AGM Information • Jun 7, 2018
AGM Information
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DIGITA
Nel 2017 è giunto a maturazione l'incentivo monetario differito attribuito nel 2014 all'AD/DG e agli altri Dirigenti (vedi tabella 3 della Relazione sulla Remunerazione 2015 a pag. 28), a cui si applica, come per tutti i dirigenti, un moltiplicatore finale all'erogazione pari al 123%, determinato sulla base dei risultati conseguiti da Eni nel periodo di vesting 2014-2016, verificati dal Compensation Committee e approvati dal CdA del 28 febbraio 2017 e riportati nella Relazione sulla Remunerazione 2018 (pag. 25).
Nel 2015 e 2016, come già riportato nelle precedenti risposte assembleari, sono giunti a maturazione gli incentivi di lungo termine attribuiti all'AD/DG e agli altri Dirigenti rispettivamente nel 2012 e nel 2013 (vedi tabelle 3 nelle Relazioni sulla Remunerazione rispettivamente del 2013 a pag. 23 e del 2014 a pag. 25), a cui sono stati applicati i moltiplicatori finali all'erogazione, determinati sulla base del risultati conseguiti da Eni nei rispettivi periodi di vesting, come verificati dal Compensation Committee e approvati dal CdA e riportati rispettivamente nelle Relazioni sulla Remunerazione 2016 (pag. 20) e 2017 (pag. 24).
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Eni S.p.A. e le società controllate italiane aderiscono al sistema Confindustria. Nel 2017 sono stati riconosciuti contributi per un totale di 5,4 milioni di euro (di cui 1,6 milioni di euro per le Associazioni Confindustriali Territoriali, a seguito di una specifica Convenzione Nazionale, e 3,8 milioni di euro per le Associazioni di Categoria quali Federchimica, Assomineriaria, Unione Petrolifera, ecc.).
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La spesa per attività di comunicazione nel 2017 ha visto un lieve aumento se confrontata ai due anni precedenti (2015 e 2016) in cui aveva registrato una notevole diminuzione rispetto al pregresso (nell'ordine di oltre il 50%). Tale ripresa è da ricondurre alle maggiori attività di comunicazione commerciale (in particolare per Eni Gas & Luce) in parte compensate da efficienze nella comunicazione istituzionale. Per quanto concerne le spese di pubblicità, Eni pianifica le proprie campagne pubblicitarie tramite l'agenzia media, che seleziona i mezzi di comunicazione sulla base dell'affinità al target e della numerosità delle audience potenzialmente raggiunte dagli stessi.
| Principali Concessionarie | Inv Netto 2017 | Sh% | |
|---|---|---|---|
| PUBLITALIA | 9.891.522 | 22,0% | |
| RAI | 6,288,299 | 14,0% | |
| RCS | 3.054.443 | 6,8% | |
| MANZONI | 4.796.983 | 10,7% | |
| SOLE 24 ORE | 2.351.940 | 5,2% | |
| 1,797,903 | 4,0% | ||
| PIEMME | 1.772.179 | 3,9% | |
| MEDIAMOND | 1.629.418 | 3,6% | |
| SKY | 1.528.418 | 3,4% | |
| CAIRO | 1.113.147 | 2,5% | |
| Totale Principali Concessionarie | 34.224.252 | 63,8% | |
| Totale Investimenti Netti | 53.606.674 |
Gli investimenti pubblicitari sui principali gruppi sono così suddivisi:
Nella quota residuale sono ricomprese anche le testate per le quali l'investimento risulta non significativo rispetto al volumi totali.
Essendo il Sole 240re uno strumento "di lavoro" a supporto di tali attività, sono state utilizzate diverse soluzioni di abbonamento in funzione della domanda interna e del tipo di utilizzó e attivate mediante un contratto negoziato dal procurement della società in linea con le attività di riduzione e ottimizzazione coerenti con il programma avviato da Eni. In tale ambito tra le soluzioni individuate, oltre all'abbonamento cartaceo e on line è stata prevista anche quella di copie multiple
digitali limitato a n. 500 utenze. L'importo contrattualizzato per tale servizio è stato pari a 89 mila euro/anno. Le soluzioni individuate hanno consentito un risparmio complessivo di circa il 16% rispetto all'anno precedente.
I costi per sponsorizzazioni di Eni S.p.A. nel 2017 sono stati pari a circa 12 mln/€. Le iniziative di sponsorizzazione sono collegate ad obiettivi di comunicazione con particolare attenzione ai territori in cui operiamo. Tra queste, due iniziative hanno visto come controparte contrattuale concessionarie/testate, nello specifico: Panorama d'Italia on Tour 2017 (controparte Mediamond) ed EU-Africa Summit (controparte POLITICO).
Nel 2017 Eni ha sponsorizzato il Meeting di Rimini per un importo pari a 185 K/€, ridotto rispetto all'anno precedente in relazione ad un diverso perimetro delle attività di allestimento gestite direttamente da Eni.
Risposta
Nel 2017 Eni ha sponsorizzato il "Concerto del 1º maggio", rassegna musicale promossa dai tre principali sindacati italiani. Il contributo pagato da Eni è stato pari a €50,000 ed è stato erogato alla società organizzatrice dell'evento, RUVIDO PRODUZIONI S.r.l.
Non sono effettuati versamenti di somme di denaro nei confronti delle associazioni sovra menzionate
Non risultano contratti di servizio e/o consulenza assegnati da Eni e dalle sue controllate (Italia ed Estero) a Luigi Bisignani e/o società a lui riconducibili.
Eni acquista il gas naturale attraverso contratti long term che prevedono la clausola di take-or-pay, in base alla quale l'acquirente è obbligato a pagare al prezzo contrattuale o a una sua frazione, la quantità minima di gas prevista dal contratto, anche se non ritirata. L'acquirente ha poi la facoltà, negli anni successivi, di prelevare il gas precedentemente pagato ma non ritirato a un prezzo che tiene conto di quanto già corrisposto. In sostanza si tratta dì un pagamento anticipato che espone l'impresa sia a un rischio prezzo (e conseguentemente anche a un'opportunità) che a un rischio volume (in ipotesi che entro la fine del contratto i volumi da ritirare non siano sufficienti a uguagliare quanto prepagato).
Negli anni tra il 2009 e il 2012, quando la domanda gas in Italia era in calo rispetto al momento di firma dei principali contratti di supply, la società ha maturato una grossa esposizione per take or pay, che ha raggiunto nel 2012 un prepagamento massimo di 2,4 miliardi di euro. Negli anni il management ha posto in essere una serie di rinegoziazioni e altre azioni di ottimizzazione del portafoglio che ha permesso di recuperare quasi completamente tale importo: a fine 2017 residuano solo circa 0,2 miliardi di euro, che si ritiene di poter recuperare entro il quadriennio.
L'Assemblea degli Azionisti tenutasi in data 26 aprile 2017 ha deliberato l'incremento della riserva per copertura perdite mediante versamento di 7,8 milioni di euro in pari data, da parte della controllante Eni SpA. Inoltre nel corso del 2018, la controllante Eni SpA ha effettuato un versamento in conto copertura perdite future di 7 milioni di euro.
Informazioni di maggior dettaglio sui risultati economici della società e sulla composizione del CdA sono pubbliche e disponibili nel bilancio pubblicato da AGI al 31/12/17.
Agi non ha in corso alcuna operazione di m&a con Radiocor.
Risposta
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L'Ufficio Stampa di Eni riceve il flusso dell'Agenzia di Stampa economica Radiocor, del Gruppo Sole 24 Ore, in virtù di un abbonamento annuo del corrispettivo di 64,8 K euro a seguito di accordo commerciale per la fruizione dell'informazione giornalistica primaria dell'Agenzia Radiocor.
Non ci sono accordi editoriali e/o relativi a sponsorizzazioni, iniziative di comunicazione, tra Eni e gruppo Sole 24 Ore.
Il costo complessivo sostenuto da Eni nel 2017 per il periodico WE è di €2.342.315.
Il direttore Mario Sechi riceve un compenso in linea con quelli previsti dal mercato per questo tipo di prestazioni professionali, tenendo conto del limitato impegno dedicato a questa attività.
I giornalisti Mario Sechi, Carlo Rossella e Roberto Di GiovanPaolo hanno contratti di prestazione professionale per attività editoriali di WE, non sono configurati in rapporti di consulenza. I compensi sono in linea con quelli previsti dal mercato per questo tipo di prestazioni professionali.
Cinzia Sgarallino, Art Director de La Stampa, ha un contratto di prestazione professionale per il disegno grafico di WE.
Lucia Annunziata non riceve alcun compenso.
Risposta
12号
I dirigenti che riportano direttamente all'Amministratore Delegato e le rispettive qualifiche sono riportati nel sito internet della società (eni.com) alla sezione Azienda - I nostri Manager, ove è pubblicato lo schema dell'organigramma contenente la composizione del management articolata nelle diverse aree di competenza.
A bilancio 31/12/17 la società Servizi Aerei S.p.A. possiede 3 aerei di produzione Dassault Aviation e un aereo di produzione Gulfstream, più precisamente:
Tali aerei sono esclusivamente utilizzati per le esigenze operative delle società appartenenti al gruppo Eni.
Inoltre, soprattutto in relazione a determinate destinazioni estere, l'utilizzo di una flotta aziendale consente di garantire livelli di servizio e di sicurezza elevati, tra i quali la possibilità di trasportare personale che opera in sedi estere dove i collegamenti sono più complessi e quindi ridurre notevolmente i tempi di viaggio rispetto ai servizi commerciali.
Per quanto riguarda il costo orario, a seconda della tratta, lo stesso risulta in linea a quello di analoghi operatori (ove disponibili), ma la possibilità di ridurre drasticamente i tempi di attivazione del servizio e la maggior sicurezza garantita da una gestione diretta delle operazioni di terra e di volo rende il costo orario allineato rispetto a quanto proposto sul mercato.
Informazioni di maggior dettaglio sui risultati economici della società e sulla composizione del CdA sono pubbliche e disponibili nel bilancio pubblicato da Servizi Aerei al 31/12/17.
Nel 2017 non sono stati trasportati politici e/o sindacalisti.
In limitati casi, in corrispondenza di missioni governative istituzionali all'estero, alle delegazioni Eni si sono aggiunti componenti del governo e/o diplomatici italiani per finalità esclusivamente funzionali allo sviluppo del business Eni nel mondo.
Assemblea degli Azionisti 2018
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Con la prima Amministrazione Straordinaria Alitalia sono rimasti incagliati 11 mln relativi a royalties (airport fees - sulla cui legittimità pendono ancora contenziosi con compagnie aeree e società di gestione aeroportuale dinanzi ai tribunali amministrativi e civili); stante la natura di questi crediti non riconosciuti dalla procedura perché contestati dalla Alitalia, l'importo è stato accantonato al 100%.
Con la seconda Amministrazione Straordinaria Alitalia sono rimasti incagliati 7 mln relativi a forniture di Jet Fuel; la possibilità di recupero è stata valutata come remota, pertanto cautelativamente sono stati accantonati al 100%.
Eni è presente nel comitato di sorveglianza quale creditore chirografario conformemente alle prescrizioni di legge che prevedono la presenza di almeno due creditori chirografari. Il rappresentante Eni è il Dr. Andrea Simoni, Direttore Amministrazione e Bilancio.
Il team che sta esplorando questa nuova tecnologia è un team multi-disciplinare che vede coinvolte tutte le competenze: funzionali di Business, ICT, legali, contrattuali, con una particolare attenzione al temi di cyber security.
Blockchain è infatti una tecnologia potenzialmente dirompente, che potrebbe ridisegnare le relazioni tra i principali attori di alcuni mercati, per cui pensiamo sia importante osservarla con attenzione e iniziare a sperimentarla in modo mirato attraverso progetti prototipali di breve durata (3-4 mesi) che possano dare la possibilità al Business di confermarne il valore.
In questa fase di sperimentazione gli investimenti sono ovviamente contenuti. Sono ambiti le cui potenzialità sono enormi ma vanno valutate con la giusta attenzione con un approccio di sperimentazione su use case legati ai processi di business.
In funzione dell'esito di 2 significativi progetti ora in corso, valuteremo se confermare/rivedere gli investimenti previsti a piano negli anni successivi.
I 2 progetti in corso sono entrambi afferenti al mercato dell'Energy commodity trading:
· Interbit relativo al processi di back office. L'anno scorso abbiamo completato un prototipo della durata di 12 settimane con BP e Wien Energy, che ha avuto come ambito un processo specifico, ossia la "conferma del contratto". La tecnologia Blockchain è stata testata con esito positivo e oggi abbiamo in corso la fase di industrializzazione insieme a un network di altre 8 società (tra cui Total, Gazprom ....) con l'obiettivo rendere il prototipo produttivo ed estendere la realizzazione anche al processo di settlement nel corso del 2018.
· Enerchain relativo ai processi di front office: è il più grande progetto, per numerosita' dei partecipanti, nel mercato del trading gas e power che ci vede impegnati insieme ad altre 42 società di utilities e trading europee (come Statoil, EDF, Centrica, EON). L'iniziativa ha in ambito la creazione di un canale alternativo per il trading gas e power su mercato non regolamentato (OTC) al fine di creare una nuova finestra di mercato. L'obiettivo è andare live nel 2018, pur nella consapevolezza che ci sono importanti temi regolatori da indirizzare, ad esempio se un'entità di questo tipo sia da considerarsi un broker (Multilateral Trading Facilities) o meno. In ogni caso riteniamo importante partecipare a questa iniziativa per avere un ruolo attivo nella definizione d un potenziale nuovo industry standard.
Eni ha rapporti con le Università per:
partnership legate ad iniziative di alta formazione (Master di secondo livello, lauree magistrali);
Di seguito alcune tra le principali collaborazione.
In Italia: Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Università degli Studi di Roma La Sapienza, Università di Bologna - Alma Mater, Università degli Studi di Perugia, Università degli Studi di Pisa, Università Commerciale Luigi Bocconi, Università LUISS, Università degli Studi della Basilicata, Università degli Studi di Napoli Federico II, Università degli Studi di Palermo, Università degli Studi di Cagliari.
All'estero: Institut Francais Du Petrole, Paris; Universidade Eduardo Mondlane, Maputo; Massachussetts Institute of Technology; Stanford University; Oxford University,
Ai sensi dell'art. 135-undecies del Testo Unico della Finanza, Eni ha designato per l'Assemblea 2018 un Rappresentante degli Azionisti, nella persona dell'Avv. Dario Trevisan, al quale gli stessi possono conferire una delega, con istruzioni di voto, su tutte o parte delle materie all'ordine del giorno, con le modalità e nei termini indicati nell'avviso di convocazione e sul sito internet di Eni. I compiti del Rappresentante sono, per legge, limitati alla rappresentanza in Assemblea.
I rapporti con gli investitori sono gestiti attivamente da apposite funzioni aziendali, in particolare dalla funzione "Investor Relations".
V. risposta alla domanda n. 88 dell'azionista Marco Bava,
V. risposta alla domanda n. 88 dell'azionista Marco Bava.
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Risposta
Nessuno.
Risposta
Nessuno.
In Eni sono previste regole e procedure interne che, anche migliorando le norme di legge e regolamentari, disciplinano le ipotesi in cui gli amministratori possano avere un interesse nelle operazioni della Società, anche in potenziale conflitto con essa, inclusi i presidi in tema di operazioni con parti correlate. Le citate procedure prevedono anche flussi informativi agli organi competenti e un'informativa in bilancio delle operazioni con parti correlate (v. note 42 e 47 rispettivamente al bilancio Eni SpA e bilancio consolidato).
Risposta
In termini generali le spese relative al funzionamento degli organi societari sono sostenute direttamente dalla Società. In particolare, le trasferte dell'AD e del Collegio Sindacale sono organizzate dalle strutture preposte di Eni e i relativi costi sono sostenuti direttamente dalla società. Nel corso del 2017, pertanto, non ci sono state spese direttamente rimborsate all'AD e ai membri del Collegio Sindacale.
L'ultima Ispezione 2017 dell'Ispettorato del Lavoro è quella dell'1.6.2017 effettuata a Gela (Caltanissetta) a seguito della richiesta da parte di Eni S.p.A. di esonero parziale ex art. 5 legge 68/99.
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Non sono derivate sanzioni.
E' stato versato, relativamente all'anno 2017, un totale di € 1.334.742,08.
Eni SpA e società controllate risultano ottemperanti su tutti il territorio nazionale alle disposizioni previste dalla legge 68/99. Nessuna società è stata diffidata.
Eni SpA e società controllate risultano ottemperanti su tutti il territorio nazionale alle disposizioni previste dalla legge 68/99.
Il numero degli obblighi di Eni S.p.A. e società controllate al 31 dicembre 2017 è pari a nº1.268.
Sono presenti nº479 carenze di disabili coperte tramite:
· stipula di convenzioni con gli enti pubblici territoriali (impegno ad inserimento graduale di personale disabile);
Se la domanda si riferisce al soggetto che controlla Eni SpA, si precisa che Eni SpA, controllata dal Ministero dell'economia e delle finanze, non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di quest'ultimo, anche per espressa disposizione di legge (art. 19, decreto legge n. 78/2009, convertito dalla legge n. 102/2009). Nel rispetto delle prerogative del management, l'azionista Ministero dell'economia non si ingerisce nella gestione della società. Si segnala inoltre che i risultati, nell'ultimo guinguennio del voto assembleare sulle Politiche di remunerazione Eni, evidenziando un gradimento medio degli azionisti superiore al 90%, come evidenziato anche a pag.11 della Relazione sulla Remunerazione 2018.
La verifica della sottoposizione della società alla direzione e coordinamento di altra società o ente spetta agli amministratori della società stessa ai fini degli adempimenti pubblicitari richiesti dalla normativa in materia. Allo stato vi è solo un caso di società italiana controllata, indirettamente, da Eni SpA al sensi delle disposizioni del codice civile non sottoposta all'attività di direzione e coordinamento di Eni SpA, ossia la Newco Tech SpA in ragione dei diritti spettanti agli altri azionisti.
Il fatturato di Eni SpA nei confronti della società di cui alla domanda precedente (Newco Tech SpA) non è significativo.
Nel corso dell'anno 2017 non sono state effettuate novazioni del rapporto di lavoro con passaggio da dirigente a quadro.
Per quanto a conoscenza della società, non vi sono indagini della Corte dei Conti né sono pendenti procedimenti antitrust nei confronti di Eni SpA. Per completezza segnaliamo che, nei confronti della società controllata Eni Gas e Luce SpA, è pendente un procedimento in materia di tutela del consumatore presso l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato concernente alcuni specifici aspetti della fatturazione dei consumi di gas e luce.
Le operazioni con parti correlate che riguardano i dirigenti sono quelle riguardanti l'attribuzione di remunerazioni a dirigenti con responsabilità strategiche, che sono effettuate nel rispetto delle procedure in materia di parti correlate previste dalla legge. I relativi importi sono pubblicati nella sezione II della Relazione sulla Remunerazione, in forma aggregata secondo quanto prescritto dalla regolamentazione vigente.
Come riportato nella Relazione sulla Remunerazione 2018 a pag. 18, la remunerazione fissa deliberata dal Consiglio di Amministrazione del 19 giugno 2017 per l'incarico di Amministratore Delegato e per il ruolo di Dîrettore Generale, risulta pari complessivamente a 1.600.000 euro lordi annui, articolata in:
(i) un compenso di 600.000 euro lordi annui per la carica di Amministratore Delegato, comprensivo del compenso di 80,000 euro lordi annui per la carica di Consigliere deliberato dall'Assemblea del 13 aprile 2017;
(ii) una retribuzione annua lorda di 1.000.000 euro per il rapporto di lavoro dirigenziale in qualità di Direttore Generale.
Tale retribuzione assorbe i compensi eventualmente spettanti per la partecipazione ai Consigli di Amministrazione di società partecipate e/o controllate da Eni.
Non risultano particolari situazioni debitorie verso l'AD, fatte salve le spettanze dovute in relazione alle previsioni di legge e/o contrattuali.
Le principali contestazioni fiscali sono indicate a pagina 212-213 della Relazione finanziaria annuale 2017.
La maggior parte degli stabili di gruppo sono esenti da amianto. Solo per un numero ridotto di immobili sono state censite alcune parti (componenti di macchinari, guarnizioni, piani di calpestio, etc..) con presenza di materiali che contengono amianto.
Il controllo dello stato di conservazione è a cura della proprietà che ha l'obbligo del censimento e di informare periodicamente l'azienda sul programma di rimozione delle parti interessate.
Nel 2017 sono stati notificati n. 10 ricorsi al giudice di lavoro per risarcimento danni da patologie derivanti da presunta esposizione ad amianto relativi a ex dipendenti.
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Risposta
Il Rappresentante degli Azionisti designato dalla Società, ai sensi dell'art. 135-undecies del Testo Unico della Finanza, è l'Avv. Dario Trevisan.
Alla data dell'8 maggio, termine indicato nell'avviso di convocazione, sono state conferite n. 35 deleghe.
Risposta
I costi sostenuti da Eni nel 2017 nei confronti di Computershare spa e Spafid Connect Spa sono stati rispettivamente pari a €126.000 per "attività di prestampa dell'annual report e adempimenti verso SEC" e €30.000 per "servizi a supporto della votazione durante l'assemblea azionisti", in entrambi i casi a fronte di contratti assegnati tramite gara nel 2016.
Risposta
Nessuno familiare di consiglieri di amministrazione (tra quelli rilevanti ai fini delle operazioni con parti correlate) risulta vantare crediti nei confronti di società controllate.
La remunerazione fissa di tutti i Dirigenti Eni è determinata in base al ruolo e alle responsabilità assegnate nei limiti dei riferimenti di mercato riscontrati per ruoli omologhi o di analogo livello e responsabilità.
In caso di incarichi assegnati in società controllate, i Dirigenti riversano totalmente ad Eni gli eventuali emolumenti previsti.
Infine, gli incentivi variabili prevedono limiti massimi di incentivazione, definiti in percentuale della remunerazione fissa, e contenuti nell'ambito delle prassi del mercato di riferimento.
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Ai sensi delle disposizioni del D.Lgs. 254/2016 la dichiarazione consolidata di, carattere finanziario è stata inclusa nella relazione sulla gestione coerentemente con l'obiettivo di predisposizione di un reporting integrato tra informativa financial e non finangial. L'oppligo di deposito della dichiarazione presso il registro delle imprese sarà pertanto assolto don il deposito del bilancio.
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Il Collegio Síndacale ha vigilato sull'osservanza delle disposizioni applicabili e il revisore ha verificato l'avvenuta predisposizione della dichiarazione di carattere non finanziario rilasciando una limited assurance circa la sua conformità rispetto a quanto ríchiesto dal decreto e agli standard/linee guida di rendicontazione utilizzate per la predisposizione dell'informativa medesima.
Nel corso del 2017, l'Organismo ha regolarmente svolto le attività di propria competenza, provvedendo a relazionarne gli esiti agli organi e soggetti destinatari, ai sensi di quanto disposto in merito dal Modello 231 di Eni SpA (liberamente consultabile sul sito www.eni.com).
Al fine di adempiere al proprio mandato, nel corso del 2017 l'Organismo si è riunito in adunanza dodici volte, nel corso delle quali ha regolarmente ricevuto e analizzato i flussi informativi pervenuti ai sensi di quanto disposto in merito dal Modello 231 di Eni SpA.
Si segnalano, tra le altre, le seguenti attività e flussi informativi attivati e ricevuti nel periodo:
l'acquisizione, in via documentale e mediante incontri dedicati, dei flussi semestrali da parte: (i) delle strutture del CFO, (ii) del Responsabile ACC (Anti Corruption Compliance), (iii) del Responsabile della funzione Security e (iv) del Responsabile Health Safety Environment and Quality;
l'aggiornamento periodico da parte della Direzione Internal Audit sui principali risultati di tutte le attività svolte nel 2017 con particolare riferimento: (i) allo stato di avanzamento del Programma di Vigilanza (approvato dall'OdV) e del monitoraggio dei piani di azione richiesti dall'OdV e (ii) all'esame dei rapporti di audit pervenuti nel periodo;
l'effettuazione dell'attività di analisi delle segnalazioni concernenti il Sistema di Controllo Interno e le c.d. Altre Materie, anche mediante acquisizione ed esame dei report trimestrali prodotti dalla Direzione Internal Audit.
L'Organismo ha inoltre dedicato una parte importante della propria attività al monitoraggio delle principali vicende giudiziarie che hanno riguardato la società, curando di monitorare altresì, nei limiti delle proprie competenze, lo sviluppo degli eventi che hanno interessato più da vicino Eni SpA, con particolare riferimento alle vicende "OPL 245/Malabu" e "Algeria". Con particolare riferimento alla vicenda "OPL245/Malabu", sono proseguite e si sono concluse le verifiche forensi degli esperti indipendenti dello studio legale Pepper Hamilton LLP, incaricato congiuntamente con il Collegio Sindacale di Eni, i cui esiti non hanno evidenziato condotte illecite a carico di Eni.
Le attività industriali Eni in Italia e all'estero nei settori della ricerca, sviluppo e produzione d'idrocarburi, raffinazione e trasporto di carburanti, gas, GNL e altri prodotti infiammabili e produzioni petrolchimiche, comportano emissioni in aria, scarichi idrici e produzione di rifiuti, e sono esposte per loro natura a rischi operativi con potenziali conseguenze dannose per l'ambiente.
Le attività del settore O&G sono sottoposte a una severa regolamentazione a tutela dell'ambiente, della salute e della sicurezza, sia a livello nazionale sia attraverso protocolli e convenzioni
internazionali, che prevedono il controllo e il rispetto dei limiti di emissione di sostanze inquinanti in aria, acqua e suolo, limitano il gas flaring e il venting, e prescrivono la corretta gestione dei rifiuti. Pertanto, il modello di business adottato da Eni è volto a ridurre i rischi operativi e quindi prevenire o minimizzare gli impatti ambientali associati alle proprie attività, adottando le migliori tecnologie disponibili e prassi internazionali. A tal fine Eni adotta in tutti i siti operativi un sistema di gestione ambientale integrato.
A fronte dell'accertamento di contaminazione dei suoli e delle falde, Eni ha avviato progetti di bonifica e ripristino nelle aree di proprietà contaminate dalle attività industriali ormai cessate, d'intesa con le competenti Autorità amministrative, affidando a Syndial il compito del risanamento ambientale per tutto il gruppo; al riguardo Syndial assicura l'adozione delle migliori pratiche e tecnologie di bonifica sostenibile.
Risposta
Eni S.p.A. e le società controllate italiane aderiscono al sistema Confindustria. Nel 2017 sono stati riconosciuti contributi per un totale di €5,4 milioni (di cui €1,6 milioni per le Associazioni Confindustriali Territoriali, a seguito di una specifica Convenzione Nazionale, e €3,8 milioni per le Associazioni di Categoria quali Federchimica, Assomineriaria, Unione Petrolifera, ecc.).
Risposta
La mailing list di "investor relations" riguarda gli investitori istituzionali. Per tutti gli investitori retail le informazioni di interesse sono pubblicate sul sito della società (ad es. calendario finanziario, comunicati stampa, informazioni in tempo reale relative a Strategy Presentation o Conference Call di presentazione dei risultati).
Nell'ambito delle Politiche di Welfare, i dipendenti Eni hanno la possibilità di accedere a prestiti aziendali e, in particolare, il credito riconosciuto ai Dirigenti, al 30 aprile 2018, ammonta a circa €21 milioni.
Nell'anno 2017 ci sono stati 126 licenziamenti individuali, 11 in Italia e 115 all'estero.
Non vengono effettuati finanziamenti a fondazioni politiche.
$Q2$
83192/541
Risposta
Non risultano fattispecie.
Risposta
Non risultano fattispecie.
Risposta
Nessun consigliere di amministrazione ha ottenuto consulenze.
Risposta
Non risultano fattispecie.
Risposta
Circa due anni fa, in particolare Il 23 marzo 2016, l'agenzia di rating Standard & Poor's ha abbassato il rating a lungo termine di Eni portandolo a 'BBB+', con outlook Stabile, dal precedente 'A-' con CreditWatch con implicazioni negative. La decisione è stata presa principalmente a seguito dell'abbassamento dello scenario dei prezzi del petrolio assunto dall'agenzia per le sue valutazioni. Tuttavia il 21 dicembre 2017 Standard & Poor's ha rivisto al rialzo l'outlook di Eni a "positivo" da "stabile", riconoscendo i progressi della società nel raggiungimento degli obiettivi del piano strategico attraverso importanti dismissioni e una rapida monetizzazione dei propri assets, che dovrebbe portare ad un miglioramento dei ratios finanziari rispetto a quanto precedentemente atteso dall'agenzia.
Risposta
Non risultano fattispecie.
Risposta
Allo stato, con riferimento alla totalità della popolazione aziendale Eni, non è possibile individuare singolarmente i dipendenti che abbiano avuto in passato un rapporto di lavoro subordinato con
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Consob. In ogni caso, i processi di selezione avvengono nel pieno rispetto delle prescrizioni normative applicabili alla fattispecie.
Risposta
Nel 2017, a fronte di comportamenti non appropriati nei confronti di personale femminile esterno e dipendente presso sedì di controllate estere, sono stati adottati n. 2 provvedimenti disciplinari di cui uno a carattere conservativo e l'altro espulsivo.
Risposta
Dal 2016 Eni ha avviato un rapporto di partnership con la Federazione Italiana Giuoco Calcio a fronte del quale ha assunto il ruolo di Top Sponsor della squadra nazionale di calcio e delle altre squadre FIGC. Tale partnership è proseguita anche nel 2017. Sempre nel 2017 Eni ha assunto il ruolo di sponsor del GP di F1 d'Italia diventando, tra l'altro, naming sponsor del circuito, ora titolato Monza Eni Circuit. Inoltre, in occasione dell'edizione straordinaria dell'EXPO 2017, tenutasi ad Astana, Eni è stata sponsor delle rappresentazioni eseguite dall'Orchestra del Teatro alla Scala di Milano. Per ciascuna delle succitate iniziative Eni ha sostenuto un investimento in un range tra €1-4 mln.
Risposta
Nel 2017 le erogazioni liberali connesse ad iniziative a favore del territorio a scopi sociali hanno privilegiato quelli a favore di soggetti organizzativi più deboli e meno sostenuti a livello pubblico e privato, dando la priorità a progetti piuttosto che generico supporto ad associazioni. Il loro ammontare complessivo è stato pari a circa € 0,6 milioni suddivisi principalmente in interventi sociali negli ambiti salute e educazione.
Risposta
No.
Risposta
No.
Con riferimento ad Eni SpA non risultano fattispecie.
Risposta
Nel 2017, sono state notificate dall'INPS n. 4 contestazioni unicamente per irregolarità contributive commesse da appaltatori terzi verso i loro dipendenti.
Non sono stati nominati arbitri tra i magistrati togati a ruolo.
Gli arbitrati in corso vertono su questioni di natura commerciale.
E' stato definito in adesione con il pagamento di 3 milioni di euro il rilievo conseguente alla verifica nel 2017, ai fini delle imposte dirette e indirette, su Eni Spa per l'anno 2012.
La Società non ha ricevuto da Consob richieste di verifica in relazione ai requisiti d'indipendenza da parte di consiglieri d'amministrazione e componenti del Collegio Sindacale. La Società ha ricevuto alcune richieste di informazioni aventi ad oggetto gli assetti partecipativi. Il Collegio Sindacale ha ricevuto una richiesta di informazioni ex art. 115 del d.lgs. 58/98 da parte di Consob in relazione alle indagini avviate da parte della Procura della Repubblica di Milano in merito ad un presunto intralcio dell'attività giudiziaria condotta dalla stessa Procura.
Non sono state comminate multe a consiglieri e sindaci in relazione alle attività di Eni.
Nel 2017 Eni e le sue controllate (Italia ed estero) hanno assegnato contratti di consulenza per ca. €17 Mln, in riduzione del 8% ca. rispetto al valore medio dei contratti di consulenza del triennio 2014-2016 e in riduzione del 41% rispetto all'analogo valore del triennio 2011-2013.
In tale ambito, i contratti assegnati nel 2017 da Eni Spa ammontano a ca. €11 Mln (-31 % vs. valore medio del triennio 2014-2016 e -56% vs. analogo valore del triennio 2011-2013), in gran parte riconducibili al lancio del progetto "Eni Digital Transformation", alla costituzione dell'"Advisory Board" e al "Nuovo Modello di Compliance integrata" di Eni.
Le procedure in materia di operazioni con interessi degli amministratori e sindaci e operazioni con parti correlate, definite in ottemperanza alle disposizioni Consob, prevedono l'esclusione dall'iter procedurale, tra l'altro: (i) delle operazioni poste in essere con o tra società controllate, anché congiuntamente, e con società collegate, qualora nelle società controllate o collegate non vi siano Interessi significativi di altre parti correlate della Società; (ii) delle operazioni ordinarie concluse condizioni equivalenti di mercato o standard nonché (iii) delle operazioni di importo esiguo.
Nelle note al bilancio (nota n. 47 del bilancio consolidato e nota n. 42 del bilancio di Eni spa) sono indicate le operazioni compiute con le parti correlate di Eni con evidenza delle entità controparti.
Il dato dei contributi complessivi erogati da Eni e dalle sue società controllate nell'anno 2017 in favore dei circoli ricreativi assistenziali (Cral) presenti in Italia nelle principali sedi direzionali nonché nelle raffinerie e negli stabilimenti petrolchimici, è di €309.000.
Il coordinamento delle attività di organizzazione degli eventi è seguito dalla competente funzione di Identity Communication alle dipendenze del Chief Services and Stakeholder Relatibns Officer.
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Risposta
Tutti i principali eventi che vedono coinvolta Eni sono oggetto di comunicazione attraverso i canali di comunicazione aziendale (in particolare sito internet, pagine social etc.). In tali spazi vengono pubblicate le informazioni su date e contenuti degli eventi.
Al 31 dicembre 2017, l'indebitamento finanziario a medio lungo termine di Eni S.p.A. verso le banche (primari istituti di credito nazionali, internazionali e sovranazionali) è pari a € 3.082 mln (€ 3.805 mln se si considerano anche le quote a breve termine). I debiti presentano un tasso d'interesse medio ponderato sull'euro di 0,97% e un tasso di interesse medio ponderato sul dollaro USA del 4,78%.
Per ulteriori dettagli si rinvia a pag. 287 della Relazione Finanziaria Annuale.
L'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2017 è parí a €10,9 mld con una riduzione di €3,9 mld (-26%) rispetto al 2016. La variazione dell'indebitamento finanziario netto è stata influenzata positivamente dalla gestione e dalla finalizzazione delle dismissioni relative al Dual Exploration Model e di asset minori tra i quali le attività retail in Belgio relative al settore G&P.
In particolare, il flusso di cassa netto da attività operativa è stato di €10.117 milioni, mentre gli incassi da dismissioni sono stati €5,455 milioni e hanno riguardato principalmente la cessione dell'interest del 25% dell'Area 4 in fase di sviluppo nell'offshore del Mozambico, la cessione del 40% dell'asset Zohr in Egitto e la cessione del 100% del capitale sociale di Eni Gas & Power NV e della sua controllata Eni Wind Belgium NV.
I principali flussi in uscita hanno invece riguardato gli investimenti tecnici (€8.681 milioni) e il pagamento del saldo dividendo 2016 e dell'acconto dividendo 2017 agli azionisti Eni di €2.880 milioni.
Il leverage - rapporto tra indebitamento finanziario netto e patrimonio netto comprese le interessenze di terzi - è stato pari allo 0,23 al 31 dicembre 2017 in riduzione rispetto al 31 dicembre 2016 (0,28) per effetto principalmente della flessione dell'indebitamento finanziario netto, che è stata in grado di assorbire la riduzione di €5 miliardi del total equity dovuta alle differenze negative di cambio da conversione dei bilanci delle controllate aventi principalmente il dollaro come valuta funzionale (€5.573 milioni) e al pagamento dei dividendi agli azionisti Eni, parzialmente compensati dal risultato di periodo.
Il gearing - rapporto tra indebitamento finanziario netto e capitale investito netto - è pari a 0,18, in riduzione rispetto allo 0,22 del 31 dicembre 2016.
Di seguito un dettaglio della variazione nella composizione dell'indebitamento finanziario netto, come riportato a pag 73 della Relazione Finanziaria Annuale 2017.
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| (€ milioni) | 31 dicembre 2017 | 31 dicembre 2016 | Var. ass. | |
|---|---|---|---|---|
| Debiti finanziari e obbligazionari | 24.707 | 27,239 | (2.532) | |
| Debiti finanziari a breve termine | 4.528 | 6.675 | [2.147] | |
| Debiti finanziori a lungo termine | 20.179 | 20.564 | (385) | |
| Disponibilità liquide ed equivalenti | (7.363) | [5.674] | (1.689) | |
| Titoli held for trading e altri titoli non strumentali all'attività operativa | [6.219] | [6.404] | 185 | |
| Crediti finanziari non strumentali all'attività operativa | (209) | (385) | 176 | |
| Indebitamento finanziarlo netto | 10.916 | 14.776 | (3.060) | |
| Patrimonio netto comprese le interessenze di terzi | 48.079 | 53.086 | (5.007) | |
| 0,23 | 0,28 | [0,05] | ||
| Leverage 09.00 |
0.18 | 0.22 | (0.04) | |
| Gearing a mortage in the company to seeder |
Nell'esercizio 2017, si è registrata una riduzione dell'indebitamento finanziario a medio lungo termine verso banche parì a €168 mln.
I rifiuti speciali prodotti da Eni sono conferiti a impianti autorizzati per il loro recupero/smaltimento, avvalendosi per il trasporto di soggetti parimenti dotati dei necessari titoli autorizzativi, in conformità alla legislazione applicabile. Il possesso dei requisiti legali e tecnici per lo svolgimento delle attività di gestione dei rifiuti è preventivamente verificato per tutti i soggetti coinvolti (trasportatori, destinatari, intermediari), prima di avviare il trasporto.
In Italia la società Syndial, controllata Eni, provvede all'intermediazione della quasi totalità dei rifiuti prodotti da Eni in Italia, operando quale centro di competenza in materia.
Alcuni flussi di rifiuti sono gestiti in impianti interni; il principale di questi flussi è costituito da acque di falda emunte nell'ambito di interventi di bonifica e classificate rifiuti (circa 3,4 milioni di tonnellate nel 2017).
Eni spa ha alloggi residenziali in locazione e in proprietà.
Gli alloggi in locazione di Eni Spa attivi sono 155 e sono tutti utilizzati.
Gli appartamenti sono individuati con il supporto di agenzie immobiliari contrattualizzate da tramite gara ed i canoni rispondono alle condizioni di mercato vigenti.
Per quanto riguarda gli alloggi residenziali di proprietà, Eni SpA ha c.ca 160 alloggi, ubicati su tutto il territorio nazionale, quasi tutti in prossimità delle proprie attività produttive (raffinente, depositi stazioni carburante, ecc.) e di questi il 20% circa, costituito da ex case aziendali, è miendita, il
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83192/547
10% circa non risulta agibile ed è in fase di valutazione per ristrutturazione e/o demolizione e il restante 70% circa viene utilizzato dalle strutture operative.
Le valutazioni immobiliari vengono effettuate attraverso perizia svolta da advisor specialistici, contrattualizzati tramite gara, e che aderiscono agli standard RICS (standard internazionali che stabiliscono le direttive da seguire per le perizie).
Risposta
Vedasi la risposta alla domanda n. 67 dell'azionista Marco Bava.
L'articolo 51 del DPR 917 individua i principi generali per la tassazione del reddito di lavoro dipendente e le esclusioni totali o parziali da tale tassazione per fattispecie ben definite di flexible benefits o altre tipologie di erogazione. Tra le erogazioni/prestazioni di Eni a favore dei dipendenti, e nel caso loro figli e/o familiari non autosufficienti, regolate dall'articolo 51 rientrano il servizio mensa, la contribuzione aggiuntiva ai fondi di previdenza complementare, le erogazioni di servizi per finalità sociali e di educazione, i servizi di trasporto collettivo, l'assistenza sanitaria.
Relativamente al personale non dirigente in servizio: mensa o buono pasto, fondo integrativo sanitario, fondo integrativo pensionistico, polizza assicurativa infortuni, prestiti garantiti da TFR e Fondenergia, C.R.A.L., possibilità di permutare parte del premio di risultato in welfare, soggiorni estivi per figli dei dipendenti.
Per alcune categorie di lavoratori, in funzione della posizione e dell'attività svolta, è prevista l'auto aziendale per uso promiscuo.
Il personale in pensione può continuare a fruire di alcuni servizi tramite pagamento diretto (esempio: fondo integrativo sanitario).
Per i Dirigenti Eni, in continuità con le politiche attuate negli ultimi anni e nel rispetto di quanto stabilito dalla contrattazione nazionale e dagli accordi integrativi aziendali, sono previsti l'iscrizione al Fondo di previdenza complementare (FOPDIRE), l'iscrizione al Fondo di assistenza sanitaria integrativa (FISDE), forme di copertura assicurativa assistenziale, anche a fronte del rischio morte - e invalidità, nonché l'assegnazione di un'autovettura ad uso promiscuo, come riportato a pag. 23 della Relazione sulla Remunerazione 2018. I dirigenti in pensione possono iscriversi all'assistenza sanitaria integrativa (FISDE).
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Non risultano agevolazioni ulteriori rispetto a quelle previste contrattualmente o derivanti dalle ordinarie pratiche commerciali.
I pensionati ex dipendenti non godono di alcuna scontistica.
Ai sensi dell'Art. 3.1, lettera c) dello Statuto FISDE, è prevista solo per gli ex dirigenti in attesa di pensionamento l'iscrizione all'assistenza sanitaria integrativa (FISDE).
I pensionati ex dipendenti, ancorchè dirigenti, non godono di alcuna scontistica.
Risposta
I dirigenti in pensione possono iscriversi all'assistenza sanitaria integrativa (FISDE) cor contribuzione anche a carico azienda.
Gli eventi per gli investitori sono indicati nella sezione dedicata del sito Eni.
Ai sensi dell'Art. 3.1, lettera b) e c) dello Statuto FISDE, è prevista l'iscrizione all'assistenza sanitaria integrativa (FISDE) anche in favore dei Dirigenti pensionati e degli ex dirigenti in attesa di pensionamento. L'azienda partecipa alla contribuzione annua al fondo, versando un importo individuale rispettivamente pari, nel 2017, a 1.737 euro e 3.150 euro. Al contributo versato dall'azienda si applicano le previsioni di cui all'art. 51 del TUIR. Gli importi della contribuzione annua sono pubblicati sul sito www.fisde-eni.it. Il personale non dirigente in pensione può contintiare ad essere iscritto al fondo integrativo sanitario tramite pagamento diretto.
100
Risposta
Per il Presidente non è prevista una copertura sanitaria integrativa, come riportato a pag. 18 della Relazione sulla Remunerazione 2018.
Per l'Amministratore Delegato è prevista l'iscrizione al Fondo di assistenza sanitaria integrativa (FISDE), nel rispetto di quanto previsto dagli accordi integrativi aziendali per la dirigenza Eni, come riportato a pag. 21 della Relazione sulla Remunerazione 2018.
Risposta
Vedi risposta alla domanda 77
Risposta alle domande 76-77
Ai sensi delle normative applicabili l'opinione sul bilancio è espressa dal revisore legale che opera quale soggetto indipendente; l'attuale incarico di revisione è affidato alla EY. Come indicato negli allegati al bilancio, per l'esercizio 2017 i corrispettivi della revisione legale dei conti relativi ad Eni SpA e alle società controllate ammontano a circa €22,7 milioni (€24,7 considerando anche gli altri servizi diversi dalla revisione).
Il Collegio Sindacale, ai sensi delle normative applicabili, svolge l'attività di vigilanza sul processo di revisione legale e sull'indipendenza della società di revisione.
Risposta
Nel 2017 sono state autorizzate da INPS n.31 uscite.
Risposta
Il costo rilevato a bilancio 2017 dell'attuazione del piano di uscita anticipata ai sensi dell'art. 4 della legge 92/2012 è pari a 29,6 mln €.
Sul tema si rinvia alle Note al Bilancio della Relazione Finanziaria Annuale 2017, capitolo Contenziosi, pag. 205 e seguenti.
$2616$
$996$
$5.170$
$5.166$
31.12
31.12.2017
$1.022$
á90
.012
In presenza di fattispecie significative l'informativa è riportata nelle disclosure di bilancio.
Le plusvalenza da vendita di attività materiali, immateriali e rami d'azienda di €3.288 milioni riguardano per €1.985 milioni la cessione dell'interest del 25% dell'Area 4 in fase di sviluppo nell'offshore del Mozambico e per €1.281 milioni la cessione del 40% dell'asset Zohr in Egitto. Le plusvalenze nette realizzate sulla cessione di partecipazioni di €163 milioni riguardano la cessione del 100% del capitale sociale di Eni Gas & Power NV e della sua controllata Eni Wind Belgium NV.
Inoltre, si segnala che:
(i) le plusvalenze da valutazione con il metodo del patrimonio netto delle partecipazioni ammontano a €124 milioni e riguardano principalmente joint venture e società collegate del settore E&P; (ii) le minusvalenze da valutazione con il metodo del patrimonio netto delle partecipazioni ammontano a €353 milioni e riguardano principalmente joint venture del settore E&P e la quota di pertinenza Eni del risultato 2017 della Saipem SpA (€101 milioni).
Nessun tipo di benefit.
Nel corso del 2017 non sono stati effettuati acquisti di opere d'arte.
A fine 2017 l'investimento in titoli di Stato ammontava a € 1.212 mln (comprendendo sia i titoli destinati al trading sia i titoli disponibili per la vendita). Di seguito il dettaglio:
(€ millonl) Titoli quotati emessi da Stati Sovrani Altri titoli $\cdots$
Riferimento: Relazione Finanziaria Annuale 2017 Nota 9 "Attività finanziarie destinate al trading. Pag 158
102
| (€ milioni) | 31.12.2017 | $-1.11111111111111111111111111111111111$ | 31.12.2016 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Titoli non strumentali all'attività operativa the company of the company of the company of the company of the company of the company of the company of the company of the company of the company of the company of the company of the company of the company of the company Titoli quotati emessi da Stati Sovrani |
$\label{eq:1.1} \begin{array}{cccccccccccccc} \alpha & \alpha & \alpha & \alpha & \alpha & \alpha & \alpha & \alpha & \alpha & \alpha & \alpha & \alpha & \alpha & \$ | the state and the state of the company with the state of the | 190 | |||||
| 777777777777777777777777777777777777 Titoli quotati emessi da Istituti finanziari |
700 1000 1000 1000 1000 1000 | $\begin{array}{cccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccc$ | ||||||
$2.111111111111111111111111111111111111$ |
$+$ $+$ $+$ $+$ $+$ $+$ $+$ $+$ $+$ $+$ | 207 | 238 1.117444 |
Riferimento: Relazione Finanziaria Annuale Nota 10 "Attività finanziarie disponibili per la vendito pag 159
Al 31 dicembre 2017 Eni deteneva anche titoli quotati emessi da Enti Sovranazionali per un controvalore di ca. € 63 mln. Ulteriori informazioni sono reperibili a pag 158, 159 e 160 della Relazione Finanziaria Annuale 2017.
Il debito vs INPS ammonta a ca. €56 milioni (ca. €60 milioni nel 2016). Al 31 dicembre 2017 i debiti netti vs l'agenzia delle entrate di Eni SpA riguardano essenzialmente lo stanziamento dell'addizionale Ires legge n. 7 del 6 febbraio 2009 (cd Libian Tax) (€ 61 milioni).
Le imposte liquidate sono regolarmente versate alle scadenze di legge.
Risposta
Le informazioni sui compensi del management sono riportate nella relazione sulla remunerazione pubblicata con cadenza annuale.
Risposta
Nessuno.
Eni SpA, come noto, non è soggetto vigilato ai sensi delle normative anti-riciclaggio; la società ha comunque adottato presidi di controllo volti alla prevenzione del rischio di responsabilità d'impresa collegato a dette fattispecie.
Risposta alle domande a), b) e c)
Le sintesi degli esiti delle verifiche interne effettuate dagli studi legali indipendenti sono state pubblicate da Eni nelle proprie relazioni finanziarie annuali, oltreché - in alcuni casi - attraverso comunicati stampa della società. Gli studi sono indipendenti sia in quanto nominati dagli organi di controllo della società (e non, invece, dalla Direzione Affari Legali), sia perché sono studi legali che non hanno avuto rapporti in passato con Eni (o hanno avuto rapporti molto limitati in termini di compensi rispetto ad altri studi legali che hanno assistito la società). Per quanto riguarda in particolare l'indagine interna indipendente in relazione alla vicenda OPL 245, il nome dello studio legale statunitense (Pepper Hamilton) è stato comunicato in risposta alle domande pervenute in occasione dell'Assemblea degli azionisti del 2016.
d) Allo stato non ho ben compreso quanti tipi di indagini e processi coinvolgano il CEO. In ogni caso il fatto che egli continui a svolgere le sue funzioni, invece che dimettersi, non potrebbe implicare il rischio di provvedimenti giudiziari in fase di indagini preliminari? Insomma, lo scrivente è convinto dell'innocenza del CEO, il quale fino a prova contraria e sentenza passata in giudicato va considerato innocente; tuttavia se l'istante fosse il legale dell'AD gli consiglierebbe di dimettersi per non farlo incorrere in possibili errate valutazioni della magistratura. Infatti Il problema, in questo caso, supera la persona dell'AD perché coinvolge l'immagine di ENI. In presenza di un supposto reato di corruzione internazionale, come quello che gli sarebbe stato contestato, come può l'AD svolgere serenamente tutti i suoi incarichi in materia? L'AD ha forse ceduto le proprie deleghe in merito ai settori per cui risulta sotto processo e/o è indagato?
L'Amministratore Delegato di Eni è coinvolto unicamente nel procedimento Nigeria-OPL 245 che pende in fase dibattimentale dinnanzi al Tribunale Penale di Milano, Sezione VII. La posizione che il Consiglio di Amministrazione ha avuto più volte modo di esprimere, anche sulla base dei fisultati delle indagini indipendenti condotte, è quella di massima fiducia nella correttezza dell'operato della società e del suo Amministratore Delegato in relazione alla transazione OPL 245. In ogni caso, il Consiglio ha adottato una serie di misure precauzionali. In particolare ha deliberato che, per questa vicenda, il capo della funzione legale dipende non solo dal CCR (come già previsto in generale dal
Regolamento del Comitato per fatti che coinvolgono il vertice della società), ma anche dalla Presidente.
e) Procura della Repubblica di Milano - Proc. Pen. 12333/2017 . Si tratterebbe di un reato associativo per calunnia che coinvolgerebbe, tra gli altri, un ex responsabile degli affari legali? Gli altri coinvolti quali uffici ricoprivano? Non facciamo i nomi così da tutelarne la privacy, per quanto la stampa sembra riportarne. Ma alla stampa chi ha fornito i nomi? Questi infatti non solo non vengono fatti in assemblea ma addirittura non sono riportati bilancio. di nella bozza minimamente neppure E comunque, risponde al vero che nel qual caso sia stata contestata anche l'associazione a delinquere? Secondo la Procura procedente, come si sarebbe esplicitata la calunnia? Chi sarebbero le parti lese? In particolare chi sarebbe il supposto calunniato?
Le informazioni a disposizione sono ad oggi limitate, perché il procedimento pende ancora in fase di indagini.
L'ipotesi allo stato formulata dagli inquirenti, e ancora al loro vaglio, è che vi sarebbe stato un gruppo di persone, in modo diverso vicine a Eni, che avrebbe costituito un'associazione a delinquere finalizzata a intralciare l'attività giudiziaria, nonché a depistare e delegittimare gli esiti delle indagini della Procura Milanese nelle differenti vicende penali riferite alle presunte corruzioni internazionali che si sarebbero consumate, rispettivamente, in Algeria e in Nigeria.
Dalle informazioni tratte dagli atti disponibili risulta tra gli iscritti nel registro degli indagati - oltre a un consulente esterno di Eni, a un suo collaboratore e a alcune figure imprenditoriali - anche l'ex Chief Legal and Regulatory Affairs della Società (l'informazione è riportata nella relazione finanziaria). Per quel che è dato sapere a Eni - che, per quanto consta, non è coinvolta nelle indagini per profili di responsabilità ex D.Lgs 231/2001 - non vi dovrebbero essere altri esponenti sociali implicati.
I nominativi degli indagati non sono riportati nel progetto di bilancio per questo procedimento come per tutti gli altri elencati e descritti nella sezione "Contenziosi"; in ogni caso è presente un'indicazione univoca della carica ricoperta, all'epoca dei fatti e oggi, dall'esponente sociale coinvolto.
f) E' vero che la consigliere Karina Litvack è stata sospesa da un Comitato e poi reintegrata lo scorso anno? Per quali motivi ha subito quella sospensione? La sua vicenda è parallela a quella del prof. Zingales, che a suo tempo si dimise? Il prof. Zingales ha mai lamentato scorrettezze nei propri confronti da parte di Eni o dipendenti di questa?
Il Consiglio di Amministrazione di Eni aveva deliberato l'avvicendamento nel Comitato Controllo e Rischi del Consigliere Karina Litvack alla luce delle indagini su ipotesi di cospirazione ai danni della società riportate anche dalla stampa e anche in un atto notificato ad altro manager della società. La decisione era stata presa, tenuto quindi conto dell'oggetto dell'indagine, e non certo dello status di indagata del Consigliere Litvack, al solo fine di assicurare la massima tutela alla società dai rischi derivanti da possibili conflitti di interesse, ferma restando la presunzione di estraneità del Consigliere Litvack dai fatti oggetto di indagine, fino all'accertamento degli stessi da parte della magistratura ed il suo ruolo di Consigliere di Amministrazione di Eni. Come dichiarato dalla società con comunicato stampa del 4 aprile 2017, al momento della richiesta di archiviazione del procedimento da parte del Pubblico Ministero del Tribunale di Milano, il Consiglio di Amministrazione della società ha deliberato di richiamare il Consigliere a far parte del Comitato Controllo e Rischi. Il nuovo Consiglio di Amministrazione, nominato dall'Assemblea degli azionisti del 2017, ha confermato il Consigliere quale membro del Comitato Controllo e Rischi.
Le motivazioni che hanno portato alle dimissioni del Consigliere Luigi Zingales sono riportate nella lettera inviata dal Consigliere Zingales al CDA e al presidente del Collegio Sindacale, riportata nel comunicato stampa di Eni del 3 luglio 2015. Nella lettera il Consigliere evidenziava l'esistenza di "non riconciliabili differenze di opinione sul ruolo del Consiglio nella gestione della società".
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g) Per quanto riguarda il processo per corruzione internazionale apertosi lo scorso marzo 2018 a Milano, nel quale il dott. Descalzi e altri top manager sarebbero imputati a proposito del pagamento della più grossa tangente dai tempi di mani pulite (oltre un miliardo di euro), secondo l'Espresso del 20 febbraio 2018, aggiornato il successivo 22 febbraio, l'Eni rischierebbe di pagare 9 miliardi. Risponde al vero detta valutazione? Perché dunque non abbiamo stanziato tale cifra?
La notizia riportata dal settimanale riprende una dichiarazione che sarebbe stata resa da un funzionario nigeriano, senza che lo stesso abbia dato alcuna spiegazione su quali norme nigeriane si fonderebbe il presunto conteggio. È opportuno ricordare che nessun procedimento penale è formalmente pendente in Nigeria nei confronti di Eni, di sue affiliate o di loro dipendenti.
h) Il Collegio Sindacale ha effettuato accertamenti sul punto che precede e non ha trovato niente? Ma se i fatti fossero veri non gli si potrebbe contestare una negligenza nelle verifiche? Potrebbe essere opportuno sostituirlo?
Risposta
Si veda risposta alla domanda v.
i) La Corte dei Conti a riguardo dei procedimenti penali in corso, quali provvedimenti ha assunto? Ha aperto indagini?
Risposta
Si veda risposta alla domanda v.
La Presidente, nell'ambito delle prerogative attribuite al proprio ruolo in materia di controlli interni, ha condiviso le posizioni collegialmente assunte dal Consiglio di Amministrazione sulla base degli esiti delle verifiche indipendenti disposte dagli organi di controllo della società, promuovendo altresì l'acquisizione da parte del Consiglio stesso di ulteriori parere autonomi e indipendenti. Inoltre, in relazione alla vicenda OPL 245, la Presidente ha proposto al Consiglio una serie di misure a tutela della Società ed ha assunto, insieme al Comitato di Controllo e Rischi, la supervisione della Direzione Affari Legali.
k) E' vero che secondo la Nigeria, la licenza di esplorazione marina ottenuta dall'ENI sarebbe stata la conseguenza di una tangente di oltre un miliardo e che pertanto quello Stato considererebbe nulli gli accordi intercorsi con Eni e Shell? Formalmente quali costi abbiamo affrontato per ottenere quella licenzia che ci autorizzava all'esplorazione sottomarina nel territorio in questione?
Eni ha corrisposto 981,5 milioni di USD nel 2011 per acquisire la titolarità della licenza OPL 245 come riportato in bilancio (valore pari a € 818 milioni). Ad oggi considerando i costi di ricerca e presviluppo successivamente capitalizzati il valore di libro complessivo si ridetermina in €1.107 milioni.
I) A quanto ammonta il valore della quota Shell posseduta in Nigeria? Tale valore allo stato sarebbe dunque da considerare una perdita?
No comment alla domanda. Non spetta a Eni rispondere sul trattamento del valore o impairment della licenza OPL 245 da parte di Shell.
Si veda la risposta alla domanda g) che precede.
n) In merito alla vicenda Nigeria, quali multe sono state elevate in Italia? Di che importo? E all'estero ne sono state elevate? In Italia e all'estero di chi sarebbe la competenza in tal senso?
Non sono state elevate multe né in Italia né all'estero.
o) E' vero che in un primo tempo la Nigeria avrebbe rinunciato a sanzionare l'Eni, purché nell'affare si fosse fatta rientrare una società nigeriana a partecipazione statale? Lo riporta il summenzionato articolo de L'Espresso, 20/02/2018, con aggiornamento il 22/02/2018 ("Maxi tangente, colpo all'Eni: ora rischia di pagare nove miliardi").
Come detto, nessun procedimento penale è formalmente pendente in Nigeria nei confronti di Eni, di sue affiliate o di loro dipendenti. Gli accordi conclusi con il Governo nel 2011 prevedono il diritto per la società petrolifera di Stato nigeriana (NNPC) di acquisire una quota fino al 50% nella licenza OPL 245 (c.d. "back-in right).
p) Quanto ci è costata la licenza Opl 245? A chi ne abbiamo corrisposto il prezzo? Perché al Paese africano non è arrivato nulla?
Per il costo della licenza OPL 245, si veda la risposta alla domanda K). Il pagamento eseguito da Eni e Shell al Governo nigeriano per la licenza OPL 245 è stato effettuato su un conto corrente vincolato del Governo stesso presso una banca internazionale.
Premesso che l'ing. Casula è come altri un primo riporto dell'Amministratore Delegato, come riportato nelle Note al Bilancio della Relazione Finanziaria Annuale 2017, capitolo Contenziosi, pagg. 210 e 211, Roberto Casula, individuato in detto Capitolo per la carica ricoperta di Chief Development, Operation & Technology Officer, è stato rinviato a giudizio nel procedimento penale OPL 245 Nigeria presso il Tribunale di Milano e risulta indagato nell'Indagine Congo presso la Procura di Milano.
Il Chief Development, Operations & Technology Officer (CO/DOT) è posto a presidio del centro unido di competenza in Eni per la configurazione efficace ed efficiente dei progetti di sviluppo, per lil supporto tecnico agli asset industriali, per la gestione delle attività di ricerca attraverso lo sviluppo del KH tecnologico e dell'innovazione, nonché per il procurement operativo upstream e le attività di decommissioning.
L'assegnazione dei poteri è coerente con le responsabilità assegnate
Le deleghe al dott. Descalzi sono state conferite dal Consiglio di Amministrazione. La posizione che il Consiglio di Amministrazione ha avuto più volte modo di esprimere, anche sulla base dei risultati delle indagini indipendenti condotte, è quella di massima fiducia nella correttezza dell'operato della società e del suo Amministratore Delegato,
Secondo quanto risulta dai documenti depositati dalla Procura di Milano nel dicembre 2016; a/ termine delle indagini preliminari, un ex manager di Eni avrebbe ricevuto su un proprio conto corrente un importo al quale fu attribuita come causale una presunta eredità lasciata del padr
Assemblea degli Azionisti 2018
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v) Ma in tutto questo la società continua a confermare massima fiducia al Collegio Sindacale, che in queste vicende finora non ha trovato niente? Se affido un controllo e il controllore non trova niente, quando tutt'intorno è scoppiato il finimondo, culminato perfino con uno strano tentato omicidio del Capo dell'Anti-corruzione Nigeriana e l'omicidio di un'agente della sua scorta, è possibile che il Collegio abbia commesso degli errori di valutazione?
Le attività svolte dal Collegio sono rappresentate nella relativa relazione all'assemblea alla quale si rinvia. In particolare, relativamente alle tematiche afferenti alla vicenda OPL 245 il Collegio, congiuntamente con l'Organismo di Vigilanza, ha esteso l'incarico forensic affidato nel 2014 ad un primario studio legale internazionale esperto in ambito anticorruzione, al fine di valutare se, alla luce degli atti e dei documenti resi accessibili da parte della Procura di Milano, di quelli resi disponibili dalle Autorità inquirenti nigeriane nonché di ogni altra informazione utile allo scopo dell'indagine resasi disponibile, potessero essere confermate o meno le conclusioni raggiunte a seguito delle verifiche precedentemente svolte sulla vicenda e dalle quali a giudizio dell'esperto indipendente non erano emerse evidenze di condotte illecite da parte della Società. Agli esiti di tali ulteriori verifiche, lo Studio Legale internazionale incaricato ha confermato le proprie precedenti conclusioni. Come indicato nella relazione il Collegio Sindacale continua ad operare il monitoraggio dei procedimenti che interessano la società.
Le attività di controllo svolte dal Magistrato della corte dei conti sono regolate dalle disposizioni della legge 21 marzo 1958, n. 259 e gli esiti sono riportati nel referto oggetto di presentazione alle Camere parlamentari.
Risposta
Nessuna
Risposta
Nel corso del 2017 non sono stati assunti praticanti giornalisti in Agi.
y) Qual è stato il passivo 2017 della controllata AGI? Di quanto é aumentato o diminuito l'indebitamento?
Il bilancio al 31 dicembre 2017 di AGI chiude con una perdita di ca 6 milioni di euro e con un patrimonio netto di ca 2 milioni di euro.
L'indebitamento finanziario netto dalla società ammonta a ca 2 milioni di euro e diminuisce di ca 3 milioni di euro rispetto all'esercizio 2016 a seguito della ricapitalizzazione della società operata da Eni nell'esercizio 2017 (ca 8 milioni di euro) in parte compensata dal flusso di cassa netto da attività operativa (negativo di ca 4 milioni di euro) e dagli investimenti tecnici di periodo (ca 1 milione di euro).
z) Avete pensato che se ci fossero più contatti coi soci nel corso dell'anno, costoro potrebbero evitare di dover concentrare i propri quesiti in occasione dell'assemblea? Nel caso di specie lo scrivente fa parte di un'associazione di azionisti, a cui potrebbe passare
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i chiarimenti che via via fossero forniti all'istante oppure ad altri associati, col risultato inverso. In fondo la finalità dei rapporti con i soci dovrebbe essere anche quella tutto l'anno o si tratta di conclusione errata? d'intrattenere rapporti
Eni comunica regolarmente con gli azionisti, sia istituzionali che retail, e con il mercato al fine di assicurare la diffusione di notizie complete, corrette e tempestive sulla propria attività. L'informativa relativa ai resoconti periodici, al piano strategico quadriennale, agli eventi e alle operazioni rilevanti è assicurata da comunicati stampa, incontri e conference call con gli investitori istituzionali, analisti finanziari e stampa, ed è diffusa tempestivamente al pubblico anche mediante pubblicazione sul sito internet. Cogliendo l'esigenza di approfondire il dialogo con il mercato, oltre alla tradizionale presentazione strategica annuale, sono svolti periodicamente incontri con gli investitori istituzionali, in particolare in occasione dell' "Investor Day". Apposite funzioni di Eni assicurano i rapporti con gli investitori istituzionali, con gli azionisti e con gli organi di informazione. In particolare, i rapporti con gli investitori istituzionali e gli analisti finanziari sono gestiti dalla funzione Investor Relations, come raccomandato dal Codice di Autodisciplina; i rapporti con gli altri azionisti sono gestiti dalla funzione Segreteria Societaria; i rapporti con gli organi di informazione sono gestiti dalla funzione Comunicazione Esterna. Le relative informazioni di interesse sono disponibili sul sito Eni. Eni è sempre disponibile a rispondere alle domande dei suoi azionisti pervenute all'apposita casella postale indicata nel sito della società, tenendo però presente i limiti dovuti al rispetto del principio della parità informativa degli azionisti. Con particolare riferimento alle associazioni degli azionisti, per facilitare l'attività di raccolta delle deleghe da parte delle associazioni degli azionisti dipendenti rispondenti ai requisiti della normativa vigente, lo Statuto conferma la messa a disposizione delle medesime associazioni, secondo i termini e le modalità di volta in volta concordati con i loro legali rappresentanti, di spazi da utilizzare per la comunicazione e per lo svolgimento dell'attività di raccolta di deleghe.
Al netto dell'interruzione delle attività del COVA per il sequestro di alcuni impianti $1.$ funzionali disposto dalla procura di Potenza nel 2016, che "ha riguardato una produzione di circa 60 mila barili/giorno in quota Enin32, e della sospensione delle attività industriali presso il COVA nel 2017 in seguito all'avvio di una indagine penale per i reati di inquinamento ambientale per le perdite avvenute dai serbatoi, "che ha avuto un impatto non trascurabile sui risultati 2017 di Eni"33, qual è lo stato di "salute" del giacimento Val d'Agri ed il suo reale potenziale estrattivo?
Non vi è alcuna correlazione tra le sospensioni della produzione del 2016 e 2017 e lo stato di "salute" del giacimento Val D'Agri. Attualmente la corretta e regolare coltivazione del giacimento garantisce una produzione di circa 82.000 barili/giorno, 4,5 milioni di metri cubi al giorno di gas (mc/g) e 3.500 mc/g di acque di strato (dati al 100%).
第一
La vecchia postazione Sant'Elia 1/Cerro Falcione 7 (SE1/CF7) non è stata mai interessata da attività. di perforazione in quanto nell'ottica "rischio zero" nel campo ambientale, Eni decise di non utilizzare la postazione essendo in prossimità di sorgenti idriche. A tale scopo si è individuata una nuova area in località più adeguata.
La postazione SE1/CF7 è stata, quindi, oggetto unicamente e inizialmente di attività civili, nella fattispecie la realizzazione di solette in calcestruzzo, vasche e cantine propedeutiche al ricevimento dell'impianto di perforazione propedeutiche per l'accoglimento dell'impianto di perforazione.
A seguito della decisione di cambiare postazione, è stata condotta una attività di indagine sui terreni ai sensi del D.Lgs 152/06; i risultati delle analisi chimiche effettuate sui campioni di terreno hanno mostrato il pieno rispetto della normativa e, quindi, non hanno evidenziato valori di concentrazione superiori alle CSC imposti dal D.Lgs. 152/06, per la destinazione d'uso del sito assunta (Tabella 1, Colonna A, All.5 alla Parte Quarta del D.Lgs 152/06, siti ad uso Verde Pubblico/Privato Residenziale). Si sottolinea, inoltre, che per la quasi totalità dei campioni analizzati, i valori di concentrazione riscontrati sono inferiori ai limiti di rilevabilità strumentale.
A seguito dei risultati, è stato redatto un progetto di ripristino per portare l'area allo "status quo" originale. Una volta ricevuto il nulla osta per il vincolo idrogeologico e per alcuni lavori civili in modo da poter accedere alla postazione con i mezzi necessari si potranno avviare i lavori di ripristino.
https://www.enl.com/docs/it_IT/eni-com/documentazionearchivio/documentazione/bilanci-32 finanziaria annuale 2016. Relazione rapporti/rapporti-2016/Relazione-finanziaria-annuale-2016.pdf, pag. 185
33 finanziaria annuale 2017, https://www.eni.com/docs/it_IT/eni-com/documentazionearchivio/documentazione/bilanci-Relazione rapporti/rapporti-2017/Relazione-finanziaria-annuale-2017.pdf, pag. 96
$\Omega$
Attualmente la produzione è pari a circa 82.000 barili/giorno a fronte di una massima capacità del Centro Olio Val D'Agri pari a 104 mila barili/giorno che rappresenta tuttora il valore di riferimento. L'attuale piano di investimenti ha come obiettivo strategico principale la creazione di valore nel lungo periodo, recependo le indicazioni degli Enti e nel pieno rispetto del territorio. Il piano è caratterizzato da una elevata sostenibilità ambientale in quanto prevede la realizzazione di nuovi pozzi da plazzole esistenti e la massimizzazione degli interventi sui pozzi esistenti senza quindi impatti legati all'occupazione di nuovi spazi e senza interventi di espansione del Centro Olio Val D'Agri.
Risposta
Vedi risposta domanda 5
Al fine di consentire il proseguimento e lo sviluppo delle attività industriali in un clima di maggiore collaborazione e dialogo con il territorio e gli stakeholder, Eni ha avviato l'analisi di fattibilità per un piano di interventi nel breve-medio periodo avente come principali linee strategiche la realizzazione di progetti nel campo delle rinnovabili, dell'innovazione tecnologica e dell'economia circolare. L'obiettivo è quello di passare ad un modello di business integrato dove l'Upstream rappresenta ancora una parte importante, ma inserita in un contesto più ampio di maggiore sostenibilità, di motore per lo sviluppo dell'area, di riqualifica del territorio, di promozione dell'occupazione in grado di catturare soluzioni tecnologicamente innovative e sfruttando appieno la nuova fróntiera della digitalizzazione.
<sup>34 Verbale dell'Assemblea Ordinaria degli Azionisti della ENI S.p.a., https://www.eni.com/docs/it_IT/enicom/azienda/governanye/2) 17 Nerbal Assemblea-ordinaria-13-aprile-2017-navigabile.pdf, pag. 124
L'ammontare di 128 milioni di euro deriva prevalentemente da impegni previsti dal protocollo del 1998 a cui non ha ancora fatto seguito la formalizzazione di specifici accordi attuativi. Le spese saranno effettuate in funzione della formalizzazione dei suddetti accordi che saranno definiti dalla Regione.
Si ricorda che in base al Protocollo 1998, Eni/Shell hanno già formalizzato con la Regione Basilicata interventi compensativi destinati a progetti in ambito della "Gestione del sistema di monitoraggio Ambientale", dello "Sviluppo sostenibile" e per l'Istituzione di borse di studio per un valore complessivo al 100% di circa 180 milioni di euro, dei quali 131 milioni già liquidati.
Si tratta di 70 ettari, oggi acquisiti per il 70% circa, e che saranno utilizzati per la realizzazione di impianti di trattamento delle acque di strato che potranno essere messe a disposizione come bene primario nell'ambito delle filiera agricola, civile o industriale, per attività nel campo delle rinnovabili, dell'innovazione tecnologica e dell'economia circolare oltre che costituire una fascia di rispetto tra le attività della zona industriale e gli insediamenti abitati più vicini.
finanziaria annuale 2017, https://www.eni.com/docs/it_IT/eni-com/documentazionearchivio/documentazione/bilanci-35 Relazione rapportl/rapportl-2017/Relazione-finanziaria-annuale-2017.pdf, pag. 200
L'incarico è stato affidato dalle competenti strutture aziendali nel rispetto delle procedure interne in materia di conferimento di incarichi. La scelta del soggetto è stata effettuata sulla base dell'apprezzamento dell'attività svolta nel precedente incarico e per la riconosciuta esperienza in materia.
Il Rappresentante degli Azionisti designato dalla Società, ai sensi dell'art. 135-undecies TUF, è l'Avv. Dario Trevisan. Il costo è pari a massimo 5.000 euro a seconda del numero di deleghe, oltre spese, Iva e CPA.
Nell'esercizio 2017, Il Consiglio di Amministrazione ha esaminato ed approvato 14 operazioni relative a società controllate.
L'aggiornamento della normativa interna sulla gestione del trattamento delle informazioni privilegiate è stato predisposto ed è in corso di condivisione con le funzioni interne interessate; il tempo richiesto per la redazione finale è dipeso dalla necessità di recepire gli ultimi orientamenti Consob in materia. Nelle more della formalizzazione dell'aggiornamento della normativa interna, il rispetto degli obblighi di legge è pienamente assicurato da specifiche disposizioni interne.
83192562
5, Per i comunicati la cui approvazione non è attribuita al CdA da specifiche disposizioni, essi vengono trasmessi ai membri (o alcuni membri) del CdA allo stesso momento della pubblicazione sul sito internet o precedentemente?
Tutti i comunicati stampa sono sottoposti all'approvazione dell'Amministratore Delegato dalla funzione Comunicazione Esterna in linea con le previsioni della normativa interna in materia di Comunicazione e Market Abuse. Resta salva l'approvazione del Consiglio per i comunicati di propria competenza. Dopo l'approvazione i comunicati stampa sono pubblicati a cura della stessa funzione sul sito internet di Eni, nel rispetto delle norme in materia di Market Abuse e fatti in ogni caso salvi ulteriori adempimenti di legge previsti in relazione alla particolare natura dell'informazione trattata.
Eni considera la diversità una risorsa, una fonte di arricchimento che rende l'azienda più forte e capace di affrontare al meglio le sfide, e ha adottato un sistema di Diversity & Inclusion finalizzato a promuovere la creazione di un ambiente di lavoro in cui vengano valorizzate le diversità di qualsiasi natura senza alcuna distinzione (razza, colore, genere, religione, nazionalità, opinione política, orientamento sessuale, status sociale, età)
In particolare il riconoscimento del valore di genere è sostenuto attraverso un approccio al gender management strutturato e di lungo periodo, basato sia su un sistema di Governance e normativo che sulla valorizzazione del talento femminile riconosciuto in tutti i processi interni di gestione e sviluppo del personale.
In tal senso vengono costantemente promosse azioni di sensibilizzazione e processi di monitoraggio "attivo" della presenza di donne in posizioni di responsabilità (middle e senior management), nei bacini di risorse manageriali e negli snodi cruciali di carriera. Molta attenzione è riservata alle giovani donne in ingresso, alla attività di formazione e sviluppo dedicate alle donne (mentoring e/o coaching) nonché alla valorizzazione di role model femminili.
La percentuale di donne in ruoli di responsabilità (quadri e dirigenti) è passata dal 23,67% del 2015 al 24,86% del 2017; in particolare le donne dirigenti sono il 14% della forza manageriale, con un trend graduale di crescita negli anni delle promozioni femminili (23% del totale nel 2017 vs 15% nel 2014).
Anche la presenza femminile negli organi di amministrazione e controllo delle società controllate Eni è cresciuta complessivamente dal 26% del 2015 al 32% del 2017, per quanto riguarda i CdA, e dal 34% al 37% per quanto riguarda gli organi di controllo.
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Risposta
Il budget del Comitato Controllo e Rischi per il 2017 è stato pari a €100.000, il budget dell'Internal Audit per il 2017 per prestazioni professionali e altri servizi esterni è stato è pari a €700.000.
È attivo un contratto quadro con società del network PwC per l'assistenza ad Eni SpA ed alle società del gruppo nelle attività di adozione/aggiornamento dei modelli 231. Per il 2017 il fatturato complessivo, a livello di gruppo, riferibile a detta attività è stato pari a circa 2 mln di euro. Per il 2018, le attività sono proseguite e potranno eventualmente proseguire nei limiti di quanto consentito dalle normative applicabili, tenuto conto della proposta di affidamento a PwC dell'incarico di revisione legale dei conti.
Risposta
La Società ha ricevuto una richiesta di informazioni ex art. 115 del D.Lgs 58/1998 da parte di Consob, avente ad oggetto gli assetti partecipativi. Il Collegio Sindacale ha ricevuto una richiesta di informazioni ex art. 115 del D. Lgs n. 58/98 da parte di Consob in relazione alle indagini avviate da parte della Procura della Repubblica di Milano in merito ad un presunto intralcio dell'attività giudiziaria condotta dalla stessa Procura.
• Nel 2017 il consumo di fonti primarie di Eni ammonta a circa 13 Mtep a cui si aggiungono 0,5 Mtep relativi a energia acquistata da altre società. Tale energia è essenzialmente di origine fossile
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ma proviene per circa l'80% da gas naturale/fuel gas, che garantiscono efficienze di rendimento e performance emissive migliori rispetto ad altri prodotti petroliferi (es. gasolio).
· La produzione di elettricità da fonti rinnovabili costituisce ancora una quota marginale del consumo energetico, tuttavia nel quadriennio 2018-2021 si prevede un impegno crescente nelle rinnovabili con un investimento in progetti economicamente sostenibili di circa 1,2 Mld € e una potenza elettrica installata da fonti rinnovabili di circa 1 GW al 2021 e 5 GW nel 2025. Tali investimenti consentiranno anche una progressiva sostituzione dell'autoconsumo da fonti fossili con energia rinnovabile proveniente da impianti solari ed eolici.
· Le emissioni dirette di gas ad effetto serra imputabili al business societario (cd. scope 1) sono calcolate su base operata al 100% e pubblicate in tutte le comunicazioni istituzionali. Tali emissioni ammontano nel 2017 a 42,52 MtCO2eq e si sono ridotte del 27% rispetto al 2010 grazie a investimenti in flaring down, efficienza energetica, conversione green del downstream e controllo delle emissioni fuggitive di metano. Nell'ultimo anno si è registrato un aumento del 2,5% rispetto al 2016 causato principalmente dagli start-up avvenuti in Ghana, Angola e Indonesia.
Eni, tramite l'unità anti-corruzione, ha sviluppato sin dal 2009 un programma di formazione obbligatoria in materia anti-corruzione rivolto al personale, sia in Italia che all'estero. Tale programma prevede l'erogazione di un corso e-learning con test di verifica, realizzato in due distinti moduli uno destinato a dirigenti e quadri e figure equivalenti all'estero e un modulo "base" rivolto a tutti gli altri dipendenti. In aggiunta alla formazione e-learning, l'unità anti-corruzione realizza eventi formativi in aula (workshop), destinati al personale a rischio corruzione. I workshop offrono una panoramica generale sulle leggi anti-corruzione applicabili a Eni, sui rischi che potrebbero derivare dalla loro violazione per persone fisiche e giuridiche e sul Compliance Program Anti-Corruzione di Eni. Insieme ai workshop vengono realizzati job specific training, ossia eventi formativi destinati a specifiche aree professionali a rischio di corruzione.
Si conferma, infine, che nel corso del 2017, sono state comminate sanzioni disciplinari per comportamenti in violazione di strumenti normativi anticorruzione.
La sicurezza informatica è curata dal Responsabile della funzione "ICT Global Cyber Security". Tale funzione:
risponde alla Direzione Information & Communication Technology (posta alle dipendenze del Chief Services & Stakeholder Relations Officer il quale a sua volta dipende dal CEO Eni);
ionc
opera in stretto collegamento con le altre funzioni aziendali competenti per l'individuazione dei rischi riguardanti la protezione delle informazioni critiche.
Ai sensi dell'art. 2422 c.c. i soci hanno diritto di esaminare il libro dei soci e di ottenerne estratti a proprie spese. Il costo dell'estrazione può variare in ragione dei termini della richiesta.
Le attività degli amministratori si svolgono nell'ambito del consiglio e dei comitati, in via collegiale. Ruoli specifici sono svolti dall'Amministratore Delegato e dal Presidente in forza delle funzioni ad essi attribuiti dal Consiglio e dallo Statuto e anche dai Presidenti dei Comitati Consiliari. Per maggiori informazioni è possibile consultare la Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2017, cui si rinvia, disponibile sul sito internet di Eni.
Il compenso stabilito dal Consiglio per gli amministratori investiti di particolari cariche ai sensi dell'art. 2389 del codice civile è determinato in coerenza con la Politica sulla remunerazione approvata dal Consiglio di Amministrazione su proposta di un Comitato Remunerazione composto da Amministratori indipendenti, sentito il Collegio Sindacale ed è reso noto al pubblico nella Relazione sulla Remunerazione, nonché sottoposto al voto consultivo dell'Assemblea nella sezione relativa alla citata Politica sulla Remunerazione.
Per quanto a conoscenza della Società, i Consiglieri di Amministrazione non si av collaboratori esterni alla società per l'esame dei temi a loro sottoposti.
118
$83192567$
Risposta
v. risposta precedente
Risposta
Gli Amministratori sono aggiornati in modo tempestivo e continuativo sui fatti di gestione e sulle tematiche connesse con la loro rappresentazione in bilancio; in particolare la discussione dei temi principali di bilancio è avvenuta in 4 riunioni, a dicembre, gennaio, febbraio e marzo, del Comitato Controllo e Rischi e del Collegio Sindacale, alla presenza della società di revisione. La bozza della relazione finanziaria annuale è stata messa a disposizione dei consiglieri circa una settimana prima della data del CdA di approvazione.
Risposta
Gli amministratori svolgono in proprio le funzioni e non si avvalgono di soggetti terzi, per quanto a conoscenza della società.
Le decisioni del Consiglio di Amministrazione sono state assunte all'unanimità, fatta eccezione per i casi in cui l'astensione è richiesta da normativa di legge o interna (es. astensione dell'Amministratore Delegato sulla delibera relativa ai propri compensi).
Risposta
A parte il Presidente, che ha per statuto la rappresentanza legale della società, gli amministratori non esecutivi non hanno svolto ruoli o missioni rispetto a specifiche attività o contratti, salve
eventuali attività dei Presidenti e dei componenti dei Comitati consiliari, in base ai compiti loro assegnati dal Consiglio.
Risposta
Per quanto a conoscenza della Società, i Sindaci non si avvalgono di collaboratori esterni alla società nello svolgimento dell'attività di controllo.
Risposta
I Sindaci non si avvalgono di collaboratori nell'attività di controllo (cfr. domanda 22).
Risposta
Come riportato nella Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli Azionisti, nel 2017 il Sindaco Marco Seracini ha effettuato nº 4 attività individuali di controllo, di cui ha successivamente riferito al Collegio, nell'ambito dell'esame dei report trimestrali predisposti dall'Internal Audit ai sensi della normativa interna che disciplina il processo di ricezione, analisi e trattamento delle segnalazioni inviate o trasmesse a Eni, anche in forma confidenziale o anonima.
In linea con le previsioni del Codice di Autodisciplina, la Presidente del Consiglio di Amministrazione di Eni, d'intesa con l'Amministratore Delegato, ha predisposto un piano di formazione (cd. "boar induction") subito dopo la nomina, avvenuta il 13 aprile 2017 e previsto alcune ulteriori/sessioni di ongoing training per il Consiglio, cui ha partecipato anche il Collegio Sindacale.
$83192/569$
In particolare, il Consiglio, quasi completamente confermato rispetto al precedente, ha svolto il programma di formazione che ha avuto ad oggetto i singoli aspetti del business e visite ai siti operativi della Raffineria di Porto Marghera e del Petrolchimico di Mantova nonché ai centri di controllo Upstream e "Rinnovabili".
Attualmente la produzione è pari a circa 82.000 barili/giorno a fronte di una massima capacità del Centro Olio Val D'Agri pari a 104 mila barili/giorno che rappresenta tuttora il valore di riferimento.
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L'attuale piano di investimenti ha come obiettivo strategico principale la creazione di valore nel lungo periodo, recependo le indicazioni degli Enti e nel pieno rispetto del territorio. Il piano è caratterizzato da una elevata sostenibilità ambientale in quanto prevede la realizzazione di nuovi pozzi da piazzole esistenti e la massimizzazione degli interventi sui pozzi esistenti senza quindi impatti legati all'occupazione di nuovi spazi e senza interventi di espansione del Centro Olio Val D'Agri.
Eni è presente in Basilicata come operatore nel Permesso di Ricerca di Serra San Bernardo (Eni 63,34% - ROCKHOPPER Italia 22,89% - TOTAL E&P Italia 13,77%) e ha presentato al 100% richiesta per 5 Istanze di Permesso (Anzi; Frusci; Monte LI Foi; San Fele; Satriano di Lucania). Mentre è partner in altri 4 Permessi di Ricerca (Aliano: TOTAL E&P Italia Op. 60% - Eni 40%; Fosso Valdienna: TOTAL E&P Italia Op. 83,4% - SHELL Italia E&P 9,3% - Eni 7,3%; Teara: TOTAL E&P Italia Op. 80% - Eni 20%); Tempa Moliano: TOTAL E&P Italia Op. 83,4% - SHELL Italia E&P 9,3% - Eni 7,3%) e partecipa alla richiesta di Istanza di Permesso in Masseria La Rocca (ROCKHOPPER Italia Op. 30% - TOTAL E&P ITALIA 38% - Eni 32%).
Attualmente Eni ha un unico pozzo di iniezione (Costa Molina 2) autorizzato secondo la normativa vigente. Non vi sono al momento piani per la messa in esercizio di ulteriori pozzi iniettori.
Sempre nell'ottica di accogliere le istanze del territorio e rispondere in maniera lungimirante Eni sta progettando e confrontandosi con gli enti al fine di realizzare favorire l'installazione di impianti ditrattamento delle acque di strato tali da permetterne il successivo utilizzo a scopi industriali, civili e agricoli nell'ambito di una visione sostenibile di business ed in un'ottica di economia circolare.
La coltivazione del giacimento avviene attraverso la produzione di circa 82.000 baril/giorno di olio e con circa 3.500 mc/g di acque di strato associate. Tali acque vengono reiniettate/per 2000 mc/g nel pozzo Costa Molina 2, nello stesso reservoir dal quale viene prodotta a circa/3000 m1/di
profondità, secondo quelle che sono le best practices dell'industria petrolifera; i restanti volumi delle acque di strato sono portati a smaltimento come rifiuto attraverso l'utilizzo di autobotti.
L'Autorizzazione Integrata Ambientale, rif. D.G.R. 627/2011 della Regione Basilicata (e successiva ratifica di modifica non sostanziale dell'AIA per rinnovo dell'autorizzazione alla reiniezione del 9 settembre 2013), autorizza alla reiniezione delle acque di strato in unità geologiche profonde mediante il pozzo Costa Molina 2 per un quantitativo massimo pari a 3.200 m3/g (e a 1.000.000 m3/anno).
Come menzionato, la reiniezione ammonta a 2000 mc/d significativamente inferiore a quanto autorizzato a dimostrare l'attenzione della società al territorio.
MA
EC
83192542
Amministratore Delegato Eni
$\sim$
Ó
G
83192/544
$\left{\begin{array}{c} 1 \ 2 \end{array}\right}$
ASSE
C C C C
83192 548
$\infty$
VE CO
$10$
Pronti agli upside e resilienti ai downside
$11$
EC
83192 83
$\binom{n}{i}$
AFRICA
$|$ is set $|$
JAN
$\overline{17}$
Energy Solutions: Progetto Italia
JV Matrica: piattaforma per la produzione di chemicals da fonti rinnovabili Porto Torres (Sardegna)
Sviluppo di una innovativa piattaforma per prodotti ad alto valore aggiunto da fonti rinnovabili a Porto Marghera
biomassa residua (da cui ricavare zuccheri di Sviluppo di una piattaforma integrata da naturale, resine, oli essenziali pregiati e Guayule per la produzione di gomma seconda generazione)
Partnership con Bridgestone
PROGETTI DI ECONOMIA CIRCOLARE
es. progetto di filiera per lo sviluppo di erba sintetica completamente riciclabile
es. progetto di ricerca per la sintesi di biobutadiene da zuccheri (partnership con Genomatica)
$21$ Ÿ.
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تكويرا
Conticelle: dal risanamento ambientale alla riqualificazione produttiva
Conticelle: dal risanamento ambientale alla riqualificazione produttiva
Il Progetto Ponticelle prevede l'integrazione tra le diverse realtà di Eni e l'interazione con il per la realizzazione di interventi sostenibili con l'applicazione di tecnologie innovative territorio
REINDUSTRIALIZZAZIONE DELL'AREA
Syndial/Eni 63 ettari di proprietà
progetto integrato di 26 ettari dedicati al riqualificazione
11 ettari dedicati alla realizzazione di un impianto fotovoltaico
22
$\begin{array}{c} \zeta \ \zeta \end{array}$
$\mathfrak i$
Building tools?
Free accounts include 100 API calls/year for testing.
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