) ha chiesto di alzare l'attenzione ed adottare tutte le misure di protezione degli assetti ICT, un avviso rivolto alle aziende italiane che hanno rapporti con operatori ucraini. Il 28 febbraio 2022 l'Agenzia ha prodotto un nuovo alert, questa volta indirizzato a tutti gli operatori di infrastrutture digitali nazionali, sollecitati ad adottare "una postura di massima difesa cibernetica": l'offensiva potrebbe infatti essere rivolta contro la coalizione che si è mobilitata per sostenere il Paese attaccato. Nel mirino, per quanto riguarda l'Italia, ci sono in generale ministeri, enti governativi, aziende strategiche per l'interesse nazionale tra cui gli istituti finanziari. L'obiettivo del Gruppo è quello di assicurare la protezione dei clienti garantendo la sicurezza dei dati, declinata nelle sue caratteristiche di disponibilità, confidenzialità ed integrità: alla luce della crisi russo-ucraina sui mercati finanziari dell'UE, particolare attenzione è stata posta nella valutazione dei rischi correlati. Nel rispetto delle misure previste dalla legislazione vigente, Fineco ha intrapreso una serie di iniziative volte a verificare la propria postura di sicurezza e readiness operativa anche avvalendosi delle indicazioni e raccomandazioni suggerite dai diversi organi nazionali ed internazionali. Ferma restando l'adozione da sempre delle migliori pratiche in materia di sicurezza, sia in termini di misure tecniche che organizzativo/procedurali, sono stati ad ogni modo introdotti ulteriori meccanismi per far fronte ad eventuali impatti derivanti dalla situazione contingente assicurando, nel contempo, il costante e continuo monitoraggio in merito all'evoluzione del contesto.

Analisi dei rischi operativi e di sicurezza relativi ai servizi di pagamento

Conformemente al 28° aggiornamento della Circolare 285 di Banca d'Italia, il Gruppo effettua una valutazione dei rischi operativi e di sicurezza relativi ai servizi di pagamento prestati dal Gruppo e dell'adeguatezza delle misure di mitigazione e dei meccanismi di controllo messi in atto per affrontarli. La Relazione contenente le risultanze dell'analisi condotte per l'anno 2021 non ha evidenziato elementi di criticità o di attenzione, ed è stata trasmessa alla Banca d'Italia entro il 30 aprile 2022, così come chiesto dalla normativa citata.

Impatti derivanti dalla pandemia COVID-19 e dal conflitto militare Russia-Ucraina

Non sono stati registrati impatti rilevanti derivanti dalla pandemia COVID-19 e dal conflitto militare Russia-Ucraina sui profili di rischio operativo del Gruppo. I KRI disponibili non forniscono indicazioni di variazioni del profilo di rischio né si evidenziano perdite operative strettamente guidate dall'emergenza COVID-19 e dal conflitto militare Russia-Ucraina.

FinecoBank non ha modificato le strategie, gli obiettivi o le politiche di gestione misurazione e controllo dei rischi operativi in seguito alla pandemia COVID-19 e dal conflitto militare Russia-Ucraina.

B. Rischi derivanti da pendenze rilevanti

Esistono procedimenti giudiziari pendenti nei confronti del Gruppo, unicamente riferiti a FinecoBank, individualmente non rilevanti, in relazione ai quali vi è incertezza circa il possibile esito e l'entità dell'eventuale onere che lo stesso potrebbe essere chiamato a sostenere. Laddove è possibile stimare in modo attendibile l'entità dell'eventuale onere e lo stesso sia ritenuto probabile, sono stati effettuati accantonamenti nella misura considerata congrua date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali applicabili, effettuando la miglior stima possibile dell'ammontare che ragionevolmente il Gruppo dovrà sostenere per adempiere le relative obbligazioni. In particolare, a presidio delle suddette obbligazioni, nonché dei reclami della clientela non ancora sfociati in procedimenti giudiziari, FinecoBank ha in essere al 31 dicembre 2022 un fondo per rischi e oneri pari a 24.000 migliaia di euro. Tale fondo include, oltre alle spese legali a carico del Gruppo in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che la assistono nelle controversie in corso nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti. Tale stima, con riferimento ai compensi degli avvocati che assistono il Gruppo, è stata determinata in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.

C. Rischi derivanti da contenziosi e verifiche di natura tributaria

I rischi derivanti da contenziosi o verifiche di natura tributaria al 31 dicembre 2022 si riferiscono principalmente ad un avviso di accertamento relativo all'esercizio 2003 ricevuto da FinecoBank nel quale è stata contestata la fruizione di crediti d'imposta per 2,3 milioni di euro, per il quale la Banca ha presentato ricorso in Cassazione ritenendo fondata la propria posizione. La Banca ha già versato le maggiori imposte e gli interessi dovuti.

A fronte del suddetto contenzioso, è già stato rilevato a conto economico l'onere per le maggiori imposte e per interessi e sanzioni in contropartita, rispettivamente, delle passività fiscali e del fondo rischi e oneri. Inoltre, sono stati rilevati i crediti verso l'erario per le somme versate.

In relazione a quanto sopra rappresentato, al 31 dicembre 2022 il Gruppo ha in essere accantonamenti nella misura ritenuta congrua, date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali, a passività fiscali per maggiori imposte per complessivi 5,6 milioni di euro e al fondo rischi ed oneri a fronte di sanzioni e interessi per complessivi 3,4 milioni di euro.

Informazioni di natura quantitativa

L'analisi delle perdite operative consente al team Operational & Reputational Risk di formulare valutazioni sull'esposizione ai rischi operativi del Gruppo e di individuare eventuali aree critiche.

Di seguito si illustra la fonte principale delle perdite operative in funzione degli "event type", cioè delle tipologie di eventi - stabilite dall'Accordo di Basilea 2 - che le hanno generate:

  • Frode interna: perdite dovute ad attività non autorizzata, frode, appropriazione indebita o violazione di leggi, regolamenti o direttive aziendali che coinvolgano almeno una risorsa interna del Gruppo o legata da contratto di agenzia (consulente finanziario);
  • Frode esterna: perdite dovute a frode, appropriazione indebita o violazione di leggi da parte di soggetti esterni al Gruppo;
  • Rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro: perdite derivanti da atti non conformi alle leggi o agli accordi in materia di lavoro, salute e sicurezza sul lavoro, dal pagamento di risarcimenti a titolo di lesioni personali o da episodi di discriminazione o di mancata applicazione di condizioni paritarie;
  • Clientela, prodotti e prassi professionali: perdite derivanti da inadempienze relative a obblighi professionali verso clienti ovvero dalla natura o dalle caratteristiche del prodotto o del servizio prestato;
  • Danni da eventi esterni: perdite derivanti da eventi esterni, quali catastrofi naturali, terrorismo, atti vandalici;
  • Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi: perdite dovute a interruzioni dell'operatività, a disfunzioni o a indisponibilità dei sistemi;
  • Esecuzione, consegna e gestione dei processi: perdite dovute a carenze nel perfezionamento delle operazioni o nella gestione dei processi, nonché perdite dovute alle relazioni con controparti commerciali, venditori e fornitori.

Al 31 dicembre 2022 il 76% delle perdite operative del Gruppo è relativo al rischio di condotta, che comprende i due event type "Frode interna" e "Clientela, prodotti e prassi professionali". In particolare, l'event type "frode interna" si manifesta principalmente attraverso frodi perpetrate a danno dei clienti dai consulenti finanziari facenti parte della rete di vendita. A mitigazione di tale rischio, oltre ai numerosi controlli a distanza effettuati sulla rete di vendita da diverse strutture della Banca (Direzione Controlli Rete, Internal Audit, Compliance e Direzione CRO), è stata stipulata una polizza di assicurazione sull'infedeltà dei consulenti finanziari. L'event type "Clientela, prodotti e prassi professionali" invece si manifesta principalmente attraverso il misselling dei prodotti finanziari alla clientela.

Le perdite relative agli altri event type sopra descritti sono residuali e pari a circa il 24%.

I dati riportati sono coerenti con il modello di business di FinecoBank che si focalizza sull'offerta di servizi di consulenza finanziaria alla clientela al dettaglio, e vanta una delle maggiori reti di vendita in Europa.

1.6 Altri rischi e informazioni

Le fattispecie di rischio precedentemente descritte, pur costituendo le principali tipologie, non esauriscono il novero di tutte quelle considerate rilevanti per il Gruppo. Nell'ambito di quanto previsto dalla normativa prudenziale di Secondo Pilastro, il Gruppo conduce annualmente il processo di identificazione di rischi rilevanti ai quali è esposto il Gruppo, oltre a quelli di Primo Pilastro (credito, mercato, operativo). In aggiunta ai tradizionali rischi finanziari, sono individuati anche i potenziali rischi non finanziari rilevanti, tra cui si citano a titolo di esempio i rischi reputazionali e quelli derivanti da fattori ambientali, sociali e di governance (ESG).

Successivamente all'individuazione dei rischi rilevanti, è definito il miglior metodo di analisi degli stessi: qualitativo e quantitativo. La misurazione quantitativa può essere effettuata tramite molteplici strumenti, quali ad esempio analisi di scenario (in particolare per i rischi difficilmente quantificabili, quali il rischio reputazionale o il rischio di compliance), il VaR o attraverso il calcolo del Capitale Interno. Quest'ultimo rappresenta il capitale necessario a fronte delle possibili perdite relative alle attività del Gruppo e prende in considerazione tutti i rischi definiti dal Gruppo come quantificabili in termini di Capitale Interno coerentemente con i requisiti di Secondo Pilastro.

I principali rischi inclusi all'interno del Capitale Interno Complessivo del Gruppo a dicembre 2022 sono quelli di default, concentrazione, migrazione, mercato, tasso di interesse, credit spread, operativo, di business ed immobiliare. Il Capitale Interno Complessivo è sottoposto periodicamente ad esercizi di stress test; tale strumento di valutare la vulnerabilità del Gruppo ad eventi "eccezionali ma plausibili" e fornisce informazioni aggiuntive rispetto alle attività di monitoraggio.

Rischi derivanti da fattori ambientali, sociali e di governance (ESG)

Dal 2020 il Gruppo FinecoBank ha iniziato una progressiva integrazione dei rischi Ambientali, Sociali e di Governance nel proprio framework di risk management.

In occasione del processo annuale di Risk Inventory per il 2023 è stato predisposto un focus sui rischi ESG e sui rischi reputazionali. Trattandosi di rischi trasversali, l'analisi ha avuto come oggetto di valutazione l'impatto dei fattori di rischio ambientali, sociali, reputazionali e di governance sulle tradizionali categorie di rischio già gestite e monitorate dal Gruppo. Coerentemente alle priorità evidenziate dai regulator, la valutazione dei rischi ESG è stata svolta considerando diversi orizzonti temporali (breve e medio/lungo termine), e si è concentrata sui rischi climatici e ambientali. Per tutti gli orizzonti temporali considerati, la valutazione non ha mostrato una elevata incidenza di questi ultimi sul profilo di rischio del Gruppo.

In generale, il modello di business di FinecoBank risulta poco esposto ai fattori di rischio climatici ed ambientali. I risultati dell'analisi hanno confermato che le categorie di rischio che, seppur marginalmente, potrebbero essere impattate da fattori climatici e ambientali sono i rischi di credito derivanti dall'affidamento della clientela al dettaglio e i rischi di business derivanti dall'offerta di prodotti finanziari non allineati alle preferenze di sostenibilità della clientela.

Relativamente ai rischi di credito, l'analisi svolta in sede di risk inventory 2023 riconosce che i mutui fondiari erogati alla clientela al dettaglio potrebbero risentire già nel breve periodo della riduzione del valore degli immobili a garanzia, dovuta principalmente a fattori di rischio fisici acuti (ad es. inondazioni o frane). La tendenza potrebbe inoltre aggravarsi nel lungo periodo con il peggioramento del surriscaldamento globale, attraverso una maggior frequenza ed intensità degli eventi di rischi fisici acuti, con una manifestazione più evidente dei rischi fisici cronici (ad esempio l'innalzamento del livello del mare) e con una maggior probabilità di riscontrare fattori di rischio di transizione, come potrebbe essere ad esempio l'imposizione di un requisito minimo di classe energetica per la vendita degli immobili.

Al fine di mitigare le esposizioni ai rischi ESG, nell'ambito dei controlli di secondo livello sui rischi di credito sono stati previsti una serie di monitoraggi volti a presidiare le aree ritenute maggiormente a rischio, tra cui si citano a titolo di esempio l'inserimento di un indicatore specifico di rischio ambientale (ND-Gain) nel contesto del monitoraggio del rischio paese, l'integrazione dei fattori di rischio climatici e ambientali nel modello per la stima della Loss Given Default (LGD) dei mutui fondiari in ambito ECL IFRS 9 e il monitoraggio sulla concentrazione degli immobili a garanzia dei mutui fondiari in aree ad elevato impatto climatico e ambientale, incluso nel RAF già dal 2020.

Diversamente dai rischi di credito, i rischi di business risultano maggiormente concentrati nel breve termine. In particolare, la performance dei prodotti di investimento classificabili come non-sostenibili ai sensi della EU taxonomy regulation, offerti della Legal Entity Fineco Asset Management, potrebbero risentire di taluni rischi di transizione, come ad esempio il cambio di preferenza della clientela, che potrebbe orientarsi verso prodotti maggiormente sostenibili offerti da altri asset manager. Il fattore di rischio dovrebbe diminuire nel medio/lungo termine in seguito all'affinamento da parte di Fineco AM della propria offerta di prodotti sostenibili. Nel RAF per l'anno 2023 è stato introdotto un nuovo indicatore volto a misurare la percentuale di Fondi ESG offerti dalla Legal Entity Fineco Asset Management sul totale dell'offerta di Fondi.

Infine, si segnala che nel corso del 2022 Fineco ha svolto lo stress test tematico in ambito ICAAP. Quest'ultimo si focalizza su tre fattori di rischio non correlati considerati rilevanti per il modello di business di Fineco:

  • cambio di preferenza dei clienti dai fondi di Fineco AM classificati come "non-ESG" (art. 6 SFDR) a fondi di gestori terzi classificati come "ESG" (art. 7 e 8 SFDR). L'obiettivo dello scenario, che può essere classificato come rischio di transizione, è stimare l'impatto del cambio di preferenza sul profilo commissionale e sul capitale interno relativo al rischio di business del Gruppo;
  • riduzione del valore degli immobili a garanzia dei mutui fondiari situati in aree ad elevato rischio climatico e ambientale (rischio fisico). La riduzione di valore determinerebbe un incremento di LGD e un conseguente incremento delle rettifiche su crediti e un maggior capitale interno a fronte dei rischi di credito;

downgrade dei paesi maggiormente esposti ai rischi climatici e ambientali. Nello stress test ICAAP 2022, in coerenza con le esposizioni detenute dal Gruppo, le controparti considerate sono state Cina, Emirati Arabi Uniti e Lettonia. Il downgrade determina una maggiore PD delle citate controparti istituzionali, e di conseguenza maggiori rettifiche su crediti e capitale interno a fronte dei rischi di credito. I risultati dello stress test confermano gli impatti limitati dei fattori climatici e ambientali sul modello di business del Gruppo.

Oltre a ciò, nell'ambito del processo di progettazione e implementazione, su base volontaria, del Sistema di Gestione Ambientale conforme ai requisiti del regolamento EMAS n. 1221/2009/CE, nel corso della prima metà del 2022 è stata finalizzata l'analisi ambientale iniziale, strumento che ha consentito di mappare i bisogni e le aspettative degli stakeholder in ambito ambientale, rilevandone i rispettivi rischi per FinecoBank, oltre a definire una classificazione dei rischi generati e subiti dall'organizzazione connessi agli aspetti ambientali maggiormente significativi sulla base delle attività aziendali. Oltre alle aspettative e ai relativi rischi mappati l'anno precedente, nel 2022 è stata esplicitata l'attività di vigilanza esercitata su Fineco dalla Banca Centrale Europea (BCE), a partire dall'1 gennaio 2022, che ha riflessi di specifiche aspettative nei confronti dell'integrazione dei rischi climatici e ambientali nel quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio, oltre che una maggiore attenzione da parte dei regolatori ai fattori ESG correlata all'applicazione della normativa europea in ambito della trasparenza dell'informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari, della Tassonomia delle attività ecosostenibili, dell'integrazione dei fattori di sostenibilità, dei rischi di sostenibilità e delle preferenze di sostenibilità nelle attività di consulenza di investimento e dei fattori di sostenibilità negli obblighi di governance dei prodotti.

Per ulteriori informazioni sui rischi derivanti da fattori ambientali, sociali e di governance a cui il Gruppo risulta esposto si rimanda alla Dichiarazione di Carattere non finanziario 2022.

Sezione 3 – Rischi delle imprese di assicurazione

Nessuna informazione da segnalare.

Sezione 4 – Rischi delle altre imprese Nessun dato da segnalare.

Parte F - Informazioni sul patrimonio consolidato

Parte F – Informazioni sul patrimonio consolidato Sezione 1 – Il patrimonio consolidato

A. Informazioni di natura qualitativa

La gestione del patrimonio del Gruppo è orientata ad assicurare che i ratios siano coerenti con il profilo di rischio assunto e rispettino i requisiti di vigilanza.

Il presidio dell'adeguatezza patrimoniale è assicurato dall'attività di capital management nell'ambito della quale vengono definite, nel rispetto dei vincoli regolamentari e in coerenza con il profilo di rischio assunto dal Gruppo, la dimensione e la combinazione ottimale tra i diversi strumenti di patrimonializzazione.

Il Gruppo assegna un ruolo prioritario alle attività volte alla gestione ed all'allocazione del capitale in funzione dei rischi assunti, ai fini dello sviluppo della propria operatività in ottica di creazione di valore. Le attività si articolano nelle diverse fasi del processo di pianificazione e controllo e, in particolare, nei processi di piano e budget e nei processi di monitoraggio. Nella gestione dinamica del capitale, pertanto, la Capogruppo elabora il piano del capitale ed effettua il monitoraggio dei requisiti patrimoniali di vigilanza anticipando gli opportuni interventi necessari all'ottenimento degli obiettivi.

Il capitale e la sua allocazione, quindi, assumono un'importanza rilevante nella definizione delle strategie di lungo termine perché da un lato esso rappresenta l'investimento nel Gruppo da parte degli azionisti che deve essere remunerato in modo adeguato, dall'altro è una risorsa soggetta a limiti esogeni, definiti dalla normativa di vigilanza. A tal proposito, si precisa che a conclusione del processo di revisione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process - SREP), in data 14 dicembre 2022 la Banca Centrale Europea ha comunicato i seguenti requisiti patrimoniali applicabili al Gruppo FinecoBank a partire dal 1° gennaio 2023:

  • 8,02% in termini di Common Equity Tier 1 ratio che comprende il requisito di Pillar II (Pillar 2 Requirement P2R) fissato nella misura dello 0,98%;
  • 9,85% in termini di Tier 1 Ratio che comprende un P2R fissato nella misura dell'1,31%;
  • 12,29% in termini di Total Capital Ratio che comprende un P2R fissato nella misura 1,75%.

Si ricorda che fino al 31 dicembre 2022 i requisiti patrimoniali aggiuntivi (P2R) richiesti al Gruppo erano i seguenti: 1,12% in termini di CET1, 1,50% in termini di T1 e 2,00% in termini di Total Capital.

Per quanto riguarda il coefficiente di leva finanziaria, invece il requisito minimo da rispettare risulta pari al 3%.

Gli strumenti di capitale includono i seguenti strumenti finanziari:

  • Additional Tier 1 emesso in data 31 gennaio 2018. Lo strumento finanziario è un private placement36, perpetuo, emesso per un ammontare di 200 milioni di euro, interamente sottoscritto da UniCredit S.p.A.. La cedola per i primi 5,5 anni è stata fissata a 4,82%;
  • Additional Tier 1 emesso in data 11 luglio 2019. Lo strumento finanziario è un public placement, perpetuo, destinato alla negoziazione sul mercato non regolamentato Global Exchange Market gestito da Euronext Dublin, rating assegnato pari a BB- (S&P Global Ratings), emesso per un ammontare di 300 milioni di euro. La cedola per i primi 5 anni è stata fissata al 5,875%.

36 Unrated e unlisted.

Parte F - Informazioni sul patrimonio consolidato

B. Informazioni di natura quantitativa

B.1 Patrimonio consolidato: ripartizione per tipologia di impresa

(Importi in migliaia)
Voci del patrimonio netto Consolidato
prudenziale
Imprese di
assicurazione
Altre imprese Elisioni e
aggiustamenti da
consolidamento
Totale
1. Capitale 201.340 - - - 201.340
2. Sovrapprezzi di emissione 1.934 - - - 1.934
3. Riserve 778.211 - - - 778.211
4. Strumenti di capitale 500.000 - - - 500.000
5. (Azioni proprie) (1.714) - - - (1.714)
6. Riserve da valutazione: 2.121 - - - 2.121
- Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair
value con impatto sulla redditività complessiva
(3.898) - - - (3.898)
- Utili (perdite) attuariali su piani previdenziali a benefici definiti 6.020 - - - 6.020
- Quote delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate
a patrimonio netto
(1) - - - (1)
7. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) del gruppo e di terzi 428.505 - - - 428.505
Totale 1.910.397 - - - 1.910.397

B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

(Importi in migliaia)
Attività/valori Consolidato prudenziale Imprese di
assicurazione
Altre imprese Elisioni e aggiustamenti
da consolidamento
Totale
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
1. Titoli di debito - (3.898) - - - - - - - (3.898)
2. Titoli di capitale - - - - - - - - - -
3. Finanziamenti - - - - - - - - - -
Totale 31/12/2022 - (3.898) - - - - - - - (3.898)
Totale 31/12/2021 410 - - - - - - - 410 -

Parte F - Informazioni sul patrimonio consolidato

B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: variazioni annue

(Importi in migliaia)
Titoli di debito Titoli di capitale Finanziamenti
1. Esistenze iniziali 410 - -
2. Variazioni positive - - -
2.1 Incrementi di fair value - - -
2.2 Rettifiche di valore per rischio di credito - X -
2.3 Rigiro a conto economico di riserve negative da realizzo - X -
2.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) - - -
2.5 Altre variazioni - - -
3. Variazioni negative (4.308) - -
3.1 Riduzioni di fair value (3.898) - -
3.2 Riprese di valore per rischio di credito - - -
3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive: da realizzo (410) X -
3.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) - - -
3.5 Altre variazioni - - -
4. Rimanenze finali (3.898) - -

B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue

(Importi in migliaia)
Utili (perdite) attuariali su piani previdenziali
a benefici definiti
1. Esistenze iniziali (6.287)
2. Variazioni positive 12.307
2.1 Incrementi di fair value 12.307
2.2 Altre variazioni -
3. Variazioni negative -
3.1 Riduzioni di fair value -
3.2 Altre variazioni -
4. Rimanenze finali 6.020

Sezione 2 – I fondi propri e i coefficienti di vigilanza bancari

Si rimanda all'informativa sui fondi propri e sull'adeguatezza patrimoniale contenuta nel documento "Informativa al pubblico del Gruppo FinecoBank – Pillar III al 31 dicembre 2022", pubblicato sul sito internet della Società www.finecobank.com, previsto dal Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) e successivi Regolamenti che ne modificano il contenuto, tra i quali si citano, in particolare, il Regolamento (UE) 876/2019 (c.d. CRR II) del Parlamento Europeo e del Consiglio e il Regolamento (UE) 2020/873 del Parlamento Europeo e del Consiglio (c.d. CRR Quick-fix).

Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda

Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda Sezione 1 – Operazioni realizzate durante l'esercizio Nessuna informazione da segnalare.

Sezione 2 – Operazioni realizzate dopo la chiusura dell'esercizio Nessuna informazione da segnalare.

Sezione 3 – Rettifiche retrospettive Nessuna informazione da segnalare.

Parte H - Operazioni con parti correlate

Parte H – Operazioni con parti correlate Si forniscono di seguito le informazioni sui compensi corrisposti ai dirigenti con responsabilità strategiche e sulle transazioni poste in essere con le parti correlate, ai sensi dello IAS 24.

1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategiche

I dirigenti con responsabilità strategiche sono i soggetti che nell'ambito della Capogruppo hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività delle Società. Sono inclusi in questa categoria, oltre ai componenti del Consiglio di Amministrazione ed i membri del Collegio Sindacale di FinecoBank in linea con le previsioni della Circolare di Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successive modifiche e aggiornamenti, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale, il Vice Direttore Generale/Responsabile Direzione GBS, il Responsabile Direzione Chief Financial Officer, il Vice Direttore Generale/Responsabile Direzione Commerciale Rete PFA e Private Banking, il Vice Direttore Generale/Responsabile Global Business. Inoltre, a partire dall'esercizio 2022, sono inclusi in questa categoria i dirigenti con responsabilità strategiche (intendendosi per tali i componenti degli organi di amministrazione e controllo, questi ultimi ove presenti) di Fineco AM, unica società del Gruppo oltre alla Capogruppo FinecoBank. A seguito di tale modifica sono stati riesposti i dati al 31 dicembre 2021.

(Importi in migliaia)
Totale Totale
Componenti reddituali/settori 2022 2021
Retribuzioni corrisposte ai "Dirigenti Strategici", Amministratori e Collegio sindacale
a) benefici a breve termine 8.322 8.100
b) benefici successivi al rapporto di lavoro 572 444
di cui relativi a piani a prestazioni definite - -
di cui relativi a piani a contribuzioni definite 572 444
c) altri benefici a lungo termine 442 466
d) indennità per la cessazione del rapporto di lavoro - -
e) pagamenti in azioni 3.132 2.961
Totale 12.468 11.971

2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate

Il Consiglio di Amministrazione, al fine di assicurare il costante rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari attualmente vigenti in materia di informativa societaria riguardanti le operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse, ha approvato, in occasione della riunione del 16 dicembre 2021 (con efficacia dal 15 gennaio 2022), con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Collegio Sindacale, la nuova versione della "Global Policy Procedure per la gestione delle operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse del Gruppo FinecoBank" (la "Global Policy").

Tale Global Policy contiene le disposizioni da osservare nella gestione:

  • delle operazioni con parti correlate, ai sensi del Regolamento CONSOB adottato con delibera del 12 marzo 2010 n. 17221 come tempo per tempo modificato e aggiornato (da ultimo con delibera Consob n. 21624 del 10 dicembre 2020);
  • delle operazioni con soggetti collegati, ai sensi della disciplina sulle "Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati", dettata dal Capitolo 11 della Circolare Banca d'Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 (recante le "Disposizioni di vigilanza per le banche"), così come integrata a seguito dell'aggiornamento n. 33 del 23 giugno 2020;
  • delle obbligazioni degli esponenti bancari, ai sensi dell'art. 136 del Decreto Legislativo del 1° settembre 1993, n. 385 recante il "Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia";
  • delle operazioni con ulteriori soggetti rilevanti in potenziale conflitto di interesse definiti in via di autoregolamentazione dalla Banca, tenuto conto delle disposizioni di legge e regolamentari applicabili in materia;
  • dei prestiti concessi agli esponenti (i.e. i membri degli organi di amministrazione, direzione e controllo) e alle loro parti correlate, ai sensi dell'art. 88 della CRD.

Premesso quanto sopra, nel corso dell'esercizio 2022 sono state poste in essere dal Gruppo operazioni con parti correlate in genere, italiane ed estere, di minore rilevanza rientranti nell'ordinario esercizio dell'attività operativa della Banca e della connessa attività finanziaria, perfezionate a condizioni standard, ovvero a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni concluse con soggetti terzi indipendenti; non sono state poste in essere altre operazioni con parti correlate tali da influire in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Banca e del Gruppo FinecoBank, né operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate.

Parte H - Operazioni con parti correlate

Nel prospetto che segue sono indicate le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 31 dicembre 2022, distinte per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24:

(Importi in migliaia)
Consistenze al 31/12/2022
Società
collegate
Amministratori,
collegio sindacale e
dirigenti strategici
Altre parti
correlate
Totale % sull'importo
di bilancio
Azionisti % sull'importo di
bilancio
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto a conto economico a) attività finanziarie
detenute per la negoziazione
- - - - 0,00% 56 0,33%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b)
crediti verso clientela
- 1.359 534 1.893 0,01% 4.126 0,02%
Totale attivo - 1.359 534 1.893 0,01% 4.182 0,01%
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
b) debiti verso la clientela
- 5.094 1.460 6.554 0,02% - 0,00%
Altre passività 129 159 - 288 0,09% - 0,00%
Totale passivo 129 5.253 1.460 6.842 0,02% - 0,00%
Garanzie rilasciate e impegni - 321 63 384 0,85% - 0,00%

Si precisa che nella tabella sopra esposta non è riportato il valore di bilancio delle partecipazioni detenute nelle Società collegate rilevate nella voce di bilancio 70 Partecipazioni.

Relativamente alle operazioni di cui sopra, distinte per tipologia di parte correlata, si propone anche il dettaglio dell'impatto sulle principali voci di conto economico consolidato:

(Importi in migliaia)
Conto
economico
Esercizio 2022
Società collegate Amministratori,
collegio sindacale e
dirigenti strategici
Altre parti
correlate
Totale % sull'importo di
bilancio
Azionisti % sull'importo di
bilancio
Interessi attivi e proventi assimilati - 4 4 8 0,00% - 0,00%
Interessi passivi e oneri assimilati - (1) - (1) 0,01% - 0,00%
Commissioni attive - 4 5 9 0,00% 18.397 2,04%
Commissioni passive (407) - - (407) 0,09% - 0,00%
Rettifiche/riprese di valore nette per
rischio di credito
- - - - 0,00% (3) 0,06%
Spese amministrative a) spese per il
personale
(4) - - (4) 0,00% - 0,00%
Altri oneri/proventi di gestione - 57 8 65 0,05% - 0,00%
Totale conto economico (411) 64 17 (330) 18.394

Si segnala che un soggetto giuridico, che rientra nella categoria "Azionisti" al 31 dicembre 2022, risulta essere stato fra i primi prenditori di una quota dello strumento obbligazionario Senior preferred emesso da FinecoBank nel corso del 2021 (l'Azionista non era tale alla data di collocamento), ma nulla è stato riportato nelle tabelle sopra riportate in quanto lo strumento è un public placement quotato e non è disponibile l'informazione in merito ai possessori del titolo alla data di bilancio.

La categoria "Società collegate" comprende i rapporti nei confronti di Vorvel SIM S.p.A., società sottoposta ad influenza notevole, nella quale FinecoBank detiene una partecipazione del 20% per un importo di bilancio di 1.718 migliaia di euro. I rapporti economici e patrimoniali sopra rappresentati sono originati principalmente dall'accordo stipulato dalla Banca con Vorvel SIM S.p.A. per la negoziazione, sul segmento Hi-Cert, dei certificates emessi da Fineco. Con riferimento ai rapporti nei confronti di Vorvel SIM S.p.A., si precisa che la tabella sopra riportata non include la valutazione al patrimonio netto della Società che ha determinato la rilevazione nel conto economico dell'esercizio 2022 di una svalutazione di 276 migliaia di euro.

Con riferimento alla categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici" si precisa che, in applicazione della speciale disciplina prevista dall'art. 136 del D.Lgs 385/93 (TUB), le obbligazioni poste in essere nei confronti dei soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e

Parte H - Operazioni con parti correlate

controllo ai sensi della richiamata norma hanno formato oggetto di unanime deliberazione del Consiglio di Amministrazione assunta con il voto favorevole di tutti i membri del Collegio Sindacale, secondo le modalità ed i criteri previsti dal citato art. 136 TUB.

La categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici" comprende i rapporti nei confronti degli Amministratori, Collegio Sindacale e Dirigenti con responsabilità strategica della Capogruppo (con esclusione dei relativi compensi di cui si è data informativa nel precedente punto 1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica), dei Dirigenti con responsabilità strategica della controllata Fineco AM (intendendosi per tali i componenti degli organi di amministrazione e controllo, questi ultimi ove presenti, con esclusione dei relativi compensi di cui si è data informativa nel precedente punto 1) e nei confronti del Responsabile Internal Audit di FinecoBank, rappresentati principalmente da attività a fronte di crediti per utilizzo carte di credito, mutui e passività a fronte della liquidità depositata dagli stessi presso la Banca. Il conto economico dell'esercizio 2022 si riferisce ai costi e ricavi generati dalle attività e passività suddette.

Per quanto riguarda la categoria "Altre parti correlate" si precisa che la stessa raggruppa, ove presenti, i dati relativi:

  • agli stretti familiari dei dirigenti con responsabilità strategiche (ovvero quei familiari che ci si attende possano influenzare, o essere influenzati da, il soggetto interessato);
  • alle controllate (anche congiuntamente) dai "dirigenti con responsabilità strategiche" o dei loro stretti familiari.

I rapporti nei confronti di "Altre parti correlate" sono rappresentati principalmente da attività originate dalla concessione di mutui e crediti per utilizzo carte di credito e passività a fronte della liquidità depositata presso la Banca. Il conto economico dell'esercizio 2022 si riferisce ai costi e ricavi generati dalle attività e passività suddette.

La categoria "Azionisti" include gli azionisti e i relativi gruppi societari che alla data del 31 dicembre 2022 detengono in FinecoBank una partecipazione superiore al 3% del capitale sociale rappresentato da azioni aventi diritto di voto. Le consistenze patrimoniali sono rappresentate da crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari riferiti alle commissioni da incassare per l'attività di collocamento e gestione di prodotti del risparmio gestito. Il conto economico include le medesime commissioni attive di competenza dell'esercizio 2022.

A. Informazioni di natura qualitativa

1. Descrizione degli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

1.1 Strumenti in circolazione

Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

Nell'ambito dei piani di incentivazione a medio-lungo termine destinati a dipendenti e consulenti finanziari del Gruppo sono riconoscibili strumenti Equity-Settled Share Based Payment che prevedono la corresponsione di azioni di FinecoBank.

Alle categorie sopra riportate sono riconducibili le assegnazioni dei seguenti piani:

  • Sistemi Incentivanti (Bonus Pool) che offrono al personale più rilevante identificato in base ai requisiti normativi, una struttura di bonus composta da pagamenti immediati (a seguito della valutazione della performance) e differiti, in denaro e in azioni ordinarie FinecoBank, su un arco temporale di massimo 6 anni. Questa struttura di pagamento garantisce l'allineamento con gli interessi degli azionisti ed è soggetta alla verifica di clausole di malus (che si applicano nel caso specifiche soglie di profittabilità, patrimonio e liquidità non siano raggiunte) e di clawback (per quanto legalmente applicabili) secondo quanto stabilito dal regolamento del piano (entrambe rappresentano condizioni di vesting differenti da condizioni di mercato);
  • Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2018-2020 riservato al personale dipendente interamente basato su azioni gratuite FinecoBank da assegnare a selezionati dipendenti della Banca. Il Piano fissa obiettivi legati ai target 2020 di FinecoBank in termini di creazione di valore, sostenibilità e rischio, con condizioni di accesso e condizioni di malus e clawback. Il piano prevede una struttura di pagamento in un arco pluriennale definita secondo le categorie di beneficiari, in linea con le previsioni normative;
  • Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2021-2023 riservato al personale dipendente interamente basato su azioni gratuite FinecoBank da assegnare a selezionati dipendenti del Gruppo FinecoBank. Il Piano fissa obiettivi legati ai target del triennio 2021-2023 del Gruppo FinecoBank in termini di value creation, industrial sustainability, risk e stakeholder value, con condizioni di accesso e condizioni di malus e clawback. Il piano prevede una struttura di pagamento in un arco pluriennale definita secondo le categorie di beneficiari, in linea con le previsioni normative;
  • Sistemi Incentivanti riservati ai consulenti finanziari che offrono ai consulenti finanziari, identificati come personale più rilevante in base ai requisiti normativi, sistemi incentivanti composti da pagamenti in denaro immediati (a seguito della valutazione della performance) e differiti, in denaro e in azioni ordinarie FinecoBank, su un arco temporale massimo di 5 anni. Questa struttura di pagamento garantisce l'allineamento con gli interessi degli azionisti ed è soggetta alla verifica di clausole di malus (che si applicano nel caso specifiche soglie di profittabilità, patrimonio e liquidità non siano raggiunte) e di clawback (per quanto legalmente applicabili) secondo quanto stabilito dal regolamento del piano (entrambe condizioni di vesting differenti da condizioni di mercato);
  • Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2018-2020 per i consulenti finanziari identificati come Personale più rilevante che offre ai consulenti finanziari identificati nell'anno 2020 come personale più rilevante, un premio in denaro e in azioni FinecoBank a fronte del raggiungimento di obiettivi commerciali di performance nel triennio 2018-2020. Il piano prevede condizioni di accesso e condizioni di malus e clawback. Il piano prevede altresì una struttura di pagamento in un arco pluriennale.

I piani di incentivazione riservati ai dipendenti che prevedono l'attribuzione di azioni FinecoBank vengono serviti con strumenti di capitale rivenienti da aumenti di capitale gratuiti ai sensi dell'art. 2349 del Codice Civile.

I piani di incentivazione riservati ai consulenti finanziari che prevedono l'attribuzione di azioni FinecoBank vengono serviti con strumenti finanziari acquistati sul mercato in esecuzione dell'autorizzazione dell'Assemblea della Banca ai sensi dell'art. 2357 del Codice Civile e dell'Autorità di Vigilanza.

1.2 Modello di valutazione 1.2.1 Sistemi Incentivanti (Bonus Pool)

Il valore economico delle azioni assegnate è pari al prezzo di mercato dell'azione ridotto del valore attuale dei dividendi non assegnati nel periodo che intercorre fra la data della promessa e la futura consegna dell'azione.

I piani sono strutturati in cluster, ognuno dei quali può presentare più rate di pagamenti in azioni differiti secondo l'intervallo temporale definito dal regolamento del piano. I piani sono stati assegnati a partire dall'anno 2014 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.

1.2.1.1 Sistema incentivante 2021 (Bonus Pool)

Il sistema incentivante 2021 è basato su un approccio bonus pool, allineato con i requisiti normativi e con le prassi di mercato, che definisce:

  • la sostenibilità, attraverso il collegamento diretto con i risultati aziendali, e l'allineamento alle categorie di rischio rilevanti, tramite l'utilizzo di specifici indicatori che rispecchiano il quadro di riferimento per la propensione al rischio (Risk Appetite Framework);
  • l'allocazione di bonus ai beneficiari identificati come personale più rilevante, sulla base dei criteri previsti dalla normativa di riferimento;
  • una struttura di pagamenti distribuita su un arco temporale di massimo 6 anni e composta da un mix di denaro e azioni, come richiesto dalla normativa applicabile.

Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2021 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.

Azioni FinecoBank assegnate
Sistema incentivante 2021 (bonus pool)
Rata 2023 Rata 2025 Rata 2026 Rata 2027
Data assegnazione Valore Economico Bonus Opportunity 19-gen-21 19-gen-21 19-gen-21 19-gen-21
Data definizione numero Azioni - Date of Board resolution 09-feb-22 09-feb-22 09-feb-22 09-feb-22
Inizio periodo di Vesting 01-gen-21 01-gen-21 01-gen-21 01-gen-21
Scadenza periodo di Vesting 31-dic-21 31-dic-23 31-dic-24 31-dic-25
Prezzo di mercato azione FinecoBank [€] 15,195 15,195 15,195 15,195
Valore economico delle condizioni di vesting [€] -0,391 -1,242 -1,699 -2,195
Valore unitario Performance Share alla promessa [€] 14,804 13,953 13,496 13,000

1.2.1.2 Sistema incentivante 2022 (Bonus Pool)

Il sistema incentivante 2022 è basato su un approccio bonus pool, allineato con i requisiti normativi e con le prassi di mercato, che definisce:

  • la sostenibilità, attraverso il collegamento diretto con i risultati aziendali, e l'allineamento alle categorie di rischio rilevanti, tramite l'utilizzo di specifici indicatori che rispecchiano il quadro di riferimento per la propensione al rischio (Risk Appetite Framework);
  • l'allocazione di bonus ai beneficiari identificati come personale più rilevante, sulla base dei criteri previsti dalla normativa di riferimento;
  • una struttura di pagamenti distribuita su un arco temporale di massimo 6 anni e composta da un mix di denaro e azioni, come richiesto dalla normativa applicabile.

Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2022 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.

1.2.2 Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2018-2020 riservato al personale dipendenti

Il Piano fissa obiettivi legati ai target 2020 di FinecoBank in termini di creazione di valore, sostenibilità e rischio. I destinatari del Piano sono selezionati tra le risorse "chiave" della Banca, ivi inclusi i Dirigenti con Responsabilità Strategiche.

Il Piano, che risulta allineato al quadro normativo di riferimento ed alle pratiche di mercato, prevede:

  • obiettivi di performance a livello di banca quali l'EVA, il Cost/Income e il Cost of Risk sui crediti commerciali;
  • condizioni di accesso e di malus di profittabilità, capitale e liquidità definite;
  • specifiche condizioni individuali di conformità e di clawback;
  • una ponderazione per il rischio legata all'andamento annuale della CRO Dashboard.

Il Piano prevede una struttura di pagamento in un arco pluriennale, definita secondo le categorie di beneficiari ed in linea con le previsioni normative. Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2018 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.

1.2.3 Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2021-2023 riservato al personale dipendenti

Il Piano fissa obiettivi legati ai target del triennio 2021-2023 del Gruppo FinecoBank in termini di value creation, industrial sustainability, risk e stakeholder value. I destinatari del Piano sono selezionati tra le risorse "chiave" del Gruppo FinecoBank, ivi inclusi i Dirigenti con Responsabilità Strategiche.

Il Piano, che risulta allineato al quadro normativo di riferimento ed alle pratiche di mercato, prevede:

  • obiettivi di performance (quali il ROAC, il Net Sales of AUM, il Cost Income Ratio, e il Cost of Risk sui crediti commerciali), stakeholder value (customer satisfaction, people engagement ed estensione del rating ESG a tutti i nuovi fondi);
  • condizioni di accesso e di malus di profittabilità, capitale e liquidità;
  • specifiche condizioni individuali di conformità e di clawback;
  • una ponderazione per il rischio legata all'andamento annuale della CRO Dashboard.

Il Piano prevede una struttura di pagamento in un arco pluriennale, definita secondo le categorie di beneficiari ed in linea con le previsioni normative.

Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2021 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.

1.2.4 Sistemi Incentivanti riservati ai consulenti finanziari

Il valore economico delle azioni assegnate è pari al prezzo di mercato dell'azione ridotto del valore attuale dei dividendi non assegnati nel periodo che intercorre fra la data della promessa e la futura consegna dell'azione.

I piani sono strutturati in cluster, ognuno dei quali può presentare più rate di pagamenti in azioni differiti secondo l'intervallo temporale definito dal regolamento del piano. I piani sono stati assegnati a partire dall'anno 2016 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.

1.2.4.1. Sistema incentivante 2021 PFA

Il Sistema Incentivante 2021 PFA è basato su un approccio bonus pool, allineato con i requisiti normativi e con le prassi di mercato, che definisce:

  • la sostenibilità, attraverso il collegamento diretto con i risultati aziendali, e l'allineamento alle categorie di rischio rilevanti, tramite l'utilizzo di specifici indicatori che rispecchiano il quadro di riferimento per la propensione al rischio (Risk Appetite Framework);
  • l'allocazione di bonus ai beneficiari identificati come personale più rilevante sulla base dei criteri previsti dalla normativa di riferimento;
  • una struttura di pagamenti distribuita su un arco temporale di massimo 5 anni e composta da un mix di denaro e azioni, come richiesto dalla normativa applicabile.

Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2021 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.

Azioni FinecoBank assegnate
Sistema incentivante 2021 PFA
Rata 2023 Rata 2024 Rata 2025
Data assegnazione Valore Economico Bonus Opportunity 19-gen-21 19-gen-21 19-gen-21
Data definizione numero Azioni - Date of Board resolution 09-feb-22 09-feb-22 09-feb-22
Inizio periodo di Vesting 01-gen-21 01-gen-21 01-gen-21
Scadenza periodo di Vesting 31-dic-21 31-dic-22 31-dic-23
Prezzo di mercato azione FinecoBank [€] 14,702 14,702 14,702
Valore economico delle condizioni di vesting [€] -0,391 -0,802 -1,242
Valore unitario Performance Share alla promessa [€] 14,311 13,900 13,460

1.2.4.2. Sistema incentivante 2022 PFA

Il Sistema Incentivante 2022 PFA è basato su un approccio bonus pool, allineato con i requisiti normativi e con le prassi di mercato, che definisce:

  • la sostenibilità, attraverso il collegamento diretto con i risultati aziendali, e l'allineamento alle categorie di rischio rilevanti, tramite l'utilizzo di specifici indicatori che rispecchiano il quadro di riferimento per la propensione al rischio (Risk Appetite Framework);
  • l'allocazione di bonus ai beneficiari identificati come personale più rilevante sulla base dei criteri previsti dalla normativa di riferimento;
  • una struttura di pagamenti distribuita su un arco temporale di massimo 5 anni e composta da un mix di denaro e azioni, come richiesto dalla normativa applicabile.

Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2022 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.

1.2.5 Sistemi Incentivanti a Lungo Termine 2018-2020 per i consulenti finanziari identificati come Personale più rilevante

Il Piano è dedicato ai consulenti finanziari che sono stati identificati come personale più rilevante della Banca nell'anno 2020 e prevede obiettivi commerciali di performance triennali (2018–2020). Il piano inoltre prevede:

  • condizioni di accesso sulla base di performance individuali e di Banca;
  • condizioni di malus di capitale, liquidità e profittabilità;
  • specifiche condizioni individuali di conformità e clawback;
  • una ponderazione per il rischio legata all'andamento annuale della CRO Dashboard;
  • una struttura bilanciata di pagamenti "immediati" e "differiti", sotto forma di denaro e/o di azioni.

Il Piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2018 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.

Informazioni di natura quantitativa

1. Variazioni annue

(Importi in migliaia)
Voci / Numero opzioni e prezzi
di esercizio
Consolidato prudenziale Imprese di assicurazione Altre imprese Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
Numero
opzioni
Prezzi
medi
Scadenza
media
Numero
opzioni
Prezzi
medi
Scadenza
media
Numero
opzioni
Prezzi
medi
Scadenza
media
Numero
opzioni
Prezzi
medi
Scadenza
media
Numero
opzioni
Prezzi
medi
Scadenza
media
A. Esistenze iniziali 2.037.312 - giu-24 - - - - - - 2.037.312 - giu-24 1.456.175 - ott-22
B. Aumenti 244.406 - X - - X - - X 244.406 - X 978.932 - X
B.1 Nuove emissioni 244.406 - mag-24 - - - - - - 244.406 - mag-24 978.932 - lug-25
B.2 Altre variazioni - - X - - X - - X - - X - - X
C. Diminuzioni (268.392) - X - - X - - X (268.392) - X (397.795) - X
C.1 Annullate (2.115) - X - - X - - X (2.115) - X - - X
C.2 Esercitate (266.277) - X - - X - - X (266.277) - X (397.795) - X
C.3 Scadute - - X - - X - - X - - X - - X
C.4 Altre variazioni - - X - - X - - X - - X - - X
D. Rimanenze finali 2.013.326 - ott-24 - - - - - - 2.013.326 - ott-24 2.037.312 - giu-24
E. Opzioni esercitabili alla
fine dell'esercizio
587.795 - X - - X - - X 587.795 - X 266.277 - X

Il numero delle azioni indicate nella tabella sopra riportata si riferisce esclusivamente ai piani per i quali è già stato definito il numero di azioni attribuite ai singoli beneficiari. Non sono stati indicati i prezzi medi di esercizio in quanto si tratta esclusivamente di strumenti assegnati gratuitamente.

2. Altre informazioni

Effetti sul Risultato Economico

Si riportano di seguito gli effetti economici e patrimoniali connessi ai piani di incentivazione basati su azioni FinecoBank, ad eccezione del saldo della Riserva connessa ai piani Equity Settled. L'impatto a conto economico consolidato è stato determinato anno per anno in base al periodo di maturazione degli strumenti (vesting).

Effetti patrimoniali ed economici connessi a pagamenti basati su azioni

(Importi in migliaia)
Totale 31/12/2022 Totale 31/12/2021
Complessivo Piani vested Complessivo Piani vested
Oneri 5.614 5.779
- relativi a Piani Equity Settled 5.614 5.779
Somme pagate ad Unicredit S.p.A. a fronte di piani "vested" 35 12
Debito maturato verso Unicredit S.p.A. - 35
Credito maturato verso Unicredit S.p.A. 69 69

Si precisa che gli oneri relativi ai Piani Equity Settled sono stati contabilizzati nelle Spese Amministrative – Spese per il personale relativamente ai piani assegnati al personale dipendente e nelle Commissioni passive relativamente ai piani assegnati ai consulenti finanziari.

Parte L – Informativa di settore

Parte L – Informativa di settore L'informativa di settore non è esposta in quanto il particolare modello di business di Fineco prevede una forte integrazione fra le differenti tipologie di attività compresa quella svolta dalla controllata Fineco Asset Management DAC in virtù del modello di business integrato verticalmente; pertanto non è significativo identificare settori operativi distinti.

I servizi bancari e d'investimento sono offerti da FinecoBank attraverso la rete dei consulenti finanziari e i canali online e mobile, che operano in modo tra loro coordinato e integrato. La completezza dei servizi offerti consente di proporsi quale unico punto di riferimento del cliente (one stop solution) per l'operatività bancaria e le esigenze d'investimento. Questa strategia fortemente integrata e fondata sul cliente ha come conseguenza il fatto che i ricavi e i margini relativi ai diversi prodotti/servizi (investing, banking e brokerage) sono, quindi, profondamente interdipendenti. Tale logica di integrazione è la stessa che ispira il top management nella definizione degli obiettivi aziendali e nell'identificazione degli strumenti atti a raggiungerli.

Per quanto riguarda le informazioni sui ricavi da clienti per ciascun prodotto/servizio, in considerazione di quanto sopra esposto, si rimanda ai risultati esposti nella Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato della presente nota integrativa consolidata.

Si evidenzia, infine, che la Banca opera in Italia e si rivolge, prevalentemente, a clientela retail italiana, stante il contributo non rilevante dell'operatività nei confronti dei clienti UK. La controllata Fineco Asset Management DAC svolge attività di gestione del risparmio sul territorio irlandese nei confronti di clientela retail italiana e nei confronti di clienti istituzionali, residenti principalmente in Lussemburgo e in Irlanda.

Le informazioni in merito al grado di dipendenza da eventuali principali clienti non sono considerate rilevanti dal management e quindi non vengono fornite.

Parte M – Leasing

Parte M – Informativa sul leasing Sezione 1 - Locatario

Informazioni qualitative

I contratti di leasing che rientrano nell'ambito di applicazione del principio sono rappresentati dai contratti di affitto degli immobili utilizzati dal Gruppo e dai negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari e gestiti direttamente dalla Banca, oltre ai contratti di locazione di macchinari e autovetture.

Il Gruppo è potenzialmente esposto ai flussi finanziari in uscita, per pagamenti variabili dovuti per il leasing (riferiti in particolare alla rivalutazione ISTAT), non inclusi nella valutazione iniziale della passività per leasing.

Il Gruppo ha determinato la durata del leasing, per ogni singolo contratto, considerando il periodo "non annullabile" durante il quale lo stesso ha il diritto di utilizzare l'attività sottostante e prendendo in considerazione tutti gli aspetti contrattuali che possono modificare tale durata, tra i quali, in particolare, l'eventuale presenza:

  • di periodi coperti da un diritto di risoluzione (con le relative eventuali penalità) o da un'opzione di proroga del leasing a favore del solo locatario, del solo locatore o a favore di entrambi, anche in periodi differenti nell'arco della durata contrattuale;
  • di periodi coperti da un'opzione di acquisto dell'attività sottostante.

In generale, con riferimento ai contratti che prevedono la facoltà da parte della Banca o della controllata di rinnovare tacitamente la locazione al termine di un primo periodo contrattuale, la durata del leasing viene determinata basandosi sull'esperienza storica (in particolare per la Banca) e le informazioni disponibili alla data, considerando oltre al periodo non cancellabile anche il periodo oggetto di opzione di proroga (primo periodo di rinnovo contrattuale), salvo l'esistenza di piani aziendali di dismissione dell'attività locata nonché di chiare e documentate valutazioni da parte delle competenti strutture del Gruppo che inducano a ritenere ragionevole il mancato esercizio dell'opzione di rinnovo o l'esercizio dell'opzione di risoluzione, tenuto altresì conto, con riguardo in particolare ai negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari della Banca, delle strategie commerciali di reclutamento ed organizzazione territoriale della rete.

Il Gruppo non ha fornito garanzie sul valore residuo dell'attività locata e non ha impegni per la stipula dei contratti di leasing non inclusi nel valore della passività per leasing rilevata in bilancio.

In conformità con le regole del principio, che concede esenzioni al riguardo, sono stati esclusi i contratti che hanno oggetto i c.d. "low-value assets" (la cui soglia è stata identificata pari a 5 migliaia di euro), costituiti, ad esempio dai contratti di noleggio dei telefoni cellulari, tutti i contratti di leasing di durata contrattuale pari o inferiore ai 12 mesi (c.d. "short term lease") e si è deciso di non applicare il principio ai leasing di attività immateriali (rappresentati principalmente da locazione software). Per tali contratti, i relativi canoni sono rilevati a conto economico su base lineare per la corrispondente durata.

Informazioni quantitative

Per quanto riguarda le informazioni sui diritti d'uso acquisiti con il leasing si rimanda a quanto illustrato nella Parte B – Attivo - Sezione 9 – Attività materiali – Voce 90 della presente nota integrativa consolidata.

Per quanto riguarda le informazioni sui debiti per leasing contenute si rimanda a quanto illustrato nella Parte B – Passivo – Sezione 1 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 10 della presente nota integrativa consolidata.

Inoltre, con riferimento alle informazioni:

  • sugli interessi passivi sui debiti per leasing, si rimanda a quanto illustrato nella Parte C –Sezione 1 Voce 20;
  • sugli altri oneri connessi con i diritti d'uso acquisiti con il leasing, si rimanda a quanto illustrato nella Parte C Sezione 14 Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - Voce 210.

Si precisa che non stati rilevati utili e le perdite derivanti da operazioni di vendita e retrolocazione, nonché proventi derivanti da operazioni di subleasing.

Parte M – Leasing

Si riportano di seguito gli ammortamenti rilevati nell'esercizio per i diritti d'uso acquisiti con il leasing suddivisi per classe di attività sottostante:

(Importi in migliaia)
Ammortamento Ammortamento
Attività 2022 2021
Diritti d'uso acquisiti con il leasing
1. Attività materiali (11.320) (10.866)
1.1 terreni - -
1.2 fabbricati (11.107) (10.600)
1.3 mobili - -
1.4 impianti elettronici - -
1.5 altre (213) (266)

Alla data del 31 dicembre 2022 non vi sono impegni per leasing a breve termine per i quali non sia già stato rilevato il costo nel conto economico dell'esercizio 2022.

Sezione 2 - Locatore

Informazioni qualitative

Il Gruppo ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate esclusivamente da contratti di locazione per una parte della superficie dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11, classificati in bilancio come leasing operativi.

Con riferimento alle modalità con le quali il locatore gestisce il rischio associato ai diritti che conserva sulle attività sottostanti, si precisa che i contratti includono delle clausole che vietano al conduttore di cedere a terzi il contratto senza il consenso scritto del locatore, aggiornamenti periodici del canone in funzione della variazione accertata dell'indice ISTAT per i prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati e una scadenza contrattuale al termine della quale, in caso di mancato rinnovo ove previsto, il contratto di locazione cessa e i locali rientrano nella disponibilità del locatore.

Informazioni quantitative

I pagamenti dovuti per il leasing operativo sono stati rilevati, per competenza, nel conto economico consolidato come proventi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato nella Parte C – Sezione 16 – Altri oneri e proventi di gestione – Voce 230 della presente nota integrativa consolidata.

1. Informazioni di stato patrimoniale e di conto economico

Il Gruppo non ha rilevato finanziamenti per leasing. Per quanto riguarda le attività concesse in leasing operativo, come precedentemente descritto, il Gruppo ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11.

I pagamenti dovuti per il leasing operativo sono stati rilevati, per competenza, nel conto economico consolidato come proventi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato nella Parte C – Sezione 16 – Altri oneri e proventi di gestione – Voce 230 della presente nota integrativa consolidata.

2. Leasing finanziario

2.1 Classificazione per fasce temporali dei pagamenti da ricevere e riconciliazione con i finanziamenti per leasing iscritti nell'attivo

Nessun dato da segnalare.

2.2 Altre informazioni

Nessun dato da segnalare.

Parte M – Leasing

3. Leasing operativo

3.1 Classificazione per fasce temporali dei pagamenti da ricevere

Di seguito si riportano i pagamenti dovuti per il leasing da ricevere non attualizzati suddivisioni per scadenza. Si precisa che i pagamenti si riferiscono ai canoni contrattuali previsti nei contratti di locazione di parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, i quali consentono ai locatari di recedere anticipatamente nel rispetto del preavviso previsto nel contratto stesso.

(Importi in migliaia)
Totale Totale
Fasce temporali 31/12/2022 31/12/2021
Pagamenti da ricevere per
il leasing
Pagamenti da ricevere per
il leasing
Fino a 1 anno 753 731
Da oltre 1 anno fino a 2 anni 753 731
Da oltre 2 anni fino a 3 anni 167 731
Da oltre 3 anni fino a 4 anni 42 161
Da oltre 4 anni fino a 5 anni - 40
Da oltre 5 anni - -
Totale 1.715 2.394

3.2 Altre informazioni

Come indicato precedentemente, il Gruppo ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11. Per l'informativa in merito alle modalità con le quali il Gruppo gestisce il rischio associato ai diritti che conserva sulle attività sottostanti si rimanda al paragrafo "Informazioni qualitative" contenuto nella presente sezione.

Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti

di bilancio consolidato riclassificato

322 Bilanci e Relazioni 2022 · FinecoBank

Allegati Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio consolidato riclassificato

Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio consolidato riclassificato

(Importi in migliaia)

Consistenze al
ATTIVO 31/12/2022 31/12/2021
Cassa e disponibilità liquide = voce 10 1.469.713 1.464.182
Attività finanziarie di negoziazione 16.926 20.240
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 16.926 20.240
Finanziamenti a banche 426.696 379.862
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche 4.029.194 5.757.506
a dedurre: Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche - Titoli di debito (3.602.498) (5.377.644)
Finanziamenti a clientela 6.445.713 6.001.596
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela 27.443.107 25.138.453
a dedurre: Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela - Titoli di debito (20.997.394) (19.136.857)
Altre attività finanziarie 24.634.034 24.560.350
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 5.552 5.538
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 26.872 39.017
70. Partecipazioni 1.718 1.294
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche - Titoli di debito 3.602.498 5.377.644
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela - Titoli di debito 20.997.394 19.136.857
Coperture 1.424.704 125.913
50. Derivati di copertura 1.691.642 127.448
60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) (266.938) (1.535)
Attività materiali = voce 90 146.208 150.347
Avviamenti = voce 100. Attività immateriali di cui: avviamento 89.602 89.602
Altre attività immateriali = voce 100 al netto dell'avviamento 36.787 39.084
Attività fiscali = voce 110 46.577 42.974
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione = voce 120 - -
Crediti d'imposta acquistati 1.093.255 508.764
Altre attività 438.670 484.261
130. Altre attività 1.531.925 993.025
a dedurre: Crediti d'imposta acquistati (1.093.255) (508.764)
Totale dell'attivo 36.268.885 33.867.175
(Importi in migliaia)
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO Consistenze al
31/12/2022 31/12/2021
Debiti verso banche 1.677.235 1.225.213
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) debiti verso banche 1.677.235 1.225.213
Debiti verso clientela 31.695.647 29.847.722
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) debiti verso clientela 31.695.647 29.847.722
Titoli in circolazione 497.926 497.266
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato c) titoli in circolazione 497.926 497.266
Passività finanziarie di negoziazione = voce 20 4.574 4.417
Passività finanziarie valutate al fair value = voce 30 - -
Coperture (3.180) 65.263
40. Derivati di copertura 63.752 57.313
50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) (66.932) 7.950
Passività fiscali = voce 60 42.627 35.864
Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione = voce 70 - -
Altre passività 443.659 464.633
80. Altre passività 334.352 342.844
90. Trattamento di fine rapporto 3.942 5.033
100. Fondo rischi ed oneri 105.365 116.756
Patrimonio 1.910.397 1.726.797
- capitale e riserve 1.479.771 1.351.963
140. Strumenti di capitale 500.000 500.000
150. Riserve 778.211 650.202
160. Sovrapprezzi di emissione 1.934 1.934
170. Capitale 201.340 201.267
180. Azioni proprie (-) (1.714) (1.440)
- riserve da valutazione 2.121 (5.877)
120. Riserve da valutazione di cui: valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (3.898) 410
120. Riserve da valutazione di cui: utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti 6.020 (6.287)
120. Riserva da valutazione di cui: quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto (1) -
- Risultato netto = voce 200 428.505 380.711
Totale del passivo e del patrimonio netto 36.268.885 33.867.175

Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio consolidato riclassificato

(Importi in migliaia)
CONTO ECONOMICO Esercizio
2022
2021
Margine finanziario 392.200 280.030
di cui Interessi netti 342.796 247.889
30. Margine d'interesse 337.549 243.149
+ commissioni nette prestito titoli di Tesoreria 5.247 4.740
di cui Profitti da gestione della Tesoreria
+ utili (perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito (non deteriorati)
49.404
49.095
32.141
29.243
+ utili (perdite) da cessioni o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - titoli di debito (non deteriorati) 309 2.898
Dividendi e altri proventi su partecipazioni (276) (26)
70. Dividendi e proventi simili 206 199
a dedurre: dividendi e proventi simili su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione inclusi in voce 70 (165) (153)
a dedurre: dividendi e proventi simili su partecipazioni e titoli rappresentativi di capitale obbligatoriamente valutati al fair value inclusi in voce 70 (41) (46)
+ rivalutazioni (svalutazioni) delle partecipazioni valutate al patrimonio netto
Commissioni nette
(276)
465.627
(26)
450.808
60. Commissioni nette 466.308 450.702
+ altri oneri/proventi relativi all'applicazione del modello Fixed Operating Expenses (FOE) 4.566 4.846
a dedurre: commissioni nette prestito titoli di Tesoreria (5.247) (4.740)
Risultato negoziazione, coperture e fair value 89.899 74.308
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 77.966 71.643
90. Risultato netto dell'attività di copertura
110. Risultato netto delle attività e passività valutate al fair value
12.207
(480)
2.505
(39)
100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 309 2.898
a dedurre: Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - titoli di debito (non
deteriorati) (309) (2.898)
100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: c) passività finanziarie - -
+ dividendi e proventi simili su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione (da voce 70)
+ dividendi e proventi simili su partecipazioni e titoli rappresentativi di capitale obbligatoriamente valutati al fair value (da voce 70)
165
41
153
46
Saldo altri proventi/oneri 156 (1.310)
230. Altri oneri/proventi di gestione 139.717 140.813
a dedurre: altri proventi di gestione - di cui: recupero di spese (136.830) (139.471)
a dedurre: rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi 1.835 2.194
a dedurre: altri oneri/proventi relativi all'applicazione del modello Fixed Operating Expenses (FOE) (4.566) (4.846)
100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (non deteriorati)
a dedurre: utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito (non deteriorati)
49.095
(49.095)
29.243
(29.243)
RICAVI 947.606 803.810
Spese per il personale (117.294) (109.600)
190. Spese amministrative - a) spese per il personale (117.294) (109.600)
Altre spese amministrative (273.486) (262.546)
190. Spese amministrative - b) altre spese amministrative (319.385) (300.391)
a dedurre: contributi Fondo di risoluzione unico (SRF) e Sistemi di garanzia dei depositi (DGS) 47.734 40.039
+ rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi
Recuperi di spesa
(1.835)
136.830
(2.194)
139.471
230. Altri oneri/proventi di gestione - di cui: recupero di spese 136.830 139.471
Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali (26.865) (26.218)
210. Rettifiche/Riprese di valore su attività materiali (20.258) (19.529)
220. Rettifiche/Riprese di valore su attività immateriali (6.607) (6.689)
Costi operativi (280.815) (258.893)
RISULTATO DI GESTIONE 666.791 544.917
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni (3.115) (1.655)
130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
a dedurre: rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito
(5.184)
2.093
(594)
(1.070)
130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (2) 8
a dedurre: Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - titoli di debito 2 (8)
140. Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni (1) -
200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri a) per rischio di credito relativo a impegni e garanzie rilasciate (23) 9
RISULTATO NETTO DI GESTIONE
Altri oneri e accantonamenti
663.676
(57.762)
543.262
(49.938)
200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri b) altri accantonamenti netti (10.028) (9.899)
Oneri di integrazione - -
+ contributi Fondo di risoluzione unico (SRF) e Sistemi di garanzia dei depositi (DGS) (47.734) (40.039)
Profitti netti da investimenti (1.552) 1.079
+ Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito (2.093) 1.070
+ Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - titoli di debito
250. Utili (Perdite) delle partecipazioni
(2)
(276)
8
(26)
a dedurre: utili/perdite delle partecipazioni 276 26
280. Utili (Perdite) da cessione di investimenti 543 1
RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 604.362 494.403
Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente = voce 300 (175.857) (113.692)
RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 428.505 380.711
RISULTATO DELL'ESERCIZIO 428.505 380.711

FinecoBank · Bilanci e Relazioni 2022 325

Allegati

Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti

di bilancio consolidato riclassificato

Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti

di bilancio consolidato riclassificato

326 Bilanci e Relazioni 2022 · FinecoBank

Attestazione

Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-Ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni 1. I sottoscritti, Alessandro Foti, nella sua qualità di Amministratore Delegato e Direttore Generale di FinecoBank S.p.A., e Lorena Pelliciari, nella sua qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di FinecoBank S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'articolo 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa, e
  • l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato, nel corso del periodo chiuso al 31 dicembre 2022.

  1. La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato è basata su un modello definito in coerenza con l'"Internal Control - Integrated Framework (CoSO)" e con il "Control Objective for IT and Related Technologies (Cobit)", che rappresentano standard di riferimento per il sistema di controllo interno e per il financial reporting in particolare, generalmente accettati a livello internazionale.

  2. I sottoscritti attestano, inoltre, che

  3. 3.1 il Bilancio consolidato:

  4. a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  5. b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  6. c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;

3.2 la Relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Milano, 14 marzo 2023

FinecoBank S.p.A. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale Alessandro Foti

FinecoBank S.p.A. Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari Lorena Pelliciari

Nota integrativa consolidata

328 Bilanci e Relazioni 2022 · FinecoBank

KPMG S.p.A. Revisione e organizzazione contabile Via Vittor Pisani, 25 20124 MILANO MI Telefono +39 02 6763.1 Email [email protected] PEC [email protected]

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi degli artt. 14 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e 10 del Regolamento (UE) n. 537 del 16 aprile 2014

Agli Azionisti di FinecoBank S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio consolidato

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo FinecoBank (nel seguito anche il "Gruppo"), costituito dallo stato patrimoniale al 31 dicembre 2022, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalla nota integrativa che include anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo FinecoBank al 31 dicembre 2022, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/05 e dell'art. 43 del D.Lgs. 136/15.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nel paragrafo "Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato" della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto a FinecoBank S.p.A. (nel seguito anche la "Banca" o la "Capogruppo") in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Limited, società di diritto inglese.

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Valutazione dei fondi per rischi e oneri

Nota integrativa consolidata "Parte A - Politiche contabili": paragrafo A.2.10 "Fondi per rischi e oneri"

Nota integrativa consolidata "Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale - Passivo": Sezione 10 "Fondi per rischi e oneri"

Nota integrativa consolidata "Parte C - Informazioni sul conto economico": Sezione 13.3 "Accantonamenti netti agli altri fondi per rischi e oneri: composizione"

Nota integrativa consolidata "Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura": Sezione 1.5: "Rischi operativi", al paragrafo "Rischi derivanti da pendenze rilevanti"

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave
Il bilancio del Gruppo FinecoBank al 31 dicembre 2022
comprende fondi per rischi ed oneri per €105,4 milioni. Di
essi €27,4 milioni sono relativi a controversie legali e
fiscali, in particolare €3,4 milioni relativi a vertenze fiscali
(sanzioni ed interessi) ed €24 milioni relativi a
controversie legali, che accolgono gli accantonamenti
effettuati a fronte di reclami e controversie relativi a danni
cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte
dei consulenti finanziari del Gruppo, di controversie in
essere con ex consulenti finanziari e di altre vertenze
giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela in
relazione all'ordinaria attività bancaria svolta.
La valutazione dei fondi per rischi e oneri stanziati a
fronte dei contenziosi in essere è un'attività di stima
complessa, caratterizzata da un elevato livello di
incertezza, nella quali gli Amministratori formulano stime
sull'esito dei contenziosi, sul rischio di soccombenza e
sui tempi di chiusura degli stessi.
Per tali ragioni abbiamo considerato la valutazione dei
fondi per rischi e oneri un aspetto chiave di revisione.
Le nostre procedure di revisione svolte hanno incluso:

la comprensione del processo di valutazione dei
fondi per rischi e oneri, l'esame della
configurazione e messa in atto dei controlli e lo
svolgimento di procedure per valutare l'efficacia
operativa dei controlli ritenuti rilevanti;

l'analisi degli scostamenti tra la stima contabile dei
fondi per rischi e oneri degli esercizi precedenti e i
valori consuntivati a seguito della successiva
definizione dei contenziosi, al fine di comprendere
l'accuratezza del processo di valutazione adottato;

analisi della documentazione rilevante, tra cui il
registro reclami e le relazioni predisposte dalle
funzioni di controllo del Gruppo;

l'ottenimento, tramite richiesta scritta, di
informazioni dai consulenti legali che assistono il
Gruppo nella valutazione del rischio di
soccombenza nei contenziosi in essere e nella
quantificazione delle relative passività e l'esame
della coerenza di tali informazioni con gli elementi
considerati dagli Amministratori ai fini della
valutazione dei fondi per rischi e oneri;

l'analisi di ragionevolezza delle assunzioni adottate
nella stima dei fondi per rischi e oneri relativi ai
principali contenziosi, mediante colloqui con le
funzioni aziendali coinvolte e mediante l'analisi
della documentazione di supporto;

l'esame dell'appropriatezza dell'informativa di
bilancio relativa ai fondi per rischi e oneri.

Classificazione e valutazione dei crediti verso la clientela iscritti tra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Nota integrativa consolidata "Parte A - Politiche contabili": paragrafo A.2.3 "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato"

Nota integrativa consolidata "Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale - Attivo": Sezione 4 "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato"

sulla tensione inflazionistica ed il suo effetto sulle politiche monetarie di rialzo dei tassi di interesse delle principali economie. Tale contesto ha richiesto un aggiornamento dei processi e delle metodologie di

aspetto chiave dell'attività di revisione.

Per tali ragioni abbiamo considerato la classificazione e la valutazione dei crediti verso la clientela iscritti tra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato un

valutazione.

Nota integrativa consolidata "Parte C - Informazioni sul conto economico: Sezione 8 "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito"

Aspetto chiave
Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave
L'erogazione di crediti alla clientela rappresenta una
rilevante attività del Gruppo.
Le nostre procedure di revisione svolte hanno incluso:
I crediti verso la clientela, iscritti tra le attività finanziarie
valutate al costo ammortizzato, al 31 dicembre 2022
ammontano a €27.443,1 milioni (di cui €6.445,7 milioni
relativi a finanziamenti ed €20.997,4 milioni relativi a titoli
di debito) e rappresentano il 75,7% del totale attivo del
bilancio consolidato. Le rettifiche di valore nette sui crediti
verso la clientela addebitate al conto economico
dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 ammontano a
€4,9 milioni.

comprensione dei processi aziendali e del relativo
ambiente informatico della Capogruppo con
riferimento all'erogazione, al monitoraggio, alla
classificazione e alla valutazione dei crediti verso la
clientela;

esame della configurazione e della messa in atto
dei controlli e lo svolgimento di procedure per
valutare l'efficacia operativa dei controlli ritenuti
rilevanti, con particolare riferimento
Ai fini della classificazione, gli Amministratori effettuano
analisi, talvolta complesse, rivolte a individuare le
posizioni che, successivamente all'erogazione, mostrano
all'identificazione dei crediti che presentano
indicatori di perdite di valore e alla determinazione
delle rettifiche di valore;
evidenze di una possibile perdita di valore, considerando
sia informazioni interne, legate all'andamento delle
posizioni creditorie, sia informazioni esterne, legate al
settore di riferimento o all'esposizione complessiva dei

analisi dei criteri di classificazione utilizzati al fine di
ricondurre i crediti verso la clientela alle categorie
richieste dall'IFRS 9 (c.d. "staging");
debitori verso il sistema bancario.
analisi delle politiche e dei modelli di valutazione
La valutazione dei crediti verso la clientela è un'attività di
stima complessa, caratterizzata da un alto grado di
incertezza e di soggettività, nella quale gli Amministratori
utilizzano modelli di valutazione sviluppati internamente
che tengono in considerazione numerosi elementi
quantitativi e qualitativi quali, tra gli altri, i dati storici
relativi agli incassi, i flussi di cassa attesi e i relativi tempi
attesi di recupero, l'esistenza di indicatori di possibili
analitici e forfetari utilizzati e l'esame della
ragionevolezza delle principali assunzioni e variabili
in essi contenuti, nonché l'analisi degli
adeguamenti resi necessari alla luce degli effetti
economici riconducibili al contesto geopolitico
legato al conflitto in Ucraina e al perdurare della
pandemia da Covid-19; tale attività è stata svolta
con il supporto di esperti del network KPMG;
perdite di valore, la valutazione delle eventuali garanzie,
l'impatto di variabili macroeconomiche, di scenari futuri e
di rischi dei settori nei quali operano i clienti del Gruppo.

selezione di un campione di crediti valutati con
metodologie forfetarie, la verifica dell'applicazione
dei modelli di valutazione adottati e la verifica della
La complessità dell'attività di stima degli Amministratori è
aumentata nel corso del 2022 a causa delle incertezze
del contesto geopolitico legate al conflitto in Ucraina e al
perdurare della pandemia da Covid-19, che hanno
pesantemente inciso sulle condizioni economiche attuali
e sugli scenari macroeconomici prospettici, con impatti
rilevanti sul mercato dell'energia, sulle catene di fornitura,
corrispondenza delle percentuali di svalutazione
applicate con quelle previste da tali modelli;

selezione di un campione di crediti valutati
analiticamente e l'esame della ragionevolezza degli
indicatori di perdite di valore identificati e delle
assunzioni relative alla recuperabilità, anche in

• analisi delle variazioni significative delle categorie di crediti e delle relative rettifiche di valore rispetto ai dati degli esercizi precedenti e la discussione dei risultati con le funzioni aziendali coinvolte;

base alle eventuali garanzie ricevute;

• esame dell'appropriatezza dell'informativa di bilancio relativa ai crediti verso la clientela iscritti tra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato.

Revenue recognition – rilevazione dei ricavi da commissioni attive (IFRS 15)

Nota integrativa consolidata "Parte C - Informazioni sul conto economico": Sezione 2.1 "Commissioni attive: composizione"

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave
Le commissioni attive sono rilevate a conto economico in
funzione del grado di adempimento dell'"obbligazione di
fare" contenuta nel contratto secondo quanto disposto da
IFRS 15: Ricavi provenienti da contratti con i clienti. In
particolare, i ricavi per commissioni da servizi e altri
proventi sono riconosciuti a conto economico:
Le nostre procedure di revisione svolte hanno incluso:

la comprensione dei processi aziendali e del
relativo ambiente informatico del Gruppo con
riferimento al processo di stima di contabilizzazione
delle commissioni attive;

in un momento preciso, quando l'entità adempie
l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o
servizio promesso ("point in time");

analisi dei processi e dei controlli implementati dal
Gruppo, anche mediante il coinvolgimento di
specialisti in sistemi informativi;

nel corso del tempo, mano a mano che l'entità
adempie l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il
bene o servizio promesso ("over time").

l'esame dell'appropriatezza dell'informativa di
bilancio relativa alle commissioni attive.
Qualora l'importo stabilito contrattualmente risulti essere
oggetto, in tutto o in parte, a variabilità, il ricavo viene
rilevato a conto economico in funzione della valutazione
dell'importo più probabile che il Gruppo prevede di
ricevere. Tale importo è determinato alla luce di tutti i fatti
e di tutte le circostanze considerati rilevanti ai fini della
valutazione, che dipendono dalla tipologia di servizio
fornito, e, in particolar modo, alla luce della circostanza
che si ritenga altamente probabile che non si verifichi un
significativo adeguamento al ribasso dell'ammontare dei
ricavi.
Abbiamo individuato la presenza del rischio di iscrizione
di ricavi (commissioni attive) non di competenza
dell'esercizio o non effettivamente realizzati.

Altri aspetti

chiave di revisione.

Informazioni comparative

Per tali ragioni abbiamo considerato l'esistenza di iscrizione di ricavi da commissioni attive un aspetto

Il bilancio consolidato del Gruppo FinecoBank per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 è stato sottoposto a revisione contabile da parte di un altro revisore che, in data 31 marzo 2022, ha espresso un giudizio senza rilievi su tale bilancio.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale di FinecoBank S.p.A. per il bilancio consolidato

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/05 e dell'art. 43 del D.Lgs. 136/15 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi

ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare a operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Capogruppo o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • siamo giunti a una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di un'incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare a operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento;

  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione;
  • abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati a un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le azioni intraprese per eliminare i relativi rischi o le misure di salvaguardia applicate.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/14

L'Assemblea degli Azionisti di FinecoBank S.p.A. ci ha conferito in data 28 aprile 2021 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio della Capogruppo e del bilancio consolidato del Gruppo per gli esercizi dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2030.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, paragrafo 1, del Regolamento (UE) 537/14 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815

Gli Amministratori di FinecoBank S.p.A. sono responsabili per l'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF – European Single Electronic Format) al bilancio consolidato al 31 dicembre 2022, da includere nella relazione finanziaria annuale.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio consolidato alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 è stato predisposto nel formato XHTML ed è stato marcato, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815.

Alcune informazioni contenute nella nota integrativa al bilancio consolidato quando estratte dal formato XHTML in un'istanza XBRL, a causa di taluni limiti tecnici potrebbero non essere riprodotte in maniera identica rispetto alle corrispondenti informazioni visualizzabili nel bilancio consolidato in formato XHTML.

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli Amministratori di FinecoBank S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo FinecoBank al 31 dicembre 2022, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio consolidato del Gruppo FinecoBank al 31 dicembre 2022 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo FinecoBank al 31 dicembre 2022 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Dichiarazione ai sensi dell'art. 4 del Regolamento Consob di attuazione del D.Lgs. 254/16

Gli Amministratori di FinecoBank S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ai sensi del D.Lgs. 254/16. Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli Amministratori della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario. Ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D.Lgs. 254/16, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte nostra.

Milano, 23 marzo 2023

KPMG S.p.A.

Roberto Spiller Socio

Relazione della Società di Revisione

336 Bilanci e Relazioni 2022 · FinecoBank

Bilancio dell'impresa di FinecoBan k S.p.A. Schemi del bilancio

Stato patrimoniale

(Importi in euro)
Voci dell'attivo 31/12/2022 31/12/2021
10. Cassa e disponibilità liquide 1.438.427.475 1.442.790.535
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 22.034.006 25.661.887
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 16.926.125 20.240.202
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 5.107.881 5.421.685
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 26.871.867 39.017.482
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 31.442.711.914 30.868.131.953
a) crediti verso banche 4.019.230.495 5.747.507.499
b) crediti verso clientela 27.423.481.419 25.120.624.454
50. Derivati di copertura 1.691.642.395 127.448.133
60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) (266.937.532) (1.535.050)
70. Partecipazioni 4.717.944 4.294.450
80. Attività materiali 144.102.403 149.506.272
90. Attività immateriali 126.336.179 128.580.207
- avviamento 89.601.768 89.601.768
100. Attività fiscali 46.466.550 42.954.537
b) anticipate 46.466.550 42.954.537
120. Altre attività 1.531.915.613 992.710.409
Totale dell'attivo 36.208.288.814 33.819.560.815

Stato patrimoniale

Stato patrimoniale

(Importi in euro)
Voci del passivo e del patrimonio netto 31/12/2022 31/12/2021
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 33.855.017.916 31.558.409.675
a) debiti verso banche 1.677.234.836 1.225.213.009
b) debiti verso clientela 31.679.856.833 29.835.930.648
c) titoli in circolazione 497.926.247 497.266.018
20. Passività finanziarie di negoziazione 4.574.499 4.417.302
40. Derivati di copertura 63.752.044 57.313.456
50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) (66.931.573) 7.949.695
60. Passività fiscali 41.864.448 34.647.391
a) correnti 41.864.448 34.647.391
80. Altre passività 324.992.786 336.402.937
90. Trattamento di fine rapporto del personale 3.941.852 5.033.318
100. Fondi per rischi e oneri 105.365.432 116.755.692
a) impegni e garanzie rilasciate 74.433 51.695
c) altri fondi per rischi e oneri 105.290.999 116.703.997
110. Riserve da valutazione 2.121.634 (5.876.807)
130. Strumenti di capitale 500.000.000 500.000.000
140. Riserve 750.045.402 634.146.386
150. Sovrapprezzi di emissione 1.934.113 1.934.113
160. Capitale 201.339.554 201.266.924
170. Azioni proprie (-) (1.713.868) (1.440.090)
180. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) 421.984.575 368.600.823
Totale del passivo e del patrimonio netto 36.208.288.814 33.819.560.815

Conto economico

Conto economico

(Importi in euro)
Voci 2022 2021
10. Interessi attivi e proventi assimilati 357.175.413 250.597.941
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 344.361.908 269.371.016
20. Interessi passivi e oneri assimilati (19.411.748) (7.123.299)
30. Margine di interesse 337.763.665 243.474.642
40. Commissioni attive 737.313.448 746.203.871
50. Commissioni passive (405.455.208) (388.824.481)
60. Commissioni nette 331.858.240 357.379.390
70. Dividendi e proventi simili 97.407.443 61.773.063
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 77.968.230 71.641.287
90. Risultato netto dell'attività di copertura 12.206.743 2.504.968
100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 49.404.721 32.141.609
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 49.095.285 29.243.405
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 309.436 2.898.204
110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico
(328.208) (46.104)
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (328.208) (46.104)
120. Margine di intermediazione 906.280.834 768.868.855
130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: (5.166.849) (585.610)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (5.164.928) (593.768)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (1.921) 8.158
140. Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni (1.287) (202)
150. Risultato netto della gestione finanziaria 901.112.698 768.283.043
160. Spese amministrative: (418.358.835) (397.087.672)
a) spese per il personale (107.056.626) (101.446.560)
b) altre spese amministrative (311.302.209) (295.641.112)
170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (10.051.077) (9.889.502)
a) impegni e garanzie rilasciate (22.738) 9.193
b) altri accantonamenti netti (10.028.339) (9.898.695)
180. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (19.742.182) (19.323.936)
190. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (6.553.901) (6.635.831)
200. Altri oneri/proventi di gestione 136.218.250 136.388.110
210. Costi operativi (318.487.745) (296.548.831)
220. Utili (Perdite) delle partecipazioni (275.576) (26.497)
250. Utili (Perdite) da cessione di investimenti 542.697 992
260. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 582.892.074 471.708.707
270. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (160.907.499) (103.107.884)
280. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 421.984.575 368.600.823
300. Utile (Perdita) dell'esercizio 421.984.575 368.600.823
2022 2021
Utile per azione (euro) 0,69 0,60
Utile per azione diluito (euro) 0,69 0,60

Note:

Per maggiori informazioni sull'"Utile per azione" e sull'"Utile per azione diluito" si rimanda alla nota integrativa, Parte C – Informazioni sul conto economico, Sezione 22.

Prospetto della redditività complessiva

Prospetto della redditività complessiva (Importi in euro)
Totale Totale
Voci 2022 2021
10. Utile (Perdita) dell'esercizio 421.984.575 368.600.823
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico 12.306.166 (1.075.780)
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva (137) -
70. Piani a benefici definiti 12.307.234 (1.075.780)
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto (931) -
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico (4.307.725) (1.968.327)
140. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (4.307.725) (1.968.529)
160. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto - 202
170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 7.998.441 (3.044.107)
180. Redditività complessiva (Voce 10+170) 429.983.016 365.556.716

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto Prospetto delle variazioni del patrimonio netto al 31/12/2022

(Importi in euro)
Variazioni dell'esercizio
Allocazione risultato esercizio
precedente Operazioni sul patrimonio netto
Esistenze al 31/12/2021 Modifica saldi apertura Esistenze al 01/01/2022 Riserve Dividendi e altre
destinazioni
Variazioni di riserve Emissioni nuove azioni Acquisto azioni proprie straordinaria di
Distribuzione
dividendi
Variazione strumenti di
capitale
Derivati su proprie
azioni
Stock options Variazioni interessenze
partecipative
Redditività complessiva
esercizio 2022
Patrimonio netto
esercizio 2022
Capitale:
- azioni
ordinarie
201.266.924 - 201.266.924 - - - 72.630 - - - - - - - 201.339.554
- altre azioni - - - - - - - - - - - - - -
Sovrapprezzi di
emissione
1.934.113 - 1.934.113 - - - - - - - - - - - 1.934.113
Riserve:
- di utili 597.754.112 - 597.754.112 130.654.078 - (19.720.940) - - - - - (72.630) - - 708.614.620
- altre 36.392.274 - 36.392.274 - - - - - - - - 5.038.508 - - 41.430.782
Riserve da
valutazione
(5.876.807) - (5.876.807) - - - - - - - - - - 7.998.441 2.121.634
Strumenti di
capitale
500.000.000 - 500.000.000 - - - - - - - - - - - 500.000.000
Azioni proprie (1.440.090) - (1.440.090) - - - 575.858 (849.636) - - - - - - (1.713.868)
Utile (Perdita) di
esercizio
368.600.823 - 368.600.823 (130.654.078) (237.946.745) - - - - - - - - 421.984.575 421.984.575
Patrimonio
netto
1.698.631.349 - 1.698.631.349 - (237.946.745) (19.720.940) 648.488 (849.636) - - - 4.965.878 - 429.983.016 1.875.711.410

L'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2022 ha approvato la distribuzione di un dividendo unitario di 0,39 euro, come da proposta dal Consiglio di Amministrazione del 9 febbraio 2022.

La colonna "Stock options" comprende i piani incentivanti serviti con azioni FinecoBank.

La colonna "Variazioni di riserve" comprende le cedole corrisposte sugli Strumenti di capitale, al netto delle relative imposte, e i costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione di nuove azioni ordinarie avvenute nel periodo, al netto delle relative imposte, nonché la quota dei dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie di cui la Banca si è trovata in possesso alla record date.

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto al 31/12/2021

(Importi in euro)
Variazioni dell'esercizio
Allocazione risultato
esercizio precedente Operazioni sul patrimonio netto
Esistenze al 31/12/2020 Modifica saldi apertura Esistenze al 01/01/2021 Riserve Dividendi e altre
destinazioni
Variazioni di riserve Emissioni nuove azioni Acquisto azioni proprie straordinaria di
Distribuzione
dividendi
Variazione strumenti di
capitale
Derivati su proprie
azioni
Stock options Variazioni interessenze
partecipative
Redditività complessiva
esercizio 2021
Patrimonio netto
esercizio 2021
Capitale:
- azioni
ordinarie
201.152.834 - 201.152.834 - - - 114.090 - - - - - - - 201.266.924
- altre azioni - - - - - - - - - - - - - -
Sovrapprezzi di
emissione
1.934.113 - 1.934.113 - - - - - - - - - - - 1.934.113
Riserve:
- di utili 617.700.528 - 617.700.528 323.122.986 - (19.708.434) - - (323.246.878) - - (114.090) - - 597.754.112
- altre 31.183.346 - 31.183.346 - - - - - - - - 5.209.928 - - 36.392.274
Riserve da
valutazione
(2.832.700) - (2.832.700) - - - - - - - - - - (3.044.107) (5.876.807)
Strumenti di
capitale
500.000.000 - 500.000.000 - - - - - - - - - - - 500.000.000
Azioni proprie (1.189.355) - (1.189.355) - - - 569.722 (820.457) - - - - - - (1.440.090)
Utile (Perdita) di
esercizio
323.122.986 - 323.122.986 (323.122.986) - - - - - - - - - 368.600.823 368.600.823
Patrimonio
netto
1.671.071.752 - 1.671.071.752 - - (19.708.434) 683.812 (820.457) (323.246.878) - - 5.094.838 - 365.556.716 1.698.631.349

L'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2021 ha approvato la destinazione a riserve dell'intero utile dell'esercizio 2020, come da proposta dal Consiglio di Amministrazione del 9 febbraio 2021.

La colonna "Distribuzione straordinaria di dividendi" comprende la distribuzione del dividendo unitario di 0,53 euro messo in pagamento il giorno 24 novembre 2021, approvato dall'Assemblea degli Azionisti del 21 ottobre 2021 su proposta del Consiglio di Amministrazione del 3 agosto 2021.

La colonna "Stock options" comprende i piani incentivanti serviti con azioni FinecoBank.

La colonna "Variazioni di riserve" comprende le cedole corrisposte sugli Strumenti di capitale, al netto delle relative imposte, e i costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione di nuove azioni ordinarie avvenute nel periodo, al netto delle relative imposte, nonché la quota dei dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie di cui la Banca si è trovata in possesso alla record date.

Rendiconto finanziario

Rendiconto finanziario Metodo indiretto

(Importi in euro)
Voci Importo
2022 2021
A. ATTIVITA' OPERATIVA
1. Gestione 492.194.744 514.065.180
- risultato d'esercizio (+/-) 421.984.575 368.600.823
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività
finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+)
(513.207) 188.613
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) 9.426.075 (1.042.803)
- rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) 7.321.021 3.442.988
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 26.296.083 25.959.767
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 23.775.619 22.523.926
- imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) 2.403.299 26.349.920
- rettifiche/riprese di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale (+/-) - -
- altri aggiustamenti (+/-) 1.501.279 68.041.946
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (2.584.385.035) (2.998.880.948)
- attività finanziarie detenute per la negoziazione 4.009.838 (4.872.054)
- altre attività finanziarie designate al fair value - -
- altre attività obbligatoriamente valutate al fair value 421.639 4.764.020
- attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 4.719.583 100.275.767
- attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (2.054.402.306) (2.471.394.261)
- altre attività (539.133.789) (627.654.420)
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 2.253.687.658 2.194.623.848
- passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 2.277.489.639 2.143.327.683
- passività finanziarie di negoziazione (133.033) 360.700
- passività finanziarie designate al fair value - -
- altre passività (23.668.948) 50.935.465
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa 161.497.367 (290.191.920)
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da 98.879.002 61.574.199
- vendite di partecipazioni - -
- dividendi incassati su partecipazioni 97.201.681 61.574.199
- vendite di attività materiali 1.677.321 -
- vendite di attività immateriali - -
- vendite di rami d'azienda - -
2. Liquidità assorbita da (13.576.509) (15.798.870)
- acquisti di partecipazioni (700.001) (1.320.744)
- acquisti di attività materiali (8.566.634) (8.301.761)
- acquisti di attività immateriali (4.309.874) (6.176.365)
- acquisti di rami d'azienda - -
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento 85.302.493 45.775.329
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie (201.148) (136.645)
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale - -
- distribuzione dividendi e altre finalità (258.316.173) (343.639.123)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista (258.517.321) (343.775.768)
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO (11.717.461) (588.192.359)

Rendiconto finanziario

RICONCILIAZIONE

(Importi in euro)
Voci di bilancio Importo
2022 2021
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 1.442.823.550 2.006.419.033
Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio (11.717.461) (588.192.359)
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi 7.358.821 24.596.876
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 1.438.464.910 1.442.823.550

Legenda

(+) generata (-) assorbita

Con l'espressione "Cassa e disponibilità liquide" si intende la cassa e i crediti a vista, nelle forme tecniche di conti correnti e depositi, verso banche e banche centrali contabilizzati nella voce 10 dell'attivo di stato patrimoniale "Cassa e disponibilità liquide", esclusi eventuali fondi di svalutazione e ratei ricondotti sulle attività finanziarie.

La liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie della Banca, sebbene ai sensi dello IAS 7 par. 44A sia rappresentativa di flussi derivanti dall'attività di finanziamento/provvista, è classificata, coerentemente con l'attività bancaria svolta e come richiesto dalla Circolare 262/2005 di Banca d'Italia, quale liquidità riveniente dall'attività operativa.

Rendiconto finanziario

344 Bilanci e Relazioni 2022 · FinecoBank

Schemi del bilancio

Nota integrativa Parte A – Politiche contabili A.1 Parte generale

Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

Il presente Bilancio di FinecoBank S.p.A. (di seguito FinecoBank o Fineco o Banca) è redatto, in applicazione del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38, in conformità ai principi contabili (nel seguito "IFRS", "IAS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i relativi documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea, come previsto dal Regolamento dell'Unione Europea n. 1606/2002 del 19 luglio 2002 ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2022.

Esso costituisce inoltre parte integrante della Relazione finanziaria annuale ai sensi del comma 1 dell'articolo 154-ter del Testo Unico della Finanza (TUF, D.Lgs. 24/2/1998 n. 58).

La Banca d'Italia, con riferimento ai bilanci delle banche e delle società finanziarie capogruppo di gruppi bancari, ha stabilito con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti, gli schemi di bilancio e della nota integrativa utilizzati per la redazione del presente Bilancio.

Sezione 2 – Principi generali di redazione

La redazione del presente Bilancio è avvenuta, come detto sopra, in conformità ai principi contabili internazionali omologati dalla Commissione Europea. A livello interpretativo e di supporto nell'applicazione sono stati utilizzati i seguenti documenti, seppure non tutti omologati dalla Commissione Europea:

  • The Conceptual Framework for Financial Reporting;
  • Implementation Guidance, Basis for Conclusions, IFRIC ed eventuali altri documenti predisposti dallo IASB o dall'IFRIC (International Financial Reporting Interpretations Committee) a complemento dei principi contabili emanati;
  • i documenti interpretativi sull'applicazione degli IAS/IFRS in Italia predisposti dall'Organismo Italiano di Contabilità (OIC);
  • i documenti emanati dall'ESMA (European Securities and Markets Authority), dall'European Banking Authority, dalla Banca Centrale Europea, dalla Banca d'Italia e dalla Consob che richiamano l'applicazione di specifiche disposizioni negli IFRS, con particolare riferimento alla rappresentazione degli effetti derivanti dalla pandemia Covid-19, dal conflitto Russia-Ucraina e sugli impatti degli stessi sui processi valutativi;
  • i documenti predisposti dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI).

Il Bilancio è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario (elaborato applicando il metodo "indiretto") e dalla presente nota integrativa ed è corredato dalla Relazione degli Amministratori sull'andamento della gestione (si rimanda alla Relazione sulla gestione consolidata) e dagli Allegati. L'eventuale mancata quadratura tra i dati esposti negli schemi di bilancio e i dati delle tabelle di nota integrativa dipende esclusivamente dagli arrotondamenti.

Lo Stato patrimoniale e il Conto economico sono esposti a confronto con i corrispondenti schemi relativi all'esercizio precedente.

Nel Prospetto della redditività complessiva, all'utile (perdita) d'esercizio, rilevato nel Conto economico, vengono aggiunte le componenti reddituali rilevate, in conformità ai principi contabili internazionali, in contropartita delle riserve da valutazione, al netto del relativo effetto fiscale. La redditività complessiva consolidata è rappresentata fornendo separata evidenza delle componenti reddituali che, in futuro, non saranno riversate nel conto economico e di quelle che, diversamente, potranno essere riclassificate nell'utile (perdita) dell'esercizio al verificarsi di determinate condizioni. Il Prospetto è esposto a confronto con il corrispondente prospetto relativo all'esercizio precedente.

Nel Prospetto delle variazioni del patrimonio netto viene riportata la composizione e la movimentazione del patrimonio netto intervenuta nell'esercizio di riferimento del bilancio e nell'esercizio precedente.

Il Rendiconto finanziario riporta i flussi finanziari intervenuti nell'esercizio di riferimento del bilancio esposti a confronto con quelli relativi all'esercizio precedente ed è stato predisposto seguendo il metodo indiretto, in base al quale i flussi derivanti dall'attività operativa sono rappresentati dal risultato dell'esercizio rettificato degli effetti delle operazioni di natura non monetaria.

Gli schemi di bilancio sono redatti in unità di euro mentre la nota integrativa, salvo quando diversamente indicato, è redatta in migliaia di euro. Entrambi sono stati predisposti facendo riferimento alle istruzioni in materia di bilancio delle banche di cui alla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 di Banca d'Italia e successivi aggiornamenti; si precisa che, come previsto dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262/2005, non sono state indicate le voci degli schemi di Stato Patrimoniale, Conto Economico e Prospetto della redditività complessiva che non presentano importi né per l'esercizio cui il bilancio si riferisce né per l'esercizio precedente. Inoltre, non sono state indicate le tabelle della nota integrativa che non presentano importi né per l'esercizio cui il bilancio si riferisce né per l'esercizio precedente.

Il presente Bilancio è redatto nel presupposto della continuità aziendale, secondo quanto previsto dal principio contabile IAS1, non sussistendo, tenuto conto della situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Banca, dubbi o incertezze circa la capacità di FinecoBank di proseguire la propria attività e di continuare ad operare come un'entità in funzionamento per il prevedibile futuro (almeno pari a 12 mesi).

I criteri di valutazione adottati sono pertanto coerenti con tale presupposto e rispondono ai principi di competenza, di rilevanza e significatività dell'informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica.

Infine, ai sensi dell'art. 123-bis comma 3 del TUF, come ricordato nelle "Altre informazioni" della Relazione sulla gestione, la "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari" è disponibile nella sezione "Governance" del sito internet di FinecoBank.

Come descritto in precedenza, FinecoBank redige un solo fascicolo denominato "Bilanci e relazioni" che include il Bilancio consolidato del Gruppo e il Bilancio dell'impresa di FinecoBank. L'integrazione dei contenuti dei due bilanci in un unico fascicolo comporta l'eliminazione delle duplicazioni di alcune informazioni di natura qualitativa presenti in entrambi i documenti e, al fine di facilitarne la lettura, l'adozione di un sistema di rimandi tra i capitoli dedicati al bilancio consolidato e dell'impresa; ai sensi di questi rimandi si intende interamente riprodotto, nel paragrafo contenente il rimando, il contenuto dei singoli paragrafi oggetto di rimando. Per maggiori dettagli in merito si rimanda all'Allegato "Schema riassuntivo dei rimandi all'informativa qualitativa presente nel Bilancio consolidato".

Sezione 3 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio

Dopo la data di chiusura dell'esercizio non si sono verificati eventi significativi che inducano a rettificare le risultanze esposte nel bilancio al 31 dicembre 2022.

Il Bilancio dell'impresa al 31 dicembre 2022 è stato approvati dal Consiglio di Amministrazione del 14 marzo 2023, che ne ha autorizzato la diffusione pubblica, anche ai sensi dello IAS10.

Sezione 4 – Altri aspetti

Nel corso del 2022 sono entrati in vigore i seguenti principi, emendamenti ed interpretazioni contabili omologati dalla Commissione Europea, applicabili ai bilanci relativi ai periodi che decorrono dal 1° gennaio 2022:

Modifiche allo IAS 16 Immobili, impianti e macchinari, Modifiche allo IAS 37 Accantonamenti, passività e attività potenziali, Modifiche all'IFRS 3 Aggregazioni aziendali e Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2018-2020 (Reg. UE 2021/1080).

Nella misura in cui applicabili, tali principi, emendamenti ed interpretazioni contabili non hanno avuto impatti rilevanti sul Bilancio al 31 dicembre 2022.

Alla data del 31 dicembre 2022, inoltre, risultano omologati i seguenti principi contabili applicabili a partire dagli esercizi successivi al 2022:

  • IFRS 17 Contratti assicurativi (Reg. UE 2021/2036);
  • Modifiche allo IAS 1 Presentazione del Bilancio e IFRS Practice Statement 2: Informativa sulle politiche contabili (Reg. UE 2022/357);
  • Modifiche allo IAS 8 Politiche contabili, Cambiamenti nelle stime contabili ed errori: definizione delle stime contabili (Reg. UE 2022/357);
  • Modifiche allo IAS 12 Imposte sul reddito: imposte differite relative ad attività e passività derivanti da una singola transazione (Reg. UE 2022/1392);
  • Modifiche all'IFRS 17 Applicazione iniziale degli IFRS 17 e IFRS 9: Informazioni comparative (Reg. UE 2022/1491).

Al 31 dicembre 2022 lo IASB risulta aver emanato i seguenti principi e interpretazioni contabili o revisioni degli stessi, la cui applicazione è tuttavia tuttora subordinata al completamento del processo di omologazione da parte degli organi competenti dell'Unione Europea non ancora conclusosi:

  • Modifiche allo IAS 1 Presentazione del Bilancio: Classificazione delle passività come correnti e non correnti Differimento della data di entrata in vigore - Passività non correnti con covenants (rispettivamente, gennaio 2020, luglio 2020 e ottobre 2022);
  • Modifiche all'IFRS 16 Leasing: Passività per leasing in un'operazione di sale and leaseback (settembre 2022).

I possibili effetti dell'adozione futura di tali principi, interpretazioni ed emendamenti, nella misura in cui applicabili e rilevanti per la Banca, sono ragionevolmente stimati come non rilevanti; le relative analisi, anche in relazione alla non ancora avvenuta omologazione, sono comunque tuttora da completare.

Si evidenzia, inoltre, che in data 28 ottobre 2022, l'ESMA ha pubblicato il Public Statement ESMA32-63-1320 "European common enforcement priorities for 2022 annual financial reports", la dichiarazione pubblica annuale nella quale ha definito le priorità comuni a livello europeo per la predisposizione delle relazioni finanziarie annuali 2022 degli emittenti ammessi alla negoziazione sui mercati regolamentati del EEA ("European Economic Agreement"). Con riferimento alle relazioni finanziarie annuali, l'ESMA elenca le seguenti priorità:

  • Questioni legate al clima. In tale ambito l'ESMA pone l'attenzione sui seguenti aspetti:
    • o coerenza tra i bilanci IFRS e le informazioni non finanziarie, nella misura in cui gli effetti di tali aspetti siano rilevanti;
    • o riduzione di valore delle attività non finanziarie a seguito di misure volte a prevenire o mitigare i rischi legati al clima;
    • o accantonamenti, passività e attività potenziali, in quanto gli impegni per il clima possono dare origine a obbligazioni legali o implicite;

  • o trasparenza sugli impatti finanziari e sul trattamento contabile applicato contratti di acquisto di energia elettrica ("Power purchase agreements").
  • Impatto finanziario direttamente collegato all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. In tale ambito l'ESMA precisa che la maggior parte dei messaggi contenuti nel Public Statement ESMA32-63-1277 "European common enforcement priorities for 2022 annual financial reports" del 13 maggio 2022 sono rilevanti anche nel contesto della predisposizione delle relazioni finanziarie annuali e pone l'attenzione sui seguenti aspetti:
    • o presentazione degli impatti dell'invasione della Russia nel bilancio d'esercizio. L'ESMA invita alla cautela per quanto riguarda la presentazione separata degli impatti dell'invasione russa dell'Ucraina nel conto economico; invece di presentare gli impatti separatamente nel conto economico, l'ESMA invita gli emittenti a fornire nelle note informazioni qualitative e quantitative sugli impatti significativi, sulle valutazioni e sulle ipotesi applicate nella rilevazione, nella valutazione e nella presentazione delle attività e delle passività, nonché gli effetti sul conto economico;
    • o perdita del controllo, del controllo congiunto o della capacità di esercitare un'influenza significativa, per la valutazione della quale l'ESMA raccomanda un'attenta considerazione di tutti i fatti e di tutte le circostanze e l'uso del giudizio;
    • o attività cessate, attività non correnti e gruppi in dismissione destinati alla vendita con riferimento ai piani di uscita relativi ad attività situate in Russia e Bielorussia. L'ESMA raccomanda cautela nella classificazione delle attività non correnti possedute per la vendita e/o delle attività operative dismesse ai sensi dell'IFRS 5 e invita alla trasparenza in merito a qualsiasi giudizio espresso sulla classificazione e sulla valutazione delle attività e delle passività ai sensi del suddetto IFRS;
    • o riduzione di valore delle attività non finanziarie. l'ESMA prevede che, a seguito delle restrizioni alla fornitura di gas e del potenziale razionamento dell'energia per alcuni settori industriali in relazione al conflitto ucraino/russo, gli emittenti debbano considerare l'impatto di vari scenari di prezzo dell'energia e di potenziali restrizioni nell'analisi di sensitività del test di impairment e indicare le ipotesi chiave adottate in conformità allo IAS 36.
  • Contesto macroeconomico. In tale ambito l'ESMA osserva che l'attuale contesto macroeconomico pone sfide significative agli emittenti e alla loro operatività ed esorta gli emittenti a (i) valutare e riflettere gli impatti che il contesto macroeconomico e le incertezze avranno sui loro bilanci e (ii) fornire informazioni chiare e dettagliate per garantire che gli investitori ottengano informazioni rilevanti, accurate e tempestive. In tale ambito l'ESMA pone l'attenzione sui seguenti aspetti:
    • o riduzione di valore delle attività non finanziarie, in quanto l'ESMA prevede che l'aumento dei tassi di interesse e l'incertezza incideranno sui tassi di sconto utilizzati nei test di impairment;
    • o benefici per i dipendenti. L'ESMA ricorda agli emittenti di assicurarsi che le ipotesi attuariali utilizzate riflettano le attuali prospettive economiche e siano tutte coerenti, comprese le stime degli aumenti salariali futuri;
    • o ricavi da contratti con i clienti. L'ESMA invita alla cautela nella rilevazione di un'attività derivante dai costi sostenuti per l'adempimento di un contratto in un contesto di forte inflazione, poiché i costi aggiuntivi potrebbero non essere recuperati;
    • o strumenti finanziari. Nell'attuale contesto di aumento dei tassi di interesse e dei costi di finanziamento, l'ESMA sottolinea l'importanza di un'informativa che consenta agli utilizzatori del bilancio di valutare l'esposizione degli emittenti ai rischi di tasso d'interesse, al rischio di prezzo delle commodity e al relativo rischio di liquidità e di fornire con sufficiente trasparenza l'impatto che il mutevole contesto economico ha sul calcolo dell'ECL.

L'ESMA, inoltre, raccomanda:

  • di prestare particolare attenzione alle questioni legate al clima e ai loro effetti quando forniscono un'analisi equilibrata e completa dell'andamento e dei risultati dell'attività dell'impresa e del suo posizionamento, insieme alla descrizione dei principali rischi e incertezze che deve affrontare. In particolare, gli emittenti dovrebbero considerare se il grado di enfasi posto sulle questioni legate al clima nella relazione sulla gestione e nelle informazioni non finanziarie sia coerente con la portata dell'informativa su come i rischi e le opportunità derivanti dalle questioni climatiche siano stati riflessi nelle valutazioni e nelle stime applicate nel bilancio;
  • trasparenza nella disclosure da fornire nella relazione finanziaria annuale 2022 con riferimento all'implementazione dell'IFRS 17 Contratti assicurativi.

Nella misura in cui applicabili, le suddette raccomandazioni sono state adottate ai fini della predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022.

Infine, l'ESMA ricorda agli emittenti che, a partire dall'esercizio finanziario 2022, l'informativa inclusa nei bilanci consolidati IFRS dovrà essere contrassegnata, come minimo, con gli elementi contenuti nell'Allegato II dell'RTS sull'ESEF. L'allegato II dell'RTS sull'ESEF comprende una serie di elementi definiti con il "textBlockItemType", ossia tag a blocchi per informazioni più ampie e di diversa granularità. Pertanto, gli emittenti devono considerare il significato contabile di un elemento della tassonomia quando selezionano il tag di blocco appropriato per contrassegnare tale informativa.

Rischi, incertezze e impatti del conflitto militare Russia-Ucraina

Nella giornata del 24 febbraio 2022 ha preso avvio un'operazione militare della Russia in Ucraina, che ha dato inizio ad un conflitto militare ed una crisi internazionale. Da febbraio l'Unione Europea ha imposto alla Russia diversi pacchetti di sanzioni, tra cui misure restrittive mirate (sanzioni individuali), sanzioni economiche e misure diplomatiche. Il conflitto ha gravato sull'economia in Europa e oltre i suoi confini; ha avuto ripercussioni sul commercio, ha causato carenze di materiali e ha contribuito alle quotazioni elevate dell'energia e delle materie prime e, di conseguenza, all'aumento significativo dell'inflazione.

Come descritto nel paragrafo "Il conflitto Russia-Ucraina e la pandemia COVID-19" riportato nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata, a cui si rimanda per maggiori dettagli, nonostante questo contesto di incertezza, nel 2022 non si rilevano impatti significativi per la Banca né in termini di deterioramento delle esposizioni creditizie (migrazione di posizioni a non performing o incremento del rischio di credito delle controparti con cui la Banca svolge attività creditizia), né in termini di gestione della liquidità e in ottica prospettica non si rilevano impatti in termini di orientamento strategico, obiettivi e modello di business.

La Banca, infatti, non è esposta direttamente agli asset russi colpiti dal conflitto e le esposizioni indirette, rappresentate da garanzie ricevute nell'ambito delle operazioni di finanziamento garantite da pegno (Credit Lombard e fido con pegno), sono di importo non significativo. La Banca non ha esposizioni dirette in materie prime e ha un'esposizione limitata in rubli.

Con riferimento: (i) agli obblighi di congelamento di fondi nei confronti di soggetti ed entità sanzionate, (ii) alle restrizioni alla compravendita di determinati valori mobiliari perché emessi o collegati ad emittenti sanzionati, (iii) alle limitazioni ai flussi finanziari da e verso la Russia, sia in termini di divieto di esposizione creditizia a favore di soggetti sanzionati che in termini di divieto di accettare depositi di cittadini russi o di persone fisiche o giuridiche residenti in Russia, salvo specifiche deroghe, (iv) agli obblighi di comunicazione alle autorità competenti, Fineco si avvale di presidi che consentono di monitorare i nominativi di soggetti ed entità sanzionate e gli ISIN di strumenti finanziari sanzionati, necessari ad avviare le conseguenti attività di congelamento degli asset richiesti dalla normativa. Al 31 dicembre 2022 non si rilevano esposizioni dirette né indirette con le persone fisiche o le entità oggetto di provvedimenti sanzionatori applicabili alla Banca, pertanto, non sono state messe in atto azioni di congelamento dei beni previste dalla normativa sui soggetti interessati. Infine, la Banca monitora costantemente l'evoluzione del quadro normativo di riferimento attraverso strumenti informativi che consentono l'aggiornamento tempestivo del quadro sanzionatorio applicabile alla Banca e l'adeguamento opportuno dei presidi in essere.

In data 14 marzo 2022 l'European Securities and Markets Authority (ESMA) ha pubblicato il Public Statement "ESMA71-99-1864" sugli impatti della crisi russo-ucraina sui mercati finanziari dell'UE che illustra le attività di vigilanza e di coordinamento intraprese in questo contesto e contiene raccomandazioni agli emittenti sulle informazioni da divulgare in occasione dell'approvazione dei bilanci 2021 e delle successive rendicontazioni finanziarie. In tale contesto, in data 18 marzo 2022, Consob ha richiamato l'attenzione delle società quotate e degli altri emittenti vigilati sulle seguenti tematiche coordinate in sede ESMA:

  • divulgare il prima possibile qualsiasi informazione privilegiata riguardante gli impatti della crisi sui fondamentali, sulle prospettive e sulla situazione finanziaria, in linea con gli obblighi di trasparenza ai sensi del regolamento sugli abusi di mercato, a meno che non sussistano le condizioni per ritardare la pubblicazione delle stesse; e
  • fornire informazioni, per quanto possibile su base sia qualitativa che quantitativa, sugli effetti attuali e prevedibili, diretti e indiretti, della crisi sulle attività commerciali, sulle esposizioni ai mercati colpiti, sulle catene di approvvigionamento, sulla situazione finanziaria e sui risultati economici nelle relazioni finanziarie 2021, se queste non sono ancora state approvate, e nell'assemblea annuale degli azionisti o altrimenti nelle rendicontazioni finanziarie intermedie.

La Consob si attende che i revisori e gli organi di controllo prestino particolare attenzione, nell'ambito dell'attività di revisione svolta sulle relazioni finanziarie, alle tematiche sopra richiamate, avuto particolare riguardo agli effetti per l'emittente e per le società controllate delle misure restrittive adottate dall'UE.

Alla luce delle raccomandazioni diffuse dall'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, la Consob raccomanda che deve essere prestata particolare attenzione alla valutazione dei rischi connessi alla cybersecurity. Infine, segnala l'opportunità di predisporre adeguati ed efficaci presidi organizzativi e tecnici volti alla mitigazione di tale rischio, anche prevedendo il rafforzamento dei flussi informativi con gli organi di controllo.

In data 13 maggio 2022 l'ESMA ha pubblicato il Public Statement "ESMA32-63-1277" con l'intento di promuovere la trasparenza e l'applicazione coerente a livello europeo dei requisiti previsti per la divulgazione delle informazioni nelle relazioni finanziarie semestrali, con particolare riferimento all'invasione russa dell'Ucraina. In particolare, l'ESMA sottolinea la necessità che gli emittenti forniscano informazioni che riflettano adeguatamente l'impatto attuale e, per quanto possibile, previsto dall'invasione russa dell'Ucraina sulla propria posizione finanziaria, sulle proprie performance e sui propri flussi di cassa, nonché l'importanza di fornire informazioni sui principali rischi e incertezze cui sono esposti gli emittenti. L'ESMA fornisce, inoltre, specifiche raccomandazioni in merito all'applicazione dei principi contabili nell'ambito dell'informativa semestrale, richiamando gli elementi che possono essere impattati dal conflitto e gli aspetti che gli emittenti devono considerare nelle proprie valutazioni e stime, e alle informazioni che gli emittenti devono fornire nei resoconti intermedi di gestione, nonché la loro coerenza con l'informativa semestrale.

Come descritto nella Sezione 4 – Altri aspetti, in data 28 ottobre 2022 l'ESMA ha pubblicato il Public Statement ESMA32-63-1320 "European common enforcement priorities for 2022 annual financial reports", nel quale precisa che la maggior parte dei messaggi contenuti nel Public Statement ESMA32- 63-1277 "Implications of Russia's invasion of Ukraine on half-yearly financial reports" del 13 maggio 2022 sono rilevanti anche nel contesto della predisposizione delle relazioni finanziarie annuali.

Con riferimento ai rischi ICT e Cyber, il 24 febbraio 2022 il CSIRT (il team di risposta dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale) ha chiesto di alzare l'attenzione ed adottare tutte le misure di protezione degli assetti ICT, un avviso rivolto alle aziende italiane che hanno rapporti con operatori ucraini. Il 28 febbraio 2022 l'Agenzia ha prodotto un nuovo alert, questa volta indirizzato a tutti gli operatori di infrastrutture digitali nazionali, sollecitati ad adottare "una postura di massima difesa cibernetica": l'offensiva potrebbe infatti essere rivolta contro la coalizione che si è mobilitata per sostenere il Paese attaccato. Nel mirino, per quanto riguarda l'Italia, ci sono in generale ministeri, enti governativi, aziende strategiche per l'interesse nazionale tra cui gli istituti finanziari. L'obiettivo della Banca è quello di assicurare la protezione dei clienti garantendo la sicurezza dei dati, declinata nelle sue

caratteristiche di disponibilità, confidenzialità ed integrità: alla luce della crisi russo-ucraina sui mercati finanziari dell'UE, particolare attenzione è stata posta nella valutazione dei rischi correlati. Nel rispetto delle misure previste dalla legislazione vigente, Fineco ha intrapreso una serie di iniziative volte a verificare la propria postura di sicurezza e readiness operativa anche avvalendosi delle indicazioni e raccomandazioni suggerite dai diversi organi nazionali ed internazionali. Ferma restando l'adozione da sempre delle migliori pratiche in materia di sicurezza, sia in termini di misure tecniche che organizzativo/procedurali, sono stati ad ogni modo introdotti ulteriori meccanismi per far fronte ad eventuali impatti derivanti dalla situazione contingente assicurando, nel contempo, il costante e continuo monitoraggio in merito all'evoluzione del contesto.

Rischi, incertezze e impatti della pandemia COVID-19

Le prime settimane del 2022 sono state caratterizzate da una nuova ondata di contagi nel nostro Paese provocata dalla rapida diffusione della variante Omicron, iniziata sul finire del 2021, che ha portato alla proroga dello stato di emergenza fino al 31 marzo 2022 (Decreto Natale - D.L. n. 221 del 24 dicembre 2021). Nei mesi successivi si è assistito ad una progressiva attenuazione dei contagi e il decreto-legge 24 marzo 2022, n. 24 "Disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell'epidemia da COVID-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza" ha posto fine allo stato di emergenza, deliberato dal Consiglio dei ministri il 31 gennaio 2020 e via via prorogato. La norma ha modificato le misure anti-Covid, eliminando gradualmente, a partire dal 1° aprile, le restrizioni allora in vigore.

Come descritto nel paragrafo "Il conflitto Russia-Ucraina e la pandemia COVID-19" riportato nella Relazione sulla gestione consolidata, a cui si rimanda per maggiori dettagli, nell'esercizio 2022 non si rilevano impatti per il Gruppo, ma l'evoluzione nel prossimo futuro resta, tuttavia, di difficile previsione.

Rischi ed incertezze legati all'utilizzo di stime

In conformità agli IFRS e indipendentemente dalla crisi determinata dal conflitto militare Russia-Ucraina e dalla pandemia COVID-19, la direzione aziendale deve formulare valutazioni, stime ed ipotesi che influenzano l'applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati in bilancio, nonché sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali. Le stime e le relative ipotesi, riportate di seguito, tengono in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione della relazione semestrale e si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie e sono state adottate per stimare il valore contabile delle attività e delle passività che non sono facilmente desumibili da altre fonti.

Nella presentazione del bilancio al 31 dicembre 2022 sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune delle poste di natura valutativa, così come previsto dai principi contabili e dalle normative di riferimento sopra descritte. Detti processi sono basati in larga misura, per quanto riguarda le attività, su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti in bilancio e, per quanto riguarda le passività, su stime circa la probabilità di impiego di risorse per adempiere alle proprie obbligazioni e sull'ammontare delle risorse a tal fine necessarie, secondo le regole dettate dalle norme e principi vigenti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale nel cui presupposto il presente Bilancio è redatto, ossia prescindendo da ipotesi di liquidazione forzata delle poste oggetto di valutazione. I processi adottati confortano i valori di iscrizione al 31 dicembre 2022. Per alcune delle suddette poste il processo valutativo risulta particolarmente complesso in considerazione della presenza di elementi di incertezza nel contesto macroeconomico e di mercato, caratterizzato sia da importanti livelli di volatilità riscontrabili nei parametri finanziari determinanti ai fini delle valutazioni. Per altre poste, invece, la complessità e soggettività delle stime è influenzata dall'articolazione delle ipotesi ed assunzioni sottostanti, dalla numerosità e variabilità delle informazioni disponibili e dalle incertezze connesse ai possibili futuri esiti di procedimenti, controversie e contenziosi.

I parametri e le informazioni utilizzati per la determinazione dei valori prima menzionati sono quindi significativamente influenzati da molteplici fattori che potrebbero registrare rapidi mutamenti ad oggi non prevedibili, per questo motivo non si possono escludere conseguenti futuri effetti sui valori di bilancio stimati.

Le stime e le ipotesi sottostanti sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni conseguenti a tali revisioni sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nel periodo in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri.

Il rischio di incertezza nella stima è sostanzialmente insito, tra gli altri, nella determinazione:

  • del fair value relativo agli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi;
  • dei crediti/titoli di debito e relative rettifiche e, in generale, ogni altra attività/passività finanziaria. A tal proposito si cita, seppur in modo non esaustivo, il rischio di incertezza insito nella determinazione dei parametri di significativo incremento del rischio di credito, nell'inclusione di fattori forward looking, anche di tipo macroeconomico, per la determinazione di PD e LGD, nella determinazione dei flussi di cassa futuri rivenienti dai crediti deteriorati (per ulteriori dettagli si rimanda a quanto illustrato nella specifica sezione "Impairment" riportata nella Parte A – Politiche contabili della Nota integrativa);
  • trattamento di fine rapporto e altri benefici dovuti ai dipendenti e consulenti finanziari;
  • fondi per rischi e oneri, la cui quantificazione è oggetto di stima con riferimento all'ammontare degli esborsi necessari per l'adempimento delle obbligazioni, tenuto conto della probabilità effettiva del dover impiegare risorse;
  • del valore d'uso delle attività immateriali a vita indefinita, rappresentate da avviamento, marchi e domini;
  • fiscalità differita attiva;
  • passività fiscali;

la cui quantificazione può variare nel tempo, anche in misura significativa, in funzione dell'andamento del contesto socio-economico nazionale ed internazionale e dei conseguenti riflessi sulla redditività della Banca, sulla solvibilità della clientela e sul merito creditizio delle controparti,

dell'andamento dei mercati finanziari, che influenzano la fluttuazione dei tassi, dei prezzi e delle basi attuariali utilizzati nella determinazione delle stime, delle modifiche normative e regolamentari di riferimento, nonché dell'evoluzione e degli sviluppi dei contenziosi in essere o potenziali.

Ai fini del calcolo delle perdite attese, FinecoBank utilizza specifici modelli che fanno leva sui parametri di Probability of Default ("PD"), Loss Given Default ("LGD") ed Exposure At Default ("EAD") stimati in modo conservativo e ai quali sono apportati specifici correttivi al fine di garantire la piena coerenza con la normativa contabile. La perdita attesa per le controparti istituzionali è calcolata utilizzando i parametri di rischio forniti dal fornitore esterno Moody's Analytics; per le controparti retail, non avendo a disposizione sistemi di rating interni, le curve di PD e LGD sono stimate per tipologia di prodotto attraverso dei modelli sviluppati internamente dalla Direzione CRO (prestiti personali e mutui) o delle proxy (altre esposizioni). Per recepire quanto previsto dal principio contabile IFRS 9, i parametri sono corretti mediante analisi prospettiche di tipo "forward looking" attraverso l'elaborazione di specifici scenari, elaborati dal fornitore esterno Moody's Analytics. In particolare, la componente prospettica è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è pesato al 40% in quanto ritenuto quello di realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso invece sono pesati al 30%, e rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore. I fattori di tipo "forward looking" utilizzati al 31 dicembre 2022 includono informazioni prospettiche aggiornate all'emergenza sanitaria COVID-19 e alla crisi geopolitica ed economica innescata dal conflitto tra Russia e Ucraina.

Un altro aspetto chiave richiesto dal principio contabile IFRS 9 è rappresentato dalla necessità di rilevare ad ogni data di riferimento se si è verificato un incremento significativo del rischio di credito su ogni singola esposizione creditizia (Significant Increase in Credit Risk – SICR), che in FinecoBank è stato recepito attraverso un modello di Staging Allocation a tre stadi. Tale modello prevede un primo stadio (stage 1) che include le esposizioni di nuova erogazione e le esposizioni che alla data di reporting non presentano un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale, un secondo stadio (stage 2) che include le esposizioni su cui è stato rilevato un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale, e un terzo stadio (stage 3), che include le esposizioni deteriorate (Non-performing exposures - NPE). Con riferimento alle controparti istituzionali con cui viene svolta attività creditizia, il FinecoBank si avvale di una metodologia che confronta il rating alla data di riferimento e quello registrato alla data in cui l'esposizione è stata iscritta per la prima volta nel bilancio. Il metodo, che si avvale del rating esterno assegnato dall'agenzia Moody's, è applicato anche agli strumenti finanziari acquistati dalla Banca a titolo di investimento. Con riferimento alle controparti retail, in assenza di rating interni, la Banca si avvale dei backstop previsti dalla normativa e di ulteriori evidenze interne. In tale contesto sono classificate in stage 2 tutte le esposizioni che presentano più di 30 giorni di scaduto, o per le quali sono disponibili ulteriori informazioni che lasciano presumere un deterioramento del merito creditizio della controparte. Per maggiori dettagli sui modelli e i parametri utilizzati nella misurazione delle rettifiche di valore IFRS 9, si rimanda a quanto illustrato nella Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura – Sezione 2 – Politiche di gestione del rischio di credito della presente nota integrativa.

Nonostante il delicato contesto politico ed economico, nel corso del 2022 non si è rilevato un significativo deterioramento del portafoglio creditizio, né sugli investimenti finanziari né sui crediti di finanziamento verso clientela ordinaria della Banca. Sulle controparti istituzionali emittenti di strumenti finanziari che la Banca ha acquisito a titolo di investimento, sebbene vi siano stato un peggioramento dei parametri creditizi dovuto principalmente all'applicazione dei fattori forward-looking, che incorporano gli effetti del deteriorato contesto macroeconomico, non sono state rilevate variazioni nel merito creditizio tali da innescare un passaggio stage 2. I crediti di finanziamento verso clientela ordinaria invece non hanno mostrato significativi incrementi dei flussi a stage 2 o stage 3. Questi ultimi infatti sono erogati in applicazione di un'attenta e prudente politica di concessione e sono prevalentemente assistiti da garanzie reali finanziarie ed immobiliari. Nel caso dei mutui fondiari il loan to value medio è, infatti, pari a circa il 50% ed i fidi accordati prevedono l'acquisizione di garanzie con margini conservativi. Anche la maggior parte delle moratorie concesse da FinecoBank per supportare le esigenze finanziarie della clientela correlate all'emergenza sanitaria COVID-19, complessivamente di importo non significativo, hanno ripreso regolarmente i pagamenti: le moratorie ancora in essere al 31 dicembre 2022 ammontano a 383 migliaia di euro.

Si ricorda che le moratorie, qualora non siano presenti ulteriori elementi non prettamente connessi alla moratoria in esame, sono state rilevate contabilmente applicando la c.d. modification accounting, in linea con le indicazioni ESMA, in quanto le modifiche contrattuali sono state valutate non sostanziali. La Banca ha effettuato una valutazione qualitativa e ha ritenuto che tali misure di sostegno forniscano un sollievo temporaneo ai debitori colpiti dalla pandemia COVID-19, senza intaccare in modo significativo il valore economico del prestito.

Con particolare riferimento alle proiezioni dei flussi di cassa futuri, delle assunzioni e dei parametri utilizzati ai fini della valutazione della recuperabilità dell'avviamento, dei marchi e domini Fineco iscritti in bilancio, si segnala che i parametri e le informazioni utilizzate sono significativamente influenzate dal quadro macroeconomico di mercato, che potrebbe registrare mutamenti non prevedibili alla luce delle incertezze sopra evidenziate. A tale riguardo si precisa che in data 15 dicembre 2022 il Consiglio di Amministrazione ha approvato la metodologia per la determinazione del valore d'uso dell'avviamento, dei marchi e domini (modello, assunzioni e parametri utilizzati). I risultati, approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 7 febbraio 2023, confermano la sostenibilità dell'avviamento iscritto in bilancio, non facendo emergere in alcuno degli scenari ipotizzati la necessità di una svalutazione, confermando un valore d'uso significativamente superiore al valore contabile. Anche le analisi di sensitività effettuate evidenziano che l'impairment test raggiungerebbe un livello di break-even assumendo variazioni attualmente non ragionevolmente ipotizzabili nei principali parametri utilizzati nel modello di valutazione. Per maggiori dettagli in merito all'impairment test le relative analisi di sensitività si rimanda alla Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale – Sezione 9 – Attività immateriali della nota integrativa. Nella medesima data il Consiglio di Amministrazione ha approvato la metodologia per la determinazione del valore d'uso della partecipazione in Vorvel SIM S.p.A. - modello, assunzioni e parametri utilizzati -, i cui risultati evidenziano un valore recuperabile superiore al valore iscritto in bilancio.

Con riferimento all'immobile di proprietà ad uso funzionale detenuto da FinecoBank, al fine di valutare se esistano indicazioni del fatto che l'attività possa aver subito una riduzione di valore, la Banca, in occasione della chiusura del bilancio al 31 dicembre 2022, ha richiesto un perizia ad una società terza indipendente dalla quale non sono emerse evidenze che comportino la necessità di apportare riduzioni di valore ai sensi dello IAS 36.

Con riferimento agli utili/perdite attuariali calcolati ai sensi dello IAS 19R, legati in particolare al TFR e al FISC dei consulenti finanziari, le ipotesi attuariali utilizzate riflettono le attuali prospettive economiche.

Nessuna incertezza è stata, inoltre, rilevata in merito alla recuperabilità delle attività fiscali differite. L'ammontare delle attività fiscali differite iscritte in bilancio deve essere sottoposto a test per verificare che sussista la probabilità di conseguire in futuro imponibili fiscali che ne consentano il recupero. Il test svolto in occasione della chiusura del bilancio al 31 dicembre 2022 ha dato esito positivo.

Per quanto riguarda le metodologie valutative, agli input non osservabili e ai parametri, utilizzati nelle misurazioni di fair value e alle sensitivity a variazioni negli stessi, si rimanda alla Parte A - Sezione A.4 "Informativa sul fair value" della presente nota integrativa.

Infine, con riferimento ai fondi per rischi ed oneri per i rischi derivanti da pendenze legali e reclami, si rimanda alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura – Sezione 5 – Rischi operativi della presente nota integrativa.

Dichiarazione di continuità aziendale

Pur in un contesto di incertezza, caratterizzato, in particolare, dall'invasione Russa in Ucraina e dalla crescita dell'inflazione, si ritiene che non vi siano dubbi in merito alla continuità aziendale della Banca in un futuro prevedibile né incertezze tali da dar luogo a rettifiche significative dei valori contabili entro l'esercizio successivo. Tuttavia, non è possibile escludere che, per loro natura, le ipotesi ragionevolmente assunte possano non essere confermate negli effettivi futuri scenari in cui la Banca si troverà ad operare. Nell'effettuare tale valutazione, sono stati considerati, peraltro, i principali indicatori regolamentari, in termini di dati puntuali al 31 dicembre 2022, relativi buffer rispetto ai requisiti minimi regolamentari ed evoluzione degli stessi in un futuro prevedibile.

In ottica prospettica, pertanto, non si rileva un impatto sostanziale sull'orientamento strategico, sugli obiettivi e sul modello di business della Banca, che si conferma innovativo e ben diversificato, né si stimano impatti economici e patrimoniali rilevanti.

Gli Amministratori hanno considerato tali circostanze ritengono di avere la ragionevole certezza che la Banca continuerà ad operare proficuamente in un futuro prevedibile e, di conseguenza, in conformità a quanto previsto dal principio contabile IAS1, il bilancio chiuso al 31 dicembre 2022 è stato predisposto in una prospettiva di continuità aziendale.

Modifiche contrattuali derivanti da COVID-19

1. Modifiche contrattuali e cancellazione contabile (IFRS 9)

Si rimanda al paragrafo "1. Modifiche contrattuali e cancellazione contabile (IFRS 9)" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili, Sezione 5 – Altri aspetti, che qui si intende integralmente riportato.

Fondo Interbancario Tutela dei Depositi – Schema Volontario

FinecoBank ha aderito allo "Schema Volontario", introdotto dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), con apposita modifica del proprio statuto, nel novembre 2015. Lo Schema Volontario costituisce uno strumento per la soluzione delle crisi bancarie attraverso interventi di sostegno a favore di banche ad esso aderenti, al ricorrere delle specifiche condizioni previste dalla normativa. Lo Schema Volontario dispone di una dotazione finanziaria autonoma e le banche ad esso aderenti si impegnano a fornire le relative risorse su chiamata per l'effettuazione degli interventi.

Dal 2016 al 2018 lo Schema Volontario, in qualità di soggetto privato, ha deliberato degli interventi di sostegno a favore di alcune banche, in particolare di Cassa di Risparmio di Cesena (CariCesena), Cassa di Risparmio di Rimini (Carim), Cassa di Risparmio di San Miniato (Carismi) e Banca Carige.

A fronte degli interventi sopra citati, FinecoBank ha effettuato dei pagamenti monetari con il contestuale riconoscimento in bilancio, secondo quanto indicato al riguardo da Banca d'Italia, di strumenti di capitale dapprima classificati – in base al principio contabile IAS 39 in vigore fino al 31 dicembre 2017 – come "Attività finanziarie disponibili per la vendita" e, quindi, a partire dal 1° gennaio 2018 – in base al vigente principio contabile IFRS 9 – come "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value".

Alla data del 31 dicembre 2022 l'esposizione complessiva in titoli di capitale derivante dalle suddette contribuzioni versate dalla Banca sono state completamente cancellate, in quanto le poste dell'attivo venutesi a determinare negli anni passati tra le banche aderenti e lo Schema volontario sono considerate estinte, determinando, nell'esercizio 2022, una perdita di 457 migliaia di euro.

In particolare, con riferimento ai titoli di capitale rilevati dalla Banca nell'ambito dell'intervento a favore di Banca Carige S.p.A., si segnala che nella riunione del 14 febbraio 2022, gli Organi statutari del FITD hanno approvato all'unanimità un intervento preventivo a favore di Banca Carige, per un importo pari a 530 milioni di euro, nella forma di versamento in conto capitale, nell'ambito di una complessiva operazione che, subordinatamente alle autorizzazioni di legge, sarebbe stata realizzata da Bper Banca e che prevedeva, tra gli altri, l'acquisto ad un prezzo simbolico della partecipazione detenuta dal FITD e dallo Schema Volontario in Banca Carige S.p.A. (circa 80%) e del prestito subordinato emesso da quest'ultima nel 2018 per un corrispettivo di 5 milioni di euro, pari al valore nominale. In data 3 giugno 2022 il FITD ha comunicato di aver perfezionato, entro i termini

contrattualmente previsti, il closing dell'operazione di cessione della partecipazione del FITD e dello Schema volontario in Banca Carige in favore di Bper Banca, verso il corrispettivo di 1 euro e previo versamento di un contributo da parte del FITD di 530 milioni di euro a titolo di versamento in conto capitale. Nell'ambito dell'operazione, Bper Banca ha altresì acquisito le obbligazioni subordinate emesse da Banca Carige di proprietà dello Schema volontario per nominali 5 milioni di euro.

Con riferimento ai titoli di capitale rilevati dalla Banca nell'ambito dell'intervento a favore di Credit Agricole CariParma a supporto di CariCesena, Cassa di Risparmio di Rimini (Carim) e Cassa di Risparmio di San Miniato (Carismi), si segnala che in data 29 settembre 2022 il FITD ha comunicato di aver ceduto, in data 21 luglio 2022, tutte le tranche mezzanine e junior sottoscritte a un prezzo complessivamente pari a 6,6 milioni di euro. La liquidità riveniente dalle cessioni ha consentito di saldare il debito dello Schema volontario nei confronti del FITD, nascente dall'anticipazione da parte di quest'ultimo dell'ammontare dovuto dallo Schema in conseguenza dell'assoggettamento a imposta sostitutiva, a partire dal 2021, dei proventi delle attività finanziarie da esso detenute. Inoltre, la liquidità residua è stata in parte utilizzata per sostenere i costi connessi all'operazione Carige e in parte, circa 1,2 milioni di euro, verrà utilizzata per far fronte agli oneri e alle spese di funzionamento dello Schema.

Contributi a fondi di garanzia e di risoluzione

La direttiva 2014/49/UE del 16 aprile 2014 relativa ai sistemi di garanzia dei depositi (DGS - Deposit Guarantee Schemes) è volta ad accrescere la tutela dei depositanti tramite l'armonizzazione della relativa disciplina nazionale. La direttiva prevede un meccanismo obbligatorio di contribuzione a livello nazionale che consenta di raccogliere entro il 3 luglio 2024, un livello-obiettivo dello 0,8% dell'importo dei depositi coperti dei suoi membri. La contribuzione riprende quando la capacità di finanziamento è inferiore al livello-obiettivo, almeno fino al raggiungimento del livello obiettivo. Se, dopo che il livello-obiettivo è stato raggiunto per la prima volta, i mezzi finanziari disponibili sono stati ridotti a meno di due terzi del livello-obiettivo, il contributo regolare è fissato a un livello che consenta di raggiungere il livello-obiettivo entro sei anni. Il meccanismo di contribuzione prevede quote contributive annuali ordinarie, finalizzate a distribuire nel tempo in maniera uniforme i costi per le banche contribuenti, e contributi straordinari, se i mezzi finanziari disponibili di un DGS sono insufficienti a rimborsare i depositanti; i contributi straordinari non possono superare lo 0,5% dei depositi coperti per anno di calendario, ma in casi eccezionali e con il consenso dell'autorità competente i DGS possono esigere contributi anche più elevati.

Con riferimento agli obblighi contributivi di cui alla direttiva sopra citata, il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi ha comunicato che la contribuzione totale dovuta dalle Consorziate per il 2022 risulta pari a complessivi 1.406.386 migliaia di euro (1.186.841 migliaia di euro nell'esercizio 2021), così ripartita:

  • contribuzione ordinaria annuale per la costituzione della dotazione finanziaria, per 888.101 migliaia di euro (865.267 migliaia di euro nell'esercizio 2021);
  • contribuzione aggiuntiva, finalizzata al reintegro graduale, fino al 2024, della parte di dotazione finanziaria complessivamente utilizzata a fronte di interventi (Statuto, art. 25), per 471.248 migliaia di euro (294.581 migliaia di euro nell'esercizio 2021);
  • contributo supplementare per 47.037 migliaia di euro (26.993 migliaia di euro nell'esercizio 2021).

La quota di competenza di ciascuna consorziata è stata calcolata in funzione del rispettivo ammontare dei depositi protetti al 30 settembre 2022 e corretta per il rischio sulla base degli indicatori gestionali del modello risk based del Fondo per il calcolo delle contribuzioni, ai sensi dell'art. 28, comma 2 dello Statuto.

La quota di competenza della Banca per l'esercizio 2022, versata e contabilizzata nella voce 160. Spese amministrative b) altre spese amministrative", ammonta complessivamente a 40.008 migliaia di euro (32.334 migliaia di euro nell'esercizio 2020), così composta:

  • contribuzione ordinaria annuale per 25.264 migliaia di euro (23.573 migliaia di euro nell'esercizio 2021);
  • contribuzione aggiuntiva per 13.406 migliaia di euro (8.026 migliaia di euro nell'esercizio 2021);
  • contributo supplementare per 1.338 migliaia di euro (735 migliaia di euro nell'esercizio 2021).

Con l'introduzione della direttiva Europea 2014/59/UE, il Regolamento sul Meccanismo Unico di Risoluzione ("Direttiva BRRD", Regolamento (UE) n.806/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 luglio 2014) ha istituito un quadro di risanamento e di risoluzione delle crisi degli enti creditizi, prevedendo un comitato unico di risoluzione e un fondo unico di risoluzione delle banche (Single Resolution Fund, "SRF"). La direttiva prevede l'avvio di un meccanismo obbligatorio di contribuzione che consenta di raccogliere entro il 31 dicembre 2023 il livello obiettivo di risorse, pari all'1% dei depositi protetti di tutti gli enti autorizzati nel territorio Europeo. Il periodo di accumulo può essere prorogato di ulteriori quattro anni se i meccanismi di finanziamento hanno effettuato esborsi cumulativi per una percentuale superiore allo 0,5% dei depositi protetti. Se, dopo il periodo di accumulo i mezzi finanziari disponibili scendono al di sotto del livello-obiettivo, la raccolta dei contributi riprende fino al ripristino di tale livello. Inoltre, dopo aver raggiunto per la prima volta il livello-obiettivo e, nel caso in cui i mezzi finanziari disponibili scendano a meno dei due terzi del livelloobiettivo, tali contributi sono fissati al livello che consente di raggiungere il livello-obiettivo entro un periodo di sei anni. Il meccanismo di contribuzione prevede quote contributive annuali ordinarie, finalizzate a distribuire nel tempo in maniera uniforme i costi per le banche contribuenti, e contributi straordinari addizionali, pari al massimo al triplo dei contributi annuali previsti, laddove i mezzi finanziari disponibili non siano sufficienti a coprire le perdite e i costi in relazione ad interventi.

La quota di competenza della Banca per l'esercizio 2022, versata e contabilizzata nella voce 160. "Spese amministrative b) altre spese amministrative" ammonta a 7.601 migliaia di euro (5.812 migliaia di euro nell'esercizio 2021). Si ricorda che nel corso del 2021 Banca d'Italia aveva richiamato presso il sistema bancario una contribuzione addizionale al Fondo Nazionale di Risoluzione (FNR) di cui all'art. 1, comma 848, della Legge n. 208/2015, per un ammontare pari a 1.893 migliaia di euro.

Entrambe le direttive n.49 e n.59 prevedono la possibilità di introdurre impegni irrevocabili di pagamento quale forma di raccolta alternativa alle contribuzioni a fondo perduto per cassa, fino ad un massimo del 30% del totale delle risorse obiettivo, facoltà di cui la Banca non si è avvalsa.

Il formato elettronico unico di comunicazione per la redazione le relazioni finanziarie annuali

Si segnala che in base alla Direttiva 2004/109/CE (la "Direttiva Transparency") e il Regolamento Delegato (UE) 2019/815, è previsto l'obbligo per gli emittenti valori mobiliari quotati nei mercati regolamentati dell'Unione Europea di redigere le relazioni finanziarie annuali nel formato XHTML e di marcare i bilanci consolidati IFRS utilizzando il linguaggio di marcatura (detto anche di taggatura) XBRL, sulla base del formato elettronico unico di comunicazione ESEF (European Single Electronic Format), approvato da ESMA. La Relazione Finanziaria Annuale del Gruppo che è stata predisposta in formato XHTML, include sia il bilancio consolidato sia il bilancio d'esercizio della Capogruppo, ma solo gli schemi del bilancio consolidato e la nota integrativa consolidata sono stati oggetto di taggatura sulla base delle informazioni minime richieste dal Regolamento per il 2022. La stessa è consultabile sul sito internet di FinecoBank (https://about.finecobank.com). Per ulteriori informazioni si rimanda al paragrafo "Il formato elettronico unico di comunicazione per la redazione le relazioni finanziarie annuali" riportato nella Parte A - Politiche contabili della Nota integrativa consolidata.

Altre Informazioni

Il Bilancio dell'impresa al 31 dicembre 2022 è sottoposto a revisione contabile, ai sensi del D. Lgs. 27 gennaio 2010 n.° 39 e del Regolamento (UE) n. 537/2014 da parte della società KPMG S.p.A., incaricata della revisione legale dei conti della Banca in esecuzione della delibera assembleare del 28 aprile 2021.

I depositi dell'intero documento presso le sedi e le istituzioni competenti sono effettuati ai sensi di legge.

A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio

1 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico

a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione

Si rimanda al paragrafo "a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili, A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio, 1 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico, che qui si intende integralmente riportato.

b) Attività finanziarie designate al fair value

Si rimanda al paragrafo "b) Attività finanziarie designate al fair value" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili, A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio, 1 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico, che qui si intende integralmente riportato.

c) Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

Si rimanda al paragrafo "c) Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili, A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio, 1 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico, che qui si intende integralmente riportato.

2 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Si rimanda al paragrafo "2 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili, A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio, che qui si intende integralmente riportato.

3 – Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Si rimanda al paragrafo "3 - Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili, A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio, che qui si intende integralmente riportato.

4 – Operazioni di copertura

Si rimanda al paragrafo "4 - Operazioni di copertura" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili, A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio, che qui si intende integralmente riportato.

5 - Partecipazioni

Gli investimenti partecipativi rientrano nella definizione di strumenti di patrimonio netto e, conseguentemente, di strumento finanziario, contenuta nello IAS32. Gli investimenti in strumenti di patrimonio netto, effettuati con l'intento di stabilire o mantenere un rapporto operativo di lungo termine nelle società partecipate possono essere considerati come un "investimento strategico".

In particolare, essi si distinguono in società controllate, a controllo congiunto e collegate.

Società controllate

Sono controllate le entità, incluse le entità strutturate, nelle quali si dispone di controllo diretto o indiretto. Il controllo su un'entità si evidenzia attraverso la capacità di esercitare il potere al fine di influenzare i rendimenti variabili cui si è esposti attraverso il rapporto con la stessa.

Al fine di verificare l'esistenza di controllo vengono considerati i seguenti fattori:

lo scopo e la costituzione della partecipata al fine di identificare quali sono gli obiettivi dell'entità, le attività che determinano i suoi rendimenti e come tali attività sono governate;

  • il potere al fine di comprendere se si hanno diritti contrattuali che attribuiscono la capacità di governare le attività rilevanti; a tal fine sono considerati solamente diritti sostanziali che forniscono capacità pratica di governo;
  • l'esposizione alla variabilità dei rendimenti e la capacità di utilizzare il potere detenuto per influenzare i rendimenti a cui esso è esposto;
  • l'esistenza di potenziali relazioni "principale/agente", come definiti dall'IFRS 10.

Laddove le attività rilevanti sono governate attraverso diritti di voto, l'esistenza di controllo è oggetto di verifica considerando i diritti di voto, anche potenziali, detenuti e l'esistenza di eventuali accordi o di patti parasociali che attribuiscano il diritto di controllare la maggioranza dei diritti di voto stessi, di nominare la maggioranza dell'organo di governo o comunque il potere di determinare le politiche finanziarie e operative dell'entità.

Tra le controllate possono essere comprese anche eventuali "entità strutturate" nelle quali i diritti di voto non sono significativi ai fini della sussistenza del controllo, ivi incluse società o entità a destinazione specifica ("special purpose entities") e fondi di investimento.

Nel caso di entità strutturate, l'esistenza del controllo è oggetto di verifica considerando sia i diritti contrattuali che consentono il governo delle attività rilevanti (ovvero quelle che contribuiscono maggiormente ai risultati) sia l'esposizione ai rendimenti variabili derivanti da tali attività.

Le partecipazioni in società controllate sono iscritte al costo, comprensivo dei costi diretti iniziali connessi all'acquisizione, e valutate al costo, eventualmente rettificato per perdite di valore. A tal fine, se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede a confrontare il valore di iscrizione in bilancio con il valore recuperabile della partecipazione stessa. Tale valore recuperabile è determinato facendo riferimento al valore d'uso degli investimenti partecipativi. Il valore d'uso è determinato mediante modelli di valutazione generalmente utilizzati nella pratica finanziaria e basati sull'attualizzazione dei previsti flussi finanziari futuri ricavabili dalla partecipazione (metodologia cosiddetta Discounted Cash Flow).

Nel caso in cui non sia possibile raccogliere sufficienti informazioni si considera come valore d'uso il valore del patrimonio netto della società. Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata a conto economico nella voce 220. "Utili (Perdite) delle partecipazioni". Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della rettifica di valore, le relative riprese vengono imputate alla medesima voce di conto economico.

Società collegate

Una società collegata è un'impresa nella quale la partecipante esercita un'influenza notevole e che non è né una controllata in maniera esclusiva né una controllata in modo congiunto.

L'influenza notevole si presume quando la partecipante detiene, direttamente o indirettamente, almeno il 20% del capitale di un'altra società, oppure - pur con una quota di diritti di voto inferiore – ha il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata in virtù di particolari legami giuridici quali la partecipazione a patti di sindacato.

Si precisa che possono essere classificate fra le società a influenza notevole solamente quelle entità il cui governo è esercitato attraverso i diritti di voto.

Lo IAS 27 – Bilancio Separato, al paragrafo 10, prevede che le partecipazioni in società collegate siano contabilizzate secondo il criterio del costo oppure in conformità all'IFRS9 o con il metodo del patrimonio netto.

La Banca ha adottato il metodo del patrimonio netto, che consiste nell'iscrizione iniziale della partecipazione al costo di acquisizione, comprensivo dei costi diretti iniziali connessi all'acquisto, e il suo successivo adeguamento di valore sulla base della quota di pertinenza del patrimonio netto della partecipata.

All'atto dell'acquisizione è necessario individuare la differenza tra il costo della partecipazione e la quota d'interessenza nel fair value (valore equo) netto di attività e passività identificabili della partecipata; tale differenza, se positiva, è imputata ad avviamento e inclusa nel valore contabile della partecipazione, se negativa, è rilevata come provento nella determinazione della quota d'interessenza della partecipante nell'utile (perdita) d'esercizio della collegata del periodo in cui la partecipazione viene acquisita.

Successivamente il valore contabile è aumentato o diminuito in misura pari alla quota di pertinenza della partecipante degli utili o delle perdite della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione, rilevati in conto economico nella voce 220. "Utili (Perdite) delle partecipazioni".

Tale quota deve essere rettificata per tenere conto:

  • degli utili e delle perdite derivanti da transazioni della società collegata, in proporzione della percentuale di partecipazione nella società stessa;
  • dell'ammortamento delle attività ammortizzabili in base ai rispettivi fair value alla data di acquisizione e delle perdite per riduzione di valore su avviamento e eventuali altri elementi non monetari.

I dividendi percepiti non sono rilevati a conto economico ma sono trattati come mera transazione patrimoniale che riduce il valore contabile della partecipazione a fronte della liquidità ricevuta.

Le variazioni delle riserve da valutazione delle società collegate sono evidenziate separatamente nel Prospetto della redditività complessiva.

Se la collegata redige il proprio bilancio in valuta, le differenze di conversione alla data di bilancio vanno rilevate in una apposita riserva da valutazione per conversione monetaria da rilevare nel Prospetto della redditività complessiva.

Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell'investimento. Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata nel conto economico nella voce 220. "Utili (Perdite) delle partecipazioni". Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della rettifica di valore, le relative riprese vengono imputate alla medesima voce di conto economico.

6 - Attività materiali

Si rimanda al paragrafo "6 - Attività materiali" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili, A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio, che qui si intende integralmente riportato.

7 - Attività immateriali

Si rimanda al paragrafo "7 - Attività immateriali" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili, A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio, che qui si intende integralmente riportato.

8 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione

Si rimanda al paragrafo "8 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili, A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio, che qui si intende integralmente riportato.

9 - Fiscalità corrente e differita

Si rimanda al paragrafo "9 - Fiscalità corrente e differita" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili, A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio, che qui si intende integralmente riportato.

10 - Fondi per rischi e oneri

Fondi per rischi ed oneri a fronte di impegni e garanzie rilasciate

Si rimanda al paragrafo "Fondi per rischi ed oneri a fronte di impegni e garanzie rilasciate" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili, A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio, 10 - Fondi per rischi ed oneri, che qui si intende integralmente riportato.

Fondi di quiescenza e per obblighi simili

Si rimanda al paragrafo "Fondi di quiescenza e per obblighi simili" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili, A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio, 10 - Fondi per rischi ed oneri, che qui si intende integralmente riportato.

Altri fondi

Si rimanda al paragrafo "Altri fondi" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili, A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio, 10 - Fondi per rischi ed oneri, che qui si intende integralmente riportato.

11 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Si rimanda al paragrafo "11 - Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili, A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio, che qui si intende integralmente riportato.

12 - Passività finanziarie di negoziazione

Si rimanda al paragrafo "12 - Passività finanziarie di negoziazione" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili, A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio, che qui si intende integralmente riportato.

13 - Passività finanziarie designate al fair value

Si rimanda al paragrafo "13 - Passività finanziarie designate al fair value" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili, A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio, che qui si intende integralmente riportato.

14 - Operazioni in valuta

Si rimanda al paragrafo "14 - Operazioni in valuta" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili, A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio, che qui si intende integralmente riportato.

15 - Altre informazioni

Si rimanda al paragrafo "16 - Altre informazioni" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili, A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio, che qui si intende integralmente riportato.

A.3 Informativa sui trasferimenti tra portafogli di attività finanziarie

Si rimanda al paragrafo "A.3 Informativa sui trasferimenti tra portafogli di attività finanziarie" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili, che qui si intende integralmente riportato.

A.3.1 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, valore contabile e interessi attivi

Nessun dato da segnalare.

A.3.2 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, fair value ed effetti sulla redditività complessiva

Nessun dato da segnalare.

A.3.3 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business e tasso di interesse effettivo

Nessun dato da segnalare.

A.4 Informativa sul fair value

Informativa di natura qualitativa

La presente sezione comprende l'informativa sulla gerarchia del fair value richiesta da IFRS 13.

Il fair value (valore equo) è il corrispettivo che potrebbe essere ricevuto per vendere un'attività, o pagato per trasferire una passività, in una transazione ordinaria tra controparti di mercato nel mercato principale alla data di misurazione (exit price).

Il fair value di una passività finanziaria che sia esigibile (ad esempio un deposito a vista) non può essere inferiore all'importo esigibile a richiesta, attualizzato dalla prima data in cui ne potrebbe essere richiesto il pagamento.

Nel caso di strumenti finanziari quotati in mercati attivi il fair value è determinato a partire dalle quotazioni ufficiali del mercato principale (ovvero il più vantaggioso) al quale la Banca ha accesso (Mark to Market).

Uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo se i prezzi quotati sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino, operatore (dealer), intermediario (broker), agenzia di determinazione del prezzo o autorità di regolamentazione e tali prezzi rappresentano operazioni di mercato effettive che avvengono regolarmente in normali contrattazioni. Se la quotazione ufficiale in un mercato attivo non esiste per uno strumento finanziario nel suo complesso, ma esistono mercati attivi per le parti che lo compongono, il fair value è determinato sulla base dei pertinenti prezzi di mercato per le parti che lo compongono.

La Banca utilizza metodi di valutazione (Mark to Model) in linea con i metodi generalmente accettati e utilizzati dal mercato. I modelli di valutazione includono tecniche basate sull'attualizzazione dei flussi di cassa futuri e sulla stima della volatilità e sono oggetto di revisione sia durante il loro sviluppo sia periodicamente, al fine di garantirne la piena coerenza con gli obiettivi della valutazione.

Ad ulteriore garanzia dell'oggettività delle valutazioni rivenienti da modelli valutativi, la Banca pone in essere:

  • processi di verifica indipendente del prezzo (Independent Price Verification o IPV);
  • processi di verifica ai fini della quantificazione delle rettifiche di Fair value (Fair value Adjustment o FVA).

I processi di verifica indipendente del prezzo prevedono che i prezzi siano mensilmente verificati dalla Direzione CRO, che in qualità di funzione di controllo dei rischi, è indipendente dalle unità che assumono l'esposizione al rischio. Tale verifica prevede la comparazione e l'adeguamento del prezzo giornaliero alle valutazioni rivenienti da partecipanti al mercato indipendenti. Nel caso di strumenti non quotati su mercati attivi, il menzionato processo di verifica assume a riferimento i prezzi contribuiti da infoprovider, attribuendo maggior peso a quei prezzi che si considerano più rappresentativi dello strumento oggetto di valutazione. Detta valutazione include: l'eventuale "eseguibilità" della transazione al prezzo osservato, il numero di contributori, il grado di similarità degli strumenti finanziari, la coerenza nel prezzo contribuito da fonti differenti, il processo seguito dall'infoprovider per ottenere il dato.

Il framework normativo interno è costituito da una Global Policy e da un Manuale operativo: la prima definisce l'insieme di principi e regole che sovraintendono il quadro di riferimento per la misurazione del fair value ed il processo di verifica indipendente dei prezzi, il secondo ne definisce in dettaglio il processo ed identifica le specifiche tecniche di valutazione del Fair Value nonché le metodologie per la verifica indipendente del prezzo per ogni tipologia di strumento detenuto dalla Banca.

A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati

Per determinare il fair value di strumenti finanziari di Livello 2 e Livello 3 che non sono quotati e attivamente scambiati sul mercato, la Banca utilizza tecniche di valutazione diffuse sul mercato che sono di seguito descritte.

Descrizione delle tecniche di valutazione

Tra i metodi di valutazione ammessi dalla Banca si citano:

  • Discounted cash flow: le tecniche di valutazione basate sul discounted cash flow consistono nella determinazione di una stima dei flussi di cassa futuri attesi lungo la vita dello strumento. Il modello richiede la stima dei flussi di cassa e l'adozione di parametri di mercato per lo sconto: il tasso o il margine di sconto riflette lo spread di credito e/o di finanziamento richiesti dal mercato per strumenti con profili di rischio e di liquidità simili, al fine di definire un "valore attualizzato". Il fair value del contratto è dato dalla somma dei flussi di cassa futuri attualizzati.
  • Modello di determinazione del prezzo delle opzioni: le tecniche di valutazione degli Option model sono generalmente utilizzate per strumenti nei quali il detentore ha un diritto o un obbligo contingente basato sul verificarsi di un evento futuro, come il superamento da parte del prezzo di un'attività di riferimento di un prezzo di strike predeterminato. Gli Option model stimano la probabilità che uno specifico evento si verifichi incorporando assunzioni come la volatilità dei rendimenti sottostanti ed il prezzo dello strumento sottostante.
  • Approccio di Mercato: è una tecnica di valutazione che utilizza i prezzi generati da transazioni di mercato che coinvolgono attività, passività o gruppi di attività e passività identiche o paragonabili.
  • Adjusted Net Asset Value (NAV): il NAV è la differenza tra il valore totale delle attività del fondo e le passività. Un aumento di tale valore, ceteris paribus, risulta in un aumento del fair value.

Fair value Adjustments

Quando gli strumenti finanziari non sono quotati su mercati attivi, essendo il fair value determinato attraverso modelli valutativi, possono rendersi necessari degli aggiustamenti di valore per tener conto dell'incertezza valutativa o la difficoltà di smobilizzo di particolari posizioni finanziarie. Tali rettifiche (Fair Value Adjustments, FVA) rappresentano la correzione al fair value teorico, determinato utilizzando una tecnica di valutazione, per i fattori non inclusi nel valore attuale netto di base che gli operatori di mercato valuterebbero al fine della costruzione di un exit price dello strumento.

Gli aggiustamenti possono essere calcolati come componenti additive della valutazione oppure essere incluse direttamente nella valutazione. Nel caso in cui la Banca dovesse acquisire strumenti la cui valutazione renda necessario il calcolo di aggiustamenti di valore, la Direzione CRO provvede alla stima di questi ultimi prendendo in considerazione le seguenti fonti di rischio: Close out cost, market liquidity, model risk, CVA/DVA.

Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente

Di seguito si riepilogano, per tipologia di strumento finanziario, le principali informazioni sui modelli di valutazione utilizzati per la valutazione delle attività e passività valutate al fair value su base ricorrente.

Con riferimento all'informativa quantitativa richiesta dall'IFRS 13 sugli input non osservabili significativi utilizzati nella valutazione delle attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente di livello 3, si precisa che la Banca non detiene posizioni significative in strumenti finanziari classificati nella gerarchia di fair value 3, ad eccezione delle esposizioni nelle preferred shares di Visa INC class "C" e class "A", per i quali si rimanda al successivo paragrafo "Titoli di capitale".

Titoli obbligazionari a reddito fisso

I Titoli obbligazionari a reddito fisso sono valutati attraverso due processi principali in base alla liquidità del mercato di riferimento. Agli strumenti liquidi, quotati in mercati attivi è assegnata la gerarchia del fair value pari ad 1 ed è considerato il prezzo Denaro (per le posizioni long) e il prezzo Lettera (per le posizioni short). Gli strumenti non scambiati in mercati attivi sono valutati a mark-to-model.

Gli strumenti non scambiati in mercati attivi sono valutati a mark-to-model utilizzando delle curve di credit spread impliciti derivate da strumenti di Livello 1. Il modello massimizza l'uso di parametri osservabili e minimizza l'uso dei parametri non osservabili. In questo senso, in funzione della rappresentatività della curva di credit spread applicata, le obbligazioni sono classificate, rispettivamente, come Livello 2 o Livello 3; il Livello 3 è applicato nel caso in cui sia utilizzato un credit spread significativamente non osservabile.

Nel processo globale di verifica indipendente dei prezzi (IPV) delle obbligazioni, l'accuratezza dei prezzi di mercato delle obbligazioni di Livello 1 e dei modelli di valutazione per le obbligazioni illiquide sono regolarmente sottoposte a verifica.

Prodotti finanziari strutturati

La Banca determina il fair value dei prodotti finanziari strutturati utilizzando l'appropriato metodo di valutazione data la natura della struttura incorporata. Tali strumenti sono classificati al Livello 2 o al Livello 3 a seconda dell'osservabilità degli input significativi del modello.

Derivati Over-the-counter (OTC)

Il fair value dei derivati non scambiati su un mercato attivo deriva dall'applicazione di tecniche di valutazione mark to model. Quando è presente un mercato attivo per i parametri di input al modello valutativo delle differenti componenti del derivato, il fair value è determinato in base alle quotazioni di mercato delle stesse. Le tecniche di valutazione basate su input osservabili sono classificate come Livello 2, mentre quelle basate su significativi input non osservabili, sono classificate come Livello 3.

La determinazione del fair value degli strumenti finanziari e il relativo processo di verifica indipendente dei prezzi sono disciplinati a livello di Gruppo da una specifica Global Policy e da una Global Operational Regulation. Con particolare riferimento ai derivati OTC, occorre distinguere tra i derivati che la Banca negozia in contropartita diretta con la clientela, principalmente riconducibili a CFD (Contract for Difference), opzioni (daily options e knockout options), e quelli che la Banca negozia a titolo di copertura con altre istituzioni finanziarie.

Per il calcolo del prezzo dei CFD (Contract for Difference) la Banca utilizza regole contrattualizzate e dati provenienti da Info Provider secondo le specifiche fornite dalle funzioni di business. Per le knockout options, il modello di determinazione del prezzo è lo stesso che è applicato al cliente, al quale si offre un prodotto con payoff lineare e di facile comprensione. La valutazione delle opzioni da parte delle funzioni di controllo dei rischi competenti ai fini IPV è svolta utilizzando le best practices di mercato (es. Hull per le opzioni esotiche). Il modello di determinazione del prezzo delle opzioni si basa sulla formula di Black & Scholes, che considera i seguenti input:

  • current price del sottostante "St";
  • strike "K";
  • barriera "L" (nel caso di opzioni esotiche come le Barrier Options);
  • tasso interesse "r";
  • volatilità "σt".

Infine, per gli strumenti derivati di tipo asset swap e Interest Rate Swap, che la Banca negozia a titolo di copertura con altre istituzioni finanziarie, il fair value è determinato tramite l'utilizzo di un sistema di Position Keeping, che applica il metodo del Discounting Cash Flow. Il valore attuale netto del derivato, che è rilevato quotidianamente, è utilizzato per adempiere agli obblighi di compensazione in conformità alla normativa EMIR e a quanto

convenuto tra le controparti. Il fair value è controllato nell'ambito del processo di verifica indipendente dei prezzi (IPV) dalla Direzione CRO. Quest'ultima, infatti, effettua trimestralmente un confronto tra le curve fornite dalla funzione Tesoreria e quelle considerate set di riferimento per la valutazione delle posizioni di Bilancio.

Titoli di capitale

I Titoli di capitale sono assegnati al Livello 1 quando una quotazione su un mercato attivo è disponibile. In tal caso è considerato il prezzo di chiusura del mercato regolamentato a maggiore liquidità cui Fineco ha accesso. I titoli di capitale, se quotati, sono classificati come Livello 2 nel caso in cui il volume di attività sul mercato di quotazione è significativamente ridotto ed al Livello 3 quando non vi sono quotazioni o le quotazioni sono state sospese a tempo indeterminato.

Per quanto riguarda la valutazione delle preferred shares di Visa INC class "C", la Banca ha adottato un modello per la determinazione del fair value che converte in euro il prezzo di mercato in dollari delle azioni Visa INC class "A" ed applica un fattore di sconto; con riferimento alla valutazione al 31 dicembre 2022 per le preferred shares class "C" tale fattore è stato determinato pari al 8,90%, stimando al 31 dicembre 2022 il "litigation risk" in misura pari allo 2,90% ed il "illiquidity risk" in misura pari al 6%. La componente "litigation risk" è stata estratta da una serie storica di dati forniti da Visa INC, mentre la componente "illiquidity risk" è derivata dall'illiquidità delle azioni che hanno delle limitazioni alla trasferibilità per un determinato periodo temporale. Le preferred share class "A" invece sono soggette ad un metodo di valutazione in bilancio che non prevede l'applicazione di un "Litigation Discount". Inoltre, essendo queste ultime convertibili in azioni VISA-A Common e successivamente vendibili, la componente "Illiquidity Risk" risulta inferiore rispetto alle Visa class "C", pertanto, il fattore di sconto è stato stimato al 4,01%. Alle preferred shares di Visa INC class "C" e class "A" è stata assegnata la gerarchia di fair value 3.

Fondi di Investimento

La Banca può detenere investimenti in fondi di investimento che pubblicano il Net Asset Value (NAV) per quota e possono includere investimenti in fondi gestiti da società del Gruppo. I fondi sono classificati generalmente come Livello 1 quando una quotazione su un mercato attivo è disponibile. I fondi sono classificati come Livello 2 e Livello 3 a seconda della disponibilità del NAV, la trasparenza del portafoglio e di possibili vincoli/limitazioni.

Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente

Di seguito si riepilogano, per tipologia di strumento finanziario, le principali informazioni sui modelli di valutazione utilizzati per la valutazione delle attività e passività valutate al fair value su base non ricorrente.

Gli strumenti finanziari non valutati al fair value su base ricorrente, compresi debiti e crediti valutati al costo ammortizzato, non sono gestiti sulla base del fair value. Per questi strumenti finanziari il fair value è calcolato solo ai fini di adempiere alle richieste d'informativa e non ha un impatto sul bilancio o in termini di profitti o perdite. Inoltre, la determinazione del fair value delle attività e passività che non sono generalmente scambiate, come ad esempio crediti e debiti, si basa sull'utilizzo di parametri interni non direttamente osservabili sul mercato come definito dall'IFRS 13.

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Il fair value delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, diverse da quelle il cui fair value è determinato in base a prezzi di quotazione osservati su mercati attivi alle quali è assegnato il livello 1, è principalmente determinato utilizzando un modello di valore attuale aggiustato per il rischio. Per alcuni portafogli sono applicati altri approcci semplificati, che tengono comunque in considerazione le caratteristiche finanziarie degli strumenti finanziari in essi contenuti.

Il fair value delle poste a vista o a revoca, e delle attività finanziarie con durata inferiore a 12 mesi e dei crediti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari è approssimato uguale al valore di bilancio; a tali attività è assegnata la gerarchia di fair value livello 3.

Il fair value dei crediti deteriorati è stato determinato considerando che il valore di realizzo espresso dal valore netto di bilancio rappresenti la miglior stima dei flussi di cassa futuri prevedibili attualizzati alla data di valutazione; a tali attività è assegnata la gerarchia di fair value livello 3.

Si rileva, infine, che ai titoli emessi da UniCredit S.p.A. contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" è stata assegnata la gerarchia di fair value livello 2. Il fair value è stato determinato utilizzando la metodologia basata sul discounted cash flow, che consiste nella determinazione di una stima dei flussi di cassa attesi lungo la vita dello strumento e la relativa attualizzazione ad un tasso che incorpora lo spread di credito. La determinazione dello spread di credito è effettuata in funzione della curva di credit spread dell'emittente, costruita selezionando emissioni, anche dal mercato secondario, omogenee per specifiche caratteristiche.

Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Il fair value delle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato è determinato attraverso l'utilizzo di un modello di valore attuale aggiustato per il rischio emittente associato.

Il fair value delle passività finanziarie a vista, delle passività finanziarie valutate con durata inferiore a 12 mesi è approssimato uguale al valore di bilancio; a tali passività è assegnata la gerarchia di fair value livello 3.

Cassa e disponibilità liquide

Il fair value dei crediti a vista verso banche e banche centrali rilevati nella voce "Cassa e disponibilità liquide" è approssimato uguale al valore di bilancio; a tali attività è assegnata la gerarchia di fair value livello 3.

Descrizione degli input utilizzati nella misurazione del fair value degli strumenti di Livello 2 e 3

Si riporta di seguito la descrizione dei principali input significativi utilizzati nella misurazione del fair value delle attività e passività valutate al fair value su base ricorrente e non ricorrente appartenenti ai Livelli 2 e 3 della gerarchia del fair value.

Gli input di Livello 2 sono prezzi diversi da quelli quotati di Livello 1 che sono osservabili sia direttamente sia indirettamente per le attività o le passività. In particolare, può trattarsi di:

  • prezzi quotati in mercati attivi per attività o passività simili;
  • prezzi quotati in mercati che non sono attivi per attività o passività simili o identiche;
  • input diversi dai prezzi quotati che sono osservabili per attività o passività (ad esempio: tassi di interesse e curve dei rendimenti osservabili a intervalli comunemente citati; volatilità implicite; spread creditizi);
  • input confermati da dati di mercato che non possono essere direttamente osservati, ma basati su o supportati da dati di mercato.

I fattori di Livello 2 devono essere osservabili (direttamente o indirettamente, ad esempio attraverso conferme con i dati di mercato) per tutta la durata contrattuale dell'attività o passività oggetto di valutazione. Sono inseriti nel Livello 2 i fattori di mercato che potrebbero non essere direttamente osservabili ma che si basano o sono supportati da dati di mercato osservabili, poiché tali fattori sono meno soggettivi dei fattori non osservabili classificati come Livello 3. Esempi di strumenti di Livello 2 sono obbligazioni il cui valore è derivato da una obbligazione simile quotata in borsa, Interest Rate Swap Over-the-Counter valutati a partire da un modello i cui input sono osservabili, obbligazioni societarie, titoli garantiti da attività, titoli di debito ad alto rendimento così come alcuni prodotti strutturati in cui i fattori della valutazione si basano principalmente sulle informazioni di prezzi facilmente disponibili.

Gli input di valutazione di Livello 3 non sono osservabili ed assumono rilevanza in assenza di input di Livello 1 e 2. Data l'esigenza di stimare un prezzo di realizzo (exit price) alla data di valutazione anche per gli strumenti classificati in gerarchia 3, tali input sono sfruttati da modelli valutativi sviluppati internamente.

Esempi di fattori di Livello 3 per attività e passività sono i seguenti:

  • volatilità storica, quando non è possibile osservare la volatilità implicita (es. di opzioni simili in quanto non sufficientemente liquide). La volatilità storica in genere non rappresenta le attuali aspettative degli operatori di mercato circa la volatilità futura, anche se è l'unica informazione disponibile per valutare un'opzione;
  • previsioni finanziarie sviluppate utilizzando i dati propri nel caso in cui non ci fossero le informazioni disponibili;
  • correlazione tra attività non liquide. Ci sono diversi tipi di input di correlazione, tra cui la correlazione di credito, la correlazione cross-attività (ad esempio correlazione tra equity e interest rate) e la correlazione tra attività dello stesso tipo (ad esempio correlazione tra tassi di interesse) che generalmente vengono utilizzati per valutare strumenti ibridi ed esotici;
  • credit spread quando non è osservabile o non può essere avvalorato da dati di mercato osservabili.

A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni

La Banca controlla che il valore assegnato ad ogni posizione di trading rifletta il fair value corrente in modo appropriato. Le misurazioni al fair value delle attività e delle passività sono determinate utilizzando varie tecniche, fra cui modelli del tipo discounted cash flow e modelli interni di valutazione. Sulla base dell'osservabilità degli input utilizzati, tutti gli strumenti finanziari sono classificati come Livello 1, Livello 2 o Livello 3 della gerarchia del fair value. Quando una posizione è caratterizzata da uno o più input significativi che non sono direttamente osservabili, un'ulteriore procedura di verifica del prezzo è attuata. Tali procedure comprendono la revisione dei dati storici rilevanti, l'analisi dei guadagni e delle perdite, la valutazione individuale di ciascun componente di un prodotto strutturato e il benchmarking. Affinché sia assicurata la giusta separatezza tra le funzioni a capo delle attività di sviluppo e le funzioni a capo dei processi di validazione, tutti i modelli di valutazione sviluppati dal front office sono testati e validati in modo indipendente. L'obiettivo è quello di valutare il rischio di modello derivante dalla solidità teorica dei modelli, dalle tecniche di calibrazione quando presenti e dall'appropriatezza del modello per uno specifico prodotto in un mercato definito.

Oltre alla valutazione giornaliera mark to market o mark to model, l'Independent Price Verification (IPV) è applicato mensilmente dalla funzione Market & Liquidity Risk con l'obiettivo di fornire un fair value indipendente.

Con riferimento all'analisi di sensitività delle attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente di livello 3 richiesta dall'IFRS 13, si precisa che il Gruppo non detiene posizioni significative in strumenti finanziari classificati nella gerarchia di fair value 3, ad eccezione delle esposizioni nelle preferred shares di Visa INC class "C" e class "A", per i quali si rimanda al precedente paragrafo "Titoli di capitale".

A.4.3 Gerarchia del fair value

Il principio IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value in funzione del grado di osservabilità degli input delle tecniche di valutazione adottate.

Il livello di gerarchia del fair value associato alle attività e passività è definito come il livello minimo fra tutti gli input significativi utilizzati. Generalmente, un input di valutazione non è considerato significativo per il fair value di uno strumento se i restanti input spiegano la maggioranza della varianza del fair value stesso su un orizzonte temporale di tre mesi. In alcuni casi specifici, la significatività del limite è verificata in relazione al fair value dello strumento alla data di misurazione.

Sono previsti, in particolare, tre livelli:

  • Livello 1: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato in base a prezzi di quotazione osservati su mercati attivi per attività o passività identiche a cui la Banca può accedere alla data di valutazione. Un mercato attivo è tale se le operazioni relative all'attività o alla passività oggetto di valutazione si verificano con una frequenza e con volumi sufficienti a fornire informazioni utili per la determinazione del prezzo su base continuativa;
  • Livello 2: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato in base a modelli valutativi che utilizzano input osservabili su mercati attivi, diversi dai prezzi di mercato già inclusi nel Livello 1. Gli input sono considerati osservabili se sono sviluppati sulla base di informazioni disponibili al mercato riguardanti eventi o transazioni correnti e riflettono le assunzioni che le controparti di mercato utilizzerebbero per valutare l'attività o la passività;
  • Livello 3: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato sulla base di modelli valutativi che utilizzano prevalentemente significativi input, diversi da quelli inclusi nel Livello 1 e nel Livello, non osservabili su mercati attivi. Gli input non osservabili devono comunque riflettere le assunzioni che i partecipanti al mercato utilizzerebbero nella valutazione dell'attività o passività, incluse le assunzioni sul rischio.

Il trasferimento di livello di fair value delle attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente può avvenire nel caso in cui cambino gli input utilizzati dal modello di valutazione (ad esempio se per uno strumento non è più disponibile la quotazione su un mercato attivo). Qualora per la valutazione di uno strumento ci si avvalga di una tecnica di valutazione che utilizza input riconducibili a diversi livelli della gerarchia, lo strumento è classificato interamente nello stesso livello di gerarchia in cui è classificato l'input di Livello più basso significativo per la valutazione. Un input di valutazione non è considerato significativo ai fini dell'assegnazione della gerarchia di fair value se i restanti input determinano il 90% del valore di fair value dello strumento.

A.4.4 Altre informazioni

Nessuna informazione da segnalazione con riferimento alle previsioni contenute nell'IFRS 13 paragrafi 48, 93 lettera (i) e 96.

Informativa di natura quantitativa

A.4.5 Gerarchia del fair value

A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

(Importi in migliaia)
31/12/2022 31/12/2021
Attività/Passività finanziarie misurate al fair value L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 13.115 3.868 5.051 16.967 3.348 5.347
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 13.037 3.866 23 16.894 3.346 -
b) attività finanziarie designate al fair value - - - - - -
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 78 2 5.028 73 2 5.347
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
26.865 - 7 39.012 - 5
3. Derivati di copertura - 1.691.642 - - 127.448 -
4. Attività materiali - - - - - -
5. Attività immateriali - - - - - -
Totale 39.980 1.695.510 5.058 55.979 130.796 5.352
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione 3.184 1.387 3 2.486 1.931 -
2. Passività finanziarie designate al fair value - - - - - -
3. Derivati di copertura - 63.752 - - 57.313 -
Totale 3.184 65.139 3 2.486 59.244 -

Legenda:

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

Nel corso dell'esercizio corrente non vi sono stati trasferimenti significativi di attività finanziarie fra la gerarchia di fair value 1 e 2.

Non sono stati applicati Credit Value Adjustment (CVA) e/o Debit Value Adjustment (DVA) nella determinazione del fair value degli strumenti finanziari derivati.

Impatti della crisi determinata dalla pandemia da COVID-19 e dal conflitto Russia-Ucraina sulla misurazione del fair value

La crisi determinata dalla pandemia da COVID-19 e dal conflitto militare tra Russia-Ucraina non hanno avuto un impatto in termini di misurazione del fair value. In particolare, non sono state rilevate riduzioni/scomparse di prezzi quotati su mercati attivi (Livello 1) e/o di input osservabili (Livello 2), né trasferimenti tra i vari livelli della gerarchia del fair value per strumenti finanziari nei quali la Banca detiene investimenti significativi.

Parte A - Politiche contabili

A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

(Importi in migliaia)
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico
Totale di cui: a) attività
finanziarie
detenute per la
negoziazione
di cui: b)
attività
finanziarie
designate al
fair value
di cui: c) altre
attività finanziarie
obbligatoriamente
valutate al fair
value
Attività
finanziarie
valutate al fair
value con
impatto sulla
redditività
complessiva
Derivati di
copertura
Attività
materiali
Attività
immateriali
1. Esistenze iniziali 5.347 - - 5.347 5 - - -
2. Aumenti 2.883 168 - 2.715 2 - - -
2.1. Acquisti 174 155 - 19 2 - - -
2.2. Profitti imputati a: 2.705 9 - 2.696 - - - -
2.2.1. Conto Economico 2.705 9 - 2.696 - - - -
- di cui plusvalenze 2.704 8 - 2.696 - - - -
2.2.2. Patrimonio netto - X X X - - - -
2.3. Trasferimenti da altri livelli - - - - - - - -
2.4. Altre variazioni in aumento 4 4 - - - - - -
3. Diminuzioni (3.179) (145) - (3.034) - - - -
3.1. Vendite (145) (145) - - - - - -
3.2. Rimborsi - - - - - - - -
3.3. Perdite imputate a: (3.034) - - (3.034) - - - -
3.3.1. Conto Economico (3.034) - - (3.034) - - - -
- di cui minusvalenze (2.576) - - (2.576) - - - -
3.3.2. Patrimonio netto - X X X - - - -
3.4. Trasferimenti ad altri livelli - - - - - - - -
3.5. Altre variazioni in diminuzione - - - - - - - -
4. Rimanenze finali 5.051 23 - 5.028 7 - - -

Le sottovoci 2.2.1 "Profitti imputati a Conto Economico" e 3.3.1 "Perdite imputate a Conto Economico" delle attività finanziarie confluiscono a conto economico, ove presenti, nelle seguenti voci:

  • Voce 80: "Risultato netto dell'attività di negoziazione";
  • Voce 110: "Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico";
  • Voce 90: "Risultato netto dell'attività di copertura".

Le sottovoci "2.2.2 Profitti imputati a Patrimonio netto" e "3.3.2 Perdite imputate a Patrimonio netto" derivanti dalle variazioni del fair value delle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono rilevati, ove presenti, nella voce 110. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto - ad eccezione delle rettifiche e riprese di valore (impairment) e degli utili e delle perdite su cambi di attività monetarie (titoli di debito) che sono esposti rispettivamente alla voce 130. "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" ed alla voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione" di conto economico - fino a quando l'attività finanziaria non è alienata, momento in cui gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nel conto economico alla voce 100. "Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

A.4.5.3 Variazioni annue delle passività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

(Importi in migliaia)
Passività
finanziarie detenute
per la
negoziazione
Passività
finanziarie
designate al fair
value
Derivati di
copertura
1. Esistenze iniziali - - -
2. Aumenti 4 - -
2.1. Emissioni - - -
2.2. Perdite imputate a: - - -
2.2.1. Conto Economico - - -
- di cui minusvalenze - - -
2.2.2. Patrimonio netto X - -
2.3. Trasferimenti da altri livelli - - -
2.4. Altre variazioni in aumento 4 - -
3. Diminuzioni (1) - -
3.1. Rimborsi - - -
3.2. Riacquisti - - -
3.3. Profitti imputati a : (1) - -
3.3.1. Conto Economico (1) - -
- di cui plusvalenze (1) - -
3.3.2. Patrimonio netto X - -
3.4. Trasferimenti ad altri livelli - - -
3.5. Altre variazioni in diminuzione - - -
4. Rimanenze finali 3 - -

A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

(Importi in migliaia)
Attività/Passività non misurate al fair value o misurate al 31/12/2022 31/12/2021
fair value su base non ricorrente VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 31.442.711 20.844.398 1.962.312 6.677.906 30.868.131 20.783.239 4.235.999 6.579.833
2. Attività materiali detenute a scopo di investimento 1.764 2.292
3. Attività non correnti e gruppi di attività in via di
dismissione
Totale 31.442.711 20.844.398 1.962.312 6.677.906 30.869.895 20.783.239 4.235.999 6.582.125
1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 33.855.018 428.061 33.357.092 31.558.409 489.712 1.032.069 30.026.915
2. Passività associate ad attività in via di dismissione
Totale 33.855.018 428.061 - 33.357.092 31.558.409 489.712 1.032.069 30.026.915

Legenda:

VB = Valore di bilancio L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

Come descritto in precedenza, le attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio.

Le Attività materiali detenute a scopo di investimento presenti al 31 dicembre 2021 sono state vendute nel corso dell'esercizio 2022.

A.5 Informativa sul c.d. "Day one profit/loss"

Il valore di iscrizione iniziale in bilancio degli strumenti finanziari deve avvenire al fair value.

Normalmente, il fair value di uno strumento finanziario, alla data di rilevazione iniziale, è pari al prezzo pagato/importo erogato per l'acquisizione delle attività finanziarie o alla somma incassata per le passività finanziarie. Tale affermazione è generalmente riscontrabile nel caso di transazioni riferibili a strumenti finanziari appartenenti alla gerarchia di fair value livello 1 e anche livello 2, considerando che i prezzi sono normalmente derivati indirettamente dal mercato.

Nel caso del livello 3, invece, sussiste una parziale discrezionalità nella determinazione del fair value, ma proprio a causa dell'assenza di inequivocabile termine di riferimento da raffrontare con il prezzo della transazione, l'iscrizione iniziale deve sempre avvenire al prezzo della transazione. In quest'ultimo caso, tuttavia, la successiva valutazione non può includere la differenza tra prezzo e fair value riscontrato nel momento della prima valutazione, definita anche come "Day one profi/loss". Tale differenza deve essere riconosciuta a conto economico solo se deriva da cambiamenti dei fattori su cui i partecipanti al mercato basano le loro valutazioni nel fissare i prezzi.

L'utilizzo di modelli valutativi prudenti, i processi di revisione di tali modelli e dei relativi parametri e gli aggiustamenti di valore a fronte del rischio modello assicurano che l'ammontare iscritto a conto economico non rivenga dall'utilizzo di parametri valutativi non osservabili. In particolare, la quantificazione degli aggiustamenti di valore a fronte del rischio modello garantisce che la parte del fair value degli strumenti in oggetto che si riferisce all'utilizzo di parametri di natura soggettiva non sia rilevata a conto economico, bensì come aggiustamento del valore di stato patrimoniale di tali strumenti. L'iscrizione a conto economico di questa quota avviene, quindi, solo in funzione del successivo prevalere di parametri oggettivi e, conseguentemente, del venir meno dei menzionati aggiustamenti.

Non risultano "day-one profit/loss" dei quali fornire informativa secondo quanto previsto dal paragrafo 28 dell'IFRS 7.

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale

Attivo

Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide – Voce 10 1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

(Importi in migliaia)
Totale Totale
31/12/2022 31/12/2021
a) Cassa 4 335
b) Conti correnti e depositi a vista presso Banche Centrali 1.197.698 1.256.399
c) Conti correnti e depositi a vista presso banche 240.725 186.057
Totale 1.438.427 1.442.791

La voce "b) Depositi a vista presso Banche Centrali" rappresenta il saldo dei depositi overnight e della liquidità presso Banca d'Italia, al netto della giacenza relativa alla riserva obbligatoria minima assegnata per il periodo di riferimento in corso, che trova rappresentazione nella voce "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: crediti verso banche".

La voce "c) Conti correnti e depositi a vista presso banche" è costituita dai conti correnti aperti presso istituzioni creditizie per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento, per il regolamento dell'operatività in titoli, per la gestione della liquidità dei clienti UK.

Sezione 2 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 20

2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica

(Importi in migliaia)
Voci/Valori Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
L1 L2 L3 L1 L2 L3
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito - - - - - -
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito - - - - - -
2. Titoli di capitale 10.533 - - 14.792 - -
3. Quote di O.I.C.R. 6 - 23 5 - -
4. Finanziamenti - - - - - -
4.1 Pronti contro termine - - - - - -
4.2 Altri - - - - - -
Totale (A) 10.539 - 23 14.797 - -
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari 2.498 3.866 - 2.097 3.346 -
1.1 di negoziazione 2.498 3.866 - 2.097 3.346 -
1.2 connessi con la fair value option - - - - - -
1.3 altri - - - - - -
2. Derivati creditizi - - - - - -
2.1 di negoziazione - - - - - -
2.2 connessi con la fair value option - - - - - -
2.3 altri - - - - - -
Totale (B) 2.498 3.866 - 2.097 3.346 -
Totale (A+B) 13.037 3.866 23 16.894 3.346 -

Legenda:

L1: Livello 1 L2: Livello 2

L3: Livello 3

I titoli di capitale presenti nel portafoglio di proprietà sono utilizzati principalmente per la copertura gestionale delle posizioni in contratti derivati su azioni aperte in contropartita dei clienti e, in misura inferiore, possono derivare dall'attività di internalizzazione e sono destinati ad essere negoziati nel breve periodo.

I derivati finanziari comprendono la valutazione positiva dei contratti CFD negoziati in contropartita dei clienti, nonché i contratti derivati regolamentati o stipulati con controparti istituzionali al fine di coprire gestionalmente i suddetti contratti derivati, le Opzioni Knock Out e i Certificates emessi, per un importo complessivo pari a 3.830 migliaia di euro (3.310 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).

Nel punto B.1.1 "Strumenti derivati - Derivati finanziari di negoziazione" sono state ricondotte anche le valutazioni positive dei contratti di compravendita a pronti di titoli che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way"), per un importo pari a 2.534 migliaia di euro (2.133 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).

2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti/controparti

(Importi in migliaia)
Voci/Valori Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
2. Titoli di capitale 10.533 14.792
a) Banche 1 -
b) Altre società finanziarie 397 1.153
di cui: imprese di assicurazione - -
c) Società non finanziarie 10.135 13.639
d) Altri emittenti - -
3. Quote di O.I.C.R. 29 5
4. Finanziamenti - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
f) Famiglie - -
Totale (A) 10.562 14.797
B. Strumenti derivati - -
a) Controparti Centrali 177 93
b) Altre 6.187 5.350
Totale (B) 6.364 5.443
Totale (A+B) 16.926 20.240

Nel punto B. "Strumenti derivati" sono state ricondotte anche le valutazioni positive dei contratti di compravendita a pronti di titoli appartenenti al portafoglio "Attività Finanziarie detenute per la negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").

2.3 Attività finanziarie designate al fair value: composizione merceologica

Nessun dato da segnalare.

2.4 Attività finanziarie designate al fair value: composizione per debitori/emittenti

Nessun dato da segnalare.

2.5 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione merceologica

(Importi in migliaia)
Voci/Valori Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Titoli di debito 77 2 - 72 2 -
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito 77 2 - 72 2 -
2. Titoli di capitale 1 - 5.028 1 - 5.347
3. Quote di O.I.C.R. - - - - - -
4. Finanziamenti - - - - - -
4.1 Pronti contro termine - - - - - -
4.2 Altri - - - - - -
Totale 78 2 5.028 73 2 5.347

Legenda: L1: Livello 1

L2: Livello 2 L3: Livello 3

I titoli di capitale presenti nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" sono costituite, principalmente, dalle preferred shares di Visa INC class "C" e "A", per un importo di 5.009 migliaia di euro. Per maggiori dettagli in merito alla valutazione al fair value degli strumenti finanziari si rimanda alla Parte A – Politiche contabili - A.4 Informativa sul fair value della presente nota integrativa.

Come precedentemente descritto, i titoli di capitale rilevati dalla Banca nell'ambito dell'intervento a favore di Cassa di Risparmio di Cesena (CariCesena), Cassa di Risparmio di Rimini (Carim), Cassa di Risparmio di San Miniato (Carismi) e Banca Carige, presenti nel Bilancio 2021, sono stati cancellati, determinando una perdita nel conto economico dell'esercizio 2022 di 457 migliaia di euro.

La Banca ha classificato in stato di sofferenza dei titoli di capitale emessi da soggetti in stato di default per un importo di bilancio complessivo di 2 migliaia di euro.

2.6 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti

(Importi in migliaia) (Importi in migliaia)
Totale Totale
31/12/2022 31/12/2021
1. Titoli di capitale 5.029 5.348
di cui: banche 14 1
di cui: altre società finanziarie 5.010 5.341
di cui: società non finanziarie 5 5
2. Titoli di debito 79 74
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche 76 71
c) Banche 3 3
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
3. Quote di O.I.C.R. - -
4. Finanziamenti - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
f) Famiglie - -
Totale 5.108 5.422

Sezione 3 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva – Voce 30

3.1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione merceologica

(Importi in migliaia)
Voci/Valori Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Titoli di debito 26.865 - - 39.012 - -
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito 26.865 - - 39.012 - -
2. Titoli di capitale - - 7 - - 5
3. Finanziamenti - - - - - -
Totale 26.865 - 7 39.012 - 5

Legenda: L1: Livello 1 L2: Livello 2 L3: Livello 3

Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono costituite da titoli emessi da Stati sovrani e, in parte residuale, ad interessenze azionarie in società nelle quali la Banca non esercita il controllo o l'influenza significativa per 7 migliaia di euro per le quali è stata esercitata l'opzione "FVTOCI"37. Per maggiori dettagli si rimanda all'informativa relativa alle esposizioni in titoli emessi da Stati sovrani riportata nella Parte E della presente nota integrativa.

3.2 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione per debitori/emittenti

(Importi in migliaia)
Voci/Valori Totale Totale
31/12/2022 31/12/2021
1. Titoli di debito 26.865 39.012
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche 26.865 39.012
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
2. Titoli di capitale 7 5
a) Banche - -
b) Altri emittenti: 7 5
- altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
- società non finanziarie 7 5
- altri - -
3. Finanziamenti - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
f) Famiglie - -
Totale 26.872 39.017

37 Relativamente agli strumenti di capitale non di trading, l'IFRS 9 prevede la possibilità di classificarli al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (c.d. "FVTOCI" – Fair Value Through Other Comprehensive Income).

3.3 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: valore lordo e rettifiche di valore complessive

(Importi in
migliaia)
Valore lordo Rettifiche di valore complessivo
Primo
stadio
di cui:
Strumenti
con basso
rischio di
credito
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o originate
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o originate
Write-off
parziali
complessivi
Titoli di debito 26.867 - - - - (2) - - - -
Finanziamenti - - - - - - - - - -
Totale 31/12/2022 26.867 - - - - (2) - - - -
Totale 31/12/2021 39.018 - - - - (6) - - - -

3.3a Finanziamenti valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva oggetto di misure di sostegno Covid-19: valore lordo e rettifiche di valore complessive

Nessun dato da segnalare.

Sezione 4 – Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 40

4.1 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso banche

(Importi in migliaia)
Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Tipologia
operazioni/Valori
Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
L1 L2 L3 Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
L1 L2 L3
A. Crediti verso
Banche Centrali
311.357 - - - - 311.357 298.040 - - - - 298.040
1. Depositi a
scadenza
- - - X X X - - - X X X
2. Riserva
obbligatoria
311.357 - - X X X 298.040 - - X X X
3. Pronti contro
termine
- - - X X X - - - X X X
4. Altri - - - X X X - - - X X X
B. Crediti verso
banche
3.707.873 - - 1.604.553 1.784.822 105.375 5.449.467 - - 1.438.943 3.991.717 71.823
1. Finanziamenti 105.375 - - - - 105.375 71.823 - - - - 71.823
1.1. Conti correnti - - - X X X - - - X X X
1.2. Depositi a
scadenza
56.522 - - X X X 59.509 - - X X X
1.3. Altri
finanziamenti
48.853 - - X X X 12.314 - - X X X
- Pronti contro
termine attivi
261 - - X X X 222 - - X X X
- Finanziamenti
per leasing
- - - X X X - - - X X X
- Altri 48.592 - - X X X 12.092 - - X X X
2. Titoli di debito 3.602.498 - - 1.604.553 1.784.822 - 5.377.644 - - 1.438.943 3.991.717 -
2.1. Titoli strutturati - - - - - - - - - - - -
2.2. Altri titoli di
debito
3.602.498 - - 1.604.553 1.784.822 - 5.377.644 - - 1.438.943 3.991.717 -
Totale 4.019.230 - - 1.604.553 1.784.822 416.732 5.747.507 - - 1.438.943 3.991.717 369.863

Legenda:

L1: Livello 1 L2: Livello 2

L3: Livello 3

La voce "Pronti contro termine attivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.6 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 1 – Rischio di credito - Informazioni di natura quantitativa della presente nota integrativa.

La voce "Altri finanziamenti: Altri" si riferisce per 41.306 migliaia di euro all'importo dei margini iniziali, di variazione e depositi a garanzia nei confronti di istituzioni creditizie a fronte di operazioni in contratti derivati e altre operazioni finanziarie (3.960 migliaia di euro al 31 dicembre 2021) e per 7.286 migliaia di euro ai crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari (8.132 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).

I titoli di debito sono costituiti principalmente da titoli emessi da UniCredit S.p.A. per un importo di 1.681.254 migliaia di euro (3.856.364 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).

Le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili della presente nota integrativa.

4.2 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso clientela

(Importi in migliaia)
Totale Totale
31/12/2022 31/12/2021
Tipologia
operazioni/Valori
Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
L1 L2 L3 Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
L1 L2 L3
1. Finanziamenti 6.422.560 3.527 - - - 6.261.174 5.979.387 4.380 - - - 6.209.970
1.1. Conti
correnti
2.399.917 1.773 - X X X 2.107.400 2.242 - X X X
1.2. Pronti contro
termine attivi
138.989 37 - X X X 193.176 100 - X X X
1.3. Mutui 2.618.344 934 - X X X 2.478.473 882 - X X X
1.4. Carte di
credito, prestiti
personali e
cessioni del
quinto
891.343 721 - X X X 823.203 1.020 - X X X
1.5.
Finanziamenti
per leasing
- - - X X X - - - X X X
1.6. Factoring - - - X X X - - - X X X
1.7. Altri
finanziamenti
373.967 62 - X X X 377.135 136 - X X X
2. Titoli di debito 20.997.394 - - 19.239.845 177.490 - 19.136.857 - - 19.344.296 244.282 -
2.1. Titoli
strutturati
- - - - - - - - - - - -
2.2. Altri titoli di
debito
20.997.394 - - 19.239.845 177.490 - 19.136.857 - - 19.344.296 244.282 -
Totale 27.419.954 3.527 - 19.239.845 177.490 6.261.174 25.116.244 4.380 - 19.344.296 244.282 6.209.970

Legenda:

L1: Livello 1

L2: Livello 2

L3: Livello 3

La voce "Pronti contro termine attivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.7 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 1 – Rischio di credito - Informazioni di natura quantitativa della presente nota integrativa.

I titoli di debito sono costituiti, principalmente, da titoli emessi da Stati sovrani e Enti sovranazionali. Per maggiori dettagli si rimanda all'informativa relativa alle esposizioni in titoli emessi da Stati sovrani riportata nella Parte E della presente nota integrativa.

Le attività e passività finanziarie possono essere oggetto di compensazione quando la società ha correntemente un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente e intende estinguere per il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività, come previsto dallo IAS 32.

Oltre a rispettare le previsioni dello IAS 32, la Banca effettua la compensazione delle attività e passività finanziarie solo quando:

  • le operazioni hanno la stessa data esplicita di regolamento definitivo;
  • il diritto di compensare l'importo dovuto alla controparte con l'importo dovuto dalla controparte è legalmente opponibile nel normale svolgimento dell'attività e in caso di default, di insolvenza o di fallimento;
  • le controparti intendono regolare su base netta o in contemporanea ovvero le operazioni sono soggette ad un meccanismo di regolamento che funzionalmente determina l'equivalente di un regolamento netto.

Nella tabella sopra riportata le operazioni di pronti contro termine effettuate sul mercato Repo MTS e regolate attraverso una Controparte Centrale sono state esposte compensate. L'effetto della compensazione è esposto nella tabella "5. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari" e nella tabella "6. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari" riportate nella parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale della presente nota integrativa.

Le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili della presente nota integrativa.

4.3 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione per debitori/emittenti dei crediti verso clientela

(Importi in migliaia)
Tipologia operazioni/Valori Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
Primo e secondo
stadio
Terzo stadio Attività impaired
acquisite o
originate
Primo e secondo
stadio
Terzo stadio Attività impaired
acquisite o
originate
1. Titoli di debito 20.997.394 - - 19.136.857 - -
a) Amministrazioni pubbliche 20.997.394 - - 19.136.857 - -
b) Altre società finanziarie - - - - - -
di cui: imprese di assicurazione - - - - - -
c) Società non finanziarie - - - - - -
2. Finanziamenti verso: 6.422.560 3.527 - 5.979.387 4.380 -
a) Amministrazioni pubbliche 2 - - 5 - -
b) Altre società finanziarie 361.427 1 - 359.610 1 -
di cui: imprese di assicurazione 28.909 - - 27.042 - -
c) Società non finanziarie 1.149 17 - 718 21 -
d) Famiglie 6.059.982 3.509 - 5.619.054 4.358 -
Totale 27.419.954 3.527 - 25.116.244 4.380 -

4.4 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: valore lordo e rettifiche di valore complessive

(Importi in
migliaia)
Rettifiche di valore complessivo
Primo
stadio
di cui:
Strumenti
con basso
rischio di
credito
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Write-off
parziali
complessivi
Titoli di debito 24.607.397 - - - - (7.505) - - - -
Finanziamenti 6.809.941 - 41.720 25.229 - (7.767) (4.602) (21.702) - -
Totale 31/12/2022 31.417.338 - 41.720 25.229 - (15.272) (4.602) (21.702) - -
Totale 31/12/2021 30.866.459 - 15.639 24.540 - (14.474) (3.873) (20.160) - -

4.4a Finanziamenti valutati al costo ammortizzato oggetto di misure di sostegno Covid-19: valore lordo e rettifiche di valore complessive

(Importi in migliaia)
Valore lordo Rettifiche di valore complessivo
Primo
stadio
di cui:
Strumenti
con
basso
rischio di
credito
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
Write-off parziali
complessivi*
1. Finanziamenti oggetto di concessione
conformi con le GL
- - - - - - - - - -
2. Finanziamenti oggetto di misure di
moratoria in essere non più conformi alle GL
e non valutate come oggetto di concessione
- - - - - - - - - -
3. Finanziamenti oggetto di altre misure di
concessione
- - 385 - - - (2) - - -
4. Nuovi finanziamenti - - - - - - - - - -
Totale 31/12/2022 - - 385 - - - (2) - - -
Totale 31/12/2021 231 - 773 - - (2) (11) - - -

Sezione 5 – Derivati di copertura – Voce 50

5.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli

(Importi in migliaia)
Fair Value Fair Value
31/12/2022 VN 31/12/2021 VN
L1 L2 L3 31/12/2022 L1 L2 L3 31/12/2021
A. Derivati finanziari
1. Fair value - 1.691.642 - 9.976.612 - 127.448 - 6.228.710
2. Flussi finanziari - - - - - - - -
3. Investimenti esteri - - - - - - - -
B. Derivati creditizi
1. Fair value - - - - - - - -
2. Flussi finanziari - - - - - - - -
Totale - 1.691.642 - 9.976.612 - 127.448 - 6.228.710

Legenda:

VN = valore nozionale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

5.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura

(Importi in migliaia)
Operazioni/Tipo di copertura Flussi finanziari
Specifica Investim.
titoli di
debito e
tassi di
interesse
titoli di
capitale e
indici
azionari
valute e
oro
credito merci altri Generica Specifica Generica esteri
1. Attività finanziarie valutate al fair
value con impatto sulla redditività
complessiva
- - - - X X X - X X
2. Attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
1.419.590 X - - X X X - X X
3. Portafoglio X X X X X X 272.052 X - X
4. Altre operazioni - - - - - - X - X -
Totale attività 1.419.590 - - - - - 272.052 - - -
1. Passività finanziarie - X - - - - X - X X
2. Portafoglio X X X X X X - X - X
Totale passività - - - - - - - - -
1. Transazioni attese X X X X X X X - X X
2. Portafoglio di attività e passività
finanziarie
X X X X X X - X - -

Sezione 6 – Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 60

6.1 Adeguamento di valore delle attività coperte: composizione per portafogli coperti

(Importi in migliaia)
Adeguamento di valore delle attività coperte / Valori Totale Totale
31/12/2022 31/12/2021
1. Adeguamento positivo - 19.648
1.1 di specifici portafogli: - 19.648
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - 19.648
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
1.2 complessivo - -
2. Adeguamento negativo (266.938) (21.183)
2.1 di specifici portafogli: (266.938) (21.183)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (266.938) (21.183)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
2.2 complessivo - -
Totale (266.938) (1.535)

Sezione 7 – Le partecipazioni – Voce 70

7.1 Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi

Denominazioni Sede legale Sede operativa Quota di
partecipazione %
Disponibilità
voti %
A. Imprese controllate in via esclusiva
1. Fineco Asset Management DAC Dublino Dublino 100% 100%
2. Fineco International Ltd Londra Londra 100% 100%
B. Imprese controllate in modo congiunto
C. Imprese sottoposte a influenza notevole
1. Vorvel SIM S.p.A. Milano Milano 20% 20%

Come descritto in precedenza, al 31 dicembre 2022 la società Fineco International Ltd non è operativa ed è stata esclusa dall'area di consolidamento in quanto non supera le soglie di materialità definite nella policy della Banca.

Si precisa che Vorvel SIM S.p.A. ha adottato l'attuale denominazione sociale con decorrenza dal 12 dicembre 2022, in luogo della precedente denominazione Hi-MTF SIM S.p.A..

7.2 Partecipazioni significative: valore di bilancio, fair value e dividendi percepiti

Come previsto dalla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti "Il Bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", le informazioni di cui al presente paragrafo non vengono fornite nel bilancio individuale in quanto FinecoBank redige il bilancio consolidato ai sensi della stessa Circolare.

7.3 Partecipazioni significative: informazioni contabili

Come previsto dalla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti "Il Bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", le informazioni di cui al presente paragrafo non vengono fornite nel bilancio individuale in quanto FinecoBank redige il bilancio consolidato ai sensi della stessa Circolare.

7.4 Partecipazioni non significative: informazioni contabili

Come previsto dalla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti "Il Bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", le informazioni di cui al presente paragrafo non vengono fornite nel bilancio individuale in quanto FinecoBank redige il bilancio consolidato ai sensi della stessa Circolare.

7.5 Partecipazioni: variazioni annue

(Importi in migliaia)
Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
A. Esistenze inziali 4.295 3.000
B. Aumenti 700 1.321
B.1 Acquisti - 1.321
B.2 Riprese di valore - -
B.3 Rivalutazioni - -
B.4 Altre variazioni 700 -
C. Diminuzioni (277) (26)
C.1 Vendite - -
C.2 Rettifiche di valore - -
C.3 Svalutazioni (276) (26)
C.4 Altre variazioni (1) -
D. Rimanenze finali 4.718 4.295
E. Rivalutazioni totali - -
F. Rettifiche totali - -

L'Assemblea degli azionisti di Vorvel SIM S.p.A. del 10 maggio 2022 ha approvato l'aumento di capitale per un importo complessivo di 3,5 milioni di euro, corrispondente ad un apporto di 0,7 milioni di euro per ciascun socio. FinecoBank ha sottoscritto l'aumento di capitale di propria competenza nel corso del mese di maggio 2022, mantenendo invariata al 20% la propria quota di partecipazione. Tale variazione è riportata nella voce "B.4 Altre variazioni" della tabella sopra riportata.

Test di impairment sulle partecipazioni

Come richiesto dai principi IAS/IFRS, l'impairment test delle partecipazioni viene eseguito in caso vi sia l'obiettiva evidenza di una riduzione di valore, in seguito a uno o più eventi che si siano verificati dopo la rilevazione iniziale dell'investimento netto, e tali eventi di perdita abbiano un impatto sui futuri flussi finanziari previsti.

Per le partecipazioni di collegamento e controllo congiunto, il processo di rilevazione dell'obiettiva evidenza di una riduzione di valore prevede la verifica della presenza di indicatori di impairment di natura qualitativa e quantitativa. In presenza di indicatori di impairment, viene determinato il valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita e il valore d'uso, e se quest'ultimo risulta inferiore al valore contabile si procede alla rilevazione dell'impairment. Non è sempre necessario determinare sia il fair value sia il valore d'uso. Se uno dei due valori risulta superiore al valore contabile, l'attività non ha subito una riduzione di valore e non è necessario stimare l'altro importo.

Le partecipazioni di controllo rilevate nel bilancio separato di FinecoBank sono sottoposte al test di impairment, qualora ne ricorrano i presupposti, mantenendo la coerenza fra le valutazioni effettuate nel bilancio separato e le valutazioni effettuate nel bilancio consolidato.

Per determinare il valore d'uso della partecipazione Vorvel SIM S.p.A., unica società sottoposta a influenza notevole, è stato utilizzato il modello dei flussi di cassa scontati (Discounted Cash Flow o DCF), dove il costo del capitale (ke) è stato calcolato utilizzando i medesimi valori che FinecoBank utilizza all'interno di altri modelli già in uso in altri contesti, ad eccezione del Beta per il quale è stato fatto riferimento ad un paniere di società comparabili. I risultati dell'impairment test non hanno evidenziato la necessità di apportare rettifiche per riduzione di valore, risultando il valore d'uso superiore al valore contabile. Si ricorda che la valutazione al patrimonio netto al 31 dicembre 2022 ha determinato un impatto economico negativo di 276 migliaia di euro.

La metodologia per la determinazione del valore recuperabile sopra descritta (modello, assunzioni e parametri utilizzati) è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione del 7 febbraio 2023.

7.6 Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiunto

Come previsto dalla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti "Il Bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", le informazioni di cui al presente paragrafo non vengono fornite nel bilancio individuale in quanto FinecoBank redige il bilancio consolidato ai sensi della stessa Circolare.

7.7 Impegni riferiti a partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole

Come previsto dalla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti "Il Bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", le informazioni di cui al presente paragrafo non vengono fornite nel bilancio individuale in quanto FinecoBank redige il bilancio consolidato ai sensi della stessa Circolare.

7.8 Restrizioni significative

Come previsto dalla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti "Il Bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", le informazioni di cui al presente paragrafo non vengono fornite nel bilancio individuale in quanto FinecoBank redige il bilancio consolidato ai sensi della stessa Circolare.

7.9 Altre informazioni

Come previsto dalla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti "Il Bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", le informazioni di cui al presente paragrafo non vengono fornite nel bilancio individuale in quanto FinecoBank redige il bilancio consolidato ai sensi della stessa Circolare.

Sezione 8 – Attività materiali – Voce 80

8.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo

(Importi in migliaia)
Attività/Valori Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
1. Attività di proprietà 84.096 84.212
a) terreni 23.932 23.932
b) fabbricati 39.487 39.822
c) mobili 2.669 3.006
d) impianti elettronici 15.651 14.861
e) altre 2.357 2.591
2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing 60.006 63.530
a) terreni - -
b) fabbricati 59.490 63.212
c) mobili - -
d) impianti elettronici - -
e) altre 516 318
Totale 144.102 147.742
di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute - -

Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa.

La Banca ha in essere operazioni di leasing operativo rappresentate da contratti di locazione per una parte della superficie dell'immobile di proprietà.

8.2 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al costo

(Importi in migliaia)
Attività/Valori Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
Valore di Fair value Valore di Fair value
bilancio L1 L2 L3 bilancio L1 L2 L3
1. Attività di proprietà - - - - 1.764 - - 2.292
a) terreni - - - - - - - -
b) fabbricati - - - - 1.764 - - 2.292
2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing - - - - - - - -
a) terreni - - - - - - - -
b) fabbricati - - - - - - - -
Totale - - - - 1.764 - - 2.292
di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie
ricevute
- - - - - - - -

Legenda: L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

L'immobile ad uso di investimento detenuto dalla Banca al 31 dicembre 2021 è stato venduto nel corso dell'esercizio 2022, generando un utile da cessione, al netto dei costi di vendita, di 541 migliaia di euro.

8.3 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività rivalutate

Nessun dato da segnalare.

8.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al fair value

Nessun dato da segnalare.

8.5 Rimanenze di attività materiali disciplinate dallo IAS 2: composizione

Nessun dato da segnalare.

8.6 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue

(Importi in migliaia)
Terreni Fabbricati Mobili Impianti
elettronici
Altre Totale
A. Esistenze iniziali lorde 23.932 131.862 18.666 47.116 13.472 235.048
A.1 Riduzioni di valore totali nette - (28.828) (15.660) (32.255) (10.563) (87.306)
A.2 Esistenze iniziali nette 23.932 103.034 3.006 14.861 2.909 147.742
B. Aumenti: - 9.081 645 6.414 945 17.085
B.1 Acquisti - 6.680 645 6.410 944 14.679
B.2 Spese per migliorie capitalizzate - - - - - -
B.3 Riprese di valore - - - - - -
B.4 Variazioni positive di fair value imputate a - - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
B.5 Differenze positive di cambio - - - - - -
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a
scopo di investimento
- - X X X -
B.7 Altre variazioni - 2.401 - 4 1 2.406
C. Diminuzioni: - (13.138) (982) (5.624) (981) (20.725)
C.1 Vendite - - - (5) - (5)
C.2 Ammortamenti - (12.072) (980) (5.614) (977) (19.643)
C.3 Rettifiche di valore da deterioramento
imputate a
- - (1) (3) (4) (8)
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - (1) (3) (4) (8)
C.4 Variazioni negative di fair value imputate
a
- - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
C.5 Differenze negative di cambio - - - - - -
C.6 Trasferimenti a: - - - - - -
a) attività materiali detenute a scopo di
investimento
- - X X X -
b) attività non correnti e gruppi di attività in
via di dismissione
- - - - - -
C.7 Altre variazioni - (1.066) (1) (2) - (1.069)
D. Rimanenze finali nette 23.932 98.977 2.669 15.651 2.873 144.102
D.1 Riduzioni di valore totali nette - (36.491) (16.597) (37.363) (11.032) (101.483)
D.2 Rimanenze finali lorde 23.932 135.468 19.266 53.014 13.905 245.585
E. Valutazione al costo 23.932 98.977 2.669 15.651 2.873 144.102

Le classi di attività indicate nella tabella sopra riportata sono iscritte al costo.

Le voci B.7 e C.7 "Altre variazioni" comprendono le variazioni delle attività consistenti nel diritto d'uso per effetto delle modifiche intervenute ai pagamenti dovuti per il leasing successivamente alla rilevazione iniziale. Di seguito si riporta l'importo delle variazioni per tipologia di attività.

(Importi in migliaia)
Terreni Fabbricati Mobili Impianti
elettronici
Altre Totale
Altre variazioni in aumento per variazioni diritti d'uso - 2.401 - - 1 2.402
Altre variazioni in diminuzione per variazioni diritti d'uso - (1.066) - - - (1.066)

8.7 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue

(Importi in migliaia)
Totale
Terreni Fabbricati
A. Esistenze iniziali - 1.764
B. Aumenti - 596
B.1 Acquisti - -
B.2 Spese per migliorie capitalizzate - -
B.3 Variazioni positive di fair value - -
B.4 Riprese di valore - -
B.5 Differenze di cambio positive - -
B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale - -
B.7 Altre variazioni - 596
C. Diminuzioni - (2.360)
C.1 Vendite - (2.270)
C.2 Ammortamenti - (90)
C.3 Variazioni negative di fair value - -
C.4 Rettifiche di valore da deterioramento - -
C.5 Differenze di cambio negative - -
C.6 Trasferimenti a: - -
a) immobili ad uso funzionale - -
b) attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
C.7 Altre variazioni - -
D. Rimanenze finali - -
E. Valutazione al fair value - -

Si segnala che la sottovoce B.7 "Altre variazioni" include l'utile da cessione, al lordo dei costi di vendita, realizzato dalla vendita dell'immobile ad uso di investimento detenuto dalla Banca avvenuta nell'esercizio 2022.

8.8 Rimanenze di attività materiali disciplinate dallo IAS 2: variazioni annue

Nessun dato da segnalare.

8.9 Impegni per acquisto di attività materiali

Al 31 dicembre 2022 gli impegni contrattuali per l'acquisto di attività materiali ammontano a 450 migliaia di euro.

Segnaliamo, inoltre, che non esistono restrizioni sulla titolarità delle attività materiali e non vi sono attività materiali impegnate a garanzia di passività.

Sezione 9 – Attività immateriali – Voce 90

9.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività

(Importi in migliaia)
Attività/Valori Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
Durata definita Durata indefinita Durata definita Durata indefinita
A.1 Avviamento X 89.602 X 89.602
A.2 Altre attività immateriali 9.275 27.459 11.519 27.459
di cui: software 9.237 - 11.394 -
A.2.1 Attività valutate al costo: 9.275 27.459 11.519 27.459
a) Attività immateriali generate internamente - - - -
b) Altre attività 9.275 27.459 11.519 27.459
A.2.2 Attività valutate al fair value: - - - -
a) Attività immateriali generate internamente - - - -
b) Altre attività - - - -
Totale 9.275 117.061 11.519 117.061

Le Altre attività immateriali a durata indefinita sono relative ai marchi e domini.

La vita utile dei software considerata ai fini della determinazione dell'ammortamento è di 3 anni, mentre la vita utile delle altre attività immateriali a durata definita è di 5 anni. Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa.

Per quanto riguarda le considerazioni condotte al 31 dicembre 2022 relativamente all'impairment test delle attività immateriali a vita utile definita ed indefinita, nello specifico avviamento, marchi e domini Fineco, non si rilevano indicatori tali da apportare rettifiche ai relativi valori di bilancio. Per ulteriori dettagli in merito all'impairment test delle attività immateriali a vita utile indefinita, si rimanda ai paragrafi sotto riportati.

9.2 Attività immateriali: variazioni annue

(Importi in migliaia)
Avviamento Altre attività immateriali:
generate internamente
Altre attività immateriali: altre Totale
DEF INDEF DEF INDEF
A. Esistenze iniziali 124.729 - - 106.116 27.459 258.304
A.1 Riduzioni di valore totali nette (35.127) - - (94.597) - (129.724)
A.2 Esistenze iniziali nette 89.602 - - 11.519 27.459 128.580
B. Aumenti - - - 4.310 - 4.310
B.1 Acquisti - - - 4.310 - 4.310
B.2 Incrementi di attività immateriali interne X - - - - -
B.3 Riprese di valore X - - - - -
B.4 Variazioni positive di fair value - - - - - -
- a patrimonio netto X - - - - -
- a conto economico X - - - - -
B.5 Differenze di cambio positive - - - - - -
B.6 Altre variazioni - - - - - -
C. Diminuzioni - - - (6.554) - (6.554)
C.1 Vendite - - - - - -
C.2 Rettifiche di valore - - - (6.554) - (6.554)
- Ammortamenti X - - (6.554) - (6.554)
- Svalutazioni - - - - - -
+ patrimonio netto X - - - - -
+ conto economico - - - - - -
C.3 Variazioni negative di fair value: - - - - - -
- a patrimonio netto X - - - - -
- a conto economico X - - - - -
C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di dismissione - - - - - -
C.5 Differenze di cambio negative - - - - - -
C.6 Altre variazioni - - - - - -
D. Rimanenze finali nette 89.602 - - 9.275 27.459 126.336
D.1 Rettifiche di valori totali nette (35.127) - - (101.150) - (136.277)
E. Rimanenze finali lorde 124.729 - - 110.425 27.459 262.613
F. Valutazione al costo 89.602 - - 9.275 27.459 126.336

Legenda DEF: a durata definita INDEF: a durata indefinita

Le classi di attività indicate nella tabella sopra riportata sono valutate al costo.

9.3 Altre informazioni

Al 31 dicembre 2022 gli impegni contrattuali per l'acquisto di attività immateriali ammontano a 1.157 migliaia di euro.

Segnaliamo inoltre che non vi sono attività immateriali acquisite per concessione governativa; non sono state costituite attività immateriali a garanzia di propri debiti; non vi sono attività immateriali oggetto di locazione finanziaria; non vi sono attività immateriali rivalutate.

Altre informazioni – Impairment test

Come disposto dallo IAS 36, l'impairment test delle attività immateriali a vita utile indefinita deve essere eseguito con cadenza almeno annuale e, comunque, ogni qualvolta vi sia oggettiva evidenza del verificarsi di eventi che ne possano aver ridotto il valore.

Il valore recuperabile di un'attività è rappresentato dal maggiore tra il suo valore d'uso (valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati generabili dall'attività oggetto di valutazione) ed il relativo fair value al netto dei costi di vendita. Non è sempre necessario determinare sia il valore d'uso sia il fair value. Se uno dei due valori risulta superiore al valore contabile, l'attività non ha subito una riduzione di valore e non è necessario stimare l'altro importo.

Il valore recuperabile delle attività oggetto di impairment test deve essere determinato per le singole attività a meno che sussistano entrambe le seguenti condizioni:

il valore d'uso dell'attività non è stimato essere prossimo al suo fair value al netto dei costi di vendita;

l'attività non è in grado di generare flussi finanziari in entrata ampiamente indipendenti da quelli derivanti da altre attività (o gruppi di attività). Quando si verificano tali condizioni l'impairment test è condotto a livello di Cash Generating Unit (CGU) alla quale l'attività appartiene, come richiesto dal principio contabile.

Ai fini della determinazione del valore d'uso delle attività soggette a impairment test, lo IAS 36 richiede che si debba fare riferimento ai flussi finanziari relativi alle attività nelle loro condizioni correnti alla data del test e che rappresentino la migliore stima effettuabile dalla Direzione aziendale riguardo l'insieme delle condizioni economiche che esisteranno nel corso della restante vita utile dell'attività.

Ai fini del test di impairment il valore d'uso della c.d. Cash Generating Unit (CGU) alla quale sono assegnate le attività immateriali deve essere calcolato considerando i flussi di cassa per tutte le attività e passività comprese nella CGU e non solo per quelle a fronte delle quali è stato rilevato l'avviamento e/o l'attività immateriale in sede di applicazione dell'IFRS 3.

La definizione della CGU

La stima del valore d'uso ai fini della verifica dell'eventuale impairment di attività immateriali, ivi incluso l'avviamento, che non generano flussi finanziari autonomi ma esclusivamente con il concorso di altre attività aziendali, richiede la preliminare attribuzione di tali attività a unità operative relativamente autonome nell'ambito gestionale (sia dal punto di vista dei flussi finanziari generati sia dal punto di vista della pianificazione e sistema di reporting direzionale interno); tali unità operative sono definite Cash Generating Unit (CGU).

Relativamente all'avviamento iscritto in bilancio della Banca, occorre sottolineare che lo stesso riguarda acquisizioni di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi tramite consulenti finanziari. Queste attività sono state completamente integrate nell'operatività corrente di FinecoBank, per cui non risulta possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo alla profittabilità complessiva della Banca; ciò significa che ai fini della conferma della recuperabilità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda.

La Banca nel suo complesso (incluso il contributo della controllata Fineco Asset Management DAC, società di gestione di diritto irlandese, grazie al modello di business integrato verticalmente) costituisce pertanto la cash generating unit (CGU) in relazione alla quale condurre il test di impairment. Infatti, considerato il particolare modello di business del Gruppo, che prevede una fortissima integrazione fra consulenti finanziari e piattaforma trading e banking, per cui la rete dei consulenti finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, che prevede servizi di banking, brokerage ed investing, una contabilizzazione di costi/ricavi per business unit non è rilevante e significativa. Alla medesima CGU sono attribuiti il marchio e i domini Fineco acquistati nel corso dell'esercizio 2019 da UniCredit S.p.A. a seguito dell'uscita dal relativo gruppo.

La stima dei flussi finanziari per la determinazione del valore d'uso della CGU

I principi contabili di riferimento richiedono che l'impairment test sia svolto raffrontando il valore contabile della CGU con il relativo valore recuperabile. Laddove quest'ultimo risultasse minore del valore contabile, una rettifica di valore dovrebbe essere rilevata in bilancio. Il valore recuperabile è il maggiore tra il suo fair value (al netto dei costi di vendita) ed il relativo valore d'uso. Il valore recuperabile della CGU in questo caso è rappresentato dal valore d'uso, determinato sulla base dei flussi finanziari futuri.

Modello di impairment test

Il calcolo del valore d'uso ai fini dell'impairment test è effettuato utilizzando un modello di flussi di cassa scontati (Discounted Cash Flow o DCF). Tali flussi di cassa sono determinati sottraendo dall'utile netto il fabbisogno di capitale annuo generato dalla variazione delle attività ponderate per il rischio. Tale fabbisogno di capitale è determinato considerando il livello di capitalizzazione che si intende raggiungere nel lungo periodo, anche alla luce dei livelli minimi di capitale regolamentare richiesti.

Flussi finanziari

Il modello Discounted Cash Flow utilizzato è basato sulle stime dei flussi finanziari futuri effettuate dalla Direzione aziendale in quattro stadi:

  • anno 2023, in cui vengono considerati i dati di budget (sottoposto ad approvazione del Consiglio di Amministrazione del 23 gennaio 2023);
  • anni 2024-2025, in cui sono state considerate le previsioni finanziarie approvate dal Consiglio di Amministrazione del 23 gennaio 2023;
  • periodo intermedio di 5 anni dal 2026 al 2030, per il quale le previsioni dei flussi finanziari vengono proiettate applicando, a partire dall'ultimo periodo di previsione esplicita (2025), tassi di crescita decrescenti fino al 2% di "terminal value" (TV);
  • "terminal value", determinato con tassi di crescita nominali del 2%. Il tasso medio di crescita nominale del Pil dell'Eurozona dal 2010 al 2021 è stato pari al 2,8% (di cui 1,5% dovuto all'inflazione).

I tassi di attualizzazione dei flussi

I flussi finanziari futuri sono stati attualizzati utilizzando una stima prudenziale del tasso di attualizzazione, incorporando nel costo del capitale proprio (Ke) i fattori di rischio connessi al settore di attività. Il tasso di sconto utilizzato è un tasso nominale al netto delle imposte.

In particolare, il costo del capitale per FinecoBank è la somma dei seguenti addendi:

  • Risk Free: media giornaliera a 3 mesi del rendimento del BTP a 10 anni; (pari a 3,97%);
  • Equity Risk Premium ERP (Beta * Market Risk Premium): calcolato utilizzando come premio per il rischio offerto dal mercato azionario rispetto all'investimento privo di rischio (Rm-Rf) il valore di 6,20% e come Beta (coefficiente che lega il rendimento dell'azione a quello del mercato azionario) la media giornaliera a 5 anni dell'azione FinecoBank rispetto agli indici FTSEMIB e SXXP.

Il costo del capitale del 2025 è calcolato considerando come Risk free il rendimento medio atteso del BTP a 10 anni previsto nel 2025 (media a 3 mesi, pari a 3,95%); l'ERP è invece mantenuto uguale a quello calcolato per il 2023. Il costo del capitale del 2025 viene poi mantenuto costante fino al TV.

I risultati dell'impairment test

La metodologia per la determinazione del valore d'uso sopra descritta (modello, assunzioni e parametri utilizzati) è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione del 15 dicembre 2022. Ai fini dell'impairment test si è proceduto a confrontare il valore di carico dell'avviamento, del marchio (inclusi i domini) e del patrimonio netto con il valore d'uso determinato secondo tale metodologia. L'esito del test, approvato dal Consiglio di Amministrazione del 7 febbraio 2023, conferma la sostenibilità dell'avviamento e del marchio iscritti in bilancio al 31 dicembre 2022 con un valore d'uso significativamente superiore al valore contabile. Si evidenzia, inoltre, che in relazione alle quotazioni del titolo "FinecoBank" emerge una capitalizzazione di borsa pari a 9.469 milioni di euro al 31 dicembre 2022, significativamente superiore al patrimonio netto della Banca e al risultato del modello utilizzato per il test di impairment, che conferma l'applicazione di criteri di prudenza nel calcolo del valore d'uso.

Analisi di sensitività

In considerazione della complessità del processo di valutazione, della componente di incertezza insita nella formulazione di previsioni circa la redditività futura, in particolare di lungo periodo, sono state effettuate alcune analisi di "sensitività" ipotizzando il cambiamento dei principali parametri utilizzati nell'ambito della procedura di impairment test.

La tabella sottostante indica la variazione del valore d'uso, al netto del valore di iscrizione in bilancio, del marchio e del patrimonio netto, alla variazione dei principali parametri utilizzati nel modello DCF a base dell'impairment test.

Incremento dell'1% del tasso
di attualizzazione al netto delle
imposte (KE)
Incremento dell'1% del
core tier 1 ratio target
Decremento dell'1% del tasso di
crescita nominale per il calcolo
del terminal value
Decremento
del 5% degli
utili annuali
Utilizzo del core tier1
ratio al 31/12/2022
(20,82%*)
Variazione valore d'uso -10,5% -0,4% -6,5% -5,2% -2,8%

Core Tier 1 consolidato

I risultati confermano la sostenibilità dell'avviamento iscritto in bilancio, non emergendo in alcuno degli scenari ipotizzati la necessità di una svalutazione, restando il valore d'uso, determinato applicando tali variazioni, ben significativamente superiore al valore contabile.

Si evidenzia, peraltro, che l'impairment test raggiunge un livello di break-even assumendo per i parametri di cui sopra variazioni attualmente non ragionevolmente ipotizzabili. In particolare, l'impairment test raggiunge un livello di break-even ipotizzando un tasso di attualizzazione al netto delle imposte (Ke) di oltre 32 punti percentuali, ovvero con una riduzione di oltre il 70% degli utili annuali (mantenendo, in entrambe le ipotesi, inalterati gli altri parametri ed informazioni utilizzati).

Sezione 10 – Attività fiscali e passività fiscali – Voce 100 dell'attivo e Voce 60 del passivo

La voce "Attività fiscali", pari a 46.467 migliaia di euro al 31 dicembre 2022, è composta esclusivamente da "Attività fiscali anticipate", già al netto della compensazione con le "Passività fiscali differite" per 3.620 migliaia di euro.

La voce "Passività fiscali", pari a 41.865 migliaia di euro alla stessa data, è composta esclusivamente da "Passività fiscali correnti", già al netto della compensazione degli acconti IRES e IRAP versati nel corso del 2022. Non sono presenti "Passività fiscali differite" in quanto oggetto di compensazione con le "Attività fiscali anticipate" per 3.620 migliaia di euro.

Attività e Passività fiscali correnti

(Importi in migliaia)
Attività/Valori Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
Attività fiscali correnti - -
Passività fiscali correnti 41.865 34.647

Attività/Passività fiscali anticipate/differite

Le attività/passività fiscali anticipate/differite sono rappresentate nello Stato Patrimoniale individuale al netto delle relative passività/attività fiscali differite/anticipate e sono di seguito dettagliate:

  • "Attività fiscali anticipate" in contropartita del conto economico per 48.161 migliaia di euro;
  • "Attività fiscali anticipate" in contropartita del patrimonio netto per 1.926 migliaia di euro;
  • "Passività fiscali differite" in contropartita del conto economico per 3.024 migliaia di euro;
  • "Passività fiscali differite" in contropartita del patrimonio netto per 596 migliaia di euro.

In linea con le disposizioni normative e regolamentari vigenti si precisa che:

  • l'iscrizione delle imposte anticipate ai fini IRES tiene conto dei risultati economici attesi dalla Banca per i futuri esercizi, secondo le determinazioni assunte dai competenti organi societari;
  • l'iscrizione delle imposte anticipate ai fini IRAP avviene sulla base dei risultati economici attesi dalla Banca nei futuri esercizi, tenendo conto dell'evoluzione del contesto normativo di riferimento;
  • la rilevazione delle imposte differite viene effettuata in tutti i casi in cui se ne verificano i presupposti.

Nella determinazione delle attività e passività fiscali anticipate/differite e correnti si è tenuto conto dell'aliquota IRES del 27,5% (24% aliquota ordinaria e 3,5% aliquota addizionale per gli enti creditizi) e dell'aliquota IRAP del 5,57% per l'Italia.

Non vi sono imposte anticipate o differite non iscritte in bilancio in relazione a differenze temporanee. Inoltre, non risultano perdite fiscali.

10.1 Attività per imposte anticipate: composizione

(Importi in migliaia)
Attività/Valori Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
Accantonamenti in contropartita del conto economico 45.754 41.985
- di cui Patent Box ex D.L. n.3 del 2015 13.186 8.791
- di cui Accantonamenti al Fondo rischi ed oneri 19.455 19.329
- di cui Riallineamento avviamenti art. 110 del D.L. n. 104/2020 9.807 10.011
- di cui Altro 3.306 3.854
Accantonamenti in contropartita del patrimonio netto 1.926 1.048
- di cui Riserve di valutazione in applicazione IAS 19 - 1.048
- di cui Attività finanziarie valutate al fair value con impatto redditività complessiva 1.926 -
Svalutazioni su crediti (di cui alla Legge 214/2011) 2.407 2.772
Totale ante compensazione IAS 12 50.087 45.805
Compensazione con Passività per imposte differite - IAS 12 (3.620) (2.851)
Totale 46.467 42.954

10.2 Passività per imposte differite: composizione

(Importi in migliaia)
Attività/Valori Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
Accantonamenti in contropartita del conto economico 3.024 2.146
- di cui Avviamento e Marchio 2.943 1.938
- di cui Esposizioni in titoli di capitale verso lo Schema Volontario - 151
- di cui Altro 81 57
Accantonamenti in contropartita del patrimonio netto 596 705
- di cui Riserve di valutazione in applicazione IAS 19 596 502
- di cui Attività finanziarie valutate al fair value con impatto redditività complessiva - 203
Totale ante compensazione IAS 12 3.620 2.851
Compensazione con Attività per imposte anticipate - IAS 12 (3.620) (2.851)
Totale - -

10.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)

(Importi in migliaia)
Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
1. Importo iniziale 44.757 31.310
2. Aumenti 8.416 18.623
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 8.416 18.289
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) riprese di valore - -
d) altre 8.416 18.289
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - 334
3. Diminuzioni (5.012) (5.176)
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio (4.904) (5.176)
a) rigiri (4.904) (5.176)
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - -
c) mutamento di criteri contabili - -
d) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni: (108) -
a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla legge.n.214/2011 - -
b) altre (108) -
4. Importo finale 48.161 44.757

Le variazioni in aumento delle imposte anticipate rilevate nell'esercizio in contropartita del conto economico si riferiscono, principalmente, al beneficio fiscale connesso al regime di Patent Box ex D.L. n.3 del 2015 per l'anno 2022 e agli accantonamenti al fondo rischi ed oneri. Le variazioni in diminuzione delle imposte anticipate rilevate nell'esercizio in contropartita del conto economico si riferiscono, principalmente agli utilizzi o rilasci di fondo rischi e oneri.

10.3 bis Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011

(Importi in migliaia)
Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
1. Importo iniziale 2.772 3.299
2. Aumenti - -
- di cui operazioni di aggregazione aziendale - -
3. Diminuzioni (365) (527)
3.1 Rigiri (365) (527)
3.2 Trasformazione in crediti d'imposta - -
a) derivante da perdite di esercizio - -
b) derivante da perdite fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale 2.407 2.772

Le variazioni in diminuzione si riferiscono alla deduzione delle svalutazioni e perdite su crediti verso la clientela secondo il piano di riassorbimento previsto dal D.L. n. 83 del 2015 come modificato dalla L. n. 145 del 2018 e dalla L. n. 160 del 2019 e successivamente dall'art. 42 del D.L n. 17 del 2022.

10.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)

(Importi in migliaia)
Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
1. Importo iniziale 2.146 26.075
2. Aumenti 1.029 900
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 946 900
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre 946 900
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti 83 -
3. Diminuzioni (151) (24.829)
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio (151) (24.829)
a) rigiri (151) (24.829)
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale 3.024 2.146

Le variazioni in aumento delle imposte differite rilevate nell'esercizio in contropartita del conto economico si riferiscono all'iscrizione di imposte differite passive sull'ammortamento del marchio e degli avviamenti. Si ricorda che le variazioni in diminuzione rilevate nell'esercizio 2021 si riferivano principalmente al rilascio a conto economico di imposte differite passive IRES preesistenti sugli avviamenti oggetto di riallineamento ex art. 110 del D.L. 104/2020.

10.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)

(Importi in migliaia)
Totale Totale
31/12/2022 31/12/2021
1. Importo iniziale 1.048 835
2. Aumenti 1.926 213
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 1.926 132
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre 1.926 132
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - 81
3. Diminuzioni (1.048) -
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio (1.048) -
a) rigiri (1.048) -
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - -
c) dovute al mutamento di criteri contabili - -
d) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale 1.926 1.048

Le variazioni in aumento delle imposte anticipate rilevate nell'esercizio in contropartita del patrimonio si riferiscono alle svalutazioni su titoli classificati voce "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva". Le variazioni in diminuzione delle imposte anticipate rilevate nell'esercizio in contropartita del patrimonio si riferiscono al rilascio di imposte anticipate per utili attuariali iscritti a patrimonio netto nell'ambito delle riserve di valutazione in applicazione delle previsioni dello IAS 19 Revised.

10.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)

(Importi in migliaia)
Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
1. Importo iniziale 705 1.682
2. Aumenti 94 -
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 94 -
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre 94 -
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - -
3. Diminuzioni (203) (977)
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio (203) (977)
a) rigiri (203) (977)
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale 596 705

Le variazioni in diminuzione delle imposte differite in contropartita del patrimonio netto si riferiscono alla svalutazione dei titoli di debito classificati nella voce "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

10.7 Altre informazioni

Nessuna informazione da segnalare.

Sezione 11 – Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate – Voce 110 dell'attivo e Voce 70 del passivo

Nessun dato da segnalare.

Sezione 12 – Altre attività – Voce 120

12.1 Altre attività: composizione

(Importi in migliaia)
Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
Crediti commerciali ai sensi dell'IFRS 15 7.896 5.397
Crediti d'imposta acquistati 1.093.255 508.764
Crediti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari 2.170 1.359
Crediti per partite in contenzioso non derivanti da operazioni creditizie 129 -
Migliorie e spese incrementative sostenute su beni di terzi 3.691 5.236
Partite definitive non imputabili ad altre voci: 19.975 14.849
- titoli e cedole da regolare 3.589 1.435
- altre operazioni 16.386 13.414
Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali": 295.937 352.224
- acconti d'imposta 290.700 346.953
- crediti d'imposta 5.237 5.271
Partite in attesa di regolamento 4.153 6.480
Partite in corso di lavorazione 7.753 5.900
- POS, bancomat e Visa debit 7.749 5.897
- Altre 4 3
Partite viaggianti non attribuite ai conti di pertinenza 1 4
Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che
vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie
16.549 12.931
Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati
sulle pertinenti attività o passività finanziarie
80.407 79.566
Totale 1.531.916 992.710

La voce Crediti d'imposta acquistati include il valore di bilancio dei crediti d'imposta acquistati nell'ambito del Decreto Legge 34/2020. Essi includono sia i crediti d'imposta acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti sia acquistati a seguito di cessione da parte di precedenti acquirenti.

Si precisa che fra i Crediti di Imposta ex art. 121 D.L. 34/2020 acquistati da FinecoBank sul mercato secondario, per un importo complessivo pari a 393.021 migliaia di euro, risultano iscritti anche crediti che sono stati oggetto di sequestro preventivo in ambito penale, per un importo complessivo di 45.294 migliaia di euro. Attesa la totale estraneità della Banca ai fatti oggetto di indagine, nel presente Bilancio i suddetti crediti sono rimasti iscritti come crediti fiscali (voce "Crediti d'imposta acquistati"), alla luce del principio secondo cui, ove venga rilevato che il contribuente cedente non aveva diritto alla detrazione, i cessionari rispondono solo per l'eventuale utilizzo del credito d'imposta in modo irregolare o in misura maggiore rispetto al credito d'imposta ricevuto (comma 6 dell'art. 121 cit.) oppure in caso di concorso con dolo o colpa grave, con esclusione di quest'ultima in caso di acquisizione di tutta la documentazione prescritta (cfr. comma 6-bis inserito nell'art. 121 del DL 34/2020 dal decreto-legge 16 febbraio 2023, n. 11). A tal riguardo, va, inoltre, sottolineato che: i) trattandosi di una sub-cessione, non vi è stato alcun rapporto tra FinecoBank e l'originario beneficiario della detrazione e che, in linea con le migliori best practice, FinecoBank ha posto in essere una serie di approfonditi controlli, anche con il supporto di società specializzate, in modo tale da prevenire qualsiasi forma di responsabilità; ii) sia le clausole e tutele incluse nel contratto di cessione dei crediti in discorso, sia le norme ivi richiamate (in particolare, gli articoli 1260 e seguenti del codice civile) approntano un'adeguata tutela a favore di FinecoBank, che può vantare diritti tanto sul piano dell'eventuale risoluzione della cessione (con le connesse conseguenze restitutorie), tanto su quello risarcitorio. Si segnala altresì che, ai sensi del decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4, convertito con legge 28 marzo 2022 n. 25, art. 28-ter, nelle ipotesi

in cui i crediti d'imposta di cui agli articoli 121 e 122 del decreto-legge n. 34 del 2020, non possano essere utilizzati in quanto oggetto di sequestro disposto dall'Autorità giudiziaria, il termine per l'utilizzo delle quote residue al momento della cessazione del sequestro è aumentato di un periodo pari alla durata del sequestro stesso.

Nella tabella successiva "Variazione dei Ratei e Risconti Attivi/Passivi provenienti da contratti con i clienti" si presentano le variazioni intercorse nelle voci "Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie" e "Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie" riportate, rispettivamente, nella tabella "Altre attività: composizione" e "Altre passività: composizione" (Sezione 8 - Passivo della presente Parte B della nota integrativa), così come richiesto dal par. 118 dell'IFRS 15.

Variazione dei Ratei e Risconti Attivi/Passivi provenienti da contratti con i clienti

(Importi in migliaia)
Ratei e risconti attivi
31/12/2022
Ratei e risconti passivi
31/12/2022
Esistenze iniziali 79.566 17.886
Aumenti 48.807 14.802
a) operazioni di aggregazione aziendale - -
b) adeguamenti dei ricavi su base cumulativa che incidono sulle corrispondenti attività derivanti da
contratto o passività derivanti da contratto, in particolare gli adeguamenti dovuti a una modifica della
valutazione dei progressi, a una modifica della stima del prezzo dell'operazione (inclusa l'eventuale
modifica della valutazione riguardante la limitazione della stima del corrispettivo variabile) o a una modifica
del contratto; (IFRS 15 Par 118.b)
- -
c) riprese di valore dell'attività derivante da contratto (IFRS 15 Par 118.c) 1 -
d) modifica dei tempi necessari perché il diritto al corrispettivo diventi incondizionato (vale a dire, perché
l'attività derivante da contratto sia riclassificata come credito) (IFRS 15 Par 118.d)
- -
e) modifica dei tempi necessari perché l'obbligazione di fare sia adempiuta (ossia per la rilevazione dei
ricavi provenienti da una passività derivante da contratto) (IFRS 15 Par 118.e)
- -
f) altro 48.806 14.802
Diminuzioni (47.966) (13.116)
a) operazioni di aggregazione aziendale - -
b) adeguamenti dei ricavi su base cumulativa che incidono sulle corrispondenti attività derivanti da
contratto o passività derivanti da contratto, in particolare gli adeguamenti dovuti a una modifica della
valutazione dei progressi, a una modifica della stima del prezzo dell'operazione (inclusa l'eventuale
modifica della valutazione riguardante la limitazione della stima del corrispettivo variabile) o a una modifica
del contratto; (IFRS 15 Par 118.b)
- -
c) riduzione di valore dell'attività derivante da contratto (IFRS 15 Par 118.c) (212) -
d) modifica dei tempi necessari perché il diritto al corrispettivo diventi incondizionato (vale a dire, perché
l'attività derivante da contratto sia riclassificata come credito) (IFRS 15 Par 118.d)
- -
e) modifica dei tempi necessari perché l'obbligazione di fare sia adempiuta (ossia per la rilevazione dei
ricavi provenienti da una passività derivante da contratto) (IFRS 15 Par 118.e)
- -
f) altro (47.754) (13.116)
Rimanenze finali 80.407 19.572

La voce "Aumenti f) altro" include il valore al 31 dicembre 2021 dei ratei e risconti sorti nell'esercizio 2022. La voce "Diminuzioni f) altro" include il rigiro a conto economico, per la quota di competenza dell'esercizio 2022, dei ratei e risconti in essere al 31 dicembre 2021.

Per quanto riguarda l'informativa richiesta dal paragrafo 120 dell'IFRS15 ("Prezzo dell'operazione assegnato alle rimanenti obbligazioni di fare"), di seguito si fornisce una informativa quantitativa con la suddivisione temporale (entro 1 anno e oltre 1 anno) dei ratei attivi e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie.

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Prezzo dell'operazione assegnato alle rimanenti obbligazioni di fare

(Importi in migliaia)
Durata attese delle obbligazioni di
fare <=1 anno
Durata attese delle obbligazioni di
fare >1 anno
31/12/2022 31/12/2022
Importo aggregato del prezzo dell'operazione assegnato alle obbligazioni di fare non
adempiute (o parzialmente adempiute) alla fine dell'esercizio - Altre Attività (IFRS 15 Par
120a)
22.686 -
Importo aggregato del prezzo dell'operazione assegnato alle obbligazioni di fare non
adempiute (o parzialmente adempiute) alla fine dell'esercizio - Altre Passività (IFRS 15 Par
120a)
1.437 5.286
Totale 24.123 5.286

L'ammontare complessivo dei ricavi da servizi alla clientela riguardanti le "obbligazioni di fare" non ancora soddisfatte, di cui alla tabella sopra riportata, è pari a 29.408 migliaia di euro. L'82% di tale ammontare riguarda performance obligation che ci si attende verranno soddisfatte entro la data di chiusura del prossimo esercizio.

Passivo

Sezione 1 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 10

1.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso banche

(Importi in migliaia)
Tipologia operazioni/Valori Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
Fair Value Fair Value
VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
1. Debiti verso banche centrali - X X X 1.034.228 X X X
2. Debiti verso banche 1.677.235 X X X 190.985 X X X
2.1 Conti correnti e depositi a vista 7.812 X X X 62.800 X X X
2.2 Depositi a scadenza - X X X - X X X
2.3 Finanziamenti 55.321 X X X 42.437 X X X
2.3.1 Pronti contro termine passivi 55.321 X X X 42.437 X X X
2.3.2 Altri - X X X - X X X
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti
patrimoniali
- X X X - X X X
2.5 Debiti per leasing 3.691 X X X 3.910 X X X
2.6 Altri debiti 1.610.411 X X X 81.838 X X X
Totale 1.677.235 - - 1.677.235 1.225.213 - 1.032.069 190.985

Legenda:

VB: Valore di bilancio L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

La voce 2.3.1 "Finanziamenti - Pronti contro termine passivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.6 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 1 – Rischio di credito - Informazioni di natura quantitativa della presente nota integrativa.

La voce 1. "Debiti verso banche centrali" al 31 dicembre 2021 include esclusivamente la liquidità ricevuta dalla Banca centrale nell'ambito delle operazioni TLTRO III. In particolare, si ricorda che FinecoBank aveva partecipato alla 6^ e 7^ tranche del programma TLTRO III per un importo complessivo di 1.045.000 migliaia di euro. In data 23 novembre 2022 FinecoBank ha provveduto a rimborsare anticipatamente entrambe le tranche dei finanziamenti ricevuti, rispettivamente, a dicembre 2020 e marzo 2021.

La voce 2.6 Altri debiti include, principalmente, margini di variazioni ricevuti per l'operatività in derivati.

Le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili della presente nota integrativa.

1.2 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso clientela

(Importi in migliaia)
Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
Tipologia operazioni/Valori Fair Value Fair Value
VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
1. Conti correnti e depositi a vista 30.538.691 X X X 29.518.974 X X X
2. Depositi a scadenza - X X X 1 X X X
3. Finanziamenti 930.840 X X X 100.301 X X X
3.1 Pronti contro termine passivi 930.840 X X X 100.301 X X X
3.2 Altri - X X X - X X X
4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - X X X - X X X
5. Debiti per leasing 57.880 X X X 60.824 X X X
6. Altri debiti 152.446 X X X 155.830 X X X
Totale 31.679.857 - - 31.679.857 29.835.930 - - 29.835.930

Legenda:

VB: Valore di bilancio

L3 = Livello 3

La voce 3.1 "Finanziamenti - Pronti contro termine passivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.7 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 1 – Rischio di credito - Informazioni di natura quantitativa della presente nota integrativa.

Le attività e passività finanziarie possono essere oggetto di compensazione quando la società ha correntemente un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente e intende estinguere per il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività, come previsto dallo IAS 32.

Oltre a rispettare le previsioni dello IAS 32, la Banca effettua la compensazione delle attività e passività finanziarie solo quando:

  • le operazioni hanno la stessa data esplicita di regolamento definitivo;
  • il diritto di compensare l'importo dovuto alla controparte con l'importo dovuto dalla controparte è legalmente opponibile nel normale svolgimento dell'attività e in caso di default, di insolvenza o di fallimento;
  • le controparti intendono regolare su base netta o in contemporanea ovvero le operazioni sono soggette ad un meccanismo di regolamento che funzionalmente determina l'equivalente di un regolamento netto.

Nella tabella sopra riportata le operazioni di pronti contro termine effettuate sul mercato Repo MTS e regolate attraverso una Controparte Centrale sono state esposte compensate. L'effetto della compensazione è esposto nella tabella "5. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari" e nella tabella "6. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari" riportate nella parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale della presente nota integrativa.

Le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili della presente nota integrativa.

L1 = Livello 1 L2 = Livello 2

1.3 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei titoli in circolazione

(Importi in migliaia)
Tipologia titoli/Valori Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
Fair Value Fair Value
VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
A. Titoli
1. obbligazioni 497.926 428.061 - - 497.266 489.712 - -
1.1 strutturate - - - - - - - -
1.2 altre 497.926 428.061 - - 497.266 489.712 - -
2. altri titoli - - - - - - - -
2.1 strutturate - - - - - - - -
2.2 altre - - - - - - - -
Totale 497.926 428.061 - - 497.266 489.712 - -

Legenda: VB: Valore di bilancio

Le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili della presente nota integrativa.

1.4 Dettaglio dei debiti/titoli subordinati

Nessun dato da segnalare.

1.5 Dettaglio dei debiti strutturati

Nessun dato da segnalare.

1.6 Debiti per leasing finanziario

(Importi in migliaia)
Voci/Scaglioni temporali Fino a 1 anno Da 1 a 2 anni Da 2 a 3 anni Da 3 a 4 anni Da 4 a 5 anni Oltre 5 anni
Debiti per leasing 10.758 10.492 9.807 7.509 6.615 16.390
- Debiti per leasing - Banche 386 408 418 427 437 1.615
- Debiti per leasing - Clientela 10.372 10.084 9.389 7.082 6.178 14.775

L'ammontare dei flussi finanziari per leasing pagati nel corso dell'esercizio 2022 è pari a 11.635 migliaia di euro.

L1 = Livello 1 L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

Sezione 2 – Passività finanziarie di negoziazione – Voce 20

2.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica

(Importi in migliaia)
Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
Tipologia operazioni/Valori Fair Value Fair Fair Value Fair
VN L1 L2 L3 Value * VN L1 L2 L3 Value *
A. Passività per cassa
1. Debiti verso banche - - - - - - - - - -
2. Debiti verso clientela 593 396 - 3 399 589 272 - - 272
3. Titoli di debito - - - - X - - - - X
3.1 Obbligazioni - - - - X - - - - X
3.1.1 Strutturate - - - - X - - - - X
3.1.2 Altre obbligazioni - - - - X - - - - X
3.2 Altri titoli - - - - X - - - - X
3.2.1 Strutturati - - - - X - - - - X
3.2.2 Altri - - - - X - - - - X
Totale (A) 593 396 - 3 399 589 272 - - 272
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari X 2.788 1.387 - X X 2.214 1.931 - X
1.1 Di negoziazione X 2.788 1.387 - X X 2.214 1.931 - X
1.2 Connessi con la fair value option X - - - X X - - - X
1.3 Altri X - - - X X - - - X
2. Derivati creditizi X - - - X X - - - X
2.1 Di negoziazione X - - - X X - - - X
2.2 Connessi con la fair value option X - - - X X - - - X
2.3 Altri X - - - X X - - - X
Totale (B) X 2.788 1.387 - X X 2.214 1.931 - X
Totale (A+B) X 3.184 1.387 3 X X 2.486 1.931 - X

Legenda:

VN = valore nominale o nozionale

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

Fair value* = Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione

I derivati finanziari comprendono la valutazione negativa dei contratti CFD, Knock Out Option e Certificates emessi, nonché i contratti derivati regolamentati o stipulati con controparti istituzionali utilizzati per la copertura gestionale dei suddetti contratti derivati, per un importo complessivo pari a 1.784 migliaia di euro (2.214 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).

Nel punto B.1.1 "Strumenti derivati - Derivati finanziari di negoziazione" sono state ricondotte anche le valutazioni negative dei contratti di compravendita a pronti di titoli che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way"), per un importo pari a 2.391 migliaia di euro (1.931 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).

2.2 Dettaglio delle "Passività finanziarie di negoziazione": passività subordinate

Nessun dato da segnalare.

2.3 Dettaglio della "Passività finanziarie di negoziazione": debiti strutturati

Nessun dato da segnalare.

Sezione 3 – Passività finanziarie designate al fair value – Voce 30

Nessun dato da segnalare.

Sezione 4 – Derivati di copertura – Voce 40

4.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli gerarchici

(Importi in migliaia)
Fair value 31/12/2022 VN Fair value 31/12/2021 VN
L1 L2 L3 31/12/2022 L1 L2 L3 31/12/2021
A. Derivati finanziari - 63.752 - 3.420.000 - 57.313 - 2.638.780
1) Fair value - 63.752 - 3.420.000 - 57.313 - 2.638.780
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
3) Investimenti esteri - - - - - - - -
B. Derivati creditizi - - - - - - - -
1) Fair value - - - - - - - -
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
Totale - 63.752 - 3.420.000 - 57.313 - 2.638.780

Legenda

VN = valore nozionale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

4.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologie di copertura

(Importi in migliaia)
Operazioni/Tipo di copertura Fair Value
Flussi finanziari
Specifica
Titoli di
debito e
tassi di
interesse
Titoli di
capitale e
indici
azionari
Valute e
oro
Credito Merci Altri Generica Specifica Generica Investim.
esteri
1. Attività finanziarie valutate
al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
- - - - X X X - X X
2. Attività finanziarie valutate
al costo ammortizzato
403 X - - X X X - X X
3. Portafoglio X X X X X X - X - X
4. Altre operazioni - - - - - - X - X -
Totale attività 403 - - - - - - - - -
1. Passività finanziarie - X - - - - X - X X
2. Portafoglio X X X X X X 63.349 X - X
Totale passività - - - - - - 63.349 - - -
1. Transazioni attese X X X X X X X - X X
2. Portafoglio di attività e
passività finanziarie
X X X X X X - X - -

Sezione 5 – Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 50

5.1 Adeguamento di valore delle passività finanziarie coperte

(Importi in migliaia)
Adeguamento di valore delle passività coperte/ Valori Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
1. Adeguamento positivo delle passività finanziarie - 7.950
2. Adeguamento negativo delle passività finanziarie (66.932) -
Totale (66.932) 7.950

Sezione 6 – Passività fiscali – Voce 60

Vedi sezione 10 dell'attivo.

Sezione 7 – Passività associate ad attività in via di dismissione - Voce 70

Vedi sezione 11 dell'attivo.

Sezione 8 – Altre passività - Voce 80

8.1 Altre passività: composizione

(Importi in migliaia)
Voci/Valori Totale
31/12/2021
Altri debiti relativi ad Amministratori e Sindaci 159 183
Altri debiti relativi al personale dipendente 12.947 12.850
Contributi previdenziali da versare 7.717 7.818
Debiti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari 37.688 29.826
Debiti per accordi di pagamento basati su azioni - 35
Partite definitive ma non imputabili ad altre voci: 45.954 51.354
- titoli e cedole da regolare 10.318 11.535
- deleghe di pagamento 24.480 27.339
- altre partite 11.156 12.480
Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali": 55.977 102.028
- somme trattenute a terzi quali sostituti d'imposta 31.631 54.332
- altre 24.346 47.696
Partite illiquide per operazioni di portafoglio 2.017 15.407
Partite in attesa di regolamento: 130.091 88.879
- bonifici in partenza 115.172 88.851
- POS e bancomat 14.919 28
Partite in corso di lavorazione: 880 1.018
- bonifici in arrivo 808 986
- altre partite in corso di lavorazione 72 32
Ratei e risconti passivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che
vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie
275 361
Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati
sulle pertinenti attività o passività finanziarie
19.572 17.886
Somme a disposizione della clientela 11.715 8.758
Totale 324.992 336.403

Sezione 9 – Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 90

9.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

(Importi in migliaia)
Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
A. Esistenze iniziali 5.033 4.924
B. Aumenti 49 163
B.1 Accantonamento dell'esercizio 49 32
B.2 Altre variazioni - 131
C. Diminuzioni (1.140) (54)
C.1 Liquidazioni effettuate (43) (54)
C.2 Altre variazioni (1.097) -
D. Rimanenze finali 3.942 5.033
Totale 3.942 5.033

La voce C.2 Altre variazioni include la riduzione del Trattamento di fine rapporto del personale per effetto della valutazione attuariale, effettuata conformemente allo IAS 19 Revised, rilevata in contropartita delle riserve da valutazione.

9.2 Altre informazioni

Il Fondo trattamento di fine rapporto del personale è da intendersi come una "prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti", pertanto la sua iscrizione in bilancio ha richiesto la stima, con tecniche attuariali, dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti e l'attualizzazione delle stesse. La determinazione di tali prestazioni è stata effettuata da un attuario esterno utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito" (si veda A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio).

Il trattamento di fine rapporto copre l'ammontare dei diritti maturati a tale titolo al 31 dicembre 2021 dal personale dipendente, in conformità alla legislazione vigente ed ai contratti collettivi di lavoro ed integrativi aziendali.

L'esercizio in corso è stato interessato dai normali accadimenti riferibili al fondo trattamento di fine rapporto in conformità alle previsioni di legge ed agli accordi aziendali vigenti.

Nel corso del 2007 è entrata in vigore la riforma della previdenza complementare di cui al D.Lgs. 252/2005, a seguito della quale le quote di trattamento di fine rapporto maturate fino al 31.12.2006 sono rimaste in azienda, mentre le quote di trattamento di fine rapporto maturande a partire dal 1° gennaio 2007 sono state, a scelta del dipendente (esercitata entro il 30.06.2007), destinate a forme di previdenza complementare ovvero al Fondo di Tesoreria dell'INPS. Ne consegue che:

  • il fondo trattamento di fine rapporto maturato fino al 31 dicembre 2006 (o sino alla data di scelta compresa tra l'01.01.2007 e il 30.06.2007 - del dipendente nel caso di destinazione del proprio trattamento di fine rapporto alla Previdenza Complementare) continua a configurarsi come un piano a "benefici definiti" e pertanto sottoposto a valutazione attuariale, seppur con una semplificazione nelle ipotesi attuariali che non tengono più conto delle previsioni sugli aumenti retributivi futuri;
  • le quote maturate dall'01.01.2007 (o dalla data di scelta compresa tra l'01.01.2007 e il 30.06.2007 del dipendente nel caso di destinazione del proprio trattamento di fine rapporto alla Previdenza Complementare), sono state considerate come un piano a "contribuzione definita" (in quanto l'obbligazione dell'azienda cessa nel momento in cui versa le quote di trattamento di fine rapporto maturate al fondo prescelto dal dipendente) e pertanto il relativo costo di competenza del periodo è pari agli importi versati alla Previdenza Complementare ovvero al Fondo Tesoreria dell'INPS.

La tabella seguente riporta le principali ipotesi attuariali utilizzate ai fini della rimisurazione della passività.

Descrizione delle principali ipotesi attuariali 31/12/2022 31/12/2021
Tasso di attualizzazione 4,10% 1,00%
Tasso di inflazione atteso 2,50% 1,80%
(Importi in migliaia)
Trattamento di fine rapporto: altre informazioni
Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
Accantonamento dell'esercizio 49 32
- Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro correnti - -
- Interessi passivi sull'obbligazione a benefici definiti 49 32
- Utili e perdite da riduzioni o estinzioni - -
- Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate - -
(Utili) Perdite attuariali rilevati a Riserve da valutazione (OCI) (1.097) 131
- Utili/perdite attuariali sull'esercizio (61) 35
- Utili/perdite attuariali su ipotesi demografiche - -
- Utili/perdite attuariali su ipotesi finanziarie (1.036) 96

Come richiesto dallo IAS 19 Revised, è stata effettuata una sensitivity analysis al fine di individuare come cambia il valore attuale dell'obbligazione al modificarsi delle ipotesi attuariali ritenute più significative, tenute costanti le altre assunzioni attuariali. Una variazione di - 25 basis points del tasso di attualizzazione comporterebbe un aumento della passività di 82 migliaia di euro (+2,07%), mentre un equivalente aumento del tasso determinerebbe una riduzione della passività di 79 migliaia di euro (-2,01%). Una variazione di – 25 basis points del tasso di inflazione comporterebbe una riduzione della passività di 48 migliaia di euro (-1,23%), mentre un equivalente aumento del tasso determinerebbe un incremento della passività di 49 migliaia di euro (+1,25%).

Sezione 10 – Fondi per rischi e oneri - Voce 100

10.1 Fondi per rischi e oneri: composizione

(Importi in migliaia)
Totale
Voci/Valori
31/12/2022
Totale
31/12/2021
1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate 36 52
2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate 38 -
3. Fondi di quiescenza aziendali - -
4. Altri fondi per rischi ed oneri 105.291 116.704
4.1 controversie legali e fiscali 27.417 28.288
4.2 oneri per il personale 6.799 5.918
4.3 altri 71.075 82.498
Totale 105.365 116.756

La voce 4.1 "controversie legali e fiscali" accoglie, principalmente, gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relative a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, accantonamenti relativi alle controversie in essere con i consulenti finanziari (generalmente di stampo giuslavoristico) ed alle altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta, e altri soggetti per 24.000 migliaia di euro (24.552 migliaia di euro al 31 dicembre 2021) e gli accantonamenti per vertenze fiscali (sanzioni e interessi) per 3.417 migliaia di euro (3.736 migliaia di euro al 31 dicembre 2021). Tale fondo include, oltre alle spese processuali a carico della Banca in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che assistono la Banca nelle controversie in corso nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti. Tale stima è stata determinata dalla Banca in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.

La voce 4.2 "oneri per il personale" accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e/o l'ammontare.

La voce 4.3 "Altri" accoglie il Fondo di indennità suppletiva di clientela, per un importo pari a 68.584 migliaia di euro (79.801 migliaia di euro al 31 dicembre 2021), il Fondo indennità contrattuale e patti di non concorrenza, per un importo pari a 383 migliaia di euro (434 migliaia di euro al 31

dicembre 2021) e gli altri fondi costituiti a fronte di rischi legati al business e all'operatività della Banca, per un importo pari a 2.108 migliaia di euro (2.263 migliaia di euro al 31 dicembre 2021), tra i quali, in particolare, gli accantonamenti effettuati per eventi formativi per i consulenti finanziari.

10.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue

(Importi in migliaia)
Fondi su altri impegni
e altre garanzie
rilasciate
Fondi di quiescenza Altri fondi per rischi
ed oneri
Totale
A. Esistenze iniziali - - 116.704 116.704
B. Aumenti 38 - 19.041 19.079
B.1 Accantonamento dell'esercizio 38 - 17.743 17.781
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo - - 1.036 1.036
B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - 32 32
B.4 Altre variazioni - - 230 230
C. Diminuzioni - - (30.454) (30.454)
C.1 Utilizzo nell'esercizio - - (12.446) (12.446)
C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - (650) (650)
C.3 Altre variazioni - - (17.358) (17.358)
D. Rimanenze finali 38 - 105.291 105.329

La voce B.1 Accantonamento dell'esercizio include gli accantonamenti netti rilevati nel conto economico. La voce C.1 Utilizzo nell'esercizio include solo gli utilizzi monetari.

La voce C.3 Altre variazioni include la riduzione del Fondo di indennità suppletiva di clientela e del Fondo indennità contrattuale per effetto della valutazione attuariale, effettuata conformemente allo IAS 19 Revised, rilevata in contropartita delle riserve da valutazione.

10.3 Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate

(Importi in migliaia)
Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired acquisiti/e
o originati/e
Totale
1. Impegni a erogare fondi 29 - 2 - 31
2. Garanzie finanziarie rilasciate 5 - - - 5
Totale 34 - 2 - 36

10.4 Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate

(Importi in migliaia)
Voci/Valori Totale
31/12/2022
1. Altre garanzie rilasciate - -
2. Altri impegni 38 -
Totale 38 -

10.5 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti

Nessun dato da segnalare.

10.6 Fondi per rischi ed oneri – altri fondi

(Importi in migliaia)
Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
Controversie legali e fiscali 27.417 28.288
- Cause in corso 19.661 20.635
- Reclami 4.339 3.917
- Vertenze fiscali 3.417 3.736
Oneri per il personale 6.799 5.918
Altri 71.075 82.498
- Indennità suppletiva clientela 68.584 79.801
- Indennità contrattuale e patti di non concorrenza 383 434
- Altri fondi 2.108 2.263
Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi 105.291 116.704
(Importi in migliaia)
Fondo rischi e oneri Totale Utilizzi Trasferimenti e
altre variazioni
Utili (perdite)
attuariali IAS
19R *
Accantonamenti
netti**
Totale
31/12/2021 31/12/2022
Controversie legali e fiscali 28.288 (3.258) 230 - 2.157 27.417
- Cause in corso 20.635 (2.886) 316 - 1.596 19.661
- Reclami 3.917 (326) (86) - 834 4.339
- Vertenze fiscali 3.736 (46) - - (273) 3.417
Oneri per il personale 5.918 (5.913) - - 6.794 6.799
Altri 82.498 (3.274) - (17.358) 9.209 71.075
- Indennità suppletiva clientela 79.801 (1.188) - (17.302) 7.273 68.584
- Indennità contrattuale e patti di non concorrenza 434 - - (56) 5 383
- Altri fondi 2.263 (2.086) - - 1.931 2.108
Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi 116.704 (12.446) 230 (17.358) 18.160 105.291

* La voce "Utili (perdite) attuariali IAS 19R" comprende gli utili (perdite) rilevati nella voce "Riserva da valutazione" in applicazione dello IAS 19R.

** La voce "Accantonamenti netti" comprende alcuni oneri ricompresi a voce propria di conto economico per meglio rifletterne la natura (ad esempio "Spese per il personale", Spese amministrative" e "Interessi passivi e oneri assimilati").

La tabella seguente riporta le principali ipotesi attuariali utilizzate ai fini della misurazione della passività relativa al Fondo indennità suppletiva di clientela e Fondo indennità contrattuale.

Descrizione delle principali ipotesi attuariali 31/12/2022 31/12/2021
Tasso di attualizzazione 4,10% 1,00%
Tasso di incremento salariale 0,00% 0,00%

Come richiesto dallo IAS 19 Revised è stata effettuata una sensitivity analysis al fine di individuare come cambia il valore attuale dell'obbligazione al modificarsi delle ipotesi attuariali ritenute più significative, tenute costanti le altre assunzioni attuariali.

Con riferimento all'indennità suppletiva di clientela, una variazione di -25 basis points del tasso di attualizzazione comporterebbe un aumento della passività di 1.397 migliaia di euro (+2,04%); un equivalente aumento del tasso, invece, comporterebbe una riduzione della passività di 1.349 migliaia di euro (-1,97%). Una variazione di - 25 basis points della base salariale comporterebbe una riduzione della passività di 329 migliaia di euro (-0,48%); un equivalente aumento della base salariale, invece, comporterebbe un aumento della passività di 336 migliaia di euro (+0,49%).

Con riferimento all'Indennità contrattuale, una variazione di – 25 basis points del tasso di attualizzazione comporterebbe un aumento della passività di 3 migliaia di euro (+1,55%); un equivalente aumento del tasso, invece, comporterebbe una riduzione della passività di 3 migliaia di euro (-1,51%). Una variazione di -/+ 25 basis points della base salariale non comporterebbe alcuna variazione significativa della passività.

Inoltre, per quanto riguarda gli altri fondi iscritti in bilancio in base allo IAS 37, laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo (di regola quando si prevede che l'esborso si verificherà oltre 18 mesi dalla data di rilevazione), l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato. Alla data del 31 dicembre 2022 è stata effettuata un'analisi volta a valutare l'impatto sugli accantonamenti effettuati sui fondi "Controversie legali e fiscali" e "Altri fondi" (ad eccezione dell'indennità suppletiva di clientela e dell'indennità contrattuale, per i quali le relative sensitivity analysis sono state precedentemente descritte) della variazione di +/- 25 basis points del tasso di attualizzazione e non sono stati evidenziati impatti significativi.

Il Fondo rischi per controversie legali include gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relative a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, accantonamenti relativi alle controversie in essere con i consulenti finanziari (generalmente di stampo giuslavoristico) ed alle altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta, e altri soggetti. Tale fondo include, oltre alle spese processuali a carico della Banca in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che assistono la Banca nelle controversie in corso. Tale stima è stata determinata dalla Banca in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.

Il Fondo indennità suppletiva di clientela è costituito a fronte dell'indennità di fine rapporto da riconoscere alla rete dei consulenti finanziari, ai sensi dell'art. 1751 del Codice Civile, nel caso di scioglimento del contratto per fatto non imputabile al consulente, quale, ad esempio, il raggiungimento dell'età pensionabile. La valutazione dell'onere connesso alle obbligazioni in essere a fine periodo è stata effettuata, secondo quanto previsto dallo IAS 19, avvalendosi del supporto di un attuario esterno indipendente.

Il Fondo Oneri per il personale accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e l'ammontare.

Il Fondo indennità contrattuale e patti di non concorrenza sono correlati all'operatività di un numero limitato di consulenti finanziari e sono previsti contrattualmente. In particolare, il patto di non concorrenza è un'estensione dell'obbligo di fedeltà al termine del rapporto di lavoro che protegge la Banca da un'eventuale attività di concorrenza da parte dell'ex consulente finanziario; l'indennità contrattuale è una speciale indennità che la Banca si impegna a corrispondere al consulente finanziario, che ha esercitato la facoltà di cedere a terzi i diritti e gli obblighi nascenti dal contratto stipulato con la Banca, ove questi, dopo la cessazione del rapporto di lavoro, continui a mantenere un comportamento corretto sotto il profilo etico-professionale nei confronti della Banca, con particolare riguardo al portafoglio clienti. La valutazione dell'onere connesso alle obbligazioni in essere a fine periodo relativamente all'indennità contrattuale è stata effettuata avvalendosi del supporto di un attuario esterno indipendente.

Il Fondo rischi per controversie fiscali è costituito a fronte delle contestazioni ricevute da parte dell'Agenzia delle Entrate in seguito alle verifiche fiscali subite dalla Banca nel corso degli anni ed in relazione alle quali la Banca, ritenendo di aver calcolato le imposte correttamente e legittimamente, ha presentato ricorso nei diversi gradi di giudizio.

Nel suddetto fondo rischi ed oneri sono stati accantonati gli importi per sanzioni e interessi relativi alle maggiori imposte oggetto di contestazione e richieste dall'Amministrazione finanziaria tramite cartelle esattoriali o avvisi di pagamento e per l'onere stimato delle spese legali da sostenere nei diversi gradi di giudizio.

Per maggiori dettagli si rinvia alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 1.5 – Rischi operativi - paragrafo "Rischi derivanti da contenziosi e verifiche di natura tributaria" della presente nota integrativa.

Gli Altri fondi sono costituiti, principalmente, a fronte di rischi legati al business e all'operatività della Banca, tra i quali, in particolare, gli accantonamenti per eventi formativi per i consulenti finanziari.

Sezione 11 – Azioni rimborsabili – Voce 120

Nessun dato da segnalare.

Sezione 12 – Patrimonio dell'impresa – Voci 110, 130, 140, 150, 160, 170 e 180

12.1 "Capitale" e "Azioni proprie": composizione

Al 31 dicembre 2022 il capitale sociale ammonta a 201.340 migliaia di euro, composto da 610.119.860 azioni ordinarie di nominali 0,33 euro.

Al 31 dicembre 2022 la Banca detiene in portafoglio numero 136.479 azioni di FinecoBank, in relazione ai piani di incentivazione a favore dei consulenti finanziari, corrispondenti allo 0,02% delle azioni rappresentanti il capitale sociale, per un ammontare pari a 1.714 migliaia di euro. Nel corso 2022 sono state acquistate 59.800 azioni, per un importo di 850 migliaia di euro, in relazione al "Sistema incentivante 2021 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 5.527, n. 3.435, n. 8.227 e n. 28.998 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito rispettivamente del piano "Sistema Incentivante 2017 PFA", "Sistema Incentivante 2018 PFA", "Sistema Incentivante 2019 PFA" e "Sistema Incentivante 2020 PFA", per un importo complessivo di 576 migliaia di euro.

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 9 febbraio 2022, tenuto conto del risultato positivo della verifica delle condizioni minime di accesso a livello di Gruppo e di quelle individuali (compliance dei comportamenti e occupazione continuativa), nonché del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 7 febbraio 2022, ha approvato:

  • l'assegnazione:
    • o della quarta tranche azionaria del piano "Sistema incentivante 2016", attribuita nel 2017, corrispondente a n. 30.406 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 12 gennaio 2016;
    • o della terza tranche azionaria del piano "Sistema incentivante 2017", attribuita nel 2018, corrispondente a n. 28.457 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 9 gennaio 2017;
    • o della seconda tranche azionaria del piano "Sistema incentivante 2018" e della terza tranche azionaria della severance concordata nel 2018 per un dirigente con responsabilità strategiche, attribuite nel 2019, corrispondenti a complessive n. 42.049 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 10 gennaio 2018;
    • o della seconda tranche azionaria del piano "Sistema incentivante 2019", attribuita nel 2020, corrispondente a n. 1.127 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 10 gennaio 2019;
    • o della prima tranche azionaria del piano "Sistema incentivante 2020, attribuita nel 2021, corrispondente a n. 65.749 azioni ordinarie gratuite, coerentemente con l'ammontare massimo approvato dal Consiglio di Amministrazione del 15 gennaio 2020

e, conseguentemente, un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 55.370,04 euro corrispondente a complessive n. 167.788 azioni ordinarie FinecoBank del valore nominale di 0,33 euro ciascuna (aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, regolare godimento) con efficacia dal 31 marzo 2022, in parziale esercizio della delega al Consiglio di Amministrazione conferita dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti dell'11 aprile 2017, 11 aprile 2018, 10 aprile 2019 e 28 aprile 2020 ai sensi dell'art. 2443 del Codice civile. L'effetto di diluizione derivante dai suddetti aumenti di capitale gratuito è quantificato nella misura dello 0,03% del capitale fully diluited;

l'assegnazione della seconda tranche in azioni del "Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2018-2020" per i dipendenti di FinecoBank, attribuita nel 2018, corrispondente a n. 52.302 azioni ordinarie gratuite FinecoBank, e, conseguentemente, un aumento di capitale sociale a titolo gratuito per un ammontare complessivo di 17.259,66 euro con efficacia dal 31 marzo 2022 in parziale esercizio della delega al Consiglio di Amministrazione conferita dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti dell'11 aprile 2018 ai sensi dell'art. 2443 del Codice civile.

A fronte degli aumenti di capitale sopra descritti sono state conseguentemente ridotte le riserve di utili disponibili.

(Importi in migliaia)
Totale 31/12/2022 Totale 31/12/2021
Capitale sociale 201.340 201.267
Sovrapprezzi di emissione 1.934 1.934
Riserve 750.045 634.146
(Azioni proprie) (1.714) (1.440)
Riserve da valutazione 2.121 (5.877)
Strumenti di capitale 500.000 500.000
Utile (Perdita) d'esercizio 421.985 368.601
Totale 1.875.711 1.698.633

12.2 Capitale - Numero azioni: variazioni annue

(Importi in migliaia)
Voci/Tipologie Ordinarie Altre
A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio 609.776.904 -
- interamente liberate 609.899.770 -
- non interamente liberate - -
A.1 Azioni proprie (-) (122.866) -
A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali 609.776.904 -
B. Aumenti 266.277 -
B.1 Nuove emissioni 220.090 -
- a pagamento: - -
- operazioni di aggregazioni di imprese - -
- conversione di obbligazioni - -
- esercizio di warrant - -
- altre - -
- a titolo gratuito: 220.090 -
- a favore dei dipendenti 211.819 -
- a favore degli amministratori - -
- altre 8.271 -
B.2 Vendita di azioni proprie - -
B.3 Altre variazioni 46.187 -
C. Diminuzioni (59.800) -
C.1 Annullamento - -
C.2 Acquisto di azioni proprie (59.800) -
C.3 Operazioni di cessione di imprese - -
C.4 Altre variazioni - -
D. Azioni in circolazione: rimanenze finali 609.983.381 -
D.1 Azioni proprie (+) 136.479 -
D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio 610.119.860 -
- interamente liberate 610.119.860 -
- non interamente liberate - -

Nella voce B.3 "Altre variazioni" sono state riportate le azioni assegnate ai consulenti finanziari nell'ambito dei piani "Sistema Incentivante 2017 PFA", "Sistema Incentivante 2018 PFA", "Sistema Incentivante 2019 PFA" e "Sistema Incentivante 2020 PFA", a favore dei consulenti finanziari e manager di rete della Banca.

12.3 Capitale: altre informazioni

Le azioni non sono soggette a diritti, privilegi o vincoli; non vi sono azioni riservate per emissione sotto opzione e contratti di vendita.

12.4 Riserve di utili: altre informazioni

Le riserve di utili sono costituite dalla:

  • Riserva legale, per un ammontare pari a 40.268 migliaia di euro;
  • Riserva per azioni proprie in portafoglio, per un ammontare pari a 1.714 migliaia di euro;
  • Riserve di utili indisponibili ai sensi dell'articolo 6 comma 2 D. Lgs 38/2005, per un ammontare pari a 1.493 migliaia di euro;

altre riserve di utili, per un ammontare pari a 675.023 migliaia di euro, di cui 86.354 migliaia di euro soggetti ad un vincolo di tassabilità in caso di distribuzione, appostato in seguito all'operazione di riallineamento fiscale degli avviamenti previste dall'art. 110 del DL 104 del 2020.

Come precedentemente descritto nel paragrafo 12.1 "Capitale e Azioni proprie: composizione", il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 9 febbraio 2022 ha approvato l'esecuzione dei sistemi di incentivazione/fidelizzazione con conseguente aumento di capitale, a fronte dei quali sono state ridotte le riserve di utili disponibili per un importo di 73 migliaia di euro. La riserva di utili, in particolare la riserva straordinaria, è stata utilizzata anche a fronte del pagamento dei costi direttamente attribuibili alle suddette operazioni di aumento di capitale, per un importo di 7 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità.

Come precedentemente descritto nel paragrafo 12.1 "Capitale e Azioni proprie: composizione", nel corso del 2022 sono state acquistate 59.800 azioni, per un importo di 850 migliaia di euro, in relazione al "Sistema incentivante 2021 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 5.527, n. 3.435, n. 8.227 e n. 28.998 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito rispettivamente del piano "Sistema Incentivante 2017 PFA", "Sistema Incentivante 2018 PFA", "Sistema Incentivante 2019 PFA" e "Sistema Incentivante 2020 PFA", per un importo complessivo di 575 migliaia di euro. Conseguentemente la riserva azioni proprie si è incrementata complessivamente di 274 migliaia di euro con contestuale riduzione della riserva di utili, in particolare della riserva straordinaria.

L'Assemblea di FinecoBank del 28 aprile 2022 ha approvato la destinazione dell'utile dell'esercizio 2021 di FinecoBank S.p.A., pari a 368.601 migliaia di euro, come segue:

  • alle 610.119.860 azioni ordinarie del valore nominale di 0,33 euro, costituenti il capitale sociale inclusivo di 220.090 azioni relative all'aumento di capitale a supporto del sistema incentivante del personale dipendente approvato dal Consiglio di Amministrazione del 9 febbraio 2022, un dividendo unitario di 0,39 euro per complessivi 237.947 migliaia di euro;
  • alla riserva legale 15 migliaia di euro, pari allo 0,004% dell'utile dell'esercizio avendo la riserva raggiunto il quinto del capitale sociale;
  • alla riserva straordinaria 130.640 migliaia di euro.

Alla Riserva straordinaria è stata girata la quota di dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie detenute dalla Banca alla record date, pari a 53 migliaia di euro.

Nel corso dell'esercizio 2022, inoltre, la Riserva straordinaria è stata utilizzata a fronte del pagamento delle cedole dello strumento finanziario Additional Tier 1 emesso dalla Banca in data 31 gennaio 2018, per un importo di 6.989 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità, e dello strumento finanziario Additional Tier 1 emesso in data 11 luglio 2019, per un importo di 12.778 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità.

Si ricorda, infine, che, ai sensi dell'art. 6, 1° comma, lett. a) del D.Lgs. n. 38/2005, una quota degli utili dell'esercizio corrispondente alle plusvalenze iscritte nel conto economico, al netto del relativo onere fiscale e diverse da quelle riferibili agli strumenti finanziari di negoziazione e all'operatività in cambi e di copertura, che discendono dall'applicazione del criterio del valore equo (fair value) o del patrimonio netto, deve essere iscritta in una riserva indisponibile. Tale riserva è stata rilasciata e destinata a Riserva straordinaria per un importo di 4.153 migliaia di euro, corrispondente alla variazione delle plusvalenze rilevata nell'esercizio 2021.

Informativa relativa alla disponibilità e distribuibilità del patrimonio netto

In conformità all'art. 2427, comma 7-bis c.c., e secondo il documento n.1 emanato il 25 ottobre 2004 dall'Organismo Italiano di Contabilità, si fornisce l'indicazione analitica delle voci del patrimonio netto distinguendole in relazione alla loro disponibilità, distribuibilità ed al loro utilizzo negli ultimi tre esercizi.

(Importi in migliaia)
Natura/descrizione Importo Possibilità di
utilizzazione
Quota
disponibile
Riepilogo delle utilizzazioni
effettuate nei tre esercizi
precedenti
Per copertura
perdite
Per altre
ragioni
Capitale 201.340
Strumenti di capitale 500.000
Sovrapprezzi di emissione 1.934 A, B, C 1.934 (1)
Riserve:
Riserva legale 40.268 B 40.268
Riserva straordinaria 578.786 A, B, C 578.786 381.735*
Riserva straordinaria in sospensione d'imposta 86.354 A, B 86.354 (2)
Riserva connessa ai piani Equity settled 41.431 A, B, C 23.992 13.921
Riserva per azioni proprie 1.714
Riserva da utili indisponibili (art. 6 comma 2 D.Lgs 38/2005) 1.493 B 1.493 (3)
Riserve da valutazione:
Riserve da valutazione Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
(3.898) (4)
Riserve da valutazione utili (perdite) attuariali relativi a piani
previdenziali benefici definiti
6.021
Riserva da valutazione: quota delle riserve da valutazione delle
partecipazioni valutate a patrimonio netto
(1)
TOTALE 1.445.442 732.827
Quota non distribuibile 128.115
Residua quota distribuibile (Ammontare distribuibile) 604.712

Legenda

A: per aumento di capitale. B: per copertura perdite. C: per distribuzione soci.

Note:

(1) Ai sensi dell'art. 2431 c.c., si può distribuire l'intero ammontare di tale riserva solo a condizione che la riserva legale abbia raggiunto il limite stabilito dall'art. 2430 c.c..

(2) La riserva, per un importo di 86.354 migliaia di euro, è soggetta ad un vincolo di tassabilità in caso di distribuzione, in seguito all'operazione di riallineamento fiscale degli avviamenti previste dall'art. 110 del DL 104 del 2020.

(3) La riserva può essere utilizzata per la copertura delle perdite di esercizio solo dopo aver utilizzato le riserve di utili disponibili e la riserva legale come stabilito dall'art. 6 del D.Lgs. n. 38/05. In tale caso essa è reintegrata accantonando gli utili degli esercizi successivi.

(4) La riserva, ove positiva, è indisponibile ai sensi dell'art.6 del D.Lgs 38/2005.

* Include gli utilizzi connessi della "Riserva connessa al sistema di incentivazione a medio lungo termine per il Personale di FinecoBank", costituita tramite la "Riserva straordinaria".

Dal prospetto sopra riportato risulta che l'Ammontare distribuibile è pari a 604.712 migliaia di euro, corrispondente alle riserve in corrispondenza delle quali è stata indicata la lettera C nella colonna "Possibilità di utilizzazione". Si precisa che l'Ammontare distribuibile non include l'utile dell'esercizio 2022, la cui destinazione sarà oggetto di approvazione da parte dell'Assemblea degli Azionisti del 27 aprile 2023.

Di seguito si riportano in dettaglio gli utilizzi delle riserve effettuate nei tre esercizi precedenti.

Esercizio 2019:

  • utilizzo della "Riserva connessa al sistema di incentivazione a medio lungo termine per il Personale di FinecoBank", costituita tramite la "Riserva straordinaria" per 168 migliaia di euro per l'aumento di capitale della terza tranche del piano "2014-2017 Multi-year Plan Top Management", della terza tranche Sistema Incentivante 2014, della seconda tranche del Sistema Incentivante 2015 e della prima tranche del Sistema Incentivante 2016;
  • utilizzo della "Riserva straordinaria" per il pagamento delle cedole dello strumento finanziario Additional Tier 1 emesso in data 31 gennaio 2018, per un importo di 6.989 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità, e del pagamento dei costi di transazione direttamente attribuibili all'operazione di emissione e delle cedole dello strumento finanziario Additional Tier 1 emesso in data 11 luglio 2019, per un importo, rispettivamente, di 1.764 migliaia di euro e 4.818 migliaia di euro, al netto della relativa fiscalità;
  • utilizzo della "Riserva connessa ai piani Equity settled" per 6.790 migliaia di euro in seguito all'assegnazione ai Consulenti Finanziari e Manager di Rete della Banca di azioni ordinarie FinecoBank detenute in portafoglio, nell'ambito della seconda tranche del piano di stock granting "2015-2017 PFA PLAN" e della prima tranche del piano "Sistema Incentivante 2016 PFA".

Esercizio 2020:

  • utilizzo della "Riserva connessa al sistema di incentivazione a medio lungo termine per il Personale di FinecoBank", costituita tramite la "Riserva straordinaria", per complessivi 211 migliaia di euro per l'aumento di capitale della quarta tranche del piano "2014-2017 Multi-year Plan Top Management", della quarta tranche Sistema Incentivante 2014, della terza tranche del Sistema Incentivante 2015, della seconda tranche del Sistema Incentivante 2016, della prima tranche del Sistema Incentivante 2017 e della prima tranche azionaria della severance concordata nel 2018 per un dirigente con responsabilità strategiche, attribuite nel 2019, nonché dei costi direttamente attribuibili alle suddette operazioni di aumento di capitale, per un importo di 15 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità;
  • utilizzo della "Riserva straordinaria" per il pagamento delle cedole dello strumento finanziario Additional Tier 1 emesso in data 31 gennaio 2018, per un importo di 6.989 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità, e dello strumento finanziario Additional Tier 1 emesso in data 11 luglio 2019, per un importo di 12.778 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità;
  • utilizzo della "Riserva straordinaria" per 4.868 migliaia di euro per la copertura della Riserva negativa derivante dalla prima applicazione del principio contabile IFRS 9;
  • utilizzo della "Riserva connessa ai piani Equity settled" per 6.561 migliaia di euro in seguito all'assegnazione ai Consulenti Finanziari e Manager di Rete della Banca di azioni ordinarie FinecoBank detenute in portafoglio, nell'ambito della terza tranche del piano di stock granting "2015-2017 PFA PLAN", della seconda tranche del piano "Sistema Incentivante 2016 PFA" e della prima tranche del piano "Sistema Incentivante 2017 PFA".

Esercizio 2021:

  • utilizzo della "Riserva straordinaria" per complessivi 323.247 migliaia di euro per il pagamento di un dividendo unitario pari a euro 0,53, approvato dall'Assemblea degli Azionisti in data 21 ottobre 2021;
  • utilizzo della "Riserva connessa al sistema di incentivazione a medio lungo termine per il Personale di FinecoBank", costituita tramite la "Riserva straordinaria" per complessivi 114 migliaia di euro per l'aumento di capitale della quarta tranche del Sistema Incentivante 2015, della terza tranche del Sistema Incentivante 2016, della seconda tranche del Sistema Incentivante 2017, della prima tranche del Sistema Incentivante 2018, della prima tranche del Sistema Incentivante 2019, della prima tranche del Piano di Incentivazione a Lungo Termine 2018-2020 riservato al personale dipendenti e della seconda tranche azionaria della severance concordata nel 2018 per un dirigente con responsabilità strategiche, attribuite nel 2019, nonché dei costi direttamente attribuibili alle suddette operazioni di aumento di capitale, per un importo di 6 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità;
  • utilizzo della "Riserva straordinaria" per il pagamento delle cedole dello strumento finanziario Additional Tier 1 emesso in data 31 gennaio 2018, per un importo di 6.989 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità, e dello strumento finanziario Additional Tier 1 emesso in data 11 luglio 2019, per un importo di 12.778 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità;
  • utilizzo della "Riserva connessa ai piani Equity settled" per 570 migliaia di euro in seguito all'assegnazione ai Consulenti Finanziari e Manager di Rete della Banca di azioni ordinarie FinecoBank detenute in portafoglio, nell'ambito della terza tranche del piano "Sistema Incentivante 2016 PFA", della seconda tranche del piano "Sistema Incentivante 2017 PFA", della prima tranche del piano "Sistema Incentivante 2018 PFA" e della prima tranche del piano "Sistema Incentivante 2019 PFA".

12.5 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue

Gli strumenti di capitale includono i seguenti strumenti finanziari:

  • Additional Tier 1 emesso in data 31 gennaio 2018. Lo strumento finanziario è un private placement38, perpetuo, emesso per un ammontare di 200 milioni di euro, interamente sottoscritto da UniCredit S.p.A.. La cedola per i primi 5,5 anni è stata fissata a 4,82%;
  • Additional Tier 1 emesso in data 11 luglio 2019. Lo strumento finanziario è un public placement, perpetuo, negoziato sul mercato non regolamentato Global Exchange Market gestito da Euronext Dublin, rating assegnato pari a BB- (S&P Global Ratings), emesso per un ammontare di 300 milioni di euro. La cedola per i primi 5 anni è stata fissata al 5,875%.

Nel corso dell'esercizio 2022 non sono stati emessi Strumenti di capitale.

12.6 Altre informazioni

Nessun dato da segnalare.

38 Unrated e unlisted.

ALTRE INFORMAZIONI

La tabella "1. Impegni e garanzie finanziarie rilasciate" riporta gli impegni e le garanzie oggetto di valutazione in base alle disposizioni contenute nel principio IFRS9. La tabella "2. Altri impegni e altre garanzie rilasciate" riporta gli impegni e le garanzie non oggetto di valutazione secondo il suddetto principio.

1. Impegni e garanzie finanziarie rilasciate (diversi da quelli designati al fair value)

(Importi in migliaia)
Valore nominale su impegni e garanzie finanziarie rilasciate Totale
31/12/2021
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired
acquisiti/e o
originati/e
1. Impegni a erogare fondi 16.081 636 30 - 16.747 18.222
a) Banche Centrali - - - - - -
b) Amministrazioni pubbliche - - - - - -
c) Banche - - - - - -
d) Altre società finanziarie 13 - - - 13 -
e) Società non finanziarie 59 - - - 59 55
f) Famiglie 16.009 636 30 - 16.675 18.167
2. Garanzie finanziarie rilasciate 28.685 - - - 28.685 27.533
a) Banche Centrali - - - - - -
b) Amministrazioni pubbliche - - - - - -
c) Banche 17.170 - - - 17.170 17.170
d) Altre società finanziarie - - - - - -
e) Società non finanziarie - - - - - -
f) Famiglie 11.515 - - - 11.515 10.363

Gli impegni a erogare fondi comprendono, principalmente, gli impegni a erogare pronti contro termine attivi.

Le garanzie di natura finanziaria verso banche comprendono le fideiussioni rilasciate nel corso dell'esercizio 2012 all'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit S.p.A., a tempo indeterminato, per un importo di 17.166 migliaia di euro (17.166 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).

2. Altri impegni e altre garanzie rilasciate

(Importi in migliaia)
Valore nominale Valore nominale
Totale Totale
31/12/2022 31/12/2021
1. Altre garanzie rilasciate
di cui: deteriorati - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
e) Società non finanziarie - -
f) Famiglie - -
2. Altri impegni 2.330.931 2.031.840
di cui: deteriorati 101 85
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche 2.502 1.349
d) Altre società finanziarie 19.492 21.237
e) Società non finanziarie 2.525 613
f) Famiglie 2.306.412 2.008.641

Gli Altri impegni comprendono i margini disponibili sulle linee di credito revocabili concesse alla clientela e le operazioni di compravendita a pronti di titoli da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").

3. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni

(Importi in migliaia)
Portafogli Importo
31/12/2022
Importo
31/12/2021
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 13 2
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 4.645.362 4.611.751
4. Attività materiali - -
di cui: attività materiali che costituiscono rimanenze - -

Le Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni indicate nella tabella sopra riportata si riferiscono a:

  • titoli di debito, principalmente titoli di Stato, e in misura residuale titoli di capitale, costituiti a garanzia di operazioni passive di pronti contro termine con l'obbligo per il cessionario di rivendita a termine delle attività oggetto della transazione. I titoli risultano impegnati per la durata dell'operazione;
  • titoli di debito, in particolare titoli di Stato, costituiti a cauzione di assegni circolari, a garanzia dell'operatività con la Cassa di Compensazione e Garanzia, a garanzia dell'operatività sui mercati esteri e/o a garanzia dell'operatività in contratti derivati. I titoli risultano impegnati fino al momento in cui il Gruppo decide di cessare l'operatività a fronte della quale sono stati posti a cauzione o garanzia;
  • titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A. impegnati a garanzia di operazioni di prestito titoli realizzate con la clientela. I titoli risultano impegnati per la durata dell'operazione.

Oltre alle attività rappresentate nella tabella sopra riportata, la Banca ha iscritto nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" margini di variazione, margini iniziali e depositi a garanzia, compreso il default fund, a fronte di operazioni su contratti derivati e strumenti finanziari per complessivi 301.434 migliaia di euro (257.346 migliaia di euro al 31 dicembre 2021).

4. Gestione e intermediazione per conto terzi

(Importi in migliaia)
Tipologia servizi Importo
31/12/2022
1. Esecuzione di ordini per conto della clientela 415.616.817
Titoli 96.513.540
a) acquisti 50.968.884
1. regolati 50.440.177
2. non regolati 528.707
b) vendite 45.544.656
1. regolate 45.064.675
2. non regolate 479.981
Contratti derivati 319.103.277
a) acquisti 159.618.993
1. regolati 159.368.808
2. non regolati 250.185
b) vendite 159.484.284
1. regolate 159.265.546
2. non regolate 218.738
2. Gestioni individuale di portafogli -
3. Custodia e amministrazione di titoli
a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni di portafogli) -
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio -
2. altri titoli -
b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri 20.877.463
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 3.988
2. altri titoli 20.873.475
c) titoli di terzi depositati presso terzi 20.877.463
d) titoli di proprietà depositati presso terzi 25.601.347
4. Altre operazioni 34.502.859
Attività di ricezione e trasmissione degli ordini 34.502.859
a) acquisti 17.168.986
b) vendite 17.333.873

5. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari

(Importi in migliaia)
Forme
tecniche
Ammontare lordo
Ammontare delle
passività
Ammontare netto
delle attività
Ammontari correlati non oggetto di
compensazione in bilancio
Ammontare netto (f=c-d-e) Ammontare netto
delle attività
finanziarie (a)
finanziarie
compensato in
bilancio (b)
finanziarie
riportato in
bilancio (c=a-b)
Strumenti
finanziari (d)
Depositi di
contante ricevuti
in garanzia (e)
31/12/2022 31/12/2021
1. Derivati 1.691.642 - 1.691.642 63.752 1.627.890 - -
2. Pronti contro termine 2.634.476 2.632.369 2.107 2.107 - - -
3. Prestito titoli 261 - 261 251 - 10 -
4. Altre - - - - - - -
Totale 31/12/2022 4.326.379 2.632.369 1.694.010 66.110 1.627.890 10 X
Totale 31/12/2021 3.068.546 3.067.815 731 222 509 X -

6. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari

(Importi in migliaia)
Forme
tecniche
Ammontare lordo Ammontare delle
attività
finanziarie
compensato in
bilancio (b)
Ammontare
netto delle
passività
finanziarie
riportato in
bilancio (c=a-b)
Ammontari correlati non oggetto di
compensazione in bilancio
delle passività
finanziarie (a)
Strumenti
finanziari (d)
Depositi di
contante posti a
garanzia (e)
Ammontare netto
31/12/2022
(f=c-d-e) Ammontare netto
31/12/2021
1. Derivati 63.752 - 63.752 63.752 - - -
2. Pronti contro termine 3.466.841 2.632.369 834.472 771.479 - 62.993 -
3. Prestito titoli 89.881 - 89.881 83.326 - 6.555 3.400
4. Altri - - - - - - -
Totale 31/12/2022 3.620.474 2.632.369 988.105 918.557 - 69.548 X
Totale 31/12/2021 3.143.134 3.067.815 75.319 71.919 - X 3.400

l principio IFRS 7 richiede di fornire specifica informativa circa gli strumenti finanziari che sono stati compensati nello stato patrimoniale ai sensi dello IAS 32 o che sono potenzialmente compensabili, al ricorrere di determinate condizioni, ma vengono esposti nello stato patrimoniale senza effettuare compensazioni in quanto regolati da accordi quadro di compensazione o similari che non rispettano tutti i criteri stabiliti dallo IAS 32, paragrafo 42.

Al riguardo, si segnala che FinecoBank effettua operazioni di pronti contro termine sul mercato Repo MTS, regolate da un accordo con Cassa Compensazione e Garanzia e dal relativo Regolamento per la gestione centralizzata del clearing delle transazioni, che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32, paragrafo 42 per la compensazione in bilancio. Gi effetti della compensazione sono riportati nella voce 2. Pronti contro termine.

Per quanto riguarda gli strumenti potenzialmente compensabili, al ricorrere di taluni eventi, FinecoBank utilizza accordi bilaterali di netting che consentono, nel caso di default della controparte, la compensazione delle posizioni creditorie e debitorie relative a derivati finanziari e operazioni SFT (Securities Financing Transactions). In particolare, sono presenti accordi di tipo ISDA Master Agreement (promosso dall'International Swaps and Derivatives Association per operazioni in derivati), GMRA (Global Master Repurchase Agreement per operazioni di pronti contro termine) e GMSLA (Global Master Securities Lending Agreement per operazioni di prestito titoli). Si precisa, inoltre, che i contratti derivati inclusi nella voce 1. Derivati sono oggetto di clearing presso un Partecipante diretto ad una Controparte Centrale ed è previsto lo scambio di cash collateral.

7. Operazioni di prestito titoli

La Banca svolge attività di prestito titoli con continuità e sistematicità, con l'obiettivo di soddisfare le richieste della propria clientela, delle controparti istituzionali e ottenere un profitto. La Banca opera sia in qualità di prestatario, prendendo in prestito i titoli dai propri clienti, sia in qualità di prestatore, utilizzando i titoli ricevuti in prestito per operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro con clientela retail ed istituzionale interessata al possesso temporaneo dei titoli oppure prestando titoli di proprietà, senza garanzia o con garanzia rappresentata da altri titoli, a clientela istituzionale interessata al possesso temporaneo.

A fronte delle operazioni di prestito titoli garantite da altri titoli realizzate dalla Banca in qualità di prestatario con la clientela retail ("Portafoglio remunerato"), la Banca ha costituito in garanzia titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A., contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", depositati in un dossier dedicato presso la banca depositaria per un ammontare superiore ai titoli presi in prestito dai clienti, con lo scopo di fornire una garanzia in monte.

Il valore nominale dei titoli ricevuti in prestito e non iscritti nell'attivo ammonta complessivamente a 112.428 migliaia di euro, per un fair value pari a 147.740 migliaia di euro, come dettagliato nella tabella sotto riportata. Si precisa che esclusi i titoli ricevuti in prestito nell'ambito delle operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità economica del prestatore e che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine su titoli, rilevate nelle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato.

Il valore di bilancio dei titoli di proprietà rilevati nelle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e consegnati in operazioni di prestito titoli senza garanzia o con garanzia rappresentata da altri titoli ammonta a 1.996.552 migliaia di euro.

(Importi in migliaia)
Tipologia titoli - Valore nominale al 31 dicembre 2022
Titoli ricevuti in prestito da: Ceduti Ceduti in pronti contro
termine passivi
Altre finalità
Banche - - -
Società finanziarie - 8 -
Assicurazioni - - -
Imprese non finanziarie - 672 23
Altri soggetti 566 104.828 6.331
Totale valore nominale 566 105.508 6.354

Tipologia titoli - Fair value al 31 dicembre 2022 Titoli ricevuti in prestito da: Ceduti Ceduti in pronti contro termine passivi Altre finalità Banche - - - Società finanziarie - 124 28 Assicurazioni - - - Imprese non finanziarie 12 2.866 348 Altri soggetti 426 128.895 15.041 Totale fair value 438 131.885 15.417

8. Informativa sulle attività a controllo congiunto

Nessun dato da segnalare.

(Importi in migliaia)

Parte C - Informazioni sul conto economico

Sezione 1 – Interessi – Voce 10 e 20

1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

Parte C – Informazioni sul conto economico

(Importi in migliaia)
Voci/Forme tecniche Titoli di debito Finanziamenti Altre operazioni Totale
2022
Totale
2021
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a
conto economico:
6 - - 6 4
1.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione 1 - - 1 -
1.2 Attività finanziarie designate al fair value - - - - -
1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair
value
5 - - 5 4
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
212 - X 212 695
3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: 233.413 96.995 X 330.408 268.675
3.1 Crediti verso banche 49.265 2.738 X 52.003 59.558
3.2 Crediti verso clientela 184.148 94.257 X 278.405 209.117
4. Derivati di copertura X X (5.358) (5.358) (34.309)
5. Altre attività X X 19.617 19.617 2.448
6. Passività finanziarie X X X 12.291 13.085
Totale 233.631 96.995 14.259 357.176 250.598
di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired - 219 - 219 208
di cui: interessi attivi su leasing finanziario X - X - -

Nella voce 6. "Passività finanziarie" sono inclusi anche gli interessi maturati sull'operazione di TLTRO III, per un ammontare pari a 6.478 migliaia di euro (10.376 migliaia di euro nell'esercizio 2021).

1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni

1.2.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta

(Importi in migliaia)
Voci Totale Totale
2022 2021
Interessi attivi su attività in valuta 14.177 9.261

1.3 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

(Importi in migliaia)
Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre operazioni Totale
2022
Totale
2021
1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (12.965) (3.161) X (16.126) (2.255)
1.1 Debiti verso banche centrali - X X - -
1.2 Debiti verso banche (5.330) X X (5.330) (109)
1.3 Debiti verso clientela (7.635) X X (7.635) (1.532)
1.4 Titoli in circolazione X (3.161) X (3.161) (614)
2. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -
3. Passività finanziarie designate al fair value - - - - -
4. Altre passività e fondi X X - - -
5. Derivati di copertura X X - - -
6. Attività finanziarie X X X (3.286) (4.868)
Totale
(12.965)
(3.161) - (19.412) (7.123)
di cui: interessi passivi relativi ai debiti per leasing (1.008) X X (1.008) (971)

1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni

1.4.1 Interessi passivi su passività in valuta

(Importi in migliaia)
Totale Totale
Voci 2022 2021
Interessi passivi su passività in valuta (5.295) (956)

1.5 Differenziali relativi alle operazioni di copertura

(Importi in migliaia)
Totale Totale
Voci 2022 2021
A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura 139.349 102.958
B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura (144.707) (137.267)
C. Saldo (A-B) (5.358) (34.309)

Sezione 2 – Commissioni – Voci 40 e 50

2.1 Commissioni attive: composizione

(Importi in migliaia)
Tipologia servizi/Valori Totale
2022
Totale
2021
a) Strumenti finanziari 127.302 158.264
1. Collocamento titoli 13.859 18.273
1.1 Con assunzione a fermo e/o sulla base di un impegno irrevocabile - -
1.2 Senza impegno irrevocabile 13.859 18.273
2. Attività di ricezione e trasmissione di ordini e esecuzione di ordini per conto dei clienti 88.143 116.522
2.1 Ricezione e trasmissione di ordini di uno o più strumenti finanziari 25.748 40.666
2.2 Esecuzione di ordini per conto dei clienti 62.395 75.856
3. Altre commissioni connesse con attività legate a strumenti finanziari 25.300 23.469
di cui: negoziazione per conto proprio 25.300 23.469
di cui: gestione di portafogli individuali - -
b) Corporate Finance - -
1. Consulenza in materia di fusioni e acquisizioni - -
2. Servizi di tesoreria - -
3. Altre commissioni connesse con servizi di corporate finance - -
c) Attività di consulenza in materia di investimenti 72.312 76.789
d) Compensazione e regolamento - -
e) Custodia e amministrazione 1.539 868
1. Banca depositaria - -
2. Altre commissioni legate all'attività di custodia e amministrazione 1.539 868
f) Servizi amministrativi centrali per gestioni di portafogli collettive - -
g) Attività fiduciaria 26 30
h) Servizi di pagamento 83.482 72.598
1. Conto correnti 24.999 23.490
2. Carte di credito 32.035 27.492
3. Carte di debito ed altre carte di pagamento 15.813 13.034
4. Bonifici e altri ordini di pagamento 10.635 8.582
5. Altre commissioni legate ai servizi di pagamento - -
i) Distribuzione di servizi di terzi 441.609 425.116
1. Gestioni di portafogli collettive 322.239 318.133
2. Prodotti assicurativi 115.525 103.756
3. Altri prodotti 3.845 3.227
di cui: gestioni di portafogli individuali 3.615 3.227
j) Finanza strutturata - -
k) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione - -
l) Impegni a erogare fondi - -
m) Garanzie finanziarie rilasciate 87 60
di cui: derivati su crediti - -
n) Operazioni di finanziamento 273 431
di cui: per operazioni di factoring - -
o) Negoziazione di valute - -
p) Merci - -
q) Altre commissioni attive 1.356 1.781
di cui: per attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio - -
di cui: per attività di gestione di sistemi organizzati di negoziazione - -
r) Operazioni di prestito titoli 9.327 10.267
Totale 737.313 746.204

L'ammontare delle commissioni attive rilevate nell'esercizio 2022 ed incluse nel saldo ad inizio esercizio delle passività derivanti da contratti con clienti è pari a 1.372 migliaia di euro (1.237 migliaia di euro nell'esercizio 2021).

Si segnala, infine, che la voce i) "Distribuzione di servizi di terzi 1. Gestioni di portafogli collettive" include anche le commissioni di mantenimento di quote di fondi comuni di investimento pari a 314.138 migliaia di euro (310.992 migliaia di euro nell'esercizio 2021).

2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi

(Importi in migliaia)
Canali/Valori Totale
2022
Totale
2021
a) presso propri sportelli: - -
1. gestioni di portafogli - -
2. collocamento di titoli - -
3. servizi e prodotti di terzi - -
b) offerta fuori sede: 438.907 423.642
1. gestioni di portafogli - -
2. collocamento di titoli 11.812 15.198
3. servizi e prodotti di terzi 427.095 408.444
c) altri canali distributivi: 16.561 19.747
1. gestioni di portafogli - -
2. collocamento di titoli 2.047 3.075
3. servizi e prodotti di terzi 14.514 16.672

Le commissioni riportate nel punto (c) "altri canali distributivi" si riferiscono alle commissioni generate dal canale online e comprendono anche le commissioni incassate dalle società prodotto, collocamento e mantenimento, a fronte della sottoscrizione online di quote di fondi comuni di investimento e prodotti assicurativi.

2.3 Commissioni passive: composizione

(Importi in migliaia)
Servizi/Valori Totale
2022
Totale
2021
a) Strumenti finanziari (10.335) (9.749)
di cui: negoziazione di strumenti finanziari (10.335) (9.749)
di cui: collocamento di strumenti finanziari - -
di cui: gestione di portafogli individuali - -
- Proprie - -
- Delegate a terzi - -
b) Compensazione e regolamento (5.495) (6.366)
c) Custodia e amministrazione (4.287) (4.428)
d) Servizi di incasso e pagamento (24.036) (19.860)
di cui: carte di credito, carte di debito e altre carte di pagamento (17.296) (13.362)
e) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione - -
f) Impegni a ricevere fondi - -
g) Garanzie finanziarie ricevute - -
di cui: derivati su crediti - -
h) Offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi (359.680) (346.706)
i) Negoziazione di valute - -
j) Altre commissioni passive (565) (122)
k) operazioni di prestito titoli (1.057) (1.593)
Totale (405.455) (388.824)

Nella voce "h) Offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi" sono inclusi gli oneri relativi ai piani Equity Settled assegnati ai consulenti finanziari, che trovano contropartita nella voce 140. "Riserve" del patrimonio netto per 616 migliaia di euro (1.076 migliaia di euro nell'esercizio 2021).

Sezione 3 – Dividendi e proventi simili – Voce 70

3.1 Dividendi e proventi simili: composizione

(Importi in migliaia)
Voci/Proventi Totale Totale
2022 2021
Dividendi Proventi simili Dividendi Proventi simili
A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 164 1 153 -
B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 41 - 46 -
C. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
- - - -
D. Partecipazioni 97.202 - 61.574 -
Totale 97.407 1 61.773 -

Nella voce D. Partecipazioni sono rilevati esclusivamente i dividendi percepiti da Fineco Asset Management DAC.

Sezione 4 – Risultato netto dell'attività di negoziazione – Voce 80

4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione

Al 31 dicembre 2022

(Importi in migliaia)
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze (A) Utili da
negoziazione (B)
Minusvalenze (C) Perdite da
negoziazione (D)
Risultato netto
[(A+B) - (C+D)]
1. Attività finanziarie di negoziazione 240 46.117 (420) (35.997) 9.940
1.1 Titoli di debito - 2.960 - (2.296) 664
1.2 Titoli di capitale 232 42.365 (419) (33.033) 9.145
1.3 Quote di O.I.C.R. 8 792 (1) (668) 131
1.4 Finanziamenti - - - - -
1.5 Altre - - - - -
2. Passività finanziarie di negoziazione 4 498 (5) (365) 132
2.1 Titoli di debito - - - - -
2.2 Debiti - - - - -
2.3 Altre 4 498 (5) (365) 132
3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio X X X X 19.827
4. Strumenti derivati 8.864 246.878 (7.399) (204.941) 48.069
4.1 Derivati finanziari: 8.864 246.878 (7.399) (204.941) 48.069
- Su titoli di debito e tassi di interesse 126 2.345 (108) (2.257) 106
- Su titoli di capitale e indici azionari 8.646 201.478 (7.147) (167.755) 35.222
- Su valute e oro X X X X 4.667
- Altri 92 43.055 (144) (34.929) 8.074
4.2 Derivati su crediti - - - - -
di cui: coperture naturali connesse con la fair value option X X X X -
Totale 9.108 293.493 (7.824) (241.303) 77.968

Al 31 dicembre 2021

(Importi in migliaia)
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze (A) Utili da
negoziazione (B)
Minusvalenze (C) Perdite da
negoziazione (D)
Risultato netto
[(A+B) - (C+D)]
1. Attività finanziarie di negoziazione 266 176.770 (328) (163.138) 13.570
1.1 Titoli di debito - 3.810 - (3.359) 451
1.2 Titoli di capitale 266 171.739 (328) (158.642) 13.035
1.3 Quote di O.I.C.R. - 1.221 - (1.137) 84
1.4 Finanziamenti - - - - -
1.5 Altre - - - - -
2. Passività finanziarie di negoziazione - 636 (5) (751) (120)
2.1 Titoli di debito - - - - -
2.2 Debiti - - - - -
2.3 Altre - 636 (5) (751) (120)
3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio X X X X 24.597
4. Strumenti derivati 8.767 169.878 (8.704) (140.816) 33.594
4.1 Derivati finanziari: 8.767 169.878 (8.704) (140.816) 33.594
- Su titoli di debito e tassi di interesse 51 717 (49) (405) 314
- Su titoli di capitale e indici azionari 8.585 146.641 (8.577) (123.081) 23.568
- Su valute e oro X X X X 4.469
- Altri 131 22.520 (78) (17.330) 5.243
4.2 Derivati su crediti - - - - -
di cui: coperture naturali connesse con la fair value option X X X X -
Totale 9.033 347.284 (9.037) (304.705) 71.641

Sezione 5 – Risultato netto dell'attività di copertura – Voce 90 5.1 Risultato netto dell'attività di copertura: composizione

(Importi in migliaia)
Componenti reddituali/Valori Totale
2022
Totale
2021
A. Proventi relativi a:
A.1 Derivati di copertura del fair value 1.619.135 274.703
A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) - -
A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) 74.882 9.764
A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - -
A.5 Attività e passività in valuta - -
Totale proventi dell'attività di copertura (A) 1.694.017 284.467
B. Oneri relativi a:
B.1 Derivati di copertura del fair value (74.991) (9.793)
B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) (1.606.819) (272.169)
B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) - -
B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - -
B.5 Attività e passività in valuta - -
Totale oneri dell'attività di copertura (B) (1.681.810) (281.962)
C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B) 12.207 2.505
di cui: risultato delle coperture su posizioni nette - -

Sezione 6 – Utili (Perdite) da cessione/riacquisto – Voce 100 6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

(Importi in migliaia)
Voci/Componenti reddituali Totale
2022
Totale
2021
Utili Perdite Risultato
netto
Utili Perdite Risultato netto
A. Attività finanziarie
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 49.137 (42) 49.095 29.429 (186) 29.243
1.1 Crediti verso banche - - - 9.264 - 9.264
1.2 Crediti verso clientela 49.137 (42) 49.095 20.165 (186) 19.979
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
309 - 309 2.898 - 2.898
2.1 Titoli di debito 309 - 309 2.898 - 2.898
2.2 Finanziamenti - - - - - -
Totale attività (A) 49.446 (42) 49.404 32.327 (186) 32.141
B. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
1. Debiti verso banche - - - - - -
2. Debiti verso clientela - - - - - -
3. Titoli in circolazione - - - - - -
Totale passività (B) - - - - - -

Si segnala che gli effetti economici derivanti dalle vendite delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, rilevati nella voce 100. "Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", sono avvenute nel rispetto del principio IFRS9 e in applicazione delle regole definite per il business model HTC.

Sezione 7 – Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 110

7.1 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle attività e passività finanziarie designate al fair value

Nessun dato da segnalare.

7.2 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

Al 31 dicembre 2022

(Importi in migliaia)
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze (A) Utili da realizzo
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da realizzo
(D)
Risultato netto
[(A+B) - (C+D)]
1. Attività finanziarie 2.394 21 (2.588) (457) (630)
1.1 Titoli di debito - 1 (11) - (10)
1.2 Titoli di capitale 2.394 20 (2.577) (457) (620)
1.3 Quote di O.I.C.R. - - - - -
1.4 Finanziamenti - - - - -
2. Attività finanziarie in valuta: differenze di cambio X X X X 302
Totale 2.394 21 (2.588) (457) (328)

Al 31 dicembre 2021

(Importi in migliaia)
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze (A) Utili da realizzo
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da realizzo
(D)
Risultato netto
[(A+B) - (C+D)]
1. Attività finanziarie 1 90 (772) (1) (682)
1.1 Titoli di debito - - (4) (1) (5)
1.2 Titoli di capitale 1 90 (768) - (677)
1.3 Quote di O.I.C.R. - - - - -
1.4 Finanziamenti - - - - -
2. Attività finanziarie in valuta: differenze di cambio X X X X 636
Totale 1 90 (772) (1) (46)

Sezione 8 – Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito – Voce 130

8.1 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione

(Importi in migliaia)
Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2)
Operazioni/Componenti
reddituali
Terzo stadio Impaired acquisite o
originate
Impaired Totale Totale
Primo
stadio
Secondo
stadio
Write-off Altre Write-off Altre Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
acquisite
o
originate
2022 2021
A. Crediti verso banche (309) - - - - - 27 - - - (282) 130
- Finanziamenti (107) - - - - - 27 - - - (80) 67
- Titoli di debito (202) - - - - - - - - - (202) 63
B. Crediti verso clientela (4.720) (1.320) (123) (4.258) - - 3.688 583 1.267 - (4.883) (724)
- Finanziamenti (2.506) (1.320) (123) (4.258) - - 3.365 583 1.267 - (2.992) (1.731)
- Titoli di debito (2.214) - - - - - 323 - - - (1.891) 1.007
Totale (5.029) (1.320) (123) (4.258) - - 3.715 583 1.267 - (5.165) (594)

Nella tabella sopra riportata sono convenzionalmente esposte le rettifiche di valore nette relative ai crediti a vista verso banche e banche centrali rilevati nella voce "Cassa e disponibilità liquide", come previsto nella Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".

8.1a Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo a finanziamenti valutati al costo ammortizzato oggetto di misure di sostegno Covid-19: composizione

(Importi in migliaia)
Operazioni/Componenti reddituali Rettifiche di valore nette
Impaired acquisite o
Terzo stadio
originate
Totale Totale
Primo
stadio
Secondo
stadio
Write-off Altre Write-off Altre 2022 2021
1. Finanziamenti oggetto di concessione conformi con le
GL
- - - - - - - (1)
2. Finanziamenti oggetto di misure di moratoria in essere
non più conformi alle GL e non valutate come oggetto di
concessione
- - - - - - - (1)
3. Finanziamenti oggetto di altre misure di concessione - - - - - - - (10)
4. Nuovi finanziamenti - - - - - - - -
Totale - - - - - - - (12)

8.2 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

(Importi in migliaia)
Operazioni/Componenti
reddituali
Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2)
Terzo stadio Impaired acquisite o
originate
Impaired Totale Totale
Primo
stadio
Secondo
stadio
Write-off Altre Write-off Altre Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
acquisite o
originate
2022 2021
A. Titoli di debito (2) - - - - - - - - - (2) 8
B. Finanziamenti - - - - - - - - - - - -
- Verso clientela - - - - - - - - - - - -
- Verso banche - - - - - - - - - - - -
Totale (2) - - - - - - - - - (2) 8

8.2a Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo a finanziamenti valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva oggetto di misure di sostegno Covid-19: composizione

Nessun dato da segnalare.

Sezione 9 – Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni – Voce 140

9.1 Utili (Perdite) da modifiche contrattuali: composizione

(Importi in migliaia)
Voci/Componenti reddituali Totale
2022
Totale
2021
Utili Perdite Risultato netto Utili Perdite Risultato netto
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1 (2) (1) 2 (2) -
1.1 Crediti verso banche - - - - - -
1.2 Crediti verso clientela 1 (2) (1) 2 (2) -
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
- - - - - -
Totale 1 (2) (1) 2 (2) -

Sezione 10 – Spese amministrative – Voce 160

10.1 Spese per il personale: composizione

(Importi in migliaia)
Tipologia di spese/Valori Totale Totale
2022 2021
1) Personale dipendente (105.052) (99.440)
a) salari e stipendi (70.791) (67.297)
b) oneri sociali (17.619) (17.185)
c) indennità di fine rapporto (734) (748)
d) spese previdenziali - -
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale (121) (60)
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: - -
- a contribuzione definita - -
- a benefici definiti - -
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: (4.805) (4.605)
- a contribuzione definita (4.805) (4.605)
- a benefici definiti - -
h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali (4.927) (4.622)
i) altri benefici a favore dei dipendenti (6.055) (4.923)
2) Altro personale in attività - -
3) Amministratori e sindaci (2.020) (2.011)
4) Personale collocato a riposo - -
5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende 15 13
6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società - (9)
Totale (107.057) (101.447)

Nella voce 1 "h) Personale dipendente: costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali" sono stati ricondotti i costi sostenuti dalla Banca in relazione agli accordi di pagamento basati su strumenti finanziari emessi dalla Banca, che trovano contropartita nella voce 140. "Riserve" del patrimonio netto per 4.927 migliaia di euro (4.622 migliaia di euro nell'esercizio 2021).

10.2 Numero medio dei dipendenti per categoria

Dati al
2022 2021
Personale dipendente 1.217 1.198
(a) dirigenti 30 30
(b) quadri direttivi 435 411
(c) restante personale dipendente 752 757
Altro personale 13 13

10.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti: costi e ricavi

Nessun dato da segnalare.

10.4 Altri benefici a favore dei dipendenti

(Importi in migliaia)
Totale Totale
Tipologia di spese/Valori 2022 2021
Incentivi all'esodo (200) 127
Piano medico (1.539) (1.619)
Buoni pasto (921) (191)
Spese di formazione (426) (404)
Altri (2.969) (2.836)
Totale (6.055) (4.923)

La voce "Altri" include, principalmente, la componente in denaro dei benefici relativi ai piani di incentivazione del personale dipendente, per un importo pari a 2.101 migliaia di euro.

10.5 Altre spese amministrative: composizione

(Importi in migliaia)
Tipologia di spese/Valori Totale Totale
2022 2021
1) IMPOSTE INDIRETTE E TASSE (142.439) (144.808)
2) COSTI E SPESE DIVERSE (121.129) (110.794)
A) Spese di pubblicità - Marketing e comunicazione (25.128) (20.875)
Comunicazioni su mass media (20.627) (17.680)
Marketing e promozioni (3.494) (2.732)
Sponsorizzazioni (582) (456)
Convention e comunicazione interna (425) (7)
B) Spese relative al rischio creditizio (1.493) (1.549)
Spese recupero crediti (215) (240)
Informazioni commerciali e visure (1.278) (1.309)
C) Spese indirette relative al personale e ai consulenti finanziari (2.799) (2.328)
Altre spese relative al personale (764) (313)
Spese consulenti finanziari (2.035) (2.015)
D) Spese relative all'ICT (50.145) (48.192)
Spese hardware - affitto e manutenzione (2.180) (3.121)
Spese software - affitto e manutenzione (13.207) (12.278)
Sistemi di comunicazione ICT, messaggistica e spese telefoniche (7.545) (7.310)
Consulenza e servizi ICT resi da terzi (13.117) (12.675)
Infoprovider finanziari (14.096) (12.808)
E) Consulenze e servizi professionali (4.561) (4.518)
Consulenze e servizi professionali (3.661) (3.612)
Spese e cause legali (421) (355)
Spese Società di revisione (479) (551)
F) Spese relative ai beni mobili ed immobili (6.312) (4.672)
Manutenzione mobili, macchine, impianti (304) (404)
Manutenzione e pulizia locali (1.356) (1.241)
Fitti passivi per locazione immobili (840) (937)
Utenze e spese condominiali (3.812) (2.090)
G) Altre spese di funzionamento (30.691) (28.660)
Spese postali e trasporto documenti (3.311) (3.452)
Servizi amministrativi, logistici e call center (16.931) (17.141)
Assicurazioni (4.186) (3.901)
Diritti, quote e contributi ad associazioni (3.945) (1.998)
Altre spese amministrative (2.318) (2.168)
H) Contributi a Fondi di risoluzione ed a Sistemi di garanzia dei depositi (DGS) (47.734) (40.039)
Totale (311.302) (295.641)

Nella voce "H) Contributi a Fondi di risoluzione ed a Sistemi di garanzia dei depositi (DGS)" sono riportati i costi registrati nell'anno 2022 per il contributo ordinario, aggiuntivo e supplementare versato al Deposit Guarantee Schemes (DGS), per un importo complessivo di 40.008 migliaia di euro (32.334 migliaia di euro nell'esercizio 2021), il contributo ordinario versato al Single Resolution Fund, per un importo di 7.601migliaia di euro (5.812 migliaia di euro nell'esercizio 2021). Si ricorda che nel corso del 2021 Banca d'Italia aveva richiamato presso il sistema bancario una contribuzione addizionale al Fondo Nazionale di Risoluzione (FNR) di cui all'art. 1, comma 848, della Legge n. 208/2015, per un importo pari a 1.893 migliaia di euro. Per maggiori dettagli si rimanda alle Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa.

Nella stessa voce sono stati rilevati ulteriori 125 migliaia di euro relativi alla contribuzione alle spese di funzionamento dello Schema Volontario, il cui richiamo è stato deliberato dall'Assemblea delle banche aderenti allo Schema Volontario nella riunione del 28 febbraio 2022. Nello specifico, le spese di funzionamento richiamate presso le banche aderenti si riferiscono a:

475 migliaia euro, come da preventivo 2022;

3,5 milioni di euro per il ripristino delle risorse dello Schema Volontario, nell'ottica della prosecuzione delle attività del medesimo, tra cui quelle finalizzate al realizzo delle obbligazioni subordinate emesse da Banca Carige e delle tranche della cartolarizzazione Berenice. Ciò anche al fine di rimborsare, con le tempistiche connesse al realizzo delle immobilizzazioni e delle attività finanziarie, nonché della liquidità tempo per tempo disponibile, il debito esistente nei confronti del FITD, pari a 11,3 milioni di euro.

Di seguito si riportano le informazioni previste dall'IFRS 16 in merito ai costi rilevati nelle Altre spese amministrative relativi a leasing a breve termine, ai costi relativi a leasing di modesto valore e ai costi per pagamenti variabili dovuti per il leasing non inclusi nella valutazione delle passività del leasing.

(Importi in migliaia)
Tipologia di spese/Valori Totale
2022
Costi relativi a leasing a breve termine ("Short term lease") -
Costi relativi a leasing di modesto valore ("Low value assets") (6)
Costi relativi ai pagamenti variabili dovuti per il leasing non inclusi nella valutazione della passività del leasing -
Totale (6)

Si precisa, inoltre, che nelle Altre spese amministrative è stata rilevata anche l'IVA sui canoni dei contratti inclusi nell'ambito dell'IFRS 16, in quanto non inclusa nella valutazione della passività del leasing.

Sezione 11 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 170

11.1 Accantonamenti netti per rischio di credito relativi a impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: composizione

(Importi in migliaia)
Operazioni/Componenti reddituali Rettifiche di valore Riprese di valore Totale Totale
Primo e secondo
stadio
Terzo stadio Primo e secondo
stadio
Terzo stadio 2022 2021
1. Impegni a erogare fondi (27) (2) 27 - (2) 22
2. Garanzie finanziarie rilasciate (3) - 21 - 18 (13)
Totale (30) (2) 48 - 16 9

11.2 Accantonamenti netti relativi ad altri impegni e altre garanzie rilasciate: composizione

(Importi in migliaia)
Operazioni/Componenti reddituali 2022 2021
Accantonamenti Riattribuzioni Totale Accantonamenti Riattribuzioni Totale
1. Altri impegni (39) - (39) - - -
2. Altre garanzie rilasciate - - - - - -
Totale (39) - (39) - - -

11.3 Accantonamenti netti agli altri fondi per rischi e oneri: composizione

(Importi in migliaia)
Voci/Componenti reddituali Totale 2022 Totale 2021
Accantonamenti Riattribuzioni Totale Accantonamenti Riattribuzioni Totale
Controversie legali e fiscali (5.279) 3.122 (2.157) (5.118) 2.521 (2.597)
Fondo indennità suppletiva clientela (7.273) - (7.273) (6.462) - (6.462)
Altri fondi rischi ed oneri (761) 163 (598) (877) 37 (840)
Totale (13.313) 3.285 (10.028) (12.457) 2.558 (9.899)

La voce accantonamenti include anche le variazioni dovute al passare del tempo e alle modifiche del tasso di sconto se hanno determinato un accantonamento; in caso contrario sono rilevate nelle riattribuzioni.

Sezione 12 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 180 12.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione

(Importi in migliaia)
Attività/Componente reddituali Rettifiche di valore per
deterioramento
Riprese di valore Risultato netto Risultato netto
Ammortamento 2022 2021
(a) (b) (c) (a + b - c) (a + b - c)
A. Attività materiali (19.734) (8) - (19.742) (19.323)
1 Ad uso funzionale (19.644) (8) - (19.652) (19.215)
- Di proprietà (8.672) (8) - (8.680) (8.450)
- Diritti d'uso acquisiti con il leasing (10.972) - - (10.972) (10.765)
2. Detenute a scopo d'investimento (90) - - (90) (108)
- Di proprietà (90) - - (90) (108)
- Diritti d'uso acquisiti con il leasing - - - - -
3 Rimanenze X - - - -
Totale
(19.734)
(8) - (19.742) (19.323)

Le rettifiche di valore per deterioramento effettuate nell'anno sono di importo non rilevante e si riferiscono principalmente a mobili e impianti per i quali è stato determinato un valore d'uso pari a zero.

Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa.

Sezione 13 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 190 13.1 Rettifiche di valore nette di attività immateriali: composizione

(Importi in migliaia)
Ammortamento Rettifiche di valore per
deterioramento
Riprese di valore Risultato netto Risultato netto
Attività/Componente reddituale 2022 2021
(a) (b) (c) (a + b - c) (a + b - c)
A. Attività immateriali (6.554) - - (6.554) (6.636)
di cui: software (6.467) - - (6.467) (6.488)
A.1 Di proprietà (6.554) - - (6.554) (6.636)
- Generate internamente dall'azienda - - - - -
- Altre (6.554) - - (6.554) (6.636)
A.2 Diritti d'uso acquisiti con il leasing - - - - -
Totale (6.554) - - (6.554) (6.636)

Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa.

Per quanto riguarda l'informativa richiesta dallo IAS 36 paragrafo 134, lettere d), e), f) e 135, lettere c), d), e) si rimanda alla Parte B paragrafo 12.3 Altre informazioni.

Sezione 14 – Altri oneri e proventi di gestione – Voce 200 14.1 Altri oneri di gestione: composizione

(Importi in migliaia)
Tipologia di spese/Valori Totale Totale
2022 2021
Rimborsi e abbuoni (211) (1.688)
Penali, ammende e sentenze sfavorevoli (871) (1.033)
Migliorie e spese incrementative sostenute su immobili di terzi (1.835) (2.194)
Insussistenze di attività (66) (30)
Altri oneri di gestione (547) (171)
Totale (3.530) (5.116)

14.2 Altri proventi di gestione: composizione

(Importi in migliaia)
Tipologia di spese/Valori Totale Totale
2022 2021
Recupero di spese: 136.830 139.471
- recupero spese accessorie 912 43
- recuperi di imposta 135.918 139.428
Fitti attivi su immobiliari 751 730
Altri proventi dell'esercizio corrente 2.167 1.304
Totale 139.748 141.505

L'ammontare degli altri proventi di gestione rilevati nell'esercizio 2022 ed inclusi nel saldo ad inizio esercizio delle passività derivanti da contratti con clienti è pari a 48 migliaia di euro (48 migliaia di euro nell'esercizio 2021).

La voce Altri proventi dell'esercizio corrente include i contributi pubblici di competenza dell'esercizio per 63 migliaia di euro.

La Banca non ha effettuato operazioni di sub-leasing. La Banca non ha in essere leasing finanziari. Per quanto riguarda i leasing operativi, la Banca ha, come locatore, in essere operazioni rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11, i cui proventi sono rilevati nella voce "Fitti attivi su immobili" e possono includere proventi per rivalutazioni ISTAT.

Sezione 15 – Utili (Perdite) delle partecipazioni – Voce 220

15.1 Utili (perdite) delle partecipazioni: composizione

(Importi in migliaia)
Componente reddituale/Valori Totale
2022
Totale
2021
A. Proventi - -
1. Rivalutazioni - -
2. Utili da cessione - -
3. Riprese di valore - -
4. Altri proventi - -
B. Oneri (276) (26)
1. Svalutazioni (276) (26)
2. Rettifiche di valore da deterioramento - -
3. Perdite da cessione - -
4. Altri oneri - -
Risultato netto (276) (26)

Le svalutazioni, per un ammontare di 276 migliaia di euro, si riferiscono alla valutazione con il metodo del patrimonio netto della società Vorvel Sim S.p.A..

Sezione 16 – Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali – Voce 230

Nessun dato da segnalare.

Sezione 17 – Rettifiche di valore dell'avviamento – Voce 240

Nessun dato da segnalare.

Sezione 18 – Utili (Perdite) da cessione di investimenti – Voce 250

18.1 Utili (perdite) da cessione di investimenti: composizione

(Importi in migliaia)
Componente reddituale/Valori Totale
2022
Totale
2021
A. Immobili 541 -
- Utili da cessione 541 -
- Perdite da cessione - -
B. Altre attività 2 1
- Utili da cessione 4 1
- Perdite da cessione (2) -
Risultato netto 543 1

L'utile da cessione di immobili è stato generato dalla vendita dell'immobile detenuto da uso investimento, realizzata nell'esercizio 2022.

La Banca non ha realizzato operazioni di vendita e retrolocazione di attività materiali.

Sezione 19 – Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente – Voce 270

19.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione

(Importi in migliaia)
Componenti reddituali/Valori Totale
2022
Totale
2021
1. Imposte correnti (-) (163.626) (140.149)
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) - -
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) - -
3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla Legge n.
214/2011 (+)
- -
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 3.513 13.113
5. Variazione delle imposte differite (+/-) (795) 23.928
6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3bis+/-4+/-5) (160.908) (103.108)

19.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

(Importi in migliaia)

Totale 2022
Utile ante imposte 582.892
(Importi in migliaia)
Imposte
Componenti reddituali/Valori IRES IRAP Totale
2022
Importo corrispondente all'aliquota fiscale teorica (160.295) (32.467) (192.762)
- Effetti fiscali di oneri non rilevanti nella determinazione della base
imponibile
(1.582) (2.828) (4.410)
- Effetti fiscali di proventi non rilevanti nella determinazione della base
imponibile
31.376 4.888 36.264
- Effetti fiscali derivanti dall'utilizzo delle perdite fiscali anni precedenti - - -
- Effetti fiscali derivanti dall'applicazione di imposte sostitutive - - -
Importo corrispondente all'aliquota fiscale effettiva (130.501) (30.407) (160.908)

Sezione 20 – Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte – Voce 290

Nessun dato da segnalare.

Sezione 21 – Altre informazioni

1.1 Pubblicità dei corrispettivi di revisione contabile ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti

Riportiamo nella presente tabella un dettaglio dei corrispettivi (al netto di Iva e spese) riconosciuti alla società di revisione legale KPMG S.p.A. ed alle entità della rete cui appartiene la società di revisione stessa.

(Importi in euro)
Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Compensi
Revisione Contabile KPMG S.p.A. 189.140
Servizi di attestazione KPMG S.p.A. 142.650
Totale 331.790

1.2 Informativa in tema di trasparenza delle erogazioni pubbliche richieste dall'articolo 1, comma 125 della legge 124/2017

Ai fini dell'adempimento di quanto prescritto dall'art. 1, comma 125 della Legge n. 124/2017 – Legge annuale per il mercato e la concorrenza, modificato dall'art. 35 del decreto legge n. 34/2019, coerentemente con la circolare Assonime n. 5 del 22 febbraio 2019 e tenuto anche delle indicazioni fornite dal documento di approfondimento emanato da Assonime il 6 maggio 2019 la Banca ha escluso dall'informativa le "attribuzioni", i corrispettivi e le retribuzioni che trovano giustificazione in prestazioni dell'impresa e comunque in rapporti sinallagmatici che sono tipici dell'attività del percipiente, nonché quelle rivolte alla generalità delle imprese, quali le misure agevolative fiscali e contributive, limitando pertanto l'informativa ai contributi da presentare e dettagliare nel Registro Nazionale degli Aiuti di Stato sezione "Trasparenza" pubblicamente consultabile sul relativo sito internet.

Ai sensi dell'art.1, comma 125 della legge 124/2017 si informa che nel corso del 2022 FinecoBank non ha incassato contributi pubblici erogati da soggetti italiani. Si segnala che nel corso dell'esercizio 2020 era stata presentata la comunicazione per l'accesso al credito d'imposta per gli investimenti pubblicitari Art. 57-bis del Decreto Legge 24 aprile 2017, n.50, convertito con modificazione dalle legge 21 giugno 2017, n.96; Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 16 maggio 2018, n.90. Il credito d'imposta accordato era pari a 181.068 euro, di cui 58.488 euro fruiti nell'anno 2020; l'importo residuo del beneficio, pari a 141.512 euro, non è stato fruito da FinecoBank.

Per ulteriori informazioni si fa rinvio al Registro nazionale degli aiuti di Stato sezione "Trasparenza".

Sezione 22 – Utile per azione

22.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito

L'utile base per azione è stato calcolato dividendo l'utile netto per la media delle azioni ordinarie in circolazione nel corso dell'esercizio.

2022 2021
Utile netto d'esercizio (migliaia di euro) 421.985 368.601
Numero medio delle azioni in circolazione 609.932.199 609.692.634
Numero medio delle azioni in circolazione (comprese potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo) 611.424.585 611.147.018
Utile per azione base 0,692 0,605
Utile per azione diluito 0,690 0,603

22.2 Altre informazioni

Nessun dato da segnalare.

Parte D – Redditività complessiva

Parte D – Redditività complessiva Prospetto analitico della redditività complessiva

Totale Totale
Voci 2022 2021
10. Utile (Perdita) d'esercizio 421.985 368.601
Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico 12.306 (1.076)
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva: - -
a) variazione di fair value - -
b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto - -
30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio): - -
a) variazione del fair value - -
b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto - -
40. Coperture di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva: - -
a) variazione di fair value (strumento coperto) - -
b) variazione di fair value (strumento di copertura) - -
50. Attività materiali - -
60. Attività immateriali - -
70. Piani a benefici definiti 18.455 (1.730)
80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto (1) -
100. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico (6.148) 654
Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico (4.308) (1.968)
110. Copertura di investimenti esteri: - -
a) variazioni di fair value - -
b) rigiro a conto economico - -
c) altre variazioni - -
120. Differenze di cambio: - -
a) variazione di valore - -
b) rigiro a conto economico - -
c) altre variazioni - -
130. Copertura dei flussi finanziari: - -
a) variazioni di fair value - -
b) rigiro a conto economico - -
c) altre variazioni - -
di cui: risultato delle posizioni nette - -
140. Strumenti di copertura (elementi non designati): - -
a) variazione di valore - -
b) rigiro a conto economico - -
c) altre variazioni - -
150. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: (6.436) (2.941)
a) variazioni di fair value (5.823) (419)
b) rigiro a conto economico (613) (2.522)
1. rettifiche per rischio di credito - (8)
2. utili/perdite da realizzo (613) (2.514)
c) altre variazioni - -
160. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: - -
a) variazioni di fair value - -
b) rigiro a conto economico - -
c) altre variazioni - -
170. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto: - -
a) variazioni di fair value - -
b) rigiro a conto economico - -
1. rettifiche da deterioramento - -
2. utili/perdite da realizzo - -
c) altre variazioni - -
180. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro a conto economico 2.128 973
190. Totale altre componenti reddituali 7.998 (3.044)
200. Redditività complessiva (Voce 10+190) 429.983 365.557

Premessa

Si rimanda alla Premessa riportata nella Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura della nota integrativa consolidata, che qui si intende integralmente riportato.

Sezione 1 – Rischio di credito

Parte E – Informazioni sui rischi e sulle polit iche di copertura

Informazioni di natura qualitativa

1. Aspetti generali

Si rimanda al paragrafo "1. Aspetti generali" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - 1.1 Rischio di credito, che qui si intende integralmente riportato.

Impatti derivanti dalla pandemia COVID-19 e dal conflitto Russia - Ucraina

Si rimanda al paragrafo "Impatti derivanti dalla pandemia COVID-19 e dal conflitto Russia - Ucraina" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - 1.1 Rischio di credito, che qui si intende integralmente riportato.

2. Politiche di gestione del rischio di credito

2.1 Aspetti organizzativi

Si rimanda al paragrafo "2.1 Aspetti organizzativi" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale, 1.1 Rischio di credito, 2. Politiche di gestione del rischio di credito, che qui si intende integralmente riportato.

2.1.1 Fattori che generano il rischio di credito

Si rimanda al paragrafo "2.1.1 Fattori che generano il rischio di credito" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale, 1.1 Rischio di credito, 2. Politiche di gestione del rischio di credito, 2.1 Aspetti organizzativi, che qui si intende integralmente riportato.

2.2 Sistema di gestione, misurazione e controllo

Si rimanda al paragrafo "2.2 Sistema di gestione, misurazione e controllo" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale, 1.1 Rischio di credito, 2. Politiche di gestione del rischio di credito, che qui si intende integralmente riportato.

2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese

Si rimanda al paragrafo "2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale, 1.1 Rischio di credito, 2. Politiche di gestione del rischio di credito, che qui si intende integralmente riportato.

2.4 Tecniche di mitigazione del rischio di credito

Si rimanda al paragrafo "2.4 Tecniche di mitigazione del rischio di credito" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale, 1.1 Rischio di credito, 2. Politiche di gestione del rischio di credito, che qui si intende integralmente riportato.

3. Esposizioni creditizie deteriorate

3.1 Strategie e politiche di gestione

Si rimanda al paragrafo "3.1 Strategie e politiche di gestione" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale, 1.1 Rischio di credito, 3. Esposizioni creditizie deteriorate, che qui si intende integralmente riportato.

3.2 Write-off

Si rimanda al paragrafo "3.2 Write-off" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale, 1.1 Rischio di credito, 3. Esposizioni creditizie deteriorate, che qui si intende integralmente riportato.

3.3 Attività finanziarie impaired acquisite o originate

Si rimanda al paragrafo "3.3 Attività finanziarie impaired acquisite o originate" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale, 1.1 Rischio di credito, 3. Esposizioni creditizie deteriorate, che qui si intende integralmente riportato.

4. Attività finanziarie oggetto di rinegoziazioni commerciali e esposizioni oggetto di concessioni

Si rimanda al paragrafo "4. Attività finanziarie oggetto di rinegoziazioni commerciali e esposizioni oggetto di concessioni" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale, 1.1 Rischio di credito, che qui si intende integralmente riportato.

Informazioni di natura quantitativa

A. Qualità del credito

Come previsto nella Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", i crediti a vista verso banche e banche centrali, rilevati nella voce di bilancio "Cassa e disponibilità liquide", sono inclusi nella definizione di esposizioni creditizie per cassa ma sono convenzionalmente esclusi dalle tabelle relative all'informativa quantitativa sulla qualità del credito riportate nella Sezione 1 "Rischio di credito", ad eccezione delle tabelle A.1.4, A.1.6, A.1.8, A.1.8bis, A.1.10 e B.3.

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica

A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)

(Importi in migliaia)
Portafogli/qualità Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute
deteriorate
Esposizioni
scadute
non
deteriorate
Altre
esposizioni
non
deteriorate
Totale
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.405 1.421 701 31.252 31.407.932 31.442.711
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - - - 26.865 26.865
3. Attività finanziarie designate al fair value - - - - - -
4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value - - - - 79 79
5. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - -
Totale 31/12/2022 1.405 1.421 701 31.252 31.434.876 31.469.655
Totale 31/12/2021 2.141 1.179 1.061 22.303 30.880.533 30.907.217

Non sono presenti crediti acquistati deteriorati.

A.1.2 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)

(Importi in migliaia)
Deteriorate Non deteriorate
Portafogli/qualità Esposizione
lorda
Rettifiche di
valore
complessive
Esposizione
netta
Write-off
parziali
complessivi*
Esposizione
lorda
Rettifiche di
valore
complessive
Esposizione
netta
Totale
(esposizione
netta)
1. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
25.229 (21.702) 3.527 - 31.459.058 (19.874) 31.439.184 31.442.711
2. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
- - - - 26.867 (2) 26.865 26.865
3. Attività finanziarie designate al fair value - - - - X X - -
4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fair value
- - - - X X 79 79
5. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - - - -
Totale 31/12/2022 25.229 (21.702) 3.527 - 31.485.925 (19.876) 31.466.128 31.469.655
Totale 31/12/2021 24.541 (20.160) 4.381 - 30.921.115 (18.353) 30.902.836 30.907.217

(Importi in migliaia)

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

(Importi in migliaia)
Attività di evidente scarsa qualità creditizia Altre attività
Portafogli/qualità Minusvalenze cumulate Esposizione netta
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - 1 6.363
2. Derivati di copertura - - 1.691.642
Totale 31/12/2022 - 1 1.698.005
Totale 31/12/2021 - 7 132.884

A.1.3 Distribuzione delle attività finanziarie per fasce di scaduto (valori di bilancio)

Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired acquisite o originate
Portafogli/stadi di rischio Da 1
giorno a
30
giorni
Da oltre
30
giorni
fino a
90
giorni
Oltre 90
giorni
Da 1
giorno a
30
giorni
Da oltre
30
giorni
fino a
90
giorni
Oltre 90
giorni
Da 1
giorno a
30
giorni
Da oltre
30
giorni
fino a
90
giorni
Oltre 90
giorni
Da 1
giorno a
30
giorni
Da oltre
30
giorni
fino a
90
giorni
Oltre 90
giorni
1. Attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
24.495 2.839 108 331 1.731 1.748 57 12 3.205 - - -
2. Attività finanziarie valutate al
fair value con impatto sulla
redditività complessiva
- - - - - - - - - - - -
3. Attività finanziarie in corso di
dismissione
- - - - - - - - - - - -
Totale
31/12/2022
24.495 2.839 108 331 1.731 1.748 57 12 3.205 - - -
Totale
31/12/2021
17.956 2.536 77 24 1.508 190 16 5 4.040 - - -

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

A.1.4 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessive

(Importi in migliaia)
Rettifiche di valore complessive
Attività rientranti nel primo stadio
Attività rientranti nel secondo stadio
Attività rientranti nel terzo stadio
Causali/ stadi di rischio Crediti verso banche e Banche
Centrali a vista
Attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
Attività finanziarie valutate al
fair value con impatto sulla
redditività complessiva
Attività finanziarie in corso di
dismissione
di cui: svalutazioni individuali di cui: svalutazioni collettive Crediti verso banche e Banche
Centrali a vista
Attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
Attività finanziarie valutate al
fair value con impatto sulla
redditività complessiva
Attività finanziarie in corso di
dismissione
di cui: svalutazioni individuali di cui: svalutazioni collettive Crediti verso banche e Banche
Centrali a vista
Attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
Attività finanziarie valutate al
fair value con impatto sulla
redditività complessiva
Attività finanziarie in corso di
dismissione
di cui: svalutazioni individuali di cui: svalutazioni collettive
Rettifiche complessive
iniziali
(34) (14.473) (6) - - (14.513) - (3.874) - - - (3.874) - (20.161) - - (16.743) (3.418)
Variazioni in aumento da
attività finanziarie
acquisite o originate
(41) (2.951) (2) - - (2.994) - (731) - - - (731) - (916) - - (96) (820)
Cancellazioni diverse dai
write-off
- 1.509 6 - - 1.515 - 307 - - - 307 - 469 - - 194 275
Retti/riprese di valore
nette per rischio di
credito (+/-)
(44) 641 - - - 597 - (304) - - - (304) - (2.597) - - (1.383) (1.214)
Modifiche contrattuali
senza cancellazioni
- - - - - - - - - - - - - (3) - - - (3)
Cambiamenti della
metodologia di stima
- - - - - - - - - - - - - - - - - -
Write-off non rilevati
direttamente a conto
economico
- - - - - - - - - - - - - 1.505 - - 1.481 24
Altre variazioni - - - - - - - - - - - - - - - - (1.102) 1.102
Rettifiche complessive
finali
(119) (15.274) (2) - - (15.395) - (4.602) - - - (4.602) - (21.703) - - (17.646) (4.057)
Recuperi da incasso su
attività finanziarie
oggetto di write-off
- - - - - - - - - - - - - 14 - - 14 -
Write-off rilevati
direttamente a conto
economico
- (1) - - - (1) - - - - - - - (127) - - (91) (36)

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

A.1.4 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessive

(segue) (Importi in migliaia)
Rettifiche di valore complessive Accantonamenti complessivi su impegni a erogare
Attività fin. impaired acquisite o originate fondi e garanzie finanziarie rilasciate
Causali/ stadi di rischio Attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
Attività finanziarie valutate al
fair value con impatto sulla
redditività complessiva
Attività finanziarie in corso di
dismissione
di cui: svalutazioni individuali di cui: svalutazioni collettive Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio garanzie fin. rilasciate impaired
Impegni a erogare fondi e
acquisiti/e o originati/
Tot.
Rettifiche complessive iniziali - - - - - (52) - - - (38.600)
Variazioni in aumento da attività finanziarie
acquisite o originate
X X X X X (27) - (2) - (4.670)
Cancellazioni diverse dai write-off - - - - - 23 - - - 2.314
Rett/riprese di valore nette per rischio di credito - - - - - 22 - - - (2.282)
Modifiche contrattuali senza cancellazioni - - - - - - - - - (3)
Cambiamenti della metodologia di stima - - - - - - - - - -
Write-off non rilevati direttamente a conto
economico
- - - - - - - - - 1.505
Altre variazioni - - - - - - - - - -
Rettifiche complessive finali - - - - - (34) - (2) - (41.736)
Recuperi da incasso su attività finanziarie
oggetto di write-off
- - - - - - - - - 14
Write-off rilevati direttamente a conto
economico
- - - - - - - - - (128)

A.1.5 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: trasferimenti tra diversi stadi di rischio di credito (valori lordi e nominali)

(Importi in migliaia)
Valori lordi/valore nominale
Trasferimenti tra primo
stadio e secondo stadio
Trasferimenti tra secondo
stadio e terzo stadio
Trasferimenti tra primo stadio
e terzo stadio
Portafogli/stadi di rischio Da primo
stadio a
secondo
stadio
Da secondo
stadio a
primo stadio
Da secondo
stadio a terzo
stadio
Da terzo stadio
a secondo
stadio
Da primo
stadio a
terzo stadio
Da terzo stadio
a primo stadio
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 29.153 817 722 26 3.303 239
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
- - - - - -
3. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - -
4. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate 4 - - - 56 -
Totale 31/12/2022 29.157 817 722 26 3.359 239
Totale 31/12/2021 2.781 1.122 1.019 112 3.517 306

A.1.5a Finanziamenti oggetto di misure di sostegno Covid-19: trasferimenti tra i diversi stadi di rischio di credito (valori lordi)

(Importi in migliaia)
Valori lordi/valore nominale
Trasferimenti tra primo
stadio e secondo stadio
Trasferimenti tra
secondo stadio e terzo
stadio
Trasferimenti tra primo
stadio e terzo stadio
Portafogli/qualità Da primo a
secondo
stadio
Da
secondo
stadio a
primo
stadio
Da
secondo
stadio a
terzo
stadio
Da terzo
stadio a
secondo
stadio
Da primo
stadio a
terzo
stadio
Da terzo
stadio a
primo
stadio
A. Finanziamenti valutati al costo ammortizzato 385 - - - - -
A.1 oggetto di concessione conforme con le GL - - - - - -
A.2 oggetto di misure di moratoria in essere non più conformi alle GL e non
valutate come oggetto di concessione
- - - - - -
A.3 oggetto di altre misure di concessione 385 - - - - -
A.4 nuovi finanziamenti - - - - - -
B. Finanziamenti valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva - - - - - -
B.1 oggetto di concessione conforme con le GL - - - - - -
B.2 oggetto di misure di moratoria in essere non più conformi alle GL e non
valutate come oggetto di concessione
- - - - - -
B.3 oggetto di altre misure di concessione - - - - - -
B.4 nuovi finanziamenti - - - - - -
Totale 31/12/2022 385 - - - - -
Totale 31/12/2021 325 - - - - -

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti

(Importi in migliaia)
Esposizione lorda complessivi Rettifiche di valore complessive e accantonamenti Write-off parziali
complessivi*
Tipologie esposizioni/valori Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio acquisite o
Impaired
originate
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio acquisite o
Impaired
originate
Esposizione
Netta
A. ESPOSIZIONI CREDITIZIE
PER CASSA
A.1 A VISTA 1.438.527 1.438.527 - -
-
(104) (104) - -
-
1.438.423 -
a) Deteriorate - X - -
-
- X - -
-
- -
b) Non deteriorate 1.438.527 1.438.527 - X - (104) (104) - X - 1.438.423 -
A.2 ALTRE 4.019.517 4.019.514 - -
-
(284) (284) - -
-
4.019.233 -
a) Sofferenze - X - -
-
- X - -
-
- -
- di cui: esposizioni
oggetto di concessioni
- X - -
-
- X - -
-
- -
b) Inademp. probabili - X - -
-
- X - -
-
- -
- di cui: esposizioni
oggetto di concessioni
- X - -
-
- X - -
-
- -
c) Esposizioni scadute
deteriorate
- X - -
-
- X - -
-
- -
- di cui: esposizioni
oggetto di concessioni
- X - -
-
- X - -
-
- -
d) Esposizioni scadute non
deteriorate
- - - X - - - - X - - -
- di cui: esposizioni
oggetto di concessioni
- - - X - - - - X - - -
e) Altre esposizioni non
deteriorate
4.019.517 4.019.514 - X - (284) (284) - X - 4.019.233 -
- di cui: esposizioni
oggetto di concessioni
- - - X - - - - X - - -
TOTALE (A) 5.458.044 5.458.041 - -
-
(388) (388) - -
-
5.457.656 -
B. ESPOSIZIONI CREDITIZIE
FUORI BILANCIO
a) Deteriorate - X - -
-
- X - -
-
- -
b) Non deteriorate 2.189.893 17.170 - X - (3) (3) - X - 2.189.890 -
TOTALE (B) 2.189.893 17.170 - -
-
(3) (3) - -
-
2.189.890 -
TOTALE (A+B) 7.647.937 5.475.211 - -
-
(391) (391) - -
-
7.647.546 -

Si precisa che le attività finanziarie detenute per la negoziazione, i contratti derivati e le operazioni fuori bilancio diverse da quelle soggette alle regole di svalutazione prevista dall'IFRS 9 sono state classificate, convenzionalmente, tra le esposizioni non deteriorate, ma non sono state incluse nelle colonne che prevedono la suddivisione per stadio di rischio.

Nella tabella sopra esposta nella voce B. "Esposizioni fuori bilancio" è stato incluso il rischio di controparte connesso con le operazioni di prestito titoli senza garanzia e di pronti contro termine passive rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" definita nella normativa prudenziale, per un importo pari a 480.897 migliaia di euro.

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

A.1.7 Consolidato prudenziale – Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti

(Importi in migliaia)
Esposizione lorda Rettifiche di valore complessive e accantonamenti
complessivi
Tipologie esposizioni/valori Primo stadio Secondo stadio
Terzo stadio
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired acquisite o
originate
Esposizione
Netta
Write-off
parziali
complessivi*
A. ESPOSIZIONI CREDITIZIE PER
CASSA
a) Sofferenze 19.104 X - 19.104 - (17.699) X - (17.699) - 1.405 -
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
257 X - 257 - (234) X - (234) - 23 -
b) Inadempienze probabili 4.459 X - 4.459 - (3.038) X - (3.038) - 1.421 -
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
554 X - 554 - (311) X - (311) - 243 -
c) Esposizioni scadute deteriorate 1.666 X - 1.666 - (965) X - (965) - 701 -
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
18 X - 18 - (13) X - (13) - 5 -
d) Esposizioni scadute non
deteriorate
31.628 27.552 4.076 X - (376) (109) (267) X - 31.252 -
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
8 - 8 X - - - - X - 8 -
e) Altre esposizioni non deteriorate 27.434.859 27.397.139 37.643 X - (19.216) (14.881) (4.335) X - 27.415.643 -
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
2.215 - 2.215 X - (23) - (23) X - 2.192 -
TOTALE (A) 27.491.716 27.424.691 41.719 25.229 - (41.294) (14.990) (4.602) (21.702) - 27.450.422 -
B. ESPOSIZIONI CREDITIZIE
FUORI BILANCIO
a) Deteriorate 131 X - 30 - (41) X - (2) - 90 -
b) Non deteriorate 2.864.952 27.596 636 X - (31) (31) - X - 2.864.921 -
TOTALE (B) 2.865.083 27.596 636 30 - (72) (31) - (2) - 2.865.011 -
TOTALE (A+B) 30.356.799 27.452.287 42.355 25.259 - (41.366) (15.021) (4.602) (21.704) - 30.315.433 -

Si precisa che le attività finanziarie detenute per la negoziazione, i contratti derivati e le operazioni fuori bilancio diverse da quelle soggette alle regole di svalutazione prevista dall'IFRS 9 sono state classificate, convenzionalmente, tra le esposizioni non deteriorate, ma non sono state incluse nelle colonne che prevedono la suddivisione per stadio di rischio.

Nella tabella sopra esposta nella voce B. "Esposizioni fuori bilancio" è stato incluso il rischio di controparte connesso con le operazioni di prestito titoli e in pronti contro termine passive rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" definita nella normativa prudenziale, per un importo pari a 782.609 migliaia di euro.

A.1.7a Esposizioni creditizie per cassa verso clientela oggetto di misure di sostegno Covid-19: valori lordi e netti

(Importi in migliaia)
Tipologie esposizioni / Valori Esposizione lorda Rettifiche di valore complessive e accantonamenti
complessivi
Write-off
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Esposizione
netta
parziali
complessivi*
A. FINANZIAMENTI IN SOFFERENZA - - - - - - - - - - - -
a) Oggetto di concessione conformi
con le GL
- - - - - - - - - - - -
b) Oggetto di misure di moratoria non
più conformi alle GL e non valutate
come oggetto di concessione
- - - - - - - - - - - -
c) Oggetto di altre misure di
concessione
- - - - - - - - - - - -
d) Nuovi finanziamenti - - - - - - - - - - - -
B. FINANZIAMENTI IN
INADEMPIENZE PROBABILI
- - - - - - - - - - - -
a) Oggetto di concessione conformi
con le GL
- - - - - - - - - - - -
b) Oggetto di misure di moratoria non
più conformi alle GL e non valutate
come oggetto di concessione
- - - - - - - - - - - -
c) Oggetto di altre misure di
concessione
- - - - - - - - - - - -
d) Nuovi finanziamenti - - - - - - - - - - - -
C. FINANZIAMENTI SCADUTI
DETERIORATI
- - - - - - - - - - - -
a) Oggetto di concessione conformi
con le GL
- - - - - - - - - - - -
b) Oggetto di misure di moratoria non
più conformi alle GL e non valutate
come oggetto di concessione
- - - - - - - - - - - -
c) Oggetto di altre misure di
concessione
- - - - - - - - - - - -
d) Nuovi finanziamenti - - - - - - - - - - - -
D. ALTRI FINANZIAMENTI SCADUTI
NON DETERIORATI
- - - - - - - - - - - -
a) Oggetto di concessione conformi
con le GL
- - - - - - - - - - - -
b) Oggetto di misure di moratoria non
più conformi alle GL e non valutate
come oggetto di concessione
- - - - - - - - - - - -
c) Oggetto di altre misure di
concessione
- - - - - - - - - - - -
d) Nuovi finanziamenti - - - - - - - - - - - -
E. ALTRI FINANZIAMENTI NON
DETERIORATI
385 - 385 - - (2) - (2) - - (383) -
a) Oggetto di concessione conformi
con le GL
- - - - - - - - - - - -
b) Oggetto di misure di moratoria non
più conformi alle GL e non valutate
come oggetto di concessione
- - - - - - - - - - - -
c) Oggetto di altre misure di
concessione
385 - 385 - - (2) - (2) - - (383) -
d) Nuovi finanziamenti - - - - - - - - - - - -
TOTALE (A+B+C+D+E) 385 - 385 - - (2) - (2) - - (383) -

A.1.8 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

Nessun dato da segnalare.

A.1.8bis Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde oggetto di concessioni distinte per qualità creditizia

Nessun dato da segnalare.

A.1.9 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

(Importi in migliaia)
Causali/Categorie Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni scadute
deteriorate
A. Esposizione lorda iniziale 18.939 3.478 2.124
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - -
B. Variazioni in aumento 2.314 3.270 1.792
B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate 666 1.905 1.549
B.2 ingressi da attività finanziarie impaired acquisite o originate - - -
B.3 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 1.620 617 -
B.4 modifiche contrattuali senza cancellazioni - - -
B.5 altre variazioni in aumento 28 748 243
C. Variazioni in diminuzione (2.149) (2.289) (2.250)
C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate - (50) (368)
C.2 write-off (1.572) (30) (15)
C.3 incassi (577) (778) (747)
C.4 realizzi per cessioni - - -
C.5 perdite da cessione - - -
C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate - (1.159) (1.078)
C.7 modifiche contrattuali senza cancellazioni - - -
C.8 altre variazioni in diminuzione - (272) (42)
D. Esposizione lorda finale 19.104 4.459 1.666
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - -

A.1.9bis Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni lorde oggetto di concessioni distinte per qualità creditizia

(Importi in migliaia)
Causali/Qualità Esposizioni oggetto di
concessioni: deteriorate
Esposizioni oggetto di
concessioni: non deteriorate
A. Esposizione lorda iniziale 750 1.991
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - -
B. Variazioni in aumento 508 578
B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni - 521
B.2 ingressi da esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni 108 X
B.3 ingressi da esposizioni oggetto di concessioni deteriorate X 14
B.4 ingressi da esposizioni deteriorate non oggetto di concessione - -
B.5 altre variazioni in aumento 400 43
C. Variazioni in diminuzione (428) (346)
C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni X (7)
C.2 uscite verso esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni (14) X
C.3 uscite verso esposizioni oggetto di concessioni deteriorate X (108)
C.4 write-off (60) -
C.5 incassi (195) (218)
C.6 realizzi per cessioni - -
C.7 perdite da cessione - -
C.8 altre variazioni in diminuzione (159) (13)
D. Esposizione lorda finale 830 2.223
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - -

A.1.10 Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive

Nessun dato da segnalare.

A.1.11 Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive

(Importi in migliaia)
Sofferenze Inadempienze probabili Esposizioni scadute deteriorate
Causali/Categorie Totale di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
Totale di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
Totale di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
A. Rettifiche complessive iniziali (16.798) (250) (2.299) (250) (1.063) (34)
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - - - -
B. Variazioni in aumento (3.022) (70) (2.015) (202) (920) (24)
B.1 rettifiche di valore da attività finanziarie impaired
acquisite o originate
- X - X - X
B.2 altre rettifiche di valore (1.906) (21) (1.724) (154) (907) (12)
B.3 perdite da cessione - - - - - -
B.4 trasferimenti da altre categorie di esposizioni
deteriorate
(1.102) (49) (264) (23) - -
B.5 modifiche contrattuali senza cancellazioni - - - - - -
B.6 altre variazioni in aumento (14) - (27) (25) (13) (12)
C. Variazioni in diminuzione 2.121 86 1.276 141 1.018 45
C.1 riprese di valore da valutazione 161 13 142 37 175 18
C.2 riprese di valore da incasso 388 13 242 52 285 4
C.3 utili da cessione - - - - - -
C.4 write-off 1.572 60 30 - 15 -
C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni
deteriorate
- - 836 49 530 23
C.6 modifiche contrattuali senza cancellazioni - - - - - -
C.7 altre variazioni in diminuzione - - 26 3 13 -
D. Rettifiche complessive finali (17.699) (234) (3.038) (311) (965) (13)
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - - - -

A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni

A.2.1 Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate per classi di rating esterni (valori lordi)

(Importi in migliaia)
Classi di rating esterni
Esposizioni Classe 1 classe 2 classe 3 classe 4 classe 5 classe 6 Senza
rating
Totale
A. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
8.308.156 5.996.796 10.302.684 87.354 7.489 - 6.781.809 31.484.288
- Primo stadio 8.308.156 5.996.796 10.302.684 87.354 7.489 - 6.714.861 31.417.340
- Secondo stadio - - - - - - 41.719 41.719
- Terzo stadio - - - - - - 25.229 25.229
- Impaired acquisite o originate - - - - - - - -
B. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
26.867 - - - - - - 26.867
- Primo stadio 26.867 - - - - - - 26.867
- Secondo stadio - - - - - - - -
- Terzo stadio - - - - - - - -
- Impaired acquisite o originate - - - - - - - -
C. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - - - -
- Primo stadio - - - - - - - -
- Secondo stadio - - - - - - - -
- Terzo stadio - - - - - - - -
- Impaired acquisite o originate - - - - - - - -
Totale (A+B+C) 8.335.023 5.996.796 10.302.684 87.354 7.489 - 6.781.809 31.511.155
D. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie
rilasciate
- - 17.170 - - - 28.262 45.432
- Primo stadio - - 17.170 - - - 27.596 44.766
- Secondo stadio - - - - - - 636 636
- Terzo stadio - - - - - - 30 30
- Impaired acquisiti/e o originati/e - - - - - - - -
Totale (D) - - 17.170 - - - 28.262 45.432
Totale (A+B+C+D) 8.335.023 5.996.796 10.319.854 87.354 7.489 - 6.810.071 31.556.587

La tabella riporta la suddivisione delle esposizioni per cassa e "fuori bilancio" nei confronti di controparti provviste di un rating esterno. Le agenzie di rating forniscono un giudizio sintetico sul merito creditizio di differenti tipologie di controparti: Paesi, Banche, Enti Pubblici, Compagnie Assicurative e Imprese, generalmente di grandi dimensioni.

La tabella fa riferimento alla classificazione prevista dalla Circolare 262/2005 di Banca d'Italia per i rating esterni che prevede la ripartizione in 6 classi di merito creditizio.

La rappresentazione sopra indicata fa riferimento ai rating di Standard and Poor's, ai quali sono associate anche le classi delle altre due principali Agenzie, Moody's e Fitch. Qualora per una singola esposizione esistano due valutazioni del merito creditizio operate da due agenzie di rating è stata rilevata quella peggiore; qualora esistano tre valutazioni differenti sono state individuate le due migliori e fra queste, se differenti, è stata rilevata la peggiore.

Nell'ambito del calcolo dei requisiti regolamentari, applicando il metodo standardizzato per la determinazione del rischio di credito, la Banca si avvale delle valutazioni delle agenzie di rating ai fini della determinazione dei coefficienti di ponderazione delle esposizioni verso Stati sovrani (portafogli "Amministrazioni centrali e banche centrali", "Enti" ed "Enti del settore Pubblico) e obbligazioni garantite. Alle restanti esposizioni creditizie si applica, in via generale, un fattore di ponderazione del 100 per cento, fatte salve le principali eccezioni stabilite dal CRR 575/2013.

Al 31 dicembre 2022 le esposizioni verso soggetti retail sono costituite principalmente da mutui, prestiti personali, spending di carte di credito a saldo e revolving, affidamenti chirografari o garantiti e operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro, che non hanno rating esterno. Le esposizioni con rating verso soggetti non retail derivano principalmente da titoli emessi da controparti Sovereign e da esposizioni creditizie verso primari istituti bancari ad elevato standing creditizio.

A.2.2 Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate: per classi di rating interni (valori lordi)

La tabella non è stata redatta in quanto i rating interni non vengono utilizzati per la gestione del rischio di credito.

A.3 Distribuzione delle esposizioni creditizie garantite per tipologia di garanzia

A.3.1 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche garantite

(Importi in migliaia)
Garanzie reali
(1)
Garanzie personali
(2)
Derivati su crediti
Esposizione lorda Esposizione netta Immobili - ipoteche Finanziamenti per
Immobili -
leasing
Titoli Altre garanzie reali CLN Altri derivati
Controparti
centrali
1. Esposizioni creditizie per cassa
garantite:
1.681.515 1.681.515 - - 1.681.500 - -
-
1.1. totalmente garantite 1.681.515 1.681.515 - - 1.681.500 - -
-
- di cui deteriorate - - - - - - -
-
1.2. parzialmente garantite - - - - - - -
-
- di cui deteriorate - - - - - - -
-
2. Esposizioni creditizie "fuori
bilancio" garantite:
17.166 17.163 - - 17.163 - -
-
2.1. totalmente garantite 17.166 17.163 - - 17.163 - -
-
- di cui deteriorate - - - - - - -
-
2.2. parzialmente garantite - - - - - - -
-
- di cui deteriorate - - - - - - -
-

A.3.1 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche garantite (segue)

(Importi in migliaia)
(2)
Altri derivati Totale
Banche Altre società
finanziarie
Altri soggetti pubbliche Banche finanziarie (1)+2)
- - - - - - - 1.681.500
- - - - - - - 1.681.500
- - - - - - - -
- - - - - - - -
- - - - - - - -
- - - - - - - 17.163
- - - - - - - 17.163
- - - - - - - -
- - - - - - - -
- - - - - - - -
Derivati su crediti Amministrazioni Garanzie personali Crediti di firma
Altre società
Altri soggetti

A.3.2 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela garantite

(Importi in migliaia)
Garanzie reali
(1)
Garanzie personali
(2)
Derivati su crediti
Esposizione lorda Esposizione netta Altri derivati
Immobili - Ipoteche Finanziamenti per
Immobili -
leasing
Titoli Altre garanzie reali CLN Controparti
centrali
1. Esposizioni creditizie per cassa 5.088.446 5.082.520 2.619.268 - 2.393.093 70.032 - -
garantite:
1.1. totalmente garantite
5.086.284 5.080.363 2.618.176 - 2.392.137 70.025 - -
- di cui deteriorate 1.611 1.085 934 - 151 - - -
1.2. parzialmente garantite 2.162 2.157 1.092 - 956 7 - -
- di cui deteriorate - - - - - - - -
2. Esposizioni creditizie "fuori
bilancio" garantite:
30.082 30.057 - - 25.900 4.146 - -
2.1. totalmente garantite 30.050 30.025 - - 25.880 4.145 - -
- di cui deteriorate 25 24 - - 24 - - -
2.2. parzialmente garantite 32 32 - - 20 1 - -
- di cui deteriorate - - - - - - - -

A.3.2 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela garantite

(segue)

(Importi in migliaia)
Garanzie personali
(2)
Derivati su crediti Crediti di firma Totale
Altri derivati (1)+(2)
Banche Altre società
finanziarie
Altri soggetti Amministrazioni
pubbliche
Banche Altre società
finanziarie
Altri soggetti
1. Esposizioni creditizie per cassa - - - - - - 2 5.082.395
garantite:
1.1. totalmente garantite
- - - - - - 2 5.080.340
- di cui deteriorate - - - - - - - 1.085
1.2. parzialmente garantite - - - - - - - 2.055
- di cui deteriorate - - - - - - - -
2. Esposizioni creditizie "fuori
bilancio" garantite:
- - - - - - - 30.046
2.1. totalmente garantite - - - - - - - 30.025
- di cui deteriorate - - - - - - - 24
2.2. parzialmente garantite - - - - - - - 21
- di cui deteriorate - - - - - - - -

A.4 Attività finanziarie e non finanziarie ottenute tramite l'escussione di garanzie ricevute

Nessun dato da segnalare.

B. Distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizie

B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela (valore di bilancio)

(Importi in migliaia)
Esposizioni/Controparti Amministrazioni pubbliche Società finanziarie Società finanziarie (di cui:
imprese di assicurazione)
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze - - - (1) - -
- di cui esposizioni oggetto di concessioni - - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - - (1) - -
- di cui esposizioni oggetto di concessioni - - - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - 1 (1) - -
- di cui esposizioni oggetto di concessioni - - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 21.024.338 (7.243) 361.427 (454) 28.909 (8)
- di cui esposizioni oggetto di concessioni - - - - - -
Totale (A) 21.024.338 (7.243) 361.428 (457) 28.909 (8)
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - - - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate 1 - 2.842 - - -
Totale (B) 1 - 2.842 - - -
Totale (A+B) 31/12/2022 21.024.339 (7.243) 364.270 (457) 28.909 (8)
Totale (A+B) 31/12/2021 19.175.946 (5.800) 361.945 (192) 27.042 (3)

B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela (valore di bilancio)

(segue)

(Importi in migliaia)
Famiglie
Rettifiche valore
Esposizione netta
complessive
Esposizione netta Rettifiche valore
complessive
- (5) 1.405 (17.693)
- - 23 (234)
16 (65) 1.405 (2.972)
- - 243 (311)
- - 700 (964)
- - 5 (13)
1.149 (9) 6.059.981 (11.886)
- - 2.200 (23)
1.165 (79) 6.063.491 (33.515)
- - 90 (41)
1.958 - 2.077.509 (31)
1.958 - 2.077.599 (72)
31/12/2022 3.123 (79) 8.141.090 (33.587)
31/12/2021 1.073 (59) 7.474.617 (32.442)
Società non finanziarie

Sono escluse le esposizioni connesse con il rischio di controparte relativo alle operazioni di concessione o assunzione di titoli in prestito.

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela

(Importi in migliaia)
Esposizioni/Aree geografiche Italia Altri paesi europei America
Esposizione netta Rettifiche valore
complessive
Esposizione netta Rettifiche valore
complessive
Esposizione netta
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze 1.399 (17.648) 3 (38) 2
A.2 Inadempienze probabili 1.421 (3.038) - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate 699 (962) 2 (3) -
A.4 Esposizioni non deteriorate 14.004.535 (16.939) 11.750.636 (2.246) 763.958
Totale (A) 14.008.054 (38.587) 11.750.641 (2.287) 763.960
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate 90 (41) - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate 2.076.805 (31) 4.990 - 95
Totale (B) 2.076.895 (72) 4.990 - 95
Totale (A+B) 31/12/2022 16.084.949 (38.659) 11.755.631 (2.287) 764.055
Totale (A+B) 31/12/2021 15.011.244 (36.728) 10.768.790 (1.543) 963.916

B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela

(segue)

(Importi in migliaia)
America Asia Resto del mondo
Esposizioni/Aree geografiche Rettifiche valore
complessive
Esposizione netta Rettifiche valore
complessive
Esposizione netta
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze (13) - - 1 -
A.2 Inadempienze probabili - - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate (272) 258.064 (88) 669.702 (47)
Totale (A) (285) 258.064 (88) 669.703 (47)
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate - 404 - 16 -
Totale (B) - 404 - 16 -
Totale (A+B) 31/12/2022 (285) 258.468 (88) 669.719 (47)
Totale (A+B) 31/12/2021 (164) 261.004 (57) 8.627 (1)

Sono escluse le esposizioni connesse con il rischio di controparte relativo alle operazioni di concessione o assunzione di titoli in prestito.

B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela

(Importi in migliaia)
Italia Nord Ovest Italia Nord Est Italia Centro Italia Sud e Isole
Esposizioni / Aree geografiche Esposizione
netta
complessive
Rettifiche
valore
Esposizione
netta
complessive
Rettifiche
valore
Esposizione
netta
complessive
Rettifiche
valore
Esposizione
netta
complessive
Rettifiche
valore
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze 347 (5.232) 118 (1.706) 291 (3.865) 643 (6.845)
A.2 Inadempienze probabili 482 (1.137) 141 (232) 213 (696) 585 (973)
A.3 Esposizioni scadute deteriorate 159 (212) 69 (133) 151 (252) 320 (365)
A.4 Esposizioni non deteriorate 2.324.705 (4.121) 895.610 (1.408) 9.442.206 (8.570) 1.342.014 (2.840)
Totale (A) 2.325.693 (10.702) 895.938 (3.479) 9.442.861 (13.383) 1.343.562 (11.023)
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate 32 (7) 28 (3) 21 (16) 9 (15)
B.2 Esposizioni non deteriorate 829.135 (12) 351.963 (6) 507.521 (7) 388.186 (6)
Totale (B) 829.167 (19) 351.991 (9) 507.542 (23) 388.195 (21)
Totale (A+B) 31/12/2022 3.154.860 (10.721) 1.247.929 (3.488) 9.950.403 (13.406) 1.731.757 (11.044)
Totale (A+B) 31/12/2021 2.849.884 (10.444) 1.126.563 (3.403) 9.404.498 (12.516) 1.630.299 (10.365)

(segue)

Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso banche

(Importi in migliaia)
Esposizioni/Aree geografiche Italia Altri paesi europei America
Esposizione netta Rettifiche valore complessive Esposizione netta Rettifiche valore
complessive
Esposizione
netta
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 3.465.556 (179) 1.174.222 (152) 98.925
Totale (A) 3.465.556 (179) 1.174.222 (152) 98.925
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate 17.168 (3) 1.691.826 - -
Totale (B) 17.168 (3) 1.691.826 - -
Totale (A+B) 31/12/2022 3.482.724 (182) 2.866.048 (152) 98.925
Totale (A+B) 31/12/2021 5.706.987 (41) 1.129.486 (44) 66.271

B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso banche

(Importi in migliaia)
Esposizioni/Aree geografiche America Asia Resto del mondo
Rettifiche valore Rettifiche valore
complessive Esposizione netta
complessive Esposizione netta Rettifiche valore
complessive
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate (7) - - 718.953 (50)
Totale (A) (7) - - 718.953 (50)
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate - - - - -
Totale (B) - - - - -
Totale (A+B) 31/12/2022 (7) - - 718.953 (50)
Totale (A+B) 31/12/2021 (5) - - 431.917 (15)

Sono escluse le esposizioni connesse con il rischio di controparte relativo alle operazioni di concessione o assunzione di titoli in prestito.

B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso banche

(Importi in migliaia)
Italia Nord Ovest Italia Nord Est Italia Centro Italia Sud e Isole
Esposizioni/Aree geografiche Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze - - - - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - - - - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 1.927.123 (120) 29.377 (7) 1.509.056 (52) - -
Totale (A) 1.927.123 (120) 29.377 (7) 1.509.056 (52) - -
B. Esposizioni creditizie fuori
bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - - - - - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate 17.168 (3) - - - - - -
Totale (B) 17.168 (3) - - - - - -
Totale (A+B) 31/12/2022 1.944.291 (123) 29.377 (7) 1.509.056 (52) - -
Totale (A+B) 31/12/2021 4.123.130 (16) 29.417 (1) 1.554.440 (24) - -

B.4 Grandi esposizioni

Al 31 dicembre 2022 le "posizioni di rischio" che costituiscono una "grande esposizione", secondo quanto disciplinato dal Regolamento di Esecuzione (UE) n. 451/2021 della Commissione del 17 dicembre 2020 che stabilisce norme tecniche di attuazione per quanto riguarda le segnalazioni degli enti a fini di vigilanza conformemente al regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, e successivi Regolamenti che ne modificano il contenuto (di seguito CRR), sono le seguenti:

  • valore di bilancio: 28.516.270 migliaia di euro, escluse le operazioni di pronti contro termine passive e le esposizioni indirette come sotto definite;
  • valore non ponderato: 32.141.363 migliaia di euro, incluse le operazioni di pronti contro termine passive e le esposizioni indirette;
  • valore ponderato: 2.494.412 migliaia di euro, incluse le operazioni di pronti contro termine passive e le esposizioni indirette;
  • numero "posizioni di rischio": 39.

Si precisa che in conformità con gli Orientamenti EBA sui clienti connessi ai sensi dell'articolo 4, paragrafo 1, punto 39), del CRR, sono incluse tra le grandi esposizioni anche le controparti che presentano legami con amministrazioni centrali e che, pur non eccedendo singolarmente la soglia del 10% del capitale ammissibile ai fini delle grandi esposizioni, superano tale limite considerando anche l'esposizione verso lo stato sovrano a cui sono connesse con un legame di controllo.

Il CRR prevede, inoltre, l'applicazione del "Metodo della sostituzione", in base al quale un Ente, quando riduce l'esposizione verso un cliente utilizzando una tecnica di attenuazione del rischio di credito ammissibile a norma dell'articolo 399, paragrafo 1, tratta, secondo le modalità stabilite all'articolo 403, la parte dell'esposizione corrispondente alla riduzione come esposizione verso il fornitore di protezione anziché verso il cliente ("esposizioni indirette"). Ciò comporta il rispetto dei limiti fissati dall'articolo 395 del CRR alla somma delle esposizioni dirette nei confronti dei clienti e delle esposizioni rappresentate dalle garanzie ricevute. Inoltre, il suddetto Regolamento prevede che gli enti aggiungono alle esposizioni totali verso un cliente le esposizioni derivanti dai contratti derivati laddove il contratto non sia stato stipulato direttamente con tale cliente ma lo strumento di debito o di capitale sottostante sia stato emesso da tale cliente ("esposizioni indirette").

In seguito al deconsolidamento di FinecoBank dal Gruppo UniCredit, FinecoBank e UniCredit S.p.A. hanno stipulato un contratto (Pledge Agreement) che prevede la concessione da parte di UniCredit S.p.A. di garanzie finanziarie in favore di FinecoBank volte a garantire le esposizioni al rischio di credito rappresentate dalle obbligazioni UniCredit, fino a naturale scadenza delle stesse, e dalle garanzie finanziarie rilasciate da FinecoBank a favore dell'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit S.p.A., fino a completa estinzione delle stesse. Tali garanzie rispondono ai requisiti richiesti dalla normativa applicabile per essere ammissibili nell'ambito delle tecniche di attenuazione del rischio di credito (CRM), con conseguente riduzione dell'esposizione verso il Gruppo UniCredit ai fini della determinazione delle grandi esposizioni della Banca.

Si informa, infine, che le imposte anticipate rientranti nell'esposizione verso l'Amministrazione Centrale italiana sono state esentate e, quindi, il loro valore ponderato è nullo.

C. Operazioni di cartolarizzazione

Informazioni di natura qualitativa

Nessun dato da segnalare.

Informazioni di natura quantitativa

Nessun dato da segnalare.

D. Informativa sulle entità strutturate non consolidate contabilmente (diverse dalle società veicolo per la cartolarizzazione)

Le informazioni di natura qualitativa e quantitativa di cui alla presente sezione non vanno fornite dalle banche che redigono il bilancio consolidato ai sensi della Circolare 262 di Banca d'Italia.

E. Operazioni di cessione

A. Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente

Informazioni di natura qualitativa

La Banca effettua operazioni passive di pronti contro termine e prestito titoli garantite da somme di denaro, che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine, a valere su titoli di proprietà e titoli non iscritti nell'attivo, ricevuti tramite operazioni attive di pronti contro termine e prestito titoli. I titoli di proprietà impegnati in operazioni di pronti contro termine non sono stati eliminati dal bilancio in quanto la Banca realizza operazioni passive di pronti contro termine con l'obbligo per il cessionario di rivendita a termine delle attività oggetto della transazione e mantiene tutti i rischi connessi con la proprietà dei titoli.

La Banca effettua, inoltre, operazioni di prestito titoli senza garanzia o con garanzia rappresentata da altri titoli, in qualità di prestatore, a valere su titoli di proprietà.

Informazioni di natura quantitativa

E.1 Attività finanziarie cedute rilevate per intero e passività finanziarie associate: valore di bilancio

(Importi in migliaia)
Attività finanziarie cedute rilevate per intero Passività finanziarie associate
Valore di
bilancio
di cui: oggetto di
operazioni di
cartolarizzazione
di cui:
oggetto di
contratti di
vendita con
patto di
riacquisto
di cui
deteriorate
Valore di
bilancio
di cui: oggetto di
operazioni di
cartolarizzazione
di cui:
oggetto di
contratti di
vendita
con patto
di
riacquisto
A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 13 - 13 X - - -
1. Titoli di debito - - - X - - -
2. Titoli di capitale 13 - 13 X - - -
3. Finanziamenti - - - X - - -
4. Derivati - - - X - - -
B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al
fair value
- - - - - - -
1. Titoli di debito - - - - - - -
2. Titoli di capitale - - - X - - -
3. Finanziamenti - - - - - - -
C. Attività finanziarie designate al fair value - - - - - - -
1. Titoli di debito - - - - - - -
2. Finanziamenti - - - - - - -
D. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
- - - - - - -
1. Titoli di debito - - - - - - -
2. Titoli di capitale - - - X - - -
3. Finanziamenti - - - - - - -
E. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 3.642.575 - 3.642.575 - 3.466.841 - 3.466.841
1. Titoli di debito 3.642.575 - 3.642.575 - 3.466.841 - 3.466.841
2. Finanziamenti - - - - - - -
Totale 31/12/2022 3.642.588 - 3.642.588 - 3.466.841 - 3.466.841
Totale 31/12/2021 3.054.851 - 3.054.851 - 3.076.242 - 3.076.242

Si precisa che il valore delle passività finanziarie associate esposte nella tabella sopra riportata sono state indicate al lordo delle compensazioni effettuate in bilancio ai sensi dello IAS 32.

Nella tabella sopra riportata sono escluse le Attività finanziarie cedute in operazioni di prestito titoli senza garanzia o con garanzia rappresentata da altri titoli, alle quali non è associata alcuna passività.

E.2 Attività finanziarie cedute rilevate parzialmente e passività finanziarie associate: valori di bilancio

Nessun dato da segnalare.

E.3 Operazioni di cessione con passività aventi rivalsa esclusivamente sulle attività cedute e non cancellate integralmente: fair value

Nessun dato da segnalare.

B. Attività finanziarie cedute e cancellate integralmente con rilevazione del continuo coinvolgimento ("continuing involvement")

Informazioni di natura qualitativa

Nessun dato da segnalare.

Informazioni di natura quantitativa

Nessun dato da segnalare.

C. Attività finanziarie cedute e cancellate integralmente

Informazioni di natura qualitativa

Nessun dato da segnalare.

Informazioni di natura quantitativa

Nessun dato da segnalare.

D. Operazioni di covered bond

Nessun dato da segnalare.

F. Modelli per la misurazione del rischio di credito

Misurazione Rischi di Credito - Portafoglio di Negoziazione

Il monitoraggio del rischio di credito assunto nell'ambito dell'attività di gestione del portafoglio di negoziazione è realizzato attraverso la misurazione giornaliera del VaR e del Credit Spread VaR, misure che impattano direttamente il calcolo del Capitale Interno. L'esposizione al rischio di credito del portafoglio di negoziazione permane comunque estremamente limitata.

Misurazione Rischi di Credito - Portafoglio Bancario

Il portafoglio bancario della Banca è composto principalmente da titoli, conti correnti con istituzioni creditizie e depositi presso Banca di Italia. Alle esposizioni verso controparti istituzionali è attribuita la classe di rating L'attività con la clientela retail è limitata alla concessione di prestiti personali, mutui, carte di credito e linee di fido.

Informativa relativa alle esposizioni in titoli emessi da Stati sovrani

La Banca è esposta nei confronti del debito sovrano di alcuni Paesi avendo investito parte delle proprie attività in titoli di debito emessi da governi e contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". La tabella seguente indica il valore nominale, il valore di bilancio e il fair value di tali esposizioni al 31 dicembre 2022. Precisiamo che la Banca detiene anche titoli di debito emessi da Stati sovrani classificati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" per 76 migliaia di euro.

La Banca ha inoltre investito in titoli di debito emessi da Enti sovranazionali e Agenzie governative contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".

(Importi in migliaia)
Valore nominale al Valore di bilancio al Fair value al % Sulla voce di bilancio
31/12/2022 31/12/2022 31/12/2022 31/12/2022
Italia 8.170.254 7.659.647 7.241.024 21,2%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 8.170.254 7.659.647 7.241.024 24,4%
Spagna 4.920.000 4.521.003 4.431.289 12,5%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 4.920.000 4.521.003 4.431.289 14,4%
Germania 175.000 171.506 153.622 0,5%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 175.000 171.506 153.622 0,5%
Francia 1.508.500 1.483.593 1.291.059 4,1%
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
35.000 26.865 26.865 100,0%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.473.500 1.456.728 1.264.194 4,6%
Stati Uniti 559.722 547.721 539.999 1,5%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 559.722 547.721 539.999 1,7%
Austria 671.000 670.898 577.430 1,9%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 671.000 670.898 577.430 2,1%
Irlanda 960.500 912.684 879.009 2,5%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 960.500 912.684 879.009 2,9%
Regno Unito 56.374 56.199 56.138 0,2%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 56.374 56.199 56.138 0,2%
Belgio 715.000 719.639 624.512 2,0%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 715.000 719.639 624.512 2,3%
Portogallo 330.000 379.113 325.589 1,0%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 330.000 379.113 325.589 1,2%
Svizzera 32.497 32.477 32.462 0,1%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 32.497 32.477 32.462 0,1%
Arabia Saudita 90.000 90.316 73.996 0,2%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 90.000 90.316 73.996 0,3%
Cile 203.100 214.101 165.960 0,6%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 203.100 214.101 165.960 0,7%
Cina 165.832 165.210 132.430 0,5%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 165.832 165.210 132.430 0,5%
Lettonia 30.000 29.740 21.991 0,1%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 30.000 29.740 21.991 0,1%
Islanda 15.000 14.967 12.449 0,0%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 15.000 14.967 12.449 0,0%
Totale esposizioni sovrane 18.602.779 17.668.814 16.558.959 48,8%

Le % riportate in corrispondenza della denominazione dei singoli Stati sovrani e nella voce "Totale esposizioni sovrane" sono state determinate sul totale attivo del bilancio della Banca, mentre le % riportate in corrispondenza delle voci di bilancio sono state determinate sul totale delle singole voci di bilancio indicate.

Si precisa che i titoli in valuta diversa dall'euro sono stati convertiti in euro al cambio a pronti alla data di riferimento del bilancio.

Al 31 dicembre 2022 l'incidenza dell'investimento in titoli di debito emessi da Stati sovrani è pari al 48,8% del totale dell'attivo del bilancio della Banca. Tra i titoli di debito emessi da Stati sovrani detenuti dalla Banca non vi sono titoli di debito strutturati.

Nella tabella seguente sono indicati i rating al 31 dicembre 2022 forniti dalle società Fitch Ratings, Moody's e Standard & Poor's per gli Stati sovrani in relazione ai quali la Banca è esposta.

Moody's Fitch Ratings Standard & Poor's
Italia Baa3 BBB BBB
Spagna Baa1 A- A
Germania Aaa AAA AAA
Francia Aa2 AA AA
Stati Uniti Aaa AAA AA+
Austria Aa1 AA+ AA+
Irlanda A1 AA- AA
Belgio Aa3 AA- AA
Portogallo Baa2 BBB+ BBB+
Regno Unito Aa3 AA- AA
Svizzera Aaa AAA AAA
Arabia Saudita A1 A A
Cile A2 A- A+
Cina A1 A+ A+
Lettonia A3 A- A+
Islanda A2 A A

Sezione 2 – Rischi di mercato

Il rischio di mercato deriva dall'effetto che variazioni nelle variabili di mercato (tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi di cambio, ecc.) possono generare sul valore economico del portafoglio della Banca, dove quest'ultimo comprende le attività detenute sia nel trading book, ossia nel portafoglio di negoziazione, sia quelle iscritte nel portafoglio bancario, ovvero l'operatività connessa con le scelte di investimento strategiche.

Strategie e processi di gestione del rischio

Si rimanda al paragrafo "Strategie e processi di gestione del rischio" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - 1.2 Rischi di mercato, che qui si intende integralmente riportato.

Struttura e organizzazione

Si rimanda al paragrafo "Struttura e organizzazione" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - 1.2 Rischi di mercato, che qui si intende integralmente riportato.

Impatti derivanti dalla pandemia COVID-19 e dal conflitto militare Russia-Ucraina

Si rimanda al paragrafo "Impatti derivanti dalla pandemia COVID-19 e dal conflitto militare Russia-Ucraina" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - 1.2 Rischi di mercato, che qui si intende integralmente riportato.

Sistemi di misurazione e di reporting

Si rimanda al paragrafo "Sistemi di misurazione e di reporting" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - 1.2 Rischi di mercato, che qui si intende integralmente riportato.

Procedure e metodologie per la valutazione delle posizioni del Portafoglio di negoziazione

Si rimanda al paragrafo "Procedure e metodologie per la valutazione delle posizioni del Portafoglio di negoziazione" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - 1.2 Rischi di mercato, che qui si intende integralmente riportato.

Misure di rischio

Si rimanda al paragrafo "Misure di rischio" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - 1.2 Rischi di mercato, che qui si intende integralmente riportato.

2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio di negoziazione di vigilanza

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali

Si rimanda al paragrafo "A. Aspetti generali" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - 1.2 Rischi di mercato, 1.2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio di negoziazione di vigilanza, che qui si intende integralmente riportato.

B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

Si rimanda al paragrafo "B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - 1.2 Rischi di mercato, 1.2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio di negoziazione di vigilanza, che qui si intende integralmente riportato.

Informazioni di natura quantitativa

  1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione: Euro
(Importi in migliaia)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3
mesi
Da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
Da oltre 6
mesi fino a
1 anno
Da oltre 1
anno fino a
5 anni
Da oltre 5
anni fino a
10 anni
Oltre 10
anni
Durata
indeterminata
1. Attività per cassa - - - - - - - -
1.1 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
1.2 Altre attività - - - - - - - -
2. Passività per cassa - - - - - - - -
2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - -
2.2 Altre passività - - - - - - - -
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - - 1 -
+ Posizioni corte - - - - 75 - 1 -
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe 117 130.549 - - 349 436 2.432 -
+ Posizioni corte 117 131.393 - - 349 - 1.864 -
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe 20 357 - - - - - -
+ Posizioni corte 20 82 - - - - - -
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe - 48.176 20 25.200 - - - -
+ Posizioni corte 20 61.457 290 14.050 - - - -

Nella voce 3.1 "Derivati Finanziari con titolo sottostante – Altri derivati" sono convenzionalmente ricondotte le operazioni di compravendita a pronti di titoli, diversi da azioni e quote di O.I.C.R., da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").

Nella voce 3.2 "Derivati Finanziari senza titolo sottostante – Altri derivati" sono convenzionalmente ricondotte le operazioni di compravendita a pronti di valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").

Valuta di denominazione: Altre valute

(Importi in migliaia)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3
mesi
Da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
Da oltre 6
mesi fino a
1 anno
Da oltre 1
anno fino a
5 anni
Da oltre 5
anni fino a
10 anni
Oltre 10
anni
Durata
indeterminata
1. Attività per cassa - - - - - - - -
1.1 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
1.2 Altre attività - - - - - - - -
2. Passività per cassa - - - - - - 1 -
2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - -
2.2 Altre passività - - - - - - 1 -
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe - 154.243 - - - - - -
+ Posizioni corte - 154.266 100 - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe - 134 - - - - - -
+ Posizioni corte - 422 - - - - - -
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe 27 79.964 714 27.843 - - - -
+ Posizioni corte 7 66.556 440 39.203 - - - -

Gli effetti di variazione della curva dei tassi sul margine di interesse derivanti da strumenti presenti nel portafoglio di negoziazione sono del tutto residuali. Per analoghe considerazioni riguardanti il portafoglio bancario si rimanda al paragrafo 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività.

2. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione delle esposizioni in titoli di capitale e indici azionari per i principali Paesi del mercato di quotazione

(Importi in migliaia)
Quotati
Tipologia operazioni/Indice quotazione U.S.A. PAESI BASSI ITALIA GERMANIA FRANCIA ALTRI PAESI Non quotati
A. Titoli di capitale
- posizioni lunghe 7.577 720 3 740 414 1.076 -
- posizioni corte 172 41 - 24 95 63 -
B. Compravendite non ancora regolate su titoli di
capitale
- posizioni lunghe 140.729 36.520 77.992 9.316 16 17.060 -
- posizioni corte 141.314 36.510 78.061 9.391 15 16.960 -
C. Altri derivati su titoli di capitale
- posizioni lunghe 1.186 270 - 144 164 233 -
- posizioni corte 8.489 1.023 - 892 512 1.400 -
D. Derivati su indici azionari
- posizioni lunghe 24.258 14 4.817 7.522 512 2.813 -
- posizioni corte 23.310 95 8.918 7.423 482 2.897 -

3. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: modelli interni e altre metodologie per l'analisi della sensitività

La Banca monitora il VaR del Trading Book con periodicità giornaliera.

Al 31 dicembre 2022 il VaR giornaliero del Trading Book ammonta a 236 migliaia di euro. La media per l'anno 2022 è pari a 122 migliaia di euro, con un picco massimo di 436 migliaia di euro, ed un minimo di 26 migliaia di euro.

La volatilità nel prezzo degli strumenti determina impatti diretti a conto economico.

2.2 Rischio di tasso di interesse e di prezzo – portafoglio bancario

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

Si rimanda al paragrafo "A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - 1.2 Rischi di mercato, 1.2.2 Rischio di tasso di interesse e di prezzo – portafoglio bancario, che qui si intende integralmente riportato.

Informazioni di natura quantitativa

1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie - Valuta di denominazione: Euro

(Importo in migliaia)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3
mesi fino a 6
mesi
Da oltre 6
mesi a fino a
1 anno
Da oltre 1
anno fino a 5
anni
Da oltre 5 anni
fino a 10 anni
Oltre 10 anni Durata
indeterminata
1. Attività per cassa 4.048.624 3.573.183 467.396 481.953 7.842.394 15.971.214 948.824 -
1.1 Titoli di debito - 2.310.342 381.661 324.486 6.957.383 15.342.476 26.912 -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - 2.310.342 381.661 324.486 6.957.383 15.342.476 26.912 -
1.2 Finanziamenti a banche 1.289.897 312.462 - - - - - -
1.3 Finanziamenti a clientela 2.758.727 950.379 85.735 157.467 885.011 628.738 921.912 -
- c/c 2.400.440 78 71 91 680 1 - -
- altri finanziamenti 358.287 950.301 85.664 157.376 884.331 628.737 921.912 -
- con opzione di rimborso anticipato 8.022 527.670 83.158 155.755 880.744 628.697 921.863 -
- altri 350.265 422.631 2.506 1.621 3.587 40 49 -
2. Passività per cassa 31.291.907 977.354 3.441 5.311 532.301 16.046 344 -
2.1 Debiti verso clientela 29.673.688 922.383 3.342 5.110 32.685 14.432 343 -
- c/c 29.563.601 - - - - - - -
- altri debiti 110.087 922.383 3.342 5.110 32.685 14.432 343 -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri 110.087 922.383 3.342 5.110 32.685 14.432 343 -
2.2 Debiti verso banche 1.618.219 54.971 99 201 1.690 1.614 1 -
- c/c 7.807 - - - - - - -
- altri debiti 1.610.412 54.971 99 201 1.690 1.614 1 -
2.3 Titoli di debito - - - - 497.926 - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - 497.926 - - -
- altri - - - - - - - -
2.4 Altre passività - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
3. Derivati finanziari 340.000 6.789.827 (26.776) (13.590) 696.847 (7.218.440) (567.869) -
3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - -
- Opzioni - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante 340.000 6.789.827 (26.776) (13.590) 696.847 (7.218.440) (567.869) -
- Opzioni - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati 340.000 6.789.827 (26.776) (13.590) 696.847 (7.218.440) (567.869) -
+ Posizioni lunghe 340.000 9.936.612 - 40.000 3.080.000 - - -
+ Posizioni corte - 3.146.785 26.776 53.590 2.383.153 7.218.440 567.869 -
4. Altre operazioni fuori bilancio (353) (656) 304 395 310 - - -
+ Posizioni lunghe 650 10.323 10.393 395 310 - - -
+ Posizioni corte 1.003 10.979 10.089 - - - - -

Valuta di denominazione: Altre valute

(Importo in migliaia)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3
mesi fino a 6
mesi
Da oltre 6
mesi a fino a
1 anno
Da oltre 1
anno fino a 5
anni
Da oltre 5
anni fino a 10
anni
Oltre 10 anni Durata
indeterminata
1. Attività per cassa 201.551 178.060 - 473.185 138.307 - - -
1.1 Titoli di debito - 88.677 - 473.185 138.300 - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - 88.677 - 473.185 138.300 - - -
1.2 Finanziamenti a banche 196.055 56.743 - - - - - -
1.3 Finanziamenti a clientela 5.496 32.640 - - 7 - - -
- c/c 362 - - - - - - -
- altri finanziamenti 5.134 32.640 - - 7 - - -
- con opzione di rimborso anticipato - 12 - - - - - -
- altri 5.134 32.628 - - 7 - - -
2. Passività per cassa 985.448 13.565 24 48 48 - - -
2.1 Debiti verso clientela 985.443 13.130 24 48 48 - - -
- c/c 975.090 - - - - - - -
- altri debiti 10.353 13.130 24 48 48 - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri 10.353 13.130 24 48 48 - - -
2.2 Debiti verso banche 5 435 - - - - - -
- c/c 5 - - - - - - -
- altri debiti - 435 - - - - - -
2.3 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
2.4 Altre passività - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
3. Derivati finanziari - - - - - - - -
3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - -
- Opzioni - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante - - - - - - - -
- Opzioni - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
4. Altre operazioni fuori bilancio - (1.269) 1.269 - - - - -
+ Posizioni lunghe - 3.496 4.765 - - - - -
+ Posizioni corte - 4.765 3.496 - - - - -

Per la descrizione degli effetti di una variazione dei tassi di interesse sul margine di interesse, sul risultato d'esercizio, sul patrimonio netto nonché i risultati delle analisi di scenario si rimanda al paragrafo 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività.

2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie di analisi di sensitività

Al fine di misurare il rischio tasso di interesse insito nel bilancio della Banca è necessario misurare la sensibilità degli impieghi e della raccolta ai cambiamenti della curva dei tassi d'interesse. FinecoBank ha sviluppato specifici modelli comportamentali volti alla stima del profilo di scadenza delle poste dell'attivo e del passivo che non hanno una scadenza contrattuale; infatti, alcune poste, percepite come esigibili a vista, in realtà sono soggette a comportamenti viscosi.

Nella tabella riepilogativa che segue sono riportati i risultati delle analisi effettuate in tutte le valute.

(Importi in migliaia)
Analisi sul margine di
Analisi sul valore (shift Analisi sul valore Analisi sul valore interesse Analisi sul margine di
+ 200 bp) (shift - 200 bp) (shift +1 bp) Irvar* (+100 bp) interesse (-25 bp)
31/12/2022 -76.836 37.870 -366 9.170 116.764 -29.307

*Holding period 1 giorno, intervallo di confidenza 99%

L'analisi di sensitività sul valore del patrimonio, effettuata ipotizzando uno shift pari a + 200 basis point sulla curva di tasso di interesse euro, evidenzia un impatto negativo che si attesta a -76.836 migliaia di euro. Uno shift di -200 basis point evidenzia un impatto positivo di 37.870 migliaia di euro.

L'analisi di sensitivity sul valore del patrimonio ipotizzando uno shift di + 1 basis point evidenzia un impatto negativo che si attesta complessivamente a -366 migliaia di euro.

Al 31 dicembre 2022 l'Interest Rate VaR della Banca si attesta a circa 9.170 migliaia di euro. La media per l'anno 2022 è pari a 8.100 migliaia di euro con un picco massimo di 16.322 migliaia di euro ed un minimo di 3.545 migliaia di euro.

Il VaR totale, comprensivo della componente Credit Spread Risk derivante prevalentemente dai titoli di Stato sovrani detenuti per l'impiego della liquidità e comprensivo del Credit Spread Risk dei titoli obbligazionari Unicredit, è pari a 117.197 migliaia di euro. La media per l'anno 2022 è pari a 82.663 migliaia di euro con un picco massimo di 118.695 migliaia di euro ed un minimo di 44.176 migliaia di euro.

L'analisi di sensitività sul margine d'interesse, effettuata ipotizzando uno shift pari a +100 basis point sulla curva di tasso di interesse, evidenzia un impatto positivo per 116.794 migliaia di euro. Uno shift di -25 punti base avrebbe un impatto negativo sul margine d'interesse nel corso dei prossimi 12 mesi di -29.307 migliaia di euro.

Le valutazioni contenute nel Template EU IRRBB, riportano le esposizioni delle metriche di rischio tasso d'interesse al 31 dicembre 2022 ed al 30 giugno 2022. Per la descrizione degli scenari si rimanda alla sezione Informazioni di natura qualitativa - Rischio Tasso.

Template EU IRRBB

(Importi in migliaia)
a b c d
Supervisory shock scenarios Changes of the economic value of equity Changes of the net interest income
Current period Last period Current period Last period
1 Shock al rialzo parallelo (77.383) (20.076) 113.838 141.361
2 Shock al ribasso parallelo 38.481 23.549 (235.729) (210.048)
3 Steepener shock (discesa dei tassi a breve e rialzo dei tassi a lungo) 30.469 (12.368) - -
4 Flattener shock (rialzo dei tassi a breve e discesa dei tassi a lungo) (75.240) 3.171 - -
5 Shock up dei tassi a breve (94.576) (2.944) - -
6 Shock down dei tassi a lungo 49.285 (1.665) - -

2.3 Rischio di cambio

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio

Si rimanda al paragrafo "A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - 1.2 Rischi di mercato, 1.2.3 Rischio di cambio, che qui si intende integralmente riportato.

B. Attività di copertura del rischio di cambio

Si rimanda al paragrafo "B. Attività di copertura del rischio di cambio" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - 1.2 Rischi di mercato, 1.2.3 Rischio di cambio – portafoglio bancario, che qui si intende integralmente riportato.

Informazioni di natura quantitativa

1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività e passività e dei derivati

(Importi in migliaia)
Voci USD GBP CHF JPY AUD ALTRE VALUTE
A. Attività finanziarie 770.886 137.805 73.052 3.981 3.067 15.993
A.1 Titoli di debito 604.077 56.200 39.885
A.2 Titoli di capitale 13.350 270 75
A.3 Finanziamenti a banche 116.917 80.728 32.281 3.981 3.067 15.823
A.4 Finanziamenti a clientela 36.542 607 886 95
A.5 Altre attività finanziarie
B. Altre attività 242 274 7 30
C. Passività finanziarie 766.670 137.446 73.134 3.952 3.046 15.112
C.1 Debiti verso banche 435 5
C.2 Debiti verso clientela 766.235 137.446 73.134 3.952 3.046 15.107
C.3 Titoli di debito
C.4 Altre passività finanziarie
D. Altre passività 850 499 1 56
E. Derivati finanziari
- Opzioni
+ Posizioni lunghe 441 1 5
+ Posizioni corte 518 1
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe 72.213 9.537 6.745 8.568 3.640 10.440
+ Posizioni corte 71.467 9.275 6.050 8.508 3.698 9.930
Totale attività 843.782 147.617 79.804 12.554 6.707 26.463
Totale passività 839.505 147.220 79.184 12.461 6.745 25.098
Sbilancio (+/-) 4.277 397 620 93 (38) 1.365

L'impatto delle variazioni dei tassi di cambio è quantificato attraverso il Forex VaR giornaliero del portafoglio complessivo, come evidenziato nel successivo paragrafo.

2. Modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività

Al 31 dicembre 2022 il Forex Var giornaliero del portafoglio complessivo (banking e trading) è pari a circa 71 migliaia di euro. La media per l'anno 2021 è pari a 67 migliaia di euro con un picco massimo di 209 migliaia di euro ed un minimo di 26 migliaia di euro.

Sezione 3 – Gli strumenti derivati e le politiche di copertura

3.1 Gli strumenti derivati di negoziazione

A. Derivati finanziari

A.1 Derivati finanziari di negoziazione: valori nozionali di fine periodo

(Importi in migliaia)
Totale 31/12/2022 Totale 31/12/2021
Over the counter Over the counter
Attività sottostanti/Tipologie derivati Senza controparti centrali Mercati Senza controparti centrali Mercati
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi
di
compensazione
organizzati Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi
di
compensazione
organizzati
1. Titoli di debito e tassi d'interesse - - 1.289 1.003 - - 1.000 531
a) Opzioni - - 28 - - - 28 -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - 1.003 - - - 531
e) Altri - - 1.261 - - - 972 -
2. Titoli di capitale e indici azionari - - 77.458 19.993 - - 93.645 21.901
a) Opzioni - - 7.947 - - - 19.245 -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - 19.993 - - - 21.901
e) Altri - - 69.511 - - - 74.400 -
3. Valute e oro - - 138.946 - - - 233.634 160
a) Opzioni - - 521 - - - 1.637 -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - 160
e) Altri - - 138.425 - - - 231.997 -
4. Merci - - 4.118 2.553 - - 3.179 1.318
5. Altri - - - - - - - -
Totale - - 221.811 23.549 - - 331.458 23.910

La lettera e) Altri in corrispondenza della colonna "Over the counter – Senza controparti centrali – Senza accordi di compensazione" comprende i contratti derivati CFD.

La lettera a) Opzioni in corrispondenza della colonna "Over the counter – Senza controparti centrali – Senza accordi di compensazione" comprende le KO Option emesse da FinecoBank, nonché i certificates emessi da FinecoBank, negoziati sul segmento Hi-Cert e non regolati con controparti centrali.

A.2 Derivati finanziari di negoziazione: fair value lordo positivo e negativo - ripartizione per prodotti

(Importi in migliaia)
Totale 31/12/2022 Totale 31/12/2021
Over the counter
Tipologie derivati Senza controparti centrali Mercati Senza controparti centrali Mercati
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi
di
compensazione
organizzati Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi
di
compensazione
organizzati
1. Fair value positivo
a) Opzioni - - 1 - - - 1 -
b) Interest rate swap - - - - - - - -
c) Cross currency swap - - - - - - - -
d) Equity swap - - - - - - - -
e) Forward - - - - - - - -
f) Futures - - - 76 - - - 68
g) Altri - - 3.753 - - - 3.242 -
Totale
-
- 3.754 76 - - 3.243 68
2. Fair value negativo
a) Opzioni - - 574 - - - 766 -
b) Interest rate swap - - - - - - - -
c) Cross currency swap - - - - - - - -
d) Equity swap - - - - - - - -
e) Forward - - - - - - - -
f) Futures - - - 70 - - - 4
g) Altri - - 1.140 - - - 1.444 -
Totale
-
- 1.714 70 - - 2.210 4

La lettera g) Altri in corrispondenza della colonna "Over the counter – Senza controparti centrali – Senza accordi di compensazione" comprende i contratti derivati CFD.

La lettera a) Opzioni in corrispondenza della colonna "Over the counter – Senza controparti centrali – Senza accordi di compensazione" comprende le KO Option emesse da FinecoBank, nonché i certificates emessi da FinecoBank, negoziati sul segmento Hi-Cert e non regolati con controparti centrali.

A.3 Derivati finanziari di negoziazione OTC – valori nozionali, fair value lordo positivo e negativo per controparti

(Importi in migliaia)
Attività sottostanti Controparti centrali Banche Altre società
finanziarie
Altri soggetti
Contratti non rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale X - - 1.289
- fair value positivo X - - 47
- fair value negativo X - - 3
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale X 3 72 77.383
- fair value positivo X - - 3.066
- fair value negativo X - - 967
3) Valute e oro
- valore nozionale X 83.001 77 55.868
- fair value positivo X 161 - 444
- fair value negativo X 73 - 537
4) Merci
- valore nozionale X - - 4.118
- fair value positivo X - - 36
- fair value negativo X - - 134
5) Altri
- valore nozionale X - - -
- fair value positivo X - - -
- fair value negativo X - - -
Contratti rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
2) Titoli di capitale e indici azionari -
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
3) Valute e oro -
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
4) Merci -
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
5) Altri - - - -
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -

A.4 Vita residua dei derivati finanziari di negoziazione OTC: valori nozionali

(Importi in migliaia)
Sottostanti/Vita residua Fino ad 1 anno Oltre 1 anno e fino
a 5 anni
Oltre 5 anni Totale
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di interesse 1.261 - 28 1.289
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale ed indici azionari 22.185 87 55.186 77.458
A.3 Derivati finanziari su valute e oro 138.946 - - 138.946
A.4 Derivati finanziari su merci 4.118 - - 4.118
A.5 Altri derivati finanziari - - - -
Totale 31/12/2022 166.510 87 55.214 221.811
Totale 31/12/2021 275.863 84 55.510 331.457

B. Derivati creditizi

Nessun dato da segnalare.

3.2 Le coperture contabili

Informazioni di natura qualitativa

Si precisa che la Banca ha in essere esclusivamente coperture di fair value che prevedono lo scambio del tasso fisso contro Euribor e la cui valutazione, in quanto collateralizzate, è effettuata attualizzando i flussi futuri con la curva € STR.

A. Attività di copertura del fair value

Le strategie di copertura del fair value, con l'obiettivo del rispetto dei limiti di rischio di tasso di interesse per il portafoglio bancario, sono attuate ricorrendo a contratti derivati non quotati. Questi ultimi, tipicamente interest rate swap, rappresentano la famiglia di strumenti utilizzata in prevalenza. Le coperture adottate sono qualificate di tipo generico, ossia connesse ad ammontari di moneta contenuti in portafogli di attività o passività, e di tipo specifico, a copertura di titoli obbligazionari a tasso fisso. I derivati sottoscritti allo scopo di effettuare la copertura replicano esattamente il titolo coperto in termini di nozionale, scadenza e date di pagamento degli interessi.

B. Attività di copertura dei flussi finanziari

Attualmente non sono presenti operazioni di copertura dei flussi finanziari generati nell'ambito dell'operatività della Banca.

C. Attività di copertura di investimenti esteri

Attualmente non sono presenti operazioni di copertura investimenti esteri nell'ambito dell'operatività della Banca.

D. Strumenti di copertura

Una relazione di copertura generica di un portafoglio di attività/passività persegue l'obiettivo di compensare gli scostamenti di valore della posta coperta contenuta in un generico portafoglio di attività/ passività a tasso fisso.

L'inefficacia della copertura è rappresentata dalla differenza fra la variazione del fair value degli strumenti di copertura e la variazione del fair value dell'importo monetario coperto. Il Gruppo utilizza una metodologia di test basata sulla sensitivity analisys. A tal fine si mettono in relazione le esposizioni della sensitivity totale della posta coperta e di quella relativa al derivato di copertura. La sensitivity esprime l'elasticità rispetto a ciascuno dei tassi che compongono la curva risk free ed è calcolata come variazione del fair value in relazione ad un incremento del tasso pari ad un basis point. Il test consente di verificare l'efficacia analizzando la "riduzione" della sensitivity della posizione complessiva dopo la copertura e confrontandola rispetto alla medesima misura riferita alla posta oggetto di copertura.

Il test di efficacia è effettuato separatamente per gli Interest Rate Swap a copertura degli attivi (mutui) e per gli Interest Rate Swap a copertura dei passivi (componente core insensible delle poste a vista). In una relazione di copertura specifica, i derivati sottoscritti allo scopo di effettuare la copertura replicano esattamente il titolo coperto in termini di nozionale, scadenza e date di pagamento degli interessi.

Tutti i derivati finanziari di copertura in essere al 31 dicembre 2022 sono oggetto di clearing presso un Partecipante diretto ad una Controparte Centrale.

E. Elementi coperti

Le attività coperte sono rappresentate da titoli a tasso fisso e mutui erogati a clientela a tasso fisso, contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", coperti per la componente di rischio tasso con Interest Rate swap che scambiano la cedola a tasso fisso dei titoli o il tasso fisso dei mutui con un tasso variabile.

Le passività coperte sono rappresentate da raccolta diretta in conto corrente da clientela (liquidità core insensible), contabilizzata nelle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato", modellizzata secondo il modello delle poste a vista adottato dalla Banca.

Informazioni di natura quantitativa

A. Derivati finanziari di copertura

A.1 Derivati finanziari di copertura: valori nozionali di fine periodo

(Importi in migliaia)
Totale 31/12/2022 Totale 31/12/2021
Over the counter
Attività sottostanti/Tipologie derivati Senza controparti centrali Mercati Senza controparti centrali
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Over the counter
Senza accordi di
compensazione
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Mercati
organizzati
1. Titoli di debito e tassi d'interesse 13.396.612 - - - 8.617.489 250.000 -
a) Opzioni - - - - - - -
b) Swap 13.396.612 - - - 8.617.489 250.000 -
c) Forward - - - - - - -
d) Futures - - - - - - -
e) Altri - - - - - - -
2. Titoli di capitale e indici azionari - - - - - - -
a) Opzioni - - - - - - -
b) Swap - - - - - - -
c) Forward - - - - - - -
d) Futures - - - - - - -
e) Altri - - - - - - -
3. Valute e oro - - - - - - -
a) Opzioni - - - - - - -
b) Swap - - - - - - -
c) Forward - - - - - - -
d) Futures - - - - - - -
e) Altri - - - - - - -
4. Merci - - - - - - - -
5. Altri - - - - - - - -
Totale 13.396.612 - - - 8.617.489 250.000 - -

A.2 Derivati finanziari di copertura: fair value lordo positivo e negativo - ripartizione per prodotti

(Importi in migliaia)
Fair value positivo e negativo Variazione del valore
usato per rilevare
l'inefficacia della
copertura
Totale 31/12/2022 Totale 31/12/2021
Tipologie derivati Over the counter
Senza controparti centrali
Over the counter Totale Totale
Senza controparti centrali 31/12/2022 31/12/2021
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi
di
compensazione
Mercati
organizzati
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi
di
compensazione
Mercati
organizzati
Fair value positivo
a) Opzioni - - - - - - - - - -
b) Interest rate swap 1.691.642 - - - 126.940 509 - - - -
c) Cross currency
swap
- - - - - - - - - -
d) Equity swap - - - - - - - - - -
e) Forward - - - - - - - - - -
f) Futures - - - - - - - - - -
g) Altri - - - - - - - - - -
Totale 1.691.642 - - - 126.940 509 - - - -
Fair value negativo
a) Opzioni - - - - - - - - - -
b) Interest rate swap 63.752 - - - 57.314 - - - - -
c) Cross currency
swap
- - - - - - - - - -
d) Equity swap - - - - - - - - - -
e) Forward - - - - - - - - - -
f) Futures - - - - - - - - - -
g) Altri - - - - - - - - - -
Totale 63.752 - - - 57.314 - - - - -

A.3 Derivati finanziari di copertura OTC – valori nozionali, fair value lordo positivo e negativo per controparti

(Importi in migliaia)
Attività sottostanti Controparti centrali Banche Altre società
finanziarie
Altri soggetti
Contratti non rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale X - - -
- fair value positivo X - - -
- fair value negativo X - - -
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale X - - -
- fair value positivo X - - -
- fair value negativo X - - -
3) Valute e oro
- valore nozionale X - - -
- fair value positivo X - - -
- fair value negativo X - - -
4) Merci
- valore nozionale X - - -
- fair value positivo X - - -
- fair value negativo X - - -
5) Altri
- valore nozionale X - - -
- fair value positivo X - - -
- fair value negativo X - - -
Contratti rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale 13.396.612 - - -
- fair value positivo 1.691.642 - - -
- fair value negativo 63.752 - - -
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale
- - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
3) Valute e oro
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
4) Merci
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
5) Altri
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -

A.4 Vita residua dei derivati finanziari di copertura OTC: valori nozionali

(Importi in migliaia)
Sottostanti/Vita residua Fino ad 1 anno Oltre 1 anno e fino a
5 anni
Oltre 5 anni Totale
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di
interesse
147.151 5.463.153 7.786.308 13.396.612
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale ed indici
azionari
- - - -
A.3 Derivati finanziari su valute ed oro - - - -
A.4 Derivati finanziari su merci - - - -
A.5 Altri derivati finanziari - - - -
Totale 31/12/2022 147.151 5.463.153 7.786.308 13.396.612
Totale 31/12/2021 581.364 1.371.822 6.914.303 8.867.489

B. Derivati creditizi di copertura

Nessun dato da segnalare.

C. Strumenti non derivati di copertura

Nessun dato da segnalare.

D. Strumenti coperti

D.1 Coperture del fair value

Come enunciato nella Parte A della presente nota integrativa, la Banca applica le regole di hedge accounting previste dall'IFRS 9 per le operazioni di coperture specifica ("MicroHedging"), mentre si è avvalsa della facoltà di continuare ad utilizzare lo IAS 39 per le operazioni di copertura di fair value dell'esposizione al tasso di interesse di un portafoglio di attività o passività finanziarie (copertura generica o "Macrohedging").

Nella tabella sotto riportata sono esposte le operazioni di copertura specifica ("MicroHedging") in essere, per le quali la Banca applica le previsioni dell'IFRS 9. Per completezza di informazione, si segnala che:

  • l'ammontare monetario delle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" oggetto di copertura generica è pari a 1.495.612 migliaia di euro, riferito esclusivamente ai mutui;
  • l'ammontare monetario delle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato" oggetto di copertura generica è pari a 3.120.000 migliaia di euro, riferito esclusivamente alla raccolta core.
(Importi in migliaia)
Coperture
Coperture specifiche
specifiche -
Coperture
specifiche:
valore di
bilancio
posizioni nette:
valore di
bilancio delle
attività o
passività (prima
della
compensazione)
Variazioni
cumulate di fair
value dello
strumento
coperto
Cessazione
della copertura:
variazioni
cumulate
residue del fair
value
Coperture
generiche: Valore
di bilancio
A. Attività
1. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva - copertura di:
- - - - - -
1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse - - - - - x
1.2 Titoli di capitale e indici azionari - - - - - x
1.3 Valute e oro - - - - - x
1.4 Crediti - - - - - x
1.5 Altri - - - - - x
2. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
- copertura di:
7.760.843 7.760.843 (1.416.588) - (1.341.416) -
1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse 7.760.843 7.760.843 (1.416.588) - (1.341.416) x
1.2 Titoli di capitale e indici azionari - - - - - x
1.3 Valute e oro - - - - - x
1.4 Crediti - - - - - x
1.5 Altri - - - - - x
Totale 31/12/2022 7.760.843 7.760.843 (1.416.588) - (1.341.416) -
Totale 31/12/2021 7.766.157 7.766.157 (96.605) - (215.186) -
B. Passività
1. Passività finanziarie valutate al costo
ammortizzato - copertura di:
- - - - - -
1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse - - - - - x
1.2 Valute e oro - - - - - x
1.3 Altri - - - - - x
Totale 31/12/2022 - - - - - -
Totale 31/12/2021 - - - - - -

D.2 Coperture dei flussi finanziari e degli investimenti esteri

Nessun dato da segnalare.

E. Effetti delle operazioni di copertura a patrimonio netto

Nessun dato da segnalare.

3.3 Altre informazioni sugli strumenti derivati di negoziazione e di copertura

A. Derivati finanziari e creditizi

A.1 Derivati finanziari e creditizi OTC: fair value netti per controparti

Nessun dato da segnalare, in quanto non sono presenti derivati di negoziazione e derivati di copertura oggetto di compensazione in bilancio ai sensi dello IAS 32, paragrafo 42.

Sezione 4 – Rischio di liquidità

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità

Si rimanda al paragrafo "A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - 1.4 Rischio di liquidità, che qui si intende integralmente riportato.

Informazioni di natura quantitativa

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie: Valuta di denominazione: Euro

(Importi in migliaia)
Voci/ Scaglioni temporali A vista Da oltre
1 giorno
a 7
giorni
Da oltre
7 giorni
a 15
giorni
Da
oltre
15
giorni
a 1
mese
Da oltre
1 mese
fino 3
mesi
Da oltre
3 mesi
fino a 6
mesi
Da oltre
6 mesi
fino a 1
anno
Da oltre 1
anno fino
a 5 anni
Oltre 5 anni Durata
Indeterminata
A. Attività per cassa 4.022.311 30.071 323.331 27.613 957.138 308.898 987.898 9.152.078 17.168.598 311.178
A.1 Titoli di Stato - - 3.954 3.320 54.223 182.075 395.592 6.628.528 12.182.179 -
A.2 Altri titoli di debito - 406 3.715 1.041 715.134 19.170 393.675 1.544.710 3.124.062 -
A.3 Quote OICR - - - - - - - - - -
A.4 Finanziamenti 4.022.311 29.665 315.662 23.252 187.781 107.653 198.631 978.840 1.862.357 311.178
- Banche 1.289.907 1.304 - - 847 - - - - 311.178
- Clientela 2.732.404 28.361 315.662 23.252 186.934 107.653 198.631 978.840 1.862.357 -
B. Passività per cassa 31.321.479 823.477 152.859 - 1.669 3.669 8.303 534.374 16.506 -
B.1 Depositi e conti correnti 29.571.408 - - - - - - - - -
- Banche 7.807 - - - - - - - - -
- Clientela 29.563.601 - - - - - - - - -
B.2 Titoli di debito - - - - - - 2.500 500.000 - -
B.3 Altre passività 1.750.071 823.477 152.859 - 1.669 3.669 5.803 34.374 16.506 -
C. Operazioni "fuori bilancio"
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
- Posizioni lunghe - 149.804 - - - - - 203 1.112 368
- Posizioni corte - 151.436 - - 1.003 - - 278 109 367
C.2 Derivati finanziari senza scambio di
capitale
- Posizioni lunghe 704 1.719 - 25.159 25.900 77.140 195.506 - - -
- Posizioni corte 658 - 315 2.416 14.144 32.074 66.696 - - -
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
- Posizioni lunghe - 11.556 - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - 11.556 - - - -
C.4 Impegni a erogare fondi
- Posizioni lunghe 17 - 16 704 147 10.393 395 310 - -
- Posizioni corte 1.003 10.346 - 633 - - - - - -
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - - - - - - - - -
C.6 Garanzie finanziarie ricevute - - - - - - - - - -
C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -

Valuta di denominazione: Altre valute

(Importi in migliaia)
A vista Da oltre
1 giorno
a 7
giorni
Da oltre
7 giorni
a 15
giorni
Da oltre
15
giorni a
1 mese
Da oltre
1 mese
fino 3
mesi
Da oltre
3 mesi
fino a 6
mesi
Da oltre
6 mesi
fino a 1
anno
Da oltre
1 anno
fino a 5
anni
Oltre 5
anni
Durata
Indeterminata
201.757 9.301 497 - -
- - 51 33.846 55.320 - -
- - - - - - 107 7.109 - -
29 - - - - - - - - -
201.728 9.301 446 1.529 78.337 515 998 15 - -
196.086 387 - - 56.697 515 998 - - -
5.642 8.914 446 1.529 21.640 - - 15 - -
985.482 13.604 - - - 24 48 48 195 -
975.095 - - - - - - - - -
5 - - - - - - - - -
975.090 - - - - - - - - -
- - - - - - - - - -
10.387 13.604 - - - 24 48 48 195 -
- 176.052 - 965 - - - - - -
- 173.663 - 1.205 282 100 - - - -
3.123 - - - - - - - - -
1.071 - - - - - - - - -
- 3.653 - - - - - - - -
- - - - - 3.653 - - - -
- - - - - 4.765 - - - -
- 4.765 - - - - - - - -
- - - - - - - - - -
- - - - - - - - - -
- - - - - - - - - -
- - - - - - - - - -
- - - - - - - - - -
- - - - - - - - - -
35.375 133.657 2.689 488.458 138.383
2.174 487.353 131.259

Sezione 5 – Rischi operativi

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

Si rimanda al paragrafo "A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - 1.5 Rischi operativi, Informazioni di natura qualitativa, che qui si intende integralmente riportato.

B. Rischi derivanti da pendenze rilevanti

Esistono procedimenti giudiziari pendenti nei confronti di FinecoBank, individualmente non rilevanti, in relazione ai quali vi è incertezza circa il possibile esito e l'entità dell'eventuale onere che lo stesso potrebbe essere chiamato a sostenere. Laddove è possibile stimare in modo attendibile l'entità dell'eventuale onere e lo stesso sia ritenuto probabile, sono stati effettuati accantonamenti nella misura considerata congrua date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali applicabili, effettuando la miglior stima possibile dell'ammontare che ragionevolmente la Banca dovrà sostenere per adempiere le relative obbligazioni. In particolare, a presidio delle suddette obbligazioni, nonché dei reclami della clientela non ancora sfociati in procedimenti giudiziari, FinecoBank ha in essere al 31 dicembre 2022 un fondo per rischi e oneri pari a 24.000 migliaia di euro. Tale fondo include, oltre alle spese legali a carico della Banca in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che la assistono nelle controversie in corso nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti. Tale stima, con riferimento ai compensi degli avvocati che assistono la Banca, è stata determinata in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.

C. Rischi derivanti da contenziosi e verifiche di natura tributaria

I rischi derivanti da contenziosi o verifiche di natura tributaria al 31 dicembre 2022 si riferiscono principalmente ad un avviso di accertamento relativo all'esercizio 2003 ricevuto da FinecoBank nel quale è stata contestata la fruizione di crediti d'imposta per 2,3 milioni di euro, per il quale la Banca ha presentato ricorso in Cassazione ritenendo fondata la propria posizione. La Banca ha già versato le maggiori imposte e gli interessi dovuti.

A fronte del suddetto contenzioso, è già stato rilevato a conto economico l'onere per le maggiori imposte e per interessi e sanzioni in contropartita, rispettivamente, delle passività fiscali e del fondo rischi e oneri. Inoltre, sono stati rilevati i crediti verso l'erario per le somme versate.

In relazione a quanto sopra rappresentato, al 31 dicembre 2022 la Banca ha in essere accantonamenti nella misura ritenuta congrua, date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali, a passività fiscali per maggiori imposte per complessivi 5,6 milioni di euro e al fondo rischi ed oneri a fronte di sanzioni e interessi per complessivi 3,4 milioni di euro.

Informazioni di natura quantitativa

L'analisi delle perdite consente al team Operational & Reputational Risk di formulare valutazioni sull'esposizione ai rischi operativi della Banca e di individuare eventuali aree critiche.

Di seguito si illustra la fonte principale delle perdite operative in funzione degli "event type", cioè delle tipologie di eventi - stabilite dall'Accordo di Basilea 2 - che le hanno generate:

  • Frode interna: perdite dovute ad attività non autorizzata, frode, appropriazione indebita o violazione di leggi, regolamenti o direttive aziendali che coinvolgano almeno una risorsa interna della Banca o legata da contratto di agenzia (consulente finanziario);
  • Frode esterna: perdite dovute a frode, appropriazione indebita o violazione di leggi da parte di soggetti esterni alla Banca;
  • Rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro: perdite derivanti da atti non conformi alle leggi o agli accordi in materia di lavoro, salute e sicurezza sul lavoro, dal pagamento di risarcimenti a titolo di lesioni personali o da episodi di discriminazione o di mancata applicazione di condizioni paritarie;
  • Clientela, prodotti e prassi professionali: perdite derivanti da inadempienze relative a obblighi professionali verso clienti ovvero dalla natura o dalle caratteristiche del prodotto o del servizio prestato;
  • Danni da eventi esterni: perdite derivanti da eventi esterni, quali catastrofi naturali, terrorismo, atti vandalici;
  • Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi: perdite dovute a interruzioni dell'operatività, a disfunzioni o a indisponibilità dei sistemi;
  • Esecuzione, consegna e gestione dei processi: perdite dovute a carenze nel perfezionamento delle operazioni o nella gestione dei processi, nonché perdite dovute alle relazioni con controparti commerciali, venditori e fornitori.

Al 31 dicembre 2022 il 76% delle perdite operative della Banca è relativo al rischio di condotta, che comprende i due event type "Frode interna" e "Clientela, prodotti e prassi professionali". In particolare, l'event type "frode interna" si manifesta principalmente attraverso frodi perpetrate a danno

dei clienti dai consulenti finanziari facenti parte della rete di vendita. A mitigazione di tale rischio, oltre ai numerosi controlli a distanza effettuati sulla rete di vendita da diverse strutture della Banca (Direzione Controlli Rete, Internal Audit, Compliance e Direzione CRO), è stata stipulata una polizza di assicurazione sull'infedeltà dei consulenti finanziari. L'event type "Clientela, prodotti e prassi professionali" invece si manifesta principalmente attraverso il misselling dei prodotti finanziari alla clientela.

Le perdite relative agli altri event type sopra descritti sono residuali e pari a circa il 24%.

I dati riportati sono coerenti con il modello di business di FinecoBank che si focalizza sull'offerta di servizi di consulenza finanziaria alla clientela al dettaglio, e vanta una delle maggiori reti di vendita in Europa.

Sezione 6 – Altri rischi e informazioni

Si rimanda al paragrafo "1.6 Altri rischi e informazioni" del Bilancio consolidato, Nota integrativa consolidata Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale, che qui si intende integralmente riportato.

Parte F - Informazioni sul patrimonio

Parte F – Informazioni sul patrimonio Sezione 1 – Il patrimonio dell'impresa

Informazioni di natura qualitativa

La gestione del patrimonio è orientata ad assicurare che i ratios siano coerenti con il profilo di rischio assunto e rispettino i requisiti di vigilanza.

Il presidio dell'adeguatezza patrimoniale è assicurato dall'attività di capital management nell'ambito della quale vengono definite, nel rispetto dei vincoli regolamentari e in coerenza con il profilo di rischio assunto dalla Banca, la dimensione e la combinazione ottimale tra i diversi strumenti di patrimonializzazione.

La Banca assegna un ruolo prioritario alle attività volte alla gestione ed all'allocazione del capitale in funzione dei rischi assunti, ai fini dello sviluppo della propria operatività in ottica di creazione di valore. Le attività si articolano nelle diverse fasi del processo di pianificazione e controllo e, in particolare, nei processi di piano e budget e nei processi di monitoraggio. Nella gestione dinamica del capitale, pertanto, la Banca elabora il piano del capitale ed effettua il monitoraggio dei requisiti patrimoniali di vigilanza anticipando gli opportuni interventi necessari all'ottenimento degli obiettivi.

Il capitale e la sua allocazione, quindi, assumono un'importanza rilevante nella definizione delle strategie di lungo periodo perché da un lato esso rappresenta l'investimento nella Banca da parte degli azionisti che deve essere remunerato in modo adeguato, dall'altro è una risorsa soggetta a limiti esogeni, definiti dalla normativa di vigilanza. A tal proposito, si precisa che a livello individuale la Banca è soggetta ai seguenti requisiti patrimoniali previsti dal Regolamento (UE) 575/2013:

  • 4,50% in termini di Common Equity Tier 1 ratio
  • 6% in termini di Tier 1 Ratio
  • 8% in termini di Total Capital Ratio

Si evidenzia, inoltre, che la banca ha l'obbligo di detenere, in aggiunta al patrimonio primario di classe 1, necessario per soddisfare i requisiti in materia di Fondi propri previsti dall'articolo 92 CRR, una riserva di conservazione del capitale pari al 2,5% dell'esposizione complessiva al rischio della banca ed una riserva di capitale anticiclica specifica per l'ente che al 31 dicembre 2022 risulta pari a 0,04%.

Per quanto riguarda il coefficiente di leva finanziaria, invece il requisito minimo da rispettare risulta pari al 3%.

Gli strumenti di capitale includono i seguenti strumenti finanziari:

  • Additional Tier 1 emesso in data 31 gennaio 2018. Lo strumento finanziario è un private placement39 , perpetuo, emesso per un ammontare di 200 milioni di euro, interamente sottoscritto da UniCredit S.p.A.. La cedola per i primi 5,5 anni è stata fissata a 4,82%;
  • Additional Tier 1 emesso in data 11 luglio 2019. Lo strumento finanziario è un public placement, perpetuo, destinato alla negoziazione sul mercato non regolamentato Global Exchange Market gestito da Euronext Dublin, rating assegnato pari a BB- (S&P Global Ratings), emesso per un ammontare di 300 milioni di euro. La cedola per i primi 5 anni è stata fissata al 5,875%.

39 Unrated e unlisted.

Parte F - Informazioni sul patrimonio

Informazioni di natura quantitativa

B.1 Patrimonio dell'impresa: composizione

(Importi in migliaia)
Voci/Valori Importo
31/12/2022
Importo
31/12/2021
1. Capitale 201.340 201.267
2. Sovrapprezzi di emissione 1.934 1.934
3. Riserve 750.045 634.146
- di utili 708.614 597.754
a) legale 40.268 40.253
c) azioni proprie 1.714 1.440
d) altre 666.632 556.061
- altre 41.431 36.392
4. Strumenti di capitale 500.000 500.000
5. (Azioni proprie) (1.714) (1.440)
6. Riserve da valutazione: 2.121 (5.877)
- Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
(3.898) 410
- Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti 6.020 (6.287)
- Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al patrimonio netto (1) -
7. Utile (perdita) d'esercizio 421.985 368.601
Totale 1.875.711 1.698.631

B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

(Importi in migliaia)
Attività/Valori Totale 31/12/2022 Totale 31/12/2021
Riserva positiva Riserva negativa Riserva positiva Riserva negativa
1. Titoli di debito - (3.898) 410 -
2. Titoli di capitale - - - -
3. Finanziamenti - - - -
Totale - (3.898) 410 -

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Parte F - Informazioni sul patrimonio

B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: variazioni annue

(Importi in migliaia)
Titoli di debito Titoli di capitale Finanziamenti
1. Esistenze iniziali 410 - -
2. Variazioni positive - - -
2.1 Incrementi di fair value - - -
2.2 Rettifiche di valore per rischio di credito - X -
2.3 Rigiro a conto economico di riserve negative da realizzo - X -
2.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) - - -
2.5 Altre variazioni - - -
- di cui operazioni di aggregazione aziendale - - -
3. Variazioni negative (4.308) - -
3.1 Riduzioni di fair value (3.898) - -
3.2 Riprese di valore per rischio di credito - - -
3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive: da realizzo (410) X -
3.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) - - -
3.5 Altre variazioni - - -
- di cui operazioni di aggregazione aziendale - - -
4. Rimanenze finali (3.898) - -

B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue

(Importi in migliaia)
Utili (perdite) attuariali su piani
previdenziali a benefici definiti
1. Esistenze iniziali (6.287)
2. Variazioni positive 12.307
2.1 Incrementi di fair value 12.307
2.2 Altre variazioni -
3. Variazioni negative -
3.1 Riduzioni di fair value -
3.2 Altre variazioni -
4. Rimanenze finali 6.020

Sezione 2 – I fondi propri e i coefficienti di vigilanza

Si rimanda all'informativa sui fondi propri e sull'adeguatezza patrimoniale contenuta nel documento "Informativa al pubblico del Gruppo FinecoBank – Pillar III al 31 dicembre 2022", pubblicato sul sito internet della Società www.finecobank.com, previsto dal Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) e successivi Regolamenti che ne modificano il contenuto, tra i quali si citano, in particolare, il Regolamento (UE) 876/2019 (c.d. CRR II) del Parlamento Europeo e del Consiglio e il Regolamento (UE) 2020/873 del Parlamento Europeo e del Consiglio (c.d. CRR Quick-fix).

Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda

Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda Sezione 1 – Operazioni realizzate durante l'esercizio

Nessuna informazione da segnalare.

Sezione 2 – Operazioni realizzate dopo la chiusura dell'esercizio

Nessuna informazione da segnalare.

Sezione 3 – Rettifiche retrospettive

Nessuna informazione da segnalare.

Parte H - Operazioni con parti correlate

Parte H – Operazioni con parti correlate Si forniscono di seguito le informazioni sui compensi corrisposti ai dirigenti con responsabilità strategiche e sulle transazioni poste in essere con le parti correlate, ai sensi dello IAS 24.

1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategiche

I dirigenti con responsabilità strategiche sono i soggetti che nell'ambito della Banca hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività delle Società. Sono inclusi in questa categoria, oltre ai componenti del Consiglio di Amministrazione ed i membri del Collegio Sindacale in linea con le previsioni della Circolare di Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successive modifiche e aggiornamenti, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale, il Vice Direttore Generale/Responsabile Direzione GBS, il Responsabile Direzione Chief Financial Officer, il Vice Direttore Generale/Responsabile Direzione Commerciale Rete PFA e Private Banking, il Vice Direttore Generale/Responsabile Global Business. Inoltre, a partire dall'esercizio 2022, sono inclusi in questa categoria i dirigenti con responsabilità strategiche (intendendosi per tali i componenti degli organi di amministrazione e controllo, questi ultimi ove presenti) di Fineco AM, unica società del Gruppo oltre alla Capogruppo FinecoBank. A seguito di tale modifica sono stati riesposti i dati al 31 dicembre 2021.

(Importi in migliaia)
Componenti reddituali/settori Totale Totale
2022 2021
Retribuzioni corrisposte ai "Dirigenti Strategici", Amministratori e Collegio sindacale
a) benefici a breve termine 7.178 7.169
b) benefici successivi al rapporto di lavoro 253 254
di cui relativi a piani a prestazioni definite - -
di cui relativi a piani a contribuzioni definite 253 254
c) altri benefici a lungo termine - -
d) indennità per la cessazione del rapporto di lavoro - -
e) pagamenti in azioni 3.074 2.893
Totale 10.505 10.316

2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate

Il Consiglio di Amministrazione, al fine di assicurare il costante rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari attualmente vigenti in materia di informativa societaria riguardanti le operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse, ha approvato, in occasione della riunione del 16 dicembre 2021 (con efficacia dal 15 gennaio 2022), con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Collegio Sindacale, la nuova versione della "Global Policy Procedure per la gestione delle operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse del Gruppo FinecoBank" (la "Global Policy").

Tale Global Policy contiene le disposizioni da osservare nella gestione:

  • delle operazioni con parti correlate, ai sensi del Regolamento CONSOB adottato con delibera del 12 marzo 2010 n. 17221 come tempo per tempo modificato e aggiornato (da ultimo con delibera Consob n. 21624 del 10 dicembre 2020);
  • delle operazioni con soggetti collegati, ai sensi della disciplina sulle "Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati", dettata dal Capitolo 11 della Circolare Banca d'Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 (recante le "Disposizioni di vigilanza per le banche"), così come integrata a seguito dell'aggiornamento n. 33 del 23 giugno 2020;
  • delle obbligazioni degli esponenti bancari, ai sensi dell'art. 136 del Decreto Legislativo del 1° settembre 1993, n. 385 recante il "Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia";
  • delle operazioni con ulteriori soggetti rilevanti in potenziale conflitto di interesse definiti in via di autoregolamentazione dalla Banca, tenuto conto delle disposizioni di legge e regolamentari applicabili in materia;
  • dei prestiti concessi agli esponenti (i.e. i membri degli organi di amministrazione, direzione e controllo) e alle loro parti correlate, ai sensi dell'art. 88 della CRD.

Premesso quanto sopra, nel corso dell'esercizio 2022 sono state poste in essere dalla Banca operazioni con parti correlate in genere, italiane ed estere, di minore rilevanza rientranti nell'ordinario esercizio dell'attività operativa della Banca e della connessa attività finanziaria, perfezionate a condizioni standard, ovvero a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni concluse con soggetti terzi indipendenti; non sono state poste in essere altre operazioni con parti correlate tali da influire in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Banca, né operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate.

Parte H - Operazioni con parti correlate

Nel prospetto che segue sono indicate le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 31 dicembre 2022, distinte per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24:

(Importi in migliaia)
Consistenze al 31/12/2022
Società
collegate
Amministratori,
collegio sindacale e
dirigenti strategici
Altre parti
correlate
Totale % sull'importo
di bilancio
Azionisti % sull'importo di
bilancio
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto a conto economico a) attività finanziarie
detenute per la negoziazione
- - - - 0,00% 56 0,33%
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b)
crediti verso clientela
- 1.359 534 1.893 0,01% 4.126 0,02%
Totale attivo - 1.359 534 1.893 0,01% 4.182 0,01%
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
b) debiti verso la clientela
- 5.094 1.460 6.554 0,02% - 0,00%
Altre passività 129 159 - 288 0,09% - 0,00%
Totale passivo 129 5.253 1.460 6.842 0,02% - 0,00%
Garanzie rilasciate e impegni - 321 63 384 0,85% - 0,00%

Si precisa che nella tabella sopra esposta non è riportato il valore di bilancio delle partecipazioni detenute nelle Società collegate rilevate nella voce di bilancio 70 Partecipazioni.

Relativamente alle operazioni di cui sopra, distinte per tipologia di parte correlata, si propone anche il dettaglio dell'impatto sulle principali voci di conto economico:

(Importi in migliaia)
Conto
economico
Esercizio 2022
Società collegate Amministratori,
collegio sindacale e
dirigenti strategici
Altre parti
correlate
Totale % sull'importo di
bilancio
Azionisti % sull'importo di
bilancio
Interessi attivi e proventi assimilati - 4 4 8 0,00% - 0,00%
Interessi passivi e oneri assimilati - (1) - (1) 0,01% - 0,00%
Commissioni attive - 4 5 9 0,00% 18.397 2,50%
Commissioni passive (407) - - (407) 0,10% - 0,00%
Rettifiche/riprese di valore nette per
rischio di credito
- - - - 0,00% (3) 0,06%
Spese amministrative a) spese per il
personale
(4) - - (4) 0,00% - 0,00%
Altri oneri/proventi di gestione - 57 8 65 0,05% - 0,00%
Totale conto economico (411) 64 17 (330) 18.394

Si segnala che un soggetto giuridico, che rientra nella categoria "Azionisti" al 31 dicembre 2022, risulta essere stato fra i primi prenditori di una quota dello strumento obbligazionario Senior preferred emesso da FinecoBank nel corso del 2021 (l'Azionista non era tale alla data di collocamento), ma nulla è stato riportato nelle tabelle sopra riportate in quanto lo strumento è un public placement quotato e non è disponibile l'informazione in merito ai possessori del titolo alla data di bilancio.

La categoria "Società collegate" comprende i rapporti nei confronti di Vorvel SIM S.p.A., società sottoposta ad influenza notevole, nella quale FinecoBank detiene una partecipazione del 20% per un importo di bilancio di 1.718 migliaia di euro. I rapporti economici e patrimoniali sopra rappresentati sono originati principalmente dall'accordo stipulato dalla Banca con Vorvel SIM S.p.A. per la negoziazione, sul segmento Hi-Cert, dei certificates emessi da Fineco. Con riferimento ai rapporti nei confronti di Vorvel SIM S.p.A., si precisa che la tabella sopra riportata non include la valutazione al patrimonio netto della Società che ha determinato la rilevazione nel conto economico dell'esercizio 2022 di una svalutazione di 276 migliaia di euro.

Con riferimento alla categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici" si precisa che, in applicazione della speciale disciplina prevista dall'art. 136 del D.Lgs 385/93 (TUB), le obbligazioni poste in essere nei confronti dei soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e

Parte H - Operazioni con parti correlate

controllo ai sensi della richiamata norma hanno formato oggetto di unanime deliberazione del Consiglio di Amministrazione assunta con il voto favorevole di tutti i membri del Collegio Sindacale, secondo le modalità ed i criteri previsti dal citato art. 136 TUB.

La categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici" comprende i rapporti nei confronti degli Amministratori, Collegio Sindacale e Dirigenti con responsabilità strategica della Banca (con esclusione dei relativi compensi di cui si è data informativa nel precedente punto 1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica), dei Dirigenti con responsabilità strategica della controllata Fineco AM (intendendosi per tali i componenti degli organi di amministrazione e controllo, questi ultimi ove presenti, con esclusione dei relativi compensi di cui si è data informativa nel precedente punto 1) e nei confronti del Responsabile Internal Audit, rappresentati principalmente da attività a fronte di crediti per utilizzo carte di credito, mutui e passività a fronte della liquidità depositata dagli stessi presso la Banca. Il conto economico dell'esercizio 2022 si riferisce ai costi e ricavi generati dalle attività e passività suddette.

Per quanto riguarda la categoria "Altre parti correlate" si precisa che la stessa raggruppa, ove presenti, i dati relativi:

  • agli stretti familiari dei dirigenti con responsabilità strategiche (ovvero quei familiari che ci si attende possano influenzare, o essere influenzati da, il soggetto interessato);
  • alle controllate (anche congiuntamente) dai "dirigenti con responsabilità strategiche" o dei loro stretti familiari.

I rapporti nei confronti di "Altre parti correlate" sono rappresentati principalmente da attività originate dalla concessione di mutui e crediti per utilizzo carte di credito e passività a fronte della liquidità depositata presso la Banca. Il conto economico dell'esercizio 2022 si riferisce ai costi e ricavi generati dalle attività e passività suddette.

La categoria "Azionisti" include gli azionisti e i relativi gruppi societari che alla data del 31 dicembre 2022 detengono in FinecoBank una partecipazione superiore al 3% del capitale sociale rappresentato da azioni aventi diritto di voto. Le consistenze patrimoniali sono rappresentate da crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari riferiti alle commissioni da incassare per l'attività di collocamento e gestione di prodotti del risparmio gestito. Il conto economico include le medesime commissioni attive di competenza dell'esercizio 2022.

Sono escluse le consistenze al 31 dicembre 2022 e le componenti economiche maturate nel corso dell'esercizio 2022 nei confronti di Fineco Asset Management DAC, in quanto esposte nella tabella sotto riportata.

Rapporti con le società del Gruppo FinecoBank

(Importi in migliaia)
Fineco Asset Management DAC Totale 31/12/2022
Attivo 13.202
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) Crediti verso clientela 12.780
Altre attività 422
Conto economico 242.490
Commissioni attive 145.103
Dividendi e proventi simili 97.202
Altri oneri/proventi di gestione 185

Si precisa che nella tabella sopra esposta non è riportato il valore di bilancio delle partecipazioni detenute nelle Società controllate rilevate nella voce di bilancio 70 Partecipazioni.

Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato si riferiscono a crediti di funzionamento connessi all'attività di distribuzione di prodotti finanziari.

Le componenti economiche rilevate in bilancio si riferiscono, principalmente, alle commissioni attive retrocesse alla Banca in relazione all'attività di collocamento dei prodotti finanziari e al dividendo percepito.

Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

Informazioni di natura qualitativa

1. Descrizione degli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

Per la descrizione degli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali si rimanda al paragrafo A. Informazioni di natura qualitativa - 1. Descrizione degli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali - Parte I della nota integrativa consolidata.

Informazioni di natura quantitativa

1. Variazioni annue

(Importi in migliaia)
Voci / Numero opzioni e prezzi di esercizio Totale
31/12/2022
Totale
31/12/2021
Numero opzioni Prezzi medi di
esercizio
Scadenza media Numero opzioni Prezzi medi di
esercizio
Scadenza media
A. Esistenze iniziali 2.037.312 - giu-24 1.456.175 - ott-22
B. Aumenti 244.406 - X 978.932 - X
B.1 Nuove emissioni 244.406 - mag-24 978.932 - lug-25
B.2 Altre variazioni - - X - - X
C. Diminuzioni (268.392) - X (397.795) - X
C.1 Annullate (2.115) - X - - X
C.2 Esercitate (266.277) - X (397.795) - X
C.3 Scadute - - X - - X
C.4 Altre variazioni - - X - - X
D. Rimanenze finali 2.013.326 - ott-24 2.037.312 - giu-24
E. Opzioni esercitabili alla fine dell'esercizio 587.795 - X 266.277 - X

Il numero delle azioni indicate nella tabella sopra riportata si riferisce esclusivamente ai piani per i quali è già stato definito il numero di azioni attribuite ai singoli beneficiari. Non sono stati indicati i prezzi medi di esercizio in quanto si tratta esclusivamente di strumenti assegnati gratuitamente.

Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

2. Altre informazioni

Effetti sul Risultato Economico

Si riportano di seguito gli effetti economici e patrimoniali connessi ai piani di incentivazione basati su azioni FinecoBank, ad eccezione del saldo della Riserva connessa ai piani Equity Settled. L'impatto a conto economico è stato determinato anno per anno in base al periodo di maturazione degli strumenti (vesting).

Effetti patrimoniali ed economici connessi a pagamenti basati su azioni

(Importi in migliaia)
Totale 31/12/2022 Totale 31/12/2021
Complessivo Piani vested Complessivo Piani vested
Oneri 5.543 5.697
- relativi a Piani Equity Settled 5.543 5.697
Somme pagate ad Unicredit S.p.A. a fronte di piani "vested" 35 12
Debito maturato verso Unicredit S.p.A. - 35
Credito maturato verso Unicredit S.p.A. 69 69
Credito maturato verso Fineco AM 269 212

Si precisa che gli oneri relativi ai Piani Equity Settled sono stati contabilizzati nelle Spese Amministrative – Spese per il personale relativamente ai piani assegnati al personale dipendente e nelle Commissioni passive relativamente ai piani assegnati ai consulenti finanziari.

Parte L – Informativa di settore

Parte L – Informativa di settore L'informativa di settore, come richiesto dal principio contabile internazionale IFRS 8 viene presentata esclusivamente in forma consolidata. Si rimanda, pertanto, all'informativa di settore fornita nella Parte L della nota integrativa consolidata.

Parte M – Informativa sul leasing

Parte M – Informativa sul leasing Sezione 1 - Locatario

Informazioni qualitative

I contratti di leasing che rientrano nell'ambito di applicazione del principio sono rappresentati dai contratti di affitto degli immobili utilizzati dalla Banca e dai negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari e gestiti direttamente dalla Banca, oltre ai contratti di locazione di macchinari e autovetture.

La Banca è potenzialmente esposta ai flussi finanziari in uscita, per pagamenti variabili dovuti per il leasing (riferiti in particolare alla rivalutazione ISTAT), non inclusi nella valutazione iniziale della passività per leasing.

La Banca ha determinato la durata del leasing, per ogni singolo contratto, considerando il periodo "non annullabile" durante il quale lo stesso ha il diritto di utilizzare l'attività sottostante e prendendo in considerazione tutti gli aspetti contrattuali che possono modificare tale durata, tra i quali, in particolare, l'eventuale presenza:

  • di periodi coperti da un diritto di risoluzione (con le relative eventuali penalità) o da un'opzione di proroga del leasing a favore del solo locatario, del solo locatore o a favore di entrambi, anche in periodi differenti nell'arco della durata contrattuale;
  • di periodi coperti da un'opzione di acquisto dell'attività sottostante.

In generale, con riferimento ai contratti che prevedono la facoltà da parte della Banca di rinnovare tacitamente la locazione al termine di un primo periodo contrattuale, la durata del leasing viene determinata basandosi sull'esperienza storica e le informazioni disponibili alla data, considerando oltre al periodo non cancellabile anche il periodo oggetto di opzione di proroga (primo periodo di rinnovo contrattuale), salvo l'esistenza di piani aziendali di dismissione dell'attività locata nonché di chiare e documentate valutazioni da parte delle competenti strutture della Banca che inducano a ritenere ragionevole il mancato esercizio dell'opzione di rinnovo o l'esercizio dell'opzione di risoluzione, tenuto altresì conto, con riguardo in particolare ai negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari della Banca, delle strategie commerciali di reclutamento ed organizzazione territoriale della rete.

La Banca non ha fornito garanzie sul valore residuo dell'attività locata e non ha impegni per la stipula dei contratti di leasing non inclusi nel valore della passività per leasing rilevata in bilancio.

In conformità con le regole del principio, che concede esenzioni al riguardo, sono stati esclusi i contratti che hanno oggetto i c.d. "low-value assets" (la cui soglia è stata identificata pari a 5 migliaia di euro), costituiti ad esempio ai contratti di noleggio dei telefoni cellulari, tutti i contratti di leasing di durata contrattuale pari o inferiore ai 12 mesi (c.d. "short term lease") e si è deciso di non applicare il principio ai leasing di attività immateriali (rappresentati principalmente da locazione software). Per tali contratti, i relativi canoni sono rilevati a conto economico su base lineare per la corrispondente durata.

Informazioni quantitative

Per quanto riguarda le informazioni sui diritti d'uso acquisiti con il leasing si rimanda a quanto illustrato nella Parte B – Attivo - Sezione 8 – Attività materiali – Voce 80 della presente nota integrativa.

Per quanto riguarda le informazioni sui debiti per leasing contenute si rimanda a quanto illustrato nella Parte B – Passivo – Sezione 1 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 10 della presente nota integrativa.

Inoltre, con riferimento alle informazioni:

  • sugli interessi passivi sui debiti per leasing, si rimanda a quanto illustrato nella Parte C –Sezione 1 Voce 20;
  • sugli altri oneri connessi con i diritti d'uso acquisiti con il leasing, si rimanda a quanto illustrato nella Parte C Sezione 14 Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - Voce 190.

Si precisa che non stati rilevati utili e le perdite derivanti da operazioni di vendita e retrolocazione, nonché proventi derivanti da operazioni di subleasing.

Parte M – Informativa sul leasing

Si riportano di seguito gli ammortamenti rilevati nell'esercizio per i diritti d'uso acquisiti con il leasing suddivisi per classe di attività sottostante:

(Importi in migliaia)
Ammortamento Ammortamento
Attività 2022 2021
Diritti d'uso acquisiti con il leasing
1. Attività materiali (10.972) (10.765)
1.1 terreni - -
1.2 fabbricati (10.759) (10.499)
1.3 mobili - -
1.4 impianti elettronici - -
1.5 altre (213) (266)

Alla data del 31 dicembre 2022 non vi sono impegni per leasing a breve termine per i quali non sia già stato rilevato il costo nel conto economico dell'esercizio 2022.

Sezione 2 - Locatore

Informazioni qualitative

La Banca ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate esclusivamente da contratti di locazione per una parte della superficie dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11, classificati in bilancio come leasing operativi.

Con riferimento alle modalità con le quali il locatore gestisce il rischio associato ai diritti che conserva sulle attività sottostanti, si precisa che i contratti includono delle clausole che vietano al conduttore di cedere a terzi il contratto senza il consenso scritto del locatore, aggiornamenti periodici del canone in funzione della variazione accertata dell'indice ISTAT per i prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati e una scadenza contrattuale al termine della quale, in caso di mancato rinnovo ove previsto, il contratto di locazione cessa e i locali rientrano nella disponibilità del locatore.

Informazioni quantitative

I pagamenti dovuti per il leasing operativo sono stati rilevati, per competenza, nel conto economico consolidato come proventi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato nella Parte C – Sezione 16 – Altri oneri e proventi di gestione – Voce 230 della presente nota integrativa.

1. Informazioni di stato patrimoniale e di conto economico

La Banca non ha rilevato finanziamenti per leasing. Per quanto riguarda le attività concesse in leasing operativo, come precedentemente descritto, la Banca ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11.

I pagamenti dovuti per il leasing operativo sono stati rilevati, per competenza, nel conto economico consolidato come proventi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato nella Parte C – Sezione 14 – Altri oneri e proventi di gestione – Voce 230 della presente nota integrativa.

2. Leasing finanziario

2.1 Classificazione per fasce temporali dei pagamenti da ricevere e riconciliazione con i finanziamenti per leasing iscritti nell'attivo

Nessun dato da segnalare.

Parte M – Informativa sul leasing

2.2 Altre informazioni

Nessun dato da segnalare.

3. Leasing operativo

3.1 Classificazione per fasce temporali dei pagamenti da ricevere

Di seguito si riportano i pagamenti dovuti per il leasing da ricevere non attualizzati suddivisioni per scadenza. Si precisa che i pagamenti si riferiscono ai canoni contrattuali previsti nei contratti di locazione di parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, i quali consentono ai locatari di recedere anticipatamente nel rispetto del preavviso previsto nel contratto stesso.

(Importi in migliaia)
Fasce temporali Totale Totale
31/12/2022 31/12/2021
Pagamenti da ricevere
per il leasing
Pagamenti da ricevere
per il leasing
Fino a 1 anno 753 731
Da oltre 1 anno fino a 2 anni 753 731
Da oltre 2 anni fino a 3 anni 167 731
Da oltre 3 anni fino a 4 anni 42 161
Da oltre 4 anni fino a 5 anni - 40
Da oltre 5 anni - -
Totale 1.715 2.394

3.2 Altre informazioni

Come indicato precedentemente, la Banca ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11. Per l'informativa in merito alle modalità con le quali la Banca gestisce il rischio associato ai diritti che conserva sulle attività sottostanti si rimanda al paragrafo "Informazioni qualitative" contenuto nella presente sezione.

Nota integrativa

Parte M – Informativa sul leasing

510 Bilanci e Relazioni 2022 · FinecoBank

Allegati

Allegati Allegato 1 – Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio riclassificato

Allegato 1 - Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio riclassificato

(Importi in migliaia)
ATTIVO Consistenze al
31/12/2022 31/12/2021
Cassa e disponibilità liquide = voce 10 1.438.427 1.442.791
Attività finanziarie di negoziazione 16.926 20.240
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 16.926 20.240
Finanziamenti a banche 416.733 369.863
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche 4.019.230 5.747.507
a dedurre: Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche - Titoli di debito (3.602.497) (5.377.644)
Finanziamenti a clientela 6.426.087 5.983.767
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela 27.423.481 25.120.624
a dedurre: Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela - Titoli di debito (20.997.394) (19.136.857)
Altre attività finanziarie 24.636.590 24.563.234
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 5.108 5.422
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 26.872 39.017
70. Partecipazioni 4.718 4.294
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche - Titoli di debito 3.602.498 5.377.644
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela - Titoli di debito 20.997.394 19.136.857
Coperture 1.424.705 125.913
50. Derivati di copertura 1.691.642 127.448
60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) (266.937) (1.535)
Attività materiali = voce 80 144.102 149.506
Avviamenti = voce 90. Attività immateriali di cui: avviamento 89.602 89.602
Altre attività immateriali = voce 90 al netto dell'avviamento 36.734 38.978
Attività fiscali = voce 100 46.467 42.955
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione = voce 110 - -
Crediti d'imposta acquistati 1.093.255 508.764
Altre attività 438.661 483.948
120. Altre attività 1.531.916 992.712
a dedurre: Crediti d'imposta acquistati (1.093.255) (508.764)
Totale dell'attivo 36.208.289 33.819.561

Allegato 1 - Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio riclassificato

(Importi in migliaia)
Consistenze al
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 31/12/2022 31/12/2021
Debiti verso banche 1.677.235 1.225.213
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) debiti verso banche 1.677.235 1.225.213
Debiti verso clientela 31.679.857 29.835.930
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) debiti verso clientela 31.679.857 29.835.930
Titoli in circolazione 497.926 497.266
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato c) titoli in circolazione 497.926 497.266
Passività finanziarie di negoziazione = voce 20 4.575 4.417
Passività finanziarie valutate al fair value = voce 30 - -
Coperture (3.180) 65.263
40. Derivati di copertura 63.752 57.313
50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) (66.932) 7.950
Passività fiscali = voce 60 41.865 34.647
Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione = voce 70 - -
Altre passività 434.300 458.194
80. Altre passività 324.993 336.403
90. Trattamento di fine rapporto 3.942 5.033
100. Fondo rischi ed oneri 105.365 116.756
Patrimonio 1.875.711 1.698.631
- capitale e riserve 1.451.605 1.335.907
130. Strumenti di capitale 500.000 500.000
140. Riserve 750.045 634.146
150. Sovrapprezzi di emissione 1.934 1.934
160. Capitale 201.340 201.267
170. Azioni proprie (-) (1.714) (1.440)
- riserve da valutazione 2.121 (5.877)
110. Riserve da valutazione di cui: valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (3.898) 410
110. Riserve da valutazione di cui: utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti 6.020 (6.287)
110. Riserva da valutazione di cui: quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto (1) -
- Risultato netto = voce 180 421.985 368.601
Totale del passivo e del patrimonio netto 36.208.289 33.819.561

Allegati

Allegato 1 - Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio riclassificato

(Importi in migliaia)
CONTO ECONOMICO Esercizio
Margine finanziario 2022
392.415
2021
280.356
di cui Interessi netti 343.011 248.215
30. Margine d'interesse 337.764 243.475
+ commissioni nette prestito titoli di Tesoreria 5.247 4.740
di cui Profitti da gestione della Tesoreria 49.404 32.141
+ utili (perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito (non deteriorati)
+ utili (perdite) da cessioni o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - titoli di debito (non deteriorati)
49.095
309
29.243
2.898
Dividendi e altri proventi su partecipazioni 96.926 61.548
70. Dividendi e proventi simili 97.408 61.773
a dedurre: dividendi e proventi simili su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione inclusi in voce 70 (165) (153)
a dedurre: dividendi e proventi simili su partecipazioni e titoli rappresentativi di capitale obbligatoriamente valutati al fair value inclusi in voce 70 (41) (46)
+ rivalutazioni (svalutazioni) delle partecipazioni valutate al patrimonio netto (276) (26)
Commissioni nette
60. Commissioni nette
326.611
331.858
352.640
357.380
+ altri oneri/proventi relativi all'applicazione del modello Fixed Operating Expenses (FOE) - -
a dedurre: commissioni nette prestito titoli di Tesoreria (5.247) (4.740)
Risultato negoziazione, coperture e fair value 90.053 74.299
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 77.968 71.641
90. Risultato netto dell'attività di copertura 12.207 2.505
110. Risultato netto delle attività e passività valutate al fair value (328) (46)
100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
a dedurre: Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - titoli di debito (non
309 2.898
deteriorati) (309) (2.898)
100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: c) passività finanziarie - -
+ dividendi e proventi simili su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione (da voce 70) 165 153
+ dividendi e proventi simili su partecipazioni e titoli rappresentativi di capitale obbligatoriamente valutati al fair value (da voce 70) 41 46
Saldo altri proventi/oneri 1.223 (888)
200. Altri oneri/proventi di gestione
a dedurre: altri proventi di gestione - di cui: recupero di spese
136.218
(136.830)
136.389
(139.471)
a dedurre: rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi 1.835 2.194
a dedurre: altri oneri/proventi relativi all'applicazione del modello Fixed Operating Expenses (FOE) - -
100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (non deteriorati) 49.095 29.243
a dedurre: utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito (non deteriorati) (49.095) (29.243)
RICAVI 907.228 767.955
Spese per il personale (107.056) (101.447)
160. Spese amministrative - a) spese per il personale
Altre spese amministrative
(107.056)
(265.403)
(101.447)
(257.796)
160. Spese amministrative - b) altre spese amministrative (311.302) (295.641)
a dedurre: contributi Fondo di risoluzione unico (SRF) e Sistemi di garanzia dei depositi (DGS) 47.734 40.039
+ rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi (1.835) (2.194)
Recuperi di spesa 136.830 139.471
200. Altri oneri/proventi di gestione - di cui: recupero di spese 136.830 139.471
Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali
180. Rettifiche/riprese di valore su attività materiali
(26.296)
(19.742)
(25.960)
(19.324)
190. Rettifiche/riprese di valore su attività immateriali (6.554) (6.636)
Costi operativi (261.925) (245.732)
RISULTATO DI GESTIONE 645.303 522.223
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni (3.096) (1.655)
130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (5.165) (594)
a dedurre: rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito 2.093 (1.070)
130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
a dedurre: Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - titoli di debito
(2)
2
8
(8)
140. Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni (1) -
170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri a) per rischio di credito relativo a impegni e garanzie rilasciate (23) 9
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 642.207 520.568
Altri oneri e accantonamenti (57.762) (49.938)
170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri b) altri accantonamenti netti (10.028) (9.899)
Oneri di integrazione
+ contributi Fondo di risoluzione unico (SRF) e Sistemi di garanzia dei depositi (DGS)
-
(47.734)
-
(40.039)
Profitti netti da investimenti (1.552) 1.079
+ Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito (2.093) 1.070
+ Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - titoli di debito (2) 8
220. Utili (Perdite) delle partecipazioni (276) (26)
a dedurre: utili/perdite delle partecipazioni 276 26
250. Utili (Perdite) da cessione di investimenti
Rettifiche di valore su avviamenti
543
-
1
-
RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 582.893 471.709
Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente = voce 270 (160.908) (103.108)
RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 421.985 368.601
Utile (Perdita) delle attività in via di dismissione al netto delle imposte - -
RISULTATO DELL'ESERCIZIO 421.985 368.601

Allegato 2 - Schema riassuntivo dei rimandi all'informativa qualitativa presente nel Bilancio consolidato

Allegato 2 – Schema riassuntivo dei rimandi all'informativa qualitativa presente nel Bilancio consolidato Si riporta di seguito l'elenco dei rimandi di informativa qualitativa dal Bilancio dell'impresa al Bilancio consolidato:

SEZIONE DEL BILANCIO DELL'IMPRESA OVE PRESENTE IL
RINVIO AL BILANCIO CONSOLIDATO
SEZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO OVE REPERIBILE
L'INFORMATIVA
Relazione sulla gestione – I principali risultati di FinecoBank Per la sezione inerente ai principali risultati di FinecoBank si rinvia alla
sezione "I principali risultati della controllante e della controllata" paragrafo
"La controllante: FinecoBank S.p.A." della Relazione sulla gestione
consolidata.
Parte A – Politiche contabili, A.1 - Parte generale, Sezione 4 – Altri
aspetti
Per i paragrafi inerenti agli altri aspetti sulle politiche contabili, laddove
indicato, si rinvia ai corrispondenti paragrafi di Parte A - Politiche contabili,
A.1 Parte generale, Sezione 5 – Altri aspetti della Nota integrativa
consolidata.
Parte A – Politiche contabili, A.2 - Parte relativa alle principali voci
di bilancio
Per i paragrafi inerenti alle principali voci di bilancio, laddove indicato, si
rinvia ai corrispondenti paragrafi di Parte A - Politiche contabili, A.2 - Parte
relativa alle principali voci di bilancio della Nota integrativa consolidata.
Parte A – Politiche contabili, A.3 Informativa sui trasferimenti tra
portafogli di attività finanziarie
Per i paragrafi inerenti all'informativa sui trasferimenti tra portafogli di attività
finanziarie si rinvia ai corrispondenti paragrafi di Parte A - Politiche contabili,
A.3 Informativa sui trasferimenti tra portafogli di attività finanziarie.
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di
copertura, Sezione 1 – Rischio di credito
Per i paragrafi inerenti a "1. Aspetti generali", "2. Politiche di gestione del
rischio di credito", "3. Esposizioni creditizie deteriorate", "4. Attività
finanziarie oggetto di rinegoziazioni commerciali e esposizioni oggetto di
concessioni", laddove indicato, si rinvia ai corrispondenti paragrafi della
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura - Sezione 2 -
Rischi del consolidato prudenziale - 1.1 Rischio di Credito - Informazioni di
natura qualitativa della Nota integrativa consolidata.
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di
copertura, Sezione 2 – Rischio di Mercato
Per i paragrafi inerenti a "Strategie e processi di gestione del rischio",
"Struttura e organizzazione", "Impatti derivanti dalla pandemia COVID-19 e
dal conflitto militare Russia-Ucraina", "Sistemi di misurazione e di reporting",
"Procedure e metodologie per la valutazione delle posizioni del Portafoglio
di negoziazione", "Misure di rischio", "2.1 Rischio di tasso di interesse e
rischio di prezzo – portafoglio di negoziazione di vigilanza", "2.2 Rischio di
tasso di interesse e di prezzo – portafoglio bancario", "2.3 Rischio di
cambio", laddove indicato, si rinvia ai corrispondenti paragrafi della Parte E
- Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura - Sezione 2 - Rischi del
consolidato prudenziale - 1.2 Rischio di Mercato della Nota integrativa
consolidata.
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di
copertura, Sezione 4 – Rischio di liquidità
Per i paragrafi inerenti a "A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi
di misurazione del rischio di liquidità", laddove indicato, si rinvia ai
corrispondenti paragrafi della Parte E - Informazioni sui rischi e sulle
politiche di copertura - Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 1.4
Rischio di Liquidità - Informazioni di natura qualitativa della Nota integrativa
consolidata.
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di
copertura, Sezione 5 – Rischi operativi
Per le informazioni sui rischi operativi, laddove indicato, si rinvia ai
corrispondenti paragrafi della Parte E - Informazioni sui rischi e sulle
politiche di copertura - Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 1.5
Rischi operativi della Nota integrativa consolidata.
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di
copertura, Sezione 6 - Altri rischi e informazioni
Per le informazioni sugli "Altri rischi e informazioni, laddove indicato, si rinvia
ai corrispondenti paragrafi della Parte E - Informazioni sui rischi e sulle
politiche di copertura - Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 1.6
Altri rischi e informazioni della Nota integrativa consolidata.

FinecoBank · Bilanci e Relazioni 2022 515

Allegati

presente nel Bilancio consolidato

Allegato 2 - Schema riassuntivo dei rimandi all'informativa qualitativa

Allegati

presente nel Bilancio consolidato

Allegato 2 - Schema riassuntivo dei rimandi all'informativa qualitativa

516 Bilanci e Relazioni 2022 · FinecoBank

Attestazione

Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-Ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni 1. I sottoscritti, Alessandro Foti, nella sua qualità di Amministratore Delegato e Direttore Generale di FinecoBank S.p.A., e Lorena Pelliciari, nella sua qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di FinecoBank S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'articolo 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa, e
  • l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio, nel corso del periodo chiuso al 31 dicembre 2022.

  1. La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio è basata su un modello definito in coerenza con l'"Internal Control - Integrated Framework (CoSO)" e con il "Control Objective for IT and Related Technologies (Cobit)", che rappresentano standard di riferimento per il sistema di controllo interno e per il financial reporting in particolare, generalmente accettati a livello internazionale.

  2. I sottoscritti attestano, inoltre, che

3.1 il Bilancio d'esercizio:

  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente;

3.2 la Relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Milano, 14 marzo 2023

FinecoBank S.p.A. FinecoBank S.p.A. L'Amministratore Delegato e Il Dirigente Preposto alla redazione Direttore Generale dei documenti contabili societari Alessandro Foti Lorena Pelliciari

Relazione della Società di Revisione

518 Bilanci e Relazioni 2022 · FinecoBank

KPMG S.p.A. Revisione e organizzazione contabile Via Vittor Pisani, 25 20124 MILANO MI Telefono +39 02 6763.1 Email [email protected] PEC [email protected]

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi degli artt. 14 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e 10 del Regolamento (UE) n. 537 del 16 aprile 2014

Agli Azionisti di FinecoBank S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio d'esercizio

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio di FinecoBank S.p.A. (nel seguito anche la "Banca"), costituito dallo stato patrimoniale al 31 dicembre 2022, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalla nota integrativa che include anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria di FinecoBank S.p.A. al 31 dicembre 2022, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/05 e dell'art. 43 del D.Lgs. 136/15.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nel paragrafo "Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio" della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto a FinecoBank S.p.A. in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

KPMG S.p.A. è una società per azioni di diritto italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Limited, società di diritto inglese.

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Società per azioni Capitale sociale Euro 10.415.500,00 i.v. Registro Imprese Milano Monza Brianza Lodi e Codice Fiscale N. 00709600159 R.E.A. Milano N. 512867 Partita IVA 00709600159 VAT number IT00709600159 Sede legale: Via Vittor Pisani, 25 20124 Milano MI ITALIA

Valutazione dei fondi per rischi ed oneri

Nota integrativa "Parte A - Politiche contabili": paragrafo A.2.10 "Fondi per rischi e oneri"

Nota integrativa "Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale - Passivo": Sezione 10 "Fondi per rischi e oneri"

Nota integrativa "Parte C - Informazioni sul conto economico": Sezione 11.3 "Accantonamenti netti agli altri fondi per rischi e oneri: composizione"

Nota integrativa "Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura": Sezione 5: "Rischi operativi", al paragrafo "Rischi derivanti da pendenze rilevanti"

Il bilancio di FinecoBank S.p.A. al 31 dicembre 2022
Le nostre procedure di revisione svolte hanno incluso:
comprende fondi per rischi ed oneri per €105,4 milioni. Di

la comprensione del processo di valutazione dei
essi €27,4 milioni sono relativi a controversie legali e
fondi per rischi e oneri, l'esame della
fiscali, in particolare €3,4 milioni relativi a vertenze fiscali
configurazione e messa in atto dei controlli e lo
(sanzioni ed interessi) ed €24 milioni relativi a
svolgimento di procedure per valutare l'efficacia
controversie legali, che accolgono gli accantonamenti
operativa dei controlli ritenuti rilevanti;
effettuati a fronte di reclami e controversie relativi a danni
cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte

l'analisi degli scostamenti tra la stima contabile dei
dei consulenti finanziari della Banca, di controversie in
fondi per rischi e oneri degli esercizi precedenti e i
essere con ex consulenti finanziari e di altre vertenze
valori consuntivati a seguito della successiva
giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela in
definizione dei contenziosi, al fine di comprendere
relazione all'ordinaria attività bancaria svolta.
l'accuratezza del processo di valutazione adottato;
La valutazione dei fondi per rischi e oneri stanziati a

analisi della documentazione rilevante, tra cui il
fronte dei contenziosi in essere è un'attività di stima
registro reclami e le relazioni predisposte dalle
complessa, caratterizzata da un elevato livello di
funzioni di controllo della banca;
incertezza, nella quali gli Amministratori formulano stime
sull'esito dei contenziosi, sul rischio di soccombenza e

l'ottenimento, tramite richiesta scritta, di
sui tempi di chiusura degli stessi.
informazioni dai consulenti legali che assistono la
Banca nella valutazione del rischio di soccombenza
Per tali ragioni abbiamo considerato la valutazione dei
nei contenziosi in essere e nella quantificazione
fondi per rischi e oneri un aspetto chiave di revisione.
delle relative passività e l'esame della coerenza di
tali informazioni con gli elementi considerati dagli
Amministratori ai fini della valutazione dei fondi per
rischi e oneri;

l'analisi di ragionevolezza delle assunzioni adottate
nella stima dei fondi per rischi e oneri relativi ai
principali contenziosi, mediante colloqui con le
funzioni aziendali coinvolte e mediante l'analisi
della documentazione di supporto;

l'esame dell'appropriatezza dell'informativa di
Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave
bilancio relativa ai fondi per rischi e oneri.

Classificazione e valutazione dei crediti verso la clientela iscritti tra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Nota integrativa "Parte A - Politiche contabili": paragrafo A.2.3 "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato"

Nota integrativa "Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale - Attivo": Sezione 4 "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato"

Nota integrativa "Parte C - Informazioni sul conto economico: Sezione 8 "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito"

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave
L'erogazione di crediti alla clientela rappresenta una
rilevante attività della Banca.
Le nostre procedure di revisione svolte hanno incluso:
I crediti verso la clientela, iscritti tra le attività finanziarie
valutate al costo ammortizzato, al 31 dicembre 2022
ammontano a €27.423,5 milioni (di cui € 6.426,1 milioni
finanziamenti ed €20.997,4 milioni titoli di debito) e
rappresentano il 75,7% del totale attivo del bilancio
d'esercizio. Le rettifiche di valore nette sui crediti verso la
clientela addebitate al conto economico dell'esercizio
chiuso al 31 dicembre 2022 ammontano a €4,9 milioni.
Ai fini della classificazione, gli Amministratori effettuano
analisi, talvolta complesse, rivolte a individuare le
posizioni che, successivamente all'erogazione, mostrano

comprensione dei processi aziendali e del relativo
ambiente informatico della Banca con riferimento
all'erogazione, al monitoraggio, alla classificazione
e alla valutazione dei crediti verso la clientela;

esame della configurazione e della messa in atto
dei controlli e lo svolgimento di procedure per
valutare l'efficacia operativa dei controlli ritenuti
rilevanti, con particolare riferimento
all'identificazione dei crediti che presentano
indicatori di perdite di valore e alla determinazione
delle rettifiche di valore;
evidenze di una possibile perdita di valore, considerando
sia informazioni interne, legate all'andamento delle
posizioni creditorie, sia informazioni esterne, legate al
settore di riferimento o all'esposizione complessiva dei
debitori verso il sistema bancario.

analisi dei criteri di classificazione utilizzati al fine di
ricondurre i crediti verso la clientela alle categorie
richieste dall'IFRS 9 (c.d. "staging");

analisi delle politiche e dei modelli di valutazione
La valutazione dei crediti verso la clientela è un'attività di
stima complessa, caratterizzata da un alto grado di
incertezza e di soggettività, nella quale gli Amministratori
utilizzano modelli di valutazione sviluppati internamente
che tengono in considerazione numerosi elementi
quantitativi e qualitativi quali, tra gli altri, i dati storici
relativi agli incassi, i flussi di cassa attesi e i relativi tempi
attesi di recupero, l'esistenza di indicatori di possibili
analitici e forfetari utilizzati e l'esame della
ragionevolezza delle principali assunzioni e variabili
in essi contenuti, nonché l'analisi degli
adeguamenti resi necessari alla luce degli effetti
economici riconducibili al contesto geopolitico
legato al conflitto in Ucraina e al perdurare della
pandemia da Covid-19; tale attività è stata svolta
con il supporto di esperti del network KPMG;
perdite di valore, la valutazione delle eventuali garanzie,
l'impatto di variabili macroeconomiche, di scenari futuri e
di rischi dei settori nei quali operano i clienti della Banca.

selezione di un campione di crediti valutati con
metodologie forfetarie, la verifica dell'applicazione
dei modelli di valutazione adottati e la verifica della
La complessità dell'attività di stima degli Amministratori è
aumentata nel corso del 2022 a causa delle incertezze
del contesto geopolitico legate al conflitto in Ucraina e al
perdurare della pandemia da Covid-19, che hanno
pesantemente inciso sulle condizioni economiche attuali
corrispondenza delle percentuali di svalutazione
applicate con quelle previste da tali modelli;

selezione di un campione di crediti valutati
analiticamente e l'esame della ragionevolezza degli
indicatori di perdite di valore identificati e delle

e sugli scenari macroeconomici prospettici, con impatti rilevanti sul mercato dell'energia, sulle catene di fornitura, sulla tensione inflazionistica ed il suo effetto sulle politiche monetarie di rialzo dei tassi di interesse delle principali economie. Tale contesto ha richiesto un aggiornamento dei processi e delle metodologie di valutazione.

Per tali ragioni abbiamo considerato la classificazione e la valutazione dei crediti verso la clientela iscritti tra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato un aspetto chiave dell'attività di revisione.

• analisi delle variazioni significative delle categorie di crediti e delle relative rettifiche di valore rispetto ai dati degli esercizi precedenti e la discussione dei risultati con le funzioni aziendali coinvolte;

assunzioni relative alla recuperabilità, anche in

base alle eventuali garanzie ricevute;

• esame dell'appropriatezza dell'informativa di bilancio relativa ai crediti verso la clientela iscritti tra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato.

Revenue recognition – rilevazione dei ricavi da commissioni attive (IFRS 15)

Nota integrativa "Parte C - Informazioni sul conto economico": Sezione 2.1 "Commissioni attive: composizione"

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave
Le commissioni attive sono rilevate a conto economico in Le nostre procedure di revisione svolte hanno incluso:
funzione del grado di adempimento dell'"obbligazione di
fare" contenuta nel contratto secondo quanto disposto da
IFRS 15: "Ricavi provenienti da contratti con i clienti". In
particolare, i ricavi per commissioni da servizi e altri
proventi sono riconosciuti a conto economico:

la comprensione dei processi aziendali e del
relativo ambiente informatico della Banca con
riferimento al processo di stima di contabilizzazione
delle commissioni attive;

in un momento preciso, quando l'entità adempie
l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o
servizio promesso ("point in time");

l'analisi dei processi e dei controlli implementati
dalla Banca, anche mediante il coinvolgimento di
specialisti in sistemi informativi;

nel corso del tempo, mano a mano che l'entità
adempie l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il
bene o servizio promesso ("over time").

l'esame dell'appropriatezza dell'informativa di
bilancio relativa alle commissioni attive.
Qualora l'importo stabilito contrattualmente risulti essere
oggetto, in tutto o in parte, a variabilità, il ricavo viene
rilevato a conto economico in funzione della valutazione
dell'importo più probabile che la Banca prevede di
ricevere. Tale importo è determinato alla luce di tutti i fatti
e di tutte le circostanze considerati rilevanti ai fini della
valutazione, che dipendono dalla tipologia di servizio
fornito, e, in particolar modo, alla luce della circostanza
che si ritenga altamente probabile che non si verifichi un
significativo adeguamento al ribasso dell'ammontare dei
ricavi.
Abbiamo individuato la presenza del rischio di iscrizione
di ricavi (commissioni attive) non di competenza
dell'esercizio o non effettivamente realizzati.

Altri aspetti

chiave di revisione.

Informazioni comparative

Per tali ragioni abbiamo considerato l'esistenza di iscrizione di ricavi da commissioni attive un aspetto

Il bilancio d'esercizio di FinecoBank S.p.A. per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 è stato sottoposto a revisione contabile da parte di un altro revisore che, in data 31 marzo 2022, ha espresso un giudizio senza rilievi su tale bilancio.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale di FinecoBank S.p.A. per il bilancio d'esercizio

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/05 e dell'art. 43 del D.Lgs. 136/15 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi

ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Banca di continuare a operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Banca o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Banca.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Banca;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • siamo giunti a una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di un'incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Banca di continuare a operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Banca cessi di operare come un'entità in funzionamento;

• abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati a un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le azioni intraprese per eliminare i relativi rischi o le misure di salvaguardia applicate.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/14

L'Assemblea degli Azionisti di FinecoBank S.p.A. ci ha conferito in data 28 aprile 2021 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio della Banca e del bilancio consolidato del Gruppo FinecoBank per gli esercizi dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2030.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, paragrafo 1, del Regolamento (UE) 537/14 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Banca nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815

Gli Amministratori di FinecoBank S.p.A. sono responsabili per l'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF – European Single Electronic Format) al bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2022, da includere nella relazione finanziaria annuale.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio d'esercizio alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2022 è stato predisposto nel formato XHTML in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815.

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli Amministratori di FinecoBank S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della Relazione sulla Gestione e della Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari del Gruppo FinecoBank al 31 dicembre 2022, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio d'esercizio di FinecoBank S.p.A. al 31 dicembre 2022 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio di FinecoBank S.p.A. al 31 dicembre 2022 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Milano, 23 marzo 2023

KPMG S.p.A. Roberto Spiller

Socio

Relazione del Collegio Sindacale

526 Bilanci e Relazioni 2022 · FinecoBank

Relazione del Collegio Sindacale di FinecoBank S.p.A.

all'Assemblea degli Azionisti convocata per il giorno 27 aprile 2023 per l'approvazione del Bilancio al 31.12.2022

ai sensi dell'art. 153 del D.Lgs. n. 58/1998 e dell'art. 2429, comma 2, del Codice Civile

* * * *

Signori Azionisti,

il Collegio Sindacale (di seguito anche il "Collegio") è chiamato a riferire all'Assemblea degli Azionisti di FinecoBank S.p.A. (di seguito anche "FinecoBank" o "Fineco" o la "Banca" o l'"Impresa" o "Capogruppo") sull'attività di vigilanza svolta nell'esercizio e sulle omissioni e sui fatti censurabili rilevati, ai sensi dell'art. 153 del D.lgs. 58 del 24 febbraio 1998 ("TUF") e dell'art. 2429, comma 2, del Codice Civile.

Le informazioni fornite di seguito tengono altresì conto delle indicazioni contenute nella Comunicazione CONSOB n. DEM/1025564 del 06 aprile 2001 e successive modifiche e/o integrazioni.

1. Nomina e attività del Collegio Sindacale

Il Collegio Sindacale, nell'attuale composizione, è stato inizialmente nominato dall'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2020 e resta in carica fino all'approvazione del Bilancio dell'Impresa relativo all'esercizio al 31 dicembre 2022 (di seguito anche l'"Esercizio").

La nomina ha riguardato l'intero Collegio Sindacale (costituito da tre Sindaci effettivi e due Sindaci supplenti), per gli esercizi 2020-2022, nelle persone dei Signori Elena Spagnol, Massimo Gatto e Chiara Orlandini, quali Sindaci effettivi e dei Signori Luisa Marina Pasotti e Giacomo Ramenghi, quali Sindaci supplenti. A seguito delle dimissioni della Presidente Sig.ra Elena Spagnol e del Sindaco effettivo Chiara Orlandini, sono subentrati, con efficacia rispettivamente in data 1° ottobre e 12 ottobre 2020, i signori Luisa Marina Pasotti nel ruolo di Presidente e Giacomo Ramenghi, quale Sindaco effettivo. L'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2021 ha poi deliberato la conferma della Sig.ra Luisa Marina Pasotti e del Sig. Giacomo Ramenghi nel ruolo, rispettivamente, di Presidente del Collegio Sindacale e di Sindaco effettivo della Banca, nonché l'integrazione dell'organo di controllo mediante la nomina di due nuovi Sindaci Supplenti: la Sig.ra Lucia Montecamozzo e il Sig. Alessandro Gaetano.

In conformità alle previsioni del Regolamento degli Organi Aziendali e in linea con le raccomandazioni del Codice di Corporate Governance, in relazione all'Esercizio il Collegio sindacale ha condotto in febbraio 2023 il processo annuale di autovalutazione, confermando positivamente le professionalità e competenze espresse da tutti i suoi componenti e ritenendo adeguati la sua composizione collettiva nonché i meccanismi di funzionamento dell'organo. In particolare, gli esiti dell'autovalutazione hanno evidenziato una equilibrata ripartizione delle competenze presenti nel Collegio Sindacale in materia di regolamentazione, controlli e rischi, anche climatici ed ambientali, di società appartenenti al settore bancario e finanziario.

Il Collegio Sindacale di FinecoBank, ai sensi di quanto previsto dal D.M. 169/2020, ha provveduto a identificare preventivamente la propria composizione qualitativa e quantitativa ottimale in vista del rinnovo dell'organo. Il documento elaborato è stato messo a disposizione degli Azionisti, con pubblicazione sul sito internet della Banca, in tempo utile per poterne tener conto nella scelta dei candidati.

Il Collegio Sindacale nel corso dell'esercizio 2022 ha complessivamente tenuto n. 34 riunioni, della durata media di circa tre ore e quarantaquattro minuti.

Nel corso del 2022, il Collegio Sindacale ha partecipato a tutte le tredici sedute del Consiglio di amministrazione. All'Assemblea degli Azionisti, tenutasi in data 28 aprile 2022, ha partecipato in presenza il Presidente del Collegio, in ragione delle limitazioni dovute all'emergenza epidemiologica da Covid-19.

Inoltre, il Collegio Sindacale si è organizzato per la partecipazione a tutte le n. 24 riunioni del Comitato Rischi e Parti Correlate, le n. 13 riunioni del Comitato Remunerazione, le n. 12 riunioni del Comitato Corporate Governance e Sostenibilità Ambientale e Sociale nonché a n. 14 riunioni del Comitato Nomine.

Nel corso dell'esercizio che si è chiuso il 31 dicembre 2022 il Collegio Sindacale ha svolto i propri compiti istituzionali nel rispetto del Codice Civile, dei D.lgs. n. 385/1993 (TUB), 58/1998 (TUF) e 39/2010 e successive modificazioni e/o integrazioni, delle norme statutarie e delle norme emesse dalle Autorità che esercitano attività di vigilanza e di controllo, tenendo, altresì, in considerazione le Norme di Comportamento del Collegio Sindacale di Società Quotate emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC).

I componenti del Collegio Sindacale hanno altresì partecipato all'induction program previsto nel 2022 per i componenti del Consiglio di Amministrazione, svolto in taluni casi con il supporto di un consulente esterno, e a corsi di aggiornamento ricorrenti anche al fine di preservare nel tempo il bagaglio di competenze tecniche necessarie per svolgere con consapevolezza il ruolo.

In data 9 marzo 2023 il Collegio Sindacale, nella sua veste di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. 39/2010, ha finalizzato in tempo utile per l'Assemblea degli Azionisti di Fineco del prossimo 27 aprile 2023, una "Proposta motivata" relativamente all'integrazione dei compensi per l'ulteriore attività di revisione legale introdotta ex lege, a favore della società di revisione KPMG già incaricata per il novennio 2022-2030 dall'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2021 che ne aveva altresì definito i compensi annui.

2. Operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale

Sulla base delle principali evidenze acquisite nell'adempimento delle proprie funzioni, sono stati individuati taluni aspetti rilevanti che hanno caratterizzato l'esercizio 2022 in merito ai quali, pur se in gran parte illustrati nella Relazione sulla gestione del Gruppo redatta dagli Amministratori (cui si fa rinvio), il Collegio Sindacale ritiene opportuno fare nel seguito un richiamo, tenuto conto della loro rilevanza nell'ambito delle valutazioni inerenti alla situazione patrimoniale, finanziaria ed economica di FinecoBank.

Richiamando quanto indicato nella Relazione sulla Gestione Consolidata – riferita all'Impresa FinecoBank ma anche alla partecipata Fineco Asset Management DAC (di seguito anche "Fineco AM" o "FAM") - gli Amministratori rilevano che, nonostante il contesto di incertezza che ha caratterizzato il 2022, i risultati conseguiti da FinecoBank nell'Esercizio hanno ulteriormente confermato la forza e la sostenibilità del modello di business, con il miglioramento dei risultati già più che positivi raggiunti nell'esercizio 2021.

Sulla base di quanto già definito dal Consiglio di Amministrazione in occasione dell'approvazione dei risultati preliminari al 31 dicembre 2022, resi noti al mercato il 7 febbraio 2023, il Consiglio di amministrazione di FinecoBank S.p.A. in data 14 marzo 2023 ha approvato il progetto di bilancio d'esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 che registrano un risultato netto pari a 421,98 milioni di euro per l'Impresa (+ 14,5% rispetto all'anno precedente) e a 428,5 milioni di euro a livello consolidato, evidenziando un incremento del 12,6% rispetto all'esercizio precedente.

Il Gruppo non è esposto direttamente agli asset russi colpiti dal conflitto e le esposizioni indirette, rappresentate da garanzie ricevute nell'ambito delle operazioni di finanziamento garantite da pegno (Credit Lombard e fido con pegno), sono di importo non significativo. Il Gruppo non ha esposizioni dirette in materie prime e ha un'esposizione limitata in rubli. Con riferimento: (i) agli obblighi di congelamento di fondi nei confronti di soggetti ed entità sanzionate, (ii) alle restrizioni alla compravendita di determinati valori mobiliari perché emessi o collegati ad emittenti sanzionati, (iii) alle limitazioni ai flussi finanziari da e verso la Russia, salvo specifiche deroghe, (iv) agli obblighi di comunicazione alle autorità competenti, il Gruppo si avvale di presidi che consentono di monitorare i nominativi di soggetti ed entità sanzionate e gli ISIN di strumenti finanziari sanzionati, necessari ad avviare le conseguenti attività di congelamento degli asset richiesti dalla normativa. Al 31 dicembre 2022 non si rilevano esposizioni dirette né indirette con le persone fisiche o le entità oggetto di provvedimenti sanzionatori applicabili al Gruppo; pertanto, non sono state messe in atto

azioni di congelamento dei beni previste dalla normativa sui soggetti interessati. Infine, il Gruppo monitora costantemente l'evoluzione del quadro normativo di riferimento attraverso strumenti informativi che consentono l'aggiornamento tempestivo del quadro sanzionatorio applicabile alla Banca e l'adeguamento opportuno dei presidi in essere.

Gli investimenti finanziari detenuti dal Gruppo, costituiti in prevalenza da titoli di Stato, sono detenuti dalla Capogruppo con finalità di investimento a lungo termine e sono contabilizzati nel portafoglio Held to Collect valutato al costo ammortizzato; pertanto, il confronto con la valutazione al fair value non ha determinato impatti sul conto economico, sul patrimonio netto e sui fondi propri.

Con riferimento agli strumenti finanziari presenti nel portafoglio di negoziazione, il Gruppo tende a non assumere posizioni di rischio; le posizioni presenti nel portafoglio di proprietà sono rappresentate principalmente da contratti derivati "Over the counter" (CFD e Knock Out Option) negoziati in contropartita dei clienti e coperti gestionalmente con titoli di capitale quotati e contratti derivati quotati su mercati regolamentati o stipulati con controparti istituzionali.

Il 2022 non registra un significativo deterioramento del portafoglio crediti di finanziamento verso clientela ordinaria del Gruppo. Quest'ultimo è infatti costituito principalmente da crediti accordati dalla Capogruppo FinecoBank alla clientela retail, prevalentemente assistiti da garanzie reali finanziarie ed immobiliari, erogati in applicazione di un'attenta e prudente politica di concessione. Nel caso dei mutui fondiari il loan to value medio è, infatti, pari a circa il 50% ed i fidi accordati prevedono l'acquisizione di garanzie con margini conservativi. Anche la maggior parte delle moratorie concesse da FinecoBank per supportare le esigenze finanziarie della clientela correlate all'emergenza sanitaria COVID-19, complessivamente di importo non significativo, non risultano più attive; le moratorie ancora in essere al 31 dicembre 2022 ammontano a 383 migliaia di euro.

FinecoBank durante il periodo pandemico ha garantito la continuità operativa con modalità di lavoro da remoto per la totalità dei dipendenti, assicurando allo stesso tempo i medesimi livelli di servizio e l'efficacia del sistema dei controlli interni. Fineco ha successivamente adottato, con decorrenza 1° maggio 2022, una nuova modalità di Lavoro Agile che prevede due giornate di lavoro da remoto a settimana, elevabili fino ad un massimo di tre, nel limite mensile di 12 giorni.

Nel corso del 2022 la situazione di liquidità complessiva del Gruppo si è mantenuta solida e stabile; tutti gli indicatori e le analisi di adeguatezza di liquidità effettuate dal Risk Management hanno evidenziato ampi margini di sicurezza rispetto ai limiti regolamentari ed interni.

Avendo superato la soglia dimensionale di significatività di 30 miliardi di euro, individuata dal regolamento 468/2014 (MVU), dal 2022 l'annuale processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP) e l'eventuale Comprehensive Assessment, sono svolti da un Joint Supervisory Team (JST), composto da analisti della DG "Specialized Institutions & LSIs" della BCE e del Servizio Supervisione Banche 1 della Banca d'Italia.

I requisiti patrimoniali applicabili al Gruppo al 31 dicembre 2022 sono pari ai seguenti ratio patrimoniali (Pillar1) in coerenza con l'articolo 92 del CEE (Capital Requirements Regulation):

  • Capitale primario di classe 1 CET1 Ratio: 8,16%
  • Capitale di classe 1 T1 Ratio: 10,04%
  • Capitale totale Total Capital Ratio: 12,54%

Al 31 dicembre 2022, tutti i requisiti sopra menzionati risultano essere rispettati dal Gruppo e si evidenziano i seguenti indicatori patrimoniali:

  • 20,82% in termini di CET1 Ratio
  • 31,37% in termini di T1 Ratio
  • 31,37% in termini di Total Capital Ratio

A conclusione del Supervisory Review and Evaluation Process (SREP) 2022, la Banca Centrale Europea ha comunicato il requisito patrimoniale per il Gruppo FinecoBank, da rispettare a partire dal 1° gennaio

2023: il requisito patrimoniale Pillar 2 Capital Requirement (P2R) è 175 punti base, ridotto rispetto a 200 punti base precedenti e il requisito patrimoniale Pillar 2 Guidance (P2G) è 75 punti base, in aumento rispetto ai 50 punti base precedenti.

Pertanto, il Gruppo FinecoBank, a partire dal 1° gennaio 2023, è tenuto a rispettare i seguenti requisiti complessivi di capitale su base consolidata:

  • 8,02% in termini di CET1 Ratio
  • 9,85% in termini di T1 Ratio
  • 12,29% in termini di Total Capital Ratio

I coefficienti di capitale sopra riportati includono il Combined Buffer Requirement (CBR), da soddisfarsi con strumenti di capitale primario CET1, composto dalla Riserva di conservazione del capitale (Capital Conservation Buffer - CCB) per 2,50% e dalla Riserva di capitale anticiclica specifica (Countercyclical Capital Buffer - CCyB) per 0,004%.

Nel mese di novembre 2022 la Capogruppo ha rimborsato anticipatamente e integralmente i due finanziamenti ricevuti nell'ambito del programma Targeted Longer Term Refinancing Operations (TLTRO III), rispettivamente, nel dicembre 2020 e nel marzo 2021, per un totale di 1.045 milioni di euro. Il rimborso è stato effettuato in conseguenza del mutato scenario di politica monetaria ed in particolare della modifica dei termini e delle condizioni applicati alla terza serie del programma TLTRO.

Tra le operazioni e iniziative su partecipazioni descritte nel fascicolo di Bilancio, si evidenzia quanto segue.

L'Assemblea degli azionisti della partecipata Vorvel SIM S.p.A. – già Hi-MTF SIM S.p.A. – del 10 maggio 2022 ha approvato l'aumento di capitale per un importo complessivo di 3,5 milioni di euro, corrispondente ad un apporto di 0,7 milioni di euro per ciascun socio. FinecoBank ha sottoscritto l'aumento di capitale di propria competenza nel corso del mese di maggio 2022, mantenendo invariata al 20% la propria quota di partecipazione.

In data 22 novembre 2022 è stata costituita la società Fineco International Ltd, con sede in Gran Bretagna. Al 31 dicembre 2022 la società, controllata al 100% da FinecoBank S.p.A., non è operativa, in attesa di completare l'iter presso l'Autorità di vigilanza inglese (Financial Conduct Authority). Nel bilancio al 31 dicembre 2022 la suddetta società è stata esclusa dall'area di consolidamento in quanto non supera le soglie di materialità definite nella policy del Gruppo.

3. Altri eventi del periodo

Nel corso dell'esercizio 2022 è stato pressoché completato il piano d'azione approvato dal Consiglio di Amministrazione nel 2021, per recepire le osservazioni formulate da Banca d'Italia ad esito degli accertamenti ispettivi mirati a valutare il rispetto della normativa in tema di trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e correttezza delle relazioni con la clientela. L'audit interno relativo alla conclusione e relativa efficacia delle ultime attività è previsto per il secondo trimestre del 2023.

In data 6 giugno 2022 si è conclusa la verifica on-site dell'ispezione sulle procedure relative alla prestazione dei servizi di investimento e sugli adeguamenti alla normativa MIFID II, condotta da Consob nell'ambito dei piani di attività di verifica ordinaria sugli intermediari. Nel dicembre 2022 Consob ha notificato la propria Nota tecnica, rilevando alcuni ambiti di miglioramento che la Banca ha prontamente colto, predisponendo un Piano di azioni in corso o programmate, proposto all'Autorità dopo averne condiviso le linee guida nell'ambito della convocazione organizzata nello scorso 17 gennaio 2023.

FinecoBank nel corso del 2022 ha continuato nell'acquisto di ulteriori Crediti di Imposta ex art. 121 D.L. 34/2020.

La voce Crediti d'imposta acquistati al 31.12.2022 include il valore di bilancio dei crediti d'imposta acquistati nell'ambito del Decreto-legge 34/2020, per un importo di bilancio di 1.093,3 milioni di euro, in

crescita rispetto ai 508,8 milioni di euro in essere al 31 dicembre 2021 per effetto degli acquisti effettuati nel corso del 2022.

In Nota Integrativa viene precisato che fra i Crediti di Imposta ex art. 121 D.L. 34/2020 acquistati da FinecoBank sul mercato secondario, per un importo complessivo pari a 393.021 migliaia di euro, risultano iscritti anche crediti che sono stati oggetto di sequestro preventivo in ambito penale, per un importo complessivo di 45.294 migliaia di euro.

Sul postulato della totale estraneità della Banca ai fatti oggetto di indagine, nel Bilancio consolidato 2022 i suddetti crediti sono iscritti come crediti fiscali (voce "Crediti d'imposta acquistati"), alla luce del principio secondo cui, ove venga rilevato che il contribuente cedente non aveva diritto alla detrazione, i cessionari rispondono solo per l'eventuale utilizzo del credito d'imposta in modo irregolare o in misura maggiore rispetto al credito d'imposta ricevuto (comma 6 dell''art. 121 cit.) oppure in caso di concorso con dolo o colpa grave, con esclusione di quest'ultima in caso di acquisizione di tutta la documentazione prescritta (cfr. comma 6-bis inserito nell'art. 121 del DL 34/2020 dal decreto-legge 16 febbraio 2023, n. 11). A tal riguardo, FinecoBank sottolinea che: i) trattandosi di una sub-cessione, non vi è stato alcun rapporto tra FinecoBank e l'originario beneficiario della detrazione e che, in linea con le migliori best practice, FinecoBank ha posto in essere una serie di approfonditi controlli, anche con il supporto di società specializzate, in modo tale da prevenire qualsiasi forma di responsabilità; ii) sia le clausole e le tutele incluse nel contratto di cessione dei crediti in discorso, sia le norme ivi richiamate (in particolare, gli articoli 1260 e seguenti del codice civile) offrono un'adeguata tutela a favore di FinecoBank, che può vantare diritti tanto sul piano dell'eventuale risoluzione della cessione (con le connesse conseguenze restitutorie), tanto su quello risarcitorio. Fineco segnala altresì che, ai sensi del decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4, convertito con legge 28 marzo 2022 n. 25, art. 28-ter, nelle ipotesi in cui i crediti d'imposta di cui agli articoli 121 e 122 del decreto-legge n. 34 del 2020, non possano essere utilizzati in quanto oggetto di sequestro disposto dall'Autorità giudiziaria, il termine per l'utilizzo delle quote residue al momento della cessazione del sequestro è aumentato di un periodo pari alla durata del sequestro stesso.

La problematica dell'acquisto del credito di imposta ha interessato l'intero comparto bancario in Italia ed è oggetto di particolare attenzione da parte delle Autorità anche fiscali.

Il Consiglio dei Ministri ha recentemente approvato il decreto-legge 16 febbraio 2023 n. 11 che introduce misure urgenti in materia di cessione di crediti d'imposta relativi agli incentivi fiscali. L'oggetto dell'intervento non è il bonus in sé, bensì la cessione del relativo credito, che secondo l'esecutivo "ha potenzialità negative sull'incremento del debito pubblico" del Paese.

4. Operazioni atipiche o inusuali

Il fascicolo di bilancio, le informazioni ricevute nel corso delle riunioni del Consiglio di Amministrazione e quelle fornite dal Presidente, dall'Amministratore Delegato, dal Management, dal Responsabile Internal Audit e dal Revisore legale non hanno evidenziato operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate.

5. Operazioni infragruppo o con parti correlate

FinecoBank dispone di una Global Policy (la "Global Policy") che ha lo scopo di definire, nell'ambito dell'operatività della Banca e del Gruppo FinecoBank, i principi e le regole da osservare per il presidio del rischio derivante da situazioni di possibile conflitto di interesse determinate dalla vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali della Banca e delle altre società del Gruppo.

Il Consiglio di Amministrazione, al fine di assicurare il costante rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari attualmente vigenti in materia di informativa societaria riguardanti le operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse, ha approvato, in occasione della riunione del 16 dicembre 2021 (con efficacia dal 15 gennaio 2022), con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Rischi e Parti Correlate e del

Collegio Sindacale, la nuova versione della "Global Policy Procedure per la gestione delle operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse del Gruppo FinecoBank" (la"Global Policy").

Detta Global Policy è stata da ultimo aggiornata, dal Consiglio di Amministrazione in occasione della riunione del 7 febbraio 2023, con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Collegio Sindacale.

Le operazioni infragruppo o con parti correlate sono evidenziate nella Relazione sulla Gestione Consolidata e nell'apposita sezione della Nota Integrativa con l'indicazione delle attività, delle passività, delle garanzie ed impegni, dei costi e dei ricavi in essere al 31 dicembre 2022, distinte per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24.

Nel corso dell'esercizio 2022 sono state attuate dal Gruppo Fineco operazioni con parti correlate, italiane ed estere, di minore rilevanza rientranti nell'ordinario esercizio dell'attività operativa della Banca e della connessa attività finanziaria, operazioni perfezionate a condizioni standard, ovvero a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni concluse con soggetti terzi indipendenti.

Con riferimento alla categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici", in applicazione della speciale disciplina prevista dall'art. 136 del D.Lgs. 385/93 (TUB), le obbligazioni attuate nei confronti dei soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo ai sensi della richiamata norma hanno formato oggetto di unanime deliberazione del Consiglio di Amministrazione, assunta con il voto favorevole di tutti i membri del Collegio Sindacale, secondo le modalità ed i criteri previsti dal citato art. 136 TUB.

La categoria "Società collegate" comprende i rapporti nei confronti di Vorvel SIM S.p.A., società sottoposta ad influenza notevole, nella quale FinecoBank detiene una partecipazione del 20% per un importo di bilancio di 1.718 migliaia di euro. I rapporti economici e patrimoniali sopra rappresentati sono originati principalmente dall'accordo stipulato dalla Banca con Vorvel SIM S.p.A. per la negoziazione, sul segmento Hi-Cert, dei certificates emessi da Fineco.

In data 30.09.2022 la funzione Internal Audit ha emesso l'audit di processo riguardo "Operazioni con parti correlate e conflitto di interessi" con una valutazione complessiva "mostly satisfactory" su tutte le aree esaminate e, in particolare: - Governance & Organization; - Gestione dei conflitti con Soggetti Collegati; - Gestione dei conflitti derivanti dalla prestazione di attività esterne; - Controlli di Secondo Livello e reporting aziendale.

Il Collegio Sindacale, che nel corso dell'Esercizio ha partecipato a tutte le riunioni del Comitato Rischi e Parti Correlate nelle quali sono state anche esaminate le operazioni con parti correlate e con soggetti collegati, ha vigilato sull'osservanza delle regole procedurali adottate dalla Banca nonché sul rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di informazione al pubblico ed ha verificato che nella Relazione sulla Gestione consolidata e nelle Note Integrative al Bilancio il Consiglio di Amministrazione abbia fornito un'adeguata informativa sulle operazioni con parti correlate in base alla vigente disciplina.

6. Attività di vigilanza sulla revisione legale e sull'indipendenza del Revisore legale

Il Collegio Sindacale, identificato quale "Comitato per il controllo interno e per la revisione contabile" dall'art. 19 del D.Lgs. 39/2010 nella versione riformulata a seguito della riforma della revisione legale recepita mediante il D.Lgs. 135/2016, ha vigilato: i) sul processo di informativa finanziaria; ii) sull'efficacia dei sistemi di controllo interno e di gestione del rischio; iii) sull'attività di revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati e iv) sull'indipendenza del Revisore legale dei conti, in particolare per quanto riguarda le prestazioni di servizi non di revisione.

Il Collegio Sindacale ha esaminato le Relazioni di revisione rilasciate in data 23 marzo 2023 dalla Società di Revisione legale KPMG S.p.A. ai sensi dell'art. 14 del D.Lgs. n. 39/2010 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014 sul Bilancio d'esercizio e sul Bilancio Consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2022. In particolare, la società di revisione esprime in sintesi, i seguenti giudizi:

  • il bilancio di esercizio al 31.12.2022 è stato predisposto nel formato XHTML in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815;
  • la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sono coerenti con il Bilancio d'esercizio di FinecoBank, al 31 dicembre 2022 e sono redatte in conformità alle norme di legge. Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, comma 2, lettera e), del D.lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'Impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, nulla da riportare;
  • il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 è stato predisposto nel formato XHTML ed è stato marcato, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815. Alcune informazioni contenute nella Nota Integrativa al bilancio consolidato quando estratte dal formato XHTML in una istanza XBRL, a causa di taluni limiti tecnici potrebbero non essere riprodotte in maniera identica rispetto alle corrispondenti informazioni visualizzabili nel bilancio consolidato in formato XHTML;
  • sempre con riferimento al Bilancio consolidato, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari richiamati sono coerenti con il Bilancio consolidato del Gruppo FinecoBank al 31 dicembre 2022 e sono redatte in conformità alle norme di legge. Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, comma 2, lettera e), del D.lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'Impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, nulla da riportare.

In data 23 marzo 2023 la Società di Revisione ha emesso altresì la Relazione aggiuntiva, ai sensi dell'art. 11 del Regolamento (UE) n. 537/2014, da cui non emergono carenze significative nel sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria meritevoli di essere portate all'attenzione dei responsabili delle attività di governance.

Unitamente alla Relazione Aggiuntiva la Società di Revisione ha fornito al Collegio Sindacale la dichiarazione sull'indipendenza (articolo 6 del Regolamento UE sopra citato) da cui non emergono situazioni che possono aver compromesso l'indipendenza.

Il Collegio ha tenuto incontri periodici, in conformità all'art. 150, comma 3, del TUF e delle disposizioni del D.lgs. n. 39/2010, con la Società di Revisione – esaminando il piano delle attività di revisione 2022, verificandone l'adeguatezza, seguendone l'esecuzione e scambiando tempestivamente i dati e le informazioni rilevanti per l'espletamento dei rispettivi compiti – senza che siano stati evidenziati rilievi particolari da dover comunicare, né fatti ritenuti censurabili che abbiano richiesto la formulazione di specifiche segnalazioni ai sensi dell'art. 155, comma 2, del TUF.

Nella Nota Integrativa Consolidata, così come nella Nota Integrativa della Capogruppo, ai sensi dell'art. 149 – duodecies del Regolamento Emittenti è data pubblicità dei corrispettivi di revisione legale dei conti, nonché dei corrispettivi per i servizi consentiti, diversi dalla revisione, prestati nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 a FinecoBank ed alla società controllata Fineco AM dalla Società di revisione e dalle entità della rete cui appartiene la Società di revisione stessa.

Si riportano di seguito i compensi in unità di euro (al netto di IVA e spese):

  • relativi ai servizi prestati a FinecoBank:
Tipologia
di servizi
Soggetto che ha erogato il servizio Compensi
Revisione Contabile KPMG
S.p.A.
189.140
Servizi di attestazione KPMG S.p.A. 142.650
TOTALE Euro 331.790

  • relativi ai servizi alla controllata Fineco AM
Tipologia
di servizi
Soggetto che ha erogato il servizio Compensi
Revisione Contabile KPMG (Ireland) 15.000
Servizi di attestazione KPMG (Ireland) 34.500
TOTALE Euro 49.500

A livello consolidato, i servizi di attestazione di Fineco AM si riferiscono alla revisione dei reporting package predisposti da Fineco AM per la redazione dei prospetti contabili consolidati del Gruppo FinecoBank al 31 marzo, 30 giugno e 30 settembre e alla revisione contabile del Bilancio di Fineco AM al 30 settembre di ogni esercizio.

Nel corso del 2022 il Collegio Sindacale ha approvato in via preventiva l'assegnazione alla società di Revisione KPMG S.p.A. dell'incarico di assistenza professionale in relazione all'effettuazione delle procedure atte alla verifica dell'accuratezza dei dati riportati nelle segnalazioni effettuate dalla Banca in relazione a TLTRO III "third reporting" per i seguenti periodi di riferimento: stock relativo alla data contabile del 30.09.2020; stock relativo alla data contabile del 31.12.2021; flussi per il periodo 30.09.2020 – 31.12.2021.

7. Integrazione del compenso alla società di revisione per ulteriore incarico di revisione legale per il periodo 2022-2030

L'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2021 - parte ordinaria, esaminata la Proposta motivata di data 05.03.2021 del Collegio Sindacale nella sua veste di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. 39/2010, ha deliberato di conferire alla società KPMG S.p.A l'incarico di revisione legale dei conti per il periodo 2022 – 2030, determinando il relativo compenso.

In data 23 dicembre 2021 FinecoBank S.p.A. ha sottoscritto l'Accordo quadro con la società di revisione KPMG S.p.A. alle condizioni economiche approvate dalla citata Assemblea degli Azionisti. Detto Accordo non contiene l'indicazione preventiva dei criteri da utilizzare per l'adeguamento del compenso per eventuali attività aggiuntive da compiere secondo parametri predefiniti di natura quantitativa e qualitativa.

Nel febbraio 2023 è pervenuta dalla società di revisione KPMG S.p.A. una comunicazione ai sensi del paragrafo 6.2 della lettera di incarico del dicembre 2021, con la quale evidenzia la necessità di apportare una integrazione all'incarico conferito, in considerazione delle attività aggiuntive che la stessa è tenuta a svolgere alla luce delle modifiche normative obbligatorie, che costituiscono circostanza per l'adeguamento degli onorari alla società di revisione per il servizio di revisione contabile da compiere nel rispetto dei nuovi parametri normativi.

La legge Europea 2019-2020 (n. 238 del 23/12/2021 - GU 17/01/2022) ha introdotto l'obbligo per il revisore legale di esprimere un giudizio sulla conformità del progetto di bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato, compresi nella relazione finanziaria annuale, alle disposizioni del Regolamento Delegato 2019/815 (UE).

Con Determina del Ministero dell'Economia e delle Finanze (Ragioneria Generale dello Stato) del 11 febbraio 2022, è stato emanato il principio di revisione (SA Italia) 700B "Le responsabilità del soggetto incaricato della revisione legale con riferimento al bilancio redatto secondo il formato elettronico unico di comunicazione (ESEF - European Single Electronic Format)" che illustra le procedure di revisione specifiche per l'espressione del giudizio di conformità del progetto di bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato alle disposizioni del Regolamento Delegato 2019/815 (UE).

Le già menzionate novità normative e il nuovo principio di revisione comportano la necessità di verifiche ricorrenti sull'utilizzo del formato XHTML per la redazione del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato e sulla marcatura dei prospetti del bilancio consolidato indicati nella Tabella I dell'Allegato II del

Regolamento Delegato. A partire dall'esercizio 2022 le verifiche sono estese alla marcatura delle note al bilancio consolidato indicate nella Tabella II dell'Allegato II del Regolamento Delegato.

In relazione all'aumento dell'impegno per lo svolgimento dell'attività di revisione legale la società di revisione KPMG S.p.A. nel febbraio 2023 ha formulato una richiesta di integrazione del compenso per l'ulteriore attività di revisione legale stimata in numero 728 ore per ciascuno degli esercizi 2022 – 2030 pari a maggiori onorari per € 35.000,00 annui.

In data 9 marzo 2023 il Collegio sindacale ha finalizzato la propria proposta motivata all'attenzione degli azionisti chiamati a deliberare in ordine alla richiesta di integrazione del corrispettivo.

Esaminata la proposta di KPMG S.p.A. e accertato che la nuova attività è prevista ex lege, il Collegio ha verificato con le competenti funzioni aziendali la ragionevolezza della quantificazione delle ore previste da KPMG S.p.A. per l'espletamento delle attività aggiuntive e ha verificato altresì che i corrispettivi siano coerenti con le tariffe orarie previste nell'originaria proposta formulata dalla società di revisione per il novennio 2022-2030, approvata dall'Assemblea degli azionisti dello scorso 28 aprile 2021.

8. Attività di vigilanza sull'adeguatezza del sistema amministrativo-contabile e sulla affidabilità di questo a rappresentare correttamente i fatti di gestione

Il Collegio Sindacale ha vigilato sul rispetto della normativa che regola l'articolato processo amministrativo e contabile, in virtù del quale il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari e l'Amministratore Delegato e Direttore Generale rilasciano le attestazioni previste dall'art. 154-bis del TUF.

Il Collegio Sindacale, in quanto Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, ha altresì monitorato il processo della informativa finanziaria, senza riscontrare problematiche o criticità.

Le procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio dell'Impresa, del Bilancio Consolidato e di ogni altra comunicazione finanziaria, sono state predisposte sotto la Responsabilità del Dirigente Preposto che, unitamente all'Amministratore Delegato e Direttore Generale, nella periodica rendicontazione sulle stesse e, da ultimo, nella "Relazione sul sistema dei controlli interni sul financial reporting in ottemperanza alla legge n. 262/2005", di cui il Consiglio di Amministrazione ne ha avuto informativa in data 7 febbraio 2023, ne attesta l'adeguatezza di effettiva applicazione dei controlli, in relazione alle caratteristiche dell'Impresa e del Gruppo Fineco e l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio Consolidato e del Bilancio dell'Impresa al 31 dicembre 2022.

La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio è basata su un modello definito in coerenza con l'"Internal Control - Integrated Framework (CoSO)" e con il Control Objective for IT and Related Technologies (Cobit), che rappresentano standard di riferimento per il sistema di controllo interno e per il financial reporting in particolare, generalmente accettati a livello internazionale.

Il Dirigente Preposto e l'Amministratore Delegato e Direttore Generale di FinecoBank attestano altresì che il Bilancio Consolidato ed il Bilancio dell'Impresa:

  • sono redatti in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • corrispondono alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • sono idonei a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e, per il Bilancio consolidato, dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;

e che la Relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Il Dirigente Preposto della Capogruppo, nel corso degli incontri con il Collegio Sindacale, non ha segnalato carenze nei processi operativi e di controllo che possano inficiare il suddetto giudizio di adeguatezza e di effettiva applicazione delle procedure amministrativo-contabili al fine della corretta rappresentazione economica, patrimoniale e finanziaria dei fatti della gestione in conformità ai principi contabili adottati.

Con regolare periodicità il Dirigente Preposto presenta al Consiglio di Amministrazione un aggiornamento della situazione delle attività svolte e lo stato di avanzamento lavori delle attività dirette al miglioramento del Sistema di Controllo Interno relativo all'attività di Financial Reporting.

Nel corso dei periodici incontri finalizzati allo scambio di informazioni, il Revisore legale dei conti non ha segnalato significative criticità del sistema di controllo interno inerente al processo di informativa finanziaria.

Il Bilancio al 31.12.2022 di FinecoBank S.p.A. è redatto, in applicazione del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38, in conformità ai principi contabili (nel seguito "IFRS", "IAS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i relativi documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea, come previsto dal Regolamento dell''Unione Europea n. 1606/2002 del 19 luglio 2002 ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2022.

Il Collegio Sindacale ha vigilato sulla redazione del Bilancio dell'Impresa e del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2022 in conformità ai principi contabili sopra richiamati.

Il Bilancio costituisce inoltre parte integrante della Relazione finanziaria annuale ai sensi del comma 1 dell'articolo 154-ter del Testo Unico della Finanza (TUF, D.Lgs. 24/2/1998 n. 58).

Gli schemi di bilancio e della Nota Integrativa utilizzati da Fineco corrispondono a quanto stabilito da Banca d'Italia con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti

La Direttiva 2004/109/CE (la "Direttiva Transparency") e il Regolamento Delegato (UE) 2019/815 hanno previsto l'obbligo per gli emittenti valori mobiliari quotati nei mercati regolamentati dell'Unione Europea di redigere la relazione finanziaria annuale nel linguaggio XHTML, sulla base del formato elettronico unico di comunicazione ESEF (European Single Electronic Format), approvato da ESMA. Inoltre, laddove la relazione finanziaria annuale contenga bilanci consolidati redatti conformemente agli IFRS (International Financial Reporting Standards), è prevista una marcatura delle informazioni economico – finanziarie utilizzando il linguaggio XBRL (eXtensible Business Reporting Language) con l'obiettivo di accrescere ulteriormente l'accessibilità, l'analisi e la comparabilità dei dati in essi contenuti.

In particolare, gli emittenti sono tenuti a marcare tutte le informazioni comunicate nei bilanci consolidati IFRS, o attraverso riferimenti incrociati ad altre parti delle relazioni finanziarie annuali, che corrispondono alle informazioni specificate nell'allegato II del Regolamento Delegato, se presenti nei bilanci consolidati IFRS. La stessa è consultabile sul sito internet di FinecoBank (https://about.finecobank.com).

Con riferimento alla Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2022 Fineco ha osservato l'obbligo di marcatura che ha riguardato le seguenti informazioni: - Anagrafica di base; Schemi di bilancio consolidati (Stato Patrimoniale consolidato, Conto Economico consolidato, Prospetto della redditività consolidata complessiva, Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato e Rendiconto finanziario consolidato); Nota integrativa consolidata.

I documenti di Bilancio in formato PDF, messi a disposizione da FinecoBank come copia cortesia, non costituiscono adempimento agli obblighi derivanti dalla "Direttiva Transparency" e dal Regolamento Delegato (UE) 2019/815 (il "Regolamento ESEF" - European Single Electronic Format) per i quali è stato elaborato apposito formato XHTML.

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank nella seduta del 14 marzo 2023 ha approvato la tassonomia da utilizzare per la marcatura degli schemi del bilancio consolidato 2022 e della Nota Integrativa consolidata, parte integrante della Relazione finanziaria annuale di FinecoBank. Tale tassonomia non ha registrato modifiche e/o personalizzazioni rispetto alla versione emanata.

Alla luce delle evidenze riscontrate, dell'informativa resa dal Dirigente preposto, nonché delle osservazioni della Società di revisione, il Collegio Sindacale ha motivo di ritenere che il sistema amministrativo contabile della Banca e del Gruppo sia affidabile e adeguato ad assicurare una completa, tempestiva ed attendibile rappresentazione degli accadimenti gestionali, conformemente ai principi contabili adottati.

9. Dichiarazione Consolidata di carattere non finanziario ex D.Lgs. 254/2016 (DNF)

Ai sensi del D.Lgs. 254/2016, Fineco ha redatto, per il quarto anno, la "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario del Gruppo di FinecoBank" (nel seguito anche solo "DNF" o "Report").

Il Report, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 14 marzo 2023, è redatto in conformità degli artt. 3 e 4 del D.Lgs. 254/2016 e costituisce una relazione distinta dalla Relazione sulla gestione consolidata, così come previsto dall'opzione dell'art. 5, comma 3, lettera b) del D.lgs. 254/2016.

È consultabile sul sito internet di FinecoBank (https://about.finecobank.com).

In conformità con quanto richiesto dal D.Lgs. 254/2016, il perimetro dei dati e delle informazioni comprende le società consolidate con il metodo integrale all'interno del Bilancio Consolidato 2022, ovvero FinecoBank S.p.A. e la Società controllata Fineco Asset Management DAC, con sede in Irlanda. Tale perimetro esclude la neocostituita Fineco International Ltd, con sede in Inghilterra, controllata integralmente da FinecoBank S.p.A., ma non ancora operativa alla fine dell'anno di rendicontazione e Vorvel SIM S.p.A., con sede in Italia, in quanto valutata con il metodo del patrimonio netto all'interno del Bilancio Consolidato 2022.

Riguardo ai contenuti della DNF e i relativi indicatori oggetto di rendicontazione il Report indica che gli stessi sono stati selezionati a partire dai risultati dell'Analisi di materialità, nella versione aggiornata nel corso del 2022. I risultati dell'aggiornamento hanno portato a confermare la maggior parte dei temi materiali dell'anno precedente, affiancati da alcuni nuovi temi, quali Innovazione e Solidità, Resilienza e Reputazione aziendale.

In linea con l'anno precedente, il processo di rendicontazione è disciplinato dalla Global Operational Regulation FB 026_2021 "Redazione e pubblicazione della Dichiarazione Consolidata di carattere Non Finanziario del Gruppo FinecoBank" ed è stato svolto attraverso l'utilizzo di una piattaforma dedicata alla raccolta dei dati e delle informazioni. Tale strumento prevede, per ogni area tematica oggetto di rendicontazione, l'attribuzione di specifici ruoli all'interno di ciascuna struttura della Banca coinvolta per competenza (data owner, data reviewer, data approver), al fine di assicurare i relativi controlli interni. Inoltre, tale strumento, tramite le diverse funzionalità, ha consentito di rendere il processo di reporting più efficiente, veloce e collaborativo, riducendo altresì i rischi operativi derivanti dalle elaborazioni manuali dei dati.

Il Report per l'anno 2022 include due documenti aggiuntivi che, precedentemente, costituivano relazioni separate: il PRB Reporting e Self-Assesment Template, richiesto nell'ambito della sottoscrizione dei Principles for Responsible Banking delle Nazioni Unite, e la Dichiarazione Ambientale, richiesta nell'ambito della certificazione ambientale EMAS.

In linea con l'aggiornamento dell'Analisi di materialità, il Report esamina con maggiore focus i temi della Cybersecurity e dei Prodotti e investimenti responsabili (inclusa Fineco AM).

Riguardo alla metodologia, è stata aggiornata la mappa degli stakeholder del Gruppo, integrando i "Risparmiatori", e l'analisi della materialità: dal 2022 è stato utilizzato l'approccio della doppia materialità, attraverso la mappatura della prospettiva inside-out (impatto di Fineco verso l'esterno) e outside-in (impatto dell'esterno su Fineco, quindi valutazione di rischio). Sono stati altresì recepiti i requisiti dei nuovi Universal

Standard del GRI, integrando maggiori informazioni obbligatorie nell'ambito della governance (es., processo di autovalutazione del Consiglio di Amministrazione, Politiche di remunerazione, gestione dei conflitti di interesse).

Il Collegio Sindacale vigila sull'osservanza delle disposizioni in materia, previste dal D.Lgs. 254/2016.

Il Collegio Sindacale ha ottenuto periodici aggiornamenti in merito allo svolgimento delle attività propedeutiche alla predisposizione della DNF ed ha esaminato la documentazione resa disponibile, nonché la Circolare Assonime n. 13 del 12 giugno 2017 a commento del D.Lgs. 254/2016 e la Circolare n. 4 dell'11 febbraio 2019 (Novità in tema di dichiarazione non finanziaria).

A norma dell'art. 3, comma 10, del D.Lgs. 254/2016, la verifica di conformità delle informazioni fornite rispetto alle norme di riferimento e agli standard di rendicontazione adottati spetta al Revisore legale, con apposita relazione, distinta da quella dell'art. 14 del D.Lgs. n. 39/2010.

La DNF del Gruppo FinecoBank al 31.12.2022 è sottoposta a giudizio di conformità ("limited assurance engagement" secondo i criteri indicati dal principio ISAE 3000 Revised) da parte della società di revisione KPMG S.p.A., che esprime con apposita relazione distinta un'attestazione circa la conformità delle informazioni fornite ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D.lgs. 254/16.

Il Collegio sindacale ha incontrato il Revisore per una preliminare indicazione riguardo la modalità di esame adottata e ha preso altresì atto della "Relazione della Società di revisione indipendente sulla Dichiarazione Consolidata di carattere non finanziario" (Relazione) relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022, emessa in data 23.03.2023, nella quale la Società di revisione, dopo aver espressamente indicato le procedure svolte, conclude che, sulla base del lavoro svolto, non sono pervenuti all'attenzione della stessa elementi che facciano ritenere che la DNF del Gruppo FinecoBank relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del Decreto e ai "Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards" definiti dal GRI - Global Reporting Initiative ("GRI Standards").

L'approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione nella seduta del 14 marzo 2023 è stata preceduta dall'esame e valutazione del Comitato Corporate Governance e Sostenibilità Ambientale e Sociale e del Comitato Rischi e Parti Correlate nella riunione congiunta del 23 febbraio 2023.

Sulla base informazioni acquisite, il Collegio Sindacale indica che, nel corso della disamina relativa alla Dichiarazione non Finanziaria, non sono pervenuti alla sua attenzione elementi di non conformità e/o di violazione delle relative disposizioni normative.

10. Attività di vigilanza sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e sull'adeguatezza delle funzioni di controllo

FinecoBank, in qualità di Capogruppo, ha dotato il Gruppo di un sistema unitario di controlli interni finalizzato a consentire l'effettivo controllo sia sulle scelte strategiche del Gruppo nel suo complesso, sia sull'equilibrio gestionale delle singole entità del Gruppo.

Coerentemente a quanto statuito dall'Autorità di Vigilanza, il Sistema dei Controlli Interni e di gestione dei rischi della Banca (di seguito anche "Sistema dei Controlli Interni") è costituito dall'insieme delle regole, delle funzioni, delle strutture, delle risorse, dei processi e delle procedure che mirano ad assicurare il conseguimento delle seguenti finalità: - verifica dell'attuazione delle strategie e delle politiche aziendali; contenimento del rischio entro i limiti indicati nel quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio della banca (Risk Appetite Framework - RAF); - salvaguardia del valore delle attività e protezione dalle perdite; - efficacia ed efficienza dei processi aziendali; - affidabilità e sicurezza delle informazioni aziendali e delle procedure informatiche; - prevenzione del rischio che la banca sia coinvolta, anche involontariamente, in attività illecite (con particolare riferimento a quelle connesse con il riciclaggio, l'usura ed il finanziamento al terrorismo); - conformità delle operazioni con la legge e la normativa di vigilanza, nonché con le politiche, i regolamenti e le procedure interne.

Il sistema informativo della Banca, rispondente a caratteristiche di sicurezza ed efficienza, svolge un ruolo primario di supporto.

Tra i principali obiettivi del sistema dei controlli interni della Banca è prevista la gestione della sicurezza informatica, che comprende i processi e le misure volti, in raccordo con la generale azione aziendale, a preservare la sicurezza delle informazioni e dei beni aziendali, a garantire a ciascuna risorsa informatica una protezione, in termini di riservatezza, integrità, disponibilità, verificabilità e accountability, appropriata e coerente lungo l'intero ciclo di vita, anche mediante un monitoraggio periodico e costante delle performance. Obiettivo di tale processo è anche di contribuire alla conformità del sistema informativo alle norme di legge e a regolamenti interni ed esterni.

Il Collegio Sindacale si è periodicamente interfacciato con la funzione ICT, sottolineando l'importanza di una prudente e costante attenzione ai rischi connessi alla cybersecurity, anche alla luce delle recenti raccomandazioni diffuse dall'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale. Il Collegio Sindacale ha avuto conferme che la funzione ICT di Fineco sta costantemente monitorando la sicurezza informatica anche in relazione ad eventi esterni, con opportune misure volte a sanare la vulnerabilità e a rafforzare i presidi organizzativi e tecnici, intensificando altresì i flussi informativi con gli organi di controllo.

Considerando le funzioni e le strutture coinvolte, il Sistema dei Controlli Interni di FinecoBank si fonda su: - organi e funzioni di controllo, coinvolgendo, ciascuno per le rispettive competenze, il Consiglio di Amministrazione, il Comitato Rischi e Parti Correlate, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale, il Collegio Sindacale, nonché le funzioni aziendali con specifici compiti al riguardo; - modalità di coordinamento tra i soggetti coinvolti nel Sistema dei Controlli Interni e di gestione dei rischi.

Il Consiglio di Amministrazione ("Organo con Funzione di Supervisione Strategica") ha definito le linee di indirizzo del Sistema dei Controlli Interni e del sistema di gestione dei rischi, assicurandosi che i principali rischi della Banca siano identificati, misurati, gestiti e monitorati in modo adeguato.

Il Consiglio di Amministrazione, nell'ambito delle proprie competenze, ha approvato la costituzione delle funzioni aziendali di controllo, delineando i relativi ruoli e responsabilità e ha incaricato l'Amministratore Delegato e Direttore Generale di presidiare - attraverso la progettazione, la gestione ed il monitoraggio - il Sistema dei Controlli Interni e di gestione dei rischi. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale è individuato quale Amministratore Incaricato del Sistema di Controllo Interno (di seguito anche "Amministratore Incaricato"), in relazione a quanto previsto dal Codice di Corporate Governance per le società quotate (Vers. gennaio 2020) Art. 6 – Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi. Il Consiglio di Amministrazione svolge un'attività di supervisione complessiva dei principali rischi aziendali avvalendosi del Comitato Rischi e Parti Correlate e dell'Amministratore Incaricato.

La Capogruppo FinecoBank definisce le opportune misure di controllo e monitoraggio della controllata Fineco AM, assicurando un allineamento dell'implementazione del sistema dei controlli interni a livello di Gruppo, ove possibile, in considerazione delle specificità del business svolto dalla controllata irlandese.

In recepimento di quanto previsto dalla Circolare n. 285/2013 della Banca d'Italia e successivi aggiornamenti, Fineco si è dotata, già dal 2014, del "Documento degli Organi e delle Funzioni con compiti di Controllo" che definisce il Sistema dei Controlli Interni della Banca con l'analitica individuazione dei compiti e delle responsabilità degli Organi aziendali e delle funzioni di controllo, da ultimo aggiornato in data 02.08.2022.

Il sistema di controllo interno in Fineco è impostato su quattro tipologie di controlli: - controlli di 1° livello (cd. "controlli di linea"); - controlli di 2° livello: sono controlli che hanno l'obiettivo di assicurare, tra l'altro, la corretta attuazione del processo di gestione dei rischi; - controlli di 3° livello: sono quelli tipici della revisione interna, basati sull'analisi delle informazioni ricavate dalle basi-dati o dai report aziendali, nonché sullo svolgimento di verifiche in loco; - controlli di vigilanza istituzionale: sono i controlli svolti dagli organi istituzionali della Banca tra i quali, in particolare, quelli del Collegio Sindacale e dell'Organismo di Vigilanza ex D.lgs. 8 giugno 2001 n. 231.

La Banca ha istituito le funzioni aziendali di controllo permanenti ed indipendenti: i) di conformità alle norme (Compliance); ii) di controllo dei rischi (Risk Management); iii) di revisione interna (Internal Audit). Analogo assetto del sistema di controllo è stato definito per la controllata Fineco AM.

Le funzioni aziendali deputate ai controlli di 2° e 3° livello della Capogruppo presentano annualmente agli organi aziendali una relazione che illustra le verifiche effettuate, i risultati emersi, i punti di debolezza rilevati con riferimento, oltre che alla Capogruppo medesima, anche al Gruppo bancario nel suo complesso e propongono gli interventi da adottare per la rimozione delle carenze rilevate.

A livello manageriale la Banca ha inoltre istituito il Comitato di Coordinamento delle Funzioni di Controllo (di seguito anche "Comitato CFC") e l'Internal Control Business Committee (ICBC). Il Comitato CFC è preposto a garantire l'integrazione e il raccordo delle Funzioni di Controllo, al fine di coordinare i percorsi di mitigazione dei rischi rilevati dalle stesse e migliorare il Sistema dei Controlli Interni della Società. L'ICBC rappresenta un punto di confronto tra Business e funzioni di controllo su tematiche relative ai controlli interni, per garantire un pronto ed efficace indirizzo delle criticità o degli interventi su potenziali aree di debolezza, anche attraverso la verifica di action plan manageriali attuativi e/o di rimedio predisposti dalle competenti funzioni, a mitigazione dei rischi connessi.

Il Collegio Sindacale ha acquisito informazioni, tenuto incontri con le funzioni aziendali e vigilato sul funzionamento e sull'adeguatezza del sistema di controllo interno.

Internal audit

Il Collegio dà atto che le Relazioni trimestrali e la Relazione annuale, predisposte con riferimento al 2022, dall'Internal Audit per la propria valutazione del Sistema di Controllo Interno - contenenti anche sezioni dedicate alle risultanze dell'attività di Audit svolta sui processi della Banca, sulla Rete dei Consulenti Finanziari, agli Audit Finding nella loro composizione anche temporale - sono state regolarmente presentate al Comitato Rischi e Parti Correlate, al Collegio Sindacale ed al Consiglio di Amministrazione ed ivi discusse.

La Relazione al 31.12.2022, presentata al Consiglio di Amministrazione in data 14 marzo 2023, fornisce una visione d'insieme del sistema di controllo interno della Banca sulla base dei risultati delle attività di audit svolte, soffermandosi – nel dettaglio – sulle evidenze di particolare rischio emerse e sulle azioni correttive pianificate dal management e dagli owner dei processi.

Contiene anche informazioni sulla struttura e sull'organico della funzione di Internal Audit; inoltre, considerato il ruolo di funzione Internal Audit di Capogruppo, la Relazione include una sintesi dei risultati delle attività svolte dalla funzione Internal Audit della controllata Fineco Asset Management DAC e sulla valutazione del sistema dei controlli interni espressa dal responsabile locale della funzione.

Il Sistema dei Controlli Interni di FinecoBank S.p.A. e della controllata Fineco Asset Management DAC è stato valutato dalle rispettive funzioni Internal Audit mostly satisfactory1 , considerando i risultati delle attività di audit svolte nell'anno 2022, l'andamento dei finding, inclusi quelli formulati dai Regulator, nonché tutte le informazioni disponibili, fra cui le valutazioni espresse da altri "assurance providers" interni ed esterni.

Le attività di controllo di secondo livello svolte delle funzioni Risk Management e Compliance relativamente ai processi oggetto di audit nel corso dell'anno sono risultate nel complesso adeguate.

Il piano annuale di audit per l'anno 2022, definito sulla base dell'analisi dei rischi emergenti dall'aggiornamento annuale del Risk Assessment e tenuto conto delle Linee Guida di Gruppo nonché degli obblighi normativi vigenti e delle necessità di follow-up di precedenti audit emessi con valutazione negativa, è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 18 gennaio 2022; prevedeva inizialmente lo svolgimento di n. 16 audit sui processi, n. 3 relazioni annuali obbligatorie e n. 400 audit sulla rete dei Consulenti Finanziari (PFA).

1 valutato in base alla seguente scala di valori, in ordine decrescente: good, mostly satisfactory, partially satisfactory, unsatisfactory

Nel settembre 2022 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato un'integrazione del Piano di Audit 2022, in relazione alle richieste formulate dal Collegio Sindacale e dal Comitato Rischi e Parti Correlate.

Nel corso dell'anno sono stati svolti tutti gli audit previsti dal piano e tre audit non pianificati ed è continuato il monitoraggio della implementazione delle azioni correttive pianificate. Nonché sono stati emessi i report annuali obbligatori.

Il Collegio Sindacale, nel corso della propria attività, ha monitorato il rispetto del piano di Audit - per quanto concerne sia le strutture centrali ed i processi sia la rete dei Consulenti Finanziari - verificandone le tempistiche di effettiva attuazione.

Tutte le attività previste per il 2022 dal programma interno di assurance e miglioramento della qualità gestito dalle risorse dedicate del Team Qualità e Controlli a Distanza della Direzione Internal Audit sono state completate.

L'intera funzione Internal Audit nel 2022 ha continuato a lavorare anche da remoto. Nel corso dell'anno tale modalità di lavoro non ha generato impatti rilevanti sull'esecuzione del Piano di Audit approvato; relativamente alle attività di audit sulla rete dei PFA le verifiche on-site, sospese nel 2020 a causa dell'emergenza Covid-19, sono state riavviate a partire dal mese di giugno.

Al 31.12.2022 lo staff della Direzione Internal Audit è composto complessivamente da n. 22 risorse.

Alla luce delle evoluzioni societarie, seguendo la metodologia definita dalla Global Policy "Linee guida per il dimensionamento organizzativo", è stato aggiornato il target sizing che sarà raggiunto gradualmente.

Nella seduta del 8 novembre 2022 il Consiglio di Amministrazione ha approvato le Linee Guida del Piano di audit per l'anno 2023.

Il Collegio Sindacale ha altresì preso atto della "Relazione sull'attività di revisione interna di FinecoBank di cui al Manuale Consob degli obblighi informativi dei soggetti vigilati", elaborata dall'Internal Audit sulla base della propria attività svolta nell'anno 2022 nell'ambito dei servizi di investimento, presentata a marzo 2023, al Comitato Rischi e Parti Correlate, al Collegio Sindacale e successivamente al Consiglio di Amministrazione.

Il Collegio Sindacale ha esaminato gli Audit Report emessi dall'Internal Audit nel corso del 2022 utilizzando le informazioni ivi contenute e richiedendo anche supplementi di informativa, prontamente predisposti dalla funzione, ritenuti necessari per lo svolgimento della propria attività e per monitorare il recepimento delle raccomandazioni e degli interventi correttivi in essi contenuti. Vi è stata una particolare attenzione, nei confronti dei Responsabili delle Aree organizzative interessate, anche al rispetto delle scadenze per lo svolgimento delle azioni rimediali previste.

Risk Management

Nel corso del 2022 il Collegio Sindacale ha incontrato periodicamente il Chief Risk Officer per svolgere nel continuo un controllo della funzione presieduta ed approfondire le relazioni informative dallo stesso predisposte per gli Organi Aziendali così da vigilare, anche attraverso la partecipazione alle riunioni del Comitato Rischi e Parti Correlate, sull'efficacia, la completezza, la funzionalità e l'affidabilità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e del Risk Appetite Framework, in linea con le previsioni del Codice di Corporate Governance e con le disposizioni di vigilanza.

Nel rispetto di quanto previsto dalla normativa di Banca d'Italia (Circolare n. 285) in data 18/01/2022 è stato sottoposto al Consiglio di Amministrazione per opportuna informativa il Piano di attività della funzione di controllo dei rischi e della validazione interna per l'anno 2022. Le attività progettuali della funzione di Controllo dei Rischi programmate per il 2022 sono state volte al miglioramento del framework dei controlli anche alla luce del passaggio alla vigilanza diretta della Banca Centrale Europea ed all'attività di supporto all'Autorità nello svolgimento della Comprehensive Assessment prevedendone una attenzione primaria per i diversi team della Direzione CRO e il coordinamento con le altre strutture della Banca.

Con riferimento ai processo " ICAAP Risk Appetite Framework e ILAAP" in data 31.03.2022 la funzione Internal Audit ha emesso un report dell'ICAAP/ILAAP Report 2021 con valutazione mostly satisfactory, relativamente all'esame della documentazione a supporto, al fine di valutare la conformità alla normativa di riferimento, esterna ed interna, dei presidi adottati nelle procedure di definizione del Group Risk Appetite Framework (RAF), di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale (ICAAP – Internal Capital Adequacy Assessment Process), calcolata considerando il perimetro di consolidamento e di liquidità (ILAAP – Internal Liquidity Adequacy Assessment Process).

In data 14 marzo 2023 la funzione CRO ha provveduto, in conformità alle disposizioni di Vigilanza prudenziale, a presentare al Consiglio di Amministrazione la "Relazione annuale sulle esposizioni a rischio del Gruppo al 31 dicembre 2022" che, nell'ambito del quadro sinottico di Risk Appetite e Recovery Plan, non evidenzia superamenti delle soglie di tolleranza e la quasi totalità degli indicatori sono superiori agli obiettivi di rischio 2022.

Nella Relazione citata sono state altresì dettagliate le attività svolte dalla funzione nel corso del 2022.

Tutte le attività di controllo dei rischi di natura ordinaria sono state effettuate secondo le scadenze previste e sono state confermate e integrate per l'anno 2023. Con riferimento alle violazioni dei limiti previsti dalle Policy approvate, esse sono state gestite tramite i processi di escalation e, come previsto, ne è stata data informativa agli Organi Sociali nella Relazione sulle esposizioni al rischio trimestrale.

La Direzione CRO è stata impegnata in molteplici attività di natura straordinaria, principalmente rivolte alla partecipazione di iniziative di ECB (visite del JST, questionari, indagini e Stress test), al cantiere di Resolvability Work Programme, al progetto di creazione di Fineco International e ad attività di miglioramento del sistema dei controlli di rischio (es. rischio tasso e credit spread, rischi di credito).

Come previsto dalla Global Policy Framework dei Controlli e dei Rischi Integrati, approvata dal Consiglio di Amministrazione a marzo 2022, e conformemente alle richieste normative, il Risk Management valuta la robustezza ed efficacia del programma delle prove di stress e la necessità di aggiornamento dello stesso almeno su base annuale.

Per l'anno 2022, il quadro generale delle prove di stress test nonché il programma per la loro conduzione è stato sviluppato in continuità con il framework adottato nell'esercizio precedente, includendo i riscontri ricevuti da ECB all'interno del processo SREP ed analisi aggiuntive in ambito ESG.

Nel corso dell'esercizio, al fine di allineare il framework alle nuove richieste del Regolatore e best practices di mercato che pongono un'attenzione sempre maggiore ai temi ESG e reputazionali, il Gruppo ha arricchito ulteriormente il programma di stress definendo appositi esercizi su tali tematiche.

FinecoBank ha approvato a dicembre 2022 – conformemente alle disposizioni di Banca d'Italia – il documento "Group Risk Appetite 2023" definito coerentemente alla Global Policy "Risk Appetite Framework" approvata dal Consiglio di Amministrazione a marzo 2021 ed aggiornata nella riunione del 2 marzo 2022. Il Risk Appetite 2023 del Gruppo FinecoBank mantiene inalterata la struttura formata da Risk Appetite Statement e da Risk Appetite KPI (Key Performance Indicators). Per ciascun KPI sono individuate le rispettive soglie, costituite da Risk Appetite, Risk Tolerance e Risk Capacity, i cui valori sono stati opportunamente rivisti in considerazione del modello di business, del processo di budget, del Piano strategico e della composizione del portafoglio di FinecoBank. Fra le principali novità, si rileva l'introduzione delle misure MREL.

La Direzione Chief Risk Officer (CRO) è composta alla data del 31 dicembre 2022 da numero 19 risorse (17,67 Full Time Equivalent) ed è organizzata internamente in cinque Team che rispondono al Chief Risk Officer; tre dei quali sono articolarti in relazione ai singoli profili di rischio ritenuti di maggior rilievo per il Gruppo (credito, mercato ed operativi), due Team sono invece dedicati alle attività trasversali ai diversi profili di rischio.

Compliance

Il Collegio Sindacale, nel corso dell'esercizio, ha tenuto incontri periodici con il Responsabile della funzione Compliance della Banca, per valutare l'attività di pianificazione dei controlli in base ai rischi evidenziati e gli esiti dei controlli di secondo livello svolti.

Il Piano di attività della funzione Compliance di FinecoBank per l'anno 2022, sottoposto al Comitato Rischi e Parti Correlate ed al Collegio Sindacale, è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 18/01/2022 e contiene il programma annuale delle attività di Compliance in cui sono identificati i principali rischi di conformità ai quali la Banca è esposta e sono programmati i relativi interventi di gestione. Nella medesima seduta è stato anche approvato il piano triennale di risk assessment.

Fra le principali attività svolte nel 2022, è stato effettuato il Compliance Risk Assessment: nel rispetto della pianificazione 2022, sono state portate a termine le attività di mappatura e valutazione del rischio di non-conformità nelle seguenti aree regolamentari: AML, Financial Sanctions, Payment Accounts, PSD, MiFID (parte Mercato), Central Depositories (parte SHRD II), Anticorruzione, Privacy, Antiusura e Conflitti d'interesse. Allo stesso tempo sono state definite e monitorate le opportune azioni di mitigazione (ivi comprese quelle derivanti dai controlli di secondo livello e dai finding di audit e delle autorità di vigilanza su aspetti compliance sensitive).

Nel corso del 2022, la valutazione dei rischi primari di non conformità soggetti a presidio diretto della Funzione Compliance, svolta considerando anche le risultanze dei controlli di secondo livello e i rilievi formulati da Audit e dalle Autorità di Vigilanza, non ha individuato alcuna area normativa con livello di rischio "Critical" 2 . Alla data del 31 dicembre 2022 le sole Aree Market Abuse e PSD (Payment System Directive) presentavano residual risk pari a "Significant"; per entrambe le aree è prevista una riduzione del rischio entro il 1° semestre 2023 in virtù del completamento delle misure correttive pianificate.

Per quanto concerne il Modello Organizzativo, dal 1° gennaio 2022 la struttura organizzativa della funzione Compliance di FinecoBank è costituita da cinque unit: Ethics & Compliance Culture (in staff al Compliance Department); Transparency & Customer Protection; Investment Services; Risk Assessment & Controls; Funzione Antiriciclaggio; DPO, Outsourcing & ICT Compliance. L'attuale articolazione della struttura organizzativa è frutto della realizzazione del piano di rafforzamento della Funzione di conformità, definito a seguito dell'ispezione condotta dalla Banca d'Italia in materia di trasparenza, nonché dell'assessment complessivo sulla Funzione Compliance svoltosi nel 2021 in collaborazione con le funzioni interne Organizzazione ed HR, sulla base del quadro normativo di riferimento costituito dalla Circolare della Banca d'Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti, dagli orientamenti ESMA su alcuni aspetti dei requisiti della MiFID II relativi alla funzione di controllo di conformità alle norme del 6 aprile 2021, e dallo Standard ISO 37301 –"Compliance management systems – Requirements with guidance for use", del 13 aprile 2021 che richiama gli obiettivi di integrità, cultura, conformità, valori etici e reputazione.

Nel corso del 2022 sono stati eseguiti n. 914 controlli di secondo livello su 26 aree normative. I risultati dei monitoraggi svolti sono stati presentati al Comitato Rischi e Parti Correlate, al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale di FinecoBank mediante appositi report e sono integrati nel processo di assessment del rischio di compliance.

Inoltre, si rileva l'adozione delle Group Rule di Compliance: nel corso del 2022 è proseguito il processo di revisione delle Global Policy di Compliance, sia per adeguarle, ove necessario, alle variazioni della normativa di riferimento, sia per completare il processo di integrazione e adattamento delle Group Rules adottate da Fineco nel periodo in cui faceva parte del Gruppo UniCredit alla nuova configurazione societaria che da maggio 2019 vede la Banca quale Capogruppo del Gruppo Fineco.

Compliance segue la realizzazione delle azioni correttive di cui è risk owner e/o action owner definite in esito agli interventi di audit.

2 Il rischio di compliance è valutato in base alla seguente scala di valori, in ordine crescente: "limited", "medium", "significant" e "critical".

In data 14 marzo 2023 il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Compliance Plan 2023 che illustra il programma annuale delle attività di Compliance definito sulla base dei principali rischi ai quali la società è esposta e per i quali sono pianificati i relativi interventi di gestione.

Il Piano prevede budget relativi all'ambito delle risorse umane e delle spese per consulenza e servizi IT, necessari allo svolgimento delle attività programmate per l'anno 2023.

Nel corso dell'anno il Collegio Sindacale ha esaminato su base trimestrale il Compliance Activities Report, nonché la Relazione Annuale della Funzione Compliance di FinecoBank con riferimento alle attività svolte nel 2022 e alla programmazione 2023, discussa nell'ambito del Comitato Rischi e Parti Correlate del 10 marzo 2023 e poi portata all'attenzione del Consiglio di Amministrazione dello scorso 14 marzo 2023, che si articola in quattro sezioni: - 1. Il modello organizzativo e le risorse umane e tecnologiche di Compliance; - 2. Attività svolta e risultati conseguiti; - 3. Individuazione e valutazione dei rischi primari di non conformità; - 4. Presidi specialistici 285: attività e risultati.

Si ricorda che la Banca, dal luglio 2017, è ammessa al regime c.d. di adempimento collaborativo, previsto dal D.lgs. 5 agosto 2015, n. 128, (articoli da 3 a 7), nell'ambito del quale la rilevazione di un adeguato sistema di gestione e controllo del rischio fiscale è uno dei requisiti essenziali, oltreché per l'ammissione, anche per la permanenza nel suddetto regime.

Data Protection Officer

Il Data Protection Officer (DPO) di FinecoBank ha predisposto la "Relazione del Data Protection Officer di FinecoBank S.p.A. – Anno 2022", presentata al Consiglio di Amministrazione del 14 marzo 2023, previo esame da parte del Comitato Rischi e Parti Correlate nella riunione del 6 marzo 2023, e al Collegio Sindacale, che illustra, per macro aree, i temi su cui il DPO ha operato nel corso dell'anno compresi quelli per i quali ha fornito consulenza e supporto a tutte le strutture: (i) adeguamento normativo, anche al fine di adeguare le policy in materia alla realtà del Gruppo; (ii) esercizio dei diritti degli interessati; (iii) richieste dell'Autorità competente, informativa e consenso; (iv) data breach; (v) reclami; (vi) richieste di parere in ambito privacy (ivi incluse le valutazioni di convenzioni e contratti di fornitura); (vii) valutazione circolari/processi; (viii) valutazioni nomine Responsabili Esterni del Trattamento e relativi data protection agreement; (ix) valutazione Progetto/Prodotto/Servizio bancario/credito/d'investimento.

Riguardo all'assetto organizzativo, la Relazione riporta l'inquadramento della figura del DPO nel 2022, ruolo, che dal 1° gennaio 2022 è stato ricoperto dal responsabile della Unit "DPO, Outsourcing & ICT Compliance", a diretto riporto del Compliance Officer. Nel corso dell'anno 2022 è stato svolto un risk assessment da parte della Unit Risk Assessment & Controls (Unit facente parte della Funzione Compliance), che si è concluso con una valutazione del rischio pari a "medium".

Per quanto riguarda la formazione obbligatoria, si rendiconta in merito al corso privacy per tutta la popolazione della Banca e per la controllata FAM, anticipando che nel corso del primo semestre del 2023 sarà erogato un nuovo corso verticale sulla tematica del Data Breach ai sensi del GDPR.

Antiriciclaggio

Nel corso del 2022 è stato svolto un assessment indipendente del framework AML della Banca. L'attività, condotta da una società di consulenza esterna, si è conclusa nel terzo trimestre con un report conclusivo nel quale non sono identificate aree di non conformità relativamente agli ambiti oggetto della revisione. Sono state tuttavia formulate raccomandazioni per l'efficientamento di presidi in essere basate anche su confronti con altri operatori presenti sul mercato. È stata inoltre predisposta una roadmap con l'indicazione di tempistiche e priorità di implementazione delle azioni di miglioramento che la Funzione AML ha portato all'attenzione delle funzioni interne della Banca e degli organi aziendali.

È stata completata la gap analysis relativa agli Orientamenti EBA sul ruolo e le responsabilità dell'AML/CFT Compliance Officer in fase di recepimento nella normativa locale da parte di Banca d'Italia. Con riferimento al conflitto in Ucraina, sono stati analizzati i regolamenti sanzionatori emessi degli organi

dell'UE e internazionali e fornito supporto alle strutture operative per la realizzazione dei presidi finalizzati all'applicazione delle limitazioni operative introdotte sui soggetti russi e bielorussi.

La Relazione annuale al 31 dicembre 2022 comprensiva dell'esercizio di autovalutazione è in corso di predisposizione, mentre il report informativo relativo al secondo semestre 2022 è stato presentato al Consiglio di Amministrazione del 14 marzo 2023.

I report informativi semestrali 2022 sui presidi aziendali di antiriciclaggio e terrorismo, presentati al Consiglio di Amministrazione, dopo essere stati esaminati dal Comitato Rischi e Parti Correlate, illustrano la gestione andamentale del rischio di riciclaggio e finanziamento del terrorismo; attestano inoltre che tutti i controlli di secondo livello pianificati in ciascun semestre sono stati svolti.

Nel corso del 2022 sono stati portati a termine gli interventi definiti nel corso di una verifica di audit e quelli derivanti dalla gap analysis relativa alle Nuove "Linee Guida sugli obblighi di adeguata verifica e sui fattori di rischio antiriciclaggio", mentre sono in corso le azioni pianificate a fine 2022 nell'ambito dell'audit report emesso in relazione alla richiesta formulata dal Collegio Sindacale a seguito di un incidente ICT che ha interessato la funzione AML. Dalle analisi effettuate da Internal Audit non sono emerse particolari criticità. In relazione all'incidente occorso, il sistema dei controlli in tale ambito è stato rafforzato; i nuovi controlli ICT e funzionali attuati sono stati ritenuti adeguati ed idonei a rassicurare il superamento della criticità. Sono state peraltro raccomandate sessioni di training finalizzate ad incrementare la sensibilità delle risorse del Back Office nonché l'implementazione di controlli di secondo livello specifici. In particolare, è stato raccomandato un miglioramento dei presidi in fase di change management al fine di assicurare la tracciabilità delle attività.

Le azioni correttive verranno implementate e monitorate in maniera progressiva nei prossimi mesi.

Al 31 dicembre 2022 l'organico contava 15 risorse così distribuite: 4 attribuite alla Unit SOS, 10 al Servizio AML e 1 Responsabile di Funzione.

Reclami

Il Collegio Sindacale ha preso atto della "Relazione della Unit Reclami e Contenzioso sulla situazione complessiva dei Reclami e del Contenzioso di FinecoBank S.p.A. relativa al periodo 1° gennaio - 31 dicembre 2022" predisposta dalla Unit Reclami e Contenzioso in conformità alla Global Policy" Gestione Reclami" ed ai Processi "Gestione dei reclami" e "Gestione e valutazione cause passive ed attive" in vigore.

La Relazione illustra l'attività svolta nell'anno 2022 fornendo, in forma aggregata, informazioni in merito ai reclami e al contenzioso e le relative analisi quantitative.

Tali informazioni – anche a seguito di specifica comunicazione da parte della Unit – vengono analizzate nel continuo dalle funzioni competenti per individuare eventuali criticità ricorrenti ed assumere le iniziative necessarie per il loro superamento.

Le valutazioni circa le principali criticità riscontrate nonché l'adeguatezza delle procedure e delle soluzioni organizzative individuate vengono svolte dalla funzione Compliance.

Nel corso del 2022 i reclami ricevuti da FinecoBank registrano un incremento del 20,24% rispetto ai reclami pervenuti nel 2021.

La principale area di contestazione si riferisce alla categoria "C/C e Operazioni di Incasso e Pagamento". La seconda principale area di contestazione è quella relativa ai "Servizi di Investimento e Accessori". Segue la categoria "Altro", con riguardo alla quale si è registrato un ragguardevole incremento rispetto al 2021 a causa dei molti reclami pervenuti in materia di cessione dei crediti di imposta inerenti il "superbonus" (agevolazione fiscale disciplinata dall'articolo 119 del decreto legge n. 34/2020 "Decreto rilancio" riproposta nella legge di bilancio 2022); tale incremento è da porre principalmente in relazione con (i) i diversi interventi procedurali che si sono resi necessari a seguito dell'emanazione, in data 23 giugno 2022, della Circolare n. 23 dell'Agenzia delle Entrate (che ha ad oggetto "Detrazione per interventi di efficientamento energetico e di riduzione del rischio sismico degli edifici, nonché opzione per la cessione o per lo sconto in luogo della

detrazione previste dagli articoli 119 e 121 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34 (decreto Rilancio) convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77 - Ulteriori chiarimenti."); (ii) le contestazioni riferibili a CC/ e Operazioni di Incasso e Pagamento e (iii) alcuni eventi quali trafugamento di lotti di carte di pagamento e compromissione di sistemi di sicurezza di alcuni merchant e Servizio di Investimento e Accessori a causa di un evento di temporanea indisponibilità del sito della Banca.

Dei reclami ricevuti nel 2022, l'89% è stato evaso nell'anno.

Dei reclami evasi nel periodo, il 99,75% è stato chiuso nei termini prescritti.

Dall'analisi e dai controlli effettuati il Collegio Sindacale conclude con il rilevare che i reclami ricevuti non hanno evidenziato significative carenze nelle procedure interne e nell'organizzazione della Società. La funzione sta monitorando il carico di lavoro per un adeguato aggiornamento del right sizing.

Whistleblowing

In ottemperanza alle Disposizioni di Vigilanza di Banca d'Italia (Circolare 285/2013 e successivi aggiornamenti) e alla Legge 179/2017, che introduce nuove disposizioni a tutela di coloro che segnalano reati o irregolarità di cui sono venuti a conoscenza nell'ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato, il Gruppo FinecoBank S.p.A. ha definito e disciplinato con normativa interna (Global Compliance PolicyWhistleblowing, approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 25 febbraio 2020) un processo volto a consentire la segnalazione da parte del Personale e di Terze Parti di atti o fatti che possano costituire violazione delle norme disciplinanti l'attività bancaria, mettendo a disposizione canali di segnalazione e impegnandosi a mantenere la riservatezza dei dati personali del Segnalante e del Segnalato.

La funzione Compliance ha redatto la "Relazione sul sistema interno di segnalazione delle violazioni (c.d. Whistleblowing)" 2022, presentata al Consiglio di Amministrazione del 14 marzo 2023, previo esame da parte del Comitato Rischi e Parti Correlate e al Collegio Sindacale.

La Relazione illustra sinteticamente che, nel corso dell'anno 2022, mediante i canali previsti nella normativa interna, sono pervenute otto segnalazioni, di cui sette in forma anonima.

Tutte le segnalazioni ricevute sono state chiuse nel corso dell'anno. Nessuna delle segnalazioni esaminate ha condotto ad accertare illeciti e/o irregolarità e dunque ad adottare provvedimenti disciplinari e/o interventi correttivi delle procedure aziendali.

Organismo di Vigilanza

FinecoBank si avvale di un Organismo appositamente istituito per lo svolgimento delle funzioni di Vigilanza di cui al D. Lgs. 231/2001. L'attuale Organismo di Vigilanza ("OdV"), che si compone di numero tre componenti, di cui due esterni ed uno interno alla Banca, ossia il Responsabile Internal Audit, resterà in carica sino all'approvazione del Bilancio al 31.12.2022.

Il Collegio Sindacale nel corso del 2022 ha incontrato l'Organismo di Vigilanza per un reciproco confronto sulle attività svolte da entrambi gli organi.

In particolare, nell'incontro del 24 febbraio 2022, il Collegio ha ricevuto: i) l'illustrazione dello stato di aggiornamento del Modello 231 e dei Protocolli di Decisione; ii) l'esposizione dei principali temi seguiti nel corso dell'anno con particolare focus sulle interlocuzioni della Banca con le Autorità di Vigilanza; iii) la conferma dello svolgimento dell'attività pianificata per il 2022 e, a sua volta, ha informato riguardo le tematiche principali dell'attività di controllo svolta.

Il Collegio ha altresì esaminato la "Relazione informativa dell'attività svolta dall'Organismo di Vigilanza (OdV) ai sensi del D.Lgs. 08 giugno 2001, n. 231, al 31 dicembre 2022" che illustra in dettaglio le attività del 2022. La Relazione è stata presentata al Consiglio di Amministrazione del 14 marzo 2023.

Dalle risultanze delle attività svolte dall'OdV non sono emerse violazioni della normativa di riferimento.

* * *

Sulla base della documentazione esaminata, delle informazioni ricevute e dei riscontri effettuati nel corso della propria attività di vigilanza, il Collegio Sindacale, pur richiamando l'esistenza di alcuni interventi correttivi e implementazioni in atto, ritiene complessivamente adeguato il Sistema di Controllo Interno.

Il Collegio Sindacale proseguirà nel monitoraggio attento dell'evoluzione dell'assetto organizzativo, della capacity delle funzioni di controllo nonché della loro indipendenza.

11. Attività di vigilanza sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo

Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'adeguatezza della struttura organizzativa e sul suo corretto funzionamento nell'ambito di diversi incontri con i vertici aziendali e con i Responsabili delle varie aree e funzioni; da tale attività di vigilanza non sono emerse significative carenze di natura organizzativa.

In particolare, il Collegio Sindacale, nel corso del 2022 e nei primi mesi del 2023, ha vigilato sui cambiamenti posti in essere nell'ambito della riorganizzazione del Compliance Department deliberata dal Consiglio di Amministrazione di dicembre 2021, con decorrenza primo gennaio 2022, per il rafforzamento quali-quantitativo della Funzione di Conformità alle norme, con una migliore articolazione dei ruoli, mediante l'identificazione di presidi verticali su specifici ambiti (a titolo esemplificativo, nell'ambito della trasparenza bancaria e tutela del cliente, e nell'ambito DPO, Outsourcing e ICT compliance).

Continua l'esame da parte della struttura dell'assetto organizzativo della Funzione AML; il programma di interventi di sviluppo organizzativo è già avviato a valle dell'assesment del framework AML di Fineco svolto.

In data 30.12.2022 è stato rilasciato l'Audit Report che ha riguardato l'esame del disegno dei processi relativi allo sviluppo ed al dimensionamento organizzativo di FinecoBank. La valutazione di entrambe le aree - Disegno dei processi in tema oggetto di sviluppo organizzativo e Disegno dei processi in tema di dimensionamento organizzativo - è stata concretizzata in "Good".

La normativa interna, secondo la Direzione Internal Audit, illustra adeguatamente le regole di riferimento adottate dal Gruppo FinecoBank in relazione alla gestione delle revisioni delle strutture organizzative e delle variazioni di organico e, in merito al disegno dei processi in tema di sviluppo organizzativo, la Banca si è dotata di un framework completo, chiaro e conforme alla normativa di riferimento; in particolare, la Global Policy "Group Organization Guidelines" che definisce le regole, applicabili a tutte le Società del Gruppo, relative alla revisione delle strutture organizzative nell'ottica di fornire principi e criteri organizzativi da seguire, documenti nonché linee guida da adottare per le modifiche organizzative. I ruoli e responsabilità delle funzioni aziendali coinvolte risultano in linea con la normativa esterna e con il "Regolamento degli Organi Aziendali" ed il "Regolamento Interno". La Global Policy definisce anche i ruoli e le responsabilità della Capogruppo nei confronti delle Controllate prevedendo che queste ultime trasmettano alla prima, preventivamente rispetto alla presentazione ai propri Organi deliberanti, le proposte inerenti interventi di variazione della struttura organizzativa per ottenere una Non Binding Opinion e che la Capogruppo effettui un assessment periodico dell'assetto organizzativo delle controllate.

* * *

Sulla base della documentazione esaminata e delle informazioni ricevute nell'espletamento delle attività di vigilanza, in presenza di un Organigramma e del relativo Regolamento aziendale che dettaglia ruoli e responsabilità delle strutture organizzative, e la definizione, l'applicazione ed il monitoraggio di precise normative aziendali finalizzate allo svolgimento delle attività proprie di ciascuna funzione di FinecoBank, nonché le implementazioni adottate o in corso di adozione, il Collegio Sindacale valuta complessivamente adeguato l'assetto organizzativo della Banca.

12. Attività di vigilanza sull'adeguatezza delle disposizioni impartite alle società controllate

FinecoBank, iscritta in qualità di "Capogruppo" del "Gruppo Bancario FinecoBank" nell'Albo dei gruppi bancari (unitamente alla controllata Fineco AM) esercita attività di direzione e coordinamento sul Gruppo ai sensi della vigente normativa.

Relativamente alla controllata Fineco AM, dall'analisi delle informazioni richieste dal Collegio Sindacale al CEO ai sensi dell'art. 151, co.2, del TUF e dei risultati di audit, non sono emerse criticità.

13. Piano di continuità operativa

In applicazione delle Disposizioni di Vigilanza (Circolare di Banca d'Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti) e delle vigenti Global Policy in materia di Business Continuity ed Emergency and Crisis Management FinecoBank S.p.A. si è dotata di un Piano di Continuità Operativa (di seguito anche il "Piano di BC" o "BCP"), quale misura predefinita per la gestione di determinati scenari di emergenza con impatto sulla continuità operativa del business.

Il BCP, aggiornato per recepire le modifiche del business legate al Perimetro processi critici (c.d. Perimetro di BC) ottenuto dall'analisi degli impatti (BIA 2021), è stato sottoposto all'approvazione del Consiglio di Amministrazione nella seduta del 2 agosto 2022; nella medesima seduta è stato sottoposto per approvazione anche l'aggiornamento del Disaster Recovery Plan, quale parte integrante del BCP per lo scenario di indisponibilità dei sistemi, per recepire le modifiche tecnologiche e l'evoluzione dei diversi ambienti al fine di garantire una risposta mirata e precisa ad eventi disastrosi che riguardino nel dettaglio le diverse architetture che compongono l'ecosistema informatico della Banca.

Con l'obiettivo di verificare il corretto funzionamento, l'efficacia e l'efficienza delle strategie di ripristino previste nei citati Piani, in linea con le indicazioni normative, Fineco nel 2022 ha pianificato ed eseguito le verifiche annuali come da Piano dei Test BC e DR, condotti sul Perimetro Processi vigente. Gli esiti di questi test, complessivamente positivi, sono stati illustrati al Consiglio di Amministrazione del 14 marzo 2023.

Il Collegio dà atto del continuo presidio, in linea con le vigenti Disposizioni di cui alla Circolare di Banca d'Italia n. 285 e con la normativa interna, del Piano di Continuità Operativa della Banca (Business Continuity Plan) e della avvenuta esecuzione, con esito positivo, delle attività di test di Business Continuity e di Disaster Recovery annualmente pianificate.

14. Politiche retributive

Nel corso del 2022, secondo quanto disposto dalle Autorità di Vigilanza in materia di "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione", il Collegio Sindacale ha verificato l'adeguatezza e la rispondenza al quadro normativo delle politiche e delle prassi di remunerazione adottate ed i relativi processi aziendali, rilasciando, ove necessari, i propri pareri favorevoli al Consiglio di Amministrazione.

La Banca ha provveduto a dare esecuzione alla Politica retributiva 2022 approvata dall'Assemblea degli azionisti dello scorso 28 aprile 2022.

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank in data 14 marzo 2023, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione, ha approvato la "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti" di FinecoBank, formulata dalla funzione Risorse Umane con il contributo, per le parti di relativa competenza, delle funzioni Compliance, CRO, CFO e Controlli Rete, Monitoraggio e Servizi Rete che sintetizza gli elementi dell'approccio retributivo adottato per il 2023 e riassume i principali risultati del 2022, evidenziando i dati sulla remunerazione variabile e fissa dell'Amministratore Delegato e Direttore Generale.

La Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti è stata redatta in conformità al vigente quadro normativo nazionale ed internazionale. Tiene, dunque, in considerazione, a titolo esemplificativo e non esaustivo: il Testo Unico Bancario (D.lgs. n. 385/1993), il Testo Unico della Finanza (D.lgs. 58/1998), i Regolamenti europei e le Direttive come recepite nell'ordinamento giuridico

italiano (es. Direttiva Europea 828/2017 Shareholder Rights Directive II, Direttiva EU 36/2013 come modificata dalla Direttiva EU 878/2019 e da ultimo il Regolamento Delegato (UE) 2021/923), il Regolamento Emittenti emanato da Consob con Delibera n. 11971 del 14 maggio 1999 (Consob) e la Circolare di Banca d'Italia n. 285/2013 come di volta in volta aggiornata.

Come previsto dalla Direttiva UE 2017/828, il documento è costituito da due distinte sezioni: Sezione I "Relazione sulla politica in materia di remunerazione 2023" e Sezione II "Relazione annuale sui compensi corrisposti nell'esercizio 2022".

Ai sensi dell'art. 123-ter del Decreto Legislativo n. 58/1998 la "Sezione I – Relazione sulla politica in materia di remunerazione 2023" è sottoposta a deliberazione vincolante dell'Assemblea degli Azionisti, mentre è richiesto alla stessa di esprimere un voto consultivo non vincolante in merito alla "Sezione II - Relazione annuale sui compensi corrisposti nell'esercizio 2022".

La Politica Retributiva 2023, comprensiva della "Relazione Annuale sui compensi corrisposti nell'esercizio 2022" e recante in allegato "l'informativa al pubblico ai sensi dell'art. 450 del Regolamento (UE) n. 575/2013 e del Regolamento di Esecuzione (UE) n. 637/2021" e i "Piani retributivi basati su strumenti finanziari", è messa a disposizione del pubblico ai sensi del Regolamento Consob n. 11971/1999. La Relazione assolve contemporaneamente agli obblighi informativi di cui agli artt. 114-bis e 123-ter del TUF e agli obblighi previsti dalla normativa bancaria.

La funzione Internal Audit ha completato la verifica annuale sui sistemi retributivi 2022 del Gruppo FinecoBank, in coerenza con quanto previsto dalla normativa di vigilanza emanata da Banca d'Italia. L'attività ha avuto per obiettivo la verifica della coerenza delle prassi di remunerazione ed incentivazione adottate per l'anno 2022 rispetto alla normativa esterna e alla Relazione sulla Politica di Remunerazione del 2022. La verifica si è conclusa con la formulazione di un giudizio "Mostly Satisfactory" avendo accertato: - il corretto adempimento degli obblighi previsti dalla normativa di riferimento; - la generale conformità delle politiche di remunerazione alla normativa di vigilanza emanata dalla Banca d'Italia e alla Politica Retributiva definita per il 2022 ed approvata dall'Assemblea dei Soci e la sostenibilità rispetto alle condizioni reddituali e patrimoniali della Banca; - la diffusione delle policy di Gruppo alla controllata Fineco Asset Management DAC e il corretto funzionamento degli organi preposti fra cui il Comitato Remunerazione e il Consiglio di Amministrazione. Le risultanze dell'audit saranno presentate alla prossima Assemblea degli Azionisti nell'ambito della Relazione annuale compensi corrisposti nell'esercizio 2022.

La Banca ha adempiuto agli obblighi normativi relativi alla pubblicazione sul sito aziendale dei documenti "Politica Retributiva 2022" e "Politica dei Pagamenti di Fine Rapporto" ed alle segnalazioni richieste dalla Banca d'Italia in ambito remunerazione.

15. Pareri rilasciati ai sensi di legge

Il Collegio Sindacale esprime le proprie osservazioni riguardo a: Relazione sulle attività di Revisione Interna svolte sui servizi di investimento; Relazione annuale sulle esposizioni a rischio del Gruppo; Relazione annuale "Outsourcing - Presidi sulle funzioni operative importanti esternalizzate e sui servizi informatici esternalizzati o forniti da terze parti"; Relazione annuale sulle attività della funzione di Compliance.

Si è, inoltre, espresso in merito al Piano delle attività della funzione di revisione interna per il 2022, in vista delle deliberazioni di competenza del Consiglio di Amministrazione, come richiesto dal Codice delle società quotate in vigore nell'esercizio 2022 – art. 6, racc. 33, lett. C) del Codice di Corporate Governance.

16. Osservazioni sul rispetto dei principi di corretta amministrazione

Il Collegio ha vigilato sull'osservanza della legge e dell'atto costitutivo e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione sia nello svolgimento della propria attività, inclusiva della partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati endoconsiliari, sia durante gli incontri con il management e con i Responsabili delle varie Aree e Funzioni della Banca.

La partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione ha consentito di ottenere periodicamente dagli Amministratori informazioni sull'attività svolta e sulle operazioni deliberate nell'esercizio.

Durante le riunioni del Consiglio di Amministrazione, il Collegio ha tra l'altro accertato che i soggetti delegati hanno riferito, ai sensi dell'art. 150, comma 1, del TUF, sulle operazioni compiute in funzione dei poteri loro attribuiti.

La frequenza delle riunioni del Consiglio di Amministrazione, le informazioni fornite nel corso delle riunioni e, in generale, il complesso dei flussi informativi posti in essere sono, a giudizio del Collegio, esaurienti rispetto agli obblighi di legge e di Statuto e dei regolamenti applicabili.

Il Collegio Sindacale ha verificato l'osservanza degli obblighi informativi in materia di informazioni regolamentate, privilegiate o richieste dalle Autorità di vigilanza.

Durante le sedute del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Consiglio di Amministrazione i Sindaci hanno preso visione delle relazioni trimestrali delle Funzioni di controllo della Banca, delle relazioni del Dirigente Preposto e hanno verificato che le relazioni e le informazioni previste dalla normativa di vigilanza sono state rispettate.

I componenti del Consiglio di Amministrazione hanno regolarmente partecipato all'induction program 2022, con la presenza dell'intero Collegio Sindacale, svolto in taluni casi con il supporto di consulenti esterni, comprendente anche sessioni di formazione ricorrente al fine di preservare nel tempo il bagaglio di competenze tecniche necessarie per svolgere in modo informato e consapevole il proprio ruolo.

In data 14 marzo 2023 il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank ha approvato, con riferimento all'esercizio 2022, la Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari ai sensi dell'art. 123-bis del TUF.

FinecoBank è dotata di un processo strutturato per la definizione del Piano di successione, aggiornato da ultimo, previo parere favorevole del Comitato Nomine in data 14.03.2023, in linea con le disposizioni regolamentari di riferimento.

Sulla base delle informazioni acquisite, il Collegio Sindacale non è venuto a conoscenza di operazioni in contrasto con i principi di corretta amministrazione o deliberate e attuate non in conformità alla legge, allo Statuto, o in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea, o manifestatamente imprudenti o azzardate o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale.

17. Adesione della società al codice del Comitato per la Corporate Governance delle Società Quotate

FinecoBank aderisce al Codice di Corporate Governance delle Società Quotate ("Codice") e, in ossequio al Codice, all'interno del Consiglio di Amministrazione operano, con funzioni propositive, consultive e di coordinamento, il Comitato Corporate Governance e Sostenibilità Ambientale e Sociale, il Comitato Nomine, il Comitato Remunerazione e il Comitato Rischi e Parti Correlate. I comitati sono composti da amministratori indipendenti non esecutivi.

In data 25 gennaio 2023, il Presidente del Comitato per la Corporate Governance (il "Comitato") ha inviato ai Presidenti degli organi amministrativi delle società emittenti una lettera al fine di dare seguito alla prassi di fornire evidenza del monitoraggio sullo stato di applicazione del Codice (dando risalto alle principali criticità riscontrate), incentivando un'applicazione sempre più consapevole dello stesso da parte degli emittenti che vi aderiscono e, più in generale, per promuovere l'evoluzione della corporate governance da parte di tutte le società quotate italiane secondo i principi del Codice stesso.

I contenuti della predetta lettera della Professoressa Lucia Calvosa, Presidente del Comitato italiano per la Corporate Governance (promosso da Abi, Ania, Assogestioni, Assonime, Borsa Italiana e Confindustria), nonché del relativo allegato "Relazione 2022 sull'evoluzione della corporate governance delle società quotate" (il "Rapporto"), forniscono indicazioni sul processo di adesione al nuovo Codice e costituiscono, pertanto, un importante parametro per la valutazione del relativo grado di adesione da parte di FinecoBank.

Come auspicato nella Lettera, le raccomandazioni ivi contenute in FinecoBank sono state adeguatamente portate all'attenzione del Consiglio di Amministrazione e dei comitati competenti al fine di individuare, anche in sede di autovalutazione, le possibili evoluzioni della governance o di colmare eventuali lacune nell'applicazione o nelle spiegazioni fornite. Il contenuto della Lettera è stato sottoposto, per quanto di competenza, all'attenzione degli organi di controllo degli emittenti.

Nella riunione del 14 marzo 2023, facendo seguito alle informative rese, il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank ha approvato le valutazioni effettuate sulle Raccomandazioni formulate nella Lettera e sul grado di adesione alle stesse, così come previamente illustrate e discusse nei Comitati endoconsiliari competenti per materia e nel Collegio Sindacale. Il Collegio Sindacale ha riscontrato la coerente applicazione delle regole di governo societario espresse nel suddetto Codice.

Il Consiglio di Amministrazione è stato nominato dall'Assemblea di FinecoBank del 28 aprile 2020 e rimarrà in carica fino alla data dell'Assemblea di approvazione del Bilancio dell'Impresa dell'esercizio al 31 dicembre 2022.

Si ricorda che ai sensi della vigente normativa e del Codice di Corporate Governance delle società quotate, il Consiglio di Amministrazione ha proceduto, previo parere del Comitato Nomine, alla verifica annuale della sussistenza del requisito di indipendenza in capo alla maggioranza degli Amministratori, riportandone gli esiti nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari relativa all'esercizio 01.01.2022 – 31.12.2022, oltre al mantenimento dei requisiti di idoneità ed il rispetto del divieto di interlocking. Il Collegio Sindacale verifica la corretta applicazione dei criteri e delle procedure adottati dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza dei propri membri.

In ottemperanza a quanto previsto dalle vigenti Disposizioni di Vigilanza per le banche in materia di governo societario, il Consiglio di Amministrazione ha identificato la propria composizione quali-quantitativa ritenuta ottimale per l'efficace assolvimento dei compiti e responsabilità loro affidati dalla legge, dalle disposizioni di vigilanza e dello Statuto.

18. Ulteriore attività del Collegio Sindacale

18.1 Trattamento delle Informazioni Privilegiate

FinecoBank ha redatto apposita normativa per garantire la corretta gestione delle informazioni privilegiate all'interno del Gruppo secondo le leggi ed i regolamenti vigenti.

In conformità alla normativa in vigore, il Consiglio di Amministrazione, da ultimo in data 15 marzo 2022, ha approvato l'attuale versione del Codice di comportamento in materia di internal dealing per regolare la gestione, il trattamento e la comunicazione delle informazioni relative ad operazioni sulle azioni e sugli strumenti di debito quotati di FinecoBank, nonché sui derivati e sugli strumenti finanziari ad essi collegati effettuate dai soggetti rilevanti e dalle persone ad essi strettamente legate.

In pari data, il Consiglio di Amministrazione ha approvato l'aggiornamento della disciplina delle Operazioni Personali aventi ad oggetto strumenti finanziari effettuate dai Soggetti Rilevanti – "Global Policy Personal Account Dealing" e "Global Policy Abusi di Mercato" – al fine di assicurare la conformità del Gruppo ai requisiti dettati dalla normativa in materia di abuso di informazioni privilegiate, comunicazione illecita di informazioni privilegiate e manipolazione del mercato, nonché misure per prevenire gli abusi di mercato.

18.2 Denunce ex art. 2408 c.c.

Nel corso del 2022 il Collegio Sindacale non ha ricevuto denunce ex art. 2408 c.c..

18.3 Esposti, eventuali iniziative intraprese e relativi esiti

Nel corso dell'Esercizio al Collegio Sindacale non sono pervenuti esposti.

19. Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio

FinecoBank ha collocato giovedì 16 febbraio 2023 un bond senior preferred da 300 milioni di euro a 6 anni, con scadenza 23 febbraio 2029. Le richieste da parte del mercato degli investitori istituzionali sono state per oltre 1,2 miliardi di euro. All'emissione l'obbligazione (ISIN: XS2590759986) rende 150 punti sopra la curva midswap, in discesa dai 175 punti di inizio asta. Il tasso finale si colloca al 4,639% con prezzo di emissione a 99,939 e cedola del 6,625%. Il bond prevede un richiamo, la call, il 23 febbraio del 2028 al valore di 100 e una cedola con stacco annuale. Il titolo è scambiato su Euronext-Dublin secondo la legge italiana con un taglio minimo di entrata di 100mila euro, adatto per investitori istituzionali o professionali.

Fineco ha scelto di sostenere Save the Children nella risposta all'emergenza in Siria e Turchia, avviata subito dopo il terremoto dello scorso 6 febbraio.

Il Collegio Sindacale, dato il contesto di incertezza eccezionalmente elevata, viste le proiezioni sottostanti allo scenario macroeconomico per il 2023, monitorerà adeguatamente l'evolversi della situazione e l'impatto della stessa sugli asset di Fineco e sull'evoluzione della gestione.

20. Osservazioni e considerazioni conclusive

Il Collegio Sindacale, a compendio dell'attività di vigilanza complessivamente svolta, non ha riscontrato significative irregolarità né omissioni e/o fatti censurabili, né è venuto a conoscenza di operazioni poste in essere nell'esercizio cui si riferisce la presente Relazione, non improntate al rispetto dei principi di corretta amministrazione, deliberate e poste in essere non in conformità alla Legge e allo Statuto Sociale, o non rispondenti all'interesse di FinecoBank, o in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea, o manifestatamente imprudenti o azzardate o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale.

Adeguati scambi di informativa si sono concretizzati anche riguardo alla partecipata Fineco Asset Management DAC.

20.1 Dichiarazione di continuità aziendale

Richiamando quanto precisato nei documenti di Bilancio al 31.12.2022, nella valutazione delle poste significative del bilancio gli amministratori indicano di aver considerato tutti gli elementi rilevanti.

Pur in un contesto di incertezza, caratterizzato, in particolare, dall'invasione Russa in Ucraina e dalla crescita dell'inflazione, gli Amministratori ritengono che non vi siano dubbi in merito alla continuità aziendale del Gruppo in un futuro prevedibile né incertezze tali da dar luogo a rettifiche significative dei valori contabili entro l'esercizio successivo. Tuttavia, affermano, che non è possibile escludere che, per loro natura, le ipotesi ragionevolmente assunte possano non essere confermate negli effettivi futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare. Nell'effettuare tale valutazione, precisano, sono stati considerati, peraltro, i principali indicatori regolamentari, in termini di dati puntuali al 31 dicembre 2022, relativi buffer rispetto ai requisiti minimi regolamentari ed evoluzione degli stessi in un futuro prevedibile.

20.2 Considerazioni in merito al Bilancio Consolidato

Con riferimento al Bilancio Consolidato del Gruppo, il Collegio Sindacale, considerato il contenuto delle relazioni emesse dalla Società di Revisione, dà atto che lo stesso è stato redatto in applicazione dei provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e dell'art. 43 del D. Lgs. n. 136/15, in conformità agli International Accounting Standards Board (IASB), adottati dalla Commissione Europea.

Il Bilancio Consolidato è stato inoltre predisposto sulla base delle "Istruzioni per la redazione del bilancio delle imprese e del bilancio consolidato delle banche e delle società finanziarie capogruppo di gruppi bancari" emanate da Banca d'Italia, nonché delle integrazioni alle disposizioni della Circolare n. 262 del 2005.

L'area di consolidamento include FinecoBank e Fineco AM quale unica società da questa direttamente controllata. Per il consolidamento integrale sono stati utilizzati:

  • il progetto di bilancio al 31 dicembre 2022 di FinecoBank S.p.A.;
  • il progetto di bilancio al 31 dicembre 2022 di Fineco Asset Management DAC, consolidata integralmente e partecipata in via esclusiva, predisposto secondo gli IAS/IFRS e le cui voci sono state opportunamente riclassificate ed adeguate alle esigenze di consolidamento.

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank nella seduta del 14 marzo 2023, oltre ad approvare il progetto di Bilancio Consolidato, ha autonomamente approvato la tassonomia da utilizzare per la marcatura del Bilancio Consolidato 2022 secondo le disposizioni di legge in vigore.

Nella Relazione sulla Gestione consolidata è data informativa anche dell'andamento della società controllata.

20.3 Osservazioni in ordine al Bilancio della Capogruppo relativo all'esercizio al 31.12.2022 ed alla sua approvazione nonché in ordine alla destinazione dell'utile di esercizio dell'Impresa

Il Bilancio dell'Impresa comprende:

  • gli Schemi del bilancio di FinecoBank S.p.A., costituiti dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dal Rendiconto finanziario, esposti a confronto con i corrispondenti schemi dell'esercizio 2021
  • la Nota integrativa

ed è accompagnato dall'Attestazione relativa al bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni. Per la Relazione sulla gestione del Bilancio dell'impresa di FinecoBank S.p.A. si rinvia alla Relazione sulla gestione consolidata nella quale, in apposita sezione, sono riportati gli schemi di bilancio riclassificati ed i commenti ai risultati dell'esercizio della Banca.

Il Collegio Sindacale, preso atto del contenuto e delle conclusioni della Relazione emessa dal Revisore legale dei Conti, preso atto altresì delle attestazioni rilasciate congiuntamente dall'Amministratore Delegato e Direttore Generale e dal Dirigente Preposto, non ravvisa, per quanto di propria competenza, elementi ostativi all'approvazione del Bilancio dell'Impresa dell'esercizio al 31 dicembre 2022, che evidenzia un utile di 421.984.575,17 euro nonché alla sua destinazione così come proposta dal Consiglio di Amministrazione.

Non sono stati rilevati i presupposti per l'esercizio della facoltà del Collegio Sindacale di formulare proposte all'Assemblea ai sensi dell'art. 153, secondo comma, del TUF.

* * *

Con l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2022 scade il mandato del Collegio Sindacale nominato dall'Assemblea del 28 aprile 2020. Conseguentemente l'Assemblea degli Azionisti del 27 aprile 2023 è chiamata a nominare il nuovo Collegio Sindacale per il triennio 2023 - 2025. Con l'occasione, si ringrazia per la fiducia accordata al Collegio uscente durante questi anni di mandato.

* * *

Varese, 24.03.2023 Il Collegio Sindacale di FinecoBank S.p.A.

Luisa Marina Pasotti (Presidente)

Massimo Gatto (Sindaco effettivo)

Giacomo Ramenghi (Sindaco effettivo)

FinecoBank · Bilanci e Relazioni 2022 555

Relazione del Collegio Sindacale

Glossario

556 Bilanci e Relazioni 2022 · FinecoBank

Glossario ABS – Asset Backed Securities

Strumenti finanziari il cui rendimento e rimborso sono garantiti da un portafoglio di attività (collateral) dell'emittente (solitamente uno Special Purpose Vehicle – SPV), destinato in via esclusiva al soddisfacimento dei diritti incorporati negli strumenti finanziari stessi.

Attività di rischio ponderate

Vedi voce "RWA – Risk Weighted Assets".

Audit

Processo di controllo sull'attività e sulla contabilità societaria che viene svolto sia da strutture interne (internal audit) che da società di revisione esterne (external audit).

Banking book - Portafoglio bancario

Riferito a strumenti finanziari, in particolare titoli, l'espressione identifica la parte di tali portafogli destinata all'attività "proprietaria".

Bail-in

Misure adottate delle competenti autorità di risoluzione che possono prevedere la conversione di strumenti di debito in azioni o la riduzione del valore delle passività, imponendo perdite ad alcune categorie di creditori ai sensi della BRRD.

Basilea 2

Accordo internazionale sui requisiti patrimoniali delle banche in relazione ai rischi assunti dalle stesse. Tale accordo è stato recepito, a livello nazionale, dalle rispettive autorità di vigilanza competenti, ivi inclusa, con riferimento alla Repubblica Italiana, Banca d'Italia. La nuova regolamentazione prudenziale, entrata in vigore in Italia nel 2008, si basa su tre pilastri.

  • Pillar 1 (primo pilastro): fermo restando l'obiettivo di un livello di capitalizzazione pari all'8% delle esposizioni ponderate per il rischio, è stato delineato un nuovo sistema di regole per la misurazione dei rischi tipici dell'attività bancaria e finanziaria (di credito, di controparte, di mercato e operativi) che prevede metodologie alternative di calcolo caratterizzate da diversi livelli di complessità con la possibilità di utilizzare, previa autorizzazione dell'Organo di Vigilanza, modelli sviluppati internamente;
  • Pillar 2 (secondo pilastro): prevede che le banche devono dotarsi di processi e strumenti per determinare il livello di capitale interno complessivo (Internal Capital Adequacy Assessment Process - ICAAP) adeguato a fronteggiare tutte le tipologie di rischio, anche diverse da quelle presidiate dal requisito patrimoniale complessivo (primo pilastro), nell'ambito di una valutazione dell'esposizione, attuale e prospettica, che tenga conto delle strategie e dell'evoluzione del contesto di riferimento. All'Autorità di Vigilanza spetta il compito di esaminare il processo ICAAP, formulare un giudizio complessivo ed attivare, ove necessario, le opportune misure correttive;
  • Pillar 3 (terzo pilastro): introduce obblighi di pubblicazione delle informazioni riguardanti l'adeguatezza patrimoniale, l'esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei sistemi preposti all'identificazione, alla misurazione e alla gestione di tali rischi.

Basilea 3

Accordo internazionale di modifica di Basilea 2 adottato nel dicembre 2010, contenente modifiche alla regolamentazione prudenziale in materia di capitale e liquidità delle banche, con un'entrata in vigore graduale dei nuovi requisiti prudenziali a partire dal 1° gennaio 2014 e fino al 31 dicembre 2019. Tali regole sono state attuate a livello europeo dal "Pacchetto" CRD IV.

Bank Recovery and Resolution Directive o BRRD

Indica la Direttiva approvata dal Parlamento Europeo e dal Consiglio, rispettivamente in data 15 aprile e 6 maggio 2014, concernente l'istituzione di un quadro di risanamento e di risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento (Bank Recovery and Resolution Directive).

Basis point

Il b.p. o basis point rappresenta lo 0,01% di una determinata quantità, ovvero la centesima parte di un punto percentuale. 100 basis point equivalgono ad un 1%.

Best practice

Comportamento commisurato alle esperienze più significative e/o al miglior livello raggiunto dalle conoscenze riferite ad un certo ambito tecnico/professionale.

Budget

Stato previsionale dell'andamento dei costi e dei ricavi futuri di un'azienda.

Capitale economico

Livello di capitale richiesto a una banca per coprire le perdite che potrebbero verificarsi con un orizzonte di un anno e una certa probabilità o livello di confidenza. Il Capitale Economico è una misura della variabilità della Perdita Attesa del portafoglio e dipende dal livello di diversificazione del portafoglio stesso.

Capitale Interno

Rappresenta l'ammontare di capitale necessario per fronteggiare perdite potenziali ed è necessario per supportare le attività di business e le posizioni detenute. Il Capitale Interno è dato dalla somma del capitale economico, ottenuto tramite aggregazione delle diverse tipologie di rischio, più una riserva per considerare effetti del ciclo e rischio di modello.

Capitale primario di classe 1 o CET 1

La componente primaria di capitale secondo la normativa di Basilea 3, rappresentata principalmente dal capitale ordinario versato, dalle relative riserve sovrapprezzo, dall'utile di periodo, dalle riserve e da altre rettifiche regolamentari, così come previsto dal Regolamento CRR e dalle Disposizioni di Vigilanza.

Capitale aggiuntivo di classe 1 - Additional Tier 1

Strumenti rappresentativi di capitale in linea con le disposizioni del regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) sui requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento, che presentano le seguenti caratteristiche:

  • piena discrezionalità dell'emittente nei pagamenti delle cedole e nei rimborsi, anche anticipati, del capitale residuo;
  • lo strumento è perpetuo o ha una durata pari alla durata dell'entità;
  • conserva la totale discrezionalità dell'emittente relativa alla possibilità di effettuare una rivalutazione del valore nominale dopo il verificarsi di un evento di capitale che ha determinato una svalutazione;
  • non contiene alcuna disposizione che imponga all'emittente di provvedere a pagamenti (clausole obbligatorie) a seguito di eventi reali sotto il diretto controllo delle parti.

Capitale di classe 1 - Tier 1 Capital

Capitale di classe 1 (tier 1) comprende il Capitale primario di Classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) e il Capitale aggiuntivo di Classe 1 (Additional Tier 1 - AT1).

CDS – Credit Default Swap

Contratto derivato con il quale un soggetto (venditore di protezione) si impegna, a fronte del pagamento di un importo, a corrispondere ad un altro soggetto (acquirente di protezione) un ammontare prefissato, nel caso si verifichi un prestabilito evento connesso al deterioramento del merito creditizio di una terza controparte (reference entity).

CFD (Contract For Difference)

Strumenti finanziari derivati il cui valore è direttamente collegato a quello dell'attività sottostante (valori mobiliari, indici, valute, futures su obbligazioni, futures su indici di volatilità e futures su materie prime) e ne segue quindi l'andamento. In particolare, il CFD prevede il pagamento del differenziale di prezzo registrato tra il momento dell'apertura e il momento di chiusura del contratto.

CFO

Chief Financial Officer.

CGU – Cash Generating Unit

Un'unità generatrice di flussi finanziari è il più piccolo gruppo identificabile di attività che genera flussi finanziari in entrata che sono ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività.

CIO

Chief Information Officer.

Classe di merito di credito

Classe, che dipende dai rating esterni, che è utilizzata per assegnare le ponderazioni di rischio nell'ambito dell'approccio standard del rischio di credito.

Clausola di Claw back

Azione di restituzione del bonus percepito qualora, successivamente all'erogazione, siano emersi comportamenti dolosi o colposi del dipendente che, se conosciuti al momento dell'erogazione, sarebbero stati tali da non rispettare la valutazione di conformità, ovvero tale erogazione sia stata effettuata in violazione delle disposizioni di legge o regolamentari.

CLO

Chief Lending Officer.

Corporate

Segmento di clientela corrispondente alle imprese di medie e grandi dimensioni.

Covenant

Il covenant è una clausola, concordata esplicitamente in fase di definizione contrattuale, che riconosce al soggetto finanziatore il diritto di rinegoziare o revocare il credito al verificarsi degli eventi previsti nella clausola stessa, collegando le performance economico-finanziarie del debitore ad eventi risolutivi/modificativi delle condizioni contrattuali (scadenza, tassi, ecc.).

Covered bond

Obbligazioni Bancarie Garantite (OBG) che, oltre alla garanzia della banca emittente, possono usufruire anche della garanzia di un portafoglio di mutui ipotecari od altri prestiti di alta qualità ceduti, per tale scopo, ad un'apposita società veicolo "SPV – Special Purpose Vehicle" (vedi voce).

CRD (Capital Requirement Directive)

Direttive UE n. 2006/48 e 2006/49, recepite dalla Banca d'Italia con la circolare n. 263/2006 del 27 dicembre 2006 e successivi aggiornamenti. Il "Pacchetto" CRD IV invece abroga le due Direttive citate ed è composta dalla Direttiva UE 2013/36 sull'accesso all'attività degli enti creditizi e sulla vigilanza prudenziale e dal Regolamento UE 575/2013 relativo ai requisiti prudenziali, recepiti dalla Banca d'Italia con la circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti.

Crediti deteriorati

I crediti sono sottoposti ad una periodica ricognizione volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione (al valore di mercato pari, di norma, all'importo erogato comprensivo dei costi e ricavi di transazione che sono direttamente attribuibili all'erogazione del credito) mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. Rientrano in tale ambito i crediti ai quali è stato attribuito lo status di sofferenze, inadempienze probabili e scaduti, secondo le regole di Banca d'Italia coerenti con la normativa IAS/IFRS (vedi voce).

Crediti commerciali

Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria, ovvero finanziamenti erogati a clientela relativi ad utilizzi di aperture di credito in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie.

CRM - Credit Risk Mitigation

Attenuazione del rischio di credito (Credit Risk Mitigation) è un insieme di tecniche, contratti accessori al credito o altri strumenti (ad esempio attività finanziarie, garanzie) che consentono una riduzione dei requisiti di capitale di rischio di credito.

CRO

Chief Risk Officer.

Default

Identifica la condizione di dichiarata impossibilità ad onorare i propri debiti e/o il pagamento dei relativi interessi.

EAD – Exposure At Default

Relativa alle posizioni in o fuori bilancio, è definita come la stima del valore futuro di un'esposizione al momento del default del debitore. Sono legittimate a stimare l'EAD solo le banche che soddisfano i requisiti per l'adozione dell'approccio "IRB – Internal Rating Based" (vedi voce) avanzato. Per le altre è necessario fare riferimento alle stime regolamentari.

EBA European Banking Authority

L'Autorità Bancaria Europea (ABE) è un'autorità indipendente dell'Unione europea (UE), che opera per assicurare un livello di regolamentazione e di vigilanza prudenziale efficace e uniforme nel settore bancario europeo.

ECA

Agenzia per il credito all'esportazione (Export Credit Agency).

ECAI

Agenzia esterna per la valutazione del merito di credito (External Credit Assessment Institution).

ECB (European Central Bank)

Banca Centrale Europea (BCE). La BCE è la Banca Centrale per la moneta unica europea, l'euro.

EL Perdite attese (Expected Losses)

Sono le perdite che si manifestano in media entro un intervallo temporale di un anno su ogni esposizione (o pool di esposizioni).

EPS – Earnings Per Shares (Utile per azione)

Indicatore della redditività di una società calcolato dividendo l'utile netto per il numero medio delle azioni in circolazione al netto delle azioni proprie.

EPS – Earnings Per Shares diluito (Utile per azione diluito)

Indicatore della redditività di una società calcolato dividendo l'utile netto per il numero medio delle azioni diluite in circolazione al netto delle azioni proprie.

Esposizioni non performing

Ai sensi degli Implementing Technical Standard EBA, le esposizioni non performing sono tutte le esposizioni in bilancio e fuori bilancio per le quali sono soddisfatti i seguenti criteri:

  • esposizioni rilevanti scadute/sconfinante da più di 90 giorni;
  • esposizioni per cui banca giudica improbabile l'integrale adempienza del debitore senza il ricorso ad azioni quali l'escussione delle garanzie, a prescindere dall'esistenza di un ammontare scaduto o dal numero di giorni di scaduto.

Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate

Esposizioni per cassa, diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento, sono scadute o sconfinanti. Esse rappresentano l'intera esposizione nei confronti di controparti, diverse da quelle classificate nella categoria delle inadempienze probabili e delle sofferenze, che alla data di riferimento presentano crediti scaduti o sconfinanti da oltre 90 giorni nonché i requisiti fissati dalla normativa prudenziale locale per l'inclusione degli stessi nelle "esposizioni scadute" (banche standardizzate) ovvero delle "esposizioni in default" (banche IRB).

Fair value

Corrispettivo al quale, in un mercato di libera concorrenza, un bene può essere scambiato o una passività estinta, tra parti consapevoli e indipendenti.

Fondi propri o Total Capital

I Fondi propri di una banca sono costituiti da una serie di elementi normativamente definiti (al netto degli elementi negativi da dedurre) classificati in base alla qualità patrimoniale e alla capacità di assorbimento delle perdite. Dal 1° gennaio 2014, a seguito dell'entrata in vigore del CRR, i Fondi Propri sono costituiti dalla somma del capitale di classe 1 e del capitale di classe 2.

Forbearance/Esposizioni oggetto di concessione

Ai sensi degli Implementing Technical Standard EBA, si definiscono Forborne le esposizioni a cui sono state estese misure di Forbearance, ossia concessioni nei confronti di un debitore che ha affrontato - oppure che è in procinto di affrontare - difficoltà a rispettare i propri impegni finanziari (financial difficulties).

Funding

Approvvigionamento, sotto varie forme, dei fondi necessari al finanziamento dell'attività aziendale o di particolari operazioni finanziarie.

Futures

Contratti standardizzati con cui le parti si impegnano a scambiarsi, a un prezzo predefinito e a una data futura, valute, valori mobiliari o beni. Tali contratti sono negoziati su mercati regolamentati, dove viene garantita la loro esecuzione.

Goodwill (Avviamento)

Identifica l'avviamento pagato per l'acquisizione di una quota partecipativa, pari alla differenza tra il costo e la corrispondente quota di patrimonio netto, per la parte non attribuibile ad elementi dell'attivo della società acquisita.

Grandi esposizioni

Indica la somma di tutte le esposizioni verso una controparte che sia uguale o superiore al 10% del Capitale ammissibile dell'Emittente, dove: (i) le esposizioni sono la somma delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio nei confronti di una controparte, così come definite dalla disciplina sui rischi di credito, senza l'applicazione dei fattori di ponderazione ivi previsti (sono escluse dalle esposizioni le attività di rischio dedotte nella determinazione dei Fondi Propri); (ii) una controparte è un cliente o un gruppo di clienti connessi.

Haircut

Differenza fra il valore dei beni costituiti in garanzia e l'ammontare del credito accordato in un'operazione di credito garantita. Nelle operazioni garantite da titoli, rappresenta la percentuale del prezzo di mercato (o del valore nominale) di un'attività finanziaria versata a garanzia da sottrarre al prezzo di mercato stesso (o al valore nominale) al fine della determinazione del valore di garanzia.

HNWI

High Net Worth Individual, che identificano i clienti Privati con un TFA superiore ad un milione di euro.

IAS/IFRS

Principi contabili internazionali (International Accounting Standards - IAS) emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB), ente internazionale di natura privata costituito nell'aprile 2001, al quale partecipano le professioni contabili dei principali Paesi nonché, in qualità di osservatori, l'Unione Europea, lo IOSCO (International Organization of Securities Commissions) e il Comitato di Basilea. Tale ente ha raccolto l'eredità dell'International Accounting Standards Committee (IASC), costituito nel 1973 allo scopo di promuovere l'armonizzazione delle regole per la redazione dei bilanci delle società. Con la trasformazione dello IASC in IASB si è deciso, fra l'altro, di denominare i nuovi principi contabili "International Financial Reporting Standards" (IFRS). A livello internazionale è in corso il tentativo di armonizzazione degli IAS/IFRS con gli "US GAAP – United States Generally Accepted Accounting Principles" (vedi voce).

ICAAP – Internal Capital Adequacy Assessment Process

Vedi voce "Basilea 2 – Pillar 2".

Impairment

Nell'ambito degli "IAS/IFRS" (vedi voce), si riferisce alla perdita di valore di un'attività di bilancio, rilevata nel caso in cui il valore di bilancio sia maggiore del valore recuperabile ossia dell'importo che può essere ottenuto con la vendita o l'utilizzo dell'attività.

Inadempienze probabili ("Unlikely toPay")

Esposizioni per cassa e fuori bilancio, per cui non ricorrono le condizioni per la classificazione del debitore fra le sofferenze e per le quali sussiste una valutazione di improbabilità che, in assenza di azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore sia in grado di adempiere integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione viene operata indipendentemente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati. La classificazione tra le inadempienze probabili non è necessariamente legata alla presenza esplicita di anomalie (il mancato rimborso) ma è bensì legata alla sussistenza di elementi indicativi di una situazione di rischio di inadempimento del debitore.

Incremento significativo del rischio di credito "SICR"

Criterio utilizzato per verificare il passaggio di Stage. Se il rischio di credito dello strumento finanziario è significativamente aumentato dopo la rilevazione iniziale le rettifiche di valore sono pari alle perdite attese lungo tutta la vita dello strumento (lifetime ECL).

Index linked

Polizze la cui prestazione a scadenza dipende dall'andamento di un parametro di riferimento che può essere un indice azionario, un paniere di titoli o un altro indicatore.

IRB – Internal Rating Based

Metodo per la determinazione dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito nell'ambito del Pillar 1 di Basilea 2 (vedi voce). La disciplina si applica alle esposizioni del portafoglio bancario. Peraltro, nei metodi IRB le ponderazioni di rischio delle attività sono determinate in funzione delle valutazioni interne che le banche effettuano sui debitori (o, in taluni casi, sulle operazioni). Attraverso l'utilizzo dei sistemi basati sui rating interni, le banche determinano l'esposizione ponderata per il rischio. I metodi IRB si distinguono nel metodo di base e avanzato, differenziati in relazione ai

parametri di rischio che le banche devono stimare: nel metodo di base le banche utilizzano proprie stime di "PD – Probabilità of Default" e i valori regolamentari per gli altri parametri di rischio; nel metodo avanzato le banche utilizzano proprie stime di "PD– Probabilità of Default", "LGD– Loss Given Default", "CCF – Credit Conversion Factor" e, ove previsto, "M - Maturity" (vedi voci). L'utilizzo dei metodi IRB ai fini del calcolo dei requisiti patrimoniali è subordinato all'autorizzazione della Banca d'Italia.

IRS – Interest RateSwap

Vedi voce "Swap".

Joint venture

Accordo tra due o più imprese per lo svolgimento di una determinata attività economica attraverso, solitamente, la costituzione di una società per azioni.

Ke

Il costo del capitale è la remunerazione minima dell'investimento richiesta dall'azionista. È la somma di un tasso privo di rischio e un differenziale di rendimento che remuneri l'investitore per il rischio di credito e la volatilità del prezzo dell'azione. Il costo del capitale è calcolato utilizzando medie di medio-lungo periodo di parametri di mercato.

KPI - "Key Performance Indicators"

Insieme di indicatori che permettono di misurare le prestazioni di una determinata attività o processo.

Key Risk Indicators

Gli indicatori di rischio sono metriche quantitative che riflettono l'esposizione ai Rischi Operativi di specifici processi o prodotti: il valore espresso da un indicatore dovrebbe essere correlato a variazioni dei livelli di rischio.

Knock Out Option

Le Knock Out Option sono contratti derivati appartenenti alla categoria delle opzioni con barriera. Esse si caratterizzano per il fatto che la facoltà di acquisto o di vendita cessa di esistere quando il prezzo del sottostante tocca lo Strike predeterminato (detto anche "Barriera").

LCR - Liquidity Coverage Ratio

Il Liquidity Coverage Ratio (LCR) è strutturato in modo da assicurare che un ente mantenga un livello adeguato di attività liquide di elevata qualità non vincolate che possano essere convertite in contanti per soddisfare il suo fabbisogno di liquidità nell'arco di 30 giorni di calendario in uno scenario di stress di liquidità particolarmente acuto specificato dalle autorità di vigilanza. L'LCR è definito come rapporto tra lo stock di attività liquide di elevata qualità e il totale dei flussi di cassa in uscita nei successivi 30 giorni di calendario.

Leasing

Contratto con il quale una parte (locatore) trasferisce il diritto di utilizzo di un'attività all'altra parte (locatario) per un periodo di tempo determinato ed in cambio di un corrispettivo.

LGD – Loss Given Default

Valore atteso (eventualmente condizionato a scenari avversi) del rapporto, espresso in termini percentuali, tra la perdita a causa del default e l'importo dell'esposizione al momento del default "EAD- Exposure At Default" (vedi voce).

LTV – Loan To Value

Il Loan To Value (LTV) è rapporto tra l'importo del finanziamento accordato ed il valore dell'immobile ricevuto a garanzia, ed è calcolato sull'intera consistenza immobiliare oggetto di garanzia.

Marginazione Long e Short

La marginazione è la modalità di negoziazione che consente all'investitore di poter acquistare (Leva long o acquisto in leva) o vendere (Short Selling o vendita in leva allo scoperto) investendo soltanto una parte della liquidità necessaria.

Mark to Market

Processo di valutazione di un portafoglio di titoli o altri strumenti finanziari sulla base dei prezzi espressi dal mercato.

Maturity Ladder

Strumento per la gestione ed il monitoraggio della liquidità a breve termine (liquidità operativa) che, attraverso la contrapposizione di attività e passività la cui scadenza è all'interno di ogni singola fascia temporale, consente di evidenziare gli sbilanci (periodali e cumulati) tra i flussi di cassa in entrata ed in uscita e, quindi, di calcolare il saldo netto del fabbisogno (o del surplus) finanziario nell'orizzonte temporale di un anno.

NAV - Net Asset Value

È il valore della quota in cui è frazionato il patrimonio di un fondo comune d'investimento.

NSFR - Net Stable Funding Ratio

L'indicatore Net Stable Funding Ratio (NSFR) è strutturato in modo da assicurare che le attività a lungo termine siano finanziate con almeno un importo minimo di passività stabili in relazione ai rispettivi profili di rischio di liquidità. L'NSFR è volto a limitare l'eccessivo ricorso alla raccolta all'ingrosso a breve termine in periodi di abbondante liquidità di mercato e a incoraggiare una migliore valutazione del rischio di liquidità basata su tutte le poste in bilancio e fuori bilancio. L'NSFR è definito come rapporto tra l'ammontare disponibile di provvista stabile e l'ammontare obbligatorio di provvista stabile.

NSFR Adjusted

L'indicatore NSFR Adjusted si basa sul ratio regolamentare NSFR (Net Stable Funding Ratio) ma è rettificato per scadenza (adjusted by bucket) considerando le scadenze rispettivamente superiori a 3 e 5 anni. L'NSFR Adjusted è quindi utilizzato per il monitoraggio e il controllo della situazione di liquidità strutturale sulle scadenze temporali più lunghe (oltre l'anno). L'NSFR è definito come rapporto tra le passività cumulate oltre l'anno e le attività cumulate oltre l'anno.

OICR – Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio

La voce comprende gli "OICVM – Organismi di Investimento Collettivo in Valori Mobiliari" (vedi voce) e gli altri Fondi comuni di investimento (fondi comuni di investimento immobiliare, fondi comuni di investimento chiusi).

OICVM – Organismi di Investimento Collettivo in Valori Mobiliari

La voce comprende i fondi comuni di investimento mobiliare aperti, italiani ed esteri, e le società di investimento a capitale variabile (Sicav). Queste ultime sono società per azioni a capitale variabile aventi per oggetto esclusivo l'investimento collettivo del patrimonio raccolto mediante l'offerta al pubblico di proprie azioni.

Option

Rappresenta il diritto, ma non l'impegno, acquisito col pagamento di un premio, di acquistare (call option) o di vendere (put option) uno strumento finanziario a un prezzo determinato (strike price) oppure entro una data futura determinata (American option/European option).

OTC – Over The Counter

La negoziazione OTC - Over The Counter consiste nello scambio di strumenti finanziari quali azioni, obbligazioni, derivati o merci direttamente fra due controparti. I mercati OTC non hanno contratti e modalità di compravendita standardizzati e non sono legati a una serie di norme (ammissioni, controlli, obblighi informativi, ecc.) che regolamentano i mercati ufficiali.

Payout ratio

Indica la percentuale di utile netto distribuita agli azionisti. Tale quota dipende sostanzialmente dalle esigenze di auto finanziamento della società e dal rendimento atteso degli azionisti.

PD – Probability of Default

Probabilità che una controparte passi allo stato di "default" (vedi voce) entro un orizzonte temporale di un anno.

PMI

Piccole e medie imprese.

Private banking

Servizi finanziari destinati alla clientela privata cosiddetta "di fascia alta" per la gestione globale delle esigenze finanziarie.

Ratio Capitale di Classe 1 - Tier 1 Capital Ratio

Indicatore dato dal rapporto tra il Capitale di Classe 1 (vedi voce) della banca e le sue attività ponderate in base al rischio "RWA – Risk Weighted Assets" (vedi voce).

Rating

Valutazione della qualità di una società o delle sue emissioni di titoli di debito sulla base della solidità finanziaria della società stessa e delle sue prospettive. Tale valutazione viene eseguita da agenzie specializzate o dalla banca sulla base di modelli interni.

Requisito dei fondi propri e delle passività ammissibili (MREL)

Il requisito minimo dei fondi propri e delle passività ammissibili (Minimum Requirement for Eligible Liabilities) è fissato dalle Autorità di Risoluzione per assicurare che una banca mantenga in ogni momento sufficienti strumenti idonei a facilitare l'attuazione della strategia di risoluzione definita dall'Autorità stessa in caso di crisi. Il MREL ha l'obiettivo di evitare che la risoluzione di una banca dipenda dal sostegno finanziario pubblico e, quindi, aiuta a garantire che gli azionisti e i creditori contribuiscano all'assorbimento delle perdite e alla ricapitalizzazione.

Retail

Segmento di clientela che comprende principalmente i privati, i professionisti, gli esercenti e gli artigiani.

Rischio di credito

Rappresenta il rischio che una variazione inattesa del merito creditizio di una controparte, del valore delle garanzie da questa prestate, o ancora dei margini da essa utilizzati in caso di insolvenza, generi una variazione inattesa nel valore della posizione creditoria della banca.

Rischio di credito di controparte

Rischio che la controparte di una transazione che riguarda strumenti finanziari possa andare in default prima del regolamento di tutti i flussi di cassa concordati.

Rischio di liquidità

Rappresenta il rischio che l'impresa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento a causa dell'incapacità di smobilizzare attività o di ottenere in modo adeguato fondi dal mercato (funding liquidity risk) ovvero a causa della difficoltà/impossibilità di monetizzare facilmente posizioni in attività finanziarie senza influenzarne in misura significativa e sfavorevole il prezzo per via dell'insufficiente profondità del mercato finanziario o di un suo temporaneo malfunzionamento (market liquidity risk).

Rischio di mercato

Rappresenta l'effetto che variazioni nelle variabili di mercato possono generare sul valore economico del portafoglio, dove quest'ultimo comprende le attività detenute sia nel trading book, ossia nel portafoglio di negoziazione, sia quelle iscritte nel banking book, ovvero l'operatività connessa con la gestione caratteristica della banca commerciale e con le scelte di investimento strategiche.

Rischio operativo

Rappresenta il rischio di perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni, personale, sistemi o causati da eventi esterni. Tale definizione include il rischio legale e di compliance, ma esclude quello strategico e reputazionale. Ad esempio possono essere definite operative le perdite derivanti da frodi interne o esterne, rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro, reclami della clientela, distribuzione dei prodotti, multe e altre sanzioni derivanti da violazioni normative, danni ai beni patrimoniali dell'azienda, interruzioni dell'operatività e disfunzione dei sistemi, gestione dei processi.

Riserva di capitale anticiclica

Riserva di capitale anticiclica costituita da capitale primario di classe 1 ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza, secondo la nozione contenuta negli artt. 128 e 130 della CRD IV, pari ai Risk-Weighted Assets calcolati conformemente all'art. 92, paragrafo 3, del CRR moltiplicati per il coefficiente anticiclico specifico della Società, determinato secondo i criteri previsti dalle Disposizioni di Vigilanza in una misura compresa tra lo 0% e il 2,5%.

Riserva di conservazione del capitale

Secondo la nozione contenuta nell'art. 128 della CRD IV, è una riserva di capitale la cui costituzione è richiesta dalla normativa – come precisato anche dalle Disposizioni di Vigilanza – con l'obiettivo di dotare le banche di un buffer patrimoniale di elevata qualità da utilizzare nei momenti di tensione del mercato per prevenire disfunzioni del sistema bancario ed evitare interruzioni nel processo di erogazione del credito, pari al 2,5% dei Risk-Weighted Assets, calcolati conformemente all'articolo 92, paragrafo 3, del CRR su base individuale e consolidata.

Risk Taking Capacity

Rapporto tra Available Financial Resources e Capitale Interno.

RWA – Risk Weighted Assets (Attività di rischio ponderate)

Si tratta del valore delle attività per cassa e fuori bilancio ponderate per il rischio in base a differenti fattori di ponderazione in funzione della classe in cui l'esposizione è classificata e della relativa qualità creditizia, ai sensi delle normative bancarie emanate dagli organi di vigilanza per il calcolo del coefficiente di solvibilità.

Sensitivity

Identifica la situazione di maggiore o minore sensibilità con la quale determinate attività o passività reagiscono a variazioni dei tassi o di altri parametri di riferimento.

Sensitivity Analysis

L'analisi di sensitività quantifica la variazione del valore di un portafoglio finanziario derivante da una variazione sfavorevole di fattori di rischio principali (tasso di interesse, tasso di cambio, equity).

Sofferenze

Il complesso delle esposizioni nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza (anche non accertato giudizialmente) o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dalla banca (es. indipendentemente dalla presenza di garanzie – reali o personali – a copertura delle esposizioni).

Spread

Con questo termine di norma si indicano la differenza tra due tassi di interesse, lo scarto tra le quotazioni denaro e lettera nelle contrattazioni in titoli o la maggiorazione che l'emittente di valori mobiliari riconosce in aggiunta ad un tasso di riferimento.

SPV – Special Purpose Vehicle

Società veicolo, entità legale (nella forma di società di persone, di capitali, trust ecc.) costituita al fine di perseguire specifici obiettivi, quali l'isolamento del rischio finanziario o l'ottenimento di particolari trattamenti regolamentari e/o fiscali riguardanti determinati portafogli di attività finanziarie. Per tale ragione l'operatività delle SPV è circoscritta attraverso la definizione di una serie di norme finalizzate a limitarne l'ambito di attività. Generalmente le SPV non sono partecipate dalla società per conto della quale sono costituite, ma al contrario il capitale è detenuto da terzi soggetti al fine di assicurare l'assenza di legami partecipativi con lo "Sponsor". Le SPV sono normalmente strutture Bankruptcy remote, poiché le loro attività patrimoniali non possono essere escusse dai creditori della società per conto della quale sono costituite, anche in caso di insolvenza di quest'ultima.

Swap

Operazioni consistenti, di norma, nello scambio di flussi finanziari tra operatori secondo diverse modalità contrattuali. Nel caso di uno swap di tassi d'interesse ("IRS"), le controparti si scambiano flussi di pagamento indicizzati o meno a tassi d'interesse calcolati su un capitale nozionale di riferimento (ad esempio: una controparte corrisponde un flusso sulla base di un tasso fisso, l'altra sulla base di un tasso variabile). Nel caso di uno swap di valute (currency swap), le controparti si scambiano specifici importi di due diverse valute, restituendoli nel tempo secondo modalità predefinite che possono riguardare sia il capitale (nozionale) sia i flussi dei tassi d'interesse.

TLTRO - Targeted Longer-Term Refinancing Operations

I programmi relativi alle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine che offrono agli enti creditizi dell'area dell'euro finanziamenti con scadenze pluriennali diretti a migliorare il funzionamento del meccanismo di trasmissione della politica monetaria, sostenendo l'erogazione del credito bancario all'economia reale.

Trading book - Portafoglio di negoziazione

Le posizioni detenute a fini di negoziazione sono quelle intenzionalmente destinate a una successiva dismissione a breve termine e/o assunte allo scopo di beneficiare, nel breve termine, di differenze tra prezzi di acquisto e di vendita, o di altre variazioni di prezzo o di tasso d'interesse.

Validazione (interna)

Un'unità esperta, interna ma sufficientemente indipendente giudica l'adeguatezza dei modelli interni per gli scopi interni e regolamentari e emette una conclusione formale circa la loro utilità ed efficacia. Di norma un prerequisito per il processo di validazione da parte delle autorità.

VaR – Value at Risk

Metodo utilizzato per quantificare il livello di rischio. Misura la massima perdita potenziale che con una certa probabilità ci si attende possa essere generata con riferimento a uno specifico orizzonte temporale.

Indicatori Alternativi di Performance ("IAP")

Nella Relazione sulla gestione consolidata vengono utilizzati degli Indicatori Alternativi di Performance ("IAP") di cui si riporta di seguito la descrizione esplicativa in merito al contenuto e, al caso, le modalità di calcolo utilizzate, ad eccezione degli IAP presentati nei prospetti di conto economico e di stato patrimoniale riclassificati contenuti nella Relazione sulla gestione consolidata, per i quali si rimanda ai prospetti di raccordo con gli schemi del bilancio consolidato e individuale riportati tra gli Allegati.

Altre attività finanziarie/Totale attivo

È il rapporto tra le Altre attività finanziarie, così come rappresentate nello schema di stato patrimoniale riclassificato a cui si rimanda, e il Totale attivo.

Consolidato

Voci 31/12/2022 31/12/2021
Altre attività finanziarie (importi in migliaia di euro) 24.634.034 24.560.350
Totale attivo (importi in migliaia di euro) 36.268.885 33.867.175
Altre attività finanziarie/Totale attivo 67,92% 72,52%

Individuale

Voci 31/12/2022 31/12/2021
Altre attività finanziarie (importi in migliaia di euro) 24.636.590 24.563.234
Totale attivo (importi in migliaia di euro) 36.208.289 33.819.561
Altre attività finanziarie/Totale attivo 68,04% 72,63%

Asset under management o Raccolta gestita

Fondi comuni di investimento, gestioni patrimoniali, prodotti assicurativi e prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza. Per la riconciliazione numerica si rimanda alle tabelle riportate nel paragrafo "Andamento della raccolta diretta e indiretta" presentato nella Relazione sulla gestione consolidata.

Asset Under Custody o Raccolta amministrata

Titoli di Stato, obbligazioni ed azioni. Per la riconciliazione numerica si rimanda alle tabelle riportate nel paragrafo "Andamento della raccolta diretta e indiretta" presentato nella Relazione sulla gestione consolidata.

Cost/Income Ratio

È il rapporto tra i costi operativi e i ricavi, così come rappresentati nello schema di conto economico riclassificato a cui si rimanda. È uno dei principali indicatori dell'efficienza gestionale della banca: minore è il valore espresso da tale indicatore, maggiore l'efficienza della banca.

Voci 31/12/2022 31/12/2021
Costi operativi (Importi in migliaia) 280.815 258.893
Ricavi (Importi in migliaia) 947.606 803.810
Cost/Income Ratio 29,63% 32,21%

Costo del rischio/Cost of risk

È il rapporto tra le Rettifiche nette su crediti verso clientela ordinaria degli ultimi 12 mesi e i crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (media delle medie degli ultimi quattro trimestri, calcolati come media del saldo di fine trimestre e saldo del fine trimestre precedente). Il perimetro include solo i crediti di finanziamento verso la clientela ordinaria. È uno degli indicatori della rischiosità degli attivi della banca: al decrescere di tale indicatore diminuisce la rischiosità degli attivi della banca.

Voci 31/12/2022 31/12/2021
Rettifiche nette su crediti verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) 2.485 1.620
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (Importi in migliaia)
(media delle medie degli ultimi quattro trimestri, calcolati come media del saldo di fine trimestre e saldo del fine trimestre
precedente)
5.680.431 4.621.205
Cost of risk (bps) 4 4

CoR (sistema incentivante)

È il rapporto fra Rettifiche nette su crediti commerciali verso clientela degli ultimi 12 mesi e i crediti commerciali verso clientela (media del saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente). Il perimetro delle esposizioni, di natura gestionale, include determinati crediti di finanziamento ed esclude in particolare le posizioni derivanti da titoli e anticipazioni ai consulenti finanziari.

Voci 31/12/2022 31/12/2021
Rettifiche nette su crediti commerciali verso clientela (Importi in migliaia) 2.517 1.627
Crediti commerciali verso clientela (Importi in migliaia)
(media del saldo al 31 dicembre 2021 e quello del 31 dicembre precedente)
5.658.581 4.706.392
CoR (sistema incentivante) (bps)
4
3

Costi operativi/TFA

È il rapporto tra i costi operativi, così come rappresentati nello schema di conto economico riclassificato a cui si rimanda, e i Total Financial Asset (TFA, vedi voce), così come rappresentati nella tabella "Saldo raccolta diretta e indiretta" della Relazione sulla gestione consolidata a cui si rimanda. È uno dei principali indicatori dell'efficienza gestionale della banca: minore è il valore espresso da tale indicatore, maggiore l'efficienza della banca.

Voci 31/12/2022 31/12/2021
Costi operativi (importi in migliaia di euro) 280.815 258.893
TFA (importi in migliaia di euro) 106.557.870 107.915.413
Costi operativi/TFA 0,26% 0,24%

Coverage ratio

Il Coverage ratio rappresenta la percentuale di un determinato aggregato di esposizioni creditizie coperto da un fondo di svalutazione ed è calcolato come rapporto fra l'ammontare del fondo di svalutazione e l'esposizione lorda. Per la riconciliazione numerica dei Coverage (Sofferenze, Inadempienze probabili, Esposizioni scadute deteriorate e Totale crediti deteriorati) si rimanda alla tabella "Le attività deteriorate" riportata nel paragrafo "Finanziamenti a clientela" della Relazione sulla gestione consolidata.

Crediti deteriorati/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria

È il rapporto tra i Crediti deteriorati (vedi voce), così come rappresentati nella tabella "Le attività deteriorate" della Relazione sulla gestione consolidata a cui si rimanda, e Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (vedi voce), così come rappresentati nella tabella "Finanziamenti a Clientela (Riclassifica Gestionale)" della Relazione sulla gestione consolidata a cui si rimanda.

Consolidato

Voci 31/12/2022 31/12/2021
Crediti deteriorati (Importi in migliaia) 3.527 4.381
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) 5.916.090 5.416.604
Crediti deteriorati/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria 0,06% 0,08%

Individuale

Voci 31/12/2022 31/12/2021
Crediti deteriorati (Importi in migliaia) 3.527 4.381
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) 5.916.089 5.416.604
Crediti deteriorati/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria 0,06% 0,08%

Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Totale attivo

È il rapporto tra i Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (vedi voce), così come rappresentati nella tabella "Finanziamenti a Clientela (Riclassifica Gestionale)" della Relazione sulla gestione consolidata a cui si rimanda, e il Totale attivo.

Consolidato

Voci 31/12/2022 31/12/2021
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) 5.916.090 5.416.604
Totale attivo (Importi in migliaia) 36.268.885 33.867.175
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Totale attivo 16,31% 15,99%

Individuale

Voci 31/12/2022 31/12/2021
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) 5.916.089 5.416.604
Totale attivo (Importi in migliaia) 36.208.289 33.819.561
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Totale attivo 16,34% 16,02%

Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria

I crediti di finanziamento verso clientela ordinaria si riferiscono ai soli finanziamenti erogati a clientela relativi ad utilizzi di aperture di credito in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie. Per la riconciliazione numerica si rimanda alle tabelle riportate nel paragrafo "Andamento della raccolta diretta e indiretta" presentato nella Relazione sulla gestione consolidata.

Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Raccolta diretta da clientela

È il rapporto tra i crediti di finanziamento verso clientela (vedi voce), così come rappresentati nella tabella "Finanziamenti a Clientela (Riclassifica Gestionale)" della Relazione sulla gestione consolidata a cui si rimanda, e la raccolta diretta da clientela (vedi voce), così come rappresentati nella tabella "Saldo raccolta diretta e indiretta" della Relazione sulla gestione consolidata a cui si rimanda.

Consolidato

Voci 31/12/2022 31/12/2021
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) 5.916.090 5.416.604
Raccolta diretta da clientela (Importi in migliaia) 30.569.876 29.495.292
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Raccolta diretta da clientela 19,35% 18,36%

Individuale

Voci 31/12/2022 31/12/2021
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) 5.916.089 5.416.604
Raccolta diretta da clientela (Importi in migliaia) 30.569.876 29.495.292
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Raccolta diretta da clientela 19,35% 18,36%

EVA – Economic Value Added

L'EVA è un indicatore del valore creato da un'azienda. Esso esprime la capacità dell'impresa di creare valore; è calcolato come differenza tra l'utile netto, escludendo gli oneri straordinari e i relativi effetti fiscali (oneri di integrazione e i profitti netti da investimenti straordinari), e il costo figurativo del capitale allocato; quest'ultimo è stato calcolato sia utilizzando il maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico assorbito sia utilizzando il patrimonio netto contabile (media dei fine trimestri dell'anno).

(Importi in migliaia)
Voci 31/12/2022 31/12/2021
+ Utile netto 428.505 380.711
- gli oneri e i proventi straordinari e i relativi effetti fiscali
(oneri di integrazione e i profitti netti da investimenti straordinari)
(366) -
- il costo figurativo del capitale allocato
(calcolato sul maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico assorbito)
(60.799) (40.534)
EVA (calcolato sul capitale allocato) 367.339 340.177
(Importi in migliaia)
Voci 31/12/2022 31/12/2021
+ Utile netto 428.505 380.711
- gli oneri e i proventi straordinari e i relativi effetti fiscali (366) -
(oneri di integrazione e i profitti netti da investimenti straordinari)
- il costo figurativo del capitale allocato: patrimonio netto contabile (163.610) (136.830)
(media dei fine trimestri dell'anno)
EVA (calcolato sul patrimonio contabile) 264.529 243.881

Finanziamenti a banche/Totale attivo

È il rapporto tra i Finanziamenti a banche, così come rappresentati nella tabella "Finanziamenti a Banche" della Relazione sulla gestione consolidata a cui si rimanda, e il Totale attivo.

Consolidato

Voci 31/12/2022 31/12/2021
Finanziamenti a banche (importi in migliaia di euro) 426.696 379.862
Totale attivo (importi in migliaia di euro) 36.268.885 33.867.175
Finanziamenti a banche/Totale attivo 1,18% 1,12%

Individuale

Voci 31/12/2022 31/12/2021
Finanziamenti a banche (importi in migliaia di euro) 416.733 369.863
Totale attivo (importi in migliaia di euro) 36.208.289 33.819.561
Finanziamenti a banche/Totale attivo 1,15% 1,09%

Guided products & services

Prodotti e/o servizi costruiti investendo in OICR selezionati tra quelli distribuiti per ciascuna asset class avendo riguardo ai differenti profili di rischio della clientela, offerti ai clienti della Banca nell'ambito del modello di architettura aperta guidata. Alla data del presente documento, rientrano nella categoria dei guided products il fondo di fondi multi compartimentale "Core Series", i Piani individuali di risparmio "PIR" e le polizze Unit Linked "Core Unit", "Advice Unit", "Core Multiramo", "Advice Top Valor", "Eurovita Focus" e "Old Mutual", i fondi "FAM Evolution" attivi e passivi, "FAM Target", "FAM Global Defence", "FAM Series"e "Core Pension", "Private Client Insurance" e "GP Private value", mentre rientra nella categoria dei guided services il servizio di consulenza evoluta (in materia di investimenti) "Fineco Advice", "Fineco Stars" e "Fineco Plus".

Guided products & services/TFA

È il rapporto tra i Guided products & Services (vedi voce) e i TFA (vedi voce), così come rappresentati nella tabella "Saldo raccolta diretta e indiretta" della Relazione sulla gestione consolidata a cui si rimanda.

Voci 31/12/2022 31/12/2021
Guided products & services (Importi in migliaia) 40.221.024 42.304.154
TFA (Importi in migliaia) 106.557.870 107.915.413
Guided products / TFA 37,7% 39,2%

Margine finanziario/Ricavi

È il rapporto tra il Margine finanziario e i Ricavi, così come rappresentati nello schema di conto economico riclassificato a cui si rimanda.

Voci 31/12/2022 31/12/2021
Margine finanziario (Importi in migliaia) 392.200 280.030
Ricavi (Importi in migliaia) 947.606 803.810
Margine finanziario/Ricavi 41,39% 34,84%

Patrimonio netto (incluso utile)/Totale passivo e patrimonio netto

È il rapporto tra il Patrimonio netto (incluso utile) e il Totale passivo e patrimonio netto, così come rappresentati nello schema di stato patrimoniale riclassificato a cui si rimanda.

Consolidato

Voci 31/12/2022 31/12/2021
Patrimonio netto (incluso utile) (Importi in migliaia) 1.910.397 1.726.797
Totale passivo e patrimonio netto (importi in migliaia) 36.268.885 33.867.175
Patrimonio netto (incluso utile)/Totale passivo e patrimonio netto 5,27% 5,10%

Individuale

Voci 31/12/2022 31/12/2021
Patrimonio netto (incluso utile) (Importi in migliaia) 1.875.711 1.698.631
Totale passivo e patrimonio netto (importi in migliaia) 36.208.289 33.819.561
Patrimonio netto (incluso utile)/Totale passivo e patrimonio netto 5,18% 5,02%

Proventi di intermediazione e diversi

Includono le voci Commissioni nette, Risultato di negoziazione, coperture e fair value, Saldo altri proventi/oneri, così come rappresentate nello schema di conto economico riclassificato a cui si rimanda.

(Importi in migliaia)
Voci 31/12/2022 31/12/2021
Commissioni nette 465.627 450.808
Risultato di negoziazione, coperture e fair value 89.899 74.308
Saldo altri proventi/oneri 156 (1.310)
Proventi di intermediazione e diversi 555.682 523.806

Proventi di intermediazione e diversi/Costi operativi

È il rapporto tra i Proventi di intermediazione e diversi (vedi voce) e i Costi operativi, così come rappresentati nello schema di conto economico riclassificato a cui si rimanda.

Voci 31/12/2022 31/12/2021
Proventi di intermediazione e diversi (Importi in migliaia) 555.682 523.806
Costi operativi (Importi in migliaia) 280.815 258.893
Proventi di intermediazione e diversi/Costi operativi 197,88% 202,33%

Proventi di intermediazione e diversi/Ricavi

È il rapporto tra i Proventi di intermediazione e diversi (vedi voce) e i Ricavi, così come rappresentati nello schema di conto economico riclassificato a cui si rimanda.

Voci 31/12/2022 31/12/2021
Proventi di intermediazione e diversi (Importi in migliaia) 555.682 523.806
Ricavi (Importi in migliaia) 947.606 803.810
Proventi di intermediazione e diversi/Ricavi 58,64% 65,17%

Raccolta diretta da clientela

Conti correnti, pronti contro termine passivi e depositi vincolati. Per la riconciliazione numerica si rimanda alle tabelle riportate nel paragrafo "Andamento della raccolta diretta e indiretta" presentato nella Relazione sulla gestione consolidata.

Raccolta Diretta/Totale passivo e patrimonio netto

È il rapporto tra la Raccolta diretta da clientela (vedi voce), così come rappresentata nella tabella "Saldo raccolta diretta e indiretta" a cui si rimanda, e il Totale passivo e patrimonio netto, così come rappresentato nella tabella dello schema di stato patrimoniale riclassificato a cui si rimanda.

Consolidato

Voci 31/12/2022 31/12/2021
Raccolta Diretta (Importi in migliaia) 30.569.876 29.495.292
Totale passivo e patrimonio netto (Importi in migliaia) 36.268.885 33.867.175
Raccolta Diretta/Totale passivo e patrimonio netto 84,29% 87,09%

Individuale

Voci 31/12/2022 31/12/2021
Raccolta Diretta (Importi in migliaia) 30.569.876 29.495.292
Totale passivo e patrimonio netto (Importi in migliaia) 36.208.289 33.819.561
Raccolta Diretta/Totale passivo e patrimonio netto 84,43% 87,21%

Raccolta netta totale

Somma della raccolta effettuata nel periodo di riferimento al netto dei rimborsi effettuati nello stesso periodo con riferimento ad Asset Under Management (vedi voce), Asset Under Custody (vedi voce) e Raccolta diretta da clientela (vedi voce). Per la riconciliazione numerica si rimanda alla tabella riportata nel paragrafo "Andamento della raccolta diretta e indiretta" presentato nella Relazione sulla gestione consolidata. La Raccolta netta totale è rappresentata anche con riferimento ai soli clienti delle Rete di consulenti finanziari.

RARORAC - Risk adjusted Return on Risk adjusted Capital

È un indicatore calcolato come rapporto tra l'EVA (come sopra descritto) e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA) ed esprime in termini percentuali la capacità di creare valore per unità di capitale posto a presidio del rischio.

Voci 31/12/2022 31/12/2021
EVA (calcolato sul capitale allocato) (Importi in migliaia) 367.339 340.177
Capitale allocato: maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico assorbito (Importi in migliaia)
(media trimestri anno)
666.660 544.815
RARORAC (calcolato sul capitale allocato) 55,10% 62,44%
Voci 31/12/2022 31/12/2021
EVA (calcolato sul patrimonio contabile) (Importi in migliaia) 264.529 243.881
Capitale allocato (media trimestri anno) (Importi in migliaia) 253.488 229.889
RARORAC (calcolato sul patrimonio contabile) 14,75% 13,26%

ROA - Rendimento delle attività

Rapporto tra il risultato d'esercizio, così come rappresentato nello schema di conto economico riclassificato a cui si rimanda e il totale attivo di bilancio, così come rappresentato nello schema di stato patrimoniale riclassificato a cui si rimanda, e misura il rendimento delle attività.

Voci 31/12/2022 31/12/2021
Risultato d'esercizio (Importi in migliaia) 428.505 380.711
Totale attivo (Importi in migliaia) 36.268.885 33.867.175
ROA 1,18% 1,12%

ROAC – Return On Risk Allocated Capital

È un indicatore calcolato come rapporto tra l'utile netto operativo e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA).

Voci 31/12/2022 31/12/2021
Utile netto operativo (Importi in migliaia) 428.505 380.711
Capitale allocato: maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico assorbito
(media trimestri anno) (Importi in migliaia)
666.660 544.815
ROAC (calcolato sul capitale allocato) 64,28% 69,88%
Voci 31/12/2022 31/12/2021
Utile netto operativo (Importi in migliaia) 428.505 380.711
Capitale allocato: maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico assorbito
(media trimestri anno) (Importi in migliaia)
253.488 229.889
ROAC (calcolato sul patrimonio contabile) 23,89% 20,70%

ROE

Rapporto fra l'utile netto e il patrimonio netto contabile medio del periodo (esclusi i dividendi per i quali è prevista la distribuzione e le riserve da valutazione), calcolato come media del saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente.

Voci 31/12/2022 31/12/2021
Utile netto (Importi in migliaia) 428.505 380.711
Patrimonio netto contabile (Medio) (Importi in migliaia) 1.551.897 1.592.343
Return Of Equity (ROE)
27,61%
23,91%

Sofferenze/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria

Rapporto fra le Sofferenze (vedi voce), così come rappresentati nella tabella "Le attività deteriorate" a cui si rimanda, e i Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (vedi voce), così come rappresentati nella tabella "Finanziamenti a Clientela (Riclassifica Gestionale)" a cui si rimanda.

Consolidato

Voci 31/12/2022 31/12/2021
Sofferenze (Importi in migliaia) 1.405 2.141
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) 5.916.090 5.416.604
Sofferenze/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria 0,02% 0,04%

Individuale

Voci 31/12/2022 31/12/2021
Sofferenze (Importi in migliaia) 1.405 2.141
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (Importi in migliaia) 5.916.089 5.416.604
Sofferenze/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria 0,02% 0,04%

Tasso medio dell'attivo fruttifero

Tasso medio calcolato come rapporto fra gli interessi netti, generati dall'attivo fruttifero e il totale dell'attivo fruttifero, che include gli investimenti finanziari, i finanziamenti a clientela, le operazioni di "Leva Multiday", i crediti d'imposta acquistati nell'ambito del Decreto Legge 34/2020 e le operazioni realizzate dalla tesoreria nell'ambito della gestione della liquidità.

Voci 31/12/2022 31/12/2021
Interessi netti (Importi in migliaia) 349.202 249.377
Totale attivo fruttifero (Importi in migliaia) 34.067.971 31.563.760
Tasso medio dell'attivo fruttifero 1,03% 0,79%40

40 Il dato differisce da quello pubblicato nel Bilancio 2021 in quanto nell'esercizio 2022 è stata apportata una modifica al fine di una migliore rappresentazione.

Total Financial Asset – TFA o Saldo raccolta diretta e indiretta

Saldo alla data di riferimento della somma di Asset Under Management (vedi voce), Asset Under Custody (vedi voce) e Raccolta diretta da clientela (vedi voce). Per la riconciliazione numerica si rimanda alla tabella riportata nel paragrafo "Andamento della raccolta diretta e indiretta" presentato nella Relazione sulla gestione consolidata. Il Total Financial Asset è rappresentato anche con riferimento ai soli clienti delle Rete di consulenti finanziari.

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