Annual Report • Jun 28, 2024
Annual Report
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Bilancio al 31 dicembre 2023
Sede in Genova, Piazza della Vittoria, 1 Capitale Sociale Euro 918.520 i.v. Registro delle imprese Genova n. 03881420107 Numero R.E.A. 386750 Codice fiscale e P. Iva 03881420107 Società soggetta all'azione di direzione e coordinamento dell'Eni S.p.A.
Nominato dall'Assemblea del 19 Aprile 2023 fino alla data dell'assembla convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2025
Fabio Giovanni ATZEI
Maria Vittoria DI PIETRANTONJ
Nazario SACCIA nominato per cooptazione in data 9 gennaio 2024, a seguito delle dimissioni del consigliere Vincenzo GAZZOTTI
Nominato dall'Assemblea del 22 aprile 2021 per un triennio
Andrea FERRARI
Incarico conferito dall'Assemblea del 5 aprile 2019 per il triennio 2019-2021 Incarico prolungato dall' Assemblea del 20 aprile 2022 per il triennio 2022-2024
PricewaterhouseCoopers S.p.A.
| Bilancio di Esercizio | |
|---|---|
| Relazione sulla gestione | |
| Lettera al Socio Andamento operativo Persone Investimenti Commento ai risultati economico-finanziari Salute Sicurezza Ambiente e Qualità Altre informazioni |
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| Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori |
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| Schemi e Nota Integrativa | |
| Schemi di bilancio Nota al bilancio di esercizio |
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| Allegati | |
| Proposte del Consiglio di Amministrazione all'Assemblea dei Soci Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli |
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| azionisti ai sensi dell'art. 153 D.Lgs. 58/1998 e dell'art. 2429, comma 3, c.c. |
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| Relazione della Società di revisione Deliberazioni dell'Assemblea degli azionisti |
Nel 2023 l'economia globale si è dimostrata più resiliente del previsto, favorita dalla tenuta della domanda e dalla moderazione dei prezzi dell'energia, con una crescita stimata del 2,6%, nonostante il persistere dei "cigni neri", rappresentati principalmente dal perdurare della guerra in Ucraina, dalle controversie commerciali tra Stati Uniti e Cina e dall'instabilità in Medio Oriente innescata dal conflitto tra Israele e Hamas, che hanno alimentato incertezza e volatilità sui mercati finanziari ed energetici.
Il PIL dell'eurozona è cresciuto dello 0,5%, mentre il PIL dell'Italia ha segnato un incremento dello 0,7%.
In questo contesto, le movimentazioni operate da Petroven nell'esercizio appena concluso hanno registrato una riduzione del 2,20% rispetto all'esercizio precedente, attestandosi a 2.530 migliaia di tonnellate contro le 2.587 migliaia di tonnellate del 2022.
In particolare, l'andamento dei singoli segmenti di mercato rispetto al 2022 è stato il seguente:
Dal punto di vista economico sono stati ampiamente conseguiti i target di budget, con un risultato operativo di 2.596 migliaia di euro, superiore del 37% rispetto al budget, sul quale hanno inciso in modo significativo i minori costi variabili con particolare riferimento alla componente costo del vapore, i minori ammortamenti e il minor costo del lavoro.
Relativamente all'aspetto patrimoniale l'impairment test svolto sugli asset aziendali non ha evidenziato criticità.
Nel corso dell'anno si è garantita la piena attuazione del piano di Asset Integrity attraverso l'esecuzione di tutti gli interventi previsti nel Piano di Manutenzione Serbatoi secondo lo standard internazionale R.B.I. (Risk Based Inspection), sono proseguite le attività connesse all'installazione dei doppi fondi che si prevede di completare entro l'anno 2025, e le attività connesse alla ispezione e manutenzione della rete fognaria.
Nell'ambito delle iniziative di "efficientamento energetico" è in corso di completamento l'installazione di motori ad alta efficienza energetica, ed è in fase di finalizzazione l'iter autorizzativo per l'installazione del nuovo impianto fotovoltaico.
Nell'ambito del complesso percorso di trasformazione intrapreso dalla Società, è stato avviato il sistema gestionale SITAM 4, permettendo di definire il modello per la futura migrazione del SITAM 3 sui restanti siti di Eni.
Il processo di trasformazione è stato sostenuto inoltre dalla funzione HSE che ha sostanzialmente recepito l'intero corpo procedurale Eni in materia HSE attraverso la sostituzione delle procedure che attualmente costituivano il precedente sistema SGS utilizzato in Petroven.
E' stato dedicato il massimo impegno per il miglioramento continuo delle prestazioni nel campo della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, nella salvaguardia dell'ambiente, nella prevenzione degli incidenti rilevanti e della security attuando una adeguata politica, formalizzata attraverso il recepimento di linee guida definite da Eni e la gestione e presa in carico dei rilievi emersi in occasione di audit effettuati, che hanno comportato una profonda revisione e aggiornamento del corpo procedurale in una prospettiva di miglioramento continuo.
Le movimentazioni dell'esercizio appena concluso hanno registrato una riduzione del 2,20% rispetto all'esercizio precedente, attestandosi a 2.530 migliaia di tonnellate contro le 2.587 migliaia di tonnellate del 2022.
Tabella volumi impegnati e movimentati
| Kton | 2022 | 2023 | Variazione Var % | |
|---|---|---|---|---|
| Volumi Impegnati | 2.300 | 2.300 | 0 | 0 |
| Volumi Movimentati rete | 1.562 | 1.445 | (117) | (7,5%) |
| Volumi Movimentati extra-rete | 927 | 1.007 | 80 | 8,6% |
| Volumi Movimentati Bunker | 98 | 78 | (20) | (20,4%) |
| Volumi Movimentati complessivi | 2.587 | 2.530 | (57) | (2,2%) |
In particolare, i volumi impegnati sono stabili, mentre la complessiva riduzione dei volumi movimentati di 57 Kton è dovuta alla diminuzione dei volumi movimentati rete (-117 Kton.) e bunker (- 20 Kton.), mentre le movimentazioni dei volumi extra-rete sono aumentate (+80 Kton.).
L'indice di rotazione del parco serbatoi in esercizio è risultato complessivamente pari a 16,10 (Benzine 26,34, Gasoli 15,43, Olii Combustibili 4,01).
Nell'esercizio appena concluso il sito ha ricevuto prodotto dagli utilizzatori attraverso le seguenti modalità:
Nelle ricezioni/trasferimenti dalla Bio-raffineria Eni di Venezia è stata registrata una eccedenza pari a +0,03% (nel 2022 0,05%).
Nelle ricezioni via mare cali/eccedenze pari a +0,1% (nel 2022 si erano registrate eccedenze del 0,03%).
Il numero delle autobotti caricate nel 2023 è stato di 95.037 contro le 97.007 del 2022 (-1.970 atb).
La spesa per investimenti nell'esercizio è risultata pari a 3.893 migliaia di euro, in decremento rispetto all'anno precedente, che registrava una spesa di 6.219 migliaia di euro (-2.326 migliaia di euro). Le iniziative di investimento e la spesa connessa sono risultati allineati ai target definiti nel budget.
La spesa per investimenti dell'esercizio ha riguardato principalmente:
Per il quadriennio 2024 / 2027 la Società ha programmato iniziative di investimento per circa 17.022 migliaia di euro, con contratti ancora da definire.
Il personale a ruolo della Società al 31/12/2023 risulta pari a n. 37 unità mentre il personale in servizio è pari a 40 unità. Il personale in servizio include 1 dirigente in distacco da Eni REVT con il ruolo di Presidente.
La ripartizione del personale a ruolo e in servizio è la seguente:
| 31.12.2022 | 31.12.2023 | |||
|---|---|---|---|---|
| A ruolo | In servizio | A ruolo | In servizio | |
| Dirigenti | 1 | 1 | ||
| Quadri | 1 | 2 | 1 | 3 |
| Impiegati | 24 | 25 | 29 | 29 |
| Operai | 9 | 9 | 7 | 7 |
| Totale | 34 | 37 | 37 | 40 |
Nel corso del 2023 si sono registrate 4 risoluzioni consensuali del rapporto di lavoro.
Sono state effettuate 7 assunzioni: 3 a tempo indeterminato, di cui 1 per stabilizzazione di un contratto di somministrazione e 4 con contratto a tempo determinato.
Il personale in servizio non comprende 2 risorse con qualifica di Quadro in distacco parziale da Eni (Responsabile Amministrazione e Controllo e Security Manager).
In relazione all'andamento dei volumi complessivamente movimentati dal deposito, il bilancio dell'esercizio chiuso al 31/12/2023 presenta l'utile di 1.811 migliaia di euro a fronte dell'utile di 1.894 migliaia di euro dell'esercizio precedente.
| (migliaia euro) | 2022 | 2023 | Var. ass. |
Var. % | |
|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi della gestione caratteristica | 15.195 | 16.281 | 1.086 | 7,1 | |
| Altri ricavi e proventi | 255 | 262 | 7 | 2,7 | |
| Costi operativi | (11.009) | (12.665) | (1.656) | 15,0 | |
| Ammortamenti | (1.692) | (1.282) | 410 | (24,2) | |
| Utile (Perdita) operativa | 2.749 | 2.596 | (153) | n.d. | |
| Proventi (oneri) finanziari netti | (72) | (134) | (62) | 86,1 | |
| Utile (perdita) prima delle imposte | 2.677 | 2.462 | (215) | n.d. | |
| Imposte sul reddito | (783) | (651) | 132 | (16,9) | |
| Tax rate (%) | 29,2% | 26,4% | … | ||
| Utile (perdita) netto | 1.894 | 1.811 | (83) | n.d. |
I ricavi dell'esercizio ammontano, complessivamente, a 16.543 migliaia di euro contro 15.450 migliaia di euro dell'esercizio precedente, con un aumento di 1.093 migliaia di euro.
I ricavi caratteristici dell'esercizio ammontano a 16.281 migliaia di euro, contro 15.195 migliaia di euro dell'esercizio precedente con un incremento di 1.086 migliaia di euro. Nonostante il leggero decremento di prodotti movimentati di circa 57 Kton (-2,2%) (nel 2023 pari a 2.530 Kton rispetto al 2022 pari a 2.587 Kton), i ricavi da movimentazione di prodotti sono aumentati di complessivi 1.086 migliaia di euro. Tale incremento è dovuto a:
Gli altri ricavi e proventi ammontano a 262 migliaia di euro, contro 255 migliaia di euro dell'esercizio precedente, con un incremento di 12 migliaia di euro, prevalentemente per maggiori rimborsi assicurativi.
I costi operativi dell'esercizio ammontano complessivamente a 12.665 migliaia di euro a fronte di 11.009 migliaia di euro dell'anno precedente. L'aumento dei costi operativi è di circa 1.656 migliaia di euro.
Di seguito si analizzano i principali scostamenti:
Vapore – il costo ammonta a 492 migliaia di euro contro 898 migliaia di euro dell'esercizio precedente, con un decremento di circa 406 migliaia di euro. Le azioni gestionali poste in atto hanno consentito la riduzione del consumo di vapore del 50% circa (7.677 Ton nel 2023 Vs 15.381 ton del 2022) che ha più che compensato l'incremento delle tariffe pari al 22% (64,1 €/Ton nel 2023 Vs 52,6 €/Ton nel 2022).
Energia elettrica – il costo ammonta a 1.049 migliaia di euro a fronte di 894 migliaia di euro dell'esercizio precedente; l'aumento di circa 155 migliaia di euro è prevalentemente riconducibile all'aumento del 38% dei prezzi, mentre i consumi presentano una riduzione del 5,2%.
Altri Costi Variabili – gli altri costi variabili per combustibili e somministrazione di acqua sono pari a 99 migliaia di euro a fronte di 71 migliaia di euro nel 2022 (+ 38%).
Lavoro - ammonta a 3.675 migliaia di euro contro 3.264 migliaia di euro dell'esercizio precedente; l'incremento di circa 416 migliaia di euro è prevalentemente connesso all'aumento del personale in servizio.
Incentivi all'esodo - ammontano a 528 migliaia di euro (342 migliaia di euro nell'esercizio precedente) con un incremento di 186 migliaia di euro.
Manutenzione - ammonta a 1.947 migliaia di euro contro 2.092 migliaia di euro dell'esercizio precedente, con un decremento pari a 145 migliaia di euro rispetto al precedente esercizio.
Altri costi fissi – ammontano a 3.383 migliaia di euro contro 2.412 migliaia di euro del 2022. L'incremento dei costi di 971 migliaia di euro è prevalentemente dovuto a maggiori costi per trattamenti rifiuti per 503 migliaia di euro, e a maggiori costi per consulenze tecniche per 266 migliaia di euro.
Costi per servizi centralizzati: i costi per servizi centralizzati resi dalla controllante ammontano a 1.153 migliaia di euro, contro 696 migliaia di euro nel precedente esercizio. L'incremento dei costi rispetto al 2022 è prevalentemente connesso all'ampliamento dell'ambito dei servizi offerti.
Gli ammortamenti ammontano a 1.282 migliaia di euro contro 1.692 migliaia di euro dell'anno precedente in decremento di 410 migliaia di euro pari al 24%.
Nel 2023 si sono registrati oneri finanziari netti pari a 134 migliaia di euro contro 72 migliaia di euro dell'esercizio precedente. La variazione di 62 migliaia di euro è principalmente dovuta all'incremento dei tassi di interesse.
Il risultato prima delle imposte ammonta a 2.462 migliaia di euro contro 2.677 migliaia di euro dell'esercizio precedente.
Le imposte dell'esercizio (comprensive dell'effetto delle imposte anticipate/differite e di altre rettifiche) ammontano a 651 migliaia di euro contro 783 migliaia di euro dell'esercizio precedente.
Il risultato netto dell'esercizio ammonta a 1.811 migliaia di euro a fronte di 1.894 migliaia di euro dell'esercizio precedente.
| (migliaia di euro) | |||
|---|---|---|---|
| 31 Dic. 2022 | 31 Dic. 2023 | Var. ass. | |
| Capitale immobilizzato | |||
| Immobili, impianti e macchinari | 19.497 | 22.202 | 2.705 |
| Diritto di utilizzo di attività in leasing | 666 | 871 | 205 |
| Attività immateriali | 33 | 16 | (17) |
| Debiti netti relativi all'attività di investimento | (4.877) | (1.529) | 3.348 |
| 15.319 | 21.560 | 6.241 | |
| Capitale di esercizio netto | |||
| Crediti commerciali | 3.299 | 3.258 | (41) |
| Debiti commerciali | (2.387) | (3.362) | (975) |
| Crediti (debiti) tributari e fondo imposte netto | 3.205 | 3.241 | 36 |
| Fondi per rischi e oneri | (5.692) | (5.659) | 33 |
| Altre attività nette d'esercizio | (634) | (708) | (74) |
| (2.209) | (3.230) | (1.021) | |
| Fondi per benefici ai dipendenti | (453) | (285) | 168 |
| CAPITALE INVESTITO NETTO | 12.657 | 18.045 | 5.388 |
| PATRIMONIO NETTO | 13.565 | 14.415 | 850 |
| Indebitamento finanziario netto ante passività per leasing ex IFRS16 | (2.057) | 2.308 | 4.365 |
| Passività per leasing | 1.149 | 1.322 | 173 |
| Indebitamento finanziario netto | (908) | 3.630 | 4.538 |
| COPERTURE | 12.657 | 18.045 | 5.388 |
(a) Per la riconduzione allo schema obbligatorio v. il paragrafo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori".
Lo schema dello stato patrimoniale riclassificato aggrega i valori attivi e passivi secondo il criterio della funzionalità alla gestione dell'impresa, suddivisa convenzionalmente nelle tre funzioni fondamentali: l'investimento, l'esercizio, il finanziamento. Lo schema proposto consente di individuare le fonti di finanziamento e gli impieghi delle stesse in capitale immobilizzato e in quello di esercizio.
Il capitale immobilizzato al 31/12/2023 ammonta a 21.560 migliaia di euro contro 15.319 migliaia di euro al 31/12/2022.
In particolare, la composizione si riferisce a:
impianti macchinari e attrezzature pari a 22.202 migliaia di euro (19.497 migliaia di euro al 31/12/2022). L'incremento netto di 2.705 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente è dovuto agli investimenti effettuati nell'anno di 3.893 migliaia di euro, al netto degli ammortamenti di 1.179 migliaia di euro e di decrementi per 9 migliaia di euro.
diritti di utilizzo di attività in leasing pari a 871 migliaia di euro (666 migliaia di euro al 31/12/2022). Si tratta del valore derivante dall'applicazione del principio IFRS 16.
immobilizzazioni immateriali (principalmente software per la gestione delle attività operative) pari a 16 migliaia di euro (33 migliaia di euro al 31/12/2022);
debiti verso fornitori per attività di investimento pari a 1.529 migliaia di euro (4.877 migliaia di euro al 31/12/2022).
Il capitale di esercizio netto ammonta al 31 dicembre 2023 a negativi 3.230 migliaia di euro (negativi 2.209 migliaia di euro nell'esercizio precedente).
La variazione complessiva di -1.021 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente è da riferirsi principalmente alle seguenti componenti:
Il capitale sociale, rappresentato da n. 1 quota del valore di 918.520 euro, risulta interamente versato ed è posseduto al 100% da Ecofuel S.p.A. (gruppo Eni S.p.A.).
Il Patrimonio netto ammonta a 14.416 migliaia di euro (13.565 migliaia di euro al 31/12/2022); di questi 10.683 migliaia di euro sono accantonati nella riserva sovrapprezzo quote creata a seguito del conferimento dei depositi Eni ed Esso.
Al 31/12/2023 la società ha un indebitamento finanziario netto pari a 3.630 migliaia di euro, a fronte disponibilità finanziarie nette pari a 908 migliaia di euro a fine 2022, con un incremento di 4.538 migliaia di euro.
| (migliaia di euro) | 2022 | 2023 | Var. ass. |
|---|---|---|---|
| Utile (perdita) netto | 1.894 | 1.811 | (83) |
| Rettifiche per ricondurre l'utile al flusso di cassa da attività operativa: | |||
| - ammortamenti e altri componenti non monetari | 1.540 | 1.045 | (495) |
| - dividendi, interessi e imposte | 856 | 762 | (94) |
| Variazione del capitale di esercizio | (922) | 1.171 | 2.093 |
| Dividendi incassati, imposte pagate, interessi (pagati) incassati | (723) | (855) | (132) |
| Flusso di cassa netto da attività operativa | 2.645 | 3.934 | 1.289 |
| Investimenti tecnici | (6.185) | (3.885) | 2.300 |
| Variazione debiti e crediti per investimento e amm.ti capitalizzati | 3.620 | (3.347) | (6.967) |
| Free cash flow | 80 | (3.298) | (3.378) |
| Incremento (decremento) dei debiti finanziari a breve | 0 | 2.308 | 2.308 |
| Rimborso di passività per leasing | (89) | (120) | (31) |
| Flusso di cassa del capitale proprio (dividendi) | 0 | (947) | (947) |
| FLUSSO DI CASSA NETTO DEL PERIODO | (9) | (2.057) | (2.048) |
| (migliaia di euro) | 2022 | 2023 | Var. ass. |
|---|---|---|---|
| Free cash flow | 80 | (3.298) | (3.378) |
| Incremento (decremento) debiti finanziari a breve | |||
| Incremento (decremento) debiti per leasing | (92) | (293) | (201) |
| Flusso di cassa da capitale proprio | (947) | (947) | |
| VARIAZIONE DELL'INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO | (12) | (4.538) | (4.526) |
(b) Per la riconduzione allo schema obbligatorio v. il paragrafo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori"
Lo schema del rendiconto finanziario riclassificato consente di analizzare la variazione dell'indebitamento finanziario netto tra inizio e fine periodo.
Nell'esercizio 2023 la Società ha assorbito un free cash flow per 3.298 migliaia di euro poiché a fronte di flusso di cassa da attività operativa di 3.934 migliaia di euro sono stati effettuati impieghi di cassa per investimenti di complessive 7.232 migliaia di euro.
Al fine di promuovere il miglioramento continuo in materia di sicurezza e garantire un elevato livello di protezione dell'uomo e dell'ambiente attraverso mezzi, strutture e Sistemi di Gestione appropriati il Gestore ha confermato il documento di Politica RIR, redatto ai sensi dell'Art.14 del D.Lgs. 105/15.
Parimenti ha confermato il documento di "Politica di Sicurezza, Salute, Ambiente, Prevenzione degli Incidenti Rilevanti e Security" nella quale si ribadisce il forte impegno della Direzione, mirato sempre più ad uno sviluppo sostenibile delle proprie attività, dedicando il massimo impegno per il miglioramento continuo delle proprie prestazioni nel campo della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, nella salvaguardia dell'ambiente, nella prevenzione degli incidenti rilevanti e della security. La Politica risulta quindi adeguata.
Pertanto, tutto il personale operante in Petroven è chiamato a conformarsi allo spirito e alla lettera della presente Politica, che ha valore per tutte le attività relative all'organizzazione.
Nel corso del 2023 è continuato il processo di aggiornamento documentale. In particolare sono stati recepiti:
Tale processo si è concluso a giugno 2023, ma il miglioramento dello stesso è in continuo sviluppo.
Nel corso dell'anno sono state aggiornate le seguenti valutazioni:
Nel corso del 2023, in occasione della revisione del corpo procedurale è stata rivista criticamente l'analisi di contesto e la valutazione dei rischi e delle opportunità. I rischi e le opportunità individuate sono stati prontamente valutati e ogni azione di miglioramento individuata è stata riportata nel Piano di Miglioramento. Nel 2023 non sono stati introdotti nuovi rischi; tuttavia, nell'analisi di contesto 2023 si evidenzia la presenza di n.2 rischi (tracciati a seguito di attività del 2022) con livello di rischio pari ad "Alto" che a valle delle barriere di mitigazione riporta un rischio residuo "Medio". Tali azioni sono riportate nel Risk Report, di seguito il dettaglio:
Nel 2023 il numero degli infortuni del personale Petroven è risultato pari a zero.
Nell'anno 2023 sono accaduti 10 eventi classificati come incidenti. Per ogni incidente occorso sono state individuate le azioni correttive. Il tutto è stato gestito correttamente attraverso l'applicativo Synergi.
Nell'anno 2023 sono stati emessi 2.316 permessi di lavoro di cui 427 verificati e sono state redatte 54 non conformità. Le anomalie, tutte riguardanti personale terzo operante nel Deposito, hanno riguardato:
Tutti i rilevi sono stati tracciati ed inseriti sull'applicativo Synergi.
Nel corso del 2023 sono stati effettuati i seguenti sopralluoghi da parte degli enti di controllo:
Per l'anno 2023 è stata confermata la nomina del Medico Competente che ha anche l'incarico di Medico per l'assistenza e per l'emergenza sanitaria.
Nell'ambito della sorveglianza sanitaria sono state effettuate 38 visite periodiche, n. 7 visite preassuntiva, n.1 cambio mansione, n.1 straordinaria e n. 2 visite di fine rapporto.
Altresì, i risultati della sorveglianza sanitaria hanno evidenziato i seguenti esiti:
Infine, non sono stati registrati per il 2023 casi Covid (aziendali).
Altresì nessun dipendente ha aderito alla campagna vaccinazione antinfluenzale volontaria.
Anche nel 2023 è continuato il progetto di promozione della salute con adesione volontaria da parte dei lavoratori: ossia la prevenzione malattie cardiovascolari e prevenzione malattie tumorali prostatiche.
Nel mese di marzo 2023 è stata effettuata la visita agli impianti ex art 25 Dlgs 81/08 ed è stata effettuata la visita agli ambienti di lavoro.
Le opportunità di miglioramento emerse durante il sopralluogo sono state prese in carico e gestite dalle funzioni di competenza.
La riunione periodica art. 35. D.Lgs 81/08 è stata eseguita a marzo 2023. In occasione di tale riunione, il medico competente ha presentato il programma della sorveglianza sanitaria per l'anno in corso.
Con Determinazione N. 3657 / 2023 prot. 79450 del 23.11.2023 è stata emessa Certificazione del completamento e della conformità al progetto di Messa in Sicurezza Operativa (MISO) dei suoli, approvato con Decreto MATTM prot. 147/RIA del 29.10.2020, dell'area deposito costiero PetroVen s.r.l., Via dei Petroli, 14/A – S.I.N. Venezia Porto Marghera, e successive varianti non sostanziali approvate, e così censito: Comune di Venezia Foglio 6 Mappali: 9, 363, 395, 396, 451; le attività di MISO realizzate dovranno essere mantenute in buono stato manutentivo e ripristinate in caso di eventi che ne modifichino le caratteristiche.
In data 20.06.2023 è stato trasmesso con nota prot. n. 154/23 del Presidente, acquisita al protocollo del MASE rispettivamente ai nn. 104034, 104054, 104197, 104198, 104200 e 104292 del 26.06.2023, il documento "Analisi di rischio sanitaria sito - specifica per la matrice acque sotterranee di riporto ai sensi del Decreto Legislativo 152/2006 e s.m.i. e del D.D. 269/2021 - Deposito Petroven srl, ex area Esso italiana s.r.l. e aree demaniali in concessione dal MAV maggio 2023".
Sono quindi state indette in forma semplificata e in modalità asincrona, rispettivamente con nota prot. n. 110636 del 06 luglio 2023 e con nota prot. n. 179616 del 07 novembre 2023 le conferenze di servizi istruttoria e decisoria del succitato documento.
Nel corso del 2023 sono stati effettuati gli audit interni programmati. In particolare:
Tutti i rilievi emersi sono stati presi in carico e gestiti.
In particolare si segnala che le certificazioni si sono concluse in assenza di non conformità. La Verifica di Conformità normativa ha evidenziato una criticità riguardante l'assenza di materiali assorbenti e neutralizzanti da utilizzare nei casi di fuoriuscita di soluzione acida contenuta negli accumulatori al piombo. Tale criticità è stata prontamente presa in carico e sanata.
Nel corso del 2023 sono state effettuate tutte le sessioni formative pianificate.
E' stata effettuata inoltre la formazione trimestrale prevista dal D.lgs. 105/15 per il personale Petroven.
• Effettuata informativa di I° Ingresso in stabilimento oltre al piano formazione trimestrale previsto dal D.lgs. 105/2015.
Sono state programmate n.2 di II livello e n.4 di I livello, effettuate n.3 di II livello e n.3 di I livello. È stata eseguita n.1 in più di II livello su richiesta dei VVF. Sono state effettuate, come da programma, n.1 esercitazioni di II livello e n.1 di I livello di emergenza sanitaria. Sono state effettuate n.2 simulazioni di emergenza con evacuazione come da programma.
Relativamente al 2023 è attivo il progetto di Revamping Illuminazione per il Deposito Petroven.
Sono oggetto di realizzazione per il 2024 le seguenti attività:
Nel corso del 2023 sono state realizzate importanti iniziative HSE, di seguito il dettaglio:
Nel corso del 2023 le varie azioni a tutela di Petroven aventi ad oggetto le sottrazioni di prodotto perpetrate in danno della società hanno avuto i seguenti sviluppi.
All'esito del giudizio di primo grado pendente per i reati di furto aggravato di ingenti quantitativi di carburante, il Tribunale di Venezia ha emesso nei confronti degli imputati sentenza di condanna, anche al risarcimento del danno in favore della parte civile costituita Petroven S.r.l. e al pagamento in favore della stessa di una provvisionale immediatamente esecutiva.
Avverso tale sentenza gli imputati hanno proposto appello, a seguito del quale, la Corte di Appello di Venezia ha emesso sentenza di assoluzione con formula dubitativa in ordine alla prova della loro colpevolezza (sentenza depositata l'11.07.2023).
In data 13 ottobre 2023 è stato depositato a mezzo PEC dal legale di Petroven il Ricorso per Cassazione e si è, allo stato, in attesa della fissazione dell'udienza.
Con riferimento alla stessa vicenda, sono in corso le seguenti azioni civili:
• Azione revocatoria a tutela degli interessi di Petroven. Tale azione era stata esperita nei confronti di un autotrasportatore per ottenere la revoca della costituzione di un fondo patrimoniale, appositamente istituito in favore della moglie, al fine di sottrarre i beni immobili alla possibile azione esecutiva della società. L'azione aveva ad oggetto anche la cessione di quote societarie in favore di terzi.
All'esito del primo grado, nel giugno 2019, il Tribunale Civile di Treviso, in accoglimento della richiesta di Petroven, ha emesso sentenza n. 1175/2019 dichiarando inefficace la costituzione del fondo patrimoniale realizzata dall'autista.
Lo stesso Tribunale di Treviso ha, invece, rigettato l'ulteriore domanda di Petroven in relazione alla cessione di quote sociali dell'autista (pari a nominali euro 1.750,00), per carenza di consapevolezza degli acquirenti circa l'atto distrattivo.
• Sub-procedimento incardinato da Petroven S.r.l. per la correzione dell'errore materiale nella sentenza n. 1175/2019 nella parte in cui non ha disposto la trascrizione della sentenza stessa presso la Conservatoria dei Registri immobiliari. Il 27.01.2022 il Tribunale di Treviso ha accolto con ordinanza l'istanza di correzione di errore materiale in sentenza.
Tale ordinanza è stata poi successivamente impugnata dalle controparti dinnanzi alla Corte d'Appello di Venezia (R.G. 215/2022), la quale, il 27 febbraio 2023, ha dichiarato l'inammissibilità degli appelli.
• Azione di liquidazione del danno dinanzi al Tribunale di Treviso. A seguito dell'impugnazione da parte dell'autotrasportatore della sentenza di primo grado di quantificazione del danno in favore di Petroven per un totale di euro 917.799,57, la Corte d'Appello di Venezia, in data 22.02.2022, ha emesso sentenza n. 361/2022. In data 22.09.2022, controparte ha proposto ricorso in Cassazione. Nei termini di legge, Petroven ha depositato il controricorso. Si attende la fissazione dell'udienza dinnanzi alla Corte di Cassazione.
La Società è controllata da Eni S.p.A., poiché a partire dal 17 dicembre 2019, per mezzo del socio Ecofuel S.p.A.
Le operazioni compiute con le parti correlate riguardano essenzialmente lo scambio di beni, la prestazione di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari con la controllante e le sue imprese controllate e collegate. Tutte le operazioni fanno parte dell'ordinaria gestione, sono regolate generalmente e laddove applicabile a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti e sono state compiute nell'interesse dell'impresa.
I rapporti tra Petroven e le società del Gruppo Eni nel corso dell'esercizio sono stati realizzati principalmente tramite i seguenti contratti:
di conto corrente e convenzione per il servizio di tesoreria accentrata (con Eni S.p.A.);
di conto corrente, rendicontazione elettronica e disposizione elettronica dei pagamenti (con Eni S.p.A.).
La società ha un modello di governo societario tradizionale costituito da un Consiglio di Amministrazione e da un sindaco unico.
La revisione contabile è affidata alla società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A.
Petroven è una società sotto il controllo e la direzione di Eni SpA poiché è controllata da Eni per mezzo di Ecofuel S.p.A. che detiene il 100% delle quote societarie.
L'insieme delle regole e delle strutture che compongono il sistema di controllo interno è stato integrato con il recepimento degli strumenti normativi Eni in materia di anticorruzione. Sono state inoltre adottate le Management System Guideline (MSG) approvate da Eni, quali componenti del nuovo sistema Normativo che si prefigge di razionalizzare e rendere più efficace il corpo di documenti che regolano l'operatività aziendale.
La Società ha un Modello 231 che in data 24 ottobre 2023 è stato aggiornato per quanto attiene alla Parte Speciale.
L'Organismo di Vigilanza ha una struttura duocratica.
L'attività della Società non è esposta a rischi significativi di mercato o di insolvenza, in considerazione del fatto che consiste principalmente nell'erogazione di prestazione di servizi alla società controllante, che di fatto garantisce, tramite la struttura delle tariffe adottate, la copertura dei costi fissi di gestione.
Si rinvia inoltre allo specifico punto inserito nelle note di bilancio.
In riferimento a quanto previsto dall'art. 2428 del Codice Civile, si fa presente che nel corso dell'esercizio non è stata svolta attività di ricerca e sviluppo, né sono state acquistate o alienate azioni delle società controllanti.
La società non ha sedi secondarie.
Dopo la chiusura dell'esercizio 2023 non si sono verificati eventi che possono avere effetti rilevanti sul bilancio della società.
La gestione continua ad essere finalizzata all'efficacia e all'efficienza operativa degli impianti migliorandone l'affidabilità e la flessibilità, ponendo sempre maggior attenzione ai temi legati alla salute, sicurezza e ambiente.
| Stato patrimoniale riclassificato | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | 31 dicembre 2022 | 31 dicembre 2023 | |||
| Voci dello stato patrimoniale riclassificato | Valori da | Valori da | Valori da | Valori da | |
| (dove non espressamente indicato, la componente è ottenuta | schema | schema | schema | schema | |
| direttamente dallo schema legale) | legale | riclassificato | legale | riclassificato | |
| Capitale immobilizzato | |||||
| Immobili, impianti e macchinari | 19.497 | 19.497 | 22.202 | 22.202 | |
| Diritto di utilizzo di attività in leasing | 666 | 666 | 871 | 871 | |
| Attività immateriali | 33 | 33 | 16 | 16 | |
| Debiti netti relativi all'attività di investimento | (4.877) | (1.529) | |||
| Totale Capitale immobilizzato | 15.319 | 21.560 | |||
| Capitale di esercizio netto | |||||
| Crediti commerciali | 3.299 | 3.299 | 3.258 | 3.258 | |
| Debiti commerciali | (2.387) | (2.387) | (3.362) | (3.362) | |
| Crediti (Debiti) tributari e fondo imposte netto, composti da: | 3.205 | 3.241 | |||
| - passività per imposte sul reddito correnti | (2) | ||||
| - passività per altre imposte | (99) | (137) | |||
| - debiti per consolidato fiscale | (624) | (425) | |||
| - attività per imposte sul reddito correnti | 39 | ||||
| - attività per imposte sul reddito non correnti | 63 | ||||
| - attività per altre imposte | 45 | 138 | |||
| - attività per imposte anticipate | 3.783 | 3.665 | |||
| Fondi per rischi ed oneri | (5.692) | (5.692) | (5.659) | (5.659) | |
| Altre attività (passività), composte da: | (634) | (708) | |||
| - altri crediti | 13 | ||||
| - altre attività (correnti) | 90 | ||||
| - altre attività non correnti | 38 | ||||
| - altre passività (correnti) | (798) | ||||
| - altri debiti | (685) | ||||
| Totale Capitale di esercizio netto | (2.209) | (3.230) | |||
| Fondi per benefici ai dipendenti | (453) | (453) | (285) | (285) | |
| CAPITALE INVESTITO NETTO | 12.657 | 18.045 |
| Patrimonio netto | 13.565 | 14.415 | ||
|---|---|---|---|---|
| Indebitamento finanziario netto | ||||
| Debiti finanziari e obbligazioni, composti da: | 0 | 2.308 | ||
| - passività finanziarie a breve termine | 2.308 | |||
| a dedurre: | ||||
| Disponibilità liquide ed equivalenti | (2.057) | |||
| Tot. Indeb.to finanz. netto ante passività per leasing ex IFRS16 | (2.057) | 2.308 | ||
| Passività per leasing | 1.149 | 1.322 | ||
| - passività per leasing a lungo termine | 1.020 | 1.160 | ||
| - passività per leasing a breve termine | 129 | 162 | ||
| Tot. Indeb.to finanz. netto post passività per leasing ex IFRS16 | (908) | 3.630 | ||
| COPERTURE | 12.657 | 18.045 |
| Voci del Rendiconto Finanziario Riclassificato e Valori da Valori da Valori da Valori da schema schema schema schema confluenze/riclassifiche delle voci dello schema legale legale riclassificato legale riclassificato (migliaia di euro) Utile (perdita) netto 1.894 1.811 Rettifiche per ricondurre l'utile al flusso di cassa da attività operativa: Ammortamenti e altri componenti non monetari 1.540 1.045 - ammortamenti 1.692 1.282 - variazione fondo per benefici ai dipendenti (146) (205) - variazione fondi per rischi e oneri (6) (32) Dividendi, interessi e imposte 856 762 - interessi attivi (1) (7) - interessi passivi 74 118 - imposte sul reddito 783 651 Variazione del capitale di esercizio (922) 1.171 - crediti commerciali (246) 41 - debiti commerciali (494) 975 - altre attività e passività (182) 155 Dividendi incassati, imposte pagate, interessi (pagati) incassati (723) (855) - interessi incassati 6 - interessi pagati (64) (111) - imposte sul reddito pagate al netto dei crediti d'imposta rimborsati (659) (750) Flusso di cassa netto da attività operativa 2.645 3.934 Investimenti tecnici (6.185) (3.885) - attività materiali (6.185) (3.885) Altre variazioni relative all'attività di investimento 3.620 (3.347) - variazione debiti e crediti relativi all'attività di investimento 3.620 (3.347) Free cash flow 80 (3.298) Variazione debiti finanziari a breve e lungo Rimborso di passività per leasing (92) (293) Flusso di cassa del capitale proprio - dividendi pagati (947) Variazione netta delle disponibilità liquide ed equivalenti (12) (4.538) Variazione debiti finanziari correnti e non correnti - incremento (decremento) di debiti finanziari correnti Rimborso di passività per leasing (89) Flusso di cassa del capitale proprio - dividendi distribuiti Flusso di cassa netto del periodo (9) |
2022 | 2023 | ||
|---|---|---|---|---|
| 2.308 (120) (947) (2.057) |
||||

22
| 31.12.2022 | 31.12.2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (unità di euro) | Note | Totale | di cui verso parti correlate |
Totale | di cui verso parti correlate |
||
| ATTIVITA' | |||||||
| Attività correnti | |||||||
| Disponibilità liquide ed equivalenti | (5) | 2.056.554 | 2.056.459 | 96 | |||
| Crediti commerciali e altri crediti | (6) | 3.312.104 | 2.024.950 | 3.300.742 | 2.860.850 | ||
| Attività per imposte sul reddito | (7) | 39.194 | 58.804 | ||||
| Attività per altre imposte | (8) | 45.162 | 14.776 | ||||
| Altre attività | (9) | 56 | 56 | 334 | 334 | ||
| 5.453.070 | 3.374.752 | ||||||
| Attività non correnti | |||||||
| Immobili, impianti e macchinari | (10) | 19.496.706 | 22.201.753 | ||||
| Diritto di utilizzo di attività in leasing | (12) | 665.783 | 871.401 | ||||
| Attività immateriali | (11) | 32.859 | 15.715 | ||||
| Attività per imposte anticipate | (14) | 3.782.920 | 3.664.802 | ||||
| Attività per imposte sul reddito | (7) | 63.385 | 64.442 | ||||
| Altre attività | (9) | 38.081 | 47.081 | ||||
| 24.079.734 | 26.865.194 | ||||||
| TOTALE ATTIVITA' | 29.532.804 | 30.239.946 | |||||
| PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO | |||||||
| Passività correnti | |||||||
| Passività finanziarie a breve termine | (16) | 2.308.380 | 2.308.380 | ||||
| Passività per leasing a breve termine | (12) | 128.677 | 161.857 | ||||
| Debiti commerciali e altri debiti | (15) | 8.596.579 | 1.789.641 | 6.129.878 | 2.380.586 | ||
| Passività per imposte sul reddito | (7) | 1.761 | |||||
| Passività per altre imposte | (8) | 76.735 | 121.010 | ||||
| 8.803.753 | 8.721.125 | ||||||
| Passività non correnti | |||||||
| Passività per leasing a lungo termine | (12) | 1.019.634 | 1.159.987 | ||||
| Fondi per rischi e oneri | (19) | 5.691.491 | 5.659.141 | ||||
| Fondi per benefici ai dipendenti | (20) | 453.094 | 284.604 | ||||
| 7.164.219 | 7.103.732 | ||||||
| TOTALE PASSIVITA' | 15.967.972 | 15.824.857 | |||||
| Capitale sociale | 918.520 | 918.520 | |||||
| Riserva legale | 183.704 | 183.704 | |||||
| Riserva sovrapprezzo azioni | 10.683.291 | 10.683.291 | |||||
| Altre riserve: | |||||||
| Oci | (114.331) | (128.415) | |||||
| Utili (perdite) portati a nuovo | 946.824 | ||||||
| Utile (Perdita) dell'esercizio | 1.893.649 | 1.811.165 | |||||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | (21) | 13.564.832 | 14.415.089 | ||||
| TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO | 29.532.804 | 30.239.946 |
Schemi
| 2022 | 2023 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (unità di euro) | Note | Totale | di cui verso parti correlate |
Totale | di cui verso parti correlate |
| Ricavi della gestione caratteristica | (23) | 15.195.195 | 12.236.317 | 16.280.763 | 13.182.583 |
| Altri ricavi e proventi | (23) | 255.162 | 100.000 | 262.068 | 92.612 |
| Totale ricavi | 15.450.357 | 16.542.832 | |||
| Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi | (24) | 7.408.864 | 3.941.020 | 8.462.174 | 3.389.787 |
| Costo lavoro | (24) | 3.600.573 | 434.594 | 4.202.530 | 622.901 |
| ALTRI PROVENTI (ONERI) OPERATIVI | |||||
| AMMORTAMENTI | (10)(11)(12) | 1.692.120 | 1.282.363 | ||
| UTILE (PERDITA) OPERATIVO | 2.748.801 | 2.595.764 | |||
| Proventi finanziari | (25) | 1.056 | 7.486 | 6.430 | |
| Oneri finanziari | (25) | (73.605) | (11.489) | (140.948) | (64.723) |
| Imposte sul reddito | (26) | (782.603) | (651.137) | ||
| UTILE NETTO DELL'ESERCIZIO | 1.893.649 | 1.811.165 |
| (migliaia di euro) | 2022 | 2023 |
|---|---|---|
| Utile netto dell'esercizio | 1.894 | 1.811 |
| Altre componenti dell'utile complessivo: | ||
| Componenti non riclassifiicabili a conto economico: | ||
| Rivalutazione di piani di benefici ai dipendenti | 38 | (18) |
| Effetto fiscale | (9) | 4 |
| Totale altre componenti dell'utile complessivo, al netto dell'effetto fiscale | 29 | (14) |
| Totale utile complessivo dell'esercizio | 1.923 | 1.797 |
Schemi
| Prospetto delle variazioni nelle voci di patrimonio netto | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Capitale sociale | Riserva legale | Riserva sovrapprezzo azioni |
Riserva ex art.7 DL 38/2005 |
Altre riserve | Utile/perdita a nuovo | Utile dell'esercizio | Totale |
| 2.321 19.998 | |||||||
| (3.495) | (3.495) | ||||||
| (16) | (16) | ||||||
| (16) | (3.495) | (3.511) | |||||
| (2.523) | (2.321) | (4.844) | |||||
| (2.523) | (2.321) | (4.844) | |||||
| (1) | |||||||
| 919 | 184 | 14.178 | (144) | (3.495) 11.642 | |||
| 919 | 184 | 14.178 | (127) (1) |
2.523 |
| Prospetto delle variazioni nelle voci di patrimonio netto | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Note | Capitale sociale | Riserva legale | sovrapprezzo azioni Riserva |
Riserva ex art.7 DL 38/2005 |
Altre riserve | Utile/perdita a nuovo | Utile dell'esercizio | Totale |
| Saldi al 31 dicembre 2021 | 21 | 919 | 184 | 14.178 | (144) | (3.495) 11.642 | |||
| Utile (perdita) dell'esercizio | 1.894 | 1.894 | |||||||
| Altre componenti utile complessivo: | |||||||||
| Componenti non riclassificabil a conto economico | |||||||||
| Rivalutazioni di piani benefici definiti per i dipendenti | 29 | 29 | |||||||
| Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio | 29 | 1.894 | 1.923 | ||||||
| Operazioni con gli azionisti: | |||||||||
| Destinazione perdita 2021 | (3.495) | 3.495 | |||||||
| Aumento (riduzione) del capitale sociale | |||||||||
| Attribuzione dividendo | |||||||||
| Correzioni per errori | |||||||||
| Totale operazioni con gli azionisti | (3.495) | 3.495 | |||||||
| Altri movimenti di patrimonio netto | |||||||||
| Costo stock option | |||||||||
| Saldi al 31 dicembre 2022 | 21 | 919 | 184 | 10.683 | (115) | 1.894 13.565 |
| Prospetto delle variazioni nelle voci di patrimonio netto | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Note | Capitale sociale | Riserva legale | sovrapprezzo azioni Riserva |
Riserva ex art.7 DL 38/2005 |
Altre riserve | Utile/perdita a nuovo | Utile dell'esercizio | Totale |
| Saldi al 31 dicembre 2022 | 21 | 919 | 184 | 10.683 | (115) | 1.894 13.565 | |||
| Utile (perdita) dell'esercizio | 1.811 | 1.811 | |||||||
| Altre componenti utile complessivo: | |||||||||
| Componenti non riclassificabil a conto economico | |||||||||
| Rivalutazioni di piani benefici definiti per i dipendenti | (14) | (14) | |||||||
| Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio | (14) | 1.811 | 1.797 | ||||||
| Operazioni con gli azionisti: | |||||||||
| Destinazione utile 2022 | (947) | (947) | |||||||
| Aumento (riduzione) del capitale sociale | |||||||||
| Attribuzione dividendo | 947 | (947) | |||||||
| Correzioni per errori | |||||||||
| Totale operazioni con gli azionisti | 947 | (1.894) | (947) | ||||||
| Altri movimenti di patrimonio netto | |||||||||
| Costo stock option | |||||||||
| Saldi al 31 dicembre 2023 | 21 | 919 | 184 | 10.683 | (129) | 947 | 1.811 14.415 |
Schemi
| (migliaia di euro) | Note | 2022 | 2023 |
|---|---|---|---|
| Utile netto | 1.894 | 1.811 | |
| Rettifiche per ricondurre l'utile netto al flusso di cassa da attività operative: | |||
| Ammortamenti | 10,11,12 | 1.692 | 1.282 |
| Interessi attivi | 25 | (1) | (7) |
| Interessi passivi | 25 | 74 | 118 |
| Imposte sul reddito | 26 | 783 | 651 |
| Flusso di cassa del capitale di esercizio: | (928) | 1.139 | |
| - crediti commerciali | (246) | 41 | |
| - debiti commerciali | (494) | 975 | |
| - fondi per rischi e oneri | (6) | (32) | |
| - altre attività e passività | (182) | 155 | |
| Variazione fondo per benefici ai dipendenti | (146) | (205) | |
| Interessi incassati | - | 6 | |
| Interessi pagati | (64) | (111) | |
| Imposte sul reddito pagate al netto dei crediti d'imposta rimborsati | (659) | (750) | |
| Flusso di cassa netto da attività operativa | 2.645 | 3.934 | |
| - di cui verso parti correlate | 27 | 8.463 | 8.991 |
| Flusso di cassa degli investimenti | (2.565) | (7.232) | |
| - attività materiali | 10 | (6.185) | (3.885) |
| - variazione debiti e crediti relativi all'attività di investimento | 3.620 | (3.347) | |
| Flusso di cassa netto da attività di investimento | (2.565) | (7.232) | |
| -di cui verso parti correlate | 27 | (28) | (2.413) |
| Rimborsi di passività per leasing | 12 | (89) | (120) |
| Incremento (Decremento) di debiti finanziari a breve termine | 18 | 2.308 | |
| Dividendi pagati | (947) | ||
| Flusso di cassa netto da attività di finanziamento | (89) | 1.241 | |
| -di cui verso parti correlate | - | 1.361 | |
| Variazione netta delle disponibilità liquide ed equivalenti | 27 | (9) | (2.057) |
| Disponibilità liquide ed equivalenti ad inizio esercizio | 5 | 2.066 | 2.057 |
| Disponibilità liquide ed equivalenti a fine esercizio | 5 | 2.057 | 0 |
Il bilancio di esercizio è redatto, nella prospettiva della continuità aziendale, secondo gli International Financial Reporting Standards (nel seguito "IFRS" o "principi contabili internazionali")2 emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002. I principi contabili internazionali utilizzati ai fini della redazione del bilancio di esercizio sono coincidenti con quelli emanati dallo IASB in vigore per l'esercizio 2022. Il bilancio è stato redatto applicando il metodo del costo storico, tenuto conto ove appropriato delle rettifiche di valore, con l'eccezione delle voci di bilancio che secondo gli IFRS devono essere valutate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione.
I criteri di valutazione di seguito indicati sono stati applicati coerentemente a tutti gli esercizi presentati salvo quando diversamente indicato.
Il progetto di bilancio di esercizio al 31 dicembre 2023 approvato dal Consiglio di Amministrazione di Petroven S.r.l. nella riunione del 4 marzo 2024 è sottoposto alla revisione legale da parte della società di revisione legale PricewaterhouseCoopers S.p.A.
Le informazioni a commento dello stato patrimoniale e del conto economico, tenuto conto della rilevanza degli importi, sono espresse in migliaia di euro.
L'applicazione dei principi contabili generalmente accettati per la redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali comporta che la Direzione Aziendale effettui stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, su esperienze passate e su ipotesi considerate ragionevoli e realistiche tenuto conto delle informazioni conosciute al momento della stima. L'utilizzo di queste stime contabili influenza il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l'informativa su attività e passività potenziali alla data del bilancio, nonché l'ammontare dei ricavi e dei costi nel periodo di riferimento. I risultati effettivi possono differire da quelli stimati a causa dell'incertezza che caratterizza le ipotesi e le condizioni sulle quali le stime sono basate. Le stime contabili critiche del processo di redazione del bilancio, che comportano un elevato ricorso a giudizi soggettivi, assunzioni e stime relativi a tematiche per loro natura incerte, sono illustrate nella descrizione della relativa accounting policy di seguito riportata. Le modifiche delle condizioni alla base di giudizi, assunzioni e stime adottati possono determinare un impatto rilevante sui risultati successivi.
I criteri di valutazione più significativi adottati per la redazione del bilancio sono indicati nei punti seguenti.
Le attività materiali, ivi inclusi gli investimenti immobiliari, sono rilevate secondo il criterio del costo e iscritte al prezzo di acquisto o al costo di produzione comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione
1 Il bilancio consolidato Eni è disponibile presso la sede legale di eni SpA, Piazzale E.Mattei –- 000142 Roma, nonché sul sito Internet www.eni.it.
2 Gli IFRS comprendono anche gli International Accounting Standards (IAS), tuttora in vigore, nonché i documenti interpretativi redatti dall'IFRS Interpretations Committee, precedentemente denominato International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e ancor prima Standing Interpretations Committee (SIC).
necessari a rendere le attività pronte all'uso. Quando è necessario un rilevante periodo di tempo affinché il bene sia pronto all'uso, il prezzo di acquisto o il costo di produzione include gli oneri finanziari sostenuti che teoricamente si sarebbero risparmiati, nel periodo necessario a rendere il bene pronto all'uso, qualora l'investimento non fosse stato fatto.
Non è ammesso effettuare rivalutazioni delle attività materiali, neanche in applicazione di leggi specifiche.
I costi per migliorie, ammodernamento e trasformazione delle attività materiali sono rilevati all'attivo patrimoniale quando è probabile che incrementino i benefici economici futuri attesi del bene. Sono rilevati all'attivo patrimoniale anche gli elementi acquistati per ragioni di sicurezza o ambientali che, seppur non incrementando direttamente i benefici economici futuri delle attività esistenti, sono necessari per lo svolgimento dell'attività aziendale.
L'ammortamento delle attività materiali ha inizio quando il bene è pronto all'uso, ossia quando è nel luogo e nelle condizioni necessari perché sia in grado di operare secondo le modalità programmate. Le attività materiali, sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui l'attività sarà utilizzata dall'impresa. Quando l'attività materiale è costituita da più componenti significative aventi vite utili differenti, l'ammortamento è effettuato per ciascuna componente. Il valore da ammortizzare è rappresentato dal valore di iscrizione, ridotto del presumibile valore netto di cessione al termine della sua vita utile, se significativo e ragionevolmente determinabile. Non sono oggetto di ammortamento i terreni, anche se acquistati congiuntamente a un fabbricato. Eventuali modifiche al piano di ammortamento, derivanti da revisione della vita utile dell'asset, del valore residuo ovvero delle modalità di ottenimento dei benefici economici dell'attività, sono rilevate prospetticamente.
I costi di sostituzione di componenti identificabili di beni complessi sono rilevati all'attivo patrimoniale e ammortizzati lungo la loro vita utile; il valore d'iscrizione residuo della componente oggetto di sostituzione è rilevato a conto economico. Le migliorie non rimovibili apportate su beni condotti in leasing sono ammortizzate lungo la minore tra la vita utile delle migliorie stesse e la durata del leasing.
Le spese di manutenzione e riparazione ordinarie, diverse dalle sostituzioni di componenti identificabili, che reintegrano e non incrementano le prestazioni dei beni, sono rilevate a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenute.
Le attività materiali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione o quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal loro utilizzo o dismissione; il relativo utile o perdita è rilevato a conto economico.
Un contratto contiene o rappresenta un leasing se conferisce al contraente il diritto di controllare l'utilizzo di un asset identificato per un periodo di tempo stabilito in cambio di un corrispettivo3; tale diritto sussiste se il contratto attribuisce al locatario il diritto di dirigere l'asset e ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici derivanti dal suo utilizzo.
Alla commencement date, ossia alla data in cui il bene è reso disponibile per l'uso, il locatario rileva, nello stato patrimoniale, un'attività rappresentativa del diritto di utilizzo del bene (di seguito anche "attività per diritto di utilizzo" o "right-of-use asset"), e una passività rappresentativa dell'obbligazione ad effettuare i pagamenti previsti lungo la durata dal contratto (di seguito anche "passività per leasing" o "lease liability").4 La durata del leasing è determinata considerando il periodo non annullabile del contratto, nonché, ove vi sia la ragionevole certezza, anche i periodi considerati dalle opzioni di estensione ovvero connessi al mancato esercizio delle opzioni di risoluzione anticipata del contratto.
La passività per leasing è rilevata inizialmente ad un ammontare pari al valore attuale dei seguenti pagamenti dovuti per il leasing5, non ancora effettuati alla commencement date: (i) pagamenti fissi (o sostanzialmente fissi), al netto di eventuali incentivi da ricevere; (ii) pagamenti variabili che dipendono da
3 La verifica dell'esistenza delle condizioni indicate è operata all'inception date rappresentata dalla data più recente tra la data di stipula del contratto e quella in cui le parti si impegnano a rispettare i principali termini contrattuali.
4 La società si avvale della possibilità, prevista dal principio contabile, di rilevare a conto economico i canoni relativi ai contratti di leasing di breve durata (per determinate classi di asset sottostanti) e a quelli di modico valore.
5 Come consentito dalle previsioni del principio contabile, le non-lease component non sono generalmente oggetto di separata rilevazione.
indici o tassi6; (iii) stima del pagamento che il locatario dovrà effettuare a titolo di garanzia del valore residuo del bene locato; (iv) pagamento del prezzo di esercizio dell'opzione di acquisto, se il locatario è ragionevolmente certo di esercitarla; e (v) pagamento di penalità contrattuali per la risoluzione del leasing, se il locatario è ragionevolmente certo di esercitare tale opzione. Il valore attuale dei suddetti pagamenti è calcolato adottando un tasso di sconto pari al tasso di interesse implicito del leasing ovvero, qualora questo non fosse agevolmente determinabile, utilizzando il tasso di finanziamento incrementale del locatario. Quest'ultimo è definito tenendo conto della durata dei contratti di leasing, della periodicità dei pagamenti previsti contrattualmente, della valuta nella quale essi sono denominati e delle caratteristiche dell'ambiente economico del locatario (sintetizzate dal country risk premium attribuito ai singoli Paesi in cui opera la società).
Dopo la rilevazione iniziale, la passività per leasing è valutata sulla base del costo ammortizzato ed è rideterminata, generalmente in contropartita al valore di iscrizione del correlato right-of-use asset, in presenza di una variazione dei pagamenti dovuti per il leasing a seguito principalmente di: (i) rinegoziazioni contrattuali che non danno origine ad un nuovo leasing separato; (ii) variazioni di indici o tassi (a cui sono correlati i pagamenti variabili); o (iii) modifiche nella valutazione in merito all'esercizio delle opzioni contrattualmente previste (opzioni di acquisto del bene locato, opzioni di estensione o di risoluzione anticipata del contratto).
Il diritto di utilizzo di un bene in leasing è inizialmente rilevato al costo, determinato come sommatoria delle seguenti componenti: (i) l'importo iniziale della lease liability; (ii) i costi diretti iniziali sostenuti dal locatario7; (iii) eventuali pagamenti effettuati alla o prima della commencement date, al netto di eventuali incentivi ricevuti da parte del locatore. Successivamente alla rilevazione iniziale, il right-of-use asset è rettificato per tener conto delle quote di ammortamento cumulate8, delle eventuali perdite di valore cumulate (v. punto "Impairment delle attività non finanziarie") e degli effetti legati ad eventuali rideterminazioni della passività per leasing.
Nel caso in cui gli ammortamenti dell'attività per diritto di utilizzo e gli interessi passivi maturati sulla lease liability siano direttamente associati alla realizzazione di asset, essi sono capitalizzati su tali asset e successivamente rilevati a conto economico tramite il processo di ammortamento/svalutazione ovvero come radiazione, essenzialmente nel caso di asset esplorativi.
Per quanto riguarda i contratti di leasing, la Direzione Aziendale ha effettuato stime contabili ed esercitato giudizi significativi con riferimento a: (i) la determinazione della durata dei leasing avuto riguardo alle stime da operare in merito all'eventuale esercizio delle opzioni di estensione e/o di risoluzione previste nel contratto; (ii) la determinazione del tasso di finanziamento incrementale del locatario; (iii) l'individuazione e, ove appropriato, la separazione delle non-lease component, in assenza di un prezzo stand-alone osservabile per tali componenti, tenendo anche conto di approfondimenti svolti con esperti esterni; (iv) l'identificazione dei pagamenti variabili e delle loro caratteristiche ai fini della stima per l'inclusione, o meno, nella determinazione della lease liability.
Le attività immateriali comprendono le attività non monetarie prive di consistenza fisica identificabili, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefici economici futuri, nonché il goodwill.
6 Differentemente, le altre tipologie di pagamenti variabili (ad es. canoni basati sull'utilizzo del bene locato) non sono incluse nel valore di iscrizione della lease liability, ma sono rilevate a conto economico come costi operativi lungo la durata del contratto di leasing. 7 I costi diretti iniziali sono costi incrementali sostenuti dal locatario per l'ottenimento del leasing che non sarebbero stati sostenuti
se il contratto di leasing non fosse stato sottoscritto.
8 L'ammortamento è effettuato sistematicamente a partire dalla commencement date e fino alla data più recente tra: (i) il termine della vita utile del right-of-use asset; e (ii) la fine della durata del leasing. Tuttavia, nel caso in cui il leasing trasferisca la proprietà dell'asset locato al locatario alla fine della durata del leasing, o se il valore dell'attività per diritto di utilizzo considera anche il fatto che il locatario eserciterà l'opzione di acquisto, il right-of-use asset è ammortizzato sistematicamente lungo la vita utile dell'asset sottostante.
Le attività immateriali sono iscritte al costo determinato secondo i criteri indicati per le attività materiali. Non è ammesso effettuare rivalutazioni, neanche in applicazione di leggi specifiche.
Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile; per l'ammortamento e la recuperabilità del valore di iscrizione valgono i criteri indicati al punto "Attività materiali". Le attività immateriali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione o quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal loro utilizzo o dismissione; il relativo utile o perdita è rilevato a conto economico.
La recuperabilità delle attività non finanziarie (attività materiali, attività immateriali e right-of-use asset) è verificata quando eventi o modifiche delle circostanze fanno ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile.
La valutazione di recuperabilità è effettuata per singola cash generating unit (di seguito anche "CGU") rappresentata dal più piccolo insieme identificabile di attività che genera flussi di cassa in entrata ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività. La definizione delle CGU è operata considerando, tra l'altro, le modalità con cui il management controlla l'attività operativa (ad es. per linee di business) o assume decisioni in merito a mantenere operativi o dismettere i beni e le attività della società.
Le CGU possono includere i corporate asset, ossia attività che non generano flussi di cassa autonomi, ma che contribuiscono ai flussi di cassa di una pluralità di CGU; le quote corporate asset sono attribuite ad una specifica CGU ad un aggregato più ampio di CGU su basi ragionevoli e coerenti. La recuperabilità è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto dei costi di dismissione, e il valore d'uso. Quest'ultimo è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'uso della cash generating unit e, se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla sua cessione al termine della relativa vita utile al netto dei costi di dismissione. I flussi di cassa attesi sono determinati sulla base di assunzioni ragionevoli e supportabili rappresentative della migliore stima delle future condizioni economiche che si verificheranno nella residua vita utile della cash generating unit, dando maggiore rilevanza alle indicazioni provenienti dall'esterno.
Ai fini della verifica della recuperabilità di cash generating unit che includono right-of-use asset significativi, la determinazione del valore d'uso avviene, generalmente, escludendo dalla stima dei flussi di cassa futuri, oggetto di attualizzazione, gli esborsi relativi ai pagamenti dei canoni di leasing considerati ai fini della determinazione della lease liability.
Ai fini della determinazione del valore d'uso, i flussi di cassa previsti sono oggetto di attualizzazione ad un tasso che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività non riflesse nelle stime dei flussi di cassa. In particolare, il tasso di sconto utilizzato è il Weighted Average Cost of Capital (WACC).
Per il business della società, tenuto conto della sostanziale coincidenza della rischiosità con quella complessiva Eni, è utilizzato il medesimo tasso di sconto. Il valore d'uso è determinato al netto dell'effetto fiscale in quanto questo metodo produce valori sostanzialmente equivalenti a quelli ottenibili attualizzando i flussi di cassa al lordo delle imposte ad un tasso di sconto ante imposte derivato, in via iterativa, dal risultato della valutazione post imposte.
Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le attività sono rivalutate e la rettifica è rilevata a conto economico; la ripresa di valore è effettuata per un importo pari al minore tra il valore recuperabile e il valore di iscrizione al lordo delle svalutazioni precedentemente effettuate e ridotto delle quote di ammortamento che sarebbero state rilevate qualora non si fosse proceduto alla svalutazione.
I contributi in conto capitale sono rilevati quando esiste la ragionevole certezza che saranno realizzate le condizioni previste dagli organi governativi concedenti per il loro ottenimento e sono rilevati a riduzione del prezzo di acquisto o del costo di produzione delle attività cui si riferiscono.
La recuperabilità delle attività non finanziarie è verificata quando eventi o modifiche delle circostanze fanno ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile.
Gli eventi che possono determinare una svalutazione di attività non finanziarie sono, ad esempio, variazioni nei piani industriali, variazioni nei prezzi di mercato che possono determinare minori performance operative, ridotto utilizzo degli impianti. La decisione se procedere a una svalutazione e la quantificazione della stessa dipendono dalle valutazioni della Direzione Aziendale su fattori complessi e altamente incerti, tra i quali l'evoluzione dei prezzi, l'evoluzione dei tassi di attualizzazione, le previsioni in merito ai costi di sviluppo e produzione, l'impatto dell'inflazione e dell'evoluzione tecnologica, le previsioni sui profili produttivi sulle condizioni della domanda e dell'offerta su scala globale o regionale anche in relazione al processo di decarbonizzazione, gli impatti delle modifiche normative e regolamentari, ecc.
I flussi di cassa attesi utilizzati per la determinazione del valore recuperabile sono quantificati, considerando il processo di transizione energetica in atto, alla luce delle informazioni disponibili al momento della stima sulla base di giudizi soggettivi sull'andamento di variabili future – quali i prezzi, i costi, i tassi di crescita della domanda, i profili produttivi – e sono attualizzati utilizzando un tasso che tiene conto del rischio inerente all'attività interessata.
In funzione delle caratteristiche dello strumento e del modello di business adottato per la relativa gestione, le attività finanziarie sono classificate nelle seguenti categorie: (i) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato; (ii) attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti tra le altre componenti dell'utile complessivo (di seguito anche OCI); (iii) attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti a conto economico.
La rilevazione iniziale avviene al fair value incrementato, per le attività finanziarie diverse da quelle valutate al fair value con imputazione degli effetti a conto economico, dei costi di transazione direttamente attribuibili. Per i crediti commerciali privi di una significativa componente finanziaria, il valore di rilevazione iniziale è rappresentato dal prezzo della transazione.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie che generano flussi di cassa contrattuali rappresentativi esclusivamente di pagamenti di capitale e interessi sono valutate al costo ammortizzato se possedute con la finalità di incassarne i flussi di cassa contrattuali (cd. business model hold to collect). Per le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono rilevati a conto economico gli interessi attivi determinati sulla base del tasso di interesse effettivo, le differenze di cambio e le eventuali svalutazioni 9 (v. punto "Svalutazioni di attività finanziarie").
Differentemente, sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a OCI (di seguito anche FVTOCI) le attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito il cui modello di business prevede la possibilità sia di incassare i flussi di cassa contrattuali sia di realizzarne il valore attraverso la cessione (cd. business model hold to collect and sell). In tal caso sono rilevati: (i) a conto economico gli interessi attivi, calcolati utilizzando il tasso di interesse effettivo, le differenze di cambio e le svalutazioni (v. punto "Svalutazioni di attività finanziarie"); (ii) a patrimonio netto, tra le altre componenti dell'utile complessivo, le variazioni di fair value dello strumento. L'ammontare cumulato delle variazioni di fair value, imputato nella riserva di patrimonio netto che accoglie le altre componenti dell'utile complessivo, è oggetto di reversal a conto economico all'atto dell'eliminazione contabile dello strumento. Allo stato, la società non detiene attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito valutate al FVTOCI.
9I crediti e le altre attività finanziarie valutati al costo ammortizzato sono esposti al netto del relativo fondo svalutazione.
Le disponibilità liquide ed equivalenti comprendono la cassa, i depositi a vista, nonché le attività finanziarie originariamente esigibili, generalmente, entro 90 giorni, prontamente convertibili in cassa e sottoposte ad un irrilevante rischio di variazione di valore.
La valutazione della recuperabilità delle attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito non valutate al fair value con effetti a conto economico è effettuata sulla base del cosiddetto expected credit loss model.
In particolare, le perdite attese sono determinate, generalmente, sulla base del prodotto tra: (i) l'esposizione vantata verso la controparte al netto delle relative mitiganti (c.d. Exposure At Default o EAD); (ii) la probabilità che la controparte non ottemperi alla propria obbligazione di pagamento (c.d. Probability of Default o PD); (iii) la stima, in termini percentuali, della quantità di credito che non si riuscirà a recuperare in caso di default (c.d. Loss Given Default o LGD) definita, sulla base delle esperienze pregresse e delle possibili azioni di recupero esperibili (ad es. azioni stragiudiziali, contenziosi legali, ecc.).
Con riferimento ai crediti commerciali e agli altri crediti, per la determinazione della "probability of default" delle controparti sono stati adottati i rating interni già utilizzati ai fini dell'affidamento commerciale; per le controparti rappresentate da Entità Statali ed in particolare per le National Oil Company, la "probability of default", rappresentata essenzialmente dalla probabilità di un ritardato pagamento, è determinata utilizzando, quale dato di input, i Country Risk Premium adottati ai fini della determinazione dei WACC per l'impairment degli asset non finanziari. Per la clientela per la quale non sono disponibili rating, la valutazione delle perdite attese è basata su una provision matrix, costruita raggruppando, ove opportuno, i crediti in cluster di clientela omogenei ai quali applicare percentuali di svalutazione definite sulla base dell'esperienza di perdite pregresse, rettificate, ove necessario, per tener conto di informazioni previsionali in merito al rischio di credito della controparte o di cluster di controparti.
Tenuto conto delle caratteristiche dei mercati di riferimento, si considerano in default le esposizioni creditizie scadute da oltre 180 giorni ovvero, in ogni caso, le esposizioni creditizie in contenzioso o per le quali sono in corso azioni di ristrutturazione/rinegoziazione. Sono definite in contenzioso le esposizioni per le quali sono stati attivati o si è in procinto di attivare interventi di recupero del credito tramite procedimenti legali/giudiziali. Le svalutazioni dei crediti commerciali e degli altri crediti sono rilevate nel conto economico, al netto delle eventuali riprese di valore, nella voce "Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti".
La quantificazione delle svalutazioni di attività finanziarie comporta valutazioni del management su fattori complessi e altamente incerti quali, tra l'altro, la probabilità di default delle controparti (PD), l'esistenza delle eventuali mitiganti dell'esposizione, la previsione sulle quantità di credito che non si riuscirà a recuperare in caso di default (LGD), nonché il processo di clusterizzazione della clientela.
Le passività finanziarie, diverse dagli strumenti derivati, sono rilevate inizialmente al fair value del corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili, e sono successivamente valutate al costo ammortizzato.
La società può negoziare con i propri fornitori accordi di di supplier finance arrangement (supply chain finance, payable finance, reverse factoring e accordi similari) funzionali all'ottenimento di dilazioni di pagamento rispetto ai termini originari, senza prevedere il necessario ed automatico coinvolgimento di un intermediario finanziario. In tali fattispecie, la Direzione Aziendale esprime un giudizio in merito alla
possibilità di continuare a classificare i debiti verso il fornitore come commerciali/relativi all'attività di investimento ovvero di riclassificarli come debiti finanziari. Ai fini dell'espressione di tale giudizio, la Direzione Aziendale tiene conto dei termini di pagamento rispetto alla prassi del settore di riferimento, dell'eventuale rilascio di garanzie aggiuntive e di ogni altro fatto o circostanza utile ai fini della valutazione. La classificazione del debito come passività finanziaria determina: (i) al momento della riclassifica/ rilevazione iniziale del debito, una variazione non monetaria delle passività finanziarie, senza impatti sul rendiconto finanziario; (ii) all'atto del regolamento, la presentazione del relativo esborso nell'ambito del flusso di cassa netto da attività di finanziamento.
Le attività e passività finanziarie sono compensate nello stato patrimoniale quando si ha il diritto legale alla compensazione, correntemente esercitabile, e si ha l'intenzione di regolare il rapporto su base netta (ovvero di realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività).
Le attività finanziarie cedute sono eliminate quando i diritti contrattuali connessi all'ottenimento dei flussi di cassa associati allo strumento finanziario scadono ovvero sono trasferiti a terzi. Le passività finanziarie sono eliminate quando sono estinte, ovvero quando l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata o scaduta.
I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza.
Gli accantonamenti sono rilevati quando: (i) è probabile l'esistenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato; (ii) è probabile che l'adempimento dell'obbligazione sia oneroso; (iii) l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa razionalmente pagherebbe per estinguere l'obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio; gli accantonamenti relativi a contratti onerosi sono iscritti al minore tra il costo necessario per l'adempimento dell'obbligazione, al netto dei benefici economici attesi derivanti dal contratto, e il costo per la risoluzione del contratto.
Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l'accantonamento è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi determinati tenendo conto dei rischi associati all'obbligazione; l'incremento del fondo connesso al trascorrere del tempo è rilevato a conto economico alla voce "Proventi (oneri) finanziari".
I costi che l'impresa prevede di sostenere per attuare programmi di ristrutturazione sono iscritti nell'esercizio in cui viene definito formalmente il programma e si è generata nei soggetti interessati la valida aspettativa che la ristrutturazione avrà luogo.
I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere le variazioni delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e del tasso di attualizzazione; le revisioni di stima sono imputate alla medesima voce di conto economico che ha precedentemente accolto l'accantonamento.
La società non ha passività potenziali rappresentate da: (i) obbligazioni possibili derivanti da eventi passati la cui esistenza sarà confermata solo al verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell'impresa; (ii) obbligazioni attuali derivanti da eventi passati il cui ammontare non può essere stimato attendibilmente o il cui adempimento è probabile che non sia oneroso.
La società non ha attività potenziali, ossia attività possibili che derivano da eventi passati e la cui esistenza sarà confermata solo dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell'impresa, non sono rilevate salvo che l'ottenimento dei relativi benefici sia virtualmente certo.
La società effettua accantonamenti connessi prevalentemente ai contenziosi legali e ad un fondo costituito per la messa in sicurezza di attrezzature.
I benefici per i dipendenti sono le remunerazioni erogate dall'impresa in cambio dell'attività lavorativa svolta dal dipendente o in virtù della cessazione del rapporto di lavoro.
I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di piani, ancorché non formalizzati, che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in piani "a contributi definiti" e piani "a benefici definiti". Nei piani a contributi definiti l'obbligazione dell'impresa, limitata al versamento dei contributi allo Stato ovvero a un patrimonio o a un'entità giuridicamente distinta (cd. fondo), è determinata sulla base dei contributi dovuti.
La passività relativa ai piani a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente al periodo lavorativo necessario all'ottenimento dei benefici.
Gli interessi netti (cd. net interest)comprendono gli interessi passivi sulla passività e gli interessi attivi sulle attività a servizio del piano. Il net interest è determinato applicando alla passività, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, il tasso di sconto definito per la stessa ed; è rilevato tra i "Proventi (oneri) finanziari".
Le obbligazioni relative a benefici a lungo termine sono determinate adottando ipotesi attuariali; gli effetti derivanti dalle rivalutazioni sono rilevati interamente a conto economico.
Le passività per benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione anticipata del rapporto di lavoro (cd. passività per termination benefit) sono iscritte nella data più immediata tra le seguenti: (a) il momento in cui l'impresa non è più in grado di ritirare l'offerta di tali benefici offerti ai dipendenti; e (b) il momento in cui l'impresa rileva i costi di una ristrutturazione che implica il pagamento di benefíci dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro. Tali passività sono valutate sulla base della natura del beneficio concesso. In particolare, quando i benefici concessi rappresentano un miglioramento di altri benefici successivi alla conclusione del rapporto di lavoro riconosciuti ai dipendenti, la relativa passività è valutata secondo le disposizioni previste per tale tipologia di benefici. Differentemente, la passività per termination benefit è determinata applicando le disposizioni previste: (i) per i benefici a breve termine, se ci si attende che i termination benefit siano corrisposti ai dipendenti interamente entro dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio in cui sono stati rilevati; o (ii) per i benefici a lungo termine se ci si attende che i termination benefit non siano corrisposti ai dipendenti interamente entro i dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio in cui sono stati rilevati.
I piani a benefici definiti sono valutati sulla base di eventi incerti e di ipotesi attuariali.
Le principali assunzioni utilizzate per la quantificazione di tali benefici sono determinate come segue: (i) i tassi di sconto e di inflazione, si basano sui tassi che maturano su titoli obbligazionari corporate di elevata qualità (ovvero, in assenza di un "deep market" di tali titoli, sui rendimenti dei titoli di stato) e sulle aspettative inflazionistiche dell'area valutaria di riferimento; (ii) il livello delle retribuzioni future è determinato sulla base di elementi quali le aspettative inflazionistiche, la produttività, gli avanzamenti di carriera e di anzianità; (iii) il costo futuro delle prestazioni sanitarie è determinato sulla base di elementi quali l'andamento presente e passato dei costi delle prestazioni sanitarie, comprese assunzioni sulla crescita inflativa di tali costi, e le modifiche nelle condizioni di salute degli aventi diritto e il livello delle contribuzioni operate ai fondi sanitari; (iv) le assunzioni demografiche riflettono la migliore stima dell'andamento di variabili, quali ad esempio la mortalità, il turnover e l'invalidità relative alla popolazione degli aventi diritto.
Normalmente il valore della passività (attività) netta dei piani per benefici ai dipendenti varia in funzione delle cd. rivalutazioni rappresentate, tra l'altro, dalle modifiche delle ipotesi attuariali utilizzate, dalla
differenza tra le ipotesi attuariali precedentemente adottate e quelle che si sono effettivamente realizzate e dal differente rendimento delle attività al servizio del piano rispetto a quello considerato nel net interest.
La rilevazione dei ricavi da contratti con la clientela è basata sui seguenti cinque step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (ii) identificazione delle "performance obligation", rappresentate dalle promesse contrattuali a trasferire beni e/o servizi a un cliente; (iii) determinazione del prezzo della transazione; (iv) allocazione del prezzo della transazione alle "performance obligation" identificate sulla base del prezzo di vendita stand alone di ciascun bene o servizio; (v) rilevazione del ricavo quando la relativa "performance obligation" risulta soddisfatta, ossia all'atto del trasferimento al cliente del bene o servizio promesso; il trasferimento si considera completato quando il cliente ottiene il controllo del bene o del servizio, che può avvenire nel continuo (over time) o in uno specifico momento temporale (at a point in time).
I ricavi sono rilevati per l'ammontare pari al fair value del corrispettivo a cui l'impresa ritiene di aver diritto in cambio dei beni e/o servizi promessi al cliente, con esclusione degli importi incassati per conto di terzi. Nel determinare il prezzo della transazione, l'ammontare del corrispettivo è rettificato per tener conto dell'effetto finanziario del tempo, nel caso in cui il timing dei pagamenti concordato tra le parti attribuisce ad una di esse un significativo beneficio finanziario. Il corrispettivo non è oggetto di rettifica per tener conto dell'effetto finanziario del tempo se all'inizio del contratto si stima che la dilazione di pagamento sia pari o inferiore ad un anno. In presenza di un corrispettivo variabile, l'impresa stima l'ammontare del corrispettivo a cui avrà diritto in cambio del trasferimento dei beni e/o servizi promessi al cliente; in particolare, l'ammontare del corrispettivo può variare in presenza di sconti, rimborsi, incentivi, concessioni sul prezzo, bonus di performance, penalità o qualora il prezzo stesso dipenda dal verificarsi o meno di taluni eventi futuri.
Se un contratto assegna al cliente un'opzione ad acquistare beni o servizi aggiuntivi, gratuitamente o a prezzi scontati (ad es. incentivi di vendita, punti premio del cliente, ecc.), tale opzione rappresenta una "performance obligation" distinta del contratto solo se l'opzione attribuisce al cliente un diritto significativo che non potrebbe vantare se non avesse sottoscritto il contratto.
Le permute tra beni o servizi di natura e valore simile, in quanto non rappresentative di operazioni di vendita, non determinano la rilevazione di ricavi.
I ricavi per i servizi di movimentazione effettuati dalla società comprendono tutti i servizi che sono stati resi ai clienti sino al termine dell'esercizio. Lo scopo complessivo dei contratti verso i clienti è che la società riceva, stocchi e riconsegni i prodotti petroliferi di proprietà dei clienti. Nei contratti sono presenti una pluralità di promesse contrattuali, tuttavia, sono considerati come un'unica obbligazione verso i clienti. Infatti i servizi di ricezione e stoccaggio non possono essere fruiti dal cliente separatamente in quanto sono un passaggio necessario finalizzato alla riconsegna del prodotto secondo il metodo di consegna scelto dal cliente, per cui non prevedono una prestazione separata. La società, seguendo la periodicità definita dal contratto, emette fatture per tutti i servizi forniti in quel determinato periodo. I ricavi sono rilevati contestualmente sulla base del corrispettivo promesso nel contratto per ciascuna delle promesse contrattuali. I corrispettivi sono commisurati ai volumi di prodotti petroliferi movimentati. La società non rileva effetti sui trattamenti contabili prospettici.
I costi sono iscritti quando relativi a beni e servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.
Le imposte sul reddito correnti sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile.
A decorrere dall'esercizio 2020, la Società congiuntamente con l'Eni SpA, ha esercitato l'opzione per il regime fiscale del Consolidato fiscale nazionale che consente di determinare l'Ires su una base imponibile corrispondente alla somma algebrica degli imponibili positivi e negativi delle singole società che partecipano al consolidato. I rapporti economici, oltre che le responsabilità e gli obblighi reciproci, fra l'Eni SpA e le altre società del Gruppo che hanno aderito al consolidato fiscale sono definiti nel "Regolamento di partecipazione al regime di tassazione del Consolidato fiscale nazionale per le società del Gruppo Eni", secondo il quale: (i) le società controllate con imponibile positivo trasferiscono a Eni le risorse finanziarie corrispondenti alla maggiore imposta da questa dovuta per effetto della loro partecipazione al Consolidato nazionale, (ii) quelle con imponibile negativo ricevono una compensazione, su base proporzionale, pari al relativo risparmio d'imposta realizzato dall'Eni SpA se e nella misura in cui hanno prospettive di redditività che avrebbero consentito, in assenza del Consolidato fiscale nazionale, di rilevare imposte anticipate; l'eventuale importo non remunerato dall'Eni è rilevato nei limiti della sua recuperabilità. La società, in assenza di prospettive di reddito risultanti dai piani pluriennali, non rileva attività per imposte anticipate.
Conseguentemente la relativa imposta, al netto degli acconti versati, delle ritenute subite e in genere dei crediti d'imposta, è rilevata come debito o credito verso la controllante.
Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti fiscalmente sulla base delle aliquote e della normativa applicabili negli esercizi in cui la differenza temporanea si annullerà, approvate o sostanzialmente approvate alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento del bilancio. Le attività per imposte anticipate sono rilevate quando il loro recupero è considerato probabile, ossia quando si prevede la disponibilità di un reddito imponibile, nell'esercizio in cui si annullerà la differenza temporanea, tale da consentire di attivare la deduzione fiscale. Analogamente, nei limiti della loro recuperabilità, sono rilevati i crediti di imposta non utilizzati e le imposte anticipate sulle perdite fiscali. La recuperabilità delle attività per imposte anticipate è verificata con periodicità, almeno, annuale.
In presenza di incertezze nell'applicazione della normativa fiscale, l'impresa: (i) nei casi in cui ritenga probabile che l'autorità fiscale accetti il trattamento fiscale incerto, determina le imposte sul reddito (correnti e/o differite) da rilevare in bilancio in funzione del trattamento fiscale applicato o che prevede di applicare in sede di dichiarazione dei redditi; (ii) nei casi in cui ritenga non probabile che l'autorità fiscale accetti il trattamento fiscale incerto, riflette tale incertezza nella determinazione delle imposte sul reddito (correnti e/o differite) da rilevare in bilancio.
Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti e sono compensate a livello di singola impresa se riferite a imposte compensabili. Il saldo della compensazione, se attivo, è iscritto alla voce "Attività per imposte anticipate"; se passivo, alla voce "Passività per imposte differite". Quando i risultati delle operazioni sono rilevati direttamente a patrimonio netto, le imposte correnti, anticipate e differite sono anch'esse imputate al patrimonio netto.
La corretta determinazione delle imposte sul reddito richiede l'interpretazione delle normative fiscali applicabili. Sebbene la società intenda mantenere con le autorità fiscali rapporti improntati alla trasparenza, al dialogo e alla collaborazione (ad es. rifiutando di attuare pianificazioni fiscali aggressive e utilizzando, ove presenti, gli istituti previsti per mitigare il rischio di contenzioso fiscale), non si può escludere, con certezza, l'insorgenza di contestazioni con le autorità fiscali a seguito di interpretazioni non univoche delle normative fiscali. La composizione di una controversia fiscale, mediante un processo di negoziazione con le autorità fiscali o a seguito della definizione di un contenzioso, può richiedere diversi anni.
La stima dell'ammontare delle passività relative a trattamenti fiscali incerti è frutto di un processo complesso che comporta giudizi soggettivi da parte della Direzione Aziendale. Successivamente alla rilevazione iniziale, tali passività sono periodicamente aggiornate per riflettere le variazioni delle stime effettuate, a seguito di modifiche di fatti e circostanze rilevanti. La necessità di effettuare valutazioni complesse ed esercitare un giudizio manageriale riguarda in particolar modo, le attività connesse con la verifica della recuperabilità delle imposte anticipate, afferenti a differenze temporanee deducibili e perdite fiscali, che richiede di operare stime e valutazioni in merito all'ammontare di redditi imponibili futuri e al relativo timing di realizzazione.
Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il
trasferimento di una passività in una regolare transazione tra operatori di mercato (ossia non in una liquidazione forzosa o in una vendita sottocosto) alla data di valutazione (exit price).
La determinazione del fair value è basata sulle condizioni di mercato esistenti alla data della valutazione e sulle assunzioni degli operatori di mercato (market-based). La valutazione del fair value suppone che l'attività o la passività sia scambiata nel mercato principale o, in assenza dello stesso, nel più vantaggioso a cui l'impresa ha accesso, indipendentemente dall'intenzione della Società di vendere l'attività o di trasferire la passività oggetto di valutazione.
La determinazione del fair value di un'attività non finanziaria è effettuata considerando la capacità degli operatori di mercato di generare benefici economici impiegando tale attività nel suo massimo e migliore utilizzo, o vendendola ad un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e migliore utilizzo.
La determinazione del massimo e migliore utilizzo dell'asset è effettuata dal punto di vista degli operatori di mercato anche nell'ipotesi in cui l'impresa intenda effettuarne un utilizzo differente; si presume che l'utilizzo corrente da parte della Società di un'attività non finanziaria sia il massimo e migliore utilizzo della stessa, a meno che il mercato o altri fattori non suggeriscano che un differente utilizzo da parte degli operatori di mercato sia in grado di massimizzarne il valore.
La valutazione del fair value di una passività, sia finanziaria che non finanziaria, o di uno strumento di equity, in assenza di un prezzo quotato, è effettuata considerando la valutazione della corrispondente attività posseduta da un operatore di mercato alla data della valutazione.
Il fair value degli strumenti finanziari è determinato considerando il rischio di credito della controparte di un'attività finanziaria (cd.Credit Valuation Adjustment o CVA) e rischio di inadempimento di una passività finanziaria da parte dell'entità stessa (cd Debit Valuation Adjustment o DVA).
In assenza di quotazioni di mercato disponibili, il fair value è determinato utilizzando tecniche di valutazione, adeguate alle circostanze, che massimizzino l'uso di input osservabili rilevanti, riducendo al minimo l'utilizzo di input non osservabili.
Le attività e passività valutate al fair value sono classificate secondo la gerarchia del fair value definita in funzione della significatività degli input utilizzati nel processo di valutazione. In particolare, a seconda delle caratteristiche degli input utilizzati per la valutazione, la gerarchia del fair value prevede i seguenti livelli:
La determinazione del fair value ancorché basata sulle migliori informazioni disponibili e sull'adozione di adeguate metodologie e tecniche di valutazione, risulta intrinsecamente caratterizzata da elementi di aleatorietà e dall'esercizio di un giudizio professionale e potrebbe determinare previsioni di valori differenti rispetto a quelli che si andranno effettivamente a realizzare.
Gli schemi di Bilancio sono gli stessi adottati nell'ultimo bilancio di esercizio.
Le attività e passività sono classificate in correnti e non correnti, quelle del conto economico sono classificate per natura.
Il prospetto dell'utile (perdita) complessivo indica il risultato economico integrato dei proventi e oneri che per espressa disposizione degli IFRS non sono rilevati a conto economico.
Il prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto presenta l'utile (perdita) complessivo dell'esercizio, le operazioni con gli azionisti e le altre variazioni del patrimonio netto.
Lo schema di rendiconto finanziario è predisposto secondo il "metodo indiretto", rettificando l'utile dell'esercizio delle componenti di natura non monetaria.
Le modifiche ai principi contabili internazionali, nonché le disposizioni dell'IFRS 17 "Contratti assicurativi", entrate in vigore dal 1° gennaio 2023 non hanno prodotto effetti significativi.
Con il decreto legislativo n. 209/2023 del 19 dicembre 2023 è stata omologata la Direttiva UE 2022/2523 che ha introdotto i principi del modello Pillar Two previsto dall'OCSE che prevede un regime di tassazione minima a livello mondiale per i gruppi multinazionali. Le disposizioni sul nuovo regime fiscale sono efficaci dall'esercizio 2024. Allo stato, non sono previsti impatti significativi. Al riguardo si segnala che con il regolamento n. 2023/2468, emesso dalla Commissione Europea in data 8 novembre 2023, sono state omologate le modifiche allo IAS 12 "Riforma Fiscale Internazionale". Tali modifiche, applicabili a partire dal 1° gennaio 2023, introducono, oltre a specifiche disclosure, un'eccezione temporanea obbligatoria alla rilevazione delle imposte anticipate e differite derivanti da normative fiscali, approvate o sostanzialmente approvate, che implementano i principi del modello Pillar Two pubblicato dall'OCSE.
PRINCIPI CONTABILI E INTERPRETAZIONI EMESSI DALLO IASB E OMOLOGATI DALLA COMMISSIONE EUROPEA
Con il Regolamento n. 2023/2579 emesso dalla Commissione Europea in data 20 novembre 2023, sono state omologate le modifiche all'IFRS 16 "Passività del leasing in un'operazione di vendita e retrolocazione", volte a chiarire la modalità di valutazione successiva delle passività per leasing a seguito di operazioni di sale and leaseback. Le modifiche sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2024.
Con il regolamento n. 2023/2822 emesso dalla Commissione Europea in data 19 dicembre 2023, sono state omologate le modifiche allo IAS 1 "Classificazione delle passività come correnti o non correnti e Passività non correnti con clausole", volte a fornire dei chiarimenti: (i) in materia di classificazione delle passività come correnti o non correnti; e (ii) in merito alla classificazione, come correnti o non correnti, delle passività con covenant. Le modifiche sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2024.
In data 25 maggio 2023, lo IASB ha emesso le modifiche allo IAS 7 e all'IFRS 7 "Supplier Finance Arrangements", volte ad introdurre degli obblighi informativi sui supplier finance arrangement (ad es. accordi di reverse factoring) che consentono agli investitori di valutare l'effetto di tali accordi sulle passività, sui flussi di cassa e sull'esposizione al rischio di liquidità dell'impresa acquirente. Le modifiche sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2024.
In data 15 agosto 2023, lo IASB ha emesso le modifiche allo IAS 21 "The Effects of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack of Exchangeability" volte, sostanzialmente, a richiedere la stima di un tasso di cambio corrente nel caso in cui una valuta non sia convertibile in un'altra. Le modifiche sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2025.
Allo stato attuale Petroven sta analizzando i principi contabili sopra indicati e valutando se la loro adozione avrà un impatto significativo sul bilancio.
Le disponibilità liquide ed equivalenti si sono estinte durante l'anno (2.057 migliaia di euro al 31 dicembre 2022). La giacenza media attiva del conto corrente Euro presso ENI SpA è pari a 352 migliaia di euro ed il tasso medio ponderato di interesse è del 1,82%.
I crediti commerciali e gli altri crediti di 3.301 migliaia di euro (3.312 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) si analizzano come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2022 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Crediti commerciali | 3.299 | 3.258 |
| Altri crediti: | 13 | 43 |
| - attività di disinvestimento | ||
| - personale | 5 | 33 |
| - altri | 8 | 10 |
| 3.312 | 3.301 |
I crediti commerciali di 3.258 migliaia di euro comprendono: (i) crediti verso la Società controllante (Eni REVT) per 2.481 migliaia di euro e (ii) crediti verso clienti di 755 migliaia di euro.
Gli altri crediti per un importo pari a 43 migliaia di euro riguardano: (i) acconti a fornitori verso Enilive SpA per 10 migliaia di euro; (ii) crediti verso il personale per 33 migliaia di euro.
I crediti commerciali sono, generalmente, infruttiferi e prevedono termini di pagamento che vanno da pagamento contestuale a 30 giorni.
I crediti dell'impresa sono esclusivamente verso soggetti residenti in Italia.
La società Petroven distingue le esposizioni creditizie derivanti da rapporti commerciali e diversi sulla base della presenza di un processo di affidamento individuale o di una specifica valutazione del rischio controparte.
In particolare, per le non controparti oggetto di un processo di affidamento individuale, la probabilità di default è calcolata sulla base di un rating interno definito tenendo conto di: (i) analisi specialistiche della situazione patrimoniale, finanziaria ed economica dei clienti corrente e prospettica; (ii) rapporti commerciali e amministrativi pregressi (regolarità dei pagamenti, presenza di elementi mitiganti il rischio, etc.); (iii) eventuali ulteriori informazioni qualitative raccolte dalle funzioni commerciali dei singoli business e da infoprovider specialistici; (iv) eventuali clausole contrattuali specifiche a tutela del credito; (v) andamento del settore di riferimento; (vi) rischio paese che considera le probabilità di accadimento su un orizzonte temporale di medio termine di eventi relativi al contesto operativo del debitore che possono compromettere la capacità di adempiere l'obbligazione verso la società.
I rating interni e i corrispondenti livelli di probabilità di default sono aggiornati tramite analisi di back-testing e valutazioni sulla rischiosità del portafoglio correnti e forward-looking. La loss given default di questi clienti è stimata dai business della società sulla base dell'esperienza storica di recupero dei crediti commerciali; per i clienti in default sono utilizzate stime basate, tra l'altro, sull'esperienza del recupero crediti in contenzioso o in ristrutturazione.
Per le controparti non oggetto di un processo di affidamento individuale l'expected loss è determinata, per cluster omogenei, sulla base di un modello generico che sintetizza in un unico parametro (cd. ratio di expected loss) i valori della probabilità di default e della capacità di recupero (loss given default) avuto riguardo ai dati storici di recupero dei crediti dalla società, sistematicamente aggiornati, integrati, ove appropriato, di considerazioni prospettiche in merito all'evoluzione del rischio di insolvenza.
Per le controparti che rientrano nell'ambito del Gruppo Eni, stante l'elevato rating riconosciuto alla capogruppo, si assume che l'expected loss sia pari a zero, e pertanto questi crediti non sono mai oggetto di svalutazione.
La seguente tabella illustra le informazioni sull'esposizione lorda a rischio di credito e sul fondo svalutazione con riferimento a crediti commerciali e altri crediti per i quali è stata effettuata una valutazione analitica e/o sulla base del modello generico, elaborata sulla base di rating interni:
| Crediti in bonis | Default | Totale | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Rischio basso |
Rischio medio |
Rischio alto |
|||
| (migliaia di euro) | |||||
| Cliente Business/oggetto di valutazione analitica | - | ||||
| Pubbliche amministrazioni | - | ||||
| Altre controparti / valutate con il modello generico(*) | 2.029 | 1.283 | - | 3.312 | |
| Valore contabile lordo al 31 dicembre 2022 | 2.029 | 1.283 | - | 3.312 | |
| Fondo svalutazione | - | - | - | - | |
| Valore contabile lordo al 31 dicembre 2022 | 2.029 | 1.283 | - | - | 3.312 |
(*) Sono inclusi crediti verso società del gruppo eni per i quali è stato considerato un Expected loss pari a zero.
| Crediti in bonis | Default | Totale | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Rischio basso |
Rischio medio |
Rischio alto |
|||
| (migliaia di euro) | |||||
| Cliente Business/oggetto di valutazione analitica | - | ||||
| Pubbliche amministrazioni | - | ||||
| Altre controparti / valutate con il modello generico(*) | 2.547 | 754 | - | 3.301 | |
| Valore contabile lordo al 31 dicembre 2023 | 2.547 | 754 | - | 3.301 | |
| Fondo svalutazione | - | - | - | - | |
| Valore contabile lordo al 31 dicembre 2023 | 2.547 | 754 | - | - | 3.301 |
(*) Sono inclusi crediti verso società del gruppo eni per i quali è stato considerato un Expected loss pari a zero.
Il fondo svalutazione crediti commerciali e altri crediti è pari a zero sia nel 2022 che nel 2023.
I crediti verso parti correlate sono indicati alla nota n. 27 "Rapporti con parti correlate" .
La valutazione al fair value dei crediti commerciali e altri crediti non produce effetti significativi considerato il breve periodo di tempo intercorrente tra il sorgere del credito e la sua scadenza.
I crediti commerciali e gli altri crediti sono denominati in euro.
Le attività per imposte sul reddito si analizzano come segue:
| 31.12.2022 | 31.12.2023 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività | Attività | ||||
| Non | Non | ||||
| (migliaia di euro) | Correnti | Correnti | Correnti | Correnti | |
| Imposte sul reddito | |||||
| - IRES | 39 | - | 39 | - | |
| - IRAP | - | 20 | - | ||
| - Altre | 63 | - | 64 | ||
| 39 | 63 | 59 | 64 |
Le passività per imposte sul reddito si analizzano come segue:
| 31.12.2022 Passività |
31.12.2023 Passività |
||||
|---|---|---|---|---|---|
| Non | Non | ||||
| (migliaia di euro) | Correnti | Correnti | Correnti | Correnti | |
| Imposte sul reddito | |||||
| - IRES | - | - | - | - | |
| - IRAP | 2 | - | - | ||
| - Altre | - | - | - | - | |
| 2 | - | - | - |
Il credito IRES deriva dalla minor imposta risultante dalla dichiarazione presentata nel 2020 generatasi ante ingresso nel consolidato fiscale.
La Società si è avvalsa della facoltà di chiedere il rimborso per i periodi d'imposta anteriori al 2012, delle maggiori imposte sui redditi IRES versate per effetto della mancata deduzione dell'IRAP relativa alle spese per il personale dipendente e assimilato, già riconosciuta per il periodo d'imposta 2012 dall'art. 2 comma 1 del D.L. n. 2010/2011 (53 migliaia di euro di quota capitale e 10 migliaia di euro di interessi).
Le imposte sul reddito sono analizzate alla nota n. 22 – Imposte sul reddito.
Le attività e passività per altre imposte e tasse si analizzano come segue:
| 31.12.2022 | 31.12.2023 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Attività | Passività | Attività | Passività | |
| Altre imposte e tasse | |||||
| - IVA | - | - | - | - | |
| - Accise | - | - | - | - | |
| - Altre imposte e tasse | 45 | 77 | 15 | 121 | |
| 45 | 77 | 15 | 121 |
La diminuzione delle attività per altre imposte e tasse è essenzialmente riferita allo storno del credito d'imposta per investimenti non usufruibile (ex super-ammortamento).
Le altre attività al 31 dicembre 2023 sono ripartite come segue:
| 31.12.2022 | 31.12.2023 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Correnti | Non correnti | Correnti | Non correnti | |
| Altre attività | 38 | 47 | |||
| 38 | 47 | ||||
Le altre attività non correnti di 47 migliaia di euro (38 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) si riferiscono a depositi cauzionali a lungo termine versati a terzi.
Gli immobili, impianti e macchinari di 22.203 migliaia di euro (19.497 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) si analizzano come segue:
Note al bilancio
| (migliaia di euro) | Saldo iniziale netto | Investimenti | Capitalizzazioni ammortamenti | Ammortamenti | Svalutazioni | Riprese di valore | Radiazioni | Trasferimenti | Altre variazioni | Saldo finale netto | Saldo finale lordo | Fondo ammortamento e svalutazione |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2022 | ||||||||||||
| Terreni | ||||||||||||
| Terreni | 285 | 285 | 285 | |||||||||
| Fabbricati | 1.174 | (64) | 1.110 | 1.584 | (474) | |||||||
| Impianti e macchinari | 12.507 | (1.375) | 1.564 | (1.479) | 11.217 | 20.540 | (9.323) | |||||
| Attrezzature industriali e commerciali | 355 | (176) | (1) | 178 | 1.141 | (963) | ||||||
| Altri beni | ||||||||||||
| Altre immobilizzazioni in corso e acconti | 418 | 6.219 | (1.564) | 1.634 | 6.707 | 1.850 | 4.857 | |||||
| 14.739 | 6.219 | (1.615) | 154 | 19.497 | 25.400 | (5.903) | ||||||
| 31.12.2023 | ||||||||||||
| Terreni | 285 | 285 | 285 | |||||||||
| Fabbricati | 1.110 | (52) | 1.058 | 1.584 | (526) | |||||||
| Impianti e macchinari | 11.217 | (983) | 88 | 10.322 | 21.161 | (10.839) | ||||||
| Attrezzature industriali e commerciali | 178 | (115) | (57) | 5 | 984 | (979) | ||||||
| Altri beni | (29) | 57 | 28 | 156 | (128) | |||||||
| Altre immobilizzazioni in corso e acconti | 6.707 | 3.893 | (88) | (8) | 10.504 | 11.854 | (1.350) | |||||
| 19.497 | 3.893 | (1.179) | (8) | 22.202 | 36.024 | (13.822) |
Gli investimenti per un importo pari a 3.893 migliaia di euro (6.219 migliaia di euro nel 2022) sono riferiti essenzialmente all'adeguamento impianti del Deposito Costiero di Porto Marghera.
Gran parte della spesa per investimenti dell'esercizio è riferita alla manutenzione serbatoi e doppi fondi benzine (2.260 migliaia di euro), adeguamento impianto per ricevimento HVO e HVO Alpino (221 migliaia di euro), impianto di denaturazione in linea per prodotti agevolati (462 migliaia di euro) e ad interventi per la vulnerabilità sismica del sito (385 migliaia di euro).
I trasferimenti (88 migliaia di euro) si riferiscono alla riclassifica dalle immobilizzazioni in corso alle diverse categorie di beni entrati in esercizio e, in particolare, sono riferite principalmente all'impianto additivazione IP e alla manutenzione dei serbatoi.
Il valore delle immobilizzazioni materiali è esposto in bilancio al netto degli ammortamenti accumulati.
Le immobilizzazioni materiali sono ammortizzate utilizzando le aliquote economico-tecniche e come tali idonee ad ammortizzare sistematicamente il valore dei cespiti in relazione alla loro residua possibilità di utilizzazione.
Le altre variazioni riguardano il contributo relativo all'impianto esclusivo OPTIMO entrato in ammortamento nel corso dell'esercizio per 8 migliaia di euro, e alla riclassifica di cespiti da attrezzature ad altri beni.
I principali coefficienti di ammortamento adottati sono i seguenti:
| (%) | |
|---|---|
| fabbricati | 4 - 5 |
| Impianti e macchinari | 6 - 15 |
| Attezzature industriali e commerciali | 14 - 25 |
| Altri beni | 20,00 |
I coefficienti di ammortamento adottati non sono stati modificati rispetto all'esercizio precedente.
Le immobilizzazioni materiali non sono soggette a garanzie, ipoteche o altri vincoli.
(%)
Le attività immateriali al 31 dicembre 2023 ammontano a 16 migliaia di euro (33 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) si analizzano come segue:
| Saldo iniziale netto | riclassifica attività | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Ammortamenti | Riprese di valore | |||||||
| Altre variazioni | Saldo finale netto | Saldo finale lordo | ammortamento e svalutazione |
|||||
| Investimenti | Svalutazioni | Dismissioni e destinate alla Radiazioni vendita |
Fondo | |||||
| 31.12.2022 | ||||||||
| Attività immateriali a vita utile definita | ||||||||
| - Costi per attività mineraria | ||||||||
| - Diritti di brevetto industriale e diritti di | ||||||||
| utilizzazione delle opere dell'ingegno | 50 | (17) | 33 | 113 | (80) | |||
| - Concessioni, licenze, marchi e diritti simili | ||||||||
| - Accordi per servizi in concessione | ||||||||
| - Immobilizzazioni in corso e acconti | ||||||||
| - Altre attività immateriali | ||||||||
| 50 | (17) | 33 | 113 | (80) | ||||
| Attività immateriali a vita utile indefinita | ||||||||
| - Goodwill | ||||||||
| 50 | (17) | 33 | 113 | (80) | ||||
| 31.12.2023 | ||||||||
| Attività immateriali a vita utile definita | ||||||||
| - Costi per attività mineraria | ||||||||
| - Diritti di brevetto industriale e diritti di | ||||||||
| utilizzazione delle opere dell'ingegno | 33 | (17) | 16 | 113 | (97) | |||
| - Concessioni, licenze, marchi e diritti simili | ||||||||
| - Accordi per servizi in concessione | ||||||||
| - Immobilizzazioni in corso e acconti | ||||||||
| - Altre attività immateriali | ||||||||
| 33 | (17) | 16 | 113 | (97) | ||||
| Attività immateriali a vita utile indefinita | ||||||||
| - Goodwill | ||||||||
| 33 | (17) | 16 | 113 | (97) | ||||
I principali coefficienti di ammortamento adottati sono i seguenti:
| Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno | 20,00 |
|---|---|
| Diritto di utilizzo beni in leasing | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Terreni e fabbricati |
Impianti e macchinari |
Attrezzature industriali e commerciali |
Altri beni | Totale |
| prima applicazione IFRS 16 | |||||
| Valore netto al 01.01.2022 | - | - | - | 634 | 634 |
| Incrementi | 92 | 92 | |||
| Ammortamenti (*) | (60) | (60) | |||
| Riprese di valore | - | ||||
| Svalutazioni | - | ||||
| Radiazioni | - | ||||
| Cessioni | - | ||||
| Differenze di cambio da conversione | - | ||||
| Altre variazioni | - | ||||
| Valore netto al 31.12.2022 | - | - | - | 666 | 666 |
| Valore lordo al 31.12.2022 | 1.461 | 1.461 | |||
| Fondo ammortamento e svalutazione al 31.12.2022 | - | - | - | 795 | 795 |
| Diritto di utilizzo beni in leasing | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Terreni e fabbricati |
Impianti e macchinari |
Attrezzature industriali e commerciali |
Altri beni | Totale |
| prima applicazione IFRS 16 | |||||
| Valore netto al 01.01.2023 | - | - | - | 666 | 666 |
| Incrementi | 291 | 291 | |||
| Ammortamenti (*) | (86) | (86) | |||
| Valore netto al 31.12.2023 | - | - | - | 871 | 871 |
| Valore lordo al 31.12.2023 | 1.752 | 1.752 | |||
| Fondo ammortamento e svalutazione al 31.12.2022 | - | - | - | 881 | 881 |
Le passività per beni in leasing si analizzano come segue:
| Passività per beni in leasing | ||||
|---|---|---|---|---|
| Correnti | Non correnti | Totale | ||
| (migliaia di euro) | ||||
| Saldo iniziale al 01.01.2022 | 119 | 1.027 | 1.146 | |
| Incrementi | - | |||
| Decrementi | (89) | (89) | ||
| Altre variazioni | 99 | (7) | 92 | |
| Saldo finale al 31.12.2022 | 129 | 1.020 | 1.149 |
| Correnti | Non correnti | Totale | |
|---|---|---|---|
| 129 | 1.020 | 1.149 | |
| - | |||
| (120) | (120) | ||
| 153 | 140 | 293 | |
| 162 | 1.160 | 1.322 | |
| Passività per beni in leasing |
Le passività per leasing sono di seguito analizzate nella valuta in cui sono denominate:
| Passività per leasing a breve termine |
Passività per leasing a lungo termine |
|
|---|---|---|
| 2022 | ||
| (migliaia di euro) | ||
| Euro | 129 | 1.020 |
| 129 | 1.020 | |
| 2023 | ||
| (migliaia di euro) | ||
| Euro | 162 | 1.160 |
| 162 | 1.160 |
Le altre variazioni comprendono 151 migliaia di euro relativi alla riclassifica dalla quota a lungo termine alla quota a breve termine del leasing, 2 migliaia di euro relativi alla variazione del rateo interessi e 291 migliaia di euro relativi al reassessment dei due contratti di leasing in essere.
Il totale dei flussi finanziari in uscita per leasing di 171 migliaia di euro comprende: (i) i pagamenti per il rimborso della quota capitale della passività per leasing per 120 migliaia di euro ; (ii) gli interessi passivi effettivamente pagati per 51 migliaia di euro.
Il diritto di utilizzo di beni in leasing al 31 dicembre 2023 di 871 migliaia di euro (666 migliaia di euro nel 2022) riguarda il leasing delle concessioni demaniali.
L'ammortamento dei beni in leasing è stato calcolato in base alla durata di ogni singolo contratto di locazione.
Gli ammontari rilevati nel conto economico si analizzano come segue:
| (migliaia di euro) | 2022 | 2023 |
|---|---|---|
| Altri ricavi e proventi | ||
| - proventi da remeasurement della lease liability | - | - |
| Ammortamenti | 60 | 86 |
| 60 | 86 | |
| Svalutazioni (riprese di valore) nette del diritto di utilizzo dei beni in leasing | - | - |
| Proventi e oneri finanziari | ||
| - interessi passivi su passività per beni in leasing | 48 | 53 |
| 48 | 53 | |
| Totale importo rilevato a conto economico | (108) | (139) |
Il tasso medio ponderato delle passività per leasing è del 4,33%.
Le passività per leasing verso parti correlate sono indicate nella nota n. 27 "Rapporti con parti correlate".
Sia nell'esercizio 2023 che anche nell'esercizio 2022, non vi sono state riprese di valore o svalutazioni di attività materiali, immateriali e diritti di utilizzo di beni in leasing.
Gli attivi non correnti riferiti principalmente alle immobilizzazioni materiali sono stati oggetto di verifica al fine di accertare la recuperabilità del loro valore netto contabile secondo i criteri stabiliti dallo IAS 36 (Impairment Test). La metodologia di sviluppo dell'impairment test ed il tasso utilizzato per la stima del valore recuperabile sono stati determinati nel rispetto dei dettami dei principi contabili di riferimento.
L'impairment Test è stato sviluppato sulla base del piano economico finanziario predisposto dagli amministratori sulla base delle migliori conoscenze disponibili, adottando i seguenti principali criteri ed assunzioni:
Sulla base delle esperienze acquisite in situazioni passate e d analoghe, gli Amministratori ritengono che i tassi di crescita assunti a base delle previsioni dei piani utilizzati nell'impairment test siano ragionevoli e sostenibili.
Ad esito dei test di "impairment" non sono emerse criticità significative tali da indurre la Società a rilevare svalutazioni. Nel corso dell'esercizio 2023 non sono state rilevate svalutazioni o riprese di valore (-7.795 migliai di euro al 31.12.2021).
Le attività per imposte anticipate al 31 dicembre 2023 ammontano a 3.665 migliaia di euro (3.783 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) sono date dal netto tra le attività per imposte anticipate per 3.737 migliaia di euro e le passività per imposte differite per 72 migliaia di euro. I principali fenomeni che hanno determinato negli anni lo stanziamento di imposte anticipate sono la svalutazione cespiti (stock di anticipate al 31.12.2023 di 2.049 migliaia di euro) e i fondi per rischi e oneri (stock di anticipate al 31.12.2023 di 1.539 migliaia di euro).
| 31.12.2022 | 31.12.2023 | |
|---|---|---|
| Attività per imposte anticipate | 3.856 | 3.737 |
| Passività per imposte differite compensabili | (73) | (72) |
| 3.783 | 3.665 |
La natura delle differenze temporanee più significative che hanno determinato le attività per imposte anticipate e passività per imposte differite è la seguente:
| (migliaia di euro) | al 31.12.2022 Valore |
rivalutazione variazioni - Altre |
Incrementi | Decrementi | variazioni Altre |
al 31.12.2023 Valore |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività per imposte anticipate | 3.856 | 16 | (135) | 3.737 | ||
| Passività per imposte differite compensabili | (73) | 1 | (72) | |||
| Fondo svalutazione imposte anticipate | ||||||
| 3.783 | 16 | (134) | 3.665 |
La movimentazione delle attività per imposte anticipate e passività per imposte differite si analizza come segue:
| (migliaia di euro) | Passività per imposte differite lorde |
Attività per imposte anticipate lorde |
Fondo svalutazione attività per imposte anticipate |
Attività per imposte anticipate al netto del fondo svalutazione |
||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore al 31.12.2022 | (73) | 3.856 | - | 3.856 | ||
| Accantonamenti | - | 16 | 16 | |||
| Utilizzi | 1 | (135) | (135) | |||
| Svalutazione cespiti | - | - | ||||
| Altre variazioni | - | - | - | |||
| Valore al 31.12.2023 | (72) | 3.737 | - | 3.737 |
I debiti commerciali e gli altri debiti al 31 dicembre 2023 ammontano a 6.130 migliaia di euro (8.597 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) si decrementano rispetto all'esercizio precedente di 2.467 migliaia di euro e si compongono come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2022 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Debiti commerciali | 2.387 | 3.362 |
| Altri debiti: | 6.210 | 2.768 |
| - controllanti | 665 | 441 |
| - altre imprese del gruppo | - | - |
| - relativi all'attività di investimento | 4.876 | 1.529 |
| - consiglio di amministrazione e professionisti | 21 | 29 |
| - personale | 526 | 450 |
| - istituti di previdenza e di sicurezza sociale | 122 | 319 |
| - debiti verso altri | ||
| 8.597 | 6.130 |
I debiti commerciali pari a 3.362 migliaia di euro (2.387 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) riguardano essenzialmente debiti verso fornitori per 1.767 migliaia di euro, debiti verso la controllante per 661 migliaia di euro e debiti verso altre imprese del gruppo per 934 migliaia di euro esigibili entro l'anno successivo.
I debiti commerciali verso altre imprese del gruppo di 934 migliaia di euro sono dettagliati come segue:
I debiti commerciali riguardano essenzialmente operazioni di carattere commerciale esigibili entro l'esercizio successivo.
I debiti per attività di investimento di 1.529 migliaia di euro riguardano principalmente le attività relative alla costruzione dei doppi fondi serbatoi.
La valutazione al fair value dei debiti commerciali e altri debiti non produce effetti significativi considerato il breve periodo di tempo intercorrente tra il sorgere del debito e la sua scadenza.
Gli altri debiti verso controllanti di 441 migliaia di euro si riferiscono a debiti per imposte sul reddito relativi all'adesione al consolidato fiscale di Gruppo per 425 migliaia di euro e debiti per liquidazione IVA di gruppo per 16 migliaia di euro.
I debiti commerciali e altri debiti sono denominati in euro.
I debiti verso parti correlate sono indicati alla nota n. 27 "Rapporti con parti correlate".
Le passività finanziarie a breve termine al 31 dicembre 2023 ammontano a 2.308 migliaia di euro (0 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) si riferiscono al saldo negativo del conto corrente intrattenuto con la controllante Eni. L'esposizione media sul conto corrente è di 581 migliaia di euro con un tasso di interesse medio ponderato del 4,82%.
Per informazioni relative alle passività finanziarie per leasing si rinvia alla nota n. 12 "Operazioni di leasing in qualità di lessee".
I debiti finanziari verso parti correlate sono indicati alla nota n. 27 "Rapporti con parti correlate".
Di seguito è fornita una riconciliazione delle passività finanziarie, derivanti da attività di finanziamento, che evidenzia le variazioni (monetarie e non monetarie) di tali passività:
| (migliaia di euro) | Debiti finanziari a breve termine |
leasing a breve Passività per termine |
leasing a lungo Passività per termine |
Totale |
|---|---|---|---|---|
| Valore al 31.12.2022 | - | 129 | 1.020 | 1.149 |
| Variazioni monetarie | 2.308 | (120) | - | 2.188 |
| Nuovi leasing | - | - | - | |
| Altre variazioni non monetarie | 153 | 140 | 293 | |
| Valore al 31.12.2023 | 2.308 | 162 | 1.160 | 3.630 |
Maggiori informazioni sulle passività per leasing sono riportate alla nota n. 12 "Operazioni di leasing in qualità di lessee".
I debiti finanziari verso parti correlate sono indicati alla nota n. 27 - Rapporti con parti correlate.
L'analisi dell'indebitamento finanziario netto indicato nel "Commento ai risultati economico-finanziari" della "Relazione sulla gestione" è la seguente:
| 31.12.2022 | 31.12.2023 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | Correnti | Non correnti |
Correnti | Non correnti |
||
| A. Disponibilità liquide | 2.057 | - | 2.057 | - | - | |
| B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide | - | - | ||||
| C. Altre attività finanziarie correnti | ||||||
| D. Liquidità (A+B+C) | 2.057 | - | 2.057 | - | - | - |
| E. Debito finanziario corrente | - | 2.308 | 2.308 | |||
| F. Parte corrente del debito finanziario non corrente | 129 | 129 | 162 | 162 | ||
| G. Indebitamento finanziario corrente (E+F) | 129 | 129 | 2.470 | - | 2.470 | |
| H. Indebitamento finanziario corrente netto (G-D) | (1.928) | - | (1.928) | 2.470 | - | 2.470 |
| I. Debito finanziario non corrente | 1.020 | 1.020 | 1.160 | 1.160 | ||
| J. Strumenti di debito | ||||||
| K. Debiti commerciali e altri debiti non correnti | ||||||
| L. Indebitamento finanziario non corrente (I+J+K) | 1.020 | - | 1.020 | 1.160 | - | 1.160 |
| M. Totale indebitamento finanziario (H+L) | (908) | - | (908) | 3.630 | - | 3.630 |
La quota corrente del debito finanziario non corrente e il debito finanziario non corrente sono completamente riferiti alle passività per leasing finanziario rispettivamente per 162 migliaia di euro e 1.160 migliaia di euro.
I fondi per rischi e oneri al 31 dicembre 2023 ammontano a 5.659 migliaia di euro (5.691 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) si compongono come segue:
| (migliaia di euro) | al 01.01.2023 Valore |
Accantonamenti | Rilevazione iniziale e variazione stima |
attualizzazione Effetto |
Variazione stima | trascorrere del tempo Oneri finanziari connessi al |
fronte oneri Utilizzi a |
esuberanza Utilizzi per |
Altre variazioni | al 31.12.2023 Valore |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fondo imposte per contenziosi | 144 | 144 | ||||||||
| Fondo rischi per altri contenziosi | ||||||||||
| Altri fondi | 5.547 | (32) | 5.515 | |||||||
| 5.691 | (32) | 5.659 |
Il fondo per contenzioso imposte accoglie gli importi accantonati (ed in parte già utilizzati) per l'eventuale pagamento di imposte (accisa ed IVA con relative sanzioni, interessi ed altri oneri accessori) richieste dall'Agenzia delle Dogane e dall'Agenzia delle Entrate a seguito delle sottrazioni di prodotto dal deposito denunciate dalla società nel 2012. L'accisa richiesta è stata interamente pagata mentre per l'IVA è in corso un contenzioso.
Gli altri fondi riguardano principalmente il fondo per la messa in sicurezza di attrezzature fuori servizio nel deposito di Porto Marghera, in particolare 5.232 migliaia di euro sono riferite alle aree ex Esso acquisite da Petroven nell'ambito del conferimento di ramo di azienda effettuato con data di efficacia 1 dicembre 2019.
I fondi per benefici ai dipendenti al 31 dicembre 2023 ammontano a 284 migliaia di euro (453 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) si analizzano come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2022 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Piani a benefici definiti: | ||
| - TFR | 429 | 261 |
| 429 | 261 | |
| Altri fondi per benefici ai dipendenti | 24 | 23 |
| 453 | 284 |
Il trattamento di fine rapporto, disciplinato dall'art. 2120 del Codice Civile, accoglie la stima dell'obbligazione, determinata sulla base di tecniche attuariali, relativa all'ammontare da corrispondere ai dipendenti delle imprese italiane all'atto della cessazione del rapporto di lavoro.
L'indennità, erogata sotto forma di capitale, è pari alla somma di quote di accantonamento calcolate sulle voci retributive corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro e rivalutate fino al momento della cessazione dello stesso. Per effetto delle modifiche legislative introdotte a partire dal 1° gennaio 2007, il trattamento di fine rapporto maturando sarà destinato ai fondi pensione, al fondo di tesoreria istituito presso l'INPS ovvero, nel caso di imprese aventi meno di 50 dipendenti, potrà rimanere in azienda. Questo comporta che una quota significativa del trattamento di fine rapporto maturando sia classificato come un piano a contributi definiti in quanto l'obbligazione dell'impresa è rappresentata esclusivamente dal versamento dei contributi al fondo pensione ovvero all'INPS. La passività relativa al trattamento di fine rapporto antecedente al 1° gennaio 2007 continua a rappresentare un piano a benefici definiti da valutare secondo tecniche attuariali.
Gli altri fondi per benefici ai dipendenti relativi ai premi di anzianità sono benefici erogati al raggiungimento di un periodo minimo di servizio in azienda e, per quanto riguarda l'Italia, sono erogati in natura.
I fondi per benefici ai dipendenti valutati applicando tecniche attuariali si analizzano come di seguito indicato:
Note al bilancio
| 31.12.2022 | 31.12.2023 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | TFR | Totale piani a benefici definiti |
Altri fondi per benefici ai dipendenti |
Totale | TFR | Totale piani a benefici definiti |
Altri fondi per benefici ai dipendenti |
Totale |
| Valore attuale dell'obbligazione all'inizio | ||||||||
| dell'esercizio | 571 | 571 | 28 | 599 | 429 | 429 | 24 | 453 |
| Costo corrente | 2 | 2 | 1 | 1 | ||||
| Interessi passivi | 5 | 5 | - | 5 | 15 | 15 | 1 | 16 |
| Rivalutazioni: | ||||||||
| - Utili/perdite attuariali risultanti da variazioni nelle ipotesi demografiche |
- | 1 | 1 | - | 1 | |||
| - Utili/perdite attuariali risultanti da variazioni nelle ipotesi finanziarie |
(67) | (67) | (2) | (69) | 7 | 7 | 7 | |
| - Effetto dell'esperienza passata | 29 | 29 | - | 29 | 11 | 11 | - | 11 |
| Costo per prestazioni passate e (utili) perdite per estinzione |
||||||||
| Contributi al piano | ||||||||
| Benefici pagati | (109) | (109) | (4) | (113) | (224) | (224) | (3) | (227) |
| Aggregazioni aziendali, dismissioni e trasferimenti | - | 18 | 18 | - | 18 | |||
| Differenze di cambio | ||||||||
| Altre variazioni | 4 | |||||||
| Valore attuale dell'obbligazione alla fine | ||||||||
| dell'esercizio (a) | 429 | 429 | 24 | 453 | 261 | 261 | 23 | 284 |
I costi per benefici ai dipendenti, determinati utilizzando ipotesi attuariali, rilevati a conto economico si analizzano come di seguito indicato:
| Totale | Altri fondi | |||
|---|---|---|---|---|
| piani a | per | |||
| (migliaia di euro) | TFR | benefici definiti |
benefici ai dipendenti |
Totale |
| 2022 | ||||
| Costo corrente | 2 | 2 | ||
| Costo per prestazioni passate e (utili) perdite per estinzione | ||||
| Interessi passivi (attivi) netti: | ||||
| - Interessi passivi sull'obbligazione | 5 | 5 | 5 | |
| - Interessi attivi sulle attività a servizio del piano | ||||
| - Interessi attivi su diritti di rimborso | ||||
| - Interessi sul massimale delle attività | ||||
| Totale interessi passivi (attivi) netti | 5 | 5 | 5 | |
| - di cui rilevato nel "Costo lavoro" | ||||
| - di cui rilevato nei "Proventi (oneri) finanziari" | 5 | 5 | 5 | |
| Rivalutazioni dei piani a lungo termine | (5) | (5) | ||
| Altri costi/spese amministrative pagate | ||||
| Totale | 5 | 5 | (3) | 2 |
| - di cui rilevato nel "Costo lavoro" | (3) | (3) | ||
| - di cui rilevato nei "Proventi (oneri) finanziari" | 5 | 5 | 5 | |
| 2023 | ||||
| Costo corrente | 1 | 1 | ||
| Costo per prestazioni passate e (utili) perdite per estinzione | ||||
| Interessi passivi (attivi) netti: | ||||
| - Interessi passivi sull'obbligazione | ||||
| - Interessi attivi sulle attività a servizio del piano | ||||
| - Interessi attivi su diritti di rimborso | ||||
| - Interessi sul massimale delle attività | ||||
| Totale interessi passivi (attivi) netti | ||||
| - di cui rilevato nel "Costo lavoro" | ||||
| - di cui rilevato nei "Proventi (oneri) finanziari" | ||||
| Rivalutazioni dei piani a lungo termine | ||||
| Altri costi/spese amministrative pagate | 4 | 4 | 4 | |
| Totale | 4 | 4 | 1 | 5 |
| - di cui rilevato nel "Costo lavoro" | 4 | 4 | 1 | 5 |
| - di cui rilevato nei "Proventi (oneri) finanziari" |
I costi per piani a benefici definiti rilevati tra le altre componenti dell'utile complessivo si analizzano come di seguito:
| 2022 | 2023 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | TFR | Totale piani a benefici definiti |
TFR | Totale piani a benefici definiti |
|
| Rivalutazioni: | |||||
| - Utili/perdite attuariali risultanti da variazioni nelle ipotesi demografiche | 1 | 1 | |||
| - Utili/perdite attuariali risultanti da variazioni nelle ipotesi finanziarie | (67) | (67) | 7 | 7 | |
| - Effetto dell'esperienza passata | 29 | 29 | 11 | 11 | |
| - Rendimento delle attività a servizio del piano | |||||
| - Modifiche nel massimale di attività/passività onerosa | |||||
| (38) | (38) | 19 | 19 |
Note al bilancio
| Piani pensione |
Altri fondi benefici ai |
|||
|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | TFR | esteri | dipendenti | |
| 2022 | ||||
| Tasso di sconto | (%) | 3,70 | 3,70 | |
| Tasso tendenziale di crescita dei salari | (%) | 3,40 | 3,40 | |
| Tasso d'inflazione | (%) | 2,40 | 2,40 | |
| Aspettativa di vita all'età di 65 anni | anni | |||
| 2023 | ||||
| Tasso di sconto | (%) | 3,10 | 3,10 | |
| Tasso tendenziale di crescita dei salari | (%) | 3,00 | 3,00 | |
| Tasso d'inflazione | (%) | 2,00 | 2,00 | |
| Aspettativa di vita all'età di 65 anni | anni |
Le fonti adottate per l'individuazione delle principali ipotesi attuariali sono state: (i) per il tasso di sconto si sono considerati i rendimenti di titoli obbligazionari di aziende primarie, specificando la classe di rating, oppure altri riferimenti (es. titoli di stato in assenza di titoli emessi da aziende primarie); (ii) sono state adottate le tavole di mortalità redatte dalla Ragioneria Generale dello Stato (RG48).
Gli effetti derivanti da una modifica ragionevolmente possibile delle principali ipotesi attuariali alla fine dell'esercizio sono di seguito indicati:
| Tasso di sconto | Tasso di inflazione | Tasso di crescita dei salari | Tasso di crescita della pensione | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Incremento | Riduzione | Incremento | Riduzione | Incremento | Riduzione | Incremento | Riduzione dello | |
| (migliaia di euro) | dello 4,20% | dello 3,20% | dello 2,90% | dello 0,0% | dello 3,90% | dello 0,0% | dello 0,50% | 0,0% |
| 31.12.2022 | ||||||||
| Effetto sull'obbligazione (DBO) | ||||||||
| TFR | 416 | 443 | 437 | 429 | 429 | |||
| Piani esteri a benefici definiti | ||||||||
| Fisde, altri piani medici esteri e altri | ||||||||
| Altri fondi per benefici ai dipendenti | 25 | 26 | 26 | - | 25 | 26 | ||
| Tasso di sconto | Tasso di inflazione | Tasso di crescita dei salari | Tasso di crescita della pensione | |||||
| (migliaia di euro) | Incremento del 3,60% |
Riduzione del 2,60% |
Incremento del 2,50% |
Riduzione dello 0,0% |
Incremento del 3,50% |
Riduzione dello 0,0% |
Incremento del 0,50% |
Riduzione dello 0,0% |
| 31.12.2023 | ||||||||
| Effetto sull'obbligazione (DBO) | ||||||||
| TFR | 253 | 270 | 267 | - | 261 | - | 261 | - |
| Piani esteri a benefici definiti | ||||||||
| Fisde, altri piani medici esteri e altri | ||||||||
| Altri fondi per benefici ai dipendenti | 23 | 24 | 24 | - | 23 | - | 23 | - |
Tale analisi è stata eseguita sulla base di una metodologia che estrapola l'effetto sull'obbligazione netta derivante da modifiche ragionevolmente possibili delle principali ipotesi attuariali alla data di chiusura dell'esercizio.
Il profilo di scadenza delle obbligazioni per piani a benefici per i dipendenti è di seguito indicato:
| Altri fondi benefici ai |
Altri fondi benefici ai |
|||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | TFR | dipendenti Totale (migliaia di euro) | TFR | dipendenti | Totale | |
| 2022 | 2023 | |||||
| Entro 1 anno | 32 | 3 | 35 Entro 1 anno | 19 | 3 | 22 |
| Entro 2 anno | 46 | 3 | 49 Entro 2 anno | 25 | 3 | 28 |
| Entro 3 anno | 66 | 4 | 70 Entro 3 anno | 41 | 4 | 45 |
| Entro 4 anno | 40 | 4 | 44 Entro 4 anno | 26 | 7 | 33 |
| Entro 5 anno | 16 | 8 | 24 Entro 5 anno | 58 | 4 | 62 |
| Oltre 5 anni | 192 | 8 | 200 Oltre 5 anni | 140 | 7 | 147 |
| Totale | 392 | 30 | 422 Totale | 309 | 28 | 337 |
La durata media delle obbligazioni per piani a benefici per i dipendenti alla fine dell'esercizio è la seguente:
| 31.12.2022 | 31.12.2023 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (anni) | TFR | Altri | TFR | Altri | |
| Durata media delle obbligazioni | 6,42 | 4,72 | 6,58 | 4,89 |
Le informazioni relative ai rapporti con parti correlate sono indicate nella nota n. 27 "Rapporti con parti correlate".
Il patrimonio netto si analizza come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2022 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Capitale sociale | 919 | 919 |
| Riserva sovrapprezzo quote | 10.683 | 10.683 |
| Riserva legale | 184 | 184 |
| Riserva non disponibile 1° applicazione IFRS | ||
| Riserva Oci | (115) | (128) |
| Riserva per differenze cambio da conversione | ||
| Azioni proprie | ||
| Utili relativi a esercizi precedenti | - | 946 |
| Utile (perdita) dell'esercizio | 1.894 | 1.811 |
| 13.565 | 14.415 |
Al 31 dicembre 2023 il capitale sociale della Società Petroven S.r.l. è rappresentato da n. 1 quota del valore di 918.520 euro, risulta interamente versato, ed è posseduto al 100% da Ecofuel S.p.A. (gruppo Eni S.p.A.).
La riserva legale di 184 migliaia di euro è rimasta invariata rispetto all'esercizio precedente e rappresenta, ex art. 2430 del codice civile, il quinto del capitale sociale al 31 dicembre 2023.
Note al bilancio
La riserva sovrapprezzo quote di 10.683 migliaia di euro è stata costituita nel corso dell'esercizio 2019 in seguito all'operazione di conferimento dei rami d'azienda Eni ed Esso a Petroven.
La riserva Total remeasurement included in OCI (TFR) negativa di 128 migliaia di euro accoglie le modifiche ai criteri contabili apportate con lo IAS 19.
(migliaia di euro)
| Importo | Possibilità di utilizzazione |
Quota disponibile |
|
|---|---|---|---|
| A) CAPITALE SOCIALE | 919 | ||
| B) RISERVE DI CAPITALE | |||
| Riserva sovrapprezzo azioni | 10.683 | A,B,C | 10.683 |
| C) RISERVE DI UTILI | |||
| Riserva legale | 184 | B | 184 |
| Total remeasurement included in OCI | (128) | ||
| Utili portati a nuovo | 946 | A,B,C | 946 |
| Utile dell'esercizio | 1.811 | A,B,C | 1.811 |
| Perdita dell'esercizio | |||
| Totale | 14.415 | 13.624 | |
| Quota non distribuibile | 184 | ||
| Residua quota distribuibile | 13.440 |
Legenda:
A: disponibile per aumento di capitale
B: disponibile per copertura perdite
C: disponibile per distribuzione ai soci
Secondo quanto prevede l'art. 109, comma 4 lettera b del DPR n. 917/1986 le riserve diverse da quelle in sospensione d'imposta (11.685 migliaia di euro) possono essere distribuite senza concorrere alla formazione del reddito imponibile ai fini IRES fino a 11.680 migliaia di euro. La differenza di 5 migliaia di euro corrisponde agli ammortamenti, alle rettifiche di valore e agli accantonamenti dedotti ai soli fini fiscali e, dall'esercizio 2004, solo nella dichiarazione dei redditi, al netto della relativa fiscalità differita.
Le garanzie al 31 dicembre 2023 ammontano a 3.125 migliaia di euro si riferiscono a fidejussioni prestate da banche per conto di Petroven a favore di terzi e subiscono variazioni rispetto al 31 dicembre 2022 per 210 migliaia di euro a fronte di integrazione garanzia stipulata nei confronti dell'Autorità portuale di Venezia.
| 31.12.2022 | 31.12.2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Altre | Altre | ||||||
| garanzie | garanzie | ||||||
| (migliaia di euro) | Fidejussioni | personali Totale |
Fidejussioni | personali | Totale | ||
| Garanzie Eni | |||||||
| Altri | 2.915 | 2.915 | 3.125 | 3.125 |
Gli impegni e rischi si compongono come segue:
| (migliaia di euro) | 31.12.2022 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Rischi | ||
| Rischi per responsabilità di custodia di beni di terzi | 94.660 | 79.957 |
| 94.660 | 79.957 |
I rischi per responsabilità di custodia di beni di terzi pari a 79.957 migliaia di euro sono relativi al valore dei prodotti petroliferi stoccati presso il deposito di Venezia alla data del 31 dicembre 2023 valorizzati sulla base di quanto comunicato dalle società proprietarie e sono così ripartiti: (i) rischi per responsabilità di beni in custodia di Eni REVT pari a 62.440 migliaia di euro; (ii) rischi per responsabilità di beni in custodia di IP SpA pari a 17.517 migliaia di euro.
Sono fornite indicazioni in merito ai principali rischi e incertezze cui la Società è esposta, agli obiettivi e alle politiche della Società in materia di gestione del rischio finanziario nonché all'esposizione ai rischi prezzo, credito e liquidità e variazione dei flussi finanziari.
Di seguito è fornita la descrizione dei principali rischi aziendali e delle relative modalità di gestione nonché l'esposizione ai rischi di mercato.
Nell'ambito dei rischi d'impresa, i principali rischi identificati, monitorati e, per quanto di seguito specificato, attivamente gestiti da Petroven S.r.l. sono i seguenti:
La gestione dei rischi di tasso d'interesse e di rischio liquidità di Petroven S.r.l. si inserisce nell'ambito del modello centralizzato di gestione dei rischi in eni, mentre il rischio credito derivante dalla possibilità di default di una controparte è ritenuto non significativo, essendo i crediti della società vantati quasi esclusivamente nei
confronti della controllante ENI S.p.A. e della IP società petrolifera di primaria importanza.
Le attività della Società comportano per loro natura rischi industriali e ambientali e sono soggette a leggi e regolamenti per la tutela dell'ambiente e la sicurezza industriale.
L'ampio spettro di attività comporta alcuni rischi operativi come esplosioni, incendi, produzione di rifiuti non biodegradabili.
Tali eventi possono produrre danni agli impianti ed eventualmente alle persone, ovvero all'ambiente.
La Società ha adottato i migliori standard per la valutazione e la gestione dei rischi industriali e ambientali, conformando il proprio comportamento alle best practice dell'industria. La Società, nello sviluppo e nella gestione dell'attività, oltre ad applicare le leggi ed i regolamenti vigenti, valuta i rischi industriali e ambientali mediante procedure specifiche.
Il rischio liquidità rappresenta il rischio che le risorse finanziarie possano non essere disponibili o essere disponibili solo a costo elevato. Petroven S.r.l. raccoglie mezzi finanziari unicamente presso la propria controllante Eni S.p.A., la quale, allo stato attuale, ritiene, data l'ampia disponibilità di linee di credito, di avere accesso a fonti di finanziamento sufficienti a soddisfare le prevedibili necessità finanziarie.
La raccolta di Petroven S.r.l. presso Eni è tipicamente a breve, pertanto le oscillazioni dei tassi d'interesse influiscono sul livello degli oneri finanziari netti.
A fine anno la posizione finanziaria netta ante passività per leasing ex IFRS16 è risultata pari ad un indebitamento di 2.308 migliaia di euro.
Petroven S.r.l. non utilizza derivati per la gestione del rischio di tasso d'interesse.
Il rischio di credito rappresenta l'esposizione dell'impresa a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte.
I crediti della Petroven sono per la gran parte nei confronti della Capogruppo: non si registra pertanto un rischio di credito significativo.
Nel 2023 la Società non ha avuto singoli casi rilevanti di mancato adempimento delle controparti.
Nella tabella che segue sono rappresentati gli ammontari di pagamenti contrattualmente dovuti relativi ai debiti finanziari, alle passività per leasing compresi i pagamenti per interessi, e alle passività finanziarie derivate, nonché il timing degli esborsi a fronte dei debiti commerciali e diversi.
| Anni di scadenza | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | 2024 | 2025 | 2026 | 2027 | 2028 | Oltre | Totale |
| 31.12.2023 | |||||||
| Passività finanziarie a lungo termine | |||||||
| Passività finanziarie a breve termine | |||||||
| Passività finanziarie per leasing | 121 | 121 | 126 | 132 | 138 | 643 | 1.281 |
| Interessi su passività per beni in leasing | 51 | 50 | 45 | 39 | 34 | 74 | 293 |
| 172 | 171 | 171 | 171 | 172 | 717 | 1.574 |
Nella tabella che segue è rappresentato il timing degli esborsi a fronte dei debiti commerciali e altri debiti:
| Anni di scadenza | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 2023 | 2024-2027 | Oltre | Totale | ||
| 31.12.2022 | |||||
| Debiti commerciali | 2.387 | 2.387 | |||
| Altri debiti e anticipi | 6.210 | 6.210 | |||
| 8.597 | - | - | 8.597 | ||
| Anni di scadenza | |||||
| 2024 | 2025-2028 | Oltre | Totale | ||
| 31.12.2023 | |||||
| Debiti commerciali | 3.362 | 3.362 | |||
| Altri debiti e anticipi | 2.768 | 2.768 | |||
| 6.130 | - | - | 6.130 |
Il valore di iscrizione degli strumenti finanziari e i relativi effetti economici e patrimoniali si analizzano come segue:
| 2022 | 2023 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Proventi (oneri) rilevati a | Proventi (oneri) rilevati a | ||||
| PN (Altre | |||||
| componenti | |||||
| Valore di | Conto | dell'utile | Valore di | Conto | dell'utile |
| iscrizione | economico | complessivo ) | iscrizione | economico | complessivo ) |
| 3.312 | 3.301 | ||||
| 8.597 | 6.130 | ||||
| PN (Altre componenti |
Fra i contenziosi potenzialmente significativi vi sono quelli penali e civili a carico di ex dipendenti della Società.
Per maggiori dettagli sui contenziosi si rimanda all'apposito punto della Relazione sulla Gestione.
Come le altre Società del settore, Petroven S.r.l. è soggetta a numerose leggi e regolamenti per la tutela dell'ambiente a livello comunitario, nazionale, regionale e locale, comprese le leggi che attuano convenzioni e protocolli internazionali, relativi alle attività stoccaggio dei prodotti petroliferi. In particolare, queste norme pongono limitazioni al tipo, alla concentrazione e alla quantità delle diverse sostanze che possono essere rilasciate nell'ambiente e prevedono sanzioni di natura penale e civile a carico dei responsabili nel caso di inquinamento ambientale che dovesse risultare dall'esercizio di attività dell'impresa.
Le normative in materia ambientale hanno un impatto notevole sulle attività dell'impresa. Rischi di costi e responsabilità ambientali sono inerenti ad alcune delle attività e ad alcuni dei prodotti dell'impresa, così come accade alle altre imprese impegnate nello stesso settore. Non può essere escluso con certezza che l'impresa possa incorrere in costi o responsabilità anche di rilevanti proporzioni. Sebbene l'impresa attualmente non ritenga che vi saranno effetti negativi particolarmente rilevanti sul bilancio di esercizio per il rispetto della normativa ambientale, anche tenuto conto degli interventi già effettuati, delle polizze assicurative stipulate, tuttavia non può essere escluso con certezza che l'impresa possa incorrere in ulteriori costi o responsabilità anche di proporzioni rilevanti perché, allo stato attuale delle conoscenze, è impossibile prevedere gli effetti dei futuri sviluppi tenuto conto, tra l'altro, dei seguenti aspetti: (i) la possibilità che emergano nuove contaminazioni; (ii) gli eventuali effetti di nuove leggi e regolamenti per la tutela dell'ambiente; (iii) gli effetti
di eventuali innovazioni tecnologiche per il risanamento ambientale; (iv) la possibilità di controversie e la difficoltà di determinare le eventuali conseguenze, anche in relazione alla responsabilità di altri soggetti e ai possibili indennizzi.
Di seguito sono analizzate le principali voci che compongono i "Ricavi". I motivi delle variazioni più significative sono indicati nella "Relazione sulla gestione".
I ricavi caratteristici, derivanti prevalentemente dalle prestazioni di stoccaggio e movimentazione prodotti petroliferi effettuate, al 31 dicembre 2023 ammontano a 16.281 migliaia di euro (15.195 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) e sono così dettagliati:
| (migliaia di euro) | 2022 | 2023 |
|---|---|---|
| Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 15.195 | 16.281 |
| 15.195 | 16.281 |
L'impresa opera solo in Italia pertanto non sono presenti poste in divisa diversa dall'euro.
I ricavi delle vendite e prestazioni sono relativi a beni e servizi trasferiti in uno specifico momento.
Gli altri ricavi e proventi derivanti da operazioni con parti correlate sono indicati nella nota n.27 "Rapporti con parti correlate".
Gli altri ricavi e proventi al 31 dicembre 2023 ammontano a 262 migliaia di euro (255 migliaia di euro nel 2022) e si analizzano come segue:
| (migliaia di euro) | 2022 | 2023 |
|---|---|---|
| Locazioni | 252 | 231 |
| Risarcimento danni | 3 | 17 |
| Altri proventi diversi | 14 | |
| 255 | 262 |
I canoni di locazione si riferiscono agli affitti di uffici e di un parcheggio autobotti presso il deposito di Marghera.
Gli altri ricavi e proventi derivanti da operazioni con parti correlate sono indicati nella nota n. 27 "Rapporti con parti correlate".
Di seguito sono analizzate le principali voci che compongono i "Costi operativi". I motivi delle variazioni più significative sono indicati nella "Relazione sulla gestione".
Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi al 31 dicembre 2023 sono pari a 8.462 migliaia di euro (7.409 migliaia di euro al 31 dicembre 2022) e si compongono come segue:
Note al bilancio
| (migliaia di euro) | 2022 | 2023 |
|---|---|---|
| Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci | 1.134 | 946 |
| Costi per servizi | 5.703 | 6.901 |
| Costi per godimento di beni di terzi | 245 | 278 |
| Oneri diversi di gestione | 333 | 369 |
| Accantonamenti (utilizzi) a fondo rischi e spese future | (6) | (32) |
| 7.409 | 8.462 |
| (migliaia di euro) | 2022 | 2023 |
|---|---|---|
| Prodotti petroliferi per consumi interni e vapore | 938 | 547 |
| Altri materiali di consumo e sicurezza | 49 | 87 |
| Materiali per manutenzione | 131 | 270 |
| Materiali per app. elettroniche/stampati | 16 | 42 |
| 1.134 | 946 |
| (migliaia di euro) | 2022 | 2023 |
|---|---|---|
| Manutenzioni | 2.676 | 1.947 |
| Assicurazioni | 63 | 53 |
| Energia elettrica | 894 | 1.049 |
| Vigilanza e guardiania | 452 | 484 |
| Spese di pulizia | 103 | 121 |
| Servizi di spedizionieri | 69 | |
| Antinquinamento, trattamento acque, smaltimento rifiuti | 256 | 1.319 |
| Consulenze amministrative/tecniche | 938 | 1.692 |
| Altri costi per servizi | 252 | 236 |
| 5.703 | 6.901 |
L'informativa in merito ai compensi spettanti alla società di revisione è omessa in quanto è fornita all'interno della relazione finanziaria annuale Eni.
I costi per godimento di beni di terzi di 278 migliaia di euro riguardano:
| (migliaia di euro) | 2022 | 2023 |
|---|---|---|
| Canoni di concessione portuale | 205 | 194 |
| Altre locazioni | 40 | 84 |
| 245 | 278 |
| (migliaia di euro) | 2022 | 2023 |
|---|---|---|
| Tasse e imposte comunali diverse | 313 | 335 |
| Tassa di concessione governativa | 5 | 27 |
| Altri | 15 | 7 |
| 333 | 369 |
Gli accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri ammontano a 32 migliaia di euro e accolgono interamente l'utilizzo per oneri del fondo messa in sicurezza per demolizione serbatoi Esso.
Le informazioni relative al leasing sono indicate alla nota n. 12 "Operazioni in leasing in qualità di lessee".
Il costo lavoro si analizza come segue:
| (migliaia di euro) | 2022 | 2023 |
|---|---|---|
| Salari e stipendi | 1.983 | 2.242 |
| Oneri sociali | 578 | 676 |
| Oneri per programmi a benefici definiti | 75 | 142 |
| Altri costi | 350 | 539 |
| Personale dato/ricevuto in comando | 615 | 604 |
| 3.601 | 4.203 |
Gli oneri per benefici ai dipendenti di 142 migliaia di euro sono costituiti interamente da oneri per programmi a contributi definiti.
Gli oneri per programmi a benefici definiti sono analizzati alla nota n. 20 – Fondi per benefici ai dipendenti.
La forza media ripartita per categoria è la seguente:
| (numero) | 2022 | 2023 |
|---|---|---|
| Dirigenti | 1 | 1 |
| Quadri | 3 | 3 |
| Impiegati | 26 | 28 |
| Operai | 7 | 9 |
| 37 | 41 |
La forza media è calcolata come semisomma all'inizio e alla fine del periodo.
Il numero del personale a ruolo della società al 31 dicembre 2023 risulta essere pari a 40 unità.
I compensi spettanti agli amministratori ammontano a 24 migliaia di euro (24 migliaia di euro al 31 dicembre 2022). I compensi spettanti ai sindaci ammontano a 19 migliaia di euro (24 migliaia di euro al 31 dicembre 2022).
I compensi comprendono gli emolumenti e ogni altra somma avente natura retributiva, previdenziale e assistenziale dovuti per lo svolgimento della funzione che abbiano costituito un costo per la società, anche se non soggetti all'imposta sul reddito delle persone fisiche.
I costi operativi derivanti da operazioni con parti correlate sono indicati alla nota n. 27 "Rapporti con parti correlate".
I proventi (oneri) finanziari si compongono come segue:
| (migliaia di euro) | 2022 | 2023 |
|---|---|---|
| Proventi (oneri) finanziari | ||
| Proventi finanziari | 1 | 7 |
| Oneri finanziari | (74) | (140) |
| (73) | (133) |
| (migliaia di euro) | 2022 | 2023 |
|---|---|---|
| Proventi (oneri) finanziari correlati all'indebitamento finanziario netto | (68) | (125) |
| - Interessi e altri oneri verso società finanziarie di Gruppo | (11) | (65) |
| - Interessi passivi su passività per leasing | (48) | (53) |
| - Interessi e altri oneri verso banche e altri finanziatori | (9) | (7) |
| Altri proventi (oneri) finanziari | ||
| - Interessi attivi su crediti d'imposta | 1 | 1 |
| - Altri proventi (oneri) finanziari | (6) | (15) |
| …. | (5) | (14) |
| (73) | (133) |
Gli oneri finanziari verso società finanziarie di Gruppo (65 migliaia di euro) fanno riferimento ai rendimenti negativi su giacenza media su conti correnti verso la controllante.
Le informazioni relative al leasing sono indicate alla nota n. 12 "Operazioni in leasing in qualità di lessee".
I proventi (oneri) finanziari derivanti da operazioni con parti correlate sono indicati alla nota n. 27 "Rapporti con parti correlate".
Le imposte sul reddito si analizzano come segue:
| (migliaia di euro) | 2022 | 2023 |
|---|---|---|
| Imposte correnti: | ||
| - IRES | 624 | 429 |
| - IRAP | 135 | 104 |
| 759 | 533 | |
| Imposte differite e anticipate nette: | ||
| - Imposte differite | ||
| - Imposte anticipate | 24 | 118 |
| 24 | 118 | |
| 783 | 651 |
L'incidenza delle imposte dell'esercizio sul risultato prima delle imposte è del 26,44% (29,24% nell'esercizio 2022).
L'analisi della differenza tra l'aliquota fiscale teorica e quella effettiva è la seguente:
(migliaia di euro)
| 2022 | 2023 | |||
|---|---|---|---|---|
| Aliquota | Imposta | Aliquota | Imposta | |
| Utile prima delle imposte | 24,00% | 642 | 24,00% | 591 |
| Differenza tra valore e costi della produzione | 4,01% | 107 | 4,11% | 101 |
| Aliquota teorica | 28,01% | 749 | 28,11% | 692 |
| Effetto delle variazioni in aumento (diminuzione) | ||||
| rispetto all'aliquota teorica: | ||||
| - imponibili e imposte indeducibili | 0,37% | 10 | 0,41% | 10 |
| - utilizzo fondo sval crediti | ||||
| - imposte anni precedenti | 1,21% | 32 | (0,04%) | (1) |
| - deduzione IRAP da IRES | (0,17%) | (4) | (1,09%) | (27) |
| - differenze permanenti e altre variazioni | (0,18%) | (5) | (0,94%) | (23) |
| 29,24% | 782 | 26,44% | 651 |
L'ultimo esercizio definito da Petroven con gli uffici fiscali è quello chiuso al 31 dicembre 2017. Per effetto delle previsioni dell'art. 67 DL 18/2020 e dell'art. 157 DL 34/2020 gli atti di accertamento relativi all'IRES, IRAP e IVA per l'esercizio 2017 possono essere notificati fino al 25 marzo 2024.
Le operazioni compiute dalla società Petroven S.r.l. con le parti correlate riguardano essenzialmente lo scambio di beni, la prestazione di servizi incluse le locazioni, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari con le imprese collegate e con le imprese controllate dall'Eni, nonché con altre società possedute o controllate dallo Stato. Tutte le operazioni sono state compiute nell'interesse della società e fanno parte della ordinaria gestione, sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti.
Di seguito è indicato l'ammontare dei rapporti di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria posti in essere con le parti correlate ed è indicata la natura delle operazioni più rilevanti.
I rapporti commerciali e diversi sono di seguito analizzati:
| (migliaia di euro) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2022 | 2022 | |||||||
| Costi | Ricavi | |||||||
| Denominazione | Crediti e altre attività |
Debiti e altre passività |
Beni | Servizi | Altro | Beni | Servizi | Altri proventi (oneri) operativi |
| Imprese controllanti | ||||||||
| Eni Corporate | 20 | 35 | 26 | 66 | 100 | |||
| Eni Refining&Marketing | 2.005 | 709 | 888 | 620 | 273 | 12.236 | ||
| 2.025 | 744 | 888 | 646 | 339 | - | 12.236 | 100 | |
| Imprese controllate dell'ENI | ||||||||
| Raffineria di Milazzo S.C.P.A. | 8 | 3 | ||||||
| Rage Spa | 62 | 27 | 54 | - | - | - | ||
| Eni Rewind | 460 | 6 | 873 | - | - | - | ||
| Enifuel | 10 | 45 | - | - | - | - | - | |
| EniPower | 6 | 9 | 40 | - | - | - | ||
| Eni Servizi S.p.A. | 286 | 304 | 55 | 2 | - | - | - | |
| Eni Gas & Luce | 75 | 894 | - | - | - | - | ||
| Eni Insurance | 52 | - | ||||||
| SEA SpA | 139 | 139 | - | - | - | - | ||
| - | 1.046 | 494 | 1.913 | 96 | - | - | - | |
| 2.025 | 1.790 0 | 1.382 | 2.559 | 435 | - | 12.236 | 100 |
| (migliaia di euro) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2023 | 2023 | ||||||||
| Costi | Ricavi | ||||||||
| Denominazione | Crediti e altre attività |
Debiti e altre passività |
Beni | Servizi | Altro | Beni | Servizi | Altri proventi (oneri) operativi |
|
| Imprese controllanti | |||||||||
| Eni Corporate | 22 | 591 | 61 | 1 | 442 | ||||
| Eni REVT | 2.830 | 511 | 1.158 | 13.183 | |||||
| 2.852 | 1.102 | - | 1.219 | 1 | - | 13.183 | 442 | ||
| Imprese controllate dell'ENI | |||||||||
| Raffineria di Milazzo S.C.P.A. | -8 | ||||||||
| Bioraffineria di Gela S.p.A. | 38 | 13 | - | - | - | ||||
| Eni Insurance | 42 | - | |||||||
| Enilive S.p.A. | 9 | 173 | 492 | - | - | - | |||
| Enimoov S.p.A. | 10 | 41 | - | - | - | ||||
| Eni Plenitude S.p.A. | 169 | 1.049 | - | - | - | ||||
| Eni Rewind | 338 | 600 | - | - | - | ||||
| Eni Servizi S.p.A. | 449 | 184 | 82 | 24 | - | - | |||
| Versalis | 102 | - | - | - | - | ||||
| 9 | 1.279 | 717 | 1.778 | 24 | - | - | - | ||
| - | 0 | - | - | - | - | - | - | ||
| 2.861 | 2.381 0 | 717 | 2.997 | 25 | - | 13.183 | 442 |
I rapporti più significativi riguardano, i servizi prestati al socio in virtù dei contratti di utilizzo in essere, l'acquisto a prezzi di mercato di energia elettrica da Eni Plenitude, di vapore da Enilive, di prodotti petroliferi da Eni Fuel e l'acquisizione di servizi direzionali e amministrativi da Eni REVT.
I rapporti finanziari sono di seguito analizzati:
| (migliaia di euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2022 | 31.12.2022 | ||||
| Denominazione | Crediti | Debiti | Garanzie | Oneri finanziari |
Proventi finanziari |
| Imprese controllanti | |||||
| Eni Corporate | 2.057 | - | - | 11 | - |
| Eni Refining&Marketing | - | - | - | - | - |
| 2.057 | - | - | 11 | - |
| (migliaia di euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.12.2023 | 31.12.2023 | |||||
| Oneri | Proventi | Proventi su | ||||
| Denominazione | Crediti | Debiti | Garanzie | finanziari | finanziari | partecipazioni |
| Imprese controllanti | ||||||
| Eni Corporate | 2.308 | - | 65 | 6 | - | |
| - | 2.308 | - | 65 | 6 | - |
I rapporti più significativi riguardano il rapporto con la controllante Eni S.p.A. per la copertura dei fabbisogni finanziari e l'impiego di liquidità della società. Le condizioni applicate fanno riferimento ai tassi di mercato correnti al momento delle transazioni (tassi Euribor), con spread coerenti con i livelli di primarie controparti.
L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci dello stato patrimoniale è indicata nella seguente tabella di sintesi:
| 31.12.2022 | 31.12.2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Entità | Incidenza | Entità | Incidenza | ||||
| (migliaia di euro) | Totale | correlate | % | Totale | correlate | % | |
| Disponibilità liquide ed equivalenti | 2.057 | 2.057 | 100,00 | n.d. | |||
| Crediti commerciali e altri crediti | 3.312 | 2.025 | 61,14 | 3.301 | 2.861 | 86,67 | |
| Altre attività non correnti | 38 | - | n.d. | 47 | - | 0,00 | |
| Passività finanziarie a breve termine | n.d. | 2.308 | 2.308 | 100,00 | |||
| Passività per leasing a breve termine | n.d. | 162 | 0,00 | ||||
| Debiti commerciali e altri debiti | 8.597 | 2.335 | 27,16 | 6.130 | 2.381 | 38,84 | |
| Passività per leasing a lungo termine | n.d. | 1.160 | 0,00 |
L'incidenza delle operazioni con parti correlate sulle voci del conto economico è indicata nella seguente tabella di sintesi:
| 2022 | 2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Entità | Incidenza | Entità | Incidenza | ||||
| (migliaia di euro) | Totale | correlate | % | Totale | correlate | % | |
| Ricavi della gestione caratteristica | 15.195 | 12.236 | 80,53 | 16.281 | 13.183 | 80,97 | |
| Altri ricavi e proventi | 255 | 100 | 39,22 | 262 | 93 | 35,50 | |
| Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi | 7.409 | 3.941 | 53,19 | 8.462 | 3.391 | 40,07 | |
| Costo lavoro | 3.601 | 435 | 12,08 | 4.203 | 623 | 14,82 | |
| Proventi finanziari | 1 | - | 0,00 | 7 | 6 | 85,71 | |
| Oneri finanziari | 74 | 11 | 14,86 | 141 | 65 | 46,10 |
Le operazioni con parti correlate fanno parte della ordinaria gestione, sono generalmente regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti.
I principali flussi finanziari con parti correlate sono indicati nella seguente tabella di sintesi:
| (migliaia di euro) | 2022 | 2023 |
|---|---|---|
| Ricavi e proventi | 12.236 | 13.183 |
| Costi e oneri | (3.941) | (3.391) |
| Altri proventi (oneri) operativi | 100 | 93 |
| Variazione crediti e debiti commerciali e diversi | 79 | (835) |
| Dividendi da partecipazione e interessi | (11) | (59) |
| Flusso di cassa netto da attività operativa | 8.463 | 8.991 |
| Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali | (449) | (185) |
| Disinvestimenti in partecipazioni | ||
| Variazione debiti relativi all'attività di investimento | 412 | (171) |
| Variazione crediti finanziari | 9 | - 2.057 |
| Flusso di cassa netto da attività di investimento | (28) | (2.413) |
| Variazione debiti finanziari | - | 2.308 |
| Dividendi pagati | 0 | (947) |
| Flusso di cassa netto da attività di finanziamento | 0 | 1.361 |
| Totale flussi finanziari verso entità correlate | 8.435 | 7.939 |
L'incidenza dei flussi finanziari con parti correlate è indicata nella seguente tabella di sintesi:
| (migliaia di euro) | 2022 | 2023 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Entità | Incidenza | Entità | Incidenza | ||||
| Totale | correlate | % | Totale | correlate | % | ||
| Flusso di cassa da attività | |||||||
| operativa | 2.644 | 8.463 | 320,08 | 3.934 | 8.991 | 228,55 | |
| Flusso di cassa da attività | |||||||
| di investimento | (2.565) | (28) | 1,09 | (7.232) | (2.413) | 33,37 | |
| Flusso di cassa da attività | |||||||
| di finanziamento | (89) | 1.261 | 1.361 | 107,93 |
A norma dell'art. 2497-bis si indicano i dati essenziali del bilancio al 31 dicembre 2022 dell'Eni S.p.A., che esercita sull'impresa attività di direzione e coordinamento.
I dati essenziali della controllante Eni S.p.A. esposti nel prospetto riepilogativo richiesto dall'art.2497-bis del codice civile sono stati estratti dal relativo bilancio di esercizio per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022. Per un'adeguata e completa comprensione della situazione patrimoniale e finanziaria di Eni S.p.A. al 31 dicembre 2022, nonché del risultato economico conseguito dalla società nell'esercizio chiuso a tale data, si rinvia alla lettura del bilancio che, corredato dalla relazione della società di revisione, è disponibile presso la sede della Società.
| 31.12.2022 | 31.12.2021 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | di cui verso | Totale | di cuiverso | |||
| ATTIMTA | Note | parti correlate | parti correlate | |||
| Attività correnti | ||||||
| Disponibilitàliquide edequivalenti | (ടി | 7.627.602815 | 19521653 | e esa and esa | 592 787,360 | |
| Attività finanziane valutate al fair value coneffetti a conto economico | (6) | 7.815.400.075 | 5855 346 896 | |||
| Altre attività finanziarie | (15) | 3.760.120.486 | 3564810925 | 4.214.058.273 | 4 177.330.548 | |
| Crediti commerciali e altri crediti | (7) | 11.661.211.258 | 8.434057 732 | 12.991.813.160 | 6362071343 | |
| Rimanerize | (8) | 3.814.485.584 | 2 582 459.892 | |||
| Altività per mposte sul reddito | (a) | 173,234,208 | 22.351.676 | |||
| Altre afficita | (10) | 13076263135 | 126688888414 | 12851.272.956 | 12.545800.281 | |
| 47.928.317.511 | 45.147.243.403 | |||||
| Attività non corremi | ||||||
| Immobili, irmpianti e macchinan | (11) | 511208210 | 5.213.240.489 | |||
| Dirittodi unizzo beni in leasing | (12) | 1.654.496.740 | 1.691.231.011 | |||
| Authoritalian in internation | ( 13) | 241.478.699 | 245 634.467 | |||
| Rimanenzie immobilizzane - scorte d'obbligo | (8) | 1772 963.081 | 1.103 650.042 | |||
| Partecipazioni | (14) | 59.814872.255 | 56.010.121.022 | |||
| Altre anvitafinanziano | (15) | 2145820.621 | 2015869543 | 3.256.878.788 | 3235999.184 | |
| Altività per mposte anticipate | (16) | 2.683.737.793 | 814.222.871 | |||
| Allività per imposte sui reddito | (a) | 77.801348 | 77.665.001 | |||
| Alle anyta | (10) | 2812782273 | 2.484.659.145 | 2 056 552 186 | 1877.404.294 | |
| 76.316.051.020 | 70.470.095.877 | |||||
| Attività destinate alla vendita | (24) | 82.484.108 | 2.673.295 | |||
| TOTALE ATTIVITA | 124.326.852.639 | 115.619.962.575 | ||||
| PASSIVITA E PATRIMONIO NETTO | ||||||
| Passwita correnti | ||||||
| Passi wa finanziarie abreve termine | ( 18) | 14.121.969.229 | 12142834592 | 5865.837.996 | 5.690 777240 | |
| Quota a brive di passività finanziane a lungo termine | (18) | 2.883.078.014 | 1.554.576.291 | |||
| Quote a breve di passività per beni in leasing a lungo termine | (-12) | 3725999999 | 157.135384 | 382 795 296 | 168663029 | |
| Debiti commerciali e altri debiti | (17) | 12380 329 191 | 9283 830381 | 9.521.008.110 | 5214879522 | |
| Pressivata per imposite sui reggia | (9) | 771314516 | 116.693 415 | |||
| Alle passinas | (10) | 14.304.897.660 | 12317.155625 | 16:304 620 664 | 15 139.173.598 | |
| 44.834.188.545 | 33.745.526.772 | |||||
| Passinta non correnti | ||||||
| Passività finanziarie alungo termine | (18) | 16.054 420 916 | 3738413 | 20.619.539.276 | ||
| Passiwità per beni in leasingia lungo termine | (12) | 1.886.764.517 | 1241855501 | 1.939.272.866 | 1239302612 | |
| Lond Del Liscure one. | (21) | 5.660.877.400 | 4.991.702.544 | |||
| Fondi per benefici ai dipendent | (22) | 340.718.420 | 393 240 086 | |||
| Altre passività | (103 | 3058310 902 | 2.173.697.787 | 2892 166.428 | 2229720654 | |
| 25.972.098 152 | 30.835.921.200 | |||||
| TOTALE PASSIVITA | 71.806.285.701 | 64.581.447.972 | ||||
| PATRIMONIO NETTO | (25) | |||||
| OPERCOS OFFICE | 4.005.358.876 | 4.00 5.358.876 | ||||
| Risserva legale | 959 102 123 | 959.102.123 | ||||
| Altre riserve e strumenti rappresentativi di capitale | 45.090 21 2674 | 39.357.403.796 | ||||
| Azioni proprie | (2.937.126.573) | (957.944.863) | ||||
| Utile (perdita) dell'eserazio | 5.403.0181839 | 7.674.594.671 | ||||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 57 520 565 933 | 51.038 514.603 | ||||
| TOTALE PASSINITÀ E PATRIMONIO NET TO | 124 226 952 639 | 115.619.962.575 |
| 2022 | 2021 | |||
|---|---|---|---|---|
| (€) Note |
Totale | di cui verso parti correlate |
Totale | di cui verso parti correlate |
| Ricavi della gestione caratteristica | 74.679.263.858 | 40.936.291.881 | 38.248.492.636 | 19.658.288.347 |
| Altri ricavi e proventi | 542.316.053 | 250.548.727 | 474.123.441 | 124.779.409 |
| Totale Ricavi (27) |
75.221.579.911 | 38.722.616.077 | ||
| (28) Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi |
(66.135.498.100) | (24.201.223.288) | (33.127.031.035) | (14.720.101.558) |
| (7) Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti |
(80.541.639) | (76.931.805) | ||
| Costo lavoro (28) |
(1.231.536.859) | (1.285.933.456) | ||
| Altri proventi (oneri) operativi (23) |
(6.325.038.931) | (8.318.032.210) | (2.278.104.747) | (3.537.581.909) |
| Ammortamenti (11)(12)(13) |
(824.585.676) | (930.295.323) | ||
| Riprese di valore (svalutazioni) nette di attività materiali, immateriali (11)(12)(13) e diritto di utilizzo beni in leasing |
(334.240.777) | (454.695.559) | ||
| (11)(13) Radiazioni |
(65.136.554) | (949.128) | ||
| UTILE (PERDITA) OPERATIVO | 225.001 375 | 568.675.024 | ||
| Proventi finanziari | 3.323.708.539 | 212.602.947 | 2.049.356.799 | 203.407.131 |
| Oneri finanziari | (3.730.365.125) | (105.707.729) | (2.065.954.646) | (83.932.362) |
| Proventi (oneri) netti su attività finanziarie valutate al fair value con effetti a conto economico |
(43.548.508) | 11.142.441 | ||
| Strumenti finanziari derivati | 233.799.080 | 235.209.030 | (201.390.025) | 105.093.473 |
| PROVENTI (ONERI) FINANZIARI (29) |
(216.406.014) | (206.845.431) | ||
| PROVENTI (ONERI) SU PARTECIPAZIONI (30) |
3.770.780.756 | 6.917.670.692 | ||
| UTILE (PERDITA) ANTE IMPOSTE | 3.779.376.117 | 7.279.500.285 | ||
| Imposte sul reddito (31) |
1.623.642.721 | 395.094.386 | ||
| UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO | 5.403.018.838 | 7.674.594.671 |
| (€ milioni) | Note | 2022 | 2021 |
|---|---|---|---|
| Utile (perdita) dell'esercizio | 5.403 | 7.675 | |
| Altre componenti dell'utile (perdita) complessivo: | |||
| Componenti non riclassificabili a conto economico | |||
| Rivalutazione di piani a benefici definiti per i dipendenti | (25) | 35 | 3 |
| Variazione fair value partecipazioni valutate al fair value con effetti a OCI | (25) | 3 | |
| Effetto fiscale (25) |
(11) | ||
| 27 | বা | ||
| Componenti riclassificabili a conto economico | |||
| Variazione fair value strumenti finanziari derivati di copertura cash flow hedge | (25) | 2.229 | (791) |
| Differenze cambio da conversione Joint Operation | (25) | 26 | |
| Effetto fiscale | (25) | (645) | 229 |
| 1.584 | (536) | ||
| Totale altre componenti dell'utile (perdita) complessivo | 1.61 1 | (532) | |
| Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio | 7.014 | 7.143 |
Nel corso dell'esercizio 2023, Petroven non ha ricevuto/concesso erogazioni pubbliche, rientranti nell'ambito di applicazione della Legge n. 124/2017 (art. 1, commi 125-129) e successive modificazioni.
In particolare, non sono oggetto di presentazione: (i) le forme di incentivo/sovvenzione ricevute in applicazione di un regime generale di aiuto a tutti gli aventi diritto; (ii) i corrispettivi afferenti a prestazioni di opera/servizi, incluse le sponsorizzazioni, nonché i vantaggi economici aventi natura retributiva o risarcitoria; (iii) i rimborsi e le indennità corrisposti a soggetti impegnati in tirocini formativi e di orientamento; (iv) i contributi ricevuti per la formazione continua da parte di fondi interprofessionali costituiti nella forma giuridica di associazione; (v) i contributi associativi per l'adesione ad associazioni di categoria e territoriali, nonché a favore di fondazioni o altre organizzazioni equivalenti, funzionali alle attività connesse con il business aziendale; (vi) (se presenti) i costi sostenuti a fronte di social project connessi con le attività di investimento operate. Le erogazioni sono individuate secondo il criterio di cassa.
L'informativa rientrante nell'ambito di applicazione della sopra citata normativa include le erogazioni di importo superiore a 10 mila euro effettuate da un medesimo soggetto erogante nel corso del 2023, anche tramite una pluralità di atti.
Non si rilevano eventi e/o operazioni significative non ricorrenti che abbiano incidenza sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico e sui flussi finanziari della società.
Non si rilevano posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali che abbiano incidenza sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico e sui flussi finanziari della società.
Dopo la chiusura dell'esercizio 2023 non si sono verificati eventi che possono avere effetti rilevanti sul bilancio della Società.
Signori Soci,
il Consiglio di Amministrazione Vi propone di:
04 marzo 2024
per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente
Signori Soci,
Vi informo in merito a quanto svolto ed ai più significativi giudizi derivati, precisando che nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 il sindaco unico ha l'attività di vigilanza prevista dalla legge, secondo i principi di comportamento del Collegio Sindacale di società non quotate emanati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.
In particolare:
dall'Amministratore sull'adeguatezza e sull'effettivo funzionamento del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, informativa sugli esiti dell'attività di monitoraggio e sull'attuazione di eventuali azioni correttive individuate, l'ottenimento di informazioni dai responsabili delle funzioni aziendali e dalla società incaricata della revisione legale dei conti. Non vi sono stati rapporti riferibili alla Società emessi dall'Internal Audit di gruppo nel corso del 2023. Il Sindaco Unico fa presente che, dalle attività di controllo complessivamente svolte, non sono emersi elementi significativi da segnalare che possano far ritenere non adeguato il sistema di controllo interno;
L'ultimo aggiornamento della Parte Speciale del Modello 231, successivo alla predetta relazione è stato approvato in data 24 ottobre 2023.
In conclusione, si evidenzia che non risultano pervenute all'OdV, nel corso del 2023, segnalazioni dirette riguardanti violazioni del Modello e/o Codice Etico o il compimento di reati previsti dal D.lgs. n. 231/2001.
2
Il Sindaco Unico, durante l'esercizio 2023, ha partecipato a tutte le riunioni del Consiglio di Amministrazione (n. 6), a tutte le riunioni dell'Assemblea dei Soci (n. 1), e ha intrattenuto costanti interlocuzioni con il Management e un periodico scambio di informazioni con la società di revisione e l'OdV.
Ha, nel corso di tali interlocuzioni, ricevuto esaustive informazioni sulla situazione economico, patrimoniale e finanziaria dell'impresa e sulle previsioni di possibile evoluzione della gestione, atti a consentire l'individuazione anche di eventuali segnali di crisi di impresa di cui al decreto legislativo 17 giugno 2022 n. 83, nonché sugli eventuali impatti delle tensioni sul mercato dell'energia sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della società correlati al quadro congiunturale, senza che siano emerse criticità.
Il Sindaco evidenzia che, nell'ambito della sua attività svolta nel 2023, non ha rilevato incoerenze fra le informazioni acquisite e i documenti esaminati, ricevuti da fonti diverse: dal management, dall'OdV e/o dalla società di revisione.
Il Consiglio di Amministrazione mi ha informato sui risultati economici della Società e del settore e sulle componenti che concorrono a determinarli, ai fini dell'approvazione del Progetto di Bilancio 2023.
Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 4 marzo 2024, ha approvato il Progetto di Bilancio 2023 di Petroven S.r.l., e ha convocato il 9 aprile 2024, in prima convocazione, e il 12 aprile 2024, in seconda convocazione, l'Assemblea dei soci per le deliberazioni conseguenti. Il Sindaco Unico ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.
PwC S.p.A., società incaricata della revisione legale dei conti della Società per gli esercizi 2022- 2023 e 2024, a seguito di delibera dell'Assemblea del 20 aprile 2022 ha rilasciato in data 25 marzo 2024 la Relazione di propria competenza sul bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2023.
La società incaricata della revisione legale dei conti, negli incontri avvenuti nel corso dell'esercizio, non ha segnalato al Sindaco Unico fatti, circostanze o irregolarità da portare all'attenzione dell'Assemblea.
La società incaricata della revisione legale dei conti non ha comunicato al Sindaco Unico l'esistenza di rischi legati alla propria indipendenza, né sono stati rilevati indicatori in tal senso.
3
Tanto premesso, ho esaminato il Progetto di Bilancio d'esercizio chiuso al 31/12/2023 approvato dal Consiglio di Amministrazione della società nella riunione del 4 marzo 2023, che presenta un Utile dell'esercizio pari a 1.811.165 euro ed un patrimonio netto a fine esercizio pari a 14.415.089 euro.
Come per l'esercizio precedente, il bilancio relativo all'esercizio 2023 è stato redatto con l'adozione dei principi contabili internazionali (International Financial Reporting Standards) ed è corredato dalla Relazione sulla gestione degli Amministratori che illustra l'andamento operativo, economico e finanziario della Società nonché i risultati conseguiti.
La Società, soggetta all'attività di direzione e coordinamento di Eni SpA, dispone delle norme di gruppo relative alla formazione del bilancio annuale e ad esse fa riferimento.
Non essendo a me demandato il controllo analitico sul contenuto del bilancio, ho vigilato sulla impostazione data allo stesso e sulla generale conformità ai principi di riferimento per quel che riguarda la sua formazione e struttura.
Per quanto concerne la Relazione sulla Gestione, l'attività di vigilanza ha riguardato l'accertamento della sussistenza del contenuto obbligatorio secondo quanto previsto dall'art.2428 c.c.
In conclusione, il Sindaco Unico – per quanto di propria competenza, preso atto delle risultanze del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2023, tenuto conto di quanto osservato nella presente Relazione – non ha obiezioni da formulare in merito alla proposta di deliberazione, così come formulata dal Consiglio di Amministrazione all'Assemblea dei Soci.
Roma, 25 marzo 2024
IL SINDACO UNICO
Dott. Andrea Ferrari
Firmato dal Sindaco unico dott. Andrea Ferrari

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'articolo 14 del DLgs 27 gennaio 2010, n° 39
Petroven Srl
Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2023

ai sensi dell'articolo 14 del DLgs 27 gennaio 2010, n° 39
Agli azionisti della Petroven Srl
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio della Petroven Srl (la Società), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2023, dal conto economico, dal prospetto dell'utile complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono le informazioni rilevanti sui principi contabili applicati.
A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2023, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea.
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio.
Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare a operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.
I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio d'esercizio.
Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento;
● abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.
Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati a un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Gli amministratori della Petroven Srl sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione della Petroven Srl al 31 dicembre 2023, incluse la sua coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la sua conformità alle norme di legge.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n° 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione con il bilancio d'esercizio della Petroven Srl al 31 dicembre 2023 e sulla conformità della stessa alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.
A nostro giudizio, la relazione sulla gestione è coerente con il bilancio d'esercizio della Petroven Srl al 31 dicembre 2023 ed è redatta in conformità alle norme di legge.
Con riferimento alla dichiarazione di cui all'articolo 14, comma 2, lettera e), del DLgs 39/2010, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.
Roma, 25 marzo 2024
PricewaterhouseCoopers SpA
Firmato digitalmente dal Revisore legale Luca Bonvino
Luca Bonvino (Revisore legale)
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