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Enel

Quarterly Report Nov 16, 2017

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Quarterly Report

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Distribuzione da parte di Enel SpA di un acconto sul dividendo dell'esercizio 2017 ai sensi dell'art. 2433-bis del Codice Civile

Organi sociali di Enel SpA 5
Relazione degli amministratori sulla distribuzione di un acconto sul dividendo a favore degli azionisti
di Enel SpA ….……………6
Premessa 7
Attività di Enel SpA e fatti di rilievo dei primi nove mesi del 2017 10
Andamento economico di Enel SpA nei primi nove mesi del 2017 14
Situazione finanziaria di Enel SpA al 30 settembre 2017 16
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del periodo 18
Principali rischi e incertezze 19
Prevedibile evoluzione della gestione di Enel SpA 22
Conto economico 24
Prospetto dell'utile complessivo rilevato nel periodo 25
Stato patrimoniale 26
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto 28
Rendiconto finanziario 29
Note di commento 30

Organi sociali di Enel SpA

Consiglio di Amministrazione Collegio Sindacale

Patrizia Grieco Sergio Duca

Amministratore Delegato e Direttore Generale Sindaci effettivi

Consiglieri

Alfredo Antoniozzi Sindaci supplenti Alberto Bianchi Cesare Calari Michela Barbiero Paola Girdinio Alfonso Tono Alberto Pera Anna Chiara Svelto

Segretario del Consiglio

Silvia Alessandra Fappani

Presidente Presidente

Francesco Starace Romina Guglielmetti Roberto Mazzei

Franco Tutino

Angelo Taraborrelli Società di revisione EY SpA

Relazione degli amministratori sulla distribuzione di un acconto sul dividendo a favore degli azionisti di Enel SpA

Premessa

Aspetti strategici

Si segnala che il Piano strategico 2017-2021 ha contemplato, tra le misure intese ad ottimizzare la remunerazione degli azionisti, la reintroduzione da parte della Capogruppo Enel SpA, a partire dall'esercizio 2016, di una politica di acconto sui dividendi. Tale politica era stata già adottata dal Gruppo nel periodo a partire dall'esercizio 2004 e fino a quello relativo all'esercizio 2011.

A partire dal 2016, pertanto, Enel SpA ha reintrodotto la distribuzione di un acconto sul dividendo che miri:

  • ad allineare sotto tale profilo Enel SpA alle principali utilities con cui essa è confrontata dagli investitori. Circa il 50% delle società comprese nell'indice EuroStoxx Utilities che in concreto pagano un dividendo risulta infatti avere adottato una politica di acconto sui dividendi;
  • a soddisfare maggiormente l'azionariato di Enel SpA. Innanzitutto, quasi il 70% del capitale di Enel SpA posseduto da investitori istituzionali è in mano ad investitori caratterizzati da uno stile di investimento c.d. "long-only", il 30% dei quali risulta guidato essenzialmente da valutazioni inerenti la distribuzione dei dividendi (anche per quanto riguarda la relativa frequenza). Inoltre, la pratica di distribuzione di uno o più acconti sui dividendi è assai diffusa negli Stati Uniti, dove essa è seguita da circa il 99% degli emittenti; a tale riguardo si segnala che oltre il 30% del capitale di Enel SpA posseduto da investitori istituzionali è in mano ad investitori statunitensi;
  • ad ottenere una valutazione positiva da parte degli investitori circa la capacità di Enel SpA di assicurare stabilità dei flussi di cassa.

Così come nell'esercizio precedente, nell'ambito della politica sui dividendi è stato pertanto previsto che i dividendi vengano corrisposti agli azionisti in due tranche nel corso di ciascun esercizio. In linea con la prassi prevalente delle società comprese nell'indice EuroStoxx Utilities che risultano avere adottato una politica di acconto sui dividendi, il pagamento dei dividendi da parte di Enel SpA avviene nei mesi di gennaio a titolo di acconto e di luglio a titolo di saldo. Si ricorda infine che il Piano strategico 2017-2021 prevede l'erogazione di un dividendo complessivo sui risultati dell'esercizio 2017 pari all'importo più elevato tra 0,21 euro per azione e il 65% del risultato netto ordinario del Gruppo Enel.

Aspetti legali

L'art. 2433-bis del Codice Civile prevede che la distribuzione di acconti sui dividendi sia consentita alle società il cui bilancio è assoggettato per legge a revisione legale dei conti, qualora tale distribuzione sia prevista dallo Statuto e in presenza di un giudizio positivo sul bilancio dell'esercizio precedente da parte del soggetto incaricato di effettuare la revisione legale dei conti. È altresì previsto che la distribuzione di acconti sui dividendi non sia consentita quando dall'ultimo bilancio approvato risultino perdite relative all'esercizio o a esercizi precedenti.

Inoltre, la distribuzione deve essere deliberata dal Consiglio di Amministrazione sulla base di un prospetto contabile e di una relazione degli amministratori dai quali risulti che la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della società consente tale distribuzione. Sui suddetti documenti deve essere acquisito il parere della società di revisione. La normativa prevede, altresì, che la distribuzione non possa eccedere la minor somma tra l'importo degli utili conseguiti a partire dalla chiusura dell'esercizio precedente, diminuito delle quote che dovranno essere destinate a riserva per obbligo

Tutto ciò premesso, si precisa che il bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2016, compreso nella Relazione finanziaria annuale 2016 e approvato dall'Assemblea degli Azionisti il 4 maggio 2017, è stato assoggettato a revisione legale da parte di EY SpA che ha rilasciato, in data 11 aprile 2017, un giudizio positivo.

legale o statutario, e quello delle riserve disponibili.

Dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2016 non sono risultate perdite relative all'esercizio o a esercizi precedenti. Infine, l'art. 26.3 dello Statuto di Enel SpA prevede che il Consiglio di Amministrazione possa distribuire agli azionisti acconti sui dividendi.

Nel caso di Enel SpA la distribuzione dell'acconto è determinata sulla base del prospetto contabile al 30 settembre 2017, predisposto in conformità ai criteri di rilevazione e di valutazione stabiliti dai princípi contabili internazionali, International Financial Reporting Standards – IFRS omologati dalla Unione Europea (IFRS-EU) utilizzati nella redazione del bilancio al 31 dicembre 2016, al quale si rinvia per una più completa presentazione. In particolare, tale Prospetto contabile è stato redatto in conformità al principio contabile internazionale applicabile per la predisposizione delle situazioni infrannuali (IAS 34 – Bilanci intermedi) esclusivamente per le finalità dell'articolo 2433-bis del codice civile.

Il presente Prospetto contabile è composto dal Conto economico del periodo intermedio dal 1° gennaio al 30 settembre 2017, dal Prospetto dell'utile complessivo rilevato nello stesso periodo, dallo Stato patrimoniale al 30 settembre 2017, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto del periodo 1° gennaio - 30 settembre 2017, dal Rendiconto finanziario del periodo 1° gennaio - 30 settembre 2017 e dalle relative Note di commento.

I valori esposti sono confrontati, secondo quanto previsto dal menzionato principio contabile, con i corrispondenti valori dell'analogo periodo del precedente esercizio, fatta eccezione per lo Stato patrimoniale, il quale è confrontato con il corrispondente prospetto al 31 dicembre 2016.

Le riserve disponibili risultanti dalla situazione patrimoniale al 30 settembre 2017 ammontano a 14.203 milioni di euro, mentre l'utile di periodo disponibile ammonta a 2.414 milioni di euro.

Nella determinazione dell'utile di periodo disponibile, e quindi dell'acconto distribuibile, sono state considerate tutte le poste che, nel rispetto della normativa in vigore, concorrono a tale determinazione, nonché la riduzione di utile netto di Enel SpA con riferimento al quarto trimestre dell'esercizio 2017 stimata in 47 milioni di euro.

La sintesi dei dati rilevanti per la determinazione dell'acconto distribuibile è illustrata nella seguente tabella.

Milioni di euro
----------------- -- --
Utile di Enel SpA del periodo 1° gennaio - 30 settembre 2017 2.461
Quota dell'utile da destinare a Riserva legale (1) -
Utile di periodo disponibile (2) 2.414
Riserve disponibili (3) 14.203
Acconto distribuibile (art. 2433-bis, comma 4, cod.civ.) 2.414
Acconto massimo del dividendo oggetto di distribuzione 1.068
Acconto dividendo per azione (in euro) 0,105

(1) La riserva legale, pari a 2.034 milioni di euro, rappresenta il 20,0% del capitale sociale al 30 settembre 2017.

(2) Utile di periodo 1° gennaio – 30 settembre 2017 al netto del risultato negativo pari a 47 milioni di euro previsto per il quarto trimestre del 2017.

(3) Si rimanda alla nota 21 del Prospetto Contabile al 30 settembre 2017 di Enel SpA per una disamina puntuale.

Pertanto, ai sensi dell'art. 2433-bis, comma 4 del codice civile, la somma massima distribuibile a titolo di acconto sul dividendo è pari a 2.414 milioni di euro.

Tenuto conto che le condizioni previste dai commi da 1 a 4 dell'art. 2433-bis sono state rispettate, il Consiglio di Amministrazione, alla luce di quanto riportato nei successivi paragrafi in merito all'andamento della situazione economica e finanziaria di Enel SpA nei primi nove mesi del 2017 e delle informazioni incluse nel paragrafo "Prevedibile evoluzione della gestione di Enel SpA", intende distribuire un acconto pari a 0,105 euro per azione da mettere in pagamento a decorrere dal 24 gennaio 2018, con "data stacco" della cedola n. 27 coincidente con il 22 gennaio 2018 e record date (ossia data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso, ai sensi dell'art. 83-terdecies del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 e dell'art. 2.6.6, comma 2, del Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana SpA) coincidente con il 23 gennaio 2018.

Sulla base del numero delle azioni in circolazione ad oggi, 8 novembre 2017, pari a 10.166.679.946 l'ammontare complessivo dell'acconto risulta pari a 1.068 milioni di euro.

Nel presente documento, al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione economicafinanziaria di Enel SpA vengono utilizzati alcuni "indicatori alternativi di performance" non previsti dai principi contabili IFRS-EU. In linea con la Comunicazione Consob n. 0092543 del 3 dicembre 2015 e con gli Orientamenti pubblicati in data 5 ottobre 2015 dall'European Securities and Markets Authority (ESMA) ai sensi del Regolamento n. 1095/2010/EU, si riportano di seguito il significato, il contenuto e la base di calcolo di tali indicatori:

  • Margine operativo lordo: rappresenta un indicatore della performance operativa ed è calcolato sommando al "Risultato operativo" gli "Ammortamenti e impairment".
  • Indebitamento finanziario netto: rappresenta un indicatore della struttura finanziaria ed è determinato come somma dei "Finanziamenti a lungo termine", delle "Quote correnti dei finanziamenti a lungo termine", dei "Finanziamenti a breve termine", al netto delle "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" e dei crediti finanziari inclusi nelle "Altre attività finanziarie non correnti" e nelle "Altre attività finanziarie correnti".

Attività di Enel SpA e fatti di rilievo dei primi nove mesi del 2017

Enel SpA che opera nel settore dell'energia elettrica e del gas, ha la forma giuridica di società per azioni e ha sede in Roma, Viale Regina Margherita 137.

Enel SpA, nella propria funzione di holding industriale, definisce gli obiettivi strategici a livello di Gruppo e di società controllate e ne coordina l'attività. Le attività che Enel SpA, nell'ambito della propria funzione di indirizzo e coordinamento, presta nei confronti delle altre società del Gruppo, anche in relazione alla struttura organizzativa adottata dalla società, possono essere così sintetizzate:

  • attività di Holding Functions, connesse al coordinamento dei processi di governance a livello di Gruppo:
  • Amministrazione, Finanza e Controllo;
  • Risorse Umane ed Organizzazione;
  • Comunicazione;
  • Affari Legali e Societari;
  • Innovazione e Sostenibilità;
  • Affari Europei;
  • Audit;
  • attività di Global Business line, responsabili in tutte le geografie del Gruppo del coordinamento e dello sviluppo dei business di riferimento:
  • Infrastrutture e Reti Globali;
  • Generazione Termoelettrica Globale;
  • Energie Rinnovabili Globale;
  • Global Trading;
  • Global E-Solutions;
  • attività di Global Service, responsabili a livello di Gruppo del coordinamento di tutte le attività relative all'information technology e agli acquisti:
  • Acquisti Globali;
  • ICT Globale.

Nell'ambito del Gruppo, Enel SpA sopperisce ai fabbisogni di liquidità principalmente con i flussi di cassa generati dalla gestione ordinaria e attraverso l'utilizzo di una pluralità di fonti di finanziamento, assicurando, inoltre, un'opportuna gestione delle eventuali eccedenze di liquidità.

La società, inoltre, provvede direttamente e attraverso la sua controllata Enel Insurance NV alla copertura dei rischi assicurativi.

Emissione del primo "green bond"

In data 9 gennaio 2017 Enel Finance International ("EFI") ha collocato (con regolamento dell'emissione il 16 gennaio) con successo sul mercato europeo il suo primo green bond, destinato ad investitori istituzionali e assistito da una garanzia rilasciata da Enel SpA. L'emissione ammonta a complessivi 1.250 milioni di euro e prevede il rimborso in unica soluzione a scadenza in data 16 settembre 2024 e il pagamento di una cedola a tasso fisso pari all'1%, pagabile ogni anno in via posticipata nel mese di settembre, a partire da settembre 2017. Il prezzo di emissione è stato fissato in 99,001% ed il rendimento effettivo a scadenza è pari a 1,137%. Tale green bond è quotato sul mercato regolamentato della Borsa

dell'Irlanda e sul mercato regolamentato della Borsa del Lussemburgo. L'operazione ha raccolto adesioni per un importo di circa 3 miliardi di euro, con una partecipazione significativa di c.d. Investitori Socialmente Responsabili ("SRI") che ha permesso al Gruppo Enel di diversificare ulteriormente la propria base di investitori. I proventi netti dell'emissione – effettuata nell'ambito del programma di emissioni obbligazionarie a medio termine di Enel ed EFI (Programma Euro Medium Term Notes - EMTN) – saranno utilizzati per finanziare i c.d. eligible green projects del Gruppo Enel individuati e/o da individuare in conformità ai c.d. "Green Bond Principles 2016" pubblicati dall'ICMA – International Capital Market Association. In particolare, rientrano nella categoria degli eligible green projects a titolo esemplificativo, i progetti di sviluppo, costruzione e repowering di impianti di generazione da fonti rinnovabili, sviluppo di reti di trasmissione e distribuzione, nonché di implementazione di smart grids e smart meters nelle aree geografiche in cui il Gruppo opera. L'operazione è stata guidata da un sindacato di banche che ha visto coinvolti, in qualità di joint-bookrunners, Banca IMI, BofA Merrill Lynch, Credit Agricole CIB, Citi, Deutsche Bank, HSBC, J.P. Morgan, Mizuho Securities, Natixis,SMBC Nikko, UniCredit Bank.

Il CDA di Enel SpA delibera l'emissione di prestiti obbligazionari fino ad un massimo di 7 miliardi di euro

Il 12 aprile 2017, il Consiglio di Amministrazione di Enel SpA ("Enel"), nell'ambito della strategia di rifinanziamento del debito consolidato di Gruppo in scadenza, ha deliberato l'emissione entro il 31 dicembre 2018 di uno o più prestiti obbligazionari, da collocare presso investitori istituzionali, per un importo complessivo massimo pari al controvalore di 7 miliardi di euro. Le emissioni potranno essere effettuate dalla controllata olandese Enel Finance International (con garanzia della Capogruppo) oppure direttamente da parte di Enel, in relazione alle effettive opportunità di mercato. Il Consiglio ha demandato all'Amministratore Delegato il compito di definire importi, valute, tempi e caratteristiche delle singole emissioni, tenendo conto dell'evoluzione delle condizioni di mercato, con facoltà di richiedere la quotazione di tali emissioni presso uno o più mercati regolamentati dell'Unione Europea o presso sistemi multilaterali di negoziazione. In una logica di diversificazione, le emissioni potranno essere rivolte ad investitori istituzionali, comunitari e non comunitari, anche attraverso private placement.

Acquisizione di Tynemouth Energy Storage

Il 16 maggio 2017 Enel SpA ("Enel") ha acquistato il progetto stand-alone di accumulo di energia a batteria situato a Newcastle nel Regno Unito, acquisendo il 100% di Tynemouth Energy Storage Limited da Element Power, società europea specializzata nello sviluppo e operazione di progetti energetici. Il progetto, pronto per la costruzione, utilizzerà batteria agli ioni di litio con una capacità di 25 MW (12,5 MWh) e sarà completato all'inizio del 2018. L'investimento complessivo di Enel nel progetto, compresa la costruzione, sarà di circa 20 milioni di euro.

Tynemouth è supportato da un contratto di regolazione rapida di frequenza (Enhanced Frequency Response, EFR) di quattro anni con l'operatore National Grid, che si è aggiudicato nella gara EFR dell'anno scorso per la fornitura di servizi di bilanciamento della rete. Dopo quattro anni, l'impianto parteciperà a gare per l'aggiudicazione di servizi ancillari e di capacity market.

Enel Finance International lancia Bond da 5 miliardi di dollari USA

Nell'ambito del programma di finanziamento del Gruppo Enel e di rifinanziamento del debito consolidato in scadenza approvato dal CdA di Enel SpA nel mese di aprile, il 23 maggio 2017 Enel Finance International, società finanziaria del Gruppo controllata da Enel SpA, ha lanciato sul mercato statunitense e sui mercati internazionali un'emissione

obbligazionaria multi tranche destinata ad investitori istituzionali per un totale di 5 miliardi di dollari USA, pari a un controvalore complessivo in euro di circa 4,5 miliardi. L'emissione, garantita da Enel SpA, ha ricevuto richieste in esubero per circa 3 volte e mezzo, totalizzando ordini per un ammontare superiore ai 17 miliardi di dollari USA. L'emissione obbligazionaria è la più grande sul mercato americano mai garantita da una società italiana.

Progetto di fusione per incorporazione di Enel South America in Enel SpA

Il 16 giugno 2017 è stato depositato presso il Registro delle Imprese di Roma il progetto di fusione per incorporazione di Enel South America Srl ("Enel SA") in Enel SpA ("Enel"). L'operazione si inquadra nell'ambito del processo di semplificazione della struttura societaria del Gruppo, uno dei principi fondamentali del piano strategico 2017-2019 di Enel. In particolare, l'operazione, approvata dal Consiglio di Amministrazione di Enel del 27 luglio 2017, consentirà ad Enel di beneficiare della gestione diretta delle partecipazioni nelle due subholding latinoamericane Enel Americas SA ed Enel Chile SA, attualmente detenute da Enel SA, mediante l'accorciamento della relativa catena di controllo. Trattandosi di una fusione semplificata da effettuare senza concambio, Enel non procederà ad alcun aumento di capitale sociale né assegnerà azioni in sostituzione della partecipazione detenuta in Enel South America.

Acquisto obbligazioni proprie da parte di Enel Finance International NV

Nell'ambito della strategia di ottimizzazione della struttura delle passività del Gruppo Enel mediante una gestione attiva delle scadenze e del costo del debito, Enel Finance International NV ("EFI") a seguito dell'esercizio dell'opzione di riacquisto "Redemption at the option of the Issuer (Issuer Call)" prevista dalla documentazione di offerta e della pubblicazione della relativa notifica in data 13 luglio 2017, ha acquistato per cassa l'intero ammontare di un prestito obbligazionario pari a 1.750 milioni di dollari USA emesso dalla stessa EFI e garantito da Enel SpA con scadenza originaria prevista nel 2019.

L'operazione, mediante la quale è stato possibile rimborsare anticipatamente il finanziamento ad un prezzo di estinzione calcolato sulla base del valore attuale dei pagamenti e degli interessi, scontati ad un tasso maggiorato di 30 basis point, è stata regolata in data 2 agosto 2017.

Sequestro della centrale di Brindisi

Il 28 settembre 2017 è stato notificato ad Enel Produzione il provvedimento con il quale il giudice per le indagini preliminari di Lecce dispone il sequestro della centrale termoelettrica di Brindisi – Cerano. Detto provvedimento si inserisce nel contesto di una indagine penale avviata dalla Procura presso il Tribunale di Lecce afferente i processi di riutilizzo, nell'ambito dell'industria cementiera, delle ceneri c.d. leggere, ovvero prodotte dalla combustione del carbone e captate dai sistemi di abbattimento dei fumi della suddetta centrale. L'indagine coinvolge anche Cementir, impresa cementiera alla quale erano destinate le ceneri per la produzione del cemento e la società ILVA che forniva a Cementir altri residui per la produzione di cemento. Nell'ambito di detta indagine, alcuni dirigenti/dipendenti della società sono indagati per traffico illecito di rifiuti e miscelazione non autorizzata degli stessi. Il provvedimento di sequestro, al fine di garantire la continuità aziendale, ha autorizzato la Centrale di Brindisi a proseguire la produzione per 60 giorni nel rispetto di alcune prescrizioni tecniche volte – secondo l'ipotesi accusatoria - alla rimozione delle presunte carenze gestionali contestate. Alla società Enel Produzione, ai sensi del d.lgs. n. 231/01 sono contestati i medesimi reati per i quali sono indagati i dirigenti/dipendenti della società. A seguito di detta contestazione, come previsto dalla normativa, il Giudice per le indagini preliminari di Lecce ha disposto anche il sequestro di circa 523 milioni di euro, equivalenti al profitto che la Procura della Repubblica di Lecce titolare delle indagini ritiene sia stato conseguito in virtù dell'asserito illecito trattamento delle ceneri. Nel provvedimento di sequestro sono stati nominati due custodi – amministratori al fine di monitorare l'adempimento delle prescrizioni tecniche summenzionate. Enel Produzione ha evidenziato alla Magistratura Inquirente che la centrale è esercita in conformità alla normativa di settore e dei più alti standard tecnologici internazionali, oltre che con ciclo

produttivo e di riuso dei residui identico a quello delle più efficienti centrali europee e del resto del mondo, nel rispetto dei più moderni dettami ambientali volti a promuovere un'economia circolare. Le analisi svolte sulle ceneri prima del sequestro e quelle successive hanno sempre confermato la non pericolosità delle stesse e dunque la legittimità della loro gestione. Enel Produzione, pur senza condividere le tesi accusatorie, ha comunque manifestato la propria piena disponibilità a definire in tempi brevi, d'intesa con la Magistratura inquirente e con gli Amministratori Giudiziari, soluzioni tecniche per l'esecuzione delle prescrizioni imposte dal decreto di sequestro che tengano nel contempo conto delle complessità gestionali e logistiche connesse alla loro attuazione e dei relativi rischi per il sistema elettrico nazionale.

Andamento economico di Enel SpA nei primi nove mesi del 2017

Risultati economici di Enel SpA

Milioni di euro
Primi nove mesi
2017 2016 Variazione
Ricavi
Ricavi delle prestazioni 85 160 (75)
Altri ricavi e proventi 8 6 2
Totale 93 166 (73)
Costi
Servizi e godimento beni di terzi 88 93 (5)
Costo del personale 125 124 1
Altri costi operativi 11 6 5
Totale 224 223 1
Margine operativo lordo (131) (57) (74)
Ammortamenti e impairment 9 113 (104)
Risultato operativo (140) (170) 30
Proventi / (Oneri) finanziari netti e da partecipazioni
Proventi da partecipazioni 2.976 2.882 94
Proventi finanziari 2.492 3.367 (875)
Oneri finanziari 2.982 3.976 (994)
Totale 2.486 2.273 213
Risultato prima delle imposte 2.346 2.103 243
Imposte (115) (156) 41
UTILE DEL PERIODO 2.461 2.259 202

Ricavi – Euro 93 milioni

I ricavi delle prestazioni, pari a 85 milioni di euro nei primi nove mesi del 2017 (160 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2016), si riferiscono a prestazioni di assistenza e consulenza rese alle società controllate e al riaddebito di oneri di competenza delle controllate stesse.

Il decremento complessivo, pari a 75 milioni di euro, è imputabile principalmente alla riduzione dei ricavi per management fees che hanno risentito dei conguagli negativi riferiti agli esercizi 2015 e 2016, nonché dell'applicazione del nuovo modello di remunerazione adottato dalla Capogruppo nell'esercizio in corso.

Gli altri ricavi e proventi, pari a 8 milioni di euro, si riferiscono essenzialmente, sia nel periodo corrente che in quello a raffronto, al personale in distacco (6 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016).

Costi – Euro 224 milioni

I costi includono:

prestazioni di servizi e godimento beni di terzi per complessivi 88 milioni di euro, di cui 36 milioni di euro da terzi (44 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016) e 52 milioni di euro da società del Gruppo (49 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016). Le prestazioni da terzi sono riferite principalmente a servizi promozionali, di pubblicità, propaganda, stampa, prestazioni professionali e tecniche, consulenze strategiche, di direzione e organizzazione aziendale, nonché a servizi informatici. Le prestazioni da società del Gruppo sono riferibili essenzialmente alla controllata Enel Italia Srl e sono relative a servizi informatici e amministrativi, servizi alla persona, servizi di edificio e di approvvigionamento, nonché a canoni di locazione. Rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente, i costi per prestazioni di servizi e godimento beni di terzi presentano un decremento di 5 milioni di euro, principalmente a seguito della riduzione dei costi sostenuti verso fornitori terzi sia per acquisizioni/cessioni di aziende sia per provvigioni e commissioni bancarie;

  • costo del personale per 125 milioni di euro, a fronte di una consistenza media del periodo di 1.153 unità. L'incremento di 1 milione di euro rispetto ai primi nove mesi del 2016 è riferibile principalmente all'effetto congiunto dell'andamento della consistenza media dei dipendenti (+41 unità medie rispetto all'analogo periodo del 2016) che ha comportato un aumento dei salari e stipendi in parte compensato dai minori costi per piani di incentivazione;
  • altri costi operativi per 11 milioni di euro, presentando un incremento di 5 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2016. Tale variazione è relativa principalmente ad erogazioni liberali a favore di terzi versate nei primi nove mesi del 2017 e all'aggiornamento di stima su talune posizioni sorte in esercizi precedenti relativamente al fondo per contenzioso legale.

Il margine operativo lordo risulta negativo per 131 milioni di euro e, rispetto al periodo a raffronto, presenta un peggioramento di 74 milioni di euro da ricondurre sostanzialmente alla riduzione dei ricavi per prestazioni di servizi (75 milioni di euro).

La voce ammortamenti e impairment, pari a 9 milioni di euro, si riferisce nei primi nove mesi del 2017 esclusivamente ad ammortamenti delle attività materiali e immateriali per complessivi 9 milioni di euro. Rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, tale voce presenta un decremento di 104 milioni di euro per effetto essenzialmente della rettifica di valore rilevata, nel 2016, sulla partecipazione detenuta in Enel Trade SpA.

Il risultato operativo, per effetto di quanto sopra, risulta negativo per 140 milioni di euro e, rispetto al periodo a raffronto, presenta un miglioramento di 30 milioni di euro.

Proventi/(Oneri) finanziari netti e da partecipazioni – Euro 2.486 milioni

La voce include i dividendi incassati dalle società controllate, collegate e in altre imprese per 2.976 milioni di euro parzialmente compensati da oneri finanziari netti per complessivi 490 milioni di euro. Rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente i proventi da partecipazione mostrano un incremento di 94 milioni di euro mentre gli oneri finanziari netti evidenziano una variazione in diminuzione di 119 milioni di euro attribuibile essenzialmente all'effetto del decremento degli oneri netti da strumenti derivati di Enel SpA in parte compensato dalla variazione netta negativa delle differenze cambio.

Imposte – Euro 115 milioni

Le imposte di competenza del periodo risultano complessivamente positive per 115 milioni di euro (positive per 156 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016). Tale andamento risente essenzialmente del saldo delle partite finanziarie fiscalmente rilevanti nei due periodi di riferimento.

Il risultato del periodo si attesta a 2.461 milioni di euro a fronte di un utile del corrispondente periodo dell'esercizio precedente di 2.259 milioni di euro. L'incremento di 202 milioni di euro è riconducibile principalmente al miglioramento del risultato della gestione finanziaria.

Situazione finanziaria di Enel SpA al 30 settembre 2017

La situazione finanziaria complessiva di Enel SpA al 30 settembre 2017 è riepilogata nella seguente tabella.

Milioni di euro
al 30.09.2017 al 31.12.2016 Variazione
Indebitamento a lungo termine:
- finanziamenti bancari 1.042 50 992
- obbligazioni 8.608 12.414 (3.806)
- quote accollate e finanziamenti ricevuti da società controllate 1.200 1.200 -
Indebitamento a lungo termine 10.850 13.664 (2.814)
- crediti finanziari verso terzi (5) (5) -
- quote accollate e finanziamenti concessi alle società controllate (13) (27) 14
Indebitamento netto a lungo temine 10.832 13.632 (2.800)
Indebitamento / (Disponibilità) a breve termine:
- quota a breve dei finanziamenti a lungo termine 3.648 973 2.675
- indebitamento a breve verso banche 34 810 (776)
- cash collateral ricevuti 261 1.107 (846)
Indebitamento a breve termine 3.943 2.890 1.053
- quota a breve dei crediti finanziari a lungo termine (1) (1) -
- quota a breve dei finanziamenti accollati/concessi (26) (45) 19
- altri crediti finanziari a breve (16) (6) (10)
- cash collateral versati (2.048) (1.012) (1.036)
- posizione finanziaria netta a breve verso società del Gruppo 1.408 1.419 (11)
- disponibilità presso banche e titoli a breve (980) (3.038) 2.058
Indebitamento / (Disponibilità) netto a breve termine 2.280 207 2.073
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO 13.112 13.839 (727)

L'indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2017 risulta pari a 13.112 milioni di euro e registra un decremento di 727 milioni di euro, come risultato di un miglioramento dell'esposizione debitoria netta a lungo termine per 2.800 milioni di euro in parte compensato dall'incremento dell'indebitamento finanziario netto a breve termine per 2.073 milioni di euro.

Le principali operazioni effettuate nel corso del 2017 che hanno avuto un impatto sull'indebitamento finanziario sono state:

  • il rimborso della quota residua di 909 milioni di euro, di un prestito obbligazionario emesso nel 2007 per un valore di 1.500 milioni di euro, assoggettato a rimborso parziale nell'esercizio 2016;
  • il rimborso di due tranche dei prestiti obbligazionari Ina e Ania per complessivi 31 milioni di euro;
  • il riacquisto di obbligazioni proprie a tasso variabile non quotate "Serie speciale riservata al personale 1994-2019" per 14 milioni di euro;
  • il tiraggio per 500 milioni di euro del contratto di finanziamento con Unicredit SpA, stipulato nel corso dell'esercizio precedente (utilizzato al 31 dicembre 2016 per 50 milioni di euro);
  • la stipula di nuovi contratti di finanziamento con Unicredit SpA e con UBI Banca SpA rispettivamente per un importo pari a 200 milioni di euro e 150 milioni di euro;
  • la stipula di un contratto di finanziamento in dollari con Bank of America per un controvalore in euro al cambio di emissione di 199 milioni (227 milioni di dollari).

L'indebitamento finanziario netto ha beneficiato, nella sua componente a breve termine, del decremento dei debiti verso banche per finanziamenti a breve termine ricevuti (778 milioni di euro).

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti, pari a 980 milioni di euro, presentano un decremento di 2.058 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2016, principalmente dovuto agli effetti del rimborso e del riacquisto dei prestiti obbligazionari soprariportati, al pagamento dei dividendi 2016 così come deliberato dall'Assemblea degli Azionisti di Enel SpA in data 4 maggio 2017, nonché alla normale operatività connessa alla funzione di tesoreria accentrata svolta dalla Capogruppo.

L'indice "Debt to Equity" al 30 settembre 2017 è pari a 0,46 rispetto allo 0,51 del 31 dicembre 2016.

Flussi finanziari

I flussi finanziari dei primi nove mesi del 2017 di Enel SpA sono evidenziati di seguito.

Milioni di euro Primi nove mesi
2017 2016 Variazione
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo 3.038 5.925 (2.887)
Cash flow da attività operativa 2.569 2.462 107
Cash flow da attività di investimento/disinvestimento (13) (147) 134
Cash flow da attività di finanziamento (4.614) (6.988) 2.374
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo 980 1.252 (272)

Nel corso dei primi nove mesi del 2017 il cash flow da attività di finanziamento, ha assorbito liquidità per 4.614 milioni di euro (pari a 6.988 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016). In particolare, tale risultato risente principalmente dei rimborsi dei finanziamenti a lungo termine (940 milioni di euro), del pagamento dei dividendi (1.829 milioni di euro), nonché della variazione netta subita dai cash collateral necessari per l'operatività su contratti derivati over the counter su tassi e cambi (1.882 milioni di euro).

Il cash flow da attività di investimento ha assorbito liquidità per 13 milioni di euro (pari a 147 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016), ed è stato essenzialmente generato sia dall'acquisto da parte di Enel SpA della totalità del capitale di Tynemouth Energy Storage Limited, società europea specializzata nello sviluppo e operazione di progetti energetici (5 milioni di euro), sia dagli investimenti effettuati nel corso dei primi nove mesi del 2017 in attività materiali e immateriali (8 milioni di euro).

I citati fabbisogni derivanti dall'attività di finanziamento e di investimento, sono stati fronteggiati dall'apporto del cash flow generato dall'attività operativa che, positivo per 2.569 milioni di euro (pari a 2.462 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016), riflette essenzialmente l'incasso dei dividendi dalle società partecipate (2.976 milioni di euro) e dall'utilizzo delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti che al 30 settembre 2017 si attestano a 980 milioni di euro (3.038 milioni di euro al 1° gennaio 2017).

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del periodo

Enel Finance International NV lancia Bond da 3 miliardi di dollari USA sul mercato americano

In data 3 ottobre 2017, Enel Finance International NV ("EFI"), la società finanziaria del Gruppo controllata da Enel SpA ("Enel"), ha lanciato sul mercato statunitense e sui mercati internazionali un'emissione obbligazionaria multi tranche destinata ad investitori istituzionali per un totale di 3 miliardi di dollari USA, pari a un controvalore complessivo di circa 2,5 miliardi di euro. L'emissione, garantita da Enel, ha ricevuto richieste in esubero per circa 3 volte, totalizzando ordini per un ammontare pari a circa 9 miliardi di dollari USA.

Tale seconda offerta del Gruppo Enel nel 2017 sul mercato americano, rientra nella strategia di finanziamento del Gruppo e di rifinanziamento del debito consolidato in scadenza.

Principali rischi e incertezze

Enel SpA, nella propria funzione di holding industriale, è esposta, nella sostanza, ai medesimi rischi e incertezze connesse al business del Gruppo, nonché a quelli più specifici di carattere finanziario correlati alla funzione di tesoreria centrale svolta per il Gruppo.

Per contenere l'esposizione a tali rischi Enel SpA svolge una serie di attività di analisi, monitoraggio, gestione e controllo degli stessi che sono di seguito descritte.

Rischi connessi al business

I mercati energetici nei quali il Gruppo Enel è presente sono interessati da processi di progressiva liberalizzazione, che viene attuata in diversa misura e con tempistiche differenti da Paese a Paese. Come risultato di questi processi, Enel è esposta a una crescente pressione competitiva derivante dall'ingresso di nuovi operatori e dallo sviluppo di mercati organizzati. I rischi di business che derivano dalla naturale partecipazione del Gruppo a mercati che presentano queste caratteristiche, sono stati fronteggiati con una strategia di integrazione lungo la catena del valore, con una sempre maggiore spinta all'innovazione tecnologica, alla diversificazione e all'espansione geografica.

Il cambiamento delle regole di funzionamento dei mercati, nonché le prescrizioni e gli obblighi che li caratterizzano, possono influire sull'andamento della gestione e dei risultati del Gruppo stesso.

A fronte dei rischi che possono derivare da tali fattori, si è operato per intensificare i rapporti con gli organismi di governo e regolazione locali adottando un approccio di trasparenza, collaborazione e proattività nell'affrontare e rimuovere le fonti di instabilità dell'assetto regolatorio.

Inoltre la normativa comunitaria sul sistema di scambio di quote di anidride carbonica (CO2) impone degli oneri per il settore elettrico, che in futuro potranno essere sempre più rilevanti. In tale contesto, l'instabilità del mercato delle quote ne accentua la difficoltà di gestione e monitoraggio. Al fine di ridurre i fattori di rischio legati alla normativa in materia di CO2, il Gruppo svolge un'attività di presidio dello sviluppo e dell'attuazione della normativa comunitaria e nazionale, diversifica il mix produttivo a favore di tecnologie e fonti a basso tenore di carbonio, con particolare attenzione alle fonti rinnovabili e al nucleare, sviluppa strategie che gli consentono di acquisire quote a un costo più competitivo, ma soprattutto migliora le prestazioni ambientali dei propri impianti incrementandone l'efficienza energetica.

Ulteriori rischi legati al business del Gruppo sono ravvisabili nel malfunzionamento dei propri impianti, negli eventi accidentali avversi o nelle interruzioni di forniture di combustibili che possono compromettere la temporanea funzionalità degli stessi. Per mitigare tali rischi, il Gruppo fa ricorso alle migliori strategie di prevenzione e protezione, incluse tecniche di manutenzione preventiva e predittiva, survey tecnologici mirati alla rilevazione e al controllo dei rischi, nonché il ricorso alle best practices internazionali. Il rischio residuo, industriale e ambientale, viene gestito con il ricorso a specifici contratti di assicurazione, rivolti sia alla protezione dei beni aziendali che alla tutela dell'azienda nei confronti di terzi danneggiati da eventi accidentali, incluso l'inquinamento, che possono aver luogo nel corso dei processi legati alla generazione e distribuzione dell'energia elettrica e del gas. Per quanto concerne la generazione nucleare, Enel è attiva in Spagna attraverso Endesa e in joint venture con altri soci in Slovacchia attraverso la società Slovenske Elektrarne. Nell'ambito delle sue attività nucleari, il Gruppo è esposto anche a rischi operativi e potrebbe dover fronteggiare costi aggiuntivi a causa tra gli altri di incidenti, violazioni della sicurezza, atti di terrorismo, calamità naturali, malfunzionamenti di attrezzature, stoccaggio, movimentazione, trasporto, trattamento delle sostanze e dei materiali nucleari. Nei Paesi in cui Enel ha attività nucleari, specifiche disposizioni di legge, basate su convenzioni internazionali, richiedono che l'operatore si doti di una copertura assicurativa per la responsabilità civile legata ai rischi derivanti dall'uso e trasporto di combustibile nucleare, con massimali e condizioni di garanzia stabiliti per legge. Altre misure di mitigazione sono state messe in atto secondo le best practice internazionali.

Con riferimento infine ai rischi di interruzione delle forniture di combustibili, il Gruppo ha sviluppato una strategia di stabilizzazione dei margini che prevede il ricorso alla contrattualizzazione anticipata dell'approvvigionamento dei combustibili e delle forniture ai clienti finali o a operatori del mercato all'ingrosso.

Si è dotato, inoltre, di una procedura formale che prevede la misurazione del rischio commodity residuo, la definizione di un limite di rischio massimo accettabile e la realizzazione di operazioni di copertura mediante il ricorso a contratti derivati su mercati regolamentati o over the counter (OTC).

I citati rischi di business a cui il Gruppo è esposto nella sua naturale partecipazione ai diversi mercati dell'energia potrebbero limitare la capacità reddituale delle società partecipate direttamente e indirettamente da Enel SpA con conseguenti effetti sui risultati della gestione finanziaria della Società.

Rischi di carattere finanziario

La Società, nello svolgimento della propria attività, è esposta ad una varietà di rischi finanziari quali i rischi di mercato (relativi a tasso di interesse e tasso di cambio), il rischio di credito, il rischio di liquidità ed i rischi connessi al rating. La governance dei rischi finanziari adottata da Enel prevede:

  • la presenza di specifici comitati interni, composti dal top management del Gruppo e presieduti dall'Amministratore Delegato della Società, cui spetta l'attività di indirizzo strategico e di supervisione della gestione dei rischi;
  • l'emanazione di specifiche policy e procedure che definiscono i ruoli e le responsabilità per i processi di gestione, monitoraggio e controllo dei rischi nel rispetto del principio della separazione organizzativa fra le strutture preposte alla gestione del business e le strutture responsabili del controllo dei rischi;
  • la definizione di un sistema di limiti di rischio, periodicamente monitorati dalle unità deputate al controllo dei rischi.

Rischi connessi alla fluttuazione dei tassi di cambio e di interesse

Il Gruppo è esposto al rischio di cambio sui flussi di cassa connessi all'acquisto e/o alla vendita di combustibili ed energia sui mercati internazionali, sui flussi di cassa relativi a investimenti o altre partite in divisa estera e sull'indebitamento denominato in valuta diversa da quella di conto dei rispettivi paesi. La principale esposizione del Gruppo al rischio di cambio è nei confronti del dollaro statunitense.

Al fine di minimizzare i rischi di natura economica Enel SpA pone in essere, tipicamente sul mercato over the counter, diverse tipologie di contratti derivati e in particolare currency forward e cross currency interest rate swap.

Nel corso dei primi nove mesi del 2017 la gestione del rischio tasso di cambio è proseguita nell'ambito del rispetto della politica di gestione dei rischi, che prevede la copertura delle esposizioni significative, senza alcun tipo di difficoltà nell'accesso al mercato dei derivati.

Con riferimento al rischio di fluttuazione dei tassi di interesse, la principale fonte di esposizione per Enel SpA deriva dalla variabilità degli oneri connessi all'indebitamento finanziario espresso a tasso variabile.

La politica di gestione del rischio di tasso di interesse prevede il mantenimento di una struttura dell'indebitamento bilanciata in termini di rapporto tra debito a tasso fisso e a tasso variabile, al fine di limitare la volatilità dei risultati contenendo nel tempo il costo della provvista. Le politiche di gestione poste in essere da Enel SpA sono volte altresì a ottimizzare la situazione finanziaria complessiva del Gruppo, l'allocazione ottimale delle risorse finanziarie e il controllo dei rischi finanziari.

Il mantenimento del livello desiderato del rapporto di copertura del debito è raggiunto anche attraverso l'utilizzo di varie tipologie di contratti derivati e in particolare interest rate swap e interest rate collar. Le coperture in derivati possono essere effettuate anche in anticipo rispetto a future emissioni obbligazionarie (c.d. operazioni di pre-hedge), ove la Società decida di fissare anticipatamente il costo dell'indebitamento.

In base a tali politiche, l'operatività in derivati per la gestione dei rischi di tasso di interesse e di cambio viene effettuata avendo particolare riguardo, tra l'altro, alla selezione delle controparti finanziarie e al monitoraggio delle relative esposizioni e livelli di rating.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che la Società possa incorrere in difficoltà di adempimento alle proprie obbligazioni associate a passività finanziarie che sono regolate tramite cassa o altre attività finanziarie. Gli obiettivi di gestione del rischio di liquidità sono:

  • garantire un adeguato livello di liquidità per la Società, minimizzando il relativo costo opportunità;
  • mantenere una struttura del debito equilibrata in termini di profilo di maturity e fonti di finanziamento.

Nel breve periodo, il rischio di liquidità è mitigato garantendo un adeguato livello di liquidità e risorse incondizionatamente disponibili, ivi comprese disponibilità liquide e depositi a breve termine, le linee di credito committed disponibili e un portafoglio di attività altamente liquide.

Nel lungo termine, il rischio di liquidità è mitigato garantendo un profilo di maturity del debito equilibrato, la diversificazione delle fonti di finanziamento in termini di strumenti, mercati /valute e controparti.

Rischio di credito

Il rischio di credito è rappresentato dalla possibilità che una variazione del merito di credito delle controparti di operazioni finanziarie determini effetti sulla posizione creditoria, in termini di insolvenza e mancato pagamento (rischio di default) o di variazioni nel valore di mercato della stessa (rischio di spread), tale da generare una perdita. La Società è esposta al rischio di credito nell'ambito dell'attività finanziaria, ivi inclusa l'operatività in strumenti derivati, i depositi con banche e società finanziarie, le transazioni in valuta estera e la negoziazione di altri strumenti finanziari.

Le fonti dell'esposizione al rischio di credito non hanno subito variazioni rilevanti rispetto al precedente esercizio. La gestione del rischio di credito da parte della Società è fondata sulla selezione delle controparti tra le primarie istituzioni finanziarie nazionali ed internazionali con elevato standing creditizio considerate solvibili sia dal mercato sia da valutazioni interne, diversificando le esposizioni tra le stesse. Il monitoraggio delle esposizioni creditizie e del relativo rischio di credito è effettuato periodicamente dalle unità deputate al controllo dei rischi nell'ambito delle policy e procedure definite dalla governance dei rischi di Gruppo, anche al fine di individuare tempestivamente le eventuali azioni di mitigazione da porre in essere.

In tale ambito generale, Enel ha peraltro sottoscritto con le principali istituzioni finanziarie con cui opera accordi di marginazione che prevedono lo scambio di cash collateral, in grado di mitigare significativamente l'esposizione al rischio di controparte.

Rischi connessi al rating

La possibilità di accesso al mercato dei capitali ed alle altre forme di finanziamento nonché i costi connessi dipendono, tra l'altro, dal merito di credito assegnato al Gruppo.

Eventuali riduzioni del merito di credito da parte delle agenzie di rating potrebbero costituire una limitazione alla possibilità di acceso al mercato dei capitali e incrementare il costo della raccolta con conseguenti effetti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo. L'attuale rating di Enel è pari a: (i) "BBB", con outlook positivo, secondo Standard & Poor's; (ii) "BBB+", con outlook stabile, secondo Fitch; e (iii) "Baa2", con outlook stabile, secondo Moody's.

Prevedibile evoluzione della gestione di Enel SpA

Nel corso dei primi nove mesi del 2017, il Gruppo Enel ha conseguito importanti risultati per ciascuno degli obiettivi del piano strategico 2017-2019, presentato in versione aggiornata nel novembre 2016.

In qualità di Capogruppo, i risultati economici e la struttura finanziaria di Enel SpA, saranno influenzati dai risultati delle partecipate e potranno trarre vantaggio dalla crescita prevista dei margini reddituali derivanti dai nuovi investimenti, dai contributi della strategia di attenzione al cliente su scala globale, nonché dal crescente contributo sia dei progetti di efficientamento, supportati dalla digitalizzazione, che di miglioramento dei flussi di cassa operativi.

Enel SpA, nella sua funzione di holding industriale, continuerà pertanto a supportare i programmi e le azioni delle società operative finalizzati al raggiungimento degli obiettivi del Gruppo.

In tal senso si collocano due operazioni in corso che si prevede verranno completate nei prossimi mesi:

  • nel più ampio progetto di semplificazione della catena societaria di controllo, va menzionata la prossima fusione per incorporazione di Enel South America che consentirà a Enel SpA di controllare direttamente le società cilene Enel Chile e Enel Americas che rappresentano la gran parte del business del Gruppo in America Latina;

  • nell'ambito della sempre maggiore spinta agli efficientamenti operativi si ricorda il previsto riassetto societario delle Global Business Line e delle Global Services Function (di seguito "Strutture Globali") che permetterà di dotare il Gruppo di un assetto organizzativo e societario omogeneo, nell'ambito del quale ciascuna Struttura Globale potrà mirare ad una massima efficienza e una più chiara focalizzazione delle attività, secondo il modello basato sui c.d. "Global Hub", ossia entità organizzative in grado di:

  • svolgere la propria attività in una società operativa, diversa da Enel SpA;
  • erogare servizi tecnici a livello globale in favore delle società del Gruppo con un business omogeneo, perseguendo obiettivi di efficacia e efficienza operativa nonché di chiarezza giuridica e contabile;
  • cogliere le opportunità di sviluppo del proprio business nei mercati internazionali.

Nel corso del quarto trimestre del 2017, tale processo riguarderà le Strutture Globali attualmente allocate in Enel SpA, ossia Global Infrastructure & Networks, Global Procurement e Global Thermal Generation, e troverà efficacia dal 1° gennaio 2018.

L'utile netto di Enel SpA per l'esercizio 2017 è atteso in diminuzione rispetto a quanto rilevato al 30 settembre, per effetto principalmente dell'andamento della gestione operativa. Si stima che l'effetto complessivo di riduzione dell'utile netto nel corso del quarto trimestre dell'esercizio 2017 possa ammontare a 47 milioni di euro.

Prospetto contabile di Enel SpA al 30 settembre 2017

Conto economico

Milioni di euro Primi nove mesi
2017 2016
di cui con
parti correlate
di cui con
parti correlate
Ricavi
Ricavi delle prestazioni 3.a 85 85 160 160
Altri ricavi e proventi 3.b 8 7 6 6
(SubTotale) 93 166
Costi
Servizi e godimento beni di terzi 4.a 88 52 93 49
Costo del personale 4.b 125 124
Ammortamenti e impairment 4.c 9 113
Altri costi operativi 4.d 11 6
(SubTotale) 233 336
Risultato operativo (140) (170)
Proventi da partecipazioni 5 2.976 2.976 2.882 2.882
Proventi finanziari da contratti derivati 6 2.173 1.438 2.819 1.695
Altri proventi finanziari 7 319 109 548 106
Oneri finanziari da contratti derivati 6 2.348 619 3.255 224
Altri oneri finanziari 7 634 53 721 36
(SubTotale) 2.486 2.273
Risultato prima delle imposte 2.346 2.103
Imposte 8 (115) (156)
UTILE DEL PERIODO 2.461 2.259

Prospetto dell'utile complessivo rilevato nel periodo

Milioni di euro Note Primi nove mesi
2017 2016
Utile del periodo 2.461 2.259
Altre componenti di Conto economico complessivo riclassificabili a Conto
economico nei periodi successivi:
Quota efficace delle variazioni di fair value della copertura di flussi finanziari 29 (137)
Variazione di fair value degli investimenti finanziari disponibili alla vendita - -
Utili e perdite rilevati direttamente a patrimonio netto riclassificabili a Conto
economico nei periodi successivi
29 (137)
Altre componenti di Conto economico complessivo non riclassificabili a Conto
economico nei periodi successivi:
Rimisurazione delle passività per Piani a benefici ai dipendenti - -
Utili e perdite rilevati direttamente a patrimonio netto non riclassificabili a
Conto economico nei periodi successivi
- -
Utili e perdite rilevati direttamente a patrimonio netto 21 29 (137)
UTILE COMPLESSIVO RILEVATO NEL PERIODO 2.490 2.122

Stato patrimoniale

Milioni di euro Note
ATTIVITA' al 30.09.2017 al 31.12.2016
di cui con parti
correlate
di cui con parti
correlate
Attività non correnti
Attività materiali 9 7 9
Attività immateriali 10 18 18
Attività per imposte anticipate 11 307 370
Partecipazioni 12 42.798 42.793
Derivati attivi 13 1.457 845 2.469 953
Altre attività finanziarie non correnti 14 32 13 53 27
Altre attività non correnti 15 153 142 188 154
(Totale) 44.772 45.900
Attività correnti
Crediti commerciali 16 247 240 255 248
Crediti per imposte sul reddito 17 178 212
Derivati attivi 13 82 76 480 19
Altre attività finanziarie correnti 18 3.713 1.596 4.221 3.048
Altre attività correnti 19 1.131 910 299 261
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 20 980 3.038
(Totale) 6.331 8.505
TOTALE ATTIVITA' 51.103 54.405
Milioni di euro Note
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' al 30.09.2017 al 31.12.2016
di cui con di cui con
parti correlate parti correlate
Patrimonio netto
Capitale sociale 10.167 10.167
Altre riserve 11.439 11.410
Utili/(Perdite) accumulati 4.424 4.534
Utile del periodo (*) 2.461 805
TOTALE PATRIMONIO NETTO 21 28.491 26.916
Passività non correnti
Finanziamenti a lungo termine 22 10.850 1.200 13.664 1.200
Benefíci ai dipendenti 23 264 286
Fondi rischi e oneri 24 40 68
Passività per imposte differite 11 174 246
Derivati passivi 25 2.239 79 3.082 747
Altre passività non correnti 26 12 9 36 33
(Subtotale) 13.579 17.382
Passività correnti
Finanziamenti a breve termine 22 3.115 2.820 6.184 4.268
Quote correnti dei finanziamenti a lungo
termine
22 3.648 973
Debiti commerciali 27 140 95 150 68
Derivati passivi 25 145 6 556 464
Altre passività finanziarie correnti 28 383 48 550 82
Altre passività correnti 30 1.602 674 1.694 544
(Subtotale) 9.033 10.107
TOTALE PASSIVITA' 22.612 27.489
TOTALE PATRIMONIO NETTO E
PASSIVITA'
51.103 54.405

(*) Per l'esercizio 2016, l'utile dell'esercizio ( pari a 1.720 milioni di euro) è esposto al netto dell'acconto sul dividendo pari a 915 milioni di euro.

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto

Milioni di euro Capitale
sociale
Riserva
da sovr.
azioni
Riserva
legale
Riserve
ex lege
292/93
Altre
riserve
diverse
Riserva da
rimisurazione della
passività/(attività)
netta per piani a
benefici ai
dipendenti
Riserve da
valutazione
di strumenti
finanziari
Utili/(Perdite)
accumulati
Utile del
periodo
Totale
patrimonio
netto
Al 1° gennaio 2016 9.403 5.292 1.881 2.215 68 (16) (277) 5.303 1.011 24.880
Altri movimenti - - - - - - - - - -
Riparto utile 2015:
- Distribuzione dividendi - - - - - - - (813) (813) (1.626)
- Riserva legale - - 153 - - - - - (153) -
- Utili portati a nuovo - - - - - - - 45 (45) -
Aumento di capitale 764 2.204 - - - - - - - 2.968
Utile/(Perdita) complessivo rilevato nel periodo:
Utili e perdite rilevate direttamente a Patrimonio netto - - - - - - (137) - - (137)
Utile del periodo - - - - - - - - 2.259 2.259
Totale al 30 settembre 2016 10.167 7.496 2.034 2.215 68 (16) (414) 4.535 2.259 28.344
Al 1° gennaio 2017 10.167 7.496 2.034 2.215 68 (27) (376) 4.534 805 26.916
Altri movimenti - - - - - - - - - -
Riparto utile 2016*:
- Distribuzione dividendi - - - - - - - - (712) (712)
- Riserva legale - - - - - - - - - -
- Utili portati a nuovo - - - - - - - (110) (93) (203)
Aumento di capitale - - - - - - - - - -
Utile/(Perdita) complessivo rilevato nel periodo:
Utili e perdite rilevate direttamente a Patrimonio netto - - - - - - 29 - - 29
Utile del periodo - - - - - - - - 2.461 2.461
Totale al 30 settembre 2017 10.167 7.496 2.034 2.215 68 (27) (347) 4.424 2.461 28.491

Capitale sociale e riserve - (Nota 21)

*Acconto sul dividendo 2016 pari a 915 milioni di euro deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 10 novembre 2016 e messo in pagamento a decorrere dal 25 gennaio 2017. Saldo dividendo 2016 pari a 915 milioni di euro messo in pagamento a decorrere dal 26 luglio 2017.

Rendiconto finanziario

Milioni di euro Note Primi nove mesi
2017 2016
di cui con
parti
di cui con
parti
correlate correlate
Risultato prima delle imposte 2.346 2.103
Rettifiche per:
Ammortamenti e impairment di attività materiali e immateriali 4.c 9 10
Effetti adeguamento cambi attività e passività in valuta (199) (431)
Accantonamenti ai fondi 19 14
Dividendi da società controllate, collegate e altre imprese 5 (2.976) (2.976) (2.882) (2.882)
(Proventi)/Oneri finanziari netti 684 (875) 1.036 (1.540)
(Plusvalenze)/Minusvalenze e altri elementi non monetari - 103
Cash flow da attività operativa prima delle variazioni del capitale
circolante netto
(117) (47)
Incremento/(Decremento) fondi (68) (36)
(Incremento)/Decremento di crediti commerciali 16 8 8 59 59
(Incremento)/Decremento di altre attività/passività 497 (523) 1.145 70
Incremento/(Decremento) di debiti commerciali 27 (10) 27 (53) (16)
Interessi attivi e altri proventi finanziari incassati 869 269 647 405
Interessi passivi e altri oneri finanziari pagati (1.417) (490) (1.529) (284)
Dividendi incassati da società controllate, collegate, altre imprese 5 2.976 2.976 2.882 2.882
Imposte pagate (consolidato fiscale) (169) (606)
Cash flow da attività operativa (a) 2.569 2.462
Investimenti in attività materiali e immateriali 9-10 (8) (8) (1) (1)
Investimenti in partecipazioni 12 (5) (5) (146) (146)
Cash flow da attività di investimento/disinvestimento (b) (13) (147)
Finanziamenti a lungo termine assunti nel periodo 22 992 50 50
Finanziamenti a lungo termine rimborsati nel periodo 22 (940) (3.809)
Variazione netta dei debiti/(crediti) finanziari a lungo (2.852) (13) 1.708 32
Variazione netta dei debiti/(crediti) finanziari a breve 15 9 (3.301) 858
Dividendi pagati 21 (1.829) (1.626)
Aumento di capitale e riserve 21 - (10)
Cash flow da attività di finanziamento (c) (4.614) (6.988)
Incremento/(Decremento) disponibilità liquide e mezzi equivalenti
(a+b+c)
(2.058) (4.673)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo 20 3.038 5.925
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo 20 980 1.252

Note di commento

1. Princípi contabili e criteri di valutazione

Il Prospetto contabile di Enel SpA al 30 settembre 2017, predisposto esclusivamente per finalità previste dall'articolo 2433-bis del Codice Civile per la distribuzione di un acconto sul dividendo dell'esercizio 2017, è stato redatto in conformità ai criteri di rilevazione e valutazione stabiliti dai princípi contabili internazionali (International Accounting Standard – IAS e International Financial Reporting Standard – IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), alle interpretazioni emesse dall'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e dallo Standing Interpretations Committee (SIC) riconosciuti nella Unione Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 e in vigore alla chiusura del periodo. L'insieme di tutti i principi e interpretazioni di riferimento sopraindicati sono di seguito definiti "IFRS-EU". In particolare, tale Prospetto contabile è stato redatto in conformità al principio contabile internazionale applicabile per la predisposizione delle situazioni infrannuali (IAS 34 – Bilanci intermedi) ed è composto dal Conto economico del periodo rappresentato dai primi nove mesi del 2017 e avente termine al 30 settembre 2017, dal Prospetto dell'utile complessivo rilevato nello stesso periodo, dallo Stato patrimoniale al 30 settembre 2017, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto del periodo 1° gennaio - 30 settembre 2017, dal Rendiconto finanziario del periodo 1° gennaio - 30 settembre 2017 e dalle relative Note di commento.

Tale Prospetto contabile, pertanto, può non comprendere tutte le informazioni richieste dal bilancio d'esercizio e deve essere letto unitamente al bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2016 incluso nella Relazione Finanziaria Annuale 2016 del Gruppo Enel.

Pur avendo il Gruppo adottato il semestre quale periodo intermedio di riferimento ai fini dell'applicazione del citato principio contabile internazionale IAS 34 e della definizione di bilancio intermedio ivi indicata, il presente Prospetto contabile al 30 settembre 2017 è stato eccezionalmente redatto in osservanza di tale principio, per le finalità informative di cui all'art. 2433-bis del codice civile.

I princípi contabili ed i criteri di rilevazione e misurazione utilizzati per la redazione del Prospetto contabile sono gli stessi adottati per la redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016, cui si rimanda per una loro più ampia trattazione.

La valuta utilizzata per la presentazione degli schemi di bilancio è l'euro e i valori riportati nelle Note di commento sono espressi in milioni di euro, salvo quando diversamente indicato.

Gli schemi dello Stato patrimoniale, del Conto economico e del Rendiconto finanziario, evidenziano le transazioni con parti correlate. Per la natura delle principali transazioni e per la definizione di parte correlata si rimanda a quanto indicato nel bilancio di esercizio al 31 dicembre 2016.

L'utile per azione non è riportato giacché presentato su base consolidata nell'ambito del Resoconto intermedio di gestione del Gruppo al 30 settembre 2017.

2. Princípi contabili di recente emanazione

Princípi di prima adozione e applicabili

Come illustrato nel paragrafo precedente, non essendo stati omologati nuovi principi contabili con data di efficacia 1° gennaio 2017, i princípi contabili ed i criteri di rilevazione e misurazione utilizzati per la redazione del Prospetto contabile sono gli stessi adottati per la redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016, cui si rimanda per una loro più ampia trattazione.

Informazioni sul Conto economico

Ricavi

3.a Ricavi delle prestazioni – Euro 85 milioni

I "Ricavi delle prestazioni" sono così composti:

Milioni di euro Primi nove mesi
2017 2016 Variazione
Prestazioni di servizi
Società del Gruppo 85 160 (75)
Terzi - - -
Totale ricavi delle prestazioni 85 160 (75)

I ricavi per "Prestazioni di servizi", pari a 85 milioni di euro, si riferiscono a prestazioni di assistenza e consulenza rese alle società controllate e al riaddebito di oneri di competenza delle controllate stesse. La variazione in diminuzione di 75 milioni di euro rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente, è da ricondurre principalmente al decremento complessivo, pari a 72 milioni di euro, dei ricavi per management fees e technical fees. In particolare, la riduzione dei ricavi per management fees risente dei conguagli negativi riferiti agli esercizi 2015 e 2016, nonché dell'applicazione del nuovo modello di remunerazione adottato dalla Capogruppo nell'esercizio in corso.

3.b Altri ricavi e proventi – Euro 8 milioni

Gli altri ricavi e proventi, complessivamente pari a 8 milioni di euro, si riferiscono essenzialmente, sia nel periodo corrente che in quello a raffronto, al personale in distacco e presentano un incremento di 2 milioni di euro (6 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016).

Costi

4.a Servizi e godimento beni di terzi – Euro 88 milioni

I costi per prestazioni di "Servizi e godimento beni di terzi" sono così ripartiti:

Milioni di euro Primi nove mesi
2017 2016 Variazione
Costi per servizi 76 81 (5)
Costi per godimento beni di terzi 12 12 -
Totale servizi e godimento beni di terzi 88 93 (5)

I "Costi per servizi" pari a 76 milioni di euro si riferiscono a servizi resi da terzi per 34 milioni di euro (43 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016) e a servizi resi da società del Gruppo per 42 milioni di euro (38 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016).

Rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, il decremento dei costi per servizi resi da società terze pari a 9 milioni di euro è riferibile principalmente ai minori oneri per acquisizioni/cessioni di aziende (4 milioni di euro) e al decremento delle provvigioni e commissioni bancarie (4 milioni di euro).

I costi per servizi resi da società del Gruppo, rappresentati principalmente da servizi di assistenza informatica, servizi alla persona nonché da servizi di edificio erogati dalla controllata Enel Italia Srl, registrano invece un incremento pari a 4 milioni di euro. Tale variazione in aumento è da ricondursi essenzialmente al riaddebito da parte di Enel Iberia Srl di costi del personale impegnato in attività globali (8 milioni di euro) in parte compensato dai minori costi sostenuti verso Enel Italia Srl (4 milioni di euro),.

I "costi per godimento beni di terzi", principalmente riferibili al godimento di beni di proprietà della controllata Enel Italia Srl, ammontano complessivamente a 12 milioni di euro e risultano invariati rispetto all'analogo periodo del precedente esercizio (12 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016).

4.b Costo del personale – Euro 125 milioni

Milioni di euro Note Primi nove mesi
2017 2016 Variazione
Salari e stipendi 79 76 3
Oneri sociali 26 26 -
Benefici successivi al rapporto di lavoro 23 6 6 -
Altri benefici a lungo termine 23 11 12 (1)
Altri costi e altri piani di incentivazione 24 3 4 (1)
Totale costo del personale 125 124 1

Il "Costo del personale" ammonta complessivamente a 125 milioni di euro con un incremento pari a 1 milione di euro rispetto ai primi nove mesi del 2016. Tale variazione è riferibile principalmente all'incremento della consistenza media dei dipendenti (+29 risorse medie rispetto all'analogo periodo del 2016) che ha comportato un aumento dei salari e stipendi per 3 milioni di euro. Tale effetto è stato parzialmente compensato dai minori costi, pari a 1 milione di euro, per piani di incentivazione Long Term Incentive (LTI), nonché all'aggiornamento di stima sulle posizioni sorte in esercizi precedenti relativamente al fondo contenzioso legale, effettuato in base alle indicazioni dei legali interni ed esterni, che determinato rilasci per 1 milione di euro.

Nel prospetto che segue è evidenziata la consistenza media dei dipendenti per categoria di appartenenza, confrontata con quella dello stesso periodo dell'esercizio precedente, nonché la consistenza effettiva al 30 settembre 2017 e al 30 settembre 2016.

Numero dipendenti Primi nove mesi
2017 2016 Variazione
Consistenza del personale (alla data) 1.206 1.164 42
Dirigenti 240 254 (14)
Quadri 575 533 42
Impiegati 391 377 14
Consistenza media del personale 1.153 1.124 29
Dirigenti 237 234 3
Quadri 551 537 14
Impiegati 365 353 12

4.c Ammortamenti e impairment – Euro 9 milioni

La voce "ammortamenti e impairment" pari a 9 milioni di euro nei primi nove mesi del 2017, si riferisce esclusivamente ad ammortamenti delle attività materiali e immateriali rispettivamente pari a 3 milioni di euro (3 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016) e 6 milioni di euro (7 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016). Nei primi nove mesi del 2016 la voce impairment risultava pari a 103 milioni di euro ed accoglieva la rettifica di valore rilevata sulla partecipazione detenuta in Enel Trade SpA.

4.d Altri costi operativi – Euro 11 milioni

Gli altri costi operativi nei primi nove mesi del 2017 risultano pari a 11 milioni di euro e presentano un incremento di 5 milioni di euro rispetto al valore rilevato nei primi nove mesi del 2016. Tale variazione è da ricondurre essenzialmente ad erogazioni liberali a favore di terzi versate nell'esercizio in corso per 2 milioni di euro, e all'aggiornamento di stima sulle posizioni sorte in esercizi precedenti relativamente al fondo contenzioso legale, effettuato in base alle indicazioni dei legali interni ed esterni, che non ha determinato accantonamenti nei primi nove mesi del 2017. Nel corrispondente periodo dell'esercizio precedente erano stati rilevati rilasci netti per 3 milioni di euro.

5. Proventi da partecipazioni – Euro 2.976 milioni

I proventi da partecipazioni, pari a 2.976 milioni di euro, si riferiscono ai dividendi deliberati dalle Assemblee degli Azionisti delle società controllate, collegate e in altre imprese e interamente incassati nel corso dei primi nove mesi del 2017:

Milioni di euro
Primi nove mesi
2017 2016 Variazione
Dividendi da imprese controllate e collegate 2.976 2.876 100
Enel Produzione SpA - 304 (304)
e-distribuzione SpA 1.448 1.610 (162)
Enel.Factor SpA 3 3 -
Enel Italia Srl 23 - 23
Enel Energia SpA 679 358 321
Servizio Elettrico Nazionale SpA 80 - 80
Enel Green Power SpA 50 50 -
Enel Sole Srl 15 - 15
Enel Iberia Srl 677 550 127
CESI SpA 1 1 -
Dividendi da altre imprese - 6 (6)
Emittenti Titoli SpA - 6 (6)
Totale proventi da partecipazioni 2.976 2.882 94

6. Proventi/(Oneri) finanziari netti da contratti derivati – Euro (175) milioni

Milioni di euro
Primi nove mesi
2017 2016 Variazione
Proventi finanziari da derivati
- posti in essere nell'interesse di società del Gruppo: 2.054 2.629 (575)
proventi da derivati al fair value rilevato a Conto economico 2.054 2.629 (575)
- posti in essere nell'interesse di Enel SpA: 119 190 (71)
proventi da derivati di fair value hedge 30 29 1
proventi da derivati di cash flow hedge 77 82 (5)
proventi da derivati al fair value rilevato a Conto economico 12 79 (67)
Totale Proventi finanziari da derivati 2.173 2.819 (646)
Oneri finanziari da derivati
- posti in essere nell'interesse di società del Gruppo: 2.045 2.632 (587)
oneri da derivati al fair value rilevato a Conto economico 2.045 2.632 (587)
- posti in essere nell'interesse di Enel SpA: 303 623 (320)
oneri da derivati di fair value hedge 28 23 5
oneri da derivati di cash flow hedge 269 507 (238)
oneri da derivati al fair value rilevato a Conto economico 6 93 (87)
Totale Oneri finanziari da derivati 2.348 3.255 (907)
TOTALE PROVENTI / (ONERI) FINANZIARI NETTI DA CONTRATTI DERIVATI (175) (436) 261

Gli oneri finanziari netti sono di seguito riepilogati:

Gli oneri finanziari netti da contratti derivati ammontano a 175 milioni di euro (oneri finanziari netti per 436 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016) e riflettono essenzialmente gli oneri finanziari netti da strumenti finanziari derivati posti in essere nell'interesse di Enel SpA.

La variazione, rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo dell'esercizio precedente, è positiva per 261 milioni di euro ed è determinata essenzialmente dal decremento degli oneri finanziari netti sia su derivati di cash flow hedge (233 milioni di euro) che su derivati valutati al fair value through profit or loss (20 milioni di euro), stipulati tutti nell'interesse di Enel SpA, sia su tassi di interesse che su tassi di cambio.

7. Altri proventi/(oneri) finanziari netti – Euro (315) milioni

Il dettaglio è di seguito specificato.

Milioni di euro Primi nove mesi
2017 2016 Variazione
Altri proventi finanziari
Interessi attivi
Interessi attivi su attività finanziarie a lungo termine 2 3 (1)
Interessi attivi su attività finanziarie a breve termine 16 33 (17)
Totale 18 36 (18)
Differenze positive di cambio 204 439 (235)
Proventi FVH - adeguamento posta coperta 9 3 6
Altro 88 70 18
Totale Altri Proventi finanziari 319 548 (229)
Altri Oneri finanziari
Interessi passivi
Interessi passivi su finanziamenti bancari 18 19 (1)
Interessi passivi su prestiti obbligazionari 554 645 (91)
Interessi passivi su altri finanziamenti 53 36 17
Totale 625 700 (75)
Differenze negative di cambio 4 8 (4)
Interessi passivi su piani a benefici definiti e altri benefici a lungo termine relativi al personale 3 4 (1)
Altro 2 9 (7)
Totale Altri Oneri finanziari 634 721 (87)
TOTALE ALTRI PROVENTI / (ONERI) FINANZIARI NETTI (315) (173) (142)

Gli altri oneri finanziari netti pari a 315 milioni di euro nei primi nove mesi del 2017, riflettono essenzialmente gli interessi passivi sull'indebitamento finanziario pari a 625 milioni di euro, parzialmente compensati da differenze positive di cambio per 204 milioni di euro, da interessi attivi su attività finanziarie sia a breve che a lungo termine, complessivamente pari a 18 milioni di euro, nonché da altri proventi finanziari su garanzie prestate a favore di società del Gruppo per 86 milioni di euro. L'incremento degli altri oneri finanziari netti, complessivamente pari a 142 milioni di euro, rispetto ai primi nove mesi del 2016, è stato determinato principalmente dal decremento, pari a 235 milioni di euro, delle differenze positive di cambio su finanziamenti in valuta coperti che hanno risentito dell'andamento delle quotazioni dell'euro sia sul dollaro che sulla sterlina; tali effetti sono in parte compensati dai minori interessi passivi su prestiti obbligazionari pari a 91 milioni di euro.

8. Imposte – Euro 115 milioni

Milioni di euro Primi nove mesi
2017 2016 Variazione
Imposte correnti (114) (155) 41
Imposte anticipate - (1) 1
Imposte differite (1) - (1)
Totale imposte (115) (156) 41

Le imposte dei primi nove mesi del 2017 sono state stimate sulla base delle specifiche norme tributarie applicabili determinando un tasso di incidenza fiscale coerente con quello medio atteso a fine esercizio. Le imposte di competenza del periodo risultano complessivamente positive per 115 milioni di euro (positive per 156 milioni di euro nei primi nove mesi del 2016) per effetto essenzialmente del saldo delle partite finanziarie fiscalmente rilevanti. In particolare, la determinazione delle imposte correnti di competenza risente della normativa tributaria applicabile al trattamento fiscale dei dividendi percepiti dalle società controllate, collegate e in altre imprese, esclusi nella misura del 95%, nonché della deducibilità degli interessi passivi di Enel SpA in capo al consolidato fiscale di Gruppo in base alle disposizioni in materia Ires (art. 96 TUIR).

Informazioni sullo Stato patrimoniale

Attivo

9. Attività materiali – Euro 7 milioni

Il dettaglio e la movimentazione delle attività materiali relativi ai primi nove mesi del 2017 sono di seguito riportati:

Immob.
Migliorie in
Attrezzature su corso
Impianti e industriali e Altri immobili e
Milioni di euro Terreni Fabbricati macchinari commerciali beni di terzi acconti Totale
Costo storico 1 3 3 5 20 40 - 72
Fondo ammortamento - (2) (3) (5) (19) (34) - (63)
Consistenza al 31.12.2016 1 1 - - 1 6 - 9
Investimenti - - - - - - 1 1
Ammortamenti - - - - - (3) - (3)
Totale variazioni - - - - - (3) 1 (2)
Costo storico 1 3 3 5 20 40 1 73
Fondo ammortamento - (2) (3) (5) (19) (37) - (66)
Consistenza al 30.09.2017 1 1 - - 1 3 1 7

Le attività materiali al 30 settembre 2017 sono pari a 7 milioni di euro ed evidenziano, rispetto al valore del 31 dicembre 2016, un decremento di 2 milioni di euro da riferirsi essenzialmente alle quote di ammortamento del periodo delle "Migliorie su immobili di terzi" relative principalmente a lavori di ristrutturazione e riqualificazione di alcuni edifici in cui ha sede Enel SpA ed ammortizzate lungo la durata residua del contratto di locazione del fabbricato.

10. Attività immateriali – Euro 18 milioni

Il dettaglio e la movimentazione delle attività immateriali, tutte a vita utile definita, relativi ai primi nove mesi del 2017 sono di seguito riportati:

Diritti di brevetto
industriale e diritti di
utilizzazione delle opere
Altre
attività
immateriali
Milioni di euro dell'ingegno in corso Totale
Costo storico 99 7 106
Fondo ammortamento (88) - (88)
Consistenza al 31.12.2016 11 7 18
Investimenti - 6 6
Passaggi in esercizio 6 (6) -
Ammortamenti (6) - (6)
Totale variazioni - - -
Costo storico 105 7 112
Fondo ammortamento (94) - (94)
Consistenza al 30.09.2017 11 7 18

Le attività immateriali sono costituite dai "Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell'ingegno", derivanti in prevalenza dai costi sostenuti per l'acquisizione di software applicativi a titolo di proprietà e a titolo di licenza d'uso a tempo indeterminato e per la manutenzione evolutiva sugli stessi. L'ammortamento è calcolato a quote costanti in relazione alle residue possibilità di utilizzazione (mediamente in tre esercizi) Le attività immateriali al 30 settembre 2017, pari a 18 milioni di euro, non presentano variazioni rispetto al valore del 31 dicembre 2016, a seguito della totale compensazione tra investimenti, passaggi in esercizio e ammortamenti dei primi nove mesi del 2017. In particolare, gli investimenti del periodo hanno riguardato progetti di Information Technology connessi all'evolutiva software di sistemi già in essere e lo sviluppo di nuovi sistemi, mentre i passaggi in esercizio fanno riferimento principalmente al progetto Evolution for Energy (E4E), lanciato a livello globale per armonizzare e integrare processi e sistemi a supporto delle Global business line e delle Funzioni Amministrazione, Finanza, Controllo e Global Procurement (4 milioni di euro), nonché altri progetti connessi all'evolutiva software di sistemi già in essere.

11. Attività per imposte anticipate e Passività per imposte differite – Euro 307 milioni ed Euro 174 milioni

Nel seguito vengono dettagliati i movimenti delle "Attività per imposte anticipate" e delle "Passività per imposte differite" per tipologia di differenze temporali.

Increm./(Decrem.)
con imputazione
Increm./(Decrem.)
Milioni di euro al
31.12.2016
a Conto
economico
con imputazione
a patrimonio netto
al
30.09.2017
Totale Totale
Attività per imposte anticipate
Natura delle differenze temporanee:
- accantonamenti per rischi e oneri e perdite di valore 6 - - 6
- strumenti finanziari derivati 299 - (63) 236
- costi aumento capitale 2 - - 2
- altre partite 63 - - 63
Totale Attività per imposte anticipate 370 - (63) 307
Passività per imposte differite
Natura delle differenze temporanee:
- valutazione strumenti finanziari 239 - (71) 168
- altre partite 7 (1) - 6
Totale Passività per imposte differite 246 (1) (71) 174
Attività per imposte anticipate su Ires risultanti anche dopo un'eventuale
compensazione 169 165
Passività per imposte differite su Irap risultanti anche dopo un'eventuale
compensazione (45) (32)

Le "Attività per imposte anticipate", pari a 307 milioni di euro, registrano un decremento per complessivi 63 milioni di euro rispetto al valore rilevato al 31 dicembre 2016. Tale variazione è da riferire alla rilevazione della fiscalità anticipata relativa alla valutazione a fair value delle operazioni di cash flow hedge.

Le "Passività per imposte differite", pari a 174 milioni di euro, evidenziano un decremento di 72 milioni di euro da riferirsi essenzialmente alle imposte differite relative alla valutazione a fair value degli strumenti finanziari di cash flow hedge (71 milioni di euro).

12. Partecipazioni – Euro 42.798 milioni

Il prospetto seguente riassume i movimenti intervenuti nel corso dei primi nove mesi del 2017 per ciascuna partecipazione in imprese controllate, a controllo congiunto, collegate e in altre imprese, con i corrispondenti valori di inizio e fine periodo.

Milioni di euro Costo
originario
(Svalutazioni)/
Rivalutazioni
Altre
Variazioni -
IFRIC11 e
IFRS2
Valore a
bilancio
Quota di
possesso %
Acquisizioni / (Cessioni)
/
(Liquidazioni)/(Rimborsi)
Costituzioni /
Conferimenti (+/-) /
Fusioni (+/-) /
Scissioni (+/-)
Saldo
movimenti
Costo
originario
(Svalutazioni)/
Rivalutazioni
Altre
Variazioni -
IFRIC11 e
IFRS2
Valore a
bilancio
Quota di
possesso %
al 31.12.2016 Movimenti del 2017 al 30.09. 2017
A) Imprese controllate
Enel Produzione SpA 4.892 (986) 4 3.910 100,0 - 3 3 4.895 (986) 4 3.913 100,0
Enel Ingegneria e Ricerca SpA 86 (84) 1 3 100,0 - (3) (3) 83 (84) 1 - -
e-distribuzione SpA 4.054 - 2 4.056 100,0 - - - 4.054 - 2 4.056 100,0
Servizio Elettrico Nazionale SpA 110 - - 110 100,0 - - - 110 - - 110 100,0
Enel Trade SpA 1.401 (208) 1 1.194 100,0 - - - 1.401 (208) 1 1.194 100,0
Enel Green Power SpA 6.538 - 2 6.540 100,0 - - - 6.538 - 2 6.540 100,0
Enel eS Srl - - - - - - - - - - - - 100,0
Enel Investment Holding BV 8.498 (4.473) - 4.025 100,0 - - - 8.498 (4.473) - 4.025 100,0
Enelpower SpA 189 (159) - 30 100,0 - - - 189 (159) - 30 100,0
Enel Energia SpA 1.321 (8) - 1.313 100,0 - - - 1.321 (8) - 1.313 100,0
Enel Iberia Srl 18.300 - - 18.300 100,0 - (4.587) (4.587) 13.713 - - 13.713 100,0
Enel South America Srl - - - - - 4.587 4.587 4.587 - - 4.587 100,0
Enel.Factor SpA 18 - - 18 100,0 - - - 18 - - 18 100,0
Enel Sole Srl 5 - - 5 100,0 - - - 5 - - 5 100,0
Enel Italia Srl 525 (41) 3 487 100,0 - - - 525 (41) 3 487 100,0
Enel.NewHydro Srl 70 (54) - 16 100,0 - - - 70 (54) - 16 100,0
Enel Finance International NV 2.397 - - 2.397 100,0 - - - 2.397 - - 2.397 100,0
Tynemouth Energy Storage Limited - - - - - 5 - 5 5 - - 5 100,0
Totale controllate 48.404 (6.013) 13 42.404 5 - 5 48.409 (6.013) 13 42.409
B) Imprese a controllo congiunto
OpEn Fiber SpA 365 - - 365 50,0 - - - 365 - - 365 50,0
Totale controllo congiunto 365 - - 365 - - - 365 - - 365
C) Imprese collegate
CESI SpA 23 - - 23 42,7 - - - 23 - - 23 42,7
Totale collegate 23 - - 23 - - - 23 - - 23
D) Altre imprese
Elcogas SA 5 (5) - - 4,3 - - - 5 (5) - - 4,3
Emittenti Titoli SpA in liquidazione 1 - - 1 10,0 - - - 1 - - 1 10,0
Idrosicilia SpA - - - - 1,0 - - - - - - - 1,0
Totale altre imprese 6 (5) - 1 - - - 6 (5) - 1
TOTALE PARTECIPAZIONI 48.798 (6.018) 13 42.793 5 - 5 48.803 (6.018) 13 42.798

Nel corso dei primi nove mesi del 2017 il valore delle partecipazioni in imprese controllate, a controllo congiunto, collegate e in altre imprese ha registrato un incremento di 5 milioni di euro a seguito:

  • dell'acquisto , nel mese di maggio 2017, per 5 milioni di euro (inclusivo di alcuni aggiustamenti prezzo previsti) della totalità del capiate di Tynemouth Energy Storage Limited da Element Power, società europea specializzata nello sviluppo e operazione di progetti energetici. La società detiene un progetto stand-alone di accumulo di energia a batteria (battery energy storage system, BESS), situato a Newcastle nel Regno Unito. Il progetto, pronto per la costruzione, sarà realizzato dalla divisione Global Thermal Generation di Enel, utilizzerà batterie agli ioni di litio con capacità di 25 MW (12,5 MWh) e sarà completato all'inizio del 2018;

  • della costituzione, in data 5 giugno 2017, della società Enel eS Srl tramite il versamento del capitale sociale di 50.000 euro interamente posseduto da Enel SpA. Tale società nata per capitalizzare la trasformazione dell'industria energetica, mira a comprendere e soddisfare le esigenze dei clienti globali di Enel, esplorando le opportunità nelle aree delle nuove tecnologie, per sviluppare prodotti innovativi centrati sui bisogni dei consumatori e soluzioni digitali e non commodity. In particolare si concentrerà sulle aree di mobilità elettrica, progetti legati al vehicle to grid, infrastrutture di ricarica, gestione dell'efficienza energetica, batterie e piattaforme di ottimizzazione dell'energia, illuminazione pubblica e sistemi di generazione distribuita.

Si segnalano inoltre le seguenti operazioni societarie, avvenute nei primi nove mesi del 2017, che non hanno determinato variazioni nel valore complessivo delle partecipazioni detenute da Enel SpA. In particolare si evidenzia:

  • a far data dal 1° gennaio 2017, la fusione per incorporazione di Enel Ingegneria e Ricerca SpA in Enel Produzione SpA;

  • la costituzione in data 8 giugno 2017 di Enel South America Srl, società di diritto italiano con sede in Roma in Viale Regina Margherita 137, costituita a seguito della scissione parziale trasfrontaliera intracomunitaria di Enel Iberoamerica Srl (succesivamente rinominata in Enel Iberia Srl), e interamente posseduta da Enel SpA.

Si rileva, infine, che non sono emersi indicatori di impairment dall'analisi delle partecipazioni in portafoglio e pertanto non si è provveduto a effettuare test di impairment sul valore recuperabile delle stesse.

13. Derivati attivi – Euro 1.457 milioni, euro 82 milioni

La composizione di tale voce è la seguente:

Milioni di euro Non correnti Correnti
al 30.09.2017 al 31.12.2016 al 30.09.2017 al 31.12.2016
Attività finanziarie - Derivati attivi 1.457 2.469 82 480

Più dettagliatamente, la tabella seguente indica, il valore nozionale e il fair value dei derivati attivi, per tipologia di relazione di copertura e rischio coperto, suddivisi rispettivamente in attività non correnti e correnti.

Milioni di euro Non corrente (Nota 13.1) Corrente (Nota 13.2)
Valore nozionale Fair value Valore nozionale Fair value
al 30.09.2017 al
31.12.2016
al 30.09.2017 al
31.12.2016
Variazione al 30.09.2017 al
31.12.2016
al 30.09.2017 al
31.12.2016
Variazione
Derivati designati come strumenti di copertura
Cash flow hedge
- sul rischio di tasso di interesse - - - - - - - - - -
- sul rischio di tasso di cambio 2.352 2.517 518 751 (233) - - - - -
Totale Cash flow hedge 2.352 2.517 518 751 (233) - - - - -
Fair value hedge
- sul rischio di tasso di interesse 800 800 17 27 (10) - - - - -
Totale Fair value hedge 800 800 17 27 (10) - - - - -
Derivati al FVTPL
- sul rischio di tasso di interesse 9.359 10.497 384 527 (143) 13 27 - 1 (1)
- sul rischio di tasso di cambio 6.149 7.860 538 1.164 (626) 1.594 3.718 82 479 (397)
Totale Derivati al FVTPL 15.508 18.357 922 1.691 (769) 1.607 3.745 82 480 (398)
TOTALE DERIVATI ATTIVI 18.660 21.674 1.457 2.469 (1.012) 1.607 3.745 82 480 (398)

13.1 Contratti derivati classificati tra le attività non correnti – Euro 1.457 milioni

I contratti derivati di cash flow hedge, al 30 settembre 2017, presentano un valore nozionale di 2.352 milioni di euro e un fair value di 518 milioni di euro e sono riferiti essenzialmente all'operazione di copertura del tasso di cambio su emissioni obbligazionarie in sterline inglesi e dollari statunitensi. Il decremento del fair value rispetto al precedente esercizio, pari a 233 milioni di euro, è determinato principalmente dall'andamento del cambio dell'euro nei confronti della sterlina inglese e del dollaro statunitense.

I contratti derivati di fair value hedge, al 30 settembre 2017, presentano un valore nozionale di 800 milioni di euro e un fair value di 17 milioni di euro.

I derivati di fair value hedge sono riferiti all'operazione di copertura della variazione di fair value di una porzione del Bond "ibrido" pari a 800 milioni di euro, emesso nel mese di settembre 2013, per la parte connessa alla variazione dei tassi di interesse.

I contratti derivati al fair value through profit or loss, sia su tassi d'interesse che su tassi di cambio, al 30 settembre 2017, presentano un valore nozionale di 15.508 milioni di euro e un fair value di 922 milioni di euro.

Il decremento del fair value dei derivati su tasso di interesse, rispetto al precedente esercizio, pari a 143 milioni di euro, è riconducibile al generale aumento della curva dei tassi di interesse rispetto al 31 dicembre 2016, nonché alla chiusura di alcuni contratti derivati di pre-hedge stipulati per conto delle società del Gruppo.

Il decremento del fair value dei derivati su cambi, rispetto al precedente esercizio, pari a 626 milioni di euro, ha risentito sia della riduzione del valore nozionale per la chiusura anticipata dei cross currency interest rate swap connessi alle operazioni di copertura gestionale delle emissioni obbligazionarie in valuta, sia dell'andamento dei cambi.

13.2 Contratti derivati classificati tra le attività correnti – Euro 82 milioni

I contratti derivati classificati tra le attività correnti sono rappresentati esclusivamente da derivati al fair value through profit or loss, costituiti principalmente dalle operazioni di copertura del cambio su commodity energetiche effettuate per conto delle società del Gruppo. Il decremento complessivo del fair value, pari a 398 milioni di euro rispetto al precedente esercizio, è connesso essenzialmente alla scadenza di cross currency interest rate swap nel mese di settembre 2017.

14. Altre attività finanziarie non correnti – Euro 32 milioni

La composizione di tale voce è la seguente:

Milioni di euro

al 30.09.2017 al 31.12.2016 Variazione
Risconti attivi finanziari 14 21 (7)
Crediti finanziari (*) 18 32 (14)
Crediti verso imprese controllate 13 27 (14)
Altri crediti finanziari 5 5 -
TOTALE 32 53 (21)

(*) Altre attività finanziarie non correnti incluse nell'indebitamento

I "Risconti attivi finanziari" si riferiscono essenzialmente ai costi di transazione residui sia sulla linea di credito revolving stipulata, in data 19 aprile 2010, tra Enel, Enel Finance International e Mediobanca nonché a quelli relativi alla sua ricontrattazione mediante il Forward Start Facility Agreement sottoscritto, in data 8 febbraio 2013 e alla successiva rinegoziazione effettuata il 12 febbraio 2015 per 9,4 miliardi di euro. La rinegoziazione ha comportato una generale riduzione del costo e l'estensione della durata fino al 2020. La voce accoglie la quota non corrente di tali costi e il rilascio a Conto economico è fatto in funzione della tipologia delle fee e della durata delle linee.

La voce "Crediti finanziari verso imprese controllate", pari a 13 milioni di euro, si riferisce a crediti derivanti dall'accollo da parte delle società del Gruppo delle quote di competenza dell'indebitamento finanziario. I termini degli accordi prevedono il riaddebito dei relativi oneri finanziari di competenza, degli oneri e proventi maturati sui contratti di copertura contro il rischio di oscillazione dei tassi di interesse, nonché del rimborso delle quote capitale alle scadenze previste per ogni prestito. Il decremento rispetto al 31 dicembre 2016, pari a 14 milioni di euro, è riferibile sia alla riduzione dell'ammontare del credito, conseguente ai rimborsi della quota capitale, sia alla riclassifica tra le altre attività finanziarie correnti della quota dei crediti in scadenza entro i dodici mesi successivi. Al 30 settembre 2017, così come al 31 dicembre 2016, tale credito risulta in essere esclusivamente con la controllata Enel Italia Srl.

15. Altre attività non correnti – Euro 153 milioni

La voce accoglie le partite di seguito descritte.

Milioni di euro

al 30.09.2017 al 31.12.2016 Variazione
Crediti tributari 10 34 (24)
Crediti verso società controllate per accollo PIA 143 154 (11)
TOTALE ALTRE ATTIVITA' NON CORRENTI 153 188 (35)

La voce "Crediti tributari" accoglie il credito emerso in seguito alla presentazione delle istanze di rimborso per le maggiori imposte sui redditi versate per effetto della mancata deduzione parziale dell'Irap nella determinazione del reddito imponibile Ires. Le suddette istanze sono state presentate da Enel SpA per proprio conto per l'esercizio 2003 mentre per le annualità 2004-2011 sono state presentate sia per proprio conto sia in qualità di società consolidante. Il decremento rispetto al precedente esercizio, pari a 24 milioni di euro, è dovuto essenzialmente al rimborso da parte dell'Agenzia delle Entrate, sia della quota capitale che della quota interessi, del credito relativo all'annualità 2011.

La voce "Crediti verso società controllate per accollo PIA", pari a 143 milioni di euro, si riferisce ai crediti derivanti dall'accollo da parte delle società del Gruppo delle rispettive quote di competenza della Previdenza Integrativa Aziendale (PIA). I termini dell'accordo prevedono che le società del Gruppo accollanti rimborseranno i costi per estinguere l'obbligazione a benefici definiti, che sorge in capo alla Capogruppo ed è iscritta alla voce "Benefici ai dipendenti".

16. Crediti commerciali – Euro 247 milioni

La composizione della voce "Crediti commerciali" è la seguente:

Milioni di euro
----------------- -- --
al 30.09.2017 al 31.12.2016 Variazione
Crediti commerciali:
- verso imprese controllate 220 229 (9)
- verso clienti terzi 27 26 1
Totale 247 255 (8)

I crediti commerciali, complessivamente pari a 247 milioni di euro, sono rappresentati da crediti verso imprese controllate per 220 milioni di euro e da crediti verso clienti terzi per 27 milioni di euro. I crediti commerciali verso imprese controllate si riferiscono principalmente ai servizi di indirizzo e coordinamento e alle altre attività svolte da Enel SpA a favore delle società del Gruppo. Rispetto al 31 dicembre 2016, il decremento, pari a 9 milioni di euro, risente dell'andamento dei ricavi connessi ai medesimi servizi.

I crediti verso clienti terzi, riferiti a prestazioni di servizi di varia natura, risultano sostanzialmente invariati rispetto a quanto rilevato al 31 dicembre 2016.

17. Crediti per imposte sul reddito – Euro 178 milioni

I "Crediti per imposte sul reddito" sono riferiti principalmente alla stima dell'Ires di Enel SpA al 30 settembre 2017 (176 milioni di euro).

18. Altre attività finanziarie correnti – Euro 3.713 milioni

La composizione di tale voce al 30 settembre 2017 è la seguente:

Milioni di euro

al 30.09.2017 al 31.12.2016 Variazione
Altre attività finanziarie correnti incluse nell'indebitamento 3.503 3.912 (409)
Crediti finanziari verso società del Gruppo: 1.455 2.894 (1.439)
- crediti finanziari a breve termine (conto corrente
intersocietario)
1.412 2.849 (1.437)
- quote correnti dei crediti per accollo di finanziamenti 26 45 (19)
- altri crediti finanziari 17 - 17
Crediti finanziari verso terzi: 2.048 1.018 1.030
- quota corrente dei crediti finanziari a lungo 1 1 -
- altri crediti finanziari (1) 5 (6)
- cash collateral per accordi di marginazione su derivati
OTC
2.048 1.012 1.036
Altre attività finanziarie correnti 210 309 (99)
TOTALE 3.713 4.221 (508)

I "Crediti finanziari verso società del Gruppo" complessivamente pari a 1.455 milioni di euro, presentano un decremento, rispetto al valore rilevato al 31 dicembre 2016, di 1.439 milioni di euro essenzialmente per effetto dei minori crediti finanziari a breve termine vantati sul conto corrente intersocietario (1.437 milioni di euro).

I "Crediti finanziari verso terzi", pari a 2.048 milioni di euro al 30 settembre 2017 evidenziano un incremento di 1.030 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2016, attribuibile essenzialmente all'incremento dei cash collateral versati alle controparti per l'operatività su contratti derivati over the counter su tassi e cambi.

Le "Altre attività finanziarie correnti", pari a 210 milioni di euro al 30 settembre 2017, sono rappresentate principalmente da crediti connessi a interessi e altri proventi maturati sia sui conti correnti intersocietari sia sui crediti vantati verso terzi, ed evidenziano un decremento di 99 milioni di euro rispetto al 31 dicembre dell'esercizio precedente, riconducibile essenzialmente sia alla liquidazione nel corso del 2017 di partite verso terzi sia alla riduzione del saldo a credito verso le società del gruppo sul conto corrente intercompany.

19. Altre attività correnti – Euro 1.131 milioni

La composizione di tale voce al 30 settembre 2017 è di seguito descritta.

Milioni di euro
al 30.09.2017 al 31.12.2016 Variazione
Crediti tributari 178 34 144
Altri crediti verso società del Gruppo 910 261 649
Crediti verso altri 43 4 39
Totale 1.131 299 832

Le "Altre attività correnti", pari a 1.131 milioni di euro, si sono incrementate di 832 milioni di euro, principalmente per i "Crediti tributari" relativi al versamento, nel mese di giugno 2017 del 1° acconto Ires per l'esercizio 2017 (169 milioni di euro), nonché per l'incremento degli "Altri crediti verso società del Gruppo" per 649 milioni di euro in nesso ai maggiori crediti per IVA verso le società controllate aderenti all'IVA di Gruppo (858 milioni di euro) in parte compensati dalla riduzione dei crediti tributari Ires verso le società del Gruppo aderenti all'istituto del consolidato fiscale nazionale (208 milioni di euro). I "Crediti verso altri", pari a 43 milioni di euro al 30 settembre 2017, presentano un incremento di 39 milioni di euro essenzialmente per gli anticipi erogati (per conto di tutte le società del Gruppo aderenti) per contributi spettanti alle associazioni ricreativo-assistenziali per il personale (30 milioni di euro).

20. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti – Euro 980 milioni

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono così costituite:

Milioni di euro
al 30.09.2017 al 31.12.2016 Variazione
Depositi bancari e postali 980 3.038 (2.058)
Denaro e valori in cassa - - -
Totale 980 3.038 (2.058)

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti, pari a 980 milioni di euro, presentano un decremento di 2.058 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2016, principalmente dovuto agli effetti del rimborso e del riacquisto di alcuni prestiti obbligazionari, al pagamento dei dividendi 2016 così come deliberato dall'Assemblea degli Azionisti di Enel SpA in data 4 maggio 2017, nonché alla normale operatività connessa alla funzione di tesoreria accentrata svolta dalla Capogruppo.

Passivo

21. Patrimonio netto – Euro 28.491 milioni

Il patrimonio netto è pari a 28.491 milioni di euro in aumento di 1.575 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2016. Tale variazione è riferibile all'utile complessivo rilevato nei primi nove mesi del 2017 (2.490 milioni di euro) e alla distribuzione del saldo dividendo dell'esercizio 2016 nella misura di 0,09 euro per azione (complessivamente pari a 915 milioni di euro), così come deliberato dall'Assemblea degli azionisti in data 4 maggio 2017.

Capitale sociale – Euro 10.167 milioni

Al 30 settembre 2017, il capitale sociale di Enel SpA, interamente sottoscritto e versato, risulta pari ad Euro 10.166.679.946, rappresentato da altrettante azioni ordinarie del valore nominale di 1 euro ciascuna. L'indicato importo del capitale di Enel SpA risulta quindi invariato rispetto al precedente ammontare registrato al 31 dicembre 2016.

Al 30 settembre 2017, in base alle risultanze del libro dei Soci e tenuto conto delle comunicazioni inviate alla CONSOB e pervenute alla Società ai sensi dell'art. 120 del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, nonché delle altre informazioni a disposizione, gli unici azionisti in possesso di una partecipazione superiore al 3% del capitale della società risultavano il Ministero dell'Economia e delle Finanze (con il 23,585% del capitale sociale) e BlackRock Inc. (con il 5,615% del capitale sociale, posseduto tramite controllate alla data del 15 agosto 2017 a titolo di gestione del risparmio).

Altre riserve – Euro 11.439 milioni

Riserva da sovrapprezzo azioni – Euro 7.496 milioni

La riserva sovrapprezzo azioni al 30 settembre 2017 risulta pari a 7.496 milioni di euro e non ha presentato variazioni rispetto al precedente esercizio.

Riserva legale – Euro 2.034 milioni

La riserva legale, pari al 20,0% del capitale sociale, non ha presentato variazioni rispetto al precedente esercizio.

Riserva ex lege n. 292/1993 – Euro 2.215 milioni

Evidenzia la quota residua delle rettifiche di valore effettuate in sede di trasformazione di Enel da ente pubblico a società per azioni.

In caso di distribuzione si rende applicabile il regime fiscale previsto per le riserve ex art. 47 del TUIR.

Altre riserve diverse – Euro 68 milioni

La voce comprende la riserva per contributi in conto capitale di 19 milioni di euro che riflette il 50% dei contributi acquisiti da enti pubblici e organismi comunitari, in forza di leggi, per la realizzazione di nuove opere (ai sensi dell'art.55 del decreto del Presidente della Repubblica n. 917/1986) rilevati a patrimonio

netto al fine di usufruire del beneficio di sospensione della tassazione, oltre alla riserva stock option di 29 milioni di euro e altre riserve per 20 milioni di euro.

Riserva da valutazione di strumenti finanziari – Euro (347) milioni

La voce al 30 settembre 2017 è costituita esclusivamente dalla riserva da valutazione di strumenti finanziari derivati di cash flow hedge negativa per 347 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale positivo per 68 milioni di euro).

Riserva da rimisurazione della passività/(attività) netta per piani a benefici ai dipendenti – Euro (27) milioni

Al 30 settembre 2017 la riserva per Piani a benefici ai dipendenti è pari a 27 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale positivo pari a 6 milioni di euro). La riserva accoglie gli utili e le perdite attuariali rilevate direttamente a patrimonio netto, non essendo più applicabile il cosiddetto "corridor approach" secondo la nuova versione del principio contabile "IAS 19 – Benefici per i dipendenti".

Di seguito viene riportata una tabella che evidenzia i movimenti delle riserve da valutazione di strumenti finanziari e da rimisurazione della passività/attività netta per Piani a benefici ai dipendenti avvenuti nel corso degli esercizi 2016 e 2017.

Milioni di euro Utili/(Perdite)
lordi rilevati
a patrimonio
netto
nell'esercizio
Rilasci a
Conto
economico
lordi
Imposte Utili/(Perdite)
netti rilevati
a patrimonio
netto
nell'esercizio
Utili/(Perdite)
lordi rilevati
a patrimonio
netto nel
periodo
Rilasci a
Conto
economico
lordi
Imposte Utili/(Perdite)
netti rilevati
a patrimonio
netto nel
periodo
al
01.01.2016
al
31.12.2016
al
30.09.2017
Riserva da
valutazione di
strumenti finanziari
di cash flow hedge
Riserva da
rimisurazione della
passività/(attività)
(277) (479) 339 41 (376) (170) 191 8 (347)
netta per piani a
benefici ai
dipendenti
(16) (15) - 4 (27) - - - (27)
Utili/(Perdite)
rilevati
direttamente a
patrimonio netto
(293) (494) 339 45 (403) (170) 191 8 (374)

Utili e perdite accumulateEuro 4.424 milioni

Al 30 settembre 2017, la voce ha presentato un decremento di 110 milioni di euro per effetto di quanto deliberato dall'Assemblea degli azionisti del 4 maggio 2017, che ha previsto l'utilizzo di tale riserva, per 203 milioni di euro, per la distribuzione del saldo dividendi a favore degli azionisti e la destinazione a "utili portati a nuovo" di una quota parte del risultato positivo dell'esercizio 2016, pari a 93 milioni di euro.

Utile del periodoEuro 2.461 milioni

Il risultato dei primi nove mesi del 2017, pari a 2.461 milioni di euro, presenta un incremento di 202 milioni di euro rispetto al risultato del corrispondente periodo del precedente esercizio in nesso principalmente al miglioramento del risultato della gestione finanziaria.

Di seguito si riporta la tabella che evidenzia la disponibilità e distribuibilità delle riserve.

Milioni di euro
Possibilità
al di Quota
30.09.2017 utilizzare disponibile
Capitale sociale 10.167
Riserve di capitale:
- riserva da sovrapprezzo azioni 7.496 ABC 7.496
Riserve di utili:
- riserva legale 2.034 B -
- riserva ex lege 292/1993 2.215 ABC 2.215
- riserve da valutazione di strumenti finanziari (347) -
- riserva contributi in conto capitale 19 ABC 19
- riserva stock option 29 ABC 29 (1) (2)
- riserva da rimisurazione della passività per piani a benefici ai
dipendenti (27) -
- altre 20 ABC 20
Utili / (Perdite) accumulati 4.424 ABC 4.424
Totale 26.030 14.203
di cui quota distribuibile 14.200

A: aumento di capitale.

B: per copertura perdite.

C: per distribuzione ai soci.

(1) Relativi a opzioni non più esercitabili.

(2) Non è distribuibile per un importo pari a 3 milioni di euro relativi alle opzioni assegnate dalla Capogruppo ai dipendenti di società controllate e non più esercitabili.

Non sussistono limitazioni alla distribuzione delle riserve a norma dell'art. 2426, comma 1, n. 5 codice civile, in quanto non vi sono costi d'impianto e di ampliamento e costi di ricerca e sviluppo non ammortizzati, ovvero deroghe di cui all'art. 2423, comma 4 del codice civile.

Si evidenzia che nei precedenti tre esercizi una parte della riserva disponibile denominata "utili e perdite accumulati" è stata utilizzata per un importo pari a 1.862 milioni di euro per la distribuzione di dividendi a favore degli azionisti.

Gli obiettivi di Enel nella gestione del capitale sono ispirati alla creazione di valore per gli azionisti, alla garanzia degli interessi degli stakeholder e alla salvaguardia della continuità aziendale, nonché al mantenimento di un adeguato livello di patrimonializzazione che consenta un economico accesso a fonti esterne di finanziamento tese a supportare adeguatamente lo sviluppo dell'attività del Gruppo.

22. Finanziamenti – Euro 10.850 milioni, euro 3.648 milioni, euro 3.115 milioni

Milioni di euro Non corrente
Corrente
al
Note al 30.09.2017 31.12.2016 al 30.09.2017 al
31.12.2016
Finanziamenti a lungo termine 22.1 10.850 13.664 3.648 973
Finanziamenti a breve termine 22.2 - - 3.115 6.184

22.1 Finanziamenti a lungo termine (incluse le quote in scadenza nei 12 mesi successivi) – Euro 14.498 milioni

Il debito a lungo termine, relativo a prestiti obbligazionari, a finanziamenti bancari e ad altri fnanziamenti, in euro e altre valute, incluse le quote in scadenza entro i 12 mesi (pari a 3.648 milioni di euro), ammonta al 30 settembre 2017 a 14.498 milioni di euro.

La tabella seguente indica il valore nominale, il valore contabile e il fair value dei finanziamenti a lungo termine al 30 settembre 2017, inclusa la quota in scadenza nei dodici mesi successivi, aggregati per tipologia di finanziamento e di tasso d'interesse. Per gli strumenti di debito quotati il fair value è determinato utilizzando le quotazioni ufficiali. Per gli strumenti di debito non quotati il fair value è determinato mediante modelli di valutazione appropriati per ciascuna categoria di strumento finanziario e utilizzando i dati di mercato relativi alla data di chiusura del periodo, ivi inclusi gli spread creditizi del Gruppo.

Milioni di euro Valore
nominale
Valore
contabile
Quota
corrente
Quota
con
scadenza
oltre i 12
mesi
Fair
value
Valore
nominale
Valore
contabile
Quota
corrente
Quota
con
scadenza
oltre i 12
mesi
Fair
value
Valore
contabile
al 30.09.2017 al 31.12.2016 Variazione
Obbligazioni:
- tasso fisso 10.478 10.415 3.084 7.331 12.168 11.584 11.502 908 10.594 13.117 (1.087)
- tasso variabile 1.844 1.841 564 1.277 1.814 1.888 1.885 65 1.820 1.858 (44)
Totale 12.322 12.256 3.648 8.608 13.982 13.472 13.387 973 12.414 14.975 (1.131)
Finanziamenti
bancari:
- tasso variabile 1.042 1.042 - 1.042 1.046 50 50 - 50 50 992
Totale 1.042 1.042 - 1.042 1.046 50 50 - 50 50 992
Finanziamenti da
società del Gruppo:
- tasso fisso 1.200 1.200 - 1.200 1.543 1.200 1.200 - 1.200 1.575 -
Totale 1.200 1.200 - 1.200 1.543 1.200 1.200 - 1.200 1.575 -
Totale
finanziamenti a
tasso fisso
11.678 11.615 3.084 8.531 13.711 12.784 12.702 908 11.794 14.692 (1.087)
Totale
finanziamenti a
tasso variabile
2.886 2.883 564 2.319 2.860 1.938 1.935 65 1.870 1.908 948
TOTALE 14.564 14.498 3.648 10.850 16.571 14.722 14.637 973 13.664 16.600 (139)

Il saldo delle obbligazioni è al netto dell'importo di 855 milioni di euro relativo alle obbligazioni a tasso variabile non quotate "Serie speciale riservata al personale 1994-2019" detenute da Enel SpA.

Maturity analysis

La seguente tabella sintetizza il profilo di scadenza delle passività finanziarie della società sulla base dei flussi di pagamento contrattuali non attualizzati.

Quote
Saldo Quote con
Milioni di euro contabile correnti scadenza Quote scadenti nel
al <12 4° trim.
30.09.2017 mesi >12 mesi 2018 2019 2020 2021 Oltre
Obbligazioni:
- tasso fisso quotate 10.415 3.084 7.331 - 1.871 1.442 562 3.456
- tasso variabile quotate 749 499 250 - - - - 250
- tasso variabile non quotate 1.092 65 1.027 34 234 27 110 622
Totale 12.256 3.648 8.608 34 2.105 1.469 672 4.328
Finanziamenti bancari:
- tasso variabile 1.042 - 1.042 - - 650 392 -
Totale 1.042 - 1.042 - - 650 392 -
Finanziamenti da società del Gruppo:
- tasso fisso 1.200 - 1.200 - - - - 1.200
Totale 1.200 - 1.200 - - - - 1.200
TOTALE 14.498 3.648 10.850 34 2.105 2.119 1.064 5.528

Viene di seguito rappresentato l'indebitamento finanziario a lungo termine per valuta di origine con l'indicazione del tasso di interesse.

Milioni di euro Saldo contabile Valore
nominale
Tasso medio
di interesse in
vigore
Tasso di interesse
effettivo in vigore
al 31.12.2016 al 30.09.2017 al 30.09.2017
Euro 11.113 10.971 10.999 4,6% 4,9%
Dollari USA 1.168 1.237 1.251 7,7% 8,1%
Sterline inglesi 2.356 2.290 2.314 6,5% 6,7%
Totale valute non Euro 3.524 3.527 3.565
TOTALE 14.637 14.498 14.564

La movimentazione del periodo del valore nominale dell'indebitamento a lungo termine è riepilogata nella seguente tabella:

Milioni di euro Valore
nominale
Rimborsi Nuove
emissioni
Accolli Obbligazioni
proprie
riacquistate
Differenze di
cambio
Valore
nominale
al
31.12.2016
al
30.09.2017
Obbligazioni 13.472 (940) - - (14) (196) 12.322
Finanziamenti bancari 50 - 999 - - (7) 1.042
Finanziamenti da società del
Gruppo
1.200 - - - - - 1.200
Totale 14.722 (940) 999 - (14) (203) 14.564

Rispetto al 31 dicembre 2016 il valore nominale dell'indebitamento a lungo termine presenta nel complesso un decremento di 158 milioni di euro quale saldo di 940 milioni di euro riferiti a rimborsi, di 14 milioni di euro riferiti al riacquisto di obbligazioni proprie, di 203 milioni di euro relativi a differenze positive di cambio e di 999 milioni di euro connessi a nuove emissioni.

Tra le principali operazioni effettuate nel corso dei primi nove mesi del 2017 si segnalano:

  • il rimborso della quota residua di 909 milioni di euro, di un prestito obbligazionario emesso nel 2007 per un valore di 1.500 milioni di euro, assoggettato a rimborso parziale nell'esercizio 2016;
  • il rimborso di due tranche dei prestiti obbligazionari Ina e Ania per complessivi 31 milioni di euro;
  • il riacquisto di obbligazioni proprie a tasso variabile non quotate "Serie speciale riservata al personale 1994-2019" per 14 milioni di euro;
  • il tiraggio per 500 milioni di euro del contratto di finanziamento con Unicredit SpA, stipulato nel corso dell'esercizio precedente e scadente nel 2020 (utilizzato al 31 dicembre 2016 per 50 milioni di euro);
  • la stipula di un nuovo contratto di finanziamento con Unicredit SpA, per un importo di 200 milioni di euro con scadenza nel 2021;
  • la stipula di un contratto di finanziamento in dollari con Bank of America per un controvalore in euro al cambio di emissione di 199 milioni (227 milioni di dollari) scadente nel 2021;
  • la stipula di un contratto di finanziamento, di durata triennale, con UBI Banca SpA per un importo pari a 150 milioni di euro.

I principali debiti finanziari a lungo termine di Enel SpA contengono i covenant tipici della prassi internazionale. Tali indebitamenti sono rappresentati dalle emissioni obbligazionarie effettuate nell'ambito del programma di Global Medium Term Notes, dalle emissioni di strumenti obbligazionari non convertibili, subordinati ibridi (i c.d. "Bond Ibridi"), dal Forward Start Facility Agreement sottoscritto in data 8 febbraio 2013 da Enel SpA ed Enel Finance International NV con un pool di banche, per un importo di 9,4 miliardi di euro, e dai contratti di finanziamento sottoscritti da Enel SpA con Unicredit SpA.

I principali covenant relativi alle emissioni obbligazionarie effettuate nell'ambito del programma di Global Medium Term Notes di Enel SpA ed Enel Finance International NV possono essere riassunti come segue:

  • clausole di "negative pledge", in base alle quali l'emittente ed il garante non possono creare o mantenere in essere (se non per effetto di disposizione di legge) ipoteche, pegni o altri vincoli, su tutti o parte dei propri beni o ricavi, a garanzia di determinati indebitamenti finanziari, a meno che gli stessi vincoli non siano estesi pariteticamente o pro quota ai prestiti obbligazionari in questione;

  • clausole di "pari passu", in base alle quali i titoli obbligazionari e le relative garanzie costituiscono diretto, incondizionato e non garantito obbligo dell'emittente e del garante, sono senza preferenza tra loro e sono almeno allo stesso livello di "seniority" degli altri prestiti, non subordinati e non garantiti, presenti e futuri, dell'emittente e del garante;

  • clausole di "cross default", in base alle quali, nel caso si verifichi un evento di inadempimento (superiore a specifiche soglie di rilevanza) su un determinato indebitamento finanziario dell'emittente, del garante o delle società rilevanti, si verifica un inadempimento anche sui prestiti obbligazionari in questione che possono diventare immediatamente esigibili.

I principali covenant relativi ai Bond Ibridi di Enel possono essere riassunti come segue:

  • clausole di subordinazione, in base alle quali ciascuno strumento obbligazionario ibrido è subordinato a tutte le altre emissioni obbligazionarie dell'emittente ed ha un livello di "seniority" pari a quello degli altri strumenti finanziari ibridi emessi e superiore a quello degli strumenti di "equity";

  • divieto di fusione con un'altra società e divieto di vendita o locazione di tutti o di una parte sostanziale dei propri asset ad un'altra società, a meno che quest'ultima non subentri in tutte le obbligazioni in essere dell'emittente.

I principali covenant previsti nel Forward Start Facility Agreement e nei contratti di finanziamento sottoscritti tra Enel SpA ed Unicredit SpA, similari nella loro struttura, possono essere riassunti come segue:

  • clausola di "negative pledge", in base alle quali il debitore e, in alcuni casi, le società rilevanti non possono creare o mantenere in essere ipoteche, pegni o altri vincoli su tutti o parte dei propri beni o attività, a garanzia di determinati indebitamenti finanziari, fatta eccezione per i vincoli espressamente ammessi;

  • clausole sulle "disposals", in base alle quali il debitore e, in alcuni casi, le società controllate di Enel non possono compiere atti di disposizione di tutti o di una parte rilevante dei propri beni o attività, fatta eccezione per gli atti di disposizione espressamente ammessi;

  • clausole di "pari passu", in base alle quali gli impegni di pagamento del debitore hanno lo stesso livello di "seniority" degli altri suoi obblighi di pagamento non garantiti e non subordinati;

  • clausole di "change of control" che trovano applicazione nel caso in cui (i) Enel divenga controllata da uno o più soggetti diversi dallo Stato italiano ovvero (ii) Enel o una delle società da essa controllate conferiscano una rilevante porzione delle attività del Gruppo a soggetti ad esso esterni tale che l'affidabilità del Gruppo, sotto il profilo finanziario, risulti significativamente compromessa. Il verificarsi di una delle suddette ipotesi può dare luogo (a) alla rinegoziazione dei termini e delle condizioni del finanziamento o (b) al rimborso anticipato obbligatorio del finanziamento da parte del debitore;

  • clausole di "cross default", in base alle quali, nel caso si verifichi un inadempimento (superiore a specifiche soglie di rilevanza) su un determinato indebitamento finanziario del debitore o delle società rilevanti, si verifica un inadempimento anche sui finanziamenti in questione che possono diventare immediatamente esigibili.

Nel corso del periodo di riferimento, Enel Finance International ha emesso due nuovi prestiti obbligazionari, entrambi garantiti da Enel: (i) il c.d. Green Bond, effettuato nell'ambito del Programma Euro Medium Term Notes (EMTN), i cui proventi sono e saranno utilizzati per finanziare i c.d. eligible green projects del Gruppo, e (ii) il c.d. Yankee Bond, un'emissione obbligazionaria multi-tranche lanciata sul mercato statunitense, destinata ad investitori istituzionali. I covenant contenuti nei suddetti prestiti obbligazionari sono in linea con i covenant delle altre emissioni obbligazionarie effettuate da Enel Finance International.

Tutti gli indebitamenti finanziari presi in considerazione prevedono gli "events of default" tipici della prassi internazionale, quali, ad esempio, insolvenza, procedure concorsuali e cessazione dell'attività d'impresa.

Si precisa inoltre che a seguito della scissione parziale non proporzionale di Enel Green Power SpA ("EGP") in favore di Enel SpA, a far data dall'ultimo istante del 31 marzo 2016 alcuni elementi patrimoniali e rapporti giuridici di EGP sono stati assegnati ad Enel SpA. Tra i rapporti giuridici oggetto di assegnazione sono incluse le garanzie rilasciate da EGP nell'interesse di Enel Green Power International BV e le sue controllate a fronte degli impegni assunti nell'ambito dei contratti di finanziamento passivi. Tali garanzie ed i relativi contratti di finanziamento includono, anche a carico di Enel SpA, in qualità di garante, taluni covenant ed "events of default" tipici della prassi internazionale.

Nessuno dei covenant sopra considerati risulta ad oggi disatteso.

22.2 Finanziamenti a breve termine – Euro 3.115 milioni

La tabella seguente indica i finanziamenti a breve termine al 30 settembre 2017, distinti per natura.

Milioni di euro

al 30.09.2017 al 31.12.2016 Variazione
Finanziamenti da terzi
Finanziamenti bancari 30 808 (778)
Debiti verso banche (conto corrente ordinario) 4 1 3
Cash collateral per CSA su derivati OTC ricevuti 261 1.107 (846)
Totale 295 1.916 (1.621)
Finanziamenti dal gruppo
Finanziamenti a breve termine da società del Gruppo (conto corrente
intersocietario)
2.820 4.268 (1.448)
Totale 2.820 4.268 (1.448)
TOTALE 3.115 6.184 (3.069)

I finanziamenti a breve termine ammontano a 3.115 milioni di euro (6.184 milioni di euro al 31 dicembre 2016) e presentano un decremento di 3.069 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente a seguito principalmente:

  • del decremento, per 778 milioni di euro, dei debiti verso banche per finanziamenti a breve termine ricevuti;
  • della riduzione, per 846 milioni di euro, dei cash collateral ricevuti dalle controparti per l'operatività su contratti derivati over the counter su tassi e cambi;
  • del decremento, per 1.448 milioni di euro, della voce "Finanziamenti a breve termine da società del Gruppo", da imputare al miglioramento della posizione debitoria sul conto corrente intersocietario intrattenuto con le società controllate.

Si precisa che il fair value dei finanziamenti correnti è equivalente al loro valore contabile in quanto l'effetto dell'attualizzazione non è significativo.

23. Benefíci ai dipendenti – Euro 264 milioni

La società riconosce ai dipendenti varie forme di benefici individuati nelle prestazioni connesse a trattamento di fine rapporto di lavoro, Indennità per Mensilità Aggiuntive e Indennità Sostitutiva del Preavviso, Premi di Fedeltà, Previdenza Integrativa Aziendale, Assistenza Sanitaria, Indennità aggiuntiva contributi Fopen, Contributi Fopen superiori al limite fiscalmente deducibile e piani di incentivazione al personale.

La voce accoglie gli accantonamenti destinati a coprire i benefici dovuti al momento della cessazione del rapporto di lavoro o successivamente al rapporto di lavoro per piani a benefici definiti nonché altri benefici a lungo termine spettanti ai dipendenti in forza di legge, di contratto o per altre forme di incentivazione ai dipendenti.

Le obbligazioni, in linea con le previsioni dello IAS 19, sono state determinate sulla base del "metodo della proiezione unitaria del credito".

Tale passività pari a 264 milioni di euro è essenzialmente costituita dalla Previdenza Integrativa Aziendale (PIA e ASI) per 190 milioni di euro, dall'Assistenza Sanitaria (ASEM) per 40 milioni di euro, dai piani Long Term Incentive per 18 milioni di euro e dal TFR per 12 milioni di euro.

Con riguardo alla PIA si precisa che, in seguito agli avvenuti conferimenti dei vari rami d'azienda, gli obblighi pensionistici verso i dirigenti in quiescenza, stante la loro permanenza ope legis in capo a Enel SpA, sono stati accollati alle conferitarie, ai sensi dell'art. 1237 cod. civ. ("accollo semplice", avente cioè validità unicamente interna) iscrivendo tra le "altre attività non correnti" della conferente il credito risultante dall'accollo alle società conferitarie e rilevando a conto economico tra gli "altri proventi finanziari" le quote degli oneri riaddebitate. Al 30 settembre 2017 il credito residuo dell'accollo alle società conferitarie ammonta a 143 milioni di euro.

24. Fondi rischi e oneri – Euro 40 milioni

I "Fondi rischi e oneri" sono destinati a coprire le potenziali passività ritenute possibili che potrebbero derivare alla società da vertenze giudiziali e da altro contenzioso, senza considerare gli effetti di quelle vertenze che si stima abbiano un esito positivo e di quelle per le quali un eventuale onere non sia ragionevolmente quantificabile.

Nel determinare l'entità del fondo si considerano sia gli oneri presunti che potrebbero derivare da vertenze giudiziali e da altro contenzioso intervenuti nel periodo, sia l'aggiornamento delle stime sulle posizioni sorte in esercizi precedenti e non riguardanti i rami aziendali conferiti.

Rilevazione a Conto economico
Milioni di euro Accantonamenti Rilasci Utilizzi Totale
al
31.12.2016
al 30.09.2017
di cui quota
corrente
Fondo contenzioso, rischi e
oneri diversi:
- contenzioso legale 12 - (2) - 10 6
- altri 28 - - (23) 5 2
Totale Fondo contenzioso, rischi
e oneri diversi
40 - (2) (23) 15 8
Fondo oneri per incentivi all'esodo 28 - (3) 25 -
TOTALE FONDI RISCHI E ONERI 68 - (2) (26) 40 8

La movimentazione del periodo dei fondi per rischi ed oneri è di seguito riportata:

Il decremento complessivo dei fondi per rischi e oneri nei primi nove mesi del 2017, pari a 28 milioni di euro, riflette gli utilizzi del periodo, nonché i rilasci a Conto economico conseguenti alla revisione di stima su alcuni contenziosi in essere.

25. Derivati passivi – Euro 2.239 milioni, euro 145 milioni

La composizione di tale voce è la seguente:

Milioni di euro Non correnti Correnti
al 30.09.2017 al 31.12.2016 al 30.09.2017 al 31.12.2016
Passività finanziarie - Derivati passivi 2.239 3.082 145 556

Più dettagliatamente, la tabella seguente indica, il valore nozionale e il fair value dei derivati passivi, per tipologia di relazione di copertura e rischio coperto, suddivisi rispettivamente in passività non correnti e correnti.

Milioni di euro Non corrente (Nota 25.1) Corrente (Nota 25.2)
Valore nozionale Fair value Valore nozionale Fair value
al 30.09.2017 al
31.12.2016
al 30.09.2017 al
31.12.2016
Variazione al 30.09.2017 al
31.12.2016
al 30.09.2017 al
31.12.2016
Variazione
Derivati designati come strumenti di copertura
Cash flow hedge
- sul rischio di tasso di interesse 390 390 134 154 (20) - - - - -
- sul rischio di tasso di cambio 2.518 2.394 1.179 1.225 (46) - - - - -
Totale Cash flow hedge 2.908 2.784 1.313 1.379 (66) - - - - -
Derivati al FVTPL
- sul rischio di tasso di interesse 9.397 10.535 386 530 (144) 113 127 64 74 (10)
- sul rischio di tasso di cambio 6.149 7.860 540 1.173 (633) 1.594 3.718 81 482 (401)
Totale Derivati al FVTPL 15.546 18.395 926 1.703 (777) 1.707 3.845 145 556 (411)
TOTALE DERIVATI PASSIVI 18.454 21.179 2.239 3.082 (843) 1.707 3.845 145 556 (411)

25.1 Contratti derivati classificati tra le passività non correnti – Euro 2.239 milioni

I derivati finanziari classificati tra le passività non correnti, al 30 settembre 2017, presentano un valore nozionale complessivo pari a 18.454 milioni di euro e un fair value pari a 2.239 milioni di euro, ed evidenziano, se confrontati con i valori al 31 dicembre 2016, rispettivamente una riduzione di 2.725 milioni di euro e un decremento di 843 milioni di euro.

I contratti derivati di cash flow hedge, al 30 settembre 2017, presentano un valore nozionale di 2.908 milioni di euro e un fair value di 1.313 milioni di euro.

I derivati su cambi di cash flow hedge sono riferiti principalmente alle operazioni di copertura del tasso di cambio della tranche di 1,1 miliardi di sterline inglesi dell'emissione obbligazionaria, che rientra nel programma Global Medium Term Notes, del 2007, nonché ad altre emissioni obbligazionarie e finanziamenti in sterline e in dollari avvenute nel corso degli esercizi 2013, 2014 e 2017. Il peggioramento del fair value, rispetto al precedente esercizio, è determinato principalmente dall'andamento del cambio dell'euro nei confronti della sterlina inglese.

I derivati su tassi di cash flow hedge hanno risentito negativamente, nella valutazione al 30 settembre 2017, dell'andamento dei tassi.

Il miglioramento del fair value dei derivati al fair value through profit or loss su tasso di interesse, rispetto al precedente esercizio, pari a 144 milioni di euro, è riconducibile al generale aumento della curva dei tassi di interesse verificatasi nei primi nove mesi dell'anno, nonché alla chiusura di alcuni contratti derivati di prehedge stipulati per conto delle società del Gruppo.

Il miglioramento del fair value dei derivati al fair value through profit or loss su cambi, rispetto al precedente esercizio, pari a 633 milioni di euro, ha risentito sia della riduzione del valore nozionale dei cross currency interest rate swap connessi alle operazioni di copertura gestionale delle emissioni obbligazionarie in valuta, sia dell'andamento positivo del cambio dell'euro verso le altre valute.

25.2 Contratti derivati classificati tra le passività correnti – Euro 145 milioni

I derivati passivi correnti presentano un valore nozionale pari a 1.707 milioni di euro e un corrispondente fair value pari a 145 milioni di euro.

Il decremento del valore nozionale dei derivati di tasso di fair value through profit or loss, è connesso alla naturale scadenza di interest rate swap.

I derivati su cambi al fair value through profit or loss variano per effetto sia della normale operatività che per la scadenza di cross currency interest rate swap nel mese di settembre 2017.

26. Altre passività non correnti – Euro 12 milioni

Le "Altre passività non correnti" pari a 12 milioni di euro (36 milioni di euro al 31 dicembre 2016) sono riferite al debito verso le società del Gruppo, rilevato in seguito alla presentazione da parte di Enel SpA, in qualità di società consolidante, delle istanze di rimborso per le annualità 2004-2011, per le maggiori imposte sui redditi versate per effetto della mancata deduzione parziale dell'Irap nella determinazione del reddito imponibile Ires. La contropartita di tale debito verso le società controllate ha trovato rilevazione tra i crediti tributari non correnti (nota 15). Il decremento rispetto al precedente esercizio, pari a 24 milioni di euro, è riferibile al riconoscimento alle società consolidate del rimborso del credito relativo all'annualità 2011 ricevuto dall'Agenzia delle Entrate nel corso dei primi nove mesi del 2017.

27. Debiti commerciali – Euro 140 milioni

I debiti commerciali accolgono prevalentemente i debiti per forniture di servizi, nonché quelli relativi a prestazioni diverse per attività svolte entro il 30 settembre 2017, e sono costituiti da debiti verso terzi per 47 milioni di euro (83 milioni di euro al 31 dicembre 2016) e da debiti verso le società del Gruppo per 93 milioni di euro (67 milioni di euro al 31 dicembre 2016).

Milioni di euro
al 30.09.2017 al 31.12.2016 Variazione
Debiti commerciali:
- verso terzi 47 83 (36)
- verso società del Gruppo 93 67 26
Totale 140 150 (10)

28. Altre passività finanziarie correnti – Euro 383 milioni

al 30.09.2017 al 31.12.2016 Variazione
Passività finanziarie differite 365 501 (136)
Altre partite 18 49 (31)
Totale 383 550 (167)

Le "Altre passività finanziarie correnti" sono riferite principalmente a interessi passivi maturati sull'indebitamento in essere a fine periodo.

In particolare, le "Passività finanziarie differite" si riferiscono principalmente a interessi passivi di competenza del periodo maturati sui debiti finanziari, mentre le "Altre partite" accolgono essenzialmente i debiti verso le società del Gruppo maturati al 30 settembre 2017, liquidabili nel periodo successivo, connessi sia a oneri finanziari realizzati su derivati di copertura su cambio commodity sia a interessi passivi maturati sui conti correnti intercompany.

29. Posizione finanziaria netta e crediti finanziari e titoli a lungo termine – Euro 13.112 milioni

La tabella seguente mostra la ricostruzione dell'indebitamento finanziario netto a partire dalle voci presenti nello schema di Stato patrimoniale.

Milioni di euro
Note al 30.09.2017 al 31.12.2016 Variazione
Finanziamenti a lungo termine 22 10.850 13.664 (2.814)
Finanziamenti a breve termine 22 3.115 6.184 (3.069)
Quota corrente dei finanziamenti a lungo termine 22 3.648 973 2.675
Altre attività finanziarie non correnti incluse
nell'indebitamento
14 18 32 (14)
Altre attività finanziarie correnti incluse nell'indebitamento 18 3.503 3.912 (409)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 20 980 3.038 (2.058)
TOTALE 13.112 13.839 (727)

30. Altre passività correnti – Euro 1.602 milioni

Milioni di euro

al 30.09.2017 al 31.12.2016 Variazione
Debiti tributari 879 184 695
Debiti diversi verso società del Gruppo 674 544 130
Debiti verso il personale, associazioni ricreative e
assistenziali
22 30 (8)
Debiti verso istituti di previdenza 8 12 (4)
Debiti verso clienti per depositi cauzionali e rimborsi 1 1 -
Altri 18 923 (905)
Totale 1.602 1.694 (92)

Al 30 settembre 2017, i "Debiti tributari", pari a 879 milioni di euro, sono relativi essenzialmente al debito per Iva di Gruppo del mese di settembre 2017 e del terzo trimestre 2017 (complessivamente pari a 875 milioni di euro, a credito per 27 milioni di euro al 31 dicembre 2016). L'incremento rispetto al precedente esercizio, pari a 695 milioni di euro, risente essenzialmente della nuova normativa in materia di split payment applicabile a partire dal 1° luglio 2017.

La voce "debiti diversi verso società del Gruppo", pari a 674 milioni di euro, è composta per 644 milioni di euro dai debiti generati dal consolidato fiscale Ires (457 milioni di euro al 31 dicembre 2016) e per 29 milioni di euro dai debiti generati dall'IVA di Gruppo (86 milioni di euro al 31 dicembre 2016). L'incremento di 130 milioni di euro rispetto a quanto rilevato al 31 dicembre 2015, riflette essenzialmente l'andamento delle sopra riportate posizioni debitorie.

I debiti "Altri" accoglievano al 31 dicembre 2016 il debito verso gli azionisti per l'acconto sul dividendo 2016 erogato nel mese di gennaio 2017 (complessivamente pari a 915 milioni di euro).

31. Impegni contrattuali e garanzie

Gli impegni contrattuali assunti da Enel SpA e le garanzie prestate sono di seguito riepilogati:

Milioni di euro

al 30.09.2017 al 31.12.2016 Variazione
Fideiussioni e garanzie prestate a:
- terzi 10 347 (337)
- imprese controllate 49.724 45.568 4.156
Totale 49.734 45.915 3.819

Le fideiussioni prestate a terzi riguardano sostanzialmente le garanzie rilasciate dalla Capogruppo in favore dell'INPS per i dipendenti che hanno aderito alla manovra strutturale di adeguamento dell'organico (art.4 legge 92/2012). La variazione in diminuzione rispetto al precedente esercizio è dovuta all'accordo che ha portato all'estinzione della garanzia rilasciata nell'operazione di vendita del patrimonio immobiliare (346 milioni di euro) con contestuale emissione di una nuova parent company guarantee nell'interesse di Enel Italia.

Le altre fideiussioni e garanzie rilasciate nell'interesse di società controllate si riferiscono:

  • per 24.231 milioni di euro a garanzie emesse nell'interesse di Enel Finance International a copertura di prestiti obbligazionari in dollari statunitensi, sterline inglesi, euro e yen, nell'ambito del programma Global Medium Term Notes da 35 miliardi di euro;

  • per 8.189 milioni di euro per garanzie emesse nell'interesse delle diverse società del perimetro Enel Green Power, in prevalenza acquisite attraverso le operazioni straordinarie di riassetto del gruppo;

  • per 2.997 milioni di euro alle garanzie rilasciate alla BEI (Banca Europea per gli Investimenti), per finanziamenti concessi a e-distribuzione, Enel Produzione, Enel Green Power ed Enel Sole;

  • per 2.416 milioni di euro a garanzie rilasciate all'Amministrazione Finanziaria per l'adesione alla procedura "IVA di Gruppo", nell'interesse delle società Enel Italia, Enel New.Hydro, Enel Trade, Enel Produzione, Enelpower, Servizio Elettrico Nazionale, Nuove Energie, Enel.si, Enel Green Power, Enel Sole ed Energy Hydro Piave, Enel Oil & Gas;

  • per 1.440 milioni di euro per garanzie emesse nell'interesse di Enel Finance International a copertura del programma di Euro commercial paper;

  • per 1.407 milioni di euro a garanzie in favore di Cassa Depositi e Prestiti emesse nell'interesse di edistribuzione, beneficiaria del mutuo Enel Efficienza Rete II;

  • per 1.150 milioni di euro a una garanzia rilasciata da Enel SpA all'Acquirente Unico, nell'interesse di Enel Servizio Elettrico SpA, per le obbligazioni assunte nell'ambito del contratto di acquisto di energia elettrica;

  • per 713 milioni di euro a garanzie rilasciate in favore dell'INPS nell'interesse di varie società del gruppo, i cui dipendenti hanno aderito alla manovra strutturale di adeguamento dell'organico (art.4 legge 92/2012);

  • per 531 milioni di euro a garanzie rilasciate a Terna nell'interesse di e-distribuzione, Enel Trade, Enel Produzione, Enel Green Power ed Enel Energia, relative alle "Convenzioni per il servizio di trasmissione dell'energia elettrica";

  • per 331 milioni di euro a garanzie rilasciate in favore di Snam Rete Gas e nell'interesse di Enel Trade e di Enel.si per "capacità di trasporto gas";

  • per 330 milioni di euro a controgaranzie rilasciate in favore delle banche che hanno garantito il "Gestore dei Mercati Energetici", nell'interesse di Enel Trade e di Enel Produzione;

  • per 50 milioni di euro a garanzie rilasciate in favore di RWE Supply & Trading GmbH e nell'interesse di Enel Trade per "Acquisti di energia elettrica";

  • per 50 milioni di euro a una garanzia rilasciata ad E.ON nell'interesse di Enel Trade per "attività di trading sul mercato elettrico";

  • per 32 milioni di euro a una garanzia rilasciata in favore di Wingas GmbH & CO.KG e nell'interesse di Enel Trade per "forniture di gas";

  • per 33 milioni di euro alla sopra citata garanzia rilasciata nell'interesse di Enel Italia in favore di Excelsia Nove per il corretto adempimento degli obblighi derivanti dai contratti di locazione;

  • per 6.354 milioni di euro a garanzie rilasciate a beneficiari diversi nel quadro delle attività di assistenza finanziaria svolta dalla holding nell'interesse delle società controllate.

Rispetto al 31 dicembre 2016, l'incremento delle altre fideiussioni e garanzie rilasciate nell'interesse di società controllate è principalmente ascrivibile all'emissione di prestiti obbligazionari. Nell'ambito della strategia di rifinanziamento del debito consolidato di Gruppo in scadenza, il Consiglio di Amministrazione di Enel ha deliberato l'emissione entro il 31 dicembre 2018 di uno o più prestiti obbligazionari, da collocare presso investitori istituzionali, per un importo complessivo massimo pari a 7 miliardi di euro. In particolare, Enel Finance International ha lanciato sul mercato statunitense e sui mercati internazionali un'emissione obbligazionaria multi-tranche, garantita da Enel destinata ad investitori istituzionali per un totale di 5 miliardi di dollari USA, pari a un controvalore complessivo in euro di circa 4,5 miliardi.

Si evidenzia inoltre che Enel SpA in qualità di controllante ha concesso a favore di alcune società del Gruppo lettere di patronage essenzialmente relative ad operazioni di cessione di crediti.

32. Passività e attività potenziali

Di seguito si riportano i principali aggiornamenti riferibili ad Enel SpA, rispetto a quanto già descritto nel Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2016 e nella Relazione Finanziaria Semestrale consolidata al 30 giugno 2017.

Centrale termoelettrica di Porto Tolle - Inquinamento atmosferico - Procedimento penale a carico di Amministratori e dipendenti di Enel

Con riferimento alla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura della Repubblica di Rovigo avverso alcuni Amministratori, ex Amministratori, dirigenti, ex dirigenti e dipendenti di Enel ed Enel Produzione per il reato di omissione dolosa di cautele atte a prevenire disastri, relativo a presunte emissioni provenienti dalla centrale di Porto Tolle, cui è seguita, in data 18 gennaio 2017, l'assoluzione in secondo grado di tutti gli imputati con la formula «il fatto non sussiste», la Procura Generale competente ha proposto, con atto del 9 giugno 2017, ricorso per Cassazione avverso detta assoluzione dei tre ex Amministratori delegati per il reato di disastro doloso. La Cassazione ha fissato l'udienza il 10 gennaio 2018.

Centrale Termoelettrica di Brindisi Sud - Procedimenti penali a carico di dipendenti Enel

In relazione alla centrale termoelettrica di Brindisi Sud, nel mese di marzo 2017, è stato proposto appello avverso la sentenza del 26 ottobre 2016 da alcune parti civili private (gli agricoltori esclusi), dalla Provincia di Brindisi, dai due dipendenti di Enel Produzione condannati, nonché dal Responsabile civile (la stessa Enel Produzione Spa) e dai due dipendenti della società nei cui confronti è stata dichiarata la prescrizione. Per quanto riguarda il procedimento dinanzi al Tribunale di Reggio Calabria, questo si è concluso all'udienza del 23 giugno 2016. Con tale sentenza il Tribunale ha assolto la quasi totalità degli imputati Enel dai principali reati, perché il fatto non sussiste. In un solo caso ha dichiarato la prescrizione. Parimenti è stata dichiarata la prescrizione per tutti i restanti reati, di minore rilevanza penale. Invece, il procedimento dinanzi al Tribunale di Vibo Valentia è stato rinviato al 22 febbraio 2018 per sentire gli ultimi testi indicati dagli altri imputati.

Contenzioso stragiudiziale e giudiziale connesso al black-out del 28 settembre 2003

Con riferimento ai contenziosi derivati dal noto black-out del 28 settembre 2003, i giudizi pendenti risultano essere, al 30 settembre 2017, circa 8.300. Inoltre, visti gli orientamenti favorevoli a Enel sia dei giudici di appello sia della Cassazione, il flusso di nuove azioni è cessato. Con riferimento, poi, al giudizio instaurato da Enel avverso la Compagnia assicuratrice Cattolica, al fine di ottenere la quantificazione e il pagamento delle somme dovutele da parte della stessa Cattolica, il giudice, con ordinanza del 12 luglio 2017, ha sciolto la riserva sulle istanze istruttorie e ha rinviato la causa all'udienza del 25 novembre 2019 per la decisione.

Contenzioso BEG

Procedimenti intrapresi da Albania BEG Ambient Shpk per il riconoscimento della sentenza emessa dal Tribunale distrettuale di Tirana il 24 marzo 2009

Francia

Il 13 settembre 2017 si è tenuta un'udienza procedurale a seguito della quale il Tribunal de Grande Instance ha fissato una nuova udienza il 25 ottobre 2017, per la trattazione di questioni procedurali. L'udienza per la discussione orale è prevista il 18 dicembre 2017.

Stato di New York

Il procedimento è pendente e le parti hanno concordato di chiedere un rinvio dell'udienza di merito, originariamente fissata il 17 ottobre 2017, nelle more dell'emissione della sentenza sulla giurisdizione. La nuova data di udienza è stata fissata il 10 aprile 2018.

Olanda

A seguito dell'impugnativa proposta da Enel ed Enelpower avverso la decisione del 18 settembre 2014, con cui il Tribunale dell'Aja emetteva un provvedimento cautelare per la somma di 425 milioni di euro, la Corte d'Appello dell'Aja, con decisione del 9 febbraio 2016, ha accolto i relativi ricorsi, disponendo la revoca degli stessi provvedimenti cautelari, previo rilascio di una garanzia da parte di Enel per l'importo di 440 milioni di euro e di una controgaranzia da parte di Albania BEG Ambient Shpk di 50 milioni di euro circa. La garanzia di Enel è stata rilasciata in data 30 marzo 2016. Albania BEG Ambient Shpk non ha rilasciato la propria controgaranzia. Il 4 aprile 2016, Albania BEG Ambient Shpk ha impugnato la sentenza della Corte d'Appello dell'Aja del 9 febbraio 2016 dinanzi alla Corte di Cassazione olandese che, con sentenza del 23 giugno 2017, ha rigettato il ricorso di Albania BEG Ambient Shpk, comportando il passaggio in giudicato della decisione sulla revoca dei relativi procedimenti cautelari.

Con riferimento al giudizio di merito pendente dinanzi alla Corte di Appello di Amsterdam, l'udienza di discussione è prevista a fine gennaio 2018.

Per quanto riguarda invece l'appello presentato da Albania BEG Ambient Shpk avverso la decisione del Tribunale di Amsterdam del 26 agosto 2016, permane la sospensione di tale procedimento, in origine disposta in vista della sentenza della Corte di Cassazione olandese, poi pronunciatasi il 23 giugno 2017.

Irlanda

Albania BEG Ambient Shpk ha altresì iniziato un procedimento in Irlanda per far riconoscere in questo Paese la pronuncia del Tribunale di Tirana. La High Court, con sentenza dell'8 marzo 2016, ha accolto le difese di Enel ed Enelpower dichiarando la carenza di giurisdizione in Irlanda. Il 31 marzo 2017, Albania BEG Ambient Shpk ha presentato domanda di appello ("expedited appeal") avverso la sentenza che l'8 marzo 2016 aveva dichiarato la carenza di giurisdizione del giudice irlandese. Enel ed Enelpower si sono costituite nel giudizio di impugnazione il 7 aprile 2017. L'udienza per la discussione è fissata il 8 novembre 2017.

Lussemburgo

In Lussemburgo, sempre su iniziativa di Albania BEG Ambient Shpk, sono stati notificati a J.P. Morgan Bank Luxembourg SA dei sequestri conservativi presso terzi di eventuali crediti vantati da Enel SpA. Parallelamente, Albania BEG Ambient Shpk ha avviato un procedimento volto a riconoscere in tale stato la sentenza del Tribunale di Tirana. Il procedimento si trova ancora in fase di svolgimento ed è in corso la fase di scambio di memorie delle parti. Nessun provvedimento giudiziario è stato assunto.

Arbitrati SAPE (già Electrica) – Romania

In data 20 aprile 2016, SAPE ha presentato una domanda di arbitrato dinanzi alla Camera di Commercio Internazionale di Parigi nei confronti di Enel SpA ed Enel Investment Holding BV in relazione alla mancata distribuzione dei dividendi più gli interessi. Successivamente, a settembre 2016, SAPE ha modificato la propria domanda di arbitrato convenendo in giudizio anche Enel Energie Muntenia e E-Distributie Muntenia e riqualificando il valore complessivo della controversia in circa 56 milioni di euro, oltre interessi da quantificare. In data 22 maggio 2017, SAPE ha ulteriormente modificato la propria pretesa quantificando la propria domanda in complessivi 110 milioni di euro circa, oltre interessi. Il procedimento è nella fase preliminare.

33. Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del periodo

Per quanto attiene ai fatti di rilievo intervenuti successivamente al 30 settembre 2017, si rinvia a quanto illustrato nella "Relazione degli Amministratori" che precede il presente "Prospetto contabile di Enel SpA".

Dichiarazione del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Dichiarazione del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari ai sensi dell'art. 154-bis, comma 2, del Testo Unico della Finanza (D.Lgs. n. 58/1998)

Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Alberto De Paoli dichiara, ai sensi dell'art. 154-bis, comma 2, del Testo Unico della Finanza, che l'informativa contabile contenuta nel presente fascicolo che riporta la relazione circa la distribuzione di un acconto sul dividendo per l'esercizio 2017 a favore degli azionisti di Enel SpA, nonché il prospetto contabile di Enel SpA al 30 settembre 2017, corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

Roma, 8 novembre 2017

Alberto De Paoli Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Enel SpA

Enel

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