Annual Report • Mar 28, 2024
Annual Report
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(*) il presente documento costituisce copia, in formato Pdf, della Relazione Finanziaria Annuale di Esprinet S.p.A. al 31 dicembre 2023 e non costituisce il documento in formato ESEF richiesto dai Technical Standard ESEF di cui al Regolamento Delegato (UE) 2019/815 (c.d. "Regolamento ESEF"). La Relazione finanziaria annuale 2023 in formato ESEF è disponibile nella sezione Investitori – Assemblea degli azionisti - 2024 del sito internet della Società (www.esprinet.com).
Capogruppo:
Partita Iva: IT 02999990969 Registro Imprese di Milano, Monza e Brianza, Lodi Codice Fiscale: 05091320159 R.E.A. 1158694 Sede Legale e Amministrativa in Via Energy Park, 20 - 20871 Vimercate (MB) Capitale sociale sottoscritto e versato al 31/12/2023: Euro 7.860.651 www.esprinet.com [email protected]

| Sintesi dei risultati di Gruppo per l'esercizio | pag. 4 |
|---|---|
| 1 Lettera del Presidente | |
| 2 Sintesi dei risultati economico-finanziari di Gruppo | |
| 3 Andamento del titolo | |
| Governo societario | pag. 9 |
| 1 Organi di amministrazione e controllo | |
| 2 Deroga agli obblighi informativi in occasione di operazioni straordinarie | |
| 3 Corporate Governance | |
| Attività e struttura del Gruppo Esprinet | pag. 10 |
| 1 Descrizione dell'attività | |
| 2 Struttura del Gruppo | |
| · Organi Sociali Struttura e andamento dei mercati di riferimento |
pag. 14 |
| Distribuzione B2B di IT ed elettronica di consumo | |
| Risultati economico-finanziari di Gruppo e di Esprinet S.p.A. | pag. 18 |
| 1 Andamento reddituale | |
| 2 Capitale circolante commerciale netto | |
| 3 Andamento dei ricavi per famiglia di prodotto e tipologia di cliente | |
| Fatti di rilievo del periodo | pag. 34 |
| Fatti di rilievo successivi | pag. 37 |
| Evoluzione prevedibile della gestione | pag. 38 |
| Risorse umane | pag. 39 |
| Salute, sicurezza e ambiente | pag. 47 |
| Principali rischi e incertezze cui il Gruppo ed Esprinet S.p.A. sono esposti | pag. 49 |
| Altre informazioni rilevanti | pag. 60 |
| 1 Attività di ricerca e sviluppo | |
| 2 Numero e valore delle azioni proprie possedute | |
| 3 Rapporti con parti correlate 4 Rapporti con imprese controllate soggette ad attività di direzione e coordinamento |
|
| 5 Azioni della capogruppo detenute da organi di amministrazione e controllo e da dirigenti con responsabilità strategiche | |
| 6 Operazioni atipiche e/o inusuali | |
| 7 Infomazioni aggiuntive richieste da Banca d'Italia e Consob | |
| 8 Piani di incentivazione azionaria | |
| 9 Prospetto di raccordo tra patrimonio netto e risultato di Gruppo e corrispondenti valori della capogruppo | |
| 10 Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (DNF) | |
| 11 Altre informazioni | |
| Proposta di approvazione del Bilancio e di destinazione del risultato di esercizio 2023 | pag. 65 |
| * Bilancio consolidato1 | pag. 66 |
| Prospetti di bilancio del Gruppo Esprinet | |
| Note al bilancio consolidato | |
| * Bilancio d'esercizio1 (Bilancio separato2 ) di ESPRINET S.p.A. |
|
| pag. 157 | |
| Prospetti di bilancio di Esprinet S.p.A. | |
| Note al bilancio di Esprinet S.p.A. | |
| Attestazione del Bilancio Consolidato ai sensi dell'art.81-ter Regolamento Consob | |
| Attestazione del Bilancio di Esercizio ai sensi dell'art.81-ter Regolamento Consob | |
| Relazione del Collegio Sindacale* | |
| Relazioni della Società di Revisione* | |
| 1Ciascuna sezione è dotata di indice separato, per una migliore consultazione da parte del lettore | |
| 2 Bilancio separato della Esprinet S.p.A., così come definito dai principi contabili internazionali IFRS | |
| *Le relazioni del Collegio Sindacale e della Società di Revisione, risultano pubblicate nelle specifiche sezioni Investitori – Assemblea degli azionisti – 2024 |
del sito internet della Società (www.esprinet.com).



Signori Azionisti,
Il 2023 è stato un anno particolarmente complesso per il settore distributivo ed in particolare per i PC ed i telefoni che più di altre categorie merceologiche hanno subito l'impatto negativo che il forte aumento dell'inflazione e dei tassi di interessi hanno avuto sul sentimento dei consumatori e, parzialmente, delle imprese.
Al netto di poste non ricorrenti legate principalmente alla transazione di vecchi contenziosi fiscali, il gruppo avrebbe registrato un utile netto consolidato di 24,2 milioni di euro, in riduzione rispetto al risultato record, parimenti misurato, di 45,4 milioni di euro del 2022 a fronte di ricavi di circa 4,0 miliardi di euro in contrazione rispetto ai circa 4,7 miliardi del 2022 principalmente per il rilevante calo delle vendite nel segmento di clientela consumer e sulle linee di prodotto ivi vendute: PC, telefoni, televisori ed elettrodomestici.
Il 2023 è stato un anno di transizione per il nostro Gruppo.
Dopo cinque anni di crescita dei ricavi e della redditività, con il 2021 e 2022 che hanno segnato due successivi record storici nei profitti del Gruppo, il 2023, complice un mercato consumer molto sfidante, ha riportato la redditività operativa a livelli più o meno simili a quelli del 2020.
L'impatto della transazione effettuata nel corso del 2023 di vecchie pendenze fiscali ha ulteriormente appesantito il conto economico.
Nonostante ciò, l'anno è stato proficuo sotto molti altri punti di vista.
Si è completata l'integrazione delle società del sottogruppo Spagna riorganizzando le strutture in due legal entity, Esprinet Iberica e V-Valley Advanced Solutions España che hanno ora chiarezza nelle due mission distinte di presidiare il mercato dei PC, periferiche ed Elettronica di Consumo l'una ed il mercato delle Soluzioni e Servizi tecnologici avanzati l'altra.
È stato ridisegnato il management team locale e ridotto in modo drastico il livello delle scorte, riportando il Capitale Circolante Netto a livelli fisiologici.
In Italia si è predisposta la separazione dei business relativi alle Soluzioni e Servizi da un lato e delle soluzioni legate all'efficientamento energetico dall'altro, in due società di cui una già partita a inizio febbraio e l'altra prevista in avvio nel corso del secondo trimestre.
Sono state fatte due acquisizioni e soprattutto si è continuato nel processo di miglioramento del mix di prodotto con innalzamento dei margini pur in presenza di costi incrementali legati all'inflazione e al rialzo dei tassi.
La strategia di una sempre maggiore diversificazione geografica e di prodotto continua ed il messaggio per i nostri investitori è una volta di più chiaro: operiamo con l'obiettivo di una creazione di valore sostenibile nel tempo.
Diversificazione al fine di mitigare i rischi di mercato, attenzione alle tematiche ESG, eccellenza operativa e soprattutto focalizzazione sul Ritorno sul Capitale Investito più che sul puro profitto sono alla base della modalità con cui abbiamo gestito e continueremo a gestire le sfide e le opportunità offerte dal mercato.
Il settore della distribuzione, misurato a gennaio 2024 dalla società di ricerca inglese Context attraverso un panel di distributori ampiamente rappresentativo dell'andamento generale, ha registrato nel 2023 ricavi per circa 86,7 miliardi di euro, in decrescita del -4,9% rispetto a 91,2 miliardi di euro del 2022, con flessioni registrate in tutti i quarter successivi al primo.

In questo contesto, il Gruppo Esprinet si riconferma il distributore al vertice nel mercato del sud Europa.
Il 2023 è stato caratterizzato da un quadro di forte instabilità geopolitica e macroeconomica. La continua spinta inflazionistica e l'incremento dei tassi di interesse, nonché l'incertezza del contesto, hanno pesato sulle decisioni di spesa dei consumatori e sulle decisioni di investimento delle aziende ed il settore ICT ha registrato un peggioramento sequenziale del calo di volumi iniziato a fine 2022 nelle tre geografie in cui opera il Gruppo ed in generale in Europa.
La crescita in ambito Infrastructure e Software, rinforzata dai massicci piani di investimento governativi pluriennali di Ripresa e Resilienza, indispensabili nel processo di trasformazione digitale tanto della pubblica amministrazione quanto del settore privato, non ha compensato la forte contrazione in ambito IT Clients, soprattutto di PC, dopo gli anni della pandemia, quando si misuravano gli effetti sulla domanda del maggior utilizzo dello smartworking e della didattica a distanza. Gli analisti di settore ritengono che il mercato sia ora pronto per tornare a crescere, con i PC dotati di intelligenza artificiale destinati a fornire un ulteriore impulso durante il ciclo di aggiornamento in corso.
Le condizioni dello scenario macroeconomico e geopolitico, nonché i relativi effetti sul settore ICT sopra descritti, hanno nettamente ridisegnato le opportunità di sviluppo future. Ambiti che prima mostravano importanti trend di crescita risultano ora meno attrattivi. Nondimeno vi sono nuove aree emergenti caratterizzate da un forte tasso di innovazione e da una notevole spinta all'outsourcing: l'intelligenza artificiale, la cybersecurity, l'everything as a service e la sostenibilità. Il settore ICT sta anche conquistando adiacenze, appropriandosi delle opportunità derivanti dalla convergenza di alcuni settori verso quello tech: efficienza energetica ed energie rinnovabili, mobilità elettrica sono un esempio.
Il canale della distribuzione si conferma resiliente e rimane forte anche nel 2023 nella scelta della strategia go-to-market dei produttori. Il Gruppo Esprinet sta quindi velocemente adattando la propria strategia preparandosi a cogliere le sfide della ripresa prevista per il 2024 e del nuovo scenario di mercato.
Nel 2023, le attività italiane hanno registrato una flessione dei ricavi nonostante l'eccellente performance dei segmenti ad alto margine delle Solution e dei Servizi, dove il Gruppo sta concentrando gli investimenti in persone, competenze e ampliamento delle aree di business, che tuttavia non hanno pienamente compensato il forte rallentamento registrato sulla linea degli Screens (PC e Telefoni) in ambito clientela consumer (Retailers e E-tailers).
In un contesto molto sfidante, tra instabilità geopolitica e macroeconomica, con soddisfazione, comunque, abbiamo accelerato l'esecuzione della nostra strategia che punta a rafforzare l'offerta delle linee alto marginanti, anche ridisegnando funzionalmente V-Valley, la divisione che si occupa di Solutions e Servizi. Grazie a ciò oggi possiamo vantare un considerevole incremento complessivo del Gross Profit margin.
Ad agosto 2023 il Gruppo ha acquistato il 100% del capitale di Sifar Group S.r.l., società di diritto italiano attiva dal 2012 distribuzione B2B di ricambi, componenti e accessori di prodotti di telefonia mobile e tablet. L'operazione non solo è coerente con la strategia di Esprinet di focalizzazione sulle linee di business altro marginanti, ma anche con la convinta adesione ai principi ESG del Gruppo, che intende cogliere tutte le opportunità che si integrino in un quadro di sostenibilità, tra cui investimenti in prodotti e servizi "environmentally friendly". La distribuzione di componenti e parti di ricambio per la riparazione di smartphone e tablet mira ad estendere il ciclo di vita dei prodotti contribuendo a

ridurre al minimo la produzione di rifiuti elettronici, rispondendo ai nuovi bisogni legati alla economy.
A maggio 2023 Esprinet ha comunicato di aver sottoscritto con l'Agenzia delle Entrate, a meri scopi deflattivi di un potenziale contenzioso tributario di lunga durata, un accordo, operativamente formalizzato tra maggio stesso e giugno, volto a definire in via stragiudiziale le contestazioni formulate in materia di IVA in relazione ai periodi di imposta dal 2013 al 2017.
La strategia aziendale in ambito HR di costante valorizzazione della risorsa più importante: il capitale umano, è proseguita. Il Gruppo ha continuato ad ascoltare la voce di tutti i collaboratori attraverso survey e attraverso momenti di confronto aperto in un dialogo costante e trasparente. Ha quindi rafforzato il piano di welfare e wellbeing per accrescere il benessere, la motivazione e la soddisfazione delle persone, ha arricchito l'offerta formativa per far crescere le competenze di ciascuno e sostenere lo sviluppo del proprio potenziale, ed ha, inoltre, avviato un ambizioso programma per promuovere la cultura della diversità, dell'equità e dell'inclusione. Questo impegno ancora una volta ha trovato conferma nelle rinnovate certificazioni Great Place to Work e Top Employer nei paesi in cui il Gruppo opera.
Le attività del Gruppo Esprinet nella penisola iberica nel 2023 hanno registrato ricavi in decrescita per effetto sia del mercato in contrazione sia per le scelte di razionalizzazione delle linee a minor marginalità e strutturalmente non in grado di generare adeguati ritorni sul capitale investito.
Ad agosto 2023 il Gruppo ha acquistato il 100% del capitale sociale Lidera Network S.L., società di diritto spagnolo, con una branch in Portogallo, attiva dal 1999 nella distribuzione di soluzioni software in ambito cybersecurity. L'operazione è coerente con la strategia di Esprinet di consolidare la propria leadership nel SudEuropa nel comparto delle Advanced Solutions, affermandosi nel suo ruolo di tech enablera valore aggiunto.
Negli ultimi anni le turbolenze geo-politiche, sanitarie e macroeconomiche si sono fatte sempre più violente e frequenti.
Non viviamo più in un'epoca in cui ci dobbiamo domandare se qualche shock esterno potrà arrivare ma piuttosto dobbiamo domandarci quanto siamo attrezzati per gestire uno shock che sicuramente arriverà.
Il nostro Gruppo è dotato di una solida struttura patrimoniale, di una consolidata rete di relazioni con clienti, fornitori, istituzioni finanziarie, organizzazioni di settore e non.
La solidità di questo network, unito ad un consolidato insieme di procedure e metodologie permettono al Gruppo di affrontare i cambiamenti del mercato e dell'ambiente con fiducia e ottimismo.
È però come sempre la grande ricchezza rappresentata dai nostri collaboratori, dalla loro serietà, abnegazione e spirito di intraprendenza che mi rendono fiducioso sulla possibilità non solo di reagire al cambiamento ma anzi di convertirlo in fonte di nuove opportunità.
Come ogni anno quindi ringrazio il nostro team, i nostri clienti e fornitori, i nostri azionisti e in generale tutti i nostri stakeholder augurando un 2024 di salute, successo e pace.
Grazie per aver investito nella nostra Società.
I risultati economico-finanziari del 2023 e del periodo di confronto sono stati determinati in conformità agli International Financial Reporting Standards ("IFRS") adottati dalla UE in vigore nel periodo di riferimento. Nella tabella sotto riportata, in aggiunta agli indicatori economico-finanziari convenzionali previsti dai principi contabili IFRS, vengono presentati alcuni "indicatori alternativi di performance" ancorché non previsti dagli IFRS. Tali indicatori, costantemente presentati anche in occasione delle altre rendicontazioni periodiche del Gruppo, non devono considerarsi sostitutivi a quelli convenzionali previsti dagli IFRS; essi sono utilizzati internamente dal management in quanto

ritenuti particolarmente significativi al fine di misurare e controllare la redditività, la performance, la struttura patrimoniale e la posizione finanziaria del Gruppo. In calce alla tabella, in linea con gli Orientamenti ESMA/2015/1415 dell'ESMA (European Securities and Market Authority) emanati ai sensi dell'articolo 16 del Regolamento ESMA, che aggiornano la precedente raccomandazione CESR/05-178b del CESR (Committee of European Securities Regulators) e recepiti da CONSOB con Comunicazione n. 0092543 del 03/12/2015, si è fornita la metodologia di calcolo di tali indici.
| (euro/000) | note | 2023 | % | 2022 | % | % var. 23/22 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Dati economici | ||||||
| Ricavi da contratti con clienti | 3.985.162 | 100,0% | 4.684.164 | 100,0% | -15% | |
| Margine commerciale lordo | 218.441 | 5,5% | 242.969 | 5,2% | -10% | |
| EBITDA | (1) | 34.077 | 0,9% | 87.918 | 1,9% | -61% |
| Risultato operativo (EBIT) | 14.012 | 0,4% | 70.658 | 1,5% | -80% | |
| Risultato prima delle imposte | (5.106) | -0,1% | 62.895 | 1,3% | -108% | |
| Risultato netto | (11.875) | -0,3% | 47.346 | 1,0% | -125% | |
| Dati patrimoniali e finanziari | ||||||
| Cash flow | (2) | 8.190 | 64.606 | |||
| Investimenti lordi | 13.744 | 12.506 | ||||
| Capitale d'esercizio netto | (3) | 126.375 | 258.371 | |||
| Capitale circolante comm. netto | (4) | 104.112 | 261.593 | |||
| Capitale immobilizzato | (5) | 273.868 | 258.453 | |||
| Capitale investito netto | (6) | 351.889 | 492.250 | |||
| Patrimonio netto | 367.410 | 409.217 | ||||
| Patrimonio netto tangibile | (7) | 239.846 | 289.262 | |||
| Posizione finanziaria netta (PFN) | (8) | (15.521) | 83.033 | |||
| Principali indicatori | ||||||
| PFN/Patrimonio netto | (0,0) | 0,2 | ||||
| PFN/Patrimonio netto tangibile | (0,1) | 0,3 | ||||
| Risultato operativo (EBIT)/Oneri finanziari netti | 0,7 | 9,1 | ||||
| EBITDA/Oneri finanziari netti | 1,8 | 11,3 | ||||
| PFN/EBITDA | (0,2) | 0,9 | ||||
| ROCE | (9) | 6,9% | 13,3% | |||
| Dati operativi | ||||||
| Numero dipendenti a fine periodo | 1.776 | 1.806 | ||||
| Numero dipendenti medi | (10) | 1.791 | 1.763 | |||
| Utile per azione (euro) | ||||||
| Utile per azione base | -0,24 | 0,96 | -125% | |||
| Utile per azione diluito | -0,24 | 0,95 | -125% |
(1) EBITDA pari all'utile operativo (EBIT) al lordo di ammortamenti e svalutazioni.
(2) Sommatoria di utile netto consolidato e ammortamenti.
(3) Sommatoria di attività correnti, attività non correnti possedute per la vendita e passività correnti, al lordo dei debiti finanziari correnti netti.
(4) Sommatoria di crediti verso clienti, rimanenze e debiti verso fornitori.
(5) Pari alle attività non correnti al netto delle attività finanziarie non correnti per strumenti derivati.
(6) Pari al capitale investito puntuale di fine periodo, calcolato come somma di capitale d'esercizio netto e capitale immobilizzato, al netto delle passività non finanziarie non correnti.
(7) Pari al patrimonio netto depurato dei goodwill e delle immobilizzazioni immateriali.
(8) Sommatoria di debiti finanziari, passività finanziarie per leasing, disponibilità liquide, attività e passività per strumenti derivati e crediti finanziari.
(9) Calcolato come rapporto tra (i) utile operativo (EBIT) al netto delle componenti "non ricorrenti", degli effetti del principio contabile IFRS 16 e delle imposte calcolate al tax rate effettivo dell'ultimo bilancio consolidato annuale pubblicato, e (ii) media del capitale investito (calcolato come somma di capitale d'esercizio netto e capitale immobilizzato) registrato alla data di chiusura del periodo ed alle quattro precedenti date di chiusura trimestrali.
(10) Calcolato come media tra saldo iniziale e finale di periodo delle società consolidate.

Le azioni ordinarie di Esprinet S.p.A. (ticker: PRT MI) sono quotate nel segmento STAR Milan (Euronext STAR Milan) del mercato EXM (Euronext Milan) di Borsa Italiana dal 27 luglio 2001.
Il grafico che segue descrive l'andamento della quotazione del titolo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023:

Il titolo Esprinet ha chiuso il 2023 ad un prezzo di 5,50 euro, in diminuzione del -18,32% rispetto alla quotazione di chiusura del 31 dicembre 2022 (6,74 euro).
Rispetto ad un prezzo di collocamento di 1,4 euro per azione nel luglio 2001, tenendo conto del frazionamento azionario in rapporto 1:10 eseguito nel corso del 2005, si osserva una rivalutazione del titolo del +293% che non tiene altresì conto dei dividendi distribuiti e del relativo reinvestimento. Nel corso dell'anno il titolo ha riportato un massimo di 9,24 euro ad aprile per poi mostrare un trend decrescente fino a registrare un minimo di 4,07 euro il 12 settembre 2023. La quotazione media nell'anno è stata pari a 6,15 euro.
I volumi medi giornalieri scambiati nel 2023 sono stati pari a n. 270.338 (+70%) rispetto ai volumi medi giornalieri1 scambiati nel 2022 pari a n. 158.939. Il picco massimo dei volumi è stato di n. 1.791.152 azioni scambiate il 12 settembre 2023, così come nel medesimo mese è stato registrato il massimo volume medio giornaliero scambiato pari a n. 505.118 azioni.
Il giorno 11 marzo 2024 il prezzo dell'azione Esprinet era pari a 4,94 euro (-10% rispetto alla quotazione di chiusura). Gli scambi medi giornalieri fino a tale data sono stati pari a n. 173.407 azioni.
1 media aritmetica semplice (fonte: Intesa Sanpaolo)

(Scadenza: approvazione bilancio al 31 dicembre 2023)
| Presidente Vice-Presidente |
Maurizio Rota Marco Monti |
|
|---|---|---|
| Amministratore Delegato | Alessandro Cattani | (CCS) |
| Amministratore | Chiara Mauri | (AI) (CCS) |
| Amministratore | Angelo Miglietta | (AI) (CNR) (CCR) |
| Amministratore | Lorenza Morandini | (AI) (CCS) |
| Amministratore | Emanuela Prandelli | (AI) (CNR) |
| Amministratore | Renata Maria Ricotti | (AI) (CNR) (CCR) |
| Amministratore Segretario |
Angela Sanarico Manfredi Vianini Tolomei |
(AI) (CCR) Studio Chiomenti |
Legenda:
AI: Amministratore Indipendente CCR: Membro del Comitato Controllo e Rischi
CNR: Membro del Comitato per le Nomine e Remunerazioni
CCS: Membro del Comitato competitività e sostenibilità
(Scadenza: approvazione bilancio al 31 dicembre 2023)
| Presidente | Maurizio Dallocchio |
|---|---|
| Sindaco effettivo | Maria Luisa Mosconi |
| Sindaco effettivo | Silvia Muzi |
| Sindaco supplente | Vieri Chimenti |
| Sindaco supplente | Riccardo Garbagnati |
(Scadenza: approvazione bilancio al 31 dicembre 2027)
PricewaterhouseCoopers S.p.A.

Ai sensi di quanto previsto dall'art. 70, comma 8, e dall'art. 71, comma 1-bis, del Regolamento Emittenti emanato dalla Consob, il Consiglio di Amministrazione di Esprinet S.p.A. ha deliberato, in data 21 dicembre 2012, di avvalersi della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.
Esprinet S.p.A. aderisce e si conforma al Codice di Corporate Governance delle società quotate italiane (il "Codice"), adattandolo in funzione delle proprie caratteristiche.
Allo scopo di far fronte agli obblighi di trasparenza previsti dalla normativa di settore, ogni anno viene redatta una "Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari" recante una descrizione generale del sistema di governo adottato dal Gruppo oltre alle informazioni sugli assetti proprietari, sul modello organizzativo adottato ai sensi del D. Lgs. n. 231 del 2001, nonché sul grado di adesione al Codice, ivi incluse le principali pratiche di Governance applicate e le caratteristiche del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria.
La "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari" è pubblicata nella sezione Investitori – Assemblea degli azionisti - 2024 del sito internet della Società (www.esprinet.com). Il Codice è consultabile sul sito di Borsa Italiana S.p.A. www.borsaitaliana.it.
Esprinet S.p.A. (nel seguito anche "Esprinet" o la "capogruppo") e le società da essa controllate (unitamente il "Gruppo Esprinet" o il "Gruppo") operano sul territorio italiano, spagnolo e portoghese.
Il Gruppo è attivo nella distribuzione "business-to-business" (B2B) di Information Technology (IT) ed elettronica di consumo ed è oggi il più grande distributore nel Sud-Europa. I principali mercati geografici presidiati sono l'Italia e la penisola iberica.
L'attività prevalente è rappresentata dalla distribuzione di prodotti IT (hardware, software e servizi) ed elettronica di consumo. La gamma di prodotto commercializzata comprende 850 marchi di primari produttori di tecnologia (c.d."vendor"), fra cui per citare le principali case mondiali HP, Apple, Samsung, Asus, Lenovo, Dell, Microsoft, Acer, Epson.
Oltre a fornire servizi di vendita all'ingrosso tradizionali (bulk breaking e credito), Esprinet svolge il ruolo di abilitatore dell'ecosistema tecnologico. Il Gruppo offre, ad esempio, una piattaforma di ecommerce chiavi in mano a centinaia di rivenditori, la gestione in-shop per migliaia di punti vendita al dettaglio, soluzioni di pagamento e finanziamento specializzate per la comunità di rivenditori offrendo anche generazione della domanda da parte degli utenti finali e analisi dei big data ai principali produttori e rivenditori tecnologici che sempre più esternalizzano le attività di marketing.
Servizi cloud, software di collaborazione e di cybersecurity, sistemi di videoconferenza, infrastrutture IT avanzate, soluzioni di elettronica di consumo specializzate come elettrodomestici connessi o piattaforme di gaming sono nuove aree di crescita a valore aggiunto che alimentano un'ulteriore crescita futura dei ricavi per il settore, mentre i servizi logistici e finanziari, nonché il modello di vendita "a consumo", offrono crescenti opportunità di espansione dei margini.
A questi si affiancano la "tradizionale" distribuzione all'ingrosso di prodotti informatici di marca (hardware e software), di apparati di telefonia mobile, di accessori per questi ultimi, rivolta a rivenditori orientati a utenti finali sia di tipo "consumer" sia di tipo "business", e la distribuzione di

prodotti a marchio proprio realizzati da terzi su commessa: NILOX, marchio con cui vengono realizzati prodotti di mobilità elettrica, entertainment sportivo e accessori per PC, e CELLY, marchio con cui vengono realizzati accessori per telefonia mobile.
La sezione "Andamento dei ricavi per famiglia di prodotto e tipologia di cliente" fornisce una descrizione più dettagliata delle principali categorie di prodotto commercializzate.
La clientela servita nei due territori è composita essendo costituita dalle diverse tipologie di rivenditori di informatica presenti sul mercato italiano e iberico: dai rivenditori a valore aggiunto (c.d. VAR) ai system integrator/corporate reseller, dai dealer agli shop (indipendenti e/o affiliati), dagli operatori della grande distribuzione, generalista e/o specializzata, ai sub distributori.
I clienti professionali serviti nel 2023 nell'area B2B sono stati complessivamente circa n. 29.000, di cui circa n. 20.000 in Italia e circa n. 9.000 nella penisola iberica.
L'attività logistica è svolta principalmente presso i siti logistici di Cambiago (MI), Cavenago (MB), Pregnana Milanese (MI) e Saragozza (Spagna) tutti condotti in affitto, di complessivi ca. 158.000 mq (ca. 111.000 mq in Italia e 47.000 mq in Spagna).
La struttura del Gruppo Esprinet al 31 dicembre 2023 è la seguente:

Sotto il profilo giuridico la capogruppo Esprinet S.p.A. è sorta nel settembre 2000 a seguito della fusione di due dei principali distributori operanti in Italia, Comprel S.p.A. e Celomax S.p.A..
Successivamente, per effetto dello scorporo dalla capogruppo delle attività di distribuzione di componenti micro-elettronici e delle varie operazioni di aggregazione aziendale e costituzione di nuove società, il Gruppo Esprinet ha assunto la sua attuale fisionomia.
Nel prosieguo dell'esposizione si farà riferimento al "Sottogruppo Italia" e al "Sottogruppo Iberica". Alla data di chiusura del periodo il Sottogruppo Italia comprende, oltre alla capogruppo Esprinet S.p.A., le società da essa controllate direttamente: Celly Pacific LTD., Bludis S.r.l., Dacom S.p.A., idMAINT S.r.l., Sifar Group S.r.l. (acquisita in data 2 agosto 2023), Zeliatech S.r.l. (costituita in data 6 settembre 2023) e V-Valley S.r.l.,.
Ai fini della rappresentazione all'interno del Sottogruppo Italia, la controllata idMAINT S.r.l. si intende comprensiva anche delle sue controllate totalitarie Erredi Deutschland GmbH, Erredi France SARL (complessivamente il "Gruppo idMAINT") mere società di procacciamento di vendite al servizio di Dacom S.p.A..
Il Sottogruppo Iberica è composto invece, alla medesima data, dalla sub-holding operativa di diritto spagnolo Esprinet Iberica S.L.U. e dalle sue controllate Esprinet Portugal Lda, e V-Valley Advanced Solutions España, S.A. (già GTI Software Y Networking S.A.). Ai fini della rappresentazione all'interno del Sottogruppo Iberica, la controllata V-Valley Advanced Solutions España, S.A. si intende comprensiva anche delle sue controllate totalitarie V-Valley Advanced Solutions Portugal Unipessoal Lda, GTI Software & Networking SARLAU, Optima Logistics S.L.U. e Lidera Network S.L. acquisita in data 1° agosto 2023.
Esprinet S.p.A. ha sede legale e amministrativa in Italia a Vimercate (Monza e Brianza) e ha i propri siti logistici a Cambiago (Milano) e Cavenago (Monza e Brianza). Per le attività di specialist Esprinet S.p.A. si avvale dei servizi forniti da Intesa Sanpaolo S.p.A..
Acquistata a novembre 2022, posseduta al 100% da Esprinet S.p.A., con sede operativa a Roma, Bludis S.r.l. è una società di diritto italiano attiva nella distribuzione di soluzioni software negli ambiti Communication, Cybersecurity, IT Management e lavora principalmente con Vendor innovativi ed emergenti.
Acquistata in data 12 maggio 2014 e precedentemente detenuta da Celly S.p.A., nel 2021 fusa per incorporazione in Esprinet S.p.A., Celly Pacific LTD è società di diritto cinese posseduta al 100% da Esprinet S.p.A. e specializzata nella progettazione, produzione e distribuzione di accessori per la telefonia mobile.
Acquistata in data 22 gennaio 2021, posseduta al 100% da Esprinet S.p.A., Dacom S.p.A. è una società di diritto italiano attiva dagli anni '80 nella distribuzione specializzata di prodotti e soluzioni per l'Automatic Identification and Data Capture (AIDC).
Acquistata in data 22 gennaio 2021, posseduta al 100% da Esprinet S.p.A., idMAINT S.r.l.è una società di diritto italiano dal 2012 specializzata nei servizi di manutenzione e supporto tecnico pre e post vendita sui prodotti Auto-ID.
idMAINT S.r.l. detiene partecipazioni totalitarie nella controllata tedesca Erredi Deutschland GmbH e nella controllata francese Erredi France SARL..
Acquistata in data 2 agosto 2023, posseduta al 100% da Esprinet S.p.A., Sifar Group S.r.l. è una società di diritto italiano attiva dal 2012 nella distribuzione B2B di ricambi, componenti e accessori di prodotti di telefonia mobile e tablet.
Costituita in data 8 giugno 2010 con la ragione sociale Master Team S.r.l. poi modificata a settembre dello stesso anno in V-Valley S.r.l., posseduta al 100% da Esprinet S.p.A., V-Valley S.r.l. è una società di diritto italiano operativa di fatto dal dicembre 2010 nelle attività di distribuzione, quale commissionaria di vendita di Esprinet S.p.A., di prodotti a "valore" (essenzialmente server, storage e networking di alta gamma, virtualizzazione, cybersecurity, bar-code scanning).
Costituita in data 6 settembre 2023, posseduta al 100% da Esprinet S.p.A., Zeliatech S.r.l. è una società di diritto italiano divenuta operativa dal 1° febbraio 2024 a seguito del conferimento da parte di Esprinet S.p.A. di un ramo d'azienda attivo nella distribuzione di tecnologie finalizzate alla generazione e alla distribuzione di energia elettrica (ivi inclusi pannelli fotovoltaici, inverter, dispositivi di cablaggio, colonnine di ricarica per veicoli elettrici); strumentazione per la regolazione della temperatura e del clima in abitazioni, uffici e impianti industriali, anche per il mezzo di supporti elettronici quali pompe di calore, condensatori e termostati; e tecnologie e dispositivi di videosorveglianza (ivi inclusi software applicativi).
Originariamente costituita dal Gruppo al fine di veicolare le acquisizioni spagnole effettuate tra la fine del 2005 e la fine del 2006, Esprinet Iberica S.L.U. per effetto delle diverse operazioni di aggregazione aziendale e fusione verificatesi negli anni (tra le quali, nel settembre 2022, l'incorporazione di Vinzeo Tecnologies S.A.U., già acquisita al 100% in data 1° luglio 2016, distributore sin dal 2009 di prodotti Apple e detentore alla data della fusione di importanti contratti distributivi in ambito ICT c.d. a "volume"), rappresenta il leader di mercato nella distribuzione di Information Technology e Consumer Electronics. La società, di diritto spagnolo, ha sede, uffici e magazzini a Saragozza, località che dista solo 300 km ca. da tutte le principali città spagnole, e uffici periferici a Madrid, Barcellona e Bilbao che insieme contribuiscono per oltre l'80% al consumo di informatica in Spagna.
Costituita in data 29 aprile 2015, posseduta al 5% da Esprinet S.p.A. ed al 95% da Esprinet Iberica S.L.U., Esprinet Portugal Lda è una società di diritto portoghese attiva nella distribuzione sul territorio portoghese dei prodotti del mercato dei PC, delle periferiche e dell'elettronica di consumo, fino a tale data svolte da Esprinet Iberica S.L.U..
Acquistata da Esprinet Iberica S.L.U. in data 1° ottobre 2020 con denominazione GTI Software Y Networking S.A. (in data 1° ottobre 2021 rinominata in V-Valley Advanced Solutions España, S.A. in corrispondenza della fusione per incorporazione di V-Valley Iberian S.L.U. anch'essa posseduta integralmente da Esprinet Iberica S.L.U., che ha fatto seguito alla precedente fusione per incorporazione in data 31 marzo 2021 della controllata totalitaria DIODE España S.A.U), la società di diritto spagnolo, posseduta al 100% da Esprinet Iberica S.L.U., è il primo distributore in Spagna di software e soluzioni "cloud" a Value-Added Reseller e System Integrator.
V-Valley Advanced Solutions España, S.A. detiene partecipazioni totalitarie nelle controllate spagnole Optima Logistics S.L.U. e Lidera Network S.L (acquisita in data 1° agosto 2023), nella controllata portoghese V-Valley Advanced Solutions Portugal Unipessoal Lda (già Getix Companhia de Distribuição de Software Unipessoal Lda) e nella controllata marocchina GTI Software & Networking SARLAU.

In generale, le modalità di distribuzione di IT e prodotti elettronici si dividono tra sistemi diretti ("Direct Channel") ed indiretti ("Tier 1" e "Tier 2").
I primi consentono ai produttori di raggiungere direttamente l'utilizzatore finale di tecnologia, mentre i secondi prevedono l'utilizzo di intermediari di primo, i "rivenditori", e di secondo livello, i "distributori". In estrema sintesi, i soggetti che compongono la filiera distributiva sono:
In generale si è soliti operare una distinzione tra le seguenti categorie di rivenditori:
Nell'ambito del business model sopra descritto il settore di riferimento è definibile secondo due diverse prospettive:
Ne consegue che la dimensione del settore deve pertanto essere considerata analizzando:

Il grafico che segue descrive il modello tipico della catena distributiva di prodotti informatici:

Il settore della distribuzione, misurato dalla società di ricerca inglese Context (gennaio 2024) attraverso un panel di distributori ampiamente rappresentativo dell'andamento generale, ha registrato nel 2023 ricavi per circa 86,7 miliardi di euro, in decrescita (-4,9%) rispetto a 91,2 miliardi di euro del 2022. In particolare, l'andamento per trimestre ha evidenziato quanto segue: +0,5% Q1 2023 vs Q1 2022, -6,1% Q2 2023 vs Q2 2022, -10,1% Q3 2023 vs Q3 2022, -4,2% Q4 2023 vs Q4 2022.
La Germania, pur confermandosi il primo mercato con un giro d'affari di 17,4 miliardi di euro, ha registrato un calo del 6,2%, mentre il mercato composto da Regno Unito e Irlanda, secondo per dimensione con ricavi pari a 14,5 miliardi di euro, ha segnato un -7,5%.
Anche in Italia il giro d'affari è diminuito (-3,9%) e si è attestato a 9,2 miliardi di euro, mantenendo pressoché invariato il proprio peso nel panel dei paesi europei a quota 10,6%.
Più contenuto invece il calo della Francia (-2,3%) che ha raggiunto 8,1 miliardi di euro di ricavi.
Nella penisola iberica, Spagna e Portogallo rispetto al 2022 hanno mostrato rispettivamente un - 1,6% (con un mercato a 7,1 miliardi di euro) e un -4,9% (con un mercato a circa 1,7 miliardi di euro).
Da segnalare, dopo anni di crescita, anche l'andamento negativo della Polonia (-5,2%), con un giro d'affari che nel 2023 è sceso a 5,4 miliardi di euro.
Infine, tra i mercati in crescita, si segnalano solamente la Repubblica Ceca (+1,1% a 2,1 miliardi di euro di ricavi nel 2023), la Norvegia (+3,9% a 1,2 miliardi di euro di ricavi nel 2023) e la Slovacchia (+11,1% a 0,5 miliardi di euro di ricavi nel 2023).
La tabella seguente riassume le dimensioni della distribuzione nei singoli paesi nel 2022 e nel 2023 (i valori sono espressi in euro ed in miliardi), l'andamento negli ultimi due trimestri, nel secondo semestre e nell'intero 2023, confrontati con i medesimi periodi dell'anno precedente:

| Country, | 2022 | 2023 (euro/mld) (euro/mld) |
Q3-23 vs Q3-22 | Q4-23 vs Q4-22 | 2H 2023 vs 2H 2022 | 2023 YTD vs 2022 YTD |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Total | 91,2 | 86,7 | -10,1% | -4,2% | -6,9% | -4,9% |
| Germania | 18,5 | 17,4 | -11.2% | -6.9% | -8.8% | -6.2% |
| Regno Unito-Irlanda | 15,7 | 14,5 | -12,7% | -6,6% | -9,5% | -7,5% |
| Italia | 9,6 | 9,2 | -10,9% | -1,5% | -5.5% | -3,9% |
| Francia | 8,3 | 8,1 | -5,8% | -2,4% | -3.9% | -2.3% |
| Spagna | 7,2 | 7,1 | -8,6% | -5,6% | -6,9% | -1,6% |
| Polonia | 5,7 | 5,4 | -8,7% | 3,6% | -2.0% | -5,2% |
| Paesi Bassi | 5,1 | 4,9 | -6,3% | -3,6% | -4,8% | -4,3% |
| Svizzera | 4,2 | 4,1 | -3,1% | -4,2% | -3,7% | -1,8% |
| Svezia | 5,8 | 2,6 | -9,6% | -8,6% | -9,0% | -6,3% |
| Repubblica Ceca | 2,1 | 2,1 | -3.0% | 2,1% | -0.1% | 1,1% |
| Belgio | 2,3 | 2,1 | -15,6% | -6,9% | -11,0% | -7,8% |
| Austria | 2,3 | 2,1 | -18,2% | -11,2% | -14,3% | -7,8% |
| Danimarca | 1,8 | 1.7 | -22,5% | -2,0% | -11.6% | -8,4% |
| Portogallo | 1,7 | 1.7 | -9,2% | -3,4% | -6,0% | -4,9% |
| Finlandia | 1,3 | 1,2 | -16,9% | -10,3% | -13,4% | -8,6% |
| Norvegia | 1,1 | 1,2 | -0,9% | 9,7% | 5,0% | 3,9% |
| Paesi Baltici | 1,0 | 0,9 | -15,3% | -0,3% | -7,5% | -4,6% |
| Slovacchia | 0,5 | 0,5 | 5,3% | 8,1% | 6,9% | 11,1% |
Fonte: Context, gennaio 2024.
Nel 2023 il mercato italiano dell'Information & Communication Technology ("ICT")2 misurato attraverso i dati di IDC (Febbraio 2024), che monitora gli acquisti degli utilizzatori finali nelle diverse nazioni europee, ha fatto segnare un -2,9%, passando da 27,1 miliardi di euro a 26,3 miliardi di euro di ricavi.
Andando nel dettaglio delle categorie di prodotto, tra i device i "PCs" hanno registrato una decrescita importante (-24,0%), con ricavi nel 2023 pari a 2,7 miliardi di euro. Tale risultato è da ascrivere all'andamento negativo sia dei "Portable PCs", il cui giro d'affari è passato da 2,6 miliardi di euro a 2,0 miliardi di euro (-23,3%), sia dei "Desktop PCs" i cui ricavi sono scesi a 673 milioni di euro (-26,0%). Il segmento dei "Tablets", con un mercato nel 2023 a 680 milioni di euro, ha segnato invece un calo del 19,2%.
I "Mobile Phones", con un andamento pressoché flat rispetto allo scorso anno (-0,2%), si sono attestati a 7,1 miliardi di euro.
Nella categoria delle periferiche, il segmento "Hardcopy" ha mostrato un decremento del giro d'affari del 4,0%, mentre i "PC Monitor" con una riduzione del 21,6% hanno portato il mercato a 336 milioni di euro.
In ambito infrastructure, i "Servers" hanno ridotto il loro perimetro (-4,7%) con ricavi a 757 milioni di euro, mentre lo "Storage" ha segnato una crescita del +4,3% raggiungendo quota 375 milioni di euro. In deciso aumento anche la spesa della categoria "IaaS": +15,6% passando da circa un miliardo di euro nel 2022 a 1,2 miliardi di euro nel 2023. La categoria "Network Equipment" ha registrato invece un rallentamento dell'1,3% (1,1 miliardi di euro).
In area "Software" 3 , infine, con un incremento del 12,9%, il mercato ha toccato quota 6,4 miliardi di euro.
In questo contesto, nel 2023 il mercato distributivo italiano (fonte: Context, gennaio 2024) ha segnato un andamento negativo rispetto all'anno precedente (-3,9%). Analizzando l'andamento per semestre, il primo ha registrato un -2,5%, mentre il secondo ha mostrato un ulteriore peggioramento
2 Escludendo il segmento IT Services. Risultano quindi monitorati i seguenti mercati: Hardware (Devices & Infrastructure) e Software.
3 Considerando i segmenti System Infrastructure Software e Application Development & Deployment.

(-5,5%) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (-10,9% Q3 2023 vs Q3 2022 e -1,2% Q4 2023 vs Q4 2022).
Sempre secondo i dati di Context, Esprinet Italia si riconferma il distributore al vertice nel mercato italiano, seppur riducendo leggermente la propria quota di mercato.
Nel 2023 il mercato spagnolo dell'Information & Communication Technology ("ICT") misurato attraverso i dati di IDC (Febbraio 2024), che monitora gli acquisti degli utilizzatori finali nelle diverse nazioni europee, ha segnato una decrescita del 4,0%, passando da 20,0 miliardi di euro a 19,2 miliardi di euro di ricavi.
Anche in Spagna i "PCs" hanno registrato un calo (-21,5%), i ricavi sono passati da 3,3 miliardi di euro nel 2022 a 2,6 miliardi di euro nel 2023. Occorre segnalare che la suddetta diminuzione è da imputare sia ai "Portable PCs" (-20,0% passando da 2,7 miliardi di euro a 2,1 miliardi di euro), sia ai "Desktop PCs" che sono decresciuti del 28,1%.
Anche il segmento dei "Tablets", il cui giro di affari ha raggiunto nel 2023 717 milioni di euro, ha segnato un -15,1%.
Il mercato dei "Mobile Phones" a 5,0 miliardi di euro ha mostrato un andamento negativo del 5,4%.
Tra le periferiche, il segmento "Hardcopy" ha chiuso il 2023 in positivo: +3,7%; mentre i "PC Monitor" hanno ridotto il loro perimetro con un significativo -18,4%.
In ambito infrastructure, i "Servers" e lo "Storage" hanno registrato un forte aumento mostrando rispettivamente i seguenti andamenti: +26,7%, portando il mercato a 463 milioni di euro, e +10,6% con un mercato a 276 milioni di euro. Anche in Spagna la spesa della categoria "IaaS" ha segnato un considerevole balzo (+17,0% passando da 724 milioni di euro a 847 milioni di euro). In positivo anche l'andamento della categoria "Network Equipment" con una crescita del 3,3% (851 milioni di euro). In area "Software" l'incremento del 13,4% ha portato il giro di affari a 3,9 miliardi di euro.
In questo scenario, nel 2023 il mercato distributivo spagnolo (fonte: Context, gennaio 2024) è decresciuto dell'1,6% rispetto al 2022 ed Esprinet ha visto ridotta la propria quota di mercato.
Nel 2023 il mercato portoghese dell'Information & Communication Technology ("ICT") misurato attraverso i dati di IDC (Febbraio 2024), che monitora gli acquisti degli utilizzatori finali nelle diverse nazioni europee, ha registrato una decrescita del 3,9%, attestandosi a 3,6 miliardi di euro.
Tra i device, I "PCs" hanno segnato un importante rallentamento del 24,3%, con ricavi scesi nel 2023 a 493 milioni di euro. Anche nel mercato portoghese questa decrescita è da imputare sia ai "Portable PCs" (-27,0%) sia ai "Desktop PCs" (-7,9%). Hanno chiuso con segno negativo anche i "Tablets": -15,4%. Il mercato dei "Mobile Phones" si è attestato a 951 milioni di euro di giro d'affari, sostanzialmente in linea con l'anno precedente (+0,5%).
Tra le periferiche, il segmento "Hardcopy" ha chiuso il 2023 in positivo: +3,5%; mentre i "PC Monitor" hanno ridotto il loro perimetro con un significativo -26,6%.
In ambito infrastructure, il 2023 ha visto i segmenti andamenti: il mercato dei "Servers" è diminuito dell'11,0%, il mercato dello "Storage" è cresciuto del 2,8%, il segmento "IaaS" è salito del +17,3% e la categoria "Network Equipment" ha segnato un +2,7%.
Come in Italia ed in Spagna, l'area "Software" ha registrato un balzo (+15,9%) ed il giro d'affari si è attestata a 759 milioni di euro.
Nel 2023 il mercato distributivo portoghese (fonte: Context, gennaio 2024) è cresciuto del 4,9% rispetto al 2022 e la quota di mercato di Esprinet ha registrato una leggera riduzione.

Si segnala che i risultati economico-finanziari dell'esercizio e del relativo periodo di confronto sono stati redatti secondo i principi contabili IFRS.
I principali risultati economici del Gruppo al 31 dicembre 2023 sono di seguito illustrati:
| (€/000) | 2023 | 2022 | % Var. | |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 3.985.162 | 4.684.164 | -15% | |
| Costo del venduto escluso costi finanziari cessioni | 3.748.590 | 4.433.031 | -15% | |
| Costi finanziari cessioni crediti(1) | 15.751 | 6.826 | >100% | |
| Margine commerciale lordo(2) | 220.821 | 244.307 | -10% | |
| Margine commerciale lordo % | 5,54% | 5,22% | ||
| Costo del personale | 89.134 | 87.056 | 2% | |
| Altri costi operativi | 67.546 | 66.579 | 1% | |
| Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted(3) | 64.141 | 90.672 | -29% | |
| Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted % | 1,61% | 1,94% | ||
| Ammortamenti | 7.430 | 5.728 | 30% | |
| Ammortamenti diritti d'uso di attività (IFRS 16) | 12.635 | 11.532 | 10% | |
| Impairment Avviamento | n/s | |||
| Risultato operativo (EBIT) adjusted(3) | 44.076 | 73.412 | -40% | |
| Risultato operativo (EBIT) adjusted % | 1,11% | 1,57% | ||
| Oneri non ricorrenti(4) | 30.064 | 2.754 | >100% | |
| Risultato operativo (EBIT) | 14.012 | 70.658 | -80% | |
| Risultato operativo (EBIT) % | 0,35% | 1,51% | ||
| Interessi passivi su leasing (IFRS 16) | 3.382 | 3.260 | 4% | |
| Altri oneri finanziari netti | 16.584 | 3.439 | >100% | |
| (Utili)/Perdite su cambi | (848) | 1.064 | <100% | |
| Risultato ante imposte | (5.106) | 62.895 | <100% | |
| Imposte sul reddito | 6.769 | 15.549 | -56% | |
| Risultato netto | (11.875) | 47.346 | <100% | |
| - di cui di pertinenza dei terzi | n/s | |||
| - di cui di pertinenza del Gruppo | (11.875) | 47.346 | <100% |
(1) Sconti finanziari per anticipazioni "pro-soluto" di crediti commerciali nell'ambito di programmi rotativi di factoring, confirming e cartolarizzazione.
(2) Al lordo degli ammortamenti che per destinazione entrerebbero nel costo del venduto.
(3) Adjusted in quanto al lordo delle poste non ricorrenti.
(4) Di cui 29,4 altrimenti inclusi negli "Altri costi operativi", 0,6 altrimenti incusi nei "Costi del personale" e, con riferimento al 2022, di cui € 2,8 milioni altrimenti inclusi negli "Altri costi operativi".

I ricavi da contratti con clienti ammontano a 3.985,2 milioni di euro ed evidenziano una flessione del -15% rispetto al risultato del corrispondete periodo dell'esercizio precedente pari a 4.684,2 milioni di euro. I ricavi da contratti con clienti al 31 dicembre 2023 beneficiano del contributo di 22,8 milioni di euro da parte di Lidera Network S.L. e Sifar Group S.r.l. acquisite ad agosto 2023 in, rispettivamente, Spagna ed in Italia, e del contributo di 12,3 milioni di Bludis presente nel 2022 solo a partire dal mese di novembre. Depurando il valore dei ricavi dal contributo delle summenzionate acquisizioni la flessione si stima si sarebbe attestata al -16%.
Il margine commerciale lordo è pari a 220,8 milioni di euro ed evidenzia una flessione del -10% rispetto al 2022 (244,3 milioni di euro) nonostante la maggior riduzione di ricavi, per effetto del miglioramento del margine percentuale, salito dal 5,22% al 5,54%, grazie anche alla maggiore incidenza delle categorie di prodotto alto marginanti che hanno compensato il sensibile incremento del costo dei programmi di cessione pro-soluto dei crediti a seguito della crescita dei tassi di interesse disposta dalla Banca Centrale Europea. Depurando il risultato 2023 dall'apporto positivo di 7,4 milioni derivante dalle summenzionate acquisizioni, la variazione del margine commerciale lordo si stima si sarebbe attestata al -13% con un margine percentuale comunque in crescita al 5,40%.
L'EBITDA Adjusted, pari a 64,1 milioni di euro (-29% rispetto a 90,7 milioni di euro del 2022), è calcolato al lordo di costi di natura non ricorrente pari a 30,1 milioni di euro. Tali componenti di natura non ricorrente sono date da 26,4 milioni di euro – di cui 20,2 milioni di euro relativi a IVA versata nel corso dell'esercizio e non rivalsabile e 4,3 milioni di euro relativi ad IVA versata nel corso dell'esercizio e per la quale è stata attivata la procedura di rivalsa – di oneri sostenuti dalla capogruppo a seguito della sottoscrizione, nell'esercizio, degli accordi con l'Agenzia delle Entrate italiana volti a definire in via stragiudiziale delle contestazioni formulate in materia di IVA per i periodi d'imposta 2013-2017, da un accantonamento di 2,6 milioni di euro su una specifica posizione creditizia commerciale, ed da 1,1 milioni di euro di oneri sostenuti nell'ambito del programma di riorganizzazione della struttura direttiva avviato sia in Italia che in Spagna nel finale del 2023 e volto a ridurre strutturalmente i costi operativi del Gruppo. L'incidenza sui ricavi, ridotta all'1,61% rispetto all'1,94% del 2022, risente oltre che del minor margine commerciale lordo anche dei costi operativi delle nuove società acquisite. Escludendo dal risultato 2023 la contribuzione di 2,4 milioni di dette società, l'EBITDA Adjusted si stima si sarebbe attestato a 61,8 milioni di euro (-32% rispetto all'esercizio precedente).
L'EBIT Adjusted, al lordo dei già menzionati oneri di natura non ricorrente, ammonta a 44,1 milioni di euro e mostra una riduzione del -40% rispetto al 2022 (-43% depurando il risultato 2023 dall'apporto positivo di 2,1 milioni di euro riferiti alle acquisizioni). L'incidenza sui ricavi si attesta all'1,11% dall'1,57% del periodo precedente.
L'EBIT, pari a 14,0 milioni di euro, registra una flessione del -80% rispetto all'esercizio 2022.
Il Risultato prima delle imposte è pari a -5,1 milioni di euro rispetto ad un utile di 62,9 milioni di euro del 2022, in ulteriore flessione rispetto all'EBIT per effetto di un peggioramento negli oneri finanziari che nel 2023 includono 6,9 milioni di euro di interessi maturati dall'Erario nell'ambito dei summenzionati accordi sottoscritti dalla capogruppo Esprinet S.p.A. con l'Agenzia delle Entrate, nonché i maggiori oneri conseguenti alla crescita dei tassi di interesse disposta dalla Banca Centrale Europea.
Il Risultato netto è pari a -11,9 milioni di euro (47,3 milioni di euro nel 2022).
I principali risultati finanziari e patrimoniali del Gruppo al 31 dicembre 2023 sono di seguito illustrati:

| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Capitale immobilizzato | 273.868 | 258.453 |
| Capitale circolante commerciale netto | 104.112 | 261.593 |
| Altre attività/passività correnti | 22.263 | (3.222) |
| Altre attività/passività non correnti | (48.354) | (24.574) |
| Totale Impieghi | 351.889 | 492.250 |
| Debiti finanziari correnti | 72.246 | 82.163 |
| Passività finanziarie per leasing | 11.896 | 10.740 |
| (Attività)/Passività finanz. correnti per derivati | 18 | 24 |
| Attività finanziarie detenute a scopo di negoziazione | (113) | - |
| Crediti finanziari verso società di factoring | (249) | (3.207) |
| Debiti per acquisto partecipazioni correnti | 5.764 | 2.455 |
| Crediti finanziari verso altri correnti | (9.656) | (10.336) |
| Disponibilità liquide | (260.883) | (172.185) |
| Debiti finanziari correnti netti | (180.977) | (90.346) |
| Debiti finanziari non correnti | 65.702 | 71.118 |
| Passività finanziarie per leasing | 99.154 | 101.661 |
| Debiti per acquisto partecipazioni non correnti | 600 | 600 |
| Debiti finanziari netti (A) | (15.521) | 83.033 |
| Patrimonio netto (B) | 367.410 | 409.217 |
| Totale Fonti (C=A+B) | 351.889 | 492.250 |
Il capitale investito netto al 31 dicembre 2023 è pari a 351,9 milioni di euro ed è finanziato da:
patrimonio netto per 367,4 milioni di euro (409,2 milioni di euro al 31 dicembre 2022);
posizione finanziaria netta positiva per 15,5 milioni di euro (negativa per 83,0 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
Il valore della posizione finanziaria netta puntuale al 31 dicembre 2023 è influenzato da fattori tecnici quali la stagionalità del business, l'andamento delle cessioni "pro-soluto" di crediti commerciali (factoring, confirming e cartolarizzazione) e la dinamica dei modelli comportamentali di clienti e fornitori nei diversi periodi dell'anno. Essa, pertanto, pur non essendo rappresentativa dei livelli medi di indebitamento finanziario netto osservati nel periodo, evidenzia un miglioramento rispetto al 31 dicembre 2022 per effetto del contenimento del livello di capitale circolante netto. I citati programmi di factoring e cartolarizzazione, i quali definiscono il completo trasferimento dei rischi e dei benefici in capo ai cessionari e contemplano quindi la cancellazione dei crediti dall'attivo patrimoniale in conformità al principio contabile IFRS 9, determinano un effetto complessivo sul livello dei debiti finanziari netti consolidati al 31 dicembre 2023 quantificabile in 393,1 milioni di euro (540,2 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
Il Patrimonio Netto ammonta a 367,4 milioni di euro, in diminuzione rispetto a 409,2 milioni di euro al 31 dicembre 2022.
Gli indicatori patrimoniali e finanziari confermano la solidità del Gruppo.

I principali risultati economici del Sottogruppo Italia al 31 dicembre 2023 sono di seguito illustrati:
| (€/000) | 2023 | 2022 | % Var. |
|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 2.522.545 | 2.832.515 | -11% |
| Costo del venduto escluso costi finanziari cessioni | 2.367.741 | 2.674.270 | -11% |
| Costi finanziari cessioni crediti(1) | 11.411 | 3.564 | >100% |
| Margine commerciale lordo(2) | 143.393 | 154.681 | -7% |
| Margine commerciale lordo % | 5,68% | 5.46% | |
| Costo del personale | 57.580 | 55.392 | 4% |
| Altri costi operativi | 50.957 | 49.919 | 2% |
| Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted(3) | 34.856 | 49.370 | -29% |
| Marqine operativo lordo (EBITDA) adjusted % | 1.38% | 1.74% | |
| Ammortamenti | 5.332 | 3.706 | 44% |
| Ammortamenti diritti d'uso di attività (IFRS 16) | 9.245 | 8.444 | 9% |
| Impairment Avviamento | n/s | ||
| Risultato operativo (EBIT) adjusted(3) | 20.279 | 37.220 | -46% |
| Risultato operativo (EBIT) adjusted % | 0.80% | 1.31% | |
| Oneri non ricorrenti(4) | 29.224 | 2.754 | >100% |
| Risultato operativo (EBIT) | (8.945) | 34.466 | <100% |
| Risultato operativo (EBIT) % | -0.35% | 1.22% |
(1) Sconti finanziari per anticipazioni "pro-soluto" di crediti commerciali nell'ambito di programmi rotativi di factoring, confirming e cartolarizzazione.
(2) Al lordo degli ammortamenti che per destinazione entrerebbero nel costo del venduto.
(3) Adjusted in quanto al lordo delle poste non ricorrenti.
(4) Di cui 29,0 altrimenti inclusi negli "Altri costi operativi", 0,2 altrimenti incusi nei "Costi del personale" e, con riferimento al 2021, di cui € 2,8 milioni altrimenti inclusi negli "Altri costi operativi".
I ricavi da contratti con clienti ammontano a 2.522,5 milioni di euro ed evidenziano una flessione del -11% rispetto al risultato del corrispondete periodo dell'esercizio precedente pari a 2.832,5 milioni di euro. I ricavi da contratti con clienti al 31 dicembre 2023 beneficiano del contributo di 9,2 milioni di euro da parte di Sifar Group S.r.l., acquisita ad agosto 2023, e del contributo di 12,3 milioni da parte di Bludis S.r.l., presente nel 2022 solo a partire dal mese di novembre. Depurando il valore dei ricavi dal contributo delle summenzionate acquisizioni la flessione si stima si sarebbe attestata al -12%.
Il margine commerciale lordo è pari a 143,4 milioni di euro ed evidenzia una flessione del -7% rispetto al 2022 (154,7 milioni di euro) nonostante la maggior riduzione di ricavi, per effetto del miglioramento del margine percentuale, salito dal 5,46% al 5,68%, grazie anche alla maggiore incidenza delle categorie di prodotto alto marginanti che hanno compensato il sensibile incremento del costo dei programmi di cessione pro-soluto dei crediti a seguito della crescita dei tassi di interesse disposta dalla Banca Centrale Europea. Depurando il risultato 2023 dall'apporto positivo di 6,1 milioni
4 Comprende Sifar Group S.r.l. acquisita in data 2 agosto 2023.

derivante dalle summenzionate acquisizioni, la variazione del margine commerciale lordo si stima si sarebbe attestata al -11% con un margine percentuale comunque in crescita al 5,49%.
L'EBITDA Adjusted, pari a 34,9 milioni di euro (-29% rispetto a 49,4 milioni di euro del 2022), è calcolato al lordo di costi di natura non ricorrente pari a 29,2 milioni di euro. Tali componenti di natura non ricorrente sono date da 26,4 milioni di euro – di cui 20,2 milioni di euro relativi a IVA versata nel corso dell'esercizio e non rivalsabile e 4,3 milioni di euro relativi ad IVA versata nel corso dell'esercizio e per la quale è stata attivata la procedura di rivalsa – di oneri sostenuti dalla capogruppo a seguito della sottoscrizione, nell'esercizio, degli accordi con l'Agenzia delle Entrate italiana volti a definire in via stragiudiziale delle contestazioni formulate in materia di IVA per i periodi d'imposta 2013-2017, da un accantonamento di 2,6 milioni di euro su una specifica posizione creditizia commerciale, ed da 0,2 milioni di euro di oneri sostenuti nell'ambito del programma di riorganizzazione della struttura direttiva avviato sia in Italia che in Spagna nel finale del 2023 e volto a ridurre strutturalmente i costi operativi del Gruppo. L'incidenza sui ricavi, ridotta all'1,38% rispetto all'1,74% del 2022, risente oltre che del minor margine commerciale lordo anche dei costi operativi delle società che hanno ampliato il perimetro di consolidamento. Escludendo dal risultato 2023 la contribuzione di 2,0 milioni di euro che scaturisce dalle società acquisite, l'EBITDA Adjusted si stima si sarebbe attestato a 32,8 milioni di euro (-33% rispetto all'esercizio precedente).
L'EBIT Adjusted, al lordo dei già menzionati oneri di natura non ricorrente, ammonta a 20,3 milioni di euro e mostra una riduzione del -46% rispetto al 2022 (-50% depurando il risultato 2023 dall'apporto positivo di 1,7 milioni di euro riferiti alle acquisizioni). L'incidenza sui ricavi si attesta allo 0,74% dall'1,31% del periodo precedente.
L'EBIT, pari a -8,9 milioni di euro si confronta con un EBIT positivo di 34,5 milioni di euro del 2022.
I principali risultati finanziari e patrimoniali del Sottogruppo Italia al 31 dicembre 2023 sono di seguito illustrati:
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Capitale immobilizzato | 230.829 | 214.826 |
| Capitale circolante commerciale netto | 30.053 | 78.531 |
| Altre attività/passività correnti | 49.005 | 15.592 |
| Altre attività/passività non correnti | (32.705) | (11.011) |
| Totale Impieghi | 277.182 | 297.938 |
| Debiti finanziari correnti | 49.459 | 53.733 |
| Passività finanziarie per leasing | 8.582 | 7.656 |
| Debiti per acquisto partecipazioni correnti | 5.764 | 2.455 |
| Crediti finanziari verso società di factoring | (249) | (3.207) |
| (Crediti)/debiti finanziari v/società del Gruppo | - | (27.500) |
| Crediti finanziari verso altri correnti | (9.656) | (10.336) |
| Disponibilità liquide | (125.713) | (127.916) |
| Debiti finanziari correnti netti | (71.813) | (105.115) |
| Debiti finanziari non correnti | 39.574 | 34.568 |
| Passività finanziarie per leasing | 81.478 | 82.924 |
| Debiti per acquisto partecipazioni non correnti | 600 | 600 |
| Debiti finanziari netti (A) | 49.839 | 12.977 |
| Patrimonio netto (B) | 227.343 | 284.961 |
| Totale Fonti (C=A+B) | 277.182 | 297.938 |

La posizione finanziaria netta è negativa per 49,8 milioni di euro e mostra un peggioramento rispetto alla posizione finanziaria netta negativa di 13,0 milioni di euro al 31 dicembre 2022 a causa del minor risultato "adjusted" dell'esercizio.
Il valore della posizione finanziaria netta puntuale al 31 dicembre 2023 è influenzato da fattori tecnici quali la stagionalità del business, l'andamento delle cessioni "pro-soluto" di crediti commerciali (factoring, confirming e cartolarizzazione) e la dinamica dei modelli comportamentali di clienti e fornitori nei diversi periodi dell'anno. Essa, pertanto, non è rappresentativa dei livelli medi di indebitamento finanziario netto osservati nel periodo. I citati programmi di factoring e cartolarizzazione dei crediti commerciali, i quali definiscono il completo trasferimento dei rischi e dei benefici in capo ai cessionari e ne consentono quindi la cancellazione dall'attivo patrimoniale, determinano un effetto complessivo sul livello dei debiti finanziari netti consolidati al 31 dicembre 2023 quantificabile in 253,7 milioni di euro (255,8 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
I principali risultati economici del Sottogruppo Iberica al 31 dicembre 2023 sono di seguito illustrati:
| (€/000) | 2023 | 2022 | % Var. |
|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 1.491.029 | 1.886.078 | -21% |
| Costo del venduto escluso costi finanziari cessioni | 1.409.182 | 1.793.342 | -21% |
| Costi finanziari cessioni crediti(1) | 4.340 | 3.262 | 33% |
| Margine commerciale lordo(2) | 77.507 | 89.474 | -13% |
| Margine commerciale lordo % | 5,20% | 4,74% | |
| Costo del personale | 31.554 | 31.665 | -0% |
| Altri costi operativi | 17.128 | 17.092 | 0% |
| Marqine operativo lordo (EBITDA) adjusted®) | 28.825 | 40.717 | -29% |
| Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted % | 1.93% | 2.16% | |
| Ammortamenti | 1.559 | 1623 | -4% |
| Ammortamenti diritti d'uso di attività (IFRS 16) | 3.390 | 3.088 | 10% |
| Impairment Avviamento | n/s | ||
| Risultato operativo (EBIT) adjusted(3) | 23.876 | 36.006 | -34% |
| Risultato operativo (EBIT) adjusted % | 1.60% | 1.91% | |
| Oneri non ricorrenti(4) | 840 | -100% | |
| Risultato operativo (EBIT) | 23.036 | 36.006 | -36% |
| Risultato operativo (EBIT) % | 1.54% | 1,91% |
(1) Sconti finanziari per anticipazioni "pro-soluto" di crediti commerciali nell'ambito di programmi rotativi di factoring, confirming e cartolarizzazione.
(2) Al lordo degli ammortamenti che per destinazione entrerebbero nel costo del venduto.
(3) Adjusted in quanto al lordo delle poste non ricorrenti.
(4) Di cui 0,4 altrimenti inclusi negli "Altri costi operativi", 0,4 altrimenti incusi nei "Costi del personale".
I ricavi da contratti con clienti ammontano a 1.491,0 milioni di euro ed evidenziano una flessione del -21% rispetto al risultato del corrispondete periodo dell'esercizio precedente pari a 1.886,1 milioni di
5 Comprende Gruppo V-Valley Advanced Solutions España, S.A. acquisita in data 1° ottobre 2020 e formata dalle società Optima Logistics S.L.U.., V-Valley Advanced Solutions Portugal, Unipessoal, Lda; GTI Software & Networking SARLAU. Comprende inoltre Lidera Network S.L. acquisita in data 1° agosto 2023.

euro. I ricavi da contratti con clienti al 31 dicembre 2023 beneficiano del contributo di 13,6 milioni di euro da parte di Lidera Network S.L. acquisita in Spagna da agosto del 2023. Depurando il valore dei ricavi dal contributo della summenzionata acquisizione la flessione si stima si sarebbe attestata al -22%.
Il margine commerciale lordo è pari a 77,5 milioni di euro ed evidenzia una flessione del -13% rispetto al 2022 (89,5 milioni di euro) nonostante la maggior riduzione di ricavi, per effetto del miglioramento del margine percentuale, salito dal 4,74% al 5,20%, grazie anche alla maggiore incidenza delle categorie di prodotto alto marginanti che hanno compensato il sensibile incremento del costo dei programmi di cessione pro-soluto dei crediti a seguito della crescita dei tassi di interesse disposta dalla Banca Centrale Europea. Depurando il risultato 2023 dall'apporto positivo di 1,3 milioni derivante dalla summenzionata acquisizione, la variazione del margine commerciale lordo si stima si sarebbe attestata al -15% con un margine percentuale comunque in crescita al 5,16%.
L'EBITDA Adjusted, pari a 28,8 milioni di euro -29% rispetto a 40,7 milioni di euro del 2022, è calcolato al lordo di costi di natura non ricorrente pari a 0,8 milioni di euro riferiti al programma di riorganizzazione della struttura direttiva avviato in Spagna nel finale del 2023 e volto a ridurre strutturalmente i costi operativi del Gruppo. L'incidenza sui ricavi, ridotta all'1,93% rispetto al 2,16% del 2022, risente del minor margine commerciale lordo essendo invece costanti i costi operativi nonostante gli oneri sostenuti dalla neo acquisita Lidera Network S.L.. Escludendo dal risultato 2023 la contribuzione di 0,4 milioni di euro che scaturisce dalla summenzionata acquisizione, l'EBITDA Adjusted si stima si sarebbe attestato a 28,4 milioni di euro (-30% rispetto all'esercizio precedente).
L'EBIT Adjusted, al lordo dei già menzionati oneri di natura non ricorrente, ammonta a 23,9 milioni di euro e mostra una riduzione del -34% rispetto al 2022 (-35% depurando il risultato 2023 dall'apporto positivo di 0,4 milioni di euro riferito alla summenzionata acquisizione). L'incidenza sui ricavi si attesta all'1,60% dall'1,91% del periodo precedente.
L'EBIT, pari a 23,0 milioni di euro, registra una flessione del -36% rispetto all'esercizio 2022.
I principali risultati finanziari e patrimoniali del Sottogruppo Spagna al 31 dicembre 2023 sono di seguito illustrati:

| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Capitale immobilizzato | 117.625 | 118.416 |
| Capitale circolante commerciale netto | 74.204 | 183.130 |
| Altre attività/passività correnti | (26.741) | (18.815) |
| Altre attività/passività non correnti | (15.649) | (13.563) |
| Totale Impieghi | 149.439 | 269.168 |
| Debiti finanziari correnti | 22.787 | 28.430 |
| Passività finanziarie per leasing | 3.314 | 3.084 |
| (Attività)/Passività finanz. correnti per derivati | 18 | 24 |
| Attività finanziarie detenute a scopo di negoziazione | (113) | - |
| (Crediti)/debiti finanziari v/società del Gruppo | - | 27.500 |
| Disponibilità liquide | (135.170) | (44.269) |
| Debiti finanziari correnti netti | (109.164) | 14.769 |
| Debiti finanziari non correnti | 26.128 | 36.550 |
| Passività finanziarie per leasing | 17.676 | 18.737 |
| Debiti finanziari netti (A) | (65.360) | 70.056 |
| Patrimonio netto (B) | 214.799 | 199.112 |
| Totale Fonti (C=A+B) | 149.439 | 269.168 |
La posizione finanziaria netta è positiva per 65,4 milioni di euro e mostra un miglioramento rispetto alla posizione finanziaria netta negativa di 70,0 milioni di euro al 31 dicembre 2022 per effetto del contenimento del livello di capitale circolante netto.
Il valore della posizione finanziaria netta puntuale al 31 dicembre 2023 è influenzato da fattori tecnici quali la stagionalità del business, l'andamento delle cessioni "pro-soluto" di crediti commerciali (factoring, confirming e cartolarizzazione) e la dinamica dei modelli comportamentali di clienti e fornitori nei diversi periodi dell'anno. Essa, pertanto, non è rappresentativa dei livelli medi di indebitamento finanziario netto osservati nel periodo. I citati programmi di factoring e cartolarizzazione dei crediti commerciali, i quali definiscono il completo trasferimento dei rischi e dei benefici in capo ai cessionari e ne consentono quindi la cancellazione dall'attivo patrimoniale, determinano un effetto complessivo sul livello dei debiti finanziari netti consolidati al 31 dicembre 2023 quantificabile in 139,5 milioni di euro (284,5 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
I principali risultati economici, finanziari e patrimoniali della capogruppo Esprinet S.p.A. al 31 dicembre 2023 sono di seguito illustrati:
Esprinet 2023 Relazione sulla gestione

| (€/000) | 2023 | 2022 | % Var. |
|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 2.423.750 | 2.719.248 | -11% |
| Costo del venduto escluso costi finanziari cessioni | 2.282.264 | 2.574.723 | -11% |
| Costi finanziari cessioni crediti(1) | 10.053 | 3.210 | >100% |
| Margine commerciale lordo(2) | 131.433 | 141.315 | -7% |
| Margine commerciale lordo % | 5,42% | 5,20% | |
| Costo del personale | 50.993 | 50.180 | 2% |
| Altri costi operativi | 49.008 | 49.055 | -0% |
| Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted®) | 31.432 | 42.080 | -25% |
| Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted % | 1,30% | 1,55% | |
| Ammortamenti e Impairment | 4.722 | 3.554 | 33% |
| Ammortamenti diritti d'uso di attività (IFRS 16) | 8.860 | 8.160 | 9% |
| Impairment Avviamento | n/s | ||
| Risultato operativo (EBIT) adjusted(3) | 17.850 | 30.366 | -41% |
| Risultato operativo (EBIT) adjusted % | 0,74% | 1,12% | |
| Oneri non ricorrenti(4) | 29.224 | 2.754 | >100% |
| Risultato operativo (EBIT) | (11.374) | 27.612 | <100% |
| Risultato operativo (EBIT) % | -0,47% | 1,02% | |
| Interessi passivi su leasing (IFRS 16) | 2.695 | 2.619 | 3% |
| Altri oneri finanziari netti | 14.088 | 1.795 | >100% |
| (Utili)/Perdite su cambi | (801) | 817 | <100% |
| Risultato ante imposte | (27.356) | 22.381 | <100% |
| Imposte sul reddito | 1.683 | 6.321 | -73% |
| Risultato netto | (29.039) | 16.060 | <100% |
(1) Sconti finanziari per anticipazioni "pro-soluto" di crediti commerciali nell'ambito di programmi rotativi di factoring, confirming e cartolarizzazione.
(2) Al lordo degli ammortamenti che per destinazione entrerebbero nel costo del venduto.
(3) Adjusted in quanto al lordo delle poste non ricorrenti.
(4) Di cui 29,0 altrimenti inclusi negli "Altri costi operativi", 0,2 altrimenti incusi nei "Costi del personale" e, con riferimento al 2022, di cui € 2,8 milioni altrimenti inclusi negli "Altri costi operativi".
I ricavi da contratti con clienti si attestano a 2.423,8 milioni di euro, in flessione del -11% rispetto a 2.719,2 milioni di euro nel 2022. La variazione non cambia anche considerando nel 2022 i 13,0 milioni di euro generati della società 4Side S.r.l., incorporata con effetto dal 1° gennaio 2023.
Il margine commerciale lordo è pari a 131,4 milioni di euro ed evidenzia una flessione del -7% rispetto al 2022 (141,3 milioni di euro) nonostante la maggior riduzione di ricavi, per effetto del miglioramento del margine percentuale, salito dal 5,20% al 5,42%, grazie anche alla maggiore incidenza delle categorie di prodotto alto marginanti che hanno compensato il sensibile incremento del costo dei programmi di cessione pro-soluto dei crediti a seguito della crescita dei tassi di interesse disposta dalla Banca Centrale Europea. Sommando al risultato 2022 i 2,5 milioni di euro di margine commerciale lordo generato nell'esercizio precedente dalla società 4Side S.r.l., fusa per incorporazione dal 1° gennaio 2023, la variazione percentuale avrebbe mostrato una flessione del - 9%.
L'EBITDA Adjusted, pari a 31,4 milioni di euro (-25% rispetto a 42,1 milioni di euro del 2022), è calcolato al lordo di costi di natura non ricorrente pari a 29,2 milioni di euro. Tali componenti di natura non ricorrente sono date da 26,4 milioni di euro – di cui 20,2 milioni di euro relativi a IVA versata nel corso dell'esercizio e non rivalsabile e 4,3 milioni di euro relativi ad IVA versata nel corso dell'esercizio e per la quale è stata attivata la procedura di rivalsa – di oneri sostenuti dalla capogruppo a seguito della sottoscrizione, nell'esercizio, degli accordi con l'Agenzia delle Entrate italiana volti a definire in via stragiudiziale delle contestazioni formulate in materia di IVA per i periodi d'imposta 2013-2017, da un accantonamento di 2,6 milioni di euro su una specifica posizione creditizia commerciale, ed da 0,2 milioni di euro di oneri sostenuti nell'ambito del programma di riorganizzazione della struttura direttiva avviato sia in Italia che in Spagna nel finale del 2023 e volto a ridurre strutturalmente i costi operativi del Gruppo. L'incidenza sui ricavi, ridotta all'1,30% rispetto all'1,55% del 2022, risente oltre che del minor margine commerciale lordo anche dell'incremento del costo del personale in conseguenza, principalmente, dell'assunzione del personale di 4Side S.r.l. per effetto della summenzionata fusione per incorporazione. Sommando al risultato 2022 l'EBITDA Adjusted realizzato da 4Side S.r.l. nell'esercizio precedente, la riduzione sarebbe stata del -27%.
L'EBIT Adjusted, al lordo dei già menzionati oneri di natura non ricorrente, ammonta a 17,9 milioni di euro e mostra una riduzione del -41% rispetto al 2022. L'incidenza sui ricavi si attesta allo 0,74% dall'1,12% del periodo precedente.
L'EBIT, pari a -11,4 milioni di euro, si confronta con un EBIT positivo di 27,6 milioni di euro nel 2022.
Il Risultato prima delle imposte è pari a -27,4 milioni di euro rispetto ad un utile di 22,4 milioni di euro nel 2022, in ulteriore flessione rispetto all'EBIT per effetto di un peggioramento negli oneri finanziari che nel 2023 includono 6,9 milioni di euro di interessi maturati dall'Erario nell'ambito dei summenzionati accordi sottoscritti con l'Agenzia delle Entrate, nonché i maggiori oneri conseguenti alla crescita dei tassi di interesse disposta dalla Banca Centrale Europea.
Il Risultato netto è pari a -29,0 milioni di euro (positivo per 16,1 milioni di euro nel 2022).
I principali risultati finanziari e patrimoniali della capogruppo Esprinet S.p.A. al 31 dicembre 2023 sono di seguito illustrati:

| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Capitale immobilizzato | 247.898 | 225.623 |
| Capitale circolante commerciale netto | (54.288) | (10.841) |
| Altre attività/passività correnti | 118.717 | 81.319 |
| Altre attività/passività non correnti | (29.936) | (9.903) |
| Totale Impieghi | 282.391 | 286.198 |
| Debiti finanziari correnti | 48.006 | 52.131 |
| Passività finanziarie per leasing | 8.124 | 7.307 |
| Crediti finanziari verso società di factoring | (249) | (3.207) |
| Debiti per acquisto partecipazioni correnti | 5.764 | 2.455 |
| (Crediti)/debiti finanziari v/società del Gruppo | 12.882 | (25.922) |
| Crediti finanziari verso altri correnti | (9.656) | (10.336) |
| Disponibilità liquide | (113.122) | (121.130) |
| Debiti finanziari correnti netti | (48.251) | (98.702) |
| Debiti finanziari non correnti | 39.480 | 34.568 |
| Passività finanziarie per leasing | 78.792 | 80.442 |
| Debito per acquisto partecipazioni non correnti | 600 | 600 |
| Debiti finanziari netti (A) | 70.621 | 16.908 |
| Patrimonio netto (B) | 211.770 | 269.290 |
| Totale Fonti (C=A+B) | 282.391 | 286.198 |
La Posizione Finanziaria Netta è negativa per 70,6 milioni di euro e si confronta con una posizione finanziaria netta negativa di 16,9 milioni di euro al 31 dicembre 2022.
Il valore della posizione finanziaria netta puntuale al 31 dicembre è influenzato da fattori tecnici quali la stagionalità del business, l'andamento delle cessioni "pro-soluto" di crediti commerciali (factoring, confirming e cartolarizzazione) e la dinamica dei modelli comportamentali di clienti e fornitori nei diversi periodi dell'anno. Essa, pertanto, pur non essendo rappresentativa dei livelli medi di indebitamento finanziario netto osservati nel periodo, evidenzia un peggioramento dovuto al minor risultato "adjusted" dell'esercizio ed al minor fabbisogno finanziario delle società controllate. I citati programmi di factoring e cartolarizzazione dei crediti commerciali, i quali definiscono il completo trasferimento dei rischi e dei benefici in capo ai cessionari e ne consentono quindi la cancellazione dall'attivo patrimoniale, determinano un effetto complessivo sul livello dei debiti finanziari netti consolidati al 31 dicembre quantificabile in 228,0 milioni di euro (226,4 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
Il Patrimonio Netto ammonta a 211,8 milioni di euro (269,3 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
Di seguito si riportano i principali risultati economici del Gruppo in cui i dati risultano rettificati degli effetti del principio contabile IFRS 16, la cui prima applicazione si è avuta a partire dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2019:

| (€/000) | 2053 | 2022 | % Var. |
|---|---|---|---|
| Pre-IFRS16 | Pre-IFRS16 | ||
| Ricavi da contratti con clienti | 3.985.162 | 4.684.164 | -15% |
| Costo del venduto escluso costi finanziari cessioni | 3.748.590 | 4.433.031 | -15% |
| Costi finanziari cessioni crediti(1) | 15.751 | 6.826 | >100% |
| Margine commerciale lordo(2) | 220.821 | 244.307 | -10% |
| Margine commerciale lordo % | 5,54% | 5.22% | |
| Costo del personale | 89.773 | 87.056 | 3% |
| Altri costi operativi | 82.042 | 80.389 | 2% |
| Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted(3) | 49.006 | 76.862 | -36% |
| Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted % | 1.23% | 1.64% | |
| Ammortamenti | 7.430 | 5.728 | 30% |
| Ammortamenti diritti d'uso di attività (IFRS 16) | n/s | ||
| Impairment Avviamento | n/s | ||
| Risultato operativo (EBIT) adjusted(3) | 41.576 | 71.134 | -42% |
| Risultato operativo (EBIT) adjusted % | 1,04% | 1,52% | |
| Oneri non ricorrenti(4) | 30.064 | 2.754 | >100% |
| Risultato operativo (EBIT) | 11.512 | 68.380 | -83% |
| Risultato operativo (EBIT) % | 0,29% | 1.46% | |
| Interessi passivi su leasing (IFRS 16) | n/s | ||
| Altri oneri finanziari netti | 16.584 | 3.439 | >100% |
| (Utili)/Perdite su cambi | (848) | 1.064 | <100% |
| Risultato ante imposte | (4.224) | 63.877 | <100% |
| Imposte sul reddito | 6.927 | 15.806 | -56% |
| Risultato netto | (11.151) | 48.071 | <100% |
| - di cui di pertinenza dei terzi | n/s | ||
| - di cui di pertinenza del Gruppo | (11.151) | 48.071 | <100% |
(1) Sconti finanziari per anticipazioni "pro-soluto" di crediti commerciali nell'ambito di programmi rotativi di factoring, confirming e cartolarizzazione.
(2) Al lordo degli ammortamenti che per destinazione entrerebbero nel costo del venduto.
(3) Adjusted in quanto al lordo delle poste non ricorrenti.
(4) Di cui 29,4 altrimenti inclusi negli "Altri costi operativi" mentre 0,6 altrimenti incusi nei "Costi del personale" e, con riferimento al 2022, di cui € 2,8 milioni altrimenti inclusi negli "Altri costi operativi".
Di seguito si riportano i principali risultati finanziari e patrimoniali del Gruppo di cui i dati risultano rettificati degli effetti del principio IFRS 16:

| (€/000) | 31/12/2023 Pre - IFRS 16 |
31/12/2022 Pre - IFRS 16 |
|---|---|---|
| Capitale immobilizzato | 168.630 | 151.044 |
| Capitale circolante commerciale netto | 102.636 | 260.266 |
| Altre attività/passività correnti | 23.270 | (2.266) |
| Altre attività/passività non correnti | (48.354) | (24.574) |
| Totale Impieghi | 246.182 | 384.470 |
| Debiti finanziari correnti | 72.246 | 82.163 |
| Passività finanziarie per leasing | - | - |
| (Attività)/Passività finanz. correnti per derivati | 18 | 24 |
| Attività finanziarie detenute a scopo di negoziazione | (113) | - |
| Crediti finanziari verso società di factoring | (249) | (3.207) |
| Debiti per acquisto partecipazioni correnti | 5.764 | 2.455 |
| Crediti finanziari verso altri correnti | (9.656) | (10.336) |
| Disponibilità liquide | (260.883) | (172.185) |
| Debiti finanziari correnti netti | (192.873) | (101.086) |
| Debiti finanziari non correnti | 65.702 | 71.118 |
| Passività finanziarie per leasing | - | - |
| Debiti per acquisto partecipazioni non correnti | 600 | 600 |
| Debiti finanziari netti (A) | (126.571) | (29.368) |
| Patrimonio netto (B) | 372.753 | 413.838 |
| Totale Fonti (C=A+B) | 246.182 | 384.470 |
La tabella seguente riporta il dettaglio degli indici di circolante comparati con l'esercizio precedente:
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | Gruppo | Italia | Iberica | Gruppo | Italia | Iberica |
| Crediti verso clienti [a] | 698.602 | 401.034 | 297.568 | 701.071 | 428.784 | 272.287 |
| Crediti verso clienti al netto IVA (1) | 574.640 | 328.716 | 245.924 | 576.493 | 351.462 | 225.031 |
| Ricavi da contratti con clienti (2) | 3.985.162 | 2.494.133 | 1.491.029 | 4.684.164 | 2.798.087 | 1.886.077 |
| [A] Indice di rotazione dei crediti (gg) (3) | 53 | 48 | 60 | 45 | 46 | 44 |
| Rimanenze [b] | 514.770 | 372.098 | 142.672 | 672.688 | 409.558 | 263.130 |
| [B] Indice di rotazione delle rimanenze (gg) (4) | 50 | 57 | 38 | 55 | 56 | 55 |
| Debiti verso fornitori [c] | 1.109.260 | 743.079 | 366.181 | 1.112.166 | 759.811 | 352.355 |
| Debiti verso fornitori al netto IVA (1) | 911.710 | 609.081 | 302.629 | 913.998 | 622.796 | 291.202 |
| Costo del venduto | 3.766.721 | 2.381.529 | 1.385.192 | 4.441.195 | 2.679.172 | 1.762.023 |
| Totale SG&A (5) | 70.187 | 53.598 | 16.589 | 69.333 | 52.673 | 16.660 |
| [C] Indice di rotazione dei fornitori (gg) (6) | 87 | 91 | 79 | 74 | 83 | 60 |
| Capitale circol. comm. netto [a+b-c] | 104.112 | 30.053 | 74.059 | 261.593 | 78.531 | 183.062 |
| Durata media ciclo circolante [A+B-C] | 16 | 14 | 19 | 26 | 19 | 39 |
| Capitale circol. comm. netto/Ricavi | 2,6% | 1,2% | 5,0% | 5,6% | 2,8% | 9,7% |
(1) Al netto dell'imposta sul valore aggiunto determinata applicando l'aliquota ordinaria del 22% per il Sottogruppo Italia e del 21% per quello Spagna.
(2) Valori al netto dei ricavi intercompany.
(3) (Crediti verso clienti al netto IVA / Ricavi delle vendite e delle prestazioni) * 365.
(4) (Rimanenze / Costo del venduto) * 365.
(5) SG&A da conto economico riclassificato al lordo di 2,6 milioni di euro di accantonamento straordinario su una posizione creditizia di natura non ricorrente.
(6) [Debiti verso fornitori al netto IVA / (Acquisti + Costi per servizi e altri costi operativi)] * 365.
Si riporta di seguito l'evoluzione del capitale circolante di Esprinet S.p.A. negli ultimi due esercizi:
| Esprinet S.p.A. | ||||
|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | ||
| Crediti verso clienti [a] | 330.419 | 348.798 | ||
| Crediti verso clienti al netto IVA (1) | 270.835 | 285.900 | ||
| Ricavi da contratti con clienti (2) | 2.398.894 | 2.687.620 | ||
| [A] Indice di rotazione dei crediti (gg) (3) | 41 | 39 | ||
| Rimanenze [b] | 345.242 | 373.486 | ||
| [B] Indice di rotazione delle rimanenze (gg) (4) | 55 | 53 | ||
| Debiti verso fornitori [c] | 729.949 | 733.125 | ||
| Debiti verso fornitori al netto IVA (1) | 598.319 | 600.922 | ||
| Costo del venduto (5) | 2.290.768 | 2.575.723 | ||
| Totale SG&A(6) | 51.466 | 51.850 | ||
| [C] Indice di rotazione dei fornitori (gg) (7) | 93 | 83 | ||
| Capitale circol. comm. netto [a+b-c] | (54.288) | (10.841) | ||
| Durata media ciclo circolante [A+B-C] | 3 | 9 | ||
| Capitale circol. comm. netto/Ricavi | -2,3% | -0,4% |
(1) Al netto dell'imposta sul valore aggiunto determinata applicando l'aliquota ordinaria del 22%.
(2) Al netto di ricavi infragruppo pari a 24,9 milioni di euro (31,6 milioni di euro nel 2022) come da tabella esposta nel bilancio separato.
(3) (Crediti verso clienti al netto IVA / Ricavi delle vendite e delle prestazioni) * 365.
(4) (Rimanenze / Costo del venduto) * 365.
(5) Al netto di costi infragruppo pari a 3,9 milioni di euro (3,5 milioni di euro nel 2022) come da tabella esposta nel bilancio separato.
(6) SG&A da conto economico riclassificato al lordo di 2,6 milioni di euro di accantonamento straordinario su una posizione creditizia di natura non ricorrente, il saldo è inoltre rappresentato al netto di costi e riaddebiti infragruppo pari a 0,2 milioni di euro depurati dei riaddebiti relativi al service del personale pari a 0,7 milioni di euro (0,1 milioni di euro depurati dei riaddebiti relativi al service del personale pari a 0,5 milioni nel 2022) come da tabella esposta nel bilancio separato.
(7) [Debiti verso fornitori al netto IVA / (Acquisti + Costi per servizi e altri costi operativi)] * 365.
| (milioni di euro) | 2023 | % | 2022 | % | Var. | % Var. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Retailer/e-tailers | 1.342,7 | 33,7% | 1.837,0 | 39,2% | (494,3) | -27% |
| IT Reseller | 2.832,1 | 71,1% | 3.059,6 | 65,3% | (227,5) | -7% |
| Rettifiche per riconciliazione | (189,6) | -4,8% | (212,4) | -4,5% | 22,8 | -11% |
| Ricavi da contratti con clienti | 3.985,2 | 100,0% | 4.684,2 | 100,0% | (699,0) | -15% |

Nel corso del 2023 il mercato nel sud Europa registra una crescita del 2% nel Segmento Business (IT Reseller) ed una flessione del 12% nel Segmento Consumer (Retailer, E-tailer). I ricavi del Gruppo mostrano invece i seguenti andamenti: il Segmento Business a 2.832,1 milioni di euro segna un -7%; il Segmento Consumera 1.342,6 milioni di euro decresce del 27%.
Il peso delle vendite a IT Reseller nel 2023 sale al 68% contro il 62% nello scorso anno, progressivamente riducendo il peso del Segmento Consumer a maggiore pressione sulla scontistica.
| (milioni di euro) | 2023 | % | 2022 | % | Var. | % Var. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| PC (notebook, tablet, desktop, monitor) | 1.110,7 | 27,9% | 1.551,0 | 33,1% | (440,3) | -28% |
| Stampanti e consumabili | 356,9 | 9,0% | 365,1 | 7,8% | (8,2) | -2% |
| Altri prodotti | 285,1 | 7,2% | 345,2 | 7,4% | (60,1) | -17% |
| Totale IT Clients | 1.752,7 | 44,0% | 2.261,3 | 48,3% | (508,6) | -22% |
| Smartphones | 995,3 | 25,0% | 1.205,5 | 25,7% | (210,2) | -17% |
| Elettrodomestici | 57,9 | 1,5% | 91,0 | 1,9% | (33,1) | -36% |
| Gaming (hardware e software) | 92,3 | 2,3% | 47,7 | 1,0% | 44,6 | 94% |
| Altri prodotti | 167,4 | 4,2% | 241,1 | 5,2% | (73,7) | -31% |
| Totale Consumer Electronics | 1.312,9 | 32,9% | 1.585,3 | 33,8% | (272,4) | -17% |
| Hardware (networking, storage, server & altri) | 696,2 | 17,5% | 698,2 | 14,9% | (2,0) | -0% |
| Software, Servizi, Cloud | 413,0 | 10,4% | 351,8 | 7,5% | 61,2 | 17% |
| Totale Advanced Solutions | 1.109,2 | 27,8% | 1.050,0 | 22,4% | 59,2 | 6% |
| Rettifiche per riconciliazione | (189,6) | -4,8% | (212,4) | -4,5% | 22,8 | -11% |
| Ricavi da contratti con clienti | 3.985,2 | 100,0% | 4.684,2 | 100,0% | (699,0) | -15% |
Analizzando il dettaglio per famiglia di prodotto, i ricavi registrano un -23% nel segmento IT Clients, in un mercato che secondo quanto misurato dalla società di ricerca inglese Context decresce del 9%. Ad incidere maggiormente è la categoria dei PC (-28%), ma anche Stampanti e Consumabili e Altri Prodotti arretrano rispetto allo scorso anno: rispettivamente segnano i seguenti andamenti -2% e - 17%.
Il segmento Consumer Electronics segna una decrescita del 17%, soprattutto per effetto della diminuzione dei ricavi di Smartphone (-17%). Anche gli Elettrodomestici mostrano un andamento negativo (-36%), come anche gli Altri Prodotti (-31%). In crescita significativa invece la categoria dei Gaming (+94). Secondo i dati Context, il mercato Consumer Electronics registra un -7% rispetto allo scorso anno.
Nel segmento Advanced Solutions il Gruppo registra ricavi pari a 1.109,2 milioni di euro, +6% rispetto a 1.050,0 milioni di euro nel 2022, con una crescita del 17% in ambito Software, Servizi e Cloud e con un andamento sostanzialmente flat in ambito Hardware (networking, storage, server e altri). Il mercato, sempre secondo quanto misurato dalla società di ricerca inglese Context, segna un +7%, il Gruppo pertanto mantiene pressoché invariata la sua quota di mercato in questo segmento.
| (milioni di euro) | 2023 | % | 2022 | % | Var. | % Var. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Retailers & E-Tailers | 857,1 | 35,4% | 1.098,2 | 40,4% | (241,1) | -22% |
| IT Resellers | 1.605,6 | 66,2% | 1.648,3 | 60,6% | (42,7) | -3% |
| Rettifiche per riconciliazione | (38,9) | -1,6% | (27,3) | -1,0% | (11,6) | 42% |
| Ricavi da contratti con clienti | 2.423,8 | 100,0% | 2.719,2 | 100,0% | (295,4) | -11% |
I ricavi della Società mostrano una decrescita del 22% nel Segmento Consumer (857,1 milioni di euro) e del 3% nel Segmento Business(1.605,6 milioni di euro).
| (milioni di euro) | 2023 | % | 2022 | % | Var. | % Var. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| PC (notebook, tablet, desktop, monitor) | 525,6 | 21,7% | 686,6 | 25,3% | (161,0) | -23% |
| Stampanti e consumabili | 279,2 | 11,5% | 276,4 | 10,2% | 2,8 | 1% |
| Altri prodotti | 175,4 | 7,2% | 223,1 | 8,2% | (47,7) | -21% |
| Totale IT Clients | 980,2 | 40,4% | 1.186,1 | 43,6% | (205,9) | -17% |
| Smartphones | 551,4 | 22,8% | 664,8 | 24,5% | (113,4) | -17% |
| Elettrodomestici | 55,7 | 2,3% | 71,9 | 2,6% | (16,2) | -23% |
| Gaming (hardware and software) | 91,7 | 3,8% | 33,7 | 1,2% | 58,0 | 172% |
| Altri prodotti | 155,1 | 6,4% | 198,1 | 7,3% | (43,0) | -22% |
| Totale Consumer Electronics | 853,9 | 35,2% | 968,5 | 35,6% | (114,6) | -12% |
| Hardware (networking, storage, server e altri) | 458,5 | 18,9% | 422,0 | 15,5% | 36,5 | 9% |
| Software, Servizi, Cloud | 170,1 | 7,0% | 169,9 | 6,3% | 0,2 | 0% |
| Totale Advanced Solutions | 628,6 | 25,9% | 591,9 | 21,8% | 36,7 | 6% |
| Rettifiche per riconciliazione | (38,9) | -1,6% | (27,3) | -1,0% | (11,6) | 42% |
| Ricavi da contratti con clienti | 2.423,8 | 100,0% | 2.719,2 | 100,0% | (295,4) | -11% |
L'analisi dei ricavi per linea di prodotto evidenzia una flessione nel segmento IT Clients soprattutto a causa della riduzione dei ricavi della categoria PC (-23%). Gli Altri Prodotti decrescono del 21%, mentre Stampanti e Consumabili mostrano una lieve crescita dell'1%.
Anche il segmento Consumer Electronics rallenta rispetto allo scorso anno (-12%). Segnano un andamento negativo pressoché tutte le categorie: gli Smartphone registrano una contrazione del 17%, gli Altri prodotti, nel cui perimetro rientrano i televisori, arretrano del 22% e gli Elettrodomestici del 23%. La sola eccezione è rappresentata dai prodotti Gaming (+172%) la cui crescita resta del +96% anche considerando nei ricavi 2022 i 13,0 milioni di euro realizzati da 4side S.r.l., all'epoca società indipendente non ancora fusa per incorporazione.

Nel segmento Advanced Solutions la Società registra ricavi pari a 628,6 milioni di euro, +6% rispetto a 591,9 milioni di euro nel 2022, con una crescita del 9% in ambito Hardware (networking, storage, server e altri) ed un andamento sostanzialmente flat in ambito Software, Servizi e Cloud.
I principali fatti di rilievo avvenuti nel periodo in esame sono sinteticamente descritti nel seguito:
Sottoscrizione patto di sindacato a tutela e garanzia della Continuità gestionale del Gruppo Esprinet In data 24 marzo 2023 è stato sottoscritto tra Montinvest S.r.l. e Axopa S.r.l., titolari rispettivamente di una partecipazione in Esprinet S.p.A. pari al 16,33% e 9,90%, un patto di sindacato avente durata fino al 23 marzo 2026.
Il patto sostituisce il precedente accordo stipulato in data 6 luglio 2020 tra Axopa S.r.l. e l'azionista Monti Francesco che, insieme a Marco Monti e Stefano Monti, ha conferito la totalità delle proprie azioni nella società da loro controllata Montinvest S.r.l.
Il patto parasociale conta un totale di n. 13.222.559 azioni, pari al 26,23% del capitale sociale, ed è finalizzato a fornire continuità nel management e stabilità negli assetti proprietari di Esprinet S.p.A. e, tra le varie pattuizioni, prevede che i paciscenti propongano una lista comune per la nomina del Consiglio di Amministrazione di Esprinet che includa la conferma del Sig. Maurizio Rota come Presidente non esecutivo del Consiglio di Amministrazione, la nomina del Sig. Marco Monti come vicepresidente e la conferma del Sig. Alessandro Cattani quale Amministratore Delegato.
In data 20 aprile 2023 si è tenuta l'Assemblea ordinaria degli Azionisti di Esprinet S.p.A. che, tra i vari punti all'o.d.g. ha:
In data 21 giugno 2023 il Consiglio di Amministrazione di Esprinet S.p.A. ha deliberato l'approvazione di un programma di Euro Commercial Paper ("ECP") dall'importo massimo di 300,0 milioni di euro, della durata di 3 anni, conforme alle disposizioni previste dalla Short-Term European Paper (STEP) Market Convention del 19 maggio 2015.
Le ECP consistono in titoli di credito al portatore, unsecured, destinati ad investitori qualificati e, all'interno di ciascuna singola emissione nella quale potrà essere frazionato il valore massimo di 300,0 milioni di euro, di durata variabile ma comunque inferiore ad un anno.
L'attuazione del programma ECP, avviato formalmente in data 5 luglio 2023, consentirà una differenziazione delle fonti di finanziamento, garantirà flessibilità non essendoci vincoli in termini di valore né di durata delle singole emissioni, permetterà al Gruppo di accedere ad un mercato dei capitali e ad investitori nuovi.

Alla data di redazione della presente Relazione finanziaria nessun titolo è stato ancora emesso.
In data 31 luglio 2023, la società Erredi Iberica S.L., attiva nel procacciamento di vendite al servizio di Dacom S.p.A., è stata fusa per incorporazione nella controllata di diritto spagnolo V-Valley Advanced Solutions España S.L..
Gli effetti contabili e fiscali della fusione decorrono dal 1° gennaio 2023.
La fusione rappresenta la conclusione di una processo di razionalizzazione delle risorse e delle entità all'interno del Gruppo che, relativamente a Erredi Iberica S.L., è stato avviato in data 29 maggio 2023 con il trasferimento del 100% del capitale sociale da idMAINT S.r.l. a V-Valley Advanced Solutions España S.L., entrambe interamente possedute, direttamente o indirettamente, da Esprinet S.p.A..
In data 1° agosto 2023, facendo seguito ad un accordo vincolante stipulato in data 20 marzo 2023, Esprinet S.p.A. tramite la sua controllata totalitaria spagnola V-Valley Advanced Solutions España S.L., ha acquistato il 100% del capitale sociale di Lidera Network S.L., società di diritto spagnolo, con una branch in Portogallo, attiva dal 1999 nei due Paesi nella distribuzione di soluzioni software in ambito Cybersecurity.
L'operazione è coerente con la strategia di Esprinet di consolidare la propria leadership nel Sud Europa nel comparto delle Advanced Solutions affermandosi nel suo ruolo di tech enabler a valore aggiunto.
Nell'esercizio 2022, la società ha realizzato un fatturato pari a 23,0 milioni di euro con un EBITDA pari a 0,9 milioni di euro. Il Patrimonio netto al 31 dicembre 2022 ammontava a 5,1 milioni di euro con una posizione finanziaria netta a debito per 0,4 milioni di euro.
Il corrispettivo pattuito, pari a 5,6 milioni di euro e interamente corrisposto per cassa alla data utilizzando risorse disponibili, è soggetto ad aggiustamenti conseguenti principalmente al calcolo del patrimonio netto effettivo alla data di riferimento ed alla posizione creditoria della società da verificarsi al termine di un anno dalla data dell'operazione.
Lidera Network S.L., all'interno del Gruppo Esprinet, verrà mantenuta come entità giuridica separata. Al fine di garantire una ordinata transizione, la governance prevede che nel Consiglio di Amministrazione della Società acquisita, nella quale sono assunti 38 dipendenti, rimangano in carica per un anno i precedenti soci, Sigg. José Carlos Jimeno Diez e José Manuel Albiñana con le medesime funzioni, rispettivamente, commerciale e finanziaria.
In data 2 agosto 2023, Esprinet S.p.A., facendo seguito ad un accordo vincolante sottoscritto in data 18 luglio 2023, ha acquistato il 100% del capitale sociale di Sifar Group S.r.l., società di diritto italiano attiva dal 2012 nella distribuzione B2B di ricambi, componenti e accessori di prodotti di telefonia mobile e tablet.
L'operazione è stata effettuata in aderenza sia alla strategia di focalizzazione sulle linee di business alto marginanti, sia ai principi ESG del Gruppo che, a tal fine, intende cogliere tutte le opportunità che si integrino in un quadro di sostenibilità, tra cui investimenti in prodotti e servizi environmentally friendly.

Nell'esercizio 2022, la società ha realizzato un fatturato pari a 21,6 milioni di euro con un EBITDA pari a 2,3 milioni di euro. Il Patrimonio netto al 31 dicembre 2022 ammontava a 8,0 milioni di euro evidenziando un surplus di liquidità pari a 3,0 milioni di euro.
L'acquisizione avverrà ad un controvalore stimato in 16,0 milioni di euro (Prezzo Provvisorio) e soggetto a meccanismi di aggiustamento, necessari per la determinazione del Prezzo Definitivo, legati al calcolo del Patrimonio Netto effettivo alla data di esecuzione, alla qualità delle scorte ed alla posizione creditoria della società da verificarsi a date prestabilite fino al termine di dieci mesi dalla data dell'operazione. Dette poste di aggiustamento, nonché le usuali garanzie previste per tali tipologie di operazioni, saranno garantite da un ammontare del Prezzo Provvisorio che verrà trattenuto da Esprinet S.p.A. e liberato gradualmente al verificarsi di concordate tempistiche ed eventi.
La quota di corrispettivo pattuito al closing, pari a 9,3 milioni di euro, è stata interamente corrisposta alla data per cassa utilizzando risorse disponibili.
Sifar Group S.r.l., all'interno del Gruppo Esprinet, verrà mantenuta come entità giuridica separata ed i due soci venditori, i Signori Giovanni ed Andrea Sibilla, rivestiranno ruoli dirigenziali e continueranno a svolgere funzioni direttive così da garantire, insieme al mantenimento della sede e degli altri 23 dipendenti di cui la società si avvale, la continuità operativa.
Con effetto dal 1° ottobre 2023 Stefano Mattioli, già dirigente di Esprinet, è stato nominato dal Consiglio di Amministrazione di Esprinet S.p.A., previo parere favorevole del Collegio Sindacale, Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari ai sensi della L. 262/2005 e Group Chief Administration & Risk Officer.
Stefano Mattioli subentra a Pietro Aglianò, precedente Group Chief Administration & Risk Officer e Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari ai sensi della L. 262/2005, il quale ha rassegnato le proprie dimissioni per raggiunti requisiti pensionistici.
In data 24 ottobre 2023 è stato stipulato l'atto di fusione per incorporazione in Esprinet S.p.A. della controllata totalitaria 4Side S.r.l., società attiva nella distribuzione di prodotti del mondo Gaming. Gli effetti legali della fusione, i cui effetti contabili e fiscali sono stati retrodatati al 1° gennaio 2023, sono decorsi dal 1° novembre 2023, data dalla quale Esprinet S.p.A. è subentrata in tutti i rapporti giuridici di 4Side S.r.l. assumendone diritti ed obblighi anteriori alla fusione.
L'operazione rientra nell'ambito del disegnato processo di massimizzazione delle sinergie commerciali ed operative con la controllata, avviato con l'acquisto in data 15 novembre 2021 delle residue quote societarie in possesso dei soci di minoranza, manager della società o nel frattempo divenuti manager di Esprinet S.p.A., e proseguito con la sottoscrizione in data 6 marzo 2023 di un contratto di affitto d'azienda della stessa ed in data 11 maggio 2023 con l'approvazione del progetto di fusione per incorporazione da parte del Consiglio di Amministrazione di Esprinet S.p.A..
Trattandosi di una fusione per incorporazione di società interamente controllata, l'operazione è avvenuta in forma "semplificata" per cui con delibera adottata non dalle Assemblee dei Soci, ma dai Consigli di Amministrazione delle due società mediante atto pubblico, sulla base delle situazioni patrimoniali di entrambe le società al 31 dicembre 2022 così come risultanti dai bilanci approvati dalle proprie Assemblee dei Soci.

Esprinet S.p.A. ha in essere alcuni contenziosi giudiziari, tutti pendenti innanzi alla Suprema Corte di Cassazione, avverso le richieste di versamento di imposte indirette avanzate nei confronti della Società in relazione ad operazioni poste in essere negli anni dal 2011 al 2013. Vengono contestate operazioni di cessione effettuate senza applicazione dell'imposta sul valore aggiunto (IVA) a seguito della presentazione da parte dei clienti di dichiarazioni di intento che, successive verifiche fiscali, hanno riscontrato i clienti non avrebbero potuto rilasciare non possedendo i requisiti per essere considerati esportatori abituali.
In data 22 maggio e 30 giugno 2023 Esprinet S.p.A., a meri scopi deflattivi di ulteriori potenziali contenziosi tributari di lunga durata, ha sottoscritto con l'Agenzia delle Entrate degli accordi volti a definire in via stragiudiziale le ulteriori contestazioni formulate in materia di IVA in relazione ai periodi di imposta dal 2013 al 2017.
La Società, a fronte di un rischio complessivo superiore a 220,0 milioni di euro, ha sottoscritto accordi per 32,9 milioni di euro da corrispondere in forma rateale, al netto di 1,2 milioni di euro già precedentemente versati secondo quanto previsto dalla procedura amministrativa, in cinque anni con pagamenti trimestrali produttivi di interessi stimati in 3,8 milioni di euro.
Attraverso la sottoscrizione di tali accordi, la Società ha anche definitivamente scongiurato il rischio di dover immobilizzare negli anni a venire gli importi oggetto della pretesa originariamente avanzata dall'Agenzia delle Entrate i quali si sarebbero sommati ai 42,6 milioni di euro già versati al 31 dicembre 2023, ed iscritti in bilancio nella voce "Crediti tributari altri", in relazione ai già menzionati contenziosi giudiziari in corso di identica fattispecie.
In data 5 luglio 2023 la controllata Esprinet Ibérica S.L.U. ha sottoscritto con le autorità fiscali spagnole un atto di adesione relativo ad imposte dirette ed indirette di competenza del periodo 2017- 2020.
L'ammontare complessivo, pagato in data 31 luglio 2023 e comprensivo di interessi, è stato pari a 0,4 milioni di euro e non include sanzioni in quanto è stata riconosciuta l'assenza di un comportamento fraudolento da parte della società.
In data 1° febbraio 2024 Esprinet S.p.A. ha conferito nella controllata totalitaria Zeliatech S.r.l. il ramo d'azienda denominato "Solar", avente per oggetto l'attività di distribuzione di tecnologie finalizzate alla generazione e alla distribuzione di energia elettrica (ivi inclusi pannelli fotovoltaici, inverter, dispositivi di cablaggio, colonnine di ricarica per veicoli elettrici); strumentazione per la regolazione della temperatura e del clima in abitazioni, uffici e impianti industriali, anche per il mezzo di supporti elettronici quali pompe di calore, condensatori e termostati; e tecnologie e dispositivi di videosorveglianza (ivi inclusi software applicativi).
Oggetto del ramo sono stati i prodotti destinati alla rivendita di cui all'attività del ramo, i relativi rapporti contrattuali con i fornitori, i rapporti contrattuali con taluni clienti ed i prodotti in giacenza alla data del conferimento, nonché i rapporti di lavoro di n. 21 dipendenti.
Per effetto del conferimento Zeliatech S.r.l. è subentrata in tutti i rapporti giuridici intercorrenti con i clienti ed i fornitori oggetto del ramo fatta eccezione per i crediti e debiti, le attività e passività attuali o potenziali, già esistenti alla data del conferimento che, ad eccezione dei soli crediti per acconti

pagati ai fornitori per future forniture dei prodotti destinati alla rivendita oggetto del ramo, sono restati di competenza di Esprinet S.p.A..
Il conferimento, avvenuto a valori contabili, ha determinato un aumento di capitale della società Zeliatech S.r.l. per 25,0 milioni di euro di cui 0,4 milioni di euro per aumento del capitale sociale e 24,6 milioni di euro per sovraprezzo.
Tra le varie facilities a disposizione del gruppo Esprinet vi è una Revolving Credit Facility (RCF) a breve termine chirografaria, dall'importo di 180,0 milioni di euro, non utilizzata al 31 dicembre 2023 ma parzialmente utilizzata alla data della presente Relazione finanziaria, assistita da n. 4 covenant economico-finanziari da verificarsi semestralmente sui dati del bilancio consolidato e certificato, il cui mancato rispetto prevede la decadenza dal beneficio del termine e la possibilità per gli istituti eroganti di esercitare il diritto a richiederne il rimborso anticipato.
Al 31 dicembre 2023 il covenant rappresentato dal rapporto tra indebitamento finanziario ed EBITDA risulta violato e la Società sta già lavorando con le banche finanziatrici per le usuali remediation.
L'evoluzione dei contenziosi fiscali avvenuta dopo la chiusura del periodo in esame, ai fini di una migliore rappresentazione, è stata esposta all'interno dei Fatti di rilievo di periodo.
Il 2023 è stato caratterizzato da un quadro di forte instabilità geopolitica e macroeconomica. La continua spinta inflazionistica e l'incremento dei tassi di interesse, nonché l'incertezza del contesto hanno pesato sulle decisioni di spesa dei consumatori e reso più prudenti le decisioni di investimento delle aziende. In questo scenario il settore ICT ha registrato un peggioramento sequenziale del calo di volumi iniziato a fine 2022 nelle tre geografie in cui opera il Gruppo ed in generale in Europa.
Nonostante gli ostacoli che il contesto presenta ancora alle prospettive per il prossimo anno non siano certamente trascurabili, nell'ipotesi che l'inflazione continui a scendere gradualmente, riducendo la probabilità di ulteriori aumenti dei tassi di interesse, gli analisti di settore ritengono che il mercato sia ora pronto per tornare a crescere, più probabilmente con maggiore forza nel secondo semestre ed a tassi low single digit, ma tornando a superare il PIL,
La crescita in ambito Infrastructure Hardware, indispensabile nel processo di trasformazione digitale tanto della pubblica amministrazione quanto del settore privato, e rinforzata dai massicci piani di investimento governativi pluriennali di Ripresa e Resilienza, si prevede continui verosimilmente con indici inferiori rispetto al recente passato;.la domanda di Softwaresarà probabilmente più forte.
L'innovazione di prodotto, legata soprattutto all'intelligenza artificiale, sarà un altro driver importante. Non solo si stimano maggiori investimenti nei datacenter e nei software, ma nel corso dell'anno saranno presentati al mercato anche i PC dotati di intelligenza artificiale, destinati a fornire un ulteriore impulso durante il ciclo di aggiornamento in corso. Segnali in questa direzione stanno per esempio arrivando dai nuovi smartphone AI.
Nondimeno vi sono altre aree emergenti caratterizzate da un forte tasso di innovazione e da una notevole spinta all'outsourcing: la cybersecurity che, seppure stia registrando significative crescite dal periodo della pandemia, continua a mantenere un ruolo determinate in relazione alle sfide e minacce legate al contesto che si stanno moltiplicando; l'everything as a service che si intensificherà e integrerà sempre più nuove funzionalità a costi inferiori; e la sostenibilità, tanto nell'adozione di software che consentiranno alle aziende di ottimizzare la sempre più complessa gestione ESG (dalla raccolta all'analisi dei dati, dal reporting all'identificazione di rischi e opportunità) e migliorare le prestazioni, quanto nell'adozione di tecnologie che contribuiranno alla riduzione dell'impatto

sull'ambiente. Il settore ICT sta anche conquistando adiacenze, appropriandosi delle opportunità derivanti dalla convergenza di alcuni settori verso quello tech: efficienza energetica ed energie rinnovabili, mobilità elettrica sono un esempio.
Così come gli analisti di settore, anche Esprinet rimane fiduciosa nelle proiezioni di crescita a lungo termine del settore ICT e nella capacità della distribuzione di indirizzarla. Nei prossimi anni il trend di trasformazione digitale continuerà a guidare un forte aumento della spesa in tecnologia ed il canale della distribuzione, che si è confermato resiliente anche nel 2023, rimarrà forte nella scelta della strategia go-to-marketdei produttori.
Il Gruppo Esprinet sta quindi velocemente adattando la propria strategia preparandosi a cogliere le sfide della ripresa prevista per il 2024 e del nuovo scenario di mercato.
Le risorse umane sono considerate un valore primario per il conseguimento degli obiettivi del Gruppo. Il modello di gestione e sviluppo delle persone nel Gruppo Esprinet si pone principalmente l'obiettivo di motivare e valorizzare tutti i dipendenti accrescendo le loro capacità, coerentemente con la strategia di sviluppo del business.
Il Gruppo Esprinet tutela e promuove il valore delle risorse umane favorendone la crescita professionale, impegnandosi ad evitare discriminazioni di ogni natura e garantendo pari opportunità; garantisce infine condizioni di lavoro rispettose della dignità individuale e ambienti di lavoro sicuri e salubri.
Pur in un contesto di costante attenzione alla razionalizzazione dei costi, per raggiungere tali obiettivi gli strumenti utilizzati risultano essere, in prevalenza:
L'andamento del personale del Gruppo nell'esercizio in commento è così di seguito rappresentabile:

| Dirigenti | Impiegati e quadri |
Operai | Totale | Media (1) | |
|---|---|---|---|---|---|
| 31/12/2023 | |||||
| Esprinet S.p.A. | 23 | 891 | - | 914 | 910 |
| V-Valley S.r.l. | - | - | - | - | - |
| Bludis S.r.l. | 1 | 42 | - | 43 | 41 |
| Celly Pacific Ltd | - | 2 | - | 2 | 3 |
| Dacom S.p.A. | 1 | 27 | 3 | 31 | 32 |
| idMAINT S.r.l. | - | 13 | - | 13 | 13 |
| Erredi Deutschland GmbH | - | 1 | - | 1 | 2 |
| Erredi France SARL | - | 1 | - | 1 | 1 |
| 4 Side S.r.l.(2) | - | - | - | - | - |
| Sifar Group S.r.l. | 2 | 14 | 8 | 24 | 12 |
| Zeliatech S.r.l. | - | - | - | - | - |
| Sottogruppo Italia | 27 | 991 | 11 | 1.029 | 1.014 |
| Esprinet Iberica S.L.U. | - | 363 | 76 | 439 | 492 |
| Esprinet Portugal L.d.A. | - | 55 | - | 55 | 53 |
| Erredi Iberica S.L.(3) | - | - | - | - | - |
| V-Valley Advanced Solutions España, S.A. | - | 197 | - | 197 | 197 |
| V-Valley Advanced Solutions Portugal, Unipessoal, Lda | - | - | - | - | - |
| Lidera Network S.L. | - | 37 | 1 | 38 | 19 |
| Optima Locistic S.L.U. | - | - | - | - | - |
| GTI Software & Networking SARLAU | - | 18 | - | 18 | 16 |
| Sottogruppo Iberica | - | 670 | 77 | 747 | 777 |
| Gruppo Esprinet | 27 | 1.661 | 88 | 1.776 | 1.791 |
| 31/12/2022 | |||||
| Esprinet S.p.A. | 20 | 874 | - | 894 | 868 |
| V-Valley S.r.l. | - | - | - | - | - |
| Celly Pacific Ltd | - | 3 | - | 3 | 3 |
| Nilox Deutschland Gmbh | - | - | - | - | - |
| Dacom S.p.A. | - | 27 | 6 | 33 | 34 |
| idMAINT S.r.l. | - | 13 | - | 13 | 12 |
| Erredi Deutschland GmbH | - | 2 | - | 2 | 2 |
| Erredi France SARL | - | 1 | - | 1 | 1 |
| Erredi Iberica S.L. | - | 9 | - | 9 | 10 |
| 4 Side S.r.l. | 3 | 9 | - | 12 | 13 |
| Bludis S.r.l. | 1 | 38 | - | 39 | 19 |
| Sottogruppo Italia | 24 | 976 | 6 | 1.006 | 962 |
| Esprinet Iberica S.L.U. | - | 475 | 71 | 546 | 585 |
| Esprinet Portugal L.d.A. | - | 50 | - | 50 | 47 |
| Vinzeo Technologies S.A.U. | - | - | - | - | - |
| V-Valley Advanced Solutions España, S.A. | - | 188 | - | 188 | 155 |
| V-Valley Advanced Solutions Portugal, Unipessoal, Lda | - | - | - | - | - |
| Optima Locistic S.L.U. | - | - | - | - | - |
| GTI Software & Networking SARLAU | - | 16 | - | 16 | 14 |
| Sottogruppo Iberica | - | 729 | 71 | 800 | 801 |
(1) Pari alla media tra saldo al 31/12/2023 e saldo al 31/12/2022 e, in caso di fusione, rappresentata nella società incorporante.
(2) Società fusa in Esprinet Spa al 31/12/2023.
Gruppo Esprinet 24 1.705 77 1.806 1.763
(3) Società fusa in V-Valley Advanced Solutions España, S.A. al 31/12/2023.
L'andamento dell'organico risulta influenzato dalle operazioni straordinarie di acquisizione (Sifar Group S.r.l. per l'Italia e Lidera Network S.L. per la Spagna) e da alcune operazioni di ristrutturazione di Esprinet Iberica, legate prevalentemente alla cessione di un contratto di promozione commerciale di prodotti di telefonia mobile presso i clienti grandi superfici (promoters).
La tabella seguente dettaglia la movimentazione di personale in ingresso e in uscita per singola società. Per ciò che riguarda il Sottogruppo Italia, l'organico è rimasto pressoché invariato, con un incremento di solo 8 unità se lo si depura dell'acquisizione della società Sifar (24 persone).
Per quanto riguarda il Sottogruppo Spagna, escludendo l'acquisizione della società Lidera (38 persone), la numerica risulta in riduzione rispetto all'anno precedente (100 unità), in quanto influenzata dalla cessione di contratto sopraindicata in Esprinet Iberica S.L.U. e da alcuni interventi effettuati per l'efficientamento della struttura organizzativa.
| Personale al 31/12/2022 |
Incrementi | Decrementi | Personale al 31/12/2023 |
|
|---|---|---|---|---|
| Esprinet S.p.A. | 894 | 86 | 66 | 914 |
| V-Valley S.r.l. | - | - | - | - |
| Bludis S.r.l. | 39 | 5 | 1 | 43 |
| Celly Pacific Ltd | 3 | - | 1 | 2 |
| Dacom S.p.A. | 33 | 12 | 14 | 31 |
| idMAINT S.r.l. | 13 | 1 | 1 | 13 |
| Erredi Deutschland GmbH | 2 | - | 1 | 1 |
| Erredi France SARL | 1 | - | - | 1 |
| 4 Side S.r.l.(1) | 12 | - | 12 | - |
| Sifar Group S.r.l.(2) | - | 25 | 1 | 24 |
| Zeliatech S.r.l. | - | - | - | - |
| Sottogruppo Italia | 997 | 129 | 97 | 1.029 |
| Esprinet Iberica S.L.U. | 546 | 100 | 207 | 439 |
| Esprinet Portugal L.d.A. | 50 | 15 | 10 | 55 |
| Erredi Iberica S.L.(3) | 9 | - | 9 | - |
| V-Valley Advanced Solutions España, S.A. | 188 | 37 | 28 | 197 |
| V-Valley Advanced Solutions Portugal, Unipessoal, Lda | - | - | - | - |
| Lidera Network S.L. (4) | - | 38 | - | 38 |
| Optima Locistic S.L.U. | - | - | - | - |
| GTI Software & Networking SARLAU | 16 | 5 | 3 | 18 |
| Sottogruppo Iberica | 809 | 195 | 257 | 747 |
| Totale Gruppo | 1.806 | 324 | 354 | 1.776 |
(1) Fusa in Esprinet Spa al 31/12/2023, previo trasferimento di 12 persone nella società incorporante.
(2) Di cui 25 incrementi legati all'acquisizione della società in data 02/08/2023.
(3) Fusa in V-Valley Advanced Solutions Espana S.A. al 31/12/2023, previo trasferimento di 9 persone nella società incorporante.
(4) Di cui 38 incrementi legati all'acquisizione della società in data 01/08/2023.
Relativamente alla suddivisione per genere, la tabella seguente evidenzia una costanza nella prevalenza dell'occupazione femminile all'interno del Gruppo: 53,2% al 31 dicembre 2023 (54,4% al 31 dicembre 2022).

| 31/12/2023 | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Penisola Iberica (Spagna e Portogallo) |
||||||||||||
| Esprinet S.p.A. |
V Valley S.r.l. |
Celly Pacific Limited |
Dacom S.p.A. |
idMAINT(1) | Bludis S.r.l |
Sifar Group S.r.l. |
Zeliatech S.r.l |
Esprinet Iberica S.L.U. |
Esprinet Portugal L.d.A. |
V-Valley Advanced Solutions España, S.A.(2) |
Gruppo | % | |
| Uomini | 435 | - | - | 14 | 14 | 28 | 23 | - | 175 | 22 | 120 | 831 | 46,8% |
| Donne | 479 | - | 2 | 17 | 1 | 15 | 1 | - | 264 | 33 | 133 | 945 | 53,2% |
| Totale | 914 | - | 2 | 31 | 15 | 43 | 24 | - | 439 | 55 | 253 | 1.776 | 100% |
| Laurea | 346 | - | 2 | 12 | 6 | 16 | 3 | - | 166 | 26 | 135 | 712 | 40,1% |
| Scuola Second. Sup. | 530 | - | - | 17 | 7 | 26 | 18 | - | 189 | 26 | 83 | 896 | 50,5% |
| Scuola Second. Inf. | 38 | - | - | 2 | 2 | 1 | 3 | - | 84 | 3 | 35 | 168 | 9,5% |
| Totale | 914 | - | 2 | 31 | 15 | 43 | 24 | - | 439 | 55 | 253 | 1.776 | 100% |
(1) Si intende sottogruppo, formato da idMAINT S.r.l., Erredi Deutschland GmbH, Erredi France SARL,
(2) Si intende sottogruppo, formato da V-Valley Advanced Solutions España, S.A., V-Valley Advanced Solutions Portugal, Unipessoal, Lda,
Optima Logistic S.L.U., GTI Software & Networking SARLAU e Lidera Network S.L.,.
Esprinet supporta ed eroga attività formative che promuovono la crescita professionale e personale di tutti i dipendenti e che favoriscono l'upskilling e il reskilling delle competenze chiave. Dopo il lancio, nel 2021, del nuovo approccio formativo Reskill, basato su un ambiente digitale orientato all'autosviluppo e al knowledge sharing, il 2023 è stato un anno caratterizzato sia dall'introduzione di contenuti inediti nel panorama formativo del Gruppo, in coerenza con le esigenze specifiche delle diverse Business Unit e dei diversi paesi (Italia, Spagna, Portogallo e Marocco), sia dal consolidamento di argomenti già presenti come parte integrante di una strategia avviata a livello corporate.
Escludendo la formazione obbligatoria, nel Sottogruppo Italia sono state erogate nel 2023 un totale di 21.756 ore, in aumento rispetto al 2022 ed agli anni precedenti per, principalmente, l'implementazione della piattaforma Cyberguru per la formazione sulla sicurezza informatica. Nel Sottogruppo Iberica sono state erogate un totale di 22.264 ore di formazione, in leggera crescita rispetto al 2022 ma con un incremento che diventa molto significativo rispetto agli anni precedenti.
Il principale contributo formativo del Sottogruppo Italia ha riguardato il rinforzo delle competenze hard e tecniche specifiche per tipologia di ruolo e la strategia ESG.. Per quando riguarda le competenze hard è stata data molta attenzione alla formazione tecnica dedicata ai servizi offerti da Esprinet al fine di supportare al meglio il cliente finale perseguendo il valore della customer centricity. In un'ottica di valorizzazione dei concetti ESG di diversità ed inclusione, che sono parte fondante della cultura di Esprinet, nel 2023, sia per il Gruppo Italia che per quello Iberica, è stata data continuità al percorso dedicato agli Unconscious Bias, aggiungendo un altro tassello fondamentale legato all'utilizzo di un "linguaggio inclusivo". L'obiettivo è stato quello di fornire strumenti per avere più consapevolezza di come i pregiudizi e il linguaggio quotidiano possano influenzare il pensiero. Sono stati poi affrontati ulteriori temi del filone Diversity & Inclusion come la genitorialità, la disabilità, il care giving, la maternità e la paternità, per essere al fianco del dipendente fornendo strumenti e momenti di condivisione con esperti e tra colleghi, riguardo esperienze di vita che hanno ricadute sul proprio work-life balance.
Oltre quelli già menzionati, tra i progetti formativi di maggior impatto nel Sottogruppo Iberica si segnalano:

Come elemento fondante di un contesto organizzativo attento allo sviluppo e alla crescita del proprio capitale umano, è proseguito per tutti i Paesi il percorso 8 Values Journey dedicato ai valori aziendali e la formazione dedicata allo sviluppo di una cultura manageriale sempre più orientata al feedback
Infine, continua il focus aziendale sulla formazione linguistica. Hanno contribuito al risultato, oltre i già consolidati corsi di "piccolo gruppo" e "one-to-one", la piattaforma di formazione linguistica Language Corner accessibile attraverso Reskill o scaricando l'applicazione direttamente sul proprio smartphone. Questa piattaforma digitale offre infiniti contenuti formativi riguardo a 9 lingue (italiano, inglese, spagnolo, francese, tedesco, portoghese, cinese, giapponese, russo). Per promuoverne l'utilizzo sono state organizzate anche attività di gamification che prevedono per i primi classificati la possibilità di vincere dei one-to-one con un/una insegnate madrelingua. Sempre in tema di formazione linguistica, si ha anche la possibilità di dare l'accesso GUEST alla piattaforma ad un ospite a scelta (un parente, un amico, un familiare) promuovendo così lo sviluppo di contenuti formativi linguistici che già sono a disposizione per i dipendenti di Esprinet.
Esprinet nel 2023 ha continuato a lavorare sulla Talent Acquisition come valore aziendale e driver per il futuro, con l'obiettivo di gestire e ottimizzare al massimo il processo di selezione e migliorare la Customer Experience del candidato. Grazie alla collaborazione con un partner esterno finalizzata alla creazione di una nuova Employee Value Proposition, è stato identificato il nuovo pay off Enabling your Value, together!, sono stati identificati i punti di forza come datore di lavoro e le aree di miglioramento su cui investire maggiormente per diventare sempre più Employer of Choice.
L'attività di selezione è stata stabile e continuativa nel corso di tutto l'anno nonostante si sia registrato un leggero calo rispetto all'anno scorso.
In Italia, sono state gestite 142 ricerche di cui 17 chiuse tramite risorse interne, con job posting o job rotation. Quest'anno, a differenza dell'anno scorso, gli ingressi rispetto alle aree Marketing, Sales e Staff sono stati omogenei con numeri pressoché simili; le ricerche si sono per lo più concentrate su profili con una seniority media tra i 2/3 anni, con l'inserimento di profili ad alto potenziale.
In Spagna sono state invece gestite 97 selezioni, di cui 25 chiuse con un profilo interno; in Portogallo 24, con 5 job posting interni che hanno chiuso la vacancy. In linea generale, i profili inseriti in Spagna e Portogallo sono stati per lo più figure marketing e commerciali (sales specialist, business developer e brand manager i job title maggiormente ricercati), con minori inserimenti in ambito staff.
Il Gruppo Esprinet è fortemente convinto dell'importanza di investire sulle future generazioni e partecipa attivamente a dotare loro di competenze per l'occupazione e l'imprenditorialità. Il Gruppo si unisce infatti ai programmi di school-work experience o PCTO (Alternanza scuola lavoro) in collaborazione con alcune scuole del territorio in cui opera, cercando di perseguire i seguenti obiettivi:
• permettere a studenti e professionisti di incontrarsi e sviluppare competenze trasversali per l'orientamento professionale;
• creare un collegamento tra scuola e lavoro: questi giorni rappresentano un prezioso primo collegamento tra Esprinet e i giovani che presto entreranno nel mondo del lavoro.
Nel 2023 21 studenti provenienti da diverse scuole superiori del territorio di Monza e Brianza sono stati impegnati in attività che hanno coinvolto diversi dipartimenti dell'azienda (marketing, risorse

umane, servizio clienti, servizi generali e amministrazione) con l'obiettivo di supportarli nello sviluppo delle competenze richieste nel mondo nel lavoro.
Sono inoltre continuate le attività di Employer Branding e di consolidamento delle relazioni con gli Atenei del territorio, soprattutto con l'università Bicocca di Milano e con Confindustria. Per quanto riguarda la Spagna le collaborazioni sono intercorse con Università Complutense de Madrid, la Rey Juan Carlos, la Politecnica e la Business School EAE.
Per Esprinet le politiche di ascolto sono centrali nel costruire le strategie HR per il futuro, proprio per questo si promuovono iniziative che consentano a tutti i dipendenti del Gruppo di condividere le proprie idee e proporre nuove iniziative. Anche nel 2023 un ruolo chiave in tale processo è stato quello delle survey, in particolare la survey interna e il Great Place To work. In entrambe le inchieste tutti i dipendenti sono stati chiamati ad esprimere le proprie opinioni attraverso domande chiuse con una scala di gradimento associata, domande con scelta multipla e domande aperte. Tutti i contributi, sia i risultati quantitativi che gli input qualitativi, sono stati presentati tramite incontri dedicati con tutti manager di funzione; attraverso questi momenti sono nati degli importanti spunti di riflessione che hanno portato a migliorie e azioni mirate.
Anche nel 2023 si conferma un'attenzione particolare per quanto riguarda il livello di soddisfazione e ingaggio complessivi che sono stati analizzati grazie al Net Promoter Score (NPS) e al Trust Index.
Si segnala inoltre che nel 2023 la Certificazione Great Place to Work è stata ottenuta in tutti i Paesi coinvolti nella Survey (Italia, Spagna, Portogallo e Marocco). In Italia ci si è confermati Best Workplaces entrando nella classifica delle migliori 15 aziende Great Place to Work, per il cluster di riferimento. Continua inoltre il processo di benchmarking e confronto con le migliori best practice mediante la certificazione Top Employer che, nel 2023, ha visto un importante miglioramento della valutazione dei singoli processi HR.
Nel 2023 il Gruppo Esprinet ha ottenuto la certificazione EDGE, che ha riconosciuto le politiche in tema di uguaglianza di genere. Il Gruppo Esprinet ha così aderito a una comunità globale di aziende impegnate a sostenere le pari opportunità per donne e uomini sul posto di lavoro, adottando pertanto strategie informate per migliorare continuamente la parità di genere sul posto di lavoro.
Nel corso dell'anno si sono inoltre confermati momenti dedicati all'ascolto individuale dei dipendenti, in particolare alle interviste già proposte che scandiscono la vita professionale in azienda si è aggiunto un momento di ascolto dedicato ai/alle dipendenti che usufruiscono dei congedi di lunga durata.
Anche quest' anno sono state pianificate town hall trimestrali per il Sottogruppo Italia e per il Sottogruppo Iberica: incontri virtuali gestiti dall'Amministratore Delegato del Gruppo con la possibilità da parte di tutti i collaboratori di effettuare domande su qualsiasi argomento, anche in modalità anonima.
La flessibilità è rimasto un tema importante e, in un'ottica di costante miglioramento del work-life balance, tramite focus group con i manager sono state ricercate nuove possibili azioni.
Durante il 2023 l'attenzione a tale tematica ha portato a mettere in discussione prassi consolidate e a studiare un modello di flessibilità che avvicinasse i bisogni dei dipendenti alle logiche di business del Gruppo.
In Italia la politica di smart working è stata ampliata e sono state adottate soluzioni personalizzate in relazione alla natura del lavoro svolto consentendo una maggiore flessibilità in alcune aree aziendali.
Per la maggior parte della popolazione aziendale sono previsti 10 giorni di smart working mensili. Nella sede di Vimercate è stato inoltre introdotto un giorno di chiusura dei locali aziendali, tutti i venerdì, in cui l'intera popolazione aziendale di sede lavora esclusivamente da remoto.
In un'ottica di sempre maggiore flessibilità e responsabilizzazione è stata introdotta un'unica timbratura di rilevazione della presenza in sede.
Nel Sottogruppo Iberica è stata incrementata la flessibilità oraria grazie all'introduzione della pausa pranzo flessibile e ad una elasticità settimanale che consente di organizzare al meglio l'attività lavorativa. È stato inoltre incrementato il pacchetto di giorni di smart working extra da 5 a 10 giorni all'anno ed è stata introdotta la possibilità di fruire di un giorno di permesso retribuito aggiuntivo in occasione del proprio compleanno.
In un'ottica di sempre maggiore attenzione al tema della maternità, per tutto il Gruppo è stata introdotta una soluzione ad hoc per le donne in gravidanza: dal 6° mese possono scegliere di lavorare esclusivamente da remoto.
Nell' arco del 2023, anche a valle dei riscontri ottenuti durante le survey di clima, sono state avviate numerose iniziative volte a migliorare l'engagement dei dipendenti.
Sono nate differenti Community per favorire momenti di confronto e iniziative extralavorative su tematiche differenti. Tra le iniziative promosse è stata particolarmente apprezzata la costituzione della band aziendale che si è esibita in un concerto dedicato alla popolazione aziendale e ha partecipato agli auguri natalizi.
Durante l'anno, al fine di migliorare la collaborazione e la conoscenza tra le diverse aree aziendali, sono state promosse alcune attività tra cui untorneo di calciobalilla aziendale che coinvolge tutte le countries e mira ad accrescere il networking.
Si confermano come momenti molto apprezzati il kick off aziendale in Italia e la festa di Natale per tutto il Sottogruppo Iberica, due eventi di riconoscimento per celebrare i successi raggiunti durante l'anno.
Per favorire momenti di scambio e per coadiuvare la formazione dei dipendenti è nata la biblioteca aziendale autogestita, uno spazio in cui ogni dipendente può donare o prendere in prestito un libro. La biblioteca, sita in uno spazio comune nella sede di Vimercate e nelle sedi di Madrid e Saragozza, si sta arricchendo sempre più ospitando generi letterari differenti.
Esprinet ritiene che il Welfare aziendale sia un elemento strategico fondamentale e visto il forte apprezzamento riscontrato da tutti i dipendenti, anche nel 2023 è stato progettato il programma Esprinet4you. L'obiettivo è stato quello di costruire iniziative che possano davvero contribuire a migliorare la qualità della vita dei dipendenti.
In Italia è stato confermato l'importo "welfare" per tutti i dipendenti; una somma spendibile su una piattaforma dedicata in aggiunta alla quale sono stati confermati alcuni "bonus" aggiuntivi per matrimoni e unioni civili, nascite e adozioni e a supporto della disabilità e dei "care giving".
Nel Sottogruppo Iberica, essendo differente la disciplina, con le stesse logiche è stato assegnato un bonus straordinario a titolo di welfare.

Nel 2023 è stato introdotto in Italia lo sportello psicologico, un'iniziativa che ha consentito a tutti i dipendenti di accedere in totale anonimato ad un supporto psicologico con personale esperto. Con tale iniziativa si è messo in risalto un tema di importanza fondamentale ossia quello della salute mentale, che è stato portato avanti anche grazie a corsi dedicati come quello di Mindfulness e quello relativo allo stress management.
In Spagna è stato lanciato un servizio di consulenza psicologica e medica a disposizione dei dipendenti e delle loro famiglie. Questo servizio dispone di sessioni di trattamento psicologico specializzate. Inoltre, è stato ripresa la fisioterapia per il personale di magazzino e di assistenza tecnica.
Nel 2023 è stata promossa l'iniziativa di una corsa non competitiva (c.d. Run4inclusion) che ha visto Esprinet Italia partecipare insieme ad altre aziende per celebrare l'importanza dei valori di diversità, inclusione, sostenibilità e benessere fisico.
Nel 2023 si sono verificati alcuni importanti eventi che hanno coinvolto la nostra struttura aziendale. In un'ottica di sempre maggiore sinergia, nel mese di novembre è avvenuta la fusione di 4Side S.r.l. che è confluita all'interno della struttura di Esprinet S.p.A. dando vita alla Business Unit Games. Nel mese di agosto è avvenuta inoltre un'importate acquisizione che ha portato Sifar Group S.r.l,
società leader in Italia per quanto attiene ai ricambi e all' accessoristica per smartphone e tablet, a far parte del Gruppo Esprinet.
Da ottobre la struttura organizzativa di Esprinet S.p.A. in ambito vendite e marketing è stata suddivisa in tre principali aree di business: Solar, Valore e Volume.
Per quanto riguarda la penisola Iberica, si segnala nel mese di maggio 2023 l'acquisizione da parte di V-Valley Advanced Solutions España S.A.U., della società Erredi Iberica S.L., appartenente al gruppo Dacom in Italia, e la sua successiva fusione per incorporazione avvenuta il 31 luglio 2023.
Il 1° agosto 2023 è avvenuto inoltre l'acquisto da parte di V-Valley Advanced Solutions España S.A.U. del 100% del capitale sociale di Lidera Network S.L., società di diritto spagnolo, con una branch in Portogallo, attiva nella distribuzione di soluzioni software in ambito Cybersecurity.
Nel 2023 si sono conclusi rispettivamente il primo ciclo di performance development per il Sottogruppo Iberica e il secondo ciclo per il Sottogruppo Italia, basati entrambi sul processo del feedback continuo supportato dalla piattaforma Feedback4you. Oltre i feedback già condivisi durante l'anno, è prevista anche una final review (per l'Italia nel 2023 sono state coinvolte 742 persone). Quest'ultima è stata comprensiva di un rating sintetico, che indica quanto la persona sia in linea con il ruolo ricoperto, e di un feedback più approfondito da parte del proprio manager su obiettivi raggiunti e allineamento alla cultura e ai valori di Esprinet. In aggiunta si sono tenuti gli incontri di development tra HR e manager di funzione, con l'obiettivo di condividere una panoramica delle risorse appartenenti ai gruppi e soprattutto volti ad identificare le principali azioni di sviluppo (ad esempio shadowing, job rotation, training).
Tra le diverse azioni promosse si segnala che, nel 2023, Esprinet ha avviato per la prima volta un programma di mobilità internazionale con lo scopo di accrescere le competenze professionali e

linguistiche di alcuni dipendenti ad alto potenziale, e al contempo migliorare le sinergie e la collaborazione tra le differenti countries del Gruppo.
Nell' arco dell'anno di riferimento hanno preso parte al progetto 9 dipendenti, 5 di Esprinet S.p.A. e 4 delle controllate spagnole. I partecipanti, a seguito di un processo di selezione interno hanno avuto accesso ad una formazione linguistica personalizzata e ad incontri con i manager della struttura ospitante per delineare al meglio il percorso.
Durante il periodo di assegnazione all'estero, di una durata compresa tra i 5 e i 6 mesi, tutti i partecipanti hanno avuto modo di confrontarsi con metodi di lavoro differenti e in alcuni casi sono nate importanti sinergie che hanno consentito lo sviluppo di progetti corporate.
Nel corso del 2023 è inoltre proseguito il progetto Graduate che ha visto coinvolti 4 partecipanti in Italia e una partecipante in Spagna. Il percorso, iniziato nel 2022, è stato caratterizzato da job rotation in differenti strutture aziendali con un focus specifico nell'area marketing e nell'area vendite, al fine di formare in modo completo e approfondito giovani talenti. Dal prossimo anno è prevista l'esperienza internazionale
Nelle società del Gruppo la retribuzione è composta, per profili di personale identificati, da incentivazione variabile basata sia su obiettivi individuali che su obiettivi aziendali.
Per alcuni Amministratori e dirigenti chiave delle varie società del Gruppo si è chiuso il piano di incentivazione per il triennio 2021 – 2023, che verrà consuntivato in occasione dell'Assemblea dei Soci di Esprinet S.p.A. convocata per l'approvazione del Bilancio 2023.
Oltre le forme di impiego o esonero previste dalle normative vigenti nei vari Paesi di operatività del Gruppo, si segnalano per l'Italia:
Per ciò che riguarda la Spagna, Esprinet Iberica S.L.U. mantiene i contratti di collaborazione con enti dedicati all'inserimento lavorativo di persone diversamente abili.
Il rispetto dell'ambiente e la tutela della salute e sicurezza sul lavoro sono da sempre alla base del modo di operare del Gruppo Esprinet. È preciso intendimento del Gruppo mantenere, consolidare e migliorare ulteriormente la posizione di leadership conquistata nel proprio settore continuando a proporre innovazione nei processi e nei servizi ai propri clienti e prestando allo stesso tempo una costante attenzione alla sicurezza, alla salute dei lavoratori e all'ambiente circostante, nel pieno rispetto delle leggi vigenti.
Al fine di raggiungere tali obiettivi, il Gruppo ha stabilito, documentato, implementato e mantiene attivo, un Sistema di Gestione Integrato Qualità, Ambiente e Salute e Sicurezza sul Lavoro.
Esprinet S.p.A. e le controllate Esprinet Iberica S.L.U., V-Valley Advanced Solutions España S.A.U. e V-Valley S.r.l. sono certificate Qualità (ISO 9001), Ambiente (ISO 14001) e Salute e Sicurezza sul lavoro (ISO 45001).
Tutte le società, certificate da parte di BSI, ente di Certificazione di standing internazionale, hanno ottenuto conferma delle certificazioni in essere nel corso del 2023.
Di seguito vengono elencati e descritti gli strumenti considerati essenziali per:

Il Gruppo, consapevole del ruolo primario assunto dal personale, è fortemente impegnato nella promozione di un coinvolgimento attivo e responsabile e di crescita professionale dello stesso.
Si ritiene, pertanto, fondamentale la costante attività di informazione e formazione al fine di una sempre maggiore sensibilizzazione di tutto il personale sulle problematiche ambientali, di salute e sicurezza e sull'importanza del contributo di ciascuno ai fini della prevenzione e miglioramento delle condizioni generali di sicurezza del lavoro e dell'efficienza ambientale dell'organizzazione.
Il Gruppo Esprinet definisce i criteri e le modalità per la continua identificazione dei principali aspetti ambientali, dei rischi di infortunio, dei rispettivi pericoli e per la misurazione dei relativi impatti verificando periodicamente i risultati ottenuti rispetto agli obiettivi prefissati, che sono definiti, monitorati e aggiornati per il loro progressivo miglioramento.
La conformità a leggi e norme emanati per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori e per il rispetto dell'ambiente sono valori imprescindibili dell'azione strategica del Gruppo.
La corretta conduzione, la manutenzione e il controllo periodico di impianti e attrezzature nonché la verifica dell'eventuale utilizzo e smaltimento di sostanze o preparati chimici pericolosi e non, attuati anche grazie al supporto di fornitori terzi qualificati, accuratamente selezionati tenendo conto delle loro capacità tecnico/professionali e di fornire prodotti e servizi che eliminino o riducano sensibilmente i rischi per l'ambiente e la salute e la sicurezza, sono tra le modalità attraverso le quali il Gruppo attua le politiche di "salute sicurezza e ambiente".
Il Gruppo è, inoltre, impegnato nel minimizzare il consumo di risorse naturali (energia elettrica, gas, acqua) e la produzione di rifiuti, favorendo, ove possibile, il recupero degli stessi.
Il Gruppo riconosce l'importanza del processo di "comunicazione" per tutte le parti interessate (personale, clienti, fornitori, appaltatori e subappaltatori) quale elemento basilare per la corretta gestione delle responsabilità in ambito di salute sicurezza e ambiente.
Gli Audit interni e di terza parte sono un valido strumento, alla base della cultura aziendale, per lo svolgimento delle attività di sorveglianza e controllo delle prestazioni anche in materia di salute sicurezza e ambiente.
Esprinet S.p.A. e Sifar Group S.r.l. aderiscono al consorzio Erion (WEEE ed Energy), Dacom S.p.A. e IdMaint S.r.l. al consorzio Erion (Professional ed Energy). Le citate società demandano ai richiamati consorzi gli aspetti operativi della gestione dei prodotti a fine vita con riferimento alla normativa sullo smaltimento dei rifiuti elettrici ed elettronici domestici e/o professionali e delle pile e batterie. Per quanto riguarda la gestione degli imballaggi aderiscono al consorzio CONAI.
Esprinet Iberica S.L.U. aderisce ai consorzi Recyclia, Ecoembes e Punto Verde mentre Esprinet

Portugal Lda ad Erp Portugal, Ponto Verde e ValorPneu, V-Valley Advanced Solutions España S.A.U. a Ecotic ed Ecoembes e infine V-Valley Advanced Solutions Portugal Unipessoal Lda a Erp Portugal e Ponto Verde.
Con riferimento al documento approvato il 14 gennaio 2009 dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (Cndcec), teso a supportare la prima applicazione del D. Lgs. 32/2007 in materia informativa attinente all'ambiente e al personale si precisa quanto segue.
Relativamente al personale, nel corso dell'anno non si sono rilevate morti sul lavoro, né addebiti in ordine a malattie professionali da parte di dipendenti o ex dipendenti né cause di "mobbing" per le quali le società del Gruppo siano state dichiarate colpevoli in via definitiva.
Si segnala un solo infortunio che ha causato lesioni gravi e incapacità di attendere alle ordinarie occupazioni per un tempo superiore ai quaranta giorni.
Relativamente all'ambiente, nel corso dell'anno non si sono rilevati danni causati all'ambiente, sanzioni o pene definitive inflitte all'impresa per reati o danni ambientali, né emissioni gas a effetto serra.
Relativamente al personale, la sezione "Risorse Umane" e i "Principi Generali" del presente capitolo forniscono un quadro completo delle politiche perseguite.
L'attività di "pura" distribuzione di prodotti IT (hardware, software e servizi) e di prodotti di elettronica di consumo, svolta presso i quattro siti logistici principali di Cambiago, Cavenago e Pregnana Milanese, per l'Italia (ca. 112.000 mq), e di Saragozza per la Spagna (ca. 47.000 mq), non configura particolari problematiche relative all'ambiente. Il Gruppo monitora costantemente l'utilizzo di energia nelle diverse sedi e si è dotato di stringenti procedure per la gestione dello smaltimento di qualunque tipo di rifiuto.
La gestione dei rischi rappresenta uno strumento strategico per la creazione di valore. L'attività del Gruppo Esprinet e di Esprinet S.p.A. è infatti esposta ad alcuni fattori di rischio suscettibili di influenzare la propria situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Esprinet S.p.A. ed il Gruppo Esprinet identificano, valutano e gestiscono i rischi ispirandosi a modelli e tecniche riconosciuti a livello internazionale.
A partire dal 2009 il Gruppo ha adottato un modello operativo ed organizzativo di gestione del rischio e monitoraggio di adeguatezza nel tempo (c.d. "ERM-Enterprise Risk Management") ispirato alla metodologia del Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (c.d. "CoSO"), che consente di individuare e gestire i rischi in modo omogeneo all'interno delle società del Gruppo, Esso si basa su un framework metodologico diretto a realizzare un sistema efficace di gestione dei rischi in grado di coinvolgere, ai diversi livelli, gli attori del sistema di controllo interno cui vengono attribuiti ruoli e responsabilità diverse in merito alle attività di controllo.
Il sistema di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi aziendali è basato su un processo che prevede, con frequenza almeno annuale, lo svolgimento delle seguenti fasi:
identificazione delle priorità del "risk management";
identificazione di una "risk strategy" (accettazione, ottimizzazione, miglioramento o monitoraggio dei presidi di controllo) per ogni rischio mappato e declinazione della stessa in piani di azione operativi.
Lo scopo finale del processo descritto consiste nell'individuazione degli eventi potenziali che possano influire sull'attività d'impresa e nel mantenimento del livello di rischio entro la soglia di accettabilità definita dall'organo amministrativo ai fini del conseguimento degli obiettivi aziendali.
Nel corso del 2023 è stato adeguatamente eseguito il piano di attività previsto, comprensivo di un piano di verifiche (c.d. "Piano di audit") ed un piano di rafforzamento dei presidi sui rischi considerati prioritari.
Si è inoltre proceduto alla elaborazione di nuove procedure o alla revisione di procedure esistenti.
Al termine dell'anno la "risk exposure" non presentava variazioni di rilievo rispetto all'anno precedente.
Per quanto riguarda il 2024 le attività del Gruppo saranno indirizzate prevalentemente al monitoraggio e all'ottimizzazione dei livelli di presidio dei rischi esistenti avendo, l'annuale revisione dei principali rischi aziendali, condotto alla sostanziale conferma della mappatura esistente con sporadiche variazioni.
Infine, all'occorrenza, verranno definite e redatte nuove procedure allo scopo di formalizzare e normare processi volti alla corretta gestione dei rischi emersi a fronte di eventuali aggiornamenti normativi e/o dell'allargamento dell'operatività del Gruppo.
Il 2023 è stato caratterizzato da una forte incertezza e da notevoli tensioni al ribasso a livello macroeconomico, dovute principalmente al proseguimento dell'offensiva militare in territorio ucraino iniziata dalle forze armate della Federazione Russa il 24 febbraio 2022, dal perdurare di un'inflazione elevata, seppur in decrescita nel corso dell'anno, e dallo scoppio del conflitto israelo-palestinese a partire dal 7 ottobre 2023 e tuttora in atto.
Nel frattempo, le principali banche centrali globali (inclusa la Banca Centrale Europea) hanno proseguito nell'adozione di una politica monetaria restrittiva, operando numerosi rialzi dei tassi d'interesse, che hanno comportato un sensibile aumento del costo del denaro, il cui apice è stato raggiunto principalmente nel corso del terzo trimestre dell'anno. L'elevato costo del denaro è previsto rimanere tale durante il 2024 sebbene con una graduale riduzione a partire dal secondo trimestre coerentemente con l'andamento del fenomeno inflazionistico, il quale è previsto in ulteriore graduale decrescita durante l'anno in corso.
L'impatto diretto nel 2023 delle suddette tensioni geopolitiche sul Gruppo Esprinet è stato nel complesso limitato e sopportabile, non essendo lo stesso particolarmente esposto sui mercati dei Paesi attualmente coinvolti direttamente nei conflitti in atto, oltre a poter contare su una solida struttura finanziaria. Tuttavia, il contesto congiunturale caratterizzato da un elevato livello del costo del denaro e dell'inflazione, ha influito negativamente sulle performance del Gruppo, come conseguenza della generale riduzione dei consumi privati delle famiglie e degli investimenti delle imprese, e come maggior onerosità delle linee di finanziamento utilizzate.
Nonostante il perdurare di forti tensioni geopolitiche e dei conflitti in corso, il contesto creditizio è però atteso in lieve miglioramento e allentamento a partire dalla primavera/estate del 2024, in linea con il previsto calo del tasso inflazionistico. Infine, nell'area Euro il PIL è atteso in lieve aumento nel corso del 2024, con una ripresa leggermente più accentuata nel 2025 e l'insieme di questi fattori dovrebbe segnare una ripresa dei consumi di prodotti informatici da parte di famiglie e imprese.
La definizione dei principali rischi aziendali si basa sulla seguente macro-classificazione:

Nel seguito si riporta una breve descrizione dei principali rischi, questi ultimi valutati in termini lordi ossia senza considerare le azioni di risposta messe in atto o pianificate dal Gruppo al fine di ricondurre la severità dei rispettivi rischi entro livelli di accettabilità.
La situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo è influenzata dai diversi fattori che compongono il quadro macro-economico dei mercati in cui esso opera.
Tra questi si annoverano, a titolo esemplificativo e non esaustivo, l'andamento del prodotto interno lordo, il livello di fiducia dei consumatori e delle imprese, il saggio di inflazione, l'andamento dei tassi di interesse, il costo delle materie prime e il tasso di disoccupazione.
Nel corso del 2023 il mercato distributivo italiano ha mostrato un andamento negativo rispetto al 2022 (-3,9%), analogamente ai mercati spagnolo e portoghese che hanno evidenziato decrescite del, rispettivamente, -1,6% e -4,9% (fonte: Context, gennaio 2024).
Tuttavia, non vi è certezza che l'andamento del mercato possa realmente seguire le aspettative degli analisti e laddove tali aspettative non si avverassero, la situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo potrebbe subire un impatto negativo.
situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Il successo delle attività del Gruppo Esprinet dipende in larga misura, in ragione del ruolo di intermediario assunto nella filiera dell'Information Technology, dalla sua capacità di indirizzare e saper interpretare e soddisfare i bisogni di clienti e fornitori.
Tale capacità si traduce in una "value proposition" che consenta di rilasciare quote di valore a monte e a valle e di differenziarsi rispetto alla concorrenza riuscendo, per tale via, ad ottenere condizioni di redditività adeguate e storicamente migliori rispetto a quelle dei concorrenti diretti ed indiretti. Qualora il Gruppo Esprinet non fosse in grado di mantenere e rinnovare tale offerta di valore ovvero di sviluppare e offrire servizi innovativi e competitivi rispetto a quelli dei principali concorrenti, le quote di mercato del Gruppo potrebbero ridursi con un impatto significativamente negativo sulla
Il Gruppo opera in settori esposti a un elevato grado di concorrenza, sia in Italia sia nella penisola Iberica e in tutti gli altri mercati nei quali è attivo, in ragione della natura di intermediazione commerciale dell'attività svolta.
Il Gruppo si trova, pertanto, ad operare in contesti altamente competitivi ed a confrontarsi, nei vari mercati geografici, sia con operatori locali fortemente radicati sul territorio che con soggetti multinazionali dotati di dimensioni e risorse significativamente superiori rispetto a quelle del Gruppo. La concorrenza nel settore della distribuzione di IT ed elettronica di consumo, che rappresenta l'attività prevalente del Gruppo, si misura sul livello dei prezzi, sulla disponibilità, la qualità e la varietà dei prodotti e dei connessi servizi di logistica ed assistenza pre e post-vendita.
Il grado concorrenziale è acuito inoltre dal fatto che il Gruppo si caratterizza come intermediario tra i grandi fornitori mondiali di tecnologia ed i rivenditori di informatica/elettronica di consumo, tra i quali spiccano alcuni operatori dotati di elevato potere contrattuale come le insegne della Grande Distribuzione, spesso potenzialmente in grado di allacciare rapporti di fornitura diretti con i produttori.
Il Gruppo concorre inoltre, sia in Italia che nella penisola Iberica e in tutti gli altri mercati nei quali è attivo, con gruppi multinazionali caratterizzati da standing finanziari molto elevati.

Qualora il Gruppo Esprinet non fosse in grado di fronteggiare efficacemente il contesto esterno di riferimento si potrebbe determinare un impatto negativo sulle prospettive e sull'attività del Gruppo, nonché sui suoi risultati economici e sulla sua situazione finanziaria.
Il Gruppo risulta esposto anche alla concorrenza esercitata da modelli distributivi alternativi, attuali o potenziali, quali quelli imperniati sulla vendita diretta all'utilizzatore da parte dei produttori sebbene questi ultimi abbiano rivelato in passato tutti i loro limiti.
Qualora il fenomeno della "disintermediazione" dovesse manifestarsi in maniera rilevante nei prossimi anni, peraltro non motivato da alcuna evidenza né empirica né di razionalità economica, il Gruppo Esprinet potrebbe subire contraccolpi negativi sulla propria situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Il settore tecnologico si caratterizza tipicamente per un trend di prezzo tendenzialmente deflattivo legato al fenomeno dell'elevata obsolescenza dei prodotti e alla forte competitività del mercato. Esiste inoltre anche un rischio legato a fattori maggiormente congiunturali, quali l'oscillazione del dollaro USA e della valuta cinese, rappresentanti le due principali valute di denominazione all'origine del contenuto di tecnologia dei prodotti informatici, e l'inflazione, manifestatasi a livelli particolarmente elevati a partire dal 2022.
Il Gruppo è inoltre esposto al rischio di riduzioni dei prezzi unitari dei prodotti informatici ed elettronici nella misura in cui il margine commerciale lordo, rappresentato dalla differenza tra prezzi di vendita praticati ai rivenditori e costi di acquisto dai fornitori, subisce una riduzione in valore assoluto al ridursi dei prezzi praticati al consumatore finale. Ciò accade in quanto risulta problematica, in un settore altamente concorrenziale come quello distributivo, la traslazione sui clienti dei maggiori oneri legati ai ribassi dei prezzi.
Malgrado il rischio in oggetto trovi un ammortizzatore nella capacità del Gruppo di limitare il livello dei costi fissi ed adeguare i livelli di produttività così da ridurre costi di processo maggiormente agganciati a driver fisici (es. numero di transazioni, numero di prodotti movimentati in magazzino o spediti per corriere), e nonostante il valore percentuale del margine lordo di vendita risulti in una certa misura indipendente dalla riduzione dei prezzi unitari di prodotto, non è possibile fornire assicurazioni sulla capacità prospettica del Gruppo di fronteggiare in maniera economica i tassi di deflazione del settore tecnologico.
Come parte integrante della propria strategia di crescita, il Gruppo è solito concludere periodicamente acquisizioni di attività (rami d'azienda e/o partecipazioni societarie) ad elevata compatibilità strategica con il proprio perimetro di business.
Le operazioni di acquisizione presentano in linea di principio il rischio che non si riescano ad attivare, in tutto o in parte, le sinergie attese ovvero che i costi dell'integrazione, espliciti e/o impliciti, possano risultare superiori rispetto ai benefici dell'acquisizione.
Le problematiche di integrazione risultano amplificate qualora le aziende target siano attive in paesi e mercati diversi da quelli di presenza storica del Gruppo e presentino per tale motivo delle specificità in termini di contesti di business, normativi e culturali e/o delle barriere commerciali.
Tali problematiche sono riconducibili, oltre che all'implementazione di adeguati meccanismi organizzativi di coordinamento tra le entità acquisite e il resto del Gruppo, alla necessità di allineamento agli standard e politiche principalmente in materia di procedure di controllo interno, reportistica, gestione delle informazioni e sicurezza dei dati.
Rischi simili, sebbene di natura speculare, possono manifestarsi in occasione di spin-off aziendali, a fronte della creazione di nuove società/rami d'azienda con duplicazione dei processi, della struttura

logica informativa e con un aumento della complessità operativa generale del Gruppo e della necessità di interoperatività tra le diverse entity.
Non è possibile, pertanto, fornire alcuna garanzia riguardo alla futura capacità del Gruppo di portare a termine con successo ulteriori acquisizioni o spin-off, né di saper preservare i posizionamenti competitivi degli eventuali target acquisitivi né di poter replicare favorevolmente il proprio modello di business e sistema di offerta.
Il Gruppo Esprinet è fortemente dipendente dai sistemi informativi nello svolgimento della propria attività.
In particolare, l'economicità del proprio business dipende in notevole misura dalla capacità dei sistemi informativi di immagazzinare e processare volumi molto elevati di dati e di garantire standard di performance (velocità, qualità, affidabilità e sicurezza) elevati e stabili nel tempo.
La criticità dei sistemi informativi è acuita dalla circostanza per la quale il Gruppo faccia notevole affidamento, per motivi legati al proprio modello di business elettivo, alla piattaforma Internet, sia come strumento di trasmissione di informazioni alla clientela che di "order-processing" e "marketing intelligence". Altri fattori critici sono costituiti dalle connessioni in modalità EDI con i sistemi informativi di molti fornitori nonché dal collegamento telematico con la rete di Esprivillage operante sul territorio e dalla recente migrazione di alcuni servizi IT su piattaforma cloud gestita da terze parti.
Il Gruppo ha investito notevoli risorse al fine di prevenire e presidiare i rischi collegati alla dipendenza dai sistemi informativi e migliorare il grado di sicurezza informatica. Ad esempio è prevista la continua manutenzione del parco hardware installato e l'aggiornamento del relativo software, la stipula di polizze assicurative a tutela dei danni indirettamente provocati da eventuali "crash" nei sistemi, l'"housing" del "data center" in ambienti sicuri, la stipula di contratti a tutela dell'azienda con primari fornitori di servizi cloud (Microsoft/Amazon), la costruzione di difese anti-intrusione e anti-virus con l'effettuazione di "penetration test" per la verifica della tenuta delle predette difese, il continuo backup dei dati residenti sui sistemi, la previsione di piani di "business continuity" e "disaster recovery" e il loro test attraverso l'effettuazione di prove di "spegnimento e ripartenza dei sistemi ridondati", il ricorso alla consulenza di esperti nel settore e la definizione di nuovi ruoli chiave con specifiche competenze in ambito IT quali il Chief Information Security Officer. Sono stati inoltre implementati sistemi di cifratura degli hard disk, di controllo dei comportamenti e un programma formativo inerente ai temi della cybersecurity. Sono stati infine attivati i più aggiornati sistemi di sicurezza Microsoft e un SOC (Security Operations Center).
È in atto un trend di rapida espansione a livello globale dell'utilizzo dell'intelligenza artificiale come supporto nell'esecuzione dei processi aziendali, la quale oltre a costituire un'importante opportunità di ottimizzazione procedurale, non è escluso possa essere utilizzata ai fini della commissione di reati con potenziali impatti negativi sul Gruppo. E' a tal proposito in fase di valutazione l'adozione di sistemi di protezione informatica aziendale che prevedono l'uso appunto di intelligenza artificiale.
Non si può escludere, tuttavia, che il Gruppo possa dover subire interruzioni e/o discontinuità nello svolgimento dell'attività commerciale per effetto di malfunzionamenti o veri e propri "black-out" dei sistemi propri o di terzi.
Non è altresì possibile garantire che i sistemi informativi delle società e/o aziende eventualmente acquisite siano in grado, al momento dell'acquisizione, di soddisfare i requisiti minimi del Gruppo in materia di affidabilità e sicurezza.

Le attività di commercializzazione svolte dal Gruppo sono fortemente dipendenti dal funzionamento e dalla efficienza della catena logistica grazie alla quale i prodotti sono in grado di raggiungere i mercati di riferimento.
Tali catene logistiche hanno raggiunto elevati livelli di complessità ed il percorso delle merci dagli stabilimenti in cui vengono fabbricati i prodotti informatici ed elettronici commercializzati fino ai clienti finali potrebbe essere soggetto a interruzioni dovute ad eventi naturali, politici e operativi, mutazioni nei rapporti commerciali tra governi, restrizioni al commercio ed embarghi, conflitti, crisi di solvibilità di operatori presenti nelle delle diverse fasi di trasporto e stoccaggio.
Il verificarsi di eventi sfavorevoli in tali aree, suscettibili di produrre interruzioni non brevi nella catena logistica, potrebbe incidere in maniera significativamente negativa sulle prospettive e sulla situazione economico-finanziaria del Gruppo.
Il Gruppo nel suo complesso intrattiene rapporti diretti con oltre 650 primari vendor di tecnologia tra vendor di IT, elettronica di consumo e componentistica microelettronica. Da sempre il Gruppo è infatti focalizzato nella distribuzione di prodotti di marca (c.d. "branded"), essendo ridotta in rapporto al totale la quota di ricavi derivanti dalla vendita di prodotti a marchio proprio (accessori, prodotti di consumo, micro-informatica a marchio Celly, Nilox e +Ego).
Nella maggioranza dei casi i rapporti commerciali con i vendor sono disciplinati da contratti e/o accordi rinnovabili, di regola, di anno in anno.
Nonostante il numero elevato di vendor in portafoglio, il Gruppo Esprinet presenta un certo grado di rischio di concentrazione in quanto l'incidenza dei primi 10 fornitori è pari a oltre il 69% del totale (73% nel 2022).
Tenuto conto della situazione descritta, il Gruppo è esposto al rischio di mancato rinnovo dei contratti di distribuzione in essere e/o della incapacità di sostituire efficacemente tali contratti.
Il Gruppo è altresì esposto al rischio di cambiamenti rilevanti nei termini e nelle condizioni contrattuali pattuiti con i vendor, con particolare riferimento all'ammontare dei premi da questi riconosciuti al raggiungimento degli obiettivi ovvero al livello stesso e alla natura di tali obiettivi, all'importo dei fondi di co-marketing e sviluppo, alle politiche di protezione del valore economico delle scorte di magazzino e dei resi commerciali, ai tempi di pagamento e alla connessa politica di sconti.
Tali variazioni, se negative, sono suscettibili di impattare negativamente la situazione patrimoniale e i risultati economico-finanziari del Gruppo.
Storicamente il Gruppo si è tuttavia dimostrato capace di negoziare con le proprie controparti condizioni contrattuali che hanno consentito il conseguimento di una lunga serie storica di risultati economici positivi. Inoltre, il grado di partnership raggiunto con la maggior parte dei fornitori ha consentito nel tempo di avviare con i principali di essi importanti rapporti di collaborazione consolidati negli anni anche grazie al mantenimento di canali di comunicazione diretti.
Il modello logistico del Gruppo si basa sulla gestione diretta delle attività di magazzinaggio e prelievo e sull'esternalizzazione delle attività di trasporto e consegna. Tali attività rivestono un'importanza critica nell'ambito della catena del valore dei distributori di IT ed elettronica di consumo.
Per la prima delle attività citate il Gruppo si avvale della prestazione d'opera, relativamente alle attività italiane, di una società di servizi di magazzinaggio e custodia ed è inoltre in fase di introduzione in una logistica pilota, il ricorso a carrelli a guida autonoma (LGV – Laser Guided Vehicle). Le attività di trasporto sono invece appaltate, in ogni country in cui è attivo il Gruppo, a vettori esterni indipendenti.
L'interruzione dei rapporti contrattuali con i suddetti fornitori di servizi, ovvero una significativa riduzione del livello di qualità ed efficienza dei servizi erogati o l'emergere di possibili agitazioni sindacali, potrebbe produrre impatti negativi anche rilevanti sulla situazione economico-finanziaria del Gruppo.
Il continuo monitoraggio di questi fornitori e del mercato di riferimento, costituiscono fattori di mitigazione di questo rischio.
Il risultato dell'elevato grado concorrenziale cui è sottoposto il Gruppo è rappresentato dai bassi margini reddituali (margine commerciale lordo e utile operativo netto) in rapporto ai ricavi.
Tali bassi margini tendono ad amplificare gli effetti sulla redditività di variazioni impreviste nei livelli delle vendite e dei costi operativi sostenuti.
Impatti negativi sulla redditività possono essere generati anche da non corrette decisioni riguardanti il "pricing" dei prodotti e la gestione delle politiche di sconto.
Non è possibile fornire garanzie sulla capacità del Gruppo di sapere anche in futuro gestire con oculatezza e prudenza le proprie politiche di "pricing", anche in contesti congiunturali difficili.
Il costante monitoraggio dei margini di prodotto e di clientela e la ricerca del miglior mix all'interno del proprio portafoglio di fornitori e clienti costituiscono i principali fattori di mitigazione del rischio in oggetto.
Il Gruppo è soggetto al rischio di riduzioni di valore delle scorte di magazzino in dipendenza di variazioni al ribasso dei prezzi di listino dei vendor e di fenomeni di obsolescenza economica e tecnologica.
E' prassi del settore che, nel primo dei casi sopra esposti, i vendor assicurino ai distributori che intrattengano con essi rapporti di fornitura diretti forme di protezione, totali e/o parziali, contrattuali e/o non contrattuali, del valore economico delle scorte.
Nondimeno potrebbero verificarsi casi di inadempienza da parte dei vendor ovvero di mancata attivazione di protezioni non contrattuali.
Tali clausole protettive, inoltre, sono azionabili solo a determinate condizioni e quindi in condizioni di assoluto controllo e capacità di pianificazione dei propri acquisti in funzione delle potenzialità di sbocco.
Non è possibile fornire garanzie circa la futura capacità del Gruppo di gestire i livelli di stock in maniera da non subire rischi di svalutazione, anche limitata, delle giacenze ovvero di essere in grado di attivare le protezioni contrattualmente previste con la maggioranza dei fornitori di prodotti.
Fondamentale, al fine di ridurre/mitigare il presente rischio, è la costante capacità di minimizzare, anche grazie al supporto di sistemi esperti di "inventory management" e "demand planning", i livelli delle scorte a parità di indici di disponibilità e conseguentemente di soddisfazione per la clientela, combinata con l'attenzione prestata al costante monitoraggio del rispetto degli accordi contrattuali in essere, tenuto conto delle consolidate prassi di settore che storicamente portano a ritenere probabile il supporto dei fornitori nella protezione del valore economico degli stock.
L'attività e lo sviluppo del Gruppo Esprinet si caratterizzano per una significativa dipendenza dal contributo di alcune figure manageriali chiave, con particolare riferimento agli Amministratori Delegati (o alle funzioni corrispondenti nelle diverse società del Gruppo), agli altri amministratori esecutivi ed alla struttura di "prima linea" e/o responsabili delle funzioni operative per le attività del Gruppo nei mercati geografici in cui esso è presente.
Il successo del Gruppo dipende dunque in larga misura dalla capacità professionale e dall'abilità di tali figure manageriali.
La perdita delle prestazioni di alcuno dei manager senza un'adeguata sostituzione, nonché l'incapacità di attrarre e trattenere risorse nuove e qualificate, potrebbe pertanto avere effetti negativi sulle prospettive, attività e risultati economico-finanziari del Gruppo.

Le politiche di work-life balance, di sviluppo professionale, e di "retention", queste ultime inquadrate in un sistema di remunerazione che prevede anche l'utilizzo di piani di incentivazione di lungo periodo, uniti alle attività di formazione continua, rappresentano le principali modalità con la quale il Gruppo fronteggia il rischio in esame.
Gli impianti ed i prodotti in giacenza nelle sedi operative e nei magazzini sono soggetti a rischi legati ad eventi climatici avversi (es: terremoti, inondazioni, nubifragi) sempre più frequenti a seguito dei cambiamenti metereologici in atto, incendi, furti, distruzione. Tali eventi potrebbero portare ad una significativa diminuzione del valore dei beni danneggiati e alla interruzione, anche per periodi prolungati, della capacità operativa del Gruppo.
Non potendo escludere il manifestarsi di tali eventi ed i danni da essi conseguenti, e pur tenuto conto delle politiche di gestione e mitigazione di tali categorie di rischi in termini di sicurezza fisica, suddivisione del rischio su poli logistici separati (con aggiunta di un nuovo magazzino in Italia nel 2024) e prevenzioni incendi, realizzate essenzialmente attraverso il trasferimento dei rischi a società di assicurazioni e la predisposizione di un apposito piano di Business Continuity, non si possono fornire garanzie circa gli impatti negativi che potrebbero scaturirne per la situazione economico-finanziaria di Gruppo.
È di fondamentale importanza per il Gruppo gestire in maniera profittevole il rapporto con i propri clienti massimizzandone la soddisfazione e cercando di limitarne i reclami. Ciò acquista maggior rilievo se letto alla luce del ruolo di intermediario assunto nella filiera dell'Information Technology da parte del Gruppo, operando in un mercato estremamente competitivo.
È quindi di vitale importanza riuscire a differenziarsi rispetto alla concorrenza, agendo sul servizio offerto ai clienti e sull'efficacia e l'efficienza del supporto fornito acuendo la percezione da parte di quest'ultimi del valore aggiunto generato.
Per fare ciò il Gruppo si è dotato di un'apposita funzione aziendale formata da un team di esperti aventi il compito di analizzare il grado di soddisfazione dei clienti, identificando i loro bisogni latenti e i punti di forza e debolezza dell'offerta proposta, al fine di ottimizzare la propria azione commerciale, massimizzandone l'efficacia e l'efficienza.
L'eventuale incapacità del Gruppo Esprinet di accrescere la soddisfazione dei propri clienti, con conseguente loro disaffezione e perdita di quote di mercato potrebbe comportare un impatto significativamente negativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Il comportamento di dipendenti infedeli potrebbe generare danni economici rilevanti tenuto in considerazione anche l'elevato numero di transazioni effettuate, l'intensivo utilizzo di sistemi informativi sia per l'effettuazione delle attività sia per l'interfacciamento con clienti e fornitori, oltre all'elevato valore unitario di alcune transazioni.
Il Gruppo Esprinet è impegnato nella riduzione della probabilità di manifestazione di tali condotte fraudolente mediante tecniche di "duty segregation", gestione degli accessi ai sistemi informativi e fisici, sistemi di monitoraggio ad intelligenza artificiale, introduzione di procedure e controlli e diffusione del codice etico.
Non è possibile, tuttavia, fornire alcuna garanzia riguardo agli impatti sfavorevoli sulla situazione economico-finanziaria del Gruppo che potrebbero derivare da attività fraudolente del tipo descritto.
Le decisioni strategiche e operative, il sistema di pianificazione e reporting nonché il processo di comunicazione all'esterno di dati e informazioni economiche finanziare e patrimoniali si basa sulla affidabilità delle informazioni amministrative e contabili generate e trattate all'interno del Gruppo. La correttezza di tali informazioni dipende anche dalla presenza di procedure, regole e articolazioni

organizzative, dalla preparazione professionale dei dipendenti, dalla efficacia ed efficienza dei sistemi informativi.
Il Gruppo si impegna a mantenere un elevato livello di controllo su tutte le procedure che generano, trattano e diffondono informazioni economiche, finanziare e patrimoniali. Tali procedure e i sottostanti sistemi informativi sono oggetto di periodici audit e controlli da parte di diversi attori del Sistema di Controllo Interno e vengono tenute costantemente aggiornate anche con azioni di risoluzione delle "Non Conformità"rilevate.
Benché il ricavo da vendite di prodotti e/o servizi in paesi extra UE rappresenti per il Gruppo Esprinet una quota residuale del proprio fatturato, non è possibile escludere a priori, in funzione del merceologico trattato, il rischio che possano essere esportati al di fuori dei confini europei, senza autorizzazione, prodotti a duplice uso (ossia utilizzabili potenzialmente anche per scopi militari oltre che civili), con conseguente esposizione del Gruppo medesimo all'applicazione di notevoli sanzioni amministrative e pecuniarie, oltre che penali per i suoi vertici da parte delle autorità competenti.
Per mitigare il presente rischio sono state adottate opportune prassi operative che prevedono, ad esempio, il blocco automatico a sistema di qualsivoglia ordine emesso da clienti situati in paesi extra UE, il cui sblocco è permesso solo a personale operante nelle funzioni preposte, oltre ad aver attivato opportuni canali consulenziali ed essersi dotata Esprinet S.p.A. di una piattaforma che permette di eseguire un primo screening delle controparti e un'iniziale analisi dei prodotti oggetto di export.
Il Gruppo Esprinet è esposto al rischio di violazione di numerose leggi, norme e regolamenti che ne regolano l'attività, ivi incluse le norme fiscali. A mitigazione di quanto riportato sopra sono state redatte opportune procedure ed implementate specifiche attività di controllo. Inoltre, laddove ritenuto necessario, sono stati attivati opportuni canali consulenziali e introdotte attività formative.
In aggiunta alla transazione e conseguente chiusura di alcuni contenziosi fiscali che hanno avuto impatti negativi sul bilancio, sebbene non tali da costituire minacce strutturali, alla data di redazione del presente documento risultano ancora pendenti alcuni procedimenti giudiziari e fiscali che coinvolgono alcune società del Gruppo, i quali risultano potenzialmente in grado di influenzarne i risultati economico-finanziari.
Non è da escludersi che in caso di esito negativo superiore alle aspettative o per passività ritenute solo possibili, si possano produrre effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria del Gruppo.
La tipologia di vertenze giudiziarie a cui il Gruppo è esposto può essere essenzialmente suddivisa in due grandi gruppi: contenziosi di natura commerciale con la clientela, aventi ad oggetto la contestazione su natura e/o quantità delle forniture di prodotti e servizi, l'interpretazione di clausole contrattuali e/o della documentazione a supporto, ovvero contenziosi di natura diversa.
Con riferimento alla prima tipologia di vertenze, i relativi rischi sono oggetto di attenta analisi mensile con il supporto dei consulenti e gli eventuali impatti economici conseguenti sono riflessi nel Fondo svalutazione crediti.
Gli altri contenziosi fanno riferimento a vari tipi di richieste che possono pervenire alle società del Gruppo a seguito della supposta violazione di obblighi normativi e/o contrattuali.
L'analisi del rischio viene effettuata periodicamente con l'ausilio di professionisti esterni e gli eventuali impatti economici conseguenti sono riflessi nella voce Fondi per rischi e oneri.

Non è possibile escludere che il Gruppo possa essere tenuto a far fronte a passività conseguenti a vertenze fiscali di varia natura. In tal caso il Gruppo potrebbe essere chiamato a liquidare delle passività straordinarie con i conseguenti effetti economici e finanziari.
L'analisi del rischio connesso alle vertenze fiscali viene effettuata periodicamente dal Gruppo in coordinamento con i professionisti esterni specificamente incaricati e gli eventuali impatti economici conseguenti sono riflessi nella voce Fondi per rischi e oneri.
Per quanto riguarda i rischi e le principali evoluzioni dei contenziosi in corso si rimanda a quanto descritto sull'argomento nella voce Fondi non correnti ed altre passività.
L'attività del Gruppo Esprinet è esposta a una serie di rischi finanziari suscettibili di influenzare la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico ed i flussi finanziari attraverso il relativo impatto sulle operazioni in strumenti finanziari poste in essere.
Tali rischi sono così riassumibili:
La responsabilità complessiva per la creazione e la supervisione di un sistema di gestione dei rischi finanziari del Gruppo compete, nell'ambito del più generale Sistema di Controllo Interno, al Consiglio di Amministrazione cui fanno capo le diverse unità organizzative responsabili funzionalmente della gestione operativa delle singole tipologie di rischio.
Tali unità, riconducibili essenzialmente alle aree Finanza e Tesoreria, definiscono, nell'ambito delle linee-guida tracciate dall'organo direttivo e per ciascun rischio specifico, gli strumenti e le modalità tecniche atte alla relativa copertura e/o trasferimento a terzi (assicurazione) ovvero valutano in via residuale i rischi non coperti né assicurati.
Nel Gruppo esistono prassi, procedure operative e politiche di gestione dei rischi ormai consolidate e permanentemente adattate alle mutevoli condizioni ambientali e di mercato - dirette all'identificazione e analisi dei rischi ai quali il Gruppo è esposto, alla definizione di appropriati presidi di controllo ed al monitoraggio costante dell'osservanza dei limiti stessi.
Nella sezione "Informativa sui rischi e strumenti finanziari" delle "Note al bilancio consolidato" viene fornita ulteriore informativa sui rischi e sugli strumenti finanziari ai sensi degli IFRS 7 e 13.
Nel seguito viene commentato il grado di significatività dell'esposizione del Gruppo alle varie categorie di rischio finanziario individuate.
Il rischio di credito rappresenta il rischio di subire una perdita finanziaria per effetto dell'inadempimento da parte di terzi di una obbligazione di pagamento.
Per Esprinet l'esposizione al rischio di credito è differente a seconda della classe di strumenti finanziari, sebbene sia essenzialmente legata alle dilazioni di pagamento concesse in relazione alle attività di vendita di prodotti e servizi sui mercati di operatività del Gruppo.
Le strategie di gestione di tale rischio si sostanziano:
oltre che nelle richieste di garanzie collaterali nei casi in cui il merito di credito del cliente non risulti sufficiente rispetto agli affidamenti necessari a garantire l'operatività.
Le politiche del Gruppo prevedono, relativamente ai crediti commerciali vantati verso la clientela, un rigido meccanismo gerarchico di autorizzazione che prevede il coinvolgimento del Comitato Crediti scalando al Consiglio di Amministrazione nei casi in cui i limiti di fido concessi in autonomia dal Gruppo eccedano i corrispondenti affidamenti concessi dall'assicurazione.
Le attività di monitoraggio del rischio di credito verso i clienti partono dal raggruppamento degli stessi sulla base dei canali di vendita, dell'anzianità del credito, dell'esistenza di precedenti difficoltà finanziarie o contestazioni e dall'eventuale esistenza di procedure legali o concorsuali in corso.
I clienti classificati a "rischio elevato" vengono inclusi in un elenco sottoposto a rigido controllo ed eventuali ordini futuri vengono evasi solo a fronte di pagamento anticipato.
Il Gruppo è solito accantonare un fondo svalutazione per perdite di valore, il quale riflette sostanzialmente la stima delle perdite sui crediti commerciali quantificate sulla base di analisi e svalutazioni di ogni singola posizione individuale, tenuto conto dei benefici dell'assicurazione.
Riguardo alla concentrazione del rischio di credito, la tabella seguente riporta l'incidenza dei primi 10 clienti sui ricavi di, rispettivamente, Esprinet S.p.A. e l'intero Gruppo Esprinet:
| % cum.primi 10 clienti | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Gruppo Esprinet | 25% | 32% |
| Esprinet S.p.A. | 31% | 37% |
Il rischio di liquidità, o rischio di finanziamento, rappresenta il rischio che il Gruppo possa incontrare delle difficoltà nel reperimento - in condizioni di economicità - dei fondi necessari ad onorare gli impegni derivanti dagli strumenti finanziari.
La politica di gestione di tale rischio è improntata a un criterio di massima prudenza orientato ad evitare, al verificarsi di eventi imprevisti, di dover sostenere oneri eccessivi ovvero di arrivare addirittura a vedere compromessa la propria reputazione sul mercato.
La gestione del rischio di liquidità si impernia sulle attività di pianificazione dei flussi di tesoreria nonché sul mantenimento di consistenti volumi di linee di credito inutilizzate, in Italia, in Spagna e in Portogallo, perlopiù di natura autoliquidante, agevolato da una politica finanziaria conservativa che privilegia il ricorso a fonti di finanziamento stabili anche per il finanziamento del capitale di esercizio. Al 31 dicembre 2023 il Gruppo disponeva di linee di affidamento inutilizzate per 569 milioni di euro (522 milioni al 31 dicembre 2022) corrispondenti al 83% ca. (79% ca. al 31 dicembre 2022) del totale degli affidamenti in essere.
La disponibilità di linee di credito inutilizzate non comporta, ad eccezione della linea Revolving, il sostenimento di costi specifici. Per maggiori informazioni si faccia riferimento al paragrafo "8.6 "Situazione degli affidamenti" del capitolo 8 "Altre informazioni rilevanti" nelle "Note al bilancio consolidato".
Il fabbisogno finanziario del Gruppo risulta significativamente coperto sia da alcuni finanziamenti a medio-lungo termine sottoscritti con Istituti Finanziari italiani e spagnoli sia da una Linea Revolving in pool.
Quest'ultima costituisce uno dei pilastri della gestione del rischio di liquidità e, come alcuni altri finanziamenti a medio-lungo termine, è soggetta al puntuale rispetto di alcuni covenant la cui violazione concede agli istituti eroganti il diritto contrattuale di richiederne l'immediato rimborso.
L'esistenza di una struttura di covenant da un lato consente al Gruppo, in base alle prassi contrattuali internazionali, di disporre di una struttura di "funding" stabile e non soggetta a revoca e/o ridimensionamento unilaterale, dall'altra introduce elementi di instabilità legati alla possibile violazione di uno o più dei parametri finanziari soglia, il cui mancato rispetto espone il Gruppo al rischio di rimborso anticipato delle somme prese a prestito.
Il rischio valutario rappresenta il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui in seguito a variazioni dei cambi. A tale riguardo va considerato che solo una parte residuale degli acquisti di prodotti del Gruppo Esprinet sono denominati in valute diverse dall'euro.
Nel 2023 la percentuale di tali acquisti, quasi interamente espressi in dollari USA, sul totale degli acquisti del Gruppo Esprinet è risultata pari al 4,3% (2,8% nel 2022).
La possibilità che le parità valutarie - e in particolare il cambio euro/dollaro USA - si possano modificare nel periodo intercorrente tra il momento della fatturazione in valuta e il momento del pagamento determina l'esposizione al rischio cambio del Gruppo nella nozione qui analizzata. Il Gruppo non dispone di altre attività e passività finanziarie, né in particolare di finanziamenti, denominati in valuta. Ne consegue che il rischio valutario è circoscritto all'operatività commerciale, come sopra descritta.
In considerazione dell'incremento delle transazioni in valuta avvenuto negli ultimi anni, è stata implementata una nuova gestione del rischio di cambio attraverso coperture spot su singoli acquisti in valuta estera.
Il rischio di tasso d'interesse consiste nel rischio che il valore di uno strumento finanziario e/o il livello dei flussi finanziari da esso generati, vari in seguito alle fluttuazioni dei tassi d'interesse di mercato. Le linee bancarie di cui dispone il Gruppo Esprinet hanno un costo in larga prevalenza basato su tassi di interesse indicizzati all'"Europe Interbank Offered Rate" o Euribor. Nella quasi totalità dei contratti tale parametro ha un "floor" pari a zero.
Il Gruppo, a seguito di valutazioni sul valore e sulla composizione dell'indebitamento finanziario complessivo, può decidere di dotarsi di strumenti di copertura parziale di tale rischio. L'obiettivo perseguito in tal caso consiste nel fissare il costo della provvista relativa ai contratti di finanziamento a medio termine a tasso variabile ricevuti. Lo strumento tipicamente utilizzato è un "IRS-Interest Rate Swap" di tipo "plain vanilla" anche e soprattutto alla luce della sua eleggibilità ad una contabilizzazione secondo il modello della copertura dei flussi finanziari ("hedge accounting").
In considerazione della composizione dell'indebitamento finanziario a medio-lungo termine in larga prevalenza a tasso fisso, il grado di rischio risulta contenuto per cui non è stato ritenuto necessario procedere con le suddette forme di copertura.
Il Gruppo dispone peraltro di un sistema di monitoraggio e controllo dei rischi in grado di promuovere con efficacia e tempestività, al variare delle caratteristiche della struttura del capitale, la revisione della strategia di gestione del rischio di tasso.
Gli altri rischi di prezzo ricomprendono il rischio che il valore di un titolo mobiliare fluttui per effetto di variazioni dei prezzi di mercato derivanti sia da fattori specifici relativi al singolo titolo o al suo emittente, sia da fattori suscettibili di influenzare la totalità dei titoli mobiliari trattati sul mercato. Il Gruppo Esprinet non dispone di alcuna esposizione in titoli negoziati in mercati attivi; pertanto, l'esposizione a tale tipologia di rischio è nulla.
Le attività di ricerca e sviluppo svolte dai reparti Edp e Web riguardano la definizione e la pianificazione di nuovi processi e servizi nell'ambito della piattaforma informatica in uso presso il Gruppo, al servizio dei clienti e dei fornitori sia nell'ambito di trasmissione delle informazioni che

nell'ambito del processamento degli ordini di vendita e acquisto. Tali costi sono stati interamente riconosciuti a conto economico nel presente esercizio prevalentemente tra i costi del personale dei reparti di appartenenza.
Alla data di chiusura della presente Relazione finanziaria Esprinet S.p.A. detiene n. 1.011.318 azioni ordinarie proprie (coincidenti con il valore detenuto al 31 dicembre 2022), pari al 2,01% del capitale sociale, integralmente asservite all'adempimento degli obblighi conseguenti al "Long Term Incentive Plan 2021-2023" approvato dall'assemblea dei soci del 7 aprile 2021.
Il programma di acquisto e successivo annullamento di azioni proprie in circolazione rappresenta dunque per la Società un'opzione per riconoscere ai propri azionisti ulteriore remunerazione rispetto alla distribuzione dei dividendi.
L'identificazione delle parti correlate del Gruppo Esprinet è stata effettuata in conformità con quanto disposto dallo IAS 24.
Le operazioni con parti correlate sono state effettuate nel rispetto delle disposizioni di legge vigenti, sulla base della reciproca convenienza economica.
Nel caso di prodotti venduti a persone fisiche, le condizioni applicate sono equivalenti a quelle usualmente applicate ai dipendenti.
Nella tabella seguente sono dettagliate le operazioni intercorse tra le società del Gruppo e le società nelle quali amministratori e soci di Esprinet S.p.A. rivestono posizioni di rilievo, nonché i dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo ed i loro stretti familiari.
| Tipologia | 2023 | 2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | Ricavi | Costi | Crediti | Debiti | Ricavi | Costi | Crediti | Debiti | |
| Ricavi | |||||||||
| Key managers e familiari | Vendita prodotti | 12 | - | 5 | - | 5 | - | 3 | - |
| Subtotale | 12 | - | 5 | - | 5 | - | 3 | - | |
| Costo del venduto | |||||||||
| Smart Res S.p.A. | Acquisto prodotti | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Subtotale | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Costi generali e amministrativi | |||||||||
| Key managers | Spese varie | - | (3) | - | - | - | (3) | - | - |
| Subtotale | - | (3) | - | - | - | (3) | - | - | |
| Totale complessivo | 12 | (3) | 5 | - | 5 | (3) | 3 | - |
I ricavi sono relativi a vendite di prodotti di elettronica di consumo effettuate alle normali condizioni di mercato.
I rapporti con i dirigenti aventi responsabilità strategiche si sono sostanziati nel riconoscimento della retribuzione per le prestazioni di lavoro da questi fornite per la cui quantificazione si rinvia al paragrafo "Compensi corrisposti a organi di amministrazione e controllo e ai dirigenti con responsabilità strategiche" nelle "Note al bilancio consolidato".
Con riferimento al Regolamento Consob n.17221 del 12/03/2010 e successive modificazioni ed integrazioni, si specifica che Esprinet S.p.A. ha approvato ed implementato la procedura di gestione

delle operazioni con parti correlate di cui maggior dettaglio viene dato nella "Relazione sul governo societario di Esprinet S.p.A." a cui si fa rimando.
Tale procedura è altresì disponibile sul sito internet www.esprinet.com, alla sezione Investitori.
Esprinet S.p.A. svolge attività di direzione e coordinamento delle società controllate residenti in Italia. Tale attività consiste nella definizione degli indirizzi strategici generali ed operativi di Gruppo, nella elaborazione delle politiche generali di gestione delle risorse umane e finanziarie e nella definizione ed adeguamento:
In particolare, il coordinamento del Gruppo prevede la gestione accentrata dei servizi amministrativi, societari e di tesoreria che, oltre a permettere alle società controllate di realizzare economie di scala, consente alle stesse di concentrare le proprie risorse nella gestione del core business.
A decorrere dall'esercizio 2010 la società Esprinet S.p.A. e la società V-Valley S.r.l. hanno esercitato l'opzione per il regime fiscale del "Consolidato fiscale nazionale" di cui agli articoli 117 e seguenti del D.P.R. 917/86 (TUIR), che consente di determinare l'IRES su una base imponibile corrispondente alla somma algebrica degli imponibili positivi e negativi delle singole società.
Tale opzione è stata rinnovata nel 2022 per il triennio 2022-2024.
| Nominativo | Carica | N. azioni al 31/12/22 o alla data della cessazione dalla carica |
N. azioni acquistate |
N. azioni vendute |
N. azioni al 31/12/23 o alla data della cessazione dalla carica |
|---|---|---|---|---|---|
| Maurizio Rota (1) | Presidente | 3.992.392 | 989.675 | - | 4.982.067 |
| Maurizio Rota | Presidente | 78.551 | - | - | 78.551 |
| Alessandro Cattani(1) | Ammin. Delegato | 998.097 | 247.419 | - | 1.245.516 |
| Alessandro Cattani | Ammin. Delegato | 78.551 | - | - | 78.551 |
| Marco Monti (2) | Vice-Presidente | 2.744.023 | - | - | 2.744.023 |
| Totale Consiglio di Amministrazione | 7.891.614 | 1.237.094 | - | 9.128.708 | |
| Giovanni Testa | Chief Operating Officer |
35.840 | - | - | 35.840 |
| Totale Chief Operating Officer | 35.840 | - | - | 35.840 |
(1)titolare indiretto tramite Axopa S.r.l.
(2) titolare indiretto tramite Montinvest S.r.l.
In ottemperanza alla delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999, la precedente tabella evidenzia le azioni movimentate nel corso dell'esercizio da Amministratori, Sindaci e dirigenti con responsabilità strategiche di Esprinet S.p.A..

Si precisa che gli Amministratori Chiara Mauri, Angelo Miglietta, Lorenza Morandini, Emanuela Prandelli, Renata Maria Ricotti e Angela Sanarico non detengono azioni della Società e/o delle sue controllate.
Si precisa inoltre che i sindaci effettivi Maurizio Dallocchio (Presidente), Maria Luisa Mosconi e Silvia Muzi non detengono azioni della Società e/o delle sue controllate.
Il management non ritiene si sia configurata alcuna operazione atipica o inusuale secondo la definizione fornita da Consob nella comunicazione n. DEM 6064293 del 28 luglio 2006.
Con riferimento al documento n. 2 del 6 febbraio 2009 e delle successive specificazioni del 3 marzo 2010, richiamanti i redattori delle relazioni finanziarie a fornire un'adeguata informativa su alcune tematiche, si riportano di seguito le sezioni in cui tale richiesta viene soddisfatta per le fattispecie applicabili al Gruppo:
Con riferimento alle informazioni richieste dalla comunicazione Consob n. DEM/11012984 del 24 febbraio 2011 "Richiesta di informazioni ai sensi dell'art.114, comma 5, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58, in materia di indennità per scioglimento anticipato del rapporto" si precisa che le stesse sono state fornite nella "Relazione sulla Corporate Governance" a cui si rimanda.
L'informativa richiamata dalla Comunicazione Consob n. 3907 del 19 gennaio 2015 è stata fornita nelle "Note al bilancio consolidato" all'interno delle varie aree di riferimento.
Nell'ambito delle politiche di incentivazione azionaria orientate a rafforzare la fidelizzazione dei manager ritenuti essenziali ai fini del perseguimento degli obiettivi gestionali del Gruppo, in data 7 aprile 2021 l'Assemblea dei Soci di Esprinet S.p.A., su proposta del Comitato Remunerazioni, ha approvato un nuovo Piano di compensi ("Long Term Incentive Plan") a favore di componenti del Consiglio di Amministrazione e dirigenti delle società del Gruppo, valido per il triennio 2021-2023 ed avente ad oggetto l'attribuzione di massimo n. 1.150.000 diritti di assegnazione gratuita ("stock grant") di azioni ordinarie di Esprinet S.p.A..
Tale "Piano di compensi" si articola in due componenti:
Entrambe le due componenti prevedono anche, per il loro esercizio, la permanenza del beneficiario presso il Gruppo fino alla data di presentazione del bilancio consolidato relativo all'esercizio 2023.
In data 22 aprile 2021, in esecuzione della suddetta delibera dell'Assemblea dei Soci, si è proceduto all'assegnazione gratuita di n. 1.011.318 diritti, di cui n. 191.318 relativi alla componente "Base" e n. 820.000 relativi alla componente "Double Up".
Ulteriori informazioni sono fornite nelle "Note al bilancio consolidato" – paragrafo "Costo del lavoro", a cui si rimanda.
In ottemperanza alla comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 si riporta di seguito la tabella di raccordo del patrimonio netto consolidato e del risultato consolidato dell'esercizio con i relativi dati della capogruppo Esprinet S.p.A.:
| Risultato netto | Patrimonio netto | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
| Bilancio della capogruppo Esprinet S.p.A. | (29.039) | 16.060 | 211.770 | 269.290 | |
| Effetti connessi al processo di consolidamento: | |||||
| Patrimonio netto e risultato d'esercizio società consolidate | 17.364 | 31.243 | 254.999 | 230.222 | |
| Valore di carico partecipazioni nelle società consolidate | - | - | (115.381) | (101.881) | |
| Differenza consolidamento Esprinet Iberica S.L.U. | - | - | 1.039 | 1.039 | |
| Differenza consolidamento 4Side S.r.l. | - | - | - | 121 | |
| Differenza consolidamento Dacom Spa | - | - | 113 | 113 | |
| Differenza consolidamento Sifar Srl | - | - | 8.059 | - | |
| Differenza consolidamento Bludis Srl | - | - | 5.881 | 8.103 | |
| Eliminazione utili non realizzati su rimanenze | (56) | 135 | (93) | (37) | |
| Eliminazione accantonamento fondo rischi su partecipate | - | 34 | - | 825 | |
| Eliminazione svalutazione Partecipazioni | - | - | 155 | 555 | |
| Altre variazioni | (144) | (126) | 868 | 867 | |
| Patrimonio netto e risultato consolidato | (11.875) | 47.346 | 367.410 | 409.217 |
La società, in conformità a quanto previsto dall'articolo 5, comma 3, lettera b, del D. Lgs. 254/2016, della legge spagnola Ley 11/2018 e dell'articolo 8 del Reg. EU 2020/852 della Tassonomia UE ha predisposto la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario che costituisce una relazione distinta.
La dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2023, redatta secondo lo standard di rendicontazione "GRI Standards" è disponibile sul sito internet del Gruppo.
Il Documento Programmatico della Sicurezza (DPS) così come inizialmente previsto dal D.Lgs. 196/2003, integrato dal decreto-legge n.5/2012 (decreto sulle semplificazioni) continua ad essere redatto ed applicato dalle società del Gruppo localizzate sul territorio italiano.
Signori Azionisti,
al termine dell'illustrazione del bilancio d'esercizio di Esprinet S.p.A. (bilancio separato) e del bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2023 nonché della relazione degli amministratori sulla gestione, sottoponiamo alla Vostra attenzione la proposta per la destinazione del risultato d'esercizio di Esprinet S.p.A.
Nel chiedere l'approvazione del nostro operato, attraverso l'assenso al Progetto di Bilancio, unitamente alla nostra Relazione e alle Note al Bilancio, proponiamo di coprire la perdita dell'esercizio pari ad euro 29.039.257,72, interamente mediante l'utilizzo della Riserva Straordinaria.
Il Consiglio di Amministrazione, alla luce della perdita contabile registrata, ha deliberato in ottica prudenziale di proporre all'Assemblea degli Azionisti di non distribuire un dividendo per l'anno appena concluso.
Vimercate, 12 marzo 2024
Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Maurizio Rota


| GRUPPO ESPRINET | |
|---|---|
| P rospetti di bi lanci o consoli dato |
|
| Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata | pag. 68 |
| Conto economico separato consolidato | pag. 69 |
| Conto economico complessivo consolidato | pag. 69 |
| Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato | pag. 70 |
| Rendiconto finanziario consolidato | pag. 71 |
| Note al bi lanci o consoli dato |
|
| rmazioni generali | pag. 72 |
| 2 Principi contabili e criteri di valutazione 2.1 Principi contabili |
pag. 72 |
| 2.2 Presentazione del bilancio e Regolamento ESEF |
|
| 2.3 Principi e metodologie di consolidamento |
|
| 2.4 Variazioni al perimetro di consolidamento |
|
| 2.5 Modifica ai principi contabili |
|
| 2.6 Principali criteri di valutazione e politiche contabili |
|
| 2.7 Principali stime contabili |
|
| 2.8 Principi contabili di recente emanazione |
|
| 3 Aggregazioni aziendali | pag. 93 |
| 4 Informativa di settore | pag. 96 |
| 4.1 Introduzione |
|
| 4.2 Prospetti contabili per settore operativo |
|
| 4.3 Altre informazioni |
|
| 5 Informativa su rischi e strumenti finanziari | pag. 100 |
| 6 Commento alle voci della situazione patrimoniale-finanziaria | pag. 110 |
| 7 Garanzie, impegni e rischi potenziali | pag. 138 |
| 8 Commento alle voci di conto economico | pag. 138 |
| 9 Altre informazioni rilevanti | pag. 146 |
| 9.1 Compensi agli organi di amministrazione e controllo e ai dirigenti con responsabilità strategiche |
|
| 9.2 Analisi dei flussi di cassa nel periodo |
|
| 9.3 Indebitamento finanziario netto e covenant sui finanziamenti |
|
| 9.4 Situazione degli affidamenti |
|
| 9.5 Stagionalità dell'attività |
|
| 9.6 Eventi e operazioni significative non ricorrenti |
|
| 9.7 Principali contenziosi in essere |
|
| 9.8 Analisi delle operazioni relative a strumenti derivati | |
| 9.9 Fatti di rilievo successivi | |
| 9.10 Corrispettivi per servizi di revisione di Gruppo | |
| 1 0 Pubblicazione del Progetto di Bilancio |
pag. 156 |
Di seguito si riporta la situazione patrimoniale-finanziaria consolidata redatta secondo i principi contabili internazionali IFRS, integrata con l'informativa richiesta ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006:
| (euro/000) | Nota di commento |
31/12/2023 | di cui parti correlate* |
31/12/2022 | di cui parti correlate* |
|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVO | |||||
| Attività non correnti | |||||
| Immobilizzazioni materiali | 1 | 28.098 | 20.199 | ||
| Diritti di utilizzo di attività | 4 | 104.624 | 106.860 | ||
| Avviamento | 2 | 116.510 | 110.303 | ||
| Immobilizzazioni immateriali | 3 | 11.053 | 9.652 | ||
| Attività per imposte anticipate | 6 | 11.243 | 9.091 | ||
| Crediti ed altre attività non correnti | 9 | 2.340 | - | 2.348 | - |
| 273.868 | - | 258.453 | - | ||
| Attività correnti | |||||
| Rimanenze | 10 | 514.770 | 672.688 | ||
| Crediti verso clienti | 11 | 698.602 | 5 | 701.071 | 3 |
| Crediti tributari per imposte correnti | 12 | 4.684 | 1.113 | ||
| Altri crediti ed attività correnti | 13 | 82.530 | - | 68.908 | - |
| Attività finanziarie detenute a scopo di | |||||
| negoziazione | 15 | 113 | - | ||
| Disponibilità liquide | 17 | 260.883 | 172.185 | ||
| 1.561.582 | 5 | 1.615.965 | 3 | ||
| Totale attivo | 1.835.450 | 5 | 1.874.418 | 3 | |
| PATRIMONIO NETTO | |||||
| Capitale sociale | 19 | 7.861 | 7.861 | ||
| Riserve | 20 | 371.424 | 354.010 | ||
| Risultato netto pertinenza Gruppo Patrimonio netto pertinenza Gruppo |
21 | (11.875) 367.410 |
47.346 409.217 |
||
| Patrimonio netto di terzi | - | - | |||
| Totale patrimonio netto | 367.410 | 409.217 | |||
| PASSIVO | |||||
| Passività non correnti | |||||
| Debiti finanziari | 22 | 65.702 | 71.118 | ||
| Passività finanziarie per leasing | 31 | 99.154 | 101.661 | ||
| Passività per imposte differite | 24 | 18.923 | 16.646 | ||
| Debiti per prestazioni pensionistiche | 25 | 5.340 | 5.354 | ||
| Debito per acquisto partecipazioni | 49 | 600 | 600 | ||
| Fondi non correnti ed altre passività | 26 | 24.091 | 2.574 | ||
| 213.810 | 197.953 | ||||
| Passività correnti | |||||
| Debiti verso fornitori | 27 | 1.109.260 | - | 1.112.166 | - |
| Debiti finanziari | 28 | 72.246 | 82.163 | ||
| Passività finanziarie per leasing | 36 | 11.896 | 10.740 | ||
| Debiti tributari per imposte correnti | 29 | 931 | 1.058 | ||
| Passività finanziarie per strumenti | |||||
| derivati | 30 | 18 | 24 | ||
| Debiti per acquisto partecipazioni | 51 | 5.764 | 2.455 | ||
| Fondi correnti ed altre passività | 32 | 54.115 | - | 58.642 | - |
| 1.254.230 | - | 1.267.248 | - | ||
| TOTALE PASSIVO | 1.468.040 | - | 1.465.201 | - | |
| Totale patrimonio netto e passivo | 1.835.450 | - | 1.874.418 | - |
* Per ulteriori dettagli sulle "parti correlate" si rinvia alla sezione "Rapporti con parti correlate" nella "Relazione sulla Gestione".
Di seguito si riporta il conto economico consolidato per "destinazione" redatto secondo i principi contabili internazionali IFRS ed integrato con l'informativa richiesta ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006:
| (euro/000) | Nota di commento |
2023 | di cui non ricorrenti |
di cui parti correlate* |
2022 | di cui non ricorrenti |
di cui parti correlate* |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 33 | 3.985.162 | - | 12 | 4.684.164 | - | 5 |
| Costo del venduto | (3.766.721) | - | - | (4.441.195) | - | - | |
| Margine commerciale lordo | 35 | 218.441 | - | 242.969 | - | ||
| Costi di marketing e vendita | 37 | (74.122) | - | - | (71.333) | - | - |
| Costi generali e amministrativi | 38 | (102.317) | (2.892) | (3) | (100.510) | (2.754) | (3) |
| (Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie | 39 | (27.990) | (27.172) | (468) | - | ||
| Risultato operativo (EBIT) | 14.012 | (30.064) | 70.658 | (2.754) | |||
| (Oneri)/proventi finanziari | 42 | (19.118) | (6.946) | - | (7.763) | - | - |
| Risultato prima delle imposte | (5.106) | (37.010) | 62.895 | (2.754) | |||
| Imposte | 45 | (6.769) | 889 | - | (15.549) | 768 | - |
| Risultato netto | (11.875) | (36.121) | 47.346 | (1.986) | |||
| - di cui pertinenza di terzi | - | - | |||||
| - di cui pertinenza Gruppo | (11.875) | (36.121) | 47.346 | (1.986) | |||
| Utile netto per azione - base (euro) | 46 | (0,24) | 0,96 | ||||
| Utile netto per azione - diluito (euro) | 46 | (0,24) | 0,95 |
* Compensi ai dirigenti con responsabilità strategiche escluse.
| (euro/000) | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Risultato netto | (11.875) | 47.346 |
| Altre componenti di conto economico complessivo da riclassificare nel conto economico separato consolidato: | ||
| - Variazione riserva "conversione in euro" | (1) | (8) |
| Altre componenti di conto economico complessivo da non riclassificare nel conto economico separato consolidato: |
||
| - Variazione riserva "fondo TFR" | (79) | 428 |
| - Impatto fiscale su variazioni riserva "fondo TFR" | 19 | (103) |
| Altre componenti di conto economico complessivo | (61) | 317 |
| Totale utile/(perdita) complessiva per il periodo | (11.936) | 47.663 |
| - di cui pertinenza Gruppo | (11.936) | 47.663 |
| - di cui pertinenza di terzi | - | - |
| (euro/000) | Capitale sociale | Riserve | Azioni proprie |
Risultato di periodo |
Totale patrimonio netto |
Patrimonio netto di terzi |
Patrimonio netto di gruppo |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldi al 31 dicembre 2021 | 7.861 | 354.440 | (20.263) | 44.080 | 386.118 | - | 386.118 |
| Utile/(perdita) complessivo di periodo | - | 317 | - | 47.346 | 47.663 | - | 47.663 |
| Destinazione risultato esercizio precedente | - | 44.080 | - | (44.080) | - | - | - |
| Dividendi distribuiti | - | (26.679) | - | - | (26.679) | - | (26.679) |
| Acquisto e annullamento azioni proprie | - | (6.933) | 6.933 | - | - | - | - |
| Totale operazioni con gli azionisti | - | 10.468 | 6.933 | (44.080) | (26.679) | - | (26.679) |
| Piani azionari in corso | - | 2.115 | - | - | 2.115 | - | 2.115 |
| Saldi al 31 dicembre 2022 | 7.861 | 367.340 | (13.330) | 47.346 | 409.217 | - | 409.217 |
| Saldi al 31 dicembre 2022 | 7.861 | 367.340 | (13.330) | 47.346 | 409.217 | - | 409.217 |
| Utile/(perdita) complessivo di periodo | - | (61) | - | (11.875) | (11.936) | - | (11.936) |
| Destinazione risultato esercizio precedente | - | 47.346 | - | (47.346) | - | - | - |
| Dividendi distribuiti | - | (26.679) | - | - | (26.679) | - | (26.679) |
| Totale operazioni con gli azionisti | - | 20.667 | - | (47.346) | (26.679) | - | (26.679) |
| Piani azionari in corso | - | (3.160) | - | - | (3.160) | - | (3.160) |
| Altri movimenti | - | (32) | - | - | (32) | - | (32) |
| Saldi al 31 dicembre 2023 | 7.861 | 384.754 | (13.330) | (11.875) | 367.410 | - | 367.410 |
| (euro/000) | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Flusso monetario da attività di esercizio (D=A+B+C) | 168.036 | (251.407) |
| Flusso di cassa del risultato operativo (A) | 52.587 | 89.907 |
| Utile operativo da attività in funzionamento | 14.012 | 70.658 |
| Ammortamenti e altre svalutazioni delle immobilizzazioni | 20.065 | 17.260 |
| Variazione netta fondi | 658 | 37 |
| Accantonamenti rateizzazioni Erario | 21.574 | - |
| Variazione non finanziaria debiti pensionistici | (562) | (163) |
| Costi non monetari piani azionari | (3.160) | 2.115 |
| Flusso generato/(assorbito) dal capitale circolante (B) | 134.451 | (319.329) |
| (Incremento)/Decremento delle rimanenze | 162.959 | (143.171) |
| (Incremento)/Decremento dei crediti verso clienti | 12.383 | (113.199) |
| (Incremento)/Decremento altre attività correnti | (19.612) | 1.186 |
| Incremento/(Decremento) dei debiti verso fornitori | (7.447) | (79.614) |
| Incremento/(Decremento) altre passività correnti | (13.832) | 15.469 |
| Altro flusso generato/(assorbito) dalle attività di esercizio (C) | (19.002) | (21.985) |
| Interessi pagati | (11.586) | (5.249) |
| Interessi incassati | 1.122 | 156 |
| Differenze cambio realizzate | 328 | (1.532) |
| Imposte pagate | (8.866) | (15.360) |
| Flusso monetario da attività di investimento (E) | (19.948) | (19.059) |
| Investimenti netti in immobilizzazioni materiali | (13.393) | (10.927) |
| Investimenti netti in immobilizzazioni immateriali | (89) | (1.503) |
| Investimenti netti in altre attività non correnti | 17 | 106 |
| Acquisizione società controllate | (6.483) | (6.735) |
| Flusso monetario da attività di finanziamento (F) | (59.390) | (48.820) |
| Finanziamenti a medio/lungo termine ottenuti | 38.000 | 13.000 |
| Rimborsi/rinegoziazioni di finanziamenti a medio/lungo termine | (45.275) | (36.691) |
| Rimborsi di passività per leasing | (12.024) | (10.841) |
| Variazione dei debiti finanziari | (14.474) | 13.964 |
| Variazione dei crediti finanziari e degli strumenti derivati | 4.580 | (536) |
| Prezzo differito acquisizioni | (2.401) | (2.154) |
| Distribuzione dividendi | (27.796) | (25.562) |
| Flusso monetario netto del periodo (G=D+E+F) | 88.698 | (319.286) |
| Disponibilità liquide all'inizio del periodo | 172.185 | 491.471 |
| Flusso monetario netto del periodo | 88.698 | (319.286) |
| Disponibilità liquide alla fine del periodo | 260.883 | 172.185 |
5Gli effetti dei rapporti con "parti correlate" sono stati omessi in quanto non significativi.

Esprinet S.p.A. (nel seguito anche "Esprinet" o la "capogruppo") e le società da essa controllate (unitamente il "Gruppo Esprinet" o il "Gruppo") operano sul territorio italiano, spagnolo e portoghese nella distribuzione "business-to-business" (B2B) di Information Technology (IT) ed elettronica di consumo.
Esprinet S.p.A. ha sede legale e amministrativa in Italia a Vimercate (Monza e Brianza). Le azioni ordinarie di Esprinet S.p.A. (ticker: PRT.MI) sono quotate nel segmento STAR Milan (Euronext STAR Milan) del mercato EXM (Euronext Milan) di Borsa Italiana dal 27 luglio 2001.
Relativamente alle informazioni richieste dall'art. 2427 22-quinquies del Codice Civile si precisa che il bilancio consolidato in oggetto rappresenta l'insieme più grande di cui Esprinet S.p.A. fa parte.
I principi contabili applicati nella preparazione del bilancio consolidato sono descritti nel seguito. Questi principi sono stati applicati uniformemente a tutti gli esercizi presentati in questo documento, salvo quanto altrimenti indicato.
Il bilancio consolidato del Gruppo Esprinet al 31 dicembre 2023 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali (IFRS) emessi dall'International Accounting Standards Board (IASB) e omologati dall'Unione Europea, nonché dei provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005.
Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti (IAS) e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) precedentemente denominata Standing Interpretations Committee (SIC).
Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico ad eccezione della valutazione di alcuni strumenti finanziari, per la quale si applica il criterio del fair value, nonché sul presupposto della continuità aziendale.
Il presente bilancio consolidato è stato redatto nella prospettiva della continuazione dell'attività aziendale in quanto sussiste la ragionevole aspettativa che il Gruppo Esprinet continuerà ad operare in futuro (quantomeno in un futuro prevedibile e comunque lungo un periodo di almeno 12 mesi).
Il contesto macroeconomico europeo del 2023 è stato influenzato dalle tensioni geopolitiche internazionali conseguenti al perdurare del conflitto armato tra Ucraina e Federazione Russa, e dal conflitto israelo/palestinese scoppiato ad ottobre. Il conflitto ucraino con i connessi ripetuti blocchi alle importazioni in Europa di grano, ed il conflitto israelo/palestinese in seguito al quale sono iniziati gli attacchi delle milizie Houthi alle navi cargo in navigazione nel Mar Rosso con il tentativo di bloccarne l'accesso al canale di Suez e ritardare o impedire gli approvvigionamenti al mercato europeo, hanno contributo ad incrementare i costi dei prodotti già significativamente impattati dall'elevata inflazione.
La contromisura all'inflazione adottata dalla Banca Centrale Europea di continuo innalzamento dei tassi di interesse oltre quanto già effettuato nella seconda metà del 2022 ha, con l'inflazione stessa, ridotto le capacità di spesa dei consumatori indirizzando tale minor potere d'acquisto verso prodotti di più elevata necessità rispetto ai prodotti di tecnologia ed informatica, e reso più prudenti anche le decisioni di investimento in questo ambito da parte delle aziende.

Conseguentemente pressoché tutti i mercati europei della distribuzione di prodotti di Information Technology & Computer Electronics, e tra questi tutti i mercati di operatività del Gruppo, hanno vissuto un anno particolarmente complesso con segni negativi.
Tutto ciò ha inciso anche sul Gruppo Esprinet che, ha subito un impatto negativo nei conti appena chiusi ma, grazie alle azioni di contenimento dei costi fissi, di riduzione dell'anomalo eccessivo livello di capitale circolante commerciale netto accumulato nell'anno precedente, ed all'attenzione nell'utilizzo delle fonti di finanziamento disponibili per minimizzarne i costi, dalla magnitudo tale da non costituire un problema di continuità aziendale.
Il contenimento dell'inflazione già dagli ultimi mesi del 2023, lo stop da ottobre 2023 all'innalzamento dei tassi di interesse da parte della BCE con prospettive di una loro riduzione nel corso del 2024, lo stimato ritorno alla vendita di una numerica di notebook e smartphone a livelli pre-pandemici (avendo questa determinato un picco di unità vendute nel 2020 e nel 2021 con conseguente anticipazione delle vendite ordinariamente previste negli anni successivi), delineano la prospettiva di un ritorno alla crescita dei mercati e del ristabilirsi di condizioni "normali".
Si può concludere quindi che allo stato attuale, sulla base del quadro informativo disponibile e tenuto conto della struttura finanziaria, nonché dei seguenti principali fattori:
non vi siano dubbi circa la sussistenza del presupposto della continuità aziendale per il Gruppo.
Il presente bilancio consolidato è redatto in conformità al Regolamento Delegato UE 2019/815 (Regolamento ESEF-European Single Electronic Format) che disciplina il formato unico di comunicazione per le relazioni finanziarie annuali di emittenti i cui valori mobiliari sono quotati nei mercati regolamentati dell'Unione Europea.
I prospetti di situazione patrimoniale-finanziaria, conto economico e rendiconto finanziario, presentano le seguenti caratteristiche:
Le scelte effettuate in tema di presentazione del bilancio derivano dalla convinzione che esse contribuiscano a migliorare la qualità dell'informativa fornita.
I dati contenuti nel presente documento sono espressi in migliaia di euro, se non diversamente indicato. In alcuni casi le tabelle potrebbero evidenziare difetti di arrotondamento dovuti alla rappresentazione in migliaia.

Il bilancio consolidato è predisposto sulla base delle situazioni contabili della capogruppo e delle società nelle quali essa detiene, direttamente e/o indirettamente, il controllo o un'influenza notevole, approvate dai rispettivi Consigli di Amministrazione7 .
Le situazioni contabili delle società controllate sono state opportunamente rettificate, ove necessario, al fine di renderle omogenee ai principi contabili della capogruppo e sono tutte relative ad esercizi sociali che hanno la medesima data di chiusura della Controllante.
Le imprese incluse nel perimetro di consolidamento al 31 dicembre 2023, di seguito presentato, sono tutte consolidate con il metodo dell'integrazione globale.
| Denominazione | Sede legale | Capitale sociale (euro) * |
Quota di Gruppo |
Socio | Quota detenuta |
|---|---|---|---|---|---|
| Controllante: | |||||
| Esprinet S.p.A. | Vimercate (MB) | 7.860.651 | |||
| Controllate direttamente: | |||||
| Celly Pacific LTD | Honk Kong (Cina) | 935 | 100,00% | Esprinet S.p.A. | 100,00% |
| Esprinet Iberica S.L.U. | Saragozza (Spagna) | 55.203.010 | 100,00% | Esprinet S.p.A. | 100,00% |
| Bludis S.r.l | Roma (RM) | 600.000 | 100,00% | Esprinet S.p.A. | 100,00% |
| V-Valley S.r.l. | Vimercate (MB) | 20.000 | 100,00% | Esprinet S.p.A. | 100,00% |
| Dacom S.p.A. | Milano (MI) | 3.600.000 | 100,00% | Esprinet S.p.A. | 100,00% |
| idMAINT S.r.l. | Milano (MI) | 42.000 | 100,00% | Esprinet S.p.A. | 100,00% |
| Sifar Group S.r.l | Milano (MI) | 100.000 | 100,00% | Esprinet S.p.A. | 100,00% |
| Zeliatech S.r.l | Vimercate (MB) | 100.000 | 100,00% | Esprinet S.p.A. | 100,00% |
| Controllate indirettamente: | |||||
| Esprinet Portugal Lda | Porto (Portogallo) | 2.500.000 | 100,00% | Esprinet Iberica S.L.U. Esprinet S.p.A. |
95,00% 5,00% |
| Erredi Deutschland GmbH | Eschborn (Germania) | 50.000 | 100,00% | idMAINT S.r.l. | 100,00% |
| Erredi France SARL | Roissy-en-France (Francia) | 50.000 | 100,00% | idMAINT S.r.l. | 100,00% |
| V-Valley Advanced Solutions España, S.A. ** | Madrid (Spagna) | 1.202.000 | 100,00% | Esprinet Iberica S.L.U. | 90,42% |
| Lidera Network S.L. | Madrid (Spagna) | 3.606 | 100,00% | V-Valley Advanced Solutions España, S.A. | 100,00% |
| Optima Logistics S.L.U. | Madrid (Spagna) | 3.005 | 100,00% | V-Valley Advanced Solutions España, S.A. | 100,00% |
| V-Valley Advanced Solutions Portugal, Unipessoal, Lda |
Sacavém (Portogallo) | 10.000 | 100,00% | V-Valley Advanced Solutions España, S.A. | 100,00% |
| GTI Software & Networking SARLAU | Casablanca (Marocco) | 707.252 | 100,00% | V-Valley Advanced Solutions España, S.A. | 100,00% |
(*) Il dato del capitale sociale riferito alle società che redigono il proprio bilancio in valuta differente dall'euro è presentato a valori storici. (**) 100% in virtù del 9,58% di azioni proprie possedute da V-Valley Advanced Solutions España, S.A.
I principi di consolidamento più significativi adottati per la redazione del bilancio consolidato sono di seguito illustrati.
Le società controllate sono entità sulle quali il Gruppo è esposto a rendimenti variabili, ha la capacità di incidervi o detiene diritti su tali rendimenti, così come previsto dall'IFRS 10 paragrafo 6). Per valutare se il Gruppo controlla un'altra entità si considera l'esistenza e l'effetto dei diritti di voto potenziali esercitabili o convertibili in quel momento. Le società controllate vengono consolidate integralmente dalla data in cui il controllo viene trasferito al Gruppo e vengono de-consolidate dalla data in cui il controllo cessa.
Gli effetti patrimoniali ed economici delle transazioni effettuate tra le società del Gruppo, inclusi eventuali utili e perdite non realizzati ed i dividendi distribuiti, vengono eliminati. Le perdite non realizzate vengono eliminate ma allo stesso tempo vengono considerate come un indicatore di perdita di valore dell'attività trasferita.
7 Ad eccezione di Celly Pacific LTD, Erredi Deutschland GmbH, Erredi France SARL in quanto non dotate di tale Organo.
Le variazioni nell'interessenza partecipativa della controllante in una controllata che non comportano la perdita del controllo sono contabilizzate come operazioni sul capitale.
Per render conto dell'acquisizione di società controllate da parte del Gruppo viene utilizzato il metodo dell'acquisizione ("acquisition method") sinteticamente di seguito enunciato.
Il costo di un'acquisizione è valutato come somma del corrispettivo trasferito misurato al fair value (valore equo) alla data di acquisizione e dell'importo di qualsiasi partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale si valuta qualsiasi partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value (valore equo) oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati e classificati tra le spese amministrative.
Se l'aggregazione aziendale è realizzata in più fasi si procede al ricalcolo del fair value della partecipazione precedentemente detenuta e si rileva nel conto economico l'eventuale utile o perdita risultante.
Ogni corrispettivo potenziale viene rilevato al fair value alla data di acquisizione.
Il maggior valore del corrispettivo corrisposto e dell'importo riconosciuto per le quote di minoranza rispetto al valore di mercato della sola quota del Gruppo delle attività nette identificabili acquisite viene registrato come avviamento.
Se la somma del corrispettivo e delle interessenze di minoranza è inferiore al fair value delle attività nette della società controllata acquisita, la differenza viene riconosciuta direttamente nel conto economico.
Negli esercizi fino al 2009 incluso le aggregazioni aziendali venivano contabilizzate applicando il "purchase method". I costi di transazione direttamente attribuibili all'aggregazione venivano considerati come parte del costo di acquisto. Le quote di minoranza venivano misurate in base alla quota di pertinenza dell'attivo netto identificabile dell'acquisita. Le aggregazioni aziendali realizzate in più fasi venivano contabilizzate in momenti separati.
Il Gruppo applica una politica di gestione delle transazioni con i soci di minoranza come se si trattasse di terze parti esterne al Gruppo stesso.
La quota di patrimonio netto di competenza di azionisti terzi delle società controllate incluse nel consolidamento è iscritta separatamente in un'apposita voce del patrimonio netto denominata "Patrimonio netto di terzi". La quota del risultato netto degli azionisti terzi è evidenziata separatamente nel conto economico consolidato alla voce "Risultato di terzi".
Le perdite sono attribuite alle minoranze anche se questo implica che le quote di minoranza abbiano un saldo negativo.
Le partecipazioni del Gruppo in società collegate sono valutate con il metodo del "patrimonio netto". Per società collegate si considerano quelle società nelle quali il Gruppo esercita un'influenza notevole, pur non trattandosi di società controllate e/o "joint-venture".
I bilanci delle società collegate sono utilizzati dal Gruppo per l'applicazione del metodo in oggetto.
Le chiusure contabili delle società collegate e del Gruppo sono effettuate alla medesima data e utilizzando i medesimi principi contabili.
Le partecipazioni in società collegate sono iscritte nella situazione patrimoniale-finanziaria al costo incrementato o diminuito delle variazioni successive all'acquisizione nella quota di pertinenza del Gruppo dell'attivo netto della società collegata, eventualmente diminuito di ogni possibile perdita di valore. L'eventuale avviamento afferente alla collegata è incluso nel valore contabile della partecipazione e non è soggetto ad ammortamento né ad una singola verifica di riduzione durevole di valore (impairment).

Il conto economico riflette la quota di pertinenza del Gruppo del risultato dell'esercizio della società collegata. Profitti e perdite derivanti da transazioni tra il Gruppo e la collegata, sono eliminati in proporzione alla quota di partecipazione nella collegata.
Nel caso in cui una società collegata rilevi una rettifica con diretta imputazione a patrimonio netto, il Gruppo rileva anche in questo caso la sua quota di pertinenza e ne dà rappresentazione quando è applicabile nel prospetto di movimentazione del patrimonio netto.
Successivamente all'applicazione del metodo del patrimonio netto, il Gruppo valuta se sia necessario riconoscere un'ulteriore perdita di valore della propria partecipazione nella società collegata. Il Gruppo valuta ad ogni data di bilancio se ci siano evidenze obiettive che la partecipazione nella società collegata abbia subito una perdita di valore. Se ciò è avvenuto, il Gruppo calcola l'ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della collegata ed il valore di iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando tale differenza nel prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio e classificandola nella "quota di pertinenza del risultato di società collegate".
Si precisa che al 31 dicembre 2023 non vi sono partecipazioni in società collegate.
I dividendi distribuiti tra società del Gruppo sono elisi nel conto economico consolidato.
Rispetto al 31 dicembre 2022 si segnala l'uscita dal perimetro di consolidamento della controllata totalitaria Nilox Deutschland GmbH, liquidata nel corso del mese di maggio 2023, e l'Ingresso dal 1° agosto 2023 di Lidera Network S.L. (acquisita tramite la controllata totalitaria spagnola V-Valley Advanced Solutions España S.L.), dal 2 agosto di Sifar Group S.r.l. (acquisita da Esprinet S.p.A.) e dal 6 settembre di Zeliatech S.r.l. (costituita in tale data e posseduta dalla Capogruppo).
In relazione, invece alle singole società, per quanto senza impatti sul perimetro complessivo, rispetto al 31 dicembre 2022 si segnalano le fusioni per incorporazione di Erredì Iberica S.L. in V-Valley Advanced Solutions España S.A., e di 4Side S.r.l. in Esprinet S.p.A., entrambe con effetti contabili e fiscali retrodatati al 1° gennaio 2023.
Per ulteriori informazioni si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "Fatti di rilievo del periodo".
Nel presente Bilancio annuale non si sono verificate variazioni nelle stime contabili effettuate in periodi precedenti ai sensi dello IAS 8.
Le attività immateriali sono definibili come attività prive di consistenza fisica identificabili, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefici economici futuri.
Tra tali attività non correnti si include anche "l'avviamento" quando viene acquisito a titolo oneroso.
Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall'impresa. In particolare, la voce "Diritti di brevetto industriale ed utilizzazione delle opere dell'ingegno" è ammortizzata in tre esercizi mentre la Customer Relationship iscritta nella voce "Altre immobilizzazioni immateriali" viene ammortizzata in 13 anni.
L'avviamento e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento, ma vengono sottoposte a verifica almeno annuale di ricuperabilità (detta anche "impairment test"). Il test effettuato viene descritto nel paragrafo "Perdita di valore delle attività". La ripresa di valore, ammessa per le immobilizzazioni immateriali a vita definita e indefinita, non può
eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale ripresa è rilevata a conto economico a meno che l'immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso la ripresa è trattata come un incremento da rivalutazione.
Le immobilizzazioni materiali sono iscritte in bilancio al costo di acquisto o di produzione comprensivi di eventuali oneri accessori e dei costi diretti necessari a rendere l'attività disponibile per l'uso.
I costi di manutenzione e riparazione aventi natura ordinaria sono imputati al conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un aumento significativo e tangibile di produttività o di vita utile del cespite sono portate in aumento del valore del cespite e ammortizzate sulla base della relativa vita utile.
I costi per migliorie su beni di terzi sono esposti tra le immobilizzazioni materiali nella categoria cui si riferiscono.
Le singole componenti di una immobilizzazione materiale che risultino caratterizzate da vita utile differente sono rilevate separatamente per essere ammortizzate coerentemente alla loro durata secondo un approccio per componenti.
Le immobilizzazioni materiali sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio sulla base dei piani d'ammortamento ritenuti rappresentativi della vita economico-tecnica dei beni cui si riferiscono. Il valore in bilancio è esposto al netto dei fondi di ammortamento in relazione alla residua possibilità di utilizzo dei beni.
| Aliquota economico tecnica |
|
|---|---|
| Impianti di sicurezza | 25% |
| Impianti generici | da 3% a 20% |
| Altri impianti specifici | 15% |
| Impianti di condizionamento | da 3% a 14,3% |
| Impianti telefonici e apparecchiature | da 10% a 20% |
| Impianti di comunicazione e telesegnalazione | 25% |
| Attrezzature industriali e commerciali | da 7,1% a 15% |
| Macchine d'ufficio elettroniche | da 20% a 25% |
| Mobili e arredi | da 10% a 25% |
| Altri beni | da 10% a 19% |
Le aliquote di ammortamento applicate per ciascuna categoria di bene sono indicate di seguito:
Se vi sono indicatori di svalutazione di valore, le immobilizzazioni materiali sono assoggettate a una verifica di recuperabilità (impairment test). Il test effettuato viene descritto nel paragrafo "Perdita di valore delle attività non finanziarie". Le eventuali svalutazioni possono essere oggetto di successivi ripristini di valori. I ripristini di valore non possono eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti.
Tale ripristino è rilevato a conto economico a meno che l'immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso il ripristino è trattato come un incremento da rivalutazione.
I beni acquisiti mediante contratti di locazione sono iscritti, come previsto dal principio contabile internazionale IFRS 16, tra le immobilizzazioni mediante la rilevazione di una attività che rappresenta il diritto di utilizzo dell'attività sottostante per la durata del contratto (Right of Use) rilevando in contropartita nella voce "Passività finanziarie per leasing" una passività a fronte dei pagamenti futuri per il leasing.
Successivamente alla rilevazione iniziale, il diritto d'uso è ammortizzato secondo quanto previsto dallo IAS 16, mentre il valore contabile della passività per leasing si incrementa per effetto degli interessi accantonati in ciascun periodo e si riduce per i pagamenti effettuati.
Le spese per interessi sulla passività per leasing e l'ammortamento del diritto di utilizzo dell'attività vengono contabilizzate separatamente nel conto economico. I canoni futuri contrattualmente dovuti sono attualizzati utilizzando il tasso di interesse implicito del relativo contratto; laddove questo non sia facilmente e attendibilmente determinabile si utilizza il tasso di indebitamento incrementale del locatario.
Il principio richiede inoltre che al verificarsi di eventi determinati (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti) la passività finanziaria per leasing debba essere rimisurata con in contropartita una rettifica del diritto d'uso dell'attività.
Il principio, inoltre, stabilisce due esenzioni di applicazione in relazione alle attività considerate di "modico valore" ed ai contratti di leasing a breve termine i cui ricavi/costi sono rilevati linearmente nel conto economico lungo la durata del contratto di leasing.
Il principio contabile internazionale IAS 36 richiede di valutare l'esistenza di perdite di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali in presenza di indicatori che facciano ritenere che tale problematica possa sussistere. Nel caso dell'avviamento e delle eventuali altre attività immateriali a vita utile indefinita, tale valutazione viene effettuata almeno annualmente.
Con riferimento all'avviamento, il Gruppo sottopone alle verifiche di riduzione di valore previste dallo IAS 36 tutte le unità generatrici di flussi finanziari ("Cash Generating Unit") a cui è stato attribuito un valore di avviamento.
La recuperabilità dei valori iscritti è verificata confrontando il valore contabile iscritto in bilancio con il maggiore tra il fair value al netto dei costi di dismissione, qualora esista un mercato attivo, e il valore d'uso del bene. Il valore d'uso è definito sulla base dell'attualizzazione dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo del bene o da una aggregazione di beni (Cash Generating Unit) nonché dal valore che ci si attende dalla sua dismissione al termine della sua vita utile. I flussi futuri attesi sono attualizzati con un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del denaro, rapportato al periodo d'investimento e ai rischi specifici dell'attività. Una riduzione di valore è riconosciuta a conto economico quando il valore di iscrizione dell'attività, ovvero della relativa CGU a cui essa è allocata, è superiore al valore recuperabile. Le Cash Generating Unit sono state individuate, coerentemente alla struttura organizzativa e di business del Gruppo, come aggregazioni omogenee che generano flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dall'utilizzo continuativo delle attività ad esse imputabili.
Le attività per imposte anticipate sono iscritte al valore nominale. Vengono iscritte in bilancio quando il loro recupero è giudicato probabile. Si veda anche il commento alla voce "Imposte sul reddito".
Al momento della loro iniziale rilevazione, le attività finanziarie sono iscritte al fair value e sono successivamente classificate in una delle seguenti categorie:
Le attività finanziarie sono classificate sulla base del modello di business adottato dal Gruppo nella gestione dei flussi finanziari delle stesse e sulla base delle caratteristiche contrattuali dei flussi di
cassa ottenibili dall'attività. I modelli di business identificati sono i seguenti: - Hold to collect: In tale categoria sono classificate le attività finanziarie per le quali sono soddisfatti i seguenti requisiti, (i) l'attività è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso dell'attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali; e (ii) i termini contrattuali dell'attività prevedono flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.
Tali attività rientrano nella categoria di attività valutate al costo ammortizzato. Si tratta prevalentemente di crediti commerciali e altri crediti, come descritto nel paragrafo "Crediti verso clienti e altri crediti". I crediti, ad eccezione dei crediti commerciali che non contengono una componente finanziaria significativa, sono rilevati inizialmente in bilancio al loro fair value; in sede di misurazione successiva sono valutati al costo ammortizzato utilizzando il tasso di interesse effettivo. I crediti commerciali che non contengono una componente finanziaria significativa sono invece riconosciuti al prezzo definito per la relativa transazione (determinato secondo il disposto del principio IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers). In sede di misurazione successiva, le attività appartenenti a tale categoria sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il tasso di interesse effettivo. Gli effetti di tale misurazione sono riconosciuti tra i componenti finanziari di reddito. Tali attività sono inoltre soggette al modello di impairment come definito nel paragrafo "Crediti verso clienti e altri crediti".
Gli acquisti e le cessioni di attività finanziarie sono contabilizzati alla data di regolamento.
In caso di iscrizione di attività finanziarie valutate al fair value, qualora le stesse siano scambiate in un mercato attivo, il fair value è determinato ad ogni data di bilancio con riferimento alle quotazioni di mercato od alle quotazioni degli operatori (prezzo di offerta per le posizioni di lungo periodo e prezzo di domanda per le posizioni di breve periodo), senza alcuna deduzione per i costi di transazione. Per gli strumenti finanziari non trattati in un mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando una tecnica di valutazione. Tale tecnica può includere l'utilizzo di transazioni recenti a condizioni di mercato, oppure il riferimento al fair value attuale di un altro strumento che è sostanzialmente analogo, oppure un'analisi dei flussi di cassa attualizzati o altri modelli di valutazione.
Le attività finanziarie sono rimosse dallo stato patrimoniale quando il diritto di ricevere i flussi di cassa derivanti dallo strumento si è estinto e il Gruppo ha sostanzialmente trasferito tutti i rischi e i benefici relativi allo strumento stesso e il relativo controllo.
Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata in primo luogo (es. rimossa dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo) quando:
Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere i flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso. Nel caso in cui non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività continua ad essere rilevata nel bilancio del Gruppo nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, il Gruppo riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza del Gruppo.
Quando il coinvolgimento residuo del Gruppo è una garanzia sull'attività trasferita, il coinvolgimento è misurato sulla base del minore tra l'importo dell'attività e l'importo massimo del corrispettivo ricevuto che il Gruppo potrebbe dover ripagare.
Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto e il presunto valore di realizzo desumibile dall'andamento di mercato, tenuto conto delle specificità del settore di riferimento del Gruppo, il quale commercializza prevalentemente prodotti IT ed elettronica di consumo soggetti a un elevato tasso di obsolescenza economico-tecnica.
La configurazione del costo adottata per la valorizzazione è rappresentata dal metodo F.I.F.O..
Il costo di acquisto tiene conto degli oneri accessori sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali nonché degli sconti e premi corrisposti dai fornitori, secondo le prassi commerciali tipiche del settore, in ordine al raggiungimento degli obiettivi di vendita e allo svolgimento di attività di marketing ai fini della promozione dei brand distribuiti e dello sviluppo dei canali di vendita. Il costo tiene conto, inoltre, delle "protezioni" di magazzino accordate dai fornitori sui prezzi di acquisto.
Le scorte obsolete, in eccesso e di lento rigiro sono svalutate in ragione della loro prevedibile possibilità di realizzo.
I crediti verso clienti e gli altri crediti, salvo specifiche, sono contabilizzati al valore nominale che, laddove il credito non sia produttivo di interessi ed abbia un termine di pagamento breve e comunque entro i dodici mesi, come sono pressoché interamente i crediti vantati dal Gruppo, è assimilabile al valore determinato con il metodo del costo ammortizzato in quanto l'impatto della logica di attualizzazione, anche in virtù del non operare in sistemi caratterizzati da condizioni di iperinflazione e quindi di elevati tassi di interesse, risulta trascurabile.
Laddove gli scenari dovessero mutarsi, e per i crediti che non presentano le sopra descritte caratteristiche, il Gruppo procederebbe alla contabilizzazione con il metodo del costo ammortizzato. In sede di iscrizione iniziale sono valutati al fair value, ad eccezione dei crediti commerciali che non includono una componente finanziaria significativa come descritto nel paragrafo "Attività finanziarie (non correnti e correnti)".
Il valore dei crediti viene ridotto, laddove ricorrano perdite di valore, al valore realizzabile.
Le svalutazioni sono effettuate sulla base della perdita attesa ("Expected Credit Loss model"), applicando un approccio semplificato. Pertanto, il Gruppo non monitora le variazioni del rischio di credito, ma rileva integralmente la perdita attesa a ogni data di riferimento di bilancio. In particolare, le perdite attese sono determinate in relazione al grado di solvibilità dei singoli debitori, anche in funzione delle specifiche caratteristiche del rischio creditizio sotteso, tenuto conto delle coperture assicurative, delle informazioni disponibili e considerando l'esperienza storica accumulata.
Le operazioni di cessione di crediti a titolo pro-soluto, per le quali sostanzialmente tutti i rischi e benefici sono trasferiti al cessionario, determinano l'eliminazione dei crediti dall'attivo patrimoniale essendo rispettati i requisiti previsti dall'IFRS 9.
Le operazioni di cessione di crediti a titolo pro-solvendo continuano invece ad essere iscritte nell'attivo patrimoniale non essendo stati trasferiti tutti i rischi e benefici al cessionario.
Esigenze di gestione del rischio di credito, del capitale circolante e conseguentemente della tesoreria richiedono anche l'esecuzione sistematica di operazioni quali le cessioni di tali crediti ad operatori finanziari a titolo definitivo (pro-soluto) o temporaneo (pro-solvendo).
Tali operazioni si concretizzano per il Gruppo Esprinet in contrattualizzati programmi rotativi di cessione a società di factoring o a banche, ed in programmi di cartolarizzazione dei crediti.
I crediti oggetto dei suddetti programmi di cessione sono valutati, come definito al paragrafo Attività finanziarie al "fair value through profit and loss".
Le svalutazioni effettuate ai sensi dell'IFRS9 sono rilevate nel conto economico consolidato e sono rappresentate nella voce "Riduzione/riprese di valore di attività finanziarie".
Sono iscritti al "fair value" e includono quelle attività nei confronti dell'Amministrazione finanziaria esigibili o compensabili a breve termine. Si veda anche il commento alla voce "Imposte sul reddito".
Le disponibilità liquide includono il denaro in cassa e depositi presso banche ad immediata esigibilità, nonché altri impieghi in liquidità di durata inferiore a tre mesi.
Le giacenze in euro sono iscritte al valore nominale mentre le eventuali giacenze in altra valuta sono iscritte al cambio corrente alla chiusura del periodo.
Le attività non correnti possedute per la vendita (o le attività di un gruppo in dismissione) sono le attività il cui valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita anziché con il loro uso continuativo. Per tale motivo non sono soggette ad ammortamento ma sono valutate al minore tra il loro valore contabile e il fair value al netto dei costi di vendita.
Esse sono disponibili per la vendita immediata nella loro condizione attuale, soggetta a condizioni che sono d'uso e consuetudine per la vendita di tali attività (o gruppi in dismissione), e la cui vendita è altamente probabile.
Le azioni proprie sono iscritte a riduzione del patrimonio netto. In caso di eventuali vendite successive, ogni differenza tra il valore di acquisto ed il corrispettivo è rilevato a patrimonio netto.

Si tratta di passività finanziarie rilevate nella situazione patrimoniale-finanziaria solo quando il Gruppo diviene parte nelle clausole contrattuali dello strumento.
Le passività finanziarie sono iscritte inizialmente al "fair value" incrementato di eventuali costi connessi alla transazione. Successivamente alla prima iscrizione i debiti finanziari sono rilevati al costo ammortizzato utilizzando ai fini dell'attualizzazione il tasso d'interesse effettivo.
La passività finanziaria viene eliminata dalla situazione patrimoniale-finanziaria quando l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata oppure scaduta. La differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta o trasferita a un'altra parte e il corrispettivo pagato viene rilevata nel conto economico.
In caso di iscrizione di passività finanziarie valutate al fair value, qualora le stesse siano scambiate in un mercato attivo, il fair value è determinato ad ogni data di bilancio con riferimento alle quotazioni di mercato od alle quotazioni degli operatori (prezzo di offerta per le posizioni di lungo periodo e prezzo di domanda per le posizioni di breve periodo), senza alcuna deduzione per i costi di transazione. Per gli strumenti finanziari non trattati in un mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando una tecnica di valutazione. Tale tecnica può includere l'utilizzo di transazioni recenti a condizioni di mercato, oppure il riferimento al fair value attuale di un altro strumento che è sostanzialmente analogo, oppure un'analisi dei flussi di cassa attualizzati o altri modelli di valutazione.
Gli accantonamenti ai fondi sono rilevati quando è probabile l'esistenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato e l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa razionalmente pagherebbe per estinguere l'obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio. Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l'accantonamento è oggetto di attualizzazione; l'incremento del fondo connesso al trascorrere del tempo è imputato a conto economico alla voce "Oneri e Proventi finanziari". I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile, sono riportati all'interno di una apposita sezione informativa sulle passività potenziali e per gli stessi non si procede ad alcun accantonamento.
I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi, ancorché non formalizzati, che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi "a contributi definiti" e programmi "a benefici definiti".
Nei programmi "a contributi definiti" l'obbligazione dell'impresa, limitata al versamento dei contributi allo Stato ovvero a un patrimonio o a un'entità giuridicamente distinta (detta anche fondo), è determinata sulla base dei contributi dovuti. Fino all'entrata in vigore della Legge finanziaria 2007 e dei relativi decreti attuativi, considerate le incertezze relative al momento di erogazione, il trattamento di fine rapporto (TFR) era assimilato a un programma "a benefici definiti".
A seguito della riforma, la destinazione delle quote maturande del TFR ai fondi pensione ovvero all'INPS comporta la trasformazione della natura del programma da piano "a benefici definiti" a piano "a contributi definiti", in quanto l'obbligazione dell'impresa è rappresentata esclusivamente dal versamento dei contributi ai fondi pensione o all'INPS.
La passività relativa al TFR pregresso continua a rappresentare un piano "a benefici definiti" determinato applicando una metodologia di tipo attuariale da parte di attuari indipendenti.
Gli utili e le perdite attuariali derivanti da modifiche delle ipotesi attuariali a partire dai bilanci redatti nell'anno 2013 sono contabilizzati nelle riserve di Patrimonio Netto come stabilito dal principio IAS19R.
Ai fini dello IAS 19 la suddetta riforma ha comportato la necessità di ricalcolare il valore del fondo TFR pregresso per effetto essenzialmente dell'esclusione dalla valutazione attuariale delle ipotesi connesse agli incrementi retributivi e all'aggiornamento delle ipotesi di natura finanziaria. Questo effetto (curtailment) è stato imputato a conto economico nel 2007 come componente positiva a riduzione dei costi del lavoro.
I debiti commerciali, gli altri debiti e le altre passività sono iscritti inizialmente al "fair value" al netto di eventuali costi connessi alla transazione.
Successivamente sono rilevati al costo ammortizzato che, non ritenendosi di dover effettuare alcuna attualizzazione e imputazione separata a conto economico degli interessi passivi espliciti o scorporati in quanto non materiali in considerazione dei tempi previsti di pagamento, coincide con il valore nominale.
Gli stanziamenti per debiti presunti sono passività da pagare per beni o servizi che sono stati ricevuti o forniti ma non pagati, inclusi gli importi dovuti ai dipendenti o ad altri soggetti.
Il grado d'incertezza relativo a tempistica o importo degli stanziamenti per debiti presunti è assai inferiore a quello degli accantonamenti.
Sulla base del modello in cinque fasi introdotto dall'IFRS 15, il Gruppo procede alla rilevazione dei ricavi dopo aver identificato i contratti con i propri clienti e le relative prestazioni da soddisfare (trasferimento di beni/servizi), determinato il corrispettivo cui ritiene di avere diritto in cambio del soddisfacimento di ciascuna di tali prestazioni, nonché valutato la modalità di soddisfacimento di tali prestazioni (adempimento in un determinato momento versus adempimento nel corso del tempo). Nello specifico, la rilevazione dei ricavi avviene solo qualora risultino soddisfatti i seguenti requisiti:
Quando i requisiti qui sopra risultano soddisfatti, il Gruppo procede alla rilevazione dei ricavi come di seguito descritto.
I ricavi delle vendite sono rilevati quando il controllo del bene oggetto della transazione è trasferito all'acquirente ovvero quando il bene è consegnato e il cliente acquisisce la capacità di decidere dell'uso del bene e di trarne sostanzialmente tutti i benefici.
I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi trattati quali componenti variabili del corrispettivo pattuito.
I ricavi delle prestazioni di servizi sono rilevati al compimento della prestazione.
Si rileva che i tempi di pagamento concessi ai clienti del Gruppo non eccedono i 12 mesi; pertanto, il Gruppo non rileva aggiustamenti al prezzo della transazione per considerare componenti di natura finanziaria.

I costi sono riconosciuti quando relativi a beni e servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.
Il costo di acquisto dei prodotti è iscritto al netto degli sconti riconosciuti dai fornitori per le "protezioni" riconosciute in relazione alle riduzioni dei listini e alle sostituzioni di prodotti. I relativi accrediti sono riconosciuti per competenza in base alle comunicazioni pervenute dai fornitori.
Gli sconti cassa in fattura per pagamento previsto a presentazione fattura sono portati a riduzione del costo d'acquisto in quanto, come prassi in uso nel settore in cui opera il Gruppo, ne è ritenuta prevalente la componente commerciale.
I dividendi sono rilevati alla data di assunzione della delibera da parte dell'Assemblea della società erogante.
L'utile base per azione è calcolato dividendo il risultato economico del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio escludendo le eventuali azioni proprie.
L'utile diluito per azione è calcolato dividendo il risultato economico del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escludendo le eventuali azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile diluito per azione, la media ponderata delle azioni in circolazione è modificata assumendo l'esercizio da parte di tutti gli assegnatari di diritti che potenzialmente hanno effetto diluitivo, mentre il risultato netto del Gruppo è rettificato per tenere conto di eventuali effetti, al netto delle imposte, dell'esercizio di detti diritti. Il risultato per azione diluito non viene calcolato nel caso di perdite, in quanto qualunque effetto diluitivo determinerebbe un miglioramento del risultato per azione.
I costi per il personale includono, coerentemente alla natura sostanziale di retribuzione che assumono, le stock option e/o stock grant in corso di maturazione alla data di chiusura del bilancio. Il costo è determinato con riferimento al "fair value" del diritto assegnato.
La quota di competenza dell'esercizio è determinata pro-rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione ("vesting period").
Il "fair value" delle stock grant è rappresentato dal valore dell'opzione determinato applicando il modello di "Black-Scholes" ed è rilevato con contropartita alla voce "Riserve".
Le imposte sul reddito correnti sono calcolate, per ciascuna società appartenente al Gruppo, sulla base della stima del reddito imponibile. Il debito previsto è rilevato alla voce "Debiti tributari per imposte correnti" o, qualora ci sia un'eccedenza degli acconti versati rispetto all'onere dovuto, alla voce "Crediti tributari per imposte correnti". I debiti e i crediti tributari per imposte correnti sono rilevati al valore che si prevede di pagare/recuperare alle/dalle autorità fiscali applicando le aliquote e la normativa fiscale vigenti o sostanzialmente approvate alla data di chiusura del periodo.
Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate in base al "metodo patrimoniale (liability method)" sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali. L'iscrizione di attività per imposte anticipate è effettuata quando il loro recupero è probabile.
Le imposte differite e anticipate non sono iscritte se connesse all'iscrizione iniziale di un'attività o una passività in un'operazione diversa da una Business Combination e che non ha impatto sul risultato e sull'imponibile fiscale.
Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti e sono compensate a livello di singola impresa se riferite a imposte compensabili. Il saldo della compensazione, se attivo, è iscritto alla voce "Attività per imposte anticipate", se passivo, alla voce "Passività per imposte differite".
Le attività e le passività incluse nella presente situazione sono rappresentate nella valuta del principale ambiente economico nel quale la singola impresa opera.
I dati consolidati sono rappresentati in euro, che è la valuta funzionale del Gruppo.
I ricavi e i costi relativi a operazioni in moneta estera sono iscritti al cambio corrente del giorno in cui l'operazione è compiuta. Le attività e passività monetarie in moneta estera sono convertite in euro applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio con imputazione dell'effetto a conto economico. Le attività e passività non monetarie in moneta estera valutate al costo sono iscritte al cambio di rilevazione iniziale; quando la valutazione è effettuata al "fair value", ovvero al valore recuperabile o di realizzo, è adottato il cambio corrente alla data di determinazione del valore.
| Tassi di cambio | Puntuale al 31.12.2023 |
Medio 2023 | Puntuale al 31.12.2022 |
Medio 2022 |
|---|---|---|---|---|
| Hong Kong Dollar (HKD) | 8,63 | 8,47 | 8,32 | 8,25 |
| Dirham (MAD) | 10,93 | 10,96 | 11,16 | 10,68 |
| US Dollar (USD) | 1,11 | 1,08 | 1,07 | 1,05 |
Gli strumenti finanziari derivati, compresi quelli impliciti (embedded derivatives), sono contabilizzati sulla base dei disposti dell'IFRS 9. Alla data di stipula gli stessi sono inizialmente contabilizzati al fair value come attività finanziarie "fair value through profit and loss" se il fair value è positivo o come passività finanziarie "fair value through profit and loss" quando il fair value è negativo.
I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la stessa è formalmente documentata e la sua efficacia, verificata periodicamente, è elevata.
Se i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura ("cash flow hedge", ad esempio copertura della variabilità dei flussi di cassa di attività/passività per effetto delle oscillazioni dei tassi di interesse), le variazioni del "fair value" dei derivati sono inizialmente rilevate a patrimonio netto (e dunque nel conto economico complessivo) e successivamente riversate al conto economico separato quando si manifestano gli effetti economici originati dall'oggetto di copertura.
Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione, o se viene revocata la sua designazione quale copertura, gli importi precedentemente rilevati nella riserva di "cash flow hedge" restano iscritti nel patrimonio netto fino a quando la programmata operazione coperta si verifica, momento in cui è riversata a conto economico consolidato.
Se i derivati coprono il rischio di variazione di fair value di attività e di passività iscritte in bilancio ("fair value hedge") sia le variazioni del fair value dello strumento di copertura sia le variazioni dell'oggetto di copertura sono imputate al conto economico consolidato.
Le variazioni del "fair value" dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura sono rilevate a conto economico.

Con riferimento alla informativa richiesta da Consob relativamente ad operazioni e saldi significativi con parti correlate, si specifica che le stesse, oltre a trovare evidenza in apposito paragrafo nella sezione "Rapporti con parti correlate", sono state indicate separatamente negli schemi di bilancio, solamente ove significative.
Il settore della distribuzione di IT ed elettronica di consumo presenta talune specificità di rilievo, a quanto consta entro certi limiti indipendenti dalla localizzazione geografica, specialmente per quanto attiene alle relazioni commerciali con i fornitori di prodotti o vendor.
Tali specificità attengono in modo particolare alle condizioni e modalità di formazione del margine commerciale per la parte c.d. "back-end", che risulta funzione del prezzo di acquisto dei prodotti rispetto al prezzo di vendita all'utente finale ovvero al rivenditore a seconda delle prassi adottate da questo o quel fornitore (nel rispetto, si rammenti, della funzione precipua del distributore che rimane quella di intermediare i flussi di prodotti tra fornitori/produttori e rivenditori/dettaglianti).
Le condizioni di acquisto prevedono tipicamente uno sconto base rispetto al prezzo di listino per l'utente finale/rivenditore e una serie di condizioni accessorie che variano - per funzione e terminologia - da vendor a vendor, e che sono comunemente riconducibili ad alcune fattispecie standardizzabili:
Inoltre, sulla base degli accordi vigenti con la quasi totalità dei vendor, il Gruppo Esprinet beneficia di specifiche protezioni contrattuali rispetto al valore delle rimanenze tese a neutralizzare, entro certi limiti, il rischio economico legato a variazioni nei prezzi di listino di prodotti ordinati ("price protection") ovvero già presenti nei magazzini del distributore ("stock protection").
Nel primo caso la protezione viene generalmente riconosciuta mediante la fatturazione dei prodotti ordinati e non ancora spediti al nuovo prezzo; nel secondo caso il vendor è solito riconoscere un credito pari alla sopravvenuta riduzione del prezzo dei prodotti.
Quanto agli sconti cassa, questi vengono generalmente riconosciuti a fronte del rispetto delle condizioni di pagamento contrattualmente stabilite e costituiscono un incentivo alla puntualità nei pagamenti.
Tali condizioni prevedono per la totalità dei casi pagamenti dilazionati rispetto all'emissione della relativa fattura ovvero dell'invio della merce.
Gli sconti cassa, coerentemente con quanto avviene per gli sconti finanziari riconosciuti ad alcuni gruppi selezionati di clienti i quali vengono portati in riduzione dei ricavi, sono contabilizzati in riduzione dei costi di acquisto.
Per quanto attiene alle politiche di pagamento ai fornitori, non è possibile nell'ambito del settore individuare dei tempi di pagamento medio/normali in quanto esiste una notevole mutevolezza di condizioni a seconda dei fornitori. Più in particolare, l'intervallo delle dilazioni di pagamento previste in fattura va da un minimo di 7 a un massimo di 120 giorni, ed in rari casi è previsto il pagamento cash. In taluni casi, i tempi di pagamento previsti in fattura sono oggetto di ulteriori dilazioni concordate, a valere su singole forniture ovvero sulla base di programmi commerciali ben determinati decisi dal fornitore.
Nei casi in cui la suddetta dilazione risulti onerosa, il tasso d'interesse applicato non è, se non raramente, esplicitato. Capita sovente, inoltre, che le condizioni implicite di dilazione - talora applicate attraverso la riduzione degli sconti cassa contrattuali - non trovino riscontro con i tassi di

La redazione del bilancio e delle relative note esplicative ha richiesto l'utilizzo di stime e di assunzioni sia nella determinazione di alcune attività e passività sia nella valutazione di attività e passività potenziali.
Le stime e assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza storica e su altri fattori considerati rilevanti, ivi incluse aspettative su eventi futuri la cui manifestazione è ritenuta ragionevole.
Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione a esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull'esercizio corrente che su quelli futuri.
Le assunzioni riguardanti l'andamento futuro sono caratterizzate da situazioni di incertezza, acuite nel particolare contesto dalle condizioni sociopolitiche, economiche e sanitarie, per cui non si può escludere il concretizzarsi nel prossimo esercizio, di risultati diversi da quanto stimato e che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi ovviamente né stimabili, né prevedibili, anche significative, al valore contabile delle relative voci.
Le voci di bilancio principalmente interessate da tali situazioni di incertezza sono alcuni ricavi di vendita, taluni storni ai ricavi di vendita, i fondi rischi e oneri, i fondi svalutazione crediti e gli altri fondi svalutazione, gli ammortamenti, i benefici ai dipendenti, le imposte, l'avviamento, i diritti d'uso e le connesse passività finanziarie per leasing.
Nel seguito sono riepilogati i processi critici di valutazione e le stime/assunzioni ritenute suscettibili, qualora gli eventi futuri prefigurati non dovessero realizzarsi, in tutto o in parte, di produrre effetti significativi sulla situazione economico-finanziaria del Gruppo Esprinet.
L'iscrizione iniziale di un diritto d'uso e della connessa passività finanziaria per leasing relativi a contratti di leasing di attività dipende da diversi elementi di stima relativi, principalmente, alla durata del periodo non annullabile del contratto, al tasso di interesse implicito del leasing, ai costi di smantellamento/sostituzione/ripristino dell'attività al termine del contratto.
Alla data di decorrenza il locatario deve valutare la passività del leasing al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing nel periodo non annullabile.
Il periodo non annullabile è a sua volta dipendente dalle valutazioni circa la probabilità di esercizio da parte del locatario delle opzioni di rinnovo o interruzione nonché, nel caso in cui il diritto di interruzione anticipata sia egualmente sotto il controllo anche del locatore, in relazione ai possibili costi conseguenti all'interruzione anche per tale soggetto.
I pagamenti dovuti per il leasing devono essere attualizzati utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing, se è possibile determinarlo facilmente. Se non è possibile, il locatario deve utilizzare il suo tasso di finanziamento marginale.
Il tasso di interesse che fa sì che il valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing e del valore residuo non garantito sia uguale alla somma del fair value dell'attività sottostante e degli eventuali costi diretti iniziali del locatore.
Il tasso di finanziamento marginale è il tasso di interesse che il locatario dovrebbe pagare per un prestito, con una durata e con garanzie simili, necessario per ottenere un'attività di valore simile all'attività consistente nel diritto di utilizzo in un contesto economico simile.
Per la determinazione del periodo non annullabile di ciascun contratto, in particolare relativamente agli immobili, sono stati analizzati i termini contrattuali ed effettuate ipotesi in relazione ai possibili periodi di rinnovo connesse con l'ubicazione degli stessi, la possibilità di spostamento in altre aree, i costi connessi a tali operazioni.
I contratti di leasing in essere non evidenziano il tasso di finanziamento implicito per cui si è proceduto alla determinazione del tasso di finanziamento marginale applicabile al Gruppo, distintamente per cluster di contratti aventi una duration omogenea. Per la quantificazione del tasso di finanziamento marginale sono state effettuate valutazioni in relazione allo spread applicabile al Gruppo in base al rating della Capogruppo, ai tassi di finanziamento free risk applicabili nei paesi di operatività del Gruppo, alle garanzie da cui tali finanziamenti sarebbero sorretti, alla materialità rispetto al livello di indebitamento del Gruppo.
Le suddette valutazioni si basano su assunzioni e analisi per loro natura complesse e mutevoli nel tempo che potrebbero dunque condurre a modifiche successive, in caso di modifica del periodo non annullabile del contratto, o alla quantificazione di tassi differenti in epoche successive per i nuovi contratti cui applicarli.
Ai fini della verifica di perdita di valore degli avviamenti iscritti in bilancio si è proceduto al calcolo del valore d'uso delle "Unità Generatrici di Cassa" - Cash Generating Unit ("CGU") cui sia stato attribuito un valore di avviamento.
Tali CGU sono state individuate, coerentemente con la struttura organizzativa e di business del Gruppo, come aggregazioni omogenee capaci di generare autonomamente flussi di cassa mediante l'utilizzo continuativo delle attività ad esse imputabili.
Il valore d'uso è stato misurato sulla base dell'attualizzazione dei flussi di cassa attesi per ogni CGU nonché dal valore che ci si attende dalla relativa dismissione al termine della vita utile.
A tale scopo si è utilizzato il metodo finanziario c.d. "Discounted Cash Flow Model" (DCF), il quale richiede che i flussi finanziari futuri vengano scontati a un tasso di attualizzazione adeguato rispetto ai rischi specifici di ogni singola CGU.
La determinazione del valore recuperabile di ciascuna Cash Generating Unit ("CGU"), in termini di valore d'uso, è basata su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei flussi di cassa futuri, relativi sia al periodo del Business Plan di Gruppo 2024-2028E, sia oltre tale periodo.
Le condizioni poste dallo IFRS 9 per l'applicazione dell'"hedge accounting" (formale designazione della relazione di copertura, relazione di copertura documentata, misurabile ed altamente efficace, effetto del rischio di credito delle due controparti non significativo rispetto al valore dello strumento derivato, indice di copertura costante nel tempo) sono state rispettate integralmente e di conseguenza i contratti di IRS sono stati trattati secondo tale tecnica contabile che prevede, nello specifico, l'imputazione a riserva di patrimonio netto alla data di stipula del contratto del relativo "fair value" limitatamente alla porzione efficace. Le successive variazioni di "fair value" conseguenti a movimenti della curva dei tassi d'interesse, sempre nei limiti della porzione efficace della copertura, sono state parimenti imputate a riserva di patrimonio netto con contabilizzazione nel conto economico complessivo.
Ai fini del presente bilancio si è reso necessario contabilizzare gli effetti economico-patrimoniali connessi con i piani di stock grant a beneficio di alcuni manager di Esprinet S.p.A. le cui modalità di funzionamento sono meglio illustrate nei paragrafi "Piani di incentivazione azionaria" e "Capitale Sociale".
In particolare, il costo di tali piani è stato determinato con riferimento al "fair value" dei diritti assegnati ai singoli beneficiari alla data di assegnazione.
Tale "fair value", tenuto conto delle particolari e composite condizioni di esercizio - in parte legate ai risultati economico-finanziari consolidati conseguiti dal Gruppo, e in parte legate alla permanenza del singolo beneficiario all'interno del Gruppo alla data di scadenza dei piani -, è stato determinato tramite l'applicazione del modello di "Black-Scholes" tenendo altresì conto della volatilità attesa, del dividend yield previsto e del livello del tasso di interesse privo di rischio.
Ai fini del riconoscimento dei ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi, laddove gli elementi informativi sulle date di effettiva consegna da parte dei trasportatori non siano sufficienti, il Gruppo è solito stimare tali date sulla base dell'esperienza storica relativa ai tempi medi di consegna differenziati in base alla localizzazione geografica del punto di destinazione.
Ai fini del riconoscimento dei ricavi per prestazioni di servizi viene considerato l'effettivo momento di erogazione della prestazione.
Il Gruppo è solito operare stime riguardanti le somme da riconoscere ai clienti a titolo di sconto per raggiungimento obiettivi, per favorire lo sviluppo delle vendite anche attraverso delle promozioni temporali, per incentivazione di vario genere.
Il Gruppo ha sviluppato una serie di procedure e controlli atte a minimizzare i possibili errori di valutazione e stima nello stanziamento delle note di credito da emettere.
In considerazione della significatività delle stime, della numerosità e varietà delle pattuizioni con i clienti, dell'articolazione dei calcoli non è possibile escludere che a consuntivo si possano determinare delle differenze tra gli importi stimati e quelli effettivamente ricevuti.
Tenuto conto delle prassi peculiari del settore in termini di definizione delle condizioni di acquisto e vendita, e in ultima analisi di formazione e rilevazione del margine commerciale, il Gruppo è solito operare alcune stime particolarmente in relazione al verificarsi di alcuni eventi la cui manifestazione è suscettibile di produrre effetti economico-finanziari anche di rilievo.
Si fa riferimento, in particolare, alle stime riguardanti l'importo delle note di credito da ricevere dai vendor alla data di redazione del presente bilancio a titolo di rebate per raggiungimento obiettivi e incentivi di vario genere, rimborso per attività di marketing congiunto, protezioni contrattuali di magazzino, ecc.
Il Gruppo ha sviluppato una serie di procedure e controlli atte a minimizzare i possibili errori di valutazione e stima nello stanziamento delle note di credito da ricevere.
In considerazione della significatività delle stime, della numerosità e varietà delle pattuizioni con i fornitori, dell'articolazione dei calcoli non è possibile escludere che a consuntivo si possano determinare delle differenze tra gli importi stimati e quelli effettivamente ricevuti.
Le immobilizzazioni materiali e immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile.
La vita utile è intesa come il periodo lungo il quale le attività saranno utilizzate dall'impresa.
Essa viene stimata sulla base dell'esperienza storica per immobilizzazioni analoghe, sulle condizioni di mercato e su altri eventi suscettibili di esercitare una qualche influenza sulla vita utile quali, a titolo esemplificativo, cambiamenti tecnologici di rilievo.
Ne consegue che l'effettiva vita economica potrebbe differire dalla vita utile stimata.
Il Gruppo è solito sottoporre a test periodici la validità della vita utile attesa per categoria di cespiti. Tale aggiornamento potrebbe produrre variazioni nei periodi di ammortamento e nelle quote di ammortamento degli esercizi futuri.
Ai fini della valutazione del presumibile grado di realizzo dei crediti il Gruppo formula delle previsioni
riguardanti il grado di solvibilità attesa delle controparti ("Expected Credit Loss model") tenuto conto delle informazioni disponibili, dei collateral a contenimento del rischio di credito e considerando l'esperienza storica accumulata.
Per i crediti oggetto di programmato trasferimento a terze parti nell'ambito di programmi di cartolarizzazione o di cessione a società di factoring o banche si procede alla valutazione a "fair value through profit and loss". Il valore di effettivo realizzo dei crediti potrebbe differire da quello stimato a causa dell'incertezza gravante sulle condizioni alla base dei giudizi di solvibilità formulati.
L'eventuale peggioramento della situazione economica e finanziaria potrebbe comportare un ulteriore deterioramento delle condizioni finanziarie dei debitori del Gruppo rispetto al peggioramento già preso in considerazione nella quantificazione del fondo iscritto in bilancio.
Il Gruppo è solito effettuare delle previsioni in relazione al valore di realizzo delle scorte di magazzino obsolete, in eccesso o a lento rigiro.
Tale stima si basa essenzialmente sull'esperienza storica, tenuto conto delle peculiarità dei rispettivi settori di riferimento cui le scorte si riferiscono.
Il valore di effettivo realizzo delle scorte potrebbe differire da quello stimato a causa dell'incertezza gravante sulle condizioni alla base delle stime adottate.
L'eventuale peggioramento della situazione economica e finanziaria o un'evoluzione tecnologica dirompente potrebbero comportare un ulteriore deterioramento delle condizioni di mercato rispetto a quanto già preso in considerazione nella quantificazione del fondo iscritto in bilancio.
Il Gruppo effettua accantonamenti ai fondi rischi ed oneri sulla base di assunzioni essenzialmente riferite agli importi che verrebbero ragionevolmente pagati per estinguere le obbligazioni di pagamento relative a eventi passati.
Tale stima è frutto di un processo articolato, che prevede il coinvolgimento di consulenti essenzialmente in ambito legale e fiscale e che comporta giudizi soggettivi da parte della direzione del Gruppo. Gli importi effettivamente pagati per estinguere ovvero trasferire a terzi le obbligazioni di pagamento potrebbero differire anche sensibilmente da quelli stimati ai fini degli stanziamenti ai fondi. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non sia determinabile l'ammontare, tale fatto è riportato nelle note al bilancio.
Le passività per benefici ai dipendenti successivi al rapporto di lavoro rilevate in bilancio sono determinate in base allo IAS 19 attraverso l'applicazione di metodologie attuariali.
Tali metodologie hanno richiesto l'individuazione di alcune ipotesi di lavoro e stime afferenti di carattere demografico (probabilità di morte, inabilità, uscita dall'attività lavorativa, ecc.) ed economico-finanziario (tasso tecnico di attualizzazione, tasso di inflazione, tasso di aumento delle retribuzioni, tasso di incremento del TFR).
La validità delle stime adottate dipende essenzialmente dalla stabilità del quadro normativo di riferimento, dall'andamento dei tassi di interesse di mercato, dall'andamento della dinamica retributiva e dal turnover nonché dal grado di frequenza di accesso ad anticipazioni da parte dei dipendenti.
Le imposte correnti dell'esercizio sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile applicando le aliquote fiscali vigenti alla data di redazione del bilancio.
Le imposte differite e anticipate vengono determinate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, in base
alle aliquote che si ritiene risulteranno in vigore al momento del realizzo dell'attività o dell'estinzione della passività. L'iscrizione di attività fiscali differite ha luogo qualora il relativo recupero sia giudicato probabile; tale probabilità dipende dall'effettiva esistenza di risultati fiscali imponibili in futuro che consentano l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili.
Nella determinazione dei risultati fiscali imponibili futuri sono stati presi in considerazione i risultati di budget ed i piani coerenti con quelli utilizzati ai fini dei test di impairment, considerando anche il fatto che le imposte differite attive fanno riferimento a differenze temporanee/perdite fiscali che, in misura significativa, possono essere recuperate in un arco temporale molto lungo, quindi compatibile con un contesto in cui l'uscita dalla situazione di crisi e la ripresa economica dovesse prolungarsi oltre l'orizzonte temporale implicito nei piani sopra citati.
I principi contabili adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 sono conformi a quelli utilizzati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 ad eccezione di quanto esposto nei principi ed emendamenti di seguito riportati, applicati con effetto 1° gennaio 2023, in quanto divenuti obbligatori a seguito del completamento delle relative procedure di omologazione da parte delle autorità competenti.
In dettaglio le principali modifiche:
IFRS 17 – Contratti di Assicurazione - Emesso dallo IASB nel mese di maggio 2017, il nuovo principio ha sotituito l'IFRS 4 e si applica con decorrenza dal 1° gennaio 2023.
Disclosure of Accounting Policies (Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2): le modifiche emesse dallo IASB il 12 febbraio del 2021 hanno lo scopo di aiutare i redattori del bilancio a decidere quali principi contabili divulgare nel loro bilancio come maggiormente significativi. Inoltre, l'IFRS Practice Statement 2 è stato modificato aggiungendo linee guida ed esempi per spiegare e dimostrare l'applicazione del "processo di materialità in quattro fasi" alle informazioni sui principi contabili al fine di supportare le modifiche allo IAS 1. Le modifiche si applicano prospetticamente e sono efficaci per gli esercizi che hanno inizio dal o dopo il 1° gennaio 2023. L'applicazione delle modifiche all'IFRS Practice Statement 2 saranno applicabili solo successivamente all'applicazione di quelle previste per lo IAS 1.
Modifiche allo IAS 8 – Definizione delle stime contabili in data 12 febbraio 2021 lo IASB ha pubblicato il documento "Amendments to IAS 8 Accounting policies, Changes in Accounting Estimates and Errors: Definition of Accounting Estimates " con l'obiettivo di chiarire la distinzione tra politiche e stime contabili. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2023.
Modifiche allo IAS 12 (Income Taxes), Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction: pubblicate dallo IASB il 7 maggio 2021 con l'obiettivo di chiarire le modalità di contabilizzazione delle imposte differite su specifiche fattispecie contabili quali ad esempio la locazione o le "decommissioning obligations". Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio dal o dopo il 1° gennaio 2023.
Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 - Comparative Information (Amendment to IFRS17): pubblicato a dicembre 2021, ha lo scopo di indicare le opzioni di transizione relative alle informazioni comparative sulle attività finanziarie presentate in sede di applicazione iniziale dell'IFRS17. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2023.
Modifiche allo IAS 12 - Income taxes: International Tax Reform- Pillar Two Model Rules - Emesso dallo IASB il 23 maggio 2023 con data efficacia immediata e retroattiva per i bilanci annuali relativi agli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2023. Le modifiche prevedono: (i) un'eccezione che permette
alle società assoggettate alla riforma fiscale OCSE, che ha definito un nuovo modello a due Pilastri (c.d. Pillar Two Model) per porre un limite alla concorrenza fiscale introducendo un'aliquota minima globale al 15% in ciascuna giurisdizione in cui operano le grandi multinazionali, uno "sgravio temporaneo" riguardante la contabilizzazione della fiscalità differita che deriva dall'attuazione del modello stesso; (ii) di chiarire quali sono i requisiti di informativa aggiuntiva da fornire sui bilanci annuali per aiutare gli stakeholder a comprendere meglio l'esposizione delle società alle imposte in seguito all'introduzione del modello. Per meglio consentire la comparabilità fra i reporting finanziari l'eccezione sarà obbligatoria e non viene specificata una data di termine della stessa, in considerazione del fatto che le norme per essere applicabili dovranno essere recepite nella legislazione nazionale sulla base dell'approccio di ciascun paese.
Tali modifiche non hanno avuto un impatto significativo sul bilancio consolidato del Gruppo.
Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni emessi ma non ancora entrati in vigore e/o omologati alla data della presente relazione. Il Gruppo intende adottare questi principi quando entreranno in vigore:
Principi emanati omologati ma non ancora entrati in vigore e/o omologati e non adottati in via vigore e/o omologati e non adottati in via anticipata dal Gruppo
Modifiche allo IFRS 16 - Lease Liability in a sale and leaseback- Emesso dallo IASB il 22 settembre 2022, il documento prevede alcuni chiarimenti in merito alla valutazione delle operazioni di lease and leaseback che soddisfino di conseguenza anche criteri dell'IFRS 15 per la contabilizzazione della vendita. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2024. È consentita l'applicazione anticipata.
Modifiche allo IAS 1 - Presentation of financial statements: classification of liabilities as current or non-current – Emesso dallo IASB il 23 gennaio 2020, il documento prevede che una passività venga classificata come corrente o non corrente in funzione dei diritti esistenti alla data del bilancio. Inoltre, stabilisce che la classificazione non è impattata dall'aspettativa dell'entità di esercitare i propri diritti di posticipare il regolamento della passività. Infine, viene chiarito che tale regolamento si riferisce al trasferimento alla controparte di cassa, strumenti di capitale, altre attività o servizi. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2024. È consentita l'applicazione anticipata.
Modifiche allo IAS 1 - Presentation of financial statements: Non- Current Liabilities with Covenants – Emesso dallo IASB il 31 ottobre 2022, il documento chiarisce le condizioni necessarie da rispettare entro dodici mesi dall'esercizio di riferimento che possono influire sulla classificazione di una passività, soprattutto nei casi in cui sia assoggettata a Covenant. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2024. È consentita l'applicazione anticipata
Modifiche allo IAS 7 e IFRS 7 - Supplier Finance Arrangements – Emesso dallo IASB il 25 Maggio 2023, il documento prevede di aggiungere obblighi di informativa relativamente agli accordi finanziari con i fornitori. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2024. È consentita l'applicazione anticipata.
Modifiche allo IAS 21 – The Effect of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack of Exchangeability – Emesso dallo IASB il 15 agosto 2023, il documento prevede delle modalità per determinare se una valuta sia convertibile e, quando non lo sia, determinare il tasso di cambio da utilizzare e gli obblighi di informativa relativamente alla contabilizzazione. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2025. È consentita l'applicazione anticipata.
Il Gruppo adotterà tali nuovi principi, emendamenti ed interpretazioni, sulla base della data di applicazione prevista, e ne valuterà i potenziali impatti, quando questi saranno omologati dall'Unione Europea.
In data 2 agosto 2023 Esprinet S.p.A. ha acquistato il 100% del capitale di Sifar S.r.l., società di diritto italiano attiva dal 2012 nella distribuzione B2B di ricambi, componenti e accessori di prodotti di telefonia mobile e tablet.
L'acquisto delle quote, operato con il metodo dell'acquisizione ("acquisition method"), ha comportato l'iscrizione di un avviamento complessivo, provvisoriamente determinato così come consentito dal principio contabile IFRS 3, pari a 8,1 milioni di euro che deriva dalla differenza tra il corrispettivo complessivo previsto (17,0 milioni di euro) e il valore netto delle attività e passività di Sifar S.r.l. come sintetizzato nella tabella seguente:
| (euro/000) | Fair value Sifar Group S.r.l. |
|
|---|---|---|
| 02/08/2023 | ||
| Immobilizzazioni materiali, immateriali, finanziarie | 174 | |
| Diritto di utilizzo di attività | 653 | |
| Attività per imposte anticipate | 93 | |
| Rimanenze | 4.504 | |
| Crediti verso clienti | 1.431 | |
| Crediti tributari per imposte correnti | 260 | |
| Altre attività correnti | 1.272 | |
| Disponibilità liquide | 7.770 | |
| Debiti finanziari non correnti | (75) | |
| Passività finanziarie per leasing non correnti | (485) | |
| Passività per imposte differite | (14) | |
| Passività per prestazioni pensionistiche | (281) | |
| Altre passività non correnti | (2) | |
| Debiti verso fornitori | (1.106) | |
| Debiti finanziari correnti | (140) | |
| Passività per imposte correnti | (393) | |
| Passività finanziarie per leasing correnti | (168) | |
| Altre passività correnti | (4.569) | |
| "Fair value" attività nette | 8.924 | |
| Avviamento (1) | 8.059 | |
| Corrispettivo complessivo | 16.983 |
(1) Provvisoriamente determinato così come consentito dal principio contabile IFRS 3
Come evidenziato nella tabella successiva il flusso di cassa netto dell'acquisizione è stato pari a 9,5 milioni di euro:

| Esprinet 2023 | |
|---|---|
| (euro/000) | Fair value Sifar Group S.r.l. |
|---|---|
| 02/08/2023 | |
| Disponibilità liquide | 7.770 |
| Crediti finanziari | 626 |
| Debiti finanziari | (215) |
| Passività finanziarie per leasing | (653) |
| Debiti finanziari netti acquisiti | 7.528 |
| Corrispettivo a pronti | (9.319) |
| Corrispettivo differito già liquidato | (1.900) |
| Corrispettivo differito da liquidare | (5.764) |
| Flusso di cassa netto dell'acquisizione | (9.455) |
I costi di transazione dell'operazione, pari complessivamente a 0,3 milioni di euro e sostenuti dalla holding Esprinet S.p.A., sono stati iscritti nel conto economico all'interno dei costi generali e amministrativi, e sono inclusi tra i flussi di cassa operativi del rendiconto finanziario del periodo. Si segnala infine che dalla data di acquisizione Sifar S.r.l. ha contribuito per 9,2 milioni di euro ai ricavi consolidati del Gruppo Esprinet al cui utile netto ha apportato un risultato positivo di 0,5 milioni di euro. Se l'acquisto delle quote fosse avvenuto sin dal 1° gennaio 2023 si stima che la contribuzione ai ricavi ed al risultato netto consolidati sarebbe stata pari, rispettivamente, a 25,8 milioni di euro e 1,4 milioni di euro.
In data 1° agosto 2023 Esprinet S.p.A., attraverso la società controllata totalitaria di diritto spagnolo V-Valley Advanced Solutions España, S.A., ha acquistato il 100% del capitale di Lidera Network SL., attiva dal 1999 in Spagna e Portogallo nella distribuzione di software negli ambiti Communication, Cybersecurity, IT Management.
L'acquisto delle quote, operato con il metodo dell'acquisizione ("acquisition method"), ha comportato l'iscrizione di un avviamento complessivo, provvisoriamente determinato così come consentito dal principio contabile IFRS 3, pari a 0,4 milioni di euro che deriva dalla differenza tra il corrispettivo complessivo previsto (5,6 milioni di euro) al lordo dello stimato corrispettivo differito (0,3 milioni di euro) e il valore netto delle attività e passività di Lidera Network SL. come sintetizzato nella tabella seguente:
| Esprinet 2023 | ||
|---|---|---|

| (euro/000) | Fair value Lidera Network S.L. |
|---|---|
| 01/08/2023 | |
| Immobilizzazioni materiali, immateriali, finanziarie | 27 |
| Diritto di utilizzo di attività | 17 |
| Attività per imposte anticipate | 17 |
| Crediti ed altre attività non correnti | 9 |
| Rimanenze | 537 |
| Crediti verso clienti | 8.483 |
| Altre attività correnti | 313 |
| Attività finanziarie detenute a scopo di negoziazione | 112 |
| Disponibilità liquide | 2.624 |
| Debiti finanziari non correnti | (2.735) |
| Passività finanziarie per leasing non correnti | (7) |
| Altre passività non correnti | (49) |
| Debiti verso fornitori | (3.955) |
| Passività finanziarie per leasing correnti | (10) |
| Altre passività correnti | (437) |
| "Fair value" attività nette | 4.946 |
| Avviamento (1) | 369 |
| Corrispettivo differito | 343 |
| Corrispettivo complessivo | 5.658 |
| (euro/000) | Fair value Lidera Network S.L. |
||
|---|---|---|---|
| 01/08/2023 | |||
| Disponibilità liquide | 2.624 | ||
| Crediti finanziari | 112 | ||
| Debiti finanziari | (2.735) | ||
| Passività finanziarie per leasing | (17) | ||
| Debiti finanziari netti acquisiti | (16) | ||
| Corrispettivo a pronti | (5.658) | ||
| Corrispettivo differito da liquidare | 343 | ||
| Flusso di cassa netto dell'acquisizione | (5.331) |
I costi di transazione dell'operazione, pari complessivamente a 0,5 milioni di euro e sostenuti dalla capogruppo Esprinet S.p.A., sono stati iscritti nel conto economico all'interno dei costi generali e amministrativi degli esercizi 2022 (0,2 milioni di euro) e del 2023, e sono inclusi tra i flussi di cassa operativi dei rendiconti finanziari dei periodi di competenza.
Si segnala infine che dalla data di acquisizione Lidera Network S.L. ha contribuito per 13,6 milioni di euro ai ricavi consolidati del Gruppo Esprinet al cui utile netto ha apportato un risultato positivo di 0,3 milioni di euro. Se l'acquisto delle quote fosse avvenuto sin dal 1° gennaio 2023 si stima che la contribuzione ai ricavi ed al risultato netto consolidati sarebbe stata pari, rispettivamente, a 29,2 milioni di euro e 2mila euro.

Un settore operativo è una componente del Gruppo:
Il Gruppo Esprinet, nello specifico, è organizzato in funzione dei mercati geografici di operatività (settori operativi), Italia e penisola iberica, nei quali opera svolgendo attività di distribuzione "business-to-business" (B2B) di IT ed elettronica di consumo.
La distribuzione "business-to-business" (B2B) di IT ed elettronica di consumo è orientata a rivenditori professionali, ivi inclusi gli operatori della grande distribuzione, riguarda prodotti informatici tradizionali (PC desktop, PC notebook, stampanti, fotocopiatrici, server, software "pacchettizzato", ecc.), evoluti (datacenter, networking, software di cybersecurity, soluzioni in cloud, servizi di assistenza), consumabili (cartucce, nastri, toner, supporti magnetici), networking (modem, router, switch), tablet, apparati di telefonia mobile (smartphone) e loro accessori e prodotti digitali e di "entertainment" di ultima generazione come fotocamere, videocamere, videogiochi, TV LCD e lettori MP3.
L'attività svolta in una "area geografica" è caratterizzata da investimenti e operazioni condotte per la produzione e commercializzazione di prodotti e servizi all'interno di un particolare ambito economico soggetto a rischi e risultati attesi differenti da quelli ottenibili in altre aree geografiche.
L'organizzazione per aree geografiche costituisce la forma principale di gestione e analisi dei risultati del Gruppo da parte dei CODMs (Chief Operating Decision Makers).
Di seguito si riportano il conto economico separato, la situazione patrimoniale-finanziaria e altre informazioni rilevanti per ciascuno dei settori operativi del Gruppo Esprinet.

| 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | Italia | Pen. Iberica | Elisioni e altro | |||
| Distr. IT & CE B2B | Distr. It & CE B2B | Gruppo | ||||
| Ricavi verso terzi | 2.494.133 | 1.491.029 | - | 3.985.162 | ||
| Ricavi fra settori | 28.412 | - | (28.412) | - | ||
| Ricavi da contratti con clienti | 2.522.545 | 1.491.029 | (28.412) | 3.985.162 | ||
| Costo del venduto | (2.381.529) | (1.413.525) | 28.333 | (3.766.721) | ||
| Margine commerciale lordo | 141.016 | 77.504 | (79) | 218.441 | ||
| Margine commerciale lordo % | 5,59% | 5,20% | 5,48% | |||
| Costi marketing e vendita | (52.306) | (21.819) | 3 | (74.122) | ||
| Costi generali e amministrativi | (70.236) | (32.078) | (3) | (102.317) | ||
| (Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie | (27.419) | (571) | - | (27.990) | ||
| Risultato operativo (EBIT) | (8.945) | 23.036 | (79) | 14.012 | ||
| EBIT % | -0,35% | 1,54% | 0,35% | |||
| (Oneri) proventi finanziari | (19.118) | |||||
| Risultato prima delle imposte | (5.106) | |||||
| Imposte | (6.769) | |||||
| Risultato netto | (11.875) | |||||
| - di cui pertinenza di terzi | - | |||||
| - di cui pertinenza Gruppo | (11.875) | |||||
| Ammortamenti e svalutazioni | 14.577 | 4.949 | 539 | 20.065 | ||
| Altri costi non monetari | 4.786 | 589 | - | 5.375 | ||
| Investimenti fissi | 12.776 | 968 | - | 13.744 | ||
| Totale attività | 1.214.606 | 700.693 | (79.849) | 1.835.450 |
| 2022 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | Italia | Pen. Iberica | ||||
| Distr. IT & CE B2B | Distr. IT & CE B2B | Elisioni e altro | Gruppo | |||
| Ricavi verso terzi | 2.798.087 | 1.886.077 | - | 4.684.164 | ||
| Ricavi fra settori | 34.428 | - | (34.428) | - | ||
| Ricavi da contratti con clienti | 2.832.515 | 1.886.077 | (34.428) | 4.684.164 | ||
| Costo del venduto | (2.679.172) | (1.796.604) | 34.581 | (4.441.195) | ||
| Margine commerciale lordo | 153.343 | 89.473 | 153 | 242.969 | ||
| Margine commerciale lordo % | 5,41% | 4,74% | 5,19% | |||
| Costi marketing e vendita | (49.423) | (21.910) | - | (71.333) | ||
| Costi generali e amministrativi | (69.332) | (31.212) | 34 | (100.510) | ||
| (Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie | (122) | (346) | - | (468) | ||
| Risultato operativo (EBIT) | 34.466 | 36.005 | 187 | 70.658 | ||
| EBIT % | 1,22% | 1,91% | 1,51% | |||
| (Oneri) proventi finanziari | (7.763) | |||||
| Risultato prima delle imposte | 62.895 | |||||
| Imposte | (15.549) | |||||
| Risultato netto | 47.346 | |||||
| - di cui pertinenza di terzi | - | |||||
| - di cui pertinenza Gruppo | 47.346 | |||||
| Ammortamenti e svalutazioni | 12.150 | 4.711 | 399 | 17.260 | ||
| Altri costi non monetari | 5.308 | 367 | - | 5.675 | ||
| Investimenti fissi | 11.410 | 1.096 | - | 12.506 | ||
| Totale attività | 1.271.776 | 710.126 | (107.484) | 1.874.418 |
| 31/12/2023 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Pen. Iberica | ||||
| (euro/000) | Distr. IT & CE Distr. IT & CE B2B B2B |
Elisioni e altro | Gruppo | ||
| ATTIVO | |||||
| Attività non correnti | |||||
| Immobilizzazioni materiali | 24.745 | 3.353 | - | 28.098 | |
| Diritti di utilizzo di attività | 84.909 | 19.715 | - | 104.624 | |
| Avviamento | 33.324 | 82.147 | 1.039 | 116.510 | |
| Immobilizzazioni immateriali | 4.630 | 6.423 | - | 11.053 | |
| Partecipazioni in altre società | 75.675 | - | (75.675) | - | |
| Attività per imposte anticipate Crediti ed altre attività non correnti |
5.712 1.834 |
5.481 506 |
50 - |
11.243 2.340 |
|
| 230.829 | 117.625 | (74.586) 273.868 |
|||
| Attività correnti | |||||
| Rimanenze | 372.098 | 142.817 | (145) | 514.770 | |
| Crediti verso clienti | 401.034 | 297.568 | - | 698.602 | |
| Crediti tributari per imposte correnti | 4.554 | 130 | - | 4.684 | |
| Altri crediti ed attività correnti | 80.378 | 7.270 | (5.118) | 82.530 | |
| Attività finanziarie detenute a scopo di negoziazione |
- | 113 | - | 113 | |
| Disponibilità liquide | 125.713 | 135.170 | - | 260.883 | |
| 983.777 | 583.068 | (5.263) | 1.561.582 | ||
| Totale attivo | 1.214.606 | 700.693 | (79.849) | 1.835.450 | |
| PATRIMONIO NETTO | |||||
| Capitale sociale | 7.861 | 54.693 | (54.693) | 7.861 | |
| Riserve | 247.014 | 144.079 | (19.669) | 371.424 | |
| Risultato netto pertinenza Gruppo | (27.532) | 15.969 | (312) | (11.875) | |
| Patrimonio netto pertinenza Gruppo | 227.343 | 214.741 | (74.674) | 367.410 | |
| Patrimonio netto di terzi | - | 58 | (58) | - | |
| Totale patrimonio netto | 227.343 | 214.799 | (74.732) | 367.410 | |
| PASSIVO | |||||
| Passività non correnti | |||||
| Debiti finanziari | 39.574 | 26.128 | - | 65.702 | |
| Passività finanziarie per leasing | 81.478 | 17.676 | - | 99.154 | |
| Passività per imposte differite | 4.244 | 14.679 | - | 18.923 | |
| Debiti per prestazioni pensionistiche | 5.340 | - | - | 5.340 | |
| Debito per acquisto partecipazioni Fondi non correnti ed altre passività |
600 23.121 |
- 970 |
- - |
600 24.091 |
|
| 154.357 | 59.453 | - | 213.810 | ||
| Passività correnti | |||||
| Debiti verso fornitori | 743.079 | 366.181 | - | 1.109.260 | |
| Debiti finanziari | 49.459 | 22.787 | - | 72.246 | |
| Passività finanziarie per leasing | 8.582 | 3.314 | - | 11.896 | |
| Debiti tributari per imposte correnti | 439 | 492 | - | 931 | |
| Passività finanziarie per strumenti derivati | - | 18 | - | 18 | |
| Debiti per acquisto partecipazioni | 5.764 | - | - | 5.764 | |
| Fondi correnti ed altre passività | 25.583 | 33.649 | (5.117) | 54.115 | |
| 832.906 | 426.441 | (5.117) | 1.254.230 | ||
| TOTALE PASSIVO | 987.263 | 485.894 | (5.117) | 1.468.040 | |
| Totale patrimonio netto e passivo | 1.214.606 | 700.693 | (79.849) | 1.835.450 |
Esprinet 2023 Bilancio Consolidato
| 31/12/2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Pen. Iberica | ||||
| (euro/000) | Distr. IT & CE B2B |
Distr. IT & CE B2B |
Elisioni e altro | Gruppo | |
| ATTIVO | |||||
| Attività non correnti | |||||
| Immobilizzazioni materiali | 16.875 | 3.324 | - | 20.199 | |
| Diritti di utilizzo di attività | 86.245 | 20.615 | - | 106.860 | |
| Avviamento | 27.487 | 81.777 | 1.039 | 110.303 | |
| Immobilizzazioni immateriali | 2.558 | 7.094 | - | 9.652 | |
| Partecipazioni in altre società | 75.857 | - | (75.857) | - | |
| Attività per imposte anticipate | 3.949 | 5.113 | 29 | 9.091 | |
| Crediti ed altre attività non correnti | 1.855 | 493 | - | 2.348 | |
| 214.826 | 118.416 | (74.789) | 258.453 | ||
| Attività correnti | |||||
| Rimanenze | 409.558 | 263.198 | (68) | 672.688 | |
| Crediti verso clienti | 428.784 | 272.287 | - | 701.071 | |
| Crediti tributari per imposte correnti | 1.026 | 87 | - | 1.113 | |
| Altri crediti ed attività correnti | 89.666 | 11.869 | (32.627) | 68.908 | |
| Disponibilità liquide | 127.916 | 44.269 | - | 172.185 | |
| 1.056.950 | 591.710 | (32.695) | 1.615.965 | ||
| Totale attivo | 1.271.776 | 710.126 | (107.484) | 1.874.418 | |
| PATRIMONIO NETTO | |||||
| Capitale sociale | 7.861 | 54.693 | (54.693) | 7.861 | |
| Riserve | 256.160 | 118.000 | (20.150) | 354.010 | |
| Risultato netto pertinenza Gruppo | 20.940 | 26.250 | 156 | 47.346 | |
| Patrimonio netto pertinenza Gruppo | 284.961 | 198.943 | (74.687) | 409.217 | |
| Patrimonio netto di terzi | - | 169 | (169) | - | |
| Totale patrimonio netto | 284.961 | 199.112 | (74.856) | 409.217 | |
| PASSIVO | |||||
| Passività non correnti | |||||
| Debiti finanziari | 34.568 | 36.550 | - | 71.118 | |
| Passività finanziarie per leasing | 82.924 | 18.737 | - | 101.661 | |
| Passività per imposte differite Debiti per prestazioni pensionistiche |
3.359 5.354 |
13.287 - |
- - |
16.646 5.354 |
|
| Debito per acquisto partecipazioni | 600 | - | - | 600 | |
| Fondi non correnti ed altre passività | 2.298 | 276 | - | 2.574 | |
| 129.103 | 68.850 | - | 197.953 | ||
| Passività correnti | |||||
| Debiti verso fornitori | 759.811 | 352.355 | - | 1.112.166 | |
| Debiti finanziari | 53.733 | 55.930 | (27.500) | 82.163 | |
| Passività finanziarie per leasing | 7.656 | 3.084 | - | 10.740 | |
| Debiti tributari per imposte correnti | 352 | 706 | - | 1.058 | |
| Passività finanziarie per strumenti derivati | - | 24 | - | 24 | |
| Debiti per acquisto partecipazioni | 2.455 | - | - | 2.455 | |
| Fondi correnti ed altre passività | 33.705 | 30.065 | (5.128) | 58.642 | |
| 857.712 | 442.164 | (32.628) | 1.267.248 | ||
| TOTALE PASSIVO | 986.815 | 511.014 | (32.628) | 1.465.201 | |
| Totale patrimonio netto e passivo | 1.271.776 | 710.126 | (107.484) | 1.874.418 |
I settori operativi di azione del Gruppo sono identificati con i mercati geografici di operatività: Italia e penisola iberica.
Il settore operativo "penisola iberica" si identifica con le controllate ivi residenti e con la subcontrollata marocchina GTI Software & Networking SARLAU.
Il settore operativo "Italia" corrisponde alla capogruppo Esprinet S.p.A., alle sue controllate ivi residenti, alle sub-controllate estere della idMAINT S.r.l. in quanto mere società promotrici di vendita al servizio di Dacom S.p.A., ed alla marginale controllata cinese Celly Pacific Ltd.
L'identificazione quindi delle operazioni tra settori avviene sulla base della controparte e le regole di contabilizzazione sono le stesse adoperate per le transazioni con soggetti terzi e descritte nel capitolo "Principali criteri di valutazione e politiche contabili"cui si rimanda.
Il dettaglio dei ricavi di Gruppo da clienti esterni per famiglia di prodotto e per area geografica di operatività, con evidenziazione della quota realizzata nel paese in cui ha sede la capogruppo, sono stati forniti nella sezione "Ricavi" cui si rimanda. La ripartizione per area geografica, in particolar modo, è determinata sulla base del paese di residenza della clientela.
Il Gruppo non è dipendente dai suoi principali clienti pur essendoci tra questi un cliente, considerato come unico soggetto ai sensi dell'IFRS 8.34 anche se in realtà rappresentativo di più soggetti giuridici, che rappresenta una percentuale superiore al 10% dei ricavi.
Il principio contabile internazionale IFRS 7 prescrive alle società di fornire in bilancio informazioni integrative che consentano agli utilizzatori di valutare:
I criteri contenuti in questo IFRS integrano e/o sostituiscono i criteri per la rilevazione, valutazione ed esposizione in bilancio delle attività e passività finanziarie contenuti nello IAS 32 "Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio e informazioni integrative" e nello IFRS 9 "Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione". Nella presente sezione si riporta quindi l'informativa supplementare prevista dall'IFRS 7 e IFRS 13. I principi contabili applicati nella preparazione del bilancio consolidato relativamente agli strumenti finanziari sono descritti nella sezione "Principi contabili e criteri di valutazione" mentre la definizione dei rischi finanziari, l'analisi del grado di significatività dell'esposizione del Gruppo Esprinet alle varie categorie di rischio individuate, quali:
e le modalità di gestione di tali rischi sono dettagliatamente analizzate nella sezione "Principali rischi e incertezze cui il Gruppo ed Esprinet S.p.A. sono esposti" della "Relazione sulla gestione" a cui si rimanda.
Si fornisce nella tabella successiva il raccordo tra le voci di bilancio rappresentative di strumenti finanziari e le categorie di attività e passività finanziarie previste dal principio contabile IFRS 9:
Esprinet 2023 Bilancio Consolidato
| Attivo | 31/12/2023 | 31/12/2022 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | Valore contabile |
Attività al FVTPL (1) |
Attività al costo ammort. |
Non IFRS 9 |
Valore contabile |
Attività al FVTPL (1) |
Attività al costo ammort. |
Non IFRS 9 |
| Depositi cauzionali | 2.340 | 2.340 | 2.348 | 2.348 | ||||
| Crediti ed altre att. non corr. | 2.340 | - | 2.340 | - | 2.348 | - | 2.348 | - |
| Attività non correnti | 2.340 | - | 2.340 | - | 2.348 | - | 2.348 | - |
| Crediti vs clienti | 698.602 | 103.861 | 594.741 | 701.071 | 150.453 | 550.618 | ||
| Crediti verso soc. factoring | 249 | 249 | 3.207 | 3.207 | ||||
| Crediti finanziari vs altri | 9.656 | 9.656 | 10.336 | 10.336 | ||||
| Altri crediti tributari | 51.900 | 51.900 | 38.249 | 38.249 | ||||
| Crediti verso fornitori | 12.632 | 12.632 | 9.890 | 9.890 | ||||
| Crediti verso assicurazioni | 679 | 679 | 424 | 424 | ||||
| Crediti verso dipendenti | - | - | 6 | 6 | ||||
| Crediti verso altri | 1.075 | 1.075 | 126 | 126 | ||||
| Ratei e risconti attivi | 6.339 | 6.339 | 6.670 | 6.670 | ||||
| Altri crediti ed attività corr. | 82.530 | - | 24.291 | 58.239 | 68.908 | - | 23.989 | 44.919 |
| Att. fin. detenute a scopo di negoziazione |
113 | 113 | - | - | ||||
| Disponibilità liquide | 260.883 | 260.883 | 172.185 | 172.185 | ||||
| Attività correnti | 1.042.128 | 103.974 | 879.915 | 58.239 | 942.164 | 150.453 | 746.792 | 44.919 |
| Passivo | 31/12/2023 | 31/12/2022 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | Valore contabile |
Passività al FVTPL (1) |
Passività al costo ammort. |
Non IFRS 9 |
Valore contabile |
Passività al FVTPL (1) |
Passività al costo ammort. |
Non IFRS 9 |
| Debiti finanziari | 65.702 | 65.702 | 71.118 | 71.118 | ||||
| Passività finanziarie per leasing | 99.154 | 99.154 | 101.661 | 101.661 | ||||
| Debiti acquisto partecipazioni | 600 | 600 | 600 | 600 | ||||
| Fondo trattamento quiescenza | 1.795 | 1.795 | 1.879 | 1.879 | ||||
| Altri fondi | 1.298 | 1.298 | 560 | 560 | ||||
| Debiti verso erario rateizzati | 20.809 | 20.809 | - | - | ||||
| Debiti per incentivi monetari | 189 | 189 | 135 | 135 | ||||
| Fondi non correnti e altre pass. | 24.091 | - | 189 | 23.902 | 2.574 | - | 135 | 2.439 |
| Passività non correnti | 189.547 | - | 165.645 | 23.902 | 175.953 | - | 173.514 | 2.439 |
| Debiti vs fornitori | 1.109.260 | 1.109.260 | 1.112.166 | 1.112.166 | ||||
| Debiti finanziari | 72.246 | 72.246 | 82.163 | 82.163 | ||||
| Passività finanziarie per leasing | 11.896 | 11.896 | 10.740 | 10.740 | ||||
| Pass. fin. per strumenti derivati | 18 | 18 | 24 | 24 | ||||
| Debiti acquisto partecipazioni | 5.764 | 5.764 | 2.455 | 2.455 | ||||
| Debiti verso istituti prev. | 5.491 | 5.491 | 5.366 | 5.366 | ||||
| Altri debiti tributari | 29.865 | 29.865 | 31.612 | 31.612 | ||||
| Debiti verso altri | 18.260 | 18.260 | 21.238 | 21.238 | ||||
| Ratei passivi | 257 | 257 | 227 | 227 | ||||
| Risconti passivi | 242 | 242 | 199 | 199 | ||||
| Fondi correnti ed altre passività | 54.115 | - | 24.008 | 30.107 | 58.642 | - | 26.831 | 31.811 |
| Passività correnti | 1.253.299 | 18 | 1.223.174 | 30.107 | 1.266.190 | 24 | 1.234.355 | 31.811 |
(1) "Fair Value Through Profit and Loss" (FVTPL): include gli strumenti derivati al "fair value" rilevato a conto economico.
Per ulteriori dettagli sul contenuto delle singole voci di bilancio si rinvia alle analisi fornite nelle sezioni specificatamente dedicate all'interno del capitolo "Commento alle voci della situazione patrimonialefinanziaria". Come emerge dalla tabella precedente, la classificazione di bilancio consente una pressoché immediata distinzione tra singole classi di strumenti finanziari caratterizzate da differenti metodologie di valutazione e livelli di esposizione ai rischi finanziari:

Il livello di rischio cui sono assoggettate le varie tipologie di credito è molto contenuto, per quanto differenziato, in relazione alle disponibilità liquide, ai crediti finanziari, ai crediti verso società di assicurazione, alle attività finanziarie detenute a scopo di negoziazione e alle attività per strumenti derivati dato l'elevato standing delle controparti (rientrando in questo cluster anche i crediti finanziari verso clienti in quanto vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione).
Ad un meno contenuto, ma comunque normalmente sensibilmente basso, rischio di credito sono soggetti i crediti verso dipendenti, i crediti eventualmente vantati verso società collegate ed i crediti verso fornitori date rispettivamente la relazione lavorativa, di collegamento gestionale e di continuità di fornitura, ed i crediti verso altri per la presenza di garanzie fideiussorie contrattuali.
I crediti verso clienti invece, pur nascendo da un processo strutturato di dapprima selezione della clientela e riconoscimento del credito e, successivamente, monitoraggio del credito stesso, sono soggetti ad un rischio di credito maggiore. Tale rischio è mitigato attraverso il ricorso all'assicurazione nelle forme tradizionali della polizza contratta con primarie società assicuratrici internazionali, al factoring pro-soluto e, in via residuale, attraverso la richiesta di garanzie specifiche (tipicamente fidejussioni bancarie).
Va rilevato che in passato non si sono verificati fenomeni di insolvenza tali da produrre effetti economico-finanziari di rilievo.
Il rischio di danni significativi conseguenti all'incapacità da parte del Gruppo di onorare puntualmente gli impegni di pagamento assunti (rischio liquidità) è molto elevato in relazione ai debiti verso fornitori, ai debiti finanziari ed alle passività finanziarie per strumenti derivati stante una presumibile minore forza contrattuale verso i fornitori, con rischio di mancato approvvigionamento, e verso gli istituti finanziari per la maggiore rigidità implicita nell'esistenza di covenant sui debiti finanziari a mediolungo termine.
Tale rischio è maggiormente contenuto in relazione ai debiti diversi ed ai debiti per acquisto partecipazioni non pregiudicando normalmente tali passività le relazioni future.
Ad un livello di rischio intermedio si pongono i debiti finanziari per leasing permanendo il teorico rischio di esclusione dal possesso e godimento dei beni oggetto del contratto di leasing.
Si riportano di seguito, distintamente per classe, la valutazione al "fair value" delle sole attività e passività finanziarie iscritte in bilancio previste dallo IFRS 9 e disciplinate dagli IFRS 7 e IFRS 13, i metodi e le principali ipotesi di valutazione applicate nella determinazione degli stessi:
| Attivo | 31/12/2023 | 31/12/2022 | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair value | Fair value | |||||||||||
| (euro/000) | Valore contabile |
Crediti verso clienti |
Crediti finanziari |
Crediti verso altri |
Crediti verso assicur. |
Crediti verso interni |
Valore contabile |
Crediti verso clienti |
Crediti finanziari |
Crediti verso altri |
Crediti verso assicur. |
Crediti verso interni |
| Depositi cauzionali | 2.340 | - | 2.289 | 2.348 | - | 1.829 | ||||||
| Crediti e att. non corr. | 2.340 | - | - | 2.289 | - | - | 2.348 | - | - | 1.829 | - | - |
| Att. non correnti | 2.340 | - | - | 2.289 | - | - | 2.348 | - | - | 1.829 | - | - |
| Crediti verso clienti Crediti vso factoring |
698.602 249 |
698.602 | 249 | 701.071 3.207 |
701.071 | 3.207 | ||||||
| Crediti finanziari vs altri | 9.656 | 9.656 | 10.336 | 10.336 | ||||||||
| Crediti vs fornitori | 12.632 | 12.632 | 9.890 | 9.890 | ||||||||
| Crediti vs assicurazioni Crediti vs dipendenti |
679 - |
679 | - | 424 6 |
424 | 6 | ||||||
| Crediti vso altri | 1.075 | 1.075 | 126 | 126 | ||||||||
| Altri crediti e att.corr. | 24.291 | - | 9.905 | 13.707 | 679 | - | 23.989 | - | 13.543 | 10.016 | 424 | 6 |
| Att. fin. detenute a scopo di negoziazione |
113 | 113 | - | - | ||||||||
| Disponibilità liquide | 260.883 | 260.883 | 172.185 | 172.185 | ||||||||
| Attività correnti | 983.889 | 698.602 | 270.901 | 13.707 | 679 | - | 897.245 | 701.071 | 185.728 | 10.016 | 424 | 6 |
| Passivo | 31/12/2023 | 31/12/2022 | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair value | Fair value | |||||||||||
| (euro/000) | Valore contabile |
Debiti verso fornitori |
Debiti finanziari |
Derivati al FVTPL |
Debiti diversi |
Valore contabile |
Debiti verso fornitori |
Debiti finanziari |
Derivati al FVTPL |
Debiti diversi |
||
| Debiti finanziari | 65.702 | 58.315 | 71.118 | 60.944 | ||||||||
| Debiti acq. partecipaz. | 600 | 605 | 600 | 608 | ||||||||
| Debiti incent. monetari | 189 | 189 | 135 | 135 | ||||||||
| Altre pass. non correnti | 189 | - | - | - | 189 | 135 | - | - | - | 135 | ||
| Pass.non correnti | 66.491 | - | 58.920 | - | 189 | 71.853 | - | 61.552 | - | 135 | ||
| Debiti verso fornitori | 1.109.260 | 1.109.260 | 1.112.166 | 1.112.166 | ||||||||
| Debiti finanziari | 72.246 | 71.928 | 82.163 | 81.725 | ||||||||
| Pass. fin. per derivati | 18 | 18 | 24 | 24 | ||||||||
| Debiti acq. partecipaz. | 5.764 | 5.671 | 2.455 | 2.455 | ||||||||
| Debiti vs istituti prev. | 5.491 | 5.491 | 5.366 | 5.366 | ||||||||
| Debiti verso altri | 18.260 | 18.260 | 21.238 | 21.238 | ||||||||
| Ratei passivi | 257 | 257 | 227 | 227 | ||||||||
| Fdi correnti e altre pass. | 24.008 | - | - | - | 24.008 | 26.831 | - | - | - | 26.831 | ||
| Passività correnti | 1.211.296 | 1.109.260 | 77.599 | 18 | 24.008 | 1.223.639 | 1.112.166 | 84.180 | 24 | 26.831 |
L'IFRS 13 individua una gerarchia di tecniche valutative che si basano su tre livelli:
Le attività e passività iscritte in bilancio al fair value, così come più dettagliatamente specificato successivamente, si qualificano come di livello gerarchico 2 ad eccezione di "Attività finanziarie detenute a scopo di negoziazione" che si qualificano come di livello gerarchico 1, e "Crediti verso clienti" (quota parte non iscritta al costo ammortizzato) che si qualificano invece come di livello gerarchico 3.
Data la loro scadenza a breve termine, per le attività e le passività correnti - ad esclusione delle poste contabili specificatamente misurate -, si è ritenuto che il valore contabile lordo possa costituire una ragionevole approssimazione del "fair value".
Il "fair value" delle attività non correnti e dei debiti finanziari non correnti, compresi i debiti per acquisto partecipazioni, è stato stimato con tecniche di attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi, sulla base dei termini e delle scadenze di ciascun contratto, di capitale e interessi, quantificati in base alla curva dei tassi d'interesse stessi in essere alla data di bilancio e corretti per gli effetti del DVA (Debit Value Adjustment) e del CVA (Credit Value Adjustment).
Le curve dei tassi utilizzate sono le curve "Forward" e "Spot" al 31 dicembre così come pubblicate da provider finanziari, la seconda maggiorata, laddove presente, dello spread previsto dalle clausole contrattuali (spread non considerato nell'applicazione della medesima curva ai fini dell'attualizzazione). La tipologia dei dati di input utilizzati nel modello di valutazione determina la classificazione degli strumenti derivati a livello gerarchico 2.
Si segnala, come evidente dalle tabelle precedenti, che non ci sono state riclassifiche tra livelli gerarchici e che l'informativa relativa agli strumenti derivati in essere è stata fornita nel paragrafo "Analisi delle operazioni relative a strumenti derivati"cui si rimanda per maggiori dettagli.
Le informazioni in merito al volume e dettaglio dei ricavi, costi, utili o perdite generati dagli strumenti finanziari sono già fornite nella tabella degli oneri e proventi finanziari nella sezione "42) Oneri e proventi finanziari".
Le rettifiche di valore di attività finanziarie, stimate in seguito ad una valutazione puntuale della solvibilità di ciascun debitore, sono rappresentate nella voce del Conto economico separato "Riduzione/riprese di valore di attività finanziarie". Tali rettifiche ammontano complessivamente a - 28,0 milioni di euro (-0,5 milioni di euro nel 2022) di cui -27,2 milioni di euro di natura non ricorrente così composti: -20,2 milioni di euro per iva definita nell'esercizio con l'Agenzia delle Entrate italiana ma "non rivalsabile" nei confronti dei clienti il cui comportamento ha originato le contestazioni definite, -4,3 milioni di euro per iva definita nell'esercizio con l'Agenzia delle Entrate italiana e "rivalsata" verso i clienti ma di stimata mancata recuperabilità e -2,6 milioni di euro per la stimata mancata recuperabilità di una specifica posizione creditizia commerciale.
Nel corso dell'esercizio, così come nell'esercizio precedente, non si è reso necessario apportare alcuna modifica nel metodo di contabilizzazione delle attività finanziarie (non rilevando a tal fine, come previsto dai principi contabili internazionali, l'iscrizione iniziale al "fair value" e la successiva contabilizzazione al costo di talune voci di bilancio).
Come già evidenziato nella sezione "Crediti verso clienti e altri crediti", il valore dei crediti viene costantemente ridotto delle perdite durevoli di valore accertate.
Tale operazione viene effettuata mediante l'iscrizione di un apposito fondo svalutazione rilevato a diretta rettifica delle attività finanziarie svalutate.
Si riporta di seguito la movimentazione del fondo svalutazione crediti commerciali:
| (euro/000) | Fondo iniziale | Accantonamenti | Utilizzi | Acquisizioni | Fondo finale |
|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio 2023 | 4.616 | 5.147 | (2.391) | 363 | 7.735 |
| Esercizio 2022 | 4.768 | 2.665 | (2.831) | 14 | 4.616 |
Il Gruppo è solito effettuare operazioni di trasferimento di attività finanziarie. Tali operazioni si concretizzano nella cessione a società di factoring, sia pro-solvendo sia pro-soluto, di crediti commerciali nonché nella presentazione di effetti commerciali a istituti finanziari ai fini dell'accredito salvo buon fine.
Nel corso dell'esercizio 2023 è proseguito il programma di cartolarizzazione di crediti commerciali strutturato da Unicredit Bank AG avviato a luglio 2015 e rinnovato ogni tre anni senza soluzione di continuità con ultimo rinnovo a luglio 2021, che prevede la cessione rotativa pro-soluto ad una società veicolo appositamente costituita ai sensi della Legge n. 130/1999.

Nel caso di cessioni di credito pro-solvendo e di anticipazioni salvo buon fine di effetti, l'ammontare dei crediti ceduti continua ad essere esposto in bilancio tra i "crediti verso clienti" con contropartita tra le passività finanziarie correnti alla voce "debiti verso altri finanziatori" e "debiti verso banche". Al 31 dicembre 2023 i crediti ceduti pro-solvendo per i quali sono state ottenute anticipazioni di portafoglio salvo buon fine ammontano a 0,8 milioni di euro (0,7 al 31 dicembre 2022); le anticipazioni salvo buon fine di effetti invece ammontano a 3,6 milioni di euro (2,4 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
Il valore contabile lordo delle attività finanziarie rappresenta l'esposizione massima del Gruppo al rischio di credito.
Si riporta di seguito l'analisi dello stato dei crediti commerciali vantati verso i clienti e dell'anzianità di quelli che non hanno subito perdite durevoli di valore:
| (euro/000) | 31/12/2023 | Crediti svalutati | Crediti scaduti e non svalutati |
Crediti non scaduti e non svalutati |
||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti verso clienti lordi | 706.337 | 126.570 | 132.897 | 446.870 | ||
| Fondo svalutazione | (7.735) | (7.735) | - | - | ||
| Crediti verso clienti netti | 698.602 | 118.835 | 132.897 | 446.870 | ||
| (euro/000) | 31/12/2022 | Crediti svalutati | Crediti scaduti e non svalutati |
Crediti non scaduti e non svalutati |
||
| Crediti verso clienti lordi | 705.687 | 159.037 | 144.398 | |||
| Fondo svalutazione | (4.616) | (4.616) | - | 402.252 - |
||
| Crediti verso clienti netti | 701.071 | 154.421 144.398 |
402.252 | |||
| (euro/000) | Totale | scaduto maggiore di 90 giorni |
scaduto tra 60 e 90 giorni |
scaduto tra 30 e 60 giorni |
scaduto minore di 30 giorni |
|
| Crediti scaduti non svalutati al 31/12/2023 | 132.897 | 16.127 | 3.309 | 9.137 104.324 |
||
| Crediti scaduti non svalutati al 31/12/2022 | 144.398 | 11.232 4.423 |
12.308 | 116.435 |
In base all'esperienza storica e a seguito dell'adozione da parte del Gruppo di una politica di accettazione di ordini da parte di clienti insoluti o fuori fido solo con pagamento anticipato, si ritiene che non sussistano i presupposti per accantonare un fondo svalutazione crediti per gli importi non ancora esigibili ad eccezione dei crediti rientranti nel cluster "hold to collect". Tale cluster riguarda i crediti destinati alla cessione a terze parti in base a programmi vincolanti per i quali si è tenuto conto del valore incassabile da tali terze parti.
Non sono presenti attività finanziarie che sarebbero altrimenti scadute o che avrebbero subito una riduzione durevole di valore, ma le cui condizioni sono state rinegoziate, fatta eccezione per alcuni piani di rientro concordati con la clientela di importo non significativo.
Quali strumenti di attenuazione del rischio di credito il Gruppo è solito ricorrere alle seguenti fattispecie (i dati percentuali sono riferiti allo stock di crediti verso clienti esistente al 31 dicembre 2023):

Tra gli strumenti di attenuazione del rischio non sono ricomprese garanzie che nel corso dell'esercizio, a seguito della loro presa di possesso, abbiano attribuito il diritto all'ottenimento di significative attività finanziarie o non finanziarie ovvero delle quali siano state consentite, in mancanza o meno di inadempimento da parte del concedente, la vendita o il trasferimento a terzi in garanzia.
Relativamente alle altre attività finanziarie disciplinate dagli IFRS 7 e IFRS 13, premesso che a parte la rettifica di valore del credito sorto a seguito dell'infruttuoso tentativo di rivalsa IVA operato dalla capogruppo Esprinet S.p.A. nei confronti dei clienti il cui comportamento ha originato le contestazioni da parte dell'Agenzia delle Entrate per i periodi di imposta 2013-2017, né nell'esercizio corrente né nell'esercizio precedente esse hanno subito perdite durevoli di valore. Si riportano di seguito la movimentazione del connesso fondo svalutazione ed a seguire due tabelle riepilogative che forniscono un'informativa circa il loro status e l'anzianità dei crediti scaduti:
| (euro/000) | Fondo iniziale | Accantonamenti | Utilizzi | Acquisizioni | Fondo finale |
|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio 2023 | - | 4.297 | - | - | 4.297 |
| Esercizio 2022 | - | - | - | - | - |
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | Valore contabile |
Crediti svalutati |
Crediti scaduti non svalutati |
Crediti non scaduti non svalutati |
Valore contabile |
Crediti svalutati |
Crediti scaduti non svalutati |
Crediti non scaduti non svalutati |
| Depositi cauzionali | 2.340 | 2.340 | 2.348 | 2.348 | ||||
| Crediti e altre att. non correnti | 2.340 | - | - | 2.340 | 2.348 | - | - | 2.348 |
| Attività non correnti | 2.340 | - | - | 2.340 | 2.348 | - | - | 2.348 |
| Crediti verso soc. factoring | 249 | 249 | 3.207 | 3.207 | ||||
| Crediti finanziari vs altri | 9.656 | 9.656 | 10.336 | 10.336 | ||||
| Crediti verso fornitori | 12.632 | 5.055 | 7.577 | 9.890 | 7.965 | 1.925 | ||
| Crediti verso assicurazioni | 679 | 679 | 424 | 424 | ||||
| Crediti verso dipendenti | - | - | - | 6 | 5 | 1 | ||
| Crediti verso altri | 5.372 | 4.297 | 73 | 1.002 | 126 | 73 | 53 | |
| Altri crediti e att. correnti | 28.588 | 4.297 | 5.807 | 18.484 | 23.989 | - | 8.467 | 15.522 |
| Att. fin. detenute a scopo di negoziazione |
113 | 113 | - | - | ||||
| Disponibilità liquide | 260.883 | 260.883 | 172.185 | 172.185 | ||||
| Attività correnti lorde | 289.584 | 4.297 | 266.690 | 18.597 | 196.174 | - | 180.652 | 15.522 |
| Fondo svalutazione | (4.297) | (4.297) | - | - | ||||
| Attività correnti nette | 285.287 | - | 266.690 | 18.597 | 196.174 | - | 180.652 | 15.522 |
| (euro/000) | Totale | scaduto maggiore di 90 giorni |
scaduto tra 60 e 90 giorni |
scaduto tra 30 e 60 giorni |
scaduto minore di 30 giorni |
|---|---|---|---|---|---|
| Crediti verso fornitori | 5.055 | 1.540 | 95 | 2.426 | 994 |
| Crediti verso assicurazioni | 679 | 339 | 72 | 98 | 170 |
| Crediti verso altri | 73 | 73 | - | - | - |
| Crediti scaduti non svalutati al 31/12/2023 | 5.807 | 1.952 | 167 | 2.524 | 1.164 |
| Crediti verso fornitori | 7.965 | 1.213 | 6.163 | 2.931 | (2.342) |
| Crediti verso dipendenti | 5 | 5 | - | - | - |
| Crediti verso assicurazioni | 424 | 291 | - | 44 | 88 |
| Crediti verso altri | 73 | 73 | - | - | - |
| Crediti scaduti non svalutati al 31/12/2022 | 8.467 | 1.583 | 6.163 | 2.975 | (2.254) |
I crediti verso società di factoring sono interamente relativi a operazioni di cessione pro-soluto, crediti la cui proprietà e rischi connessi sono dunque stati interamente trasferiti alle società di factoring. La quota scaduta è relativa a importi dovuti alla data di chiusura del bilancio il cui incasso, per motivi tecnici, è avvenuto nei primi giorni dell'esercizio successivo; la quota non scaduta riguarda invece crediti il cui pagamento è contrattualmente previsto alla data originaria di scadenza del debito dei clienti nei confronti delle società del Gruppo. Da sottolineare comunque che anche tali crediti, alla data di tale relazione, risultano pressoché interamente incassati in relazione alle scadenze maturate.
Si riporta di seguito il piano delle scadenze contrattuali delle passività finanziarie, inclusi gli interessi da versare ed esclusi gli effetti di accordi di compensazione:
| (euro/000) | Bilancio 31/12/2023 |
Flussi finanziari contrattuali |
entro 6 mesi |
6-12 mesi |
1-2 anni | 2-5 anni |
oltre 5 anni |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti finanziari | 65.702 | 69.917 | 1.042 | 942 | 39.486 | 28.447 | - |
| Passività finanziare per leasing | 99.154 | 113.391 | - | - | 14.145 | 38.266 | 60.980 |
| Debiti per acquisto partecipazioni | 600 | 600 | - | - | - | 600 | - |
| Debiti per incentivi monetari | 189 | 189 | 35 | - | 132 | 22 | - |
| Fondi non correnti e altre passività | 189 | 189 | 35 | - | 132 | 22 | - |
| Passività non correnti | 165.645 | 184.097 | 1.077 | 942 | 53.763 | 67.335 | 60.980 |
| Debiti verso fornitori | 1.109.260 | 1.114.353 | 1.110.006 | 746 | 1.363 | 2.238 | - |
| Debiti finanziari | 72.246 | 72.593 | 49.744 | 22.849 | - | - | - |
| Passività finanziare per leasing | 11.896 | 15.035 | 7.601 | 7.434 | - | - | - |
| Pass. finanziarie per strumenti derivati | 18 | 18 | 18 | - | - | - | - |
| Debiti per acquisto partecipazioni | 5.764 | 5.764 | 5.764 | - | - | - | - |
| Debiti verso istituti previdenziali | 5.491 | 5.491 | 5.491 | - | - | - | - |
| Debiti verso altri | 18.260 | 18.260 | 18.260 | - | - | - | - |
| Ratei passivi | 257 | 257 | 257 | - | - | - | - |
| Fondi correnti e altre passività | 24.008 | 24.008 | 24.008 | - | - | - | - |
| Passività correnti | 1.223.192 | 1.231.771 | 1.197.141 | 31.029 | 1.363 | 2.238 | - |
| (euro/000) | Bilancio 31/12/2022 |
Flussi finanziari contrattuali |
entro 6 mesi |
6-12 mesi |
1-2 anni |
2-5 anni |
oltre 5 anni |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti finanziari | 71.118 | 73.980 | 555 | 639 | 37.794 | 34.992 | - |
| Passività finanziare per leasing | 101.661 | 117.749 | - | - | 13.340 | 35.669 | 68.740 |
| Debiti per acquisto partecipazioni | 600 | 600 | - | - | - | 600 | - |
| Debiti per incentivi monetari | 135 | 135 | - | - | 135 | - | - |
| Fondi non correnti e altre passività | 135 | 135 | - | - | 135 | - | - |
| Passività non correnti | 173.514 | 192.464 | 555 | 639 | 51.269 | 71.261 | 68.740 |
| Debiti verso fornitori | 1.112.166 | 1.117.649 | 1.112.891 | 725 | 1.095 | 2.938 | - |
| Debiti finanziari | 82.163 | 82.605 | 58.951 | 23.654 | - | - | - |
| Passività finanziare per leasing | 10.740 | 13.878 | 7.046 | 6.832 | - | - | - |
| Pass. finanziarie per strumenti derivati | 24 | 24 | 24 | - | - | - | - |
| Debiti per acquisto partecipazioni | 2.455 | 2.455 | 2.340 | 115 | - | - | - |
| Debiti verso istituti previdenziali | 5.366 | 5.366 | 5.366 | - | - | - | - |
| Debiti verso altri | 21.238 | 21.238 | 21.238 | - | - | - | - |
| Ratei passivi | 227 | 227 | 227 | - | - | - | - |
| Fondi correnti e altre passività | 26.831 | 26.831 | 26.831 | - | - | - | - |
| Passività correnti | 1.234.379 | 1.243.442 | 1.208.083 | 31.326 | 1.095 | 2.938 | - |
Ai fini di una miglior comprensione delle tabelle sopra riportate si consideri quanto segue:

Le società del Gruppo hanno in essere dei contratti di finanziamento a medio-lungo termine, nonché una Revolving Credit Facility a breve termine, che contengono le usuali pattuizioni che prevedono la possibile decadenza dal beneficio del termine per i rimborsi nel caso di mancato rispetto di determinati covenant economico-finanziari da verificarsi sui dati del bilancio consolidato e certificato.
Dettagli in relazione alla composizione dei finanziamenti e ai covenant cui gli stessi sono soggetti sono riportati nel successivo paragrafo "Indebitamento finanziario netto e covenant su finanziamenti" cui si rimanda.
Al 31 dicembre 2023 uno dei covenant economico-finanziari cui è assoggettata la Revolving Credit Facility risulta violato ma, essendo la linea non utilizzata a tale data, nessuna conseguenza si riflette sulle tempistiche dei flussi finanziari rappresentati nelle tabelle precedenti.
Ad eccezione di quanto appena riportato e del mancato rispetto al 31 dicembre degli anni 2018, 2017 e 2016, sempre senza produrre alcuna conseguenza, di parte degli indici finanziari previsti da taluni contratti di finanziamento a tali date in essere, il Gruppo non si è mai trovato in condizioni di inadempienza o default relativamente alle clausole riguardanti il capitale nominale, gli interessi, il piano di ammortamento o i rimborsi dei finanziamenti passivi.
Da evidenziare infine che il Gruppo non ha sinora emesso strumenti contenenti una componente di debito e una di capitale.
L'uso dei contratti derivati nel Gruppo Esprinet è finalizzato alla protezione di alcuni dei contratti di finanziamento sottoscritti dalle oscillazioni dei tassi d'interesse sulla base di una strategia di copertura dei flussi finanziari (c.d. "cash flow hedge").
L'obiettivo perseguito è dunque quello di fissare il costo della provvista relativa a tali contratti di finanziamento pluriennali a tasso variabile attraverso la stipula di correlati contratti derivati che consentano di incassare il tasso di interesse variabile contro il pagamento di un tasso fisso.
Nella rappresentazione di bilancio per le operazioni di copertura si verifica pertanto la rispondenza ai requisiti di conformità con le prescrizioni del principio contabile IFRS 9 in tema di applicazione dell'"hedge accounting" e a tal fine il Gruppo effettua periodicamente i test di efficacia.
Alla data di chiusura dell'esercizio il Gruppo non ha in essere alcuno strumento derivato di copertura.
Il Gruppo nel corso dell'esercizio non ha estinto alcuno strumento derivato di copertura.
Alcune società appartenenti al Sottogruppo Iberica (Esprinet Iberica S.L.U. e V-Valley Advanced Solutions España, S.A.) hanno in essere una serie di contratti di acquisto a termine di valuta finalizzati alla copertura dei flussi finanziari (c.d. "cash flow hedge") dalle oscillazioni nel breve periodo del differenziale tra euro e dollaro statunitense o sterlina in relazione agli acquisti dai fornitori di software, servizi e prodotti.

Tali operazioni di acquisto non rispettano tutte le previsioni per il trattamento contabile secondo la tecnica dell'"hedge accounting" per cui le variazioni di fair value di detti contratti sono iscritte direttamente nel conto economico separato consolidato.
| (euro/000) | Esercizio | FV contratti 31/12/a.p. 1, 2 |
(Oneri)/Proventi | Variazione FV |
FV contratti 31/12/a.c. 2, 3 |
|---|---|---|---|---|---|
| Interest Rate Cap | 2023 | 24 | (42) | 18 | 18 |
| Interest Rate Cap | 2022 | 2 | (24) | 22 | 24 |
(1) Anno precedente in riferimento all'esercizio 2022
(2) (Attività)/passività.
(3) Anno corrente.
Il Gruppo nel corso dell'esercizio non ha estinto alcuno strumento derivato non di copertura.
Il Gruppo è sottoposto in misura ridotta al rischio di cambio e conseguentemente si è ritenuto di non effettuare analisi di sensitività sull'esposizione a tale tipologia di rischio (per maggiori dettagli si rimanda alla sezione "Principali rischi e incertezze cui il Gruppo ed Esprinet S.p.A. sono esposti" nella "Relazione sulla gestione").
Per quanto attiene al rischio di tasso d'interesse è stata effettuata un'analisi di sensitività atta a quantificare, a parità di tutte le altre condizioni, l'impatto sul risultato d'esercizio consolidato e sul patrimonio netto del Gruppo dovuto ad una variazione nel livello dei tassi di mercato. A tal fine considerato l'andamento osservato dei tassi di mercato nel corso del 2023 e quello presumibile nell'immediato futuro, si è simulata una traslazione delle curve spot/forward dei tassi di interesse di +/-100 basis points.
Le tabelle seguenti riassumono i risultati dell'analisi condotta (al netto dell'effetto imposte) con l'osservazione che tutte le voci sono comprensive delle quote correnti e non correnti:
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | Patrimonio Netto Utile/(perdita) |
Patrimonio Netto | Utile/(perdita) | ||
| Disponibilità liquide | 591 | 591 | 597 | 597 | |
| Debiti per acquisto partecipazioni | 17 | 17 | 18 | 18 | |
| Debiti finanziari | (1.659) | (1.659) | (1.336) | (1.336) | |
| Totale | (1.051) | (1.051) | (721) | (721) |
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Patrimonio Netto | Utile/(perdita) | Patrimonio Netto | Utile/(perdita) | ||
| Disponibilità liquide | (514) | (514) | (55) | (55) | |
| Debiti per acquisto partecipazioni | (17) | (17) | (5) | (5) | |
| Debiti finanziari | 1.659 | 1.659 | 905 | 905 | |
| Totale | 1.128 | 1.128 | 845 | 845 |

Le variazioni intervenute nell'esercizio sono di seguito illustrate:
| (euro/000) | Impianti e macchinari |
Attrezz. ind. comm. e altri beni |
Imm. in corso | Totale |
|---|---|---|---|---|
| Costo storico | 18.432 | 46.207 | 2.635 | 67.274 |
| Fondo ammortamento | (15.235) | (31.840) | - | (47.075) |
| Saldo al 31/12/2022 | 3.197 | 14.367 | 2.635 | 20.199 |
| Acquisiz. da aggregazioni di imprese - costo storico | 98 | 418 | - | 516 |
| Acquisiz. da aggregazioni di imprese - f.do ammortam. | (76) | (250) | - | (326) |
| Incrementi costo storico | 6.248 | 6.020 | 1.323 | 13.591 |
| Decrementi costo storico | (612) | (4.208) | (2) | (4.822) |
| Riclassifiche costo storico | 2.054 | 398 | (2.452) | - |
| Incrementi fondo ammortamento | (882) | (4.798) | - | (5.680) |
| Decrementi fondo ammortamento | 592 | 4.028 | - | 4.620 |
| Totale variazioni | 7.400 | 1.440 | (1.131) | 7.709 |
| Costo storico | 26.220 | 48.835 | 1.504 | 76.559 |
| Fondo ammortamento | (15.601) | (32.860) | - | (48.461) |
| Saldo al 31/12/2023 | 10.619 | 15.975 | 1.504 | 28.098 |
La voce "Incrementi da aggregazioni di imprese" si riferisce al primo consolidamento in agosto di Sifar Group S.r.l. e Lidera Network S.L..
Gli investimenti fanno principalmente riferimento al periodico rinnovo e adeguamento del parco tecnologico ed impiantistico, all'acquisto di prodotti destinati al noleggio e, relativamente alla voce "immobilizzazioni in corso", ad impianti e macchinari in corso di installazione nel magazzino italiano di Cavenago locato nel 2021.
I decrementi sono relativi principalmente alla dismissione di macchine elettroniche ascrivibili alla capogruppo.
Non esistono immobilizzazioni materiali destinate alla cessione temporaneamente non utilizzate.
Le aliquote di ammortamento applicate per ciascuna categoria di bene non sono variate rispetto all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022.
La voce "Attrezzature industriali e commerciali e altri beni" è così composta:
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Macchine elettroniche | 11.649 | 9.804 | 1.845 |
| Mobili e arredi | 1.199 | 1.279 | (80) |
| Attrezzature industriali e commerciali | 1.834 | 2.273 | (439) |
| Altri beni | 1.210 | 969 | 241 |
| Automezzi | 83 | 42 | 41 |
| Totale | 15.975 | 14.367 | 1.608 |

| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Diritti di utilizzo di attività | 104.624 | 106.860 | (2.236) |
Di seguito la movimentazione nell'esercizio:
| (euro/000) | Immobili | Automezzi | Attrezz. ind. comm. e altri beni |
Totale |
|---|---|---|---|---|
| Costo storico | 142.314 | 5.687 | 459 | 148.460 |
| Fondo ammortamento | (37.578) | (3.633) | (389) | (41.600) |
| Saldo al 31/12/2022 | 104.736 | 2.054 | 70 | 106.860 |
| Acquisiz. da aggregazioni di imprese - costo storico | 653 | 17 | - | 670 |
| Acquisiz. da aggregazioni di imprese - f.do ammortam. | - | - | - | - |
| Incrementi costo storico | 7.886 | 1.525 | 318 | 9.729 |
| Decrementi costo storico | (379) | (697) | - | (1.076) |
| Incrementi fondo ammortamento | (11.446) | (1.083) | (106) | (12.635) |
| Decrementi fondo ammortamento | 379 | 697 | - | 1.076 |
| Totale variazioni | (2.907) | 459 | 212 | (2.236) |
| Costo storico | 150.474 | 6.532 | 777 | 157.783 |
| Fondo ammortamento | (48.645) | (4.019) | (495) | (53.159) |
| Saldo al 31/12/2023 | 101.829 | 2.513 | 282 | 104.624 |
Nel Gruppo i contratti rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRS 16 si riferiscono all'utilizzo di:
Gli incrementi di costo storico occorsi nell'esercizio relativi agli immobili sono sostanzialmente ascrivibili ai rinnovi dei contratti di alcuni Cash & Carry e alla modifica dei canoni per tenere conto della variazione inflattiva dell'anno. Gli incrementi di costo storico relativi agli automezzi scaturiscono dal ricorrente parziale rinnovo annuo del parco auto.
La voce "Incrementi da aggregazioni di imprese" attiene al primo consolidamento ad agosto 2023 di Sifar S.r.l., in relazione al contratto di affitto della Sede di Concorezzo per 0,6 milioni di euro, e di Lidera Network S.L in relazione al parco auto.
Le variazioni in diminuzione sono invece relative a riduzioni di canoni o di spazi utilizzati oltre che all'ammortamento di periodo determinato sulla base della durata residua di ogni singolo contratto.
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Avviamento | 116.510 | 110.303 | 6.207 |
Gli avviamenti iscritti all'attivo derivano dalla differenza tra i prezzi pagati per le acquisizioni delle partecipazioni di controllo o dei rami aziendali meglio dettagliate nella tabella successiva, ed il "fair value" delle attività nette acquisite alla data di acquisizione.
L'avviamento ammonta a 116,5 milioni di euro e, rispetto ai 110,3 milioni di euro iscritti al 31 dicembre 2022, evidenzia un incremento pari a 6,2 milioni di euro ascrivibile per 8,4 milioni di euro gli avviamenti, provvisoriamente determinati, emersi a seguito del primo consolidamento ad agosto 2023 delle società Sifar Group S.r.l. (8,0 milioni di euro) e Lidera Network S.L., posseduta attraverso la controllata totalitaria V-Valley Advanced Solutions España, S.A. (0,4 milioni di euro), controbilanciati da una riduzione di 2,2 milioni di euro dell'avviamento generato dall'acquisizione, avvenuta a novembre 2022 della società Bludis S.r.l.. Tale riduzione consegue alla determinazione definitiva dello stesso, entro 12 mesi dall'acquisizione così come consentito dal principio contabile IFRS 3, con sua allocazione alle attività immateriali di "Customer Relationship" e "Marchio".
Il principio contabile internazionale IAS 36 richiede di valutare l'esistenza di perdite di valore per le immobilizzazioni materiali e immateriali a vita utile definita in presenza di indicatori che facciano ritenere che tale problematica possa sussistere.
Nel caso dell'avviamento, così come delle eventuali altre attività immateriali a vita utile indefinita, tale verifica di valore viene effettuata annualmente – ovvero più frequentemente al realizzarsi di eventi straordinari negativi implicanti una presunzione di perdita di valore, i c.d. "triggering events" – attraverso il processo di "impairment test".
Non rappresentando l'avviamento, in base ai principi contabili internazionali, un'attività a sé stante in quanto non capace di generare flussi di cassa indipendentemente da altre attività o gruppi di attività, esso non può essere assoggettato ad "impairment test" in via separata rispetto alle attività cui esso è riconducibile. Ne consegue che l'avviamento deve essere allocato ad una "CGU-Cash Generating Unit" ovvero un gruppo di CGU essendo il limite massimo di aggregazione coincidente con la nozione di "settore" contenuta nell'IFRS 8.
La tabella seguente riporta i valori dei singoli avviamenti suddivisi per singola operazione di aggregazione che li ha originati ed una vista nella quale vengono individuate le legal entity che hanno realizzato le aggregazioni aziendali da cui è stato generato l'avviamento:
Esprinet 2023 Bilancio Consolidato

| (euro/000) | Società | Valore degli avviamenti |
|---|---|---|
| Assotrade S.p.A. | Esprinet S.p.A. | 5.500 |
| Pisani S.p.A. | Esprinet S.p.A. | 3.878 |
| Esprilog S.r.l. | Esprinet S.p.A. | 2.115 |
| Celly S.p.A. (1) | Esprinet S.p.A. | 1.853 |
| Mosaico S.r.l. | Esprinet S.p.A. | 5.804 |
| 4 Side S.r.l. | Esprinet S.p.A. | 121 |
| Dacom S.p.A | Esprinet S.p.A. | 113 |
| Bludis S.r.l. | Esprinet S.p.A. | 5.882 |
| Sifar Group S.r.l. | Esprinet S.p.A. | 8.059 |
| Memory Set S.a.u. e UMD S.a.u. (2) | Esprinet Iberica S.L.U. | 58.561 |
| Esprinet Iberica S.L.U. (3) | Esprinet Iberica S.L.U. | 1.040 |
| Vinzeo S.a.u. | Esprinet Iberica S.L.U. | 5.097 |
| V-Valley Iberian S.L.U. | Esprinet Iberica S.L.U. | 4.447 |
| GTI Group | Esprinet Iberica S.L.U. | 13.671 |
| Lidera Network S.L. | V-Valley Advanced Solutions España, S.A. | 369 |
| Totale operazioni di aggregazione | 116.510 | |
| Esprinet S.p.A. | 33.325 | |
| Esprinet Iberica S.L.U. | 82.816 | |
| V-Valley Advanced Solutions España, S.A. | 369 | |
| Totale operazioni per società | 116.510 |
(1) Valore al netto della svalutazione effettuata nell'esercizio 2020 per 2,3 milioni di euro
(2) Valore al netto della svalutazione effettuata nell'esercizio 2011 per 17,8 milioni di euro
(3) Corrisponde ai costi di transazione sostenuti per le acquisizioni UMD e Memory Set
Il procedimento di allocazione degli avviamenti alle singole CGU, intese come aggregazioni omogenee capaci di generare autonomamente flussi di cassa mediante l'utilizzo continuativo delle attività ad esse imputabili, ha inteso ricondurre detti avviamenti alle unità organizzative elementari in cui le attività acquisite sono confluite da un punto di vista strettamente operativo.
La tabella seguente sintetizza l'allocazione degli avviamenti alle n. 2 Cash Generating Unit ("CGU") individuate, in coerenza con la combinazione delle aree di business utilizzate ai fini della Informativa di Settore (Segment Information) richiesta dai principi contabili internazionali. La stessa tabella, inoltre, evidenzia le correlazioni fra aree di business ed entità giuridicamente autonome facenti parte del Gruppo:
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Esprinet S.p.A. | 33.325 | 27.487 | 5.838 | CGU 1 | Distribuzione B2B di Information Technology e Consumer Electronics (Italia) |
| Esprinet Iberica S.L.U. | 83.185 | 82.816 | 369 | CGU 2 | Distribuzione B2B di Information Technology e Consumer Electronics (Penisola Iberica) |
| Totale | 116.510 | 110.303 | 6.207 |
Tale allocazione riflette la struttura organizzativa e di business del Gruppo, il quale opera nel core business della distribuzione "business-to-business" di tecnologia (i.e. indirizzata esclusivamente a clientela aziendale formata da rivenditori che a loro volta si rivolgono agli utilizzatori finali, sia privati che aziende) in Italia e nella Penisola Iberica (Spagna e Portogallo). Tali mercati sono presidiati attraverso due strutture organizzative ed operative sostanzialmente autonome ed una struttura
"corporate" cui competono le funzioni di coordinamento ed indirizzo delle attività che formano il "core" della catena del valore tipica di un distributore (vendite, acquisti, marketing di prodotto, logistica).
Nel seguito si descrive il processo seguito nella verifica di valore sugli avviamenti al 31 dicembre 2023 come sopra descritti ed i risultati di tale verifica.
Il framework valutativo e le principali impostazioni procedurali in ordine alle nozioni di valore ed ai criteri e metodologie di stima utilizzate nelle valutazioni sono sintetizzate nel seguito.
Per la determinazione del valore recuperabile delle singole CGU è stata utilizzata l'accezione del "valore d'uso". Il valore recuperabile così determinato è stato confrontato con il valore contabile ("carrying amount").
Il valore d'uso è definito come il valore attuale alla data di analisi dei flussi finanziari futuri, in entrata ed in uscita, che si stima si origineranno dall'uso continuativo dei beni riferiti ad ogni singola CGU sottoposta a verifica.
Ai fini della determinazione del valore d'uso si utilizza, quale metodologia finanziaria comunemente accettata, il modello c.d. "DCF-Discounted Cash Flow" il quale prevede l'attualizzazione dei futuri flussi di cassa stimati tramite l'applicazione di un appropriato tasso di sconto. La variante utilizzata è del tipo "asset side" e presuppone l'attualizzazione dei flussi di cassa generati dall'attività operativa al lordo delle componenti di natura finanziaria, essendo i flussi di cassa calcolati al netto delle imposte figurative attraverso l'applicazione al risultato operativo (EBIT) di un'aliquota fiscale stimata.
Per la CGU 1 localizzata in Italia sono state applicate le aliquote effettive determinate in base alla legislazione fiscale italiana e derivanti dal calcolo delle diverse aliquote IRES (24%) ed IRAP (3,9%) sulle relative basi imponibili, tenuto conto della differente struttura delle basi imponibili e dei requisiti di indeducibilità di alcuni costi.
Per la CGU 2 domiciliata in Spagna l'aliquota fiscale effettiva stimata corrisponde a quella marginale, pari al 25%, in quanto la contribuzione delle attività portoghesi e marocchine al "tax rate" medio ponderato viene omesso in quanto irrilevante.
Di seguito si riportano le informazioni richieste dai principi contabili internazionali in ordine alle principali scelte operate ai fini del calcolo dei valori recuperabili.
Le valutazioni finanziarie ai fini del calcolo del "valore d'uso" si basano su piani quinquennali, approvati dal Consiglio di Amministrazione della capogruppo Esprinet S.p.A. in data 12 marzo 2024, costruiti partendo da un budget gestionale redatto a fini interni per l'esercizio 2024 e da questo estrapolando, mediante l'applicazione di tecniche previsionali tendenti a trattare differentemente i costi fissi da quelli variabili, i risultati per il periodo 2025-2028.
Come prescritto dallo IAS 36, paragrafo 50, i flussi finanziari considerati ai fini della stima sono al lordo degli oneri finanziari, secondo l'approccio "asset side" già descritto, e sono espressi in termini nominali.
Attraverso tale modalità, i flussi finanziari sono stati identificati come il profilo dei flussi "normale", ossia caratterizzato dal più elevato grado di probabilità di manifestazione (c.d. "approccio probabilistico") nella costruzione dei piani di sviluppo economico nel periodo 2024E-2028E, e quindi in grado di meglio rappresentare la migliore stima del management circa l'evoluzione dei risultati di ciascuna attività.
In applicazione del principio IFRS 16 ("Leases") si è provveduto anche alla considerazione, nella costruzione dei piani previsionali, della sostituzione di canoni di affitto e leasing operativi con ammortamenti ed interessi.
Nella prospettiva della determinazione del "valore d'uso" attraverso una metodologia basata sull'attualizzazione di flussi finanziari ciò ha comportato, al fine di preservare il principio di "neutralità valutativa" (esclusi gli effetti fiscali), alcuni aggiustamenti ai cash flow previsionali.
In particolare, al fine di garantire la sostenibilità operativa ai piani si è ipotizzato in concomitanza della decadenza dei contratti di affitto principali di stipulare nuovi contratti alle medesime condizioni, il che si è tradotto in un flusso di investimenti figurativo corrispondente al valore del "Right of Use" dei beni ripristinati. Grazie a tale accorgimento si sono potuti correttamente catturare i fabbisogni di reinvestimento necessari per garantire la generazione di cassa prevista dal piano.
Ai fini delle previsioni si è fatto strettamente riferimento alle condizioni correnti di utilizzo di ogni singola CGU, prescindendo cioè dai flussi ottenibili da eventuali investimenti incrementativi e/o ristrutturazioni che rappresentino una discontinuità rispetto alla normale operatività aziendale.
Nella predisposizione dei piani previsionali utilizzati nei modelli di "DCF-Discounted Cash Flow" i trend attesi di ricavi e margini lordi di prodotto sono stati definiti sulla base di dati ed informazioni sul settore distributivo e sui consumi di tecnologia di consenso ricavate da fonti comunemente ritenute affidabili (Sirmi, IDC, Euromonitor), ipotizzando per le CGU differenti trend relativi a seconda di posizionamenti competitivi, strategie e condizioni ambientali.
La verifica di sostenibilità operativa dei piani previsionali si è incentrata sulla tenuta dei "modelli di business" e dei vantaggi competitivi per ciascuna CGU, anche sulla base delle migliori evidenze esterne in merito alle prospettive di ciascun settore/mercato di riferimento e delle performance storicamente realizzate.
La sostenibilità finanziaria dei piani si basa sull'analisi della intrinseca coerenza tra cash-flow attesi lungo l'orizzonte di piano ei fabbisogni prospettici di investimenti in capitale circolante e fisso, tenuto conto delle riserve di liquidità.
Il tasso di attualizzazione utilizzato è rappresentativo del rendimento richiesto dai fornitori di capitale sia di rischio che di debito e tiene conto dei rischi specifici delle attività relative a ciascuna singola CGU. Tale tasso corrisponde ad una nozione di costo del capitale nell'accezione del "WACC-Weighted Average Cost of Capital" ed è unico per la valutazione del Valore Terminale e l'attualizzazione dei flussi nel periodo di previsione esplicita.
In particolare, ai fini della determinazione del costo del capitale proprio ("Levered Cost of Equity") si è calcolato il Coefficiente Beta Unlevered mediano di un campione di società comparabili, quotate su mercati regolamentati, operanti a livello internazionale che, successivamente, è stato oggetto di "releveraging" sulla base di una struttura finanziaria-obiettivo per ciascuna delle CGU in ipotesi coincidente con la struttura finanziaria media del campione. In tal modo si è realizzata la condizione di indipendenza del tasso di sconto dalla struttura finanziaria attuale. Il campione di società comparabili utilizzato per le due CGU è composto dalle seguenti società:

| Società | Paese |
|---|---|
| AB S.A. | Polonia |
| Action S.A. | Polonia |
| ALSO Holding AG | Svizzera |
| Arrow Electronics, Inc. | USA |
| ASBISc Enterprises Plc | Cipro |
| Datatec Limited | Sud Africa |
| Exclusive Networks S.A. | Francia |
| Logicom Public Ltd | Cipro |
| Sesa | Italia |
| TD SYNNEX Corporation | USA |
Nel seguito si riportano le componenti del tasso di attualizzazione:
Lo IAS 36, par. 55, richiede che il tasso di attualizzazione sia calcolato al lordo delle imposte ("pretax"), consentendo tuttavia che l'attualizzazione dei flussi possa essere condotta anche impiegando un tasso stimato al netto dell'effetto fiscale ("post-tax"), a condizione che anche i flussi attesi siano espressi netto dell'effetto fiscale.
Nondimeno il WACC calcolato nella versione post-tax è stato anche convertito nel WACC pre-tax equivalente definito come il WACC al lordo delle imposte che conduce al medesimo risultato in termini di attualizzazione dei flussi finanziari al lordo delle imposte. Si veda la tabella sottostante per i dettagli.
Il Valore Terminale rilevato in corrispondenza del termine del periodo di previsione esplicita è stato calcolato sulla base del "Perpetuity Method" (modello di capitalizzazione illimitata del flusso di cassa dell'ultimo anno), ipotizzando una crescita dal 5° anno in avanti del flusso finanziario sostenibile nel lungo periodo ad un tasso costante ("g").
Tale tasso è pari, per ipotesi, al tasso di inflazione atteso per il 2028 (fonte: Fondo Monetario Internazionale) in Italia (2,00%) e Spagna (1,70%) relativamente alle CGU 1 e 2.
La tabella seguente riporta la descrizione dei principali assunti di base su cui è stato determinato il valore recuperabile per ciascuna CGU con riferimento alle modalità tecniche con cui è stato costruito il "DCF Model":
Esprinet 2023 Bilancio Consolidato

| Italia IT&CE "B2B" CGU 1 |
Spagna IT&CE "B2B" CGU 2 |
|
|---|---|---|
| Flussi finanziari attesi: | ||
| Periodo di previsione analitica | 5 anni | 5 anni |
| "g" (tasso di crescita a lungo termine) | 2,00% | 1,70% |
| Tassi di attualizzazione: | ||
| Costo del capitale di rischio | 12,08% | 11,38% |
| Costo lordo marginale del capitale di debito | 5,25% | 5,25% |
| Aliquota fiscale | 24,00% | 25,00% |
| Struttura finanziaria-obiettivo (D/D+E) | 0,19 | 0,19 |
| Struttura finanziaria-obiettivo (E/D+E) | 0,81 | 0,81 |
| WACC post-tax | 10,55% | 9,95% |
| WACC pre-tax | 14,25% | 13,25% |
Per quanto attiene alle assunzioni-chiave utilizzate nelle proiezioni dei flussi e nel calcolo del valore d'uso si segnala che i valori delle CGU sono particolarmente sensibili ai seguenti parametri:
È stata valutata la sussistenza, e nel caso esaminata la concreta implicazione, per ciascuna CGU, di fattori di presunzione di perdita di valore ("triggering events") che possano avere sia natura esogena rispetto al Gruppo che interna. In particolare, sono stati presi in esame:
eventuale discontinuità nei fattori di costo;
eventuale andamento sfavorevole dei tassi di mercato o di altri tassi di remunerazione del capitale tali da condizionare il tasso di attualizzazione utilizzato nel calcolo del valore d'uso;
eventuale verificarsi di eventi gestionali negativi;
eventuale riduzione del valore di capitalizzazione di Borsa rispetto al patrimonio netto contabile.
Relativamente al valore di capitalizzazione di Borsa rispetto al patrimonio netto contabile si rappresenta come, a prescindere dalle osservazioni teoriche e dai fattori tecnici che generano differenze tra le due grandezze, la valorizzazione di Borsa al 31 dicembre 2023 sia risultata inferiore al Patrimonio Netto contabile di pertinenza del Gruppo (277,0 milioni di euro rispetto a 367,4 milioni di euro). Lo scostamento consegue alla tendenza negativa registrata a partire dalla presentazione dei dati del primo trimestre 2023 quando sono emerse le significative difficoltà congiunturali, proseguite per tutto l'anno, del mercato della distribuzione di prodotti di Information Technology & Consumer Electronics in particolare nel segmento della clientela "Consumer" e nelle linee di prodotto ivi vendute: pc, smartphones, televisori ed elettrodomestici. La combinazione tra incremento dell'inflazione ed incremento dei tassi di interesse ha infatti ridotto la capacità di spesa dei consumatori, indirizzando tale minor potere d'acquisto verso prodotti di più elevata necessità, ma ha anche reso più prudenti le decisioni di investimento da parte delle aziende, con ciò amplificando la contrazione del mercato ed incidendo negativamente sui risultati dei vari player internazionali. Tale contrazione è però ritenuta dagli analisti un fenomeno congiunturale che verrà superato nel corso
dell'esercizio 2024 grazie al trend in ribasso dell'inflazione, al conseguente previsto taglio dei tassi di interesse ed al ritorno alla vendita di una numerica di notebook e smartphone a livelli pre-pandemici avendo la pandemia determinato un picco di unità vendute con anticipazione delle transazioni ordinariamente previste negli anni successivi.
Si è concluso che nessuno degli indicatori analizzati possa dunque risultare evocativo di una perdita di valore di alcuna delle CGU analizzate.
Le verifiche di "impairment" effettuate non hanno fatto emergere la necessità di svalutare alcuno dei valori degli avviamenti iscritti al 31 dicembre 2023 che vengono pertanto confermati.
A seguire si riportano i parametri che avrebbero dovuto assumere le variabili WACC e "g" perché ci fosse corrispondenza fra valore recuperabile e valore contabile:
| Parametri di equivalenza: Enterprise Value = Carrying Amount |
Italia IT&CE "B2B" CGU 1 |
Spagna IT&CE "B2B" CGU 2 |
|---|---|---|
| "g" (tasso di crescita a lungo termine) | n.s. | n.s. |
| WACC post-tax | 13,24% | 12,52% |
In aggiunta ai flussi medi attesi utilizzati per determinare il valore d'uso, a mero titolo informativo così come richiesto dallo IAS 36 e sulla base delle indicazioni contenute nel documento congiunto di Banca d'Italia/Consob/Isvap n. 4 del 3 marzo 2010, sono state effettuate anche delle analisi di sensitività sulle seguenti variabili-chiave:
I range di oscillazione rispetto allo "scenario unico" presi in esame sono i seguenti:
A seguito di tali analisi, per entrambe le CGU, solo in scenari estremi scaturenti dalle diverse combinazioni delle assunzioni-chiave variate come sopra, ivi incluso lo scenario "worst" caratterizzato dall'utilizzo di un g pari a 0% (pari ad un "g" reale negativo rispettivamente del -2,0% e -1,7%), un WACC incrementato di +200bps ed un EBITDA di piano ridotto del -20%, il valore recuperabile risulta inferiore al valore netto contabile.
La tabella successiva evidenzia le variazioni intervenute nell'esercizio:

| (euro/000) | Costi impianto e ampliam. |
Diritti di utilizzo di opere dell'ingegno |
Concessioni licenze marchi e diritti simili |
Immob. in corso ed acconti |
Altre Immob. Immateriali |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Costo storico | 3 | 14.317 | 787 | 99 | 8.477 | 23.683 |
| Fondo ammortamento | (3) | (12.446) | (112) | - | (1.470) | (14.031) |
| Saldo al 31/12/2022 | - | 1.871 | 675 | 99 | 7.007 | 9.652 |
| Acquisiz.in aggregazioni d'imprese - costo storico | - | 47 | 1.184 | - | 1.924 | 3.155 |
| Acquisiz.in aggregazioni d'imprese - f.do ammort. | - | (32) | (84) | - | (41) | (157) |
| Incrementi costo storico | - | 153 | - | - | - | 153 |
| Decrementi costo storico | - | (263) | - | - | - | (263) |
| Riclassifiche costo storico | - | 99 | - | (99) | - | - |
| Incrementi fondo ammortamento | - | (676) | (181) | - | (893) | (1.750) |
| Decrementi fondo ammortamento | - | 263 | - | - | - | 263 |
| Totale variazioni | - | (409) | 919 | (99) | 990 | 1.401 |
| Costo storico | 3 | 14.353 | 1.971 | - | 10.401 | 26.728 |
| Fondo ammortamento | (3) | (12.891) | (377) | - | (2.404) | (15.675) |
| Saldo al 31/12/2023 | - | 1.462 | 1.594 | - | 7.997 | 11.053 |
La voce "Incrementi da aggregazioni di imprese" si riferisce. per 1,9 milioni di euro all'iscrizione dell'attività immateriale separabile di "Customer Relationship" e per 1,1 milioni di euro al plusvalore sulla valutazione del marchio, entrambi emersi in relazione all'acquisizione di Bludis S.r.l., a seguito della rideterminazione entro 12 mesi dall'operazione, così come consentito dal principio contabile IFRS3, dell'avviamento provvisoriamente determinato a novembre 2022.
La voce "Diritti di brevetto industriale ed utilizzazione delle opere dell'ingegno" evidenzia incrementi relativi alle licenze software per il rinnovo pluriennale e l'aggiornamento del sistema informativo gestionale.
Le aliquote di ammortamento applicate per ciascuna categoria di bene non sono variate rispetto all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022.
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Attività per imposte anticipate | 11.243 | 9.091 | 2.152 |
Il saldo di questa voce è rappresentato da differenze temporanee tra valori contabili e valori fiscalmente riconosciuti che il Gruppo prevede di recuperare nei futuri esercizi a seguito della realizzazione di utili imponibili.
La recuperabilità è sorretta dai redditi previsti in base ai piani previsionali costruiti a partire dalle previsioni economico-finanziarie 2024-28E del Gruppo Esprinet approvate dal Consiglio di Amministrazione di Esprinet S.p.A. in data 12 marzo 2024.
A seguire si riporta un dettaglio relativo alla composizione della voce in oggetto:
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | Ammontare differenze temporanee |
Effetto fiscale (aliquota %) |
Importo | Ammontare differenze temporanee |
Effetto fiscale (aliquota %) |
Importo | |
| Imposte anticipate: | |||||||
| Riporto perdite anni precedenti | 9.568 | 24%-25%-21% | 2.197 | 10.128 | 24%-25%-21% | 2.451 | |
| Fondi rischi | 1.473 | 24%-25% | 363 | 813 | 24%-25% | 198 | |
| Ammortamenti eccedenti | 238 | 24%-28,8% | 62 | - | 24%-28,8% | - | |
| Ammortamenti Goodwill | 15.220 | 27,9%-25% | 3.815 | 12.243 | 27,9%-25% | 3.073 | |
| Svalutazione crediti | 8.420 | 24%-25% | 2.022 | 1.979 | 24%-25% | 475 | |
| IFRS 16 - Leases | 2.484 | 24%-25% | 610 | 2.232 | 24%-25% | 546 | |
| Obsolescenza magazzino | 3.208 | 27,9%-22,5% | 885 | 3.442 | 27,9%-22,5% | 949 | |
| Delta rimanenze/storno margini infragruppo |
179 | 27,90% | 50 | 104 | 27,90% | 29 | |
| Compenso Ammin. non erogati | 256 | 24%-25% | 62 | 845 | 24%-25% | 206 | |
| Indennità suppletiva clientela | 500 | 27,90% | 140 | 574 | 27,90% | 160 | |
| Fondo resi | 1.589 | 27,9%-25%-22,5% | 423 | 1.660 | 27,9%-25%-22,5% | 449 | |
| Altro | 2.399 | 24%-25%-27,9%-10% | 614 | 2.473 | 24%-25%-27,9%-10% | 555 | |
| Attività per imposte anticipate | 11.243 | 9.091 |
Le imposte anticipate che scaturiscono dall'applicazione del principio contabile IFRS 16 sono state contabilizzate in conformità a quanto previsto dallo IAS 12 revised.
La voce Altro si riferisce principalmente alle imposte anticipate che scaturiscono dalle differenze temporanee originatesi sulle perdite su cambi da valutazione, sulla valutazione attuariale del TFR e sulle rettifiche che scaturiscono dall'applicazione dei principi contabili internazionali non esplicitamente indicate.
La ripartizione temporale del previsto utilizzo del credito per imposte anticipate è la seguente:
| (euro/000) | Entro 1 anno | 1-5 anni | Oltre 5 anni | Totale | |
|---|---|---|---|---|---|
| Attività per imposte anticipate | 31/12/2023 | 2.016 | 4.756 | 4.471 | 11.243 |
| 31/12/2022 | 2.731 | 3.062 | 3.298 | 9.091 |
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Crediti per depositi cauzionali | 2.340 | 2.348 | (8) |
| Crediti ed altre attività non correnti | 2.340 | 2.348 | (8) |
I Crediti per depositi cauzionali si riferiscono principalmente ai depositi cauzionali per utenze e per contratti di locazione in essere.

| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Prodotti finiti e merce | 518.782 | 677.274 | (158.492) |
| Fondo svalutazione rimanenze | (4.012) | (4.586) | 574 |
| Rimanenze | 514.770 | 672.688 | (157.918) |
L'importo delle rimanenze, pari a 514,8 milioni di euro, registra una diminuzione di 157,9 milioni di euro rispetto allo stock esistente al 31 dicembre 2022. La variazione risulta influenzata da una diminuzione dei giorni di rotazione delle rimanenze di magazzino e da un miglioramento di circa 32,6 milioni di euro relativo a prodotti in viaggio dai fornitori o verso i clienti (100,7 milioni di euro complessivamente al 31 dicembre 2023 e 133,3 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
Il Fondo svalutazione rimanenze, pari a 4,0 milioni di euro, è preordinato a fronteggiare i rischi connessi al presumibile minor valore di realizzo di stock obsoleti ed a lenta movimentazione.
La sua movimentazione è rappresentabile come segue:
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Fondo svalutazione rimanenze iniziale | 4.586 | 5.836 | (1.250) |
| Utilizzi/Rilasci | (2.705) | (2.364) | (341) |
| Accantonamenti | 1.936 | 1.114 | 822 |
| Incrementi da aggregazioni di imprese | 195 | - | 195 |
| Fondo svalutazione rimanenze finale | 4.012 | 4.586 | (574) |
La voce "Incrementi da aggregazioni di imprese" per un valore di 0,2 milioni di euro si riferisce al primo consolidamento in data 1° agosto 2023 di Sifar Group S.r.l..
La voce relativa agli "Accantonamenti" riflette la migliore stima effettuata dal management sulla recuperabilità del valore delle giacenze in magazzino al 31 dicembre 2023.
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Crediti lordi verso clienti | 706.337 | 705.687 | 650 |
| Fondo svalutazione crediti | (7.735) | (4.616) | (3.119) |
| Crediti netti verso clienti | 698.602 | 701.071 | (2.469) |
I Crediti verso clienti derivano dalle normali operazioni di vendita poste in essere dal Gruppo nell'ambito della ordinaria attività di commercializzazione. Tali operazioni sono effettuate per la quasi totalità verso clienti residenti nei Paesi dove il Gruppo è presente, denominate quasi integralmente in euro e sono regolabili monetariamente nel breve termine.

I Crediti lordi verso clienti includono 1,2 milioni di euro (3,3 milioni di euro nel 2022) di crediti ceduti pro-solvendo a società di factoring, risultano rettificati da note credito da emettere verso i clienti per un valore pari a 80,3 milioni di euro (105,5 milioni di euro a fine 2022) e comprendono 103,9 milioni di euro di crediti valutati al fair value (150,5 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
La variazione dei crediti lordi è determinata, oltre che dai volumi complessivi di fatturato e dal loro andamento nel tempo, a loro volta determinati anche da fattori stagionali, anche dall'impatto dei programmi rotativi di smobilizzo dei crediti commerciali (i.e. ca. 393,1 milioni di euro al 31 dicembre 2023 rispetto a 540,2 milioni nel 2022).
L'adeguamento al valore di presunto realizzo dei crediti è ottenuto mediante l'iscrizione di un apposito fondo svalutazione crediti alimentato da accantonamenti determinati sulla base di un processo di valutazione analitica per singolo cliente, in relazione ai relativi crediti scaduti ed ai contenziosi commerciali in essere, tenuto conto delle coperture assicurative (per ulteriori informazioni si rimanda alla sezione "Informativa su rischi e strumenti finanziari"). La sua movimentazione è di seguito rappresentata:
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Fondo svalutazione crediti iniziale | 4.616 | 4.768 | (152) |
| Utilizzi/Rilasci | (2.391) | (2.831) | 440 |
| Accantonamenti | 5.147 | 2.665 | 2.482 |
| Incrementi da aggregazioni di imprese | 363 | 14 | 349 |
| Fondo svalutazione crediti finale | 7.735 | 4.616 | 3.119 |
La voce "Incrementi da aggregazioni di imprese" per un valore di 0,4 milioni di euro si riferisce al primo consolidamento in data 1° agosto 2023 di Lidera Network S.L..
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Crediti tributari per imposte correnti | 4.684 | 1.113 | 3.571 |
I Crediti tributari per imposte correnti sono riferiti alla prevalenza degli acconti Ires ed Irap calcolati sui redditi dell'esercizio precedente ma, eccedenti rispetto alle imposte correnti maturate nel 2023 dalla controllante Esprinet S.p.A. (3,6 milioni di euro), da Sifar Group S.r.l. (19mila euro), da Dacom S.p.A. (838mila euro), IdMAINT S.r.l. (65mila euro) e V-Valley S.r.l. (5mila euro). La restante parte del saldo (130mila euro) si riferisce sostanzialmente a crediti vantati verso l'erario portoghese e marocchino in attesa di recupero.

| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Crediti verso imprese collegate (A) | - | - | - |
| Crediti tributari per ritenute d'acconto | 1 | 23 | (22) |
| Crediti tributari per imposta sul valore aggiunto | 6.748 | 2.451 | 4.297 |
| Crediti tributari altri | 45.151 | 35.775 | 9.376 |
| Altri crediti tributari (B) | 51.900 | 38.249 | 13.651 |
| Crediti verso società di factoring | 249 | 3.207 | (2.958) |
| Crediti finanziari verso altri | 9.656 | 10.336 | (680) |
| Crediti verso assicurazioni | 679 | 424 | 255 |
| Crediti verso fornitori | 12.632 | 9.890 | 2.742 |
| Crediti verso dipendenti | - | 6 | (6) |
| Crediti verso altri | 1.075 | 126 | 949 |
| Crediti verso altri (C) | 24.291 | 23.989 | 302 |
| Risconti attivi (D) | 6.339 | 6.670 | (331) |
| Altri crediti e attività correnti (E= A+B+C+D) | 82.530 | 68.908 | 13.622 |
I Crediti tributari per imposta sul valore aggiunto riguardano crediti IVA maturati per circa 2,5 milioni di euro dalla capogruppo Esprinet S.p.A., 3,0 milioni di euro dalle società di diritto italiano controllate V-Valley S.r.l. e Sifar Group S.r.l., e per circa 1,2 milioni di euro dalle controllate del Sottogruppo Iberica.
I Crediti tributari altri si riferiscono quasi interamente al credito della capogruppo Esprinet S.p.A. nei confronti dell'Erario conseguente al pagamento, effettuato a titolo provvisorio, di cartelle esattoriali relative ad imposte indirette in relazione alle quali sono in corso dei contenziosi per i cui dettagli si rimanda alla sezione "Evoluzione dei contenziosi del Gruppo" all'interno dei commenti alla voce "26) Fondi non correnti e altre passività".
I Crediti verso società di factoring, interamente riferiti alla capogruppo, sono ascrivibili all'ammontare residuo dei proventi non ancora incassati delle cessioni pro-soluto di crediti commerciali effettuate alla fine di dicembre 2023. Alla data di redazione della presente relazione il credito scaduto risulta quasi interamente incassato.
I Crediti finanziari verso altri, interamente ascrivibili alla capogruppo, si riferiscono al deposito cauzionale costituito presso l'acquirente dei crediti ceduti nell'operazione di cartolarizzazione posta in essere dal Gruppo e finalizzato ad assicurare copertura alle diluizioni che potrebbero aversi nell'ambito di tale attività o nei mesi successivi alla chiusura dell'operazione.
I Crediti verso assicurazioni includono i risarcimenti assicurativi, al netto delle franchigie, riconosciuti dalle compagnie di assicurazione per sinistri di varia natura ed in attesa di liquidazione il cui incasso si stima che possa ragionevolmente avere luogo nell'esercizio successivo.
I Crediti verso fornitori al 31 dicembre 2023 riguardano le note di credito ricevute dal valore complessivo superiore ai debiti in essere a fine dicembre per un disallineamento tra le tempistiche della loro quantificazione e quelle di pagamento dei fornitori. Essi accolgono inoltre crediti per anticipazioni richieste dai fornitori prima dell'evasione degli ordini di acquisto oltre che i crediti verso spedizionieri per anticipazioni IVA e diritti doganali su importazioni.
La voce Risconti attivi è rappresentata da costi (principalmente canoni di manutenzione e assistenza, interessi passivi su finanziamenti non utilizzati) la cui competenza risulta posticipata rispetto alla manifestazione numeraria.
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Attività finanziarie detenute a scopo di negoziazione | 113 | - | 113 |
Il saldo relativo alle "Attività finanziarie detenute a scopo di negoziazione" si riferisce a titoli negoziati sul mercato azionario posseduti al 31 dicembre 2023 dalla società controllata Lidera Network S.L..
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Depositi bancari e postali | 260.857 | 172.167 | 88.690 |
| Denaro e valori in cassa | 23 | 18 | 5 |
| Assegni | 3 | - | 3 |
| Totale disponibilità liquide | 260.883 | 172.185 | 88.698 |
Le disponibilità liquide sono pressoché interamente costituite da saldi bancari, tutti immediatamente disponibili. Esse hanno una natura in parte temporanea in quanto si originano per effetto del normale ciclo finanziario di breve periodo di incassi/pagamenti che prevede in particolare una concentrazione di incassi dai clienti a metà e fine mese, laddove le uscite finanziarie legate ai pagamenti ai fornitori hanno un andamento più lineare.
Il valore di mercato delle disponibilità liquide coincide con il valore contabile.
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Capitale sociale (A) | 7.861 | 7.861 | - |
| Riserve e utili a nuovo (B) | 384.754 | 367.340 | 17.414 |
| Azioni proprie (C) | (13.330) | (13.330) | - |
| Totale riserve (D=B+C) | 371.424 | 354.010 | 17.414 |
| Risultato dell'esercizio (E) | (11.875) | 47.346 | (59.221) |
| Patrimonio netto (F=A+D+E) | 367.410 | 409.217 | (41.807) |
| Patrimonio netto di terzi (G) | - | (0) | 0 |
| Totale patrimonio netto (H=F+G) | 367.410 | 409.217 | (41.807) |
Nel seguito sono commentate le principali variazioni che hanno inciso sulle voci che compongono il patrimonio netto:

Il Capitale sociale della società Esprinet S.p.A., interamente sottoscritto e versato al 31 dicembre 2023, è pari a 7.860.651 euro ed è costituito da n. 50.417.417 azioni, prive di indicazione del valore nominale. Il numero delle azioni residua rispetto agli annullamenti avvenuti nel 2020 e 2022, così come previsto dalle delibere delle Assemblee dei Soci di pertinenza, per un totale di n. 1.986.923 azioni.
Il valore delle Riserve e utili a nuovo è aumentato di 17,4 milioni di euro principalmente per l'effetto combinato tra la destinazione degli utili dell'esercizio precedente e la distribuzione ai soci dei dividendi.
All'interno delle Riserve è iscritto anche il controvalore dei diritti di assegnazione gratuita di azioni Esprinet ad Amministratori e dirigenti del Gruppo in relazione al Piano di incentivazione azionaria 2021-2023 approvato dall'Assemblea dei Soci di Esprinet S.p.A. del 7 aprile 2021.
Il valore di tali diritti è stato rilevato nel conto economico tra i costi del personale dipendente e tra i costi degli amministratori, ed è stato quantificato in base agli elementi dettagliatamente descritti nella sezione "Piani di incentivazione azionaria" all'interno del successivo capitolo "8. Commento alle voci di conto economico" cui si rimanda.
Per ulteriori dettagli si rinvia al Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato.
L'importo si riferisce al prezzo di acquisto totale delle n. 1.011.318 azioni Esprinet S.p.A. possedute dalla Società ed asservite al Piano di incentivazione azionaria 2021-2023.
Il risultato netto dell'esercizio, interamente di pertinenza del Gruppo, evidenzia una perdita pari a 11,9 milioni di euro (utile di 47,3 milioni di euro nell'esercizio precedente).
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Debiti verso banche | 65.702 | 71.118 | (5.416) |
I Debiti verso banche sono rappresentati dalla valutazione al costo ammortizzato della parte scadente oltre l'esercizio successivo dei finanziamenti a medio-lungo termine contratti dalle società del Gruppo.

La variazione rispetto all'esercizio precedente è conseguente all'effetto combinato fra l'incremento dovuto alle operazioni di aggregazione aziendale, la sottoscrizione di nuovi finanziamenti nel corso dell'esercizio, la riclassifica nei debiti correnti, così come previsto dai piani di ammortamento dei finanziamenti, delle rate scadenti entro dodici mesi.
I dettagli sui finanziamenti in essere sono riportati nel paragrafo "Indebitamento finanziario netto e covenant su finanziamenti" cui si rimanda.
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Passività finanziarie per leasing (non correnti) | 99.154 | 101.661 | (2.507) |
La passività è correlata ai Diritti d'uso in essere alle date di bilancio di riferimento.
La variazione è così dettagliabile:
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Passività finanziarie per leasing (non correnti) | 101.661 | 102.253 | (592) |
| Incrementi da aggregazioni di imprese | 491 | 1.098 | (607) |
| Incremento valore contratti sottoscritti | 1.770 | 9.683 | (7.913) |
| Risoluzione/modifiche contratti | 6.401 | - | 6.401 |
| Riclassifica debito non corrente | (11.169) | (11.373) | 204 |
| Passività finanziarie per leasing (non correnti) | 99.154 | 101.661 | (2.507) |
La seguente tabella analizza le scadenze della passività finanziaria iscritta al 31 dicembre 2023:
| (euro/000) | entro 5 anni | oltre 5 anni | 31/12/2023 |
|---|---|---|---|
| Passività finanziarie per leasing (non correnti) | 55.180 | 43.974 | 99.154 |
Con riferimento all'applicazione dell'IFRS16 avvenuta a partire dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2019, il Gruppo non ha applicato il principio ai leasing delle attività immateriali.
Si rileva inoltre che, per quanto riguarda il lease term, il Gruppo analizza i contratti di leasing andando a definire per ciascuno di essi il periodo "non cancellabile" unitamente agli effetti di eventuali clausole di estensione o terminazione anticipata il cui esercizio sia ritenuto ragionevolmente certo. Nello specifico, per gli immobili tale valutazione ha considerato i fatti e le circostanze specifiche di ciascuna attività. Per quanto riguarda le altre categorie di beni, principalmente auto aziendali, il Gruppo ha generalmente ritenuto non probabile l'esercizio di eventuali clausole di estensione o terminazione anticipata in considerazione delle prassi abitualmente seguite dal Gruppo.
Infine, le passività correlate ai diritti d'uso sono valutate considerando i pagamenti variabili dovuti per il leasing legati ad indici o tassi (es: indice ISTAT) laddove previsto contrattualmente.

| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Passività per imposte differite | 18.923 | 16.646 | 2.277 |
Il saldo di questa voce è rappresentato dalle maggiori imposte dovute a differenze temporanee originatesi tra i valori delle attività e passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali che il Gruppo dovrà versare nei prossimi esercizi.
A seguire si riporta un dettaglio relativo alla composizione della voce in oggetto:
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | Ammontare differenze temporanee |
Effetto fiscale (aliquota %) |
Importo | Ammontare differenze temporanee |
Effetto fiscale (aliquota %) |
Importo |
| Imposte differite: | ||||||
| Ammortamento avviamenti | 63.729 | 27,9%-25% | 16.274 | 56.847 | 27,9%-25% | 14.543 |
| Customer Relationship e plusvalori Marchio |
2.703 | 27,90% | 754 | - | 24,00% | - |
| Customer Relationship | 6.355 | 25,00% | 1.589 | 7.007 | 25,00% | 1.752 |
| Altro | 1.206 | 24%-27,9%-25% | 306 | 1.417 | 24%-27,9%-25% | 351 |
| Passività per imposte differite | 18.923 | 16.646 |
La voce Altro si riferisce principalmente alle imposte differite che derivano dalle differenze temporanee originatesi sulla inclusione degli oneri accessori nel valore delle rimanenze e sugli utili su cambi da valutazione.
La ripartizione temporale delle imposte differite è la seguente:
| (euro/000) | Entro 1 anno | 1-5 anni | Oltre 5 anni | Totale | |
|---|---|---|---|---|---|
| Passività per imposte differite | 31/12/2023 | 565 | 1.036 | 17.322 | 18.923 |
| 31/12/2022 | 511 | 652 | 15.483 | 16.646 |
I Debiti per prestazioni pensionistiche comprendono gli importi a titolo di indennità TFR e altri benefici maturati a fine periodo dal personale dipendente e valutati secondo criteri attuariali ai sensi dello IAS 19.
L'ammontare del fondo è interamente ascrivibile alle società italiane non essendo previste per le società del Gruppo operanti all'estero forme integrative analoghe.
La tabella successiva rappresenta le variazioni intervenute in tale voce nel corso dell'esercizio:

| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Saldo iniziale | 5.354 | 5.232 | 122 |
| Incrementi da aggregazioni di imprese | 281 | 657 | (376) |
| Costo del servizio | 181 | 171 | 10 |
| Oneri finanziari | 191 | 53 | 138 |
| (Utili)/perdite attuariali | 78 | (428) | 506 |
| Prestazioni corrisposte | (747) | (334) | (413) |
| Altri movimenti | 2 | 3 | (1) |
| Debiti per prestazioni pensionistiche | 5.340 | 5.354 | (14) |
I valori riconosciuti al conto economico nell'esercizio risultano essere i seguenti:
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Oneri contabilizzati nel "Costo del lavoro" | 181 | 171 | 10 |
| Oneri contabilizzati negli "Oneri finanziari" | 191 | 53 | 138 |
| Totale | 372 | 224 | 148 |
Lo scostamento di valore rilevato nella voce "(utili)/perdite attuariali" rispetto allo scorso anno è dovuto essenzialmente al disallineamento tra le assunzioni prospettiche utilizzate nella valutazione al 31 dicembre 2022 e l'effettiva evoluzione del fondo al 31 dicembre 2023 (aderenti, liquidazioni effettuate, rivalutazione del beneficio). Il tasso di attualizzazione utilizzato esprime i rendimenti di mercato, alla data di riferimento del bilancio, di un paniere di titoli obbligazionari di aziende primarie aventi scadenza correlata alla permanenza media residua dei dipendenti delle società del Gruppo. (superiore a 10 anni) 8 .
La voce "Incrementi da aggregazioni di imprese" si riferisce al primo consolidamento di Sifar Group S.r.l. avvenuto nel mese di agosto 2023.
Per la contabilizzazione dei benefici riservati ai dipendenti è stata utilizzata la metodologia denominata "Project unit credit method" mediante l'utilizzo di ipotesi demografiche e delle seguenti ipotesi economico-finanziarie:
8 In particolare, si precisa che, come parametro di riferimento, viene utilizzato l'indice iBoxx Eurozone Corporates AA7-10. Per la scelta del tasso annuo di inflazione si è fatto riferimento alla Nota di Aggiornamento al DEF (NADEF 2023) pubblicata il 27 settembre 2023 che riporta il valore del deflatore dei consumi per gli anni 2023, 2024 e 2025 pari rispettivamente al 5,6%, 2,4% e 2,0%. Sulla base di quanto indicato e dell'attuale tendenza inflazionistica, si è ritenuto opportuno utilizzare, per l'anno 2024 e successivi, un tasso di inflazione costante pari al 2,0%.
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| Tasso di inflazione (1) | 2,00% | 5,90% |
| Tasso di attualizzazione (2) | 3,09% | 3,63% |
| Tasso di incremento retributivo | Inflazione + 1,5% |
Inflazione + 1,5% |
| Tasso annuo di rivalutazione (3) | 3,00% | 5,93% |
(1) 2,0% dal 2024.
(2) Si precisa che, come parametro di riferimento, è stato utilizzato l'indice iBoxx Eurozone Corporates AA 7-10.
(3) 3,0% dal 2024.
Secondo quanto richiesto dallo IAS 19 Revised, occorre effettuare un'analisi di sensitività al variare delle principali ipotesi attuariali inserite nel modello di calcolo.
E' stato considerato come scenario base quello descritto nei paragrafi precedenti e da quello sono state aumentate e diminuite le ipotesi più significative, ovvero il tasso medio annuo di attualizzazione, il tasso medio di inflazione ed il tasso di turn over, rispettivamente, di mezzo, di un quarto, e di due punti percentuali. I risultati ottenuti possono essere sintetizzati nella tabella seguente:
| (euro) | Analisi di sensitività | ||
|---|---|---|---|
| Gruppo Esprinet | |||
| Past Service Liability | |||
| Tasso annuo di attualizzazione | 0,50% | 5.147.205 | |
| -0,50% | 5.545.066 | ||
| Tasso annuo di inflazione | 0,25% | 5.392.990 | |
| -0,25% | 5.287.641 | ||
| Tasso annuo di turnover | 2,00% | 5.355.222 | |
| -2,00% | 5.336.862 |
Secondo quanto stabilito dal principio è stata anche effettuata la stima dei pagamenti attesi (in valore nominale) nei prossimi anni come riportato nella seguente tabella:

| (Euro) | Cash Flow futuri |
|---|---|
| Year | Gruppo Esprinet |
| 0 - 1 | 557.353 |
| 1 - 2 | 406.271 |
| 2 - 3 | 406.547 |
| 3 - 4 | 531.257 |
| 4 - 5 | 495.090 |
| 5 - 6 | 501.124 |
| 6 - 7 | 396.118 |
| 7 - 8 | 507.415 |
| 8 - 9 | 479.683 |
| 9 - 10 | 404.557 |
| Over 10 | 5.119.966 |
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Debiti per acquisto partecipazioni (non correnti) | 600 | 600 | - |
La voce Debiti per acquisto partecipazioni non correnti si riferisce in entrambe le date al corrispettivo da erogare, scadente oltre l'esercizio successivo, per l'acquisto effettuato a gennaio 2021 da parte della capogruppo Esprinet S.p.A., delle società Dacom S.p.A. (0,5 milioni di euro) ed idMAINT S.r.l. (0,1 milioni di euro).
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Debiti per incentivi monetari | 189 | 135 | 54 |
| Debiti verso erario rateizzati | 20.809 | - | 20.809 |
| Fondo per trattamento di quiescenza | 1.795 | 1.879 | (84) |
| Altri fondi | 1.298 | 560 | 738 |
| Fondi non correnti e altre passività | 24.091 | 2.574 | 21.517 |
La voce Debiti per incentivi monetari al 31 dicembre 2023 si riferisce alla quota parte di corrispettivo variabile erogabile ai beneficiari dal secondo anno in poi rispetto a quello di maturazione condizionato, tra gli altri, alla permanenza del beneficiario presso il Gruppo fino alla data di pagamento.
La voce Debiti verso erario rateizzati si riferisce alla quota scadente oltre i 12 mesi successivi al 31 dicembre 2023 del debito sorto a seguito della sottoscrizione con l'Agenzia delle Entrate, nel secondo trimestre 2023, da parte della controllante Esprinet S.p.A., di accordi volti a definire delle contestazioni in materia di IVA relative ai periodi d'imposta dal 2013 al 2017. Maggiori dettagli sono descritti nei "Fatti di rilievo del periodo" della Relazione sulla gestione cui si rimanda.

La voce Fondo per trattamento di quiescenza accoglie l'accantonamento dell'indennità suppletiva di clientela riconoscibile agli agenti in base alle norme vigenti in materia. Nella tabella seguente viene indicata la movimentazione di tale fondo:
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Fondo per trattamento di quiescenza - iniziale | 1.879 | 1.694 | 185 |
| Utilizzi/Rilasci | (234) | (101) | (133) |
| Accantonamenti | 148 | 286 | (138) |
| Incrementi da aggregazioni di imprese | 2 | - | 2 |
| Fondo per trattamento di quiescenza - finale | 1.795 | 1.879 | (84) |
L'importo allocato alla voce Altri fondi è finalizzato alla copertura dei rischi connessi ai contenziosi legali e fiscali in corso. Di seguito la movimentazione nel periodo:
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Altri fondi - iniziale | 560 | 619 | (59) |
| Utilizzi/Rilasci | (250) | (374) | 124 |
| Accantonamenti | 988 | 262 | 726 |
| Incrementi da aggregazioni di imprese | - | 53 | (53) |
| Altri fondi - finale | 1.298 | 560 | 738 |
Si rappresentano di seguito i principali contenziosi promossi nei confronti del Gruppo e gli sviluppi occorsi nell'anno 2023 (e successivamente fino alla data di redazione della presente Relazione Finanziaria) in relazione ai quali il Gruppo, con il supporto del parere dei propri consulenti legali e/o fiscali, ha effettuato le relative valutazioni del rischio e, laddove ritenuto opportuno, operato i conseguenti accantonamenti al fondo rischi.
L'elenco che segue sintetizza l'evoluzione delle principali vertenze fiscali in corso per le quali non si è ritenuto sussistano gli elementi per procedere ad eventuali accantonamenti essendo il rischio di ciascuna stato valutato come possibile.
Relativamente ai contenziosi fiscali riferiti ad Actebis Computer S.p.A. e relativi a periodi antecedenti l'acquisizione della società (successivamente incorporata in Esprinet S.p.A.), risultano risolte tutte le pendenze in essere, eccezion fatta per una relativa all'esercizio 2005 per la quale Esprinet, su indicazione del venditore di Actebis e supportata dai consulenti di quest'ultimo, fallito il tentativo di accertamento con adesione, ha presentato ricorso nei vari gradi di giudizio con esecuzione di tutti i versamenti dovuti previa ricezione delle provviste finanziarie da parte del venditore.
I consulenti del venditore, a seguito della sentenza negativa della Commissione Tributaria Regionale in data 23 settembre 2014, hanno promosso ricorso anche innanzi alla Corte di Cassazione ove lo stesso è pendente e non risulta l'udienza sia stata fissata.
In data 30 novembre 2016 la Società ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero dell'IVA per un ammontare pari a 1,0 milioni di euro oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la mancata applicazione dell'IVA su operazioni imponibili poste in essere nel 2011 nei confronti di una società cliente che ha presentato una dichiarazione di intento ma che, una successiva verifica fiscale di cui è stata oggetto, ha fatto emergere la società cliente non avrebbe potuto presentare in quanto non dotata dei requisiti per essere considerata esportatore abituale.
La Società ha presentato ricorso ed ha ricevuto sentenza sfavorevole in data 24 novembre 2017 innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale ed in data 12 febbraio 2019 innanzi alla Commissione Tributaria Regionale.
Così come previsto dalla procedura amministrativa nel corso dell'iter giudiziario sono stati effettuati versamenti per complessivi 2,5 milioni di euro che, non essendosi ancora conclusi i gradi di giudizio, sono stati iscritti in bilancio nella voce "Crediti tributari altri".
In data 4 dicembre 2019 è stato presentato ricorso in Cassazione la cui data dell'udienza di discussione della causa non è stata ancora fissata.
In data 2 ottobre 2017 la Società ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero dell'IVA per un ammontare pari a 3,1 milioni di euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la mancata applicazione dell'IVA su operazioni imponibili poste in essere nel 2012 nei confronti di tre società clienti che hanno presentato le dichiarazioni di intento ma che, successive verifiche fiscali di cui sono state oggetto, hanno fatto emergere le società clienti non avrebbero potuto presentare in quanto non dotate dei requisiti per essere considerate esportatori abituali.
La Società ha presentato ricorso ed ha ricevuto sentenza favorevole in data 21 settembre 2018 innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale ma sfavorevole in data 17 febbraio 2020 innanzi alla Commissione Tributaria Regionale.
Così come previsto dalla procedura amministrativa a febbraio 2021 sono stati effettuati versamenti per 5,1 milioni di euro che, non essendosi ancora conclusi i gradi di giudizio, sono stati iscritti in bilancio nella voce "Crediti tributari altri".
In data 25 settembre 2020 la Società ha presentato ricorso in Cassazione e l'Agenzia delle Entrate ha presentato controricorso; la data dell'udienza di discussione della causa non è stata ancora fissata.
In data 31 luglio 2018 la Società ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero dell'IVA per un ammontare pari a 66mila euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la mancata applicazione dell'IVA su operazioni imponibili poste in essere nel 2013 nei confronti di una società cliente che ha presentato una dichiarazione di intento ma che, successive verifiche fiscali di cui è stata oggetto, hanno fatto emergere la società cliente non avrebbe potuto presentare in quanto non dotata dei requisiti per essere considerata esportatore abituale.
La Società ha presentato ricorso ed ha ricevuto sentenza sfavorevole in data 29 gennaio 2019 innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale ma favorevole in data 29 gennaio 2020 innanzi alla Commissione Tributaria Regionale.
In data 19 marzo 2021 l'Agenzia delle Entrate ha presentato ricorso in Cassazione e la Società ha presentato controricorso; l'udienza di discussione della causa si è tenuta in data 19 gennaio 2024. La Società rimane in attesa della decisione della Suprema Corte.
In data 20 dicembre 2018 la Società ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero dell'IVA per un ammontare pari a 14,5 milioni di euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la mancata applicazione dell'IVA su operazioni imponibili poste in essere nel 2013 nei confronti di altre sette società clienti che hanno presentato le dichiarazioni di intento ma che, successive verifiche fiscali di cui sono state oggetto, hanno fatto emergere tali società clienti non avrebbero potuto presentare in quanto non dotate dei requisiti per essere considerate esportatori abituali.
La Società ha presentato ricorso ed ha ricevuto sentenza sfavorevole in data 23 settembre 2020 innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale ed in data 14 febbraio 2022 innanzi alla Commissione Tributaria Regionale (sentenza depositata in data 28 febbraio 2022).
In data 23 maggio 2022 la Società ha presentato ricorso in Cassazione e l'Agenzia delle Entrate ha presentato controricorso; la data dell'udienza di discussione della causa non è stata ancora fissata.
In data 5 ottobre 2022 l'Agenzia delle Entrate-Riscossione ha concesso la rateazione in n. 18 mensilità, dal valore unitario di 0,7 milioni di euro ed a partire da medesimo mese di ottobre 2022, delle residuali somme dovute previste dalla procedura amministrativa.
Nel corso dell'iter giudiziario sono stati dunque effettuati versamenti per complessivi 35,0 milioni di euro (di cui 8,4 milioni di euro nel 2023) che, non essendosi ancora conclusi i gradi di giudizio, sono stati iscritti in bilancio nella voce "Crediti tributari altri".
In data 13 settembre 2021 la Società ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero dell'IVA per un ammontare pari a 6,5 milioni di euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la mancata applicazione dell'IVA su operazioni imponibili poste in essere nel 2013 nei confronti di ulteriori società clienti che hanno presentato le dichiarazioni di intento ma che, successive verifiche fiscali di cui sono state oggetto, hanno fatto emergere tali società clienti non avrebbero potuto presentare in quanto non dotate dei requisiti per essere considerate esportatori abituali.
La Società ha presentato ricorso innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale la cui data dell'udienza di discussione della causa, inizialmente fissata per la data del 18 ottobre 2022, è stata rinviata a data da definirsi.
Nel frattempo, in data 21 luglio 2022, l'Agenzia delle Entrate-Riscossione ha concesso la rateazione in n. 18 mensilità, dal valore unitario di quasi 0,2 milioni di euro ed a partire da agosto 2022, delle somme comunque previste dalla procedura amministrativa.
In data 30 giugno 2023 la società, a meri scopi deflattivi delle pretese erariali, ha sottoscritto un accordo stragiudiziale con l'Agenzia delle Entrate che prevede il pagamento di 4,5 milioni di euro, già al netto di 1,2 milioni di euro precedentemente versati secondo quanto previsto dalla procedura amministrativa, in cinque anni con rate trimestrali produttive di interessi, la cui prima rata è stata pagata nella medesima data,
Al 31 dicembre 2023 sono dunque stati iscritti nel conto economico e nelle passività, oltre che gli importi derivanti da tale accordo, anche 0,5 milioni di euro di interessi versati precedentemente alla sottoscrizione dell'accordo.
In data 23 dicembre 2022 la Società ha ricevuto tre avvisi di accertamento attraverso i quali l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero dell'IVA per un ammontare complessivo pari a 70,2 milioni di euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la mancata applicazione dell'IVA su operazioni imponibili poste in essere nel triennio 2014-2016 nei confronti di una lista di società clienti che hanno presentato le dichiarazioni di intento ma che, successive verifiche fiscali di cui sono state oggetto, hanno fatto emergere tali società clienti non avrebbero potuto presentare in quanto non dotate dei requisiti per essere considerate esportatori abituali.
La Società in data 22 maggio 2023, pur ritenendo di aver operato correttamente ed a scopi meramente deflattivi dell'eventuale contenzioso, ha sottoscritto degli atti di adesione con l'Agenzia

delle Entrate per complessivi 27,2 milioni di euro da versare in cinque anni con rate trimestrali produttive di interessi, la cui prima rata è stata pagata in data 31 maggio 2023.
Al 31 dicembre 2023 risultano dunque iscritti nel conto economico e nelle passività gli importi derivanti da tali atti di adesione.
In data 20 luglio 2016 la società, a conclusione di una verifica fiscale cui è stata assoggettata, ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero di imposte dirette per 82mila euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la detrazione o mancata tassazione di componenti di reddito relative all'esercizio 2012 (esercizio in cui la società era ancora parte del Gruppo Esprinet).
La società ha dapprima presentato istanza di accertamento con adesione ma, post rigetto da parte dell'Agenzia delle Entrate, ha presentato ricorso ed è risultata vincitrice in data 26 giugno 2017 innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale ma soccombente in data 3 luglio 2018 innanzi alla Commissione Tributaria Regionale.
Così come previsto dalla procedura amministrativa, nel corso dell'iter giudiziario sono stati effettuati versamenti per complessivi 162mila euro iscritti a conto economico nell'esercizio 2018.
In data 16 luglio 2019 è stato presentato ricorso in Cassazione.
In data 4 luglio 2017 la società, nel 2018 fusa per incorporazione in Esprinet S.p.A., ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero di imposta di registro per 182mila euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la determinazione del ramo d'azienda acquistato in data 8 giugno 2016 dalla società venditrice Edslan S.p.A. (ora I-Trading S.r.l.).
La società ha dapprima presentato istanza di accertamento con adesione ma, post rigetto da parte dell'Agenzia delle Entrate, ha presentato ricorso ed è risultata vincitrice in data 19 giugno 2018 innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale ed in data 22 gennaio 2020 innanzi alla Commissione Tributaria Regionale.
In data 8 gennaio 2021 la società ha presentato controricorso innanzi alla Corte di Cassazione, la cui data dell'udienza di discussione della causa non è stata ancora fissata, post ricorso da parte dell'Agenzia delle Entrate.
Le politiche seguite dal Gruppo per la gestione dei contenziosi legali e fiscali sono riportate nella sezione "Principali rischi e incertezze cui il Gruppo ed Esprinet S.p.A. sono esposti" della Relazione sulla gestione,cui si rimanda.
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Debiti verso fornitori lordi | 1.242.221 | 1.263.687 | (21.466) |
| Note di credito da ricevere | (132.961) | (151.521) | 18.560 |
| Debiti verso fornitori | 1.109.260 | 1.112.166 | (2.906) |
Il saldo dei Debiti verso fornitori, comparato al 31 dicembre 2022, è influenzato in larga prevalenza dai volumi complessivi di acquistato e dal loro andamento nel tempo, a loro volta dipendenti anche da fattori stagionali del business distributivo.
Le note credito da ricevere fanno riferimento in prevalenza a rebate per raggiungimento di obiettivi commerciali e ad incentivi di vario genere, a rimborsi per attività di marketing congiunte con i fornitori e a protezioni contrattuali del magazzino.
Non vi sono debiti commerciali assistiti da garanzie reali sui beni della società né con durata residua superiore a 5 anni.
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Debiti verso banche correnti | 56.927 | 66.744 | (9.817) |
| Debiti verso altri finanziatori correnti | 15.319 | 15.419 | (100) |
| Debiti finanziari correnti | 72.246 | 82.163 | (9.917) |
I Debiti verso banche correnti sono rappresentati dalla valutazione al costo ammortizzato delle linee di finanziamento a breve termine e della parte scadente entro i 12 mesi successivi dei finanziamenti a medio-lungo termine contratti dalle società del Gruppo (45,9 milioni di euro in linea capitale al 31 dicembre 2023 e 47,5 milioni di euro, sempre in linea capitale, al 31 dicembre 2022).
La variazione rispetto all'esercizio precedente dipende dall'effetto combinato dei seguenti fenomeni:
I dettagli sui finanziamenti a medio-lungo termine in essere sono riportati nel successivo paragrafo "Indebitamento finanziario netto e covenant su finanziamenti" cui si rimanda.
I Debiti verso altri finanziatori si riferiscono sostanzialmente alle anticipazioni ottenute dalle società di factoring originatesi nell'ambito dell'usuale operatività pro-solvendo e dagli incassi ricevuti in nome e per conto da clienti ceduti con la formula del pro-soluto. La variazione del debito è strettamente correlata al volume e ad una differente tempistica nel regolamento finanziario delle cessioni operate.
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Passività finanziarie per leasing (correnti) | 11.896 | 10.740 | 1.156 |
La passività è correlata ai Diritti d'uso in essere alle date di bilancio di riferimento. La variazione è così dettagliabile:

| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Passività finanziarie per leasing (correnti) | 10.740 | 9.829 | 911 |
| Incrementi da aggregazioni di imprese | 179 | - | 179 |
| Incremento valore contratti sottoscritti | 473 | 107 | 366 |
| Riclassifica debito non corrente | 11.169 | 11.373 | (204) |
| Interessi passivi leasing | 3.382 | 3.241 | 141 |
| Pagamenti | (15.133) | (13.810) | (1.323) |
| Risoluzione/modifiche contratti | 1.086 | - | 1.086 |
| Passività finanziarie per leasing (correnti) | 11.896 | 10.740 | 1.156 |
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Debiti tributari per imposte correnti | 931 | 1.058 | (127) |
I Debiti tributari per imposte correnti si riferiscono principalmente alle controllate Bludis S.r.l. (0,4 milioni di euro), Erredi France SARL (1mila euro), Erredi Deutschland Gmbh (7mila euro), Celly Pacific LTD (16mila euro) ed alle controllate del sottogruppo spagnolo (0,5 milioni di euro) e conseguono alla prevalenza delle imposte correnti maturate rispetto agli acconti versati.
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Passività finanziarie per strumenti derivati | 18 | 24 | (6) |
Il saldo relativo alle Passività finanziarie per strumenti derivati al 31 dicembre 2023 si riferisce al fair value degli strumenti utilizzati da Esprinet Iberica S.L.U. e da V-Valley Advanced Solutions España, S.A. per mitigare il rischio di cambio relativo ai debiti in valuta estera da parte dei fornitori.
Per maggiori dettagli si veda la sezione "Contabilizzazione delle operazioni di copertura" all'interno del paragrafo "Informativa su rischi e strumenti finanziari".
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Debiti per acquisto partecipazioni (correnti) | 5.764 | 2.455 | 3.309 |
La voce Debiti per acquisto partecipazioni correnti al 31 dicembre 2023 si riferisce interamente al corrispettivo da erogare entro dodici mesi da parte della capogruppo Esprinet S.p.A. per l'acquisto della totalità delle quote delle società Sifar Group S.r.l..
Il saldo al 31 dicembre 2022 si riferiva invece alla quota di corrispettivo differito per l'acquisto della totalità delle azioni e quote di Dacom S.p.A. (0,6 milioni di euro), idMAINT S.r.l. (0,1 milioni di euro) e

Bludis S.r.l. (1,7 milioni di euro), interamente corrisposti dalla capogruppo Esprinet S.p.A. nel corso del 2023.
L'importo della voce Fondi correnti ed altre passività include solo debiti scadenti nei 12 mesi successivi.
| (euro/000) | 31/12/2023 31/12/2022 |
Var. | ||
|---|---|---|---|---|
| Debiti verso istituti prev. sociale (A) | 5.491 | 5.366 | 125 | |
| Debiti verso imprese collegate (B) | - | - | - | |
| Debiti tributari per imposta sul valore aggiunto | 20.864 | 29.281 | (8.417) | |
| Debiti verso erario rateizzati | 6.338 | - | 6.338 | |
| Debiti tributari per ritenute d'acconto | 645 | 522 | 123 | |
| Debiti tributari altri | 2.018 | 1.809 | 209 | |
| Altri debiti tributari (C) | 29.865 | 31.612 | (1.747) | |
| Debiti verso dipendenti | 8.094 | 10.005 | (1.911) | |
| Debiti verso clienti | 9.340 | 9.193 | 147 | |
| Debiti verso altri | 826 | 2.040 | (1.214) | |
| Debiti verso altri (D) | 18.260 | 21.238 | (2.978) | |
| Ratei e risconti passivi relativi a: | ||||
| - Ratei per assicurazioni | 257 | 227 | 30 | |
| - Risconti per ricavi anticipati | 123 | 75 | 48 | |
| - Altri risconti | 119 | 124 | (5) | |
| Ratei e risconti passivi (E) | 499 | 426 | 73 | |
| Altri debiti e passività correnti (F=A+B+C+D+E) | 54.115 | 58.642 | (4.527) |
I Debiti tributari per imposta sul valore aggiunto fanno riferimento al debito IVA maturato nel mese di dicembre e sono attribuibili a tutte le società del Sottogruppo Iberica (20,6 milioni di euro) ed alla controllata italiana Bludis S.r.l. (0,2 milioni di euro).
I Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale si riferiscono ai versamenti connessi alle retribuzioni corrisposte nel mese di dicembre ed ai contributi maturati sulle mensilità differite, incentivi monetari inclusi.
La voce Debiti verso erario rateizzati si riferisce alla quota scadente entro i 12 mesi successivi dalla data di riferimento del bilancio consolidato, del debito sorto a seguito della sottoscrizione con l'Agenzia delle Entrate nel secondo trimestre 2023, da parte della controllante Esprinet S.p.A., di accordi volti a definire delle contestazioni in materia di IVA relative ai periodi d'imposta dal 2013 al 2017. Maggiori dettagli sono descritti nei "Fatti di rilievo del periodo" della Relazione sulla gestione cui si rimanda.
I Debiti tributari altri sono rappresentati principalmente da ritenute fiscali su retribuzioni a dipendenti erogate nel mese di dicembre.
I Debiti verso dipendenti si riferiscono a debiti per mensilità differite (ferie non godute, bonus di fine anno e incentivi monetari inclusi) complessivamente maturate alla data del bilancio di riferimento.

I Debiti verso clienti fanno principalmente riferimento a note di credito emesse e non ancora liquidate in relazione a rapporti commerciali in essere.
I Debiti verso altri sono principalmente rappresentati dai compensi maturati dagli amministratori e da provvigioni maturate e non corrisposte alla rete di agenti del Gruppo. Il saldo al 31 dicembre 2022 comprendeva 1,1 milioni di euro riferibili al debito sorto nei confronti degli azionisti per i dividendi sul risultato 2021 deliberati nel 2022 ma da questi incassati solo nel corso del 2023.
La voce Ratei e risconti passivi è rappresentata da proventi/oneri la cui competenza risulta posticipata/anticipata rispetto alla manifestazione numeraria.
La tabella successiva riassume gli impegni e rischi potenziali facenti capo al Gruppo:
| (euro/000) | 31/12/2023 31/12/2022 |
Var. | |
|---|---|---|---|
| Beni di terzi | 75.288 | 98.381 | (23.093) |
| Fideiussioni bancarie a favore di altre imprese | 17.913 | 16.353 | 1.560 |
| Garanzie prestate | 93.201 | 114.734 | (21.533) |
L'importo si riferisce principalmente al valore delle merci di proprietà di terzi depositate presso i magazzini di Esprinet S.p.A. (per 53,6 milioni di euro), di Esprinet Iberica S.L.U. (per 19,8 milioni di euro) e di V-Valley Advanced Solutions España, S.A. (per 1,8 milioni di euro).
L'importo si riferisce in prevalenza a fideiussioni bancarie rilasciate in Italia a titolo di caparra nell'ambito dei contratti di locazione di immobili e a fideiussioni bancarie rilasciate a enti pubblici per la partecipazione a gare per l'assegnazione di servizi o forniture.
Di seguito vengono fornite alcune analisi sull'andamento dei ricavi del Gruppo nell'esercizio. Per ulteriori informazioni si faccia riferimento a quanto riportato nella Relazione sulla gestione.

| (milioni di euro) | 2023 | % | 2022 | % | Var. | % Var. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da vendite di prodotti | 2.482,9 | 62,3% | 2.789,8 | 59,6% | (306,9) | -11% |
| Ricavi da vendite di servizi | 11,2 | 0,3% | 8,3 | 0,2% | 2,9 | 35% |
| Ricavi Sottogruppo Italia | 2.494,1 | 62,6% | 2.798,1 | 59,7% | (304,0) | -11% |
| Ricavi per vendite di prodotti | 1.489,1 | 37,4% | 1.877,1 | 40,1% | (388,0) | -21% |
| Ricavi da vendite di servizi | 2,0 | 0,1% | 9,0 | 0,2% | (7,0) | -78% |
| Ricavi Sottogruppo Spagna | 1.491,1 | 37,4% | 1.886,1 | 40,3% | (395,0) | -21% |
| Ricavi da contratti con clienti | 3.985,2 | 100,0% | 4.684,2 | 100,0% | (699,0) | -15% |
| (euro/000) | 2023 | % | 2022 | % | % Var. |
|---|---|---|---|---|---|
| Italia | 2.467,8 | 61,9% | 2.751,7 | 58,7% | -10% |
| Spagna | 1.367,6 | 34,3% | 1.749,6 | 37,4% | -22% |
| Portogallo | 106,9 | 2,7% | 126,5 | 2,7% | -15% |
| Altri paesi UE | 24,2 | 0,6% | 36,9 | 0,8% | -34% |
| Paesi extra UE | 18,7 | 0,5% | 19,5 | 0,4% | -4% |
| Ricavi da contratti con clienti | 3.985,2 | 100,0% | 4.684,2 | 100,0% | -15% |
Il Gruppo registra ricavi in Italia pari a 2.467,8 milioni di euro, -10% rispetto al 2022 in un mercato della distribuzione che, secondo la società di ricerca inglese Context, con un giro d'affari di 9,2 miliardi euro risulta in decrescita rispetto all'anno precedente del 4%. In Spagna i ricavi del Gruppo sono pari a 1.367,6 milioni di euro, -22% rispetto al 2022, in un mercato che si attesta a circa 7,0 miliardi di euro di ricavi e rallenta del 2%. Il Portogallo vale 106,9 milioni di euro, -15% rispetto al 2022, il mercato invece segna un -5%.
Il Gruppo Esprinet, in applicazione del principio contabile IFRS 15, ha identificato la distribuzione dei prodotti hardware e software, la distribuzione dei prodotti a marca propria, la prestazione di servizi non intermediati come le attività in cui riveste un ruolo tale da richiedere la rappresentazione dei ricavi quale "principal". La distribuzione di software in cloud e l'intermediazione di servizi sono invece state identificate come linee di business da rappresentare in modalità "agent". Nella tabella seguente viene fornita tale distinzione.
| (euro/000) | 2023 | % | 2022 | % | % Var. |
|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con la clientela in modalità "principal" | 3.966,7 | 99,5% | 4.668,9 | 99,7% | -15% |
| Ricavi da contratti con la clientela in modalità "agent" | 18,5 | 0,5% | 15,3 | 0,3% | 21% |
| Ricavi da contratti con clienti | 3.985,2 | 100,0% | 4.684,2 | 100,0% | -15% |

| (euro/000) | 2023 | % | 2022 | % | Var. | % Var. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 3.985.162 | 100,00% | 4.684.164 | 100,00% | (699.002) | -15% |
| Costo del venduto | 3.766.721 | 94,52% | 4.441.195 | 94,81% | (674.474) | -15% |
| Margine commerciale lordo | 218.441 | 5,48% | 242.969 | 5,19% | (24.528) | -10% |
Il margine commerciale lordo è pari a 218,4 milioni di euro ed evidenzia una flessione del -10% rispetto al 2022 (243,0 milioni di euro) sostanzialmente per effetto del miglioramento del margine percentuale, cresciuto dal 5,19% al 5,48%, grazie anche alla maggiore incidenza delle categorie di prodotto alto marginanti che hanno compensato il sensibile incremento del costo dei programmi di cessione pro-soluto dei crediti a seguito della crescita dei tassi di interesse disposta dalla Banca Centrale Europea. A perimetro di consolidamento constante, depurando il risultato 2023 dall'apporto positivo di 7,4 milioni derivante dalle acquisizioni, la variazione del margine commerciale lordo si stima si sarebbe attestata al -13% con un margine percentuale in crescita dal 5,19% al 5,30%.
Il costo del venduto, secondo le prassi prevalenti nei settori di operatività del Gruppo, è rettificato in diminuzione per tenere conto di premi/rebate per raggiungimento obiettivi, fondi di sviluppo e comarketing, sconti cassa (c.d. "prompt payment discount" o "cash discount") e altri incentivi. Esso inoltre viene ridotto delle note credito emesse dai vendor a fronte di protezioni concordate del valore delle scorte di magazzino.
Il margine commerciale risulta infine ridotto della differenza tra il valore dei crediti ceduti nell'ambito dei programmi di cessione pro-soluto a carattere rotativo o di cartolarizzazione in essere, e gli importi incassati. Nel 2023 tale effetto è quantificabile in 15,6 milioni di euro (6,8 milioni di euro nel 2022).
| (euro/000) | 2023 | % | 2022 | % | Var. | % Var. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 3.985.162 | 100,00% | 4.684.164 | 100,00% | (699.002) | -15% |
| Costi di marketing e vendita | 74.122 | 1,86% | 71.333 | 1,52% | 2.789 | 4% |
| Costi generali e amministrativi | 102.317 | 2,57% | 100.510 | 2,15% | 1.807 | 2% |
| (Riduzione)/riprese di valori di attività finanziarie | 27.990 | 0,70% | 468 | 0,01% | 27.522 | >100% |
| Costi operativi | 204.429 | 5,13% | 172.311 | 3,68% | 32.118 | 19% |
| - di cui non ricorrenti | 30.064 | 0,75% | 2.754 | 0,06% | 27.310 | >100% |
| Costi operativi "ricorrenti" | 174.365 | 4,38% | 169.557 | 3,62% | 4.808 | 3% |
Nel 2023 l'ammontare dei costi operativi, pari a 204,4 milioni di euro, evidenzia un aumento di 32,1 milioni di euro con un'incidenza sui ricavi al 5,13% rispetto al 3,68% dell'anno precedente.
Al netto degli oneri di natura non ricorrente, pari a 30,1 milioni di euro e per i cui dettagli si rimanda al paragrafo "Eventi e operazioni significative non ricorrenti", i costi operativi risultano in crescita del +3%, con un'incidenza sui ricavi in aumento al 4,38% dal 3,62%.
La tabella seguente dettaglia la composizione dei costi operativi consolidati ed il loro andamento:
| Esprinet 2023 | Bilancio Consolidato |
|---|---|
| (euro/000) | 2023 | % | 2022 | % | Var. | % Var. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 3.985.162 | 4.684.164 | (699.002) | -15% | ||
| Personale marketing e vendita e oneri accessori | 64.347 | 1,61% | 62.351 | 1,33% | 1.996 | 3% |
| Altre spese di marketing e vendita | 9.775 | 0,25% | 8.982 | 0,19% | 793 | 9% |
| Costi di marketing e vendita | 74.122 | 1,86% | 71.333 | 1,52% | 2.789 | 4% |
| Personale amministrazione, IT, HR, supply chain e oneri acc. |
33.082 | 0,83% | 32.611 | 0,70% | 471 | 1% |
| Compensi e spese amministratori | 1.011 | 0,03% | 4.759 | 0,10% | (3.748) | -79% |
| Consulenze | 9.701 | 0,24% | 8.958 | 0,19% | 743 | 8% |
| Costi logistica | 15.709 | 0,39% | 16.277 | 0,35% | (568) | -3% |
| Ammortamenti ed accantonamenti | 18.460 | 0,46% | 15.645 | 0,33% | 2.815 | 18% |
| Altre spese generali ed amministrative | 24.354 | 0,61% | 22.260 | 0,48% | 2.094 | 9% |
| Costi generali ed amministrativi | 102.317 | 2,57% | 100.510 | 2,15% | 1.807 | 2% |
| (Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie | 27.990 | 0,70% | 468 | 0,01% | 27.522 | >100% |
| Costi operativi | 204.429 | 5,13% | 172.311 | 3,68% | 32.118 | 19% |
I Costi di marketing e vendita includono principalmente:
I Costi generali e amministrativicomprendono:
La voce (Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie comprende le seguenti fattispecie:
20,2 milioni di euro di IVA, definita con l'Agenzia delle Entrate italiana negli atti di adesione e conciliazione sottoscritti dalla capogruppo nell'esercizio e più dettagliatamente descritti nei "Fatti di rilievo del periodo" e nella "Evoluzione dei contenziosi del Gruppo e di Esprinet S.p.A." cui si rimanda, non più rivalsabile nei confronti dei clienti il cui comportamento ha originato le contestazioni ed ai quali erano state emesse originariamente le fatture contestate dall'Agenzia delle Entrate. Tale imposta è stata quindi considerata un onere non ricorrente dell'esercizio non più rivalsabile quale attività nei confronti della clientela originaria;
4,3 milioni di euro di svalutazione del credito per IVA definita nell'esercizio dalla capogruppo con l'Agenzia delle Entrate (si veda quanto descritto al punto precedente) e rivalsata verso i clienti. Tale svalutazione, di natura non ricorrente, si è resa necessaria a seguito della valutazione di recuperabilità di detto "credito per IVA rivalsata" operata dal management della capogruppo alla chiusura dell'esercizio corrente.
Al fine di ampliare l'informativa fornita, si provvede a riclassificare per "natura" alcune categorie di costo che nello schema di conto economico adottato sono allocate per "destinazione".
| (euro/000) | 2023 | % | 2022 | % | Var. | % Var. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 3.985.162 | 4.684.164 | (699.002) | -15% | ||
| Salari e stipendi | 65.931 | 1,7% | 63.910 | 1,4% | 2.021 | 3% |
| Oneri sociali | 19.831 | 0,5% | 18.466 | 0,4% | 1.365 | 7% |
| Costi pensionistici | 3.043 | 0,1% | 2.945 | 0,1% | 98 | 3% |
| Altri costi del personale | 1.412 | 0,0% | 1.351 | 0,0% | 61 | 5% |
| Oneri di risoluzione rapporto | 1.245 | 0,0% | 549 | 0,0% | 696 | 127% |
| Piani azionari | (917) | -0,0% | 651 | 0,0% | (1.568) | -241% |
| Costo del lavoro(1) | 90.545 | 2,3% | 87.872 | 1,9% | 2.673 | 3% |
(1) Escluso il costo dei lavoratori interinali.
Nel 2023 il costo del lavoro ammonta a 90,5 milioni di euro (inclusivo di 3,4 milioni di euro relativi alla società Sifar Group S.r.l. Lidera Network S.L. acquisite e consolidate a partire dal mese di agosto 2023, e Bludis S.r.l. nel 2022 presente solo nel bimestre novembre-dicembre), in aumento (+3%) rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente.
A parità di perimetro di consolidamento ed al netto degli oneri di risoluzione rapporto e del costo per piani azionari, poste il cui valore non ha una correlazione lineare alla numerica di personale impiegato, il costo del personale nel 2023 risulta allineato all'anno precedente così come pressoché pari risulta il numero di risorse mediamente impiegate, al netto del personale di Sifar Group S.r.l. e Lidera Network S.L., rispetto all'esercizio precedente.
Per maggiori dettagli si rinvia alla tabella in cui è riportata l'evoluzione del numero dei dipendenti del Gruppo integrata con la suddivisione per qualifica contrattuale indicata nella sezione "Risorse Umane" della "Relazione sulla gestione".
In data 22 aprile 2021 sono stati attribuiti i diritti di assegnazione gratuita delle azioni ordinarie di Esprinet S.p.A. previsti dal "Long Term Incentive Plan" approvato dall'Assemblea dei Soci della stessa in data 7 aprile 2021.
Le azioni ordinarie assoggettate a tale Piano di compensi erano già nella disponibilità della Società solo limitatamente a n.63.655 azioni, dovendosi provvedere alla provvista per il quantitativo residuo necessario rispetto ai n. 1.011.318 diritti effettivamente assegnati.
Il summenzionato piano è stato oggetto di contabilizzazione al "fair value" determinato tramite l'applicazione del modello di "Black-Scholes", tenuto conto del dividend yield, della volatilità del titolo Esprinet, del livello del tasso di interesse privo di rischio previsti alle rispettive date di assegnazione dei diritti e, relativamente alla componente "Double Up", alla probabilità di andamento del titolo nel periodo di maturazione del Piano di compensi.
I principali elementi informativi e parametri utilizzati ai fini della valorizzazione dei diritti di assegnazione gratuita delle azioni per il suddetto Piano di compensi sono sinteticamente riportati nel prospetto seguente.
| (euro/000) | Piano 2021-2023 componente "Base" |
Piano 2021-2023 componente "Double Up" |
||
|---|---|---|---|---|
| Data di assegnazione | 22/04/2021 | 22/04/2021 | ||
| Scadenza periodo di maturazione | 30/04/2024 | 30/04/2024 | ||
| Data di esercizio | 30/06/2024 | 30/06/2024 | ||
| Numero diritti assegnazione gratuita assegnati | 191.318 | 820.000 | ||
| Numero diritti assegnazione gratuita esercitabili | 36.403 | (1) | - | (1) |
| Fair value unitario (euro) | 11,29 | 5,16 | ||
| Fair value totale (euro) | 410.990 | - | ||
| Diritti soggetti a lock-up (2 anni) | 25,0% | 25,0% | ||
| Durata lock-up | 2 anni | 2 anni | ||
| Tasso di interesse privo di rischio | -0,4% | (2) | -0,4% | (2) |
| Volatilità implicita | 40,6% | (3) | 40,6% | (3) |
| Durata (anni) | 3 | 3 | ||
| Prezzo di mercato (4) | 13,59 | 13,59 | ||
| "Dividend yield" | 3,8% | 3,8% |
(1) Numero ridotto in considerazione del termine del rapporto di lavoro di alcuni beneficiari e/o sulla base della stima circa il raggiungimento degli obiettivi di performance.
(2) IRS 3 anni (fonte: Bloomberg, 21 qprile 2021)
(3) Volatilità a 3 anni calcolata in base alle quotazioni ufficiali alla chiusura di Borsa nel triennio precedente al 22 aprile 2021
(4) Pari al prezzo ufficiale del titolo Esprinet S.p.A. alla data di assegnazione
I costi complessivamente imputati a conto economico nel corso dell'esercizio in riferimento ai Piani di incentivazione azionaria, con contropartita nella situazione patrimoniale-finanziaria alla voce "Riserve", sono rappresentati da una componente positiva pari a 0,9 milioni di euro relativamente ai dipendenti (oneri per 0,6 nel 2022) ed a 2,2 milioni di euro relativamente agli amministratori (oneri per 1,5 milioni nel 2022) conseguenti al mancato e/o solo parziale raggiungimento delle condizioni non monetarie cui tali Piani sono assoggettati.
| (euro/000) | 2023 | % | 2022 | % | Var. | % Var. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 3.985.162 | 100,00% | 4.684.164 | 100,00% | (699.002) | -15% |
| Ammortamenti Imm. materiali | 5.680 | 0,14% | 4.585 | 0,10% | 1.095 | 24% |
| Ammortamenti Imm. immateriali | 1.750 | 0,04% | 1.143 | 0,02% | 607 | 53% |
| Ammortamento diritti di utilizzo di attività | 12.635 | 0,32% | 11.532 | 0,25% | 1.103 | 10% |
| Subtot. ammortamenti | 20.065 | 0,50% | 17.260 | 0,37% | 2.805 | 16% |
| Svalutazione immobilizzazioni | - | 0,00% | - | 0,00% | - | 0% |
| Subtot. ammort. e svalut. (A) | 20.065 | 0,50% | 17.260 | 0,37% | 2.805 | 16% |
| Acc.to fondi rischi ed oneri (B) | 1.136 | 0,03% | 548 | 0,01% | 588 | 107% |
| Totale ammort., svalutaz. e accantonamenti (C=A+B) |
21.201 | 0,53% | 17.808 | 0,38% | 3.393 | 19% |

I costi relativi ai leasing di modico valore ed a quelli di durata inferiore ai 12 mesi, per i quali la Società si è avvalsa dell'esclusione dall'applicazione del principio contabile IFRS 16, ammontano a 164mila euro e 32mila euro rispettivamente (171 mila e 7mila euro rispettivamente nel 2022).
Le tabelle che seguono contengono rispettivamente il dettaglio dei costi e degli impegni per futuri pagamenti relativi ai contratti per servizi di durata pluriennale:
| (euro/000) | 2023 | % | 2022 | % | Var. | % Var. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 3.985.162 | 4.684.164 | (699.002) | -15% | ||
| Attrezzature | 646 | 0,02% | 596 | 0,01% | 50 | 8% |
| Linee dati | 138 | 0,00% | 197 | 0,00% | (59) | -30% |
| Housing CED | 200 | 0,01% | 186 | 0,00% | 14 | 8% |
| Totale costi per servizi pluriennali | 984 | 0,02% | 979 | 0,02% | 5 | 1% |
| (euro/000) | 2024 | 2025 | 2026 | 2027 | 2028 | Oltre | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attrezzature | 468 | 371 | 236 | 36 | 9 | - | 1.120 |
| Linee dati | 844 | 812 | 812 | 777 | 9 | - | 3.254 |
| Housing CED | 180 | 180 | 180 | 180 | - | - | 720 |
| Impegni per servizi pluriennali | 1.492 | 1.363 | 1.228 | 993 | 18 | - | 5.093 |
| (euro/000) | 2023 | % | 2022 | % | Var. | % Var. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 3.985.162 | 100,00% | 4.684.164 | 100,00% | (699.002) | -15% |
| Interessi passivi su finanziamenti | 2.405 | 0,06% | 1.614 | 0,03% | 791 | 49% |
| Interessi passivi verso banche | 7.486 | 0,19% | 1.281 | 0,03% | 6.205 | >100% |
| Interessi passivi verso altri | 7.095 | 0,18% | 73 | 0,00% | 7.022 | >100% |
| Oneri per ammortamento upfront fee |
493 | 0,01% | 550 | 0,01% | (57) | -10% |
| Oneri da attualizzazione crediti | 19 | 0,00% | - | 0,00% | 19 | -10000% |
| Costi finanziari IAS 19 | 190 | 0,00% | 53 | 0,00% | 137 | >100% |
| Interessi passivi su leasing finanziario |
3.382 | 0,08% | 3.260 | 0,07% | 122 | 4% |
| Oneri per variazione di FV | 18 | 0,00% | 24 | 0,00% | (6) | -25% |
| Oneri finanziari (A) | 21.088 | 0,53% | 6.855 | 0,15% | 14.233 | >100% |
| Interessi attivi da banche | (1.007) | -0,03% | (73) | 0,00% | (934) | >100% |
| Interessi attivi da altri | (115) | 0,00% | (83) | 0,00% | (32) | 39% |
| Proventi finanziari (B) | (1.122) | -0,03% | (156) | 0,00% | (966) | >100% |
| Oneri finanziari netti (C=A+B) | 19.966 | 0,50% | 6.699 | 0,14% | 13.267 | >100% |
| Utili su cambi | (2.348) | -0,06% | (2.880) | -0,06% | 532 | -18% |
| Perdite su cambi | 1.500 | 0,04% | 3.944 | 0,08% | (2.444) | -62% |
| (Utili)/perdite su cambi (D) | (848) | -0,02% | 1.064 | 0,02% | (1.912) | <-100% |
| Oneri/(proventi) finanziari (E=C+D) |
19.118 | 0,48% | 7.763 | 0,17% | 11.355 | >100% |

Il saldo complessivo tra oneri e proventi finanziari, negativo per 19,1 milioni di euro, evidenzia un peggioramento di 11,1 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente (7,8 milioni di euro) a seguito principalmente di: (i) 6,9 milioni di euro di interessi di natura non ricorrente maturati dall'Erario nell'ambito degli accordi sottoscritti nell'esercizio dalla capogruppo Esprinet S.p.A. con l'Agenzia delle Entrate italiana e volti a definire delle contestazioni formulate in materia di IVA relative ai periodi di imposta dal 2013 al 2017; (ii) 6,1 milioni di euro di maggiori interessi passivi verso il sistema bancario conseguenti alla crescita dei tassi di interesse disposta dalla Banca Centrale Europea; (iii) 1,9 milioni di euro di miglioramento verificatosi nella gestione dei cambi grazie ad una più favorevole dinamica del cambio Euro/Dollaro statunitense.
| (euro/000) | 2023 | % | 2022 | % | Var. | % Var. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 3.985.162 | 100,00% | 4.684.164 | 100,00% | (699.002) | -15% |
| Imposte correnti | 7.554 | 0,19% | 12.973 | 0,28% | (5.419) | -42% |
| Imposte differite | (785) | -0,02% | 2.576 | 0,05% | (3.361) | -130% |
| Totale imposte | 6.769 | 0,17% | 15.549 | 0,33% | (8.780) | -56% |
Di seguito la riconciliazione tra aliquota ordinaria e aliquota effettiva.
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | Gruppo | Sottogr. Italia | Sottogr. Iberica |
Gruppo | Sottogr. Italia | Sottogr. Iberica |
|
| Risultato ante imposte [A] | (5.106) | (25.160) | 20.054 | 62.895 | 29.180 | 33.715 | |
| Risultato operativo (EBIT) | 14.012 | (8.945) | 22.957 | 70.658 | 34.466 | 36.192 | |
| (+) accantonamenti fondo svalutazione crediti | 3.451 | 3.451 | - | 928 | 928 | - | |
| (+) accantonamenti fondo rischi ed oneri | 475 | 475 | - | 270 | 270 | - | |
| Stima imponibile fiscale ai fini IRAP [B] | 17.938 | (5.019) | 22.957 | 71.856 | 35.664 | 36.192 | |
| Imp. teoriche IRES Sottogr. Italia (= A*24%) | (6.024) | (6.024) | - | 7.022 | 7.022 | - | |
| Imp. teoriche IRAP Sottogr. Italia (= B*3,9%) | (176) | (176) | - | 1.401 | 1.401 | - | |
| Imp.teoriche sul reddito Sottogr. Spagna [A*25,0%-21,0%-10%] | 5.256 | - | 5.256 | 8.436 | - | 8.436 | |
| Totale imposte teoriche [C] | (944) | (6.200) | 5.256 | 16.859 | 8.423 | 8.436 | |
| Tax rate teorico [C/A] | 18,5% | 24,6% | 26,2% | 26,8% | 28,9% | 25,0% | |
| (-) agevolazione fiscale per la crescita (*) | (1.647) | (193) | (1.454) | (1.504) | (227) | (1.277) | |
| (-) cambiamento tax rate | - | - | - | - | - | (6) | |
| Altre differenze permanenti di reddito | 9.360 | 8.765 | 595 | 200 | 43 | 157 | |
| Totale imposte effettive [D] | 6.769 | 2.372 | 4.397 | 15.549 | 8.239 | 7.310 | |
| Tax rate effettivo [D/A] | -132,6% | -9,4% | 21,9% | 24,7% | 28,2% | 21,7% |
(*) Pari al prezzo ufficiale del titolo Corrisponde all'ACE per le società Italiane e alla capitalizzazione delle riserve per le società Spagnole.
Sia il tax rate del Gruppo che quello del Sottogruppo Italia si presentano negativi a causa del risultato ante imposte contabile negativo rispetto ad una base imponibile fiscale positiva. Tale differenza è riconducibile ai 33,3 milioni di euro di oneri non ricorrenti, generati da accordi sottoscritti dalla capogruppo Esprinet S.p.A. con l'Agenzia delle Entrate italiana e volti a definire delle contestazioni fiscali i quali, tuttavia, sono stati considerati non rilevanti ai fini del calcolo delle imposte in pendenza degli esiti di un interpello specificatamente promosso.

In data 1° gennaio 2024 è in vigore la disciplina c.d. "Pillar Two", prevista dalla Direttiva UE n. 2523 del 14 dicembre 2022, recepita in Italia con D.lgs. n. 209 del 27 dicembre 2023 (di seguito, il "Decreto"), atta a porre un limite alla concorrenza fiscale, introducendo un'aliquota minima globale (Global Minimum Tax) al 15% in ciascuna giurisdizione in cui operano le grandi multinazionali. Tale disciplina trova applicazione in capo al Gruppo Esprinet, quale Gruppo Multinazionale che supera la soglia di ricavi di euro 750 milioni, per due dei quattro esercizi precedenti - avente come società di vertice (c.d. Ultimate Parent Entity – UPE) Esprinet S.p.A.
A tal riguardo, in conformità agli obblighi di informativa previsti dallo IAS 12, il Gruppo ha effettuato un'analisi - con base dati al 31 dicembre 2023 - al fine di identificare il perimetro di applicazione della disciplina Pillar Two, nonché i potenziali impatti derivanti dall'applicazione della normativa nei diversi Stati in cui esso opera, tenuto conto dei "Transitional Safe Harbours" ("TSH").
In riferimento ai dati 2023, per tutte le entità del Gruppo, risultano superati i TSH e, pertanto, non si stimano impatti significativi per l'esercizio 2024 (primo di applicazione della norma), qualora la base dati 2024 non si discosti dalla base dati 2023, utilizzata per la predisposizione dei TSH.
| (euro/000) | 2023 | 2022 | Var. | % Var. |
|---|---|---|---|---|
| Risultato netto | (11.875) | 47.346 | (59.221) | -125% |
| N. medio ponderato azioni in circolazione - base | 49.406.099 | 49.406.099 | ||
| N. medio ponderato azioni in circolazione - diluito | 49.434.829 | 50.077.869 | ||
| Utile per azione in euro - base | -0,24 | 0,96 | (1,20) | -125% |
| Utile per azione in euro - diluito | -0,24 | 0,95 | (1,19) | -125% |
Ai fini del calcolo dell'utile per azione "base" sono state escluse le n. 1.011.318 azioni proprie in portafoglio (n. 1.011.318 diritti alla data del 31 dicembre 2022).
Ai fini del calcolo dell'utile per azione "diluito" sono state considerate le n. 36.403 azioni proprie in portafoglio potenzialmente asservite al Piano di stock grant approvato in data 7 aprile 2021 dall'Assemblea dei Soci di Esprinet S.p.A.. Il numero di azioni è stato ridotto rispetto all'ammontare iniziale di n. 1.011.318 titoli in relazione allo stimato livello di raggiungimento dei target fissati nel Piano di compensi pluriennale, ed alla stimata probabilità di continuazione della relazione professionale da parte dei singoli beneficiari.
Così come definito dal principio contabile IAS 24 e richiamato dalla delibera Consob n.17221 del 12 marzo 2010, "dirigenti con responsabilità strategiche sono quei soggetti che hanno il potere e la responsabilità direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività della società, compresi gli amministratori (esecutivi o meno) della società stessa".
Esprinet 2023 Bilancio Consolidato
Il Gruppo ha individuato come dirigenti con responsabilità strategiche gli amministratori, i sindaci ed il direttore generale di Esprinet S.p.A..
I compensi spettanti per l'esercizio 2023, in relazione agli incarichi detenuti nella capogruppo e nelle altre società del Gruppo, sono rappresentati nelle tabelle successive ed includono tutte le voci retributive erogate o erogabili (al lordo delle ritenute fiscali e previdenziali) compresi i benefici in natura.
| Compensi fissi | Compensi variabili non Equity |
|||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Nome e cognome | Carica | Periodo per cui è stata ricoperta la carica |
Scadenza della carica |
Compensi fissi |
Retribuzione da lavoro dipendente |
Compensi per la partecipazione a comitati |
Bonus e altri incentivi |
Partecipazione agli utili |
Benefici non monetari (2) |
Altri compensi Totale |
Indennità di fine carica o di cessazione del rapporto di lavoro |
|
| Maurizio Rota | Presidente | 01.01/31.12.2023 | 2024(1) | 450 | - | - | - | - | 6 | - | 456 | - |
| Marco Monti | Vice-Presidente | 01.01/31.12.2023 | 2024(1) | 53 | - | - | - | - | - | - | 53 | - |
| Alessandro Cattani | Amministratore Delegato |
01.01/31.12.2023 | 2024(1) | 433 | 17 | - | 139 | - | 3 | - | 592 | - |
| Chiara Mauri | Amministratore Indipendente |
01.01/31.12.2023 | 2024(1) | 30 | - | 18 | - | - | - | - | 48 | - |
| Angelo Miglietta | Amministratore Indipendente |
01.01/31.12.2023 | 2024(1) | 30 | - | 41 | - | - | - | - | 71 | - |
| Lorenza Morandini | Amministratore Indipendente |
01.01/31.12.2023 | 2024(1) | 30 | - | 18 | - | - | - | - | 48 | - |
| Emanuela Prandelli | Amministratore Indipendente |
01.01/31.12.2023 | 2024(1) | 30 | - | 18 | - | - | - | - | 48 | - |
| Renata Maria Ricotti | Amministratore Indipendente |
01.01/31.12.2023 | 2024(1) | 30 | - | 41 | - | - | - | - | 71 | - |
| Angela Sanarico | Amministratore Indipendente |
01.01/31.12.2023 | 2024(1) | 30 | - | 18 | - | - | - | - | 48 | - |
| Giovanni Testa | Chief Operating Officer |
01.01/31.12.2023 | - | 369 | - | 86 | - | 4 | - | 458 | - | |
| Maurizio Dallocchio | Presidente collegio sindacale |
01.01/31.12.2023 | 2024(1) | 45 | - | - | - | - | - | - | 45 | - |
| Maria Luisa Mosconi | Sindaco Effettivo | 01.01/31.12.2023 | 2024(1) | 40 | - | - | - | - | - | - | 40 | - |
| Silvia Muzi | Sindaco Effettivo | 01.01/31.12.2023 | 2024(1) | 40 | - | - | - | - | - | - | 40 | - |
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 1.242 | 385 | 155 | 224 | - | 13 | - | 2.019 | - | |||
| (II) Compensi da controllate e collegate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| (III) Totale | 1.242 | 385 | 155 | 224 | - | 13 | - | 2.019 | - |
(1) Data di approvazione del bilancio per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023.
(2) "Fringe benefit"rappresentato dall'auto aziendale
Si riporta qui di seguito la tabella inerente i piani di incentivazione monetari a favore dei componenti dell'organo di amministrazione e del direttore generale (dati in migliaia di euro):
| Bonus dell'anno | Bonus di anni precedenti | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Beneficiari | Erogabile/ Erogato |
Differito | Periodo di Riferimento |
Non più erogabili |
Erogabile/ Erogato |
Ancora differiti |
|
| Alessandro Cattani | - | - | 2021 | - | 93 | - | |
| Alessandro Cattani | - | - | 2022 | - | - | 81 | |
| Alessandro Cattani | 99 | 40 | 2023 | - | - | - | |
| Giovanni Testa | - | - | 2021 | - | 33 | - | |
| Giovanni Testa | - | - | 2022 | - | - | 29 | |
| Giovanni Testa | 71 | 14 | 2023 | - | - | - | |
| Totale | 170 | 54 | - | 126 | 110 |
Non sono state effettuate anticipazioni e non sono stati concessi crediti agli amministratori, al direttore generale e ai sindaci di Esprinet S.p.A. per lo svolgimento di tali funzioni anche in imprese incluse nel perimetro di consolidamento.
Si riporta, infine, la tabella inerente i piani di incentivazione basati su strumenti finanziari, diversi dalle Stock option, a favore dei componenti dell'organo di amministrazione e del direttore generale.
| Beneficiari | Diritti assegnati al 1° gennaio 2023 |
Diritti esercitati nel 2023 |
Diritti assegnati non attribuiti nel 2023 |
Diritti assegnati nel 2023 |
Diritti detenuti al 31 dicembre 2023 |
||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Quantità | Prezzo medio di esercizio |
Quantità | Quantità | Quantità | Quantità | Prezzo medio di esercizio |
Periodo di vesting |
||
| Alessandro Cattani | 679.717 | gratuito | - | - | - | 679.717 | dal 22/04/2021 |
||
| Giovanni Testa | 113.201 | gratuito | - | - | - | 113.201 | al (1) 30/04/2024 |
(1) Data dell'Assemblea di approvazione Bilancio al 31 dicembre 2023 e presentazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023
Come evidenziato nella tabella successiva, per effetto delle dinamiche dei flussi di cassa rappresentate nel prospetto del Rendiconto finanziario consolidato, il Gruppo Esprinet al 31 dicembre 2023 registra un surplus di liquidità di 15,5 milioni di euro rispetto a una posizione finanziaria netta negativa di 83,0 milioni di euro realizzata al 31 dicembre 2022.
| (euro/000) | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Debiti finanziari netti | 83.033 | (227.177) |
| Flusso di cassa generato (assorbito) da attività d'esercizio | 168.036 | (251.407) |
| Flusso di cassa generato (assorbito) da attività di investimento | (19.948) | (19.059) |
| Flusso di cassa generato (assorbito) da variazioni del patrimonio netto | (27.796) | (25.562) |
| Flusso di cassa netto | 120.292 | (296.028) |
| Interessi bancari (non pagati)/non incassati | (3.466) | (1.281) |
| Interessi su leasing non pagati | (274) | (272) |
| Iscrizione diritto di utilizzo attività | (9.729) | (9.683) |
| PFN (no cash) acquisizioni | (2.882) | (1.206) |
| Prezzo differito acquisizioni | (5.387) | (1.740) |
| Debiti finanziari netti finali | (15.521) | 83.033 |
| Debiti finanziari correnti | 72.246 | 82.163 |
| Passività finanziarie per leasing | 11.896 | 10.740 |
| Crediti finanziari verso clienti | (9.656) | (10.336) |
| (Attività)/Passività finanz. correnti per derivati | 18 | 24 |
| Attività finanziarie detenute a scopo di negoziazione | (113) | - |
| Crediti finanziari verso società di factoring | (249) | (3.207) |
| Debiti per acquisto partecipazioni correnti | 5.764 | 2.455 |
| Disponibilità liquide | (260.883) | (172.185) |
| Debiti finanziari correnti netti | (180.977) | (90.346) |
| Debiti finanziari non correnti | 65.702 | 71.118 |
| Passività finanziarie per leasing | 99.154 | 101.661 |
| Debito per acquisto partecipazioni non correnti | 600 | 600 |
| Debiti finanziari netti | (15.521) | 83.033 |

Come previsto dal "Richiamo d'attenzione n. 5/21" emesso da Consob in data 29 aprile 2021, il prospetto seguente fornisce l'informativa relativamente all' "indebitamento finanziario" (o anche "posizione finanziaria netta") determinato in sostanziale conformità con i criteri indicati dallo European Securities and Markets Authority ("ESMA") nel documento denominato "Orientamenti in materia di obblighi di informativa" del 4 marzo 2021.
Con riferimento alla stessa tabella, si sottolinea che l'indebitamento finanziario determinato secondo i criteri previsti dall'ESMA coincide per il Gruppo con la nozione di "Debiti finanziari netti".
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| A. Depositi bancari e denaro in cassa | 260.880 | 172.184 |
| B. Assegni | 3 | - |
| C. Altre attività finanziarie correnti | 10.018 | 13.544 |
| D. Liquidità (A+B+C) | 270.901 | 185.728 |
| E. Debiti finanziari correnti | 44.053 | 47.871 |
| F. Quota corrente dell'indebitamento non corrente | 45.871 | 47.511 |
| G. Indebitamento finanziario corrente (E+F) | 89.924 | 95.382 |
| H. Indebitamento finanziario corrente netto (G-D) | (180.977) | (90.346) |
| I. Debiti finanziari non correnti | 165.456 | 173.379 |
| J. Strumenti di debito | - | - |
| K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti | - | - |
| L. Indebitamento finanziario non corrente (I+J+K) | 165.456 | 173.379 |
| M. Totale Indebitamento finanziario netto (H+L) | (15.521) | 83.033 |
| Ripartizione dell'indebitamento finanziario netto: | ||
| Debiti finanziari correnti | 72.246 | 82.163 |
| Passività finanziarie per leasing | 11.896 | 10.740 |
| Debiti per acquisto partecipazioni correnti | 5.764 | 2.455 |
| (Attività)/Passività finanziarie correnti per strumenti derivati | 18 | 24 |
| Attività finanziarie detenute a scopo di negoziazione | (113) | - |
| Crediti finanziari verso altri correnti | (9.656) | (10.336) |
| Crediti finanziari verso società di factoring | (249) | (3.207) |
| Disponibilità liquide | (260.883) | (172.185) |
| Debiti finanziari correnti netti | (180.977) | (90.346) |
| Debiti per acquisto partecipazioni non correnti | 600 | 600 |
| Debiti finanziari non correnti | 65.702 | 71.118 |
| Passività finanziarie per leasing | 99.154 | 101.661 |
| Debiti finanziari netti | (15.521) | 83.033 |
La posizione finanziaria netta di Gruppo, positiva per 15,5 milioni di euro, corrisponde a un saldo netto tra debiti finanziari lordi per 138,0 milioni di euro, debiti per acquisto partecipazioni 6,4 milioni di euro, crediti finanziari per 9,9 milioni di euro, passività finanziarie per leasing per 111,0 milioni di euro, attività finanziarie per 0,1 milioni di euro e disponibilità liquide per 260,9 milioni di euro.
Le disponibilità liquide, costituite in prevalenza da depositi bancari, sono libere e non vincolate, ed hanno una natura transitoria in quanto si formano temporaneamente a fine mese per effetto della peculiare fisionomia del ciclo finanziario tipico del Gruppo.
Tale ciclo si caratterizza infatti per una rilevante concentrazione di incassi dalla clientela e dalle società di factoring - questi ultimi a titolo di netto ricavo dalle cessioni "pro soluto" di crediti commerciali - tipicamente alla fine di ciascun mese solare mentre i pagamenti ai fornitori, pur mostrando anch'essi una qualche concentrazione a fine periodo, risultano generalmente distribuiti in maniera più lineare lungo l'arco del mese. Per tale motivo il dato puntuale alla fine di un qualunque periodo non è rappresentativo dell'indebitamento finanziario netto e del livello delle giacenze di tesoreria medi del periodo stesso.
Nel corso del 2023, nel quadro delle politiche di gestione dei livelli di capitale circolante, è proseguito il programma di cessione pro-soluto a titolo definitivo a carattere rotativo di crediti vantati verso segmenti selezionati di clientela, in Italia e Spagna, appartenenti perlopiù al comparto della grande distribuzione. In aggiunta a ciò, è inoltre proseguito nel corso del periodo il programma di cartolarizzazione, avviato in Italia a luglio 2015 e rinnovato ogni tre anni senza soluzione di continuità con ultimo rinnovo a luglio 2021, di ulteriori crediti commerciali. Atteso che i programmi citati realizzano il completo trasferimento dei rischi e dei benefici in capo ai cessionari, i crediti oggetto di cessione vengono eliminati dall'attivo patrimoniale in ossequio al principio contabile IFRS 9. L'effetto complessivo sul livello dei debiti finanziari netti al 31 dicembre 2023 è quantificabile in ca. 393,1 milioni di euro (ca. 540,2 milioni al 31 dicembre 2022).
Relativamente ai debiti finanziari a medio-lungo termine, si riporta nella tabella successiva, distintamente per ciascun ente erogatore, il dettaglio in linea capitale delle quote scadenti entro e oltre l'esercizio successivo, dei finanziamenti ottenuti con la ripartizione tra "Sottogruppo Italia" e "Sottogruppo Iberica". Si segnala che gli importi esposti possono differire dai singoli valori contabili in quanto questi ultimi sono rappresentativi del costo ammortizzato calcolato mediante l'applicazione del metodo del tasso di interesse effettivo.
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Corr. | Non corr. | Tot. | Corr. | Non corr. | Tot. | Corr. | Non corr. | Tot. | |
| Banco Desio | 2.681 | 1.352 | 4.033 | 2.652 | 4.033 | 6.685 | 29 | (2.681) | (2.652) |
| BCC Carate | 2.490 | 5.040 | 7.530 | 2.470 | 7.530 | 10.000 | 20 | (2.490) | (2.470) |
| Banca popolare di Sondrio | 2.790 | 10.863 | 13.653 | 5.080 | - | 5.080 | (2.290) | 10.863 | 8.573 |
| Cassa Depositi e Prestiti | 7.084 | 7.094 | 14.178 | 7.000 | 14.000 | 21.000 | 84 | (6.906) | (6.822) |
| BPER Banca | 12.761 | 15.277 | 28.038 | 7.972 | 9.044 | 17.016 | 4.789 | 6.233 | 11.022 |
| Unicredit | - | - | - | 502 | - | 502 | (502) | - | (502) |
| Totale Sottogruppo Italia | 27.806 | 39.626 | 67.432 | 25.676 | 34.607 | 60.283 | 2.130 | 5.019 | 7.149 |
| Banco Sabadell | 2.509 | 3.568 | 6.077 | 4.084 | 6.074 | 10.158 | (1.575) | (2.506) | (4.081) |
| Ibercaja | 2.718 | 3.691 | 6.409 | 3.282 | 1.778 | 5.060 | (564) | 1.913 | 1.349 |
| Bankinter | 1.873 | 3.469 | 5.342 | 1.862 | 5.329 | 7.191 | 11 | (1.860) | (1.849) |
| La Caixa | 4.773 | 6.315 | 11.088 | 6.762 | 11.083 | 17.845 | (1.989) | (4.768) | (6.757) |
| Kutxabank | 551 | 2.315 | 2.866 | 375 | - | 375 | 176 | 2.315 | 2.491 |
| Cajamar | 1.792 | 817 | 2.609 | 1.783 | 2.602 | 4.385 | 9 | (1.785) | (1.776) |
| BBVA | 2.601 | 3.930 | 6.531 | 2.458 | 6.429 | 8.887 | 143 | (2.499) | (2.356) |
| Santander | 1.248 | 2.016 | 3.264 | 1.229 | 3.265 | 4.494 | 19 | (1.249) | (1.230) |
| Totale Sottogruppo Spagna | 18.065 | 26.121 | 44.186 | 21.835 | 36.560 | 58.395 | (3.770) | (10.439) | (14.209) |
| Totale Gruppo | 45.871 | 65.747 | 111.618 | 47.511 | 71.167 | 118.678 | (1.640) | (5.420) | (7.060) |
Nella tabella seguente si evidenziano i valori contabili in linea capitale dei sopra riportati finanziamenti, tra i quali sono evidenziati quelli garantiti dallo Stato spagnolo tramite l'Instituto de Crédito Official ("ICO") nell'ambito delle misure a favore delle imprese adottate dal Governo Spagnolo per far fronte al Covid-19.

| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Finanziamento chirografario da Banco Desio a Esprinet S.p.A. rimborsabile in rate semestrali entro giugno 2025 |
4.033 | 6.685 | (2.652) |
| Finanziamento chirografario da BCC Carate a Esprinet S.p.A. rimborsabile in rate semestrali entro dicembre 2026 |
7.530 | 10.000 | (2.470) |
| Finanziamento chirografario da BPER Banca a Esprinet S.p.A. rimborsabile in rate semestrali entro dicembre 2026 |
15.000 | - | 15.000 |
| Finanziamento chirografario da BPER Banca a Esprinet S.p.A. rimborsabile in rate semestrali entro novembre 2025 |
4.013 | 5.000 | (987) |
| Finanziamento chirografario da BPER Banca Esprinet S.p.A. rimborsabile in rate semestrali entro giugno 2025 |
9.025 | 12.016 | (2.991) |
| Finanziamento chirografario da Banca Popolare di Sondrio a Esprinet S.p.A. rimborsabile in rate trimestrali entro novembre 2023 |
- | 5.080 | (5.080) |
| Finanziamento chirografario da Banca Popolare di Sondrio a Esprinet S.p.A. rimborsabile in rate semestrali entro giugno 2028 |
13.653 | - | 13.653 |
| Finanziamento chirografario da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. a Esprinet S.p.A. rimborsabile in rate semestrali entro dicembre 2025 |
14.000 | 21.000 | (7.000) |
| Finanziamento chirografario da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. a Sifar Group S.r.l. rimborsabile in rate semestrali entro ottobre 2025 |
150 | - | 150 |
| Finanziamento chirografario da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. a Sifar Group S.r.l. rimborsabile in rate semestrali entro ottobre 2025 |
28 | - | 28 |
| Finanziamento chirografario da Unicredit a Dacom rimborsabile in rate mensili entro maggio 2023 |
- | 502 | (502) |
| Finanziamento chirografario da Banco Sabadell a Esprinet Iberica rimborsabile in rate trimestrali entro marzo 2024 |
261 | 1.281 | (1.020) |
| Finanziamento chirografario da La Caixa a Esprinet Iberica rimborsabile in rate trimestrali entro febbraio 2024 |
523 | 2.565 | (2.042) |
| Finanziamento chirografario da Ibercaja a Esprinet Iberica rimborsabile in rate trimestrali entro febbraio 2024 |
515 | 2.533 | (2.018) |
| Finanziamento chirografario da Ibercaja a Esprinet Iberica rimborsabile in rate mensili entro luglio 2028 |
4.623 | - | 4.623 |
| Finanziamento chirografario da Kutxabank a Esprinet Iberica rimborsabile in rate trimestrali entro luglio 2028 |
2.866 | - | 2.866 |
| Finanziamento garantito "ICO" da Banco Sabadell a Esprinet Iberica rimborsabile in rate mensili entro giugno 2026 |
1.900 | 2.636 | (736) |
| Finanziamento garantito "ICO" da La Caixa a Esprinet Iberica rimborsabile in rate mensili entro giugno 2026 |
3.160 | 4.391 | (1.231) |
| Finanziamento garantito "ICO" da BBVA a Esprinet Iberica rimborsabile in rate mensili entro giugno 2026 |
3.269 | 4.394 | (1.125) |
| Finanziamento garantito "ICO" da La Caixa a Esprinet Iberica rimborsabile in rate semestrali entro luglio 2026 |
1.875 | 2.500 | (625) |
| Finanziamento garantito "ICO" da Bankinter a Esprinet Iberica rimborsabile in rate trimestrali entro luglio 2026 |
2.978 | 3.996 | (1.018) |
| Finanziamento chirografario da Cajamar a Esprinet Iberica rimborsabile in rate annuali entro dicembre 2024 |
1.018 | 2.027 | (1.009) |
| Finanziamento chirografario da Ibercaja a Esprinet Iberica rimborsabile in rate semestrali entro novembre 2024 |
1.271 | 2.527 | (1.256) |
| Finanziamento chirografario da Banco Sabadell a Esprinet Iberica rimborsabile in rate semestrali entro giugno 2023 |
- | 848 | (848) |
| Finanziamento chirografario da Banco Sabadell a Esprinet Iberica rimborsabile in rate mensili entro luglio 2026 |
3.916 | 5.392 | (1.476) |
| Finanziamento chirografario da La Caixa a Esprinet Iberica rimborsabile in rate trimestrali entro maggio 2024 |
500 | 1.500 | (1.000) |
| EMARKET SDIR |
|---|
| CERTIFIED |
| Esprinet 2023 | Bilancio Consolidato | ||
|---|---|---|---|
| Finanziamento chirografario da Kutxabank a Esprinet Iberica rimborsabile in rate semestrali entro marzo 2023 |
- | 375 | (375) |
| Finanziamento chirografario da Cajamar a Esprinet Iberica rimborsabile in rate semestrali entro luglio 2025 |
1.591 | 2.359 | (768) |
| Finanziamento garantito "ICO" da La Caixa a Esprinet Iberica rimborsabile in rate mensili entro giugno 2026 |
3.155 | 4.389 | (1.234) |
| Finanziamento garantito "ICO" da Bankinter a Esprinet Iberica rimborsabile in rate trimestrali entro luglio 2026 |
2.364 | 3.195 | (831) |
| Finanziamento garantito "ICO" da Banco Santander a Esprinet Iberica rimborsabile in rate mensili entro luglio 2026 |
3.264 | 4.494 | (1.230) |
| Finanziamento garantito "ICO" da BBVA a Esprinet Iberica rimborsabile in rate mensili entro luglio 2026 |
3.262 | 4.493 | (1.231) |
| Finanziamento garantito "ICO" da La Caixa a Esprinet Iberica rimborsabile in rate semestrali entro luglio 2026 |
1.875 | 2.500 | (625) |
| Totale valore capitale | 111.618 | 118.678 | (7.060) |
Il tasso medio ponderato praticato nel corso del 2023 sui suddetti finanziamenti è stato pari a 2,1% ca. (1,2% nel 2022).
Nella tabella precedente sono evidenziati i seguenti nuovi finanziamenti, esposti per il loro valore in linea capitale, tutti amortising, erogati nel corso dell'esercizio:
Alcuni dei finanziamenti a medio-lungo termine sopra elencati sono assistiti da strutture di covenant economico-finanziari, tipici per operazioni di tale natura, che prevedono la possibile decadenza dal beneficio del termine per i rimborsi nel caso di loro mancato rispetto.
Due finanziamenti chirografari "amortising" a 5 anni, erogati a favore della controllata Esprinet Iberica S.L.U., scadenti a febbraio 2024, dal valore complessivo di 1,0 milioni di euro in linea capitale al 31 dicembre 2023, prevedono l'impegno annuale al rispetto (i) di un determinato rapporto tra posizione finanziaria netta allargata ed EBITDA a livello consolidato e (ii) di un controvalore massimo di finanziamenti a medio-lungo termine a favore di Esprinet Iberica.
Un ulteriore finanziamento chirografario "amortising" a 5 anni, erogato alla controllata Esprinet Iberica S.L.U., scadente a luglio 2028, dal valore residuo di 2,9 milioni di euro in linea capitale al 31 dicembre 2023, prevede l'impegno annuale al rispetto di un determinato rapporto tra (i) posizione finanziaria netta ed EBITDA e (ii) posizione finanziaria netta e patrimonio netto.
Il finanziamento chirografario amortising a 5 anni erogato a Esprinet S.p.A. da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A., scadente a dicembre 2025, dal valore complessivo di 14,0 milioni di euro in linea capitale al 31 dicembre 2023, prevede anch'esso l'impegno al rispetto annuale di un determinato rapporto tra posizione finanziaria netta ed EBITDA a livello consolidato, ma anche il rispetto semestrale di un dato rapporto tra posizione finanziaria netta e patrimonio netto consolidati.
In aggiunta ai finanziamenti a medio-lungo termine, anche una linea di backup costituita da una RCF-Revolving Credit Facility chirografaria, a breve termine, "committed" per 3 anni, dall'importo massimo di 180,0 milioni di euro e non utilizzata alla data di chiusura del bilancio ma parzialmente utilizzata alla data della presente Relazione finanziaria, sottoscritta da Esprinet S.p.A. in data 31
agosto 2022 con un pool di banche domestiche e internazionali di primario standing, è assistita dalla seguente struttura di covenant finanziari da verificarsi semestralmente sui dati del bilancio consolidato e certificato:
Al 31 dicembre 2023 il covenant rappresentato dal rapporto tra posizione finanziaria netta ed EBITDA cui risulta assoggettata la Revolving Credit Facility risulta violato e, la capogruppo Esprinet S.p.A. ha immediatamente iniziato a lavorare con le banche finanziatrici per le usuali remediation.
I vari contratti di finanziamento a medio-lungo termine, inclusi quelli che non prevedono covenant finanziari e la su menzionata Revolving Credit Facility, contengono inoltre le usuali clausole di "negative pledge", "pari passu" e simili che, alla data di redazione della presente relazione, non risultano violate.
A fronte degli utilizzi descritti nei paragrafi precedenti, il Gruppo Esprinet disponeva al 31 dicembre 2023 di linee di affidamento presso il sistema creditizio per complessivi ca. 1.435,2 milioni di euro (di cui ca. 1.355,5 milioni di euro per cassa), così suddivisi per forma tecnica:
| (euro/000) | Gruppo | Sottogruppo Italia |
Sottogruppo Spagna |
|---|---|---|---|
| Linee a Breve Termine | 390.900 | 239.700 | 151.200 |
| Finanziamenti a medio-lungo termine | 111.441 | 67.254 | 44.187 |
| Linee revolving | 180.000 | 180.000 | - |
| Factoring / Confirming / Securitization(1) | 671.860 | 438.360 | 233.500 |
| Conti correnti passivi | 1.332 | 1.332 | - |
| Carte di credito | 864 | 728 | 136 |
| Derivati/compravendita valuta a termine | 2.200 | 1.200 | 1.000 |
| Crediti di firma | 76.609 | 63.020 | 13.589 |
| Totale | 1.435.206 | 991.593 | 443.613 |
(1) Include sia i plafond pro-soluto che pro-solvendo.
Sulla base della situazione finanziaria puntuale al 31 dicembre 2023, escludendo i crediti di firma ed i plafond pro-soluto concessi dal sistema finanziario a fronte dei programmi di cessione rotativa a titolo definitivo di crediti, il grado di utilizzo complessivo degli affidamenti era pari al 17% (20% nell'esercizio precedente) come si evince dalla tabella sottostante:
| (euro/000) | Utilizzi % | Utilizzi | Limiti |
|---|---|---|---|
| Linee a Breve Termine | 1% | 3.980 | 390.900 |
| Finanziamenti a medio-lungo termine | 100% | 111.441 | 111.441 |
| Linee revolving | 0% | - | 180.000 |
| Factoring pro-solvendo | 0% | - | 300 |
| Conti correnti passivi | 0% | - | 1.332 |
| Totale | 17% | 115.421 | 683.973 |
Il mantenimento di linee di credito a breve termine con tassi di utilizzo contenuti ed elevata flessibilità di utilizzo rappresenta la modalità principale di gestione del rischio di liquidità da parte del Gruppo.

La tabella sotto riportata evidenzia l'incidenza dei ricavi per trimestre solare nel biennio 2023-2022:
| 2023 | 2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Gruppo | Italia | Iberica | Gruppo | Italia | Iberica | |
| Ricavi Q1 | 25,6% | 25,3% | 26,0% | 24,3% | 25,0% | 23,4% |
| Ricavi Q2 | 22,3% | 22,5% | 21,8% | 22,2% | 22,2% | 22,3% |
| Ricavi 1^ semestre | 47,8% | 47,8% | 47,8% | 46,5% | 47,2% | 45,6% |
| Ricavi Q3 | 21,1% | 20,7% | 21,8% | 22,2% | 22,5% | 21,7% |
| Ricavi Q4 | 31,1% | 31,4% | 30,4% | 31,3% | 30,4% | 32,7% |
| Ricavi 2^ semestre | 52,2% | 52,2% | 52,2% | 53,5% | 52,8% | 54,4% |
| Totale anno | 100,0% | 100,0% | 100,0% | 100,0% | 100,0% | 100,0% |
Tradizionalmente il mercato dell'IT e dell'elettronica di consumo è caratterizzato, sia in Italia che in Spagna, da fenomeni di marcata stagionalità delle vendite che comportano un incremento della domanda nel quarto trimestre dell'anno solare essenzialmente in relazione alla concentrazione degli acquisti nel periodo natalizio e nel c.d. "back-to-school", per la parte "consumer", e alla dinamica di spesa dei budget di investimento in IT che presenta statisticamente una concentrazione a ridosso dei mesi di novembre/dicembre.
Tale carattere di stagionalità dei consumi influenza i volumi di attività del settore distributivo e, conseguentemente, i volumi dei ricavi del Gruppo Esprinet.
A tale andamento nel periodo invernale si contrappone una flessione di domanda nei mesi estivi, ed in particolare nel mese di agosto. Tale ultima dinamica appare altresì in corso di ridimensionamento in particolare nel segmento "business" per effetto della sempre minore propensione all'interruzione dell'attività lavorativa nei mesi estivi.
A quanto sopra si aggiunge una stagionalità dei risultati economici che, in condizioni di normale svolgimento delle operazioni di gestione, risentono in termini di variabilità dell'effetto "leva operativa" generato dalla componente dei costi fissi il cui andamento è per definizione lineare nell'esercizio. La descritta stagionalità delle vendite si riflette anche sui livelli di indebitamento finanziario per la componente strettamente legata alla necessità di finanziamento del circolante il cui livello presenta un picco nell'ultima parte di ciascun anno solare.
In relazione a tale ultima grandezza si osservano inoltre rilevanti oscillazioni infra-mensili provocate perlopiù da una certa concentrazione di incassi dalla clientela alla fine e a metà di ciascun mese in presenza di pagamenti ai fornitori distribuiti più uniformemente lungo l'arco del mese.
Si evidenzia pertanto che quest'ultimo fattore è alla base di una ridotta rappresentatività del dato puntuale di indebitamento di fine periodo, così come di ciascuna fine mese, rispetto al livello medio di indebitamento osservabile nel periodo stesso.
Gli elementi sopra descritti espongono il Gruppo ad un rischio finanziario e commerciale più elevato rispetto a situazioni caratterizzate da minore stagionalità.
Nel corso del 2023 sono state individuate le seguenti poste di natura non ricorrente:

di euro per interessi) di oneri sostenuti dalla capogruppo Esprinet S.p.A. a seguito della sottoscrizione nell'esercizio, con l'Agenzia delle Entrate italiana, di accordi volti a definire in via stragiudiziale delle contestazioni formulate in materia di IVA per i periodi di imposta dal 2013 al 2017;
Nel corso del 2022 erano state individuate le seguenti operazioni ed eventi non ricorrenti:
Nella tabella successiva si riporta l'esposizione nel conto economico di periodo dei suddetti eventi e operazioni (inclusi gli effetti fiscali):
| (euro/000) | Provento/(Onere) di natura Non Ricorrente | 2023 | 2022 |
|---|---|---|---|
| Costi generali e amministrativi | Costi operazioni di aggregazione aziendale | - | (2.754) |
| Costi generali e amministrativi | Costi cessazione rapporto | (1.052) | - |
| Costi generali e amministrativi | Sanzioni amministrative | (1.840) | - |
| (Riduzione)/Riprese di valore di attività finanziarie |
IVA non rivalsabile | (20.234) | - |
| (Riduzione)/Riprese di valore di attività finanziarie |
Acc.to fondo svalutazione crediti IVA rivalsata | (4.297) | - |
| (Riduzione)/Riprese di valore di attività finanziarie |
Acc.to fondo svalutazione crediti commerciali | (2.641) | - |
| Totale SG&A | Totale SG&A | (30.064) | (2.754) |
| Risultato operativo (EBIT) | Risultato operativo (EBIT) | (30.064) | (2.754) |
| (Oneri)/proventi finanziari | Interessi passivi verso erario | (6.946) | - |
| Risultato prima delle imposte | Risultato prima delle imposte | (37.010) | (2.754) |
| Imposte | Imposte su eventi non ricorrenti | 889 | 768 |
| Risultato netto | Risultato netto | (36.121) | (1.986) |
Per una descrizione dell'evoluzione dei contenziosi legali e fiscali in essere, si fa rimando alla analoga sezione nella voce di commento "Fondi non correnti e altre passività" nelle "Note al bilancio consolidato".
Parimenti, nella "Relazione sulla Gestione" sono state delineate, al capitolo "Principali rischi e incertezze", le politiche seguite dal Gruppo per la gestione dei contenziosi legali e fiscali.
L'analisi delle operazioni relative a strumenti derivati è stata fornita nell'ambito del paragrafo "Informativa su rischi e strumenti finanziari"cui si rimanda.

I principali fatti di rilievo avvenuti dopo la data di chiusura del periodo in esame sono riportati all'interno del paragrafo "Fatti di rilievo successivi" della Relazione sulla Gestione cui si rimanda per maggiori dettagli.
Il seguente prospetto redatto ai sensi dell'art.149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2023 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa società di revisione e/o da entità appartenenti al suo network:
| Tipologia servizio | Soggetto erogatore | Corrispettivi (euro/000) | ||
|---|---|---|---|---|
| Destinatario | 2023 | 2022 | ||
| Revisione contabile | ||||
| Pwc S.p.A. | Esprinet S.p.A. | 410,8 | 327,2 | |
| Pwc S.p.A. | Subsidiaries | 170,9 | 114,6 | |
| Pwc network | Subsidiaries | 291,0 | 288,0 | |
| Altri servizi | ||||
| Pwc S.p.A. | Esprinet S.p.A. | 8,7 | 12,0 | |
| PwC network | Esprinet S.p.A. | 14,0 | 22,0 | |
| Pwc network | Subsidiaries | 143,0 | 113,0 | |
| Totale | 1.038,4 | 876,8 |
Il Progetto di Bilancio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione di Esprinet, che ne ha altresì approvata la pubblicazione nella riunione del 12 marzo 2024, nel corso della quale è stato, inoltre, dato mandato al Presidente di apportarvi le modifiche o integrazioni di perfezionamento formale che fossero ritenute necessarie od opportune per la miglior stesura e la completezza del testo, in tutti i suoi elementi.
Vimercate, 12 marzo 2024
Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Maurizio Rota



| ESPRINET S.p.A.: Bilancio d'esercizio (Bilancio Separato 1 ) |
|
|---|---|
| P rospetti di bi lanci o |
|
| Situazione patrimoniale-finanziaria | pag. 159 |
| Conto economico separato | pag. 160 |
| Conto economico complessivo | pag. 160 |
| Prospetto delle variazioni del patrimonio netto | pag. 161 |
| Rendiconto finanziario | pag. 162 |
| Situazione patrimoniale-finanziaria (ai sensi della delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006) | pag. 163 |
| Conto economico separato (ai sensi della delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006) | pag. 164 |
| Note al bi lanci o d'eserci zi o |
|
| rmazioni generali | pag. 166 |
| 2 Principi contabili e criteri di valutazione | pag. 166 |
| 2.1 Principi contabili |
|
| 2.2 Presentazione del bilancio |
|
| 2.3 Principali criteri di valutazione e politiche contabili |
|
| 2.4 Principali stime contabili |
|
| 2.5 Principi contabili di recente emanazione |
|
| 2.6 Cambiamento nelle stime contabili e riclassifiche |
|
| 3 Aggregazioni aziendali | pag. 185 |
| 4 Commento alle voci della situazione patrimoniale-finanziaria | pag. 187 |
| 5 Garanzie, impegni e rischi potenziali | pag. 215 |
| 6 Commento alle voci di conto economico | pag. 216 |
| 7 Altre informazioni rilevanti | pag. 224 |
| 7.1 Compensi corrisposti a organi di amministrazione e controllo e ai dirigenti con responsabilità strategiche |
|
| 7.2 Indebitamento finanziario netto e analisi dei debiti finanziari |
|
| 7.3 Analisi dei flussi di cassa nel periodo |
|
| 7.4 Prospetto delle partecipazioni |
|
| 7.5 Sintesi dei dati essenziali dei bilanci delle società controllate |
|
| 7.6 Rapporti con entità correlate |
|
| 7.7 Eventi e operazioni significative non ricorrenti |
|
| 7.8 Principali contenziosi in essere |
|
| 7.9 Informativa su rischi e strumenti finanziari | |
| 7.10 Fatti di rilievo successivi | |
| 7.11 Corrispettivi per servizi di revisione di Esprinet S.p.A. | |
| 8 Pubblicazione del Progetto di Bilancio | pag. 247 |
| Relazi one del Collegi o Si ndacale* |
|
| Relazi one della Soci età di Revi si one* |
|
1Bilancio Separato della Esprinet S.p.A., così come definito dai principi contabili internazionali IFRS *Le relazioni del Collegio Sindacale e della Società di Revisione, risultano pubblicate nelle specifiche sezioni Investitori – Assemblea degli azionisti – 2024
del sito internet della Società (www.esprinet.com).
Di seguito si riporta la situazione patrimoniale-finanziaria di Esprinet S.p.A. redatto secondo i principi contabili internazionali IFRS9 :
| (euro) | Nota di commento |
31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|---|
| ATTIVO | |||
| Attività non correnti | |||
| Immobilizzazioni materiali | 1 | 24.376.151 | 16.740.763 |
| Diritti di utilizzo di attività | 4 | 81.813.000 | 83.450.000 |
| Avviamento | 2 | 18.403.051 | 18.282.187 |
| Immobilizzazioni immateriali | 3 | 1.326.832 | 1.789.236 |
| Partecipazioni | 5 | 115.224.841 | 101.326.451 |
| Attività per imposte anticipate | 6 | 4.998.993 | 2.261.745 |
| Crediti ed altre attività non correnti | 9 | 1.754.759 | 1.772.600 |
| 247.897.627 | 225.622.982 | ||
| Attività correnti | |||
| Rimanenze | 10 | 345.241.925 | 373.485.874 |
| Crediti verso clienti | 11 | 330.419.112 | 348.797.547 |
| Crediti tributari per imposte correnti | 12 | 3.626.351 | 744.878 |
| Altri crediti ed attività correnti | 13 | 156.221.854 | 172.986.786 |
| Disponibilità liquide | 17 | 113.122.232 | 121.129.510 |
| 948.631.474 | 1.017.144.595 | ||
| Totale attivo | 1.196.529.101 | 1.242.767.577 | |
| PATRIMONIO NETTO | |||
| Capitale sociale | 19 | 7.860.651 | 7.860.651 |
| Riserve | 20 | 232.948.549 | 245.369.670 |
| Risultato netto dell'esercizio | 21 | (29.039.258) | 16.059.928 |
| Totale patrimonio netto | 211.769.942 | 269.290.249 | |
| PASSIVO | |||
| Passività non correnti | |||
| Debiti finanziari | 22 | 39.480.363 | 34.567.776 |
| Passività finanziarie per leasing Passività per imposte differite |
31 24 |
78.792.000 3.389.998 |
80.442.000 3.314.663 |
| Debiti per prestazioni pensionistiche | 25 | 3.627.582 | 3.546.713 |
| Debiti per acquisto partecipazioni | 33 | 600.000 | 600.000 |
| Fondi non correnti ed altre passività | 26 | 22.918.402 | 3.041.343 |
| 148.808.345 | 125.512.495 | ||
| Passività correnti | |||
| Debiti verso fornitori | 27 | 729.949.402 | 733.125.071 |
| Debiti finanziari | 28 | 69.388.157 | 74.709.424 |
| Passività finanziarie per leasing | 34 | 8.124.000 | 7.307.000 |
| Debiti per acquisto partecipazioni | 35 | 5.764.321 | 2.455.000 |
| Fondi correnti ed altre passività | 32 | 22.724.934 | 30.368.338 |
| 835.950.814 | 847.964.833 | ||
| TOTALE PASSIVO | 984.759.159 | 973.477.328 | |
| Totale patrimonio netto e passivo | 1.196.529.101 | 1.242.767.577 |
9 Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sulla situazione patrimoniale-finanziaria di Esprinet S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema della situazione patrimoniale-finanziaria riportato nelle pagine successive e commentati nelle "Note al bilancio di Esprinet S.p.A.".
Di seguito viene riportato il conto economico per "destinazione" della società Esprinet S.p.A. redatto secondo i principi contabili internazionali IFRS10:
| (euro) | Nota di commento |
2023 | 2022 |
|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 33 | 2.423.749.999 | 2.719.248.110 |
| Costo del venduto | (2.294.694.005) | (2.579.271.292) | |
| Margine commerciale lordo | 35 | 129.055.994 | 139.976.818 |
| Costi di marketing e vendita | 37 | (50.391.134) | (47.914.255) |
| Costi generali e amministrativi | 38 | (62.731.978) | (64.368.854) |
| (Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie | 39 | (27.306.462) | (81.718) |
| Risultato operativo (EBIT) | (11.373.580) | 27.611.991 | |
| (Oneri)/proventi finanziari | 42 | (15.982.214) | (5.231.228) |
| Risultato prima delle imposte | (27.355.794) | 22.380.763 | |
| Imposte | 45 | (1.683.464) | (6.320.835) |
| Risultato netto | (29.039.258) | 16.059.928 | |
| - di cui pertinenza di terzi | - | - | |
| - di cui pertinenza Gruppo | (29.039.258) | 16.059.928 |
| (euro) | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Risultato netto | (29.039.258) | 16.059.928 |
| Altre componenti di conto economico complessivo da non riclassificare nel conto economico separato: |
||
| - Variazione riserva "fondo TFR" | (16.481) | 315.134 |
| - Impatto fiscale su variazioni riserva "fondo TFR" | 3.955 | (75.632) |
| Altre componenti di conto economico complessivo | (12.526) | 239.502 |
| Totale utile/(perdita) complessiva per il periodo | (29.051.784) | 16.299.430 |
| - di cui pertinenza Gruppo | (29.051.784) | 16.299.430 |
| - di cui pertinenza di terzi | - | - |
10 Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul conto economico di Esprinet S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema di conto economico riportato nelle pagine successive e commentati nelle "Note al bilancio di Esprinet S.p.A."
| (euro/000) | Capitale sociale |
Riserve | Azioni proprie |
Risultato di periodo |
Totale patrimonio netto |
|---|---|---|---|---|---|
| Saldi al 31 dicembre 2021 | 7.861 | 271.498 | (20.263) | 18.460 | 277.555 |
| Utile/(perdita) complessivo di periodo | - | 239 | - | 16.060 | 16.299 |
| Destinazione risultato esercizio precedente | - | 18.460 | - | (18.460) | - |
| Dividendi distribuiti | - | (26.679) | - | - | (26.679) |
| Acquisto azioni proprie | - | (6.933) | 6.933 | - | - |
| Totale operazioni con gli azionisti | - | (15.152) | 6.933 | (18.460) | (26.679) |
| Piani azionari in corso | - | 2.115 | - | - | 2.115 |
| Altri Movimenti | - | (1) | - | - | (1) |
| Saldi al 31 dicembre 2022 | 7.861 | 258.699 | (13.330) | 16.060 | 269.290 |
| Utile/(perdita) complessivo di periodo | - | (13) | - | (29.039) | (29.052) |
| Destinazione risultato esercizio precedente | - | 16.060 | - | (16.060) | - |
| Dividendi distribuiti | - | (26.679) | - | - | (26.679) |
| Totale operazioni con gli azionisti | - | (10.619) | - | (16.060) | (26.679) |
| Piani azionari in corso | - | (3.160) | - | - | (3.160) |
| Variazione per operazioni di fusione | - | 1.371 | - | - | 1.371 |
| Saldi al 31 dicembre 2023 | 7.861 | 246.278 | (13.330) | (29.039) | 211.770 |
| (euro/000) | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Flusso monetario da attività di esercizio (D=A+B+C) | 11.684 | (89.337) |
| Flusso di cassa del risultato operativo (A) | 19.559 | 40.878 |
| Utile operativo da attività in funzionamento | (11.374) | 27.612 |
| Ammortamenti e altre svalutazioni delle immobilizzazioni | 13.581 | 11.714 |
| Variazione netta fondi | (931) | (173) |
| Accantonamenti rateizzazioni Erario | 21.574 | - |
| Variazione non finanziaria dei debiti per prestazioni pensionistiche | (313) | (258) |
| Costi non monetari piani azionari | (2.978) | 1.983 |
| Flusso generato/(assorbito) dal capitale circolante (B) | 3.233 | (115.944) |
| (Incremento)/Decremento delle rimanenze | 30.072 | (47.555) |
| (Incremento)/Decremento dei crediti verso clienti | 23.763 | (64.706) |
| (Incremento)/Decremento altre attività correnti | (29.542) | (6.792) |
| Incremento/(Decremento) dei debiti verso fornitori | (8.818) | (11.478) |
| Incremento/(Decremento) altre passività correnti | (12.242) | 14.587 |
| Altro flusso generato/(assorbito) dalle attività di esercizio (C) | (11.108) | (14.271) |
| Interessi pagati | (8.899) | (3.378) |
| Interessi incassati | 1.182 | 208 |
| Differenze cambio realizzate | 422 | (1.213) |
| Imposte pagate | (3.813) | (9.888) |
| Flusso monetario da attività di investimento (E) | (20.289) | (18.030) |
| Investimenti netti in immobilizzazioni materiali | (11.897) | (9.617) |
| Investimenti netti in immobilizzazioni immateriali | 20 | (1.299) |
| Investimenti netti in altre attività non correnti | 20 | (29) |
| Costituzione società controllate | (100) | - |
| Acquisizione società controllate | (11.219) | (7.085) |
| Fusione 4Side | 2.887 | - |
| Flusso monetario da attività di finanziamento (F) | 597 | (14.287) |
| Finanziamenti a medio/lungo termine ottenuti | 30.000 | 13.000 |
| Rimborsi/rinegoziazioni di finanziamenti a medio/lungo termine | (22.527) | (18.073) |
| Rimborsi di passività per leasing | (8.291) | (7.547) |
| Variazione dei debiti finanziari | (12.026) | 16.107 |
| Finanziamenti a breve incassati/(erogati) | 40.000 | 10.500 |
| Variazione dei crediti finanziari e degli strumenti derivati | 3.638 | (558) |
| Prezzo differito acquisizioni | (2.401) | (2.154) |
| Distribuzione dividendi | (27.796) | (25.562) |
| Flusso monetario netto del periodo (G=D+E+F) | (8.008) | (121.654) |
| Disponibilità liquide all'inizio del periodo | 121.130 | 242.784 |
| Flusso monetario netto del periodo | (8.008) | (121.654) |
| Disponibilità liquide alla fine del periodo | 113.122 | 121.130 |
11 Gli effetti dei rapporti con "altre parti correlate" sono stati omessi in quanto non significativi.
| (euro/000) | 31/12/2023 | di cui parti correlate |
31/12/2022 | di cui parti correlate |
|---|---|---|---|---|
| ATTIVO | ||||
| Attività non correnti | ||||
| Immobilizzazioni materiali | 24.376 | 16.741 | ||
| Diritti di utilizzo di attività | 81.813 | 83.450 | ||
| Avviamento | 18.403 | 18.282 | ||
| Immobilizzazioni immateriali | 1.327 | 1.789 | ||
| Partecipazioni | 115.225 | 101.326 | ||
| Attività per imposte anticipate | 4.999 | 2.262 | ||
| Crediti ed altre attività non correnti | 1.755 | - | 1.773 | - |
| 247.898 | - | 225.623 | - | |
| Attività correnti | ||||
| Rimanenze | 345.242 | 373.486 | ||
| Crediti verso clienti | 330.419 | 5 | 348.798 | 3 |
| Crediti tributari per imposte correnti | 3.626 | 745 | ||
| Altri crediti ed attività correnti | 156.222 | 83.890 | 172.986 | 117.493 |
| Disponibilità liquide | 113.122 | 121.130 | ||
| 948.631 | 83.895 | 1.017.145 | 117.496 | |
| Totale attivo | 1.196.529 | 83.895 | 1.242.768 | 117.496 |
| PATRIMONIO NETTO | ||||
| Capitale sociale | 7.861 | 7.861 | ||
| Riserve | 232.948 | 245.369 | ||
| Risultato netto dell'esercizio | (29.039) | 16.060 | ||
| Totale patrimonio netto | 211.770 | 269.290 | ||
| PASSIVO | ||||
| Passività non correnti | ||||
| Debiti finanziari | 39.480 | 34.568 | ||
| Passività finanziarie per leasing | 78.792 | 80.442 | ||
| Passività per imposte differite | 3.390 | 3.315 | ||
| Debiti per prestazioni pensionistiche | 3.628 | 3.547 | ||
| Debiti per acquisto partecipazioni | 600 | 600 | ||
| Fondi non correnti ed altre passività | 22.918 | 3.041 | ||
| 148.808 | 125.513 | |||
| Passività correnti | ||||
| Debiti verso fornitori | 729.949 | - | 733.125 | - |
| Debiti finanziari | 69.388 | 21.382 | 74.709 | 22.578 |
| Passività finanziarie per leasing | 8.124 | 7.307 | ||
| Debiti per acquisto partecipazioni | 5.764 | 2.455 | ||
| Fondi correnti ed altre passività | 22.726 | 1.245 | 30.369 | 599 |
| TOTALE PASSIVO | 835.951 984.759 |
22.627 22.627 |
847.965 973.478 |
23.177 23.177 |
| Totale patrimonio netto e passivo | 1.196.529 | 22.627 | 1.242.768 | 23.177 |
Per ulteriori dettagli sulle "parti correlate" si rinvia alla sezione "Rapporti con entità correlate" nelle "Note al bilancio di Esprinet S.p.A.".
| (euro/000) | 2023 | di cui non ricorrenti |
di cui parti correlate* |
2022 | di cui non ricorrenti |
di cui parti correlate* |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 2.423.750 | - | 24.868 | 2.719.248 | - | 31.633 |
| Costo del venduto | (2.294.694) | - | (3.926) | (2.579.271) | - | (3.548) |
| Margine commerciale lordo | 129.056 | - | 139.977 | - | ||
| Costi di marketing e vendita | (50.391) | - | (2.850) | (47.914) | - | (2.601) |
| Costi generali e amministrativi | (62.733) | (2.052) | 3.378 | (64.369) | (2.754) | 3.223 |
| (Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie | (27.306) | (27.172) | (82) | - | ||
| Risultato operativo (EBIT) | (11.374) | (29.224) | 27.612 | (2.754) | ||
| (Oneri)/proventi finanziari | (15.982) | (6.946) | 502 | (5.231) | - | 84 |
| Risultato prima delle imposte | (27.356) | (36.170) | 22.381 | (2.754) | ||
| Imposte | (1.683) | 685 | - | (6.321) | 768 | - |
| Risultato netto | (29.039) | (35.485) | 16.060 | (1.986) | ||
| - di cui pertinenza di terzi | - | - | ||||
| - di cui pertinenza Gruppo | (29.039) | (35.485) | 16.060 | (1.986) |
(*) Compensi ai dirigenti con responsabilità strategiche escluse.

Di seguito si riporta la situazione patrimoniale-finanziaria di Esprinet S.p.A. redatta secondo i principi contabili internazionali pro-forma che considera i valori che si sarebbero rilevati se fosse già stata effettua la fusione della società 4Side S.r.l. nello scorso esercizio:
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 Pro-forma |
|
|---|---|---|---|
| ATTIVO | |||
| Attività non correnti | |||
| Immobilizzazioni materiali | 24.376 | 16.758 | |
| Diritti di utilizzo di attività | 81.813 | 83.577 | |
| Avviamento | 18.403 | 18.403 | |
| Immobilizzazioni immateriali | 1.327 | 1.789 | |
| Partecipazioni | 115.225 | 98.378 | |
| Attività per imposte anticipate | 4.999 | 3.840 | |
| Crediti ed altre attività non correnti | 1.755 | 1.775 | |
| 247.898 | 224.520 | ||
| Attività correnti | |||
| Rimanenze | 345.242 | 375.314 | |
| Crediti verso clienti | 330.419 | 354.182 | |
| Crediti tributari per imposte correnti | 3.626 | 771 | |
| Altri crediti ed attività correnti | 156.222 | 171.846 | |
| Disponibilità liquide | 113.122 | 124.017 | |
| 948.631 | 1.026.130 | ||
| Totale attivo | 1.196.529 | 1.250.650 | |
| PATRIMONIO NETTO | |||
| Capitale sociale | 7.861 | 7.861 | |
| Riserve | 232.948 | 246.126 | |
| Risultato netto dell'esercizio | (29.039) | 16.674 | |
| Totale patrimonio netto | 211.770 | 270.661 | |
| PASSIVO | |||
| Passività non correnti | |||
| Debiti finanziari | 39.480 | 34.568 | |
| Passività finanziarie per leasing | 78.792 | 80.509 | |
| Passività per imposte differite | 3.390 | 3.315 | |
| Debiti per prestazioni pensionistiche | 3.628 | 3.793 | |
| Debito per acquisto partecipazioni | 600 | 600 | |
| Fondi non correnti ed altre passività | 22.918 | 3.041 | |
| 148.808 | 125.826 | ||
| Passività correnti | |||
| Debiti verso fornitori | 729.949 | 739.146 | |
| Debiti finanziari | 69.388 | 74.709 | |
| Passività finanziarie per leasing | 8.124 | 7.384 | |
| Debiti per acquisto partecipazioni | 5.764 | 2.455 | |
| Fondi correnti ed altre passività | 22.726 | 30.469 | |
| 835.951 | 854.163 | ||
| TOTALE PASSIVO | 984.759 | 979.989 | |
| Totale patrimonio netto e passivo | 1.196.529 | 1.250.650 |

Di seguito viene riportato il conto economico per "destinazione" della società Esprinet S.p.A. redatto secondo i principi contabili internazionali pro-forma che considera i valori che si sarebbero rilevati se fosse già stata effettuata la fusione della società 4Side S.r.l. nello scorso esercizio:
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 Pro-forma |
|
|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 2.423.750 | 2.732.058 | |
| Costo del venduto | (2.294.694) | (2.589.615) | |
| Margine commerciale lordo | 129.056 | 142.443 | |
| Costi di marketing e vendita | (50.391) | (48.826) | |
| Costi generali e amministrativi | (62.733) | (65.122) | |
| (Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie | (27.306) | (071) | |
| Risultato operativo (EBIT) | (11.374) | 28.424 | |
| (Oneri)/proventi finanziari | (15.982) | (5.234) | |
| Risultato prima delle imposte | (27.356) | 23.190 | |
| Imposte | (1.683) | (6.516) | |
| Risultato netto | (29.039) | 16.674 | |
| - di cui pertinenza di terzi | - | - | |
| - di cui pertinenza Gruppo | (29.039) | 16.674 |
Esprinet S.p.A. (nel seguito anche "la Società") è attiva nella distribuzione "business-to-business" (B2B) di Information Technology (IT) (hardware, software e servizi) ed elettronica di consumo e si rivolge a una clientela costituita da rivenditori orientati a utenti finali sia di tipo "consumer" che di tipo "business".
Esprinet S.p.A., inoltre, è la società Capogruppo che detiene direttamente e indirettamente le quote di partecipazione al capitale di società che operano sul territorio italiano, spagnolo e portoghese.
Esprinet S.p.A. ha sede legale e amministrativa in Italia a Vimercate (Monza e Brianza). Le azioni ordinarie di Esprinet S.p.A. (ticker: PRT.MI) sono quotate nel segmento STAR Milan (Euronext STAR Milan) del mercato EXM (Euronext Milan) di Borsa Italiana dal 27 luglio 2001.
Esprinet S.p.A. in qualità di capogruppo ha redatto il bilancio consolidato del Gruppo Esprinet al 31 dicembre 2023.
I principi contabili applicati nella preparazione del bilancio di esercizio di Esprinet S.p.A. sono descritti nel seguito. Questi principi sono stati applicati uniformemente a tutti gli esercizi presentati in questo documento, salvo quanto altrimenti indicato.
Il bilancio d'esercizio (o "separato" come definito dai principi contabili di riferimento) di Esprinet S.p.A. al 31 dicembre 2023 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali (IFRS) emessi dall'International Accounting Standards Board (IASB) e omologati dall'Unione Europea, nonché dei provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005.

Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti (IAS) e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC).
Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico ad eccezione della valutazione di alcuni strumenti finanziari, per la quale si applica il criterio del fair value, nonché sul presupposto della continuità aziendale.
Il presente bilancio è stato redatto nella prospettiva della continuazione dell'attività aziendale in quanto sussiste la ragionevole aspettativa che la Società continuerà ad operare in futuro (quantomeno in un futuro prevedibile e comunque lungo un periodo di almeno 12 mesi).
Il contesto macroeconomico europeo del 2023 è stato influenzato dalle tensioni geopolitiche internazionali conseguenti al perdurare del conflitto armato tra Ucraina e Federazione Russa, e dal conflitto israelo/palestinese scoppiato ad ottobre. Il conflitto ucraino con i connessi ripetuti blocchi alle importazioni in Europa di grano, ed il conflitto israelo/palestinese in seguito al quale sono iniziati gli attacchi delle milizie Houthi alle navi cargo in navigazione nel Mar Rosso con il tentativo di bloccarne l'accesso al canale di Suez e ritardare o impedire gli approvvigionamenti al mercato europeo, hanno contributo ad incrementare i costi dei prodotti già significativamente impattati dall'elevata inflazione.
La contromisura all'inflazione adottata dalla Banca Centrale Europea di continuo innalzamento dei tassi di interesse oltre quanto già effettuato nella seconda metà del 2022 ha, con l'inflazione stessa, ridotto le capacità di spesa dei consumatori indirizzando tale minor potere d'acquisto verso prodotti di più elevata necessità rispetto ai prodotti di tecnologia ed informatica, e reso più prudenti anche le decisioni di investimento in questo ambito da parte delle aziende.
Conseguentemente pressoché tutti i mercati europei della distribuzione di prodotti di Information Technology & Computer Electronics, e tra questi tutti i mercati di operatività del Gruppo, hanno vissuto un anno particolarmente complesso con segni negativi.
Tutto ciò ha inciso anche sulla Società che, ha subito un impatto negativo nei conti appena chiusi ma, grazie alle azioni di contenimento dei costi fissi, di riduzione dell'anomalo eccessivo livello di capitale circolante commerciale netto accumulato nell'anno precedente, ed all'attenzione nell'utilizzo delle fonti di finanziamento disponibili per minimizzarne i costi, dalla magnitudo tale da non costituire un problema di continuità aziendale.
Il contenimento dell'inflazione già dagli ultimi mesi del 2023, lo stop da ottobre 2023 all'innalzamento dei tassi di interesse da parte della BCE con prospettive di una loro riduzione nel corso del 2024, lo stimato ritorno alla vendita di una numerica di notebook e smartphone a livelli pre-pandemici (avendo questa determinato un picco di unità vendute nel 2020 e nel 2021 con conseguente anticipazione delle vendite ordinariamente previste negli anni successivi), delineano la prospettiva di un ritorno alla crescita dei mercati e del ristabilirsi di condizioni "normali".
Si può concludere quindi che allo stato attuale, sulla base del quadro informativo disponibile e tenuto conto della struttura finanziaria, nonché dei seguenti principali fattori:
i principali rischi di natura esogena a cui la Società risulta esposta;
la ripresa della situazione macroeconomica generale nel mercato europeo;
gli esiti, effettivi e potenziali, dei contenziosi in essere;
i rischi finanziari;
non vi siano dubbi circa la sussistenza del presupposto della continuità aziendale per la Società.
I prospetti di situazione patrimoniale-finanziaria, conto economico e rendiconto finanziario presentano le seguenti caratteristiche:
Le scelte effettuate in tema di presentazione del bilancio derivano dalla convinzione che esse contribuiscano a migliorare la qualità dell'informativa fornita.
I prospetti di conto economico e della situazione patrimoniale-finanziaria sono presentati in unità di euro, mentre il rendiconto finanziario e le altre tabelle di commento sono esposte in migliaia di euro, se non diversamente indicato.
Le tabelle, inoltre, potrebbero evidenziare in alcuni casi difetti di arrotondamento dovuti alla rappresentazione in migliaia.
Le attività immateriali sono definibili come attività prive di consistenza fisica identificabili, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefici economici futuri.
Tra tali attività non correnti si include anche "l'avviamento" quando viene acquisito a titolo oneroso.
Le attività immateriali e l'avviamento emerso dalle aggregazioni aziendali effettuate negli esercizi fino al 2009 incluso sono iscritte in bilancio al costo di acquisto comprensivo di eventuali oneri accessori e dei costi necessari a rendere l'attività disponibile per l'uso. Per le aggregazioni aziendali effettuate dal 1° gennaio 2010 in poi l'avviamento è pari, salvo particolari casi, all'eccedenza del corrispettivo trasferito rispetto al valore netto, alla data di acquisizione, delle attività acquisite e delle passività assunte (senza l'aggiunta dei costi correlati all'acquisizione).
Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall'impresa. In particolare, la voce "Diritti di brevetto industriale ed utilizzazione delle opere dell'ingegno" è ammortizzata in tre esercizi.
L'avviamento e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento, ma vengono sottoposte a verifica almeno annuale di recuperabilità (detta anche "impairment test"). Il test effettuato viene descritto nel paragrafo "Perdita di valore delle attività non finanziarie". La ripresa di valore, ammessa per le immobilizzazioni immateriali a vita definita e indefinita, non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale ripresa è rilevata a conto economico a meno che l'immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso la ripresa è trattata come un incremento da rivalutazione.
Non è invece ammesso effettuare rivalutazioni dell'avviamento, neanche in applicazioni di leggi specifiche, e le sue eventuali svalutazioni non sono oggetto di successivi ripristini di valore.

Le immobilizzazioni materiali sono iscritte in bilancio al costo di acquisto o di produzione comprensivi di eventuali oneri accessori e dei costi diretti necessari a rendere l'attività disponibile per l'uso.
I costi di manutenzione e riparazione aventi natura ordinaria sono imputati al conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un aumento significativo e tangibile di produttività o di vita utile del cespite sono portate in aumento del valore del cespite ed ammortizzate sulla base della relativa vita utile.
I costi per migliorie su beni di terzi sono esposti tra le immobilizzazioni materiali nella categoria cui si riferiscono.
Le singole componenti di una immobilizzazione materiale che risultino caratterizzate da vita utile differente sono rilevate separatamente per essere ammortizzate coerentemente alla loro durata secondo un approccio per componenti.
Le immobilizzazioni materiali sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio sulla base dei piani d'ammortamento ritenuti rappresentativi della vita economico-tecnica dei beni cui si riferiscono. Il valore in bilancio è esposto al netto dei fondi di ammortamento in relazione alla residua possibilità di utilizzo dei beni.
Le aliquote di ammortamento, sostanzialmente invariate rispetto allo scorso anno, applicate per ciascuna categoria di bene sono indicate di seguito:
| Aliquota economico tecnica |
|
|---|---|
| Impianti di sicurezza | 25% |
| Impianti generici | da 3% a 20% |
| Altri impianti specifici | 15% |
| Impianti di condizionamento | da 3% a 14,3% |
| Impianti telefonici e apparecchiature | da 10% a 20% |
| Impianti di comunicazione e telesegnalazione | 25% |
| Attrezzature industriali e commerciali | da 7,1% a 15% |
| Macchine d'ufficio elettroniche | da 20% a 25% |
| Mobili e arredi | da 10% a 25% |
| Altri beni | da 10% a 19% |
Se vi sono indicatori di svalutazione di valore, le immobilizzazioni materiali sono assoggettate a una verifica di ricuperabilità (impairment test). Il test effettuato viene descritto nel paragrafo "Perdita di valore delle attività non finanziarie". Le eventuali svalutazioni possono essere oggetto di successivi ripristini di valore. I ripristini di valore non possono eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale ripristino è rilevato a conto economico a meno che l'immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso il ripristino è trattato come un incremento da rivalutazione.
I beni acquisiti mediante contratti di locazione sono iscritti, come previsto dal principio contabile internazionale IFRS 16, tra le immobilizzazioni mediante la rilevazione di una attività che rappresenta il diritto di utilizzo dell'attività sottostante per la durata del contratto (Right of Use) rilevando in contropartita nella voce "Passività finanziarie per leasing" una passività a fronte dei pagamenti futuri per il leasing.
Successivamente alla rilevazione iniziale, il diritto d'uso è ammortizzato secondo quanto previsto dallo IAS 16, mentre il valore contabile della passività per leasing si incrementa per effetto degli interessi accantonati in ciascun periodo e si riduce per i pagamenti effettuati.
Le spese per interessi sulla passività per leasing e l'ammortamento del diritto di utilizzo dell'attività vengono contabilizzate separatamente nel conto economico. I canoni futuri contrattualmente dovuti sono attualizzati utilizzando il tasso di interesse implicito del relativo contratto; laddove questo non sia facilmente e attendibilmente determinabile si utilizza il tasso di indebitamento incrementale del locatario.
Il principio richiede inoltre che al verificarsi di eventi determinati (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti) la passività finanziaria per leasing debba essere rimisurata con in contropartita una rettifica del diritto d'uso dell'attività. Il principio, inoltre, stabilisce due esenzioni di applicazione in relazione alle attività considerate di "modico valore" ed i contratti di leasing a breve termine i cui ricavi/costi sono rilevati linearmente nel conto economico lungo la durata del contratto di leasing.
Il principio contabile internazionale IAS 36 richiede di valutare l'esistenza di perdite di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali in presenza di indicatori che facciano ritenere che tale problematica possa sussistere. Nel caso dell'avviamento, delle eventuali altre attività immateriali a vita utile indefinita e delle partecipazioni in società controllate, collegate e in altre società, tale valutazione viene effettuata almeno annualmente.
Con riferimento all'avviamento, Esprinet S.p.A. sottopone alle verifiche di riduzione di valore previste dallo IAS 36 tutte le unità generatrici di flussi finanziari ("Cash Generating Unit") a cui è stato attribuito un valore di avviamento.
La recuperabilità dei valori iscritti è verificata confrontando il valore contabile iscritto in bilancio con il maggiore tra il fair value al netto dei costi di dismissione, qualora esista un mercato attivo, e il valore d'uso del bene. Il valore d'uso è definito sulla base dell'attualizzazione dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo del bene o da una aggregazione di beni (Cash Generating Unit) nonché dal valore che ci si attende dalla sua dismissione al termine della sua vita utile. I flussi futuri attesi sono attualizzati con un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del denaro, rapportato al periodo d'investimento e ai rischi specifici dell'attività. Una riduzione di valore è riconosciuta a conto economico quando il valore di iscrizione dell'attività, ovvero della relativa CGU a cui essa è allocata, è superiore al valore recuperabile. Le Cash Generating Unit sono state individuate, coerentemente alla struttura organizzativa e di business della Società, come aggregazioni omogenee che generano flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dall'utilizzo continuativo delle attività ad esse imputabili.
In relazione alle partecipazioni in società controllate e collegate, nel caso la partecipata abbia distribuito dividendi, sono anche considerati indicatori d'impairment i seguenti aspetti:
Le partecipazioni nelle società controllate, collegate e in altre società sono valutate al costo d'acquisto o sottoscrizione.
Il costo è ridotto per perdite durevoli di valore nel caso in cui le partecipazioni abbiano sostenuto perdite e non siano prevedibili, nell'immediato futuro, utili di entità tale da assorbire le perdite sostenute; il valore originario è ripristinato negli esercizi successivi qualora vengano meno i motivi della svalutazione effettuata. Il costo per perdite durevoli di valore e l'eventuale ripristino sono contabilizzati nel conto economico separato alla voce "Oneri e proventi da altri investimenti". In presenza di obiettive evidenze di riduzione di valore, la recuperabilità è verificata confrontando il valore recuperabile, rappresentato dal maggiore fra il fair value, al netto degli oneri di dismissione e il valore d'uso.
Le attività per imposte anticipate sono iscritte al valore nominale. Vengono iscritte in bilancio quando il loro recupero è giudicato probabile. Si veda anche il commento alla voce "Imposte sul reddito".
Al momento della loro iniziale rilevazione, le attività finanziarie sono iscritte al fair value e sono successivamente classificate in una delle seguenti categorie:
Le attività finanziarie sono classificate sulla base del modello di business adottato dalla Società nella gestione dei flussi finanziari delle stesse e sulla base delle caratteristiche contrattuali dei flussi di cassa ottenibili dall'attività. I modelli di business identificati sono i seguenti:
Tali attività rientrano nella categoria di attività valutate al costo ammortizzato. Si tratta prevalentemente di crediti commerciali e altri crediti, come descritto nel paragrafo "Crediti verso clienti e altri crediti". I crediti sono rilevati inizialmente in bilancio al loro fair value; in sede di misurazione successiva sono valutati al costo ammortizzato utilizzando il tasso di interesse effettivo. I crediti commerciali che non contengono una componente finanziaria significativa sono invece riconosciuti al prezzo definito per la relativa transazione (determinato secondo il disposto del principio IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers). In sede di misurazione successiva, le attività appartenenti a tale categoria sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il tasso di interesse effettivo. Gli effetti di tale misurazione sono riconosciuti tra i componenti finanziari di reddito. Tali attività sono inoltre soggette al modello di impairment come definito nel paragrafo "Crediti verso clienti e altri crediti". Tali attività sono inoltre soggette al modello di impairment come definito nel paragrafo "Crediti verso clienti e altri crediti".

nel periodo in cui sono rilevati. In tale categoria rientrano principalmente i crediti oggetto di cessione in modalità massiva e ricorrente.
Si veda inoltre quanto riportato nel paragrafo "Crediti verso clienti e altri crediti".
Gli acquisti e le cessioni di attività finanziarie sono contabilizzati alla data di regolamento.
In caso di iscrizione di attività finanziarie valutate al fair value, qualora le stesse siano scambiate in un mercato attivo, il fair value è determinato ad ogni data di bilancio con riferimento alle quotazioni di mercato od alle quotazioni degli operatori (prezzo di offerta per le posizioni di lungo periodo e prezzo di domanda per le posizioni di breve periodo), senza alcuna deduzione per i costi di transazione. Per gli strumenti finanziari non trattati in un mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando una tecnica di valutazione. Tale tecnica può includere l'utilizzo di transazioni recenti a condizioni di mercato, oppure il riferimento al fair value attuale di un altro strumento che è sostanzialmente analogo, oppure un'analisi dei flussi di cassa attualizzati o altri modelli di valutazione.
Le attività finanziarie sono rimosse dallo stato patrimoniale quando il diritto di ricevere i flussi di cassa derivanti dallo strumento si è estinto e la Società ha sostanzialmente trasferito tutti i rischi e i benefici relativi allo strumento stesso e il relativo controllo.
Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata in primo luogo (es. rimossa dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria della Società) quando:
Nei casi in cui la Società abbia trasferito i diritti a ricevere i flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso. Nel caso in cui non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività continua ad essere rilevata nel bilancio della Società nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, la Società riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza del Società.
Quando il coinvolgimento residuo della Società è una garanzia sull'attività trasferita, il coinvolgimento è misurato sulla base del minore tra l'importo dell'attività e l'importo massimo del corrispettivo ricevuto che la Società potrebbe dover ripagare.
Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto ed il presunto valore di realizzo desumibile dall'andamento di mercato, tenuto conto delle specificità del settore di riferimento della Società, il quale commercializza prevalentemente prodotti IT ed elettronica di consumo soggetti ad un elevato tasso di obsolescenza economico-tecnica.
La configurazione del costo adottata per la valorizzazione è rappresentata dal metodo F.I.F.O..
Il costo di acquisto tiene conto degli oneri accessori sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali nonché degli sconti e premi corrisposti dai fornitori, secondo le prassi commerciali tipiche del settore, in ordine al raggiungimento degli obiettivi di vendita ed allo svolgimento di attività di marketing ai fini della promozione dei brand distribuiti e dello sviluppo dei canali di vendita. Il costo tiene conto, inoltre, delle "protezioni" di magazzino accordate dai fornitori sui prezzi di acquisto.
Le scorte obsolete, in eccesso e di lento rigiro sono svalutate in ragione della loro prevedibile possibilità di realizzo.
I crediti verso clienti e gli altri crediti, salvo specifiche, sono contabilizzati al valore nominale che, laddove il credito non sia produttivo di interessi ed abbia un termine di pagamento breve e comunque entro i dodici mesi, come sono pressoché interamente i crediti vantati dalla Società, è assimilabile al valore determinato con il metodo del costo ammortizzato in quanto l'impatto della logica di attualizzazione, anche in virtù del non operare in sistemi caratterizzati da condizioni di iperinflazione e quindi di elevati tassi di interesse, risulta trascurabile.
Laddove gli scenari dovessero mutarsi, e per i crediti che non presentano le sopra descritte caratteristiche, la Società procederebbe alla contabilizzazione con il metodo del costo ammortizzato.
In sede di iscrizione iniziale sono valutati al fair value, ad eccezione dei crediti commerciali che non includono una componente finanziaria significativa come descritto nel paragrafo "Attività finanziarie (non correnti e correnti)".
Il valore dei crediti viene ridotto, laddove ricorrano perdite di valore, al valore realizzabile.
Le svalutazioni sono effettuate sulla base della perdita attesa ("Expected Credit Loss model"), applicando un approccio semplificato. Pertanto, la Società non monitora le variazioni del rischio di credito, ma rileva integralmente la perdita attesa a ogni data di riferimento di bilancio. In particolare, le perdite attese sono determinate in relazione al grado di solvibilità dei singoli debitori, anche in funzione delle specifiche caratteristiche del rischio creditizio sotteso, tenuto conto delle coperture assicurative, delle informazioni disponibili e considerando l'esperienza storica accumulata.
Le operazioni di cessione di crediti a titolo pro-soluto, per le quali sostanzialmente tutti i rischi e benefici sono trasferiti al cessionario, determinano l'eliminazione dei crediti dall'attivo patrimoniale essendo rispettati i requisiti previsti dall'IFRS 9.
Le operazioni di cessione di crediti a titolo pro-solvendo continuano invece ad essere iscritte nell'attivo patrimoniale non essendo stati trasferiti tutti i rischi e benefici al cessionario.
Esigenze di gestione del rischio di credito, del capitale circolante e conseguentemente della tesoreria richiedono anche l'esecuzione sistematica di operazioni quali le cessioni di tali crediti ad operatori finanziari a titolo definitivo (pro-soluto) o temporaneo (pro-solvendo).
Tali operazioni si concretizzano per la Società in contrattualizzati programmi rotativi di cessione a società di factoring o a banche, ed in programmi di cartolarizzazione dei crediti.
I crediti oggetto dei suddetti programmi di cessione sono valutati, come definito al paragrafo Attività finanziarie al "fair value through profit and loss".
Le svalutazioni effettuate ai sensi dell'IFRS9 sono rilevate nel conto economico consolidato e sono rappresentate nella voce "Riduzione/riprese di valore di attività finanziarie".
Sono iscritti al "fair value" e includono quelle attività nei confronti della Amministrazione finanziaria esigibili o compensabili a breve termine. Si veda anche il commento alla voce "Imposte sul reddito".
Le disponibilità liquide includono il denaro in cassa e depositi presso banche ad immediata esigibilità, nonché altri impieghi in liquidità di durata inferiore a tre mesi.

Le giacenze in euro sono iscritte al valore nominale mentre le eventuali giacenze in altra valuta sono iscritte al cambio corrente alla chiusura del periodo.
Le azioni proprie sono iscritte a riduzione del patrimonio netto. In caso di eventuali vendite successive, ogni differenza tra il valore di acquisto ed il corrispettivo è rilevato a patrimonio netto.
Si tratta di passività finanziarie che sono rilevate nella situazione patrimoniale-finanziaria solo quando la Società diviene parte nelle clausole contrattuali dello strumento.
Le passività finanziarie sono iscritte inizialmente al "fair value" incrementato di eventuali costi connessi alla transazione. Successivamente alla prima iscrizione i debiti finanziari sono rilevati al costo ammortizzato utilizzando ai fini dell'attualizzazione il tasso di interesse effettivo.
La passività finanziaria viene eliminata dalla situazione patrimoniale-finanziaria quando l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata oppure scaduta. La differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta o trasferita ad un'altra parte e il corrispettivo pagato viene rilevata nel conto economico.
In caso di iscrizione di passività finanziarie valutate al fair value, qualora le stesse siano scambiate in un mercato attivo, il fair value è determinato ad ogni data di bilancio con riferimento alle quotazioni di mercato od alle quotazioni degli operatori (prezzo di offerta per le posizioni di lungo periodo e prezzo di domanda per le posizioni di breve periodo), senza alcuna deduzione per i costi di transazione. Per gli strumenti finanziari non trattati in un mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando una tecnica di valutazione. Tale tecnica può includere l'utilizzo di transazioni recenti a condizioni di mercato, oppure il riferimento al fair value attuale di un altro strumento che è sostanzialmente analogo, oppure un'analisi dei flussi di cassa attualizzati o altri modelli di valutazione.
Gli accantonamenti ai fondi sono rilevati quando è probabile l'esistenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato e l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa razionalmente pagherebbe per estinguere l'obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio. Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l'accantonamento è oggetto di attualizzazione; l'incremento del fondo connesso al trascorrere del tempo è imputato a conto economico alla voce "Oneri e Proventi finanziari".
I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile sono riportati all'interno di una apposita sezione informativa sulle passività potenziali e per gli stessi non si procede ad alcun accantonamento.
I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi, ancorché non formalizzati, che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi "a contributi definiti" e programmi "a benefici definiti".
Nei programmi "a contributi definiti" l'obbligazione dell'impresa, limitata al versamento dei contributi allo Stato ovvero a un patrimonio o a un'entità giuridicamente distinta (detta anche fondo), è determinata sulla base dei contributi dovuti. Fino all'entrata in vigore della Legge finanziaria 2007 e

dei relativi decreti attuativi, considerate le incertezze relative al momento di erogazione, il trattamento di fine rapporto (TFR) era assimilato a un programma "a benefici definiti".
A seguito della riforma, la destinazione delle quote maturande del TFR ai fondi pensione ovvero all'INPS comporta la trasformazione della natura del programma da piano "a benefici definiti" a piano "a contributi definiti", in quanto l'obbligazione dell'impresa è rappresentata esclusivamente dal versamento dei contributi ai fondi pensione o all'INPS.
La passività relativa al TFR pregresso continua a rappresentare un piano "a benefici definiti" determinato applicando una metodologia di tipo attuariale da parte di attuari indipendenti.
Gli utili e le perdite attuariali derivanti da modifiche delle ipotesi attuariali a partire dai bilanci redatti nell'anno 2013 sono contabilizzati nelle riserve di Patrimonio Netto come stabilito dal principio IAS19R.
Ai fini dello IAS 19 la suddetta riforma ha comportato la necessità di ricalcolare il valore del fondo TFR pregresso per effetto essenzialmente dell'esclusione dalla valutazione attuariale delle ipotesi connesse agli incrementi retributivi e all'aggiornamento delle ipotesi di natura finanziaria. Questo effetto (curtailment) è stato imputato a conto economico nel 2007 come componente positiva a riduzione dei costi del lavoro.
I debiti commerciali, gli altri debiti e le altre passività sono iscritti inizialmente al "fair value" al netto di eventuali costi connessi alla transazione. Successivamente sono rilevati al costo ammortizzato che, non ritenendosi di dover effettuare alcuna attualizzazione e imputazione separata a conto economico degli interessi passivi espliciti o scorporati in quanto non materiali in considerazione dei tempi previsti di pagamento, coincide con il valore nominale.
Gli stanziamenti per debiti presunti sono passività da pagare per beni o servizi che sono stati ricevuti o forniti ma non pagati, inclusi gli importi dovuti ai dipendenti o ad altri soggetti.
Il grado di incertezza relativo a tempistica o importo degli stanziamenti per debiti presunti è assai inferiore a quello degli accantonamenti.
Sulla base del modello in cinque fasi introdotto dall'IFRS 15, la Società procede alla rilevazione dei ricavi dopo aver identificato i contratti con i propri clienti e le relative prestazioni da soddisfare (trasferimento di beni/servizi), determinato il corrispettivo cui ritiene di avere diritto in cambio del soddisfacimento di ciascuna di tali prestazioni, nonché valutato la modalità di soddisfacimento di tali prestazioni (adempimento in un determinato momento versus adempimento nel corso del tempo). Nello specifico, la rilevazione dei ricavi avviene solo qualora risultino soddisfatti i seguenti requisiti:
Quando i requisiti qui sopra risultano soddisfatti, la Società procede alla rilevazione dei ricavi come di seguito descritto.
I ricavi delle vendite sono rilevati quando il controllo del bene oggetto della transazione è trasferito all'acquirente ovvero quando il bene è consegnato e il cliente acquisisce la capacità di decidere dell'uso del bene e di trarne sostanzialmente tutti i benefici.

I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi trattati quali componenti variabili del corrispettivo pattuito.
I ricavi delle prestazioni di servizi sono rilevati al compimento della prestazione.
Si rileva che i tempi di pagamento concessi ai clienti della Società non eccedono i 12 mesi, pertanto, la Società non rileva aggiustamenti al prezzo della transazione per considerare componenti di natura finanziaria.
I costi sono riconosciuti quando relativi a beni e servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.
Il costo di acquisto dei prodotti è iscritto al netto degli sconti riconosciuti dai fornitori per le "protezioni" riconosciute in relazione alle riduzioni dei listini e alle sostituzioni di prodotti. I relativi accrediti sono riconosciuti per competenza in base alle comunicazioni pervenute dai fornitori. Gli sconti cassa in fattura per pagamento previsto a presentazione fattura sono portati a riduzione del costo d'acquisto in quanto, come prassi in uso nel settore in cui opera la Società, ne è ritenuta prevalente la componente commerciale.
I dividendi sono rilevati alla data di assunzione della delibera da parte dell'Assemblea della società erogante.
I costi per il personale includono, coerentemente alla natura sostanziale di retribuzione che assumono, le stock option e/o stock grant in corso di maturazione alla data di chiusura del bilancio. Il costo è determinato con riferimento al "fair value" del diritto assegnato.
La quota di competenza dell'esercizio è determinata pro-rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione ("vesting period").
Il "fair value" delle stock grant è rappresentato dal valore dell'opzione determinato applicando il modello di "Black-Scholes" ed è rilevato con contropartita alla voce "Riserve".
Le imposte sul reddito correnti sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile. Il debito previsto è rilevato alla voce "Debiti tributari per imposte correnti" o, qualora ci sia un'eccedenza degli acconti versati rispetto all'onere dovuto, alla voce "Crediti tributari per imposte correnti". I debiti e i crediti tributari per imposte correnti sono rilevati al valore che si prevede di pagare/recuperare alle/dalle autorità fiscali applicando le aliquote e la normativa fiscale vigenti o sostanzialmente approvate alla data di chiusura del periodo.
Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate in base al "metodo patrimoniale (liability method)" sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali. L'iscrizione di attività per imposte anticipate è effettuata quando il loro recupero è probabile.
Le imposte differite e anticipate non sono iscritte se connesse all'iscrizione iniziale di un'attività o una passività in una operazione diversa da una Business Combination e che non ha impatto sul risultato e sull'imponibile fiscale.
Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti e sono compensate a livello di singola impresa se riferite a imposte compensabili. Il saldo della compensazione, se attivo, è iscritto alla voce "Attività per imposte anticipate", se passivo, alla voce "Passività per imposte differite".

Le attività e le passività incluse nella presente situazione sono rappresentate nella valuta del principale ambiente economico nel quale la società opera.
I dati consolidati sono rappresentati in euro, che è la valuta funzionale della Società.
I ricavi ed i costi relativi a operazioni in moneta estera sono iscritti al cambio corrente del giorno in cui l'operazione è compiuta. Le attività e passività monetarie in moneta estera sono convertite in euro applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio con imputazione dell'effetto a conto economico. Le attività e passività non monetarie in moneta estera valutate al costo sono iscritte al cambio di rilevazione iniziale; quando la valutazione è effettuata al "fair value", ovvero al valore recuperabile o di realizzo, è adottato il cambio corrente alla data di determinazione del valore.
| Tassi di cambio | Puntuale al 31.12.2023 |
Medio 2023 | Puntuale al 31.12.2022 |
Medio 2022 |
|---|---|---|---|---|
| US Dollar (USD) | 1,11 | 1,08 | 1,07 | 1,05 |
Gli strumenti finanziari derivati, compresi quelli impliciti (embedded derivatives), sono contabilizzati sulla base dei disposti dell'IFRS 9. Alla data di stipula gli stessi sono inizialmente contabilizzati al fair value come attività finanziarie "fair value through profit and loss" il fair value è positivo o come passività finanziarie "fair value through profit and loss" quando il fair value è negativo.
I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la stessa è formalmente documentata e la sua efficacia, verificata periodicamente, è elevata.
Se i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura ("cash flow hedge", ad esempio copertura della variabilità dei flussi di cassa di attività/passività per effetto delle oscillazioni dei tassi di interesse), le variazioni del "fair value" dei derivati sono inizialmente rilevate a patrimonio netto (e dunque nel conto economico complessivo) e successivamente riversate al conto economico separato quando si manifestano gli effetti economici originati dall'oggetto di copertura.
Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione, o se viene revocata la sua designazione quale copertura, gli importi precedentemente rilevati nella riserva di "cash flow hedge" restano iscritti nel patrimonio netto fino a quando la programmata operazione coperta si verifica, momento in cui è riversata a conto economico.
Se i derivati coprono il rischio di variazione di fair value di attività e di passività iscritte in bilancio ("fair value hedge") sia le variazioni del fair value dello strumento di copertura sia le variazioni dell'oggetto di copertura sono imputate al conto economico.
Le variazioni del "fair value" dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura sono rilevate a conto economico.
Con riferimento all'informativa richiesta da Consob relativamente ad operazioni e saldi significativi con parti correlate, si specifica che le stesse, oltre a trovare evidenza in apposito paragrafo nella sezione "Altre informazioni rilevanti" sono state indicate separatamente negli schemi di bilancio, solamente ove significative.

Il settore della distribuzione di IT ed elettronica di consumo presenta talune specificità di rilievo, a quanto consta entro certi limiti indipendenti dalla localizzazione geografica, specialmente per quanto attiene alle relazioni commerciali con i fornitori di prodotti o vendor.
Tali specificità attengono in modo particolare alle condizioni e modalità di formazione del margine commerciale per la parte c.d. "back-end", che risulta funzione del prezzo di acquisto dei prodotti rispetto al prezzo di vendita all'utente finale ovvero al rivenditore a seconda delle prassi adottate da questo o quel fornitore (nel rispetto, si rammenti, della funzione precipua del distributore che rimane quella di intermediare i flussi di prodotti tra fornitori/produttori e rivenditori/dettaglianti).
Le condizioni di acquisto prevedono tipicamente uno sconto base rispetto al prezzo di listino per l'utente finale/rivenditore ed una serie di condizioni accessorie che variano - per funzione e terminologia - da vendor a vendor, e che sono comunemente riconducibili ad alcune fattispecie standardizzabili:
Inoltre, sulla base degli accordi vigenti con la quasi totalità dei vendor, Esprinet S.p.A. beneficia di specifiche protezioni contrattuali rispetto al valore delle rimanenze tese a neutralizzare, entro certi limiti, il rischio economico legato a variazioni nei prezzi di listino di prodotti ordinati ("price protection") ovvero già presenti nei magazzini del distributore ("stock protection").
Nel primo caso la protezione viene generalmente riconosciuta mediante la fatturazione dei prodotti ordinati e non ancora spediti al nuovo prezzo; nel secondo caso il vendor è solito riconoscere un credito pari alla sopravvenuta riduzione del prezzo dei prodotti.
Quanto agli sconti cassa, questi vengono generalmente riconosciuti a fronte del rispetto delle condizioni di pagamento contrattualmente stabilite e costituiscono un incentivo alla puntualità nei pagamenti.
Tali condizioni prevedono per la totalità dei casi pagamenti dilazionati rispetto all'emissione della relativa fattura ovvero dell'invio della merce.
Gli sconti cassa, coerentemente con quanto avviene per gli sconti finanziari riconosciuti ad alcuni gruppi selezionati di clienti i quali vengono portati in riduzione dei ricavi, sono contabilizzati in riduzione dei costi di acquisto.
Per quanto attiene alle politiche di pagamento ai fornitori, non è possibile nell'ambito del settore individuare dei tempi di pagamento medio/normali in quanto esiste una notevole mutevolezza di condizioni a seconda dei fornitori. Più in particolare, l'intervallo delle dilazioni di pagamento previste in fattura va da un minimo di 7 a un massimo di 120 giorni, ed in rari casi è previsto il pagamento cash.
In taluni casi, i tempi di pagamento previsti in fattura sono oggetto di ulteriori dilazioni concordate, a valere su singole forniture ovvero sulla base di programmi commerciali ben determinati decisi dal fornitore.
Nei casi in cui la suddetta dilazione risulti onerosa, il tasso di interesse applicato non è, se non raramente, esplicitato. Capita sovente, inoltre, che le condizioni implicite di dilazione - talora applicate attraverso la riduzione degli sconti cassa contrattuali - non trovino riscontro con i tassi di mercato finanziario vigenti, rivelando la prevalenza della componente commerciale sull'elemento strettamente finanziario compensativo dello scarto tra il sorgere del debito e l'effettivo pagamento. Tale elemento è inoltre reso subalterno dalla durata relativamente breve, nella media, dei tempi di dilazione anche prorogati che non risultano mai, se non in rari casi, superiori ai 90 giorni.

La redazione del bilancio e delle relative note esplicative ha richiesto l'utilizzo di stime e di assunzioni sia nella determinazione di alcune attività e passività sia nella valutazione di attività e passività potenziali.
Le stime ed assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza storica e su altri fattori considerati rilevanti, ivi incluse aspettative su eventi futuri la cui manifestazione è ritenuta ragionevole.
Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull'esercizio corrente che su quelli futuri.
Le assunzioni riguardanti l'andamento futuro sono caratterizzate da situazioni di incertezza, acuite nel particolare contesto dalle condizioni sociopolitiche, economiche e sanitarie, per cui non si può escludere il concretizzarsi nel prossimo esercizio, di risultati diversi da quanto stimato e che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi ovviamente né stimabili, né prevedibili, anche significative, al valore contabile delle relative voci.
Le voci di bilancio principalmente interessate da tali situazioni di incertezza sono alcuni ricavi di vendita, taluni storni ai ricavi di vendita, i fondi rischi e oneri, i fondi svalutazione crediti e gli altri fondi svalutazione, gli ammortamenti, i benefici ai dipendenti, le imposte, l'avviamento, i diritti d'uso e le connesse passività finanziarie per leasing.
Nel seguito sono riepilogati i processi critici di valutazione e le stime/assunzioni ritenute suscettibili, qualora gli eventi futuri prefigurati non dovessero realizzarsi, in tutto o in parte, di produrre effetti significativi sulla situazione economico-finanziaria della Società.
L'iscrizione iniziale di un diritto d'uso e della connessa passività finanziaria per leasing relativi a contratti di leasing di attività dipende da diversi elementi di stima relativi, principalmente, alla durata del periodo non annullabile del contratto, al tasso di interesse implicito del leasing, ai costi di smantellamento/sostituzione/ripristino dell'attività al termine del contratto.
Alla data di decorrenza il locatario deve valutare la passività del leasing al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing nel periodo non annullabile.
Il periodo non annullabile è a sua volta dipendente dalle valutazioni circa la probabilità di esercizio da parte del locatario delle opzioni di rinnovo o interruzione nonché, nel caso in cui il diritto di interruzione anticipata sia egualmente sotto il controllo anche del locatore, in relazione ai possibili costi conseguenti dall'interruzione anche per tale soggetto.
I pagamenti dovuti per il leasing devono essere attualizzati utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing, se è possibile determinarlo facilmente. Se non è possibile, il locatario deve utilizzare il suo tasso di finanziamento marginale.
Il tasso di interesse che fa sì che il valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing e del valore residuo non garantito sia uguale alla somma del fair value dell'attività sottostante e degli eventuali costi diretti iniziali del locatore.
Il tasso di finanziamento marginale è il tasso di interesse che il locatario dovrebbe pagare per un prestito, con una durata e con garanzie simili, necessario per ottenere un'attività di valore simile all'attività consistente nel diritto di utilizzo in un contesto economico simile.
Per la determinazione del periodo non annullabile di ciascun contratto, in particolare relativamente agli immobili, sono stati analizzati i termini contrattuali ed effettuate ipotesi in relazione ai possibili periodi di rinnovo connesse con l'ubicazione degli stessi, la possibilità di spostamento in altre aree, i costi connessi a tali operazioni.

I contratti di leasing in essere non evidenziano il tasso di finanziamento implicito per cui si è proceduto alla determinazione del tasso di finanziamento marginale applicabile alla Società, distintamente per cluster di contratti aventi una duration omogenea. Per la quantificazione del tasso di finanziamento marginale sono state effettuate valutazioni in relazione allo spread applicabile alla Società in base al suo rating, ai tassi di finanziamento risk free applicabili nei paesi di operatività della Società, alle garanzie da cui tali finanziamenti sarebbero sorretti, alla materialità rispetto al livello di indebitamento della Società.
Le suddette valutazioni si basano su assunzioni e analisi per loro natura complesse e mutevoli nel tempo che potrebbero dunque condurre a modifiche successive, in caso di modifica del periodo non annullabile del contratto, o alla quantificazione di tassi differenti in epoche successive per i nuovi contratti cui applicarli.
Ai fini della verifica di perdita di valore degli avviamenti iscritti in bilancio si è proceduto al calcolo del valore d'uso delle "Unità Generatrici di Cassa" - Cash Generating Unit ("CGU") cui sia stato attribuito un valore di avviamento.
Tali CGU sono state individuate, coerentemente con la struttura organizzativa e di business della Società, come aggregazioni omogenee capaci di generare autonomamente flussi di cassa mediante l'utilizzo continuativo delle attività ad esse imputabili.
Il valore d'uso è stato misurato sulla base dell'attualizzazione dei flussi di cassa attesi per ogni CGU nonché dal valore che ci si attende dalla relativa dismissione al termine della vita utile.
A tale scopo si è utilizzato il metodo finanziario c.d. "Discounted Cash Flow Model" (DCF), il quale richiede che i flussi finanziari futuri vengano scontati ad un tasso di attualizzazione adeguato rispetto ai rischi specifici di ogni singola CGU.
La determinazione del valore recuperabile di ciascuna Cash Generating Unit ("CGU"), in termini di valore d'uso, è basata su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei flussi di cassa futuri, relativi sia al periodo del Business Plan di Gruppo 2024-2028E, sia oltre tale periodo.
Le condizioni poste dallo IFRS 9 per l'applicazione dell'"hedge accounting" (formale designazione della relazione di copertura, relazione di copertura documentata, misurabile ed altamente efficace, effetto del rischio di credito delle due controparti non significativo rispetto al valore dello strumento derivato, indice di copertura costante nel tempo) sono state rispettate integralmente e di conseguenza i contratti di IRS sono stati trattati secondo tale tecnica contabile che prevede, nello specifico, l'imputazione a riserva di patrimonio netto alla data di stipula del contratto del relativo "fair value" limitatamente alla porzione efficace. Le successive variazioni di "fair value" conseguenti a movimenti della curva dei tassi d'interesse, sempre nei limiti della porzione efficace della copertura, sono state parimenti imputate a riserva di patrimonio netto con contabilizzazione nel conto economico complessivo.
Ai fini del presente bilancio si è reso necessario contabilizzare gli effetti economico-patrimoniali connessi con i piani di stock grant a beneficio di alcuni manager di Esprinet S.p.A., le cui modalità di funzionamento sono meglio illustrate nei paragrafi "Piani di incentivazione azionaria" e "Capitale Sociale".
In particolare, il costo di tali piani è stato determinato con riferimento al "fair value" dei diritti assegnati ai singoli beneficiari alla data di assegnazione.
Tale "fair value", tenuto conto delle particolari e composite condizioni di esercizio - in parte legate ai risultati economico-finanziari consolidati conseguiti dal Gruppo, e in parte legate alla permanenza del singolo beneficiario all'interno del Gruppo alla data di scadenza dei piani -, è stato determinato

tramite l'applicazione del modello di "Black-Scholes" tenendo altresì conto della volatilità attesa, del dividend yield previsto e del livello del tasso di interesse privo di rischio.
Ai fini del riconoscimento dei ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi, laddove gli elementi informativi sulle date di effettiva consegna da parte dei trasportatori non siano sufficienti, la Società è solita stimare tali date sulla base dell'esperienza storica relativa ai tempi medi di consegna differenziati in base alla localizzazione geografica del punto di destinazione. Ai fini del riconoscimento dei ricavi per prestazioni di servizi viene considerato l'effettivo momento di erogazione della prestazione.
Esprinet S.p.A. è solita operare stime riguardanti le somme da riconoscere ai clienti a titolo di sconto per raggiungimento obiettivi, per favorire lo sviluppo delle vendite anche attraverso delle promozioni temporali, per incentivazione di vario genere.
La Società ha sviluppato una serie di procedure e controlli atte a minimizzare i possibili errori di valutazione e stima nello stanziamento delle note di credito da emettere.
In considerazione della significatività delle stime, della numerosità e varietà delle pattuizioni con i clienti, dell'articolazione dei calcoli non è possibile escludere che a consuntivo si possano determinare delle differenze tra gli importi stimati e quelli effettivamente ricevuti.
Tenuto conto delle prassi peculiari del settore in termini di definizione delle condizioni di acquisto e vendita, ed in ultima analisi di formazione e rilevazione del margine commerciale, la Società è solita operare alcune stime particolarmente in relazione al verificarsi di alcuni eventi la cui manifestazione è suscettibile di produrre effetti economico-finanziari anche di rilievo.
Si fa riferimento, in particolare, alle stime riguardanti l'importo delle note di credito da ricevere dai vendor alla data di redazione del presente bilancio a titolo di rebate per raggiungimento obiettivi e incentivi di vario genere, rimborso per attività di marketing congiunto, protezioni contrattuali di magazzino, ecc.
Esprinet S.p.A. ha sviluppato una serie di procedure e controlli atte a minimizzare i possibili errori di valutazione e stima nello stanziamento delle note di credito da ricevere.
In considerazione della significatività delle stime, della numerosità e varietà delle pattuizioni con i fornitori, dell'articolazione dei calcoli non è possibile escludere che a consuntivo si possano determinare delle differenze tra gli importi stimati e quelli effettivamente ricevuti.
Le immobilizzazioni materiali e immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile.
La vita utile è intesa come il periodo lungo il quale le attività saranno utilizzate dall'impresa.
Essa viene stimata sulla base dell'esperienza storica per immobilizzazioni analoghe, sulle condizioni di mercato e su altri eventi suscettibili di esercitare una qualche influenza sulla vita utile quali, a titolo esemplificativo, cambiamenti tecnologici di rilievo.
Ne consegue che l'effettiva vita economica potrebbe differire dalla vita utile stimata.
Esprinet S.p.A. è solita sottoporre a test periodici la validità della vita utile attesa per categoria di cespiti. Tale aggiornamento potrebbe produrre variazioni nei periodi di ammortamento e nelle quote di ammortamento degli esercizi futuri.
Ai fini della valutazione del presumibile grado di realizzo dei crediti Esprinet S.p.A. formula delle previsioni riguardanti il grado di solvibilità attesa delle controparti ("Expected Credit Loss model") tenuto conto delle informazioni disponibili, dei collateral a contenimento del rischio di credito e considerando l'esperienza storica accumulata.
Per i crediti oggetto di programmato trasferimento a terze parti nell'ambito di programmi di cartolarizzazione o di cessione a società di factoring o banche si procede alla valutazione a "fair value through profit and loss".
Il valore di effettivo realizzo dei crediti potrebbe differire da quello stimato a causa dell'incertezza gravante sulle condizioni alla base dei giudizi di solvibilità formulati.
L'eventuale peggioramento della situazione economica e finanziaria potrebbe comportare un ulteriore deterioramento delle condizioni finanziarie dei debitori della Società rispetto al peggioramento già preso in considerazione nella quantificazione del fondo iscritto in bilancio.
La Società è solito effettuare delle previsioni in relazione al valore di realizzo delle scorte di magazzino obsolete, in eccesso o a lento rigiro.
Tale stima si basa essenzialmente sull'esperienza storica, tenuto conto delle peculiarità dei rispettivi settori di riferimento cui le scorte si riferiscono.
Il valore di effettivo realizzo delle scorte potrebbe differire da quello stimato a causa dell'incertezza gravante sulle condizioni alla base delle stime adottate.
L'eventuale peggioramento della situazione economica e finanziaria o un'evoluzione tecnologica dirompente potrebbe comportare un ulteriore deterioramento delle condizioni di mercato rispetto a quanto già preso in considerazione nella quantificazione del fondo iscritto in bilancio.
La Società effettua accantonamenti ai fondi rischi ed oneri sulla base di assunzioni essenzialmente riferite agli importi che verrebbero ragionevolmente pagati per estinguere le obbligazioni di pagamento relative ad eventi passati.
Tale stima è frutto di un processo articolato, che prevede il coinvolgimento di consulenti essenzialmente in ambito legale e fiscale e che comporta giudizi soggettivi da parte della direzione. Gli importi effettivamente pagati per estinguere ovvero trasferire a terzi le obbligazioni di pagamento potrebbero differire anche sensibilmente da quelli stimati ai fini degli stanziamenti ai fondi. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non sia determinabile l'ammontare, tale fatto è riportato nelle note al bilancio.
Le passività per benefici ai dipendenti successivi al rapporto di lavoro rilevate in bilancio sono determinate in base allo IAS 19 attraverso l'applicazione di metodologie attuariali.
Tali metodologie hanno richiesto l'individuazione di alcune ipotesi di lavoro e stime afferenti di carattere demografico (probabilità di morte, inabilità, uscita dall'attività lavorativa, ecc.) ed economico-finanziario (tasso tecnico di attualizzazione, tasso di inflazione, tasso di aumento delle retribuzioni, tasso di incremento del TFR).
La validità delle stime adottate dipende essenzialmente dalla stabilità del quadro normativo di riferimento, dall'andamento dei tassi di interesse di mercato, dall'andamento della dinamica retributiva e del turnover nonché dal grado di frequenza di accesso ad anticipazioni da parte dei dipendenti.
Le imposte correnti dell'esercizio sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile applicando le aliquote fiscali vigenti alla data di redazione del bilancio.
Le imposte differite e anticipate vengono determinate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, in base alle aliquote che si ritiene risulteranno in vigore al momento del realizzo dell'attività o dell'estinzione della passività. L'iscrizione di attività fiscali differite ha luogo qualora il relativo recupero sia giudicato

probabile; tale probabilità dipende dall'effettiva esistenza di risultati fiscali imponibili in futuro che consentano l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili.
Nella determinazione dei risultati fiscali imponibili futuri sono stati presi in considerazione i risultati di budget ed i piani coerenti con quelli utilizzati ai fini dei test di impairment, considerando anche il fatto che le imposte differite attive fanno riferimento a differenze temporanee/perdite fiscali che, in misura significativa, possono essere recuperate in un arco temporale molto lungo, quindi compatibile con un contesto in cui l'uscita dalla situazione di crisi e la ripresa economica dovesse prolungarsi oltre l'orizzonte temporale implicito nei piani sopra citati.
I principi contabili adottati per la redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023 sono conformi a quelli utilizzati per la redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2022 ad eccezione di quanto esposto nei principi ed emendamenti di seguito riportati, applicati con effetto 1° gennaio 2023, in quanto divenuti obbligatori a seguito del completamento delle relative procedure di omologazione da parte delle autorità competenti.
In dettaglio le principali modifiche:
IFRS 17 – Contratti di Assicurazione - Emesso dallo IASB nel mese di maggio 2017, il nuovo principio ha sostituito l'IFRS 4 e si applica con decorrenza dal 1° gennaio 2023.
Disclosure of Accounting Policies (Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2): le modifiche emesse dallo IASB il 12 febbraio del 2021 hanno lo scopo di aiutare i redattori del bilancio a decidere quali principi contabili divulgare nel loro bilancio come maggiormente significativi. Inoltre, l'IFRS Practice Statement 2 è stato modificato aggiungendo linee guida ed esempi per spiegare e dimostrare l'applicazione del "processo di materialità in quattro fasi" alle informazioni sui principi contabili al fine di supportare le modifiche allo IAS 1. Le modifiche si applicano prospetticamente e sono efficaci per gli esercizi che hanno inizio dal o dopo il 1° gennaio 2023. L'applicazione delle modifiche all'IFRS Practice Statement 2 saranno applicabili solo successivamente all'applicazione di quelle previste per lo IAS 1.
Modifiche allo IAS 8 – Definizione delle stime contabili in data 12 febbraio 2021 lo IASB ha pubblicato il documento "Amendments to IAS 8 Accounting policies, Changes in Accounting Estimates and Errors: Definition of Accounting Estimates " con l'obiettivo di chiarire la distinzione tra politiche e stime contabili. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2023.
Modifiche allo IAS 12 (Income Taxes), Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction: pubblicate dallo IASB il 7 maggio 2021 con l'obiettivo di chiarire le modalità di contabilizzazione delle imposte differite su specifiche fattispecie contabili quali ad esempio la locazione o le "decommissioning obligations". Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio dal o dopo il 1° gennaio 2023.
Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 - Comparative Information (Amendment to IFRS17): pubblicato a dicembre 2021, ha lo scopo di indicare le opzioni di transizione relative alle informazioni comparative sulle attività finanziarie presentate in sede di applicazione iniziale dell'IFRS17. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2023.
Modifiche allo IAS 12 - Income taxes: International Tax Reform- Pillar Two Model Rules - Emesso dallo IASB il 23 maggio 2023 con data efficacia immediata e retroattiva per i bilanci annuali relativi agli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2023. Le modifiche prevedono: (i) un'eccezione che permette alle società assoggettate alla riforma fiscale OCSE, che ha definito un nuovo modello a due Pilastri

(c.d. Pillar Two Model) per porre un limite alla concorrenza fiscale introducendo un'aliquota minima globale al 15% in ciascuna giurisdizione in cui operano le grandi multinazionali, uno "sgravio temporaneo" riguardante la contabilizzazione della fiscalità differita che deriva dall'attuazione del modello stesso; (ii) di chiarire quali sono i requisiti di informativa aggiuntiva da fornire sui bilanci annuali per aiutare gli stakeholder a comprendere meglio l'esposizione delle società alle imposte in seguito all'introduzione del modello. Per meglio consentire la comparabilità fra i reporting finanziari l'eccezione sarà obbligatoria e non viene specificata una data di termine della stessa, in considerazione del fatto che le norme per essere applicabili dovranno essere recepite nella legislazione nazionale sulla base dell'approccio di ciascun paese.
Tali modifiche non hanno avuto un impatto significativo sul bilancio della Società.
Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni emessi ma non ancora entrati in vigore e/o omologati alla data della presente relazione. La Società intende adottare questi principi quando entreranno in vigore:
Modifiche allo IFRS 16 - Lease Liability in a sale and leaseback- Emesso dallo IASB il 22 settembre 2022, il documento prevede alcuni chiarimenti in merito alla valutazione delle operazioni di lease and leaseback che soddisfino di conseguenza anche criteri dell'IFRS 15 per la contabilizzazione della vendita. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2024. È consentita l'applicazione anticipata.
Modifiche allo IAS 1 - Presentation of financial statements: classification of liabilities as current or non-current – Emesso dallo IASB il 23 gennaio 2020, il documento prevede che una passività venga classificata come corrente o non corrente in funzione dei diritti esistenti alla data del bilancio. Inoltre, stabilisce che la classificazione non è impattata dall'aspettativa dell'entità di esercitare i propri diritti di posticipare il regolamento della passività. Infine, viene chiarito che tale regolamento si riferisce al trasferimento alla controparte di cassa, strumenti di capitale, altre attività o servizi. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2024. È consentita l'applicazione anticipata.
Modifiche allo IAS 1 - Presentation of financial statements: Non- Current Liabilities with Covenants – Emesso dallo IASB il 31 ottobre 2022, il documento chiarisce le condizioni necessarie da rispettare entro dodici mesi dall'esercizio di riferimento che possono influire sulla classificazione di una passività, soprattutto nei casi in cui sia assoggettata a Covenant. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2024. È consentita l'applicazione anticipata
La Società adotterà tali nuovi principi, emendamenti ed interpretazioni, sulla base della data di applicazione prevista; non si ritiene che i potenziali impatti possano essere significativi per la Società.
Modifiche allo IAS 7 e IFRS 7 - Supplier Finance Arrangements – Emesso dallo IASB il 25 Maggio 2023, il documento prevede di aggiungere obblighi di informativa relativamente agli accordi finanziari con i fornitori. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2024. È consentita l'applicazione anticipata.
Modifiche allo IAS 21 – The Effect of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack of Exchangeability – Emesso dallo IASB il 15 Agosto 2023, il documento prevede delle modalità per determinare se una valuta sia convertibile e, quando non lo sia, determinare il tasso di cambio da utilizzare e gli obblighi di informativa relativamente alla contabilizzazione. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2025. È consentita l'applicazione anticipata.

La Società adotterà tali nuovi principi, emendamenti ed interpretazioni, sulla base della data di applicazione prevista, e ne valuterà i potenziali impatti, quando questi saranno omologati dall'Unione Europea.
Nella presente relazione non si sono verificate variazioni nelle stime contabili utilizzate in periodi precedenti ai sensi dello IAS 8.
Non si segnalano riclassifiche di conto economico relative a bilanci pubblicati negli scorsi esercizi.
Nel corso dell'esercizio Esprinet S.p.A. ha fuso per incorporazione la controllata totalitaria 4Side S.r.l.. L'operazione rientra nell'ambito del disegnato processo di massimizzazione delle sinergie commerciali ed operative con la controllata, avviato con l'acquisto in data 15 novembre 2021 delle residue quote societarie in possesso dei soci di minoranza, manager della società o nel frattempo divenuti manager di Esprinet S.p.A., proseguito con la sottoscrizione in data 6 marzo 2023 di un contratto di affitto d'azienda della stessa, conclusosi in data 1° novembre 2023 con la fusione per incorporazione con effetti contabili e fiscali retrodatati al 1° gennaio 2023.
In considerazione del possesso e controllo già integrali alla data di chiusura dell'esercizio precedente, l'operazione sopra esposta non ha prodotto alcun effetto sul bilancio consolidato ma ha invece determinato degli impatti sul bilancio separato di Esprinet S.p.A.ai cui fini si riportano qui di seguito le attività e le passività incorporate, il valore della partecipazione posseduta da Esprinet S.p.A., il disavanzo di fusione emerso ed il flusso di cassa netto generato dall'operazione:

| 4Side S.r.l. | |
|---|---|
| (euro/000) | 01/01/2023 |
| Immobilizzazioni materiali, immateriali, finanziarie | 17 |
| Diritto di utilizzo di attività | 127 |
| Avviamento | 121 |
| Attività per imposte anticipate | 1.578 |
| Crediti ed altre attività non correnti | 2 |
| Rimanenze | 1.828 |
| Crediti verso clienti | 5.384 |
| Altre attività correnti | 213 |
| Disponibilità liquide | 2.887 |
| Passività finanziarie per leasing non correnti | (67) |
| Passività per prestazioni pensionistiche | (246) |
| Debiti verso fornitori | (6.021) |
| Debiti finanziari correnti | (1.000) |
| Passività finanziarie per leasing correnti | (77) |
| Altre passività correnti | (427) |
| "Fair value" attività nette | 4.319 |
| Valore partecipazione | (2.948) |
| Avanzo di fusione | 1.371 |
| Disponibilità liquide | 2.887 |
| Debiti finanziari | (1.000) |
| Passività finanziarie per leasing | (144) |
| Flusso di cassa netto dell'operazione | 3.114 |
All'interno della presente relazione finanziaria annuale, per più efficaci finalità comparative, laddove ritenuto più esplicativo dei fenomeni all'origine delle variazioni nei saldi contabili, sono stati rappresentati i valori di Esprinet S.p.A. "pro-forma" alla data del 31 dicembre 2022 che riassumono gli effetti delle fusioni già dalla data del 1° gennaio 2022.

| (euro/000) | Impianti e macchinari |
Attrezz. ind. comm. e altri beni |
Imm. in corso | Totale |
|---|---|---|---|---|
| Costo storico | 13.323 | 38.665 | 2.627 | 54.615 |
| Fondo ammortamento | (11.209) | (26.665) | - | (37.874) |
| Saldo al 31/12/2022 | 2.114 | 12.000 | 2.627 | 16.741 |
| Variazioni per fusioni - costo storico | 8 | 166 | - | 174 |
| Variazioni per fusioni - f.do ammortam. | (7) | (150) | - | (157) |
| Incrementi costo storico | 5.907 | 5.210 | 1.323 | 12.440 |
| Decrementi costo storico | (24) | (3.536) | (2) | (3.562) |
| Riclassifiche costo storico | 2.054 | 393 | (2.447) | - |
| Incrementi fondo ammortamento | (636) | (4.087) | - | (4.723) |
| Decrementi fondo ammortamento | 22 | 3.441 | - | 3.463 |
| Totale variazioni | 7.323 | 1.421 | (1.126) | 7.618 |
| Costo storico | 21.268 | 40.898 | 1.501 | 63.667 |
| Fondo ammortamento | (11.830) | (27.461) | - | (39.291) |
| Saldo al 31/12/2023 | 9.438 | 13.437 | 1.501 | 24.376 |
Le immobilizzazioni materiali al 31 dicembre 2023, ammontano a 24,3 milioni di euro e risultano incrementate per circa 7,6 milioni di euro rispetto al valore registrato al 31 dicembre 2022.
Gli investimenti nella voce "Impianti e macchinari" fanno principalmente riferimento all'istallazione di nuovi impianti robotici per l'efficientamento della gestione dei magazzini di Cavenago e Cambiago.
Gli investimenti nella voce "Attrezzature industriali e altri beni" fanno principalmente riferimento al periodico rinnovo e adeguamento del parco tecnologico, all'acquisto di prodotti destinati al noleggio e, relativamente alla voce "Immobilizzazioni in corso", ad impianti in corso di installazione nel magazzino di Cambiago.
La voce Attrezzature industriali e commerciali e altri beni è così composta:
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Macchine elettroniche | 10.571 | 9.076 | 1.495 |
| Mobili e arredi | 618 | 637 | (19) |
| Attrezzature industriali e commerciali | 1.103 | 1.403 | (300) |
| Altri beni | 1.145 | 884 | 261 |
| Totale | 13.437 | 12.000 | 1.437 |
La durata della vita utile associata alle varie categorie di immobilizzazioni non ha subito modifiche rispetto allo scorso anno.

Si segnala inoltre che non esistono immobilizzazioni materiali destinate alla cessione temporaneamente non utilizzate e che gli impegni di fornitura sottoscritti entro la fine dell'esercizio, ma non riconosciuti nel bilancio, non sono significativi.
Si riportano qui di seguito i principali elementi informativi nonché la sintesi degli impatti derivanti dall'applicazione dell'IFRS 16 (Leasing).
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Diritti di utilizzo di attività | 81.813 | 83.450 | (1.637) |
I contratti rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRS 16 si riferiscono all'utilizzo di:
| (euro/000) | Immobili | Automezzi | Totale |
|---|---|---|---|
| Costo storico | 110.401 | 3.772 | 114.173 |
| Fondo ammortamento | (28.223) | (2.500) | (30.723) |
| Saldo al 31/12/2022 | 82.178 | 1.272 | 83.450 |
| Variazioni per fusione - costo storico | 257 | 278 | 535 |
| Variazioni per fusione - f.do ammortam. | (231) | (177) | (408) |
| Incrementi costo storico | 6.385 | 711 | 7.096 |
| Decrementi costo storico | (256) | (482) | (738) |
| Incrementi fondo ammortamento | (8.186) | (674) | (8.860) |
| Decrementi fondo ammortamento | 256 | 482 | 738 |
| Totale variazioni | (1.801) | 37 | (1.764) |
| Costo storico | 116.787 | 4.279 | 121.066 |
| Fondo ammortamento | (36.384) | (2.869) | (39.253) |
| Saldo al 31/12/2023 | 80.403 | 1.410 | 81.813 |
Gli incrementi di costo storico occorsi nell'esercizio relativi agli immobili sono sostanzialmente ascrivibili ai rinnovi dei contratti di alcuni Cash & Carry e alla modifica dei canoni per tenere conto della variazione inflattiva dell'anno. Gli incrementi di costo storico relativi agli automezzi scaturiscono dal ricorrente parziale rinnovo annuo del parco auto.
Le aliquote di all'ammortamento del periodo sono determinate sulla base della durata residua di ogni singolo contratto e non sono variate rispetto all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022.
L'avviamento totale iscritto in bilancio ammonta a 18,4 milioni di euro e mostra un incremento pari a 0,1 milioni di euro rispetto al valore rilevato al 31 dicembre 2022 (18,3 milioni di euro), per effetto della fusione per incorporazione di 4Side Sr.l. avvenuta a far data dal 1° gennaio 2023.
La tabella seguente riassume i valori dei singoli avviamenti suddivisi per singola operazione di aggregazione di origine, ciascuna delle quali identificata dal nome della società di cui è stato acquisito il controllo:
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Assotrade S.p.A. | 5.500 | 5.500 | - |
| Pisani S.p.A. | 3.878 | 3.878 | - |
| Esprilog S.r.l. | 1.248 | 1.248 | - |
| Mosaico S.r.l. | 5.803 | 5.803 | - |
| Celly S.p.A. | 1.853 | 1.853 | - |
| 4Side S.r.l. | 121 | - | 121 |
| Totale | 18.403 | 18.282 | 121 |
Il principio contabile internazionale IAS 36 richiede di valutare l'esistenza di perdite di valore per le immobilizzazioni materiali e immateriali a vita utile definita in presenza di indicatori che facciano ritenere che tale problematica possa sussistere.
Nel caso dell'avviamento, così come delle eventuali altre attività immateriali a vita utile indefinita, tale verifica di valore viene effettuata annualmente - ovvero più frequentemente al realizzarsi di eventi straordinari negativi implicanti una presunzione di perdita di valore, i c.d. "triggering events" attraverso il processo di "impairment test".
Non rappresentando l'avviamento, in base ai principi contabili internazionali, un'attività a sé stante in quanto incapace di generare flussi di cassa indipendentemente da altre attività o gruppi di attività, esso non può essere assoggettato a test di "impairment" in via separata rispetto alle attività cui è riconducibile ma deve essere allocato ad una "CGU-Cash Generating Unit" o ad un gruppo di CGU, essendo il limite massimo di aggregazione coincidente con la nozione di "settore" contenuta nell'IFRS 8.
Nella fattispecie non è stato individuato un livello di analisi inferiore rispetto ad Esprinet S.p.A. globalmente considerata, non essendo riscontrabile alcuna unità elementare generatrici di flussi di cassa indipendenti cui allocare in tutto o in parte gli avviamenti evidenziati.
Il processo di verifica di valore sugli avviamenti e l'impianto valutativo adottato sono analiticamente descritti nell'omologa sezione del Bilancio consolidato ed al successivo commento alla voce "Partecipazioni", a cui si rimanda.
Le verifiche di "impairment" effettuate non hanno fatto emergere la necessità di svalutare alcuno dei valori degli avviamenti iscritti al 31 dicembre 2022 che vengono pertanto confermati.
A seguire si riportano i parametri che avrebbero dovuto assumere le variabili WACC e "g" perché ci fosse corrispondenza fra valore recuperabile e valore contabile:
| Parametri di equivalenza: Enterprise Value = Carrying Amount |
Italia IT&CE "B2B" CGU 1 |
|
|---|---|---|
| "g" (tasso di crescita a lungo termine) | n.s | |
| WACC post-tax | 13,24% |
In aggiunta ai flussi medi attesi utilizzati per determinare il valore d'uso, a mero titolo informativo così come richiesto dallo IAS 36 e sulla base delle indicazioni contenute nel documento congiunto di Banca d'Italia/Consob/Isvap n. 4 del 3 marzo 2010, sono state effettuate anche delle analisi di sensitività sulle seguenti variabili-chiave:

I range di oscillazione rispetto allo scenario "unico" presi in esame sono i seguenti:
A seguito di tali analisi, solo in scenari estremi scaturenti dalle diverse combinazioni delle assunzionichiave variate come sopra, ivi incluso lo scenario "worst" caratterizzato dall'utilizzo di un g pari a 0% (pari ad un "g" reale negativo del -2,0%), un WACC incrementato di +200bps ed un EBITDA di piano ridotto del -20%, il valore recuperabile risulta inferiore al valore netto contabile.
| (euro/000) | Concessioni licenze marchi e diritti simili |
Diritti di utilizzo di opere |
Immob. in corso ed acconti |
Totale |
|---|---|---|---|---|
| Costo storico | 16 | dell'ingegno 10.035 |
99 | 10.150 |
| Fondo ammortamento | (12) | (8.349) | - | (8.361) |
| Saldo al 31/12/2022 | 4 | 1.686 | 99 | 1.789 |
| Variazioni per fusioni - costo storico | - | 47 | - | 47 |
| Variazioni per fusioni - f.do ammortam. | - | (47) | - | (47) |
| Incrementi costo storico | - | 136 | - | 136 |
| Riclassifiche costo storico | - | 99 | (99) | - |
| Incrementi fondo ammortamento | - | (598) | - | (598) |
| Totale variazioni | - | (363) | (99) | (462) |
| Costo storico | 16 | 10.317 | - | 10.333 |
| Fondo ammortamento | (12) | (8.994) | - | (9.006) |
| Saldo al 31/12/2023 | 4 | 1.323 | - | 1.327 |
La voce Diritti di brevetto industriale ed utilizzazione delle opere dell'ingegno è relativa ai costi sostenuti per il rinnovo pluriennale e l'aggiornamento del sistema informativo gestionale (software).
Tale voce è ammortizzata in tre esercizi in coerenza con l'esercizio precedente.
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Partecipazioni | 115.225 | 101.326 | 13.899 |
Si forniscono di seguito alcune informazioni relative alle partecipazioni possedute in società controllate.
I dati di patrimonio netto e utile netto sono riferiti ai progetti di bilancio al 31 dicembre 2023 approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione.
| (euro/000) | Sede | Patrimonio netto (1) |
Utile/perdita (1) |
% possesso | Costo | Valore |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Bludis S.r.l. | Roma (RM) | 2.788 | 1.609 | 100% | 8.646 | 8.646 |
| Celly Pacific Limited | Hong Kong (Cina) | 304 | (59) | 100% | 4 | 4 |
| Dacom S.p.A. | Milano (MI) | 16.982 | (546) | 100% | 12.820 | 12.820 |
| idMAINT S.r.l. | Milano (MI) | 1.111 | (391) | 100% | 977 | 977 |
| Sifar Group S.r.l. | Milano (MI) | 9.436 | 453 | 100% | 16.983 | 16.983 |
| V-Valley S.r.l. | Vimercate (MB) | 7.506 | 704 | 100% | 20 | 20 |
| Zeliatech S.r.l. | Vimercate (MB) | 90 | (10) | 100% | 100 | 100 |
| Esprinet Iberica S.L.U. | Saragozza (Spagna) | 171.971 | 10.739 | 100% | 75.675 | 75.675 |
| Esprinet Portugal Lda | Porto (Portogallo) | 1.153 | (2.157) | 5% | - | - |
| Totale | 211.341 | 10.342 | 115.225 | 115.225 |
(1) Dati ricavati dai progetti di bilancio al 31 dicembre 2023 redatti secondo i rispettivi principi contabili nazionali.
La tabella che segue dettaglia la movimentazione nella voce "Partecipazioni":
| (euro/000) | Valore al 31/12/2022 |
Incrementi | Decrementi | Valore al 31/12/2023 |
|---|---|---|---|---|
| Bludis S.r.l. | 8.700 | - | (54) | 8.646 |
| Celly Pacific Limited | 4 | - | - | 4 |
| Dacom S.p.A. | 12.820 | - | - | 12.820 |
| idMAINT S.r.l. | 977 | - | - | 977 |
| 4Side S.r.l. | 2.948 | - | (2.948) | - |
| Nilox Deutschland GmbH | - | - | ||
| Sifar Group S.r.l. | - | 16.983 | - | 16.983 |
| V-Valley S.r.l. | 20 | - | - | 20 |
| Zeliatech S.r.l. | - | 100 | - | 100 |
| Esprinet Iberica S.L.U. | 75.857 | - | (182) | 75.675 |
| Esprinet Portugal Lda | - | - | - | - |
| Totale | 101.326 | 17.083 | (3.184) | 115.225 |
Gli incrementi si riferiscono all'acquisizione di Sifar Group S.r.l. avvenuta nel mese di agosto 2023 ed alla costituzione nel mese settembre 2023 del green tech distributor Zeliatech S.r.l..
La variazione nella partecipazione in Esprinet Iberica S.L.U. è conseguente alla rettifica del valore dell'addebito alla controllata del controvalore delle azioni assegnate ai suoi beneficiari in relazione al Piano di Compensi 2021-2023.
La variazione nella partecipazione in Bludis S.r.l. rispetto al 31 dicembre 2022 scaturisce, così come consentito dal principio contabile IFRS3, dalla determinazione nel corso dell'esercizio del prezzo definitivo di acquisto della stessa.
Rispetto al 31 dicembre 2022 vengono azzerati i valori delle partecipazioni in 4Side S.r.l. ed in Nilox Deutschland GmbH per, rispettivamente, la fusione per incorporazione, nel mese di novembre 2023, di 4Side S.r.l. in Esprinet S.p.A. con effetti contabili e fiscali retrodatati al 1° gennaio 2023, e la cessazione a maggio 2023 di Nilox Deutschland GmbH, già posta in liquidazione volontaria da settembre 2019.
La partecipazione totalitaria in V-Valley S.r.l., stanti la sua natura contrattualizzata di "commissionaria" di vendita della capogruppo Esprinet S.p.A. ed il valore irrilevante rispetto al patrimonio netto di quest'ultima, non è stata assoggettata a verifica specifica.

Come richiesto dal principio contabile IAS 36, la Società ha verificato la recuperabilità del valore contabile delle partecipazioni in imprese controllate al fine di determinare se tali attività possano aver subito una perdita di valore, attraverso il confronto tra valore d'uso e valore di carico Il processo di verifica di valore e l'impianto valutativo adottato sono analiticamente descritti nell'omologa sezione del Bilancio consolidato.
Il framework valutativo e le principali impostazioni procedurali in ordine alle nozioni di valore ed ai criteri e metodologie di stima utilizzate nelle valutazioni sono sintetizzate nel seguito.
Per la determinazione del valore recuperabile delle singole CGU è stata utilizzata l'accezione del "valore d'uso". Il valore recuperabile così determinato è stato confrontato con il valore contabile ("carrying amount").
Il valore recuperabile delle singole partecipazioni è stato determinato come maggiore fra valore d'uso e "fair value", quest'ultimo stimato con il metodo reddituale. Il valore recuperabile così determinato è stato confrontato con il valore contabile ("carrying amount").
Il valore d'uso è definito come il valore attuale alla data di analisi dei flussi finanziari futuri, in entrata ed in uscita, che si stima si origineranno dall'uso continuativo dei beni riferiti ad ogni singola CGU sottoposta a verifica.
Ai fini della determinazione del valore d'uso si utilizza, quale metodologia finanziaria comunemente accettata, il modello c.d. "DCF-Discounted Cash Flow" il quale prevede l'attualizzazione dei futuri flussi di cassa stimati tramite l'applicazione di un appropriato tasso di sconto. La variante utilizzata è del tipo "asset side" e presuppone l'attualizzazione dei flussi di cassa generati dall'attività operativa al lordo delle componenti di natura finanziaria, essendo i flussi di cassa calcolati al netto delle imposte figurative attraverso l'applicazione al risultato operativo (EBIT) di un'aliquota fiscale stimata.
Di seguito si riportano le informazioni richieste dai principi contabili internazionali in ordine alle principali scelte operate ai fini del calcolo dei valori recuperabili.
Le valutazioni finanziarie ai fini del calcolo del "valore d'uso" si basano su piani quinquennali, approvati dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 12 marzo 2024, costruiti partendo da un budget gestionale redatto a fini interni per l'esercizio 2024 e da questo estrapolando, mediante l'applicazione di tecniche previsionali tendenti a trattare differentemente i costi fissi da quelli variabili, i risultati per il periodo 2025-2028.
Come prescritto dallo IAS 36, paragrafo 50, i flussi finanziari considerati ai fini della stima sono al lordo degli oneri finanziari, secondo l'approccio "asset side" già descritto, e sono espressi in termini nominali.
Attraverso tale modalità i flussi finanziari sono stati identificati come il profilo dei flussi "normale", ossia caratterizzato dal più elevato grado di probabilità di manifestazione (c.d. "approccio probabilistico") nella costruzione dei piani di sviluppo economico nel periodo 2024E-2028E, e quindi in grado di meglio rappresentare la migliore stima del management circa l'evoluzione dei risultati di ciascuna attività.
In applicazione del principio IFRS 16 ("Leases") si è provveduto anche alla considerazione, nella costruzione dei piani previsionali, della sostituzione di canoni di affitto e leasing operativi con ammortamenti ed interessi.
Nella prospettiva della determinazione del "valore d'uso" attraverso una metodologia basata sull'attualizzazione di flussi finanziari ciò ha comportato, al fine di preservare il principio di "neutralità valutativa" (esclusi gli effetti fiscali), alcuni aggiustamenti ai cash flow previsionali.

In particolare, al fine di garantire la sostenibilità operativa ai piani si è ipotizzato in concomitanza della decadenza dei contratti di affitto principali di stipulare nuovi contratti alle medesime condizioni, il che si è tradotto in un flusso di investimenti figurativo corrispondente al valore del "Right of Use" dei beni ripristinati. Grazie a tale accorgimento si sono potuti correttamente catturare i fabbisogni di reinvestimento necessari per garantire la generazione di cassa prevista dal piano.
Ai fini delle previsioni si è fatto strettamente riferimento alle condizioni correnti di utilizzo, prescindendo cioè dai flussi ottenibili da eventuali investimenti incrementativi e/o ristrutturazioni che rappresentino una discontinuità rispetto alla normale operatività aziendale.
Nella predisposizione dei piani previsionali utilizzati nei modelli di "DCF-Discounted Cash Flow" i trend attesi di ricavi e margini lordi di prodotto sono stati definiti sulla base di dati ed informazioni sul settore distributivo e sui consumi di tecnologia di consenso ricavate da fonti comunemente ritenute affidabili (Sirmi, IDC, Euromonitor), ipotizzando per le società controllate differenti trend relativi a seconda di posizionamenti competitivi, strategie e condizioni ambientali.
La determinazione prospettica dei flussi finanziari per ogni partecipata si è basata sul c.d. "scenario unico" come precedentemente specificato.
La verifica di sostenibilità operativa dei piani previsionali si è incentrata sulla tenuta dei "modelli di business" e dei vantaggi competitivi per ciascuna partecipata, anche sulla base delle migliori evidenze esterne in merito alle prospettive di ciascun settore/mercato di riferimento e delle performance storicamente realizzate.
La sostenibilità finanziaria dei piani si basa sull'analisi dell'intrinseca coerenza tra cash-flows attesi lungo l'orizzonte di piano e i fabbisogni prospettici di investimenti in capitale circolante e fisso, tenuto conto delle riserve di liquidità.
Nell'esecuzione dell'impairment test è stato utilizzato un tasso di sconto maggiorato rispetto a quello utilizzato per la verifica di valore degli avviamenti di Esprinet S.p.A. stessa e della partecipazione in Esprinet Iberica S.L.U., al fine di riflettere un maggior rischio dimensionale, eventuali scostamenti fra budget e consuntivi, la meno profonda qualità e completezza della base informativa, il grado di verificabilità degli input di piano ed il rischio intrinseco ("inherent risk") delle attività da valutare.
Il tasso di attualizzazione utilizzato è rappresentativo del rendimento richiesto dai fornitori di capitale sia di rischio che di debito e tiene conto dei rischi specifici delle attività relative a ciascuna partecipata. Tale tasso corrisponde ad una nozione di costo del capitale nell'accezione del "WACC-Weighted Average Cost of Capital" ed è unico per la valutazione del Valore Terminale e l'attualizzazione dei flussi nel periodo di previsione esplicita,
In particolare, ai fini della determinazione del costo del capitale proprio ("Levered Cost of Equity") si è calcolato il Coefficiente Beta Unlevered mediano di un campione di società comparabili, quotate su mercati regolamentati, operanti a livello internazionale, che successivamente è stato oggetto di "releveraging" sulla base di una struttura finanziaria-obiettivo per ciascuna delle società partecipate in ipotesi coincidente con la struttura finanziaria media del campione. In tal modo si è realizzata la condizione di indipendenza del tasso di sconto dalla struttura finanziaria attuale.
Il campione di società comparabili utilizzato è composto dalle seguenti società:
| Società | Paese | ||
|---|---|---|---|
| AB S.A. | Polonia | ||
| Action S.A. | Polonia | ||
| ALSO Holding AG | Svizzera | ||
| Arrow Electronics, Inc. | USA | ||
| ASBISc Enterprises Plc | Cipro | ||
| Datatec Limited | Sud Africa | ||
| Exclusive Networks S.A. | Francia | ||
| Logicom Public Ltd | Cipro | ||
| SeSa | Italia | ||
| TD SYNNEX Corporation | USA |
Nel seguito si riportano le componenti del tasso di attualizzazione:
Lo IAS 36, par. 55, richiede che il tasso di attualizzazione sia calcolato al lordo delle imposte ("pretax"), consentendo tuttavia che l'attualizzazione dei flussi possa essere condotta anche impiegando un tasso stimato al netto dell'effetto fiscale ("post-tax"), a condizione che anche i flussi attesi siano espressi netto dell'effetto fiscale.
Nondimeno il WACC calcolato nella versione post-tax è stato anche convertito nel WACC pre-tax equivalente definito come il WACC al lordo delle imposte che conduce al medesimo risultato in termini di attualizzazione dei flussi finanziari al lordo delle imposte.
Il Valore Terminale rilevato in corrispondenza del termine del periodo di previsione esplicita è stato calcolato sulla base del "Perpetuity Method" (modello di capitalizzazione illimitata del flusso di cassa dell'ultimo anno), ipotizzando una crescita dal 5° anno in avanti del flusso finanziario sostenibile nel lungo periodo ad un tasso costante ("g").
Tale tasso è pari, per ipotesi, al tasso di inflazione atteso per il 2028 in Italia, Spagna e Portogallo (2,20%, 1,70% e 1,96% rispettivamente - fonte: Fondo Monetario Internazionale).
La tabella seguente riporta la descrizione dei principali assunti di base su cui è stato determinato il valore recuperabile per ciascuna partecipazione con riferimento alle modalità tecniche con cui è stato costruito il "DCF Model":
| Italia Bludis S.r.l. Dacom S.p.A. idMAINT S.r.l. |
Spagna Esprinet Iberica S.L.U. |
Portogallo Esprinet Portugal Lda |
|
|---|---|---|---|
| Flussi finanziari attesi: | |||
| Periodo di previsione analitica | 5 anni | 5 anni | 5 anni |
| "g" (tasso di crescita a lungo termine) | 2,00% | 1,70% | 1,96% |
| Tassi di attualizzazione: | |||
| Costo del capitale di rischio | 14,79% | 11,38% | 13,94% |
| Costo lordo marginale del capitale di debito |
5,25% | 5,25% | 5,25% |
| Aliquota fiscale | 24,00% | 25,00% | 21,00% |
| Struttura finanziaria-obiettivo (D/D+E) | 0,19 | 0,19 | 0,19 |
| Struttura finanziaria-obiettivo (E/D+E) | 0,81 | 0,81 | 0,81 |
| WACC post-tax | 12,75% | 9,95% | 12,10% |
| WACC pre-tax | 16,25% | 12,65% | 14,35% |
Per quanto attiene alle assunzioni-chiave utilizzate nelle proiezioni dei flussi e nel calcolo del valore d'uso si segnala che i valori delle partecipate sono particolarmente sensibili ai seguenti parametri:
Le verifiche di "impairment" non hanno fatto emergere la necessità di svalutare nessuna delle partecipazioni in essere né procedere alla rivalutazione della partecipazione del 5% in Esprinet Portugal Lda, svalutata integralmente nell'esercizio 2020.
In aggiunta ai flussi medi attesi utilizzati per determinare il valore d'uso, a mero titolo informativo così come richiesto dallo IAS 36 sono state effettuate anche delle analisi di sensitività sulle seguenti variabili-chiave:
I range di oscillazione rispetto allo scenario "unico" presi in esame sono i seguenti:
A seguito di tali analisi è emerso che, per le partecipazioni in Dacom S.p.A. ed idMAINT S.r.l. diversi scenari scaturenti dalle diverse combinazioni delle assunzioni-chiave variate come sopra, ivi incluso lo scenario "worst" caratterizzato dall'utilizzo di un g pari a 0% (pari ad un "g" reale negativo del -
2,0%), un WACC incrementato di +200bps ed un EBITDA di piano ridotto del -20%, porterebbero ad un valore d'uso inferiore ad un valore netto contabile.
Tenuto conto delle peculiari personalizzazioni metodologiche adottate ai fini della determinazione del "valore d'uso" delle partecipazioni e della fase storica di massimo ammontare, con prevista riduzione nell'esercizio, dei tassi di interesse sottostanti il WACC utilizzato, tuttavia, tali risultanze non sono ritenute particolarmente evocative di elementi di criticità tali da portare a dette svalutazioni.
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Attività per imposte anticipate | 4.999 | 2.262 | 2.737 |
Il saldo di questa voce è rappresentato da imposte anticipate rivenienti da fondi tassati ed altre differenze temporanee tra valori contabili e valori fiscalmente riconosciuti che la Società prevede di recuperare nei futuri esercizi a seguito della realizzazione di utili imponibili.
La recuperabilità è sorretta dai redditi previsti in base ai piani previsionali costruiti a partire dalle previsioni economico-finanziarie 2024-28E del Gruppo Esprinet approvate dal Consiglio di Amministrazione di Esprinet S.p.A. in data 12 marzo 2024.
A seguire si riporta un dettaglio relativo alla composizione della voce in oggetto:
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | Ammontare differenze temporanee |
Effetto fiscale (aliquota %) |
Importo | Ammontare differenze temporanee |
Effetto fiscale (aliquota %) |
Importo | |
| Imposte anticipate: | |||||||
| Svalutazione crediti | 8.318 | 24,00% | 1.996 | 1.418 | 24,00% | 340 | |
| Riporto perdite anni precedenti | 5.125 | 24,00% | 1.230 | - | 24,00% | - | |
| Ammortamenti eccedenti | 138 | 24,00% | 33 | - | 24,00% | - | |
| Ammortamenti Goodwill | 340 | 27,90% | 95 | 101 | 27,90% | 28 | |
| Compensi amministratori non erogati | 219 | 24,00% | 52 | 541 | 24,00% | 130 | |
| F.do obsolescenza magazzino | 2.307 | 27,90% | 644 | 2.772 | 27,90% | 773 | |
| IFRS 16 - Leases | 1.189 | 24,00% | 285 | 1.012 | 24,00% | 244 | |
| Indennità supplettiva clientela | 500 | 27,90% | 140 | 574 | 27,90% | 160 | |
| Fondo Resi | 964 | 27,90% | 269 | 1.173 | 27,90% | 327 | |
| Fondi Rischi | 405 | 27,90% | 97 | 517 | 27,90% | 94 | |
| Altro | 584 | 24%-27,9% | 158 | 612 | 24%-27,9% | 166 | |
| Attività per imposte anticipate | 4.999 | 2.262 |
Le imposte anticipate che scaturiscono dall'applicazione del principio contabile IFRS 16 sono state contabilizzate in conformità a quanto previsto dallo IAS 12 revised.
La voce Altro si riferisce principalmente alle imposte anticipate che scaturiscono dalle differenze temporanee originatesi sulle perdite su cambi da valutazione e sulla valutazione attuariale del TFR.
Di seguito la ripartizione temporale dei previsti riversamenti a conto economico:
| (euro/000) | Entro 1 anno | 1-5 anni | Oltre 5 anni | Totale | |
|---|---|---|---|---|---|
| Attività per imposte anticipate | 31/12/2023 | 805 | 3.849 | 345 | 4.999 |
| 31/12/2022 | 901 | 1.361 | - | 2.262 |
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Crediti per depositi cauzionali | 1.755 | 1.773 | (18) |
| Crediti ed altre attività non correnti | 1.755 | 1.773 | (18) |
I Crediti per depositi cauzionali si riferiscono principalmente ai depositi cauzionali per utenze e per contratti di locazione in essere.
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Prodotti finiti e merce | 347.549 | 376.258 | (28.709) |
| Fondo svalutazione rimanenze | (2.307) | (2.772) | 465 |
| Rimanenze | 345.242 | 373.486 | (28.244) |
L'importo delle rimanenze, pari a 345,2 milioni di euro, evidenzia un decremento di 28,2 milioni di euro rispetto allo stock esistente al 31 dicembre 2022. Il decremento risulta influenzato dai minori volumi di acquisti effettuati e di prodotti in viaggio dai fornitori o verso i clienti (77,8 milioni di euro complessivamente al 31 dicembre 2023 e 83,7 milioni di euro al 31 dicembre 2022), controbilanciati per 1,8 milioni di euro dal valore netto delle rimanenze di prodotto in essere al 31 dicembre 2022 in 4Side S.r.l., società controllata fusa per incorporazione a novembre 2023 con effetti contabili e fiscali retrodatati al 1° gennaio 2023.
Per maggiori dettagli sull'operazione di fusione si rinvia a quanto riportato nei "Fatti di rilievo del periodo" nella Relazione sulla Gestione.
Il Fondo svalutazione rimanenze, pari a 2,3 milioni di euro, è preordinato a fronteggiare i rischi connessi al presumibile minor valore di realizzo di stock obsoleti ed a lenta movimentazione.
La sua movimentazione è rappresentabile come segue:
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Fondo svalutazione rimanenze iniziale | 2.772 | 3.537 | (765) |
| Utilizzi/Rilasci | (1.646) | (1.109) | (537) |
| Accantonamenti | 885 | 344 | 541 |
| Variazioni per fusioni | 296 | - | 296 |
| Fondo svalutazione rimanenze finale | 2.307 | 2.772 | (465) |
Il saldo relativo alle "Variazioni per fusioni"si riferisce alla società 4Side S.r.l..
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Crediti lordi verso clienti | 335.302 | 351.006 | (15.704) |
| Fondo svalutazione crediti | (4.883) | (2.208) | (2.675) |
| Crediti netti verso clienti | 330.419 | 348.798 | (18.379) |
I Crediti verso clienti derivano dalle normali operazioni di vendita poste in essere dalla Società nell'ambito dell'ordinaria attività di commercializzazione. Tali operazioni sono per la quasi totalità effettuate verso clienti residenti in Italia, denominate in euro e regolabili monetariamente nel breve termine.
I Crediti lordi verso clienti includono 0,4 milioni di euro (3,3 milioni di euro nel 2022) di crediti ceduti pro-solvendo a società di factoring, risultano rettificati da note credito da emettere verso i clienti per un valore pari a 40,7 milioni di euro (51,0 milioni di euro a fine 2022) e comprendono 70,7 milioni di euro di crediti valutati al fair value (80,7 milioni di euro al 31 dicembre 2022).
La variazione dei crediti lordi è determinata, oltre che dai volumi complessivi di fatturato e dal loro andamento nel tempo, a loro volta determinati anche da fattori stagionali, anche dall'impatto dei programmi rotativi di smobilizzo dei crediti commerciali (i.e. ca. 228,0 milioni di euro al 31 dicembre 2023 rispetto a 226,4 milioni nel 2022).
Il fondo svalutazione crediti, attraverso il quale viene ottenuto l'adeguamento al valore di presunto realizzo dei crediti, è alimentato da accantonamenti determinati sulla base di un processo di valutazione analitica per singolo cliente in relazione ai relativi crediti scaduti ed ai contenziosi commerciali in essere, tenuto conto delle coperture assicurative (per ulteriori informazioni si rimanda alla sezione "Informativa su rischi e strumenti finanziari"). Di seguito la sua movimentazione:
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Fondo svalutazione crediti iniziale | 2.208 | 2.427 | (219) |
| Utilizzi/Rilasci | (1.165) | (1.009) | (156) |
| Accantonamenti | 3.409 | 790 | 2.619 |
| Variazioni per fusioni | 431 | - | 431 |
| Fondo svalutazione crediti finale | 4.883 | 2.208 | 2.675 |
Il saldo relativo alle "Variazioni per fusioni" si riferisce alla società 4Side S.r.l., fusa per incorporazione a novembre 2023 con effetti contabili e fiscali retrodatati al 1° gennaio 2023. Per maggiori dettagli sull'operazione si rimanda ai "Fatti di rilievo del periodo" nella Relazione sulla Gestione.

| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Crediti tributari per imposte correnti | 3.626 | 745 | 2.881 |
I Crediti tributari per imposte correnti sono conseguenza dell'eccedenza degli acconti versati, calcolati sui redditi dell'esercizio precedente, rispetto alle imposte correnti maturate nell'anno d'imposta 2023.
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Crediti verso imprese controllate (A) | 83.890 | 117.493 | (33.603) |
| Crediti verso imprese collegate (B) | - | - | - |
| Crediti tributari per imposta sul valore aggiunto | 2.493 | - | 2.493 |
| Crediti tributari altri | 45.105 | 35.729 | 9.376 |
| Altri crediti tributari (C) | 47.598 | 35.729 | 11.869 |
| Crediti verso società di factoring | 249 | 3.207 | (2.958) |
| Crediti finanziari verso altri | 9.656 | 10.336 | (680) |
| Crediti verso assicurazioni | 679 | 424 | 255 |
| Crediti verso fornitori | 8.756 | 786 | 7.970 |
| Crediti verso dipendenti | - | 2 | (2) |
| Crediti verso altri | 73 | 72 | 1 |
| Crediti verso altri (D) | 19.413 | 14.827 | 4.586 |
| Risconti attivi (E) | 5.321 | 4.937 | 384 |
| Altri crediti e attività correnti (F= A+B+C+D+E) | 156.222 | 172.986 | (16.764) |
Le tabelle che seguono mostrano il dettaglio dei Crediti verso imprese controllate per tipologia e per società; per ulteriori informazioni in merito all'origine dei dettagli riportati si rimanda alla sezione "Rapporti con entità correlate".

| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Dacom S.p.A. | 786 | 698 | 88 |
| Bludis S.r.l. | 89 | 2 | 87 |
| idMAINT S.r.l. | 28 | 40 | (12) |
| V-Valley S.r.l. | 70.313 | 62.410 | 7.903 |
| Nilox Deutschland GmbH | - | 825 | (825) |
| 4Side S.r.l. | - | 150 | (150) |
| Zeliatech S.r.l. | 6 | - | 6 |
| Esprinet Iberica S.L.U. | 3.197 | 4.202 | (1.005) |
| Esprinet Portugal Lda | 623 | 275 | 348 |
| V-Valley Advanced Solutions España, S.A. | 310 | 198 | 112 |
| V-Valley Advanced Solutions Portugal, Unipessoal, Lda | 32 | 15 | 17 |
| GTI Software & Networking SARLAU | 6 | 1 | 5 |
| Crediti commerciali (a) | 75.390 | 68.816 | 6.574 |
| 4Side S.r.l. | - | 42 | (42) |
| V-Valley S.r.l. | - | 135 | (135) |
| Crediti per consolidato fiscale (b) | - | 177 | (177) |
| 4Side S.r.l. | - | 1.000 | (1.000) |
| Dacom S.p.A. | 8.500 | 20.000 | (11.500) |
| Esprinet Iberica S.L.U. | - | 15.000 | (15.000) |
| Esprinet Portugal Lda | - | 3.000 | (3.000) |
| V-Valley Advanced Solutions España, S.A. | - | 9.500 | (9.500) |
| Crediti finanziari (c) | 8.500 | 48.500 | (40.000) |
| Totale crediti verso controllate (a+b+c) | 83.890 | 117.493 | (33.603) |
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Dacom S.p.A. | 9.286 | 20.698 | (11.412) |
| Bludis S.r.l. | 89 | 2 | 87 |
| idMAINT S.r.l. | 28 | 40 | (12) |
| V-Valley S.r.l. | 70.313 | 62.545 | 7.768 |
| Nilox Deutschland GmbH | - | 825 | (825) |
| 4Side S.r.l. | - | 1.192 | (1.192) |
| Zeliatech S.r.l. | 6 | - | 6 |
| Esprinet Iberica S.L.U. | 3.197 | 19.202 | (16.005) |
| Esprinet Portugal Lda | 623 | 3.275 | (2.652) |
| V-Valley Advanced Solutions España, S.A. | 310 | 9.698 | (9.388) |
| V-Valley Advanced Solutions Portugal, Unipessoal, Lda | 32 | 15 | 17 |
| GTI Software & Networking SARLAU | 6 | 1 | 5 |
| Totale crediti verso controllate | 83.890 | 117.493 | (33.603) |
I Crediti tributari per imposta sul valore aggiunto riguardano il credito IVA maturato dalla società al 31 dicembre 2023 oltre alle somme richieste a rimborso per le quali non è consentita la compensazione con passività fiscali derivanti dall'attività operativa. La variazione della voce rispetto al saldo al 31 dicembre 2022 si riferisce al cambiamento di posizione, da debitoria a creditoria.

I Crediti tributari altri si riferiscono principalmente al credito generatosi nei confronti dell'Erario conseguente al pagamento, effettuato a titolo provvisorio, di cartelle esattoriali relative ad imposte indirette in relazione alle quali sono in corso contenziosi per i cui dettagli si rimanda alla sezione "Evoluzione dei contenziosi di Esprinet S.p.A." all'interno dei commenti alla voce "26) Fondi non correnti e altre passività".
I Crediti verso società di factoring esprimono le somme dovute alla Società per le operazioni di fattorizzazione pro-soluto effettuate. Alla data di redazione della presente relazione il credito risulta quasi interamente incassato.
I Crediti finanziari verso altri si riferiscono interamente al deposito cauzionale costituito presso l'acquirente dei crediti ceduti nell'operazione di cartolarizzazione posta in essere dalla Società e finalizzato ad assicurare copertura alle diluizioni che potrebbero aversi nell'ambito di tale attività o nei mesi successivi alla chiusura dell'operazione.
I Crediti verso assicurazioni includono i risarcimenti assicurativi, al netto delle franchigie, riconosciuti dalle compagnie di assicurazione per sinistri di varia natura ma non ancora liquidati, il cui incasso si stima che possa ragionevolmente avere luogo nell'esercizio successivo.
I Crediti verso fornitori al 31 dicembre 2023 riguardano le note di credito ricevute dal valore complessivo superiore ai debiti in essere a fine dicembre per un disallineamento tra le tempistiche della loro quantificazione e quelle di pagamento dei fornitori. Essi accolgono inoltre crediti per anticipazioni richieste dai fornitori prima dell'evasione degli ordini di acquisto.
La voce Risconti attivi è rappresentata da costi (principalmente affitti passivi, canoni di manutenzione e assistenza, interessi passivi su finanziamenti non utilizzati) la cui competenza risulta posticipata rispetto alla manifestazione numeraria.
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Depositi bancari e postali | 113.104 | 121.120 | (8.016) |
| Denaro e valori in cassa | 15 | 10 | 5 |
| Assegni | 3 | - | 3 |
| Totale disponibilità liquide | 113.122 | 121.130 | (8.008) |
Le disponibilità liquide sono costituite pressoché interamente da saldi bancari, tutti immediatamente disponibili. Tali disponibilità hanno una natura in parte temporanea in quanto si originano per effetto del normale ciclo finanziario di breve periodo di incassi/pagamenti che prevede in particolare una concentrazione di incassi da clienti a metà e fine mese, laddove le uscite finanziarie legate ai pagamenti ai fornitori hanno un andamento più lineare.
Il valore di mercato delle disponibilità liquide coincide con il valore contabile.
La variazione rispetto al 31 dicembre 2022 è dettagliata nelle sue componenti nel Rendiconto Finanziario cui si rimanda.
Nel seguito sono commentate le principali variazioni che hanno inciso sulle voci che compongono il patrimonio netto:
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Capitale sociale (A) | 7.861 | 7.861 | - |
| Riserve e utili a nuovo (B) | 246.278 | 258.699 | (12.421) |
| Azioni proprie (C) | (13.330) | (13.330) | - |
| Totale riserve (D=B+C) | 232.948 | 245.369 | (12.421) |
| Risultato dell'esercizio (E) | (29.039) | 16.060 | (45.099) |
| Patrimonio netto (F=A+D+E) | 211.770 | 269.290 | (57.520) |
| Patrimonio netto di terzi (G) | - | - | - |
| Totale patrimonio netto (H=F+G) | 211.770 | 269.290 | (57.520) |
Il Capitale sociale della Società, interamente sottoscritto e versato al 31 dicembre 2023, è pari a 7.860.651 euro ed è costituito da n. 50.417.417 azioni, prive di indicazione del valore nominale. Il numero delle azioni residua rispetto agli annullamenti avvenuti nel 2020 e nel 2022, così come previsto dalle delibere delle Assemblee dei Soci di pertinenza, per un totale di n. 1.986.923 titoli.
Il valore delle Riserve e utili a nuovo è diminuito di 12,4 milioni di euro sostanzialmente per l'effetto combinato tra la destinazione degli utili degli esercizi precedenti, la distribuzione ai soci dei dividendi e l'avanzo di fusione generato dall'incorporazione della controllata totalitaria 4Side S.r.l.
All'interno delle Riserve è iscritto anche il controvalore dei diritti di assegnazione gratuita di azioni Esprinet ad Amministratori e dirigenti del Gruppo in relazione al Piano di incentivazione azionaria 2021-2023 approvato dall'Assemblea dei Soci di Esprinet S.p.A. del 7 aprile 2021.
Il valore di tali diritti è stato rilevato nel conto economico tra i costi del personale dipendente e tra i costi degli amministratori, ed è stato quantificato in base agli elementi dettagliatamente descritti nella sezione "Piani di incentivazione azionaria" all'interno del successivo capitolo "6. Commento alle voci di conto economico" cui si rimanda.
Per ulteriori dettagli si rinvia al Prospetto delle variazioni di patrimonio netto.
L'importo si riferisce al prezzo di acquisto totale delle n. 1.011.318 azioni Esprinet S.p.A. possedute dalla Società ed asservite al Piano di incentivazione azionaria 2021-2023.
In accordo con quanto richiesto dall'art. 2427, n. 7-bis del Codice Civile, la seguente tabella illustra la disponibilità e la distribuibilità delle riserve facenti parte del patrimonio netto, nonché la loro avvenuta utilizzazione nei precedenti esercizi.

| (euro/000) | Riepilogo delle utilizzazioni effettuate nei tre precedenti esercizi: |
||||
|---|---|---|---|---|---|
| Natura/descrizione | Importo | Possibilità di utilizzazione |
Quota disponibile |
per copertura perdite |
per altre ragioni |
| Capitale sociale | 7.861 | --- | - | ||
| Riserve: | |||||
| Riserva da sovrapprezzo azioni (*) | - | A,B,C | - | ||
| Riserva di rivalutazione | 30 | A,B,C | 30 | ||
| Riserva legale | 1.572 | B | 1.572 | ||
| Riserva da fusione | 9.834 | A,B,C | 9.834 | ||
| Riserva straordinaria | 213.452 | A,B,C | 213.452 | ||
| Riserva straordinaria (**) | 13.330 | --- | - | ||
| Riserve IFRS | 8.060 | --- | - | ||
| Totale riserve | 246.278 | 224.888 | - | - | |
| Totale Capitale sociale e Riserve | 254.139 | 224.888 | |||
| Quota non distribuibile (***) | - | ||||
| Residua quota distribuibile | 224.888 |
(*) Ai sensi dell'art. 2431 c.c. si può distribuire l'intero ammontare di tale riserva solo a condizione che la riserva legale, anche tramite trasferimento della stessa riserva sovrapprezzo azioni, abbia raggiunto il limite stabilito dall'art. 2430 c.c. Tale limite è stato raggiunto al 31 dicembre 2019.
(**) Ai sensi dell'art. 2358 c.c. rappresenta la quota non distribuibile corrispondente alle azioni proprie in portafoglio.
(***) Ai sensi dell'art. 2426, 5), rappresenta la quota non distribuibile destinata a copertura dei costi pluriennali non ancora ammortizzati.
Legenda: A=per aumento di capitale B=per copertura perdite C=per distribuzione a soci.
Il risultato netto dell'esercizio evidenzia una perdita che ammonta a 29,0 milioni di euro (risultato positivo di 16,1 milioni di euro nell'esercizio precedente).
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Debiti verso banche | 39.480 | 34.568 | 4.912 |
I Debiti verso banche sono rappresentati dalla valutazione al costo ammortizzato della parte scadente oltre l'esercizio successivo dei finanziamenti a medio-lungo termine.
La variazione rispetto all'esercizio precedente è conseguente all'effetto combinato fra la sottoscrizione di nuovi finanziamenti nel corso dell'esercizio e la riclassifica nei debiti correnti, così come previsto dai piani di ammortamento dei finanziamenti, delle rate scadenti entro dodici mesi.
I dettagli sui finanziamenti in essere sono riportati nel successivo paragrafo "Indebitamento finanziario netto e covenant su finanziamenti" cui si rimanda.

| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Passività finanziarie per leasing (non correnti) | 78.792 | 80.442 | (1.650) |
La passività finanziaria è correlata ai Diritti d'uso in essere alle date di bilancio di riferimento. La variazione è così dettagliabile:
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Passività finanziarie per leasing (non correnti) | 80.442 | 81.162 | (720) |
| Variazioni per fusioni | 67 | - | 67 |
| Incremento valore contratti sottoscritti | 548 | 7.011 | (6.463) |
| Risoluzione/modifiche contratti | 5.393 | - | 5.393 |
| Riclassifica debito non corrente | (7.658) | (7.731) | 73 |
| Passività finanziarie per leasing (non correnti) | 78.792 | 80.442 | (1.650) |
La seguente tabella analizza le scadenze della passività finanziaria iscritta al 31 dicembre 2023:
| (euro/000) | entro 5 anni | oltre 5 anni | 31/12/2023 |
|---|---|---|---|
| Passività finanziarie per leasing (non correnti) | 39.153 | 39.639 | 78.792 |
Con riferimento all'applicazione dell'IFRS16 avvenuta a partire dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2019, la Società non ha applicato il principio ai leasing delle attività immateriali.
Si rileva inoltre che, per quanto riguarda il lease term, la Società analizza i contratti di leasing, andando a definire per ciascuno di essi il periodo "non cancellabile" unitamente agli effetti di eventuali clausole di estensione o terminazione anticipata il cui esercizio sia ritenuto ragionevolmente certo. Nello specifico, per gli immobili tale valutazione ha considerato i fatti e le circostanze specifiche di ciascuna attività. Per quanto riguarda le altre categorie di beni, principalmente auto aziendali, la Società ha generalmente ritenuto non probabile l'esercizio di eventuali clausole di estensione o terminazione anticipata in considerazione delle prassi abitualmente seguite dalla Società.
Infine, le passività correlate ai diritti d'uso sono valutate considerando i pagamenti variabili dovuti per il leasing legati ad indici o tassi (es: indice ISTAT), laddove previsto contrattualmente.
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Passività per imposte differite | 3.390 | 3.315 | 75 |
Il saldo di questa voce è rappresentato dalle maggiori imposte dovute a differenze temporanee originatesi tra i valori delle attività e passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali che la società dovrà versare nei prossimi esercizi.
A seguire si riporta un dettaglio relativo alla composizione della voce in oggetto:
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | Ammontare differenze temporanee |
Effetto fiscale (aliquota %) |
Importo | Ammontare differenze temporanee |
Effetto fiscale (aliquota %) |
Importo |
| Imposte differite: | ||||||
| Ammortamento avviamenti | 11.774 | 27,90% | 3.285 | 11.455 | 27,90% | 3.196 |
| Utili su cambi da valutazione | 438 | 24,00% | 105 | 495 | 24,00% | 119 |
| Passività per imposte differite | 3.390 | 3.315 |
La ripartizione temporale delle imposte differite è la seguente:
| (euro/000) | Entro 1 anno | 1-5 anni | Oltre 5 anni | Totale | |
|---|---|---|---|---|---|
| Passività per imposte differite | 31/12/2023 | 105 | - | 3.285 | 3.390 |
| 31/12/2022 | 119 | - | 3.196 | 3.315 |
I Debiti per prestazioni pensionistiche comprendono gli importi a titolo di indennità di fine rapporto ("TFR") e altri benefici maturati a fine periodo dal personale dipendente e valutati secondo criteri attuariali ai sensi dello IAS 19.
La tabella successiva rappresenta le variazioni intervenute in tale voce nel corso dell'esercizio:
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Saldo iniziale | 3.547 | 4.082 | (535) |
| Incrementi per fusioni | 246 | - | 246 |
| Costo del servizio | (8) | - | (8) |
| Oneri finanziari | 132 | 39 | 93 |
| (Utili)/perdite attuariali | 16 | (315) | 331 |
| Prestazioni corrisposte | (305) | (259) | (46) |
| Debiti per prestazioni pensionistiche | 3.628 | 3.547 | 81 |
I valori riconosciuti al conto economico nell'esercizio risultano essere i seguenti:
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Oneri contabilizzati nel "Costo del lavoro" | (8) | - | (8) |
| Oneri contabilizzati negli "Oneri finanziari" | 132 | 39 | 93 |
| Totale | 124 | 39 | 85 |
La società, impiegando più di n. 50 dipendenti in data 1° gennaio 2007, trasferisce le quote di indennità di fine rapporto maturate ad entità terze.
La variazione rispetto allo scorso esercizio è sostanzialmente ascrivibile sia agli utilizzi ("prestazioni corrisposte") che agli utili attuariali.

Il saldo relativo alle "Incrementi per fusioni" si riferisce alla società 4Side S.r.l., fusa per incorporazione a novembre 2023 con effetti contabili e fiscali retrodatati al 1° gennaio 2023. Per maggiori dettagli sull'operazione si rimanda ai "Fatti di rilievo del periodo" nella Relazione sulla Gestione. Lo scostamento di valore rilevato nella voce "(utili)/perdite attuariali" rispetto allo scorso anno è dovuto essenzialmente al disallineamento tra le assunzioni prospettiche utilizzate nella valutazione al 31 dicembre 2022 e l'effettiva evoluzione del fondo al 31 dicembre 2023 (aderenti, liquidazioni effettuate, rivalutazione del beneficio). Il tasso di attualizzazione utilizzato esprime i rendimenti di mercato, alla data di riferimento del bilancio, di un paniere di titoli obbligazionari di aziende primarie aventi scadenza correlata alla permanenza media residua dei dipendenti di Esprinet S.p.A. (superiore a 10 anni) 12 .
Per la contabilizzazione dei benefici riservati ai dipendenti è stata utilizzata la metodologia denominata "Project unit credit cost" mediante l'utilizzo delle seguenti ipotesi operative:
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | |
|---|---|---|
| Tasso di inflazione (*) | 2,00% | 5,90% |
| Tasso di attualizzazione | 3,09% | 3,63% |
| Tasso di incremento retributivo | Inflazione + 1,5% |
Inflazione + 1,5% |
| Tasso annuo incremento TFR (**) | 3,00% | 5,93% |
(*) 2,0% dal 2024.
(*) 3,0% dal 2024.
Secondo quanto richiesto dallo IAS 19 Revised, occorre effettuare un'analisi di sensitività al variare delle principali ipotesi attuariali inserite nel modello di calcolo.
E' stato considerato come scenario base quello descritto nei paragrafi precedenti e da quello sono state aumentate e diminuite le ipotesi più significative, ovvero il tasso medio annuo di
12 In particolare, si precisa che come parametro di riferimento viene utilizzato l'indice iBoxx Eurozone Corporates AA 7-10. Per la scelta del tasso annuo di inflazione si è fatto riferimento alla Nota di Aggiornamento al DEF (NADEF 2023) pubblicata il 27 settembre 2023 che riporta il valore del deflatore dei consumi per gli anni 2023, 2024 e 2025 pari rispettivamente al 5,6%, 2,4% e 2,0%. Sulla base di quanto indicato e dell'attuale tendenza inflazionistica si è ritenuto opportuno, utilizzare per l'anno 2024 e successivi un tasso di inflazione costante pari al 2,0%.
attualizzazione, il tasso medio di inflazione ed il tasso di turn over, rispettivamente, di mezzo, di un quarto, e di due punti percentuale. I risultati ottenuti possono essere sintetizzati nella tabella seguente:
| (euro) | Analisi di sensitività | |
|---|---|---|
| Esprinet S.p.A. | ||
| Past Service Liability | ||
| Tasso annuo di attualizzazione | 0,50% | 3.501.556 |
| -0,50% | 3.761.263 | |
| Tasso annuo di inflazione | 0,25% | 3.665.800 |
| -0,25% | 3.589.933 | |
| Tasso annuo di turnover | 2,00% | 3.645.016 |
| -2,00% | 3.608.975 |
Secondo quanto stabilito dal principio contabile è stata anche effettuata la stima dei pagamenti attesi (in valore nominale) nei prossimi anni come riportato nella seguente tabella:
| (Euro) | Cash Flow futuri |
|---|---|
| Year | Esprinet S.p.A. |
| 0 - 1 | 399.574 |
| 1 - 2 | 274.805 |
| 2 - 3 | 265.909 |
| 3 - 4 | 280.182 |
| 4 - 5 | 320.697 |
| 5 - 6 | 309.530 |
| 6 - 7 | 232.457 |
| 7 - 8 | 278.750 |
| 8 - 9 | 248.822 |
| 9 - 10 | 247.152 |
| Over 10 | 1.743.842 |
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. | |
|---|---|---|---|---|
| Debiti per acquisto partecipazioni (non correnti) | 600 | 600 | - |
La voce Debiti per acquisto partecipazioni non correnti al 31 dicembre 2023 si riferisce in entrambe le date al corrispettivo da erogare, scadente oltre l'esercizio successivo, per l'acquisto effettuato a gennaio 2021 delle società Dacom S.p.A. (0,5 milioni di euro) ed idMAINT S.r.l. (0,1 milioni di euro).
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Debiti per incentivi monetari | 57 | 118 | (61) |
| Debiti verso erario rateizzati | 20.809 | - | 20.809 |
| Fondo per trattamento di quiescenza | 1.708 | 1.796 | (88) |
| Altri fondi | 344 | 1.127 | (783) |
| Fondi non correnti e altre passività | 22.918 | 3.041 | 19.877 |
La voce Debiti per incentivi monetari al 31 dicembre 2023 si riferisce alla quota parte di corrispettivo variabile erogabile ai beneficiari nel secondo anno successivo a quello di maturazione.
La voce Debiti verso erario rateizzati si riferisce alla quota scadente oltre i 12 mesi successivi al 31 dicembre 2023 del debito sorto a seguito della sottoscrizione con l'Agenzia delle Entrate nel secondo trimestre 2023, di accordi volti a definire in via stragiudiziale delle contestazioni formulate in materia di IVA relative ai periodi d'imposta dal 2013 al 2017. Maggiori dettagli sono descritti nei "Fatti di rilievo del periodo" della Relazione sulla gestionecui si rimanda.
La voce Fondo per trattamento di quiescenza accoglie l'accantonamento dell'indennità suppletiva di clientela riconoscibile agli agenti in base alle norme vigenti in materia. Nella tabella seguente viene indicata la movimentazione di tale fondo:
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Fondo per trattamento di quiescenza - iniziale | 1.796 | 1.692 | 104 |
| Utilizzi/Rilasci | (232) | (102) | (130) |
| Accantonamenti | 144 | 206 | (62) |
| Fondo per trattamento di quiescenza - finale | 1.708 | 1.796 | (88) |
L'importo allocato alla voce Altri fondi è finalizzato alla copertura dei rischi connessi ai contenziosi legali e fiscali in corso e alla copertura di stimate perdite durevoli delle società partecipate che eccedano il valore della partecipazione stessa. Di seguito la movimentazione nel periodo:
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Altri fondi - iniziale | 1.127 | 1.388 | (261) |
| Utilizzi/Rilasci | (999) | (321) | (678) |
| Accantonamenti | 216 | 60 | 156 |
| Altri fondi - finale | 344 | 1.127 | (783) |
Gli accantonamenti si riferiscono alla stima effettuata dal management con il supporto dei propri consulenti legali esterni di alcune posizioni in essere con il personale dipendente, agenti, fornitori. Gli Utilizzi si riferiscono per 0,8 milioni di euro al fondo stanziato in anni pregressi per la copertura del rischio riferito alla controllata Nilox Deutschland Gmbh, liquidata nel corso del 2023.

Si rappresentano di seguito i principali contenziosi promossi nei confronti della Società e gli sviluppi occorsi nell'anno 2023 (e successivamente fino alla data di redazione della presente Relazione Finanziaria) in relazione ai quali la Società, con il supporto del parere dei propri consulenti legali e/o fiscali, ha effettuato le relative valutazioni del rischio e, laddove ritenuto opportuno, operato i conseguenti accantonamenti al fondo rischi.
L'elenco che segue sintetizza l'evoluzione delle principali vertenze fiscali in corso per le quali non si è ritenuto sussistano gli elementi per procedere ad eventuali accantonamenti essendo il rischio di ciascuna stato valutato come possibile.
Relativamente ai contenziosi fiscali riferiti ad Actebis Computer S.p.A. e relativi a periodi antecedenti l'acquisizione della società (successivamente incorporata in Esprinet S.p.A.), risultano risolte tutte le pendenze in essere, eccezion fatta per una relativa all'esercizio 2005 per la quale Esprinet, su indicazione del venditore di Actebis e supportata dai consulenti di quest'ultimo, fallito il tentativo di accertamento con adesione, ha presentato ricorso nei vari gradi di giudizio con esecuzione di tutti i versamenti dovuti previa ricezione delle provviste finanziarie da parte del venditore.
I consulenti del venditore, a seguito della sentenza negativa della Commissione Tributaria Regionale in data 23 settembre 2014, hanno promosso ricorso anche innanzi alla Corte di Cassazione ove lo stesso è pendente e non risulta l'udienza sia stata fissata.
In data 30 novembre 2016 la Società ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero dell'IVA per un ammontare pari a 1,0 milioni di euro oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la mancata applicazione dell'IVA su operazioni imponibili poste in essere nel 2011 nei confronti di una società cliente che ha presentato una dichiarazione di intento ma che, una successiva verifica fiscale di cui è stata oggetto, ha fatto emergere la società cliente non avrebbe potuto presentare in quanto non dotata dei requisiti per essere considerata esportatore abituale.
La Società ha presentato ricorso ed ha ricevuto sentenza sfavorevole in data 24 novembre 2017 innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale ed in data 12 febbraio 2019 innanzi alla Commissione Tributaria Regionale.
Così come previsto dalla procedura amministrativa nel corso dell'iter giudiziario sono stati effettuati versamenti per complessivi 2,5 milioni di euro che, non essendosi ancora conclusi i gradi di giudizio, sono stati iscritti in bilancio nella voce "Crediti tributari altri".
In data 4 dicembre 2019 è stato presentato ricorso in Cassazione la cui data dell'udienza di discussione della causa non è stata ancora fissata.
In data 2 ottobre 2017 la Società ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero dell'IVA per un ammontare pari a 3,1 milioni di euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la mancata applicazione dell'IVA su operazioni imponibili poste in essere nel 2012 nei confronti di tre società clienti che hanno presentato le dichiarazioni di intento ma che, successive verifiche fiscali di cui sono state oggetto, hanno fatto emergere le società clienti non avrebbero potuto presentare in quanto non dotate dei requisiti per essere considerate esportatori abituali.
La Società ha presentato ricorso ed ha ricevuto sentenza favorevole in data 21 settembre 2018 innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale ma sfavorevole in data 17 febbraio 2020 innanzi alla Commissione Tributaria Regionale.

Così come previsto dalla procedura amministrativa a febbraio 2021 sono stati effettuati versamenti per 5,1 milioni di euro che, non essendosi ancora conclusi i gradi di giudizio, sono stati iscritti in bilancio nella voce "Crediti tributari altri".
In data 25 settembre 2020 la Società ha presentato ricorso in Cassazione e l'Agenzia delle Entrate ha presentato controricorso; la data dell'udienza di discussione della causa non è stata ancora fissata.
In data 31 luglio 2018 la Società ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero dell'IVA per un ammontare pari a 66mila euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la mancata applicazione dell'IVA su operazioni imponibili poste in essere nel 2013 nei confronti di una società cliente che ha presentato una dichiarazione di intento ma che, successive verifiche fiscali di cui è stata oggetto, hanno fatto emergere la società cliente non avrebbe potuto presentare in quanto non dotata dei requisiti per essere considerata esportatore abituale.
La Società ha presentato ricorso ed ha ricevuto sentenza sfavorevole in data 29 gennaio 2019 innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale ma favorevole in data 29 gennaio 2020 innanzi alla Commissione Tributaria Regionale.
In data 19 marzo 2021 l'Agenzia delle Entrate ha presentato ricorso in Cassazione e la Società ha presentato controricorso; l'udienza di discussione della causa si è tenuta in data 19 gennaio 2024. La Società rimane in attesa della decisione della Suprema Corte.
In data 20 dicembre 2018 la Società ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero dell'IVA per un ammontare pari a 14,5 milioni di euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la mancata applicazione dell'IVA su operazioni imponibili poste in essere nel 2013 nei confronti di altre sette società clienti che hanno presentato le dichiarazioni di intento ma che, successive verifiche fiscali di cui sono state oggetto, hanno fatto emergere tali società clienti non avrebbero potuto presentare in quanto non dotate dei requisiti per essere considerate esportatori abituali.
La Società ha presentato ricorso ed ha ricevuto sentenza sfavorevole in data 23 settembre 2020 innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale ed in data 14 febbraio 2022 innanzi alla Commissione Tributaria Regionale (sentenza depositata in data 28 febbraio 2022).
In data 23 maggio 2022 la Società ha presentato ricorso in Cassazione e l'Agenzia delle Entrate ha presentato controricorso; la data dell'udienza di discussione della causa non è stata ancora fissata.
In data 5 ottobre 2022 l'Agenzia delle Entrate-Riscossione ha concesso la rateazione in n. 18 mensilità, dal valore unitario di 0,7 milioni di euro ed a partire da medesimo mese di ottobre 2022, delle residuali somme dovute previste dalla procedura amministrativa.
Nel corso dell'iter giudiziario sono stati dunque effettuati versamenti per complessivi 35,0 milioni di euro (di cui 8,4 milioni di euro nel 2023) che, non essendosi ancora conclusi i gradi di giudizio, sono stati iscritti in bilancio nella voce "Crediti tributari altri".
In data 13 settembre 2021 la Società ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero dell'IVA per un ammontare pari a 6,5 milioni di euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la mancata applicazione dell'IVA su operazioni imponibili poste in essere nel 2013 nei confronti di ulteriori società clienti che hanno presentato le dichiarazioni di intento ma che, successive verifiche fiscali di cui sono state oggetto, hanno fatto emergere tali società clienti non avrebbero potuto presentare in quanto non dotate dei requisiti per essere considerate esportatori abituali.
La Società ha presentato ricorso innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale la cui data dell'udienza di discussione della causa, inizialmente fissata per la data del 18 ottobre 2022, è stata rinviata a data da definirsi.
Nel frattempo, in data 21 luglio 2022, l'Agenzia delle Entrate-Riscossione ha concesso la rateazione in n. 18 mensilità, dal valore unitario di quasi 0,2 milioni di euro ed a partire da agosto 2022, delle somme comunque previste dalla procedura amministrativa.
In data 30 giugno 2023 la società, a meri scopi deflattivi delle pretese erariali, ha sottoscritto un accordo stragiudiziale con l'Agenzia delle Entrate che prevede il pagamento di 4,5 milioni di euro, già al netto di 1,2 milioni di euro precedentemente versati secondo quanto previsto dalla procedura amministrativa, in cinque anni con rate trimestrali produttive di interessi, la cui prima rata è stata pagata nella medesima data,
Al 31 dicembre 2023 sono dunque stati iscritti nel conto economico e nelle passività, oltre che gli importi derivanti da tale accordo, anche 0,5 milioni di euro di interessi versati precedentemente alla sottoscrizione dell'accordo.
In data 23 dicembre 2022 la Società ha ricevuto tre avvisi di accertamento attraverso i quali l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero dell'IVA per un ammontare complessivo pari a 70,2 milioni di euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la mancata applicazione dell'IVA su operazioni imponibili poste in essere nel triennio 2014-2016 nei confronti di una lista di società clienti che hanno presentato le dichiarazioni di intento ma che, successive verifiche fiscali di cui sono state oggetto, hanno fatto emergere tali società clienti non avrebbero potuto presentare in quanto non dotate dei requisiti per essere considerate esportatori abituali.
La Società in data 22 maggio 2023, pur ritenendo di aver operato correttamente ed a scopi meramente deflattivi dell'eventuale contenzioso, ha sottoscritto degli atti di adesione con l'Agenzia delle Entrate per complessivi 27,2 milioni di euro da versare in cinque anni con rate trimestrali produttive di interessi, la cui prima rata è stata pagata in data 31 maggio 2023.
Al 31 dicembre 2023 risultano dunque iscritti nel conto economico e nelle passività gli importi derivanti da tali atti di adesione.
In data 20 luglio 2016 la società, a conclusione di una verifica fiscale cui è stata assoggettata, ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero di imposte dirette per 82mila euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la detrazione o mancata tassazione di componenti di reddito relative all'esercizio 2012 (esercizio in cui la società era ancora parte del Gruppo Esprinet).
La società ha dapprima presentato istanza di accertamento con adesione ma, post rigetto da parte dell'Agenzia delle Entrate, ha presentato ricorso ed è risultata vincitrice in data 26 giugno 2017 innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale ma soccombente in data 3 luglio 2018 innanzi alla Commissione Tributaria Regionale.
Così come previsto dalla procedura amministrativa, nel corso dell'iter giudiziario sono stati effettuati versamenti per complessivi 162mila euro iscritti a conto economico nell'esercizio 2018. In data 16 luglio 2019 è stato presentato ricorso in Cassazione.
In data 4 luglio 2017 la società, nel 2018 fusa per incorporazione in Esprinet S.p.A., ha ricevuto un avviso di accertamento attraverso il quale l'Agenzia delle Entrate ha richiesto il recupero di imposta di registro per 182mila euro, oltre a sanzioni ed interessi. È stata contestata la determinazione del ramo d'azienda acquistato in data 8 giugno 2016 dalla società venditrice Edslan S.p.A. (ora I-Trading S.r.l.).
La società ha dapprima presentato istanza di accertamento con adesione ma, post rigetto da parte dell'Agenzia delle Entrate, ha presentato ricorso ed è risultata vincitrice in data 19 giugno 2018 innanzi alla Commissione Tributaria Provinciale ed in data 22 gennaio 2020 innanzi alla Commissione Tributaria Regionale.
In data 8 gennaio 2021 la società ha presentato controricorso innanzi alla Corte di Cassazione, la cui data dell'udienza di discussione della causa non è stata ancora fissata, post ricorso da parte dell'Agenzia delle Entrate.
Le politiche seguite dalla Società e dal Gruppo per la gestione dei contenziosi legali e fiscali sono riportate nella sezione "Principali rischi e incertezze cui il Gruppo ed Esprinet S.p.A. sono esposti" della Relazione sulla gestione,cui si rimanda.
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Debiti verso fornitori lordi | 820.047 | 832.502 | (12.455) |
| Note di credito da ricevere | (90.098) | (99.377) | 9.279 |
| Debiti verso fornitori | 729.949 | 733.125 | (3.176) |
Il saldo dei Debiti verso fornitori, comparato al 31 dicembre 2022, è influenzato in larga prevalenza dai volumi complessivi di acquistato e dal loro andamento nel tempo, a loro volta dipendenti anche da fattori stagionali del business distributivo
Le note credito da ricevere fanno riferimento in prevalenza a rebate per raggiungimento di obiettivi commerciali e ad incentivi di vario genere, a rimborsi per attività di marketing congiunte con i fornitori e a protezioni contrattuali del magazzino.
Non vi sono debiti commerciali assistiti da garanzie reali sui beni della società né con durata residua superiore a 5 anni.
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Debiti verso banche correnti | 33.702 | 37.792 | (4.090) |
| Debiti verso altri finanziatori correnti | 14.304 | 14.339 | (35) |
| Debiti finanziari verso controllate | 21.382 | 22.578 | (1.196) |
| Debiti finanziari correnti | 69.388 | 74.709 | (5.321) |
I Debiti verso banche correnti sono rappresentati principalmente dalla valutazione al costo ammortizzato delle linee di finanziamento a breve termine e della parte scadente entro l'esercizio successivo dei finanziamenti a medio-lungo termine (27,7 milioni di euro in linea capitale al 31 dicembre 2023 e 25,2 milioni di euro, sempre in linea capitale, al 31 dicembre 2022).
La variazione rispetto all'esercizio precedente dipende dall'effetto combinato dei seguenti fenomeni:
I dettagli sui finanziamenti in essere sono riportati nel successivo paragrafo "Indebitamento finanziario netto e covenant su finanziamenti" cui si rimanda.
I Debiti verso altri finanziatori si riferiscono alle anticipazioni ottenute dalle società di factoring originatisi nell'ambito delle operatività pro-solvendo abituali per la Società e dagli incassi ricevuti in nome e per conto da clienti ceduti con la formula del pro-soluto. La variazione del debito è strettamente correlata al volume e ad una differente tempistica nel regolamento finanziario delle cessioni operate.
I Debiti finanziari verso controllate si riferiscono quasi interamente al rapporto in essere con la controllata V-Valley S.r.l. in forza del contratto di Cash Pooling sottoscritto nel 2019 per la gestione accentrata della tesoreria e, per 0,2 milioni di euro al rapporto di conto corrente con la controllata Celly Pacific LTD.
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Passività finanziarie per leasing (correnti) | 8.124 | 7.307 | 817 |
La passività è correlata ai Diritti d'uso in essere alle date di bilancio di riferimento. La variazione è così dettagliabile:
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Passività finanziarie per leasing (correnti) | 7.307 | 6.905 | 402 |
| Variazioni per fusioni | 77 | - | 77 |
| Incremento valore contratti sottoscritti | 156 | - | 156 |
| Riclassifica debito non corrente | 7.658 | 7.731 | (73) |
| Interessi passivi leasing | 2.695 | 2.619 | 76 |
| Pagamenti | (10.768) | (9.948) | (820) |
| Risoluzione/modifiche contratti | 999 | - | 999 |
| Passività finanziarie per leasing (correnti) | 8.124 | 7.307 | 817 |
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Debiti per acquisto partecipazioni (correnti) | 5.764 | 2.455 | 3.309 |
La voce Debiti per acquisto partecipazioni correnti al 31 dicembre 2023 si riferisce interamente al corrispettivo da erogare entro dodici mesi per l'acquisto della totalità delle quote delle società Sifar Group S.r.l..
Il saldo al 31 dicembre 2022 comprendeva invece il corrispettivo differito per l'acquisto della totalità delle azioni e quote di Dacom S.p.A. (0,6 milioni di euro), idMAINT S.r.l. (0,1 milioni di euro) e Bludis S.r.l. (1,7 milioni di euro), interamente corrisposti nel corso del 2023.
L'importo della voce Fondi correnti ed altre passività include solo debiti scadenti nei 12 mesi successivi.
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Debiti verso imprese controllate e collegate (A) | 1.245 | 599 | 646 |
| Debiti verso istituti prev. sociale (B) | 3.840 | 3.820 | 20 |
| Debiti tributari per imposta sul valore aggiunto | - | 12.735 | (12.735) |
| Debiti verso erario rateizzati | 6.338 | - | 6.338 |
| Debiti tributari per ritenute d'acconto | 39 | 55 | (16) |
| Debiti tributari altri | 1.529 | 1.496 | 33 |
| Altri debiti tributari (C) | 7.906 | 14.286 | (6.380) |
| Debiti verso dipendenti | 4.405 | 5.269 | (864) |
| Debiti verso clienti | 4.254 | 4.144 | 110 |
| Debiti verso altri | 765 | 1.998 | (1.233) |
| Debiti verso altri (D) | 9.424 | 11.411 | (1.987) |
| Ratei e risconti passivi relativi a: | |||
| - Ratei per assicurazioni | 253 | 227 | 26 |
| - Risconti per ricavi anticipati | 41 | 23 | 18 |
| - Altri risconti | 17 | 3 | 14 |
| Ratei e risconti Passivi (E) | 311 | 253 | 58 |
| Altri debiti e passività correnti (F=A+B+C+D+E) | 22.726 | 30.369 | (7.643) |
L'ammontare dei Debiti verso imprese controllate e collegate e la scomposizione per natura, specificando che nei due esercizi a confronto i valori sono relativi esclusivamente a rapporti con imprese controllate, sono sintetizzati nelle tabelle successive:
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Bludis S.r.l. | 2 | - | 2 |
| Celly Pacific LTD | 2 | - | 2 |
| Dacom S.p.A. | 348 | 41 | 307 |
| V-Valley S.r.l. | 223 | 10 | 213 |
| 4Side S.r.l. | - | 135 | (135) |
| Esprinet Iberica S.L.U. | 240 | 66 | 174 |
| Esprinet Portugal Lda | 40 | 2 | 38 |
| V-Valley Advanced Solutions España, S.A. | 390 | 345 | 45 |
| Totale debiti verso controllate e collegate | 1.245 | 599 | 646 |
I Debiti verso Istituti di previdenza e sicurezza sociale si riferiscono ai versamenti connessi alle retribuzioni corrisposte nel mese di dicembre e ai contributi maturati sulle mensilità differite, incentivi monetari inclusi.
I Debiti tributari per imposta sul valore aggiunto risultano azzerati per effetto dell'eccedenza, differentemente dall'esercizio precedente, del credito effettivo maturato dalla Società al 31 dicembre 2023 rispetto al saldo a debito al 31 dicembre 2022.
La voce Debiti verso erario rateizzati si riferisce alla quota scadente entro i 12 mesi successivi al 31 dicembre 2023, del debito sorto a seguito della sottoscrizione con l'Agenzia delle Entrate, nel secondo trimestre 2023, degli accordi volti a definire in via stragiudiziale delle contestazioni in materia di IVA relative ai periodi d'imposta dal 2013 al 2017. Maggiori dettagli sono descritti nei "Fatti di rilievo del periodo" della Relazione sulla gestionecui si rimanda.
I Debiti tributari altri sono rappresentati per lo più da ritenute fiscali su retribuzioni a dipendenti erogate nel mese di dicembre.
I Debiti verso clienti si originano perlopiù da movimenti contabili legati a note di credito emesse e non ancora liquidate in relazione a rapporti commerciali in essere.
I Debiti verso dipendenti si riferiscono a debiti per mensilità differite (ferie non godute, bonus di fine anno, 14^ mensilità, incentivi monetari) complessivamente maturati a fine esercizio.
I Debiti verso altri includono essenzialmente 0,2 milioni di euro riferibili ai compensi agli amministratori maturati nell'esercizio o in esercizi precedenti (0,3 milioni di euro al 31 dicembre 2022) e 0,4 milioni di euro (0,5 milioni di euro al 31 dicembre 2022) per provvigioni maturate e non corrisposte alla rete di agenti della Società.
I Ratei e risconti passivi rappresentano proventi/oneri la cui competenza risulta posticipata/anticipata rispetto alla manifestazione numeraria.
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Beni di terzi | 53.634 | 72.944 | (19.310) |
| Fideiussioni bancarie a favore di imprese controllate e collegate | 373.098 | 343.010 | 30.088 |
| Fideiussioni bancarie a favore di altre imprese | 10.640 | 11.634 | (994) |
| Garanzie prestate | 437.372 | 427.588 | 9.784 |
L'importo si riferisce al valore delle merci di proprietà di terzi depositate presso i magazzini di Esprinet S.p.A..
L'importo si riferisce principalmente a garanzie o lettere di patronage rilasciate a istituti di credito o factor a garanzia di fidi concessi dagli stessi alle società controllate dalla Società, nonché a garanzie rilasciate nei confronti di fornitori. La variazione rispetto allo scorso anno è legata principalmente all' aumento delle garanzie a favore della controllata Esprinet Iberica S.L.U. (50,1 milioni di euro) e una diminuzione verso la controllata V-Valley S.r.l. (20,0 milioni di euro).

L'importo si riferisce in larga prevalenza a fideiussioni bancarie rilasciate a titolo di caparra nell'ambito dei contratti di locazione di immobili e a fidejussioni rilasciate a enti pubblici per la partecipazione a gare per l'assegnazione di servizi o forniture.
Si ricorda che nella Relazione degli Amministratori sulla Gestione, dopo i commenti relativi all'andamento del Gruppo, sono state fornite alcune analisi sui risultati economici di Esprinet S.p.A., a completamento dell'informativa fornita nella seguente sezione.
Di seguito vengono fornite alcune tabelle sull'andamento dei ricavi nell'esercizio ricordando che ulteriori informazioni sul fatturato per famiglia di prodotto e per tipologia di clientela è stata fornita nella Relazione sulla Gestionea cui si rimanda.
| (milioni di euro) | 2023 | % | 2022 | % | Var. | % Var. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da vendite di prodotti | 2.413,1 | 99,6% | 2.711,6 | 99,7% | (298,5) | -11% |
| Ricavi da vendite di servizi | 10,7 | 0,4% | 7,6 | 0,3% | 3,1 | 40% |
| Ricavi da contratti con clienti | 2.423,8 | 100,0% | 2.719,2 | 100,0% | (295,4) | -11% |
| (euro/000) | 2023 | % | 2022 | % | % Var. |
|---|---|---|---|---|---|
| Italia | 2.379,5 | 98,2% | 2.657,9 | 97,8% | -10% |
| Spagna | 21,6 | 0,9% | 27,6 | 1,0% | -22% |
| Portogallo | 3,8 | 0,2% | 3,4 | 0,1% | 12% |
| Altri paesi UE | 13,6 | 0,6% | 22,2 | 0,8% | -39% |
| Paesi extra UE | 5,3 | 0,2% | 8,1 | 0,3% | -35% |
| Ricavi da contratti con clienti | 2.423,8 | 100,0% | 2.719,2 | 100,0% | -11% |
La Società, in applicazione del principio contabile IFRS 15, ha identificato la distribuzione dei prodotti hardware e software, la distribuzione dei prodotti a marca propria, la prestazione di servizi non intermediati come le attività in cui riveste un ruolo tale da richiedere la rappresentazione dei ricavi quale "principal". La distribuzione di software in cloud e l'intermediazione di servizi sono invece state identificate come linee di business da rappresentare in modalità "agent". Nella tabella seguente viene fornita tale distinzione.
| (euro/000) | 2023 | % | 2022 | % | % Var. |
|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con la clientela in modalità "principal" | 2.417,3 | 99,7% | 2.713,9 | 99,8% | -11% |
| Ricavi da contratti con la clientela in modalità "agent" | 6,5 | 0,3% | 5,3 | 0,2% | 23% |
| Ricavi da contratti con clienti | 2.423,8 | 100,0% | 2.719,2 | 100,0% | -11% |
| (euro/000) | 2023 | % | 2022 | % | Var. | % Var. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 2.423.750 | 100,00% | 2.719.248 | 100,00% | (295.498) | -11% |
| Costo del venduto | 2.294.694 | 94,68% | 2.579.271 | 94,85% | (284.577) | -11% |
| Margine commerciale lordo | 129.056 | 5,32% | 139.977 | 5,15% | (10.921) | -8% |
Il margine commerciale lordo è pari a 129,1 milioni di euro ed evidenzia una flessione del -8% rispetto al 2022 (140,0 milioni di euro), sostanzialmente per effetto del miglioramento del margine percentuale, salito dal 5,15% al 5,32%, grazie anche alla maggiore incidenza delle categorie di prodotto alto marginanti che hanno compensato il sensibile incremento del costo dei programmi di cessione pro-soluto dei crediti a seguito della crescita dei tassi di interesse disposta dalla Banca Centrale Europea. Sommando al risultato 2022 i 2,5 milioni di euro di margine commerciale lordo generato nell'esercizio precedente dalla società 4Side S.r.l., fusa per incorporazione dal 1° gennaio 2023, la variazione percentuale avrebbe mostrato una flessione del -9%.
Il costo del venduto, secondo le prassi prevalenti nei settori di operatività della Società, è rettificato in diminuzione per tenere conto di premi/rebate per raggiungimento obiettivi, fondi di sviluppo e comarketing, sconti cassa (c.d. "prompt payment discount" o "cash discount") e altri incentivi. Esso inoltre viene ridotto delle note credito emesse dai vendor a fronte di protezioni concordate del valore delle scorte di magazzino.
Il margine commerciale risulta infine ridotto della differenza tra il valore dei crediti ceduti nell'ambito del programma di cessione pro-soluto a carattere rotativo in essere e gli importi incassati. Nel 2023 tale effetto è quantificabile in 10,1 milioni di euro (3,2 milioni di euro nel 2022).
| (euro/000) | 2023 | % | 2022 | % | Var. | % Var. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 2.423.750 | 100,00% | 2.719.248 | 100,00% | (295.498) | -11% |
| Costi di marketing e vendita | 50.392 | 2,08% | 47.914 | 1,76% | 2.478 | 5% |
| Costi generali e amministrativi | 62.732 | 2,59% | 64.369 | 2,37% | (1.637) | -3% |
| (Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie | 27.306 | 1,13% | 82 | 0,00% | 27.224 | >100% |
| Costi operativi | 140.430 | 5,79% | 112.365 | 4,13% | 28.065 | 25% |
| - di cui non ricorrenti | 29.224 | 1,21% | 2.754 | 0,10% | 26.470 | >100% |
| Costi operativi "ricorrenti" | 111.206 | 4,59% | 109.611 | 4,03% | 1.595 | 1% |
Nel 2023 l'ammontare dei costi operativi è pari a 140,4 milioni di euro e presenta una variazione percentuale pari al +25% con un'incidenza sui ricavi al 5,79% rispetto al 4,13% dell'anno precedente.
Sommando ai valori 2022 i costi operativi sostenuti nell'esercizio precedente dalla società 4Side S.r.l., fusa per incorporazione con effetti dal 1° gennaio 2023, e pari a 1,7 milioni di euro, la variazione percentuale avrebbe mostrato un incremento del 23%.
Al netto degli oneri di natura non ricorrente, pari a 29,2 milioni di euro e per i cui dettagli si rimanda al paragrafo "Eventi e operazioni significative non ricorrenti", i costi operativi risultano in crescita del +1%, con un'incidenza sui ricavi in aumento al 4,59% dal 4,03%.
La tabella seguente dettaglia la composizione dei costi operativi nei due esercizi presi a confronto:
| (euro/000) | 2023 | % | 2022 | % | Var. | % Var. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 2.423.750 | 2.719.248 | (295.498) | -11% | ||
| Personale marketing e vendita e oneri accessori | 41.664 | 1,72% | 39.586 | 1,46% | 2.078 | 5% |
| Altre spese di marketing e vendita | 8.727 | 0,36% | 8.328 | 0,31% | 399 | 5% |
| Costi di marketing e vendita | 50.391 | 2,08% | 47.914 | 1,76% | 2.477 | 5% |
| Personale amministrazione, IT, HR, supply chain e oneri acc. |
17.367 | 0,72% | 18.366 | 0,68% | (999) | -5% |
| Compensi e spese amministratori | (298) | -0,01% | 3.202 | 0,12% | (3.500) | <-100% |
| Consulenze | 6.458 | 0,27% | 6.064 | 0,22% | 394 | 7% |
| Costi logistica | 13.000 | 0,54% | 13.001 | 0,48% | (1) | -0% |
| Ammortamenti ed accantonamenti | 11.231 | 0,46% | 9.998 | 0,37% | 1.233 | 12% |
| Altre spese generali ed amministrative | 14.975 | 0,62% | 13.738 | 0,51% | 1.237 | 9% |
| Costi generali ed amministrativi | 62.733 | 2,59% | 64.369 | 2,37% | (1.636) | -3% |
| (Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie | 27.306 | 1,13% | 82 | 0,00% | 27.224 | >100% |
| Costi operativi | 140.430 | 5,79% | 112.365 | 4,13% | 28.065 | 25% |
I Costi di marketing e vendita includono principalmente:
I Costi generali e amministrativicomprendono:
La voce (Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie comprende le seguenti fattispecie:

Al fine di ampliare l'informativa fornita, si provvede a riclassificare per "natura" alcune categorie di costo che nello schema di conto economico adottato sono allocate per "destinazione".
| (euro/000) | 2023 | % | 2022 | % | Var. | % Var. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 2.423.750 | 100,00% | 2.719.248 | 100,00% | (295.498) | -11% |
| Ammortamenti Imm. materiali | 4.279 | 0,18% | 3.272 | 0,12% | 1.007 | 31% |
| Ammortamenti Imm. immateriali | 442 | 0,02% | 282 | 0,01% | 160 | 57% |
| Ammortamenti diritti di utilizzo di attività | 8.860 | 0,37% | 8.160 | 0,30% | 700 | 9% |
| Subtot. ammortamenti | 13.581 | 0,56% | 11.714 | 0,43% | 1.867 | 16% |
| Svalutazione immobilizzazioni | - | 0,00% | - | 0,00% | - | 0% |
| Subtot. ammort. e svalut. (A) | 13.581 | 0,56% | 11.714 | 0,43% | 1.867 | 16% |
| Acc.to fondi rischi ed oneri (B) | 360 | 0,01% | 266 | 0,01% | 94 | 35% |
| Totale ammort., svalutaz. e accantonamenti (C=A+B) |
13.941 | 0,58% | 11.980 | 0,44% | 1.961 | 16% |
Gli ammortamenti delle immobilizzazioni, sia materiali sia immateriali, recepiscono le rettifiche evidenziate nella seconda tabella, rettifiche che consentono la riconciliazione con quanto indicato nei rispettivi prospetti di movimentazione.
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Ammortamenti Imm. materiali ad incremento del fondo | 4.723 | 3.567 | 1.156 |
| Riaddebiti a controllate | (444) | (295) | (149) |
| Ammortamenti immobilizzazioni materiali | 4.279 | 3.272 | 1.007 |
| Ammortamenti Imm. immateriali ad incremento del fondo | 598 | 423 | 175 |
| Riaddebiti a controllate | (156) | (141) | (15) |
| Ammortamenti immobilizzazioni immateriali | 442 | 282 | 160 |
| (euro/000) | 2023 | % | 2022 | % | Var. | % Var. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 2.423.750 | 2.719.248 | (295.498) | -11% | ||
| Salari e stipendi | 36.947 | 1,5% | 35.199 | 1,3% | 1.748 | 5% |
| Oneri sociali | 11.178 | 0,5% | 10.356 | 0,4% | 822 | 8% |
| Costi pensionistici | 2.738 | 0,1% | 2.649 | 0,1% | 89 | 3% |
| Altri costi del personale | 1.285 | 0,1% | 1.248 | 0,1% | 37 | 3% |
| Oneri di risoluzione rapporto | 104 | 0,0% | 182 | 0,0% | (78) | -43% |
| Piani azionari | (917) | -0,0% | 651 | 0,0% | (1.568) | <-100% |
| Costo del lavoro(1) | 51.335 | 2,1% | 50.285 | 1,9% | 1.050 | 2% |
(1) Non incluso il costo dei lavoratori interinali.
Nel 2023 il costo del lavoro ammonta a 51.3 milioni di euro, in aumento del +2% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente, principalmente a seguito della fusione nel corso del 2023 della società controllata 4Side S.r.l.. Considerando infatti che nell'esercizio 2022 4Side S.r.l. ha sostenuto oneri per 1,3 milioni di euro ed al netto degli oneri di risoluzione rapporto e del costo per piani azionari, poste il cui valore non ha una correlazione lineare alla numerica di personale impiegato, il costo del personale nel 2023 risulta pari a 52,2 milioni di euro2, in crescita del 3% rispetto all'anno precedente (50,7 milioni di euro) in linea con il numero di risorse mediamente impiegate e comprensivo, anche nel 2022, del personale di 4Side S.r.l..
Il dettaglio dei dipendenti della Società al 31 dicembre 2023, ripartiti per qualifica contrattuale, è fornito nella sezione "Risorse umane" della Relazione sulla gestione"cui si rimanda.
In data 22 aprile 2021 sono stati attribuiti i diritti di assegnazione gratuita delle azioni ordinarie di Esprinet S.p.A. previsti dal "Long Term Incentive Plan" approvato dall'Assemblea dei Soci della stessa in data 7 aprile 2021.
Le azioni ordinarie assoggettate a tale Piano di compensi erano già nella disponibilità della Società solo limitatamente a n.63.655 azioni, dovendosi provvedere alla provvista per il quantitativo residuo necessario rispetto ai n. 1.011.318 diritti effettivamente assegnati.
Il summenzionato piano è stato oggetto di contabilizzazione al "fair value" determinato tramite l'applicazione del modello di "Black-Scholes", tenuto conto del dividend yield, della volatilità del titolo Esprinet, del livello del tasso di interesse privo di rischio previsti alle rispettive date di assegnazione dei diritti e, relativamente alla componente "Double Up", alla probabilità di andamento del titolo nel periodo di maturazione del Piano di compensi.
I principali elementi informativi e parametri utilizzati ai fini della valorizzazione dei diritti di assegnazione gratuita delle azioni per il suddetto Piano di compensi sono sinteticamente riportati nel prospetto seguente.

| (euro/000) | Piano 2021-2023 componente "Base" |
Piano 2021-2023 componente "Double Up" |
||
|---|---|---|---|---|
| Data di assegnazione | 22/04/2021 | 22/04/2021 | ||
| Scadenza periodo di maturazione | 30/04/2024 | 30/04/2024 | ||
| Data di esercizio | 30/06/2024 | 30/06/2024 | ||
| Numero diritti assegnazione gratuita assegnati | 172.718 | 784.000 | ||
| Numero diritti assegnazione gratuita esercitabili | 32.683 | (1) | - | (1) |
| Fair value unitario (euro) | 11,29 | 5,16 | ||
| Fair value totale (euro) | 368.991 | - | ||
| Diritti soggetti a lock-up (2 anni) | 25,0% | 25,0% | ||
| Durata lock-up | 2 anni | 2 anni | ||
| Tasso di interesse privo di rischio | -0,4% | (2) | -0,4% | (2) |
| Volatilità implicita | 40,6% | (3) | 40,6% | (3) |
| Durata (anni) | 3 | 3 | ||
| Prezzo di mercato (4) | 13,59 | 13,59 | ||
| "Dividend yield" | 3,8% | 3,8% | ||
(1) Numero ridotto in considerazione del termine del rapporto di lavoro di alcuni beneficiari e/o sulla base della stima circa il raggiungimento degli obiettivi di performance.
(2) IRS 3 anni (fonte: Bloomberg, 21 qprile 2021)
(3) Volatilità a 3 anni calcolata in base alle quotazioni ufficiali alla chiusura di Borsa nel triennio precedente al 22 aprile 2021
(4) Pari al prezzo ufficiale del titolo Esprinet S.p.A. alla data di assegnazione
I costi complessivamente imputati a conto economico nel corso dell'esercizio in riferimento ai Piani di incentivazione azionaria, con contropartita nella situazione patrimoniale-finanziaria alla voce "Riserve", sono rappresentati da una componente positiva pari a 0,9 milioni di euro relativamente ai dipendenti (oneri per 0,6 milioni di euro nel 2022) ed a 2,1 milioni di euro relativamente agli amministratori (oneri per 1,3 milioni di euro nel 2022) conseguenti al mancato e/o solo parziale raggiungimento delle condizioni non monetarie cui tali Piani sono assoggettati.
I costi relativi ai leasing di modico valore ed a quelli di durata inferiore ai 12 mesi, per i quali la Società si è avvalsa dell'esclusione dall'applicazione del principio contabile IFRS 16, ammontano a 133mila euro mentre risultano azzerati quelli relativi ai contratti di durata inferiore ai 12 mesi (126mila e zero rispettivamente nel 2022).
Le tabelle che seguono contengono rispettivamente il dettaglio dei costi e degli impegni per futuri pagamenti relativi ai contratti per servizi di durata pluriennale:
| (euro/000) | 2023 | % 2022 |
% | Var. | % Var. | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 2.423.750 | 2.719.248 | (295.498) | -11% | |||
| Attrezzature | 133 | 0,01% | 125 | 0,00% | 8 | 6% | |
| Linee dati | 90 | 0,00% | 91 | 0,00% | (1) | -1% | |
| Housing CED | 148 | 0,01% | 133 | 0,00% | 15 | 11% | |
| Totale costi per servizi pluriennali | 371 | 0,02% | 349 | 0,01% | 22 | 6% |
| (euro/000) | 2024 | 2025 | 2026 | 2027 | 2028 | Oltre | Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attrezzature | 115 | 55 | 36 | 36 | 9 | - | 251 |
| Linee dati | 824 | 812 | 812 | 777 | 9 | - | 3.234 |
| Housing CED | 180 | 180 | 180 | 180 | - | - | 720 |
| Impegni per servizi pluriennali | 1.119 | 1.047 | 1.028 | 993 | 18 | - | 4.204 |
| (euro/000) | 2023 | % | 2022 | % | Var. | % Var. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 2.423.750 | 100,00% 2.719.248 |
100,00% | (295.498) | -11% | |
| Interessi passivi su finanziamenti | 1.321 | 0,05% | 659 | 0,02% | 662 | >100% |
| Interessi passivi verso banche | 6.298 | 0,26% | 754 | 0,03% | 5.544 | >100% |
| Interessi passivi verso altri | 7.028 | 0,29% | 25 | 0,00% | 7.003 | >100% |
| Oneri per ammortamento upfront fee | 478 | 0,02% | 516 | 0,02% | (38) | -7% |
| Costi finanziari IAS 19 | 132 | 0,01% | 38 | 0,00% | 94 | >100% |
| Interessi passivi su leasing finanziario | 2.695 | 0,11% | 2.619 | 0,10% | 76 | 3% |
| Interessi passivi intercompany | 13 | 0,00% | 11 | 0,00% | 2 | 18% |
| Oneri finanziari (A) | 17.965 | 0,74% | 4.622 | 0,17% | 13.343 | >100% |
| Interessi attivi da banche | (587) | -0,02% | (46) | 0,00% | (541) | >100% |
| Interessi attivi da altri | (80) | 0,00% | (67) | 0,00% | (13) | 19% |
| Interessi attivi intercompany | (515) | -0,02% | (95) | 0,00% | (420) | >100% |
| Proventi finanziari (B) | (1.182) | -0,05% | (208) | -0,01% | (974) | >100% |
| Oneri finanziari netti (C=A+B) | 16.783 | 0,69% | 4.414 | 0,16% | 12.369 | >100% |
| Utile su cambi | (1.650) | -0,07% | (1.725) | -0,06% | 75 | -4% |
| Perdite su cambi | 849 | 0,04% | 2.542 | 0,09% | (1.693) | -67% |
| (Utili)/perdite su cambi (D) | (801) | -0,03% | 817 | 0,03% | (1.618) | <-100% |
| Oneri/(proventi) finanziari (E=C+D) | 15.982 | 0,66% | 5.231 | 0,19% | 10.751 | >100% |
Il saldo complessivo tra oneri e proventi finanziari, negativo per 15,9 milioni di euro, evidenzia un peggioramento di 10,8 milioni di euro rispetto all'anno precedente (5,2 milioni di euro) a seguito principalmente di: (i) 6,9 milioni di euro di interessi di natura non ricorrente, maturati dall'Erario nell'ambito degli accordi sottoscritti nell'esercizio dalla Società con l'Agenzia delle Entrate e volti a definire delle contestazioni formulate in materia di IVA relative ai periodi di imposta dal 2013 al 2017; (ii) 5,6 milioni di euro di incremento degli interessi passivi verso il sistema bancario conseguenti alla crescita dei tassi di interesse disposta dalla Banca Centrale Europea; (iii) 1,6 milioni di euro di miglioramento verificatosi nella gestione dei cambi grazie ad una più favorevole dinamica del cambio Euro/Dollaro statunitense.
| (euro/000) | 2023 | % | 2022 | % | Var. | % Var. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 2.423.750 | 2.719.248 | (295.498) | -11% | ||
| Imposte correnti - IRES | 1.834 | 0,1% | 4.777 | 0,2% | (2.943) | -62% |
| Imposte correnti - IRAP | 926 | 0,0% | 1.266 | 0,1% | (340) | -27% |
| Sopravvenienze imposte anni precedenti | 5 | 0,0% | 55 | 0,0% | (50) | -91% |
| Imposte correnti | 2.765 | 0,1% | 6.098 | 0,2% | (3.333) | -55% |
| Imposte differite - IRES | (1.151) | -0,1% | 187 | 0,0% | (1.338) | -716% |
| Imposte differite - IRAP | 69 | 0,0% | 36 | 0,0% | 33 | 92% |
| Imposte differite | (1.082) | -0,0% | 223 | 0,0% | (1.305) | -585% |
| Totale imposte - IRES | 688 | 0,0% | 5.019 | 0,2% | (4.331) | -86% |
| Totale imposte - IRAP | 995 | 0,0% | 1.302 | 0,1% | (307) | -24% |
| Totale imposte | 1.683 | 0,1% | 6.321 | 0,2% | (4.638) | -73% |
La riconciliazione tra aliquota ordinaria ed aliquota effettiva può essere espressa come segue:
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| Risultato prima delle imposte [A] | (27.356) | 22.381 |
| Risultato operativo (EBIT) | (11.374) | 27.612 |
| (+) accantonamenti fondo svalutazione crediti | 3.409 | 790 |
| (+) accantonamenti fondo rischi ed oneri | 360 | 266 |
| Stima imponibile fiscale ai fini IRAP [B] | (7.605) | 28.668 |
| Imp. teoriche IRES (= A*24%) | (6.565) | 5.371 |
| Imp. teoriche IRAP (= B*3,90%) | (297) | 1.118 |
| Totale imposte teoriche [C] | (6.862) | 6.489 |
| Tax rate teorico [C/A] | 25,1% | 29,0% |
| (-) agevolazione fiscale ACE (Aiuto alla Crescita Economica) | (108) | (142) |
| Altre differenze permanenti di reddito | 8.653 | (26) |
| Totale imposte effettive [D] | 1.683 | 6.321 |
| Tax rate effettivo [D/A] | -6,2% | 28,2% |
Il Tax rate al 31 dicembre 2023 si presenta negativo a seguito di un risultato ante imposte contabile negativo rispetto ad una base imponibile fiscale positiva. Tale differenza è riconducibile ai 33,3 milioni di euro di oneri non ricorrenti generati da accordi sottoscritti con l'Agenzia delle Entrate e volti a definire delle contestazioni fiscali i quali, tuttavia, sono stati considerati non rilevanti ai fini del calcolo delle imposte in pendenza di un interpello specificatamente promosso.

Così come definito dal principio contabile IAS 24 e richiamato dalla delibera Consob n.17221 del 12 marzo 2010, "dirigenti con responsabilità strategiche sono quei soggetti che hanno il potere e la responsabilità direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività della società, compresi gli amministratori (esecutivi o meno) della società stessa".
La società ha identificato come dirigenti con responsabilità strategiche gli amministratori, i sindaci ed il direttore generale.
I compensi spettanti per l'esercizio 2023, in relazione agli incarichi detenuti in questa e nelle altre società del Gruppo, sono rappresentati nelle tabelle successive ed includono tutte le voci retributive erogate o erogabili (al lordo delle ritenute fiscali e previdenziali) compresi i benefici in natura.
| (Dati in euro/000) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Compensi fissi | Compensi variabili non Equity |
|||||||||||
| Nome e cognome | Carica | Periodo per cui è stata ricoperta la carica |
Scadenza della carica |
Compensi fissi |
Retribuzione da lavoro dipendente |
Compensi per la partecipazione a comitati |
Bonus e altri incentivi |
Partecipazione agli utili |
Benefici non monetari (2) |
Altri compensi Totale |
Indennità di fine carica o di cessazione del rapporto di lavoro |
|
| Maurizio Rota | Presidente | 01.01/31.12.2023 | 2024(1) | 450 | - | - | - | - | 6 | - | 456 | - |
| Marco Monti | Vice-Presidente | 01.01/31.12.2023 | 2024(1) | 53 | - | - | - | - | - | - | 53 | - |
| Alessandro Cattani | Amministratore Delegato |
01.01/31.12.2023 | 2024(1) | 433 | 17 | - | 139 | - | 3 | - | 592 | - |
| Chiara Mauri | Amministratore Indipendente |
01.01/31.12.2023 | 2024(1) | 30 | - | 18 | - | - | - | - | 48 | - |
| Angelo Miglietta | Amministratore Indipendente |
01.01/31.12.2023 | 2024(1) | 30 | - | 41 | - | - | - | - | 71 | - |
| Lorenza Morandini | Amministratore Indipendente |
01.01/31.12.2023 | 2024(1) | 30 | - | 18 | - | - | - | - | 48 | - |
| Emanuela Prandelli | Amministratore Indipendente |
01.01/31.12.2023 | 2024(1) | 30 | - | 18 | - | - | - | - | 48 | - |
| Renata Maria Ricotti | Amministratore Indipendente |
01.01/31.12.2023 | 2024(1) | 30 | - | 41 | - | - | - | - | 71 | - |
| Angela Sanarico | Amministratore Indipendente |
01.01/31.12.2023 | 2024(1) | 30 | - | 18 | - | - | - | - | 48 | - |
| Giovanni Testa | Chief Operating Officer |
01.01/31.12.2023 | - | 369 | - | 86 | - | 4 | - | 458 | - | |
| Maurizio Dallocchio | Presidente collegio sindacale |
01.01/31.12.2023 | 2024(1) | 45 | - | - | - | - | - | - | 45 | - |
| Maria Luisa Mosconi | Sindaco Effettivo | 01.01/31.12.2023 | 2024(1) | 40 | - | - | - | - | - | - | 40 | - |
| Silvia Muzi | Sindaco Effettivo | 01.01/31.12.2023 | 2024(1) | 40 | - | - | - | - | - | - | 40 | - |
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 1.242 | 385 | 155 | 224 | - | 13 | - | 2.019 | - | |||
| (II) Compensi da controllate e collegate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| (III) Totale | 1.242 | 385 | 155 | 224 | - | 13 | - | 2.019 | - |
(1) Data di approvazione del bilancio per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023.
(2) "Fringe benefit"rappresentato dall'auto aziendale
Si riporta qui di seguito la tabella inerente i piani di incentivazione monetari a favore dei componenti dell'organo di amministrazione e del direttore generale (dati in migliaia di euro):

| Bonus dell'anno | Bonus di anni precedenti | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Beneficiari | Erogabile/ Erogato |
Periodo di Differito Riferimento |
Non più erogabili |
Erogabile/ Erogato |
Ancora differiti |
||
| Alessandro Cattani | - | - | 2021 | - | 93 | - | |
| Alessandro Cattani | - | - | 2022 | - | - | 81 | |
| Alessandro Cattani | 99 | 40 | 2023 | - | - | - | |
| Giovanni Testa | - | - | 2021 | - | 33 | - | |
| Giovanni Testa | - | - | 2022 | - | - | 29 | |
| Giovanni Testa | 71 | 14 | 2023 | - | - | - | |
| Totale | 170 | 54 | - | 126 | 110 |
Non sono state effettuate anticipazioni e non sono stati concessi crediti agli amministratori, al direttore generale e ai sindaci della Società per lo svolgimento di tali funzioni anche in imprese incluse nel perimetro di consolidamento.
Si riporta, infine, la tabella inerente i piani di incentivazione basati su strumenti finanziari, diversi dalle Stock option, a favore dei componenti dell'organo di amministrazione e del direttore generale.
| Beneficiari | Diritti assegnati al 1° gennaio 2023 |
Diritti assegnati non attribuiti nel 2023 |
Diritti assegnati nel 2023 |
Diritti detenuti al 31 dicembre 2023 |
||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Quantità | Prezzo medio di esercizio |
Quantità | Quantità | Quantità | Quantità | Prezzo medio di esercizio |
Periodo di vesting |
|
| Alessandro Cattani | 679.717 | gratuito | - | - | - | 679.717 | dal 22/04/2021 |
|
| Giovanni Testa | 113.201 | gratuito | - | - | - | 113.201 | al 30/04/2024 (1) |
(1) Data dell'Assemblea di approvazione Bilancio al 31 dicembre 2023 e presentazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023
Come previsto dal "Richiamo d'attenzione n. 5/21" emesso da Consob in data 29 aprile 2021, il prospetto seguente fornisce l'informativa relativamente all' "indebitamento finanziario" (o anche "posizione finanziaria netta") determinato in sostanziale conformità con i criteri indicati dallo European Securities and Markets Authority ("ESMA") nel documento denominato "Orientamenti in materia di obblighi di informativa" del 4 marzo 2021. Con riferimento alla stessa tabella, si sottolinea che l'indebitamento finanziario determinato secondo i criteri previsti dall'ESMA coincide per la Società con la nozione di "Debiti finanziari netti".
| Esprinet 2023 | Bilancio di esercizio di Esprinet S.p.A. |
|---|---|
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 |
|---|---|---|
| A. Depositi bancari e denaro in cassa | 113.120 | 121.129 |
| B. Assegni | 3 | - |
| C. Altre attività finanziarie correnti | 18.404 | 62.044 |
| D. Liquidità (A+B+C) | 131.527 | 183.173 |
| E. Debiti finanziari correnti | 55.554 | 59.297 |
| F. Quota corrente dell'indebitamento non corrente | 27.722 | 25.174 |
| G. Indebitamento finanziario corrente (E+F) | 83.276 | 84.471 |
| H. Indebitamento finanziario corrente netto (G-D) | (48.251) | (98.702) |
| I. Debiti finanziari non correnti | 118.872 | 115.610 |
| J. Strumenti di debito | - | - |
| K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti | - | - |
| L. Indebitamento finanziario non corrente (I+J+K) | 118.872 | 115.610 |
| M. Totale Indebitamento finanziario netto (H+L) | 70.621 | 16.908 |
| Ripartizione dell'indebitamento finanziario netto: | ||
| Debiti finanziari correnti | 48.006 | 52.131 |
| Passività finanziarie per leasing | 8.124 | 7.307 |
| Debiti per acquisto partecipazioni correnti | 5.764 | 2.455 |
| Crediti finanziari verso altri correnti | (9.656) | (10.336) |
| Crediti finanziari verso società di factoring | (249) | (3.207) |
| (Crediti)/Debiti finanziari v/società del Gruppo | 12.882 | (25.922) |
| Disponibilità liquide | (113.122) | (121.130) |
| Debiti finanziari correnti netti | (48.251) | (98.702) |
| Debiti finanziari non correnti | 39.480 | 34.568 |
| Passività finanziarie per leasing | 78.792 | 80.442 |
| Debiti per acquisto partecipazioni non correnti | 600 | 600 |
| Debiti finanziari netti | 70.621 | 16.908 |
La posizione finanziaria netta, negativa per 70,6 milioni di euro, corrisponde a un saldo netto tra debiti finanziari lordi per 87,5 milioni di euro, debiti di natura finanziaria verso società del Gruppo per 12,9 milioni di euro debiti per acquisto partecipazioni 6,3 milioni di euro, crediti finanziari per 9,9 milioni di euro, passività finanziarie per leasing per 86,9 milioni di euro, disponibilità liquide per 113,1 milioni di euro.
Le disponibilità liquide, costituite in prevalenza da depositi bancari, sono libere e non vincolate, ed hanno una natura transitoria in quanto si formano temporaneamente a fine mese per effetto della peculiare fisionomia del ciclo finanziario tipico della Società.
Tale ciclo si caratterizza infatti per una rilevante concentrazione di incassi dalla clientela e dalle società di factoring - questi ultimi a titolo di netto ricavo dalle cessioni "pro soluto" di crediti commerciali - tipicamente alla fine di ciascun mese solare mentre i pagamenti ai fornitori, pur mostrando anch'essi una qualche concentrazione a fine periodo, risultano generalmente distribuiti in maniera più lineare lungo l'arco del mese. Per tale motivo il dato puntuale alla fine di un qualunque periodo non è rappresentativo dell'indebitamento finanziario netto e del livello delle giacenze di tesoreria medi del periodo stesso.
Nel corso del 2023, nel quadro delle politiche di gestione dei livelli di capitale circolante, è proseguito il programma di cessione pro-soluto a titolo definitivo a carattere rotativo di crediti vantati verso segmenti selezionati di clientela appartenenti perlopiù al comparto della grande distribuzione. In aggiunta a ciò, è inoltre proseguito nel corso del periodo il programma di cartolarizzazione, avviato in Italia a luglio 2015 e rinnovato ogni tre anni senza soluzione di continuità con ultimo rinnovo a luglio

2021, di ulteriori crediti commerciali. Atteso che i programmi citati realizzano il completo trasferimento dei rischi e dei benefici in capo ai cessionari, i crediti oggetto di cessione vengono eliminati dall'attivo patrimoniale in ossequio al principio contabile IFRS 9. L'effetto complessivo sul livello dei debiti finanziari netti al 31 dicembre 2023 è quantificabile in ca. 228,0 milioni di euro (ca. 226,4 milioni al 31 dicembre 2022).
Relativamente ai debiti finanziari a medio-lungo termine, si riporta nella tabella successiva, per ciascun finanziamento ottenuto, il dettaglio delle quote scadenti entro e oltre l'esercizio successivo in linea capitale. Si segnala che gli importi esposti possono differire dai singoli valori contabili in quanto questi ultimi sono rappresentativi del costo ammortizzato calcolato mediante l'applicazione del metodo del tasso di interesse effettivo.
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | Corr. | Non corr. | Tot. | Corr. | Non corr. | Tot. | Corr. | Non corr. | Tot. | |
| Banco Desio | 2.681 | 1.352 | 4.033 | 2.652 | 4.033 | 6.685 | 29 | (2.681) | (2.652) | |
| BCC Carate | 2.490 | 5.040 | 7.530 | 2.470 | 7.530 | 10.000 | 20 | (2.490) | (2.470) | |
| Banca popolare di Sondrio | 2.790 | 10.863 | 13.653 | 5.080 | - | 5.080 | (2.290) | 10.863 | 8.573 | |
| Cassa Depositi e Prestiti | 7.000 | 7.000 | 14.000 | 7.000 | 14.000 | 21.000 | - | (7.000) | (7.000) | |
| BPER Banca | 12.761 | 15.277 | 28.038 | 7.972 | 9.044 | 17.016 | 4.789 | 6.233 | 11.022 | |
| Totale Finanziamenti | 27.722 | 39.532 | 67.254 | 25.174 | 34.607 | 59.781 | 2.548 | 4.925 | 7.473 |
Nella tabella seguente si riporta invece il valore contabile in linea capitale dei finanziamenti ottenuti, distintamente per singolo finanziamento, il cui tasso medio ponderato praticato nel corso del 2023 è stato pari a 2,1% ca. (1,0% ca. nel 2022).
| (euro/000) | 31/12/2023 | 31/12/2022 | Var. |
|---|---|---|---|
| Finanziamento chirografario da BPER Banca a Esprinet S.p.A. rimborsabile in rate semestrali entro novembre 2025 |
4.013 | 5.000 | (987) |
| Finanziamento chirografario da BPER Banca Esprinet S.p.A. rimborsabile in rate semestrali entro giugno 2025 |
9.025 | 12.016 | (2.991) |
| Finanziamento chirografario da BPER Banca Esprinet S.p.A. rimborsabile in rate semestrali entro dicembre 2026 |
15.000 | - | 15.000 |
| Finanziamento chirografario da BCC Carate a Esprinet S.p.A. rimborsabile in rate semestrali entro dicembre 2026 |
7.530 | 10.000 | (2.470) |
| Finanziamento chirografario da Banco Desio a Esprinet S.p.A. rimborsabile in rate semestrali entro giugno 2025 |
4.033 | 6.685 | (2.652) |
| Finanziamento chirografario da Banca Popolare di Sondrio a Esprinet S.p.A. rimborsabile in rate semestrali entro giugno 2028 |
13.653 | - | 13.653 |
| Finanziamento chirografario da Banca Popolare di Sondrio a Esprinet S.p.A. rimborsabile in rate trimestrali entro novembre 2023 |
- | 5.080 | (5.080) |
| Finanziamento chirografario da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. a Esprinet S.p.A. rimborsabile in rate semestrali entro dicembre 2025 |
14.000 | 21.000 | (7.000) |
| Totale valore capitale | 67.254 | 59.781 | 7.473 |
Nella tabella precedente sono evidenziati i seguenti nuovi finanziamenti, esposti per il loro valore in linea capitale, tutti amortising, erogati nel corso dell'esercizio:
Il finanziamento chirografario amortising a 5 anni erogato da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A., scadente a dicembre 2025, dal valore complessivo di 14,0 milioni di euro in linea capitale al 31 dicembre 2023, prevede l'impegno al rispetto annuale di un determinato rapporto tra posizione finanziaria netta ed EBITDA a livello consolidato, ma anche il rispetto semestrale di un dato rapporto tra posizione finanziaria netta e Patrimonio netto consolidati, pena la possibile decadenza dal beneficio del termine per i rimborsi nel caso di loro mancato rispetto.
Tali strutture di covenant economico-finanziari sono tipiche per operazioni di questa natura.
In aggiunta a tale finanziamento, anche una linea di backup costituita da una RCF-Revolving Credit Facility chirografaria, a breve termine, "committed" per 3 anni, dall'importo massimo di 180,0 milioni di euro e non utilizzata alla data di chiusura del bilancio ma parzialmente utilizzata alla data della presente Relazione finanziaria, sottoscritta dalla Società in data 31 agosto 2022 con un pool di banche domestiche e internazionali di primario standing, è assistita dalla seguente struttura di covenant finanziari da verificarsi semestralmente sui dati del bilancio consolidato e certificato:
Al 31 dicembre 2023 il covenant rappresentato dal rapporto tra posizione finanziaria netta ed EBITDA cui risulta assoggettata la Revolving Credit Facility risulta violato e, la Società, ha immediatamente iniziato a lavorare con le banche finanziatrici per le usuali remediation.
I vari contratti di finanziamento a medio-lungo termine, inclusi quelli che non prevedono covenant finanziari e la su menzionata Revolving Credit Facility, contengono inoltre le usuali clausole di "negative pledge", "pari passu" e simili che, alla data di redazione della presente relazione, non risultano violate.
| (euro/000) | 2023 | 2022 |
|---|---|---|
| Debiti finanziari netti | 16.908 | (125.977) |
| Flusso di cassa generato (assorbito) da attività d'esercizio | 11.684 | (89.337) |
| Flusso di cassa generato (assorbito) da attività di investimento | (20.289) | (18.030) |
| Flusso di cassa generato (assorbito) da variazioni del patrimonio netto | (27.796) | (25.562) |
| Flusso di cassa netto | (36.401) | (132.929) |
| Interessi bancari non pagati | (3.144) | (987) |
| Interessi su leasing non pagati | (218) | (218) |
| Iscrizione diritto di utilizzo di attività | (7.096) | (7.011) |
| Prezzo differito partecipazioni | (5.710) | (1.740) |
| Passività finanziarie (no cash) fusione 4Side | (1.144) | - |
| Debiti finanziari netti finali | 70.621 | 16.908 |
| Debiti finanziari correnti | 48.006 | 52.131 |
| Passività finanziarie per leasing | 8.124 | 7.307 |
| Crediti finanziari verso altri correnti | (9.656) | (10.336) |
| Crediti finanziari verso società di factoring | (249) | (3.207) |
| Debiti per acquisto partecipazioni correnti | 5.764 | 2.455 |
| (Crediti)/debiti finanziari v/società del Gruppo | 12.882 | (25.922) |
| Disponibilità liquide | (113.122) | (121.130) |
| Debiti finanziari correnti netti | (48.251) | (98.702) |
| Debiti finanziari non correnti | 39.480 | 34.568 |
| Passività finanziarie per leasing | 78.792 | 80.442 |
| Debito per acquisto partecipazioni non correnti | 600 | 600 |
| Debiti finanziari netti | 70.621 | 16.908 |
Come evidenziato nella tabella precedente, per effetto delle dinamiche dei flussi di cassa rappresentate nel prospetto del Rendiconto finanziario, Esprinet S.p.A. al 31 dicembre 2023 registra una posizione finanziaria netta negativa pari a 70,6 milioni di euro rispetto ai 16,9 milioni di euro negativi al 31 dicembre 2022.
A seguire viene riportato il Prospetto delle partecipazioni che riporta alcuni dati riferiti alle società partecipate ricavati dai rispettivi "reporting package" per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 redatti secondo i principi contabili IFRS:
| N. | Denominazione | Sede legale | Quota detenuta |
Quota di gruppo |
|
|---|---|---|---|---|---|
| 1 | Bludis S.r.l. | Roma (RM) | 100,00% | 100,00% | |
| 2 | Celly Pacific Limited | Hong Kong (Cina) | 100,00% | 100,00% | |
| 3 | Dacom S.p.A. | Milano (MI) | 100,00% | 100,00% | |
| 4 | Esprinet Iberica S.L.U. | Saragozza (Spagna) | 100,00% | 100,00% | |
| 5 | Esprinet Portugal Lda | Porto (Portogallo) | 5,00% | 100,00% | |
| 6 | idMAINT S.r.l. | Milano (MI) | 100,00% | 100,00% | |
| 7 | Sifar Group S.r.l. | Milano (MI) | 100,00% | 100,00% | |
| 8 | V-Valley S.r.l. | Vimercate (MB) | 100,00% | 100,00% | |
| 9 | Zeliatech S.r.l. | Vimercate (MB) | 100,00% | 100,00% |
| N. | Denominazione | Valuta | Capitale sociale |
Patrimonio netto |
Risultato di periodo |
Valore di bilancio |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 1 | Bludis S.r.l. | EUR | 600.000 | 4.640.593 | 1.329.723 | 8.645.956 |
| 2 | Celly Pacific Limited | EUR | 1.159 | 304.008 | (58.836) | 3.491 |
| 3 | Dacom S.p.A. | EUR | 3.600.000 | 17.102.655 | (489.189) | 12.820.634 |
| 4 | Esprinet Iberica S.L.U. | EUR | 54.692.844 | 208.032.055 | 15.368.496 | 75.674.549 |
| 5 | Esprinet Portugal Lda | EUR | 2.500.000 | 1.152.253 | (2.234.912) | - |
| 6 | idMAINT S.r.l. | EUR | 42.000 | 1.122.590 | (395.608) | 977.103 |
| 7 | Sifar Group S.r.l. | EUR | 100.000 | 9.399.115 | 486.212 | 16.983.108 |
| 8 | V-Valley S.r.l. | EUR | 20.000 | 7.369.436 | 627.408 | 20.000 |
| 9 | Zeliatech S.r.l. | EUR | 100.000 | 87.355 | (12.645) | 100.000 |
Rispetto al 31 dicembre 2022 si segnalano l'ingresso nel perimetro di consolidamento della società Sifar Group S.r.l. a decorrere dal 2 agosto 2023 e di Zeliatech S.r.l. costituita in data 6 settembre 2023 e, le uscite dal perimetro di consolidamento delle controllate totalitarie Nilox Deutschland GmbH, liquidata nel corso del mese di maggio 2023, e 4Side S.r.l. fusa per incorporazione in Esprinet S.p.A. a novembre 2023 ma con effetti contabili e fiscali retroattivi al 1° gennaio 2023.
Per ulteriori informazioni si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "Fatti di rilievo del periodo".
A seguire sono riportati i dati essenziali dei progetti di bilancio al 31 dicembre 2023 approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione delle società controllate direttamente con l'avvertenza che i valori fanno riferimento ai principi contabili locali.

| (euro/000) | Celly Pacific LTD |
Dacom S.p.A. |
idMAINT S.r.l. |
Sifar Group S.r.l. |
V-Valley S.r.l. |
Zeliatech S.r.l. |
Bludis S.r.l. |
Esprinet Iberica S.L.U. |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 442 | 72.109 | 1.352 | 25.849 | 192.852 | - | 17.861 | 1.219.861 |
| Costo del venduto | (315) | (67.443) | (1.646) | (21.046) | (190.849) | (5) | (11.497) | (1.167.796) |
| Margine commerciale lordo | 127 | 4.666 | (294) | 4.803 | 2.003 | (5) | 6.364 | 52.064 |
| Costi di marketing e vendita | (149) | (2.172) | (164) | (944) | - | - | (2.205) | (10.869) |
| Costi generali e amministrativi | (42) | (2.881) | (275) | (1.950) | (984) | (9) | (1.987) | (27.197) |
| (Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie |
- | 1 | (1) | (11) | (35) | - | 17 | (421) |
| Risultato operativo (EBIT) | (64) | (386) | (734) | 1.898 | 984 | (14) | 2.188 | 13.578 |
| (Oneri)/proventi finanziari | 6 | (349) | 14 | 54 | 7 | 1 | 86 | (684) |
| Risultato prima delle imposte | (59) | (734) | (576) | 1.952 | 991 | (14) | 2.274 | 12.893 |
| Imposte | - | 189 | 185 | (543) | (287) | 3 | (666) | (2.153) |
| Risultato netto | (59) | (546) | (391) | 1.409 | 704 | (10) | 1.609 | 10.740 |

| (euro/000) | Celly Pacific LTD |
Dacom S.p.A. |
idMAINT S.r.l. |
Sifar Group S.r.l. |
V-Valley S.r.l. |
Zeliatech S.r.l. |
Bludis S.r.l. |
Esprinet Iberica S.L.U. |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVO | ||||||||
| Attività non correnti | ||||||||
| Immobilizzazioni materiali | - | 41 | 20 | 135 | - | - | 171 | 2.914 |
| Avviamento | - | - | - | - | - | - | - | 13.781 |
| Immobilizzazioni immateriali | - | 7 | - | 81 | - | 3 | 642 | 56 |
| Partecipazioni | - | - | 100 | - | - | - | - | 43.321 |
| Attività per imposte anticipate | - | 239 | 219 | 54 | 10 | 3 | 60 | 3.732 |
| Crediti ed altre attività non correnti | - | 38 | 5 | - | - | - | 34 | 500 |
| - | 325 | 343 | 270 | 10 | 6 | 907 | 64.304 | |
| Attività correnti | ||||||||
| Rimanenze | - | 21.746 | 495 | 4.044 | - | - | - | 117.766 |
| Crediti verso clienti | 83 | 6.890 | 148 | 1.513 | 55.117 | - | 7.398 | 176.080 |
| Crediti tributari per imposte correnti | - | 838 | 65 | 19 | 5 | - | - | - |
| Altri crediti ed attività correnti | 213 | 712 | 340 | 1.487 | 23.397 | 9 | 18 | 15.634 |
| Disponibilità liquide | 109 | 6.036 | 225 | 5.354 | - | 96 | 670 | 126.700 |
| 405 | 36.222 | 1.273 | 12.417 | 78.519 | 105 | 8.086 | 436.180 | |
| Totale attivo | 405 | 36.547 | 1.617 | 12.687 | 78.529 | 111 | 8.993 | 500.484 |
| PATRIMONIO NETTO | ||||||||
| Capitale sociale | 1 | 3.600 | 42 | 100 | 20 | 100 | 600 | 55.203 |
| Riserve | 362 | 13.928 | 1.460 | 7.927 | 6.782 | - | 579 | 106.036 |
| Risultato netto dell'esercizio | (59) | (546) | (391) | 1.409 | 704 | (10) | 1.609 | 10.740 |
| 304 | 16.982 | 1.111 | 9.436 | 7.506 | 90 | 2.788 | 171.979 | |
| Patrimonio netto di terzi | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale patrimonio netto | 304 | 16.982 | 1.111 | 9.436 | 7.506 | 90 | 2.788 | 171.979 |
| PASSIVO | ||||||||
| Passività non correnti | ||||||||
| Debiti finanziari | - | - | - | 94 | - | - | - | 26.117 |
| Passività per imposte differite | - | - | - | - | 1 | - | 8 | - |
| Debiti per prestazioni pensionistiche | - | 415 | 203 | 291 | - | - | 772 | - |
| Fondi non correnti ed altre passività | - | 84 | - | 26 | - | - | 93 | 952 |
| - | 499 | 203 | 411 | 1 | - | 873 | 27.069 | |
| Passività correnti | ||||||||
| Debiti verso fornitori | 55 | 7.563 | 128 | 1.589 | 62 | 15 | 3.691 | 267.813 |
| Debiti finanziari | - | 9.530 | 0 | 84 | 338 | - | - | 18.514 |
| Debiti tributari per imposte correnti | 16 | - | - | - | - | - | 415 | 170 |
| Passività finanziarie per strumenti derivati | - | - | - | - | - | - | - | 16 |
| Fondi correnti ed altre passività | 30 | 1.973 | 175 | 1.167 | 70.622 | 6 | 1.226 | 14.923 |
| 101 | 19.066 | 303 | 2.840 | 71.022 | 21 | 5.332 | 301.435 | |
| TOTALE PASSIVO | 101 | 19.565 | 506 | 3.251 | 71.023 | 21 | 6.205 | 328.504 |
| Totale patrimonio netto e passivo | 405 | 36.547 | 1.617 | 12.687 | 78.529 | 111 | 8.993 | 500.484 |
Nei paragrafi successivi sono dettagliati i saldi patrimoniali ed economici derivanti dalle operazioni con parti correlate, individuate secondo quanto previsto dallo IAS 24, ad eccezione dei rapporti con

amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche evidenziati nell'omonimo paragrafo cui si rimanda.
Si riportano di seguito i dettagli dei ricavi e dei costi registrati da Esprinet S.p.A. nei confronti delle società appartenenti al Gruppo.
Di seguito vengono riassunti i rapporti intercorsi con le società controllate da Esprinet S.p.A. con l'annotazione che i rapporti di debito e credito sono dettagliati nel "Commento alle voci della situazione patrimoniale-finanziaria". Al paragrafo precedente sono invece riepilogati i costi e ricavi infragruppo.
Si specifica che i rapporti intercorsi tra Esprinet S.p.A. e le società controllate sono stati regolati a condizioni di mercato.

| 2023 | 2022 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | Tipologia | Ricavi | Costi | Ricavi | Costi | |
| Ricavi | ||||||
| V-Valley Advanced Solutions España, S.A. | Vendita merci | 32 | - | 1 | - | |
| Dacom S.p.A. | Vendita merci | 282 | - | 651 | - | |
| Sifar Group S.r.l. | Vendita merci | 2 | - | - | - | |
| Esprinet Iberica S.L.U. | Vendita merci | 20.760 | - | 27.551 | - | |
| Esprinet Portugal Lda | Vendita merci | 3.780 | - | 3.426 | - | |
| Subtotale | 24.856 | - | 31.629 | - | ||
| Costo del venduto | ||||||
| 4Side S.r.l. | Acquisto merci | - | - | - | 157 | |
| 4Side S.r.l. | Addebito trasporti | - | - | - | (3) | |
| Dacom S.p.A. | Acquisto merci | - | 972 | - | 178 | |
| Dacom S.p.A. | Addebito trasporti | - | (25) | - | (25) | |
| V-Valley Advanced Solutions España, S.A. | Acquisto merci | - | 1.480 | - | 929 | |
| Esprinet Portugal Lda | Acquisto merci | - | 40 | - | 36 | |
| Esprinet Iberica S.L.U. | Addebito trasporti | - | 40 | - | 48 | |
| Esprinet Iberica S.L.U. | Acquisto merci | - | 1.419 | - | 2.227 | |
| Subtotale | - | 3.926 | - | 3.548 | ||
| Costi di marketing e vendita | ||||||
| V-Valley S.r.l. | Commissioni su vendite | - | 2.850 | - | 2.601 | |
| Subtotale | - | 2.850 | - | 2.601 | ||
| Costi generali e amministrativi | ||||||
| Dacom S.p.A. | Addebito supporto hardware e software | - | (315) | - | (91) | |
| Dacom S.p.A. | Addebito servizi amministrativi | - | (620) | - | (470) | |
| 4Side S.r.l. | Addebito servizi amministrativi | - | - | - | (15) | |
| 4Side S.r.l. | Addebito supporto hardware e software | - | - | - | (2) | |
| V-Valley S.r.l. | Addebito supporto hardware e software | - | (117) | - | (104) | |
| V-Valley S.r.l. | Addebito servizi amministrativi | - | (123) | - | (98) | |
| idMAINT S.r.l. | Addebito servizi amministrativi | - | (7) | - | (34) | |
| idMAINT S.r.l. | Addebito supporto hardware e software | - | (6) | - | (4) | |
| Esprinet Iberica S.L.U. | Addebito supporto hardware e software | - | (1.498) | - | (1.808) | |
| Esprinet Iberica S.L.U. | Addebito servizi amministrativi | - | (119) | - | (117) | |
| Bludis S.r.l. | Addebito supporto hardware e software | - | (12) | - | - | |
| Bludis S.r.l. | Addebito servizi amministrativi | - | (10) | - | - | |
| V-Valley Advanced Solutions Portugal, Unipessoal, Lda |
Addebito servizi amministrativi | - | (3) | - | (2) | |
| V-Valley Advanced Solutions Portugal, Unipessoal, Lda |
Addebito supporto hardware e software | - | (43) | - | (25) | |
| GTI Software & Networking SARLAU | Addebito servizi amministrativi | - | (1) | - | (1) | |
| GTI Software & Networking SARLAU | Addebito supporto hardware e software | - | (8) | - | (2) | |
| Esprinet Portugal Lda | Addebito supporto hardware e software | - | (91) | - | (80) | |
| Esprinet Portugal Lda | Addebito servizi amministrativi | - | (22) | - | (21) | |
| V-Valley Advanced Solutions España, S.A. | Addebito servizi amministrativi | - | (38) | - | (30) | |
| V-Valley Advanced Solutions España, S.A. | Addebito supporto hardware e software | - | (342) | - | (315) | |
| Subtotale | - | (3.375) | - | (3.220) | ||
| Proventi/(Oneri) finanziari | ||||||
| Dacom S.p.A. | Interessi attivi | 332 | - | 16 | - | |
| 4Side S.r.l. | Interessi attivi | - | - | 4 | - | |
| Esprinet Portugal Lda | Interessi attivi | 28 | - | 3 | - | |
| Bludis S.r.l. | Interessi attivi | 3 | - | - | - | |
| Celly Pacific Ltd | Interessi passivi | - | 1 | - | - | |
| V-Valley S.r.l. | Interessi passivi | - | 12 | - | 11 |
| Esprinet 2023 | Bilancio di esercizio di Esprinet S.p.A. | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| V-Valley Advanced Solutions España, S.A. | Interessi attivi | 86 | - | 17 | - | ||||
| Esprinet Iberica S.L.U. | Interessi attivi | 66 | - | 55 | - | ||||
| Subtotale | 515 | 13 | 95 | 11 | |||||
Esprinet S.p.A. svolge attività di direzione e coordinamento delle società controllate residenti in Italia. Tale attività consiste nella definizione degli indirizzi strategici generali ed operativi di Gruppo, nell'elaborazione delle politiche generali di gestione delle risorse umane e finanziarie e nella definizione ed adeguamento:
Totale 25.371 3.414 31.724 2.940
In particolare, il coordinamento del Gruppo prevede la gestione accentrata dei servizi amministrativi, societari e di tesoreria che, oltre a permettere alle società controllate di realizzare economie di scala, consente alle stesse di concentrare le proprie risorse nella gestione del core business.
V-Valley S.r.l. nel 2022 ha rinnovato l'adesione al "Consolidato fiscale nazionale" per il triennio 2022- 2024.
I rapporti economici, oltre che le responsabilità e gli obblighi reciproci, fra la società consolidante e le sue predette società controllate sono definiti nel "Regolamento di consolidato per le società del Gruppo Esprinet".
Il debito per imposte è rilevato alla voce Debiti tributari al netto degli acconti versati, delle ritenute subite e, in genere, dei crediti di imposta. Alla stessa voce Debiti tributari è iscritta l'IRES corrente calcolata sulla base della stima degli imponibili positivi e negativi delle società controllate che hanno aderito al Consolidato fiscale nazionale, al netto degli acconti versati, delle ritenute subite e dei crediti d'imposta di competenza delle società stesse; in contropartita al debito per imposte sono iscritti i corrispondenti crediti della società consolidante verso le società del Gruppo per l'imposta corrente corrispondente agli imponibili positivi trasferiti nell'ambito del Consolidato fiscale nazionale.
Il debito per le compensazioni dovute alle società controllate con imponibile negativo è rilevato alla voce Debiti verso imprese Controllate.
L'IRES differita e anticipata è calcolata sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività determinati secondo criteri civilistici e i corrispondenti valori fiscali esclusivamente con riferimento alle singole società.
L'IRAP corrente, differita e anticipata è determinata esclusivamente con riferimento alle singole società.
Nel corso dell'esercizio Bludis S.r.l. ha corrisposto alla controllante 22mila euro principalmente per il riaddebito di costi del personale e di consulenze EDP, e 3mila euro per interessi attivi.
Nel corso dell'esercizio Dacom S.p.A. ha acquistato merci dalla controllante per 0,3 milioni di euro e di converso ha venduto ad Esprinet S.p.A. prodotti per 1,0 milioni di euro.
Dacom S.p.A. ha inoltre corrisposto alla stessa circa 1,0 milioni di euro principalmente per il riaddebito di costi del personale, di consulenze EDP, utilizzo di linee dati ed interessi attivi sul finanziamento in essere per 0,3 milioni di euro.
Nel corso dell'esercizio idMAINT S.r.l. ha corrisposto alla controllante 13mila euro principalmente per il riaddebito di costi del personale.
Nel corso dell'esercizio Sifar Group S.r.l. ha acquistato merci della controllante per 2mila euro.
In forza del contratto di commissione siglato il 20 ottobre 2010, V-Valley nel corso dell'esercizio 2023 ha consentito la conclusione di contratti di compravendita in proprio nome, ma per conto della committente Esprinet S.p.A., per 190,0 milioni di euro (173,5 milioni di euro nel 2022), maturando commissioni di vendita per 2,9 milioni di euro (2,6 milioni di euro nel 2022).
Inoltre, sulla base di un contratto di "service" stipulato tra le parti, V-Valley nell'esercizio 2023 ha corrisposto alla controllante 0,2 milioni di euro per il noleggio di attrezzature, il riaddebito di spese generali, telefoniche ed informatiche nonché per l'attività di tenuta delle scritture contabili, dei libri sociali e delle attività amministrative connesse all'oggetto sociale.
Nel 2013, Esprinet S.p.A. ha deliberato a favore di V-Valley un mandato di credito (conferito ad IFI Italia S.p.A. ed ancora in essere nel 2023) per 18 milioni di euro, mediante i quali Esprinet si rende garante a favore della società in relazione agli utilizzi da quest'ultima effettuati.
Nel corso dell'esercizio Esprinet Iberica ha acquistato merci dalla controllante per 20,8 milioni di euro e di converso ha venduto ad Esprinet S.p.A. prodotti per 1,5 milioni di euro.
Esprinet Iberica ha inoltre corrisposto alla stessa circa 1,6 milioni di euro nell'ambito di un contratto di service, per noleggio di attrezzature, utilizzo di linee dati e servizi amministrativi, e 66mila euro per interessi attivi.
Nel 2023 Esprinet Portugal ha acquistato merci dalla controllante per 3,8 milioni di euro e di converso ha venduto ad Esprinet S.p.A. prodotti per 40mila euro.
Esprinet Portugal ha inoltre corrisposto 113mila euro principalmente per il riaddebito di consulenze EDP e di servizi amministrativi vari e 28mila euro per interessi attivi.
Nel corso dell'esercizio GTI Software & Networking SARLAU ha corrisposto alla controllante 9mila euro per il riaddebito di consulenze EDP.
Nel 2023 V-Valley Advanced Solutions España, S.A. ha acquistato merci dalla controllante per 32mila euro e di converso ha venduto ad Esprinet S.p.A. prodotti per 1,5 milioni di euro.
V-Valley Advanced Solutions España, S.A. ha inoltre corrisposto 0,4 milioni di euro principalmente per il riaddebito di consulenze EDP e di servizi amministrativi vari ed 86mila euro per interessi attivi.
Nel corso dell'esercizio V-Valley Advanced Solutions Portugal, Unipessoal, Lda ha corrisposto alla controllante 46mila euro principalmente per il riaddebito di consulenze EDP e di servizi amministrativi vari.

I rapporti intercorsi nell'esercizio con le altre parti correlate così come definite dallo IAS 24 sono evidenziati nel paragrafo "3. Rapporti con parti correlate" riportato nella Relazione degli amministratori sulla gestione alla quale si rimanda per maggiori dettagli.
Nel corso del 2023 sono state individuate le seguenti poste di natura non ricorrente:
Nel corso del 2022 erano state individuate le seguenti operazioni ed eventi non ricorrenti:
Nella tabella successiva si riporta l'esposizione nel conto economico di periodo dei suddetti eventi e operazioni (inclusi gli effetti fiscali):
| (euro/000) | Provento/(Onere) di natura Non Ricorrente | 2023 | 2022 |
|---|---|---|---|
| Costi generali e amministrativi | Costi operazioni di aggregazione aziendale | - | (2.754) |
| Costi generali e amministrativi | Costi cessazione rapporto | (212) | - |
| Costi generali e amministrativi | Sanzioni amministrative | (1.840) | - |
| (Riduzione)/Riprese di valore di attività finanziarie (Riduzione)/Riprese di valore di attività finanziarie |
IVA non rivalsabile | (20.234) | - |
| Acc.to fondo svalutazione crediti IVA rivalsata | (4.297) | - | |
| (Riduzione)/Riprese di valore di attività finanziarie |
Acc.to fondo svalutazione crediti commerciali | (2.641) | - |
| Totale SG&A | Totale SG&A | (29.224) | (2.754) |
| Risultato operativo (EBIT) | Risultato operativo (EBIT) | (29.224) | (2.754) |
| (Oneri)/proventi finanziari | Interessi passivi verso erario | (6.946) | - |
| Risultato prima delle imposte | Risultato prima delle imposte | (36.170) | (2.754) |
| Imposte | Imposte su eventi non ricorrenti | 685 | 768 |
| Risultato netto | Risultato netto | (35.485) | (1.986) |
Per una descrizione dell'evoluzione dei contenziosi legali e fiscali in essere, si fa rimando alla analoga sezione nella voce di commento "Fondi non correnti e altre passività".
Parimenti, nella "Relazione sulla Gestione" sono state delineate, al capitolo "Principali rischi e

incertezze", le politiche seguite dal Gruppo per la gestione dei contenziosi legali e fiscali.
Si fornisce nelle tabelle successive il raccordo tra le voci di bilancio rappresentative di strumenti finanziari e le categorie di attività e passività finanziarie previste dal principio contabile IFRS 9. Per ulteriori dettagli sul contenuto delle singole voci di bilancio si rinvia alle analisi fornite nelle sezioni specificatamente dedicate nel capitolo "Commento alle voci della situazione patrimonialefinanziaria".
| Attivo | 31/12/2023 | 31/12/2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività | Attività | Attività | Attività | ||||||
| (euro/000) | Valore contabile |
al FVTPL (1) |
al costo ammort. |
Non IFRS 9 |
Valore contabile |
al FVTPL (1) |
al costo ammort. |
Non IFRS 9 |
|
| Depositi cauzionali | 1.755 | 1.755 | 1.773 | 1.773 | |||||
| Crediti ed altre att. non corr. | 1.755 | - | 1.755 | - | 1.773 | - | 1.773 | - | |
| Attività non correnti | 1.755 | - | 1.755 | - | 1.773 | - | 1.773 | - | |
| Crediti vs clienti | 330.419 | 70.700 | 259.719 | 348.798 | 80.749 | 268.049 | |||
| Crediti verso soc. controllate | 83.890 | 83.890 | 117.493 | 117.493 | |||||
| Crediti verso soc. factoring | 249 | 249 | 3.207 | 3.207 | |||||
| Crediti finanziari vs altri | 9.656 | 9.656 | 10.336 | 10.336 | |||||
| Altri crediti tributari | 47.598 | 47.598 | 35.729 | 35.729 | |||||
| Crediti verso fornitori | 8.756 | 8.756 | 786 | 786 | |||||
| Crediti verso assicurazioni | 679 | 679 | 424 | 424 | |||||
| Crediti verso dipendenti | - | - | 2 | 2 | |||||
| Crediti verso altri | 73 | 73 | 72 | 72 | |||||
| Risconti attivi | 5.321 | 5.321 | 4.937 | 4.937 | |||||
| Altri crediti ed attività corr. | 156.222 | - | 103.303 | 52.919 | 172.986 | - | 132.320 | 40.666 | |
| Disponibilità liquide | 113.122 | 113.122 | 121.130 | 121.130 | |||||
| Attività correnti | 599.763 | 70.700 | 476.144 | 52.919 | 642.914 | 80.749 | 521.499 | 40.666 |
| Passivo | 31/12/2023 | 31/12/2022 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | Valore contabile |
Passività al FVTPL (1) |
Passività al costo ammort. |
Non IFRS 9 |
Valore contabile |
Passività al FVTPL (1) |
Passività al costo ammort. |
Non IFRS 9 |
|
| Debiti finanziari | 39.480 | 39.480 | 34.568 | 34.568 | |||||
| Passività finanziarie per leasing | 78.792 | 78.792 | 80.442 | 80.442 | |||||
| Debiti acquisto partecipazioni | 600 | 600 | 600 | 600 | |||||
| Fondo trattamento quiescenza | 1.708 | 1.708 | 1.796 | 1.796 | |||||
| Altri fondi | 344 | 344 | 1.127 | 1.127 | |||||
| Debiti verso erario rateizzati | 20.809 | 20.809 | - | - | |||||
| Debiti per incentivi monetari | 57 | 57 | 118 | 118 | |||||
| Fondi non correnti e altre pass. | 22.918 | - | 57 | 22.861 | 3.041 | - | 118 | 2.923 | |
| Passività non correnti | 141.790 | - | 118.929 | 22.861 | 118.651 | - | 115.728 | 2.923 | |
| Debiti vs fornitori | 729.949 | 729.949 | 733.125 | 733.125 | |||||
| Debiti finanziari | 69.388 | 69.388 | 74.709 | 74.709 | |||||
| Passività finanziarie per leasing | 8.124 | 8.124 | 7.307 | 7.307 | |||||
| Debiti acquisto partecipazioni | 5.764 | 5.764 | 2.455 | 2.455 | |||||
| Debiti verso controllate e collegate | 1.245 | 1.245 | 599 | 599 | |||||
| Debiti verso istituti prev. | 3.840 | 3.840 | 3.820 | 3.820 | |||||
| Altri debiti tributari | 7.906 | 7.906 | 14.286 | 14.286 | |||||
| Debiti verso altri | 9.424 | 9.424 | 11.411 | 11.411 | |||||
| Ratei passivi per assicurazioni | 253 | 253 | 227 | 227 | |||||
| Risconti passivi | 58 | 58 | 26 | 26 | |||||
| Fondi correnti ed altre passività | 22.726 | - | 14.762 | 7.964 | 30.369 | - | 16.057 | 14.312 | |
| Passività correnti | 835.951 | - | 827.987 | 7.964 | 847.965 | - | 833.653 | 14.312 |

(1) "Fair Value Through Profit and Loss" (FVTPL): include gli strumenti derivati al "fair value" rilevato a conto economico.
Come emerge dalla tabella precedente, la classificazione di bilancio consente una pressoché immediata distinzione tra singole classi di strumenti finanziari caratterizzate da differenti metodologie di valutazione e livelli di esposizione ai rischi finanziari:
Per una descrizione qualitativa delle differenti classi di rischio si rinvia alla medesima sezione delle "Note al bilancio consolidato".
Si riportano di seguito, distintamente per classe, la valutazione al "fair value" delle sole attività e passività finanziarie iscritte in bilancio previste dallo IFRS 9 e disciplinate dagli IFRS 7 e IFRS 13, i metodi e le principali ipotesi di valutazione applicate nella determinazione degli stessi:
| Attivo | 31/12/2023 | 31/12/2022 | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair value | Fair value | |||||||||||||
| (euro/000) | Valore contabile |
Crediti verso clienti |
Crediti finanziari |
Crediti verso assicur. |
Crediti Gruppo |
Crediti diversi |
Valore contabile |
Crediti verso clienti |
Crediti finanziari |
Crediti verso assicur. |
Crediti Gruppo |
Crediti diversi |
||
| Depositi cauzionali | 1.755 | 1.755 | 1.773 | 1.378 | ||||||||||
| Crediti e att. non corr. Att. non correnti |
1.755 1.755 |
- - |
- - |
- - |
- - |
1.755 1.755 |
1.773 1.773 |
- - |
- - |
- - |
- - |
1.378 1.378 |
||
| Crediti verso clienti Crediti vso controllate Crediti vso factoring Crediti finanziari vs altri |
330.419 83.890 249 9.656 |
330.419 | 249 9.656 |
83.890 | 348.798 117.493 3.207 10.336 |
348.798 | 3.207 10.336 |
117.493 | ||||||
| Crediti vs fornitori | 8.756 | 8.756 | 786 | 786 | ||||||||||
| Crediti vs assicurazioni Crediti vs dipendenti Crediti vso altri |
679 - 73 |
679 | - 73 |
424 2 72 |
424 | 2 72 |
||||||||
| Altri crediti e att.corr. Disponibilità liquide |
103.303 113.122 |
- | 9.905 113.122 |
679 | 83.890 | 8.829 | 132.320 121.130 |
- | 13.543 121.130 |
424 | 117.493 | 860 | ||
| Attività correnti | 546.844 | 330.419 | 123.027 | 679 | 83.890 | 8.829 | 602.248 | 348.798 | 134.673 | 424 | 117.493 | 860 |

| Passivo 31/12/2023 |
31/12/2022 | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair value | Fair value | |||||||||||
| (euro/000) | Valore contabile |
Debiti verso fornitori |
Debiti finanziari |
Derivati al FVTPL |
Debiti diversi |
Debiti gruppo |
Valore contabile |
Debiti verso fornitori |
Debiti finanziari |
Derivati al FVTPL |
Debiti diversi |
Debiti gruppo |
| Debiti finanziari | 39.480 | 35.086 | 34.568 | 29.457 | ||||||||
| Debiti acq. partecipaz. | 600 | 605 | 600 | 608 | ||||||||
| Debiti incent. monetari | 57 | 57 | 118 | 118 | ||||||||
| Altre pass. non correnti | 57 | - | - | - | 57 | - | 118 | - | - | - | 118 | - |
| Pass.non correnti | 40.137 | - | 35.691 | - | 57 | - | 35.286 | - | 30.065 | - | 118 | - |
| Debiti verso fornitori | 729.949 | 729.949 | 733.125 | 733.125 | ||||||||
| Debiti finanziari | 69.388 | 69.220 | 74.709 | 74.246 | ||||||||
| Debiti acq. partecipaz. | 5.764 | 5.671 | 2.455 | 2.455 | ||||||||
| Debiti vso controllate e collegate | 1.245 | 1.245 | 599 | 599 | ||||||||
| Debiti vs istituti prev. | 3.840 | 3.840 | 3.820 | 3.820 | ||||||||
| Debiti verso altri | 9.424 | 9.424 | 11.411 | 11.411 | ||||||||
| Ratei passivi per assicurazioni | 253 | 253 | 227 | 227 | ||||||||
| Fdi correnti e altre pass. | 14.762 | - | - | - | 13.517 | 1.245 | 16.057 | - | - | - | 15.458 | 599 |
| Passività correnti | 819.863 | 729.949 | 74.891 | - | 13.517 | 1.245 | 826.346 | 733.125 | 76.701 | - | 15.458 | 599 |
L'IFRS 13 individua una gerarchia di tecniche valutative che si basano su tre livelli:
Le attività e passività iscritte in bilancio al fair value, così come più dettagliatamente specificato successivamente, si qualificano come di livello gerarchico 2 ad eccezione di "Crediti verso clienti" (quota parte non iscritta al costo ammortizzato) e "Debiti per acquisto partecipazioni" che si qualificano invece come di livello gerarchico 3.
Data la loro scadenza a breve termine, per le attività e passività correnti - ad esclusione delle poste contabili specificatamente misurate -, si è ritenuto che il valore contabile lordo possa costituire una ragionevole approssimazione del "fair value".
Il "fair value" delle attività non correnti e dei debiti finanziari non correnti, compresi i debiti per acquisto partecipazioni, è stato stimato con tecniche di attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi, sulla base dei termini e delle scadenze di ciascun contratto, di capitale e interessi, quantificati in base alla curva dei tassi d'interesse stessi in essere alla data di bilancio e corretti per gli effetti del DVA (Debit Value Adjustment) e del CVA (Credit Value Adjustment).
Le curve dei tassi utilizzate sono le curve "Forward" e "Spot" al 31 dicembre così come pubblicate da provider finanziari, la seconda maggiorata, laddove presente, dello spread previsto dalle clausole contrattuali (spread non considerato nell'applicazione della medesima curva ai fini dell'attualizzazione). La tipologia dei dati di input utilizzati nel modello di valutazione determina la classificazione degli strumenti derivati a livello gerarchico 2.
Si segnala, come evidente dalle tabelle precedenti, che non ci sono state riclassifiche tra livelli gerarchici e che l'informativa relativa agli strumenti derivati in essere è stata fornita nel paragrafo "Analisi delle operazioni relative a strumenti derivati" cui si rimanda per maggiori dettagli.
Le informazioni in merito al volume e dettaglio dei ricavi, costi, utili o perdite generati dagli strumenti finanziari sono già fornite nella tabella degli oneri e proventi finanziari nella sezione "42) Oneri e proventi finanziari".

Le rettifiche di valore di attività finanziarie, stimate in seguito ad una valutazione puntuale della solvibilità di ciascun debitore, sono rappresentate nella voce del Conto economico separato "Riduzione/riprese di valore di attività finanziarie". Tali rettifiche ammontano complessivamente a - 27,3 milioni di euro (-0,1 milioni di euro nel 2022) di cui -27,2 milioni di euro di natura non ricorrente così composti: -20,2 milioni di euro per iva definita nell'esercizio con l'Agenzia delle Entrate italiana ma "non rivalsabile" nei confronti dei clienti il cui comportamento ha originato le contestazioni definite, -4,3 milioni di euro per iva definita nell'esercizio con l'Agenzia delle Entrate italiana e "rivalsata" verso i clienti ma di stimata mancata recuperabilità e -2,6 milioni di euro per la stimata mancata recuperabilità di una specifica posizione creditizia commerciale.
Nel corso dell'esercizio, così come nell'esercizio precedente, non si è reso necessario apportare alcuna modifica nel metodo di contabilizzazione delle attività finanziarie (non rilevando a tal fine, come previsto dai principi contabili internazionali, l'iscrizione iniziale al "fair value" e la successiva contabilizzazione al costo di talune voci di bilancio).
Come già evidenziato nella sezione "Crediti verso clienti e altri crediti" il valore dei crediti viene costantemente ridotto delle perdite durevoli di valore accertate. Tale operazione viene effettuata mediante l'iscrizione di un apposito fondo svalutazione rilevato a diretta rettifica delle attività finanziarie svalutate.
Si riporta di seguito la movimentazione del fondo svalutazione crediti commerciali.
| (euro/000) | Fondo iniziale | Accantonamenti | Utilizzi | Variazioni per fusioni |
Fondo finale | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio 2023 | 2.208 | 3.409 | (1.165) | 431 | 4.883 | |
| Esercizio 2022 | 2.427 | 790 | (1.009) | - | 2.208 |
Esprinet S.p.A. è solita effettuare operazioni di trasferimento di attività finanziarie.
Tali operazioni si concretizzano nella cessione a società di factoring, sia pro-solvendo sia pro-soluto, di crediti commerciali nonché nella presentazione di effetti commerciali ad istituti finanziari ai fini dell'accredito salvo buon fine.
Nel corso dell'esercizio 2023 è anche proseguito il programma di cartolarizzazione di crediti commerciali strutturato da Unicredit Bank AG avviato a luglio 2015 e rinnovato ogni tre anni senza soluzione di continuità con ultimo rinnovo a luglio 2021, che prevede la cessione rotativa pro-soluto ad una società veicolo appositamente costituita ai sensi della Legge n. 130/1999.
Nel caso di cessioni di credito pro-solvendo e di anticipazioni salvo buon fine di effetti, l'ammontare dei crediti ceduti continua ad essere esposto in bilancio tra i "crediti verso clienti" con contropartita tra le passività finanziarie correnti alla voce "debiti verso altri finanziatori" e "debiti verso banche".
Al 31 dicembre 2023 i crediti ceduti pro-solvendo per i quali sono state ottenute anticipazioni di portafoglio salvo buon fine ammontano a 4mila euro (0,3 al 31 dicembre 2022); le anticipazioni salvo buon fine di effetti invece ammontano a 3,2 milioni di euro (2,3 milioni di euro al 31 dicembre 2022). Il valore contabile lordo delle attività finanziarie rappresenta l'esposizione massima della Società al rischio di credito.
Si riporta di seguito l'analisi dello stato dei crediti commerciali vantati verso i clienti e dell'anzianità di quelli che non hanno subito perdite durevoli di valore:

| (euro/000) | 31/12/2023 | Crediti svalutati | Crediti scaduti e non svalutati |
Crediti non scaduti e non svalutati |
||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti verso clienti lordi | 335.302 | 77.558 | 101.639 | 156.105 | ||
| Fondo svalutazione | (4.883) | (4.883) | - | - | ||
| Crediti verso clienti netti | 330.419 | 72.675 | 101.639 | 156.105 | ||
| (euro/000) | 31/12/2022 | Crediti svalutati | Crediti scaduti e non svalutati |
Crediti non scaduti e non svalutati |
||
| Crediti verso clienti lordi | 351.006 | 82.637 | 83.403 | 184.966 | ||
| Fondo svalutazione | (2.208) | (2.208) | - | - | ||
| Crediti verso clienti netti | 348.798 80.429 |
83.403 | 184.966 | |||
| (euro/000) | Totale | scaduto maggiore di 90 giorni |
scaduto tra 60 e 90 giorni |
scaduto tra 30 e 60 giorni |
scaduto minore di 30 giorni |
|
| Crediti scaduti non svalutati al 31/12/2023 | 101.639 | 12.900 | 4.745 | 6.724 77.270 |
||
| Crediti scaduti non svalutati al 31/12/2022 | 83.403 | 2.666 | (135) | 5.818 75.054 |
In base all'esperienza storica e a seguito dell'adozione da parte di Esprinet S.p.A. di una politica di accettazione di ordini da parte di clienti insoluti o fuori fido solo con pagamento anticipato, si ritiene che non sussistano i presupposti per accantonare un fondo svalutazione crediti per gli importi non ancora esigibili ad eccezione dei crediti rientranti nel cluster "hold to collect". Tale cluster riguarda i crediti destinati alla cessione a terze parti in base a programmi vincolanti per i quali si è tenuto conto del valore incassabile da tali terze parti.
Non sono presenti attività finanziarie che sarebbero altrimenti scadute o che avrebbero subito una riduzione durevole di valore ma le cui condizioni sono state rinegoziate, fatta eccezione per alcuni piani di rientro concordati con la clientela di importo non significativo.
Quali strumenti di attenuazione del rischio di credito Esprinet S.p.A. è solita ricorrere alle seguenti fattispecie (i dati percentuali sono riferiti allo stock di crediti verso clienti esistente al 31 dicembre 2023):
Tra gli strumenti di attenuazione del rischio non sono ricomprese garanzie che nel corso dell'esercizio, a seguito della loro presa di possesso, abbiano attribuito il diritto all'ottenimento di significative attività finanziarie o non finanziarie ovvero delle quali siano state consentite, in mancanza o meno di inadempimento da parte del concedente, la vendita o il trasferimento a terzi in garanzia.
Relativamente alle altre attività finanziarie disciplinate dagli IFRS 7 e IFRS 13, premesso che a parte la rettifica di valore del credito sorto a seguito dell'infruttuoso tentativo di rivalsa IVA operata dalla Società, nei confronti dei clienti il cui comportamento ha originato le contestazioni da parte dell'Agenzia delle Entrate per i periodi di imposta 2013-2017, né nell'esercizio corrente né nell'esercizio precedente esse hanno subito perdite durevoli di valore. Si riportano di seguito la
movimentazione del connesso fondo svalutazione ed a seguire due tabelle riepilogative che forniscono un'informativa circa il loro status e l'anzianità dei crediti scaduti:
| (euro/000) | Fondo iniziale | Accantonamenti | Utilizzi | Acquisizioni | Fondo finale |
|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio 2023 | - | 4.297 | - | - | 4.297 |
| Esercizio 2022 | - | - | - | - | - |
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | Valore contabile |
Crediti svalutati |
Crediti scaduti non svalutati |
Crediti non scaduti non svalutati |
Valore contabile |
Crediti svalutati |
Crediti scaduti non svalutati |
Crediti non scaduti non svalutati |
|
| Depositi cauzionali | 1.755 | 1.755 | 1.773 | 1.773 | |||||
| Crediti e altre att. non correnti | 1.755 | - | - | 1.755 | 1.773 | - | - | 1.773 | |
| Attività non correnti | 1.755 | - | - | 1.755 | 1.773 | - | - | 1.773 | |
| Crediti verso controllate | 83.890 | (397) | 84.287 | 117.493 | 1.145 | 116.348 | |||
| Crediti verso soc. factoring | 249 | 249 | 3.207 | 3.207 | |||||
| Crediti finanziari vs altri | 9.656 | 9.656 | 10.336 | 10.336 | |||||
| Crediti verso fornitori | 8.756 | 3.862 | 4.894 | 786 | 683 | 104 | |||
| Crediti verso assicurazioni | 679 | 679 | 424 | 424 | |||||
| Crediti verso dipendenti | - | - | 2 | 2 | |||||
| Crediti verso altri | 4.370 | 4.297 | 73 | 72 | 72 | ||||
| Altri crediti e att. correnti | 107.600 | 4.297 | 4.217 | 99.086 | 132.320 | - | 2.324 | 129.997 | |
| Disponibilità liquide | 113.122 | 113.122 | 121.130 | 121.130 | |||||
| Attività correnti lorde | 220.722 | 4.297 | 117.339 | 99.086 | 253.450 | - | 123.454 | 129.997 | |
| Fondo svalutazione | (4.297) | (4.297) | - | - | |||||
| Attività correnti nette | 216.425 | - | 117.339 | 99.086 | 253.450 | - | 123.454 | 129.997 |
| (euro/000) | Totale | scaduto maggiore di 90 giorni |
scaduto tra 60 e 90 giorni |
scaduto tra 30 e 60 giorni |
scaduto minore di 30 giorni |
|---|---|---|---|---|---|
| Crediti verso società controllate | (397) | 84 | - | (76) | (405) |
| Crediti verso assicurazioni | 679 | 339 | 72 | 98 | 170 |
| Crediti verso fornitori | 3.862 | 362 | 34 | 2.382 | 1.084 |
| Crediti verso altri | 73 | 73 | - | - | - |
| Crediti scaduti non svalutati al 31/12/2023 | 4.217 | 858 | 106 | 2.404 | 849 |
| Crediti verso società controllate | 1.145 | 876 | - | (112) | 381 |
| Crediti verso assicurazioni | 424 | 291 | - | 44 | 88 |
| Crediti verso fornitori | 683 | 177 | 9 | 40 | 457 |
| Crediti verso altri | 73 | 73 | - | - | - |
| Crediti scaduti non svalutati al 31/12/2022 | 2.324 | 1.417 | 9 | (28) | 927 |
I crediti verso società di factoring sono interamente relativi a operazioni di cessione pro-soluto, crediti la cui proprietà e rischi connessi sono dunque stati interamente trasferiti alle società di factoring.
La quota scaduta è relativa a importi dovuti alla data di chiusura del bilancio il cui incasso, per motivi tecnici, è avvenuto nei primi giorni dell'esercizio successivo; la quota non scaduta riguarda invece crediti il cui pagamento è contrattualmente previsto alla data originaria di scadenza del debito dei clienti nei confronti della Società.
Da sottolineare comunque che anche tali crediti, alla data di tale relazione, risultano pressoché interamente incassati in relazione alle scadenze maturate.
Si riporta di seguito il piano delle scadenze contrattuali delle passività finanziarie, inclusi gli interessi da versare ed esclusi gli effetti di accordi di compensazione:
| (euro/000) | Bilancio 31/12/2023 |
Flussi finanziari contrattuali |
entro 6 mesi |
6-12 mesi |
1-2 anni | 2-5 anni |
oltre 5 anni |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti finanziari | 39.480 | 42.407 | 694 | 624 | 24.771 | 16.318 | - |
| Passività finanziare per leasing | 78.792 | 91.054 | - | - | 10.205 | 28.341 | 52.508 |
| Debiti per acquisto partecipazioni | 600 | 600 | - | - | - | 600 | - |
| Debiti per incentivi monetari | 57 | 57 | - | - | 57 | - | - |
| Fondi non correnti e altre passività | 57 | 57 | - | - | 57 | - | - |
| Passività non correnti | 118.929 | 134.118 | 694 | 624 | 35.033 | 45.259 | 52.508 |
| Debiti verso fornitori | 729.949 | 734.152 | 730.508 | 559 | 1.047 | 2.038 | - |
| Debiti finanziari | 69.388 | 69.746 | 55.655 | 14.091 | - | - | - |
| Passività finanziare per leasing | 8.124 | 10.680 | 5.379 | 5.301 | - | - | - |
| Debiti per acquisto partecipazioni | 5.764 | 5.764 | 5.764 | - | - | - | - |
| Debiti verso controllate e collegate | 1.245 | 1.245 | 1.245 | - | - | - | - |
| Debiti verso istituti previdenziali | 3.840 | 3.840 | 3.840 | - | - | - | - |
| Debiti verso altri | 9.424 | 9.424 | 9.424 | - | - | - | - |
| Ratei passivi per assicurazioni | 253 | 253 | 253 | - | - | - | - |
| Altri ratei passivi | - | - | - | - | - | - | - |
| Fondi correnti e altre passività | 14.762 | 14.762 | 14.762 | - | - | - | - |
| Passività correnti | 827.987 | 835.104 | 812.068 | 19.951 | 1.047 | 2.038 | - |
| (euro/000) | Bilancio 31/12/2022 |
Flussi finanziari contrattuali |
entro 6 mesi |
6-12 mesi |
1-2 anni | 2-5 anni |
oltre 5 anni |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti finanziari | 34.568 | 35.763 | 244 | 269 | 20.686 | 14.564 | - |
| Passività finanziare per leasing | 80.442 | 94.259 | - | - | 9.661 | 26.538 | 58.060 |
| Debiti per acquisto partecipazioni | 600 | 600 | - | - | - | 600 | - |
| Debiti per incentivi monetari | 118 | 118 | - | - | 118 | - | - |
| Fondi non correnti e altre passività | 118 | 118 | - | - | 118 | - | - |
| Passività non correnti | 115.728 | 130.740 | 244 | 269 | 30.465 | 41.702 | 58.060 |
| Debiti verso fornitori | 733.125 | 738.256 | 733.679 | 554 | 1.088 | 2.935 | - |
| Debiti finanziari | 74.709 | 74.992 | 62.285 | 12.707 | - | - | - |
| Passività finanziare per leasing | 7.307 | 9.896 | 5.014 | 4.882 | - | - | - |
| Debiti per acquisto partecipazioni | 2.455 | 2.455 | 2.340 | 115 | - | - | - |
| Debiti verso controllate e collegate | 599 | 599 | 599 | - | - | - | - |
| Debiti verso istituti previdenziali | 3.820 | 3.820 | 3.820 | - | - | - | - |
| Debiti verso altri | 11.411 | 11.411 | 11.411 | - | - | - | - |
| Ratei passivi per assicurazioni | 227 | 227 | 227 | - | - | - | - |
| Altri risconti passivi | 26 | 26 | 26 | - | - | - | - |
| Fondi correnti e altre passività | 16.083 | 16.083 | 16.083 | - | - | - | - |
| Passività correnti | 833.679 | 841.682 | 819.401 | 18.258 | 1.088 | 2.935 | - |
Ai fini di una miglior comprensione delle tabelle sopra riportate si consideri quanto segue:
La Società ha in essere un contratto di finanziamento a medio-lungo termine, nonché una Revolving Credit Facility a breve termine, che contengono le usuali pattuizioni che prevedono la possibile decadenza dal beneficio del termine per i rimborsi nel caso di mancato rispetto di determinati covenant economico-finanziari da verificarsi sui dati del bilancio consolidato e certificato.
Dettagli in relazione a detti strumenti di finanziamento e ai covenant cui gli stessi sono soggetti, sono riportati nel successivo paragrafo "Indebitamento finanziario netto e covenant su finanziamenti" cui si rimanda.
Al 31 dicembre 2023 uno dei covenant economico-finanziari cui è assoggettata la Revolving Credit Facility risulta violato ma, essendo la linea non utilizzata a tale data, nessuna conseguenza si riflette sulle tempistiche dei flussi finanziari rappresentati nelle tabelle precedenti. Ad eccezione di quanto appena riportato e del mancato rispetto al 31 dicembre 2018, 2017 e 2016, sempre senza produrre alcuna conseguenza, di parte degli indici finanziari previsti da taluni contratti di finanziamento a tali date in essere, la Società non si è mai trovata in condizioni di inadempienza o default relativamente alle clausole riguardanti il capitale nominale, gli interessi, il piano di ammortamento o i rimborsi dei finanziamenti passivi.
Da evidenziare anche che la Società non ha sinora emesso strumenti contenenti una componente di debito e una di capitale.
L'uso dei contratti derivati in Esprinet S.p.A. è finalizzato alla protezione di alcuni dei contratti di finanziamento sottoscritti dalle oscillazioni dei tassi d'interesse sulla base di una strategia di copertura dei flussi finanziari (c.d. "cash flow hedge").
L'obiettivo perseguito è dunque quello di fissare il costo della provvista relativa a tali contratti di finanziamento pluriennali a tasso variabile attraverso la stipula di correlati contratti derivati che consentano di incassare il tasso di interesse variabile contro il pagamento di un tasso fisso.
Nella rappresentazione di bilancio per le operazioni di copertura si verifica pertanto la rispondenza ai requisiti di conformità con le prescrizioni del principio contabile IFRS 9 in tema di applicazione dell'"hedge accounting" e a tal fine la Società effettua periodicamente i test di efficacia.
Alla data di chiusura dell'esercizio la Società non ha in essere alcuno strumento derivato di copertura.
La Società nel corso dell'esercizio non ha estinto alcuno strumento derivato di copertura.
Esprinet S.p.A. è sottoposta in misura ridotta al rischio di cambio e conseguentemente si è ritenuto di non effettuare analisi di sensitività sull'esposizione a tale tipologia di rischio (per maggiori dettagli si rimanda alla sezione "Principali rischi e incertezze cui il Gruppo ed Esprinet S.p.A. sono esposti" nella "Relazione sulla gestione").
Per quanto attiene al rischio di tasso d'interesse è stata effettuata un'analisi di sensitività atta a quantificare, a parità di tutte le altre condizioni, l'impatto sul risultato d'esercizio consolidato e sul patrimonio netto della Società dovuto ad una variazione nel livello dei tassi di mercato.
A tal fine, considerato l'andamento osservato dei tassi di mercato nel corso del 2023 e quello presumibile nell'immediato futuro, si è simulata una traslazione delle curve spot/forward dei tassi di interesse di +/-100 basis points. Di seguito i risultati dell'analisi condotta (al netto dell'effetto imposte) con l'osservazione che tutte le voci sono comprensive delle quote correnti e non correnti:
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | Patrimonio Netto | Utile/(perdita) | Patrimonio Netto | Utile/(perdita) | |
| Crediti finanziari | 171 | 171 | 121 | 121 | |
| Disponibilità liquide | 336 | 336 | 330 | 330 | |
| Debiti per acquisto partecipazioni | 17 | 17 | 18 | 18 | |
| Debiti finanziari | (1.527) | (1.527) | (806) | (806) | |
| Totale | (1.003) | (1.003) | (337) | (337) |
| 31/12/2023 | 31/12/2022 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | Patrimonio Netto | Utile/(perdita) | Patrimonio Netto | Utile/(perdita) | |
| Crediti finanziari | (171) | (171) | (64) | (64) | |
| Disponibilità liquide | (336) | (336) | (35) | (35) | |
| Debiti per acquisto partecipazioni | (17) | (17) | (5) | (5) | |
| Debiti finanziari | 1.354 | 1.354 | 495 | 495 | |
| Totale | 830 | 830 | 391 | 391 |
I "Fatti di rilievo successivi" sono evidenziati nell'apposito paragrafo della Relazione sulla Gestione cui si rimanda per i dettagli.
Il seguente prospetto redatto ai sensi dell'art.149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa società di revisione e/o da entità appartenenti al suo network:
| Tipologia servizio | Soggetto erogatore | Corrispettivi (euro/000) | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Destinatario | 2023 | 2022 | |||
| Revisione contabile | |||||
| PwC S.p.A. | Esprinet S.p.A. | 410,8 | 327,2 | ||
| Altri servizi | |||||
| PwC S.p.A. | Esprinet S.p.A. | 8,7 | 12,0 | ||
| PwC network | Esprinet S.p.A. | 14,0 | 22,0 | ||
| Totale | 433,5 | 361,2 |

Il Progetto di Bilancio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione di Esprinet, che ne ha altresì approvata la pubblicazione nella riunione del 12 marzo 2024, nel corso della quale è stato, inoltre, dato mandato al Presidente di apportarvi le modifiche o integrazioni di perfezionamento formale che fossero ritenute necessarie od opportune per la miglior stesura e la completezza del testo, in tutti i suoi elementi.
Vimercate, 12 marzo 2024
Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Maurizio Rota

I sottoscritti Alessandro Cattani, Amministratore Delegato della Esprinet S.p.A. e Stefano Mattioli, Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Esprinet S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2023.
Al riguardo non sono emersi aspetti di rilievo.
3.1 il bilancio consolidato al 31 dicembre 2023:
a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.
3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi ed incertezze cui sono esposti.
Vimercate, 12 marzo 2024
Amministratore Delegato Dirigente Preposto alla redazione di Esprinet S.p.A. dei documenti contabili societari di Esprinet S.p.A.
(Alessandro Cattani) (Stefano Mattioli)

I sottoscritti Alessandro Cattani, Amministratore Delegato della Esprinet S.p.A. e Stefano Mattioli, Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Esprinet S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
l'effettiva applicazione,
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio nel corso dell'esercizio 2023.
Al riguardo non sono emersi aspetti di rilievo.
3.1 il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023:
a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.
3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi ed incertezze cui è esposto.
Vimercate, 12 marzo 2024
Amministratore Delegato Dirigente Preposto alla redazione di Esprinet S.p.A. dei documenti contabili societari di Esprinet S.p.A.
(Alessandro Cattani) (Stefano Mattioli)
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